Bibbia Nuova_Diodati Creazione dei cieli, terra, acqua e luce Genesi 1:1 Nel principio DIO creo' i cieli e la terra. Genesi 1:2 La terra era informe e vuota e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso; e lo Spirito di DIO aleggiava sulla superficie delle acque. Genesi 1:3 Poi DIO disse: "Sia la luce!". E la luce fu. Genesi 1:4 E DIO vide che la luce era buona; e DIO separo' la luce dalle tenebre. Genesi 1:5 E DIO chiamo' la luce "giorno" e chiamo' le tenebre "notte". Cosi fu sera. Poi fu mattina: il primo giorno. Formazione dell'atmosfera e della idrosfera sopra e sotto il firmamento Genesi 1:6 Poi DIO disse: «Vi sia un firmamento tra le acque che separi le acque dalle acque». Genesi 1:7 E DIO fece il firmamento e separo' le acque che erano sotto il firmamento dalle acque che erano sopra il firmamento. E cosi fu. Genesi 1:8 E DIO chiamo' il firmamento "cielo". Cosi fu sera, poi fu mattina: il secondo giorno. Formazione della litosfera e della idrosfera sotto il firmamento Genesi 1:9 Poi Dio disse: «Le acque che sono sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e appaia l'asciutto». E cosi fu. Genesi 1:10 E DIO chiamo' l'asciutto "terra", e chiamo' la raccolta delle acque "mari". E DIO vide che questo era buono. Creazione della vita vegetale per la litosfera Genesi 1:11 Poi DIO disse: «Faccia la terra germogliare la verdura, le erbe che facciano seme e gli alberi da frutto che portino sulla terra un frutto contenente il proprio seme, ciascuno secondo la propria specie». E cosi fu. Genesi 1:12 E la terra produsse verdura, erbe che facevano seme secondo la loro specie e alberi che portavano frutto contenente il proprio seme, ciascuno secondo la propria specie. E DIO vide che questo era buono. Genesi 1:13 Cosi fu sera, poi fu mattina: il terzo giorno. Creazione degli astri nell'atmosfera Genesi 1:14 Poi DIO disse: «Vi siano dei luminari nel firmamento dei cieli per separare il giorno dalla notte; e siano per segni e per stagioni e per giorni e per anni; Genesi 1:15 e servano da luminari nel firmamento dei cieli per far luce sulla terra». E cosi fu. Genesi 1:16 DIO fece quindi i due grandi luminari: il luminare maggiore per il governo del giorno e il luminare minore per il governo della notte; e fece pure le stelle. Genesi 1:17 E DIO li mise nel firmamento dei cieli per far luce sulla terra. Genesi 1:18 per governare il giorno e la notte, e separare la luce dalle tenebre. E DIO vide che questo era buono. Genesi 1:19 Cosi fu sera, e fu mattina: il quarto giorno. Creazione della vita animale nell'atmosfera e nella idrosfera Genesi 1:20 Poi DIO disse: «Brulichino le acque di moltitudini di esseri viventi, e volino gli uccelli sopra la terra per l'ampio firmamento del cielo». Genesi 1:21 Cosi DIO creo' i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, di cui brulicano le acque, ciascuno secondo la propria specie, ed ogni volatile secondo la sua specie. E DIO vide che questo era buono. Genesi 1:22 E Dio li benedisse dicendo: «Siate fruttiferi, moltiplicate e riempite le acque dei mari, e gli uccelli si moltiplichino sulla terra». Genesi 1:23 Cosi fu sera, poi fu mattina: il quinto giorno. Creazione della vita animale per la litosfera Genesi 1:24 Poi DIO disse: «Produca la terra esseri viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e fiere della terra, secondo la loro specie». E cosi fu. Genesi 1:25 E DIO fece le fiere della terra secondo la loro specie, il bestiame secondo la propria specie, e tutti i rettili della terra secondo la loro specie. E DIO vide che questo era buono. Creazione dell'uomo Genesi 1:26 Poi DIO disse: «Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo, sul bestiame e su tutta la terra, e su tutti i rettili che strisciano sulla terra». Genesi 1:27 Cosi DIO creo' l'uomo a sua immagine; lo creo' a immagine di DIO; li creo' maschio e femmina. Genesi 1:28 E DIO li benedisse e DIO disse loro: «Siate fruttiferi e moltiplicatevi, riempite la terra e soggiogatela, e dominate sui pesci del mare, sugli uccelli del cielo e sopra ogni essere vivente che si muove sulla terra». Genesi 1:29 E DIO disse: «Ecco io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra e ogni albero che abbia frutti portatori di seme; questo vi servira' di nutrimento. Genesi 1:30 E a ogni animale della terra, a ogni uccello dei cieli e a tutto cio' che si muove sulla terra ed ha in se' un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento». E cosi fu. Genesi 1:31 Allora DIO vide tutto cio' che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Cosi fu sera poi fu mattina: il sesto giorno. Genesi 2:1 Cosi furono terminati i cieli e la terra e tutto il loro esercito. Genesi 2:2 Pertanto il settimo giorno, DIO termino' l'opera che aveva fatto, e nel settimo giorno si riposo' da tutta l'opera che aveva fatto. Genesi 2:3 E DIO benedisse il settimo giorno e lo santifico', perche' in esso DIO si riposo' da tutta l'opera che aveva creato e fatto. Creazione dell'uomo e della donna Genesi 2:4 Queste sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati, nel giorno che l'Eterno DIO fece la terra e i cieli. Genesi 2:5 Non vi era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna e nessuna erba della campagna era ancora spuntata, perche' l'Eterno DIO non aveva fatto piovere sulla terra e non vi era l'uomo che coltivasse il suolo. Genesi 2:6 Ma dalla terra saliva un vapore che irrigava tutta la superficie del suolo, Genesi 2:7 Allora l'Eterno Dio formo' l'uomo dalla polvere della terra, gli soffio' nelle narici un alito di vita, e l'uomo divenne un essere vivente. Genesi 2:8 Poi l'Eterno DIO pianto' un giardino in Eden, ad oriente, e vi pose l'uomo che aveva formato. Genesi 2:9 E l'Eterno DIO fece spuntare dal suolo ogni sorta di alberi piacevoli a vedersi e i cui frutti erano buoni da mangiare; in mezzo al giardino vi erano anche l'albero della vita e l'albero della conoscenza del bene e del male. Genesi 2:10 Un fiume usciva da Eden per irrigare il giardino e di la' si divideva per divenire quattro corsi d'acqua. Genesi 2:11 Il nome del primo e' Pishon; e' quello che circonda tutto il paese di Havilah, dov'e' l'oro; Genesi 2:12 e l'oro di quel paese e' buono; la' si trovano pure il bdellio e la pietra d'o'nice. Genesi 2:13 Il nome del secondo fiume e' Ghihon, ed e' quello che circonda tutto il paese di Cush. Genesi 2:14 Il nome del terzo fiume che e' il Tigri, ed e' quello che scorre a est dell'Assiria. E il quarto fiume e' l'Eufrate. Genesi 2:15 L'Eterno DIO prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino dell'Eden perche' lo lavorasse e lo custodisse. Genesi 2:16 E l'Eterno DIO comando' l'uomo dicendo: «Mangia pure liberamente di ogni albero del giardino; Genesi 2:17 ma dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare, perche' nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai». Genesi 2:18 Poi l'Eterno DIO disse: «Non e' bene che l'uomo sia solo; io gli faro' un aiuto conveniente a lui». Genesi 2:19 E l'Eterno DIO formo' dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli dei cieli e li condusse dall'uomo per vedere come li avrebbe chiamati; e in qualunque modo l'uomo avesse chiamato ogni essere vivente, quello doveva essere il suo nome. Genesi 2:20 E l'uomo diede dei nomi a tutto il bestiame, agli uccelli del cielo e ad ogni animale dei campi; ma per l'uomo non si trovo' alcun aiuto conveniente per lui. Genesi 2:21 Allora l'Eterno DIO fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che si addormento'; e prese una delle sue costole, e rinchiuse la carne al suo posto. Genesi 2:22 Poi l'Eterno DIO con la costola che aveva tolta all'uomo ne formo' una donna e la condusse all'uomo. Genesi 2:23 E l'uomo disse: «Questa finalmente e' ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Lei sara' chiamata donna perche' e' stata tratta dall'uomo». Genesi 2:24 Percio' l'uomo lascera' suo padre e sua madre e si unira' a sua moglie, e saranno una sola carne. Genesi 2:25 E l'uomo e sua moglie erano ambedue nudi e non ne avevano vergogna. Il peccato di Adamo e la prima promessa Genesi 3:1 Ora il serpente era il piu' astuto di tutte le fiere dei campi che l'Eterno DIO aveva fatto, e disse alla donna: «Ha DIO veramente detto: "Non mangiate di tutti gli alberi del giardino"?». Genesi 3:2 E la donna rispose al serpente: «Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; Genesi 3:3 ma del frutto dell'albero che e' in mezzo al giardino DIO ha detto: "Non ne mangiate e non lo toccate, altrimenti morirete». Genesi 3:4 Allora il serpente disse alla donna: «voi non morrete affatto; Genesi 3:5 ma DIO sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri si apriranno e sarete come DIO, conoscendo il bene e il male». Caduta dell'uomo Genesi 3:6 E la donna vide che l'albero era buono da mangiare, che era piacevole agli occhi e che l'albero era desiderabile per rendere uno intelligente; ed ella prese del suo frutto, ne mangio' e ne diede anche a suo marito che era con lei, ed egli ne mangio'. Genesi 3:7 Allora si apersero gli occhi di ambedue e si accorsero di essere nudi; cosi cucirono delle foglie di fico e fecero delle cinture per coprirsi. Giudizio dell'uomo Genesi 3:8 Poi udirono la voce dell'Eterno DIO che passeggiava nel giardino alla brezza del giorno; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell'Eterno DIO fra gli alberi del giardino. Genesi 3:9 Allora l'Eterno DIO chiamo' l'uomo e gli disse: «Dove sei?». Genesi 3:10 Egli rispose: «Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura perche' ero nudo, e mi sono nascosto». Genesi 3:11 E DIO disse: «Chi ti ha mostrato che eri nudo? Hai forse mangiato dell'albero del quale io ti avevo comandato di non mangiare?». Genesi 3:12 L'uomo rispose: «La donna che tu mi hai messo accanto mi ha dato dell'albero e io ne ho mangiato». Genesi 3:13 E l'Eterno DIO disse alla donna: «Perche' hai fatto questo?». La donna rispose: «Il serpente mi ha sedotta, e io ne ho mangiato». Genesi 3:14 Allora l'Eterno DIO disse al serpente: «Poiche' hai fatto questo, sii maledetto fra tutto il bestiame e fra tutte le fiere dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. Genesi 3:15 E io porro' inimicizia fra te e la donna e fra il tuo seme e il seme di lei; esso ti schiaccera' il capo, e tu ferirai il suo calcagno». Genesi 3:16 Alla donna disse: «Io moltiplichero' grandemente le tue sofferenze e le tue gravidanze; con doglie partorirai figli: i tuoi desideri si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominera' su di te». Genesi 3:17 Poi disse ad Adamo: «Poiche' hai dato ascolto alla voce di tua moglie e hai mangiato dell'albero circa il quale io ti avevo comandato dicendo: "Non ne mangiare", il suolo sara' maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con fatica tutti i giorni della tua vita. Genesi 3:18 Esso ti produrra' spine e triboli, e tu mangerai l'erba dei campi; Genesi 3:19 mangerai il pane col sudore del tuo volto, finche' tu ritorni alla terra perche' da essa fosti tratto; poiche' tu sei polvere, e in polvere ritornerai». Genesi 3:20 E l'uomo diede a sua moglie il nome di Eva, perche' lei fu la madre di tutti i viventi. Genesi 3:21 Poi l'Eterno DIO fece ad Adamo e a sua moglie delle tuniche di pelle, e li vesti. Genesi 3:22 E l'Eterno DIO disse: «Ecco, l'uomo e' divenuto come uno di noi, perche' conosce il bene e il male. Ed ora non bisogna permettergli di stendere la sua mano per prendere anche dell'albero della vita perche' mangiandone, viva per sempre». Genesi 3:23 Percio' l'Eterno DIO mando' via l'uomo dal giardino di Eden perche' lavorasse la terra da cui era stato tratto Genesi 3:24 Cosi egli scaccio' l'uomo; e pose ad est del giardino di Eden i cherubini, che roteavano da tutt'intorno una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita. Caino e Abele. Discendenti di Caino Genesi 4:1 Or Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepi e partori Caino, e disse: «Ho acquistato un uomo, dall'Eterno». Genesi 4:2 Poi partori ancora Abele, suo fratello. E Abele divenne pastore di greggi; mentre Caino divenne lavoratore della terra. Genesi 4:3 Col passare del tempo, avvenne che Caino fece un'offerta di frutti della terra all'Eterno; Genesi 4:4 Ora Abele offerse anch'egli dei primogeniti del suo gregge e il loro grasso. E l'Eterno riguardo' Abele e la sua offerta, Genesi 4:5 ma non riguardo' Caino e la sua offerta. Cosi Caino ne fu molto irritato, e il suo viso ne fu abbattuto. Genesi 4:6 Allora l'Eterno disse a Caino: «Perche' sei tu irritato e perche' e' il tuo volto abbattuto? Genesi 4:7 Se fai bene non sarai tu accettato? Ma se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta e i suoi desideri sono volti a te; ma tu lo devi dominare». Genesi 4:8 E Caino parlo' con suo fratello Abele; quando furono nei campi, Caino si levo' contro suo fratello Abele e lo uccise. Genesi 4:9 Allora l'Eterno disse a Caino: «Dov'e' tuo fratello Abele?». Egli rispose: «Non lo so; sono io forse il custode di mio fratello?». Genesi 4:10 L'Eterno disse: «Che hai tu fatto? La voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra. Genesi 4:11 E ora tu sei piu' maledetto della terra che ha aperto la sua bocca per ricevere il sangue di tuo fratello dalla tua mano. Genesi 4:12 Quando coltiverai il suolo, esso non ti dara' piu' i suoi prodotti, e tu sarai vagabondo e fuggiasco sulla terra». Genesi 4:13 Allora Caino disse all'Eterno: «Il mio castigo e' troppo grande perche' io lo possa sopportare. Genesi 4:14 Ecco, tu mi scacci oggi dalla faccia di questo suolo e saro' nascosto dalla tua faccia; e saro' vagabondo e fuggiasco per la terra, e avverra' che chiunque mi trovera' mi uccidera'». Genesi 4:15 L'Eterno gli disse: «Percio', chiunque uccidera' Caino, egli sara' punito sette volte». E l'Eterno mise un segno su Caino affinche' nessuno trovandolo, lo uccidesse. La malvagia discendenza di Caino Genesi 4:16 Allora Caino si allontano' dalla presenza dell'Eterno e dimoro' nel paese di Nod, ad est di Eden. Genesi 4:17 E Caino conobbe sua moglie, ed ella concepi e partori Enok. Poi Caino costrui una citta', a cui diede nome Enok, dal nome di suo figlio. Genesi 4:18 E a Enok nacque Irad; Irad genero' Mehujael; Mehujael genero' Methusael; e Methusael genero' Lamek. Genesi 4:19 E Lamek si prese due mogli: il nome di una era Ada, e il nome dell'altra Tsillah. Genesi 4:20 E Ada partori Jabal, che fu il padre di quelli che abitano sotto le tende e allevano il bestiame. Genesi 4:21 Ora il nome di suo fratello era Jubal, che fu il padre di tutti quelli che suonano la cetra e il flauto. Genesi 4:22 Tsillah partori anch'essa Tubal-cain, l'artefice di ogni sorta di strumenti di bronzo e di ferro; e la sorella di Tubal-cain fu Naama. Genesi 4:23 Poi Lamek disse alle sue mogli: «Ada e Tsillah ascoltate la mia voce; mogli di Lamek, fate attenzione alle mie parole! Si, io ho ucciso un uomo perche' mi ha ferito, e un giovane per avermi causato una lividura. Genesi 4:24 Se Caino sara' vendicato sette volte, Lamek lo sara' settanta volte sette». Genesi 4:25 Quindi Adamo conobbe ancora la sua moglie, che partori un figlio e lo chiamo' Seth, perche' ella disse: «Dio mi ha dato un altro discendente al posto di Abele, che Caino ha ucciso». Genesi 4:26 Anche a Seth nacque un figlio, e lo chiamo' Enosh. Allora si comincio' a invocare il nome dell'Eterno. La discendenza di Adamo per la linea di Seth, fino a Noe' Genesi 5:1 Questo e' il libro della discendenza di Adamo. Nel giorno in cui DIO creo' l'uomo lo fece a somiglianza di DIO. Genesi 5:2 Li creo' maschio e Femmina, li benedisse e diede loro il nome di uomo, nel giorno in cui furono creati. Genesi 5:3 Adamo visse centotrent'anni e genero' un figlio a sua somiglianza, conforme alla sua immagine, e lo chiamo' Seth. Genesi 5:4 Dopo aver generato Seth, Adamo visse ottocento anni e genero' figli e figlie. Genesi 5:5 Cosi tutto il tempo che Adamo visse fu di novecentotrent'anni; poi mori. Genesi 5:6 Seth visse centocinque anni, e genero' Enosh. Genesi 5:7 Dopo aver generato Enosh. Seth visse ottocentosette anni, e genero' figli e figlie. Genesi 5:8 Cosi tutto il tempo che Seth visse fu di novecentododici anni; poi mori. Genesi 5:9 Enosh visse novant'anni e genero' Kenan. Genesi 5:10 Dopo aver generato Kenan Enosh visse ottocentoquindici anni e genero' figli e figlie. Genesi 5:11 Cosi tutto il tempo che Enosh visse fu di novecentocinque anni; poi mori. Genesi 5:12 Kenan visse settant'anni, e genero' Mahalaleel. Genesi 5:13 Dopo aver generato Mahalaleel, Kenan visse ottocentoquarant'anni e genero' figli e figlie. Genesi 5:14 Cosi tutto il tempo che Kenan visse fu di novecentodieci anni; poi mori. Genesi 5:15 Mahalaleel visse sessantacinque anni e genero' Jared. Genesi 5:16 Dopo aver generato Jared, Mahalaleel visse ottocentotrent'anni e genero' figli e figlie. Genesi 5:17 Cosi tutto il tempo che Mahalaleel visse fu di ottocentonovantacinque anni; poi mori. Genesi 5:18 Jared visse centosessantadue anni e genero' Enok. Genesi 5:19 Dopo aver generato Enok, Jared visse ottocento anni e genero' figli e figlie. Genesi 5:20 Cosi, tutto il tempo che Jared visse fu di novecentosessantadue anni; poi mori. Genesi 5:21 Enok visse sessantacinque anni e genero' Methuselah. Genesi 5:22 Dopo aver generato Methuselah, Enok cammino' con DIO trecento anni e genero' figli e figlie. Genesi 5:23 Cosi tutto il tempo che Enok visse fu di trecentosessantacinque anni. Genesi 5:24 Or Enok cammino' con DIO; poi non fu piu' trovato, perche' DIO lo prese. Genesi 5:25 Methuselah visse centottantasette anni e genero' Lamek. Genesi 5:26 Dopo aver generato Lamek, Methuselah visse settecentottantadue anni e genero' figli e figlie. Genesi 5:27 Cosi tutto il tempo che Methuselah visse fu di novecentosessantanove anni; poi mori. Genesi 5:28 Lamek visse centottantadue anni e genero' un figlio; Genesi 5:29 e gli pose nome Noe', dicendo: «Questi ci consolera' del nostro lavoro e della fatica delle nostre mani, a motivo del suolo che l'Eterno ha maledetto». Genesi 5:30 Dopo aver generato Noe', Lamek visse cinquecentonovantacinque anni e genero' figli e figlie. Genesi 5:31 Cosi tutto il tempo che Lamek visse fu di settecentosettantasette anni; poi mori. Genesi 5:32 Noe', all'eta' di cinquecento anni, genero' Sem, Cam e Jafet. Corruzione del genere umano Genesi 6:1 Quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra e nacquero loro delle figlie, Genesi 6:2 avvenne che i figli di DIO videro che le figlie degli uomini erano belle, e presero per loro mogli tutte quelle che essi scelsero. Genesi 6:3 E l'Eterno disse: «Lo Spirito mio non contendera' per sempre con l'uomo, perche' nel suo traviamento egli non e' che carne; i suoi giorni saranno quindi centovent'anni». Genesi 6:4 Vi erano dei giganti sulla terra a quei tempi, e anche dopo, quando i figli di DIO si accostarono alle figlie degli uomini e queste partorirono loro dei figli. Essi sono gli eroi che esistettero nei tempi antichi, sono gli uomini famosi di quei tempi. Genesi 6:5 Ora l'Eterno vide che la malvagita' degli uomini era grande sulla terra e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo. Genesi 6:6 E l'Eterno si penti di aver fatto l'uomo sulla terra e se ne addoloro' in cuor suo. Genesi 6:7 Cosi l'Eterno disse: «Io sterminero' dalla faccia della terra l'uomo che ho creato, dall'uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli del cielo, perche' mi pento di averli fatti». Genesi 6:8 Ma Noe' trovo' grazia agli occhi dell'Eterno. Annunzio del diluvio e i preparativi di Noe' Genesi 6:9 Questa e' la discendenza di Noe'. Noe' fu uomo giusto e irreprensibile tra i suoi contemporanei. Noe' cammino' con DIO. Genesi 6:10 Noe' genero' tre figli: Sem. Cam e Jafet. Genesi 6:11 Ora la terra era corrotta davanti a DIO, e la terra era ripiena di violenza. Genesi 6:12 Ora DIO guardo' sulla terra ed ecco, era corrotta, perche' ogni carne sulla terra aveva corrotto la sua condotta. Genesi 6:13 DIO disse a Noe': «Ho deciso di por fine ad ogni carne, perche' la terra a motivo degli uomini e' piena di violenza; ecco, io li distruggero' insieme alla terra. Genesi 6:14 Fatti un'arca di legno di gofer; fa' l'arca a stanze, e spalmala di bitume di dentro e di fuori. Genesi 6:15 Ora tu la farai in questo modo: la lunghezza dell'arca sara' di trecento cubiti. La larghezza di cinquanta cubiti e l'altezza di trenta cubiti. Genesi 6:16 Farai all'arca una finestra e la finirai con un cubito di copertura di sopra; di fianco all'arca metterai la porta, e la farai a tre piani, inferiore, medio e superiore. Genesi 6:17 Ed ecco, io stesso sto per far venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere sotto i cieli ogni carne in cui e' alito di vita; tutto quello che e' sulla terra morira'. Genesi 6:18 Ma io stabiliro' il mio patto con te e tu entrerai nell'arca: tu, i tuoi figli, la tua moglie e le mogli dei tuoi figli con te. Genesi 6:19 E di tutto cio' che vive di ogni carne fanne entrare nell'arca due di ogni specie, per conservarli in vita con te; e siano maschio e femmina. Genesi 6:20 Degli uccelli secondo la loro specie, del bestiame secondo la loro specie e di tutti i rettili della terra secondo la loro specie, due di ogni specie verranno a te, perche' siano conservati in vita. Genesi 6:21 E prendi per te di ogni cibo che si mangia, radunalo e conservalo, perche' serva di nutrimento a te e a loro». Genesi 6:22 E Noe' fece cosi, fece esattamente tutto cio' che DIO gli aveva comandato. Noe' entra nell'arca Genesi 7:1 Allora l'Eterno disse a Noe': «Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia, perche' ti ho visto giusto davanti a me, in questa generazione. Genesi 7:2 Di ogni specie di animali puri prendine sette coppie, maschio e femmina; e degli animali impuri una coppia, maschio e femmina; Genesi 7:3 anche degli uccelli del cielo prendine sette coppie, maschio e femmina, per conservarne in vita il seme sulla faccia di tutta la terra; Genesi 7:4 poiche' fra sette giorni faro' piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti, e sterminero' dalla faccia della terra tutti gli esseri viventi che ho fatto». Genesi 7:5 Noe' fece esattamente tutto cio' che l'Eterno gli aveva comandato. Genesi 7:6 Noe' aveva seicento anni quando venne sulla terra il diluvio delle acque. Genesi 7:7 Cosi Noe' entro' nell'arca con i suoi figli, sua moglie e le mogli dei suoi figli, a motivo delle acque del diluvio. Genesi 7:8 Degli animali puri e degli animali impuri, degli uccelli e di tutto quello che striscia sulla terra, Genesi 7:9 vennero a due a due da Noe', nell'arca, maschio e femmina, come DIO aveva comandato a Noe'. Il diluvio sulla terra Genesi 7:10 Al termine dei sette giorni, avvenne che le acque del diluvio furono sopra la terra. Genesi 7:11 Nell'anno seicentesimo della vita di Noe' nel secondo mese, nel diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno, tutte le Fonti del grande abisso scoppiarono e le cateratte del cielo si aprirono. Genesi 7:12 E piovve sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. Genesi 7:13 In quello stesso giorno entrarono nell'arca Noe' e i figli di Noe', Sem, Cam e Jafet, e la moglie di Noe' e le tre mogli dei suoi figli con loro; Genesi 7:14 essi e tutte le fiere secondo la loro specie, e tutto il bestiame secondo la loro specie, e tutti i rettili che strisciano sulla terra secondo la loro specie, e tutti gli uccelli secondo la loro specie, tutti gli uccelli di ogni sorta. Genesi 7:15 Questi vennero da Noe', nell'arca, a due a due, di ogni carne in cui vi e' alito di vita; Genesi 7:16 entrarono maschio e femmina di ogni carne, come DIO aveva comandato a Noe'; poi l'Eterno li chiuse dentro. Genesi 7:17 E il diluvio venne sopra la terra per quaranta giorni; e le acque crebbero e sollevarono l'arca, che si alzo' in alto sopra la terra. Genesi 7:18 Le acque ingrossarono e crebbero grandemente sopra la terra e l'arca galleggiava sulla superficie delle acque. Genesi 7:19 E le acque ingrossarono con grande forza sopra la terra; e tutte le alte montagne che erano sotto tutto il cielo furono coperte. Genesi 7:20 Le acque si alzarono quindici cubiti al di sopra di esse; e le montagne furono coperte. Genesi 7:21 Cosi peri ogni carne che si muoveva sulla terra: uccelli, bestiame, fiere, rettili di ogni sorta striscianti sulla terra e tutti gli uomini. Genesi 7:22 Tutto quello che era sulla terra asciutta ed aveva alito di vita nelle sue narici mori. Genesi 7:23 E tutti gli esseri viventi che erano sulla faccia della terra furono sterminati: dall'uomo fino al bestiame ai rettili e agli uccelli del cielo; essi furono sterminati dalla terra e non scampo' che Noe' con quelli che erano con lui nell'arca. Genesi 7:24 E le acque copersero la terra per centocinquanta giorni. Le acque del diluvio si ritirano Genesi 8:1 Poi DIO si ricordo' di Noe', di tutti gli esseri viventi e di tutto il bestiame che era con lui nell'arca; e DIO fece passare un vento sulla terra, e le acque si abbassarono. Genesi 8:2 Le fonti dell'abisso e le cateratte del cielo furono chiuse e la pioggia dal cielo cesso'. Genesi 8:3 E le acque andarono del continuo ritirandosi dalla terra; e alla fine di centocinquanta giorni erano diminuite. Genesi 8:4 Nel settimo mese, il diciassettesimo giorno del mese, l'arca si fermo' sulle montagne di Ararat. Genesi 8:5 E le acque andarono diminuendo fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti. Genesi 8:6 Cosi, in capo a quaranta giorni, avvenne che Noe' aperse la finestra che aveva fatto nell'arca, Genesi 8:7 e mando' fuori il corvo, che continuo' ad andare avanti e indietro, finche' le acque furono asciugate sulla terra. Genesi 8:8 Poi mando' fuori la colomba, per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della terra. Genesi 8:9 Ma la colomba non trovo' dove posare la pianta del suo piede, e torno' a lui nell'arca, perche' c'erano ancora acque sulla superficie di tutta la terra; ed egli stese la mano, la prese e la trasse a se' nell'arca. Genesi 8:10 Aspetto' cosi altri sette giorni, poi mando' di nuovo la colomba fuori dell'arca. Genesi 8:11 E la colomba torno' a lui verso sera; ed ecco, essa aveva nel becco una foglia d'ulivo strappata di fresco; cosi Noe' comprese che le acque si erano ritirate dalla terra. Genesi 8:12 Allora aspetto' altri sette giorni, poi mando' fuori la colomba; ma essa non ritorno' piu' da lui. Genesi 8:13 Nell'anno seicentouno di Noe', nel primo mese, nel primo giorno del mese, le acque si erano prosciugate sulla terra; e Noe' scoperchio' l'arca, guardo', ed ecco che la superficie del suolo era asciutta. Genesi 8:14 Cosi nel secondo mese nel ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta. Noe' esce dall'arca e adora Dio Genesi 8:15 Allora DIO parlo' a Noe', dicendo: Genesi 8:16 «Esci dall'arca tu, tua moglie, i tuoi figli e le mogli dei tuoi figli con te. Genesi 8:17 Fa' uscire con te tutti gli animali che sono con te, di ogni carne: uccelli, bestiame e tutti i rettili che strisciano sulla terra, perche' crescano grandemente sulla terra, e siano fecondi e si moltiplichino sulla terra». Genesi 8:18 Cosi Noe' usci con i suoi figli, con sua moglie e con le mogli dei suoi figli. Genesi 8:19 Tutti gli animali, tutti i rettili, tutti gli uccelli, tutto quello che si muove sulla terra, secondo le loro famiglie, uscirono dall'arca. Genesi 8:20 Allora Noe' edifico' un altare all'Eterno, e prese di ogni specie di animali puri e di ogni specie di uccelli puri e offri olocausti sull'altare. Genesi 8:21 E l'Eterno senti un odore soave; cosi l'Eterno disse in cuor suo: «Io non malediro' piu' la terra a motivo dell'uomo, perche' i disegni del cuore dell'uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza; e non colpiro' piu' ogni cosa vivente, come ho fatto. Genesi 8:22 Finche' la terra durera', semina e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte non cesseranno mai». Il patto di Dio con l'uomo Genesi 9:1 Poi DIO benedisse Noe' e i suoi figli, e disse loro: «Siate fruttiferi, moltiplicate e riempite la terra. Genesi 9:2 La paura di voi e il terrore di voi sara' su tutti gli animali della terra, su tutti gli uccelli del cielo, su tutto quello che si muove sulla terra; e su tutti i pesci del mare. Essi sono dati in vostro potere. Genesi 9:3 Tutto cio' che si muove ed ha vita vi servira' di cibo; io vi do tutte queste cose; vi do anche l'erba verde; Genesi 9:4 ma non mangerete carne con la sua vita, cioe' il suo sangue. Genesi 9:5 Io chiedero' certamente conto del sangue delle vostre vite; ne chiedero' conto ad ogni animale e all'uomo. Chiedero' conto della vita dell'uomo alla mano di ogni fratello dell'uomo. Genesi 9:6 Chiunque spargera' il sangue di un uomo, il suo sangue sara' sparso per mezzo di un uomo, perche' DIO ha fatto l'uomo a sua immagine. Genesi 9:7 Voi dunque siate fruttiferi e moltiplicatevi; crescete grandemente sulla terra e moltiplicate in essa». Genesi 9:8 Poi DIO parlo' a Noe' e ai suoi figli con lui, dicendo: Genesi 9:9 «Quanto a me, ecco io stabilisco il mio patto con voi e con la vostra progenie dopo di voi, Genesi 9:10 e con tutti gli esseri viventi che sono con voi: uccelli, bestiame e tutti gli animali della terra con voi, da tutti quelli che sono usciti dall'arca a tutti gli animali della terra. Genesi 9:11 Io stabilisco il mio patto con voi: nessuna carne sara' piu' sterminata dalle acque del diluvio, e non ci sara' piu' diluvio per distruggere la terra». Genesi 9:12 Poi DIO disse: «Questo e' il segno del patto che io faccio tra me e voi, e tutti gli esseri viventi che sono con voi, per tutte le generazioni future. Genesi 9:13 Io pongo il mio arcobaleno nella nuvola, e servira' di segno del patto fra me e la terra. Genesi 9:14 E avverra' che, quando faro' venire delle nuvole sulla terra, l'arco apparira' nelle nuvole; Genesi 9:15 e io mi ricordero' del mio patto fra me e voi ed ogni essere vivente di ogni carne, e le acque non diventeranno piu' un diluvio per distruggere ogni carne. Genesi 9:16 L'arco dunque sara' nelle nuvole e io lo guardero' per ricordarmi del patto eterno fra DIO e ogni essere vivente di qualunque carne che e' sulla terra». Genesi 9:17 E DIO disse a Noe': «Questo e' il segno del patto che io ho stabilito fra me e ogni carne che e' sulla terra». Profezia di Noe' riguardante i suoi discendenti Genesi 9:18 Or i figli di Noe' che uscirono dall'arca furono: Sem, Cam e Jafet; e Cam e' il padre di Canaan. Genesi 9:19 Questi sono i tre figli di Noe', e da loro fu popolata tutta la terra. Genesi 9:20 Poi Noe', che era agricoltore, comincio' a piantare una vigna; Genesi 9:21 e bevve del vino e si ubriaco', e si scoperse in mezzo alla sua tenda. Genesi 9:22 E Cam, padre di Canaan, vide la nudita' di suo padre e ando' a dirlo ai suoi due fratelli di fuori. Genesi 9:23 Ma Sem e Jafet presero un mantello, se lo misero sulle loro spalle e, camminando all'indietro coprirono la nudita' del loro padre; e, siccome avevano le loro facce rivolte dalla parte opposta, non videro la nudita' del loro padre. Genesi 9:24 Quando Noe' si sveglio' dalla sua ebbrezza, seppe quello che gli aveva fatto il figlio minore, e disse: Genesi 9:25 «Maledetto sia Canaan! Egli sia il servo dei servi dei suoi fratelli!». Genesi 9:26 Poi disse: «Benedetto sia l'Eterno, il DIO di Sem, e sia Canaan suo servo. Genesi 9:27 DIO ingrandisca Jafet e dimori nelle tende di Sem e sia Canaan suo servo!». Genesi 9:28 Dopo il diluvio, Noe' visse trecentocinquant'anni. Genesi 9:29 Cosi tutto il tempo che Noe' visse fu di novecentocinquant'anni; poi mori. Discendenza di Jafet Genesi 10:1 Questa e' la discendenza dei figli di Noe': Sem, Cam e Jafet; dopo il diluvio a loro nacquero dei figli. Genesi 10:2 I figli di Jafet furono: Gomer, Magog, Madai, Javan, Tubal, Mescek e Tiras. Genesi 10:3 I figli di Gomer: Ashkenaz, Rifath e Togarmah. Genesi 10:4 I figli di Javan: Elisham, Tarshish, Kittim e Dodanim. Genesi 10:5 Da essi vennero i popoli sparsi nelle isole delle nazioni, nei loro diversi paesi, ciascuno secondo la propria lingua, secondo le loro famiglie, nelle loro nazioni. Discendenza di Cam Genesi 10:6 I figli di Cam furono: Kush, Mitsraim, Put e Canaan. Genesi 10:7 I figli di Kush: Seba, Havilah, Sabtah, Raamah e Sabtekah; e i figli di Raamah: Sceba e Dedan. Genesi 10:8 Kush genero' Nimrod, che comincio' a essere un uomo potente sulla terra. Genesi 10:9 Egli fu un potente cacciatore davanti all'Eterno; percio' si dice: «Come Nimrod, il potente cacciatore davanti all'Eterno». Genesi 10:10 E l'inizio del suo regno fu Babel, Erek, Akkad e Kalmeh nel paese di Scinar. Genesi 10:11 Da quel paese ando' in Assiria e costrui Ninive, Rehoboth-Ir e Kalah; Genesi 10:12 fra Ninive e Kalah costrui Resen (che e' la grande citta'). Genesi 10:13 Mitsraim genero' i Ludim, gli Ananim, i Lehabim, i Nuftuhim, Genesi 10:14 i Pathrusim, i Casluhim (da cui uscirono i Filistei) e i Caftorim. Genesi 10:15 Canaan genero' Sidon, suo primogenito, e Het, Genesi 10:16 e i Gebusei, gli Amorei, i Ghirgasei, Genesi 10:17 gli Hivvei, gli Archei, i Sinei, Genesi 10:18 gli Arvadei, i Tsemarei e gli Hamathei. Poi le famiglie dei Cananei si dispersero. Genesi 10:19 E i confini dei Cananei andarono da Sidon, in direzione di Gherar, fino a Gaza; e in direzione di Sodoma, Gomorra, Adma e Tseboim, fino a Lesha. Genesi 10:20 Questi sono i figli di Cam, secondo le loro famiglie, secondo le loro lingue, nei loro paesi, nelle loro nazioni. Discendenza di Sem Genesi 10:21 Anche a Sem, padre di tutti i figli di Eber e fratello di Jafet, il maggiore, nacquero dei figli. Genesi 10:22 I figli di Sem furono: Elam, Assur, Arpakshad, Lud e Aram. Genesi 10:23 I figli di Aram: Uz, Hul, Ghether e Mash. Genesi 10:24 Arpakshad genero' Scelah, e Scelah genero' Eber. Genesi 10:25 Ad Eber nacquero due figli; il nome dell'uno fu Peleg, perche' ai suoi giorni la terra fu divisa, e il nome di suo fratello fu Joktan. Genesi 10:26 Joktan genero' Almodad, Scelef, Hatsarmaveth, Jerah, Genesi 10:27 Hadoram, Uzal, Diklah, Genesi 10:28 Obal, Abimael, Sceba, Genesi 10:29 Ofir, Havilah e Jobab. Tutti questi furono figli di Joktan. Genesi 10:30 E la loro dimora fu la montagna orientale, da Mesha, fin verso Sefar. Genesi 10:31 Questi sono i figli di Sem, secondo le loro famiglie, secondo le loro lingue, nei loro paesi, secondo le loro nazioni. Genesi 10:32 Queste sono le famiglie dei figli di Noe', secondo le loro generazioni nelle loro nazioni; e da essi uscirono le nazioni che si sparsero per la terra dopo il diluvio. La torre di Babele Genesi 11:1 Or tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole. Genesi 11:2 E avvenne che, mentre si spostavano verso sud, essi trovarono una pianura nel paese di Scinar, e vi si stabilirono. Genesi 11:3 E si dissero l'un l'altro: «Orsu', facciamo dei mattoni e cuociamoli col fuoco!». E usarono mattoni invece di pietre e bitume invece di malta. Genesi 11:4 E dissero: «Orsu', costruiamoci una citta' e una torre la cui cima giunga fino al cielo, e facciamoci un nome, per non essere dispersi sulla faccia di tutta la terra». Genesi 11:5 Ma l'Eterno discese per vedere la citta' e la torre che i figli degli uomini stavano costruendo. Genesi 11:6 E l'Eterno disse: «Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti la medesima lingua; e questo e' quanto essi hanno cominciato a fare; ora nulla impedira' loro di condurre a termine cio' che intendono fare. Genesi 11:7 Orsu', scendiamo laggiu' e confondiamo la loro lingua, affinche' l'uno non comprenda piu' il parlare dell'altro». Genesi 11:8 Cosi l'Eterno li disperse di la' sulla faccia di tutta la terra, ed essi cessarono di costruire la citta'. Genesi 11:9 Percio' a questa fu dato il nome di Babele, perche' l'Eterno cola' confuse la lingua di tutta la terra, e di la' l'Eterno li disperse sulla faccia di tutta la terra. La genealogia di Abramo Genesi 11:10 Questa e' la discendenza di Sem. Sem, all'eta' di cent'anni genero' Arpakshad, due anni dopo il diluvio. Genesi 11:11 Dopo aver generato Arpakshad, Sem visse cinquecento anni e genero' figli e figlie. Genesi 11:12 Arpakshad visse trentacinque anni e genero' Scelah. Genesi 11:13 Dopo aver generato Scelah, Arpakshad visse quattrocentotre anni e genero' figli e figlie. Genesi 11:14 Scelah visse trent'anni e genero' Eber. Genesi 11:15 Dopo aver generato Eber, Scelah visse quattrocentotre anni e genero' figli e figlie. Genesi 11:16 Eber visse trentaquattro anni e genero' Peleg. Genesi 11:17 Dopo aver generato Peleg, Eber visse quattrocentotrent'anni e genero' figli e figlie. Genesi 11:18 Peleg visse trent'anni e genero' Reu. Genesi 11:19 Dopo aver generato Reu, Peleg visse duecentonove anni e genero' figli e figlie. Genesi 11:20 Reu visse trentadue anni e genero' Serug. Genesi 11:21 Dopo aver generato Serug, Reu visse duecentosette anni e genero' figli e figlie. Genesi 11:22 Serug visse trent'anni e genero' Nahor; Genesi 11:23 dopo aver generato Nahor, Serug visse duecento anni e genero' figli e figlie. Genesi 11:24 Nahor visse ventinove anni e genero' Terah; Genesi 11:25 dopo aver generato Terah, Nahor visse centodiciannove anni e genero' figli e figlie. Genesi 11:26 Terah visse settant'anni e genero' Abramo, Nahor e Haran. Genesi 11:27 Questa e' la discendenza di Terah. Terah genero' Abramo, Nahor e Haran; e Haran genero' Lot. Genesi 11:28 Haran mori alla presenza di Terah suo padre, nel suo paese nativo, in Ur dei Caldei. Genesi 11:29 E Abramo e Nahor si presero delle mogli; il nome della moglie di Abramo era Sarai, e il nome della moglie di Nahor, Milkah, figlia di Haran, padre di Milkah e padre di Iskah. Genesi 11:30 Ma Sarai era sterile, non aveva figli. Genesi 11:31 Poi Terah prese suo figlio Abramo e Lot, figlio di Haran, cioe' il figlio di suo figlio, e Sarai sua nuora, moglie di Abramo suo figlio, e uscirono insieme da Ur dei Caldei per andare nel paese di Canaan; ma giunti a Haran, vi si stabilirono. Genesi 11:32 E il tempo che Terah visse fu di duecentocinque anni; poi Terah mori in Haran. Vocazione di Abramo. Abramo in Canaan Genesi 12:1 Or l'Eterno disse ad Abramo: «Vattene dal tuo paese, dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrero'. Genesi 12:2 Io faro' di te una grande nazione e ti benediro' e rendero' grande il tuo nome e tu sarai una benedizione. Genesi 12:3 E benediro' quelli che ti benediranno e malediro' chi ti maledira'; e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra». Genesi 12:4 Allora Abramo parti come l'Eterno gli aveva detto, e Lot ando' con lui. Abramo aveva settantacinque anni quando parti da Haran. Genesi 12:5 E Abramo prese Sarai sua moglie e Lot, figlio di suo fratello, e tutti i beni che avevano accumulato e le persone che avevano acquistate in Haran, e partirono per andarsene nel paese di Canaan. Cosi essi giunsero nel paese di Canaan. Genesi 12:6 Abramo attraverso' il paese fino alla localita' di Sichem, fino alla quercia di Moreh. A quel tempo si trovavano nel paese i Cananei. Genesi 12:7 Allora l'Eterno apparve ad Abramo e disse: «Io daro' questo paese alla tua discendenza». Allora Abramo vi costrui un altare all'Eterno che gli era apparso. Genesi 12:8 Di la' si sposto' verso la montagna a est di Bethel, e pianto' le sue tende, avendo Bethel a ovest e Ai a est; e la' costrui un altare all'Eterno e invoco' il nome dell'Eterno. Genesi 12:9 Poi Abramo si mise in viaggio, continuando a spostarsi verso Neghev. Abramo in Egitto Abramo in Egitto Genesi 12:10 Or venne nel paese una carestia e Abramo scese in Egitto per dimorarvi, perche' nel paese vi era una grande carestia. Genesi 12:11 Ora avvenne che, come stava per entrare in Egitto, disse a Sarai sua moglie: «Ecco, io so che tu sei una donna di bell'aspetto; Genesi 12:12 cosi avverra' che, quando gli Egiziani ti vedranno, diranno: "Costei e' sua moglie"; e uccideranno me, ma lasceranno te in vita. Genesi 12:13 Ti prego, di che sei mia sorella, perche' io sia trattato bene a motivo di te, e la mia vita sia salva per amor tuo». Genesi 12:14 Quando infatti Abramo giunse in Egitto, gli Egiziani videro che la donna era molto bella. Genesi 12:15 La videro anche gli ufficiali del Faraone e la lodarono davanti al Faraone e la donna fu portata in casa del Faraone. Genesi 12:16 Ed egli tratto' bene Abramo a motivo di lei. Cosi Abramo ebbe pecore, buoi, asini, servi, serve, asine e cammelli. Genesi 12:17 Ma l'Eterno colpi Faraone e la sua casa con grandi calamita', a motivo di Sarai, moglie di Abramo. Genesi 12:18 Allora il Faraone chiamo' Abramo e disse: «Che cosa mi hai fatto? Perche' non mi hai detto che era tua moglie? Perche' hai detto: Genesi 12:19 "e' mia sorella"? Cosi io la presi per essere mia moglie. Ora dunque eccoti tua moglie; prendila e vattene!». Genesi 12:20 Poi il Faraone diede alla sua gente ordini riguardo ad Abramo, ed essi fecero partire lui, sua moglie e tutto quello che aveva. Abramo torna in Canaan. Abramo e Lot si separano Genesi 13:1 Abramo dunque risali dall'Egitto verso il Neghev con sua moglie e con tutto quel che possedeva. E Lot era con lui. Genesi 13:2 Abramo era molto ricco di bestiame, di argento e di oro. Genesi 13:3 Dal Neghev egli continuo' il suo viaggio fino a Bethel, al luogo dove da principio era stata la sua tenda, fra Bethel e Ai, Genesi 13:4 al luogo dell'altare che aveva fatto inizialmente; e la' Abramo invoco' il nome dell'Eterno. Genesi 13:5 Anche Lot, che viaggiava con Abramo aveva greggi, armenti e tende. Genesi 13:6 E il paese non era in grado di sostenerli, se essi abitavano assieme, perche' i loro beni erano cosi grandi che non potevano stare assieme. Genesi 13:7 Sorse percio' una contesa fra i pastori del bestiame di Abramo e i pastori del bestiame di Lot. I Cananei e i Perezei abitavano a quel tempo nel paese. Genesi 13:8 Cosi Abramo disse a Lot: «Deh, non ci sia contesa fra me e te, ne' fra i miei pastori e i tuoi pastori, perche' siamo fratelli. Genesi 13:9 Non sta forse tutto il paese davanti a te? Separati da me! Se tu vai a sinistra, io andro' a destra; e se tu vai a destra, io andro' a sinistra». Genesi 13:10 Allora Lot alzo' gli occhi e vide l'intera pianura del Giordano. Prima che l'Eterno avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutta quanta irrigata fino a Tsoar, come il giardino dell'Eterno, come il paese d'Egitto. Genesi 13:11 Cosi Lot scelse per se' tutta la pianura del Giordano e comincio' a spostare le sue tende verso oriente. Cosi si separarono l'uno dall'altro. Genesi 13:12 Abramo dimoro' nel paese di Canaan, e Lot abito' nelle citta' della pianura e giunse a piantare le sue tende fino a Sodoma. Genesi 13:13 Or la gente di Sodoma era grandemente depravata e peccatrice contro l'Eterno. Promesse dell'Eterno ad Abramo Genesi 13:14 E l'Eterno disse ad Abramo, dopo che Lot si Fu separato da lui: «Alza ora i tuoi occhi e mira dal luogo dove sei a nord a sud; a est e a ovest. Genesi 13:15 Tutto il paese che tu vedi, io lo daro' a te e alla tua discendenza, per sempre. Genesi 13:16 E rendero' la tua discendenza come la polvere della terra; per cui, se qualcuno puo' contare la polvere della terra, si potra' contare anche la tua discendenza. Genesi 13:17 Levati, percorri il paese in lungo e in largo, perche' io lo daro' a te». Genesi 13:18 Allora Abramo levo' le sue tende e venne ad abitare alle querce di Mamre, che sono a Hebron; e la' costrui un altare all'Eterno. Abramo vince parecchi re e libera Lot. Melchisedek Genesi 14:1 Or avvenne al tempo di Amrafel re di Scinar, di Ariok re di Ellasar, di Kedorlaomer re di Elam e di Tideal re delle nazioni, Genesi 14:2 che essi mossero guerra a Bera re di Sodoma, a Birsha re di Gomorra, a Scinab re di Admah, a Scemeber re di Tseboim e al re di Bela, (che e' Tsoar). Genesi 14:3 Tutti questi ultimi si radunarono nella valle di Siddim, (che e' il Mar Salato). Genesi 14:4 Per dodici anni erano stati soggetti a Kedorlaomer, ma al tredicesimo anno si ribellarono. Genesi 14:5 Nell'anno quattordicesimo, Kedorlaomer e i re che erano con lui vennero e sbaragliarono i giganti ad Ashterot-Karnaim, gli Zuzim a Ham, gli Emim a Shaveh-Kiriathaim Genesi 14:6 e gli Horei nella loro montagna di Seir fino a El-Paran, che e' presso il deserto. Genesi 14:7 Poi tornarono indietro e vennero a En-Mishpat, (che e' Kadesh), e saccheggiarono l'intero territorio degli Amalekiti e anche degli Amorei, che abitavano ad Hatsatson-Tamar. Genesi 14:8 Allora il re di Sodoma, il re di Gomorra, il re di Admah, il re di Tseboim e il re di Bela, (che e' Tsoar), uscirono e si schierarono in battaglia contro di loro, nella valle di Siddim; Genesi 14:9 contro Kedorlaomer re di Elam, Tideal re delle nazioni, Amrafel re di Scinar e Ariok re di Ellasar: quattro re contro cinque. Genesi 14:10 Or la valle di Siddim era piena di pozzi di bitume; e i re di Sodoma e di Gomorra si diedero alla fuga e vi caddero dentro; e quelli che scamparono fuggirono al monte. Genesi 14:11 Cosi i vincitori presero tutte le ricchezze di Sodoma e di Gomorra e tutti i loro viveri, e se ne andarono. Genesi 14:12 Presero anche Lot, figlio del fratello di Abramo, con i suoi averi, e se ne andarono. Lot abitava in Sodoma. Genesi 14:13 Ma uno degli scampati venne a dirlo ad Abramo l'Ebreo, che abitava alle querce di Mamre, l'Amoreo, fratello di Eshkol e fratello di Aner, i quali avevano fatto alleanza con Abramo. Genesi 14:14 Quando Abramo seppe che suo fratello era stato fatto prigioniero, armo' gli uomini addestrati, servi nati in casa sua, in numero di trecentodiciotto, e insegui i re fino a Dan. Genesi 14:15 Egli divise le sue forze contro di loro di notte, e coi suoi servi li attacco' e li insegui fino a Hobah, che e' a sinistra di Damasco. Genesi 14:16 Cosi ricupero' tutti i beni e riporto' indietro anche Lot suo fratello e i suoi beni, come pure le donne e il popolo. Genesi 14:17 Dopo il suo ritorno dalla sconfitta di Kedorlaomer e dei re che erano con lui, il re di Sodoma gli ando' incontro nella valle di Shaveh, (che e' la Valle del re). Genesi 14:18 Allora Melchisedek, re di Salem, porto' pane e vino. Egli era sacerdote del Dio Altissimo. Genesi 14:19 E benedisse Abramo, dicendo: «Benedetto sia Abramo dal Dio Altissimo, padrone dei cieli e della terra! Genesi 14:20 E benedetto sia il Dio Altissimo, che ti ha dato nelle mani i tuoi nemici!». E Abramo gli diede la decima di ogni cosa. Genesi 14:21 Poi il re di Sodoma disse ad Abramo: «Dammi le persone, e prendi i beni per te». Genesi 14:22 Ma Abramo rispose al re di Sodoma: «Ho alzato la mia mano all'Eterno, il Dio Altissimo, padrone dei cieli e della terra, Genesi 14:23 che non avrei preso niente di cio' che ti appartiene, neppure un filo o un legaccio dei calzari, perche' tu non abbia a dire: "Io ho arricchito Abramo". Genesi 14:24 Non prendero' nulla per me ad eccezione di cio' che hanno mangiato i giovani e la parte che spetta agli uomini che sono venuti con me: Aner, Eshkol e Mamre; lascia che essi prendano la loro parte». Dio promette ad Abramo un figlio Genesi 15:1 Dopo queste cose, la parola dell'Eterno fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: «Non temere o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sara' grandissima». Genesi 15:2 Ma Abramo disse: «Signore, Eterno, che mi darai, perche' sono senza figli e l'erede della mia casa e' Eliezer di Damasco?». Genesi 15:3 Poi Abramo soggiunse: «tu non mi hai dato alcuna discendenza; Ora ecco, uno nato in casa mia sara' mio erede». Genesi 15:4 Allora la parola dell'Eterno gli fu rivolta, dicendo: «Questi non sara' tuo erede; ma colui che uscira' dalle tue viscere sara' tuo erede». Genesi 15:5 Poi lo condusse fuori e gli disse: «Mira il cielo e conta le stelle, se le puoi contare», quindi aggiunse: «Cosi sara' la tua discendenza». Genesi 15:6 Ed egli credette all'Eterno, che glielo mise in conto di giustizia. Sacrificio degli animali, e patto dell'Eterno con Abramo Genesi 15:7 Poi l'Eterno gli disse: «Io sono l'Eterno che ti ho fatto uscire da Ur dei Caldei, per darti questo paese in eredita'». Genesi 15:8 E Abramo chiese: «Signore, Eterno da che cosa posso io sapere che l'avro' in eredita'?». Genesi 15:9 Allora l'Eterno gli disse: «Portami una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione giovane». Genesi 15:10 Allora Abramo gli porto' tutti questi animali, li divise in due e pose ciascuna meta' di fronte all'altra; ma non divise gli uccelli. Genesi 15:11 Or alcuni uccelli rapaci calarono sulle bestie morte ma Abramo li scaccio'. Genesi 15:12 Verso il tramontare del sole, un profondo sonno cadde su Abramo; ed ecco, uno spavento una oscurita' profonda caddero su di lui. Genesi 15:13 Allora l'Eterno disse ad Abramo: «Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sara' loro, e vi saranno schiavi e saranno oppressi per quattrocento anni. Genesi 15:14 Ma io giudichero' la nazione di cui saranno stati servi; dopo questo, essi usciranno con grandi ricchezze. Genesi 15:15 Quanto a te, te ne andrai in pace presso i tuoi padri, e sarai sepolto dopo una bella vecchiaia. Genesi 15:16 Ma alla quarta generazione essi torneranno qui, perche' l'iniquita' degli Amorei non e' ancora giunta al colmo». Genesi 15:17 Ora come il sole si fu coricato e scesero le tenebre, ecco una fornace fumante ed una torcia di fuoco passare in mezzo agli animali divisi. Genesi 15:18 In quel giorno l'Eterno fece un patto con Abramo dicendo: «Io do alla tua discendenza questo paese, dal torrente d'Egitto al grande fiume, il fiume Eufrate: Genesi 15:19 i Kenei i Kenizei, i Kadmonei, Genesi 15:20 gli Hittei, i Perezei, i Refei, Genesi 15:21 gli Amorei, i Cananei, i Ghirgasei e i Gebusei». Agar e nascita d'Ismaele secondo la carne Genesi 16:1 Ora Sarai, moglie di Abrahamo, non gli aveva dato alcun figlio. Ella aveva una serva egiziana di nome Agar. Genesi 16:2 Cosi Sarai disse ad Abramo: «ecco, l'Eterno mi ha impedito di avere figli; deh, entra dalla mia serva; forse potro' avere figli da lei». E Abramo diede ascolto alla voce di Sarai. Genesi 16:3 Sarai dunque, moglie di Abramo, dopo che Abramo aveva dimorato dieci anni nel paese di Canaan, prese la sua serva Agar, l'Egiziana, e la diede in moglie ad Abramo suo marito. Genesi 16:4 Ed egli entro' da Agar, che rimase incinta; ma quando si accorse di essere incinta, guardo' la sua padrona con disprezzo. Genesi 16:5 Allora Sarai disse ad Abramo: «La responsabilita' per l'offesa fattami ricada su di te. Sono stata io a darti nelle braccia la mia serva; ma da quando si e' accorta di essere incinta mi guarda con disprezzo. L'Eterno sia giudice fra me e te». Genesi 16:6 Abramo rispose a Sarai: «Ecco, la tua serva e' in tuo potere; fa' di lei cio' che ti pare». Sarai allora la tratto' duramente, ed ella fuggi dalla sua presenza. Genesi 16:7 Ora l'Angelo dell'Eterno la trovo' presso una sorgente d'acqua nel deserto, presso la sorgente sulla strada di Shur, Genesi 16:8 e le disse: «Agar, serva di Sarai, da dove vieni e dove vai?». Ella rispose: «Me ne fuggo dalla presenza della mia padrona Sarai». Genesi 16:9 Allora l'Angelo dell'Eterno le disse: «Torna dalla tua padrona, e sottomettiti alla sua autorita'». Genesi 16:10 Poi l'Angelo dell'Eterno soggiunse: «Io moltiplichero' grandemente la tua discendenza tanto che non la si potra' contare, a motivo del suo gran numero». Genesi 16:11 L'Angelo dell'Eterno le disse ancora: «Ecco, tu sei incinta e partorirai un figlio, e lo chiamerai Ismaele, perche' l'Eterno ha dato ascolto alla tua afflizione; Genesi 16:12 egli sara' tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sara' contro tutti e la mano di tutti contro di lui; e abitera' nella presenza di tutti i suoi fratelli». Genesi 16:13 Allora Agar chiamo' il nome dell'Eterno che le aveva parlato: «Tu sei El-Roi», perche' disse: «Ho veramente io veduto colui che mi vede?». Genesi 16:14 Percio' quel pozzo fu chiamato "Il pozzo di Lahai-Roi. Ecco, esso e' fra Kadesh e Bered. Genesi 16:15 Cosi Agar partori un figlio ad Abramo; e Abramo chiamo' il figlio, che Agar gli aveva partorito, col nome di Ismaele. Genesi 16:16 Abramo aveva ottantasei anni, quando Agar partori Ismaele ad Abramo. Dio rinnova il suo patto con Abramo Genesi 17:1 Quando Abramo ebbe novantanove anni, l'Eterno gli apparve e gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; cammina alla mia presenza, e sii integro; Genesi 17:2 e io stabiliro' il mio patto fra me e te e ti moltiplichero' grandemente». Genesi 17:3 Allora Abramo si prostro' con la faccia a terra e DIO gli parlo', dicendo: Genesi 17:4 «Quanto a me, ecco io faccio con te un patto: tu diventerai padre di una moltitudine di nazioni. Genesi 17:5 E non sarai piu' chiamato Abramo, ma il tuo nome sara' Abrahamo, poiche' io ti faccio padre di una moltitudine di nazioni. Genesi 17:6 Ti rendero' grandemente fruttifero. Quindi ti faro' divenire nazioni e da te usciranno dei re. Genesi 17:7 E stabiliro' il mio patto fra me e te, e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sara' un patto eterno, impegnandomi ad essere il DIO tuo e della tua discendenza dopo di te. Genesi 17:8 E a te, e alla tua discendenza dopo di te, daro' il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, in proprieta' per sempre; e saro' il loro DIO». La controparte umana del patto: la circoncisione Genesi 17:9 Poi DIO disse ad Abrahamo: «Da parte tua, tu osserverai il mio patto, tu e la tua discendenza dopo di te, di generazione in generazione. Genesi 17:10 Questo e' il mio patto che voi osserverete, fra me e voi, e la tua discendenza dopo di te: ogni maschio fra voi sara' circonciso. Genesi 17:11 E sarete circoncisi nella carne del vostro prepuzio; e questo sara' un segno del patto fra me e voi. Genesi 17:12 All'eta' di otto giorni, ogni maschio fra voi sara' circonciso, di generazione in generazione, tanto quello nato in casa, come quello comprato con denaro da qualunque straniero che non sia della tua discendenza. Genesi 17:13 Si, tanto chi e' nato in casa tua come chi e' comprato con denaro dovra' essere circonciso; e il mio patto nella vostra carne sara' un patto eterno. Genesi 17:14 E il maschio incirconciso, che non e' stato circonciso nella carne del suo prepuzio, sara' tagliato fuori dal suo popolo, perche' ha violato il mio patto». Dio promette ad Abramo e a Sara un figlio Genesi 17:15 Poi DIO disse ad Abrahamo: «Quanto a Sarai tua moglie non la chiamare piu' Sarai, ma il suo nome, sara' Sara. Genesi 17:16 E io la benediro' e da lei ti daro' pure un figlio; si, io la benediro' ed ella diventera' nazioni; re di popoli usciranno da lei». Genesi 17:17 Allora Abrahamo si prostro' con la faccia a terra e rise; e disse in cuor suo: «Nascera' forse un figlio a un uomo di cento anni? E partorira' Sara che ha novant'anni?». Genesi 17:18 Quindi Abrahamo disse a DIO: «Deh, possa Ismaele vivere davanti a te!». Genesi 17:19 Ma DIO rispose: «No, ma Sara tua moglie ti partorira' un figlio, e tu lo chiamerai Isacco; e io stabiliro' il mio patto con lui, come un patto eterno con la sua discendenza dopo di lui. Genesi 17:20 Quanto a Ismaele, io ti ho esaudito. Ecco io lo benediro', lo rendero' fruttifero e lo moltiplichero' grandemente. Egli diventera' padre di dodici principi, e io faro' di lui una grande nazione. Genesi 17:21 Ma il mio patto lo stabiliro' con Isacco che Sara ti partorira' in questo tempo, l'anno prossimo». Genesi 17:22 Quando ebbe finito di parlare con lui, DIO lascio' Abrahamo, levandosi in alto. Genesi 17:23 Allora Abrahamo prese Ismaele suo figlio, tutti quelli nati in casa sua e tutti quelli comprati col suo denaro, tutti i maschi fra la gente della casa di Abrahamo e, in quello stesso giorno, circoncise la carne del loro prepuzio, come DIO gli aveva detto di fare. Genesi 17:24 Ora Abrahamo aveva novantanove anni quando fu circonciso nella carne del suo prepuzio. Genesi 17:25 E Ismaele suo figlio aveva tredici anni quando fu circonciso nella carne del so prepuzio. Genesi 17:26 In quello stesso giorno Furono circoncisi Abrahamo e Ismaele suo figlio. Genesi 17:27 E tutti gli uomini della sua casa, tanto quelli nati in casa come quelli comprati con denaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui. L'Eterno e altri due angeli visitano Abrahamo Genesi 18:1 L'Eterno apparve ad Abrahamo alle querce di Mamre, mentre egli sedeva all'ingresso della tenda durante il caldo del giorno. Genesi 18:2 Abrahamo alzo' gli occhi ed ecco, tre uomini stavano in piedi accanto a lui. Appena li vide, corse loro incontro dall'ingresso della tenda, si prostro' fino a terra e disse: Genesi 18:3 «Signor mio, se ho trovato grazia davanti a te, ti prego non passar senza fermarti dal tuo servo! Genesi 18:4 Deh, lasciate che si porti un po' d'acqua, affinche' possiate lavarvi i piedi, e riposatevi sotto questo albero. Genesi 18:5 Io andro' a prendere un pezzo di pane, cosi potrete rinfrancare il vostro cuore; poi proseguirete il vostro cammino perche' per questo siete passati dal vostro servo». Quelli dissero: «Fa' come hai detto». Genesi 18:6 Allora Abrahamo ando' in fretta nella tenda, da Sara, e le disse: «Presto prendi tre misure di fior di farina, impastala e fanne delle focacce». Genesi 18:7 Poi Abrahamo corse all'armento, scelse un vitello tenero e buono, lo diede a un servo, e si affretto' a prepararlo. Genesi 18:8 Prese poi della cagliata, del latte e il vitello che aveva preparato, e li pose davanti a loro; mentre essi mangiavano, egli rimase in piedi accanto a loro, sotto l'albero. L'Eterno rinnova ad Abrahamo e a Sara la promessa di un figlio Genesi 18:9 Poi essi gli dissero: «Dov'e' Sara tua moglie?». Abrahamo rispose: «e' la' nella tenda». Genesi 18:10 Ed egli disse: «Tornero' certamente da te l'anno prossimo a questo tempo; ed ecco, Sara tua moglie avra' un figlio». E Sara ascoltava all'ingresso della tenda, che era dietro di lui. Genesi 18:11 Ora Abrahamo e Sara erano vecchi, di eta' avanzata, e Sara non aveva piu' i ricorsi ordinari delle donne. Genesi 18:12 Percio' Sara rise dentro di se', dicendo: «Vecchia come sono, avrei io tali piaceri, dato che il mio stesso signore e' vecchio?». Genesi 18:13 E l'Eterno disse ad Abrahamo: «Perche' mai ha riso Sara dicendo: "Partoriro' io per davvero, vecchia come sono?". Genesi 18:14 Vi e' forse qualcosa che sia troppo difficile per l'Eterno? Al tempo fissato, fra un anno, ritornero' da te, e Sara avra' un figlio». Genesi 18:15 Allora Sara nego', dicendo: «Non ho riso», perche' ebbe paura. Ma egli disse: «Invece hai riso!». L'Eterno rivela la distruzione di Sodoma ad Abrahamo. Sua intercessione Genesi 18:16 Poi quegli uomini si alzarono di la' e volsero gli sguardi verso Sodoma; e Abrahamo camminava con loro per accomiatarli. Genesi 18:17 E l'Eterno disse: «Celero' io ad Abrahamo quello che sto per fare Genesi 18:18 poiche' Abrahamo deve diventare una nazione grande e potente e in lui saranno benedette tutte le nazioni della terra? Genesi 18:19 Io infatti l'ho scelto, perche' ordini ai suoi figli e alla sua casa dopo di lui di seguire la via dell'Eterno, mettendo in pratica la giustizia e l'equita', perche' l'Eterno possa compiere per Abrahamo cio' che gli ha promesso». Genesi 18:20 E l'Eterno disse: «Siccome il grido che sale da Sodoma e Gomorra e' grande e siccome il loro peccato e' molto grave, Genesi 18:21 io scendero' per vedere se hanno veramente fatto secondo il grido che e' giunto a me; in caso contrario, lo sapro'». Genesi 18:22 Poi quegli uomini si allontanarono di la' e si avviarono verso Sodoma; ma Abrahamo rimase ancora davanti all'Eterno. Genesi 18:23 Allora Abrahamo si avvicino' e disse: «Farai perire il giusto insieme con l'empio? Genesi 18:24 Ammesso che ci siano cinquanta giusti nella citta', distruggeresti tu il luogo e non lo risparmieresti per amore dei cinquanta giusti che si trovano nel suo mezzo? Genesi 18:25 Lungi da te il fare tale cosa: far morire il giusto con l'empio, cosicche' il giusto sia trattato come l'empio; lungi da te! Il giudice di tutta la terra non fara' egli giustizia?». Genesi 18:26 L'Eterno disse: «Se trovo nella citta' di Sodoma cinquanta giusti, io risparmiero' l'intero luogo per amor loro». Genesi 18:27 Allora Abrahamo riprese e disse: «Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore, benche' io non sia che polvere e cenere. Genesi 18:28 Ammesso che a quei cinquanta giusti ne manchino cinque, distruggeresti tu l'intera citta' per cinque di meno?». L'Eterno rispose: «Se ve ne trovo quarantacinque, non la distruggero'». Genesi 18:29 Abrahamo continuo' a parlargli e disse: «Ammesso che in citta' se ne trovino quaranta?». E l'Eterno: «Non lo faro', per amor dei quaranta». Genesi 18:30 Allora Abrahamo disse: «Deh, non si adiri il Signore, ed io parlero'. Ammesso che in citta' se ne trovino trenta?». L'Eterno rispose: «Non lo Faro' se ve ne trovo trenta». Genesi 18:31 E Abrahamo disse: «Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore. Ammesso che in citta' se ne trovino venti?». L'Eterno rispose: «Non la distruggero', per amor dei venti». Genesi 18:32 E Abrahamo disse: «Deh, non si adiri il Signore e io parlero' ancora questa volta soltanto. Ammesso che in citta' se ne trovino dieci?». L'Eterno rispose: «Non la distruggero' per amore dei dieci». Genesi 18:33 Come l'Eterno ebbe finito di parlare ad Abrahamo, se ne ando'. E Abrahamo torno' alla sua dimora. Lot riceve degli angeli in casa Genesi 19:1 Ora i due angeli giunsero a Sodoma verso sera, mentre Lot era seduto alla porta di Sodoma; come li vide egli si alzo' per andar loro incontro e si prostro' con la faccia a terra, Genesi 19:2 e disse: «Miei signori, vi prego, venite in casa del vostro servo, passatevi la notte e lavatevi i piedi; poi domattina potrete alzarvi presto e continuare il vostro cammino». Essi risposero: «No; passeremo la notte sulla piazza». Genesi 19:3 Ma egli insistette cosi tanto che vennero da lui ed entrarono in casa sua. Quindi egli preparo' loro un banchetto e cosse dei pani senza lievito, ed essi mangiarono. Genesi 19:4 Ma prima che andassero a coricarsi, gli uomini della citta', gli uomini di Sodoma, circondarono la casa, giovani e vecchi l'intera popolazione venuta da ogni dove; Genesi 19:5 chiamarono Lot e gli dissero: «Dove sono gli uomini che sono venuti da te questa notte? Portaceli fuori, affinche' li possiamo conoscere!». Genesi 19:6 Lot usci verso di loro davanti alla porta di casa, chiuse la porta dietro di se' e disse: Genesi 19:7 «Deh fratelli miei, non comportatevi in modo cosi malvagio! Genesi 19:8 Sentite, io ho due figlie che non hanno conosciuto uomo; deh, lasciate che ve le porti fuori e fate loro quel che vi pare; ma non fate nulla a questi uomini, perche' essi sono entrati sotto la protezione del mio tetto». Genesi 19:9 Ma essi dissero: «fatti in la'!». Poi continuarono: «Costui e' venuto qui come straniero, e vuol far da giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!». E spingendo Lot con violenza si avvicinarono per sfondare la porta. Genesi 19:10 Ma quegli uomini allungarono le loro mani e tirarono Lot in casa con loro, e chiusero la porta. Genesi 19:11 Colpirono quindi di cecita' la gente che era alla porta della casa, dal piu' piccolo al piu' grande, cosicche' si stancarono nel tentativo di trovare la porta. Distruzione di Sodoma Genesi 19:12 Allora quegli uomini dissero a Lot: «Chi altro hai tu qui? Fa' uscire da questo luogo i tuoi generi, i tuoi figli e le tue figlie, e chiunque tu abbia in citta', Genesi 19:13 poiche' noi stiamo per distruggere questo luogo, perche' il grido dei suoi abitanti e' grande davanti all'Eterno e l'Eterno ci ha mandati a distruggerlo». Genesi 19:14 Allora Lot usci e parlo' ai suoi generi che avevano sposato le sue figlie, e disse: «Levatevi, uscite da questo luogo, perche' l'Eterno sta per distruggere la citta'». Ma ai generi parve che egli volesse scherzare. Genesi 19:15 Come spunto' l'alba, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: «Levati, prendi tua moglie e le tue figlie che si trovano qui, affinche' tu non perisca nel castigo di questa citta'». Genesi 19:16 Ma siccome egli si indugiava, quegli uomini presero per mano lui, sua moglie e le sue due figlie, perche' l'Eterno aveva avuto misericordia di lui, lo fecero uscire e lo condussero in salvo fuori della citta'. Genesi 19:17 Come essi li conducevano fuori uno di loro disse: «Fuggi per salvare la tua vita! Non guardare indietro e non ti fermare in alcun luogo della pianura; salvati al monte che tu non abbia a perire!». Genesi 19:18 Ma Lot rispose loro: «No, mio signore! Genesi 19:19 Ecco, il tuo servo ha trovato grazia agli occhi tuoi e tu hai usato grande misericordia verso di me, salvandomi la vita; ma io non riusciro' a raggiungere il monte prima che il disastro mi sopraggiunga ed io perisca. Genesi 19:20 Ecco, questa citta' e' abbastanza vicina per potervi arrivare, ed e' piccola. Deh, lascia che io fugga la' (non e' essa piccola?), e cosi avro' salva la vita». Genesi 19:21 L'angelo gli disse: «Ecco, io ti concedo anche questa richiesta: di non distruggere la citta', di cui hai parlato. Genesi 19:22 Affrettati, fuggi la', perche' io non posso fare nulla finche' tu vi sia giunto». Percio' quella citta' fu chiamata Tsoar. Genesi 19:23 Il sole si levava sulla terra quando Lot arrivo' a Tsoar. Genesi 19:24 Allora l'Eterno fece piovere dal cielo su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell'Eterno. Genesi 19:25 Cosi egli distrusse quelle citta', tutta la pianura, tutti gli abitanti della citta' e quanto cresceva sul suolo. Genesi 19:26 Ma la moglie di Lot si volse a guardare indietro e divento' una statua di sale. Genesi 19:27 Abrahamo si levo' al mattino presto e ando' al luogo dove si era fermato davanti all'Eterno; Genesi 19:28 poi guardo' verso Sodoma e Gomorra e verso tutta la regione della pianura, ed ecco vide un fumo che si levava dalla terra, come il fumo di una fornace Genesi 19:29 Cosi avvenne che, quando DIO distrusse la citta' della pianura, DIO si ricordo' di Abrahamo e fece allontanare Lot di mezzo al disastro, quando distrusse le citta' dove Lot aveva dimorato. Origine di Moab e di Ammon Genesi 19:30 Poi lot usci da Tsoar e ando' ad abitare sul monte insieme con le sue due figlie, perche' aveva paura di stare a Tsoar; e si stabili in una caverna con le sue due figlie. Genesi 19:31 Ora la maggiore disse alla minore: «Nostro padre e' vecchio, e non vi e' piu' alcun uomo nel paese che possa unirsi a noi, come si usa su tutta la terra. Genesi 19:32 vieni, facciamo bere del vino a nostro padre e corichiamoci con lui; cosi potremo assicurare una discendenza a nostro padre». Genesi 19:33 Cosi quella stessa notte fecero bere del vino al loro padre; e la maggiore entro' e si corico' con suo padre: ed egli non si accorse ne' quando ella si corico' ne' quando si levo'. Genesi 19:34 All'indomani la maggiore disse alla minore: «Ecco, la notte scorsa io mi sono coricata con mio padre; facciamogli bere del vino anche questa notte; poi tu entra e coricati con lui, affinche' possiamo assicurare una discendenza a nostro padre». Genesi 19:35 Anche quella notte fecero bere del vino al loro padre, e la minore ando' a coricarsi con lui; ed egli non si accorse ne' quando ella si corico' ne' quando si levo'. Genesi 19:36 Cosi le due figlie di Lot rimasero incinte per mezzo del loro padre. Genesi 19:37 La maggiore diede alla luce un figlio, al quale pose nome Moab. Questi e' il padre dei Moabiti, che sussistono fino al giorno d'oggi. Genesi 19:38 Anche la minore partori un figlio, al quale pose nome Ben-Ammi. Questi e' il padre degli Ammoniti, che sussistono fino al giorno d'oggi. Abrahamo e Abimelek Genesi 20:1 Abrahamo si sposto' di la' andando verso il Neghev, e dimoro' fra Kadesh e Shur, poi si stabili a Gherar. Genesi 20:2 Ora Abrahamo diceva di Sara sua moglie: «e' mia sorella». Cosi Abimelek re di Gherar, mando' a prendere Sara. Genesi 20:3 Ma DIO venne da Abimelek in un sogno di notte, e gli disse: «ecco, tu stai per morire, a motivo della donna che hai preso, perche' ella e' sposata». Genesi 20:4 Abimelek pero' non si era accostato a lei, e disse: «Signore, faresti tu perire una nazione, anche quando fosse giusta? Genesi 20:5 Non mi ha egli detto: "e' mia sorella", e lei stessa ha detto: "e' mio fratello"? Ho fatto questo nell'integrita' del mio cuore e con mani innocenti». Genesi 20:6 E DIO gli disse nel sogno: «Si, lo so che hai fatto questo nell'integrita' del tuo cuore e ti ho quindi impedito dal peccare contro di me; per questo non ti ho permesso di toccarla. Genesi 20:7 Ora dunque restituisci la moglie di quest'uomo, perche' e' un profeta; ed egli preghera' per te e tu vivrai. Ma se non la restituisci, sappi per certo che tu morrai, tu e tutti i tuoi». Genesi 20:8 Cosi Abimelek si alzo' il mattino presto, chiamo' tutti i suoi servi e racconto' loro tutte queste cose. E quegli uomini furono presi da grande paura. Genesi 20:9 Poi Abimelek chiamo' Abrahamo e gli disse: «Che ci hai fatto? E che cosa ho io fatto contro di te, per aver fatto venire su di me e sul mio regno un peccato cosi grande? Tu mi hai fatto cose che non si dovevano fare». Genesi 20:10 Poi Abimelek disse ad Abrahamo: «Che cosa pensavi di fare agendo in questo modo?». Genesi 20:11 Abrahamo rispose: «L'ho fatto, perche' dicevo fra me: "Certo, in questo luogo non c'e' timore di DIO; e mi uccideranno a causa di mia moglie». Genesi 20:12 Inoltre ella e' veramente mia sorella, figlia di mio padre, ma non figlia di mia madre; ed e' poi divenuta mia moglie. Genesi 20:13 Ora quando DIO mi fece errare lontano dalla casa di mio padre, io le dissi: «Questo e' il favore che mi farai; dovunque andremo, dirai di me: e' mio fratello». Genesi 20:14 Allora Abimelek prese pecore, buoi, servi e serve, e li diede ad Abrahamo; e gli restitui sua moglie Sara. Genesi 20:15 Poi Abimelek disse: «Ecco, il mio paese ti sta davanti; dimora dovunque ti piace». Genesi 20:16 E a Sara disse: «Ecco, io ho dato a tuo fratello mille pezzi d'argento; questo servira' per coprire l'offesa fatta a te davanti a tutti quelli che sono con te; cosi sei giustificata davanti a tutti». Genesi 20:17 Allora Abrahamo prego' DIO, e DIO guari Abimelek, sua moglie e le sue serve, ed esse poterono partorire. Genesi 20:18 Poiche' l'Eterno aveva del tutto resa sterile l'intera casa di Abimelek, a motivo di Sara moglie di Abrahamo. Nascita di Isacco Genesi 21:1 L'Eterno visito' Sara come aveva detto; e l'Eterno fece a Sara come aveva promesso. Genesi 21:2 E Sara concepi e partori un figlio ad Abrahamo nella sua vecchiaia, al tempo stabilito, che DIO gli aveva detto. Genesi 21:3 E Abrahamo pose nome Isacco al figlio che gli era nato, e che Sara gli aveva partorito. Genesi 21:4 Poi Abrahamo circoncise suo figlio Isacco all'eta' di otto giorni, come DIO gli aveva comandato. Genesi 21:5 Ora Abrahamo aveva cento anni, quando gli nacque suo figlio Isacco. Genesi 21:6 E Sara disse: «DIO mi ha dato di che ridere; chiunque lo udra' ridera' con me». Genesi 21:7 E disse pure: «Chi avrebbe mai detto ad Abrahamo che Sara allatterebbe figli? Poiche' io gli ho partorito un figlio nella sua vecchiaia». Agar scacciata da Sara ma soccorsa da Dio Genesi 21:8 Il bambino dunque crebbe e fu svezzato; e nel giorno che Isacco fu svezzato Abrahamo fece un gran convito. Genesi 21:9 Ora Sara vide che il figlio partorito ad Abrahamo da Agar, l'egiziana, rideva. Genesi 21:10 Allora ella disse ad Abrahamo: «Scaccia questa serva e suo figlio, perche' il figlio di questa serva non dev'essere erede con mio figlio, con Isacco». Genesi 21:11 La cosa dispiacque grandemente ad Abrahamo, a motivo di suo figlio. Genesi 21:12 Ma DIO disse ad Abrahamo: «Non essere addolorato a motivo del ragazzo e della tua serva; da' ascolto a tutto quello che Sara ti dice, perche' uscira' da Isacco la discendenza che portera' il tuo nome. Genesi 21:13 Ma anche del figlio di questa serva io faro' una nazione, perche' e' tua discendenza». Genesi 21:14 Abrahamo si levo' al mattino presto, prese del pane e un otre d'acqua e li diede ad Agar; mise tutto sulle sue spalle e la mando' via assieme al fanciullo. Cosi ella parti e ando' errando per il deserto di Beer-Sceba. Genesi 21:15 Quando l'acqua dell'otre fini, ella mise il fanciullo sotto un cespuglio. Genesi 21:16 E ando' a sedersi di fronte a lui, alla distanza di un tiro d'arco, perche' diceva: «Non voglio vedere il fanciullo morire!». Cosi ella si sedette di fronte a lui e alzo' la voce e pianse. Genesi 21:17 E DIO udi la voce del ragazzo; e l'angelo di DIO chiamo' Agar dal cielo e le disse: «Che hai, Agar? Non temere, perche' DIO ha udito la voce del ragazzo la' dove si trova. Genesi 21:18 Levati, solleva il ragazzo e tienilo forte con la tua mano, perche' io faro' di lui una grande nazione». Genesi 21:19 Allora DIO le aperse gli occhi ed ella vide un pozzo d'acqua; cosi ando' a riempire d'acqua l'otre e diede da bere al ragazzo. Genesi 21:20 E DIO fu col ragazzo; ed egli crebbe, abito' nel deserto e divenne un tiratore d'arco. Genesi 21:21 Egli abito' nel deserto di Paran e sua madre gli prese una moglie dal paese d'Egitto. Alleanza fra Abrahamo e Abimelik a Beer-Sceba Genesi 21:22 In quel tempo Abimelek, assieme a Pikol, capo del suo esercito, parlo' ad Abrahamo, dicendo: «DIO e' con te in tutto quello che fai; Genesi 21:23 Ora dunque giurami qui nel nome di Dio, che tu non ingannerai ne' me ne' i miei figli ne' i miei nipoti, ma che userai verso di me e verso il paese dove hai soggiornato come forestiero la stessa benevolenza che io ho usato verso di te». Genesi 21:24 Abrahamo rispose: «Lo giuro» Genesi 21:25 Poi Abrahamo rimprovero' Abimelek a motivo di un pozzo d'acqua, di cui i servi di Abimelek si erano impadroniti. Genesi 21:26 Abimelek disse: «Io non so chi abbia fatto questo; tu stesso non me lo hai fatto sapere e io non ne ho sentito parlare che oggi». Genesi 21:27 Allora Abrahamo prese pecore e buoi e li diede ad Abimelek; e i due fecero alleanza. Genesi 21:28 Poi Abrahamo mise da parte sette agnelle del gregge. Genesi 21:29 E Abimelek disse ad Abrahamo: «Che vogliono dire queste sette agnelle che tu hai messo da parte?». Genesi 21:30 Abrahamo rispose: «Tu accetterai dalla mia mano queste sette agnelle, perche' cio' mi serva da testimonianza che io ho scavato questo pozzo». Genesi 21:31 Percio' egli chiamo' quel luogo Beer-Sceba, perche' la' avevano fatto ambedue giuramento. Genesi 21:32 Cosi fecero alleanza a Beer-Sceba. Poi Abimelek e Pikol, capo del suo esercito, si alzarono e se ne tornarono nel paese dei Filistei. Genesi 21:33 Poi Abrahamo pianto' un tamarisco a Beer-Sceba e la' invoco' il nome dell'Eterno, il Dio d'eternita'. Genesi 21:34 Abrahamo soggiorno' come forestiero molto tempo nel paese dei Filistei. La fede di Abrahamo messa alla prova Genesi 22:1 Dopo queste cose DIO mise alla prova Abrahamo e gli disse: «Abrahamo!». Egli rispose: «Eccomi». Genesi 22:2 E DIO disse: «Prendi ora tuo figlio, il tuo unico figlio, colui che tu ami, Isacco, va' nel paese di Moriah e la' offrilo in olocausto sopra uno dei monti che io ti diro'». Genesi 22:3 Cosi Abrahamo si alzo' al mattino presto, mise il basto al suo asino, prese con se' due dei suoi servi e Isacco suo figlio e spacco' della legna per l'olocausto; poi parti per andare al luogo che DIO gli aveva detto. Genesi 22:4 Il terzo giorno Abrahamo alzo' gli occhi e vide da lontano il luogo. Genesi 22:5 Allora Abrahamo disse ai suoi servi: «Rimanete qui con l'asino; io e il ragazzo andremo fin la' e adoreremo; poi ritorneremo da voi». Genesi 22:6 Cosi Abrahamo prese la legna per l'olocausto e la carico' su Isacco suo figlio; poi prese in mano sua il fuoco e il coltello e s'incamminarono tutt'e due insieme. Genesi 22:7 E Isacco parlo' a suo padre Abrahamo e disse: «Padre mio!». Abrahamo rispose: «Eccomi, figlio mio». E Isacco disse: «Ecco il fuoco e la legna; ma dov'e' l'agnello per l'olocausto?». Genesi 22:8 Abrahamo rispose: «Figlio mio, DIO provvedera' egli stesso l'agnello per l'olocausto». E proseguirono tutt'e due insieme. Genesi 22:9 Cosi giunsero al luogo che DIO gli aveva indicato, e la' Abrahamo edifico' l'altare e vi accomodo' la legna; poi lego' Isacco suo figlio e lo depose sull'altare sopra la legna. Genesi 22:10 Abrahamo quindi stese la mano e prese il coltello per uccidere suo figlio. Genesi 22:11 Ma l'Angelo dell'Eterno lo chiamo' dal cielo e disse: «Abrahamo, Abrahamo!». Egli rispose: «Eccomi». Genesi 22:12 L'Angelo disse: «Non stendere la tua mano contro il ragazzo e non gli fare alcun male; ora infatti so che tu temi Dio, poiche' non mi hai rifiutato tuo figlio, l'unico tuo figlio». Genesi 22:13 Allora Abrahamo alzo' gli occhi e guardo'; ed ecco dietro di lui un montone, preso per le corna in un cespuglio. Cosi Abrahamo ando', prese il montone e l'offerse in olocausto invece di suo figlio. Genesi 22:14 E Abrahamo chiamo' quel luogo Jehovah Jireh. Per questo si dice fino al giorno d'oggi: «Al monte dell'Eterno sara' provveduto». Genesi 22:15 L'Angelo dell'Eterno chiamo' dal cielo Abrahamo una seconda volta e disse: Genesi 22:16 «Io giuro per me stesso, dice l'Eterno, poiche' tu hai fatto questo e non hai risparmiato tuo figlio, l'unico tuo figlio, Genesi 22:17 io certo ti benediro' grandemente e moltiplichero' la tua discendenza come le stelle del cielo e come la sabbia che e' sul lido del mare; e la tua discendenza possedera' la porta dei suoi nemici. Genesi 22:18 E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, perche' tu hai ubbidito alla mia voce». Genesi 22:19 Poi Abrahamo torno' dai suoi servi; essi si alzarono e andarono insieme a Beer-Sceba. E Abrahamo dimoro' a Beer-Sceba. Discendenza di Nahor e nascita di Rebecca Genesi 22:20 Dopo queste cose fu riferito ad Abrahamo questo: «Ecco, Milkaha ha partorito anch'ella dei figli a Nahor, tuo fratello: Genesi 22:21 Uz, suo primogenito, Buz suo fratello, Kemuel padre di Aram, Genesi 22:22 Kesed, Hazo, Pildash, Jidlaf e Bethuel». Genesi 22:23 E Bethuel genero' Rebecca. Questi otto figli Milkah partori a Nahor, fratello di Abrahamo. Genesi 22:24 La sua concubina, che si chiamava Reumah, partori anch'ella Tebah, Gaham, Tahash e Maakah. Morte e sepoltura di Sara Genesi 23:1 Ora Sara visse centoventisette anni. Questi furono gli anni della vita di Sara. Genesi 23:2 E Sara mori a Kirjath-Arba, (che e' Hebron), nel paese di Canaan; e Abrahamo entro' a far lutto per Sara e a piangerla. Genesi 23:3 Poi Abrahamo si alzo' dalla presenza del suo morto e parlo' ai figli di Heth, dicendo: Genesi 23:4 «Io sono straniero e avventizio fra voi; datemi la proprieta' di un sepolcro fra voi, affinche' possa seppellire il mio morto e togliermelo davanti agli occhi». Genesi 23:5 E i figli di Heth risposero ad Abrahamo dicendogli: Genesi 23:6 «Ascoltaci, o mio signore! Tu sei fra noi un principe di DIO; seppellisci il tuo morto nel migliore dei nostri sepolcri; nessuno di noi ti rifiutera' il suo sepolcro perche' tu vi possa seppellire il tuo morto». Genesi 23:7 Allora Abrahamo si alzo', s'inchino' davanti al popolo del paese, davanti ai figli di Heth, Genesi 23:8 e parlo' loro dicendo: «Se piace a voi che io seppellisca il mio morto togliendolo davanti ai miei occhi, ascoltatemi. Intercedete per me presso Efron figlio di Zohar, Genesi 23:9 perche' mi ceda la sua caverna di Makpelah, che gli appartiene e che e' all'estremita' del suo campo; me la ceda in proprieta' per l'intero suo prezzo, come luogo di sepoltura fra voi». Genesi 23:10 Ora Efron si trovava in mezzo ai figli di Heth; ed Efron, lo Hitteo, rispose ad Abrahamo in presenza dei figli di Heth, di tutti quelli che entravano per la porta della sua citta', dicendo: Genesi 23:11 «No, mio signore, ascoltami! Io ti dono il campo e ti dono la spelonca che vi si trova; te la dono in presenza dei figli del mio popolo; te ne faccio un dono. Seppellisci il tuo morto». Genesi 23:12 Allora Abrahamo s'inchino' davanti al popolo del paese, Genesi 23:13 e parlo' a Efron in presenza del popolo del paese dicendo: «Ascoltami, ti prego! Io ti daro' il prezzo del campo; accettalo da me, cosi io vi potro' seppellire il mio morto». Genesi 23:14 Efron rispose ad Abrahamo, dicendogli: Genesi 23:15 «Signor mio, ascoltami! Il terreno vale quattrocento sicli d'argento. Che cos'e' questo fra me e te? Seppellisci dunque il tuo morto». Genesi 23:16 Allora Abrahamo diede ascolto a Efron; e Abrahamo peso' a Efron il prezzo che egli aveva detto in presenza dei figli di Heth: quattrocento sicli d'argento, moneta corrente tra i mercanti. Genesi 23:17 Cosi il campo di Efron che si trovava a Makpelah di fronte a Mamre, il campo con la caverna che vi era e tutti gli alberi che erano nel campo e in tutti i confini all'intorno, Genesi 23:18 passarono in proprieta' di Abrahamo, alla presenza dei figli di Heth e di tutti quelli che entravano per la porta della citta' di Efron. Genesi 23:19 Dopo questo, Abrahamo seppelli Sara sua moglie nella caverna del campo di Makpelah di fronte a Mamre, (che e' Hebron), nel paese di Canaan. Genesi 23:20 Cosi il campo e la caverna che vi si trova furono trasferiti dai figli di Heth in proprieta' ad Abrahamo, come luogo di sepoltura. Abrahamo manda Eliezer in Mesopotamia a cercare moglie per Isacco Genesi 24:1 Abrahamo era ormai vecchio e di eta' avanzata; e l'Eterno aveva benedetto Abrahamo in ogni cosa. Genesi 24:2 E Abrahamo disse al servo piu' anziano di casa sua che aveva il governo su tutti i suoi beni: «Deh, metti la tua mano sotto la mia coscia; Genesi 24:3 e io ti faro' giurare per l'Eterno, il DIO dei cieli e il DIO della terra, che tu non prenderai per moglie a mio figlio alcuna delle figlie dei Cananei, in mezzo ai quali io dimoro; Genesi 24:4 ma andrai al mio paese e al mio parentado a prendere una moglie per mio figlio, per Isacco». Genesi 24:5 Il servo gli rispose: «Forse quella donna non sara' disposta a seguirmi in questo paese; dovro' io allora riportare tuo figlio nel paese da cui tu sei uscito?». Genesi 24:6 Allora Abrahamo gli disse: «Guardati dal riportare la' mio figlio! Genesi 24:7 L'Eterno, il DIO dei cieli, che mi trasse dalla casa di mio padre e dal mio paese natio, e mi parlo' e mi giuro' dicendo: "Io daro' questo paese alla tua discendenza", egli mandera' il suo angelo davanti a te, e tu prenderai di la' una moglie per mio figlio. Genesi 24:8 E se la donna non sara' disposta a seguirti, allora sarai sciolto da questo giuramento a me fatto; soltanto non riportare la' mio figlio». Genesi 24:9 Cosi il servo pose la mano sotto la coscia di Abrahamo suo signore e fece a lui giuramento in merito a questo problema. Incontro del servo con Rebecca Genesi 24:10 Poi il servo prese dieci cammelli fra i cammelli del suo signore e parti, portando con se' ogni sorta di beni del suo signore. Egli si mise in viaggio e ando' in Mesopotamia, alla citta' di Nahor. Genesi 24:11 E fece inginocchiare i cammelli fuori della citta' presso un pozzo d'acqua, verso sera, all'ora in cui le donne escono ad attingere acqua, e disse: Genesi 24:12 «O Eterno, DIO del mio signore Abrahamo, ti prego, fa' che quest'oggi possa fare un felice incontro, e usa benignita' verso Abrahamo mio signore! Genesi 24:13 Ecco, io sto presso questa fonte d'acqua, mentre le figlie degli abitanti della citta' escono ad attingere acqua. Genesi 24:14 Fa' che la fanciulla alla quale diro': "Deh, abbassa la tua brocca perche' io beva", e che mi rispondera': "Bevi, e daro' da bere anche ai tuoi cammelli", sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco. Da questo comprendero' che tu hai usato benignita' verso il mio signore». Genesi 24:15 Egli non aveva ancora finito di parlare, quando ecco uscire con la sua brocca sulla spalla Rebecca, figlia di Bethuel, figlio di Milkah, moglie di Nahor, fratello di Abrahamo. Genesi 24:16 La fanciulla era molto bella d'aspetto, vergine, e nessun uomo l'aveva mai conosciuta. Ella scese alla fonte, riempi la sua brocca, e risali. Genesi 24:17 Allora il servo le corse incontro e le disse: «Deh, lasciami bere un po' d'acqua dalla tua brocca». Genesi 24:18 Ella rispose: «Bevi, signor mio»; poi si affretto' a calare la brocca sulla mano, e gli diede da bere. Genesi 24:19 Come ebbe finito di dargli da bere, disse: «Attingero' acqua anche per i tuoi cammelli, finche' abbiano bevuto a sufficienza». Genesi 24:20 In fretta vuoto' la sua brocca nell'abbeveratoio, corse di nuovo alla fonte ad attingere acqua e ne attinse per tutti i cammelli di lui. Genesi 24:21 Intanto quell'uomo la contemplava in silenzio, per sapere se l'Eterno avesse o no fatto prosperare il suo viaggio. Genesi 24:22 Quando i cammelli ebbero finito di bere, l'uomo prese un anello d'oro per il naso del peso di mezzo siclo e due braccialetti del peso di dieci sicli d'oro per i polsi di lei, e disse: Genesi 24:23 «Di chi sei figlia? Dimmelo, per favore. C'e' posto per noi in casa di tuo padre per passare la notte?». Genesi 24:24 Ella rispose: «Io sono figlia di Bethuel figlio di Milkah, che ella partori a Nahor». Genesi 24:25 E aggiunse: «Da noi c'e' strame e foraggio in quantita' e anche posto per passare la notte». Genesi 24:26 Allora l'uomo s'inchino', adoro' l'Eterno e disse: Genesi 24:27 «Benedetto l'Eterno, il DIO di Abrahamo mio signore, che non ha cessato di usare la sua benignita' e fedelta' verso il mio signore! Quanto a me, nel viaggio, l'Eterno mi ha guidato alla casa dei fratelli del mio signore». Genesi 24:28 E la fanciulla corse a raccontare queste cose a casa di sua madre. Il servo ricevuto da Labano e da Betuel Genesi 24:29 Or Rebecca aveva un fratello chiamato Labano. E Labano corse fuori da quell'uomo alla fonte. Genesi 24:30 Come egli vide l'anello al naso e i braccialetti ai polsi di sua sorella e udi le parole di Rebecca sua sorella che diceva: «Cosi mi ha parlato quell'uomo», venne da quell'uomo, ed ecco che se ne stava presso ai cammelli, vicino alla fonte. Genesi 24:31 E disse: «Entra, benedetto dall'Eterno! Perche' stai fuori? Io ho preparato la casa e un luogo per i cammelli». Genesi 24:32 L'uomo entro' in casa, e Labano scarico' i cammelli diede strame e foraggio ai cammelli e porto' acqua per lavare i piedi di lui e i piedi degli uomini che erano con lui. Genesi 24:33 Poi gli fu posto davanti da mangiare; ma egli disse: «Non mangero' finche' non abbia fatto la mia ambasciata». L'altro disse: «Parla». Genesi 24:34 Allora egli disse: «Io sono servo di Abrahamo. Genesi 24:35 L'Eterno ha benedetto abbondantemente il mio signore, che e' divenuto grande; gli ha dato pecore e buoi, argento e oro, servi e serve, cammelli e asini. Genesi 24:36 Or Sara, moglie del mio signore, ha partorito nella sua vecchiaia un figlio al mio padrone, che ha dato a lui tutto cio' che possiede. Genesi 24:37 E il mio signore mi ha fatto giurare, dicendo: "Non prenderai per mio figlio una moglie tra i figli dei Cananei, nel paese dei quali dimoro; Genesi 24:38 ma andrai alla casa di mio padre e al mio parentado e la' prenderai una moglie per mio figlio". Genesi 24:39 Allora io dissi al mio padrone: "Puo' darsi che la donna non mi voglia seguire". Genesi 24:40 Ma egli rispose: "L'Eterno, davanti al quale ho camminato, mandera' il suo angelo con te e fara' prosperare il tuo viaggio, e tu prenderai per mio figlio una moglie dal mio parentado e dalla casa di mio padre. Genesi 24:41 Sarai sciolto dal giuramento fattomi, quando sarai andato dal mio parentado; se poi non vorranno dartela, allora sarai sciolto dal giuramento fattomi". Genesi 24:42 Oggi sono arrivato alla fonte e ho detto: "O Eterno, DIO del mio signore Abrahamo, se cosi ti piace, ti prego di far prosperare il viaggio che ho intrapreso; Genesi 24:43 ecco, io mi fermo presso la fonte d'acqua; fa' che la fanciulla che uscira' ad attingere acqua e alla quale diro': "Deh, lasciami bere un po' d'acqua dalla tua brocca", Genesi 24:44 e che mi dira': "Bevi pure e ne attingero' anche per i tuoi cammelli", sia la moglie che l'Eterno ha destinato al figlio del mio signore. Genesi 24:45 Prima che io avessi finito di parlare in cuor mio, ecco uscir fuori Rebecca con la sua brocca sulla spalla; ella scese alla fonte e attinse acqua. Allora io le dissi: Genesi 24:46 "Deh, lasciami bere!". Ed ella si affretto' a calare la brocca dalla spalla e rispose: "Bevi, e daro' da bere anche ai tuoi cammelli". Cosi bevvi io, ed ella diede pure da bere ai cammelli. Genesi 24:47 Allora la interrogai e le dissi: "Di chi sei figlia?". Ella rispose: "Sono figlia di Bethuel, figlio di Nahor, che Milkah gli partori". Cosi io le misi l'anello al naso e i braccialetti ai polsi. Genesi 24:48 Poi mi inchinai, adorai l'Eterno e benedissi l'Eterno, il DIO di Abrahamo mio signore, che mi ha condotto per la giusta via a prendere per suo figlio la figlia del fratello del mio signore. Genesi 24:49 E ora, se volete usare benevolenza e fedelta' verso il mio signore, ditemelo; se no, ditemelo lo stesso e io mi volgero' a destra o a sinistra». Genesi 24:50 Allora Labano e Bethuel risposero e dissero: «La cosa procede dall'Eterno; noi non possiamo parlarti ne' in bene ne' in male. Genesi 24:51 Ecco, Rebecca e' qui davanti a te, prendila, va', e divenga ella la moglie del figlio del tuo signore, come l'Eterno ha detto». Genesi 24:52 Quando il servo di Abrahamo udi le loro parole, si prostro' a terra davanti all'Eterno. Genesi 24:53 Il servo trasse fuori oggetti d'argento e oggetti d'oro e vesti e li diede a Rebecca; e dono' pure delle cose preziose al fratello e alla madre di lei. Genesi 24:54 Poi mangiarono e bevvero, egli e gli uomini che erano con lui, e si fermarono per la notte. Alzatisi al mattino, il servo disse: «Lasciatemi tornare dal mio signore». Genesi 24:55 Il fratello e la madre di Rebecca dissero: «Lascia che la fanciulla rimanga alcuni giorni con noi, almeno una diecina; poi se ne puo' andare». Genesi 24:56 Ma egli rispose loro: «Non mi trattenete, perche' l'Eterno ha fatto prosperare il mio viaggio; lasciatemi partire, affinche' io me ne torni dal mio signore». Genesi 24:57 Allora essi dissero: «Chiamiamo la fanciulla e chiediamo a lei stessa». Genesi 24:58 Allora chiamarono Rebecca e le dissero: «Vuoi andare con quest'uomo?». Ella rispose: «Si, andro'». Genesi 24:59 Cosi lasciarono andare Rebecca loro sorella e la sua balia col servo di Abrahamo e i suoi uomini. Genesi 24:60 E benedissero Rebecca e le dissero: «Sorella nostra, possa tu divenire madre di migliaia di miriadi e possa la tua discendenza possedere la porta dei suoi nemici». Genesi 24:61 Allora Rebecca e le sue serve si levarono, montarono sui cammelli e seguirono quell'uomo. Cosi il servo prese Rebecca e se ne ando'. Rebecca diviene moglie di Isacco Genesi 24:62 Or Isacco era tornato dal pozzo di Lahai-Roi, perche' abitava nella regione del Neghev. Genesi 24:63 Isacco era uscito, sul far della sera, per meditare nella campagna; ed egli alzo' gli occhi e guardo', ed ecco venire dei cammelli. Genesi 24:64 Anche Rebecca alzo' gli occhi e vide Isacco; allora ella smonto' in fretta dal cammello, Genesi 24:65 e disse al servo: «Chi e' quell'uomo che viene nel campo incontro a noi?». Il servo rispose: «e' il mio signore». Allora ella, preso il velo, si copri. Genesi 24:66 Poi il servo racconto' a Isacco tutte le cose che aveva fatto. Genesi 24:67 Isacco introdusse Rebecca nella tenda di Sara sua madre e la prese con se'; ella divenne sua moglie ed egli l'amo'. Cosi Isacco fu consolato dopo la morte di sua madre. I figli di Keurah Genesi 25:1 Poi Abrahamo prese un'altra moglie, di nome Keturah. Genesi 25:2 E questa gli partori Zimran, Jokshan, Medan, Madian, Ishbak e Shuah. Genesi 25:3 Jokshan genero' Sceba e Dedan. I figli di Dedan furono gli Asshurim, i Letuscim e i Leummim. Genesi 25:4 I figli di Madian furono Efah, Efer, Hanok, Abidah ed Eldaah. Tutti questi furono i figli di Keturah. Genesi 25:5 Abrahamo diede tutto cio' che possedeva a Isacco; Genesi 25:6 ma ai figli che Abrahamo aveva avuto dalle concubine fece dei doni e Mentre era ancora in vita, li mando' lontano da suo figlio Isacco, verso est in un paese d'oriente. Morte di Abrahamo Genesi 25:7 Or questi sono gli anni della vita di Abrahamo che egli visse: centosettantacinque anni. Genesi 25:8 Poi Abrahamo spiro' e mori in prospera vecchiaia, attempato e sazio di giorni, e fu riunito al suo popolo. Genesi 25:9 E i suoi figli Isacco e Ismaele lo seppellirono nella spelonca di Makpelah nel campo di Efron, figlio di Zohar lo Hitteo, che e' di fronte a Mamre, Genesi 25:10 il campo che Abrahamo aveva comprato dai figli di Heth. La' furono sepolti Abrahamo e Sara sua moglie. Genesi 25:11 Dopo la morte di Abrahamo, DIO benedisse suo figlio Isacco; e Isacco dimoro' presso il pozzo di Lahai-Roi. I discendenti di Ismaele Genesi 25:12 Ora questi sono i discendenti di Ismaele, figlio di Abrahamo, che Agar l'egiziana, serva di Sara, aveva partorito ad Abrahamo. Genesi 25:13 Questi sono i nomi dei figli di Ismaele, secondo i nomi delle loro generazioni: Nebajoth, il primogenito di Ismaele; poi Kedar, Adbeel, Mibsam, Genesi 25:14 Mishma, Dumah, Massa, Genesi 25:15 Hadar, Tema, Jetur, Nafish e Kedemah. Genesi 25:16 Questi sono i figli di Ismaele e questi i loro nomi, secondo i loro villaggio e i loro accampamenti. Essi furono i dodici principi delle loro rispettive nazioni. Genesi 25:17 Or questi sono gli anni della vita di Ismaele: centotrentasette anni; poi egli spiro' e mori, e fu riunito al suo popolo. Genesi 25:18 (E i suoi figli abitarono da Havilah fino a Shur, che e' ad est dell'Egitto, in direzione dell'Assiria). Egli si stabili in presenza di tutti e suoi fratelli. Nascita di Esau' e di Giacobbe Genesi 25:19 Questi sono i discendenti di Isacco figlio di Abrahamo. Genesi 25:20 Abrahamo genero' Isacco; e Isacco aveva quarant'anni quando prese in moglie Rebecca, figlia di Bethuel, l'Arameo di Paddan-Aran e sorella di Labano l'Arameo. Genesi 25:21 Isacco supplico' l'Eterno per sua moglie, perche' ella era sterile. L'Eterno lo esaudi, e Rebecca, sua moglie, concepi. Genesi 25:22 Ma i bambini si spingevano l'un l'altro nel suo grembo; ed ella disse: «Se e' cosi (che l'Eterno ha risposto), perche' mi trovo io in queste condizioni?». Cosi ando' a consultare l'Eterno. Genesi 25:23 E l'Eterno le disse: «Due nazioni sono nel tuo grembo, e due popoli separati usciranno dalle tue viscere. Uno dei due popoli sara' piu' forte dell'altro, e il maggiore servira' il minore». Genesi 25:24 Quando venne per lei il tempo di partorire, ecco che ella aveva in grembo due gemelli. Genesi 25:25 E il primo che usci fuori era rosso; egli era tutto quanto come un mantello peloso; cosi lo chiamarono Esau'. Genesi 25:26 Dopo usci suo fratello, che con la mano teneva il calcagno di Esau'; cosi lo chiamarono Giacobbe. Or Isacco aveva settant'anni quando Rebecca li partori. Esau' vende la sua primogenitura Genesi 25:27 I due fanciulli crebbero ed Esau' divenne un esperto cacciatore, un uomo di campagna, mentre Giacobbe era un uomo tranquillo, che viveva nelle tende. Genesi 25:28 Or Isacco amava Esau', perche' la cacciagione era di suo gusto; Rebecca invece amava Giacobbe. Genesi 25:29 Una volta che Giacobbe si cucino' una zuppa, Esau' giunse dai campi tutto stanco. Genesi 25:30 Ed Esau' disse a Giacobbe: «Per favore, lasciami mangiare un po' di questa zuppa rossa, perche' sono stanco». Per questo fu chiamato Edom. Genesi 25:31 Ma Giacobbe gli rispose: «Vendimi prima la tua primogenitura». Genesi 25:32 Esau' disse: «Ecco io sto per morire; che mi giova la primogenitura?». Genesi 25:33 Allora Giacobbe disse: «Prima, giuramelo». Ed Esau' glielo giuro' e vendette la sua primogenitura Giacobbe. Genesi 25:34 Quindi Giacobbe diede a Esau' del pane e della zuppa di lenticchie. Ed egli mangio' e bevve; poi si alzo' e se ne ando'. Cosi Esau' disprezzo' la sua primogenitura. Le promesse di Dio a Isacco. Isacco si ferma a Gherar Genesi 26:1 Or ci fu una carestia nel paese, oltre la precedente carestia che c'era stata ai tempi di Abrahamo. Poi Isacco ando' da Abimelek, re dei Filistei a Gherar. Genesi 26:2 Allora l'Eterno gli apparve e gli disse: «Non scendere in Egitto; rimani nel paese che io ti diro'. Genesi 26:3 Soggiorna in questo paese e io saro' con te e ti benediro', perche' io daro' a te e alla tua discendenza tutti questi paesi, e manterro' il giuramento che feci ad Abrahamo tuo padre, Genesi 26:4 e moltiplichero' la tua discendenza come le stelle "del cielo; daro' alla tua discendenza tutti questi paesi, e tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua discendenza, Genesi 26:5 Perche' Abrahamo ubbidi alla mia voce e osservo' i miei ordini, i miei comandamenti, i miei statuti e le mie leggi». Genesi 26:6 Cosi Isacco dimoro' in Gherar. Genesi 26:7 Quando la gente del luogo gli faceva domande intorno a sua moglie, egli rispondeva: «e' mia sorella», perche' aveva paura di dire: «e' mia moglie», poiche' pensava: «Gli uomini del luogo potrebbero uccidermi a motivo di Rebecca, perche' ella e' di bell'aspetto». Genesi 26:8 Quando aveva gia' trascorso parecchio tempo in quel luogo, ad Abimelek, re dei Filistei, capito' di guardare dalla finestra e vide Isacco che accarezzava Rebecca sua moglie. Genesi 26:9 Allora Abimelek chiamo' Isacco e gli disse: «Certamente costei e' tua moglie; come mai hai tu detto: "e' mia sorella"?». Isacco rispose: «Perche' dicevo: "Non vorrei morire a motivo di lei"». Genesi 26:10 Abimelek disse: «Che cos'e' questo che ci hai fatto? Qualcuno del popolo avrebbe potuto facilmente coricarsi con tua moglie, e tu ci avresti tirato addosso una gran colpa». Genesi 26:11 Cosi Abimelek diede quest'ordine a tutto il popolo: «Chiunque tocca quest'uomo o sua moglie sara' senz'altro messo a morte». Genesi 26:12 Isacco semino' in quel paese e in quell'anno raccolse il centuplo; e l'Eterno lo benedisse. Genesi 26:13 Quest'uomo divenne grande e continuo' a crescere fino a divenire straordinariamente grande. Genesi 26:14 Egli venne a possedere greggi di pecore, mandrie di buoi e un gran numero di servi. Cosi i Filistei lo invidiarono, Genesi 26:15 percio' i Filistei turarono, riempiendoli di terra, tutti i pozzi che i servi di suo padre avevano scavati, al tempo di Abrahamo suo padre. Genesi 26:16 Allora Abimelek disse a Isacco: «Vattene da noi, poiche' tu sei molto piu' potente di noi». Genesi 26:17 Cosi Isacco se ne ando' di la' e si accampo' nella valle di Gherar, e la' dimoro'. Genesi 26:18 E Isacco scavo' di nuovo i pozzi di acqua che erano stati scavati al tempo di Abrahamo suo padre, e che i Filistei avevano turati dopo la morte di Abrahamo; e pose loro gli stessi nomi che aveva loro posto suo padre. Genesi 26:19 Poi i servi di Isacco scavarono nella valle e vi trovarono un pozzo di acqua viva. Genesi 26:20 Ma i pastori di Gherar altercarono coi pastori d'Isacco, dicendo: «L'acqua e' nostra». Ed egli chiamo' il pozzo Esek, perche' quelli avevano conteso con lui. Genesi 26:21 I servi scavarono quindi un altro pozzo, ma quelli altercarono anche per questo. E Isacco lo chiamo' Sitnah. Genesi 26:22 Allora egli se ne ando' di la' e scavo' un altro pozzo per il quale quelli non altercarono. Ed egli lo chiamo' Rehoboth, perche' egli disse: «Ora l'Eterno ci ha messi al largo, e noi prospereremo nel paese». Dio rinnova le sue promesse a Isacco Genesi 26:23 Poi di la' Isacco sali a Beer-Sceba. Genesi 26:24 E l'Eterno gli apparve quella stessa notte, e gli disse: «Io sono il DIO di Abrahamo tuo padre; non temere, perche' io sono con te; ti benediro' e moltiplichero' la tua discendenza per amore di Abrahamo mio servo». Genesi 26:25 Allora egli costrui in quel luogo un altare e invoco' il nome dell'Eterno, e vi pianto' la sua tenda. La i servi di Isacco scavarono un pozzo. Alleanza con Abimelek Genesi 26:26 Poi Abimelek da Gherar ando' da lui con Ahuzzath, suo amico e con Pikol, capo del suo esercito. Genesi 26:27 E Isacco disse loro: «Perche' siete venuti da me, dal momento che mi odiate e mi avete allontanato da voi». Genesi 26:28 Allora essi risposero: «Noi abbiamo chiaramente visto che l'Eterno e' con te. Cosi abbiamo detto: "Si faccia ora un giuramento fra di noi, fra noi e te, e facciamo un'alleanza con te": Genesi 26:29 e cioe', che tu non ci farai alcun male, cosi come noi non ti abbiamo toccato e non ti abbiamo fatto altro che del bene, e ti abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora il benedetto dell'Eterno». Genesi 26:30 Cosi Isacco imbandi per loro un convito ed essi mangiarono e bevvero. Genesi 26:31 La mattina dopo si alzarono presto e si scambiarono un giuramento. Poi Isacco li accomiato' e quelli se ne andarono da lui in pace. Genesi 26:32 Or avvenne che, in quello stesso giorno, i servi di Isacco gli vennero a dar notizia del pozzo che avevano scavato dicendogli: «Abbiamo trovato dell'acqua». Genesi 26:33 Ed egli lo chiamo' Scibah. Per questo la citta' porta il nome di Beer-Sceba, fino al giorno d'oggi. Matrimonio di Esau'. Giacobbe benedetto al posto di Esau' Genesi 26:34 Quando Esau' ebbe quarant'anni, prese per moglie Judith, figlia di Beeri, lo Hitteo e Basemath, figlia di Elon, lo Hitteo. Esse furono causa di profonda amarezza a Isacco e Rebecca. Genesi 27:1 Quando Isacco era divento vecchio e i suoi occhi erano cosi deboli che non vedeva piu', egli chiese Esau', suo figlio maggiore, e gli disse: «Figlio mio!». Genesi 27:2 Egli disse: «Eccomi!». Allora Isacco disse: «Ecco, io sono vecchio e non conosco il giorno della mia morte. Genesi 27:3 Deh, prendi ora le tue armi, il tuo turcasso e il tuo arco, esci fuori nei campi e prendi per me della selvaggina; Genesi 27:4 poi preparami una pietanza saporita di quelle che mi piacciono, e portamela, perche' io ne mangi e l'anima mia ti benedica prima che io muoia». Genesi 27:5 Ora Rebecca stava ad ascoltare, mentre Isacco parlava a Esau' suo figlio. Cosi Esau' ando' nei campi a cacciare selvaggina per portarla a suo padre. Genesi 27:6 Allora Rebecca parlo' a Giacobbe suo figlio e gli disse: «Ecco, io ho udito tuo padre che parlava a Esau' tuo fratello e gli diceva: Genesi 27:7 "Portami della selvaggina e preparami una pietanza saporita, perche' io ne mangi e ti benedica alla presenza dell'Eterno, prima che io muoia". Genesi 27:8 Or dunque, figlio mio, ubbudisci alla mia voce e fa' quello che io ti comando. Genesi 27:9 Va' ora al gregge e portami due bei capretti; e io ne faro' una pietanza saporita per tuo padre, di quelle che gli piacciono. Genesi 27:10 Poi tu la porterai a tuo padre, perche' la mangi, e cosi ti benedica prima di morire». Genesi 27:11 Giacobbe disse a Rebecca sua madre: «Ecco, Esau' mio fratello e' peloso, mentre io ho la pelle liscia. Genesi 27:12 Puo' darsi che mio padre mi tasti; sembrero' a lui un ingannatore, e mi trarro' addosso una maledizione invece di una benedizione». Genesi 27:13 Ma sua madre gli rispose: «Questa maledizione ricada su di me, figlio mio! Ubbidisci soltanto a cio' che ho detto e va' a prendere i capretti». Genesi 27:14 Egli dunque ando' a prenderli e li porto' da sua madre; e sua madre ne preparo' una pietanza saporita, di quelle che piacevano a suo padre. Genesi 27:15 Poi Rebecca prese il piu' bel vestito di Esau', suo figlio maggiore, che teneva in casa presso di se', e lo fece indossare a Giacobbe suo figlio minore; Genesi 27:16 e con le pelli dei capretti rivesti le sue mani e la parte liscia del suo collo. Genesi 27:17 Quindi mise in mano a Giacobbe suo figlio la pietanza saporita e il pane che aveva preparato. Genesi 27:18 Allora egli ando' da suo padre e gli disse: «Padre mio!». Isacco rispose: «Eccomi; chi sei tu, figlio mio?». Genesi 27:19 Allora Giacobbe disse a suo padre: «Sono Esau', il tuo primogenito. Ho fatto come tu mi hai detto. Deh, alzati mettiti a sedere e mangia della mia cacciagione, affinche' l'anima tua mi benedica». Genesi 27:20 Ma Isacco disse a suo figlio: «Come hai fatto a trovarne cosi presto, figlio mio?». Egli rispose: «Perche' l'Eterno, il tuo DIO, l'ha fatta venire a me». Genesi 27:21 Allora Isacco disse a Giacobbe: «Avvicinati e lascia che ti palpi, figlio mio, per sapere se sei proprio mio figlio Esau', o no». Genesi 27:22 Giacobbe dunque si avvicino' a Isacco suo padre; e, come questi lo ebbe palpato disse: «La voce e' la voce di Giacobbe, ma le mani sono le mani di Esau'». Genesi 27:23 Cosi non lo riconobbe, perche' le mani di lui erano pelose come le mani di Esau' suo fratello; e lo benedisse. Genesi 27:24 E disse: «Sei tu veramente mio figlio Esau'?». Egli rispose: «Si». Genesi 27:25 Allora Isacco gli disse: «Servimi affinche' io mangi della cacciagione di mio figlio e l'anima mia ti benedica». Cosi Giacobbe lo servi e Isacco mangio'. Giacobbe gli porto' anche del vino ed egli ne bevve. Genesi 27:26 Poi suo padre Isacco gli disse: «Ora avvicinati e baciami, figlio mio». Genesi 27:27 Ed egli si avvicino' e lo bacio'. E Isacco senti l'odore dei suoi vestiti e lo benedisse dicendo: «ecco, l'odore di mio figlio e' come l'odore di un campo, che l'Eterno ha benedetto. Genesi 27:28 DIO ti dia la rugiada dei cieli e la fertilita' della terra e abbondanza di frumento e di vino. Genesi 27:29 Ti servano i popoli e le nazioni si inchinino davanti a te. Sii padrone dei tuoi fratelli e i figli di tua madre si inchinino davanti a te. Maledetto sia chiunque ti maledice, benedetto sia chiunque ti benedice!». Genesi 27:30 E avvenne che, come Isacco ebbe finito di benedire Giacobbe e Giacobbe si era appena allontanato dalla presenza di suo padre Isacco, Esau' suo fratello rientro' dalla caccia. Genesi 27:31 Anch'egli preparo' una pietanza saporita, la porto' a suo padre e gli disse: «Si alzi mio padre e mangi della caccia di suo figlio, affinche' l'anima tua mi benedica». Genesi 27:32 Isacco suo padre gli disse: «Chi sei tu?». Egli rispose: «Sono Esau', il tuo figlio primogenito». Genesi 27:33 Allora Isacco fu preso da un tremito fortissimo e disse: «Chi e' dunque colui che ha cacciato della selvaggina e me l'ha portata? Io ho mangiato tutto prima che tu venissi e l'ho benedetto; e benedetto egli restera'». Genesi 27:34 All'udire le parole di suo padre, Esau' diede un grido forte ed amarissimo. Poi disse a suo padre: «Benedici anche me, padre mio!». Genesi 27:35 Ma Isacco rispose: «Tuo fratello e' venuto con inganno e si e' presa la tua benedizione». Genesi 27:36 Esau' disse: «Non e' a ragione chiamato Giacobbe? Egli mi ha soppiantato gia' due volte: mi tolse la primogenitura, ed ecco ora si e' presa la mia benedizione». Poi aggiunse: «Non hai tu riservato una benedizione per me?». Genesi 27:37 Allora Isacco rispose e disse a Esau': «Ecco, io l'ho costituito tuo padrone e gli ho dato tutti i suoi fratelli per servi, e l'ho provvisto di frumento e di vino; che potro' fare per te, figlio mio?». Genesi 27:38 Esau' disse a suo padre: «Non hai tu che questa benedizione, padre mio? Benedici anche me, o padre mio!». Ed Esau' alzo' la voce e pianse. Genesi 27:39 Isacco suo padre rispose e gli disse: «Ecco, la tua dimora sara' priva della fertilita' della terra e della rugiada che scende dall'alto dei cieli. Genesi 27:40 Tu vivrai della tua spada e sarai servo di tuo fratello; ma avverra' che, quando combatterai, spezzerai il suo giogo dal tuo collo». Genesi 27:41 Cosi Esau' prese a odiare Giacobbe a motivo della benedizione datagli da suo padre, e disse in cuor suo: «I giorni del lutto per mio padre si avvicinano; allora uccidero' mio fratello Giacobbe» Genesi 27:42 Quando le parole di Esau', suo figlio maggiore, furono riferite a Rebecca, ella mando' a chiamare Giacobbe, suo figlio minore, e gli disse: «Ecco, Esau', tuo fratello, si consola nei tuoi riguardi, pensando di ucciderti. Genesi 27:43 Or dunque, figlio mio, ubbidisci fai cio' che ti dico: Alzati e fuggi a Haran da Labano mio fratello; Genesi 27:44 e rimani con lui un po' di tempo, finche' la collera di tuo fratello sia passata, Genesi 27:45 finche' l'ira di tuo fratello sia distolta da te ed egli abbia dimenticato quello che tu gli hai fatto; allora io mandero' a prenderti di la'. Perche' dovrei io essere privata di voi due in un sol giorno». Isacco manda Giacobbe da Labano Genesi 27:46 Poi Rebecca disse ad Isacco: «Io sono disgustata della vita a motivo di queste figlie di Heth. Se Giacobbe prende in moglie una tra le figlie di Heth, una donna come quelle del paese, a che mi servira' la vita?». Genesi 28:1 Allora Isacco chiamo' Giacobbe, lo benedisse, gli diede quest'ordine e gli disse: «Non prender moglie tra le donne di Canaan. Genesi 28:2 Alzati, va' in Paddan-Aram, alla casa di Bethuel, padre di tua madre, e prenditi di la' in moglie una delle figlie di Labano, fratello di tua madre. Genesi 28:3 Dio onnipotente ti benedica, ti renda fruttifero e ti moltiplichi, si che tu divenga un'assemblea di popoli, Genesi 28:4 e ti dia la benedizione di Abrahamo, a te e alla tua discendenza con te, affinche' tu possegga il paese dove vivi come uno straniero e che DIO dono' ad Abrahamo». Genesi 28:5 Cosi Isacco fece partire Giacobbe, che ando' in Paddan-Aram da Labano, figlio di Bethuel, l'Arameo fratello di Rebecca, madre di Giacobbe e di Esau'. Esau' sposa la figlia di Ismaele Genesi 28:6 Or Esau' vide che Isacco aveva benedetto Giacobbe e lo aveva mandato in Paddan-Aram per prendersi di la' una moglie e, nel benedirlo, gli aveva dato quest'ordine dicendo: «Non prender moglie tra le figlie di Canaan»; Genesi 28:7 e Giacobbe aveva ubbidito a suo padre e a sua madre e se ne era andato in Paddan-Aram. Genesi 28:8 Quando Esau' si rese conto che le figlie di Canaan erano mal viste da Isacco suo padre, Genesi 28:9 ando' da Ismaele e prese Mahalath, figlia di Ismaele, figlio di Abrahamo, sorella di Nebajoth, perche' fosse sua moglie oltre le mogli che gia' aveva. Viaggio di Giacobbe. Il suo sogno a Bethel Genesi 28:10 Or Giacobbe parti da Beer-Sceba e se ne ando' verso Haran. Genesi 28:11 Giunse in un certo luogo e vi passo' la notte, perche' il sole era gia' tramontato. Allora prese una delle pietre del luogo, la pose sotto la sua testa e in quel luogo si corico'. Genesi 28:12 E sogno' di vedere una scala appoggiata sulla terra, la cui cima toccava il cielo; ed ecco, gli angeli di DIO salivano e scendevano su di essa. Genesi 28:13 Ed ecco l'Eterno stava in cima ad essa e gli disse: «Io sono l'Eterno, il DIO di Abrahamo tuo padre e il DIO di Isacco; la terra sulla quale tu sei coricato la daro' a te e alla tua discendenza; Genesi 28:14 e la tua discendenza sara' come la polvere della terra, e tu ti estenderai a ovest e a est a nord e a sud; e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua discendenza. Genesi 28:15 Ed ecco, io sono con te e ti proteggero' dovunque andrai, e ti ricondurro' in questo paese; poiche' non ti abbandonero' prima di aver fatto quello che ti ho detto». Genesi 28:16 Allora Giacobbe si sveglio' dal suo sonno e disse: «Certamente l'Eterno e' in questo luogo, e io non lo sapevo». Genesi 28:17 Ed ebbe paura e disse: «Come e' tremendo questo luogo! Questa non e' altro che la casa di DIO, e questa e' la porta del cielo!». Genesi 28:18 Cosi Giacobbe si alzo' al mattino presto prese la pietra che aveva posta sotto la sua testa, la eresse come stele e verso' dell'olio sulla sua sommita'. Genesi 28:19 E chiamo' quel luogo Bethel, mentre prima il nome della citta' era Luz. Genesi 28:20 Poi Giacobbe fece un voto dicendo: «Se DIO sara' con me e mi proteggera' durante questo viaggio che faccio, se mi dara' pane da mangiare e vesti da coprirmi, Genesi 28:21 e ritornero' alla casa di mio padre in pace, allora l'Eterno sara' il mio DIO; Genesi 28:22 e questa pietra che ho eretta come stele, sara' la casa di DIO; e di tutto quello che tu mi darai io ti daro' la decima». Giacobbe presso Labano. Lea e Rachele Genesi 29:1 Poi Giacobbe si mise in cammino e ando' nel paese degli Orientali. Genesi 29:2 Guardo', e vide un pozzo in un campo, e la' vicino tre greggi di pecore accovacciate, perche' da quel pozzo abbeveravano le greggi; e la pietra sulla bocca del pozzo era grande. Genesi 29:3 La' si radunavano solitamente tutte le greggi; allora i pastori rotolavano via la pietra dalla bocca del pozzo e abbeveravano le pecore; poi rimettevano la pietra al suo posto, sulla bocca del pozzo. Genesi 29:4 E Giacobbe disse loro: «Fratelli miei, di dove siete?». Essi risposero: «Siamo di Haran». Genesi 29:5 Allora egli disse loro: «Conoscete voi Labano, figlio di Nahor?». Essi risposero: «Lo conosciamo». Genesi 29:6 Egli disse loro: «Sta egli bene?». Essi risposero: «Sta bene; ed ecco sua figlia Rachele che viene con le pecore». Genesi 29:7 Egli disse: «Ecco, e' ancora pieno giorno e non e' tempo di radunare il bestiame; abbeverate le pecore e poi andate a pascolarle». Genesi 29:8 Ma essi risposero: «Non possiamo, finche' tutte le greggi siano raunate, e abbiano rotolata via la pietra dalla bocca del pozzo; allora faremo bere le pecore». Genesi 29:9 Egli stava ancora parlando con loro quando giunse Rachele con le pecore di suo padre, perche' ella era una pastora. Genesi 29:10 Quando Giacobbe vide Rachele figlia di Labano, fratello di sua madre, e le pecore di Labano fratello di sua madre, si avvicino', rotolo' la pietra dalla bocca del pozzo, e abbevero' il gregge di Labano, fratello di sua madre. Genesi 29:11 Allora Giacobbe bacio' Rachele, alzo' la sua voce e pianse. Genesi 29:12 Quindi Giacobbe fece sapere a Rachele che egli era parente di suo padre e che era figlio di Rebecca. Ed ella corse a dirlo a suo padre. Genesi 29:13 Appena Labano udi le notizie di Giacobbe figlio di sua sorella, gli corse incontro, l'abbraccio', lo bacio' e lo condusse a casa sua. E Giacobbe racconto' a Labano tutte queste cose. Genesi 29:14 Allora Labano gli disse: «Tu sei veramente mia carne e sangue!». Ed egli rimase con lui per un mese. Genesi 29:15 Poi Labano disse a Giacobbe: «Perche' sei mio parente dovrai tu servirmi per nulla? Dimmi quale dev'essere il tuo salario». Genesi 29:16 Ora Labano aveva due figlie: la maggiore si chiamava Lea e la minore Rachele. Genesi 29:17 Lea aveva gli occhi languidi, ma Rachele era avvenente e di bell'aspetto. Genesi 29:18 Percio' Giacobbe amava Rachele e disse a Labano: «Io ti serviro' sette anni per Rachele, tua figlia minore». Genesi 29:19 Labano rispose: «e' meglio che la dia a te piuttosto che darla a un altro uomo; rimani con me». Genesi 29:20 Cosi Giacobbe servi sette anni per Rachele; e gli parvero pochi giorni, per l'amore che le portava. Inganno di Labano Genesi 29:21 Poi Giacobbe disse a Labano: «Dammi mia moglie, poiche' il mio tempo e' compiuto e lascia che mi accosti a lei». Genesi 29:22 Allora Labano raduno' tutti gli uomini del luogo e fece un convito. Genesi 29:23 Ma, quando fu sera, egli prese sua figlia Lea e la condusse da Giacobbe, che entro' da lei. Genesi 29:24 Labano diede inoltre la sua serva Zilpah per serva a Lea, sua figlia. Genesi 29:25 L'indomani mattina, ecco che era Lea. Allora Giacobbe disse a Labano: «Cosa mi hai fatto? Non e' forse per Rachele che ti ho servito? Perche' dunque mi hai ingannato?». Genesi 29:26 Labano rispose: «Non si usa far cosi nel nostro paese, dare cioe' la minore prima della maggiore. Genesi 29:27 Finisci la settimana di questa e ti daremo anche l'altra, per il servizio che presterai da me per altri sette anni». Genesi 29:28 Allora Giacobbe fece cosi, e fini la settimana di Lea; poi Labano gli diede in moglie la figlia Rachele. Genesi 29:29 Inoltre Labano diede la sua serva Bilhah per serva a Rachele, sua figlia. Genesi 29:30 E Giacobbe entro' pure da Rachele ed amo' Rachele piu' di Lea; e servi da Labano altri sette anni. I figli di Giacobbe nati da Lea Genesi 29:31 L'Eterno, vedendo che Lea non era amata, aperse il suo grembo; ma Rachele era sterile. Genesi 29:32 Cosi Lea concepi e partori un figlio e lo chiamo' Ruben, perche' disse: «L'Eterno ha visto la mia maledizione; percio' ora mio marito mi amera'». Genesi 29:33 Poi concepi nuovamente e partori un figlio e disse: «L'Eterno ha udito che io non ero amata, e percio' mi ha dato anche questo figlio». E lo chiamo' Simeone. Genesi 29:34 Ella concepi nuovamente e partori un figlio, e disse: «Questa volta mio marito sia affezionera' a me, perche' gli ho partorito tre figli». Per questo fu chiamato Levi. Genesi 29:35 Ella concepi nuovamente e partori un figlio, e disse: «Questa volta celebrero' l'Eterno». Percio' lo chiamo Giuda. Poi cesso' di avere figli. I figli di Giacobbe nati da Bilhah e da Zilpah, serve di Rachele e di Lea Genesi 30:1 Quando Rachele vide che non dava figli a Giacobbe, divento' invidiosa di sua sorella e disse a Giacobbe: «Dammi dei figli altrimenti io muoio». Genesi 30:2 Giacobbe si accese d'ira contro Rachele e disse: «Sto io forse al posto di DIO, che ti ha negato di avere figli?». Genesi 30:3 Ella rispose: «Ecco la mia serva Bilhah; entra da lei, affinche' ella partorisca sulle mie ginocchia; cosi per mezzo di lei potro' avere dei figli». Genesi 30:4 Cosi ella gli diede per moglie la propria serva Bilhah, e Giacobbe entro' da lei. Genesi 30:5 E Bilhah concepi e partori un figlio a Giacobbe. Genesi 30:6 Allora Rachele disse: «DIO mi ha fatto giustizia; egli ha pure ascoltato la mia voce e mi ha dato un figlio». Percio' gli pose nome Dan. Genesi 30:7 Poi Bilhah, serva di Rachele, concepi nuovamente e partori a Giacobbe un secondo figlio. Genesi 30:8 Rachele allora disse: «Ho combattuto grandi lotte con mia sorella e ho vinto». Percio' lo chiamo' Neftali. Genesi 30:9 Or Lea, vedendo che aveva cessato di avere figli, prese la sua serva Zilpah e la diede in moglie a Giacobbe. Genesi 30:10 Cosi Zilpah, serva di Lea, partori un figlio a Giacobbe. Genesi 30:11 E Lea disse: «Che fortuna!». E lo chiamo' Gad. Genesi 30:12 Poi Zilpah, serva di Lea, partori a Giacobbe un secondo figlio. Genesi 30:13 E Lea disse: «Quanto sono felice! Poiche' le donne mi chiameranno beata». Percio' gli pose nome Ascer. Altri figli nati da Lea Genesi 30:14 Al tempo della mietitura del grano, Ruben usci e trovo' nei campi delle mandragore, e le porto' a Lea sua madre. Allora Rachele disse a Lea: «Deh, dammi delle mandragore di tuo figlio!». Genesi 30:15 Ella le rispose: «Ti pare poca cosa l'aver preso mio marito, che ora vuoi prendere anche le mandragore di mio figlio?». Rachele disse: «Ebbene, in compenso delle mandragore di tuo figlio, questa notte egli si corichera' con te». Genesi 30:16 Quando alla sera Giacobbe rientro' dai campi, Lea usci a incontrarlo e gli disse: «Devi entrare da me, perche' io ti ho accaparrato con le mandragore di mio figlio». Cosi, quella notte, egli si corico' con lei. Genesi 30:17 Cosi DIO esaudi Lea, la quale concepi e partori a Giacobbe un quinto figlio. Genesi 30:18 Ed ella disse: «DIO mi ha dato la mia ricompensa, perche' ho dato la mia serva a mio marito». E lo chiamo' Issacar. Genesi 30:19 Poi Lea concepi nuovamente, e partori a Giacobbe un sesto figlio. Genesi 30:20 Allora Lea disse: «DIO mi ha dotata di una buona dote; questa volta mio marito abitera' con me, perche' gli ho partorito sei figli». E gli pose nome Zabulon. Genesi 30:21 Poi partori una figlia e la chiamo' Dina. Rachele da' alla luce Giuseppe. Crescita delle greggi di Giacobbe. Patto fra Labano e Giacobbe Genesi 30:22 DIO si ricordo' anche di Rachele; e DIO la esaudi e la rese fruttifera; Genesi 30:23 cosi ella concepi e partori un figlio, e disse: «DIO ha rimosso il mio disonore». Genesi 30:24 E lo chiamo' Giuseppe, dicendo: «L'Eterno mi aggiunga un altro figlio». Genesi 30:25 Dopo che Rachele ebbe partorito Giuseppe, Giacobbe disse a Labano: «Permettimi di partire, perche' me ne vada a casa mia, nel mio paese. Genesi 30:26 Dammi le mie mogli e i miei figli, per cui ti ho servito e lasciami andare; poiche' tu ben conosci il servizio che ti ho prestato». Genesi 30:27 Ma Labano gli disse: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, rimani, perche' ho toccato con mano che l'Eterno mi ha benedetto per causa tua». Genesi 30:28 Poi disse: «Fissami il tuo salario e te lo daro'». Genesi 30:29 Giacobbe gli rispose: «Tu sai in che modo ti ho servito, e cosa sia accaduto al tuo bestiame nelle mie mani. Genesi 30:30 Poiche' quel che avevi prima che io venissi era poco, ma ora si e' grandemente accresciuto; e l'Eterno ti ha benedetto dovunque io sono stato. Ma ora quando lavorero' anche per la mia casa?». Genesi 30:31 Labano disse: «Che cosa ti devo dare». Giacobbe rispose: «Non mi devi dare niente; se farai cio' che sto per dirti, rimarro' a pascolare le tue greggi e a prenderne cura. Genesi 30:32 Passero' quest'oggi in mezzo a tutte le tue greggi e mettero' da parte tutti gli animali chiazzati e punteggiati e tutti quelli neri fra gli agnelli, e i capi chiazzati e punteggiati fra le capre. E questi animali saranno il mio salario. Genesi 30:33 Cosi d'ora in avanti sara' la mia onesta' a rispondere davanti a te per me quando verrai a controllare il mio salario: ogni capo che non sara' chiazzato o punteggiato fra le capre e nero fra gli agnelli sara' considerato rubato, se si trovera' presso di me». Genesi 30:34 Labano disse: «Bene, sia come tu dici!». Genesi 30:35 E quello stesso giorno mise da parte i capri striati e punteggiati e tutte le capre chiazzate e punteggiate, ogni capo in cui c'era del bianco e ogni capo nero fra le pecore e li affido' ai suoi figli. Genesi 30:36 E Labano frappose la distanza di tre giornate di cammino fra se' e Giacobbe; e Giacobbe pascolava il rimanente delle greggi di Labano. Genesi 30:37 Or Giacobbe prese delle verghe verdi di pioppo, di mandorlo e di platano; vi fece delle scortecciature bianche, mettendo allo scoperto il bianco delle verghe. Genesi 30:38 Poi colloco' le verghe che aveva scortecciate, in vista delle pecore nei trogoli, cioe' negli abbeveratoi, dove le greggi venivano a bere; e gli animali entravano in calore quando venivano a bere. Genesi 30:39 Cosi gli animali entravano in calore davanti alle verghe e figliavano agnelli striati, chiazzati e punteggiati. Genesi 30:40 Poi Giacobbe metteva da parte questi agnelli e faceva volgere gli occhi delle greggi verso gli animali striati e tutti quelli di colore nero nel gregge di Labano. Egli si formo' cosi delle greggi a parte, che non mise con le greggi di Labano. Genesi 30:41 Or avveniva che tutte le volte che gli animali vigorosi del gregge entravano in calore, Giacobbe metteva le verghe nei trogoli in vista delle pecore, perche' le pecore entrassero in calore vicino alle verghe; Genesi 30:42 ma quando gli animali del gregge erano deboli, non ve le metteva; cosi gli agnelli deboli erano di Labano e i vigorosi di Giacobbe. Genesi 30:43 In questo modo egli divento' grandemente ricco ed ebbe un gran numero di greggi, serve, servi, cammelli e asini. Ritorno di Giacobbe in Canaan Genesi 31:1 Or Giacobbe udi le parole dei figli di Labano, che dicevano: «Giacobbe si e' preso tutto cio' che era di nostro padre; e con quello che era di nostro padre si e' fatto tutta questa ricchezza». Genesi 31:2 Giacobbe noto' pure il volto di Labano; ed ecco, verso di lui non era piu' quello di prima. Genesi 31:3 Poi l'Eterno disse a Giacobbe: «Torna al paese dei tuoi padri e al tuo parentado, e io saro' con te». Genesi 31:4 Allora Giacobbe mando' a chiamare Rachele e Lea, perche' venissero nei campi, presso il suo gregge, Genesi 31:5 e disse loro: «Io vedo che il volto di vostro padre verso di me non e' piu' quello di prima; ma il DIO di mio padre e' stato con me. Genesi 31:6 E voi sapete che io ho servito il padre vostro con tutta la mia forza, Genesi 31:7 mentre vostro padre mi ha ingannato e ha mutato il mio salario dieci volte; ma DIO non gli ha permesso di farmi del male. Genesi 31:8 Se egli diceva: "I capi chiazzati saranno il tuo salario", tutto il gregge figliava agnelli chiazzati; e se diceva: "I capi striati saranno il tuo salario", tutto il gregge figliava agnelli striati. Genesi 31:9 Cosi DIO ha tolto il bestiame a vostro padre e lo ha dato a me. Genesi 31:10 Una volta, al tempo che le greggi entravano in calore, io alzai gli occhi e vidi in sogno che i capri che montavano le femmine erano striati, chiazzati e screziati. Genesi 31:11 E l'angelo di DIO mi disse in sogno: "Giacobbe!". Io risposi: "Eccomi!". Genesi 31:12 Egli allora disse: "Alza ora gli occhi e guarda; tutti i montoni che montano le femmine sono striati, chiazzati e screziati, perche' ho veduto tutto quello che Labano ti fa. Genesi 31:13 Io sono il DIO di Bethel, dove tu ungesti una stele e mi facesti un voto. Ora alzati, lascia questo paese e torna al tuo paese natio"». Genesi 31:14 Rachele e Lea risposero e gli dissero: «Abbiamo noi forse ancora una parte e un'eredita' in casa di nostro padre? Genesi 31:15 Non ci ha egli trattate come straniere, per il fatto che egli ci ha vendute e ha inoltre mangiato il nostro denaro? Genesi 31:16 Tutte le ricchezze che DIO ha tolto a nostro padre sono nostre e dei nostri figli or dunque fa' tutto cio' che DIO ti ha detto». Genesi 31:17 Allora Giacobbe si alzo' e mise i suoi figli e le sue mogli sui cammelli, Genesi 31:18 e condusse via tutto il suo bestiame, prendendo con se' tutte le sostanze che aveva acquistato, il bestiame che gli apparteneva e che aveva acquistato in Paddan-Aram, per andare da Isacco suo padre, nel paese di Canaan. Genesi 31:19 Mentre Labano era andato a tosare le sue pecore, Rachele rubo' gl'idoli di suo padre. Genesi 31:20 E Giacobbe si allontano' furtivamente da Labano, l'Arameo, senza dirgli che intendeva fuggire. Genesi 31:21 Cosi egli fuggi con tutto cio' che aveva; si levo', passo' il fiume e si diresse verso il monte di Galaad. Labano insegue Giacobbe Genesi 31:22 Al terzo giorno fu riferito a Labano che Giacobbe era fuggito. Genesi 31:23 Allora egli prese con se' i suoi fratelli, lo insegui per sette giornate di cammino e lo raggiunse al monte di Galaad. Genesi 31:24 Ma DIO venne da Labano, L'Arameo, in un sogno della notte, e gli disse: «Guardati dal parlare a Giacobbe, ne' in bene ne' in male». Genesi 31:25 Labano raggiunse dunque Giacobbe. Ora Giacobbe aveva piantato la sua tenda sul monte; e anche Labano e i suoi fratelli avevano piantato le loro sul monte di Galaad. Genesi 31:26 Allora Labano disse a Giacobbe: «Che cosa hai fatto ingannandomi in questo modo e conducendo via le mie figlie come prigioniere di guerra? Genesi 31:27 Perche' sei fuggito di nascosto e ti sei allontanato da me furtivamente, senza neppure avvertirmi? Io ti avrei accomiatato con gioia e con canti, a suon di tamburello e di cetra. Genesi 31:28 E non mi hai permesso di baciare i miei figli e le mie figlie! Tu hai agito stoltamente. Genesi 31:29 Ora e' in mio potere di farvi del male; ma il DIO di tuo padre mi parlo' la notte scorsa, dicendo: "Guardati dal parlare a Giacobbe ne' in bene ne' in male". Genesi 31:30 Certamente te ne sei andato, perche' desideravi ardentemente di ritornare alla casa di tuo padre; ma perche' hai rubato i miei de'i?». Genesi 31:31 Allora Giacobbe rispose a Labano: «Io avevo paura, perche' pensavo che tu mi avresti potuto togliere con la Forza le tue figlie. Genesi 31:32 Ma chiunque sia colui presso il quale troverai i tuoi de'i, egli deve morire in presenza dei nostri fratelli; ricerca tu stesso cio' che ti appartiene presso di me e prenditelo!». Giacobbe non sapeva che li aveva rubati Rachele. Genesi 31:33 Labano dunque entro' nella tenda di Giacobbe, nella tenda di Lea e nella tenda delle due serve, ma non trovo' nulla. Usci poi dalla tenda di Lea ed entro' nella tenda di Rachele. Genesi 31:34 Or Rachele aveva preso gl'idoli e li aveva messi nel basto del cammello, poi vi si era seduta sopra. Labano frugo' tutta la tenda, ma non trovo' nulla. Genesi 31:35 Ed ella disse a suo padre: «Non si adiri il mio signore, se io non posso alzarmi davanti a te, perche' ho i soliti ricorsi delle donne». Cosi egli cerco' ma non trovo' gl'idoli. Genesi 31:36 Allora Giacobbe si adiro' e contese con Labano; e Giacobbe rispose e disse a Labano: «Qual e' la mia colpa, qual e' il mio peccato, perche' tu mi abbia inseguito con tanta rabbia? Genesi 31:37 Tu hai frugato in tutte le mie cose. Che cosa hai trovato di tutto cio' che appartiene alla tua casa? Mettilo qui davanti ai miei fratelli e ai tuoi fratelli e siano essi a decidere fra noi due! Genesi 31:38 Sono stato con te vent'anni; le tue pecore e le tue capre non hanno abortito e io non ho mangiato i montoni del tuo gregge. Genesi 31:39 Io non ti ho mai portato gli animali lacerati dalle fiere; ne ho subita la perdita io stesso; tu reclamavi da me cio' che era stato rubato di giorno o rubato di notte. Genesi 31:40 Questa era la mia sorte: di giorno mi consumava il caldo e il freddo intenso di notte, e il sonno fuggiva dai miei occhi. Genesi 31:41 Sono stato vent'anni in casa tua; ti ho servito quattordici anni per le tue due figlie e sei anni per il tuo gregge, tu hai mutato il mio salario dieci volte. Genesi 31:42 Se il DIO di mio padre, il DIO di Abrahamo e il Terrore di Isacco non fosse stato a mio favore tu mi avresti certamente rimandato via a mani vuote DIO ha veduto la mia afflizione e la fatica delle mie mani e la notte scorsa ha pronunziato la sua sentenza». Genesi 31:43 Allora Labano rispose e disse: «Queste figlie sono mie figlie, questi figli sono miei figli, queste greggi sono mie greggi, e tutto quel che vedi e' mio. Ma che posso io fare oggi a queste mie figlie o ai loro figli che esse hanno partorito? Genesi 31:44 Or dunque vieni, facciamo un patto fra me e te, e serva esso di testimonianza fra me e te». Alleanza fra Labano e Giacobbe Genesi 31:45 Allora Giacobbe prese una pietra e la eresse come una stele. Genesi 31:46 Poi Giacobbe disse ai suoi fratelli: «Raccogliete delle pietre». Ed essi presero delle pietre e ne fecero un mucchio, e presso il mucchio mangiarono. Genesi 31:47 Labano chiamo' quel mucchio Jegar-Sahadutha, mentre Giacobbe lo chiamo' Galed. Genesi 31:48 E Labano disse: «Oggi questo mucchio e' una testimonianza fra me e te». Percio' fu chiamato Galed, Genesi 31:49 e anche Mitspah, perche' Labano disse: «L'Eterno tenga l'occhio su me e su te quando saremo nell'impossibilita' di vederci l'un l'altro. Genesi 31:50 Se tu maltratti le mie figlie o se prendi altre mogli oltre le mie figlie, anche se non c'e' alcun uomo con noi, ricordati che DIO e' testimone fra me e te». Genesi 31:51 Labano disse ancora a Giacobbe: «Ecco questo mucchio di pietre, ed ecco la stele che io ho eretto fra me e te. Genesi 31:52 Sia questo mucchio un testimone e sia questa stele un testimone che io non oltrepassero' questo mucchio per venire a far del male a te, e che tu non oltrepasserai questo mucchio e questa stele per far del male a me. Genesi 31:53 Il DIO di Abrahamo e il DIO di Nahor, il DIO del loro padre, sia giudice fra noi!». E Giacobbe giuro' per il Terrore di Isacco suo padre. Genesi 31:54 Poi Giacobbe offri un sacrificio sul monte e invito' i suoi fratelli a mangiare del pane. Ed essi mangiarono del pane e passarono la notte sul monte. Genesi 31:55 Labano si alzo' al mattino presto, bacio' i suoi figli e le sue figlie e li benedisse. Poi Labano parti e torno' a casa sua. Giacobbe si prepara ad incontrare Esau' Genesi 32:1 Mentre Giacobbe continuava il suo cammino, gli si fecero incontro degli angeli di DIO. Genesi 32:2 Come Giacobbe li vide, disse: «Questo e' l'accampamento di DIO»; e pose nome a quel luogo Mahanaim. Genesi 32:3 Poi Giacobbe mando' davanti a se' alcuni messaggeri al fratello Esau', nel paese di Seir, nella campagna di Edom. Genesi 32:4 E diede loro quest'ordine dicendo: «Direte cosi ad Esau', mio signore: "Cosi dice il tuo servo Giacobbe: Io ho soggiornato presso Labano e vi sono rimasto finora; Genesi 32:5 ho buoi, asini, greggi, servi e serve; e lo mando a dire al mio signore, per trovare grazia ai tuoi occhi"». Genesi 32:6 I messaggeri tornarono quindi da Giacobbe, dicendo: «Siamo andati da tuo fratello Esau'; ed ora sta venendo egli stesso ad incontrarti e ha con lui quattrocento uomini». Genesi 32:7 Allora Giacobbe fu preso da una grande paura ed angoscia e divise in due schiere la gente che era con lui, le greggi, gli armenti e i cammelli, e disse: Genesi 32:8 «Se Esau' viene contro una delle schiere e l'attacca, la schiera che rimane potra' mettersi in salvo». Genesi 32:9 Poi Giacobbe disse: «O DIO di mio padre Abrahamo, DIO di mio padre Isacco, o Eterno, che mi dicesti: "Torna al tuo paese e al tuo parentado e ti faro' del bene", Genesi 32:10 io non sono degno di tutte le benignita' e di tutta la fedelta' che hai usato col tuo servo, poiche' io passai questo Giordano solamente col mio bastone e ora son divenuto due schiere. Genesi 32:11 Liberami, ti prego, dalle mani di mio fratello, dalle mani di Esau', perche' io ho paura di lui e temo che egli venga ad attaccarmi, non risparmiando ne' madri ne' bambini. Genesi 32:12 E tu dicesti: "Certo, io ti faro' del bene e faro' diventare la tua discendenza come la sabbia del mare, che non si puo' contare tanto e' numerosa"». Genesi 32:13 Cosi Giacobbe passo' in quel luogo la notte; e da cio' che gli veniva sottomano egli scelse un dono per suo fratello Esau': Genesi 32:14 duecento capre e venti becchi, duecento pecore e venti montoni, Genesi 32:15 trenta cammelle allattanti con i loro piccoli, quaranta mucche e dieci tori, venti asine e dieci puledri. Genesi 32:16 Poi li consegno' ai suoi servi, ogni gregge per conto suo, e disse ai suoi servi: «Passate davanti a me e lasciate un certo spazio fra un gregge e l'altro». Genesi 32:17 E ordino' al primo: «Quando mio fratello Esau' ti incontrera' e ti chiedera': "Di chi sei tu e dove vai? A chi appartengono questi animali davanti a te?", Genesi 32:18 tu risponderai: "Appartengono al tuo servo Giacobbe; e' un dono inviato al mio signore Esau'; ed ecco, egli stesso viene dietro di noi"». Genesi 32:19 Egli diede lo stesso ordine al secondo, al terzo e a tutti quelli che seguivano le greggi, dicendo: «In questo modo parlerete a Esau' quando lo incontrerete; Genesi 32:20 e direte: "Ecco, il tuo servo Giacobbe sta venendo egli stesso dietro di noi"». Perche' diceva: «Io lo plachero' col dono che mi precede e dopo vedro' la sua faccia; forse mi fara' buona accoglienza». Genesi 32:21 Cosi il dono ando' davanti a lui, ma egli passo' la notte nell'accampamento. Genesi 32:22 Or quella notte si alzo', prese le sue due mogli, le sue due serve, i suoi undici figli, e attraverso' il guado di Jabbok. Genesi 32:23 Li prese e fece loro passare il torrente, e lo fece passare a tutto quello che possedeva. Giacobbe lotta con l'angelo a Peniel Genesi 32:24 Cosi Giacobbe rimase solo e un uomo lotto' con lui fino allo spuntar dell'alba. Genesi 32:25 Quando quest'uomo vide che non lo poteva vincere, gli tocco' la cavita' dell'anca; e la cavita' dell'anca di Giacobbe fu slogata, mentre quello lottava con lui. Genesi 32:26 E quegli disse: «Lasciami andare, perche' sta spuntando l'alba». Ma Giacobbe disse: «Non ti lascero' andare, se non mi avrai prima benedetto!». Genesi 32:27 L'altro gli disse: «Qual e' il tuo nome?». Egli rispose: «Giacobbe». Genesi 32:28 Allora quegli disse: «Il tuo nome non sara' piu' Giacobbe, ma Israele, poiche' tu hai lottato con DIO e con gli uomini, ed hai vinto». Genesi 32:29 Giacobbe gli disse: «Ti prego, dimmi il tuo nome». Ma quello rispose: «Perche' chiedi il mio nome?». Genesi 32:30 E qui lo benedisse. Allora Giacobbe chiamo' quel luogo Peniel, perche' disse: «Ho visto Dio faccia a faccia, e la mia vita e' stata risparmiata». Genesi 32:31 Come egli ebbe passato Peniel, il sole si levava; e Giacobbe zoppicava all'anca. Genesi 32:32 Per questo, fino al giorno d'oggi, i figli d'Israele non mangiano il tendine della coscia che passa per la cavita' dell'anca, perche' quell'uomo aveva toccato la cavita' dell'anca di Giacobbe, al punto del tendine della coscia. Giacobbe si riconcilia con Esau' Genesi 33:1 Giacobbe alzo' gli occhi, guardo' e vide arrivare Esau', che aveva con se' quattrocento uomini. Allora divise i figli fra Lea, Rachele e le due serve. Genesi 33:2 In testa mise le serve e i loro figli, poi Lea e i suoi figli, e da ultimo Rachele e Giuseppe. Genesi 33:3 Egli stesso passo' davanti a loro e s'inchino' fino a terra sette volte, finche' giunse vicino a suo fratello. Genesi 33:4 Allora Esau' gli corse incontro, l'abbraccio', gli si getto' al collo e lo bacio'; e piansero. Genesi 33:5 Poi Esau' alzo' gli occhi e vide le donne e i fanciulli, e disse: «Chi sono questi con te?». Giacobbe rispose: «Sono i figli che DIO si e' compiaciuto di dare al tuo servo». Genesi 33:6 Allora si avvicinarono le serve, esse e i loro figli, e s'inchinarono. Genesi 33:7 Si avvicinarono anche Lea e i suoi figli, e s'inchinarono. Poi si avvicinarono Giuseppe e Rachele, e s'inchinarono. Genesi 33:8 Esau' disse: «Che vuoi fare di tutta quella schiera che ho incontrato?». Giacobbe rispose: «e' per trovare grazia agli occhi del mio signore». Genesi 33:9 Allora Esau' disse: «Ne ho gia' abbastanza, fratello mio; tieni per te cio' che e' tuo». Genesi 33:10 Ma Giacobbe disse: «No, ti prego; se ho trovato grazia ai tuoi occhi, accetta il mio dono dalla mia mano, perche' vedere la tua faccia, per me e' stato come vedere la faccia di DIO, e tu mi hai fatto una buona accoglienza. Genesi 33:11 Deh, accetta il mio dono che ti e' stato recato, perche' DIO mi ha usato grande bonta', e perche' ho tutto». E insiste' tanto, che Esau' accetto'. Genesi 33:12 Poi Esau' disse: «Partiamo, incamminiamoci e io andro' davanti a te». Genesi 33:13 Ma Giacobbe rispose: «Il mio signore sa che i fanciulli sono di tenera eta' e che ho con me delle pecore e delle mucche che allattano; se le fanno strapazzare anche un solo giorno, tutte le bestie moriranno. Genesi 33:14 Deh, passi il mio signore prima del suo servo, e io me ne verro' pian piano, al passo del bestiame che mi precede e al passo dei fanciulli, finche' arrivi presso al mio signore, a Seir». Genesi 33:15 Esau' allora disse: «Permetti almeno che io lasci con te un po' della gente che ho con me». Ma Giacobbe rispose: «Perche' fare cio'? Basta che io trovi grazia agli occhi del mio signore». Genesi 33:16 Cosi, in quel giorno stesso, Esau' ritorno' sul suo cammino verso Seir. Giacobbe si accampa di fronte alla citta' di Sichem Genesi 33:17 Giacobbe parti alla volta di Sukkoth, costrui una casa per se' e fece delle capanne per il suo bestiame; percio' quel luogo fu chiamato Sukkoth. Genesi 33:18 Poi Giacobbe, tornando da Paddan-Aram, arrivo' sano e salvo alla citta' di Sichem, nel paese di Canaan, e pianto' le tende di fronte alla citta'. Genesi 33:19 E compro' dai figli di Hamor, padre di Sichem, per cento pezzi di denaro, la parte del campo dove aveva piantato le sue tende. Genesi 33:20 Poi la' eresse un altare e lo chiamo' El-Elohey-Israel. Dina rapita da Sichem Genesi 34:1 Or Dina, la figlia che Lea aveva partorito a Giacobbe, usci per vedere le figlie del paese. Genesi 34:2 Sichem, figlio di Hamor lo Hivveo, principe del paese, vedutala la rapi, si corico' con lei e la violento'. Genesi 34:3 E la sua anima si lego' a Dina, figlia di Giacobbe; egli amo' la fanciulla e parlo' al cuore della ragazza. Genesi 34:4 Poi disse ad Hamor suo padre: «Dammi questa fanciulla per moglie». Genesi 34:5 Or Giacobbe udi che egli aveva disonorato sua figlia Dina; ma i suoi figli erano nei campi col suo bestiame, per cui Giacobbe tacque finche' non furono tornati. Genesi 34:6 Allora Hamor, padre di Sichem, si reco' da Giacobbe per parlargli. Genesi 34:7 Appena sentirono dell'accaduto, i figli di Giacobbe tornarono dai campi; essi erano addolorati e fortemente adirati, perche' costui aveva commesso una cosa ignominiosa in Israele, coricandosi con la figlia di Giacobbe, cosa che non era da farsi. Genesi 34:8 Ma Hamor parlo' loro, dicendo: «L'anima di mio figlio Sichem si e' legata a vostra figlia; deh, dategliela in moglie; Genesi 34:9 e imparentatevi con noi: dateci le vostre figlie e prendetevi le nostre figlie. Genesi 34:10 Cosi voi abiterete con noi e il paese sara' a vostra disposizione; dimoratevi, commerciate e acquistate in esso delle proprieta'». Genesi 34:11 Poi Sichem disse al padre e ai fratelli di Dina: «Fate che io trovi grazia agli occhi vostri e vi daro' qualunque cosa mi chiederete. Genesi 34:12 imponetemi pure una grande dote e un dono, e io vi daro' quanto chiederete, ma datemi la fanciulla in moglie». Genesi 34:13 Allora i figli di Giacobbe risposero a Sichem e a Hamor suo padre e parlarono loro con astuzia, perche' Sichem aveva disonorato Dina loro sorella, Genesi 34:14 e dissero loro: «Non possiamo fare questa cosa, e cioe' dare la nostra sorella a uno che non e' circonciso, perche' questo sarebbe per noi un disonore. Genesi 34:15 Soltanto a questa condizione acconsentiremo alla vostra richiesta: se voi diventerete come noi, facendo circoncidere ogni maschio tra voi. Genesi 34:16 Allora noi vi daremo le nostre figlie e ci prenderemo le vostre figlie, abiteremo con voi e diventeremo un sol popolo. Genesi 34:17 Ma se non ci volete ascoltare e non vi volete far circoncidere, noi prenderemo la nostra figlia e ce ne andremo». Genesi 34:18 Le loro parole piacquero ad Hamor e a Sichem, figlio di Hamor. Genesi 34:19 E il giovane non indugio' a fare la cosa, perche' voleva bene alla figlia di Giacobbe ed era l'uomo piu' onorato in tutta la casa di suo padre. I Sichemiti massacrati da Simeone e Levi Genesi 34:20 Hamor e Sichem, suo figlio, vennero alla porta della loro citta' e parlarono agli uomini della loro citta', dicendo: Genesi 34:21 «Questi uomini intendono stare in pace con noi; rimangano pure nel paese e vi commercino, perche' il paese e' grande abbastanza per loro. Noi prenderemo le loro figlie per mogli e daremo le nostre figlie a loro. Genesi 34:22 Ma questi uomini acconsentiranno ad abitare con noi per formare un sol popolo, unicamente a questa condizione: che ogni maschio fra noi sia circonciso, come sono circoncisi loro. Genesi 34:23 Il loro bestiame, la loro ricchezza e i loro animali non saranno forse nostri? Acconsentiamo alla loro richiesta ed essi abiteranno con noi». Genesi 34:24 E tutti quelli che uscivano dalla porta della citta' diedero ascolto ad Hamor e a suo figlio Sichem; e ogni maschio fu circonciso, tutti quelli che uscivano dalla porta della citta'. Genesi 34:25 Or avvenne che il terzo giorno, mentre essi erano sofferenti, due dei figli di Giacobbe, Simeone e Levi, fratelli di Dina, presero ciascuno la propria spada, piombarono sulla citta' che se ne stava al sicuro, e uccisero tutti i maschi. Genesi 34:26 Passarono a fil di spada anche Hamor e suo figlio Sichem; poi presero Dina dalla casa di Sichem e se ne andarono. Genesi 34:27 I figli di Giacobbe piombarono sugli uccisi e saccheggiarono la citta', perche' la loro sorella era stata disonorata. Genesi 34:28 Cosi essi presero i loro greggi, i loro armenti, i loro asini, tutto cio' che era in citta' e tutto cio' che era nei campi, Genesi 34:29 e portarono via come bottino tutte le loro ricchezze, tutti i loro piccoli, le loro mogli e tutto cio' che si trovava nelle case. Genesi 34:30 Allora Giacobbe disse a Simeone e a Levi: «Voi mi avete messo nei guai rendendomi odioso agli abitanti del paese, ai Cananei e ai Perezei. Siccome noi siamo in pochi, essi si raduneranno contro di me e mi daranno addosso, e io e la casa mia saremo sterminati». Genesi 34:31 Ma essi risposero: «Doveva egli trattare nostra sorella come una prostituta?». Giacobbe fa rimuovere tutti gli idoli Genesi 35:1 DIO disse a Giacobbe: «Levati, sali a Bethel e dimora la'; e fa' in quel luogo un altare al Dio che ti apparve, quando fuggivi davanti a tuo fratello Esau'». Genesi 35:2 Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a tutti quelli che erano con lui: «Rimuovete dal vostro mezzo gli de'i stranieri, purificatevi e cambiate le vostre vesti; Genesi 35:3 Poi leviamoci e andiamo a Bethel, e io faro' la' un altare al Dio che mi esaudi nel giorno della mia avversita' e che e' stato con me nel viaggio che ho fatto» Genesi 35:4 Allora essi diedero a Giacobbe tutti gli de'i stranieri che avevano e gli orecchini che portavano agli orecchi; e Giacobbe li nascose sotto la quercia che si trova vicino a Sichem. Giacobbe erige un altare a Bethel Genesi 35:5 Poi essi partirono e il terrore di DIO cadde su tutte le citta' intorno a loro, cosi che non inseguirono i figli di Giacobbe. Genesi 35:6 Cosi Giacobbe giunse a Luz, cioe' Bethel, che e' nel paese di Canaan, egli con tutta la gente che era con lui. Genesi 35:7 E la' egli costrui un altare e chiamo' quel luogo El-Bethel, perche' la' DIO gli era apparso, quando egli fuggiva davanti a suo fratello. Genesi 35:8 Allora mori Debora, ba'lia di Rebecca, e fu sepolta al di sotto di Bethel, ai piedi della quercia, che fu chiamata Allon-Bakuth. Genesi 35:9 DIO apparve ancora a Giacobbe, quando questi veniva da Paddan-Aram, e lo benedisse. Genesi 35:10 E DIO gli disse: «Il tuo nome e' Giacobbe; tu non sarai piu' chiamato Giacobbe, ma il tuo nome sara' Israele». E gli mise nome Israele. Genesi 35:11 Quindi DIO gli disse: «Io sono il Dio onnipotente; sii fruttifero e moltiplica; una nazione, anzi un insieme di nazioni discendera' da te, e dei re usciranno dai tuoi lombi; Genesi 35:12 e daro' a te, e alla tua discendenza dopo di te, il paese che diedi ad Abrahamo e a Isacco». Genesi 35:13 Poi DIO sali in alto da lui, dal luogo dove gli aveva parlato. Genesi 35:14 Allora Giacobbe eresse una stele, una stele di pietra, nel luogo dove Dio gli aveva parlato; e su di essa fece una libazione e vi sparse sopra dell'olio. Genesi 35:15 E Giacobbe chiamo', il luogo dove DIO gli aveva parlato, Bethel. Nascita di Beniamino e morte di Rachele Genesi 35:16 Poi partirono da Bethel; mancava ancora un tratto di strada per arrivare ad Efrata, quando Rachele partori. Ella ebbe un travaglio difficile; Genesi 35:17 e durante il difficile travaglio per partorire la levatrice le disse: «Non temere, perche' anche questa volta hai un figlio». Genesi 35:18 E mentre l'anima la lasciava (perche' mori), gli pose nome Ben-Oni, ma il padre lo chiamo' Beniamino. Genesi 35:19 Cosi Rachele mori; e fu sepolta sulla via di Efrata, (cioe' di Betlemme). Genesi 35:20 E Giacobbe eresse sulla sua tomba una stele. e' la stele sulla tomba di Rachele che esiste ancora oggi. Genesi 35:21 Poi Israele parti e pianto' la tenda al di la' di Migdal-Eder. Genesi 35:22 E avvenne che, mentre Israele abitava in quel paese, Ruben ando' e si corico' con Bilhah, concubina di suo padre. E Israele lo seppe. I dodici figli di Giacobbe Genesi 35:23 Or i figli di Giacobbe erano dodici. I figli di Lea: Ruben, primogenito di Giacobbe, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zabulon. Genesi 35:24 I figli di Rachele: Giuseppe e Beniamino. Genesi 35:25 I figli di Bilhah, serva di Rachele: Dan e Neftali. Genesi 35:26 I figli di Zilpah, serva di Lea: Gad e Ascer. Questi sono i figli di Giacobbe che gli nacquero in Paddan-Aram. Morte di Isacco Genesi 35:27 Poi Giacobbe venne da Isacco suo padre a Mamre, a Kirjath-Arba, (cioe' Hebron), dove Abrahamo e Isacco avevano soggiornato. Genesi 35:28 Or Isacco visse centottant'anni. Genesi 35:29 Cosi Isacco spiro', mori e fu riunito al suo popolo, vecchio e sazio di giorni; ed Esau' e Giacobbe, suoi figli, lo seppellirono. Discendenza di Esau' Genesi 36:1 Questa e' la discendenza di Esau', che e' Edom. Genesi 36:2 Esau' prese le sue mogli tra le figlie dei Cananei: Ada, figlia di Elon, lo Hitteo, e Oholibamah, figlia di Anah, figlia di Tsibeon, lo Hivveo; Genesi 36:3 e Basemath, figlia di Ismaele, sorella di Nebajoth. Genesi 36:4 Ada partori ad Esau', Elifaz; Genesi 36:5 Basemath partori Reuel; e Oholibamah partori Jeush, Jalam e Korah. Questi sono i figli di Esau' che gli nacquero nel paese di Canaan. Esau' si stabilisce sul monte Seir Genesi 36:6 Poi Esau' prese le sue mogli, i suoi figli, le sue figlie, tutte le persone della sua casa, le sue greggi, tutto il suo bestiame e tutti i suoi beni che aveva acquistato nel paese di Canaan, e se ne ando' in un paese, lontano da Giacobbe suo fratello, Genesi 36:7 poiche' i loro possedimenti erano troppo grandi perche' essi potessero dimorare assieme; il paese nel quale soggiornavano non era in grado di sostenerli, a motivo del loro bestiame. Genesi 36:8 Cosi Esau' si stabili sulla montagna di Seir; Esau' e' Edom. Discendenza dei figli di Esau', e i capi discesi da loro Genesi 36:9 Questa e' la discendenza di Esau', padre degli Edomiti, sul monte Seir. Genesi 36:10 Questi sono i nomi dei figli di Esau': Elifaz, figlio di Ada, moglie di Esau'; Reuel, figlio di Basemath, moglie di Esau'. Genesi 36:11 I figli di Elifaz furono: Teman, Omar, Tsefo, Gatam e Kenaz. Genesi 36:12 Or Timna era la concubina di Elifaz, figlio di Esau'; ella partori ad Elifaz, Amalek. Questi furono i figli di Ada, moglie di Esau'. Genesi 36:13 Questi furono i figli di Reuel: Nahath e Zerah, Shammah e Mizzah. Questi furono i figli di Basemath, moglie di Esau'. Genesi 36:14 Questi furono i figli di Oholibamah, figlia di Anah, figlia di Tsibeon, moglie di Esau'; ella partori a Esau': Jeush, Jalam e Korah. Genesi 36:15 Questi furono i capi dei figli di Esau': i figli di Elifaz, primogenito di Esau': il capo Teman, il capo Omar, il capo Tsefo, il capo Kenaz, Genesi 36:16 il capo Korah, il capo Gatam e il capo Amalek; questi furono i capi discesi da Elifaz, nel paese di Edom; essi furono i figli di Ada. Genesi 36:17 Questi furono i figli di Reuel, figlio di Esau': il capo Nahath, il capo Zerah, il capo Shammah e il capo Mizzah; questi furono i capi discesi da Reuel, nel paese di Edom; essi furono i figli di Basemath, moglie di Esau'. Genesi 36:18 Questi furono i figli di Oholibamah, moglie di Esau'; il capo Jeush, il capo Jalam e il capo Korah; essi furono i capi discesi da Oholibamah, figlia di Anah, moglie di Esau'. Genesi 36:19 Questi furono i figli di Esau', che e' Edom, e questi furono i loro capi. I figli di Seir Genesi 36:20 Questi furono i figli di Seir, lo Horeo, che abitavano il paese: Lotan, Shobal, Tsibeon, Anah, Genesi 36:21 Dishon, Etser e Dishan. Questi furono i capi degli Horei, figli di Seir, nel paese di Edom. Genesi 36:22 I figli di Lotan furono: Hori e Hemam; e la sorella di Lotan fu Timna. Genesi 36:23 Questi furono i figli di Shobal: Alvan, Manahath, Ebal, Scefo e Onam. Genesi 36:24 Questi furono i figli di Tsibeon: Aja e Anah. Questo e' l'Anah che trovo' le acque calde nel deserto, mentre pascolava gli asini di Tsibeon suo padre. Genesi 36:25 Questi furono i figli di Anah: Dishon e Oholibamah, figlia di Anah. Genesi 36:26 Questi furono i figli di Dishon: Hemdan, Eshban, Ithran e Keran. Genesi 36:27 Questi furono i figli di Etser; Bilhan, Zaavan e Akan. Genesi 36:28 Questi furono i figli di Dishan; Uts e Aran. Genesi 36:29 Questi furono i capi degli Horei: il capo Lothan, il capo Shobal, il capo Tsibeon, il capo Anah, Genesi 36:30 il capo Dishon, il capo Etser, il capo Dishan. Questi furono i capi degli Horei, i capi che essi ebbero nel paese di Seir. I re di Edom e i capi discesi da Esau' Genesi 36:31 Questi furono i re che regnarono nel paese di Edom, prima che alcun re regnasse sui figli d'Israele: Genesi 36:32 Bela, figlio di Beor, regno' in Edom, e il nome della sua citta' fu Dinhabah. Genesi 36:33 Bela mori, e al suo posto regno' Jobab, figlio di Zerah, da Botsrah. Genesi 36:34 Jobab mori, e al suo posto regno' Husham, del paese dei Temaniti. Genesi 36:35 Husham mori, e al suo posto regno' Hadad, figlio di Bedad, che sconfisse i Madianiti nei campi di Moab; e il nome della sua citta' fu Avith. Genesi 36:36 Hadad mori, e al suo posto regno' Samlah, da Masrekah. Genesi 36:37 Samlah mori, e al suo posto regno' Saul di Rehoboth sul Fiume. Genesi 36:38 Saul mori, e al suo posto regno' Baal-Hanan, figlio di Akbor. Genesi 36:39 Baal-Hanan, figlio di Akbor, mori e al suo posto regno' Hadar. Il nome della sua citta' fu Pau, e il nome di sua moglie, Mehetabel, figlia di Matred, figlia di Mezahab. Genesi 36:40 Questi furono i nomi dei capi di Esau', secondo le loro famiglie, secondo i loro territori, coi loro nomi: il capo Timnah, il capo Alvah, il capo Jetheth, Genesi 36:41 Il capo Oholibamah, il capo Elah, il capo Pinon, Genesi 36:42 il capo Kenaz, il capo Teman, il capo Mibtsar, Genesi 36:43 il capo Magdiel e il capo Iram. Questi furono i capi di Edom secondo le loro dimore, nel paese che possedevano. Questi fu Esau', il padre degli Edomiti. Predilezione di Giacobbe per Giuseppe Genesi 37:1 Or Giacobbe dimoro' nel paese dove suo padre aveva soggiornato, nel paese di Canaan. Genesi 37:2 Questa e' la discendenza di Giacobbe. Giuseppe, all'eta' di diciassette anni, pascolava il gregge coi suoi fratelli; il giovinetto stava con i figli di Bilhah e con i figli di Zilpah mogli di suo padre. Or Giuseppe riferi al loro padre la mala fama che circolava sul loro conto. Genesi 37:3 Or Israele amava Giuseppe piu' di tutti i suoi figli, perche' era il figlio della sua vecchiaia; e gli fece una veste lunga fino ai piedi. Genesi 37:4 Ma i suoi fratelli, vedendo che il loro padre lo amava piu' di tutti gli altri fratelli, presero ad odiarlo e non gli potevano parlare in modo amichevole. I sogni di Giuseppe Genesi 37:5 Or Giuseppe fece un sogno e lo racconto' ai suoi fratelli; e questi lo odiarono ancora di piu'. Genesi 37:6 Egli disse loro: «Udite, vi prego, il sogno che ho fatto. Genesi 37:7 Noi stavamo legando dei covoni in mezzo al campo, quand'ecco il mio covone si drizzo' e rimase dritto, mentre i vostri covoni si raccolsero e si inchinarono davanti al mio covone». Genesi 37:8 Allora i suoi fratelli gli dissero: «Dovrai tu regnare su di noi, o dovrai tu veramente dominarci?». E lo odiarono ancor di piu', a motivo dei suoi sogni e delle sue parole. Genesi 37:9 Egli fece ancora un altro sogno e lo racconto' ai suoi fratelli, dicendo: «Ho fatto un altro sogno! Ed ecco il sole, la luna e undici stelle si inchinavano davanti a me». Genesi 37:10 Egli lo racconto' a suo padre e ai suoi fratelli; e suo padre lo rimprovero' e gli disse: «Cosa significa questo sogno che hai fatto? Dovremo proprio io, tua madre e i tuoi fratelli venire a inchinarci a terra davanti a te?». Genesi 37:11 E i suoi fratelli gli portavano invidia ma suo padre serbava la cosa dentro di se', Giuseppe gettato in un pozzo e venduto dai fratelli Genesi 37:12 Or i fratelli di Giuseppe erano a pascolare il gregge del padre a Sichem. Genesi 37:13 E Israele disse a Giuseppe: «I tuoi fratelli non stanno forse pascolando il gregge a Sichem? Vieni, che ti mandero' da loro». Egli rispose: «Eccomi». Genesi 37:14 Israele gli disse: «Va' a vedere se i tuoi fratelli stanno bene e se il gregge va bene, e poi torna a riferirmelo». Cosi lo mando' dalla valle di Hebron, ed egli arrivo' a Sichem. Genesi 37:15 Mentre egli vagava per la campagna, un uomo lo trovo' e gli chiese: «Che cerchi?». Genesi 37:16 Egli rispose: «Sto cercando i miei fratelli; per favore, dimmi dove si trovano a pascolare». Genesi 37:17 Quell'uomo gli disse: «Son partiti di qui, perche' li ho sentiti dire: "Andiamo a Dothan"». Allora Giuseppe ando' in cerca dei suoi fratelli, e li trovo' a Dothan. Genesi 37:18 Essi lo scorsero da lontano e, prima che fosse loro vicino, complottarono contro di lui per ucciderlo. Genesi 37:19 E dissero l'un l'altro: «Ecco che arriva il sognatore! Genesi 37:20 Ora dunque venite, uccidiamolo e gettiamolo in un pozzo; diremo poi che una bestia feroce lo ha divorato; cosi vedremo che ne sara' dei suoi sogni». Genesi 37:21 Ruben udi questo e decise di liberarlo dalle loro mani, e disse: «Non gli togliamo la vita». Genesi 37:22 Poi Ruben aggiunse: «Non spargete sangue, ma gettatelo in questo pozzo nel deserto e non colpitelo di vostra mano». Diceva cosi, per liberarlo dalle loro mani e riportarlo a suo padre. Genesi 37:23 Quando Giuseppe fu giunto presso i suoi fratelli, lo spogliarono della sua veste, della lunga veste fino ai piedi che indossava; Genesi 37:24 poi lo presero e lo gettarono nel pozzo. Or il pozzo era vuoto, senz'acqua dentro. Genesi 37:25 Poi si misero a sedere per prendere cibo; ma, alzando gli occhi, ecco videro una carovana di Ismaeliti, che veniva da Galaad coi loro cammelli carichi di spezie, di balsamo e di mirra, in viaggio per portarli in Egitto. Genesi 37:26 Allora Giuda disse ai suoi fratelli: «Che guadagno avremo a uccidere nostro fratello e a nascondere il suo sangue? Genesi 37:27 Venite, vendiamolo agli Ismaeliti e non lo colpisca la nostra mano, perche' e' nostro fratello, nostra carne». E i suoi fratelli gli diedero ascolto. Genesi 37:28 Come quei mercanti Madianiti passavano, essi sollevarono e tirarono Giuseppe fuori dal pozzo e lo vendettero agli Ismaeliti per venti sicli d'argento. E questi condussero Giuseppe in Egitto. Genesi 37:29 Or Ruben torno' al pozzo, ed ecco, Giuseppe non era piu' nel pozzo. Allora egli si straccio' le vesti. Genesi 37:30 Poi torno' dai suoi fratelli e disse: «Il fanciullo non c'e' piu'; e io, dove andro' io?». Giacobbe piange Giuseppe come morto Genesi 37:31 Cosi essi presero la lunga veste di Giuseppe, uccisero un capro e immersero la veste nel sangue. Genesi 37:32 Poi portarono la lunga veste dal padre e dissero: «Abbiamo trovato questo; vedi un po' se e' la veste di tuo figlio». Genesi 37:33 Ed egli la riconobbe e disse: «e' la veste di mio figlio; lo ha divorato una bestia feroce; certamente Giuseppe e' stato sbranato». Genesi 37:34 Giacobbe allora si straccio' le vesti, si mise un cilicio ai fianchi e fece cordoglio di suo figlio per molti giorni. Genesi 37:35 E tutti i suoi figli e tutte le sue figlie vennero a consolarlo; ma egli rifiuto' di essere consolato e disse: «Io scendero' nello Sceol da mio figlio facendo cordoglio». Cosi suo padre lo pianse. Genesi 37:36 Intanto i Madianiti vendettero Giuseppe in Egitto a Potifar, ufficiale del Faraone e capitano delle guardie. Giuda e Tamar Genesi 38:1 Or in quel tempo avvenne che Giuda lascio' i suoi fratelli per andare a stare con un uomo di Adullam, di nome Hirah. Genesi 38:2 Qui Giuda vide la figlia di un uomo Cananeo, chiamato Shua; la prese in moglie e si uni a lei. Genesi 38:3 Ed ella concepi e partori un figlio, che egli chiamo' Er. Genesi 38:4 Poi ella concepi nuovamente e partori un figlio, che egli chiamo' Onan. Genesi 38:5 Ella concepi ancora e partori un figlio, che chiamo' Scelah. Or Giuda era a Kezib, quando ella lo partori. Genesi 38:6 Poi Giuda prese per Er, suo primogenito, una moglie di nome Tamar. Genesi 38:7 Ma Er, primogenito di Giuda, era malvagio agli occhi dell'Eterno, e l'Eterno lo fece morire. Genesi 38:8 Allora Giuda disse a Onan: «Va' dalla moglie di tuo fratello, sposala e suscita una discendenza a tuo fratello». Genesi 38:9 Ma Onan, sapendo che quella discendenza non sarebbe stata sua, quando si univa alla moglie di suo fratello, disperdeva il suo seme per terra, per non dare discendenza al fratello. Genesi 38:10 Cio' che egli faceva dispiacque agli occhi dell'Eterno, che fece morire anche lui. Genesi 38:11 Allora Giuda disse a Tamar sua nuora: «Rimani come vedova in casa di tuo padre, finche' mio figlio Scelah sia cresciuto». Perche' pensava: «Temo che muoia anch'egli come i suoi fratelli». Cosi Tamar se ne ando' e dimoro' in casa di suo padre. Genesi 38:12 Dopo parecchio tempo, la moglie di Giuda, la figlia di Shua, mori; quando ebbe terminato il cordoglio, Giuda sali da quelli che tosavano le sue pecore a Timnah, egli col suo amico Hirah, l'Adullamita. Genesi 38:13 Di questo fu informata Tamar, e le fu detto: «ecco, tuo suocero sale a Timnah a tosare le sue pecore». Genesi 38:14 Allora ella si tolse le vesti da vedova, si coperse con un velo e si avvolse tutta; poi si pose a sedere alla porta di Enaim, che e' sulla strada verso Timnah; aveva infatti visto che Scelah era ormai cresciuto, ma lei non gli era stata data in moglie. Genesi 38:15 Come Giuda la vide, penso' che ella fosse una prostituta, perche' aveva il viso coperto. Genesi 38:16 Quindi egli si accosto' a lei sulla strada e le disse: «Lasciami entrare da te». Non sapeva infatti che ella fosse sua nuora. Lei rispose: «Che mi darai per entrare da me?». Genesi 38:17 Allora egli disse: «Ti mandero' un capretto del mio gregge». Ella chiese: «Mi dai un pegno finche' me lo manderai?». Genesi 38:18 Egli disse: «Che pegno ti devo dare?». Quella rispose: «Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano». Egli glieli diede, entro' da lei, ed ella concepi da lui. Genesi 38:19 Poi ella si levo' e se ne ando'; si tolse il velo e si rimise le sue vesti da vedova. Genesi 38:20 Or Giuda mando' il capretto per mezzo del suo amico, l'Adullamita, per poter ritirare il pegno dalle mani di quella donna; ma egli non la trovo'. Genesi 38:21 Allora domando' agli uomini del luogo dicendo: «Dov'e' quella prostituta che stava a Enaim, sulla strada?». Essi risposero: «Non c'era alcuna prostituta qui». Genesi 38:22 Cosi egli ritorno' da Giuda e gli disse: «Non l'ho trovata; inoltre gli uomini del luogo mi hanno detto: "Non c'era alcuna prostituta qui». Genesi 38:23 Allora Giuda disse: «Si tenga pure il pegno, che non abbiamo a incorrere nel disprezzo. Ecco, io ho mandato questo capretto e tu non l'hai trovata». Genesi 38:24 Ora circa tre mesi dopo vennero a dire a Giuda: «Tamar tua nuora si e' prostituita; e, a motivo della sua prostituzione, ella e' pure incinta». Allora Giuda disse: «Conducetela fuori e sia arsa!». Genesi 38:25 Come la conducevano fuori, ella mando' a dire al suocero: «e' l'uomo a cui appartengono queste cose che mi ha resa incinta». E disse: «Vedi se puoi riconoscere di chi siano queste cose: il sigillo, il cordone e il bastone». Genesi 38:26 Giuda li riconobbe e disse: «Ella e' piu' giusta di me, perche' io non l'ho data a Scelah mio figlio». Ed egli non ebbe piu' rapporti con lei. Genesi 38:27 Quando venne il tempo in cui doveva partorire, ecco che lei aveva in grembo due gemelli. Genesi 38:28 Mentre partoriva, uno di essi mise fuori una mano, e la levatrice la prese e vi lego' un filo scarlatto, dicendo: «Questo e' uscito per primo». Genesi 38:29 Ma egli ritiro' la sua mano, ed usci fuori suo fratello. Allora la levatrice disse: «Come ti sei aperto una breccia?». Per questo motivo fu chiamato Perets. Genesi 38:30 Poi usci suo fratello, che aveva attorno alla mano il filo scarlatto; e fu chiamato Zerah. Giuseppe in Egitto Genesi 39:1 Or Giuseppe fu portato in Egitto; e Potifar, ufficiale del Faraone, capitano delle guardie, un Egiziano, lo compro' dagli Ismaeliti che lo avevano portato laggiu'. Genesi 39:2 L'Eterno fu con Giuseppe; ed egli prosperava e stava nella casa del suo padrone, l'Egiziano. Genesi 39:3 E il suo padrone vide che l'Eterno era con lui, e che l'Eterno faceva prosperare nelle sue mani tutto cio' che faceva. Genesi 39:4 Cosi Giuseppe trovo' grazia agli occhi di lui ed entro' al servizio personale di Potifar, che lo fece soprintendente della sua casa e mise nelle sue mani tutto quanto possedeva. Genesi 39:5 Dal momento che l'ebbe fatto soprintendente della sua casa e di tutto quanto possedeva, l'Eterno benedisse la casa dell'Egiziano a motivo di Giuseppe; e la benedizione dell'Eterno fu su tutto quanto egli aveva, in casa e in campagna. Genesi 39:6 Cosi Potifar lascio' tutto quanto aveva nelle mani di Giuseppe e non si preoccupava piu' di cosa alcuna, tranne del suo proprio cibo. Or Giuseppe era bello di forma e di bell'aspetto. Genesi 39:7 Dopo queste cose, avvenne che la moglie del suo padrone mise gli occhi su Giuseppe e gli disse: «Coricati con me». Genesi 39:8 Ma egli rifiuto' e disse alla moglie del suo padrone: «Ecco, il mio padrone non si preoccupa di quanto ha lasciato in casa con me e ha messo nelle mie mani tutto quanto ha. Genesi 39:9 Non c'e' alcuno piu' grande di me in questa casa; egli non mi ha proibito nulla tranne te perche' sei sua moglie. Come dunque potrei io fare questo grande male e peccare contro Dio?». Genesi 39:10 Nonostante il fatto che lei ne parlasse a Giuseppe ogni giorno, egli non acconsenti a coricarsi con lei ne' a darsi a lei. Genesi 39:11 Un giorno avvenne che egli entro' in casa per fare il suo lavoro, e non vi era in casa nessuno dei domestici. Genesi 39:12 Allora ella lo afferro' per la veste, e gli disse: «Coricati con me». Ma egli le lascio' in mano la sua veste, fuggi e corse fuori. Genesi 39:13 Quando ella vide che egli le aveva lasciato in mano la sua veste e che era fuggito fuori. Genesi 39:14 Chiamo' i suoi domestici, e disse loro: «Vedete, egli ci ha portato in casa un Ebreo per prendersi giuoco di noi; egli e' venuto da me per coricarsi con me, ma io ho gridato a gran voce. Genesi 39:15 Come egli mi ha udito alzare la voce, gridare, ha lasciato la sua veste vicino a me, e' fuggito ed e' corso fuori». Genesi 39:16 Cosi ella tenne accanto a se' la veste di lui, finche' il suo padrone non fu tornato a casa. Genesi 39:17 Allora ella gli parlo' in questa maniera: «Quel servo Ebreo, che tu ci hai portato, e' venuto da me per prendersi giuoco di me. Genesi 39:18 Ma come io ho alzato la voce e ho gridato egli ha lasciato la sua veste vicino a me ed e' fuggito fuori». Genesi 39:19 Cosi, quando il suo padrone udi le parole di sua moglie che gli parlava in questo modo dicendo: «Il tuo servo mi ha fatto questo!», si accese d'ira. Genesi 39:20 Allora il padrone di Giuseppe lo prese e lo mise in prigione nel luogo dove erano rinchiusi i carcerati del re. Egli rimase quindi in quella prigione. Genesi 39:21 Ma l'Eterno fu con Giuseppe e uso' verso di lui benevolenza, cattivandogli le grazie del direttore della prigione. Genesi 39:22 Cosi il direttore della prigione affido' a Giuseppe tutti i detenuti che erano nel carcere; ed egli era responsabile di tutto quanto si faceva la' dentro. Genesi 39:23 Il direttore della prigione non controllava piu' nulla di quanto era affidato a Giuseppe, perche' l'Eterno era con lui, e l'Eterno faceva prosperare tutto quanto egli faceva. Giuseppe spiega i sogni del coppiere e del panettiere del Faraone Genesi 40:1 Dopo queste cose, avvenne che il coppiere e il panettiere del re di Egitto offesero il loro signore, il re d'Egitto. Genesi 40:2 E il Faraone si adiro' con i suoi due ufficiali, con il capocoppiere e il capopanettiere, Genesi 40:3 E li fece mettere in carcere, nella casa del capo delle guardie, nella stessa prigione dove era rinchiuso Giuseppe. Genesi 40:4 E il capitano delle guardie li affido' alla sorveglianza di Giuseppe il quale li assisteva. Cosi essi rimasero in prigione per un certo tempo. Genesi 40:5 Nella stessa notte, il coppiere e il panettiere del re d'Egitto, che erano rinchiusi nella prigione, fecero entrambi un sogno, ciascuno il suo sogno, col suo particolare significato. Genesi 40:6 Il mattino seguente, Giuseppe venne da loro, e vide che erano preoccupati. Genesi 40:7 Allora egli interrogo' gli ufficiali del Faraone che erano con lui in prigione nella casa del suo padrone e disse: «Perche' avete oggi il viso cosi mesto?». Genesi 40:8 Essi gli risposero: «Abbiamo fatto un sogno e non vi e' alcuno che lo possa interpretare». Allora Giuseppe disse loro: «Le interpretazioni non appartengono a DIO? Raccontatemi i sogni, vi prego». Genesi 40:9 Cosi il capocoppiere racconto' il suo sogno a Giuseppe e gli disse: «Nel mio sogno, ecco mi stava davanti una vite; Genesi 40:10 e in quella vite vi erano tre tralci; appena ebbe messo i germogli, fiori e diede dei grappoli di uva matura. Genesi 40:11 Ora io avevo in mano la coppa del Faraone; presi l'uva, la spremetti nella coppa del Faraone e misi la coppa in mano del Faraone». Genesi 40:12 Giuseppe gli disse: «Questa e' l'interpretazione del sogno: i tre tralci sono tre giorni; Genesi 40:13 in capo a tre giorni il Faraone ti fara' rialzare il capo, ti ristabilira' nel tuo ufficio e tu darai in mano al Faraone la coppa, come facevi prima, quando eri suo coppiere. Genesi 40:14 Ma ricordati di me quando sarai felice; ti prego, usa benevolenza nei miei confronti, parlando di me al Faraone, e fammi uscire da questa casa; Genesi 40:15 perche' io fui portato via di nascosto dal paese degli Ebrei, e anche qui non ho fatto nulla da essere messo in questa prigione sotterranea». Genesi 40:16 Il capopanettiere, vedendo che la interpretazione era favorevole, disse a Giuseppe: «Anch'io nel mio sogno, ecco, avevo tre canestri di pane bianco sul capo; Genesi 40:17 e nel canestro piu' alto vi era ogni sorta di vivande cotte al forno per il Faraone; e gli uccelli le mangiavano dal canestro che avevo sul capo». Genesi 40:18 Allora Giuseppe rispose e disse: «Questa e' l'interpretazione del sogno: i tre canestri sono tre giorni; Genesi 40:19 in capo a tre giorni il Faraone ti asportera' la testa dalle spalle, ti fara' impiccare a un albero, e gli uccelli ti mangeranno le carni addosso». Genesi 40:20 Ora il terzo giorno, il giorno del compleanno del Faraone, avvenne che egli fece un banchetto per tutti i suoi servi; e fece alzare il capo al capocoppiere e alzare il capo al capopanettiere in mezzo ai suoi servi. Genesi 40:21 Cosi ristabili il capocoppiere nel suo ufficio di coppiere, perche' mettesse la coppa in mano del Faraone, Genesi 40:22 ma fece impiccare il capopanettiere secondo la interpretazione che Giuseppe aveva loro data. Genesi 40:23 Il capocoppiere pero' non si ricordo' di Giuseppe, ma lo dimentico'. Giuseppe spiega i sogni di Faraone Genesi 41:1 Or avvenne, in capo a due interi anni, che il Faraone fece un sogno. Egli stava presso il fiume, Genesi 41:2 ed ecco salire dal fiume sette vacche, di bell'aspetto e grasse, e mettersi a pascolare tra i giunchi. Genesi 41:3 Dopo quelle, ecco salire dal fiume altre sette vacche brutte di aspetto e scarne, e fermarsi accanto alle prime sulla riva del fiume. Genesi 41:4 Ora le vacche brutte di aspetto e scarne divorarono le sette vacche di bell'aspetto e grasse. Quindi il Faraone si sveglio'. Genesi 41:5 Poi si riaddormento' e sogno' una seconda volta; ed ecco, sette spighe grosse e belle, venir su da un unico stelo. Genesi 41:6 Poi ecco, sette spighe sottili e arse dal vento orientale, germogliare dopo di quelle. Genesi 41:7 E le spighe sottili inghiottirono le sette spighe grosse e piene. Allora il Faraone si sveglio', ed ecco, era un sogno. Genesi 41:8 Al mattino il suo spirito era turbato, e mando' a chiamare tutti i maghi e tutti i savi d'Egitto; quindi il Faraone racconto' loro i suoi sogni, ma non ci fu alcuno che li potesse interpretare al Faraone. Genesi 41:9 Allora il capocoppiere parlo' al Faraone, dicendo: «Ricordo oggi i miei falli. Genesi 41:10 Il Faraone si era adirato con i suoi servi e mi aveva fatto mettere in prigione in casa del capo delle guardie: me e il capopanettiere. Genesi 41:11 Entrambi facemmo un sogno nella stessa notte, io e lui; ciascuno fece un sogno con il suo proprio significato. Genesi 41:12 Ora con noi vi era un giovane ebreo servo del capo delle guardie; a lui raccontammo i nostri sogni, ed egli ce li interpreto' dando a ciascuno l'interpretazione del suo sogno. Genesi 41:13 E le cose avvennero esattamente secondo l'interpretazione da lui dataci: Il Faraone ristabili me nel suo ufficio e fece impiccare l'altro». Genesi 41:14 Allora il Faraone mando' a chiamare Giuseppe che fu subito tratto fuori dalla prigione sotterranea. Cosi egli si rase si cambio' le vesti e venne dal Faraone. Genesi 41:15 E il Faraone disse a Giuseppe: «Ho fatto un sogno e non vi e' alcuno che lo possa interpretare; ma ho sentito dire di te che, quando hai udito un sogno tu lo puoi interpretare». Genesi 41:16 Giuseppe rispose al Faraone, dicendo: «Non sono io; ma sara' DIO a dare una risposta per il bene del Faraone». Genesi 41:17 Allora il Faraone disse a Giuseppe: «Ecco nel mio sogno io stavo sulla riva del fiume, Genesi 41:18 quand'ecco salire dal fiume sette vacche grasse e di bell'aspetto e mettersi a pascolare tra i giunchi. Genesi 41:19 Dopo quelle ecco salire altre sette vacche magre, bruttissime di aspetto e scarne, tali che non ne vidi mai di cosi brutte in tutto il paese d'Egitto. Genesi 41:20 E le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche grasse; Genesi 41:21 ma anche dopo che le ebbero divorate, nessuno poteva riconoscere che le avevano divorate, perche' esse erano di brutto aspetto come prima. Cosi mi svegliai. Genesi 41:22 Poi vidi nel mio sogno sette spighe venir su da un unico stelo, piene e belle; Genesi 41:23 ed ecco altre sette spighe avvizzite, sottili e arse dal vento orientale, germogliare dopo quelle. Genesi 41:24 Quindi le spighe sottili inghiottirono le sette spighe belle. Io ho raccontato questo ai maghi, ma non vi e' stato alcuno capace di darmi una spiegazione». Genesi 41:25 Allora Giuseppe disse al Faraone: «I sogni del Faraone sono uno stesso sogno. DIO ha mostrato al Faraone quello che sta per fare. Genesi 41:26 Le sette vacche belle sono sette anni, e le sette spighe belle sono sette anni; e' uno stesso sogno. Genesi 41:27 Anche le sette vacche magre e brutte, che salivano dopo di quelle, sono sette anni; come pure le sette spighe vuote e arse dal vento orientale sono sette anni di carestia. Genesi 41:28 Questo e' quello che ho detto al Faraone: DIO ha mostrato al Faraone quello che sta per fare. Genesi 41:29 Ecco, stanno per venire sette anni di grande abbondanza in tutto il paese di Egitto; Genesi 41:30 ma dopo questi verranno sette anni di carestia, e tutta quell'abbondanza sara' dimenticata nel paese d'Egitto; e la carestia consumera' il paese. Genesi 41:31 E nel paese non si ricordera' piu' la precedente abbondanza, a motivo della carestia che seguira', perche' questa sara' molto dura. Genesi 41:32 Il fatto poi che il sogno sia stato dato al Faraone due volte vuol dire che la cosa e' decretata da DIO, e DIO la fara' accadere presto. Genesi 41:33 Or dunque cerchi il Faraone un uomo intelligente e savio e lo stabilisca sul paese d'Egitto. Genesi 41:34 Il Faraone faccia cosi: costituisca sul paese dei soprintendenti per prelevare il quinto dei prodotti del paese d'Egitto, durante i sette anni di abbondanza. Genesi 41:35 Radunino essi tutti i viveri di queste annate buone che stanno per venire e ammassino il grano sotto l'autorita' del Faraone, e lo conservino per l'approvvigionamento delle citta'. Genesi 41:36 Questi viveri saranno una riserva per il paese, in vista dei sette anni di carestia che verranno nel paese d'Egitto; cosi il paese non perira' per la carestia». Giuseppe viene fatto vicere' d'Egitto Genesi 41:37 La cosa piacque al Faraone e a tutti i suoi funzionari. Genesi 41:38 E il Faraone disse ai suoi funzionari: «Potremmo noi trovare un uomo come questi, in cui ci sia lo Spirito di DIO?». Genesi 41:39 Allora il Faraone disse a Giuseppe: «Poiche' DIO ti ha fatto conoscere tutto questo, non vi e' alcuno che sia intelligente e savio come te. Genesi 41:40 Tu sarai sopra la mia casa e tutto il mio popolo obbedira' ai tuoi ordini; per il trono soltanto io saro' piu' grande di te». Genesi 41:41 Il Faraone disse a Giuseppe: «Vedi io ti stabilisco su tutto il paese d'Egitto». Genesi 41:42 Poi il Faraone si tolse l'anello dalla propria mano e lo mise alla mano di Giuseppe; lo fece vestire di abiti di lino fino e gli mise al collo una collana d'oro. Genesi 41:43 Lo fece quindi montare sul suo secondo carro e davanti a lui si gridava: «Inginocchio!». Cosi il Faraone lo costitui su tutto il paese d'Egitto. Genesi 41:44 Inoltre il Faraone disse a Giuseppe: «Il Faraone sono io ma, senza di te, nessuno alzera' la mano o il piede in tutto il paese d'Egitto». Genesi 41:45 E il Faraone chiamo' Giuseppe col nome di Tsofnath-Paneah, e gli diede in moglie Asenath figlia di Potiferah, sacerdote di On. E Giuseppe parti per visitare il paese d'Egitto. Genesi 41:46 Ora Giuseppe aveva trent'anni quando si presento' davanti a Faraone, re d'Egitto. Quindi Giuseppe lascio' la presenza del Faraone e percorse tutto il paese d'Egitto. Genesi 41:47 Durante i sette anni di abbondanza, la terra produsse copiosamente; Genesi 41:48 e Giuseppe raduno' tutti i viveri di quei sette anni prodotti nel paese d'Egitto e ripose i viveri nelle citta'; in ogni citta' ripose i viveri del territorio circonvicino. Genesi 41:49 Cosi Giuseppe ammasso' grano come la sabbia del mare, in cosi gran quantita', che si smise di tenere i conti perche' era incalcolabile. Nascita dei figli di Giuseppe. Inizio della carestia Genesi 41:50 Prima che venisse l'anno della carestia, nacquero a Giuseppe due figli che Asenath, figlia di Potiferah, sacerdote di On, gli partori. Genesi 41:51 Giuseppe chiamo' il primogenito Manasse perche' disse: «DIO mi ha fatto dimenticare ogni mio affanno e tutta la casa di mio padre». Genesi 41:52 Al secondo invece pose nome Efraim, perche' disse: «DIO mi ha reso fruttifero nel paese della mia afflizione». Genesi 41:53 I sette anni di abbondanza che vi furono nel paese d'Egitto finirono, Genesi 41:54 e cominciarono a venire i sette anni di carestia, come Giuseppe aveva detto. Ci fu carestia in tutti i paesi, ma in tutto il paese d'Egitto vi era del pane. Genesi 41:55 Poi tutto il paese d'Egitto comincio' ad aver fame, e il popolo grido' al Faraone per aver del pane. Allora il Faraone disse a tutti gli Egiziani: «Andate da Giuseppe, e fate quello che vi dira'». Genesi 41:56 La carestia si era sparsa sulla superficie di tutto il paese, e Giuseppe aperse tutti i depositi e vende' grano agli Egiziani. Ma la carestia si aggravo' nel paese d'Egitto. Genesi 41:57 Cosi la gente di tutti i paesi veniva in Egitto da Giuseppe per comprare del grano, perche' la carestia era grave in tutta la terra. I figli di Giacobbe, mandati in Egitto, sono riconosciuti da Giuseppe Genesi 42:1 Or Giacobbe, venendo a sapere che vi era del grano in Egitto, disse ai suoi figli: «Perche' vi state a guardare l'un l'altro?». Genesi 42:2 Poi disse: «Ecco, ho sentito dire che vi e' del grano in Egitto; andate laggiu' a comprare del grano per noi, affinche' possiamo vivere e non abbiamo a morire». Genesi 42:3 Cosi i dieci fratelli di Giuseppe scesero in Egitto per comprarvi del grano. Genesi 42:4 Ma Giacobbe non mando' Beniamino, fratello di Giuseppe, con i suoi fratelli, perche' diceva: «Che non gli succeda qualche disgrazia». Genesi 42:5 I figli di Israele giunsero dunque per comprare del grano, in mezzo agli altri arrivati, perche' nel paese di Canaan vi era la carestia. Genesi 42:6 Or Giuseppe era il governatore del paese; era lui che vendeva il grano a tutta la gente del paese; e i fratelli di Giuseppe vennero e si prostrarono davanti a lui con la faccia a terra. Genesi 42:7 Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma si comporto' come un forestiero con loro e uso' parole dure con loro, e disse loro: «Da dove venite?». Essi risposero: «Dal paese di Canaan per comperare viveri». Genesi 42:8 Cosi Giuseppe riconobbe i suoi fratelli, ma essi non riconobbero lui. Genesi 42:9 Giuseppe allora si ricordo' dei sogni che aveva fatto intorno a loro e disse: «Voi siete delle spie! Siete venuti per vedere i punti indifesi del paese!». Genesi 42:10 Essi gli risposero: «No, signor mio; i tuoi servi son venuti a comperare dei viveri. Genesi 42:11 Siamo tutti figli di uno stesso uomo; siamo gente onesta; i tuoi servi non sono delle spie». Genesi 42:12 Ma egli disse loro: «No, voi siete venuti per vedere i punti indifesi del paese!». Genesi 42:13 Allora essi dissero: «Noi, tuoi servi, siamo dodici fratelli, figli di uno stesso uomo nel paese di Canaan. Ed ecco, il piu' giovane e' oggi con nostro padre, e uno non e' piu'». Genesi 42:14 Ma Giuseppe disse loro: «La cosa e' come vi ho detto; siete delle spie! Genesi 42:15 Ecco come sarete messi alla prova: Com'e' vero che il Faraone vive, non uscirete di qui prima che il vostro fratello piu' giovane sia venuto qui. Genesi 42:16 Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; e voi resterete qui in carcere, perche' le vostre parole siano messe alla prova, e si veda se c'e' del vero in voi; altrimenti com'e' vero che il Faraone vive, siete delle spie!». Genesi 42:17 Cosi li mise assieme in prigione per tre giorni. Giuseppe pretende che gli portino Beniamino Genesi 42:18 Il terzo giorno, Giuseppe disse loro: «Fate questo e vivrete; io temo DIO! Genesi 42:19 Se siete gente onesta, uno di voi fratelli resti qui incatenato nella nostra prigione, e voi andate a portare il grano per la vostra famiglia che muore di Fame; Genesi 42:20 Poi conducetemi Il vostro fratello piu' giovane; cosi le vostre parole saranno verificate e voi non morrete». Ed essi fecero cosi. Genesi 42:21 Allora si dicevano l'un l'altro: «Noi siamo veramente colpevoli nei confronti di nostro fratello, perche' vedemmo l'angoscia dell'anima sua quando egli ci supplicava, ma non gli demmo ascolto! Ecco perche' ci e' venuta addosso questa sventura». Genesi 42:22 Ruben rispose loro, dicendo: «Non ve lo dicevo io: "Non commettete questo peccato contro il fanciullo!"? Ma non mi deste ascolto. Percio' ecco, ora ci si chiede conto del suo sangue». Genesi 42:23 Essi non sapevano che Giuseppe li capiva, perche' fra lui e loro vi era un interprete. Genesi 42:24 Allora egli si allontano' da loro e pianse. Poi ritorno' presso di loro e parlo' loro; e prese fra loro Simeone e lo fece incatenare sotto i loro occhi. Genesi 42:25 Poi Giuseppe ordino' di riempire di grano i loro sacchi e di rimettere il denaro di ciascuno nel suo sacco, e di dare loro provviste per il viaggio. E cosi fu fatto. Genesi 42:26 Essi caricarono quindi il loro grano sui loro asini e se ne andarono. Genesi 42:27 Ora, nel luogo dove pernottavano uno di essi aperse il suo sacco per dare del foraggio al suo asino e vide il proprio denaro; ed ecco che stava alla bocca del suo sacco; Genesi 42:28 cosi disse ai suoi fratelli: «Il mio denaro mi e' stato restituito; eccolo qui nel mio sacco». Allora il cuore venne loro meno e, tutti spaventati, dicevano l'un l'altro: «Che e' mai questo che DIO ci ha fatto?». Giacobbe rifiuta di mandare Beniamino Genesi 42:29 Cosi giunsero da Giacobbe, loro padre nel paese di Canaan e gli raccontarono tutto quanto era loro accaduto, dicendo: Genesi 42:30 «L'uomo, che e' il signore del paese, ci ha parlato aspramente e ci ha trattato come spie del paese. Genesi 42:31 E noi abbiamo detto: "Siamo gente onesta; non siamo delle spie; Genesi 42:32 siamo dodici fratelli, figli di nostro padre; uno non e' piu', e il piu' giovane e' oggi con nostro padre nel paese di Canaan". Genesi 42:33 Ma quell'uomo, signore del paese, ci ha detto: "Da questo conoscero' se siete gente onesta: lasciate presso di me uno dei vostri fratelli, prendete dei viveri per la vostra famiglia che muore di fame e andate; Genesi 42:34 Poi portatemi il vostro fratello piu' giovane. Cosi conoscero' che non siete delle spie ma gente onesta; io vi rendero' il vostro fratello, e voi potrete commerciare nel paese"». Genesi 42:35 Or come essi vuotavano i loro sacchi, ecco che l'involto del denaro di ciascuno era nel suo sacco; cosi essi e il loro padre videro gli involti del loro denaro e furono presi da paura. Genesi 42:36 Allora Giacobbe loro padre disse: «Voi mi avete privato dei miei figli! Giuseppe non e' piu', Simeone non e' piu', e mi volete togliere anche Beniamino! Tutto questo ricade su di me!». Genesi 42:37 Ruben disse a suo padre: «Se non te lo riporto, fa' morire i miei due Figli. Affidalo a me, io te lo ricondurro'». Genesi 42:38 Ma Giacobbe rispose: «Il mio figlio non scendera' con voi, perche' il suo fratello e' morto e questi solo e' rimasto: se gli succedesse qualche disgrazia durante il viaggio fareste scendere nel dolore la mia canizie alla tomba». Giacobbe acconsente con dolore alla partenza di Beniamino Genesi 43:1 Or la carestia era grave nel paese; Genesi 43:2 e quando ebbero finito di mangiare il grano che avevano portato dall'Egitto, il padre disse loro: «Ritornate a comprarci un po' di viveri». Genesi 43:3 Ma Giuda gli rispose dicendo: «Quell'uomo ci ha formalmente messi in guardia dicendo: "Non vedrete la mia faccia, se il vostro fratello non sara' con voi". Genesi 43:4 Se tu mandi il nostro fratello con noi, noi scenderemo e ti compreremo dei viveri; Genesi 43:5 ma se non lo mandi non scenderemo, perche' quell'uomo ci ha detto: "Non vedrete la mia faccia, a meno che il vostro fratello non sara' con voi"». Genesi 43:6 Allora Israele disse: «Perche' mi avete dato questo dolore di dire a quell'uomo che avevate ancora un fratello?». Genesi 43:7 Quelli risposero: «Quell'uomo ci interrogo' con molta accuratezza intorno a noi e al nostro parentado, dicendo: "Vostro padre e' ancora vivo? Avete qualche altro fratello?". E noi gli rispondemmo in base a queste sue domande. Potevamo noi mai sapere che ci avrebbe detto: "Portate quaggiu' il vostro fratello"?». Genesi 43:8 Poi Giuda disse a Israele suo padre: «Lascia venire il fanciullo con me e ci leveremo e andremo perche' possiamo vivere e non morire, sia noi che tu e i nostri piccoli. Genesi 43:9 Io mi rendo garante di lui; ne domanderai conto alla mia mano. Se non te lo riconduco e non te lo rimetto davanti, ne portero' la colpa davanti a te per sempre. Genesi 43:10 Se non ci fossimo indugiati, a quest'ora saremmo gia' tornati per la seconda volta». Genesi 43:11 Allora Israele, loro padre, disse loro: «Se e' cosi, fate questo: prendete nei vostri sacchi alcuni dei prodotti migliori del paese, e portate a quell'uomo un dono: un po' di balsamo, un po' di miele degli aromi e della mirra, dei pistacchi e delle mandorle. Genesi 43:12 Prendete con voi doppio denaro e riportate il denaro che fu rimesso alla bocca dei vostri sacchi; forse e' stato uno sbaglio. Genesi 43:13 Prendete anche vostro fratello, e levatevi, tornate da quell'uomo; Genesi 43:14 e il Dio onnipotente vi faccia trovare grazia davanti a quell'uomo, cosi che egli vi rilasci l'altro vostro fratello e Beniamino. Quanto a me, se devo essere privato dei miei figli, che lo sia!». L'accoglienza fatta da Giuseppe a Beniamino Genesi 43:15 Essi dunque presero il dono, e presero con se' il doppio del denaro e Beniamino; quindi si levarono e scesero in Egitto, e si presentarono davanti a Giuseppe. Genesi 43:16 Quando Giuseppe vide Beniamino con loro, disse al maggiordomo di casa sua: «Conduci questi uomini in casa, uccidi un animale e prepara un banchetto, perche' questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno». Genesi 43:17 Or l'uomo fece come Giuseppe gli aveva ordinato e li condusse in casa di Giuseppe. Genesi 43:18 Ma essi ebbero paura, perche' erano condotti in casa di Giuseppe, e dissero: «Siamo condotti qui a motivo di quel denaro che ci fu rimesso nei sacchi la prima volta, per trovare un'occasione contro di noi, piombarci addosso e prenderci come schiavi coi nostri asini». Genesi 43:19 E accostatisi al maggiordomo della casa di Giuseppe parlarono con lui sulla porta di casa e dissero: Genesi 43:20 «Mio signore, noi scendemmo in realta' una prima volta a comperare viveri; Genesi 43:21 e avvenne che, quando fummo giunti al luogo dove pernottammo, aprimmo i sacchi, ed ecco il denaro di ciascuno stava alla bocca del suo sacco; il nostro denaro col suo peso esatto; ora lo abbiamo riportato con noi. Genesi 43:22 E abbiamo portato con noi dell'altro denaro per comperare viveri; noi non sappiamo chi possa aver messo il nostro denaro nei nostri sacchi». Genesi 43:23 Ma egli disse: «Datevi pace, non temete; il DIO vostro e il DIO di vostro padre ha messo un tesoro nei vostri sacchi. Io ebbi il vostro denaro». Poi condusse loro Simeone. Genesi 43:24 Quell'uomo li fece entrare in casa di Giuseppe, diede loro dell'acqua affinche' si lavassero i piedi e diede del foraggio ai loro asini. Genesi 43:25 Allora essi prepararono il regalo, aspettando che Giuseppe venisse a mezzogiorno, perche' avevano inteso che sarebbero rimasti a mangiare in quel luogo. Genesi 43:26 Quando Giuseppe arrivo' a casa, essi gli presentarono il dono che avevano portato con se' in casa, e si inchinarono fino a terra davanti a lui. Genesi 43:27 Egli domando' loro come stessero e disse: «Vostro padre, il vecchio di cui mi parlaste, sta bene? e' ancora in vita?». Genesi 43:28 Essi risposero: «Il tuo servo, nostro padre, sta bene; e' ancora in vita». E si inchinarono per rendergli riverenza. Genesi 43:29 Poi Giuseppe alzo' gli occhi, vide suo fratello Beniamino, figlio di sua madre, e disse: «e' questi il vostro fratello piu' giovane di cui mi parlaste?». E aggiunse: «DIO ti sia propizio, figlio mio!». Genesi 43:30 Allora Giuseppe si affretto' ad uscire, perche' si era profondamente commosso a motivo di suo fratello, e cercava un luogo dove piangere. Entro' cosi nella sua camera e li pianse. Genesi 43:31 Poi si lavo' la faccia ed usci; e, facendosi forza, disse: «Servite il pranzo». Genesi 43:32 Fu dunque servito per lui a parte, per loro a parte e per gli Egiziani che mangiavano con lui a parte, perche' gli Egiziani non possono mangiare con gli Ebrei; cio' sarebbe cosa abominevole per gli Egiziani. Genesi 43:33 Cosi essi si misero a sedere davanti a lui: il primogenito secondo il suo diritto di primogenitura e il piu' giovane secondo la sua eta'; e si guardavano l'un l'altro con meraviglia. Genesi 43:34 E Giuseppe fece loro portare delle porzioni dalla sua stessa tavola; ma la porzione di Beniamino era cinque volte maggiore di quella di ogni altro di loro. E bevvero e stettero allegri con lui. Giuseppe fa mettere la coppa nel sacco di Beniamino Genesi 44:1 Giuseppe diede quest'ordine al maggiordomo di casa sua dicendo: «Riempi i sacchi di questi uomini di tanti viveri quanti ne possono portare e metti il denaro di ciascuno alla bocca del suo sacco. Genesi 44:2 Inoltre metti la mia coppa, la coppa d'argento, alla bocca del sacco del piu' giovane, assieme al denaro del suo grano». Ed egli fece come Giuseppe aveva detto. Genesi 44:3 La mattina, non appena fu giorno, quegli uomini furono fatti partire coi loro asini. Genesi 44:4 Erano appena usciti dalla citta' e non erano ancora lontani, quando Giuseppe disse al maggiordomo di casa sua: «Levati, insegui quegli uomini e, quando li avrai raggiunti, di loro: "Perche' avete reso male per bene? Genesi 44:5 Non e' quella la coppa in cui il mio signore beve, e della quale si serve per indovinare? Avete fatto male a fare cosi"». Genesi 44:6 Egli li raggiunse e disse loro queste parole. Genesi 44:7 Essi allora gli risposero: «Perche' il mio signore ci rivolge parole come queste? Lungi dai tuoi servi il fare una tale cosa! Genesi 44:8 Ecco, noi ti abbiamo riportato dal paese di Canaan il denaro che avevamo trovato alla bocca dei nostri sacchi; come avremmo potuto rubare dell'argento o dell'oro dalla casa del tuo signore? Genesi 44:9 Quello dei tuoi servi presso il quale si trovera' la coppa, sia messo a morte; e noi pure diventeremo schiavi del tuo signore». Genesi 44:10 Egli disse: «Ebbene, sia fatto come dite: colui presso il quale la coppa si trovera' sara' mio schiavo; e voi sarete innocenti». Genesi 44:11 Cosi ciascuno di loro si affretto' a mettere a terra il suo sacco, e ciascuno apri il suo. Genesi 44:12 Il maggiordomo li frugo', cominciando col maggiore, per finire col piu' giovane; e la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino. Genesi 44:13 Allora essi si stracciarono le vesti ricaricarono ciascuno il suo asino e tornarono nella citta'. Genesi 44:14 Giuda e i suoi fratelli arrivarono alla casa di Giuseppe, che si trovava ancora la', e si gettarono a terra davanti a lui. Genesi 44:15 E Giuseppe disse loro: «Che azione e' questa che avete fatto? Non lo sapete che un uomo come me e' in grado di indovinare?». Genesi 44:16 Giuda rispose: «Che diremo al mio signore? Quali parole useremo, o come ci potremo giustificare? DIO ha ritrovato l'iniquita' dei tuoi servi. Ecco, siamo schiavi del mio signore, tanto noi quanto colui in mano del quale e' stata trovata la coppa». Genesi 44:17 Ma Giuseppe disse: «Lungi da me il fare questo! L'uomo, in mano del quale e' stata trovata la coppa, sara' mio schiavo; quanto a voi, ritornate in pace da vostro padre». Giuda supplica Giuseppe di lasciar tornare Beniamino dal padre Genesi 44:18 Allora Giuda si accosto' a Giuseppe e disse: «Di grazia, signor mio, permetti al tuo servo di far udire una parola al mio signore, e non si accenda l'ira tua contro il tuo servo, perche' tu sei come il Faraone. Genesi 44:19 Il mio signore interrogo' i suoi servi, dicendo: "Avete voi padre o fratello?". Genesi 44:20 E noi rispondemmo al mio signore: "Abbiamo un padre che e' vecchio con un giovane figlio, natogli nella vecchiaia; suo fratello e' morto, cosi egli e' rimasto l'unico figlio di sua madre; e suo padre l'ama". Genesi 44:21 Allora tu dicesti ai tuoi servi: "Portatemelo, perche' lo possa vedere coi miei occhi". Genesi 44:22 E noi dicemmo al mio signore: "Il fanciullo non puo' lasciare suo padre, perche' se lo dovesse lasciare, suo padre morrebbe". Genesi 44:23 Ma tu dicesti ai tuoi servi: "Se il vostro fratello piu' giovane non scende con voi, voi non vedrete piu' la mia faccia". Genesi 44:24 Cosi quando fummo risaliti dal tuo servo, mio padre, gli riferimmo le parole del mio signore. Genesi 44:25 Allora nostro padre disse: "Tornate a comperarci un po' di viveri". Genesi 44:26 Noi rispondemmo: "Non possiamo scendere laggiu'; solo se il nostro fratello piu' giovane verra' con noi, scenderemo; perche' non possiamo vedere la faccia di quell'uomo, se il nostro fratello piu' giovane non e' con noi". Genesi 44:27 E il tuo servo, mio padre, ci rispose: "Voi sapete che mia moglie mi partori due figli; Genesi 44:28 uno di essi mi lascio', e io dissi: Certo, egli e' stato sbranato; e non l'ho piu' rivisto da allora; Genesi 44:29 or se mi togliete anche questi e se gli avviene qualche disgrazia voi farete scendere nel dolore la mia canizie nella tomba". Genesi 44:30 Or dunque quando giungero' dal tuo servo mio padre se il fanciullo non e' con noi, poiche' la sua vita e' legata a quella del fanciullo, Genesi 44:31 avverra' che appena avra' visto che il fanciullo non e' con noi, egli morira'; e i tuoi servi avranno fatto scendere nel dolore la canizie del tuo servo, nostro padre, nella tomba. Genesi 44:32 Ora, siccome il tuo servo si e' reso garante del fanciullo presso mio padre e gli ha detto: "Se non te lo riconduco saro' per sempre colpevole verso mio padre" Genesi 44:33 deh, permetti ora che il tuo servo rimanga schiavo del mio signore al posto del fanciullo, e che il fanciullo se ne torni con i suoi fratelli. Genesi 44:34 Perche', come potrei ritornare da mio padre, se il fanciullo non e' con me? Ah, che io non veda il dolore che coglierebbe mio padre!». Giuseppe si fa conoscere ai suoi fratelli Genesi 45:1 Allora Giuseppe non pote' piu' contenersi di fronte a tutti gli astanti e grido': «Fate uscire tutti dalla mia presenza!». Cosi nessuno rimase con Giuseppe quando egli si fece conoscere ai suoi fratelli. Genesi 45:2 E pianse cosi forte che gli Egiziani stessi lo udirono, e lo venne a sapere anche la casa del Faraone. Genesi 45:3 Quindi Giuseppe disse ai suoi fratelli: «Io sono Giuseppe; e' mio padre ancora in vita?». Ma i suoi fratelli non gli potevano rispondere perche' erano sgomenti alla sua presenza. Genesi 45:4 Allora Giuseppe disse ai suoi fratelli: «Deh, avvicinatevi a me!». Quelli si avvicinarono, ed egli disse: «Io sono Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perche' fosse condotto in Egitto. Genesi 45:5 Ma ora non vi contristate e non vi dispiaccia di avermi venduto perche' io fossi condotto quaggiu', poiche' DIO mi ha mandato davanti a voi per conservarvi la vita. Genesi 45:6 Infatti e' gia' due anni che vi e' carestia nel paese; e vi saranno altri cinque anni, durante i quali non vi sara' ne' aratura ne' messe. Genesi 45:7 Ma DIO mi ha mandato davanti a voi perche' sia conservato per voi un residuo sulla terra, e per salvarvi la vita con una grande liberazione. Genesi 45:8 Non siete dunque voi che mi avete mandato qui, ma e' DIO; egli mi ha stabilito come padre del Faraone, come signore di tutta la sua casa e governatore di tutto il paese d'Egitto. Genesi 45:9 Affrettatevi a ritornare da mio padre e ditegli: "Cosi dice tuo figlio Giuseppe: DIO mi ha stabilito come signore di tutto l'Egitto; scendi da me, non tardare; Genesi 45:10 tu dimorerai nel paese di Goscen e sarai vicino a me: tu e i tuoi figli, i figli dei tuoi figli, le tue greggi, i tuoi armenti e tutto quello che possiedi. Genesi 45:11 E la' io ti sostentero', perche' ci saranno ancora cinque anni di carestia, affinche' tu non sia ridotto in miseria: tu, la tua famiglia e tutto quello che possiedi". Genesi 45:12 Ed ecco, i vostri occhi e gli occhi di mio fratello Beniamino vedono che e' la mia bocca quella che vi parla. Genesi 45:13 Raccontate dunque a mio padre tutta la mia gloria in Egitto e tutto quello che avete visto, e affrettatevi a condurre mio padre quaggiu'». Genesi 45:14 Poi si getto' al collo di suo fratello Beniamino e pianse, e Beniamino pianse stretto al suo collo. Genesi 45:15 Egli bacio' pure tutti i suoi fratelli e pianse stretto a loro. Dopo questo, i suoi fratelli si misero a parlare con lui. Il Faraone favorisce i piani di Giuseppe Genesi 45:16 Il rumore della cosa si sparse nella casa del Faraone, e si disse: «Sono arrivati i fratelli di Giuseppe». Questo fece piacere al Faraone e ai suoi servi. Genesi 45:17 Allora il Faraone disse a Giuseppe: «Di ai tuoi fratelli: "Fate questo: Caricate le vostre bestie e andate; tornate nel paese di Canaan. Genesi 45:18 Poi prendete vostro padre e le vostre famiglie, e venite da me; io vi daro' il meglio del paese d'Egitto e mangerete i prodotti migliori del paese". Genesi 45:19 Tu hai l'ordine di dir loro: "Fate questo: Prendete con voi dal paese di Egitto dei carri per i vostri piccoli e per le vostre mogli; prendete vostro padre e venite. Genesi 45:20 E non preoccupatevi per le vostre masserizie, perche' il meglio di tutto il paese d'Egitto sara' vostro"». Genesi 45:21 I figli di Israele fecero cosi, e Giuseppe diede loro dei carri, secondo l'ordine del Faraone, e diede loro delle provviste per il viaggio. Genesi 45:22 A tutti diede un abito di ricambio per ciascuno; ma a Beniamino diede trecento sicli d'argento e cinque mute di vestiti; Genesi 45:23 e a suo padre mando' questo: dieci asini carichi delle migliori cose d'Egitto, dieci asine cariche di grano, di pane e di viveri per suo padre durante il viaggio. Genesi 45:24 Cosi congedo' i suoi fratelli e, mentre essi partivano, disse loro: «Non fate litigi per la strada». Genesi 45:25 Allora essi risalirono dall'Egitto e arrivarono nel paese di Canaan da Giacobbe, loro padre. Genesi 45:26 E gli riferirono ogni cosa, dicendo: «Giuseppe e' ancora in vita, ed e' il governatore di tutto il paese d'Egitto». Ma il suo cuore rimase freddo, perche' egli non credeva loro. Genesi 45:27 Quando pero' essi gli riferirono tutte le parole che Giuseppe aveva loro detto ed egli vide i carri che Giuseppe aveva mandato per condurlo via, allora lo spirito di Giacobbe loro padre si ravvivo', e Israele disse: «Basta; il mio figlio Giuseppe e' ancora in vita; io andro' a vederlo prima di morire». Dio appare a Giacobbe e Giacobbe scende in Egitto Genesi 46:1 Israele dunque parti con tutto quello che aveva e, giunto a Beer-Sceba, offri sacrifici al DIO di suo padre Isacco. Genesi 46:2 E DIO parlo' a Israele in visioni notturne e disse: «Giacobbe, Giacobbe!». Egli rispose: «Eccomi». Genesi 46:3 Dio allora disse: «Io sono Dio, il DIO di tuo padre; non temere di scendere in Egitto, perche' la' ti faro' diventare una grande nazione. Genesi 46:4 Io scendero' con te in Egitto e ti faro' anche sicuramente risalire; e Giuseppe ti chiudera' gli occhi». Genesi 46:5 Allora Giacobbe parti da Beer-Sceba, e i figli di Israele fecero salire Giacobbe loro padre, i loro piccoli e le loro mogli sui carri che il Faraone aveva mandato per trasportarlo. Genesi 46:6 Cosi essi presero il loro bestiame e i beni che avevano acquistato nel paese di Canaan e vennero in Egitto, Giacobbe e tutti i suoi discendenti con lui. Genesi 46:7 Egli condusse con se' in Egitto i suoi figli, i figli dei suoi figli, le sue figlie, le figlie dei suoi figli e tutti i suoi discendenti. I discendenti di Giacobbe che scesero in Egitto Genesi 46:8 Questi sono i nomi dei figli di Israele che vennero in Egitto: Giacobbe e i suoi figli. Il primogenito di Giacobbe: Ruben. Genesi 46:9 I figli di Ruben: Hanok, Pallu, Hetsron e Karmi. Genesi 46:10 I figli di Simeone: Jemuel, Jamin, Ohad, Jakin, Tsohar e Saul, figlio di una Cananea. Genesi 46:11 I figli di Levi: Ghershom, Kehath e Merari. Genesi 46:12 I figli di Giuda: Er, Onan, Scelah, Perets e Zerah; (ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan). I figli di Perets furono: Hetsron e Hamul. Genesi 46:13 I figli di Issacar: Tola, Puvah, Job e Scimron. Genesi 46:14 I figli di Zabulon: Sered, Elon e Jahleel. Genesi 46:15 Codesti furono i figli che Lea partori a Giacobbe a Paddan-Aram, oltre sua figlia Dina. I suoi figli e le sue figlie erano in tutto trentatre' persone. Genesi 46:16 I figli di Gad: Tsifion, Haggi, Shuni, Etsbon, Eri, Arodi e Areli. Genesi 46:17 I figli di Ascer Jmna, Jshua, Jshni, Beriah e Serah loro sorella. E i figli di Beriah: Heber e Malkiel. Genesi 46:18 Codesti furono i figli di Zilpah che Labano aveva dato a Lea sua figlia; ed essa li partori a Giacobbe: in tutto sedici persone. Genesi 46:19 I figli di Rachele moglie di Giacobbe: Giuseppe e Beniamino. Genesi 46:20 E a Giuseppe, nel paese d'Egitto, nacquero Manasse ed Efraim, che gli partori Asenath, figlia di Potiferah, sacerdote di On. Genesi 46:21 I figli di Beniamino: Belah, Beker, Ashbel, Ghera, Naaman, Ehi, Rosh, Muppim, Huppim e Ard. Genesi 46:22 Questi furono i figli di Rachele che nacquero a Giacobbe: in tutto quattordici persone. Genesi 46:23 Il figlio di Dan: Huscim. Genesi 46:24 I figli di Neftali: Jahtseel, Guni, Jetser e Scillem. Genesi 46:25 Questi furono i figli di Bilhah che Labano aveva dato a Rachele sua figlia, ed essa li partori a Giacobbe: in tutto sette persone. Genesi 46:26 Le persone che vennero con Giacobbe in Egitto, discendenti da lui, senza contare le mogli dei figli di Giacobbe, erano in tutto sessantasei. Genesi 46:27 I figli di Giuseppe, che gli nacquero in Egitto, erano due. Tutte le persone della famiglia di Giacobbe che vennero in Egitto erano in totale settanta. Giuseppe va incontro a suo padre Genesi 46:28 Or Giacobbe mando' Giuda davanti a se' da Giuseppe, perche' lo introducesse nel paese di Goscen. Cosi essi giunsero nel paese di Goscen. Genesi 46:29 Allora Giuseppe fece attaccare il suo carro e sali a Goscen incontro a Israele, suo padre; appena lo vide, gli si getto' al collo e pianse lungamente stretto al suo collo. Genesi 46:30 E Israele disse a Giuseppe: «Ora lascia pure che io muoia, poiche' ho visto la tua faccia, e tu sei ancora in vita». Genesi 46:31 Allora Giuseppe disse ai suoi fratelli e alla famiglia di suo padre: «Io saliro' a informare il Faraone e gli diro': "I miei fratelli e la famiglia di mio padre, che erano nel paese di Canaan, sono venuti da me. Genesi 46:32 Essi sono pastori, perche' sono sempre stati allevatori di bestiame, e hanno portato con se' le loro greggi, i loro armenti e tutto quello che posseggono". Genesi 46:33 Quando il Faraone vi fara' chiamare e vi dira': "Qual e' la vostra occupazione?", voi risponderete: Genesi 46:34 "I tuoi servi sono stati allevatori di bestiame dalla loro fanciullezza fino ad ora, tanto noi che i nostri padri", perche' possiate abitare nel paese di Goscen. Poiche' gli Egiziani hanno in abominio tutti i pastori». La famiglia di Giacobbe si stabilisce nel paese di Goscen Genesi 47:1 Giuseppe ando' quindi a informare il Faraone e gli disse: «Mio padre e i miei fratelli con le loro greggi, con i loro armenti e con tutto quello che hanno, sono venuti dal paese di Canaan; ed ecco, sono nel paese di Goscen». Genesi 47:2 Quindi prese cinque uomini tra i suoi fratelli e li presento' al Faraone. Genesi 47:3 Allora il Faraone disse ai fratelli di Giuseppe: «Qual e' la vostra occupazione?». Essi risposero al Faraone: «I tuoi servi sono pastori, tanto noi che i nostri padri». Genesi 47:4 Poi dissero al Faraone: «Siamo venuti per dimorare in questo paese, perche' non vi era piu' pastura per le greggi dei tuoi servi, poiche' vi e' una grande carestia nel paese di Canaan. Deh, permetti ora che i tuoi servi dimorino nel paese di Goscen». Genesi 47:5 Allora il Faraone parlo' a Giuseppe, dicendo: «Tuo padre e i tuoi fratelli sono venuti da te; Genesi 47:6 il paese d'Egitto e' a tua disposizione; fa' abitare tuo padre e tuoi fratelli nella parte migliore del paese; dimorino pure nel paese di Goscen. E se tu sai che fra loro ci sono degli uomini capaci, falli soprintendenti del mio bestiame». Genesi 47:7 Poi Giuseppe condusse Giacobbe suo padre dal Faraone e glielo presento'. E Giacobbe benedisse il Faraone. Genesi 47:8 Il Faraone allora disse a Giacobbe: «Quanti sono gli anni della tua vita?». Genesi 47:9 Giacobbe rispose al Faraone: «Gli anni del mio pellegrinare sono centotrent'anni; gli anni della mia vita sono stati pochi e cattivi, e non hanno raggiunto il numero degli anni della vita dei miei padri, nei giorni del loro pellegrinare» Genesi 47:10 Giacobbe benedisse ancora il Faraone e si ritiro' dalla presenza del Faraone. Genesi 47:11 Cosi Giuseppe stabili suo padre e i suoi fratelli e diede loro una proprieta' nel paese di Egitto, nella parte migliore del paese, nella contrada di Ramses come Il Faraone aveva ordinato. Genesi 47:12 E Giuseppe sostento' suo padre, i suoi fratelli e tutta la famiglia di suo padre, rifornendoli di pane, secondo il numero dei figli. L'amministrazione di Giuseppe durante la carestia Genesi 47:13 Or in tutto il paese non c'era pane, perche' la carestia era gravissima; il paese d'Egitto e il paese di Canaan languivano a motivo della carestia. Genesi 47:14 Giuseppe ammasso' tutto il denaro che si trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan in cambio del grano che essi compravano; e Giuseppe porto' questo denaro nella casa del Faraone. Genesi 47:15 Or quando nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan venne a mancare Il denaro, tutti gli Egiziani vennero da Giuseppe e dissero: «Dacci del pane! Perche' dovremmo morire sotto i tuoi occhi? Poiche' il nostro denaro e' finito». Genesi 47:16 Giuseppe disse: «Date il vostro bestiame; e io vi daro' del pane in cambio del vostro bestiame, se e' finito il denaro». Genesi 47:17 Allora essi portarono a Giuseppe il loro bestiame; e Giuseppe diede loro del pane in cambio dei loro cavalli, delle loro greggi di pecore, delle loro mandrie di buoi e dei loro asini. Cosi forni loro del pane per quell'anno, in cambio di tutto il loro bestiame. Genesi 47:18 Passato quell'anno, tornarono da lui l'anno seguente e gli dissero: «Non possiamo nascondere al mio signore che, siccome il denaro e' finito e le mandrie del nostro bestiame sono passate in proprieta' del mio signore, nulla piu' resta che il mio signore possa prendere tranne i nostri corpi e le nostre terre. Genesi 47:19 Perche' dovremmo perire sotto i tuoi occhi, noi e le nostre terre? Compra noi e le nostre terre in cambio di pane, e noi con le nostre terre saremo schiavi del Faraone; e dacci da seminare affinche' possiamo vivere e non morire, e il suolo non diventi un deserto». Genesi 47:20 Cosi Giuseppe acquisto' per il Faraone tutte le terre d'Egitto, perche' gli Egiziani vendettero ciascuno il proprio campo, poiche' la carestia li colpiva gravemente. Cosi il paese divento' proprieta' del Faraone. Genesi 47:21 Quanto al popolo, lo sposto' nelle citta', da un capo all'altro dell'Egitto; Genesi 47:22 solo le terre dei sacerdoti non acquisto', perche' i sacerdoti ricevevano una provvigione assegnata loro dal Faraone e vivevano della provvigione che il Faraone dava loro; per questo essi non vendettero le loro terre. Genesi 47:23 Poi Giuseppe disse al popolo: «Ecco, oggi ho acquistato voi e le vostre terre per il Faraone; eccovi del seme; seminate la terra; Genesi 47:24 al tempo del raccolto, ne darete il quinto al Faraone, e quattro parti saranno vostre per la semente dei campi, per il nutrimento vostro e di quelli di casa vostra, e per il nutrimento dei vostri bambini». Genesi 47:25 E quelli dissero: «Tu ci hai salvato la vita! Ci sia dato di trovar grazia agli occhi del mio signore, e saremo schiavi del Faraone». Genesi 47:26 Giuseppe fece di questo una legge nel paese d'Egitto, che dura fino al giorno d'oggi, secondo la quale si deve dare la quinta parte del raccolto al Faraone. Soltanto le terre dei sacerdoti non diventarono proprieta' del Faraone. Giuseppe giura a Giacobbe di seppellirlo coi suoi padri Genesi 47:27 Cosi Israele abito' nel paese d'Egitto, nel paese di Goscen; la' essi ebbero dei possedimenti, furono fruttiferi e si moltiplicarono grandemente. Genesi 47:28 Or Giacobbe visse nel paese d'Egitto diciassette anni; e la durata della vita di Giacobbe fu di centoquarantasette anni. Genesi 47:29 Quando il tempo della morte per Israele fu vicino, egli chiamo' suo figlio Giuseppe e gli disse: «Deh, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, metti la tua mano sotto la mia coscia e usa con me benignita' e fedelta'; di grazia, non seppellirmi in Egitto! Genesi 47:30 Ma, quando mi riposero' coi miei padri, portami fuori d'Egitto e seppelliscimi nel loro sepolcro!». Egli rispose: «Faro' come tu dici». Genesi 47:31 Allora Giacobbe disse: «Giuramelo». E Giuseppe glielo giuro'. Quindi Israele, appoggiandosi al capo del letto, adoro'. Giacobbe benedice Efraim e Manasse Genesi 48:1 Dopo queste cose, avvenne che fu detto a Giuseppe: «Ecco, tuo padre e' ammalato». Cosi egli prese con se' i suoi due figli, Manasse ed Efraim. Genesi 48:2 Quando fu riferito a Giacobbe: «Ecco, tuo figlio Giuseppe viene da te», Israele raccolse le sue forze e si mise a sedere sul letto. Genesi 48:3 Allora Giacobbe disse a Giuseppe: «Dio onnipotente mi apparve a Luz nel paese di Canaan, mi benedisse Genesi 48:4 e mi disse: "Ecco, io ti rendero' fruttifero, ti moltiplichero', ti faro' diventare una moltitudine di popoli e daro' questo paese alla tua discendenza dopo di te, come una proprieta' a perpetua". Genesi 48:5 Ora i tuoi due figli, che ti sono nati nel paese d'Egitto prima che io venissi da te in Egitto, sono miei. Efraim e Manasse sono miei, come Ruben, e Simeone. Genesi 48:6 Ma i figli che hai generato dopo di loro saranno tuoi; nel territorio della loro eredita' saranno chiamati col nome dei loro fratelli. Genesi 48:7 Quanto a me, mentre tornavo da Paddan, Rachele mori vicino a me durante il viaggio, nel paese di Canaan, a breve distanza da Efrata; e l'ho sepolta la', sulla via di Efrata, che e' Betlemme». Genesi 48:8 Quando Israele vide i figli di Giuseppe, disse: «Chi sono questi?». Genesi 48:9 Giuseppe rispose a suo padre: «Sono i miei figli, che DIO mi ha dato qui». Allora egli disse: «Deh, falli avvicinare a me, e io li benediro'». Genesi 48:10 Ora gli occhi di Israele erano offuscati a motivo dell'eta', e non ci vedeva piu'. Giuseppe li fece avvicinare a lui, ed egli li bacio' e li abbraccio'. Genesi 48:11 Quindi Israele disse a Giuseppe: «Io non pensavo piu' di rivedere la tua faccia, ma ora DIO mi ha dato di vedere anche la tua discendenza». Genesi 48:12 Giuseppe li ritiro' dalle ginocchia di suo padre e si prostro' con la faccia a terra. Genesi 48:13 Poi Giuseppe li prese ambedue: Efraim alla sua destra, alla sinistra di Israele, e Manasse alla sua sinistra, alla destra di Israele, e li fece avvicinare a lui. Genesi 48:14 Allora Israele stese la sua mano destra e la poso' sul capo di Efraim che era il piu' giovane, e poso' la sua mano sinistra sul capo di Manasse incrociando le mani, benche' Manasse fosse il primogenito. Genesi 48:15 Cosi benedisse Giuseppe e disse: «Il DIO, davanti al quale camminarono i miei padri Abrahamo e Isacco, il DIO che mi ha pasturato da quando esisto fino a questo giorno, Genesi 48:16 l'Angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi fanciulli! Siano chiamati col mio nome e col nome dei miei padri Abrahamo e Isacco, e moltiplichino grandemente sulla terra!». Genesi 48:17 Or quando Giuseppe vide che suo padre posava la sua mano destra sul capo di Efraim, cio' gli dispiacque; prese quindi la mano di suo padre per levarla dal capo di Efraim e metterla sul capo di Manasse. Genesi 48:18 Giuseppe disse quindi a suo padre: «Non cosi, padre mio, perche' il primogenito e' questo; metti la tua mano destra sul suo capo». Genesi 48:19 Ma suo padre si rifiuto'; e disse: «Lo so, figlio mio, lo so; anche lui diventera' un popolo, e anche lui sara' grande; tuttavia il suo fratello piu' giovane sara' piu' grande di lui, e la sua discendenza diventera' una moltitudine di nazioni». Genesi 48:20 E in quel giorno li benedisse, dicendo: «Per te Israele benedira', dicendo: "DIO ti faccia come Efraim e come Manasse!"». Cosi egli pose Efraim prima di Manasse. Genesi 48:21 Poi Israele disse a Giuseppe: «Ecco, io sto per morire, ma DIO sara' con voi e vi ricondurra' nel paese dei vostri padri. Genesi 48:22 Inoltre io do a te una porzione in piu' che ai tuoi fratelli: quella che conquistai dalle mani degli Amorei, con la mia spada e col mio arco». Giacobbe benedice i suoi figli Genesi 49:1 Poi Giacobbe chiamo' i suoi figli e disse: «Radunatevi perche' io vi annunci cio' che vi accadra' nei giorni a venire. Genesi 49:2 Radunatevi e ascoltate, o figli di Giacobbe! Date ascolto a Israele, vostro padre! Genesi 49:3 Ruben, tu sei il mio primogenito, la mia forza, la primizia del mio vigore, eminente in dignita' ed eminente in forza. Genesi 49:4 Impetuoso come l'acqua, tu non avrai la preminenza, perche' sei salito sul letto di tuo padre e l'hai profanato. Egli e' salito sul mio letto. Genesi 49:5 Simeone e Levi sono fratelli: le loro spade sono strumenti di violenza. Genesi 49:6 Non entri l'anima mia nel loro consiglio, non si unisca la mia gloria alla loro adunanza! Poiche' nella loro ira hanno ucciso degli uomini, e nella loro caparbieta' hanno tagliato i garretti ai tori. Genesi 49:7 Maledetta la loro ira, perche' e' stata violenta, e il loro furore perche' e' stato crudele! Io li dividero' in Giacobbe e li disperdero' in Israele. Genesi 49:8 Giuda, i tuoi fratelli ti loderanno; la tua mano sara' sulla nuca dei tuoi nemici; i figli di tuo padre si inchineranno davanti a te. Genesi 49:9 Giuda e' un giovane leone; tu risali dalla preda, figlio mio; egli si china, si accovaccia come un leone, come una leonessa; chi osa destarlo Genesi 49:10 Lo scettro non sara' rimosso da Giuda, ne' il bastone del comando di fra i suoi piedi, finche' venga Sciloh'; e a lui ubbidiranno i popoli. Genesi 49:11 Egli lega il suo asinello alla vite e il puledro della sua asina alla vite migliore; lava la sua veste nel vino e il suo manto nel sangue dell'uva. Genesi 49:12 Egli ha gli occhi lucenti per il vino e i denti bianchi per il latte. Genesi 49:13 Zabulon abitera' sulla costa dei mari e sara' un rifugio per le navi; il suo confine si estendera' verso Sidone. Genesi 49:14 Issacar e' un asino robusto, sdraiato fra gli ovili. Genesi 49:15 Egli ha visto che il riposo e' buono e che il paese e' gradevole; ha curvato la spalla per portare il peso ed e' divenuto un servo del lavoro forzato. Genesi 49:16 Dan giudichera' il suo popolo, come una delle tribu' d'Israele. Genesi 49:17 Dan sara' un serpente sulla strada, un aspide sul sentiero, che morde i talloni del cavallo, si che il cavaliere cade all'indietro. Genesi 49:18 Io aspetto la tua salvezza, o Eterno! Genesi 49:19 Gad, una banda di razziatori lo assalira', ma egli a sua volta li assalira' alle calcagna. Genesi 49:20 Da Ascer verra' il pane saporito ed egli fornira' delizie reali. Genesi 49:21 Neftali e' una cerva messa in liberta'; egli dice delle belle parole. Genesi 49:22 Giuseppe e' un ramo d'albero fruttifero; un ramo d'albero fruttifero vicino a una sorgente; i suoi rami corrono sopra il muro. Genesi 49:23 Gli arcieri l'hanno provocato, gli hanno lanciato dardi, l'hanno perseguitato; Genesi 49:24 ma l'arco suo e' rimasto saldo; le sue braccia e le sue mani sono state rinforzate dalle mani del Potente di Giacobbe, (da colui che e' il pastore e la roccia d'Israele). Genesi 49:25 dal Dio di tuo padre che ti aiutera', e dall'Altissimo che ti benedira' con benedizioni del cielo di sopra, con benedizioni dell'abisso che giace di sotto, con benedizioni delle mammelle del grembo materno. Genesi 49:26 Le benedizioni di tuo padre sorpassano le benedizioni dei miei antenati, fino alle cime dei colli eterni. Esse saranno sul capo di Giuseppe e sulla corona di colui che fu separato dai suoi fratelli. Genesi 49:27 Beniamino e' un lupo rapace; al mattino divora la preda, e la sera spartisce le spoglie». Genesi 49:28 Tutti questi sono le dodici tribu' d'Israele; e questo e' cio' che il loro padre disse loro, quando li benedisse. Li benedisse, dando a ciascuno la sua benedizione particolare. La morte di Giacobbe Genesi 49:29 Poi Giacobbe ordino' loro e disse: «Io sto per essere riunito al mio popolo; seppellitemi coi miei padri nella spelonca che e' nel campo di Efron l'Hitteo. Genesi 49:30 nella caverna che e' nel campo di Makpelah di fronte a Mamre, nel paese di Canaan, quella che Abrahamo compero' col campo da Efron l'Hitteo, come sepolcro di sua proprieta'. Genesi 49:31 La' furono sepolti Abrahamo e Sara sua moglie; la' furono sepolti Isacco e Rebecca sua moglie, e la' io seppellii Lea. Genesi 49:32 Il campo e la caverna che vi si trova furono comperati dai figli di Heth». Genesi 49:33 Quando Giacobbe ebbe finito di dare questi ordini ai suoi figli, ritiro' i suo piedi nel letto e spiro', e fu riunito al suo popolo. Sepoltura di Giacobbe nel paese di Canaan Genesi 50:1 Allora Giuseppe si getto' sulla faccia di suo padre e pianse su di lui, e lo bacio'. Genesi 50:2 Poi Giuseppe ordino' ai medici che erano al suo servizio di imbalsamare suo padre; e i medici imbalsamarono Israele. Genesi 50:3 Ci vollero quaranta giorni perche' tale e' il tempo necessario per l'imbalsamazione; e gli Egiziani lo piansero settanta giorni. Genesi 50:4 Quando i giorni del lutto fatto per lui furono passati, Giuseppe parlo' alla casa del Faraone, dicendo: «Deh, se ho trovato grazia ai vostri occhi, riferite al Faraone queste parole: Genesi 50:5 Mio padre mi ha fatto giurare e mi ha detto: "Ecco, io sto per morire; seppelliscimi nel sepolcro che ho scavato per me nel paese di Canaan". Ora dunque permetti che io salga a seppellire mio padre; poi tornero'». Genesi 50:6 Il Faraone rispose: «Sali e seppellisci tuo padre come egli ti ha fatto giurare». Genesi 50:7 Allora Giuseppe sali a seppellire suo padre; e con lui salirono tutti i servi del Faraone, gli anziani della sua casa e tutti gli anziani del paese d'Egitto, Genesi 50:8 e tutta la casa di Giuseppe, i suoi fratelli e la casa di suo padre. Nel paese di Goscen lasciarono soltanto i loro bambini, le loro greggi e i loro armenti. Genesi 50:9 Con lui salirono pure carri e cavalieri, cosi da formare un enorme corteo di gente. Genesi 50:10 Come furono giunti all'aia di Atad, che e' oltre il Giordano, vi fecero grandi e solenni lamenti; e Giuseppe osservo' per suo padre un lutto di sette giorni. Genesi 50:11 Or quando gli abitanti del paese, i Cananei, videro il lutto dell'aia di Atad, dissero: «Questo e' un grave lutto per gli Egiziani!». Percio' quel luogo fu chiamato Abel-Mitsraim che e' oltre il Giordano. Genesi 50:12 suoi figli fecero per lui quello che egli aveva ordinato loro. Genesi 50:13 I suoi figli lo trasportarono nel paese di Canaan e lo seppellirono nella spelonca del campo di Makpelah, di fronte a Mamre, che Abrahamo aveva comperato col campo da Efron l'Hitteo, come sepolcro di sua proprieta'. Genesi 50:14 Dopo aver sepolto suo padre, Giuseppe torno' in Egitto con i suoi fratelli e con tutti quelli che erano saliti con lui a seppellire suo padre. Giuseppe rassicura i suoi fratelli Genesi 50:15 I fratelli di Giuseppe, quando videro che il loro padre era morto, dissero: «Chissa' se Giuseppe non nutra rancore verso di noi, e non ci renda tutto il male che gli abbiamo fatto?». Genesi 50:16 Allora mandarono a dire a Giuseppe: «Tuo padre prima di morire diede quest'ordine dicendo: Genesi 50:17 "Cosi direte a Giuseppe: Deh, perdona ora ai tuoi fratelli il loro misfatto e il loro peccato, perche' ti hanno fatto del male". Deh, perdona dunque ora il misfatto dei servi del DIO di tuo padre!». Giuseppe, quando gli parlarono cosi, pianse. Genesi 50:18 Poi vennero anche i suoi fratelli e si gettarono davanti a lui, e dissero: «Ecco, siamo tuoi servi». Genesi 50:19 Giuseppe disse loro: «Non temete; sono io forse al posto di DIO? Genesi 50:20 Voi avete macchinato del male contro di me; ma DIO ha voluto farlo servire al bene, per compiere quello che oggi avviene: conservare in vita un popolo numeroso. Genesi 50:21 Ora dunque non temete; io provvedero' il nutrimento per voi e per i vostri figli». Cosi li conforto' e parlo' al cuore loro con dolcezza. Vecchiaia e morte di Giuseppe Genesi 50:22 Cosi Giuseppe dimoro' in Egitto, egli e la casa di suo padre, e visse centodieci anni. Genesi 50:23 Giuseppe vide figli di Efraim, fino alla terza generazione; anche i figli di Makir, figlio di Manasse, nacquero sulle sue ginocchia. Genesi 50:24 Poi Giuseppe disse ai suoi fratelli: «Io sto per morire; ma DIO per certo vi visitera' e vi fara' salire da questo paese nel paese che promise con giuramento ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe». Genesi 50:25 Giuseppe fece quindi giurare i figli d'Israele, dicendo: «DIO per certo vi visitera'; allora voi porterete via da qui le mie ossa». Genesi 50:26 Poi Giuseppe mori, in eta' di centodieci anni; lo imbalsamarono e lo posero in una bara in Egitto.Esodo 1:1-40:38 Grande crescita dei figli d'Israele in Egitto Esodo 1:1 Or questi sono i nomi dei figli d'Israele che vennero in Egitto con Giacobbe. Ciascuno di loro venne con la sua famiglia: Esodo 1:2 Ruben, Simeone, Levi e Giuda, Esodo 1:3 Issacar, Zabulon e Beniamino, Esodo 1:4 Dan e Neftali, Gad e Ascer. Esodo 1:5 Tutte le persone che erano uscite dai lombi di Giacobbe ammontavano a settanta (Giuseppe era gia' in Egitto). Esodo 1:6 Quindi Giuseppe mori, e cosi morirono tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. Esodo 1:7 E i figli d'Israele furono fruttiferi, moltiplicarono copiosamente e divennero numerosi e si fecero straordinariamente forti; e il paese ne fu ripieno. Oppressione degli Israeliti sotto il Faraone Esodo 1:8 Or sorse sopra l'Egitto un nuovo re, che non aveva conosciuto Giuseppe. Esodo 1:9 Egli disse al suo popolo: «Ecco, il popolo dei figli d'Israele e' piu' numeroso e piu' forte di noi. Esodo 1:10 Orsu', usiamo astuzia nei loro confronti, perche' non si moltiplichino e, in caso di guerra non abbiano a unirsi ai nostri nemici e combattere contro di noi, e poi andarsene dal paese». Esodo 1:11 Stabilirono dunque su di loro dei sovrintendenti ai lavori, che li opprimessero con le loro angherie. Cosi essi costruirono al Faraone le citta'-deposito, Pithom e Raamses. Esodo 1:12 Ma piu' li opprimevano, piu' essi moltiplicavano e si estendevano; per questo gli Egiziani giunsero a temere grandemente i figli d'Israele, Esodo 1:13 e gli Egiziani costrinsero i figli d'Israele a servire con asprezza, Esodo 1:14 e amareggiarono la loro vita con una dura schiavitu', nei lavori d'argilla e di mattoni e in ogni sorta di lavori nei campi. Li obbligavano a fare tutti questi lavori con asprezza. Il Faraone cerca di sterminare il popolo d'Israele Esodo 1:15 Il re d'Egitto parlo' anche alle levatrici ebree, delle quali una si chiamava Scifrah e l'altra si chiamava Puah, e disse: Esodo 1:16 «Quando assisterete le donne ebree partorienti, e le vedrete sul sedile del parto, se e' un maschio, uccidetelo; ma se e' una femmina, lasciatela vivere». Esodo 1:17 Ma le levatrici ebbero timore di DIO e non fecero come il re d'Egitto aveva loro comandato, e lasciarono in vita i bambini maschi. Esodo 1:18 Allora il re d'Egitto chiamo' le levatrici e disse loro: «Perche' avete fatto questo e avete lasciato in vita i bambini maschi?». Esodo 1:19 Le levatrici risposero al Faraone: «Perche' le donne ebree non sono come le egiziane, ma sono vigorose e, prima che la levatrice arrivi da loro, hanno gia' partorito». Esodo 1:20 Or DIO fece del bene a quelle levatrici; e il popolo moltiplico' e divenne straordinariamente forte. Esodo 1:21 Cosi, perche' quelle levatrici temevano DIO, egli diede loro famiglie in proprio. Esodo 1:22 Allora il Faraone diede quest'ordine a tutto il suo popolo dicendo: «Ogni maschio che nasce, gettatelo nel fiume; ma lasciate in vita tutte le femmine». Nascita di Mose' Esodo 2:1 Or un uomo della casa di Levi ando' e prese in moglie una figlia di Levi. Esodo 2:2 La donna concepi e partori un figlio; e, vedendo che era bello, lo tenne nascosto per tre mesi. Esodo 2:3 Ma, quando non pote' piu' tenerlo nascosto, prese un canestro di giunchi, lo spalmo' di bitume e di pece, vi pose dentro il bambino e lo pose nel canneto sulla riva del fiume. Esodo 2:4 La sorella del bambino se ne stava a una certa distanza, per sapere quel che gli sarebbe successo. Esodo 2:5 Or la figlia del Faraone scese per fare il bagno al fiume, mentre le sue ancelle passeggiavano lungo il fiume. Ella vide il canestro nel canneto e mando' la sua serva a prenderlo. Esodo 2:6 Lo apri e vide il bambino; ed ecco il piccolo piangeva; ella ne ebbe compassione e disse: «Questo e' un bambino ebreo». Esodo 2:7 Allora la sorella del bambino disse alla figlia del Faraone: «Devo andare a chiamarti una balia tra le donne ebree che allatti questo bambino per te?». Esodo 2:8 La figlia del Faraone le rispose: «Va'». E la fanciulla ando' a chiamare la madre del bambino. Esodo 2:9 E la figlia del Faraone le disse: «Porta via questo bambino, allattalo per me e ti daro' il tuo salario». Cosi la donna prese il bambino e lo allatto'. Esodo 2:10 Quando il bambino fu cresciuto ella lo porto' alla figlia del Faraone; egli divenne suo figlio ed ella lo chiamo' Mose', dicendo: «Perche' io l'ho tratto dall'acqua». Mose' fugge nel paese di Madian Esodo 2:11 In quei giorni, quando Mose' si era fatto grande, avvenne che egli usci a trovare i suoi fratelli e noto' i loro duri lavori; e vide un Egiziano che percuoteva un uomo ebreo, uno dei suoi fratelli. Esodo 2:12 Egli guardo' di qua e di la' e, visto che non c'era nessuno, uccise l'Egiziano e lo nascose poi nella sabbia. Esodo 2:13 Il giorno seguente usci e vide due uomini ebrei che litigavano; egli disse a quello che aveva torto: «Perche' percuoti il tuo compagno?». Esodo 2:14 Ma quegli rispose: «Chi ti ha costituito principe e giudice su di noi? Vuoi uccidermi come hai ucciso l'Egiziano?». Allora Mose' ebbe paura, e disse: «Certamente la cosa e' risaputa». Esodo 2:15 Quando il Faraone senti parlare dell'accaduto, cerco' di uccidere Mose'; ma Mose' fuggi dalla presenza del Faraone e si stabili nel paese di Madian; e si pose a sedere presso un pozzo. Esodo 2:16 Or il sacerdote di Madian aveva sette figlie; ed esse vennero ad attingere acqua e a riempire gli abbeveratoi per abbeverare il gregge del padre. Esodo 2:17 Ma sopraggiunsero dei pastori e le scacciarono. Allora Mose' si levo' e venne in loro aiuto e abbevero' il loro gregge. Esodo 2:18 Quando giunsero da Reuel loro padre, questi disse: «Come mai siete tornate cosi presto oggi?». Esodo 2:19 Esse risposero: «Un Egiziano ci ha liberate dalle mani dei pastori; inoltre ha attinto l'acqua per noi ed ha abbeverato il gregge». Esodo 2:20 Egli allora disse alle sue figlie: «E dov'e'? Perche' avete lasciato quest'uomo? Chiamatelo, perche' venga a mangiare». Esodo 2:21 Mose' acconsenti a stare da quell'uomo; ed egli diede a Mose' Sefora, sua figlia. Esodo 2:22 Poi ella partori un figlio che egli chiamo' Ghershom, perche' disse: «Io sono ospite in terra straniera». Esodo 2:23 Or avvenne che dopo molto tempo il re d'Egitto mori, e i figli d'Israele gemevano a motivo della schiavitu'; essi gridarono, e il loro grido a motivo della schiavitu' sali fino a DIO. Esodo 2:24 Cosi DIO udi il loro gemito, e DIO si ricordo' del suo patto con Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe. Esodo 2:25 E DIO guardo' sui figli d'Israele, e DIO si prese cura di loro. DIO appare a Mose' in un roveto ardente Esodo 3:1 Or Mose' pascolava il gregge di Jethro suo suocero, sacerdote di Madian; egli porto' il gregge oltre il deserto e giunse alla montagna di DIO, all'Horeb. Esodo 3:2 E l'Angelo dell'Eterno gli apparve in una fiamma di fuoco, di mezzo a un roveto. Mose' guardo' ed ecco il roveto bruciava col fuoco, ma il roveto non si consumava. Esodo 3:3 Allora Mose' disse: «Ora mi spostero' per vedere questo grandioso spettacolo: perche' mai il roveto non si consuma!». Esodo 3:4 Or l'Eterno vide che egli si era spostato per vedere, e DIO lo chiamo' di mezzo al roveto e disse: «Mose', Mose'!». Egli rispose: «Eccomi». Esodo 3:5 Dio disse: «Non avvicinarti qui; togliti i sandali dai piedi, perche' il luogo sul quale stai e' suolo santo». Esodo 3:6 Poi aggiunse: «Io sono il DIO di tuo padre, il DIO di Abrahamo, il DIO di Isacco e il DIO di Giacobbe». E Mose' si nascose la faccia, perche' aveva paura di guardare DIO. Esodo 3:7 Poi l'Eterno disse: «Ho certamente visto l'afflizione del mio popolo che e' in Egitto e ho udito il suo grido a motivo dei suoi oppressori, poiche' conosco le sue sofferenze. Esodo 3:8 Cosi sono sceso per liberarlo dalla mano degli Egiziani e per farlo salire da quel paese in un paese buono e spazioso, in un paese dove scorre latte e miele, nel luogo dove sono i Cananei, gli Hittei gli Amorei, i Perezei, gli Hivvei e i Gebusei. Esodo 3:9 Ed ora, ecco il grido dei figli d'Israele e' giunto fino a me, ed ho pure visto l'oppressione con cui gli Egiziani li opprimono. Esodo 3:10 Or dunque vieni e io ti mandero' dal Faraone perche' tu faccia uscire il mio popolo, i figli d'Israele, dall'Egitto». Esodo 3:11 Ma Mose' disse a DIO: «Chi sono io per andare dal Faraone e per far uscire i figli d'Israele dall'Egitto?». Esodo 3:12 DIO disse: «Io saro' con te, e questo sara' per te il segno che io ti ho mandato: Quando avrai fatto uscire il popolo dall'Egitto, voi servirete DIO su questo monte». Esodo 3:13 Allora Mose' disse a DIO: «Ecco, quando andro' dai figli d'Israele e diro' loro: "Il DIO dei vostri padri mi ha mandato da voi", se essi mi dicono "Qual'e' il suo nome?", che rispondero' loro?». Esodo 3:14 DIO disse a Mose': «IO SONO COLUI CHE SONO». Poi disse: «Dirai cosi ai figli d'Israele: "L'IO SONO mi ha mandato da voi"». Missione di Mose' fra il popolo d'Israele e presso il Faraone Esodo 3:15 DIO disse ancora a Mose': «Dirai cosi ai figli d'Israele: "L'Eterno, il DIO dei vostri padri, il DIO di Abrahamo, il DIO d'Isacco e il DIO di Giacobbe mi ha mandato da voi. Questo e' il mio nome in perpetuo. Questo sara' sempre il mio nome col quale saro' ricordato per tutte le generazioni". Esodo 3:16 Va' e raduna gli anziani d'Israele e di loro: "L'Eterno, il DIO dei vostri padri, il DIO di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe mi e' apparso, dicendo: Io vi ho certamente visitato e ho visto quello che vi fanno in Egitto; Esodo 3:17 e ho detto: Io vi faro' salire dall'oppressione d'Egitto al paese dei Cananei, degli Hittei, degli Amorei, dei Perezei degli Hivvei e dei Gebusei, in un paese dove scorre latte e miele". Esodo 3:18 Ed essi ubbidiranno alla tua voce; e tu e gli anziani d'Israele andrete dal re d'Egitto e gli direte: "L'Eterno, il DIO degli Ebrei ci e' venuto incontro; ed ora lasciaci andare per il cammino di tre giorni nel deserto, perche' possiamo sacrificare all'Eterno, il nostro DIO". Esodo 3:19 Ma io so che il re d'Egitto non vi lascera' andare, se non costretto da una potente mano. Esodo 3:20 Allora io stendero' la mia mano e percuotero' l'Egitto con tutti i prodigi che io faro' in mezzo ad esso; dopo di che vi lascera' andare. Esodo 3:21 E concedero' a questo popolo favore agli occhi degli Egiziani; e avverra' che, quando ve ne andrete, non ve ne andrete a mani vuote; Esodo 3:22 ma ogni donna chiedera' alla sua vicina e alla donna che abita in casa sua oggetti d'argento, oggetti d'oro e vestiti; e voi li metterete addosso ai vostri figli e alle vostre figlie; cosi spoglierete gli Egiziani». Dio da' a Mose' il potere di fare prodigi Esodo 4:1 Mose' rispose e disse: «Ma ecco, essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perche' diranno: "L'Eterno non ti e' apparso"». Esodo 4:2 L'Eterno quindi gli disse: «Che cos'e' quello che hai in mano?». Egli rispose: «Un bastone». Esodo 4:3 L'Eterno disse: «Gettalo a terra». Egli lo getto' a terra, ed esso divento' un serpente, davanti al quale Mose' fuggi. Esodo 4:4 Allora l'Eterno disse a Mose': «Stendi la tua mano e prendilo per la coda». (Egli stese la mano e lo prese, e nella sua mano esso divenne un bastone). Esodo 4:5 «Questo farai», disse l'Eterno, «affinche' credano che l'Eterno, il DIO dei loro padri, il DIO di Abrahamo, il DIO di Isacco e il DIO di Giacobbe ti e' apparso». Esodo 4:6 L'Eterno gli disse ancora: «Ora metti la tua mano nel tuo seno». Ed egli mise la sua mano in seno e poi la ritrasse, ed ecco che la mano era lebbrosa, bianca come neve. Esodo 4:7 L'Eterno gli disse ancora: «Rimetti la tua mano nel tuo seno». Egli rimise la sua mano in seno e poi la ritrasse dal seno, ed ecco che era ritornata come la sua carne. Esodo 4:8 «Or avverra' che, e non ti crederanno e non daranno ascolto alla voce del primo segno, crederanno alla voce del secondo segno. Esodo 4:9 Ma, se essi non crederanno neppure a questi due segni e non ubbidiranno alla tua voce, tu allora prenderai dell'acqua del fiume e la verserai sull'asciutto; e l'acqua che avrai preso dal fiume diventera' sangue sull'asciutto». Aaronne come portavoce di Mose' Esodo 4:10 Allora Mose' disse all'Eterno: «Ahime', Signore, io non sono un parlatore; non lo ero in passato e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo, poiche' sono tardo di parola e di lingua». Esodo 4:11 L'Eterno gli disse: «Chi ha fatto la bocca dell'uomo, o chi rende uno muto, sordo, vedente o cieco? Non sono forse io, l'Eterno? Esodo 4:12 Or dunque va', e io saro' con la tua bocca e ti insegnero' cio' che dovrai dire». Esodo 4:13 Ma Mose' disse: «Deh! Signore manda il tuo messaggio per mezzo di chi vorrai!». Esodo 4:14 Allora l'ira dell'Eterno si accese contro Mose', ed egli disse: «Non c'e' forse Aaronne tuo fratello, il Levita? Io so che parla bene. Or ecco, egli esce a incontrarti; come ti vedra', si rallegrera' in cuor suo. Esodo 4:15 Tu gli parlerai e metterai le parole nella sua bocca, e io saro' con la tua bocca e con la sua bocca e vi insegnero' quello che dovrete fare. Esodo 4:16 Egli sara' il tuo portavoce al popolo; cosi egli sara' per te la bocca e tu sarai per lui come Dio. Esodo 4:17 Or prendi in mano questo bastone col quale farai i prodigi». Mose' ritorna in Egitto Esodo 4:18 Allora Mose' se ne ando', torno' da Jethro suo suocero e gli disse: «Deh, lascia che io me ne vada e torni dai miei fratelli che sono in Egitto, per vedere se sono ancora vivi». E Jethro disse a Mose': «Va'in pace». Esodo 4:19 L'Eterno disse a Mose' in Madian: «Va', tornatene in Egitto perche' tutti quelli che cercavano la tua vita sono morti». Esodo 4:20 Cosi Mose' prese la sua moglie e i suoi figli, li pose su un asino e torno' nel paese d'Egitto. E Mose' prese nella sua mano il bastone di Dio. Esodo 4:21 L'Eterno disse quindi a Mose': «Quando sarai tornato in Egitto, avrai cura di fare davanti al Faraone tutti i prodigi che ti ho dato potere di compiere; ma io induriro' il suo cuore ed egli non lascera' partire il popolo. Esodo 4:22 E tu dirai al Faraone: "Cosi dice l'Eterno: Israele e' il mio figlio, il mio primogenito". Esodo 4:23 Percio' io ti dico: Lascia andare il mio figlio, affinche' mi serva; ma se tu rifiuti di lasciarlo andare, ecco io uccidero' il tuo figlio, il tuo primogenito». La circoncisione del figlio di Mose' Esodo 4:24 Or avvenne che durante il viaggio nel luogo dov'erano accampati, l'Eterno ando' incontro a Mose' e cerco' di farlo morire. Esodo 4:25 Allora Sefora prese una selce tagliente, recise il prepuzio di suo figlio e lo getto' ai piedi di Mose', dicendo: «Tu sei per me uno sposo di sangue!». Esodo 4:26 Cosi l'Eterno lo lascio'. Allora ella disse: «Tu sei uno sposo di sangue», a motivo della circoncisione. Israele riconosce che Dio li ha visitati Esodo 4:27 L'Eterno disse ad Aaronne: «Va' nel deserto ad incontrare Mose'». Ed egli ando', lo incontro' al monte di DIO e lo bacio'. Esodo 4:28 Cosi Mose' riferi ad Aaronne tutte le parole che l'Eterno gli aveva ordinato di dire, e tutti i segni portentosi che gli aveva comandato di fare. Esodo 4:29 Allora Mose' ed Aaronne andarono e radunarono tutti gli anziani dei figli d'Israele. Esodo 4:30 E Aaronne riferi tutte le parole che l'Eterno aveva detto a Mose' e fece i prodigi in presenza del popolo. Esodo 4:31 Cosi il popolo credette. Essi compresero che l'Eterno aveva visitato i figli d'Israele e aveva veduto la loro afflizione; e si inchinarono e adorarono. Il Faraone esaspera le richieste di lavoro nei confronti d'Israele Esodo 5:1 Dopo questo, Mose' ed Aaronne andarono dal Faraone e gli dissero: «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: "Lascia andare il mio popolo, perche' mi celebri una festa nel deserto"». Esodo 5:2 Ma il Faraone rispose: «Chi e' l'Eterno che io debba ubbidire alla sua voce e lasciar andare Israele Io non conosco l'Eterno e non lascero' andare Israele». Esodo 5:3 Allora essi dissero: «Il DIO degli Ebrei ci e' venuto incontro; ora lasciaci andare per un cammino di tre giorni nel deserto perche' possiamo sacrificare all'Eterno, che e' il nostro DIO, affinche' egli non ci colpisca con la peste o con la spada». Esodo 5:4 Il re d'Egitto disse loro: «Perche' mai Mose' e Aaronne, distogliete il popolo dal suo lavoro? Ritornate alle vostre fatiche!». Esodo 5:5 Il Faraone disse nuovamente: «Ecco, il popolo del paese e' ora numeroso, e voi vorreste fargli interrompere le sue fatiche». Esodo 5:6 Cosi quello stesso giorno il Faraone ordino' agli oppressori del popolo e ai suoi sovrintendenti dicendo: Esodo 5:7 «Non date piu' paglia al popolo per fare i mattoni, come prima; e vadano essi stessi a raccogliere la paglia! Esodo 5:8 Ma imponete loro la stessa quantita' di mattoni che facevano prima, senza diminuzione alcuna; poiche' sono dei pigri; e per questo essi gridano, dicendo: "Andiamo a sacrificare al nostro DIO!". Esodo 5:9 Sovraccaricate questi uomini di duro lavoro, ed essi lo facciano senza dar retta a parole d'inganno». Esodo 5:10 Allora gli oppressori del popolo e i suoi sovrintendenti uscirono e dissero al popolo: «Cosi dice il Faraone: "Io non vi daro' piu' paglia. Esodo 5:11 Andate voi stessi a procurarvi della paglia dovunque ne potete trovare, perche' il vostro lavoro non sara' per nulla diminuito"». Esodo 5:12 Cosi il popolo si sparse per tutto il paese d'Egitto, per raccogliere stoppia al posto della paglia. Esodo 5:13 E i sorveglianti li sollecitavano dicendo: «Ultimate il vostro lavoro giorno per giorno come quando c'era la paglia!». Esodo 5:14 E i capi-squadra dei figli d'Israele, stabiliti su di loro dai sorveglianti del Faraone, furono battuti e fu loro chiesto: «Perche' non avete ultimato, ieri e oggi come prima, la quantita' di mattoni prescritta?». Esodo 5:15 Allora i capi-squadra dei figli d'Israele vennero a protestare dal Faraone, dicendo: «Perche' ti comporti cosi coi tuoi servi? Esodo 5:16 Non si da' piu' paglia ai tuoi servi, e ci viene detto: "Fate dei mattoni!" Ed ecco, i tuoi servi sono battuti, ma la colpa e' del tuo popolo». Esodo 5:17 Allora egli rispose: «Siete pigri, molto pigri! Per questo dite: "Andiamo a sacrificare all'Eterno". Esodo 5:18 Or dunque andate a lavorare! Non vi sara' data paglia, ma consegnerete la stessa quantita' di mattoni». Esodo 5:19 I capi-squadra dei figli d'Israele si resero conto di trovarsi nei guai, perche' veniva loro detto: «Non diminuite per nulla il numero dei mattoni prescritto giorno per giorno». Esodo 5:20 Poi, come uscivano dal Faraone, incontrarono Mose' e Aaronne, che stavano ad aspettarli, Esodo 5:21 e dissero loro: «L'Eterno volga lo sguardo su di voi e giudichi, poiche' ci avete resi odiosi agli occhi del Faraone e agli occhi dei suoi servi nel mettere nelle loro mani la spada per ucciderci». Esodo 5:22 Allora Mose' torno' dall'Eterno e disse: «Signore, perche' hai messo questo popolo nei guai? Perche' dunque mi hai mandato? Esodo 5:23 Poiche', da quando sono andato dal Faraone, a parlare in tuo nome, egli ha fatto del male a questo popolo e tu non hai affatto liberato il tuo popolo». L'Eterno rinnova la promessa di liberare il suo popolo Esodo 6:1 L'Eterno disse a Mose': «Ora vedrai che cosa faro' al Faraone; poiche' costretto da una mano potente li lascera' andare; si, costretto da una mano potente li caccera' dal suo paese». Esodo 6:2 DIO parlo' quindi a Mose' e gli disse: «Io sono l'Eterno, Esodo 6:3 e sono apparso ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe, come Dio onnipotente; ma non mi ero mai fatto conoscere da loro con il mio nome di Eterno. Esodo 6:4 Ho pure stabilito con loro il mio patto, promettendo di dar loro il paese di Canaan, il paese dove soggiornarono come stranieri. Esodo 6:5 Ho pure udito il lamento dei figli d'Israele che gli Egiziani tengono in schiavitu' e mi sono ricordato del mio patto. Esodo 6:6 Percio' di ai figli d'Israele: "Io sono l'Eterno; vi sottrarro' dai duri lavori imposti su di voi dagli Egiziani, vi liberero' dalla loro schiavitu' e vi riscattero' con braccio steso e con grandi castighi. Esodo 6:7 Vi prendero' per mio popolo, e saro' il vostro DIO; e voi conoscerete che io sono l'Eterno, il vostro DIO, che vi sottrae ai duri lavori impostivi dagli Egiziani. Esodo 6:8 E vi faro' entrare nel paese, che giurai di dare ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe; e ve lo daro' in eredita'. Io sono l'Eterno"». Esodo 6:9 Cosi parlo' Mose' ai figli d'Israele; ma essi non diedero ascolto a Mose', per l'angoscia di spirito e per la dura schiavitu'. Esodo 6:10 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Esodo 6:11 «Va', parla al Faraone, re d'Egitto, perche' lasci uscire i figli d'Israele dal suo paese». Esodo 6:12 Ma Mose' parlo' davanti all'Eterno e disse: «Ecco, i figli d'Israele non mi hanno dato ascolto; come dunque potrebbe Faraone ascoltare me, che sono incirconciso di labbra?». Esodo 6:13 Ma l'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne e comando' loro di andare dai figli d'Israele e dal Faraone re d'Egitto, per far uscire i figli d'Israele dal paese d'Egitto. Genealogia di Mose' e di Aaronne Esodo 6:14 Questi sono i capi delle loro famiglie. I figli di Ruben, il primogenito d'Israele furono: Hanok e Pallu, Hetsron e Karmi. Queste furono le famiglie di Ruben. Esodo 6:15 I figli di Simeone furono: Jemuel, Jamin, Ohad, Jakin, Tsohar e Saul, figlio della Cananea. Queste furono le famiglie di Simeone. Esodo 6:16 Questi sono i nomi dei figli di Levi, secondo le loro generazioni: Ghershom, Kehath e Merari. E gli anni della vita di Levi furono centotrentasette. Esodo 6:17 I figli di Ghershom furono: Libni e Scimei, con le loro famiglie. Esodo 6:18 I figli di Kehath furono: Amram, Jitshar, Hebron e Uzziel. E gli anni della vita di Kehath furono centotrentatre. Esodo 6:19 I figli di Merari furono: Mahli e Musci. Queste furono le famiglie dei Leviti secondo le loro generazioni. Esodo 6:20 Or Amram prese in moglie Jokebeda, sorella di suo padre; ed ella gli partori Aaronne e Mose'. E gli anni della vita di Amram furono centotrentasette. Esodo 6:21 I figli di Itshar furono: Kore, Nefeg e Zicri. Esodo 6:22 I figli di Uziel furono: Mishael, Eltsafan e Sitri. Esodo 6:23 Aaronne prese in moglie Elisceba, figlia di Amminadab, sorella di Nahashon; ed ella gli partori Nadab, Abihu, Eleazar e Ithamar. Esodo 6:24 I figli di Kore furono: Assir, Elkanah e Abiasaf. Queste furono le famiglie di Kore. Esodo 6:25 Eleazar, figlio di Aaronne, prese in moglie una delle figlie di Putiel; ed ella gli partori Fineas. Questi furono i capi dei padri dei Leviti nelle loro famiglie. Esodo 6:26 E questi sono lo stesso Aaronne e Mose', ai quali l'Eterno disse: «Fate uscire i figli d'Israele dal paese d'Egitto, secondo le loro schiere». Esodo 6:27 Essi sono quelli che parlarono al Faraone re d'Egitto per far uscire i figli d'Israele dall'Egitto; essi sono lo stesso Mose' ed Aaronne. Esodo 6:28 Or avvenne nel giorno in cui l'Eterno parlo' a Mose' nel paese d'Egitto, Esodo 6:29 che l'Eterno parlo' a Mose' e disse: «Io sono l'Eterno! Di al Faraone, re d'Egitto, tutto quello che io ti dico». Esodo 6:30 Mose' allora rispose davanti all'Eterno: «Ecco, io sono incirconciso di labbra; come potra' quindi il Faraone ascoltarmi». Dio compira' segni, prodigi e grandi castighi sull'Egitto Esodo 7:1 L'Eterno disse a Mose': «Vedi io ti faccio come dio per il Faraone, e tuo fratello Aaronne sara' il tuo profeta. Esodo 7:2 Tu dirai tutto quello che ti ordinero' e tuo fratello Aaronne parlera' al Faraone perche' lasci partire i figli d'Israele dal suo paese. Esodo 7:3 Ma io induriro' il cuore del Faraone e moltiplichero' i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto. Esodo 7:4 Percio' il Faraone non vi dara' ascolto, e cosi io stendero' la mia mano sull'Egitto e faro' uscire dal paese d'Egitto le mie schiere, il mio popolo, i figli d'Israele, mediante grandi castighi. Esodo 7:5 Gli Egiziani conosceranno allora che io sono l'Eterno, quando distendero' la mia mano sull'Egitto e faro' uscire di mezzo a loro i figli d'Israele». Esodo 7:6 E Mose' e Aaronne fecero cosi; essi fecero esattamente come l'Eterno aveva loro ordinato. Esodo 7:7 Quando parlarono al Faraone, Mose' aveva ottant'anni e Aaronne ottantatre. I maghi d'Egitto imitano i miracoli di Mose' Esodo 7:8 L'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Esodo 7:9 «Quando il Faraone vi parlera' e vi dira': "Fate un prodigio", tu dirai ad Aaronne: "Prendi i tuo bastone e gettalo davanti a Faraone, perche' divenga un serpente"». Esodo 7:10 Mose' ed Aaronne andarono dunque da Faraone e fecero cosi, esattamente come l'Eterno aveva ordinato. Aaronne getto' il suo bastone davanti al Faraone e davanti ai suoi servitori, ed esso divento' un serpente. Esodo 7:11 Allora anche il Faraone chiamo' i savi e gli incantatori; e i maghi d'Egitto con le loro arti occulte fecero anch'essi la stessa cosa. Esodo 7:12 Ognuno di essi getto' i suo bastone, e i bastoni diventarono serpenti; ma il bastone di Aaronne ingoio' i loro bastoni. Esodo 7:13 Ma il cuore del Faraone s'induri ed egli non diede loro ascolto, come l'Eterno aveva detto. Prima piaga: l'acqua cambiata in sangue Esodo 7:14 L'Eterno disse a Mose': «Il cuore del Faraone e' ostinato; Esodo 7:15 egli rifiuta di lasciare andare il popolo. Va' da Faraone domani mattina, quando uscira' per andare verso l'acqua. Ti fermerai ad aspettarlo sulla riva del fiume e prenderai in mano il bastone che e' stato mutato in serpente. Esodo 7:16 gli dirai: "L'Eterno, il DIO degli Ebrei, mi ha mandato da te per dirti: lascia andare il mio popolo perche' mi serva nel deserto; ma ecco, finora tu non hai ascoltato". Esodo 7:17 Cosi dice l'Eterno: "Da questo conoscerai che io sono l'Eterno; ecco, col bastone che ho nella mia mano io percuotero' le acque che sono nel fiume, ed esse saranno cambiate in sangue. Esodo 7:18 E i pesci che sono nel fiume moriranno, e il fiume puzzera', e gli Egiziani avranno schifo a bere l'acqua del fiume"». Esodo 7:19 E l'Eterno disse a Mose': «Di ad Aaronne: "Prendi il tuo bastone e stendi la tua mano sulle acque dell'Egitto, sui loro fiumi, sui loro canali, sui loro stagni e su tutti i loro depositi d'acqua; cosi essi diventeranno sangue. E vi sara' sangue per tutto il paese d'Egitto, tanto nei recipienti di legno che nei recipienti di pietra"». Esodo 7:20 Mose' ed Aaronne Fecero cosi, esattamente come l'Eterno aveva loro ordinato. Cosi egli alzo' il bastone e percosse le acque che erano nel fiume, davanti agli occhi del Faraone e davanti agli occhi dei suoi servitori; e tutte le acque che erano nel fiume furono cambiate in sangue. Esodo 7:21 E i pesci che erano nel fiume morirono; e il fiume divenne puzzolente, si che gli Egiziani non potevano piu' bere l'acqua del fiume. Cosi vi fu sangue per tutto il paese d'Egitto. Esodo 7:22 Ma i maghi d'Egitto fecero la stessa cosa con le loro arti occulte; e il cuore del Faraone si induri ed egli non diede loro ascolto, come l'Eterno aveva detto. Esodo 7:23 Il Faraone quindi si volto' e se ne ando' a casa sua; e non fece caso neppure a questo. Esodo 7:24 E tutti gli Egiziani scavarono nei dintorni del fiume in cerca d'acqua da bere, perche' non potevano bere l'acqua del fiume. Esodo 7:25 Passarono cosi sette giorni, dopo che l'Eterno aveva percosso il fiume. Seconda piaga: le rane Esodo 8:1 Poi l'Eterno disse a Mose': «Va'dal Faraone e digli: "Cosi dice l'Eterno: Lascia andare il mio popolo perche' mi serva. Esodo 8:2 se rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io colpiro' l'intero tuo paese col flagello delle rane. Esodo 8:3 Cosi il fiume brulichera' di rane, ed esse saliranno ed entreranno nella tua casa, nella camera dove dormi, sul tuo letto, nelle case dei tuoi servi e fra il tuo popolo, nei tuoi forni e nelle tue madie. Esodo 8:4 E le rane verranno contro di te, contro il tuo popolo e contro tutti i tuoi servi"». Esodo 8:5 Poi l'Eterno disse a Mose': «Di ad Aaronne: "Stendi la tua mano col tuo bastone sui fiumi, sui canali e sugli stagni e fa' salire le rane sul paese d'Egitto"». Esodo 8:6 Cosi Aaronne stese la sua mano sulle acque d'Egitto, e le rane salirono e coprirono il paese d'Egitto. Esodo 8:7 Ma i maghi fecero la stessa cosa con le loro arti occulte e fecero salire le rane sul paese d'Egitto. Esodo 8:8 Allora il Faraone chiamo' Mose' e Aaronne e disse loro: «Pregate l'Eterno che allontani le rane da me e dal mio popolo, e io lascero' andare il popolo, perche' sacrifichi all'Eterno». Esodo 8:9 Mose' disse al Faraone: «Fammi l'onore di dirmi quando devo intercedere per te, per i tuoi servi e per il tuo popolo, che l'Eterno distrugga le rane intorno a te e alle tue case, e rimangano solo nel fiume». Esodo 8:10 Egli rispose: «Domani». E Mose' disse: «Sara' fatto come tu dici, affinche' tu sappia che non vi e' alcuno come l'Eterno, il nostro DIO. Esodo 8:11 E le rane si allontaneranno da te, dalle tue case, dai tuoi servi e dal tuo popolo; esse rimarranno solamente nel fiume». Esodo 8:12 Mose' ed Aaronne uscirono dal Faraone; e Mose' imploro' l'Eterno riguardo alle rane che aveva mandato contro il Faraone. Esodo 8:13 E l'Eterno fece secondo la parola di Mose', e le rane morirono nelle case, nei cortili e nei campi. Esodo 8:14 Le radunarono quindi a mucchi e il paese divenne maleodorante. Esodo 8:15 Ma quando il Faraone vide che vi era un po' di sollievo, induri il suo cuore e non diede loro ascolto, come l'Eterno aveva detto. Terza piaga: le zanzare Esodo 8:16 L'Eterno disse quindi a Mose': «Di ad Aaronne: "Stendi il tuo bastone e percuoti la polvere della terra, ed essa diventera' zanzare per tutto il paese d'Egitto"». Esodo 8:17 Ed essi fecero cosi, Aaronne stese la sua mano col suo bastone, percosse la polvere della terra e vi furono zanzare sugli uomini e sugli animali; tutta la polvere della terra divento' zanzare in tutto il paese d'Egitto. Esodo 8:18 Ora i maghi cercarono di fare lo stesso con le loro arti occulte per produrre le zanzare, ma non poterono. Le zanzare furono dunque sugli uomini e sugli animali. Esodo 8:19 Allora i maghi dissero al Faraone: «Questo e' il dito di DIO». Ma il cuore del Faraone si induri ed egli non diede loro ascolto, come l'Eterno aveva loro detto. Quarta piaga: sciami di mosche Esodo 8:20 Poi l'Eterno disse a Mose': «Alzati di buon mattino e presentati al Faraone, come egli esce per andare verso l'acqua; e digli: "Cosi dice l'Eterno: Lascia il mio popolo, perche' mi possa servire. Esodo 8:21 Ma se non lasci andare il mio popolo ecco io mandero' su di te, sui tuoi servi, sul tuo popolo e nelle tue case sciami di mosche; le case degli Egiziani saranno piene di sciami di mosche, e cosi sara' la terra su cui stanno. Esodo 8:22 Ma in quel giorno io separero' il paese di Goscen, dove abita il mio popolo; e li non ci saranno sciami di mosche, affinche' tu sappia che io sono l'Eterno in mezzo al paese. Esodo 8:23 Io faro' una distinzione fra il mio popolo e il tuo popolo. Domani avverra' questo miracolo"». Esodo 8:24 E l'Eterno fece cosi; vennero folti sciami di mosche in casa del Faraone e nelle case dei suoi servi, e in tutto il paese d'Egitto la terra fu devastata dagli sciami di mosche. Esodo 8:25 Allora il Faraone chiamo' Mose' ed Aaronne e disse: «Andate, sacrificate al vostro DIO nel paese». Esodo 8:26 Ma Mose' rispose: «Non si puo' fare questo, poiche' faremmo all'Eterno, il nostro DIO, sacrifici che sono un abominio per gli Egiziani. Ecco, facendo sotto i loro occhi dei sacrifici che sono un abominio per gli Egiziani non ci lapideranno? Esodo 8:27 Andremo nel deserto per un cammino di tre giorni e sacrificheremo all'Eterno, il nostro DIO, come egli ci ordinera'». Esodo 8:28 Il Faraone disse: «Io vi lascero' andare perche' sacrifichiate all'Eterno, il vostro DIO, nel deserto; soltanto, non andate troppo lontano; pregate per me» Esodo 8:29 Mose' disse: «Ecco, io esco da te e preghero' l'Eterno e domani gli sciami di mosche si allontaneranno dal Faraone, dai suoi servi e dal suo popolo; basta pero' che il Faraone non ci prenda piu' in giro, impedendo al popolo di andare a sacrificare all'Eterno». Esodo 8:30 Mose' usci quindi dalla presenza del Faraone e prego' l'Eterno. Esodo 8:31 E l'Eterno fece secondo la parola di Mose' e allontano' gli sciami di mosche da Faraone, dai suoi servi e dal suo popolo; non ne rimase neppure una. Esodo 8:32 Ma anche questa volta il Faraone induri il suo cuore e non lascio' andare il popolo. Quinta piaga: morte del bestiame Esodo 9:1 Allora l'Eterno disse a Mose': «Va' da Faraone e digli: "Cosi dice l'Eterno, il DIO degli Ebrei: lascia andare il mio popolo, perche' mi possa servire. Esodo 9:2 Ma se rifiuti di lasciarlo andare e lo trattieni ancora, Esodo 9:3 ecco, la mano dell'Eterno sara' sul tuo bestiame che e' nei campi, sui cavalli, sugli asini, sui cammelli, sulle mandrie e sulle greggi, e vi sara' una grande calamita'. Esodo 9:4 Ma l'Eterno fara' una distinzione fra il bestiame d'Israele ed il bestiame d'Egitto; cosi nulla morira' di tutto quello che appartiene ai figli d'Israele"». Esodo 9:5 Quindi l'Eterno fisso' un tempo, dicendo: «Domani l'Eterno fara' questo nel paese». Esodo 9:6 E l'Eterno fece questo il giorno seguente, e tutto il bestiame d'Egitto mori; ma del bestiame dei figli d'Israele non ne mori neppure un capo. Esodo 9:7 Il Faraone mando' a vedere, ed ecco che neppure un capo del bestiame degli Israeliti era morto, Ma il cuore del Faraone si induri, ed egli non lascio' andare il popolo. Sesta piaga: le ulceri Esodo 9:8 Poi l'Eterno disse a Mose' e ad Aaronne: «Prendete delle manciate di cenere di fornace, e la sparga Mose' verso il cielo sotto gli occhi del Faraone. Esodo 9:9 Essa diventera' una polvere minuta su tutto il paese d'Egitto, e causera' delle ulceri che produrranno pustole sulle persone e sugli animali per tutto il paese d'Egitto». Esodo 9:10 Allora essi presero della cenere di fornace e si presentarono davanti al Faraone; e Mose' la sparse verso il cielo, ed essa causo' delle ulceri che produssero pustole sulle persone e sugli animali. Esodo 9:11 E i maghi non poterono stare davanti a Mose' a motivo delle ulceri, perche' i maghi e tutti gli Egiziani erano stati colpiti da ulceri. Esodo 9:12 Ma l'Eterno induri il cuore del Faraone, ed egli non diede loro ascolto, come l'Eterno aveva detto a Mose'. Settima piaga: la grandine Esodo 9:13 Poi l'Eterno disse a Mose': «Levati al mattino presto, presentati davanti al Faraone e digli: "Cosi dice l'Eterno, il DIO degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, perche' mi possa servire. Esodo 9:14 Poiche' questa volta mandero' tutte le mie piaghe proprio su di te, sui tuoi servi e sul tuo popolo, affinche' tu conosca che non c'e' nessuno simile a me su tutta la terra. Esodo 9:15 Infatti se io ora avessi steso la mia mano e avessi percosso di peste te e il tuo popolo, tu saresti stato cancellato dalla terra. Esodo 9:16 Ma, proprio per questa ragione, ti ho risparmiato, per mostrarti la mia potenza e perche' il mio nome sia proclamato su tutta la terra. Esodo 9:17 E tu ti opponi ancora al mio popolo per non lasciarlo andare? Esodo 9:18 Ecco, domani verso quest'ora, io faro' cadere una grandine cosi forte, quale non ce ne fu in Egitto dal giorno della sua fondazione fino ad ora. Esodo 9:19 E adesso manda a far mettere al sicuro il tuo bestiame e tutto quello che hai per i campi. Perche' tutti gli uomini ed animali, che si trovano nei campi e non sono stati portati in casa, saranno colpiti dalla grandine e moriranno"». Esodo 9:20 Fra i servi del Faraone, coloro che temettero la parola dell'Eterno fecero rifugiare nelle case i loro servi e il loro bestiame; Esodo 9:21 ma coloro che non fecero conto della parola dell'Eterno lasciarono i loro servi e il loro bestiame nei campi. Esodo 9:22 Allora l'Eterno disse a Mose': «Stendi la tua mano verso il cielo, perche' cada grandine in tutto il paese d'Egitto, sulla gente, sugli animali e sopra ogni sorta di vegetazione dei campi nel paese d'Egitto». Esodo 9:23 E Mose' stese il suo bastone verso il cielo; e l'Eterno mando' tuoni e grandine, e il fuoco cadde saettando sulla terra; e l'Eterno fece piovere grandine sul paese d'Egitto. Esodo 9:24 Cosi ci fu grandine e fuoco guizzante misto a grandine; e fu cosi forte, quale non ce n'era stata in tutto il paese d'Egitto, da quando era diventato nazione. Esodo 9:25 E la grandine percosse in tutto il paese d'Egitto tutto quello che era nei campi, tanto uomini che animali; e la grandine percosse ogni sorta di vegetazione dei campi e fece a pezzi ogni albero della campagna. Esodo 9:26 Solamente nel paese di Goscen, dov'erano i figli d'Israele non cadde grandine. Esodo 9:27 Allora il Faraone mando' a chiamare Mose' ed Aaronne e disse loro: «Questa volta io ho peccato; l'Eterno e' giusto, mentre io e il mio popolo siamo malvagi. Esodo 9:28 Pregate l'Eterno perche' cessino i tuoni di DIO e la grandine; io vi lascero' andare e non dovrete piu' rimanere». Esodo 9:29 Mose' gli disse: «Come saro' uscito dalla citta', protendero' le mie mani all'Eterno; i tuoni cesseranno e non ci sara' piu' grandine, affinche' tu sappia che la terra appartiene all'Eterno. Esodo 9:30 Ma quanto a te e ai tuoi servi, io so che non temerete ancora l'Eterno DIO». Esodo 9:31 Ora il lino e l'orzo furono colpiti, perche' l'orzo era in spiga e il lino in fiore; Esodo 9:32 ma il grano e il farro non furono colpiti, perche' sono tardivi. Esodo 9:33 Mose' dunque, lasciato i Faraone, usci dalla citta' e protese le mani all'Eterno; allora i tuoni e la grandine cessarono e non cadde piu' pioggia sulla terra. Esodo 9:34 Quando il Faraone vide che la pioggia, la grandine e i tuoni erano cessati, continuo' a peccare e induri il suo cuore, lui e i suoi servi. Esodo 9:35 Cosi il cuore del Faraone s'induri ed egli non lascio' andare i figli d'Israele, come l'Eterno aveva detto per mezzo di Mose'. Ottava piaga: le locuste Esodo 10:1 Poi l'Eterno disse a Mose': «Va' da Faraone; poiche' io ho indurito il suo cuore e il cuore dei suoi servi, perche' possa mostrare questi miei segni in mezzo a loro, Esodo 10:2 e affinche' tu possa raccontare ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli le grandi cose che ho fatto, prendendomi gioco degli Egiziani, e i miei segni che ho fatto in mezzo a loro, perche' sappiate che io sono l'Eterno». Esodo 10:3 Mose' ed Aaronne andarono dunque dal Faraone e gli dissero: «Cosi dice l'Eterno, il DIO degli Ebrei: "Fino a quando ti rifiuterai di umiliarti davanti a me? Lascia andare il mio popolo perche' mi possa servire. Esodo 10:4 Poiche' se ti rifiuti di lasciare andare il mio popolo, ecco domani faro' venire delle locuste nel tuo territorio. Esodo 10:5 Esse copriranno la faccia della terra, cosi che nessuno potra' vedere i suolo; ed esse divoreranno anche cio' che e' rimasto, quello che vi e' stato lasciato dalla grandine, e divoreranno ogni albero che cresce per voi nei campi. Esodo 10:6 E riempiranno le tue case, le case di tutti i tuoi servi e le case di tutti gli Egiziani, qualcosa che ne' i tuoi padri ne' i padri dei tuoi padri videro mai, dal giorno che furono sulla terra fino a questo giorno"». Detto questo volto' le spalle e usci dalla presenza del Faraone. Esodo 10:7 Poi i servi del Faraone gli dissero: «Fino a quando quest'uomo sara' un laccio per noi? Lascia andare questa gente, perche' possa servire l'Eterno, il suo DIO! Non hai ancora capito che l'Egitto e' rovinato?». Esodo 10:8 Cosi Mose' ed Aaronne furono riportati dal Faraone; ed egli disse loro: «Andate, servite l'Eterno, il vostro DIO. Ma chi sono quelli che andranno?». Mose' disse: Esodo 10:9 «Noi andremo coi nostri fanciulli e coi nostri vecchi, coi nostri figli e con le nostre figlie; andremo con le nostre greggi e coi nostri armenti, perche' dobbiamo celebrare una festa all'Eterno». Esodo 10:10 Il Faraone disse loro: «Possa l'Eterno essere con voi, quando io lascero' andare voi e i vostri bambini! Ma state attenti a non avere delle cattive intenzioni! Esodo 10:11 No, no! Andate voi, uomini, a servire l'Eterno; poiche' questo e' quel che cercate». E furono cacciati via dalla presenza del Faraone. Esodo 10:12 Allora l'Eterno disse a Mose': «Stendi la tua mano sul paese d'Egitto per le locuste, perche' salgano a coprire il paese d'Egitto e divorino tutta la vegetazione del paese, tutto quello che la grandine ha lasciato». Esodo 10:13 Allora Mose' stese il suo bastone sul paese d'Egitto; e l'Eterno fece levare un vento orientale sul paese tutto quel giorno e tutta la notte; come venne la mattina, il vento orientale porto' le locuste. Esodo 10:14 E le locuste salirono su tutto il paese d'Egitto e si posarono su tutto il territorio d'Egitto in gran quantita'. Non c'era mai stato un simile flagello di locuste prima e non ce ne sara' piu' un altro. Esodo 10:15 Esse coprirono la faccia di tutto il paese, tanto da oscurare la terra; e divorarono tutta la vegetazione del paese e tutti i frutti degli alberi che la grandine aveva lasciato; e non rimase piu' nulla di verde sugli alberi e sugli arbusti della campagna, per tutto il paese d'Egitto. Esodo 10:16 Allora il Faraone chiamo' in fretta Mose' e Aaronne e disse: «Io ho peccato contro l'Eterno, il vostro DIO, e contro voi. Esodo 10:17 Ma ora ti prego, perdona il mio peccato ancora una volta; e supplicate l'Eterno, il vostro DIO, perche' soltanto allontani da me questo flagello mortale». Esodo 10:18 E Mose' usci dal Faraone, e prego' l'Eterno. Esodo 10:19 Quindi l'Eterno fece alzare un vento contrario, un vento di ponente molto forte, che porto' via le locuste e le precipito' nel Mar Rosso. Non rimase piu' neppure una locusta in tutto il territorio d'Egitto. Esodo 10:20 Ma l'Eterno induri il cuore del Faraone ed egli non lascio' andare i figli d'Israele. Nona piaga: le tenebre Esodo 10:21 Allora l'Eterno disse a Mose': «Stendi la tua mano verso il cielo, perche' vi siano tenebre nel paese d'Egitto, delle tenebre che si possano palpare». Esodo 10:22 E Mose' stese a sua mano verso il cielo, e vi furono dense tenebre in tutto il paese d'Egitto per tre giorni. Esodo 10:23 Uno non vedeva l'altro e nessuno si mosse da dove si trovava per tre giorni; ma per tutti i figli d'Israele c'era luce nelle loro dimore. Esodo 10:24 Allora il Faraone chiamo' Mose' e disse: «Andate, servite l'Eterno, rimangano soltanto le vostre greggi e i vostri armenti; anche i vostri bambini potranno andare con voi». Esodo 10:25 Mose' disse: «Tu ci devi anche permettere di prendere dei sacrifici e degli olocausti, perche' li possiamo offrire all'Eterno, il nostro DIO. Esodo 10:26 Anche il nostro bestiame verra' con noi; non ne lasceremo qui neppure un'unghia, poiche' da esso dobbiamo prendere alcuni capi per servire l'Eterno, i nostro DIO; e non sappiamo con che cosa dovremo servire l'Eterno, finche' saremo giunti laggiu'». Esodo 10:27 Ma l'Eterno induri il cuore del Faraone ed egli non volle lasciarli andare. Esodo 10:28 Allora il Faraone disse a Mose': «Vattene via da me! Guardati bene da comparire ancora alla mia presenza, perche' il giorno che comparirai alla mia presenza morirai!». Esodo 10:29 Mose' rispose: «Hai detto bene; io non compariro' piu' alla tua presenza». Annunzio della decima piaga al Faraone Esodo 11:1 Poi l'Eterno disse a Mose': «Io faro' venire ancora una piaga sul Faraone e sull'Egitto; dopo questa egli vi lascera' partire di qui. Quando vi lascera' partire, egli vi caccera' definitivamente da qui. Esodo 11:2 Ora parla al popolo di modo che ogni uomo chieda al suo vicino e ogni donna alla sua vicina degli oggetti d'argento e degli oggetti d'oro». Esodo 11:3 E l'Eterno fece entrare il popolo nelle grazie agli occhi degli Egiziani; anche l'uomo Mose' era tenuto in grande considerazione nel paese d'Egitto, agli occhi dei servi del Faraone e agli occhi del popolo. Esodo 11:4 Poi Mose' disse: «Cosi dice l'Eterno: "Verso mezzanotte, io passero' in mezzo all'Egitto; Esodo 11:5 e ogni primogenito nel paese d'Egitto morira', dal primogenito del Faraone che siede sul suo trono, al primogenito della serva che sta dietro la macina, e ogni primogenito del bestiame. Esodo 11:6 Allora in tutto il paese d'Egitto vi sara' un grande grido, quale non ci fu mai prima, ne' mai piu' ci sara'. Esodo 11:7 Ma contro nessuno dei figli d'Israele, siano essi uomini o animali, neppure un cane muovera' la lingua, affinche' sappiate che l'Eterno fa distinzione fra gli Egiziani e Israele. Esodo 11:8 E tutti questi tuoi servi scenderanno da me e si inchineranno davanti a me, dicendo: "Parti, tu e tutto il popolo che e' al tuo seguito!". Dopo questo, io partiro'"». E Mose' usci dalla presenza del Faraone, acceso d'ira. Esodo 11:9 Poi l'Eterno disse a Mose': «Il Faraone non vi dara' ascolto, affinche' i miei prodigi si moltiplichino nel paese d'Egitto». Esodo 11:10 E Mose' ed Aaronne fecero tutti questi prodigi davanti al Faraone; ma l'Eterno induri il cuore del Faraone ed egli non lascio' uscire i figli d'Israele dal suo paese. Istruzioni per la Pasqua Esodo 12:1 L'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne nel paese d'Egitto dicendo: Esodo 12:2 «Questo mese sara' per voi il mese piu' importante, sara' per voi il primo dei mesi dell'anno. Esodo 12:3 Parlate a tutta l'assemblea d'Israele e dite: "Il decimo giorno di questo mese, ogni uomo prenda per se stesso un agnello, secondo la grandezza della famiglia del padre, un agnello per casa. Esodo 12:4 Se poi la casa e' troppo piccola per un agnello, ne prenda uno in comune col piu' vicino di casa, tenendo conto del numero delle persone; voi determinerete la quantita' dell'agnello necessario, in base a cio' che ognuno puo' mangiare. Esodo 12:5 Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, dell'anno; potrete prendere un agnello o un capretto. Esodo 12:6 Lo conserverete fino al quattordicesimo giorno di questo mese, e tutta l'assemblea del popolo d'Israele lo uccidera' sull'imbrunire. Esodo 12:7 Prenderanno quindi del sangue e lo metteranno sui due stipiti e sull'architrave delle case dove lo mangeranno. Esodo 12:8 Ne mangeranno la carne arrostita al fuoco, quella stessa notte, la mangeranno con pane senza lievito e erbe amare. Esodo 12:9 Non ne mangerete niente di crudo o di lessato nell'acqua, ma sia arrostito al fuoco con la testa, le gambe e le interiora. Esodo 12:10 Non ne lascerete alcun avanzo fino al mattino; e quel che sara' rimasto fino al mattino, lo brucerete col fuoco. Esodo 12:11 Lo mangerete in questa maniera: coi vostri lombi cinti, coi vostri sandali ai piedi e col vostro bastone in mano; lo mangerete in fretta: e' la Pasqua dell'Eterno. Esodo 12:12 In quella notte io passero' per il paese d'Egitto e colpiro' ogni primogenito nel paese d'Egitto, tanto uomo che bestia, e faro' giustizia di tutti gli de'i d'Egitto. Io sono l'Eterno. Esodo 12:13 E il sangue sara' un segno per voi sulle case dove siete; quando io vedro' il sangue passero' oltre e non vi sara' piaga su di voi per distruggervi, quando colpiro' il paese d'Egitto. Esodo 12:14 Quel giorno sara' per voi un giorno da ricordare e lo celebrerete come una festa all'Eterno; lo celebrerete d'eta' in eta' come una legge perpetua. Esodo 12:15 Per sette giorni mangerete pani azzimi. Nel primo giorno provvederete a muovere ogni lievito dalle vostre case, poiche' chiunque mangera' pane lievitato, dal primo al settimo giorno, sara' reciso da Israele. Esodo 12:16 Nel primo giorno avrete una santa convocazione, e una santa convocazione anche il settimo giorno. Non si faccia alcun lavoro in quei giorni; si prepari soltanto cio' che ognuno deve mangiare, e non altro. Esodo 12:17 Osserverete dunque la festa degli azzimi, poiche' proprio in questo giorno ho fatto uscire le vostre schiere dal paese d'Egitto; osserverete dunque questo giorno d'eta' in eta', come legge perpetua. Esodo 12:18 Nel primo mese, dal quattordicesimo giorno del mese, alla sera, fino al ventunesimo giorno, alla sera, mangerete pani azzimi. Esodo 12:19 Per sette giorni non si trovi lievito nelle vostre case, perche' chiunque mangera' qualcosa di lievitato, quel tale sara' reciso dall'assemblea d'Israele, sia egli forestiero o nativo del paese. Esodo 12:20 Non mangerete nulla di lievitato; in tutte le vostre dimore mangerete pani azzimi"». Esodo 12:21 Mose' dunque chiamo' tutti gli anziani d'Israele e disse loro: «andate e prendete degli agnelli per voi e per le vostre famiglie, e immolate la Pasqua. Esodo 12:22 Poi prenderete un mazzetto d'issopo, lo intingerete nel sangue che e' nel catino, e con il sangue che e' nel catino spruzzerete l'architrave e i due stipiti delle porte; e nessuno di voi uscira' dalla porta di casa sua fino al mattino. Esodo 12:23 Poiche' l'Eterno passera' per colpire gli Egiziani; quando pero' vedra' il sangue sull'architrave e sui due stipiti, l'Eterno passera' oltre la porta e non permettera' al distruttore di entrare nelle vostre case per colpirvi. Esodo 12:24 Osservate dunque questo come una prescrizione perpetua per voi e per i vostri figli. Esodo 12:25 Quando sarete entrati nel paese che l'Eterno vi dara', come egli ha detto, osserverete questo rito. Esodo 12:26 Quando i vostri figli vi chiederanno "Che significa per voi questo rito?", Esodo 12:27 risponderete: "Questo e' il sacrificio della Pasqua dell'Eterno, che passo' oltre le case dei figli d'Israele in Egitto, quando colpi gli Egiziani e risparmio' le nostre case"». E il popolo si inchino' e adoro'. Esodo 12:28 Allora i figli d'Israele andarono e fecero cosi; essi fecero come l'Eterno aveva ordinato a Mose' e ad Aaronne. Decima piaga: la morte dei primogeniti Esodo 12:29 Percio' avvenne che a mezzanotte l'Eterno colpi tutti i primogeniti nel paese di Egitto, dal primogenito del Faraone che sedeva sul suo trono, al primogenito del prigioniero che era in carcere, e tutti i primogeniti del bestiame. Esodo 12:30 Cosi il Faraone si alzo' di notte, lui con tutti i suoi servi e tutti gli Egiziani; e vi fu un grande grido in Egitto, perche' non c'era casa dove non vi fosse un morto. Esodo 12:31 Allora egli chiamo' Mose' ed Aaronne di notte e disse: «Alzatevi e partite di mezzo al mio popolo, voi e i figli d'Israele; e andate a servire l'Eterno, come avete detto. Esodo 12:32 Prendete le vostre greggi e i vostri armenti, come avete detto, e andate; e benedite anche me!». Esodo 12:33 E gli Egiziani sollecitavano il popolo per affrettarne la partenza dal paese, perche' dicevano: «Moriremo tutti quanti». Esodo 12:34 Il popolo porto' via la sua pasta prima che fosse lievitata; avvolse le sue madie nei suoi vestiti e se le mise sulle spalle. Esodo 12:35 Or i figli d'Israele fecero come aveva detto Mose' e chiesero agli Egiziani degli oggetti d'argento, degli oggetti d'oro e dei vestiti; Esodo 12:36 e l'Eterno fece entrare i popolo nelle grazie agli occhi degli Egiziani, che diedero loro quel che chiedevano, cosi spogliarono gli Egiziani. Partenza del popolo d'Israele dall'Egitto Esodo 12:37 I figli d'Israele partirono da Ramses per Sukkoth, in numero di circa seicentomila uomini a piedi, senza contare i fanciulli. Esodo 12:38 E con loro sali pure un gran miscuglio di gente, assieme a greggi ed armenti, una grande quantita' di bestiame. Esodo 12:39 fecero cuocere la pasta che avevano portata dall'Egitto, facendone delle focacce azzime; la pasta infatti non era lievitata, perche' essi furono cacciati dall'Egitto e non poterono attardarsi, ne' poterono prepararsi provviste per il viaggio. Esodo 12:40 Or il tempo che i figli d'Israele trascorsero in Egitto fu di quattrocentotrent'anni. Esodo 12:41 Alla fine dei quattrocentotrent'anni, proprio in quel giorno, avvenne che tutte le schiere dell'Eterno uscirono dal paese dell'Egitto. Esodo 12:42 Questa e' una notte da celebrarsi in onore dell'Eterno, perche' egli li fece uscire dal paese d'Egitto; questa notte sara' una solenne celebrazione all'Eterno, per tutti i figli d'Israele di generazione in generazione. Prescrizioni per la Pasqua Esodo 12:43 Quindi l'Eterno disse a Mose' e ad Aaronne: «Questa e' la prescrizione della Pasqua: nessuno straniero ne mangera'; Esodo 12:44 ma qualunque schiavo, comprato con denaro, dopo averlo circonciso, potra' mangiarne. Esodo 12:45 L'avventizio e il mercenario non ne mangeranno. Esodo 12:46 L'agnello si mangera' in una sola casa; non porterete nulla della sua carne fuori di casa e non ne spezzerete alcun osso. Esodo 12:47 Tutta l'assemblea d'Israele la celebrera'. Esodo 12:48 E quando uno straniero risiedera' con te e vorra' fare la Pasqua in onore dell'Eterno, siano circoncisi prima tutti i maschi della sua famiglia e poi si avvicini pure a celebrare, egli sara' come un nativo del paese; ma nessun incirconciso ne mangera'. Esodo 12:49 Vi sara' un'unica legge per i nativo del paese e per lo straniero che risiede tra di voi». Esodo 12:50 Tutti i figli d'Israele fecero cosi; essi fecero esattamente come l'Eterno aveva ordinato a Mose' e ad Aaronne. Esodo 12:51 Cosi avvenne che proprio in quel giorno l'Eterno fece uscire i figli d'Israele dal paese d'Egitto, secondo le loro schiere. Legge relativa alla consacrazione dei primogenii Esodo 13:1 L'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Esodo 13:2 «Consacrami ogni primogenito, quello che apre il grembo tra i figli d'Israele, tanto di uomini che di animali; esso mi appartiene». Esodo 13:3 Quindi Mose' disse a popolo: «Ricordatevi di questo giorno, nel quale siete usciti dall'Egitto, dalla casa di schiavitu'; poiche' l'Eterno vi ha fatto uscire da questo luogo con mano potente; non si mangera' pane lievitato. Esodo 13:4 Voi uscite oggi, nel mese di Abib. Esodo 13:5 Quando dunque l'Eterno ti avra' fatto entrare nel paese dei Cananei, degli Hittei, degli Amorei, degli Hivvei e dei Gebusei che ha giurato ai tuoi padri di darti, paese dove scorre latte e miele, osserverai questo rito in questo mese. Esodo 13:6 Per sette giorni mangerai pane senza lievito; e il settimo giorno si fara' una festa all'Eterno. Esodo 13:7 Si mangera' pane senza lievito per sette giorni; e non si vedra' pane lievitato presso di te, ne' si vedra' lievito presso di te, entro tutti i tuoi confini. Esodo 13:8 In quel giorno tu spiegherai la cosa a tuo figlio, dicendo: "Si fa cosi, a motivo di quello che l'Eterno fece per me quando uscii dall'Egitto". Esodo 13:9 E sara' per te come un segno sulla tua mano e come un ricordo fra i tuoi occhi, affinche' la legge dell'Eterno sia nella tua bocca; poiche' l'Eterno ti ha fatto uscire dall'Egitto con mano potente. Esodo 13:10 Osserva dunque questa prescrizione nel tempo stabilito, di anno in anno. Esodo 13:11 Quando l'Eterno ti avra' fatto entrare nel paese dei Cananei, come giuro' a te e ai tuoi padri, e te lo avra' dato, Esodo 13:12 consacrerai all'Eterno tutti quelli che aprono il grembo e ogni primo parto del bestiame che ti appartiene: i maschi apparterranno all'Eterno. Esodo 13:13 Ma riscatterai ogni primo parto dell'asino con un agnello; se pero' non lo vuoi riscattare, gli spezzerai il collo; cosi riscatterai ogni primogenito dell'uomo fra i tuoi figli. Esodo 13:14 Quando in avvenire tuo figlio ti interroghera' dicendo: "Che significa questo?", gli risponderai: "L'Eterno ci fece uscire dall'Egitto, dalla casa di schiavitu', con mano potente; Esodo 13:15 e avvenne che, quando il Faraone si ostino' a non lasciarci andare, l'Eterno uccise tutti i primogeniti ne paese d'Egitto tanto i primogeniti degli uomini che i primogeniti degli animali. Per questo io sacrifico all'Eterno tutti i maschi che aprono il grembo, ma riscatto ogni primogenito dei miei figli". Esodo 13:16 Cio' sara' come un segno sulla tua mano e come un frontale fra i tuoi occhi, poiche' l'Eterno ci ha fatto uscire dall'Egitto con mano potente». Dio guida Israele con la colonna di nuvola e con la colonna di fuoco Esodo 13:17 Quando il Faraone lascio' andare il popolo DIO non lo condusse per la via del paese dei Filistei, benche' fosse la piu' breve poiche' DIO disse: «Perche' il popolo non si penta quando vedra' la guerra e non ritorni in Egitto». Esodo 13:18 Ma DIO fece fare al popolo un giro, per la via del deserto, verso il Mar Rosso. E i figli d'Israele salirono armati dal paese d'Egitto. Esodo 13:19 Mose' prese con se' le ossa di Giuseppe, perche' questi aveva espressamente fatto giurare i figli d'Israele, dicendo: «Certamente DIO vi visitera'; allora trasportate di qui le mie ossa con voi». Esodo 13:20 Cosi essi partirono da Sukkoth e si accamparono a Etham, ai margini del deserto. Esodo 13:21 E l'Eterno andava davanti a loro, di giorno in una colonna di nuvola per guidarli nella via, e di notte in una colonna di Fuoco per Far loro luce, affinche' potessero camminare giorno e notte. Esodo 13:22 La colonna di nuvola non si ritirava mai davanti al popolo di giorno, ne' la colonna di fuoco di notte. Il Faraone insegue gli Israeliti Esodo 14:1 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Esodo 14:2 «Di ai figli d'Israele che tornino indietro e si accampino di fronte a Pi-Hahiroth, fra Migdol e i mare, di fronte a Baal-Tsefon; accampatevi davanti a quel luogo presso il mare. Esodo 14:3 Il Faraone dira' allora dei figli d'Israele: "Essi stanno vagando smarriti nel paese; il deserto li tiene rinchiusi". Esodo 14:4 E io induriro' il cuore del Faraone, ed egli li inseguira'; ma io trarro' gloria dal Faraone e da tutto il suo esercito, e gli Egiziani sapranno che io sono l'Eterno». Ed essi fecero cosi. Esodo 14:5 Fu quindi riferito al re d'Egitto che il popolo era fuggito; e il cuore del Faraone e dei suoi servi muto' nei confronti del popolo, e dissero: «Che abbiamo fatto a lasciare andare Israele dal nostro servizio?». Esodo 14:6 Cosi il Faraone fece preparare il suo carro e prese con se' il suo popolo. Esodo 14:7 Prese anche seicento carri scelti e tutti i carri d'Egitto, con dei guerrieri su ognuno di essi. Esodo 14:8 E l'Eterno induri il cuore del Faraone, re d'Egitto, ed egli insegui i figli d'Israele, che uscivano pieni di baldanza. Esodo 14:9 Gli Egiziani li inseguirono; e tutti i cavalli, i carri del Faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito li raggiunsero quando erano accampati presso il mare, vicino a Pi-Hahiroth, di fronte a Baal-Tsefon. Esodo 14:10 Mentre il Faraone si avvicinava, i figli d'Israele alzarono gli occhi; ed ecco, gli Egiziani marciavano dietro loro, per cui ebbero una gran paura; e i figli d'Israele gridarono all'Eterno, Esodo 14:11 e dissero a Mose': «e' perche' non c'erano tombe in Egitto, che ci hai condotti a morire nel deserto? Perche' hai fatto questo con noi, di farci uscire dall'Egitto? Esodo 14:12 Non era forse questo che ti parlavamo in Egitto, dicendoti: "lasciaci stare, cosi potremo servire gli Egiziani"? Poiche' sarebbe stato meglio per noi servire gli Egiziani che morire nel deserto». Esodo 14:13 Ma Mose' disse al popolo: «Non temete, state fermi e vedrete la liberazione dell'Eterno, che egli compira' oggi per voi; poiche' gli Egiziani che oggi vedete, non li vedrete mai piu'. Esodo 14:14 L'Eterno combattera' per voi, e voi ve ne starete tranquilli». Esodo 14:15 Quindi l'Eterno disse a Mose': «Perche' gridi a me? Di ai figli d'Israele di andare avanti. Esodo 14:16 E tu alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare e dividilo, affinche' i figli d'Israele possano passare in mezzo al mare all'asciutto. Esodo 14:17 Quanto a me, io induriro' il cuore degli Egiziani, ed essi l'inseguiranno. Cosi io trarro' gloria dal Faraone, da tutto il suo esercito, dai suoi carri e dai suoi cavalieri. Esodo 14:18 E gli Egiziani sapranno che io sono l'Eterno, quando trarro' gloria dal Faraone, dai suoi carri e dai suoi cavalieri». Esodo 14:19 Allora l'Angelo di DIO, che camminava davanti all'accampamento d'Israele, si sposto' e ando' a mettersi dietro loro; anche la colonna di nuvola si mosse dal davanti e ando' a mettersi dietro a loro. Esodo 14:20 Ando' cosi a mettersi tra l'accampamento dell'Egitto e l'accampamento d'Israele; e la nube produceva tenebre per gli uni, mentre faceva luce agli altri di notte. Cosi per tutta la notte l'uno non si avvicino' all'altro. Passaggio del Mar Rosso Esodo 14:21 Allora Mose' stese la sua mano sul mare; e l'Eterno fece ritirare il mare con un forte vento orientale tutta quella notte e cambio' il mare in terra asciutta; e le acque si divisero. Esodo 14:22 Cosi i figli d'Israele entrarono in mezzo al mare all'asciutto; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra. Esodo 14:23 E gli Egiziani li inseguirono; e tutti i cavalli del Faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro a loro in mezzo al mare. Esodo 14:24 Verso la vigilia del mattino avvenne che l'Eterno guardo' sull'accampamento degli Egiziani dalla colonna di fuoco e dalla nuvola, e lo mise in rotta. Esodo 14:25 Egli fece staccare le ruote dei loro carri e rese la loro avanzata difficile. Cosi gli Egiziani dissero: «Fuggiamo davanti a Israele, perche' l'Eterno combatte per loro contro gli Egiziani». Esodo 14:26 Quindi l'Eterno disse a Mose': «Stendi la tua mano sul mare, perche' le acque ritornino sugli Egiziani, sui loro carri e sui loro cavalieri». Esodo 14:27 Mose' allora stese la sua mano sul mare; cosi sul far del mattino, il mare ritorno' al suo posto consueto; gli Egiziani fuggirono di fronte ad esso; e l'Eterno travolse gli Egiziani in mezzo al mare. Esodo 14:28 Le acque tornarono e coprirono i carri, i cavalieri e tutto l'esercito del Faraone che erano entrati nel mare per inseguire gli Israeliti; e non ne scampo' neppure uno di loro. Esodo 14:29 Ma i figli d'Israele camminarono all'asciutto in mezzo al mare, e le acque furono per loro come un muro, alla loro destra e alla loro sinistra. Esodo 14:30 Cosi, in quel giorno, l'Eterno salvo' Israele dalla mano degli Egiziani, e Israele vide sul lido del mare gli Egiziani morti. Esodo 14:31 Israele vide la grande potenza che l'Eterno aveva mostrato contro gli Egiziani, e il popolo temette l'Eterno e credette nell'Eterno e in Mose' suo servo. Canto trionfale di Mose' e degli Israeliti Esodo 15:1 Allora Mose' e i figli d'Israele cantarono questo cantico all'Eterno e parlarono dicendo: «Io cantero' all'Eterno, perche' si e' grandemente esaltato; ha precipitato in mare cavallo e cavaliere. Esodo 15:2 L'Eterno e' la mia forza e il mio cantico, ed e' stato la mia salvezza. Questo e' il mio Dio, io lo glorifichero'; e' il DIO di mio padre io lo esaltero'. Esodo 15:3 L'Eterno e' un guerriero, il suo nome e' l'Eterno. Esodo 15:4 Egli ha gettato in mare i carri del Faraone e il suo esercito, e i suoi migliori guerrieri sono stati sommersi nel Mar Rosso. Esodo 15:5 Gli abissi li coprono; sono andati a fondo come una pietra. Esodo 15:6 La tua destra, o Eterno, e' mirabile nella sua potenza. La tua destra, o Eterno, frantuma i nemici. Esodo 15:7 Con la grandezza della tua maesta', tu rovesci quelli che si levano contro di te; tu mandi fuori la tua ira, essa li consuma come stoppia. Esodo 15:8 Al soffio delle tue narici le acque si sono ammucchiate, le onde si sono alzate come un muro i flutti si sono assodati nel cuore del mare. Esodo 15:9 Il nemico diceva: "Inseguiro', raggiungero', dividero' le spoglie, la mia brama si saziera' su di loro; sguainero' la mia spada, la mia mano li sterminera'". Esodo 15:10 Ma tu hai mandato fuori il tuo soffio e il mare li ha ricoperti; sono andati come piombo nelle potenti acque. Esodo 15:11 Chi e' pari a te fra gli de'i, o Eterno? Chi e' pari a te, mirabile nella santita', maestoso nelle lodi, o operatore di prodigi? Esodo 15:12 Tu hai steso la destra, la terra li ha inghiottiti. Esodo 15:13 Nella tua misericordia, hai guidato il popolo che hai riscattato; con la tua forza lo hai condotto verso la tua santa dimora. Esodo 15:14 I popoli l'hanno udito e tremano. L'angoscia ha colto gli abitanti della Filistia. Esodo 15:15 Gia' sono smarriti i capi di Edom, i potenti di Moab sono presi da tremore, tutti gli abitanti di Canaan si struggono. Esodo 15:16 Spavento e terrore piombera' su di loro. Per la forza del tuo braccio diventeranno immobili come una pietra, finche' il tuo popolo, o Eterno, sia passato, finche' sia passato il popolo che tu hai acquistato. Esodo 15:17 Tu li introdurrai e li pianterai sul monte della tua eredita', il luogo che hai preparato, o Eterno, per tua dimora, il santuario che le tue mani, o Signore, hanno stabilito. Esodo 15:18 L'Eterno regnera' per sempre, in perpetuo». Esodo 15:19 Poiche' i cavalli del Faraone coi suoi carri e i suoi cavalieri erano entrati nel mare, e l'Eterno aveva fatto ritornare su di loro le acque del mare, ma i figli d'Israele avevano camminato in mezzo al mare, all'asciutto. Esodo 15:20 Allora Miriam, la profetessa, sorella di Aaronne, prese in mano il tamburello, e tutte le donne uscirono dietro a lei coi tamburelli e con danze. Esodo 15:21 E Miriam cantava loro: «Cantate all'Eterno perche' si e' grandemente esaltato; ha precipitato in mare cavallo e cavaliere». Il Signore provvede acqua Esodo 15:22 Poi Mose' fece partire gli Israeliti dal Mar Rosso ed essi si diressero verso il deserto di Shur; camminarono tre giorni nel deserto e non trovarono acqua. Esodo 15:23 Quando giunsero a Mara non poterono bere le acque di Mara perche' erano amare; percio' quel luogo fu chiamato Mara. Esodo 15:24 Allora il popolo mormoro' contro Mose', dicendo: «Che berremo?». Esodo 15:25 Cosi egli grido' all'Eterno; e l'Eterno gli mostro' un segno; egli lo getto' nelle acque, e le acque divennero dolci. La' l'Eterno diede al popolo una legge e un decreto e lo mise alla prova, Esodo 15:26 e disse: «Se tu ascolti attentamente la voce dell'Eterno, il tuo DIO, e fai cio' che e' giusto ai suoi occhi e porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi io non ti mandero' addosso alcuna delle malattie che ho mandato addosso agli Egiziani perche' io sono l'Eterno che ti guarisco». Esodo 15:27 Giunsero quindi ad Elim, dov'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e vi si accamparono presso le acque. Il Signore provvede quaglie e manna Esodo 16:1 Poi essi partirono da Elim e tutta l'assemblea dei figli d'Israele giunse nel deserto di Sin, che e' fra Elim e il Sinai, il quindicesimo giorno del secondo mese dopo la loro partenza dal paese d'Egitto. Esodo 16:2 E tutta l'assemblea dei figli d'Israele mormoro' contro Mose' e contro Aaronne nel deserto. Esodo 16:3 I figli d'Israele dissero loro: «Oh, fossimo pur morti per mano dell'Eterno nel paese d'Egitto, quando sedevamo presso le pentole di carne e mangiavamo pane a sazieta'! Poiche' voi ci avete condotti in questo deserto per far morire di fame tutta questa assemblea». Esodo 16:4 L'Eterno disse a Mose': «Ecco, io faro' piovere per voi del pane dal cielo; e il popolo uscira' e raccogliera' ogni giorno la provvista del giorno, perche' io lo voglio mettere alla prova per vedere se camminera' o no secondo la mia legge. Esodo 16:5 Ma il sesto giorno, quando prepareranno la provvista che devono portare a casa, essa sara' il doppio di quella che raccolgono giornalmente». Esodo 16:6 Allora Mose' ed Aaronne dissero a tutti i figli d'Israele: «Alla sera voi conoscerete che l'Eterno e' colui che vi ha fatto uscire dal paese d'Egitto; Esodo 16:7 e al mattino vedrete la gloria dell'Eterno, poiche' egli ha udito le vostre mormorazioni contro l'Eterno; ma noi che cosa siamo perche' mormoriate contro di noi?». Esodo 16:8 Mose' disse ancora: «Questo avverra', quando l'Eterno vi dara' carne da mangiare alla sera e pane a sazieta' al mattino, poiche' l'Eterno ha udito le vostre mormorazioni che avete fatto contro di lui. Ma noi che cosa siamo? Le vostre mormorazioni non sono contro di noi, ma contro l'Eterno». Esodo 16:9 Poi Mose' disse ad Aaronne: «Di a tutta l'assemblea dei figli d'Israele: "Avvicinatevi davanti all'Eterno, perche' egli ha udito le vostre mormorazioni"». Esodo 16:10 Come Aaronne parlava a tutta l'assemblea dei figli d'Israele, essi si voltarono verso il deserto; ed ecco che la gloria dell'Eterno apparve nella nuvola. Esodo 16:11 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Esodo 16:12 «Io ho udito le mormorazioni dei figli d'Israele; parla loro, dicendo: "Sull'imbrunire mangerete della carne e al mattino sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono l'Eterno, il vostro DIO"». Le quaglie e la manna. Prescrizioni relative alla manna Esodo 16:13 Cosi, verso sera avvenne che salirono delle quaglie e ricopersero il campo; e al mattino c'era uno strato di rugiada intorno al campo. Esodo 16:14 Poi lo strato di rugiada scomparve, ed ecco sulla superficie del deserto una cosa fine e tonda, minuta come la brina sulla terra. Esodo 16:15 Quando i figli d'Israele la videro, si dissero l'un l'altro: «Che cos'e'?», perche' non sapevano che cosa fosse. E Mose' disse loro: «Questo e' il pane che l'Eterno vi ha dato da mangiare. Esodo 16:16 Ecco quel che l'Eterno ha comandato: Ne raccolga ognuno quanto gli basta per il suo nutrimento, un omer a testa, secondo il numero delle persone che siete; ognuno ne pigli per quelli che sono nella sua tenda». Esodo 16:17 I figli d'Israele fecero cosi; gli uni ne raccolsero di piu' e gli altri di meno. Esodo 16:18 Lo misurarono con l'omer; or chi ne aveva raccolto molto non ne ebbe troppo; e chi ne aveva raccolto poco non ne manco'. Ognuno ne raccolse in base al suo bisogno di cibo. Esodo 16:19 Poi Mose' disse loro: «Nessuno ne avanzi fino al mattino». Esodo 16:20 Ma essi non ubbidirono a Mose' e alcuni ne avanzarono fino all'indomani; e questo imputridi producendo vermi e mando' fetore; e Mose' si adiro' contro costoro. Esodo 16:21 Cosi lo raccoglievano tutte le mattine: ciascuno in base al suo bisogno di cibo; ma quando il sole si faceva caldo, quello si scioglieva. L'importanza del sabato Esodo 16:22 Cosi il sesto giorno raccolsero una doppia porzione di pane, due omer per ciascuno. E tutti i capi dell'assemblea vennero a riferirlo a Mose'. Esodo 16:23 Egli allora disse loro: «Questo e' cio' che l'Eterno ha detto: Domani e' un giorno solenne di riposo, un sabato sacro all'Eterno; fate cuocere oggi quel che dovete cuocere e fate bollire quel che dovete bollire; e tutto quel che vi avanza, riponetelo e conservatelo fino a domani». Esodo 16:24 Essi dunque lo riposero fino all'indomani, come Mose' aveva ordinato; e quello non mando' fetore e non produsse vermi. Esodo 16:25 Mose' disse: «Mangiatelo oggi, perche' oggi e' il sabato sacro all'Eterno; oggi non ne troverete per i campi. Esodo 16:26 Raccoglietene durante sei giorni; ma nel settimo giorno, il sabato, non ve ne sara'». Esodo 16:27 Or nel settimo giorno avvenne che alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, ma non ne trovarono. Esodo 16:28 Allora l'Eterno disse a Mose': «Fino a quando rifiuterete di osservare i miei comandamenti e le mie leggi? Esodo 16:29 Ricordate che l'Eterno vi ha dato il sabato; per questo nel sesto giorno egli vi da' del pane per due giorni. Rimanga ognuno al suo posto; nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno». Esodo 16:30 Cosi il popolo si riposo' il settimo giorno. Esodo 16:31 E la casa d'Israele lo chiamo' Manna; essa era simile al seme di coriandolo, bianca e con il gusto di schiacciate fatte col miele. Esodo 16:32 Poi Mose' disse: «Questo e' cio' che l'Eterno ha ordinato: "Riempi con essa un omer, perche' sia conservata per i vostri discendenti, affinche' essi vedano il pane che vi ho fatto mangiare nel deserto, quando vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto"». Esodo 16:33 Mose' disse quindi ad Aaronne: «Prendi un vaso, mettici dentro un intero omer di manna e deponilo davanti all'Eterno perche' sia conservato per i vostri discendenti». Esodo 16:34 Come l'Eterno aveva ordinato a Mose', Aaronne lo depose davanti alla Testimonianza, perche' fosse conservato. Esodo 16:35 E i figli d'Israele mangiarono la manna per quarant'anni, finche' arrivarono in un paese abitato; mangiarono la manna finche' giunsero ai confini del paese di Canaan Esodo 16:36 Or l'omer e' la decima parte dell'efa. L'acqua della roccia Esodo 17:1 Poi tutta l'assemblea dei figli d'Israele parti dal deserto di Sin, marciando a tappe secondo gli ordini dell'Eterno, e si accampo' a Redifim. Ma non c'era acqua da bere per il popolo. Esodo 17:2 Allora il popolo contese con Mose' e disse: «Dacci dell'acqua da bere». Mose' rispose loro: «Perche' contendete con me? Perche' tentate l'Eterno?». Esodo 17:3 La' il popolo ebbe sete di acqua e mormoro' contro Mose', dicendo: «Perche' ci hai fatti salire dall'Egitto per farci morire di sete noi, i nostri figli e il nostro bestiame?». Esodo 17:4 Cosi Mose' grido' all'Eterno, dicendo: «Che faro' io per questo popolo? Ancora un po' ed essi mi lapideranno». Esodo 17:5 L'Eterno disse a Mose': «Passa davanti al popolo e prendi con te degli anziani d'Israele; prendi anche nella tua mano il tuo bastone col quale percuotesti il fiume, e va'. Esodo 17:6 Ecco, io staro' davanti a te, la' sulla roccia in Horeb; tu percuoterai la roccia, ne scaturira' dell'acqua e il popolo berra'». Mose' fece cosi davanti agli occhi degli anziani d'Israele. Esodo 17:7 Percio' chiamo' quel luogo Massa e Meriba a motivo della contesa dei figli d'Israele, e perche' avevano tentato l'Eterno, dicendo: «e' l'Eterno in mezzo a noi, o no?». Vittoria sugli Amalekiti Esodo 17:8 Allora venne Amalek a combattere contro Israele a Refidim. Esodo 17:9 E Mose' disse a Giosue': «Scegli per noi degli uomini ed esci a combattere contro Amalek; domani io staro' sulla vetta del colle col bastone di DIO in mano». Esodo 17:10 Giosue' fece come Mose' gli aveva detto e combatte' contro Amalek, mentre Mose', Aaronne e Hur salirono sulla vetta del colle. Esodo 17:11 Or avvenne che, quando Mose' alzava la sua mano, Israele vinceva; quando invece abbassava la sua mano, vinceva Amalek. Esodo 17:12 Ma le mani di Mose' si erano fatte pesanti, cosi essi presero una pietra e gliela posero sotto, ed egli vi sedette sopra mentre Aaronne e Hur sostenevano le sue mani, l'uno da una parte, l'altro dall'altra cosi le sue mani rimasero ferme fino al tramonto del sole. Esodo 17:13 Percio' Giosue' sconfisse Amalek e la sua gente, passandoli a fil di spada. Esodo 17:14 Poi l'Eterno disse a Mose': «Scrivi questo fatto in un libro, perche' se ne conservi il ricordo, e fa' sapere a Giosue' che io cancellero' interamente di sotto al cielo la memoria di Amalek». Esodo 17:15 Mose' costrui quindi un altare, al quale pose nome: «L'Eterno e' la mia bandiera»; e disse: Esodo 17:16 «La mano e' stata alzata contro il trono dell'Eterno, e l'Eterno fara' guerra ad Amalek di generazione in generazione». Visita e consigli di Jethro a Mose' Esodo 18:1 Or Jethro, sacerdote di Madian, suocero di Mose', udi tutto cio' che DIO aveva fatto per Mose' e per Israele suo popolo: come l'Eterno aveva fatto uscire Israele dall'Egitto. Esodo 18:2 Allora Jethro, suocero di Mose', prese Sefora, moglie di Mose', Esodo 18:3 che gli aveva rinviata, e i due figli di lei, di cui uno si chiamava Ghershom, (perche' Mose' aveva detto: «Sono stato ospite in terra straniera») Esodo 18:4 e l'altro Eliezer (perche' aveva detto: «Il DIO di mio padre e' stato il mio aiuto e mi ha liberato dalla spada del Faraone»). Esodo 18:5 Jethro dunque, suocero di Mose', venne da Mose' con i suoi figli e con sua moglie, nel deserto dove era accampato, al monte di Dio. Esodo 18:6 Egli aveva mandato a dire a Mose': «Io Jethro, tuo suocero, vengo da te con tua moglie e i suoi due figli con lei». Esodo 18:7 Cosi Mose' usci ad incontrare suo suocero, si inchino' e lo bacio'; si interrogarono a vicenda sulla loro salute, poi entrarono nella tenda. Esodo 18:8 Allora Mose' racconto' a suo suocero tutto cio' che l'Eterno aveva fatto al Faraone e agli Egiziani a motivo d'Israele, tutte le avversita' incontrate durante il viaggio, e come l'Eterno li aveva liberati. Esodo 18:9 E Jethro si rallegro' di tutto il bene che l'Eterno aveva fatto a Israele, liberandolo dalla mano degli Egiziani. Esodo 18:10 Quindi Jethro disse: «Benedetto sia l'Eterno, che vi ha liberati dalla mano degli Egiziani e dalla mano del Faraone, e ha liberato il popolo dal giogo degli Egiziani! Esodo 18:11 Ora so che l'Eterno e' piu' grande di tutti gli de'i; si, egli lo ha dimostrato loro, quando hanno agito orgogliosamente contro Israele». Esodo 18:12 Poi Jethro, suocero di Mose', prese un olocausto e dei sacrifici per offrirli a DIO; e Aaronne e tutti gli anziani d'Israele vennero a mangiare col suocero di Mose' davanti a DIO. Esodo 18:13 Or avvenne che, il giorno seguente, Mose' si assise per giudicare il popolo; e il popolo stette intorno a Mose' dal mattino fino alla sera. Esodo 18:14 Quando il suocero di Mose' vide tutto cio' che egli faceva per il popolo, disse: «Che e' questo che tu fai col popolo? Perche' siedi solo, e tutto il popolo ti sta attorno dal mattino fino alla sera?». Esodo 18:15 Mose' rispose a suo suocero: «Perche' il popolo viene da me per consultare DIO. Esodo 18:16 Quando essi hanno un problema, vengono da me, e io giudico fra l'uno e l'altro e faccio loro conoscere gli statuti di DIO e le sue leggi». Esodo 18:17 Ma il suocero di Mose' gli disse: «Cio' che tu fai non va bene. Esodo 18:18 Finirai senz'altro per esaurirti, tu e questo popolo che e' con te, perche' il compito e' troppo arduo. Non puoi farcela da solo. Esodo 18:19 Ora ascoltami; io ti daro' un consiglio e DIO sia con te: Rappresenta tu il popolo davanti a DIO e porta a DIO i loro problemi. Esodo 18:20 Insegna loro gli statuti e le leggi e mostra loro la via per la quale devono camminare e cio' che devono fare. Esodo 18:21 Ma scegli fra tutto il popolo degli uomini capaci che temano DIO, degli uomini fidati, che detestino il guadagno ingiusto, e stabiliscili sul popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di diecine. Esodo 18:22 lascia che siano loro a giudicare il popolo in ogni tempo; essi riporteranno a te ogni problema di grande importanza, ma ogni piccolo problema lo decideranno loro. Cosi sara' piu' facile per te, ed essi porteranno il peso con te. Esodo 18:23 Se tu fai questo, e cosi DIO ti ordina, potrai durare; e anche tutto questo popolo arrivera' felicemente al luogo loro destinato». Esodo 18:24 Mose' diede ascolto alla voce del suo suocero, e fece tutto cio' che egli aveva detto. Esodo 18:25 Cosi Mose' scelse fra tutto Israele degli uomini capaci e li stabili capi del popolo: capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di diecine. Esodo 18:26 Cosi essi giudicavano il popolo in ogni tempo; le cause difficili le portavano a Mose', ma ogni piccolo problema lo decidevano loro. Esodo 18:27 Poi Mose' congedo' suo suocero, il quale se ne torno' al suo paese. Arrivo al monte Sinai Esodo 19:1 Nel primo giorno del terzo mese dall'uscita dal paese d'Egitto, in questo giorno, i figli d'Israele giunsero al deserto del Sinai. Esodo 19:2 Essendo partiti da Refidim, giunsero al deserto del Sinai e si accamparono nel deserto; Israele si accampo' la', di fronte al monte. Esodo 19:3 Poi Mose' sali verso DIO; e l'Eterno lo chiamo' dal monte, dicendo: «Cosi dirai alla casa di Giacobbe e questo annuncerai ai figli d'Israele: Esodo 19:4 "Voi avete visto cio' che ho fatto agli Egiziani, e come io vi ho portato sulle ali d'aquila e vi ho condotto da me. Esodo 19:5 Or dunque, se darete attentamente ascolto alla mia voce e osserverete il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare, poiche' tutta la terra e' mia. Esodo 19:6 E sarete per me un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste sono le parole che dirai ai figli d'Israele"». Esodo 19:7 Allora Mose' mando' a chiamare gli anziani del popolo, ed espose loro tutte queste parole che l'Eterno gli aveva ordinato di dire. Esodo 19:8 E tutto il popolo rispose insieme e disse: «Noi faremo tutto cio' che l'Eterno ha detto». Cosi Mose' riferi all'Eterno le parole del popolo. Esodo 19:9 E l'Eterno disse a Mose': «Ecco io verro' a te in una densa nuvola, affinche' il popolo oda quando io parlero' con te, e creda a te per sempre». Mose' riferi quindi all'Eterno le parole del popolo. Esodo 19:10 Allora l'Eterno disse a Mose': «Va' dal popolo, santificalo oggi e domani, e fa' che si lavi le vesti. Esodo 19:11 E siano pronti per il terzo giorno, perche' il terzo giorno l'Eterno scendera' sul monte Sinai agli occhi di tutto il popolo. Esodo 19:12 Tu fisserai tutt'intorno dei limiti al popolo e dirai: Guardatevi dal salire sul monte o dal toccarne l'estremita'. Chiunque tocchera' il monte sara' messo a morte. Esodo 19:13 Nessuna mano lo tocchera', ma sara' lapidato o trafitto con frecce, tanto uomo che animale; non sara' lasciato in vita. Quando il corno suonera' a distesa allora salgano sul monte». Esodo 19:14 Cosi Mose' scese dal monte verso il popolo; santifico' il popolo ed essi si lavarono le vesti. Esodo 19:15 Poi disse al popolo: «Siate pronti fra tre giorni; non accostatevi a donna». Segni della presenza di Dio sul Sinai Esodo 19:16 Il terzo giorno come fu mattino, ci furono tuoni e lampi; sul monte apparve una densa nuvola e si udi un fortissimo suon di tromba; e tutto il popolo che era nell'accampamento tremo'. Esodo 19:17 Quindi Mose' fece uscire il popolo dall'accampamento per condurlo incontro a DIO; e si fermarono ai piedi del monte. Esodo 19:18 Or il monte Sinai era tutto fumante, perche' l'Eterno era disceso su di esso nel fuoco; il suo fumo saliva come il fumo di una fornace, e tutto il monte tremava forte. Esodo 19:19 Mentre il suono della tromba andava facendosi sempre piu' forte, Mose' parlava, e DIO gli rispondeva con una voce tonante. Esodo 19:20 L'Eterno dunque scese sul monte Sinai, in vetta al monte; poi l'Eterno chiamo' Mose' in vetta al monte e Mose' vi sali. Esodo 19:21 E l'Eterno disse a Mose': «Scendi e avverti solennemente il popolo, perche' non si precipiti verso l'Eterno per guardare, e molti non abbiano a perire. Esodo 19:22 Anche i sacerdoti che si avvicinano all'Eterno si santifichino, affinche' l'Eterno non si avventi contro di loro». Esodo 19:23 Mose' disse all'Eterno: «Il popolo non puo' salire sul monte Sinai, poiche' tu ci hai ordinato solennemente, dicendo: "Poni dei limiti attorno al monte e santificalo"». Esodo 19:24 Ma l'Eterno gli disse: «Va', scendi giu'; poi sali, tu e Aaronne con te; ma i sacerdoti e il popolo non si precipitino per salire verso l'Eterno, perche' egli non si avventi contro di loro». Esodo 19:25 Cosi Mose' scese dal popolo e gli parlo'. Comandamenti che riguardano Dio Esodo 20:1 Allora DIO pronunzio' tutte queste parole, dicendo: Esodo 20:2 «Io sono l'Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitu'. Esodo 20:3 Non avrai altri de'i davanti a me. Esodo 20:4 Non ti farai scultura alcuna ne' immagine alcuna delle cose che sono lassu' nei cieli o quaggiu' sulla terra o nelle acque sotto la terra. Esodo 20:5 Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perche' io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisce l'iniquita' dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano Esodo 20:6 e uso benignita' a migliaia, a quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Esodo 20:7 Non userai il nome dell'Eterno, il tuo DIO, invano, perche' l'Eterno non lascera' impunito chi usa il suo nome invano. Esodo 20:8 Ricordati del giorno di sabato per santificarlo. Esodo 20:9 Lavorerai sei giorni e in essi farai ogni tuo lavoro; Esodo 20:10 ma il settimo giorno e' sabato, sacro all'Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro, ne' tu, ne' tuo figlio, ne' tua figlia, ne' il tuo servo, ne' la tua serva, ne' il tuo bestiame, ne' il forestiero che e' dentro alle tue porte; Esodo 20:11 poiche' in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, il mare e tutto cio' che e' in essi, e il settimo giorno si riposo'; percio' l'Eterno ha benedetto il giorno di sabato e l'ha santificato. Comandamenti che riguardano l'uomo Esodo 20:12 Onorerai tuo padre e tua madre, affinche' i tuoi giorni siano lunghi sulla terra che l'Eterno, il tuo DIO ti da'. Esodo 20:13 Non ucciderai. Esodo 20:14 Non commetterai adulterio. Esodo 20:15 Non ruberai. Esodo 20:16 Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Esodo 20:17 Non desidererai la casa del tuo prossimo; non desidererai la moglie del tuo prossimo, ne' il suo servo, ne' la sua serva, ne' il suo bue, ne' il suo asino, ne' cosa alcuna che sia del tuo prossimo». Esodo 20:18 Ora tutto il popolo udiva i tuoni, il suono della tromba e vedeva i lampi e' il monte fumante. A tale vista, il popolo tremava e si teneva a distanza. Esodo 20:19 Percio' essi dissero a Mose': «Parla tu con noi e noi ti ascolteremo, ma non ci parli DIO perche' non abbiamo a morire». Esodo 20:20 Mose' disse al popolo: «Non temete, perche' DIO e' venuto per provarvi, e affinche' il timore di lui vi sia sempre davanti, e cosi non pecchiate». Esodo 20:21 Il popolo si teneva dunque a distanza, ma Mose' si avvicino' alla densa oscurita' dov'era DIO. L'altare dei sacrifici: il provvedimento per avvicinarsi a Dio Esodo 20:22 Poi l'Eterno disse a Mose': «Dirai cosi ai figli d'Israele: "Voi stessi avete visto che ho parlato con voi dal cielo. Esodo 20:23 Non farete altri de'i accanto a me; non vi farete de'i d'argento o de'i d'oro. Esodo 20:24 Farai per me un altare di terra e su questo offrirai i tuoi olocausti, i tuoi sacrifici di ringraziamento, le tue pecore e i tuoi buoi; in ogni luogo in cui faro' si che il mio nome sia ricordato, verro' a te e ti benediro'. Esodo 20:25 E se farai per me un altare di pietra, non lo costruirai con pietre tagliate; perche' alzando su di esse lo scalpello le contamineresti. Esodo 20:26 E non salirai al mio altare per mezzo di gradini, affinche' su di esso non si scopra la tua nudita'"». Leggi relative alla vita delle persone e proprieta' Esodo 21:1 «Ora queste sono le leggi che tu porrai davanti a loro: Esodo 21:2 Se compri uno schiavo ebreo, egli ti servira' per sei anni; ma il settimo se ne andra' libero, senza pagare nulla. Esodo 21:3 Se e' venuto solo, se ne andra' solo; se aveva moglie, la moglie se ne andra' con lui. Esodo 21:4 Se il suo padrone gli da' moglie e questa gli partorisce figli e figlie, la moglie e i figli di lei saranno del padrone, ed egli se ne andra' solo. Esodo 21:5 Ma se lo schiavo apertamente dice: "Io amo il mio padrone, mia moglie e i miei figli, e non voglio andarmene libero", Esodo 21:6 allora il suo padrone lo fara' avvicinare a DIO e lo fara' accostare alla porta o allo stipite; quindi il suo padrone gli forera' l'orecchio con un punteruolo; ed egli lo servira' per sempre. Esodo 21:7 Se uno vende la propria figlia per essere serva, ella non se ne andra' come se ne vanno gli schiavi. Esodo 21:8 Se ella non piace al suo padrone, che se l'era presa per se', egli la lascera' riscattare; ma non avra' il diritto di venderla a gente straniera, perche' sarebbe un trattarla con inganno. Esodo 21:9 E se la da' in sposa a suo figlio, la trattera' in base al diritto delle figlie. Esodo 21:10 Se prende un'altra moglie, egli non diminuira' il suo cibo, il suo vestiario e la sua coabitazione. Esodo 21:11 Se non fa per lei queste tre cose, ella se ne andra' per niente, senza pagamento di prezzo. Esodo 21:12 Chi percuote un uomo che, a motivo di questo, muore, sara' messo a morte. Esodo 21:13 Se pero' non gli ha teso alcun agguato, ma DIO glielo ha fatto cadere in mano, io ti assegnero' un luogo dove egli possa rifugiarsi. Esodo 21:14 Se uno agisce con premeditazione contro il suo prossimo per ucciderlo con inganno, tu lo strapperai anche dal mio altare, per farlo morire. Esodo 21:15 Chi percuote suo padre o sua madre sara' messo a morte. Esodo 21:16 Chi rapisce un uomo e lo vende, o e' trovato nelle sue mani, sara' messo a morte. Esodo 21:17 Chi maledice suo padre o sua madre sara' messo a morte. Esodo 21:18 Se due uomini vengono a una lite e uno percuote l'altro con una pietra o col pugno e quello non muore ma deve mettersi a letto, Esodo 21:19 se poi si rialza e cammina fuori appoggiato al suo bastone, chi lo ha colpito sara' assolto; lo indennizzera' soltanto del tempo perduto e lo fara' curare fino a guarigione compiuta. Esodo 21:20 Se uno percuote il suo schiavo e la sua schiava col bastone, ed egli o essa gli muore fra le mani, il padrone sara' punito; Esodo 21:21 ma se sopravvive un giorno o due, non sara' punito, perche' e' di sua proprieta'. Esodo 21:22 Se alcuni vengono a lite e percuotono una donna incinta cosi da farla abortire, ma non ne segue altro danno, il percuotitore sara' multato in base a quanto il marito della donna gli imporra'; egli paghera' l'indennizzo come determinano i giudici; Esodo 21:23 ma se ne segue danno, darai vita per vita, Esodo 21:24 occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede, Esodo 21:25 scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione. Esodo 21:26 Se uno colpisce l'occhio del suo schiavo o l'occhio della sua schiava e glielo fa perdere, li lascera' andare liberi in compenso dell'occhio perduto. Esodo 21:27 E se fa cadere un dente al suo schiavo o un dente alla sua schiava, li lascera' andare liberi in compenso del dente perduto. Esodo 21:28 Se un bue colpisce a morte con le corna un uomo o una donna, il bue dovra' essere lapidato e la sua carne non si mangera'; ma il padrone del bue sara' assolto. Esodo 21:29 Pero' se il bue era da tempo solito a ferire con le corna e il suo padrone era stato avvertito, ma non l'aveva tenuto rinchiuso, e il bue poi uccide un uomo o una donna, il bue sara' lapidato e il suo padrone sara' pure messo a morte. Esodo 21:30 Se gli e' imposto un prezzo di riscatto, egli dovra' dare per il riscatto della propria vita tutto cio' che gli e' imposto. Esodo 21:31 Se il bue colpisce un figlio o una figlia, si procedera' nei suoi confronti secondo questa stessa legge. Esodo 21:32 Se il bue colpisce uno schiavo o una schiava, il proprietario del bue paghera' al padrone dello schiavo trenta sicli d'argento e il bue sara' lapidato. Esodo 21:33 Se uno apre una fossa, o se uno scava una fossa e non la copre e un bue o un asino vi cade dentro, Esodo 21:34 il proprietario della fossa paghera' l'indennizzo; egli dara' in denaro al padrone il valore della bestia e la bestia morta sara' sua. Esodo 21:35 Se il bue di un uomo colpisce a morte il bue di un altro, si vendera' il bue vivo e se ne dividera' il prezzo; e anche il bue morto sara' diviso fra loro. Esodo 21:36 Se poi e' noto che quel bue era da tempo solito colpire con le corna, e il suo padrone non l'ha tenuto rinchiuso, questi dovra' pagare bue per bue e la bestia morta sara' sua». Leggi relative alla proprieta' e al sano comportamento Esodo 22:1 «Se uno ruba un bue o una pecora e li ammazza o li vende, restituira' cinque buoi per il bue e quattro pecore per la pecora. Esodo 22:2 Se il ladro, colto nell'atto di fare uno scasso, e' percosso e muore, il proprietario non e' colpevole di omicidio nei suoi confronti. Esodo 22:3 Se il sole si era gia' alzato quando avvenne il fatto, egli e' colpevole di omicidio. Il ladro dovra' risarcire il danno; se non ha di che risarcirlo, sara' venduto per il furto da lui fatto. Esodo 22:4 Se la cosa rubata bue o asino o pecora che sia, e' trovata viva nelle sue mani, restituira' il doppio. Esodo 22:5 Se uno danneggia un campo o una vigna, lasciando andare le sue bestie a pascolare nel campo di un altro, risarcira' il danno col meglio del suo campo e col meglio della sua vigna. Esodo 22:6 Se un fuoco si propaga e si estende alle spine si che viene bruciato il grano in covoni o il grano in piedi o il campo, chi ha acceso il fuoco dovra' risarcire il danno. Esodo 22:7 Se uno affida al suo vicino del denaro o degli oggetti da custodire, e questi sono rubati dalla casa di questo tale, se si trova il ladro, restituira' il doppio. Esodo 22:8 Se il ladro non si trova, il padrone della casa sara' portato davanti a DIO per giurare che non ha messo la sua mano sui beni del suo vicino. Esodo 22:9 Per qualsiasi genere di reato, sia che si tratti di un bue, di un asino, di una pecora, di un vestito o di qualunque oggetto perduto che un altro afferma essere suo, a causa di ambedue le parti verra' davanti a DIO; colui che DIO condannera', restituira' il doppio al suo vicino. Esodo 22:10 Se uno da' in custodia al suo vicino un asino o un bue o una pecora o qualunque altra bestia, ed essa muore o e' ferita o e' portata via senza che nessuno veda, Esodo 22:11 ci sara' fra le due parti un giuramento davanti all'Eterno per sapere se il depositario non ha messo la sua mano sui beni del suo vicino. Il padrone della cosa accettera' il giuramento, e l'altro non sara' tenuto al risarcimento di danni. Esodo 22:12 Ma se la cosa gli e' stata rubata, egli dovra' risarcire del danno il padrone di essa. Esodo 22:13 Se la bestia e' stata sbranata, la portera' come prova, e non sara' tenuto al risarcimento per la bestia sbranata. Esodo 22:14 Se uno prende in prestito dal suo vicino una bestia, e questa si ferisce o muore quando il suo padrone non e' presente, egli dovra' risarcire il danno. Esodo 22:15 Se il padrone e' presente, non dovra' risarcire i danni; se la bestia e' stata presa a nolo, essa e' compresa nel prezzo del nolo. Esodo 22:16 Se uno seduce una fanciulla non ancora fidanzata e si corica con lei, dovra' pagare per la sua dote e prenderla per moglie. Esodo 22:17 Se il padre di lei rifiuta assolutamente di dargliela, paghera' la somma richiesta per la dote delle vergini. Esodo 22:18 Non lascerai vivere la strega. Esodo 22:19 Chi si accoppia con un bestia dovra' essere messo a morte. Esodo 22:20 Chi sacrifica a un altro dio, all'infuori del solo Eterno, sara' sterminato. Esodo 22:21 Non maltratterai lo straniero e non l'opprimerai, perche' anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto. Esodo 22:22 Non opprimerai alcuna vedova, ne' alcun orfano. Esodo 22:23 Se in qualche modo li opprimi ed essi gridano a me, io udro' senza dubbio il loro grido; Esodo 22:24 la mia ira si accendera' e io vi uccidero' con la spada; le vostre mogli diventeranno vedove e i vostri figli orfani. Esodo 22:25 Se tu presti del denaro ad alcuno del mio popolo, al povero che e' con te, non lo tratterai da usuraio; non gli imporrai alcun interesse. Esodo 22:26 Se prendi in pegno il vestito del tuo vicino, glielo renderai prima che tramonti il sole, Esodo 22:27 perche' esso e' l'unica sua coperta e la veste con cui si avvolge il corpo. In cos'altro dormirebbe egli? E se avverra' che egli gridi a me, io lo udro', perche' sono misericordioso. Esodo 22:28 Non bestemmierai DIO e non maledirai il principe del tuo popolo. Esodo 22:29 Non indugerai a offrirmi il tributo del tuo raccolto e di cio' che cola dai tuoi strettoi. Mi darai il primogenito dei tuoi figli. Esodo 22:30 Lo stesso farai del tuo bue e della tua pecora: il loro primo parto rimarra' sette giorni presso la madre; l'ottavo giorno me lo darai. Esodo 22:31 Voi mi sarete degli uomini santi; non mangerete carne di alcun animale sbranato nei campi; gettatela ai cani». Leggi di giustizia e di misericordia Esodo 23:1 «Non spargerai alcuna voce falsa e non darai alcun aiuto all'empio per essere un ingiusto testimone. Esodo 23:2 Non seguirai la maggioranza per fare il male; e non deporrai in una vertenza giudiziaria schierandoti dalla parte della maggioranza per pervertire la giustizia. Esodo 23:3 Non favorirai neppure il povero nel suo processo. Esodo 23:4 Se incontri il bue del tuo nemico o il suo asino smarrito, glielo riporterai. Esodo 23:5 Se vedi l'asino di colui che ti odia steso a terra sotto il carico, guardati bene dall'abbandonarlo, ma aiuterai il suo padrone a slegarlo. Esodo 23:6 Non distorcerai il diritto del tuo povero nel suo processo. Esodo 23:7 Rifuggirai da ogni falsita'; non ucciderai l'innocente e il giusto, perche' io non assolvero' il malvagio. Esodo 23:8 Non accetterai alcun regalo, perche' il regalo acceca chi vede e perverte le parole dei giusti. Esodo 23:9 Non opprimerai lo straniero, poiche' voi conoscete l'animo dello straniero, perche' siete stati stranieri nel paese d'Egitto. L'anno sabatico e il sabato Esodo 23:10 Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai i frutti; Esodo 23:11 ma il settimo anno la lascerai riposare e rimarra' incolta, affinche' ne godano i poveri del tuo popolo; e le bestie della campagna mangeranno quel che essi lasceranno. Lo stesso farai della tua vigna e dei tuoi ulivi. Esodo 23:12 Per sei giorni farai il tuo lavoro ma il settimo giorno ti riposerai, affinche' il tuo bue e il tuo asino possano riposarsi, e il figlio della tua serva e il forestiero possano riprendere energia. Esodo 23:13 Farete attenzione a tutte le cose che vi ho detto e non pronunzierete il nome di altri de'i; non lo si oda uscire dalla vostra bocca. Tre feste nazionali Esodo 23:14 Tre volte all'anno mi celebrerai una festa. Esodo 23:15 Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane senza lievito, come ti ho ordinato al tempo stabilito nel mese di Abib, perche' in quello tu uscisti dall'Egitto; e nessuno comparira' davanti a me a mani vuote. Esodo 23:16 Osserverai anche la festa della mietitura, delle primizie del tuo lavoro, di quello che hai seminato nei campi; e la festa della raccolta, alla fine dell'anno quando raccoglierai dai campi i frutti del tuo lavoro. Esodo 23:17 Tre volte all'anno tutti i tuoi maschi compariranno davanti al Signore, l'Eterno. Esodo 23:18 Non offrirai il sangue della mia vittima col pane lievitato; e il grasso dei sacrifici della mia festa non rimarra' fino al mattino. Esodo 23:19 Porterai alla casa dell'Eterno, il tuo DIO, le primizie dei primi frutti della terra. Non cuocerai il capretto nel latte di sua madre. Norme per la conquista della terra promessa Esodo 23:20 Ecco, io mando un Angelo davanti a te per vegliare su di te lungo la via, e per farti entrare nel luogo che ho preparato. Esodo 23:21 Stai attento davanti a lui e ubbidisci alla sua voce; non ribellarti a lui, perche' egli non perdonera' le vostre trasgressioni, poiche' il mio nome e' in lui. Esodo 23:22 Ma se ubbidisci pienamente alla sua voce e fai tutto quello che diro', io saro' il nemico dei tuoi nemici e saro' l'avversario dei tuoi avversari; Esodo 23:23 poiche' il mio Angelo andra' davanti a te e ti faro' entrare nel paese degli Amorei, degli Hittei, dei Perezei, dei Cananei, degli Hivvei e dei Gebusei, e li sterminero'. Esodo 23:24 Non ti prostrerai davanti ai loro de'i, e non li servirai. Non farai cio' che essi fanno; ma li distruggerai interamente e spezzerai le loro colonne. Esodo 23:25 Servite all'Eterno, il vostro DIO, ed egli benedira' il tuo pane e la tua acqua; ed io allontanero' la malattia di mezzo a te. Esodo 23:26 Nel tuo paese non ci sara' alcuna donna che abortisca, ne' alcuna donna sterile. Io faro' completo il numero dei tuoi giorni. Esodo 23:27 Io mandero' davanti a te il mio terrore e mettero' in rotta ogni popolo presso il quale arriverai, e faro' voltare le spalle davanti a te a tutti i tuoi nemici. Esodo 23:28 E mandero' davanti a te i calabroni, che scacceranno gli Hivvei, i Cananei e gli Hittei davanti a te. Esodo 23:29 Non li scaccero' davanti a te in un anno, affinche' il paese non diventi un deserto e le bestie dei campi non si moltiplichino contro di te. Esodo 23:30 Li scaccero' davanti a te a poco a poco, affinche' tu cresca di numero e prenda possesso del paese. Esodo 23:31 E fissero' i tuoi confini dal Mar Rosso al mare dei Filistei e dal deserto fino al Fiume; poiche' io daro' nelle tue mani gli abitanti del paese e tu li scaccerai davanti a te Esodo 23:32 Non farai alleanza alcuna con loro, ne' coi loro de'i. Esodo 23:33 Essi non abiteranno nel tuo paese, perche' non ti facciano peccare contro di me: tu serviresti ai loro de'i e questo ti sarebbe un laccio». Il patto e' ratificato col sangue Esodo 24:1 Poi Dio disse a Mose': «Sali all'Eterno, tu ed Aaronne, Nadab e Abihu e settanta degli anziani d'Israele, e adorate da lontano; Esodo 24:2 poi Mose' si avvicinera' all'Eterno; ma gli altri non si avvicineranno, ne' salira' il popolo con lui». Esodo 24:3 Mose' allora venne e riferi al popolo tutte le parole dell'Eterno e tutte le leggi. E tutto il popolo rispose a una sola voce e disse: «Noi faremo tutte le cose che l'Eterno ha detto». Esodo 24:4 E Mose' scrisse tutte le parole dell'Eterno; poi si alzo' al mattino presto ed eresse ai piedi del monte un altare e dodici colonne per le dodici tribu' d'Israele. Esodo 24:5 Mando' quindi dei giovani tra i figli d'Israele a offrire olocausti e a immolare torelli come sacrifici di ringraziamento all'Eterno. Esodo 24:6 E Mose' prese la meta' del sangue e lo mise in catini; e l'altra meta' del sangue la sparse sull'altare. Esodo 24:7 poi prese il libro del patto e lo lesse al popolo il quale disse: «Noi faremo tutto cio' che l'Eterno ha detto, e ubbidiremo». Esodo 24:8 Mose' prese quindi il sangue, ne asperse il popolo e disse: «Ecco il sangue del patto che l'Eterno ha fatto con voi secondo tutte queste parole». Il Dio del patto si rivela Esodo 24:9 Poi Mose' ed Aaronne, Nadab e Abihu e settanta degli anziani d'Israele salirono, Esodo 24:10 e videro il DIO d'Israele. Sotto i suoi piedi c'era come un pavimento lavorato di zaffiro, della chiarezza del cielo stesso. Esodo 24:11 Ma egli non stese la sua mano contro i capi dei figli d'Israele; ed essi videro DIO, e mangiarono e bevvero. Esodo 24:12 Poi l'Eterno disse a Mose': «Sali da me sul monte e rimani la'; e io ti daro' delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritti, perche' tu li insegni loro». Esodo 24:13 Mose' dunque si levo' con Giosue' suo ministro; e Mose' sali sul monte di DIO. Esodo 24:14 Ma agli anziani disse: «Aspettateci qui, finche' ritorneremo da voi. Ecco, Aaronne e Hur sono con voi; chiunque ha problemi si rivolga a loro». Esodo 24:15 Mose' dunque sali sul monte e la nuvola ricoperse il monte. Esodo 24:16 Ora la gloria dell'Eterno rimase sul monte Sinai e la nuvola lo coperse per sei giorni; il settimo giorno l'Eterno chiamo' Mose' di mezzo alla nuvola. Esodo 24:17 E l'aspetto della gloria dell'Eterno era agli occhi dei figli d'Israele come un fuoco consumante sulla cima del monte. Esodo 24:18 Cosi Mose' entro' in mezzo alla nuvola e sali sul monte; e Mose' rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti. Offerte per l'erezione del Tabernacolo Esodo 25:1 L'Eterno parlo' a Mose' dicendo: Esodo 25:2 «Di ai figli d'Israele che mi facciano un'offerta; accetterete l'offerta da ogni uomo che la fa spinto dal proprio cuore. Esodo 25:3 E questa e' l'offerta che accetterete da loro: oro, argento e bronzo; Esodo 25:4 stoffe di colore violaceo, porporino, scarlatto; lino fino e pelo di capra; Esodo 25:5 pelli di montone tinte in rosso, pelli di tasso e legno di acacia; Esodo 25:6 olio per la luce del candelabro, aromi per l'olio della unzione e per l'incenso profumato; Esodo 25:7 pietre di onice e pietre da incastonare per l'efod e il pettorale. Esodo 25:8 Mi facciano un santuario, perche' io abiti in mezzo a loro. Esodo 25:9 Voi lo farete secondo tutto quello che io ti mostrero', sia per il modello del tabernacolo che per il modello di tutti i suoi arredi. L'arca Esodo 25:10 Faranno dunque un'arca di legno di acacia, lunga due cubiti e mezzo, larga un cubito e mezzo e alta un cubito e mezzo. Esodo 25:11 La rivestirai d'oro puro, la rivestirai di dentro e di fuori; e sopra le farai una ghirlanda d'oro, che giri tutt'intorno. Esodo 25:12 Fonderai per essa quattro anelli d'oro e li metterai ai suoi quattro piedi: due anelli da un lato e due anelli dall'altro lato. Esodo 25:13 Farai anche delle stanghe di legno d'acacia e le rivestirai d'oro. Esodo 25:14 Farai quindi passare le stanghe per gli anelli ai lati dell'arca, per portarla. Esodo 25:15 Le stanghe rimarranno negli anelli dell'arca; non saranno rimossi da essa. Esodo 25:16 E nell'arca metterai la Testimonianza che ti daro'. Il propiziatorio Esodo 25:17 Farai anche un propiziatorio d'oro puro; la sua lunghezza sara' di due cubiti e mezzo e la sua larghezza di un cubito e mezzo. Esodo 25:18 Farai quindi due cherubini d'oro; li farai lavorati al martello alle due estremita' del propiziatorio; Esodo 25:19 fa' un cherubino a una delle estremita' e un cherubino all'altra estremita'; farete i cherubini di un sol pezzo col propiziatorio alle sue estremita'. Esodo 25:20 E i cherubini avranno le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le loro ali; saranno rivolti l'uno verso l'altro, mentre le facce dei cherubini saranno volte verso il propiziatorio. Esodo 25:21 Metterai quindi il propiziatorio in alto, sopra l'arca; e nell'arca metterai la Testimonianza che ti daro'. Esodo 25:22 La' io ti incontrero', e da sopra il propiziatorio, fra i due cherubini che sono sull'arca della testimonianza, ti comunichero' tutti gli ordini che avro' da darti per i figli d'Israele. La tavola Esodo 25:23 Farai anche una tavola di legno di acacia, lunga due cubiti, larga un cubito e alta un cubito e mezzo Esodo 25:24 La rivestirai d'oro puro e le farai tutt'intorno una ghirlanda d'oro. Esodo 25:25 Le farai tutt'intorno un bordo alto un palmo di mano e intorno a questo bordo farai una ghirlanda d'oro. Esodo 25:26 Le farai pure quattro anelli d'oro e metterai gli anelli ai quattro angoli, che sono ai quattro piedi della tavola. Esodo 25:27 Gli anelli saranno vicini al bordo per farvi passare le stanghe destinate a portare la tavola. Esodo 25:28 Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro; esse serviranno a portare la tavola. Esodo 25:29 Farai pure i suoi piatti, le sue coppe, i suoi calici e le sue tazze con cui si fanno le libazioni; li farai d'oro puro. Esodo 25:30 E metterai sulla tavola il pane della presentazione, che stara' del continuo davanti a me. Il candelabrio Esodo 25:31 Farai anche un candelabro d'oro puro; il candelabro, il suo piede e il suo tronco saranno lavorati al martello; i suoi calici, i suoi pomi e i suoi fiori saranno tutti di un sol pezzo. Esodo 25:32 Dai suoi lati usciranno sei braccia: tre braccia del candelabro da un lato e tre braccia del candelabro dall'altro; Esodo 25:33 su un braccio saranno modellati tre calici in forma di mandorla, con un pomo e un fiore, e sull'altro braccio tre calici in forma di mandorla, con un pomo e un fiore. Cosi sara' fatto per le sei braccia che escono dal candelabro. Esodo 25:34 Nel tronco del candelabro ci saranno quattro calici in forma di mandorla, coi loro pomi e i loro fiori. Esodo 25:35 Ci sara' un pomo sotto le due prime braccia uscenti da esso, un pomo sotto le altre due braccia uscenti da esso, e un pomo sotto le due ultime braccia uscenti da esso: cosi sara' fatto per le sei braccia uscenti dal candelabro. Esodo 25:36 Questi pomi e queste braccia, formeranno il tutto, sara' d'oro puro lavorato col martello. Esodo 25:37 Farai pure le sue sette lampade, lampade che saranno sistemate in modo tale da far luce sul davanti del candelabro. Esodo 25:38 E i suoi smoccolatoi e i suoi portasmoccolature saranno d'oro puro. Esodo 25:39 Il candelabro sara' fatto con un talento d'oro puro, con tutti questi suoi utensili. Esodo 25:40 E vedi di fare ogni cosa secondo il modello che ti e' stato mostrato sul monte». Il tabernacolo. Teli di lino e di pelo di capra Esodo 26:1 «Farai poi il tabernacolo di dieci teli di lino fino ritorto, di filo color violaceo, porporino e scarlatto, con dei cherubini artisticamente lavorati Esodo 26:2 La lunghezza di ogni telo sara' di ventotto cubiti e la larghezza di ogni telo di quattro cubiti; i teli avranno tutti la stessa misura. Esodo 26:3 Cinque teli saranno uniti assieme e gli altri cinque teli saranno pure uniti assieme. Esodo 26:4 Farai degli occhielli di color violaceo sull'orlo del telo esterno della prima serie; e lo stesso farai all'orlo del telo esterno della seconda serie. Esodo 26:5 Farai cinquanta occhielli sul primo telo e farai cinquanta occhielli sull'orlo del telo esterno della seconda serie di teli: gli occhielli si corrisponderanno l'uno all'altro. Esodo 26:6 E farai cinquanta fermagli d'oro e unirai i teli l'uno all'altro mediante i fermagli, perche' il tabernacolo formi un tutt'uno. Esodo 26:7 Farai pure dei teli di pelo di capra, per servire da tenda sopra il tabernacolo: di questi teli ne farai undici. Esodo 26:8 La lunghezza di ogni telo sara' di trenta cubiti e la larghezza di ogni telo di quattro cubiti; gli undici teli avranno tutti la stessa misura. Esodo 26:9 Unirai cinque teli tra di loro, e gli altri sei fra di loro; ripiegherai su se stesso il sesto telo sulla parte anteriore della tenda. Esodo 26:10 Farai inoltre cinquanta occhielli sull'orlo del telo esterno della prima serie e cinquanta occhielli all'orlo del telo esterno della seconda serie del telo. Esodo 26:11 Farai pure cinquanta fermagli di bronzo e farai entrare i fermagli negli occhielli e unirai cosi la tenda in modo che formi un tutt'uno. Esodo 26:12 Della parte che rimane il sovrappiu', dei teli della tenda, la meta' del telo in sovrappiu' ricadra' sulla parte posteriore del tabernacolo; Esodo 26:13 e il cubito da una parte e il cubito dall'altra parte che sono in sovrappiu' nella lunghezza dei teli della tenda, ricadranno sui due lati del tabernacolo, uno da un lato e l'altro dall'altro per coprirlo. Esodo 26:14 Farai pure una copertura per la tenda di pelli di montone tinte di rosso, e sopra questa un'altra copertura di pelli di tasso. Assi e basi Esodo 26:15 Farai per il tabernacolo delle assi in legno d'acacia, messe per ritto. Esodo 26:16 La lunghezza di un'asse sara' di dieci cubiti e la sua larghezza di un cubito e mezzo. Esodo 26:17 Ogni asse avra' due incastri per unire un'asse all'altra; cosi farai per tutte le assi del tabernacolo. Esodo 26:18 Farai dunque le assi per il tabernacolo, venti assi per il lato sud. Esodo 26:19 Metterai quaranta basi d'argento sotto le venti assi: due basi sotto ciascuna asse per i suoi due incastri. Esodo 26:20 Farai pure venti assi per il secondo lato del tabernacolo, per il lato nord, Esodo 26:21 e le loro quaranta basi d'argento, due basi sotto ciascun'asse. Esodo 26:22 per la parte posteriore del tabernacolo, verso ovest, farai sei assi. Esodo 26:23 Farai pure due assi per i due angoli posteriori del tabernacolo. Esodo 26:24 Esse saranno appaiate in basso e saranno unite assieme in alto con un anello. Cosi sara' per ambedue le assi, che saranno ai due angoli. Esodo 26:25 Vi saranno dunque otto assi con le loro basi d'argento: sedici basi, due basi sotto ciascun'asse. Esodo 26:26 Farai anche delle traverse di legno d'acacia: cinque per le assi di un lato del tabernacolo, Esodo 26:27 cinque traverse per le assi dell'altro lato del tabernacolo e cinque traverse per le assi della parte posteriore del tabernacolo, a ovest. Esodo 26:28 La traversa di centro, in mezzo alle assi, passera' da una parte all'altra. Esodo 26:29 Rivestirai d'oro le assi e farai d'oro i loro anelli per i quali passeranno le traverse, e rivestirai d'oro le traverse. Esodo 26:30 Erigerai il tabernacolo secondo la forma esatta che ti e' stata mostrata sul monte. Il velo interno e la cortina esterna Esodo 26:31 Farai un velo di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto, con dei cherubini artisticamente lavorati. Esodo 26:32 e lo sospenderai a quattro colonne di acacia rivestite d'oro, con i loro uncini d'oro, posate su basi d'argento. Esodo 26:33 Appenderai il velo ai fermagli; e la', all'interno del velo, introdurrai l'arca della testimonianza; il velo servira' per voi da separazione fra il luogo santo e il luogo santissimo. Esodo 26:34 Metterai quindi il propiziatorio sull'arca della testimonianza nel luogo santissimo. Esodo 26:35 Fuori del velo invece metterai la tavola, mentre il candelabro andra' di fronte alla tavola sul lato sud del tabernacolo, e metterai la tavola sul lato nord. Esodo 26:36 Farai pure per l'ingresso della tenda una cortina di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino ritorto, il lavoro di un ricamatore. Esodo 26:37 Inoltre farai cinque colonne di acacia per la cortina e le rivestirai d'oro; i loro uncini saranno d'oro e fonderai per esse cinque basi di bronzo». L'altare degli olocausti Esodo 27:1 «Farai anche un altare di legno di acacia, lungo cinque cubiti e largo cinque cubiti; l'altare sara' quadrato e avra' tre cubiti di altezza. Esodo 27:2 Farai ai suoi quattro angoli dei corni, che formeranno un tutt'uno con esso; e lo rivestirai di bronzo. Esodo 27:3 Farai pure i suoi vasi per raccogliere le ceneri, le sue palette, i suoi catini, i suoi forchettoni e i suoi bracieri; tutti i suoi utensili li farai di bronzo. Esodo 27:4 Gli farai pure una griglia di bronzo in forma di rete e sulla rete, ai suoi quattro angoli, farai quattro anelli di bronzo; Esodo 27:5 e la porrai sotto la cornice dell'altare nella parte inferiore, in modo che la rete si trovi a meta' dell'altezza dell'altare. Esodo 27:6 Farai anche delle stanghe per l'altare, stanghe di legno di acacia, e le rivestirai di bronzo. Esodo 27:7 Le stanghe si faranno passare per gli anelli; e le stanghe saranno ai due lati dell'altare, quando lo si dovra' portare. Esodo 27:8 Lo farai di tavole e vuoto internamente; dovra' essere fatto, come ti e' stato mostrato sul monte. Il cortile Esodo 27:9 Farai anche il cortile del tabernacolo; dal lato sud, il cortile avra' dei tendaggi di lino fino ritorto di cento cubiti di lunghezza per un lato, Esodo 27:10 e venti colonne con le loro venti basi di bronzo; gli uncini delle colonne e le loro aste saranno d'argento. Esodo 27:11 Cosi pure per la lunghezza del lato nord, ci saranno dei tendaggi di cento cubiti di lunghezza, con venti colonne e le foro venti basi di bronzo; gli uncini delle colonne saranno d'argento. Esodo 27:12 E per la larghezza del cortile sul lato ovest, ci saranno cinquanta cubiti di tendaggi con le loro dieci colonne e le loro dieci basi. Esodo 27:13 La larghezza del cortile, sul lato est, sara' pure di cinquanta cubiti. Esodo 27:14 Da un lato della porta d'ingresso ci saranno quindici cubiti di tendaggi, con le loro tre colonne e le loro tre basi; Esodo 27:15 e dall'altro lato ci saranno pure quindici cubiti di tendaggi con le loro tre colonne e le loro tre basi. Esodo 27:16 Per la porta d'ingresso del cortile ci sara' una cortina di venti cubiti, di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto, il lavoro di un ricamatore, con le loro quattro colonne e le loro quattro basi. Esodo 27:17 Tutte le colonne intorno al cortile saranno congiunte con delle aste d'argento; i loro uncini saranno d'argento e le loro basi di bronzo. Esodo 27:18 La lunghezza del cortile sara' di cento cubiti, la larghezza di cinquanta e l'altezza di cinque cubiti, con tendaggi di lino fino ritorto e con le basi di bronzo. Esodo 27:19 Tutti gli utensili destinati al servizio del tabernacolo, tutti i suoi piuoli e tutti i piuoli del cortile saranno di bronzo. L'olio per le lampade Esodo 27:20 Ordinerai ai figli d'Israele che ti portino dell'olio di oliva puro di olive schiacciate, per la luce del candelabro, per tenere le lampade continuamente accese. Esodo 27:21 Nella tenda di convegno, fuori del velo che sta davanti alla testimonianza, Aaronne e i suoi figli terranno le lampade accese, perche' ardano dalla sera al mattino davanti all'Eterno. Questo sara' uno statuto perenne tra i figli d'Israele per tutte le future generazioni». Le vesti per i sacerdoti Esodo 28:1 «Poi fa'accostare a te Aaronne tuo fratello e i suoi figli con lui, dal mezzo dei figli d'Israele, perche' serva a me come sacerdote: Aaronne, Nadab, Abihu, Eleazar e Ithamar, figli di Aaronne. Esodo 28:2 E farai ad Aaronne, tuo fratello, delle vesti sacre, per conferirgli onore e grazia. Esodo 28:3 parlerai a tutte le persone abili, che ho ripieno di spirito di sapienza, ed esse faranno le vesti di Aaronne per consacrarlo, perche' serva a me come sacerdote. Esodo 28:4 E questi sono le vesti che faranno: un pettorale, un efod, un mantello, una tunica lavorata a maglia, un turbante e una cintura. Faranno dunque delle vesti sacre per Aaronne tuo fratello e per i suoi figli, affinche' serva a me come sacerdote; Esodo 28:5 essi useranno oro e filo violaceo, porporino, scarlatto e lino fino. L'efod Esodo 28:6 Farai l'efod d'oro e di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto, lavorato artisticamente. Esodo 28:7 Alle sue due estremita' esso avra' attaccate due spalline, perche' sia tenuto insieme. Esodo 28:8 La cintura artisticamente lavorata, che e' sull'efod, sara' dello stesso lavoro dell'efod: d'oro e di filo color violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto. Esodo 28:9 Poi prenderai due pietre d'onice e inciderai su di esse i nomi dei figli d'Israele: Esodo 28:10 sei dei loro nomi su una pietra e gli altri sei nomi sull'altra pietra, secondo il loro ordine di nascita. Esodo 28:11 Inciderai su queste due pietre i nomi dei figli d'Israele come fa l'intagliatore di pietra nell'incisione di un sigillo; le farai inserire in castoni d'oro. Esodo 28:12 Metterai le due pietre sulle spalline dell'efod, come pietre di ricordo per i figli d'Israele; e Aaronne portera' i loro nomi davanti all'Eterno sulle sue due spalle, per ricordo. Esodo 28:13 Farai inoltre dei castoni d'oro Esodo 28:14 e due catenelle d'oro puro, intrecciate come una corda, e metterai nei castoni le catenelle cosi intrecciate. Il pettorale Esodo 28:15 Farai pure il pettorale del giudizio, artisticamente lavorato; lo farai come il lavoro dell'efod: d'oro, di filo violaceo, porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto. Esodo 28:16 Sara' quadrato e piegato in due; avra' la lunghezza di una spanna e una spanna di larghezza. Esodo 28:17 E vi incastonerai quattro file di pietre; nella prima fila: un sardonio, un topazio e uno smeraldo; Esodo 28:18 nella seconda fila: un turchese, uno zaffiro e un diamante; Esodo 28:19 nella terza fila: un giacinto, un'agata e un'ametista; Esodo 28:20 nella quarta fila: un grisolito, un onice e un diaspro. Queste pietre saranno inserite nei loro castoni d'oro. Esodo 28:21 E le pietre corrisponderanno ai nomi dei figli d'Israele: dodici, secondo i loro nomi, incisi come dei sigilli, ciascuna col nome delle tribu' d'Israele. Esodo 28:22 Farai pure sul pettorale delle catenelle d'oro puro intrecciate come cordoni. Esodo 28:23 Poi farai sul pettorale due anelli d'oro, e metterai i due anelli alle due estremita' del pettorale. Esodo 28:24 poi fisserai i due cordoni d'oro ai due anelli alle estremita' del pettorale; Esodo 28:25 e attaccherai gli altri due capi dei due cordoni ai due castoni e li metterai sulle due spalline dell'efod, sul davanti. Esodo 28:26 Farai pure due anelli d'oro e li metterai alle due estremita' del pettorale, sul suo orlo, che e' nella parte interna dell'efod. Esodo 28:27 Farai due altri anelli d'oro e li metterai alle due spalline dell'efod in basso, sul davanti vicino al punto di giuntura, al di sopra della cintura artisticamente lavorata dell'efod. Esodo 28:28 E si fissera' il pettorale mediante i suoi anelli agli anelli dell'efod con un cordone violaceo, perche' il pettorale sia sopra la cintura artisticamente lavorata dell'efod e non abbia a staccarsi dall'efod. Esodo 28:29 Cosi Aaronne portera' i nomi dei figli d'Israele incisi nel pettorale del giudizio sul suo cuore, quando entrera' nel santuario, in ricordo perenne davanti all'Eterno. L'Urim e il Thummim Esodo 28:30 Metterai sul pettorale del giudizio l'Urim e il Thummim; e staranno sul cuore di Aaronne quando egli si presentera' davanti all'Eterno. Cosi Aaronne portera' il giudizio dei figli d'Israele sul suo cuore davanti all'Eterno, del continuo. Il mantello dell'efod e altre vesti sacerdotali Esodo 28:31 Farai anche il mantello dell'efod, tutto di color violaceo. Esodo 28:32 Nel suo mezzo vi sara' un'apertura per passarvi il capo; tutt'intorno all'apertura vi sara' un orlo di tessuto lavorato, come l'apertura di una corazza, perche' non si strappi. Esodo 28:33 Tutt'intorno all'orlo del mantello farai delle melagrane di color violaceo, porporino e scarlatto, e in mezzo ad esse tutt'intorno, campanelli d'oro: Esodo 28:34 un campanello d'oro e una melagrana un campanello d'oro e una melagrana, tutto intorno, sull'orlo del mantello. Esodo 28:35 Aaronne lo usera' per fare il servizio; e il suo suono si sentira' quando entrera' nel luogo santo davanti all'Eterno e quando ne uscira', perche' egli non muoia. Esodo 28:36 Farai anche una piastra d'oro puro e su di essa inciderai, come su di un sigillo: SANTITa' ALL'ETERNO. Esodo 28:37 Ad essa legherai un nastro violaceo, per attaccarla al turbante; essa deve stare sulla parte anteriore del turbante. Esodo 28:38 Cosi stara' sulla fronte di Aaronne, e Aaronne portera' la colpa associata alle cose sante presentate dai figli d'Israele, in ogni genere di offerte sacre; essa stara' continuamente sulla sua fronte, per renderli graditi davanti all'Eterno. Esodo 28:39 Tesserai pure la tunica di lino fino, lavorata a maglia; farai un turbante di lino fino e farai una cintura, un lavoro di un ricamatore. Esodo 28:40 Per i figli di Aaronne farai delle tuniche, farai per loro delle cinture e farai per loro dei copricapo, per conferire loro onore e grazia. Esodo 28:41 Con esse rivestirai quindi tuo fratello Aaronne e i suoi figli con lui; tu li ungerai, li consacrerai e li santificherai, perche' mi servano come sacerdoti. Esodo 28:42 Farai pure loro dei calzoni di lino per coprire la loro nudita'; essi andranno dai lombi fino alle coscie. Esodo 28:43 Aaronne e i suoi figli li porteranno quando entreranno nella tenda di convegno, o quando si avvicineranno all'altare per fare servizio nel luogo santo, affinche' non si rendano colpevoli e non muoiano. Questo e' uno statuto perenne per lui e per i suoi discendenti dopo di lui». Consacrazione dei sacerdoti Esodo 29:1 «Questo e' cio' che farai per consacrarli perche' mi servano come sacerdoti. Prendi un torello e due montoni senza difetto, Esodo 29:2 dei pani senza lievito, delle focacce senza lievito intrise con olio e delle schiacciate senza lievito unte d'olio; (le farai con fior di farina di grano). Esodo 29:3 Le metterai in un paniere e le porterai nel paniere insieme al torello e ai due montoni. Esodo 29:4 Farai avvicinare Aaronne e i suoi figli all'ingresso della tenda di convegno e li laverai con acqua. Esodo 29:5 Poi prenderai le vesti e rivestirai Aaronne della tunica, del mantello dell'efod, dell'efod e del pettorale, e lo cingerai della cintura artisticamente lavorata dell'efod. Esodo 29:6 Gli porrai in capo il turbante e metterai sul turbante il diadema sacro. Esodo 29:7 Poi prenderai l'olio dell'unzione, lo verserai sul suo capo e lo ungerai. Esodo 29:8 Farai quindi avvicinare i suoi figli e li rivestirai delle tuniche. Esodo 29:9 Cingerai Aaronne e i suoi figli con delle cinture e metterai su di loro dei copricapo; il sacerdozio apparterra' loro per statuto perenne. Cosi consacrerai Aaronne e i suoi figli. Esodo 29:10 Poi farai avvicinare il torello davanti alla tenda di convegno; e Aaronne e i suoi figli poseranno le loro mani sulla testa del torello. Esodo 29:11 E scannerai il torello davanti all'Eterno, all'ingresso della tenda di convegno. Esodo 29:12 Prenderai quindi del sangue del torello e lo metterai col tuo dito sui corni dell'altare, e verserai tutto il resto del sangue ai piedi dell'altare. Esodo 29:13 Prenderai pure tutto il grasso che copre gli intestini, il lobo attaccato al fegato e i due reni con il grasso che vi e' sopra, e li farai fumare sull'altare. Esodo 29:14 Ma la carne del torello, la sua pelle, e i suoi escrementi li brucerai col fuoco fuori del campo: e' un sacrificio per il peccato. Esodo 29:15 Poi prenderai uno dei montoni e Aaronne e i suoi figli poseranno le loro mani sulla testa del montone. Esodo 29:16 Scannerai il montone, prenderai il suo sangue e lo spruzzerai tutt'intorno sull'altare. Esodo 29:17 Poi taglierai a pezzi il montone, laverai i suoi intestini e le sue gambe, e le metterai con i suoi pezzi e con la sua testa. Esodo 29:18 Farai quindi fumare tutto il montone sull'altare: e' un olocausto all'Eterno; e' un profumo gradevole, un sacrificio fatto mediante il fuoco all'Eterno. Esodo 29:19 Poi prenderai l'altro montone, e Aaronne e i suoi figli poseranno le loro mani sulla testa del montone. Esodo 29:20 Scannerai il montone, prenderai del suo sangue e lo metterai sul lobo dell'orecchio destro di Aaronne e sul lobo dell'orecchio destro dei suoi figli, sul pollice della loro mano destra e sul dito grosso del loro piede destro, e spruzzerai tutt'intorno il sangue sull'altare. Esodo 29:21 Prenderai quindi del sangue che e' sull'altare e dell'olio dell'unzione e ne aspergerai Aaronne e le sue vesti, i suoi figli e le vesti dei suoi figli con lui. Cosi saranno consacrati lui e le sue vesti, i suoi figli e le loro vesti con lui. Esodo 29:22 Prenderai pure il grasso del montone il grasso della coda, il grasso che copre gli intestini, il lobo del fegato, i due reni e il grasso che vi e' sopra e la coscia destra, (perche' e' un montone di consacrazione); Esodo 29:23 prenderai anche un pane, una focaccia all'olio e una schiacciata dal paniere del pane azzimo, che e' davanti all'Eterno, Esodo 29:24 e porrai tutte queste cose nelle mani di Aaronne e nelle mani dei suoi figli, e le agiterai come offerta agitata davanti all'Eterno. Esodo 29:25 Poi le prenderai dalle loro mani e le farai fumare sull'altare, sopra l'olocausto, come un profumo gradevole davanti all'Eterno; e' un sacrificio fatto mediante il fuoco all'Eterno. Esodo 29:26 Prenderai quindi il petto del montone usato per la consacrazione di Aaronne e lo agiterai come offerta agitata davanti all'Eterno; e questa sara' la tua parte, Esodo 29:27 E del montone usato per la consacrazione conserverai il petto dell'offerta agitata e la coscia dell'offerta elevata, che spettano ad Aaronne e ai suoi figli. Esodo 29:28 Esso sara' da parte dei figli d'Israele per Aaronne e per i suoi figli in statuto perenne, perche' e' un'offerta di elevazione. Sara' un'offerta di elevazione da parte dei figli d'Israele presa dai loro sacrifici di ringraziamento, la loro offerta di elevazione all'Eterno. Esodo 29:29 E le vesti sacre di Aaronne passeranno ai suoi figli dopo di lui, perche' siano unte in loro e consacrate in loro. Esodo 29:30 Quel figlio che diviene sacerdote al suo posto le indossera' per sette giorni, quando entrera' nella tenda di convegno per fare il servizio nel luogo santo. Esodo 29:31 Poi prenderai il montone della consacrazione e farai cuocere la sua carne in un luogo santo; Esodo 29:32 e Aaronne e i suoi figli mangeranno, all'ingresso della tenda di convegno, la carne del montone e il pane che e' nel paniere. Esodo 29:33 Mangeranno le cose che sono servite per fare l'espiazione per consacrarli e santificarli; ma nessun estraneo ne mangera', perche' sono cose sante. Esodo 29:34 E se rimarra' della carne della consacrazione o del pane fino al mattino, brucerai cio' che resta col fuoco; non lo si mangera', perche' e' cosa santa. Esodo 29:35 Farai dunque per Aaronne e per i suoi figli tutto cio' che ti ho ordinato: li consacrerai per sette giorni. Esodo 29:36 E ogni giorno offrirai un torello, come sacrificio per il peccato, per fare l'espiazione per esso e lo ungerai per consacrarlo. Esodo 29:37 Per sette giorni farai l'espiazione per l'altare e lo santificherai; l'altare sara' santissimo: tutto cio' che tocchera' l'altare sara' santo. Il sacrificio perpetuo Esodo 29:38 Or questo e' cio' che offrirai sull'altare: due agnelli di un anno ogni giorno, per sempre. Esodo 29:39 Uno degli agnelli l'offrirai al mattino e l'altro l'offrirai sull'imbrunire. Esodo 29:40 Col primo agnello offrirai un decimo di efa di fior di farina impastata con un quarto di hin di olio vergine, e una libazione di un quarto di hin di vino. Esodo 29:41 Il secondo agnello l'offrirai sull'imbrunire; l'accompagnerai con la stessa oblazione e con la stessa libazione della mattina; e' un sacrificio di profumo gradevole offerto mediante il fuoco all'Eterno. Esodo 29:42 Sara' un olocausto perpetuo per tutte le future generazioni, offerto all'ingresso della tenda di convegno, davanti all'Eterno, dove io vi incontrero' per parlarti. Esodo 29:43 E la' io mi incontrero' coi figli d'Israele; e la tenda sara' santificata dalla mia gloria. Esodo 29:44 Cosi santifichero' la tenda di convegno e l'altare; santifichero' pure Aaronne e i suoi figli, perche' mi servano come sacerdoti. Esodo 29:45 Dimorero' in mezzo ai figli d'Israele e saro' il loro DIO. Esodo 29:46 Ed essi conosceranno che io sono l'Eterno, il loro DIO, che li ho fatti uscire dal paese d'Egitto per dimorare tra di loro. Io sono l'Eterno, il loro DIO». L'altare dell'incenso Esodo 30:1 «Farai pure un altare per bruciarvi l'incenso; e lo farai di legno di acacia. Esodo 30:2 Sara' di un cubito di lunghezza e di un cubito di larghezza; sara' quadrato e avra' un'altezza di due cubiti; i suoi corni formeranno un sol pezzo con esso. Esodo 30:3 Lo rivestirai d'oro puro: la sua parte superiore, i suoi lati tutt'intorno e i suoi corni; e gli farai una ghirlanda d'oro. Esodo 30:4 Gli farai anche due anelli d'oro sotto la ghirlanda, ai suoi due lati; li metterai ai suoi due lati per passarvi le stanghe, con le quali portarlo. Esodo 30:5 Farai le stanghe di legno di acacia e le rivestirai d'oro. Esodo 30:6 Collocherai l'altare davanti al velo che e' davanti all'arca della testimonianza, di fronte al propiziatorio che sta sopra la testimonianza, dove io ti incontrero'. Esodo 30:7 Su di esso Aaronne brucera' dell'incenso profumato; lo brucera' ogni mattina, quando mette in ordine le lampade. Esodo 30:8 Quando Aaronne accende le lampade sull'imbrunire, vi brucera' incenso: un incenso perpetuo davanti all'Eterno, per le future generazioni. Esodo 30:9 Non offrirete su di esso ne' incenso estraneo, ne' olocausto, ne' oblazione; e su di esso non verserete libazioni. Esodo 30:10 E Aaronne fara' una volta all'anno l'espiazione sui suoi corni; col sangue del sacrificio di espiazione per il peccato fara' su di esso l'espiazione una volta l'anno, di generazione in generazione. Sara' cosa santissima, sacra all'Eterno». Il prezzo del riscatto Esodo 30:11 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Esodo 30:12 «Quando farai il conto dei figli d'Israele, per il loro censimento, ognuno di essi dara' all'Eterno il riscatto della propria vita, quando saranno contati, perche' non siano colpiti da qualche piaga, quando farai il loro censimento. Esodo 30:13 Questo e' cio' che dara' ognuno di quelli censiti: mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, (il siclo equivale a venti ghere), un mezzo siclo sara' l'offerta da fare all'Eterno. Esodo 30:14 Ognuno che sara' compreso nel censimento, dai venti anni in su, dara' questa offerta all'Eterno. Esodo 30:15 Il ricco non dara' di piu', ne' il povero dara' meno di mezzo siclo, quando si fara' quest'offerta all'Eterno per fare l'espiazione per le vostre vite. Esodo 30:16 Prenderai dunque dai figli d'Israele questo denaro del riscatto e lo adopererai per il servizio della tenda di convegno: sara' per i figli d'Israele un ricordo davanti all'Eterno per fare l'espiazione per le vostre vite». La conca di bronzo Esodo 30:17 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Esodo 30:18 «Farai pure una conca di bronzo, con la sua base di bronzo, per lavarsi; la collocherai fra la tenda di convegno e l'altare e ci metterai dell'acqua. Esodo 30:19 E Aaronne e i suoi figli vi si laveranno le mani e i piedi. Esodo 30:20 Quando entreranno nella tenda di convegno, si laveranno con acqua, perche' non abbiano a morire; cosi pure quando si avvicineranno all'altare per servire, per far fumare un'offerta fatta all'Eterno mediante il fuoco. Esodo 30:21 Si laveranno le loro mani e i loro piedi, perche' non abbiano a morire. Questo sara' per loro uno statuto perenne, per lui e per i suoi discendenti, di generazione in generazione». L'olio per l'unzione sacra Esodo 30:22 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Esodo 30:23 «Procurati anche i migliori aromi: cinquecento sicli di mirra liquida, duecentocinquanta, cioe' la meta', di cinnamomo aromatico e duecentocinquanta di cannella aromatica, Esodo 30:24 cinquecento sicli, in base al siclo del santuario, di cassia e un hin di olio d'oliva. Esodo 30:25 E ne farai un olio per l'unzione sacra, un profumo composto con arte di profumiere: sara' l'olio per l'unzione sacra. Esodo 30:26 Con esso ungerai la tenda di convegno e l'arca della testimonianza, Esodo 30:27 la tavola e tutti i suoi utensili, il candelabro e i suoi utensili, l'altare dell'incenso, Esodo 30:28 l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base. Esodo 30:29 Consacrerai cosi queste cose e saranno santissime; tutto quello che le tocchera', sara' santo. Esodo 30:30 Ungerai anche Aaronne e i suoi figli e li consacrerai, perche' mi servano come sacerdoti. Esodo 30:31 Parlerai quindi ai figli d'Israele, dicendo: "Questo sara' per me un olio di sacra unzione, di generazione in generazione. Esodo 30:32 Non lo si spandera' su carne d'uomo e non ne farete altro di simile, della stessa composizione; esso e' santo, e sara' santo per voi. Esodo 30:33 Chiunque ne comporra' di simile, o chiunque ne mettera' sopra un estraneo, sara' sterminato dal suo popolo"». Il profumo Esodo 30:34 L'Eterno disse ancora a Mose': «Procurati degli aromi, dello storace, della conchiglia odorosa, del galbano, degli aromi con incenso puro, in dosi uguali; Esodo 30:35 ne farai un profumo composto secondo l'arte del profumiere, salato, puro e santo; Esodo 30:36 ne ridurrai una parte in minutissima polvere e ne porrai un po' davanti alla testimonianza nella tenda di convegno, dove io ti incontrero': esso sara' per voi cosa santissima. Esodo 30:37 Ma dell'incenso che farai, non ne farete per voi della stessa composizione; sara' per te una cosa sacra all'Eterno. Esodo 30:38 Chiunque ne fara' di simile per odorarlo, sara' sterminato dal suo popolo». Gli artefici del tabernacolo Esodo 31:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Esodo 31:2 «Vedi, io ho chiamato per nome Betsaleel, figlio di Uri, figlio di Hur, della tribu' di Giuda; Esodo 31:3 e l'ho riempito dello Spirito di DIO, di sapienza, di intelligenza, di conoscenza e di ogni abilita', Esodo 31:4 per ideare disegni artistici, per lavorare l'oro, l'argento e il bronzo, Esodo 31:5 per scolpire pietre da incastonare, per intagliare il legno e per eseguire ogni sorta di lavori. Esodo 31:6 Ed ecco, gli ho dato per compagno Oholiab, figlio i Ahisamak, della tribu' di Dan; e ho messo sapienza nella mente di tutti gli uomini abili, perche' possano fare tutto cio' che ti ho ordinato: Esodo 31:7 la tenda di convegno, l'arca della testimonianza e il propiziatorio che vi sta sopra, e tutti gli arredi della tenda, Esodo 31:8 la tavola e i suoi utensili, il candelabro d'oro puro e tutti i suoi utensili, l'altare dell'incenso, Esodo 31:9 l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base, Esodo 31:10 le vesti finemente tessute, e le vesti sacre per il sacerdote Aaronne e le vesti dei suoi figli per servire come sacerdoti, Esodo 31:11 l'olio dell'unzione e l'incenso profumato per il luogo santo. Essi faranno secondo tutto cio' che ti ho ordinato». Il segno del sabato Esodo 31:12 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Esodo 31:13 «Parla anche ai figli d'Israele, dicendo: Badate bene di osservare i miei sabati, perche' e' un segno fra me e voi per tutte le vostre generazioni, affinche' conosciate che io sono l'Eterno che vi santifica. Esodo 31:14 Osserverete dunque il sabato, perche' e' per voi un giorno santo; chi lo profana sara' messo a morte; chiunque fa in esso qualche lavoro sara' sterminato da mezzo del suo popolo. Esodo 31:15 Si lavorera' sei giorni; ma il settimo giorno e' sabato di riposo, sacro all'Eterno; chiunque fara' qualche lavoro nel giorno di sabato sara' messo a morte. Esodo 31:16 I figli d'Israele percio' osserveranno il sabato, celebrando il sabato di generazione in generazione, come un patto perpetuo. Esodo 31:17 Esso e' un segno perpetuo fra me e i figli d'Israele, poiche' in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, e il settimo giorno si riposo' e fu ristorato». Esodo 31:18 Quando l'Eterno ebbe finito di parlare con Mose' sul monte Sinai, gli diede le due tavole della testimonianza, tavole di pietra, scritte col dito di DIO. Il vitello d'oro Esodo 32:1 Or il popolo, vedendo che Mose' tardava a scendere dal monte, si raduno' intorno ad Aaronne e gli disse: «Orsu', facci un dio che vada davanti a noi, perche' quanto a Mose', l'uomo che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa gli sia accaduto». Esodo 32:2 Aaronne rispose loro: «Staccate gli anelli d'oro che sono agli orecchi delle vostre mogli, dei vostri figli e delle vostre figlie e portatemeli». Esodo 32:3 Cosi tutto i popolo stacco' gli anelli d'oro che avevano ai loro orecchi e li porto' ad Aaronne, Esodo 32:4 il quale li prese dalle loro mani e, dopo averlo modellato con il cesello, ne fece un vitello di metallo fuso. Allora essi dissero: «O Israele, questo e' il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto!». Esodo 32:5 Quando Aaronne vide questo, eresse un altare davanti ad esso e fece un bando che diceva: «Domani sara' festa in onore dell'Eterno!». Esodo 32:6 L'indomani essi si alzarono presto, offrirono olocausti e recarono dei sacrifici di ringraziamento; il popolo si adagio' per mangiare e bere, poi si alzo' per divertirsi. Esodo 32:7 L'Eterno disse allora a Mose': «Va', scendi, perche' il tuo popolo, che hai fatto uscire dal paese d'Egitto, si e' corrotto; Esodo 32:8 si sono presto sviati dalla strada che io avevo loro ordinato di seguire; si sono fatti un vitello di metallo fuso, si sono prostrati davanti ad esso, gli hanno offerto sacrifici e hanno detto: "O Israele, questo e' il tuo dio che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto"». Esodo 32:9 L'Eterno disse ancora a Mose': «Ho visto questo popolo, ed ecco, e' un popolo dal collo duro. Esodo 32:10 Or dunque, lasciami fare, affinche' la mia ira si accenda contro di loro e li consumi; ma di te io faro' una grande nazione». Esodo 32:11 Allora Mose' supplico' l'Eterno, il suo DIO, e disse: «Perche', o Eterno, dovrebbe la tua ira accendersi contro il tuo popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto con grande potenza e con mano forte? Esodo 32:12 Perche' dovrebbero gli Egiziani dire: "Egli li ha fatti uscire per fare loro del male, per ucciderli sui monti e per sterminarli dalla faccia della terra"? Desisti dalla tua ira ardente e cambia la tua intenzione di far del male al tuo popolo. Esodo 32:13 Ricordati di Abrahamo, d'Isacco d'Israele, tuoi servi, ai quali giurasti per te stesso, dicendo loro: "Io moltiplichero' la vostra discendenza come le stelle del cielo e daro' alla vostra discendenza tutto questo paese di cui ti ho parlato, ed essa lo possedera' per sempre"». Esodo 32:14 Cosi l'Eterno cambio' intenzione circa il male che aveva detto di fare al suo popolo. Mose' spezza le tavole della legge, e da' a Israele una lezione Esodo 32:15 Allora Mose' si volto' e scese dal monte con le due tavole della testimonianza nelle mani, tavole scritte su entrambi i lati, davanti e di dietro. Esodo 32:16 Le tavole erano opera di DIO e la scrittura era scrittura di DIO, incisa sulle tavole. Esodo 32:17 Or Giosue', udendo il clamore del popolo che gridava, disse a Mose': «C'e' un rumore di guerra nell'accampamento». Esodo 32:18 Ma egli rispose: «Questo non e' ne' un grido di vittoria, ne' un grido di sconfitta; il clamore che io odo e' di gente che canta». Esodo 32:19 Come fu vicino all'accampamento, vide il vitello e le danze; allora l'ira di Mose' si accese ed egli getto' dalle mani le tavole e le spezzo' ai piedi del monte. Esodo 32:20 Poi prese il vitello che essi avevano fatto, lo brucio' col fuoco e lo ridusse in polvere; e sparse la polvere sull'acqua e la fece bere ai figli d'Israele. Esodo 32:21 Quindi Mose' disse ad Aaronne: «Che ti ha fatto questo popolo, che gli hai tirato addosso un cosi grande peccato?». Esodo 32:22 Aaronne rispose: «L'ira del mio signore non si accenda, tu stesso conosci questo popolo e sai che e' inclinato al male. Esodo 32:23 Essi mi hanno detto: "Facci un dio che vada davanti a noi, perche' Mose', l'uomo che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto, non sappiamo che cosa sia avvenuto di lui". Esodo 32:24 Allora io ho detto loro: "Chi ha dell'oro se lo levi di dosso". Cosi essi me l'hanno dato, io l'ho gettato nel fuoco, e ne e' uscito fuori questo vitello». Esodo 32:25 Quando Mose' vide che il popolo era senza freno (e che Aaronne lo aveva lasciato sfrenare esponendolo all'obbrobrio dei suoi nemici), Esodo 32:26 si fermo' all'ingresso dell'accampamento e disse: «Chiunque e' per l'Eterno, venga a me!». E tutti i figli di Levi si radunarono vicino a lui. Esodo 32:27 Ed egli disse loro: «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: "Ognuno di voi si metta la spada a fianco; passate e ripassate da un'entrata all'altra dell'accampamento, e ciascuno uccida il fratello, ciascuno l'amico, ciascuno il vicino!"». Esodo 32:28 I figli di Levi fecero come aveva detto Mose', e in quel giorno caddero circa tremila uomini. Esodo 32:29 Poi Mose' disse: «Consacratevi oggi all'Eterno, affinche' egli vi dia una benedizione, perche' ognuno di voi e' stato contro suo figlio e contro suo fratello». Mose' intercede per Israele Esodo 32:30 L'indomani Mose' disse al popolo: «Voi avete commesso un grande peccato; ma ora io saliro' all'Eterno; forse potro' fare espiazione per il vostro peccato». Esodo 32:31 Mose' dunque ritorno' dall'Eterno e disse: «Ahime', questo popolo ha commesso un grande peccato e si e' fatto un dio d'oro. Esodo 32:32 Cio' nonostante ora, ti prego, perdona il loro peccato; se no deh, cancellami dal tuo libro che hai scritto!». Esodo 32:33 Ma l'Eterno rispose a Mose': «Colui che ha peccato contro di me, quello cancellero' dal mio libro! Esodo 32:34 Ora va' conduci il popolo dove ti ho detto. Ecco, il mio Angelo andra' davanti a te, ma nel giorno che verro' a punire io li puniro' del loro peccato». Esodo 32:35 Cosi l'Eterno percosse il popolo, perche' aveva fatto il vitello che Aaronne aveva modellato Punizione divina e umiliazione del popolo Esodo 33:1 L'Eterno disse a Mose': «Va', sali di qui, tu col popolo che hai fatto uscire dal paese d'Egitto, verso il paese che promisi con giuramento ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: "Io lo daro' alla tua discendenza". Esodo 33:2 Io mandero' un Angelo davanti a te e scaccero' i Cananei, gli Amorei, gli Hittei, i Perezei, gli Hivvei e i Gebusei. Esodo 33:3 Sali verso il paese dove scorre latte e miele, poiche' io non saliro' in mezzo a te, perche' sei un popolo di collo duro, e non abbia cosi a sterminarti per via». Esodo 33:4 Quando il popolo udi queste funeste parole, fece cordoglio, e nessuno si mise i propri ornamenti. Esodo 33:5 Infatti l'Eterno aveva detto a Mose': «Di ai figli d'Israele: "Voi siete un popolo dal collo duro; se io salissi per un solo momento in mezzo a te, ti consumerei Percio' ora togliti i tuoi ornamenti e cosi sapro' cio' ce devo fare con te"». Esodo 33:6 Cosi i figli d'Israele si spogliarono dei loro ornamenti, dalla partenza del monte Horeb in poi. Erezione della tenda di convegno fuori dell'accampamento Esodo 33:7 Quindi Mose' prese la tenda e la pianto' fuori dell'accampamento, lontano dall'accampamento, e la chiamo' la tenda di convegno; chiunque cercava l'Eterno, usciva verso la tenda di convegno, che era fuori dell'accampamento. Esodo 33:8 Quando Mose' usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava, e ognuno se ne stava ritto all'ingresso della propria tenda e seguiva con lo sguardo Mose', finche' egli fosse entrato nella tenda Esodo 33:9 Come Mose' entrava nella tenda, la colonna di nuvola scendeva e si fermava all'ingresso della tenda, e l'Eterno parlava con Mose'. Esodo 33:10 Tutto il popolo vedeva la colonna di nuvola ferma all'ingresso della tenda; quindi tutto il popolo si alzava e ciascuno si prostrava all'ingresso della propria tenda. Esodo 33:11 Cosi l'Eterno parlava con Mose' faccia a faccia, come un uomo parla col proprio amico; poi Mose' tornava all'accampamento. Ma Giosue', figlio di Nun, suo giovane ministro, non si allontanava dalla tenda. Mose' intercede di nuovo per il popolo, e Dio gli fa vedere la sua gloria Esodo 33:12 Poi Mose' disse all'Eterno: «Vedi, tu mi dici: "Fa' salire questo popolo". Ma tu non mi hai fatto sapere chi manderai con me. Eppure hai detto: "Io ti conosco personalmente e hai pure trovato grazia ai miei occhi". Esodo 33:13 Percio' ora, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, deh, fammi conoscere le tue vie, perche' ti conosca e possa trovare grazia ai tuoi occhi. Considera inoltre che questa nazione e' tuo popolo». Esodo 33:14 L'Eterno rispose: «La mia presenza andra' con te, e ti daro' riposo». Esodo 33:15 Mose' allora gli disse: «Se la tua presenza non viene con me, non farci partire di qui. Esodo 33:16 Come si potra' ora conoscere che io e il tuo popolo abbiamo trovato grazia ai tuoi occhi? Non e' forse perche' tu vieni con noi? Cosi noi saremo distinti, io e il tuo popolo, da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra». Esodo 33:17 L'Eterno disse a Mose': «Faro' anche questa cosa che hai chiesto, poiche' tu hai trovato grazia ai miei occhi e ti conosco personalmente». Esodo 33:18 Allora Mose' disse: «Deh, fammi vedere la tua gloria!». Esodo 33:19 L'Eterno gli rispose: «Io faro' passare davanti a te tutta la mia bonta' e proclamero' il nome dell'Eterno davanti a te. Faro' grazia a chi faro' grazia e avro' pieta' di chi avro' pieta'». Esodo 33:20 Disse ancora: «Tu non puoi vedere la mia faccia, perche' nessun uomo mi puo' vedere e vivere». Esodo 33:21 Quindi l'Eterno disse: «Ecco un luogo vicino a me; tu starai sulla roccia; Esodo 33:22 e mentre passera' la mia gloria, io ti mettero' in una fenditura della roccia e ti copriro' con la mia mano, finche' io sia passato; Esodo 33:23 poi ritirero' la mano e mi vedrai di spalle; ma la mia faccia non si puo' vedere». Le nuove tavole Esodo 34:1 L'Eterno disse a Mose': «Tagliati due tavole di pietra come le prime; e io scrivero' sulle tavole le parole che erano sulle prime tavole che spezzasti. Esodo 34:2 Cosi sii pronto al mattino e sali al mattino sul monte Sinai, e rimani la' vicino a me in vetta al monte. Esodo 34:3 Nessuno salga con te e non si veda alcuno per tutto il monte; ne' greggi ne' armenti pascolino nei dintorni di questo monte». Esodo 34:4 Mose' dunque taglio' due tavole di pietra, come le prime; si alzo' al mattino presto e sali sul monte Sinai come l'Eterno gli aveva comandato, e prese in mano le due tavole di pietra. Apparizione dell'Eterno a Mose' Esodo 34:5 Allora l'Eterno discese nella nuvola e si fermo' la' vicino a lui, e proclamo' il nome dell'Eterno. Esodo 34:6 E l'Eterno passo' davanti a lui e grido': «L'Eterno, l'Eterno Dio, misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in benignita' e fedelta', Esodo 34:7 che usa misericordia a migliaia, che perdona l'iniquita', la trasgressione e il peccato ma non lascia il colpevole impunito, e che visita l'iniquita' dei padri sui figli e sui figli dei figli fino alla terza e alla quarta generazione». Esodo 34:8 E Mose' si affretto' a prostrarsi fino a terra, e adoro'. Esodo 34:9 Poi disse: «Deh, Signore, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, venga il Signore in mezzo a noi, perche' questo e' un popolo dal collo duro; perdona la nostra iniquita' e il nostro peccato, e prendici come tua eredita'». Rinnovamento dell'alleanza Esodo 34:10 L'Eterno rispose: «Ecco, io faccio un patto: Faro' davanti a tutto il popolo prodigi, che non sono ma stati fatti su tutta la terra ne' in alcuna nazione; e tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedra' l'opera dell'Eterno, perche' e' tremendo cio' che io sto per fare con te. Esodo 34:11 Osserva cio' che oggi ti comando: Ecco io scaccero' davanti a te gli Amorei, i Cananei, gli Hittei, i Perezei, gli Hivvei e i Gebusei. Esodo 34:12 Guardati dal fare alcuna alleanza con gli abitanti del paese nel quale stai per andare, perche' non sia un laccio in mezzo a te; Esodo 34:13 ma demolite i loro altari, frantumate le loro colonne sacre e abbattete le loro immagini, Esodo 34:14 (perche' non ti prostrerai ad altro dio, poiche' l'Eterno, il cui nome e' "il Geloso", e' un Dio geloso). Esodo 34:15 Non fare alcuna alleanza con gli abitanti del paese perche', quando essi si prostituiscono ai loro de'i ed offrono sacrifici ai loro de'i, qualcuno di essi ti inviti e tu mangi dei loro sacrifici, Esodo 34:16 e prenda delle loro figlie per i tuoi figli, e le loro figlie si prostituiscano ai loro de'i e inducano i tuoi figli a prostituirsi ai loro de'i. Esodo 34:17 Non ti farai de'i di metallo fuso. Esodo 34:18 Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane senza lievito come ti ho ordinato nel tempo stabilito nel mese di Abib, poiche' nel mese di Abib tu sei uscito dall'Egitto. Esodo 34:19 Chiunque apre il grembo e' mio; e mio e' ogni primo parto maschio di tutto il tuo bestiame, sia bovino che ovino. Esodo 34:20 Ma riscatterai con un agnello il primo nato dell'asino; se non lo vuoi riscattare, gli romperai il collo. Riscatterai pure ogni primogenito dei tuoi figli. Nessuno comparira' davanti a me a mani vuote. Esodo 34:21 Lavorerai sei giorni; ma il settimo giorno ti riposerai: ti riposerai anche al tempo dell'aratura e della mietitura. Esodo 34:22 Celebrerai la festa delle settimane, e cioe', delle primizie della mietitura del grano e la festa della raccolta alla fine dell'anno. Esodo 34:23 Tre volte all'anno comparira' ogni vostro maschio davanti al Signore, l'Eterno, il DIO d'Israele. Esodo 34:24 Poiche' io scaccero' nazioni davanti a te e allarghero' i tuoi confini, e nessuno desiderera' il tuo paese, quando salirai tre volte all'anno, per comparire davanti all'Eterno, il tuo DIO. Esodo 34:25 Non offrirai con pane lievitato il sangue della vittima immolata a me; il sacrificio della festa di Pasqua non sara' lasciato fino al mattino. Esodo 34:26 Porterai alla casa dell'Eterno, il tuo DIO, le primizie dei primi frutti della tua terra. Non cuocerai il capretto nel latte di sua madre». Esodo 34:27 Poi l'Eterno disse a Mose': «Scrivi queste parole, perche' sul Fondamento di queste parole io ho contratto alleanza con te e con Israele». Esodo 34:28 Cosi Mose' rimase la' con l'Eterno quaranta giorni e quaranta notti; non mangio' pane ne' bevve acqua. E l'Eterno scrisse sulle tavole le parole del patto, i dieci comandamenti. Il volto raggiante di Mose' Esodo 34:29 Or Mose', quando scese dal monte Sinai (scendendo dal monte Mose' aveva in mano le due tavole della testimonianza), non sapeva che la pelle del suo volto era divenuta raggiante, perche' era stato a parlare con l'Eterno. Esodo 34:30 Cosi, quando Aaronne e tutti i figli d'Israele videro Mose', ecco che la pelle del suo volto era raggiante ed essi avevano paura di avvicinarsi a lui. Esodo 34:31 Ma Mose' li chiamo' ed Aaronne e tutti i capi dell'assemblea ritornarono da lui, e Mose' parlo' loro. Esodo 34:32 Dopo di che, tutti i figli d'Israele si avvicinarono, ed egli ordino' loro di fare tutto cio' che l'Eterno gli aveva detto sul monte Sinai. Esodo 34:33 Come Mose' ebbe finito di parlare con loro, mise un velo sul suo volto. Esodo 34:34 Quando pero' Mose' entrava davanti all'Eterno per parlare con lui, si toglieva il velo finche' usciva fuori; uscendo fuori, diceva ai figli d'Israele cio' che gli era stato comandato. Esodo 34:35 I figli d'Israele, guardando la faccia di Mose', vedevano che la pelle di Mose' era raggiante; poi Mose' rimetteva il velo sul suo volto, fino a quando entrava a parlare con l'Eterno. La legge del sabato Esodo 35:1 Mose' convoco' tutta l'assemblea dei figli d'Israele e disse loro: «Queste sono le cose che l'Eterno ha ordinato di fare. Esodo 35:2 Si lavorera' sei giorni, ma il settimo giorno sara' per voi un giorno santo, un sabato di riposo, consacrato all'Eterno. Chiunque fa qualche lavoro in esso sara' messo a morte. Esodo 35:3 Non accenderete il fuoco in alcuna delle vostre abitazioni il giorno del sabato». Le offerte per la consacrazione del tabernacolo Esodo 35:4 Poi Mose' parlo' a tutta l'assemblea dei figli d'Israele e disse: «Questo e' cio' che l'Eterno ha ordinato, dicendo: Esodo 35:5 "Prendete tra di voi un'offerta all'Eterno; chiunque e' di cuore generoso rechera' un'offerta all'Eterno: oro, argento e bronzo, Esodo 35:6 stoffe di colore violaceo, porporino e scarlatto, lino fino e pelo di capra, Esodo 35:7 pelli di montone tinte in rosso, pelli di tasso e legno d'acacia, Esodo 35:8 olio per la luce del candelabro e aromi per l'olio dell'unzione e per l'incenso aromatico, Esodo 35:9 pietre di onice e pietre da incastonare per l'efod e per il pettorale. Esodo 35:10 Chiunque tra di voi ha dell'abilita', venga e faccia tutto cio' che l'Eterno ha ordinato: Esodo 35:11 il tabernacolo, la sua tenda e la copertura, i suoi fermagli, le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi, Esodo 35:12 l'arca, le sue stanghe, il propiziatorio e il velo di copertura dell'arca, Esodo 35:13 la tavola e le sue stanghe, tutti i suoi utensili e il pane della presentazione; Esodo 35:14 il candelabro per la luce e i suoi utensili, le sue lampade e l'olio per la luce del candelabro; Esodo 35:15 l'altare dell'incenso e le sue stanghe, l'olio dell'unzione, l'incenso aromatico e la cortina d'ingresso all'entrata del tabernacolo, Esodo 35:16 l'altare degli olocausti con la sua griglia di bronzo, le sue stanghe e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base, Esodo 35:17 i tendaggi del cortile, le sue colonne e le loro basi, e la cortina all'ingresso del cortile; Esodo 35:18 i piuoli del tabernacolo, i piuoli del cortile e le loro funi; Esodo 35:19 le vesti finemente tessute per fare il servizio nel luogo santo, le vesti sacre per il sacerdote Aaronne e le vesti dei suoi figli per servire come sacerdoti"». Esodo 35:20 Allora tutta l'assemblea dei figli d'Israele si allontano' dalla presenza di Mose'. Esodo 35:21 Cosi tutti quelli che erano mossi dal loro cuore e tutti quelli che erano spinti dal loro spirito, vennero a portare l'offerta all'Eterno per l'opera della tenda di convegno, per tutto il suo servizio e per le vesti sacre. Esodo 35:22 Vennero uomini e donne, quelli che erano di cuore generoso, e portarono fermagli, orecchini, anelli da sigillare e braccialetti, ogni sorta di gioielli d'oro; ognuno porto' qualche offerta d'oro all'Eterno. Esodo 35:23 E tutti quelli che avevano delle stoffe di color violaceo, porporino, scarlatto, o lino fino, o pelo di capra, o pelli di montone di color rosso, o pelli di tasso, li portarono. Esodo 35:24 Chiunque poteva fare un'offerta d'argento o di bronzo, porto' l'offerta consacrata all'Eterno; e chiunque aveva del legno di acacia per qualche lavoro destinato al servizio, lo porto'. Esodo 35:25 Tutte le donne abili filarono con le proprie mani e portarono i loro filati di color violaceo, porporino, scarlatto, e del lino fino. Esodo 35:26 E tutte le donne che erano mosse dal loro cuore ed avevano delle abilita', filarono del pelo di capra. Esodo 35:27 I capi del popolo portarono pietre di onice e pietre da incastonare per l'efod e per il pettorale, Esodo 35:28 aromi e olio per la luce del candelabro, per l'olio dell'unzione e per l'incenso aromatico. Esodo 35:29 Tutti i figli d'Israele, uomini e donne, che erano mossi dal cuore a portare qualcosa per tutta l'opera che l'Eterno aveva comandato di fare per mezzo di Mose', recarono all'Eterno delle offerte volontarie. Betsaleel e Oholiab e liberalita' del popolo Esodo 35:30 Mose' disse ai figli d'Israele: «Vedete, l'Eterno ha chiamato per nome Betsaleel, figlio di Uri, figlio di Hur, della tribu' di Giuda, Esodo 35:31 e lo ha ripieno dello Spirito di DIO, di sapienza, d'intelligenza e di conoscenza e di ogni abilita', Esodo 35:32 per ideare disegni artistici, per lavorare l'oro, l'argento e il bronzo, Esodo 35:33 per scolpire pietre da incastonare, per intagliare il legno e per eseguire ogni sorta di lavori d'arte. Esodo 35:34 Ha anche messo in cuore l'abilita' d'insegnare, a lui e a Oholiab figlio di Ahisamak, della tribu' di Dan. Esodo 35:35 Li ha ripieni della sapienza di cuore per eseguire ogni sorta di lavori di intagliatore, di disegnatore, di ricamatore e di tessitore, in color violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino, in grado di eseguire qualunque lavoro e di ideare disegni artistici. Esodo 36:1 Ora Betsaleel e Oholiab e tutti gli uomini abili, nei quali l'Eterno ha messo sapienza e intelligenza per saper eseguire tutti i lavori per il servizio del santuario, faranno secondo tutto cio' che l'Eterno ha ordinato». Esodo 36:2 Mose' chiamo' dunque Betsaleel e Oholiab e tutti gli uomini saggi di cuore nei quali l'Eterno aveva messo sapienza, tutti quelli che erano mossi dal cuore ad applicarsi al lavoro per eseguirlo. Esodo 36:3 Ed essi ricevettero da Mose' tutte le offerte recate dai figli d'Israele per i lavori destinati alla costruzione del santuario, per eseguirli. Ma ogni mattina i figli d'Israele continuavano a portare a Mose' delle offerte volontarie. Esodo 36:4 Allora tutti gli uomini abili che facevano lavori d'ogni genere nel santuario, lasciato ognuno il lavoro che faceva vennero Esodo 36:5 e parlarono a Mose', dicendo: «Il popolo porta molto piu' di quel che necessita per eseguire i lavori che l'Eterno ha comandato di fare». Esodo 36:6 Allora Mose' diede quest'ordine che fu proclamato per l'accampamento, dicendo: «Ne' uomo ne' donna faccia piu' alcun'altra offerta per il santuario». Cosi si impedi al popolo di portare altro. Esodo 36:7 Poiche' il materiale che avevano era sufficiente per tutto il lavoro che dovevano fare e ne avanzava. Costruzione del tabernacolo Esodo 36:8 Tutti gli uomini abili, fra quelli che lavoravano alla costruzione del tabernacolo, fecero dieci teli di lino fino ritorto e di filo color violaceo, porporino e scarlatto; egli li fece con dei cherubini artisticamente lavorati. Esodo 36:9 La lunghezza di ogni telo era di ventotto cubiti e la larghezza di quattro cubiti; i teli avevano tutti la stessa misura. Esodo 36:10 Egli uni assieme cinque teli, e uni pure assieme gli altri cinque teli. Esodo 36:11 E fece degli occhielli di color violaceo sull'orlo del telo esterno della prima serie di teli; fece lo stesso all'orlo del telo esterno della seconda serie. Esodo 36:12 Egli fece cinquanta occhielli sul primo telo e fece pure cinquanta occhielli sull'orlo del telo esterno della seconda serie; gli occhielli corrispondevano l'uno all'altro. Esodo 36:13 Fece anche cinquanta fermagli d'oro e uni i teli l'uno all'altro mediante i fermagli; cosi il tabernacolo formo' un tutt'uno. Esodo 36:14 Egli fece inoltre dei teli di pelo di capra, per servire da tenda sopra il tabernacolo; di questi teli ne fece undici. Esodo 36:15 La lunghezza di ogni telo era di trenta cubiti, e la larghezza di quattro cubiti; gli undici teli avevano la stessa misura. Esodo 36:16 Uni cinque teli da una parte e sei teli dall'altra. Esodo 36:17 Fece inoltre cinquanta occhielli sull'orlo del telo esterno della prima serie di teli e cinquanta occhielli sull'orlo del telo esterno della seconda serie. Esodo 36:18 E fece cinquanta fermagli di bronzo per unire assieme la tenda, perche' formasse un tutt'uno. Esodo 36:19 Fece pure per la tenda una copertura di pelli di montone tinte di rosso, e sopra questa una copertura di pelli di tasso. Esodo 36:20 Poi fece per il tabernacolo le assi di legno di acacia, messe per ritto. Esodo 36:21 La lunghezza di un'asse era di dieci cubiti e la sua larghezza di un cubito e mezzo. Esodo 36:22 Ogni asse aveva due incastri per unire un'asse all'altra; cosi fece per tutte le assi del tabernacolo. Esodo 36:23 Egli fece quindi le assi per il tabernacolo: venti assi per il lato sud; Esodo 36:24 e fece quaranta basi d'argento sotto le venti assi: due basi sotto ciascun'asse per i suoi due incastri. Esodo 36:25 E per il secondo lato del tabernacolo, il lato nord, fece venti assi, Esodo 36:26 con le loro quaranta basi d'argento, due basi sotto ciascun'asse. Esodo 36:27 Per la parte posteriore del tabernacolo, verso ovest, egli fece sei assi. Esodo 36:28 Fece pure due assi per i due angoli posteriori del tabernacolo. Esodo 36:29 Esse erano appaiate in basso ed erano unite assieme in alto con un anello. Cosi fece per ambedue le assi, che erano ai due angoli. Esodo 36:30 Vi erano dunque otto assi, con le loro basi d'argento: sedici basi, due basi sotto ciascun'asse. Esodo 36:31 Fece inoltre delle traverse di legno di acacia: cinque per le assi di un lato del tabernacolo, Esodo 36:32 cinque traverse per le assi dell'altro lato del tabernacolo, e cinque traverse per le assi della parte posteriore del tabernacolo, a ovest. Esodo 36:33 Fece quindi passare la traversa di centro in mezzo alle assi, da una parte all'altra. Esodo 36:34 Rivesti poi le assi d'oro e fece d'oro i loro anelli per i quali dovevano passare le traverse, e rivesti le traverse d'oro. Esodo 36:35 Fece pure il velo di filo violaceo, porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto con dei cherubini artisticamente lavorati; Esodo 36:36 fece per esso quattro colonne di acacia, con i loro uncini d'oro; e fuse per le colonne quattro basi d'argento. Esodo 36:37 Fece anche per l'ingresso della tenda una cortina di filo violaceo, porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto il lavoro di un ricamatore. Esodo 36:38 Fece inoltre le sue cinque colonne coi loro uncini e rivesti d'oro i loro capitelli e le loro assi; ma le loro cinque basi erano di bronzo. Costruzione dell'arca Esodo 37:1 Poi Betsaleel fece l'arca di legno di acacia, lunga due cubiti e mezzo, larga un cubito e mezzo e alta un cubito e mezzo. Esodo 37:2 E la rivesti d'oro puro di dentro e di fuori, e le fece una ghirlanda d'oro che le girava tutt'intorno. Esodo 37:3 Fuse quindi per essa quattro anelli d'oro e li mise ai suoi quattro piedi: due anelli da un lato e due anelli dall'altro lato. Esodo 37:4 Fece anche delle stanghe di legno di acacia e le rivesti d'oro. Esodo 37:5 Poi fece passare le stanghe per gli anelli ai lati dell'arca, per portare l'arca. Il propiziatorio Esodo 37:6 Fece anche un propiziatorio d'oro puro, lungo due cubiti e mezzo e largo un cubito e mezzo. Esodo 37:7 Fece due cherubini d'oro; li fece lavorati al martello, alle due estremita' del propiziatorio: Esodo 37:8 un cherubino a una estremita' e un cherubino all'altra estremita'; fece i cherubini di un sol pezzo col propiziatorio alle sue estremita'. Esodo 37:9 I cherubini avevano le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le ali; erano rivolti l'uno verso l'altro, mentre le facce dei cherubini erano volte verso il propiziatorio. La tavola Esodo 37:10 Fece anche la tavola di legno d'acacia lunga due cubiti, larga un cubito e alta un cubito e mezzo. Esodo 37:11 La rivesti d'oro puro e le fece tutt'intorno una ghirlanda d'oro. Esodo 37:12 E le fece tutt'intorno un bordo alto un palmo di mano e intorno a questo bordo fece una ghirlanda d'oro. Esodo 37:13 E fuse per essa quattro anelli d'oro e mise gli anelli ai quattro angoli, che sono ai quattro piedi della tavola. Esodo 37:14 Gli anelli erano vicini al bordo per farvi passare le stanghe destinate a portare la tavola. Esodo 37:15 Fece le stanghe di legno di acacia e le rivesti d'oro; esse dovevano servire a portare la tavola. Esodo 37:16 Fece anche gli utensili da mettere sulla tavola d'oro puro: i suoi piatti le sue coppe, le sue tazze e i suoi calici con cui si fanno le libazioni. Il candelabro Esodo 37:17 Fece anche il candelabro d'oro puro; fece il candelabro lavorato al martello; il suo piede, il suo tronco, i suoi calici, i suoi pomi e i suoi fiori erano tutti di un sol pezzo. Esodo 37:18 Dai suoi lati uscivano sei braccia: tre braccia del candelabro da un lato e tre braccia del candelabro dall'altro; Esodo 37:19 su un braccio c'erano tre calici in forma di mandorla, con un pomo e un fiore; e sull'altro braccio tre calici in forma di mandorla con un pomo e un fiore. Lo stesso era per le sei braccia che uscivano dal candelabro. Esodo 37:20 E nel tronco del candelabro vi erano quattro calici in forma di mandorla, coi loro pomi e i loro fiori. Esodo 37:21 C'era un pomo sotto le due prime braccia uscenti da esso un pomo sotto le altre due braccia uscenti da esso, e un pomo sotto le due ultime braccia uscenti da esso; cosi per le sei braccia uscenti del candelabro. Esodo 37:22 Questi pomi e queste braccia formavano un sol pezzo col candelabro; il tutto era d'oro puro lavorato col martello. Esodo 37:23 Fece pure le sue sette lampade, i suoi smoccolatoi e i suoi portasmoccolature, d'oro puro. Esodo 37:24 Per fare il candelabro con tutti i suoi utensili impiego' un talento d'oro puro. L'altare dell'incenso Esodo 37:25 Poi fece l'altare dell'incenso in legno di acacia; era di un cubito di lunghezza e di un cubito di larghezza; era quadrato e aveva un'altezza di due cubiti; i suoi corni formavano un sol pezzo con esso. Esodo 37:26 E lo rivesti d'oro puro: la sua parte superiore, i suoi lati tutt'intorno e i suoi corni; e gli fece tutt'intorno una ghirlanda d'oro. Esodo 37:27 Gli fece pure due anelli d'oro, sotto la ghirlanda ai suoi due lati; li mise ai suoi due lati per passarvi le stanghe, con le quali portarlo. Esodo 37:28 E fece le stanghe di legno di acacia e le rivesti d'oro. Esodo 37:29 Poi fece l'olio santo per l'unzione e l'incenso profumato, puro, secondo l'arte del profumiere. Costruzione dell'altare degli olocausti Esodo 38:1 Poi fece l'altare degli olocausti in legno di acacia, lungo cinque cubiti e largo cinque cubiti; era quadrato e aveva un'altezza di tre cubiti. Esodo 38:2 Ai suoi quattro angoli fece dei corni, che formavano un tutt'uno con esso, e lo rivesti di bronzo. Esodo 38:3 Fece pure tutti gli utensili dell'altare: i vasi per le ceneri, le palette, i catini, i forchettoni e i bracieri; tutti i suoi utensili li fece di bronzo. Esodo 38:4 E fece per l'altare una griglia di bronzo in forma di rete sotto la cornice, nella parte inferiore, in modo che la rete si trovasse a meta' dell'altezza dell'altare. Esodo 38:5 Fuse quattro anelli per i quattro angoli della griglia di bronzo, per farvi passare le stanghe. Esodo 38:6 Poi fece le stanghe in legno di acacia e le rivesti di bronzo. Esodo 38:7 Fece poi passare le stanghe per gli anelli ai lati dell'altare, con le quali portarlo: lo fece di tavole e vuoto internamente. La conca di bronzo Esodo 38:8 Fece quindi la conca di bronzo e la sua base di bronzo, usando specchi di donne che venivano a prestare servizio all'ingresso della tenda di convegno. Il cortile Esodo 38:9 Poi fece il cortile: sul lato del Neghev, verso sud, i tendaggi del cortile erano di lino fino ritorto e lunghi cento cubiti, Esodo 38:10 e avevano le loro venti colonne e le loro venti basi di bronzo; gli uncini delle colonne e le loro aste erano d'argento. Esodo 38:11 Sul lato nord c'erano cento cubiti di tendaggi con le loro venti colonne e le loro venti basi di bronzo; gli uncini delle colonne e le loro aste erano d'argento. Esodo 38:12 Sul lato ovest c'erano cinquanta cubiti di tendaggi con le loro dieci colonne e le loro dieci basi; gli uncini delle colonne e le loro aste erano d'argento. Esodo 38:13 Sul davanti, dal lato est, c'erano cinquanta cubiti: Esodo 38:14 da un lato c'erano quindici cubiti di tendaggi, con le loro tre colonne e le loro tre basi; Esodo 38:15 e dall'altro lato (tanto di qua che di la' della porta d'ingresso del cortile) c'erano quindici cubiti di tendaggi, con le loro tre colonne e le loro tre basi. Esodo 38:16 Tutti i tendaggi attorno al cortile erano di lino fino ritorto; Esodo 38:17 le basi per le colonne erano di bronzo, gli uncini delle colonne e le loro aste erano d'argento, i capitelli delle colonne erano rivestiti d'argento e tutte le colonne del cortile erano congiunte con delle aste d'argento. Esodo 38:18 La cortina per l'ingresso del cortile era in lavoro di ricamo, di filo violaceo porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto; aveva una lunghezza di venti cubiti un'altezza di cinque cubiti, corrispondente ai tendaggi del cortile. Esodo 38:19 C'erano quattro colonne con le loro quattro basi di bronzo; i loro uncini erano d'argento e i loro capitelli e le loro aste erano rivestiti d'argento. Esodo 38:20 Tutti i piuoli del tabernacolo e del recinto del cortile erano di bronzo. Costo complessivo del tabernacolo Esodo 38:21 Questo e' l'elenco delle cose del tabernacolo, del tabernacolo della testimonianza che furono elencate per ordine di Mose', per il servizio dei Leviti, sotto la direzione d'Ithamar figlio del sacerdote Aaronne. Esodo 38:22 Betsaleel, figlio di Uri, figlio di Hur, della tribu' di Giuda, fece tutto cio' che l'Eterno aveva ordinato a Mose', Esodo 38:23 avendo con se' Oholiab figlio di Ahisamak, della tribu' di Dan, intagliatore, disegnatore e ricamatore di stoffe violacee, porporine, scarlatte e di lino fino. Esodo 38:24 Tutto l'oro impiegato in tutti i lavori per il luogo santo, cioe' l'oro delle offerte, fu di ventinove talenti e di settecentotrenta sicli, secondo il siclo del santuario. Esodo 38:25 E l'argento, raccolto in occasione del censimento dell'assemblea, fu di cento talenti e di millesettecentosettantacinque sicli, secondo il siclo del santuario: Esodo 38:26 un beka a testa, (vale a dire un mezzo siclo, secondo il siclo del santuario), per ogni uomo compreso nel censimento, dall'eta' di venti anni in su, cioe', per seicento tremila cinquecento cinquanta uomini. Esodo 38:27 I cento talenti d'argento servirono a fondere le basi del santuario e le basi del velo: cento basi per i cento talenti, un talento per base. Esodo 38:28 E coi millesettecentosettantacinque sicli egli fece gli uncini per le colonne, rivesti i loro capitelli e fece le aste per le colonne. Esodo 38:29 Il bronzo delle offerte ammontava a settanta talenti e a duemilaquattrocento sicli. Esodo 38:30 E con questo egli fece le basi dell'ingresso della tenda di convegno, l'altare di bronzo con la sua griglia e tutti gli utensili dell'altare, Esodo 38:31 le basi al cortile, le basi dell'ingresso del cortile, tutti i piuoli del tabernacolo e tutti i piuoli del recinto del cortile. Le vesti per i sacerdoti Esodo 39:1 Poi, con le stoffe di color violaceo, porporino e scarlatto, fece delle vesti ben lavorate per servire nel santuario, e fecero le vesti sacre per Aaronne, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:2 Egli fece l'efod d'oro e di filo violaceo, porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto. Esodo 39:3 E batterono l'oro in lamine e lo tagliarono in fili, per intesserlo nella stoffa violacea, porporina e scarlatta e nel lino fino: il lavoro di un abile artigiano. Esodo 39:4 Gli fecero delle spalline unite insieme; cosi l'efod era tenuto insieme alle sue due estremita'. Esodo 39:5 E la cintura artisticamente lavorata che era sull'efod per fasciarlo era della stessa sua fattura: d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:6 Poi lavorarono le pietre d'onice, che inserirono in castoni d'oro, e che incisero, come si incidono i sigilli, coi nomi dei figli d'Israele. Esodo 39:7 Egli le mise quindi sulle spalline dell'efod, come pietre in ricordo per i figli d'Israele nel modo che l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:8 Poi fece il pettorale artisticamente lavorato, come il lavoro dell'efod: d'oro, di filo violaceo, porporino e scarlatto, e di lino fino ritorto. Esodo 39:9 Il pettorale era quadrato; lo fecero piegato in due, lungo una spanna e largo una spanna, quando era piegato in due. Esodo 39:10 E vi incastonarono quattro file di pietre; nella prima fila: un sardonio, un topazio e uno smeraldo; Esodo 39:11 nella seconda fila: un rubino, uno zaffiro e un diamante; Esodo 39:12 nella terza fila: un giacinto, un'agata e un'ametista; Esodo 39:13 nella quarta fila: un grisolito, un onice e un diaspro. Queste pietre erano inserite nei loro castoni d'oro. Esodo 39:14 Le pietre corrispondevano ai nomi dei figli d'Israele: dodici, secondo i loro nomi incisi come dei sigilli, ciascuna col nome di una delle dodici tribu'. Esodo 39:15 Sul pettorale fecero pure delle catenelle d'oro puro, intrecciate come cordoni. Esodo 39:16 Fecero inoltre due castoni d'oro e due anelli d'oro, e misero i due anelli alle due estremita' del pettorale. Esodo 39:17 Poi fissarono i due cordoni d'oro ai due anelli, alle estremita' del pettorale; Esodo 39:18 fissarono quindi i due capi dei due cordoni ai due castoni e li misero sulle due spalline dell'efod, sul davanti. Esodo 39:19 Fecero anche due anelli d'oro e li misero alle due estremita' del pettorale, sul suo orlo, che e' nella parte interna dell'efod Esodo 39:20 Fecero due altri anelli d'oro e li misero alle due spalline dell'efod in basso, sul davanti, vicino al punto di giuntura, al di sopra della cintura artisticamente lavorata dell'efod. Esodo 39:21 Legarono quindi il pettorale mediante i suoi anelli agli anelli dell'efod con un cordone violaceo, perche' il pettorale fosse sopra la cintura artisticamente lavorata dell'efod, e non si staccasse dall'efod, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:22 Egli fece pure il mantello dell'efod, tutto di color violaceo, un lavoro di tessitore. Esodo 39:23 Nel mezzo del mantello c'era un'apertura, per passarvi il capo; tutt'intorno all'apertura vi era un orlo di tessuto lavorato, come l'apertura di una corazza, perche' non si strappasse. Esodo 39:24 Sull'orlo del mantello fecero delle melagrane di color violaceo, porporino e scarlatto, di filo ritorto. Esodo 39:25 E fecero dei campanelli d'oro puro; e posero i campanelli in mezzo alle melagrane sull'orlo del mantello, tutt'intorno fra le melagrane; Esodo 39:26 un campanello e una melagrana, un campanello e una melagrana, tutt'intorno, sull'orlo del mantello, per fare il servizio, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:27 Essi fecero pure le tuniche di lino fino; un lavoro di tessitore, per Aaronne e per i suoi figli, Esodo 39:28 Il turbante di lino fino, l'ornamento dei copricapo di lino fino e i calzoni di lino fino ritorto, Esodo 39:29 e la cintura di lino fino ritorto, di color violaceo porporino e scarlatto, un lavoro di ricamatore, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:30 Poi fecero la piastra del sacro diadema d'oro puro e vi incisero come sopra un sigillo: SANTITa' ALL'ETERNO. Esodo 39:31 E fissarono ad essa un nastro violaceo per attaccarla in cima al turbante, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Mose' esamina il lavoro del tabernacolo Esodo 39:32 Cosi fu finito tutto il lavoro del tabernacolo e della tenda di convegno. I figli d'Israele fecero secondo tutto cio' che l'Eterno aveva ordinato a Mose'; essi fecero cosi. Esodo 39:33 Poi portarono a Mose' il tabernacolo, la tenda e tutti i suoi utensili, i suoi fermagli, le sue tavole, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi, Esodo 39:34 la copertura di pelli di montone tinte in rosso, la copertura di pelli di tasso e il velo della cortina, Esodo 39:35 l'arca della testimonianza con le sue stanghe e il propiziatorio, Esodo 39:36 la tavola con tutti i suoi utensili e il pane della presentazione, Esodo 39:37 il candelabro d'oro puro con le sue lampade (le lampade disposte in ordine), tutti i suoi utensili e l'olio per la luce del candelabro, Esodo 39:38 l'altare d'oro, l'olio dell'unzione, l'incenso profumato e la cortina per l'ingresso della tenda, Esodo 39:39 l'altare di bronzo, la sua griglia di bronzo, le sue stanghe e tutti i suoi utensili, la conca con la sua base, Esodo 39:40 i tendaggi del cortile, le sue colonne con le sue basi, la cortina per l'ingresso del cortile, i cordoni del cortile, i suoi piuoli e tutti gli utensili per il servizio del tabernacolo, per la tenda di convegno, Esodo 39:41 le vesti ben lavorate per servire nel santuario, le vesti sacre per il sacerdote Aaronne e le vesti dei suoi figli per servire come sacerdoti. Esodo 39:42 I figli d'Israele eseguirono tutto il lavoro, secondo tutto cio' che l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:43 Mose' esamino' quindi tutto il lavoro; ed ecco, essi l'avevano eseguito come l'Eterno aveva ordinato; essi l'avevano fatto cosi. Cosi Mose' li benedisse. La erezione del tabernacolo Esodo 40:1 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Esodo 40:2 «Il primo giorno del primo mese erigerai il tabernacolo, la tenda di convegno. Esodo 40:3 Vi collocherai l'arca della testimonianza e nasconderai l'arca con il velo. Esodo 40:4 Vi porterai dentro la tavola e disporrai le cose che vi devono andare sopra; vi porterai pure il candelabro e accenderai le sue lampade. Esodo 40:5 Collocherai l'altare d'oro per l'incenso davanti all'arca della testimonianza, e metterai la cortina all'ingresso del tabernacolo. Esodo 40:6 Metterai l'altare degli olocausti davanti all'ingresso del tabernacolo, della tenda di convegno. Esodo 40:7 Collocherai la conca fra la tenda di convegno e l'altare e vi metterai dentro dell'acqua. Esodo 40:8 Disporrai i tendaggi del cortile tutt'intorno e metterai la cortina all'ingresso del cortile. Esodo 40:9 Poi prenderai l'olio dell'unzione e ungerai il tabernacolo e tutto quello che vi si trova, e lo consacrerai con tutti i suoi utensili; e sara' santo. Esodo 40:10 Ungerai pure l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili; consacrerai cosi l'altare e l'altare sara' santissimo. Esodo 40:11 Ungerai anche la conca con la sua base e la consacrerai. Esodo 40:12 Poi farai avvicinare Aaronne e i suoi figli all'ingresso della tenda di convegno e li laverai con acqua. Esodo 40:13 Rivestirai Aaronne delle vesti sacre, lo ungerai e lo consacrerai, perche' mi serva come sacerdote. Esodo 40:14 Farai pure avvicinare i suoi figli e li rivestirai di tuniche, Esodo 40:15 e li ungerai come avrai unto il loro padre, perche' mi servino come sacerdoti; la loro unzione conferira' loro un sacerdozio perpetuo, di generazione in generazione». Esodo 40:16 Mose' fece cosi; fece esattamente secondo tutto cio' che l'Eterno gli aveva ordinato. Esodo 40:17 Cosi il primo giorno del primo mese del secondo anno, il tabernacolo fu eretto. Esodo 40:18 Mose' eresse il tabernacolo, pose le sue basi, colloco' le sue assi, mise le sue traverse e rizzo' le sue colonne. Esodo 40:19 Sopra il tabernacolo distese la tenda e al di sopra di questa pose la copertura della tenda, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:20 Poi prese la testimonianza e la pose dentro l'arca, mise le stanghe agli anelli dell'arca, e colloco' il propiziatorio sull'arca; Esodo 40:21 porto' l'arca nel tabernacolo, sospese il velo della cortina e nascose cosi l'arca della testimonianza, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:22 Pose pure la tavola nella tenda di convegno, dal lato nord del tabernacolo, al di fuori del velo. Esodo 40:23 Vi dispose sopra in ordine il pane davanti all'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:24 Poi mise il candelabro nella tenda di convegno, di fronte alla tavola, dal lato sud del tabernacolo; Esodo 40:25 e accese le lampade davanti all'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:26 Poi mise l'altare d'oro nella tenda di convegno, davanti al velo, Esodo 40:27 e su di esso brucio' l'incenso profumato, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:28 Mise pure la cortina all'ingresso del tabernacolo. Esodo 40:29 Poi colloco' l'altare degli olocausti all'ingresso del tabernacolo, della tenda di convegno, e su di esso offri l'olocausto e l'oblazione, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:30 pose quindi la conca fra la tenda di convegno e l'altare e vi mise dentro dell'acqua per lavarsi. Esodo 40:31 E con l'acqua di questa, Mose', Aaronne e i suoi figli si lavarono le mani e i piedi; Esodo 40:32 quando entravano nella tenda di convegno e quando si avvicinavano all'altare, si lavavano, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:33 Eresse pure il cortile attorno al tabernacolo e all'altare e mise la cortina all'ingresso del cortile. Cosi Mose' termino' il lavoro. La gloria dell'Eterno riempie il tabernacolo Esodo 40:34 Allora la nuvola copri la tenda di convegno e la gloria dell'Eterno riempi il tabernacolo. Esodo 40:35 E Mose' non pote' entrare nella tenda di convegno, perche' la nuvola vi si era posata sopra e la gloria dell'Eterno riempiva il tabernacolo. Esodo 40:36 In tutti i loro spostamenti, quando la nuvola si alzava al di sopra del tabernacolo, i figli d'Israele partivano; Esodo 40:37 ma se la nuvola non si alzava, non partivano fino al giorno che non si fosse alzata. Esodo 40:38 poiche' la nuvola dell'Eterno stava sul tabernacolo durante il giorno, e di notte su di esso stava un fuoco, davanti agli occhi di tutta la casa d'Israele, durante tutti i loro spostamenti.Levitico 1:1-27:34 Legge degli olocausti Levitico 1:1 L'Eterno chiamo' Mose' e gli parlo' dalla tenda di convegno, dicendo: Levitico 1:2 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Quando uno di voi porta un'offerta all'Eterno, portate come vostra offerta un animale preso dalla mandria o dal gregge. Levitico 1:3 Se la sua offerta e' un olocausto di un capo preso dalla mandria, offra un maschio senza difetto; lo portera' all'ingresso della tenda di convegno di sua spontanea volonta' davanti all'Eterno. Levitico 1:4 Posera' quindi la sua mano sulla testa dell'olocausto, che sara' gradito al suo posto, per fare l'espiazione per lui. Levitico 1:5 Poi scannera' il torello davanti all'Eterno; e i sacerdoti, figli di Aaronne, presenteranno il sangue e spargeranno il sangue tutt'intorno sull'altare, che e' all'ingresso della tenda di convegno; Levitico 1:6 scuoiera' l'olocausto e lo tagliera' a pezzi. Levitico 1:7 E i figli del sacerdote Aaronne metteranno del fuoco sull'altare e sistemeranno della legna sul fuoco. Levitico 1:8 Poi i sacerdoti, figli di Aaronne, disporranno i pezzi, la testa e il grasso, sulla legna posta sul fuoco che e' sull'altare; Levitico 1:9 ma laveranno con acqua gli intestini e le gambe, e il sacerdote fara' fumare ogni cosa sull'altare, come un olocausto, un sacrificio fatto col fuoco di odore soave all'Eterno. Levitico 1:10 Se la sua offerta e' un olocausto del gregge: pecore o capre, offra un maschio senza difetto. Levitico 1:11 Lo scannera' dal lato nord dell'altare, davanti all'Eterno; e i sacerdoti, figli di Aaronne, ne spargeranno il sangue tutt'intorno all'altare. Levitico 1:12 Poi lo tagliera' a pezzi con la sua testa e il suo grasso, e il sacerdote li disporra' sulla legna posta sul fuoco che e' sull'altare; Levitico 1:13 ma lavera' gli intestini e le gambe con acqua, e il sacerdote presentera' ogni cosa e la fara' fumare sull'altare. Questo e' un olocausto, un sacrificio fatto col fuoco di odore soave all'Eterno. Levitico 1:14 Se la sua offerta all'Eterno e' un olocausto di uccelli, porti delle tortore o dei giovani piccioni. Levitico 1:15 Il sacerdote lo presentera' all'altare, gli strappera' la testa, la fara' fumare sull'altare, e il suo sangue sara' fatto scorrere su un lato dell'altare. Levitico 1:16 Poi gli togliera' il gozzo con le sue piume e lo gettera' accanto all'altare, verso est, nel luogo delle ceneri. Levitico 1:17 Lo spacchera' quindi tenendolo per le ali, senza pero' dividerlo in due, e il sacerdote lo fara' fumare sull'altare, sulla legna posta sul fuoco. Questo e' un olocausto, un sacrificio fatto col fuoco di odore soave all'Eterno». Legge delle oblazioni di cibo Levitico 2:1 «Quando uno porta come offerta all'Eterno un'oblazione, la sua offerta sia di fior di farina; vi versi sopra dell'olio e vi metta sopra dell'incenso. Levitico 2:2 La portera' ai sacerdoti, figli di Aaronne; il sacerdote prendera' da essa una manciata di fior di farina e olio con tutto l'incenso, e la fara' fumare sull'altare come ricordo. e' un sacrificio fatto col fuoco di odore soave all'Eterno. Levitico 2:3 Cio' che rimarra' dell'oblazione sara' per Aaronne e per i suoi figli; e' cosa santissima tra i sacrifici fatti col fuoco all'Eterno. Levitico 2:4 Quando porti come offerta un'oblazione di cibo cotta al forno, sara' di focacce non lievitate di fior di farina mescolata con olio e di schiacciate senza lievito unte d'olio. Levitico 2:5 Ma se la tua offerta e' un'oblazione di cibo cotta sulla griglia, sara' di fior di farina mescolata con olio, senza lievito. Levitico 2:6 La dividerai a pezzi e vi verserai sopra dell'olio; e' un'oblazione di cibo. Levitico 2:7 Se invece la tua offerta e' un'oblazione di cibo cotta in padella, sara' fatta di fior di farina con olio. Levitico 2:8 Porterai all'Eterno l'oblazione di cibo fatta di queste cose; sara' presentata al sacerdote, che la portera' all'altare. Levitico 2:9 Il sacerdote prelevera' dall'oblazione la parte che deve servire da ricordo e la fara' fumare sull'altare. e' un sacrificio fatto col fuoco di odore soave all'Eterno. Levitico 2:10 Cio' che rimane dell'oblazione di cibo sara' per Aaronne e per i suoi figli; e' cosa santissima tra i sacrifici fatti col fuoco all'Eterno. Levitico 2:11 Qualunque oblazione di cibo che porterete all'Eterno sara' senza lievito, poiche' non farete fumare nulla che contenga lievito o miele, come sacrificio fatto col fuoco all'Eterno. Levitico 2:12 Le potete portare all'Eterno come oblazione di primizie; ma esse non saranno poste sull'altare come offerte di soave odore. Levitico 2:13 Ogni oblazione di cibo che offrirai, la condirai con sale; non lascerai mancare il sale del patto di DIO dalle tue oblazioni. Su tutte le tue offerte offrirai del sale. Levitico 2:14 Se offri all'Eterno un'oblazione di cibo delle tue primizie, offrirai come oblazione di cibo delle tue primizie delle spighe tostate al fuoco, chicchi di grano schiacciati da spighe intere. Levitico 2:15 E vi metterai sopra dell'olio e vi porrai sopra dell'incenso: e' un'oblazione di cibo. Levitico 2:16 Poi il sacerdote fara' fumare come ricordo una parte del grano e una parte dell'olio, con tutto l'incenso. e' un sacrificio fatto col fuoco all'Eterno». Legge dei sacrifici di ringraziamento Levitico 3:1 «Quando uno offre un sacrificio di ringraziamento, se offre un capo preso dalla mandria, sia maschio o femmina, l'offrira' senza difetto davanti all'Eterno. Levitico 3:2 Posera' la mano sulla testa della sua offerta e la sgozzera' all'ingresso della tenda di convegno; poi i sacerdoti, figli di Aaronne, spargeranno il sangue tutt'intorno sull'altare. Levitico 3:3 Di questo sacrificio di ringraziamento presentera', come sacrificio fatto col fuoco all'Eterno, il grasso che copre gli intestini e tutto il grasso che aderisce agli intestini, Levitico 3:4 i due reni e il grasso che e' su di essi intorno ai lombi, ma stacchera' il lobo grasso del fegato sopra i reni. Levitico 3:5 Quindi i figli di Aaronne lo faranno fumare sull'altare sopra l'olocausto, che e' sulla legna posta sul fuoco. e' un sacrificio fatto col fuoco di odore soave all'Eterno. Levitico 3:6 Se la sua offerta, come sacrificio di ringraziamento all'Eterno, e' di un capo preso dal gregge, sia maschio o femmina, l'offrira' senza difetto. Levitico 3:7 Se presenta come sua offerta un agnello, l'offrira' davanti all'Eterno. Levitico 3:8 Posera' la sua mano sulla testa della sua offerta e la sgozzera' all'ingresso della tenda di convegno; poi i figli di Aaronne ne spargeranno i sangue tutt'intorno sull'altare. Levitico 3:9 Del sacrificio di ringraziamento presentera', come sacrificio fatto col fuoco all'Eterno, il suo grasso; egli stacchera' tutta la coda grassa vicina alla spina dorsale, il grasso che copre gli intestini e tutto il grasso che aderisce agli intestini, Levitico 3:10 i due reni e il grasso che e' su di essi intorno ai lombi, ma stacchera' il lobo grasso del fegato sopra i reni. Levitico 3:11 Quindi il sacerdote lo fara' fumare sull'altare come cibo. e' un'offerta fatta col fuoco all'Eterno. Levitico 3:12 Se la sua offerta e' una capra, l'offrira' davanti all'Eterno. Levitico 3:13 Posera' la sua mano sulla sua testa e la sgozzera' all'ingresso della tenda di convegno; poi i figli di Aaronne ne spargeranno il sangue tutt'intorno sull'altare. Levitico 3:14 Di essa presentera', come sacrifico fatto col fuoco all'Eterno, il grasso che copre gli intestini e tutto il grasso che aderisce agli intestini, Levitico 3:15 i due reni e il grasso che e' su di essi intorno ai lombi, ma stacchera' il lobo grasso del fegato sopra i reni. Levitico 3:16 Quindi il sacerdote li fara' fumare sull'altare come cibo. e' un'offerta fatta col fuoco di soave odore. Tutto il grasso appartiene all'Eterno. Levitico 3:17 Questa e' una legge perpetua per tutte le vostre generazioni, in tutti i luoghi dove abiterete: non mangerete ne' grasso ne' sangue». Legge dei sacrifici per peccati commessi per ignoranza Levitico 4:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 4:2 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Se uno commette peccato per ignoranza contro qualsiasi comandamento, facendo qualcosa che non dovrebbe fare, Levitico 4:3 se pecca il sacerdote che e' stato unto, rendendo cosi il popolo colpevole, offra all'Eterno per il peccato commesso un torello senza difetto, come sacrificio per il peccato. Levitico 4:4 Portera' il torello all'ingresso della tenda di convegno davanti all'Eterno; posera' la mano sulla testa del torello e sgozzera' il torello davanti all'Eterno. Levitico 4:5 Poi il sacerdote che e' stato unto prendera' del sangue del torello e lo portera' nella tenda di convegno; Levitico 4:6 il sacerdote intingera' il suo dito nel sangue e spruzzera' un po' di quel sangue sette volte davanti all'Eterno, di fronte al velo del santuario. Levitico 4:7 Il sacerdote quindi mettera' un po' di quel sangue sui corni dell'altare dell'incenso profumato davanti all'Eterno, che e' nella tenda di convegno; versera' il resto del sangue del torello alla base dell'altare degli olocausti, che e' all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 4:8 Da esso prelevera' tutto il grasso del sacrificio del peccato del torello: il grasso che copre gli intestini e tutto il grasso che aderisce agli intestini, Levitico 4:9 i due reni e il grasso che e' su di essi intorno ai lombi, ma stacchera' il lobo grasso del fegato sopra i reni, Levitico 4:10 come si fa per il torello del sacrificio di ringraziamento; quindi il sacerdote li fara' fumare sull'altare degli olocausti. Levitico 4:11 Ma la pelle del torello e tutta la sua carne, con la sua testa, le sue gambe, i suoi intestini e i suoi escrementi Levitico 4:12 l'intero torello, lo portera' fuori del campo, in un luogo puro, dove si gettano le ceneri; e lo brucera' sulla legna col fuoco; sara' bruciato dove si gettano le ceneri. Levitico 4:13 Or se tutta l'assemblea d'Israele commette peccato per ignoranza e la cosa rimane nascosta agli occhi dell'assemblea, essa ha fatto qualcosa che l'Eterno ha vietato di fare e si e' cosi resa colpevole; Levitico 4:14 quando il peccato commesso verra' conosciuto, l'assemblea offrira' come sacrificio per il peccato un torello e lo portera' davanti alla tenda di convegno. Levitico 4:15 Gli anziani dell'assemblea poseranno le loro mani sulla testa del torello davanti all'Eterno; il torello sara' quindi sgozzato davanti all'Eterno. Levitico 4:16 Poi il sacerdote che e' stato unto portera' un po' del sangue del torello nella tenda di convegno; Levitico 4:17 quindi il sacerdote intingera' il suo dito nel sangue e lo spruzzera' sette volte davanti all'Eterno, di fronte al velo. Levitico 4:18 Mettera' un po' di quel sangue sui corni dell'altare che e' davanti all'Eterno, nella tenda di convegno; e versera' il resto del sangue alla base dell'altare dell'olocausto, che e' all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 4:19 Da esso prelevera' tutto il grasso e lo fara' fumare sull'altare. Levitico 4:20 Fara' di questo torello come ha fatto del torello offerto per il peccato; con esso fara' lo stesso. Cosi il sacerdote fara' l'espiazione per i membri dell'assemblea e sara' loro perdonato. Levitico 4:21 Poi portera' il torello fuori del campo e lo brucera' come ha bruciato il primo torello. Questo e' il sacrificio del peccato per l'assemblea. Levitico 4:22 Se uno dei capi ha commesso peccato e ha per ignoranza fatto una delle cose che l'Eterno, il suo DIO, ha vietato di fare, e si e' cosi reso colpevole, Levitico 4:23 quando egli diviene consapevole del peccato che ha commesso, portera' come sua offerta un capro, maschio, senza difetto. Levitico 4:24 Posera' la mano sulla testa del capro e lo scannera' nel luogo dove si scannano gli olocausti davanti all'Eterno. e' un sacrificio per il peccato. Levitico 4:25 Poi il sacerdote prendera' col suo dito un po' del sangue del sacrificio per il peccato e lo mettera' sui corni dell'altare degli olocausti, e versera' il sangue del capro alla base dell'altare dell'olocausto; Levitico 4:26 quindi fara' fumare tutto il suo grasso sull'altare, come il grasso del sacrificio di ringraziamento. Cosi il sacerdote fara' l'espiazione per lui a motivo del suo peccato, ed esso gli sara' perdonato. Levitico 4:27 Se uno del popolo commette peccato per ignoranza contro qualsiasi comandamento dell'Eterno, facendo qualcosa che non dovrebbe fare, e si rende cosi colpevole, Levitico 4:28 quando egli diviene consapevole del peccato che ha commesso, portera' come sua offerta una capra, femmina, senza difetto, per il peccato che ha commesso. Levitico 4:29 Posera' la mano sulla testa del sacrificio per il peccato e sgozzera' il sacrificio per il peccato nel luogo dell'olocausto. Levitico 4:30 Poi il sacerdote prendera' col suo dito un po' del suo sangue e lo mettera' sui corni dell'altare dell'olocausto, e versera' il resto del suo sangue alla base dell'altare. Levitico 4:31 Prelevera' tutto il suo grasso, come ha prelevato il grasso dal sacrificio di ringraziamento; quindi il sacerdote lo fara' fumare sull'altare come un odore soave all'Eterno. Cosi il sacerdote fara' l'espiazione per lui, ed esso gli sara' perdonato. Levitico 4:32 Se egli porta un agnello come suo sacrificio per il peccato, dovra' portare una femmina senza difetto. Levitico 4:33 Posera' la mano sulla testa del sacrificio per il peccato e lo sgozzera' come sacrificio per il peccato nel luogo in cui si sgozzano gli olocausti. Levitico 4:34 Poi il sacerdote prendera' col suo dito un po' del sangue del sacrificio per il peccato e lo mettera' sui corni dell'altare dell'olocausto, e versera' il resto del suo sangue alla base dell'altare. Levitico 4:35 Prelevera' tutto il grasso, come si preleva il grasso dell'agnello del sacrificio di ringraziamento; quindi il sacerdote lo fara' fumare sull'altare, sui sacrifici fatti col fuoco all'Eterno. Cosi il sacerdote fara' per lui l'espiazione a motivo del peccato che ha commesso, ed esso gli sara' perdonato». Legge dei sacrifici per altri peccati Levitico 5:1 «Se uno commette peccato, dopo aver pubblicamente giurato di testimoniare, quando egli e' testimone, perche' ha visto il fatto o ne e' venuto a conoscenza, se non lo riferisce, ne portera' la colpa. Levitico 5:2 O se uno tocca qualcosa d'impuro, anche se non consapevolmente, come il cadavere di una bestia impura o il cadavere di un animale domestico impuro o il cadavere di un rettile impuro, rimarra' egli stesso impuro e' colpevole. Levitico 5:3 O se tocca una impurita' umana, anche se non consapevolmente, qualunque cosa per mezzo della quale l'uomo diviene impuro quando lo riconosce, e' colpevole. Levitico 5:4 O se uno senza rendersi conto, parlando sconsideratamente con le sue labbra, giura di fare del bene o di fare del male, qualunque cosa un uomo possa dire sconsideratamente con un giuramento, quando lo riconosce, e' colpevole in ognuna di queste cose. Levitico 5:5 Se dunque uno si e' reso colpevole in una di queste cose, confessera' il peccato che ha commesso; Levitico 5:6 portera' quindi all'Eterno, come sacrifico della sua colpa per il peccato che ha commesso, una femmina del gregge, una pecora o una capra, come sacrificio per il peccato; e il sacerdote fara' per lui l'espiazione a motivo del suo peccato. Levitico 5:7 Se non ha mezzi per procurarsi una pecora, portera' all'Eterno, come sacrificio del peccato che ha commesso, due tortore o due giovani piccioni: uno come sacrificio per il peccato e l'altro come olocausto. Levitico 5:8 Li portera' al sacerdote, il quale offrira' prima quello per il peccato; gli stacchera' la testa vicino alla nuca, ma senza separarla completamente; Levitico 5:9 poi spruzzera' un po' del sangue del sacrificio per il peccato sulla parete dell'altare, e il resto del sangue sara' fatto defluire alla base dell'altare. Questo e' un sacrificio per il peccato. Levitico 5:10 Dell'altro uccello fara' un olocausto, secondo le norme stabilite. Cosi il sacerdote fara' per quel tale l'espiazione del peccato che ha commesso, ed esso gli sara' perdonato. Levitico 5:11 Ma se non ha mezzi per procurarsi due tortore o due giovani piccioni, allora chi ha peccato portera' come sua offerta la decima parte di un efa di fior di farina, come sacrificio per il peccato; non mettera' su di essa ne' olio ne' incenso perche' e' un sacrificio per il peccato. Levitico 5:12 Portera' la farina al sacerdote e il sacerdote ne prendera' una manciata come ricordo, e la fara' fumare sull'altare sopra i sacrifici fatti col fuoco all'Eterno. e' un sacrificio per il peccato. Levitico 5:13 Cosi il sacerdote fara' per lui l'espiazione del suo peccato che ha commesso in una di queste cose, ed esso gli sara' perdonato. Il resto sara' del sacerdote come nell'oblazione di cibo». Legge dei sacrifici di riparazione per le trasgressioni Levitico 5:14 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 5:15 «Se uno commette una violazione e pecca per ignoranza contro le cose sante dell'Eterno, allora portera' all'Eterno la sua offerta per la trasgressione, un montone senza difetto preso dal gregge, valutata da te in sicli d'argento, secondo il siclo del santuario, come offerta per la trasgressione. Levitico 5:16 E risarcira' il danno che ha causato nei confronti della cosa santa, aggiungendovi un quinto in piu', e lo dara' al sacerdote; cosi il sacerdote fara' per lui l'espiazione col montone dell'offerta per la trasgressione, e la trasgressione gli sara' perdonata. Levitico 5:17 Se uno pecca e, senza rendersene conto, commette qualunque cosa che l'Eterno ha vietato di fare, e' ugualmente colpevole e ne porta la pena. Levitico 5:18 Egli portera' al sacerdote, come offerta per la trasgressione, un montone senza difetto, preso dal gregge, secondo la tua valutazione. Cosi il sacerdote fara' per lui l'espiazione per il suo peccato di ignoranza, che ha commesso senza rendersene conto, ed esso gli sara' perdonato. Levitico 5:19 Questa e' un'offerta per la trasgressione; egli e' certamente colpevole davanti all'Eterno». Levitico 6:1 L'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Levitico 6:2 «Se uno pecca e commette una violazione contro l'Eterno, comportandosi falsamente col suo vicino in merito a un deposito o a un pegno o per un furto, o se ha ingannato il suo vicino, Levitico 6:3 o perche' ha trovato una cosa perduta e ha mentito in merito e ha giurato il falso, per qualsiasi cosa l'uomo puo' peccare nel suo operare, Levitico 6:4 allora se ha peccato ed e' colpevole, egli deve restituire cio' che ha rubato, o la cosa estorta con frode o il deposito che gli e' stato affidato o l'oggetto perduto che ha trovato, Levitico 6:5 o tutto quello in merito a cui ha giurato il falso. Non solo ne fara' piena restituzione, ma vi aggiungera' un quinto e lo consegnera' al proprietario il giorno stesso della sua offerta per la trasgressione. Levitico 6:6 Portera' quindi al sacerdote la sua offerta per la trasgressione all'Eterno: un montone senza difetto, preso dal gregge secondo la tua stima, come offerta per la trasgressione. Levitico 6:7 Cosi il sacerdote Fara' l'espiazione per lui davanti all'Eterno, e gli sara' perdonato qualunque colpa di cui si e' reso colpevole». Altre prescrizioni relativi all'olocausto e all'oblazione di cibo Levitico 6:8 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 6:9 «Da quest'ordine ad Aaronne e ai suoi figli, e di loro: Questa e' la legge dell'olocausto. L'olocausto rimarra' sul braciere sopra l'altare tutta la notte, fino al mattino; e il fuoco dell'altare sara' tenuto acceso. Levitico 6:10 Il sacerdote si mettera' la sua tunica di lino e indossera' sul corpo i calzoni; e raccogliera' le ceneri dell'olocausto che il fuoco ha consumato sull'altare, e le mettera' accanto all'altare. Levitico 6:11 Poi si spogliera' delle sue vesti e ne indossera' delle altre, e portera' le ceneri fuori del campo in un luogo puro. Levitico 6:12 Il fuoco sull'altare vi sara' mantenuto acceso e non si lascera' spegnere; il sacerdote su di esso brucera' della legna ogni mattina, vi disporra' sopra l'olocausto e vi fara' fumare sopra il grasso dei sacrifici di ringraziamento. Levitico 6:13 Il fuoco deve ardere continuamente sull'altare e non deve spegnersi. Levitico 6:14 Questa e' la legge dell'oblazione di cibo. I figli di Aaronne la presenteranno davanti all'Eterno di fronte all'altare. Levitico 6:15 Uno di essi prendera' da questa una manciata di fior di farina con il suo olio e tutto l'incenso che sta sull'oblazione di cibo e la fara' fumare sull'altare in odore soave, come un ricordo per l'Eterno. Levitico 6:16 Aaronne e i suoi figli mangeranno cio' che rimarra' di essa; la si mangera' senza lievito in luogo santo; essi la mangeranno nel cortile della tenda di convegno. Levitico 6:17 Non la si cuocia con lievito; e' la parte che ho loro dato dei miei sacrifici fatti col fuoco. e' cosa santissima, come il sacrificio per il peccato e come il sacrificio per la trasgressione. Levitico 6:18 Ogni maschio fra i figli di Aaronne ne potra' mangiare. e' una legge eterna per tutte le vostre generazioni, che riguarda i sacrifici fatti col fuoco all'Eterno. Chiunque tocca queste cose deve essere santo». Levitico 6:19 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 6:20 «Questa e' l'offerta che Aaronne e i suoi figli faranno all'Eterno il giorno in cui sono unti: un decimo d'efa di fior di farina, come consueta oblazione di cibo, meta' la mattina e meta' la sera. Levitico 6:21 Essa sara' preparata con olio sulla griglia; la porterai ben mescolata e offrirai i pezzi cotti dell'oblazione di cibo, come odore soave all'Eterno. Levitico 6:22 Il sacerdote tra i suoi figli che e' unto per succedergli, fara' quest'offerta; come legge perpetua, sara' fatta fumare per intero. Levitico 6:23 Ogni oblazione di cibo del sacerdote sara' fatta fumare per intero; non sara' mangiata». Altre prescrizioni relative al sacrificio per il peccato Levitico 6:24 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 6:25 «Parla ad Aaronne e ai suoi figli e di loro: Questa e' la legge del sacrificio per il peccato. Nel luogo dove si sgozza l'olocausto, si sgozzi il sacrifico per il peccato davanti all'Eterno. e' cosa santissima. Levitico 6:26 Il sacerdote che l'offre per il peccato la mangera'; dovra' essere mangiata in luogo santo, nel cortile della tenda di convegno. Levitico 6:27 Chiunque ne tocca la carne diventa santo; e se un po' del suo sangue schizza su una veste, cio' su cui e' schizzato il sangue sara' lavato in luogo santo. Levitico 6:28 Ma il vaso di terra in cui e' stato cotto sara' spezzato; e se e' stato cotto in un vaso di bronzo, questo sara' ben strofinato e sciacquato con acqua. Levitico 6:29 Ogni maschio fra i sacerdoti ne potra' mangiare; e' cosa santissima. Levitico 6:30 Ma non si mangera' alcuna vittima per il peccato, il cui sangue e' portato nella tenda di convegno per fare l'espiazione nel santuario. Essa sara' bruciata col fuoco». Altre prescrizioni relative al sacrificio per la trasgressione e di ringraziamento Levitico 7:1 «Questa e' la legge dell'offerta per la trasgressione; (e' cosa santissima). Levitico 7:2 Nel luogo dove si scanna l'olocausto, si scannera' la vittima per la trasgressione; e il suo sangue sara' spruzzato tutt'intorno sull'altare. Levitico 7:3 Di essa presentera' tutto il grasso: rimuovera' la coda grassa, il grasso che copre gli intestini, Levitico 7:4 i due reni, il grasso che e' su di essi intorno ai lombi e il lobo grasso del fegato sopra i reni. Levitico 7:5 Quindi il sacerdote li fara' fumare sull'altare, come un sacrificio fatto col fuoco all'Eterno. Questo e' un sacrificio per la trasgressione. Levitico 7:6 Ogni maschio tra i sacerdoti ne potra' mangiare; lo si mangera' in luogo santo; e' cosa santissima. Levitico 7:7 Il sacrificio per la trasgressione e' come il sacrificio per il peccato; la stessa legge vale per entrambi; la vittima con la quale il sacerdote fa l'espiazione spetta a lui. Levitico 7:8 E il sacerdote, che offre l'olocausto di qualcuno, prendera' per se' la pelle dell'olocausto che avra' offerto. Levitico 7:9 Cosi ogni oblazione di cibo cotta al forno, o preparata in padella o sulla griglia, sara' del sacerdote che l'ha offerta. Levitico 7:10 E ogni oblazione di cibo mescolata con olio o asciutta spetta a tutti i figli di Aaronne: per l'uno come per l'altro. Levitico 7:11 Questa e' la legge del sacrificio di ringraziamento, che si portera' all'Eterno. Levitico 7:12 Se uno l'offre per rendimento di grazie, offrira' col sacrificio di rendimento di grazie focacce senza lievito intrise con olio, schiacciate senza lievito unte con olio e focacce di fior di farina mescolate con olio. Levitico 7:13 Assieme alle focacce di pane senza lievito, come sua offerta presentera', col sacrificio di rendimento di grazie, il suo sacrificio di ringraziamento. Levitico 7:14 Di ogni offerta egli offrira' una focaccia come oblazione elevata all'Eterno; essa sara' del sacerdote che avra' spruzzato il sangue del sacrificio di ringraziamento. Levitico 7:15 La carne del sacrificio di rendimento di grazie presentato in ringraziamento sara' mangiata il giorno stesso in cui e' offerta; non se ne lascera' nulla fino al mattino. Levitico 7:16 Ma se il sacrificio che uno offre e' un voto o un'offerta spontanea, sara' mangiato il giorno in cui il sacrificio e' presentato; quel che ne rimane dovra' essere mangiato l'indomani. Levitico 7:17 Ma quel che resta della carne del sacrificio sara' bruciato col fuoco il terzo giorno. Levitico 7:18 Se nel terzo giorno si mangia della carne del suo sacrificio di ringraziamento, esso non sara' accetto e non gli sara' accreditato; sara' una cosa abominevole; e colui che ne mangia, portera' la pena del suo peccato. Levitico 7:19 La carne che tocca una qualsiasi cosa impura non sara' mangiata; sara' bruciata col fuoco. Quanto all'altra carne, chiunque e' puro ne potra' mangiare. Levitico 7:20 Ma la persona che, essendo impura, mangia della carne del sacrificio di ringraziamento che appartiene all'Eterno, sara' sterminata dal suo popolo. Levitico 7:21 Inoltre se uno tocca una qualsiasi cosa impura, (una impurita' umana, un animale impuro o qualsiasi cosa abominevole e immonda) e mangia della carne del sacrificio di ringraziamento che appartiene all'Eterno, quel tale sara' sterminato dal suo popolo». Proibizione di mangiare sangue e grasso Levitico 7:22 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 7:23 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Non mangerete alcun grasso di bue o di pecora o di capra. Levitico 7:24 Il grasso di una bestia morta naturalmente e il grasso di una bestia sbranata potra' servire per qualunque altro uso, ma non ne mangerete affatto; Levitico 7:25 perche' chiunque infatti mangia del grasso di un animale che viene offerto in sacrifico fatto col fuoco all'Eterno, quel tale che ne mangia sara' sterminato dal suo popolo. Levitico 7:26 Inoltre non mangerete alcun sangue, ne' di uccelli ne' di quadrupedi, in nessuna delle vostre abitazioni. Levitico 7:27 Chiunque mangia alcun genere di sangue, sara' sterminato dal suo popolo». La parte spettante ai sacerdoti Levitico 7:28 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 7:29 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Chi offre all'Eterno il suo sacrificio di ringraziamento portera' la sua offerta all'Eterno, prelevandola dal suo sacrifico di ringraziamento. Levitico 7:30 Portera' con le proprie mani le offerte fatte col fuoco all'Eterno; portera' il grasso insieme col petto, per agitare il petto come offerta agitata davanti all'Eterno. Levitico 7:31 Il sacerdote fara' fumare il grasso sull'altare, mentre il petto sara' di Aaronne e dei suoi figli. Levitico 7:32 Darete pure al sacerdote, come offerta elevata, la coscia destra dei vostri sacrifici di ringraziamento. Levitico 7:33 Colui dei figli di Aaronne che offre il sangue e il grasso dei sacrifici di ringraziamento avra', come sua parte, la coscia destra. Levitico 7:34 Poiche' dai sacrifici di ringraziamento offerti dai figli d'Israele io prendo il petto dell'offerta agitata e la coscia dell'offerta elevata, e li do al sacerdote Aaronne e ai suoi figli, come un debito perenne da parte dei figli d'Israele». Levitico 7:35 Questa e' la parte consacrata ad Aaronne e ai suoi figli dei sacrifici fatti col fuoco all'Eterno, nel giorno in cui saranno presentati per servire all'Eterno come sacerdoti. Levitico 7:36 Questo l'Eterno ha ordinato ai figli d'Israele di dare loro nel giorno in cui li ha unti, come una legge perpetua per tutte le loro generazioni. Levitico 7:37 Questa e' la legge dell'olocausto, dell'oblazione di cibo, del sacrificio per il peccato, del sacrificio per la trasgressione, della consacrazione e del sacrificio di ringraziamento, Levitico 7:38 legge che l'Eterno diede a Mose' sul monte Sinai, il giorno che ordino' ai figli d'Israele di presentare le loro offerte all'Eterno nel deserto di Sinai. Consacrazione di Aaronne e dei suoi figli Levitico 8:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 8:2 «prendi Aaronne e i suoi figli con lui, le vesti, l'olio dell'unzione, il torello del sacrificio per il peccato, i due montoni e il paniere dei pani azzimi, Levitico 8:3 e raduna tutta l'assemblea all'ingresso della tenda di convegno». Levitico 8:4 Allora Mose' fece come l'Eterno gli aveva ordinato, e l'assemblea fu radunata all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 8:5 E Mose' disse all'assemblea: «Questo e' cio' che l'Eterno ha ordinato di fare». Levitico 8:6 Quindi Mose' fece avvicinare Aaronne e i suoi figli e li lavo' con acqua. Levitico 8:7 Poi rivesti Aaronne della tunica, lo cinse con la cintura, gli fece indossare il mantello, gli mise l'efod, e lo cinse con la cintura artisticamente lavorata dell'efod, con la quale gli fisso' l'efod addosso. Levitico 8:8 Gli mise pure il pettorale e sul pettorale pose l'Urim e il Thummim. Levitico 8:9 Poi gli mise in capo il turbante e sul davanti del turbante pose la piastra d'oro, il santo diadema, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Levitico 8:10 Poi Mose' prese l'olio dell'unzione, unse il tabernacolo e tutte le cose che vi si trovavano, e cosi le consacro'. Levitico 8:11 Con un po' d'olio asperse sette volte l'altare, unse l'altare e tutti i suoi utensili, e la conca e la sua base, per consacrarli. Levitico 8:12 Verso' quindi un po' dell'olio dell'unzione sul capo di Aaronne e lo unse per consacrarlo. Levitico 8:13 Poi Mose' fece avvicinare i figli di Aaronne, li vesti di tuniche, li cinse di cinture e mise su di loro dei copricapo come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Levitico 8:14 Fece quindi accostare il torello del sacrificio per il peccato e Aaronne e i suoi figli posarono le loro mani sulla testa del torello del sacrificio per il peccato. Levitico 8:15 Mose' lo scanno', ne prese del sangue, lo mise col dito sui corni dell'altare tutt'intorno e purifico' l'altare; poi sparse il sangue alla base dell'altare e lo consacro' per fare su di esso l'espiazione. Levitico 8:16 Prese quindi tutto il grasso che era sugli intestini, il lobo grasso del fegato e i due reni con il loro grasso e Mose' li fece fumare sull'altare. Levitico 8:17 Ma il torello, la sua pelle, la sua carne e i suoi escrementi li brucio' col fuoco fuori del campo, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Levitico 8:18 Presento' quindi il montone dell'olocausto, e Aaronne e i suoi figli posarono le mani sulla testa del montone. Levitico 8:19 Mose' lo scanno' e spruzzo' il sangue tutt'intorno sull'altare. Levitico 8:20 Poi taglio' il montone a pezzi e Mose' fece fumare la testa, i pezzi e il grasso. Levitico 8:21 Dopo aver lavato gli intestini e le gambe con acqua, Mose' fece fumare tutto il montone sull'altare. Fu un olocausto di odore soave, un sacrificio fatto col fuoco all'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Levitico 8:22 Poi presento' il secondo montone, il montone della consacrazione, e Aaronne e i suoi figli posarono le mani sulla testa del montone. Levitico 8:23 Mose' quindi lo scanno', e prese un po' del suo sangue e lo mise sull'estremita' dell'orecchio destro di Aaronne e sul pollice della sua mano destra e sul dito grosso del suo piede destro. Levitico 8:24 Poi Mose' fece avvicinare i figli di Aaronne e pose un po' di sangue sull'estremita' del loro orecchio destro, sul pollice della loro mano destra e sul dito grosso del loro piede destro; e Mose' spruzzo' il resto del sangue tutt'intorno sull'altare. Levitico 8:25 Poi prese il grasso, la coda grassa, tutto il grasso che era sugli intestini, il lobo grasso del fegato, i due reni e il loro grasso, e la coscia destra; Levitico 8:26 e dal paniere dei pani azzimi, che era davanti all'Eterno, prese una focaccia senza lievito, una focaccia di pane all'olio e una schiacciata, e le pose sul grasso e sulla coscia destra. Levitico 8:27 Poi mise tutte queste cose nelle mani di Aaronne e nelle mani dei suoi figli e le agito' come offerta agitata davanti all'Eterno. Levitico 8:28 Mose' quindi le prese dalle loro mani e le fece fumare sull'altare sopra l'olocausto. Fu un sacrificio di consacrazione di odore soave, un sacrificio fatto col fuoco all'Eterno. Levitico 8:29 Poi Mose' prese il petto e lo agito' come offerta agitata davanti all'Eterno; questo fu la parte del montone della consacrazione che tocco' a Mose' come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Levitico 8:30 Mose' prese quindi dell'olio dell'unzione e del sangue che era sopra l'altare e lo spruzzo' su Aaronne, sulle sue vesti, sui suoi figli e sulle vesti dei suoi figli con lui; cosi consacro' Aaronne, le sue vesti, i suoi figli e le vesti dei figli con lui. Levitico 8:31 Poi Mose' disse ad Aaronne e ai suoi figli: «Fate cuocere la carne all'ingresso della tenda di convegno e la' mangiatela col pane che e' nel paniere della consacrazione, come ho ordinato, dicendo: "Aaronne e i suoi figli la mangeranno". Levitico 8:32 Quel che rimane della carne e del pane lo brucerete col fuoco. Levitico 8:33 Per sette giorni non uscirete dall'ingresso della tenda di convegno, finche' non siano compiuti i giorni della vostra consacrazione, perche' saranno necessari sette giorni per compiere la vostra consacrazione. Levitico 8:34 Come si e' fatto in questo giorno, cosi l'Eterno ha ordinato di fare per compiere l'espiazione per voi. Levitico 8:35 Rimarrete dunque sette giorni all'ingresso della tenda di convegno, giorno e notte, e osserverete il comandamento dell'Eterno, affinche' non muoiate; poiche' cosi mi e' stato ordinato». Levitico 8:36 Cosi Aaronne e i suoi figli fecero tutte le cose che l'Eterno aveva comandato per mezzo di Mose'. Offerta di sacrifici per i sacerdoti Levitico 9:1 Or avvenne nell'ottavo giorno che Mose' chiamo' Aaronne, i suoi figli e gli anziani d'Israele, Levitico 9:2 e disse ad Aaronne: «Prendi un vitello per il sacrificio per il peccato e un montone per un olocausto, ambedue senza difetto, e offrili davanti all'Eterno. Levitico 9:3 Parlerai quindi ai figli d'Israele, dicendo: Prendete un capro per un sacrificio per il peccato, un vitello e un agnello, ambedue di un anno, senza difetto, per un olocausto, Levitico 9:4 un torello e un montone per un sacrificio di ringraziamento, per sacrificarli davanti all'Eterno, e un'offerta di cibo, mescolata con olio, perche' oggi l'Eterno vi apparira'». Levitico 9:5 Essi dunque portarono davanti alla tenda di convegno cio' che Mose' aveva comandato; e tutta l'assemblea si avvicino' e rimase in piedi davanti all'Eterno. Levitico 9:6 Allora Mose' disse: «Questo e' cio' che l'Eterno vi ha comandato; fatelo, e la gloria dell'Eterno vi apparira'». Levitico 9:7 Poi Mose' disse ad Aaronne: «Avvicinati all'altare; offri il tuo sacrificio per il peccato e il tuo olocausto e fa' l'espiazione per te e per il popolo; presenta pure l'offerta del popolo e fa' l'espiazione per loro, come l'Eterno ha comandato». Levitico 9:8 Cosi Aaronne si avvicino' all'altare e scanno' il vitello del sacrificio per il peccato, che era per se'. Levitico 9:9 Poi i suoi figli gli presentarono il sangue ed egli intinse il suo dito nel sangue e lo mise sui corni dell'altare, e verso' il resto del sangue alla base dell'altare; Levitico 9:10 ma il grasso, i reni e il lobo grasso del fegato della vittima per il peccato, li fece fumare sull'altare, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Levitico 9:11 La carne e la pelle invece le brucio' fuori del campo. Levitico 9:12 Poi scanno' l'olocausto; i figli di Aaronne gli porsero il sangue ed egli lo spruzzo' tutt'intorno sull'altare. Levitico 9:13 Gli porsero quindi l'olocausto fatto a pezzi e la testa; ed egli li fece fumare sull'altare. Levitico 9:14 Lavo' gli intestini e le gambe e li fece fumare con l'olocausto sull'altare. Offerta di sacrifici per il popolo Levitico 9:15 Poi presento' l'offerta del popolo. Prese il capro, che era il sacrificio per il peccato del popolo, lo scanno' e l'offri per il peccato, come il primo. Levitico 9:16 Poi presento' l'olocausto e lo offerse secondo la regola stabilita. Levitico 9:17 Presento' quindi l'oblazione di cibo; ne prese una manciata e la fece fumare sull'altare, oltre l'olocausto della mattina. Levitico 9:18 Scanno' anche il torello e il montone, come sacrificio di ringraziamento per il popolo. I figli di Aaronne gli porsero il sangue, ed egli lo spruzzo' tutt'intorno sull'altare. Levitico 9:19 Gli porsero il grasso del bue, del montone, la coda grassa, il grasso che copre gli intestini, i reni e il lobo grasso del fegato; Levitico 9:20 misero il grasso sui petti, ed egli fece fumare il grasso sull'altare; Levitico 9:21 ma i petti e la coscia destra Aaronne li agito' davanti all'Eterno come offerta agitata nel modo che Mose' aveva ordinato. L'Eterno accetta i sacrifici offerti Levitico 9:22 Poi Aaronne alzo' le sue mani verso il popolo e lo benedisse; dopo aver fatto il sacrificio per il peccato, l'olocausto e i sacrifici di ringraziamento discese dall'altare. Levitico 9:23 Quindi Mose' ed Aaronne entrarono nella tenda di convegno; poi uscirono e benedissero il popolo. Allora la gloria dell'Eterno apparve a tutto il popolo. Levitico 9:24 Quindi un fuoco usci dalla presenza dell'Eterno e consumo' sull'altare l'olocausto e il grasso; tutto il popolo lo vide, proruppe in grida di gioia e si prostro' con la faccia a terra. Il peccato di Nadab e Abihu, e loro morte Levitico 10:1 Poi Nadab e Abihu, figli di Aaronne, presero ciascuno il proprio turibolo, vi misero dentro del fuoco, vi posero sopra l'incenso e offrirono davanti all'Eterno un fuoco illecito, che egli non aveva loro comandato. Levitico 10:2 Allora un fuoco usci dalla presenza dell'Eterno e li divoro'; e morirono davanti all'Eterno. Levitico 10:3 Percio' Mose' disse ad Aaronne: «Questo e' cio' di cui l'Eterno parlo', dicendo: "Io saro' santificato da coloro che si avvicinano a me, e saro' glorificato davanti a tutto il popolo"». E Aaronne tacque. Levitico 10:4 Mose' quindi chiamo' Mishael ed Eltsafan, figli di Uzziel, zio di Aaronne, e disse loro: «Avvicinatevi e portate via i vostri fratelli dal davanti del santuario, fuori del campo». Levitico 10:5 Cosi essi si avvicinarono e li portarono via nelle loro tuniche, fuori del campo, come Mose' aveva detto. Levitico 10:6 Poi Mose' disse ad Aaronne, a Eleazar e Ithamar, suoi figli: «Non scoprite il vostro capo e non stracciate le vostre vesti, per non morire, e perche' l'Eterno non si adiri contro tutta l'assemblea; ma i vostri fratelli, l'intera casa d'Israele, facciano lutto per il fuoco che l'Eterno ha acceso. Levitico 10:7 Non allontanatevi dall'ingresso della tenda di convegno, perche' non abbiate a morire, poiche' l'olio dell'unzione dell'Eterno e' su di voi». Ed essi fecero come Mose' aveva detto. Levitico 10:8 L'Eterno parlo' ancora ad Aaronne, dicendo: Levitico 10:9 «Non bevete vino ne' bevande inebrianti, ne' tu ne' i tuoi figli, quando entrerete nella tenda di convegno, affinche' non abbiate a morire; sara' una legge perpetua per tutte le vostre generazioni, Levitico 10:10 perche' possiate distinguere tra il santo e il profano, tra l'impuro e il puro, Levitico 10:11 e possiate insegnare ai figli d'Israele tutte le leggi, che l'Eterno ha dato loro per mezzo di Mose'». Il peccato di Eleazar e Ithamar e l'ira di Mose' Levitico 10:12 Poi Mose' disse ad Aaronne, e a Eleazar e Ithamar, i figli che restavano ad Aaronne: «Prendete l'oblazione di cibo che rimane dei sacrifici fatti col fuoco all'Eterno e mangiatela senza lievito vicino all'altare, perche' e' cosa santissima. Levitico 10:13 La mangerete in luogo santo, perche' e' la parte che spetta a te e ai tuoi figli, dei sacrifici fatti col fuoco all'Eterno, poiche' cosi mi e' stato comandato. Levitico 10:14 Il petto dell'offerta agitata e la coscia dell'offerta elevata li mangerete tu, e i tuoi figli e le tue figlie con te, in luogo puro, perche' sono la parte che spetta a te e ai tuoi figli, data a voi dai sacrifici di ringraziamento dei figli d'Israele. Levitico 10:15 Assieme alle offerte di grasso fatte col fuoco, si porteranno la coscia dell'offerta elevata e il petto dell'offerta agitata, per offrirli come offerta agitata davanti all'Eterno; anche questo apparterra' a te e ai tuoi figli con te, come uno statuto perpetuo, secondo quanto l'Eterno ha comandato». Levitico 10:16 Poi Mose' indago' accuratamente circa il capro del sacrificio per il peccato; ed ecco, era stato bruciato; per cui si adiro' contro Eleazar e contro Ithamar, i figli di Aaronne che erano rimasti, dicendo: Levitico 10:17 «Perche' non avete mangiato il sacrificio per il peccato in luogo santo, poiche' e' cosa santissima, e l'Eterno ve l'ha dato affinche' portiate l'iniquita' dell'assemblea, perche' facciate l'espiazione per loro davanti all'Eterno? Levitico 10:18 Ecco, il sangue della vittima non e' stato portato dentro il luogo santo; voi avreste dovuto mangiarla in luogo santo, come avevo comandato». Levitico 10:19 Aaronne disse quindi a Mose': «Ecco, oggi essi hanno offerto il loro sacrificio per il peccato e il loro olocausto davanti all'Eterno, e mi sono accadute simili cose; se oggi avessi mangiato la vittima del sacrificio per il peccato sarebbe cio' piaciuto agli occhi dell'Eterno?». Levitico 10:20 Quando Mose' udi questo, rimase soddisfatto. Animali puri e animali impuri: Animali sulla terra Levitico 11:1 Poi l'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne, dicendo loro: Levitico 11:2 «Parlate ai figli d'Israele e dite: Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutte le bestie che sono sulla terra. Levitico 11:3 Potete mangiare di ogni animale che ha lo zoccolo spaccato e il piede diviso e che rumina. Levitico 11:4 Ma fra quelli che ruminano e fra quelli che hanno lo zoccolo spaccato, non mangerete questi: il cammello, perche' rumina, ma non ha lo zoccolo spaccato; per voi e' impuro; Levitico 11:5 il coniglio, perche' rumina, ma non ha lo zoccolo spaccato; per voi e' impuro; Levitico 11:6 la lepre, perche' rumina, ma non ha lo zoccolo spaccato; per voi e' impura; Levitico 11:7 il porco, perche' ha lo zoccolo spaccato e il piede diviso, ma non rumina; per voi e' impuro. Levitico 11:8 Non mangerete della loro carne e non toccherete i loro corpi morti; per voi essi sono impuri. Animali nell'acqua Levitico 11:9 Questi potete mangiare fra tutti gli animali che sono nell'acqua. Potete mangiare tutti quelli che nell'acqua hanno pinne e squame, tanto nei mari che nei fiumi. Levitico 11:10 Ma tutti quelli che non hanno ne' pinne ne' squame, tanto nei mari che nei fiumi, tutti quelli che si muovono nell'acqua e tutti quelli che vivono nell'acqua sono un abominio per voi. Levitico 11:11 Essi saranno un abominio per voi; non mangerete della loro carne e avrete in abominio i loro corpi morti. Levitico 11:12 Tutto cio' che nell'acqua non ha pinne e squame sara' un abominio per voi. Uccelli dell'aria Levitico 11:13 Fra gli uccelli avrete in abominio questi; non si devono mangiare, sono un abominio: l'aquila, l'ossifraga e il falco pescatore; Levitico 11:14 Il nibbio e ogni specie di falchi; Levitico 11:15 ogni specie di corvi; Levitico 11:16 lo struzzo, il barbagianni, il gabbiano e ogni specie di sparvieri; Levitico 11:17 il gufo, il cormorano l'ibis; Levitico 11:18 il cigno, il pellicano, l'avvoltoio; Levitico 11:19 la cicogna, ogni specie di aironi, l'upupa e il pipistrello. Insetti alati Levitico 11:20 Vi sara' pure in abominio ogni insetto alato che cammina su quattro zampe. Levitico 11:21 Pero', fra tutti gli insetti alati che camminano su quattro piedi, potete mangiare quelli che hanno le gambe sopra i piedi per saltare sulla terra. Levitico 11:22 Di questi potete mangiare: ogni specie di locuste, ogni specie di cavallette, ogni specie di grilli e ogni specie di acridi. Levitico 11:23 Ogni altro insetto alato che ha quattro zampe sara' un abominio per voi. Corpi morti di animali impuri Levitico 11:24 Questi animali vi renderanno impuri; chiunque tocca il loro corpo morto sara' impuro fino alla sera. Levitico 11:25 Chiunque trasporta i loro corpi morti si lavera' le vesti, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 11:26 Ogni animale che ha lo zoccolo spaccato, ma non ha il piede diviso e che non rumina e' impuro per voi; chiunque lo tocchera' sara' impuro. Levitico 11:27 Fra tutti gli animali quadrupedi, quelli che camminano sulla pianta dei piedi sono impuri per voi; chiunque tocca il loro corpo morto sara' impuro fino alla sera. Levitico 11:28 Chiunque trasporta il loro corpo morto si lavera' le vesti e sara' impuro fino alla sera. Per voi essi sono impuri. Animali che strisciano sulla terra Levitico 11:29 Fra gli animali che strisciano sulla terra, questi sono impuri per voi: la talpa, il topo e ogni specie di lucertola. Levitico 11:30 il geco, il varano, la lucertola, la lumaca e il camaleonte. Levitico 11:31 Questi animali fra tutti quelli che strisciano sono impuri per voi; chiunque li tocca quando sono morti, sara' impuro fino alla sera. Levitico 11:32 Qualsiasi cosa su cui uno di essi cadesse quando sono morti sara' impura; sia essa un utensile di legno o vestito o pelle o sacco o qualsiasi oggetto usato per lavoro, dev'essere messa in acqua, e sara' impura fino alla sera; poi sara' pura. Levitico 11:33 Qualsiasi vaso d'argilla entro cui uno di essi cade, lo romperete; e tutto cio' che si trova in esso sara' impuro. Levitico 11:34 Ogni cibo commestibile su cui cade l'acqua di tale vaso sara' impuro; e ogni sorso che possa essere preso da esso sara' impuro. Levitico 11:35 Qualsiasi cosa su cui cada una parte del loro corpo morto, sia essa il forno o il fornello, sara' spezzato; essi sono impuri e saranno da voi ritenuti impuri. Levitico 11:36 Pero' una fonte o una cisterna, dove si raccoglie acqua sara' pura, ma qualunque cosa tocca i loro corpi morti sara' impura. Levitico 11:37 E se una parte dei loro corpi morti cade su qualsiasi semente da seminare, questa rimarra' pura; Levitico 11:38 ma se e' messa dell'acqua sulla semente e se una parte dei loro corpi morti vi cade sopra e' impura per voi. Corpi morti di animali puri Levitico 11:39 Se muore un animale che vi e' permesso mangiare, colui che ne tocchera' il corpo morto sara' impuro fino alla sera. Levitico 11:40 Colui che mangia di quel corpo morto lavera' le sue vesti e sara' impuro fino alla sera; parimenti colui che trasporta quel corpo morto lavera' le sue vesti e sara' impuro fino alla sera. Scopo delle leggi relative ai cibi Levitico 11:41 Ogni cosa che striscia sulla terra e' un abominio; non lo dovete mangiare. Levitico 11:42 Fra tutti gli animali che strisciano sulla terra, non mangerete alcuno di quelli che camminano sul ventre, che camminano su quattro zampe, o di quelli che hanno molte zampe, poiche' sono un abominio. Levitico 11:43 Non rendetevi abominevoli con alcuno di questi animali che strisciano; non rendetevi impuri con essi, cosi da divenire contaminati. Levitico 11:44 Poiche' io sono l'Eterno, il vostro DIO; santificatevi dunque e siate santi, perche' io sono santo; non contaminatevi con alcuno di questi animali che strisciano sulla terra. Levitico 11:45 Poiche' io sono l'Eterno che vi ho fatto salire dal paese d'Egitto, per essere il vostro DIO; siate dunque santi, perche' io sono santo. Levitico 11:46 Questa e' la legge relativa ai quadrupedi, agli uccelli e a ogni essere vivente che si muove nelle acque, e a ogni essere che striscia sulla terra. Levitico 11:47 affinche' sappiate distinguere tra l'impuro e il puro, e tra l'animale che si puo' mangiare e quello che non si deve mangiare». Legge relativa alle donne partorienti Levitico 12:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 12:2 «Parla cosi ai figli d'Israele: Se una donna e' rimasta incinta e partorisce un maschio, sara' impura per sette giorni, sara' impura come nei giorni delle sue mestruazioni. Levitico 12:3 L'ottavo giorno si circoncidera' la carne del prepuzio del bambino. Levitico 12:4 Poi ella restera' ancora trentatre' giorni a purificarsi del sangue; non tocchera' alcuna cosa santa e non entrera' nel santuario, finche' non siano compiuti i giorni della sua purificazione. Levitico 12:5 Se invece partorisce una bambina, sara' impura due settimane come al tempo delle sue mestruazioni; e restera' sessantasei giorni a purificarsi del sangue. Levitico 12:6 Quando i giorni della sua purificazione sono compiuti, sia che si tratti di un figlio o di una figlia, portera' al sacerdote, all'ingresso della tenda di convegno, un agnello di un anno come olocausto e un giovane piccione o una tortora come sacrificio per il peccato. Levitico 12:7 Poi il sacerdote li offrira' davanti all'Eterno e fara' l'espiazione per lei; ed ella sara' purificata dal flusso del suo sangue. Questa e' la legge relativa alla donna che partorisce un maschio o una femmina. Levitico 12:8 E se non ha mezzi per offrire un agnello, prendera' due tortore o due giovani piccioni, uno come olocausto e l'altro come sacrificio per il peccato. Il sacerdote fara' l'espiazione per lei, ed ella sara' pura». La lebbra: esame e legge relativa a persone Levitico 13:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Levitico 13:2 «Quando uno ha sulla pelle del suo corpo un gonfiore o una crosta o una macchia lucida, e diventa sulla pelle del suo corpo un indizio di piaga di lebbra, quel tale sara' portato dal sacerdote Aaronne o da uno dei suoi figli sacerdoti. Levitico 13:3 Il sacerdote esaminera' la piaga sulla pelle del corpo; se il pelo nella piaga e' diventato bianco e la piaga appare piu' profonda della pelle del corpo, e' piaga di lebbra; il sacerdote, dopo averlo esaminato, lo dichiarera' impuro. Levitico 13:4 Ma se la macchia lucida sulla pelle del corpo e' bianca e non appare essere piu' profonda della pelle, e il suo pelo non e' diventato bianco, il sacerdote isolera' per sette giorni colui che ha la piaga. Levitico 13:5 Il settimo giorno, il sacerdote lo esaminera'; e se la piaga sembra essersi fermata e non essersi chiusa sulla pelle, il sacerdote lo isolera' altri sette giorni. Levitico 13:6 Il sacerdote lo esaminera' di nuovo il settimo giorno; e se vedra' che la piaga si e' attenuata e non si e' chiusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarera' puro: e' solo una pustola. Quel tale lavera' le sue vesti e sara' puro. Levitico 13:7 Ma se la pustola si e' allargata sulla pelle dopo che egli si e' mostrato al sacerdote per essere dichiarato puro, si fara' nuovamente esaminare dal sacerdote; Levitico 13:8 il sacerdote lo esaminera'; e se vedra' che la pustola si e' chiusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarera' impuro; e' lebbra. Levitico 13:9 Quando su un uomo appare una piaga di lebbra, sara' portato dal sacerdote. Levitico 13:10 Il sacerdote lo esaminera'; e se il gonfiore sulla pelle e' bianco e ha fatto diventar bianco il pelo, e nel gonfiore c'e' un po' di carne viva, Levitico 13:11 e' lebbra cronica sulla pelle del suo corpo e il sacerdote lo dichiarera' impuro; lo isolera', perche' e' impuro. Levitico 13:12 Se pero' la lebbra si diffonde ulteriormente sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle di colui che ha la piaga, dalla testa ai piedi, dovunque il sacerdote guardi, Levitico 13:13 il sacerdote lo esaminera'; e se la lebbra ha coperto tutto il suo corpo, dichiarera' puro colui che ha la piaga; e' diventato tutto bianco, quindi e' puro. Levitico 13:14 Ma nel giorno in cui compare su di lui della carne viva, sara' dichiarato impuro. Levitico 13:15 Quando il sacerdote avra' visto la carne viva, lo dichiarera' impuro; la carne viva e' impura; e' lebbra. Levitico 13:16 Ma se la carne viva cambia nuovamente e diventa bianca, vada egli dal sacerdote; Levitico 13:17 e il sacerdote lo esaminera'; e se la piaga e' diventata bianca, il sacerdote dichiarera' puro colui che ha la piaga; e' puro. Levitico 13:18 Quando sulla pelle del corpo si e' sviluppata un'ulcera, ed e' guarita, Levitico 13:19 e sul luogo dell'ulcera si forma un gonfiore bianco o una macchia lucida, bianco-rossastra, sara' fatta vedere al sacerdote. Levitico 13:20 Il sacerdote la esaminera'; se la macchia appare piu' profonda della pelle e il suo pelo e' diventato bianco, il sacerdote lo dichiarera' impuro; e' piaga di lebbra che e' scoppiata nell'ulcera. Levitico 13:21 Ma se il sacerdote, esaminandola, si rende conto che nella macchia non ci sono peli bianchi e che non e' piu' profonda della pelle e si e' attenuata, i sacerdote lo isolera' per sette giorni. Levitico 13:22 Se la macchia si allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarera' impuro; e' piaga di lebbra. Levitico 13:23 Ma se la macchia e' rimasta allo stesso posto e non si e' diffusa, e' la cicatrice dell'ulcera e il sacerdote lo dichiarera' puro. Levitico 13:24 Se uno riceve sulla sua pelle un'ustione causata dal fuoco, e la carne viva dell'ustione diviene una macchia lucida, bianco-rossastra, o bianca, Levitico 13:25 il sacerdote la esaminera'; e se il pelo della macchia e' diventato bianco e la macchia appare piu' profonda della pelle, e' lebbra scoppiata nella bruciatura. Il sacerdote lo dichiarera' impuro; e' piaga di lebbra. Levitico 13:26 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c'e' pelo bianco nella macchia e che essa non e' piu' profonda della pelle, ma si e' attenuata, il sacerdote lo isolera' per sette giorni. Levitico 13:27 Il settimo giorno, il sacerdote lo esaminera'; e se la macchia si e' ulteriormente diffusa sulla pelle, il sacerdote lo dichiarera' impuro; e' piaga di lebbra. Levitico 13:28 Se la macchia lucida invece e' rimasta nello stesso luogo e non si e' diffusa sulla pelle, ma si e' attenuata, e' il gonfiore dell'ustione; il sacerdote lo dichiarera' puro, perche' e' la cicatrice dell'ustione. Levitico 13:29 Quando un uomo o una donna avra' una piaga sul capo o nella barba, Levitico 13:30 il sacerdote esaminera' la piaga; se appare piu' profonda della pelle e in essa vi e' del pelo giallastro e sottile, il sacerdote lo dichiarera' impuro; e' tigna, cioe' lebbra del capo o della barba. Levitico 13:31 Se invece il sacerdote esamina la piaga della tigna, e non appare piu' profonda della pelle e in essa non vi e' pelo nero, il sacerdote isolera' per sette giorni colui che ha la piaga della tigna. Levitico 13:32 Il settimo giorno il sacerdote esaminera' la piaga e, se la tigna non si e' diffusa e non vi e' in essa pelo giallo, e la tigna non appare piu' profonda della pelle, Levitico 13:33 quel tale si radera', ma non radera' la parte interessata dalla tigna; e il sacerdote isolera' altri sette giorni colui che ha la tigna. Levitico 13:34 Il settimo giorno il sacerdote esaminera' la tigna; e se la tigna non si e' diffusa sulla pelle e non appare piu' profonda della pelle, il sacerdote lo dichiarera' puro; egli si lavera' le vesti e sara' puro. Levitico 13:35 Ma se, dopo che egli e' stato dichiarato puro, la tigna si e' diffusa sulla pelle, Levitico 13:36 il sacerdote lo esaminera'; se la tigna si e' diffusa sulla pelle, il sacerdote non deve cercare il pelo giallo; egli e' impuro. Levitico 13:37 Ma se la tigna sembra essersi fermata e in essa e' cresciuto del pelo nero, la tigna e' guarita; egli e' puro e il sacerdote lo dichiarera' puro. Levitico 13:38 Se un uomo o una donna ha sulla pelle del suo corpo delle macchie lucide, specialmente delle macchie lucide-biancastre, Levitico 13:39 il sacerdote le esaminera'; e se le macchie lucide sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, e' un'eruzione cutanea; egli e' puro. Levitico 13:40 Se un uomo perde i capelli del capo, e' calvo, ma e' puro. Levitico 13:41 Se perde i capelli sulla fronte, e' calvo sulla fronte, ma e' puro. Levitico 13:42 Ma se sulla parte calva del capo o della fronte appare una piaga bianco-rossastra, e' lebbra, scoppiata sul capo o sulla fronte. Levitico 13:43 Il sacerdote la esaminera'; e se il gonfiore della piaga sulla parte calva del capo o della fronte e' bianco-rossastro, simile alla lebbra sulla pelle del corpo, Levitico 13:44 e' lebbroso; e' impuro, e il sacerdote lo dichiarera' impuro, a motivo della piaga sul suo capo. Levitico 13:45 Il lebbroso, affetto da questa piaga, portera' le vesti strappate e il capo scoperto; si coprira' la barba e gridera': "Impuro, impuro". Levitico 13:46 Sara' impuro tutto il tempo che avra' la piaga; e' impuro; vivra' da solo; abitera' fuori del campo. Esame e legge per oggetti Levitico 13:47 Se su un vestito c'e' una piaga di lebbra, sia un vestito di lana o un vestito di lino, Levitico 13:48 un tessuto o un lavoro a maglia, di lino o di lana, in pelle o in qualsiasi oggetto fatto di pelle, Levitico 13:49 se la piaga e' verdastra o rossastra sul vestito o sulla pelle, sul tessuto o sulla maglia, o su qualsiasi oggetto fatto di pelle, e' piaga di lebbra, e sara' mostrata al sacerdote. Levitico 13:50 Il sacerdote esaminera' la piaga e isolera' per sette giorni colui che ha la piaga; Levitico 13:51 Il settimo giorno esaminera' la piaga; e se la piaga si e' diffusa sulla veste o sul tessuto o sulla maglia o sulla pelle o su qualsiasi oggetto fatto di pelle e' una piaga di lebbra maligna; e' cosa impura. Levitico 13:52 Egli brucera' quel vestito o il tessuto o la maglia di lana o di lino o qualunque oggetto fatto di pelle su cui e' la piaga, perche' e' lebbra maligna; sara' bruciato nel fuoco. Levitico 13:53 Ma se il sacerdote esamina la piaga ed essa non si e' diffusa sul vestito o sul tessuto o sulla maglia o su qualunque oggetto di pelle, Levitico 13:54 Il sacerdote ordinera' che si lavi l'oggetto su cui e' quella piaga, e lo isolera' per altri sette giorni. Levitico 13:55 Il sacerdote esaminera' la piaga, dopo che e' stata lavata; se la piaga non ha cambiato colore, anche se non si e' diffusa, e' cosa impura; la brucerai nel fuoco; continua a corrodere di dentro o di fuori. Levitico 13:56 Se il sacerdote la esamina e la piaga, dopo essere stata lavata, si e' attenuata, la strappera' dal vestito o dalla pelle o dal tessuto o dalla maglia. Levitico 13:57 Ma se appare ancora sul vestito o sul tessuto o sulla maglia o su qualunque oggetto fatto di pelle, e' un male che si diffonde; brucerai col fuoco l'oggetto su cui e' la piaga. Levitico 13:58 Il vestito o il tessuto o la maglia o qualunque oggetto fatto di pelle che hai lavato e dal quale la piaga e' scomparsa, si lavera' una seconda volta e sara' puro. Levitico 13:59 Questa e' la legge per la piaga di lebbra sopra un vestito di lana o di lino, sul tessuto o sulla maglia o su qualunque oggetto fatto di pelle, per dichiararlo puro o per dichiararlo impuro». Legge per la purificazione dei lebbrosi guariti Levitico 14:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 14:2 «Questa e' la legge relativa al lebbroso per il giorno della sua purificazione. Egli sara' portato dal sacerdote. Levitico 14:3 Il sacerdote uscira' dal campo e lo esaminera' e se la piaga della lebbra e' guarita nel lebbroso, Levitico 14:4 Il sacerdote ordinera' di prendere per colui che dev'essere purificato due uccelli vivi e puri, del legno di cedro, dello scarlatto e dell'issopo. Levitico 14:5 Il sacerdote ordinera' che si sgozzi uno degli uccelli in un vaso d'argilla su acqua corrente. Levitico 14:6 Poi prendera' l'uccello vivo il legno di cedro, lo scarlatto e l'issopo e li immergera', con l'uccello vivo nel sangue dell'uccello sgozzato sull'acqua corrente. Levitico 14:7 Lo spruzzera' quindi sette volte su colui che deve essere purificato dalla lebbra; lo dichiarera' puro e lascera' andar libero per i campi l'uccello vivo. Levitico 14:8 Colui che deve essere purificato lavera' le sue vesti, radera' tutti i suoi peli si lavera' nell'acqua e sara' puro. Dopo questo potra' entrare nel campo ma restera' sette giorni fuori della sua tenda. Levitico 14:9 Il settimo giorno radera' tutti i peli del suo capo, della sua barba e delle sue ciglia; radera' insomma tutti i suoi peli. Lavera' le sue vesti e lavera' il suo corpo nell'acqua e sara' puro. Levitico 14:10 L'ottavo giorno prendera' due agnelli senza difetto, un'agnella di un anno senza difetto, tre decimi di efa di fior di farina, mescolata con olio, come un'offerta di cibo, e un log d'olio; Levitico 14:11 e il sacerdote che compie la purificazione presentera' colui che deve essere purificato e tutte queste cose davanti all'Eterno, all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 14:12 Poi il sacerdote prendera' un agnello e lo offrira' come sacrificio di riparazione, con il log d'olio, e li agitera' come offerta agitata davanti all'Eterno. Levitico 14:13 Scannera' quindi l'agnello nel luogo dove si scannano i sacrifici per il peccato e gli olocausti, nel luogo santo, poiche' come il sacrificio di riparazione appartiene al sacerdote, cosi e' il sacrificio per il peccato; e' cosa santissima. Levitico 14:14 Il sacerdote prendera' un po' di sangue del sacrificio di riparazione e il sacerdote lo mettera' sull'estremita' dell'orecchio destro di colui che deve essere purificato, sul pollice della sua mano destra e sul dito grosso del suo piede destro. Levitico 14:15 Poi il sacerdote prendera' un po' di olio dal log e lo versera' nella palma della sua mano sinistra; Levitico 14:16 quindi il sacerdote intingera' il dito della sua mano destra nell'olio che ha nella sua mano sinistra e col dito spruzzera' sette volte un po' d'olio davanti all'Eterno. Levitico 14:17 E del resto dell'olio che ha in mano, il sacerdote ne mettera' un po' sull'estremita' dell'orecchio destro di colui che deve essere purificato sul pollice della sua mano destra e sul dito grosso del suo piede destro sul posto dove ha messo il sangue del sacrificio di riparazione. Levitico 14:18 Il resto dell'olio che ha in mano, il sacerdote lo mettera' sul capo di colui che deve essere purificato; cosi il sacerdote fara' per lui l'espiazione davanti all'Eterno. Levitico 14:19 Poi il sacerdote offrira' il sacrificio per il peccato e fara' l'espiazione per colui che deve essere purificato dalla sua impurita'; dopo di cio' scannera' l'olocausto. Levitico 14:20 Il sacerdote offrira' l'olocausto e l'oblazione di cibo sull'altare; cosi il sacerdote fara' per lui l'espiazione, ed egli sara' puro. Levitico 14:21 Se quel tale e' povero e non puo' procurarsi queste cose, prendera' un solo agnello da offrire come sacrificio di trasgressione, per offerta agitata, per fare l'espiazione per lui, e un decimo di efa di fior di farina mescolata con olio come offerta di cibo, un log di olio, Levitico 14:22 e due tortore o due giovani piccioni, secondo le sue disponibilita'; uno sara' per il sacrificio per il peccato e l'altro per l'olocausto. Levitico 14:23 L'ottavo giorno portera', per la sua purificazione, queste cose al sacerdote all'ingresso della tenda di convegno davanti all'Eterno. Levitico 14:24 Il sacerdote prendera' l'agnello del sacrificio per la trasgressione e il log d'olio, e il sacerdote li agitera' come offerta agitata davanti all'Eterno. Levitico 14:25 Poi scannera' l'agnello del sacrificio per la trasgressione. Il sacerdote prendera' un po' di sangue del sacrificio per la trasgressione e lo mettera' sull'estremita' dell'orecchio destro di colui che deve essere purificato, sul pollice della sua mano destra e sul dito grosso del suo piede destro. Levitico 14:26 Il sacerdote versera' un po' di olio sulla palma della sua mano sinistra. Levitico 14:27 E col dito della sua mano destra il sacerdote spruzzera' sette volte un po' dell'olio che ha nella sua mano sinistra davanti all'Eterno. Levitico 14:28 Poi il sacerdote mettera' un po' dell'olio che ha in mano sull'estremita' dell'orecchio destro di colui che deve essere purificato, sul pollice della sua mano destra e sul dito grosso del suo piede destro, nel luogo dove ha messo il sangue del sacrificio della trasgressione. Levitico 14:29 Il resto dell'olio che ha in mano, il sacerdote lo mettera' sul capo di colui che deve essere purificato, per fare espiazione per lui davanti all'Eterno. Levitico 14:30 Poi offrira' una delle tortore o uno dei due giovani piccioni, secondo le sue possibilita'; Levitico 14:31 offrira' quello che ha potuto procurarsi, uno come sacrificio per il peccato e l'altro come olocausto, insieme con l'oblazione di cibo; cosi il sacerdote fara' l'espiazione davanti all'Eterno per colui che deve essere purificato. Levitico 14:32 Questa e' la legge per colui che e' affetto da piaga di lebbra e non ha mezzi per procurarsi cio' che e' richiesto per la sua purificazione». Purificazione delle case infette dalla lebbra Levitico 14:33 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Levitico 14:34 «Quando entrerete nel paese di Canaan che io vi do in proprieta', se mando la piaga della lebbra in una casa del paese di vostra proprieta', Levitico 14:35 il proprietario della casa andra' a dichiararlo al sacerdote, dicendo: "Mi sembra che ci sia una specie di piaga in casa mia". Levitico 14:36 Allora il sacerdote ordinera' che svuotino la casa prima che egli entri a esaminare la piaga, affinche' tutto quello che c'e' in casa non diventi impuro. Dopo questo, il sacerdote entrera' a esaminare la casa. Levitico 14:37 Esaminera' quindi la piaga; se la piaga che e' sui muri della casa ha delle cavita' verdastre o rossastre che appaiono piu' profonde della superficie della parete, Levitico 14:38 il sacerdote uscira' dalla casa, alla porta, e chiudera' la casa per sette giorni. Levitico 14:39 Il settimo giorno il sacerdote ritornera' ed esaminera' la casa; se la piaga si e' chiusa sulle pareti della casa, Levitico 14:40 il sacerdote ordinera' che tirino via le pietre su cui e' la piaga e che le gettino in un luogo impuro fuori della citta'. Levitico 14:41 Fara' quindi raschiare l'interno della casa, tutt'intorno, e getteranno l'intonaco che hanno asportato fuori della citta', in luogo impuro. Levitico 14:42 Poi prenderanno delle altre pietre e le metteranno al posto delle prime, e prenderanno dell'altra calce per intonacare la casa. Levitico 14:43 Se pero' la piaga torna ad erompere nella casa, dopo che ne ha tolte via le pietre e dopo che la casa e' stata raschiata e rintonacata, Levitico 14:44 il sacerdote entrera' ad esaminare la casa; se la piaga si e' chiusa nella casa, vi e' lebbra maligna nella casa; essa e' impura. Levitico 14:45 Percio' demolira' la casa e portera' le pietre, il legname e l'intonaco fuori della citta', in un luogo impuro. Levitico 14:46 Inoltre chiunque entra nella casa durante tutto il tempo in cui e' stata chiusa, sara' impuro fino alla sera. Levitico 14:47 Chi dorme nella casa, si lavera' le vesti; similmente chi mangia nella casa, si lavera' le vesti. Levitico 14:48 Ma se il sacerdote entra nella casa e la esamina, e la piaga non si e' chiusa nella casa dopo che la casa e' stata intonacata, il sacerdote dichiarera' la casa pura, perche' la piaga e' guarita. Levitico 14:49 Poi, per purificare la casa, prendera' due uccelli, legno di cedro, scarlatto e issopo; Levitico 14:50 sgozzera' quindi uno degli uccelli in un vaso di argilla su acqua corrente; Levitico 14:51 e prendera' il legno di cedro, l'issopo, lo scarlatto e l'uccello vivo, e li immergera' nel sangue dell'uccello sgozzato e nell'acqua corrente e spruzzera' la casa sette volte. Levitico 14:52 Cosi purifichera' la casa col sangue dell'uccello, con l'acqua corrente, con l'uccello vivo, col legno di cedro con l'issopo e con lo scarlatto; Levitico 14:53 ma lascera' andare libero l'uccello vivo fuori della citta', per i campi; fara' cosi l'espiazione, per la casa, ed essa sara' pura. Levitico 14:54 Questa e' la legge per ogni piaga di lebbra e per la tigna, Levitico 14:55 per la lebbra delle vesti e della casa, Levitico 14:56 per i gonfiori, le pustole e le macchie lucide, Levitico 14:57 per insegnare quando una cosa e' impura e quando e' pura. Questa e' la legge per la lebbra». Il flusso che causa impurita' nell'uomo Levitico 15:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Levitico 15:2 «Parlate ai figli d'Israele e dite loro: Chiunque abbia un flusso dal suo corpo, tale flusso e' impuro. Levitico 15:3 La sua impurita' e' prodotta dal suo flusso: egli e' impuro tanto che il flusso del suo corpo e' tuttora in atto, come se il flusso nel suo corpo si e' fermato. Levitico 15:4 Ogni letto sul quale si corica chi ha il flusso, sara' impuro; e ogni cosa su cui si siede sara' impura. Levitico 15:5 Chiunque tocca il suo letto lavera' le sue vesti e si lavera' nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:6 Chi si siede su qualunque cosa su cui si e' seduto chi ha il flusso, lavera' le sue vesti e si lavera' nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:7 Chi tocca il corpo di chi ha il flusso, lavera' le sue vesti e si lavera' nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:8 Se chi ha il flusso sputa su uno che e' puro, questi lavera' le sue vesti e si lavera' nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:9 Ogni sella su cui monta chi ha il flusso, sara' impura. Levitico 15:10 Chiunque tocca qualunque cosa che e' stata sotto di lui, sara' impuro fino alla sera. Chi trasporta tali cose lavera' le sue vesti e si lavera' nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:11 Chiunque tocca chi ha il flusso, senza essersi lavato le mani, dovra' lavare le sue vesti e lavarsi nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:12 Il vaso di terra toccato da chi ha il flusso, sara' spezzato; e ogni vaso di legno sara' lavato nell'acqua. Levitico 15:13 Quando chi ha il flusso e' purificato dal suo flusso, contera' sette giorni per la sua purificazione; poi lavera' le sue vesti e lavera' il suo corpo nell'acqua corrente, e sara' puro. Levitico 15:14 L'ottavo giorno prendera' due tortore o due giovani piccioni e verra' davanti all'Eterno all'ingresso della tenda di convegno, e li dara' al sacerdote. Levitico 15:15 Il sacerdote li offrira': uno come sacrificio per il peccato, l'altro come olocausto; cosi il sacerdote fara' l'espiazione per lui davanti all'Eterno, a motivo del suo flusso. Levitico 15:16 Se un uomo ha un'emissione di seme, lavera' tutto il suo corpo nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:17 Ogni veste e ogni pelle su cui c'e' del seme sara' lavata con acqua, e sara' impura fino alla sera. Levitico 15:18 Se un uomo si corica con una donna e ha un'emissione di seme, si laveranno ambedue nell'acqua e saranno impuri fino alla sera. Il flusso che causa impurita' nella donna Levitico 15:19 Se una donna ha un flusso nel suo corpo, e questo e' un flusso di sangue, la sua impurita' durera' sette giorni; chiunque la tocca sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:20 Qualunque cosa su cui si sdraia durante la sua impurita', sara' impura; qualunque cosa su cui si siede, sara' impura. Levitico 15:21 Chiunque tocca il suo letto lavera' le sue vesti e si lavera' nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:22 Chiunque tocca qualunque cosa su cui ella si e' seduta, lavera' le sue vesti e si lavera' nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:23 Se ella si e' seduta sul letto o su qualunque altra cosa, quando uno lo tocca, sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:24 Se un uomo si corica con lei, la sua impurita' passa su di lui, ed egli sara' impuro per sette giorni; e ogni letto su cui egli si sdraia, sara' impuro. Levitico 15:25 Se una donna ha un flusso di sangue di vari giorni fuori del tempo della sua impurita' mestruale, o se il flusso continua oltre il tempo dovuto, sara' impura per tutti i giorni del suo flusso impuro, come e' nei giorni della sua impurita' mestruale. Levitico 15:26 Ogni letto sul quale si sdraia durante tutti i giorni del suo flusso, sara' per lei come il letto delle sue mestruazioni; e qualunque cosa su cui siede sara' impura della stessa impurita' delle sue mestruazioni. Levitico 15:27 Chiunque tocca tali cose sara' impuro; lavera' le sue vesti e si lavera' nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:28 Quando pero' e' purificata del suo flusso, contera' sette giorni e dopo sara' pura. Levitico 15:29 L'ottavo giorno prendera' due tortore o due giovani piccioni e li portera' al sacerdote all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 15:30 Il sacerdote ne offrira' uno come sacrificio per il peccato e l'altro come olocausto; il sacerdote fara' per lei l'espiazione, davanti all'Eterno, del flusso che la rendeva impura. Lo scopo delle leggi relative ai vari flussi Levitico 15:31 Cosi terrete separati i figli d'Israele da cio' che li contamina, affinche' non muoiano a motivo della loro impurita', contaminando il mio tabernacolo che e' in mezzo a loro. Levitico 15:32 Questa e' la legge per chi ha un flusso e per chi ha un'emissione di seme, che lo rende impuro, Levitico 15:33 e per la donna che e' sofferente a motivo delle sue periodiche mestruazioni, per l'uomo o per la donna che ha un flusso e per l'uomo che si corica con una donna impura». I sacrifici annuali di espiazione offerti per il sacerdote e per il popolo Levitico 16:1 L'Eterno parlo' a Mose' dopo la morte dei due figli di Aaronne, che morirono quando si presentarono davanti all'Eterno con fuoco illecito. Levitico 16:2 L'Eterno disse a Mose': «Parla ad Aaronne, tuo fratello, e digli di non entrare in qualsiasi tempo nel santuario, di la' dal velo, davanti al propiziatorio che e' sull'arca, perche' non abbia a morire, poiche' io appariro' nella nuvola sul propiziatorio. Levitico 16:3 Aaronne entrera' nel santuario in questo modo: prendera' un torello per il sacrificio per il peccato e un montone per l'olocausto. Levitico 16:4 Si mettera' la tunica sacra di lino e portera' sul suo corpo i calzoni di lino; si cingera' della cintura di lino e avra' in capo il turbante di lino. Queste sono le vesti sacre; egli le indossera' dopo essersi lavato il corpo nell'acqua. Levitico 16:5 Dall'assemblea dei figli d'Israele prendera' due capri per il sacrificio per il peccato e un montone per l'olocausto. Levitico 16:6 Aaronne offrira' il torello del sacrificio per il peccato, che e' per se', e fara' l'espiazione per se e per la propria casa. Levitico 16:7 Poi prendera' i due capri e li presentera' davanti all'Eterno all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 16:8 Aaronne tirera' quindi a sorte i due capri: uno sara' destinato all'Eterno e l'altro per capro espiatorio. Levitico 16:9 Aaronne fara' avvicinare il capro che e' stato destinato all'Eterno e l'offrira' come sacrificio per il peccato; Levitico 16:10 ma il capro che e' stato destinato ad essere il capro espiatorio, sara' presentato vivo davanti all'Eterno, per fare su di esso l'espiazione e per mandarlo poi nel deserto come capro espiatorio. Levitico 16:11 Aaronne offrira' dunque il torello del sacrificio per il peccato per se e fara' l'espiazione per se e per la propria casa; e scannera' il torello del sacrificio per il peccato per se. Levitico 16:12 Poi prendera' un turibolo pieno di carboni accesi tolti dall'altare davanti all'Eterno e avra' le sue mani piene di incenso profumato in polvere, e portera' ogni cosa di la' dal velo. Levitico 16:13 Mettera' l'incenso sul fuoco davanti all'Eterno perche' la nuvola dell'incenso copra il propiziatorio che e' sulla testimonianza; cosi egli non morira'. Levitico 16:14 Poi prendera' del sangue del torello e lo spruzzera' col suo dito sul propiziatorio dal lato est; spruzzera' pure un po' di sangue col suo dito davanti al propiziatorio sette volte. Levitico 16:15 Poi scannera' il capro del sacrificio per il peccato, che e' per il popolo, e ne portera' il sangue di la' dal velo; e fara' con questo sangue cio' che ha fatto col sangue del torello; lo spruzzera' sul propiziatorio e davanti al propiziatorio. Levitico 16:16 Cosi fara' l'espiazione per il santuario, a motivo delle impurita' dei figli d'Israele, delle loro trasgressioni e di tutti i loro peccati. Lo stesso fara' per la tenda di convegno che rimane fra loro, in mezzo alle loro impurita'. Levitico 16:17 Nella tenda di convegno, quando egli entrera' nel santuario per fare l'espiazione, non ci sara' alcuno, finche' egli sia uscito ed abbia fatto l'espiazione per se', per la propria casa e per tutta l'assemblea d'Israele. Levitico 16:18 Egli uscira' verso l'altare che e' davanti all'Eterno e fara' l'espiazione per esso: prendera' del sangue del torello e del sangue del capro e lo mettera' sui corni dell'altare tutt'intorno. Levitico 16:19 Poi spruzzera' del sangue su di esso col suo dito sette volte; cosi lo purifichera' e lo santifichera' dalle impurita' dei figli d'Israele. Levitico 16:20 Quando avra' finito di fare l'espiazione per il santuario, per la tenda di convegno e per l'altare, fara' avvicinare il capro vivo. Levitico 16:21 Aaronne posera' entrambe le sue mani sulla testa del capro vivo e confessera' su di esso tutte le iniquita' dei figli d'Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati, e li mettera' sulla testa del capro; lo mandera' poi nel deserto per mezzo di un uomo appositamente scelto. Levitico 16:22 Il capro portera' su di se' tutte le loro iniquita' in terra solitaria; e quell'uomo lo lascera' andare nel deserto. Levitico 16:23 Poi Aaronne entrera' nella tenda di convegno, si spogliera' delle vesti di lino che aveva indossate per entrare nel santuario e le lascera' li. Levitico 16:24 E lavera' il suo corpo nell'acqua in un luogo santo, indossera' le sue vesti e uscira' ad offrire il suo olocausto e l'olocausto del popolo, e fara' l'espiazione per se' e per il popolo. Levitico 16:25 Fara' quindi fumare sull'altare il grasso del sacrificio per il peccato. Levitico 16:26 Colui che ha lasciato andare il capro, scelto come capro espiatorio, lavera' le sue vesti e lavera' il suo corpo nell'acqua e, dopo questo, potra' rientrare nell'accampamento. Levitico 16:27 Si portera' quindi fuori dell'accampamento il torello del sacrificio per il peccato e il capro del sacrificio per il peccato, il cui sangue e' stato portato nel santuario per fare l'espiazione; e bruceranno nel fuoco le loro pelli, la carne e i loro escrementi. Levitico 16:28 Poi colui che li brucia lavera' le sue vesti e lavera' il suo corpo nell'acqua; dopo questo, egli potra' rientrare nell'accampamento. Levitico 16:29 Questa sara' per voi una legge perpetua: nel settimo mese, il decimo giorno del mese, umilierete le anime vostre e non farete alcun lavoro, ne' il nativo del paese, ne' il forestiero che risiede fra voi. Levitico 16:30 Poiche' in quel giorno il sacerdote fara' l'espiazione per voi, per purificarvi, affinche' siate purificati da tutti i vostri peccati davanti all'Eterno. Levitico 16:31 e' per voi un sabato di riposo solenne e voi umilierete le anime vostre; e' una legge perpetua. Levitico 16:32 Il sacerdote, che e' stato unto ed e' stato consacrato per servire come sacerdote al posto di suo padre, fara' l'espiazione e indossera' le vesti di lino, le vesti sacre. Levitico 16:33 Egli fara' l'espiazione per il santuario santo; fara' l'espiazione per la tenda di convegno e per l'altare, e fara' l'espiazione per i sacerdoti e per tutto il popolo dell'assemblea. Levitico 16:34 Questa sara' per voi una legge perpetua, per fare l'espiazione per i figli d'Israele per tutti i loro peccati, una volta all'anno». E Mose' fece come l'Eterno gli aveva comandato. Leggi relative al luogo dei sacrifici Levitico 17:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' dicendo: Levitico 17:2 «Parla ad Aaronne, ai suoi figli e a tutti i figli d'Israele e di loro: Questo e' cio' che l'Eterno ha ordinato dicendo: Levitico 17:3 Chiunque della casa d'Israele scanna un bue o un agnello o una capra entro il campo, o fuori del campo Levitico 17:4 e non lo porta all'ingresso della tenda di convegno per presentarlo come offerta all'Eterno davanti al tabernacolo dell'Eterno, sara' ritenuto colpevole di sangue; ha sparso del sangue e tale uomo sara' sterminato di mezzo al suo popolo; Levitico 17:5 e questo affinche' i figli d'Israele invece di immolare i loro sacrifici nei campi, li portino all'Eterno all'ingresso della tenda di convegno, al sacerdote, e li offrano all'Eterno come sacrifici di ringraziamento. Levitico 17:6 Il sacerdote spruzzera' il sangue sull'altare dell'Eterno, all'ingresso della tenda di convegno, e fara' fumare il grasso come un odore soave all'Eterno. Levitico 17:7 Essi non offriranno piu' i loro sacrifici ai demoni, dietro i quali essi si sono prostituiti. Questa sara' per loro una legge perpetua, per tutte le loro generazioni. Levitico 17:8 Di loro ancora: "Qualsiasi uomo della casa d'Israele o degli stranieri che risiedono fra di voi offra un olocausto o un sacrificio, Levitico 17:9 e non lo porta all'ingresso della tenda di convegno per offrirlo all'Eterno, tale uomo sara' sterminato di mezzo al suo popolo. Proibizione di mangiare il sangue Levitico 17:10 Se qualcuno della casa d'Israele o degli stranieri che risiedono fra di voi mangia di qualsiasi genere di sangue, io volgero' la mia faccia contro quel tale che mangia del sangue e lo sterminero' di mezzo al suo popolo. Levitico 17:11 Poiche' la vita della carne e' nel sangue. Per questo vi ho ordinato di porlo sull'altare per fare l'espiazione per le vostre vite, perche' e' il sangue che fa l'espiazione per la vita. Levitico 17:12 Percio' ho detto ai figli d'Israele: nessuno tra di voi mangera' sangue; neppure lo straniero che risiede fra di voi mangera' sangue". Levitico 17:13 E se qualcuno dei figli d'Israele o degli stranieri che risiedono fra di voi prende alla caccia un animale o un uccello che si puo' mangiare, ne spargera' il sangue e lo coprira' di terra; Levitico 17:14 perche' e' la vita di ogni carne; il suo sangue sostiene la sua vita. Percio' ho detto ai figli d'Israele: "Non mangerete il sangue di alcuna carne, poiche' la vita di ogni carne e' il suo sangue; chiunque ne mangera' sara' sterminato". Levitico 17:15 E qualunque persona, sia essa nativa del paese o straniera, che mangia una bestia morta naturalmente o sbranata, lavera' le sue vesti e si lavera' nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera; poi sara' puro. Levitico 17:16 Ma se non lava le sue vesti e non lava il suo corpo, portera' la pena della sua iniquita'». Delle unioni illecite e dei peccati contro natura Levitico 18:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 18:2 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Io sono l'Eterno, il vostro DIO. Levitico 18:3 Non farete come fanno nel paese d'Egitto dove avete abitato, e non farete come fanno nel paese di Canaan dove io vi conduco; voi non seguirete le loro usanze. Levitico 18:4 Metterete in pratica i miei decreti e osserverete i miei statuti per conformarvi ad essi. Io sono l'Eterno, il vostro DIO. Levitico 18:5 Osserverete i miei statuti e i miei decreti, mediante i quali, chiunque li mettera' in pratica, vivra'. Io sono l'Eterno. Levitico 18:6 Nessuno di voi si accostera' ad alcuna sua parente carnale per scoprire la sua nudita'. Io sono l'Eterno. Levitico 18:7 Non scoprirai la nudita' di tuo padre o la nudita' di tua madre; e' tua madre; non scoprirai la sua nudita'. Levitico 18:8 Non scoprirai la nudita' della moglie di tuo padre; e' la nudita' di tuo padre. Levitico 18:9 Non scoprirai la nudita' di tua sorella, la figlia di tuo padre o la figlia di tua madre, sia essa nata in casa o nata fuori. Levitico 18:10 Non scoprirai la nudita' della figlia di tuo figlio o della figlia di tua figlia, poiche' la loro nudita' e' la tua stessa nudita'. Levitico 18:11 Non scoprirai la nudita' della figlia della moglie di tuo padre, generata da tuo padre; e' tua sorella; non scoprire la sua nudita'. Levitico 18:12 Non scoprirai la nudita' della sorella di tuo padre; e' parente stretta di tuo padre. Levitico 18:13 Non scoprirai la nudita' della sorella di tua madre, perche' e' parente stretta di tua madre. Levitico 18:14 Non scoprirai la nudita' del fratello di tuo padre; non ti accosterai a sua moglie; e' tua zia. Levitico 18:15 Non scoprirai la nudita' di tua nuora; e' la moglie di tuo figlio; non scoprire la sua nudita'. Levitico 18:16 Non scoprirai la nudita' della moglie di tuo fratello; e' la nudita' di tuo fratello. Levitico 18:17 Non scoprirai la nudita' di una donna e di sua figlia; non prenderai la figlia del figlio di lei, ne' la figlia della figlia di lei per scoprirne la nudita'; sono parenti stretti di lei; e' un incesto. Levitico 18:18 Non prenderai una donna insieme con sua sorella per farne una rivale, scoprendola sua nudita' mentre l'altra e' ancora in vita. Levitico 18:19 Non ti accosterai a una donna per scoprire la sua nudita' durante a sua impurita' mestruale. Levitico 18:20 Non avrai relazioni carnali con la moglie del tuo vicino, per contaminarti con lei. Levitico 18:21 Non permetterai che alcuno dei tuoi discendenti sia offerto a Molek; e non profanerai il nome del tuo DIO. Io sono l'Eterno. Levitico 18:22 Non avrai relazioni carnali con un uomo, come si hanno con una donna: e' cosa abominevole. Levitico 18:23 Non ti accoppierai con alcuna bestia per contaminarti con essa; ne' alcuna donna si accosti ad una bestia per accoppiarsi con essa; e' una perversione ripugnante. Levitico 18:24 Non vi contaminate con alcuna di queste cose, poiche' con tutte queste cose si sono contaminate le nazioni che io sto per scacciare davanti a voi. Levitico 18:25 Il paese e' stato contaminato; percio' io lo puniro' per la sua iniquita', e il paese vomitera' i suoi abitanti. Levitico 18:26 Voi dunque osserverete i miei statuti e i miei decreti e non commetterete alcuna di queste cose abominevoli, ne' colui che e' nativo del paese, ne' il forestiero che risiede con voi, Levitico 18:27 (poiche' tutte queste cose abominevoli le hanno commesse gli abitanti del paese che erano prima di voi, e il paese e' stato contaminato), Levitico 18:28 affinche' anche voi, se lo contaminate il paese non vi vomiti come ha vomitato la nazione che era prima di voi. Levitico 18:29 Poiche' chiunque commette alcuna di queste cose abominevoli, le persone che le commettono saranno sterminate di mezzo al loro popolo. Levitico 18:30 Osserverete dunque i miei ordini, per non seguire alcuno di quei costumi abominevoli che sono stati seguiti prima di voi, e non vi contaminerete con essi. Io sono l'Eterno, il vostro DIO». Leggi religiose, cerimoniali e morali Levitico 19:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 19:2 «Parla a tutta l'assemblea dei figli d'Israele e di loro: Siate santi, perche' io, l'Eterno, il vostro DIO, sono santo. Levitico 19:3 Ognuno di voi rispetti sua madre e suo padre e osservate i miei sabati. Io sono l'Eterno, il vostro DIO. Levitico 19:4 Non rivolgetevi a idoli e non fatevi degli de'i di metallo fuso. Io sono l'Eterno, il vostro DIO. Levitico 19:5 Quando offrite un sacrificio di ringraziamento all'Eterno, l'offrirete in modo da essere graditi. Levitico 19:6 Lo si mangera' il giorno stesso che lo offrite e il giorno seguente; e se rimane qualcosa fino al terzo giorno, lo brucerete col fuoco. Levitico 19:7 Se si mangia alcuna parte di esso il terzo giorno e' cosa abominevole; il sacrificio non sara' gradito. Levitico 19:8 Chiunque percio' ne mangia portera' la pena della sua iniquita', perche' ha profanato cio' che e' sacro all'Eterno; quel tale sara' sterminato di mezzo al suo popolo. Levitico 19:9 Quando mieterete la messe della vostra terra, non mieterai fino ai margini del tuo campo e non raccoglierai le spighe lasciate indietro del tuo raccolto; Levitico 19:10 e nella tua vigna non vi ripasserai, ne' raccoglierai i grappoli rimasti indietro della tua vigna; li lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono l'Eterno, il vostro DIO. Levitico 19:11 Non ruberete, non mentirete e non ingannerete l'un l'altro. Levitico 19:12 Non giurerete il falso nel mio nome, ne' profanerai il nome del tuo DIO. Io sono l'Eterno. Levitico 19:13 Non opprimerai il tuo prossimo e non lo deruberai; il salario dell'operaio non rimanga presso di te fino al mattino seguente. Levitico 19:14 Non maledirai il sordo e non metterai alcun inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo DIO. Io sono l'Eterno. Levitico 19:15 Non farete ingiustizia nel giudicare; non userai parzialita' col povero ne' presterai onore alla persona del potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia. Levitico 19:16 Non andrai in giro calunniando fra il tuo popolo, ne' prenderai posizione contro la vita del tuo prossimo. Io sono l'Eterno. Levitico 19:17 Non odierai il tuo fratello nel tuo cuore; riprendi pure il tuo prossimo, ma non tirarti addosso alcun peccato per causa sua. Levitico 19:18 Non farai vendetta e non serberai rancore contro i figli del tuo popolo, ma amerai il tuo prossimo come te stesso. Io sono l'Eterno. Levitico 19:19 Osserverete i miei statuti. Non accoppierai bestie di specie diverse; non seminerai il tuo campo con tipi diversi di seme, ne' indosserai alcun vestito tessuto con materiali diversi. Levitico 19:20 Se uno ha relazioni carnali con una donna che sia schiava promessa a un uomo, ma che non e' stata riscattata e non ha ricevuto la liberta', saranno ambedue puniti, ma non saranno messi a morte, perche' ella non era libera. Levitico 19:21 L'uomo portera' all'Eterno, all'ingresso della tenda di convegno, come sacrificio per la trasgressione, un montone; Levitico 19:22 col montone del sacrificio per la trasgressione il sacerdote fara' per lui l'espiazione davanti all'Eterno per il peccato che egli ha commesso; e il peccato che ha commesso gli sara' perdonato. Levitico 19:23 Quando sarete entrati nel paese e avrete piantato ogni sorta di alberi da frutto, considererete i loro frutti come non circoncisi; per tre anni saranno per voi come non circoncisi; non si dovranno mangiare. Levitico 19:24 Ma il quarto anno tutti i loro frutti saranno santificati; saranno per la lode dell'Eterno. Levitico 19:25 Il quinto anno mangerete i loro frutti, affinche' il loro prodotto possa crescere. Io sono l'Eterno, il vostro DIO. Levitico 19:26 Non mangerete nulla che contenga sangue. Non praticherete alcun genere di divinazione o di magia. Levitico 19:27 Non taglierete in tondo i capelli ai lati del capo, ne' spunterai gli orli della tua barba. Levitico 19:28 Non farete incisioni nella vostra carne per un morto, ne' farete alcun tatuaggio su di voi. Io sono l'Eterno. Levitico 19:29 Non contaminare la tua figlia, facendola divenire una prostituta, affinche' il paese non si dia alla prostituzione e il paese non si riempia di scelleratezze. Levitico 19:30 Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono l'Eterno. Levitico 19:31 Non rivolgetevi ai medium e ai maghi; non consultateli, per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono l'Eterno, il vostro DIO. Levitico 19:32 Alzati davanti al capo canuto, onora la persona del vecchio e temi il tuo DIO. Io sono l'Eterno. Levitico 19:33 Quando uno straniero risiede con voi nel vostro paese, non lo maltratterete. Levitico 19:34 Lo straniero che risiede fra voi, lo tratterete come colui che e' nato fra voi; tu l'amerai come te stesso, poiche' anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto. Io sono l'Eterno, il vostro DIO. Levitico 19:35 Non farete ingiustizia nei giudizi con le misure di lunghezza, di peso e di capacita'. Levitico 19:36 Avrete bilance giuste, pesi giusti, efa giusto, hin giusto. Io sono l'Eterno, il vostro DIO, che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto. Levitico 19:37 Osserverete dunque tutti i miei statuti e tutti i miei decreti e li metterete in pratica. Io sono l'Eterno». Pene imposte per peccati diversi Levitico 20:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 20:2 «Dirai ai figli d'Israele: Chiunque dei figli d'Israele o dei forestieri che risiede in Israele dara' alcuno dei suoi discendenti a Molek, sara' messo a morte; il popolo del paese lo lapidera' con pietre. Levitico 20:3 Io stesso volgero' la mia faccia contro quell'uomo e lo sterminero' di mezzo al suo popolo, perche' ha dato dei suoi discendenti a Molek per contaminare il mio santuario e profanare il mio santo nome. Levitico 20:4 E se il popolo del paese chiude gli occhi davanti a quell'uomo, quando egli da' i suoi discendenti a Molek, e non lo mette a morte, Levitico 20:5 saro' io a volgere la mia faccia contro quell'uomo e contro la sua famiglia; sterminero' di mezzo al suo popolo lui e tutti quelli che si prostituiscono con lui, prostituendosi a Molek. Levitico 20:6 E se una persona si rivolge ai medium e ai maghi per prostituirsi dietro di loro, io volgero' la mia faccia contro quella persona e la sterminero' di mezzo al suo popolo. Levitico 20:7 Santificatevi dunque e siate santi, perche' io sono l'Eterno, il vostro DIO. Levitico 20:8 Osservate i miei statuti e metteteli in pratica. Io sono l'Eterno che vi santifico. Levitico 20:9 Chiunque maledice suo padre o sua madre, sara' messo a morte, perche' ha maledetto suo padre o sua madre; il suo sangue ricadra' su di lui. Levitico 20:10 Se uno commette adulterio con la moglie di un altro, se commette adulterio con la moglie del suo vicino l'adultero e l'adultera saranno messi a morte. Levitico 20:11 Se uno si corica con la moglie di suo padre, egli scopre la nudita' di suo padre; ambedue saranno certamente messi a morte; il loro sangue ricadra' su di loro. Levitico 20:12 Se uno si corica con sua nuora, ambedue saranno messi a morte; hanno commesso una perversione ripugnante; il loro sangue ricadra' su di loro. Levitico 20:13 Se uno ha relazioni carnali con un uomo come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; saranno certamente messi a morte; il loro sangue ricadra' su di loro. Levitico 20:14 Se uno prende in moglie la figlia e la madre, e' un incesto; si bruceranno col fuoco tanto lui che loro, affinche' non vi sia incesto tra di voi. Levitico 20:15 Se un uomo si accoppia con una bestia, sara' messo a morte; ucciderete anche la bestia. Levitico 20:16 Se una donna si accosta a una bestia per accoppiarsi con essa, ucciderai la donna e la bestia; saranno certamente messi a morte; il loro sangue ricadra' su di loro. Levitico 20:17 Se uno prende la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre, e vede la nudita' di lei ed ella vede la nudita' di lui, e' un'ignominia; entrambi saranno sterminati davanti agli occhi dei figli del loro popolo; quel tale ha scoperto la nudita' della propria sorella; portera' la pena della sua iniquita'. Levitico 20:18 Se uno si corica con una donna durante le sue mestruazioni e ne scopre la nudita', egli ha scoperto il flusso di lei, ed ella ha scoperto il flusso del proprio sangue; entrambi saranno sterminati di mezzo al loro popolo. Levitico 20:19 Non scoprirai la nudita' della sorella di tua madre o della sorella di tuo padre, perche' quel tale scoprirebbe la nudita' di una sua stretta parente; ambedue porteranno la pena della loro iniquita'. Levitico 20:20 Se uno si corica con la moglie di suo zio scopre la nudita' di suo zio; ambedue porteranno la pena del loro peccato; moriranno senza figli. Levitico 20:21 Se uno prende la moglie di suo fratello, e' una cosa impura; egli ha scoperto la nudita' di suo fratello; non avranno figli. Levitico 20:22 Osserverete dunque tutti i miei statuti e tutti i miei decreti e li metterete in pratica, affinche' il paese dove io vi conduco ad abitare non vi vomiti fuori, Levitico 20:23 E non seguirete le usanze delle nazioni che io sto per scacciare davanti a voi; esse hanno fatto tutte queste cose, e percio' le ho in abominio, Levitico 20:24 Ma a voi ho detto: Voi prenderete possesso del loro paese; ve lo daro' come vostra proprieta'; e' un paese dove scorre latte e miele. Io sono l'Eterno, il vostro DIO, che vi ho separato dagli altri popoli, Levitico 20:25 Farete dunque distinzione fra gli animali puri e quelli impuri, fra gli uccelli impuri e quelli puri, e non vi renderete abominevoli, mangiando animali, uccelli o cosa alcuna che striscia sulla terra e che io ho separato per voi come impuri. Levitico 20:26 E sarete santi per me, poiche' io, l'Eterno, sono santo, e vi ho separati dagli altri popoli perche' foste miei, Levitico 20:27 Se un uomo o una donna e' un medium o un mago, saranno sicuramente messi a morte; li lapiderete con pietre; il loro sangue ricadra' su di loro». Leggi relative ai sacerdoti Levitico 21:1 L'Eterno disse ancora a Mose': «Parla ai sacerdoti, i figli di Aaronne, e di loro: Nessun sacerdote si contaminera' per un morto in mezzo al suo popolo, Levitico 21:2 a meno che si tratti di un suo parente stretto: di sua madre, di suo padre, di suo figlio, di sua figlia, di suo fratello Levitico 21:3 e di sua sorella ancora vergine che vive con lui, e che non sia ancora maritata; per lei puo' contaminarsi. Levitico 21:4 Essendo un capo in mezzo al suo popolo, non si contaminera', profanando se stesso. Levitico 21:5 I sacerdoti non faranno tonsure sul loro capo, non raderanno gli orli della loro barba e non faranno incisioni nella loro carne. Levitico 21:6 Saranno santi al loro DIO e non profaneranno il nome del loro DIO poiche' offrono i sacrifici dell'Eterno, fatti col fuoco, il pane del loro DIO; percio' saranno santi. Levitico 21:7 Non prenderanno in moglie una prostituta, ne' una moglie disonorata; non prenderanno una donna ripudiata da suo marito, perche' sono santi al loro DIO. Levitico 21:8 Tu considererai il sacerdote santo, perche' egli offre il pane del tuo DIO; egli per te sara' santo, perche' io, l'Eterno che vi santifico, sono santo. Levitico 21:9 Se la figlia di un sacerdote si disonora facendo la prostituta, ella disonora suo padre; sara' arsa col fuoco. Leggi relative al sommo sacerdote Levitico 21:10 Ma colui che e' sommo sacerdote tra i suoi fratelli, sul capo del quale e' stato sparso l'olio dell'unzione e che e' stato consacrato per indossare le vesti sacre, non si scoprira' il capo e non si straccera' le vesti. Levitico 21:11 Non si avvicinera' ad alcun cadavere; non si contaminera' neppure per suo padre o per sua madre. Levitico 21:12 Non uscira' dal santuario e non profanera' il santuario del suo DIO, perche' la consacrazione dell'unzione del suo DIO e' su di lui. Io sono l'Eterno. Levitico 21:13 Prendera' in moglie una vergine. Levitico 21:14 Non prendera' ne' una vedova, ne' una divorziata, ne' una disonorata, ne' una prostituta; ma prendera' in moglie una vergine del suo popolo. Levitico 21:15 Non disonorera' la sua discendenza in mezzo al suo popolo; poiche' io sono l'Eterno che vi santifico». Impedimenti al sacerdozio Levitico 21:16 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 21:17 «Parla ad Aaronne e digli: Nelle generazioni future nessun uomo della tua stirpe, che abbia qualche deformita' potra' accostarsi ad offrire il pane del suo DIO; Levitico 21:18 perche' nessun uomo che abbia qualche deformita' potra' accostarsi: ne' il cieco ne' lo zoppo ne' chi sia sfigurato in viso, o abbia un arto deforme, Levitico 21:19 una frattura al piede, o alla mano, Levitico 21:20 ne' un gobbo ne' un nano ne' colui che ha una macchia nell'occhio, o ha un eczema o la scabbia o i testicoli schiacciati. Levitico 21:21 Nessun uomo della stirpe del sacerdote Aaronne che abbia qualche difetto, si accostera' per offrire i sacrifici fatti col fuoco all'Eterno. Ha un difetto; non si accosti quindi per offrire il pane del suo DIO. Levitico 21:22 Egli potra' mangiare del pane del suo DIO, delle cose santissime e delle cose sante; Levitico 21:23 ma non si avvicinera' al velo e non si accostera' all'altare, perche' ha un difetto. Non profanera' i miei luoghi santi, perche' io sono l'Eterno che li santifico». Levitico 21:24 E Mose' disse queste cose ad Aaronne, ai suoi figli e a tutti i figli d'Israele. Cose vietate ai sacerdoti Levitico 22:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 22:2 «Di ad Aaronne e ai suoi figli che si astengano dalle cose sante a me consacrate dai figli d'Israele e non profanino il mio santo nome. Io sono l'Eterno. Levitico 22:3 Di loro: "Qualunque uomo della vostra stirpe che nelle future generazioni si avvicinera' in stato di impurita' alle cose sante, che i figli d'Israele consacrano all'Eterno, sara' sterminato dalla mia presenza. Io sono l'Eterno. Levitico 22:4 Nessun uomo della stirpe di Aaronne, che sia lebbroso o abbia un flusso, mangera' delle cose sante finche' non sia puro. Cosi pure chi tocca qualsiasi cosa resa impura per contatto con un cadavere, o abbia avuto un'emissione di seme, Levitico 22:5 o chi tocca un rettile che l'ha reso impuro, o un uomo che gli abbia comunicato una impurita' di qualsiasi genere, Levitico 22:6 la persona che ha toccato tali cose sara' impura fino alla sera e non mangera' delle cose sante prima di aver lavato il suo corpo nell'acqua; Levitico 22:7 dopo il tramonto del sole sara' pura e potra' poi mangiare delle cose sante, perche' sono il suo cibo. Levitico 22:8 Il sacerdote non mangera' carne di bestia morta naturalmente o sbranata, per non rendersi impuro. Io sono l'Eterno. Levitico 22:9 I sacerdoti osserveranno dunque cio' che ho comandato, altrimenti porteranno la pena del loro peccato e moriranno per aver profanato le cose sante. Io sono l'Eterno che li santifico. Levitico 22:10 Nessun estraneo mangera' delle cose sante; ne' un ospite del sacerdote, ne' un salariato potra' mangiare le cose sante. Levitico 22:11 Ma se il sacerdote compra una persona con il suo denaro, questa ne potra' mangiare e anche chi e' nato in casa sua; questi potranno mangiare del suo cibo. Levitico 22:12 La figlia di un sacerdote maritata a un estraneo non mangera' delle cose sante offerte per elevazione. Levitico 22:13 Ma se la figlia del sacerdote e' rimasta vedova, o e' stata ripudiata e non ha figli, ed e' tornata a stare da suo padre come quando era giovane, potra' mangiare del pane del padre; ma nessun estraneo ne mangera'. Levitico 22:14 Se uno mangia per sbaglio una cosa santa, dara' al sacerdote la cosa santa, aggiungendovi un quinto. Levitico 22:15 I sacerdoti non profaneranno dunque le cose sante dei figli d'Israele, che essi offrono per elevazione all'Eterno, Levitico 22:16 e non faranno loro portare la pena del peccato di cui si renderebbero colpevoli, mangiando le loro cose sante; poiche' io, l'Eterno, li santifico"». Per i sacrifici sono richiesti animali senza alcun difetto Levitico 22:17 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 22:18 «Parla ad Aaronne, ai suoi figli e a tutti i figli d'Israele e di loro: Chiunque della casa d'Israele o dei forestieri in Israele presenti in olocausto all'Eterno un'offerta per qualsiasi voto o qualsiasi dono volontario; Levitico 22:19 per essere gradito, offrira' un maschio, senza difetto, preso dai buoi, dalle pecore o dalle capre. Levitico 22:20 Non offrirete nulla che abbia un difetto, perche' non sarebbe gradito. Levitico 22:21 Quando uno offre all'Eterno un sacrificio di ringraziamento, preso dalla mandria o dal gregge, sia per adempiere un voto, sia come offerta volontaria, la vittima per essere gradita dovra' essere perfetta; non dovra' avere alcun difetto. Levitico 22:22 Non offrirete all'Eterno una vittima cieca o storpia o mutilata, o che abbia ulceri o un eczema o la scabbia; e non ne farete sull'altare un sacrificio col fuoco all'Eterno. Levitico 22:23 Potrai presentare come offerta volontaria un bue o una pecora che abbia un arto troppo lungo o troppo corto; ma come voto non sarebbe gradito. Levitico 22:24 Non offrirete all'Eterno alcun animale con i testicoli ammaccati o schiacciati o strappati o tagliati; di questi sacrifici non ne farete nel vostro paese. Levitico 22:25 Ne' accetterete dallo straniero alcuna di queste vittime per offrirla come pane del vostro DIO, perche' in esse ci sono mutilazioni e difetti; non sarebbero gradite per voi». Levitico 22:26 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 22:27 «Quando nascera' un vitello o un agnello o un capretto, stara' sette giorni sotto la madre; dall'ottavo giorno in poi sara' gradito come sacrificio fatto col fuoco all'Eterno. Levitico 22:28 Non scannerete una vacca o una pecora con il suo piccolo nello stesso giorno. Levitico 22:29 Quando offrirete all'Eterno un sacrificio di ringraziamento, offritelo in modo che sia gradito. Levitico 22:30 La vittima sara' mangiata il giorno stesso; non ne lascerete nulla fino al mattino. Io sono l'Eterno. Levitico 22:31 Osserverete dunque i miei comandamenti e li metterete in pratica. Io sono l'Eterno. Levitico 22:32 Non profanerete il mio santo nome, ma saro' santificato in mezzo ai figli d'Israele. Io sono l'Eterno che vi santifico, Levitico 22:33 che vi ha fatto uscire dal paese d'Egitto per essere vostro DIO. Io sono l'Eterno». Leggi relative alle feste solenni Levitico 23:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 23:2 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Ecco le feste dell'Eterno che voi proclamerete come sante convocazioni. Le feste sono queste: Il sabato Levitico 23:3 Si lavorera' per sei giorni, ma il settimo giorno e' un sabato di riposo e di santa convocazione. Non farete in esso lavoro alcuno; e' il sabato consacrato all'Eterno in tutti i luoghi dove abiterete. La Pasqua e i pani azzimi Levitico 23:4 Queste sono le feste dell'Eterno, le sante convocazioni che proclamerete nei loro tempi stabiliti. Levitico 23:5 Nel primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, tra le due sere, e' la Pasqua dell'Eterno; Levitico 23:6 e il quindicesimo giorno dello stesso mese e' la festa dei pani azzimi in onore dell'Eterno; per sette giorni mangerete pane senza lievito. Levitico 23:7 Il primo giorno avrete una santa convocazione; non farete in esso alcun lavoro servile; Levitico 23:8 e per sette giorni offrirete all'Eterno dei sacrifici fatti col fuoco. Il settimo giorno vi sara' una santa convocazione; non farete in esso alcun lavoro servile». La primizia del raccolto Levitico 23:9 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 23:10 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Quando entrerete nel paese che io vi do e ne mieterete la messe, porterete al sacerdote un covone, come primizia del vostro raccolto; Levitico 23:11 egli agitera' il covone davanti all'Eterno per voi, perche' sia gradito; il sacerdote lo agitera' il giorno dopo il sabato. Levitico 23:12 Nel giorno in cui agiterete il covone, offrirete un agnello di un anno, senza difetto, come olocausto all'Eterno. Levitico 23:13 L'oblazione di cibo che l'accompagna sara' di due decimi di efa di fior di farina mescolata con olio, come sacrificio fatto col fuoco, di odore soave all'Eterno; la libazione sara' di un quarto di hin di vino. Levitico 23:14 Non mangerete pane ne grano arrostito ne' spighe fresche, fino a questo stesso giorno, fino a che non abbiate portato l'offerta del vostro DIO. e' una legge perpetua per tutte le vostre generazioni, in tutti i luoghi dove abiterete. La Pentecoste Levitico 23:15 Dal giorno dopo il sabato, cioe' dal giorno che avete portato il covone dell'offerta agitata, conterete sette sabati interi. Levitico 23:16 Conterete cinquanta giorni fino al giorno dopo il settimo sabato, quindi offrirete all'Eterno una nuova oblazione di cibo. Levitico 23:17 Porterete dalle vostre abitazioni due pani per un'offerta agitata di due decimi di efa di fior di farina; essi saranno cotti con del lievito, quali primizie offerte all'Eterno. Levitico 23:18 Assieme a quei pani offrirete sette agnelli dell'anno senza difetto, un torello e due montoni; essi saranno un olocausto all'Eterno assieme alla loro oblazione di cibo e alle loro libazioni; sara' un sacrificio di odore soave fatto col fuoco all'Eterno. Levitico 23:19 Poi offrirete un capro come sacrificio per il peccato e due agnelli dell'anno, come sacrificio di ringraziamento. Levitico 23:20 Il sacerdote li agitera' assieme al pane delle primizie e ai due agnelli, come offerta agitata davanti all'Eterno; essi saranno consacrati all'Eterno e apparterranno al sacerdote. Levitico 23:21 In quel medesimo giorno proclamerete una santa convocazione. Non farete in esso alcun lavoro servile. e' una legge perpetua per tutte le vostre generazioni, in tutti i luoghi dove abiterete. Levitico 23:22 Quando mieterete la messe della vostra terra, non mieterai fino ai margini il tuo campo e non raccoglierai le spighe lasciate indietro del tuo raccolto; le lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono l'Eterno, il vostro DIO». La festa delle trombe Levitico 23:23 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 23:24 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Nel settimo mese, il primo giorno del mese avrete un riposo solenne, una celebrazione festiva annunciata a suon di tromba, una santa convocazione. Levitico 23:25 Non farete in essa alcun lavoro servile e offrirete all'Eterno dei sacrifici fatti col fuoco». Il giorno dell'espiazione Levitico 23:26 L'Eterno parlo' ancora a Mose' dicendo: Levitico 23:27 «Il decimo giorno di questo settimo mese sara' il giorno dell'espiazione. Ci sara' per voi una santa convocazione; umilierete le anime vostre e offrirete all'Eterno un sacrificio fatto col fuoco. Levitico 23:28 In questo giorno non farete alcun lavoro, perche' e' il giorno dell'espiazione, per fare espiazione per voi davanti all'Eterno, il vostro DIO. Levitico 23:29 Poiche' ogni persona che in questo giorno non si umilia, sara' sterminata di mezzo al suo popolo. Levitico 23:30 E ogni persona che in questo giorno fara' un qualsiasi lavoro, io, questa persona, la distruggero' di mezzo al suo popolo. Levitico 23:31 Non farete alcun lavoro. e' una legge perpetua per tutte le vostre generazioni, in tutti i luoghi dove abiterete. Levitico 23:32 Sara' per voi un sabato di riposo, in cui umilierete le anime vostre; il nono giorno del mese, dalla sera alla sera seguente, celebrerete il vostro sabato». La festa delle capanne Levitico 23:33 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 23:34 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Il quindicesimo giorno di questo settimo mese sara' la festa delle capanne per sette giorni, in onore dell'Eterno. Levitico 23:35 Il primo giorno vi sara' una santa convocazione; non farete in esso alcun lavoro servile. Levitico 23:36 Per sette giorni offrirete all'Eterno un sacrificio fatto col fuoco. L'ottavo giorno avrete una santa convocazione e offrirete all'Eterno un sacrificio fatto col fuoco. e' giorno di assemblea solenne; non farete in esso alcun lavoro servile. Levitico 23:37 Queste sono le feste dell'Eterno che voi proclamerete come sante convocazioni, per offrire all'Eterno un sacrificio fatto col fuoco, un olocausto e un'oblazione di cibo, una vittima e libazioni, ogni cosa nel giorno stabilito, Levitico 23:38 oltre i sabati dell'Eterno, oltre i vostri doni, oltre tutti i vostri voti e tutte le vostre offerte volontarie che presenterete all'Eterno. Levitico 23:39 Inoltre il quindicesimo giorno del settimo mese, quando avrete raccolto i frutti della terra, celebrerete una festa all'Eterno per sette giorni; il primo giorno sara' di riposo, e l'ottavo giorno sara' pure di riposo. Levitico 23:40 Il primo giorno prenderete il frutto di alberi maestosi: rami di palma, rami dal folto fogliame e salici di torrente, e vi rallegrerete davanti all'Eterno, il vostro DIO, per sette giorni. Levitico 23:41 Celebrerete questa festa in onore dell'Eterno per sette giorni, ogni anno. e' una legge perpetua, per tutte le vostre generazioni. La celebrerete il settimo mese. Levitico 23:42 Dimorerete in capanne per sette giorni; tutti quelli che sono nativi d'Israele dimoreranno in capanne, Levitico 23:43 affinche' i vostri discendenti sappiano che io feci dimorare in capanne i figli d'Israele, quando li feci uscire dal paese d'Egitto. Io sono l'Eterno, il vostro DIO». Levitico 23:44 Cosi Mose' rese note ai figli d'Israele le feste dell'Eterno. Norme riguardanti l'olio del candelabro e il pane della presentazione Levitico 24:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 24:2 «Ordina ai figli d'Israele che ti portino olio puro di olive schiacciate per la luce del candelabro, per tenere le lampade continuamente accese. Levitico 24:3 Nella tenda di convegno, fuori del velo che e' davanti alla testimonianza, Aaronne se ne prendera' cura dalla sera alla mattina davanti all'Eterno, del continuo. e' una legge perpetua, per tutte le vostre generazioni. Levitico 24:4 Egli si prendera' cura delle lampade del candelabro d'oro puro davanti all'Eterno, del continuo. Levitico 24:5 Prenderai del fior di farina e con esso farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sara' di due decimi di efa. Levitico 24:6 Le disporrai su due file, sei per fila, sulla tavola d'oro puro davanti all'Eterno. Levitico 24:7 E su ogni fila metterai incenso puro e sara' sul pane come un ricordo, come un sacrificio fatto col fuoco all'Eterno. Levitico 24:8 Ogni giorno di sabato egli disporra' i pani davanti all'Eterno, del continuo; essi saranno presi dai figli d'Israele; e' un patto perpetuo. Levitico 24:9 I pani appartengono ad Aaronne e ai suoi figli, ed essi li mangeranno in luogo santo, poiche' saranno cosa santissima per lui tra i sacrifici fatti col fuoco all'Eterno. e' una legge perpetua». Lapidazione dei bestemmiatori Levitico 24:10 Or il figlio di una donna israelita e di un egiziano usci in mezzo ai figli d'Israele; e fra il figlio della donna israelita e un israelita scoppio' una lite. Levitico 24:11 Il figlio della israelita bestemmio' il nome dell'Eterno e lo maledisse; cosi lo condussero da Mose'. (Sua madre si chiamava Scelomith figlia di Dibri, della tribu' di Dan). Levitico 24:12 Lo misero in prigione, finche' fosse loro indicata la volonta' dell'Eterno. Levitico 24:13 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Levitico 24:14 «Porta quel bestemmiatore fuori dell'accampamento; tutti quelli che l'hanno udito posino le mani sul suo capo, e tutta l'assemblea lo lapidi. Levitico 24:15 Parla quindi ai figli d'Israele e di loro: "Chiunque maledice il suo DIO, portera' la pena del suo peccato. Levitico 24:16 E chi bestemmia il nome dell'Eterno sara' messo a morte; tutta l'assemblea lo lapidera'. Straniero o nativo del paese, quando bestemmia il nome dell'Eterno, sara' messo a morte. La legge del taglione Levitico 24:17 Chi toglie la vita ad alcun uomo, sara' messo a morte. Levitico 24:18 Chi percuote a morte un animale, lo paghera': vita per vita. Levitico 24:19 Quando uno fa una lesione al suo prossimo, si fara' a lui cio' che egli ha fatto all'altro: Levitico 24:20 frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; si fara' a lui la stessa lesione che egli ha fatto all'altro. Levitico 24:21 Chi percuote a morte un animale, lo paghera'; ma chi toglie la vita a un uomo sara' messo a morte. Levitico 24:22 Avrete una stessa legge per il forestiero e per il nativo del paese; poiche' io sono l'Eterno, il vostro DIO"». Levitico 24:23 Poi Mose' parlo' ai figli d'Israele, i quali portarono quel bestemmiatore fuori dell'accampamento e lo lapidarono con pietre. Cosi i figli d'Israele fecero come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. L'anno sabatico Levitico 25:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' sul monte Sinai, dicendo: Levitico 25:2 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Quando entrerete nel paese che io vi do, la terra osservera' un sabato di riposo per l'Eterno. Levitico 25:3 Per sei anni seminerai il tuo campo, per sei anni poterai la tua vigna e ne raccoglierai i frutti; Levitico 25:4 ma il settimo anno sara' un sabato di riposo per la terra, un sabato in onore dell'Eterno; non seminerai il tuo campo ne poterai la tua vigna. Levitico 25:5 Non mieterai cio' che cresce spontaneamente del tuo raccolto e non vendemmierai l'uva della vigna che non hai potata; sara' un anno di riposo per la terra. Levitico 25:6 Cio' che la terra produrra' durante il suo riposo servira' di nutrimento: a te, al tuo servo, alla tua serva, al tuo operaio e al forestiero, a coloro cioe' che risiedono con te Levitico 25:7 al tuo bestiame e agli animali che sono nel tuo paese; tutto il suo prodotto servira' loro di nutrimento. Il giubileo Levitico 25:8 Conterai pure per te sette sabati di anni: sette volte sette anni; queste sette settimane di anni faranno per te un periodo di quarantanove anni. Levitico 25:9 Al decimo giorno del settimo mese farai squillare la tromba; nel giorno dell'espiazione farete squillare la tromba per tutto il paese. Levitico 25:10 E santificherete il cinquantesimo anno e proclamerete la liberta' nel paese per tutti i suoi abitanti. Sara' per voi un giubileo; ognuno di voi tornera' nella sua proprieta' e ognuno di voi tornera' nella sua famiglia. Levitico 25:11 Il cinquantesimo anno sara' per voi un giubileo; non seminerete e non raccoglierete cio' che cresce spontaneamente, e non vendemmierete le vigne non potate. Levitico 25:12 Poiche' e' il giubileo; esso sara' sacro per voi; mangerete il prodotto che vi daranno i campi. Levitico 25:13 In quest'anno del giubileo ciascuno tornera' alle sue proprieta'. Levitico 25:14 Se vendete qualcosa al vostro prossimo o se comprate qualcosa dal vostro prossimo, non farete alcun torto l'uno all'altro. Levitico 25:15 Comprerai dal tuo vicino in base al numero di anni trascorsi dopo il giubileo, ed egli vendera' a te in base al numero degli anni della raccolta. Levitico 25:16 Quanto piu' anni restano, tanto piu' alzerai il prezzo; quanto meno anni restano, tanto piu' abbasserai il prezzo; poiche' egli ti vende in base al numero dei raccolti. Levitico 25:17 Nessuno di voi danneggi il suo vicino, ma temerai il tuo DIO; poiche' io sono l'Eterno, il vostro DIO. Levitico 25:18 Voi metterete in pratica i miei statuti, e osserverete i miei decreti e li adempirete; cosi abiterete il paese al sicuro. Levitico 25:19 La terra produrra' i suoi frutti e voi ne mangerete a sazieta', e abiterete in essa al sicuro. Levitico 25:20 Ma se dite: "Che cosa mangeremo il settimo anno, se non semineremo e non raccoglieremo i nostri prodotti?". Levitico 25:21 Io ho comandato che la mia benedizione venga su di voi il sesto anno, ed esso vi dara' un raccolto che bastera' per tre anni. Levitico 25:22 Cosi nell'ottavo anno seminerete e mangerete del vecchio raccolto fino al nono anno; mangerete del vecchio raccolto finche' venga il nuovo. Modalita' del riscatto delle terre e degli schiavi Levitico 25:23 Le terre non si venderanno per sempre, perche' la terra e' mia; poiche' voi siete forestieri e affittuari con me. Levitico 25:24 Percio' in tutto il paese di vostra proprieta', concederete il diritto di riscatto del suolo. Levitico 25:25 Se un tuo fratello diventa povero e vende una parte della sua proprieta', colui che ha il diritto di riscatto, il suo parente piu' stretto, verra' e riscattera' cio' che il suo fratello ha venduto. Levitico 25:26 E se uno non ha chi possa riscattare la sua proprieta', ma giunge a procurarsi da se' la somma necessaria al riscatto, Levitico 25:27 contera' le annate trascorse e rifondera' al compratore l'importo degli anni che ancora rimangono, e rientrera' cosi nella sua proprieta'. Levitico 25:28 Ma se non e' in grado di riscattare la sua proprieta', cio' che ha venduto rimarra' nelle mani del compratore fino all'anno del giubileo; al giubileo pero' sara' svincolata e ritornera' in suo possesso. Levitico 25:29 Se uno vende una casa per abitazione in una citta' murata, avra' il diritto di riscattarla per un intero anno dopo la sua vendita; il suo diritto di riscatto dura un anno intero. Levitico 25:30 Ma se la casa posta nella citta' murata non e' riscattata prima che sia trascorso un intero anno, rimarra' per sempre proprieta' del compratore e dei suoi discendenti; non sara' svincolata al giubileo. Levitico 25:31 Invece le case dei villaggi non attorniati da mura saranno considerate come fondi rurali; possono essere riscattate e al giubileo saranno svincolate. Levitico 25:32 Quanto alle citta' dei Leviti, i Leviti potranno sempre riscattare le case delle citta' di loro proprieta'. Levitico 25:33 Se poi uno compra una casa dai Leviti, la casa venduta nella citta' di loro proprieta' sara' svincolata nell'anno del giubileo, perche' le case delle citta' dei Leviti sono loro proprieta', in mezzo ai figli d'Israele. Levitico 25:34 Ma i terreni da pascolo delle loro citta' non si possono vendere, perche' sono loro proprieta' perpetua. Sui poveri e sugli schiavi Levitico 25:35 Se un tuo fratello impoverisce e si trova nell'indigenza in mezzo a voi, tu lo sosterrai come un forestiero e un ospite perche' possa vivere presso di te. Levitico 25:36 Non trarre da lui alcun interesse o utile; ma temi il tuo DIO, e il tuo fratello vivra' presso di te. Levitico 25:37 Non gli presterai il tuo denaro a interesse, ne' gli darai i tuoi viveri per ricavarne un utile. Levitico 25:38 Io sono l'Eterno, il vostro DIO, che vi ha fatto uscire dal paese d'Egitto per darvi il paese di Canaan e per essere il vostro DIO. Levitico 25:39 Se il tuo fratello che vive presso di te diviene povero e si vende a te, non l'obbligherai a servire come uno schiavo; Levitico 25:40 ma stara' da te come un bracciante e come un ospite; ti servira' fino all'anno del giubileo. Levitico 25:41 Allora se ne andra' da te, lui e i suoi figli, e tornera' nella sua famiglia; cosi rientrera' nella proprieta' dei suoi padri. Levitico 25:42 Poiche' essi sono miei servi, che io ho fatto uscire dal paese d'Egitto; non devono quindi essere venduti come si vendono gli schiavi. Levitico 25:43 Non lo dominerai con asprezza, ma temerai il tuo DIO. Levitico 25:44 Quanto allo schiavo e alla schiava che puoi avere, li prenderai dalle nazioni che vi circondano; da queste comprerete lo schiavo e la schiava. Levitico 25:45 Inoltre potrete comprare schiavi tra i figli degli stranieri che vivono tra di voi e tra le loro famiglie che si trovano fra di voi e che hanno generato nel vostro paese; essi saranno vostra proprieta'. Levitico 25:46 E li potrete lasciare in eredita' ai vostri figli dopo di voi, come loro proprieta'; vi potrete servire di loro come schiavi per sempre; ma quanto ai vostri fratelli, i figli d'Israele, nessuno dominera' sull'altro con asprezza. Levitico 25:47 Se un forestiero che vive presso di te arricchisce e un tuo fratello che vive presso di lui impoverisce, e si vende al forestiero o all'ospite che e' presso di te, o a qualcuno della famiglia del forestiero, Levitico 25:48 dopo che si e' venduto, puo' essere nuovamente riscattato; lo potra' riscattare uno dei suoi fratelli. Levitico 25:49 Lo potra' riscattare suo zio, o il figlio di suo zio; lo potra' riscattare un parente del suo stesso sangue; o se ne ha i mezzi, potra' riscattarsi da se'. Levitico 25:50 Fara' il conto col suo compratore, dall'anno che si e' venduto a lui all'anno del giubileo; e il prezzo da pagare sara' calcolato in base al numero degli anni, valutando le sue giornate come quelle di un bracciante. Levitico 25:51 Se vi sono ancora molti anni, paghera' il suo riscatto in base al loro numero e al prezzo col quale fu comprato; Levitico 25:52 se rimangono invece solo pochi anni per arrivare al giubileo, fara' il conto col suo compratore e paghera' il prezzo del suo riscatto in base ai pochi anni rimasti. Levitico 25:53 Come bracciante rimanga con il padrone un anno dopo l'altro, il quale non lo dominera' con asprezza sotto i tuoi occhi. Levitico 25:54 E se non e' riscattato in alcuno di questi modi, sara' lasciato libero nell'anno del giubileo, lui e i suoi figli. Levitico 25:55 Poiche' i figli d'Israele sono servi miei; sono miei servi, che ho fatto uscire dal paese d'Egitto. Io sono l'Eterno, il vostro DIO». Conseguenze e benedizioni per l'ubbidienza Levitico 26:1 «Non vi farete idoli, non vi erigerete immagini scolpite o alcuna stele e non collocherete nel vostro paese alcuna pietra ornata di figure, per prostrarvi davanti ad essa; poiche' io sono l'Eterno, il vostro DIO. Levitico 26:2 Osserverete i miei sabati e porterete rispetto al mio santuario. Io sono l'Eterno. Levitico 26:3 Se vi comportate secondo i miei statuti osservate i miei comandamenti, e li mettete in pratica, Levitico 26:4 io vi daro' le piogge nella loro stagione la terra dara' i suoi prodotti e gli alberi della campagna daranno i loro frutti. Levitico 26:5 La trebbiatura durera' fino alla vendemmia e la vendemmia durera' fino alla semina; mangerete a sazieta' il vostro pane e abiterete al sicuro nel vostro paese. Levitico 26:6 Io faro' regnare la pace nel paese; vi coricherete e nessuno vi spaventera'; faro' sparire dal paese le bestie cattive e la spada non passera' per il vostro paese. Levitico 26:7 Voi inseguirete i vostri nemici, ed essi cadranno davanti a voi trafitti dalla spada. Levitico 26:8 Cinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila, e i vostri nemici cadranno davanti a voi trafitti dalla spada. Levitico 26:9 Io mi volgero' verso di voi, vi rendero' fecondi e vi moltiplichero', e confermero' il mio patto con voi. Levitico 26:10 Voi mangerete del vecchio raccolto, conservato a lungo e sgombrerete il vecchio per far posto al nuovo. Levitico 26:11 Io stabiliro' la mia dimora in mezzo a voi e non vi rigettero'. Levitico 26:12 Camminero' tra di voi e saro' il vostro DIO, e voi sarete il mio popolo. Levitico 26:13 Io sono l'Eterno, il vostro DIO, che vi ho fatto uscire dal paese d'Egitto, perche' non foste piu' loro schiavi; ho spezzato il vostro giogo e vi ho fatto camminare la testa alta. Conseguenze e punizioni per la disubbidienza Levitico 26:14 Ma se non mi date ascolto e se non mettete in pratica tutti questi comandamenti, Levitico 26:15 Se disprezzate i miei statuti e l'anima vostra rigetta i miei decreti, non mettendo in pratica tutti i miei comandamenti e rompendo il mio patto, Levitico 26:16 a mia volta, faro' questo a voi: mandero' contro di voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi consumera' gli occhi e fara' languire la vostra vita; e seminerete invano la vostra semente, perche' la mangeranno i vostri nemici. Levitico 26:17 Volgero' la mia faccia contro di voi e voi sarete sconfitti dai vostri nemici; quei che vi odiano vi domineranno, e vi darete alla fuga senza che alcuno vi insegua. Levitico 26:18 E se neppure dopo questo mi darete ascolto, io vi castighero' sette volte di piu' per i vostri peccati. Levitico 26:19 Spezzero' l'orgoglio della vostra forza, rendero' il vostro cielo come ferro e la vostra terra come rame. Levitico 26:20 La vostra forza si consumera' invano, perche' la vostra terra non dara' piu' i suoi prodotti, e gli alberi della campagna non daranno piu' i loro frutti. Levitico 26:21 E se vi comportate come miei nemici e non volete darmi ascolto io vi colpiro' sette volte di piu' con piaghe secondo i vostri peccati. Levitico 26:22 Mandero' contro di voi le fiere della campagna, che rapiranno i vostri figli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a pochi e renderanno le vostre strade deserte. Levitico 26:23 E se nonostante queste cose non vi correggete per tornare a me, ma con la vostra condotta Levitico 26:24 vi comportate come miei nemici, anch'io diventero' nemico vostro, e vi colpiro' sette volte di piu' per i vostri peccati. Levitico 26:25 E faro' venire contro di voi la spada che eseguira' la vendetta del mio patto; voi vi raccoglierete nelle vostre citta', ma io mandero' in mezzo a voi la peste e sarete dati in mano al nemico. Levitico 26:26 Quando vi togliero' il sostentamento del pane, dieci donne cuoceranno il vostro pane in uno stesso forno e razioneranno il vostro pane, distribuendolo a peso; voi mangerete, ma non vi sazierete. Levitico 26:27 E se nonostante tutto questo non mi darete ascolto, ma vi comporterete da miei nemici, Levitico 26:28 anch'io diventero' vostro nemico pieno d'ira e vi castighero' sette volte di piu' per i vostri peccati. Levitico 26:29 Mangerete la carne dei vostri figli e mangerete la carne delle vostre figlie. Levitico 26:30 Io distruggero' i vostri alti luoghi, abbattero' i vostri idoli e gettero' i vostri cadaveri sulle sagome senza vita dei vostri idoli; e vi detestero'. Levitico 26:31 Ridurro' le vostre citta' in deserti, devastero' i vostri luoghi sacri e non aspirero' piu' l'odore soave dei vostri profumi. Levitico 26:32 Devastero' il paese; e i vostri nemici che vi abiteranno rimarranno sbalorditi. Levitico 26:33 Disperdero' voi fra le nazioni e trarro' fuori la spada contro di voi; il vostro paese sara' desolato e le vostre citta' saranno deserte. Levitico 26:34 Allora la terra godra' i suoi sabati per tutto il tempo in cui rimarra' desolata e voi sarete nel paese dei vostri nemici; cosi la terra si riposera' e godra' i suoi sabati. Levitico 26:35 Per tutto il tempo che rimarra' desolata avra' il riposo che non ebbe nei vostri sabati, quando voi l'abitavate. Levitico 26:36 A quelli di voi che scamperanno infondero' nel cuore sgomento nel paese dei loro nemici: il fruscio di una foglia agitata li mettera' in fuga; fuggiranno come si fugge davanti alla spada e cadranno senza che alcuno li insegua. Levitico 26:37 Inciamperanno l'uno nell'altro, come davanti alla spada, senza che alcuno li insegua; e non potrete resistere davanti ai vostri nemici. Levitico 26:38 Perirete fra le nazioni e il paese dei vostri nemici vi divorera'. Levitico 26:39 I superstiti tra di voi si struggeranno a motivo della loro iniquita' nel paese dei loro nemici; e si struggeranno pure a motivo delle iniquita' dei loro padri. Promessa di restaurazione Levitico 26:40 Ma se confesseranno la loro iniquita' e l'iniquita' dei loro padri, nelle trasgressioni che commisero contro di me e anche per essersi comportati come miei nemici, Levitico 26:41 da indurmi ad essere loro nemico e a portarli nel paese dei loro nemici; se il loro cuore incirconciso si umiliera' e accetteranno la punizione della loro iniquita', Levitico 26:42 allora io mi ricordero' del mio patto con Giacobbe, mi ricordero' del mio patto con Isacco e del mio patto con Abrahamo e mi ricordero' del paese; Levitico 26:43 poiche' il paese sara' abbandonato da loro e godra' i suoi sabati, mentre rimarra' desolato senza di loro; cosi essi accetteranno la punizione della loro iniquita' per aver disprezzato i miei decreti e aver avuto in avversione i miei statuti. Levitico 26:44 Nonostante tutto questo, quando saranno nel paese dei loro nemici, io non li disprezzero' e non li detestero' fino al punto di annientarli del tutto e di rompere il mio patto con loro; poiche' io sono l'Eterno, il loro DIO; Levitico 26:45 ma per loro amore mi ricordero' del patto stabilito con i loro antenati, che feci uscire dal paese d'Egitto sotto gli occhi delle nazioni, per essere il loro DIO. Io sono l'Eterno». Levitico 26:46 Tali sono gli statuti, i decreti e le leggi che l'Eterno stabili fra se' e i figli d'Israele, sul monte Sinai, per mezzo di Mose'. L'estimo per il riscatto di persone, animali e cose consacrate all'Eterno Levitico 27:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 27:2 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Quando uno fa un importante voto per consacrare una persona all'Eterno, e intende dare il valore equivalente, Levitico 27:3 se il tuo estimo riguarda un maschio dai vent'anni in su, fino ai sessant'anni, allora il tuo estimo sara' di cinquanta sicli d'argento, secondo il siclo del santuario. Levitico 27:4 Se si tratta di una donna, il tuo estimo sara' di trenta sicli. Levitico 27:5 Dai cinque anni in su fino ai vent'anni, il tuo estimo sara' di venti sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina. Levitico 27:6 Da un mese in su, fino a cinque anni, il tuo estimo sara' di cinque sicli d'argento per un maschio e di tre sicli d'argento per una femmina. Levitico 27:7 Dai sessant'anni in su, il tuo estimo sara' di quindici sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina. Levitico 27:8 Ma se egli e' troppo povero per pagare la somma richiesta dal tuo estimo, allora sara' presentato davanti al sacerdote e il sacerdote ne fara' l'estimo. Il sacerdote fara' un estimo, in proporzione dei mezzi di colui che ha fatto il voto. Levitico 27:9 Se si tratta di animali che possono essere presentati in offerta all'Eterno, ogni animale offerto all'Eterno sara' cosa santa. Levitico 27:10 Egli non potra' ne' sostituirlo ne' scambiarlo, ne' uno buono con uno cattivo, ne' uno cattivo con uno buono; e se anche dovesse scambiare un animale con un altro, entrambi saranno cosa sacra. Levitico 27:11 Se pero' si tratta di un animale impuro di cui non si puo' fare offerta all'Eterno, allora egli presentera' l'animale davanti al sacerdote; Levitico 27:12 e il sacerdote ne fara' l'estimo, sia l'animale buono o cattivo; qualunque estimo il sacerdote fissera' quello sara'. Levitico 27:13 Ma se uno lo vuole riscattare, dovra' aggiungere un quinto all'estimo. Levitico 27:14 Se uno consacra la sua casa per essere cosa santa all'Eterno, il sacerdote ne fara' l'estimo, sia essa buona o cattiva; qualunque estimo il sacerdote fissera' quello sara'. Levitico 27:15 E se colui che ha consacrato la sua casa la vuole riscattare, dovra' aggiungere un quinto all'estimo e sara' sua. Levitico 27:16 Se uno consacra all'Eterno un campo di sua proprieta', ne farai l'estimo in base alla semente richiesta per essa: cinquanta sicli d'argento per un homer di seme d'orzo. Levitico 27:17 Se consacra il suo campo dall'anno del giubileo, il prezzo restera' quello fissato dal tuo estimo; Levitico 27:18 ma se consacra il suo campo dopo il giubileo, il sacerdote ne valutera' il prezzo in ragione degli anni che rimangono fino al giubileo, dal tuo estimo. Levitico 27:19 E se colui che ha consacrato il campo lo vuole riscattare, dovra' aggiungere un quinto al tuo estimo, e restera' suo. Levitico 27:20 Ma se non vuole riscattare il campo o se ha venduto il campo ad un altro, non lo si potra' piu' riscattare; Levitico 27:21 e il campo, quando viene svincolato al giubileo, sara' santo all'Eterno come un campo destinato a DIO, e diventera' proprieta' del sacerdote. Levitico 27:22 Se uno consacra all'Eterno un campo da lui comprato e che non fa parte del suo patrimonio, Levitico 27:23 il sacerdote stabilira' per lui il valore del tuo estimo fino all'anno del giubileo, e quel tale versera' il giorno stesso il prezzo da te fissato, come cosa sacra all'Eterno. Levitico 27:24 Nell'anno del giubileo il campo tornera' a colui da cui fu comprato, e del cui patrimonio faceva parte. Levitico 27:25 Tutti i tuoi estimi si faranno in sicli del santuario; il siclo e' di venti ghere. Levitico 27:26 Ma nessuno potra' consacrare i primogeniti del bestiame, perche' come primogeniti appartengono gia' all'Eterno; sia esso un bue o un agnello, appartiene all'Eterno. Levitico 27:27 E se si tratta di un animale impuro, lo riscattera' in base al prezzo fissato dal tuo estimo, aggiungendovi un quinto; se non e' riscattato, sara' venduto al prezzo fissato dal tuo estimo. Levitico 27:28 Nondimeno nulla di cio' che e' destinato a Dio e che uno ha destinato all'Eterno, fra tutte le cose che gli appartengono, si tratti di una persona, di un animale o di un pezzo di terra del suo patrimonio, potra' essere venduto o riscattato; ogni cosa destinata a Dio e' cosa santissima all'Eterno. Levitico 27:29 Nessuna persona votata allo sterminio potra' essere riscattata; dovra' essere messa a morte. Levitico 27:30 Ogni decima della terra, sia dei prodotti del suolo che dei frutti degli alberi, appartiene all'Eterno; e' cosa consacrata all'Eterno. Levitico 27:31 Se uno vuole riscattare una parte della sua decima, vi aggiungera' il quinto. Levitico 27:32 E per la decima della mandria e del gregge, il decimo capo di tutto cio' che passa sotto la verga sara' consacrato all'Eterno. Levitico 27:33 Non fara' distinzione fra buono e cattivo, ne' fara' scambi; e se scambia uno con un altro, ambedue saranno cosa sacra; non si potranno riscattare». Levitico 27:34 Questi sono i comandamenti che l'Eterno diede a Mose' per i figli d'Israele sul monte Sinai.Numeri 1:1-36:13 Il primo censimento degli Israeliti nel deserto del Sinai Numeri 1:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' nel deserto del Sinai, nella tenda di convegno, il primo giorno del secondo mese, nel secondo anno dalla loro uscita dal paese d'Egitto, e disse: Numeri 1:2 «Fate il censimento di tutta l'assemblea dei figli d'Israele in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, enumerando uno ad uno i nomi di ogni maschio. Numeri 1:3 Dall'eta' di vent'anni in su, tutti coloro che in Israele possono andare in guerra; tu ed Aaronne ne farete il censimento, schiera per schiera. Numeri 1:4 E con voi sara' un uomo per ogni tribu', uno che sia capo della casa di suo padre. Numeri 1:5 Questi sono i nomi degli uomini che staranno con voi. Di Ruben, Elitsur, figlio di Scedeur; Numeri 1:6 di Simeone, Scelumiel, figlio di Tsurishaddai; Numeri 1:7 di Giuda, Nahshon, figlio di Amminadab; Numeri 1:8 di Issacar, Nethaneel, figlio di Tsuar; Numeri 1:9 di Zabulon, Eliab, figlio di Helon; Numeri 1:10 dei figli di Giuseppe, per Efraim, Elishama, figlio di Ammihud; per Manasse, Gamaliel, figlio di Pedahtsur; Numeri 1:11 di Beniamino, Abidan, figlio di Ghideoni; Numeri 1:12 di Dan, Ahiezer, figlio di Ammishaddai; Numeri 1:13 di Ascer, Paghiel, figlio di Okran; Numeri 1:14 di Gad, Eliasaf, figlio di Deuel; Numeri 1:15 di Neftali, Ahira, figlio di Enan». Numeri 1:16 Questi sono coloro che furono scelti dall'assemblea, i principi delle tribu' dei loro padri, i capi delle divisioni d'Israele Numeri 1:17 Mose' ed Aaronne presero dunque questi uomini che erano stati designati per nome, Numeri 1:18 e convocarono tutta l'assemblea, il primo giorno del secondo mese; essi indicarono il loro lignaggio, in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, contando il numero delle persone dai vent'anni in su, uno per uno. Numeri 1:19 Come l'Eterno aveva ordinato a Mose', egli ne fece il censimento nel deserto del Sinai. Numeri 1:20 Dei figli di Ruben, primogenito d'Israele, i loro discendenti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, contando i nomi di tutti i maschi, uno per uno, dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che erano abili ad andare in guerra: Numeri 1:21 quelli recensiti della tribu' di Ruben furono quarantaseimilacinquecento. Numeri 1:22 Dei figli di Simeone, i loro discendenti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, quelli recensiti contando i nomi di tutti i maschi, uno per uno dall'eta' di vent'anni in su, tutti quei che erano abili ad andare in guerra: Numeri 1:23 quelli recensiti della tribu' di Simeone furono cinquantanovemilatrecento. Numeri 1:24 Dei figli di Gad, i loro discendenti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che erano abili ad andare in guerra: Numeri 1:25 quelli recensiti della tribu' di Gad furono quarantacinquemilaseicentocinquanta. Numeri 1:26 Dei figli di Giuda, i loro discendenti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che erano abili ad andare in guerra: Numeri 1:27 quelli recensiti della tribu' di Giuda furono settantaquattromilaseicento. Numeri 1:28 Dei figli di Issacar, i loro discendenti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che erano abili ad andare in guerra: Numeri 1:29 quelli recensiti della tribu' di Issacar furono cinquantaquattromilaquattrocento. Numeri 1:30 Dei figli di Zabulon, i loro discendenti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che erano abili ad andare in guerra: Numeri 1:31 quelli recensiti della tribu' di Zabulon furono cinquantasettemilaquattrocento. Numeri 1:32 Tra i figli di Giuseppe: dei figli di Efraim, i loro discendenti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che erano abili ad andare in guerra: Numeri 1:33 quelli recensiti della tribu' di Efraim furono quarantamilacinquecento. Numeri 1:34 Dei figli di Manasse, i loro discendenti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che erano abili ad andare in guerra: Numeri 1:35 quelli recensiti della tribu' di Manasse furono trentaduemiladuecento. Numeri 1:36 Dei figli di Beniamino, i loro discendenti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che erano abili ad andare in guerra: Numeri 1:37 quelli recensiti della tribu' di Beniamino furono trentacinquemilaquattrocento. Numeri 1:38 Dei figli di Dan, i loro discendenti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che erano abili ad andare in guerra: Numeri 1:39 quelli recensiti della tribu' di Dan furono sessantaduemilasettecento. Numeri 1:40 Dei figli di Ascer, i loro discendenti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che erano abili ad andare in guerra: Numeri 1:41 quelli recensiti della tribu' di Ascer furono quarantunomilacinquecento. Numeri 1:42 Dei figli di Neftali, i loro discendenti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che erano abili ad andare in guerra: Numeri 1:43 quelli recensiti della tribu' di Neftali furono cinquantatremilaquattrocento. Numeri 1:44 Questi furono quelli recensiti da Mose' ed Aaronne, assieme ai dodici uomini, principi d'Israele, ognuno di essi rappresentante della casa di suo padre. Numeri 1:45 Cosi tutti i figli d'Israele che furono recensiti in base alle case dei loro padri, dall'eta' di vent'anni in su, cioe' tutti gli uomini che in Israele erano abili ad andare in guerra, Numeri 1:46 tutti quelli recensiti furono seicentotremilacinquecentocinquanta. I Leviti Numeri 1:47 Ma i Leviti non furono recensiti assieme agli altri, secondo la tribu' dei loro padri, Numeri 1:48 poiche' l'Eterno aveva parlato a Mose', dicendo: Numeri 1:49 «Soltanto della tribu' di Levi non farai il censimento e non calcolerai il loro numero tra i figli d'Israele; Numeri 1:50 ma affida ai Leviti la cura del tabernacolo della testimonianza, di tutti i suoi utensili e di tutto cio' che gli appartiene. Essi porteranno il tabernacolo e tutti i suoi utensili, ne faranno il servizio e si accamperanno intorno al tabernacolo. Numeri 1:51 Quando il tabernacolo deve spostarsi, i Leviti lo smonteranno; quando il tabernacolo deve fermarsi, i Leviti lo erigeranno; e l'estraneo che si avvicinera' sara' messo a morte. Numeri 1:52 I figli d'Israele pianteranno le loro tende ognuno nel suo campo, ognuno vicino alla sua bandiera, secondo le loro schiere. Numeri 1:53 Ma i Leviti pianteranno le loro tende attorno al tabernacolo della testimonianza, affinche' la mia ira non cada sull'assemblea dei figli d'Israele; cosi i Leviti si prenderanno cura del tabernacolo della testimonianza». Numeri 1:54 I figli d'Israele si conformarono a tutto cio' che l'Eterno aveva ordinato a Mose', e cosi fecero. La disposizione delle varie tribu' nell'accampamento e l'ordine di marcia Numeri 2:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Numeri 2:2 «I figli d'Israele si accamperanno ciascuno vicino alla sua bandiera sotto le insegne della casa dei loro padri; si accamperanno tutt'intorno alla tenda di convegno, ma ad una certa distanza. Numeri 2:3 Sul lato est, verso il sol levante, si accampera' la bandiera del campo di Giuda secondo le loro schiere; e il principe dei figli di Giuda e' Nahshon, figlio di Amminadab; Numeri 2:4 quelli recensiti della sua divisione erano settantaquattromilaseicento. Numeri 2:5 Accanto a lui si accampera' la tribu' di Issacar; il principe dei figli di Issacar e' Nethaneel, figlio di Tsuar; Numeri 2:6 quelli recensiti della sua divisione erano cinquantaquattromilaquattrocento. Numeri 2:7 Poi verra' la tribu' di Zabulon; il principe dei figli di Zabulon e' Eliab, figlio di Helon; Numeri 2:8 quelli recensiti della sua divisione erano cinquantasettemilaquattrocento. Numeri 2:9 Tutti quelli recensiti del campo di Giuda, secondo le loro divisioni, erano centottantaseimilaquattrocento. Essi si metteranno in marcia per primi. Numeri 2:10 Sul lato sud stara' la bandiera del campo di Ruben secondo le sue schiere; e il principe dei figli di Ruben e' Elitsur, figlio di Scedeur; Numeri 2:11 quelli recensiti della sua divisione erano quarantaseimilacinquecento. Numeri 2:12 Accanto a lui si accampera' la tribu' di Simeone; e il principe dei figli di Simeone e' Scelumiel, figlio di Tsurishaddai; Numeri 2:13 quelli recensiti della sua divisione erano cinquantanovemilatrecento. Numeri 2:14 Poi verra' la tribu' di Gad; il principe dei figli di Gad e' Eliasaf, figlio di Reuel, Numeri 2:15 quelli recensiti della sua divisione erano quarantacinquemilaseicentocinquanta. Numeri 2:16 Tutti quelli recensiti del campo di Ruben, secondo le loro divisioni, erano centocinquantunomilaquattrocentocinquanta. Essi si metteranno in marcia per secondi. Numeri 2:17 Poi si mettera' in marcia la tenda di convegno col campo dei Leviti in mezzo agli altri campi. Si metteranno in marcia nello stesso ordine con cui erano accampati, ciascuno al suo posto, accanto alla sua bandiera. Numeri 2:18 Sul lato ovest stara' la bandiera del campo di Efraim secondo le sue schiere; il principe dei figli di Efraim e' Elishama, figlio di Ammihud; Numeri 2:19 quelli recensiti della sua divisione erano quarantamilacinquecento. Numeri 2:20 Accanto a lui si accampera' la tribu' di Manasse; il principe dei figli di Manasse e' Gamaliel, figlio di Pedahtsur; Numeri 2:21 quelli recensiti della sua divisione erano trentaduemiladuecento. Numeri 2:22 Poi verra' la tribu' di Beniamino; il principe dei figli di Beniamino e' Abidan, figlio di Ghideoni; Numeri 2:23 quelli recensiti della sua divisione erano trentacinquemilaquattrocento. Numeri 2:24 Tutti quelli recensiti del campo di Efraim, secondo le loro divisioni, erano centottomilacento. Essi si metteranno in marcia per terzi. Numeri 2:25 Sul lato nord stara' la bandiera del campo di Dan secondo le sue schiere; il principe dei figli di Dan e' Ahiezer, figlio di Ammishaddai; Numeri 2:26 quelli recensiti della sua divisione erano sessantaduemilasettecento. Numeri 2:27 Accanto a lui si accampera' la tribu' di Ascer; il principe dei figli di Ascer e' Paghiel, figlio di Okran; Numeri 2:28 quelli recensiti della sua divisione erano quarantunomilacinquecento. Numeri 2:29 Poi verra' la tribu' di Neftali; il principe dei figli di Neftali e' Ahira, figlio di Enan; Numeri 2:30 quelli recensiti della sua divisione erano cinquantatremilaquattrocento. Numeri 2:31 Tutti quelli recensiti della divisione Dan, erano centocinquantasettemilaseicento. Essi si metteranno in marcia per ultimi, accanto alle loro bandiere». Numeri 2:32 Questi sono i figli d'Israele che furono recensiti in base alle case dei loro padri. Tutti quelli recensiti dei vari campi secondo le loro divisioni furono seicentotremilacinquecentocinquanta. Numeri 2:33 Ma i Leviti non furono recensiti tra i figli d'Israele, perche' cosi l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Numeri 2:34 I figli d'Israele si conformarono a tutto cio' che l'Eterno aveva ordinato a Mose': cosi si accampavano accanto alle loro bandiere e cosi si mettevano in marcia, ciascuno secondo la sua famiglia e secondo la casa dei suoi padri. Censimento dei Leviti Numeri 3:1 Or questi sono i discendenti di Aaronne e di Mose' al tempo in cui l'Eterno parlo' a Mose' sul monte Sinai. Numeri 3:2 Questi sono i nomi dei figli di Aaronne: Nadab, il primogenito, Abihu, Eleazar e Ithamar. Numeri 3:3 Questi sono i nomi dei figli di Aaronne, unti sacerdoti, che egli consacro' per servire come sacerdoti. Numeri 3:4 Nadab e Abihu morirono davanti all'Eterno, quando offrirono fuoco illecito davanti all'Eterno nel deserto del Sinai; essi non avevano figli. Cosi Eleazar e Ithamar servirono come sacerdoti alla presenza di Aaronne, loro padre. Numeri 3:5 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 3:6 «Fa' avvicinare la tribu' dei Leviti e presentala davanti al sacerdote Aaronne, perche' stia al suo servizio. Numeri 3:7 Essi eseguiranno tutte le sue istruzioni e svolgeranno le mansioni relative a tutta l'assemblea davanti alla tenda di convegno, facendo il servizio del tabernacolo. Numeri 3:8 Avranno cura di tutti gli utensili della tenda di convegno e adempiranno alle obbligazioni dei figli d'Israele, facendo il servizio del tabernacolo. Numeri 3:9 Tu darai i Leviti ad Aaronne e ai suoi figli; essi gli sono interamente dati dal mezzo dei figli d'Israele. Numeri 3:10 Tu stabilirai Aaronne e i suoi figli, perche' esercitino le mansioni del loro sacerdozio; ma ogni altro estraneo che si avvicina sara' messo a morte». Numeri 3:11 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 3:12 «Ecco, io ho preso i Leviti dal mezzo dei figli d'Israele al posto di ogni primogenito che apre il grembo materno tra i figli d'Israele; percio' i Leviti saranno miei, Numeri 3:13 poiche' ogni primogenito e' mio; nel, giorno in cui colpii tutti i primogeniti: nel paese d'Egitto, io consacrai a me stesso tutti i primogeniti in Israele, tanto degli uomini quanto degli animali; essi saranno miei. Io sono l'Eterno». Numeri 3:14 Poi l'Eterno parlo' a Mose' nel deserto del Sinai, dicendo: Numeri 3:15 «Fa' il censimento dei figli di Levi in base alle case dei loro padri e alle loro famiglie; farai il censimento di tutti i maschi dall'eta' di un mese in su». Numeri 3:16 Cosi Mose' ne fece il censimento secondo l'ordine dell'Eterno, come gli era stato comandato. Numeri 3:17 Questi sono i figli di Levi, secondo i loro nomi: Ghershon, Kehath e Merari. Numeri 3:18 Questi sono i nomi dei figli di Ghershon, secondo le loro famiglie: Libni e Scimei; Numeri 3:19 i figli di Kehath, secondo le loro famiglie: Amram, Itsehar, Hebron e Uzziel; Numeri 3:20 i figli di Merari secondo le loro famiglie: Mahli e Musci. Queste sono le famiglie dei Leviti, in base alle case dei loro padri. Numeri 3:21 Da Ghershon discendono la famiglia dei Libniti e la famiglia degli Scimeiti; queste sono le famiglie dei Ghershoniti. Numeri 3:22 Quelli che furono recensiti, contando tutti i maschi dall'eta' di un mese in su, furono settemilacinquecento. Numeri 3:23 Le famiglie dei Ghershoniti dovevano accamparsi dietro il tabernacolo, verso ovest. Numeri 3:24 Il capo della casa dei padri dei Ghershoniti era Eliasaf, figlio di Lael. Le mansioni dei sacerdoti Numeri 3:25 Le mansioni dei figli di Ghershon nella tenda di convegno riguardavano il tabernacolo, la tenda con la sua copertura, la cortina all'ingresso della tenda di convegno, Numeri 3:26 i tendaggi del cortile la cortina all'ingresso del cortile intorno al tabernacolo e all'altare e le sue corde per tutto il servizio che li riguardava. Numeri 3:27 Da Kehath discendono la famiglia degli Amramiti, la famiglia degli Itsehariti, la famiglia degli Hebroniti e la famiglia degli Uzzieliti; queste sono le famiglie dei Kehathiti. Numeri 3:28 Contando tutti i maschi dall'eta' di un mese in su, c'erano ottomilaseicento che si prendevano cura del santuario. Numeri 3:29 Le famiglie dei figli di Kehath dovevano accamparsi sul lato sud del tabernacolo. Numeri 3:30 Il capo della casa dei padri dei Kehathiti era Elitsafan, figlio di Uzziel. Numeri 3:31 Le loro mansioni riguardavano l'arca, la tavola, il candelabro gli altari e gli utensili del santuario con i quali essi facevano il servizio, il velo e tutto il lavoro che ha a che fare con queste cose. Numeri 3:32 Il principe dei principi dei Leviti era Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne; egli aveva la sorveglianza di quelli che si prendevano cura del santuario. Numeri 3:33 Da Merari discendono la famiglia dei Mahliti e la famiglia dei Musciti; queste sono le famiglie di Merari. Numeri 3:34 Quelli che furono recensiti, contando tutti i maschi dall'eta' di un mese in su, furono seimiladuecento. Numeri 3:35 Il principe della casa dei padri delle famiglie di Merari era Tsuriel, figlio di Abihail. Essi dovevano accamparsi dal lato nord del tabernacolo. Numeri 3:36 Le mansioni assegnate ai figli di Merari riguardavano le tavole del tabernacolo, le sue traverse, le sue colonne e le loro basi, tutti i suoi utensili e tutto il lavoro che ha a che fare con queste cose, Numeri 3:37 le colonne del cortile tutt'intorno, le loro basi, i loro piuoli e le loro corde. Numeri 3:38 Davanti al tabernacolo, sul lato est, di fronte alla tenda di convegno, verso il sol levante, dovevano accamparsi Mose' Aaronne e i suoi figli; essi avevano la cura del santuario assolvendo le obbligazioni dei figli d'Israele; ma ogni altro estraneo che si fosse avvicinato sarebbe stato messo a morte. Numeri 3:39 Tutti i Leviti recensiti di cui Mose' ed Aaronne fecero il censimento in base alle loro famiglie per ordine dell'Eterno, tutti i maschi dall'eta' di un mese in su furono ventiduemila. I primogeniti d'Israele riscattati dai Leviti e dal denaro Numeri 3:40 Poi l'Eterno disse a Mose': «Fa' il censimento di tutti i primogeniti maschi tra i figli d'Israele dall'eta' di un mese in su e fa' il conto dei loro nomi. Numeri 3:41 Prenderai i Leviti per me, io sono l'Eterno, al posto di tutti i primogeniti tra i figli d'Israele, e il bestiame dei Leviti al posto dei primogeniti tra il bestiame dei figli d'Israele». Numeri 3:42 Cosi Mose' fece il censimento di tutti i primogeniti tra i figli d'Israele, come l'Eterno gli aveva ordinato. Numeri 3:43 Tutti i primogeniti maschi di cui si fece il censimento, contando i nomi dall'eta' di un mese in su, furono ventiduemila duecentosettantatre. Numeri 3:44 Poi l'Eterno parlo' a Mose' dicendo: Numeri 3:45 «Prendi i Leviti al posto di tutti i primogeniti dei figli d'Israele, e il bestiame dei Leviti al posto del loro bestiame; i Leviti saranno miei. Io sono l'Eterno. Numeri 3:46 Per il riscatto dei duecentosettantatre primogeniti dei figli d'Israele che oltrepassano il numero dei Leviti. Numeri 3:47 prenderai cinque sicli a testa; li prenderai secondo il siclo del santuario, il siclo e' di venti ghere. Numeri 3:48 Darai il denaro ad Aaronne e ai suoi figli per il riscatto di quelli che oltrepassano il loro numero». Numeri 3:49 Cosi Mose' prese il denaro del riscatto da quei che oltrepassavano il numero dei primogeniti riscattati dai Leviti; Numeri 3:50 prese il denaro dei primogeniti dei figli d'Israele: milletrecentosessantacinque sicli, secondo il siclo del santuario. Numeri 3:51 Poi Mose' diede il denaro di quelli riscattati ad Aaronne e ai suoi figli, secondo l'ordine dell'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Mansioni delle famiglie levitiche: i Kehathiti Numeri 4:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Numeri 4:2 «Fate il conto dei figli di Kehath, tra i figli di Levi, in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, Numeri 4:3 dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni, di tutti quelli che entrano in servizio per lavorare nella tenda di convegno. Numeri 4:4 Questo e' il servizio dei figli di Kehath nella tenda di convegno, che riguarda le cose santissime. Numeri 4:5 Quando si deve spostare l'accampamento, Aaronne e i suoi figli verranno a smontare il velo di separazione e copriranno con esso l'arca della testimonianza; Numeri 4:6 poi metteranno su di essa una coperta di pelli di tasso, vi stenderanno sopra un panno tutto violaceo e vi inseriranno le sue stanghe. Numeri 4:7 Stenderanno un panno violaceo sulla tavola dei pani della presentazione e vi metteranno su i piatti, le coppe, le bacinelle e i calici per le libazioni; su di essa ci sara' anche il pane perpetuo. Numeri 4:8 Su queste cose stenderanno un panno scarlatto e sopra questo una coperta di pelli di tasso, e vi inseriranno le sue stanghe. Numeri 4:9 Poi prenderanno un panno violaceo, col quale copriranno il candelabro della luce, le sue lampade, le sue forbici, i suoi smoccolatoi e tutti i suoi vasi dell'olio destinati al suo servizio; Numeri 4:10 metteranno quindi il candelabro con tutti i suoi utensili in una coperta di pelli di tasso e lo poseranno su una portantina. Numeri 4:11 Stenderanno sull'altare d'oro un panno violaceo e sopra questo una coperta di pelli di tasso e vi inseriranno le sue stanghe. Numeri 4:12 Poi prenderanno tutti gli utensili del servizio che si usano nel santuario, li metteranno in un panno violaceo, li avvolgeranno in una coperta di pelli di tasso e li poseranno su una portantina. Numeri 4:13 Toglieranno quindi le ceneri dall'altare e stenderanno su di esso un panno scarlatto; Numeri 4:14 su di esso metteranno tutti gli utensili che si usano nel suo servizio, i bracieri, i forchettoni, le palette, le bacinelle, tutti gli utensili dell'altare; stenderanno su di esso una coperta di pelli di tasso vi inseriranno le sue stanghe. Numeri 4:15 Dopo che Aaronne e i suoi figli avranno terminato di coprire il santuario e tutti gli arredi del santuario, quando l'accampamento e' pronto a mettersi in moto, i figli di Kehath verranno per trasportare; ma non toccheranno le cose sante, perche' non abbiano a morire. Queste sono le cose che i figli di Kehath nella tenda di convegno devono trasportare. Numeri 4:16 Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne, avra' l'incarico dell'olio per il candelabro, dell'incenso aromatico, dell'offerta perpetua di cibo e dell'olio dell'unzione; egli avra' l'incarico di tutto il tabernacolo e di tutto cio' che contiene, del santuario e dei suoi arredi». Numeri 4:17 Poi l'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Numeri 4:18 «Badate che il clan delle famiglie dei Kehathiti non venga sterminato di mezzo ai Leviti; Numeri 4:19 ma fate questo per loro, affinche' vivano e non muoiano quando si avvicinano alle cose santissime: Aaronne e i suoi figli entreranno e assegneranno a ciascuno di loro il proprio servizio e il proprio incarico. Numeri 4:20 Ma essi non entreranno a guardare mentre le cose sante vengono coperte, perche' non abbiano a morire». I Ghershoniti Numeri 4:21 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 4:22 «Fa' il conto anche dei figli di Ghershon, in base alle case dei loro padri e alle loro famiglie. Numeri 4:23 Farai il censimento dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni di tutti quei che entrano a prestare servizio, per lavorare nella tenda di convegno. Numeri 4:24 Questo e' il compito delle famiglie dei Ghershoniti, il servizio che devono fare e le cose che devono portare: Numeri 4:25 porteranno i teli del tabernacolo e la tenda di convegno, la sua copertura, la copertura di pelli di tasso che e' sopra e la cortina all'ingresso della tenda di convegno, Numeri 4:26 i tendaggi del cortile con la cortina per l'ingresso del cortile, i tendaggi che stanno intorno al tabernacolo e all'altare, le loro corde e tutti gli utensili destinati al loro servizio; tutto cio' che e' necessario fare con queste cose, lo faranno. Numeri 4:27 Tutto il servizio dei figli dei Ghershoniti, tutto cio' che devono portare e tutto cio' che devono fare, sara' fatto agli ordini di Aaronne e dei suoi figli; voi affiderete ad essi come loro responsabilita' tutto cio' che devono portare. Numeri 4:28 Questo e' il servizio delle famiglie dei Ghershoniti nella tenda di convegno; e i loro compiti saranno eseguiti agli ordini di Ithamar, figlio del sacerdote Aaronne. I Merariti Numeri 4:29 Farai il censimento dei figli di Merari in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri; Numeri 4:30 farai il censimento dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni di tutti quelli che entrano a prestare servizio nella tenda di convegno. Numeri 4:31 Questo e' cio' che e' affidato alla loro responsabilita' da portare, in conformita' a tutto il loro servizio nella tenda di convegno: le assi del tabernacolo, le sue traverse, le sue colonne, le sue basi, Numeri 4:32 le colonne che sono intorno al cortile, le loro basi, i loro piuoli, le loro corde, con tutti i loro utensili e tutto il servizio che queste cose comportano; e assegnerete a ciascuno personalmente gli oggetti che deve portare. Numeri 4:33 Questo e' il servizio delle famiglie dei figli di Merari, in conformita' ai loro compiti nella tenda di convegno, sotto gli ordini di Ithamar, figlio del sacerdote Aaronne». Censimento dei Leviti che prestavano servizio nella tenda di convegno Numeri 4:34 Mose', Aaronne e i capi dell'assemblea fecero dunque il censimento dei figli dei Kehathiti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, Numeri 4:35 di tutti quelli che dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni entravano a prestare servizio per lavorare nella tenda di convegno. Numeri 4:36 Quelli recensiti secondo le loro famiglie furono duemilasettecentocinquanta. Numeri 4:37 Questi furono quelli recensiti delle famiglie dei Kehathiti, tutti quelli che prestavano servizio nella tenda di convegno; Mose' ed Aaronne ne fecero il censimento secondo l'ordine che l'Eterno aveva dato per mezzo di Mose'. Numeri 4:38 Quelli recensiti dei figli di Ghershon in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, Numeri 4:39 dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni, tutti quelli che entravano a prestare servizio per lavorare nella tenda di convegno; Numeri 4:40 quelli recensiti in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, furono duemilaseicentotrenta. Numeri 4:41 Questi furono quelli recensiti delle famiglie di Ghershon, tutti quelli che prestavano servizio nella tenda di convegno; Mose' ed Aaronne ne fecero il censimento secondo l'ordine dell'Eterno. Numeri 4:42 Quelli recensiti delle famiglie dei figli di Merari in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, Numeri 4:43 dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni, tutti quelli che entravano a prestare servizio per lavorare nella tenda di convegno; Numeri 4:44 quelli tra loro recensiti secondo le loro famiglie furono tremiladuecento. Numeri 4:45 Questi sono quelli recensiti delle famiglie dei figli di Merari; essi furono recensiti da Mose' ed Aaronne, secondo l'ordine dell'Eterno per mezzo di Mose'. Numeri 4:46 Tutti quelli recensiti dei Leviti, che Mose', Aaronne e i principi d'Israele recensirono, in base alle loro famiglie e alle case dei loro padri, Numeri 4:47 dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni, tutti quelli che entravano per fare un lavoro di servizio e per fare il servizio di portare pesi nella tenda di convegno; Numeri 4:48 quelli recensiti furono ottomilacinquecentottanta. Numeri 4:49 Essi furono recensiti, secondo l'ordine dell'Eterno da Mose', ciascuno in base al servizio che doveva fare e a cio' che doveva portare. Cosi essi furono da lui recensiti, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Espulsione degli impuri dall'accampamento Numeri 5:1 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 5:2 «Ordina ai figli d'Israele che mandino fuori dell'accampamento ogni lebbroso, chiunque ha un flusso o e' impuro per il contatto con un corpo morto. Numeri 5:3 Mandate fuori sia maschi che femmine; li manderete fuori dell'accampamento perche' non contaminino il loro accampamento in mezzo al quale io abito». Numeri 5:4 E i figli d'Israele fecero cosi e li mandarono fuori del campo. Come l'Eterno aveva parlato a Mose', cosi fecero i figli d'Israele. Restituzione per un'offesa a un terzo Numeri 5:5 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 5:6 «Di ai figli d'Israele: Quando un uomo o una donna commette qualsiasi offesa contro qualcuno, cosi facendo, commette un peccato contro l'Eterno, e questa persona si rende colpevole; Numeri 5:7 essa confessera' l'offesa commessa e fara' piena restituzione del danno fatto, aggiungendovi un quinto e lo dara' a colui che ha offeso. Numeri 5:8 Ma se questi non ha alcun parente stretto a cui si possa fare restituzione per l'offesa, la restituzione andra' all'Eterno per il sacerdote, oltre al montone espiatorio, col quale si fara' espiazione per lui. Numeri 5:9 Ogni offerta elevata di tutte le cose consacrate che i figli d'Israele presenteranno al sacerdote, apparterra' a lui. Numeri 5:10 Le cose che uno consacrera' saranno del sacerdote; cio' che uno da' al sacerdote apparterra' a lui». Test per sospetto di adulterio Numeri 5:11 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 5:12 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Se una donna si svia dal marito e commette una infedelta' contro di lui, Numeri 5:13 e un uomo ha rapporti sessuali con lei, ma la cosa e' nascosta agli occhi di suo marito; quando la sua contaminazione rimane nascosta, perche' non c'e' alcun testimone contro di lei e non e' stata colta sul fatto, Numeri 5:14 se uno spirito di gelosia lo prende ed egli diventa geloso della moglie che si e' contaminata; oppure, se uno spirito di gelosia lo prende ed egli diventa geloso della moglie anche se essa non si e' contaminata, Numeri 5:15 l'uomo condurra' sua moglie dal sacerdote e portera' un'offerta per lei: un decimo d'efa di farina d'orzo; non vi versera' sopra olio ne' vi mettera' sopra incenso, perche' e' un'oblazione di cibo per gelosia, un'oblazione commemorativa, destinata a ricordare una colpa. Numeri 5:16 Il sacerdote fara' avvicinare la donna e la fara' stare in piedi davanti all'Eterno. Numeri 5:17 Poi il sacerdote prendera' dell'acqua santa in un vaso di terra; prendera' pure della polvere che e' sul pavimento del tabernacolo e la mettera' nell'acqua. Numeri 5:18 Il sacerdote fara' quindi stare la donna in piedi davanti all'Eterno, le scoprira' il capo e mettera' nelle sue mani l'oblazione commemorativa, che e' l'oblazione di cibo per la gelosia, mentre il sacerdote avra' in mano l'acqua amara che porta maledizione. Numeri 5:19 Poi il sacerdote fara' giurare la donna e le dira': "Se nessun uomo si e' coricato con te e se non ti sei sviata per contaminarti, mentre eri sposata a tuo marito, sii immune da ogni effetto nocivo di quest'acqua amara che porta maledizione. Numeri 5:20 Ma se tu ti sei sviata, mentre eri sposata a tuo marito, e ti sei contaminata e un uomo che non sia tuo marito ha avuto rapporti sessuali con te", Numeri 5:21 allora il sacerdote fara' giurare la donna con un giuramento di maledizione e le dira': "L'Eterno faccia di te un oggetto di maledizione e di imprecazione fra il tuo popolo, quando fara' dimagrire i tuoi fianchi e gonfiare il tuo ventre; Numeri 5:22 e quest'acqua che porta maledizione ti entri nelle viscere e ti faccia gonfiare il ventre e dimagrire i fianchi!". E la donna dira': "Amen! Amen!". Numeri 5:23 Poi il sacerdote scrivera' queste maledizioni in un rotolo e le fara' scomparire nell'acqua amara. Numeri 5:24 Fara' quindi bere alla donna dell'acqua amara che porta maledizione e l'acqua che porta maledizione entrera' in lei per produrre amarezza; Numeri 5:25 poi il sacerdote prendera' dalle mani della donna l'oblazione di cibo per la gelosia, agitera' l'oblazione davanti all'Eterno e l'offrira' sull'altare; Numeri 5:26 il sacerdote prendera' una manciata dell'oblazione di cibo come suo ricordo e la fara' fumare sull'altare; quindi fara' bere l'acqua alla donna. Numeri 5:27 Dopo che le avra' fatto bere l'acqua, avverra' che se ella si e' contaminata e ha commesso una infedelta' contro suo marito, l'acqua che porta maledizione entrera' in lei per produrre amarezza; il suo ventre gonfiera', i suoi fianchi dimagriranno e quella donna diventera' una maledizione in mezzo al suo popolo. Numeri 5:28 Ma se la donna non si e' contaminata ed e' pura sara' riconosciuta innocente e avra' dei figli. Numeri 5:29 Questa e' la legge per la gelosia, nel caso in cui una moglie, mentre e' sposata a un uomo, si svia e si contamina, Numeri 5:30 o nel caso in cui lo spirito di gelosia prende un uomo e questi diventa geloso di sua moglie; egli fara' comparire sua moglie davanti all'Eterno e il sacerdote applichera' a lei questa legge integralmente. Numeri 5:31 Il marito sara' immune da colpa, ma la donna portera' la pena della sua iniquita'». Legge del nazireato Numeri 6:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 6:2 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Quando un uomo o una donna fara' un voto speciale, il voto di nazireato, per consacrarsi all'Eterno Numeri 6:3 si asterra' dal vino e dalle bevande inebrianti; non berra' aceto fatto di vino, ne' aceto fatto di bevanda inebriante; non berra' alcun succo di uva e non mangera' uva, ne' fresca ne' secca. Numeri 6:4 Per tutto il tempo della sua consacrazione non mangera' alcun prodotto della vite, dagli acini alla buccia. Numeri 6:5 Tutto il tempo del voto della sua consacrazione il rasoio non passera' sul suo capo; finche' non sono compiuti i giorni per i quali si e' consacrato all'Eterno, sara' santo; lascera' che i capelli del suo capo crescano lunghi. Numeri 6:6 Per tutto il tempo che si e' consacrato all'Eterno non si accostera' al corpo morto, Numeri 6:7 neppure se si trattasse di suo padre o di sua madre, di suo fratello o di sua sorella, egli non si contaminera' per loro quando muoiono, perche' porta sul capo il segno della sua consacrazione a DIO. Numeri 6:8 Per tutto il tempo della sua consacrazione egli sara' santo all'Eterno. Numeri 6:9 Se uno muore accanto a lui improvvisamente e il suo capo consacrato rimane contaminato, si radera' il capo il giorno della sua purificazione; se lo radera' il Settimo giorno; Numeri 6:10 l'ottavo giorno portera' due tortore o due giovani piccioni al sacerdote, all'ingresso della tenda di convegno. Numeri 6:11 Il sacerdote ne offrira' uno come sacrificio per il peccato e l'altro come olocausto e fara' espiazione per lui, perche' ha peccato a motivo del corpo morto; e in quello stesso giorno consacrera' il suo capo. Numeri 6:12 Consacrera' di nuovo all'Eterno il giorno del suo nazireato e portera' un agnello di un anno come sacrificio di riparazione; ma i giorni precedenti non saranno piu' contati, perche' il suo nazireato e' stato contaminato. Numeri 6:13 Questa e' la legge del nazireato: quando i giorni della sua consacrazione saranno compiuti, lo si fara' venire all'ingresso della tenda di convegno; Numeri 6:14 ed egli presentera' la sua offerta all'Eterno: un agnello di un anno senza difetto per l'olocausto, un'agnella di un anno senza difetto per il sacrificio per il peccato e un montone senza difetto per il sacrificio di ringraziamento; Numeri 6:15 un paniere di pani azzimi fatti con fior di farina, di focacce intrise con olio, di schiacciate senza lievito unte di olio, con le loro offerte di cibo e le loro libazioni. Numeri 6:16 Il sacerdote presentera' queste cose davanti all'Eterno e offrira' il suo sacrificio per il peccato e il suo olocausto; Numeri 6:17 offrira' il montone come sacrificio di ringraziamento all'Eterno, col paniere dei pani azzimi; il sacerdote offrira' pure la sua oblazione di cibo e la sua libazione. Numeri 6:18 Il nazireo radera' il suo capo consacrato all'ingresso della tenda di convegno e prendera' i capelli del suo capo consacrato e li mettera' sul fuoco che e' sotto il sacrificio di ringraziamento. Numeri 6:19 Il sacerdote prendera' la spalla cotta del montone, una focaccia non lievitata da paniere e una schiacciata senza lievito e le mettera' nelle mani del nazireo, dopo che questi avra' raso il suo capo consacrato. Numeri 6:20 Il sacerdote le agitera' come offerta agitata davanti all'Eterno; e' cosa santa che appartiene al sacerdote, assieme al petto dell'offerta agitata e alla coscia dell'offerta elevata. Dopo questo il nazireo potra' bere vino. Numeri 6:21 Questa e' la legge per il nazireo che ha promesso all'Eterno un'offerta per la sua consacrazione, oltre quello che i suoi mezzi gli permetteranno di fare. In base al voto fatto egli dovra' comportarsi in conformita' alla legge della sua consacrazione». La benedizione di Aaronne e dei suoi figli Numeri 6:22 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 6:23 «Parla ad Aaronne e ai suoi figli, dicendo: Voi benedirete cosi i figli d'Israele; direte loro: Numeri 6:24 "L'Eterno ti benedica e ti custodisca! Numeri 6:25 L'Eterno faccia risplendere il suo volto su di te e ti sia propizio! Numeri 6:26 L'Eterno rivolga il suo volto su di te e ti dia la pace!". Numeri 6:27 Cosi metteranno il mio nome sui figli d'Israele e io li benediro'». Offerte dei capi-tribu' per la dedicazione del tabernacolo Numeri 7:1 Quando Mose' termino' di erigere il tabernacolo, lo unse e lo consacro' con tutti i suoi utensili, e unse pure l'altare e tutti i suoi utensili; cosi egli li unse e li consacro'. Numeri 7:2 Poi i principi d'Israele, capi delle case dei loro padri, che erano i principi delle tribu' e presiedevano su quelli recensiti, presentarono un'offerta Numeri 7:3 e portarono la loro offerta davanti all'Eterno: sei carri coperti e dodici buoi, un carro per ogni due principi e un bue per ognuno di essi; e li offrirono davanti al tabernacolo. Numeri 7:4 Allora l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 7:5 «Accetta queste cose da loro per impiegarle al servizio della tenda di convegno, e le darai ai Leviti, a ciascuno secondo il suo servizio». Numeri 7:6 Mose' prese dunque i carri e i buoi e li diede ai Leviti. Numeri 7:7 Due carri e quattro buoi li diede ai figli di Ghershon secondo il loro servizio; Numeri 7:8 quattro carri e otto buoi li diede ai figli di Merari secondo il loro servizio, sotto la sorveglianza d'Ithamar, figlio del sacerdote Aaronne; Numeri 7:9 ma ai figli di Kehath non diede niente, perche' avevano il servizio degli oggetti sacri, che essi portavano sulle spalle. Numeri 7:10 I principi presentarono la loro offerta per la dedicazione dell'altare, il giorno in cui fu unto; cosi i principi presentarono la loro offerta davanti all'altare. Numeri 7:11 Poi l'Eterno disse a Mose': «I principi presenteranno la loro offerta uno per giorno, per la dedicazione dell'altare». Numeri 7:12 Colui che presento' la sua offerta il primo giorno fu Nahshon, figlio di Amminadab, della tribu' di Giuda; Numeri 7:13 la sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo, Numeri 7:14 una coppa d'oro di dieci sicli piena di incenso, Numeri 7:15 un torello, un montone, un agnello di un anno come olocausto, Numeri 7:16 un capro come sacrificio per il peccato Numeri 7:17 e, come sacrificio di ringraziamento, due buoi, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Nahshon, figlio di Amminadab. Numeri 7:18 Il secondo giorno, porto' un'offerta Nethaneel, figlio di Tsuar, principe d'Issacar. Numeri 7:19 Egli presento' per sua offerta un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo, Numeri 7:20 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, Numeri 7:21 un torello, un montone e un agnello di un anno come olocausto, Numeri 7:22 un capretto come sacrificio per il peccato Numeri 7:23 e, come sacrificio di ringraziamento, due buoi, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Nethaneel, figlio di Tsuar. Numeri 7:24 Il terzo giorno fu il turno di Eliab, figlio di Helon, principe dei figli di Zabulon. Numeri 7:25 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo; Numeri 7:26 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, Numeri 7:27 un toro, un montone e un agnello di un anno come olocausto, Numeri 7:28 un capretto come sacrificio per il peccato Numeri 7:29 e, come sacrificio di ringraziamento, due buoi, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Eliab, figlio di Helon. Numeri 7:30 Il quarto giorno fu il turno di Elitsur, figlio di Scedeur, principe dei figli di Ruben. Numeri 7:31 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo, Numeri 7:32 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, Numeri 7:33 un torello, un montone e un agnello di un anno come olocausto, Numeri 7:34 un capretto come sacrificio per il peccato Numeri 7:35 e, come sacrificio di ringraziamento, due buoi, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Elitsur, figlio di Scedeur. Numeri 7:36 Il quinto giorno fu il turno di Scelumiel, figlio di Tsurishaddai, principe dei figli di Simeone. Numeri 7:37 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo, Numeri 7:38 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, Numeri 7:39 un torello, un montone e un agnello di un anno, come olocausto, Numeri 7:40 un capretto come sacrificio per il peccato Numeri 7:41 e, come sacrificio di ringraziamento, due buoi, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Scelumiel figlio di Tsurishaddai. Numeri 7:42 Il sesto giorno fu il turno di Eliasaf, figlio di Deuel, principe dei figli di Gad. Numeri 7:43 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo, Numeri 7:44 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, Numeri 7:45 un torello, un montone e un agnello di un anno come olocausto, Numeri 7:46 un capretto come sacrificio per il peccato Numeri 7:47 e, come sacrificio di ringraziamento, due buoi, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Eliasaf, figlio di Deuel. Numeri 7:48 Il settimo giorno fu il turno di Elishama, figlio di Ammihud, principe dei figli di Efraim. Numeri 7:49 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo, Numeri 7:50 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, Numeri 7:51 un torello, un montone e un agnello di un anno come olocausto, Numeri 7:52 un capretto come sacrificio per il peccato, Numeri 7:53 e, come sacrificio di ringraziamento, due buoi, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Elishama, figlio di Ammihud. Numeri 7:54 L'ottavo giorno fu il turno di Gamaliel, figlio di Pedahtsur, principe dei figli di Manasse. Numeri 7:55 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo, Numeri 7:56 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, Numeri 7:57 un torello, un montone e un agnello di un anno come olocausto, Numeri 7:58 un capretto come sacrificio per il peccato Numeri 7:59 e, come sacrificio di ringraziamento, due buoi, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Gamaliel, figlio di Pedahtsur. Numeri 7:60 Il nono giorno fu il turno di Abidan, figlio di Ghideoni, principe dei figli di Beniamino. Numeri 7:61 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo, Numeri 7:62 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, Numeri 7:63 un torello, un montone e un agnello di un anno come olocausto, Numeri 7:64 un capretto come sacrificio per il peccato Numeri 7:65 e, come sacrificio di ringraziamento, due buoi, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Abidan, figlio di Ghideoni. Numeri 7:66 Il decimo giorno fu il turno di Ahiezer, figlio di Ammishaddai, principe dei figli di Dan. Numeri 7:67 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo, Numeri 7:68 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, Numeri 7:69 un torello, un montone e un agnello di un anno come olocausto, Numeri 7:70 un capretto come sacrificio per il peccato Numeri 7:71 e, come sacrificio di ringraziamento, due buoi, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Ahiezer, figlio di Ammishaddai. Numeri 7:72 L'undicesimo giorno fu il turno di Paghiel, figlio di Okran, principe dei figli di Ascer. Numeri 7:73 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo, Numeri 7:74 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, Numeri 7:75 un torello, un montone e un agnello di un anno come olocausto, Numeri 7:76 un capretto come sacrificio per il peccato Numeri 7:77 e, come sacrificio di ringraziamento, due buoi, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Paghiel, figlio di Okran. Numeri 7:78 Il dodicesimo giorno fu il turno di Ahira, figlio di Enan, principe dei figli di Neftali. Numeri 7:79 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli e una bacinella d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, entrambi pieni di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo, Numeri 7:80 una coppa d'oro di dieci sicli piena d'incenso, Numeri 7:81 un torello, un montone e un agnello di un anno come olocausto, Numeri 7:82 un capretto come sacrificio per il peccato Numeri 7:83 e, come sacrificio di ringraziamento, due buoi, cinque montoni, cinque capri e cinque agnelli di un anno. Questa fu l'offerta di Ahira, Figlio di Enan. Numeri 7:84 Questi furono i doni per la dedicazione dell'altare, da parte dei principi d'Israele, quando esso fu unto: dodici piatti d'argento, dodici bacinelle d'argento, dodici coppe d'oro; Numeri 7:85 ogni piatto d'argento pesava centotrenta sicli e ogni bacinella d'argento settanta sicli; il totale dell'argento dei vasi fu duemilaquattrocento sicli, secondo il siclo del santuario; Numeri 7:86 le dodici coppe d'oro piene di profumo pesavano dieci sicli ognuna, secondo il siclo del santuario; tutto l'oro delle coppe pesava centoventi sicli. Numeri 7:87 Il totale degli animali per l'olocausto era di dodici torelli, dodici montoni, dodici agnelli di un anno con le oblazioni di cibo e dodici capretti come sacrificio per il peccato. Numeri 7:88 Il totale degli animali per il sacrificio di ringraziamento era di ventiquattro torelli, sessanta montoni, sessanta capre sessanta agnelli d'un anno. Questi furono i doni per la dedicazione dell'altare, dopo che fu unto. Numeri 7:89 Or quando Mose' entrava nella tenda di convegno per parlare con l'Eterno, udiva la sua voce che gli parlava dall'alto del propiziatorio che e' sull'arca della testimonianza fra i due cherubini; l'Eterno gli parlava cosi. Disposizione delle lampade Numeri 8:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 8:2 «parla ad Aaronne e digli: Quando collocherai le lampade, le sette lampade dovranno far luce sul davanti del candelabro». Numeri 8:3 E Aaronne fece cosi: colloco' le lampade in modo che facessero luce sul davanti del candelabro, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Numeri 8:4 Or il candelabro era fatto cosi: era d'oro battuto; dal suo fusto ai suoi fiori era lavorato a martello. Mose' aveva fatto il candelabro secondo il modello che l'Eterno gli aveva mostrato. Consacrazione dei Leviti Numeri 8:5 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 8:6 «Prendi i Leviti tra i figli d'Israele e purificali. Numeri 8:7 Cosi farai con loro per purificarli: spruzzerai su di essi l'acqua di purificazione; quindi faranno passare il rasoio su tutto il loro corpo, laveranno le loro vesti e si purificheranno. Numeri 8:8 Poi prenderanno un torello con l'oblazione di cibo di fior di farina mescolata con olio, mentre tu prenderai un altro torello come sacrificio per il peccato. Numeri 8:9 Farai avvicinare i Leviti davanti alla tenda di convegno e convocherai tutta l'assemblea dei figli d'Israele. Numeri 8:10 Cosi farai avvicinare i Leviti davanti all'Eterno e i figli d'Israele poseranno le loro mani sui Leviti; Numeri 8:11 quindi Aaronne presentera' i Leviti come offerta agitata davanti all'Eterno da parte dei figli d'Israele, perche' compiano il servizio dell'Eterno. Numeri 8:12 Poi i Leviti poseranno le loro mani sulla testa dei torelli, e tu ne offrirai uno come sacrifico per il peccato e l'altro come olocausto all'Eterno, per fare l'espiazione per i Leviti. Numeri 8:13 Farai stare i Leviti in piedi davanti ad Aaronne e davanti ai suoi figli e li presenterai come un'offerta agitata all'Eterno. Numeri 8:14 Cosi separerai i Leviti di mezzo ai figli d'Israele, e i Leviti saranno miei. Numeri 8:15 Dopo questo i Leviti entreranno a compiere il servizio nella tenda di convegno; cosi tu li purificherai e li presenterai come un'offerta agitata, Numeri 8:16 perche' mi sono interamente dati di mezzo ai figli d'Israele; io li ho presi per me, al posto di tutti quelli che aprono il grembo materno, al posto dei primogeniti di tutti i figli d'Israele. Numeri 8:17 Poiche' tutti i primogeniti dei figli d'Israele, tanto degli uomini quanto degli animali, sono miei; li consacrai per me il giorno che percossi tutti i primogeniti nel paese d'Egitto. Numeri 8:18 Ho preso i Leviti al posto di tutti i primogeniti dei figli d'Israele. Numeri 8:19 E ho dato in dono ad Aaronne e ai suoi figli i Leviti di mezzo ai figli d'Israele, perche' compiano il servizio dei figli d'Israele nella tenda di convegno e perche' facciano l'espiazione per i figli d'Israele, affinche' non vi sia alcuna calamita' tra i figli d'Israele per il loro avvicinarsi al santuario». Numeri 8:20 Cosi fecero Mose', Aaronne e tutta l'assemblea dei figli d'Israele rispetto ai Leviti; i figli d'Israele fecero ai Leviti tutto cio' che l'Eterno aveva ordinato a Mose' relativamente a loro. Numeri 8:21 E i Leviti si purificarono e lavarono le loro vesti; poi Aaronne li presento' come un'offerta agitata davanti all'Eterno e fece l'espiazione per loro, per purificarli. Numeri 8:22 Dopo questo i Leviti entrarono a compiere il loro servizio nella tenda di convegno in presenza di Aaronne e dei suoi figli. Essi fecero ai Leviti cio' che l'Eterno aveva ordinato a Mose' nei loro confronti. Numeri 8:23 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 8:24 «Questo e' cio' che riguarda i Leviti: da venticinque anni in su il Levita entrera' a compiere il lavoro nel servizio della tenda di convegno; Numeri 8:25 e all'eta' di cinquant'anni smettera' di compiere questo lavoro di servizio e non servira' piu'. Numeri 8:26 Potra' assistere i suoi fratelli nella tenda di convegno, mentre svolgono le loro mansioni; ma egli stesso non compira' alcun servizio. Cosi farai coi Leviti, riguardo ai loro compiti». Celebrazione della Pasqua nel deserto del Sinai Numeri 9:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', nel deserto del Sinai, il primo mese del secondo anno da quando erano usciti dal paese d'Egitto, dicendo: Numeri 9:2 «I figli d'Israele celebreranno la Pasqua nel tempo stabilito. Numeri 9:3 La celebrerete nel tempo stabilito, il quattordicesimo giorno di questo mese sull'imbrunire; la celebrerete secondo tutti i suoi statuti e tutti i suoi decreti». Numeri 9:4 Cosi Mose' parlo' ai figli d'Israele perche' celebrassero la Pasqua. Numeri 9:5 Ed essi celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno del primo mese sull'imbrunire, nel deserto del Sinai; i figli d'Israele fecero in base a tutto cio' che l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Numeri 9:6 Ma c'erano alcuni uomini che erano impuri per aver toccato il corpo morto di una persona, e non potevano quindi celebrare la Pasqua in quel giorno. Or questi uomini si presentarono in quello stesso giorno davanti a Mose' e davanti ad Aaronne, Numeri 9:7 e dissero a Mose': «Noi siamo impuri per aver toccato il corpo morto di una persona; perche' mai ci e' impedito di presentare l'offerta dell'Eterno al tempo stabilito, in mezzo ai figli d'Israele?». Numeri 9:8 Mose' rispose loro: «Aspettate, e sentiro' quel che l'Eterno ordinera' a vostro riguardo». Numeri 9:9 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 9:10 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Se uno di voi o dei vostri discendenti e' impuro a motivo di un corpo morto, o si trova lontano in viaggio, celebrera' ugualmente la Pasqua in onore dell'Eterno. Numeri 9:11 La celebreranno il quattordicesimo giorno del secondo mese sull'imbrunire; la mangeranno con pane senza lievito e con erbe amare; Numeri 9:12 non ne lasceranno alcun avanzo fino al mattino e non ne spezzeranno alcun osso. La celebreranno secondo tutti gli statuti della Pasqua. Numeri 9:13 Ma chi e' puro e non e' in viaggio, se si astiene dal celebrare la Pasqua, quel tale sara' sterminato di mezzo al suo popolo, perche' non ha presentato l'offerta all'Eterno nel tempo stabilito; quel tale portera' la pena del suo peccato. Numeri 9:14 Se uno straniero che risiede tra di voi celebra la Pasqua dell'Eterno, egli dovra' farlo secondo gli statuti e i decreti della Pasqua. Voi avrete un unico statuto per lo straniero e per il nativo del paese». La guida della nuvola Numeri 9:15 Or il giorno in cui il tabernacolo fu eretto, la nuvola copri il tabernacolo, la tenda della testimonianza; e dalla sera fino al mattino la nuvola aveva sul tabernacolo come l'aspetto di fuoco. Numeri 9:16 Cosi avveniva sempre: la nuvola copriva il tabernacolo di giorno, e di notte aveva l'aspetto di fuoco. Numeri 9:17 Tutte le volte che la nuvola si alzava sopra la tenda, dopo cio' i figli d'Israele si mettevano in cammino; e nel luogo dove la nuvola si fermava, la' i figli d'Israele si accampavano. Numeri 9:18 All'ordine dell'Eterno i figli d'Israele si mettevano in cammino e all'ordine dell'Eterno si accampavano; rimanevano accampati tutto il tempo che la nuvola restava sul tabernacolo. Numeri 9:19 Quando la nuvola rimaneva per molti giorni sul tabernacolo, i figli d'Israele osservavano il comando dell'Eterno e non si muovevano. Numeri 9:20 Se invece la nuvola rimaneva sul tabernacolo solo pochi giorni, all'ordine dell'Eterno rimanevano accampati e all'ordine dell'Eterno si mettevano in cammino. Numeri 9:21 Se poi la nuvola si fermava solamente dalla sera al mattino, quando al mattino si alzava, essi si mettevano in cammino; tanto di giorno come di notte, quando la nuvola si alzava, si mettevano in cammino. Numeri 9:22 Se la nuvola rimaneva ferma sul tabernacolo due giorni o un mese o un anno, i figli d'Israele rimanevano accampati e non si muovevano; ma quando si alzava, si mettevano in cammino. Numeri 9:23 All'ordine dell'Eterno si accampavano e all'ordine dell'Eterno si mettevano in cammino; osservavano il comando dell'Eterno, secondo cio' che l'Eterno aveva ordinato per mezzo di Mose'. Le due trombe d'argento Numeri 10:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 10:2 «Fatti due trombe d'argento; le farai d'argento battuto; le userai per convocare l'assemblea e per far muovere gli accampamenti. Numeri 10:3 Al suono di entrambe tutta l'assemblea si radunera' presso di te, all'ingresso della tenda di convegno. Numeri 10:4 Al suono di una sola tromba, i principi, i capi delle divisioni d'Israele si raduneranno presso di te. Numeri 10:5 Quando suonerete l'allarme la prima volta, i campi che sono a est si metteranno in cammino. Numeri 10:6 Quando suonerete l'allarme una seconda volta, i campi che si trovano a sud si metteranno in cammino; si dovra' suonare l'allarme perche' si mettano in cammino. Numeri 10:7 Quando si deve radunare l'assemblea suonerete la tromba, ma non suonerete l'allarme. Numeri 10:8 Suoneranno le trombe i figli di Aaronne, i sacerdoti, sara' uno statuto perpetuo per voi e per i vostri discendenti. Numeri 10:9 Quando nel vostro paese andrete alla guerra contro il nemico che vi opprime suonerete l'allarme con le trombe; cosi sarete ricordati davanti all'Eterno, il vostro DIO, e sarete liberati dai vostri nemici. Numeri 10:10 Cosi pure nei vostri giorni di gioia, nelle vostre feste stabilite e al principio dei vostri mesi, suonerete le trombe in occasione dei vostri olocausti e dei vostri sacrifici di ringraziamento; ed esse vi faranno ricordare davanti al vostro DIO. Io sono l'Eterno, il vostro DIO». L'ordine di partenza delle tribu' d'Israele dal Sinai Numeri 10:11 Or avvenne che nel secondo anno, nel secondo mese, il ventesimo giorno del mese, la nuvola si alzo' sopra il tabernacolo della testimonianza. Numeri 10:12 E i figli d'Israele si misero in cammino, abbandonando il deserto del Sinai; poi la nuvola si fermo' nel deserto di Paran. Numeri 10:13 Cosi si misero in cammino la prima volta, secondo l'ordine dell'Eterno dato per mezzo di Mose'. Numeri 10:14 Per prima si mosse la bandiera del campo dei figli di Giuda, diviso secondo le loro schiere. Sopra la divisione di Giuda comandava Nahshon, figlio di Amminadab. Numeri 10:15 Nethaneel, figlio di Tsuar, comandava la divisione della tribu' dei figli d'Issacar, Numeri 10:16 mentre Eliab, figlio di Helon, comandava la divisione della tribu' dei figli di Zabulon. Numeri 10:17 Poi fu smontato il tabernacolo e i figli di Ghershon e i figli di Merari si misero in cammino, portando il tabernacolo. Numeri 10:18 Si mosse quindi la bandiera del campo di Ruben, diviso secondo le sue schiere. Sopra la divisione di Ruben comandava Elitsur, figlio di Scedeur. Numeri 10:19 Scelumiel, figlio di Tsurishaddai, comandava la divisione della tribu' dei figli di Simeone, Numeri 10:20 mentre Eliasaf, figlio di Deuel, comandava la divisione della tribu' dei figli di Gad. Numeri 10:21 Poi si mossero i Kehathiti, portando gli oggetti sacri; avrebbero eretto il tabernacolo prima del loro arrivo. Numeri 10:22 Si mosse quindi la bandiera del campo dei figli di Efraim, diviso secondo le sue schiere. Sopra la divisione di Efraim comandava Elishama, figlio di Ammihud. Numeri 10:23 Gamaliel, figlio di Pedahtsur, comandava la divisione della tribu' dei figli di Manasse, Numeri 10:24 mentre Abidan, figlio di Ghideoni, comandava la divisione della tribu' dei figli di Beniamino. Numeri 10:25 Si mosse quindi la bandiera del campo dei figli di Dan, diviso secondo le sue schiere, formando la retroguardia di tutti i campi. Sopra la divisione di Dan comandava Ahiezer, figlio di Ammishaddai. Numeri 10:26 Paghiel, figlio di Okran, comandava la divisione della tribu' dei figli di Ascer, Numeri 10:27 mentre Ahira, figlio di Enan, comandava la divisione della tribu' dei figli di Neftali. Numeri 10:28 Questo era l'ordine di marcia dei figli d'Israele, secondo le loro divisioni. Cosi si misero in cammino. Numeri 10:29 Or Mose' disse a Hobab, figlio di Reuel il Madianita, suocero di Mose': «Noi ci mettiamo in viaggio verso il luogo del quale l'Eterno ha detto: "Io ve lo daro'". Vieni con noi e ti faremo del bene, perche' l'Eterno ha promesso buone cose ad Israele». Numeri 10:30 Hobab gli rispose: «Io non verro', ma ritornero' al mio paese e dai miei parenti». Numeri 10:31 Allora Mose' disse: «Deh, non ci lasciare, poiche' tu sai dove dobbiamo accamparci nel deserto e tu sarai come gli occhi per noi. Numeri 10:32 Se vieni con noi, qualunque bene l'Eterno fara' a noi, noi lo faremo a te». Numeri 10:33 Cosi partirono dal monte dell'Eterno e fecero tre giorni di cammino; e l'arca del patto dell'Eterno ando' davanti a loro per un cammino di tre giorni, per cercare un luogo di riposo per loro. Numeri 10:34 E la nuvola dell'Eterno era sopra di loro durante il giorno, quando partivano dall'accampamento. Numeri 10:35 Quando l'arca partiva, Mose' diceva: «Levati, o Eterno, siano dispersi i tuoi nemici e fuggano davanti a te quelli che ti odiano!». Numeri 10:36 E quando si fermava, diceva: «Torna, o Eterno, alle miriadi di migliaia d'Israele!». Lamentele del popolo. Il fuoco dell'Eterno Numeri 11:1 Or il popolo si lamento' e questo dispiacque agli orecchi dell'Eterno; come l'Eterno li udi, la sua ira si accese, e il fuoco dell'Eterno divampo' fra di loro, e divoro' l'estremita' dell'accampamento. Numeri 11:2 Allora il popolo grido' a Mose'; Mose' prego' l'Eterno e il fuoco si spense. Numeri 11:3 Cosi quel luogo fu chiamato Taberah, perche' il fuoco dell'Eterno si era acceso fra di loro. Lamentele per il cibo. Le quaglie Numeri 11:4 E la marmaglia eterogenea che era tra il popolo, fu presa da grande bramosia; e anche i figli d'Israele ripresero a piagnucolare e a dire: «Chi ci dara' carne da mangiare? Numeri 11:5 Ci ricordiamo dei pesci che in Egitto mangiavamo gratuitamente, dei cetrioli, dei meloni, dei porri, delle cipolle e degli agli. Numeri 11:6 Ma ora, l'intero essere nostro e' inaridito; davanti ai nostri occhi non c'e' nient'altro che questa manna». Numeri 11:7 Ora la manna era simile al seme di coriandolo e aveva l'aspetto del bdelio. Numeri 11:8 Il popolo andava attorno a raccoglierla; poi la riduceva in farina con le macine o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere in pentola o ne faceva delle focacce e aveva il sapore di focacce all'olio. Numeri 11:9 Quando la rugiada cadeva sul campo di notte, vi cadeva anche la manna. Numeri 11:10 Or Mose' udi il popolo che piagnucolava, in tutte le loro famiglie, ognuno all'ingresso della propria tenda; l'ira dell'Eterno divampo' grandemente e la cosa dispiacque anche a Mose'. Numeri 11:11 Allora Mose' disse all'Eterno: «Perche' hai trattato cosi male il tuo servo? Perche' non ho io trovato grazia ai tuoi occhi, da porre il peso di tutto questo popolo su di me? Numeri 11:12 Sono forse stato io a concepire tutto questo popolo? O sono forse stato io a darlo alla luce, perche' tu mi dica: "Portalo nel tuo grembo, come la balia porta il bambino lattante, fino al paese che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri"? Numeri 11:13 Dove potrei trovare carne da dare a tutto questo popolo? Poiche' continua a piagnucolare davanti a me, dicendo: "Dacci carne da mangiare!". Numeri 11:14 Io non posso da solo portare tutto questo popolo; e' un peso troppo grave per me. Numeri 11:15 Se e' questo il modo con cui mi vuoi trattare, ti prego, uccidimi subito, se ho trovato grazia ai tuoi occhi; ma non permettere che io veda la mia sventura!» Numeri 11:16 Allora l'Eterno disse a Mose': «Radunami settanta uomini degli anziani d'Israele, conosciuti da te come anziani del popolo e come suoi funzionari; conducili alla tenda di convegno e la' rimangano con te. Numeri 11:17 Io scendero' e la' parlero' con te; prendero' quindi dello Spirito che e' su di te e lo mettero' su di loro, perche' portino con te il peso del popolo, e tu non lo porti piu' da solo. Numeri 11:18 Quindi dirai al popolo: Santificatevi per domani, e mangerete carne, poiche' avete pianto agli orecchi dell'Eterno, dicendo: "Chi ci dara' carne da mangiare? Stavamo cosi bene in Egitto!". Percio' l'Eterno vi dara' carne e voi ne mangerete. Numeri 11:19 E ne mangerete, non per un giorno, non per due giorni, non per cinque giorni, non per dieci giorni, non per venti giorni, Numeri 11:20 ma per un mese intero, finche' vi esca dalle narici e vi faccia nausea, poiche' avete rigettato l'Eterno che e' in mezzo a voi e avete pianto davanti a lui, dicendo: "Perche' mai siamo usciti dall'Egitto?"». Numeri 11:21 Allora Mose' disse: «Questo popolo, in mezzo al quale mi trovo, conta seicentomila adulti, e tu hai detto: "Io daro' loro carne e ne mangeranno per un mese intero!". Numeri 11:22 Si dovranno scannare per loro greggi e armenti perche' ne abbiano abbastanza? O si dovra' radunare per loro tutto il pesce del mare perche' ne abbiano abbastanza?». Numeri 11:23 L'Eterno rispose a Mose': «Il braccio dell'Eterno e' forse raccorciato? Ora vedrai se la mia parola si adempira' o no». Numeri 11:24 Mose' dunque usci e riferi al popolo le parole dell'Eterno; raduno' quindi settanta uomini degli anziani del popolo e li pose intorno alla tenda. Numeri 11:25 Allora l'Eterno scese nella nuvola e gli parlo', e prese dello Spirito che era su di lui e lo mise sui settanta anziani; or quando lo Spirito si poso' su di loro, profetizzarono, anche se in seguito non lo fecero piu'. Numeri 11:26 Ma due uomini, l'uno chiamato Eldad e l'altro Medad, erano rimasti nell'accampamento; e lo Spirito si poso' anche su di loro; essi erano fra gli iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda; cio' nonostante profetizzarono nell'accampamento. Numeri 11:27 Un ragazzo corse a riferire la cosa a Mose' e disse: «Eldad e Medad profetizzano nell'accampamento». Numeri 11:28 Allora Giosue' figlio di Nun servo di Mose', uno dei suoi giovani, prese a dire: «Mose', signor mio, falli smettere!». Numeri 11:29 Ma Mose' gli rispose: «Sei forse geloso per me? Oh, fossero tutti profeti nel popolo dell'Eterno e volesse l'Eterno mettere il suo Spirito su di loro!». Numeri 11:30 Poi Mose' ritorno' nell'accampamento, insieme con gli anziani d'Israele. Numeri 11:31 Allora si levo' un vento per ordine dell'Eterno e porto' delle quaglie dalla parte del mare, e le lascio' cadere presso l'accampamento per una giornata di cammino da una parte e una giornata di cammino dall'altra tutt'intorno all'accampamento, ad un'altezza di circa due cubiti sulla superficie del suolo. Numeri 11:32 Il popolo rimase in piedi tutto quel giorno, tutta la notte e tutto il giorno seguente e raccolse le quaglie. (Chi ne raccolse meno ne ebbe dieci homer); e le distesero tutt'intorno all'accampamento. Numeri 11:33 Avevano ancora la carne fra i loro denti e non l'avevano ancora masticata, quando l'ira dell'Eterno si accese contro il popolo e l'Eterno percosse il popolo con una gravissima piaga. Numeri 11:34 Cosi quel luogo fu chiamato Kibroth-Hattaavah perche' la' seppellirono la gente che si era lasciata prendere dalla concupiscenza. Numeri 11:35 Da Kibroth-Hattaavah il popolo parti per Hatseroth, e a Hatseroth si fermo'. Rimostranze di Miriam e di Aaronne. Miriam colpita dalla lebbra Numeri 12:1 Miriam ed Aaronne parlarono contro a Mose' a motivo della donna etiope che aveva sposato; infatti egli aveva sposato una donna etiope. Numeri 12:2 E dissero: «L'Eterno ha forse parlato solo per mezzo di Mose'? Non ha egli parlato anche per mezzo nostro?». E l'Eterno senti. Numeri 12:3 (Or Mose' era un uomo molto mansueto, piu' di chiunque altro sulla faccia della terra). Numeri 12:4 L'Eterno disse subito a Mose', ad Aaronne e a Miriam: «Voi tre uscite e andate alla tenda di convegno». Cosi loro tre uscirono. Numeri 12:5 Allora l'Eterno scese in una colonna di nuvola, si fermo' all'ingresso della tenda e chiamo' Aaronne e Miriam; ambedue si fecero avanti. Numeri 12:6 L'Eterno quindi disse: «Ascoltate ora le mie parole! Se vi e' tra di voi un profeta, io, l'Eterno, mi faccio conoscere a lui in visione, parlo con lui in sogno. Numeri 12:7 Ma non cosi con il mio servo Mose', che e' fedele in tutta la mia casa. Numeri 12:8 Con lui io parlo faccia a faccia, facendomi vedere, e non con detti oscuri; ed egli contempla la sembianza dell'Eterno. Perche' dunque non avete temuto di parlare contro il mio servo, contro Mose'?». Numeri 12:9 Cosi l'ira dell'Eterno si accese contro di loro, poi egli se ne ando'. Numeri 12:10 Quando la nuvola si fu ritirata di sopra alla tenda, ecco Miriam era lebbrosa, bianca come neve; Aaronne guardo' Miriam, ed ecco era lebbrosa. Numeri 12:11 Aaronne disse a Mose': «Deh, signor mio, non addossare su di noi la colpa che abbiamo stoltamente commesso e il peccato che abbiamo fatto. Numeri 12:12 Deh non permettere che ella sia come uno morto, la cui carne e' gia' mezza consumata quando esce dal grembo di sua madre!». Numeri 12:13 Cosi Mose' grido all'Eterno, dicendo: «Guariscila, o Dio, te ne prego!». Numeri 12:14 Allora l'Eterno rispose a Mose': «Se suo padre le avesse sputato in viso, non sarebbe forse nella vergogna per sette giorni? Sia dunque isolata fuori dell'accampamento sette giorni; dopo cio' sara' di nuovo ammessa». Numeri 12:15 Miriam dunque fu isolata fuori dell'accampamento sette giorni; e il popolo non si mise in cammino finche' Miriam non fu riammessa nell'accampamento. Numeri 12:16 Poi il popolo parti da Hatseroth e si accampo' nel deserto di Paran. I dodici esploratori della terra promessa Numeri 13:1 L'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 13:2 «Manda degli uomini ad esplorare il paese di Canaan che io do ai figli d'Israele. Ne manderete uno per ogni tribu' dei loro padri; siano tutti dei loro principi». Numeri 13:3 Cosi Mose' li mando' dal deserto di Paran, secondo l'ordine dell'Eterno; tutti questi erano capi dei figli d'Israele. Numeri 13:4 Questi erano i loro nomi: per la tribu' di Ruben, Shammua, figlio di Zakkur; Numeri 13:5 per la tribu' di Simeone, Shafat, figlio di Hori; Numeri 13:6 per la tribu' di Giuda, Caleb, figlio di Jefunneh; Numeri 13:7 per la tribu' d'Issacar, Igal, figlio di Giuseppe, Numeri 13:8 per la tribu' di Efraim, Hoscea figlio di Nun; Numeri 13:9 per la tribu' di Beniamino, Palti, figlio di Rafu; Numeri 13:10 per la tribu' di Zabulon, Gaddiel, figlio di Sodi; Numeri 13:11 per la tribu' di Giuseppe, cioe' per la tribu' di Manasse, Gaddi figlio di Susi; Numeri 13:12 per la tribu' di Dan, Ammiel, figlio di Ghemalli; Numeri 13:13 per la tribu' di Ascer, Setur, figlio di Mikael; Numeri 13:14 per la tribu' di Neftali, Nahbi, figlio di Vofsi; Numeri 13:15 per la tribu' di Gad, Gheuel, figlio di Maki. Numeri 13:16 Questi sono i nomi degli uomini che Mose' mando' a esplorare il paese. Or Mose' diede a Hoscea, figlio di Nun, il nome di Giosue'. Numeri 13:17 Mose' dunque li mando' a esplorare il paese di Canaan e disse loro: «Salite di qui nel Neghev, poi salite nella regione montuosa, Numeri 13:18 per vedere come e' il paese, se il popolo che l'abita e' forte o debole, esiguo o numeroso; Numeri 13:19 come e' il paese che abita, se buono o cattivo e come sono le citta' in cui abita, se siano accampamenti o luoghi fortificati; Numeri 13:20 e come e' la terra, se grassa o magra, se vi siano alberi o no. Siate coraggiosi e portate dei frutti del paese». Era il tempo in cui cominciava a maturare l'uva. Numeri 13:21 Quelli dunque salirono e esplorarono il paese di Tsin fino a Rehob, entrando dalla parte di Hamath. Numeri 13:22 Salirono attraverso il Neghev e andarono fino a Hebron, dov'erano Ahiman, Sceshai e Talmai, discendenti di Anak. (Or Hebron era stata edificata sette anni prima di Tsoan in Egitto). Numeri 13:23 Giunsero quindi fino alla valle di Eshkol, dove tagliarono un tralcio con un grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga; e presero anche delle melagrane e dei fichi. Numeri 13:24 Quel luogo fu chiamato valle di Eshkol, a motivo del grappolo d'uva che i figli d'Israele vi tagliarono. Resoconto degli esploratori Numeri 13:25 Tornarono dall'esplorazione del paese al termine di quaranta giorni, Numeri 13:26 e andarono a trovare Mose' ed Aaronne e tutta l'assemblea dei figli d'Israele nel deserto di Paran, a Kadesh; davanti a loro e a tutta l'assemblea fecero un resoconto e mostrarono loro i frutti del paese. Numeri 13:27 Cosi fecero davanti a lui il resoconto, dicendo: «Noi siamo arrivati nel paese dove ci hai mandato; vi scorre veramente latte e miele, e questi sono i suoi frutti. Numeri 13:28 Ma il popolo che abita il paese e' forte, le citta' sono fortificate e grandissime; e la' abbiamo pure visto i discendenti di Anak. Numeri 13:29 Gli Amalekiti abitano la regione del Neghev; gli Hittei, i Gebusei e gli Amorei abitano invece la regione montuosa, mentre i Cananei abitano vicino al mare e lungo il Giordano». Numeri 13:30 Caleb allora calmo' il popolo che mormorava contro Mose' e disse: «Saliamo subito e conquistiamo il paese, perche' possiamo certamente farlo». Numeri 13:31 Ma gli uomini che erano andati con lui dissero: «Non possiamo salire contro questo popolo, perche' e' piu' forte di noi». Numeri 13:32 Cosi presentarono ai figli d'Israele un cattivo resoconto del paese che avevano esplorato dicendo: «Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo e' un paese che divora i suoi abitanti; e tutta la gente che in esso abbiamo visto e' gente di alta statura. Numeri 13:33 Inoltre la' abbiamo visto i giganti (i discendenti di Anak provengono dai giganti), di fronte ai quali ci sembrava di essere delle cavallette, e cosi dovevamo sembrare a loro». Nuove proteste del popolo Numeri 14:1 Allora tutta l'assemblea alzo' la voce e diede in alte grida; e quella notte il popolo pianse. Numeri 14:2 E tutti i figli d'Israele mormorarono contro Mose' e contro Aaronne e tutti l'assemblea disse loro: «Fossimo morti nel paese d'Egitto o fossimo morti in questo deserto! Numeri 14:3 Perche' l'Eterno ci conduce in questo paese per farci cadere di spada? Le nostre mogli e i nostri piccoli saranno preda del nemico. Non sarebbe meglio per noi ritornare in Egitto?». Numeri 14:4 E si dissero l'un l'altro: «Scegliamo un capo e torniamo in Egitto!». Numeri 14:5 Allora Mose' ed Aaronne si prostrarono a terra davanti a tutta l'assemblea riunita dei figli d'Israele. Numeri 14:6 Giosue', figlio di Nun, e Caleb, figlio di Jefunneh, che erano tra coloro che avevano esplorato il paese, si stracciarono le vesti, Numeri 14:7 e parlarono cosi a tutta l'assemblea dei figli d'Israele dicendo: «Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo e' un paese buono, buonissimo. Numeri 14:8 Se l'Eterno si compiace con noi, ci condurra' in questo paese e ce lo dara', "un paese dove scorre latte e miele". Numeri 14:9 Soltanto non ribellatevi all'Eterno e non abbiate paura del popolo del paese, perche' essi saranno nostro cibo; la loro difesa si e' allontanata da loro e l'Eterno e' con noi; non abbiate paura di loro». Numeri 14:10 Allora tutta l'assemblea parlo' di lapidarli; ma la gloria dell'Eterno apparve sulla tenda di convegno a tutti i figli d'Israele. Mose' intercede per il popolo Numeri 14:11 Poi l'Eterno disse a Mose': «Fino a quando mi disprezzera' questo popolo? E Fino a quando rifiuteranno di credere dopo tutti i miracoli che ho operato in mezzo a loro? Numeri 14:12 Io lo colpiro' con la peste e lo distruggero', ma faro' di te una nazione piu' grande e piu' potente di lui». Numeri 14:13 Mose' disse all'Eterno: «Ma lo udranno gli Egiziani, di mezzo ai quali tu hai fatto salire questo popolo per la tua potenza, Numeri 14:14 e lo faranno sapere agli abitanti di questo paese. Essi hanno udito che tu, o Eterno, sei in mezzo a questo popolo, che ti mostri loro faccia a faccia, che la tua nuvola sta sopra di loro e che cammini davanti a loro di giorno in una colonna di nuvola e di notte in una colonna di fuoco. Numeri 14:15 Ora se fai perire questo popolo come un sol uomo, le nazioni che hanno udito la tua fama parleranno, dicendo: Numeri 14:16 "Poiche' l'Eterno non e' stato capace di fare entrare questo popolo nel paese che aveva giurato di dargli, li ha uccisi nel deserto". Numeri 14:17 Ma ora, ti prego, sia la potenza del mio Signore manifestata nella sua grandezza, come tu hai parlato dicendo: Numeri 14:18 "L'Eterno e' lento all'ira e grande in misericordia; egli perdona l'iniquita' e il peccato, ma non lascia impunito il colpevole, punendo l'iniquita' dei padri sui figli, fino alla terza e alla quarta generazione". Numeri 14:19 Deh, perdona l'iniquita' di questo popolo, secondo la grandezza della tua misericordia, come hai perdonato a questo popolo dall'Egitto fin qui». Israele vaghera' per quarant'anni nel deserto Numeri 14:20 Allora l'Eterno disse: «Io perdono, come tu hai chiesto; Numeri 14:21 ma, come e' vero che io vivo, tutta la terra sara' ripiena della gloria dell'Eterno, Numeri 14:22 e tutti questi uomini che hanno visto la mia gloria e i prodigi che ho fatto in Egitto e nel deserto, e mi hanno gia' tentato dieci volte e non hanno ubbidito alla mia voce, Numeri 14:23 certo non vedranno il paese che ho giurato di dare ai loro padri. Nessuno di quelli che mi hanno disprezzato lo vedra'; Numeri 14:24 ma il mio servo Caleb, Poiche' e' stato animato da un altro spirito e mi ha seguito pienamente, io lo introdurro' nel paese nel quale e' andato; e la sua progenie lo possedera'. Numeri 14:25 Or gli Amalekiti e i Cananei abitano nella valle, domani tornate indietro e incamminatevi verso il deserto, in direzione del Mar Rosso». Numeri 14:26 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Numeri 14:27 «Fino a quando sopportero' io questa malvagia assemblea che mormora contro di me? Io ho udito i mormorii che i figli d'Israele fanno contro di me. Numeri 14:28 Di loro: Come e' vero che io vivo dice l'Eterno, io vi faro' quello che ho sentito dire da voi. Numeri 14:29 I vostri cadaveri cadranno in questo deserto; voi tutti che siete stati recensiti, dall'eta' di vent'anni in su, e che avete mormorato contro di me, Numeri 14:30 non entrerete di certo nel paese nel quale giurai di farvi abitare, ad eccezione di Caleb, figlio di Jefunneh, e di Giosue', figlio di Nun. Numeri 14:31 I vostri piccoli invece, che avete detto sarebbero preda dei nemici, li faro' entrare; ed essi conosceranno il paese che voi avete disprezzato. Numeri 14:32 Ma quanto a voi, i vostri cadaveri cadranno in questo deserto. Numeri 14:33 E i vostri figli pascoleranno le greggi nel deserto per quarant'anni e porteranno la pena delle vostre infedelta', finche' i vostri cadaveri non siano consumati nel deserto. Numeri 14:34 In base al numero dei giorni che avete impiegato ad esplorare il paese, cioe' quaranta giorni, per ogni giorno porterete la vostra colpa un anno, per un totale di quarant'anni; e voi conoscerete cosa sia l'essermi ritirato da voi. Numeri 14:35 Io, l'Eterno, ho parlato; certo cosi faro' a tutta questa malvagia assemblea che si e' riunita contro di me; in questo deserto saranno consumati e qui moriranno». Numeri 14:36 Ora gli uomini che Mose' aveva mandato a esplorare il paese e che, tornati, avevano fatto mormorare tutta l'assemblea contro di lui facendo un cattivo resoconto del paese, Numeri 14:37 quegli uomini, che avevano fatto un cattivo resoconto del paese, morirono colpiti da una piaga, davanti all'Eterno. Numeri 14:38 Ma Giosue', figlio di Nun, e Caleb figlio di Jefunneh, rimasero vivi fra quegli uomini che erano andati ad esplorare il paese. Israele sconfitto Numeri 14:39 Allora Mose' riferi queste parole a tutti i figli d'Israele, e il popolo fece gran cordoglio. Numeri 14:40 Si alzarono cosi al mattino presto e salirono sulla cima del monte dicendo: «Eccoci qua; noi saliremo al luogo di cui ha parlato l'Eterno, poiche' abbiamo peccato». Numeri 14:41 Ma Mose' disse: «Perche' trasgredite l'ordine dell'Eterno? La cosa non riuscira'. Numeri 14:42 Non salite, perche' sareste sconfitti dai vostri nemici, poiche' l'Eterno non e' in mezzo a voi. Numeri 14:43 Davanti a voi infatti stanno gli Amalekiti e i Cananei, e voi cadrete per la spada; poiche' vi siete allontanati dal seguire l'Eterno, l'Eterno non sara' con voi». Numeri 14:44 Cio' nonostante essi ebbero l'ardire di salire sulla cima del monte; ma l'arca del patto dell'Eterno e Mose' non si mossero dal mezzo dell'accampamento. Numeri 14:45 Allora gli Amalekiti e i Cananei che abitavano su quel monte scesero giu', li batterono e li misero in rotta fino a Hormah. Norme per altri sacrifici Numeri 15:1 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 15:2 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Quando sarete entrati nel paese che dovete abitare e che io vi do, Numeri 15:3 e offrirete all'Eterno un sacrificio fatto col fuoco, un olocausto o un sacrificio, per l'adempimento di un voto o come offerta volontaria o nelle vostre feste stabilite, per fare un odore soave all'Eterno con un animale, preso dalla mandria o dal gregge, Numeri 15:4 colui che presentera' la sua offerta all'Eterno, offrira' come oblazione di cibo un decimo di efa di fior di farina mescolata con un quarto di hin di olio; Numeri 15:5 inoltre porterai una libazione di un quarto di hin di vino con l'olocausto o il sacrificio, per ogni agnello. Numeri 15:6 Se e' per un montone, porterai come oblazione di cibo due decimi di efa di fior di farina mescolata con un terzo di hin di olio, Numeri 15:7 e farai una libazione di un terzo di hin di vino come offerta di odore soave all'Eterno. Numeri 15:8 Se invece come olocausto o come sacrificio porti un torello, per l'adempimento di un voto o come sacrificio di ringraziamento all'Eterno, Numeri 15:9 assieme al torello si offrira', come oblazione di cibo, tre decimi di efa di fior di farina mescolata con mezzo hin di olio; Numeri 15:10 e porterai come libazione mezzo hin di vino; e' un sacrificio fatto col fuoco, di odore soave all'Eterno. Numeri 15:11 Cosi si fara' per ogni torello, per ogni montone, per ogni agnello o capretto, secondo il numero che preparate. Numeri 15:12 Farete cosi per ogni animale che porterete. Numeri 15:13 Tutti quelli che sono nativi del paese faranno le cose cosi, quando offriranno un sacrificio fatto col fuoco di odore soave all'Eterno. Numeri 15:14 E se uno straniero che risiede con voi, o chiunque si trovi tra di voi nelle generazioni future, desiderasse offrire un sacrificio fatto col fuoco, di odore soave all'Eterno, fara' come fate voi. Numeri 15:15 Vi sara' un solo statuto per tutta l'assemblea, per voi e per lo straniero che risiede con voi; sara' uno statuto perpetuo, per tutte le vostre generazioni; come siete voi, cosi sara' lo straniero davanti all'Eterno. Numeri 15:16 Ci sara' una stessa legge e uno stesso decreto per voi e per lo straniero che risiede con voi». Numeri 15:17 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 15:18 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Quando sarete arrivati nel paese dove io vi conduco, Numeri 15:19 e mangerete il pane del paese, presenterete all'Eterno un'offerta elevata. Numeri 15:20 Delle primizie della vostra pasta presenterete una focaccia come offerta elevata; la presenterete come un'offerta elevata dell'aia. Numeri 15:21 Delle primizie della vostra pasta darete all'Eterno un'offerta elevata per tutte le vostre generazioni. Sacrifici per i peccati commessi per ignoranza Numeri 15:22 Se avete peccato per ignoranza e non avete osservato tutti questi comandamenti che l'Eterno ha trasmesso a Mose', Numeri 15:23 tutto cio' che l'Eterno vi ha comandato per mezzo di Mose', dal giorno che l'Eterno vi ha dato dei comandi e in seguito per tutte le vostre generazioni, Numeri 15:24 se il peccato e' stato commesso per ignoranza, senza che l'assemblea se ne rendesse conto, tutta l'assemblea offrira' un torello come olocausto di odore soave all'Eterno, assieme alla sua oblazione di cibo e alla sua libazione secondo quanto e' decretato, e un capretto come sacrificio per il peccato. Numeri 15:25 Cosi il sacerdote fara' l'espiazione per tutta l'assemblea dei figli d'Israele e sara' loro perdonato, perche' e' stato un peccato commesso per ignoranza, ed essi hanno portato la loro offerta, un sacrificio fatto all'Eterno col fuoco, e il loro sacrificio per il peccato davanti all'Eterno, per il loro peccato d'ignoranza. Numeri 15:26 Sara' perdonato a tutta l'assemblea dei figli d'Israele e allo straniero che risiede in mezzo a loro, perche' tutto il popolo lo ha fatto per ignoranza. Numeri 15:27 Se e' una sola persona a peccare per ignoranza, offra una capra di un anno come sacrificio per il peccato. Numeri 15:28 E il sacerdote fara' l'espiazione davanti all'Eterno per la persona che ha peccato per ignoranza, quando lo ha fatto senza la dovuta conoscenza; il sacerdote fara' l'espiazione per essa e il peccato le sara' perdonato. Numeri 15:29 Si tratti di un nativo del paese tra i figli di Israele o di uno straniero che risiede tra di voi, avrete un'unica legge per colui che pecca per ignoranza. Numeri 15:30 Ma la persona che commette un peccato deliberatamente, sia essa nativa del paese o straniera, oltraggia l'Eterno; quella persona sara' sterminata di mezzo al suo popolo. Numeri 15:31 Poiche' ha disprezzato la parola dell'Eterno e ha violato il suo comandamento, quella persona dovra' essere sterminata; portera' il peso della sua iniquita'». Il violatore del sabato messo a morte Numeri 15:32 Mentre i figli d'Israele erano nel deserto, trovarono un uomo che raccoglieva legna in giorno di sabato. Numeri 15:33 Quelli che l'avevano trovato a raccogliere legna lo portarono a Mose', ad Aaronne e a tutta l'assemblea. Numeri 15:34 E lo misero in prigione perche' non era ancora stato definito che cosa fargli. Numeri 15:35 Poi l'Eterno disse a Mose': «Quell'uomo deve essere messo a morte; tutta l'assemblea lo lapidera' fuori del campo». Numeri 15:36 Cosi tutta l'assemblea lo porto' fuori dell'accampamento e lo lapido'; e quello mori, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Scopo delle frange alle vesti Numeri 15:37 L'Eterno parlo' ancora a Mose' dicendo: Numeri 15:38 «Parla ai figli d'Israele e di loro che si facciano, di generazione in generazione, delle frange agli angoli delle loro vesti e che mettano alle frange di ogni angolo un cordone violetto. Numeri 15:39 Sara' una frangia alla quale guarderete per ricordarvi di tutti i comandamenti dell'Eterno e metterli in pratica, e per non seguire invece il vostro cuore e i vostri occhi che vi portano alla fornicazione. Numeri 15:40 Cosi vi ricorderete di tutti i miei comandamenti e li metterete in pratica, e sarete santi per il vostro DIO. Numeri 15:41 Io sono l'Eterno, il vostro DIO, che vi ho fatti uscire dal paese d'Egitto per essere il vostro DIO. Io sono l'Eterno, il vostro DIO». Kore si ribella contro Mose' ed Aaronne Numeri 16:1 Or Kore, figlio di Itshar, figlio di Kehath, figlio di Levi, insieme con Dathan e Abiram, figlio di Eliab, e On, figlio di Peleth, figli di Ruben. Numeri 16:2 si levarono davanti a Mose', assieme ad alcuni altri dei figli d'Israele, duecentocinquanta principi dell'assemblea, membri nominati del consiglio, uomini in vista. Numeri 16:3 Essi si radunarono contro Mose' e contro Aaronne, e dissero loro: «Avete oltrepassato i limiti, perche' tutta l'assemblea e' santa, ciascuno di essi, e l'Eterno e' in mezzo a loro; perche' dunque vi innalzate sopra l'assemblea dell'Eterno?». Numeri 16:4 All'udire questo, Mose' si prostro' con la faccia a terra; Numeri 16:5 poi parlo' a Kore e a tutta la sua gente, dicendo: «Domani mattina l'Eterno mostrera' chi e' suo e chi e' santo, e lo fara' avvicinare a se'; fara' avvicinare a se' colui che egli ha scelto. Numeri 16:6 Fate questo: prendete dei turiboli tu Kore e tutta la tua gente; Numeri 16:7 domani mettetevi dentro del fuoco e ponetevi sopra dell'incenso davanti all'Eterno; e colui che l'Eterno avra' scelto sara' santo. Avete oltrepassato i limiti, figli di Levi!». Numeri 16:8 Mose' disse poi a Kore: «Ora ascoltate, o figli di Levi! Numeri 16:9 e' forse poca cosa per voi che il DIO d'Israele vi abbia appartati dall'assemblea d'Israele e vi abbia fatto avvicinare a se' per compiere il servizio del tabernacolo dell'Eterno e per stare davanti all'assemblea e servire loro? Numeri 16:10 Egli ha fatto avvicinare a se' te e tutti i tuoi fratelli, figli di Levi con te. Ma ora vorreste avere anche il sacerdozio? Numeri 16:11 Per questo tu e tutta la tua gente vi siete radunati contro l'Eterno. E chi e' Aaronne perche' mormoriate contro di lui?». Numeri 16:12 Allora Mose' mando' a chiamare Dathan e Abiram, figli di Eliab; ma essi dissero: «Noi non saliremo. Numeri 16:13 e' forse poca cosa l'averci fatto uscire da un paese dove scorre latte e miele, per farci morire nel deserto, perche' tu voglia dominare su di noi? Numeri 16:14 Inoltre non ci hai condotti in un paese dove scorre latte e miele e non ci hai dato in eredita' campi e vigne! Vuoi tu cavare gli occhi a questa gente? Noi non saliremo». Giudizio di Dio contro Kore e i suoi Numeri 16:15 Allora Mose' si adiro' forte e disse all'Eterno: «Non accettare la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino e non ho fatto torto ad alcuno di loro». Numeri 16:16 Poi Mose' disse a Kore: Tu e tutta la tua gente trovatevi domani davanti all'Eterno, tu e loro con Aaronne; Numeri 16:17 e ciascuno di voi prenda il suo turibolo, vi metta dentro dell'incenso e porti ciascuno il suo turibolo davanti all'Eterno; saranno duecentocinquanta turiboli. Anche tu ed Aaronne prenderete ciascuno il vostro turibolo. Numeri 16:18 Essi dunque presero ciascuno il suo turibolo, vi misero dentro del fuoco, vi posero sopra dell'incenso e si fermarono all'ingresso della tenda di convegno con Mose' e Aaronne. Numeri 16:19 Kore convoco' tutta l'assemblea contro di loro all'ingresso della tenda di convegno; e la gloria dell'Eterno apparve a tutta l'assemblea. Numeri 16:20 Allora l'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Numeri 16:21 Separatevi da questa assemblea e io li consumero' in un attimo. Numeri 16:22 Ma essi si prostrarono con la faccia a terra e dissero: «O Dio, DIO degli spiriti di ogni carne! Poiche' un sol uomo ha peccato, dovresti tu adirarti contro tutta l'assemblea?». Numeri 16:23 Allora l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 16:24 «Parla all'assemblea e di: "Allontanatevi dalle vicinanze della dimora di Kore, di Dathan e di Abiram"». Numeri 16:25 Mose' quindi si levo' e ando' da Dathan e da Abiram; e gli anziani d'Israele lo seguirono. Numeri 16:26 Egli quindi parlo' all'assemblea, dicendo: Allontanatevi dalle tende di questi uomini malvagi e non toccate nulla di cio' che loro appartiene per non essere consumati in tutti i loro peccati. Numeri 16:27 Cosi essi si allontanarono dalle vicinanze della dimora di Kore, di Dathan di Abiram. Dathan e Abiram uscirono e si fermarono all'ingresso delle loro tende con le loro mogli, i loro figli e i loro piccoli. Numeri 16:28 Allora Mose' disse: «Da questo conoscerete che l'Eterno mi ha mandato per fare tutte queste opere e che non ho agito di mio arbitrio. Numeri 16:29 Se questa gente muore come muoiono tutti gli uomini, se la loro sorte e' la sorte comune a tutti gli uomini, l'Eterno non mi ha mandato; Numeri 16:30 ma se l'Eterno fa una cosa nuova, se la terra apre la sua bocca e li ingoia con tutto cio' che loro appartiene, ed essi scendono vivi nello Sceol', allora riconoscerete che questi uomini hanno disprezzato l'Eterno». Numeri 16:31 Or, avvenne che, appena ebbe finito di proferire tutte queste parole, il suolo si spacco' sotto di loro, Numeri 16:32 la terra spalanco' la sua bocca e li inghiotti con le loro Famiglie, con tutta la gente che parteggiava per Kore, con tutte le loro sostanze. Numeri 16:33 Cosi scesero vivi nello Sceol; la terra si richiuse su loro ed essi scomparvero di mezzo all'assemblea. Numeri 16:34 Tutto Israele che si trovava intorno a loro, alle loro grida fuggi, perche' dicevano: «Che la terra non inghiottisca anche noi!». Numeri 16:35 E un fuoco usci dalla presenza dell'Eterno e divoro' i duecentocinquanta uomini che offrivano l'incenso. Numeri 16:36 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 16:37 «Di a Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne, di tirar fuori i turiboli dall'incendio, perche' sono sacri, e di buttare il fuoco lontano; Numeri 16:38 e dei turiboli di costoro che hanno peccato a prezzo della loro vita si facciano tante lamine battute per rivestirne l'altare perche' li hanno presentati davanti all'Eterno e percio' sono sacri, ed essi saranno un segno di monito per i figli d'Israele». Numeri 16:39 Cosi il sacerdote Eleazar prese i turiboli di bronzo presentati da coloro che erano stati arsi, e li ridusse in lamine per ricoprire l'altare, Numeri 16:40 affinche' servissero di ricordo ai figli d'Israele, e nessun estraneo che non e' della progenie di Aaronne si avvicinasse ad offrire incenso davanti all'Eterno e non subisse la sorte di Kore e della sua gente, come l'Eterno gli aveva detto per mezzo di Mose'. Israele si ribella contro Mose' ed Aaronne Numeri 16:41 Il giorno seguente, tutta l'assemblea dei figli d'Israele mormoro' contro Mose' ed Aaronne, dicendo: «Voi avete fatto morire il popolo dell'Eterno». Giudizio di Dio contro Israele Numeri 16:42 Or avvenne che, mentre l'assemblea si radunava contro Mose' e contro Aaronne, essi si volsero verso la tenda di convegno; ed ecco, la nuvola la ricopriva e apparve la gloria dell'Eterno. Numeri 16:43 Allora Mose' e Aaronne si portarono davanti alla tenda di convegno. Numeri 16:44 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 16:45 «Allontanatevi da questa assemblea e io li consumero' in un attimo». Ed essi si prostrarono con la faccia a terra. Numeri 16:46 Cosi Mose' disse ad Aaronne: «Prendi il turibolo, mettivi dentro del fuoco preso dall'altare, poni sopra dell'incenso e portalo presto in mezzo all'assemblea, e fa' l'espiazione per essi, Poiche' e' scoppiata l'ira che viene dall'Eterno, e la piaga e' gia' cominciata». Numeri 16:47 Allora Aaronne prese il turibolo, come Mose' aveva detto, e corse in mezzo all'assemblea; ed ecco, la calamita' era gia' cominciata fra il popolo; cosi mise l'incenso nel turibolo e fece l'espiazione per il popolo. Numeri 16:48 E si fermo' tra i morti e i vivi, e la calamita' si arresto'. Numeri 16:49 Or quelli che morirono per la calamita' furono quattordicimilasettecento, oltre quelli che erano morti per il fatto di Kore. Numeri 16:50 Cosi Aaronne torno' da Mose' all'ingresso della tenda di convegno, perche' la calamita' si era arrestata. Conferma della chiamata divina di Aaronne Numeri 17:1 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 17:2 «Parla ai figli d'Israele e fatti dare da loro delle verghe, una per ogni casa dei loro padri, cioe' dodici verghe da parte di tutti i loro principi secondo le case dei loro padri; scriverai il nome di ognuno sulla sua verga; Numeri 17:3 e scriverai il nome di Aaronne sulla verga di Levi, poiche' ci sara' una verga per ogni capo delle case dei loro padri. Numeri 17:4 Poi le metterai nella tenda di convegno, davanti alla testimonianza, dove io mi incontro con voi. Numeri 17:5 E avverra' che la verga dell'uomo che io scelgo, fiorira' e faro' cessare davanti a me i mormorii che i figli d'Israele mormorano contro di voi». Numeri 17:6 Cosi Mose' parlo' ai figli d'Israele e tutti i loro principi gli diedero una verga ciascuno, secondo le case dei loro padri, cioe' dodici verghe; e la verga di Aaronne era in mezzo alle loro verghe. Numeri 17:7 Mose' quindi mise quelle verghe davanti all'Eterno nella tenda della testimonianza. Numeri 17:8 Il giorno seguente, Mose' entro' nella tenda della testimonianza; ed ecco, la verga di Aaronne per la casa di Levi era fiorita: aveva messo fuori dei germogli, aveva fatto sbocciare dei fiori e prodotto delle mandorle. Numeri 17:9 Allora Mose' porto' fuori tutte le verghe dalla presenza dell'Eterno davanti a tutti i figli d'Israele; ed essi le videro e presero ciascuno la sua verga. Numeri 17:10 L'Eterno disse quindi a Mose': «Riporta la verga di Aaronne davanti alla testimonianza, perche' sia conservata come un segno di monito per i ribelli, affinche' sia messo fine ai loro mormorii contro di me ed essi non muoiano». Numeri 17:11 Mose' fece cosi; fece come l'Eterno gli aveva comandato. Numeri 17:12 I figli d'Israele parlarono quindi a Mose', dicendo: «Ecco, periamo, siamo perduti, siamo tutti perduti! Numeri 17:13 Chiunque si avvicina al tabernacolo dell'Eterno, muore; dovremo perire tutti quanti?». Mansioni dei sacerdoti e dei Leviti Numeri 18:1 Poi l'Eterno disse ad Aaronne: «Tu, i tuoi figli e la casa di tuo padre con te, porterete il peso delle iniquita' commesse contro il santuario, e tu e i tuoi figli porterete il peso delle iniquita' commesse nell'esercizio del vostro sacerdozio. Numeri 18:2 Farai pure avvicinare con te i tuoi fratelli, la tribu' di Levi, la tribu' di tuo padre, perche' si uniscano a te e ti servano, quando tu e i tuoi figli con te sarete davanti alla tenda della testimonianza. Numeri 18:3 Essi presteranno servizio a te e svolgeranno tutte le mansioni della tenda; ma non si avvicineranno agli arredi del santuario e all'altare, altrimenti morirete entrambi, essi con te. Numeri 18:4 Essi si uniranno a te e svolgeranno le mansioni della tenda di convegno per tutto il lavoro della tenda ma nessun estraneo si avvicinera' a voi. Numeri 18:5 Voi svolgerete dunque il servizio del santuario e dell'altare, affinche' non vi sia piu' ira contro i figli d'Israele. Numeri 18:6 Ecco, io stesso ho preso i vostri fratelli, i Leviti, dal mezzo dei figli d'Israele; essi sono dati in dono dall'Eterno a voi per svolgere il servizio della tenda di convegno. Numeri 18:7 Ma tu e i tuoi figli con te eserciterete il vostro sacerdozio in tutto cio' che riguarda l'altare e che e' di la' dal velo; e presterete il vostro servizio. Io vi do il vostro sacerdozio come un dono per servizio, ma l'estraneo che si avvicinera' sara' messo a morte». Retribuzione dei sacerdoti e dei Leviti Numeri 18:8 L'Eterno disse ancora ad Aaronne: «Ecco, io vi affido pure la cura delle mie offerte elevate, di tutte le cose consacrate dei Figli d'Israele; le do a te e ai tuoi figli, come uno statuto perpetuo a motivo della vostra unzione. Numeri 18:9 Questo ti apparterra' fra le cose santissime non consumate dal fuoco: tutte le loro offerte e cioe' ogni oblazione di cibo, ogni sacrificio per il peccato e ogni sacrificio per la trasgressione che mi presenteranno; sono cose santissime che apparterranno a te e ai tuoi figli. Numeri 18:10 Le mangerai in luogo santissimo; ne mangera' ogni maschio; saranno per te cose sante. Numeri 18:11 Questo ancora ti apparterra': i doni che i figli d'Israele presenteranno per elevazione e tutte le loro offerte agitate; io le do a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te, come statuto perpetuo. Chiunque e' puro in casa tua ne potra' mangiare. Numeri 18:12 Tutto il meglio dell'olio e tutto il meglio del mosto e del grano, le loro primizie che danno all'Eterno le do a te. Numeri 18:13 Le primizie di tutto cio' che produce la loro terra e che essi presentano all'Eterno saranno tue. Chiunque e' puro in casa tua ne potra' mangiare. Numeri 18:14 Tutto cio' che e' consacrato in Israele sara' tuo. Numeri 18:15 Ogni primo parto di ogni carne che essi offriranno all'Eterno, tanto degli uomini come degli animali, sara' tuo; ma certamente riscatterai il primogenito dell'uomo e riscatterai il primo parto degli animali impuri. Numeri 18:16 E quelli che devono essere riscattati li riscatterai all'eta' di un mese, secondo il tuo estimo, per cinque sicli d'argento, secondo il siclo del santuario, che e' di venti ghere. Numeri 18:17 Ma non riscatterai il primogenito della vacca ne' il primogenito della pecora ne' il primogenito della capra; sono cosa sacra; spruzzerai il loro sangue sull'altare e farai fumare il loro grasso come sacrificio fatto col fuoco, di odore soave all'Eterno. Numeri 18:18 La loro carne sara' tua; sara' tua come il petto dell'offerta agitata e come la coscia destra. Numeri 18:19 Io do a te, ai tuoi figli e alle tue figlie con te, come statuto perpetuo, tutte le offerte elevate di cose sante che i figli d'Israele presentano all'Eterno. e' un patto di sale e perpetuo davanti all'Eterno, per te e per la tua progenie con te». Numeri 18:20 L'Eterno disse ancora ad Aaronne: «Tu non avrai alcuna eredita' nel loro paese e non ci sara' parte per te in mezzo a loro; io sono la tua parte e la tua eredita' in mezzo ai figli d'Israele. Numeri 18:21 Ecco, ai figli di Levi io do come eredita' tutte le decime in Israele in cambio del servizio che svolgono, il servizio della tenda di convegno. Numeri 18:22 E i figli d'Israele non si avvicineranno piu' alla tenda di convegno, altrimenti si caricherebbero di un peccato e morirebbero. Numeri 18:23 Ma il servizio della tenda di convegno lo faranno soltanto i Leviti; ed essi porteranno il peso delle proprie iniquita'; sara' uno statuto perpetuo per tutte le vostre generazioni; e non avranno alcuna eredita' tra i figli d'Israele; Numeri 18:24 Poiche' io do come eredita' ai Leviti le decime che i figli d'Israele presenteranno all'Eterno come offerta elevata; per questo ho detto loro: "Non avranno alcuna eredita' tra i figli d'Israele"». Numeri 18:25 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 18:26 «Parla ai Leviti e di loro: Quando prenderete dai figli d'Israele le decime che io vi do da parte loro come vostra eredita', ne farete un'offerta elevata all'Eterno, una decima della decima; Numeri 18:27 e la vostra offerta elevata vi sara' contata come il grano che viene dall'aia e come la pienezza dello strettoio. Numeri 18:28 Cosi anche voi farete un'offerta elevata all'Eterno da tutte le decime che riceverete dai figli d'Israele, e di quelle darete l'offerta elevata dell'Eterno al sacerdote Aaronne. Numeri 18:29 Da tutte le cose a voi donate ogni offerta elevata che spetta all'Eterno, di tutto il meglio di esse offrirete la parte consacrata. Numeri 18:30 Percio' dirai loro: "Quando avete offerto il meglio, quel che rimane sara' contato ai Leviti come il prodotto dell'aia e come il prodotto dello strettoio. Numeri 18:31 Lo potrete mangiare in qualunque luogo, voi e le vostre famiglie, perche' e' il vostro salario in cambio del vostro servizio nella tenda di convegno. Numeri 18:32 Cosi non sarete colpevoli di alcun peccato, perche' ne avete offerto il meglio; ma non profanerete le cose sante dei figli d'Israele altrimenti morirete"». La giovenca rossa, e la purificazione di persone e oggetti impuri Numeri 19:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Numeri 19:2 «Questo e' lo statuto della legge che l'Eterno ha comandato, dicendo: "Di ai figli d'Israele che ti portino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti, e su cui non e' mai stato posto alcun giogo. Numeri 19:3 La darete al sacerdote Eleazar, che la condurra' fuori dell'accampamento e la fara' scannare in sua presenza. Numeri 19:4 Il sacerdote Eleazar prendera' col dito un po' del suo sangue e lo spruzzera' sette volte sul davanti della tenda di convegno; Numeri 19:5 poi si brucera' la giovenca sotto i suoi occhi; la sua pelle, la sua carne, il suo sangue e i suoi escrementi saranno bruciati. Numeri 19:6 Il sacerdote prendera' quindi del legno di cedro, dell'issopo, del panno scarlatto, e li gettera' in mezzo al fuoco che consuma la giovenca. Numeri 19:7 Poi il sacerdote lavera' le sue vesti e lavera' il suo corpo nell'acqua, e dopo rientrera' nell'accampamento; il sacerdote sara' impuro fino a sera. Numeri 19:8 Anche colui che ha bruciato la giovenca lavera' le sue vesti nell'acqua e lavera' il suo corpo nell'acqua, e sara' impuro fino a sera. Numeri 19:9 Un uomo puro raccogliera' le ceneri della giovenca e le depositera' fuori dell'accampamento in luogo puro, dove saranno conservate per l'assemblea dei figli d'Israele come acqua di purificazione: e' per purificare dal peccato. Numeri 19:10 E colui che ha raccolto le ceneri della giovenca lavera' le sue vesti e sara' impuro fino a sera. Questo sara' uno statuto perpetuo per i figli d'Israele e per lo straniero che risiede in mezzo a loro. Numeri 19:11 Chi tocca il corpo morto di qualsiasi persona sara' impuro per sette giorni. Numeri 19:12 Egli si purifichera' con quell'acqua il terzo e il settimo giorno, e sara' puro; ma se non si purifichera' il terzo e il settimo giorno, non sara' puro. Numeri 19:13 Chiunque tocca il corpo di una persona morta e non si purifica, contamina la dimora dell'Eterno; quella persona sara' sterminata dal mezzo d'Israele. Poiche' l'acqua di purificazione non e' stata spruzzata su di lui, egli e' impuro; la sua impurita' e' ancora su di lui. Numeri 19:14 Questa e' la legge per quando un uomo muore in una tenda: chiunque entra in una tenda e chiunque e' nella tenda sara' impuro per sette giorni. Numeri 19:15 E ogni vaso aperto su cui non e' fissato un coperchio, sara' impuro. Numeri 19:16 Chiunque nei campi tocca uno ucciso per la spada o morto di morte naturale, o un osso d'uomo, o un sepolcro, sara' impuro per sette giorni. Numeri 19:17 E per una persona impura si prendera' della cenere della vittima arsa per purificare dal peccato e si versera' su di essa dell'acqua corrente, in un vaso; Numeri 19:18 poi un uomo puro prendera' dell'issopo, lo intingera' nell'acqua e ne spruzzera' la tenda, tutti gli utensili, tutte le persone che si trovano la' e colui che ha toccato un osso o l'ucciso o il morto di morte naturale o il sepolcro. Numeri 19:19 L'uomo puro spruzzera' l'impuro il terzo giorno e il settimo giorno; nel settimo giorno l'uomo impuro si purifichera': lavera' le sue vesti, lavera' se stesso nell'acqua, e alla sera sara' puro. Numeri 19:20 Ma colui che e' impuro e non si purifica, sara' sterminato dal mezzo dell'assemblea, perche' ha contaminato il santuario dell'Eterno; l'acqua della purificazione non e' stata spruzzata su di lui; e' impuro. Numeri 19:21 Sara' per loro uno statuto perpetuo. Colui che spruzza l'acqua di purificazione lavera' le sue vesti; e chi tocca l'acqua di purificazione sara' impuro fino alla sera. Numeri 19:22 Tutto cio' che la persona impura tocca sara' impuro; e la persona che tocca questo sara' impura fino alla sera"». Morte di Miriam. Le acque di Meriba Numeri 20:1 Poi tutta l'assemblea dei figli d'Israele arrivo' al deserto di Sin nel primo mese, e il popolo si fermo' a Kadesh. La' mori Miriam e la' fu sepolta. Numeri 20:2 Or mancava l'acqua per l'assemblea, per cui si radunarono contro Mose' e contro Aaronne. Numeri 20:3 Cosi il popolo contese con Mose' e gli parlo', dicendo: «Fossimo morti quando morirono i nostri fratelli davanti all'Eterno! Numeri 20:4 Perche' avete condotto l'assemblea dell'Eterno in questo deserto a morirvi, noi e il nostro bestiame? Numeri 20:5 E perche' ci avete fatti salire dall'Egitto per condurci in questo brutto luogo? Non e' un luogo di grano o di fichi o di vigne o di melograni, e non c'e' acqua da bere». Numeri 20:6 Allora Mose' ed Aaronne si allontanarono dall'assemblea per recarsi all'ingresso della tenda di convegno e si prostrarono con la faccia a terra; e la gloria dell'Eterno apparve loro. Il comando di Dio e il peccato di Mose' Numeri 20:7 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 20:8 «Prendi il bastone; tu e tuo fratello Aaronne convocate l'assemblea e davanti ai loro occhi parlate alla roccia, ed essa dara' la sua acqua; cosi farai sgorgare per loro acqua dalla roccia e darai da bere all'assemblea e al suo bestiame». Numeri 20:9 Mose' dunque prese il bastone che era davanti all'Eterno, come l'Eterno gli aveva ordinato. Numeri 20:10 Cosi Mose' ed Aaronne convocarono l'assemblea davanti alla roccia e Mose' disse loro: «Ora ascoltate, o ribelli; dobbiamo far uscire acqua per voi da questa roccia?». Numeri 20:11 Poi Mose' alzo' la mano, percosse la roccia col suo bastone due volte, e ne usci acqua in abbondanza; e l'assemblea e il suo bestiame bevvero. Numeri 20:12 Allora l'Eterno disse a Mose' e ad Aaronne: «Poiche' non avete creduto in me per dare gloria a me agli occhi dei figli d'Israele, voi non introdurrete questa assemblea nel paese che io ho dato loro». Numeri 20:13 Queste sono le acque di Meriba dove i figli d'Israele contesero con l'Eterno, ed egli si mostro' Santo in mezzo a loro. Il re di Edom rifiuta di lasciar passare Israele Numeri 20:14 Poi Mose' mando' da Kadesh degli ambasciatori al re di Edom a dirgli: «Cosi dice Israele tuo fratello: Tu conosci tutte le avversita' che abbiamo incontrato, Numeri 20:15 come i nostri padri scesero in Egitto e noi dimorammo in Egitto per lungo tempo, e gli Egiziani maltrattarono noi e i nostri padri. Numeri 20:16 Ma, quando gridammo all'Eterno, egli udi la nostra voce e mando' un Angelo, e ci fece uscire dall'Egitto; ed eccoci ora in Kadesh, una citta' ai margini dei tuoi confini. Numeri 20:17 Deh, lasciaci passare per il tuo paese, noi non passeremo ne' per campi ne' per vigne e non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la via Regia, senza deviare ne' a destra ne' a sinistra, finche' avremo oltrepassati i tuoi confini». Numeri 20:18 Ma Edom rispose: «Tu non passerai sul mio territorio, altrimenti ti verro' contro con la spada». Numeri 20:19 I figli d'Israele gli dissero: «Noi saliremo per la strada maestra; e se noi e il nostro bestiame berremo della tua acqua, te la pagheremo; lasciami soltanto transitare a piedi e niente piu'». Numeri 20:20 Ma egli rispose: «Non passerai!». E Edom usci contro Israele con molta gente e con mano forte. Numeri 20:21 Cosi Edom rifiuto' di lasciar passare Israele attraverso il suo territorio, per cui Israele si allontano' da lui. Morte di Aaronne Numeri 20:22 Allora i figli d'Israele, tutta l'assemblea, partirono da Kadesh e arrivarono al monte Hor. Numeri 20:23 E l'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne al monte Hor, sui confini del paese di Edom, dicendo: Numeri 20:24 «Aaronne sta per essere riunito al suo popolo, e non entrera' nel paese che ho dato ai figli d'Israele, perche' vi siete ribellati al mio comando alle acque di Meriba. Numeri 20:25 Prendi Aaronne ed Eleazar suo figlio e falli salire sul monte Hor. Numeri 20:26 Spoglia Aaronne delle sue vesti e falle indossare a Eleazar suo figlio; e la' Aaronne sara' riunito al suo popolo e morra'». Numeri 20:27 Cosi Mose' fece come l'Eterno aveva ordinato; ed essi salirono sul monte Hor davanti agli occhi di tutta l'assemblea. Numeri 20:28 Mose' spoglio' Aaronne delle sue vesti e le fece indossare a Eleazar, suo figlio; e Aaronne mori la', sulla cima del monte. Poi Mose' ed Eleazar scesero dal monte. Numeri 20:29 Quando tutta l'assemblea vide che Aaronne era morto, tutta la casa d'Israele pianse Aaronne per trenta giorni. Vittoria di Israele sui Cananei Numeri 21:1 Quando il re cananeo di Arad, che abitava nel Neghev, udi che Israele veniva per la via di Atharim, combatte' contro Israele e fece alcuni prigionieri. Numeri 21:2 Allora Israele fece un voto all'Eterno e disse: «Se tu mi darai nelle mani questo popolo, distruggero' completamente le loro citta'». Numeri 21:3 L'Eterno diede ascolto alla voce d'Israele e gli diede nelle mani i Cananei; ed essi li distrussero completamente con le loro citta', e quel luogo fu chiamato Hormah. I serpenti ardenti e il serpente di bronzo Numeri 21:4 Poi i figli d'Israele partirono dal monte Hor, dirigendosi verso il Mar Rosso, per fare il giro del paese di Edom; e il popolo si scoraggio' a motivo del viaggio. Numeri 21:5 Il popolo quindi parlo' contro Dio e contro Mose', dicendo: «Perche' ci avete fatti uscire dall'Egitto per farci morire in questo deserto? Poiche' qui non c'e' ne' pane ne' acqua e siamo nauseati di questo miserabile cibo». Numeri 21:6 Allora l'Eterno mando' fra il popolo dei serpenti ardenti i quali mordevano la gente, e molti Israeliti morirono. Numeri 21:7 Cosi il popolo venne da Mose' e disse: «Abbiamo peccato, perche' abbiamo parlato contro l'Eterno e contro di te; prega l'Eterno che allontani da noi questi serpenti». E Mose' prego' per il popolo. Numeri 21:8 L'Eterno disse quindi a Mose': «Fa' un serpente ardente e mettilo sopra un'asta; e avverra' che chiunque sara' morso e lo guardera', vivra'». Numeri 21:9 Mose' fece allora un serpente di bronzo e lo mise sopra un'asta; e avveniva che, quando un serpente mordeva qualcuno, se questi guardava il serpente di bronzo, viveva. Numeri 21:10 Poi i figli d'Israele partirono e si accamparono a Oboth. Numeri 21:11 Partiti da Oboth, si accamparono a Ije-Abarim nel deserto che e' di fronte a Moab, dal lato dove sorge il sole. Numeri 21:12 Di la' partirono e si accamparono nella valle di Zered. Numeri 21:13 Poi partirono di la' e si accamparono dall'altro lato dell'Arnon, che scorre nel deserto e proviene dai confini degli Amorei: poiche' l'Arnon fa da confine a Moab, fra Moab e gli Amorei. Numeri 21:14 Per questo e' detto nel Libro delle Guerre dell'Eterno: «Vaheb in Sufah, le valli dell'Arnon Numeri 21:15 e il pendio delle valli che si estende verso le dimore di Ar e si appoggia alla frontiera di Moab». Numeri 21:16 E di la' andarono a Beer, che e' il pozzo di cui l'Eterno aveva detto a Mose': «Raduna il popolo e io gli daro' dell'acqua». Numeri 21:17 Allora Israele canto' questo cantico: «Sgorga, o pozzo! Cantate a lui! Numeri 21:18 Il pozzo la cui acqua i principi hanno cercato e che i nobili del popolo hanno scavato alla parola del legislatore, coi loro bastoni». Poi dal deserto andarono a Mattanah; Numeri 21:19 da Mattanah a Nahaliel; e da Nahaliel a Bamoth, Numeri 21:20 e da Bamoth nella valle che e' nella campagna di Moab, verso l'altura del Pisgah che domina il deserto. Vittoria d'Israele sugli Amorei Numeri 21:21 Israele quindi mando' ambasciatori a Sihon, re degli Amorei, per dirgli: Numeri 21:22 «Lasciami passare per il tuo paese; noi non entreremo nei campi o nelle vigne, non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la via Regia finche' avremo oltrepassato i tuoi confini». Numeri 21:23 Ma Sihon non permise a Israele di passare per il suo territorio; anzi Sihon raduno' tutta la sua gente e usci contro Israele nel deserto; giunse a Jahats e combatte' contro Israele. Numeri 21:24 Israele lo sconfisse passandolo a fil di spada, e conquisto' il suo paese dall'Arnon fino allo Jabbock, fino ai confini dei figli di Ammon, perche' la frontiera dei figli di Ammon era forte. Numeri 21:25 Cosi Israele prese tutte quelle citta' e abito' in tutte le citta' degli Amorei in Heshbon e in tutte le citta' del suo territorio, Numeri 21:26 poiche' Heshbon era la citta' di Sihon, re degli Amorei il quale aveva mosso guerra al precedente re di Moab e gli aveva tolto di mano tutto il suo paese fino all'Arnon. Numeri 21:27 Per questo dicono i poeti: «Venite a Heshbon! La citta' di Sihon sia ricostruita e fortificata! Numeri 21:28 Poiche' un fuoco e' uscito da Heshbon, una fiamma dalla citta' di Sihon; essa ha divorato Ar di Moab, i padroni delle alture dell'Arnon. Numeri 21:29 Guai a te, o Moab! Sei perduto, o popolo di Kemosh! Egli ha reso i suoi figli fuggiaschi, e ha dato le sue figlie come schiave a Sihon, re degli Amorei. Numeri 21:30 Ma noi li abbiamo colpiti con frecce; Heshbon e' distrutta fino a Dibon. Abbiamo devastato tutto fino a Nofah, che e' presso Medeba». Numeri 21:31 Cosi Israele si stabili nel paese degli Amorei. Numeri 21:32 Poi Mose' mando' a esplorare Jaazer, e gli Israeliti presero le citta' del suo territorio e ne scacciarono gli Amorei che vi si trovavano. Vittoria di Israele su Bashan Numeri 21:33 Poi cambiarono direzione e salirono per la strada di Bashan; e Og, re di Bashan, usci contro di loro con tutta la sua gente per dar loro battaglia a Edrei. Numeri 21:34 Ma l'Eterno disse a Mose': «Non aver paura di lui, perche' io lo do nelle tue mani con tutta la sua gente e il suo paese; trattalo come hai trattato Sihon, re degli Amorei che abitava a Heshbon. Numeri 21:35 Cosi gli Israeliti batterono lui, i suoi figli e tutto il suo popolo, finche' non gli rimase piu' alcun superstite, e si impadronirono del suo paese». Balak manda a chiamare Balaam Numeri 22:1 Poi i figli d'Israele partirono e si accamparono nelle pianure di Moab, oltre il Giordano sulla sponda opposta a Gerico. Numeri 22:2 Or Balak, figlio di Tsippor, vide tutto quello che Israele aveva fatto agli Amorei; Numeri 22:3 e Moab ebbe una gran paura di questo popolo che era cosi numeroso; Moab fu preso da grande spavento a motivo dei figli d'Israele. Numeri 22:4 Cosi Moab disse agli anziani di Madian: «Ora questa moltitudine divorera' tutto cio' che e' intorno a noi, come il bue divora l'erba dei campi». Balak, figlio di Tsippor era in quel tempo re di Moab. Numeri 22:5 Egli mando' ambasciatori a Balaam figlio di Beor, a Pethor che e' vicino al Fiume, nel paese dei figli del suo popolo, per chiamarlo e dirgli: «Ecco, un popolo e' uscito dall'Egitto; esso ricopre la faccia della terra e si e' stabilito di fronte a me. Numeri 22:6 Orsu' vieni, ti prego, e maledici per me questo popolo perche' e' troppo potente per me; forse riusciro' a sconfiggerlo e potro' scacciarlo dal paese; Poiche' so che chi tu benedici e' benedetto e chi tu maledici e' maledetto». Numeri 22:7 Allora gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono con nelle loro mani la ricompensa dell'indovino; e arrivati da Balaam, gli riferirono le parole di Balak. Numeri 22:8 Or Balaam disse loro: «Passate la notte qui e vi riferiro' la risposta che l'Eterno mi dara'». Cosi i principi di Moab rimasero con Balaam. Numeri 22:9 Allora Dio venne da Balaam e gli disse: «Chi sono questi uomini che stanno con te?». Numeri 22:10 E Balaam rispose a DIO: «Balak figlio di Tsippor, re di Moab, mi ha mandato a dire: Numeri 22:11 "Ecco, il popolo che e' uscito dall'Egitto ricopre la faccia della terra; or vieni e maledicilo per me; forse riusciro' a batterlo e potro' scacciarlo"». Numeri 22:12 E Dio disse a Balaam: «Tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo, perche' esso e' benedetto». Numeri 22:13 Cosi Balaam si levo' la mattina e disse ai principi di Balak: «Ritornate al vostro paese, perche' l'Eterno mi ha rifiutato il permesso di venire con voi». Numeri 22:14 I principi di Moab quindi si levarono, tornarono da Balak e dissero: «Balaam ha rifiutato di venire con noi». Numeri 22:15 Allora Balak mando' di nuovo dei principi, in maggior numero e piu' ragguardevoli di quelli di prima. Numeri 22:16 Essi vennero da Balaam e gli dissero: «Cosi dice Balak figlio di Tsippor: "Deh, nulla ti trattenga dal venire da me, Numeri 22:17 perche' io ti ricolmero' di onori e faro' tutto cio' che mi dirai; vieni dunque, ti prego, e maledici questo popolo per me"». Numeri 22:18 Ma Balaam rispose e disse ai servi di Balak: «Anche se Balak mi desse la sua casa piena di argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine dell'Eterno, il mio DIO, per fare cosa piccola o grande. Numeri 22:19 Ora percio', vi prego, rimanete qui anche voi questa notte, affinche' sappia che altro l'Eterno mi dira'». Numeri 22:20 E DIO venne di notte a Balaam e gli disse: «Se questi uomini sono venuti a chiamarti, alzati e va' con loro; ma farai solo cio' che io ti diro'». Numeri 22:21 Cosi Balaam si levo' la mattina, sello' la sua asina e se ne ando' con i principi di Moab. Numeri 22:22 Ma l'ira di DIO si accese perche' egli era andato; e l'Angelo dell'Eterno si pose sulla strada come nemico contro di lui. Or egli cavalcava la sua asina e aveva con se' due servi. Numeri 22:23 L'asina vide l'Angelo dell'Eterno che stava sulla strada con la sua spada sguainata in mano, usci dalla strada ed entro' nei campi. Balaam allora percosse l'asina per farla ritornare sulla strada. Numeri 22:24 Ma l'Angelo dell'Eterno si fermo' in uno stretto sentiero tra le vigne, che aveva un muro da una parte e un muro dall'altra. Numeri 22:25 Quando l'asina vide l'Angelo dell'Eterno, si strinse contro il muro e schiaccio' il piede di Balaam contro il muro; cosi Balaam la percosse di nuovo. Numeri 22:26 Allora l'Angelo dell'Eterno ando' oltre e si fermo' in un luogo stretto dove non c'era modo di muoversi ne' a destra ne' a sinistra. Numeri 22:27 L'asina vide l'Angelo dell'Eterno e si accovaccio' sotto Balaam; l'ira di Balaam si accese ed egli percosse l'asina col suo bastone. Numeri 22:28 Allora l'Eterno aperse la bocca dell'asina che disse a Balaam: «Che ti ho fatto per percuotermi in questo modo ben tre volte?». Numeri 22:29 E Balaam rispose all'asina: «Perche' ti sei burlata di me; se avessi una spada in mano, ora ti ammazzerei». Numeri 22:30 L'asina disse a Balaam: «Non sono forse la tua asina sulla quale hai sempre cavalcato fino a quest'oggi? Sono forse abituata a comportarmi cosi con te?». Ed egli rispose: «No». Numeri 22:31 Allora l'Eterno aperse gli occhi a Balaam, ed egli vide l'Angelo dell'Eterno che stava sulla strada con la sua spada sguainata in mano. E Balaam si inchino' e si prostro' con la faccia a terra. Numeri 22:32 L'Angelo dell'Eterno gli disse: «Perche' hai percosso la tua asina ben tre volte? Ecco, io sono uscito come tuo nemico perche' la via che batti e' contraria al mio volere; Numeri 22:33 l'asina mi ha visto e mi ha schivato ben tre volte; se non mi avesse schivato, io ti avrei certamente ucciso lasciando in vita lei». Numeri 22:34 Allora Balaam disse all'Angelo dell'Eterno: «Io ho peccato, perche' non sapevo che tu stavi sulla strada contro di me; ora percio', se cio' che sto facendo ti dispiace, tornero' indietro». Numeri 22:35 Ma l'Angelo dell'Eterno disse a Balaam: «Va pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti diro'». Cosi Balaam ando' con i principi di Balak. Numeri 22:36 Quando Balak udi che Balaam arrivava, ando' ad incontrarlo alla citta' di Moab che e' sul confine segnato dall'Arnon, al margine estremo del suo territorio. Numeri 22:37 Cosi Balak disse a Balaam: «Non ti avevo forse mandato a chiamare con urgenza? Perche' non sei venuto da me? Non sono forse in grado di onorarti?». Numeri 22:38 Balaam rispose a Balak: «Ecco, sono venuto da te; ma ora posso dire qualcosa? La parola che DIO mi mettera' in bocca, quella diro'». Numeri 22:39 Balaam ando' con Balak, e giunsero a Kirjath-Hutsoth. Numeri 22:40 Balak quindi sacrifico' buoi e pecore e ne mando' alcuni a Balaam e ai principi che erano con lui. Numeri 22:41 Al mattino Balak prese Balaam e lo fece salire a Bamoth Baal, e di la' egli vide la parte estrema del popolo. Il primo oracolo di Balaam su Israele Numeri 23:1 Poi Balaam disse a Balak: «Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette torelli e sette montoni». Numeri 23:2 Balak fece come Balaam aveva detto, quindi Balak e Balaam offrirono un torello e un montone su ciascun altare. Numeri 23:3 Balaam disse poi a Balak: «Rimani presso il tuo olocausto e io andro': forse l'Eterno verra' ad incontrarmi; e quel che mi mostrera' io te lo riferiro'». Cosi egli ando' su un'altura brulla. Numeri 23:4 E DIO venne incontro a Balaam, e Balaam gli disse: «Io ho preparato sette altari, e ho offerto un torello e un montone su ciascun altare». Numeri 23:5 Allora l'Eterno mise un messaggio in bocca a Balaam e gli disse: «Torna da Balak e parla cosi». Numeri 23:6 Ritorno' da lui, ed ecco che egli stava presso l'olocausto, lui e tutti i principi di Moab. Numeri 23:7 Allora Balaam pronuncio' il suo oracolo e disse: «Balak, il re di Moab, mi ha fatto venire da Aram, dai monti d'Oriente: "Vieni, maledici per me Giacobbe, vieni, accusa Israele!". Numeri 23:8 Come posso maledire colui che Dio non ha maledetto? Come posso accusare colui che l'Eterno non ha accusato? Numeri 23:9 Io lo vedo dalla cima delle rupi e lo contemplo dalle alture; ecco, e' un popolo che dimora solo e non e' annoverato fra le nazioni. Numeri 23:10 Chi puo' calcolare la polvere di Giacobbe o contare il quarto d'Israele? Possa io morire della morte dei giusti e possa la mia fine essere come la loro!». Numeri 23:11 Allora Balak disse a Balaam: «Che mi hai fatto? Ti ho preso per maledire i miei nemici, invece tu li hai grandemente benedetti». Numeri 23:12 Ma egli rispose e disse: «Non devo io farmi premura di dire cio' che l'Eterno mi mette in bocca?». Il secondo oracolo di Balaam Numeri 23:13 Poi Balak gli disse: «Deh, vieni con me in un altro luogo, da dove tu lo possa vedere, anche se ne vedrai solo l'estremita' e non lo potrai vedere tutto quanto, e di la' lo maledirai per me». Numeri 23:14 Cosi lo condusse al campo di Tsofim, sulla cima del Pisgah; costrui sette altari e offri un torello e un montone su ciascun altare. Numeri 23:15 Balaam quindi disse a Balak: «Rimani qui presso il tuo olocausto e io andro' a incontrare l'Eterno lassu'». Numeri 23:16 E l'Eterno si fece incontro a Balaam, gli mise un messaggio in bocca e gli disse: «Torna da Balak e parla cosi». Numeri 23:17 Cosi ritorno' da lui, ed ecco che egli stava presso il suo olocausto con i principi di Moab. Balak gli disse: «Che cosa ha detto l'Eterno?». Numeri 23:18 Allora Balaam pronuncio' il suo oracolo e disse: «Levati, Balak, e ascolta! Porgimi orecchio, figlio di Tsippor! Numeri 23:19 Dio non e' un uomo, perche' possa mentire, ne' un figlio d'uomo, perche' possa pentirsi. Quando ha detto una cosa, non la fara'? O quando ha dichiarato una cosa, non la compira'? Numeri 23:20 Ecco, ho ricevuto l'ordine di benedire; si, egli ha benedetto e io non revochero' la benedizione. Numeri 23:21 Egli non ha scorto iniquita' in Giacobbe e non ha visto perversita' in Israele. L'Eterno, il suo DIO, e' con lui, e il grido di un re e' tra di loro. Numeri 23:22 Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto, e' per lui come le corna poderose del bufalo. Numeri 23:23 Non c'e' sortilegio contro Giacobbe, non c'e' divinazione contro Israele. Ora bisogna dire di Giacobbe e d'Israele che cosa Dio ha compiuto. Numeri 23:24 Ecco, un popolo si levera' come una leonessa e si rizzera' come un leone; e non si accovaccera' prima di aver divorato la preda e di aver bevuto il sangue di quelli che ha ucciso». Numeri 23:25 Allora Balak disse a Balaam: «Non maledirlo affatto, ma neppure benedicilo». Numeri 23:26 Ma Balaam rispose e disse a Balak: «Non ti ho forse detto che io avrei fatto tutto cio' che l'Eterno avrebbe detto?». Numeri 23:27 Balak disse quindi a Balaam: «Deh, vieni, io ti condurro' in un altro luogo; forse piacera' a DIO che di la' tu lo maledica per me». Numeri 23:28 Cosi Balak condusse Balaam in cima al Peor che sovrasta il deserto. Numeri 23:29 E Balaam disse a Balak: «Costruiscimi qui sette altari e preparami qui sette torelli e sette montoni». Numeri 23:30 E Balak fece come Balaam aveva detto, e offri un torello e un montone su ciascun altare. Il terzo oracolo di Balaam Numeri 24:1 Quando Balaam si avvide che agli occhi dell'Eterno era buono benedire Israele, non ricorse come le altre volte all'uso di sortilegi, ma volto' la faccia verso il deserto. Numeri 24:2 E, alzati gli occhi, Balaam vide Israele accampato tribu' per tribu', e lo Spirito di DIO venne su di lui. Numeri 24:3 Allora pronuncio' il suo oracolo e disse: «Cosi dice Balaam, figlio di Beor, cosi dice l'uomo i cui occhi sono stati aperti, Numeri 24:4 cosi dice colui che ode le parole di Dio, colui che mira la visione dell'Onnipotente, colui che cade, ma ha gli occhi aperti: Numeri 24:5 "Come sono belle le tue tende, o Giacobbe, le tue dimore, o Israele! Numeri 24:6 Esse si estendono come valli, come giardini lungo un fiume, come aloe che l'Eterno ha piantati, come cedri vicini alle acque. Numeri 24:7 Versera' acqua dalle sue secchie, la sua progenie abitera' presso molte acque, il suo re si ergera' piu' in alto di Agag e il suo regno sara' esaltato. Numeri 24:8 Dio, che lo ha fatto uscire dall'Egitto, e' per lui come le corna poderose del bufalo. Egli divorera' nazioni che gli sono nemiche, frantumera' le loro ossa e le trafiggera' con le sue frecce. Numeri 24:9 Egli si china, si accovaccia come un leone; e come una leonessa: chi osera' farlo alzare? Sia benedetto chi ti benedice e sia maledetto chi ti maledice!"» Numeri 24:10 Allora l'ira di Balak si accese contro Balaam; cosi egli batte' le mani e Balak disse a Balaam: «Io ti ho chiamato per maledire i miei nemici, ed ecco tu li hai benedetti per ben tre volte. Numeri 24:11 Or dunque fuggi a casa tua! Avevo detto che ti avrei colmato di onori; ma ecco, l'Eterno ti ha impedito di riceverli». Numeri 24:12 Cosi Balaam rispose a Balak: «Non avevo forse parlato agli ambasciatori che mi avevi mandato, dicendo: Numeri 24:13 "Anche se Balak mi dovesse dare la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine dell'Eterno per fare sia bene che male di mia propria iniziativa, ma dovro' dire cio' che l'Eterno dira'"? Numeri 24:14 Ed ecco, ora ritornero' al mio popolo; vieni, io ti annunziero' cio' che questo popolo fara' al tuo popolo negli ultimi giorni». Il quarto oracolo di Balaam Numeri 24:15 Allora pronuncio' il suo oracolo e disse: «Cosi dice Balaam figlio di Beor, cosi dice l'uomo i cui occhi sono stati aperti, Numeri 24:16 cosi dice colui che ode le parole di Dio, che conosce la scienza dell'Altissimo che mira la visione dell'Onnipotente, colui che cade, ma ha gli occhi aperti: Numeri 24:17 Lo vedo, ma non ora; lo contemplo, ma non vicino: una stella sorgera' da Giacobbe e uno scettro si alzera' da Israele, che schiaccera' Moab da un capo all'altro e abbattera' tutti i figli di Sceth. Numeri 24:18 Edom diventera' sua proprieta' e anche Seir, suo nemico, diventera' sua proprieta': Israele fara' prodezze. Numeri 24:19 Da Giacobbe verra' un dominatore che sterminera' i superstiti delle citta'». Oracoli di Balaam su altri popoli Numeri 24:20 Poi guardo' su Amalek e pronuncio' il suo oracolo, dicendo: «Amalek era la prima delle nazioni, ma la sua fine culminera' in rovina». Numeri 24:21 Guardo' anche sui Kenei e pronuncio' il suo oracolo, dicendo: «La tua dimora e' solida e il tuo nido e' posto nella roccia; Numeri 24:22 nondimeno il Keneo dovra' essere devastato, finche' l'Assiro ti portera' in cattivita'». Numeri 24:23 Poi pronuncio' di nuovo il suo oracolo e disse: «Ahime'! Chi sussistera' quando Dio compira' questo? Numeri 24:24 Ma delle navi verranno da Kittim; esse umilieranno Assur e umilieranno Eber, ed egli pure finira' per essere distrutto». Numeri 24:25 Poi Balaam si levo', parti e fece ritorno a casa sua, e anche Balak se ne ando' per la sua strada. Fornicazione d'Israele con le figlie di Moab Numeri 25:1 Mentre Israele si trovava a Scittim, il popolo comincio' a darsi alla fornicazione con le figlie di Moab. Numeri 25:2 Esse invitarono il popolo ai sacrifici dei loro de'i, e il popolo mangio' e si prostro' davanti ai loro de'i. Numeri 25:3 Cosi Israele si uni a Baal-Peor, e l'ira dell'Eterno si accese contro Israele. Numeri 25:4 L'Eterno quindi disse a Mose': «Prendi tutti i capi del popolo e falli uccidere ed impiccare davanti all'Eterno all'aperto, in pieno sole, affinche' l'ardente ira dell'Eterno si allontani da Israele». Numeri 25:5 Cosi Mose' disse ai giudici d'Israele: «Ciascuno di voi uccida dei suoi uomini coloro che si sono uniti a Baal-Peor». Finehas arresta la calamita' Numeri 25:6 Ed ecco uno dei figli d'Israele venne e presento' ai suoi fratelli una donna madianita, sotto gli occhi di Mose' e di tutta l'assemblea dei figli d'Israele, mentre essi stavano piangendo all'ingresso della tenda di convegno. Numeri 25:7 Al vedere questo, Finehas figlio di Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne si alzo' in mezzo all'assemblea e prese in mano una lancia, Numeri 25:8 segui quindi l'uomo d'Israele nella sua alcova e li trafisse ambedue, l'uomo d'Israele e la donna, nel basso ventre. Cosi la calamita' tra i figli d'Israele fu arrestata. Numeri 25:9 Di quella calamita' morirono ventiquattromila persone. Numeri 25:10 Allora l'Eterno parlo' a Mose' dicendo: Numeri 25:11 «Finehas figlio di Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne, ha rimosso la mia ira dai figli d'Israele, perch'egli e' stato animato della stessa mia gelosia in mezzo a loro; cosi nella mia gelosia non ho sterminato i figli d'Israele. Numeri 25:12 Percio' digli: "Ecco, io stabilisco con lui un'alleanza di pace, Numeri 25:13 che sara' per lui e per la sua progenie dopo di lui l'alleanza di un sacerdozio perpetuo, perche' ha avuto zelo per il suo DIO e ha fatto l'espiazione per i figli d'Israele"». Numeri 25:14 Or l'uomo d'Israele, che fu ucciso con la donna madianita, si chiamava Zimri, figlio di Salu, capo di una casa patriarcale dei Simeoniti. Numeri 25:15 E la donna che fu uccisa, la Madianita, si chiamava Cozbi, figlia di Tsur, capo della gente di una casa patriarcale in Madian. Numeri 25:16 Poi l'Eterno parlo' a Mose' dicendo: Numeri 25:17 «Molestate i Madianiti e attaccateli, Numeri 25:18 perche' essi vi hanno molestato con i loro artifici mediante i quali vi hanno sedotti nel caso di Peor e nel caso di Cozbi, figlia di un principe di Madian, loro sorella, che fu uccisa il giorno della calamita' per il caso di Peor». Il secondo censimento Numeri 26:1 Or dopo la calamita', avvenne che l'Eterno parlo' a Mose' e ad Eleazar, figlio del sacerdote Aaronne, dicendo: Numeri 26:2 «Fate il censimento di tutta l'assemblea dei figli d'Israele, dall'eta' di vent'anni in su, in base alle case dei loro padri, di tutti coloro che in Israele possono andare in guerra». Numeri 26:3 Cosi Mose' e il sacerdote Eleazar parlarono loro nelle pianure di Moab presso il Giordano sulla sponda opposta a Gerico, dicendo: Numeri 26:4 «Si faccia il censimento della gente dall'eta' di venti anni in su, come l'Eterno ha ordinato a Mose' e ai figli d'Israele, quando uscirono dal paese d'Egitto». Numeri 26:5 Ruben era il primogenito d'Israele. I figli di Ruben furono: Hanok da cui discende la famiglia degli Hanokiti; Pallu, da cui discende la famiglia dei Palluiti; Numeri 26:6 Hetsron, da cui discende la famiglia degli Hetsroniti; Karmi da cui discende la famiglia dei Karmiti. Numeri 26:7 Queste sono le famiglie dei Rubeniti: quelli tra loro recensiti furono quarantatremilasettecentotrenta. Numeri 26:8 Il figlio di Pallu fu Eliab. Numeri 26:9 I figli di Eliab furono: Nemuel, Dathan ed Abiram. Questi sono quel Dathan e quell'Abiram, membri del consiglio, che si ribellarono contro Mose' e contro Aaronne con la gente di Kore, quando si ribellarono contro l'Eterno; Numeri 26:10 e la terra aperse la sua bocca e li inghiotti insieme a Kore quando quella gente peri, e il fuoco divoro' duecentocinquanta uomini, che servirono come segno di monito. Numeri 26:11 Ma i figli di Kore non perirono. Numeri 26:12 I figli di Simeone secondo le loro famiglie furono: da Nemuel, la famiglia dei Nemueliti; da Jamin, la famiglia dei Jaminiti; da Jakin, la famiglia dei Jakiniti; Numeri 26:13 da Zerah la famiglia degli Zerahiti; da Saul, la famiglia dei Sauliti. Numeri 26:14 Queste sono le famiglie dei Simeoniti: ventiduemiladuecento. Numeri 26:15 I figli di Gad secondo le loro famiglie furono: da Tsefon, la famiglia degli Tsefoniti; da Hagghi, la famiglia degli Hagghiti; da Shuni, la famiglia degli Shuniti; Numeri 26:16 da Ozni, la famiglia degli Ozniti; da Eri, la famiglia degli Eriti; Numeri 26:17 da Arod, la famiglia degli Aroditi; da Areli, la famiglia degli Areliti. Numeri 26:18 Queste sono le famiglie dei figli di Gad, in base a quelli tra loro recensiti: quarantamilacinquecento. Numeri 26:19 I figli di Giuda furono: Er e Onan; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan. Numeri 26:20 I figli di Giuda secondo le loro famiglie furono: da Scelah, la famiglia degli Scelaniti; da Perets, la famiglia dei Peretsiti; da Zerah, la famiglia degli Zerahiti. Numeri 26:21 I figli di Perets furono: da Hetsron, la famiglia degli Hetsroniti; da Hamul la famiglia degli Hamuliti. Numeri 26:22 Queste sono le famiglie di Giuda in base a quelli tra loro recensiti: settantaseimilacinquecento. Numeri 26:23 I figli di Issacar secondo le loro famiglie furono: da Tola la famiglia dei Tolaiti; da Puvah, la famiglia dei Puviti; Numeri 26:24 da Jashub, la famiglia degli Jashubiti; da Scimron, la famiglia degli Scimroniti. Numeri 26:25 Queste sono le famiglie di Issacar in base a quelli tra loro recensiti: sessantaquattromilatrecento. Numeri 26:26 I figli di Zabulon secondo le loro famiglie furono: da Sered, la famiglia dei Sarditi; da Elon, la famiglia degli Eloniti; da Jahleel, la famiglia degli Jahleeliti. Numeri 26:27 Queste sono le famiglie degli Zabuloniti in base a quelli tra loro recensiti: sessantamilacinquecento. Numeri 26:28 I figli di Giuseppe secondo le loro famiglie furono: Manasse ed Efraim. Numeri 26:29 I figli di Manasse furono: da Makir, la famiglia dei Makiriti. Makir genero' Galaad; da Galaad, la famiglia dei Galaaditi. Numeri 26:30 Questi sono i figli di Galaad: da Jezer, la, famiglia degli Jezeriti; da Helek la famiglia degli Helekiti; Numeri 26:31 da Asriel, la famiglia degli Asrieliti; da Scekem, la famiglia degli Scekemiti; Numeri 26:32 da Scemida, la famiglia dei Scemidaiti; da Hefer la famiglia degli Heferiti. Numeri 26:33 Or Tselofehad, figlio di Hefer, non ebbe maschi ma soltanto delle figlie; e i nomi delle figlie di Tselofehad furono: Mahlah, Noah, Hoglah, Milkah e Thirtsah. Numeri 26:34 Queste sono le famiglie di Manasse; quelli tra loro recensiti furono cinquantaduemilasettecento. Numeri 26:35 Questi sono i figli di Efraim secondo le loro famiglie; da Shuthelah, la famiglia dei Shuthelahiti; da Beker, la famiglia dei Bekeriti; da Tahan, la famiglia dei Tahaniti. Numeri 26:36 Questi sono i figli di Shuthelah: da Eran, la famiglia degli Eraniti. Numeri 26:37 Queste sono le famiglie dei figli di Efraim in base a quelli tra loro recensiti: trentaduemilacinquecento. Questi sono i figli di Giuseppe secondo le loro famiglie. Numeri 26:38 I figli di Beniamino secondo le loro famiglie furono: da Bela, la famiglia dei Belaiti; da Ashbel la famiglia degli Ashbeliti; da Ahiram la famiglia degli Ahiramiti; Numeri 26:39 da Shufam, la famiglia degli Shufamiti; da Hufam, la famiglia degli Hufamiti. Numeri 26:40 I figli di Bela, furono: Ard e Naaman; da Ard, la famiglia degli Arditi; da Naaman, la famiglia dei Naamiti. Numeri 26:41 Questi sono i figli di Beniamino secondo le loro famiglie. Quelli tra loro recensiti furono quarantacinquemilaseicento. Numeri 26:42 Questi sono i figli di Dan secondo le loro famiglie: da Shuham, la famiglia degli Shuhamiti. Questi sono i figli di Dan secondo le loro famiglie. Numeri 26:43 Il totale delle famiglie degli Shuhamiti in base a quelli tra loro recensiti fu: sessantaquattromilaquattrocento. Numeri 26:44 I figli di Ascer secondo le loro famiglie furono: da Jimna, la famiglia degli Jimniti; da Jishvi, la famiglia degli Jishviti; da Beriah, la famiglia dei Beriaiti. Numeri 26:45 Dai figli di Beriah: da Heber, la famiglia degli Heberiti; da Malkiel, la famiglia dei Malkieliti. Numeri 26:46 Il nome della figlia di Ascer era Serah. Numeri 26:47 Queste sono le famiglie dei figli di Ascer in base a quelli tra loro recensiti: cinquantatremilaquattrocento. Numeri 26:48 I figli di Neftali secondo le loro famiglie furono: da Jahtseel, la famiglia dei Jahtseeliti; da Guni, la famiglia dei Guniti; Numeri 26:49 da Jetser, la famiglia degli Jetseriti; da Scillem, la famiglia degli Scillemiti. Numeri 26:50 Queste sono le famiglie di Neftali secondo le loro famiglie. Quelli tra loro recensiti furono quarantacinquemilaquattrocento. Numeri 26:51 Questi furono quelli recensiti tra i figli d'Israele: seicentounomilasettecentotrenta. Il criterio di ripartizione della terra Numeri 26:52 Allora l'Eterno parlo' a Mose' dicendo: Numeri 26:53 «Il paese sara' diviso tra di loro come eredita', secondo il numero delle persone. Numeri 26:54 A quelli che sono in maggior numero darai in eredita' una porzione maggiore; a quelli che sono in minor numero darai una porzione minore; si dara' a ciascuno la sua porzione in base a quelli tra loro recensiti. Numeri 26:55 Ma la ripartizione del paese sara' fatta a sorte; essi riceveranno la loro eredita' in base ai nomi delle loro tribu' paterne. Numeri 26:56 La ripartizione della eredita' sara' fatta a sorte fra tutte le tribu', grandi e piccole». I Leviti non ricevono alcuna eredita' Numeri 26:57 E questi furono quelli recensiti dei Leviti, secondo le loro famiglie: da Gershon, la famiglia dei Ghershoniti; da Kohath, la famiglia dei Kohathiti; da Merari, la famiglia dei Merariti. Numeri 26:58 Queste sono le famiglie di Levi: la famiglia dei Libniti, la famiglia degli Hebroniti, la famiglia dei Mahliti, la famiglia dei Musciti, la famiglia dei Korahiti. E Kohath genero' Amram. Numeri 26:59 Il nome della moglie di Amram era Jokebed, figlia di Levi che nacque a Levi in Egitto; ad Amram essa partori Aaronne, Mose' e Miriam loro sorella. Numeri 26:60 Ad Aaronne nacquero Nadab e Abihu, Eleazar e Ithamar. Numeri 26:61 Or Nadab e Abihu morirono quando presentarono all'Eterno fuoco illecito. Numeri 26:62 Quelli tra loro recensiti furono ventitremila: tutti maschi dall'eta' di un mese in su. Essi non furono recensiti con gli altri figli d'Israele, perche' non fu loro data alcuna eredita' tra i figli d'Israele. La vecchia generazione non riceve alcuna eredita' Numeri 26:63 Questi sono quelli recensiti da Mose' e dal sacerdote Eleazar, che recensirono i figli d'Israele nelle pianure di Moab presso il Giordano sulla sponda opposta a Gerico. Numeri 26:64 Fra questi non vi era alcuno di quelli recensiti da Mose' e dal sacerdote Aaronne, quando essi recensirono i figli d'Israele nel deserto di Sinai. Numeri 26:65 Poiche' l'Eterno aveva detto di loro: «Essi moriranno, moriranno nel deserto!». E di loro non rimase neppure uno, ad eccezione di Caleb, figlio di Jefunneh, e di Giosue' figlio di Nun. La legge sull'eredita' Numeri 27:1 Poi si avvicinarono le figlie di Tselofehad, figlio di Hefer, figlio di Galaad, figlio di Makir, figlio di Manasse, delle famiglie di Manasse, figlio di Giuseppe; e questi sono i nomi delle figlie: Mahlah, Noah, Hoglah, Milkah e Thirtsah, Numeri 27:2 e si presentarono davanti a Mose', davanti al sacerdote Eleazar, davanti ai principi e a tutta l'assemblea all'ingresso della tenda di convegno e dissero: Numeri 27:3 «Nostro padre mori nel deserto, ma non fu nel gruppo di coloro che si radunarono contro l'Eterno nel gruppo di Kore, ma mori a motivo del suo peccato senza avere figli. Numeri 27:4 Perche' dovrebbe il nome di nostro padre scomparire dal mezzo della sua famiglia per non aver avuto figli? Dacci una proprieta' in mezzo ai fratelli di nostro padre». Numeri 27:5 Allora Mose' porto' la loro causa davanti all'Eterno. Numeri 27:6 E l'Eterno parlo' a Mose' dicendo: Numeri 27:7 «Le figlie di Tselofehad dicono bene. Si, tu darai loro in eredita' una proprieta' tra i fratelli di loro padre e farai passare ad esse l'eredita' di loro padre. Numeri 27:8 parlerai pure ai figli d'Israele e dirai: "Quando uno muore senza lasciare alcun figlio, farete passare la sua eredita' a sua figlia. Numeri 27:9 Se non ha alcuna figlia, darete la sua eredita' ai suoi fratelli. Numeri 27:10 Se non ha fratelli, darete la sua eredita' ai fratelli di suo padre. Numeri 27:11 Se poi suo padre non ha alcun fratello, darete la sua eredita' al parente piu' stretto nella sua famiglia; ed egli la possedera'". Questo sara' per i figli d'Israele una forma di diritto, come l'Eterno ha ordinato a Mose'». Giosue' designato a succedere a Mose' Numeri 27:12 Poi l'Eterno disse a Mose': «Sali su questo monte Abarim e contempla il paese che io do ai figli d'Israele. Numeri 27:13 Dopo averlo visto, anche tu sarai riunito al tuo popolo, come fu riunito Aaronne tuo fratello, Numeri 27:14 perche' vi ribellaste al mio comando nel deserto di Tsin quando l'assemblea contese, e non mi santificaste alle acque davanti ai loro occhi». (Queste sono le acque di Meriba a Kadesh, nel deserto di Sin). Numeri 27:15 Mose' quindi parlo' all'Eterno, dicendo: Numeri 27:16 «L'Eterno, il DIO degli spiriti di ogni carne, costituisca su questa assemblea un uomo Numeri 27:17 che esca davanti a loro ed entri davanti a loro, e li faccia uscire e li faccia entrare, affinche' l'assemblea dell'Eterno non sia come un gregge senza pastore». Numeri 27:18 Allora l'Eterno disse a Mose': «Prendi Giosue', figlio di Nun, uomo in cui e' lo Spirito, e posa la tua mano su di lui; Numeri 27:19 poi lo farai comparire davanti al sacerdote Eleazar e davanti a tutta l'assemblea e gli darai gli ordini in loro presenza, Numeri 27:20 e lo farai partecipe della tua autorita', affinche' tutta l'assemblea dei figli d'Israele gli obbedisca. Numeri 27:21 Egli si presentera' davanti al sacerdote Eleazar, che consultera' per lui il giudizio dell'Urim davanti all'Eterno; al suo ordine usciranno e al suo ordine entreranno, lui e tutti i figli d'Israele con lui, tutta l'assemblea». Numeri 27:22 Cosi Mose' fece come l'Eterno gli aveva ordinato; prese Giosue' e lo fece comparire davanti al sacerdote Eleazar e davanti a tutta l'assemblea; Numeri 27:23 poi poso' le sue mani su di lui e gli diede gli ordini, come l'Eterno aveva comandato per mezzo di Mose'. Sacrifici quotidiani Numeri 28:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 28:2 «Da' quest'ordine ai figli d'Israele e di loro: Avrete cura di presentarmi al tempo stabilito la mia offerta, il cibo dei miei sacrifici fatti col fuoco, come odore soave a me. Numeri 28:3 E dirai loro: Questo e' il sacrificio fatto col fuoco, che offrirete all'Eterno: due agnelli al giorno di un anno senza difetti, come olocausto perpetuo. Numeri 28:4 Un agnello lo offrirai al mattino, mentre l'altro agnello lo offrirai sull'imbrunire; Numeri 28:5 e, come oblazione di cibo, un decimo d'efa di fior di farina, mescolata con un quarto di hin di olio vergine. Numeri 28:6 e' un olocausto perpetuo, stabilito sul monte Sinai, un sacrificio fatto col fuoco, di odore soave all'Eterno. Numeri 28:7 La sua libazione sara' di un quarto di hin per ciascun agnello; verserai la libazione di bevanda inebriante all'Eterno nel luogo santo. Numeri 28:8 L'altro agnello l'offrirai sull'imbrunire; l'offrirai come l'oblazione di cibo del mattino e la sua libazione; e' un sacrificio fatto col fuoco, di odore soave all'Eterno. Sacrifici del sabato Numeri 28:9 Nel giorno di sabato offrirete due agnelli di un anno, senza difetto e, come oblazione di cibo, due decimi di fior di farina mescolata con olio con la sua libazione. Numeri 28:10 e' l'olocausto del sabato, per ogni sabato, oltre l'olocausto perpetuo e la sua libazione. Sacrifici all'inizio del mese Numeri 28:11 Al principio dei vostri mesi offrirete come olocausto all'Eterno due torelli, un montone, sette agnelli dell'anno senza difetti Numeri 28:12 e tre decimi di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo per ciascun torello, due decimi di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo per il montone, Numeri 28:13 e un decimo di fior di farina mescolata con olio, come oblazione di cibo per ogni agnello. e' un olocausto di odore soave, un sacrificio fatto col fuoco all'Eterno. Numeri 28:14 Le libazioni saranno di un mezzo hin di vino per torello, di un terzo di hin per montone e di un quarto di hin per agnello. Questo e' l'olocausto di ogni mese, per tutti i mesi dell'anno. Numeri 28:15 E si offrira' all'Eterno un capretto come sacrificio per il peccato, oltre l'olocausto perpetuo e la sua libazione. La Pasqua Numeri 28:16 Nel quattordicesimo giorno del primo mese sara' la Pasqua in onore dell'Eterno. Numeri 28:17 E il quindicesimo giorno di quel mese sara' festa. Per sette giorni si mangera' pane senza lievito. Numeri 28:18 Il primo giorno vi sara' una santa convocazione; non farete alcun lavoro servile, Numeri 28:19 ma offrirete come sacrificio fatto col fuoco, un olocausto all'Eterno: due torelli, un montone e sette agnelli di un anno, i quali devono essere senza difetto, Numeri 28:20 con la loro oblazione di cibo di fior di farina mescolata con olio; ne offrirete tre decimi per torello e due decimi per montone; Numeri 28:21 ne offrirai un decimo per ciascuno dei sette agnelli, Numeri 28:22 e offrirai un capro come sacrificio per il peccato, per fare l'espiazione per voi. Numeri 28:23 Offrirete questi sacrifici oltre l'olocausto del mattino, che e' un olocausto perpetuo. Numeri 28:24 Cosi offrirete ogni giorno, per sette giorni, il cibo del sacrificio fatto col fuoco, di odore soave all'Eterno. Lo si offrira' oltre l'olocausto perpetuo con la sua libazione". Numeri 28:25 Nel settimo giorno avrete una santa convocazione; non farete alcun lavoro servile. La Pentcoste Numeri 28:26 Il giorno delle primizie, quando presenterete all'Eterno una nuova oblazione di cibo, alla vostra festa delle settimane, avrete una santa convocazione; non farete alcun lavoro servile. Numeri 28:27 Allora offrirete, come olocausti di odore soave all'Eterno, due torelli, un montone e sette agnelli di un anno, Numeri 28:28 con la loro oblazione di cibo di fior di farina mescolata con olio; tre decimi per ciascun torello, due decimi per il montone, Numeri 28:29 e un decimo per ciascuno dei sette agnelli; Numeri 28:30 offrirete anche un capretto per fare l'espiazione per voi. Numeri 28:31 Offrirete questi sacrifici, oltre l'olocausto perpetuo con la loro oblazione di cibo e le loro libazioni. Devono essere animali senza difetto. La festa delle Trombe Numeri 29:1 Nel settimo mese, nel primo giorno del mese avrete una santa convocazione; non farete alcun lavoro servile; sara' per voi il giorno del suono delle trombe. Numeri 29:2 Offrirete come olocausto di odore soave all'Eterno, un torello, un montone e sette agnelli di un anno senza difetto, Numeri 29:3 con la loro oblazione di cibo di fior di farina, mescolata con olio: tre decimi per il torello, due decimi per il montone, Numeri 29:4 e un decimo per ciascuno dei sette agnelli; Numeri 29:5 e un capretto, come sacrificio per il peccato, per fare l'espiazione per voi, Numeri 29:6 oltre all'olocausto del mese con la sua oblazione di cibo, all'olocausto perpetuo con la sua oblazione di cibo, secondo le norme stabilite. Sara' un sacrificio fatto col fuoco, di odore soave all'Eterno. Il giorno di espiazione Numeri 29:7 Il decimo giorno di questo settimo mese avrete una santa convocazione e umilierete le anime vostre; non farete alcun lavoro, Numeri 29:8 e offrirete come olocausto di odore soave all'Eterno, un torello, un montone e sette agnelli di un anno, che devono essere senza difetto, Numeri 29:9 con la loro oblazione di cibo di fior di farina, mescolata con olio: tre decimi per il torello, due decimi per il montone, Numeri 29:10 un decimo per ciascuno dei sette agnelli, Numeri 29:11 e un capretto come sacrificio per il peccato, oltre al sacrificio d'espiazione, all'olocausto perpetuo con la sua oblazione e alle loro libazioni. La festa delle Capanne Numeri 29:12 Il quindicesimo giorno del settimo mese avrete una santa convocazione; non farete alcun lavoro servile e celebrerete una festa all'Eterno per sette giorni. Numeri 29:13 Offrirete in olocausto, come sacrificio fatto mediante il fuoco di odore soave all'Eterno, tredici torelli, due montoni e quattordici agnelli di un anno, che devono essere senza difetto, Numeri 29:14 con la loro oblazione di cibo di fior di farina, mescolata con olio: tre decimi per ciascuno dei tredici torelli due decimi per ciascuno dei due montoni, Numeri 29:15 un decimo per ciascuno dei quattordici agnelli, Numeri 29:16 e un capretto come sacrificio per il peccato, oltre all'olocausto perpetuo, alla sua oblazione e alla sua libazione. Numeri 29:17 Il secondo giorno offrirete dodici torelli, due montoni e quattordici agnelli di un anno senza difetto, Numeri 29:18 con la loro oblazione di cibo e le loro libazioni per i torelli, i montoni e gli agnelli in base al loro numero, secondo le norme stabilite, Numeri 29:19 e un capretto come sacrificio per il peccato, oltre all'olocausto perpetuo, alla sua oblazione di cibo e alle loro libazioni. Numeri 29:20 Il terzo giorno offrirete undici torelli due montoni e quattordici agnelli di un anno, senza difetto, Numeri 29:21 con la loro oblazione di cibo e le loro libazioni per i torelli, i montoni e gli agnelli, in base al loro numero, secondo le norme stabilite; Numeri 29:22 e un capro come sacrificio per il peccato, oltre all'olocausto perpetuo, alla sua oblazione di cibo e alla sua libazione. Numeri 29:23 Il quarto giorno offrirete dieci torelli, due montoni e quattordici agnelli di un anno, senza difetto, Numeri 29:24 con la loro oblazione di cibo e le loro libazioni per i torelli, i montoni e gli agnelli, in base al loro numero secondo le norme stabilite, Numeri 29:25 e un capretto, come sacrificio per il peccato, oltre all'olocausto perpetuo, alla sua oblazione di cibo e alla sua libazione. Numeri 29:26 Il quinto giorno offrirete nove torelli, due montoni e quattordici agnelli di un anno, senza difetto, Numeri 29:27 con la loro oblazione di cibo e le loro libazioni per i torelli, i montoni e gli agnelli, in base al loro numero, secondo le norme stabilite, Numeri 29:28 e un capro, come sacrificio per il peccato, oltre all'olocausto perpetuo, alla sua oblazione di cibo e alla sua libazione. Numeri 29:29 Il sesto giorno offrirete otto torelli, due montoni e quattordici agnelli di un anno, senza difetto, Numeri 29:30 con la loro oblazione di cibo e le loro libazioni per i torelli, i montoni e gli agnelli, in base al loro numero, secondo le norme stabilite, Numeri 29:31 e un capro, come sacrificio per il peccato, oltre all'olocausto perpetuo, alla sua oblazione di cibo e alla sua libazione. Numeri 29:32 Il settimo giorno offrirete sette torelli, due montoni e quattordici agnelli di un anno, senza difetto, Numeri 29:33 con la loro oblazione di cibo e le loro libazioni per i torelli, i montoni e gli agnelli, in base al loro numero, secondo le norme stabilite, Numeri 29:34 e un capro, come sacrificio per il peccato, oltre all'olocausto perpetuo, alla sua oblazione di cibo e alla sua libazione. Numeri 29:35 L'ottavo giorno avrete una solenne assemblea; non farete alcun lavoro servile, Numeri 29:36 e offrirete in olocausto, come sacrificio perpetuo fatto col fuoco di odore soave all'Eterno, un torello, un montone e sette agnelli di un anno, senza difetto, Numeri 29:37 con la loro oblazione di cibo e le loro libazioni per il torello, il montone e gli agnelli, in base al loro numero, secondo le norme stabilite, Numeri 29:38 e un capro, come sacrificio per il peccato, oltre all'olocausto perpetuo, alla sua oblazione di cibo e alla sua libazione. Numeri 29:39 Questi sono i sacrifici che offrirete all'Eterno nelle vostre feste stabilite, (oltre alle offerte per i vostri voti e alle vostre offerte volontarie) come vostri olocausti e vostre oblazioni e come libazioni e vostri sacrifici di ringraziamento». Numeri 29:40 E Mose' riferi ai figli d'Israele tutto cio' che l'Eterno gli aveva ordinato. Legge relativa ai voti e alle obbligazioni contratte Numeri 30:1 Poi Mose' parlo' ai capi delle tribu' dei figli d'Israele, dicendo: «Questo e' cio' che l'Eterno ha ordinato: Numeri 30:2 "Quando uno fa un voto all'Eterno o contrae un'obbligazione con giuramento, non violera' la sua parola, ma fara' tutto cio' che e' uscito dalla sua bocca. Numeri 30:3 Quando una donna fa un voto all'Eterno e si lega con un'obbligazione mentre e' ancora in casa del padre, durante la sua giovinezza, Numeri 30:4 se il padre saputo del suo voto e dell'obbligazione a cui si e' legata, non dice nulla in merito, tutti i suoi voti rimarranno validi e rimarranno valide tutte le obbligazioni a cui si e' legata. Numeri 30:5 Ma se il padre, il giorno che viene a saperlo, le si oppone, tutti i suoi voti e tutte le obbligazioni a cui si e' legata, non saranno validi; e l'Eterno la perdonera', perche' il padre le si e' opposto. Numeri 30:6 Se dovesse invece maritarsi mentre e' legata dai voti o da una obbligazione contratta sconsideratamente con le proprie labbra, Numeri 30:7 se il marito lo sa e il giorno che viene a saperlo non dice nulla in merito, i suoi voti rimarranno validi e rimarranno valide le obbligazioni a cui si e' legata. Numeri 30:8 Ma se il marito, il giorno che viene a saperlo le si oppone, egli annullera' il voto che ella ha fatto e l'obbligazione contratta sconsideratamente con le proprie labbra; e l'Eterno la perdonera'. Numeri 30:9 Ma il voto di una vedova o di una donna ripudiata, qualunque sia l'obbligazione a cui si e' legata, rimarra' valido. Numeri 30:10 Se ella fa un voto nella casa di suo marito, o ha contratto un'obbligazione con giuramento, Numeri 30:11 e il marito lo ha saputo, se il marito non dice nulla in merito e non le si oppone, tutti i suoi voti rimarranno validi e rimarranno valide tutte le obbligazioni a cui si e' legata. Numeri 30:12 Ma se il marito, il giorno che viene a saperlo li annulla, tutto cio' che e' uscito dalle labbra, siano voti obbligazioni a cui si e' legata, non sara' valido il marito li ha annullati; e l'Eterno la perdonera'. Numeri 30:13 Il marito puo' confermare e il marito puo' annullare qualunque voto e qualunque giuramento vincolante, che mira a mortificare la sua persona. Numeri 30:14 Ma se il marito, giorno dopo giorno, non dice nulla in merito, egli conferma in questo modo tutti i suoi voti e tutte le obbligazioni a cui si e' legata; li conferma, perche' non ha detto nulla in merito il giorno che e' venuto a saperlo. Numeri 30:15 Ma se li annulla dopo averlo saputo, portera' il peso del peccato della moglie"». Numeri 30:16 Questi sono gli statuti che l'Eterno prescrisse a Mose', in merito alle relazioni tra marito e moglie, e tra padre e figlia, mentre ella e' ancora fanciulla in casa di suo padre. Vittoria d'Israele sui Madianiti Numeri 31:1 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: «Vendica i figli d'Israele contro i Madianiti; Numeri 31:2 poi sarai riunito al tuo popolo». Numeri 31:3 Allora Mose' parlo' al popolo, dicendo: «Alcuni uomini fra di voi si armino per la guerra e marcino contro Madian per eseguire la vendetta dell'Eterno su Madian. Numeri 31:4 Manderete in guerra mille uomini per tribu', di tutte le tribu' d'Israele». Numeri 31:5 Cosi furono reclutati fra le divisioni d'Israele mille uomini per tribu', cioe' dodicimila uomini, armati per la guerra. Numeri 31:6 Mose' li mando' quindi in guerra, mille uomini per tribu', assieme a Finehas, figlio del sacerdote Eleazar, che aveva in mano gli strumenti sacri e le trombe d'allarme. Numeri 31:7 E combatterono contro Madian come l'Eterno aveva ordinato a Mose', e uccisero tutti i maschi. Numeri 31:8 Assieme alle vittime da loro fatte, essi uccisero anche i re di Madian: Evi, Rekem, Tsur, Hur e Reba, i cinque re di Madian; uccisero pure con la spada Balaam, figlio di Beor. Numeri 31:9 I figli d'Israele presero prigioniere anche le donne di Madian e i loro fanciulli, e depredarono tutto il loro bestiame, tutte le loro greggi e tutti i loro beni; Numeri 31:10 poi incendiarono tutte le citta' dove abitavano e tutte le loro fortezze, Numeri 31:11 e presero tutte le spoglie e tutta la preda, gente e bestiame; Numeri 31:12 quindi portarono i prigionieri, la preda e le spoglie a Mose', al sacerdote Eleazar e all'assemblea dei figli d'Israele, accampati nelle pianure di Moab, presso il Giordano, sulla sponda opposta a Gerico. Numeri 31:13 Mose', il sacerdote Eleazar e tutti i principi dell'assemblea uscirono ad incontrarli fuori dell'accampamento. Numeri 31:14 Ma Mose' si adiro' contro i comandanti dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, che tornavano da quella spedizione di guerra. Numeri 31:15 Mose' disse loro: «Avete lasciato in vita tutte le donne? Numeri 31:16 Furono esse, dietro suggerimento di Balaam, a far peccare i figli d'Israele contro l'Eterno, nel fatto di Peor per cui scoppio' la calamita' nell'assemblea dell'Eterno. Numeri 31:17 Or dunque uccidete ogni maschio tra i fanciulli e uccidete ogni donna che ha avuto rapporti sessuali con un uomo, Numeri 31:18 ma conservate in vita per voi tutte le fanciulle che non hanno avuto rapporti sessuali con uomini. Numeri 31:19 Voi invece rimanete fuori dell'accampamento per sette giorni; chiunque ha ucciso qualcuno e chiunque ha toccato una persona uccisa, si purifichi nel terzo e nel settimo giorno; e questo tanto per voi che per i vostri prigionieri. Numeri 31:20 Purificherete anche ogni veste, ogni oggetto di pelle, ogni lavoro di pelo di capra e ogni utensile di legno». Numeri 31:21 Poi il sacerdote Eleazar disse ai soldati che erano andati alla guerra: «Questa e' la norma di legge che l'Eterno ha prescritta a Mose': Numeri 31:22 solo l'oro, l'argento, il bronzo, il ferro, lo stagno e il piombo, Numeri 31:23 tutto cio' che resiste al fuoco, lo farete passare per il fuoco e sara' reso puro; ma sara' purificato anche con l'acqua di purificazione per l'impurita'; invece tutto cio' che non puo' resistere al fuoco, lo farete passare per l'acqua. Numeri 31:24 E nel settimo giorno laverete le vostre vesti, e sarete puri; poi potrete entrare nell'accampamento». Numeri 31:25 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 31:26 «Tu, col sacerdote Eleazar e con i capi-famiglia dell'assemblea, fa' il conto di tutto il bottino fatto, della gente e del bestiame; Numeri 31:27 e dividi il bottino fra quelli che hanno preso parte alla guerra e che sono andati a combattere e tutta l'assemblea. Numeri 31:28 Preleverai dagli uomini di guerra che sono andati a combattere un tributo per l'Eterno: cioe' uno su cinquecento delle persone, della mandria, degli asini e del gregge. Numeri 31:29 Lo prenderai dalla loro meta' e lo darai al sacerdote Eleazar come un'offerta all'Eterno. Numeri 31:30 E dalla meta' che spetta ai figli d'Israele prenderai uno su cinquanta, delle persone, della mandria, degli asini e del gregge, di tutto il bestiame, e lo darai ai Leviti, che hanno la responsabilita' del tabernacolo dell'Eterno». Numeri 31:31 E Mose' e il sacerdote Eleazar fecero come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Numeri 31:32 Or il bottino che rimaneva della razzia fatta dagli uomini di guerra consisteva in seicentosettantacinquemila pecore, Numeri 31:33 settantaduemila buoi, Numeri 31:34 sessantunomila asini, Numeri 31:35 e trentaduemila persone in tutto, cioe' di donne che non avevano avuto rapporti sessuali con uomini. Numeri 31:36 La meta', cioe' la parte per quelli che erano andati alla guerra, fu di trecentotrentasettemilacinquecento pecore, Numeri 31:37 delle quali seicentosettantacinque per il tributo all'Eterno; Numeri 31:38 trentaseimila buoi, dei quali settantadue per il tributo all'Eterno; Numeri 31:39 trentamilacinquecento asini, dei quali sessantuno per il tributo all'Eterno; Numeri 31:40 e sedicimila persone, delle quali trentadue per il tributo all'Eterno. Numeri 31:41 Cosi Mose' diede il tributo, che era l'offerta elevata dell'Eterno, al sacerdote Eleazar, come l'Eterno gli aveva ordinato. Numeri 31:42 La meta' che spettava ai figli d'Israele, che Mose' aveva separato dalla parte che toccava agli uomini andati alla guerra, Numeri 31:43 la meta' che spettava all'assemblea, fu di trecentotrentasettemilacinquecento pecore, Numeri 31:44 trentaseimila buoi, Numeri 31:45 trentamilacinquecento asini, Numeri 31:46 e sedicimila persone. Numeri 31:47 Dalla meta' che spettava ai figli d'Israele, Mose' prese uno su cinquanta, degli uomini e degli animali, e li diede ai Leviti che hanno la responsabilita' del tabernacolo dell'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Numeri 31:48 I comandanti delle migliaia dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, si avvicinarono a Mose'; Numeri 31:49 e loro dissero a Mose': «I tuoi servi hanno fatto il conto degli uomini di guerra che erano ai nostri ordini, e non ne mancava neppure uno. Numeri 31:50 Percio' noi portiamo, come offerta all'Eterno, quel che ciascuno ha trovato di oggetti d'oro: catenelle, braccialetti, anelli, orecchini e collane, per fare l'espiazione per noi davanti all'Eterno». Numeri 31:51 Cosi Mose' e il sacerdote Eleazar presero dalle loro mani tutti gli oggetti lavorati. Numeri 31:52 Tutto l'oro dell'offerta che essi presentarono all'Eterno, da parte dei capi di migliaia e dei capi di centinaia, pesava sedicimilasettecentocinquanta sicli. Numeri 31:53 (Or gli uomini dell'esercito tennero ognuno per se' il bottino che avevano fatto). Numeri 31:54 Mose' e il sacerdote Eleazar presero quindi l'oro dai capi di migliaia e di centinaia e lo portarono nella tenda di convegno, come ricordo per i figli d'Israele davanti all'Eterno. Divisione di Galaad a est del Giordano Numeri 32:1 Or i figli di Ruben e i figli di Gad, avevano una enorme quantita' di bestiame; e quando videro che il paese di Jazer e il paese di Galaad erano un luogo adatto per allevare bestiame, Numeri 32:2 i figli di Gad e i figli di Ruben vennero a parlare a Mose', al sacerdote Eleazar e ai principi dell'assemblea, e dissero: Numeri 32:3 «Ataroth, Dibon, Jaazer, Nimrah, Heshbon, Elealeh, Sebam, Nebo e Beon, Numeri 32:4 il paese che l'Eterno ha colpito davanti all'assemblea d'Israele, e' un paese adatto per allevare bestiame e i tuoi servi hanno del bestiame». Numeri 32:5 Dissero ancora: «Se abbiamo trovato grazia ai tuoi occhi, questo paese sia concesso in proprieta' ai tuoi servi, e non farci passare il Giordano». Numeri 32:6 Ma Mose' rispose ai figli di Gad e ai figli di Ruben: «Dovrebbero i vostri fratelli andare in guerra, mentre voi ve ne state qui? Numeri 32:7 Perche' mai vorreste scoraggiare il cuore dei figli d'Israele dall'entrare nel paese che l'Eterno ha loro dato? Numeri 32:8 Cosi fecero i vostri padri, quando li mandai da Kadesh-Barnea per esplorare il paese. Numeri 32:9 Salirono fino alla valle di Eshkol; e, dopo aver visto il paese, scoraggiarono il cuore dei figli d'Israele, e cosi essi non entrarono nel paese che l'Eterno aveva loro dato. Numeri 32:10 Cosi l'ira dell'Eterno si accese in quel giorno ed egli giuro', dicendo: Numeri 32:11 "Certamente nessuno degli uomini, che sono saliti dall'Egitto dall'eta' di vent'anni in su, vedra' mai il paese che giurai di dare ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe, perche' essi non mi hanno seguito pienamente, Numeri 32:12 ad eccezione di Caleb, figlio di Jefunneh, il Kenizeo, e di Giosue', figlio di Nun, perche' essi hanno seguito pienamente l'Eterno". Numeri 32:13 Cosi l'ira dell'Eterno si accese contro Israele; ed egli li fece vagare nel deserto per quarant'anni, finche' tutta la generazione che aveva fatto il male gli occhi dell'Eterno fu distrutta. Numeri 32:14 Ed ecco voi subentrate al posto dei vostri padri, genia di uomini peccatori, per accrescere ancor di piu' l'ardente ira dell'Eterno contro Israele. Numeri 32:15 Perche', se rifiutate di seguirlo, egli continuera' a lasciare Israele nel deserto, e voi farete perire tutto questo popolo». Numeri 32:16 Allora essi si avvicinarono a Mose' e gli dissero: «Noi edificheremo qui dei recinti per il nostro bestiame e delle citta' per i nostri piccoli; Numeri 32:17 ma noi siamo pronti a marciare armati in testa ai figli d'Israele, finche' li abbiamo condotti al loro luogo; nel frattempo i nostri piccoli dimoreranno nelle citta' fortificate a motivo degli abitanti del paese. Numeri 32:18 Non torneremo alle nostre case finche' ciascuno dei figli d'Israele sia entrato in possesso della sua eredita', Numeri 32:19 perche' non riceveremo alcuna eredita' con loro al di la' del Giordano ed oltre, poiche' la nostra eredita' ci e' toccata da questa parte del Giordano, a est». Numeri 32:20 Allora Mose' disse loro: «Se fate questo, se vi armate per la guerra davanti all'Eterno, Numeri 32:21 e tutti gli uomini armati di voi passeranno il Giordano davanti all'Eterno, finche' egli abbia scacciato i suoi nemici dalla sua presenza Numeri 32:22 e la terra sia soggiogata davanti all'Eterno, e dopo questo tornate indietro, allora non sarete colpevoli di fronte all'Eterno e di fronte a Israele, e questo paese sara' vostra proprieta' davanti all'Eterno. Numeri 32:23 Ma se non fate cosi, allora peccherete contro l'Eterno; e state pur certi che il vostro peccato vi ritrovera'. Numeri 32:24 Costruite delle citta' per i vostri piccoli e dei recinti per le vostre greggi, e fate cio' che la vostra bocca ha proferito». Numeri 32:25 E i figli di Gad e i figli di Ruben parlarono a Mose', dicendo: «I tuoi servi faranno come il mio signore comanda. Numeri 32:26 I nostri piccoli, le nostre mogli, le nostre greggi e tutto il nostro bestiame rimarranno qui nelle citta' di Galaad; Numeri 32:27 ma i tuoi servi, tutti gli uomini armati per la guerra, passeranno il Giordano per combattere davanti all'Eterno, come dice il mio signore». Numeri 32:28 Allora Mose' diede ordini per loro al sacerdote Eleazar, a Giosue' figlio di Nun e ai capi-famiglia delle tribu' dei figli d'Israele. Numeri 32:29 Mose' disse loro: «Se i figli di Gad e i figli di Ruben passano con voi il Giordano, tutti gli uomini armati per combattere davanti all'Eterno, e il paese sara' soggiogato davanti a voi, darete loro in proprieta' il paese di Galaad. Numeri 32:30 Ma se non passano il Giordano armati con voi, avranno delle proprieta' in mezzo a voi nel paese di Canaan». Numeri 32:31 Allora i figli di Gad e i figli di Ruben risposero dicendo: «Faremo come l'Eterno ha detto ai tuoi servi. Numeri 32:32 Passeremo il Giordano armati davanti all'Eterno nel paese di Canaan affinche' il possesso della nostra eredita' rimanga per noi da questa parte del Giordano». Numeri 32:33 Mose' dunque diede ai figli di Gad, ai figli di Ruben e alla meta' della tribu' di Manasse, figlio di Giuseppe, il regno di Sihon, re degli Amorei, e il regno di Og, re di Bashan, il paese con le sue citta' e i suoi territori, e le citta' del paese circostante. Numeri 32:34 Cosi i figli di Gad costruirono Dibon, Ataroth, Aroer, Numeri 32:35 Atroth-Shofan, Jaazer, Jogbehah, Numeri 32:36 Beth-Nimrah e Beth-Aran, citta' fortificate, e recinti per le greggi. Numeri 32:37 I figli di Ruben costruirono Heshbon, Elealeh, Kirjathaim, Numeri 32:38 Nebo e Baal-Meon (i loro nomi sono stati cambiati) e Sibmah; e diedero altri nomi alle citta' che costruirono. Numeri 32:39 E i figli di Makir, figlio di Manasse, andarono nel paese di Galaad, lo presero e ne scacciarono gli Amorei che vi abitavano. Numeri 32:40 Mose' dunque diede Galaad a Makir figlio di Manasse, che vi si stabili. Numeri 32:41 Jair, figlio di Manasse, ando' e prese i loro villaggi, e li chiamo' Havvoth-Jair. Numeri 32:42 Nobah invece ando' e prese Kenath con i suoi sobborghi e la chiamo' Nobah secondo il suo proprio nome. Le varie tappe d'Israele, dall'Egitto al Giordano Numeri 33:1 Queste sono le tappe dei figli d'Israele che uscirono dal paese d'Egitto, secondo le loro schiere, sotto la guida di Mose' e di Aaronne. Numeri 33:2 Or Mose' mise per scritto i loro luoghi di partenza, tappa per tappa, per ordine dell'Eterno; e queste sono le loro tappe, in base ai loro luoghi di partenza. Numeri 33:3 Partirono da Rameses nel primo mese, il quindicesimo giorno del primo mese. Il giorno dopo la Pasqua i figli d'Israele partirono pieni di baldanza, sotto gli occhi di tutti gli Egiziani, Numeri 33:4 mentre gli Egiziani seppellivano tutti i loro primogeniti che l'Eterno aveva colpito fra di loro. L'Eterno aveva eseguito il suo giudizio anche sui loro de'i. Numeri 33:5 I figli d'Israele partirono dunque da Rameses e si accamparono a Sukkoth. Numeri 33:6 Partirono da Sukkoth e si accamparono a Etham, che e' ai margini del deserto. Numeri 33:7 Partirono da Etham e ripiegarono su Pi-Hahiroth che e' di fronte a Baal-Tsefon, e si accamparono davanti a Migdol. Numeri 33:8 Partirono da Hahiroth, attraversarono il mare in direzione del deserto, fecero tre giorni di cammino nel deserto di Etham e si accamparono a Mara. Numeri 33:9 Partirono da Mara e giunsero ad Elim; ad Elim c'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e la' si accamparono. Numeri 33:10 Partirono da Elim e si accamparono presso il Mar Rosso. Numeri 33:11 Partirono dal Mar Rosso e si accamparono nel deserto di Sin. Numeri 33:12 Partirono dal deserto di Sin e si accamparono a Dofkah. Numeri 33:13 Partirono da Dofkah e si accamparono ad Alush. Numeri 33:14 Partirono da Alush e si accamparono a Refidim, dove non c'era acqua da bere per il popolo. Numeri 33:15 Partirono da Refidim e si accamparono nel deserto del Sinai. Numeri 33:16 Partirono dal deserto del Sinai e si accamparono a Kibroth-Hattaavah. Numeri 33:17 Partirono da Kibroth-Hattaavah e si accamparono a Hatseroth. Numeri 33:18 Partirono da Hatseroth e si accamparono a Rithmah. Numeri 33:19 Partirono da Rithmah e si accamparono a Rimmon-Perets. Numeri 33:20 Partirono da Rimmon-Perets e si accamparono a Libnah. Numeri 33:21 Partirono da Libnah e si accamparono a Rissah. Numeri 33:22 Partirono da Rissah e si accamparono a Kehelathah. Numeri 33:23 Partirono da Kehelathah e si accamparono al monte Scefer. Numeri 33:24 Partirono dal monte di Scefer e si accamparono a Haradah. Numeri 33:25 Partirono dal monte di Haradah e si accamparono a Makheloth. Numeri 33:26 Partirono da Makheloth e si accamparono a Tahath. Numeri 33:27 Partirono da Tahath e si accamparono a Terah. Numeri 33:28 Partirono da Terah e si accamparono a Mithkah. Numeri 33:29 Partirono da Mithkah e si accamparono a Hashmonah. Numeri 33:30 Partirono da Hashmonah e si accamparono a Moseroth. Numeri 33:31 Partirono da Moseroth e si accamparono a Bene-Jaakan. Numeri 33:32 Partirono da Bene-Jaakan e si accamparono a Hor-Haghidgad. Numeri 33:33 Partirono da Hor-Haghidgad e si accamparono a Jotbathah. Numeri 33:34 Partirono da Jotbathah e si accamparono a Abronah. Numeri 33:35 Partirono da Abronah e si accamparono a Etsion-Gheber. Numeri 33:36 Partirono da Etsion-Gheber e si accamparono nel deserto di Sin cioe' a Kadesh. Numeri 33:37 Poi partirono da Kadesh e si accamparono al monte Hor ai margini del paese di Edom. Numeri 33:38 Quindi il sacerdote Aaronne sali sul monte Hor per ordine dell'Eterno e la' mori nel quarantesimo anno da quando i figli d'Israele erano usciti dal paese d'Egitto, il primo giorno del quinto mese. Numeri 33:39 Aaronne aveva centoventitre' anni quando mori sul monte Hor. Numeri 33:40 Or I re di Arad, il Cananeo, che abitava nel Neghev, nel paese di Canaan, udi dell'arrivo dei figli d'Israele Numeri 33:41 Cosi essi partirono dal monte Hor e si accamparono a Tsalmonah. Numeri 33:42 Partirono da Tsalmonah e si accamparono a Punon. Numeri 33:43 Partirono da Punon e si accamparono a Oboth. Numeri 33:44 Partirono da Oboth e si accamparono a Ije-Abarim al confine di Moab. Numeri 33:45 Partirono da Ije-Abarim e si accamparono a Dibon-Gad. Numeri 33:46 Partirono da Dibon-Gad e si accamparono a Almon-Diblathaim. Numeri 33:47 Partirono da Almon-Diblathaim e si accamparono sui monti Abarim, di fronte al Nebo. Numeri 33:48 Partirono dai monti Abarim e si accamparono nelle pianure di Moab, presso il Giordano sulla sponda opposta a Gerico. Numeri 33:49 Si accamparono presso il Giordano, da Beth-Jescimoth fino ad Abel-Shittim nelle pianure di Moab. Istruzioni per la conquista e la spartizione di Canaan Numeri 33:50 Poi l'Eterno parlo' a Mose' nelle pianure di Moab, presso al Giordano sulla sponda opposta a Gerico, dicendo: Numeri 33:51 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Quando passerete il Giordano, per entrare nel paese di Canaan, Numeri 33:52 scaccerete davanti a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di metallo fuso e demolirete tutti i loro alti luoghi. Numeri 33:53 Prenderete possesso del paese e in esso vi stabilirete, perche' io vi ho dato il paese in proprieta'. Numeri 33:54 Dividerete il paese a sorte, secondo le vostre famiglie. Alle piu' grandi darete una porzione maggiore, e alle piu' piccole darete una porzione minore. Ognuno avra' quello che gli sara' toccato a sorte; le spartizioni verranno fatte in base alle tribu' dei vostri padri. Numeri 33:55 Ma se non scacciate davanti a voi gli abitanti del paese, quelli di loro da voi lasciati, saranno per voi come spine negli occhi e pungoli nei fianchi e vi molesteranno nel paese che abiterete. Numeri 33:56 E avverra' che io trattero' voi come mi ero proposto di trattare loro». Le frontiere da Dio stabilite per Canaan Numeri 34:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 34:2 «Comanda ai figli d'Israele e di loro: Quando entrerete nel paese di Canaan, questo e' il paese che vi tocchera' in eredita', il paese di Canaan con questi particolari confini: Numeri 34:3 La vostra frontiera meridionale avra' inizio dal deserto di Tsin, lungo il confine di Edom; cosi la vostra frontiera meridionale si estendera' dalla estremita' del mar Salato, verso oriente; Numeri 34:4 la vostra frontiera volgera' poi dal sud della salita di Akrabbim, passera' per Tsin e si estendera' a mezzogiorno di Kadesh-Barnea; continuera' poi verso Hatsar-Addar e passera' per Atsmon. Numeri 34:5 Da Atsmon la frontiera girera' fino al torrente d'Egitto e finira' al mare. Numeri 34:6 La vostra frontiera a occidente sara' il Mar Grande; questa sara' la vostra frontiera occidentale. Numeri 34:7 Questa invece sara' la vostra frontiera settentrionale: partendo dal Mar Grande traccerete la vostra frontiera fino al monte Hor, Numeri 34:8 dal monte Hor traccerete la vostra frontiera fino all'ingresso di Hamath e l'estremita' della frontiera sara' a Tsedad; Numeri 34:9 la frontiera continuera' poi fino a Zifron, per finire a Hatsar-Enan; questa sara' la vostra frontiera settentrionale. Numeri 34:10 Traccerete la vostra frontiera orientale da Hatsar-Enan a Scefam; Numeri 34:11 la frontiera scendera' da Scefam verso Riblah, a est di Ain; poi la frontiera scendera' e si estendera' fino a toccare la sponda orientale del mare di Kinnereth; Numeri 34:12 la frontiera scendera' quindi verso il Giordano, per finire al Mar Salato. Questo sara' il vostro paese con le sue frontiere tutt'intorno». Numeri 34:13 Cosi Mose' trasmise quest'ordine ai figli d'Israele e disse loro: «Questo e' il paese che riceverete in eredita' tirando a sorte, e che l'Eterno ha comandato di dare alle nove tribu' e mezzo, Numeri 34:14 poiche' le tribu' dei figli di Ruben, in base alle case dei loro padri, e la tribu' dei figli di Gad, in base alle case dei loro padri, e la mezza tribu' di Manasse hanno ricevuto la loro eredita'. Numeri 34:15 Queste due tribu' e mezzo hanno ricevuto la loro eredita' a est del Giordano, sulla sponda opposta a Gerico, verso oriente». Le persone da Dio scelte per spartire il paese Numeri 34:16 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 34:17 «Questi sono i nomi degli uomini che spartiranno il paese fra di voi: il sacerdote Eleazar e Giosue', figlio di Nun. Numeri 34:18 Prenderete anche un principe di ogni tribu', per fare la spartizione del paese. Numeri 34:19 Questi sono i nomi degli uomini della tribu' di Giuda, Caleb, figlio di Jefunneh; Numeri 34:20 della tribu' dei figli di Simeone, Scemuel, figlio di Ammihud; Numeri 34:21 della tribu' di Beniamino, Elidad, figlio di Kislon; Numeri 34:22 della tribu' dei figli di Dan, il principe Bukki, figlio di Jogli; Numeri 34:23 per i figli di Giuseppe, della tribu' dei figli di Manasse, il principe Hanniel, figlio di Efod; Numeri 34:24 e della tribu' dei figli di Efraim, il principe Kemuel, figlio di Sciftan; Numeri 34:25 della tribu' dei figli di Zabulon, il principe Elitsafan, figlio di Parnak; Numeri 34:26 della tribu' dei figli di Issacar, il principe Paltiel, figlio di Azzan; Numeri 34:27 della tribu' dei figli di Ascer, il principe Ahihud, figlio di Scelomi; Numeri 34:28 e della tribu' dei figli di Neftali, il principe Pedahel, figlio di Ammihud». Numeri 34:29 Queste sono le persone alle quali l'Eterno ordino' di assegnare l'eredita' ai figli d'Israele nel paese di Canaan. Le citta' per i Leviti Numeri 35:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' nelle pianure di Moab presso il Giordano, sulla sponda opposta a Gerico, dicendo: Numeri 35:2 Ordina ai figli d'Israele che, della eredita' che possederanno, diano ai Leviti delle citta' da abitare; darete pure ai Leviti dei terreni da pascolo intorno alle citta'. Numeri 35:3 Ed essi avranno le citta' per abitarvi, mentre i terreni da pascolo serviranno per il loro bestiame, per i loro beni e per tutti i loro animali. Numeri 35:4 I terreni da pascolo delle citta' che darete ai Leviti si estenderanno dalle mura della citta' verso l'esterno per mille cubiti, tutt'intorno. Numeri 35:5 Misurerete dunque, fuori della citta', duemila cubiti dal lato est, duemila cubiti dal lato sud, duemila cubiti dal lato ovest e duemila cubiti dal lato nord; la citta' sara' in mezzo. Questi sono i terreni da pascolo attorno alle citta' che apparterranno ai Leviti. Le citta' di rifugio Numeri 35:6 Fra le citta' che darete ai Leviti voi designerete sei citta' di rifugio, alle quali possa fuggire chi ha ucciso qualcuno; e a queste aggiungerete altre quarantadue citta'. Numeri 35:7 Tutte le citta' che darete ai Leviti saranno dunque quarantotto, assieme ai terreni da pascolo. Numeri 35:8 Le citta' che darete ai Leviti proverranno dalla proprieta' dei figli d'Israele; dalle tribu' piu' grandi ne prenderete di piu', dalle tribu' piu' piccole ne prenderete di meno; ciascuna tribu' dara' ai Leviti qualcuna delle sue citta', in proporzione della eredita' che le sara' toccata. Numeri 35:9 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 35:10 «Parla ai figli d'Israele e di loro: Quando passerete il Giordano per entrare nel paese di Canaan, Numeri 35:11 designerete delle citta' che siano per voi delle citta' di rifugio, dove possa fuggire l'omicida che ha ucciso qualcuno involontariamente. Numeri 35:12 Queste citta' vi serviranno di rifugio contro il vendicatore perche' l'omicida non sia messo a morte prima di essere comparso in giudizio davanti all'assemblea. Numeri 35:13 Delle citta' che darete, sei saranno dunque per voi citta' di rifugio. Numeri 35:14 Darete tre citta' nella parte est del Giordano, e darete tre citta' nel paese di Canaan; esse saranno citta' di rifugio. Numeri 35:15 Queste sei citta' serviranno di rifugio per i figli d'Israele, per lo straniero e per colui che risiede fra di voi, affinche' chiunque ha ucciso qualcuno involontariamente possa rifugiarvisi. Numeri 35:16 Ma se uno colpisce un altro con uno strumento di ferro, e quello muore, quel tale e' un omicida; l'omicida sara' Messo a Morte. Numeri 35:17 E se lo colpisce con una pietra che aveva in mano, che puo' causare la morte, e il colpito muore, quel tale e' un omicida; l'omicida sara' messo a morte. Numeri 35:18 O se lo colpisce con uno strumento di legno che aveva in mano, che puo' causare la morte, e il colpito muore, quel tale e' un omicida; l'omicida sara' messo a morte. Numeri 35:19 Sara' il vendicatore del sangue stesso a mettere a morte l'omicida; quando lo incontrera' lo uccidera'. Numeri 35:20 Se uno da' a un altro una spinta per odio o gli lancia contro qualcosa intenzionalmente, e quello muore, Numeri 35:21 o lo colpisce per inimicizia con la propria mano, e quello muore, chi ha colpito sara' messo a morte; e' un omicida; il vendicatore del sangue uccidera' l'omicida quando lo incontrera'. Numeri 35:22 Se pero' in un momento gli da' una spinta senza inimicizia, o gli lancia contro qualcosa ma non intenzionalmente, Numeri 35:23 o se, senza vederlo, gli fa cadere addosso una pietra che puo' causare la morte, e quello muore, senza che l'altro gli fosse nemico o cercasse il suo male Numeri 35:24 allora l'assemblea giudichera' fra colui che ha colpito e il vendicatore del sangue in base a queste norme. Numeri 35:25 L'assemblea liberera' l'omicida dalle mani del vendicatore del sangue e lo fara' tornare alla citta' di rifugio dove era fuggito, e la' egli abitera' fino alla morte del sommo sacerdote che fu unto con l'olio santo. Numeri 35:26 Ma se l'omicida in qualsiasi momento esce dai confini della citta' di rifugio dove era fuggito, Numeri 35:27 e il vendicatore del sangue trova l'omicida fuori dei confini della sua citta' di rifugio e lo uccide, il vendicatore del sangue non sara' colpevole del sangue versato, Numeri 35:28 poiche' l'omicida avrebbe dovuto rimanere nella sua citta' di rifugio fino alla morte del sommo sacerdote; dopo la morte del sommo sacerdote l'omicida puo' invece tornare nella terra di sua proprieta'. Numeri 35:29 Queste vi servano come norme di diritto per tutte le vostre generazioni, dovunque dimorerete. Numeri 35:30 Se uno uccide una persona, l'omicida sara' messo a morte sulla deposizione di testimoni; ma non si mettera' a morte nessuno sulla deposizione di un solo testimone. Numeri 35:31 Non accetterete alcun prezzo di riscatto per la vita di un omicida che e' condannato a morte, perche' dovra' essere messo a morte. Numeri 35:32 Non accetterete alcun prezzo di riscatto per un omicida che e' fuggito nella sua citta' di rifugio, perche' possa tornare ad abitare nella sua terra prima della morte del sacerdote. Numeri 35:33 Non contaminerete il paese dove siete, perche' il sangue contamina il paese; e non si puo' fare alcuna espiazione per il paese, per il sangue che in esso e' stato versato se non mediante il sangue di chi l'ha versato. Numeri 35:34 Non contaminerete dunque il paese che abitate, e in mezzo al quale io dimoro, poiche' io sono l'Eterno che dimoro in mezzo ai figli d'Israele». Endogamia tribale per fanciulle che avevano proprieta' Numeri 36:1 Or i capi-famiglia dei figli di Galaad, figlio di Makiel, figlio di Manasse, delle famiglie dei figli di Giuseppe, si fecero avanti a parlare davanti a Mose' e davanti ai principi, i capi-famiglia dei figli d'Israele, Numeri 36:2 e dissero: «L'Eterno ha ordinato al mio signore di dare il paese in eredita' per sorte ai figli d'Israele; e il mio signore ha pure ricevuto l'ordine dall'Eterno di dare l'eredita' di nostro fratello Tselofehad alle sue figlie. Numeri 36:3 Se esse si maritano a uno dei figli delle altre tribu' dei figli d'Israele, la loro eredita' sara' sottratta dall'eredita' dei nostri padri e aggiunta all'eredita' della tribu' nella quale esse entreranno a far parte; cosi sara' sottratta dall'eredita' che ci e' toccata in sorte. Numeri 36:4 Quando poi verra' il giubileo dei figli d'Israele, la loro eredita' sara' aggiunta all'eredita' della tribu' a cui ora appartengono; cosi la loro eredita' sara' sottratta dalla eredita' della tribu' dei nostri padri». Numeri 36:5 Allora Mose' comando' ai figli d'Israele secondo la parola ricevuta dall'Eterno, dicendo: «La tribu' dei figli di Giuseppe dice bene. Numeri 36:6 Questo e' cio' che l'Eterno comanda riguardo alle figlie di Tselofehad dicendo: "Esse possono maritarsi a chi par loro bene, purche' si maritino in una famiglia della tribu' dei loro padri". Numeri 36:7 Cosi l'eredita' dei figli d'Israele non passera' da una tribu' all'altra, perche' ciascuno dei figli d'Israele rimarra' attaccato all'eredita' della tribu' dei suoi padri. Numeri 36:8 E ogni fanciulla che possiede un'eredita' in una delle tribu' dei figli d'Israele, si maritera' ad uno che appartenga a una famiglia della tribu' di suo padre; cosi ognuno dei figli d'Israele rimarra' in possesso dell'eredita' dei suoi padri. Numeri 36:9 In questo modo nessuna eredita' passera' da una tribu' all'altra, ma ognuna delle tribu' dei figli d'Israele rimarra' legata alla propria eredita'». Numeri 36:10 Le figlie di Tselofehad fecero cio' che l'Eterno aveva comandato a Mose'. Numeri 36:11 Mahlah, Thirtsah, Hoglah, Milkah e Noah, figlie di Tselofehad, si maritarono con i figli dei loro zii; Numeri 36:12 si maritarono nelle famiglie dei figli di Manasse, figlio di Giuseppe, e la loro eredita' rimase nella tribu' della famiglia di loro padre. Numeri 36:13 Tali sono i comandamenti e i decreti che l'Eterno diede ai figli d'Israele per mezzo di Mose' nelle pianure di Moab presso il Giordano, sulla sponda opposta a Gerico.Deuteronomio 1:1-34:12 Storia d'Israele dopo l'uscita dell'Egitto: Ordine di partire dal monte Horeb Deuteronomio 1:1 Queste sono le parole che Mose' rivolse a Israele di la' dal Giordano, nel deserto, nell'Arabah di fronte a Suf, fra Paran, Tofel, Laban, Hatseroth e Di-Zahab. Deuteronomio 1:2 Vi sono undici giorni di cammino dal monte Horeb, per la via del monte Seir, fino a Kadesh-Barnea. Deuteronomio 1:3 Nel quarantesimo anno, nell'undicesimo mese, nel primo giorno del mese, Mose' parlo' ai figli d'Israele, secondo tutto cio' che l'Eterno gli aveva comandato di dir loro. Deuteronomio 1:4 dopo aver sconfitto Sihon, re degli Amorei che abitava in Heshbon, e Og re di Bashan che abitava in Ashtaroth e in Edrei. Deuteronomio 1:5 Di la' dal Giordano, nel paese di Moab, Mose' comincio' a spiegare questa legge, dicendo: Deuteronomio 1:6 «L'Eterno, il nostro DIO, ci parlo' in Horeb e ci disse: "Voi avete dimorato abbastanza vicino a questa montagna; Deuteronomio 1:7 levate le tende, mettetevi in cammino e andate verso la regione montuosa degli Amorei e verso tutti i luoghi vicini nell'Arabah, nella regione montuosa e nel bassopiano, nel Neghev e sulla costa del mare, nel paese dei Cananei e al Libano, fino al grande fiume, il fiume Eufrate. Deuteronomio 1:8 Ecco, io ho posto il paese davanti a voi; entrate e prendete possesso del paese che l'Eterno giuro' di dare ai vostri padri, ad Abrahamo, Isacco, e Giacobbe, a loro e alla loro discendenza dopo di loro"». La scelta di giudizi del popolo Deuteronomio 1:9 «In quel tempo io vi parlai e vi dissi: "Io non posso da solo portare il peso di tutti voi. Deuteronomio 1:10 L'Eterno, il vostro DIO, vi ha moltiplicati, ed eccovi oggi numerosi come le stelle del cielo. Deuteronomio 1:11 L'Eterno, il DIO dei vostri padri, vi renda mille volte ancor piu' numerosi, e vi benedica come vi ha promesso! Deuteronomio 1:12 Ma come posso io, da solo, portare il vostro carico, il vostro peso e le vostre liti? Deuteronomio 1:13 Scegliete dalle vostre tribu' degli uomini saggi e dotati di discernimento e di esperienza, e io li costituiro' vostri capi". Deuteronomio 1:14 E voi mi rispondeste, dicendo: "La cosa che tu proponi di fare e' buona". Deuteronomio 1:15 Allora presi i capi delle vostre tribu', uomini saggi e dotati di esperienza e li costituii vostri capi, capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, capi di decine, e ufficiali delle vostre tribu'. Deuteronomio 1:16 In quel tempo diedi quest'ordine ai vostri giudici dicendo: "Ascoltate le dispute tra i vostri fratelli e giudicate con giustizia tra un uomo e suo fratello o il forestiero che sta con lui. Deuteronomio 1:17 Nei vostri giudizi non avrete riguardi personali; darete ascolto al piccolo e al grande; non temerete alcun uomo, perche' il giudizio appartiene a DIO; il caso che e' troppo difficile per voi lo recherete a me, e io lo ascoltero'". Deuteronomio 1:18 In quel tempo io vi ordinai tutte le cose che dovevate fare». Le spie mandate ad esplorare il paese di Canaan Deuteronomio 1:19 «Poi partimmo dal monte Horeb e attraversammo tutto quel grande e spaventoso deserto che avete veduto dirigendoci verso la regione montuosa degli Amorei, come l'Eterno, il nostro DIO, ci aveva comandato, e giungemmo a Kadesh-Barnea. Deuteronomio 1:20 Allora vi dissi: "Siete arrivati alla regione montuosa degli Amorei, che l'Eterno, il nostro DIO, ci da'. Deuteronomio 1:21 Ecco, l'Eterno, il tuo DIO, ha posto il paese davanti a te; sali e prendine possesso, come l'Eterno, il DIO dei tuoi padri, ti ha detto; non avere paura e non scoraggiarti". Deuteronomio 1:22 Allora voi, tutti quanti voi, vi avvicinaste a me e diceste: "Mandiamo degli uomini davanti a noi, che esplorino il paese per noi e ci riferiscano sulla strada per la quale noi dovremo salire, e sulle citta' nelle quali dovremo entrare". Deuteronomio 1:23 La proposta mi piacque; cosi presi dodici uomini tra voi, uno per tribu'. Deuteronomio 1:24 Ed essi partirono, salirono verso i monti, giunsero alla valle di Eshkol ed esplorarono il paese. Deuteronomio 1:25 Presero con se' alcuni frutti del paese, ce li portarono e ci fecero la loro relazione, dicendo: "Il paese che l'Eterno, il nostro DIO, sta per darci e' buono"». La ribellione contro l'Eterno e sue conseguenze Deuteronomio 1:26 «Ma voi non voleste salirvi e vi ribellaste all'ordine dell'Eterno, del vostro DIO; Deuteronomio 1:27 e mormoraste nelle vostre tende e diceste: "L'Eterno ci odia, per questo ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto per darci in mano agli Amorei e per distruggerci. Deuteronomio 1:28 Dove possiamo andare? I nostri fratelli ci hanno fatto struggere il cuore dicendo: e' un popolo piu' grande e piu' alto di noi; le citta' sono grandi e fortificate fino al cielo; vi abbiamo perfino visto i figli degli Anakim". Deuteronomio 1:29 Allora io vi dissi: "Non spaventatevi e non abbiate paura di loro. Deuteronomio 1:30 L'Eterno, il vostro DIO, che va davanti a voi, combattera' egli stesso per voi, come ha fatto sotto i vostri occhi in Egitto. Deuteronomio 1:31 e nel deserto, dove hai visto come l'Eterno, il tuo DIO, ti ha portato come un uomo porta il proprio figlio, per tutto il cammino che avete percorso, finche' siete arrivati a questo luogo". Deuteronomio 1:32 Nonostante questo, non aveste fiducia nell'Eterno vostro DIO, Deuteronomio 1:33 che andava davanti a voi nel cammino per cercarvi un luogo dove piantare le tende, con il fuoco di notte e con la nuvola di giorno, per mostrarvi per quale via dovevate andare. Deuteronomio 1:34 Cosi l'Eterno udi le vostre parole, si adiro' e giuro' dicendo: Deuteronomio 1:35 "Certo, nessuno degli uomini di questa malvagia generazione vedra' il buon paese che ho giurato di dare ai vostri padri, Deuteronomio 1:36 ad eccezione di Caleb, figlio di Jefunneh. Egli lo vedra'; e a lui e ai suoi figli daro' la terra che egli ha calcato, perche' ha pienamente seguito l'Eterno". Deuteronomio 1:37 Anche contro a me l'Eterno si adiro' per colpa vostra e disse: "Neppure tu vi entrerai; Deuteronomio 1:38 ma Giosue', figlio di Nun, che ti sta davanti, vi entrera'; fortificalo, perche' egli mettera' Israele in possesso del paese. Deuteronomio 1:39 E i vostri fanciulli, di cui avete detto che sarebbero divenuti preda dei nemici, vostri figli, che oggi non conoscono ne' il bene ne' il male, sono quelli che vi entreranno; lo daro' a loro ed essi lo possederanno. Deuteronomio 1:40 Ma voi tornate indietro e incamminatevi verso il deserto, in direzione del Mar Rosso". Deuteronomio 1:41 Allora voi rispondeste, dicendomi: "Abbiam peccato contro l'Eterno; noi saliremo e combatteremo esattamente come l'Eterno, il nostro DIO, ci ha ordinato". E ognuno di voi cinse le armi, e vi metteste temerariamente a salire verso la regione montuosa. Deuteronomio 1:42 E l'Eterno mi disse: "Di loro: Non salite e non combattete, perche' io non sono in mezzo a voi, e voi sareste sconfitti davanti ai vostri nemici". Deuteronomio 1:43 Io ve lo dissi, ma voi non mi deste ascolto; anzi vi ribellaste all'ordine dell'Eterno, vi comportaste presuntuosamente e saliste verso la regione montuosa. Deuteronomio 1:44 Allora gli Amorei, che abitano quella regione montuosa, uscirono contro di voi, vi inseguirono come fanno le api e vi respinsero da Seir fino a Hormah. Deuteronomio 1:45 Poi voi tornaste e piangeste davanti all'Eterno; ma l'Eterno non diede ascolto alla vostra voce e non vi presto' orecchio. Deuteronomio 1:46 Cosi rimaneste in Kadesh molti giorni, tutto il tempo che vi fermaste la'». Le peregrinazioni d'Israele nel deserto Deuteronomio 2:1 «Poi tornammo indietro e partimmo per il deserto in direzione del Mar Rosso, come l'Eterno mi aveva detto, e girammo intorno al monte Seir per molto tempo. Deuteronomio 2:2 Quindi l'Eterno mi parlo' dicendo: Deuteronomio 2:3 "Avete girato abbastanza intorno a questo monte; volgetevi verso nord. Deuteronomio 2:4 E ordina al popolo dicendo: Voi state per passare i confini dei figli di Esau', vostri fratelli, che dimorano in Seir, essi avranno paura di voi; state quindi bene in guardia; Deuteronomio 2:5 non provocateli, perche' non vi daro' niente del loro paese, neppure quanto ne puo' calcare la pianta di un piede, poiche' ho dato il monte di Seir a Esau', come sua proprieta'. Deuteronomio 2:6 Comprerete da loro con denaro le vettovaglie che mangerete e comprerete pure da loro con denaro l'acqua che berrete. Deuteronomio 2:7 Poiche' l'Eterno, il tuo DIO, ti ha benedetto in tutta l'opera delle tue mani; ha vegliato sul tuo viaggio attraverso questo grande deserto. L'Eterno, il tuo DIO, e' stato con te durante questi quarant'anni e non ti e' mancato nulla". Deuteronomio 2:8 Cosi passammo oltre i figli di Esau', nostri fratelli, che abitavano in Seir e, evitando la via dell'Arabah, come pure Elath ed Etsion-Gheber, ripiegammo e proseguimmo passando per il deserto di Moab. Deuteronomio 2:9 L'Eterno quindi mi disse: "Non attaccare Moab e non gli muovere guerra, perche' non ti daro' alcuna parte del loro paese in eredita', poiche' ho dato Ar ai discendenti di Lot, come loro proprieta'. Deuteronomio 2:10 (Nei tempi passati vi abitarono gli Emim, un popolo grande, numeroso e alto di statura come gli Anakim. Deuteronomio 2:11 Erano anch'essi ritenuti giganti, come gli Anakim; ma i Moabiti li chiamavano Emim. Deuteronomio 2:12 Seir era prima abitata dagli Horei; ma i discendenti di Esau' li cacciarono, li distrussero e si stabilirono al loro posto, come ha fatto Israele nel paese che possiede e che l'Eterno gli ha dato). Deuteronomio 2:13 Ora levatevi e attraversate il torrente Zered". Cosi noi attraversammo il torrente Zered. Deuteronomio 2:14 Ora il tempo impiegato per giungere da Kadesh-Barnea fino al passaggio del torrente Zered, fu di trent'otto anni, finche' tutta la generazione degli uomini di guerra scomparve interamente dall'accampamento, come l'Eterno aveva loro giurato. Deuteronomio 2:15 Infatti la mano dell'Eterno fu contro di loro per sterminarli dall'accampamento, finche' fossero annientati. Deuteronomio 2:16 Cosi, quando l'ultimo uomo di guerra mori di mezzo al popolo, Deuteronomio 2:17 l'Eterno mi parlo' dicendo: Deuteronomio 2:18 "Oggi tu stai per passare i confini di Moab, ad Ar, ma avvicinandoti ai figli di Ammon, non li attaccare e non muovere loro guerra, perche' io non ti daro' alcuna parte del paese dei figli di Ammon in eredita', poiche' l'ho dato ai figli di Lot, come loro proprieta'". Deuteronomio 2:19 (Anche questo era ritenuto un paese di giganti; nei tempi passati vi abitarono i giganti; ma gli Ammoniti li chiamavano Zamzummim, Deuteronomio 2:20 un popolo grande, numeroso e alto di statura come gli Anakim; ma l'Eterno li distrusse davanti agli Ammoniti, che li scacciarono e si stabilirono al loro posto, Deuteronomio 2:21 come l'Eterno aveva fatto per i discendenti di Esau' che abitavano in Seir, quando distrusse gli Horei davanti a loro. Essi li scacciarono e si stabilirono al loro posto fino al giorno d'oggi. Deuteronomio 2:22 Anche gli Avvei, che dimoravano in villaggi fino a Gaza, furono distrutti dai Kaftorei, venuti da Kaftor, i quali si stabilirono al loro posto). La vittoria su Sihon, re di Heshbon Deuteronomio 2:23 "Levatevi, mettetevi in cammino e attraversate il torrente Arnon; ecco, io do in tuo potere Sihon, l'Amoreo, re di Heshbon, e il suo paese; comincia a prenderne possesso e muovigli guerra. Deuteronomio 2:24 Oggi comincero' a infondere paura e terrore di te ai popoli sotto tutti i cieli, i quali sentiranno parlare di te, e tremeranno e saranno presi da angoscia a causa di te". Deuteronomio 2:25 Allora mandai ambasciatori dal deserto di Kedemoth a Sihon, re di Heshbon, con parole di pace, per dirgli: Deuteronomio 2:26 "Lasciami passare per il tuo paese; io camminero' per la via Regia, senza deviare ne' a destra ne' a sinistra. Deuteronomio 2:27 Tu mi venderai per denaro le vettovaglie che mangero' e mi darai per denaro l'acqua che berro'; permettimi solo di passare a piedi Deuteronomio 2:28 (come hanno fatto per me i discendenti di Esau' che abitano in Seir e i Moabiti che abitano in Ar), finche' io abbia passato il Giordano per entrare nel paese che l'Eterno, il nostro Dio, ci da'". Deuteronomio 2:29 Ma Sihon, re di Heshbon, non ci volle lasciar passare nel suo territorio, perche' l'Eterno, il tuo Dio, gli aveva indurito lo spirito e reso ostinato il cuore, per darlo nelle tue mani, come e' appunto oggi. Deuteronomio 2:30 E l'Eterno mi disse: "Vedi, ho cominciato a dare in tuo potere Sihon e il suo paese; incomincia ad occuparlo, perche' tu possa entrare in possesso del suo paese". Deuteronomio 2:31 Allora Sihon usci contro di noi con tutta la sua gente, per darci battaglia a Jahats. Deuteronomio 2:32 Ma l'Eterno, il nostro DIO, ce lo diede nelle mani, e noi sconfiggemmo lui, i suoi figli e tutta la sua gente. Deuteronomio 2:33 In quel tempo prendemmo tutte le sue citta' e votammo allo sterminio uomini, donne e bambini di ogni citta'; non lasciammo anima viva. Deuteronomio 2:34 Soltanto prendemmo come nostro bottino il bestiame e le spoglie delle citta' che avevamo preso. Deuteronomio 2:35 Da Aroer, che e' sulle sponde del torrente Arnon e dalla citta' che e' nella valle, fino a Galaad, non ci fu alcuna citta' che fosse troppo forte per noi; l'Eterno, il nostro DIO, le diede tutte nelle nostre mani. Deuteronomio 2:36 Ma non ti avvicinasti al paese dei figli di Ammon, ad alcun posto toccato dal torrente Jabbok, alle citta' del paese montuoso e a tutti i luoghi che l'Eterno, il nostro DIO, ci aveva proibito di attaccare». La vittoria su Og, re di Bashan Deuteronomio 3:1 «Poi ripiegammo e salimmo per la via di Bashan; e Og, re di Bashan, con tutta la sua gente, ci usci contro per darci battaglia a Edrei. Deuteronomio 3:2 Ma l'Eterno mi disse: "Non aver paura di lui, poiche' io ti do nelle mani lui, tutta la sua gente e il suo paese; farai a lui quel che facesti a Sihon, re degli Amorei, che abitava a Heshbon". Deuteronomio 3:3 Cosi l'Eterno, il nostro DIO, diede nelle nostre mani anche Og, re di Bashan, con tutta la sua gente; e noi lo sconfiggemmo senza lasciargli alcun superstite. Deuteronomio 3:4 In quel tempo prendemmo tutte le sue citta'; non ci fu citta' che noi non prendessimo loro: sessanta citta', tutta la regione di Argob, il regno di Og in Bashan. Deuteronomio 3:5 Tutte queste citta' erano fortificate con alte mura, porte e sbarre, senza contare un gran numero di villaggi rurali. Deuteronomio 3:6 Noi le votammo allo sterminio, come avevamo fatto di Sihon, re di Heshbon, distruggendo interamente tutte le citta', uomini, donne e bambini. Deuteronomio 3:7 Ma riserbammo come nostro bottino tutto il bestiame e le spoglie delle citta'. Deuteronomio 3:8 In quel tempo dunque prendemmo dalle mani dei due re degli Amorei il paese che e' al di la' del Giordano, dal torrente Arnon al monte Hermon, Deuteronomio 3:9 (Hermon e' chiamato dai Sidoni Sirion, e dagli Amorei Senir), Deuteronomio 3:10 tutte le citta' della pianura, tutto Galaad, tutto Bashan fino a Salkah e a Edrei, citta' del regno di Og in Bashan. Deuteronomio 3:11 Poiche' Og, re di Bashan, era rimasto l'unico superstite della stirpe dei giganti. Ecco, il suo letto era un letto di ferro (e non si trova forse a Rabbah degli Ammoniti?). Esso misura nove cubiti di lunghezza e quattro cubiti di larghezza, secondo il cubito d'uomo. Spartizione della terra conquistata tra due tribu' e mezza Deuteronomio 3:12 In quel tempo ci impadronimmo di questo paese; io diedi ai Rubeniti e ai Gaditi il territorio di Aroer, lungo il torrente Arnon fino a meta' della regione montuosa di Galaad con le sue citta'; Deuteronomio 3:13 e diedi alla mezza tribu' di Manasse il resto di Galaad e tutto Bashan, il regno di Og (tutta la regione di Argob con tutto Bashan si chiamava il paese dei giganti. Deuteronomio 3:14 Jair, figlio di Manasse, prese tutta la regione di Argob, fino ai confini dei Gheshuriti e dei Maakathiti; e chiamo' con il suo nome le borgate di Bashan, che anche oggi si chiamano le citta' di Jair). Deuteronomio 3:15 E diedi Galaad a Makir. Deuteronomio 3:16 Ai Rubeniti e ai Gaditi invece diedi il territorio da Galaad fino al torrente Arnon, con la meta' del fiume che serve da confine, e fino al fiume Jabbok, frontiera dei figli di Ammon, Deuteronomio 3:17 e l'Arabah, con il Giordano per confine, da Kinnereth fino alla sponda orientale del mare dell'Arabah sotto le pendici del Pisgah. Deuteronomio 3:18 In quel tempo io vi diedi quest'ordine, dicendo: "L'Eterno, il vostro DIO, vi ha dato questo paese perche' lo possediate. Voi tutti, uomini di valore, passerete il Giordano armati, alla testa dei figli d'Israele, vostri fratelli. Deuteronomio 3:19 Ma le vostre mogli, i vostri piccoli e il bestiame (so che avete molto bestiame) rimarranno nelle citta' che vi ho dato, Deuteronomio 3:20 finche' l'Eterno abbia dato riposo ai vostri fratelli, come ha fatto per voi, e prendano anch'essi possesso del paese che l'Eterno, il vostro DIO, da' loro al di la' del Giordano. Poi ciascuno tornera' nell'eredita' che vi ho dato". Passaggio della guida d'Israele a Giosue' Deuteronomio 3:21 In quel tempo, ordinai pure a Giosue', dicendo: "I tuoi occhi hanno visto tutto cio' che l'Eterno, il vostro DIO, ha fatto a questi due re; lo stesso fara' l'Eterno a tutti i regni che stai per attraversare. Deuteronomio 3:22 Non abbiate paura di loro, perche' l'Eterno, il vostro DIO, combattera' egli stesso per voi". Deuteronomio 3:23 In quel medesimo tempo, io supplicai l'Eterno, dicendo: Deuteronomio 3:24 "O Signore, o Eterno, tu hai cominciato a mostrare al tuo servo la tua grandezza e la tua mano potente; poiche' qual e' il dio in cielo o sulla terra, che possa fare le opere e i portenti simili a quelli che fai tu? Deuteronomio 3:25 Deh, lasciami passare il Giordano per vedere il bel paese che e' al di la' del Giordano, la bella regione montuosa e il Libano". Deuteronomio 3:26 Ma l'Eterno si adiro' contro di me per causa vostra, e non mi esaudi. Cosi l'Eterno mi disse: "Basta cosi; non parlarmi piu' di questa cosa. Deuteronomio 3:27 Sali sulla vetta del Pisgah, volgi lo sguardo a ovest, a nord, a sud e a est e contempla coi tuoi occhi, perche' tu non passerai questo Giordano. Deuteronomio 3:28 Ma da' ordini a Giosue', fortificalo e incoraggialo, perche' lui passera' il Giordano alla testa di questo popolo e mettera' Israele in possesso del paese che vedrai". Deuteronomio 3:29 Cosi ci fermammo nella valle di fronte a Beth-Peor». Mose' esorta Israele ad osservare i comandamenti di Dio Deuteronomio 4:1 «Ora dunque, o Israele, da' ascolto agli statuti e ai decreti che vi insegno, perche' li mettiate i pratica, affinche' viviate ed entriate in possesso del paese che l'Eterno, il DIO dei vostri padri, vi da'. Deuteronomio 4:2 Non aggiungerete nulla a quanto vi comando e non toglierete nulla, ma impegnatevi ad osservare i comandamenti dell'Eterno, il vostro DIO, che io vi prescrivo. Deuteronomio 4:3 I vostri occhi videro cio' che l'Eterno fece a Baal-Peor, poiche' l'Eterno, il tuo DIO, distrusse in mezzo a te tutti coloro che avevano seguito Baal-Peor; Deuteronomio 4:4 ma voi che siete rimasti fedeli all'Eterno, al vostro DIO, oggi siete tutti in vita. Deuteronomio 4:5 Ecco, io vi ho insegnato statuti e decreti, come l'Eterno, il mio DIO, mi ha ordinato, affinche' li mettiate in pratica nel paese in cui state per entrare per prenderne possesso. Deuteronomio 4:6 Li osserverete dunque e li metterete in pratica; poiche' questa sara' la vostra sapienza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutti questi statuti, diranno: "Questa grande nazione e' un popolo saggio e intelligente!". Deuteronomio 4:7 Quale grande nazione ha infatti DIO cosi vicino a se', come l'Eterno, il nostro DIO, e' vicino a noi ogni volta che lo invochiamo? Deuteronomio 4:8 E quale grande nazione ha statuti e decreti giusti come tutta questa legge che oggi vi metto davanti? Deuteronomio 4:9 Solo bada bene a te stesso e veglia diligentemente sull'anima tua, per non dimenticare le cose che i tuoi occhi hanno visto, e perche' non si allontanino dal tuo cuore per tutti i giorni della tu vita. Ma insegnali ai tuoi figli e ai figli dei tuoi figli, Deuteronomio 4:10 specialmente circa il giorno in cui sei comparso davanti all'Eterno, il tuo DIO, in Horeb, quando l'Eterno mi disse: "Radunami il popolo e io faro' loro udire le mie parole, perche' essi imparino a temermi per tutti i giorni che vivranno sulla terra e le insegnino ai loro figli". Deuteronomio 4:11 Allora voi vi avvicinaste e vi fermaste ai piedi del monte; e il monte ardeva nelle fiamme, che si innalzavano in mezzo al cielo, ed era circondato da tenebre, nuvole e fitta oscurita'. Deuteronomio 4:12 E l'Eterno vi parlo' dal mezzo del fuoco; voi udiste il suono delle parole, ma non vedeste alcuna figura; udiste solo una voce. Deuteronomio 4:13 Cosi egli vi promulgo' il suo patto, che vi comando' di osservare, cioe' i dieci comandamenti; e li scrisse su due tavole di pietra. Deuteronomio 4:14 E a me, in quel tempo, l'Eterno ordino' d'insegnarvi statuti e decreti, perche' li mettiate in pratica nel paese in cui state per entrare per prendere possesso. Proibizione dell'idolatria Deuteronomio 4:15 Poiche' dunque non vedeste alcuna figura il giorno che l'Eterno vi parlo' in Horeb dal mezzo del fuoco, vegliate diligentemente sulle anime vostre, Deuteronomio 4:16 perche' non vi corrompiate e vi facciate qualche immagine scolpita, nella forma di qualche figura: la rappresentazione di un uomo o di una donna, Deuteronomio 4:17 la rappresentazione di un animale che e' sulla terra, la rappresentazione di un uccello che vola nel cielo, Deuteronomio 4:18 la rappresentazione di ogni cosa che striscia sul suolo, la rappresentazione di un pesce che e' nelle acque sotto la terra; Deuteronomio 4:19 perche' alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto cioe' l'esercito celeste, tu non sia attirato a prostrarti davanti a queste cose e a servirle, cose che l'Eterno, il tuo DIO, ha assegnato a tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli; Deuteronomio 4:20 ma l'Eterno ha preso voi e vi ha fatto uscire dalla fornace di ferro, dall'Egitto, per essere suo popolo, sua eredita', come siete oggi. Deuteronomio 4:21 Or l'Eterno si adiro' contro di me per causa vostra, e giuro' che non avrei passato il Giordano e non sarei entrato nel buon paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' in eredita'. Deuteronomio 4:22 Cosi io moriro' in questo paese, senza passare il Giordano; ma voi lo passerete e possederete quel buon paese. Deuteronomio 4:23 Guardatevi dal dimenticare il patto che l'Eterno, il vostro DIO, ha stabilito con voi, e dal farvi alcuna immagine scolpita nella forma di qualsiasi cosa che l'Eterno, il tuo DIO, ti abbia proibita. Deuteronomio 4:24 Poiche' l'Eterno, il tuo DIO, e' un fuoco consumante, un Dio geloso. Deuteronomio 4:25 Quando avrai generato figli e figli dei figli, e sarete rimasti a lungo nel paese, se vi corrompete e vi fate delle immagini scolpite nella forma di qualsiasi cosa, e fate cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, il vostro DIO, per irritarlo, Deuteronomio 4:26 io chiamo oggi a testimoniare contro di voi il cielo e la terra, che voi presto scomparirete completamente dal paese di cui andate a prendere possesso attraversando il Giordano. Voi non prolungherete in esso i vostri giorni, ma sarete interamente distrutti. Deuteronomio 4:27 E l'Eterno vi disperdera' fra i popoli, e non rimarra' di voi che un piccolo numero fra le nazioni dove l'Eterno vi condurra'. Deuteronomio 4:28 E la' servirete de'i di legno e di pietra, fatti da mano d'uomo, che non vedono, non odono, non mangiano e non odorano. Deuteronomio 4:29 Ma di la' cercherai l'Eterno, il tuo DIO; e lo troverai, se lo cercherai con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima. Deuteronomio 4:30 Quando ti troverai nell'angoscia e ti saranno avvenute tutte queste cose, negli ultimi tempi, tornerai all'Eterno, il tuo DIO, e darai ascolto alla sua voce; Deuteronomio 4:31 (poiche' l'Eterno, il tuo DIO, e' un Dio misericordioso); egli non ti abbandonera' e non ti distruggera', e non dimentichera' il patto che giuro' ai tuoi padri. Speciale manifestazione di Dio a Israele Deuteronomio 4:32 Interroga pure i tempi antichi, che furono prima di te, dal giorno in cui DIO creo' l'uomo sulla terra, e chiedi da un'estremita' dei cieli all'altra se vi fu mai una cosa grande come questa o si e' mai udita una cosa simile a questa. Deuteronomio 4:33 Vi fu mai alcun popolo che abbia udito la voce di DIO parlare di mezzo al fuoco, come l'hai udita tu, e sia rimasto in vita? Deuteronomio 4:34 O vi fu mai alcun DIO che abbia provato ad andare a prendere per se' una nazione di mezzo a un'altra nazione mediante prove, segni, prodigi e battaglie, con mano potente e con braccio steso e con grandi terrori, come fece per voi l'Eterno, il vostro DIO, in Egitto sotto i vostri occhi? Deuteronomio 4:35 Tutto questo ti e' stato mostrato, affinche' riconosca che l'Eterno e' DIO e che non v'e' alcun altro fuori di lui. Deuteronomio 4:36 Dal cielo ti ha fatto udire la sua voce per ammaestrarti; e sulla terra ti ha fatto vedere il suo grande fuoco e hai udito le sue parole di mezzo al fuoco. Deuteronomio 4:37 E perche' ha amato i tuoi padri, egli ha scelto la loro progenie dopo loro e ti ha fatto uscire dall'Egitto con la sua presenza, mediante la sua grande potenza, Deuteronomio 4:38 scacciando davanti a te nazioni piu' grandi e piu' potenti di te, per fare entrare te e darti il loro paese in eredita', come e' oggi. Deuteronomio 4:39 Sappi dunque oggi e ritienilo nel tuo cuore che l'Eterno e' DIO lassu' nei cieli e quaggiu' sulla terra, e che non v'e' alcun altro. Deuteronomio 4:40 Osserva dunque i suoi statuti e i suoi comandamenti che oggi ti do, affinche' abbia prosperita' tu e i tuoi figli dopo di te, e affinche' tu prolunghi i tuoi giorni nel paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' per sempre». Tre citta' di rifugio a est del Giordano Deuteronomio 4:41 Allora Mose' apparto' tre citta' di la' dal Giordano, verso est, Deuteronomio 4:42 nelle quali potesse rifugiarsi l'omicida che avesse ucciso il suo prossimo involontariamente, senz'averlo odiato in precedenza, e perche' potesse aver salva la vita, rifugiandosi in una di queste citta': Deuteronomio 4:43 Betser nel deserto nella regione pianeggiante per i Rubeniti, Ramoth in Galaad per i Gaditi, e Golan in Bashan per i Manassiti. Introduzione alla legge di Dio Deuteronomio 4:44 Or questa e' la legge che Mose' espose ai figli d'Israele. Deuteronomio 4:45 Questi sono i precetti, gli statuti e i decreti che Mose' diede ai figli d'Israele quando uscirono dall'Egitto, Deuteronomio 4:46 di la' dal Giordano, nella valle di fronte a Beth-Peor, nel paese di Sihon, re degli Amorei che abitava a Heshbon, e che Mose' e i figli d'Israele sconfissero quando uscirono dall'Egitto, Deuteronomio 4:47 Essi presero possesso del suo paese e del paese di Og, re di Bashan, due re degli Amorei, che stavano di la' dal Giordano, verso est, Deuteronomio 4:48 da Aroer, che e' sulle sponde del torrente Arnon, fino al monte Sion, (cioe' il monte Hermon), Deuteronomio 4:49 con tutta la pianura oltre il Giordano, verso est, fino al mare dell'Arabah, sotto le pendici del Pisgah. I dieci comandamenti Deuteronomio 5:1 Mose' convoco' tutto Israele e disse loro: «Ascolta, Israele, gli statuti e i decreti che oggi io proclamo ai tuoi orecchi, perche' li impari e ti impegni a metterli in pratica. Deuteronomio 5:2 L'Eterno, il nostro DIO, stabili con noi un patto in Horeb. Deuteronomio 5:3 L'Eterno non stabili questo patto con i nostri padri, ma con noi, che oggi siamo qui tutti quanti in vita. Deuteronomio 5:4 L'Eterno vi parlo' faccia a faccia sul monte, di mezzo al fuoco. Deuteronomio 5:5 Io stavo allora fra l'Eterno e voi per riferirvi la parola dell'Eterno, perche' voi aveste paura del fuoco e non saliste sul monte. Egli disse: Deuteronomio 5:6 "Io sono l'Eterno, il tuo DIO, che ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitu'. Deuteronomio 5:7 Non avrai altri de'i davanti a me. Deuteronomio 5:8 Non ti farai scultura alcuna ne' immagine alcuna delle cose che sono lassu' nei cieli o quaggiu' sulla terra o nelle acque sotto la terra. Deuteronomio 5:9 Non ti prostrerai davanti a loro e non le servirai, perche' io, l'Eterno, il tuo DIO, sono un Dio geloso che punisco l'iniquita' dei padri sui figli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, Deuteronomio 5:10 ma uso benignita' a migliaia verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Deuteronomio 5:11 Non userai il nome dell'Eterno, il tuo DIO, invano, poiche' l'Eterno non lascera' impunito chi usa il suo nome invano. Deuteronomio 5:12 Osserva il giorno di sabato per santificarlo, come l'Eterno, il tuo DIO, ti ha comandato. Deuteronomio 5:13 Lavorerai sei giorni e in essi farai il tuo lavoro, Deuteronomio 5:14 ma il settimo giorno e' sabato, sacro all'Eterno, il tuo DIO: non farai in esso alcun lavoro, ne' tu ne' tuo figlio ne' tua figlia ne' il tuo servo ne' la tua serva ne' il tuo bue ne' il tuo asino ne' alcuna delle tue bestie ne' il forestiero che sta dentro le tue porte, affinche' il tuo servo e la tua serva si riposino come te. Deuteronomio 5:15 E ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che l'Eterno, il tuo DIO, ti ha fatto uscire di la' con mano potente e con braccio steso; percio' l'Eterno, il tuo DIO, ti ordina di osservare il giorno di Sabato. Deuteronomio 5:16 Onorerai tuo padre e tua madre, come l'Eterno, il tuo DIO, ti ha comandato, affinche' i tuoi giorni siano lunghi ed abbia prosperita' sulla terra che l'Eterno, il tuo DIO, ti da'. Deuteronomio 5:17 Non ucciderai. Deuteronomio 5:18 Non commetterai adulterio. Deuteronomio 5:19 Non ruberai. Deuteronomio 5:20 Non farai falsa testimonianza contro il tuo prossimo. Deuteronomio 5:21 Non desidererai la moglie del tuo prossimo, e non desidererai la casa del tuo prossimo ne' il suo campo ne' il suo servo ne' la sua serva ne' il suo bue ne' il suo asino ne' cosa alcuna che sia del tuo prossimo". Deuteronomio 5:22 Queste parole disse l'Eterno a tutta la vostra assemblea sul monte, di mezzo al fuoco, alla nuvola e a densa oscurita', con voce forte; e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra e le diede a me. Deuteronomio 5:23 Quando voi udiste la voce di mezzo alle tenebre, mentre il monte era tutto in fiamme, voi vi avvicinaste a me, tutti i vostri capi-tribu' e i vostri anziani, Deuteronomio 5:24 e diceste: "Ecco, l'Eterno, il nostro DIO, ci ha fatto vedere la sua gloria e la sua grandezza, e noi abbiamo udito la sua voce di mezzo al fuoco; oggi abbiamo visto che DIO puo' parlare con l'uomo e l'uomo rimanere vivo. Deuteronomio 5:25 Or dunque, perche' dovremmo morire? Questo grande fuoco infatti ci consumera'; se continuiamo a udire ancora la voce dell'Eterno, il nostro DIO, noi moriremo. Deuteronomio 5:26 Poiche' chi e' fra tutti i mortali che, come noi, abbia udito la voce del DIO vivente parlare di mezzo al fuoco e sia rimasto vivo? Deuteronomio 5:27 Avvicinati tu e ascolta tutto cio' che l'Eterno, il nostro DIO, ti dira', e noi ascolteremo e lo faremo". Deuteronomio 5:28 L'Eterno udi il suono delle vostre parole, mentre mi parlavate; cosi l'Eterno mi disse: "Io ho udito il suono delle parole che questo popolo ti ha rivolto; tutto cio' che hanno detto va bene. Deuteronomio 5:29 Oh, avessero sempre un tal cuore, da temermi e da osservare tutti i miei comandamenti, per avere sempre prosperita', loro e i loro figli! Deuteronomio 5:30 Va' e di loro: Tornate alle vostre tende. Deuteronomio 5:31 Ma tu rimani qui con me e io ti indichero' tutti i comandamenti, tutti gli statuti e i decreti che insegnerai loro, perche' li mettano in pratica nel paese che do loro in eredita'". Deuteronomio 5:32 Abbiate dunque cura di far cio' che l'Eterno, il vostro DIO, vi ha comandato; non deviate ne' a destra ne' a sinistra; Deuteronomio 5:33 camminate interamente nella via che l'Eterno, il vostro DIO, vi ha prescritto, perche' viviate e siate prosperi e prolunghiate i vostri giorni nel paese che occuperete». Osservanza dei comandamenti, come condizione di prosperita' Deuteronomio 6:1 «Or questo e' il comandamento, gli statuti e i decreti che l'Eterno, il vostro DIO, ha ordinato d'insegnarvi, perche' li mettiate in pratica nel paese nel quale state per entrare per prenderne possesso; Deuteronomio 6:2 affinche' tu tema l'Eterno, il tuo DIO, osservando, per tutti i giorni della tua vita, tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, tutti i suoi statuti e tutti i suoi comandamenti che io ti do, e affinche' i tuoi giorni siano prolungati. Deuteronomio 6:3 Ascolta dunque, Israele, e abbi cura di metterli in pratica, affinche' tu prosperi e moltiplichiate grandemente nel paese dove scorre latte e miele, come l'Eterno, il DIO dei tuoi padri, ti ha detto. Deuteronomio 6:4 Ascolta, Israele: l'Eterno, il nostro DIO, l'Eterno e' uno. Deuteronomio 6:5 Tu amerai dunque Eterno, il tuo DIO, con tutto i tuo cuore, con tutta la tua anima e con tutta a tua forza. Deuteronomio 6:6 E queste parole che oggi ti comando rimarranno nel tuo cuore; Deuteronomio 6:7 le inculcherai ai tuoi figli, ne parlerai quando sei seduto in casa tua, quando cammini per strada, quando sei coricato e quando ti alzi. Deuteronomio 6:8 Le legherai come un segno alla mano, saranno come fasce tra gli occhi, Deuteronomio 6:9 e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte. Deuteronomio 6:10 Quando poi l'Eterno, il tuo DIO, ti avra' fatto entrare nel paese che giuro' ai tuoi padri, ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe, di darti grandi e belle citta' che tu non hai costruito, Deuteronomio 6:11 e case piene di ogni bene che tu non hai riempito, pozzi scavati che tu non hai scavato, e vigne e uliveti che tu non hai piantato; quando dunque avrai mangiato e ti sarai saziato, Deuteronomio 6:12 guardati dal dimenticare l'Eterno che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitu'. Deuteronomio 6:13 Temerai l'Eterno, il tuo DIO, lo servirai e giurerai per i suo nome. Deuteronomio 6:14 Non seguirete altri de'i, fra gli de'i dei popoli che vi circondano, Deuteronomio 6:15 (perche' l'Eterno, il tuo DIO, che sta in mezzo a te, e' un Dio geloso); altrimenti l'ira dell'Eterno, del tuo DIO, si accenderebbe contro di te e ti farebbe scomparire dalla faccia della terra. Deuteronomio 6:16 Non tenterete l'Eterno, il vostro DIO, come lo tentaste a Massa. Deuteronomio 6:17 Osserverete diligentemente i comandamenti dell'Eterno, il vostro DIO, i suoi precetti e i suoi statuti che egli vi ha ordinato. Deuteronomio 6:18 Percio' farai cio' che e' giusto e buono agli occhi dell'Eterno, affinche' tu prosperi ed entri ad occupare il buon paese che l'Eterno giuro' di dare ai tuoi padri, Deuteronomio 6:19 scacciando tutti i tuoi nemici davanti a te, come l'Eterno ha promesso. Deuteronomio 6:20 Quando in avvenire tuo figlio ti domandera': "Che significano questi precetti, statuti e decreti, che l'Eterno, il nostro DIO, vi ha comandato?", Deuteronomio 6:21 tu risponderai a tuo figlio: "Eravamo schiavi del Faraone in Egitto e l'Eterno ci fece uscire dall'Egitto con mano potente. Deuteronomio 6:22 Inoltre l'Eterno opero' sotto i nostri occhi segni e prodigi grandi e tremendi contro l'Egitto, contro il Faraone e contro tutta la sua casa. Deuteronomio 6:23 E ci fece uscire di la' per condurci nel paese che aveva giurato di dare ai nostri padri. Deuteronomio 6:24 Cosi l'Eterno ci comando' di mettere in pratica tutti questi statuti, temendo l'Eterno, il nostro DIO, per avere sempre prosperita' e perche' egli ci conservasse in vita, come e' oggi. Deuteronomio 6:25 E questa sara' la nostra giustizia, se abbiamo cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti davanti all'Eterno, il nostro DIO, come egli ci ha ordinato"». Comando di distruggere interamente i Cananei e i loro idoli Deuteronomio 7:1 «Quando L'Eterno, il tuo DIO, ti avra' introdotto nel paese in cui entri per prenderne possesso, e avra' scacciato davanti a te molte nazioni: gli Hittei, i Ghirgasei, gli Amorei, i Cananei, i Perezei, gli Hivvei e i Gebusei, sette nazioni piu' grandi e piu' potenti di te, Deuteronomio 7:2 e quando l'Eterno, il tuo DIO, le avra' date in tuo potere tu le sconfiggerai e le voterai al completo sterminio; non farai con esse alleanza, ne' userai con loro alcuna misericordia. Deuteronomio 7:3 Non contrarrai matrimonio con loro. Non darai le tue figlie ai loro figli e non prenderai le loro figlie per i tuoi figli, Deuteronomio 7:4 perche' allontanerebbero i tuoi figli dal seguire me per servire altri de'i, e l'ira dell'Eterno si accenderebbe contro di voi e vi distruggerebbe subito. Deuteronomio 7:5 Ma con loro vi comporterete cosi: demolirete i loro altari, spezzerete le loro colonne sacre, abbatterete i loro Ascerim e darete alle fiamme le loro immagini scolpite. Deuteronomio 7:6 Poiche' tu sei un popolo consacrato all'Eterno, il tuo DIO; l'Eterno, il tuo DIO ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. Deuteronomio 7:7 L'Eterno non ha riposto il suo amore su di voi ne' vi ha scelto, perche' eravate piu' numerosi di alcun altro popolo; eravate infatti il piu' piccolo di tutti i popoli; Deuteronomio 7:8 ma perche' l'Eterno vi ama e perche' ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri, l'Eterno vi ha fatto uscire con mano potente e vi ha riscattati dalla casa di schiavitu', dalla mano del Faraone, re d'Egitto. Deuteronomio 7:9 Riconosci dunque che l'Eterno, il tuo DIO, e' DIO, il Dio fedele, che mantiene il suo patto e la sua benignita' fino alla millesima generazione verso quelli che lo amano e osservano i suoi comandamenti, Deuteronomio 7:10 ma rende prontamente a quelli che lo odiano facendoli perire; egli non ritardera', ma rendera' prontamente a chi lo odia. Deuteronomio 7:11 Osserva dunque i comandamenti gli statuti e i decreti che oggi ti do, mettendoli in pratica. Deuteronomio 7:12 Cosi, se voi darete ascolto a queste leggi, e le osserverete e metterete in pratica, l'Eterno, il vostro DIO, manterra' con te il patto e la benignita' che ha giurato ai tuoi padri. Deuteronomio 7:13 Egli ti amera', ti benedira' e ti moltiplichera', e benedira' il frutto del tuo grembo e il frutto del tuo suolo, il tuo frumento, il tuo mosto e il tuo olio, i parti delle tue vacche e delle tue pecore nel paese che giuro' ai tuoi padri di darti. Deuteronomio 7:14 Tu sarai benedetto piu' di tutti i popoli e non ci sara' in mezzo a te ne' uomo ne' donna sterile, e neppure fra il tuo bestiame. Deuteronomio 7:15 L'Eterno allontanera' da te ogni malattia e non mandera' su di te alcuno di quei funesti malanni dell'Egitto che hai conosciuto, ma li mandera' su tutti quelli che ti odiano. Deuteronomio 7:16 Sterminerai dunque tutti i popoli che l'Eterno, il tuo DIO, sta per dare in tuo potere; il tuo occhio non abbia pieta' di loro, e non servire i loro de'i, perche' cio' sarebbe per te un laccio. Deuteronomio 7:17 In cuor tuo potresti dire: "Queste nazioni sono piu' numerose di me; come riusciro' io a scacciarle?". Deuteronomio 7:18 Non temerle, ma ricordati di cio' che l'Eterno, il tuo DIO, fece al Faraone e a tutti gli Egiziani; Deuteronomio 7:19 ricordati delle grandi prove che vedesti con i tuoi occhi, dei segni e dei prodigi, della mano potente e del braccio steso con i quali l'Eterno, il tuo DIO, ti fece uscire dall'Egitto; cosi fara' l'Eterno, il tuo DIO, a tutti i popoli dei quali hai paura. Deuteronomio 7:20 Inoltre, l'Eterno, il tuo DIO, mandera' contro di loro i calabroni, finche' quei che sono rimasti e quei che si sono nascosti per paura di te siano periti. Deuteronomio 7:21 Non spaventarti di loro, perche' l'Eterno, il tuo DIO, e' in mezzo a te, un Dio grande e terribile. Deuteronomio 7:22 L'Eterno, il tuo DIO, scaccera' a poco a poco queste nazioni davanti a te; tu non riuscirai a distruggerle subito, perche' altrimenti le fiere della campagna diventerebbero troppo numerose per te; Deuteronomio 7:23 ma l'Eterno, il tuo DIO, le dara' in tuo potere, e le gettera' in grande confusione finche' siano sterminate. Deuteronomio 7:24 Ti dara' nelle mani i loro re e tu farai scomparire i loro nomi di sotto ai cieli; nessuno potra' resistere davanti a te, finche' tu le abbia distrutte. Deuteronomio 7:25 Darai alle fiamme le immagini scolpite dei loro de'i; non desidererai l'oro o l'argento che e' su di esse e non lo prenderai per te, altrimenti saresti preso nel laccio da questo, perche' e' una cosa abominevole per l'Eterno, il tuo DIO; Deuteronomio 7:26 e non introdurrai cosa abominevole in casa tua, perche' saresti condannato alla distruzione come essa; la detesterai e l'abominerai totalmente, perche' e' una cosa votata alla distruzione». Israele e' invitato a non dimenticare il suo Dio e quanto egli ha fatto per lui Deuteronomio 8:1 «Abbiate cura di mettere in pratica tutti i comandamenti che oggi vi do, affinche' viviate, moltiplichiate ed entriate ad occupare il paese che l'Eterno giuro' di dare ai vostri padri. Deuteronomio 8:2 Ricordati di tutta la strada che l'Eterno, il tuo DIO, ti ha fatto fare in questi quarant'anni nel deserto per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che c'era nel tuo cuore e se tu osserveresti o no i suoi comandamenti. Deuteronomio 8:3 Cosi egli ti ha umiliato, ti ha fatto provar la fame, poi ti ha nutrito di manna che tu non conoscevi e che neppure i tuoi padri avevano mai conosciuto, per farti comprendere che l'uomo non vive soltanto di pane, ma vive di ogni parola che procede dalla bocca dell'Eterno. Deuteronomio 8:4 Il tuo vestito non ti si e' logorato addosso e il tuo piede non si e' gonfiato durante questi quarant'anni. Deuteronomio 8:5 Riconosci dunque nel tuo cuore che, come un uomo corregge suo figlio, cosi l'Eterno, il tuo DIO, corregge te. Deuteronomio 8:6 Percio' osserva i comandamenti dell'Eterno, il tuo DIO, camminando nelle sue vie e temendolo; Deuteronomio 8:7 perche' l'Eterno, il tuo DIO, sta per farti entrare in un buon paese, un paese di corsi d'acqua, di fonti e di sorgenti che sgorgano dalle valli e dai monti; Deuteronomio 8:8 un paese di frumento e di orzo, di vigne, di fichi e di melograni, un paese di ulivi da olio e di miele; Deuteronomio 8:9 un paese dove mangerai pane a volonta', dove non ti manchera' nulla; un paese dove le pietre sono ferro e dai cui monti scaverai il rame. Deuteronomio 8:10 Mangerai dunque e ti sazierai, e benedirai l'Eterno, il tuo DIO, a motivo del buon paese che ti ha dato. Deuteronomio 8:11 Guardati bene dal dimenticare l'Eterno, il tuo DIO, giungendo a non osservare i suoi comandamenti, i suoi decreti e i suoi statuti che oggi ti do; Deuteronomio 8:12 perche' non avvenga, dopo aver mangiato a sazieta' e aver costruito e abitato belle case, Deuteronomio 8:13 dopo aver visto le tue mandrie e le tue greggi moltiplicare, e il tuo argento e il tuo oro aumentare, e tutti i tuoi beni crescere, Deuteronomio 8:14 che il tuo cuore si innalzi e tu dimentichi l'Eterno, il tuo DIO, che ti ha fatto uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitu'; Deuteronomio 8:15 che ti ha condotto attraverso questo grande e terribile deserto, luogo di serpenti ardenti e di scorpioni, terra arida senz'acqua; che ha fatto sgorgare per te l'acqua dalla roccia durissima; Deuteronomio 8:16 che nel deserto ti ha nutrito di manna che i tuoi padri non conoscevano, per umiliarti e per provarti e per farti alla fine del bene. Deuteronomio 8:17 Guardati dunque dal dire nel tuo cuore: "La mia forza e la potenza della mia mano mi hanno procurato queste ricchezze". Deuteronomio 8:18 Ma ricordati dell'Eterno, il tuo DIO, perche' e' lui che ti da' la forza per acquistare ricchezze, per mantenere il patto che giuro' ai tuoi padri come e' oggi. Deuteronomio 8:19 Ma se tu dimentichi l'Eterno, il tuo DIO, per seguire altri de'i e per servirli e prostrarti davanti a loro, io dichiaro solennemente contro di voi quest'oggi che per certo perirete. Deuteronomio 8:20 Perirete come le nazioni che l'Eterno fa perire davanti a voi, perche' non avete ascoltato la voce dell'Eterno, il vostro DIO». Canaan e' data ad Israele non per la sua giustizia, ma per la malvagita' dei Cananei Deuteronomio 9:1 «Ascolta, Israele! Oggi tu stai per passare il Giordano, per entrare ad occupare nazioni piu' grandi e piu' potenti di te, citta' grandi e fortificate fino al cielo, Deuteronomio 9:2 un popolo grande e alto di statura, i discendenti degli Anakim che tu conosci, e dei quali hai sentito dire: "Chi puo' far fronte ai discendenti di Anak?". Deuteronomio 9:3 Sappi dunque oggi che l'Eterno, il tuo DIO, e' colui che marcera' davanti a te, come un fuoco divorante; egli li distruggera' e li abbattera' davanti a te; cosi tu li scaccerai e li farai perire in fretta, come l'Eterno ti ha detto. Deuteronomio 9:4 Quando l'Eterno, il tuo DIO, li avra' scacciati davanti a te, non dire nel tuo cuore: "e' per la mia giustizia che l'Eterno mi ha fatto entrare in possesso di questo paese". e' invece per la malvagita' di queste nazioni che l'Eterno le scaccia davanti a te. Deuteronomio 9:5 No, non e' per la tua giustizia ne' per la rettitudine del tuo cuore che tu entri ad occupare il loro paese, ma e' per la malvagita' di queste nazioni che l'Eterno, il tuo DIO, le sta per scacciare davanti a te, e per adempiere la parola giurata ai tuoi padri, ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe. Deuteronomio 9:6 Sappi dunque che non e' per la tua giustizia che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' in possesso questo buon paese, poiche' tu sei un popolo dal collo duro. Il vitello d'oro e le ribellioni d'Israele nel deserto Deuteronomio 9:7 Ricordati e non dimenticare come hai provocato ad ira l'Eterno, il tuo DIO, nel deserto. Dal giorno che uscisti dal paese d'Egitto, fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli all'Eterno. Deuteronomio 9:8 Anche ad Horeb provocaste ad ira l'Eterno; e l'Eterno si adiro' contro di voi al punto di volervi distruggere. Deuteronomio 9:9 Quando salii sul monte per ricevere le tavole di pietra, le tavole del patto che l'Eterno aveva fatto con voi, io rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiare pane ne' bere acqua; Deuteronomio 9:10 e l'Eterno mi diede le due tavole di pietra, scritte con il dito di DIO, sulle quali erano tutte le parole che l'Eterno vi aveva detto sul monte, di mezzo al fuoco, nel giorno dell'assemblea. Deuteronomio 9:11 E fu alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti che l'Eterno mi diede le due tavole di pietra, le tavole del patto. Deuteronomio 9:12 poi l'Eterno mi disse: "Levati, scendi in fretta di qui, perche' il tuo popolo che hai fatto uscire dall'Egitto si e' corrotto; presto deviato dalla via che io avevo loro ordinato di seguire e si son fatti una immagine di metallo fuso". Deuteronomio 9:13 L'Eterno mi parlo' ancora, dicendo: "Io l'ho visto questo popolo; ecco, e' un popolo dal collo duro; Deuteronomio 9:14 lascia che li distrugga e cancelli il loro nome di sotto i cieli, e faro' di te una nazione piu' potente e piu' grande di loro". Deuteronomio 9:15 Cosi mi voltai e scesi dal monte, mentre il monte ardeva col fuoco; e le due tavole del patto erano nelle mie mani. Deuteronomio 9:16 Guardai, ed ecco che avevate peccato contro l'Eterno, il vostro DIO, e vi eravate fatto un vitello di metallo fuso. Avevate ben presto lasciata la via che l'Eterno vi aveva ordinato di seguire. Deuteronomio 9:17 Allora afferrai le due tavole, le scagliai dalle mie mani e le spezzai sotto i vostri occhi. Deuteronomio 9:18 Poi mi gettai davanti all'Eterno, come la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane ne' bevvi acqua, a motivo di tutti i vostri peccati che avevate commesso, facendo cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, per provocarlo ad ira. Deuteronomio 9:19 Poiche' io avevo paura dell'ira e del furore con cui l'Eterno era acceso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma l'Eterno mi esaudi anche quella volta. Deuteronomio 9:20 L'Eterno si adiro' pure grandemente contro Aaronne", al punto di volerlo distruggere; cosi quella volta io pregai anche per Aaronne. Deuteronomio 9:21 Poi presi l'oggetto del vostro peccato, il vitello che avevate fatto, lo bruciai col fuoco, e lo frantumai e macinai in minuscoli frammenti, fino a ridurlo in polvere minuta, e ne gettai la polvere nel torrente che scende dal monte. Deuteronomio 9:22 Anche a Taberah, a Massa e a Kibroth-Attaavah voi provocaste ad ira l'Eterno. Deuteronomio 9:23 Quando poi l'Eterno vi mando' fuori da Kadesh-Barnea dicendo: "Salite e impossessatevi del paese che vi ho dato", vi ribellaste all'ordine dell'Eterno, il vostro DIO, non gli credeste e non ubbidiste alla sua voce. Deuteronomio 9:24 Siete stati ribelli all'Eterno, dal giorno che vi conobbi. Deuteronomio 9:25 Cosi rimasi prostrato davanti all'Eterno quaranta giorni e quaranta notti; e feci questo perche' l'Eterno aveva detto di volervi distruggere. Deuteronomio 9:26 E pregai l'Eterno e dissi: "O Signore, o Eterno, non distruggere il tuo popolo e la tua eredita', che hai redento con la tua grandezza, che hai fatto uscire dall'Egitto con mano potente. Deuteronomio 9:27 Ricordati dei tuoi servi, Abrahamo, Isacco e Giacobbe; non guardare alla caparbieta' di questo popolo, o alla sua malvagita' o al suo peccato, Deuteronomio 9:28 affinche' il paese da cui ci hai fatto uscire non dica: Poiche' l'Eterno non era capace di farli entrare nella terra che aveva loro promesso e poiche' li odiava, li ha fatti uscire per farli morire nel deserto. Deuteronomio 9:29 Tuttavia essi sono il tuo popolo e la tua eredita', che tu facesti uscire dall'Egitto con la tua grande potenza e con il tuo braccio steso"». Le nuove tavole dei comandamenti Deuteronomio 10:1 «In quel tempo, l'Eterno mi disse: "Tagliati due tavole di pietra simili alle prime e sali da me sul monte; fatti anche un'arca di legno. Deuteronomio 10:2 Io scrivero' sulle tavole le parole che erano sulle prime tavole che tu spezzasti, e tu le metterai nell'arca". Deuteronomio 10:3 Cosi feci un'arca di legno d'acacia e tagliai due tavole di pietra simili alle prime; poi salii sul monte con le due tavole in mano. Deuteronomio 10:4 E l'Eterno scrisse sulle tavole cio' che aveva scritto la prima volta, cioe' i dieci comandamenti che l'Eterno aveva proclamato per voi sul monte, di mezzo al fuoco, il giorno dell'assemblea. Quindi l'Eterno me le consegno'. Deuteronomio 10:5 Allora mi voltai e discesi dal monte; misi le tavole nell'arca che avevo fatto; e la' esse rimangono, come l'Eterno mi aveva ordinato. Deuteronomio 10:6 (Ora i figli d'Israele partirono dai pozzi dei figli di Jakaan per Moserah. La' Aaronne mori e la' fu sepolto; ed Eleazar, suo figlio, divenne sacerdote al suo posto. Deuteronomio 10:7 Di la' partirono alla volta di Gudgodah e da Gudgodah alla volta di Jotbathah, paese di corsi d'acqua. Deuteronomio 10:8 In quel tempo l'Eterno separo' la tribu' di Levi per portare l'arca del patto dell'Eterno, per stare davanti all'Eterno e servirlo, e per benedire nel suo nome fino al giorno d'oggi. Deuteronomio 10:9 Percio' Levi non ha parte ne' eredita' con i suoi fratelli; l'Eterno e' la sua eredita', come l'Eterno, il tuo DIO, gli aveva promesso). Deuteronomio 10:10 Io rimasi sul monte, come la prima volta, quaranta giorni e quaranta notti; l'Eterno mi ascolto' anche questa volta, e l'Eterno acconsenti a non distruggerti. Deuteronomio 10:11 Allora l'Eterno mi disse: "Levati, mettiti in cammino alla testa del popolo, perche' essi entrino ad occupare il paese che giurai ai loro padri di dar loro". Invito a temere l'Eterno e a osservare i suoi comandamenti Deuteronomio 10:12 E ora, o Israele, che cosa richiede da te l'Eterno, il tuo DIO, se non di temere l'Eterno, il tuo DIO, di camminare in tutte le sue vie, di amarlo e di servire l'Eterno, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, Deuteronomio 10:13 e di osservare per il tuo bene i comandamenti dell'Eterno e i suoi statuti che oggi ti comando? Deuteronomio 10:14 Ecco, all'Eterno, il tuo DIO, appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e tutto quanto essa contiene; Deuteronomio 10:15 ma l'Eterno pose il suo diletto unicamente nei tuoi padri e li amo'; e dopo di loro fra tutti i popoli scelse la loro discendenza, cioe' voi, com'e' oggi. Deuteronomio 10:16 Circonciderete percio' il prepuzio del vostro cuore e non indurite piu' il vostro collo; Deuteronomio 10:17 poiche' l'Eterno, il vostro DIO, e' il DIO degli de'i, il Signor dei signori, il Dio grande, forte e tremendo, che non usa alcuna parzialita' e non accetta regali, Deuteronomio 10:18 che fa giustizia all'orfano e alla vedova, che ama lo straniero dandogli pane e vestito. Deuteronomio 10:19 Amate dunque lo straniero, perche' anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto. Deuteronomio 10:20 Temerai l'Eterno, il tuo DIO, a lui servirai, rimarrai stretto a lui e giurerai nel suo nome. Deuteronomio 10:21 Egli e' la tua lode, egli e' il tuo DIO, che ha fatto per te queste cose grandi e tremende che i tuoi occhi hanno visto. Deuteronomio 10:22 I tuoi padri scesero in Egitto in numero di settanta persone; e ora l'Eterno, il tuo DIO, ti ha reso numeroso come le stelle del cielo». Invito ad osservare tutti i comandamenti, e conseguenti benedizioni Deuteronomio 11:1 «Ama dunque l'Eterno, il tuo DIO, e osserva sempre le sue prescrizioni, i suoi statuti, i suoi decreti e i suoi comandamenti. Deuteronomio 11:2 Riconoscete oggi (poiche' non parlo ai vostri figli che non hanno conosciuto ne' hanno visto la disciplina dell'Eterno, il vostro DIO) la sua grandezza, la sua mano potente e il suo braccio steso, Deuteronomio 11:3 i suoi segni e le sue opere che fece in mezzo all'Egitto contro il Faraone, re d'Egitto, e contro il suo paese, Deuteronomio 11:4 cio' che fece all'esercito d'Egitto, ai suoi cavalli e ai suoi carri, riversando su di loro le acque del Mar Rosso mentre essi vi inseguivano, e come l'Eterno li distrusse per sempre; Deuteronomio 11:5 cio' che fece per voi nel deserto, fino al vostro arrivo in questo luogo; Deuteronomio 11:6 e cio' che fece a Dathan e Abiram, figli di Eliab, figlio di Ruben; come la terra spalanco' la sua bocca e li inghiotti con le loro famiglie, le loro tende ed ogni cosa vivente che li seguiva, in mezzo a tutto Israele. Deuteronomio 11:7 Ma i vostri occhi hanno visto le grandi cose che l'Eterno ha fatto. Deuteronomio 11:8 Osservate dunque tutti i comandamenti che oggi vi prescrivo, affinche' siate forti e possiate occupare il paese di cui state per entrare in possesso Deuteronomio 11:9 e affinche' prolunghiate i vostri giorni nel paese che l'Eterno giuro' di dare ai vostri padri e alla loro discendenza, paese dove scorre latte e miele. Deuteronomio 11:10 Poiche' il paese che stai per entrare ad occupare non e' come il paese d'Egitto da cui siete usciti, dove seminavi la tua semente e poi la irrigavi con il tuo piede come per un orto di erbaggi; Deuteronomio 11:11 ma il paese che state per entrare ad occupare e' un paese di monti e di valli, che beve l'acqua della pioggia che viene dal cielo: Deuteronomio 11:12 un paese del quale l'Eterno, il tuo DIO, ha cura e sul quale stanno del continuo gli occhi dell'Eterno, il tuo DIO, dall'inizio dell'anno fino alla fine. Deuteronomio 11:13 Or se ubbidirete diligentemente ai miei comandamenti che oggi vi prescrivo, amando l'Eterno, il vostro DIO, e servendolo con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima, Deuteronomio 11:14 avverra' che io daro' al vostro paese la pioggia a suo tempo, la prima pioggia e l'ultima pioggia, perche' tu possa raccogliere il tuo grano, il tuo vino e il tuo olio; Deuteronomio 11:15 e faro' pure crescere dell'erba nei tuoi campi per il tuo bestiame, e tu mangerai e sarai saziato. Deuteronomio 11:16 State in guardia affinche' il vostro cuore non sia sedotto e non vi sviate, servendo altri de'i e prostrandovi davanti a loro; Deuteronomio 11:17 poiche' allora si accenderebbe contro di voi l'ira dell'Eterno e chiuderebbe i cieli e non vi sarebbe piu' pioggia, e la terra non darebbe piu' i suoi prodotti e voi presto perireste nel buon paese che l'Eterno vi da'. Deuteronomio 11:18 Metterete dunque queste mie parole nel vostro cuore e nella vostra mente, le legherete come un segno alla mano e saranno come frontali fra gli occhi; Deuteronomio 11:19 le insegnerete ai vostri figli, parlandone quando sei seduto in casa tua, quando cammini per strada, quando sei coricato e quando ti alzi; Deuteronomio 11:20 e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte, Deuteronomio 11:21 affinche' i vostri giorni e i giorni dei vostri figli, nel paese che l'Eterno giuro' ai vostri padri di dar loro, siano numerosi come i giorni dei cieli sopra la terra. Deuteronomio 11:22 Poiche', se osservate diligentemente tutti questi comandamenti che io vi ordino di mettere in pratica, amando l'Eterno, il vostro DIO, camminando in tutte le sue vie e tenendovi stretti a lui, Deuteronomio 11:23 l'Eterno scaccera' davanti a voi tutte quelle nazioni e voi v'impadronirete di nazioni piu' grandi e piu' potenti di voi. Deuteronomio 11:24 Ogni luogo che la pianta del vostro piede calchera', sara' vostro; i vostri confini si estenderanno dal deserto fino al Libano, e dal fiume, il fiume Eufrate, fino al mare occidentale. Deuteronomio 11:25 Nessuno sara' in grado di resistervi; l'Eterno, il vostro DIO come vi ha detto, spandera' la paura e il terrore di voi per tutto il paese che voi calcherete. Deuteronomio 11:26 Guardate, io pongo oggi davanti a voi la benedizione e la maledizione. Deuteronomio 11:27 la benedizione se ubbidite ai comandamenti dell'Eterno, il vostro DIO, che oggi vi prescrivo; Deuteronomio 11:28 la maledizione, se non ubbidite ai comandamenti dell'Eterno, il vostro Dio, e se vi allontanate dalla via che oggi vi prescrivo, per seguire altri de'i che non avete mai conosciuto. Deuteronomio 11:29 E avverra' che quando l'Eterno, il tuo Dio, ti avra' introdotto nel paese che tu vai ad occupare, tu porrai la benedizione sul monte Gherizim e la maledizione sul monte Ebal. Deuteronomio 11:30 Non sono essi al di la' dal Giordano, ad ovest della strada dove il sole tramonta; nel paese dei Cananei che abitano nell'Arabah di fronte a Ghilgal, presso la quercia di Moreh? Deuteronomio 11:31 Poiche' voi state per passare il Giordano per entrare ad occupare il paese, che l'Eterno, il vostro Dio, vi da'; voi lo possederete e vi abiterete. Deuteronomio 11:32 Abbiate dunque cura di mettere in pratica tutti gli statuti e i decreti che oggi io pongo davanti a voi». Israele deve adorare e servire Dio nel modo e luogo da lui scelto Deuteronomio 12:1 «Questi sono gli statuti e i decreti che avrete cura di osservare nel paese che l'Eterno, il Dio dei tuoi padri, ti ha dato in eredita' per tutti i giorni che vivrete sulla terra. Deuteronomio 12:2 Distruggerete interamente tutti i luoghi dove le nazioni che state per scacciare servono i loro de'i; sugli alti monti, sui colli e sotto ogni albero verdeggiante. Deuteronomio 12:3 Demolirete i loro altari, spezzerete le loro colonne sacre, darete alle fiamme i loro Ascerim, abbatterete le immagini scolpite dei loro de'i, farete sparire il loro nome da quei luoghi. Deuteronomio 12:4 Non farete cosi con l'Eterno, il vostro DIO, Deuteronomio 12:5 ma lo cercherete nel luogo che l'Eterno, il vostro DIO, scegliera' fra tutte le vostre tribu', per mettervi il suo nome come sua dimora; e la' andrete; Deuteronomio 12:6 la' recherete i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, le offerte elevate delle vostre mani, le vostre offerte votive e le vostre offerte volontarie, e i primogeniti della vostra mandria e del vostro gregge; Deuteronomio 12:7 e la' mangerete davanti all'Eterno, il vostro DIO, e gioirete, voi e le vostre famiglie, di tutto cio' a cui avrete posto mano e in cui l'Eterno, il vostro DIO vi avra' benedetti. Deuteronomio 12:8 Non farete come facciamo oggi qui, dove ognuno fa tutto cio' che e' giusto ai propri occhi, Deuteronomio 12:9 perche' non siete ancora entrati nel riposo e nell'eredita' che l'Eterno, il vostro DIO, vi da'. Deuteronomio 12:10 Ma passerete il Giordano e abiterete nel paese che l'Eterno, il vostro DIO, vi da' in eredita'; ed egli vi dara' riposo da tutti i vostri nemici che vi circondano e voi abiterete al sicuro. Deuteronomio 12:11 Allora ci sara' un luogo che l'Eterno, il vostro DIO, scegliera' per far dimorare il suo nome e la' porterete tutto cio' che vi comando: i vostri olocausti e i vostri sacrifici, le vostre decime, le offerte elevate delle vostre mani e tutte e offerte scelte che avete promesso in voto all'Eterno. Deuteronomio 12:12 E gioirete davanti all'Eterno, il vostro DIO, voi, i vostri figli e le vostre figlie, i vostri servi e le vostre serve, e il Levita che abitera' entro le vostre porte, poiche' egli non ha ne' parte ne' eredita' tra voi. Deuteronomio 12:13 Guardati bene dall'offrire i tuoi olocausti in ogni luogo che vedi; Deuteronomio 12:14 ma nel luogo che l'Eterno scegliera' in una delle tue tribu', la' offrirai i tuoi olocausti e la', farai tutto cio' che ti comando. Deuteronomio 12:15 Ma, ogni volta che lo desideri, potrai uccidere animali e mangiarne la carne in tutte le citta', secondo la benedizione che l'Eterno ti avra' concesso; ne potranno mangiare tanto l'impuro che il puro come si fa della carne di gazzella e di cervo; Deuteronomio 12:16 ma non mangerete il sangue; lo verserai per terra come l'acqua. Deuteronomio 12:17 Entro le tue citta' non potrai mangiare le decime del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio ne' i primogeniti della tua mandria e del tuo gregge ne' cio' che hai promesso in voto, ne' le tue offerte volontarie, ne' l'offerta elevata delle tue mani. Deuteronomio 12:18 Ma le mangerai davanti all'Eterno, il tuo DIO, nel luogo che l'Eterno, il tuo DIO, scegliera', tu, tuo figlio e tua figlia, il tuo servo e la tua serva, e il Levita che abitera' entro le tue porte; e gioirai davanti all'Eterno, il tuo DIO, di ogni cosa a cui metti mano. Deuteronomio 12:19 Guardati dal trascurare il Levita, fino a quando vivrai nel paese. Deuteronomio 12:20 Quando l'Eterno, il tuo DIO, allarghera' i tuoi confini, come ti ha promesso, e tu dirai: "Mangero' carne", perche' hai desiderio di mangiare carne potrai mangiare carne ogni volta che lo desideri. Deuteronomio 12:21 Se il luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto per porvi il suo nome sara' lontano da te, potrai ammazzare animali della tua mandria e del tuo gregge, che l'Eterno ti ha dato, come ti ho comandato; e potrai mangiare entro le tue porte ogni volta che lo desideri. Deuteronomio 12:22 Soltanto ne mangerai come si mangia la carne di gazzella e di cervo; ne potra' mangiare tanto l'impuro che il puro. Deuteronomio 12:23 Ma guardati dal mangiare il sangue perche' il sangue e' la vita; e tu non mangerai la vita con la carne. Deuteronomio 12:24 Non lo mangerai; lo verserai per terra come l'acqua. Deuteronomio 12:25 Non lo mangerai affinche' possa prosperare tu e i tuoi figli dopo di te, per aver fatto cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno. Deuteronomio 12:26 Ma le cose sante che hai da offrire e quelle promesse per voto, le prenderai e andrai al luogo che l'Eterno ha scelto, Deuteronomio 12:27 e offrirai i tuoi olocausti, tutti interi, la carne e il sangue sull'altare dell'Eterno, il tuo DIO; il sangue dei tuoi sacrifici invece dovra' essere sparso sull'altare dell'Eterno, il tuo DIO, e tu ne mangerai la carne. Deuteronomio 12:28 Fa' attenzione e ubbidisci a tutte queste parole che ti comando, affinche' possa sempre prosperare, tu e i tuoi figli dopo di te, per aver fatto cio' che e' buono e giusto agli occhi dell'Eterno, il tuo DIO. Deuteronomio 12:29 Quando l'Eterno, il tuo DIO, avra' sterminato davanti a te le nazioni che tu stai per andare a spodestare, e quando le avrai spodestate e dimorerai nel loro paese, Deuteronomio 12:30 guardati bene dal cadere nel laccio, seguendo il loro esempio, dopo che sono state distrutte davanti a te, e dall'informarti dei loro de'i, dicendo: "Come servivano queste nazioni i loro de'i? Faro' anch'io cosi". Deuteronomio 12:31 Tu non farai cosi con l'Eterno, il tuo DIO, perche' con i loro de'i esse hanno fatto tutto cio' che e' abominevole per l'Eterno e che egli detesta; hanno persino bruciato nel fuoco i loro figli e le loro figlie, in onore dei loro de'i. Deuteronomio 12:32 Avrete cura di mettere in pratica tutte le cose che vi comando; non vi aggiungerai nulla e nulla toglierai da esse». Disposizioni contro i falsi profeti e contro l'idolatria Deuteronomio 13:1 «Se sorge in mezzo a te un profeta o un sognatore di sogni che ti proponga un segno o un prodigio, Deuteronomio 13:2 e il segno o il prodigio di cui ti ha parlato si avvera e dice: "Seguiamo altri de'i che tu non hai mai conosciuto e serviamoli", Deuteronomio 13:3 tu non darai ascolto alle parole di quel profeta o di quel sognatore di sogni, perche' l'Eterno, il vostro DIO, vi mette alla prova per sapere se amate l'Eterno, il vostro DIO, con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima. Deuteronomio 13:4 Seguirete l'Eterno, il vostro DIO, lui temerete, osserverete i suoi comandamenti, ubbidirete alla sua voce, lo servirete e rimarrete stretti a lui. Deuteronomio 13:5 Ma quel profeta o quel sognatore di sogni sara' messo a morte, perche' ha parlato in modo da farvi allontanare dall'Eterno, il vostro DIO, che vi ha fatto uscire dal paese d'Egitto e vi ha redenti dalla casa di schiavitu', per trascinarti fuori dalla via nella quale l'Eterno, il tuo DIO, ti ha ordinato di camminare. In questo modo estirperai il male in mezzo a te. Deuteronomio 13:6 Se tuo fratello, figlio di tua madre, tuo figlio, tua figlia, la moglie che riposa sul tuo seno o l'amico che ti e' caro come la tua stessa anima ti incita in segreto, dicendo: "Andiamo a servire altri de'i", che ne' tu ne' i tuoi padri avete mai conosciuto, Deuteronomio 13:7 divinita' dei popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani, da una estremita' della terra all'altra estremita' della terra, Deuteronomio 13:8 non cedere a lui e non dargli ascolto; l'occhio tuo non abbia pieta' per lui; non risparmiarlo, non nasconderlo. Deuteronomio 13:9 Ma tu lo dovrai uccidere; la tua mano sia la prima a levarsi contro di lui, per metterlo a morte; poi venga la mano di tutto il popolo. Deuteronomio 13:10 Tu lo lapiderai con pietre ed egli morira', perche' ha cercato di farti allontanare dall'Eterno, il tuo DIO che ti fece uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitu'. Deuteronomio 13:11 Cosi tutto Israele udra' e avra' timore, e non commettera' piu' una cosa malvagia come questa in mezzo a te. Deuteronomio 13:12 Se in una delle tue citta', che l'Eterno il tuo DIO, ti da' per abitarvi, senti dire Deuteronomio 13:13 che uomini perversi sono usciti di mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro citta' dicendo: "Andiamo a servire altri de'i", che voi non avete mai conosciuto, Deuteronomio 13:14 tu farai indagini, investigherai e interrogherai con cura; e se e' vero e certo che tale abominio e' stato realmente commesso in mezzo a te, Deuteronomio 13:15 allora passerai a fil di spada gli abitanti di quella citta', votando allo sterminio essa e tutto cio' che vi e', e passerai a fil di spada anche il suo bestiame. Deuteronomio 13:16 Poi ammasserai tutto il suo bottino in mezzo alla piazza e brucerai col fuoco la citta' e l'intero suo bottino davanti all'Eterno, il vostro DIO; essa rimarra' un cumulo di rovine per sempre e non sara' mai piu' ricostruita. Deuteronomio 13:17 Percio' nulla di cio' che e' votato allo sterminio si attacchera' alle tue mani, affinche' l'Eterno desista dall'ardore della sua ira e ti usi misericordia, abbia pieta' di te e ti moltiplichi, come giuro' ai tuoi padri, Deuteronomio 13:18 perche' tu hai dato ascolto alla voce dell'Eterno, il tuo DIO, osservando tutti i suoi comandamenti che oggi ti prescrivo e facendo cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno, il tuo DIO». Animali puri e impuri Deuteronomio 14:1 «Voi siete i figli dell'Eterno, il vostro DIO; non vi farete incisioni e non vi raderete tra gli occhi per un morto; Deuteronomio 14:2 poiche' tu sei un popolo santo all'Eterno, il tuo DIO, e l'Eterno ti ha scelto per essere un popolo suo, un tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. Deuteronomio 14:3 Non mangerai cosa alcuna abominevole. Deuteronomio 14:4 Questi sono gli animali che potete mangiare: il bue, la pecora, la capra, Deuteronomio 14:5 il cervo, la gazzella, il daino, lo stambecco, l'antilope, il capriolo e il camoscio. Deuteronomio 14:6 Potete mangiare ogni animale che ha lo zoccolo spaccato e il piede diviso e che rumina tra gli animali. Deuteronomio 14:7 Ma di quelli che ruminano soltanto o che hanno soltanto lo zoccolo spaccato o il piede diviso non mangerete il cammello, la lepre e il tasso, che ruminano ma non hanno lo zoccolo spaccato; per voi sono impuri; Deuteronomio 14:8 anche il porco, che ha lo zoccolo spaccato ma non rumina, e' impuro per voi. Non mangerete la loro carne e non toccherete i loro corpi morti. Deuteronomio 14:9 Fra tutti gli animali che vivono nelle acque, potete mangiare tutti quelli che hanno pinne e squame; Deuteronomio 14:10 ma non mangerete alcuno di quelli che non hanno pinne e squame; sono impuri per voi. Deuteronomio 14:11 Potete mangiare ogni uccello puro; Deuteronomio 14:12 ma non mangerete questi: l'aquila, l'ossifraga, il falco di mare, Deuteronomio 14:13 il nibbio, il falco e ogni specie di avvoltoi, Deuteronomio 14:14 ogni specie di corvi, Deuteronomio 14:15 lo struzzo, il barbagianni, il gabbiano e ogni specie di sparvieri, Deuteronomio 14:16 il gufo, l'ibis, il cigno, Deuteronomio 14:17 il pellicano, il martin pescatore, il cormorano, Deuteronomio 14:18 la cicogna, ogni specie di aironi, l'upupa e il pipistrello. Deuteronomio 14:19 Ogni insetto che vola e' impuro per voi; non ne mangerete. Deuteronomio 14:20 Potete invece mangiare ogni uccello puro. Deuteronomio 14:21 Non mangerete alcuna bestia morta di morte naturale; la puoi dare allo straniero che e' entro le tue porte perche' la mangi o la puoi vendere a un estraneo, perche' tu sei un popolo consacrato all'Eterno, il tuo DIO. Non farai cuocere il capretto nel latte di sua madre. Norme relative alle decime Deuteronomio 14:22 Ti impegnerai a dar la decima di tutto cio' che semini e che il campo produce ogni anno. Deuteronomio 14:23 Mangerai davanti all'Eterno, il tuo DIO, nel luogo che egli ha scelto per farvi dimorare il suo nome, la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, e i primogeniti delle tue mandrie e delle tue greggi, affinche' tu impari a temere sempre l'Eterno, il tuo DIO. Deuteronomio 14:24 Ma se il cammino e' troppo lungo per te e tu non puoi portare le decime fino la', perche' il luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto per stabilirvi il suo nome e' troppo lontano da te, quando l'Eterno, il tuo DIO, ti avra' benedetto, Deuteronomio 14:25 allora le convertirai in denaro e con il denaro in mano andrai al luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto, Deuteronomio 14:26 e userai quel denaro per comprare tutto cio' che il tuo cuore desidera: buoi, pecore, vino, bevande inebrianti, o qualunque cosa il tuo cuore desidera; e la' mangerai davanti all'Eterno, il tuo DIO, e gioirai, tu con la tua famiglia. Deuteronomio 14:27 Inoltre non trascurerai il Levita che abita entro le tue porte, perche' non ha parte ne' eredita' con te. Deuteronomio 14:28 Alla fine di ogni tre anni, metterai da parte tutte le decime dei tuoi prodotti del terzo anno, e le riporrai entro le tue porte; Deuteronomio 14:29 e il Levita, che non ha parte ne' eredita' con te, e lo straniero e l'orfano e la vedova che si trovano entro le tue porte verranno, mangeranno e si sazieranno, affinche' l'Eterno, il tuo DIO, ti benedica in ogni lavoro a cui metterai mano». L'anno della remissione dei debiti Deuteronomio 15:1 «Alla fine di ogni sette anni concederai la remissione dei debiti. Deuteronomio 15:2 E questa sara' la forma della remissione: Ogni creditore condonera' cio' che ha dato in prestito al suo prossimo; non esigera' la restituzione dal suo prossimo e dal suo fratello, perche' e' stata proclamata la remissione dell'Eterno. Deuteronomio 15:3 Potrai richiederlo dallo straniero; ma condonerai al tuo fratello quanto egli ti deve. Deuteronomio 15:4 Non vi sara' tuttavia alcun bisognoso tra di voi, poiche' l'Eterno ti benedira' grandemente nel paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' in eredita', perche' tu lo possieda, Deuteronomio 15:5 solo pero' se tu ubbidisci diligentemente alla voce dell'Eterno, il tuo DIO, avendo cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti, che oggi ti prescrivo. Deuteronomio 15:6 Poiche' l'Eterno, il tuo DIO, ti benedira' come ti ha promesso; allora farai prestiti a molte nazioni, ma tu non chiederai prestiti; dominerai su molte nazioni, ma esse non domineranno su di te. Deuteronomio 15:7 Se vi sara' qualche tuo fratello bisognoso in mezzo a te, in alcuna delle tue citta' del paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da', non indurirai il tuo cuore e non chiuderai la tua mano davanti al tuo fratello bisognoso; Deuteronomio 15:8 ma gli aprirai generosamente la tua mano e gli presterai quanto gli occorre per venire incontro al bisogno in cui si trova. Deuteronomio 15:9 Bada che non vi sia alcun cattivo pensiero nel tuo cuore, che ti faccia dire: "Il settimo anno, l'anno di remissione, e' vicino", e il tuo occhio sia cattivo verso il tuo fratello bisognoso e tu non gli dia nulla; egli griderebbe contro di te all'Eterno e ci sarebbe del peccato in te. Deuteronomio 15:10 Da'gli generosamente, e il tuo cuore non si rattristi quando gli dai, perche' proprio per questo, l'Eterno, il tuo DIO, ti benedira' in ogni tuo lavoro e in ogni cosa a cui porrai mano. Deuteronomio 15:11 Poiche' i bisognosi non mancheranno mai nel paese, percio' io ti do questo comandamento e ti dico: "Apri generosamente la tua mano a tuo fratello, al tuo povero e al tuo bisognoso nel tuo paese". La liberazione degli schiavi Deuteronomio 15:12 Se un tuo fratello ebreo o una sorella ebrea si vende a te, ti servira' sei anni; ma il settimo, lo lascerai andare da te libero. Deuteronomio 15:13 Quando poi lo manderai via da te libero, non lo lascerai andare a mani vuote; Deuteronomio 15:14 lo fornirai generosamente di doni del tuo gregge, della tua aia e del tuo strettoio; gli farai parte delle benedizioni di cui l'Eterno, il tuo DIO, ti avra' ricolmato; Deuteronomio 15:15 e ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d'Egitto e che l'Eterno, il tuo DIO, ti ha redento; percio' oggi io ti comando questo. Deuteronomio 15:16 Ma se egli dovesse dirti: "Non voglio andarmene da te", perche' ama te e la tua casa, dato che prospera con te, Deuteronomio 15:17 allora prenderai un punteruolo, gli forerai l'orecchio contro la porta ed egli sara' tuo schiavo per sempre. Lo stesso farai per la tua schiava. Deuteronomio 15:18 Non ti deve sembrare difficile rimandarlo da te libero, poiche' t'ha servito sei anni a meta' prezzo di un bracciante; e l'Eterno, il tuo DIO, ti benedira' in tutto cio' che farai. I primogeniti degli animali Deuteronomio 15:19 Consacrerai all'Eterno, il tuo DIO, tutti i primogeniti maschi che nasceranno dalla tua mandria e dal tuo gregge. Non farai alcun lavoro con il primogenito della tua vacca e non toserai il primogenito della tua pecora. Deuteronomio 15:20 Li mangerai ogni anno, tu e la tua famiglia, davanti all'Eterno, il tuo DIO, nel luogo che l'Eterno ha scelto. Deuteronomio 15:21 Ma se l'animale ha qualche difetto, se e' zoppo, cieco, o ha qualche altro grave difetto, non lo sacrificherai all'Eterno, il tuo DIO; Deuteronomio 15:22 lo mangerai entro le tue porte; l'impuro e il puro lo possono ugualmente mangiare, come se fosse una gazzella o un cervo. Deuteronomio 15:23 Ma non ne mangerai il sangue; lo verserai per terra come l'acqua». La Pasqua Deuteronomio 16:1 «Osserva il mese di Abib e celebra la Pasqua in onore dell'Eterno, il tuo DIO, perche' nel mese di Abib, l'Eterno, il tuo DIO, ti fece uscire dall'Egitto, durante la notte. Deuteronomio 16:2 Immolerai percio' la Pasqua all'Eterno, il tuo DIO, con animali presi dal gregge e dalla mandria, nel luogo che l'Eterno ha scelto per farvi dimorare il suo nome. Deuteronomio 16:3 Non mangerai con essa pane lievitato; per sette giorni mangerai con essa pane azzimo, pane di afflizione (poiche' uscisti in fretta dal paese d'Egitto), affinche' ti ricordi del giorno che uscisti dal paese d'Egitto tutti i giorni della tua vita. Deuteronomio 16:4 Non si vedra' lievito presso di te, entro tutti i tuoi confini, per sette giorni; e non rimarra' nulla della carne che hai immolato la sera del primo giorno per tutta la notte fino al mattino. Deuteronomio 16:5 Non potrai immolare la Pasqua in una qualsiasi citta' che l'Eterno, il tuo DIO, ti da', Deuteronomio 16:6 ma immolerai la Pasqua solamente nel luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto per farvi dimorare il suo nome; la immolerai la sera, al tramontare del sole, nell'ora in cui uscisti dall'Egitto. Deuteronomio 16:7 Farai cuocere la vittima e la mangerai nel luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto; e al mattino te ne potrai andare e rientrare alle tue tende. Deuteronomio 16:8 Per sei giorni mangerai pane senza lievito; e il settimo giorno vi sara' una solenne assemblea in onore dell'Eterno, il tuo DIO; non farai in esso alcun lavoro. La festa delle Settimane Deuteronomio 16:9 Conterai sette settimane; inizia a contare sette settimane dal tempo che cominci a mietere il grano; Deuteronomio 16:10 poi celebrerai la festa delle Settimane in onore dell'Eterno, il tuo DIO, mediante offerte volontarie da parte tua, che porterai nella misura che l'Eterno, il tuo DIO, ti benedice. Deuteronomio 16:11 E gioirai davanti all'Eterno, il tuo DIO, tu, tuo figlio e tua figlia, il tuo servo e la tua serva, il Levita che e' entro le tue porte, e lo straniero, l'orfano e la vedova che sono in mezzo a te, nel luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto per farvi dimorare il suo nome. Deuteronomio 16:12 Ti ricorderai che fosti schiavo in Egitto e avrai cura di mettere in pratica questi statuti. La festa delle Capanne Deuteronomio 16:13 Celebrerai la festa delle Capanne per sette giorni, dopo aver raccolto il prodotto della tua aia e del tuo strettoio; Deuteronomio 16:14 e gioirai nella tua festa, tu, tuo figlio e tua figlia, il tuo servo e la tua serva, e il Levita, lo straniero, l'orfano e la vedova che sono entro le tue porte. Deuteronomio 16:15 Celebrerai una festa per sette giorni in onore dell'Eterno, il tuo DIO, nel luogo che l'Eterno ha scelto, perche' l'Eterno, il tuo DIO, ti benedira' in tutto il tuo raccolto e in tutto il lavoro delle tue mani e tu sarai grandemente contento. Deuteronomio 16:16 Tre volte all'anno ogni tuo maschio si presentera' davanti all'Eterno, il tuo DIO, nel luogo che egli ha scelto: nella festa dei pani azzimi, nella festa delle Settimane e nella festa delle Capanne; nessuno di essi si presentera' davanti all'Eterno a mani vuote. Deuteronomio 16:17 Ma ognuno dara' da parte sua secondo la benedizione che l'Eterno, il tuo DIO, ti ha dato. Amministrazione della giustizia. Immagini e colonne sacre Deuteronomio 16:18 Costituirai dei giudici e dei magistrati nelle tue porte per ogni tua tribu', in tutte le citta' che l'Eterno, il tuo DIO, ti da'; ed essi giudicheranno il popolo con giuste sentenze. Deuteronomio 16:19 Non pervertirai il diritto, non userai parzialita' e non accetterai regali, perche' il regalo acceca gli occhi dei saggi e corrompe le parole dei giusti. Deuteronomio 16:20 Seguirai interamente la giustizia, affinche' tu viva e possieda il paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da'. Deuteronomio 16:21 Non erigerai per te nessuna Ascerah di alcuna specie di legno accanto all'altare che costruirai all'Eterno, il tuo DIO; Deuteronomio 16:22 e non erigerai alcuna colonna sacra, che l'Eterno, il tuo DIO, odia». Misure contro l'idolatria Deuteronomio 17:1 «Non immolerai all'Eterno, il tuo DIO, bue o pecora o capra che abbia alcun difetto o deformita', perche' sarebbe cosa abominevole per l'Eterno, il tuo DIO. Deuteronomio 17:2 Se si trova in mezzo a te, in una delle citta' che l'Eterno, il tuo DIO, ti da', un uomo o una donna che faccia cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, il tuo DIO, trasgredendo il suo patto, Deuteronomio 17:3 e che vada a servire altri de'i e si prostri davanti a loro, davanti al sole o alla luna o a tutto l'esercito celeste, cosa che io non ho comandato, Deuteronomio 17:4 e ti e' stato riferito e ne hai sentito parlare, allora investiga diligentemente; e se e' vero e certo che tale abominazione e' stata commessa in Israele, Deuteronomio 17:5 farai condurre alle porte della tua citta' quell'uomo o quella donna che ha commesso quell'azione malvagia, e lapiderai con pietre quell'uomo o quella donna; cosi moriranno. Deuteronomio 17:6 Colui che deve morire sara' messo a morte sulla deposizione di due o di tre testimoni; ma non sara' messo a morte sulla deposizione di un solo testimone. Deuteronomio 17:7 La mano dei testimoni sara' la prima a levarsi contro di lui per farlo morire; poi seguira' la mano di tutto il popolo; cosi estirperai il male di mezzo a te. Disposizioni per vertenze difficili Deuteronomio 17:8 Se sorge un caso che e' troppo difficile per te da giudicare, tra omicidio e omicidio, tra una causa e l'altra, tra un ferimento e l'altro, casi di disputa entro le tue porte, ti leverai e salirai al luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto; Deuteronomio 17:9 e andrai dai sacerdoti levitici e dal giudice in carica a quel tempo e li consulterai; essi allora pronuncieranno la sentenza di giudizio; Deuteronomio 17:10 e tu ti atterrai alla sentenza che essi ti hanno indicato nel luogo che l'Eterno ha scelto, e avrai cura di fare tutto cio' che ti hanno insegnato. Deuteronomio 17:11 Ti atterrai alla legge che ti hanno insegnato e al giudizio che ti hanno dichiarato; non devierai dalla sentenza che ti hanno indicato, ne' a destra ne' a sinistra. Deuteronomio 17:12 Ma l'uomo che agira' con presunzione e non dara' ascolto al sacerdote che sta la' per servire l'Eterno, il tuo DIO, o al giudice, quell'uomo morira'; cosi toglierai via il male da Israele; Deuteronomio 17:13 cosi tutto il popolo verra' a saperlo, ne avra' timore e non agira' piu' con presunzione. Il re: sua elezione e suoi doveri Deuteronomio 17:14 Quando entrerai nel paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' e ne prenderai possesso e l'abiterai, se dici: "Voglio costituire sopra di me un re come tutte le nazioni che mi circondano". Deuteronomio 17:15 dovrai costituire sopra di te il re che l'Eterno, il tuo DIO, scegliera'. Costituirai sopra di te un re scelto tra i tuoi fratelli; non potrai costituire sopra di te uno straniero che non sia tuo fratello. Deuteronomio 17:16 Ma egli non deve procurarsi un gran numero di cavalli, ne' deve far tornare il popolo in Egitto per procurarsi un gran numero di cavalli, poiche' l'Eterno vi ha detto: "Non ritonerete piu' per quella via". Deuteronomio 17:17 Non deve procurarsi un gran numero di mogli, affinche' il suo cuore non si svii; e non deve accumulare per se stesso una gran quantita' di argento e d'oro. Deuteronomio 17:18 Inoltre, quando siedera' sul trono del suo regno, scrivera' per suo uso in un libro una copia di questa legge, secondo l'esemplare dei sacerdoti levitici. Deuteronomio 17:19 La terra' presso di se' e la leggera' tutti i giorni della sua vita, per imparare a temere l'Eterno, il suo DIO, e a mettere in pratica tutte le parole di questa legge e questi statuti, Deuteronomio 17:20 perche' il suo cuore non si innalzi sopra i suoi fratelli ed egli non devii da questo comandamento ne' a destra ne' a sinistra, e prolunghi cosi i suoi giorni nel suo regno, lui e i suoi figli, in mezzo a Israele». La parte dovuta ai sacerdoti e ai Leviti Deuteronomio 18:1 «I sacerdoti levitici, tutta la tribu' di Levi, non avranno parte ne' eredita' con Israele; vivranno dei sacrifici fatti col fuoco all'Eterno, la sua eredita'. Deuteronomio 18:2 Non avranno alcuna eredita' tra i loro fratelli; poiche' l'Eterno e' la loro eredita', come ha detto loro. Deuteronomio 18:3 Questo e' cio' che e' dovuto al sacerdote da parte del popolo, da quelli che offrono un sacrificio, sia esso un bue o una pecora o capra: essi daranno al sacerdote la spalla, le mascelle e lo stomaco. Deuteronomio 18:4 Gli darai le primizie del tuo frumento, del tuo mosto e del tuo olio, e le primizie della tosatura delle tue pecore; Deuteronomio 18:5 poiche' l'Eterno, il tuo DIO, lo ha scelto fra tutte le tue tribu', per compiere il servizio nel nome dell'Eterno, lui e i suoi figli per sempre. Deuteronomio 18:6 Or se un Levita, proveniente da una delle tue citta' dell'intero Israele, dove egli risiedeva, viene con tutto il desiderio del suo cuore al luogo che l'Eterno ha scelto, Deuteronomio 18:7 allora egli potra' servire nel nome dell'Eterno, il suo DIO, come tutti i suoi fratelli Leviti che stanno la' davanti all'Eterno. Deuteronomio 18:8 Essi riceveranno per il loro sostentamento parti uguali, oltre al ricavato della vendita del suo patrimonio. Proibizione di praticare la magia, lo spiritismo e le varie forme di occulto Deuteronomio 18:9 Quando entrerai nel paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da', non imparerai a seguire le abominazioni di quelle nazioni. Deuteronomio 18:10 Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco, ne' chi pratichi la divinazione, ne' indovino, ne' chi interpreta presagi, ne' chi pratica la magia, Deuteronomio 18:11 ne' chi usa incantesimi, ne' un medium che consulta spiriti, ne' uno stregone, ne' chi evoca i morti, Deuteronomio 18:12 perche' tutti quelli che fanno queste cose sono in abominio all'Eterno; e a motivo di queste abominazioni, l'Eterno, il tuo DIO, sta per scacciarli davanti a te. Deuteronomio 18:13 Tu sarai integro davanti all'Eterno, il tuo DIO; Deuteronomio 18:14 poiche' quelle nazioni, che tu scaccerai, hanno dato ascolto a indovini e a maghi; ma, quanto a te, l'Eterno, il tuo DIO, non ha permesso che tu faccia cosi. Il profeta promesso e i falsi profeti Deuteronomio 18:15 L'Eterno, il tuo DIO, suscitera' per te un profeta come me, in mezzo a te, fra i tuoi fratelli; a lui darete ascolto, Deuteronomio 18:16 in base a tutto cio' che chiedesti all'Eterno, il tuo DIO, in Horeb, il giorno dell'assemblea, quando dicesti: "Che io non oda piu' la voce dell'Eterno, il mio DIO, e non veda piu' questo gran fuoco, perche' non muoia". Deuteronomio 18:17 E l'Eterno mi disse: "Cio' che hanno detto, va bene; Deuteronomio 18:18 io suscitero' per loro un profeta come te di mezzo ai loro fratelli e porro' le mie parole nella sua bocca, ed egli dira' loro tutto cio' che io gli comandero'. Deuteronomio 18:19 E avverra' che se qualcuno non ascoltera' le mie parole che egli dice in mio nome, io gliene domandero' conto. Deuteronomio 18:20 Ma il profeta che ha la presunzione di dire in mio nome una cosa che io non gli ho comandato di dire o che parla in nome di altri de'i, quel profeta sara' messo a morte". Deuteronomio 18:21 E se tu dici in cuor tuo: "Come faremo a riconoscere la parola che l'Eterno non ha proferito?". Deuteronomio 18:22 Quando il profeta parla in nome dell'Eterno e la cosa non succede e non si avvera, quella e' una cosa che l'Eterno non ha proferito; l'ha detta il profeta per presunzione; non aver paura di lui». Le citta' di rifugio Deuteronomio 19:1 «Quando l'Eterno, il tuo DIO, avra' sterminato le nazioni delle quali l'Eterno, il tuo DIO, ti da' il paese, e tu le scaccerai e abiterai nelle loro citta' e nelle loro case, Deuteronomio 19:2 ti metterai da parte tre citta', in mezzo al paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' in eredita'. Deuteronomio 19:3 Preparerai delle strade e dividerai in tre parti il territorio del paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' in eredita', affinche' ogni omicida vi si possa rifugiare. Deuteronomio 19:4 E questa e' la regola per l'omicida che si rifugia la', per aver salva la vita: chiunque ha ucciso il suo prossimo involontariamente, senza averlo odiato prima. Deuteronomio 19:5 Cosi, quando uno va con il suo compagno nel bosco a tagliar legna e, mentre vibra un colpo con la scure per abbattere un albero, il ferro gli sfugge dal manico e colpisce il compagno che poi muore, quel tale si rifugera' in una di queste citta' ed avra' salva la vita; Deuteronomio 19:6 perche' il vendicatore del sangue, mentre l'ira gli arde in cuore, non insegua l'omicida e lo raggiunga, quando il cammino e' troppo lungo, e lo uccida anche se non meritava la morte, perche' nel passato non aveva odiato il compagno. Deuteronomio 19:7 Percio' ti comando cosi: "Mettiti da parte tre citta'". Deuteronomio 19:8 Se poi l'Eterno, il tuo DIO, allarga i tuoi confini, come giuro' ai tuoi padri e ti da' tutto il paese che promise di dare ai tuoi padri, Deuteronomio 19:9 se tu osservi tutti questi comandamenti che oggi ti prescrivo, amando l'Eterno, il tuo DIO, e camminando sempre nelle sue vie, allora aggiungerai altre tre citta' a quelle tre, Deuteronomio 19:10 affinche' non si sparga sangue innocente in mezzo al paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' in eredita' e tu non ti renda colpevole di omicidio. Deuteronomio 19:11 Ma se un uomo odia il suo prossimo, gli tende un agguato, lo aggredisce e lo ferisce a morte, e poi si rifugia in una di quelle citta', Deuteronomio 19:12 gli anziani della sua citta' lo manderanno a prendere di la' e lo consegneranno in mano al vendicatore del sangue affinche' sia messo a morte. Deuteronomio 19:13 Il tuo occhio non avra' pieta' di lui, ma rimuoverai da Israele la colpa di aver sparso sangue innocente, e cosi prospererai. Leggi sui confini e sui testimoni Deuteronomio 19:14 Non sposterai i confini del tuo vicino, posti dagli antenati nell'eredita' che otterrai nel paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' in possesso. Deuteronomio 19:15 Un solo testimone non bastera' ad incolpare alcuno per qualsiasi crimine o peccato abbia commesso; il fatto sara' stabilito sulla deposizione di due o di tre testimoni. Deuteronomio 19:16 Se contro qualcuno si leva un falso testimone per accusarlo di un delitto, Deuteronomio 19:17 allora i due uomini fra i quali ha luogo la vertenza compariranno davanti all'Eterno, davanti ai sacerdoti e ai giudici in carica in quei giorni. Deuteronomio 19:18 I giudici indagheranno con cura; e se quel testimone risulta un testimone falso, che ha deposto il falso contro suo fratello, Deuteronomio 19:19 allora farete a lui cio' che intendeva fare a suo fratello. Cosi estirperai il male di mezzo a te. Deuteronomio 19:20 Gli altri verranno a saperlo e ne avranno paura, e d'allora in poi non si commettera' piu' in mezzo a te una tale azione malvagia. Deuteronomio 19:21 L'occhio tuo non avra' pieta', ma sara': vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede». Disposizioni circa il servizio militare e l'assedio di citta' Deuteronomio 20:1 «Quando andrai in guerra contro i tuoi nemici e vedrai cavalli e carri e gente in maggior numero di te, non aver paura di loro, perche' l'Eterno, il tuo DIO, che ti fece salire dal paese d'Egitto, e' con te. Deuteronomio 20:2 Cosi, quando sarete sul punto di dare battaglia, il sacerdote si fara' avanti e parlera' al popolo Deuteronomio 20:3 e gli dira': "Ascolta, Israele! Oggi voi state per dare battaglia ai vostri nemici; il vostro cuore non venga meno; non abbiate paura, non vi smarrite e non vi spaventate davanti a loro, Deuteronomio 20:4 perche' l'Eterno, il vostro DIO, e' colui che marcia con voi per combattere per voi contro i vostri nemici e per salvarvi. Deuteronomio 20:5 Poi gli ufficiali parleranno al popolo, dicendo: "C'e' qualcuno che ha costruito una casa nuova e non l'ha ancora inaugurata? Se ne vada e ritorni a casa sua, perche' non abbia a morire in battaglia e un altro inauguri la casa. Deuteronomio 20:6 C'e' qualcuno che ha piantato una vigna e non ne ha ancora goduto il frutto? Se ne vada e ritorni a casa sua, perche' non abbia a morire in battaglia e un altro ne goda il frutto. Deuteronomio 20:7 C'e' qualcuno che si e' fidanzato con una donna e non l'ha ancora presa con se'? Se ne vada e ritorni a casa sua, perche' non abbia a morire in battaglia e un altro se la prenda". Deuteronomio 20:8 Poi gli ufficiali parleranno ancora al popolo, dicendo: "C'e' qualcuno che ha paura e a cui viene meno il coraggio? Se ne vada e ritorni a casa sua, perche' il coraggio dei suoi fratelli non abbia a venir meno come il suo". Deuteronomio 20:9 Ora quando gli ufficiali avranno finito di parlare al popolo, costituiranno sul popolo i comandanti delle schiere. Deuteronomio 20:10 Quando ti avvicinerai a una citta' per attaccarla, le offrirai prima la pace. Deuteronomio 20:11 Se accetta la tua offerta di pace e ti apre le sue porte, tutto il popolo che vi si trova paghera' i tributi e ti servira'. Deuteronomio 20:12 Ma se non vuole far pace con te e ti vuole far guerra, allora la stringerai d'assedio. Deuteronomio 20:13 Quando poi l'Eterno il tuo DIO, te la dara' nelle mani, passerai tutti i maschi a fil di spada; Deuteronomio 20:14 ma le donne i bambini, il bestiame e tutto cio' che sara' nella citta', tutto quanto il suo bottino, li prenderai come tua preda; e mangerai il bottino dei tuoi nemici che l'Eterno, il tuo DIO, ti ha dato. Deuteronomio 20:15 Cosi farai per tutte le citta' che sono molto lontane da te e che non sono citta' di queste nazioni. Deuteronomio 20:16 Ma delle citta' di questi popoli che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' in eredita', non lascerai niente che respiri in vita; Deuteronomio 20:17 ma li voterai a completo sterminio, e cioe': gli Hittei, gli Amorei, i Cananei, i Perezei, gli Hivvei e i Gebusei, come l'Eterno, il tuo DIO, ti ha comandato, Deuteronomio 20:18 Affinche' essi non vi insegnino a imitare tutte le abominazioni che fanno per i loro de'i, e voi non pecchiate contro l'Eterno, il vostro DIO. Deuteronomio 20:19 Quando stringerai d'assedio una citta' per lungo tempo, combattendo contro di essa per espugnarla, non ne distruggerai gli alberi a colpi di scure; ne mangerai il frutto, ma non li abbatterai; poiche' l'albero della campagna e' forse un uomo che tu l'abbia ad usare nell'assedio? Deuteronomio 20:20 Ma potrai distruggere e abbattere gli alberi che sai non essere alberi da frutto, per costruire opere d'assedio contro la citta' che ti fa guerra, finche' non sia caduta». Espiazione di un delitto da parte di uno sconosciuto Deuteronomio 21:1 «Se nel paese che l'Eterno, il tuo DIO, sta per darti in possesso, si trova un uomo ucciso, disteso in un campo, e non si sa chi l'abbia ucciso, Deuteronomio 21:2 i tuoi anziani e i tuoi giudici usciranno e misureranno la distanza fra l'ucciso e le citta' dei dintorni. Deuteronomio 21:3 Poi gli anziani della citta' piu' vicina all'ucciso prenderanno una giovenca che non abbia ancora lavorato ne' portato il giogo. Deuteronomio 21:4 Gli anziani di quella citta' faranno scendere la giovenca presso un corso di acqua corrente, in luogo che non e' ne' arato ne' seminato, e la' vicino al corso d'acqua spezzeranno il collo alla giovenca. Deuteronomio 21:5 Poi si avvicineranno i sacerdoti, figli di Levi perche' l'Eterno il tuo DIO, li ha scelti per servirlo e per dare la benedizione nel nome dell'Eterno, e la loro parola deve decidere ogni controversia e ogni lesione corporale. Deuteronomio 21:6 Allora tutti gli anziani della citta', che e' piu' vicina all'ucciso, si laveranno le mani sulla giovenca a cui e' stato spezzato il collo vicino al corso d'acqua; Deuteronomio 21:7 e, prendendo la parola, diranno: "Le nostre mani non hanno sparso questo sangue, ne' i nostri occhi hanno visto. Deuteronomio 21:8 O Eterno, perdona al tuo popolo Israele che tu hai riscattato, e non addossare la colpa di sangue innocente sul tuo popolo Israele". E quel sangue sara' loro perdonato. Deuteronomio 21:9 Cosi tu toglierai di mezzo a te la colpa del sangue innocente, facendo cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno. Matrimonio di una donna prigioniera di guerra Deuteronomio 21:10 Quando andrai in guerra contro i tuoi nemici e l'Eterno, il tuo DIO, te li dara' nelle mani e tu li farai prigionieri, Deuteronomio 21:11 se vedi tra i prigionieri una donna di bell'aspetto e ti piace tanto da volerla prendere per tua moglie, Deuteronomio 21:12 la condurrai a casa tua, ed ella si radera' il capo e si tagliera' le unghie, Deuteronomio 21:13 si levera' la veste di prigioniera, abitera' in casa tua e fara' cordoglio per suo padre e sua madre un mese intero; poi entrerai da lei, e sarai suo marito e lei tua moglie. Deuteronomio 21:14 Se in seguito non ti piace piu', la lascerai andare dove vuole, ma non la potrai affatto vendere per denaro ne' trattarla da schiava, perche' l'hai umiliata. Diritti dei primogeniti e i figli ribelli Deuteronomio 21:15 Se un uomo ha due mogli, l'una amata e l'altra odiata, e tanto l'amata che l'odiata gli hanno generato dei figli, se il primogenito e' figlio dell'odiata, Deuteronomio 21:16 nel giorno che lascia per testamento i beni che possiede ai figli non potra' segnare la primogenitura al figlio dell'amata, preferendolo al figlio dell'odiata che e' il primogenito; Deuteronomio 21:17 ma riconoscera' come primogenito il figlio dell'odiata, dandogli una parte doppia di tutto cio' che possiede; poiche' egli e' la primizia del suo vigore e a lui appartiene il diritto di primogenitura. Deuteronomio 21:18 Se un uomo ha un figlio caparbio e ribelle che non ubbidisce ne' alla voce di suo padre ne' alla voce di sua madre e, benche' l'abbiano castigato, non da' loro retta, Deuteronomio 21:19 suo padre e sua madre lo prenderanno e lo porteranno dagli anziani della sua citta', alla porta del luogo dove abita, Deuteronomio 21:20 e diranno agli anziani della sua citta': "Questo nostro figlio e' caparbio e ribelle; non vuole ubbidire alla nostra voce; e' un ghiottone e un ubriacone". Deuteronomio 21:21 Allora tutti gli uomini della sua citta' lo lapideranno con pietre ed egli morira'; cosi sradicherai il male di mezzo a te, e tutto Israele verra' a saperlo e avra' timore. Disposizione per i cadaveri appesi Deuteronomio 21:22 Se uno ha commesso un delitto che merita la morte ed e' stato messo a morte, e tu l'hai appeso a un albero, Deuteronomio 21:23 il suo cadavere non rimarra' tutta la notte sull'albero, ma lo seppellirai lo stesso giorno; perche' colui che e' appeso e' maledetto da Dio, e tu non contaminerai la terra che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' in eredita'». Disposizioni su animali, oggetti smarriti, travestiti, nidi, case nuove e mescolanze varie Deuteronomio 22:1 «Se vedi il bue o la pecora di tuo fratello che si sono smarriti, tu non fingerai di non averli visti, ma ti impegnerai a riportarli da tuo fratello. Deuteronomio 22:2 E se tuo fratello non abita vicino a te e non lo conosci, porterai l'animale a casa tua e rimarra' da te affinche' tuo fratello ne andra' in cerca; e allora glielo renderai. Deuteronomio 22:3 Lo stesso farai con il suo asino, con la sua veste e con qualunque altro oggetto che tuo fratello ha smarrito e che tu hai trovato; tu non fingerai di non averli visti. Deuteronomio 22:4 Se vedi l'asino di tuo fratello o il suo bue caduto lungo la strada, tu non fingerai di non averli visti, ma aiuterai tuo fratello a rialzarli. Deuteronomio 22:5 La donna non indossera' abiti da uomo, ne' l'uomo indossera' abiti da donna, perche' chiunque fa tali cose e' in abominio all'Eterno, il tuo DIO. Deuteronomio 22:6 Se, cammin facendo, ti capita di trovare su un albero o per terra un nido di uccello con gli uccellini o con le uova e la madre che cova gli uccellini o le uova, non prenderai la madre con i piccoli; Deuteronomio 22:7 ma lascerai andare la madre e prenderai per te i piccoli, affinche' tu possa prosperare e prolungare i tuoi giorni. Deuteronomio 22:8 Quando costruirai una casa nuova, farai un parapetto intorno al tuo tetto, per non attirare una colpa di sangue sulla tua casa, se qualcuno dovesse cadere dal tetto. Deuteronomio 22:9 Non seminerai nella tua vigna semi di specie diverse, perche' il prodotto di cio' che hai seminato e la rendita della vigna non siano contaminate. Deuteronomio 22:10 Non lavorerai con un bue e un asino insieme. Deuteronomio 22:11 Non porterai vestito di tessuto misto, fatto di lana e di lino. Deuteronomio 22:12 Metterai delle frange ai quattro angoli del mantello con cui ti copri. Norme circa le relazioni matrimoniali e extra-matrimoniali Deuteronomio 22:13 Se un uomo sposa una donna, entra da lei e poi la prende in odio, Deuteronomio 22:14 e l'accusa di cose vergognose e le fa una cattiva reputazione, dicendo: "Ho preso questa donna, ma quando mi sono accostato a lei non ho trovato in lei i segni della verginita'", Deuteronomio 22:15 il padre e la madre della giovane prenderanno i segni della verginita' della giovane e li mostreranno agli anziani della citta', alla porta; Deuteronomio 22:16 e il padre della giovane dira' agli anziani: "Io ho dato mia figlia in moglie a quest'uomo, ma egli l'ha presa in odio, Deuteronomio 22:17 ed ora l'accusa di cose vergognose, dicendo: Non ho trovato in tua figlia segni della verginita'; ma questi sono i segni della verginita' di mia figlia". E spiegheranno il panno davanti agli anziani della citta'. Deuteronomio 22:18 Allora gli anziani di quella citta' prenderanno il marito e lo puniranno con battiture; Deuteronomio 22:19 e poiche' ha sparso una cattiva reputazione su una vergine d'Israele, gli imporranno un'ammenda di cento sicli d'argento, che daranno al padre della giovane; cosi essa rimarra' sua moglie ed egli non potra' mandarla via finche' vive. Deuteronomio 22:20 Ma se la cosa e' vera e nella giovane non sono stati trovati i segni della verginita', Deuteronomio 22:21 allora faranno uscire la giovane all'ingresso della casa di suo padre e la gente della sua citta' la lapidera' con pietre ed essa morira', perche' ha commesso un'atto infame in Israele, facendo la prostituta in casa di suo padre. Cosi estirperai il male di mezzo a te. Deuteronomio 22:22 Se un uomo viene trovato coricato con una donna maritata, moriranno entrambi: l'uomo che si e' coricato con la donna e la donna. Cosi estirperai il male di mezzo a Israele. Deuteronomio 22:23 Quando una fanciulla vergine e' fidanzata, e un uomo la trova in citta' e si corica con lei, Deuteronomio 22:24 li condurrete ambedue alla porta di quella citta' e li lapiderete con pietre, ed essi moriranno: la fanciulla perche', pur essendo in citta', non ha gridato, e l'uomo perche' ha disonorato la donna del suo prossimo. Cosi estirperai il male di mezzo a te. Deuteronomio 22:25 Ma se l'uomo trova una fanciulla fidanzata, in campagna, le fa violenza e si corica con lei, allora morira' solamente l'uomo che si e' coricato con lei; Deuteronomio 22:26 ma non farai niente alla fanciulla; nella fanciulla non c'e' alcun peccato che merita la morte, perche' questo caso e' come quando un uomo si leva contro il suo prossimo e l'uccide; Deuteronomio 22:27 egli infatti l'ha trovata in campagna; la fanciulla fidanzata ha gridato, ma non c'era nessuno che la potesse salvare. Deuteronomio 22:28 Se un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, la prende e si corica con lei, e sono sorpresi in flagrante, Deuteronomio 22:29 l'uomo che si e' coricato con lei dara' al padre della fanciulla cinquanta sicli d'argento, ed ella sara' sua moglie, perche' l'ha disonorata e non potra' mandarla via finche' egli vive. Deuteronomio 22:30 Nessuno prendera' la moglie di suo padre ne' sollevera' il lembo della coperta di suo padre». Le persone escluse dall'assemblea Deuteronomio 23:1 «Chi e' stato evirato mediante schiacciamento o mutilazione, non entrera' nell'assemblea dell'Eterno. Deuteronomio 23:2 Un bastardo non entrera' nell'assemblea dell'Eterno; nessuno dei suoi discendenti, neppure alla decima generazione, entrera' nell'assemblea dell'Eterno. Deuteronomio 23:3 L'Ammonita e il Moabita non entreranno nell'assemblea dell'Eterno, nessuno dei loro discendenti, neppure alla decima generazione, entrera' mai nell'assemblea dell'Eterno, Deuteronomio 23:4 perche' non vi vennero incontro con il pane e con l'acqua per strada quando usciste dall'Egitto, e perche' assoldarono contro di te Balaam, figlio di Beor da Pethor in Mesopotamia, per maledirti. Deuteronomio 23:5 Cio' nonostante l'Eterno, il tuo DIO, non volle ascoltare Balaam; ma l'Eterno, il tuo DIO, muto' per te la maledizione in benedizione, perche' l'Eterno, il tuo DIO, ti ama. Deuteronomio 23:6 Non cercherai ne' la loro pace ne' la loro prosperita', finche' tu viva, mai. Deuteronomio 23:7 Non aborrirai l'Idumeo, perche' egli e' tuo fratello; non aborrirai l'Egiziano, perche' fosti straniero nel suo paese; Deuteronomio 23:8 i figli che nasceranno loro potranno, alla terza generazione, entrare nell'assemblea dell'Eterno. Igiene e purita' negli accampamenti Deuteronomio 23:9 Quando uscirai con l'esercito contro i tuoi nemici, guardati da ogni cosa malvagia. Deuteronomio 23:10 Se vi e' qualcuno in mezzo a te che sia impuro a motivo di un evento notturno, uscira' dall'accampamento e non vi rientrera'; Deuteronomio 23:11 sulla sera si lavera' con acqua e dopo il tramonto del sole potra' rientrare nell'accampamento. Deuteronomio 23:12 Avrai pure un posto fuori dell'accampamento, e la' andrai per i tuoi bisogni; Deuteronomio 23:13 e fra i tuoi utensili avrai un piolo e, quando andrai ad accovacciarti fuori, con esso scaverai una buca e poi coprirai i tuoi escrementi. Deuteronomio 23:14 Poiche' l'Eterno, il tuo DIO, cammina in mezzo al tuo accampamento per liberarti e per darti nelle mani i tuoi nemici; percio' il tuo accampamento sara' santo, perche' l'Eterno non veda in mezzo a te alcuna indecenza e si ritiri da te. Norme varie Deuteronomio 23:15 Non consegnerai al suo padrone lo schiavo che e' scappato dal suo padrone per rifugiarsi da te. Deuteronomio 23:16 Egli abitera' con te, in mezzo a voi, nel luogo che ha scelto, in quella delle tue citta' che gli parra' meglio; e non lo molesterai. Deuteronomio 23:17 Non vi sara' alcuna donna dedita alla prostituzione sacra tra le figlie d'Israele, ne' vi sara' alcun uomo dedito alla prostituzione sacra tra i figli d'Israele. Deuteronomio 23:18 Nella casa dell'Eterno, il tuo DIO, non porterai la mercede di una prostituta ne' il prezzo di un cane, per alcun voto, perche' entrambe queste cose sono un abominio per l'Eterno, il tuo DIO. Deuteronomio 23:19 A tuo fratello non darai in prestito ad interesse: per denaro, interesse per cibo o per qualsiasi cosa che si presta a interesse. Deuteronomio 23:20 Allo straniero potrai prestare a interesse, ma non a tuo fratello, affinche' l'Eterno, il tuo DIO, ti benedica in tutto cio' a cui porrai mano nel paese che stai per entrare ad occupare. Deuteronomio 23:21 Quando fai un voto all'Eterno, il tuo DIO, non tarderai ad adempierlo, perche' l'Eterno, il tuo DIO, te ne chiedera' certamente conto e tu saresti colpevole; Deuteronomio 23:22 ma se ti astieni dal far voti, non commetti peccato. Deuteronomio 23:23 Mantieni e compi la parola uscita dalle tue labbra, perche' ti sei spontaneamente impegnato davanti all'Eterno, il tuo DIO, mediante cio' che hai promesso con la tua bocca. Deuteronomio 23:24 Quando entri nella vigna del tuo vicino, potrai a tuo piacere mangiar dell'uva a sazieta', ma non ne metterai nel tuo paniere. Deuteronomio 23:25 Quando entri nel campo di grano del tuo vicino, potrai coglierne delle spighe con la mano; ma non userai la falce nel campo di grano del tuo vicino». Leggi sul divorzio Deuteronomio 24:1 «Quando uno prende una donna e la sposa, se poi avviene che essa non gli e' piu' gradita perche' ha trovato in lei qualcosa di vergognoso, scriva per lei un libello di ripudio, glielo dia in mano e la mandi via da casa sua; Deuteronomio 24:2 se ella esce da casa sua e va e diviene moglie di un altro uomo, Deuteronomio 24:3 se quest'ultimo marito la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo da in mano e la manda via da casa sua, o se quest'ultimo marito che l'aveva presa in moglie viene a morire, Deuteronomio 24:4 il primo marito che l'aveva mandata via non potra' riprenderla in moglie, dopo che e' stata contaminata perche' questo e' un abominio agli occhi dell'Eterno; e tu non macchierai di peccato il paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' in eredita'. Sagge disposizioni contro pegni e rapimenti e in favore degli sposi, braccianti, stranieri, orfani e vedove Deuteronomio 24:5 Se un uomo si e' appena sposato non andra' in guerra e non gli sara' dato alcun incarico; sara' libero a casa sua per un anno e fara' lieta la moglie che ha sposato. Deuteronomio 24:6 Nessuno prendera' in pegno la macina inferiore o la macina superiore, perche' sarebbe come prendere in pegno la vita di uno. Deuteronomio 24:7 Se si sorprende un uomo a rapire uno dei suoi fratelli fra i figli d'Israele e lo maltratta e lo vende, quel rapitore sara' messo a morte; cosi estirperai il male di mezzo a te. Deuteronomio 24:8 In caso di lebbra bada bene di osservare diligentemente e fare tutto cio' che i sacerdoti levitici vi insegneranno; avrete cura di fare come io ho loro comandato. Deuteronomio 24:9 Ricorda cio' che l'Eterno, il tuo DIO, fece a Miriam durante il viaggio, dopo che usciste dall'Egitto. Deuteronomio 24:10 Quando presti qualcosa al tuo vicino non entrerai in casa sua per prendere il suo pegno; Deuteronomio 24:11 rimarrai fuori, e l'uomo a cui hai fatto il prestito ti portera' il pegno fuori. Deuteronomio 24:12 E se quell'uomo e' povero, non andrai a dormire avendo ancora il suo pegno. Deuteronomio 24:13 Dovrai restituirgli il pegno, al tramonto del sole, affinche' egli possa dormire nel suo mantello e benedirti; e questo ti sara' messo in conto di giustizia agli occhi dell'Eterno, il tuo DIO. Deuteronomio 24:14 Non defrauderai il bracciante povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno degli stranieri che stanno nel tuo paese, entro le tue porte; Deuteronomio 24:15 gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole, perche' egli e' povero e a questo va il suo desiderio; cosi egli non gridera' contro di te all'Eterno e non ci sara' peccato in te. Deuteronomio 24:16 Non si metteranno a morte i padri per i figli ne' si metteranno a morte i figli per i padri; ognuno sara' messo a morte per il proprio peccato. Deuteronomio 24:17 Non lederai il diritto dello straniero o dell'orfano e non prenderai in pegno la veste dalla vedova; Deuteronomio 24:18 ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto e che di la' ti ha redento l'Eterno, il tuo DIO; percio' ti comando di fare questo. Deuteronomio 24:19 Quando fai la mietitura nel tuo campo e dimentichi nel campo un covone, non tornerai indietro a prenderlo; sara' per lo straniero, per l'orfano e per la vedova, affinche' l'Eterno, il tuo DIO, ti benedica in tutta l'opera delle tue mani. Deuteronomio 24:20 Quando bacchierai i tuoi ulivi, non tornerai a ripassare sui rami; le olive rimaste saranno per lo straniero, per l'orfano e per la vedova. Deuteronomio 24:21 Quando vendemmierai la tua vigna, non ripasserai una seconda volta; i grappoli rimasti saranno per lo straniero, per l'orfano e per la vedova. Deuteronomio 24:22 E ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d'Egitto; percio' ti comando di fare questo». Altre disposizioni sulla battitura, matrimonio fra cognati, pesi e misure, e distruzione degli Amalekiti Deuteronomio 25:1 «Se sorge una lite fra uomini e si presentano in tribunale, i giudici li giudicheranno, assolvendo l'innocente e condannando il colpevole. Deuteronomio 25:2 Quindi se il colpevole merita d'esser battuto, il giudice lo fara' stendere per terra e lo fara' battere in sua presenza, con un numero di colpi, secondo la gravita' della sua colpa. Deuteronomio 25:3 Puo' fargli dare quaranta colpi, ma non di piu', perche', oltrepassando cio' e battendolo con un numero maggiore di colpi, tuo fratello non sia disprezzato ai tuoi occhi. Deuteronomio 25:4 Non metterai la museruola al bue che trebbia il grano. Deuteronomio 25:5 Se dei fratelli abitano assieme e uno di essi muore senza lasciar figli, la moglie del defunto non si maritera' ad un estraneo fuori della famiglia; suo cognato entrera' da lei e la prendera' in moglie, compiendo verso di lei il dovere di cognato; Deuteronomio 25:6 e il primogenito che ella partorira' prendera' il nome del fratello defunto, perche' il suo nome non sia cancellato in Israele. Deuteronomio 25:7 Ma se quell'uomo non vuole prendere sua cognata, la cognata salira' alla porta dagli anziani e dira': "Mio cognato rifiuta di risollevare il nome di suo fratello in Israele; egli non vuole compiere verso di me il dovere di cognato". Deuteronomio 25:8 Allora gli anziani della sua citta' lo chiameranno e gli parleranno; e se egli persiste e dice: "Non voglio prenderla", Deuteronomio 25:9 allora sua cognata gli si avvicinera' in presenza degli anziani, gli levera' il sandalo dal piede, gli sputera' in faccia e dira': "Cosi sara' fatto all'uomo che non vuole edificare la casa di suo fratello". Deuteronomio 25:10 E il suo nome in Israele sara' chiamato: "La casa di colui al quale e' stato rimosso il sandalo". Deuteronomio 25:11 Se due uomini hanno tra loro una lite, e la moglie di uno si avvicina per liberare suo marito dalle mani di chi lo percuote, stende la mano e lo afferra nei genitali, le taglierai la mano; Deuteronomio 25:12 il tuo occhio non avra' pieta' di lei. Deuteronomio 25:13 Non avrai nel tuo sacco due pesi, uno grande e uno piccolo. Deuteronomio 25:14 Non avrai in casa due misure, una grande e una piccola. Deuteronomio 25:15 Avrai un peso esatto e giusto, avrai una misura esatta e giusta, affinche' i tuoi giorni siano prolungati nel paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da'. Deuteronomio 25:16 Poiche' tutti quelli che fanno tali cose, tutti quelli che si comportano ingiustamente, sono in abominio all'Eterno, il tuo DIO. Deuteronomio 25:17 Ricordati di cio' che ti fece Amalek lungo il cammino, quando usciste dall'Egitto: Deuteronomio 25:18 come ti venne incontro per via, attaccando alle spalle tutti i deboli che venivano per ultimi, quando tu eri stanco e sfinito, e non ebbe alcun timore di DIO. Deuteronomio 25:19 Quando dunque l'Eterno, il tuo DIO, ti dara' requie dai tuoi nemici tutt'intorno nel paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' in eredita' da occupare, cancellerai il ricordo di Amalek di sotto al cielo; non te ne scordare!». Le primizie e le decime Deuteronomio 26:1 «Or quando entrerai nel paese, che l'Eterno, il tuo DIO, ti da' in eredita', e lo possederai e vi abiterai, Deuteronomio 26:2 prenderai alcune delle primizie di tutti i frutti del suolo da te raccolti nel paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da', le metterai in un paniere e andrai al luogo che l'Eterno, il tuo DIO, ha scelto per farvi dimorare il suo nome. Deuteronomio 26:3 Ti presenterai quindi al sacerdote in carica in quei giorni e gli dirai: "Io dichiaro oggi all'Eterno, il tuo DIO, di essere entrato nel paese che l'Eterno giuro' ai nostri padri di darci". Deuteronomio 26:4 Allora il sacerdote prendera' il paniere dalle tue mani e lo deporra' davanti all'altare dell'Eterno, il tuo DIO; Deuteronomio 26:5 e tu rispondendo dirai davanti all'Eterno, il tuo DIO: "Mio padre era un Arameo sul punto di morire; egli scese in Egitto e vi dimoro' come straniero con poca gente, e la' divento' una nazione grande, potente e numerosa. Deuteronomio 26:6 Ma gli Egiziani ci maltrattarono, ci oppressero e ci imposero una dura schiavitu'. Deuteronomio 26:7 Allora gridammo all'Eterno, il DIO dei nostri padri, e l'Eterno udi la nostra voce, vide la nostra afflizione, il nostro duro lavoro e la nostra oppressione. Deuteronomio 26:8 Cosi l'Eterno ci fece uscire dall'Egitto con potente mano e con braccio steso, con cose spaventose e con prodigi e segni; Deuteronomio 26:9 ci ha poi condotti in questo luogo e ci ha dato questo paese, paese dove scorre latte e miele. Deuteronomio 26:10 Ed ora, ecco, io ho portato le primizie dei frutti del suolo che tu, o Eterno, mi hai dato!". Le deporrai quindi davanti all'Eterno, il tuo DIO, e ti prostrerai davanti all'Eterno, il tuo DIO; Deuteronomio 26:11 e gioirai, tu, il Levita e lo straniero che e' in mezzo a te, per tutte le cose buone che l'Eterno, il tuo DIO, ha dato a te e alla tua casa. Deuteronomio 26:12 Quando hai terminato di dare tutte le decime delle tue entrate nel terzo anno, l'anno delle decime, e le hai date al Levita, allo straniero, all'orfano e alla vedova, perche' ne mangino entro le tue porte e siano saziati, Deuteronomio 26:13 dirai davanti all'Eterno, il tuo DIO: "Io ho tolto dalla mia casa cio' che e' consacrato, e l'ho dato al Levita, allo straniero, all'orfano e alla vedova, in base a tutto cio' che mi hai comandato; non ho trasgredito ne' dimenticato alcuno dei tuoi comandamenti. Deuteronomio 26:14 Non ne ho mangiato durante il mio lutto, non ne ho preso quando ero impuro e non ne ho offerto ai morti; ho ubbidito alla voce dell'Eterno, il mio DIO e ho fatto in base a tutto cio' che mi hai comandato. Deuteronomio 26:15 Volgi a noi lo sguardo dalla tua santa dimora, dal cielo, e benedici il tuo popolo d'Israele e il paese che ci hai dato, come giurasti ai nostri padri, un paese dove scorre latte e miele". Impegno reciproco di Israele e di Dio Deuteronomio 26:16 Oggi l'Eterno, il tuo DIO, ti comanda di mettere in pratica questi statuti e questi decreti; abbi dunque cura di metterli in pratica con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima. Deuteronomio 26:17 Tu oggi hai dichiarato che l'Eterno e' il tuo DIO, che camminerai nelle sue vie e osserverai i suoi statuti, i suoi comandamenti e i suoi decreti, e che ubbidirai alla sua voce. Deuteronomio 26:18 Oggi l'Eterno ha pure dichiarato che tu sei il suo popolo, un tesoro particolare, come ti ha detto, perche' tu osservi tutti i suoi comandamenti, Deuteronomio 26:19 e perche' ti possa innalzare al di sopra di tutte le nazioni che ha fatto per lode, fama e gloria e perche' tu possa essere un popolo consacrato all'Eterno, il tuo DIO, come egli ha detto». L'altare sul monte Ebal Deuteronomio 27:1 Allora Mose' e gli anziani d'Israele, diedero quest'ordine al popolo: «Osservate tutti i comandamenti che oggi vi prescrivo. Deuteronomio 27:2 Il giorno in cui attraverserete il Giordano per entrare nel paese che l'Eterno, il vostro DIO, vi da', erigerai per te delle grandi pietre e le intonacherai di calce. Deuteronomio 27:3 Poi scriverai su di esse tutte le parole di questa legge, quando attraverserai il Giordano per entrare nel paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da', un paese dove scorre latte e miele, come l'Eterno, il DIO dei tuoi padri, ti ha detto. Deuteronomio 27:4 Quando dunque attraverserete il Giordano, erigerete sul monte Ebal queste pietre, come oggi vi comando, e le intonacherete di calce. Deuteronomio 27:5 La' costruirai pure un altare all'Eterno, il tuo DIO, un altare di pietre, sulle quali non userai alcun strumento di ferro. Deuteronomio 27:6 Costruirai l'altare dell'Eterno, il tuo DIO, con pietre intatte e su di esso offrirai olocausti all'Eterno, il tuo DIO. Deuteronomio 27:7 Offrirai sacrifici di ringraziamento, e la' mangerai e gioirai davanti all'Eterno, il tuo DIO. Deuteronomio 27:8 E scriverai su quelle pietre tutte le parole di questa legge a caratteri molto chiari». Invito ad ubbidire alla legge Deuteronomio 27:9 Poi Mose' e i sacerdoti levitici parlarono a tutto Israele, dicendo: «Fa' silenzio e ascolta, o Israele! Oggi sei divenuto il popolo dell'Eterno, il tuo DIO. Deuteronomio 27:10 Ubbidirai quindi alla voce dell'Eterno, il tuo DIO, e metterai in pratica i suoi comandamenti e le sue leggi che oggi ti prescrivo». Le maledizioni del monte Ebal Deuteronomio 27:11 In quello stesso giorno Mose' diede quest'ordine al popolo, dicendo: Deuteronomio 27:12 «Quando avrete attraversato il Giordano, ecco quelli che staranno sul monte Gherizim per benedire il popolo: Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Giuseppe e Beniamino; Deuteronomio 27:13 ed ecco quelli che staranno sul monte Ebal, per pronunziare la maledizione: Ruben, Gad, Ascer, Zabulon, Dan e Neftali. Deuteronomio 27:14 I Leviti parleranno e diranno ad alta voce a tutti gli uomini d'Israele: Deuteronomio 27:15 "Maledetto l'uomo che fa un'immagine scolpita o di metallo fuso, cosa abominevole per l'Eterno, opera delle mani di un artigiano, e la pone in luogo segreto" E tutto il popolo rispondera' e dira': "Amen". Deuteronomio 27:16 "Maledetto chi disprezza suo padre o sua madre!". E tutto il popolo dira': "Amen". Deuteronomio 27:17 "Maledetto chi sposta i confini del vicino!". E tutto il popolo dira': "Amen". Deuteronomio 27:18 "Maledetto chi fa smarrire al cieco il suo cammino!". E tutto il popolo dira': "Amen". Deuteronomio 27:19 "Maledetto chi lede il diritto dello straniero, dell'orfano e della vedova!". E tutto il popolo dira': "Amen". Deuteronomio 27:20 "Maledetto chi si corica con la moglie di suo padre, perche' ha sollevato il lembo della coperta di suo padre!". E tutto il popolo dira': "Amen". Deuteronomio 27:21 "Maledetto chi si corica con qualsiasi bestia!". E tutto il popolo dira': "Amen". Deuteronomio 27:22 "Maledetto chi si corica con la propria sorella, figlia di suo padre o figlia di sua madre!". E tutto il popolo dira': "Amen". Deuteronomio 27:23 "Maledetto chi si corica con sua suocera!". E tutto il popolo dira': "Amen". Deuteronomio 27:24 "Maledetto chi uccide il suo prossimo in segreto!". E tutto il popolo dira': "Amen". Deuteronomio 27:25 "Maledetto chi accetta un regalo per colpire a morte un innocente!". E tutto il popolo dira': "Amen". Deuteronomio 27:26 "Maledetto chi non si attiene alle parole di questa legge, per metterle in pratica!". E tutto il popolo dira': "Amen"». Benedizioni per ubbidienza Deuteronomio 28:1 «Ora, se tu ubbidisci diligentemente alla voce dell'Eterno, il tuo DIO, avendo cura di mettere in pratica tutti i suoi comandamenti che oggi ti prescrivo, avverra' che l'Eterno, il tuo DIO, ti innalzera' sopra tutte le nazioni della terra; Deuteronomio 28:2 tutte queste benedizioni verranno su di te e ti raggiungeranno, se ascolterai la voce dell'Eterno, il tuo DIO: Deuteronomio 28:3 Sarai benedetto nelle citta' e sarai benedetto nella campagna. Deuteronomio 28:4 Benedetto sara' il frutto del tuo grembo, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame, i parti delle tue vacche e il frutto delle tue pecore. Deuteronomio 28:5 Benedetti saranno il tuo paniere e la tua madia. Deuteronomio 28:6 Sarai benedetto quando entri e benedetto quando esci. Deuteronomio 28:7 L'Eterno fara' si che i tuoi nemici, che si levano contro di te, siano sconfitti davanti a te; usciranno contro di te per una via, ma fuggiranno davanti a te per sette vie. Deuteronomio 28:8 L'Eterno ordinera' alla benedizione di esser sopra di te nei tuoi granai e in tutto cio' a cui metterai mano; e ti benedira' nel paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti da'. Deuteronomio 28:9 L'Eterno ti stabilira' per essere per lui un popolo santo, come ti ha giurato, se osservi i comandamenti dell'Eterno, il tuo DIO, e se cammini nelle sue vie; Deuteronomio 28:10 cosi tutti i popoli della terra vedranno che su di te e' invocato il nome dell'Eterno e ti temeranno. Deuteronomio 28:11 L'Eterno, il tuo DIO, ti colmera' di beni, nel frutto del tuo grembo, nel frutto del tuo bestiame e nel frutto del tuo suolo nel paese che l'Eterno giuro' ai tuoi padri di darti. Deuteronomio 28:12 L'Eterno aprira' per te il suo buon tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo e per benedire tutta l'opera delle tue mani; tu presterai a molte nazioni, ma non prenderai nulla in prestito. Deuteronomio 28:13 L'Eterno ti fara' essere la testa e non la coda, e sarai sempre in alto e mai in basso, se ubbidisci ai comandamenti dell'Eterno, il tuo DIO, che oggi ti prescrivo perche' li osservi e li metta in pratica. Deuteronomio 28:14 Cosi non devierai ne' a destra ne' a sinistra da alcuna delle parole che oggi vi comando, per seguire altri de'i, per servirli. Maledizioni per disubbidienza Deuteronomio 28:15 Ma se non ubbidisci alla voce dell'Eterno, il tuo DIO, per osservare con cura tutti i suoi comandamenti e tutti i suoi statuti che oggi ti prescrivo avverra' che tutte queste maledizioni verranno su di te e ti raggiungeranno. Deuteronomio 28:16 Sarai maledetto nella citta' e sarai maledetto nella campagna. Deuteronomio 28:17 Maledetti saranno il tuo paniere e la tua madia. Deuteronomio 28:18 Maledetto sara' il frutto del tuo grembo, il frutto del tuo suolo, i parti delle tue vacche e il frutto delle tue pecore. Deuteronomio 28:19 Sarai maledetto quando entri e maledetto quando esci. Deuteronomio 28:20 L'Eterno mandera' contro di te la maledizione, la confusione e la disapprovazione in ogni cosa a cui metterai mano e che farai, finche' tu sia distrutto e tu perisca rapidamente, a motivo della malvagita' delle tue azioni nelle quali mi hai abbandonato. Deuteronomio 28:21 L'Eterno fara' si che la peste si attacchi a te, finche' ti abbia consumato nel paese che stai per entrare ad occupare. Deuteronomio 28:22 L'Eterno ti colpira' con la consunzione, con la febbre, con l'infiammazione, con il caldo bruciante, con la spada, con il carbonchio e con la ruggine, che ti perseguiteranno fino alla tua distruzione. Deuteronomio 28:23 Il cielo sopra il tuo capo sara' di rame e la terra sotto di te sara' di ferro. Deuteronomio 28:24 L'Eterno mutera' la pioggia del tuo paese in sabbia e polvere, che cadranno su di te finche' tu sia distrutto. Deuteronomio 28:25 L'Eterno ti abbandonera' alla disfatta e al massacro davanti ai tuoi nemici; uscirai contro di loro per una via e per sette vie fuggirai davanti a loro, e tu diventerai un oggetto di orrore a tutti i regni della terra. Deuteronomio 28:26 I tuoi cadaveri saranno cibo a tutti gli uccelli del cielo e alle bestie della terra, e nessuno li scaccera'. Deuteronomio 28:27 L'Eterno ti colpira' con l'ulcera d'Egitto, con le emorroidi, con la scabbia e con la tigna, di cui non potrai guarire. Deuteronomio 28:28 L'Eterno ti colpira' di pazzia, di cecita' e di smarrimento di cuore; Deuteronomio 28:29 e andrai brancolando in pieno giorno, come il cieco brancola nel buio; non prospererai nelle tue vie, ma sarai solo oppresso e spogliato continuamente senza nessuno che ti aiuti. Deuteronomio 28:30 Ti fidanzerai con una donna, ma un altro si corichera' con lei; costruirai una casa, ma non vi abiterai; pianterai una vigna, ma non ne coglierai l'uva. Deuteronomio 28:31 Il tuo bue sara' ammazzato sotto i tuoi occhi, ma tu non ne mangerai; il tuo asino sara' portato via in tua presenza e non ti sara' reso; le tue pecore saranno date ai tuoi nemici senza nessuno che ti aiuti. Deuteronomio 28:32 I tuoi figli e le tue figlie saranno dati a un altro popolo; i tuoi occhi guarderanno e si struggeranno di desiderio per loro tutto il giorno, e la tua mano sara' senza forza. Deuteronomio 28:33 Un popolo, che tu non hai conosciuto, mangera' il frutto della tua terra e di tutte le tue fatiche, e sarai certamente oppresso e schiacciato del continuo. Deuteronomio 28:34 Ti verra' cosi di impazzire allo spettacolo che i tuoi occhi vedranno. Deuteronomio 28:35 L'Eterno ti colpira' sulle ginocchia e sulle coscie con un'ulcera maligna, della quale non potrai guarire, dalla pianta dei piedi alla sommita' del capo. Deuteronomio 28:36 L'Eterno portera' te e il tuo re, che hai costituito sopra di te, in una nazione che ne' tu ne' i tuoi padri avete conosciuto; e la' servirai altri de'i di legno e di pietra; Deuteronomio 28:37 e diventerai oggetto di stupore, di proverbio e di scherno in mezzo a tutti i popoli fra i quali l'Eterno ti condurra'. Deuteronomio 28:38 Porterai molta semente al campo ma raccoglierai poco, perche' la locusta la divorera'. Deuteronomio 28:39 Pianterai vigne, le coltiverai, ma non berrai vino ne' coglierai uva, perche' il verme le rodera'. Deuteronomio 28:40 Avrai ulivi in tutto il tuo territorio ma non ti ungerai di olio, perche' le tue olive cadranno. Deuteronomio 28:41 Genererai figli e figlie, ma non saranno tuoi, perche' andranno in schiavitu'. Deuteronomio 28:42 Tutti i tuoi alberi e i frutti del tuo suolo saranno preda della locusta. Deuteronomio 28:43 Lo straniero che e' in mezzo a te si elevera' sempre piu' in alto sopra di te, e tu scenderai sempre piu' in basso. Deuteronomio 28:44 Egli prestera' a te, ma tu non presterai a lui; egli sara' la testa e tu la coda. Deuteronomio 28:45 Tutte queste maledizioni verranno su di te, ti perseguiteranno e ti raggiungeranno, finche' tu sia distrutto, perche' non hai ubbidito alla voce dell'Eterno, il tuo DIO, osservando i comandamenti e gli statuti che egli ti ha ordinato. Deuteronomio 28:46 Essi saranno come un segno e come un prodigio per te e per i tuoi discendenti, per sempre. Deuteronomio 28:47 Poiche' non hai servito l'Eterno, il tuo DIO, con gioia e allegrezza di cuore per l'abbondanza di ogni cosa, Deuteronomio 28:48 servirai i tuoi nemici che l'Eterno mandera' contro di te, in mezzo alla fame, alla sete, alla nudita' e alla mancanza di ogni cosa; ed egli mettera' un giogo di ferro sul tuo collo, finche' ti abbia distrutto. Deuteronomio 28:49 L'Eterno fara' venire contro di te da lontano, dalle estremita' della terra, una nazione veloce come l'aquila che vola, una nazione di cui non comprenderai la lingua, Deuteronomio 28:50 una nazione dall'aspetto feroce che non avra' rispetto dell'anziano ne' avra' pieta' del fanciullo, Deuteronomio 28:51 e mangera' il frutto del tuo bestiame e il prodotto del tuo suolo, finche' tu sia distrutto; e non ti lascera' ne' frumento ne' mosto ne' olio ne' i parti delle tue vacche o i nati delle tue pecore, finche' ti abbia distrutto. Deuteronomio 28:52 E ti assediera' in tutte le tue citta', finche' in tutto il tuo paese le mura alte e fortificate, nelle quali riponevi la tua fiducia, cadranno. Ti assediera' in tutte le tue citta', in tutto il paese che l'Eterno, il tuo DIO, ti ha dato. Deuteronomio 28:53 Inoltre durante l'assedio e nell'avversita' a cui ti ridurra' il tuo nemico, mangerai il frutto del tuo grembo, la carne dei tuoi figli e delle tue figlie, che l'Eterno, il tuo DIO, ti ha dato. Deuteronomio 28:54 L'uomo piu' tenero e piu' raffinato avra' un cuore cosi malvagio verso suo fratello, verso la donna che riposa sul suo seno e verso i figli che ancora gli rimangono, Deuteronomio 28:55 da non dare ad alcuno di loro la carne dei suoi figli, che egli mangera', perche' non gli sara' rimasto piu' nulla nell'assedio e nell'avversita' a cui ti ridurranno i tuoi nemici in tutte le tue citta'. Deuteronomio 28:56 La donna piu' tenera e piu' raffinata tra voi, che per la sua raffinatezza e delicatezza non si sarebbe azzardata a posare la pianta del suo piede in terra, avra' un cuore malvagio verso il marito che le riposa sul seno, verso suo figlio e verso sua figlia, Deuteronomio 28:57 e verso la placenta che esce dal suo grembo e verso i figli che partorisce, perche' essa li mangera' di nascosto, nella mancanza di tutto, durante l'assedio e la grande calamita', a cui ti sottoporranno i tuoi nemici in tutte le tue citta'. Deuteronomio 28:58 Se non hai cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge, scritte in questo libro, avendo timore di questo nome glorioso e tremendo, l'Eterno, il tuo DIO, Deuteronomio 28:59 allora l'Eterno rovescera' su di te e sui tuoi discendenti indescrivibili calamita', calamita' grandi e durature, e malattie maligne e ostinate; Deuteronomio 28:60 inoltre fara' tornare su di te tutte le malattie d'Egitto, di cui avevi paura, e si attaccheranno a te. Deuteronomio 28:61 Anche tutte le malattie e tutte le calamita' non scritte nel libro di questa legge, l'Eterno le fara' venir su di te, finche' tu sia distrutto. Deuteronomio 28:62 Cosi voi rimarrete in pochi, dopo essere stati numerosi come le stelle del cielo, perche' non hai ubbidito alla voce dell'Eterno, il tuo DIO. Deuteronomio 28:63 E avverra' che, come l'Eterno prendeva piacere nel farvi del bene e nel moltiplicarvi, cosi l'Eterno prendera' piacere nel farvi perire e nel distruggervi; e sarete strappati dal paese che entri ad occupare. Deuteronomio 28:64 L'Eterno ti disperdera' fra tutti i popoli, da un'estremita' all'altra della terra; e la' servirai altri de'i, che ne' tu ne' i tuoi padri avete mai conosciuto, di legno e di pietra. Deuteronomio 28:65 E fra quelle nazioni non troverai requie e non vi sara' luogo di riposo per la pianta dei tuoi piedi; la' l'Eterno ti dara' un cuore tremante, occhi che si struggono e angoscia d'anima. Deuteronomio 28:66 La tua vita ti stara' davanti come sospesa nell'incertezza; tremerai notte e giorno e non avrai alcuna sicurezza della tua esistenza. Deuteronomio 28:67 La mattina dirai: "Fosse sera!", e la sera dirai: "Fosse mattina!", a motivo dello spavento che riempira' il tuo cuore ed a motivo dello spettacolo che i tuoi occhi vedranno. Deuteronomio 28:68 E l'Eterno ti fara' tornare in Egitto su navi, per la via di cui ti avevo detto: "Non la rivedrai mai piu'!". E la' sarete offerti in vendita ai vostri nemici come schiavi e come schiave, ma nessuno vi comprera'». Il rinnovamento del patto Deuteronomio 29:1 Queste sono le parole del patto che l'Eterno comando' a Mose' di fare con i figli d'Israele nel paese di Moab, oltre il patto che aveva fatto con essi al monte Horeb. Deuteronomio 29:2 Mose' convoco' dunque tutto Israele e disse loro: «Voi avete visto tutto cio' che l'Eterno ha fatto sotto i vostri occhi nel paese d'Egitto al Faraone, a tutti i suoi servitori e a tutto il suo paese; Deuteronomio 29:3 i tuoi occhi hanno visto le grandi calamita', i segni e quei grandi prodigi; Deuteronomio 29:4 ma fino a questo giorno l'Eterno non vi ha dato un cuore per comprendere, occhi per vedere e orecchi per udire. Deuteronomio 29:5 Io vi ho condotto quarant'anni nel deserto; le vostre vesti non si sono logorate addosso a voi e i vostri calzari non si sono logorati ai vostri piedi. Deuteronomio 29:6 Non avete mangiato pane e non avete bevuto vino ne' bevanda inebriante, affinche' conosceste che io sono l'Eterno, il vostro DIO. Deuteronomio 29:7 Quando siete arrivati in questo luogo, Sihon re di Heshbon e Og re di Bashan sono usciti contro di noi per combattere, ma noi li abbiamo sconfitti, Deuteronomio 29:8 abbiamo preso il loro paese e l'abbiamo dato in eredita' ai Rubeniti, ai Gaditi e alla mezza tribu' di Manasse. Deuteronomio 29:9 Osservate dunque le parole di questo patto e mettetele in pratica, affinche' prosperiate in tutto cio' che fate. Deuteronomio 29:10 Oggi tutti voi state davanti all'Eterno, il vostro DIO: i vostri capi, le vostre tribu', i vostri anziani, i vostri ufficiali, tutti gli uomini d'Israele, Deuteronomio 29:11 i vostri bambini, le vostre mogli e lo straniero che e' in mezzo al tuo accampamento, da colui che spacca la tua legna a colui che attinge la tua acqua, Deuteronomio 29:12 per entrare nel patto dell'Eterno, il tuo DIO, e nel suo giuramento che l'Eterno, il tuo DIO, fa oggi con te, Deuteronomio 29:13 per stabilirti oggi come suo popolo e per essere tuo DIO, come ti disse e come giuro' ai tuoi padri, ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe. Deuteronomio 29:14 Io faccio questo patto e questo giuramento non soltanto con voi, Deuteronomio 29:15 ma anche con quelli che stanno qui oggi con noi davanti all'Eterno, il nostro DIO, e con quelli che oggi non sono qui con noi. Deuteronomio 29:16 (Poiche' voi sapete che abbiamo dimorato nel paese d'Egitto e che siamo passati in mezzo alle nazioni, che avete attraversato; Deuteronomio 29:17 e avete visto le loro abominazioni e gl'idoli di legno, di pietra, d'argento e d'oro, che sono in mezzo a loro). Deuteronomio 29:18 Non vi sia tra voi uomo o donna o famiglia o tribu' il cui cuore si allontani dall'Eterno il nostro DIO, per andare a servire gli de'i di quelle nazioni; non vi sia tra di voi radice alcuna che produca veleno e assenzio; Deuteronomio 29:19 e non avvenga che alcuno, ascoltando le parole di questo giuramento, in cuor suo faccia propria una benedizione, dicendo: "Avro' pace, anche se camminero' secondo la caparbieta' del mio cuore", come se l'ebbro potesse essere incluso al sobrio. Deuteronomio 29:20 L'Eterno non gli potra' mai perdonare; ma in tal caso l'ira dell'Eterno e la sua gelosia arderanno contro quell'uomo e tutte le maledizioni scritte in questo libro si poseranno su di lui, e l'Eterno cancellera' il suo nome di sotto al cielo; Deuteronomio 29:21 l'Eterno lo separera' per distruzione da tutte le tribu' d'Israele, secondo tutte le maledizioni del patto scritto in questo libro della legge. Deuteronomio 29:22 Cosi la futura generazione dei vostri figli che sorgera' dopo di voi e lo straniero che verra' da un paese lontano, nel vedere le calamita' e le infermita' che l'Eterno gli ha inflitto, diranno: Deuteronomio 29:23 "Tutto il suolo e' zolfo, sale, arsura; non e' seminato, non produce piu' nulla e non vi cresce piu' alcuna erba, come dopo la distruzione di Sodoma, di Gomorra, di Admah e di Tseboim, che l'Eterno distrusse nella sua ira e nel suo furore". Deuteronomio 29:24 Si, tutte le nazioni diranno: "Perche' ha l'Eterno trattato cosi questo paese? Perche' mai l'ardore di questa grande ira?". Deuteronomio 29:25 Allora risponderanno: "Poiche' hanno abbandonato il patto dell'Eterno, il DIO dei loro padri, che egli stabili con loro, quando li fece uscire dal paese d'Egitto; Deuteronomio 29:26 perche' sono andati a servire altri de'i e si sono prostrati davanti a loro, de'i che essi non avevano conosciuto e che l'Eterno non aveva loro dato. Deuteronomio 29:27 Per questo si e' accesa l'ira dell'Eterno contro questo paese, per far venire su di esso tutte le maledizioni scritte in questo libro; Deuteronomio 29:28 e l'Eterno li ha strappati dal loro paese con ira, con furore e con grande indignazione e li ha gettati in un altro paese, come e' avvenuto oggi". Deuteronomio 29:29 Le cose occulte appartengono all'Eterno, il nostro DIO, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figli per sempre, perche' mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge». Ritorno al Signore e restaurazione Deuteronomio 30:1 «Cosi, quando ti saranno venute addosso tutte queste cose, la benedizione e la maledizione che io ti ho posto davanti, e tu le richiamerai alla mente fra tutte le nazioni, tra le quali l'Eterno, il tuo DIO, ti avra' scacciato, Deuteronomio 30:2 e ritornerai all'Eterno, il tuo DIO, e ubbidirai alla sua voce, tu e i tuoi figli, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, secondo tutto cio' che oggi ti comando, Deuteronomio 30:3 l'Eterno, il tuo DIO, ti fara' ritornare dalla schiavitu', avra' pieta' di te e ti raccogliera' di nuovo fra tutti i popoli, fra i quali l'Eterno, il tuo DIO, ti aveva disperso. Deuteronomio 30:4 Anche se fossi stato scacciato all'estremita' del cielo, l'Eterno, il tuo DIO, ti raccogliera' di la' e di la' ti prendera'. Deuteronomio 30:5 L'Eterno, il tuo DIO, ti ricondurra' nel paese che i tuoi padri possedettero e tu lo possederai; ed egli ti fara' del bene e ti moltiplichera' piu' dei tuoi padri. Deuteronomio 30:6 L'Eterno, il tuo DIO, circoncidera' il tuo cuore e il cuore dei tuoi discendenti, affinche' tu ami l'Eterno, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima, e cosi tu viva. Deuteronomio 30:7 E l'Eterno, il tuo DIO, fara' cadere tutte queste maledizioni sui tuoi nemici e su tutti quelli che ti odiano e ti hanno perseguitato. Deuteronomio 30:8 Tu invece ritornerai e ubbidirai alla voce dell'Eterno e metterai in pratica tutti questi comandamenti che oggi ti prescrivo. Deuteronomio 30:9 L'Eterno, il tuo DIO, ti fara' prosperare grandemente in tutta l'opera delle tue mani, nel frutto del tuo grembo, nel frutto del tuo bestiame e nel frutto del tuo suolo; poiche' l'Eterno si compiacera' di nuovo nel farti del bene, come si compiacque nel farlo ai tuoi padri, Deuteronomio 30:10 perche' ubbidirai alla voce dell'Eterno, il tuo DIO, osservando i suoi comandamenti e i suoi statuti scritti in questo libro della legge, perche' sarai ritornato all'Eterno, il tuo DIO, con tutto il tuo cuore e con tutta la tua anima. La vita o la morte Deuteronomio 30:11 Questo comandamento che oggi ti prescrivo non e' troppo difficile per te, ne' troppo lontano da te. Deuteronomio 30:12 Non e' in cielo, perche' tu dica: "Chi salira' per noi in cielo per portarcelo e farcelo ascoltare, perche' lo mettiamo in pratica?". Deuteronomio 30:13 E non e' di la' dal mare, perche' tu dica: "Chi passera' per noi di la' dal mare per portarcelo e farcelo ascoltare, perche' lo mettiamo in pratica?". Deuteronomio 30:14 Ma la parola e' molto vicina a te; e' nella tua bocca e nel tuo cuore, perche' tu la metta in pratica. Deuteronomio 30:15 Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; Deuteronomio 30:16 percio' oggi io ti comando di amare l'Eterno, il tuo DIO, di camminare nelle sue vie, di osservare i suoi comandamenti, i suoi statuti e i suoi decreti, affinche' tu viva e ti moltiplichi; e l'Eterno, il tuo DIO, ti benedira' nel paese che stai per andare ad occupare. Deuteronomio 30:17 Ma se il tuo cuore si volge altrove, e se tu non ubbidisci e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri de'i e a servirli, Deuteronomio 30:18 io vi dichiaro oggi che certamente perirete, che non prolungherete i vostri giorni nel paese, che state per entrare ad occupare, attraversando il Giordano. Deuteronomio 30:19 Io prendo oggi a testimoni contro di voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, perche' possa vivere, tu e i tuoi discendenti, Deuteronomio 30:20 e possa amare l'Eterno, il tuo DIO, ubbidire alla sua voce e tenerti stretto a lui, poiche' egli e' la tua vita e la lunghezza dei tuoi giorni, affinche' tu possa abitare nel paese che l'Eterno giuro' di dare ai tuoi padri, ad Abrahamo, Isacco e Giacobbe». Ultimi consigli e ordini di Mose' Deuteronomio 31:1 Mose' ando' e rivolse ancora queste parole a tutto Israele, Deuteronomio 31:2 e disse loro: «Io oggi ho centovent'anni; non posso piu' andare e venire; inoltre l'Eterno mi ha detto: "Tu non passerai questo Giordano". Deuteronomio 31:3 L'Eterno il tuo DIO, sara' lui stesso che passera' davanti a te e distruggera' davanti a te quelle nazioni, e tu le spodesterai; Giosue' stesso passera' davanti a te, come l'Eterno ha detto. Deuteronomio 31:4 E l'Eterno fara' ad esse come ha fatto a Sihon e a Og, re degli Amorei, e al loro paese, quando li distrusse. Deuteronomio 31:5 L'Eterno le dara' in vostro potere e voi le tratterete secondo tutti gli ordini che vi ho prescritto. Deuteronomio 31:6 Siate forti e coraggiosi, non abbiate paura, non spaventatevi di loro, perche' l'Eterno il tuo DIO, e' lui stesso che cammina con te egli non ti lascera' e non ti abbandonera'». Deuteronomio 31:7 Poi Mose' chiamo' Giosue' e gli disse in presenza di tutto Israele: «Sii forte e coraggioso poiche' tu entrerai con questo popolo nel paese che l'Eterno giuro' ai loro padri di dar loro, e tu lo darai loro in eredita'. Deuteronomio 31:8 Inoltre l'Eterno stesso cammina davanti a te; egli sara' con te; non ti lascera' e non ti abbandonera'; non aver paura e non sgomentarti». Deuteronomio 31:9 Cosi Mose' scrisse questa legge e la consegno' ai sacerdoti, figli di Levi, che portano l'arca del patto dell'Eterno, e a tutti gli anziani d'Israele. Deuteronomio 31:10 Poi Mose' comando' loro, dicendo: «Alla fine di ogni sette anni, al tempo stabilito nell'anno della remissione, alla festa delle Capanne, Deuteronomio 31:11 quando tutto Israele verra' a presentarsi davanti all'Eterno, il tuo DIO, nel luogo che ha scelto, leggerai questa legge davanti a tutto Israele, nei loro orecchi. Deuteronomio 31:12 Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini e lo straniero che e' entro le tue porte, perche' possano ascoltare e imparare a temere l'Eterno, il vostro DIO, e abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge, Deuteronomio 31:13 e perche' i loro figli, che ancora non la conoscono, ascoltino e imparino a temere l'Eterno, il vostro DIO, tutto il tempo che vivrete nel paese che voi entrate ad occupare, passando il Giordano». Mose' predice la ribellione d'Israele Deuteronomio 31:14 Poi l'Eterno disse a Mose': «Ecco, il giorno della tua morte si avvicina; chiama Giosue' e presentatevi nella tenda di convegno perche' gli possa dare i miei ordini». Mose' e Giosue' dunque andarono a presentarsi alla tenda di convegno. Deuteronomio 31:15 Or l'Eterno apparve alla tenda in una colonna di nuvola; e la colonna di nuvola si fermo' all'ingresso della tenda. Deuteronomio 31:16 E l'Eterno disse a Mose': «Ecco, tu stai per addormentarti con i tuoi padri; e questo popolo si levera' e si prostituira', andando dietro agli de'i stranieri del paese, in mezzo ai quali sta per andare; e mi abbandonera' e violera' il mio patto che io ho stabilito con lui. Deuteronomio 31:17 In quel giorno, la mia ira si accendera' contro di loro; io li abbandonero' e nascondero' loro la mia faccia, e saranno divorati. Molti mali e molte calamita' cadranno loro addosso; e in quel giorno diranno: "Questi mali non ci sono, forse caduti addosso perche' il nostro DIO non e' in mezzo a noi?". Deuteronomio 31:18 In quel giorno io nascondero' certamente la mia faccia a motivo di tutto il male che hanno fatto, rivolgendosi ad altri de'i. Deuteronomio 31:19 Ora scrivete per voi questo cantico e insegnatelo ai figli d'Israele; mettetelo sulla loro bocca, affinche' questo cantico mi sia un testimone contro i figli d'Israele. Deuteronomio 31:20 Quando li avro' introdotti nel paese, che promisi ai padri loro con giuramento dove scorre latte e miele, ed essi avranno mangiato, si saranno saziati e ingrassati, allora essi si rivolgeranno ad altri de'i per servirli, e disprezzeranno me e violeranno il mio patto. Deuteronomio 31:21 Allora avverra' che quando molti mali e molte calamita' saranno cadute loro addosso, questo cantico testimoniera' contro di loro, perche' esso non sara' dimenticato e rimarra' sulle labbra dei loro discendenti; io conosco infatti i disegni che essi concepiscono, prima ancora di averli introdotti nel paese che ho promesso con giuramento». Deuteronomio 31:22 Cosi Mose' scrisse quel giorno questo cantico e lo insegno' ai figli d'Israele. Deuteronomio 31:23 Poi egli diede i suoi ordini a Giosue', figlio di Nun, e gli disse: «Sii forte e coraggioso, perche' sarai tu a introdurre i figli d'Israele nel paese che promisi loro con giuramento; e io saro' con te». Deuteronomio 31:24 Quando Mose' ebbe finito di scrivere in un libro tutte le parole di questa legge, Deuteronomio 31:25 diede quest'ordine ai Leviti che portavano l'arca del patto dell'Eterno, dicendo: Deuteronomio 31:26 «Prendete questo libro della legge e mettetelo accanto all'arca del patto dell'Eterno, il vostro DIO, perche' rimanga la' come un testimone contro di te; Deuteronomio 31:27 poiche' io conosco il tuo spirito ribelle e la durezza del tuo collo. Ecco, oggi mentre sono ancora vivente tra voi, siete stati ribelli contro l'Eterno; quanto piu' lo sarete dopo la mia morte! Deuteronomio 31:28 Radunate presso di me tutti gli anziani delle vostre tribu' e i vostri ufficiali, perche' faccia loro udire queste parole e chiami a testimoniare contro di loro il cielo e la terra. Deuteronomio 31:29 Poiche' io so che, dopo la mia morte, vi corromperete interamente e devierete dalla via che vi ho comandato, e negli ultimi giorni vi colpira' la sventura, perche' farete cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, provocandolo a sdegno con l'opera delle vostre mani». Deuteronomio 31:30 Mose' dunque pronunzio' nelle orecchie di tutta l'assemblea d'Israele le parole di questo cantico fino al termine. Cantico di Mose' Deuteronomio 32:1 «Porgete orecchio, o cieli, e io parlero'; e ascolta, o terra, le parole della mia bocca. Deuteronomio 32:2 Il mio insegnamento scendera' come la pioggia, la mia parola stillera' come la rugiada, come la pioggerella sull'erba tenera e come un acquazzone sugli arbusti, Deuteronomio 32:3 poiche' io proclamo il nome dell'Eterno. Magnificate il nostro DIO! Deuteronomio 32:4 Egli e' la Roccia, l'opera sua e' perfetta, poiche' tutte le sue vie sono giustizia. e' un Dio di fedelta' e senza ingiustizia; egli e' giusto e retto. Deuteronomio 32:5 Ma essi si sono corrotti; non sono suoi figli, a motivo della loro colpa, generazione contorta e perversa. Deuteronomio 32:6 e' cosi che ripagate l'Eterno, o popolo stolto e insensato? Non e' lui tuo padre che ti ha comprato? Non e' lui che ti ha fatto e ti ha stabilito? Deuteronomio 32:7 Ricorda i giorni antichi, considera gli anni delle molte eta' passate, interroga tuo padre, ed egli te lo annunciera', ai tuoi vecchi ed essi te lo diranno. Deuteronomio 32:8 Quando l'Altissimo diede alle nazioni la loro eredita', quando separo' i figli di Adamo, egli fisso' i confini dei popoli, in base al numero dei figli d'Israele. Deuteronomio 32:9 Poiche' la parte dell'Eterno e' il suo popolo, Giacobbe e' la porzione della sua eredita'. Deuteronomio 32:10 Egli lo trovo' in una terra deserta, in una solitudine desolata e squallida. Egli lo circondo', ne prese cura e lo custodi come la pupilla del suo occhio. Deuteronomio 32:11 Come un'aquila incita la sua nidiata, si libra sopra i suoi piccoli, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle sue ali, Deuteronomio 32:12 l'Eterno lo guido' da solo, e non c'era con lui alcun dio straniero. Deuteronomio 32:13 Egli l'ha fatto cavalcare sulle alture della terra, perche' potesse mangiare il prodotto dei campi; gli ha fatto succhiare il miele dalla roccia e l'olio dalla roccia di silice, Deuteronomio 32:14 la crema delle vacche e il latte delle pecore con il grasso degli agnelli, i montoni di Bashan e i capri con il fior di farina di frumento; e tu hai bevuto il vino, il sangue dell'uva. Deuteronomio 32:15 Ma Jeshurun si e' ingrassato e ha recalcitrato (ti sei fatto grasso, grosso e pingue); ha abbandonato Dio che l'ha fatto e ha disprezzato la Roccia della sua salvezza. Deuteronomio 32:16 Essi l'hanno mosso a gelosia con de'i stranieri, l'hanno provocato ad ira con abominazioni. Deuteronomio 32:17 Hanno sacrificato a de'moni che non sono Dio, a de'i che non avevano conosciuto, a de'i nuovi, apparsi di recente, che i vostri padri non avevano temuto. Deuteronomio 32:18 Hai trascurato la Roccia che ti ha generato e hai dimenticato il Dio che ti ha formato. Deuteronomio 32:19 Ma l'Eterno vide questo e li respinse, a motivo della provocazione dei suoi figli e delle sue figlie, Deuteronomio 32:20 e disse: Io nascondero' loro la mia faccia e vedro' quale sara' la loro fine, perche' sono una generazione perversa, figli in cui non vi e' alcuna fedelta'. Deuteronomio 32:21 Essi mi hanno reso geloso con cio' che non e' Dio, mi hanno provocato ad ira con i loro idoli vani; e io li rendero' gelosi con gente che non e' un popolo, li provochero' ad ira con una nazione stolta. Deuteronomio 32:22 Poiche' un fuoco si e' acceso nella mia ira e brucera' fino nel piu' profondo dello Sceol; divorera' la terra e i suoi prodotti e dara' fuoco alle fondamenta delle montagne. Deuteronomio 32:23 Io accumulero' su loro calamita', esauriro' contro di loro le mie frecce. Deuteronomio 32:24 Essi saranno consumati dalla fame, divorati da un caldo bruciante e da terribile pestilenza; mandero' contro di loro le zanne delle belve, con il veleno dei serpenti che strisciano nella polvere. Deuteronomio 32:25 Di fuori li privera' dei figli la spada, di dentro il terrore, facendo perire insieme il giovane e la vergine, il lattante e l'uomo canuto. Deuteronomio 32:26 Io ho detto: "Li spazzero' via, faro' scomparire il loro ricordo di mezzo agli uomini", Deuteronomio 32:27 ma temo la provocazione del nemico, perche' i loro avversari, mal interpretando, potrebbero dire: "La nostra mano ha trionfato, e non l'Eterno che ha fatto tutto questo!". Deuteronomio 32:28 Poiche' sono una nazione che ha perso il senno, e non vi e' in essi alcuna intelligenza. Deuteronomio 32:29 Se fossero saggi comprenderebbero questo, considererebbero la fine che li aspetta. Deuteronomio 32:30 Come potrebbe uno solo inseguirne mille e due metterne in fuga diecimila, se non perche' la loro Roccia li ha venduti e l'Eterno li ha consegnati al nemico? Deuteronomio 32:31 Poiche' la loro roccia non e' come la nostra Roccia; i nostri stessi nemici ne sono giudici; Deuteronomio 32:32 ma la loro vite viene dalla vite di Sodoma e dalle campagne di Gomorra; le loro uve sono uve avvelenate e i loro grappoli sono amari; Deuteronomio 32:33 il loro vino e' un veleno di serpenti, un veleno crudele di aspidi. Deuteronomio 32:34 Tutto questo non e' forse conservato presso di me, sigillato nei miei tesori? Deuteronomio 32:35 A me appartiene la vendetta e la retribuzione; a suo tempo il loro piede vacillera'! Poiche' il giorno della loro calamita' e' vicino, e le cose preparate per loro si affrettano a venire. Deuteronomio 32:36 Si, l'Eterno giudichera' il suo popolo, ma avra' compassione dei suoi servi quando vedra' che la loro forza e' scomparsa e che non rimane piu' alcuno, ne' schiavo ne' libero. Deuteronomio 32:37 Allora egli dira': "Dove sono i loro de'i, la roccia nella quale si rifugiavano, Deuteronomio 32:38 che mangiavano il grasso dei loro sacrifici e bevevano il vino delle loro libazioni? Si levino a soccorrervi e siano il vostro rifugio!". Deuteronomio 32:39 Ora vedete che io, io sono Lui, e che non vi e' altro DIO accanto a me. Io faccio morire e faccio vivere, ferisco e risano, e non vi e' nessuno che possa liberare dalla mia mano. Deuteronomio 32:40 Si, io alzo la mia mano al cielo e dico: Io vivo per sempre, Deuteronomio 32:41 quando affilero' la mia folgorante spada e la mia mano si preparera' a giudicare, faro' vendetta dei miei nemici e ripaghero' quelli che mi odiano. Deuteronomio 32:42 Inebriero' di sangue le mie frecce e la mia spada divorera' la carne, con il sangue degli uccisi e dei prigionieri, dei capitani chiomati del nemico. Deuteronomio 32:43 Esultate, o nazioni, con il suo popolo, perche' l'Eterno vendica il sangue dei suoi servi, fa vendetta sopra i suoi avversari, ma avra' misericordia della sua terra e del suo popolo». Deuteronomio 32:44 Cosi Mose' venne con Giosue', figlio di Nun, e pronunzio' tutte e parole di questo cantico agli orecchi del popolo. Deuteronomio 32:45 Quando Mose' ebbe finito di pronunziare tutte queste parole davanti a tutto Israele, Deuteronomio 32:46 disse loro: «Prendete a cuore tutte le parole con cui oggi ho testimoniato contro di voi. Le prescriverete ai vostri figli affinche' abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. Deuteronomio 32:47 Poiche' questa non e' una parola senza valore per voi, ma e' la vostra vita; e per questa parola prolungherete i vostri giorni nel paese che entrate ad occupare, passando il Giordano». Deuteronomio 32:48 In quello stesso giorno l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Deuteronomio 32:49 «Sali su questo monte degli Abarim, sul monte Nebo, che e' nel paese di Moab, sulla sponda opposta a Gerico, e mira il paese di Canaan, che io do in proprieta' ai figli d'Israele. Deuteronomio 32:50 Tu morrai sul monte su cui stai per salire e sarai riunito al tuo popolo, come Aaronne tuo fratello e' morto sul monte di Hor ed e' stato riunito al suo popolo, Deuteronomio 32:51 perche' foste infedeli con me in mezzo ai figli d'Israele, alle acque di Meriba a Kadesh, nel deserto di Tsin, e perche' non mi santificaste in mezzo ai figli d'Israele. Deuteronomio 32:52 Tu vedrai il paese davanti a te, ma la', nel paese che io do ai figli d'Israele, non entrerai». Mose' benedice le varie tribu' Deuteronomio 33:1 Or questa e' la benedizione con la quale Mose', uomo di DIO, benedisse i figli d'Israele, prima di morire. Deuteronomio 33:2 Disse dunque: «L'Eterno e' venuto dal Sinai e si e' levato su di loro da Seir, e' apparso nel suo splendore dal monte Paran, e' giunto da mezzo delle miriadi dei santi; dalla sua destra usciva per essi una legge di fuoco. Deuteronomio 33:3 Certo, egli ama i popoli; tutti i suoi santi sono nelle tue mani; essi siedono ai tuoi piedi, ciascuno riceve le tue parole. Deuteronomio 33:4 Mose' ci ha prescritto una legge, un'eredita' dell'assemblea di Giacobbe. Deuteronomio 33:5 Egli e' stato re in Jeshurun, quando si radunavano i capi del popolo, tutte assieme le tribu' d'Israele. Deuteronomio 33:6 Viva Ruben e non muoia; ma siano i suoi uomini ridotti a pochi». Deuteronomio 33:7 Questo invece disse di Giuda: «Ascolta, o Eterno, la voce di Giuda e riconducilo al suo popolo; la sua mano lotta per la sua causa; sii tu un aiuto contro i suoi nemici». Deuteronomio 33:8 Poi di Levi disse: «I tuoi Thummim e i tuoi Urim appartengono al tuo uomo pio, che tu provasti a Massa, e col quale contendesti alle acque di Meriba. Deuteronomio 33:9 Egli dice di suo padre e di sua madre: "Io non li ho visti"; egli non ha riconosciuto i suoi fratelli e non considera i propri figli; perche' i Leviti hanno osservato la tua parola e hanno custodito il tuo patto. Deuteronomio 33:10 Essi insegnano i tuoi decreti a Giacobbe e la tua legge a Israele; mettono l'incenso davanti a te e l'intero olocausto sopra il tuo altare. Deuteronomio 33:11 O Eterno, benedici la sua forza e accetta l'opera delle sue mani. Trafiggi i lombi di quelli che insorgono contro di lui e di quelli che lo odiano, affinche' non si rialzino piu'». Deuteronomio 33:12 Di Beniamino disse: «L'amato dell'Eterno abitera' sicuro presso di lui. L'Eterno lo proteggera' del continuo e abitera' fra le sue spalle». Deuteronomio 33:13 Di Giuseppe disse: «Sia il suo paese benedetto dall'Eterno con i doni preziosi del cielo, con la rugiada, con le acque dell'abisso che giace in basso, Deuteronomio 33:14 con i frutti preziosi del sole, con i preziosi prodotti di ogni mese, Deuteronomio 33:15 con i migliori prodotti dei monti antichi, con i doni preziosi dei colli eterni, Deuteronomio 33:16 con i doni preziosi della terra e tutto cio' che essa racchiude. Il favore di colui che stava nel roveto venga sul capo di Giuseppe, sulla corona del capo del prescelto tra i suoi fratelli! Deuteronomio 33:17 La sua maesta' e' come quella del suo toro primogenito, le sue corna sono come le corna di un bufalo. Con esse trafiggera' tutti quanti i popoli fino alle estremita' della terra. Queste sono le miriadi di Efraim. Queste sono le migliaia di Manasse». Deuteronomio 33:18 Di Zabulon disse: «Gioisci Zabulon, nel tuo uscire, e tu, Issacar, nelle tue tende! Deuteronomio 33:19 Essi chiameranno i popoli al monte e la' offriranno sacrifici di giustizia; poiche' essi succhieranno l'abbondanza dei mari e i tesori nascosti nella sabbia». Deuteronomio 33:20 Di Gad disse: «Benedetto colui che estende Gad. Egli giace come una leonessa e sbrana braccio e cranio. Deuteronomio 33:21 Egli si accaparra la prima parte per se stesso, perche' la' era la parte riservata del condottiero; egli e' venuto con i capi del popolo e ha eseguito la giustizia dell'Eterno e i suoi decreti con Israele». Deuteronomio 33:22 Di Dan disse: «Dan e' un leoncello, che balza da Bashan». Deuteronomio 33:23 Di Neftali disse: «O Neftali, sazio di favori e ricolmo delle benedizioni dell'Eterno, occupa l'occidente e il meridione». Deuteronomio 33:24 Di Ascer disse: «Benedetto piu' di tutti i figli sia Ascer! Sia il favorito dei suoi fratelli e immerga il suo piede nell'olio. Deuteronomio 33:25 Siano i tuoi sandali di ferro e di bronzo, e la tua forza duri quanto i tuoi giorni. Deuteronomio 33:26 Nessuno e' pari al Dio di Jeshurun, che cavalca i cieli in tuo aiuto e le nubi nella sua maesta'. Deuteronomio 33:27 Il DIO dei tempi antichi e' il tuo rifugio; e sotto di te stanno le sue braccia eterne. Egli scaccera' il nemico davanti a te e dira': "Distruggi!". Deuteronomio 33:28 Allora Israele dimorera' al sicuro, la fonte di Giacobbe da sola, in un paese di frumento e di mosto; e il suo cielo stillera' rugiada. Deuteronomio 33:29 Tu sei felice, o Israele! Chi e' pari a te, un popolo salvato dall'Eterno? Egli e' lo scudo che ti aiuta e la spada della tua maesta'. I tuoi nemici si sottometteranno a te e tu calpesterai i loro alti luoghi». La morte di Mose' Deuteronomio 34:1 Poi Mose' sali dalle pianure di Moab sul Monte Nebo, in vetta al Pisgah, che e' sulla sponda opposta a Gerico. E l'Eterno gli fece vedere tutto il paese di Galaad fino a Dan, Deuteronomio 34:2 tutto Neftali, il paese di Efraim e di Manasse, tutto il paese di Giuda fino al mare occidentale, Deuteronomio 34:3 Neghev e la pianura della valle di Gerico, citta' delle palme, fino a Tsoar. Deuteronomio 34:4 L'Eterno gli disse: «Questo e' il paese che ho promesso con giuramento ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe, dicendo: "Io lo daro' alla tua discendenza". Io te l'ho fatto vedere con i tuoi occhi, ma tu non vi entrerai!» Deuteronomio 34:5 Cosi Mose', servo dell'Eterno, mori la', nel paese di Moab, secondo la parola dell'Eterno. Deuteronomio 34:6 E l'Eterno lo seppelli nella valle del paese di Moab, di fronte a Beth-Peor; e nessuno ha conosciuto fino ad oggi il luogo della sua tomba. Deuteronomio 34:7 Or Mose' aveva centovent'anni quando mori; la sua vista non si era indebolita e il suo vigore non era venuto meno. Deuteronomio 34:8 E i figli d'Israele lo piansero nelle pianure di Moab per trenta giorni; poi i giorni di lutto e di pianto per Mose' terminarono. Deuteronomio 34:9 Allora Giosue', figlio di Nun, fu ripieno dello spirito di sapienza, perche' Mose' aveva imposto le mani su di lui; cosi i figli d'Israele gli ubbidirono e fecero come l'Eterno aveva comandato a Mose'. Deuteronomio 34:10 Non e' piu' sorto in Israele un profeta simile a Mose', con il quale l'Eterno trattava faccia a faccia, Deuteronomio 34:11 in tutti i segni e prodigi che l'Eterno lo mando' a fare nel paese d'Egitto davanti a Faraone, davanti a tutti i suoi servi e in tutto il suo paese, Deuteronomio 34:12 in tutta quella grande potenza e in tutte le cose grandi e tremende che Mose' compi davanti agi occhi di tutto Israele.Giosue' 1:1-24:33 L'Eterno affida a Giosue' la guida del popolo Giosue' 1:1 Dopo la morte di Mose', servo dell'Eterno, avvenne che l'Eterno parlo' a Giosue', figlio di Nun, ministro di Mose', e gli disse: Giosue' 1:2 «Mose', mio servo, e' morto; or dunque alzati, passa questo Giordano tu e tutto questo popolo, verso il paese che io do loro, ai figli d'Israele. Giosue' 1:3 Io vi ho dato ogni luogo che la pianta del vostro piede calchera', come ho detto a Mose'. Giosue' 1:4 Il tuo territorio si estendera' dal deserto e da questo Libano fino al grande fiume, il fiume Eufrate, tutto il paese degli Hittei fino al Mar Grande, a ovest. Giosue' 1:5 Nessuno ti potra' resistere tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mose', cosi saro' con te; io non ti lascero' e non ti abbandonero'. Giosue' 1:6 Sii forte e coraggioso, perche' tu metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dare loro. Giosue' 1:7 Solo sii forte e molto coraggioso, cercando di agire secondo tutta la legge che Mose', mio servo, ti ha prescritto; non deviare da essa ne' a destra ne' a sinistra, affinche' tu prosperi dovunque andrai. Giosue' 1:8 Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, cercando di agire secondo tutto cio' che vi e' scritto, perche' allora riuscirai nelle tue imprese, allora prospererai. Giosue' 1:9 Non te l'ho io comandato? Sii forte e coraggioso; non aver paura e non sgomentarti, perche' l'Eterno, il tuo DIO, e' con te dovunque tu vada». Giosue' impartisce ordini Giosue' 1:10 Allora Giosue' comando' agli ufficiali del popolo, dicendo: Giosue' 1:11 «Passate in mezzo all'accampamento e date quest'ordine al popolo, dicendo: Fatevi delle provviste di viveri, perche' entro tre giorni passerete questo Giordano per andare ad occupare il paese che l'Eterno, il vostro DIO, vi da' in eredita'». Giosue' 1:12 Giosue' parlo' pure ai Rubeniti, ai Gaditi e alla mezza tribu' di Manasse, e disse loro: Giosue' 1:13 «Ricordatevi della parola che Mose', servo dell'Eterno, vi comando' quando vi disse: "L'Eterno, il vostro DIO, vi ha concesso riposo e vi ha dato questo paese. Giosue' 1:14 Le vostre mogli, i vostri piccoli e il vostro bestiame rimarranno nel paese che Mose' vi ha dato di qua dal Giordano; ma voi, tutti i vostri guerrieri valorosi passerete armati davanti ai vostri fratelli, e li aiuterete, Giosue' 1:15 finche' l'Eterno avra' dato riposo ai vostri fratelli come a voi, e avranno anch'essi preso possesso del paese che l'Eterno, il vostro DIO, da' loro. Allora potrete ritornare ad occupare il paese che vi appartiene, e che Mose', servo dell'Eterno, vi ha dato di qua dal Giordano verso est"». Giosue' 1:16 Essi allora risposero a Giosue', dicendo: «Noi Faremo tutto quello che ci comandi e andremo dovunque ci manderai. Giosue' 1:17 Come abbiamo ubbidito in ogni cosa a Mose', cosi ubbidiremo a te. Soltanto sia con te l'Eterno, il tuo DIO, come e' stato con Mose'! Giosue' 1:18 Chiunque si ribella ai tuoi ordini e non ubbidisce alle tue parole in tutto cio' che gli comandi, sara' messo a morte. Solo sii forte e coraggioso!». Rahab da' rifugio alle spie Giosue' 2:1 Or Giosue', figlio di Nun, mando' due, uomini da Scittim per spiare di nascosto, dicendo: «Andate, ispezionate il paese e Gerico». Cosi essi andarono ed entrarono in casa di una prostituta, chiamata Rahab, e la' alloggiarono. Giosue' 2:2 La cosa fu riferita al re di Gerico, e gli fu detto: «Ecco, alcuni dei figli d'Israele sono venuti qui questa notte per esplorare il paese». Giosue' 2:3 Allora il re di Gerico mando' a dire a Rahab: «Fa' uscire gli uomini che sono venuti da te e sono entrati in casa tua, perche' sono venuti a esplorare tutto il paese». Giosue' 2:4 Ma la donna prese i due uomini e li nascose; poi disse: «e' vero, quegli uomini sono venuti da me, ma non sapevo di dove fossero. Giosue' 2:5 Al momento in cui si chiudeva la porta della citta', quando era buio, quegli uomini sono usciti; dove siano andati non lo so; inseguiteli subito, perche' li potete raggiungere». Giosue' 2:6 (Essa invece li aveva fatti salire sul tetto e li aveva nascosti fra gli steli di lino, che aveva disteso sul tetto). Giosue' 2:7 Essi allora li inseguirono sulla strada del Giordano, verso i guadi; e non appena gli inseguitori furono usciti la porta fu chiusa. Giosue' 2:8 Or prima che le spie si addormentassero, Rahab sali da loro sul tetto, Giosue' 2:9 e disse a quegli uomini: «Io so che l'Eterno vi ha dato il paese, che il terrore di voi e' caduto su di noi, e che tutti gli abitanti del paese vengono meno dalla paura davanti a voi. Giosue' 2:10 Poiche' noi abbiamo udito come l'Eterno asciugo' le acque del Mar Rosso davanti a voi quando usciste dall'Egitto, e cio' che faceste ai due re degli Amorei, di la' dal Giordano, Sihon e Og, che votaste allo sterminio. Giosue' 2:11 All'udire queste cose, il nostro cuore e' venuto meno e non e' piu' rimasto coraggio in alcuno a motivo di voi perche' l'Eterno, il vostro DIO, e' DIO lassu' nei cieli e quaggiu' sulla terra. Giosue' 2:12 Or dunque, vi prego, giuratemi per l'Eterno che, come io vi ho usato clemenza, anche voi userete clemenza con la casa di mio padre; datemi quindi un segno sicuro Giosue' 2:13 che lascerete in vita mio padre, mia madre, i miei fratelli, le mie sorelle e tutto cio' che appartiene loro, e che risparmierete le nostre vite dalla morte». Giosue' 2:14 Quegli uomini le risposero: «Le nostre vite per le vostre, purche' non sveliate questo nostro affare; e quando l'Eterno ci dara' il paese, noi ti tratteremo con clemenza e lealta'». La promessa fatta a Rahab Giosue' 2:15 Allora ella li calo' dalla finestra con una corda, perche' la sua casa si trovava sulle mura della citta', ed essa abitava sulle mura. Giosue' 2:16 E disse loro: «Andate verso il monte, affinche' i vostri inseguitori non vi abbiano a trovare; e rimanete nascosti la' tre giorni, finche' i vostri inseguitori siano ritornati; poi andrete per la vostra strada». Giosue' 2:17 Allora quegli uomini le dissero: «Noi saremo sciolti dal giuramento che ci hai fatto fare, Giosue' 2:18 a meno che, quando entreremo nel paese, tu attacchi alla finestra per la quale ci fai scendere questa cordicella di filo scarlatto e raduni in casa presso di te tuo padre, tua madre, i tuoi fratelli e tutta la famiglia di tuo padre. Giosue' 2:19 Se pero' qualcuno esce fuori dalla porta di casa tua, il suo sangue ricadra' sul suo capo, e noi non ne avremo colpa; ma il sangue di chiunque sara' con te in casa ricadra' sul nostro capo, se qualcuno gli mettera' le mani addosso. Giosue' 2:20 Ma se tu riveli questo nostro affare, saremo sciolti dal giuramento che ci hai fatto fare». Giosue' 2:21 Ella disse: «Sia come avete detto». Poi li congedo', e quelli se ne andarono. Essa allora lego' la cordicella scarlatta alla finestra. Giosue' 2:22 Quelli dunque partirono e andarono sul monte, dove rimasero tre giorni, finche' furono ritornati gli inseguitori; gli inseguitori li avevano cercati per tutta la strada, senza pero' trovarli. Giosue' 2:23 Cosi i due uomini ritornarono, scesero dal monte, passarono il Giordano e vennero da Giosue', figlio di Nun, e gli raccontarono tutto quanto era loro accaduto. Giosue' 2:24 E dissero a Giosue': «Certamente l'Eterno ha dato in nostra mano tutto il paese; e gia' tutti gli abitanti del paese vengono meno dalla paura davanti a noi». Il passaggio miracoloso del Giordano Giosue' 3:1 Giosue' si levo' al mattino presto; partirono quindi da Scittim e arrivarono al Giordano, lui e tutti i figli d'Israele, e la' si fermarono prima di attraversare. Giosue' 3:2 Al termine di tre giorni, gli ufficiali passarono per tutto l'accampamento, Giosue' 3:3 e diedero al popolo quest'ordine, dicendo: «Quando vedrete l'arca del patto dell'Eterno, il vostro DIO, portata dai sacerdoti levitici, partirete dal vostro luogo e la seguirete. Giosue' 3:4 Ma tra voi e l'arca vi sara' una distanza di circa duemila cubiti. Non avvicinatevi ad essa, affinche' possiate riconoscere la via per la quale dovete andare, perche' prima d'ora non siete mai passati per questa via». Giosue' 3:5 E Giosue' disse al popolo: «Santificatevi, perche' domani l'Eterno fara' meraviglie in mezzo a voi». Giosue' 3:6 Poi Giosue' parlo' ai sacerdoti, dicendo: «Prendete l'arca del patto e passate davanti al popolo». Cosi essi presero l'arca del patto e si incamminarono davanti al popolo. Giosue' 3:7 Allora l'Eterno disse a Giosue': «Oggi comincero' a renderti grande agli occhi di tutto Israele, affinche' riconoscano che come fui con Mose', cosi saro' con te. Giosue' 3:8 Tu percio' da' quest'ordine ai sacerdoti che portano l'arca del patto, dicendo: "Quando sarete giunti ai margini delle acque del Giordano, vi fermerete nel Giordano"». Giosue' 3:9 Giosue' allora disse ai figli d'Israele: «Avvicinatevi e ascoltate le parole dell'Eterno, il vostro DIO». Giosue' 3:10 Poi Giosue' disse: «Da questo riconoscerete che il Dio vivente e' in mezzo a voi e che certamente scaccera' davanti a voi i Cananei, gli Hittei, gli Hivvei, i Perezei, i Ghirgasei, gli Amorei e i Gebusei: Giosue' 3:11 ecco, l'arca del patto del Signore di tutta la terra sta per passare davanti a voi nel Giordano. Giosue' 3:12 Or dunque prendete dodici uomini tra le tribu' d'Israele, uno per ogni tribu'. Giosue' 3:13 E avverra' che, non appena le piante dei piedi dei sacerdoti che portano l'arca dell'Eterno, il Signore di tutta la terra, si poseranno nelle acque del Giordano, le acque del Giordano saranno divise, e le acque che scendono dall'alto si fermeranno in un mucchio». Giosue' 3:14 Cosi, quando il popolo levo' le tende per passare il Giordano, i sacerdoti che portavano l'arca del patto camminavano davanti al popolo. Giosue' 3:15 Or appena quei che portavano l'arca giunsero al Giordano e i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca si immersero ai margini delle acque (il Giordano e' in piena fin sopra le sue sponde per tutto il tempo della messe), Giosue' 3:16 le acque che scendevano dall'alto si fermarono e si elevarono in un mucchio, fino molto al di sopra di Adam, la citta' che si trova presso Tsartan; cosi le acque che scendevano verso il mare dell'Arabah, il Mar Salato, furono interamente separate da esse; e il popolo passo' di fronte a Gerico. Giosue' 3:17 I sacerdoti che portavano l'arca del patto dell'Eterno si fermarono all'asciutto in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele passava all'asciutto, finche' tutto il popolo ebbe finito di attraversare il Giordano. Le dodici pietre commemorative erette a Ghilgal Giosue' 4:1 Quando tutto il popolo ebbe finito di attraversare il Giordano, l'Eterno parlo' a Giosue', dicendo: Giosue' 4:2 «Prendete tra il popolo dodici uomini, uno per ogni tribu', Giosue' 4:3 e date loro quest'ordine, dicendo: "Prendete dodici pietre da qui, di mezzo al Giordano, esattamente dal luogo dove i piedi dei sacerdoti si erano fermati; portatele con voi di la' dal fiume e deponetele nel luogo dove accamperete questa notte"». Giosue' 4:4 Allora Giosue' chiamo' i dodici uomini che aveva designato tra i figli d'Israele, un uomo per ogni tribu', Giosue' 4:5 e Giosue' disse loro: «Passate davanti all'arca dell'Eterno, il vostro DIO, in mezzo al Giordano, e ciascuno di voi prenda sulle spalle una pietra, secondo il numero delle tribu' dei figli d'Israele, Giosue' 4:6 affinche' questo sia un segno in mezzo a voi. Quando in futuro i vostri figli vi domanderanno, dicendo: "Che cosa sono per voi queste pietre?", Giosue' 4:7 voi risponderete loro: "Le acque del Giordano furono divise davanti all'arca del patto dell'Eterno; quando essa passo' il Giordano, le acque del Giordano furono divise, e queste pietre saranno per i figli d'Israele un ricordo per sempre"». Giosue' 4:8 I figli d'Israele fecero esattamente come Giosue' aveva comandato: presero dodici pietre di mezzo al Giordano, come l'Eterno aveva detto a Giosue', in base al numero delle tribu' dei figli d'Israele, e le portarono con loro di la' dal fiume nel posto dove dovevano passare la notte, e le deposero la'. Giosue' 4:9 Giosue' eresse pure dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo dove si erano fermati i piedi dei sacerdoti che portavano l'arca del patto; e sono rimaste la' fino al giorno d'oggi. Giosue' 4:10 I sacerdoti che portavano l'arca rimasero fermi in mezzo al Giordano finche' fu eseguito tutto cio' che l'Eterno aveva comandato a Giosue' di dire al popolo, in base a tutto cio' che Mose' aveva comandato a Giosue'. E il popolo si affretto' a passare. Giosue' 4:11 Quando tutto il popolo ebbe finito di passare, l'arca dell'Eterno e i sacerdoti passarono in presenza del popolo. Giosue' 4:12 I figli di Ruben, i figli di Gad e mezza tribu' di Manasse passarono armati in testa ai figli d'Israele, come Mose' aveva loro detto. Giosue' 4:13 Circa quarantamila uomini in assetto di guerra passarono davanti all'Eterno nelle pianure di Gerico, pronti a combattere. Giosue' 4:14 In quel giorno, l'Eterno rese grande Giosue' agli occhi di tutto Israele; ed essi lo temettero come avevano temuto Mose' tutti i giorni della sua vita. Giosue' 4:15 Poi l'Eterno parlo' a Giosue' e gli disse: Giosue' 4:16 «Comanda ai sacerdoti che portano l'arca della Testimonianza di uscire dal Giordano». Giosue' 4:17 Allora Giosue' comando' ai sacerdoti dicendo: «Uscite dal Giordano». Giosue' 4:18 E avvenne che, come i sacerdoti che portavano l'arca del patto dell'Eterno furono usciti di mezzo al Giordano e le piante dei loro piedi si posarono sulla terra asciutta, le acque del Giordano tornarono al loro posto e fluirono come prima all'altezza delle sue sponde. Giosue' 4:19 Il popolo usci dal Giordano il decimo giorno del primo mese e si accampo' a Ghilgal, all'estremita' orientale di Gerico. Giosue' 4:20 Quelle dodici pietre che avevano prese dal Giordano, Giosue' le eresse in Ghilgal. Giosue' 4:21 Poi parlo' ai figli d'Israele e disse loro: «Quando in futuro i vostri figli domanderanno ai loro padri dicendo: "Che cosa sono queste pietre?", Giosue' 4:22 voi farete sapere ai vostri figli, dicendo: "Israele ha attraversato questo Giordano all'asciutto, Giosue' 4:23 perche' l'Eterno, il vostro DIO, prosciugo' le acque del Giordano davanti a voi finche' foste passati come l'Eterno, il vostro Dio, fece al Mar Rosso, che prosciugo' davanti a noi finche' fummo passati, Giosue' 4:24 perche' tutti i popoli della terra riconoscano che la mano dell'Eterno e' potente, e voi temiate sempre l'Eterno, il vostro DIO"». La circoncisione e la celebrazione della Pasqua Giosue' 5:1 Quando tutti i re degli Amorei che erano di la' dal Giordano verso ovest e tutti i re dei Cananei che erano presso il mare vennero a sapere che l'Eterno aveva prosciugato le acque del Giordano davanti ai figli d'Israele finche' furono passati, il loro cuore venne meno e non rimase piu' in loro alcun coraggio di fronte ai figli d'Israele. Giosue' 5:2 In quel tempo l'Eterno disse a Giosue': «Fatti dei coltelli di pietra e torna di nuovo a circoncidere i figli d'Israele». Giosue' 5:3 Cosi Giosue' si fece dei coltelli di pietra e circoncise i figli d'Israele sul colle di Haaraloth. Giosue' 5:4 Questo fu il motivo per cui Giosue' li circoncise: tutto il popolo che era uscito dall'Egitto, i maschi, tutti gli uomini di guerra, erano morti nel deserto lungo la strada, dopo essere usciti dall'Egitto. Giosue' 5:5 Mentre tutto il popolo uscito dall'Egitto era circonciso, tutto il popolo nato nel deserto, lungo la strada dopo l'uscita dall'Egitto, non era stato circonciso. Giosue' 5:6 Infatti i figli d'Israele avevano camminato quarant'anni nel deserto finche' tutto il popolo, cioe' gli uomini di guerra che erano usciti dall'Egitto, furono distrutti, perche' non avevano ubbidito alla voce dell'Eterno. Ad essi l'Eterno aveva giurato che non avrebbe fatto loro vedere il paese che aveva giurato ai loro padri di darci, un paese dove scorre latte e miele. Giosue' 5:7 Cosi Giosue' circoncise i loro figli, che Dio aveva suscitato al loro posto, perche' erano incirconcisi, non essendo stati circoncisi lungo la strada. Giosue' 5:8 Quando si fini di circoncidere tutto il popolo, essi rimasero al loro posto nello accampamento, finche' furono guariti. Giosue' 5:9 Allora l'Eterno disse a Giosue': «Oggi ho rimosso da voi il vituperio d'Egitto», e quel luogo fu chiamato Ghilgal fino a questo giorno. Giosue' 5:10 I figli d'Israele si accamparono a Ghilgal e celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno del mese, sull'imbrunire, nelle pianure di Gerico. Giosue' 5:11 Il giorno dopo la Pasqua mangiarono dei prodotti del paese, pane azzimo e grano arrostito in quello stesso giorno. Giosue' 5:12 Il giorno dopo che ebbero mangiato dei prodotti del paese, la manna cesso'; cosi i figli d'Israele non ebbero piu' manna, ma quell'anno mangiarono dei frutti del paese di Canaan. Comparsa del capo dell'esercito dell'Eterno Giosue' 5:13 Or avvenne che, mentre Giosue' era presso Gerico, alzo' gli occhi e guardo', ed ecco un uomo gli stava davanti, con in mano la sua spada sguainata. Giosue' gli ando' incontro e gli disse: «Sei tu per noi o per i nostri nemici?». Giosue' 5:14 Egli rispose: «No, io sono il capo dell'esercito dell'Eterno; arrivo in questo momento». Allora Giosue' cadde con la faccia a terra, si prostro' e gli disse: «Che cosa vuol dire il mio Signore al suo servo?». Giosue' 5:15 Il capo dell'esercito dell'Eterno disse a Giosue': «Togliti i sandali dai piedi, perche' il luogo dove stai e' santo». E Giosue' fece cosi. La conquista di Gerico Giosue' 6:1 Or Gerico era chiusa e saldamente sbarrata per paura dei figli d'Israele; nessuno usciva e nessuno entrava. Giosue' 6:2 L'Eterno disse a Giosue': «Vedi, io ti ho dato in mano Gerico, il suo re e i suoi valorosi guerrieri. Giosue' 6:3 Voi tutti, uomini di guerra, marcerete intorno alla citta', girerete intorno alla citta' una volta. Cosi farai per sei giorni. Giosue' 6:4 Sette sacerdoti porteranno davanti all'arca sette trombe di corno di montone; ma il settimo giorno girerete intorno alla citta' sette volte, e i sacerdoti suoneranno le trombe. Giosue' 6:5 Quando essi suoneranno a distesa il corno di montone e voi udrete il suono della tromba, tutto il popolo dara' in un grande grido; allora le mura della citta' crolleranno sprofondando, e il popolo salira' ciascuno diritto davanti a se'». Giosue' 6:6 Cosi Giosue', figlio di Nun, chiamo' i sacerdoti e disse loro: «Prendete l'arca del patto, e sette sacerdoti portino sette trombe di corno di montone davanti all'arca dell'Eterno». Giosue' 6:7 Poi disse al popolo: «Andate avanti e marciate intorno alla citta', e gli uomini armati marcino davanti all'arca dell'Eterno». Giosue' 6:8 Cosi, quando Giosue' ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti che portavano le sette trombe di corno di montone davanti all'Eterno si misero in marcia e suonarono le trombe; e l'arca del patto dell'Eterno li seguiva. Giosue' 6:9 Gli uomini armati marciavano davanti ai sacerdoti che suonavano le trombe, mentre la retroguardia seguiva l'arca; durante la marcia i sacerdoti suonavano le trombe. Giosue' 6:10 Or Giosue' aveva comandato al popolo, dicendo: «Non gridate, non fate neppure sentire la vostra voce e non esca dalla vostra bocca alcuna parola fino al giorno in cui vi diro': "Gridate!". Allora griderete». Giosue' 6:11 Cosi fece fare all'arca dell'Eterno il giro tutt'intorno alla citta' una volta; poi ritornarono nell'accampamento e li passarono la notte. Giosue' 6:12 Giosue' si levo' la mattina di buon'ora e i sacerdoti presero l'arca dell'Eterno. Giosue' 6:13 I sette sacerdoti che portavano le sette trombe di corno di montone davanti all'arca dell'Eterno avanzavano e suonavano le trombe. Gli uomini armati marciavano davanti a loro mentre la retroguardia seguiva l'arca dell'Eterno; durante la marcia i sacerdoti suonavano le trombe. Giosue' 6:14 Il secondo giorno marciarono intorno alla citta' una volta, e ritornarono poi all'accampamento. Cosi fecero per sei giorni. Giosue' 6:15 Ma il settimo giorno si alzarono presto, allo spuntar dell'alba, e marciarono intorno alla citta' nello stesso modo sette volte; solo quel giorno marciarono intorno alla citta' sette volte. Giosue' 6:16 La settima volta, quando i sacerdoti suonarono le trombe, Giosue' disse al popolo: «Gridate, perche' l'Eterno vi ha dato la citta'! Giosue' 6:17 La citta' sara' votata allo sterminio essa e tutto cio' che e' in essa. Soltanto Rahab la prostituta avra' salva la vita lei e tutti quelli che sono in casa con lei, perche' nascose i messaggeri che noi avevamo inviati. Giosue' 6:18 Ma voi guardatevi bene da cio' che e' votato allo sterminio, per non essere voi stessi maledetti, prendendo qualcosa di cio' che e' votato allo sterminio, e rendiate cosi l'accampamento d'Israele maledetto, attirando su di esso sventura. Giosue' 6:19 Ma tutto l'argento, l'oro e gli oggetti di bronzo e di ferro sono consacrati all'Eterno; entreranno nel tesoro dell'Eterno». Giosue' 6:20 Il popolo dunque grido' quando i sacerdoti suonarono le trombe; e avvenne che, quando il popolo udi il suono delle trombe, lancio' un grande grido, e le mura crollarono sprofondando. Il popolo sali nella citta', ciascuno diritto davanti a se', e s'impadronirono della citta'. Giosue' 6:21 E votarono allo sterminio tutto cio' che era nella citta', passando a fil di spada uomini e donne, fanciulli e vecchi, e persino buoi, pecore e asini. Giosue' 6:22 Giosue' disse quindi ai due uomini che avevano esplorato il paese: «Andate in casa di quella prostituta e conducete fuori la donna e tutto cio' che le appartiene, come le avete giurato». Giosue' 6:23 Allora i giovani che avevano esplorato il paese andarono e condussero fuori Rahab, suo padre, sua madre, i suoi fratelli e tutto cio' che le apparteneva; cosi condussero fuori tutti i suoi parenti e li lasciarono fuori dell'accampamento d'Israele. Giosue' 6:24 Poi diedero fuoco alla citta' e a tutto cio' che conteneva; presero soltanto l'argento, l'oro e gli oggetti di bronzo e di ferro, che misero nel tesoro della casa dell'Eterno. Giosue' 6:25 Ma Giosue' lascio' in vita Rahab la prostituta, la famiglia di suo padre e tutto cio' che le apparteneva; cosi essa ha dimorato in mezzo ad Israele fino al giorno d'oggi, perche' aveva nascosto i messaggeri che Giosue' aveva mandato ad esplorare Gerico. Giosue' 6:26 Quel giorno Giosue' fece questo giuramento dicendo: «Sia maledetto davanti all'Eterno l'uomo che si levera' a ricostruire questa citta' di Gerico! Egli ne gettera' le fondamenta sul suo primogenito, e ne alzera' le porte sul figlio minore». Giosue' 6:27 L'Eterno era con Giosue', e la sua fama si sparse per tutto il paese. La disfatta d'Israele ad Ai, a motivo del peccato di Akan Giosue' 7:1 Ma i figli d'Israele commisero una trasgressione circa le cose votate allo sterminio, perche' Akan, figlio di karmi, figlio di Zabdi, figlio di Zerah, della tribu' di Giuda, prese delle cose votate allo sterminio, e l'ira dell'Eterno si accese contro i figli d'Israele. Giosue' 7:2 Giosue' intanto mando' uomini da Gerico ad Ai, che e' vicina a Beth-Aven a est di Bethel, e disse loro: «Salite ad esplorare il paese». Cosi gli uomini salirono ad esplorare Ai. Giosue' 7:3 Poi tornarono da Giosue' e gli dissero: «Non e' necessario che salga tutto il popolo; ma salgano un due o tremila uomini ad attaccare Ai; non far affaticare tutto il popolo la', perche' quei di Ai sono in pochi». Giosue' 7:4 Cosi vi salirono circa tremila uomini scelti tra il popolo, ma di fronte agli uomini di Ai si diedero alla fuga. Giosue' 7:5 Gli uomini di Ai ne uccisero circa trentasei; li inseguirono dalla porta della citta' fino a Scebarim, colpendoli nella discesa. E il cuore del popolo venne meno e divenne come acqua. Giosue' 7:6 Giosue' allora si straccio' le vesti e si getto' col viso a terra, davanti all'arca dell'Eterno fino alla sera, lui e gli anziani d'Israele, e sparsero polvere sul loro capo. Giosue' 7:7 Quindi Giosue' disse: «O Signore, Eterno perche' hai fatto passare il Giordano a questo popolo per darci nelle mani degli Amorei e farci perire? Oh, ci fossimo accontentati di restare al di la' del Giordano! Giosue' 7:8 Oh Signore che posso dire dopo che Israele ha voltato le spalle ai suoi nemici? Giosue' 7:9 I Cananei e tutti gli abitanti del paese lo verranno a sapere, ci accerchieranno e faranno sparire il nostro nome dalla terra; che farai tu allora per il tuo grande nome?». Giosue' 7:10 Ma l'Eterno disse a Giosue': «Alzati! Perche' rimani prostrato con la faccia a terra? Giosue' 7:11 Israele ha peccato; essi hanno trasgredito il patto che io avevo loro comandato; hanno perfino preso delle cose votate allo sterminio, e hanno rubato e mentito; e poi le hanno messe fra i loro bagagli. Giosue' 7:12 Per questo i figli d'Israele non possono tener fronte ai loro nemici, e hanno voltato le spalle davanti ai loro nemici, perche' sono divenuti essi stessi maledetti. Io non saro' piu' con voi, se non distruggete le cose votate allo sterminio di mezzo a voi. Giosue' 7:13 Le'vati, santifica il popolo e digli: Santificatevi per domani, perche' cosi ha detto l'Eterno, il DIO d'Israele: "O Israele, in mezzo a te ci sono delle cose votate allo sterminio. Tu non potrai tener fronte ai tuoi nemici, finche' non abbiate tolto le cose votate allo sterminio di mezzo a voi. Giosue' 7:14 Domattina dunque vi presenterete tribu' per tribu', e la tribu' che l'Eterno designera' si presentera' famiglia per famiglia, e la famiglia che L'Eterno designera' si presentera' casa per casa, e la casa che l'Eterno designera' si presentera' persona per persona. Giosue' 7:15 E colui che sara' trovato con le cose votate allo sterminio sara' dato alle fiamme, lui e tutto cio' che gli appartiene, perche' ha trasgredito il patto dell'Eterno e ha commesso una cosa malvagia in Israele"». Giosue' 7:16 Giosue' dunque si alzo' al mattino presto e fece accostare Israele tribu' per tribu'; e la tribu' di Giuda fu designata. Giosue' 7:17 Poi fece accostare le famiglie di Giuda, e la famiglia degli Zarhiti fu designata. Poi fece accostare la famiglia degli Zarhiti persona per persona, e Zabdi fu designato. Giosue' 7:18 Poi fece accostare la casa di Zabdi persona per persona, e fu designato Akan, figlio di armi, figlio di Zabdi, figlio di Zerah, della tribu' di Giuda. Giosue' 7:19 Allora Giosue' disse ad Akan: «Figlio mio, ti prego, da' gloria all'Eterno, il DIO d'Israele confessa a lui e dimmi cio' che hai fatto; non me lo nascondere». Giosue' 7:20 Akan rispose a Giosue' e disse: «In verita', sono io che ho peccato contro l'Eterno, il DIO d'Israele e questo e' cio' che ho fatto. Giosue' 7:21 Quando vidi fra il bottino un bel mantello di Scinar, duecento sicli d'argento e un lingotto d'oro del peso di cinquanta sicli, li desiderai grandemente e li presi; ed ecco, ora sono nascosti in terra in mezzo alla mia tenda; e l'argento e' sotto». Giosue' 7:22 Allora Giosue' mando' dei messaggeri che corsero alla tenda; ed ecco, il bottino era nascosto nella sua tenda, e l'argento stava sotto. Giosue' 7:23 Essi lo presero di mezzo alla tenda, lo portarono a Giosue' e a tutti i figli d'Israele, e lo deposero davanti all'Eterno. Giosue' 7:24 Allora Giosue', e tutto Israele con lui, prese Akan, figlio di Zerah, l'argento, il mantello, il lingotto d'oro, i suoi figli e le sue figlie, i suoi buoi, i suoi asini, le sue pecore, la sua tenda e tutto cio' che gli apparteneva, e li fece salire nella valle di Akor. Giosue' 7:25 E Giosue' disse: «Perche' ci hai tu messi nei guai? L'Eterno mettera' nei guai te questo giorno!». E tutto Israele lo lapido' con pietre; e, dopo averli lapidati con pietre, li bruciarono col fuoco. Giosue' 7:26 Poi eressero sopra di lui un gran mucchio di pietre, che dura fino al giorno d'oggi. L'Eterno si placo' del furore della sua ira. Percio' quel luogo e' stato chiamato fino al giorno d'oggi valle di Akor. Ai distrutta e i suoi abitanti sterminati Giosue' 8:1 Poi l'Eterno disse a Giosue': «Non aver paura e non sgomentarti. Prendi con te tutti gli uomini di guerra, levati e sali contro Ai. Vedi, io ti do nelle mani il re di Ai, il suo popolo, la sua citta' e il suo paese. Giosue' 8:2 E tu farai ad Ai e al suo re come hai fatto a Gerico e al suo re; prenderete per voi unicamente il suo bottino e il suo bestiame. Tendi un'imboscata contro la citta' dietro ad essa». Giosue' 8:3 Cosi Giosue' e tutti gli uomini di guerra si levarono per salire contro Ai. Egli scelse trentamila uomini, guerrieri valorosi, e li fece partire di notte, Giosue' 8:4 e comando' loro, dicendo: «Ecco, voi starete in agguato contro la citta', proprio dietro la citta'; non allontanatevi troppo dalla citta', ma state tutti pronti. Giosue' 8:5 Poi io e tutta la gente che e' con me ci avvicineremo alla citta'; e quando essi usciranno contro di noi come la prima volta, noi ci daremo alla fuga davanti a loro. Giosue' 8:6 Essi usciranno ad inseguirci finche' noi li avremo tirati lontani dalla citta', perche' diranno: "Fuggono davanti a noi come la prima volta". E, mentre noi fuggiremo davanti a loro, Giosue' 8:7 voi uscirete dall'agguato e prenderete la citta', perche' l'Eterno, il vostro DIO, la dara' nelle vostre mani. Giosue' 8:8 Come avrete preso la citta', darete alle fiamme la citta'; farete come l'Eterno ha comandato. Fate attenzione, questo e' l'ordine che io vi do». Giosue' 8:9 Cosi Giosue' li mando', ed essi andarono al luogo dell'agguato e si fermarono fra Bethel e Ai, dal lato ovest di Ai; ma Giosue' rimase quella notte in mezzo al popolo. Giosue' 8:10 Giosue' si alzo' quindi al mattino presto, passo' in rivista il popolo e sali con gli anziani d'Israele alla testa del popolo contro Ai. Giosue' 8:11 Tutti gli uomini di guerra che erano con lui salirono e si avvicinarono; cosi giunsero di fronte alla citta' e si accamparono a nord di Ai. Tra loro ed Ai c'era una valle. Giosue' 8:12 Allora egli prese circa cinquemila uomini e li mise in agguato fra Bethel ed Ai, a ovest della citta'. Giosue' 8:13 Dopo che il popolo ebbe preso posizione, l'accampamento centrale era a nord della citta' e gli uomini in agguato a ovest della citta', Giosue' quella notte si spinse avanti in mezzo alla valle. Giosue' 8:14 Quando il re di Ai si accorse di questo, gli uomini della citta' si alzarono in fretta al mattino presto e uscirono a combattere contro Israele, il re e tutto il suo popolo, al punto convenuto di fronte all'Arabah; ma il re non sapeva che c'era un agguato contro di lui dietro la citta'. Giosue' 8:15 Allora Giosue' e tutto Israele, fingendo di essere battuti di fronte a loro, fuggirono in direzione del deserto. Giosue' 8:16 Tutto il popolo che era nella citta' fu chiamato a raccolta per inseguirli; cosi inseguirono Giosue' e furono attirati lontano dalla citta'. Giosue' 8:17 Non ci fu uomo in Ai e in Bethel, che non uscisse dietro a Israele. Lasciarono cosi la citta' aperta e inseguirono Israele. Giosue' 8:18 Allora l'Eterno disse a Giosue': «Stendi la lancia che hai in mano verso Ai, perche' io te la daro' nelle mani». E Giosue' stese la lancia che aveva in mano verso la citta'. Giosue' 8:19 Come egli ebbe steso la mano, gli uomini in agguato si levarono in fretta dal loro posto, entrarono nella citta', la presero, e si affrettarono a darla alle fiamme. Giosue' 8:20 Quando gli uomini di Ai si voltarono indietro, ecco, essi videro il fumo della citta' che saliva al cielo; e non vi fu per loro alcuna possibilita' di fuggire ne' da una parte ne' dall'altra, perche' il popolo che fuggiva in direzione del deserto si volto' contro quei che lo inseguivano. Giosue' 8:21 Infatti, quando Giosue' e tutto Israele videro che gli uomini in agguato avevano preso la citta' e che il fumo della citta' si alzava in alto, tornarono indietro e batterono gli uomini di Ai. Giosue' 8:22 Anche gli altri uscirono dalla citta' contro di loro; cosi quei di Ai si trovarono intrappolati in mezzo alle forze d'Israele, avendo gli uni da un lato e gli atri dall'altro; e li batterono finche' non rimase piu' alcun superstite o fuggiasco. Giosue' 8:23 Ma il re di Ai lo presero vivo e lo condussero da Giosue'. Giosue' 8:24 Quando Israele ebbe finito di uccidere tutti gli abitanti di Ai nella campagna e nel deserto dove essi lo avevano inseguito, e furono tutti passati a fil di spada finche' furono tutti sterminati, tutto Israele torno' verso Ai e la mise a fil di spada. Giosue' 8:25 Tutti quei che caddero in quel giorno, uomini e donne, furono dodicimila, tutta la gente di Ai. Giosue' 8:26 Giosue' non ritiro' la mano che brandiva la lancia, finche' non ebbe sterminato tutti gli abitanti di Ai. Giosue' 8:27 Israele prese per se' soltanto il bestiame e il bottino di quella citta', secondo l'ordine che l'Eterno aveva dato a Giosue'. Giosue' 8:28 Cosi Giosue' arse Ai e la ridusse a un cumulo di rovine per sempre, una desolazione fino a questo giorno. Giosue' 8:29 Fece quindi appendere il re di Ai ad un albero e ve lo lascio' fino alla sera; al tramonto del sole, Giosue' ordino' che il suo cadavere fosse calato dall'albero, fosse gettato all'ingresso della porta della citta' e vi ammassarono sopra un grande mucchio di pietre, che rimane fino ad oggi. Rinnovamento del patto sul monte Ebal Giosue' 8:30 Allora Giosue' edifico' un altare all'Eterno, il DIO d'Israele, sul monte Ebal, Giosue' 8:31 come Mose', servo dell'Eterno, aveva comandato ai figli d'Israele, come sta scritto nel libro della legge di Mose', un altare di pietre intatte sulle quali nessuno aveva passato alcun strumento di ferro; poi su di esso offrirono olocausti all'Eterno e fecero sacrifici di ringraziamento. Giosue' 8:32 La' Giosue' scrisse su pietre una copia della legge, che Mose' aveva scritto in presenza dei figli d'Israele. Giosue' 8:33 Tutto Israele, tanto gli stranieri che gl'Israeliti di nascita, i suoi anziani, i suoi ufficiali e i suoi giudici stavano in piedi ai due lati dell'arca, di fronte ai sacerdoti levitici che portavano l'arca del patto dell'Eterno, una meta' di fronte al monte Gherizim, l'altra meta' di fronte al monte Ebal, come Mose', servo dell'Eterno, aveva prima comandato, per benedire il popolo d'Israele. Giosue' 8:34 Dopo questo, Giosue' lesse tutte le parole della legge, le benedizioni e le maledizioni, secondo tutto cio' che e' scritto nel libro della legge. Giosue' 8:35 Non vi fu parola di tutto cio' che Mose' aveva comandato, che Giosue' non leggesse davanti a tutta l'assemblea d'Israele, comprese le donne, i bambini e gli stranieri che risiedevano in mezzo a loro. L'inganno dei Gabaoniti Giosue' 9:1 Ora, appena seppero queste cose, tutti i re che erano di qua dal Giordano, nella regione montuosa, nella pianura e lungo tutta la costa del Mar grande verso il Libano, lo Hitteo, l'Amoreo, il Cananeo, il Perezeo, lo Hivveo e il Gebuseo, Giosue' 9:2 si radunarono insieme di comune accordo per far guerra a Giosue' e a Israele. Giosue' 9:3 Quando pero' gli abitanti di Gabaon vennero a sapere cio' che Giosue' aveva fatto a Gerico e ad Ai, Giosue' 9:4 giocarono d'astuzia e si misero in viaggio spacciandosi per ambasciatori; essi caricarono sui loro asini sacchi consunti e vecchi otri di vino strappati e rappezzati, Giosue' 9:5 si misero ai piedi sandali vecchi e strappati e addosso vesti logore; e tutto il pane delle loro provviste era duro e sbriciolato. Giosue' 9:6 Andarono cosi da Giosue' all'accampamento di Ghilgal, e dissero a lui e agli uomini d'Israele: «Noi siamo venuti da un paese lontano; or dunque fate alleanza con noi». Giosue' 9:7 Ma gli uomini d'Israele risposero agli Hivvei: «Forse abitate in mezzo a noi; come possiamo stringere alleanza con voi?». Giosue' 9:8 Essi dissero a Giosue': «Noi siamo tuoi servi!». Giosue' disse loro: «Chi siete e da dove venite?». Giosue' 9:9 Allora essi gli risposero: «I tuoi servi sono venuti da un paese molto lontano, a motivo del nome dell'Eterno, il tuo DIO, perche' abbiamo sentito parlare di lui e di tutto cio' che ha fatto in Egitto, Giosue' 9:10 come pure di tutto cio' che ha fatto ai due re degli Amorei di la' dal Giordano, a Sihon re di Heshbon e a Og re di Bashan, che abitava ad Ashtaroth. Giosue' 9:11 Percio' i nostri anziani e tutti gli abitanti del nostro paese ci dissero: Prendete con voi delle provviste per il viaggio, andate loro incontro e dite loro: "Noi siamo vostri servi; fate dunque alleanza con noi". Giosue' 9:12 Questo e' il nostro pane che prendemmo come provvista caldo dalle nostre case il giorno che partimmo per venire da voi, e ora eccolo duro e sbriciolato; Giosue' 9:13 e questi sono gli otri di vino che riempimmo nuovi, ed eccoli rotti; e questi i nostri abiti e i nostri sandali, che si sono logorati a motivo del viaggio molto lungo». Giosue' 9:14 Allora gli uomini d'Israele presero alcune delle loro provviste, ma non consultarono l'Eterno. Giosue' 9:15 Cosi Giosue' fece pace con loro e stipulo' con loro il patto di lasciarli in vita; e i capi dell'assemblea si obbligarono verso di loro con giuramento. Giosue' 9:16 Ma tre giorni dopo che avevano stipulato il patto con loro, vennero a sapere che quelli erano loro vicini e abitavano in mezzo a loro. Giosue' 9:17 Allora i figli d'Israele partirono e giunsero alle loro citta' il terzo giorno; or le loro citta' erano Gabaon, Kefirah, Beeroth e Kiriath-Jearim. Giosue' 9:18 Ma i figli d'Israele non li uccisero, perche' i capi dell'assemblea avevano loro giurato nel nome dell'Eterno, il DIO d'Israele. Tutta l'assemblea pero' mormoro' contro i capi. Giosue' 9:19 Allora i capi dissero all'intera assemblea: «Noi abbiamo giurato loro nel nome dell'Eterno, il DIO d'Israele; percio' non li possiamo toccare. Giosue' 9:20 Questo faremo loro: li lasceremo in vita per non attirarci addosso l'ira dell'Eterno, a motivo del giuramento che abbiamo fatto loro». Giosue' 9:21 I capi dissero loro: «Vivano pure, ma siano taglialegna e portatori d'acqua per tutta l'assemblea, come i capi avevano loro detto». Giosue' 9:22 Poi Giosue' li chiamo' e parlo' loro, dicendo: «Perche' ci avete ingannati, dicendo: "Noi abitiamo molto lontano da voi", mentre abitate in mezzo a noi? Giosue' 9:23 Ora dunque siete maledetti, e non cesserete mai di essere schiavi, spaccalegna e portatori di acqua per la casa del mio DIO». Giosue' 9:24 Allora essi risposero a Giosue' e dissero: «Era stato chiaramente riferito ai tuoi servi che il tuo DIO, l'Eterno, aveva comandato al suo servo Mose' di darvi tutto il paese e di sterminare davanti a voi tutti gli abitanti del paese. Percio' noi abbiamo grandemente temuto per le nostre vite a causa vostra, e abbiamo fatto questo. Giosue' 9:25 Ed ora eccoci nelle tue mani; fa' a noi come ti sembra buono e giusto». Giosue' 9:26 Giosue' li tratto' dunque cosi: li libero' dalle mani dei figli d'Israele, perche' questi non li uccidessero; Giosue' 9:27 ma in quel giorno li destino' ad essere spaccalegna e portatori d'acqua per l'assemblea e per l'altare dell'Eterno, nel luogo che egli avrebbe scelto, fino al giorno d'oggi. Battaglia di Gabaon. Giosue' ferma il sole Giosue' 10:1 Quando Adoni-Tsedek, re di Gerusalemme, seppe che Giosue' aveva preso Ai e l'aveva votata allo sterminio, e che aveva fatto ad Ai e al suo re quel che aveva fatto a Gerico e al suo re, e che gli abitanti di Gabaon avevano fatto pace con gl'Israeliti ed erano in mezzo a loro, Giosue' 10:2 fu preso da grande paura, perche' Gabaon era una grande citta' come una delle citta' regali e perche' era piu' grande di Ai, e tutti i suoi uomini erano valorosi. Giosue' 10:3 Percio' Adoni-Tsedek, re di Gerusalemme, mando' a dire a Hoham re di Hebron, a Piram re di Jarmuth, a Jafia re di Lakish e a Debir re di Eglon, dicendo: Giosue' 10:4 «Salite da me e aiutatemi ad attaccare Gabaon, perche' ha fatto pace con Giosue' e con i figli d'Israele». Giosue' 10:5 Cosi i cinque re degli Amorei il re di Gerusalemme, il re di Hebron il re di Jarmuth, il re di Lakish e il re di Eglon si radunarono, salirono con tutti i loro eserciti, si accamparono di fronte a Gabaon e l'attaccarono. Giosue' 10:6 Allora i Gabaoniti mandarono a dire a Giosue', al campo di Ghilgal: «Non negare il tuo aiuto ai tuoi servi; affrettati a salire da noi, salvaci ed aiutaci, perche' tutti i re degli Amorei che abitano nella regione montuosa si sono radunati contro di noi». Giosue' 10:7 Cosi Giosue' sali da Ghilgal, lui con tutti gli uomini di guerra, tutti i guerrieri valorosi. Giosue' 10:8 L'Eterno disse a Giosue': «Non aver paura di loro, perche' li ho dati nelle tue mani; nessuno di loro potra' resisterti». Giosue' 10:9 Cosi Giosue' piombo' loro addosso all'improvviso perche' aveva marciato tutta la notte da Ghilgal. Giosue' 10:10 Cosi l'Eterno li mise in rotta davanti ad Israele, gl'inflisse una grande sconfitta presso Gabaon, li insegui per la via che sale a Beth-Horon e li batte' fino ad Azekah e a Makkedah. Giosue' 10:11 Mentre fuggivano davanti a Israele ed erano alla discesa di Beth-Horon, l'Eterno scaglio' su di loro dal cielo delle grosse pietre fino ad Azekah, ed essi perirono; quelli che morirono per la grandinata di pietre furono piu' numerosi di quelli che i figli d'Israele uccisero con la spada. Giosue' 10:12 Il giorno che l'Eterno diede gli Amorei nelle mani dei figli d'Israele, Giosue' parlo' all'Eterno e disse in presenza d'Israele: «Sole, fermati su Gabaon, e tu, luna, sulla valle di Ajalon!». Giosue' 10:13 Cosi il sole si fermo' e la luna si arresto', finche' il popolo si fu vendicato dei suoi nemici. Questo non sta forse scritto nel libro del Giusto? Cosi il sole si fermo' in mezzo al cielo e non si affretto' a tramontare per quasi un giorno intero. Giosue' 10:14 E non ci fu mai, ne' prima ne' dopo, un giorno come quello, in cui l'Eterno abbia esaudito la voce di un uomo, perche' l'Eterno combatte' per Israele. Giosue' 10:15 Poi Giosue', e tutto Israele con lui, ritorno' all'accampamento di Ghilgal. Uccisione dei cinque re degli Amorei Giosue' 10:16 Ma quei cinque re erano fuggiti e si erano nascosti nella caverna di Makkedah. Giosue' 10:17 La cosa fu riferita a Giosue' e gli fu detto: «I cinque re sono stati trovati nascosti nella caverna di Makkedah». Giosue' 10:18 Allora Giosue' disse: «Rotolate grosse pietre contro l'entrata della caverna e mettetevi degli uomini a far loro guardia. Giosue' 10:19 Voi pero' non fermatevi, ma inseguite i vostri nemici e colpite le retroguardie; non permettete loro di entrare nelle loro citta', perche' l'Eterno, il vostro DIO, li ha dati nelle vostre mani». Giosue' 10:20 Quando Giosue' e i figli d'Israele ebbero terminato di sterminarli con un grande massacro fino ad annientarli, e i loro superstiti che sfuggirono si furono rifugiati nelle citta' fortificate, Giosue' 10:21 tutto il popolo ritorno' sano e salvo da Giosue' all'accampamento di Makkedah. Nessuno oso' muovere la lingua contro alcuno dei figli d'Israele. Giosue' 10:22 Allora Giosue' disse: «Aprite l'ingresso della caverna, tirate fuori dalla caverna quei cinque re e conduceteli da me». Giosue' 10:23 Cosi fecero; tirarono fuori dalla caverna quei cinque re, e li condussero da lui, cioe': il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Jarmuth, il re di Lakish e il re di Eglon. Giosue' 10:24 Quando quei re furono tirati fuori e condotti da Giosue', Giosue' chiamo' tutti gli uomini d'Israele e disse ai capi degli uomini di guerra che erano andati con lui: «Avvicinatevi e mettete i vostri piedi sul collo di questi re». Essi si avvicinarono e misero i loro piedi sul loro collo. Giosue' 10:25 Quindi Giosue' disse loro: «Non abbiate paura, non sgomentatevi, siate forti e coraggiosi, perche' cosi fara' l'Eterno a tutti i vostri nemici, contro cui dovete combattere». Giosue' 10:26 Dopo di cio' Giosue' li percosse e li fece morire, quindi li fece appendere a cinque alberi, sui quali rimasero appesi fino a sera. Giosue' 10:27 Al tramontar del sole, Giosue' ordino' di calarli dagli alberi e di gettarli nella caverna dove si erano nascosti; poi all'ingresso della caverna misero delle grosse pietre, che sono rimaste la' fino al giorno d'oggi. Giosue' 10:28 In quello stesso giorno Giosue' prese Makkedah e la passo' a fil di spada con il suo re; li voto' allo sterminio con tutte le persone che vi si trovavano; non vi lascio' neppure un superstite e tratto' il re di Makkedah come aveva trattato il re di Gerico. Conquista della Palestina del sud Giosue' 10:29 Poi Giosue', e tutto Israele con lui, passo' da Makkedah a Libnah, e attacco' Libnah. Giosue' 10:30 L'Eterno diede anche questa citta' con il suo re nelle mani d'Israele; e Giosue' la passo' a fil di spada con tutte le persone che vi si trovavano; non vi lascio' alcun superstite e tratto' il suo re come aveva trattato il re di Gerico. Giosue' 10:31 Poi Giosue', e tutto Israele con lui, passo' da Libnah a Lakish; si accampo' contro di essa e l'attacco'. Giosue' 10:32 E l'Eterno diede Lakish nelle mani d'Israele, che la prese il secondo giorno e la passo' a fil di spada, con tutte le persone che vi si trovavano, esattamente come aveva fatto a Libnah. Giosue' 10:33 Allora Horam, re di Ghezer, sali in aiuto di Lakish; ma Giosue' batte' lui e il suo popolo fino a non lasciargli alcun superstite. Giosue' 10:34 Poi Giosue', e tutto Israele con lui, passo' da Lakish a Eglon; si accamparono contro di essa e l'attaccarono. Giosue' 10:35 La presero quello stesso giorno e la passarono a fil di spada. In quello stesso giorno Giosue' voto' allo sterminio tutte le persone che vi si trovavano, esattamente come aveva fatto a Lakish. Giosue' 10:36 Poi Giosue', e tutto Israele con lui, sali da Eglon a Hebron e l'attaccarono. Giosue' 10:37 La presero e la passarono a fil di spada con il suo re, con tutte le sue citta' e con tutte le persone che vi si trovavano; non vi lascio' alcun superstite, esattamente come aveva fatto a Eglon; ma la voto' allo sterminio con tutte le persone che vi si trovavano. Giosue' 10:38 Poi Giosue', e tutto Israele con lui, torno' verso Debir e l'attacco'. Giosue' 10:39 La prese con il suo re e con tutte le sue citta'; li passarono a fil di spada e votarono allo sterminio tutte le persone che vi si trovavano; non vi lascio' alcun superstite. Egli tratto' Debir e il suo re come aveva trattato Hebron, come aveva pure trattato Libnah e il suo re. Giosue' 10:40 Giosue' dunque batte' tutto il paese, la regione montuosa, il Neghev, il bassopiano, le, pendici dei monti e tutti i loro re; non vi lascio' alcun superstite, ma voto' allo sterminio tutto cio' che aveva vita, come l'Eterno, il DIO d'Israele, aveva comandato. Giosue' 10:41 Cosi Giosue' li batte' da Kades-Barnea fino a Gaza e tutto il paese di Goscen fino a Gabaon. Giosue' 10:42 In una sola volta Giosue' prese tutti quei re e i loro paesi, perche' l'Eterno, il DIO d'Israele, combatteva per Israele. Giosue' 10:43 Poi Giosue', e tutto Israele con lui, fece ritorno all'accampamento di Ghilgal. Conquista della Palestina del nord Giosue' 11:1 Quando Jabin, re di Hatsor, venne a sapere queste cose, mando' messaggeri a Jobab re di Madon, al re di Scimron, al re di Akshaf, Giosue' 11:2 ai re che erano al nord nella regione montuosa, nell'Arabah, a sud di Kinnereth, nel bassopiano e sulle alture di Dor, a ovest, Giosue' 11:3 ai Cananei che erano a est e a ovest, agli Amorei, agli Hittei, ai Perezei, ai Gebusei nella regione montuosa, agli Hivvei ai piedi del monte Hermon nel paese di Mitspah. Giosue' 11:4 Cosi essi uscirono, essi e tutti i loro eserciti con loro, una stragrande moltitudine come la sabbia che e' sulla riva del mare e con cavalli e carri in grandissima quantita'. Giosue' 11:5 Cosi tutti questi re si riunirono e vennero ad accamparsi assieme presso le acque di Merom, per combattere contro Israele. Giosue' 11:6 Ma l'Eterno disse a Giosue': «Non aver paura a motivo di loro, perche' domani a quest'ora li faro' vedere tutti uccisi davanti a Israele. Taglierai i garetti ai loro cavalli e brucerai i loro carri». Giosue' 11:7 Giosue' dunque, e tutta la gente di guerra con lui, marcio' all'improvviso contro di essi alle acque di Merom e piombo' su di loro; Giosue' 11:8 e l'Eterno li diede nelle mani degli Israeliti, i quali li batterono e li inseguirono fino a Sidone la grande, fino alle acque di Misrefoth e fino alla valle di Mitspah, verso est; li batterono fino a non lasciar loro alcun superstite. Giosue' 11:9 Giosue' li tratto' come gli aveva detto l'Eterno: taglio' i garetti ai loro cavalli e brucio' i loro carri. Giosue' 11:10 In quello stesso tempo Giosue' ritorno' e prese Hatsor, e uccise il suo re con la spada, perche' in passato Hatsor era stata la capitale di tutti quei regni. Giosue' 11:11 Passo' a fil di spada tutte le persone che vi si trovavano, votandole allo sterminio; non lascio' anima viva; poi diede Hatsor alle fiamme. Giosue' 11:12 Cosi Giosue' prese tutte le citta' di quei regni e tutti i loro re e li passo' a fil di spada, votandoli allo sterminio, come aveva ordinato Mose', servo dell'Eterno. Giosue' 11:13 Ma Israele non arse alcuna delle citta' poste sui colli, ad eccezione di Hatsor, la sola che Giosue' incendio'. Giosue' 11:14 I figli d'Israele presero per se' tutto il bottino di quelle citta' e il bestiame, ma passarono a fil di spada tutti gli uomini fino a sterminarli, e non lasciarono anima viva. Giosue' 11:15 Come l'Eterno aveva comandato a Mose' suo servo, cosi Mose' comando' a Giosue', e cosi fece Giosue', il quale non trascuro' nulla di tutto cio' che l'Eterno aveva comandato a Mose'. Giosue' 11:16 Giosue' dunque prese tutto quel paese, la regione montuosa, tutto il Neghev, tutto il paese di Goscen, il bassopiano, l'Arabah, la regione montuosa d'Israele e i suoi bassopiani, Giosue' 11:17 dal monte Holak che si eleva verso Seir, fino a Baal-Gad nella valle del Libano ai piedi del monte Hermon; prese tutti i loro re, li colpi e li mise a morte. Giosue' 11:18 Giosue' combatte' con tutti quei re a lungo. Giosue' 11:19 Non ci fu citta' che facesse pace con i figli d'Israele, eccetto gli Hivvei che abitavano in Gabaon; le presero tutte combattendo. Giosue' 11:20 Era infatti l'Eterno stesso che induriva il loro cuore perche' facessero guerra contro Israele, affinche' Israele li votasse allo sterminio senza usare alcuna pieta' verso di loro, ma li annientasse come l'Eterno aveva comandato a Mose'. Giosue' 11:21 In quello stesso tempo Giosue' si mise in marcia e stermino' gli Anakiti della regione montuosa: di Hebron, di Debir, di Anab, di tutta la regione montuosa di Giuda e di tutta la regione montuosa d'Israele; Giosue' li voto' al completo sterminio con le loro citta'. Giosue' 11:22 Non rimasero piu' Anakiti nel paese dei figli d'Israele; ne rimasero solo alcuni in Gaza, in Gath e in Ashdod. Giosue' 11:23 Cosi Giosue' prese tutto il paese, esattamente come l'Eterno aveva detto a Mose'; Giosue' quindi lo diede in eredita' a Israele, secondo le loro divisioni per tribu'. E il paese ebbe riposo dalla guerra. Elenco dei re vinti a est e a ovest del Giordano Giosue' 12:1 Or questi sono i re del paese sconfitti dai figli d'Israele, che presero possesso del loro territorio di la' dal Giordano, verso l'est, dal torrente Arnon fino al monte Hermon e tutta l'Arabah orientale: Giosue' 12:2 Sihon, re degli Amorei, che abitava a Heshbon e dominava da Aroer, che e' sulle sponde del fiume Harnon, da meta' del fiume e da meta' di Galaad, fino al fiume Jabbok, confine dei figli di Ammon; Giosue' 12:3 e nella parte orientale dell'Arabah dal mare di Kinnereth fino al mare dell'Arabah, il Mar Salato fino a Beth-Jescimoth, e a sud fino sotto le pendici del Pisgah. Giosue' 12:4 Poi il territorio di Og re di Bashan, uno dei superstiti dei giganti, che abitava ad Ashtaroth e a Edrei, Giosue' 12:5 e dominava sul monte Hermon, su Salkah, su tutto Bashan fino al confine dei Gheshuriti e dei Maakathiti, e sulla meta' di Galaad fino al confine di Sihon re di Heshbon. Giosue' 12:6 Mose', servo dell'Eterno, e i figli d'Israele li sconfissero; quindi Mose', servo dell'Eterno, diede il loro paese come possesso ai Rubeniti, ai Gaditi e a meta' della tribu' di Manasse. Giosue' 12:7 Questi invece sono i re del paese che Giosue' e i figli d'Israele sconfissero di qua dal Giordano, a ovest, da Baal-Gad nella valle del Libano fino al monte Halak che si eleva verso Seir, paese che Giosue' diede in possesso alle tribu' d'Israele, secondo le loro divisioni, Giosue' 12:8 nella regione montuosa, nel bassopiano, nell'Arabah, sulle pendici dei monti, nel deserto e nel Neghev; il paese degli Hittei, degli Amorei, dei Cananei, dei Perezei, degli Hivvei e dei Gebusei: Giosue' 12:9 il re di Gerico uno; il re di Ai, vicino a Bethel, uno; Giosue' 12:10 il re di Gerusalemme, uno; il re di Hebron, uno; Giosue' 12:11 Il re di Jarmuth, uno; il re di Lakish, uno; Giosue' 12:12 il re di Eglon, uno; il re di Ghezer, uno Giosue' 12:13 il re di Debir, uno; il re di Gheder, uno Giosue' 12:14 il re di Hormah, uno; il re di Arad, uno Giosue' 12:15 il re di Libnah, uno; il re di Adullam, uno Giosue' 12:16 il re di Makkedah, uno; il re di Bethel, uno; Giosue' 12:17 il re di Tappuah, uno; il re di Hefer, uno Giosue' 12:18 il re di Afek, uno; il re di Sharon, uno Giosue' 12:19 il re di Madon, uno; il re di Hatsor, uno Giosue' 12:20 il re di Scimron-Meron, uno; il re di Akshaf, uno; Giosue' 12:21 il re di Taanak, uno; il re di Meghiddo, uno; Giosue' 12:22 il re di Kedesh, uno; il re di Jokneam, al Karmel, uno; Giosue' 12:23 il re di Dor, sulle alture di Dor, uno; il re delle genti di Ghilgal, uno; Giosue' 12:24 il re di Tirtsah, uno. In tutto trentun re. Le parti di Canaan non ancora conquistate Giosue' 13:1 Or Giosue' era vecchio e avanzato negli anni; e l'Eterno gli disse: «Tu sei vecchio e avanzato negli anni, e rimane ancora una grandissima parte del paese da conquistare. Giosue' 13:2 Questo e' il paese che ancora rimane: tutto il territorio dei Filistei e tutto quello dei Gheshuriti, Giosue' 13:3 dallo Scihor che scorre a est dell'Egitto, fino al confine di Ekron verso nord, (regione che e' ritenuta cananea), dei cinque principi dei Filistei: cioe' di Gaza, di Ashdod, di Ashkalon, di Gath, di Ekron, e anche gli Avvei, Giosue' 13:4 a sud, tutto il paese dei Cananei, e Mearah che appartiene ai Sidoni, fino ad Afek, fino al confine degli Amorei; Giosue' 13:5 il paese dei Ghibliti e tutto il Libano verso l'est, da Baal-Gad, ai piedi del monte Hermon, fino all'ingresso di Hamath; Giosue' 13:6 tutti gli abitanti della regione montuosa dal Libano fino alle acque di Misrefoth, e tutti i Sidoni. Io li scaccero' davanti ai figli d'Israele; tu intanto distribuisci a sorte il paese fra gl'Israeliti come eredita', nel modo che ti ho comandato. Giosue' 13:7 Or dunque dividi questo paese in eredita' fra le nove tribu' e la meta' tribu' di Manasse». Divisione del paese a est del Giordano Giosue' 13:8 I Rubeniti e i Gaditi, con l'altra meta' tribu', hanno ricevuto la loro eredita', che Mose' diede loro di la' dal Giordano, a est, come aveva dato loro Mose', servo dell'Eterno: Giosue' 13:9 da Aroer che e' sulle sponde del torrente Arnon e dalla citta' che e' in mezzo alla valle, tutto l'altopiano di Medeba fino a Dibon; Giosue' 13:10 tutte le citta' di Sihon re degli Amorei, che regnava a Heshbon, fino al confine dei figli di Ammon; Giosue' 13:11 Galaad, il territorio dei Gheshuriti e dei Maakathiti, tutto il monte Hermon e tutto Bashan fino a Salkah; Giosue' 13:12 tutto il regno di Og, in Bashan, che regnava ad Ashtaroth e a Edrei, che era l'ultimo superstite dei giganti. Mose' infatti li aveva sconfitti e scacciati. Giosue' 13:13 Ma i figli d'Israele non scacciarono i Gheshuriti e i Maakathiti; percio' i Gheshuriti e i Maakathiti abitano in mezzo a Israele fino al giorno d'oggi. Giosue' 13:14 Soltanto alla tribu' di Levi, Mose' non aveva assegnato alcuna eredita'; i sacrifici fatti col fuoco all'Eterno, il DIO d'Israele, sono la sua eredita', come egli aveva loro detto. Giosue' 13:15 Mose' dunque aveva dato alla tribu' dei figli di Ruben la loro parte, secondo le loro famiglie; Giosue' 13:16 il loro territorio andava da Aroer che e' sulle sponde del torrente Arnon e dalla citta' che e' in mezzo alla valle, tutto l'altopiano presso Medeba, Giosue' 13:17 Heshbon e tutte le sue citta' che sono sull'altopiano: Dibon, Bamoth-Baal, Beth-Baal-Meon, Giosue' 13:18 Jahtsah, Kedemoth, Mefaath, Giosue' 13:19 Kirjathaim, Sibmah, Tsereth-Hashahar sul monte della valle, Giosue' 13:20 Beth-Peor, le pendici del Pisgah e Beth-Jescimoth; Giosue' 13:21 tutte le citta' dell'altopiano e tutto il regno di Sihon, re degli Amorei che regnava a Heshbon, che Mose' sconfisse con i principi di Madian: Evi, Rekem, Tsur, Hur e Reba, principi vassalli di Sihon, che abitavano il paese. Giosue' 13:22 I figli d'Israele uccisero pure con la spada Balaam, figlio di Beor, l'indovino, insieme agli altri da loro uccisi tra i Madianiti. Giosue' 13:23 Al territorio dei figli di Ruben faceva da confine il Giordano. Questa fu l'eredita' dei figli di Ruben secondo le loro famiglie, con le citta' e i loro villaggi. Giosue' 13:24 Mose' aveva pure dato alla tribu' di Gad, ai figli di Gad, la loro parte, secondo le loro famiglie. Giosue' 13:25 Il loro territorio comprendeva Jazer, tutte le citta' di Galaad, la meta' del paese dei figli di Ammon fino ad Aroer, che e' di fronte a Rabbah, Giosue' 13:26 e da Heshbon fino a Ramath-Mitspah e Betonim, e da Mahanaim fino al confine di Debir, Giosue' 13:27 e nella valle, Beth-Haram, Beth-Nimrah, Sukkoth e Tsafon, il resto del regno di Sihon re di Heshbon, con il Giordano per confine, fino all'estremita' del Mar di Kinnereth, di la' dal Giordano, a est. Giosue' 13:28 Questa fu l'eredita' dei figli di Gad secondo le loro famiglie, con le citta' e i loro villaggi. Giosue' 13:29 Mose' aveva pure dato alla mezza tribu' di Manasse, ai figli di Manasse, la loro parte, secondo le loro famiglie. Giosue' 13:30 Il loro territorio comprendeva da Mahanaim, tutto Bashan, tutto il regno di Og re di Bashan, tutti i villaggi di Jair che sono in Bashan, in tutto sessanta citta'. Giosue' 13:31 La meta' di Galaad, Ashtaroth e Edrei, citta' del regno di Og in Bashan, toccarono ai figli di Makir, figlio di Manasse, cioe', alla meta' dei figli di Makir secondo le loro famiglie. Giosue' 13:32 Tali sono le parti che Mose' aveva distribuito in eredita' nelle pianure di Moab, al di la' del Giordano, sulla sponda opposta a Gerico, a est. Giosue' 13:33 Ma alla tribu' di Levi Mose' non aveva dato alcuna eredita'; l'Eterno, il DIO d'Israele, era la sua eredita', come egli aveva loro detto. Divisione del paese a ovest del Giordano Giosue' 14:1 Questi sono i territori che i figli d'Israele ricevettero in eredita' nel paese di Canaan, e che il sacerdote Eleazar, Giosue' figlio di Nun e i capifamiglia delle tribu' dei figli d'Israele distribuirono loro in eredita'. Giosue' 14:2 La loro eredita' fu decisa a sorte, come l'Eterno aveva comandato per mezzo di Mose', alle nove tribu' e alla mezza tribu', Giosue' 14:3 perche' alle altre due tribu' e alla mezza tribu', Mose' aveva dato la loro eredita' di la' dal Giordano; ma non aveva dato alcuna eredita' in mezzo a loro ai Leviti, Giosue' 14:4 perche' i figli di Giuseppe formavano due tribu': Manasse ed Efraim; ai Leviti invece non fu data alcuna parte nel paese, ma soltanto delle citta' per abitarvi, con i loro terreni da pascolo per il loro bestiame e i loro beni. Giosue' 14:5 I figli d'Israele fecero come l'Eterno aveva comandato a Mose' e spartirono il paese. Hebron assegnato a Caleb Giosue' 14:6 Allora i figli di Giuda si presentarono a Giosue' a Ghilgal; e Caleb, figlio di Jefunneh, il Kenizeo, gli disse: «Tu sai cio' che l'Eterno disse a Mose', uomo di DIO, riguardo a me e a te a Kadesh-Barnea. Giosue' 14:7 Io avevo quarant'anni quando Mose', servo dell'Eterno, mi mando' da Kadesh-Barnea ad esplorare il paese; e io gli feci un resoconto come l'avevo in cuore. Giosue' 14:8 Mentre i miei fratelli che erano saliti con me scoraggiarono il popolo, io seguii pienamente l'Eterno, il mio DIO. Giosue' 14:9 In quel giorno Mose' fece questo giuramento: "La terra che il tuo piede ha calcato sara' eredita' tua e dei tuoi figli per sempre, perche' hai pienamente seguito l'Eterno il mio DIO". Giosue' 14:10 Ed ora ecco, l'Eterno mi ha conservato in vita, come aveva detto, questi quarantacinque anni da quando l'Eterno disse questa parola a Mose', mentre Israele vagava nel deserto; ed ecco, oggi ho ottantacinque anni. Giosue' 14:11 Ma oggi sono ancora forte come lo ero il giorno in cui Mose' mi mando'; lo stesso vigore che avevo allora ce l'ho anche adesso, tanto per combattere che per andare e venire. Giosue' 14:12 Or dunque dammi questo monte di cui l'Eterno parlo' quel giorno; poiche' tu stesso udisti in quel giorno che vi erano gli Anakim e citta' grandi e fortificate. Se l'Eterno sara' con me, io li scaccero' come disse l'Eterno». Giosue' 14:13 Allora Giosue' lo benedisse e diede Hebron in eredita' a Caleb, figlio di Jefunneh. Giosue' 14:14 Per questo Hebron e' rimasta proprieta' di Caleb, figlio di Jefunneh, il Kenizeo, fino al giorno d'oggi, perche' aveva pienamente seguito l'Eterno, il DIO d'Israele. Giosue' 14:15 Precedentemente Hebron si chiamava Kirjath-Arba; Arba era stato l'uomo piu' grande fra gli Anakim. E il paese non ebbe piu' guerre. Territorio assegnato a Giuda Giosue' 15:1 La parte assegnata in sorte alla tribu' dei figli di Giuda, secondo le loro famiglie, si estendeva fino al confine di Edom, al deserto di Tsin, all'estremita' sud. Giosue' 15:2 Il loro confine sud iniziava all'estremita' del Mar Salato, dalla punta rivolta a sud, Giosue' 15:3 e si prolungava a sud della salita di Akrabbim, passava per Tsin, poi risaliva a sud di Kadesh-Barnea, passava da Hetsron, saliva verso Addar e ripiegava verso Karkaa; Giosue' 15:4 passava quindi da Atsmon e continuava fino al torrente d'Egitto, per finire sul mare. «Questo sara'», disse Giosue', «il vostro confine a sud». Giosue' 15:5 Il confine a est era il mar Salato fino alla foce del Giordano. Il confine a nord iniziava dal braccio di mare presso la foce del Giordano; Giosue' 15:6 il confine quindi saliva verso Beth-Hoglah, passava a nord di Beth-Arabah e saliva fino al sasso di Bohan, figlio di Ruben. Giosue' 15:7 Poi il confine dalla valle di Akor saliva a Debir e ripiegava a nord verso Ghilgal, che e' di fronte alla salita di Adummim, a sud della valle; il confine passava poi alle acque di En-Scemesh e terminava a En-Roguel. Giosue' 15:8 Il confine risaliva quindi per la valle del figlio di Hinnom fino alle pendici meridionali della citta' dei Gebusei (che e' Gerusalemme). Il confine risaliva poi fino alla cima del monte che si trova di fronte alla valle di Hinnom a ovest, che rimane all'estremita' della valle dei Refaim a nord. Giosue' 15:9 Dalla cima del monte il confine si estendeva fino alla sorgente delle acque di Neftoah, continuava verso le citta' del monte Efron e il confine piegava poi fino a Baalah, che e' Kirjath-Jearim. Giosue' 15:10 Da Baalah il confine ripiegava quindi a ovest verso la montagna di Seir, passava sul versante a nord del monte Jearim (che e' Kesalon), scendeva a Beth-Scemesh e passava per Timnah. Giosue' 15:11 Il confine raggiungeva poi il lato nord di Ekron, ripiegava quindi verso Scikron, passava per il monte Baalah, si estendeva fino a Jabneel, per finire sul mare. Giosue' 15:12 Il confine ad ovest era il Mar Grande. Questi erano i confini, tutt'intorno, dei figli di Giuda secondo le loro famiglie. Giosue' 15:13 A Caleb, figlio di Jefunneh, Giosue' diede una parte in mezzo ai figli di Giuda, come l'Eterno gli aveva comandato: Kirjath-Arba, che e' Hebron (Arba era padre di Anak). Giosue' 15:14 E Caleb scaccio' di la' i tre figli di Anak, Sceshai, Ahiman e Talmai, discendenti di Anak: Giosue' 15:15 Di la' sali contro gli abitanti di Debir, (che prima si chiamava Kirjath-Sefer). Giosue' 15:16 E Caleb disse: «A chi attacchera' Kirjath-Sefer e la espugnera', io daro' in moglie mia figlia Aksah». Giosue' 15:17 Allora Othniel, figlio di Kenaz, fratello di Caleb, la espugno' e Caleb gli diede in moglie sua figlia Aksah. Giosue' 15:18 Quando ella venne a stare con lui, persuase Otniel a chiedere a suo padre un campo. Allora essa smonto' dall'asino e Caleb le disse: «Che vuoi?». Giosue' 15:19 Ella rispose: «Fammi un dono; poiche' tu mi hai dato della terra nel Neghev, dammi anche delle sorgenti d'acqua». Cosi egli le dono' le sorgenti superiori e le sorgenti inferiori. Giosue' 15:20 Questa fu l'eredita' della tribu' dei figli di Giuda, secondo le loro famiglie: Giosue' 15:21 le citta' poste all'estremita' della tribu' dei figli di Giuda, verso i confine di Edom, nel Neghev erano: Kabtseel, Eder, Jagur, Giosue' 15:22 Kinah, Dimonah, Adadah, Giosue' 15:23 Kadesh, Hatsor, Ithnam, Giosue' 15:24 Zif, Telem, Bealoth, Giosue' 15:25 Hatsor-Hadattah, Kerioth-Hetsron (cioe' Hatsor), Giosue' 15:26 Amam, Scema, Moladah, Giosue' 15:27 Hatsor-Gaddah, Heshmon, Beth-Pelet, Giosue' 15:28 Hatsor-Shual, Beer-Sceba, Bizjothjah, Giosue' 15:29 Baala, Ijim, Etsem, Giosue' 15:30 Eltolad, Kesil, Hormah, Giosue' 15:31 Tsiklag, Madmannah, Sansannah, Giosue' 15:32 Lebaoth, Scilhim, Ain, Rimmon: in tutto ventinove citta' con i loro villaggi. Giosue' 15:33 Nel bassopiano: Eshtaol, Tsoreah, Ashnah, Giosue' 15:34 Zanoah, En-Gannim, Tappuah, Enam, Giosue' 15:35 Jarmuth, Adullam, Sosoh, Azekah, Giosue' 15:36 Shaaraim, Adithaim, Ghederah e Ghederothaim: quattordici citta' con i loro villaggi; Giosue' 15:37 Tsenan, Hadashah, Migdal-Gad, Giosue' 15:38 Dilean, Mitspah, Joktheel, Giosue' 15:39 Lakish, Botskath, Eglon, Giosue' 15:40 Kabbon, Lahmas, Kitlish, Giosue' 15:41 Ghederoth, Beth-Dagon, Naamah e Makkedah: sedici citta' con i loro villaggi; Giosue' 15:42 Libnah, Ether, Ashan, Giosue' 15:43 Jiftah, Ashna, Netsib, Giosue' 15:44 Keilah, Akzib e Mareshah: nove citta' con i loro villaggi; Giosue' 15:45 Ekron con le sue citta' e i suoi villaggi; Giosue' 15:46 da Ekron fino al mare, tutto cio' che era vicino a Ashdod con i loro villaggi; Giosue' 15:47 Ashdod con le sue citta' e i suoi villaggi; Gaza con le sue citta' e i suoi villaggi fino al torrente d'Egitto e al Mar Grande con la sua costa. Giosue' 15:48 Nella regione montuosa: Shanoir, Jattir, Sokoh, Giosue' 15:49 Dannah, Kirjath-Sannah, cioe' Debir, Giosue' 15:50 Anab, Esthemoth, Anim, Giosue' 15:51 Goscen, Holon e Ghiloh: undici citta' con i loro villaggi; Giosue' 15:52 Arab, Dumah, Escean, Giosue' 15:53 Janum, Beth-Tappuah, Afekah, Giosue' 15:54 Humtah, Kirjath-Arba (cioe' Hebron), e Tsior, nove citta' con i loro villaggi; Giosue' 15:55 Maon, Karmel, Zif, Juttah, Giosue' 15:56 Jezreel, Jokdeam, Zanoah, Giosue' 15:57 Kain, Ghibeah e Timnah: dieci citta' con i loro villaggi; Giosue' 15:58 Halhul, Beth-Tsur, Ghedor, Giosue' 15:59 Maarath, Beth-Anoth e Eltekon: sei citta' con i loro villaggi; Giosue' 15:60 Kirjath-Baal (cioe' Kirjath-Jearim), e Rabbah: due citta' con i loro villaggi. Giosue' 15:61 Nel deserto: Beth-Arabah, Middin, Sekakah, Giosue' 15:62 Nibshan, la citta' del sale e Enghedi: sei citta' con i loro villaggi. Giosue' 15:63 Quanto ai Gebusei che abitavano in Gerusalemme, i figli di Giuda non li poterono scacciare; cosi i Gebusei hanno abitato con i figli di Giuda in Gerusalemme fino al giorno d'oggi. Il territorio dei figli di Giuseppe Giosue' 16:1 La parte assegnata in sorte ai figli di Giuseppe si estendeva dal Giordano presso Gerico, verso le acque di Gerico a est, fino al deserto che sale da Gerico a Bethel per la regione montuosa. Giosue' 16:2 Il confine continuava poi da Bethel a Luz e passava per la frontiera degli Arkei ad Ataroth, Giosue' 16:3 scendeva a ovest verso il confine dei Jafletei fino al confine di Beth-Horon inferiore e fino a Ghezer, per finire quindi sul mare. Giosue' 16:4 Cosi i figli di Giuseppe, Manasse ed Efraim, ebbero ciascuno la loro eredita'. Territorio assegnato a Efraim Giosue' 16:5 Questi furono i confini dei figli di Efraim, secondo le loro famiglie. Il confine della loro eredita', a est, era Atroth, fino a Beth-Horon superiore; Giosue' 16:6 il confine si estendeva fino al mare a nord di Mikmethath, ripiegava quindi verso est fino a Taanath-Sciloh e le passava davanti a est di Janoah. Giosue' 16:7 Da Janoah scendeva quindi ad Ataroth e a Naarah e toccava Gerico, per terminare al Giordano. Giosue' 16:8 Da Tappuah il confine si estendeva verso ovest fino al torrente Kanah, per finire sul mare. Questa fu l'eredita' della tribu' dei figli di Efraim, secondo le loro famiglie, Giosue' 16:9 assieme alle citta' messe da parte per i figli di Efraim in mezzo all'eredita' dei figli di Manasse, tutte le citta' con i loro villaggi. Giosue' 16:10 Ma essi non scacciarono i Cananei che abitavano a Ghezer; cosi i Cananei hanno dimorato in mezzo a Efraim fino al giorno d'oggi, ma sono stati soggetti a servitu'. Territorio assegnato alla mezza tribu' di Manasse Giosue' 17:1 Questa fu la parte assegnata in sorte alla tribu' di Manasse, perche' egli era il primogenito di Giuseppe. A Makir, primogenito di Manasse e padre di Galaad, fu assegnato Galaad e Bashan, perche' era uomo di guerra. Giosue' 17:2 Fu pure assegnata in sorte una parte agli altri figli di Manasse, secondo le loro famiglie: ai figli di Abiezer, ai figli di Helek, ai figli di Asriel, ai figli di Sichem, ai figli di Hefer, ai figli di Scemida. Questi erano i figli maschi di Manasse, figlio di Giuseppe, secondo le loro famiglie. Giosue' 17:3 Or Tselofehad, figlio di Hefer, figlio di Galaad, figlio di Makir, figlio di Manasse, non ebbe figli, ma soltanto figlie, i cui nomi erano: Mahlah, Noah, Hoglah, Milkah e Tirtsah. Giosue' 17:4 Esse si presentarono davanti al sacerdote Eleazar, davanti a Giosue' figlio di Nun e davanti ai principi, dicendo: «L'Eterno comando' a Mose' di darci una eredita' in mezzo ai nostri fratelli». E Giosue' diede loro un'eredita' in mezzo ai fratelli del loro padre, secondo il comando dell'Eterno. Giosue' 17:5 Toccarono cosi dieci parti a Manasse, oltre i paese di Galaad e di Bashan che erano al di la' del Giordano; Giosue' 17:6 le figlie di Manasse infatti ricevettero un'eredita' in mezzo ai figli di lui, e il paese di Galaad fu per gli altri figli di Manasse. Giosue' 17:7 Il confine di Manasse si estendeva da Ascer a Mikmethath, che e' di fronte a Sichem, poi girava a destra verso gli abitanti di En-Tappuah. Giosue' 17:8 Il paese di Tappuah apparteneva a Manasse; ma Tappuah sul confine di Manasse apparteneva ai figli di Efraim. Giosue' 17:9 Poi il confine scendeva al torrente Kanah, a sud del torrente; queste citta' che appartenevano ad Efraim erano in mezzo alle citta' di Manasse; ma il confine di Manasse era dal lato nord del torrente e terminava sul mare. Giosue' 17:10 Il territorio a sud era di Efraim, quello a nord era di Manasse, e il mare era il loro confine; a nord confinavano con Ascer e a est con Issacar. Giosue' 17:11 Inoltre, nel territorio di Issacar e in quello di Ascer, Manasse aveva: Beth-Scean con i suoi villaggi, Ibleam con i suoi villaggi, gli abitanti di Dor con i suoi villaggi, gli abitanti di En-Dor con i suoi villaggi, gli abitanti di Taanak con i suoi villaggi, gli abitanti di Meghiddo con i suoi villaggi, tre regioni collinose. Giosue' 17:12 Ma i figli di Manasse non riuscirono ad occupare quelle citta', perche' i Cananei erano risoluti a restare in quel paese. Giosue' 17:13 Quando pero' i figli d'Israele divennero forti, assoggettarono i Cananei a servitu', ma non li scacciarono del tutto. Giosue' 17:14 Allora i figli di Giuseppe parlarono a Giosue' e gli dissero: «Perche' ci hai dato in eredita' solo una parte, solo una porzione, mentre siamo un gran popolo che l'Eterno ha finora benedetto?». Giosue' 17:15 Giosue' disse loro: «Se siete un popolo numeroso, salite alla foresta e dissodatela per farvi del posto nel paese dei Perezei e dei giganti, perche' la regione montuosa di Efraim e' troppo ristretta per voi». Giosue' 17:16 Ma i figli di Giuseppe risposero: «La regione montuosa non ci basta; e tutti i Cananei che abitano nella regione pianeggiante hanno carri di ferro, tanto quelli che stanno a Beth-Scean e nei suoi villaggi, come quelli che stanno nella valle di Jezreel». Giosue' 17:17 Allora Giosue' parlo' alla casa di Giuseppe, a Efraim e a Manasse, e disse: «Tu sei un popolo numeroso e hai una grande forza; non avrai solamente una parte, Giosue' 17:18 ma anche la regione montuosa sara' tua; benche' sia una foresta, tu la disboscherai e sara' tua fino ai suoi margini piu' remoti, perche' tu scaccerai i Cananei anche se essi hanno carri di ferro e sono forti». Territorio assegnato a Beniamino Giosue' 18:1 Poi l'intera assemblea dei figli d'Israele si raduno' a Sciloh, e la' eressero la tenda di convegno. Il paese era loro sottomesso. Giosue' 18:2 Ma rimanevano tra i figli d'Israele sette tribu', che non avevano ancora ricevuto la loro eredita'. Giosue' 18:3 Cosi Giosue' disse ai figli d'Israele: «Fino a quando trascurerete di andare a prendere possesso del paese che l'Eterno, il DIO dei vostri padri, vi ha dato? Giosue' 18:4 Scegliete fra voi tre uomini per ogni tribu' e io li mandero'. Essi si leveranno, percorreranno il paese, ne faranno la descrizione in base alla loro parte d'eredita', e poi torneranno da me. Giosue' 18:5 Essi lo divideranno in sette parti: Giuda rimarra' nel suo territorio a sud e la casa di Giuseppe rimarra' nel suo territorio a nord. Giosue' 18:6 Voi farete dunque la descrizione del paese in sette parti; la porterete qui da me, e io tirero' la sorte per voi qui, davanti all'Eterno, il nostro DIO. Giosue' 18:7 Ma i Leviti non devono avere alcuna parte in mezzo a voi, perche' il sacerdozio dell'Eterno e' la loro eredita'; e Gad, Ruben e la mezza tribu' di Manasse hanno gia' ricevuto la loro eredita' al di la' del Giordano a est, che Mose', servo dell'Eterno, ha data loro». Giosue' 18:8 Quegli uomini dunque si levarono e partirono; e Giosue' a coloro che andavano a descrivere il paese comando' e disse: «Andate, percorrete il paese e fatene la descrizione; poi tornate da me, e qui io tirero' la sorte per voi davanti all'Eterno, a Sciloh». Giosue' 18:9 Cosi quegli uomini andarono, percorsero il paese e fecero in un libro la descrizione in sette parti secondo le citta'; poi tornarono da Giosue' nell'accampamento di Sciloh. Giosue' 18:10 Allora Giosue' tiro' le sorti per loro a Sciloh davanti all'Eterno, e la' sparti il paese tra i figli d'Israele, secondo le loro divisioni. Giosue' 18:11 Fu tirata a sorte la parte della tribu' dei figli di Beniamino, secondo le loro famiglie; il territorio a loro toccato in sorte aveva i confini tra i figli di Giuda e i figli di Giuseppe. Giosue' 18:12 Dal lato nord il loro confine iniziava dal Giordano, risaliva il versante a nord di Gerico, saliva per la regione montuosa verso ovest e terminava al deserto di Beth-Aven. Giosue' 18:13 Di la' il confine saliva a Luz, sul versante a sud di Luz (che e' Bethel); scendeva quindi ad Ataroth-Addar, presso il monte che si trovava a sud di Beth-Horon inferiore. Giosue' 18:14 Poi il confine si estendeva, ripiegando sul lato ovest verso sud dal monte posto di fronte a Beth-Horon, a sud, per terminare a Kirjath-Baal, (che e' Kiriath-Jearim), citta' dei figli di Giuda. Questo era il lato ovest. Giosue' 18:15 Il lato sud iniziava all'estremita' di Kirjath-Jearim. Il confine si estendeva verso ovest fino a toccare la sorgente delle acque di Neftoah; Giosue' 18:16 poi il confine scendeva all'estremita' del monte che si trova di fronte alla valle del figlio di Hinnom, che e' nella valle dei giganti, al nord, e scendeva per la valle di Hinnom, sul versante sud della citta' dei Gebusei, fino a En-Roghel. Giosue' 18:17 Piegava poi verso il nord e giungeva a En-Scemesh; si estendeva quindi verso Gheliloth, che e' di fronte alla salita di Adummim, e scendeva al sasso di Bohan, figlio di Ruben; Giosue' 18:18 poi passava per il versante nord di fronte all'Arabah e discendeva verso l'Arabah. Giosue' 18:19 Il confine passava quindi per il versante nord di Beth-Hoglah e terminava alla punta nord del Mar Salato, all'estremita' sud del Giordano. Questo era il confine a sud. Giosue' 18:20 Il Giordano serviva di confine dal lato est. Questa fu l'eredita' dei figli di Beniamino in base ai suoi confini tutt'intorno, secondo le loro famiglie. Giosue' 18:21 Le citta' della tribu' dei figli di Beniamino, secondo le loro famiglie, furono: Gerico, Beth-Hoglah, Emek-Ketsits, Giosue' 18:22 Beth-Arabah, Tsemaraim, Bethel, Giosue' 18:23 Avvim, Parah, Ofrah, Giosue' 18:24 Kefar-Haammoni, Ofni e Gheba: dodici citta' con i loro villaggi; Giosue' 18:25 Gabaon, Ramah, Beeroth, Giosue' 18:26 Mitspeh, Kefirah, Motsah, Giosue' 18:27 Rekem, Irpeel, Taralah, Giosue' 18:28 Tselah, Efel, Gebus, (che e' Gerusalemme), Ghibeath e Kirjath: quattordici citta' con i loro villaggi. Questa fu l'eredita' dei figli di Beniamino, secondo le loro famiglie. Territorio assegnato a Simeone Giosue' 19:1 La seconda parte tirata a sorte tocco' a Simeone, alla tribu' dei figli di Simeone secondo le loro famiglie. La loro eredita' era in mezzo all'eredita' dei figli di Giuda. Giosue' 19:2 Nella loro eredita' ebbero: Beer-Sceba, (Sceba), Moladah Giosue' 19:3 Hatsar-Shual, Balah, Etsem, Giosue' 19:4 Eltolad, Bethul, Hormah, Giosue' 19:5 Tsiklag, Beth-Markaboth, Hatsar-Susah, Giosue' 19:6 Beth-Lebaoth e Sharuhen: tredici citta' con i loro villaggi; Giosue' 19:7 Ain, Rimmon, Ether e Ashan: quattro citta' con i loro villaggi, Giosue' 19:8 e tutti i villaggi che stavano attorno a queste citta', fino a Baalath-Beer, Ramah del Neghev. Questa fu l'eredita' della tribu' dei figli di Simeone, secondo le loro famiglie. Giosue' 19:9 L'eredita' dei figli di Simeone fu presa dalla parte dei figli di Giuda, perche' la parte dei figli di Giuda era troppo grande per loro; cosi i figli di Simeone ebbero la loro eredita' in mezzo all'eredita' di quelli di Giuda. Territorio assegnato a Zabulon Giosue' 19:10 La terza parte tirata a sorte tocco' ai figli di Zabulon, secondo le loro famiglie. Il territorio della loro eredita' si estendeva fino a Sarid. Giosue' 19:11 Il loro confine saliva a ovest verso Maralah e giungeva a Dabbesceth e poi al torrente che scorre di fronte a Jokneam. Giosue' 19:12 Da Sarid girava ad est verso il sol levante, fino al confine delle Fiamme del Tabor, si estendeva poi verso Daberath, giungendo fino a Jafia. Giosue' 19:13 Di la' passava a est fino a Gath-Hefer, a Eth-Katsin, e si estendeva fino a Rimmon, giungendo fino a Neah. Giosue' 19:14 Poi il confine ripiegava a nord verso Hannathon, e terminava nella valle di Jiftah-El. Giosue' 19:15 Esso includeva inoltre: Kattath, Nahalal, Scimron, Idalah e Betlemme: dodici citta' con i loro villaggi. Giosue' 19:16 Questa fu l'eredita' dei figli di Zabulon, secondo le loro famiglie, queste citta' con i loro villaggi. Territorio assegnato a Issacar Giosue' 19:17 La quarta parte tirata a sorte tocco' a Issacar, ai figli di Issacar, secondo le loro famiglie. Giosue' 19:18 Il loro territorio andava fino a Jezreel, Kesulloth, Shunem, Giosue' 19:19 Hafaraim, Scion, Anaharath, Giosue' 19:20 Rabbith, Kiscion, Abets, Giosue' 19:21 Remeth, En-Gannim, En-Haddah e Beth-Patsets. Giosue' 19:22 Poi il confine giungeva a Tabor, Shahatsimah e Beth-Scemesh, terminava al Giordano: sedici citta' con i loro villaggi. Giosue' 19:23 Questa fu l'eredita' della tribu' dei figli d'Issacar, secondo le loro famiglie, le citta' con i loro villaggi. Territorio assegnato ad Ascer Giosue' 19:24 La quinta parte tirata a sorte tocco' ai figli di Ascer, secondo le loro famiglie. Giosue' 19:25 Il territorio comprendeva: Helkath, Hali, Beten, Akshaf, Giosue' 19:26 Allamelek, Amad e Mishal. Il loro confine giungeva, verso ovest, al monte Karmel e a Scihor-Libnath. Giosue' 19:27 Poi ripiegava dal lato del sol levante verso Beth-Dagon, giungeva a Zabulon e alla valle di Jiftah-El al nord di Beth-Emek e di Neiel, e si prolungava verso Kabul a sinistra, Giosue' 19:28 e verso Ebron, Reob, Hammon e Kanah, fino a Sidone la Grande. Giosue' 19:29 Poi il confine ripiegava verso Ramah fino alla citta' fortificata di Tiro, girava verso Hosa, per finire sul mare dal lato del territorio di Akzib. Giosue' 19:30 Esso includeva inoltre: Ummah, Afek e Rehob: ventidue citta' con i loro villaggi. Giosue' 19:31 Questa fu l'eredita' della tribu' dei figli di Ascer, secondo le loro famiglie, queste citta' con i loro villaggi. Territorio assegnato a Neftali Giosue' 19:32 La sesta parte tirata a sorte tocco' ai figli di Neftali, secondo le loro famiglie. Giosue' 19:33 Il loro confine si estendeva da Helef, dalla quercia in Zaanannim, Adami-Nekeb e Jabneel fino a Lakkum e terminava al Giordano. Giosue' 19:34 Poi il confine ripiegava a ovest verso Aznoth-Tabor, e di la' continuava verso Hukkok; giungeva a Zabulon dal lato sud, a Ascer dal lato ovest e a Giuda del Giordano dal lato di levante. Giosue' 19:35 Le citta' fortificate erano: Tsiddim, Tser, Hammath, Rakkath, Kinnereth, Giosue' 19:36 Adamah, Ramah, Hatsor, Giosue' 19:37 Kedesh, Edrei, En-Hatsor, Giosue' 19:38 Jiron, Migdal-El, Horem, Beth-Anath e Beth-Scemesh: diciannove citta' con i loro villaggi. Giosue' 19:39 Questa fu l'eredita' della tribu' dei figli di Neftali, secondo le loro famiglie, le citta' con i loro villaggi. Territorio assegnato a Dan Giosue' 19:40 La settima parte tirata a sorte tocco' alla tribu' dei figli di Dan, secondo le loro famiglie. Giosue' 19:41 Il territorio della loro eredita' comprendeva: Tsorah, Eshtaol, Ir-Scemesh, Giosue' 19:42 Shaalabbin, Aijalon, Jithlah, Giosue' 19:43 Elon, Timnathah, Ekron, Giosue' 19:44 Eltekeh, Ghibbethon, Baalath, Giosue' 19:45 Jehud, Bene-Berak, Gath-Rimmon, Giosue' 19:46 Me-Jarkon e Rakkon col territorio avanti a Jafo. Giosue' 19:47 Ma il territorio dei figli di Dan si estese al di la' di questi confini, perche' i figli di Dan salirono a combattere contro Lescem; la presero e la passarono a fil di spada; ne presero possesso, vi si stabilirono e a Lescem misero nome Dan, dal nome di Dan loro padre. Giosue' 19:48 Questa fu l'eredita' della tribu' dei figli di Dan, secondo le loro famiglie, queste citta' con i loro villaggi. Giosue' 19:49 Quando i figli d'Israele ebbero finito di ripartire l'eredita' del paese secondo i suoi confini, diedero a Giosue', figlio di Nun, una eredita' in mezzo a loro. Giosue' 19:50 Secondo il comando dell'Eterno, gli diedero la citta' che egli chiese, Timnath-serah, nella regione montuosa di Efraim. Egli costrui la citta' e dimoro' in essa. Giosue' 19:51 Queste sono le eredita' che il sacerdote Eleazar, Giosue' figlio di Nun e i capifamiglia delle tribu' dei figli d'Israele distribuirono a sorte a Sciloh, davanti all'Eterno, all'ingresso della tenda di convegno. Cosi essi terminarono la spartizione del paese. Le sei citta' di rifugio Giosue' 20:1 Poi l'Eterno parlo' a Giosue', dicendo: Giosue' 20:2 «Parla ai figli d'Israele e di loro: "Stabilitevi le citta' di rifugio, di cui vi parlai per mezzo di Mose', Giosue' 20:3 affinche' vi si possa rifugiare l'omicida che ha ucciso qualcuno involontariamente e senza premeditazione; esse vi serviranno di rifugio contro il vendicatore del sangue. Giosue' 20:4 Quando l'omicida fuggira' a una di quelle citta', si fermera' all'ingresso della porta della citta' ed esporra' il suo caso agli anziani di quella citta'; essi lo accoglieranno in citta' con loro e gli daranno un posto, ed egli abitera' fra di loro. Giosue' 20:5 Se il vendicatore del sangue lo inseguira', essi non gli daranno nelle mani l'omicida, perche' egli ha ucciso il suo prossimo senza premeditazione, senza averlo odiato prima. Giosue' 20:6 L'omicida rimarra' in quella citta' finche', alla morte del sommo sacerdote che sara' in carica in quei giorni, comparira' in giudizio davanti all'assemblea. Allora l'omicida potra' tornare e rientrare nella sua citta' e nella sua casa nella citta' dalla quale era fuggito"». Giosue' 20:7 Essi dunque designarono Kedesh in Galilea, nella regione montuosa di Neftali, Sichem nella regione montuosa di Efraim e Kirjath-Arba, (che e' Hebron), nella regione montuosa di Giuda. Giosue' 20:8 E al di la' del Giordano, ad est di Gerico, stabilirono Betser nel deserto sull'altopiano della tribu' di Ruben, Ramoth in Galaad della tribu' di Gad e' Golan in Bashan della tribu' di Manasse. Giosue' 20:9 Queste furono le citta' assegnate a tutti i figli d'Israele e allo straniero che risiedeva fra di loro, affinche' chiunque avesse ucciso qualcuno involontariamente potesse rifugiarvisi e non essere ucciso dal vendicatore del sangue, prima di essere comparso davanti all'assemblea. Le quarantotto citta' assegnate ai Leviti Giosue' 21:1 Or i capi-famiglia dei Leviti si presentarono al sacerdote Eleazar, a Giosue' figlio di Nun e ai capifamiglia delle tribu' dei figli d'Israele, Giosue' 21:2 e parlarono loro a Sciloh, nel paese di Canaan, dicendo: «L'Eterno comando', per mezzo di Mose', che ci fossero assegnate delle citta' da abitare con i loro terreni da pascolo per il nostro bestiame». Giosue' 21:3 Cosi i figli d'Israele assegnarono, prendendole dalla loro eredita', ai Leviti le seguenti citta' con i loro terreni da pascolo, secondo il comandamento dell'Eterno. Giosue' 21:4 Si tiro' a sorte per le famiglie dei Kehathiti; e i figli del sacerdote Aaronne, che erano Leviti, ebbero in sorte tredici citta' prese dalla tribu' di Giuda, dalla tribu' di Simeone e dalla tribu' di Beniamino. Giosue' 21:5 Al resto dei figli di Kehath toccarono in sorte dieci citta' dalle famiglie della tribu' di Efraim, dalla tribu' di Dan e dalla mezza tribu' di Manasse. Giosue' 21:6 Ai di Ghershon toccarono in sorte: tredici citta' prese dalle famiglie della tribu' d'Issacar, dalla tribu' di Ascer, dalla tribu' di Neftali e dalla mezza tribu' di Manasse in Bashan. Giosue' 21:7 Ai figli di Merari, secondo le loro famiglie, toccarono dodici citta' prese dalla tribu' di Ruben, dalla tribu' di Gad e dalla tribu' di Zabulon. Giosue' 21:8 I figli d'Israele diedero dunque in sorte queste citta' con i loro terreni da pascolo ai Leviti, come l'Eterno aveva comandato per mezzo di Mose'. Giosue' 21:9 Cosi essi diedero, prendendole dalla tribu' dei figli di Giuda e dalla tribu' dei figli di Simeone, le citta' qui nominate, Giosue' 21:10 che andarono ai figli di Aaronne appartenenti alle famiglie dei Kehathiti figli di Levi, perche' la prima porzione sorteggiata tocco' a loro. Giosue' 21:11 Furono dunque date loro Kirjath-arba, cioe' Hebron, (Arba fu padre di Anak), nella regione montuosa di Giuda, con i suoi terreni da pascolo tutt'intorno; Giosue' 21:12 ma diedero il territorio della citta' e i loro villaggi a Caleb, figlio di Jefunneh, come sua proprieta'. Giosue' 21:13 Inoltre diedero ai figli del sacerdote Aaronne, Hebron (come citta' di rifugio per l'omicida) con i suoi terreni da pascolo, Libnah con i suoi terreni da pascolo, Giosue' 21:14 Jattir con i suoi terreni da pascolo, Eshtemoa con i suoi terreni da pascolo, Giosue' 21:15 Holon con i suoi terreni da pascolo, Debir con i suoi terreni da pascolo, Giosue' 21:16 Ain con i suoi terreni da pascolo, Juttah con i suoi terreni da pascolo e Beth-Scemesh con i suoi terreni da pascolo: nove citta' prese da queste due tribu'. Giosue' 21:17 Dalla tribu' di Beniamino, Gabaon con i suoi terreni da pascolo, Gheba con i suoi terreni da pascolo, Giosue' 21:18 Anatoth con i suoi terreni da pascolo Almon con i suoi terreni da pascolo: quattro citta'. Giosue' 21:19 Il totale delle citta' dei sacerdoti figli di Aaronne era di tredici citta' con i loro terreni da pascolo. Giosue' 21:20 Alle famiglie dei figli di Kehath, cioe' al resto dei Leviti, figli di Kehath, toccarono delle citta' prese dalla tribu' di Efraim. Giosue' 21:21 Fu loro data Sichem (come citta' di rifugio per l'omicida) con i suoi terreni da pascolo nella regione montuosa di Efraim, Ghezer con i suoi terreni da pascolo, Giosue' 21:22 Kibtsaim con i suoi terreni da pascolo e Beth-Horon con i suoi terreni da pascolo: quattro citta'. Giosue' 21:23 Dalla tribu' di Dan: Eltekeh con i suoi terreni da pascolo, Ghibbethon con i suoi terreni da pascolo, Giosue' 21:24 Aijalon con i suoi terreni da pascolo Gath-Rimmon con i suoi terreni da pascolo: quattro citta'. Giosue' 21:25 Dalla mezza tribu' di Manasse: Taanak, con i suoi terreni da pascolo, Gath-Rimmon con i suoi terreni da pascolo: due citta'. Giosue' 21:26 Tutte queste dieci citta' con i loro terreni da pascolo toccarono alle famiglie degli altri figli di Kehath. Giosue' 21:27 Ai figli di Ghershon, appartenenti alle famiglie dei Leviti, diedero, prendendole dalla mezza tribu' di Manasse, Golan in Bashan (come citta' di rifugio per l'omicida), con i suoi terreni da pascolo e Beeshterah con i suoi terreni da pascolo: due citta'; Giosue' 21:28 dalla tribu' d'Issacar, Kiscion con i suoi terreni da pascolo, Daberath con i suoi terreni da pascolo, Giosue' 21:29 Jarmuth con i suoi terreni da pascolo, En-Gannim con i suoi terreni da pascolo: quattro citta'; Giosue' 21:30 dalla tribu' di Ascer, Mishal con i suoi terreni da pascolo, Abdon con i suoi terreni da pascolo, Giosue' 21:31 Helkath con i suoi terreni da pascolo e Rehob con i suoi terreni da pascolo: quattro citta'; Giosue' 21:32 e dalla tribu' di Neftali, Kadesh in Galilea (come citta' di rifugio per l'omicida), con i suoi terreni da pascolo, Hammoth-Dor con i suoi terreni da pascolo, e Kartan con i suoi terreni da pascolo: tre citta'. Giosue' 21:33 Il totale delle citta' dei Ghershoniti, secondo le loro famiglie era di tredici citta' con i loro terreni da pascolo. Giosue' 21:34 Alle famiglie dei figli di Merari, cioe' al resto dei Leviti, diedero, prendendole dalla tribu' di Zabulon, Jokneam con i suoi terreni da pascolo, Kartah con i suoi terreni da pascolo, Giosue' 21:35 Dimnah con i suoi terreni da pascolo e Nahalal con i suoi terreni da pascolo: quattro citta'; Giosue' 21:36 dalla tribu' di Ruben, Betser con i suoi terreni da pascolo, Jahtsah con i suoi terreni da pascolo, Giosue' 21:37 Kedemoth con suoi terreni da pascolo e Mefaath con i suoi terreni da pascolo: quattro citta'; Giosue' 21:38 e dalla tribu' di Gad, Ramoth in Galaad (come citta' di rifugio per l'omicida), con i suoi terreni da pascolo, Mahanaim con i suo terreni da pascolo, Giosue' 21:39 Heshbon con i suoi terreni da pascolo e Jazer con i suoi terreni da pascolo: in tutto quattro citta'. Giosue' 21:40 Il totale delle citta' date in sorte ai figli di Merari, secondo le loro famiglie che formavano il resto delle famiglie dei Leviti, era di dodici citta'. Giosue' 21:41 Il totale delle citta' dei Leviti in mezzo a possedimenti dei figli d'Israele era di quarantotto citta' con i loro terreni da pascolo. Giosue' 21:42 Ciascuna di queste citta' aveva suoi terreni da pascolo tutt'intorno; cosi era di tutte queste citta'. Giosue' 21:43 Cosi l'Eterno diede a Israele tutto il paese che aveva giurato di dare ai loro padri, e i figli d'Israele ne presero possesso e vi abitarono. Giosue' 21:44 L'Eterno diede loro riposo tutt'intorno, come aveva giurato ai loro padri; nessuno di tutti i loro nemici pote' loro resistere; l'Eterno diede tutti i loro nemici nelle loro mani. Giosue' 21:45 Non cadde a terra una sola di tutte le buone parole che l'Eterno aveva detto alla casa d'Israele; si avverarono tutte quante. Le tribu' d'oltre il Giordano ritornano a casa Giosue' 22:1 Poi Giosue' chiamo' i Rubeniti, i Gaditi e la mezza tribu' di Manasse e disse loro: Giosue' 22:2 «Voi avete osservato tutto cio' che Mose', servo dell'Eterno, vi aveva comandato e avete ubbidito alla mia voce in tutto cio' che io vi ho comandato. Giosue' 22:3 Voi non avete abbandonato i vostri fratelli durante questo lungo tempo fino ad oggi, e avete osservato le ingiunzioni che l'Eterno, il vostro DIO, vi ha comandato. Giosue' 22:4 E ora che l'Eterno, il vostro DIO, ha dato riposo ai vostri fratelli, come aveva loro promesso, ritornate e andate alle vostre tende nel paese che vi appartiene, e che Mose', servo dell'Eterno, vi ha assegnato al di la' del Giordano. Giosue' 22:5 Soltanto abbiate cura di mettere in pratica i comandamenti e la legge che Mose', servo dell'Eterno, vi ha prescritto, amando l'Eterno il vostro DIO, camminando in tutte le sue vie, osservando i suoi comandamenti, tenendovi stretti a lui e servendolo con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima». Giosue' 22:6 Poi Giosue' li benedisse e li congedo', ed essi tornarono alle loro tende. Giosue' 22:7 Or Mose' aveva dato a meta' della tribu' di Manasse una eredita' in Bashan, Giosue' invece diede all'altra meta' una eredita' tra i loro fratelli, di qua dal Giordano, a ovest. Cosi, quando Giosue' li rimando' alle loro tende, li benedisse, Giosue' 22:8 e parlo' loro, dicendo: «Voi fate ritorno alle vostre tende con grandi ricchezze, con gran numero di bestiame, con argento, oro, bronzo, ferro e con moltissime vesti; dividete con i vostri fratelli il bottino dei vostri nemici». Giosue' 22:9 Cosi i figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribu' di Manasse tornarono, lasciando i figli d'Israele a Sciloh, nel paese di Canaan, per andare nel paese di Galaad, il paese di loro proprieta', che avevano ricevuto in possesso, secondo il comando dato dall'Eterno per mezzo di Mose'. Costruzione dell'altare; malinteso e chiarimento Giosue' 22:10 Come giunsero ai bordi del Giordano che si trova nel paese di Canaan, i figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribu' di Manasse vi costruirono un altare, presso il Giordano, un altare imponente a vedersi. Giosue' 22:11 I figli d'Israele udirono che si diceva: «ecco, i figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribu' di Manasse hanno costruito un altare ai margini del paese di Canaan, ai bordi del Giordano, dal lato occupato dai figli d'Israele». Giosue' 22:12 Quando i figli d'Israele vennero a sapere questo, tutta l'assemblea dei figli d'Israele si riuni a Sciloh per salire a far guerra contro di loro. Giosue' 22:13 Allora i figli d'Israele mandarono ai figli di Ruben, ai figli di Gad e alla mezza tribu' di Manasse, nel paese di Galaad, Finehas, figlio del sacerdote Eleazar, Giosue' 22:14 e con lui dieci principi, un principe per ogni casa paterna delle varie tribu' d'Israele: ciascuno di loro era capo di una casa paterna fra le divisioni d'Israele. Giosue' 22:15 Essi andarono dai figli di Ruben, dai figli di Gad e dalla mezza tribu' di Manasse nel paese di Galaad e parlarono con loro, dicendo: Giosue' 22:16 «Cosi dice tutta l'assemblea dell'Eterno: "Che cos'e' questa trasgressione che avete commesso contro il DIO d'Israele, ritraendovi oggi dal seguire l'Eterno costruendovi un altare per ribellarvi oggi all'Eterno? Giosue' 22:17 Fu forse piccola cosa per noi l'iniquita' di Peor, di cui a tutt'oggi non ci siamo ancora purificati e che attiro' una calamita' sull'assemblea dell'Eterno, Giosue' 22:18 che voi oggi vi ritraete dal seguire l'Eterno? Poiche', se oggi vi ribellate all'Eterno, domani egli si adirera' contro tutta l'assemblea d'Israele. Giosue' 22:19 Se ritenete impuro il paese che possedete, potete passare nel paese di proprieta' dell'Eterno, dov'e' stabilito il tabernacolo dell'Eterno, e stabilirvi in mezzo a noi; ma non vi ribellate all'Eterno e non ribellatevi contro di noi costruendovi un altare oltre l'altare dell'Eterno, il nostro DIO. Giosue' 22:20 Quando Akan, figlio di Zerah, commise una trasgressione in cose votate allo sterminio, non attiro' forse l'ira dell'Eterno su tutta l'assemblea d'Israele? E quell'uomo non fu solo a perire nella Sua iniquita'"». Giosue' 22:21 Allora i figli di Ruben, i figli di Gad e la mezza tribu' di Manasse risposero e dissero ai capi delle divisioni d'Israele: Giosue' 22:22 «L'Eterno Dio degli de'i, l'Eterno Dio degli de'i! Egli lo sa, e anche Israele lo sapra'. Se e' stato per ribellione o per infedelta' verso l'Eterno, non risparmiateci in questo giorno. Giosue' 22:23 Se abbiamo costruito un altare per ritrarci dal seguire l'Eterno, o per offrire su di esso olocausti o oblazioni di cibo, o per fare su di esso sacrifici di ringraziamento, l'Eterno stesso ce ne chieda conto! Giosue' 22:24 Ma in verita' noi abbiamo fatto questo con timore, per una ragione pensando che in avvenire i vostri discendenti potessero dire ai nostri discendenti: "Cosa avete a che fare con l'Eterno, il DIO d'Israele? Giosue' 22:25 L'Eterno ha posto il Giordano come confine tra noi e voi, o figli di Ruben, o figli di Gad; voi non avete alcuna parte nell'Eterno". Cosi i vostri discendenti potrebbero distogliere i nostri discendenti dal temere l'Eterno. Giosue' 22:26 Percio' abbiamo detto: "Mettiamoci a costruire un altare, non per olocausti ne' per sacrifici, Giosue' 22:27 ma perche' serva come testimone fra noi e voi e fra i nostri discendenti dopo di noi, affinche' possiamo compiere il servizio dell'Eterno davanti a lui, con i nostri olocausti, con i nostri sacrifici e con le nostre offerte di ringraziamento, affinche' i vostri discendenti non abbiano un giorno a dire ai nostri discendenti: Voi non avete parte alcuna nell'Eterno". Giosue' 22:28 Percio' abbiamo detto: Se un giorno avverra' che dicano questo a noi o ai nostri discendenti, allora risponderemo: Guardate la forma dell'altare dell'Eterno che i nostri padri fecero, non per olocausti ne' per sacrifici, ma perche' servisse come testimone fra noi e voi. Giosue' 22:29 Lungi da noi l'idea di ribellarci all'Eterno e di ritrarci oggi dal seguire l'Eterno, costruendo un altare per olocausti, per oblazioni di cibo o per sacrifici, oltre l'altare dell'Eterno, il nostro DIO, che e' davanti al suo tabernacolo!». Giosue' 22:30 Quando il sacerdote Finehas e i principi dell'assemblea, i capi delle divisioni d'Israele che erano con lui udirono le parole dette dai figli di Ruben, dai figli di Gad e dai figli di Manasse, ne rimasero soddisfatti. Giosue' 22:31 Allora Finehas, figlio del sacerdote Eleazar, disse ai figli di Ruben, ai figli di Gad e ai figli di Manasse: «Oggi riconosciamo che l'Eterno e' in mezzo a noi, perche' voi non avete commesso questa trasgressione verso l'Eterno; cosi avete scampato i figli d'Israele dalla mano dell'Eterno». Giosue' 22:32 Poi Finehas, figlio del sacerdote Eleazar e i principi lasciarono i figli di Ruben e i figli di Gad, e il paese di Galaad, e ritornarono al paese di Canaan presso i figli d'Israele, ai quali riferirono l'accaduto. Giosue' 22:33 La cosa piacque ai figli d'Israele, e i figli d'Israele benedissero DIO, e non parlarono piu' di salire a far guerra contro i figli di Ruben e di Gad per devastare il paese che essi abitavano. Giosue' 22:34 E i figli di Ruben e i figli di Gad chiamarono quell'altare "Testimone", perche' dissero: «Esso e' testimone fra noi che l'Eterno e' DIO». Ultime esortazioni ed avvertimenti di Giosue' Giosue' 23:1 Molto tempo dopo che l'Eterno aveva dato riposo a Israele da tutti i suoi nemici all'intorno, Giosue', ormai vecchio e avanzato in eta', Giosue' 23:2 convoco' tutto Israele, i suoi anziani, i suoi capi, i suoi giudici e i suoi ufficiali, e disse loro: «Io sono vecchio e avanzato in eta'. Giosue' 23:3 Voi avete visto tutto cio' che l'Eterno, il vostro DIO, ha fatto a tutte queste nazioni, a causa di voi, perche' e' stato l'Eterno stesso, il vostro DIO, che ha combattuto per voi. Giosue' 23:4 Ecco io ho diviso tra voi a sorte, come eredita' per le vostre tribu', le nazioni che restano, assieme a tutte le nazioni che ho sterminato, dal Giordano fino al Mar Grande, ad ovest. Giosue' 23:5 E l'Eterno, il vostro DIO, le espellera' egli stesso davanti a voi e le scaccera' davanti a voi; cosi voi prenderete possesso del loro paese, come l'Eterno, il vostro DIO, vi ha promesso. Giosue' 23:6 Siate dunque molto risoluti nell'osservare e nel mettere in pratica tutto cio' che e' scritto nel libro della legge di Mose', senza deviare ne' a destra ne' a sinistra, Giosue' 23:7 senza mischiarvi con queste nazioni che rimangono fra di voi; non menzionerete neppure il nome dei loro de'i e non giurerete per essi; non li servirete e non vi prostrerete davanti a loro; Giosue' 23:8 ma vi terrete stretti all'Eterno, il vostro DIO, come avete fatto fino ad oggi. Giosue' 23:9 L'Eterno infatti ha scacciato davanti a voi nazioni grandi e potenti; e nessuno ha potuto tener fronte a voi fino ad oggi. Giosue' 23:10 Uno solo di voi ne inseguira' mille, perche' l'Eterno, il vostro DIO, e' colui che combatte per voi, come egli vi ha promesso. Giosue' 23:11 Fate quindi molta attenzione alle anime vostre, per amare l'Eterno, il vostro DIO. Giosue' 23:12 Ma se vi sviate e vi unite al resto di queste nazioni che sono rimaste fra di voi e vi unite in matrimonio con loro e vi mescolate con esse ed esse con voi, Giosue' 23:13 sappiate con certezza che l'Eterno, il vostro DIO, non continuera' a scacciare queste nazioni davanti a voi; ma esse diventeranno per voi un laccio, una trappola, un flagello ai vostri fianchi e spine nei vostri occhi, finche' non siate scomparsi da questo buon paese che l'Eterno, il vostro DIO, vi ha dato. Giosue' 23:14 Or ecco, io me ne vado oggi per la via di tutto il mondo; riconoscete dunque con tutto il vostro cuore e con tutta la vostra anima che non e' caduta a terra una sola di tutte le buone parole che l'Eterno, il vostro DIO, ha pronunciato nei vostri confronti; si sono tutte avverate per voi; neppure una e' caduta a terra. Giosue' 23:15 E avverra' che, come tutte le buone cose che l'Eterno, il vostro DIO, vi aveva promesso si sono avverate per voi, cosi l'Eterno fara' venire su di voi tutte le calamita', finche' vi abbia sterminati da questo buon paese che il vostro DIO, l'Eterno, vi ha dato. Giosue' 23:16 Se trasgredite il patto che l'Eterno, il vostro DIO, vi ha comandato, e andate a servire altri de'i e vi prostrate davanti a loro, allora l'ira dell'Eterno si accendera' contro di voi, e voi scomparirete presto dal buon paese che egli vi ha dato». Ultima raunanza a Sichem; ricordi nazionali; promesse del popolo Giosue' 24:1 Poi Giosue' raduno' tutte le tribu' d'Israele a Sichem, e convoco' gli anziani d'Israele, i suoi capi, i suoi giudici e i suoi ufficiali, che si presentarono davanti a DIO. Giosue' 24:2 E Giosue' disse a tutto il popolo: «Cosi parla l'Eterno, il DIO d'Israele: "Nei tempi passati, i vostri padri, come Terah padre di Abrahamo e padre di Nahor abitarono di la' dal fiume e servirono altri de'i. Giosue' 24:3 Io presi il vostro padre Abrahamo di la' dal fiume, gli feci percorrere tutto il paese di Canaan, e moltiplicai la sua discendenza e gli diedi Isacco. Giosue' 24:4 Ad Isacco diedi Giacobbe ed Esau'; e ad Esau' diedi in eredita' la montagna di Seir; ma Giacobbe e i suoi figli scesero in Egitto. Giosue' 24:5 Poi mandai Mose' ed Aaronne e colpii l'Egitto con quello che feci in mezzo ad esso; dopo cio' vi feci uscire. Giosue' 24:6 Cosi feci uscire dall'Egitto i vostri padri, e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al Mar Rosso. Giosue' 24:7 Ma essi gridarono all'Eterno, ed egli pose fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; poi fece venire sopra loro il mare, che li ricoperse; e i vostri occhi videro cio' che feci agli Egiziani. Poi dimoraste lungo tempo nel deserto. Giosue' 24:8 Io vi condussi quindi nel paese degli Amorei, che abitavano di la' del Giordano; essi combatterono contro di voi e io li diedi nelle vostre mani; voi prendeste possesso del loro paese e io li distrussi davanti a voi. Giosue' 24:9 Poi Balak, figlio di Tsippor, re di Moab, si levo' a muovere guerra contro Israele; e mando' a chiamare Balaam, figlio di Beor, perche' vi maledicesse; Giosue' 24:10 ma io non volli ascoltare Balaam; percio' egli vi benedisse grandemente, e vi liberai dalle mani di Balak. Giosue' 24:11 Passaste poi il Giordano e arrivaste a Gerico; gli abitanti di Gerico combatterono contro di voi, e cosi fecero gli Amorei, i Perezei, i Cananei, gli Hittei, i Ghirgasei, gli Hivvei e i Gebusei; ma io li diedi nelle vostre mani. Giosue' 24:12 E mandai davanti a voi i calabroni, che li scacciarono davanti a voi, com'era avvenuto dei due re degli Amorei; ma cio' non fu per la tua spada o per il tuo arco. Giosue' 24:13 E vi diedi una terra per cui non avevate lavorato e delle citta' che non avevate costruito, e voi abitate in esse; e ora mangiate il frutto delle vigne e degli uliveti che non avete piantato". Giosue' 24:14 Percio' ora temete l'Eterno e servitelo con integrita' e fedelta'; e togliete via gli de'i che i vostri padri servirono di la' dal fiume e in Egitto, e servite l'Eterno. Giosue' 24:15 E se vi pare cattiva cosa servire l'Eterno, scegliete oggi chi volete servire, o gli de'i che servirono i vostri padri di la' dal fiume, o gli de'i degli Amorei, nel cui paese voi abitate; quanto a me e alla mia casa, serviremo l'Eterno». Giosue' 24:16 Allora il popolo rispose e disse: «Lungi da noi abbandonare l'Eterno per servire altri de'i! Giosue' 24:17 Poiche' l'Eterno, il nostro DIO, e' colui che ha fatto uscire noi e i nostri padri dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitu', che ha fatto quei grandi prodigi davanti ai nostri occhi e ci ha protetti per tutta la strada che abbiamo percorso e fra tutti i popoli in mezzo ai quali siamo passati; Giosue' 24:18 e l'Eterno ha scacciato davanti a noi tutti i popoli, e gli Amorei che abitavano il paese; percio' anche noi serviremo l'Eterno, perche' egli e' il nostro DIO». Giosue' 24:19 Ma Giosue' disse al popolo: «Voi non potete servire l'Eterno, perch'egli e' un DIO santo, e' un Dio geloso; egli non perdonera' le vostre trasgressioni e i vostri peccati. Giosue' 24:20 Quando abbandonerete l'Eterno e servirete de'i stranieri, egli si voltera', vi fara' del male e vi consumera', dopo avervi fatto tanto bene». Giosue' 24:21 E il popolo disse a Giosue': «No, ma noi serviremo l'Eterno». Giosue' 24:22 Allora Giosue' disse al popolo: «Voi siete testimoni contro voi stessi, che avete scelto per voi l'Eterno per servirgli!». Essi risposero: «Siamo testimoni!». Giosue' 24:23 Giosue' disse: «Togliete dunque via gli de'i stranieri che sono in mezzo a voi e inclinate il vostro cuore all'Eterno, il DIO d'Israele!». Giosue' 24:24 Il popolo rispose a Giosue': «Noi serviremo l'Eterno, il nostro DIO, e ubbidiremo alla sua voce». Giosue' 24:25 Cosi Giosue' fece in quel giorno un patto col popolo, e gli diede degli statuti e dei decreti a Sichem. Giosue' 24:26 Poi Giosue' scrisse queste cose nel libro della legge di DIO; e prese una grande pietra e la eresse la' sotto la quercia, presso il santuario dell'Eterno. Giosue' 24:27 Giosue' disse quindi a tutto il popolo: «Ecco, questa pietra sara' un testimone contro di noi, perche' essa ha udito tutte le parole che l'Eterno ci ha detto; essa servira' quindi da testimone contro di voi, affinche' non rinneghiate il vostro DIO». Giosue' 24:28 Giosue' quindi rimando' il popolo, ciascuno alla propria eredita'. Morte di Giosue' e di Eleazar Giosue' 24:29 Dopo queste cose, Giosue' figlio di Nun, servo dell'Eterno, mori in eta' di centodieci anni, Giosue' 24:30 e lo seppellirono nel territorio di sua proprieta' a Timnath-Serah, che e' nella regione montuosa di Efraim al nord del monte Gaash. Giosue' 24:31 Israele servi l'Eterno durante tutta la vita di Giosue' e durante tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosue' e che conoscevano tutte le opere che l'Eterno aveva fatto per Israele. Giosue' 24:32 Le ossa di Giuseppe, che i figli d'Israele avevano portato dall'Egitto, le seppellirono a Sichem, nella parte di campo che Giacobbe aveva comprato dai figli di Hamor, padre di Sichem, per cento pezzi d'argento, e che era divenuto proprieta' dei figli di Giuseppe. Giosue' 24:33 Poi mori anche Eleazar, figlio di Aaronne, e lo seppellirono al monte, che apparteneva a suo figlio Finehas, dato a lui nella regione montuosa di Efraim.Giudici 1:1-21:25 Israele combatte contro i Cananei rimasti Giudici 1:1 Dopo la morte di Giosue', i figli d'Israele consultarono l'Eterno, dicendo: «Chi di noi andra' per primo a combattere contro i Cananei?». Giudici 1:2 L'Eterno rispose: «Andra' Giuda; ecco, io ho dato il paese nelle sue mani». Giudici 1:3 Allora Giuda disse a Simeone suo fratello: «Vieni con me nel paese che mi e' toccato in sorte, e combatteremo contro i Cananei; poi anch'io verro' con te nel paese che e' toccato in sorte a te». E Simeone parti con lui. Giudici 1:4 Giuda dunque ando', e l'Eterno diede nelle loro mani i Cananei e i Perezei; e a Bezek uccisero diecimila uomini. Giudici 1:5 A Bezek trovarono Adoni-Bezek e l'attaccarono; e sconfissero i Cananei e i Perezei. Giudici 1:6 Adoni-Bezek fuggi, ma essi lo inseguirono, lo presero e gli tagliarono le dita grosse delle mani e dei piedi. Giudici 1:7 Allora Adoni-Bezek disse: «Settanta re con le dita grosse delle loro mani e dei loro piedi tagliate raccoglievano gli avanzi sotto la mia mensa. DIO mi ha reso cio' che io ho fatto». Lo portarono quindi a Gerusalemme dove mori. Presa di Gerusalemme Giudici 1:8 I figli di Giuda attaccarono Gerusalemme e la presero; passarono gli abitanti a fil di spada e diedero la citta' alle fiamme. Giudici 1:9 Poi i figli di Giuda scesero a combattere contro i Cananei che abitavano la regione montuosa, il Neghev e il bassopiano. Altre citta' espugnate Giudici 1:10 Giuda marcio' quindi contro i Cananei che abitavano a Hebron, (il cui nome era prima Kirjath-Arba) e sconfisse Sceshai, Ahiman e Talmai. Giudici 1:11 Di la' marcio' contro gli abitanti di Debir, (che prima si chiamava Kirath-Sefer). Giudici 1:12 Allora Caleb disse: «A chi attacchera' Kirath-Sefer e la espugnera' io daro' in moglie mia figlia Aksah». Giudici 1:13 La espugno' Othniel, figlio di Kenaz, fratello minore di Caleb, e questi gli diede in moglie sua figlia Aksah. Giudici 1:14 Quando ella venne a stare con lui, lo persuase a chiedere a suo padre un campo. Appena essa smonto' dall'asino, Caleb le disse: «Che vuoi?». Giudici 1:15 Essa rispose: «Fammi un dono; poiche' tu mi hai dato della terra nel Neghev dammi anche delle sorgenti d'acqua». Allora egli le dono' le sorgenti superiori e le sorgenti inferiori. Giudici 1:16 Or i figli del Keneo, suocero di Mose', salirono dalla citta' delle palme con i figli di Giuda nel deserto di Giuda, che si trova nel Neghev, vicino a Arad; andarono e si stabilirono fra il popolo. Giudici 1:17 Poi Giuda parti con Simeone suo fratello e sconfissero i Cananei che abitavano in Tsefath, e la votarono allo sterminio; per questo la citta' fu chiamata Hormah. Giudici 1:18 Giuda prese anche Gaza col suo territorio, Askalon col suo territorio ed Ekron col suo territorio. Giudici 1:19 Cosi l'Eterno fu con Giuda, che scaccio' gli abitanti della regione montuosa; ma non pote' scacciare gli abitanti della pianura, perche' avevano dei carri di ferro. Giudici 1:20 Diedero quindi Hebron a Caleb, come Mose' aveva detto; ed egli ne scaccio' i tre figli di Anak. Israele non riesce a scacciare gli abitanti di vari luogi Giudici 1:21 I figli di Beniamino non scacciarono i Gebusei che abitavano Gerusalemme; cosi i Gebusei hanno abitato con i figli di Beniamino in Gerusalemme fino al giorno d'oggi. Giudici 1:22 La casa di Giuseppe sali anch'essa contro Bethel, e l'Eterno fu con loro. Giudici 1:23 La casa di Giuseppe mando' ad esplorare Bethel, (citta' che prima si chiamava Luz) Giudici 1:24 Gli esploratori videro un uomo che usciva dalla citta' e gli dissero: «Deh mostraci la via di accesso alla citta' e noi ti useremo misericordia». Giudici 1:25 Egli mostro' loro la via di accesso alla citta', ed essi passarono gli abitanti della citta' a fil di spada, ma lasciarono andare quell'uomo con tutta la sua famiglia. Giudici 1:26 Costui ando' nel paese degli Hittei e vi edifico' una citta' che chiamo' Luz, nome che porta fino al giorno d'oggi. Giudici 1:27 Manasse invece non scaccio' gli abitanti di Beth-Scean e dei suoi villaggi limitrofi, ne' quelli di Taanak e dei suoi villaggi limitrofi, ne' gli abitanti di Dor e dei suoi villaggi limitrofi, ne' gli abitanti d'Ibleam e dei suoi villaggi limitrofi, ne' gli abitanti di Meghiddo e dei suoi villaggi limitrofi, perche' i Cananei erano risoluti a restare in quel paese. Giudici 1:28 In seguito, quando Israele divenne forte, assoggetto' i Cananei a servitu' ma non li scaccio' del tutto. Giudici 1:29 Neppure Efraim scaccio' i Cananei che abitavano a Ghezer, cosi i Cananei abitarono in Ghezer in mezzo a loro. Giudici 1:30 Neppure Zabulon scaccio' gli abitanti di Kitron e gli abitanti di Nahalol; cosi i Cananei abitarono in mezzo a loro ma furono sottoposti a servitu'. Giudici 1:31 Neppure Ascer scaccio' gli abitanti di Akko, ne' gli abitanti di Sidone, ne' quelli di Ahlab, di Akzib, di Helbah, di Afik e di Rehob; Giudici 1:32 cosi i figli di Ascer si stabilirono in mezzo ai Cananei che abitavano il paese, perche' non li scacciarono. Giudici 1:33 Neppure Neftali scaccio' gli abitanti di Beth-Scemesh e gli abitanti di Beth-Anath, e si stabili in mezzo ai Cananei che abitavano il paese; ma gli abitanti di Beth-Scemesh e di Beth-Anath furono da loro sottoposti a servitu'. Giudici 1:34 Gli Amorei costrinsero i figli di Dan a rimanere nella regione montuosa e non li lasciarono scendere nella valle. Giudici 1:35 Gli Amorei erano risoluti a restare sul monte Heres, ad Ajalon e a Shaalbim; ma quando la mano della casa di Giuseppe si rafforzo', essi furono sottoposti a servitu'. Giudici 1:36 Il confine degli Amorei si estendeva dalla salita di Akrabbim da Sela in su. Israele ripreso dall'Angelo dell'Eterno Giudici 2:1 Or l'Angelo dell'Eterno sali da Ghilgal a Bokim e disse: «Io vi ho fatto salire dall'Egitto e vi ho condotto nel paese che avevo giurato di dare ai vostri padri. Avevo anche detto: "Io non rompero' mai il mio patto con voi. Giudici 2:2 Ma voi non farete alcuna alleanza con gli abitanti di questo paese e demolirete i loro altari". Voi pero' non avete ubbidito alla mia voce. Perche' avete fatto questo? Giudici 2:3 Cosi ora dico: Io non li scaccero' davanti a voi; ma essi saranno come spine nei vostri fianchi, e i loro de'i saranno per voi un laccio». Giudici 2:4 Appena l'Angelo dell'Eterno ebbe detto queste parole a tutti i figli d'Israele, il popolo alzo' la voce e pianse. Giudici 2:5 Percio' chiamarono quel luogo Bokim e vi offrirono sacrifici all'Eterno. Morte di Giosue' Giudici 2:6 Or Giosue' congedo' il popolo, e i figli d'Israele se ne andarono ciascuno alla sua eredita' per prendere possesso del paese. Giudici 2:7 Il popolo servi l'Eterno durante tutta la vita di Giosue' e durante tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosue', e che avevano visto tutte le grandi opere che l'Eterno aveva compiuto per Israele. Giudici 2:8 Poi Giosue', figlio di Nun, servo dell'Eterno mori in eta' di centodieci anni, Giudici 2:9 e fu sepolto nel territorio della sua eredita' a Timnath-Heres nella regione montuosa di Efraim, a nord della montagna di Gaash. Giudici 2:10 Quando tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri, dopo di essa sorse un'altra generazione che non conosceva l'Eterno, ne' le opere che egli aveva compiuto per Israele. Israele si da' all'idolatria dei Baal e delle Ashtaroth Giudici 2:11 I figli d'Israele fecero cio' che e' male agli occhi dell'Eterno e servirono Baal; Giudici 2:12 abbandonarono l'Eterno, il DIO dei loro padri che li aveva fatti uscire dal paese d'Egitto, e seguirono altri de'i fra gli de'i dei popoli che li attorniavano, si prostrarono davanti a loro e provocarono ad ira l'Eterno; Giudici 2:13 essi abbandonarono l'Eterno e servirono Baal e le Ashtaroth. Giudici 2:14 E l'ira dell'Eterno si accese contro Israele e li diede nelle mani dei predoni, che li spogliarono; e li vendette nelle mani dei loro nemici all'intorno, ai quali non poterono piu' tener fronte. Giudici 2:15 Dovunque andavano, la mano dell'Eterno era contro di loro portando calamita', come l'Eterno aveva detto, come l'Eterno aveva loro giurato; e furono grandemente angustiati. Giudici 2:16 Poi l'Eterno suscitava dei giudici, che li liberavano dalle mani di coloro che li spogliavano. Giudici 2:17 Purtroppo essi non davano ascolto neppure ai loro giudici, ma si prostituivano ad altri de'i e si prostravano davanti a loro. Abbandonarono ben presto la via seguita dai loro padri, i quali avevano ubbidito ai comandamenti dell'Eterno; essi pero' non fecero cosi. Giudici 2:18 Quando l'Eterno suscitava loro dei giudici l'Eterno era col giudice e li liberava dalla mano dei loro nemici durante tutta la vita del giudice; perche' l'Eterno era mosso a compassione dai loro gemiti a motivo di quelli che li opprimevano e li angariavano. Giudici 2:19 Ma quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi piu' dei loro padri andando dietro ad altri de'i per servirli prostrarsi davanti a loro; e non desistevano affatto dalle loro opere e dalla loro condotta ostinata. Giudici 2:20 Percio' l'ira dell'Eterno si accese contro Israele, ed egli disse: «Poiche' questa nazione ha violato il patto che avevo stabilito con i loro padri ed essi non hanno ubbidito alla mia voce, Giudici 2:21 anch'io non scaccero' piu' davanti a loro alcuna delle nazioni che Giosue' lascio' quando mori; Giudici 2:22 cosi per mezzo loro mettero' alla prova Israele per vedere se si atterranno alla via dell'Eterno e cammineranno per essa come fecero i loro padri, o no». Giudici 2:23 Percio' l'Eterno lascio' stare quelle nazioni senza scacciarle subito, e non le diede nelle mani di Giosue'. L'idolatria porta alla servitu' Giudici 3:1 Queste sono le nazioni che l'Eterno lascio' allo scopo di mettere per mezzo loro alla prova Israele, cioe' tutti quelli che non avevano conosciuto le guerre di Canaan: Giudici 3:2 (questo aveva come unico scopo di far conoscere e insegnare la guerra ai figli d'Israele, almeno a quelli che non l'avevano conosciuta prima) Giudici 3:3 i cinque principi dei Filistei, tutti i Cananei, i Sidoni e gli Hivvei che abitavano sul monte Libano, dal monte Baal-Hermon fino all'ingresso di Hamath. Giudici 3:4 Queste nazioni furono lasciate per mettere alla prova Israele, per vedere se essi avrebbero ubbidito ai comandamenti che l'Eterno aveva prescritto ai loro padri per mezzo di Mose'. Giudici 3:5 Cosi i figli d'Israele abitarono in mezzo ai Cananei, agli Hittei, agli Amorei, ai Perezei, agli Hivvei e ai Gebusei; Giudici 3:6 presero in moglie le loro figlie e diedero le proprie figlie in moglie ai loro figli, e servirono ai loro de'i. Giudici 3:7 Cosi i figli d'Israele fecero cio' che e' male agli occhi dell'Eterno; dimenticarono l'Eterno, il loro DIO, e servirono i Baal e le Asceroth. Giudici 3:8 Percio' l'ira dell'Eterno si accese contro Israele, ed egli li diede nelle mani di Kushan-Rishathaim per otto anni. Othniel, il primo giudice che libera Israele Giudici 3:9 Poi i figli d'Israele gridarono all'Eterno, e l'Eterno suscito' loro un liberatore Othniel, figlio di Kenaz, fratello minore di Caleb; ed egli li libero'. Giudici 3:10 Lo Spirito dell'Eterno fu sopra di lui, ed egli fu giudice d'Israele, usci a combattere e l'Eterno gli diede nelle mani Kushan-Rishathaim re di Mesopotamia, e la sua mano fu potente contro Kushan-Rishathaim. Giudici 3:11 Il paese ebbe riposo per quarant'anni; poi Othniel, figlio di Kenaz, mori. Giudici 3:12 Ma i figli d'Israele ripresero a fare cio' che e' male agli occhi dell'Eterno; allora l'Eterno rese forte Eglon, re di Moab, contro Israele, perche' essi avevano fatto cio' che e' male agli occhi dell'Eterno. Giudici 3:13 Eglon raduno' attorno a se' i figli di Ammon e di Amalek, e ando' e sconfisse Israele, e si impadroni della citta' delle palme. Giudici 3:14 Cosi i figli d'Israele furono servi di Eglon re di Moab per diciotto anni. Ehud libera dai Moabiti Giudici 3:15 Ma i figli d'Israele gridarono all'Eterno, e l'Eterno suscito' loro un liberatore, Ehud, figlio di Ghera, Beniaminita, che era mancino. I figli d'Israele mandarono per mezzo di lui il tributo a Eglon, re di Moab. Giudici 3:16 Ehud si fece una spada a due tagli, lunga un cubito; e se la cinse sotto la veste, al fianco destro. Giudici 3:17 Poi porto' il tributo a Eglon, re di Moab, che era uomo molto grasso. Giudici 3:18 Quando ebbe finito la presentazione del tributo, rimando' la gente che aveva portato il tributo. Giudici 3:19 Ma egli dal luogo degli idoli presso Ghilgal torno' indietro, e disse: «O re, ho qualcosa da dirti in segreto». Il re disse: «Fate silenzio!». E tutti quelli che lo scortavano uscirono. Giudici 3:20 Allora Ehud si avvicino' al re (che era seduto da solo al fresco, nella sala di sopra). Ehud disse: «Ho una parola da dirti da parte di DIO». Cosi il re si alzo' dal suo seggio; Giudici 3:21 allora Ehud stese la mano sinistra, estrasse la spada dal suo fianco destro e gliela conficco' nel ventre. Giudici 3:22 Anche l'elsa entro' dopo la lama; e il grasso si richiuse dietro la lama, perche' egli non ritrasse la spada dal ventre del re; e i suoi intestini uscirono. Giudici 3:23 Poi Ehud usci nel portico, chiuse dietro di se' le porte della sala di sopra e le serro' a chiave. Giudici 3:24 Quando fu uscito, vennero i servi a guardare ed ecco che le porte della sala di sopra erano chiuse a chiave; cosi dissero: «Certo egli fa i suoi bisogni nello stanzino della sala fresca». Giudici 3:25 E aspettarono tanto da essere confusi; ma poiche' non apriva le porte della sala essi presero la chiave ed aprirono; ed ecco che il loro signore giaceva a terra, morto. Giudici 3:26 Mentre essi indugiavano, Ehud ebbe tempo di fuggire, passo' oltre il posto degli idoli e si mise in salvo nella Seirah. Giudici 3:27 Appena arrivato, suono' la tromba nella regione montuosa di Efraim, e i figli d'Israele scesero con lui dalla regione montuosa, ed egli si mise alla loro testa. Giudici 3:28 E disse loro: «Seguitemi, perche' l'Eterno vi ha dato nelle mani i Moabiti, vostri nemici». Quelli scesero dietro a lui si impadronirono dei guadi del Giordano che portavano a Moab e non lasciarono passare alcuno. Giudici 3:29 In quel tempo sconfissero circa diecimila Moabiti, tutti robusti e valorosi non ne scampo' neppure uno. Giudici 3:30 Cosi in quel giorno, Moab fu umiliato sotto la mano d'Israele, e il paese ebbe riposo per ottant'anni. Shamgar libera dai Filistei Giudici 3:31 Dopo Ehud, venne Shamgar figlio di Anath. Egli sconfisse seicento Filistei con un pungolo da buoi; anch'egli libero' Israele. Debora e Barak liberano dai Cananei Giudici 4:1 Morto Ehud, i figli d'Israele ritornarono a fare cio' che e' male agli occhi dell'Eterno. Giudici 4:2 E l'Eterno li diede nelle mani di Jabin, re di Canaan, che regnava a Hatsor. Il capo del suo esercito era Sisera, che abitava a Harosceth delle nazioni. Giudici 4:3 E i figli d'Israele gridarono all'Eterno, perche' Jabin aveva novecento carri di ferro, e gia' da venti anni opprimeva duramente i figli d'Israele. Giudici 4:4 In quel tempo era giudice d'Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidoth. Giudici 4:5 Essa era solita sedere sotto la palma di Debora, fra Ramah e Bethel, nella regione montuosa di Efraim, e i figli d'Israele venivano da lei per farsi rendere giustizia. Giudici 4:6 Or ella mando' a chiamare Barak, figlio di Abinoam, da Kedesh di Neftali, e gli disse: «Non ti ha l'Eterno, il DIO d'Israele, comandato: "Va', marcia sul monte Tabor e prendi con te diecimila uomini dei figli di Neftali e dei figli di Zabulon. Giudici 4:7 Io attirero' verso di te al torrente Kishon, Sisera, capo dell'esercito di Jabin, con i suoi carri e le sue truppe numerose, e lo daro' nelle tue mani"?». Giudici 4:8 Barak le rispose: «Se vieni con me, andro'; ma se non vieni con me, non andro'». Giudici 4:9 Ella disse: «Certamente verro' con te; tuttavia nel viaggio che stai intraprendendo non conseguirai per te gloria alcuna, perche' l'Eterno consegnera' Sisera nelle mani di una donna». Poi Debora si levo' e ando' con Barak a Kedesh. Giudici 4:10 Barak convoco' Zabulon e Neftali a Kedesh; si mosse alla testa di diecimila uomini, e Debora sali con lui. Giudici 4:11 Or Heber, il Keneo, si era separato dai Kenei, discendenti di Hobab, suocero di Mose', e aveva piantato le sue tende alla quercia di Tsaannaim, che e' presso Kedesh. Giudici 4:12 Fu riferito a Sisera che Barak, figlio di Abinoam, era salito sul monte Tabor. Giudici 4:13 Cosi Sisera aduno' tutti i suoi carri, novecento carri di ferro, e tutta la gente che era con lui, da Harosceth delle nazioni fino al torrente Kishon. Giudici 4:14 Allora Debora disse a Barak: «Levati perche' questo e' il giorno in cui l'Eterno ha dato Sisera nelle tue mani. Non e' forse l'Eterno uscito davanti a te?». Cosi Barak scese dal monte Tabor, seguito da diecimila uomini. Giudici 4:15 L'Eterno sconfisse Sisera, tutti i suoi carri e tutto il suo esercito, che fu passato a fil di spada davanti a Barak; Sisera pero' scese dal carro e fuggi a piedi. Giudici 4:16 Ma Barak insegui i carri e l'esercito fino ad Harosceth delle nazioni; e tutto l'esercito di Sisera cadde sotto i colpi della spada; non ne scampo' neppure uno. Giudici 4:17 Nel frattempo Sisera era fuggito a piedi verso la tenda di Jael moglie di Heber, il Keneo, perche' vi era pace fra Jabin, re di Hatsor, e la casa di Heber il Keneo. Giudici 4:18 Jael usci allora incontro a Sisera e gli disse: «Entra, signor mio, entra da me; non temere» Cosi egli entro' da lei nella tenda, ed essa lo copri con una coperta. Giudici 4:19 Poi egli le disse: «Deh, dammi un po' di acqua da bere, perche' ho sete». Cosi essa aperse l'otre del latte e gli diede da bere; quindi lo copri. Giudici 4:20 Egli le disse: «Sta' all'ingresso della tenda; e se qualcuno viene a interrogarti dicendo: "C'e' qualcuno qui?", tu dirai: "Non c'e' nessuno"». Giudici 4:21 Allora Jael, moglie di Heber, prese un piolo della tenda e prese in mano un martello, si avvicino' a lui pian piano e gli pianto' nella tempia il piolo, che penetro' in terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; e cosi mori. Giudici 4:22 Or ecco, come Barak inseguiva Sisera, Jael usci ad incontrarlo e gli disse: «Vieni e ti mostrero' l'uomo che cerchi». Egli entro' da lei nella tenda, ed ecco Sisera giaceva morto col piolo nelle tempie. Giudici 4:23 Cosi in quel giorno DIO umilio' Jabin, re di Canaan, davanti ai figli d'Israele. Giudici 4:24 La mano dei figli d'Israele si fece sempre piu' pesante su Jabin, re di Canaan, finche' giunsero a distruggere interamente Jabin, re di Canaan. Cantico di Debora e di Barak Giudici 5:1 In quel giorno Debora canto' questo cantico con Barak, figlio di Abinoam, dicendo: Giudici 5:2 «Poiche' i capi hanno preso il comando in Israele, poiche' il popolo si e' offerto spontaneamente, benedite l'Eterno! Giudici 5:3 Ascoltate, o re! Porgete l'orecchio, o principi! Io, proprio io, cantero' all'Eterno, cantero' le lodi dell'Eterno, il DIO d'Israele. Giudici 5:4 O Eterno quando uscisti da Seir, quando avanzasti dai campi di Edom, la terra tremo' e i cieli stillarono; si, le nubi stillarono acqua. Giudici 5:5 I monti si sciolsero davanti all'Eterno, il Sinai stesso tremo' davanti all'Eterno, il DIO d'Israele! Giudici 5:6 Ai giorni di Shamgar, figlio di Anath, ai giorni di Jael, le strade erano deserte, e i viandanti seguivano sentieri tortuosi. Giudici 5:7 Mancavano i capi in Israele; si, mancavano, finche' non sorsi io, Debora, sorsi come madre in Israele. Giudici 5:8 Sceglievano nuovi de'i, e la guerra era alle porte. Non si vedeva neppure uno scudo o una lancia, fra quarantamila uomini d'Israele. Giudici 5:9 Il mio cuore va ai condottieri d'Israele, che si offersero spontaneamente fra il popolo. Benedite l'Eterno! Giudici 5:10 Voi che cavalcate asine bianche, voi che sedete su ricchi tappeti e voi che camminate per le vie, cantate! Giudici 5:11 Lungi dalle grida degli arcieri tra gli abbeveratoi, celebrino le opere giuste dell'Eterno, le opere giuste per i suoi capi in Israele! Allora il popolo dell'Eterno discese alle porte. Giudici 5:12 Destati, destati, o Debora! Destati, intona un canto! Levati, o Barak, e conduci via i tuoi prigionieri o figlio di Abinoam! Giudici 5:13 Allora fece governare il residuo sui nobili del popolo, l'Eterno fece governare me fra i potenti. Giudici 5:14 Da Efraim vennero quelli che avevano le radici in Amalek; al tuo seguito, Beniamino, fra le tue genti; da Makir scesero dei capi, e da Zabulon quelli che portano il bastone del comando. Giudici 5:15 I principi di Issacar vennero con Debora; come fu Issacar, cosi fu Barak; essi si slanciarono nella valle sulle sue orme. Fra le divisioni di Ruben, grandi furono le risoluzioni del cuore! Giudici 5:16 Perche' sei tu rimasto fra i chiusi ad ascoltare il flauto dei pastori? Fra le divisioni di Ruben, grandi furono le liberazioni del cuore! Giudici 5:17 Galaad si e' fermato al di la' del Giordano; e perche' Dan e' rimasto sulle navi? Ascer si e' stabilito presso il lido del mare ed e' rimasto nei suoi porti. Giudici 5:18 Zabulon e' un popolo che ha messo in pericolo la sua vita fino alla morte, e anche Neftali sulle alture della campagna. Giudici 5:19 I re vennero e combatterono; allora combatterono i re di Canaan a Taanach presso le acque di Meghiddo; ma non riportarono alcun bottino d'argento. Giudici 5:20 Dal cielo le stelle combatterono, dai loro percorsi combatterono contro Sisera. Giudici 5:21 Il torrente Kishon li travolse, l'antico torrente, il torrente Kishon. Anima mia, procedi con forza! Giudici 5:22 Allora gli zoccoli dei cavalli battevano con forza al galoppo, al galoppo dei loro destrieri. Giudici 5:23 "Maledite Meroz", disse l'Angelo dell'Eterno, "maledite, maledite i suoi abitanti, perche' non vennero in aiuto dell'Eterno, in aiuto dell'Eterno in mezzo ai suoi prodi!". Giudici 5:24 Benedetta sia fra le donne Jael moglie di Heber, il Keneo! Sia benedetta fra le donne che abitano nelle tende! Giudici 5:25 Egli chiese acqua, e lei gli diede latte; in una coppa da principi gli offerse della crema. Giudici 5:26 Con una mano afferro' il piolo e con la destra il martello degli artigiani; colpi Sisera gli spacco' la testa, gli fracasso', gli trapasso' le tempie. Giudici 5:27 Ai piedi di lei si piego', cadde e giacque esanime; ai piedi di lei si piego' e cadde; dove si piego', la' cadde morto. Giudici 5:28 La madre di Sisera guardo' dalla finestra e grido' attraverso l'inferriata: "Perche' il suo carro tarda tanto ad arrivare? Perche' procedono cosi al rilento i suoi carri?". Giudici 5:29 Le piu' savie delle sue dame le risposero, ed ella ripete' tra se' le sue parole: Giudici 5:30 "Essi hanno trovato bottino e stanno facendo le parti. Per ogni uomo una o due fanciulle; per Sisera un bottino di vesti variopinte, un bottino di vesti variopinte e ricamate, di vesti variopinte e ricamate d'ambo i lati per le spalle di quelli che portano via il bottino". Giudici 5:31 Cosi periscano tutti i tuoi nemici, o Eterno! Ma quelli che ti amano siano come il sole, quando si leva in tutta la sua forza!». Poi il paese ebbe riposo per quarant'anni. Israele oppresso dai Madianiti Giudici 6:1 Ora i figli d'Israele fecero cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, e l'Eterno li diede nelle mani di Madian per sette anni. Giudici 6:2 La mano di Madian si fece forte contro Israele; per paura dei Madianiti, i figli d'Israele si fecero le caverne che sono nei monti, e le spelonche e i forti. Giudici 6:3 Quando Israele aveva seminato, i Madianiti con gli Amalekiti e con i figli dell'est salivano contro di lui, Giudici 6:4 si accampavano contro gl'Israeliti, distruggevano tutti i prodotti del paese fin verso Gaza e non lasciavano in Israele ne' mezzi di sussistenza, ne' pecore, ne' buoi, ne' asini. Giudici 6:5 Poiche' salivano col loro bestiame e con le loro tende, e arrivavano numerosi come locuste; essi e i loro cammelli erano innumerevoli, e venivano nel paese per devastarlo. Giudici 6:6 Israele fu percio' ridotto in grande poverta' a motivo di Madian, e i figli d'Israele gridarono all'Eterno. Giudici 6:7 Quando i figli d'Israele gridarono all'Eterno a motivo di Madian, Giudici 6:8 l'Eterno mando' ai figli d'Israele un profeta, che disse loro: «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Io vi feci salire dall'Egitto e vi ho fatto uscire dalla casa di schiavitu'; Giudici 6:9 vi liberai dalla mano degli Egiziani e dalla mano di tutti coloro che vi opprimevano; li scacciai davanti a voi e vi diedi il loro paese, Giudici 6:10 e vi dissi: "Io sono l'Eterno, il vostro DIO; non temete gli de'i degli Amorei nel paese dei quali abitate"; ma voi non avete dato ascolto alla mia voce». Dio chiama Gedeone, che distrugge l'altare di Baal Giudici 6:11 Poi venne l'Angelo dell'Eterno e si sedette sotto la quercia di Ofrah, che apparteneva a Joash, Abiezerita, mentre suo figlio Gedeone batteva il grano nello strettoio, per sottrarlo ai Madianiti. Giudici 6:12 L'Angelo dell'Eterno gli apparve e gli disse: «L'Eterno e' con te, o guerriero valoroso!». Giudici 6:13 Gedeone gli rispose: «Signore mio, se l'Eterno e' con noi, perche' mai ci e' avvenuto tutto questo? Dove sono tutti i suoi prodigi che i nostri padri ci hanno narrato dicendo: "Non ci fece l'Eterno uscire dall'Egitto?". Ma ora l'Eterno ci ha abbandonato e ci ha dato nelle mani di Madian». Giudici 6:14 Allora l'Eterno si volse a lui e gli disse: «Va' con questa tua forza e salva Israele dalla mano di Madian. Non sono io che ti mando?». Giudici 6:15 Egli gli rispose: «O mio Signore, come salvero' Israele? Ecco, la mia famiglia e' la piu' debole di Manasse, e io sono il piu' piccolo nella casa di mio padre». Giudici 6:16 L'Eterno gli disse: «Ma io saro' con te e tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo». Giudici 6:17 Gli disse allora Gedeone: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, dammi un segno che sei tu che parli con me. Giudici 6:18 Deh, non te ne andare di qui prima che io torni da te, ti porti la mia oblazione di cibo e te la metta davanti». L'Eterno disse: «Aspettero' finche' tu ritorni». Giudici 6:19 Allora Gedeone entro' in casa e preparo' un capretto e delle focacce azzime con un'efa di farina; mise la carne in un canestro e il brodo in una pentola, li porto' a lui sotto la quercia e glieli offri. Giudici 6:20 L'Angelo di DIO gli disse: «Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa roccia e versavi sopra il brodo». Ed egli fece cosi. Giudici 6:21 Allora l'Angelo dell'Eterno stese la punta del bastone che aveva in mano e tocco' la carne e le focacce azzime; e dalla roccia sali un fuoco che consumo' la carne e le focacce azzime; poi l'Angelo dell'Eterno scomparve dai suoi occhi. Giudici 6:22 Cosi Gedeone si rese conto che era l'Angelo dell'Eterno, e disse: «Ahime', o Signore, o Eterno! Poiche' ho visto l'Angelo dell'Eterno faccia a faccia!». Giudici 6:23 L'Eterno gli disse: «La pace sia con te; non temere, non morrai!». Giudici 6:24 Allora Gedeone costrui in quel luogo un altare all'Eterno e lo chiamo' «Jehovah Shalom». Esso si trova anche oggi a Ofrah degli Abiezeriti. Giudici 6:25 In quella stessa notte l'Eterno gli disse: «Prendi il toro di tuo padre e il secondo toro di sette anni, demolisci l'altare di Baal che appartiene a tuo padre e abbatti l'Ascerah che gli sta vicino; Giudici 6:26 poi costruisci un altare all'Eterno, il tuo DIO, in cima a questa roccia nell'ordine dovuto; prendi quindi il secondo toro e offrilo in olocausto sulla legna dell'Ascerah che avrai abbattuto». Giudici 6:27 Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi sei e fece come l'Eterno gli aveva detto; ma poiche' aveva paura della casa di suo padre e della gente della citta', invece di farlo di giorno, lo fece di notte. Giudici 6:28 Quando il mattino seguente la gente della citta' si alzo', vide che l'altare di Baal era stato demolito, che l'Ascerah postovi accanto era abbattuto e che il secondo toro era offerto in olocausto sull'altare che era stato costruito. Giudici 6:29 E si dissero l'un l'altro: «Chi ha fatto questo?». Quando poi si informarono e chiesero, fu loro detto: «Gedeone, figlio di Joash ha fatto questo». Giudici 6:30 Allora la gente della citta' disse a Joash: «Conduci fuori tuo figlio e sia messo a morte, perche' ha demolito l'altare di Baal e ha abbattuto l'Ascerah che gli stava vicino». Giudici 6:31 Joash rispose a tutti quelli che si levavano contro di lui: «Volete voi difendere la causa di Baal o venirgli in aiuto? Chi vorra' difendere la sua causa sara' messo a morte prima di domani mattina. Se egli e' dio, difenda da se' la sua causa, poiche' hanno demolito il suo altare». Giudici 6:32 Percio' quel giorno Gedeone fu chiamato Jerubbaal, perche' si disse: «Sia Baal a combattere contro di lui, poiche' egli ha demolito il suo altare». Giudici 6:33 Or tutti i Madianiti, gli Amalekiti e i figli dell'est si radunarono, passarono il Giordano, e si accamparono nella valle di Jezreel. Giudici 6:34 Ma lo Spirito dell'Eterno investi Gedeone che suono' la tromba; e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. Giudici 6:35 Egli mando' anche messaggeri in tutto Manasse, che fu pure convocato per seguirlo; mando' inoltre messaggeri nelle tribu' di Ascer, Zabulon e di Neftali, le quali salirono a incontrare gli altri. Il segno del vello Giudici 6:36 Poi Gedeone disse a DIO: «Se intendi salvare Israele per mia mano, come hai detto, Giudici 6:37 ecco, io mettero' un vello di lana sull'aia: se c'e' rugiada soltanto sul vello e tutto il terreno all'intorno rimane asciutto, allora sapro' che intendi salvare Israele per mia mano, come hai detto». Giudici 6:38 E cosi avvenne. Il mattino dopo Gedeone si levo' per tempo, strizzo' il vello e ne spremette la rugiada; ne usci una coppa piena d'acqua. Giudici 6:39 Ma Gedeone disse ancora a DIO: «Non si accenda la tua ira contro di me; io parlero' ancora una volta. Deh, lasciami fare la prova col vello ancora una volta soltanto. Rimanga asciutto solo il vello e ci sia rugiada su tutto il terreno all'intorno». Giudici 6:40 E DIO fece cosi quella notte: soltanto il vello rimase asciutto, e ci fu rugiada su tutto il terreno all'intorno. Gedeone sceglie trecento uomini e sconfigge i Madianiti Giudici 7:1 Jerubbaal dunque (cioe' Gedeone) e tutta la gente che era con lui si levarono al mattino presto e si accamparono presso la sorgente di Harod. L'accampamento di Madian era a nord del loro, presso la collina di Moreh, nella valle. Giudici 7:2 Allora l'Eterno disse a Gedeone: «Per me la gente che e' con te e' troppo numerosa, perche' io dia Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi di fronte a me e dire: "e' la mia mano che mi ha salvato". Giudici 7:3 Ora dunque proclama a tutto il popolo, dicendo: "Chiunque ha paura e trema, torni indietro e si allontani dal monte Galaad"». Allora tornarono indietro ventiduemila uomini del popolo, e ne rimasero diecimila. Giudici 7:4 L'Eterno disse a Gedeone: «La gente e' ancora troppo numerosa; falli scendere all'acqua, e la' io li mettero' alla prova per te. Colui del quale ti diro': "Questi venga con te", verra' con te; e colui del quale ti diro': "Questi non venga con te", non verra'». Giudici 7:5 Gedeone fece dunque scendere la gente all'acqua; e l'Eterno gli disse: «Tutti quelli che lambiranno l'acqua con la lingua, come la lambisce il cane, li metterai da parte; e cosi farai con tutti quelli che per bere si metteranno inginocchio». Giudici 7:6 Il numero di quelli che lambirono l'acqua portandosela alla bocca nella mano fu di trecento uomini; tutto il resto della gente si mise in ginocchio per bere l'acqua. Giudici 7:7 Allora l'Eterno disse a Gedeone: «Mediante questi trecento uomini che hanno lambito l'acqua io vi salvero' e daro' i Madianiti nelle tue mani. Tutti gli altri tornino ciascuno a casa sua» Giudici 7:8 Allora i trecento uomini presero nelle loro mani le provviste e le loro trombe; cosi Gedeone rimando' tutti gli altri uomini d'Israele, ciascuno alla sua tenda, ma tenne con se' i trecento uomini. Or l'accampamento di Madian si trovava sotto a lui, nella valle. Giudici 7:9 In quella stessa notte l'Eterno disse a Gedeone: «Levati e piomba sull'accampamento, perche' io te l'ho dato nelle mani. Giudici 7:10 Ma se hai paura di farlo, scendi all'accampamento con Purah, tuo servo, Giudici 7:11 e udrai quello che dicono; dopo cio', le tue mani saranno fortificate per piombare sull'accampamento». Egli dunque scese con Purah, suo servo, fino agli avamposti dell'accampamento. Giudici 7:12 Or Madianiti, gli Amalekiti e tutti i figli dell'est erano sparsi nella valle come una moltitudine di locuste, e i loro cammelli erano innumerevoli come la sabbia che e' sul lido del mare. Giudici 7:13 Quando Gedeone arrivo', ecco un uomo raccontava un sogno al suo compagno e diceva: «Ho appena fatto un sogno; mi pareva di vedere un pane d'orzo rotolare nell'accampamento di Madian, giungere alla tenda e colpirla, cosi da farla cadere, rovesciarla e farla crollare». Giudici 7:14 Allora il suo compagno gli rispose e disse: «Questo non e' altro che la spada di Gedeone, figlio di Joash, uomo d'Israele; nelle sue mani DIO ha dato Madian e l'intero accampamento». Giudici 7:15 All'udire il racconto del sogno e la sua interpretazione, Gedeone si prostro' in adorazione; poi torno' all'accampamento d'Israele e disse: «Levatevi, perche' l'Eterno ha dato nelle vostre mani l'accampamento di Madian!». Giudici 7:16 Divise quindi i trecento uomini in tre schiere e consegno' a tutti trombe e brocche vuote con fiaccole dentro alle brocche; Giudici 7:17 e disse loro: «Guardate me e fate come faro' io; quando saro' giunto ai margini dell'accampamento voi farete esattamente come faccio io. Giudici 7:18 Quando suonero' la tromba, io e tutti quelli che sono con me, anche voi suonerete le trombe intorno a tutto l'accampamento e griderete: "Per l'Eterno e per Gedeone"». Giudici 7:19 Gedeone e i cento uomini che erano con lui giunsero ai margini dell'accampamento all'inizio della vigilia di mezzanotte, appena dopo il cambio delle sentinelle. Essi suonarono le trombe e spezzarono le brocche che tenevano in mano. Giudici 7:20 Allora le tre schiere suonarono le trombe e spezzarono le brocche tenendo con la sinistra le fiaccole e con la destra le trombe per suonare, e si misero a gridare: «La spada dell'Eterno e di Gedeone!». Giudici 7:21 Ognuno di loro rimase al suo posto intorno all'accampamento; l'intero esercito nemico invece si mise a correre, a gridare e a fuggire. Giudici 7:22 Mentre i trecento uomini suonavano le trombe, l'Eterno fece volgere la spada di ciascuno contro il proprio compagno per tutto l'accampamento. L'esercito nemico fuggi fino a Beth-Scittah, verso Tserah, fino ai margini di Abel-Meholah presso Tabbath. Giudici 7:23 Allora gli Israeliti di Neftali, di Ascer e di tutto Manasse si radunarono e inseguirono i Madianiti. Giudici 7:24 Gedeone mando' quindi messaggeri per tutta la regione montuosa di Efraim a dire: «Scendete contro i Madianiti e impadronitevi dei guadi delle acque fino a Beth-Barah e al Giordano». Cosi tutti gli uomini di Efraim si radunarono e si impadronirono dei guadi delle acque fino a Beth-Barah e al Giordano. Giudici 7:25 E presero due principi di Madian Oreb e Zeeb; uccisero Oreb al masso di Oreb, e Zeeb allo strettoio di Zeeb. Inseguirono i Madianiti e portarono le teste di Oreb e di Zeeb a Gedeone, dall'altro lato del Giordano. Gedeone sbaraglia i re di Madian, Zebah e Tsalmunna Giudici 8:1 Gli uomini di Efraim dissero a Gedeone: «Perche' ti sei comportato in questo modo con noi, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?». Ed ebbero con lui un'aspra contesa. Giudici 8:2 Egli rispose loro: «Che ho fatto io a vostro confronto? La racimolatura di Efraim non vale forse di piu' della vendemmia di Abiezer? Giudici 8:3 DIO vi ha dato nelle mani i principi di Madian, Oreb e Zeeb; che cosa ho potuto fare io a vostro confronto?». Quando disse questo, la loro ira contro di lui si calmo'. Giudici 8:4 Gedeone arrivo' quindi al Giordano e lo passo' con i trecento uomini che erano con lui; benche' stanchi, essi continuavano a inseguire il nemico. Giudici 8:5 Disse a quelli di Sukkoth: «Date, vi prego, dei pani alla gente che mi segue, perche' e' stanca, e io sto inseguendo Zebah e Tsalmunna, re di Madian». Giudici 8:6 Ma i capi di Sukkoth risposero: «Sono forse Zebah e Tsalmunna gia' nelle tue mani, perche' dobbiamo dare del pane al tuo esercito?». Giudici 8:7 Allora Gedeone disse: «Per questo quando l'Eterno mi avra' dato nelle mani Zebah e Tsalmunna, lacerero' il vostro corpo con le spine del deserto e con i rovi». Giudici 8:8 Di la' sali a Penuel e parlo' a quei di Penuel nello stesso modo; gli uomini di Penuel gli risposero come avevano fatto gli uomini di Sukkoth. Giudici 8:9 Cosi egli parlo' anche agli uomini di Penuel, dicendo: «Quando tornero' in pace, abbattero' questa torre». Giudici 8:10 Or Zebah e Tsalmunna erano a Karkor col loro esercito di circa quindicimila uomini, tutto cio' che rimaneva dell'intero esercito dei figli dell'est, poiche' centoventimila uomini che brandivano la spada erano stati uccisi. Giudici 8:11 Gedeone sali per la via di quelli che abitavano in tende, a est di Nobah e di Jogbehah, e sconfisse l'esercito che si credeva al sicuro. Giudici 8:12 E Zebah e Tsalmunna si diedero alla fuga; ma egli li insegui, prese i due re di Madian, Zebah e Tsalmunna, e sbaraglio' l'intero esercito. Giudici 8:13 Poi Gedeone, figlio di Joash, torno' alla battaglia per la salita di Heres. Giudici 8:14 Catturo' un giovane della gente di Sukkoth e lo interrogo' ed egli gli mise per scritto i nomi dei capi e degli anziani di Sukkoth, settantasette uomini. Giudici 8:15 Poi venne dagli uomini di Sukkoth e disse: «Ecco Zebah e Tsalmunna, a proposito dei quali mi avete deriso dicendo: "Sono forse Zebah e Tsalmunna gia' nelle tue mani, perche' dobbiamo dare del pane alla tua gente stanca?"». Giudici 8:16 prese quindi gli anziani della citta' e con le spine del deserto e con i rovi diede una lezione agli uomini di Sukkoth. Giudici 8:17 Abbatte' pure la torre di Penuel e uccise gli uomini della citta'. Giudici 8:18 Poi disse a Zebah e a Tsalmunna: «Come erano gli uomini che avete ucciso al Tabor?». Essi risposero: «Erano come te ognuno di loro aveva l'aspetto di un figlio di re». Giudici 8:19 Egli riprese: «Erano miei fratelli, figli di mia madre; come e' vero che l'Eterno vive, se aveste risparmiato la loro vita, io non vi ucciderei!». Giudici 8:20 Poi disse a Jether, suo primogenito: «Levati e uccidili!». Ma il giovane non estrasse la spada, perche' aveva paura poiche' era ancora giovane. Giudici 8:21 Allora Zebah e Tsalmunna dissero: «Levati tu stesso e dacci addosso, poiche' qual e' l'uomo tale e' la sua forza». Cosi Gedeone si levo' e uccise Zebah e Tsalmunna, e prese le mezzelune che i loro cammelli portavano al collo. Giudici 8:22 Allora gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: «Regna su di noi tu, tuo figlio e il figlio di tuo figlio, perche' ci hai liberati dalla mano di Madian». Giudici 8:23 Ma Gedeone rispose loro: «Io non regnero' su di voi, e neppure mio figlio regnera' su di voi!». Giudici 8:24 Poi Gedeone disse loro: «Voglio pero' chiedervi una cosa: ciascuno di voi mi dia gli orecchini del suo bottino». Essi avevano degli orecchini d'oro perche' erano Ismaeliti. Giudici 8:25 Essi risposero: «Noi li daremo volentieri». Cosi stesero un mantello e ciascuno vi getto' gli orecchini del suo bottino. Giudici 8:26 Il peso degli orecchini d'oro che egli aveva chiesto fu di millesettecento sicli d'oro oltre le mezzelune, i pendenti e le vesti di porpora che i re di Madian indossavano, e oltre i collari che i loro cammelli avevano al collo. Giudici 8:27 Poi Gedeone ne fece un efod, che pose in Ofrah, sua citta'; tutto Israele vi ando' a prostituirsi con esso, e divento' un laccio per Gedeone e per la sua casa. Quarant'anni di pace e morte di Gedeone Giudici 8:28 Cosi Madian fu umiliato davanti ai figli d'Israele e non alzo' piu' il capo; e il paese ebbe riposo per quarant'anni, durante la vita di Gedeone. Giudici 8:29 Poi Jerubbaal, figlio di Joash, torno' a dimorare a casa sua. Giudici 8:30 Or Gedeone ebbe settanta figli che uscirono dai suoi lombi, perche' ebbe molte mogli. Giudici 8:31 La sua concubina, che stava a Sichem, gli partori anch'ella un figlio, a cui pose nome Abimelek. Giudici 8:32 Poi Gedeone, figlio di Joash, mori in buona vecchiaia e fu sepolto nella tomba di Joash suo padre, a Ofrah degli Abiezeriti. Giudici 8:33 Dopo la morte di Gedeone i figli d'Israele ricominciarono a prostituirsi ai Baal, e presero Baal-Berith come loro dio. Giudici 8:34 I figli d'Israele non si ricordarono dell'Eterno, il loro DIO, che li aveva liberati dalle mani di tutti i loro nemici tutt'intorno, Giudici 8:35 e non dimostrarono alcuna gratitudine alla casa di Jerubbaal (cioe' di Gedeone per tutto il bene che egli aveva fatto a Israele. Abimelek uccide i suoi fratelli e si fa proclamare re di Sichem Giudici 9:1 Or Abimelek, figlio di Jerubbaal, ando' a Sichem dai fratelli di sua madre e parlo' con loro e a tutta la famiglia del padre di sua madre, dicendo: Giudici 9:2 «Deh, dite a tutti gli abitanti di Sichem: "Che cosa e' meglio per voi, che tutti i settanta figli di Jerubbaal regnino su di voi, oppure che regni su di voi uno solo?". E ricordatevi che io sono vostre ossa e vostra carne». Giudici 9:3 I fratelli di sua madre riportarono tutte queste parole intorno a lui a tutti gli abitanti di Sichem; e il loro cuore si piego' a favore di Abimelek, perche' dissero: «nostro fratello». Giudici 9:4 Cosi gli diedero settanta sicli d'argento, che tolsero dal tempio di Baal-Berith, con i quali Abimelek assoldo' uomini di nessun valore e temerari; ed essi lo seguirono. Giudici 9:5 Poi egli ando' alla casa di suo padre a Ofrah e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, i settanta figli di Jerubbaal. Ma Jotham, figlio minore di Jerubbaal, scampo', perche' si era nascosto. Giudici 9:6 Allora tutti gli abitanti di Sichem e tutta la casa di Millo si radunarono e andarono a proclamare re Abimelek, presso la quercia della stele che si trova a Sichem. Giudici 9:7 Quando Jotham fu informato della cosa, ando' a porsi sulla sommita' del monte Gherizim e, alzando la voce, grido': «Ascoltatemi, abitanti di Sichem, e possa DIO ascoltare voi! Giudici 9:8 Un giorno gli alberi si misero in cammino per ungere un re che regnasse su di loro; e dissero all'ulivo: "Regna su di noi". Giudici 9:9 Ma l'ulivo rispose loro: "Rinuncero' io al mio olio col quale DIO e gli uomini sono onorati, per andare ad agitarmi sopra gli alberi?". Giudici 9:10 Allora gli alberi dissero al fico: "Vieni tu a regnare su di noi". Giudici 9:11 Ma il fico rispose loro: "Rinuncero' io alla mia dolcezza e al mio frutto squisito per andare ad agitarmi sopra gli alberi?". Giudici 9:12 Allora gli alberi dissero alla vite: "Vieni tu a regnare su di noi". Giudici 9:13 Ma la vite rispose loro: "Rinuncero' io al mio mosto che rallegra DIO e gli uomini, per andare ad agitarmi sopra gli alberi?". Giudici 9:14 Allora tutti gli alberi dissero al rovo: "Vieni tu a regnare su di noi". Giudici 9:15 Il rovo rispose agli alberi: "Se volete veramente ungermi re per regnare su di voi, venite a ripararvi alla mia ombra; altrimenti esca dal rovo un fuoco, che divori i cedri del Libano!". Giudici 9:16 Ma voi non avete agito con fedelta' e integrita' proclamando re Abimelek, non vi siete comportati bene verso Jerubbaal e la sua casa e non lo avete trattato come meritava, Giudici 9:17 perche' mio padre ha combattuto per voi, ha messo a repentaglio la propria vita e vi ha liberato dalle mani di Madian. Giudici 9:18 Oggi invece voi siete insorti contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi settanta figli sulla stessa pietra e avete proclamato re dei Sichemiti Abimelek figlio della sua serva, perche' e' vostro fratello. Giudici 9:19 Se dunque oggi avete agito con fedelta' e con integrita' verso Jerubbaal e la sua casa, godetevi Abimelek, ed egli si goda voi! Giudici 9:20 Ma se la cosa non e' cosi, esca da Abimelek un fuoco che divori gli abitanti di Sichem e la casa di Millo, ed esca dagli abitanti di Sichem e dalla casa di Millo un fuoco che divori Abimelek». Giudici 9:21 Poi Jotham corse via, fuggi e ando' a stare a Beer per paura di suo fratello Abimelek. Distruzione di Sichem e morte di Abimelek Giudici 9:22 Abimelek padroneggio' sopra Israele tre anni. Giudici 9:23 Poi DIO mando' un cattivo spirito fra Abimelek e gli abitanti di Sichem, e gli abitanti di Sichem tradirono Abimelek, Giudici 9:24 affinche' la violenza fatta ai settanta figli di Jerubbaal fosse risolta, e il loro sangue ricadesse sul loro fratello Abimelek, che li aveva uccisi e sugli abitanti di Sichem, che l'avevano aiutato a uccidere i suoi fratelli. Giudici 9:25 Gli abitanti di Sichem misero uomini in agguato contro di lui sulla cima dei monti, ed essi depredarono tutti quelli che passavano sulla strada vicino a loro. Abimelek fu informato della cosa. Giudici 9:26 Poi Gaal, figlio di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si trasferirono a Sichem, e gli abitanti di Sichem riposero in lui la loro fiducia. Giudici 9:27 Essi uscirono nei campi, raccolsero l'uva nelle loro vigne, la pigiarono e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro dio, mangiarono, bevvero e maledissero Abimelek. Giudici 9:28 Gaal, figlio di Ebed, disse: «Chi e' Abimelek e che cosa e' Sichem, perche' lo dobbiamo servire? Non e' forse figlio di Jerubbaal, e non e' Zebul il suo luogotenente? Servite piuttosto agli uomini di Hamor, padre di Sichem! Ma perche' mai dovremmo noi servire costui? Giudici 9:29 Se questo popolo fosse sotto di me, io scaccerei Abimelek!». Poi disse ad Abimelek: «Rinforza il tuo esercito e fatti avanti!». Giudici 9:30 Quando Zebul, governatore della citta' udi le parole di Gaal, figlio di Ebed, si accese d'ira, Giudici 9:31 e mando' segretamente messaggeri ad Abimelek per dirgli: «Ecco, Gaal figlio di Ebed, e i suoi fratelli sono venuti a Sichem, ed ecco, sollevano la citta' contro di te. Giudici 9:32 Or dunque levati di notte, tu e la gente che e' con te, e tendi un'imboscata nella campagna; Giudici 9:33 e domattina, appena spunta il sole, ti leverai e piomberai sulla citta'. Quando poi Gaal con la gente che e' con lui uscira' contro di te, tu gli farai quel che credi opportuno». Giudici 9:34 Abimelek e tutta la gente che era con lui si levarono di notte e tesero un'imboscata contro Sichem, divisi in quattro schiere. Giudici 9:35 Quando Gaal, figlio di Ebed, usci e si fermo' all'ingresso della porta della citta' Abimelek usci dall'imboscata con la gente che era con lui. Giudici 9:36 Nel vedere quella gente, Gaal disse a Zebul: «Ecco gente che scende dall'alto dei monti». Ma Zebul gli rispose: «Tu scambi l'ombra dei monti per uomini». Giudici 9:37 Gaal riprese a parlare, dicendo: «Guarda, c'e' gente che scende dalle alture del paese, e un'altra schiera sta arrivando per la via della quercia degli indovini». Giudici 9:38 Allora Zebul gli disse: «Dov'e' la tua spavalderia di quando dicevi: "Chi e' Abimelek, perche' lo dobbiamo servire?". Non e' questo il popolo che disprezzavi? Orsu', fatti avanti e combatti contro di lui!». Giudici 9:39 Allora Gaal usci alla testa degli abitanti di Sichem e diede battaglia ad Abimelek. Giudici 9:40 Ma Abimelek lo insegui, ed egli fuggi davanti a lui; molti uomini caddero mortalmente feriti fino all'ingresso della porta. Giudici 9:41 Abimelek si fermo' quindi ad Arumah, e Zebul scaccio' Gaal e i suoi fratelli, che non poterono piu' rimanere a Sichem. Giudici 9:42 Il giorno seguente il popolo di Sichem usci per i campi; e Abimelek ne fu informato. Giudici 9:43 Egli prese allora la sua gente, la divise in tre schiere, e fece un'imboscata nei campi; quando vide che il popolo usciva dalla citta', gli si levo' contro e ne fece una strage. Giudici 9:44 Poi Abimelek e la gente che aveva con se' si precipitarono in avanti e vennero a porsi all'ingresso della porta della citta', mentre le altre due schiere si gettarono su tutti quelli che erano nei campi e ne fecero una strage. Giudici 9:45 Abimelek prese d'assalto la citta' tutto quel giorno, la espugno' e uccise il popolo che vi si trovava; poi spiano' la citta' e la cosparse di sale. Giudici 9:46 Quando tutti gli abitanti della torre di Sichem udirono questo, si ritirarono nel torrione del tempio del dio Berit. Giudici 9:47 Fu cosi riferito ad Abimelek che tutti gli abitanti della torre di Sichem si erano radunati insieme. Giudici 9:48 Allora Abimelek sali sul monte Tsalmon, lui con tutta la gente che aveva con se'; poi Abimelek impugno' una scure, taglio' il ramo di un albero, lo sollevo' e se lo mise in spalla; disse quindi alla gente che era con lui: «Cio' che mi avete visto fare, fatelo presto anche voi!». Giudici 9:49 Cosi ciascuno di loro taglio' un ramo e segui Abimelek; posero i rami contro il torrione e arsero il torrione al di sopra di loro. Cosi peri tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne. Giudici 9:50 Poi Abimelek ando' a Thebets, cinse d'assedio Thebets e la espugno'. Giudici 9:51 Or in mezzo alla citta' c'era una torre fortificata, dove si rifugiarono tutti gli abitanti della citta', uomini e donne; si rinchiusero dentro e salirono sul tetto della torre. Giudici 9:52 Cosi Abimelek giunse ai piedi della torre e l'attacco'; si avvicino' quindi alla porta della torre per appiccarvi il fuoco. Giudici 9:53 Ma una donna getto' giu' la parte superiore di una macina sulla testa di Abimelek e gli spezzo' il cranio. Giudici 9:54 Egli chiamo' subito il giovane che gli portava le armi, e gli disse: «Tira fuori la spada e uccidimi, perche' non si dica: "L'ha ucciso una donna!"». Cosi il giovane lo trafisse, ed egli mori. Giudici 9:55 Quando gli Israeliti videro che Abimelek era morto se ne andarono ciascuno a casa sua. Giudici 9:56 Cosi DIO fece ricadere su Abimelek il male che egli aveva fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli. Giudici 9:57 DIO fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male fatto; cosi su di loro si avvero' la maledizione di Jotham, figlio di Jerubbaal. I giudici Tola e Jair Giudici 10:1 Dopo Abimelek sorse, per salvare Israele, Tola figlio di Puah, figlio di Dodo, uomo di Issacar. Egli abitava a Shamir, nella regione montuosa di Efraim; Giudici 10:2 fu giudice d'Israele per ventitre' anni; poi mori e fu sepolto a Shamir. Giudici 10:3 Dopo di lui sorse Jair, il Galaadita, che fu giudice d'Israele per ventidue anni. Giudici 10:4 Egli aveva trenta figli che cavalcavano trenta asinelli e avevano trenta citta' che si chiamano anche oggi i villaggi di Jair, e sono del paese di Galaad. Giudici 10:5 Poi Jair mori e fu sepolto a Kamon. Peccati d'Israele e conseguenti avversita' Giudici 10:6 Poi i figli d'Israele tornarono a fare cio' che e' male agli occhi dell'Eterno e servirono i Baal e le Ashtaroth gli de'i della Siria, gli de'i di Sidone, gli de'i di Moab, gli de'i dei figli di Ammon e gli de'i dei Filistei; abbandonarono l'Eterno e non lo servirono piu'. Giudici 10:7 Cosi l'ira dell'Eterno si accese contro Israele, ed egli li diede nelle mani dei Filistei e nelle mani dei figli di Ammon. Giudici 10:8 In quell'anno essi molestarono ed oppressero i figli d'Israele; per diciotto anni essi oppressero tutti i figli d'Israele che erano di la' dal Giordano, nel paese degli Amorei in Galaad. Giudici 10:9 Poi i figli di Ammon passarono il Giordano per combattere anche contro Giuda, contro Beniamino e contro la casa di Efraim; e Israele si trovo' in una grande avversita'. Giudici 10:10 Allora i figli d'Israele gridarono all'Eterno, dicendo: «Abbiamo peccato contro di te, perche' abbiamo abbandonato il nostro DIO e abbiamo servito i Baal». Giudici 10:11 L'Eterno disse ai figli d'Israele: «Non vi ho io liberati dagli Egiziani, dagli Amorei, dai figli di Ammon e dai Filistei? Giudici 10:12 Quando quelli di Sidone, gli Amalekiti e i Maoniti vi opprimevano e voi gridaste a me, non vi liberai io dalle loro mani? Giudici 10:13 Nonostante cio', mi avete abbandonato e avete servito altri de'i; percio' io non vi liberero' piu'. Giudici 10:14 Andate dunque a gridare agli de'i che avete scelto; vi salvino essi nel tempo della vostra avversita'!». Giudici 10:15 I figli d'Israele dissero all'Eterno: «Abbiamo peccato; fa' a noi tutto cio' che ti pare, ma liberaci oggi, ti supplichiamo». Giudici 10:16 Allora tolsero di mezzo a loro gli de'i stranieri e servirono l'Eterno che si addoloro' per la sofferenza d'Israele. Giudici 10:17 Poi i figli di Ammon si radunarono e si accamparono in Galaad, e i figli d'Israele si radunarono e si accamparono a Mitspah. Giudici 10:18 Il popolo, cioe' i principi di Galaad, si dissero l'un l'altro: «Chi sara' l'uomo che iniziera' a combattere contro i figli di Ammon? Egli sara' il capo di tutti gli abitanti di Galaad». Jefte sconfigge gli Ammoniti Giudici 11:1 Or Jefte, il Galaadita, era un uomo forte e valoroso, figlio di una prostituta, ed era stato generato da Galaad. Giudici 11:2 La moglie di Galaad gli partori altri figli; quando i figli di sua moglie divennero adulti, scacciarono Jefte e gli dissero: «Tu non avrai eredita' in casa di nostro padre, perche' sei figlio di un'altra donna». Giudici 11:3 Jefte allora fuggi lontano dai suoi fratelli e si stabili nel paese di Tob. Attorno a Jefte si raccolsero degli uomini di nessun valore, che facevano con lui incursioni. Giudici 11:4 Qualche tempo dopo i figli di Ammon mossero guerra a Israele. Giudici 11:5 Quando i figli di Ammon iniziarono a far guerra contro Israele, gli anziani di Galaad andarono a cercare Jefte nel paese di Tob; Giudici 11:6 e dissero a Jefte: «Vieni e sii nostro capitano, per combattere contro i figli di Ammon». Giudici 11:7 Ma Jefte rispose agli anziani di Galaad: «Non mi avete voi odiato e scacciato dalla casa di mio padre? Perche' venite da me ora che siete nell'avversita'?». Giudici 11:8 Gli anziani di Galaad dissero a Jefte: «e' proprio per questo che siamo tornati ora da te, affinche' tu venga con noi a combattere contro i figli di Ammon e sii nostro capo su tutti gli abitanti di Galaad». Giudici 11:9 Allora Jefte rispose agli anziani di Galaad: «Se mi riconducete da voi per combattere contro i figli di Ammon, e l'Eterno li da' in mio potere, io saro' vostro capo». Giudici 11:10 Gli anziani di Galaad dissero a Jefte: «L'Eterno sia testimone fra noi, se non facciamo come hai detto». Giudici 11:11 Jefte quindi ando' con gli anziani di Galaad e il popolo lo costitui suo capo e condottiero; e Jefte ripete' davanti all'Eterno a Mitspah tutte le parole da lui dette prima. Giudici 11:12 Poi Jefte invio' messaggeri al re dei figli di Ammon per dirgli: «Che c'e' fra me e te, perche' tu venga contro di me a far guerra nel mio paese?». Giudici 11:13 Il re dei figli di Ammon rispose ai messaggeri di Jefte: «Perche', quando Israele sali dall'Egitto, si impadroni del mio paese, dall'Arnon fino allo Jabbok e al Giordano. Ora dunque restituisci queste terre amichevolmente». Giudici 11:14 Jefte invio' di nuovo messaggeri al re dei figli di Ammon per dirgli: Giudici 11:15 «Cosi dice Jefte: Israele non si impadroni del paese di Moab, ne' del paese dei figli di Ammon; Giudici 11:16 quando pero' Israele sali dall'Egitto e attraverso' il deserto fino al mar Rosso e giunse a Kadesh, Giudici 11:17 invio' messaggeri al re di Edom per dirgli: "Ti prego lasciami passare per il tuo paese"; ma il re di Edom non acconsenti. Mando' pure messaggeri al re di Moab, ma anch'egli rifiuto'. Cosi Israele rimase a Kadesh. Giudici 11:18 Camminando poi per il deserto, giro' attorno al paese di Edom e al paese di Moab e giunse a oriente del paese di Moab; e si accampo' di la' dall'Arnon, senza entrare nel territorio di Moab perche' l'Arnon segna il confine di Moab. Giudici 11:19 Israele quindi invio' messaggeri a Sihon, re degli Amorei, re di Heshbon, e gli disse: "Ti preghiamo, lasciaci passare attraverso il tuo paese per arrivare al nostro". Giudici 11:20 Ma Sihon non si fido' a lasciar passare Israele per il suo territorio; anzi Sihon raduno' tutta la sua gente, si accampo' a Jahats e combatte' contro Israele. Giudici 11:21 Ma l'Eterno, il DIO d'Israele, diede Sihon e tutta la sua gente nelle mani d'Israele, che li sconfisse; cosi Israele conquisto' tutto il paese degli Amorei, che abitavano quella regione; Giudici 11:22 conquisto' tutto il territorio degli Amorei, dall'Arnon allo Jabbok e dal deserto al Giordano. Giudici 11:23 E ora che l'Eterno, il DIO d'Israele, ha scacciato gli Amorei davanti al suo popolo d'Israele, vorresti possedere il loro paese? Giudici 11:24 Non possiedi tu quello che Kemosh, il tuo dio, ti ha dato di possedere? Cosi anche noi possederemo il paese di quelli che l'Eterno ha scacciato davanti a noi. Giudici 11:25 Sei tu forse da piu' di Balak, figlio di Tsippor, re di Moab? Contese egli forse con Israele, o gli fece guerra? Giudici 11:26 Sono trecento anni che Israele abita ad Heshbon e nei suoi villaggi limitrofi ad Aroer e nei suoi villaggi limitrofi e in tutte le citta' sulle sponde dell'Arnon; perche' non gliele avete tolte durante questo tempo? Giudici 11:27 Percio' io non ti ho fatto alcun torto, e tu agisci male verso di me, muovendomi guerra. L'Eterno, il giudice, faccia oggi giustizia tra i figli d'Israele e i figli di Ammon!». Giudici 11:28 Ma il re dei figli di Ammon non diede ascolto alle parole che Jefte gli aveva mandato a dire. L'infausto voto di Jefte Giudici 11:29 Allora lo Spirito dell'Eterno venne su Jefte, ed egli attraverso' Galaad e Manasse, passo' a Mitspah di Galaad e da Mitspah di Galaad mosse contro i figli di Ammon. Giudici 11:30 Jefte fece un voto all'Eterno e disse: «Se tu mi dai nelle mani i figli di Ammon, Giudici 11:31 cio' che uscira' dalle porte di casa mia per venirmi incontro quando tornero' vittorioso dai figli di Ammon apparterra' all'Eterno, e io l'offriro' in olocausto». Giudici 11:32 Cosi Jefte marcio' contro i figli di Ammon per far loro guerra, e l'Eterno glieli diede nelle mani. Giudici 11:33 Egli li sconfisse facendone una grande strage, da Aroer fino verso Minnith (prendendo loro venti citta') e fino ad Abel-Keramim. Cosi i figli di Ammon furono umiliati davanti ai figli d'Israele. Giudici 11:34 Poi Jefte ritorno' a casa sua, a Mitspah; ed ecco uscirgli incontro sua figlia con tamburelli e danze. Essa era l'unica figlia, perche' egli non aveva altri figli o figlie. Giudici 11:35 Come la vide, si straccio' le vesti e disse: «Ah, figlia mia, tu mi rendi grandemente infelice, tu mi porti sventura! Io ho dato la mia parola all'Eterno e non posso tirarmi indietro». Giudici 11:36 Ella gli disse: «Padre mio, se hai dato la tua parola all'Eterno, fa' di me secondo cio' che e' uscito dalla tua bocca, perche' l'Eterno ti ha vendicato dei tuoi nemici, i figli di Ammon». Giudici 11:37 Poi disse a suo padre: «Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, affinche' possa andare in giro per i monti a piangere la mia verginita' con le mie compagne». Giudici 11:38 Egli le rispose: «Va'!». E la lascio' andare per due mesi. Cosi ella se ne ando' con le sue compagne e pianse sui monti la sua verginita'. Giudici 11:39 Alla fine dei due mesi ella torno' da suo padre; ed egli fece di lei secondo il voto che aveva fatto. Ella non aveva conosciuto uomo. Cosi divenne usanza in Israele Giudici 11:40 che le figlie d'Israele vanno tutti gli anni a piangere la figlia di Jefte, il Galaadita, per quattro giorni. Vittoria di Jefte su Efraim Giudici 12:1 Or gli uomini di Efraim si radunarono, passarono a Tsafon e dissero a Jefte: «Perche' sei andato a combattere contro i figli di Ammon e non ci hai chiamati per andare con te? Noi bruceremo la tua casa con te dentro». Giudici 12:2 Jefte rispose loro: «Io e il mio popolo abbiamo avuto una grande disputa con i figli di Ammon; e quando vi chiesi aiuto non mi avete liberato dalle loro mani. Giudici 12:3 Cosi, vedendo che non venivate in mio aiuto, ho posto a repentaglio la mia vita e ho marciato contro i figli di Ammon; e l'Eterno me li ha dati nelle mani. Perche' dunque siete oggi saliti contro di me per muovermi guerra?». Giudici 12:4 Poi Jefte raduno' tutti gli uomini di Galaad e diede battaglia ad Efraim; e gli uomini di Galaad sconfissero Efraim, perche' questi dicevano: «voi Galaaditi siete fuggiaschi di Efraim, in mezzo ad Efraim e in mezzo a Manasse!». Giudici 12:5 Gli uomini di Galaad si impadronirono dei guadi del Giordano prima che quei di Efraim arrivassero; cosi, quando uno dei fuggiaschi di Efraim diceva: «Lasciatemi passare», gli uomini di Galaad gli chiedevano: «Sei tu un Efraimita?». Se quegli rispondeva: «No», i Galaaditi gli dicevano: Giudici 12:6 «Allora di Scibboleth»; se quegli diceva «Sibboleth», perche' non poteva pronunciare correttamente, essi lo afferravano e lo uccidevano presso i guadi del Giordano. In quel tempo perirono quarantaduemila uomini di Efraim. Giudici 12:7 Jefte fu giudice d'Israele per sei anni. Poi Jefte, il Galaadita, mori e fu sepolto in una delle citta' di Galaad. I giudici Ibtsan, Elon e Abdon Giudici 12:8 Dopo di lui fu giudice d'Israele Ibtsan di Betlemme. Giudici 12:9 Egli ebbe trenta figli; marito' trenta figlie e fece venire da fuori trenta fanciulle per i suoi figli. Fu giudice d'Israele per sette anni. Giudici 12:10 Poi Ibtsan mori e fu sepolto a Betlemme. Giudici 12:11 Dopo di lui fu giudice d'Israele Elon, lo Zabulonita; fu giudice d'Israele per dieci anni. Giudici 12:12 Poi Elon, lo Zabulonita, mori e fu sepolto ad Ajalon, nel paese di Zabulon. Giudici 12:13 Dopo di lui fu giudice d'Israele Abdon, figlio di Hillel, il Pirathonita. Giudici 12:14 Ebbe quaranta figli e trenta nipoti, che cavalcavano settanta asinelli. Fu giudice d'Israele per otto anni. Giudici 12:15 Poi Abdon, figlio di Hillel, il Pirathonita, mori e fu sepolto a Pirathon nel paese di Efraim, nella regione montuosa di Amalek". Israele oppresso nuovamente dai Filistei. Miracolosa nascita di Sansone Giudici 13:1 I figli d'Israele tornarono di nuovo a fare cio' che era male agli occhi dell'Eterno, e l'Eterno li diede nelle mani dei Filistei per quarant'anni. Giudici 13:2 Or vi era un uomo di Tsorah della famiglia dei Daniti, chiamato Manoah; sua moglie era sterile e non aveva figli. Giudici 13:3 L'Angelo dell'Eterno apparve a questa donna, e le disse: «Ecco, tu sei sterile e non hai figli, ma concepirai e partorirai un figlio. Giudici 13:4 Percio' ora guardati dal bere vino o bevanda inebriante, e dal mangiare alcuna cosa impura. Giudici 13:5 Poiche' ecco, tu concepirai e partorirai un figlio, sulla cui testa non passera' rasoio, perche' il fanciullo sara' un Nazireo a DIO dal seno di sua madre; egli comincera' a liberare Israele dalle mani dei Filistei». Giudici 13:6 Allora la donna ando' a dire a suo marito: «Un uomo di DIO e' venuto da me; il suo aspetto era come l'aspetto dell'Angelo di Dio, veramente spaventevole. Io non gli ho domandato da dove veniva, ed egli non mi ha detto il suo nome; Giudici 13:7 ma mi ha detto: "Ecco, tu concepirai e partorirai un figlio; percio' ora non bere vino ne' bevanda inebriante, e non mangiare alcuna cosa impura, perche' il fanciullo sara' un Nazireo a DIO dal seno di sua madre fino al giorno della sua morte"». Giudici 13:8 Allora Manoah supplico' l'Eterno e disse: «O Signore, ti prego che l'uomo di DIO da te mandato torni di nuovo a noi e c'insegni cio' che dobbiamo fare per il bambino che nascera'». Giudici 13:9 DIO diede ascolto alla voce di Manoah; e l'Angelo di DIO torno' ancora dalla donna, mentre si trovava nel campo; ma suo marito Manoah non era con lei. Giudici 13:10 La donna corse in fretta a informare suo marito e gli disse: «Ecco, mi e' apparso quell'uomo, che venne da me l'altro giorno». Giudici 13:11 Allora Manoah si alzo' e segui sua moglie e, giunto da quell'uomo, gli disse: «Sei tu l'uomo che parlasti a questa donna?». Egli rispose: «Sono io». Giudici 13:12 Ma Manoah disse: «Quando la tua parola si compira', quale deve essere lo stile di vita del ragazzo e quali le sue occupazioni?». Giudici 13:13 L'Angelo dell'Eterno rispose a Manoah: «La donna presti attenzione a tutto cio' che le ho detto. Giudici 13:14 Non mangi di alcun prodotto della vite, ne' beva vino o bevanda inebriante, e non mangi alcuna cosa impura; osservi tutto cio' che le ho comandato». Giudici 13:15 Allora Manoah disse all'Angelo dell'Eterno: «Deh, permettici di trattenerti e di prepararti un capretto!». Giudici 13:16 L'Angelo dell'Eterno rispose a Manoah: «Anche se tu mi trattieni non mangero' del tuo cibo; ma se vuoi fare un olocausto, offrilo all'Eterno». (Or Manoah non sapeva che quello era l'Angelo dell'Eterno). Giudici 13:17 Poi Manoah disse all'Angelo dell'Eterno: «Qual e' il tuo nome affinche', quando si avvereranno le tue parole, noi ti possiamo onorare?». Giudici 13:18 L'Angelo dell'Eterno gli rispose: «Perche' mai chiedi il mio nome? Esso e' meraviglioso». Giudici 13:19 Cosi Manoah prese il capretto e l'oblazione di cibo e li offri all'Eterno sul sasso. Allora l'Angelo compi una cosa prodigiosa, mentre Manoah e sua moglie stavano guardando: Giudici 13:20 come la fiamma saliva dall'altare al cielo, l'Angelo dell'Eterno sali con la fiamma dell'altare. Al vedere questo, Manoah e sua moglie caddero con la faccia a terra. Giudici 13:21 L'Angelo dell'Eterno non apparve piu' ne' a Manoah ne' a sua moglie. Allora Manoah si rese conto che quello era l'Angelo dell'Eterno. Giudici 13:22 Manoah disse quindi a sua moglie: «Noi moriremo certamente, perche' abbiamo visto DIO». Giudici 13:23 Ma sua moglie gli disse: «Se l'Eterno avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l'olocausto e l'oblazione di cibo ne' ci avrebbe mostrato tutte queste cose, ed ora non ci avrebbe fatto udire cose come queste». Giudici 13:24 Poi la donna partori un figlio a cui pose nome Sansone. Il bambino crebbe, e l'Eterno lo benedisse. Giudici 13:25 Lo Spirito dell'Eterno comincio' a muoversi su di lui al campo di Dan, fra Tsorah e Eshtaol. Matrimonio di Sansone con una donna filistea Giudici 14:1 Sansone scese a Timnah e la' vide una donna tra le figlie dei Filistei. Giudici 14:2 Tornato a casa, ne parlo' a suo padre e a sua madre, dicendo: «Ho veduto a Timnah una donna tra le figlie dei Filistei; or dunque prendetemela come moglie». Giudici 14:3 Suo padre e sua madre gli dissero: «Non vi e' forse alcuna donna tra le figlie dei tuoi fratelli in tutto il nostro popolo perche' tu vada a prenderti una moglie tra i Filistei incirconcisi?». Ma Sansone rispose a suo padre: «Prendimi quella, perche' mi piace». Giudici 14:4 Or suo padre e sua madre non sapevano che questo veniva dall'Eterno, e che Sansone cercava un'occasione contro i Filistei. In quel tempo, i Filistei dominavano Israele. Giudici 14:5 Poi Sansone scese con suo padre e con sua madre a Timnah; come furono giunti alle vigne di Timnah, ecco un leoncello venirgli incontro ruggendo. Giudici 14:6 Allora lo Spirito dell'Eterno venne su di lui con potenza ed egli, senza avere niente in mano, squarcio' il leone, come uno squarcerebbe un capretto; ma non disse nulla a suo padre ne' a sua madre di cio' che aveva fatto. Giudici 14:7 Poi scese e parlo' alla donna, ed essa piacque a Sansone. Giudici 14:8 Qualche giorno dopo egli torno' per prenderla e usci di strada per vedere la carcassa del leone; ed ecco, nel corpo del leone c'era uno sciame d'api e del miele. Giudici 14:9 Egli ne prese un po' in mano e si mise a mangiarlo mentre camminava; quando giunse da suo padre e da sua madre, ne diede loro ed essi ne mangiarono; ma non disse loro che aveva preso il miele dal corpo del leone. Giudici 14:10 Suo padre quindi scese da quella donna, e la' Sansone fece un convito, perche' cosi usavano fare i giovani. Giudici 14:11 Quando la gente del posto lo vide, porto' trenta compagni perche' stessero con lui. L'indovinello di Sansone Giudici 14:12 Sansone disse loro: «Io vi proporro' un indovinello; se voi riuscite a trovarne la spiegazione e a farmela sapere entro i sette giorni del convito, vi daro' trenta tuniche e trenta cambi di vesti; Giudici 14:13 ma se non me lo potete spiegare, darete trenta tuniche e trenta cambi di vesti a me». Giudici 14:14 Essi gli risposero: «Proponi il tuo indovinello, affinche' lo udiamo». Egli disse loro: «Dal divoratore e' uscito del cibo, e dal forte e' uscito del dolce». Per tre giorni quelli non riuscirono a spiegare l'indovinello. Giudici 14:15 Il settimo giorno dissero alla moglie di Sansone: «Persuadi tuo marito a spiegarci l'indovinello; altrimenti daremo fuoco a te e alla casa di tuo padre. Ci avete invitati qui per spogliarci? Non e' forse cosi?». Giudici 14:16 La moglie di Sansone pianse davanti a lui e gli disse: «Tu mi porti solo odio e non mi ami; tu hai proposto un indovinello ai figli del mio popolo, ma non l'hai spiegato a me». Allora egli le disse: «Ecco, non l'ho spiegato neppure a mio padre e a mia madre, perche' dovrei spiegarlo a te?». Giudici 14:17 Ella pianse davanti a lui, durante i sette giorni del convito. Cosi il settimo giorno Sansone glielo spiego', perche' lo importunava; poi essa spiego' l'indovinello ai figli del suo popolo. Giudici 14:18 Gli uomini della citta', il settimo giorno, prima che tramontasse il giorno, dissero a Sansone: «Cosa c'e' di piu' dolce del miele? Cosa c'e' di piu' forte del leone?». Ed egli rispose loro: «Se non aveste arato con la mia giovenca, non avreste risolto il mio indovinello». Giudici 14:19 Allora lo Spirito dell'Eterno venne su di lui con potenza, ed egli scese ad Ashkelon, uccise trenta uomini dei loro, prese le loro spoglie e diede i cambi di vesti a quelli che avevano spiegato l'indovinello. Cosi la sua ira si accese; poi risali a casa di suo padre. Giudici 14:20 Ma la moglie di Sansone fu data al suo compagno che era stato il suo miglior amico. Vendetta di Sansone sui Filistei Giudici 15:1 Dopo un po' di tempo, durante la stagione della mietitura del grano, Sansone ando' a visitare sua moglie, portando con se' un capretto, e disse: «Voglio entrare in camera da mia moglie». Ma il padre di lei non gli permise di entrare, Giudici 15:2 e gli disse: «Pensavo proprio che tu l'odiassi, per cui l'ho data al tuo compagno; sua sorella minore non e' ancora piu' bella di lei? Prendila dunque al suo posto». Giudici 15:3 Sansone rispose loro: «Questa volta, non avro' alcuna colpa verso i Filistei, se faro' loro del male». Giudici 15:4 Cosi Sansone se ne ando' e catturo' trecento volpi; prese quindi delle fiaccole, volse le volpi coda contro coda e mise una fiaccola tra le due code. Giudici 15:5 Poi accese le fiaccole e lascio' andare le volpi per i campi di grano dei Filistei, e brucio' i covoni ammucchiati e il grano ancora in piedi e persino le vigne e gli uliveti. Giudici 15:6 Allora i Filistei chiesero: «Chi ha fatto questo?». Fu risposto: «Sansone, il genero dell'uomo di Timnah, perche' questi gli ha preso la moglie, e l'ha data in sposa al suo compagno». Cosi i Filistei salirono e diedero alle fiamme lei e suo padre. Giudici 15:7 Sansone disse loro: «Poiche' avete fatto questo, io faro' certamente vendetta su di voi, ma poi smettero'». Giudici 15:8 Cosi li colpi spietatamente, facendone un grande massacro. Poi discese e rimase nella caverna della roccia di Etam. Giudici 15:9 Allora i Filistei salirono, si accamparono in Giuda e si distesero fino a Lehi. Giudici 15:10 Gli uomini di Giuda dissero loro: «Perche' siete saliti contro di noi?». Essi risposero: «Siamo saliti per catturare Sansone e per fare a lui cio' che ha fatto a noi». Giudici 15:11 Allora tremila uomini di Giuda scesero alla caverna della roccia di Etam e dissero a Sansone: «Non sai che i Filistei ci dominano? Che e' dunque questo che ci hai fatto?». Egli rispose loro: «Cio' che essi hanno fatto a me, io l'ho fatto a loro». Giudici 15:12 Essi gli dissero: «Noi siamo discesi per catturarti e darti nelle mani dei Filistei». Sansone rispose loro: «Giuratemi che voi stessi non mi ucciderete». Giudici 15:13 Essi allora gli parlarono, dicendo: «No, ti legheremo soltanto e ti daremo nelle loro mani; ma certamente non ti uccideremo». Cosi lo legarono con due funi nuove e lo fecero uscire dalla caverna. Giudici 15:14 Quando giunse a Lehi, i Filistei gli vennero incontro con grida di gioia; ma lo Spirito dell'Eterno venne su di lui con potenza, e le funi che aveva alle braccia divennero come fili di lino a cui si da' fuoco; e i legami gli caddero dalle mani. Giudici 15:15 Trovata quindi una mascella d'asino ancora fresca, stese la mano e l'afferro' e con essa uccise mille uomini. Giudici 15:16 Allora Sansone disse: «Con una mascella d'asino, mucchi su mucchi! Con una mascella d'asino ho ucciso mille uomini». Giudici 15:17 Quand'ebbe finito di parlare, getto' via di mano la mascella e chiamo' quel luogo Ramath-Lehi. Giudici 15:18 Poi ebbe gran sete e invoco' l'Eterno, dicendo: «Tu hai concesso questa grande liberazione per mano del tuo servo; ma dovro' ora morire di sete e cadere nelle mani degli incirconcisi?». Giudici 15:19 Allora DIO fende' la roccia concava che e' a Lehi, e ne usci dell'acqua. Egli bevve, il suo spirito si rianimo' ed egli riprese vita. Percio' chiamo' quella fonte En-Hakkore; essa esiste a Lehi anche oggi. Giudici 15:20 Sansone fu giudice d'Israele al tempo dei Filistei per vent'anni. Sansone e Delilah Giudici 16:1 Poi Sansone ando' a Gaza e la' vide una prostituta, ed entro' da lei. Giudici 16:2 Quando fu detto a quei di Gaza: «Sansone e' venuto qui», essi circondarono il luogo e stettero in agguato tutta la notte presso la porta della citta', e rimasero in silenzio tutta la notte, dicendo: «Allo spuntar del giorno lo uccideremo». Giudici 16:3 Sansone rimase coricato fino a mezzanotte; poi a mezzanotte si alzo', afferro' i battenti della porta della citta' e i due stipiti, li divelse insieme con la sbarra, se li carico' sulle spalle e li porto' in cima al monte che si trova di fronte a Hebron. Giudici 16:4 Dopo questo si innamoro' di una donna della valle di Sorek, che si chiamava Delilah. Giudici 16:5 Allora i principi dei Filistei salirono da lei e le dissero: «Seducilo e scopri dove risiede la sua grande forza e come riuscire a sopraffarlo per poterlo legare e domare; poi ti daremo ciascuno millecento sicli d'argento». Giudici 16:6 Cosi Delilah disse a Sansone: «Dimmi, ti prego, dove risiede la tua grande forza, e in che modo ti si potrebbe legare per domarti». Giudici 16:7 Sansone le rispose: «Se mi legano con sette corde d'arco fresche, non ancora asciutte, io diventerei debole e sarei come un qualsiasi altro uomo». Giudici 16:8 Allora i principi dei Filistei le portarono sette corde d'arco fresche, non ancora asciutte, ed ella lo lego' con esse. Giudici 16:9 Or c'erano degli uomini in agguato presso di lei, in una camera interna. Ella gli disse: «Sansone, i Filistei ti sono addosso!». Ma egli ruppe le corde, come si rompe un fil di stoppa quando sente il fuoco. Cosi il segreto della sua forza rimase sconosciuto. Giudici 16:10 Poi Delilah disse a Sansone: «Ecco, ti sei preso gioco di me e mi hai raccontato bugie; or dunque, ti prego, dimmi con che ti si potrebbe legare». Giudici 16:11 Egli le rispose: «Se mi legano con funi nuove che non sono mai state adoperate, io diventerei debole e sarei come qualsiasi altro uomo». Giudici 16:12 Percio' Delilah prese delle funi nuove, lo lego' e gli disse: «Sansone, i Filistei ti sono addosso». Or c'erano degli uomini in agguato nella camera interna. Ma egli ruppe come un filo le funi che aveva alle braccia. Giudici 16:13 Allora Delilah disse a Sansone: «Fino ad ora ti sei preso gioco di me e mi hai raccontato bugie; dimmi con che ti si potrebbe legare». Ed egli le rispose: «Non dovresti che intrecciare le sette trecce del mio capo con l'ordito». Giudici 16:14 Essa le intreccio' e le fisso' al subbio, poi gli disse: «Sansone, i Filistei ti sono addosso». Ma egli si sveglio' dal sonno e strappo' via il subbio dal telaio e l'ordito. Giudici 16:15 Allora ella gli disse: «Come puoi dirmi: "Ti amo", mentre il tuo cuore non e' con me? Gia' tre volte ti sei preso gioco di me e non mi hai detto dove risiede la tua grande forza». Giudici 16:16 Ora, poiche' essa lo importunava ogni giorno con le sue parole e lo sollecitava con insistenza, egli ne fu irritato a morte, Giudici 16:17 e le aperse tutto il cuore e le disse: «Non e' mai passato rasoio sulla mia testa, perche' sono un Nazireo a Dio, dal seno di mia madre; se fossi rasato, la mia forza se ne andrebbe, diventerei debole e sarei come qualsiasi altro uomo». Giudici 16:18 Quando Delilah si rese conto che egli le aveva aperto tutto il cuore, mando' a chiamare i principi dei Filistei e fece dir loro: «Venite su questa volta, perche' egli mi ha aperto tutto il suo cuore». Allora i principi dei Filistei salirono da lei e portarono con se' il denaro. Giudici 16:19 Ella lo addormento' quindi sulle sue ginocchia, chiamo' un uomo e gli fece radere le sette trecce della testa di Sansone; poi comincio' a maltrattarlo, e la sua forza lo lascio'. Giudici 16:20 Allora ella gli disse: «Sansone, i Filistei ti sono addosso». Egli si sveglio' dal sonno e disse: «Io ne usciro' come tutte le altre volte e mi svincolero'». Ma non sapeva che l'Eterno si era ritirato da lui. Giudici 16:21 E i Filistei lo presero e gli cavarono gli occhi; lo fecero scendere a Gaza e lo legarono con catene di bronzo. E fu posto a girare la macina nella prigione. Giudici 16:22 Intanto i capelli del capo, dopo essere stati rasati, cominciavano nuovamente a crescere. Sansone muore con un gran numero di Filistei Giudici 16:23 Ora i principi dei Filistei si radunarono per offrire un gran sacrificio a Dagon, loro dio, e per rallegrarsi. Dicevano: «Il nostro dio ci ha dato nelle mani Sansone, nostro nemico». Giudici 16:24 Quando il popolo lo vide, comincio' a lodare il suo dio e a dire: «Il nostro dio ci ha dato nelle mani il nostro nemico, colui che devastava il nostro paese e che ha ucciso tanti di noi». Giudici 16:25 Cosi nella gioia del loro cuore, dissero: «Fate venire Sansone, perche' ci faccia divertire!». Fecero quindi uscire Sansone dalla prigione, ed egli fece il buffone davanti a loro. Poi lo misero fra le colonne. Giudici 16:26 Allora Sansone disse al fanciullo, che lo teneva per la mano: «Lasciami toccare le colonne sulle quali posa la casa, Giudici 16:27 perche' possa appoggiarmi ad esse». Or la casa era gremita di uomini e donne vi erano tutti i principi dei Filistei, e sul tetto c'erano tremila persone fra uomini e donne, che stavano a guardare mentre Sansone faceva il buffone. Giudici 16:28 Allora Sansone invoco' l'Eterno e disse: «O Signore, o Eterno ti prego ricordati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, o DIO, perche' possa vendicarmi con un sol colpo dei Filistei, per la perdita dei miei due occhi». Giudici 16:29 Sansone afferro' quindi le due colonne centrali, che sostenevano il tempio e si appoggio' ad esse, a una con la destra, e all'altra con la sinistra; Giudici 16:30 poi Sansone disse: «Che io muoia insieme ai Filistei!». Si curvo' poi con tutta la sua forza, e la casa crollo' addosso ai principi e a tutto il popolo che vi era dentro; e furono piu' quelli che egli uccise morendo di quelli che aveva ucciso in vita. Giudici 16:31 Poi suoi fratelli e tutta la casa di suo padre scesero e lo portarono via; e andarono a seppellirlo fra Tsorah ed Eshtaol nel sepolcro di Manoah suo padre. Egli era stato giudice d'Israele per vent'anni. Idolatria di Mikah Giudici 17:1 Or c'era un uomo nella regione montuosa di Efraim, che si chiamava Mikah. Giudici 17:2 Egli disse a sua madre: «I millecento sicli d'argento che ti sono stati presi e riguardo ai quali hai pronunziato una maledizione, che ho udito con le mie stesse orecchie, ecco, li ho io; quel denaro l'avevo preso io». Sua madre disse: «Benedetto sia mio figlio dall'Eterno!». Giudici 17:3 Cosi egli restituira' a sua madre i millecento sicli d'argento, e sua madre disse: «Io consacro interamente di mano mia quest'argento all'Eterno per mio figlio, per farne un'immagine scolpita e un'immagine di getto; percio' ora te lo rendo». Giudici 17:4 Dopo che egli ebbe restituito l'argento a sua madre, sua madre prese duecento sicli d'argento e li diede al fonditore, il quale ne fece un'immagine scolpita e un'immagine di metallo fuso; ed esse furono poste nella casa di Mikah. Giudici 17:5 Cosi quest'uomo, Mikah, ebbe una casa di de'i; fece un efod e una casa di idoli e consacro' uno dei suoi figli che gli fece da sacerdote. Giudici 17:6 In quel tempo non c'era re in Israele; ognuno faceva cio' che sembrava giusto ai suoi occhi. Giudici 17:7 Or c'era un giovane di Betlemme di Giuda, della famiglia di Giuda il quale era un Levita e risiedeva in quel luogo come forestiero. Giudici 17:8 Quest'uomo parti dalla citta' di Betlemme di Giuda, per stabilirsi ovunque potesse trovare un posto; cammin facendo giunse nella regione montuosa di Efraim, alla casa di Mikah. Giudici 17:9 Mikah gli chiese: «Da dove vieni?». Quello gli rispose: «Sono un Levita di Betlemme di Giuda e sto cercando un luogo dove possa stabilirmi». Giudici 17:10 Mikah gli disse: «Rimani con me, e sii per me padre e sacerdote; ti daro' dieci sicli d'argento all'anno, un corredo di vestiti e il vitto». Allora il Levita entro'. Giudici 17:11 Cosi il Levita acconsenti a stare con quell'uomo, che tratto' il giovane come uno dei suoi figli. Giudici 17:12 Mikah consacro' il Levita; il giovane gli fece da sacerdote e si stabili in casa di Mikah. Giudici 17:13 Poi Mikah disse: «Ora so che l'Eterno mi fara' del bene, perche' ho un Levita che mi fa da sacerdote». I Daniti in cerca di un territorio Giudici 18:1 In quel tempo non c'era re in Israele; in quello stesso tempo la tribu' dei Daniti cercava per se' un territorio per stabilirsi, perche' fino a quei giorni non le era stata assegnata alcuna eredita' fra le tribu' d'Israele. Giudici 18:2 I figli di Dan mandarono dunque da Tsorah e da Eshtaol cinque uomini valorosi, che rappresentavano l'intera loro tribu' per perlustrare il paese ed esplorarlo; e dissero loro: «Andate ad esplorare il paese!». Cosi essi giunsero nella regione montuosa di Efraim, alla casa di Mikah, e pernottarono in quel luogo. Giudici 18:3 Mentre erano presso la casa di Mikah, riconobbero la voce del giovane Levita; essi allora entrarono in casa e gli chiesero: «Chi ti ha condotto qua? Che fai in questo luogo? Che hai tu qui?». Giudici 18:4 Egli rispose loro: «Mikah mi ha fatto questo e questo; mi ha assunto a servizio e io gli faccio da sacerdote». Giudici 18:5 Allora essi gli dissero: «Deh, consulta DIO, affinche' sappiamo se il viaggio che abbiamo intrapreso sara' prospero». Giudici 18:6 Il sacerdote rispose loro: «Andate in pace; il viaggio che fate e' sotto lo sguardo dell'Eterno». Giudici 18:7 Cosi i cinque uomini partirono e giunsero a Laish, e videro che il popolo che vi abitava viveva al sicuro, secondo le usanze di quei di Sidone, tranquillo e sicuro, perche' non c'era nessuno nel paese che imponesse alcuna restrizione e che li potesse riprovare; essi erano lontani da quei di Sidone e non avevano relazione con alcuno. Giudici 18:8 Poi tornarono ai loro fratelli a Tsorah e a Eshtaol; e i fratelli chiesero loro: «Che dite?». Giudici 18:9 Essi risposero: «Leviamoci e saliamo contro quella gente, perche' abbiamo visto il paese, ed e' veramente eccellente. Perche' ve ne rimanete inattivi? Non indugiate a muovervi per andare ad occupare il paese! Giudici 18:10 Quando arriverete troverete un popolo sicuro e un paese vasto, perche' DIO ve lo ha dato nelle mani: e' un luogo dove non manca nulla di cio' che e' sulla terra». Giudici 18:11 Allora seicento uomini della famiglia dei Daniti partirono da Tsorah e da Eshtaol, ben armati per la guerra. Giudici 18:12 Salirono e si accamparono a Kirjath-Jearim, in Giuda; (percio' quel luogo che e' dietro a Kirjath-Jearim, e' chiamato fino al giorno d'oggi il campo di Dan). Giudici 18:13 Di la' passarono nella regione montuosa di Efraim e giunsero alla casa di Mikah. I Daniti rubano gli idoli di Mikah e si impadroniscono di Laish Giudici 18:14 Allora i cinque uomini che erano andati ad esplorare il paese di Laish, presero a dire ai loro fratelli: «Sapete voi che in queste case c'e' un efod, una casa di idoli, un'immagine scolpita e un'immagine di metallo fuso? Percio' ora considerate cio' che dovete fare». Giudici 18:15 Cosi essi si diressero da quella parte, giunsero alla casa del giovane Levita, alla casa di Mikah, e lo salutarono. Giudici 18:16 Mentre i seicento uomini dei figli di Dan, ben armati per la guerra, rimanevano davanti alla porta, Giudici 18:17 i cinque uomini che erano andati ad esplorare il paese salirono, entrarono in casa, presero l'immagine scolpita, l'efod, la casa di idoli e l'immagine di metallo fuso. Or il sacerdote stava davanti alla porta con i seicento uomini ben armati per la guerra. Giudici 18:18 Quando questi entrarono in casa di Mikah e presero l'immagine scolpita, l'efod, la casa di idoli e l'immagine di metallo fuso, il sacerdote disse loro: «Che fate?». Giudici 18:19 Quelli gli risposero: «Taci, mettiti la mano sulla bocca, vieni con noi, e sarai per noi un padre e un sacerdote. Che cosa e' meglio per te, essere sacerdote della casa di un uomo solo o essere sacerdote di una tribu' e di una famiglia in Israele?». Giudici 18:20 Cosi il sacerdote si rallegro' in cuor suo; prese l'efod, la casa di idoli e l'immagine scolpita e si uni a quella gente. Giudici 18:21 Allora si rimisero in cammino, mettendo davanti a loro i bambini, il bestiame e le masserizie. Giudici 18:22 Quando erano gia' lontani dalla casa di Mikah, gli uomini che abitavano nelle case vicine a quella di Mikah si radunarono e inseguirono i figli di Dan. Giudici 18:23 Gridarono quindi ai figli di Dan. Questi si voltarono e dissero a Mikah: «Che cosa hai, che hai radunata codesta gente?». Giudici 18:24 Egli rispose: «Avete portato via gli de'i che mi ero fatto e il sacerdote, e ve ne siete andati. Or che mi resta? Come potete dunque dirmi: "Che cosa hai?"». Giudici 18:25 I figli di Dan gli dissero: «Fa' che la tua voce non si senta piu' dietro a noi, perche' degli uomini irritati potrebbero scagliarsi su di voi, e tu perderesti la tua vita e quella della tua famiglia!». Giudici 18:26 I figli di Dan continuarono il loro viaggio; e Mikah, vedendo che essi erano piu' forti di lui, si volto' e fece ritorno a casa sua. Giudici 18:27 Cosi essi, dopo aver preso le cose che Mikah aveva fatto e il sacerdote che aveva al suo servizio, giunsero a Laish, a un popolo che se ne stava tranquillo e al sicuro; lo passarono a fil di spada e diedero la citta' alle fiamme. Giudici 18:28 Non ci fu alcuno che la liberasse, perche' era lontana da Sidone e i suoi abitanti non avevano relazioni con altra gente. Essa era nella valle che si estende verso Beth-Rehob. Poi i Daniti ricostruirono la citta' e l'abitarono, Giudici 18:29 e la chiamarono Dan, dal nome di Dan loro padre, che fu figlio d'Israele; ma prima la citta' si chiamava Laish. Giudici 18:30 Poi i figli di Dan eressero per se' l'immagine scolpita; e Gionathan, figlio di Ghershom, figlio di Manasse, e i suoi figli furono sacerdoti della tribu' dei Daniti fino al giorno della cattivita' degli abitanti del paese. Giudici 18:31 Cosi eressero per se' l'immagine scolpita che Mikah aveva fatto, durante tutto il tempo che la casa di DIO rimase a Sciloh. Il Levita di Efraim, e l'abuso fatto alla sua concubina Giudici 19:1 In quel tempo, quando non c'era re in Israele, un Levita, che dimorava nella parte piu' remota della regione montuosa di Efraim, si prese per concubina una donna di Betlemme di Giuda. Giudici 19:2 Questa concubina commise adulterio contro di lui e lo lascio' per tornare a casa di suo padre a Betlemme di Giuda, dove rimase quattro mesi. Giudici 19:3 Suo marito allora si levo' e ando' da lei per parlare al suo cuore e riportarla a casa. Egli aveva preso con se' il suo servo e due asini. Cosi ella lo condusse in casa di suo padre; come il padre della giovane lo vide, lo accolse con gioia. Giudici 19:4 Suo suocero, il padre della giovane, lo trattenne, ed egli rimase con lui tre giorni; cosi mangiarono e bevvero e passarono la notte la'. Giudici 19:5 Il quarto giorno si levarono al mattino presto, e il Levita si disponeva a partire; ma il padre della giovane disse al suo genero: «Prendi un boccone di pane per ristorarti; poi ve ne andrete». Giudici 19:6 Cosi si posero ambedue a sedere e mangiarono e bevvero assieme. Poi il padre della giovane disse al marito: «Ti prego, acconsenti a passare qui la notte, e il tuo cuore si rallegri». Giudici 19:7 Quell'uomo si alzo' per andarsene; ma il suocero insistette tanto che egli passo' ancora la notte la'. Giudici 19:8 Il quinto giorno egli si alzo' al mattino presto per andarsene; e il padre della giovane gli disse: «Ti prego, ristorati il cuore». Cosi si fermarono fino al pomeriggio, ed entrambi mangiarono. Giudici 19:9 Quando quell'uomo si alzo' per andarsene con la sua concubina e col suo servo, il suocero, il padre della giovane, gli disse: «Ecco, il giorno volge a sera; ti prego, passa qui la notte; vedi, il giorno sta per finire; passa qui la notte e il tuo cuore si rallegri; domani vi metterete in cammino presto e andrai a casa». Giudici 19:10 Ma quell'uomo non volle passare la notte la'; cosi si alzo', parti e giunse di fronte a Jebus, che e' Gerusalemme, con i suoi due asini sellati e con la sua concubina. Giudici 19:11 Quando furono vicini a Jebus, il giorno era completamente trascorso; il servo disse al suo padrone: «Vieni, ti prego, entriamo in questa citta' dei Gebusei e passiamo in essa la notte». Giudici 19:12 Il padrone gli rispose: «No, non entreremo in una citta' di stranieri che non sono figli d'Israele, ma andremo fino a Ghibeah». Giudici 19:13 Disse quindi al suo servo: «Vieni, raggiungiamo uno di questi luoghi e passeremo la notte a Ghibeah o a Ramah». Giudici 19:14 Cosi passarono oltre e continuarono il viaggio; e il sole tramonto' su di loro presso Ghibeah, che appartiene a Beniamino. Giudici 19:15 La' si volsero per entrare e passare la notte a Ghibeah. Cosi il Levita entro' e si fermo' sulla piazza della citta'; ma nessuno li accolse in casa per passare la notte. Giudici 19:16 Proprio allora un vecchio rientrava di sera dal suo lavoro nei campi; egli era della regione montuosa di Efraim e risiedeva come forestiero in Ghibeah, ma la gente del luogo era Beniaminita. Giudici 19:17 Alzati gli occhi, vide il viandante sulla piazza della citta'. Il vecchio gli disse: «Dove vai e da dove vieni?». Giudici 19:18 Il Levita gli rispose: «Stiamo andando da Betlemme di Giuda verso la parte piu' remota della regione montuosa di Efraim. Io sono di la' ed ero andato a Betlemme di Giuda; ora mi reco alla casa dell'Eterno, ma non c'e' nessuno che mi riceva in casa sua. Giudici 19:19 Eppure abbiamo paglia e foraggio per i nostri asini e anche pane e vino per me, per la tua serva e per il garzone che e' con i tuoi servi; non ci manca nulla». Giudici 19:20 Il vecchio gli disse: «La pace sia con te! Tuttavia lascia che io mi prenda cura di ogni tuo bisogno; ma non devi passare la notte sulla piazza». Giudici 19:21 Cosi lo condusse in casa sua e diede foraggio agli asini; i viandanti si lavarono i piedi, poi mangiarono e bevvero. Giudici 19:22 Mentre stavano rallegrandosi, ecco alcuni uomini della citta', gente perversa, circondarono la casa, picchiando alla porta, e dissero al vecchio padrone di casa: «Fa' uscire quell'uomo che e' entrato in casa tua, perche' lo vogliamo conoscere!». Giudici 19:23 Ma il padrone di casa, uscito fuori, disse loro: «No, fratelli miei, vi prego, non comportatevi in modo cosi malvagio; poiche' quest'uomo e' venuto in casa mia, non commettete una simile infamia! Giudici 19:24 Ecco qui mia figlia vergine e la concubina di quest'uomo; io ve le condurro' fuori, e voi umiliatele e fatene cio' che vi pare; ma non commettete contro quest'uomo una simile infamia!». Giudici 19:25 Ma quegli uomini non vollero dargli ascolto. Allora l'uomo prese la sua concubina e la condusse fuori da loro; essi la conobbero e abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; la lasciarono andare solo quando cominciava ad albeggiare. Giudici 19:26 Sul far del giorno quella donna venne a cadere alla porta di casa dell'uomo presso cui stava suo marito e la' rimase finche' fu giorno. Giudici 19:27 Al mattino suo marito si levo', aperse la porta di casa e usci per continuare il suo viaggio; ed ecco la sua concubina giaceva distesa alla porta di casa con le mani sulla soglia. Giudici 19:28 Egli le disse: «Alzati e andiamocene!». Ma non ci fu risposta. Allora il marito la carico' sull'asino e parti per tornare a casa sua. Giudici 19:29 Come giunse a casa, afferro' un coltello, prese la sua concubina e la taglio', membro per membro, in dodici pezzi, che mando' per tutto il territorio d'Israele. Giudici 19:30 Or chiunque vide cio' disse: «Non e' mai accaduta e non si e' mai vista una cosa simile, da quando i figli d'Israele salirono dal paese d'Egitto fino al giorno d'oggi! Considerate la cosa; consigliatevi e parlate». Israele fa guerra alla tribu' di Beniamino Giudici 20:1 Allora tutti i figli d'Israele si mossero, da Dan fino a Beer-Sceba e al paese di Galaad, e l'assemblea si raccolse come un sol uomo davanti all'Eterno a Mitspah. Giudici 20:2 I capi di tutto il popolo di tutte le tribu' d'Israele si presentarono nell'assemblea del popolo di DIO, in numero di quattrocentomila fanti, abili a maneggiar la spada. Giudici 20:3 (E i figli di Beniamino udirono che i figli d'Israele erano saliti a Mitspah). Allora i figli d'Israele dissero: «Diteci; com'e' stato commesso questo delitto?». Giudici 20:4 Allora il Levita, il marito della donna che era stata uccisa, rispose: «Io ero entrato con la mia concubina a Ghibeah di Beniamino per passarvi la notte. Giudici 20:5 Ma gli abitanti di Ghibeah si levarono contro di me e attorniarono di notte la casa dove mi trovavo, con l'intenzione di uccidermi; ma invece essi violentarono la mia concubina, ed ella mori. Giudici 20:6 Cosi io presi la mia concubina, la tagliai a pezzi, che mandai per tutto il territorio della eredita' d'Israele, perche' costoro hanno commesso un delitto e una infamia in Israele. Giudici 20:7 Ecco tutti voi ora, o figli d'Israele date qui il vostro parere e il vostro consiglio». Giudici 20:8 Allora tutto il popolo si levo' come un sol uomo, dicendo: «Nessuno di noi tornera' alla sua tenda, nessuno di noi rientrera' in casa sua. Giudici 20:9 E ora, ecco cio' che faremo a Ghibeah: andremo contro di essa tirando a sorte, Giudici 20:10 e prenderemo in tutte le tribu' d'Israele dieci uomini su cento, cento su mille e mille su diecimila, i quali andranno a cercare viveri per il popolo, affinche' andando contro Ghibeah di Beniamino la possano ripagare secondo tutta l'infamia che ha commesso in Israele». Giudici 20:11 Cosi tutti gli uomini d'Israele si radunarono contro quella citta' uniti come un sol uomo. Giudici 20:12 Le tribu' d'Israele mandarono quindi uomini per tutta la tribu' di Beniamino a dire: «Che delitto e' questo che e' stato commesso fra voi? Giudici 20:13 Or dunque consegnateci quegli uomini, quegli scellerati che sono in Ghibeah, perche' li mettiamo a morte e togliamo il male da Israele». Ma i figli di Beniamino non vollero dare ascolto alla voce dei loro fratelli, i figli d'Israele. Giudici 20:14 Anzi i figli di Beniamino si radunarono dalle loro citta' a Ghibeah per andare a combattere contro i figli d'Israele. Giudici 20:15 Quel giorno i figli di Beniamino chiamati a raccolta dalle loro citta' erano in numero di ventiseimila uomini abili a maneggiar la spada, senza contare gli abitanti di Ghibeah che ammontavano a settecento uomini scelti. Giudici 20:16 Fra tutta questa gente c'erano settecento uomini scelti, che erano mancini. Tutti costoro erano capaci di lanciare un sasso con la fionda ad un capello, senza fallire il colpo. Giudici 20:17 Ora gli uomini d'Israele chiamati a raccolta, non compresi quelli di Beniamino erano in numero di quattrocentomila uomini abili a maneggiare la spada, tutta gente di guerra. Giudici 20:18 Cosi i figli d'Israele si mossero, salirono a Bethel e consultarono DIO, dicendo: «Chi di noi salira' per primo a combattere contro i figli di Beniamino?». L'Eterno rispose: «Giuda salira' per primo». Giudici 20:19 Il mattino dopo i figli d'Israele si mossero e si accamparono contro Ghibeah. Giudici 20:20 Gli uomini d'Israele uscirono cosi per combattere contro Beniamino e si disposero in ordine di battaglia contro di loro presso Ghibeah. Giudici 20:21 Allora i figli di Beniamino uscirono da Ghibeah e in quel giorno stesero morti al suolo ventiduemila uomini d'Israele. Giudici 20:22 Ma il popolo, gli uomini d'Israele, ripresero coraggio e si disposero di nuovo in ordine di battaglia nello stesso luogo dove si erano schierati il primo giorno. Giudici 20:23 Allora i figli d'Israele salirono e piansero davanti all'Eterno fino alla sera, e consultarono l'Eterno, dicendo: «Devo continuare a combattere contro i figli di Beniamino mio fratello?». L'Eterno rispose: «Salite contro di loro». Giudici 20:24 I figli d'Israele vennero a battaglia con i figli di Beniamino una seconda volta. Giudici 20:25 I Beniaminiti uscirono una seconda volta da Ghibeah contro di loro e stesero morti al suolo altri diciottomila uomini dei figli d'Israele, tutti abili a maneggiar la spada. Giudici 20:26 Allora tutti i figli d'Israele, cioe' tutto il popolo, salirono a Bethel e piansero; rimasero la' davanti all'Eterno e digiunarono quel giorno fino a sera, e offrirono olocausti e sacrifici di ringraziamento davanti all'Eterno. Giudici 20:27 Poi i figli d'Israele consultarono l'Eterno (l'arca del patto di DIO in quel tempo era la', Giudici 20:28 e Finehas, figlio di Eleazar, figlio di Aaronne, prestava servizio in quel tempo davanti ad essa) e dissero: «Devo continuare ancora a uscire a combattere contro i figli di Beniamino mio fratello, o devo smettere?». L'Eterno rispose: «Salite, poiche' domani li daro' nelle vostre mani». Giudici 20:29 Cosi Israele tese un'imboscata tutt'intorno a Ghibeah. Giudici 20:30 I figli d'Israele salirono per la terza volta contro i figli di Beniamino e si disposero in ordine di battaglia presso Ghibeah come le altre volte. Giudici 20:31 I figli di Beniamino uscirono contro il popolo e si lasciarono attirare lontano dalla citta'; e cominciarono a colpire e ad uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d'Israele per le strade, (delle quali una sale a Bethel e l'altra a Ghibeah) per la campagna; uccisero circa trenta uomini. Giudici 20:32 Cosi i figli di Beniamino dissero: «Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta!». Ma i figli d'Israele dissero: «Fuggiamo e attiriamoli lontano dalla citta' sulle strade maestre!». Giudici 20:33 Allora tutti gli uomini d'Israele si mossero dalla loro posizione e si disposero in ordine di battaglia a Baal-Thamar; intanto gli uomini d'Israele in agguato sbucarono dai loro nascondigli, posti nella pianura di Ghibeah. Giudici 20:34 Diecimila uomini scelti in tutto Israele avanzarono contro Ghibeah. Il combattimento fu aspro, ma i Beniaminiti non si accorgevano del disastro che stava per colpirli. Giudici 20:35 Cosi l'Eterno sconfisse Beniamino davanti ad Israele; e i figli d'Israele uccisero quel giorno venticinquemilacento uomini di Beniamino, tutti abili a maneggiar la spada. Giudici 20:36 Cosi i figli di Beniamino si accorsero di essere sconfitti. Gli Israeliti avevano ceduto terreno a Beniamino, perche' confidavano negli uomini che avevano posto in agguato presso Ghibeah. Giudici 20:37 Gli uomini in agguato si gettarono prontamente su Ghibeah; essi avanzarono e passarono a fil di spada l'intera citta'. Giudici 20:38 C'era un segnale convenuto fra gli uomini d'Israele e quelli in agguato: questi dovevano far salire dalla citta' una grande colonna di fumo. Giudici 20:39 Gli uomini d'Israele avevano dunque voltato le spalle nel combattimento; e quei di Beniamino avevano cominciato a colpire e uccidere circa trenta uomini d'Israele. Essi infatti dicevano: «Certamente essi sono interamente sconfitti davanti a noi come nella prima battaglia!». Giudici 20:40 Ma quando il segnale della colonna di fumo comincio' ad alzarsi dalla citta', quei di Beniamino si volsero indietro, ed ecco che tutta la citta' saliva in fiamme verso il cielo. Giudici 20:41 Allora gli uomini d'Israele si voltarono, e gli uomini di Beniamino furono presi da gran spavento, vedendo il disastro che li aveva colpiti. Giudici 20:42 Percio' si diedero alla fuga davanti agli uomini d'Israele in direzione del deserto, ma non poterono sottrarsi alla battaglia; e quelli che uscivano dalla citta' piombarono nel loro mezzo e li massacrarono. Giudici 20:43 Circondarono i Beniaminiti, li inseguirono senza tregua e li incalzarono fino di fronte a Ghibeah dal lato est. Giudici 20:44 Caddero dei Beniaminiti diciottomila uomini, tutti uomini di valore. Giudici 20:45 I superstiti voltarono le spalle e fuggirono verso il deserto, in direzione del masso di Rimmon; ed essi ne racimolarono per le strade cinquemila, li incalzarono fino a Ghidom e ne uccisero altri duemila. Giudici 20:46 Cosi il numero totale dei Beniaminiti che caddero quel giorno fu di venticinquemila, abili a maneggiare la spada, tutti uomini di valore. Giudici 20:47 Seicento uomini, che avevano voltato le spalle ed erano fuggiti verso il deserto in direzione del masso di Rimmon, rimasero al masso di Rimmon quattro mesi. Giudici 20:48 Poi gl'Israeliti tornarono contro i figli di Beniamino e passarono a fil di spada l'intera citta', compreso il bestiame e tutto cio' che trovavano; e diedero alle fiamme tutte le citta' che trovavano. Dolore per la soppressione della tribu' di Beniamino Giudici 21:1 Or gli uomini d'Israele avevano giurato a Mitspah, dicendo: «Nessuno di noi dara' sua figlia in moglie a un Beniaminita». Giudici 21:2 Poi il popolo venne a Bethel, dove rimase fino a sera davanti a DIO; e alzo' la voce e pianse dirottamente, Giudici 21:3 e disse: «O Eterno, DIO d'Israele, perche' mai e' avvenuto questo in Israele, che oggi sia venuta a mancare una tribu' in Israele?». Giudici 21:4 Il giorno seguente il popolo si levo' al mattino presto, costrui in quel luogo un altare e offerse olocausti e sacrifici di ringraziamento. Giudici 21:5 Poi i figli d'Israele dissero: «Chi e' fra tutte le tribu' d'Israele, che non sia salito all'assemblea davanti all'Eterno?». Poiche' avevano fatto un giuramento solenne contro chiunque non fosse salito davanti all'Eterno a Mitspah, dicendo: «Quel tale sara' messo a morte». Espediente per provvedere mogli per i Beniaminiti superstiti Giudici 21:6 I figli d'Israele erano addolorati per Beniamino loro fratello e dicevano: «Oggi e' stata soppressa una tribu' d'Israele. Giudici 21:7 Come faremo a procurare delle donne ai superstiti, poiche' abbiamo giurato nel nome dell'Eterno di non dare loro in moglie alcuna delle nostre figlie?». Giudici 21:8 Dissero dunque: «Chi e' fra le tribu' d'Israele quella che non sia salita davanti all'Eterno a Mitspah?». Ed ecco che nessuno da Jabes di Galaad era venuto all'accampamento per l'assemblea; Giudici 21:9 quando infatti si passo' in rassegna il popolo, si trovo' che la' non vi era alcuno degli abitanti di Jabes di Galaad. Giudici 21:10 Allora l'assemblea mando' la' dodicimila uomini dei piu' valorosi e diede loro quest'ordine, dicendo: «Andate e passate a fil di spada gli abitanti di Jabes di Galaad, comprese le donne e i bambini. Giudici 21:11 Farete questo: voterete allo sterminio ogni maschio e ogni donna che abbia avuto rapporti sessuali con uomo». Giudici 21:12 Or essi trovarono fra gli abitanti di Jabes di Galaad quattrocento fanciulle che non avevano avuto rapporti sessuali con uomo, e le condussero all'accampamento, a Sciloh, che e' nel paese di Canaan. Giudici 21:13 Allora tutta l'assemblea mando' messaggeri per parlare ai figli di Beniamino che erano al masso di Rimmon, e per proclamare loro la pace. Giudici 21:14 Cosi i Beniaminiti tornarono e furono loro date le donne a cui era stata risparmiata la vita fra le donne di Jabes di Galaad; ma non ve ne furono abbastanza per tutti. Giudici 21:15 Il popolo era addolorato per cio' che aveva fatto a Beniamino, perche' l'Eterno aveva aperta una breccia fra le tribu' d'Israele. Giudici 21:16 Allora gli anziani dell'assemblea dissero: «Come faremo a procurare delle donne ai superstiti, poiche' le donne beniaminite sono state uccise?». Giudici 21:17 Poi dissero: «I superstiti di Beniamino devono avere un'eredita', affinche' non sia soppressa una tribu' in Israele. Giudici 21:18 Ma noi non possiamo dar loro in moglie le nostre figlie». Poiche' i figli d'Israele avevano giurato, dicendo: «Maledetto chi dara' una moglie a Beniamino!». Giudici 21:19 Allora dissero: «Ecco, ogni anno si fa una festa in onore dell'Eterno a Sciloh, che e' a nord di Bethel a est della strada che sale da Bethel a Sichem e a sud di Lebonah». Giudici 21:20 Diedero cosi quest'ordine ai figli di Beniamino, dicendo: «Andate e nascondetevi nelle vigne, Giudici 21:21 e state ad osservare; quando le figlie di Sciloh usciranno per danzare in coro, sbucherete dalle vigne, e ciascuno rapira' la propria donna tra le figlie di Sciloh; poi andrete nel paese di Beniamino. Giudici 21:22 Quando i loro padri o i loro fratelli verranno da noi a protestare, noi diremo loro: "Datecele per favore, poiche' in questa guerra non abbiamo preso una donna per ciascuno di loro; or se non le date loro neppure in questo caso, voi sareste colpevoli"». Giudici 21:23 I figli di Beniamino fecero cosi: si presero delle mogli, secondo il loro numero, fra le danzatrici; le rapirono, poi partirono e tornarono nella loro eredita', riedificarono le citta' e vi abitarono. Giudici 21:24 In quel medesimo tempo, i figli d'Israele se ne andarono di la', ciascuno nella sua tribu' e nella sua famiglia, e di la' ciascuno fece ritorno alla sua eredita'. Giudici 21:25 In quel tempo non c'era alcun re in Israele; ognuno faceva cio' che sembrava giusto ai suoi occhi.Rut 1:1-4:22 Naomi va ad abitare nel paese di Moab Rut 1:1 Al tempo in cui governavano i giudici, ci fu nel paese una carestia, e un uomo di Betlemme di Giuda ando' ad abitare nel paese di Moab con la moglie e i suoi due figli. Rut 1:2 Il nome dell'uomo era Elimelek, il nome di sua moglie Naomi e il nome dei suoi due figli Mahlon e Kilion, Efratei da Betlemme di Giuda. Essi andarono nel paese di Moab e vi si stabilirono. Rut 1:3 Poi Elimelek, marito di Naomi, mori ed essa rimase con i suoi due figli. Rut 1:4 Essi sposarono delle donne moabite, di cui una si chiamava Orpah e l'altra Ruth; e la' dimorarono circa dieci anni. Rut 1:5 Poi anche Mahlon e Kilion morirono entrambi, e cosi la donna rimase priva dei suoi due figli e del marito. Rut 1:6 Allora si levo' con le sue nuore per tornare dal paese di Moab, perche' nel paese di Moab aveva sentito dire che l'Eterno aveva visitato il suo popolo dandogli del pane. Rut 1:7 Ella parti dunque con le sue due nuore dal luogo dove si trovava, e si mise in cammino per tornare nel paese di Giuda. Rut 1:8 Ma Naomi disse alle sue due nuore: «Andate, tornate ciascuna a casa di sua madre; l'Eterno sia buono con voi, come voi siete state con quelli che sono morti e con me! Rut 1:9 L'Eterno dia a ciascuna di voi di trovare riposo in casa del proprio marito!». Poi ella le bacio', ed esse piansero ad alta voce, Rut 1:10 e le dissero: «No, noi torneremo con te al tuo popolo». Rut 1:11 Ma Naomi rispose: «Tornate indietro, figlie mie! Perche' verreste con me? Ho forse ancora dei figli in grembo che possano diventare vostri mariti? Rut 1:12 Tornate indietro, figlie mie, andate, perche' sono troppo vecchia per rimaritarmi; e anche se dicessi: "Ho ancora speranza"; anche se andassi a marito stasera e partorissi dei figli, Rut 1:13 aspettereste voi finche' fossero grandi? Vi asterreste voi per questo dal maritarvi? No, figlie mie, perche' la mia condizione e' piu' amara della vostra, poiche' la mano dell'Eterno si e' stesa contro di me». Ruth decide di rimanere con Naomi Rut 1:14 Allora esse alzarono la voce e piansero di nuovo; poi Orpah bacio' la suocera, ma Ruth rimase stretta a lei. Rut 1:15 Allora Naomi disse a Ruth: «Ecco, tua cognata e' tornata al suo popolo e ai suoi de'i; torna indietro anche tu, come tua cognata!». Rut 1:16 Ma Ruth rispose: «Non insistere con me perche' ti abbandoni e lasci di seguirti, perche' dove andrai tu andro' anch'io, e dove starai tu io pure staro', il tuo popolo sara' il mio popolo, e il tuo DIO sara' il mio DIO; Rut 1:17 dove morirai tu moriro' anch'io, e la' saro' sepolta. Cosi mi faccia l'Eterno e anche peggio, se altra cosa che la morte mi separera' da te!». Rut 1:18 Quando Naomi si rese conto che Ruth era decisa a seguirla, smise di parlare con lei. Naomi ritorna a Betlemme con Ruth Rut 1:19 Cosi fecero il viaggio assieme fino a che giunsero a Betlemme. Quando giunsero a Betlemme, tutta la citta' fu in agitazione per loro. Le donne dicevano: «e' questa Naomi?». Rut 1:20 Ella rispose loro: «Non chiamatemi Naomi; chiamatemi Mara, poiche' l'Onnipotente mi ha riempita di amarezza. Rut 1:21 Io partii nell'abbondanza e l'Eterno mi ha riportato a casa spoglia di tutto. Perche' chiamarmi Naomi, quando l'Eterno ha testimoniato contro di me e l'Onnipotente mi ha resa infelice?». Rut 1:22 Cosi Naomi torno' con Ruth, la Moabita, sua nuora, venuta dal paese di Moab. Esse arrivarono a Betlemme quando si cominciava a mietere l'orzo. Ruth va a spigolare nel campo di Boaz Rut 2:1 Or Naomi aveva un parente di suo marito, uomo potente e ricco della famiglia di Elimelek, che si chiamava Boaz. Rut 2:2 Ruth, la Moabita, disse a Naomi: «Lasciami andare nei campi a spigolare dietro a colui agli occhi del quale trovero' grazia». Ella le rispose: «Va', figlia mia». Rut 2:3 Cosi Ruth ando' e si mise a spigolare in un campo dietro ai mietitori, e le capito' per caso di trovarsi nella parte del campo appartenente a Boaz, che era della famiglia di Elimelek. Rut 2:4 Or ecco che Boaz venne da Betlemme e disse ai mietitori: «L'Eterno sia con voi!». Essi gli risposero: «L'Eterno ti benedica!». Rut 2:5 Poi Boaz disse al suo servo incaricato di sorvegliare i mietitori: «Di chi e' questa fanciulla?». Rut 2:6 Il servo incaricato di sorvegliare i mietitori rispose: «e' una fanciulla moabita che e' tornata con Naomi dal paese di Moab. Rut 2:7 Ella ci ha detto: "Vi prego, lasciatemi spigolare e raccogliere le spighe tra i covoni dietro ai mietitori". Cosi essa e' venuta ed e' rimasta da questa mattina fino ad ora; si e' riposata in casa solo un momento». Boaz si interessa di Ruth e si prende cura di lei Rut 2:8 Allora Boaz disse a Ruth: «Ascolta figlia mia, non andare a spigolare in un altro campo, non allontanarti da qui, ma rimani con le mie serve. Rut 2:9 Tieni gli occhi sul campo che mietono e va' dietro a loro. Non ho forse ordinato ai miei servi di non molestarti? Quando hai sete va' dove sono i vasi, a bere l'acqua attinta dai servi». Rut 2:10 Allora Ruth si getto' giu', prostrandosi con la faccia a terra e gli disse: «Per quale ragione ho io trovato grazia ai tuoi occhi al punto che tu presti attenzione a me che sono una straniera?». Rut 2:11 Boaz le rispose, dicendo: «Mi e' stato riferito tutto cio' che hai fatto per tua suocera dopo la morte di tuo marito, e come hai lasciato tuo padre, tua madre e il tuo paese natio, per venire a vivere con un popolo che prima non conoscevi. Rut 2:12 L'Eterno ti ripaghi di quanto hai fatto, e la tua ricompensa sia piena da parte dell'Eterno, il DIO d'Israele, sotto le cui ali sei venuta a rifugiarti!». Rut 2:13 Ella gli disse: «Possa io trovare grazia ai tuoi occhi, o mio signore, poiche' tu mi hai consolata e hai parlato al cuore della tua serva, sebbene io non sia neppure come una delle tue serve». Rut 2:14 Al momento del pasto, Boaz le disse: «Vieni qui mangia il pane e intingi il tuo boccone nell'aceto». Cosi ella si pose a sedere accanto ai mietitori. Boaz le porse del grano arrostito, ed ella mangio' a sazieta' e mise da parte gli avanzi. Rut 2:15 Poi si levo' per tornare a spigolare, e Boaz diede quest'ordine ai suoi servi, dicendo: «Lasciatela spigolare anche fra i covoni e non rimproveratela; Rut 2:16 inoltre lasciate cadere per lei delle spighe dai manipoli e abbandonatele, perche' essa le raccolga, e non sgridatela». Rut 2:17 Cosi ella spigolo' nel campo fino alla sera, poi batte' quello che aveva raccolto, e ne venne fuori circa un'efa di orzo. Rut 2:18 Se lo carico' addosso, entro' in citta' e sua suocera vide cio' che essa aveva spigolato. Ruth tiro' quindi fuori cio' che le era rimasto del cibo dopo essersi saziata e glielo diede. Rut 2:19 La suocera le chiese: «Dove hai spigolato oggi? Dove hai lavorato? Benedetto colui che ti ha prestato attenzione!». Cosi Ruth riferi alla suocera presso chi aveva lavorato e aggiunse: «L'uomo presso il quale ho lavorato oggi si chiama Boaz». Rut 2:20 Naomi disse alla nuora: «Sia egli benedetto dall'Eterno, che non ha ritirato la sua benignita' ai vivi e ai morti». E aggiunse: «Quest'uomo e' nostro parente stretto, uno che ha il diritto di riscattarci» Rut 2:21 Allora Ruth, la Moabita, disse: «Mi ha anche detto: "Rimani con i miei servi, finche' abbiano finito tutta la mia mietitura"». Rut 2:22 Naomi disse a Ruth sua nuora: «e' bene, figlia mia, che tu vada con le sue serve e non ti trovino in un altro campo». Rut 2:23 Ella rimase percio' a spigolare con le serve di Boaz sino alla fine della mietitura dell'orzo e del frumento. Ed abitava con sua suocera. Ruth all'aia di Boaz Rut 3:1 Poi Naomi, sua suocera, le disse: «Figlia mia, non cerchero' io un posto di riposo per te, affinche' tu sia felice? Rut 3:2 Ora Boaz, con le serve del quale tu sei stata, non e' forse nostro parente? Ecco questa sera egli deve vagliare l'orzo sull'aia. Rut 3:3 Percio' lavati, ungiti, mettiti le vesti migliori e scendi all'aia; ma non farti riconoscere da lui fino a che non abbia finito di mangiare e di bere. Rut 3:4 Quando andra' a coricarsi, osserva il luogo dove si corica; poi va', scoprigli i piedi e coricati tu stessa. Ed egli ti dira' cio' che devi fare». Rut 3:5 Ruth le rispose: «Faro' tutto quello che dici». Rut 3:6 Cosi scese all'aia e fece tutto cio' che la suocera le aveva ordinato. Rut 3:7 Boaz mangio' e bevve e col cuore allegro ando' a coricarsi accanto al mucchio di grano. Allora ella venne pian piano, gli scoperse i piedi e si corico'. Rut 3:8 Verso mezzanotte egli si sveglio' di soprassalto e si volto'; ed ecco, una donna giaceva ai suoi piedi. Rut 3:9 «Chi sei tu?» le disse. Ella rispose: «Sono Ruth, tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perche' tu hai il diritto di riscatto». Rut 3:10 Egli disse: «Sii benedetta dall'Eterno, figlia mia! La bonta' mostrata quest'ultima volta supera quella di prima perche' non sei corsa dietro a giovani poveri o ricchi. Rut 3:11 Ora dunque, non temere figlia mia; io faro' per te tutto cio' che richiedi perche' tutta la gente della mia citta' conosce che sei una donna virtuosa. Rut 3:12 Or e' vero che io ho il diritto di riscatto; ma ce n'e' uno che e' parente piu' stretto di me. Rut 3:13 Passa qui la notte; e domani mattina, se egli fara' valere il suo diritto nei tuoi confronti, va bene, lo faccia pure; ma se non vorra' far valere il suo diritto con te io faro' valere il mio e ti riscattero', com'e' vero che l'Eterno vive! Sta' coricata fino al mattino». Rut 3:14 Cosi ella rimase coricata ai suoi piedi fino al mattino; ma si alzo' prima che uno possa riconoscere un altro, perche' egli aveva detto: «Nessuno sappia che questa donna e' venuta sull'aia!». Rut 3:15 Poi aggiunse: «Porta il mantello che hai indosso e sorreggilo». Ella lo sorresse, ed egli vi verso' sei misure di orzo, glielo mise sulle spalle; poi essa rientro' in citta'. Rut 3:16 Cosi torno' dalla suocera, che le disse: «Sei tu, figlia mia?». Allora essa le racconto' tutto cio' che l'uomo aveva fatto per lei, Rut 3:17 e aggiunse: «Mi ha anche dato queste sei misure di orzo, perche' mi ha detto "Non devi tornare da tua suocera a mani vuote"». Rut 3:18 Naomi disse: «Rimani qui, figlia mia, finche' tu sappia come andra' a finire la cosa, perche' quest'uomo non si dara' riposo, finche' non abbia sistemato oggi stesso la cosa». Boaz sposa Ruth, che da' alla luce un figlio: Obed, il nonno di Davide Rut 4:1 Or Boaz sali alla porta della citta' e la' si pose a sedere. Ed ecco passare colui che aveva il diritto di riscatto e di cui Boaz aveva parlato. Boaz gli disse: «O tu, tal dei tali, avvicinati e siediti qui». Quello si avvicino' e si mise a sedere. Rut 4:2 Boaz allora prese dieci uomini fra gli anziani della citta' e disse loro: «Sedete qui». Essi si sedettero. Rut 4:3 Poi Boaz disse a colui che aveva il diritto di riscatto: «Naomi, che e' tornata dal paese di Moab, ha venduto la parte di terra che apparteneva al nostro fratello Elimelek. Rut 4:4 Ho pensato di informarti e di dirti: "Compralo alla presenza degli abitanti del luogo e degli anziani del mio popolo. Se vuoi riscattarlo, riscattalo; ma se non intendi riscattarlo dimmelo, affinche' io lo sappia; poiche' nessuno fuori di te ha il diritto di riscatto, e dopo di te vengo io"». Quegli rispose: «Faro' valere il mio diritto». Rut 4:5 Allora Boaz disse: «Il giorno che acquisterai il campo dalla mano di Naomi, tu lo acquisterai anche da Ruth, la Moabita, moglie del defunto, per far rivivere il nome del defunto nella sua eredita'» Rut 4:6 Colui che aveva il diritto di riscatto rispose: «Io non posso riscattarlo per me perche', rovinerei la mia propria eredita'; riscatta tu cio' che avrei dovuto riscattare io, perche' io non lo posso riscattare». Rut 4:7 Or questa era l'usanza dei tempi andati in Israele, in merito al diritto di riscatto e al cambio di proprieta': uno si toglieva il sandalo e lo dava all'altro questo era il modo di attestare in Israele. Rut 4:8 Cosi chi aveva il diritto di riscatto disse a Boaz: «Compralo tu stesso», e si tolse il sandalo. Rut 4:9 Allora Boaz disse agli anziani e a tutto il popolo: «Voi siete oggi testimoni che io ho acquistato dalle mani di Naomi tutto cio' che apparteneva a Elimelek, a Kilion e a Mahlon. Rut 4:10 Inoltre mi sono acquistato per moglie Ruth, la Moabita, moglie di Mahlon, per far rivivere il nome del defunto nella sua eredita', perche' il nome del defunto non si estingua tra i suoi fratelli e alla porta della sua citta'. Voi oggi ne siete testimoni». Rut 4:11 Allora tutto il popolo che si trovava alla porta e gli anziani risposero: «Ne siamo testimoni. L'Eterno renda la donna che entra in casa tua come Rachele e come Lea, le due donne che edificarono la casa d'Israele. Possa tu ottenere potenza in Efrathah e divenire famoso in Betlemme. Rut 4:12 Sia la tua casa come la casa di Perets, che Tamar partori a Giuda, a motivo della discendenza che l'Eterno ti dara' da questa giovane». Rut 4:13 Cosi Boaz prese Ruth, che divenne sua moglie. Egli entro' da lei e l'Eterno le concesse di concepire, ed ella partori un figlio. Rut 4:14 Allora le donne dissero a Naomi: «Benedetto l'Eterno, che oggi non ti ha lasciato senza un redentore. Possa il suo nome divenire famoso in Israele! Rut 4:15 Possa egli ristabilire la tua vita ed essere il sostegno della tua vecchiaia, perche' lo ha partorito la tua nuora che ti ama e che vale per te piu' di sette figli». Rut 4:16 Naomi quindi prese il bambino, se lo pose in grembo e gli fece da nutrice. Genealogia di Davide Rut 4:17 Le vicine gli diedero un nome e dicevano: «e' nato un figlio a Naomi!». Lo chiamarono Obed. Egli fu padre d'Isai, padre di Davide. Rut 4:18 Ecco la posterita' di Perets: genero' Hetsron; Rut 4:19 Hetsron genero' Ram, Ram genero' Amminadab; Rut 4:20 Amminadab genero' Nahshon, Nahshon genero' Salmon; Rut 4:21 Salmon genero' Boaz; Boaz genero' Obed; Rut 4:22 Obed genero' Isai e Isai genero' Davide.1Samuele 1:1-31:13 Sterilita' di Anna 1Samuele 1:1 C'era un uomo di Ramathaim-Tsofim, della regione montuosa di Efraim, che si chiamava Elkanah, figlio di Jeroham, figlio di Elihu, figlio di Tohu figlio di Tsuf, Efraimita. 1Samuele 1:2 Aveva due mogli: una si chiamava Anna, l'altra Peninna. Peninna aveva figli mentre Anna non ne aveva. 1Samuele 1:3 Ogni anno quest'uomo saliva dalla sua citta' per adorare ed offrire sacrifici all'Eterno degli eserciti a Sciloh, dove erano i due figli di Eli, Hofni e Finehas, sacerdoti dell'Eterno. 1Samuele 1:4 Quando per Elkanah veniva il giorno di offrire il sacrificio, egli soleva dare a sua moglie Peninna e a tutti i suoi figli e figlie le loro parti; 1Samuele 1:5 ma ad Anna dava una parte doppia, perche' amava Anna, benche' l'Eterno avesse chiuso il suo grembo. 1Samuele 1:6 Or la sua rivale la molestava continuamente per farla irritare, perche' l'Eterno aveva chiuso il suo grembo. 1Samuele 1:7 Cosi succedeva ogni anno; tutte le volte che Anna saliva alla casa dell'Eterno, Peninna la molestava; per cui ella piangeva e non prendeva piu' cibo. 1Samuele 1:8 Allora suo marito Elkanah le disse: «Anna, perche' piangi? Perche' non mangi? Perche' e' triste il tuo cuore? Non sono io per te meglio di dieci figli?». 1Samuele 1:9 Dopo che ebbero mangiato e bevuto a Sciloh, Anna si levo'. Or il sacerdote Eli stava seduto sul sedile all'entrata del tabernacolo dell'Eterno. 1Samuele 1:10 Nell'amarezza della sua anima pregava l'Eterno piangendo dirottamente. 1Samuele 1:11 Poi fece un voto, dicendo: «O Eterno degli eserciti, se veramente riguardi all'afflizione della tua serva, ti ricordi di me e non dimentichi la tua serva, ma vuoi dare alla tua serva un figlio maschio, io lo daro' all'Eterno per tutti i giorni della sua vita, e il rasoio non passera' sulla sua testa» 1Samuele 1:12 Mentre essa prolungava la sua preghiera davanti all'Eterno, Eli stava osservando la sua bocca. 1Samuele 1:13 Anna parlava in cuor suo, soltanto le sue labbra si muovevano, ma la sua voce non si udiva; per questo Eli pensava che fosse ubriaca. 1Samuele 1:14 Cosi Eli le disse: «Fino a quando sarai ubriaca? Smaltisci il tuo vino!». 1Samuele 1:15 Ma Anna rispose e disse: «No, signor mio, io sono una donna afflitta nello spirito e non ho bevuto ne' vino ne' bevanda inebriante, ma stavo effondendo la mia anima davanti all'Eterno. 1Samuele 1:16 Non considerare la tua serva una donna perversa, perche' e' l'accesso del mio dolore e della mia afflizione che mi ha fatto parlare finora». 1Samuele 1:17 Allora Eli le rispose: «Va' in pace, e il DIO d'Israele ti conceda cio' che gli hai richiesto». 1Samuele 1:18 Ella rispose: «Possa la tua serva trovare grazia ai tuoi occhi». Cosi la donna se ne ando' per la sua via, prese cibo e il suo aspetto non fu piu' triste. Nascita di Samuele 1Samuele 1:19 Essi si alzarono al mattino presto e si prostrarono davanti all'Eterno; poi partirono e ritornarono a casa loro a Ramah. Elkanah conobbe Anna, sua moglie, e l'Eterno si ricordo' di lei. 1Samuele 1:20 A suo tempo, Anna concepi e partori un figlio, a cui pose nome Samuele, dicendo: «Perche' l'ho chiesto all'Eterno». 1Samuele 1:21 Allora il marito Elkanah sali con tutta la sua famiglia per offrire all'Eterno il sacrificio annuale e per adempiere il suo voto. 1Samuele 1:22 Ma Anna non sali perche' disse a suo marito: «Io non saliro' finche' il bambino non sia divezzato; allora lo condurro', perche' sia presentato davanti all'Eterno e vi rimanga per sempre». 1Samuele 1:23 Suo marito Elkanah le rispose: «Fa' come meglio ti sembra; rimani finche' tu l'abbia divezzato, purche' l'Eterno adempia la sua parola!». Cosi la donna rimase a casa e allatto' suo figlio finche' non l'ebbe divezzato. 1Samuele 1:24 Dopo averlo divezzato, lo condusse con se', assieme a tre torelli, un'efa di farina e un otre di vino; e lo condusse nella casa dell'Eterno a Sciloh. Il fanciullo era ancora giovane. 1Samuele 1:25 Quindi loro immolarono un torello e condussero il fanciullo ad Eli. 1Samuele 1:26 Anna gli disse: «Signor mio! Com'e' vero che vive l'anima tua, o mio signore, io sono quella donna che stava qui vicino a te a pregare l'Eterno. 1Samuele 1:27 Ho pregato per avere questo fanciullo, e l'Eterno mi ha concesso cio' che gli ho chiesto. 1Samuele 1:28 Percio' a mia volta lo dono all'Eterno; finche' egli vive sara' ceduto all'Eterno». E la' si prostrarono davanti all'Eterno. Cantico profetico di Anna 1Samuele 2:1 Allora Anna prego' e disse: «Il mio cuore esulta nell'Eterno, la mia forza e' innalzata nell'Eterno; la mia bocca si dilata contro i miei nemici, perche' mi rallegro della tua salvezza. 1Samuele 2:2 Non c'e' alcuno santo come l'Eterno perche' non c'e' alcun altro all'infuori di te, ne' c'e' alcuna rocca come il nostro DIO. 1Samuele 2:3 Non continuate a parlare con tanto orgoglio; non escano parole arroganti dalla vostra bocca, perche' l'Eterno e' un Dio di conoscenza, e da lui sono pesate le azioni. 1Samuele 2:4 Gli archi dei potenti sono spezzati, mentre i deboli sono cinti di forza. 1Samuele 2:5 Quelli che erano sazi vanno a giornata per un po' di pane, mentre quelli che erano affamati non soffrono piu' fame. Persino la sterile ha partorito sette volte, mentre quella che ha molti figli si e' indebolita. 1Samuele 2:6 L'Eterno fa morire e fa vivere; fa scendere nello Sceol e ne fa risalire. 1Samuele 2:7 L'Eterno fa impoverire e fa arricchire, egli abbassa ma anche innalza. 1Samuele 2:8 Egli solleva il misero dalla polvere e tira fuori il povero dal letame, per farli sedere con i principi e far loro ereditare un trono di gloria; poiche' le colonne della terra appartengono all'Eterno, e su di esse egli ha poggiato il mondo. 1Samuele 2:9 Egli veglia sui passi dei suoi santi, ma gli empi periranno nelle tenebre, perche' l'uomo non prevarra' per la forza. 1Samuele 2:10 Gli avversari dell'Eterno saranno frantumati; egli tuonera' dal cielo contro di essi. L'Eterno giudichera' i popoli fino alle estremita' della terra dara' forza al suo re e innalzera' la potenza del suo unto». 1Samuele 2:11 Poi Elkanah ritorno' a casa sua a Ramah e il fanciullo rimase a servire l'Eterno alla presenza del sacerdote Eli. La malvagita' dei figli di Eli 1Samuele 2:12 Or i figli di Eli erano uomini perversi; non conoscevano l'Eterno. 1Samuele 2:13 Ed ecco come si comportavano questi sacerdoti con il popolo: quando qualcuno offriva un sacrificio, il servo del sacerdote veniva, mentre la carne cuoceva con in mano un forchettone a tre punte, 1Samuele 2:14 e lo ficcava nella pentola o nel paiolo o nel calderone o nella pignatta, e tutto cio' che il forchettone tirava su, il sacerdote lo teneva per se'. Cosi facevano con tutti gl'Israeliti che andavano a Sciloh. 1Samuele 2:15 Anche prima che avessero fatto bruciare il grasso, il servo del sacerdote veniva e diceva a colui che faceva il sacrificio: «Dammi della carne da arrostire per il sacerdote, perche' egli non accettera' da te carne cotta, ma cruda». 1Samuele 2:16 E se l'uomo gli diceva: «Si faccia prima fumare il grasso, poi prenderai quanto vorrai» egli rispondeva: «No, me la devi dare ora; altrimenti la prendero' per forza» 1Samuele 2:17 Percio' il peccato dei due giovani era molto grande davanti all'Eterno, perche' si disprezzavano le offerte fatte all'Eterno. 1Samuele 2:18 Ma Samuele prestava servizio davanti all'Eterno, anche se ancora fanciullo, ed era cinto di un efod di lino. 1Samuele 2:19 Sua madre gli faceva una piccola veste e gliela portava ogni anno quando saliva con suo marito a offrire il sacrificio annuale. 1Samuele 2:20 Eli allora benediceva Elkanah e sua moglie, dicendo: «L'Eterno ti dia altri figli da questa donna, per la richiesta da lei fatta all'Eterno!». Poi essi tornavano a casa loro. 1Samuele 2:21 Cosi l'Eterno visito' Anna, ed ella concepi e diede alla luce tre figli e due figlie. Intanto il fanciullo Samuele cresceva presso l'Eterno. 1Samuele 2:22 Or Eli era molto vecchio e udi tutto cio' che i suoi figli facevano a tutto Israele e come essi si coricavano con le donne che facevano servizio all'ingresso della tenda di convegno; 1Samuele 2:23 e disse loro: «Perche' fate tali cose? Poiche' sento da parte di tutto il popolo delle vostre malvagie azioni. 1Samuele 2:24 No, figli miei, perche' le voci che sento di voi non sono affatto buone; voi inducete il popolo dell'Eterno a peccare. 1Samuele 2:25 Se un uomo pecca contro un altro uomo DIO lo giudica, ma se un uomo pecca contro l'Eterno, chi intercedera' per lui?». Ma essi non diedero ascolto alla voce del loro padre, percio' l'Eterno voleva farli morire. 1Samuele 2:26 Intanto il fanciullo Samuele cresceva in statura e nel favore dell'Eterno e degli uomini. Profezia contro la casa di Eli 1Samuele 2:27 Or un uomo di DIO venne da Eli e gli disse: «Cosi parla l'Eterno: Non mi sono io forse rivelato alla casa di tuo padre, quando essi erano in Egitto schiavi della casa del Faraone? 1Samuele 2:28 Non l'ho io scelto fra tutte le tribu' d'Israele, per essere mio sacerdote, salire il mio altare, bruciare e portare l'efod davanti a me? E non ho io dato alla casa di tuo padre tutti i sacrifici dei figli d'Israele, fatti col fuoco? 1Samuele 2:29 Perche' dunque disprezzate i miei sacrifici e le mie oblazioni che ho comandato nella mia dimora, e perche' onori i tuoi figli piu' di me, ingrassandovi col meglio di tutte le oblazioni di Israele, mio popolo? 1Samuele 2:30 Percio' cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo padre avrebbero sempre camminato davanti a me; ma ora l'Eterno dice: Lungi da me tal cosa; poiche' io onoro quelli che mi onorano ma quelli che mi disprezzano saranno pure disprezzati. 1Samuele 2:31 Ecco, i giorni vengono in cui io stronchero' il tuo vigore e il vigore della casa di tuo padre, di modo che non vi sia piu' alcun vecchio in casa tua. 1Samuele 2:32 E vedrai lo squallore nella mia dimora, nonostante tutto il bene che Dio fa per Israele, e non vi sara' mai piu' alcun vecchio nella tua casa. 1Samuele 2:33 Ma quello dei tuoi che non recidero' dal mio altare consumera' i tuoi occhi e rattristera' il tuo cuore; e tutti i discendenti della tua casa moriranno nel fior degli anni. 1Samuele 2:34 Ti servira' di segno cio' che accadra' ai tuoi due figli. Hofni e Finehas: moriranno entrambi nello stesso giorno. 1Samuele 2:35 Ma io suscitero' per me un sacerdote fedele che agira' secondo cio' che e' nel mio cuore e nella mia anima; io gli edifichero' una casa stabile, ed egli camminera' davanti al mio unto per sempre. 1Samuele 2:36 E chiunque rimarra' nella tua casa verra' a prostrarsi davanti a lui per una moneta d'argento e un tozzo di pane, e dira': "Ammettimi, ti prego, in uno degli uffici sacerdotali, perche' possa mangiare un pezzo di pane"» L'Eterno chiama Samuele 1Samuele 3:1 Or il giovane Samuele serviva l'Eterno alla presenza di Eli. La parola dell'Eterno era rara in quei giorni, e non c'era alcuna estesa rivelazione. 1Samuele 3:2 In quel tempo, Eli era coricato nel suo solito posto (ora la sua vista aveva cominciato ad offuscarsi ed egli non poteva vedere). 1Samuele 3:3 La lampada di DIO non era ancora spenta e Samuele era coricato nel tabernacolo dell'Eterno dove si trovava l'arca di DIO. 1Samuele 3:4 Allora l'Eterno chiamo' Samuele che rispose: «Eccomi!». 1Samuele 3:5 Cosi corse da Eli e disse: «Eccomi, poiche' tu mi hai chiamato». Egli rispose: «Io non ti ho chiamato, torna a coricarti». Cosi egli ando' a coricarsi. 1Samuele 3:6 L'Eterno chiamo' di nuovo Samuele. E Samuele si alzo', ando' da Eli e disse: «Eccomi, poiche' tu mi hai chiamato». Ma quegli rispose: «Figlio mio, io non ti ho chiamato; torna a coricarti». 1Samuele 3:7 (Or Samuele non conosceva ancora l'Eterno e la parola dell'Eterno non gli era stata ancora rivelata). 1Samuele 3:8 L'Eterno chiamo' nuovamente Samuele per la terza volta. Cosi egli si alzo', ando' da Eli e disse: «Eccomi, poiche' tu mi hai chiamato». Allora Eli comprese che l'Eterno chiamava il giovane. 1Samuele 3:9 Percio' Eli disse a Samuele: «Va' a coricarti e, se ti chiamera' ancora, dirai: "Parla, o Eterno, perche' il tuo servo ascolta"». Cosi Samuele ando' a coricarsi al suo posto. 1Samuele 3:10 Quindi l'Eterno venne, si pose li vicino e chiamo' come le altre volte: «Samuele, Samuele!». Samuele rispose: «Parla, perche' il tuo servo ascolta». 1Samuele 3:11 Allora l'Eterno disse a Samuele: «Ecco io sto per fare in Israele una cosa che fara' rintronare gli orecchi di chiunque l'udra'. 1Samuele 3:12 In quel giorno io compiro' contro Eli tutto cio' che ho detto riguardo la sua casa, dall'inizio alla fine. 1Samuele 3:13 Gli dichiaro che sto per punire la sua casa per sempre, a motivo dell'iniquita' che egli conosce, perche' i suoi figli si sono resi spregevoli, ed egli non li ha frenati. 1Samuele 3:14 Percio' io giuro alla casa di Eli che l'iniquita' della casa di Eli non sara' mai espiata ne' con sacrifici ne' con oblazioni». 1Samuele 3:15 Samuele rimase coricato fino al mattino, poi apri le porte della casa dell'Eterno. Samuele temeva di raccontare ad Eli la visione. 1Samuele 3:16 Ma Eli chiamo' Samuele, dicendo: «Samuele, figlio mio!». Egli rispose: «Eccomi». 1Samuele 3:17 Eli disse: «Che cosa ti ha detto? Ti prego, non nascondermi nulla. DIO faccia cosi con te e anche peggio, se mi nascondi qualcosa di tutto cio' che egli ti ha detto». 1Samuele 3:18 Samuele allora gli racconto' tutto senza nascondergli nulla. Ed Eli disse: «Egli e' l'Eterno; faccia quello che a lui pare». Samuele riconosciuto come profeta d'Israele 1Samuele 3:19 Samuele intanto cresceva; e l'Eterno era con lui e non lascio' cadere a terra alcuna delle sue parole. 1Samuele 3:20 Tutto Israele, da Dan fino a Beer-Sceba, seppe che Samuele era stato costituito profeta dell'Eterno. 1Samuele 3:21 L'Eterno continuo' ad apparire a Sciloh, perche' a Sciloh l'Eterno si rivelava a Samuele mediante la sua parola. Israele sconfitto dai Filistei che si impadroniscono dell'arca. Morte di Eli e dei suoi figli 1Samuele 4:1 La parola di Samuele era rivolta a tutto Israele. Or Israele usci a combattere contro i Filistei e si accampo' presso Eben-Ezer, mentre i Filistei erano accampati presso Afek. 1Samuele 4:2 Poi i Filistei si schierarono in ordine di battaglia contro Israele; infurio' un gran combattimento, ma Israele fu sconfitto dai Filistei, che uccisero sul campo di battaglia circa quattromila uomini. 1Samuele 4:3 Quando il popolo fece ritorno nell'accampamento, gli anziani d'Israele dissero: «Perche' l'Eterno ci ha oggi sconfitti davanti ai Filistei? Andiamo a prendere a Sciloh l'arca del patto dell'Eterno perche' venga in mezzo a noi e ci salvi dalle mani dei nostri nemici!». 1Samuele 4:4 Cosi il popolo mando' a Sciloh a prendere di la' l'arca del patto dell'Eterno degli eserciti che siede fra i cherubini, e i due figli di Eli, Hofni e Finehas, erano la' con l'arca del patto di DIO. 1Samuele 4:5 Quando l'arca del patto dell'Eterno entro' nell'accampamento, tutto Israele esplose in un grido di gioia cosi forte che la terra stessa tremo'. 1Samuele 4:6 I Filistei all'udire il fragore di quel grido, dissero: «Che significa il fragore di questo grande grido nell'accampamento degli Ebrei?». Vennero poi a sapere che l'arca dell'Eterno era arrivata nell'accampamento. 1Samuele 4:7 Cosi i Filistei ebbero paura, perche' dicevano: «DIO e' venuto nell'accampamento». Ed esclamarono: «Guai a noi! Poiche' una tale cosa non e' mai avvenuta prima. 1Samuele 4:8 Guai a noi! Chi ci salvera' dalle mani di questi de'i potenti? Questi sono gli de'i che colpirono gli Egiziani con ogni sorta di piaghe nel deserto. 1Samuele 4:9 Siate forti e comportatevi da uomini, o Filistei, affinche' non diventiate schiavi degli Ebrei, come essi sono stati schiavi vostri. Comportatevi da uomini e combattete!». 1Samuele 4:10 Cosi i Filistei combatterono e Israele fu sconfitto; e ciascuno fuggi alla sua tenda. La strage fu veramente grande; d'Israele caddero trentamila fanti. 1Samuele 4:11 Anche l'arca di DIO fu presa e i due figli di Eli Hofni e Finehas, morirono. 1Samuele 4:12 Un uomo di Beniamino corse dal campo di battaglia e giunse a Sciloh quello stesso giorno, con le vesti stracciate e la testa coperta di terra. 1Samuele 4:13 Quando arrivo', ecco, Eli era seduto sul suo sedile ai margini della strada, guardando, perche' il suo cuore tremava per l'arca di DIO. Come l'uomo entro' in citta' e riferi dell'accaduto, un grido si levo' da tutta la citta'. 1Samuele 4:14 Quando Eli udi il rumore delle grida, disse: «Che significa il rumore di questo tumulto?». Poi l'uomo venne in fretta a riferire dell'accaduto a Eli. 1Samuele 4:15 Or Eli aveva novantott'anni; la sua vista si era cosi offuscata che non vedeva piu'. 1Samuele 4:16 L'uomo disse a Eli: «Sono colui che e' giunto dal campo di battaglia. Sono fuggito oggi dal campo di battaglia». Eli disse: «Come sono andate le cose, figlio mio?». 1Samuele 4:17 Allora il messaggero rispose e disse: «Israele e' fuggito davanti ai Filistei, e c'e' stata una grande strage fra il popolo anche i tuoi due figli Hofni e Finehas sono morti, e l'arca di DIO e' stata presa». 1Samuele 4:18 Appena fece menzione dell'arca di DIO, Eli cadde dal sedile all'indietro a fianco della porta, si ruppe il collo e mori, perche' egli era vecchio e pesante. Era stato giudice d'Israele quarant'anni. 1Samuele 4:19 Sua nuora, la moglie di Finehas, era incinta e prossima al parto; quando senti la notizia che l'arca di DIO era stata presa e che suo suocero e suo marito erano morti, si curvo' e partori, perche' colta dalle doglie. 1Samuele 4:20 Mentre era sul punto di morire le donne che l'assistevano le dissero: «Non temere, perche' hai dato alla luce un figlio». Ella pero' non rispose e non vi presto' attenzione, 1Samuele 4:21 ma chiamo' il bambino Ikabod, dicendo: «La gloria si e' allontanata da Israele», perche' l'arca di Dio era stata presa e a motivo di suo suocero e di suo marito. 1Samuele 4:22 E disse: «La gloria si e' allontanata da Israele, perche' l'arca di DIO e' stata presa». Le conseguenze sui Filistei della cattura dell'arca 1Samuele 5:1 Allora i Filistei presero l'arca di DIO e la trasportarono da Eben-Ezer a Ashdod; 1Samuele 5:2 poi i Filistei presero l'arca di DIO, la portarono nel tempio di Dagon e la posarono accanto a Dagon. 1Samuele 5:3 Il giorno dopo gli abitanti di Ashdod si alzarono presto, ed ecco Dagon era caduto con la faccia a terra davanti all'arca dell'Eterno. Cosi presero Dagon e lo rimisero al suo posto. 1Samuele 5:4 Il giorno dopo si alzarono presto, ed ecco Dagon era di nuovo caduto con la faccia a terra davanti all'arca dell'Eterno, mentre la testa di Dagon e ambedue le palme delle sue mani giacevano troncate sulla soglia; di Dagon rimaneva solo il tronco. 1Samuele 5:5 Percio', fino al giorno d'oggi i sacerdoti di Dagon e tutti quelli che entrano nel tempio di Dagon non mettono piede sulla soglia di Dagon in Ashdod. 1Samuele 5:6 Poi la mano dell'Eterno si aggravo' sugli abitanti di Ashdod e li devasto' e li colpi con emorroidi, Ashdod e il suo territorio. 1Samuele 5:7 Quando gli abitanti di Ashdod videro che le cose andavano a quel modo, dissero: «L'arca del DIO d'Israele non deve rimanere presso di noi, perche' la sua mano e' stata dura verso di noi e verso Dagon, nostro dio». 1Samuele 5:8 Cosi fecero radunare presso di loro tutti i principi dei Filistei, e dissero: «Cosa dobbiamo fare dell'arca del DIO d'Israele?». I principi risposero: «Si trasporti l'arca del DIO d'Israele a Gath». 1Samuele 5:9 Cosi trasportarono l'arca del DIO d'Israele la'. Ma dopo che l'ebbero trasportata, la mano dell'Eterno si volse contro quella citta', causando grande costernazione; e l'Eterno colpi gli uomini della citta', tanto piccoli che grandi con un'epidemia di emorroidi. 1Samuele 5:10 Allora mandarono l'arca di DIO ad Ekron. Ma, come l'arca di DIO giunse ad Ekron, gli abitanti di Ekron protestarono, dicendo: «Hanno trasportato l'arca del DIO d'Israele da noi, per far morire noi e il nostro popolo!». 1Samuele 5:11 Cosi fecero radunare tutti i principi dei Filistei e dissero: «Mandate via l'arca del DIO d'Israele; ritorni essa al suo posto, perche' non faccia morire noi e il nostro popolo!». Si era infatti diffusa una costernazione mortale in tutta la citta', perche' la mano di DIO si aggravava grandemente su di essa. 1Samuele 5:12 Quelli che non morivano erano colpiti di emorroidi, e le grida della citta' salivano fino al cielo. L'arca rinviata ad Israele 1Samuele 6:1 L'arca dell'Eterno rimase nel paese dei Filistei sette mesi. 1Samuele 6:2 Poi i Filistei convocarono i sacerdoti e gli indovini e dissero: «Che dobbiamo fare dell'arca dell'Eterno? Indicateci il modo con cui dobbiamo rimandarla al suo luogo». 1Samuele 6:3 Allora essi risposero: «Se rimandate l'arca del DIO d'Israele, non rimandatela vuota, ma dovete mandargli almeno un'offerta di riparazione; allora guarirete e saprete perche' la sua mano non si allontanava da voi». 1Samuele 6:4 Essi chiesero: «Quale offerta di riparazione gli manderemo noi?». Quelli risposero: «Cinque emorroidi d'oro e cinque topi d'oro secondo il numero dei principi dei Filistei, perche' la stessa piaga ha colpito voi e i vostri principi. 1Samuele 6:5 Fate dunque delle raffigurazioni delle vostre emorroidi e delle raffigurazioni dei vostri topi che devastano il paese, e date gloria al DIO d'Israele; forse egli allentera' la sua mano su di voi, sui vostri de'i e sul vostro paese. 1Samuele 6:6 Perche' mai indurite il vostro cuore come gli Egiziani e il Faraone indurirono il loro cuore? Quando compi cose potenti nel loro mezzo, non li lasciarono andare e cosi essi poterono partire? 1Samuele 6:7 Fate dunque un carro nuovo, poi prendete due vacche che allattino su cui non e' mai stato posto il giogo e attaccate al carro le vacche, ma riportate i loro vitelli nella stalla lontano da esse. 1Samuele 6:8 Poi prendete l'arca dell'Eterno e ponetela sul carro; e deponete i lavori d'oro che mandate all'Eterno come offerta di riparazione in una cesta accanto ad essa; cosi la rimanderete, ed essa se ne andra'. 1Samuele 6:9 E state a vedere: se sale per la via che porta al suo territorio, verso Beth-Scemesh, e' l'Eterno che ci ha fatto questo grande male; altrimenti sapremo che non e' stata la sua mano a percuoterci, ma che questo ci e' avvenuto per caso». 1Samuele 6:10 Essi dunque fecero cosi; presero due vacche che allattavano le attaccarono al carro e chiusero nella stalla i loro vitelli. 1Samuele 6:11 Poi misero sul carro l'arca dell'Eterno e la cesta con i topi d'oro e le raffigurazioni delle emorroidi. 1Samuele 6:12 Allora le vacche si avviarono diritte proprio in direzione di Beth-Scemesh, seguendo sempre la stessa strada e muggendo mentre andavano, senza piegare ne' a destra ne' a sinistra. I principi dei Filistei li seguirono fino ai confini di Beth-Scemesh. 1Samuele 6:13 Ora gli abitanti di Beth-Scemesh stavano mietendo il grano nella valle; alzando gli occhi, videro l'arca e gioirono nel vederla. 1Samuele 6:14 Il carro, giunto al campo di Giosue' di Beth-Scemesh, vi si fermo'. La' c'era una grande pietra; cosi essi spaccarono il legname del carro e offrirono le vacche in olocausto all'Eterno. 1Samuele 6:15 I Leviti tirarono giu' l'arca dell'Eterno e la cesta che le stava accanto e in cui erano gli oggetti d'oro, e li deposero sulla grande pietra. In quello stesso giorno gli uomini di Beth-Scemesh offrirono olocausti e immolarono sacrifici all'Eterno. 1Samuele 6:16 Quando i cinque principi dei Filistei videro cio', ritornarono lo stesso giorno a Ekron. 1Samuele 6:17 Queste sono le emorroidi d'oro che i Filistei mandarono all'Eterno come offerta di riparazione: una per Ashdod, una per Gaza, una per Askalon, una per Gath, una per Ekron; 1Samuele 6:18 e i topi d'oro secondo il numero di tutte le citta' dei Filistei appartenenti ai cinque principi, dalle citta' fortificate ai villaggi di campagna fino alla grande pietra del prato sulla quale fu deposta l'arca dell'Eterno, e che sta fino al giorno d'oggi nel campo di Giosue', il Beth-scemita. 1Samuele 6:19 L'Eterno colpi alcuni uomini di Beth-Scemesh, perche' avevano guardato dentro l'arca dell'Eterno; colpi settanta uomini del popolo. Il popolo fece cordoglio perche' l'Eterno lo aveva colpito con una grande calamita'. 1Samuele 6:20 Gli uomini di Beth-Scemesh dissero: «Chi puo' resistere davanti all'Eterno, a questo DIO santo? Da chi salira' l'arca partendo da noi?». 1Samuele 6:21 Cosi inviarono messaggeri agli abitanti di Kiriath-Jearim per dir loro: «I Filistei hanno ricondotto l'arca dell'Eterno; scendete e portatela su da voi». L'arca ritorna a Israele, e Israele ritorna al Signore 1Samuele 7:1 Allora gli uomini di Kiriath-Jearim vennero, portarono su l'arca dell'Eterno e la collocarono in casa di Abinadab sulla collina, e consacrarono suo figlio Eleazar perche' custodisse l'arca dell'Eterno. 1Samuele 7:2 Da quando l'arca era stata posta a Kiriath-Jearim, era trascorso molto tempo; erano passati vent'anni e tutta la casa d'Israele si lamentava con l'Eterno. 1Samuele 7:3 Allora Samuele parlo' a tutta la casa d'Israele, dicendo: «Se tornate all'Eterno con tutto il vostro cuore, togliete da mezzo a voi gli de'i stranieri e le Ashtaroth e tenete il vostro cuore fermo nell'Eterno e servite a lui solo, allora egli vi liberera' dalle mani dei Filistei». 1Samuele 7:4 Cosi i figli d'Israele tolsero via i Baal e le Ashtaroth e servirono solamente l'Eterno. 1Samuele 7:5 Poi Samuele disse: «Radunate tutto Israele a Mitspah" e io preghero' l'Eterno per voi». 1Samuele 7:6 Cosi essi si radunarono a Mitspah, attinsero acqua e la versarono davanti all'Eterno; quindi in quel giorno digiunarono e la' dissero: «Abbiamo peccato contro l'Eterno». Samuele giudico' i figli d'Israele a Mitspah. I Filistei sconfitti a Eben-Ezer 1Samuele 7:7 Quando i Filistei seppero che i figli d'Israele si erano radunati a Mitspah, i principi dei Filistei salirono contro Israele. Quando i figli d'Israele udirono cio', ebbero paura dei Filistei. 1Samuele 7:8 Allora i figli d'Israele dissero a Samuele: «Non cessare di gridare per noi all'Eterno, il nostro DIO, perche' ci salvi dalle mani dei Filistei». 1Samuele 7:9 Cosi Samuele prese un agnello di latte e l'offerse intero in olocausto all'Eterno; Samuele grido' all'Eterno per Israele, e l'Eterno lo esaudi. 1Samuele 7:10 Mentre Samuele offriva l'olocausto, i Filistei si avvicinarono per assalire Israele; ma l'Eterno in quel giorno tuono' con grande fragore contro i Filistei e li mise in confusione, ed essi furono sconfitti davanti a Israele. 1Samuele 7:11 Gli uomini d'Israele uscirono da Mitspah, inseguirono i Filistei e li batterono fin sotto Beth-Kar. 1Samuele 7:12 Allora Samuele prese una pietra la eresse tra Mitspah e Scen e la chiamo' Eben-Ezer dicendo: «Fin qui l'Eterno ci ha soccorso». 1Samuele 7:13 Cosi i Filistei furono umiliati e non tornarono piu' ad invadere il territorio d'Israele; e la mano dell'Eterno fu contro i Filistei per tutto il tempo di Samuele. 1Samuele 7:14 Anche le citta' che i Filistei avevano preso a Israele ritornarono a Israele, da Ekron fino a Gath. Israele libero' il suo territorio dalle mani dei Filistei. E vi fu pace fra Israele e gli Amorei. 1Samuele 7:15 Samuele fu giudice su Israele per tutto il tempo della sua vita. 1Samuele 7:16 Ogni anno egli faceva il giro di Bethel, di Ghilgal e di Mitspah ed esercitava l'ufficio di giudice d'Israele in tutti questi luoghi. 1Samuele 7:17 Poi ritornava a Ramah, perche' la' era la sua casa. La' giudicava Israele e la' edifico' un altare all'Eterno. Israele chiede un re 1Samuele 8:1 Quando Samuele divento' vecchio costitui giudici d'Israele i suoi figli. 1Samuele 8:2 Il primogenito si chiamava Joel e il secondo Abiah; essi facevano i giudici a Beer-Sceba. 1Samuele 8:3 I suoi figli pero' non seguivano le sue orme, ma si lasciavano sviare da guadagni illeciti, accettavano regali e pervertivano la giustizia. 1Samuele 8:4 Allora tutti gli anziani d'Israele si radunarono, vennero da Samuele a Ramah, 1Samuele 8:5 e gli dissero: «Ecco, tu ormai sei vecchio e i tuoi figli non seguono le tue orme; or dunque stabilisci su di noi un re che ci governi come avviene per tutte le nazioni». 1Samuele 8:6 Ma la cosa dispiacque a Samuele perche' avevano detto: «Dacci un re che ci governi». Percio' Samuele prego' l'Eterno. 1Samuele 8:7 E l'Eterno disse a Samuele: «Ascolta la voce del popolo in tutto cio' che ti dice, poiche' essi non hanno rigettato te, ma hanno rigettato me, perche' io non regni su di loro. 1Samuele 8:8 Si comportano con te, come hanno sempre fatto dal giorno in cui li ho fatti uscire dall'Egitto fino ad oggi: mi hanno abbandonato per servire altri de'i. 1Samuele 8:9 Ora dunque ascolta la loro richiesta, ma avvertili solennemente e dichiara loro i diritti del re che regnera' su di loro». Serio avvertimento circa il re 1Samuele 8:10 Cosi Samuele riferi tutte le parole dell'Eterno al popolo che gli domandava un re. 1Samuele 8:11 E disse: «Questi saranno i diritti del re che regnera' su di voi. Egli prendera' i vostri figli, per destinarli ai suoi carri e farli suoi cavalieri, e perche' corrino davanti ai suoi carri; 1Samuele 8:12 per farli capitani di migliaia e capitani di cinquantine, per metterli ad arare i suoi campi, a mietere la sua messe, a fabbricare le sue armi da guerra e gli attrezzi dei suoi carri. 1Samuele 8:13 Prendera' le vostre figlie per farne profumiere, cuoche e fornaie. 1Samuele 8:14 Prendera' i vostri campi, le vostre vigne, i vostri oliveti, i migliori che avete, per darli ai suoi servi. 1Samuele 8:15 Prendera' la decima delle vostre sementi e delle vostre vigne per darla ai suoi eunuchi e ai suoi servi. 1Samuele 8:16 Prendera' i vostri servi, le vostre serve, i vostri giovani migliori e i vostri asini per usarli nei suoi lavori. 1Samuele 8:17 Prendera' anche la decima delle vostre greggi, e voi sarete suoi schiavi. 1Samuele 8:18 Allora in quel giorno griderete a motivo del re che avete scelto per voi, ma l'Eterno non vi rispondera'». 1Samuele 8:19 Cio' nonostante il popolo rifiuto' di dare ascolto alle parole di Samuele e disse: «No, avremo un re sopra di noi. 1Samuele 8:20 Cosi saremo anche noi come tutte le nazioni: il nostro re ci governera', uscira' alla nostra testa e combattera' le nostre battaglie». 1Samuele 8:21 Samuele ascolto' tutte le parole del popolo e le riferi all'Eterno. 1Samuele 8:22 L'Eterno disse a Samuele: «Ascolta la loro richiesta e stabilisci su di loro un re». Allora Samuele disse agli uomini d'Israele: «Ognuno ritorni alla sua citta'». Saul unto re da Samuele 1Samuele 9:1 Or c'era un uomo di Beniamino di nome Kish, figlio di Abiel, figlio di Tseror, figlio di Bekorath, figlio di Afiah, figlio di un Beniaminita, un uomo forte e valoroso. 1Samuele 9:2 Questi aveva un figlio di nome Saul, giovane e bello; tra i figli d'Israele non c'era nessuno piu' bello di lui; dalle spalle in su era il piu' alto di tutta la gente. 1Samuele 9:3 Or le asine di Kish, padre di Saul, si erano smarrite; Kish disse a suo figlio, Saul: «Deh, prendi con te uno dei servi, alzati e va' a cercare le asine». 1Samuele 9:4 Cosi egli passo' per la regione montuosa di Efraim e attraverso' il paese di Shalisha, senza trovarle; poi passarono per il paese di Shaalim, ma non c'erano; traversarono quindi il paese dei Beniamiti, ma non le trovarono. 1Samuele 9:5 Quando giunsero nel paese di Tsuf, Saul disse al servo che era con lui: «Su, torniamo indietro, perche' non avvenga che mio padre smetta di darsi pensiero, delle asine e incominci a preoccuparsi per noi». 1Samuele 9:6 Il servo gli disse: «Ecco, in questa citta' c'e' un uomo di DIO, che e' tenuto in grande onore; tutto cio' che egli dice, si avvera certamente. Ora andiamo la', forse ci indichera' la via che dobbiamo seguire». 1Samuele 9:7 Saul disse al suo servo: «Ma ecco, se andiamo, cosa porteremo all'uomo di DIO? Poiche' il pane delle nostre sacche e' finito e non abbiamo alcun dono da portare all'uomo di DIO. Che cosa abbiamo con noi?». 1Samuele 9:8 Il servo rispose a Saul, dicendo: «Ecco, io ho in mano un quarto di un siclo d'argento; lo daro' all'uomo di DIO, ed egli ci indichera' la via». 1Samuele 9:9 (In passato in Israele, quando uno andava a consultare DIO, diceva: «Su, andiamo dal veggente», perche' il profeta di oggi in passato era chiamato veggente). 1Samuele 9:10 Allora Saul disse al suo servo: «Hai detto bene. Su, andiamo!». E si diressero alla citta' dov'era l'uomo di DIO. 1Samuele 9:11 Mentre salivano lungo il pendio che porta alla citta', incontrarono alcune ragazze che uscivano ad attingere acqua e chiesero loro: «e' qui il veggente?». 1Samuele 9:12 Esse risposero loro, dicendo: «Si, eccolo, e' poco piu' avanti di voi, affrettatevi. Oggi stesso e' venuto in citta', perche' oggi il popolo ha un sacrificio sull'alto luogo. 1Samuele 9:13 Come entrerete in citta', lo troverete certamente prima che salga all'alto luogo a mangiare. Il popolo non mangera' finche' egli non sia giunto, perche' e' lui che deve benedire il sacrificio; dopo di cio' gli invitati mangeranno. Or dunque salite, perche' ora lo troverete». 1Samuele 9:14 Cosi salirono alla citta'; come essi entravano in citta', ecco Samuele usciva verso di loro per salire all'alto luogo. 1Samuele 9:15 Or il giorno prima dell'arrivo di Saul, l'Eterno aveva avvertito Samuele, dicendo: 1Samuele 9:16 «Domani a quest'ora ti mandero' un uomo del paese di Beniamino, e tu lo ungerai come capo del mio popolo d'Israele. Egli salvera' il mio popolo dalle mani dei Filistei, poiche' ho visto l'avversita' del mio popolo, perche' il suo grido e' giunto fino a me». 1Samuele 9:17 Quando Samuele vide Saul, l'Eterno gli disse: «Ecco l'uomo di cui ti ho parlato; egli regnera' sul mio popolo». 1Samuele 9:18 Poi Saul si avvicino' a Samuele in mezzo alla porta e gli disse: «Indicami, ti prego, dov'e' la casa del veggente». 1Samuele 9:19 Samuele rispose a Saul e disse: «Sono io il veggente. Sali davanti a me sulla collina; oggi mangerete con me. Domani mattina ti lascero' partire e ti dichiarero' tutto cio' che hai nel cuore. 1Samuele 9:20 Riguardo poi alle tue asine smarrite tre giorni fa, non dartene pensiero, perche' sono state ritrovate. E a chi va tutto il desiderio d'Israele, se non a te e a tutta la casa di tuo padre?». 1Samuele 9:21 Saul, rispondendo, disse: «Non sono io un Beniaminita, di una delle piu' piccole tribu' d'Israele? E la mia famiglia non e' forse la piu' piccola fra tutte le famiglie della tribu' di Beniamino? Perche' dunque mi parli in questo modo?». 1Samuele 9:22 Allora Samuele prese Saul e il suo servo, li introdusse nella sala e li fece sedere a capo tavola fra gli invitati che erano circa trenta persone. 1Samuele 9:23 Poi Samuele disse al cuoco: «Porta la porzione che ti ho dato e di cui ti ho detto: "Mettila da parte"». 1Samuele 9:24 Il cuoco allora prese la coscia e cio' che vi aderiva e la mise davanti a Saul. Quindi Samuele disse: «Ecco cio' che e' stato tenuto in serbo, e' stato messo da parte per te; mangia perche' e' stato conservato appositamente per te quando ho invitato il popolo». Cosi quel giorno Saul mangio' con Samuele. 1Samuele 9:25 Poi discesero dall'alto luogo in citta', e Samuele parlo' con Saul sul terrazzo. 1Samuele 9:26 L'indomani si alzarono presto; allo spuntar del giorno, Samuele chiamo' Saul sul terrazzo, dicendo: «Alzati, e io ti lascero' partire». Saul si alzo' e ambedue, lui e Samuele, uscirono. 1Samuele 9:27 Quando furono discesi alla periferia della citta', Samuele disse a Saul: «Di al servo che passi davanti a noi e vada oltre, ma tu fermati un momento, perche' ti possa annunciare la parola di DIO». 1Samuele 10:1 Allora Samuele prese un vasetto d'olio e lo verso' sul suo capo; poi lo bacio' e disse: «Non ti ha l'Eterno unto, come capo della sua eredita'? 1Samuele 10:2 Oggi, quando sarai partito da me, troverai due uomini presso il sepolcro di Rachele sul confine di Beniamino a Tseltsah. Essi ti diranno: Le asine che sei andato a cercare sono state ritrovate; ora tuo padre ha smesso di essere in pensiero per le asine ed e' preoccupato per voi, e va dicendo: "Che devo fare per mio figlio?". 1Samuele 10:3 Poi tu passerai oltre quel luogo e giungerai alla quercia di Tabor; la' incontrerai tre uomini che salgono ad adorare DIO a Bethel: l'uno portera' tre capretti, l'altro portera' tre pani e il terzo portera' un otre di vino. 1Samuele 10:4 Essi ti saluteranno e ti daranno due pani, che riceverai dalla loro mano. 1Samuele 10:5 Poi arriverai alla collina di DIO, dov'e' la guarnigione dei Filistei; e la', giungendo alla citta', incontrerai un gruppo di profeti che scenderanno dall'alto luogo, preceduti da un'arpa, un tamburello, un flauto e una cetra, e che profetizzeranno. 1Samuele 10:6 Allora lo Spirito dell'Eterno ti investira' e profetizzerai con loro, e sarai cambiato in un altro uomo. 1Samuele 10:7 Quando questi segni ti saranno avvenuti, fa' cio' che l'occasione richiede perche' DIO e' con te. 1Samuele 10:8 Poi scenderai prima di me a Ghilgal; ed ecco io scendero' da te per offrire olocausti e immolare sacrifici di ringraziamento. Tu aspetterai sette giorni finche' io venga da te e ti faccia sapere cio' che devi fare». 1Samuele 10:9 Non appena volto' le spalle per lasciare Samuele, DIO gli muto' il cuore in un altro, e tutti quei segni si avverarono in quello stesso giorno. 1Samuele 10:10 Come giunsero la' alla collina, ecco venirgli incontro un gruppo di profeti; allora lo Spirito di DIO lo investi, ed egli si mise a profetizzare in mezzo a loro. 1Samuele 10:11 Allora tutti quelli che lo avevano conosciuto prima, vedendo che profetizzava con i profeti si dicevano l'un l'altro: «Cos'e' avvenuto al figlio di Kish? e' anche Saul tra i profeti?». 1Samuele 10:12 Quindi uno del luogo rispose, dicendo: «Ma chi e' il loro padre?». Per questo divenne proverbio il detto: «e' anche Saul tra i profeti?». 1Samuele 10:13 Come Saul ebbe finito di profetizzare, si reco' all'alto luogo. 1Samuele 10:14 Poi lo zio di Saul chiese a lui e al suo servo: «Dove siete andati?». Egli rispose: «A cercare le asine; ma, vedendo che non c'erano, siamo andati da Samuele». 1Samuele 10:15 Lo zio di Saul soggiunse: «Raccontami, ti prego, cio' che vi ha detto Samuele». 1Samuele 10:16 Cosi Saul rispose a suo zio: «Egli ci ha assicurato che le asine erano state ritrovate». Ma non disse nulla di cio' che Samuele aveva detto riguardo al regno. Saul scelto re pubblicamente 1Samuele 10:17 Poi Samuele convoco' il popolo davanti all'Eterno a Mitspah, 1Samuele 10:18 e disse ai figli d'Israele: «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: "Io feci uscire Israele dall'Egitto e vi liberai dalle mani degli Egiziani e dalle mani di tutti i regni che vi opprimevano. 1Samuele 10:19 Ma oggi voi avete rigettato il vostro DIO che vi salvo' da tutte le vostre avversita' e dalle vostre tribolazioni e gli dite: "Stabilisci su di noi un re!". Or dunque presentatevi davanti all'Eterno per tribu' e per miglia». 1Samuele 10:20 Poi Samuele fece avvicinare tutte le tribu' d'Israele, e fu scelta la tribu' di Beniamino. 1Samuele 10:21 Fece quindi avvicinare la tribu' di Beniamino per famiglie, e fu scelta la famiglia di Matri. Poi fu scelto Saul, figlio di Kish; lo cercarono, ma non fu trovato. 1Samuele 10:22 Allora consultarono di nuovo l'Eterno: «e' egli gia' venuto qui?». L'Eterno rispose: «Eccolo nascosto fra i bagagli». 1Samuele 10:23 Corsero a prenderlo di la'; cosi egli si presento' in mezzo al popolo, ed era piu' alto di tutta la gente dalle spalle in su. 1Samuele 10:24 Poi Samuele disse a tutto il popolo: «Vedete colui che l'Eterno ha scelto? Non c'e' nessuno in tutto il popolo come lui». Cosi tutto il popolo mando' grida di gioia e disse: «Viva il re!». 1Samuele 10:25 Allora Samuele espose al popolo i diritti del regno e li scrisse in un libro, che depose davanti all'Eterno. Quindi Samuele rimando' tutto il popolo ciascuno a casa sua. 1Samuele 10:26 Anche Saul ando' a casa sua a Ghibeah, e con lui andarono uomini valorosi ai quali DIO aveva toccato il cuore. 1Samuele 10:27 Ma alcuni uomini da nulla dissero: «Come puo' costui salvarci?». Cosi lo disprezzarono e non gli fecero alcun dono. Ma egli non disse nulla. Saul libera Jabesh dagli Ammoniti 1Samuele 11:1 Poi Nahash l'Ammonita ando' ad accamparsi contro Jabesh di Galaad. Allora tutti quelli di Jabesh dissero a Nahash: «Fa' alleanza con noi e noi ti serviremo». 1Samuele 11:2 Nahash l'Ammonita rispose loro: «Io faro' alleanza con voi a questa condizione: che io cavi a tutti voi l'occhio destro, per gettare cosi disonore su tutto Israele». 1Samuele 11:3 Gli anziani di Jabesh gli dissero: «Concedici sette giorni perche' possiamo mandare messaggeri in tutto il territorio d'Israele; e se non verra' nessuno a salvarci, ci arrenderemo a te». 1Samuele 11:4 Cosi i messaggeri vennero a Ghibeah di Saul e riferirono queste parole davanti al popolo; allora tutto il popolo alzo' la voce e pianse. 1Samuele 11:5 Or ecco Saul tornava dalla campagna dietro i buoi. E Saul disse: «Che cosa ha il popolo, che piange?». Gli riferirono allora le parole degli uomini di Jabesh. 1Samuele 11:6 All'udire quelle parole, lo Spirito di DIO investi Saul, e la sua ira si accese grandemente. 1Samuele 11:7 Cosi prese un paio di buoi, li taglio' a pezzi e li mando' in tutto il territorio d'Israele per mezzo di messaggeri, dicendo: «Cosi saranno trattati i buoi di chi non seguira' Saul e Samuele». Il terrore dell'Eterno cadde sul popolo, ed essi uscirono come un sol uomo. 1Samuele 11:8 Saul li passo' in rassegna a Bezek, ed erano trecentomila figli d'Israele e trentamila uomini di Giuda. 1Samuele 11:9 Dissero quindi ai messaggeri che erano venuti: «Cosi direte agli uomini di Jabesh di Galaad: "Domani, quando il sole comincera' a scaldare, avrete liberazione"». I messaggeri andarono a riferire questo agli uomini di Jabesh, che si rallegrarono. 1Samuele 11:10 Allora gli uomini di Jabesh dissero agli Ammoniti: «Domani verremo da voi e ci farete tutto quello che vi piacera'». 1Samuele 11:11 Il giorno seguente, Saul divise il popolo in tre schiere, che penetrarono in mezzo all'accampamento nemico durante la vigilia del mattino e fecero strage degli Ammoniti fino al caldo del giorno. Quelli che scamparono furono dispersi e di loro non ne rimasero neppure due assieme. Saul confermato re 1Samuele 11:12 Il popolo allora disse a Samuele: «Chi e' che ha detto: "Dovra' Saul regnare su di noi?". Dateci quegli uomini e li metteremo a morte». 1Samuele 11:13 Ma Saul rispose: «Nessuno sara' messo a morte in questo giorno, perche' oggi l'Eterno ha operato una grande liberazione in Israele». 1Samuele 11:14 Poi Samuele disse al popolo: «Venite, andiamo a Ghilgal e la' rinnoviamo il regno». 1Samuele 11:15 Cosi tutto il popolo ando' a Ghilgal e la' davanti all'Eterno in Ghilgal, fecero Saul re. La' offrirono davanti all'Eterno sacrifici di ringraziamento; e la' Saul e tutti gli uomini d'Israele si rallegrarono grandemente. Avvertimento ed esortazione di Samuele a Israele 1Samuele 12:1 Allora Samuele disse a tutto Israele: «Ecco, io vi ho dato ascolto in tutto cio' che mi avete detto e ho costituito un re a su di voi. 1Samuele 12:2 Ed ora, ecco il re che andra' davanti a voi. Io sono ormai vecchio e canuto, e i miei figli sono tra voi; io sono andato davanti a voi dalla mia giovinezza fino a questo giorno. 1Samuele 12:3 Eccomi, testimoniate contro di me davanti all'Eterno e davanti al suo unto: A chi ho preso il bue? A chi ho preso l'asino? Chi ho defraudato? Chi ho oppresso? Dalle mani di chi ho accettato alcun regalo che mi abbia accecato gli occhi? Io ve lo restituiro'». 1Samuele 12:4 Essi risposero: «Tu non ci hai defraudato, non ci hai oppresso e non hai preso nulla dalle mani di alcuno». 1Samuele 12:5 Egli disse loro: «L'Eterno e' testimone contro di voi e il suo unto e' testimone in questo giorno, che non avete trovato nulla nelle mie mani». Essi risposero: «Si, e' testimone!». 1Samuele 12:6 Allora Samuele disse al popolo: «e' l'Eterno che ha stabilito Mose' e Aaronne, e ha fatto uscire i vostri padri dal paese d'Egitto. 1Samuele 12:7 Or dunque presentatevi, perche' possa davanti all'Eterno mettere in evidenza con voi tutte le opere giuste che l'Eterno ha compiuto per voi e per i vostri padri. 1Samuele 12:8 Dopo che Giacobbe ando' in Egitto, e i vostri padri gridarono all'Eterno l'Eterno mando' Mose' ed Aaronne, che fecero uscire i vostri padri dall'Egitto e li fecero abitare in questo luogo. 1Samuele 12:9 Ma essi dimenticarono l'Eterno, il loro DIO, ed egli li vendette nelle mani di Sisera, capo dell'esercito di Hatsor, e in potere dei Filistei e del re di Moab, i quali mossero loro guerra. 1Samuele 12:10 Allora gridarono all'Eterno e dissero: "Abbiamo peccato, perche' abbiamo abbandonato l'Eterno e abbiamo servito i Baal e le Ashtaroth, ma ora liberaci dalle mani dei nostri nemici e serviremo te". 1Samuele 12:11 Cosi l'Eterno mando' Jerubbaal, Bedan, Jefte e Samuele, e vi libero' dalle mani dei vostri nemici tutt'intorno e viveste al sicuro. 1Samuele 12:12 Ma quando vedeste che Nahash, re dei figli di Ammon, muoveva contro di voi, mi diceste: "No, un re deve regnare su di noi", mentre l'Eterno il vostro DIO, era il vostro re. 1Samuele 12:13 Or dunque, ecco il re che avete scelto e che avete chiesto; ecco, l'Eterno ha costituito un re su di voi. 1Samuele 12:14 Se temete l'Eterno, lo servite e date ascolto alla sua voce, e non vi ribellate al comandamento dell'Eterno, allora voi e il re che regna su di voi seguirete l'Eterno, il vostro DIO. 1Samuele 12:15 Ma se non date ascolto alla voce dell'Eterno e vi ribellate al comandamento dell'Eterno, allora la mano dell'Eterno sara' contro di voi, come fu contro i vostri padri. 1Samuele 12:16 Percio' ora fermatevi e guardate questa cosa grande che l'Eterno fara' davanti ai vostri occhi. 1Samuele 12:17 Non e' forse il tempo della mietitura del grano? Io invochero' l'Eterno ed egli mandera' tuoni e pioggia; cosi comprenderete e vedrete che il male che avete fatto chiedendo per voi un re, e' grande agli occhi dell'Eterno». 1Samuele 12:18 Allora Samuele invoco' l'Eterno, e l'Eterno mando' quel giorno tuoni e pioggia; e tutto il popolo ebbe gran timore dell'Eterno e di Samuele. 1Samuele 12:19 Tutto il popolo quindi disse a Samuele: «Prega l'Eterno, il tuo DIO per i tuoi servi, affinche' non abbiamo a morire, poiche' abbiamo aggiunto a tutti i nostri peccati il male di chiedere per noi un re». 1Samuele 12:20 Samuele rispose al popolo: «Non temete; anche se avete fatto tutto questo male, non lasciate di seguire l'Eterno ma servite l'Eterno con tutto il vostro cuore. 1Samuele 12:21 Non allontanatevi per seguire cose vane, che non possono giovare ne' liberare, perche' sono cose vane. 1Samuele 12:22 Poiche' l'Eterno non abbandonera' il suo popolo, per amore del suo grande nome, perche' e' piaciuto all'Eterno di farvi il suo popolo. 1Samuele 12:23 Quanto a me, non sia mai che io pecchi contro l'Eterno smettendo di pregare per voi; anzi vi mostrero' la buona e diritta via. 1Samuele 12:24 Solo temete l'Eterno e servitelo fedelmente con tutto il cuore vostro; considerate infatti le grandi cose che ha fatto per voi. 1Samuele 12:25 Ma se continuate a fare il male, tanto voi che il vostro re sarete spazzati via». Iniziale successo militare di Saul 1Samuele 13:1 Saul aveva trent'anni quando comincio' a regnare; e dopo aver regnato due anni sopra Israele. 1Samuele 13:2 Saul si scelse tremila uomini d'Israele: duemila stavano con lui a Mikmash e nella regione montuosa di Bethel, e mille con Gionathan, a Ghibeah di Beniamino; rimando' invece il resto del popolo, ognuno alla sua tenda. 1Samuele 13:3 Gionathan sconfisse la guarnigione dei Filistei che stava a Gheba, e i Filistei lo vennero a sapere. Allora Saul fece suonare la tromba per tutto il paese, dicendo: «Lo sappiano gli Ebrei!». 1Samuele 13:4 E tutto Israele senti dire: «Saul ha sconfitto la guarnigione dei Filistei e Israele e' venuto in odio ai Filistei». Cosi il popolo fu convocato a Ghilgal per seguire Saul. Saul assume nel sacrificio l'ufficio di sacerdote 1Samuele 13:5 Anche i Filistei si radunarono per combattere contro Israele, con trentamila carri, seimila cavalieri e gente numerosa come la sabbia che e' sul lido del mare. Salirono dunque e si accamparono a Mikmash, a est di Beth-Aven. 1Samuele 13:6 Quando gli Israeliti si accorsero di essere in pericolo, (perche' il popolo era messo alle strette), si nascosero nelle caverne, nelle macchie, tra le rocce, nelle buche e nelle cisterne. 1Samuele 13:7 Alcuni Ebrei passarono il Giordano, per andare nel paese di Gad e di Galaad. Quanto a Saul, egli era ancora a Ghilgal e tutto il popolo lo seguiva, tremando. 1Samuele 13:8 Egli aspetto' sette giorni secondo il tempo fissato da Samuele; ma Samuele non giungeva a Ghilgal e il popolo cominciava a disperdersi lontano da lui. 1Samuele 13:9 Allora Saul disse: «Portatemi l'olocausto e i sacrifici di ringraziamento». Quindi offerse l'olocausto. 1Samuele 13:10 Aveva appena finito di offrire l'olocausto, quando arrivo' Samuele; e Saul gli usci incontro per salutarlo. 1Samuele 13:11 Ma Samuele gli disse: «Che cosa hai fatto?». Saul rispose: «Quando ho visto che il popolo si disperdeva lontano da me, che tu non eri giunto nel giorno stabilito e che i Filistei si radunavano a Mikmash, mi son detto: 1Samuele 13:12 "Ora i Filistei mi piomberanno addosso a Ghilgal e io non ho ancora supplicato l'Eterno". Percio' mi sono fatto forza e ho offerto l'olocausto». 1Samuele 13:13 Allora Samuele disse a Saul: «Tu hai agito stoltamente; non hai osservato il comandamento che l'Eterno, il tuo DIO, ti aveva prescritto. L'Eterno infatti avrebbe stabilito il tuo regno su Israele in perpetuo. 1Samuele 13:14 Ora invece il tuo regno non durera'. L'Eterno si e' cercato un uomo secondo il suo cuore, e l'Eterno lo ha stabilito principe del suo popolo, perche' tu non hai osservato cio' che l'Eterno ti aveva comandato». 1Samuele 13:15 Poi Samuele si levo' e sali da Ghilgal a Ghibeah di Beniamino, e Saul passo' in rassegna il popolo che si trovava con lui erano circa seicento uomini. 1Samuele 13:16 Or Saul, Gionathan suo figlio e la gente rimasta con loro rimasero a Ghibeah di Beniamino, mentre i Filistei erano accampati a Mikmash. 1Samuele 13:17 Poi dall'accampamento dei Filistei uscirono dei razziatori divisi in tre schiere: una schiera si diresse sulla via di Ofrah, verso il paese di Shual; 1Samuele 13:18 un'altra schiera si diresse sulla via di Beth-Horon; la terza schiera si diresse sulla via della frontiera che domina la valle di Tseboim, verso il deserto. 1Samuele 13:19 Or in tutto il paese d'Israele non si trovava alcun fabbro, perche' i Filistei dicevano: «Gli Ebrei non fabbrichino spade o lance». 1Samuele 13:20 Cosi tutti gl'Israeliti scendevano dai Filistei per affilare chi il suo vomero, chi la sua zappa, chi la sua scure, chi la sua vanga. 1Samuele 13:21 Il prezzo per l'affilatura era di un pim per le vanghe, per le zappe, per i tridenti, per le scuri e per aggiustare i pungoli. 1Samuele 13:22 Cosi, nel giorno della battaglia, non si trovava ne' spada ne' lancia in mano a tutta la gente che era con Saul e con Gionathan; ne avevano solamente Saul e Gionathan suo figlio. 1Samuele 13:23 La guarnigione dei Filistei usci quindi verso il passo di Mikmash. Vittoria di Gionathan. Insensato giuramento di Saul 1Samuele 14:1 Or avvenne che un giorno, Gionathan, figlio di Saul, disse al suo giovane scudiero: «Vieni, andiamo verso la postazione dei Filistei, che e' dall'altra parte». Ma non disse nulla a suo padre. 1Samuele 14:2 Saul stava allora all'estremita' di Ghibeah sotto il melograno che e' a Migron, e la gente che aveva con se' ammontava a circa seicento uomini. 1Samuele 14:3 Ahijah, figlio di Ahitub, fratello d'Ikabod, figlio di Finehas, figlio di Eli sacerdote dell'Eterno, a Sciloh indossava l'efod. Ma il popolo non sapeva che Gionathan se ne fosse andato. 1Samuele 14:4 Or fra i valichi per i quali Gionathan cercava di arrivare alla postazione dei Filistei, c'era una roccia sporgente da una parte e una roccia sporgente dall'altra parte: una si chiamava Botsets e l'altra Seneh. 1Samuele 14:5 Una delle rocce sporgenti sorgeva a nord di fronte a Mikmash, e l'altra a sud di fronte a Ghibeah. 1Samuele 14:6 Gionathan disse al suo giovane scudiero: «Vieni, andiamo verso la postazione di questi incirconcisi; forse l'Eterno operera' a nostro favore, perche' nulla puo' impedire all'Eterno di salvare con molti o con pochi». 1Samuele 14:7 Il suo scudiero gli rispose: «Fa' tutto cio' che hai nel cuore; va' pure; eccomi pronto ad andare con te ovunque il tuo cuore desidera». 1Samuele 14:8 Allora Gionathan disse: «Ecco, noi andremo verso quegli uomini e ci faremo vedere da loro. 1Samuele 14:9 Se ci diranno: "Fermatevi finche' noi vi raggiungiamo", ci fermeremo al nostro posto e non saliremo da loro; 1Samuele 14:10 ma se diranno: "Salite da noi", saliremo perche' l'Eterno li ha dati nelle nostre mani; e questo ci servira' di segno» 1Samuele 14:11 Cosi entrambi si fecero vedere dalla guarnigione dei Filistei; e i Filistei dissero. «Ecco gli Ebrei che escono dalle grotte dove si erano nascosti!». 1Samuele 14:12 Poi gli uomini della guarnigione si rivolsero a Gionathan e al suo scudiero e dissero: «Salite da noi che abbiamo qualcosa da dirvi». Allora Gionathan disse al suo scudiero: «Sali dietro di me, perche' l'Eterno li ha dati nelle mani d'Israele». 1Samuele 14:13 Gionathan sali arrampicandosi con le mani e con i piedi, seguito dal suo scudiero. I Filistei cadevano davanti a Gionathan, e il suo scudiero dietro di lui li finiva. 1Samuele 14:14 Questa fu la prima strage compiuta da Gionathan e dal suo scudiero, in essa caddero circa venti uomini, in circa mezzo iugero di terra. 1Samuele 14:15 Lo spavento si diffuse nell'accampamento, nella campagna e fra tutto il popolo; la guarnigione e i razziatori furono anch'essi spaventati; la terra stessa tremo', e fu cosi uno spavento di DIO. 1Samuele 14:16 Le sentinelle di Saul a Ghibeah di Beniamino guardarono e videro che la moltitudine si disperdeva e fuggiva di qui e di la'. 1Samuele 14:17 Allora Saul disse alla gente che era con lui: «Fate l'appello per vedere chi se n'e' andato da noi». Fatto l'appello, ecco che mancavano Gionathan e il suo scudiero. 1Samuele 14:18 Allora Saul disse ad Ahijah: «Fa' accostare l'arca di DIO!» (poiche' allora l'arca di DIO era con i figli d'Israele). 1Samuele 14:19 Or mentre Saul parlava col sacerdote, il tumulto nell'accampamento dei Filistei andava crescendo; cosi Saul disse al sacerdote: «Ritira la tua mano!». 1Samuele 14:20 Poi Saul e tutto il popolo che era con lui si radunarono e si mossero verso il luogo della battaglia; ed ecco che la spada di ognuno era rivolta contro il suo compagno, e la confusione era grandissima. 1Samuele 14:21 Gli Ebrei stessi, che da un po' di tempo si trovavano con i Filistei ed erano saliti con loro all'accampamento dalla regione circostante, si unirono con gl'Israeliti che erano con Saul e Gionathan. 1Samuele 14:22 Similmente tutti gl'Israeliti che si erano nascosti nella regione montuosa di Efraim, quando seppero che i Filistei fuggivano si misero anch'essi a inseguirli unendosi alla battaglia. 1Samuele 14:23 Cosi in quel giorno l'Eterno salvo' Israele e la battaglia si estese fino a Beth-Aven. 1Samuele 14:24 Ma in quel giorno gli uomini d'Israele erano stremati, perche' Saul aveva fatto fare al popolo questo giuramento: «Maledetto l'uomo che tocchera' cibo prima di sera, prima che mi sia vendicato dei miei nemici». Cosi nessuno del popolo tocco' cibo. 1Samuele 14:25 Or tutto il popolo entro' in una foresta, dove c'era del miele per terra. 1Samuele 14:26 Come il popolo entro' nella foresta, vide il miele che colava; ma nessuno si porto' la mano alla bocca, perche' il popolo aveva timore del giuramento. 1Samuele 14:27 Ma Gionathan non aveva sentito quando suo padre aveva fatto giurare il popolo; percio' stese la punta del bastone che teneva in mano, la intinse nel favo di miele e porto' la mano alla bocca; cosi la sua vista si schiari. 1Samuele 14:28 Uno del popolo prese la parola e disse: «Tuo padre ha espressamente fatto fare al popolo questo giuramento, dicendo: "Maledetto l'uomo che tocchera' cibo oggi" benche' il popolo fosse stremato». 1Samuele 14:29 Allora Gionathan disse: «Mio padre ha recato un danno al paese; vedete come, per aver gustato un po' di questo miele, la mia vista si e' schiarita. 1Samuele 14:30 Quanto meglio sarebbe stato se il popolo avesse oggi mangiato liberamente del bottino che ha trovato presso i nemici! Non ci sarebbe stata una piu' grande strage dei Filistei?». 1Samuele 14:31 In quel giorno essi sconfissero i Filistei da Mikmash ad Aijalon, ma il popolo era estenuato. 1Samuele 14:32 Cosi il popolo si getto' sul bottino prese pecore, buoi e vitelli e li scanno' a terra; e il popolo li mangio' col sangue. 1Samuele 14:33 Questo fu riferito a Saul e gli fu detto: «Ecco, il popolo pecca contro l'Eterno mangiando carne col sangue». Egli disse: «Voi avete commesso una trasgressione; rotolate subito qui da me una grande pietra». 1Samuele 14:34 Poi Saul ordino': «Sparpagliatevi fra il popolo e ditegli: "Ognuno porti qui da me il suo bue e la sua pecora; scannateli qui e poi mangiate, ma non peccate contro l'Eterno mangiando carne con sangue!"». Cosi ognuno del popolo quella notte porto' con se' il suo bue e lo scanno' in quel luogo. 1Samuele 14:35 Saul edifico' quindi un altare all'Eterno; questo fu il primo altare che egli edifico' all'Eterno. 1Samuele 14:36 Poi Saul disse: «Scendiamo di notte a inseguire i Filistei e deprediamoli fino alla luce del mattino; e non lasciamo in vita uno solo di loro». Il popolo rispose: «Fa' tutto cio' che ti sembra bene». Allora il sacerdote disse: «Avviciniamoci a DIO qui». 1Samuele 14:37 Cosi Saul interrogo' DIO: «Devo scendere a inseguire i Filistei? Li darai nelle mani d'Israele?». Ma DIO non gli diede alcuna risposta. 1Samuele 14:38 Saul allora disse: «Avvicinatevi qui voi tutti capi del popolo, e riconoscete e vedete quale sia stato il peccato oggi commesso, 1Samuele 14:39 perche', come e' vero che l'Eterno, il salvatore d'Israele, vive, anche se si trovasse in Gionathan mio figlio egli dovra' morire». Ma nessuno fra tutto il popolo gli rispose. 1Samuele 14:40 Allora egli disse a tutto Israele: «Voi state da una parte, e io e Gionathan mio figlio staremo dall'altra». Il popolo rispose a Saul: «Fa' cio' che ti sembra bene». 1Samuele 14:41 Percio' Saul disse all'Eterno: «DIO d'Israele, da' la giusta risposta». Cosi furono designati Gionathan e Saul, e il popolo scampo'. 1Samuele 14:42 Poi Saul disse: «Tirate a sorte fra me e Gionathan mio figlio». Cosi fu designato Gionathan. 1Samuele 14:43 Allora Saul disse a Gionathan: «Dimmi cio' che hai fatto». Gionathan gli dichiaro' e disse: «Ho assaggiato un po' di miele con la punta del bastone che avevo in mano; eccomi, moriro'!». 1Samuele 14:44 Saul disse: «DIO faccia questo e anche peggio, perche' tu certamente morirai, o Gionathan!». 1Samuele 14:45 Ma il popolo disse a Saul: «Dovra' Gionathan, che ha operato questa grande liberazione in Israele, morire? Non sia mai! Com'e' vero che l'Eterno vive non cadra' in terra un sol capello del suo capo, perche' oggi egli ha operato con DIO»! Cosi il popolo salvo' Gionathan, ed egli non mori. 1Samuele 14:46 Poi Saul torno' dall'inseguimento dei Filistei e i Filistei fecero ritorno al loro paese. 1Samuele 14:47 Cosi Saul consolido' il regno su Israele e fece guerra a tutti i suoi nemici tutt'intorno: a Moab, ai figli di Ammon a Edom, ai re di Tsobah e ai Filistei; ovunque si volgeva, vinceva. 1Samuele 14:48 Compi imprese di valore, sconfisse gli Amalekiti e libero' Israele dalle mani di quelli che lo depredavano. 1Samuele 14:49 I figli di Saul erano: Gionathan, Jishui e Malkishuah; e le sue due figlie si chiamavano: la primogenita Merab, e la minore Mikal. 1Samuele 14:50 Il nome della moglie di Saul era Ahinoam, figlia di Ahimaaz, e il nome del capitano del suo esercito era Abner, figlio di Ner, zio di Saul. 1Samuele 14:51 Kish, padre di Saul, e Ner, padre di Abner, erano figli di Abiel. 1Samuele 14:52 Per tutta la vita di Saul vi fu una guerra spietata contro i Filistei; ogni uomo forte e ogni giovane valoroso che Saul vedeva, lo prendeva con se'. Ubbidienza parziale di Saul 1Samuele 15:1 Poi Samuele disse a Saul: «L'Eterno mi ha mandato per ungerti re sopra il suo popolo, sopra Israele; ora dunque ascolta le parole dell'Eterno. 1Samuele 15:2 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Io puniro' Amalek per cio' che fece a Israele quando gli si oppose per via, mentre usciva dall'Egitto. 1Samuele 15:3 Ora va', colpisci Amalek e vota allo sterminio tutto cio' che gli appartiene senza avere alcuna pieta' di lui ma uccidi uomini e donne, fanciulli e lattanti, buoi e pecore cammelli e asini». 1Samuele 15:4 Saul dunque convoco' il popolo e lo passo' in rassegna a Telaim: duecentomila fanti e diecimila uomini di Giuda. 1Samuele 15:5 Saul venne alla citta' di Amalek e tese un'imboscata nella valle. 1Samuele 15:6 Poi Saul disse ai Kenei: «Andatevene, ritiratevi, uscite fuori di mezzo agli Amalekiti, affinche' non vi distrugga con loro, perche' usaste clemenza verso tutti i figli d'Israele quando uscivano dall'Egitto». Cosi i Kenei si ritirarono di mezzo agli Amalekiti. 1Samuele 15:7 Saul sconfisse gli Amalekiti da Havilah fino a Shur, che e' di fronte all'Egitto. 1Samuele 15:8 Egli prese vivo Agag, re degli Amalekiti, e voto' allo sterminio tutto il popolo, passandolo a fil di spada. 1Samuele 15:9 Ma Saul e il popolo risparmiarono Agag e il meglio delle pecore e dei buoi, gli animali grassi, gli agnelli e tutto il meglio, rifiutandosi di votarli allo sterminio; ma votarono allo sterminio tutto cio' che era scadente e di nessun valore. Dio rigetta Saul come re d'Israele 1Samuele 15:10 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Samuele, dicendo: 1Samuele 15:11 «Io mi pento di aver costituito Saul re, perche' si e' allontanato da me e non ha eseguito i miei ordini». Samuele ne fu rattristato e grido' all'Eterno tutta la notte. 1Samuele 15:12 Al mattino presto Samuele si levo' per andare incontro a Saul; ma vennero a dire a Samuele: «Saul e' andato a Karmel, ed ecco che si e' eretto un monumento; poi e' tornato passando oltre, ed e' sceso a Ghilgal». 1Samuele 15:13 Samuele allora si reco' da Saul, e Saul gli disse: «Benedetto sii tu dall'Eterno! Io ho eseguito l'ordine dell'Eterno». 1Samuele 15:14 Ma Samuele disse: «Cos'e' dunque questo belar di pecore che mi giunge agli orecchi e questo muggir di buoi che sento?». 1Samuele 15:15 Saul rispose: «Questi sono animali presi dagli Amalekiti, perche' il popolo ha risparmiato il meglio delle pecore e dei buoi per farne dei sacrifici all'Eterno, il tuo DIO; il resto pero' l'abbiamo votato allo sterminio». 1Samuele 15:16 Allora Samuele disse a Saul: «Basta! Io ti annunziero' cio' che l'Eterno mi ha detto questa notte!». Saul gli disse: «Parla». 1Samuele 15:17 Cosi Samuele disse: «Non e' forse vero che quando eri piccolo ai tuoi occhi sei diventato capo delle tribu' d'Israele, e l'Eterno ti ha unto re d'Israele? 1Samuele 15:18 L'Eterno ti aveva dato una missione dicendo: "Va', vota allo sterminio quei peccatori degli Amalekiti e combatti contro di loro finche' siano sterminati". 1Samuele 15:19 Perche' dunque non hai ubbidito alla voce dell'Eterno, ma ti sei gettato sul bottino e hai fatto cio' che e' male agli occhi dell'Eterno?». 1Samuele 15:20 Saul disse a Samuele: «Ma io ho ubbidito alla voce dell'Eterno, ho compiuto la missione che l'Eterno mi aveva affidato, ho riportato Agag, re di Amalek e ho votato allo sterminio gli Amalekiti. 1Samuele 15:21 Il popolo pero' ha preso le cose migliori che avrebbero dovuto essere sterminate, per farne sacrifici all'Eterno, il tuo DIO, a Ghilgal». 1Samuele 15:22 Samuele disse: «Gradisce forse l'Eterno gli olocausti e i sacrifici come l'ubbidire alla voce dell'Eterno? Ecco l'ubbidienza e' migliore del sacrificio, e ascoltare attentamente e' meglio del grasso dei montoni. 1Samuele 15:23 Poiche' la ribellione e' come il peccato di divinazione, e l'ostinatezza e' come il culto agli idoli e agli dei domestici. Poiche' hai rigettato la parola dell'Eterno anch'egli ti ha rigettato come re». 1Samuele 15:24 Allora Saul disse a Samuele: «Ho peccato per aver trasgredito il comando dell'Eterno e le tue parole, perche' ho avuto paura del popolo e ho dato ascolto alla sua voce. 1Samuele 15:25 Ma ora, ti prego, perdona il mio peccato e ritorna con me, perche' mi possa prostrare davanti all'Eterno». 1Samuele 15:26 Ma Samuele rispose a Saul. «Io non ritornero' con te, perche' hai rigettato la parola dell'Eterno, e l'Eterno ha rigettato te, perche' tu non sia piu' re sopra Israele». 1Samuele 15:27 Come Samuele si voltava per andarsene, Saul afferro' il lembo del suo mantello, che si strappo'. 1Samuele 15:28 Allora Samuele gli disse: «L'Eterno oggi ha strappato da te il regno d'Israele e lo ha dato a un altro, che e' migliore di te. 1Samuele 15:29 La Gloria d'Israele non mentira' e non si pentira', perche' egli non e' un uomo che si pente». 1Samuele 15:30 Allora Saul disse: «Ho peccato, ma adesso onorami, ti prego, davanti agli anziani del mio popolo e davanti a Israele; ritorna con me, perche' mi possa prostrare davanti all'Eterno, il tuo DIO». 1Samuele 15:31 Samuele dunque ritorno' con Saul, e Saul si prostro' davanti all'Eterno. 1Samuele 15:32 Poi Samuele disse: «Portatemi Agag, re degli Amalekiti». Agag ando' da lui di buon umore. Or Agag diceva: «Certamente l'amarezza della morte e' passata». 1Samuele 15:33 Samuele gli disse: «Come la tua spada privo' di figli le donne, cosi tua madre sara' privata del figlio fra le donne». Samuele quindi taglio' a pezzi Agag davanti all'Eterno a Ghilgal. 1Samuele 15:34 Poi Samuele ando' a Ramah, e Saul sali a casa sua, a Ghibeah di Saul. 1Samuele 15:35 Samuele non ando' piu' a vedere Saul fino al giorno della sua morte, perche' Samuele faceva cordoglio per Saul; e l'Eterno si penti di aver fatto Saul re d'Israele. Samuele unge re Davide 1Samuele 16:1 L'Eterno disse a Samuele: «Fino a quando farai cordoglio per Saul, mentre io l'ho rigettato perche' non regni sopra Israele? Riempi il tuo corno di olio e va'; ti mando da Isai il Betlemita, perche' mi sono scelto un re tra i suoi figli». 1Samuele 16:2 Samuele rispose: «Come posso andare? Saul lo verra' a sapere e mi uccidera'». L'Eterno disse: «Prenderai con te una giovenca e dirai: "Sono venuto per offrire un sacrificio all'Eterno". 1Samuele 16:3 Inviterai Isai al sacrificio, io ti indichero' cio' che dovrai fare, e tu mi ungerai colui che ti diro'». 1Samuele 16:4 Cosi Samuele fece quello che l'Eterno gli aveva detto e ando' a Betlemme; gli anziani della citta' gli andarono incontro tremanti e gli dissero: «Vieni pacificamente?». 1Samuele 16:5 Egli rispose: «Vengo pacificamente; sono venuto ad offrire un sacrificio all'Eterno; purificatevi e venite con me al sacrificio». Fece anche purificare Isai e i suoi figli e li invito' al sacrificio. 1Samuele 16:6 Quando essi giunsero, egli poso' lo sguardo su Eliab e disse: «Certamente l'unto dell'Eterno e' davanti a lui». 1Samuele 16:7 Ma l'Eterno disse a Samuele: «Non badare al suo aspetto ne' all'altezza della sua statura, poiche' io l'ho rifiutato, perche' l'Eterno non vede come vede l'uomo; l'uomo infatti guarda all'apparenza, ma l'Eterno guarda al cuore». 1Samuele 16:8 Allora Isai chiamo' Abinadab e lo fece passare davanti a Samuele; ma Samuele disse: «L'Eterno non si e' scelto neppure questo». 1Samuele 16:9 Poi Isai fece passare Shammah, ma Samuele disse: «L'Eterno non si e' scelto neppure questo». 1Samuele 16:10 Isai fece cosi passare sette dei suoi figli davanti a Samuele; ma Samuele disse ad Isai: «L'Eterno non ha scelto nessuno di questi». 1Samuele 16:11 Poi Samuele disse ad Isai: «Sono tutti qui i tuoi figli?». Egli rispose: «Rimane ancora il piu' giovane che ora si trova a pascolare le pecore». Samuele disse ad Isai: «Manda a prenderlo, perche' non ci metteremo a tavola prima che sia giunto qui». 1Samuele 16:12 Allora egli lo mando' a prendere or Davide era rossiccio, con begli occhi e un bell'aspetto. E l'Eterno disse a Samuele: «Levati, ungilo, perche' e' lui». 1Samuele 16:13 Allora Samuele prese il corno dell'olio e lo unse in mezzo ai suoi fratelli; da quel giorno in poi lo Spirito dell'Eterno investi Davide. Poi Samuele si levo' e ando' a Ramah. Davide chiamato al servizio di Saul 1Samuele 16:14 Or lo Spirito dell'Eterno si era allontanato da Saul e un cattivo spirito da parte dell'Eterno lo terrorizzava. 1Samuele 16:15 I servi di Saul gli dissero: «Ecco, un cattivo spirito da parte di DIO ti turba. 1Samuele 16:16 Il nostro signore comandi dunque ai tuoi servi che ti stanno davanti di cercare un uomo che suoni bene l'arpa; quando poi il cattivo spirito da parte di DIO ti investira', egli mettera' mano all'arpa e tu starai bene». 1Samuele 16:17 Saul disse ai suoi servitori: «Trovatemi un uomo che suoni bene e fatelo venire da me». 1Samuele 16:18 Allora uno dei domestici prese a dire: «Ecco io ho veduto un figlio di Isai, il Betlemita, che sa suonare bene: e' un uomo forte e valoroso, abile nel combattere, eloquente nel parlare e di bell'aspetto, e l'Eterno e' con lui». 1Samuele 16:19 Saul dunque invio' dei messaggeri a Isai per dirgli: «Mandami tuo figlio Davide, che e' col gregge». 1Samuele 16:20 Allora Isai prese un asino carico di pane, un otre di vino, un capretto e li mando' a Saul per mezzo di Davide suo figlio. 1Samuele 16:21 Davide arrivo' da Saul e rimase al suo servizio; Saul si affeziono' grandemente a lui ed egli divenne suo scudiero. 1Samuele 16:22 Saul mando' quindi a dire a Isai: «Ti prego, lascia Davide al mio servizio, perche' ha trovato grazia ai miei occhi». 1Samuele 16:23 Ora, quando il cattivo spirito da parte di DIO investiva Saul, Davide prendeva l'arpa e la suonava con la mano; allora Saul si sentiva risollevato e stava meglio, e il cattivo spirito si allontanava da lui. Davide vince Goliath 1Samuele 17:1 Or i Filistei radunarono le loro truppe per combattere; si radunarono a Sokoh, che appartiene a Giuda, e si accamparono fra Sokoh e Azekah, a Efes-Dammim. 1Samuele 17:2 Anche Saul e gli uomini d'Israele si radunarono e si accamparono nella valle del Terebinto, e si schierarono in battaglia contro i Filistei. 1Samuele 17:3 I Filistei stavano sul monte da una parte e Israele stava sul monte dall'altra parte, e fra di loro c'era la valle. 1Samuele 17:4 Dall'accampamento dei Filistei usci un campione di nome Goliath, di Gath, alto sei cubiti e un palmo. 1Samuele 17:5 Aveva in testa un elmo di bronzo era vestito di una corazza a maglie, il cui peso era di cinquemila sicli di bronzo; 1Samuele 17:6 alle gambe portava gambiere di bronzo e un giavellotto di bronzo sospeso alle spalle. 1Samuele 17:7 L'asta della sua lancia era come un subbio di tessitore, e la punta della lancia pesava seicento sicli di ferro, davanti a lui camminava il suo scudiero. 1Samuele 17:8 Egli dunque si fermo' e grido' alle schiere d'Israele, dicendo: «Perche' siete usciti per schierarvi in ordine di battaglia? Non sono io un Filisteo e voi i servi di Saul? Sceglietevi un uomo che scenda contro di me. 1Samuele 17:9 Se sara' in grado di combattere con me e di uccidermi, noi saremo vostri servi; ma se io saro' vincitore e lo uccidero', voi sarete nostri servi e ci servirete». 1Samuele 17:10 Il Filisteo poi aggiunse: «Io lancio oggi una sfida alle schiere d'Israele: Datemi un uomo e ci batteremo!». 1Samuele 17:11 Quando Saul e tutto Israele udirono queste parole del Filisteo rimasero costernati ed ebbero grande paura. 1Samuele 17:12 Or Davide era figlio di quell'Efrateo di Betlemme di Giuda, di nome Isai, che aveva otto figli. Al tempo di Saul, quest'uomo era vecchio e avanzato negli anni. 1Samuele 17:13 I tre figli maggiori d'Isai erano andati in guerra al seguito di Saul; i nomi dei tre figli che erano andati in guerra erano: Eliab, il primogenito, Abinadab il secondo, e Shammah il terzo 1Samuele 17:14 Davide era il piu' giovane e i tre maggiori erano andati al seguito di Saul. 1Samuele 17:15 Davide invece andava e veniva da Saul per pascolare il gregge di suo padre a Betlemme. 1Samuele 17:16 Il Filisteo si faceva avanti mattina e sera, e continuo' a presentarsi per quaranta giorni. 1Samuele 17:17 Or Isai disse a Davide, suo figlio: «Prendi per i tuoi fratelli un'efa di questo grano arrostito e questi dieci pani e portali in fretta ai tuoi fratelli nell'accampamento. 1Samuele 17:18 Porta anche queste dieci forme di formaggio al capitano del loro migliaio; vedi come stanno i tuoi fratelli e riportami un pegno da parte loro. 1Samuele 17:19 Saul con i tuoi fratelli e tutti gli uomini d'Israele sono nella valle del Terebinto a combattere contro i Filistei». 1Samuele 17:20 Cosi Davide si alzo' al mattino presto lascio' le pecore a un guardiano, prese il suo carico e parti come Isai gli aveva ordinato. Giunse al campo dei carri, quando l'esercito usciva per schierarsi in battaglia e lanciava il grido di guerra. 1Samuele 17:21 Israeliti e Filistei si erano schierati in ordine di battaglia, esercito contro esercito. 1Samuele 17:22 Davide, lasciato il suo carico nelle mani del guardiano dei bagagli, corse alle schiere di battaglia; giunto, chiese ai suoi fratelli come stavano. 1Samuele 17:23 Mentre parlava con loro, ecco uscire dalle schiere dei Filistei quel campione, il Filisteo di Gath, di nome Goliath, e ripetere le solite parole; e Davide le udi. 1Samuele 17:24 Tutti gli uomini d'Israele, alla vista di quell'uomo, fuggirono da lui ed ebbero grande paura. 1Samuele 17:25 Gli uomini d'Israele dicevano: «Avete visto quell'uomo che avanza? Egli avanza per sfidare Israele. Chiunque lo uccidera', il re lo ricolmera' di grandi ricchezze, gli dara' sua figlia ed esentera' da ogni tributo la casa di suo padre in Israele». 1Samuele 17:26 Allora Davide, rivolgendosi agli uomini che stavano vicino a lui, disse: «Che si fara' all'uomo che uccidera' questo Filisteo e allontanera' la vergogna da Israele? Ma chi e' mai questo Filisteo incirconciso, che osa insultare le schiere del DIO vivente?». 1Samuele 17:27 La gente gli rispose con le stesse parole, dicendo: «Cosi sara' fatto a colui che lo uccidera'». 1Samuele 17:28 Eliab, suo fratello maggiore lo senti mentre parlava con quegli uomini, cosi Eliab si accese d'ira contro Davide e disse: «Perche' sei sceso qui? A chi hai lasciato quelle poche pecore nel deserto? Io conosco il tuo orgoglio e la malignita' del tuo cuore: sei sceso qui per vedere la battaglia?». 1Samuele 17:29 Davide rispose: «Che ho io fatto ora? Non era che una semplice domanda!». 1Samuele 17:30 Allontanandosi da lui, si rivolse a un altro e fece la stessa domanda; e la gente gli diede la stessa risposta di prima. 1Samuele 17:31 Come udirono le parole che Davide aveva detto, le riportarono a Saul, che lo mando' a chiamare. 1Samuele 17:32 Davide disse a Saul: «Nessuno si perda d'animo a motivo di costui! Il tuo servo andra' a combattere con questo Filisteo». 1Samuele 17:33 Saul disse a Davide: «Tu non puoi andare contro questo Filisteo per batterti con lui, perche' tu non sei che un ragazzo, mentre lui e' un guerriero fin dalla sua giovinezza». 1Samuele 17:34 Ma Davide rispose a Saul: «Il tuo servo pascolava il gregge di suo padre quando un leone o un orso veniva a portar via una pecora dal gregge, 1Samuele 17:35 io lo inseguivo, lo colpivo e la strappavo dalle sue fauci; se poi quello si rivoltava contro di me, io l'afferravo per la criniera, lo colpivo e l'ammazzavo 1Samuele 17:36 Si, il tuo servo ha ucciso il leone e l'orso; e questo incirconciso Filisteo sara' come uno di loro, perche' ha insultato le schiere del DIO vivente». 1Samuele 17:37 Davide soggiunse: «L'Eterno che mi libera dalla zampa del leone e dalla zampa dell'orso, mi liberera' anche dalla mano di questo Filisteo». Allora Saul disse a Davide: «Va' e l'Eterno sia con te» 1Samuele 17:38 Poi Saul rivesti Davide della sua armatura, gli mise in capo un elmo di bronzo e gli fece indossare la corazza. 1Samuele 17:39 Davide quindi cinse la spada di Saul sopra l'armatura e cerco' di camminare, perche' non vi era abituato. Ma Davide disse a Saul: «Io non posso camminare con questa armatura perche' non ci sono abituato». Cosi Davide se la tolse di dosso. 1Samuele 17:40 Poi prese in mano il suo bastone, si scelse nel torrente cinque pietre lisce, le pose nella sacca da pastore, in un sacchetto che aveva; poi, con la sua fionda in mano, mosse contro il Filisteo. 1Samuele 17:41 Anche il Filisteo avanzo' avvicinandosi sempre piu' a Davide, mentre il suo scudiero lo precedeva. 1Samuele 17:42 Il Filisteo guardava attentamente e, scorto Davide, lo disprezzo', perche' era soltanto un giovane, rossiccio e di bell'aspetto. 1Samuele 17:43 Il Filisteo disse a Davide: «Sono io forse un cane, che tu vieni contro di me con dei bastoni?». E il Filisteo maledisse Davide in nome dei suoi de'i. 1Samuele 17:44 Poi il Filisteo disse a Davide: «Vieni qui, e io daro' la tua carne agli uccelli del cielo e alle bestie dei campi». 1Samuele 17:45 Allora Davide rispose al Filisteo: «Tu vieni a me con la spada, con la lancia e col giavellotto; ma io vengo a te nel nome dell'Eterno degli eserciti, il DIO delle schiere d'Israele che tu hai insultato. 1Samuele 17:46 Oggi stesso l'Eterno ti consegnera' nelle mie mani; e io ti abbattero', ti tagliero' la testa e daro' oggi stesso i cadaveri dell'esercito dei Filistei agli uccelli del cielo e alle fiere della terra, affinche' tutta la terra sappia che c'e' un Dio in Israele. 1Samuele 17:47 Allora tutta questa moltitudine sapra' che l'Eterno non salva per mezzo di spada ne' per mezzo di lancia; poiche' l'esito della battaglia dipende dall'Eterno, ed egli vi dara' nelle nostre mani». 1Samuele 17:48 Quando il Filisteo si mosse e si fece avanti per andare incontro a Davide, anche Davide corse prontamente verso la linea di battaglia incontro al Filisteo; 1Samuele 17:49 mise la mano nella sacca, ne trasse fuori una pietra, la lancio' con la fionda e colpi il Filisteo in fronte; la pietra si conficco' nella fronte ed egli cadde con la faccia a terra. 1Samuele 17:50 Cosi Davide con una fionda e con una pietra vinse il Filisteo; e lo colpi e l'uccise benche' Davide non avesse alcuna spada in mano. 1Samuele 17:51 Poi Davide corse, si getto' sul Filisteo, prese la sua spada, la sguaino' e lo uccise troncandogli con essa la testa. Quando i Filistei videro che il loro eroe era morto, si diedero alla fuga. 1Samuele 17:52 Allora gli uomini d'Israele e di Giuda si levarono, alzando grida di guerra, e inseguirono i Filistei fino all'ingresso della valle e alle porte di Ekron. I Filistei feriti a morte caddero sulla via di Shaaraim, fino a Gath e a Ekron. 1Samuele 17:53 Quando i figli d'Israele ritonarono dall'inseguimento dei Filistei, saccheggiarono il loro accampamento. 1Samuele 17:54 Poi Davide prese la testa del Filisteo e la porto' a Gerusalemme, ma le sue armi le ripose nella sua tenda. 1Samuele 17:55 Quando Saul aveva visto Davide uscire contro il Filisteo, aveva chiesto ad Abner, capo dell'esercito: «Abner di chi e' figlio questo giovane?». Abner rispose: «Com'e' vero che tu vivi, o re, non lo so». 1Samuele 17:56 Allora il re disse: «Informati di chi sia figlio questo ragazzo». 1Samuele 17:57 Quando Davide ritorno' dall'uccisione del Filisteo, Abner lo prese e lo condusse davanti a Saul, mentre egli aveva ancora in mano la testa del Filisteo. 1Samuele 17:58 Saul gli disse: «Giovane, di chi sei figlio?». Davide rispose: «Sono figlio del tuo servo, Isai il Betlemita». Amicizia di Gionathan e Davide. Saul, geloso di Davide, cerca in vari modi di farlo morire 1Samuele 18:1 Quando ebbe finito di parlare a Saul, l'anima di Gionathan rimase legata all'anima di Davide, e Gionathan l'amo' come l'anima sua. 1Samuele 18:2 Quel giorno Saul lo prese con se' e non gli permise piu' di ritornare a casa di suo padre. 1Samuele 18:3 Gionathan fece quindi un patto con Davide, perche' lo amava come la sua anima. 1Samuele 18:4 Poi Gionathan si tolse il mantello che indossava e lo diede a Davide, e vi aggiunse pure le sue vesti, la sua spada, il suo arco e la sua cintura. 1Samuele 18:5 Davide andava ovunque Saul lo mandava e riusciva bene. Cosi Saul lo mise a capo degli uomini di guerra, ed era gradito a tutto il popolo e anche ai servi di Saul. 1Samuele 18:6 Al loro rientro, quando Davide tornava dall'uccisione del Filisteo, le donne uscirono da tutte le citta' d'Israele incontro al re Saul, cantando e danzando con tamburelli, con grida di gioia e con strumenti musicali. 1Samuele 18:7 Cosi le donne si rispondevano a vicenda cantando, e dicevano: «Saul ha ucciso i suoi mille, e Davide i suoi diecimila» 1Samuele 18:8 La cosa irrito' grandemente Saul e quelle parole gli dispiacquero, e disse: «A Davide ne hanno attribuito diecimila e a me ne hanno attribuito solo mille. Ora non gli manca altro che il regno!». 1Samuele 18:9 Cosi Saul da quel giorno in poi guardo' Davide con gelosia. 1Samuele 18:10 Il giorno dopo un cattivo spirito, da parte di DIO, s'impossesso' di Saul che si comportava come un pazzo in mezzo alla casa, mentre Davide suonava l'arpa con la sua mano come gli altri giorni, e Saul aveva in mano la lancia. 1Samuele 18:11 Cosi Saul scaglio' la lancia, dicendo: «Inchiodero' Davide al muro!». Ma Davide schivo' il colpo per due volte. 1Samuele 18:12 Saul aveva paura di Davide perche' l'Eterno era con lui, mentre si era ritirato da Saul. 1Samuele 18:13 Percio' Saul lo allontano' da se' e lo fece capitano di mille uomini, ed egli andava e veniva alla testa del popolo. 1Samuele 18:14 Or Davide riusciva bene in tutte le sue imprese e l'Eterno era con lui. 1Samuele 18:15 Saul, vedendo che egli riusciva molto bene, aveva timore di lui; 1Samuele 18:16 ma tutto Israele e Giuda amavano Davide, perche' andava e veniva alla loro testa. 1Samuele 18:17 Poi Saul disse a Davide: «Ecco Merab, la mia figlia maggiore; io te la daro' in moglie; sii per me un figlio valoroso e combatti le battaglie dell'Eterno». Or Saul pensava: «Non sia la mia mano a colpirlo, ma sia la mano dei Filistei». 1Samuele 18:18 Ma Davide rispose a Saul: «Chi sono io e cosa e' la vita mia e la famiglia di mio padre in Israele, perche' io divenga genero del re?». 1Samuele 18:19 Or avvenne che, quando venne il momento di dare Merab, figlia di Saul, a Davide, essa fu data in moglie ad Adriel, il Meholathita. 1Samuele 18:20 Ma Mikal, figlia di Saul, amava Davide; lo riferirono a Saul e la cosa gli piacque. 1Samuele 18:21 Cosi Saul penso': «Gliela daro', perche' sia per lui un laccio e perche' egli cada sotto la mano dei Filistei». Saul dunque disse a Davide una seconda volta: «Oggi puoi diventare mio genero». 1Samuele 18:22 Poi Saul ordino' ai suoi servi: «Parlate in segreto a Davide e ditegli: "Ecco, il re e' soddisfatto di te e tutti i suoi servi ti amano, diventa dunque il genero del re"». 1Samuele 18:23 I servi di Saul riportarono queste parole a Davide. Ma Davide rispose: «Vi pare piccola cosa diventare genero del re? Io sono un uomo povero e di bassa condizione». 1Samuele 18:24 I servi riferirono a Saul: «Davide ha risposto in questo modo». 1Samuele 18:25 Allora Saul disse: «Direte cosi a Davide: "Il re non desidera alcuna dote ma cento prepuzi dei Filistei, per fare vendetta sui nemici del re"». Or Saul complottava di far morire Davide per mezzo dei Filistei. 1Samuele 18:26 Quando i servi riferirono a Davide queste parole, parve bene a Davide di diventare genero del re. I giorni fissati non erano ancora trascorsi, 1Samuele 18:27 quando Davide si levo' e parti con i suoi uomini e uccise duecento uomini dei Filistei. Poi Davide porto' i loro prepuzi e li consegno' in numero esatto al re per diventare suo genero. Allora Saul gli diede sua figlia Mikal in moglie. 1Samuele 18:28 Cosi Saul vide e comprese che l'Eterno era con Davide; e Mikal, figlia di Saul, lo amava. 1Samuele 18:29 Saul ebbe ancora piu' paura di Davide e rimase nemico di Davide tutti i giorni che visse. 1Samuele 18:30 Poi i principi dei Filistei uscirono a combattere ma, ogni volta che uscivano Davide riusciva meglio di tutti i servi di Saul; cosi il suo nome divenne molto famoso. Saul cerca ancora di uccidere Davide. Fuga di Davide 1Samuele 19:1 Saul parlo' a suo figlio Gionathan e a tutti i suoi servi di fare morire Davide. Ma Gionathan, figlio di Saul, nutriva un grande affetto per Davide. 1Samuele 19:2 Cosi Gionathan informo' Davide, dicendo: «Saul mio padre, cerca di farti morire; percio' domani mattina fa' attenzione, rimani in un luogo segreto e nasconditi. 1Samuele 19:3 Io usciro' e staro' accanto a mio padre nel campo dove ti trovi tu, e parlero' di te a mio padre. Vedro' che cosa succede e te lo faro' sapere». 1Samuele 19:4 Gionathan dunque parlo' a Saul suo padre in favore di Davide e gli disse: «Non pecchi il re contro il suo servo, contro Davide, perche' egli non ha peccato contro di te, e perche' le sue imprese ti sono state di grande utilita'. 1Samuele 19:5 Egli ha esposto la propria vita al pericolo, quando ha ucciso il Filisteo, e l'Eterno ha operato una grande liberazione per tutto Israele. Tu hai visto e ti sei rallegrato; perche' dunque peccheresti contro il sangue innocente, facendo morire Davide senza motivo?». 1Samuele 19:6 Saul diede ascolto alla voce di Gionathan e giuro': «Com'e' vero che l'Eterno vive, egli non morira'!». 1Samuele 19:7 Allora Gionathan chiamo' Davide e gli riferi tutte queste cose. Poi Gionathan ricondusse Davide da Saul, ed egli rimase al suo servizio come prima. 1Samuele 19:8 Comincio' di nuovo la guerra; cosi Davide usci a combattere contro i Filistei e inflisse loro una grave sconfitta, ed essi si diedero alla fuga davanti a lui. 1Samuele 19:9 Ma un cattivo spirito da parte dell'Eterno, s'impossesso' di Saul mentre stava in casa sua con la sua lancia in mano, e Davide stava suonando l'arpa con la mano. 1Samuele 19:10 Saul cerco' d'inchiodare Davide al muro con la lancia, ma Davide fuggi davanti a Saul, ed egli conficco' la lancia nel muro. Davide fuggi e si mise in salvo quella stessa notte. 1Samuele 19:11 Saul allora invio' messaggeri a casa di Davide per sorvegliarlo e ucciderlo il mattino dopo; ma Mikal, moglie di Davide, lo avverti della cosa, dicendo: «Se non ti metti in salvo questa notte, domani sarai morto». 1Samuele 19:12 Cosi Mikal calo' Davide dalla finestra; ed egli se ne ando', fuggi e si mise in salvo. 1Samuele 19:13 Poi Mikal prese l'idolo di casa e lo pose nel letto; al posto del capo mise una coltre di pelo di capra e la coperse con un panno. 1Samuele 19:14 Quando Saul invio' i messaggeri a prendere Davide, ella disse: «e' malato». 1Samuele 19:15 Allora Saul invio' di nuovo i messaggeri a vedere Davide e disse loro: «Portatemelo nel letto, perche' io lo faccia morire». 1Samuele 19:16 Quando i messaggeri arrivarono, ecco che nel letto c'era l'idolo di casa con una coltre di pelo di capra al posto del capo. 1Samuele 19:17 Allora Saul disse a Mikal: «Perche' mi hai ingannato in questo modo e hai fatto fuggire il mio nemico, permettendogli di mettersi in salvo?». Mikal rispose a Saul: «Egli mi ha detto: "Lasciami andare, altrimenti ti uccido"». 1Samuele 19:18 Davide dunque fuggi e si mise in salvo; ando' da Samuele a Ramah e gli racconto' tutto cio' che Saul gli aveva fatto. Poi lui e Samuele andarono a stare a Naioth. 1Samuele 19:19 La cosa fu riferita a Saul: «Ecco, Davide e' a Naioth di Ramah». 1Samuele 19:20 Allora Saul invio' messaggeri per prendere Davide; ma quando essi videro l'assemblea dei profeti che profetizzavano, con Samuele che teneva la presidenza, lo Spirito di DIO investi i messaggeri di Saul che si misero anch'essi a profetizzare. 1Samuele 19:21 Riferirono la cosa a Saul, che invio' altri messaggeri, i quali pure si misero a profetizzare. Saul mando' di nuovo messaggeri per la terza volta, e anche questi si misero a profetizzare. 1Samuele 19:22 Allora si reco' egli stesso a Ramah e giunto alla grande cisterna che e' a Seku, chiese: «Dove sono Samuele e Davide?». Qualcuno gli rispose: «Ecco, sono a Naioth di Ramah». 1Samuele 19:23 Cosi egli ando' la' a Naioth di Ramah ma lo Spirito di DIO investi anche lui ed egli continuo' il suo viaggio profetizzando, finche' giunse a Naioth di Ramah. 1Samuele 19:24 Anch'egli si spoglio' delle sue vesti, e anch'egli profetizzo' davanti a Samuele e rimase sdraiato nudo per terra tutto quel giorno e tutta quella notte. Per questo si dice: «e' anche Saul tra i profeti?». Il patto fra Davide e Gionathan 1Samuele 20:1 Davide fuggi da Naioth di Ramah, si reco' da Gionathan e gli disse: «Che cosa ho fatto? Qual e' la mia colpa e qual e' il mio peccato verso tuo padre, perche' egli cerchi la mia vita?». 1Samuele 20:2 Gionathan gli rispose: «Non sia mai! Tu non morrai; ecco, mio padre non fa cosa alcuna, grande o piccola, senza farmelo sapere. Perche' mio padre mi avrebbe nascosto questa cosa? Non e' possibile». 1Samuele 20:3 Davide giuro' nuovamente e disse: «Tuo padre sa certamente che io ho trovato grazia ai tuoi occhi e avra' detto "Gionathan non sappia questo, perche' non si affligga". Ma com'e' vero che l'Eterno vive e che vive l'anima tua, fra me e la morte c'e' solo un passo». 1Samuele 20:4 Gionathan disse a Davide: «Qualunque cosa tu chieda, io la faro' per te». 1Samuele 20:5 Davide rispose a Gionathan: «Ecco, domani e' la luna nuova e io dovrei sedere a tavola con il re, ma tu lasciami andare e io mi nascondero' per la campagna fino alla sera del terzo giorno. 1Samuele 20:6 Se tuo padre nota la mia assenza, tu gli dirai: "Davide mi ha pregato con insistenza di poter fare una scappata fino a Betlemme, sua citta', perche' vi si celebra il sacrificio annuale per tutta la sua famiglia". 1Samuele 20:7 Se dira': "Va bene", il tuo servo sara' salvo. Se invece si adira, sappi che ha deciso di farmi del male. 1Samuele 20:8 Usa dunque misericordia col tuo servo, perche' hai fatto entrare il tuo servo in un patto dell'Eterno con te; ma se vi e' in me qualche colpa uccidimi tu. Perche' dovresti condurmi da tuo padre?». 1Samuele 20:9 Gionathan disse: «Lungi da te questo! Se io sapessi che mio padre ha deciso di farti del male, non te lo farei sapere?». 1Samuele 20:10 Davide disse a Gionathan: «Chi mi avvertira' se tuo padre ti risponde duramente?». 1Samuele 20:11 Gionathan disse a Davide: «Vieni, andiamo fuori in campagna!». Cosi entrambi andarono fuori in campagna. 1Samuele 20:12 Allora Gionathan disse a Davide: «L'Eterno, il DIO d'Israele, mi sia testimone! Quando domani o dopodomani, a quest'ora, indaghero' sulle intenzioni di mio padre, se egli e' ben disposto verso Davide, e io non mando ad avvisarti, 1Samuele 20:13 l'Eterno faccia questo a Gionathan e anche peggio. Se invece mio padre intende farti del male, ti faro' avvertire e ti lascero' partire perche' te ne vada in pace; e l'Eterno sia con te, com'e' stato con mio padre! 1Samuele 20:14 Finche' saro' in vita, non mi userai tu la bonta' dell'Eterno, perche' non sia ucciso? 1Samuele 20:15 Ma non cesserai mai di usare bonta' verso la mia casa, neppur quando l'Eterno avra' sterminato dalla faccia della terra tutti quanti i nemici di Davide». 1Samuele 20:16 Cosi Gionathan fece un patto con la casa di Davide, dicendo: «L'Eterno chieda conto del sangue ai nemici di Davide!». 1Samuele 20:17 Per l'amore che gli portava, Gionathan fece di nuovo giurare Davide perche' egli lo amava come la sua anima. 1Samuele 20:18 Poi Gionathan gli disse: «Domani e' la nuova luna e la tua assenza sara' notata, perche' il tuo posto sara' vuoto. 1Samuele 20:19 Lascerai passare tre giorni, poi scenderai in fretta e ti recherai al luogo dove ti sei nascosto il giorno del fatto, e rimarrai presso la pietra di Ezel. 1Samuele 20:20 Io tirero' tre frecce a fianco di essa, come se tirassi al bersaglio. 1Samuele 20:21 Poi mandero' un ragazzo, dicendo: "Va' a cercare le frecce". Se dico al ragazzo: "Guarda, le frecce sono di qua da te, prendile!", allora vieni perche', come l'Eterno vive, va bene per te e non c'e' alcun pericolo. 1Samuele 20:22 Se invece dico al giovane: "Guarda, le frecce sono di la' da te", allora vattene, perche' l'Eterno ti fa partire. 1Samuele 20:23 Riguardo poi alle cose di cui io e tu abbiamo parlato, ecco l'Eterno sia testimone fra me e te per sempre». 1Samuele 20:24 Cosi Davide si nascose nel campo; quando arrivo' la luna nuova il re si mise a sedere per prendere cibo. 1Samuele 20:25 Il re si pose a sedere sulla sua sedia come le altre volte, sulla sedia vicina al muro; Gionathan si pose a sedere di fronte. Abner si sedette accanto a Saul, ma il posto di Davide rimase vuoto. 1Samuele 20:26 Tuttavia Saul non disse nulla quel giorno, perche' pensava: «Gli e' successo qualcosa; non sara' puro; certamente egli non e' puro». 1Samuele 20:27 Ma il giorno dopo, il secondo giorno della luna nuova, il posto di Davide era ancora vuoto. Allora Saul disse a Gionathan, suo figlio: «Perche' il figlio di Isai non e' venuto a mangiare ne' ieri ne' oggi?». 1Samuele 20:28 Gionathan rispose a Saul: «Davide mi ha chiesto con insistenza di lasciarlo andare a Betlemme; 1Samuele 20:29 e ha detto: "Ti prego, lasciami andare, perche' abbiamo in citta' un sacrificio di famiglia, e mio fratello mi ha imposto di andarvi; ora dunque, se ho trovato grazia ai tuoi occhi, ti prego lasciami fare una scappata per vedere i miei fratelli". Per questo non e' venuto alla mensa del re». 1Samuele 20:30 Allora l'ira di Saul si accese contro Gionathan, e gli disse: «Figlio perverso e ribelle, non so io forse che tieni le parti del figlio di Isai, a tua vergogna e a vergogna della nudita' di tua madre? 1Samuele 20:31 Poiche' fino a quando il figlio di Isai vivra' sulla terra, non vi sara' stabilita' ne' per te ne' per il tuo regno. Manda dunque a prenderlo e conducilo da me, perche' deve morire». 1Samuele 20:32 Gionathan rispose a Saul suo padre e gli disse: «Perche' dovrebbe morire? Che ha fatto?». 1Samuele 20:33 Allora Saul scaglio' la lancia contro di lui per ucciderlo. Gionathan comprese quindi che l'uccisione di Davide era cosa decisa da parte di suo padre. 1Samuele 20:34 Cosi Gionathan si alzo' da tavola acceso d'ira e non mangio' nulla nel secondo giorno della luna nuova, poiche' era addolorato per Davide, perche' suo padre l'aveva trattato in modo vergognoso. 1Samuele 20:35 Il mattino dopo, Gionathan usci in campagna al luogo fissato con Davide, avendo con se' un ragazzo. 1Samuele 20:36 Egli disse al ragazzo: «Corri a cercare le frecce che tiro». Come il ragazzo correva, tiro' una freccia che lo oltrepasso'. 1Samuele 20:37 Quando il ragazzo giunse sul luogo dove si trovava la freccia che Gionathan aveva tirato, Gionathan gli grido' dietro: «La freccia non e' forse oltre te?». 1Samuele 20:38 Poi Gionathan grido' ancora al ragazzo: «Fa' in fretta, sbrigati, non fermarti!». Cosi il ragazzo di Gionathan raccolse le frecce e torno' dal suo padrone. 1Samuele 20:39 Ma il ragazzo non sapeva nulla; solo Gionathan e Davide sapevano di che si trattasse. 1Samuele 20:40 Gionathan diede quindi le sue armi al suo ragazzo e gli disse: «Va', portale in citta'». 1Samuele 20:41 Appena il ragazzo se ne fu andato, Davide si alzo' dal lato meridionale si getto' con la faccia a terra e si prostro' tre volte; poi i due si baciarono l'un l'altro e piansero insieme; ma Davide pianse di piu'. 1Samuele 20:42 Poi Gionathan disse a Davide: «Va' in pace, ora che noi due abbiamo giurato nel nome dell'Eterno: l'Eterno sia testimone fra me e te e fra la mia discendenza e la tua discendenza per sempre». Quindi Davide si levo' e se ne ando', e Gionathan torno' in citta'. Davide prende il pane consacrato 1Samuele 21:1 Poi Davide ando' a Nob dal sacerdote Ahimelek; Ahimelek ando' incontro a Davide tutto tremante e gli disse: «Perche' sei solo e non c'e' nessuno con te?». 1Samuele 21:2 Davide rispose al sacerdote Ahimelek: «Il re mi ha comandato una certa cosa e mi ha detto: "Nessuno sappia niente della cosa per la quale ti mando e di cio' che ti ho comandato". I miei uomini invece li ho indirizzati nel tal luogo. 1Samuele 21:3 E ora che cosa hai sotto mano? Dammi cinque pani o qualunque cosa tu abbia». 1Samuele 21:4 Il sacerdote rispose a Davide dicendo: «Non ho pane comune sotto mano, c'e' solo del pane consacrato, a condizione che i tuoi uomini si siano almeno astenuti da donne». 1Samuele 21:5 Davide rispose al sacerdote: «Siamo rimasti senza donne da quando sono partito, tre giorni fa; i vasi poi dei miei uomini sono puri; e il pane in effetti e' comune, anche se oggi e' stato santificato nei vasi». 1Samuele 21:6 Cosi il sacerdote gli diede il pane consacrato perche' la' non c'era altro pane che quello della presentazione, che era stato tolto dalla presenza dell'Eterno, per mettervi invece del pane caldo nel momento in cui si toglie. 1Samuele 21:7 In quel giorno, c'era la' un uomo dei servi di Saul, trattenuto davanti all'Eterno; si chiamava Doeg, l'Edomita, il capo dei pastori di Saul. 1Samuele 21:8 Davide disse ad Ahimelek: «Non hai per caso sotto mano una lancia o una spada? Poiche' non ho preso con me ne' la mia spada ne' le mie armi, perche' l'incarico del re era urgente». 1Samuele 21:9 Il sacerdote rispose: «C'e' la spada di Goliath il Filisteo, che tu uccidesti nella valle del Terebinto; e' la' dietro l'efod, avvolta in un panno; se la vuoi prendere, prendila, perche' qui non ve n'e' altra all'infuori di questa». Davide disse: «Nessuna e' pari a quella; dammela!». A Gath Davide si finge pazzo 1Samuele 21:10 Quel giorno Davide si levo' e fuggi dalla presenza di Saul, e ando' da Akish, re di Gath. 1Samuele 21:11 I servi di Akish gli dissero: «Non e' costui Davide, il re del paese? Non e' di costui che cantavano in coro nelle danze, dicendo: "Saul ha ucciso i suoi mille e Davide i suoi diecimila?». 1Samuele 21:12 Davide ritenne in cuore queste parole, ed ebbe grande paura di Akish, re di Gath. 1Samuele 21:13 Cosi cambio' il suo modo di agire davanti a loro e nelle loro mani si fingeva pazzo: tracciava sgorbi sui battenti delle porte e lasciava scorrer la saliva sulla barba. 1Samuele 21:14 Allora Akish disse ai suoi servi: «Ecco, vedete, costui e' pazzo; perche' me lo avete condotto? 1Samuele 21:15 Mi mancano forse dei pazzi, che mi conducete questo tale a fare il pazzo in mia presenza? Costui non entrera' in casa mia!». Davide fugge ad Adullam e a Mitspah. Saul fa uccidere i sacerdoti e gli abitanti di Nob 1Samuele 22:1 Poi Davide parti di la' e si rifugio' nella caverna di Adullam; quando i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre lo seppero, scesero laggiu' da lui. 1Samuele 22:2 E tutti quelli che erano in difficolta', che avevano debiti o che erano scontenti si radunarono presso di lui, ed egli divenne loro capo. C'erano con lui circa quattrocento uomini. 1Samuele 22:3 Di la' Davide ando' a Mitspah di Moab e disse al re di Moab: «Deh, permetti che mio padre e mia madre vengano a stare con voi, finche' io sappia cio' che DIO fara' per me». 1Samuele 22:4 Cosi egli li condusse davanti al re di Moab, ed essi rimasero con lui tutto il tempo che Davide fu nella fortezza. 1Samuele 22:5 Poi il profeta Gad disse a Davide: «Non rimanere piu' nella fortezza, ma parti e va' nel paese di Giuda». Davide allora parti e ando' nella foresta di Hereth. 1Samuele 22:6 Quando Saul venne a sapere che Davide e gli uomini che erano con lui erano stati scoperti (Saul si trovava allora a Ghibeah sotto il tamerisco in Ramah con la sua lancia in mano, e tutti i suoi servi lo attorniavano), 1Samuele 22:7 Saul disse ai servi che gli stavano intorno. «Ascoltate ora, Beniaminiti! Il figlio di Isai dara' a ciascuno di voi campi e vigne? Vi fara' tutti capi di migliaia e capi di centinaia? 1Samuele 22:8 Tutti voi avete congiurato contro di me e non c'e' alcuno che mi abbia informato del patto che mio figlio ha fatto col figlio di Isai; e non c'e' alcuno di voi che sia spiacente per me e m'informi che mio figlio ha sollevato contro di me il mio servo per tendermi insidie come fa oggi?». 1Samuele 22:9 Rispose allora Doeg, l'Idumeo, che era preposto ai servi di Saul e disse: «Io ho visto il figlio di Isai quando venne a Nob da Ahimelek, figlio di Ahitub; 1Samuele 22:10 questi ha consultato l'Eterno per lui gli ha dato dei viveri e gli ha consegnato la spada di Goliath il Filisteo». 1Samuele 22:11 Allora il re mando' a chiamare il sacerdote Ahimelek, figlio di Ahitub, e tutta la casa di suo padre, i sacerdoti che erano a Nob; ed essi vennero tutti dal re. 1Samuele 22:12 Saul disse: «Ora ascolta, o figlio di Ahitub!» Egli rispose: «Eccomi, o mio signore». 1Samuele 22:13 Saul gli disse: «Perche' tu e il figlio di Isai avete congiurato contro di me, in quanto gli hai dato pane e una spada, e hai consultato DIO per lui, affinche' insorga contro di me e mi tenda insidie come fa oggi?». 1Samuele 22:14 Allora Ahimelek rispose al re, dicendo: «E fra tutti i tuoi servi chi e' fedele come Davide, genero del re, pronto al tuo comando e onorato nella tua casa? 1Samuele 22:15 e' forse oggi che io ho cominciato a consultare DIO per lui? Non sia mai. Non imputi il re nulla del genere al suo servo o ad alcuno della casa di mio padre perche' il tuo servo non sapeva nulla di tutto questo, ne' poco ne' molto». 1Samuele 22:16 Il re disse: «Tu certamente morrai, Ahimelek, tu e tutta la casa di tuo padre!». 1Samuele 22:17 Allora il re ordino' alle guardie che lo attorniavano: «Volgetevi e uccidete i sacerdoti dell'Eterno, perche' sono anch'essi dalla parte di Davide e perche' sapevano che egli era fuggito, ma non mi hanno avvertito». Ma i servi del re non vollero stendere le mani per colpire i sacerdoti dell'Eterno. 1Samuele 22:18 Allora il re disse a Doeg: «Volgiti tu e colpisci i sacerdoti!». Cosi Doeg l'Idumeo si volse e colpi i sacerdoti, e uccise in quel giorno ottantacinque persone che portavano l'efod di lino. 1Samuele 22:19 Saul passo' pure a fil di spada Nob, la citta' dei sacerdoti, uomini, donne, fanciulli, bambini di latte, buoi, asini e pecore, egli passo' tutti a fil di spada. 1Samuele 22:20 Tuttavia uno dei figli di Ahimelek, figlio di Ahitub, di nome Abiathar, scampo' e si rifugio' presso Davide. 1Samuele 22:21 Abiathar riferi a Davide che Saul aveva ucciso i sacerdoti dell'Eterno. 1Samuele 22:22 Davide disse ad Abiathar: «Io sapevo bene in quel giorno che Doeg l'Idumeo, la' presente, avrebbe senza dubbio avvertito Saul. Sono io la causa della morte di tutte le persone della casa di tuo padre. 1Samuele 22:23 Rimani con me, non temere; chi cerca la mia vita cerca la tua, ma con me starai al sicuro». Davide libera Keilah e sconfigge i Filistei 1Samuele 23:1 Poi riferirono a Davide: «Ecco i Filistei stanno combattendo contro Keilah e saccheggiano le aie». 1Samuele 23:2 Cosi Davide consulto' l'Eterno, dicendo: «Andro' io a sconfiggere questi Filistei?». L'Eterno rispose a Davide: «Va', sconfiggi i Filistei e salva Keilah». 1Samuele 23:3 Ma gli uomini di Davide gli dissero: «Ecco, noi siamo gia' pieni di paura qui in Giuda, che sara' poi se andiamo a Keilah contro le schiere dei Filistei?». 1Samuele 23:4 Davide consulto' di nuovo l'Eterno, e l'Eterno gli rispose e gli disse: «Le'vati scendi a Keilah, perche' io daro' i Filistei nelle tue mani». 1Samuele 23:5 Allora Davide ando' con i suoi uomini a Keilah, combatte' contro i Filistei, porto' via il loro bestiame e compi in mezzo a loro una grande strage. Cosi Davide libero' gli abitanti di Keilah. 1Samuele 23:6 Quando Abiathar, figlio di Ahimelek, si rifugio' presso Davide a Keilah, porto' con se l'efod. Saul da' la caccia a Davide 1Samuele 23:7 Saul fu informato che Davide era giunto a Keilah. Allora Saul disse: «DIO lo ha consegnato nelle mie mani, perche' e' andato a rinchiudersi in una citta' che ha porte e sbarre». 1Samuele 23:8 Saul dunque convoco' tutto il popolo per la guerra, per scendere a Keilah e stringere d'assedio Davide e i suoi uomini. 1Samuele 23:9 Quando Davide venne a sapere che Saul macchinava del male contro di lui, disse al sacerdote Abiathar: «Porta qui l'efod». 1Samuele 23:10 Davide quindi disse: «O Eterno, DIO d'Israele, il tuo servo ha chiaramente sentito che Saul cerca di venire a Keilah per distruggere la citta' per causa mia. 1Samuele 23:11 I capi di Keilah mi consegneranno nelle sue mani? Scendera' Saul come il tuo servo ha inteso dire? O Eterno, DIO d'Israele, deh, fallo sapere al tuo servo!». L'Eterno rispose: «Scendera'». 1Samuele 23:12 Davide chiese ancora: «I capi di Keilah consegneranno me e i miei uomini nelle mani di Saul?». L'Eterno rispose: «Vi consegneranno». 1Samuele 23:13 Allora Davide e i suoi uomini, circa seicento, si levarono, uscirono da Keilah e andarono vagando qua e la'. Come Saul fu avvertito che Davide era fuggito da Keilah, rinunzio' alla sua spedizione. 1Samuele 23:14 Davide dimoro' in roccaforti nel deserto e rimase nella regione montuosa del deserto di Zif. Saul lo cercava continuamente, ma DIO non glielo consegno' nelle mani. 1Samuele 23:15 Or Davide, sapendo che Saul si era mosso per togliergli la vita, rimase nel deserto di Zif, nella foresta. 1Samuele 23:16 Allora Gionathan, figlio di Saul, si levo' e si reco' da Davide nella foresta, e l'aiuto' a trovare forza in DIO. 1Samuele 23:17 Gli disse quindi: «Non temere, perche' Saul, mio padre, non riuscira' a metterti le mani addosso: tu regnerai sopra Israele e io saro' il secondo dopo di te. Lo stesso Saul mio padre sa questo». 1Samuele 23:18 Cosi i due fecero un patto davanti all'Eterno; quindi Davide rimase nella foresta, mentre Gionathan ando' a casa sua. 1Samuele 23:19 Poi gli Zifei salirono da Saul a Ghibeah e gli dissero: «Davide non sta nascosto fra noi in roccaforti nella foresta sul colle di Hakilah che e' a sud del deserto? 1Samuele 23:20 Percio', o re, scendi, perche' tutto il desiderio della tua anima e' di scendere; ci penseremo noi a consegnarlo nelle mani del re». 1Samuele 23:21 Saul disse: «Siate benedetti dall'Eterno, perche' avete avuto pieta' di me! 1Samuele 23:22 Andate, vi prego, e accertatevi meglio per conoscere e vedere il luogo dove si rifugia, e chi lo ha visto la', perche' mi si dice che egli e' molto astuto. 1Samuele 23:23 Cercate di conoscere tutti i nascondigli dove si rifugia; poi tornate da me con notizie sicure e io andro' con voi. Cosi se egli e' nel paese, io lo cerchero' fra tutte le migliaia di Giuda». 1Samuele 23:24 Allora essi si levarono e andarono a Zif davanti a Saul; ma Davide e i suoi erano nel deserto di Maon, nell'Arabah a sud del deserto. 1Samuele 23:25 Quando Saul e i suoi uomini andarono a cercarlo, Davide fu avvertito, percio' egli scese alla roccia e rimase nel deserto di Maon. Quando Saul lo seppe diede la caccia a Davide nel deserto di Maon. 1Samuele 23:26 Saul camminava su un fianco del monte, mentre Davide con i suoi uomini camminava sull'altro fianco. Come Davide affrettava la marcia per sfuggire a Saul, mentre Saul e i suoi uomini stavano accerchiando Davide e i suoi uomini per prenderli, 1Samuele 23:27 arrivo' da Saul un messaggero che disse: «Affrettati a venire, perche' i Filistei hanno invaso il paese». 1Samuele 23:28 Cosi Saul cesso' di inseguire Davide e ando' ad affrontare i Filistei, percio' quel luogo fu chiamato la "roccia della divisione" 1Samuele 23:29 Poi Davide di la' sali per stabilirsi nelle roccaforti di En-Ghedi. Davide risparmia la vita di Saul 1Samuele 24:1 Quando Saul ritorno' dall'inseguimento dei Filistei, gli riferirono: «Ecco, Davide e' nel deserto di En-Ghedi». 1Samuele 24:2 Allora Saul prese tremila uomini scelti da tutto Israele e ando' a cercare Davide e i suoi uomini di fronte alle rocce delle capre selvatiche. 1Samuele 24:3 Arrivato ai recinti di pecore lungo la strada, dove c'era una caverna, Saul vi entro' per fare un bisogno naturale. (Or Davide e i suoi uomini se ne stavano in fondo alla caverna). 1Samuele 24:4 Gli uomini di Davide gli dissero: «Questo e' il giorno in cui l'Eterno ti dice: "Ecco, io ti consegno nelle mani il tuo nemico; fa' di lui quello che ti piace"». Allora Davide si alzo' e, senza farsi notare, taglio' il lembo del mantello di Saul. 1Samuele 24:5 Ma dopo cio' a Davide batte' il cuore, perche' aveva tagliato il lembo del mantello di Saul. 1Samuele 24:6 Cosi disse ai suoi uomini: «Mi guardi l'Eterno dal fare questa cosa al mio signore, all'unto dell'Eterno, dallo stendere la mia mano contro di lui, perche' e' l'unto dell'Eterno». 1Samuele 24:7 Con queste parole Davide trattenne i suoi uomini e non permise loro di scagliarsi contro Saul. Quindi Saul si levo', usci dalla caverna e continuo' il suo cammino. 1Samuele 24:8 Dopo cio' anche Davide si levo', usci dalla caverna e grido' a Saul, dicendo: «O re, mio signore!». Allora Saul si volto' indietro, e Davide si abbasso' con la faccia a terra e si prostro'. 1Samuele 24:9 Davide disse a Saul: «Perche' dai ascolto alle parole della gente che dice "Davide cerca di farti del male"? 1Samuele 24:10 Ecco, quest'oggi i tuoi occhi hanno visto che oggi l'Eterno ti aveva consegnato nelle mie mani in quella caverna; qualcuno mi disse di ucciderti, ma io ti ho risparmiato e ho detto: "Non stendero' la mia mano contro il mio signore perche' e' l'unto dell'Eterno". 1Samuele 24:11 Inoltre, padre mio, guarda; si, guarda nella mia mano il lembo del tuo mantello. Se ho tagliato il lembo del tuo mantello e non ti ho ucciso, puoi capire e renderti conto che non vi e' nelle mie azioni ne' malvagita' ne' ribellione e non ho peccato contro di te; ma tu mi tendi insidie per togliermi la vita! 1Samuele 24:12 L'Eterno faccia giustizia fra me e te e l'Eterno mi vendichi di te; ma io non stendero' la mia mano contro di te. 1Samuele 24:13 Come dice il proverbio degli antichi: "La malvagita' viene dai malvagi". Ma io non stendero' la mia mano contro di te. 1Samuele 24:14 Contro chi e' uscito il re d'Israele? Chi stai perseguitando? Un cane morto una pulce? 1Samuele 24:15 L'Eterno sia giudice e faccia giustizia fra me e te; possa egli vedere e difendere la mia causa, e farmi giustizia, liberandomi dalle tue mani». 1Samuele 24:16 Quando Davide fini di dire queste parole a Saul, Saul disse: «e' questa la tua voce, figlio mio Davide?». E Saul alzo' la voce e pianse. 1Samuele 24:17 Poi disse a Davide: «Tu sei piu' giusto di me, perche' tu mi hai reso del bene, mentre io ti ho reso del male. 1Samuele 24:18 Tu oggi hai mostrato di esserti comportato bene con me, perche' l'Eterno mi aveva dato nelle tue mani, ma tu non mi hai ucciso. 1Samuele 24:19 Quando mai un uomo incontra il suo nemico e lo lascia andare in pace? Ti renda dunque l'Eterno del bene, per quanto oggi mi hai fatto. 1Samuele 24:20 Ora so per certo che tu regnerai e che il regno d'Israele sara' reso stabile nelle tue mani. 1Samuele 24:21 Percio' giurami per l'Eterno che non sopprimerai i miei discendenti dopo di me e che non cancellerai il mio nome dalla casa di mio padre». 1Samuele 24:22 Davide lo giuro' a Saul. Poi Saul ando' a casa sua, mentre Davide e i suoi uomini salirono alla roccaforte. Davide, Nabal e Abigail 1Samuele 25:1 Poi Samuele mori, e tutto Israele si raduno' e lo pianse; lo seppellirono quindi nella sua casa a Ramah. Allora Davide si levo' e scese al deserto di Paran. 1Samuele 25:2 A Maon c'era un uomo, che aveva le sue proprieta' a Karmel, quest'uomo era molto ricco: aveva tremila pecore e mille capre, e si trovava a Karmel per tosare le sue pecore. 1Samuele 25:3 Quest'uomo si chiamava Nabal e sua moglie Abigail; lei era una donna di buon senso e di bell'aspetto, ma l'uomo era duro e malvagio nel suo operare; egli discendeva da Caleb. 1Samuele 25:4 Quando Davide seppe nel deserto che Nabal stava tosando le sue pecore, 1Samuele 25:5 mando' dieci giovani; Davide disse ai giovani: «Salite a Karmel, andate da Nabal e chiedetegli a nome mio se sta bene, 1Samuele 25:6 e dite cosi: "Salute! Pace a te, pace alla tua casa e pace a tutto cio' che ti appartiene! 1Samuele 25:7 Ho saputo che tu hai i tosatori, quando i tuoi pastori erano con noi, non abbiamo fatto loro alcun male e nulla e' mancato loro durante tutto il tempo che sono stati a Karmel. 1Samuele 25:8 Interroga i tuoi servi e te lo diranno. Possano questi giovani trovare grazia ai tuoi occhi, perche' siamo venuti in un giorno di gioia; da', ti prego, ai tuoi servi e al tuo figlio Davide cio' che hai a portata di mano"». 1Samuele 25:9 Cosi i giovani di Davide andarono e riferirono a Nabal tutte queste parole in nome di Davide, poi attesero. 1Samuele 25:10 Ma Nabal rispose ai servi di Davide dicendo: «Chi e' Davide e chi e' il figlio di Isai? Oggi sono molti i servi che si allontanano dai loro padroni. 1Samuele 25:11 Prendero' dunque il mio pane, la mia acqua e la carne degli animali da me uccisi per i miei tosatori, per darli a gente che non so da dove venga?». 1Samuele 25:12 Cosi i giovani di Davide ripresero la loro strada, tornarono indietro e andarono a riferire tutte queste parole. 1Samuele 25:13 Allora Davide disse ai suoi uomini: «Ognuno si cinga la spada». Cosi ognuno cinse la propria spada e anche Davide cinse la sua spada; circa quattrocento uomini salirono dietro a Davide e duecento rimasero presso i bagagli. 1Samuele 25:14 Ma uno dei servi avverti Abigail, la moglie di Nabal dicendole: «Ecco Davide ha inviato messaggeri dal deserto per salutare il nostro padrone, ma egli li ha insultati. 1Samuele 25:15 Eppure questi uomini sono stati molto buoni verso di noi; non abbiamo ricevuto alcun male e non ci e' mancato nulla durante tutto il tempo in cui abbiamo girovagato con loro quando eravamo in campagna. 1Samuele 25:16 Essi sono stati per noi un muro di protezione notte e giorno per tutto il tempo in cui siamo stati con loro pascolando il gregge. 1Samuele 25:17 Sappi e vedi cio' che devi fare, perche' accadra' qualche sventura al nostro padrone e a tutta la sua casa; egli e' un uomo cosi malvagio, che non gli si puo' parlare». 1Samuele 25:18 Allora Abigail prese in fretta duecento pani, due otri di vino, cinque pecore gia' cucinate, cinque misure di grano arrostito, cento grappoli di uva passa e duecento schiacciate di fichi e li carico' sugli asini. 1Samuele 25:19 Poi disse ai suoi servi: «Precedetemi io vi seguiro'». Ma non disse nulla a Nabal suo marito. 1Samuele 25:20 Ora, mentre essa sul dorso di un asino scendeva per un sentiero nascosto dal monte, Davide e i suoi uomini scendevano verso di lei, ed essa s'imbatte' con loro. 1Samuele 25:21 Or Davide aveva detto: «Ho certamente custodito invano tutto cio' che costui aveva nel deserto. Non gli e' mai mancato nulla di tutto cio' che possedeva, ma egli mi ha reso male per bene. 1Samuele 25:22 Cosi DIO faccia ai nemici di Davide e anche peggio, se di tutto cio' che possiede io lascero' in vita un sol maschio fino al mattino». 1Samuele 25:23 Quando Abigail vide Davide, scese in fretta dall'asino, e gettandosi con la faccia a terra davanti a Davide, si prostro' fino a terra. 1Samuele 25:24 Cosi si getto' ai suoi piedi e disse: «O mio signore, su di me, su di me soltanto ricada la colpa! Deh, lascia che la tua serva ti parli, e tu ascolta le parole della tua serva! 1Samuele 25:25 Ti prego, signor mio non far caso a quell'uomo spregevole a Nabal, perche' egli e' esattamente come il suo nome, si chiama Nabal e in lui c'e stoltezza; ma io, la tua serva, non ho visto i giovani mandati dal mio signore. 1Samuele 25:26 Or dunque, signor mio, com'e' vero che l'Eterno vive e che la tua anima vive l'Eterno ti ha impedito di spargere il sangue e di farti giustizia con le tue proprie mani. Or dunque i tuoi nemici e quelli che vogliono fare del male al mio signore siano come Nabal! 1Samuele 25:27 E ora questo dono che la tua serva ha portato al mio signore, sia dato ai giovani che seguono il mio signore. 1Samuele 25:28 Deh, perdona la colpa della tua serva; certamente l'Eterno rendera' stabile la casa del mio signore, perche' il mio signore combatte le battaglie dell'Eterno e in tutto il tempo della tua vita non e' stato trovato alcun male in te. 1Samuele 25:29 Se sorgesse qualcuno a perseguitarti e a cercare la tua vita, la vita del mio signore sara' custodita nello scrigno della vita presso l'Eterno, il tuo DIO, mentre la vita dei tuoi nemici l'Eterno la scagliera' come dal cavo di una fionda. 1Samuele 25:30 Cosi, quando l'Eterno avra' fatto al mio signore tutto il bene che ha promesso a tuo riguardo e ti avra' costituito capo sopra Israele, 1Samuele 25:31 questa cosa non sara' un dolore per te ne' un rimorso al cuore del mio signore: l'avere cioe' sparso del sangue senza motivo e l'essersi fatto giustizia da se' ma quando l'Eterno avra' fatto del bene al mio signore, ricordati della tua serva». 1Samuele 25:32 Allora Davide disse ad Abigail: «Sia benedetto l'Eterno, il DIO d'Israele, che oggi ti ha mandato incontro a me! 1Samuele 25:33 Benedetto il tuo consiglio e benedetta tu che oggi mi hai impedito di arrivare allo spargimento di sangue e di farmi giustizia con le mie proprie mani! 1Samuele 25:34 Poiche' certo, com'e' vero che vive l'Eterno, il DIO d'Israele, che mi ha impedito di farti del male, se non ti fossi affrettata a venirmi incontro allo spuntar del giorno a Nabal non sarebbe rimasto un sol uomo». 1Samuele 25:35 Cosi Davide ricevette dalle sue mani cio' che ella gli aveva portato e le disse: «Risali in pace a casa tua, vedi, io ho dato ascolto alla tua voce e ho avuto riguardo alla tua persona». 1Samuele 25:36 Abigail ritorno' quindi da Nabal; egli stava facendo un banchetto in casa sua, come un banchetto da re. Nabal aveva il cuore allegro, perche' era ubriaco fradicio, percio' ella non gli fece sapere niente, ne' poco ne' molto, fino allo spuntar del giorno. 1Samuele 25:37 Ma il mattino dopo, quando l'effetto del vino gli era passato, la moglie racconto' a Nabal queste cose; allora il cuore dentro di lui venne meno ed egli rimase come un sasso. 1Samuele 25:38 Circa dieci giorni dopo, l'Eterno colpi Nabal ed egli mori. 1Samuele 25:39 Quando Davide seppe che Nabal era morto, disse: «Sia benedetto l'Eterno, che mi ha reso giustizia dell'oltraggio che ho ricevuto da Nabal e ha trattenuto il suo servo dal male! L'Eterno infatti ha fatto ricadere sul suo capo la malvagita' di Nabal». Poi Davide mando' un'ambasciata a parlare ad Abigail per prenderla in moglie. 1Samuele 25:40 I servi di Davide vennero da Abigail a Karmel e le parlarono cosi, dicendo: «Davide ci ha mandati da te, perche' vuole prenderti in moglie». 1Samuele 25:41 Allora ella si levo', si prostro' con la faccia a terra e disse: «Ecco, possa la tua serva fare da schiava, per lavare i piedi ai servi del mio signore». 1Samuele 25:42 Poi Abigail si levo' in fretta, monto' sull'asino e, assistita da cinque fanciulle, segui i messaggeri di Davide e divenne sua moglie. 1Samuele 25:43 Davide prese anche Ahinoam di Jezreel, e tutte e due furono sue mogli. 1Samuele 25:44 Or Saul aveva dato sua figlia Mikal, gia' moglie di Davide, a Palti, figlio di Laish, che era di Gallim. Davide risparmia nuovamente la vita di Saul 1Samuele 26:1 Or gli Zifei vennero da Saul a Ghibeah e gli dissero: «Non e' forse Davide nascosto sulla collina di Hakilah ai margini del deserto?». 1Samuele 26:2 Allora Saul si levo' e scese verso il deserto di Zif, avendo con se' tremila uomini scelti d'Israele per cercare Davide nel deserto di Zif. 1Samuele 26:3 Saul si accampo' sulla collina di Hakilah che e' ai margini del deserto presso la strada, mentre Davide stava nel deserto. Quando si rese conto che Saul veniva a cercarlo nel deserto. 1Samuele 26:4 Davide mando' alcune spie e seppe che Saul era veramente arrivato. 1Samuele 26:5 Allora Davide si levo' e ando' al luogo dove Saul era accampato. Davide noto' il luogo dove erano coricati Saul e Abner, il figlio di Ner, capo del suo esercito. Saul era coricato nel campo dei carri, e la sua gente era accampata intorno a lui. 1Samuele 26:6 Davide si rivolse quindi ad Ahimelek, lo Hitteo, e ad Abishai figlio di Tseruiah fratello di Joab e disse: «Chi scendera' con me da Saul nell'accampamento?». Abishai rispose: «Scendero' io con te». 1Samuele 26:7 Cosi Davide ed Abishai giunsero da quella gente di notte; ed ecco che Saul giaceva addormentato nel campo dei carri, con la sua lancia infissa a terra dalla parte del capo, mentre Abner e la sua gente erano coricati intorno a lui. 1Samuele 26:8 Allora Abishai disse a Davide: «Oggi DIO ti ha messo nelle mani il tuo nemico; percio' ti prego, lascia che lo colpisca con la lancia e lo inchiodi a terra con un sol colpo; non ci sara' bisogno di un secondo». 1Samuele 26:9 Ma Davide disse ad Abishai: «Non ucciderlo, chi infatti potrebbe stendere la mano contro l'unto dell'Eterno senza rendersi colpevole?». 1Samuele 26:10 Poi Davide aggiunse: «Com'e' vero che l'Eterno vive, solo l'Eterno lo colpira': o perche' arrivera' il suo giorno e morira', o perche' andra' a combattere e verra' ucciso. 1Samuele 26:11 L'Eterno mi guardi dallo stendere la mia mano contro l'unto dell'Eterno! Ora, ti prego prendi la lancia che e' vicina al suo capo e la brocca dell'acqua e andiamocene». 1Samuele 26:12 Cosi Davide prese la lancia e la brocca dell'acqua che era vicina al capo di Saul e se ne andarono. Nessuno vide, nessuno se ne accorse, nessuno si sveglio'; tutti dormivano perche' un sonno profondo mandato dall'Eterno era caduto su di loro. 1Samuele 26:13 Poi Davide passo' dal lato opposto e si fermo' lontano in cima al monte; c'era una grande distanza fra di loro. 1Samuele 26:14 Allora Davide grido' alla gente di Saul e ad Abner, figlio di Ner, e disse: «Abner, non rispondi?». Abner rispose e disse: «Chi sei tu che gridi al re?». 1Samuele 26:15 Cosi Davide disse ad Abner: «Non sei tu un uomo valoroso? E chi e' pari a te in Israele? Perche' dunque non hai fatto buona guardia al re tuo signore? Uno del popolo infatti e' venuto per uccidere il re tuo signore. 1Samuele 26:16 Cio' che hai compiuto non e' affatto buono. Com'e' vero che l'Eterno vive voi meritate la morte perche' non avete fatto buona guardia al vostro signore l'unto dell'Eterno! E ora guarda dov'e' la lancia del re e la brocca dell'acqua che era presso il suo capo!». 1Samuele 26:17 Saul riconobbe la voce di Davide e disse: «e' questa la tua voce, o figlio mio Davide?». Davide rispose: «e' la mia voce, o re, mio signore!». 1Samuele 26:18 Poi aggiunse: «Perche' il mio signore perseguita il suo servo? Che cosa ho fatto? Che malvagita' ho commesso? 1Samuele 26:19 Ora percio' ascolti di grazia, il re mio signore le parole del suo servo. Se e' l'Eterno che t'incita contro di me, egli accetti un'oblazione! Ma se sono gli uomini, siano maledetti davanti all'Eterno, perche' oggi mi hanno scacciato per impedirmi di aver parte all'eredita' dell'Eterno, dicendomi: "Va' a servire altri de'i". 1Samuele 26:20 Ora dunque il mio sangue non cada a terra lontano dalla presenza dell'Eterno, Poiche' il re d'Israele e' uscito per andare in cerca di una pulce, come si da' la caccia a una pernice su per i monti». 1Samuele 26:21 Allora Saul disse: «Ho peccato torna, figlio mio Davide, poiche', io non ti faro' piu' alcun male, perche' oggi la mia vita e' stata preziosa ai tuoi occhi; ecco, ho agito da stolto e mi sono grandemente sbagliato». 1Samuele 26:22 Davide rispose: «Ecco la lancia del re; venga qui uno dei giovani a prenderla. 1Samuele 26:23 L'Eterno rendera' a ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedelta'; oggi infatti l'Eterno ti aveva dato nelle mie mani, ma io non ho voluto stendere la mia mano contro l'unto dell'Eterno. 1Samuele 26:24 Come oggi la tua vita e' stata preziosa ai miei occhi, cosi sara' preziosa la mia vita agli occhi dell'Eterno; ed egli mi liberi da ogni avversita'». 1Samuele 26:25 Allora Saul disse a Davide: «Sii tu benedetto, figlio mio Davide. Tu farai grandi cose e sarai certamente vittorioso». Cosi Davide continuo' il suo cammino e Saul torno' a casa sua. Davide si stabilisce fra i Filistei 1Samuele 27:1 Or Davide disse in cuor suo: «Un giorno o l'altro io periro' per mano di Saul; non vi e' nulla di meglio per me che mettermi in salvo nel paese dei Filistei; cosi Saul desistera' dal ricercarmi ancora in tutto il territorio d'Israele; cosi scampero' dalle sue mani». 1Samuele 27:2 Percio' Davide si levo' e si reco' con i seicento uomini che aveva con se', da Akish figlio di Maok, re di Gath. 1Samuele 27:3 Cosi Davide rimase con Akish a Gath, lui e i suoi uomini, ciascuno con la sua famiglia; Davide con le sue due mogli: Ahinoam la Jezreelita, e Abigail la Karmelita, gia' moglie di Nabal. 1Samuele 27:4 Fu quindi riferito a Saul che Davide era fuggito a Gath, ed egli non lo cerco' piu'. 1Samuele 27:5 Davide disse ad Akish: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, mi sia dato un luogo in una citta' della campagna dove io possa abitare. Perche' dovrebbe il tuo servo abitare con te nella citta' reale?». 1Samuele 27:6 Cosi quel giorno Akish gli diede Tsiklag; per questo Tsiklag e' appartenuta ai re di Giuda fino al giorno d'oggi. 1Samuele 27:7 Il tempo che Davide rimase nel paese dei Filistei fu di un anno e quattro mesi. 1Samuele 27:8 Davide e i suoi uomini salivano e facevano razzie nel paese dei Gheshuriti dei Ghirziti e degli Amalekiti; queste popolazioni abitavano da tempi antichi il paese, estendendosi da Shur fino al paese d'Egitto. 1Samuele 27:9 Davide devastava il paese e non lasciava in vita ne' uomo ne' donna, prendeva quindi pecore, buoi, asini, cammelli e indumenti, e ritornava e andava da Akish. 1Samuele 27:10 Quando Akish chiedeva: «Dove avete fatto razzie quest'oggi?» Davide rispondeva: «Contro il sud di Giuda contro il sud del Kenei». 1Samuele 27:11 Davide non lasciava in vita ne' uomo ne' donna, perche' potevano portare notizie, e diceva: «Potrebbero dare notizie a nostro riguardo e dire: "Cosi ha fatto Davide"». Questo fu il suo modo di agire tutto il tempo che rimase nel paese dei Filistei. 1Samuele 27:12 Cosi Akish si fidava di Davide e diceva: «Egli si e' reso odioso al suo popolo Israele e cosi sara' per sempre mio servo». Saul consulta la medium di En-Dor 1Samuele 28:1 In quei giorni i Filistei radunarono i loro eserciti per far guerra ad Israele. Allora Akish disse a Davide: «Sappi bene che dovrai uscire a combattere con me, tu e i tuoi uomini». 1Samuele 28:2 Davide rispose ad Akish: «Tu certamente vedrai cio' che il tuo servo fara'». Allora Akish disse a Davide: «Ebbene, io ti faro' mia guardia del corpo per sempre». 1Samuele 28:3 Or Samuele era morto e tutto Israele l'aveva pianto, e lo avevano sepolto in Ramah sua citta'. E Saul aveva scacciato dal paese i medium e gl'indovini. 1Samuele 28:4 Cosi i Filistei si radunarono e vennero ad accamparsi a Shunem, mentre Saul raduno' tutto Israele e si accampo' a Ghilboa. 1Samuele 28:5 Quando Saul vide l'esercito dei Filistei ebbe paura e il suo cuore tremo' forte. 1Samuele 28:6 Cosi Saul consulto' l'Eterno, ma l'Eterno non gli rispose ne' attraverso sogni, ne' mediante l'Urim, ne' per mezzo dei profeti. 1Samuele 28:7 Allora Saul disse ai suoi servi: «Cercatemi una donna che sia una medium perche' possa andare da lei per consultarla». I suoi servi gli dissero: «Ecco a En-Dor c'e' una donna che e' una medium». 1Samuele 28:8 Cosi Saul si travesti indossando altri abiti e parti con due uomini. Giunsero dalla donna di notte, e Saul le disse: «Pratica la divinazione per me ti prego, con una seduta spiritica e fammi salire colui che ti diro'». 1Samuele 28:9 La donna gli rispose: «Ecco tu sai cio' che Saul ha fatto: egli ha sterminato dal paese i medium e i maghi. Perche' dunque tendi un laccio alla mia vita per farmi morire?». 1Samuele 28:10 Allora Saul le giuro' per l'Eterno, dicendo: «Com'e' vero che l'Eterno vive nessuna punizione ti tocchera' per questo!». 1Samuele 28:11 La donna gli disse: «Chi devo farti salire?». Egli disse: «Fammi salire Samuele». 1Samuele 28:12 Quando la donna vide Samuele grido' ad alta voce; e la donna disse a Saul: «Perche' mi hai ingannata? Tu sei Saul!». 1Samuele 28:13 Il re le rispose: «Non aver paura, che cosa vedi?». La donna disse a Saul: «Vedo un essere sovrumano che sale dalla terra». 1Samuele 28:14 Egli le domando': «Che forma ha?». Ella rispose: «e' un vecchio che sale ed e' avvolto in un mantello». Allora Saul comprese che era Samuele, si piego' con la faccia a terra e si prostro'. 1Samuele 28:15 Samuele disse a Saul: «Perche' mi hai tu disturbato, facendomi salire?». Saul rispose: «Mi trovo in una grande angustia, perche' i Filistei mi fanno guerra e DIO si e' allontanato da me, e non mi risponde piu' ne' mediante i profeti ne' attraverso i sogni; percio', ti ho chiamato perche' tu mi faccia sapere cosa devo fare». 1Samuele 28:16 Samuele disse: «Perche' consulti me, se l'Eterno si e' allontanato da te ed e' divenuto tuo nemico? 1Samuele 28:17 L'Eterno ha fatto come aveva detto per mezzo mio. L'Eterno ha strappato dalle tue mani il regno e lo ha dato a un altro, a Davide, 1Samuele 28:18 perche' non hai ubbidito alla voce dell'Eterno e non hai portato ad effetto la sua ardente ira contro Amalek; per questo l'Eterno oggi ti ha fatto questo. 1Samuele 28:19 L'Eterno dara' anche Israele con te nelle mani dei Filistei; domani tu e i tuoi figli sarete con me. L'Eterno dara' pure l'esercito d'Israele nelle mani dei Filistei». 1Samuele 28:20 Allora Saul cadde subito lungo disteso per terra, perche' grandemente spaventato dalle parole di Samuele; egli era gia' senza forze, perche' non aveva preso cibo tutto quel giorno e tutta quella notte. 1Samuele 28:21 La donna si avvicino' a Saul e vedendolo tutto terrorizzato, gli disse: «Ecco, la tua serva ha ubbidito alla tua voce; io ho messo in pericolo la mia vita per ubbidire alle parole che mi hai detto. 1Samuele 28:22 Or dunque ascolta anche tu la voce della tua serva e lascia che ti metta davanti un boccone di pane; mangia, cosi riprenderai forza per rimetterti in cammino». 1Samuele 28:23 Ma egli rifiuto' e disse: «Non mangero'». I suoi servi pero', insieme alla donna, insistettero ed egli li ascolto'; cosi si alzo' da terra e si pose a sedere sul letto. 1Samuele 28:24 La donna aveva in casa un vitello ingrassato; lo uccise in fretta, poi prese la farina, la impasto' e ne fece dei pani senza lievito. 1Samuele 28:25 Mise questi cibi davanti a Saul e ai suoi servi, ed essi mangiarono; poi si levarono e ripartirono quella stessa notte. Davide rimandato nel paese dei Filistei 1Samuele 29:1 I Filistei radunarono tutte le loro truppe ad Afek, mentre gli Israeliti si accamparono presso la sorgente di Jezreel. 1Samuele 29:2 I principi dei Filistei procedevano con le loro centinaia e le migliaia, mentre Davide e i suoi uomini procedevano per ultimi con Akish. 1Samuele 29:3 Allora i capi dei Filistei dissero: «Cosa fanno questi Ebrei?». Akish rispose ai capi dei Filistei: «Non e' costui Davide, servo di Saul re d'Israele, che e' stato con me questi giorni o questi anni? In lui non ho trovato alcun fallo dal giorno della sua defezione a oggi!». 1Samuele 29:4 Ma i capi dei Filistei si adirarono contro di lui e gli dissero: «Rimanda costui, perche' ritorni al luogo che gli hai assegnato. Non venga con noi a combattere, perche' non diventi nostro nemico in battaglia. Come potrebbe riacquistare costui il favore del suo signore, se non con la testa di questi uomini? 1Samuele 29:5 Non e' costui Davide di cui cantavano in coro nelle danze, dicendo: "Saul ha ucciso i suoi mille e Davide i suoi diecimila"?». 1Samuele 29:6 Allora Akish chiamo' Davide e gli disse: «Com'e' vero che l'Eterno vive, tu sei un uomo retto e vedo con piacere il tuo andare e venire con me nell'esercito, perche' non ho trovato in te niente di male dal giorno del tuo arrivo da me fino ad oggi; ma tu non sei gradito agli occhi dei principi. 1Samuele 29:7 Or dunque torna indietro e va' in pace, per non far nulla che dispiaccia ai principi dei Filistei». 1Samuele 29:8 Davide disse ad Akish: «Che cosa ho fatto e che cosa hai trovato nel tuo servo dal giorno in cui sono venuto con te fino al giorno d'oggi, perche' io non possa andare a combattere contro i nemici del re, mio signore?». 1Samuele 29:9 Akish rispose a Davide dicendo: «Comprendo che tu sei gradito ai miei occhi come un angelo di DIO; ma i principi dei Filistei hanno detto: "Egli non deve salire con noi alla battaglia!". Percio', alzati domani mattina presto con i servi del tuo signore che sono venuti con te; alzatevi al mattino presto e, allo spuntar del giorno, partite». 1Samuele 29:10 Cosi Davide e i suoi uomini si alzarono al mattino presto, per partire e tornare nel paese dei Filistei. I Filistei invece salirono a Jezreel. Grande vittoria di Davide sugli Amalekiti 1Samuele 30:1 Quando Davide e i suoi uomini giunsero a Tsiklag il terzo giorno, gli Amalekiti avevano fatto una razzia nel Neghev e a Tsiklag; avevano preso Tsiklag e l'avevano incendiata; 1Samuele 30:2 essi avevano fatto prigionieri le donne e tutti quelli che vi erano, piccoli e grandi; non avevano ucciso nessuno, ma li avevano condotti via e se n'erano andati. 1Samuele 30:3 Quando Davide e i suoi uomini giunsero alla citta', ecco la citta' era distrutta dal fuoco, e le loro mogli, i loro figli e le loro figlie erano stati condotti via prigionieri. 1Samuele 30:4 Allora Davide e tutti quelli che erano con lui alzarono la voce e piansero finche' non ebbero piu' forza di piangere. 1Samuele 30:5 Le due mogli di Davide, Ahinoam, la Jezreelita e Abigail la Karmelita, gia' moglie di Nabal, erano anch'esse prigioniere. 1Samuele 30:6 Davide fu grandemente angosciato perche' la gente parlava di lapidarlo, avendo tutti l'animo amareggiato, ciascuno a motivo dei suoi figli e delle sue figlie; ma Davide si fortifico' nell'Eterno, il suo DIO. 1Samuele 30:7 Poi Davide disse al sacerdote Abiathar, figlio di Ahimelek: «Ti prego, portami l'efod». Abiathar porto' l'efod a Davide. 1Samuele 30:8 Cosi Davide consulto' l'Eterno e chiese: «Devo inseguire questa banda? La raggiungero'?». L'Eterno rispose: «Inseguila, perche' la raggiungerai certamente e ricupererai senz'altro ogni cosa». 1Samuele 30:9 Davide dunque parti con i seicento uomini che aveva con se' e giunse al torrente Besor, dove quelli rimasti indietro si fermarono; 1Samuele 30:10 ma Davide continuo' l'inseguimento con quattrocento uomini, mentre duecento rimasero indietro, perche' erano troppo stanchi per attraversare il torrente Besor. 1Samuele 30:11 Trovarono nella campagna un Egiziano e lo condussero a Davide. Gli diedero pane da mangiare e acqua da bere, 1Samuele 30:12 gli diedero pure un pezzo di schiacciata di fichi secchi e due grappoli d'uva. Dopo aver mangiato, il suo spirito ritorno', perche' non aveva mangiato pane ne' bevuto acqua per tre giorni e tre notti. 1Samuele 30:13 Davide gli chiese: «A chi appartieni e da dove vieni?». Egli rispose: «Sono un giovane egiziano, servo di un Amalekita il mio padrone mi ha abbandonato, perche' tre giorni fa caddi ammalato. 1Samuele 30:14 Abbiamo fatto una razzia nel sud dei Kerethei, nel territorio di Giuda e nel sud di Caleb e abbiamo incendiato Tsiklag col fuoco». 1Samuele 30:15 Davide gli disse: «Puoi tu condurmi giu' dov'e' quella banda?». Egli rispose: «Giurami nel nome di DIO che non mi ucciderai e non mi consegnerai nelle mani del mio padrone, e io ti condurro' giu' dov'e' quella banda». 1Samuele 30:16 E lo condusse giu'; ed ecco gli Amalekiti erano sparsi su tutto il paese mangiando, bevendo e facendo festa, per tutto il grande bottino che avevano portato via dal paese dei Filistei e dal paese di Giuda. 1Samuele 30:17 Davide li attacco' dal crepuscolo fino alla sera del giorno dopo; nessuno di loro scampo', ad eccezione di quattrocento giovani, che montarono sui cammelli e fuggirono. 1Samuele 30:18 Cosi Davide ricupero' tutto cio' che gli Amalekiti avevano portato via; Davide ricupero' anche le sue mogli. 1Samuele 30:19 Niente ando' loro perduto, ne' piccolo ne' grande, ne' figli ne' figlie, ne' bottino ne' alcun altra cosa che avevano loro preso. Davide ricupero' tutto. 1Samuele 30:20 Cosi Davide prese tutte le greggi e tutti gli armenti; e quelli che camminavano davanti al bestiame, dicevano: «Questo e' il bottino di Davide!». 1Samuele 30:21 Poi Davide giunse dai duecento uomini che erano troppo stanchi per seguire Davide, e che egli aveva fatto rimanere al torrente Besor. Questi andarono incontro a Davide e alla gente che era con lui. Cosi Davide si avvicino' loro e li saluto'. 1Samuele 30:22 Allora tutti i malvagi e gli spregevoli fra gli uomini che erano andati con Davide presero a dire: «Poiche' costoro non sono venuti con noi, non daremo loro nulla del bottino che abbiamo ricuperato, eccetto la moglie e i figli di ciascuno; li conducano via e se ne vadano!». 1Samuele 30:23 Ma Davide disse: «Non fate cosi, fratelli miei con quello che l'Eterno ci ha dato proteggendoci e mettendo nelle nostre mani la banda che era venuta contro di noi. 1Samuele 30:24 Chi vi dara' retta in questa proposta? Ma quale la parte di chi scende a combattere, tale sara' la parte di chi rimane presso i bagagli; faranno le parti insieme». 1Samuele 30:25 Da quel giorno in poi si fece cosi; Davide ne fece uno statuto e una norma per Israele fino al giorno d'oggi. 1Samuele 30:26 Quando Davide ritorno' a Tsiklag, mando' parte del bottino agli anziani di Giuda, suoi amici, dicendo: «Eccovi un dono proveniente dal bottino preso dai nemici dell'Eterno». 1Samuele 30:27 Ne mando' a quelli di Bethel, a quelli di Ramoth del Neghev, a quelli di Jattir, 1Samuele 30:28 a quelli di Aroer, a quelli di Sifmoth, a quelli di Eshtemoa 1Samuele 30:29 a quelli di Rakal, a quelli delle citta' degli Jerahmeeliti, a quelli delle citta' dei Kenei, 1Samuele 30:30 a quelli di Hormah, a quelli di Kor-Ashan, a quelli di Athak 1Samuele 30:31 a quelli di Hebron, e a quelli di tutti i luoghi per i quali era passato Davide con i suoi uomini. Vittoria dei Filistei sugli Israeliti. Morte di Saul e dei suoi figli 1Samuele 31:1 Or i Filistei vennero a battaglia con Israele e gl'Israeliti fuggirono davanti ai Filistei, e caddero uccisi sul monte Ghilboa. 1Samuele 31:2 I Filistei inseguirono accanitamente Saul e i suoi figli; cosi i Filistei uccisero Gionathan, Abinadab e Malkishuah figli di Saul. 1Samuele 31:3 La battaglia si fece aspra contro Saul; gli arcieri lo raggiunsero ed egli fu gravemente ferito dagli arcieri. 1Samuele 31:4 Saul disse al suo scudiero: «Sfodera la tua spada e trafiggimi con essa, non vengano questi incirconcisi a trafiggermi e a farsi beffe di me». Ma il suo scudiero non volle, perche' era tutto spaventato. Allora Saul prese la spada e vi si getto' sopra. 1Samuele 31:5 Quando lo scudiero vide che Saul era morto, si getto' anch'egli sulla propria spada e mori con lui. 1Samuele 31:6 Cosi in quel giorno morirono insieme Saul, i suoi tre figli, il suo scudiero e tutti i suoi uomini. 1Samuele 31:7 Quando gli Israeliti che erano di la' dalla valle e che erano di la' dal Giordano videro che gli uomini d'Israele si erano dati alla fuga e che Saul e i suoi figli erano morti, abbandonarono le citta' e fuggirono. Allora vennero i Filistei e vi si stabilirono. 1Samuele 31:8 Il giorno dopo; i Filistei vennero a spogliare gli uccisi e trovarono Saul e i suoi tre figli caduti sul monte Ghilboa. 1Samuele 31:9 Essi tagliarono la testa a Saul, lo spogliarono della sua armatura e mandarono messaggeri per tutto il paese dei Filistei a portare la notizia nel tempio dei loro idoli e al popolo. 1Samuele 31:10 Collocarono quindi la sua armatura nel tempio di Ashtaroth, e appesero il suo cadavere alle mura di Beth-Shan. 1Samuele 31:11 Ma quando gli abitanti di Jabesh di Galaad vennero a sapere cio' che i Filistei avevano fatto a Saul, 1Samuele 31:12 tutti gli uomini valorosi si levarono, camminarono tutta la notte e tolsero dalle mura di Beth-Shan il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figli; poi tornarono a Jabesh e qui li bruciarono. 1Samuele 31:13 Presero quindi le loro ossa, le seppellirono sotto il tamarisco di Jabesh e digiunarono per sette giorni.2Samuele 1:1-24:25 Davide riceve la notizia della morte di Saul e di Gionathan 2Samuele 1:1 Dopo la morte di Saul Davide torno' dalla strage degli Amalekiti e si fermo' due giorni a Tsiklag. 2Samuele 1:2 Al terzo giorno, ecco arrivare dall'accampamento di Saul un uomo con le vesti stracciate e col capo cosparso di terra. Appena giunto vicino a Davide cadde a terra e si prostro'. 2Samuele 1:3 Davide gli chiese: «Da dove vieni?». L'altro gli rispose: «Sono fuggito dall'accampamento d'Israele». 2Samuele 1:4 Davide gli disse: «Come sono andate le cose? Ti prego, raccontami». Egli rispose: «Il popolo e' fuggito dal campo di battaglia e molti uomini sono caduti e sono morti; anche Saul e suo figlio Gionathan sono morti». 2Samuele 1:5 Allora Davide domando' al giovane che gli riferiva dell'accaduto: «Come sai che Saul e suo figlio Gionathan sono morti?». 2Samuele 1:6 Il giovane che gli riferiva dell'accaduto disse: «Mi trovavo per caso sul monte Ghilboa, quando vidi Saul appoggiato alla sua lancia, mentre i carri e i cavalieri lo inseguivano da vicino. 2Samuele 1:7 Egli si volto' indietro, mi vide e mi chiamo'. Io risposi: «Eccomi». 2Samuele 1:8 Egli mi chiese: «Chi sei tu?». Gli risposi: «Sono un Amalekita». 2Samuele 1:9 Allora egli mi disse: «Avvicinati a me e uccidimi, perche' una grande angoscia si e' impadronita di me, ma la vita e' ancora tutta in me». 2Samuele 1:10 Cosi mi avvicinai a lui e lo uccisi perche' capivo che non avrebbe potuto vivere dopo la sua caduta. Poi presi il diadema che era sul suo capo e il bracciale che aveva al braccio, e li ho portati qui al mio signore». 2Samuele 1:11 Allora Davide afferro' le proprie vesti e le straccio', e lo stesso fecero tutti gli uomini che erano con lui. 2Samuele 1:12 Cosi fecero cordoglio, piansero e digiunarono fino a sera, per Saul, per Gionathan suo figlio, per il popolo dell'Eterno e per la casa d'Israele, perche' erano caduti per la spada. 2Samuele 1:13 Poi Davide chiese al giovane che gli aveva riferito dell'accaduto: «Di dove sei?». Egli rispose: «Sono figlio di uno straniero, di un Amalekita». 2Samuele 1:14 Allora Davide gli disse: «Come mai non hai avuto timore di stendere la mano per uccidere l'unto dell'Eterno?». 2Samuele 1:15 Poi chiamo' uno dei suoi uomini e gli disse: «Avvicinati e gettati su di lui!». Egli lo colpi e quel tale mori. 2Samuele 1:16 Davide quindi gli disse: «Il tuo sangue ricada sul tuo capo perche' la tua stessa bocca ha testimoniato contro di te, dicendo: "Io ho ucciso l'unto dell'Eterno"». Elegia di Davide per la morte di Saul e di Gionathan 2Samuele 1:17 Allora Davide intono' questo lamento su Saul e su Gionathan, suo figlio, 2Samuele 1:18 e ordino' di insegnarlo ai figli di Giuda: il canto dell'arco. Ecco si trova scritto nel libro del Giusto. 2Samuele 1:19 «Lo splendore d'Israele giace ucciso sulle tue alture! Come mai sono caduti i prodi? 2Samuele 1:20 Non annunziatelo a Gath, non fatelo sapere per le vie di Ashkalon, perche' non gioiscano le figlie dei Filistei, perche' non esultino le figlie degli incirconcisi. 2Samuele 1:21 O monti di Ghilboa, non vi sia piu' ne' rugiada ne' pioggia su di voi, ne' campi di offerte; perche' la' fu gettato via lo scudo dei prodi, lo scudo di Saul, non piu' unto con olio. 2Samuele 1:22 Dal sangue degli uccisi, dal grasso dei prodi, l'arco di Gionathan non si ritrasse mai e la spada di Saul non torno' mai a vuoto. 2Samuele 1:23 Saul e Gionathan, tanto amati e cordiali in vita, non furono divisi nella loro morte. Erano piu' veloci delle aquile, piu' forti dei leoni. 2Samuele 1:24 Figlie d'Israele, piangete su Saul, che vi rivestiva di scarlatto nel lusso, che' ornava d'oro le vostre vesti. 2Samuele 1:25 Come mai sono caduti i prodi in mezzo alla battaglia, e fu Gionathan ucciso sulle tue alture? 2Samuele 1:26 Io sono in angoscia per te, fratello mio Gionathan; tu mi eri molto caro, il tuo amore per me era meraviglioso piu' dell'amore delle donne. 2Samuele 1:27 Come mai sono caduti i prodi, e sono perite le armi di guerra?». Davide unto re di Giuda a Hebron 2Samuele 2:1 Dopo questo, Davide consulto' l'Eterno, dicendo: «Devo salire in qualcuna delle citta' di Giuda?». L'Eterno gli rispose: «Sali». Davide chiese: «Dove saliro'?». L'Eterno rispose: «A Hebron». 2Samuele 2:2 Cosi Davide vi sali con le sue due mogli, Ahinoam la Jezreelita ed Abigail la Karmelita, gia' moglie di Nabal. 2Samuele 2:3 Davide condusse anche gli uomini che erano con lui, ognuno con la propria famiglia, e si stabilirono nelle citta' di Hebron. 2Samuele 2:4 Poi vennero gli uomini di Giuda e la' unsero Davide re sulla casa di Giuda. Fu quindi riferito a Davide che erano stati gli uomini di Jabesh di Galaad a seppellire Saul. 2Samuele 2:5 Allora Davide invio' messaggeri agli uomini di Jabesh di Galaad per dir loro: «Siate benedetti dall'Eterno, per aver usato questa benignita' a Saul, vostro signore, dandogli sepoltura! 2Samuele 2:6 Ora l'Eterno usi benignita' e fedelta' a voi. Anch'io vi faro' del bene perche' avete fatto una tale cosa. 2Samuele 2:7 Or dunque prendano forza le vostre mani e siate valorosi, perche' Saul vostro signore e' morto, ma la casa di Giuda mi ha unto re su di essa». Ish-Bosceth fatto re d'Israele a Mahanaim 2Samuele 2:8 Nel frattempo Abner, figlio di Ner capo dell'esercito di Saul, prese Ish-Bosceth, figlio di Saul e lo condusse a Mahanaim; 2Samuele 2:9 e lo costitui re su Galaad, sugli Ashuriti, su Jezreel, su Efraim, su Beniamino e su tutto Israele. 2Samuele 2:10 Ish-Bosceth, figlio di Saul, aveva quarant'anni quando comincio' a regnare su Israele e regno' due anni. Ma la casa di Giuda seguiva Davide. 2Samuele 2:11 Il tempo che Davide regno' a Hebron sulla casa di Giuda fu di sette anni e sei mesi. Guerra civile e vittoria di Davide 2Samuele 2:12 Intanto Abner, figlio di Ner, e i servi di Ish-Bosceth, figlio di Saul, si mossero da Mahanaim diretti a Gabaon. 2Samuele 2:13 Anche Joab, figlio di Tseruiah e i servi di Davide si mossero e li incontrarono presso la piscina di Gabaon. Cosi si fermarono gli uni da un lato della piscina e gli altri dall'altro lato. 2Samuele 2:14 Allora Abner disse a Joab: «Si levino dei giovani e si esibiscano davanti a noi». Joab rispose: «Si levino pure». 2Samuele 2:15 Cosi si levarono e si fecero avanti in ugual numero: dodici per Beniamino e per Ish-Bosceth, figlio di Saul e dodici dei servi di Davide. 2Samuele 2:16 Ciascuno afferro' il suo avversario per la testa e gli conficco' la spada nel fianco; cosi caddero tutt'insieme. Quel luogo fu percio' chiamato il campo degli uomini forti; si trova a Gabaon. 2Samuele 2:17 In quel giorno vi fu una battaglia molto dura in cui Abner con gli uomini d'Israele rimase sconfitto dai servi di Davide. 2Samuele 2:18 La' c'erano i tre figli di Tseruiah: Joab, Abishai e Asahel; e Asahel era veloce come una gazzella della campagna. 2Samuele 2:19 Asahel si mise ad inseguire Abner senza voltarsi ne' a destra ne' a sinistra dietro Abner. 2Samuele 2:20 Poi Abner si volse indietro e disse: «Sei tu, Asahel?». Egli rispose: «Sono io». 2Samuele 2:21 Abner gli disse: «Volgiti a destra o a sinistra, afferra uno dei giovani e prenditi le sue spoglie!». Ma Asahel non volle smettere di inseguirlo. 2Samuele 2:22 Abner disse nuovamente ad Asahel: «Smetti di inseguirmi. Perche' obbligarmi a stenderti a terra? Come potrei allora guardare in faccia tuo fratello Joab?». 2Samuele 2:23 Ma egli si rifiuto' di cambiare strada; percio' Abner con il retro della lancia lo colpi al basso ventre, e la lancia gli usci di dietro; ed egli cadde e mori sul posto; quanti passavano dal luogo dove Asahel era caduto e morto si fermavano. 2Samuele 2:24 Ma Joab a Abishai inseguirono Abner; al tramontar del sole essi giunsero al colle di Ammah che e' di fronte a Ghiah, sulla via del deserto di Gabaon. 2Samuele 2:25 I figli di Beniamino si radunarono dietro ad Abner formando un sol gruppo e si fermarono in cima a una collina. 2Samuele 2:26 Allora Abner chiamo' Joab e disse: «La spada dovra' forse divorare per sempre? Non sai che alla fine ci sara' amarezza? Quando mai ordinerai al popolo di smettere di inseguire i suoi fratelli?». 2Samuele 2:27 Joab rispose: «Com'e' vero che DIO vive, se tu non avessi parlato, il popolo non avrebbe smesso d'inseguire i suoi fratelli fino al mattino». 2Samuele 2:28 Allora Joab suono' la tromba e tutto il popolo si fermo', e non insegui piu' Israele e smise di combattere. 2Samuele 2:29 Abner e i suoi uomini camminarono tutta quella notte per l'Arabah passarono il Giordano, attraversarono tutto il Bithron e giunsero a Mahanaim. 2Samuele 2:30 Anche Joab ritorno' dall'inseguimento dei servi di Abner e raduno' tutto il popolo; di Davide mancavano diciannove uomini ed Asahel. 2Samuele 2:31 Ma i servi di Davide avevano ucciso trecentosessanta uomini di Beniamino e di Abner. 2Samuele 2:32 Quindi portarono via Asahel e lo seppellirono nel sepolcro di suo padre che e' a Betlemme. Poi Joab e i suoi uomini camminarono tutta la notte e giunsero a Hebron allo spuntar del giorno. La casa di Davide si rafforza 2Samuele 3:1 La guerra fra la casa di Saul e la casa di Davide fu lunga. Davide si faceva sempre piu' forte, mentre la casa di Saul si indeboliva sempre di piu'. 2Samuele 3:2 In Hebron a Davide nacquero dei figli. Il suo primogenito fu Amnon, di Ahinoam la Jezreelita; 2Samuele 3:3 il secondo fu Kileab, di Abigail la Karmelita, gia' moglie di Nabal; il terzo fu Absalom, figlio di Maakah, figlia di Talmai, re di Gheshur; 2Samuele 3:4 il quarto fu Adonijah, figlio di Hagghith; il quinto fu Scefatiah, figlio di Abital, 2Samuele 3:5 e il sesto fu Ithream, figlio di Eglah, moglie di Davide. Questi nacquero a Davide in Hebron. Abner si unisce a Davide 2Samuele 3:6 Durante la guerra fra la casa di Davide e la casa di Saul, Abner si tenne saldamente stretto alla casa di Saul. 2Samuele 3:7 Or Saul aveva avuto una concubina di nome Ritspah, figlia di Aiah; e Ish-Bosceth disse ad Abner: «Perche' sei entrato dalla concubina di mio padre?» 2Samuele 3:8 Abner si adiro' fortemente per le parole di Ish-Bosceth e rispose: «Sono forse una testa di cane di Giuda? Fino ad oggi ho usato fedelta' verso la casa di Saul tuo padre, verso i suoi fratelli e i suoi amici e non ti ho dato nelle mani di Davide, e proprio oggi tu mi rimproveri la colpa commessa con questa donna! 2Samuele 3:9 DIO faccia cosi a Abner e anche peggio, se io non faccio per Davide cio' che l'Eterno gli ha giurato: 2Samuele 3:10 trasferire il regno dalla casa di Saul e stabilire il trono di Davide su Israele e su Giuda, da Dan fino a Beer-Sceba». 2Samuele 3:11 Ish-Bosceth non pote' rispondere una sola parola ad Abner, perche' aveva paura di lui. 2Samuele 3:12 Allora Abner mando' a nome suo messaggeri a Davide per dirgli: «A chi appartiene il paese? Fa' alleanza con me e la mia mano sara' con te per riportare tutto Israele a te». 2Samuele 3:13 Davide rispose: «Ho una cosa da chiederti: Io faro' alleanza con te, ma tu non vedrai la mia faccia se prima non mi condurrai Mikal figlia di Saul, quando verrai a vedermi». 2Samuele 3:14 Cosi Davide mando' messaggeri a Ish-Bosceth, figlio di Saul, per dire: «Restituisci mia moglie Mikal, a cui mi fidanzai per cento prepuzi di Filistei». 2Samuele 3:15 Ish-Bosceth mando' a prenderla presso suo marito Paltiel, figlio di Laish. 2Samuele 3:16 Suo marito ando' con lei e la segui piangendo fino a Bahurim. Poi Abner gli disse: «Va', torna indietro!». Ed egli ritorno'. 2Samuele 3:17 Poi Abner rivolse la parola agli anziani d'Israele, dicendo: «Gia' da lungo tempo chiedete Davide per vostro re. 2Samuele 3:18 Ora e' tempo di agire, perche' l'Eterno ha parlato di Davide, dicendo: "Per mezzo di Davide, mio servo, io salvero' il mio popolo Israele dalle mani dei Filistei e da tutti i suoi nemici"». 2Samuele 3:19 Abner parlo' anche con quelli di Beniamino. Poi Abner ando' da Davide a Hebron per riferirgli tutto cio' che parve bene a Israele e a tutta la casa di Beniamino. 2Samuele 3:20 Cosi Abner giunse da Davide a Hebron con venti uomini, e Davide fece un convito per Abner e per gli uomini che erano con lui. 2Samuele 3:21 Poi Abner disse a Davide: «Io mi levero' e andro' a radunare tutto Israele intorno al re mio signore, affinche' essi facciano alleanza con te e tu possa regnare su tutto cio' che il tuo cuore desidera». Poi Davide congedo' Abner, che se ne ando' in pace. Abner ucciso da Joab e rimpianto da Davide 2Samuele 3:22 Ed ecco, i servi di Davide e Joab tornavano da una razzia, portando con se' un grande bottino; ma Abner non era piu' con Davide in Hebron, perche' questi lo aveva congedato ed egli se ne era andato in pace. 2Samuele 3:23 Quando arrivarono Joab e tutti i soldati che erano con lui, qualcuno riferi la cosa a Joab, dicendo: «e' venuto Abner figlio di Ner, dal re, che lo ha congedato ed egli se ne e' andato in pace». 2Samuele 3:24 Allora Joab si reco' dal re e gli disse: «Che cosa hai fatto? Ecco, e' venuto Abner da te; perche' l'hai congedato, ed egli se ne e' gia' andato? 2Samuele 3:25 Tu sai che Abner, figlio di Ner, e' venuto per ingannarti, per conoscere le tue mosse e per sapere tutto cio' che fai». 2Samuele 3:26 Dopo aver lasciato la presenza di Davide, Joab mando' messaggeri dietro Abner, i quali lo fecero tornare indietro dalla cisterna di Sirah senza che Davide lo sapesse. 2Samuele 3:27 Quando Abner torno' a Hebron Joab lo prese in disparte in mezzo alla porta, come per parlargli in segreto e qui lo colpi al ventre e lo uccise per vendicare il sangue di Asahel, suo fratello. 2Samuele 3:28 Piu' tardi Davide venne a sapere della cosa e disse: «Io e il mio regno siamo in perpetuo innocenti davanti all'Eterno del sangue di Abner, figlio di Ner. 2Samuele 3:29 Esso ricada sul capo di Joab e su tutta la casa di suo padre; non manchi mai nella casa di Joab chi soffra di flusso o di lebbra o debba appoggiarsi al bastone o perisca di spada o sia senza pane!». 2Samuele 3:30 Cosi Joab ed Abishai, suo fratello, uccisero Abner, perche' questi aveva ucciso Asahel loro fratello a Gabaon, in battaglia. 2Samuele 3:31 Poi Davide disse a Joab e a tutto il popolo che era con lui: «Stracciatevi le vesti, cingetevi di sacco e fate cordoglio per la morte di Abner!». Anche il re Davide ando' dietro alla bara. 2Samuele 3:32 Cosi seppellirono Abner a Hebron, e il re alzo' la voce e pianse davanti alla tomba di Abner; anche tutto il popolo pianse. 2Samuele 3:33 Il re intono' un lamento su Abner e disse: «Doveva Abner morire come muore uno stolto? 2Samuele 3:34 Le tue mani non erano legate, ne' i tuoi piedi erano stretti in catene di bronzo! Sei caduto davanti a malfattori». Cosi tutto il popolo pianse di nuovo su di lui. 2Samuele 3:35 Poi tutto il popolo venne per invitare Davide a prendere cibo, mentre era ancora giorno; ma Davide giuro' dicendo: «Cosi mi faccia DIO e anche peggio se assaggero' pane o alcun'altra cosa prima che tramonti il sole». 2Samuele 3:36 Tutto il popolo capi e approvo' la cosa; tutto cio' che il re faceva era approvato da tutto il popolo. 2Samuele 3:37 Cosi tutto il popolo e tutto Israele compresero che non era affatto intenzione del re uccidere in quel giorno Abner, figlio di Ner. 2Samuele 3:38 Il re disse quindi ai suoi servi: «Non sapete che un principe e un grande uomo e' caduto oggi in Israele? 2Samuele 3:39 Anche se unto re, io sono ancora debole, mentre questi uomini, i figli di Tseruiah, sono troppo forti per me. Ripaghi l'Eterno il malvagio secondo la sua malvagita'». Uccisione di Ish-Bosceth e punizione dei suoi assassini 2Samuele 4:1 Quando Ish-Bosceth, figlio di Saul, seppe che Abner era morto a Hebron, gli caddero le braccia e tutto Israele fu preso da sgomento. 2Samuele 4:2 Il figlio di Saul aveva due uomini che erano capitani di schiere; il nome dell'uno era Baanah e il nome dell'altro Rekab; erano figli di Rimmon di Beeroth, della tribu' di Beniamino. (Poiche' anche Beeroth e' considerata parte di Beniamino, 2Samuele 4:3 benche' i Beerothiti si siano rifugiati a Ghitthaim, dove sono rimasti fino al giorno d'oggi). 2Samuele 4:4 Or Gionathan, figlio di Saul, aveva un figlio con i piedi storpi, egli aveva cinque anni quando giunse da Jezreel la notizia della morte di Saul e di Gionathan. La sua nutrice lo prese e fuggi, ma nella fuga precipitosa il bambino cadde e rimase zoppo. Il suo nome era Mefibosceth. 2Samuele 4:5 I figli di Rimmon Beerothita Rekab e Baanah, si mossero e giunsero nell'ora piu' calda del giorno a casa di Ish-Bosceth, che stava prendendo il suo riposo pomeridiano. 2Samuele 4:6 Entrarono all'interno della casa, come per prendere del grano e lo colpirono al ventre. Poi Rekab e suo fratello Baanah, si diedero alla fuga. 2Samuele 4:7 Quando entrarono in casa, Ish-Bosceth giaceva sul letto nella sua camera; lo colpirono, l'uccisero e lo decapitarono; poi, presa la testa, camminarono tutta la notte seguendo la via dell'Arabah. 2Samuele 4:8 Cosi portarono la testa di Ish-Bosceth a Davide in Hebron e dissero al re: «Ecco la testa di Ish-Bosceth, figlio di Saul, tuo nemico, il quale cercava la tua vita; oggi l'Eterno ha concesso al re, mio signore, la vendetta sopra Saul e sopra la sua discendenza». 2Samuele 4:9 Ma Davide rispose a Rekab ed a Baanah suo fratello, figli di Rimmon Beerothita, e disse loro: «Com'e' vero che vive l'Eterno, il quale mi ha liberato da ogni avversita', 2Samuele 4:10 se ho preso e fatto uccidere a Tsiklag colui che mi porto' la notizia: "Ecco, Saul e' morto", benche' egli credesse di avermi portato una buona notizia e si aspettasse di ricevere un premio, 2Samuele 4:11 quanto piu' ora che uomini scellerati hanno ucciso un uomo giusto in casa sua, sul suo letto, non dovro' chiedere conto del suo sangue dalle vostre mani e eliminarvi dalla terra?». 2Samuele 4:12 Cosi Davide diede ordine ai suoi giovani, e questi li uccisero, troncarono loro le mani e i piedi, poi li appesero presso la piscina di Hebron. Presero quindi la testa di Ish-Bosceth e la seppellirono nel sepolcro di Abner a Hebron. Davide, riconosciuto come re da tutte le tribu', prende Gerusalemme e sconfigge i Filistei 2Samuele 5:1 Allora tutte le tribu' d'Israele vennero da Davide a Hebron e gli dissero: «Ecco, noi siamo tue ossa e tua carne. 2Samuele 5:2 Gia' in passato, quando Saul regnava su di noi, eri tu che guidavi e riconducevi Israele. L'Eterno ti ha detto: "Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai principe sopra Israele"». 2Samuele 5:3 Cosi tutti gli anziani d'Israele vennero dal re a Hebron e il re Davide fece alleanza con loro a Hebron davanti all'Eterno, ed essi unsero Davide re sopra Israele. 2Samuele 5:4 Davide aveva trent'anni quando comincio' a regnare e regno' quarant'anni. 2Samuele 5:5 A Hebron regno' su Giuda sette anni e sei mesi; e a Gerusalemme regno' trentatre' anni su tutto Israele e Giuda. 2Samuele 5:6 Or il re con i suoi uomini si mosse verso Gerusalemme contro i Gebusei che abitavano il paese. Questi dissero a Davide: «Non entrerai qui, perche' i ciechi e gli zoppi ti respingeranno!», volendo dire: «Davide non entrera' mai qui». 2Samuele 5:7 Ma Davide prese la roccaforte di Sion (che e' la citta' di Davide). 2Samuele 5:8 Davide disse in quel giorno: «Chiunque batte i Gebusei giunga fino al canale e respinga gli zoppi e i ciechi che sono odiati da Davide». Per questo dicono: «Il cieco e lo zoppo non entreranno nella Casa». 2Samuele 5:9 Cosi Davide si stabili nella roccaforte e la chiamo' la Citta' di Davide. Poi Davide costrui tutt'intorno cominciando da Millo e verso l'interno. 2Samuele 5:10 Davide diventava sempre piu' grande e l'Eterno, il DIO degli eserciti, era con lui. 2Samuele 5:11 Poi Hiram, re di Tiro, invio' a Davide messaggeri, legname di cedro, falegnami e muratori, i quali costruirono una casa a Davide. 2Samuele 5:12 Allora Davide riconobbe che l'Eterno lo stabiliva come re d'Israele e innalzava il suo regno per amore del suo popolo Israele. 2Samuele 5:13 Dopo il suo arrivo da Hebron, Davide prese altre concubine e mogli da Gerusalemme, e gli nacquero altri figli e figlie. 2Samuele 5:14 Questi sono i nomi dei figli che gli nacquero a Gerusalemme: Shammua, Shobab, Nathan, Salomone, 2Samuele 5:15 Ibhar, Elishua, Nefeg Jafia 2Samuele 5:16 Elishama, Eliada, Elifelet. 2Samuele 5:17 Quando i Filistei vennero a sapere che Davide era stato unto re d'Israele tutti i Filistei salirono in cerca di Davide. Appena Davide lo seppe, scese alla roccaforte. 2Samuele 5:18 I Filistei giunsero e si sparpagliarono nella valle dei Refaim. 2Samuele 5:19 Allora Davide consulto' l'Eterno dicendo: «Devo salire contro i Filistei? Li darai nelle mie mani?». L'Eterno rispose a Davide: «Sali, perche' daro' certamente i Filistei nelle tue mani». 2Samuele 5:20 Cosi Davide ando' a Baal-Peratsim, dove li sconfisse, e disse: «L'Eterno ha aperto un varco tra i miei nemici davanti a me, come un varco aperto dalle acque». Per questo chiamo' quel luogo: Baal-Peratsim. 2Samuele 5:21 I Filistei abbandonarono la' i loro idoli e Davide e i suoi uomini li portarono via. 2Samuele 5:22 In seguito i Filistei salirono di nuovo e si sparpagliarono nella valle dei Refaim. 2Samuele 5:23 Quando Davide consulto' l'Eterno, egli disse: «Non salire; aggirali alle spalle, piomba su di loro di fronte ai Balsami. 2Samuele 5:24 Quando udrai un rumore di passi sulle cime dei Balsami, lanciati subito all'attacco, perche' allora l'Eterno uscira' davanti a te per sconfiggere l'esercito dei Filistei». 2Samuele 5:25 Davide fece esattamente come l'Eterno gli aveva comandato e sconfisse i Filistei da Gheba fino a Ghezer. Davide fa trasportare l'arca a Gerusalemme 2Samuele 6:1 Davide raduno' di nuovo tutti gli uomini scelti d'Israele in numero di trentamila. 2Samuele 6:2 Poi si levo' e parti con tutto il popolo che era con lui da Baale di Giuda, per trasportare di la' l'arca di DIO, col nome stesso dell'Eterno degli eserciti, che siede sopra i cherubini. 2Samuele 6:3 E posero l'arca di DIO sopra un carro nuovo e la tolsero dalla casa di Abinadab che era sul colle; Uzzah e Ahio, figli di Abinadab guidavano il carro nuovo. 2Samuele 6:4 Cosi condussero via l'arca di DIO dalla casa di Abinadab che era sul colle, e Ahio andava davanti all'arca. 2Samuele 6:5 Davide e tutta la casa d'Israele suonavano davanti all'Eterno ogni sorta di strumenti di legno di cipresso, cetre, arpe, tamburelli, sistri e cembali. 2Samuele 6:6 Quando giunsero all'aia di Nakon Uzzah stese la mano verso l'arca di DIO e la sostenne, perche' i buoi inciamparono. 2Samuele 6:7 Allora l'ira dell'Eterno si accese contro Uzzah, e la' DIO lo colpi per la sua colpa; ed egli mori in quel luogo presso l'arca di DIO. 2Samuele 6:8 Davide fu grandemente amareggiato perche' l'Eterno aveva aperto una breccia nel popolo, colpendo Uzzah. Cosi quel luogo fu chiamato Perets-Uzzah fino ad oggi. 2Samuele 6:9 Davide in quel giorno ebbe paura dell'Eterno e disse: «Come puo' venire da me l'arca dell'Eterno?». 2Samuele 6:10 Cosi Davide non volle trasportare l'arca dell'Eterno presso di se' nella citta' di Davide, ma la fece trasferire in casa di Obed-Edom di Gath. 2Samuele 6:11 L'arca dell'Eterno rimase tre mesi in casa di Obed-Edom di Gath, e l'Eterno benedisse Obed-Edom e tutta la sua casa. 2Samuele 6:12 Allora fu detto al re Davide: «L'Eterno ha benedetto la casa di Obed-Edom e tutto cio' che gli appartiene, a motivo dell'arca di DIO». Allora Davide ando' e trasporto' l'arca di DIO dalla casa di Obed-Edom nella citta' di Davide con gioia. 2Samuele 6:13 Quando quelli che portavano l'arca dell'Eterno ebbero fatto sei passi, egli immolo' un bue e un vitello grasso. 2Samuele 6:14 Davide danzava con tutte le sue forze davanti all'Eterno, cinto di un efod di lino. 2Samuele 6:15 Cosi Davide e tutta la casa d'Israele trasportarono l'arca dell'Eterno con grida di giubilo e a suon di tromba. 2Samuele 6:16 Or avvenne che, mentre l'arca dell'Eterno entrava nella citta' di Davide, Mikal, figlia di Saul, guardando dalla finestra, vide il re Davide che saltava e danzava davanti all'Eterno, e lo disprezzo' in cuor suo. 2Samuele 6:17 Cosi portarono l'arca dell'Eterno e la collocarono al suo posto, in mezzo alla tenda che Davide aveva eretto per essa. Poi Davide offri olocausti e sacrifici di ringraziamento davanti all'Eterno. 2Samuele 6:18 Quando ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di ringraziamento, Davide benedisse il popolo nel nome dell'Eterno degli eserciti, 2Samuele 6:19 e distribui a tutto il popolo, a tutta la moltitudine d'Israele, uomini e donne, a ciascuno di essi una focaccia di pane, una porzione di carne e una schiacciata di uva passa. Poi tutto il popolo se ne ando', ciascuno a casa sua. 2Samuele 6:20 Come Davide tornava per benedire la sua famiglia, Mikal, figlia di Saul, usci ad incontrare Davide e gli disse: «Quanto degno di onore e' stato oggi il re d'Israele a scoprirsi davanti agli occhi delle serve dei suoi servi come si scoprirebbe un uomo del volgo!». 2Samuele 6:21 Allora Davide rispose a Mikal: «L'ho fatto davanti all'Eterno che mi ha scelto invece di tuo padre e di tutta la sua casa per stabilirmi principe d'Israele, del popolo dell'Eterno; percio' ho fatto festa davanti all'Eterno. 2Samuele 6:22 Anzi mi abbassero' anche piu' di cosi e mi rendero' spregevole ai miei occhi ma, in merito alle serve di cui tu hai parlato io saro' onorato proprio da loro». 2Samuele 6:23 Mikal, figlia di Saul, non ebbe figli fino al giorno della sua morte. Dio promette a Davide di stabilire per sempre la sua casa e il suo regno 2Samuele 7:1 Or avvenne che, quando il re si fu stabilito nella sua casa e l'Eterno gli ebbe dato riposo da tutti i suoi nemici tutt'intorno, 2Samuele 7:2 il re disse al profeta Nathan: «Vedi, io abito in una casa di cedro ma l'arca di DIO sta sotto una tenda». 2Samuele 7:3 Nathan rispose al re: «Va', fa' tutto cio' che hai in cuore di fare, perche' l'Eterno e' con te». 2Samuele 7:4 Ma quella stessa notte la parola dell'Eterno fu rivolta a Nathan in questo modo: 2Samuele 7:5 «Va' a dire al mio servo Davide: Cosi dice l'Eterno: "Mi costruirai tu una casa perche' io vi dimori? 2Samuele 7:6 Poiche' io non ho dimorato in una casa, dal giorno in cui ho fatto uscire i figli d'Israele dall'Egitto fino ad oggi, ma ho vagato sotto una tenda e in un tabernacolo. 2Samuele 7:7 Dovunque sono andato in mezzo a tutti i figli d'Israele, ho forse mai parlato ad alcuna delle tribu' a cui avevo comandato di pascere il mio popolo d'Israele dicendo: Perche' non mi edificate una casa di cedro?". 2Samuele 7:8 Ora dunque dirai cosi al mio servo Davide: Cosi dice l'Eterno degli eserciti: "Io ti presi dall'ovile, mentre seguivi le pecore, perche' tu fossi il capo d'Israele, mio popolo. 2Samuele 7:9 Sono stato con te dovunque sei andato, ho sterminato tutti i tuoi nemici davanti a te e ho reso il tuo nome grande come quello dei grandi che sono sulla terra. 2Samuele 7:10 Assegnero' un posto ad Israele mio popolo, e ve lo piantero' perche' dimori in casa sua e non sia piu' disturbato, e i malvagi non continuino ad opprimerlo come nel passato, 2Samuele 7:11 dal giorno in cui ho stabilito dei giudici sul mio popolo Israele. Ti daro' riposo da tutti i tuoi nemici. Inoltre l'Eterno ti dichiara che egli ti costruira' una casa. 2Samuele 7:12 Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu riposerai con i tuoi padri, io innalzero' dopo di te la tua discendenza che uscira' dalle tue viscere e stabiliro' il suo regno. 2Samuele 7:13 Egli edifichera' una casa al mio Nome e io rendero' stabile per sempre il trono del suo regno. 2Samuele 7:14 Io saro' per lui un padre ed egli mi sara' un figlio; quando fara' del male, lo castighero' con verga d'uomo e con colpi di figli d'uomini, 2Samuele 7:15 ma la mia misericordia non si allontanera', come l'ho ritirata da Saul, che io ho rimosso davanti a te. 2Samuele 7:16 La tua casa e il tuo regno saranno resi saldi per sempre davanti a me e il tuo trono sara' reso stabile per sempre"» 2Samuele 7:17 Nathan parlo' a Davide secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione. 2Samuele 7:18 Allora il re Davide ando' a sedersi davanti all'Eterno e disse: «Chi sono io o Signore, o Eterno, e che cos'e' la mia casa, da farmi arrivare fino qui? 2Samuele 7:19 Ma questo era ancora poca cosa ai tuoi occhi, o Signore, o Eterno, perche' tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano futuro; e questa e' la legge dell'uomo, o Signore, o Eterno. 2Samuele 7:20 Che potrebbe dirti di piu', Davide? Tu conosci il tuo servo, o Signore, o Eterno! 2Samuele 7:21 Per amore della tua parola e secondo il tuo cuore hai compiuto tutte queste grandi cose per farle conoscere al tuo servo. 2Samuele 7:22 Per questo sei grande, o Eterno, o DIO. Nessuno e' come te e non c'e' altro DIO fuori di te, secondo tutto cio' che abbiamo udito con i nostri orecchi. 2Samuele 7:23 E chi e' come il tuo popolo, come Israele, l'unica nazione sulla terra che DIO e' venuto a riscattare per se' come suo popolo per farsi un nome, e per compiere per te cose grandi e tremende per la tua terra davanti al tuo popolo che hai riscattato per te dall'Egitto, dalle nazioni dei loro de'i? 2Samuele 7:24 Tu hai stabilito per te il tuo popolo d'Israele per essere tuo popolo per sempre; e tu, o Eterno, sei divenuto il suo DIO. 2Samuele 7:25 E ora, o Eterno, o DIO, la parola che hai pronunziato riguardo al tuo servo e alla sua casa rendila stabile per sempre e fa' come hai detto, 2Samuele 7:26 affinche' il tuo nome sia magnificato per sempre e si dica: "L'Eterno degli eserciti e' il DIO d'Israele". E la casa del tuo servo Davide sia resa stabile davanti a te! 2Samuele 7:27 Poiche' tu, o Eterno degli eserciti, DIO d'Israele, hai rivelato questo al tuo servo, dicendo: "Io ti edifichero' una casa". Per questo il tuo servo ha trovato il coraggio di rivolgerti questa preghiera. 2Samuele 7:28 E ora, o Signore, o Eterno, tu sei DIO, le tue parole sono verita', e hai promesso queste belle cose al tuo servo. 2Samuele 7:29 Ora percio' degnati di benedire la casa del tuo servo, affinche' sussista per sempre davanti a te, perche' tu, o Signore, o Eterno, hai parlato, e per la tua benedizione la casa del tuo servo sara' benedetta per sempre!». Vittorie di Davide sui Filistei, Moabiti, Siri e Edomiti. Pubblici ufficiali di Davide 2Samuele 8:1 Dopo queste cose, Davide sconfisse i Filistei e li umilio', e Davide tolse di mano ai Filistei la loro piu' importante citta'. 2Samuele 8:2 Sconfisse pure i Moabiti e li misuro' con la corda, dopo averli fatti coricare per terra. Con due corde misuro' quelli che dovevano essere messi a morte, e con una corda completa quelli da lasciare in vita. Cosi i Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide. 2Samuele 8:3 Davide sconfisse anche Hadadezer, figlio di Rehob re di Tsobah, mentre egli andava a ristabilire il suo dominio lungo il fiume Eufrate. 2Samuele 8:4 Davide gli prese millesettecento cavalieri e ventimila fanti. Davide taglio' pure i garetti a tutti i cavalli, ma ne risparmio' abbastanza per cento carri. 2Samuele 8:5 Quando i Siri di Damasco vennero per soccorrere Hadadezer, re di Tsobah, Davide ne uccise ventiduemila. 2Samuele 8:6 Poi Davide mise delle guarnigioni nella Siria di Damasco e i Siri divennero sudditi e tributari di Davide; l'Eterno proteggeva Davide dovunque egli andava. 2Samuele 8:7 Davide prese gli scudi d'oro che i servi di Hadadezer avevano con se' e li porto' a Gerusalemme. 2Samuele 8:8 Il re Davide prese anche una grande quantita' di bronzo a Betah e a Berothai citta' di Hadadezer. 2Samuele 8:9 Quando Toi, re di Hamath, venne a sapere che Davide aveva sconfitto tutto l'esercito di Hadadezer, 2Samuele 8:10 mando' al re Davide Joram, suo figlio, per salutarlo e per benedirlo, perche' aveva mosso guerra a Hadadezer e l'aveva sconfitto. Hadadezer infatti era sempre in guerra con Toi, Joram porto' con se' vasi d'argento, vasi d'oro e vasi di bronzo. 2Samuele 8:11 Il re Davide consacro' anche questi all'Eterno, come aveva gia' consacrato l'argento e l'oro proveniente dalle nazioni che aveva soggiogato: 2Samuele 8:12 dai Siri, dai Moabiti, dagli Ammoniti, dai Filistei, dagli Amalekiti e dal bottino di Hadadezer, figlio di Rehob, re di Tsobah. 2Samuele 8:13 Davide si fece un nome quando ritorno', dopo aver sconfitto diciottomila Siri nella valle del Sale. 2Samuele 8:14 Pose delle guarnigioni anche in Idumea; ne mise per tutta l'Idumea e tutti gli Edomiti divennero sudditi di Davide e l'Eterno proteggeva Davide dovunque egli andava. 2Samuele 8:15 Cosi Davide regno' su tutto Israele, pronunciando giudizi e amministrando la giustizia a tutto il suo popolo. 2Samuele 8:16 Joab, figlio di Tseruiah, era capo dell'esercito; Giosafat, figlio di Ahilud, era archivista; 2Samuele 8:17 Tsadok, figlio di Ahitub, e Ahimelek, figlio di Abiathar, erano sacerdoti; Seraiah era segretario; 2Samuele 8:18 Benaiah, figlio di Jehoiada, era capo dei Kerethei e dei Pelethei, e i figli di Davide erano ministri. Bonta' usata da Davide a Mefibosceth, figlio di Gionathan 2Samuele 9:1 Davide disse: «e' rimasto ancora qualcuno della casa di Saul, a cui io possa usare bonta' per amore di Gionathan?». 2Samuele 9:2 Ora vi era un servo della casa di Saul, chiamato Tsiba, che fu fatto venire da Davide. Il re gli disse: «Sei tu Tsiba?». Egli rispose: «Servo tuo». 2Samuele 9:3 Il re poi domando': «Non c'e' piu' nessuno della casa di Saul, a cui possa usare la bonta' di DIO?». Tsiba rispose al re: «C'e' ancora un figlio di Gionathan, che ha i piedi storpi». 2Samuele 9:4 Il re gli disse: «Dov'e'?». Tsiba rispose al re: «e' in casa di Makir, figlio di Ammiel, a Lodebar». 2Samuele 9:5 Allora il re Davide lo mando' a prendere dalla casa di Makir, figlio di Ammiel, a Lodebar. 2Samuele 9:6 Cosi Mefibosceth, figlio di Gionathan, figlio di Saul venne da Davide, si getto' con la faccia a terra e si prostro'. Davide disse: «Mefibosceth!». Egli rispose: «Ecco il tuo servo!». 2Samuele 9:7 Davide gli disse: «Non temere, perche' intendo usarti bonta' per amore di Gionathan tuo padre; ti restituiro' tutte le terre di Saul tuo antenato e tu mangerai sempre alla mia mensa» 2Samuele 9:8 Mefibosceth si prostro' e disse: «Che cos'e' il tuo servo, perche' tu tenga conto di un cane morto come me?». 2Samuele 9:9 Allora il re chiamo' Tsiba, servo di Saul, e gli disse: «Tutto cio' che apparteneva a Saul e a tutta la sua casa, io do al figlio del tuo signore. 2Samuele 9:10 Tu dunque, assieme ai tuoi figli e ai tuoi servi, lavorerai per lui la terra e ne raccoglierai i prodotti, affinche' il figlio del tuo signore abbia pane da mangiare; ma Mefibosceth, figlio del tuo signore, mangera' sempre alla mia mensa». Or Tsiba aveva quindici figli e venti servi. 2Samuele 9:11 Tsiba disse al re: «Il tuo servo fara' tutto cio' che il re mio signore comanda al suo servo». Cosi Mefibosceth mangiava alla mensa di Davide come uno dei figli del re. 2Samuele 9:12 Or Mefibosceth aveva un figlioletto di nome Mika; e tutti quelli che stavano in casa di Tsiba erano servi di Mefibosceth. 2Samuele 9:13 Mefibosceth risiedeva a Gerusalemme perche' mangiava sempre alla mensa del re. Era storpio di ambedue i piedi. Vittoria sugli Ammoniti e sui Siri 2Samuele 10:1 Dopo queste cose, avvenne che il re dei figli di Ammon mori e suo figlio Hanun regno' al suo posto. 2Samuele 10:2 Davide disse: «Io voglio usare con Hanun, figlio di Nahash, la stessa benevolenza che suo padre uso' con me». Cosi Davide mando' i suoi servi a consolarlo della perdita del padre. Ma quando i servi di Davide giunsero nel paese dei figli di Ammon, 2Samuele 10:3 i capi dei figli di Ammon dissero ad Hanun, loro signore: «Credi proprio che Davide ti abbia mandato dei consolatori per onorare tuo padre? Non ha piuttosto mandato da te i suoi servi per esplorare la citta', per spiarla e distruggerla?». 2Samuele 10:4 Allora Hanun prese i servi di Davide, fece loro radere meta' della barba e tagliare le loro vesti a meta' fino alle natiche, poi li lascio' andare. 2Samuele 10:5 Informato della cosa, Davide mando' alcuni ad incontrarli, perche' quegli uomini erano pieni di vergogna. Il re fece dir loro: «Rimanete a Gerico finche' vi ricresca la barba, poi ritornerete». 2Samuele 10:6 Quando i figli di Ammon si accorsero di essersi resi odiosi a Davide, mandarono ad assoldare ventimila fanti dei Siri di Beth-Rehob e dei Siri di Tsoba, mille uomini del re di Maakah e dodicimila uomini della gente di Tob. 2Samuele 10:7 Come Davide udi questo, invio' contro di loro Joab con tutto l'esercito di uomini valorosi. 2Samuele 10:8 I figli di Ammon uscirono e si schierarono in ordine di battaglia all'ingresso della porta della citta', mentre i Siri di Tsoba e di Rehob, e la gente di Tob e di Maakah si disposero in aperta campagna. 2Samuele 10:9 Quando Joab si rese conto che aveva contro di se due fronti di battaglia, uno davanti e l'altro dietro, scelse alcuni fra gli uomini migliori d'Israele e li dispose in ordine di battaglia contro i Siri; 2Samuele 10:10 affido' quindi il resto del popolo agli ordini di suo fratello Abishai, per schierarsi contro i figli di Ammon. 2Samuele 10:11 Poi gli disse: «Se i Siri sono piu' forti di me, tu mi verrai in aiuto; se invece i figli di Ammon sono piu' forti di te, allora verro' io in tuo aiuto. 2Samuele 10:12 Sii coraggioso e mostriamoci forti per il nostro popolo e per le citta' del nostro DIO; e l'Eterno faccia cio' che a lui piacera'». 2Samuele 10:13 Poi Joab con la gente che aveva con se' avanzo' per dar battaglia ai Siri; ma essi fuggirono davanti a lui. 2Samuele 10:14 Quando i figli di Ammon videro che i Siri erano fuggiti, fuggirono anch'essi davanti ad Abishai e rientrarono nella citta'. Allora Joab se ne torno' dalla spedizione contro i figli di Ammon e venne a Gerusalemme. 2Samuele 10:15 Quando i Siri videro che erano stati sconfitti da Israele si riunirono insieme. 2Samuele 10:16 Hadadezer mando' messaggeri per far venire i Siri che erano di la' dal Fiume. Essi giunsero a Helam, con alla testa Shobak, capo dell'esercito di Hadadezer. 2Samuele 10:17 Quando Davide fu informato della cosa, raduno' tutto Israele, passo' il Giordano e giunse a Helam. I Siri si schierarono contro Davide e gli diedero battaglia. 2Samuele 10:18 Ma i Siri fuggirono davanti a Israele; e Davide uccise dei Siri gli uomini di settecento carri e quarantamila cavalieri e colpi Shobak, capo del loro esercito, che mori in quel luogo. 2Samuele 10:19 Quando tutti i re vassalli di Hadadezer si videro sconfitti da Israele, fecero pace con Israele e furono a lui sottoposti. Cosi i Siri ebbero paura di prestare ancora aiuto ai figli di Ammon. Davide e Bath-Sceba: adulterio e omicidio 2Samuele 11:1 Con l'inizio del nuovo anno, nel tempo in cui i re vanno a combattere, Davide mando' Joab con i suoi servi e con tutto Israele a devastare il paese dei figli di Ammon e ad assediare Rabbah; ma Davide rimase a Gerusalemme. 2Samuele 11:2 Una sera Davide si alzo' dal suo letto e si mise a passeggiare sulla terrazza della reggia. Dalla terrazza vide una donna che faceva il bagno; e la donna era bellissima. 2Samuele 11:3 Cosi Davide mando' a chiedere informazioni sulla donna; e gli fu detto: «e' Bath-Sceba, figlia di Eliam, moglie di Uriah, lo Hitteo». 2Samuele 11:4 Davide mando' messaggeri a prenderla, cosi essa venne da lui ed egli si corico' con lei; poi ella si purifico' della sua impurita' e ritorno' a casa sua. 2Samuele 11:5 La donna rimase incinta e lo mando' a dire a Davide, dicendo: «Sono incinta». 2Samuele 11:6 Allora Davide mando' a dire a Joab: «Mandami Uriah, lo Hitteo». E Joab mando' Uriah da Davide. 2Samuele 11:7 Quando Uriah giunse da lui, Davide gli chiese sullo stato di salute di Joab e del popolo, e come andasse la guerra. 2Samuele 11:8 Poi Davide disse a Uriah: «Scendi a casa tua e lavati i piedi». Uriah usci dalla casa del re seguito da un dono da parte del re. 2Samuele 11:9 Ma Uriah dormi alla porta della casa del re con tutti i servi del suo signore e non scese a casa sua. 2Samuele 11:10 Quando informarono Davide della cosa e gli dissero: «Uriah non e' sceso a casa sua», Davide disse a Uriah: «Non vieni forse da un viaggio? Perche' dunque non sei sceso a casa tua?». 2Samuele 11:11 Uriah rispose a Davide: «L'arca, Israele e Giuda abitano in tende, il mio signore Joab e i servi del mio signore sono accampati in aperta campagna. Come potrei io entrare in casa mia per mangiare e bere e per coricarmi con mia moglie? Com'e' vero che tu vivi e che vive l'anima tua, io non faro' questa cosa!» 2Samuele 11:12 Allora Davide disse a Uriah: «Rimani qui anche oggi e domani ti lascero' partire». Cosi Uriah rimase a Gerusalemme quel giorno e il giorno seguente. 2Samuele 11:13 Davide lo invito' quindi a mangiare e a bere insieme a lui e lo fece ubriacare. Ma la sera Uriah usci per andare sul suo giaciglio con i servi del suo signore e non scese a casa sua. 2Samuele 11:14 La mattina dopo, Davide scrisse una lettera a Joab e gliela mando' per mano di Uriah. 2Samuele 11:15 Nella lettera aveva scritto cosi: «Ponete Uriah in prima linea, dove la battaglia e' piu' aspra, poi ritiratevi da lui, perche' resti colpito e muoia». 2Samuele 11:16 Mentre assediava la citta', Joab pose Uriah nel luogo dove sapeva che vi erano uomini valorosi. 2Samuele 11:17 Gli abitanti della citta' fecero una sortita e attaccarono Joab; alcuni dei servi di Davide caddero, e mori anche Uriah lo Hitteo. 2Samuele 11:18 Allora Joab mando' a riferire a Davide tutti gli avvenimenti della guerra. 2Samuele 11:19 e diede al messaggero quest'ordine: «Quando avrai finito di raccontare al re tutti gli avvenimenti della guerra, 2Samuele 11:20 se il re andasse in collera e ti dicesse "Perche' vi siete avvicinati alla citta' per combattere? Non sapevate che avrebbero tirato dall'alto delle mura? 2Samuele 11:21 Chi uccise Abimelek, figlio di Jerubbesceth? Non fu una donna che gli getto' addosso un pezzo di macina a dalle mura, e cosi egli mori a Thebets? Perche' vi siete avvicinati alle mura?", allora tu dirai: "E morto anche il tuo servo Uriah lo Hitteo"». 2Samuele 11:22 Il messaggero dunque parti e, quando giunse, riferi a Davide tutto cio' che Joab lo aveva mandato a dire. 2Samuele 11:23 Il messaggero disse a Davide: «I nemici ebbero la meglio su di noi e fecero una sortita contro di noi in campo aperto, ma noi li respingemmo fino all'ingresso della porta; 2Samuele 11:24 allora gli arcieri tirarono sui tuoi servi dall'alto delle mura e alcuni dei servi del re sono morti, ed e' morto anche il tuo servo Uriah lo Hitteo». 2Samuele 11:25 Allora Davide disse al messaggero: «Dirai cosi a Joab: "Non ti addolori questa cosa, perche' la spada divora or l'uno or l'altro; combatti con maggior forza contro la citta' e distruggila". E tu fagli coraggio». 2Samuele 11:26 Quando la moglie di Uriah udi che Uriah suo marito era morto, fece cordoglio per suo marito. 2Samuele 11:27 Terminato il lutto, Davide la mando' a prendere e l'accolse in casa sua. Ella divenne sua moglie e gli partori un figlio. Ma cio' che Davide aveva fatto dispiacque all'Eterno. Davide, ripreso da Nathan, si pente 2Samuele 12:1 Poi l'Eterno mando' a Davide Nathan; e Nathan ando' da lui e gli disse: «Vi erano due uomini nella stessa citta', uno ricco e l'altro povero. 2Samuele 12:2 Il ricco aveva un gran numero di greggi e mandrie; 2Samuele 12:3 ma il povero non aveva nulla, se non una piccola agnella che egli aveva comprato e nutrito; essa era cresciuta insieme a lui e ai suoi figli, mangiando il suo cibo, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno; era per lui come una figlia. 2Samuele 12:4 Un viandante giunse a casa dell'uomo ricco; questi rifiuto' di prendere dal suo gregge e dalla sua mandria per preparare da mangiare al viandante giunto da lui, ma prese l'agnella di quel povero e la fece preparare per l'uomo venuto da lui». 2Samuele 12:5 Allora l'ira di Davide si accese grandemente contro quell'uomo e disse a Nathan: «Com'e' vero che l'Eterno vive, colui che ha fatto questo merita la morte! 2Samuele 12:6 Egli paghera' quattro volte il valore dell'agnella, per aver fatto una tale cosa e non aver avuto pieta'». 2Samuele 12:7 Allora Nathan disse a Davide: «Tu sei quell'uomo! Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: "Io ti ho unto re d'Israele e ti ho liberato dalle mani di Saul. 2Samuele 12:8 Ti ho dato la casa del tuo signore, ho messo nelle tue braccia le donne del tuo signore e ti ho dato la casa d'Israele e di Giuda; e se questo era troppo poco, io ti avrei dato molte altre cose. 2Samuele 12:9 Perche' dunque hai disprezzato la parola dell'Eterno, facendo cio' che e' male ai suoi occhi? Tu hai fatto morire con la spada Uriah lo Hitteo, hai preso per moglie la sua moglie e lo hai ucciso con la spada dei figli di Ammon. 2Samuele 12:10 Or dunque la spada non si allontanera' mai dalla tua casa, perche' tu mi hai disprezzato e hai preso la moglie di Uriah lo Hitteo per essere tua moglie". 2Samuele 12:11 Cosi dice l'Eterno: "Ecco, io faro' venire contro di te la sciagura dalla tua stessa casa, e prendero' le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle ad un altro, che si unira' con loro in pieno giorno. 2Samuele 12:12 Poiche' tu l'hai fatto in segreto, ma io faro' questo davanti a tutto Israele alla luce del sole"». 2Samuele 12:13 Allora Davide disse a Nathan: «Ho peccato contro l'Eterno». Nathan rispose a Davide: «L'Eterno ha rimosso il tuo peccato; tu non morrai. 2Samuele 12:14 Tuttavia, poiche' facendo questo tu hai dato ai nemici dell'Eterno occasione di bestemmiare, il figlio che ti e' nato dovra' morire». Morte del figlio di Davide 2Samuele 12:15 Poi Nathan torno' a casa sua. L'Eterno quindi colpi il bambino che la moglie di Uriah aveva partorito a Davide, ed egli si ammalo'. 2Samuele 12:16 Allora Davide supplico' DIO per il bambino e digiuno'; poi entro' in casa e passo' la notte giacendo per terra. 2Samuele 12:17 Gli anziani della sua casa insistettero con lui perche' si alzasse da terra ma egli non volle e rifiuto' di prendere cibo con loro. 2Samuele 12:18 Or avvenne che il settimo giorno il bambino mori e i servi di Davide temevano di fargli sapere che il bambino era morto, perche' dicevano: «Ecco, quando il bambino era ancora vivo, noi gli abbiamo parlato ma egli non ha ascoltato le nostre parole. Come faremo ora a dirgli che il bambino e' morto? Potrebbe procurarsi del male». 2Samuele 12:19 Quando Davide vide che i suoi servi parlavano sottovoce, comprese che il bambino era morto; percio' Davide disse ai suoi servi: «e' morto il bambino?». Essi risposero: «e' morto». 2Samuele 12:20 Allora Davide si alzo' da terra, si lavo', si unse e cambio' le sue vesti, poi ando' nella casa dell'Eterno e si prostro'; torno' quindi a casa sua e chiese che gli portassero del cibo, e mangio'. 2Samuele 12:21 I suoi servi gli dissero: «Che cosa hai fatto? Quando il bambino era ancora vivo, hai digiunato e hai pianto; dopo invece che il bambino e' morto, ti sei alzato e hai mangiato». 2Samuele 12:22 Egli rispose: «Quando il bambino era vivo ancora, digiunavo e piangevo, perche' dicevo: "Chi sa che l'Eterno non abbia pieta' di me e lasci vivere il bambino?". Ma ora egli e' morto. Perche' dovrei digiunare? 2Samuele 12:23 Posso forse farlo ritornare? Io andro' da lui, ma egli non ritornera' da me!». 2Samuele 12:24 Poi Davide consolo' Bath-Sceba sua moglie, entro' da lei e si corico' insieme; cosi ella partori un figlio, che egli chiamo' Salomone; e l'Eterno lo amo'. 2Samuele 12:25 Mando' poi un messaggio tramite il profeta Nathan che gli pose nome Jedidiah, a motivo dell'amore dell'Eterno. 2Samuele 12:26 Intanto Joab combatte' contro Rabbah dei figli di Ammon ed espugno' la citta' reale. 2Samuele 12:27 Joab mando' quindi messaggeri a Davide per dirgli: «Ho assalito Rabbah e mi sono impadronito delle sue provviste d'acqua. 2Samuele 12:28 Ora percio' raduna il resto del popolo, accampati contro la citta' e prendila altrimenti prendero' io la citta' ed essa portera' il mio nome». 2Samuele 12:29 Allora Davide raduno' tutto il popolo, ando' a Rabbah, l'assali e la prese. 2Samuele 12:30 Tolse poi dalla testa del loro re la corona, che pesava un talento d'oro e conteneva pietre preziose; essa fu posta sulla testa di Davide. Inoltre egli porto' via dalla citta' un grandissimo bottino. 2Samuele 12:31 Fece uscire gli abitanti che erano nella citta' e li mise al lavoro con seghe erpici di ferro, scuri di ferro, e li pose a lavorare in fornaci di mattoni, cosi fece a tutte le citta' dei figli di Ammon. Poi Davide torno' a Gerusalemme con tutto il popolo. Incesto nella casa di Davide tra Ammon e Tamar 2Samuele 13:1 In seguito avvenne che Absalom figlio di Davide, aveva una sorella molto bella chiamata Tamar; or Amnon, figlio di Davide, si innamoro' di lei. 2Samuele 13:2 Amnon fu preso da tale passione per sua sorella Tamar da cadere malato, perche' essa era vergine; e pareva difficile ad Amnon di poterle fare qualcosa. 2Samuele 13:3 Or Amnon aveva un amico, chiamato Jonadab, figlio di Scimeah, fratello di Davide; Jonadab era un uomo molto astuto. 2Samuele 13:4 Questi gli disse: «Perche' mai, o figlio del re, continui a dimagrire ogni giorno che passa? Non me lo vuoi dire?». Amnon gli rispose: «Sono innamorato di Tamar, sorella di mio fratello Absalom». 2Samuele 13:5 Allora Jonadab gli disse: «Mettiti a letto e fingiti malato; quando poi tuo padre verra' a vederti, digli: "Fa', ti prego, che mia sorella Tamar venga a darmi da mangiare e a preparare il cibo in mia presenza, affinche' io veda e lo prenda dalle sue mani"». 2Samuele 13:6 Cosi Amnon si mise a letto e si finse ammalato; quando poi il re lo venne a vedere, Amnon gli disse: «Lascia, ti prego, che mia sorella Tamar venga e faccia un paio di focacce in mia presenza; cosi prendero' cibo dalle sue mani». 2Samuele 13:7 Allora Davide mando' a casa di Tamar a dirle: «Va' a casa di tuo fratello Amnon e preparagli qualcosa da mangiare». 2Samuele 13:8 Tamar ando' a casa di suo fratello Amnon, che si trovava a letto. Prese quindi un po' di farina, la impasto', ne fece delle focacce sotto i suoi occhi e le fece cuocere. 2Samuele 13:9 Poi prese la padella e verso' le focacce davanti a lui; ma Amnon rifiuto' di mangiare e disse: «Fate uscire di qui tutta la gente». Tutti quanti uscirono. 2Samuele 13:10 Allora Amnon disse a Tamar: «Portami il cibo in camera e lo prendero' dalle tue mani». Cosi Tamar prese le focacce che aveva fatto e le porto' in camera a Amnon suo fratello. 2Samuele 13:11 Mentre gliele dava da mangiare, egli l'afferro' e le disse: «Vieni, coricati con me, sorella mia». 2Samuele 13:12 Lei gli rispose: «No, fratello mio, non umiliarmi cosi; questo non si fa in Israele; non commettere una tale infamia! 2Samuele 13:13 Io dove andrei a portare la mia vergogna? Tu invece saresti considerato uno scellerato in Israele. Ora, ti prego, parlane piuttosto al re, ed egli non mi rifiutera' a te». 2Samuele 13:14 Egli pero' non volle ascoltarla ma essendo piu' forte di lei, la violento' e si corico' con lei. 2Samuele 13:15 Poi Amnon prese a odiarla di un odio grandissimo, cosicche' l'odio che aveva per lei era piu' grande dell'amore con cui prima l'aveva amata. Cosi Amnon le disse: «Le'vati, vattene!». 2Samuele 13:16 Ma ella rispose: «Oh no! Il danno che mi faresti scacciandomi sarebbe maggiore di quello che mi hai gia' fatto». Egli pero' non volle ascoltarla. 2Samuele 13:17 Chiamato quindi il servo che lo assisteva, gli disse: «Scaccia costei lontano da me e chiudi la porta dietro di lei». 2Samuele 13:18 Ella indossava una tunica con le maniche perche' cosi vestivano le figlie del re ancora vergini. Il servo di Amnon dunque la mise fuori e chiuse la porta dietro di lei. 2Samuele 13:19 Tamar allora si cosparse la testa di cenere, si straccio' di dosso la tunica con le maniche, si mise la mano sul capo e se ne ando' gridando. 2Samuele 13:20 Absalom, suo fratello, le disse: «Forse tuo fratello Amnon e' stato con te? Per ora taci, sorella mia; egli e' tuo fratello non avvilirti per questo». Cosi Tamar se ne rimase desolata in casa di Absalom suo fratello. 2Samuele 13:21 Quando il re Davide venne a sapere di tutte queste cose, ne fu fortemente adirato. 2Samuele 13:22 Ma Absalom non rivolse ad Amnon alcuna parola, ne' in bene ne' in male perche' odiava Amnon per aver umiliato sua sorella Tamar. 2Samuele 13:23 Due anni dopo, avendo Absalom i tosatori a Baal-Hatsor presso Efraim, invito' tutti i figli del re. Absalom uccide Amnon 2Samuele 13:24 Absalom ando' a trovare il re e gli disse: «Ecco, il tuo servo ha i tosatori, ti prego, venga anche il re con i suoi servi a casa del tuo servo!». 2Samuele 13:25 Ma il re disse ad Absalom: «No, figlio mio, non veniamo tutti ora, per non esserti di peso». Benche' egli insistesse, il re non volle andare, ma gli diede la sua benedizione. 2Samuele 13:26 Absalom allora disse: «Se non vuoi venire tu, ti prego, permetti ad Amnon mio fratello di venire con noi». Il re gli rispose: «Perche' dovrebbe venire con te?». 2Samuele 13:27 Ma Absalom tanto insiste', che Davide lascio' andare con lui Amnon e tutti i figli del re. 2Samuele 13:28 Or Absalom aveva dato quest'ordine ai suoi servi, dicendo: «Fate attenzione, quando Amnon sara' brillo per il vino e io vi diro': "Colpite Amnon!", voi uccidetelo e non abbiate paura. Non sono io che ve lo comando? Siate coraggiosi e mostratevi forti!». 2Samuele 13:29 Cosi i servi di Absalom fecero ad Amnon come Absalom aveva comandato. Allora tutti i figli del re si levarono, montarono ciascuno sul suo mulo e fuggirono. 2Samuele 13:30 Mentre essi erano ancora per strada, giunse a Davide questa notizia: «Absalom ha ucciso tutti i figli del re e non ne e' scampato neppure uno». 2Samuele 13:31 Allora il re si levo', si strappo' le vesti e si getto' per terra, e tutti i suoi servi gli stavano attorno, con le vesti stracciate. 2Samuele 13:32 Ma Jonadab, figlio di Scimeah, fratello di Davide, prese a dire: «Non pensi il mio signore che tutti i giovani, i figli del re, sono stati uccisi; il solo Amnon e' morto. Per comando di Absalom la cosa era stata decisa fin dal giorno che Amnon umilio' sua sorella Tamar. 2Samuele 13:33 Ora percio' il re mio signore non si addolori, pensando che tutti i figli del re siano morti; il solo Amnon e' morto, 2Samuele 13:34 e Absalom e' fuggito». Intanto il giovane che era di sentinella alzo' gli occhi, guardo, ed ecco che una gran moltitudine di gente veniva sulla strada alle sue spalle, dal lato del monte. 2Samuele 13:35 Jonadab disse al re: «Ecco i figli del re che arrivano! La cosa sta come il tuo servo ha detto». 2Samuele 13:36 Come ebbe finito di parlare ecco giungere i figli del re, i quali alzarono la voce e piansero; anche il re e tutti i suoi servi piansero dirottamente. 2Samuele 13:37 Absalom invece era fuggito ed era andato da Talmai, figlio di Ammihud re di Gheshur. Davide faceva cordoglio per suo figlio ogni giorno. 2Samuele 13:38 Cosi Absalom fuggi e ando' a Gheshur dove rimase tre anni. 2Samuele 13:39 Il re Davide desiderava andare da Absalom, perche' Davide si era ormai consolato della morte di Amnon. Ritorno di Absalom a Gerusalemme 2Samuele 14:1 Or Joab, figlio di Tseruiah, si accorse che il cuore del re era preoccupato per Absalom. 2Samuele 14:2 Cosi Joab mando' qualcuno a Tekoa e ne fece venire una donna saggia, alla quale disse: «Fingi di essere in lutto e indossa una veste da lutto; non ungerti con olio, ma comportati come una donna che pianga da molto tempo un morto. 2Samuele 14:3 Va' quindi dal re e parlagli in questo modo». E Joab le mise in bocca cio' che doveva dire. 2Samuele 14:4 La donna di Tekoa ando' dunque a parlare al re, si getto' con la faccia a terra, si prostro' e disse: «Aiuto, o re!». 2Samuele 14:5 Il re le disse: «Che hai?». Ella rispose: «Purtroppo sono una vedova e mio marito e' morto. 2Samuele 14:6 La tua serva aveva due figli, ma i due ebbero una lite fra di loro nei campi e non essendoci nessuno a separarli, uno colpi l'altro e l'uccise. 2Samuele 14:7 Ora tutta la parentela e' insorta contro la tua serva, dicendo: "Consegnaci colui che ha ucciso il fratello, affinche' lo facciamo morire per la vita di suo fratello che egli ha ucciso e per sterminare anche l'erede". In questo modo spegneranno l'unico tizzone acceso che mi e' rimasto e non lasceranno a mio marito ne' nome ne' discendenza sulla faccia della terra». 2Samuele 14:8 Il re disse alla donna: «Va' a casa tua io daro' ordini a tuo riguardo». 2Samuele 14:9 La donna di Tekoa disse al re: «O re mio signore, la colpa cada su di me e sulla casa di mio padre, ma il re e il suo trono siano innocenti». 2Samuele 14:10 Il re disse: «Se qualcuno ti dovesse dire qualcosa, conducilo da me e vedrai che non ti molestera' piu'». 2Samuele 14:11 Allora ella disse: «Si ricordi, per favore, il re, dell'Eterno, il tuo DIO, affinche' il vendicatore del sangue non continui piu' a distruggere perche' mio figlio non sia sterminato». Egli rispose: «Com'e' vero che l'Eterno vive, non cadra' a terra un sol capello di tuo figlio!». 2Samuele 14:12 Allora la donna disse: «Deh, permetti che la tua serva dica ancora una parola al re, mio signore!». Egli rispose: «Di pure». 2Samuele 14:13 Riprese la donna: «Perche' hai tu ideato una cosa del genere contro il popolo di DIO? Parlando in questo modo, infatti, il re e' in qualche modo colpevole, perche' il re non fa ritornare chi e' in esilio. 2Samuele 14:14 Noi dobbiamo morire e siamo come acqua versata in terra, che non si puo' raccogliere, ma DIO non toglie la vita, ma escogita il modo col quale chi e' in esilio non rimanga lontano da lui. 2Samuele 14:15 Ora sono venuta a parlare di questa cosa al re mio signore, perche' il popolo mi ha fatto paura; e la tua serva ha detto: "Voglio parlare al re; forse il re fara' cio' che la sua serva gli dira'. 2Samuele 14:16 Il re ascoltera' la sua serva e la liberera' dalle mani di quelli che vogliono sterminare me e mio figlio dalla eredita' di DIO". 2Samuele 14:17 La tua serva diceva: "Oh, possa la parola del re, mio signore, darmi conforto perche' il re mio signore e' come un angelo di DIO nel discernere il bene e il male". L'Eterno, il tuo DIO, sia con te». 2Samuele 14:18 Il re rispose e disse alla donna: «Ti prego, non nascondermi nulla di cio' che ti domandero'». La donna disse: «Parli pure il re, mio signore». 2Samuele 14:19 Allora il re disse: «La mano di Joab non e' forse con te in tutto questo?». La donna rispose: «Com'e' vero che tu vivi, o re mio signore, la cosa sta ne' piu' ne' meno come ha detto il re mio signore, e' stato infatti il tuo servo Joab che mi ha dato questi ordini e ha messo tutte queste parole in bocca alla tua serva. 2Samuele 14:20 Il tuo servo Joab ha fatto questo per produrre un cambiamento nella presente situazione; ma il mio signore ha la stessa sapienza di un angelo di DIO per capire tutto cio' che avviene sulla terra». Riconciliazione di Absalom col padre 2Samuele 14:21 Allora il re disse a Joab: «Ecco, faro' proprio questo. Va' dunque e fa' tornare il giovane Absalom». 2Samuele 14:22 Allora Joab si getto' con la faccia a terra, si prostro' e benedisse il re. Poi Joab disse: «Oggi il tuo servo riconosce di aver trovato grazia ai tuoi occhi o re, mio signore, perche' il re ha fatto cio' che il suo servo ha chiesto». 2Samuele 14:23 Cosi Joab si levo' e ando' a Gheshur, e condusse Absalom a Gerusalemme. 2Samuele 14:24 Ma il re disse: «Si ritiri in casa sua e non veda la mia faccia!». Cosi Absalom si ritiro' in casa sua e non vide la faccia del re. 2Samuele 14:25 Or in tutto Israele non vi era uomo che fosse lodato per la sua bellezza come Absalom; dalla pianta dei piedi alla cima del capo non vi era in lui difetto alcuno. 2Samuele 14:26 Quando si faceva tagliare i capelli (e se li faceva tagliare ogni anno perche' la capigliatura gli pesava troppo), egli pesava i capelli del suo capo; essi pesavano duecento sicli a peso del re. 2Samuele 14:27 Ad Absalom nacquero tre figli e una figlia di nome Tamar, che era donna di bell'aspetto. 2Samuele 14:28 Absalom abito' a Gerusalemme due anni, senza vedere la faccia del re. 2Samuele 14:29 Poi Absalom fece chiamare Joab per mandarlo dal re, ma egli non volle venire da lui; lo mando' a chiamare una seconda volta, ma non volle venire. 2Samuele 14:30 Allora Absalom disse ai suoi servi: «Ecco, il campo di Joab e' vicino al mio e vi e' l'orzo; andate ad appiccarvi il fuoco!». Cosi i servi di Absalom appiccarono il fuoco al campo. 2Samuele 14:31 Allora Joab si levo', ando' a casa di Absalom e gli disse: «Perche' i tuoi servi hanno dato fuoco al mio campo?». 2Samuele 14:32 Absalom rispose a Joab: «Io ti avevo mandato a dire: "Vieni qui, affinche' possa mandarti dal re a dirgli: Perche' sono tornato da Gheshur? Sarebbe meglio per me se fossi rimasto la'". Ora quindi permettimi di vedere la faccia del re. Se poi in me vi e' qualche iniquita', che mi faccia morire!». 2Samuele 14:33 Joab allora ando' dal re e gli riferi la cosa. Questi fece chiamare Absalom che venne dal re e si prostro' con la faccia a terra davanti a lui; e il re bacio' Absalom. Congiura di Absalom 2Samuele 15:1 Dopo questo Absalom si procuro' un cocchio, cavalli e cinquanta uomini che corressero davanti a lui. 2Samuele 15:2 Absalom si alzava al mattino presto e si metteva a lato della via che portava alla porta della citta'. Cosi, se qualcuno aveva una causa e andava dal re per ottenere giustizia, Absalom lo chiamava e gli diceva: «Di quale citta' sei?». L'altro gli rispondeva: «Il tuo servo e' di tale e tale tribu' d'Israele». 2Samuele 15:3 Allora Absalom gli diceva: «Vedi, le tue ragioni sono buone e giuste, ma non c'e' nessuno da parte del re che ti ascolti». 2Samuele 15:4 Poi Absalom aggiungeva: «Se facessero me giudice del paese, chiunque avesse un processo o una causa verrebbe da me, e io gli farei giustizia». 2Samuele 15:5 Quando poi qualcuno si avvicinava per prostrarsi davanti a lui egli stendeva la mano, lo prendeva e lo baciava. 2Samuele 15:6 Absalom faceva cosi con tutti quelli d'Israele che venivano dal re per chiedere giustizia; in questo modo Absalom si cattivo' il cuore della gente d'Israele. 2Samuele 15:7 Or avvenne che, dopo quattro anni, Absalom disse al re: «Ti prego lasciami andare ad Hebron ad adempiere un voto che ho fatto all'Eterno. 2Samuele 15:8 Poiche', durante la sua permanenza a Gheshur in Siria, il tuo servo ha fatto un voto, dicendo: "Se l'Eterno mi riconduce a Gerusalemme, io serviro' l'Eterno!"». 2Samuele 15:9 Il re gli disse: «Va' in pace!». Allora egli si levo' e ando' a Hebron. 2Samuele 15:10 Poi Absalom mando' degli emissari per tutte le tribu' d'Israele, a dire: «Quando sentirete il suono della tromba, direte: "Absalom e' proclamato re a Hebron"». 2Samuele 15:11 Con Absalom partirono da Gerusalemme duecento uomini, come invitati; essi andarono innocentemente, senza sapere nulla. 2Samuele 15:12 Absalom, mentre offriva i sacrifici, mando' a chiamare dalla sua citta' di Ghiloh Ahithofel, il Ghilonita, consigliere di Davide. Cosi la congiura acquistava forza perche' il popolo andava crescendo di numero intorno ad Absalom. Davide fugge da Gerusalemme 2Samuele 15:13 Arrivo' quindi da Davide un messaggero a dire: «Il cuore degli uomini d'Israele segue Absalom». 2Samuele 15:14 Allora Davide disse a tutti i suoi servi che erano con lui a Gerusalemme: «Levatevi e fuggiamo; altrimenti nessuno di noi scampera' dalle mani di Absalom. Affrettatevi a partire affinche' non ci sorprenda improvvisamente e faccia cadere su di noi la rovina, e non colpisca la citta' passandola a fil di spada». 2Samuele 15:15 I servi del re gli dissero: «Ecco i tuoi servi sono pronti a fare tutto cio' che piacera' al re, nostro signore». 2Samuele 15:16 Il re dunque parti, seguito da tutta la sua casa, ma lascio' dieci concubine a custodire, il palazzo. 2Samuele 15:17 Il re parti, seguito da tutto il popolo, e si fermarono all'ultima casa. 2Samuele 15:18 Tutti i servi del re passavano davanti, accanto a lui, tutti i Kerethei, tutti i Pelethei, e tutti i Ghittei, che l'avevano seguito da Gath in numero di seicento, camminavano davanti al re. 2Samuele 15:19 Allora il re disse a Ittai di Gath «Perche' vieni anche tu con noi? Torna indietro e rimani col re, perche' sei un forestiero, per di piu' un esule dalla tua patria. 2Samuele 15:20 Tu sei arrivato solo ieri e oggi dovrei farti vagare con noi, quando io stesso non so dove vado? Torna indietro e riconduci con te i tuoi fratelli in benignita' e fedelta'». 2Samuele 15:21 Ma Ittai rispose al re dicendo: «Com'e' vero che l'Eterno vive e che vive il re mio signore, in qualunque luogo sara' il re mio signore per morire o per vivere, la' sara' anche il tuo servo». 2Samuele 15:22 Allora Davide disse a Ittai: «Va' avanti e prosegui». Cosi Ittai il Ghitteo passo' oltre con tutta la sua gente e con tutti i fanciulli che erano con lui. 2Samuele 15:23 Tutti quelli del paese piangevano ad alta voce, mentre tutto il popolo passava. Il re passo' il torrente Kidron e tutto il popolo passo' in direzione del deserto. 2Samuele 15:24 Ed ecco venire anche Tsadok con tutti i Leviti, i quali portavano l'arca del patto di DIO. Essi deposero l'arca di DIO e Abiathar offri sacrifici, finche' tutto il popolo fini di uscir dalla citta'. 2Samuele 15:25 Poi il re disse a Tsadok: «Riporta in citta' l'arca di DIO! Se io trovo grazia agli occhi dell'Eterno, egli mi fara' tornare e me la fara' rivedere insieme con la sua dimora. 2Samuele 15:26 Ma se dice: "Non ti gradisco", eccomi, faccia di me cio' che gli pare». 2Samuele 15:27 Il re disse ancora al sacerdote Tsadok: «Non sei tu il veggente? Torna in pace in citta' con i due vostri figli: Ahimaats, tuo figlio e Gionathan, figlio di Abiathar. 2Samuele 15:28 Vedete, io aspettero' nelle pianure del deserto, finche' non mi giunga da parte vostra qualche parola per avvertirmi». 2Samuele 15:29 Cosi Tsadok e Abiathar riportarono a Gerusalemme l'arca di DIO e la' rimasero. 2Samuele 15:30 Davide saliva il pendio del monte degli Ulivi e, salendo, piangeva; camminava col capo coperto e a piedi scalzi. E tutta la gente che era con lui aveva il capo coperto e, salendo, piangeva. 2Samuele 15:31 Qualcuno venne a dire a Davide: «Ahithofel e' con Absalom tra i congiurati». Davide disse: «O Eterno, ti prego rendi vani i consigli di Ahithofel!». 2Samuele 15:32 Quando Davide giunse in vetta al monte, dove adoro' DIO, ecco farglisi incontro Hushai, l'Arkita con la veste stracciata e il capo coperto di terra. 2Samuele 15:33 Davide gli disse: «Se tu prosegui con me, mi sarai di peso; 2Samuele 15:34 ma se torni in citta' e dici ad Absalom: "Io saro' tuo servo, o re; come fui servo di tuo padre nel passato, cosi saro' ora tuo servo", tu renderai vano in mio favore il consiglio di Ahithofel. 2Samuele 15:35 Non avrai la' con te i sacerdoti Tsadok ed Abiathar? Tutto cio' che sentirai dire da parte della casa del re lo farai sapere ai sacerdoti Tsadok ed Abiathar. 2Samuele 15:36 Ecco, essi hanno la' con se' i loro due figli, Ahimaats figlio di Tsadok e Gionathan figlio di Abiathar; per mezzo di loro mi farete sapere tutto cio' che sentirete». 2Samuele 15:37 Cosi Hushai amico di Davide, torno' in citta' e Absalom entro' in Gerusalemme. Tsiba tradisce Mefibosceth 2Samuele 16:1 Davide aveva di poco superato la cima del monte, quand'ecco Tsiba servo di Mefibosceth gli si fece incontro con un paio di asini sellati e carichi di duecento pani, cento grappoli di uva secca, cento frutti d'estate e un otre di vino. 2Samuele 16:2 Il re disse a Tsiba: «Cosa intendi fare con queste cose?». Tsiba rispose: «Gli asini serviranno di cavalcatura alla casa del re; il pane e i frutti d'estate sono per nutrire i giovani, e il vino e' perche' ne bevano quelli che saranno stanchi nel deserto». 2Samuele 16:3 Il re disse: «Dov'e' il figlio del tuo signore?». Tsiba rispose al re: «Ecco, e' rimasto a Gerusalemme, perche' ha detto: "Oggi la casa d'Israele mi restituira' il regno di mio padre"». 2Samuele 16:4 Allora il re disse a Tsiba: «Ecco tutto cio' che appartiene a Mefibosceth e' tuo». Tsiba rispose: «Io mi prostro davanti a te. Possa io trovare grazia ai tuoi occhi, o re mio signore!». Scimei maledice e oltraggia Davide 2Samuele 16:5 Quando il re Davide giunse a Bahurim, ecco uscire di la' un uomo della stessa parentela della casa di Saul, di nome Scimei, figlio di Ghera. Egli usciva proferendo maledizioni, 2Samuele 16:6 e gettava sassi contro Davide e contro tutti i servi del re Davide, mentre tutto il popolo e tutti gli uomini di valore stavano alla destra e alla sinistra del re. 2Samuele 16:7 Mentre malediceva, Scimei diceva: «Vattene, vattene, uomo sanguinario e scellerato! 2Samuele 16:8 L'Eterno ha fatto cadere sul tuo capo tutto il sangue della casa di Saul, al posto del quale tu hai regnato; e l'Eterno ha dato il regno nelle mani di Absalom, tuo figlio; ed eccoti ora preso nella tua stessa malvagita', perche' sei un uomo sanguinario». 2Samuele 16:9 Allora Abishai, figlio di Tseruiah, disse al re: «Perche' questo cane morto deve maledire il re, mio signore? Ti prego, lascia che io vada a troncargli la testa!». 2Samuele 16:10 Ma il re rispose: «Che ho da fare con voi, figli di Tseruiah? Per cui lasciatelo maledire, perche' l'Eterno gli ha detto: "Maledici Davide!". E chi puo' dire: "Perche' fai cosi?"». 2Samuele 16:11 Poi Davide disse ad Abishai e a tutti i suoi servi: «Ecco, mio figlio, che e' uscito dalle mie viscere, cerca di togliermi la vita; a maggior ragione quindi questo Beniaminita! Lasciatelo stare e lasciate che maledica, perche' glielo ha ordinato l'Eterno. 2Samuele 16:12 Forse l'Eterno vedra' la mia afflizione e l'Eterno mi fara' del bene in cambio delle sue maledizioni di oggi». 2Samuele 16:13 Cosi Davide e la sua gente continuarono il loro cammino; anche Scimei camminava sul fianco del monte, di fronte a Davide e, cammin facendo, lo malediceva, gli tirava sassi e lanciava polvere. 2Samuele 16:14 Il re e tutta la gente che era con lui arrivarono a destinazione stanchi, e la' si rianimarono. Absalom entra in Gerusalemme 2Samuele 16:15 Nel frattempo Absalom e tutto il popolo, gli uomini d'Israele, erano entrati in Gerusalemme, Ahithofel era con lui. 2Samuele 16:16 Quando Hushai, l'Arkita, l'amico di Davide, giunse da Absalom, Hushai disse ad Absalom: «Viva il re! Viva il re!». 2Samuele 16:17 Absalom disse a Hushai: «e' questo l'amore che porti al tuo amico? Perche' non sei tu andato col tuo amico?». 2Samuele 16:18 Hushai rispose ad Absalom: «No, io saro' di colui che l'Eterno e questo popolo e tutti gli uomini d'Israele hanno scelto, e con lui rimarro'. 2Samuele 16:19 Non dovrei forse servire suo figlio? Come ho servito tuo padre, cosi serviro' te». 2Samuele 16:20 Allora Absalom disse a Ahithofel: «Date il vostro consiglio! Cosa dobbiamo fare?». 2Samuele 16:21 Ahithofel rispose ad Absalom: «Entra dalle concubine di tuo padre, che egli ha lasciato a custodire la casa, cosi tutto Israele sapra' che ti sei reso odioso a tuo padre e si rafforzera' il coraggio di quelli che sono con te». 2Samuele 16:22 Eressero quindi una tenda sulla terrazza per Absalom, e Absalom entro' dalle concubine di suo padre sotto gli occhi di tutto Israele. 2Samuele 16:23 In quei giorni, un consiglio dato da Ahithofel aveva lo stesso valore di chi avesse consultato la parola di DIO. Cosi era ogni consiglio di Ahithofel tanto per Davide che per Absalom. Il consiglio di Hushai soppianta quello di Ahithofel 2Samuele 17:1 Poi Ahithofel disse ad Absalom: «Lasciami scegliere dodicimila uomini, perche' possa andare a inseguire Davide questa notte stessa; 2Samuele 17:2 piombando su di lui mentre e' stanco e debole, lo spaventero' e tutta la gente che e' con lui si dara' alla fuga; cosi potro' colpire solamente il re, 2Samuele 17:3 ma ricondurro' a te tutto il popolo. La morte dell'uomo che cerchi favorira' il ritorno di tutti; cosi tutto il popolo sara' in pace». 2Samuele 17:4 La proposta piacque ad Absalom e a tutti gli anziani d'Israele. 2Samuele 17:5 Tuttavia Absalom disse: «Chiamate anche Hushai, l'Arkita, e sentiamo cio' che anch'egli ha da dire». 2Samuele 17:6 Quando Hushai venne da Absalom, Absalom gli disse: «Ahithofel ha parlato in questo modo; dobbiamo fare come ha detto lui? Se no, fa' tu una proposta!». 2Samuele 17:7 Hushai rispose ad Absalom: «Questa volta il consiglio dato da Ahithofel non e' buono». 2Samuele 17:8 Hushai soggiunse: «Tu conosci tuo padre e i suoi uomini e sai che sono uomini valorosi e che sono esacerbati come un'orsa privata dei figli nella campagna; inoltre tuo padre e' un uomo di guerra e non passera' la notte col popolo. 2Samuele 17:9 Certamente a quest'ora egli e' nascosto in qualche buca o in qualche altro luogo; se all'inizio dovesse piombare addosso ad alcuni dei tuoi, chiunque lo verra' a sapere: dira': "Tra la gente che seguiva Absalom c'e' stata una strage". 2Samuele 17:10 Allora il piu' valoroso, anche se avesse un cuore di leone, si scoraggera' grandemente, perche' tutto Israele sa che tuo padre e' un prode e che gli uomini con lui sono valorosi. 2Samuele 17:11 Percio' io consiglio che tutto Israele da Dan fino a Beer-Sceba si raduni intorno a te, numeroso come la sabbia che e' sul lido del mare, e che tu in persona vada alla battaglia. 2Samuele 17:12 Cosi lo raggiungeremo in qualunque luogo si trovera' e gli piomberemo addosso come la rugiada cade sul suolo; e di tutti gli uomini che sono con lui non ne scampera' uno solo. 2Samuele 17:13 Se invece si ritira in qualche citta', tutto Israele portera' funi a quella citta' e noi la trascineremo nel torrente finche' non rimanga la' una sola pietra». 2Samuele 17:14 Absalom e tutti gli uomini d'Israele dissero: «Il consiglio di Hushai, l'Arkita, e' migliore di quello di Ahithofel». L'Eterno infatti aveva stabilito di rendere inefficace il buon consiglio di Ahithofel, per far cadere la rovina sopra Absalom. Hushai manda ad avvertire Davide 2Samuele 17:15 Allora Hushai disse ai sacerdoti Tsadok e Abiathar: «Ahithofel ha consigliato Absalom e gli anziani d'Israele cosi e cosi, mentre io ho consigliato in questo e questo modo. 2Samuele 17:16 Ora percio' mandate in fretta ad informarne Davide e ditegli: "Non passare la notte nelle pianure del deserto, ma senz'altro va' oltre, affinche' il re e tutta la gente che e' con lui non vengano sterminati"». 2Samuele 17:17 Or Gionathan e Ahimaats rimasero a En-Roghel, perche' non potevano farsi vedere a entrare in citta'; cosi una serva sarebbe andata ad informarli, ed essi sarebbero andati ad informare il re Davide. 2Samuele 17:18 Ma un ragazzo li vide ed avverti Absalom. I due allora partirono di corsa e giunsero a Bahurim a casa di un uomo che aveva nel suo cortile una cisterna, e vi si calarono. 2Samuele 17:19 La donna quindi prese una coperta, la distese sulla bocca della cisterna e vi sparse sopra del grano macinato, senza che alcuno se ne accorgesse. 2Samuele 17:20 Quando i servi di Absalom andarono in casa della donna e chiesero: «Dove sono Ahimaats e Gionathan?», la donna rispose loro: «Hanno passato il ruscello». Essi allora si misero a cercarli ma non riuscendo a trovarli, tornarono a Gerusalemme. 2Samuele 17:21 Dopo che questi se ne furono andati i due uscirono dalla cisterna e andarono ad informare il re Davide. E dissero a Davide: «Affrettatevi e passate subito il fiume, perche' questo e' cio' che Ahithofel ha consigliato contro di voi». 2Samuele 17:22 Allora Davide si levo' con tutta la gente che era con lui e passo' il Giordano. Allo spuntar del giorno, non era rimasto neppure uno, che non avesse passato il Giordano. 2Samuele 17:23 Quando Ahithofel vide che il suo consiglio non era stato seguito, sello' il suo asino e parti per andare a casa sua nella sua citta'. Mise in ordine le faccende di casa sua e s'impicco'. Cosi mori e fu sepolto nel sepolcro di suo padre. 2Samuele 17:24 Poi Davide giunse a Mahanaim; e Absalom passo' il Giordano, con tutta la gente d'Israele. 2Samuele 17:25 Absalom aveva posto a capo dell'esercito Amasa, invece di Joab. Or Amasa era figlio di un uomo chiamato Jithra, l'Israelita, il quale aveva avuto rapporti sessuali con Abigail figlia di Nahash, sorella di Tseruiah, madre di Joab. 2Samuele 17:26 Cosi Israele e Absalom si accamparono nel paese di Galaad. 2Samuele 17:27 Quando Davide giunse a Mahanaim Shobi, figlio di Nahash da Rabbah dei figli di Ammon, Makir, figlio di Ammiel da Lodebar, e Barzillai, il Galaadita da Roghelim, 2Samuele 17:28 portarono letti, bacinelle, vasi di terra, grano, orzo, farina, grano arrostito, fave, lenticchie, legumi arrostiti, 2Samuele 17:29 miele, burro, pecore e formaggi di vacca per Davide e per la gente che era con lui, affinche' mangiassero, poiche' dicevano: «Questa gente ha patito fame, stanchezza e sete nel deserto». Morte di Absalom 2Samuele 18:1 Davide passo' in rassegna la gente che era con lui e costitui su di loro capitani di migliaia e capitani di centinaia. 2Samuele 18:2 Poi Davide mando' avanti un terzo della sua gente sotto il comando di Joab, un terzo sotto il comando di Abishai, figlio di Tseruiah, fratello di Joab, e un terzo sotto il comando di Ittai di Gath. Poi il re disse al popolo: «Voglio andare anch'io con voi!». 2Samuele 18:3 Ma il popolo rispose: «Tu non devi venire, perche' se noi fossimo messi in fuga, non darebbero alcuna importanza a noi; anche se morisse la meta' di noi, non darebbero alcuna importanza a noi; ma tu conti come diecimila di noi; e' meglio dunque che tu sia pronto a darci aiuto dalla citta'». 2Samuele 18:4 Il re rispose loro: «Faro' cio' che vi sembra bene». Cosi il re rimase accanto alla porta, mentre tutto il popolo usciva a schiere di cento e di mille uomini. 2Samuele 18:5 Il re diede quest'ordine a Joab, a Abishai e a Ittai: «Per amor mio, trattate con riguardo il giovane Absalom!». Tutto il popolo udi quando il re diede a tutti i capitani quest'ordine nei confronti di Absalom. 2Samuele 18:6 Cosi l'esercito usci in campo contro Israele e la battaglia ebbe luogo nella foresta di Efraim. 2Samuele 18:7 Il popolo d'Israele fu la' sconfitto dai servi di Davide; e in quel luogo la strage fu grande: in quel giorno caddero ventimila uomini. 2Samuele 18:8 La battaglia si estese su tutta la regione; e la foresta divoro' piu' gente di quanta ne avesse divorato la spada. 2Samuele 18:9 Poi Absalom s'imbatte' nella gente di Davide. Absalom cavalcava un mulo; il mulo entro' sotto i fitti rami di una grande quercia e il capo di Absalom rimase impigliato nella quercia, e cosi rimase sospeso fra cielo e terra; mentre il mulo che era sotto di lui passava oltre. 2Samuele 18:10 Un uomo vide questo e avverti Joab, dicendo: «Ho visto Absalom appeso a una quercia». 2Samuele 18:11 Allora Joab rispose all'uomo che lo aveva informato: «Ecco, tu l'hai visto? E perche' non l'hai tu, sul posto steso morto al suolo? Io ti avrei dato dieci sicli d'argento e una cintura». 2Samuele 18:12 Ma quell'uomo disse a Joab: «Anche se mi fossero messi in mano mille sicli d'argento, io non stenderei la mano contro il figlio del re, poiche' noi abbiamo udito l'ordine che il re ha dato a te, ad Abishai e a Ittai, dicendo: "State attenti dal fare alcun male al giovane Absalom". 2Samuele 18:13 Avrei di fatto agito disonestamente contro la mia stessa vita, poiche' nulla rimane nascosto al re; e tu stesso saresti sorto contro di me». 2Samuele 18:14 Allora Joab disse: «Non voglio perdere tempo con te in questo modo». Cosi prese in mano tre dardi e li immerse nel cuore di Absalom, che era ancora vivo nel folto della quercia. 2Samuele 18:15 Poi dieci giovani scudieri di Joab circondarono Absalom, lo colpirono ancora e lo finirono. 2Samuele 18:16 Allora Joab fece suonare la tromba e il popolo smise d'inseguire Israele, perche' Joab trattenne il popolo. 2Samuele 18:17 Poi presero Absalom, lo gettarono in una grande fossa nella foresta ed ammassarono sopra di lui un enorme mucchio di pietre; quindi tutto Israele fuggi, ciascuno alla sua tenda. 2Samuele 18:18 Or Absalom, mentre era in vita, si era eretto il monumento che e' nella Valle del Re; perche' diceva: «Io non ho un figlio che conservi il ricordo del mio nome». Cosi diede il suo nome a quel monumento, che anche oggi si chiama "monumento di Absalom". Il grande dolore di Davide 2Samuele 18:19 Ahimaats, figlio di Tsadok disse a Joab: «Lasciami andare di corsa a portare al re la notizia che l'Eterno gli ha fatto giustizia contro i suoi nemici». 2Samuele 18:20 Joab gli rispose: «Tu non porterai la notizia oggi; la porterai un altro giorno; non porterai la notizia oggi, perche' il figlio del re e' morto». 2Samuele 18:21 Poi Joab disse all'Etiope: «Va' e riferisci al re cio' che hai visto». L'Etiope s'inchino' a Joab e parti di corsa. 2Samuele 18:22 Ahimaats, figlio di Tsadok, disse di nuovo a Joab: «Qualunque cosa accada ti prego, lasciami correre dietro all'Etiope!». Joab gli disse: «Ma perche' vorresti correre, figlio mio? Tanto non avrai alcuna ricompensa per la notizia che porti». 2Samuele 18:23 E l'altro: «Qualunque cosa avvenga, voglio correre». Joab gli disse: «Corri!». Allora Ahimaats prese a correre per la via della pianura e sorpasso' l'Etiope. 2Samuele 18:24 Or Davide era seduto fra le due porte; la sentinella sali sul tetto della porta vicino alle mura; alzo' gli occhi e guardo', ed ecco un uomo che correva tutto solo. 2Samuele 18:25 La sentinella grido' e avverti il re. Il re disse: «Se e' solo, porta notizie». E quello andava avvicinandosi sempre piu'. 2Samuele 18:26 Poi la sentinella vide un altro uomo che correva e grido' al guardiano della porta: «Ecco un altro uomo che corre tutto solo!». Il re disse: «Anche questo porta notizie». 2Samuele 18:27 La sentinella soggiunse: «Il modo di correre del primo mi sembra quello di Ahimaats, figlio di Tsadok!». Il re disse: «e' un uomo dabbene e viene con buone notizie». 2Samuele 18:28 Ahimaats grido' al re e disse: «Pace!». Poi si prostro' davanti al re con la faccia a terra e disse: «Benedetto sia l'Eterno, il tuo DIO, che ha dato in tuo potere gli uomini che avevano alzato le mani contro il re, mio signore!». 2Samuele 18:29 Il re disse: «Sta bene il giovane Absalom?». Ahimaats rispose: «Quando Joab ha mandato il servo del re e me tuo servo ho visto un gran tumulto, ma non so di che si trattasse». 2Samuele 18:30 Il re gli disse: «Spostati e rimani qui». Ed egli si sposto' e rimase la'. 2Samuele 18:31 Proprio allora giunse l'Etiope, e l'Etiope disse: «Buone notizie, o re mio signore. L'Eterno oggi ti ha fatto giustizia, liberandoti dalle mani di tutti quelli che erano insorti contro di te». 2Samuele 18:32 Il re disse all'Etiope: «Sta bene il giovane Absalom?». L'Etiope rispose: «Possano i nemici del re mio signore e tutti quelli che insorgono contro di te per farti del male, essere come quel giovane!». 2Samuele 18:33 Allora il re, fremendo tutto, sali nella camera che era sopra la porta e pianse mentre andava diceva: «O mio figlio Absalom; mio figlio, mio figlio Absalom! Fossi morto io al tuo posto, o Absalom figlio mio, figlio mio!». Joab rimprovera il comportamento di Davide 2Samuele 19:1 Riferirono poi a Joab: «Ecco, il re piange e fa cordoglio per Absalom». 2Samuele 19:2 Cosi la vittoria in quel giorno si cambio' in lutto per tutto il popolo, perche' il popolo senti dire in quel giorno: «Il re e' afflitto a causa di suo figlio». 2Samuele 19:3 Il popolo in quel giorno rientro' furtivamente in citta', come si allontanano di nascosto e pieni di vergogna quelli che fuggono in battaglia. 2Samuele 19:4 Il re si era coperto la faccia e gridava ad alta voce: «O mio figlio Absalom o Absalom figlio mio, figlio mio!». 2Samuele 19:5 Allora Joab entro' in casa del re e disse: «Tu oggi copri di vergogna il volto di tutta la gente che in questo giorno ha salvato la tua vita, quella dei tuoi figli e delle tue figlie, la vita delle tue mogli e quella delle tue concubine, 2Samuele 19:6 perche' ami quelli che ti odiano e odi quelli che ti amano; oggi infatti hai mostrato che capitani e soldati non contano nulla per te; e ora capisco che se Absalom fosse vivo e noi fossimo quest'oggi tutti morti allora saresti contento. 2Samuele 19:7 Ora dunque levati, esci e parla al cuore dei tuoi servi perche' io giuro per l'Eterno che, se non esci, nessuno restera' con te questa notte; e questa sarebbe per te sventura maggiore di tutte quelle che ti sono cadute addosso dalla tua giovinezza fino a oggi». Davide ristabilito come re 2Samuele 19:8 Allora il re si levo' e si pose a sedere alla porta; e fu dato l'annunzio a tutto il popolo, dicendo: «Ecco il re sta seduto alla porta». Cosi tutto il popolo venne alla presenza del re. Intanto quei d'Israele erano fuggiti ciascuno alla sua tenda. 2Samuele 19:9 In tutte le tribu' d'Israele tutto il popolo stava discutendo e diceva: «Il re ci ha liberato dalle mani dei nostri nemici e ci ha salvato dalle mani dei Filistei, e ora ha dovuto fuggire dal paese a motivo di Absalom. 2Samuele 19:10 Ma Absalom, che noi avevamo unto re sopra di noi, e' morto in battaglia. E ora perche' non parlate di far tornare il re?». 2Samuele 19:11 Allora il re Davide mando' a dire ai sacerdoti Tsadok e Abiathar: «Parlate agli anziani di Giuda e dite loro: "Perche' dovreste essere gli ultimi a far tornare il re a casa sua, poiche' i discorsi di tutto Israele sono giunti fino al re, a questa stessa casa? 2Samuele 19:12 Voi siete miei fratelli, voi siete mie ossa e mia carne. Perche' dunque dovreste essere gli ultimi a far tornare il re?". 2Samuele 19:13 E dite ad Amasa: "Non sei tu mie ossa e mia carne? Cosi mi faccia DIO e anche peggio, se tu non diventi per sempre capo dell'esercito al posto di Joab"». 2Samuele 19:14 Cosi Davide piego' il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come se fosse stato il cuore di un sol uomo; percio' essi mandarono a dire al re: «Ritorna tu con tutti tuoi servi». 2Samuele 19:15 Il re allora torno' e giunse al Giordano; e quei di Giuda vennero a Ghilgal per andare incontro al re e per fargli passare il Giordano. 2Samuele 19:16 Scimei, figlio di Ghera Beniaminita, che era di Bahurim, si affretto' a scendere con gli uomini di Giuda incontro al re Davide. 2Samuele 19:17 Egli aveva con se' mille uomini di Beniamino e Tsiba servo della casa di Saul, con i suoi quindici figli e i suoi venti servi insieme a lui. Essi passarono il Giordano davanti al re. 2Samuele 19:18 Essi passarono col traghetto per portare di la' la famiglia del re e per fare cio' che sembrava bene al re. Intanto Scimei, figlio di Ghera, si prostro' davanti al re, nel momento in cui questi passava il Giordano, 2Samuele 19:19 e disse al re: «Non mi imputi il mio signore alcuna colpa e dimentichi il male che il tuo servo ha fatto il giorno in cui il re mio signore usciva da Gerusalemme; il re non ne tenga conto. 2Samuele 19:20 Poiche' il tuo servo riconosce di aver peccato. Ed ecco, oggi sono stato il primo di tutta la casa di Giuseppe scendere incontro al re mio signore». 2Samuele 19:21 Ma Abishai, figlio di Tseruiah, prese a dire: «Non dovrebbe Scimei essere messo a morte per aver maledetto l'unto dell'Eterno?». 2Samuele 19:22 Davide disse: «Che ho io da fare con voi, o figli di Tseruiah, che vi mostrate oggi miei avversari? Si puo' oggi mettere a morte qualcuno in Israele? Non so io forse che oggi sono re d'Israele?». 2Samuele 19:23 Il re disse quindi a Scimei: «Tu non morrai!». E il re glielo giuro', 2Samuele 19:24 Anche Mefibosceth, nipote di Saul, scese incontro al re. Egli non si era curato i piedi, ne' spuntata la barba e non aveva lavato le vesti dal giorno in cui il re era partito fino a quello in cui tornava in pace. 2Samuele 19:25 Quando giunse da Gerusalemme per incontrare il re, il re gli disse: «Perche' non sei venuto con me, Mefibosceth?». 2Samuele 19:26 Egli rispose: «O re, mio signore, il mio servo mi ha ingannato, perche' il tuo servo aveva detto: "Io mi faro' sellare l'asino, montero' e andro' col re", poiche' il tuo servo e' zoppo. 2Samuele 19:27 Inoltre egli ha calunniato il tuo servo presso il re mio signore; ma il re mio signore e' come un angelo di DIO; fa' dunque cio' che ti piacera'. 2Samuele 19:28 Tutti quelli della casa di mio padre infatti non meritavano altro che la morte davanti al re mio signore; cio' nonostante tu avevi posto il tuo servo fra quelli che mangiano alla tua mensa. Percio' qual diritto avrei ancora di gridare al re?». 2Samuele 19:29 Il re gli disse: «Non occorre che tu aggiunga altre parole. Io ho deciso: Tu e Tsiba dividetevi le terre». 2Samuele 19:30 Allora Mefibosceth rispose al re: «Prenda pure tutto, perche' il re mio signore e' tornato in pace a casa sua». 2Samuele 19:31 Anche Barzillai, il Galaadita, scese da Roghelim e passo' il Giordano col re, per accompagnarlo di la' dal Giordano. 2Samuele 19:32 Barzillai era molto vecchio: aveva ottant'anni; era stato lui a fornire i viveri al re mentre questi si trovava a Mahanaim, perche' era molto facoltoso. 2Samuele 19:33 Il re disse a Barzillai: «Vieni con me oltre il fiume e io provvedero' al tuo sostentamento presso di me a Gerusalemme». 2Samuele 19:34 Ma Barzillai rispose al re: «Quanti anni di vita mi rimangono ancora perche' io salga col re a Gerusalemme?. 2Samuele 19:35 Io ho ora ottant'anni; posso ancora distinguere cio' che e' buono da cio' che e' cattivo? Puo' il tuo servo gustare ancora cio' che mangia o cio' che beve? Posso io udire ancora la voce dei cantori e delle cantanti? Perche' il tuo servo dovrebbe essere ancora di peso al re mio signore? 2Samuele 19:36 Il tuo servo andra' con il re oltre il Giordano per un piccolo tratto, e perche' mai il re dovrebbe ripagarmi con una tale ricompensa? 2Samuele 19:37 Deh, lascia che il tuo servo torni indietro e che io possa morire nella mia citta' presso la tomba di mio padre e di mia madre! Ma ecco il tuo servo Kimham; venga lui con il re mio signore e fa' per lui cio' che ti piacera'». 2Samuele 19:38 Il re rispose: «Kimham verra' con me e io faro' per lui quello che a te piacera'; si, io faro' per te tutto cio' che mi chiedi». 2Samuele 19:39 Cosi tutto il popolo passo' il Giordano e lo passo' anche il re. Poi il re bacio' Barzillai e lo benedisse? ed egli se ne torno a casa sua. 2Samuele 19:40 Il re prosegui verso Ghilgal e Kimham lo accompagno'. Tutto il popolo di Giuda scorto' il re, e cosi fece anche la meta' del popolo d'Israele. 2Samuele 19:41 Allora tutti gli Israeliti vennero dal re e gli dissero: «Perche' i nostri fratelli gli uomini di Giuda, ti hanno portato via di nascosto e hanno fatto passare il Giordano al re, alla sua famiglia e a tutti gli uomini di Davide?». 2Samuele 19:42 Tutti gli uomini di Giuda risposero agli uomini d'Israele: «Poiche' il re e' nostro parente stretto. Perche' vi adirate per questo? Abbiamo forse mangiato a spese del re, o ci ha mai dato alcun regalo?». 2Samuele 19:43 Ma gli uomini d'Israele risposero agli uomini di Giuda, dicendo: «A noi spettano dieci parti del re, per cui Davide e piu' nostro che vostro, perche' dunque ci avete disprezzati? Non siamo stati noi i primi a proporre di far tornare il nostro re?». Ma il parlare degli uomini di Giuda fu piu' duro di quello degli uomini d'Israele. Ribellione di Sceba e sua fine 2Samuele 20:1 Si trovava la' un uomo scellerato di nome Sceba, figlio di Bikri, un Beniaminita, il quale suono' la tromba e disse: «Non abbiamo alcuna parte con Davide e nessuna eredita' col figlio di Isai! O Israele, ciascuno alle proprie tende». 2Samuele 20:2 Cosi tutti gli uomini d'Israele abbandonarono Davide per seguire Sceba, figlio di Bikri. Ma gli uomini di Giuda rimasero uniti al loro re e lo accompagnarono dal Giordano fino a Gerusalemme. 2Samuele 20:3 Quando il re Davide entro' nella sua casa a Gerusalemme, prese le dieci concubine che aveva lasciato a custodire la casa, e le mise in un domicilio vigilato; egli le sostentava ma non entrava da loro; cosi rimasero rinchiuse fino al giorno della loro morte, in uno stato di vedovanza. 2Samuele 20:4 Poi il re disse ad Amasa: «Radunami gli uomini di Giuda entro tre giorni e tu stesso trovati qui». 2Samuele 20:5 Amasa dunque parti per radunare gli uomini di Giuda, ma tardo' oltre il tempo fissatogli. 2Samuele 20:6 Allora Davide disse ad Abishai: «Sceba, figlio di Bikri, ci fara' adesso piu' male di Absalom; prendi i servi del tuo signore e inseguilo perche' non si procuri delle citta' fortificate e ci sfugga». 2Samuele 20:7 Sotto il suo comando andarono gli uomini di Joab, i Kerethei, i Pelethei e tutti gli uomini piu' valorosi, uscirono da Gerusalemme per inseguire Sceba, figlio di Bikri. 2Samuele 20:8 Quando essi giunsero vicino alla grande pietra che e' in Gabaon, Amasa venne loro incontro. Or Joab indossava un'uniforme militare, sopra la quale portava la cintura con una spada nel fodero attaccata ai fianchi; mentre avanzava, la spada gli cadde 2Samuele 20:9 Joab disse ad Amasa: «Stai bene fratello mio?». Quindi Joab con la destra prese Amasa per la barba per baciarlo. 2Samuele 20:10 Amasa non fece attenzione alla spada che Joab aveva nell'altra mano; con essa lo colpi al ventre e le sue viscere si sparsero per terra, senza colpirlo una seconda volta, e quello mori. Poi Joab e Abishai suo fratello si misero a inseguire Sceba, figlio di Bikri. 2Samuele 20:11 Intanto uno dei giovani di Joab era rimasto presso Amasa e diceva: «Chi vuol bene a Joab e chi e' per Davide segua Joab!». 2Samuele 20:12 Ma Amasa si rotolava nel sangue in mezzo alla strada. Quando quell'uomo si accorse che tutto il popolo si fermava, trascino' Amasa fuori della strada in un campo e gli butto' addosso un mantello, perche' vedeva che tutti quelli che gli arrivavano vicino si fermavano. 2Samuele 20:13 Quando fu rimosso dalla strada, tutti proseguirono al seguito di Joab per inseguire Sceba figlio di Bikri. 2Samuele 20:14 Joab passo' attraverso tutte le tribu' d'Israele fino ad Abel e a Beth-Maakah. E tutti i Berei si radunarono e lo seguirono. 2Samuele 20:15 Andarono poi ad assediare Sceba in Abel di Beth-Maakah e costruirono un terrapieno contro la citta' che si ergeva vicino alle mura; tutta la gente che era con Joab cercava di danneggiare le mura per farle cadere. 2Samuele 20:16 Allora una donna saggia grido' dalla citta': «Ascoltate, ascoltate! Vi prego dite a Joab di avvicinarsi, perche' gli voglio parlare!». 2Samuele 20:17 Quando le si fu avvicinato, la donna gli chiese: «Sei tu Joab?». Egli rispose: «Sono io». Allora ella gli disse: «Ascolta le parole della tua serva». Egli rispose: «Ascolto». 2Samuele 20:18 Ella riprese: «Una volta solevano dire: "Chiederanno consiglio ad Abel, perche' cosi il problema era risolto. 2Samuele 20:19 Siamo una delle citta' piu' pacifiche e piu' fedeli in Israele; e tu cerchi di far perire una citta' che e' una madre in Israele. Perche' vuoi distruggere l'eredita' dell'Eterno?». 2Samuele 20:20 Joab rispose: «Lungi, lungi da me l'idea di distruggere e di devastare. 2Samuele 20:21 Le cose non stanno cosi, ma un uomo della contrada montuosa di Efraim, di nome Sceba, figlio di Bikri ha alzato la mano contro il re, contro Davide. Consegnatemi lui solo e io mi allontanero' dalla citta'». La donna disse a Joab: «Ecco, la sua testa ti sara' gettata dalle mura». 2Samuele 20:22 Allora la donna, con la sua saggezza si rivolse a tutto il popolo; e quelli tagliarono la testa a Sceba, figlio di Bikri, e la gettarono a Joab. Questi fece suonare la tromba e tutti si allontanarono dalla citta', e ognuno ando' alla propria tenda. Joab torno' quindi a Gerusalemme presso il re. 2Samuele 20:23 Joab era a capo di tutto l'esercito d'Israele; Benaiah, figlio di Jehoiada, era a capo dei Kerethei e dei Pelethei. 2Samuele 20:24 Adoram era preposto ai tributi; Giosafat, figlio di Ahilud, era cancelliere; 2Samuele 20:25 Sceva era segretario; Tsadok e Abiathar erano sacerdoti; e Ira di Jair era capo dei ministri di Davide. Rivendicazione dei Gabaoniti nei confronti dei discendenti di Saul 2Samuele 21:1 Al tempo di Davide ci fu una carestia per tre anni continui, Davide cerco' la faccia dell'Eterno e l'Eterno gli disse: «Questo avviene a motivo di Saul e della sua casa sanguinaria, perche' egli ha fatto morire i Gabaoniti». 2Samuele 21:2 Allora il re chiamo' i Gabaoniti, e parlo' loro. (Ora i Gabaoniti non appartenevano ai figli d'Israele, ma a un residuo degli Amorei; i figli d'Israele avevano loro giurato di risparmiarli, ma Saul, nel suo zelo per i figli d'Israele e di Giuda, aveva cercato di sterminarli). 2Samuele 21:3 Davide percio' disse ai Gabaoniti: «Che devo fare per voi e in che modo potro' riparare, perche' voi benediciate l'eredita' dell'Eterno?». 2Samuele 21:4 I Gabaoniti gli risposero: «A noi non interessa avere oro o argento da Saul e dalla sua casa, ne' voi dovete uccidere per noi alcun uomo in Israele». Il re disse: «Quello che voi chiedete io lo faro' per voi». 2Samuele 21:5 Essi risposero al re: «Per l'uomo che ci ha consumati e che aveva ideato di sterminarci per farci sparire da tutto il territorio d'Israele, 2Samuele 21:6 ci siano consegnati sette uomini tra i suoi discendenti e noi li impiccheremo davanti all'Eterno a Ghibeah di Saul, l'eletto dell'Eterno». Il re disse: «Ve li consegnero'». 2Samuele 21:7 Il re risparmio' Mefibosceth figlio di Gionathan, figlio di Saul a causa del giuramento dell'Eterno che c'era fra di loro tra Davide e Gionathan, figlio di Saul. 2Samuele 21:8 Ma il re prese i due figli, che Ritspah figlia di Aiah aveva partorito a Saul, Armoni e Mefibosceth, e i cinque figli, che Mikal, figlia di Saul, aveva partorito ad Adriel di Mehola, figlio di Barzillai, 2Samuele 21:9 e li consegno' ai Gabaoniti, che li impiccarono sul monte, davanti all'Eterno. Cosi furono messi a morte nei primi giorni della mietitura, quando si iniziava a mietere l'orzo. 2Samuele 21:10 Ritspah, figlia di Aiah, prese un cilicio e se lo stese sulla roccia, rimanendo la' dal principio della mietitura finche' non cadde su di loro pioggia dal cielo. Essa non permise agli uccelli del cielo di posarsi su di loro di giorno, ne' alle fiere dei campi di accostarvisi di notte. 2Samuele 21:11 Quando riferirono a Davide cio' che Ritspah, figlia di Aiah, concubina di Saul, aveva fatto, 2Samuele 21:12 Davide ando' a prendere le ossa di Saul e quelle di Gionathan suo figlio dagli abitanti di Jabesh di Galaad, che le avevano portate via dalla piazza di Beth-Shan, dove i Filistei li avevano appesi quando i Filistei avevano sconfitto Saul sul Ghilboa. 2Samuele 21:13 Egli riporto' di la' le ossa di Saul e quelle di Gionathan suo figlio e furono anche raccolte le ossa di quelli che erano stati impiccati. 2Samuele 21:14 Le ossa di Saul e di Gionathan suo figlio furono sepolte nel paese di Beniamino, a Tselah, nel sepolcro di Kish, padre di Saul. Cosi fecero tutto cio' che il re aveva ordinato. Dopo questo DIO diede ascolto alla preghiera fatta per il paese. Varie battaglie contro i Filistei 2Samuele 21:15 I Filistei mossero di nuovo guerra ad Israele e Davide scese con i suoi servi a combattere contro i Filistei; e Davide si stanco'; 2Samuele 21:16 Ishbi-Benob, uno dei discendenti dei giganti che aveva una lancia del peso di trecento sicli di bronzo ed era cinto di una spada nuova, intendeva uccidere Davide; 2Samuele 21:17 ma Abishai, il figlio di Tseruiah venne in aiuto del re, colpi il Filisteo e lo uccise. Allora gli uomini di Davide gli giurarono: «Tu non uscirai piu' con noi a combattere e non spegnerai la lampada d'Israele». 2Samuele 21:18 Dopo questo ci fu un'altra battaglia con i Filistei, a Gob; allora Sibbekai l'Hushathita uccise Saf, uno dei discendenti dei giganti. 2Samuele 21:19 Ci fu un'altra battaglia con i Filistei a Gob; ed Elhanan, figlio di Jaare-Oreghim di Betlemme uccise il fratello di Goliath di Gath; l'asta della sua lancia era come un subbio di tessitore. 2Samuele 21:20 Ci fu un'altra battaglia a Gath, dove vi era un uomo di grande statura, che aveva sei dita per ogni mano e sei dita per ogni piede, in tutto ventiquattro dita; anch'egli era un discendente dei giganti. 2Samuele 21:21 Egli insulto' Israele, ma Gionathan figlio di Scimeah, fratello di Davide, lo uccise. 2Samuele 21:22 Questi quattro erano discendenti dei giganti in Gath. Essi perirono per mano di Davide e per mano dei suoi servi. Cantico di ringraziamento di Davide 2Samuele 22:1 Davide rivolse all'Eterno le parole di questo cantico nel giorno che l'Eterno lo libero' dalla mano di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. Egli disse: 2Samuele 22:2 «L'Eterno e' la mia rocca, la mia fortezza e il mio liberatore, 2Samuele 22:3 il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio, il mio scudo, la potenza della mia salvezza, il mio alto rifugio, il mio asilo. O mio salvatore, tu mi salvi dalla violenza! 2Samuele 22:4 Io invoco l'Eterno che e' degno di essere lodato, e sono salvato dai miei nemici. 2Samuele 22:5 Le onde della morte mi avevano circondato e i torrenti della distruzione mi avevano spaventato. 2Samuele 22:6 I dolori dello Sceol mi avevano avvolto e i lacci della morte mi stavano davanti. 2Samuele 22:7 Nella mia angoscia invocai l'Eterno e gridai al mio DIO. Egli udi la mia voce dal suo tempio e il mio grido giunse ai suoi orecchi. 2Samuele 22:8 Allora la terra fu scossa e tremo' le fondamenta dei cieli furono smosse e scrollate, perche' egli era acceso d'ira. 2Samuele 22:9 Un fumo saliva dalle sue narici e un fuoco divorante gli usciva dalla bocca; da lui sprizzavano carboni accesi. 2Samuele 22:10 Egli abbasso' i cieli e discese con una densa caligine sotto i suoi piedi. 2Samuele 22:11 Cavalcava sopra un cherubino e volava e appariva sulle ali del vento. 2Samuele 22:12 Per padiglione intorno a se' aveva posto le tenebre, l'oscurita' delle acque e le dense nubi del cielo. 2Samuele 22:13 Dallo splendore che lo precedeva si sprigionavano carboni ardenti. 2Samuele 22:14 L'Eterno tuono' dai cieli e l'Altissimo fece udire la sua voce. 2Samuele 22:15 Avvento' saette, e disperse i nemici, scaglio' le sue frecce e li disperse. 2Samuele 22:16 Allora apparve il letto del mare e le fondamenta del mondo furono scoperte al rimprovero dell'Eterno, al soffio del vento delle sue narici. 2Samuele 22:17 Egli dall'alto stese la mano e mi prese, mi trasse fuori dalle grandi acque. 2Samuele 22:18 Mi libero' dal mio potente nemico e da quelli che mi odiavano, perche' erano piu' forti di me. 2Samuele 22:19 Essi mi erano venuti contro nel giorno della mia calamita', ma l'Eterno fu il mio sostegno, 2Samuele 22:20 e mi trasse fuori al largo; egli mi libero' perche' mi gradisce. 2Samuele 22:21 L'Eterno mi ha retribuito secondo la mia giustizia e mi ha reso secondo la purita' delle mie mani, 2Samuele 22:22 perche' ho osservato le vie dell'Eterno e non mi sono empiamente sviato dal mio DIO. 2Samuele 22:23 Poiche' ho tenuto davanti a me tutte le sue leggi e non mi sono allontanato dai suoi statuti. 2Samuele 22:24 Sono stato integro verso di lui e mi sono guardato dalla mia iniquita'. 2Samuele 22:25 Percio' l'Eterno mi ha reso secondo la mia giustizia, secondo la mia purita' davanti ai suoi occhi. 2Samuele 22:26 Tu ti mostri pietoso verso l'uomo pio, e retto verso l'uomo retto; 2Samuele 22:27 ti mostri puro col puro e ti mostri astuto col perverso. 2Samuele 22:28 Tu salvi la gente afflitta, ma il tuo sguardo si ferma sugli alteri per abbassarli. 2Samuele 22:29 Si, tu sei la mia lampada o Eterno; l'Eterno illumina le mie tenebre. 2Samuele 22:30 Con te posso assalire una schiera, con il mio DIO posso saltare sopra un muro. 2Samuele 22:31 La via di Dio e' perfetta; la parola dell'Eterno e' purificata col fuoco. Egli e' lo scudo di tutti quelli che sperano in lui. 2Samuele 22:32 Infatti chi e' Dio all'infuori dell'Eterno? E chi e' la Rocca all'infuori del nostro DIO? 2Samuele 22:33 Dio e' la mia potente fortezza e rende la mia via perfetta. 2Samuele 22:34 Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve e mi rende saldo sui miei alti luoghi. 2Samuele 22:35 Egli ammaestra le mie mani alla battaglia e le mie braccia possono tendere un arco di bronzo. 2Samuele 22:36 Tu mi hai anche dato lo scudo della tua salvezza e la tua benignita' mi ha reso grande. 2Samuele 22:37 Tu hai allargato i miei passi sotto di me, e i miei piedi non hanno vacillato. 2Samuele 22:38 Io ho inseguito i miei nemici e li ho distrutti, e non sono tornato indietro prima di averli annientati. 2Samuele 22:39 Li ho annientati e schiacciati ed essi non hanno piu' potuto rialzarsi; essi sono caduti sotto i miei piedi. 2Samuele 22:40 Tu mi hai cinto di forza per la battaglia, e hai fatto piegare sotto di me quelli che si alzavano contro di me; 2Samuele 22:41 hai fatto voltare le spalle ai miei nemici davanti a me, e io ho distrutto quelli che mi odiavano. 2Samuele 22:42 Hanno guardato, ma non vi fu chi li salvasse; hanno gridato all'Eterno, ma egli non rispose loro. 2Samuele 22:43 Io li ho stritolati come la polvere della terra, li ho frantumati e calpestati come il fango delle strade. 2Samuele 22:44 Tu mi hai liberato dalle contese del mio popolo, mi hai conservato capo delle nazioni; un popolo che non conoscevo mi ha servito. 2Samuele 22:45 I figli degli stranieri si sottomettono a me; appena sentono mi ubbidiscono. 2Samuele 22:46 I figli degli stranieri si sono persi d'animo, sono usciti tremanti dalle loro fortezze. 2Samuele 22:47 Viva l'Eterno! Sia benedetta la mia Rocca! Sia esaltato DIO, la Rocca della mia salvezza! 2Samuele 22:48 e' DIO che fa la vendetta per me; mi sottomette i popoli, 2Samuele 22:49 e mi libera dai miei nemici. Tu m'innalzi su quelli che si levano contro di me e mi liberi dall'uomo violento. 2Samuele 22:50 Percio', o Eterno, ti celebrero' fra le nazioni e cantero' le lodi del tuo nome. 2Samuele 22:51 Grandi liberazioni egli concede al suo re, e usa benignita' verso il suo unto, verso Davide e la sua discendenza per sempre». Ultime parole di Davide 2Samuele 23:1 Queste sono le ultime parole di Davide. Cosi dice Davide, figlio di Isai, cosi dice l'uomo che fu elevato in alto, l'unto del DIO di Giacobbe il dolce cantore d'Israele, 2Samuele 23:2 «Lo Spirito dell'Eterno ha parlato per mezzo mio e la sua parola e' stata sulle mie labbra. 2Samuele 23:3 Il DIO d'Israele ha parlato, la Rocca d'Israele mi ha detto: "Colui che regna sugli uomini con giustizia, colui che regna col timore di DIO, 2Samuele 23:4 e' come la luce del mattino al sorgere del sole, in un mattino senza nuvole, come lo splendore dopo la pioggia, che fa spuntare l'erbetta dalla terra" 2Samuele 23:5 Non e' forse cosi la mia casa davanti a DIO? Poiche' egli ha stabilito con me un patto eterno ordinato in ogni cosa e sicuro. Non fara' egli germogliare la mia completa salvezza e tutto cio' che io desidero? 2Samuele 23:6 Ma gli scellerati saranno tutti quanti buttati via come le spine, perche' non si possono prendere con le mani. 2Samuele 23:7 Chi le tocca si arma di un ferro o di un'asta di lancia, esse sono interamente bruciate sul posto col fuoco». I valorosi guerrieri di Davide e loro imprese 2Samuele 23:8 Questi sono i nomi dei valorosi guerrieri che furono al servizio di Davide Josceb-Bashshebeth, il Tahkemonita capo dei principali ufficiali. Egli fu chiamato Adino l'Etsenita, perche' aveva ucciso ottocento uomini in una sola volta. 2Samuele 23:9 Dopo di lui veniva Eleazar, figlio di Dodo, figlio di Ahohi, uno dei tre valorosi guerrieri che erano con Davide, quando sfidarono i Filistei radunati per combattere, mentre gli Israeliti si erano ritirati. 2Samuele 23:10 Egli si levo' e colpi i Filistei, finche' la sua mano, esausta, rimase attaccata alla spada. In quel giorno l'Eterno opero' una grande vittoria e il popolo ritorno' dietro a lui solo per fare bottino. 2Samuele 23:11 Dopo di lui veniva Shammah, figlio di Aghe', lo Hararita. I Filistei si erano radunati in massa in un luogo dove c'era un campo pieno di lenticchie. Il popolo era fuggito davanti ai Filistei, 2Samuele 23:12 ma Shammah si pianto' in mezzo al campo e lo difese, e fece una strage dei Filistei. Cosi l'Eterno opero' una grande vittoria. 2Samuele 23:13 Tre dei trenta capi scesero al tempo della mietitura e vennero da Davide nella caverna di Adullam mentre una schiera di Filistei era accampata nella valle dei giganti. 2Samuele 23:14 Davide era allora nella fortezza e c'era una guarnigione di Filistei a Betlemme. 2Samuele 23:15 Davide ebbe un grande desiderio e disse: «Oh, se qualcuno mi desse da bere l'acqua del pozzo di Betlemme, che e' vicino alla porta». 2Samuele 23:16 I tre prodi si aprirono un varco attraverso il campo filisteo e attinsero l'acqua dal pozzo di Betlemme, vicino alla porta; quindi la presero e la portarono a Davide. Egli pero' non ne volle bere, ma la sparse davanti all'Eterno, 2Samuele 23:17 dicendo: «Lungi da me o Eterno, il fare questo! Non e' forse il sangue degli uomini che sono andati a rischio della loro vita?». E non la volle bere. Questo fecero quei tre prodi. 2Samuele 23:18 Abishai, fratello di Joab, figlio di Tseruiah, fu il capo di altri tre. Egli brandi la lancia contro trecento uomini e li uccise; cosi si acquisto' fama fra i tre. 2Samuele 23:19 Fu il piu' illustre dei tre e percio' fu fatto loro capo; ma non giunse a eguagliare i primi tre. 2Samuele 23:20 Benaiah, figlio di Jehoiada, figlio di un uomo valoroso di Kabtseel, fece grandi prodezze. Egli uccise due eroi di Moab, che erano come leoni. Discese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise un leone, in un giorno di neve. 2Samuele 23:21 Egli uccise pure un gigantesco Egiziano; l'Egiziano aveva una lancia in mano; ma Benaiah gli scese contro con un bastone, strappo' di mano all'Egiziano la lancia e lo uccise con la sua stessa lancia. 2Samuele 23:22 Queste cose fece Benaiah il figlio di Jehoiada, e si acquisto' fama fra i tre prodi. 2Samuele 23:23 Fu il piu' illustre dei trenta, ma non giunse a eguagliare i primi tre. Davide lo pose a capo del suo corpo di guardia. 2Samuele 23:24 Poi vi erano: Asahel, fratello di Joab, uno dei trenta; Elhanan, figlio di Dodo, di Betlemme; 2Samuele 23:25 Shammah di Harod; Elika di Harod; 2Samuele 23:26 Helets di Palti; Ira, figlio di Ikkesh, di Tekoa; 2Samuele 23:27 Abiezer di Anathoth; Mebunnai di Husha; 2Samuele 23:28 Tsalmon di Ahoah; Maharai di Netofa; 2Samuele 23:29 Heleb, figlio di Baanah, (di Netofa); 2Samuele 23:30 Benaiah di Pirathon; Hiddai dai torrenti di Gaash; 2Samuele 23:31 Abi-Albon di Arbath; Azmaveth di Barhum; 2Samuele 23:32 Eliahba di Shaalbon, (dei figli di Jascen), Gionathan; 2Samuele 23:33 Shammah di Harar; Ahiam, figlio di Sharar, di Harar; 2Samuele 23:34 Elifelet, figlio di Ahasbai, figlio di un Maakatheo; Eliam, figlio di Ahithofel di Ghilo; 2Samuele 23:35 Hetsrai di Karmel; Paarai di Arab; 2Samuele 23:36 Igal figlio di Nathan, di Tsobah; Bani di Gad; 2Samuele 23:37 Tselek, l'Ammonita; Naharai di Beeroth, (scudiero di Joab, figlio di Tseruiah); 2Samuele 23:38 Ira di Jether; Gareb di Jether; 2Samuele 23:39 Uriah, lo Hitteo. In tutto trentasette. Il censimento degli uomini di guerra in Israele e Giuda 2Samuele 24:1 L'ira dell'Eterno si accese di nuovo contro Israele e incito' Davide contro il popolo, dicendo: «Va' a fare il censimento, d'Israele e di Giuda». 2Samuele 24:2 Cosi il re disse a Joab il capo dell'esercito che era con lui: «Va' in giro per tutte le tribu' d'Israele, da Dan fino a Beer-Sceba, e fate il censimento del popolo perche' io ne conosca il numero». 2Samuele 24:3 Joab rispose al re: «L'Eterno, il tuo DIO, moltiplichi il popolo cento volte piu' di quello che e', e possano gli occhi del re, mio signore, vedere cio'. Ma perche' il re mio signore desidera questo?». 2Samuele 24:4 Tuttavia l'ordine del re prevalse su Joab e sui capi dell'esercito. Cosi Joab e i capi dell'esercito lasciarono la presenza del re per andare a fare il censimento del popolo d'Israele. 2Samuele 24:5 Passarono il Giordano e si accamparono ad Aroer, a destra della citta' che e' in mezzo alla valle di Gad e verso Jazer. 2Samuele 24:6 Poi andarono a Galaad e nel paese di Tahtim-Hodsci; quindi andarono a Dan-Jaan e nei dintorni di Sidon. 2Samuele 24:7 Andarono anche alla fortezza di Tiro e in tutte le citta' degli Hivvei e dei Cananei, e giunsero nel mezzogiorno di Giuda, fino a Beer-Sceba. 2Samuele 24:8 Percorsero cosi tutto il paese e, in capo a nove mesi e venti giorni, fecero ritorno a Gerusalemme. 2Samuele 24:9 Joab consegno' al re la cifra del censimento del popolo: c'erano in Israele ottocentomila uomini forti, idonei a maneggiare la spada, mentre gli uomini di Giuda erano cinquecentomila. 2Samuele 24:10 Ma, dopo aver fatto il censimento del popolo, il cuore di Davide lo riprovo' grandemente, e disse all'Eterno: «Ho gravemente peccato in cio' che ho fatto; ma ora, o Eterno, rimuovi l'iniquita' del tuo servo, perche' ho agito con grande stoltezza». 2Samuele 24:11 Quando al mattino Davide si alzo', la parola dell'Eterno fu rivolta al profeta Gad, il veggente di Davide, dicendo: 2Samuele 24:12 «Va' a dire a Davide: Cosi dice l'Eterno: "Io ti propongo tre cose: scegline per te una e quella ti faro'"». 2Samuele 24:13 Gad ando' dunque da Davide a riferirgli la cosa e disse: «Vuoi che vengano per te sette anni di carestia nel tuo paese o tre mesi di fuga davanti ai tuoi nemici che t'inseguono, o tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti e vedi un po' quale risposta devo dare a colui che mi ha mandato». 2Samuele 24:14 Davide disse a Gad: «Mi trovo in grande angoscia! Cadiamo pure nelle mani dell'Eterno, perche' le sue compassioni, sono grandi, ma che io non cada nelle mani degli uomini!». Il castigo mandato da Dio e il sacrificio di Davide 2Samuele 24:15 Cosi l'Eterno mando' la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato. Da Dan a Beer-Sceba morirono settantamila persone del popolo. 2Samuele 24:16 Come l'angelo stendeva la sua mano su Gerusalemme per distruggerla, l'Eterno si rammarico' di quella calamita' e disse all'angelo che sterminava il popolo: «Basta! Ora ritira la tua mano!». L'angelo dell'Eterno si trovava presso l'aia di Araunah, il Gebuseo. 2Samuele 24:17 Quando Davide vide l'angelo che colpiva il popolo, disse all'Eterno: «Ecco, io ho peccato, io ho agito iniquamente, ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano percio' si volga contro di me e contro la casa di mio padre!». 2Samuele 24:18 Quel giorno Gad venne da Davide e gli disse: «Sali e costruisci un altare all'Eterno nell'aia di Araunah, il Gebuseo». 2Samuele 24:19 Cosi Davide sali, secondo la parola di Gad, come l'Eterno aveva comandato. 2Samuele 24:20 Araunah guardo' e vide il re e i suoi servi, che si dirigevano verso di lui allora Araunah usci e si prostro' davanti; al re con la faccia a terra. 2Samuele 24:21 Poi Araunah disse: «Perche' il re, mio signore, e' venuto dal suo servo?». Davide rispose: «Per comprare da te quest'aia e costruirvi un altare all'Eterno, affinche' la calamita' sia allontanata dal popolo». 2Samuele 24:22 Araunah disse a Davide: «Il re mio signore prenda e offra cio' che gli piacera'! Ecco i buoi per l'olocausto; gli attrezzi per trebbiare e i gioghi dei buoi serviranno per legna. 2Samuele 24:23 O re, tutte queste cose Araunah le dona al re». Poi Araunah disse al re: «L'Eterno, il tuo DIO ti sia propizio!». 2Samuele 24:24 Ma il re rispose ad Araunah: «No, io comprero' da te queste cose al prezzo che costano, e non offriro' all'Eterno, il mio DIO, olocausti che non mi costino nulla». Cosi Davide compro' l'aia ed i buoi per cinquanta sicli d'argento. 2Samuele 24:25 Poi Davide costrui in quel luogo un altare all'Eterno e offri olocausti e sacrifici di ringraziamento. Cosi l'Eterno diede ascolto alla preghiera fatta per il paese e la calamita' fu allontanata dal popolo d'Israele.1Re 1:1-22:53 Adonijah si costituisce re 1Re 1:1 Ora il re Davide era vecchio e avanzato negli anni e, sebbene lo ricoprissero di panni, non riusciva a riscaldarsi. 1Re 1:2 Percio' i suoi servi gli dissero: «Si cerchi per il re, nostro signore, una fanciulla vergine, che assista il re, ne abbia cura e dorma sul suo seno; cosi il re nostro signore potra' riscaldarsi». 1Re 1:3 Allora cercarono per tutto il territorio d'Israele una bella fanciulla e trovarono Abishag, la Shunamita, e la condussero dal re. 1Re 1:4 La fanciulla era bellissima, si prendeva cura del re e lo serviva; ma il re non la conobbe. 1Re 1:5 Or Adonijah, figlio di Haggith insuperbitosi diceva: «Saro' io il re!». E si procuro' carri, cavalieri e cinquanta uomini che corressero davanti a lui. 1Re 1:6 (Suo padre non lo aveva mai rimproverato in vita sua, dicendogli: «Perche' fai cosi?». Anche Adonijah era bellissimo ed era nato dopo Absalom). 1Re 1:7 Egli si accordo' con Joab, figlio di Tseruiah, e col sacerdote Abiathar, i quali seguirono Adonijah e lo spalleggiarono. 1Re 1:8 Ma il sacerdote Tsadok, Benaiah figlio di Jehoiada, il profeta Nathan, Scimei Rei e gli uomini prodi di Davide non erano per Adonijah. 1Re 1:9 Adonijah immolo' pecore, buoi e vitelli grassi vicino al masso di Zohelet che e' vicino alla fontana di Roghel e invito' tutti i suoi fratelli, figli del re, e tutti gli uomini di Giuda al servizio del re. 1Re 1:10 Ma non invito' il profeta Nathan, ne' Benaiah ne' gli uomini prodi, ne' Salomone suo fratello. 1Re 1:11 Allora Nathan parlo' a Bath-Sceba, madre di Salomone, e le disse: «Non hai sentito che Adonijah, figlio di Hagghith, e' diventato re, e David nostro signore non lo sa neppure? 1Re 1:12 Or dunque permetti che ti dia un consiglio, affinche' salvi la tua vita e quella di tuo figlio Salomone 1Re 1:13 Va', entra dal re Davide e digli: "O re, mio signore, non hai forse giurato alla tua serva dicendo: Tuo figlio Salomone, regnera' dopo di me e siedera' sul mio trono? Perche' dunque e' divenuto re Adonijah?". 1Re 1:14 Poi, mentre tu starai ancora li a parlare col re, io entrero' dopo di te e confermero' le tue parole». 1Re 1:15 Cosi Bath-Sceba entro' nella camera del re. (Il re era molto vecchio e Abishag, la Shunamita, serviva il re). 1Re 1:16 Bath-Sceba s'inchino' e si prostro' davanti al re. Il re disse: «Che cosa vuoi?». 1Re 1:17 Ella gli rispose: «O mio signore, tu hai giurato alla tua serva per l'Eterno, il tuo DIO, dicendo: "Tuo figlio Salomone regnera' dopo di me e siedera' sul mio trono". 1Re 1:18 Ora invece Adonijah e' divenuto re e tu, o re mio signore, non lo sai neppure. 1Re 1:19 Egli ha immolato un gran numero di buoi, vitelli grassi e pecore e ha invitato tutti i figli del re e il sacerdote Abiathar e Joab, il capo dell'esercito, ma non ha invitato il tuo servo Salomone. 1Re 1:20 Ora gli occhi di tutto Israele sono rivolti a te, o re mio signore, perche' tu indichi loro chi dovra' sedere sul trono del re mio signore dopo di lui. 1Re 1:21 Altrimenti avverra' che, quando il re mio signore si addormentera' con i suoi padri, io e il mio figlio Salomone saremo trattati come colpevoli». 1Re 1:22 Mentre essa parlava ancora con il re giunse il profeta Nathan. 1Re 1:23 Allora riferirono la cosa al re, dicendo: «Ecco il profeta Nathan!». Questi entro' alla presenza del re e si prostro' davanti al re con la faccia a terra. 1Re 1:24 Nathan disse: «O re, mio signore, hai forse detto: "Adonijah regnera' dopo di me e siedera' sul mio trono"? 1Re 1:25 Oggi infatti egli e' sceso ad immolare un gran numero di buoi, vitelli grassi e pecore e ha invitato tutti i figli del re, i capi dell'esercito e il sacerdote Abiathar; ed ecco, ora essi mangiano e bevono davanti a lui e dicono: "Viva il re Adonija". 1Re 1:26 Ma egli non ha invitato me, tuo servo ne' il sacerdote Tsadok, ne' Benaiah figlio di Jehoiada ne' Salomone tuo servo. 1Re 1:27 Questa cosa e' proprio stata fatta dal re mio signore, senza far sapere al tuo servo chi dovra' sedere sul trono del re mio signore dopo di lui?». Davide designa come re Salomone 1Re 1:28 Il re Davide, rispondendo, disse: «Chiamatemi Bath-Sceba». Ella entro' alla presenza del re e rimase in piedi davanti a lui. 1Re 1:29 Il re giuro' e disse: «Com'e' vero che vive l'Eterno che ha liberato la mia vita da ogni avversita', 1Re 1:30 io faro' oggi esattamente cio' che ti ho giurato per l'Eterno, il DIO d'Israele, dicendo: "Tuo figlio Salomone regnera' dopo me e siedera' sul mio trono al mio posto"». 1Re 1:31 Bath-Sceba s'inchino' con la faccia a terra, si prostro' davanti al re e disse: «Possa il re Davide mio signore vivere in perpetuo!». 1Re 1:32 Poi il re Davide disse: «Chiamatemi il sacerdote Tsadok, il profeta Nathan e Benaiah, figlio di Jehoiada». Essi vennero alla presenza del re. 1Re 1:33 Il re disse loro: «Prendete con voi i servi del vostro signore, fate montare mio figlio Salomone sulla mia mula e fatelo scendere a Ghihon. 1Re 1:34 Li il sacerdote Tsadok e il profeta Nathan lo ungano re d'Israele. Poi suonate la tromba e dite: "Viva il re Salomone!" 1Re 1:35 Risalirete quindi dietro di lui, ed egli verra' a sedersi sul mio trono e regnera' al mio posto, poiche' ho costituito lui come principe su Israele e Giuda». 1Re 1:36 Benaiah, figlio di Jehoiada, rispose al re: «Amen, cosi vuole anche l'Eterno, il DIO del re mio signore! 1Re 1:37 Come l'Eterno e' stato col re mio signore, cosi sia con Salomone e renda il suo trono piu' grande del trono del re Davide, mio signore!». 1Re 1:38 Allora il sacerdote Tsadok, il profeta Nathan, Benaiah figlio di Jehoiada, i Kerethei e i Pelethei scesero, fecero montare Salomone sulla mula del re Davide e lo condussero a Ghihon. 1Re 1:39 Il sacerdote Tsadok prese il corno dell'olio dal tabernacolo e unse Salomone. Poi suonarono la tromba e tutto il popolo disse: «Viva il re Salomone!». 1Re 1:40 Poi tutto il popolo risali dietro di lui, suonando i flauti e rallegrandosi di grande gioia tanto che la terra alle loro acclamazioni sembrava spaccarsi. 1Re 1:41 Adonijah e tutti i suoi convitati, come stavano finendo di mangiare, udirono il clamore; e quando Joab udi il suono della tromba, disse: «Cosa significa questo grande fragore proveniente dalla citta'?». 1Re 1:42 Mentre parlava ancora, ecco giungere Gionathan, figlio del sacerdote Abiathar. Adonijah gli disse: «Entra, poiche' tu sei un uomo di valore e rechi certo buone notizie». 1Re 1:43 Gionathan, rispose a Adonijah e disse: «Tutt'altro! Il re Davide, nostro signore, ha fatto re Salomone. 1Re 1:44 Egli ha mandato con lui il sacerdote Tsadok, il profeta Nathan, Benaiah figlio di Jehoiada, i Kerethei e i Pelethei, che lo hanno fatto montare sulla mula del re. 1Re 1:45 Cosi il sacerdote Tsadok e il profeta Nathan lo hanno unto re a Ghihon, e di la' sono risaliti tutti pieni di esultanza, e la citta' e' tutta in agitazione. Questo e' il fragore che avete udito. 1Re 1:46 Inoltre Salomone si e' posto a sedere sul trono del regno. 1Re 1:47 E i servi del re sono andati a congratularsi col re Davide nostro signore, dicendo: "Il tuo DIO renda il nome di Salomone piu' glorioso del tuo e renda il suo trono piu' grande del tuo!". Poi il re si e' prostrato sul letto, 1Re 1:48 e ha pure detto: "Sia benedetto l'Eterno, il DIO d'Israele, che oggi ha fatto sedere uno sul mio trono, permettendo ai miei occhi di vederlo"». 1Re 1:49 Allora tutti i convitati di Adonijah furono presi da spavento, si alzarono e se ne andarono ciascuno per la sua strada. 1Re 1:50 Adonijah, avendo paura di Salomone, si levo' e ando' ad aggrapparsi ai corni dell'altare. 1Re 1:51 Fu quindi riferito a Salomone: «Ecco, Adonijah ha paura del re Salomone e si e' afferrato ai corni dell'altare, dicendo: "Il re Salomone mi giuri oggi che non fara' morire di spada il suo servo"». 1Re 1:52 Salomone rispose: «Se si mostra uomo retto, non cadra' in terra neppure uno dei suoi capelli, ma se in lui sara' trovata alcuna malvagita', morira'». 1Re 1:53 Cosi il re Salomone mando' gente a farlo scendere dall'altare. Egli venne quindi a prostrarsi davanti al re Salomone; e Salomone gli disse: «Vattene a casa tua». Ultime esortazioni di Davide a Salomone e sua morte 1Re 2:1 Avvicinandosi per Davide il giorno della sua morte, egli ordino' a suo figlio Salomone, dicendo: 1Re 2:2 «Io sto per andare dove vanno tutti gli abitanti della terra; percio' sii forte e comportati da uomo! 1Re 2:3 Osserva gli ordini dell'Eterno, il tuo DIO, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica i suoi statuti, i suoi comandamenti, i suoi decreti e i suoi precetti, come sta scritto nella legge di Mose', affinche' tu riesca in tutto cio' che farai e dovunque ti volga, 1Re 2:4 e affinche' l'Eterno adempia la promessa che mi ha fatto quando disse: "Se i tuoi figli faranno attenzione alla loro condotta per camminare davanti a me in verita' con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima, non ti manchera' mai qualcuno sul trono d'Israele". 1Re 2:5 Anche tu sai cio' che ha fatto a me Joab, figlio di Tseruiah, e cio' che ha fatto ai due capi degli eserciti d'Israele, ad Abner, figlio di Ner, e ad Amasa, figlio di Jether, che egli uccise; in tempo di pace ha versato sangue di guerra e ha macchiato di sangue di guerra la cintura che aveva ai fianchi e i sandali che portava ai piedi. 1Re 2:6 Agisci dunque secondo la tua sapienza e non permettere che la sua canizie scenda in pace nello Sceol. 1Re 2:7 Ma usa bonta' con i figli di Barzillai il Galaadita e siano tra coloro che mangiano alla tua mensa, perche' con uguale bonta' essi vennero da me quando io fuggivo di fronte ad Absalom tuo fratello. 1Re 2:8 Ecco, presso di te c'e' pure Scimei, figlio di Ghera, il Beniaminita, di Bahurim. Egli proferi un'orribile maledizione il giorno che andavo a Mahanaim, ma poi scese ad incontrarmi al Giordano e io gli giurai per l'Eterno: "Non ti faro' morire di spada". 1Re 2:9 Ora percio' non lasciarlo impunito perche' sei un uomo saggio e sai cio' che devi fare. Fa' scendere la sua canizie nello Sceol tinta di sangue». 1Re 2:10 Cosi Davide si addormento' con i suoi padri e fu sepolto nella citta' di Davide. 1Re 2:11 Il tempo che Davide regno' sopra Israele fu di quarant'anni, regno' sette anni a Hebron e trentatre' anni a Gerusalemme. 1Re 2:12 Poi Salomone si assise sul trono di Davide suo padre e il suo regno fu saldamente stabilito. Adonijah, Joab e Scimei messi a morte da Salomone. Abiathar destituito dal suo ufficio di sacerdote 1Re 2:13 Or Adonijah, figlio di Hagghith, venne da Bath-Sceba, madre di Salomone Questa gli disse: «Vieni con intenzioni pacifiche?». Egli rispose: «Si, pacifiche». 1Re 2:14 Poi aggiunse: «Ho qualcosa da dirti». Quella rispose: «Di pure». 1Re 2:15 Cosi egli disse: «Tu sai che il regno mi apparteneva e che tutto Israele si aspettava che io regnassi. Ma il regno mi e' stato tolto ed e' passato a mio fratello, perche' a lui lo ha dato l'Eterno. 1Re 2:16 Ora ho una richiesta da farti; non rifiutarmela». Ella rispose: «Di pure». 1Re 2:17 Allora egli disse: «Ti prego, di al re Salomone, il quale non ti rifiutera' nulla che mi dia in moglie Abishag, la Shunamita». 1Re 2:18 Bath-Sceba rispose: «Bene! Parlero' al re in tuo favore». 1Re 2:19 Bath-Sceba si reco' dunque dal re Salomone per parlargli in favore di Adonijah. Il re si alzo' per andarle incontro, si inchino' davanti a lei, poi si pose a sedere sul suo trono e fece mettere un trono per la madre del re, ed ella si sedette alla sua destra. 1Re 2:20 Ella disse: «Ho una piccola richiesta da farti; non negarmela». Il re le rispose: «Fa' pure la richiesta, madre mia; io non te la neghero'». 1Re 2:21 Allora ella disse: «Si dia Abishag la Shunamita in moglie a tuo fratello Adonijah». 1Re 2:22 Il re Salomone rispose a sua madre e disse: «Perche' chiedi Abishag la Shunamita per Adonijah? Chiedi per lui anche il regno, perche' e' mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiathar e per Joab, figlio di Tseruiah!». 1Re 2:23 Allora il re Salomone giuro' per l'Eterno, dicendo: «DIO mi faccia questo e anche peggio, se Adonijah non ha proferito questa parola a costo della sua vita! 1Re 2:24 Ora percio', com'e' vero che vive l'Eterno, che mi ha stabilito, mi ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre e mi ha fondato una casa come aveva promesso, oggi Adonijah sara' messo a morte!». 1Re 2:25 Cosi il re Salomone mando' Benaiah, figlio di Jehoiada, che piombo' addosso a Adonijah, e questi mori. 1Re 2:26 Poi il re disse al sacerdote Abiathar: «Vattene ad Anathoth nei tuoi campi, perche' tu meriti la morte, ma non ti faro' morire oggi, perche' hai portato l'arca del Signore, l'Eterno, davanti a mio padre Davide, e perche' hai partecipato a tutte le sofferenze di mio padre». 1Re 2:27 Cosi Salomone allontano' Abiathar dall'ufficio di sacerdote dell'Eterno, perche' si adempisse la parola che l'Eterno aveva pronunziato riguardo alla casa di Eli a Sciloh. 1Re 2:28 Intanto la notizia giunse a Joab, perche' Joab aveva seguito Adonijah, ma non aveva seguito Absalom. Percio' egli si rifugio' nel tabernacolo dell'Eterno e si afferro' ai corni dell'altare. 1Re 2:29 Fu quindi riferito al re Salomone: «Joab si e' rifugiato nel tabernacolo dell'Eterno ed e' vicino all'altare». Allora Salomone mando' Benaiah, figlio di Jehoiada, dicendogli: «Va', colpiscilo!». 1Re 2:30 Cosi Benaiah entro' nel tabernacolo dell'Eterno e disse a Joab: «Cosi dice il re: "Vieni fuori!"». Quegli rispose: «No, voglio morire qui!». Benaiah riferi la cosa al re, dicendo: «Cosi ha parlato Joab e cosi mi ha risposto». 1Re 2:31 Allora il re gli disse: «Fa' com'egli ha detto; colpiscilo e seppelliscilo; cosi allontanerai da me e dalla casa di mio padre il sangue che Joab verso' senza motivo. 1Re 2:32 Cosi l'Eterno fara' ricadere sul suo capo il sangue che ha versato, quando colpi due uomini piu' giusti e migliori di lui e li uccise con la spada, senza che mio padre Davide neppure lo sapesse: Abner, figlio di Ner, capitano dell'esercito d'Israele, e Amasa, figlio di Jether, capitano dell'esercito di Giuda. 1Re 2:33 Il loro sangue ricadra' sul capo di Joab e sul capo della sua discendenza per sempre, ma vi sara' pace per sempre da parte dell'Eterno per Davide, per la sua discendenza, per la sua casa e per il suo trono». 1Re 2:34 Allora Benaiah, figlio di Jehoiada, sali, lo colpi e lo mise a morte; e Joab fu sepolto in casa sua, nel deserto. 1Re 2:35 Al suo posto il re fece capo dell'esercito Benaiah, figlio di Jehoiada, e mise il sacerdote Tsadok al posto di Abiathar. 1Re 2:36 Poi il re mando' a chiamare Scimei e gli disse: «Costruisciti una casa in Gerusalemme e la' abiterai, e non ne uscirai piu' per andare qua o la'. 1Re 2:37 Il giorno infatti che uscirai e passerai il torrente Kidron, sappi per certo che morirai; il tuo sangue ricadra' sul tuo capo». 1Re 2:38 Scimei rispose al re: «Sta bene; il tuo servo fara' come il re mio signore ha detto». Cosi Scimei dimoro' in Gerusalemme per molto tempo. 1Re 2:39 Ma, dopo tre anni, avvenne che due servi di Scimei fuggirono presso Akish, figlio di Maakah, re di Gath. Percio' riferirono la cosa a Scimei e gli dissero: «Ecco i tuoi servi sono a Gath». 1Re 2:40 Allora Scimei si levo', sello' il suo asino e ando' a Gath da Akish in cerca dei suoi servi; Scimei ando' e ricondusse i suoi servi da Gath. 1Re 2:41 A Salomone fu riferito che Scimei era andato da Gerusalemme a Gath ed era tornato. 1Re 2:42 Il re allora mando' a chiamare Scimei e gli disse: «Non ti avevo fatto giurare per l'Eterno e non ti avevo solennemente avvertito dicendoti: "Sappi per certo che il giorno in cui uscirai per andare qua o la', morirai"? E tu mi avevi risposto: "La parola che ho udita mi sta bene". 1Re 2:43 Perche' dunque non hai osservato il giuramento dell'Eterno e il comando che ti avevo impartito?». 1Re 2:44 Il re disse inoltre a Scimei: «Tu conosci tutto il male che facesti a Davide mio padre e il tuo cuore ne e' consapevole; percio' l'Eterno fara' ricadere sul tuo capo la tua malvagita', 1Re 2:45 ma il re Salomone sara' benedetto e il trono di Davide sara' reso stabile davanti all'Eterno per sempre». 1Re 2:46 Quindi il re diede ordine a Benaiah, figlio di Jehoiada, che usci e colpi Scimei; e questi mori. Cosi rimase saldo il regno nelle mani di Salomone. Salomone domanda a Dio sapienza 1Re 3:1 Poi Salomone si imparento' con il Faraone re di Egitto. Sposo' la figlia del Faraone e la condusse nella citta' di Davide, finche' non termino' di costruire la sua casa, la casa dell'Eterno e le mura di cinta di Gerusalemme. 1Re 3:2 Il popolo pero' offriva sacrifici sugli alti luoghi, perche' fino a quei giorni non era ancora stato costruito un tempio al nome dell'Eterno. 1Re 3:3 Salomone amava l'Eterno e seguiva gli statuti di Davide suo padre; tuttavia offriva sacrifici e bruciava incenso sugli alti luoghi. 1Re 3:4 Il re ando' a Gabaon per offrirvi sacrifici, perche' quello era l'alto luogo piu' importante; e su quell'altare Salomone offerse mille olocausti. 1Re 3:5 A Gabaon, l'Eterno apparve in sogno di notte a Salomone. DIO gli disse: «Chiedi cio' che vuoi che io ti dia». 1Re 3:6 Salomone rispose: «Tu hai usato grande benevolenza col tuo servo Davide, mio padre, perche' egli camminava davanti a te con fedelta', con giustizia e con rettitudine di cuore verso di te, tu hai continuato a usare con lui questa grande benevolenza e gli hai dato un figlio che sedesse sul suo trono, come oggi avviene. 1Re 3:7 Ora, o Eterno, mio DIO, tu hai fatto regnare il tuo servo al posto di Davide mio padre, ma io non sono che un fanciullo e non so come comportarmi. 1Re 3:8 Inoltre il tuo servo e' in mezzo al popolo che tu hai scelto, un popolo grande, troppo numeroso per essere contato e calcolato. 1Re 3:9 Concedi dunque al tuo servo un cuore intelligente, perche' possa amministrare la giustizia per il tuo popolo e discernere il bene dal male. Chi infatti potrebbe amministrare la giustizia per questo tuo popolo cosi numeroso?». 1Re 3:10 Piacque al Signore che Salomone avesse fatto questa richiesta. 1Re 3:11 DIO allora gli disse: «Poiche' hai domandato questo e non hai chiesto per te ne' lunga vita, ne' ricchezze, ne' la morte dei tuoi nemici, ma hai chiesto intelligenza per comprendere cio' che e' giusto. 1Re 3:12 ecco, io faccio come tu hai chiesto: ti do un cuore saggio e intelligente, cosicche' non c'e' stato nessuno come te prima di te e non sorgera' nessuno come te dopo di te. 1Re 3:13 Ti do pure cio' che non hai domandato: ricchezze e gloria, cosicche' fra i re non vi sara' nessuno come te, per tutti i giorni della tua vita. 1Re 3:14 Se poi cammini nelle mie vie osservando i miei statuti e i miei comandamenti, come fece Davide tuo padre io prolunghero' i tuoi giorni». 1Re 3:15 Salomone si sveglio', ed ecco era un sogno. Egli torno' allora a Gerusalemme, si presento' davanti all'arca del patto del Signore e offerse olocausti e sacrifici di ringraziamento, e fece un banchetto per tutti i suoi servi. Dimostrazione della sapienza di Salomone 1Re 3:16 Poi vennero dal re due prostitute e si presentarono davanti a lui. 1Re 3:17 Una delle due donne disse: «O mio signore, questa donna ed io abitiamo nella stessa casa; io partorii quando essa era in casa. 1Re 3:18 Tre giorni dopo che io avevo partorito, partori anche questa donna; e non c'era alcun altro in casa all'infuori di noi due. 1Re 3:19 Il figlio di questa donna mori durante la notte, perche' ella gli si era coricata sopra. 1Re 3:20 Ella allora si alzo' nel cuore della notte, prese mio figlio dal mio fianco, mentre la tua serva dormiva, e se lo pose in seno, e sul mio seno pose il suo figlio morto. 1Re 3:21 Quando al mattino mi alzai per allattare mio figlio, trovai che era morto; quando pero' lo esaminai attentamente al mattino, vidi che non era il figlio che io avevo partorito». 1Re 3:22 Allora l'altra donna disse: «Non e' vero; mio figlio e' quello vivo, e il tuo e' quello morto». Ma la prima insistette: «Non e' vero; tuo figlio e' quello morto e il mio quello vivo». Cosi bisticciavano davanti al re. 1Re 3:23 Allora il re disse: «Una dice: "Quello vivo e' mio figlio e quello morto e' il tuo". E l'altra dice: "Non e' vero, quello morto e' tuo figlio e quello vivo e' il mio"». 1Re 3:24 Il re allora comando': «Portatemi una spada!». Cosi portarono una spada davanti al re. 1Re 3:25 Il re quindi ordino': «Dividete il bambino vivo in due parti e datene meta' all'una e meta' all'altra». 1Re 3:26 Allora la donna del bambino vivo che amava teneramente suo figlio, disse al re: «Deh! Signor mio, date a lei il bambino vivo, ma non uccidetelo!» L'altra invece diceva: «Non sia ne' mio ne' tuo ma dividetelo!». 1Re 3:27 Allora il re, rispondendo disse: «Date alla prima il bambino vivo e non uccidetelo, perche' e' lei la madre del bambino». 1Re 3:28 Tutto Israele seppe della sentenza pronunciata dal re e temette il re perche' vedevano che la sapienza di DIO era in lui per amministrare la giustizia". Funzionari e prefetti di Salomone 1Re 4:1 Il re Salomone regnava su tutto Israele. 1Re 4:2 Questi erano i suoi alti funzionari Azariah, figlio del sacerdote Tsadok 1Re 4:3 Elihoref ed Ahijah, figli di Scisha, erano segretari; Giosafat, figlio di Ahilud, era cancelliere; 1Re 4:4 Benaiah, figlio di Jehoiada, era capo dell'esercito; Tsadok e Abiathar erano sacerdoti; 1Re 4:5 Azariah, figlio di Nathan, era capo dei prefetti, Zabud, figlio di Nathan, era sacerdote e consigliere personale del re. 1Re 4:6 Ahishar era maggiordomo e Adoniram, figlio di Abda, era preposto ai tributi. 1Re 4:7 Salomone aveva dodici prefetti su tutto Israele, i quali provvedevano al mantenimento del re e della sua casa; ciascuno aveva l'incarico di provvedere per un mese all'anno. 1Re 4:8 Questi sono i loro nomi: Ben-Hur nella regione montuosa di Efraim; 1Re 4:9 Ben-Deker, a Makats, a Shaalbim, a Beth-Scemesh e a Elon di Beth-Hanan; 1Re 4:10 Ben-Hesed, ad Arubboth; a lui appartenevano Sokoh e tutto il paese di Hefer; 1Re 4:11 Ben-Abinadab, in tutta la regione di Dor; Tafath, figlia di Salomone, era sua moglie; 1Re 4:12 Baana, figlio di Ahilud, aveva Taanak, Meghiddo e tutto Beth-Scean, che e' vicino a Tsarethan, sotto Jizreel, da Beth-Scean ad Abel-Meholah, fino al di la' di Jokneam; 1Re 4:13 Ben-Gheber, a Ramoth di Galaad; egli aveva i villaggi di Jair, figlio di Manasse, in Galaad, e anche la regione di Argob in Bashan, sessanta grandi citta' con mura e sbarre di bronzo; 1Re 4:14 Ahinadab, figlio di Iddo, a Mahanaim; 1Re 4:15 Ahimaats, in Neftali, anch'egli aveva preso in moglie Basmath, una figlia di Salomone; 1Re 4:16 Banah, figlio di Hushai, in Ascer e in Aloth; 1Re 4:17 Giosafat, figlio di Parnah, in Issacar; 1Re 4:18 Scimei, figlio di Elah, in Beniamino; 1Re 4:19 Gheber, figlio di Uri, nel paese di Galaad, nel paese di Sihon, re degli Amorei, e di Og, re di Bashan; egli era l'unico prefetto che c'era nel paese. Potere, ricchezza e sapienza di Salomone 1Re 4:20 Giuda e Israele erano numerosi come la sabbia che e' sul lido del mare. Essi mangiavano e bevevano allegramente. 1Re 4:21 Cosi Salomone dominava su tutti i regni dal Fiume fino al paese dei Filistei e ai confini dell'Egitto. Essi gli portavano tributi e lo servirono tutti i giorni della sua vita. 1Re 4:22 La provvista di viveri di Salomone per ogni giorno consisteva in trenta cori di fior di farina e sessanta cori di farina ordinaria, 1Re 4:23 dieci buoi ingrassati, venti buoi da pascolo e cento ovini senza contare i cervi, le gazzelle, i caprioli e il pollame ingrassato. 1Re 4:24 Egli dominava su tutto il paese di qua dal Fiume, da Tifsah fino a Gaza, su tutti i re di qua dal Fiume, ed era in pace con tutti i confinanti all'intorno. 1Re 4:25 Giuda ed Israele, da Dan fino a Beer-Sceba, vissero al sicuro, ognuno sotto la sua vite e il suo fico, tutto il tempo che regno' Salomone. 1Re 4:26 Salomone aveva pure quarantamila scuderie di cavalli per i suoi carri, e dodicimila cavalieri. 1Re 4:27 Questi prefetti ciascuno nel suo mese, provvedevano al mantenimento del re Salomone e di tutti quelli che erano ammessi alla sua mensa; e non lasciavano mancare nulla. 1Re 4:28 Facevano anche portare l'orzo e la paglia per i cavalli e per i muli nel posto dove occorreva, ciascuno secondo gli ordini ricevuti. 1Re 4:29 DIO concesse a Salomone sapienza, una grandissima intelligenza e una mente vasta come la sabbia che e' sulla riva del mare. 1Re 4:30 E la sapienza di Salomone supero' la sapienza di tutti i figli d'Oriente e tutta la sapienza degli Egiziani. 1Re 4:31 Egli fu piu' sapiente di ogni altro uomo: piu' di Ethan l'Ezrahita, piu' di Heman, di Kakol e di Darda, figli di Mahol, e la sua fama si diffuse per tutte le nazioni circonvicine. 1Re 4:32 Pronunzio' tremila proverbi e i suoi cantici furono mille e cinque. 1Re 4:33 Parlo' degli alberi, dal cedro del Libano all'issopo che spunta dal muro; parlo' pure degli animali, degli uccelli dei rettili e dei pesci. 1Re 4:34 Da tutti i popoli veniva gente per udire la sapienza di Salomone, mandati da tutti i re della terra che avevano sentito parlare della sua sapienza. Alleanza di Salomone con Hiram, re di Tiro. Preparativi per la costruzione del tempio 1Re 5:1 Quando Hiram, re di Tiro, seppe che Salomone era stato unto re al posto di suo padre, gli mando' i suoi servi, perche' Hiram era sempre stato amico di Davide. 1Re 5:2 Allora Salomone mando' a dire a Hiram: 1Re 5:3 «Tu sai che mio padre Davide non ha potuto edificare un tempio al nome dell'Eterno, il suo DIO, a motivo delle guerre mosse contro di lui da tutte le parti, finche' l'Eterno non pose i suoi nemici sotto la pianta dei suoi piedi. 1Re 5:4 Ma ora l'Eterno, il mio DIO, mi ha dato riposo tutt'intorno; e non ho piu' ne' avversari ne' alcuna calamita'. 1Re 5:5 Percio' ora intendo costruire un tempio al nome dell'Eterno, il mio DIO, secondo quanto l'Eterno promise a mio padre Davide, quando gli disse: "Tuo figlio, che io mettero' sul tuo trono al tuo posto, sara' lui che edifichera' un tempio. 1Re 5:6 Ordina dunque che si taglino per me cedri del Libano. I miei servi lavoreranno con i tuoi servi, e per il salario dei tuoi servi io ti daro' tutto cio' che chiederai. Tu sai infatti che tra di noi non c'e' nessuno che sappia tagliare alberi come quei di Sidone». 1Re 5:7 Quando Hiram udi le parole di Salomone, si rallegro' grandemente e disse: «Benedetto sia oggi l'Eterno, che ha dato a Davide un figlio saggio per regnare sopra questo grande popolo». 1Re 5:8 Quindi Hiram mando' a dire a Salomone: «Ho considerato attentamente il messaggio che mi hai fatto pervenire. Io faro' tutto cio' che desideri riguardo al legname di cedro e al legname di cipresso. 1Re 5:9 I miei servi li porteranno dal Libano al mare e li faro' trasportare per mare su zattere fino al luogo che tu mi indicherai; li faro' quindi scaricare la' e tu li porterai via. In compenso, tu verrai incontro al mio desiderio, fornendo di viveri la mia casa». 1Re 5:10 Cosi Hiram forni a Salomone tutto il legname di cedro e il legname di cipresso che volle. 1Re 5:11 Salomone invece forni a Hiram ventimila cori di grano per il mantenimento della sua casa e venti cori d'olio vergine. Salomone dava tutto questo a Hiram, anno per anno. 1Re 5:12 L'Eterno diede sapienza a Salomone, come gli aveva promesso; vi fu pace tra Hiram e Salomone, e i due fecero un'alleanza. Reclutamento di gente per i lavori del tempio 1Re 5:13 Il re Salomone recluto' gente per lavori forzati da tutto Israele, e quelli addetti ai lavori forzati erano trentamila uomini. 1Re 5:14 Li mandava a turno in Libano diecimila al mese, passavano un mese in Libano e due mesi a casa; il sovrintendente dei lavori forzati era Adoniram. 1Re 5:15 Salomone aveva inoltre settantamila uomini che trasportavano carichi e ottantamila tagliapietre sui monti, 1Re 5:16 senza contare i tremilatrecento capi preposti da Salomone alle varie attivita' e a sorvegliare le persone addette ai lavori. 1Re 5:17 Il re comando' di estrarre pietre grosse, pietre di valore e pietre squadrate per fare le fondamenta del tempio. 1Re 5:18 Cosi gli operai di Salomone e gli operai di Hiram e i Ghiblei estrassero le pietre, e prepararono il legname e le pietre per la costruzione del tempio. Costruzione del tempio 1Re 6:1 Nell'anno quattrocentottanta dopo l'uscita dei figli d'Israele dal paese d'Egitto, nel quarto anno del suo regno sopra Israele, nel mese di Ziv, che e' il secondo mese, Salomone comincio' a costruire la casa dell'Eterno. 1Re 6:2 Il tempio che il re Salomone costrui per l'Eterno, aveva sessanta cubiti di lunghezza, venti di larghezza e trenta di altezza. 1Re 6:3 Il portico davanti al tempio aveva venti cubiti di lunghezza, eguagliando cosi la larghezza stessa del tempio, e la sua larghezza si estendeva dieci cubiti dalla facciata del tempio. 1Re 6:4 Al tempio fece finestre con inferriate. 1Re 6:5 A ridosso del muro del tempio egli costrui delle camere che correvano tutt'intorno al muro del tempio, tanto del luogo santo che del luogo santissimo; cosi fece delle camere laterali tutt'intorno. 1Re 6:6 Le camere del primo piano erano larghe cinque cubiti, la larghezza di quelle di mezzo di sei cubiti e la larghezza di quelle del terzo piano di sette cubiti; egli infatti aveva fatto delle sporgenze tutt'intorno ai muri del tempio, perche' le travi di sostegno non fossero incastrate nei muri del tempio. 1Re 6:7 Per la costruzione del tempio si usarono pietre gia' squadrate alla cava; cosi durante la costruzione del tempio non si udi rumore di martello, di ascia o di altro strumento di ferro. 1Re 6:8 L'ingresso al primo piano si trovava sul lato destro del tempio; quindi per una scala a chiocciola si saliva al piano di mezzo, e dal piano di mezzo al terzo. 1Re 6:9 Dopo aver finito di costruire il tempio, Salomone lo coperse di travi e di assi di cedro. 1Re 6:10 Costrui i piani laterali con le camere tutt'intorno al tempio, ciascuno alto cinque cubiti, e li collego' al tempio con travi di cedro. 1Re 6:11 Or la parola dell'Eterno fu rivolta a Salomone, dicendo: 1Re 6:12 «Per questo tempio che mi stai edificando, se tu cammini secondo i miei statuti, se metti in pratica i miei decreti e osservi tutti i miei comandamenti camminando in essi, io confermero' a tuo favore la promessa che feci a Davide tuo padre: 1Re 6:13 abitero' in mezzo ai figli d'Israele e non abbandonero' il mio popolo Israele». 1Re 6:14 Cosi Salomone costrui il tempio e lo termino'. 1Re 6:15 Costrui quindi le pareti interne del tempio con tavole di cedro; e dal pavimento del tempio fino al soffitto le rivesti all'interno con legno; poi coperse il pavimento del tempio di tavole di cipresso. 1Re 6:16 Allesti pure con tavole di cedro uno spazio di venti cubiti in fondo al tempio, dal pavimento al soffitto; e riserbo' quello spazio interno come santuario, come il luogo santissimo. 1Re 6:17 La casa, cioe' il tempio, davanti al luogo santissimo era lungo quaranta cubiti. 1Re 6:18 L'interno del tempio, era di cedro scolpito a coloquintidi e a fiori sbocciati; tutto era di cedro e non si vedeva una pietra. 1Re 6:19 Salomone allesti il luogo santissimo all'interno del tempio, per collocarvi l'arca del patto dell'Eterno. 1Re 6:20 Il luogo santissimo aveva venti cubiti di lunghezza, venti cubiti di larghezza e venti cubiti di altezza. Salomone lo ricopri di oro finissimo; e ricopri l'altare di cedro. 1Re 6:21 Cosi Salomone ricopri l'interno del tempio d'oro finissimo, stese delle catenelle d'oro davanti al luogo santissimo e lo ricopri d'oro. 1Re 6:22 Ricopri d'oro tutto il tempio, finche' tutto il tempio fu terminato e ricopri pure d'oro tutto l'altare che apparteneva al luogo santissimo. 1Re 6:23 All'interno del luogo santissimo fece due cherubini di legno d'ulivo, alti dieci cubiti. 1Re 6:24 L'ala di un cherubino misurava cinque cubiti, e l'altra misurava pure cinque cubiti; c'erano quindi dieci cubiti dalla punta di un'ala alla punta dell'altra. 1Re 6:25 Anche l'altro cherubino era di dieci cubiti; entrambi i cherubini avevano le stesse dimensioni e la stessa forma. 1Re 6:26 L'altezza di un cherubino era di dieci cubiti, e cosi anche quella dell'altro cherubino. 1Re 6:27 Salomone pose i cherubini in mezzo al luogo santissimo. I cherubini avevano le ali spiegate; l'ala del primo toccava una parete e l'ala del secondo toccava l'altra parete; le loro ali interne invece si toccavano in mezzo alla casa. 1Re 6:28 Quindi ricopri i cherubini d'oro. 1Re 6:29 Fece anche scolpire su tutte le pareti del tempio, tutt'intorno, figure di rilievo di cherubini, palme e fiori sbocciati, tanto all'interno che all'esterno. 1Re 6:30 Poi ricopri d'oro il pavimento del tempio, tanto all'interno che all'esterno. 1Re 6:31 Per l'ingresso del luogo santissimo fece una porta a due battenti di legno di ulivo; l'architrave e gli stipiti occupavano la quinta parte della parete. 1Re 6:32 I due battenti erano di legno di ulivo. Su di essi fece scolpire figure di cherubini di palme e di fiori sbocciati e li ricopri d'oro, stendendo l'oro sui cherubini e sulle palme. 1Re 6:33 Per la porta del tempio fece pure degli stipiti di legno di ulivo, che occupavano il quarto della larghezza del muro, 1Re 6:34 e due battenti di legno di cipresso; ciascun battente constava di due pezzi pieghevoli. 1Re 6:35 Su di essi fece scolpire cherubini, palme e fiori sbocciati e li ricopri d'oro, che distese esattamente sulle sculture. 1Re 6:36 Quindi costrui il cortile interno con tre ordini di pietre squadrate e un ordine di travi di cedro. 1Re 6:37 Il quarto anno, nel mese di Ziv, si gettarono le fondamenta della casa dell'Eterno; 1Re 6:38 l'undicesimo anno, nel mese di Bul che e' l'ottavo mese, il tempio fu terminato in tutte le sue parti, in base a tutti i disegni dati. Cosi Salomone impiego' sette anni a costruirlo. Costruzione dei palazzi di Salomone 1Re 7:1 Ma a Salomone occorsero tredici anni a costruire la sua propria casa; cosi egli porto' a termine tutta la sua casa. 1Re 7:2 Egli costrui la casa della "Foresta del Libano, lunga cento cubiti, larga cinquanta e alta trenta su quattro ordini di colonne di cedro, sulle quali poggiavano travi di cedro. 1Re 7:3 Un soffitto di cedro copriva le camere che poggiavano sulle colonne, e che erano in numero di quarantacinque, quindici per fila. 1Re 7:4 Vi erano tre file di finestre, contrapposte le une alle altre su tre piani diversi. 1Re 7:5 Tutte le porte con i loro stipiti ed architravi erano quadrangolari, e le finestre erano opposte le une alle altre su tre piani diversi. 1Re 7:6 Fece pure il portico di colonne, lungo cinquanta cubiti e largo trenta; sul davanti c'era un vestibolo, sostenuto da colonne e coperto da un tetto. 1Re 7:7 Poi fece il portico del trono dove amministrava la giustizia, chiamato "Portico del giudizio"; e lo ricopri di cedro dal pavimento al soffitto. 1Re 7:8 La casa invece dove egli abitava, costruita alla stessa maniera, aveva un altro cortile all'interno del portico. Salomone fece pure una casa con un portico simile a questo per la figlia del Faraone che aveva preso in moglie. 1Re 7:9 Tutte queste costruzioni erano di pietre scelte, squadrate a misura, tagliate con la sega di dentro e di fuori dalle fondamenta ai cornicioni, e al di fuori fino al cortile maggiore. 1Re 7:10 Anche le fondamenta erano di pietre scelte, di pietre grosse, alcune di dieci cubiti e altre di otto cubiti. 1Re 7:11 Al di sopra c'erano pietre scelte, squadrate a misura e del legname di cedro. 1Re 7:12 Il grande cortile aveva tutt'intorno tre ordini di pietre squadrate e un ordine di travi di cedro, come il cortile interno della casa dell'Eterno e come il portico del tempio. Costruzione degli arredi del tempio 1Re 7:13 Il re Salomone fece venire da Tiro Hiram, 1Re 7:14 figlio d'una vedova della tribu' di Neftali; suo padre era di Tiro e lavorava il bronzo; era pieno di sapienza, di intelligenza e di abilita' per eseguire qualsiasi lavoro in bronzo. Egli si reco' dal re Salomone ed esegui tutti i lavori a lui assegnati. 1Re 7:15 Fuse due colonne di bronzo. Ciascuna era alta diciotto cubiti e ciascuna aveva una circonferenza di dodici cubiti. 1Re 7:16 Fece anche due capitelli di bronzo fuso da mettere in cima alle colonne, un capitello aveva l'altezza di cinque cubiti e cinque cubiti era pure l'altezza del secondo capitello. 1Re 7:17 Fece quindi un reticolo con ghirlande a forma di catene per i capitelli che erano in cima alle colonne, sette per un capitello e sette per l'altro capitello. 1Re 7:18 Cosi fece le colonne e due file di melagrane tutt'intorno al reticolo, per coprire i capitelli che erano in cima alle colonne; fece la stessa cosa per entrambi i capitelli. 1Re 7:19 I capitelli che erano in cima alle colonne nel portico erano a forma di giglio, ed erano di quattro cubiti. 1Re 7:20 Inoltre sui capitelli in cima ad entrambe le colonne, al di sopra della parte convessa vicina al reticolo, c'erano duecento melagrane poste in fila tutt'intorno. 1Re 7:21 Poi installo' le colonne nel portico del tempio; installo' la colonna sulla destra e la chiamo' Jakin, quindi installo' la colonna di sinistra e la chiamo' Boaz. 1Re 7:22 In cima alle colonne c'era un lavoro a forma di giglio. Cosi fu terminato il lavoro delle colonne. 1Re 7:23 Poi fece il mare di metallo fuso, di forma circolare, che da un orlo all'altro misurava dieci cubiti; la sua altezza era di cinque cubiti e la sua circonferenza di trenta cubiti. 1Re 7:24 Sotto l'orlo e tutt'intorno al mare vi erano delle coloquintidi ornamentali dieci ogni cubito; le coloquintidi ornamentali erano disposte su due file ed erano state fuse. 1Re 7:25 Il mare poggiava su dodici buoi, di cui tre guardavano a nord, tre a ovest, tre a sud e tre a est; il mare era posto su di essi, e le loro parti posteriori erano rivolte all'interno. 1Re 7:26 Esso aveva lo spessore di un palmo; il suo orlo era fatto come l'orlo di un calice, come il fiore di un giglio; esso conteneva duemila bati. 1Re 7:27 Fece pure dieci carrelli di bronzo, ciascuno lungo quattro cubiti, largo quattro cubiti e alto tre cubiti. 1Re 7:28 I carrelli erano cosi costruiti: essi avevano dei pannelli laterali, e i pannelli erano racchiusi da cornici. 1Re 7:29 Sui pannelli, che erano fra le cornici, erano raffigurati leoni, buoi e cherubini. Sulle cornici era poggiato un piedistallo, mentre al di sopra e al di sotto dei leoni e dei buoi c'erano ghirlande a forma di festoni. 1Re 7:30 Ogni carrello aveva quattro ruote di bronzo con gli assi pure di bronzo; i suoi quattro piedi avevano delle spallette sotto la conca, e le spallette erano state fuse, con delle ghirlande a lato di ciascuna. 1Re 7:31 La sua apertura, all'interno della corona e nella parte alta, era rotonda; essa era profonda un cubito dalla forma di un piedistallo e aveva il diametro di un cubito e mezzo; anche attorno all'apertura c'erano delle sculture, ma i pannelli erano quadrati e non rotondi. 1Re 7:32 Le quattro ruote erano sotto i pannelli e gli assi delle ruote erano fissati alla base. L'altezza di ogni ruota era di un cubito e mezzo. 1Re 7:33 La lavorazione delle ruote era come quella di un carro. I loro assi, i loro cerchi, i loro raggi e i loro mozzi erano tutti di bronzo fuso. 1Re 7:34 Ai quattro angoli di ogni carrello c'erano quattro spallette, che erano un tutt'uno col carrello stesso. 1Re 7:35 In cima al carrello c'era un sostegno rotondo e alto mezzo cubito; e in cima al carrello, le sue cornici e i suoi pannelli erano un tutt'uno con esso. 1Re 7:36 Sulla superficie delle sue cornici e del suoi pannelli, Hiram scolpi cherubini, leoni e palme, secondo gli spazi liberi, e ghirlande tutt'intorno. 1Re 7:37 In questo modo egli fece i dieci carrelli, che ebbero tutti la stessa fusione, la stessa dimensione e la stessa forma. 1Re 7:38 Poi fece dieci conche di bronzo, ciascuna delle quali conteneva quaranta bati ed era di quattro cubiti; e ogni conca posava su uno dei dieci carrelli. 1Re 7:39 Egli colloco' i carrelli, cinque sul lato destro del tempio e cinque sul lato sinistro del tempio, e pose il mare sul lato destro del tempio, verso sud-est 1Re 7:40 Hiram fece le conche le palette e le coppe. Cosi Hiram termino' ogni lavoro che doveva fare per il re Salomone nella casa dell'Eterno: 1Re 7:41 le due colonne, i due capitelli a vaso in cima alle colonne, i due reticoli per coprire i due capitelli a vaso in cima alle colonne, 1Re 7:42 le quattrocento melagrane per i due reticoli (due file di melagrane per ogni reticolo per coprire i due capitelli a vaso in cima alle colonne), 1Re 7:43 i dieci carrelli, le dieci conche sui carrelli, 1Re 7:44 il mare, uno solo, e i dodici buoi sotto il mare, 1Re 7:45 i vasi, le palette le conche. Tutti questi utensili, che Salomone fece fare a Hiram per la casa dell'Eterno, erano di bronzo levigato. 1Re 7:46 Il re li fece fondere nella pianura del Giordano in un suolo argilloso, fra Suk-koth e Tsarethan. 1Re 7:47 Salomone non si curo' di pesare tutti questi utensili, perche' erano moltissimi; il peso del bronzo non fu accertato. 1Re 7:48 Salomone fece fabbricare tutti gli arredi della casa dell'Eterno: l'altare d'oro, la tavola d'oro su cui si mettevano i pani della presentazione; 1Re 7:49 i candelabri d'oro puro, cinque a destra e cinque a sinistra davanti al luogo santissimo, con i fiori, le lampade e gli smoccolatoi d'oro; 1Re 7:50 le coppe, i coltelli, le conche, i cucchiai e i bracieri d'oro fino, e i cardini d'oro per le porte della casa interna (cioe' del luogo santissimo) e per le porte all'ingresso del tempio stesso. 1Re 7:51 Cosi fu terminato tutto il lavoro che il re Salomone aveva fatto fare per la casa dell'Eterno. Poi Salomone fece portare l'argento, l'oro e gli utensili che Davide suo padre aveva consacrato, e li mise nei tesori della casa dell'Eterno. L'arca portata nel tempio 1Re 8:1 Allora Salomone raduno' alla sua presenza a Gerusalemme gli anziani d'Israele e tutti i capi delle tribu', i principi delle famiglie dei figli d'Israele per portare su l'arca del patto dell'Eterno dalla citta' di Davide, cioe' da Sion. 1Re 8:2 Tutti gli uomini d'Israele si radunarono presso il re Salomone per la festa nel mese di Ethanim, che e' il settimo mese. 1Re 8:3 Cosi tutti gli anziani d'Israele vennero e i sacerdoti presero l'arca; 1Re 8:4 e portarono su l'arca dell'Eterno, la tenda di convegno e tutti gli utensili sacri che erano nella tenda. I sacerdoti e i Leviti trasportarono queste cose. 1Re 8:5 Il re Salomone e tutta l'assemblea d'Israele, radunata attorno a lui, si raccolsero con lui davanti all'arca e immolarono una tale quantita' di pecore e buoi che non si potevano ne' contare ne' calcolare. 1Re 8:6 Poi i sacerdoti portarono l'arca del patto dell'Eterno al suo posto, nel santuario del tempio, nel luogo santissimo sotto le ali dei cherubini. 1Re 8:7 I cherubini infatti stendevano le loro ali sopra il luogo dell'arca e coprivano dall'alto l'arca e le sue stanghe. 1Re 8:8 Le stanghe erano cosi lunghe che le loro estremita' si vedevano dal luogo santo, davanti al santuario, ma non si vedevano dal di fuori. Esse sono rimaste la' fino al giorno d'oggi. 1Re 8:9 Nell'arca non c'era nient'altro che le due tavole di pietra che Mose' vi aveva deposto al monte Horeb, quando l'Eterno fece un patto con i figli d'Israele, dopo che questi erano usciti dal paese d'Egitto. 1Re 8:10 Or avvenne che, mentre i sacerdoti uscivano dal luogo santo, la nuvola riempi la casa dell'Eterno, 1Re 8:11 e i sacerdoti non poterono rimanere a servire a motivo della nuvola, perche' la gloria dell'Eterno riempiva la casa dell'Eterno. 1Re 8:12 Allora Salomone disse: «L'Eterno ha dichiarato che abiterebbe nella densa nuvola. 1Re 8:13 Io ho costruito per te una casa sontuosa, un luogo nel quale tu dimorerai per sempre». 1Re 8:14 Poi il re si volto' e benedisse tutta l'assemblea d'Israele, mentre tutta l'assemblea d'Israele stava in piedi. 1Re 8:15 E disse: «Benedetto sia l'Eterno, il DIO d'Israele, che ha promesso con la sua propria bocca a mio padre Davide, e l'ha adempiuto con la sua potenza, dicendo: 1Re 8:16 "Dal giorno in cui feci uscire il mio popolo Israele dall'Egitto, io non ho scelto alcuna citta' fra tutte le tribu' d'Israele, per edificare una casa, dove il mio nome dimorasse, ma ho scelto Davide perche' regnasse sul mio popolo d'Israele". 1Re 8:17 Or Davide mio padre aveva in cuore di costruire una casa al nome dell'Eterno, il DIO d'Israele; 1Re 8:18 ma l'Eterno disse a Davide mio padre: "Tu avevi in cuore di costruire una casa al mio nome, e hai fatto bene ad avere questo in cuore; 1Re 8:19 ma non sarai tu che costruirai il tempio, sara' invece il figlio che uscira' dai tuoi lombi; sara' lui che costruira' il tempio al mio nome. 1Re 8:20 Cosi l'Eterno ha adempiuto la parola che aveva pronunciato, e io ho preso il posto di Davide mio padre e mi sono seduto sul trono d'Israele, come l'Eterno aveva detto, e ho costruito il tempio al nome dell'Eterno, il DIO d'Israele. 1Re 8:21 La' ho preparato un posto per l'arca in cui si trova il patto dell'Eterno che egli fece con i nostri padri, quando li fece uscire dal paese d'Egitto». La preghiera di dedicazione del tempio da parte di Salomone 1Re 8:22 Poi Salomone si pose davanti all'altare dell'Eterno di fronte a tutta l'assemblea d'Israele, stese le mani verso il cielo 1Re 8:23 e disse: «O Eterno, DIO d'Israele, non c'e' alcun DIO simile a te ne' lassu' nel cielo ne' quaggiu' in terra! Tu mantieni il patto e usi misericordia con i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore. 1Re 8:24 Tu hai mantenuto nei confronti del tuo servo Davide, mio padre, cio' che gli avevi promesso; si, oggi hai compiuto con la tua mano cio' che avevi promesso con la tua bocca. 1Re 8:25 Ora dunque, o Eterno, DIO d'Israele, mantieni al tuo servo Davide mio padre cio' che gli hai promesso, dicendo: "A te non manchera' mai alcuno che sieda davanti a me sul trono d'Israele, purche' i tuoi figli veglino sulla loro condotta e camminino davanti a me come hai camminato tu". 1Re 8:26 Ora dunque ti prego, o DIO d'Israele, si adempia la parola che hai detto al tuo servo Davide mio padre! 1Re 8:27 Ma e' proprio vero che DIO abita sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti; tanto meno questo tempio che io ho costruito! 1Re 8:28 Nondimeno, o Eterno, DIO mio, presta attenzione alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, ascoltando il grido e la preghiera che il tuo servo innalza oggi davanti a te. 1Re 8:29 I tuoi occhi siano rivolti notte e giorno verso questo tempio, verso il luogo di cui hai detto: "Li sara' il mio nome", per ascoltare la preghiera che il tuo servo fara' rivolto a questo luogo! 1Re 8:30 Ascolta la supplica del tuo servo e del tuo popolo Israele quando pregheranno rivolti a questo luogo. Ascolta dal luogo della dimora nei cieli; ascolta e perdona. 1Re 8:31 Se uno pecca contro il suo prossimo e, perche' costretto a giurare, viene a giurare davanti al tuo altare in questo tempio, 1Re 8:32 tu ascolta dal cielo, intervieni e giudica i tuoi servi; condanna il colpevole facendo ricadere sul suo capo la sua condotta e dichiara giusto l'innocente col rendergli secondo la sua giustizia. 1Re 8:33 Quando il tuo popolo Israele sara' sconfitto davanti al nemico perche' ha peccato contro di te, se torna a te e loda il tuo nome, se ti prega e ti supplica in questo tempio, 1Re 8:34 tu ascolta dal cielo e perdona il peccato del tuo popolo Israele, e fallo tornare nel paese che hai dato ai suoi padri. 1Re 8:35 Quando il cielo sara' chiuso e non vi sara' pioggia perche' hanno peccato contro di te, se essi pregano rivolti a questo luogo, se lodano il tuo nome e si convertono dal loro peccato perche' li hai afflitti, 1Re 8:36 tu ascolta dal cielo, perdona il peccato dei tuoi servi e del tuo popolo Israele, insegnando loro la buona strada per la quale devono camminare, e manda la pioggia sulla terra che hai dato in eredita' al tuo popolo. 1Re 8:37 Quando nel paese vi sara' carestia o peste, ruggine o carbonchio, invasione di locuste o di bruchi, quando il nemico assediera' il tuo popolo nel paese delle sue citta', quando scoppiera' una calamita' o un'epidemia qualsiasi, 1Re 8:38 ogni preghiera, ogni supplica che ti sara' rivolta da qualsiasi individuo o dall'intero tuo popolo Israele, quando ciascuno ha riconosciuto la piaga del proprio cuore e ha steso le mani verso questo tempio, 1Re 8:39 tu ascolta dal cielo, il luogo della tua dimora, e perdona, intervieni e rendi a ciascuno secondo la sua condotta, tu che conosci il cuore di ognuno; (tu solo infatti conosci il cuore di tutti i figli degli uomini), 1Re 8:40 affinche' essi ti temano per tutto il tempo che vivranno nel paese che hai dato ai nostri padri. 1Re 8:41 Anche lo straniero, che non appartiene al tuo popolo Israele, quando verra' da un paese lontano a motivo del tuo nome, 1Re 8:42 (perche' si sentira' parlare del tuo grande nome, della tua mano potente e del tuo braccio disteso) quando verra' a pregarti rivolto a questo tempio, 1Re 8:43 tu ascolta dal cielo, il luogo della tua dimora, e concedi allo straniero tutto cio' che ti domanda, affinche' tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome per temerti, come fa il tuo popolo Israele e sappiano che il tuo nome e' invocato su questo tempio che io ho costruito. 1Re 8:44 Quando il tuo popolo uscira' in guerra contro il suo nemico, seguendo la via per cui l'hai mandato, se pregano l'Eterno rivolti verso la citta' da te scelta e verso il tempio che io ho costruito al tuo nome, 1Re 8:45 ascolta dal cielo la loro preghiera e la loro supplica e sostieni la loro causa. 1Re 8:46 Quando peccheranno contro di te (perche' non c'e' alcun uomo che non pecchi) e tu, adirato contro di loro, li abbandonerai in balia del nemico e saranno deportati nel paese del nemico lontano o vicino, 1Re 8:47 se nel paese in cui sono stati deportati rientrano in se', se tornano a te e ti supplicano nel paese di quelli che li hanno portati in prigionia e dicono: "Abbiamo peccato, abbiamo agito iniquamente, abbiamo fatto del male", 1Re 8:48 se tornano a te con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima nel paese dei loro nemici che li hanno deportati e ti pregano rivolti al loro paese che tu hai dato ai loro padri, alla citta' che tu hai scelto e al tempio che io ho costruito al tuo nome, 1Re 8:49 tu ascolta dal cielo, il luogo della tua dimora, la loro preghiera e la loro supplica e sostieni la loro causa, 1Re 8:50 e perdona al tuo popolo che ha peccato contro di te tutte le trasgressioni che ha commesso contro di te e fa' che trovino compassione presso coloro che li hanno deportati, affinche' questi usino misericordia con loro, 1Re 8:51 (perche' essi sono il tuo popolo e la tua eredita', coloro che hai fatto uscire dall'Egitto, da una fornace di ferro). 1Re 8:52 Siano aperti i tuoi occhi alla supplica del tuo servo e alla supplica del tuo popolo Israele, per esaudirli in tutto cio' che ti chiedono, 1Re 8:53 perche' tu li hai appartati da tutti i popoli della terra per essere la tua eredita', secondo quanto hai dichiarato per mezzo del tuo servo Mose', quando facesti uscire dall'Egitto i nostri padri, o Signore, o Eterno!». 1Re 8:54 Quando Salomone ebbe terminato di rivolgere all'Eterno tutta questa preghiera e supplica, si alzo' davanti all'altare dell'Eterno dove era inginocchiato con le mani tese verso il cielo. 1Re 8:55 Poi si alzo' e benedisse tutta l'assemblea d'Israele ad alta voce, dicendo: 1Re 8:56 «Benedetto sia l'Eterno, che ha dato riposo al suo popolo Israele, secondo tutto cio' che ha promesso; non una sola parola e' venuta meno di tutte le belle promesse da lui fatte per mezzo del suo servo Mose'. 1Re 8:57 L'Eterno, il nostro DIO, sia con noi come e' stato con i nostri padri; non ci lasci e non ci abbandoni, 1Re 8:58 ma volga i nostri cuori verso di lui, affinche' camminiamo in tutte le sue vie e osserviamo i suoi comandamenti, i suoi statuti e i suoi decreti che ha prescritto ai nostri padri. 1Re 8:59 Possano queste mie parole, che ho rivolto in supplicazione all'Eterno, rimanere vicine all'Eterno, il nostro DIO, giorno e notte, perche' sostenga la causa del suo servo e la causa del suo popolo, secondo il bisogno di ogni giorno, 1Re 8:60 affinche' tutti i popoli della terra riconoscano che l'Eterno e' DIO e non ve n'e' alcun altro. 1Re 8:61 Sia dunque il vostro cuore dato interamente all'Eterno, il nostro DIO, per seguire i suoi statuti e osservare i suoi comandamenti, come fate oggi!». I sacrifici offerti in occasione della dedicazione 1Re 8:62 Poi il re e tutto Israele con lui offrirono sacrifici davanti all'Eterno. 1Re 8:63 Salomone immolo' come sacrificio di ringraziamento, che egli offri all'Eterno, ventiduemila buoi e centoventimila pecore. Cosi il re e tutti i figli d'Israele dedicarono la casa dell'Eterno. 1Re 8:64 In quel giorno il re consacro' la parte centrale del cortile, che e' davanti alla casa dell'Eterno; la' infatti egli offri gli olocausti, le oblazioni di cibo e il grasso dei sacrifici di ringraziamento, perche' l'altare di bronzo, che e' davanti all'Eterno, era troppo piccolo per contenere gli olocausti, le oblazioni di cibo e il grasso dei sacrifici di ringraziamento. 1Re 8:65 In quel tempo Salomone celebro' una festa davanti all'Eterno, il nostro DIO, e tutto Israele con lui. A lui si uni una grande assemblea di gente, venuta dai dintorni di Hamath fino al torrente d'Egitto, per sette giorni e per altri sette giorni, in tutto quattordici giorni. 1Re 8:66 L'ottavo giorno congedo' il popolo, e quelli convenuti benedirono il re e tornarono alle loro tende allegri e col cuore contento per tutto il bene che l'Eterno aveva fatto al suo servo Davide e a Israele, suo popolo. Seconda apparizione dell'Eterno a Salomone: promesse ed avvertimenti 1Re 9:1 Dopo che Salomone ebbe terminato di costruire la casa dell'Eterno, il palazzo reale e tutto cio' che Salomone desiderava e intendeva fare, 1Re 9:2 l'Eterno apparve una seconda volta a Salomone come gli era apparso a Gabaon, 1Re 9:3 e l'Eterno gli disse: «Io ho esaudito la tua preghiera e la supplica che hai fatto davanti a me; ho santificato questo tempio che tu hai edificato per mettervi il mio nome per sempre; la' saranno per sempre i miei occhi e il mio cuore. 1Re 9:4 Quanto a te, se camminerai davanti a me come ha camminato Davide tuo padre, con integrita' di cuore e con rettitudine, facendo tutto cio' che ti ho comandato, e se osserverai i miei statuti e i miei decreti, 1Re 9:5 io rendero' stabile il trono del tuo regno su Israele per sempre come ho promesso a Davide tuo padre, dicendo: "Non ti manchera' mai qualcuno che sieda sul trono d'Israele". 1Re 9:6 Ma se voi o i vostri figli vi ritrarrete da me e non osserverete i miei comandamenti e i miei statuti che ho posto davanti a voi e andrete a servire altri de'i e a prostrarvi davanti a loro, 1Re 9:7 io sterminero' Israele dalla faccia del paese che gli ho dato e rigettero' dalla mia presenza il tempio che ho consacrato al mio nome; cosi Israele diventera' la favola e lo zimbello di tutti i popoli. 1Re 9:8 E questo tempio, sebbene cosi imponente, sara' desolato; chiunque poi gli passera' vicino rimarra' stupito e fischiera', e dira': "Perche' l'Eterno ha trattato cosi questo paese e questo tempio?". 1Re 9:9 Allora gli risponderanno: "Perche' hanno abbandonato l'Eterno, il loro DIO, che ha fatto uscire i loro padri dal paese d'Egitto e hanno aderito ad altri de'i, si sono prostrati davanti a loro e li hanno serviti; per questo l'Eterno ha fatto venire su di loro tutta questa calamita'». Altri lavori di Salomone 1Re 9:10 Venti anni dopo che Salomone aveva costruito i due edifici, la casa dell'Eterno e il palazzo reale, 1Re 9:11 (Hiram, re di Tiro, aveva fornito a Salomone tutto il legno di cedro e di cipresso e l'oro che desiderava) il re Salomone diede a Hiram venti citta' nel paese di Galilea. 1Re 9:12 Hiram venne da Tiro per vedere le citta' che Salomone gli aveva dato, ma non gli piacquero; 1Re 9:13 e disse: «Che citta' sono queste che mi hai dato, fratello mio?». E le chiamo' "paese di Kabul", nome in uso fino al giorno d'oggi. 1Re 9:14 Poi Hiram mando' al re centoventi talenti d'oro. 1Re 9:15 Questo e' il resoconto del lavoro forzato che il re Salomone recluto' per costruire la casa dell'Eterno, la sua propria casa, Millo, le mura di Gerusalemme Hatsor, Meghiddo e Ghezer. 1Re 9:16 (Il Faraone, re d'Egitto, era salito e aveva espugnato Ghezer, l'aveva data alle fiamme ed aveva ucciso i Cananei che abitavano in citta'; poi l'aveva data in dote a sua figlia, moglie di Salomone). 1Re 9:17 Quindi Salomone ricostrui Ghezer Beth-Horon inferiore, 1Re 9:18 Baalath e Tadmor nella parte deserta del paese, 1Re 9:19 tutte le citta' di rifornimento appartenenti a Salomone, le citta' per i suoi carri, le citta' per la sua cavalleria, tutto cio' che piacque a Salomone costruire in Gerusalemme, nel Libano e in tutto il paese del suo dominio. 1Re 9:20 Tutta la gente rimasta degli Amorei, degli Hittei, dei Perezei, degli Hivvei e dei Gebusei, che non erano dei figli d'Israele, 1Re 9:21 cioe' i loro discendenti che erano rimasti dopo di loro nel paese e che gli Israeliti non erano riusciti a votare allo sterminio, Salomone li recluto' per il lavoro forzato fino al giorno d'oggi. 1Re 9:22 Ma dei figli d'Israele, Salomone non impiego' alcuno per i lavori forzati; essi erano invece i suoi uomini di guerra, i suoi servi, i suoi ministri, i suoi principi, i suoi capitani, i comandanti dei suoi carri e i suoi cavalieri. 1Re 9:23 I capi dei funzionari che dirigevano i lavori di Salomone erano cinquecentocinquanta; essi sorvegliavano la gente che eseguiva i lavori. 1Re 9:24 Dopo che la figlia del Faraone si trasferi dalla citta' di Davide alla casa che Salomone le aveva fatto costruire, questi si mise a costruire Millo. 1Re 9:25 Tre volte all'anno Salomone offriva olocausti e sacrifici di ringraziamento sull'altare che egli aveva costruito all'Eterno e bruciava incenso sull'altare che era davanti all'Eterno. Cosi termino' il tempio. 1Re 9:26 Il re Salomone costrui anche una flotta ad Etsion-Gheber, presso Elath sulla riva del Mar Rosso, nel paese di Edom. 1Re 9:27 Hiram mando' sulle navi della flotta i suoi servi, marinai che conoscevano il mare, a lavorare con i servi di Salomone. 1Re 9:28 Essi andarono ad Ofir, dove presero quattrocentoventi talenti d'oro e li portarono a Salomone. La regina di Sceba fa visita a Salomone 1Re 10:1 Quando la regina di Sceba senti parlare della sapienza di Salomone a motivo del nome dell'Eterno, venne a metterlo alla prova con difficili domande. 1Re 10:2 Essa giunse a Gerusalemme con un grandissimo seguito, con cammelli carichi di aromi e con una grande quantita' d'oro e di pietre preziose; ando' quindi da Salomone e parlo' con lui di tutto cio' che aveva in cuore. 1Re 10:3 Salomone rispose a tutte le sue domande, e non ci fu cosa alcuna che fosse nascosta al re e che egli non sapesse spiegare. 1Re 10:4 Quando la regina di Sceba vide tutta la sapienza di Salomone, la casa che egli aveva costruito, 1Re 10:5 i cibi della sua mensa, gli alloggi dei suoi servi, il servizio dei suoi camerieri e le loro vesti, i suoi coppieri e gli olocausti che egli offriva nella casa dell'Eterno rimase senza fiato. 1Re 10:6 Disse quindi al re: «Era dunque vero cio' che avevo sentito nel mio paese circa le tue parole e la tua sapienza. 1Re 10:7 Ma non ho creduto a queste cose finche' non sono venuta io stessa e non ho visto con i miei occhi; ebbene, non mi era stato riferito neppure la meta'. La tua sapienza e la tua prosperita' sorpassano la fama di cui avevo sentito parlare. 1Re 10:8 Beata la tua gente, beati questi tuoi servi che stanno sempre davanti a te e ascoltano la tua sapienza! 1Re 10:9 Sia benedetto l'Eterno, il tuo DIO che si e' compiaciuto di te, mettendoti sul trono d'Israele! A motivo del suo eterno amore per Israele, l'Eterno ti ha stabilito re per esercitare giudizio e giustizia». 1Re 10:10 Poi ella dono' al re centoventi talenti d'oro e una grande quantita' di aromi e di pietre preziose. Non furono piu' portati tanti aromi quanti ne diede la regina di Sceba al re Salomone. 1Re 10:11 (La flotta di Hiram che portava oro da Ofir, porto' da Ofir una grande quantita' di legno di sandalo e di pietre preziose; 1Re 10:12 con il legno di sandalo il re fece sostegni per la casa dell'Eterno e per il palazzo reale e anche cetre e arpe per i cantori. Di questo legno di sandalo non ne fu piu' portato e non se n'e' piu' visto fino al giorno d'oggi). 1Re 10:13 Il re Salomone diede alla regina di Sceba tutte le cose desiderate che ella chiese, oltre a cio' che Salomone le diede con la sua munificenza regale. Poi ella riprese il cammino e torno' nel suo paese assieme ai suoi servi. La ricchezza, lo splendore e la sapienza di Salomone 1Re 10:14 Ora il peso dell'oro che Salomone riceveva ogni anno era di seicentosessantasei talenti d'oro, 1Re 10:15 oltre quello che proveniva dai mercanti dal traffico dei commercianti, da tutti i re d'Arabia e dai governatori del paese. 1Re 10:16 Il re Salomone fece fare duecento grandi scudi d'oro battuto, per ognuno dei quali adopero' seicento sicli d'oro, 1Re 10:17 e trecento scudi d'oro battuto, per ognuno dei quali adopero' tre mine d'oro, il re li colloco' nel palazzo della "Foresta del Libano". 1Re 10:18 Il re fece pure un gran trono d'avorio che rivesti d'oro finissimo. 1Re 10:19 Il trono aveva sei gradini e la sommita' del trono era rotonda nella parte posteriore, c'erano due bracci ai lati del seggio e presso i due bracci stavano due leoni. 1Re 10:20 Dodici leoni stavano su entrambe le estremita' dei sei gradini. Nulla di simile era stato fatto in alcun altro regno. 1Re 10:21 Tutte le coppe per le bevande del re Salomone erano d'oro, e tutte le coppe del palazzo della "Foresta del Libano" erano d'oro puro. Nessuna era d'argento, perche' questo al tempo di Salomone non aveva alcun conto. 1Re 10:22 Il re infatti aveva in mare una flotta di Tarshish insieme con la flotta di Hiram; una volta ogni tre anni la flotta di Tarshish veniva a portare oro, argento, avorio, scimmie e pavoni. 1Re 10:23 Cosi il re Salomone supero' in ricchezze e sapienza tutti i re della terra. 1Re 10:24 E tutto il mondo cercava la presenza di Salomone per ascoltare la sapienza che DIO aveva messo nel suo cuore. 1Re 10:25 E ognuno portava il suo dono: vasi d'argento, vasi d'oro, vesti, armi, aromi, cavalli e muli, una certa quantita' ogni anno. 1Re 10:26 Salomone raduno' carri e cavalieri egli ebbe millequattrocento carri e dodicimila cavalieri, che distribui nelle citta' per i carri e in Gerusalemme vicino a se'. 1Re 10:27 Inoltre il re rese in Gerusalemme l'argento comune come le pietre e i cedri abbondanti come i sicomori della pianura. 1Re 10:28 I cavalli di Salomone erano importati dall'Egitto e da Kue; i mercanti del re li andavano a prendere a Kue, per un prezzo convenuto. 1Re 10:29 Un carro era importato dall'Egitto per seicento sicli d'argento, e un cavallo per centocinquanta. Cosi, per mezzo di questi mercanti, li esportavano a tutti i re degli Hittei e ai re della Siria. Salomone sposa donne straniere e cade nell'idolatria 1Re 11:1 Ma il re Salomone, oltre la figlia del Faraone, amo' molte donne straniere, moabite, ammonite, idumee, sidonie e hittee, 1Re 11:2 appartenenti ai popoli di cui l'Eterno aveva detto ai figli d'Israele: «Voi non vi unirete in matrimonio con loro, ne' essi con voi, perche' essi faranno certamente volgere il vostro cuore verso i loro de'i». Ma Salomone si uni a tali donne per amore. 1Re 11:3 Egli ebbe settecento principesse per mogli e trecento concubine; e le sue mogli gli pervertirono il cuore. 1Re 11:4 Cosi, quando Salomone fu vecchio, le sue mogli fecero volgere il suo cuore verso altri de'i; e il suo cuore non appartenne interamente all'Eterno, il suo DIO, come il cuore di Davide suo padre. 1Re 11:5 Salomone segui quindi Ashtoreth, la dea dei Sidoni, e Milkom, l'abominazione degli Ammoniti. 1Re 11:6 Cosi Salomone fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno e non segui pienamente l'Eterno, come aveva fatto Davide suo padre. 1Re 11:7 Allora Salomone costrui sul monte di fronte a Gerusalemme un alto luogo per Kemosh, l'abominazione di Moab, e per Molek, l'abominazione dei figli di Ammon. 1Re 11:8 Cosi fece per tutte le sue mogli straniere, che bruciavano incenso e offrivano sacrifici ai loro de'i. 1Re 11:9 L'Eterno percio' si adiro' con Salomone, perche' il suo cuore si era allontanato dall'Eterno, il DIO d'Israele, che gli era apparso due volte, 1Re 11:10 e in merito a questo gli aveva comandato di non seguire altri de'i; ma egli non osservo' quanto l'Eterno gli aveva comandato. 1Re 11:11 Percio' l'Eterno disse a Salomone: «Poiche' tu hai fatto questo e non hai osservato il mio patto e gli statuti che ti avevo ordinato, ti strappero' il regno e lo daro' al tuo servo. 1Re 11:12 Tuttavia, per amore di Davide tuo padre, non lo faro' durante la tua vita, ma lo strappero' dalle mani di tuo figlio. 1Re 11:13 Pero' non strappero' tutto il regno ma lascero' a tuo figlio una tribu', per amor di Davide mio servo e per amore di Gerusalemme che ho scelto». Dio suscita dei nemici a Salomone. Sua morte 1Re 11:14 L'Eterno suscito' contro Salomone un nemico, Hadad, l'Idumeo, che era un discendente del re di Edom. 1Re 11:15 Quando Davide era stato a combattere in Edom, e Joab capo dell'esercito era salito per seppellire i morti, dopo aver ucciso tutti i maschi che erano in Edom. 1Re 11:16 (Joab infatti con tutto Israele era rimasto la' per sei mesi finche' ebbe sterminato tutti i maschi in Edom), 1Re 11:17 avvenne che Hadad riusci a fuggire con alcuni Idumeni al servizio di suo padre, per andare in Egitto. Hadad era allora un ragazzo. 1Re 11:18 Essi partirono da Madian e andarono a Paran; presero quindi con se' degli uomini di Paran e giunsero in Egitto dal Faraone, re d'Egitto, il quale diede a Hadad una casa, gli assicuro' il sostentamento e gli diede anche terreni. 1Re 11:19 Hadad entro' talmente nelle grazie del Faraone, che questi gli diede in moglie la sorella di sua moglie, la sorella della regina Tahpenes. 1Re 11:20 La sorella di Tahpenes gli partori il figlio Ghenubath, che Tahpenes allevo' nella casa del Faraone; e Ghenubath rimase in casa del Faraone tra i figli del Faraone. 1Re 11:21 Quando Hadad in Egitto venne a sapere che Davide si era addormentato con i suoi padri e che Joab capo dell'esercito era morto, Hadad disse al Faraone: «Lasciami partire, perche' possa andare al mio paese». 1Re 11:22 Il Faraone gli rispose: «Che cosa ti manca presso di me perche' cerchi di andartene al tuo paese?». Quegli soggiunse: «Nulla, tuttavia lasciami andare». 1Re 11:23 DIO suscito' contro Salomone un altro nemico, Rezon, figlio di Eliadah, che era fuggito dal suo signore Hadadezer, re di Tsobah. 1Re 11:24 Egli raduno' alcuni uomini attorno a se' e divenne capo di una banda di razziatori, quando Davide aveva massacrato quei di Tsobah. Essi poi andarono a Damasco, vi si stabilirono e regnarono in Damasco. 1Re 11:25 Rezon fu nemico d'Israele per tutto il tempo di Salomone, (oltre il male gia' fatto da Hadad). Nutri avversione per Israele e regno' sulla Siria. 1Re 11:26 Anche Geroboamo, servo di Salomone, si ribello' contro il re. Egli era figlio di Nebat, Efrateo di Tsereda, e aveva per madre una vedova di nome Tseruah. 1Re 11:27 La ragione per cui si ribello' contro il re fu questa: Salomone, costruendo Millo, aveva chiuso la breccia della citta' di Davide suo padre. 1Re 11:28 Geroboamo era un uomo forte e valoroso, e Salomone, veduto come questo giovane lavorava, gli affido' la sorveglianza di tutti quelli addetti ai lavori della casa di Giuseppe. 1Re 11:29 In quel tempo, mentre Geroboamo usciva da Gerusalemme il profeta Ahijah di Sciloh, che indossava un nuovo mantello, lo incontro' per strada, ed erano solo loro due in campagna. 1Re 11:30 Ahijah prese il mantello nuovo che indossava e lo straccio' in dodici pezzi; 1Re 11:31 quindi disse a Geroboamo: «Prendine per te dieci pezzi, perche' cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: "Ecco, io strappero' il regno dalle mani di Salomone e daro' dieci tribu' a te. 1Re 11:32 (ma a lui rimarra' una tribu' per amore di Davide mio servo e per amor di Gerusalemme, della citta' che ho scelto fra tutte le tribu' d'Israele), 1Re 11:33 perche' essi mi hanno abbandonato e si sono prostrati davanti a Ashtoreth, la dea dei Sidoni, davanti a Kemosh, il dio di Moab e davanti a Milkom, il dio dei figli di Ammon, e non hanno camminato nelle mie vie per fare cio' che e' giusto ai miei occhi e per osservare i miei statuti e i miei decreti, come fece suo padre Davide. 1Re 11:34 Tuttavia non togliero' dalle sue mani tutto il regno, perche' l'ho stabilito principe per tutto il tempo della sua vita, per amor di Davide mio servo, che io ho scelto e che ha osservato i miei comandamenti e i miei statuti. 1Re 11:35 Ma togliero' il regno dalle mani di suo figlio, e ne daro' dieci tribu' a te; 1Re 11:36 a suo figlio lascero' una tribu', affinche' Davide mio servo abbia sempre una lampada davanti a me in Gerusalemme la citta' che ho scelto per mettervi il mio nome. 1Re 11:37 Cosi prendero' te e tu regnerai sopra tutto cio' che il tuo cuore desidera, e sarai re sopra Israele. 1Re 11:38 Se ascolti attentamente tutto quello che ti comando e cammini nelle mie vie e fai cio' che e' giusto ai miei occhi, osservando i miei statuti e i miei comandamenti, come fece Davide mio servo, io saro' con te e ti edifichero' una casa stabile, come la edificai a Davide, e ti daro' Israele; 1Re 11:39 per questo umiliero' la discendenza di Davide ma non per sempre"» 1Re 11:40 Percio' Salomone cerco' di far morire Geroboamo; ma Geroboamo si levo' e fuggi in Egitto presso Scishak re d'Egitto, e rimase in Egitto fino alla morte di Salomone. 1Re 11:41 Il resto delle gesta di Salomone, tutto cio' che fece e la sua sapienza non sono forse scritte nel libro delle gesta di Salomone? 1Re 11:42 Il tempo in cui Salomone regno' in Gerusalemme su tutto Israele fu di quarant'anni. 1Re 11:43 Poi Salomone si addormento' con i suoi padri e fu sepolto nella citta' di Davide suo padre; al suo posto regno' suo figlio Roboamo. Stolto comportamento di Roboamo di fronte a Israele 1Re 12:1 Roboamo ando' a Sichem, perche' tutto Israele era venuto a Sichem per farlo re. 1Re 12:2 Quando Geroboamo, figlio di Nebat, venne a saperlo (egli era in Egitto, dove era fuggito lontano dalla presenza del re Salomone) e Geroboamo viveva in Egitto. 1Re 12:3 Allora lo mandarono a chiamare. Cosi Geroboamo e tutta l'assemblea d'Israele vennero a parlare a Roboamo e gli dissero: 1Re 12:4 «Tuo padre ha reso il nostro giogo pesante; ora tu alleggerisci la dura servitu' di tuo padre e il giogo pesante che egli ci ha imposto e noi ti serviremo». 1Re 12:5 Egli rispose loro: «Andatevene e tornate da me fra tre giorni». E il popolo se ne ando'. 1Re 12:6 Allora il re Roboamo si consiglio' con gli anziani che erano stati al servizio di suo padre Salomone, quando era in vita, e disse: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo?». 1Re 12:7 Quelli gli risposero, dicendo: «Se oggi ti farai servo di questo popolo e li servirai, se ti mostrerai condiscendente verso di loro e dirai loro buone parole, essi saranno tuoi servi per sempre». 1Re 12:8 Ma Roboamo rifiuto' il consiglio che gli anziani gli avevano dato e si consiglio' con i giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio, 1Re 12:9 e disse loro: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha parlato, dicendo: "Alleggerisci il giogo impostoci da tuo padre"?». 1Re 12:10 Allora i giovani che erano cresciuti con lui gli risposero, dicendo: «Cosi risponderai a questo popolo che si e' rivolto a te dicendo: "Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo; ora tu alleggeriscilo". Cosi dirai loro: "Il mio dito mignolo e' piu' grosso dei fianchi di mio padre; 1Re 12:11 percio', se mio padre vi ha caricati di un giogo pesante, io lo rendero' ancora piu' pesante; se mio padre vi ha castigati con fruste, io vi castighero' con flagelli"». 1Re 12:12 Tre giorni dopo Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo, come aveva ordinato il re, dicendo: «Tornate da me fra tre giorni». 1Re 12:13 Il re rispose al popolo duramente, rifiutando cosi il consiglio che gli anziani gli avevano dato; 1Re 12:14 parlo' invece al popolo secondo il consiglio dei giovani, dicendo: «Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo rendero' piu' pesante ancora; mio padre vi ha castigati con fruste, ma io vi castighero' con flagelli». 1Re 12:15 Cosi il re non diede ascolto al popolo, perche' l'andamento delle cose dipendeva dall'Eterno, affinche' si adempisse la parola che l'Eterno aveva rivolto a Geroboamo, figlio di Nebat, per mezzo di Ahijah di Sciloh. La divisione del regno. Geroboamo diviene re d'Israele 1Re 12:16 Quando tutto Israele vide che il re non gli dava ascolto, rispose al re, dicendo: «Che parte abbiamo noi con Davide? Non abbiamo alcuna eredita' col figlio di Isai! Alle tue tende, o Israele! Ora provvedi alla tua casa o Davide!». Cosi Israele ando' alle sue tende. 1Re 12:17 Ma sui figli d'Israele che abitavano nelle citta' di Giuda regno' Roboamo. 1Re 12:18 Il re Roboamo mando' Adoram, incaricato dei tributi, ma tutto Israele lo lapido' con pietre, ed egli mori. Allora il re Roboamo si affretto' a salire su un carro per fuggire a Gerusalemme. 1Re 12:19 Cosi Israele e' stato ribelle alla casa di Davide fino al giorno d'oggi. 1Re 12:20 Quando tutto Israele udi che Geroboamo era tornato, lo mando' a chiamare perche' venisse all'assemblea e lo fece re su tutto Israele. Nessuno segui la casa di Davide, ad eccezione della sola tribu' di Giuda. 1Re 12:21 Roboamo, giunto a Gerusalemme, convoco' tutta la casa di Giuda e la tribu' di Beniamino, centottantamila guerrieri scelti, per combattere contro la casa d'Israele e cosi restituire il regno a Roboamo, figlio di Salomone. 1Re 12:22 Ma la parola di DIO fu rivolta a Scemaiah, uomo di DIO, dicendo: 1Re 12:23 «Parla a Roboamo, figlio di Salomone, re di Giuda, a tutta la casa di Giuda e di Beniamino e al resto del popolo, e di loro: 1Re 12:24 Cosi parla l'Eterno: "Non salite a combattere contro i vostri fratelli, i figli d'Israele! Ognuno torni a casa sua, perche' questa cosa viene da me"». Essi ubbidirono alla parola dell'Eterno e se ne tornarono indietro, secondo la parola dell'Eterno. Geroboamo introduce l'idolatria a Bethel e a Dan 1Re 12:25 Poi Geroboamo edifico' Sichem nella regione montuosa di Efraim e vi si stabili; quindi usci di la' e edifico' Penuel. 1Re 12:26 Geroboamo disse in cuor suo: «Ora il regno tornera' probabilmente alla casa di Davide. 1Re 12:27 Se questo popolo sale a Gerusalemme per offrire sacrifici nella casa dell'Eterno, il cuore di questo popolo si volgera' nuovamente verso il suo signore verso Roboamo re di Giuda; cosi mi uccideranno e torneranno a Roboamo, re di Giuda». 1Re 12:28 Dopo essersi consigliato, il re fece due vitelli d'oro e disse al popolo: «e' troppo per voi salire fino a Gerusalemme! O Israele, ecco i tuoi de'i che ti hanno fatto uscire dal paese d'Egitto!». 1Re 12:29 Ne colloco' quindi uno a Bethel, e l'altro a Dan. 1Re 12:30 Questo fu causa di peccato, perche' il popolo andava fino a Dan per prostrarsi davanti a un vitello. 1Re 12:31 Egli costrui anche templi sugli alti luoghi e fece sacerdoti presi da ogni ceto di persone, che non erano figli di Levi. 1Re 12:32 Geroboamo istitui una festa nell'ottavo mese, il quindicesimo giorno del mese, simile alla festa che si celebrava in Giuda e offri sacrifici sull'altare. Cosi fece a Bethel per sacrificare ai vitelli da lui fatti; e a Bethel stabili i sacerdoti degli alti luoghi che aveva eretti. Geroboamo ripreso dall'uomo di Dio di Giuda 1Re 12:33 Il quindicesimo giorno dell'ottavo mese, mese scelto da lui stesso, Geroboamo sali all'altare che aveva costruito a Bethel; istitui una festa per i figli d'Israele e sali all'altare per bruciare incenso. 1Re 13:1 Ed ecco, un uomo di DIO giunse da Giuda a Bethel per ordine dell'Eterno, mentre Geroboamo stava presso l'altare per bruciare incenso. 1Re 13:2 Per ordine dell'Eterno grido' contro l'altare e disse: «Altare, altare, cosi dice l'Eterno: "Ecco nascera' alla casa di Davide un figlio, di nome Giosia, il quale immolera' su di te i sacerdoti degli alti luoghi che bruciano incenso su di te, e si arderanno su di te ossa umane"». 1Re 13:3 Nello stesso giorno diede un segno miracoloso, dicendo: «Questo e' il segno che l'Eterno ha parlato: ecco, l'altare si spacchera' e la cenere che vi e' sopra si spandera'». 1Re 13:4 Quando il re Geroboamo udi la parola che l'uomo di DIO aveva pronunciato contro l'altare a Bethel, stese la mano dall'altare e disse: «Prendetelo!». Ma la mano che Geroboamo aveva steso contro di lui si secco' e non pote' piu' ritirarla a se'. 1Re 13:5 Inoltre l'altare si spacco' e la sua cenere si sparse, secondo il segno che l'uomo di DIO aveva dato per ordine dell'Eterno. 1Re 13:6 Allora il re si rivolse all'uomo di DIO e gli disse: «Deh, supplica l'Eterno, il tuo DIO, e prega per me affinche' mi sia resa la mano». L'uomo di Dio supplico' l'Eterno e il re riebbe la sua mano, che torno' come era prima. 1Re 13:7 Allora il re disse all'uomo di DIO: «Vieni a casa con me e ristorati, ti faro' anche un regalo». 1Re 13:8 Ma l'uomo di DIO rispose al re: «Anche se mi dovessi dare meta' della tua casa io non verrei con te e non mangerei pane ne' berrei acqua in questo luogo, 1Re 13:9 perche' cosi mi e' stato comandato da parte dell'Eterno: "Tu non mangerai pane ne' berrai acqua e non tornerai per la strada percorsa nell'andata"». 1Re 13:10 Egli dunque se ne ando' per un'altra strada e non torno' per la strada percorsa venendo a Bethel. Disubbidienza e punizione dell'uomo di Dio 1Re 13:11 Ora a Bethel abitava un vecchio profeta; e i suoi figli andarono a riferirgli tutto cio' che l'uomo di DIO aveva fatto in quel giorno a Bethel e riferirono al padre anche le parole che egli aveva detto al re. 1Re 13:12 Il padre domando' loro: «Per quale strada se n'e' andato?». I suoi figli infatti avevano visto la strada per la quale se n'era andato l'uomo di DIO venuto da Giuda. 1Re 13:13 Allora egli disse ai suoi figli: «Sellatemi l'asino». Gli sellarono l'asino ed egli vi monto' sopra, 1Re 13:14 rincorse quindi l'uomo di DIO e lo trovo' seduto sotto una quercia, e gli disse: «Sei tu l'uomo di DIO venuto da Giuda?». Quegli rispose: «Sono io». 1Re 13:15 Allora il vecchio profeta gli disse: «Vieni con me a casa a mangiare qualcosa». 1Re 13:16 Ma egli rispose: «Non posso tornare indietro ne' venire con te, ne' posso mangiare pane ne' bere acqua con te in questo luogo, 1Re 13:17 poiche' mi e' stato detto da parte dell'Eterno: "Tu la' non mangerai pane ne' berrai acqua, e non tornerai per la strada percorsa nell'andata"». 1Re 13:18 L'altro gli disse: «Anch'io sono profeta come te; e un angelo mi ha parlato da parte dell'Eterno, dicendo: "Riconducilo con te a casa tua, perche' mangi pane e beva acqua"». Ma costui mentiva. 1Re 13:19 Cosi l'uomo di DIO torno' indietro con lui e mangio' pane in casa sua e bevve acqua. 1Re 13:20 Mentre sedevano a mensa, la parola dell'Eterno fu rivolta al profeta che lo aveva fatto tornare indietro; 1Re 13:21 ed egli grido' all'uomo di DIO venuto da Giuda, dicendo: «Cosi parla l'Eterno: "Poiche' hai disubbidito all'ordine dell'Eterno e non hai osservato il comando che l'Eterno, il tuo DIO, ti aveva dato, 1Re 13:22 ma sei tornato indietro e hai mangiato pane e bevuto acqua nel luogo del quale l'Eterno ti aveva detto: "Non mangiare pane e non bere acqua", il tuo cadavere non entrera' nel sepolcro dei tuoi padri». 1Re 13:23 Quando ebbe mangiato e bevuto il profeta che l'aveva fatto tornare indietro gli sello' l'asino. 1Re 13:24 Cosi se ne ando', ma un leone lo incontro' per strada e l'uccise. Il suo cadavere fu gettato sulla strada, mentre l'asino gli rimaneva accanto e il leone stesso rimase vicino al cadavere. 1Re 13:25 Ora alcuni uomini passarono di la' e videro il cadavere gettato sulla strada e il leone che stava vicino al cadavere; essi andarono a riferire la cosa nella citta' dove abitava il vecchio profeta. 1Re 13:26 Come l'udi il profeta che l'aveva fatto tornare indietro disse: «e' l'uomo di DIO, che ha disubbidito all'ordine dell'Eterno; per questo l'Eterno lo ha dato in balia di un leone, che lo ha sbranato e ucciso secondo la parola che l'Eterno gli aveva detto». 1Re 13:27 Poi si rivolse ai suoi figli e disse loro: «Sellatemi l'asino». Essi glielo sellarono. 1Re 13:28 Cosi egli ando' e trovo' il cadavere gettato sulla strada, mentre l'asino e il leone stavano presso il cadavere; il leone non aveva divorato il cadavere ne' sbranato l'asino. 1Re 13:29 Il profeta prese il cadavere dell'uomo di DIO, lo carico' sull'asino e lo riporto' indietro; cosi il vecchio profeta rientro' in citta' per piangerlo e per seppellirlo. 1Re 13:30 Depose quindi il cadavere nel proprio sepolcro; e lo piansero, dicendo: «Ahi, fratello mio!». 1Re 13:31 Dopo averlo sepolto, il vecchio profeta disse ai suoi figli: «Alla mia morte seppellitemi nel sepolcro dov'e' sepolto l'uomo di DIO; mettete le mie ossa accanto alle sue. 1Re 13:32 Poiche' certamente si avverera' la parola da lui pronunciata per ordine dell'Eterno contro l'altare di Bethel e contro tutti i santuari degli alti luoghi che sono nelle citta' di Samaria». 1Re 13:33 Dopo questo fatto, Geroboamo non si tiro' indietro dalla sua strada malvagia, ma fece ancora sacerdoti per gli alti luoghi, prendendoli da ogni ceto di persone; chiunque voleva era da lui consacrato, e diveniva sacerdote degli alti luoghi. 1Re 13:34 Questo fu il peccato della casa di Geroboamo, che causo' la sua distruzione e il suo sterminio dalla faccia della terra. Profezia di Ahijah contro la casa di Geroboamo 1Re 14:1 In quel tempo Abijah, figlio di Geroboamo, si ammalo'. 1Re 14:2 Geroboamo disse a sua moglie: «Le'vati, ti prego, e travestiti perche' non si sappia che tu sei la moglie di Geroboamo, e va' a Sciloh. La' c'e' il profeta Ahijaha che mi ha predetto che sarei stato re su questo popolo. 1Re 14:3 Prendi con te dieci pani, alcune focacce e un vaso di miele e va' da lui; egli ti dira' cio' che avverra' del fanciullo». 1Re 14:4 La moglie di Geroboamo fece cosi; si levo', ando' a Sciloh e giunse a casa di Ahijah. Ahijah non poteva vedere, perche' i suoi occhi si erano offuscati a motivo della vecchiaia. 1Re 14:5 Ora l'Eterno aveva detto ad Ahijah: «Ecco la moglie di Geroboamo sta venendo per consultarti riguardo a suo figlio che e' ammalato. Tu le dirai cosi e cosi. Quando entrera', fingera' di essere un'altra donna». 1Re 14:6 Appena Ahijah udi il rumore dei suoi passi che entrava per la porta, disse: «Entra pure, moglie di Geroboamo. Perche' fingi di essere un'altra persona? Io devo darti cattive notizie. 1Re 14:7 Va' e di a Geroboamo: "Cosi parla l'Eterno il DIO d'Israele: Io ti ho innalzato di mezzo al popolo e ti ho fatto principe sul mio popolo Israele, 1Re 14:8 ho strappato il regno dalle mani della casa di Davide e l'ho dato a te, ma tu non sei stato come il mio servo Davide che osservo' i miei comandamenti e mi segui con tutto il suo cuore facendo solamente cio' che era giusto ai miei occhi, 1Re 14:9 hai fatto peggio di tutti quelli che furono prima di te, perche' sei arrivato a farti altri de'i e immagini fuse per provocarmi ad ira, e hai gettato me dietro alle tue spalle. 1Re 14:10 Per questo ecco io mandero' la sventura sulla casa di Geroboamo e sterminero' dalla casa di Geroboamo ogni maschio in Israele, sia schiavo che libero, e spazzero' via interamente la casa di Geroboamo, come si spazza lo sterco finche' sia tutto sparito. 1Re 14:11 Quelli della casa di Geroboamo che moriranno in citta' saranno divorati dai cani; e quelli che moriranno per i campi saranno divorati dagli uccelli del cielo; poiche' l'Eterno ha parlato. 1Re 14:12 Percio' alzati e va' a casa tua; non appena metterai piede in citta', il bambino morra'. 1Re 14:13 Tutto Israele lo piangera' e gli dara' sepoltura. Egli sara' l'unico della casa di Geroboamo ad essere sepolto, perche' e' il solo nella casa di Geroboamo in cui e' stato trovato qualcosa di buono e che piace all'Eterno, il DIO d'Israele. 1Re 14:14 L'Eterno stabilira' sopra Israele un suo re, che in quel giorno sterminera' la casa di Geroboamo. E che dico? Questo succede gia' ora. 1Re 14:15 L'Eterno percuotera' Israele come una canna agitata nell'acqua, sradichera' Israele da questa buona terra che aveva dato ai loro padri e li disperdera' oltre il Fiume, perche' hanno fatto i loro Ascerim, provocando ad ira l'Eterno. 1Re 14:16 Egli abbandonera' Israele a causa dei peccati di Geroboamo, perche' ha peccato lui e ha fatto peccare Israele"». 1Re 14:17 Poi la moglie di Geroboamo si levo' e parti, e giunse a Tirtsah; come arrivo' sulla soglia di casa, il fanciullo mori. 1Re 14:18 Lo seppellirono e tutto Israele lo pianse secondo la parola che l'Eterno aveva detto per mezzo del profeta Ahijah, suo servo. 1Re 14:19 Il resto delle gesta di Geroboamo, come egli combatte' e come regno', sono scritte nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 1Re 14:20 La durata del regno di Geroboamo fu di ventidue anni; poi si addormento' con i suoi padri, e al suo posto regno' suo figlio Nadab. Idolatria di Giuda sotto Roboamo e conseguente invasione del re d'Egitto 1Re 14:21 Roboamo, figlio di Salomone regno' in Giuda. Egli aveva ventun anni quando divenne re e regno' diciassette anni a Gerusalemme, nella citta' che l'Eterno aveva scelto fra tutte le tribu' d'Israele per mettervi il suo nome. Sua madre si chiamava Naamah, l'Ammonita. 1Re 14:22 Quei di Giuda fecero cio' che e' male agli occhi dell'Eterno; e con i peccati che commisero provocarono l'Eterno a gelosia piu' di quanto avessero fatto i loro padri. 1Re 14:23 Anch'essi si costruirono alti luoghi, steli e Ascerim su tutte le alte colline e sotto ogni albero verdeggiante. 1Re 14:24 Inoltre c'erano nel paese uomini che si davano alla prostituzione sacra. Essi praticavano tutte le abominazioni delle nazioni che l'Eterno aveva scacciato davanti ai figli d'Israele. 1Re 14:25 Nell'anno quinto del re Roboamo, Scishak, re d'Egitto, sali contro Gerusalemme, 1Re 14:26 e porto' via i tesori della casa dell'Eterno e i tesori del palazzo reale; porto' via ogni cosa, compresi gli scudi d'oro che Salomone aveva fatto. 1Re 14:27 Al loro posto il re Roboamo fece fare degli scudi di bronzo e li affido' ai capitani delle guardie che custodivano l'entrata del palazzo reale. 1Re 14:28 Ogni volta che il re entrava nella casa dell'Eterno, le guardie li riportavano nella sala delle guardie. 1Re 14:29 Il resto delle azioni di Roboamo e tutto cio' che egli fece non sono forse scritti nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 1Re 14:30 Vi fu guerra continua fra Roboamo e Geroboamo. 1Re 14:31 Poi Roboamo si addormento' con i suoi padri e fu sepolto con essi nella citta' di Davide. Sua madre si chiamava Naamah l'Ammonita. Al suo posto regno' suo figlio Abijam. Abijam, re di Giuda 1Re 15:1 Nell'anno diciottesimo del regno di Geroboamo, figlio di Nebat, Abijam inizio' a regnare su Giuda. 1Re 15:2 Egli regno' tre anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Maakah, figlia di Abishalom. 1Re 15:3 Egli si abbandono' a tutti i peccati che suo padre aveva commesso prima di lui, e il suo cuore non fu interamente consacrato all'Eterno, il suo DIO, come il cuore di Davide suo padre. 1Re 15:4 Tuttavia per amore di Davide, l'Eterno, il suo DIO, gli lascio' una lampada in Gerusalemme, innalzando suo figlio dopo di lui e rendendo stabile Gerusalemme, 1Re 15:5 perche' Davide aveva fatto cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno e non si era allontanato in nulla da cio' che il Signore gli aveva comandato per tutto il tempo della sua vita, eccetto nel caso di Uriah lo Hitteo. 1Re 15:6 Fra Roboamo e Geroboamo vi fu guerra finche' Roboamo visse. 1Re 15:7 Il resto delle gesta di Abijam e tutto cio' che egli fece non sono forse scritti nel libro delle Cronache dei re di Giuda? Vi fu guerra fra Abijam e Geroboamo. 1Re 15:8 Poi Abijam si addormento' con i suoi padri e fu sepolto nella citta' di Davide. Al suo posto regno' suo figlio Asa. Asa, re di Giuda 1Re 15:9 Nell'anno ventesimo del regno di Geroboamo, re d'Israele, Asa inizio' a regnare su Giuda. 1Re 15:10 Egli regno' quarantun anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Maakah, figlia di Abishalom. 1Re 15:11 Asa fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno, come Davide suo padre. 1Re 15:12 Elimino' dal paese quelli che si davano alla prostituzione sacra e fece sparire tutti gl'idoli che i suoi padri avevano fatto. 1Re 15:13 Destitui pure dalla dignita' di regina sua madre Maakah, perch'essa aveva fatto fare un idolo orribile di Ascerah; Asa abbatte' quell'orribile idolo e lo brucio' presso il torrente Kidron. 1Re 15:14 Gli alti luoghi pero' non furono eliminati; tuttavia il cuore di Asa rimase interamente consacrato all'Eterno per tutta la sua vita. 1Re 15:15 Egli fece portare nella casa dell'Eterno le cose che suo padre aveva consacrato e le cose che lui stesso aveva consacrato: argento, oro e vasi. 1Re 15:16 Ci fu guerra fra Asa e Baasha, re d'Israele, tutto il tempo della loro vita. 1Re 15:17 Baasha, re d'Israele, sali contro Giuda e costrui Ramah, per impedire che alcuno andasse o venisse da Asa, re di Giuda. 1Re 15:18 Allora Asa prese tutto l'argento e l'oro ch'era rimasto nei tesori della casa dell'Eterno e i tesori del palazzo reale e li consegno' ai suoi servi; il re Asa li mando poi da Ben-Hadad, figlio di Tabrimmon, figlio di Hezion, re di Siria, che abitava a Damasco, per dirgli: 1Re 15:19 «Ci sia un'alleanza fra me e te come vi fu fra mio padre e tuo padre. Ecco, io ti mando un dono di argento e d'oro; va' a rompere la tua alleanza con Baasha, re d'Israele; affinche' egli si ritiri da me». 1Re 15:20 Ben-Hadad diede ascolto al re Asa e mando' i capi del suo esercito contro le citta' d'Israele, ed espugno' Ijon, Dan, Abel-Beth-Maakah e tutta la regione di Kinneroth con tutto il paese di Neftali. 1Re 15:21 Appena Baasha lo venne a sapere, smise di costruire Ramah e rimase a Tirtsah. 1Re 15:22 Allora il re Asa convoco' tutti quelli di Giuda, nessuno escluso; essi portarono via da Ramah le pietre e il legname che Baasha aveva usato per costruire, e con essi il re Asa edifico' Gheba di Beniamino e Mitspah. 1Re 15:23 Il resto di tutte le gesta di Asa, tutte le sue prodezze, tutto cio' che egli fece e le citta' che costrui non sono forse scritti nel libro delle Cronache dei re di Giuda? Ma nella sua vecchiaia egli soffri di male ai piedi. 1Re 15:24 Quindi si addormento' con i suoi padri e fu sepolto con i suoi padri nella citta' di Davide suo padre. Al suo posto regno' suo figlio Giosafat. Nadab, re d'Israele 1Re 15:25 Nadab, figlio di Geroboamo, inizio' a regnare su Israele il secondo anno di Asa, re di Giuda, e regno' su Israele due anni. 1Re 15:26 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno e segui le vie di suo padre e il peccato nel quale aveva fatto cadere Israele. 1Re 15:27 Poi Baasha, figlio di Ahijah della casa d'Issacar, congiuro' contro di lui e lo uccise a Ghibbethon che apparteneva ai Filistei, mentre Nadab e tutto Israele assediavano Ghibbethon. 1Re 15:28 Baasha lo uccise l'anno terzo di Asa, re di Giuda, e regno' al suo posto. 1Re 15:29 Appena divenuto re, egli stermino' tutta la casa di Geroboamo; non lascio' a Geroboamo anima viva, ma la distrusse interamente, secondo la parola che l'Eterno aveva pronunziato per mezzo del suo servo Ahijah lo Scilonita, 1Re 15:30 a motivo dei peccati di Geroboamo, commessi da lui e fatti commettere a Israele, provocando ad ira l'Eterno, il DIO d'Israele. 1Re 15:31 Il resto delle gesta di Nadab e tutto cio' che egli fece non sono forse scritti nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 1Re 15:32 Ci fu guerra fra Asa e Baasha, re d'Israele, tutto il tempo della loro vita. Baasha, re d'Israele 1Re 15:33 L'anno terzo di Asa, re di Giuda, Baasha, figlio di Ahijah, inizio' a regnare su tutto Israele a Tirtsah; e regno' ventiquattro anni. 1Re 15:34 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno e segui le vie di Geroboamo e il suo peccato che questi aveva fatto commettere a Israele. 1Re 16:1 Poi la parola dell'Eterno fu rivolta a Jehu, figlio di Hanani, contro Baasha, dicendo: 1Re 16:2 «Io ti ho innalzato dalla polvere e ti ho fatto principe del mio popolo Israele, tu hai seguito le vie di Geroboamo e fatto peccare il mio popolo Israele, provocandomi ad ira con i suoi peccati; 1Re 16:3 percio' io spazzero' via Baasha e la sua casa e faro' della tua casa cio' che ho fatto alla casa di Geroboamo, figlio di Nebat. 1Re 16:4 Quelli di Baasha che moriranno in citta' saranno divorati dai cani; e quelli che moriranno per i campi saranno divorati dagli uccelli del cielo». 1Re 16:5 Il resto delle gesta di Baasha e le sue prodezze non sono forse scritte nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 1Re 16:6 Quindi Baasha si addormento' con i suoi padri e fu sepolto in Tirtsah. Al suo posto regno' suo figlio Elah. 1Re 16:7 Inoltre la parola dell'Eterno fu indirizzata per mezzo del profeta Jehu, figlio di Hanani, contro Baasha e contro la sua casa per tutto il male che Baasha aveva fatto agli occhi dell'Eterno, provocandolo ad ira con l'opera delle sue mani, divenendo come la casa di Geroboamo, e anche perche' egli l'aveva distrutta. Elah, re d'Israele 1Re 16:8 Nell'anno ventiseiesimo di Asa, re di Giuda, Elah, figlio di Baasha, comincio' a regnare su Israele a Tirtsah, e regno' due anni. 1Re 16:9 Zimri, suo servo, comandante della meta' dei suoi carri, congiuro' contro di lui. Mentre egli si trovava a Tirtsah, intento a bere e ad ubriacarsi in casa di Artsa, prefetto del palazzo di Tirtsah, 1Re 16:10 Zimri entro', lo colpi e l'uccise, l'anno ventisettesimo di Asa, re di Giuda, e regno' al suo posto. 1Re 16:11 Quando inizio' a regnare, non appena si sedette sul trono, distrusse tutta la casa di Baasha; non lascio' in vita neppure un maschio tra i suoi parenti prossimi e amici. 1Re 16:12 Cosi Zimri stermino' tutta la casa di Baasha, secondo la parola dell'Eterno indirizzata contro Baasha per mezzo del profeta Jehu, 1Re 16:13 a motivo di tutti i peccati di Baasha e dei peccati di Elah suo figlio, che essi avevano commesso e che avevano fatto commettere a Israele, provocando ad ira l'Eterno, il DIO d'Israele, con i loro idoli. 1Re 16:14 Il resto delle gesta di Elah e tutto cio' che egli fece non sono forse scritti nel libro delle Cronache dei re d'Israele? Zimri, re d'Israele 1Re 16:15 Nell'anno ventisettesimo di Asa re di Giuda, Zimri regno' per sette giorni; in Tirtsah. Il popolo era accampato contro Ghibbethon, che apparteneva ai Filistei. 1Re 16:16 Cosi il popolo accampato senti dire: «Zimri ha fatto una congiura e ha pure ucciso il re!». Quello stesso giorno nell'accampamento tutto Israele fece re d'Israele Omri, capo dell'esercito. 1Re 16:17 Poi Omri con tutto Israele sali da Ghibbethon e assedio' Tirtsah. 1Re 16:18 Quando Zimri vide che la citta' era presa, si ritiro' nella fortezza del palazzo reale, diede fuoco al palazzo reale sopra di lui e cosi mori, 1Re 16:19 a motivo dei peccati che aveva commesso, facendo cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, seguendo la via di Geroboamo e compiendo il peccato che questi aveva commesso, inducendo Israele a peccare. 1Re 16:20 Il resto delle gesta di Zimri e la congiura da lui ordita non sono forse scritte nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 1Re 16:21 Allora il popolo d'Israele si divise in due parti; meta' del popolo seguiva Tibni, figlio di Ghinath, per farlo re; l'altra meta' seguiva Omri. 1Re 16:22 Ma il popolo che seguiva Omri prevalse sul popolo che seguiva Tibni, figlio di Ghinath. Tibni mori e regno' Omri. Omri, re d'Israele 1Re 16:23 Nell'anno trentunesimo di Asa, re di Giuda, Omri inizio' a regnare su Israele e regno' dodici anni. Per sei anni regno' in Tirtsah, 1Re 16:24 poi compro' da Scemer il monte di Samaria per due talenti d'argento; costrui sul monte una citta' e chiamo' la citta' che vi costrui Samaria dal nome di Scemer, padrone del monte. 1Re 16:25 Omri fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno e si comporto' peggio di tutti i suoi predecessori; 1Re 16:26 segui in tutto la via di Geroboamo, figlio di Nebat, e i peccati che Geroboamo aveva fatto commettere a Israele, provocando ad ira l'Eterno, il DIO d'Israele, con i suoi idoli. 1Re 16:27 Il resto delle gesta compiute da Omri e le prodezze da lui fatte non sono forse scritte nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 1Re 16:28 Poi Omri si addormento' con i suoi padri e fu sepolto in Samaria. Al suo posto regno' suo figlio Achab. Achab, re d'Israele 1Re 16:29 Achab, figlio di Omri, inizio' a regnare su Israele l'anno trentottesimo di Asa, re di Giuda; e Achab, figlio di Omri, regno' in Samaria su Israele per ventidue anni. 1Re 16:30 Achab, figlio di Omri, fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno piu' di tutti quelli che lo avevano preceduto. 1Re 16:31 Inoltre, come se fosse stata per lui un'inezia il seguire i peccati di Geroboamo figlio di Nebat, prese in moglie Jezebel, figlia di Ethbaal, re dei Sidoni, e ando' a servire Baal e a prostrarsi davanti a lui. 1Re 16:32 Eresse poi un'altare a Baal nel tempio di Baal, che aveva costruito in Samaria. 1Re 16:33 Achab fece anche un'Ascerah. Achab provoco' ad ira l'Eterno, il DIO d'Israele, piu' di tutti i re d'Israele che l'avevano preceduto. 1Re 16:34 Nei suoi giorni, Hiel di Bethel ricostrui Gerico; ne getto' le fondamenta su Abiram, suo primogenito, e ne rizzo' le porte su Segub, il piu' giovane dei suoi figli, secondo la parola che l'Eterno aveva pronunciato per mezzo di Giosue', figlio di Nun. Durante la siccita' Dio provvede il cibo miracolosamente 1Re 17:1 Elia, il Tishbita, uno degli abitanti di Galaad disse ad Achab: «Com'e' vero che vive l'Eterno, il DIO d'Israele, alla cui presenza io sto, non ci sara' ne' rugiada ne' pioggia in questi anni, se non alla mia parola». 1Re 17:2 Poi la parola dell'Eterno gli fu indirizzata, dicendo: 1Re 17:3 «Vattene da qui, volgiti verso oriente e nasconditi presso il torrente Kerith, che si trova a est del Giordano. 1Re 17:4 Tu berrai al torrente e io ho comandato ai corvi che ti diano da mangiare la'». 1Re 17:5 Cosi egli parti e fece secondo la parola dell'Eterno: ando' e si stabili presso il torrente Kerith, che si trova a est del Giordano. 1Re 17:6 I corvi gli portavano pane e carne al mattino e pane e carne alla sera, e beveva al torrente. 1Re 17:7 Dopo un po' di tempo il torrente si secco', perche' non veniva pioggia sul paese. 1Re 17:8 Allora la parola dell'Eterno gli fu indirizzata dicendo: 1Re 17:9 «Le'vati e va' a stabilirti a Sarepta dei Sidoni, perche' la' ho ordinato a una vedova di provvederti da mangiare». 1Re 17:10 Egli dunque si levo' e ando' a Sarepta; come giunse alla porta della citta', ecco li una vedova che raccoglieva legna. Egli la chiamo' e le disse: «Va' a prendermi un po' di acqua in un vaso perche' possa bere». 1Re 17:11 Mentre essa andava a prenderla, la chiamo' e disse: «Portami anche un pezzo di pane». 1Re 17:12 Ella rispose: «Com'e' vero che vive l'Eterno, il tuo DIO pane non ne ho, ma solo una manciata di farina in un vaso e un po' di olio in un orcio; ed ora sto raccogliendo due pezzi di legna, per andare a prepararla per me e per mio figlio; la mangeremo e poi moriremo». 1Re 17:13 Elia le disse: «Non temere; va' e fa' come hai detto, ma fanne prima una piccola focaccia per me e portamela; quindi ne farai per te e per tuo figlio. 1Re 17:14 Poiche' cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: il vaso della farina non si esaurira' e l'orcio dell'olio non diminuira', fino al giorno che l'Eterno mandera' la pioggia sulla terra"». 1Re 17:15 Cosi ella ando' e fece secondo la parola di Elia; e mangiarono lei, Elia e la sua famiglia per parecchio tempo. 1Re 17:16 Il vaso della farina non si esauri e l'orcio dell'olio non calo', secondo la parola che l'Eterno aveva pronunciato per mezzo di Elia. Risurrezione del figlio della vedova di Sarepta 1Re 17:17 In seguito a queste cose, il figlio della donna, che era la padrona di casa si ammalo'; la sua malattia fu cosi grave, che non gli rimase piu' soffio di vita. 1Re 17:18 Ella allora disse ad Elia: «Che ho io da far con te o uomo di DIO? Sei forse venuto da me per farmi ricordare il mio peccato e per uccidermi il figlio?». 1Re 17:19 Egli le rispose: «Dammi tuo figlio». Cosi lo prese dal suo seno, lo porto' nella stanza di sopra e lo corico' sul suo letto. 1Re 17:20 Poi invoco' l'Eterno e disse: «O Eterno, DIO mio, hai forse colpito di sventura anche questa vedova, che mi ospita, facendole morire il figlio?». 1Re 17:21 Si distese quindi tre volte sul fanciullo e invoco' l'Eterno, dicendo: «O Eterno DIO mio, ti prego, fa' che l'anima di questo fanciullo ritorni in lui». 1Re 17:22 L'Eterno esaudi la voce di Elia: l'anima del fanciullo ritorno' in lui ed egli riprese vita. 1Re 17:23 Allora Elia prese il fanciullo, Io porto giu' dalla stanza di sopra in casa e lo diede a sua madre dicendole: «Guarda, tuo figlio e' vivo!». 1Re 17:24 Allora la donna disse ad Elia: «Ora riconosco che tu, sei un uomo di DIO e che la parola dell'Eterno sulla tua bocca e' verita'». Sfida di Elia ad Achab 1Re 18:1 Molto tempo dopo, durante il terzo anno, la parola dell'Eterno fu indirizzata ad Elia, dicendo: «Va' presentati ad Achab e io mandero' la pioggia sul paese». 1Re 18:2 Elia ando' a presentarsi ad Achab. Ora in Samaria c'era una grande carestia. 1Re 18:3 Achab mando' a chiamare Abdia che era il suo maggiordomo. (Abdia temeva grandemente l'Eterno; 1Re 18:4 cosi, quando Jezebel sterminava i profeti dell'Eterno, Abdia prese cento profeti e li nascose cinquanta in una caverna e provvide loro pane e acqua). 1Re 18:5 Achab disse ad Abdia: «Va' attraverso il paese verso tutte le sorgenti e tutti i corsi d'acqua; forse troveremo erba sufficiente per poter conservare in vita i cavalli e i muli e non dovremo uccidere nessuno dei nostri animali». 1Re 18:6 Cosi si divisero il paese da percorrere; Achab se ne ando' da solo da una parte e Abdia da solo da un'altra parte. 1Re 18:7 Mentre Abdia era in viaggio, ecco venirgli incontro Elia; Abdia lo riconobbe e si prostro' con la faccia a terra, dicendo: «Sei tu il mio signore Elia?». 1Re 18:8 Gli rispose: «Sono io; va' a dire al tuo signore: C'e' qui Elia». 1Re 18:9 Ma Abdia rispose: «Che peccato ho fatto perche' tu consegni il tuo servo nelle mani di Achab per farmi morire? 1Re 18:10 Com'e' vero che l'Eterno, il tuo DIO, vive, non c'e' nazione e regno in cui il mio signore non abbia mandato a cercarti; e quando dicevano: "Non e' qui", facevo giurare il regno e la nazione che non avevano potuto trovarti. 1Re 18:11 E ora tu dici: "Va' a dire al tuo signore: C'e' qui Elia!". 1Re 18:12 Ma avverra' che, appena mi saro' allontanato da te, lo Spirito dell'Eterno ti trasportera' in un luogo a me sconosciuto; cosi io andro' a riferirlo ad Achab, ed egli, non trovandoti, mi uccidera'. Eppure il tuo servo teme l'Eterno fin dalla sua giovinezza! 1Re 18:13 Non hanno riferito al mio signore cio' che io feci quando Jezebel uccideva i profeti dell'Eterno? Come io nascosi cento di quei profeti dell'Eterno, cinquanta in una caverna e cinquanta in un'altra e provvidi loro pane e acqua? 1Re 18:14 E ora tu dici: "Va' a dire al tuo signore: C'e' qui Elia!". Ma egli mi uccidera'». 1Re 18:15 Allora Elia rispose: «Com'e' vero che vive l'Eterno degli eserciti alla cui presenza io sto, oggi mi presentero' ad Achab». 1Re 18:16 Abdia dunque ando' a trovare Achab e gli riferi la cosa; e Achab ando' incontro ad Elia. 1Re 18:17 Con appena Achab vide Elia, gli disse: «Sei proprio tu che metti sossopra Israele?». 1Re 18:18 Elia rispose: «Non sono io che metto sossopra Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perche' avete abbandonato i comandamenti dell'Eterno e tu sei andato dietro ai Baal. 1Re 18:19 Percio' ora manda a chiamare tutto Israele presso di me sul monte Karmel, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal e ai quattrocento profeti di Ascerah che mangiano alla mensa di Jezebel». Elia e i profeti di Baal sul monte Karmel 1Re 18:20 Cosi Achab mando' a chiamare tutti i figli d'Israele e raduno' i profeti sul monte Karmel. 1Re 18:21 Allora Elia si avvicino' a tutto il popolo e disse: «Fino a quando tentennerete fra due opinioni? Se l'Eterno e' DIO, seguitelo; ma se invece lo e' Baal, seguite lui». Il popolo non rispose parola. 1Re 18:22 Allora Elia disse al popolo: «Sono rimasto io solo dei profeti dell'Eterno, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. 1Re 18:23 Ci siano dunque dati due torelli; essi scelgano un torello per loro, lo facciano a pezzi e lo mettano sulla legna senza appiccarvi il fuoco; io preparero' l'altro torello e lo mettero' sulla legna senza appiccarvi il fuoco. 1Re 18:24 Voi invocherete quindi il nome del vostro dio e io invochero' il nome dell'Eterno; il dio che rispondera' mediante il fuoco e' DIO». Tutto il popolo rispose e disse: «Ben detto!». 1Re 18:25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: «Sceglietevi un torello e preparatelo per primi, perche' siete i piu' numerosi; poi invocate il vostro dio, ma senza appiccare il fuoco». 1Re 18:26 Cosi essi presero il torello che fu dato loro e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dal mattino fino a mezzogiorno, dicendo: «O Baal, rispondici!». Ma non si udi alcuna voce e nessuno rispose; intanto essi saltavano intorno all'altare che avevano fatto. 1Re 18:27 A mezzogiorno Elia incomincio' a beffarsi di loro e a dire: «Gridate piu' forte perche' egli e' dio; forse sta meditando o e' indaffarato o e' in viaggio, o magari si e' addormentato e dev'essere svegliato». 1Re 18:28 Cosi essi si misero a gridare piu' forte e a farsi incisioni con spade e lance secondo le loro usanze finche' grondavano sangue. 1Re 18:29 Passato mezzogiorno, essi profetizzarono fino al tempo di offrire l'oblazione; ma non si udi alcuna voce nessuno rispose e nessuno diede loro retta. 1Re 18:30 Allora Ella disse a tutto il popolo: «Avvicinatevi a me!». Cosi tutto il popolo si avvicino' a lui, ed egli restauro' l'altare dell'Eterno che era stato demolito. 1Re 18:31 Poi Elia prese dodici pietre, secondo il numero delle tribu' dei figli di Giacobbe al quale l'Eterno aveva detto: «Il tuo nome sara' Israele». 1Re 18:32 Con le pietre edifico' un altare al nome dell'Eterno e fece intorno all'altare un fosso della capacita' di due misure di grano. 1Re 18:33 Poi vi sistemo' la legna, fece a pezzi il torello e lo pose sopra la legna. E disse: «Riempite quattro brocche d'acqua e versatela sull'olocausto e sulla legna». 1Re 18:34 Di nuovo disse: «Fatelo una seconda volta». Ed essi lo fecero una seconda volta. Egli disse ancora: «Fatelo per la terza volta». Ed essi lo fecero per la terza volta. 1Re 18:35 L'acqua scorreva attorno all'altare ed egli riempi d'acqua anche il fosso. 1Re 18:36 All'ora in cui si offriva l'oblazione, il profeta Elia si avvicino' e disse: «O Eterno DIO di Abrahamo d'Isacco e d'Israele, fa' che oggi si sappia che tu sei DIO in Israele, che io sono tuo servo e che ho fatto tutte queste cose per tuo comando. 1Re 18:37 Rispondimi, o Eterno, rispondimi, affinche' questo popolo riconosca che tu, o Eterno, sei DIO, e che hai fatto ritornare i loro cuori a te». 1Re 18:38 Allora cadde il fuoco dell'Eterno e consumo' l'olocausto, la legna, le pietre e la polvere, e prosciugo' l'acqua che era nel fosso. 1Re 18:39 A tale vista, tutto il popolo si getto' con la faccia a terra e disse: «L'Eterno e' DIO! L'Eterno e' DIO!». 1Re 18:40 Quindi Elia disse loro: «Prendete i profeti di Baal; non lasciatene scappare neppure uno!». Cosi essi li presero ed Elia li fece scendere al torrente Kishon, dove li scanno'. 1Re 18:41 Poi Elia disse ad Achab: «Risali, mangia e bevi, perche' si ode gia' il rumore di grande pioggia». 1Re 18:42 Cosi Achab risali per mangiare e bere; ma Elia sali in vetta al Karmel si piego' fino a terra e si mise la faccia tra le ginocchia, 1Re 18:43 e disse al suo servo: «Ora sali e guarda dalla parte del mare!». Egli sali, guardo' e disse: «Non c'e' niente». Elia gli disse: «Ritorna a vedere, per sette volte». 1Re 18:44 La settima volta, il servo disse: «C'e' una nuvoletta grossa come la palma di una mano, che sale dal mare». Allora Elia disse: «Sali e di ad Achab: "Attacca i cavalli al carro e scendi prima che la pioggia ti sorprenda"». 1Re 18:45 In breve tempo il cielo si oscuro' a motivo delle nuvole e del vento e cadde una grande pioggia. Cosi Achab sali sul carro e ando' a Jezreel. 1Re 18:46 La mano dell'Eterno fu sopra Elia, che si cinse i lombi e corse davanti ad Achab fino all'ingresso di Jezreel. Elia fugge lontano da Jezebel 1Re 19:1 Achab riferi a Jezebel tutto cio' che Elia aveva fatto e come aveva ucciso con la spada tutti i profeti. 1Re 19:2 Allora Jezebel invio' un messaggero a Elia per dirgli: «Gli de'i mi facciano cosi e anche peggio, se domani a quest'ora non avro' fatto di te come uno di loro». 1Re 19:3 Quando senti questo, Elia si levo' e se ne ando' per mettersi in salvo. Giunse a Beer-Sceba, che appartiene a Giuda, e vi lascio' il suo servo. 1Re 19:4 Egli invece si inoltro' nel deserto una giornata di cammino, ando' a sedersi sotto una ginestra e chiese di poter morire dicendo: «Ora basta, o Eterno! Prendi la mia vita, perche' io non sono migliore dei miei padri». 1Re 19:5 Poi si corico' e si addormento' sotto la ginestra; ma ecco un angelo lo tocco' e gli disse: «Alzati e mangia». 1Re 19:6 Egli guardo' e vide vicino al suo capo una focaccia cotta su delle pietre calde e una brocca d'acqua. Egli mangio' e bevve poi torno' a coricarsi. 1Re 19:7 L'angelo dell'Eterno torno' una seconda volta, lo tocco' e disse: «Alzati e mangia, poiche' il cammino e' troppo lungo per te». 1Re 19:8 Egli si alzo', mangio' e bevve, poi, nella forza datagli da quel cibo, cammino' quaranta giorni e quaranta notti fino al monte di Dio, l'Horeb. Elia al monte Horeb 1Re 19:9 La' entro' in una caverna e vi passo' la notte. Ed ecco, la parola dell'Eterno gli fu rivolta e gli disse: «Che fai qui, Elia?». 1Re 19:10 Egli rispose: «Sono stato mosso da una grande gelosia per l'Eterno, il DIO degli eserciti, perche' i figli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti. Sono rimasto io solo ed essi cercano di togliermi la vita». 1Re 19:11 DIO gli disse: «Esci e fermati sul monte davanti all'Eterno». Ed ecco, passava l'Eterno. Un vento forte e impetuoso squarciava i monti e spezzava le rocce davanti all'Eterno, ma l'Eterno non era nel vento. Dopo il vento un terremoto, ma l'Eterno non era nel terremoto. 1Re 19:12 Dopo il terremoto un fuoco, ma l'Eterno non era nel fuoco. Dopo il fuoco una voce, come un dolce sussurro. 1Re 19:13 Come udi questo, Elia si coperse la faccia col mantello, usci e si fermo' all'ingresso della caverna; ed ecco una voce che gli diceva: «Che fai qui Elia?». 1Re 19:14 Egli rispose: «Sono stato mosso da una grande gelosia per l'Eterno, per il DIO degli eserciti, perche' i figli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, hanno demolito i tuoi altari e hanno ucciso con la spada i tuoi profeti. Sono rimasto io solo ed essi cercano di togliermi la vita» 1Re 19:15 L'Eterno gli disse: «Va', rifa' la strada del ritorno fino al deserto di Damasco; giunto la', ungerai Hazael come re di Siria. 1Re 19:16 Ungerai pure Jehu, figlio di Nimsci, come re d'Israele; ungerai quindi Eliseo, figlio di Shafat di Abel-Meholah, come profeta al tuo posto. 1Re 19:17 Cosi chiunque scampera' dalla spada di Hazael, sara' ucciso da Jehu; e chiunque scampera' dalla spada di Jehu, sara' ucciso da Eliseo. 1Re 19:18 Ma ho lasciato in Israele un residuo di settemila uomini, tutti che non hanno piegato le loro ginocchia davanti a Baal e che non l'hanno baciato con la loro bocca». Vocazione di Eliseo 1Re 19:19 Elia parti di la' e trovo' Eliseo figlio di Shafat mentre arava con dodici paia di buoi davanti a se' ed egli stesso si trovava con il dodicesimo paio. Elia gli passo' vicino e gli getto' addosso il suo mantello. 1Re 19:20 Allora Eliseo lascio' i buoi e corse dietro a Elia e disse: «Ti prego, lasciami andare a baciare mio padre e mia madre, poi ti seguiro'». Elia gli rispose: «Va' e torna, perche' che ti ho fatto?». 1Re 19:21 Allontanatosi da lui, Eliseo prese un paio di buoi e li offri in sacrificio; con gli attrezzi dei buoi ne fece cuocere la carne e la diede alla gente, che la mangio'. Poi si levo' segui Elia e si mise al suo servizio. Ben-Hadad attacca Samaria 1Re 20:1 Ben-Hadad re di Siria, raduno' tutto il suo esercito; con lui c'erano trentadue re con cavalli e carri; poi sali, cinse d'assedio Samaria e l'attacco'. 1Re 20:2 Invio' quindi messaggeri in citta' ad Achab, re d'Israele per dirgli: 1Re 20:3 «Cosi dice Ben-Hadad: "Il tuo argento ed il tuo oro sono miei, anche le tue mogli e i tuoi migliori figli sono miei"». 1Re 20:4 Il re d'Israele rispose: «e' come tu dici, o re mio signore; io e tutto cio' che ho siamo tuoi». 1Re 20:5 I messaggeri tornarono di nuovo e dissero: «Cosi parla Ben-Hadad: "Io ti ho mandato a dire che mi devi dare il tuo argento e il tuo oro, le tue mogli e i tuoi figli; 1Re 20:6 ma domani, a quest'ora mandero' da te i miei servi, che frugheranno la tua casa e le case dei tuoi servi; essi metteranno le mani su tutto cio' che hai di piu' caro e lo porteranno via"». 1Re 20:7 Allora il re d'Israele chiamo' tutti gli anziani del paese e disse: «Guardate, vi prego, e vedete come quest'uomo cerca la nostra rovina, perche' mi ha mandato a chiedere le mie mogli e i miei figli il mio argento e il mio oro, e io non gli ho rifiutato nulla». 1Re 20:8 Tutti gli anziani e tutto il popolo gli dissero: «Non dargli ascolto e non acconsentire». 1Re 20:9 Achab rispose quindi ai messaggeri di Ben-Hadad: «Dite al re, mio signore: "Tutto cio' che hai richiesto al tuo servo la prima volta lo faro', ma questo non lo posso fare"». Cosi i messaggeri andarono a riferire la risposta a Ben-Hadad. 1Re 20:10 Allora Ben-Hadad mando' a dire ad Achab: «Gli de'i mi facciano cosi e anche peggio, se la polvere di Samaria bastera' a riempire il pugno di tutta la gente che mi segue!». 1Re 20:11 Il re d'Israele rispose: «Ditegli: "Chi indossa l'armatura non si glori come chi la depone"». 1Re 20:12 Quando Ben-Hadad ricevette questa risposta, egli si trovava assieme ai re a bere sotto le tende, e disse ai suoi servi: «Preparatevi ad attaccare!». Cosi essi si prepararono ad attaccare la citta'. Prima vittoria di Achab su Ben-Hadad 1Re 20:13 Ma ecco un profeta si avvicino' ad Achab, re d'Israele, e disse: «Cosi dice l'Eterno: "Vedi tutta questa grande moltitudine? Ecco, oggi stesso io la daro' nelle tue mani e tu saprai che io sono l'Eterno"». 1Re 20:14 Achab disse: «Per mezzo di chi?». Quegli rispose: «Cosi dice l'Eterno: "Per mezzo dei giovani al servizio dei capi delle province"». Achab riprese: «Chi comincera' la battaglia?». Il profeta rispose: «Tu». 1Re 20:15 Allora Achab passo' in rassegna i giovani che erano al servizio dei capi delle province, ed erano duecentotrentadue. Dopo di loro passo' in rassegna tutto il popolo, tutti i figli d'Israele, ed erano settemila. 1Re 20:16 A mezzogiorno fecero una sortita, mentre Ben-Hadad stava a bere e ad ubriacarsi sotto le tende assieme ai trentadue re, venuti in suo aiuto. 1Re 20:17 I giovani al servizio dei capi delle province uscirono per primi. Ben-Hadad mando' a vedere, e gli fu riferito, dicendo: «Da Samaria sono usciti alcuni uomini». 1Re 20:18 Il re disse: «Se sono usciti con intenzioni pacifiche, catturateli vivi; se sono usciti per combattere, catturateli ugualmente vivi». 1Re 20:19 Cosi i giovani al servizio dei capi delle province uscirono dalla citta' assieme all'esercito che li seguiva, 1Re 20:20 e ciascuno di loro uccise il suo uomo. Cosi i Siri si diedero alla fuga e gl'Israeliti li inseguirono, e Ben-Hadad, re di Siria, fuggi a cavallo con alcuni cavalieri. 1Re 20:21 Il re d'Israele usci anch'egli, mise in rotta cavalli e carri ed inflisse ai Siri una grande sconfitta. 1Re 20:22 Allora il profeta si avvicino' al re d'Israele e gli disse: «Va', rafforzati e considera bene quel che devi fare, perche' fra un anno il re di Siria salira' contro di te». Seconda vittoria di Achab su Ben-Hadad 1Re 20:23 I servi del re di Siria gli dissero: «Il loro DIO e' un DIO delle montagne: per questo sono stati piu' forti di noi, ma se diamo loro battaglia in pianura, saremo certamente noi i piu' forti. 1Re 20:24 Percio' fa' cosi: rimuovi tutti i re dalla loro posizione di comando e metti al posto loro dei capitani. 1Re 20:25 Metti insieme un esercito pari a quello che hai perso, con altrettanti cavalli e altrettanti carri; poi daremo loro battaglia in pianura e noi saremo certamente piu' forti di loro». Egli accetto' il loro consiglio e fece cosi. 1Re 20:26 L'anno seguente Ben-Hadad passo' in rassegna i Siri e sali verso Afek per combattere con Israele. 1Re 20:27 Anche i figli d'Israele furono chiamati a raccolta e provvisti di viveri mossero quindi contro i Siri e si accamparono di fronte a loro; sembravano due piccoli greggi di capre, mentre i Siri inondavano il paese. 1Re 20:28 Allora un uomo di DIO si avvicino' al re d'Israele e gli disse: «Cosi dice l'Eterno: "Poiche' i Siri hanno detto: L'Eterno e' DIO delle montagne e non e' DIO delle valli, io daro' nelle tue mani tutta questa grande moltitudine; e voi conoscerete che io sono l'Eterno"». 1Re 20:29 Per sette giorni stettero accampati gli uni di fronte agli altri, ma al settimo giorno si attacco' battaglia, e i figli d'Israele uccisero in un sol giorno centomila fanti siriani. 1Re 20:30 I superstiti fuggirono nella citta' di Afek, dove le mura caddero su ventisettemila superstiti. Anche Ben-Hadad fuggi e ando' nella citta' a nascondersi in una stanza interna. 1Re 20:31 I suoi servi gli dissero: «Ecco, abbiamo sentito dire che i re della casa d'Israele sono re clementi; mettiamoci quindi dei sacchi attorno ai fianchi e delle corde al collo e usciamo incontro al re d'Israele; forse egli ti lascera' in vita». 1Re 20:32 Cosi essi si misero dei sacchi intorno ai fianchi e delle corde al collo, andarono dal re d'Israele e dissero: «Il tuo servo Ben-Hadad dice: "Ti prego, lasciami in vita"». Achab rispose: «e' ancora vivo? Egli e' mio fratello». 1Re 20:33 Quegli uomini presero questo come segno di buon auspicio e si affrettarono a chiederne la conferma, dicendo: «Ben-Hadad e' dunque tuo fratello!». Egli rispose: «Andate a prenderlo». Cosi Ben-Hadad si reco' da Achab, che lo fece salire sul suo carro. 1Re 20:34 Allora Ben-Hadad gli disse: «Io restituiro' le citta' che mio padre tolse a tuo padre; e tu potrai stabilire mercati in Damasco, come mio padre aveva fatto in Samaria». Achab disse: «A questo patto ti lascero' andare»; cosi Achab fece un patto con lui e lo lascio' andare. Achab ripreso da un profeta 1Re 20:35 Allora uno dei figli dei profeti disse al suo compagno per ordine dell'Eterno: «Colpiscimi!». Ma questi si rifiuto' di colpirlo. 1Re 20:36 Allora il primo gli disse: «Poiche' non hai ubbidito alla voce dell'Eterno, ecco che appena ti sarai allontanato da me, un leone ti uccidera'». Cosi, non appena si fu allontanato da lui, un leone lo incontro' e lo uccise. 1Re 20:37 Poi il profeta trovo' un altro uomo e gli disse: «Colpiscimi!». Questi lo percosse e lo feri. 1Re 20:38 Allora il profeta ando' ad aspettare il re sulla strada, camuffandosi con una benda sugli occhi. 1Re 20:39 Come il re passava, gli grido' e disse: «Il tuo servo era entrato in mezzo alla battaglia, quand'ecco uno si trasse in disparte e mi condusse un uomo, dicendomi: "Custodisci quest'uomo; se mai venisse a mancare, la tua vita paghera' per la sua, oppure pagherai un talento d'argento". 1Re 20:40 Mentre il tuo servo era occupato qua e la', quel tale scomparve». Il re d'Israele gli disse: «Ecco la tua sentenza; l'hai pronunciata tu stesso». 1Re 20:41 Egli allora si tolse in fretta la benda dagli occhi e il re d'Israele si rese conto che era uno dei profeti. 1Re 20:42 Il profeta quindi disse al re: «Cosi dice l'Eterno: "Poiche' ti sei lasciato sfuggir di mano l'uomo che io avevo votato allo sterminio, la tua vita paghera' per la sua e il tuo popolo per il suo popolo». 1Re 20:43 Cosi il re d'Israele torno' a casa sua triste e adirato e si reco' a Samaria. La vigna di Naboth. Condotta scellerata di Achab e di Jezebel sua moglie 1Re 21:1 Dopo queste cose avvenne che Naboth di Jezreel aveva in Jezreel una vigna vicina al palazzo di Achab re di Samaria. 1Re 21:2 Cosi Achab parlo' a Naboth e gli disse: «Dammi la tua vigna per farne un orto, perche' si trova vicina alla mia casa. In cambio ti daro' una vigna migliore o, se preferisci, ti daro' l'equivalente in denaro». 1Re 21:3 Ma Naboth rispose ad Achab: «Mi guardi l'Eterno dal cederti l'eredita' dei miei padri"!». 1Re 21:4 Percio' Achab torno' a casa sua triste e adirato per la risposta che Naboth di Jezreel gli aveva dato: «Non ti cedero' l'eredita' dei miei padri!». Si getto' sul suo letto, volse la faccia da un lato e non volle prendere cibo. 1Re 21:5 Allora Jezebel, sua moglie, venne da lui e gli disse: «Perche' hai lo spirito cosi contristato e non mangi?». 1Re 21:6 Egli le rispose: «Perche' ho parlato a Naboth di Jezreel e gli ho detto: "Cedimi la tua vigna per denaro o, se preferisci, ti daro' un'altra vigna in cambio". Ma egli mi ha risposto: "Non ti cedero' la mia vigna!"». Complotto di Jezebel e uccisione di Naboth 1Re 21:7 Allora sua moglie Jezebel gli disse: «Non sei tu che regni ora sopra Israele? Alzati, prendi cibo e il tuo cuore si rallegri; la vigna di Naboth di Jezreel te la faro' avere io». 1Re 21:8 Cosi ella scrisse alcune lettere a nome di Achab, le sigillo' col suo sigillo e le mando' agli anziani ed ai notabili che abitavano nella stessa citta' con Naboth. 1Re 21:9 Nelle lettere scrisse cosi: «Bandite un digiuno e fate sedere Naboth in prima fila davanti al popolo; 1Re 21:10 ponetegli di fronte due scellerati che depongano contro di lui, dicendo: "Tu hai bestemmiato DIO e il re"; poi conducetelo fuori, lapidatelo e cosi muoia». 1Re 21:11 La gente della citta' di Naboth, gli anziani e i notabili che abitavano nella sua citta' fecero come Jezebel aveva mandato loro a dire, come era scritto nelle lettere che ella aveva loro inviato. 1Re 21:12 Bandirono il digiuno e fecero sedere Naboth davanti al popolo. 1Re 21:13 Poi vennero due scellerati che si sedettero di fronte a lui; e questi scellerati deposero contro Naboth davanti al popolo dicendo: «Naboth ha maledetto DIO e il re». Quindi lo condussero fuori della citta' e lo lapidarono con pietre; cosi egli mori. 1Re 21:14 Poi mandarono a dire a Jezebel: «Naboth e' stato lapidato ed e' morto». 1Re 21:15 Quando Jezebel venne a sapere che Naboth era stato lapidato ed era morto, disse ad Achab: «Le'vati e prendi possesso della vigna di Naboth di Jezreel, che egli rifiuto' di darti per denaro, perche' Naboth non vive piu' ma e' morto». 1Re 21:16 Come Achab udi che Naboth era morto, si levo' e scese a prendere possesso della vigna di Naboth di Jezreel. Profezia di Elia contro Achab 1Re 21:17 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta ad Elia, il Tishbita, in questi termini, dicendo: 1Re 21:18 «Le'vati e scendi incontro ad Achab, re d'Israele, che sta in Samaria; ecco, egli e' nella vigna di Naboth, dove e' sceso a prenderne possesso. 1Re 21:19 Gli parlerai in questo modo: Cosi dice l'Eterno: "Prima hai ucciso un uomo e poi ne hai usurpato la proprieta'". Quindi gli dirai: Cosi dice l'Eterno: "Nel medesimo luogo dove i cani hanno leccato il sangue di Naboth, i cani leccheranno" anche il tuo stesso sangue"». 1Re 21:20 Achab disse ad Elia: «Mi hai dunque trovato, o mio nemico?». Elia rispose: «Si, ti ho trovato, perche' ti sei venduto per fare cio' che e' male agli occhi dell'Eterno. 1Re 21:21 Ecco, io faro' venire su di te la sventura, spazzero' via i tuoi discendenti e sterminero' della casa di Achab ogni maschio, schiavo o libero in Israele. 1Re 21:22 Rendero' la tua casa come la casa di Geroboamo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasha, figlio d'Ahijah, perche' tu mi hai provocato ad ira e hai fatto peccare Israele. 1Re 21:23 Anche riguardo a Jezebel l'Eterno parla e dice: "I cani divoreranno Jezebel sotto le mura di Jezreel". 1Re 21:24 Quelli di Achab che moriranno in citta' saranno divorati dai cani, quelli invece che moriranno nei campi saranno divorati dagli uccelli del cielo». 1Re 21:25 In verita' non ci fu mai alcuno che si vendette a fare cio' che e' male agli occhi dell'Eterno come Achab, perche' era sospinto da sua moglie Jezebel. 1Re 21:26 Egli si comporto' in modo abominevole, andando dietro agli idoli, come avevano fatto gli Amorei che l'Eterno aveva scacciato davanti ai figli d'Israele. 1Re 21:27 Quando Achab udi queste parole, si straccio' le vesti, si coperse il corpo con un sacco e digiuno'; si coricava avvolto nel sacco e camminava dimesso. 1Re 21:28 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta ad Elia, il Tishbita, dicendo: 1Re 21:29 «Hai visto come Achab si e' umiliato davanti a me? Poiche' si e' umiliato davanti a me, io non faro' venire la sciagura mentre egli e' in vita; ma mandero' la sciagura sulla sua casa, durante la vita di suo figlio». Terza campagna di Achab contro i Siri: i falsi profeti predicono vittoria 1Re 22:1 Trascorsero tre anni senza guerra, tra la Siria e Israele. 1Re 22:2 Ma il terzo anno Giosafat, re di Giuda, scese a trovare il re d'Israele. 1Re 22:3 Ora il re d'Israele aveva detto ai suoi servi: «Non sapete voi che Ramoth di Galaad e' nostra e noi ce ne stiamo tranquilli, senza riprenderla dalle mani del re di Siria?» 1Re 22:4 Disse quindi a Giosafat: «Verresti a combattere con me a Ramoth di Galaad?». Giosafat rispose al re d'Israele: «Conta su di me come su te stesso, sulla mia gente come sulla tua gente, sui miei cavalli come sui tuoi cavalli». 1Re 22:5 Giosafat disse ancora al re d'Israele: «Ti prego, consulta oggi stesso la parola dell'Eterno». 1Re 22:6 Allora il re d'Israele convoco' i profeti, in numero di circa quattrocento, e disse loro: «Devo andare a combattere contro Ramoth di Galaad, oppure devo rinunciarvi?». Quelli risposero: «Va' pure, perche' il Signore la dara' nelle mani del re». 1Re 22:7 Ma Giosafat disse: «Non c'e' qui un altro profeta dell'Eterno? che possiamo consultare?». 1Re 22:8 Il re d'Israele rispose a Giosafat: «C'e' ancora un uomo, Mikaiah, figlio di Imlah, per mezzo del quale si potrebbe consultare l'Eterno; io pero' lo odio perche' non profetizza mai nulla di buono nei miei confronti ma soltanto del male». Giosafat rispose: «Il re non parli cosi!». 1Re 22:9 Allora il re d'Israele chiamo' un eunuco e gli disse: «Fa' venire subito Mikaiah, figlio di Imlah». 1Re 22:10 Or il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, sedevano ciascuno sul suo trono vestiti dei loro abiti reali, nell'aia che si trova all'ingresso della porta di Samaria; e tutti i profeti profetizzavano davanti a loro. 1Re 22:11 Sedekia, figlio di Kenaanah, che si era fatto delle corna di ferro, disse: «Cosi dice l'Eterno: "Con queste corna trafiggerai i Siri fino a distruggerli completamente"». 1Re 22:12 Tutti i profeti profetizzavano allo stesso modo, dicendo: «Sali contro Ramoth di Galaad e riuscirai, perche' l'Eterno la dara' nelle mani del re». Mikaiah predice sconfitta 1Re 22:13 Il messaggero che era andato a chiamare Mikaiah gli parlo' cosi e disse: «Ecco, le parole dei profeti sono concordi nel dichiarare cose buone al re; ti prego, sia la tua parola come la parola di ognuno di loro, e dichiara anche tu cose buone». 1Re 22:14 Ma Mikaiah rispose: «Com'e' vero che l'Eterno vive, io diro' cio' che l'Eterno mi dira'». 1Re 22:15 Come giunse davanti al re, il re gli disse: «Mikaiah, dobbiamo andare a combattere contro Ramoth di Galaad, oppure dobbiamo rinunciarvi?». Egli rispose: «Va' pure, tu riuscirai, perche' l'Eterno la dara' nelle mani del re». 1Re 22:16 Allora il re gli disse: «Quante volte ti devo scongiurare di non dirmi se non la verita' nel nome dell'Eterno?». 1Re 22:17 Mikaiah rispose: «Ho visto tutto Israele disperso sui monti, come pecore che non hanno pastore"; e l'Eterno ha detto: "Essi non hanno piu' padrone; se ne torni ciascuno in pace a casa sua"». 1Re 22:18 Il re d'Israele disse a Giosafat: «Non ti avevo io detto che nei miei confronti costui non avrebbe profetizzato nulla di buono? ma solo del male?». 1Re 22:19 Allora Mikaiah disse: «Percio' ascolta la parola dell'Eterno. Io ho visto l'Eterno assiso sul suo trono, mentre tutto l'esercito del cielo gli stava intorno a destra e a sinistra. 1Re 22:20 L'Eterno disse: "Chi sedurra' Achab perche' salga e perisca a Ramoth di Galaad?". Ora chi rispose in un modo e chi in un altro. 1Re 22:21 Allora si fece avanti uno spirito, che si presento' davanti all'Eterno e disse: "Lo sedurro' io". 1Re 22:22 L'Eterno gli disse: "In che modo?". Egli rispose: "Usciro' e saro' spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti". L'Eterno gli disse: "Riuscirai certamente a sedurlo; esci e fa' cosi". 1Re 22:23 Percio' ecco, l'Eterno ha posto uno spirito di menzogna in bocca a tutti questi tuoi profeti; ma l'Eterno pronuncia sciagura contro di te». 1Re 22:24 Allora Sedekia, figlio di Kenaanah, si avvicino' e diede uno schiaffo a Mikaiah, e disse: «Per dove e' passato lo Spirito dell'Eterno quando e' uscito da me per parlare a te?». 1Re 22:25 Mikaiah rispose: «Lo vedrai il giorno in cui andrai in una stanza interna a nasconderti». 1Re 22:26 Allora il re d'Israele disse: «Prendi Mikaiah e conducilo da Amon, governatore della citta', e da Joas, figlio del re e di loro: 1Re 22:27 Cosi dice il re: "Mettete costui in prigione e nutritelo con pane e acqua di afflizione, finche' ritornero' sano e salvo». 1Re 22:28 Allora Mikaiah disse: «Se tu dovessi mai ritornare sano e salvo, significa che l'Eterno non ha parlato per mio mezzo». E aggiunse: «Ascoltate, o voi popoli tutti!». Sconfitta d'Israele e morte di Achab 1Re 22:29 Il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, salirono dunque contro Ramoth di Galaad. 1Re 22:30 Il re d'Israele disse a Giosafat: «Io mi travestiro' e poi andro' a combattere; ma tu indossa i tuoi abiti reali». Cosi il re d'Israele si travesti e ando' a combattere. 1Re 22:31 Ora il re di Siria aveva dato quest'ordine ai trentadue capitani dei suoi carri, dicendo: «Non combattete contro nessuno, piccolo o grande, ma solamente contro il re d'Israele». 1Re 22:32 Cosi, quando i capitani dei carri videro Giosafat, dissero: «Costui e' certamente il re d'Israele». E si volsero contro di lui per attaccarlo; ma Giosafat lancio' un grido. 1Re 22:33 Quando i capitani dei carri si resero conto che non era il re d'Israele, smisero di inseguirlo. 1Re 22:34 Ma un uomo tiro' a caso una freccia col suo arco e colpi il re d'Israele tra le maglie della corazza; per cui il re disse al suo cocchiere: «Gira e portami fuori dalla mischia, perche' sono ferito». 1Re 22:35 Ma la battaglia fu cosi aspra quel giorno, che il re fu costretto a rimanere sul suo carro di fronte ai Siri, e mori verso sera; il sangue della ferita era colato nel fondo del carro. 1Re 22:36 Come il sole tramontava, un grido corse attraverso le file dell'esercito: «Ognuno alla sua citta', ognuno al suo paese!». 1Re 22:37 Cosi il re mori e fu portato a Samaria; quindi seppellirono il re in Samaria. 1Re 22:38 Lavarono poi il carro e le armi a una piscina in Samaria e i cani leccarono il suo sangue secondo la parola che l'Eterno aveva pronunciato. 1Re 22:39 Il resto delle gesta di Achab, tutto cio' che fece, la casa d'avorio che costrui e tutte le citta' che edifico', non sono forse scritti nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 1Re 22:40 Cosi Achab si addormento' con i suoi padri. Al suo posto regno' suo figlio Achaziah. Giosafat, re di Giuda; Achaziah, re d'Israele 1Re 22:41 Giosafat, figlio di Asa, inizio' a regnare su Giuda l'anno quarto di Achab, re d'Israele. 1Re 22:42 Giosafat aveva trentacinque anni quando inizio' a regnare, e regno' venticinque anni a Gerusalemme. Il nome di sua madre era Azubah, figlia di Scilhi. 1Re 22:43 Egli segui in tutto le vie di Asa suo padre e non se ne allontano', facendo cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno. Tuttavia gli alti luoghi non furono rimossi; cosi il popolo offriva ancora sacrifici e bruciava incenso sugli alti luoghi. 1Re 22:44 E Giosafat visse in pace con il re d'Israele. 1Re 22:45 Il resto delle gesta di Giosafat, le prodezze che fece e le sue guerre non sono forse scritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 1Re 22:46 Egli elimino' dal paese il resto di quelli che si davano alla prostituzione sacra che erano rimasti al tempo di Asa suo padre. 1Re 22:47 A quel tempo non c'era alcun re in Edom, ma solo un rappresentante del re. 1Re 22:48 Giosafat fece costruire navi di Tarshish per andare a Ofir in cerca d'oro; ma non riuscirono mai a salpare perche' le navi andarono distrutte a Etsion-Gheber. 1Re 22:49 Allora Achaziah, figlio di Achab disse a Giosafat: «Lascia che i miei servi vadano sulle navi con i tuoi servi». Ma Giosafat non volle. 1Re 22:50 Giosafat si addormento' con i suoi padri e con essi fu sepolto nella citta' di Davide, suo padre. Al suo posto regno' suo figlio Jehoram. 1Re 22:51 Achaziah, figlio di Achab, inizio' a regnare su Israele a Samaria l'anno diciassettesimo di Giosafat, re di Giuda, e regno' due anni su Israele. 1Re 22:52 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno e segui la via di suo padre, la via di sua madre e la via di Geroboamo figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele. 1Re 22:53 Servi a Baal e si prostro' davanti a lui, provocando ad ira l'Eterno, il DIO d'Israele, proprio come aveva fatto suo padre.2Re 1:1-25:30 2Re 1:1 Dopo la morte di Achab, Moab si ribello' contro Israele. 2Re 1:2 Achaziah cadde dalla finestra del piano superiore in Samaria e si fece male. Allora mando' messaggeri, ai quali disse: «Andate a consultare Baal-Zebub, dio di Ekron, per sapere se mi riprendero' da questa infermita'». 2Re 1:3 Ma un angelo dell'Eterno disse ad Elia il Tishbita: «Le'vati e va' incontro ai messaggeri del re di Samaria e di loro: "e' forse perche' non c'e' DIO in Israele che voi andate a consultare Baal-Zebub, dio di Ekron? 2Re 1:4 Percio' cosi dice l'Eterno: Tu non scenderai piu' dal letto sul quale sei salito, ma certamente morirai"». Poi Elia se ne ando'. 2Re 1:5 I messaggeri ritornarono da Achaziah, che domando' loro: «Perche' siete tornati?». 2Re 1:6 Essi gli risposero: «Un uomo ci e' venuto incontro e ci ha detto: "Andate, ritornate dal re che vi ha mandato e ditegli: Cosi dice l'Eterno: e' forse perche' non c'e' alcun DIO in Israele che tu mandi a consultare Baal-Zebub, dio di Ekron? Per questo non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma certamente morirai"». 2Re 1:7 Allora il re chiese loro: «Com'era l'uomo che vi e' venuto incontro e vi ha detto queste parole?». 2Re 1:8 Essi gli risposero: «Era un uomo con un vestito di pelo e con una cintura di cuoio intorno ai fianchi"». Achaziah disse: «e' Elia il Tishbita!». 2Re 1:9 Allora il re mando' da Elia un capitano di cinquanta con i suoi cinquanta uomini; egli sali da lui e trovo' Elia seduto in cima al monte. Il capitano gli disse: «O uomo di DIO, il re ti ordina di scendere». 2Re 1:10 Elia rispose e disse al capitano dei cinquanta: «Se sono un uomo di DIO, scenda fuoco dal cielo e consumi te e i tuoi cinquanta uomini!». E dal cielo scese un fuoco, che consumo' lui e i suoi cinquanta. 2Re 1:11 Allora il re gli mando' un altro capitano di cinquanta con i suoi cinquanta uomini, che si rivolse ad Elia e gli disse: «O uomo di DIO, il re ti ordina di scendere subito». 2Re 1:12 Elia rispose e disse loro: «Se sono un uomo di DIO, scenda fuoco dal cielo e consumi te e i tuoi cinquanta uomini». E dal cielo scese il fuoco di DIO che consumo' lui e i suoi cinquanta 2Re 1:13 Il re mando' ancora un terzo capitano di cinquanta con i suoi cinquanta uomini. Questo terzo capitano di cinquanta sali e ando' a gettarsi davanti a Elia, e lo supplico', dicendo: «O uomo di DIO, ti prego, la mia vita e la vita di questi cinquanta tuoi servi siano preziose ai tuoi occhi! 2Re 1:14 Ecco, un fuoco e' disceso dal cielo e ha consumato i due primi capitani di cinquanta con i loro cinquanta uomini; ma ora la mia vita sia preziosa ai tuoi occhi». 2Re 1:15 L'angelo dell'Eterno disse ad Elia: «Scendi con lui e non aver paura di lui». Percio' Elia si levo' e scese con lui dal re, 2Re 1:16 e gli disse: «Cosi dice l'Eterno: "e' perche' non c'e' alcun DIO in Israele, di cui si possa consultare la parola che tu hai mandato messaggeri da Baal-Zebub, il dio di Ekron? Per questo non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma certamente morirai"». 2Re 1:17 Cosi Achaziah mori, secondo la parola dell'Eterno pronunciata da Elia. Poiche' egli non aveva figli, Jehoram inizio' a regnare al suo posto, nell'anno secondo di Jehoram, figlio di Giosafat, re di Giuda. 2Re 1:18 Il resto delle gesta compiute da Achaziah non sta forse scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele? Elia portato via in cielo 2Re 2:1 Ora, quando l'Eterno volle portare in cielo Elia in un turbine, Elia parti da Ghilgal con Eliseo. 2Re 2:2 Allora Elia disse ad Eliseo: «Fermati qui, ti prego, perche' l'Eterno mi manda fino a Bethel». Ma Eliseo rispose: «Come e' vero che l'Eterno vive e che tu stesso vivi, io non ti lascero'». Cosi discesero a Bethel. 2Re 2:3 I discepoli dei profeti che erano a Bethel andarono quindi a trovare Eliseo e gli dissero: «Sai che l'Eterno quest'oggi portera' via il tuo signore al di sopra di te?». Quegli rispose: «Si, lo so; tacete!». 2Re 2:4 Poi Elia gli disse: «Eliseo, fermati qui, ti prego, perche' l'Eterno mi manda a Gerico». Egli rispose: «Come e' vero che l'Eterno vive e che tu stesso vivi, io non ti lascero'». Cosi discesero a Gerico. 2Re 2:5 Allora i discepoli dei profeti che erano a Gerico si avvicinarono a Eliseo e gli dissero: «Sai che l'Eterno quest'oggi portera' via il tuo signore al di sopra di te?». Egli rispose: «Si, lo so; tacete!». 2Re 2:6 Poi Elia gli disse: «Fermati qui, ti prego, perche' l'Eterno mi manda al Giordano». Egli rispose: «Come e' vero che l'Eterno vive e che tu stesso vivi, io non ti lascero'». Cosi proseguirono il cammino assieme. 2Re 2:7 Ora cinquanta uomini tra i discepoli dei profeti li seguirono e si fermarono di fronte a loro, da lontano, mentre Elia ed Eliseo si fermarono sulla riva del Giordano. 2Re 2:8 Allora Elia prese il suo mantello, lo rotolo' e percosse le acque, che si divisero, di qua e di la'; cosi passarono entrambi all'asciutto. 2Re 2:9 Dopo che furono passati, Elia disse ad Eliseo: «Chiedi cio' che vuoi che io faccia per te, prima che sia portato via da te». Eliseo rispose: «Ti prego, fa' che una doppia porzione del tuo spirito venga su di me». 2Re 2:10 Elia disse: «Tu hai chiesto una cosa difficile; tuttavia, se mi vedrai quando saro' portato via da te, cio' ti sara' concesso, altrimenti non l'avrai». 2Re 2:11 Ora, mentre essi camminavano discorrendo, ecco un carro di fuoco, e cavalli di fuoco li separarono l'uno dall'altro, ed Elia sali al cielo in un turbine. 2Re 2:12 Eliseo vide cio' e si mise a gridare: «Padre mio, padre mio, carro d'Israele e sua cavalleria!». Poi non lo vide piu'. Allora afferro' le sue vesti e le straccio' in due pezzi. 2Re 2:13 Raccolse quindi il mantello di Elia che gli era caduto di dosso, torno' indietro e si fermo' sulla riva del Giordano. 2Re 2:14 Poi prese il mantello di Elia che gli era caduto di dosso, percosse le acque e disse: «Dov'e' l'Eterno, il DIO di Elia?». Quando anch'egli ebbe percosso le acque, queste si divisero di qua e di la' ed Eliseo passo'. Eliseo succede a Elia 2Re 2:15 Quando i discepoli dei profeti che erano a Gerico e stavano quindi di fronte al Giordano videro Eliseo, dissero: «Lo spirito di Elia si e' posato su Eliseo». Poi gli andarono incontro, si inchinarono fino a terra davanti a lui 2Re 2:16 e gli dissero: «Ecco, ci sono fra i tuoi servi cinquanta uomini robusti; lascia che vadano a cercare il tuo signore nel caso che lo Spirito dell'Eterno l'avesse preso e gettato su qualche monte o in qualche valle». Eliseo rispose: «Non mandate nessuno». 2Re 2:17 Ma essi insistettero tanto con lui che egli ne fu confuso e disse: «Mandateli» Allora essi mandarono cinquanta uomini che cercarono Elia per tre giorni, ma non lo trovarono. 2Re 2:18 Quando essi tornarono da Eliseo, che si era fermato a Gerico, egli disse loro: «Non vi avevo detto: Non andate?». 2Re 2:19 Or gli abitanti della citta' dissero a Eliseo: «Ecco, il soggiorno di questa citta' e' piacevole, come il mio signore puo' constatare, ma le acque sono cattive e il paese e' sterile». 2Re 2:20 Egli disse: «Portatemi un piatto nuovo e mettetevi del sale». Essi glielo portarono. 2Re 2:21 Allora egli si reco' alla sorgente delle acque, vi getto' il sale e disse: «Cosi dice l'Eterno: "Io rendo sane queste acque, da esse non verra' piu' ne' morte ne' sterilita'"». 2Re 2:22 Cosi le acque sono rimaste sane fino al giorno d'oggi, secondo la parola che Eliseo aveva pronunciato. 2Re 2:23 Poi di la' Eliseo sali a Bethel. Mentre egli saliva per la strada uscirono dalla citta' alcuni giovani e si misero a schernirlo, dicendo: «Sali, testa pelata! Sali, testa pelata». 2Re 2:24 Egli si volto', li vide e li maledisse nel nome dell'Eterno; allora uscirono dalla foresta due orse, che fecero a pezzi quarantadue di quei giovani. 2Re 2:25 Di la' Eliseo si reco' sul monte Karmel, e di la' torno' quindi a Samaria. Spedizione di Jehoram e di Giosafat contro Moab 2Re 3:1 Jehoram, figlio di Achab, comincio' a regnare sopra Israele a Samaria l'anno diciottesimo di Giosafat, re di Giuda, e regno' dodici anni. 2Re 3:2 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, ma non come suo padre e sua madre, perche' tolse via la stele di Baal che suo padre aveva fatto. 2Re 3:3 Tuttavia egli rimase attaccato ai peccati di Geroboamo figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele, e non se ne allontano'. 2Re 3:4 Mesha, re di Moab, era un allevatore di pecore e pagava al re d'Israele un tributo di centomila agnelli e la lana di centomila montoni. 2Re 3:5 Ma alla morte di Achab, il re di Moab si ribello' al re d'Israele. 2Re 3:6 Allora il re Jehoram usci di Samaria e chiamo' a raccolta tutto Israele; 2Re 3:7 poi si mise in via e mando' a dire a Giosafat, re di Giuda: «Il re di Moab si e' ribellato contro di me; vuoi venire con me a combattere contro Moab?». Quegli rispose: «Verro', conta su di me come su di te, sul mio popolo come sul tuo popolo, sui miei cavalli come sui tuoi cavalli». 2Re 3:8 Poi domando': «Per quale via saliremo?». Jehoram rispose: «Per la via del deserto di Edom». 2Re 3:9 Cosi il re d'Israele, il re di Giuda e il re di Edom si misero in marcia; dopo aver compiuto un percorso intorno al deserto per sette giorni venne a mancare l'acqua all'esercito e alle bestie che li seguivano. 2Re 3:10 Allora il re d'Israele disse: «Ahime' l'Eterno ha chiamato assieme questi tre re, per darli nelle mani di Moab!». 2Re 3:11 Ma Giosafat chiese: «Non c'e' qui un profeta dell'Eterno per mezzo del quale possiamo consultare l'Eterno?». Uno dei servi del re d'Israele rispose e disse: «C'e' qui Eliseo, figlio di Shafat, il quale versava l'acqua sulle mani d'Elia». 2Re 3:12 Giosafat disse: «La parola dell'Eterno e' con lui». Cosi il re d'Israele Giosafat e il re di Edom discesero da lui. 2Re 3:13 Ma Eliseo disse al re d'Israele: «Che ho io da fare con te? Va' dai profeti di tuo padre e dai profeti di tua madre!». Il re d'Israele gli rispose: «No, perche' l'Eterno ha chiamato insieme questi tre re per darli nelle mani di Moab». 2Re 3:14 Allora Eliseo disse: «Come e' vero che vive l'Eterno degli eserciti, alla cui presenza io sto, se non fosse per il rispetto che ho per Giosafat, re di Giuda, non avrei neppure badato a te e non ti avrei degnato di uno sguardo. 2Re 3:15 Ma ora conducetemi un suonatore». E avvenne che, mentre il suonatore arpeggiava, la mano dell'Eterno fu sopra Eliseo. 2Re 3:16 Allora egli disse: «Cosi parla l'Eterno: "Scavate molte fosse in questa valle". 2Re 3:17 Poiche' cosi dice l'Eterno: "Voi non vedrete ne' vento ne' pioggia; tuttavia questa valle si riempira' di acqua; e berrete voi, il vostro bestiame e le vostre bestie da soma. 2Re 3:18 Ma questo e' ancora poca cosa agli occhi dell'Eterno, perche' egli dara' anche Moab nelle vostre mani. 2Re 3:19 Voi distruggerete tutte le citta' fortificate e tutte le migliori citta', abbatterete tutti gli alberi buoni, turerete tutte le sorgenti d'acqua e rovinerete ogni buon appezzamento di terra con pietre"». 2Re 3:20 Al mattino seguente, nell'ora in cui era offerta l'oblazione di cibo, ecco arrivare l'acqua dal lato di Edom e il paese ne fu ripieno. 2Re 3:21 Ora tutti i Moabiti saputo che quei re erano saliti per muovere loro guerra, radunarono tutti quelli che erano in grado di portare le armi, giovani e vecchi, e si schierarono alla frontiera. 2Re 3:22 Quando si alzarono al mattino presto, il sole splendeva sulle acque; allora i Moabiti videro davanti a loro le acque rosse come sangue; 2Re 3:23 e dissero: «Quello e' sangue! Certamente quei re sono venuti alle mani e si sono uccisi l'un l'altro; or dunque, Moab, alla preda!». 2Re 3:24 Cosi avanzarono verso il campo d'Israele; ma gli Israeliti si levarono e sbaragliarono i Moabiti, che fuggirono davanti a loro. Si inoltrarono quindi nel paese, continuando a uccidere i Moabiti. 2Re 3:25 Distrussero le citta'; ogni buon appezzamento di terra lo riempirono di pietre ciascuno gettandovi la sua; turarono tutte le sorgenti d'acqua e abbatterono tutti gli alberi buoni. Di Kir-Hareseth rimanevano soltanto le pietre, ma i frombolieri la circondarono e l'attaccarono. 2Re 3:26 Il re di Moab, vedendo che la battaglia era troppo forte per lui, prese con se' settecento uomini che brandivano la spada, per aprirsi un varco fino al re di Edom; ma non poterono. 2Re 3:27 Allora prese il suo figlio primogenito, che avrebbe dovuto regnare al suo posto, e l'offerse in olocausto sopra le mura. Vi fu allora grande indignazione contro quei d'Israele, che si allontanarono da lui e ritornarono al loro paese. L'olio della vedova 2Re 4:1 Una donna, moglie di un discepolo dei profeti, grido' a Eliseo, dicendo: «Il tuo servo, mio marito, e' morto, e tu sai che il tuo servo temeva l'Eterno; ora il creditore e' venuto a prendersi i miei due figli per farli suoi schiavi». 2Re 4:2 Eliseo le disse: «Che cosa devo fare per te? Dimmi, che cosa hai in casa?» Ella rispose: «La tua serva in casa non ha altro che un vasetto d'olio». 2Re 4:3 Allora egli disse: «Va' e chiedi in prestito a tutti i tuoi vicini dei vasi vuoti, e non chiederne pochi. 2Re 4:4 Quando sei rientrata, chiudi la porta dietro di te e dei tuoi figli, poi versa l'olio in tutti quei vasi mettendoli da parte man mano che saranno pieni». 2Re 4:5 Ella dunque si allontano' da lui e chiuse la porta dietro di se' e dei suoi figli; questi le portavano i vasi ed ella vi versava l'olio. 2Re 4:6 Quando i vasi furono pieni, ella disse a suo figlio: «Portami ancora un vaso». Ma egli le rispose: «Non ci sono piu' vasi». E l'olio si fermo'. 2Re 4:7 Allora essa ando' a riferire la cosa all'uomo di DIO, che le disse: «Va' a vendere l'olio e paga il tuo debito; con quel che resta vivrete tu e i tuoi figli». La risurrezione del figlio della Shunamita 2Re 4:8 Or avvenne che un giorno Eliseo ando' a Shunem, dove abitava una donna facoltosa, e questa lo costrinse a prendere un po' di cibo. Cosi, tutte le volte che passava di la', si recava a mangiare da lei. 2Re 4:9 Ella disse a suo marito: «Ecco, io sono certa che colui che passa sempre da noi e' un santo uomo di DIO. 2Re 4:10 Ti prego, facciamo una piccola stanza in muratura al piano di sopra e mettiamoci per lui un letto, un tavolo, una sedia e un candeliere, cosi quando verra' da noi, vi si potra' ritirare». 2Re 4:11 Un giorno che Eliseo passava di la', si ritiro' nella stanza di sopra e vi si corico'. 2Re 4:12 Poi disse a Ghehazi, suo servo: «Chiama questa Shunamita». Egli la chiamo' ed ella si presento' davanti a lui. 2Re 4:13 Eliseo disse quindi al suo servo: «Or dille cosi: "Ecco, tu hai avuto per noi tutta questa premura; cosa posso fare per te? Vuoi che dica qualcosa a nome tuo al re o al capo dell'esercito?"». Ella rispose: 2Re 4:14 «Io vivo in mezzo al mio popolo». Allora Eliseo disse: «Cosa posso dunque fare per lei?». Ghehazi rispose: «A dire il vero, lei non ha figli e suo marito e' vecchio». 2Re 4:15 Eliseo gli disse: «Chiamala!». Egli la chiamo', ed ella si fermo' sulla porta. 2Re 4:16 Allora Eliseo le disse: «In questa stagione, l'anno prossimo, tu abbraccerai un figlio». Ella rispose: «No, mio signore; o uomo di DIO, non ingannare la tua serva!». 2Re 4:17 La donna concepi e partori un figlio, l'anno seguente in quella stessa stagione, come Eliseo le aveva detto. 2Re 4:18 Ora il bambino crebbe; un giorno che era andato da suo padre con i mietitori, 2Re 4:19 disse a suo padre: «La mia testa, la mia testa!». Il padre ordino' al suo servo: «Portalo da sua madre!». 2Re 4:20 Questi lo prese e lo porto' da sua madre. Il fanciullo rimase sulle ginocchia di lei fino a mezzogiorno, poi mori. 2Re 4:21 Allora ella sali, lo adagio' sul letto dell'uomo di DIO, chiuse la porta dietro di lui ed usci. 2Re 4:22 Poi chiamo' suo marito e gli disse: «Ti prego, mandami uno dei servi e un'asina; corro dall'uomo di DIO e torno». 2Re 4:23 Egli le domando': «Perche' vuoi andare da lui proprio oggi? Non e' il novilunio e neppure sabato». Ella rispose: «Andra' tutto bene!». 2Re 4:24 Poi fece sellare l'asina e ordino' al suo servo: «Conducimi e va' avanti, non rallentare il passo per me, a meno che te lo ordini». 2Re 4:25 Cosi ella parti e si reco' dall'uomo di DIO, sul monte Karmel. Non appena l'uomo di DIO la vide da lontano, disse a Ghehazi, suo servo: «Ecco la Shunamita! 2Re 4:26 Ti prego, corri ad incontrarla e dille: "Stai bene? Sta bene tuo marito? E il fanciullo sta bene?"». Ella rispose: «Stanno bene». 2Re 4:27 Quando giunse dall'uomo di DIO sul monte, gli abbraccio' i piedi. Ghehazi si avvicino' per allontanarla, ma l'uomo di DIO disse: «Lasciala stare, perche' la sua anima e' amareggiata, e l'Eterno me l'ha nascosto e non me l'ha rivelato». 2Re 4:28 Ella disse: «Avevo forse chiesto al mio signore un figlio? Non ti avevo forse detto: "Non m'ingannare"?». 2Re 4:29 Allora Eliseo disse a Ghehazi: «Cingiti i lombi, prendi in mano il mio bastone e parti. Se incontri qualcuno, non salutarlo"; e se qualcuno ti saluta non rispondergli; poserai il mio bastone sulla faccia del fanciullo». 2Re 4:30 La madre del fanciullo disse a Eliseo: «Com'e' vero che l'Eterno vive e che tu pure vivi, io non ti lascero'». Cosi Eliseo si levo e la segui. 2Re 4:31 Or Ghehazi li aveva preceduti e aveva posto il bastone sulla faccia del fanciullo, ma non ci fu ne' voce ne' risposta. Percio' egli torno' incontro ad Eliseo e gli riferi la cosa, dicendo: «Il fanciullo non si e' svegliato». 2Re 4:32 Quando Eliseo entro' in casa, vide il fanciullo morto e sdraiato sul suo letto. 2Re 4:33 Egli allora entro', chiuse la porta dietro loro due e prego' l'Eterno. 2Re 4:34 Poi sali sul letto e si corico' sul fanciullo; pose la propria bocca sulla sua bocca, i propri occhi sui suoi occhi, le proprie mani sulle sue mani; si distese sopra di lui e la carne del fanciullo si riscaldo'. 2Re 4:35 Quindi Eliseo si tiro' indietro e ando' qua e la' per la casa; poi sali di nuovo e si distese sopra il fanciullo; il fanciullo starnuti sette volte ed aperse gli occhi. 2Re 4:36 Allora egli chiamo' Ghehazi e gli disse: «Chiama questa Shunamita». Egli la chiamo' quando ella giunse da Eliseo, questi le disse: «Prendi tuo figlio». 2Re 4:37 Cosi ella entro' e gli si getto' ai piedi, prostrandosi fino a terra; poi prese suo figlio ed usci. La minestra avvelenata, risanata 2Re 4:38 Poi Eliseo torno' a Ghilgal; or c'era carestia nel paese. Mentre i discepoli dei profeti erano seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: «Metti sul fuoco la pentola grande e fa' cuocere una minestra per i discepoli dei profeti». 2Re 4:39 Uno di essi, che era uscito nei campi per cogliere delle erbe, trovo' una pianta rampicante selvatica, da cui raccolse delle coloquintidi, e ne riempi la veste; quindi ritorno' e le taglio' a pezzi nella pentola della minestra, benche' non sapessero che cosa fossero. 2Re 4:40 Poi versarono la minestra agli uomini perche' mangiassero; come essi l'assaggiarono, esclamarono: «C'e' la morte nella pentola, o uomo di DIO», e non ne poterono mangiare. 2Re 4:41 Eliseo allora ordino': «Portatemi della farina!». La getto' nella pentola, poi disse: «Versatene alla gente perche' ne mangi». E non c'era piu' nulla di cattivo nella pentola. La moltiplicazione dei pani 2Re 4:42 Giunse poi un uomo da Baal-Shalisha, che porto' all'uomo di DIO del pane delle primizie: venti pani d'orzo e alcune spighe di frumento nel loro guscio. Eliseo disse: «Dallo alla gente perche' ne mangi». 2Re 4:43 Ma il suo servo rispose: «Come posso mettere questo davanti a cento persone?». Eliseo ordino' nuovamente: «Dallo alla gente perche' ne mangi, poiche' cosi dice l'Eterno: "Mangeranno e ne avanzera'"». 2Re 4:44 Cosi egli lo pose davanti alla gente, che mangio' e ne avanzo', secondo la parola dell'Eterno. Guarigione miracolosa di Naaman 2Re 5:1 Or Naaman, capo dell'esercito del re di Siria, era un uomo grande e altamente stimato agli occhi del suo signore, perche' per mezzo suo l'Eterno aveva dato vittoria alla Siria; ma quest'uomo forte e valoroso era lebbroso. 2Re 5:2 Or alcune bande di Siri in una razzia avevano portato via come prigioniera dal paese d'Israele una piccola fanciulla, che era finita al servizio della moglie di Naaman. 2Re 5:3 Ella disse alla sua padrona: «Se il mio signore potesse andare dal profeta che e' in Samaria, certamente egli lo libererebbe dalla sua lebbra!». 2Re 5:4 Cosi Naaman ando' dal suo signore e gli riferi la cosa, dicendo: «La fanciulla del paese d'Israele ha detto cosi e cosi». 2Re 5:5 Allora il re di Siria disse: «Va' pure io mandero' una lettera al re d'Israele». Egli dunque parti, prendendo con se' dieci talenti d'argento, seimila sicli d'oro e dieci cambi di vesti. 2Re 5:6 Porto' quindi al re d'Israele la lettera che diceva: «Quando ti giungera' questa lettera, sappi che ti mando il mio servo Naaman, perche' lo guarisca dalla sua lebbra». 2Re 5:7 Dopo aver letta la lettera, il re d'Israele si straccio' le vesti e disse: «Sono io DIO, col potere di far morire e vivere, che costui mi manda un uomo perche' lo guarisca dalla sua lebbra? Percio' state ora a vedere che egli cerca pretesti contro di me». 2Re 5:8 Quando Eliseo, l'uomo di DIO, seppe che il re d'Israele si era stracciato le vesti, mando' a dire al re: «Perche' ti sei stracciato le vesti? Costui venga da me e sapra' che c'e' un profeta in Israele». 2Re 5:9 Cosi Naaman venne con i suoi cavalli e i suoi carri e si fermo' alla porta della casa di Eliseo. 2Re 5:10 Allora Eliseo gli invio' un messaggero a dirgli: «Va' a lavarti sette volte nel Giordano, e la tua carne tornera' come prima e sarai mondato». 2Re 5:11 Ma Naaman si adiro' e se ne ando' dicendo: «Ecco, io pensavo: "Egli uscira' certamente incontro a me, si fermera', invochera' il nome dell'Eterno, il suo DIO, agitera' la mano sulla parte malata e mi guarira' dalla lebbra". 2Re 5:12 I fiumi di Damasco, l'Abanah e il Farpar, non sono forse migliori di tutte le acque d'Israele? Non potrei lavarmi in quelli ed essere mondato?». Cosi si volto' e se ne ando' tutto infuriato. 2Re 5:13 Ma i suoi servi gli si avvicinarono e gli parlarono, dicendo: «Padre mio, se il profeta ti avesse ordinato una grande cosa, non l'avresti fatta? Tanto piu' ora che ti ha detto: "Lavati e sarai mondato"». 2Re 5:14 Allora egli scese e si immerse sette volte nel Giordano, secondo la parola dell'uomo di DIO; la sua carne torno' come la carne di un piccolo fanciullo e fu mondato. 2Re 5:15 Poi torno' con tutto il suo seguito dall'uomo di DIO, ando' a presentarsi davanti a lui e disse: «Ecco, ora riconosco che non c'e' alcun DIO in tutta la terra, se non in Israele. Percio' ora, ti prego, accetta un dono dal tuo servo». 2Re 5:16 Ma egli rispose: «Com'e' vero che vive l'Eterno alla cui presenza io sto, non accettero' nulla». Naaman insisteva con lui perche' accettasse, ma egli rifiuto'. 2Re 5:17 Allora Naaman disse: «Poiche' non vuoi, permetti che sia data al tuo servo tanta terra quanta ne portano due muli, perche' il tuo servo non offrira' piu' olocausti e sacrifici ad altri de'i, ma solo all'Eterno. 2Re 5:18 Tuttavia l'Eterno perdoni il tuo servo per questa cosa: quando il mio signore si reca nel tempio di Rimmon; per farvi adorazione e si appoggia al mio braccio, se anch'io mi prostro nel tempio di Rimmon; voglia l'Eterno perdonare il tuo servo per questa cosa, quando io mi prostrero' nel tempio di Rimmon». 2Re 5:19 Il profeta gli disse: «Va' in pace!». Cosi parti da lui e fece un buon tratto di strada. L'avidita' di Ghehazi e sue conseguenze 2Re 5:20 Ma Ghehazi, servo di Eliseo, uomo di DIO, disse fra se': «Ecco, il mio signore ha usato troppa gentilezza con Naaman, questo Siro, non accettando dalla sua mano cio' che egli aveva portato; com'e' vero che l'Eterno vive, gli correro' dietro e prendero' da lui qualcosa». 2Re 5:21 Cosi Ghehazi insegui Naaman quando Naaman vide che gli correva dietro, salto' giu' dal carro per andargli incontro e gli disse: «Va tutto bene?». 2Re 5:22 Quegli rispose: «Tutto bene, Il mio signore mi manda a dirti: "Ecco, proprio ora sono giunti da me dalla regione montuosa di Efraim, due giovani dei discepoli dei profeti; ti prego, da' loro un talento d'argento e due cambi di vesti"». 2Re 5:23 Allora Naaman disse: «Ti prego, accetta due talenti!», e insistette con lui. Lego' quindi due talenti d'argento in due sacchi con due cambi di vesti e li consegno' a due dei suoi servi, che li portarono davanti a lui. 2Re 5:24 Giunto alla collina, prese i sacchi dalle loro mani, li ripose nella casa, poi rimando' indietro gli uomini, che se ne andarono. 2Re 5:25 Ando' quindi a presentarsi davanti al suo signore. Eliseo gli disse: «Dove sei andato, Ghehazi?». Questi rispose: «Il tuo servo non e' andato in nessun luogo». 2Re 5:26 Ma Eliseo gli disse: «Il mio spirito non ti aveva forse seguito, quando quell'uomo e' tornato indietro dal suo carro per venirti incontro? e' forse questo il momento di prender denaro, di prendere vesti, uliveti e vigne, pecore e buoi, servi e serve? 2Re 5:27 La lebbra di Naaman si attacchera' percio' a te e alla tua discendenza per sempre». Cosi Ghehazi usci dalla presenza di Eliseo tutto lebbroso, bianco come la neve. La scure miracolosamente ricuperata dal Giordano 2Re 6:1 I discepoli dei profeti dissero ad Eliseo: «Ecco, il luogo nel quale noi abitiamo con te e' troppo piccolo per noi. 2Re 6:2 Lasciaci andare fino al Giordano; la' ciascuno di noi prendera' una trave e la' ci faremo un luogo per abitarvi». Eliseo rispose: «Andate». 2Re 6:3 Uno di loro disse: «Ti prego, degnati di venire con i tuoi servi». Egli rispose: «Verro'». 2Re 6:4 Cosi ando' con loro. Giunti al Giordano, si misero a tagliare alcuni alberi. 2Re 6:5 Mentre uno abbatteva un tronco, il ferro della scure gli cadde nell'acqua. Egli si mise quindi a gridare e disse: «Ah, mio signore, questo l'avevo preso in prestito». 2Re 6:6 L'uomo di DIO domando': «Dov'e' caduto?». Egli indico' a lui il posto. Allora Eliseo taglio' un pezzo di legno, lo getto in quel punto e fece venire a galla il ferro. 2Re 6:7 Poi disse: «Prendilo». Cosi egli stese la mano e lo prese. I Siri colpiti di cecita' 2Re 6:8 Mentre il re di Siria era in guerra contro Israele, consultandosi con i suoi servi, disse: «Il mio accampamento sara' nel tal posto». 2Re 6:9 Allora l'uomo di DIO mando' a dire al re d'Israele: «Guardati dal trascurare quel tal luogo, perche' vi stanno scendendo i Siri». 2Re 6:10 Percio' il re d'Israele mando' gente verso il luogo che l'uomo di DIO gli aveva indicato e di cui l'aveva messo in guardia. Cosi egli mantenne in quel luogo vigilanza; e cio' avvenne non una o due volte soltanto. 2Re 6:11 Molto turbato in cuor suo per questa cosa, il re di Siria convoco' i suoi servi e disse loro: «Non sapete dirmi chi dei nostri parteggia per il re d'Israele?». 2Re 6:12 Uno dei suoi servi rispose: «Nessuno, o re mio signore, ma Eliseo, il profeta che e' in Israele, fa sapere al re d'Israele perfino le parole che tu dici nella camera da letto». 2Re 6:13 Allora il re disse: «Andate a vedere dove si trova, perche' lo possa mandare a prendere». Gli fu riferito: «Ecco, si trova a Dothan». 2Re 6:14 Cosi il re vi mando' cavalli, carri e un grande esercito; essi giunsero di notte e circondarono la citta'. 2Re 6:15 L'indomani il servo dell'uomo di DIO si alzo' al mattino presto e usci, ed ecco, la citta' era circondata da un esercito con cavalli e cavalieri. Allora il suo servo gli disse: «Ah, cosa faremo, mio signore?». 2Re 6:16 Egli rispose: «Non temere, perche' quelli che sono con noi sono piu' numerosi di quelli che sono con loro». 2Re 6:17 Poi Eliseo prego' e disse: «O Eterno, ti prego, apri i suoi occhi, perche' possa vedere». L'Eterno allora aperse gli occhi del giovane e questi vide; ed ecco il monte era pieno di cavalli e di carri di fuoco, tutt'intorno ad Eliseo. 2Re 6:18 Come i Siri scendevano verso Eliseo, questi prego' l'Eterno e disse: «Ti prego, colpisci questa gente di cecita'». Ed egli li acceco', secondo la parola d'Eliseo. 2Re 6:19 Allora Eliseo disse loro: «Non e' questa la strada e non e' questa la citta': seguitemi e io vi condurro' dall'uomo che cercate». Quindi li condusse a Samaria. 2Re 6:20 Quando giunsero a Samaria, Eliseo disse: «O Eterno, apri loro gli occhi, perche' vedano». L'Eterno aperse loro gli occhi ed essi videro; ed ecco, si trovavano dentro Samaria. 2Re 6:21 Quando il re d'Israele li vide, disse ad Eliseo: «Padre mio, li devo uccidere? Li devo uccidere?». 2Re 6:22 Egli rispose: «Non ucciderli! Uccideresti forse quelli che hai fatto prigionieri con la tua spada e col tuo arco? Metti loro davanti pane e acqua, affinche' mangino e bevano e poi ritornino dal loro signore». 2Re 6:23 Allora egli preparo' per loro un grande banchetto. Dopo che ebbero mangiato e bevuto, li congedo', ed essi ritornarono dal loro signore. Cosi le bande dei Siri, non vennero piu' a fare incursioni nel territorio d'Israele. Assedio e miracolosa liberazione di Samaria 2Re 6:24 Dopo queste cose avvenne che Ben-Hadad, re di Siria, raduno' tutto il suo esercito e sali contro Samaria per stringerla d'assedio. 2Re 6:25 Or ci fu una grande carestia in Samaria; e i Siri la tennero assediata a tal punto che una testa d'asino era venduta per ottanta sicli d'argento e il quarto di un kab di sterco di colombi per cinque sicli d'argento. 2Re 6:26 Mentre il re d'Israele passava sulle mura, una donna gli grido' e disse: «Aiuto, o re, mio signore!». 2Re 6:27 Egli le rispose: «Se non ti aiuta l'Eterno, dove posso io trovare aiuto per te? Forse con i prodotti dell'aia o del torchio?». 2Re 6:28 Poi il re aggiunse: «Che cos'hai?» Ella rispose: «Questa donna mi ha detto: "Dammi tuo figlio perche' lo mangiamo oggi; mio figlio lo mangeremo domani". 2Re 6:29 Cosi abbiamo fatto cuocere mio figlio e l'abbiamo mangiato. Il giorno seguente io le ho detto: "Dammi tuo figlio perche' lo mangiamo". Ma essa ha nascosto suo figlio». 2Re 6:30 Quando il re udi le parole della donna, si straccio' le vesti. Mentre passava sulle mura, il popolo guardo', ed ecco sotto egli portava un cilicio sulla carne. 2Re 6:31 Allora il re disse: «DIO mi faccia questo e anche peggio, se oggi la testa di Eliseo, figlio di Shafat, restera' ancora sulle sue spalle!». 2Re 6:32 Or Eliseo se ne stava seduto in casa sua, e con lui sedevano gli anziani. Il re mando' davanti a se' un uomo, prima pero' che il messaggero giungesse da lui egli disse agli anziani: «Vedete che questo figlio di un assassino ha mandato qualcuno a tagliarmi la testa? Fate attenzione, quando il messaggero arriva, chiudete la porta e tenetelo fermo alla porta. Non si sente forse dietro di lui il rumore dei passi del suo signore?». 2Re 6:33 Mentre egli stava ancora parlando con loro, ecco scendere da lui il messaggero. Il re allora disse: «Ecco questa calamita' viene dall'Eterno; cosa potrei ancora io sperare dall'Eterno?». 2Re 7:1 Allora Eliseo disse: «Ascoltate la parola dell'Eterno! Cosi dice l'Eterno: "Domani, a quest'ora, alla porta di Samaria una misura di fior di farina costera' un siclo e due misure di orzo costeranno pure un siclo"». 2Re 7:2 Ma il capitano, sul cui braccio il re si appoggiava, rispose all'uomo di DIO: «Ecco, anche se l'Eterno facesse delle finestre in cielo, avverra' mai una cosa del genere?». Eliseo rispose: «Ebbene, lo vedrai con i tuoi stessi occhi, ma non ne mangerai». 2Re 7:3 Or c'erano quattro lebbrosi all'ingresso della porta, i quali dissero tra di loro: «Perche' stiamo seduti qui aspettando di morire? 2Re 7:4 Se diciamo: "Entriamo in citta'", in citta' c'e' la fame e vi moriremo; se restiamo qui, moriremo ugualmente. Or dunque venite, andiamo a presentarci nell'accampamento dei Siri; se ci lasceranno vivere, vivremo; se ci daranno la morte, moriremo». 2Re 7:5 Al crepuscolo si alzarono per andare all'accampamento dei Siri; come giunsero all'estremita' dell'accampamento dei Siri ecco che non c'era nessuno. 2Re 7:6 Il Signore infatti aveva fatto udire all'esercito dei Siri un rumore di carri e un rumore di cavalli, il rumore di un grande esercito, ed essi si erano detti l'un l'altro: «Ecco, il re d'Israele ha assoldato contro di noi i re degli Hittei e i re degli Egiziani per assalirci». 2Re 7:7 Percio' essi, al crepuscolo, si erano levati ed erano fuggiti abbandonando le loro tende, i loro cavalli e i loro asini, l'intero accampamento cosi com'era erano cosi fuggiti per salvare la loro vita. 2Re 7:8 Giunti all'estremita' dell'accampamento, quei lebbrosi entrarono in una tenda, e mangiarono e bevvero; poi portarono via argento, oro e vesti e andarono a nasconderli. Quindi ritornarono e entrarono in un'altra tenda; anche di la' portarono via varie cose e andarono a nasconderle. 2Re 7:9 Ma poi dissero fra di loro: «Non facciamo bene cosi; questo e' un giorno di buone novelle, ma noi ce ne stiamo zitti. Se aspettiamo fino alla luce del mattino ci potrebbe venire addosso un castigo. Percio' ora sbrighiamoci e andiamo ad informare la casa del re». 2Re 7:10 Cosi andarono e chiamarono i guardiani della citta', e li informarono della cosa, dicendo: «Siamo andati all'accampamento dei Siri, ed ecco non c'era nessuno ne' si sentiva voce d'uomo; ma c'erano soltanto i cavalli e gli asini legati e le tende intatte». 2Re 7:11 Allora i guardiani chiamarono e fecero giungere la notizia all'interno della casa del re. 2Re 7:12 Cosi il re si levo' di notte e disse ai suoi servi: «Vi diro' io quel che ci hanno fatto i Siri. Sapendo che noi siamo affamati sono usciti dall'accampamento per nascondersi nella campagna, dicendo: "Come usciranno dalla citta', li prenderemo vivi e poi entreremo nella citta'"» 2Re 7:13 Uno dei suoi servi gli rispose: «Ti prego, lascia che alcuni uomini prendano cinque dei cavalli che ancora rimangono in citta'. Ecco, essi saranno al massimo come tutta la moltitudine d'Israele che e' rimasta in citta', oppure saranno come la moltitudine d'Israele che e' gia' perita, e mandiamoli a vedere». 2Re 7:14 Presero dunque due carri con i loro cavalli e il re li mando' in traccia dell'esercito dei Siri, dicendo: «Andate e vedete». 2Re 7:15 Cosi essi andarono dietro a loro fino al Giordano; ed ecco, tutta la strada era cosparsa di vesti e di armi che i Siri avevano gettato via nella loro fuga precipitosa. I messaggeri quindi tornarono e riferirono la cosa al re. 2Re 7:16 Allora il popolo usci fuori e saccheggio' l'accampamento dei Siri; una misura di fior di farina costava un siclo, e due misure d'orzo costavano pure un siclo, secondo la parola dell'Eterno. 2Re 7:17 Il re aveva messo a guardia della porta il capitano al cui braccio egli si appoggiava; ma il popolo lo calpesto' presso la porta, ed egli mori, come aveva detto l'uomo di Dio, quando parlo' al re che era sceso a trovarlo. 2Re 7:18 Cosi avvenne come aveva parlato l'uomo di DIO al re, dicendo: «Domani a quest'ora, alla porta di Samaria due misure di orzo costeranno un siclo e una misura di fior di farina costera' pure un siclo». 2Re 7:19 Il capitano aveva quindi risposto all'uomo di DIO e gli aveva detto: «Ecco, anche se l'Eterno facesse delle finestre in cielo, avverra' mai una cosa del genere?». Eliseo gli aveva allora risposto: «Ebbene, lo vedrai con i tuoi stessi occhi, ma non ne mangerai». 2Re 7:20 Gli capito' proprio questo: il popolo lo calpesto' presso la porta ed egli mori. La Shunamita ottiene la restituzione dei suoi beni 2Re 8:1 Or Eliseo disse alla donna di cui aveva risuscitato il figlio: «Le'vati e vattene, tu con la tua famiglia, a risiedere fuori dove ti sara' possibile, perche' l'Eterno ha decretato la carestia, la quale verra' sul paese per sette anni». 2Re 8:2 Cosi la donna si levo' e fece secondo la parola dell'uomo di DIO; se ne ando' con la sua famiglia e risiede' nel paese dei Filistei per sette anni. 2Re 8:3 Trascorsi i sette anni, la donna torno' dal paese dei Filistei e ando' dal re a reclamare la sua casa e le sue terre. 2Re 8:4 Or il re stava parlando con Ghehazi, servo dell'uomo di DIO, e gli diceva: «Raccontami, ti prego, tutte le grandi cose fatte da Eliseo». 2Re 8:5 Ora, proprio mentre egli raccontava al re come Eliseo aveva risuscitato il morto, ecco presentarsi la donna a cui egli aveva risuscitato il figlio per reclamare dal re la sua casa e le sue terre. Ghehazi allora disse: «O re, mio signore, questa e' la donna e questo e' suo figlio che Eliseo ha risuscitato». 2Re 8:6 Il re interrogo' la donna ed essa gli racconto' il fatto; allora il re l'affido' a un funzionario, al quale disse: «Restituiscile tutto cio' che le appartiene e tutte le rendite delle terre, dal giorno in cui ella lascio' il paese fino ad ora». Eliseo predice cose cattive per Hazael di Siria 2Re 8:7 Poi Eliseo si reco' a Damasco. Ben-Hadad, re di Siria, era ammalato e gli fu riferito: «L'uomo di DIO e' venuto fin qui». 2Re 8:8 Allora il re disse ad Hazael: «Prendi con te un dono e va' incontro all'uomo di DIO, e consulta per mezzo di lui l'Eterno, dicendo: "Guariro' da questa malattia?"». 2Re 8:9 Cosi Hazael ando' incontro a Eliseo portando con se' in dono le migliori cose di Damasco: un carico di quaranta cammelli. Egli quindi ando', si presento' a lui e gli disse: «Il tuo figlio Ben-Hadad, re di Siria, mi ha mandato da te per domandarti, dicendo: "Guariro' da questa malattia?"». 2Re 8:10 Eliseo gli rispose: «Vagli a dire: "Guarirai sicuramente". Ma l'Eterno mi ha fatto vedere che certamente egli morira'». 2Re 8:11 Poi egli irrigidi il suo volto con uno sguardo fisso fino ad arrossire; quindi l'uomo di DIO pianse. 2Re 8:12 Allora Hazael domando': «Perche' piange il mio signore?». Egli rispose: «Perche' so il male che tu farai ai figli d'Israele: tu darai alle fiamme le loro fortezze, ucciderai i loro giovani con la spada, sfracellerai i loro bambini e sventrerai le loro donne incinte». 2Re 8:13 Hazael disse: «Ma cos'e' mai il tuo servo, un cane, per fare cosi grandi cose?». Eliseo rispose: «L'Eterno mi ha fatto vedere che tu diventerai re di Siria». 2Re 8:14 Poi Hazael si allontano' da Eliseo e torno' dal suo signore, che gli chiese: «Che cosa ti ha detto Eliseo?». Egli rispose: «Mi ha detto che guarirai certamente». 2Re 8:15 Il giorno dopo Hazael prese una coperta, la immerse nell'acqua e la stese sulla faccia del re che mori. Cosi Hazael regno' al suo posto. Jehoram, re di Giuda Jehoram, re di Giuda 2Re 8:16 Nel quinto anno di Joram figlio di Achab, re d'Israele, Jehoram figlio di Giosafat, re di Giuda, inizio' a regnare su Giuda. 2Re 8:17 Egli aveva trentadue anni, quando inizio' a regnare, e regno' otto anni in Gerusalemme. 2Re 8:18 Segui la via dei re d'Israele, come aveva fatto la casa di Achab, perche' sua moglie era una figlia di Achab, e fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno. 2Re 8:19 Tuttavia l'Eterno non volle distruggere Giuda, per amore di Davide suo servo, perche' aveva promesso di dare a lui e ai suoi figli una lampada per sempre. 2Re 8:20 Durante i giorni del suo regno, Edom si ribello' al potere di Giuda e si diede un re. 2Re 8:21 Allora Joram si reco' a Tsair con tutti i suoi carri, poi di notte si levo' e sconfisse gli Edomiti che lo avevano accerchiato e i capitani dei carri, mentre la sua gente pote' fuggire alle proprie tende. 2Re 8:22 Cosi Edom e' stato ribelle al potere di Giuda fino al giorno d'oggi. In quel tempo anche Libnah si ribello'. 2Re 8:23 Il resto delle gesta di Joram e tutto cio' che fece non e' scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 2Re 8:24 Cosi Joram si addormento' con i suoi padri e fu sepolto con i suoi padri nella citta' di Davide. Al suo posto regno' suo figlio Achaziah. Achaziah, re di Giuda 2Re 8:25 Nell'anno dodicesimo di Joram, figlio di Achab, re d'Israele, inizio' a regnare Achaziah, figlio di Jehoram, re di Giuda. 2Re 8:26 Achaziah aveva ventidue anni quando inizio' a regnare, e regno' un anno a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Athaliah, nipote di Omri, re d'Israele. 2Re 8:27 Egli segui la via della casa di Achab e fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, come la casa di Achab, perche' era imparentato con la casa di Achab. 2Re 8:28 Con Joram, figlio di Achab, egli ando' a combattere contro Hazael, re di Siria, a Ramoth di Galaad; ma i Siri ferirono Joram; 2Re 8:29 allora il re Joram torno' a Jezreel per farsi curare delle ferite che aveva ricevute dai Siri a Ramah, mentre combatteva contro Hazael, re di Siria. E Achaziah, figlio di Jehoram re di Giuda, scese a Jezreel a vedere Joram, figlio di Achab, perche' questi era malato. Jehu, unto re d'Israele 2Re 9:1 Allora il profeta Eliseo chiamo' uno dei discepoli dei profeti e gli disse: «Cingiti i lombi, prendi con te questo vasetto di olio e va' a Ramoth di Galaad. 2Re 9:2 Quando vi sarai arrivato, cerca di vedere Jehu, figlio di Giosafat, figlio di Nimsci; entra, fallo alzare di mezzo ai suoi fratelli e conducilo in una stanza appartata. 2Re 9:3 Prenderai quindi il vasetto dell'olio e lo verserai sul suo capo, dicendo: Cosi dice l'Eterno: "Io ti ungo re d'Israele". Poi aprirai la porta e fuggirai senza alcun indugio». 2Re 9:4 Allora il giovane, il servo del profeta, parti per Ramoth di Galaad. 2Re 9:5 Quando vi giunse, trovo' i capitani dell'esercito seduti insieme e disse: «Ho un messaggio per te, o capitano». Jehu chiese: «Per chi di noi?». Egli rispose: «Per te, capitano». 2Re 9:6 Allora egli si alzo' ed entro' in casa; il giovane allora gli verso' l'olio sul capo, dicendogli: «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: "Io ti ungo re sul popolo dell'Eterno, su Israele. 2Re 9:7 Tu colpirai la casa di Achab, tuo signore, cosi vendichero' il sangue dei profeti miei servi e il sangue di tutti i servi dell'Eterno, sparso per mano di Jezebel. 2Re 9:8 Tutta la casa di Achab perira', e io sterminero' dalla casa di Achab tutti i maschi, schiavi o liberi, in Israele. 2Re 9:9 Cosi ridurro' la casa di Achab come la casa di Geroboamo, figlio di Nebat, e come la casa di Baasha, figlio di Ahijah 2Re 9:10 I cani divoreranno Jezebel nel campo di Jezreel e non vi sara' alcuno che le dara' sepoltura"». Poi il giovane aperse la porta e fuggi. 2Re 9:11 Quando Jehu usci dai servi del suo signore, uno gli chiese: «Va tutto bene? Perche' quel pazzo e' venuto da te?». Egli rispose loro: «Voi conoscete l'uomo e i suoi discorsi!». 2Re 9:12 Ma essi dissero: «e' falso! Orsu', diccelo!». Jehu rispose: «Egli mi ha detto cosi e cosi, dichiarando: Cosi dice l'Eterno: "Io ti ungo re d'Israele"». 2Re 9:13 Allora essi si affrettarono a prendere ciascuno il proprio mantello e a stenderlo sotto di lui sugli stessi gradini; poi suonarono la tromba e dissero: «Jehu e' re!». Jehu uccide i re d'Israele e di Giuda 2Re 9:14 Cosi Jehu, figlio di Giosafat, figlio di Nimsci, ordi una congiura contro Joram. (Or Joram, con tutto Israele, stava difendendo Ramoth di Galaad contro Hazael, re di Siria; 2Re 9:15 poi il re Joram era tornato a Jezreel per farsi curare delle ferite che i Siri gli avevano inflitte mentre combatteva contro Hazael re di Siria). Jehu disse: «Se pensate allo stesso modo, nessuno esca o fugga dalla citta' per andare ad annunciarlo a Jezreel». 2Re 9:16 Poi Jehu monto' sopra un carro e parti per Jezreel perche' la' giaceva ammalato Joram, e Achaziah, re di Giuda, era sceso per visitare Joram. 2Re 9:17 La sentinella che stava sulla torre di Jezreel scorse la schiera numerosa di Jehu che veniva e disse: «Vedo una schiera numerosa!». Joram ordino': «Prendi un cavaliere e mandalo loro incontro per chiedere: "Recate pace?"». 2Re 9:18 Allora un uomo a cavallo gli ando' incontro e gli disse: «Cosi chiede il re: "Recate pace?"». Jehu rispose: «Che importa a te della pace? Passa dietro e seguimi». La sentinella riferi, dicendo: «Il messaggero e' giunto da loro, ma non torna indietro». 2Re 9:19 Allora Joram mando' un secondo cavaliere che, giunto da loro, disse: «Cosi chiede il re: "Recate pace?"». Jehu rispose: «Che importa a te della pace? Passa dietro e seguimi». 2Re 9:20 La sentinella riferi dicendo: «Il messaggero e' giunto da loro, ma non torna indietro. Il suo modo di guidare e' quello di Jehu, figlio di Nimsci perche' guida all'impazzata». 2Re 9:21 Allora Joram disse: «Allestite il carro!». Cosi gli allestirono il carro. Poi Joram, re d'Israele, e Achaziah, re di Giuda, uscirono ciascuno sul proprio carro per andare incontro a Jehu e lo trovarono nel campo di Naboth di Jezreel. 2Re 9:22 Quando Joram vide Jehu, gli disse: «Rechi pace, Jehu?». Jehu rispose: «Che pace vi puo' essere finche' durano le prostituzioni di tua madre Jezebel e le sue numerose magie?» 2Re 9:23 Allora Joram volto' il carro e fuggi dicendo ad Achaziah: «Tradimento, Achaziah!». 2Re 9:24 Ma Jehu tese l'arco con tutta la forza e colpi Joram fra le sue spalle; or la freccia gli trapasso' il cuore ed egli stramazzo' nel suo carro. 2Re 9:25 Poi Jehu disse a Bidkar, suo aiutante: «Piglialo e buttalo nel campo di Naboth di Jezreel perche' ricordo, quando tu e io cavalcavamo insieme al seguito di Achab, suo padre, l'Eterno pronuncio' contro di lui questo oracolo: 2Re 9:26 "Ieri ho certamente visto il sangue di Naboth e il sangue dei suoi figli", dice l'Eterno, "e io ti ripaghero' in questo stesso campo", dice l'Eterno! Piglialo dunque e buttalo nel campo, secondo la parola dell'Eterno». 2Re 9:27 Vedendo questo, Achaziah re di Giuda fuggi per la strada della casa del giardino; ma Jehu gli corse dietro e disse: «Tirate anche a lui sul carro!». E gli tirarono alla salita di Gur, che e' vicino a Ibleam. Ma egli fuggi a Meghiddo, dove mori. 2Re 9:28 Allora i suoi servi lo trasportarono sopra un carro a Gerusalemme, e lo seppellirono nel suo sepolcro assieme ai suoi padri, nella citta' di Davide. 2Re 9:29 Achaziah aveva cominciato a regnare sopra Giuda nell'undicesimo anno di Joram, figlio di Achab. Uccisione di Jezebel, divorata poi dai cani 2Re 9:30 Quando Jehu giunse a Jezreel, Jezebel lo venne a sapere. Allora ella si diede il belletto agli occhi, si acconcio' la testa e si mise alla finestra a guardare. 2Re 9:31 Come Jehu entrava per la porta, ella gli disse: «Rechi pace, Zimri, uccisore del tuo signore?». 2Re 9:32 Jehu alzo' gli occhi verso la finestra e disse: «Chi e' con me? Chi?». Due o tre eunuchi si affacciarono guardando verso di lui. 2Re 9:33 Egli disse: «Buttatela giu'!». Essi la buttarono e un po' del suo sangue schizzo' contro il muro e contro i cavalli; e Jehu le passo' sopra. 2Re 9:34 Poi entro', mangio' e bevve; infine disse: «Andate a vedere quella maledetta donna e seppellitela, perche' e' figlia di re». 2Re 9:35 Andarono dunque per seppellirla, ma non trovarono di lei altro che il cranio, i piedi e le palme delle mani. 2Re 9:36 Tornarono cosi a riferire la cosa a Jehu, che disse: «Questa e' la parola dell'Eterno pronunciata per mezzo del suo servo Elia il Tishbita, quando disse: "I cani divoreranno la carne di Jezebel nel campo di Jezreel; 2Re 9:37 il cadavere di Jezebel sara' nel campo di Jezreel come letame sulla superficie del suolo; cosi non potranno dire: Qui giace Jezebel"». Jehu fa sterminare l'intera famiglia di Achab 2Re 10:1 Achab in Samaria, aveva settanta figli. Jehu scrisse delle lettere e le mando' a Samaria ai capi della citta', agli anziani e ai tutori dei figli di Achab; in esse diceva: 2Re 10:2 «Appena vi giungera' questa lettera, siccome avete con voi i figli del vostro signore e avete carri e cavalli, una citta' fortificata e le armi, 2Re 10:3 scegliete il figlio migliore e piu' adatto del vostro signore, mettetelo sul trono di suo padre e combattete per la casa del vostro signore». 2Re 10:4 Ma quelli ebbero una grande paura e dissero: «Ecco due re non hanno potuto resistergli; come potremo resistergli noi?». 2Re 10:5 Percio' il prefetto del palazzo, il governatore della citta', gli anziani e i tutori dei figli di Achab mandarono a dire a Jehu: «Noi siamo tuoi servi e faremo tutto quello che ci ordinerai; non eleggeremo re nessuno; fa' cio' che meglio ti pare». 2Re 10:6 Allora egli scrisse loro una seconda lettera, in cui diceva: «Se siete con me e volete ubbidire alla mia voce, prendete le teste di quegli uomini, dei figli del vostro signore e venite da me a Jezreel, domani a quest'ora». Ora i figli del re, in numero di settanta, stavano con i nobili della citta', che li educavano. 2Re 10:7 Come questi ricevettero la lettera, presero i figli del re e li scannarono tutti e settanta, poi misero le loro teste in ceste e le mandarono a Jehu in Jezreel. 2Re 10:8 Cosi venne un messaggero a riferirgli la cosa, dicendo: «Hanno portato le teste dei figli del re». Jehu rispose: «Mettetele in due mucchi all'entrata della porta fino a domani mattina». 2Re 10:9 Il mattino seguente egli usci e, stando in piedi, disse a tutto il popolo: «Voi siete giusti, ecco, io ho cospirato contro il mio signore e l'ho ucciso, ma chi ha uccisi tutti questi? 2Re 10:10 Riconoscete dunque, che non e' caduta a terra neppure una delle parole dell'Eterno che l'Eterno ha pronunciato contro la casa di Achab, l'Eterno infatti ha compiuto cio' che aveva detto per mezzo del suo servo Elia». 2Re 10:11 Cosi Jehu fece morire tutti quelli che erano rimasti della casa di Achab a Jezreel, tutti i suoi grandi i suoi amici e i suoi sacerdoti, senza lasciarne neppure uno. 2Re 10:12 Poi si levo' e parti per andare a Samaria. Lungo la strada, giunto a Beth-Eked, 2Re 10:13 Jehu incontro' i fratelli di Achaziah re di Giuda, e disse: «Chi siete?». Quelli risposero: «Siamo i fratelli di Achaziah, e scendiamo a salutare i figli del re e i figli della regina». 2Re 10:14 Allora egli ordino': «Prendeteli vivi!» Cosi li presero vivi e li scannarono presso il pozzo di Beth-Eked, in numero di quarantadue; non ne risparmio' neppure uno 2Re 10:15 Partito di la', trovo' Jehonadab, figlio di Rekab, che gli veniva incontro; lo saluto' e gli disse: «e' il tuo cuore retto come il mio e' verso il tuo?». Jehonadab rispose: «Lo e'». «Se e' cosi», disse Jehu, «dammi la mano». Allora egli gli diede la mano, cosi lo fece salire con se' sul carro e gli disse: 2Re 10:16 «Vieni con me e vedrai il mio zelo per l'Eterno!». Quindi lo porto' via nel suo carro. 2Re 10:17 Giunto a Samaria, uccise tutti quelli che erano rimasti della casa di Achab in Samaria, fino alla sua completa distruzione, secondo la parola che l'Eterno aveva detto a Elia. Jehu fa uccidere tutti i profeti di Baal 2Re 10:18 Poi Jehu raduno' tutto il popolo e gli disse: «Achab ha servito un poco Baal, ma Jehu lo servira' molto di piu'. 2Re 10:19 Ora convocate presso di me tutti i profeti di Baal, tutti i suoi servi e tutti i suoi sacerdoti, non ne manchi neppure uno, perche' devo fare un grande sacrificio a Baal, chiunque manchera' non sara' lasciato in vita». Ma Jehu agiva con inganno per distruggere gli adoratori di Baal. 2Re 10:20 Quindi Jehu ordino': «Proclamate una festa solenne in onore di Baal!». Cosi la proclamarono. 2Re 10:21 Poi Jehu invio' messaggeri per tutto Israele; cosi tutti gli adoratori di Baal vennero, e non vi fu neppure uno che si astenesse di venire, entrarono nel tempio di Baal, e il tempio di Baal fu ripieno da un capo all'altro. 2Re 10:22 Jehu disse quindi al guardarobiere: «Tira fuori le vesti per tutti gli adoratori di Baal». Cosi egli tiro' fuori le vesti per loro. 2Re 10:23 Allora Jehu, assieme a Jehonadab figlio di Rekab, entro' nel tempio di Baal e disse agli adoratori di Baal: «Cercate bene e guardate che qui con voi non vi sia alcun servo dell'Eterno, ma soltanto adoratori di Baal». 2Re 10:24 Cosi essi entrarono per offrire sacrifici e olocausti. Ora Jehu aveva appostato fuori del tempio ottanta uomini, ai quali aveva detto: «Se qualcuno lascera' fuggire uno solo degli uomini che metto nelle vostre mani, paghera' con la propria vita la vita di quel tale». 2Re 10:25 Cosi, appena termino' di compiere l'offerta dell'olocausto, Jehu ordino' alle guardie e ai capitani: «Entrate, uccideteli e non lasciate che alcuno scappi!». Percio' essi li passarono a fil di spada; poi le guardie e i capitani li buttarono fuori e penetrarono nella parte interna del tempio di Baal; 2Re 10:26 quindi portarono fuori le colonne sacre del tempio di Baal e le bruciarono. 2Re 10:27 Poi demolirono la statua di Baal e demolirono il tempio di Baal, e lo ridussero in un immondezzaio che rimane fino ad oggi. Idolatria e morte di Jehu 2Re 10:28 Cosi Jehu fece scomparire Baal da Israele; 2Re 10:29 tuttavia egli non si ritrasse dai peccati di Geroboamo, figlio di Nebat, con i quali aveva fatto peccare Israele, e cioe', dai vitelli d'oro che erano a Bethel e a Dan. 2Re 10:30 L'Eterno quindi disse a Jehu: «Poiche' hai agito bene, facendo cio' che e' giusto ai miei occhi, e hai fatto alla casa di Achab tutto quello che avevo in cuore, i tuoi figli siederanno sul trono d'Israele fino alla quarta generazione». 2Re 10:31 Ma Jehu non si curo' di seguire con tutto il cuore la legge dell'Eterno, il DIO d'Israele; egli infatti non si allontano' dai peccati di Geroboamo, con i quali aveva fatto peccare Israele. 2Re 10:32 In quel tempo l'Eterno comincio' a tagliar via alcune parti da Israele; infatti Hazael sconfisse gl'Israeliti su tutta la loro frontiera: 2Re 10:33 dal Giordano verso oriente, occupo' tutto il paese di Galaad, i Gaditi, i Rubeniti e i Manassiti, da Aroer, che e' vicino al torrente Arnon, fino a Galaad e Bashan. 2Re 10:34 Il resto delle gesta di Jehu, tutto cio' che fece e tutte le sue prodezze non e' scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 2Re 10:35 Poi Jehu si addormento' con i suoi padri e lo seppellirono a Samaria. Al suo posto regno' suo figlio Jehoahaz. 2Re 10:36 Il tempo in cui Jehu regno' sopra Israele a Samaria, fu di ventotto anni. Athaliah, regina di Giuda. Sua morte 2Re 11:1 Quando Athaliah, madre di Achaziah, vide che suo figlio era morto, si levo' e distrusse tutta la discendenza reale. 2Re 11:2 Ma Jehosceba, figlia del re Joram e sorella di Achaziah, prese Joas, figlio di Achaziah, lo trafugo' di mezzo ai figli del re che erano uccisi e lo mise con la nutrice nella camera dei letti; cosi lo nascosero ad Athaliah e non fu ucciso. 2Re 11:3 Rimase quindi nascosto con lei per sei anni nella casa dell'Eterno, mentre Athaliah regnava sul paese. 2Re 11:4 Il settimo anno Jehoiada mando' a chiamare i capi di centinaia delle guardie del corpo e delle guardie e li fece venire presso di se' nella casa dell'Eterno; egli stipulo' con loro un patto, li fece giurare nella casa dell'Eterno e mostro' loro il figlio del re. 2Re 11:5 Poi ordino' loro, dicendo: «Questo e' cio' che voi farete: un terzo di quelli tra di voi che entrano in servizio il giorno di sabato, stara' di guardia alla casa del re; 2Re 11:6 un terzo alla porta di Sur e un terzo alla porta dietro le guardie. Voi farete la guardia alla casa, impedendone l'ingresso. 2Re 11:7 Le altre due parti di voi, tutti quelli cioe' che escono di servizio il giorno di sabato, staranno di guardia alla casa dell'Eterno attorno al re. 2Re 11:8 Voi vi metterete tutt'intorno al re, ognuno con le sue armi in mano; e chiunque cerchera' di penetrare tra le vostre file sia messo a morte. Voi rimarrete col re sia quando esce che quando entra». 2Re 11:9 Cosi i capi di centinaia fecero esattamente come il sacerdote Jehoiada aveva comandato. Ciascuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio il giorno di sabato e quelli che uscivano di servizio il giorno di sabato, e andarono dal sacerdote Jehoiada. 2Re 11:10 Il sacerdote diede ai capi di centinaia le lance e gli scudi che erano appartenuti al re Davide e che erano nella casa dell'Eterno. 2Re 11:11 Le guardie, ognuna con le sue armi in pugno, si disposero dal lato sud del tempio, fino al lato nord del tempio, vicino all'altare e vicino al tempio, tutt'intorno al re. 2Re 11:12 Poi Jehoiada condusse fuori il figlio del re, gli pose in testa il diadema e gli consegno' la legge. Lo proclamarono re e lo unsero; quindi batterono le mani e esclamarono: «Viva il re!». 2Re 11:13 Quando Athaliah udi il rumore delle guardie e del popolo, ando' verso il popolo nella casa dell'Eterno. 2Re 11:14 Guardo' e vide il re in piedi sul palco, secondo l'usanza; i capitani e trombettieri erano accanto al re, mentre tutto il popolo del paese era in festa e suonava le trombe. Allora Athaliah si straccio' le vesti e grido': «Tradimento, tradimento!». 2Re 11:15 Ma il sacerdote Jehoiada ordino' ai capi di centinaia, che comandavano l'esercito, e disse loro: «Fatela uscire di mezzo alle file, e chiunque la segue sia ucciso di spada!». Il sacerdote infatti aveva detto: «Non permettete che sia uccisa nella casa dell'Eterno». 2Re 11:16 Cosi essi la afferrarono e, come ella giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli, la' fu uccisa. Rinnovamento del patto 2Re 11:17 Poi Jehoiada fece un patto tra l'Eterno, il re e il popolo, perche' Israele fosse il popolo dell'Eterno; fece pure un patto fra il re e il popolo. 2Re 11:18 Allora tutto il popolo del paese ando' al tempio di Baal e lo demoli; fece interamente a pezzi i suoi altari e le sue immagini e uccise davanti agli altari Mattan, sacerdote di Baal. Poi il sacerdote Jehoiada pose delle guardie intorno alla casa dell'Eterno. 2Re 11:19 Quindi prese i capi di centinaia delle guardie del corpo e delle guardie e tutto il popolo del paese; essi fecero scendere il re dalla casa dell'Eterno e, seguendo la strada della porta delle guardie lo condussero alla casa del re, dove egli si sedette sul trono dei re. 2Re 11:20 Cosi il popolo del paese fu in festa e la citta' rimase tranquilla, perche' avevano ucciso con la spada Athaliah nella casa del re. 2Re 11:21 Joas aveva sette anni quando inizio' a regnare. Joas, re di Giuda 2Re 12:1 Nell'anno settimo di Jehu, Joas inizio' a regnare e regno' quaranta anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Tsibiah di Beer-Sceba. 2Re 12:2 Joas fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno per tutto il tempo in cui fu ammaestrato dal sacerdote Jehoiada. 2Re 12:3 Tuttavia gli alti luoghi non vennero rimossi; il popolo continuava a fare sacrifici e a bruciare incenso sugli alti luoghi. Restaurazione del tempio 2Re 12:4 Joas disse ai sacerdoti: «Tutto il denaro delle cose consacrate che e' portato nella casa dell'Eterno, il denaro messo da parte, il denaro fissato per il proprio riscatto e tutto il denaro che ognuno si sente in cuore di portare alla casa dell'Eterno, 2Re 12:5 i sacerdoti lo ricevano, ognuno dal proprio conoscente, e riparino i guasti del tempio, ovunque i guasti si trovino». 2Re 12:6 Ma nel ventitreesimo anno del re Joas, i sacerdoti non avevano ancora riparato i guasti del tempio. 2Re 12:7 Allora il re Joas chiamo' il sacerdote Jehoiada e gli altri sacerdoti e disse loro: «Perche' non avete riparato i guasti del tempio? Percio' ora non prendete piu' denaro dai vostri conoscenti, ma datelo per riparare i guasti del tempio». 2Re 12:8 I sacerdoti acconsentirono a non ricevere piu' denaro dal popolo ne' a riparare i guasti del tempio. 2Re 12:9 Poi il sacerdote Jehoiada prese una cassa, vi fece un buco nel coperchio e la colloco' a fianco dell'altare, sul lato destro di chi entra nella casa dell'Eterno; i sacerdoti che custodivano l'ingresso vi mettevano tutto il denaro portato alla casa dell'Eterno. 2Re 12:10 Quando essi vedevano che nella cassa c'era molto denaro, venivano il segretario del re e il sommo sacerdote, che mettevano in borse e contavano il denaro trovato nella casa dell'Eterno. 2Re 12:11 Poi consegnavano il denaro che era stato pesato nelle mani di coloro che facevano il lavoro, a cui era affidata la sorveglianza della casa dell'Eterno: e questi lo passavano ai falegnami e ai costruttori che lavoravano alla casa dell'Eterno, 2Re 12:12 ai muratori e ai tagliapietre, per comprare legname e pietre squadrate, necessarie per riparare i guasti della casa dell'Eterno e per tutte le spese fatte per riparare il tempio. 2Re 12:13 Ma con il denaro portato alla casa dell'Eterno non si fecero, per la casa dell'Eterno, ne' coppe d'argento, ne' smoccolatoi, ne' vasi, ne' trombe, ne' alcun oggetto d'oro o alcun oggetto d'argento; 2Re 12:14 essi lo davano solo a quelli che facevano i lavori, che lo usavano per restaurare la casa dell'Eterno. 2Re 12:15 Inoltre non si chiedeva alcun conto a coloro nelle cui mani si consegnava il denaro, che doveva essere dato agli esecutori dei lavori, perche' agivano con fedelta'. 2Re 12:16 Il denaro dei sacrifici di riparazione e quello dei sacrifici per il peccato non si portava nella casa dell'Eterno, era per i sacerdoti. 2Re 12:17 In quel tempo Hazael, re di Siria, sali a combattere contro Gath e la prese: poi Hazael si accinse a salire contro Gerusalemme. 2Re 12:18 Allora Joas, re di Giuda, prese tutte le cose sacre che i suoi padri Giosafat, Jehoram e Achaziah, re di Giuda, avevano consacrato, quelle consacrate da lui stesso e tutto l'oro che si trovava nei tesori della casa dell'Eterno e della casa del re, e mando' ogni cosa a Hazael, re di Siria, il quale si ritiro' da Gerusalemme. Morte di Joas, a cui succede Amatsiah 2Re 12:19 Il resto delle gesta di Joas e tutto cio' che fece non e' scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 2Re 12:20 I servi di Joas si sollevarono, ordirono una congiura e lo uccisero nella casa di Millo sulla discesa verso Silla. 2Re 12:21 Jozakar, figlio di Scimeath, e Jehozabad, figlio di Shomer, suoi servi, lo colpirono ed egli mori. Lo seppellirono quindi con i suoi padri nella citta' di Davide. Al suo posto regno' suo figlio Amatsiah. Johoahaz, re d'Israele 2Re 13:1 Nell'anno ventitreesimo di Joas, figlio di Achaziah, re di Giuda Jehoahaz, figlio di Jehu, inizio' a regnare sopra Israele in Samaria, e regno' diciassette anni. 2Re 13:2 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno e segui i peccati di Geroboamo, figlio di Nebat, con i quali aveva fatto peccare Israele, e non se ne allontano'. 2Re 13:3 Allora l'ira dell'Eterno si accese contro Israele e li diede nelle mani di Hazael, re di Siria, e nelle mani di Ben-Hadad figlio di Hazael, per tutto quel tempo. 2Re 13:4 Ma Jehoahaz imploro' l'Eterno e l'Eterno lo esaudi, perche' vide l'oppressione d'Israele e come il re di Siria li opprimeva. 2Re 13:5 Percio' l'Eterno diede un liberatore a Israele, ed essi riuscirono a sottrarsi al potere dei Siri; cosi i figli d'Israele poterono abitare nelle loro tende come nel passato. 2Re 13:6 Tuttavia non si allontanarono dai peccati della casa di Geroboamo con i quali aveva fatto peccare Israele, ma camminarono in essi; perfino l'Ascerah rimase in piedi in Samaria. 2Re 13:7 Di tutte le truppe di Jehoahaz l'Eterno lascio' soltanto cinquanta cavalieri, dieci carri e diecimila fanti, perche' il re di Siria li aveva distrutti e li aveva ridotti come la polvere da calpestare. 2Re 13:8 Il resto delle gesta di Jehoahaz, tutto cio' che fece e tutte le sue prodezze non e' scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 2Re 13:9 Cosi Jehoahaz si addormento' con i suoi padri e fu sepolto in Samaria. Al suo posto regno' suo figlio Joas. Joas, re d'Israele 2Re 13:10 Nell'anno trentasettesimo di Joas, re di Giuda, Joas, figlio di Jehoahaz, inizio' a regnare sopra Israele in Samaria, e regno' sedici anni. 2Re 13:11 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno e non si allontano' dai peccati di Geroboamo, figlio di Nebat, con i quali aveva fatto peccare Israele, ma cammino' in essi. 2Re 13:12 Il resto delle gesta di Joas, tutto cio' che fece e il valore con il quale combatte' contro Amatsiah re di Giuda, non e' scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 2Re 13:13 Cosi Joas si addormento' con i suoi padri e Geroboamo si sedette sul suo trono. Joas fu quindi sepolto a Samaria con i re d'Israele. Vittoria di Joas sopra i Siri 2Re 13:14 Or Eliseo si ammalo' di quella malattia di cui doveva morire; percio' Joas re d'Israele, scese a trovarlo e pianse su lui, e, disse: «Padre mio, padre mio, carro d'Israele e sua cavalleria!». 2Re 13:15 Allora Eliseo gli disse: «Prendi un arco e delle frecce»; egli prese un arco e delle frecce. 2Re 13:16 Eliseo disse quindi al re d'Israele: «Impugna l'arco»; egli lo impugno' e Eliseo poso' le sue mani sulle mani del re. 2Re 13:17 Poi gli disse: «Apri la finestra verso oriente!». Egli l'aperse. Allora Eliseo disse: «Tira!». Egli tiro'. Eliseo quindi disse: «La freccia della vittoria dell'Eterno e la freccia della vittoria contro la Siria, perche' tu sconfiggerai i Siri in Afek, fino a sterminarli». 2Re 13:18 Poi disse: «Prendi le frecce!», ed egli le prese. Eliseo disse quindi al re d'Israele: «Percuoti il suolo»; egli lo percosse tre volte, poi si fermo'. 2Re 13:19 Ma l'uomo di DIO si adiro' con lui e disse: «Avresti dovuto percuoterlo cinque o sei volte; allora avresti sconfitto i Siri fino a sterminarli; ora invece sconfiggerai i Siri solo tre volte». Morte di Eliseo 2Re 13:20 Poi Eliseo mori e fu sepolto. All'inizio dell'anno seguente, alcune bande di Moabiti, invasero il paese. 2Re 13:21 Or avvenne che, mentre alcuni seppellivano un uomo, scorsero una banda di razziatori; cosi gettarono l'uomo nel sepolcro di Eliseo. Appena l'uomo giunse a toccare le ossa di Eliseo, risuscito' e si alzo' in piedi. 2Re 13:22 Hazael, re di Siria, oppresse Israele durante tutta la vita di Jehoahaz; 2Re 13:23 ma l'Eterno fece loro grazia, ne ebbe compassione e si volse verso di loro a motivo del suo patto con Abrahamo, con Isacco, e con Giacobbe, e per questa volta non volle distruggerli o rigettarli dalla sua presenza. 2Re 13:24 Poi Hazael, re di Siria, mori, e al suo posto regno' suo figlio Ben-Hadad. 2Re 13:25 Allora Joas, figlio di Jehoahaz, riprese dalle mani di Ben-Hadad, figlio di Hazael, le citta' che egli aveva preso in guerra a Jehoahaz suo padre. Per ben tre volte Joas lo sconfisse e riprese cosi le citta' d'Israele. Amatsiah, re di Giuda 2Re 14:1 Nel secondo anno di Joas figlio di Jehoahaz, re d'Israele, inizio' a regnare Amatsiah, figlio di Joas, re di Giuda. 2Re 14:2 Quando inizio' a regnare aveva venticinque anni, e regno' ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jehoaddan ed era di Gerusalemme. 2Re 14:3 Egli fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno, ma non come Davide suo padre; fece in tutto come aveva fatto Joas suo padre. 2Re 14:4 Tuttavia gli alti luoghi non vennero rimossi; il popolo continuava a fare sacrifici e a bruciare incenso sugli alti luoghi. 2Re 14:5 Ora, non appena il regno fu saldo nelle sue mani, egli fece morire i suoi servi che avevano ucciso il re suo padre; 2Re 14:6 ma non fece morire i figli degli uccisori, secondo cio' che e' scritto nel libro della legge di Mose', in cui l'Eterno ha comandato, dicendo: «I padri non saranno messi a morte per i figli ne' i figli saranno messi a morte per i padri; ma ognuno sara' messo a morte per il proprio peccato» 2Re 14:7 Egli uccise diecimila Idumei nella valle del Sale; e in guerra prese Sela e le diede il nome di Joktheel, che e' rimasto fino al giorno d'oggi. 2Re 14:8 Allora Amatsiah invio' messaggeri a Joas figlio di Jehoahaz, figlio di Jehu, re d'Israele, per dirgli: «Vieni, affrontiamoci l'un l'altro in battaglia». 2Re 14:9 Joas, re d'Israele, mando' a dire ad Amatsiah, re di Giuda: «La spina del Libano mando' a dire al cedro del Libano: "Da' tua figlia in moglie a mio figlio". Ma di li passo' una bestia selvaggia del Libano e calpesto' la spina. 2Re 14:10 Tu hai sconfitto Edom e il tuo cuore ti ha reso orgoglioso. Gloriati pure, ma resta a casa tua. Perche' vorresti provocare una sciagura, mandando in rovina te e Giuda con te?». 2Re 14:11 Ma Amatsiah non gli diede ascolto. Cosi Joas, re d'Israele, sali; percio' egli ed Amatsiah, re di Giuda, si affrontarono l'un l'altro a Beth-Scemesh, che apparteneva a Giuda. 2Re 14:12 Giuda fu sconfitto da Israele, e ognuno fuggi alla propria tenda. 2Re 14:13 A Beth-Scemesh Joas, re d'Israele, catturo' Amatsiah re di Giuda, figlio di Joas, figlio di Achaziah. Poi ando' a Gerusalemme e fece una breccia di quattrocento cubiti nelle mura di Gerusalemme, dalla porta di Efraim alla porta dell'Angolo. 2Re 14:14 Inoltre prese tutto l'oro e l'argento e tutti gli oggetti che si trovavano nella casa dell'Eterno e nei tesori della casa del re, insieme con gli ostaggi, e torno' in Samaria. 2Re 14:15 Il resto delle gesta compiute da Joas, il suo valore e come combatte' contro Amatsiah re di Giuda, non e' scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 2Re 14:16 Cosi Joas si addormento' con i suoi padri e fu sepolto in Samaria con i re d'Israele. Al suo posto regno' suo figlio Geroboamo. 2Re 14:17 Amatsiah figlio di Joas, re di Giuda visse ancora quindici anni dopo la morte di Joas figlio di Jehoahaz, re d'Israele. 2Re 14:18 Il resto delle gesta di Amatsiah non e' scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 2Re 14:19 Contro di lui si ordi una congiura a Gerusalemme ed egli fuggi a Lakish; ma lo fecero Inseguire fino a Lakish, dove lo uccisero. 2Re 14:20 Lo trasportarono quindi su cavalli e fu sepolto a Gerusalemme con i suoi padri nella citta' di Davide. 2Re 14:21 Allora tutto il popolo di Giuda prese Azariah, che aveva allora sedici anni, e lo fece re al posto di suo padre Amatsiah. 2Re 14:22 Dopo che il re si addormento' con i suoi padri egli riedifico' Elath e la riconquisto' a Giuda. Geroboamo II, re d'Israele 2Re 14:23 Nel quindicesimo anno di Amatsiah figlio di Joas, re di Giuda, inizio' a regnare a Samaria Geroboamo figlio di Joas, re d'Israele, e regno' quarantun anni. 2Re 14:24 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno; non si allontano' da nessuno dei peccati di Geroboamo figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele. 2Re 14:25 Egli ristabili i confini d'Israele dall'ingresso di Hamath al mare dell'Arabah, secondo la parola dell'Eterno, il DIO d'Israele, pronunciata per mezzo del profeta Giona figlio di Amittai, che era di Gath-Hefer. 2Re 14:26 L'Eterno infatti aveva visto che l'afflizione d'Israele era amarissima; non c'era piu' ne' schiavo ne' libero, e non c'era alcuno che venisse in aiuto a Israele. 2Re 14:27 L'Eterno non aveva ancora detto di cancellare il nome d'Israele di sotto il cielo; percio' li salvo' per mezzo di Geroboamo figlio di Joas. 2Re 14:28 Il resto delle gesta di Geroboamo, tutto cio' che fece, il suo valore in guerra e come riconquisto' a Israele Damasco e Hamath che erano appartenuti a Giuda non e' scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 2Re 14:29 Cosi Geroboamo si addormento' con i suoi padri, i re d'Israele. Al suo posto regno' suo figlio Zaccaria. Regno di Azariah, chiamato anche Uzziah in Giuda 2Re 15:1 Nell'anno ventisettesimo di Geroboamo re d'Israele, inizio' a regnare Azariah figlio di Amatsiah, re di Giuda. 2Re 15:2 Aveva sedici anni quando inizio' a regnare, e regno' cinquantadue anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jekoliah ed era di Gerusalemme. 2Re 15:3 Egli fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto Amatsiah suo padre. 2Re 15:4 Tuttavia gli alti luoghi non vennero rimossi; il popolo continuava a fare sacrifici e a bruciare incenso sugli alti luoghi. 2Re 15:5 Poi l'Eterno colpi il re, che fu lebbroso fino al giorno della sua morte e visse in una casa isolata; Jotham, figlio del re, era sovrintendente del palazzo reale e rendeva giustizia al popolo del paese. 2Re 15:6 Il resto delle gesta di Azariah e tutto cio' che fece non e' scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 2Re 15:7 Cosi Azariah si addormento' con i suoi padri e lo seppellirono con i suoi padri nella citta' di Davide. Al suo posto regno' suo figlio Jotham. Zaccaria, re d'Israele 2Re 15:8 Nel trentottesimo anno di Azariah re di Giuda, Zaccaria, figlio di Geroboamo, inizio' a regnare sopra Israele in Samaria, e regno' sei mesi. 2Re 15:9 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, come avevano fatto i suoi padri, non si allontano' dai peccati di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele. 2Re 15:10 Poi Shallum, figlio di Jabesh, ordi una congiura contro di lui; lo colpi e lo uccise davanti al popolo, e regno' al suo posto. 2Re 15:11 Il resto delle gesta di Zaccaria non e' scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 2Re 15:12 Questa era la parola dell'Eterno che aveva detto a Jehu: «I tuoi figli siederanno sul trono d'Israele fino alla quarta generazione». E cosi avvenne. Shallum, re d'Israele 2Re 15:13 Shallum, figlio di Jabesh, comincio' a regnare l'anno trentanovesimo di Uzziah re di Giuda, e regno' un intero mese a Samaria. 2Re 15:14 Quindi Manahem, figlio di Gadi, sali da Tirtsah ed entro' in Samaria; in Samaria colpi Shallum, figlio di Jabesh, lo uccise e regno' al suo posto. 2Re 15:15 Il resto delle gesta di Shallum e la congiura che egli ordi non e' scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 2Re 15:16 Poi Menahem, partendo da Tirtsah, colpi Tifsah, tutti quelli che vi si trovavano, e il suo territorio, perche' non gli aveva aperto le porte; cosi egli la colpi e fece sventrare tutte le donne incinte. Menahem, re d'Israele Menaham, re d'Israele 2Re 15:17 Nell'anno trentanovesimo del regno di Azariah re di Giuda, Menahem figlio di Gadi, inizio' a regnare sopra Israele, e regno' dieci anni a Samaria. 2Re 15:18 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno; non si allontano' dai peccati di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele. 2Re 15:19 Pul, re d'Assiria, venne contro il paese. Allora Menahem diede a Pul mille talenti, d'argento affinche' lo aiutasse a consolidare nelle sue mani il regno. 2Re 15:20 Menahem fece pagare quel denaro a Israele, a tutte le persone facoltose, nella misura di cinquanta sicli d'argento a testa, per darlo al re di Assiria. Cosi il re d'Assiria se ne ritorno' e non rimase la' nel paese. 2Re 15:21 Il resto delle gesta di Menahem e tutto cio' che fece non e' scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 2Re 15:22 Cosi Menahem si addormento' con i suoi padri. Al suo posto regno' suo figlio Pekahiah. Pekahiah, re d'Israele 2Re 15:23 Nel cinquantesimo anno di Azariah re di Giuda, Pekahiah figlio di Menahem, inizio' a regnare sopra Israele in Samaria, e regno' due anni. 2Re 15:24 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno; non si allontano' dai peccati di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele. 2Re 15:25 Poi Pekah, figlio di Remaliah suo capitano, ordi una congiura contro di lui e lo colpi in Samaria nella torre del palazzo reale, assieme a Argob e Arieh, avendo con se' cinquanta uomini di Galaad. Egli lo uccise e regno' al suo posto. 2Re 15:26 Il resto delle gesta di Pekahiah e tutto cio' che fece non e' scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele? Pekah, re d'Israele 2Re 15:27 Nell'anno cinquantaduesimo di Azariah re di Giuda, Pekah figlio di Remaliah, inizio' a regnare sopra Israele in Samaria, e regno' vent'anni. 2Re 15:28 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, non si allontano' dai peccati di Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele. 2Re 15:29 Al tempo di Pekah re d'Israele, venne Tiglath-Pileser re di Assiria e prese Ijon, Abel-Beth-Maakah, Janoah, Kedesh, Hatsor, Galaad, la Galilea e tutto il paese di Neftali, e ne deporto' gli abitanti in Assiria. 2Re 15:30 Poi Hosea, figlio di Elah ordi una congiura contro Pekah, figlio di Remaliah, lo colpi e lo uccise; cosi regno' al suo posto, l'anno ventesimo del regno di Jotham figlio di Uzziah. 2Re 15:31 Il resto delle gesta di Pekah e tutto cio' che fece non e' scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele? Jotham, re di Giuda 2Re 15:32 Nel secondo anno del regno di Pekah figlio di Remaliah, re d'Israele inizio' a regnare Jotham figlio di Uzziah, re di Giuda. 2Re 15:33 Quando inizio' a regnare aveva venticinque anni, e regno' sedici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jerusha, figlia di Tsadok. 2Re 15:34 Egli fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto Uzziah suo padre. 2Re 15:35 Tuttavia gli alti luoghi non vennero rimossi; il popolo continuava a fare sacrifici e a bruciare incenso sugli alti luoghi. Egli costrui la porta superiore della casa dell'Eterno. 2Re 15:36 Il resto delle gesta di Jotham e tutto cio' che fece non e' scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 2Re 15:37 In quel tempo l'Eterno comincio' a mandare contro Giuda, Retsin re di Siria, e Pekah, figlio di Remaliah. 2Re 15:38 Cosi Jotham si addormento' con i suoi padri e fu sepolto con i suoi padri nella citta' di Davide, suo padre. Al suo posto regno' suo figlio Achaz. Achaz, re di Giuda 2Re 16:1 Nell'anno diciassettesimo di Pekah, figlio di Remaliah, inizio' a regnare Achaz, figlio di Jotham, re di Giuda. 2Re 16:2 Quando inizio' a regnare, Achaz aveva vent'anni, e regno' sedici anni a Gerusalemme. Egli non fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno, suo DIO, come aveva fatto Davide suo padre; 2Re 16:3 ma segui la via dei re d'Israele e fece perfino passare suo figlio per il fuoco, secondo le abominazioni delle nazioni che l'Eterno aveva scacciate davanti ai figli d'Israele. 2Re 16:4 inoltre faceva sacrifici e bruciava incenso sugli alti luoghi, sulle colline e sotto ogni albero verdeggiante. 2Re 16:5 Allora Retsin re di Siria, e Pekah figlio di Remaliah, re d'Israele, salirono per combattere contro Gerusalemme; vi assediarono Achaz, ma non riuscirono a vincerlo. 2Re 16:6 In quel tempo, Retsin, re di Siria, riconquisto' Elath alla Siria e scaccio' i Giudei da Elath; cosi i Siri, entrarono in Elath e vi sono rimasti fino al giorno d'oggi. 2Re 16:7 Achaz invio' messaggeri a Tiglath-Pileser, re degli Assiri, per dirgli: «Io sono tuo servo e tuo figlio, sali e liberami dalle mani del re di Siria e dalle mani del re d'Israele, che si sono levati contro di me» 2Re 16:8 Achaz prese quindi l'argento e l'oro che si trovava nella casa dell'Eterno e nei tesori del palazzo reale e li mando' in dono al re di Assiria. 2Re 16:9 Allora il re di Assiria gli presto' ascolto, quindi il re di Assiria sali contro Damasco, la prese e ne deporto' gli abitanti a Kir, e uccise Retsin. 2Re 16:10 Allora il re Achaz ando' a Damasco incontro a Tiglath-Pileser, re di Assiria; visto l'altare che era a Damasco, il re Achaz mando' al sacerdote Uria il disegno dell'altare e il suo modello, in tutti i particolari per la sua esecuzione. 2Re 16:11 Cosi il sacerdote Uria costrui un altare, secondo tutto cio' che il re Achaz gli aveva mandato da Damasco; il sacerdote Uria lo costrui prima che il re Achaz tornasse da Damasco. 2Re 16:12 Quando ritorno' da Damasco il re vide l'altare; il re quindi si avvicino' all'altare e vi offerse sopra sacrifici. 2Re 16:13 Poi vi brucio' il suo olocausto e la sua offerta di cibo e verso' la sua libazione e spruzzo' sull'altare il sangue dei suoi sacrifici di ringraziamento. 2Re 16:14 Quanto all'altare di bronzo che era davanti all'Eterno, lo rimosse dal suo posto di fronte al tempio tra l'altare e la casa dell'Eterno e lo colloco' a nord dell'altare. 2Re 16:15 Poi il re Achaz ordino' al sacerdote Uria e disse: «Fa' fumare sull'altare grande l'olocausto del mattino e l'oblazione di cibo della sera, l'olocausto del re e la sua oblazione di cibo, gli olocausti di tutto il popolo del paese e le sue oblazioni di cibo e le sue libazioni; e spruzzerai su di esso tutto il sangue degli olocausti e tutto il sangue dei sacrifici; all'altare di bronzo provvedero' io stesso» 2Re 16:16 Cosi il sacerdote Uria fece tutto quello che il re Achaz gli aveva comandato. 2Re 16:17 Il re Achaz rimosse pure i pannelli dei carrelli e ne asporto' le bacinelle, tolse giu' il mare dai buoi di bronzo che lo reggevano e lo poso' sopra un pavimento di pietre. 2Re 16:18 A motivo del re di Assiria, egli rimosse il portico del sabato, che avevano costruito nel tempio, e dalla casa dell'Eterno rimosse pure l'ingresso esterno del re. 2Re 16:19 Il resto delle gesta compiute da Achaz non sta forse scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 2Re 16:20 Cosi Achaz si addormento' con i suoi padri e fu sepolto con i suoi padri nella citta' di Davide. Al suo posto regno' suo figlio Ezechia. Hosea, ultimo re d'Israele. Israele deportato in cattivita' in Assiria 2Re 17:1 Nell'anno dodicesimo di Achaz, re di Giuda. Hosea figlio di Elah, inizio' a regnare sopra Israele in Samaria, e regno' nove anni. 2Re 17:2 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, ma non come i re d'Israele che erano stati prima di lui. 2Re 17:3 Shalmaneser, re di Assiria, sali contro di lui; Hosea divenne quindi suo servo e gli pago' un tributo. 2Re 17:4 Ma il re di Assiria scopri una congiura in Hosea, perche' egli aveva inviato dei messaggeri a So, re d'Egitto, e non portava piu' il tributo al re di Assiria come era solito fare ogni anno. Percio' il re di Assiria lo fece imprigionare e lo rinchiuse in carcere. 2Re 17:5 Poi il re di Assiria invase tutto il paese, sali contro Samaria e l'assedio' per tre anni. 2Re 17:6 Nell'anno nono di Hosea, il re di Assiria espugno' Samaria, deporto' gl'Israeliti in Assiria e li stabili in Halah e sull'Habor, fiume di Gozan, e nelle citta' dei Medi. Cause della cattivita' 2Re 17:7 Questo avvenne perche' i figli d'Israele avevano peccato contro l'Eterno, il loro DIO, che li aveva fatti uscire dal paese d'Egitto liberandoli dal potere del Faraone re d'Egitto e avevano riverito altri de'i; 2Re 17:8 essi avevano seguito le usanze delle nazioni che l'Eterno aveva scacciato davanti ai figli d'Israele e quelle introdotte dai re d'Israele. 2Re 17:9 Inoltre i figli d'Israele avevano fatto in segreto contro l'Eterno, il loro DIO, cose non giuste e si erano costruiti alti luoghi in tutte le loro citta', dalle torri di guardia alle citta' fortificate. 2Re 17:10 Avevano eretto per se' colonne sacre e Ascerim su ogni alto colle e sotto ogni albero verdeggiante; 2Re 17:11 e la', su tutti gli alti luoghi, avevano bruciato incenso, come avevano fatto le nazioni che l'Eterno aveva scacciato davanti a loro, e avevano commesso azioni malvagie, provocando ad ira l'Eterno; 2Re 17:12 avevano inoltre servito gli idoli intorno ai quali l'Eterno aveva loro detto: «Non fate una simile cosa!». 2Re 17:13 Eppure l'Eterno aveva avvertito Israele e Giuda per mezzo di tutti i profeti e di tutti i veggenti, dicendo: «Tornate indietro dalle vostre vie malvagie e osservate i miei comandamenti e i miei statuti, secondo tutta la legge che io prescrissi ai vostri padri e che ho mandato a voi per mezzo dei miei servi i profeti». 2Re 17:14 Ma essi non prestarono ascolto e indurirono il loro collo, come l'avevano indurito i loro padri che non ebbero fede nell'Eterno, il loro DIO. 2Re 17:15 E rigettarono i suoi statuti e il patto che egli aveva stabilito con i loro padri e gli avvertimenti che egli aveva loro dato. Percio' seguirono cose vane, diventando fatui essi stessi, e andarono dietro le nazioni che li circondavano, che l'Eterno aveva loro proibito di imitare. 2Re 17:16 Cosi essi abbandonarono tutti i comandamenti dell'Eterno, il loro DIO; si fecero due vitelli di metallo fuso e fecero un'Ascerah e adorarono tutto l'esercito del cielo e servirono Baal, 2Re 17:17 fecero passare per il fuoco i loro figli e le loro figlie, praticarono la divinazione, interpretarono presagi e si diedero a fare cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, provocandolo ad ira. 2Re 17:18 Per questo l'Eterno si adiro' grandemente contro Israele e lo allontano' dalla sua presenza; non rimase se non la sola tribu' di Giuda. 2Re 17:19 Neppure Giuda osservo' i comandamenti dell'Eterno, il suo DIO, ma segui le usanze introdotte da Israele. 2Re 17:20 Percio' l'Eterno rigetto' tutta la stirpe d'Israele, li umilio' e li abbandono' in mano dei predoni, finche' li scaccio' dalla sua presenza. 2Re 17:21 Quando egli strappo' Israele dalla casa di Davide, essi proclamarono re Geroboamo, figlio di Nebat: poi Geroboamo distolse Israele dal seguire l'Eterno e gli fece commettere un gran peccato. 2Re 17:22 Cosi i figli d'Israele seguirono tutti i peccati che Geroboamo aveva commesso e non se ne allontanarono, 2Re 17:23 fino a che l'Eterno mando' via Israele dalla sua presenza, come aveva detto per mezzo di tutti i profeti suoi servi; e Israele fu cosi deportato dal suo paese in Assiria, dove si trova fino al giorno d'oggi. Origine e comportamento dei Samaritani 2Re 17:24 Poi il re di Assiria fece venire gente da Babilonia, da Kuthah, da Avva, da Hamath e da Sefarvaim e la stabili nelle citta' della Samaria al posto dei figli d'Israele; cosi essi presero possesso della Samaria e abitarono nelle sue citta'. 2Re 17:25 Ma, all'inizio del loro insediamento cola', essi non temevano l'Eterno; percio' l'Eterno mando' in mezzo a loro dei leoni che uccisero alcuni di loro. 2Re 17:26 Allora dissero al re di Assiria: «Le genti che tu hai trasferito e stabilito nelle citta' della Samaria non conoscono la legge del DIO del paese; percio' egli ha mandato in mezzo a loro dei leoni che li uccidono, perche' essi non conoscono la legge del DIO del paese». 2Re 17:27 Allora il re di Assiria diede quest'ordine, dicendo: «Fatevi ritornare uno dei sacerdoti che avete deportato di la'; egli vada, vi si stabilisca ed insegni loro la legge del DIO del paese». 2Re 17:28 Cosi uno dei sacerdoti, che erano stati deportati dalla Samaria, venne a stabilirsi a Bethel e insegno' loro come dovevano temere l'Eterno. 2Re 17:29 Cio' nonostante, tutte quelle nazioni continuarono a fare i propri de'i e li collocarono nei templi degli alti luoghi che i Samaritani avevano costruito, ogni nazione nella citta' in cui abitava. 2Re 17:30 Quei di Babilonia fecero Sukkoth-Benoth; quelli di Kuth fecero Nergal; quelli di Hamath fecero Ascima; 2Re 17:31 quelli di Avva fecero Nibhaz e Tartak e quelli di Sefarvaim bruciavano i loro figli col fuoco in onore di Adrammelek e di Anammelek, de'i di Sefarvaim. 2Re 17:32 Essi temevano l'Eterno, ma si scelsero dei sacerdoti degli alti luoghi provenienti da ogni classe e che offrivano per loro sacrifici nei templi degli alti luoghi. 2Re 17:33 Cosi essi temevano l'Eterno e servivano i loro de'i, secondo le usanze delle nazioni dalle quali erano stati deportati. 2Re 17:34 A tutt'oggi essi continuano a seguire le antiche usanze: non temono l'Eterno e non agiscono secondo i suoi statuti e i suoi decreti e neppure secondo la legge e i comandamenti che l'Eterno prescrisse ai figli di Giacobbe, da lui chiamato Israele. 2Re 17:35 Con essi infatti l'Eterno aveva stabilito e aveva loro ordinato: «Non temete altri de'i, non prostratevi davanti a loro, non serviteli e non offrite loro sacrifici, 2Re 17:36 ma temete l'Eterno, che vi ha fatto salire dal paese d'Egitto con grande potenza e con braccio disteso; davanti a lui prostratevi e a lui offrite sacrifici. 2Re 17:37 Abbiate cura di mettere sempre in pratica gli statuti, i decreti, la legge e i comandamenti che egli scrisse per voi; ma non temete altri de'i. 2Re 17:38 Non dimenticate il patto che io ho stabilito con voi e non temete altri de'i; 2Re 17:39 ma temete l'Eterno, il vostro DIO, ed egli vi liberera' dalle mani di tutti i vostri nemici». 2Re 17:40 Essi pero' non ubbidirono e continuarono invece a seguire le loro antiche usanze. 2Re 17:41 Cosi quelle nazioni temevano l'Eterno e servivano i loro idoli. Anche i loro figli e i figli dei loro figli hanno continuato a fare fino al giorno d'oggi come avevano fatto i loro padri. Ezechia, re di Giuda. Sua vittoria sui Filistei 2Re 18:1 Nel terzo anno di Hosea, figlio di Elah, re d'Israele, inizio' a regnare Ezechia, figlio di Achaz, re di Giuda. 2Re 18:2 Aveva venticinque anni quando inizio' a regnare, e regno' ventinove anni a Gerusalemme, Sua madre si chiamava Abi, figlia di Zaccaria. 2Re 18:3 Egli fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno, secondo tutto cio' che aveva fatto Davide suo padre. 2Re 18:4 Rimosse gli alti luoghi, frantumo' le colonne sacre, abbatte' l'Ascerah e fece a pezzi il serpente di bronzo che Mose' aveva fatto, perche' fino a quel tempo i figli d'Israele gli avevano offerto incenso e lo chiamo' Nehushtan. 2Re 18:5 Egli ripose la sua fiducia nell'Eterno, il DIO d'Israele; e dopo di lui, fra tutti i re di Giuda, non ci fu alcuno come lui, ne' alcuno tra quelli che erano stati prima di lui. 2Re 18:6 Rimase attaccato all'Eterno, non cesso' di seguirlo e osservo' i comandamenti che l'Eterno aveva prescritto a Mose'. 2Re 18:7 Cosi l'Eterno fu con lui, ed egli riusciva in tutte le sue imprese. Si ribello' al re di Assiria e non gli fu piu' soggetto; 2Re 18:8 sconfisse i Filistei fino a Gaza e dove giungeva il loro territorio, dalla torre di guardia alla citta' fortificata. 2Re 18:9 Il quarto anno del re Ezechia, che era il settimo anno di Hosea, figlio di Elah re d'Israele, Shalmaneser, re di Assiria, sali contro Samaria e la cinse d'assedio. 2Re 18:10 Dopo tre anni, la espugno'; il sesto anno di Ezechia, che era il nono anno di Hosea, re d'Israele, Samaria fu espugnata. 2Re 18:11 Il re di Assiria deporto' quindi gl'Israeliti in Assiria e li stabili in Halah, e sull'Habor, fiume di Gozan, e nelle citta' dei Medi, 2Re 18:12 perche' non avevano ubbidito alla voce dell'Eterno, il loro DIO, e avevano trasgredito il suo patto; tutto cio' che Mose', servo dell'Eterno, aveva comandato essi non l'avevano ne' ascoltato ne' messo in pratica. Prima invasione degli Assiri 2Re 18:13 Il quattordicesimo anno del re Ezechia, Sennacherib, re di Assiria, sali contro tutte le citta' fortificate di Giuda e le prese. 2Re 18:14 Allora Ezechia, re di Giuda, mando' a dire al re di Assiria a Lakish: «Ho peccato; ritirati da me, e io accettero' tutto cio' che m'imporrai». Il re di Assiria impose ad Ezechia, re di Giuda, trecento talenti, d'argento e trenta talenti d'oro. 2Re 18:15 Cosi Ezechia diede tutto l'argento che si trovava nella casa dell'Eterno e nei tesori del palazzo del re. 2Re 18:16 In quel tempo Ezechia stacco' dalle porte del tempio, dell'Eterno e dagli stipiti l'oro di cui Ezechia, re di Giuda li aveva rivestiti e lo diede al re di Assiria. Seconda invasione degli Assiri 2Re 18:17 Allora il re di Assiria mando' ad Ezechia, da Lakish a Gerusalemme, Tartan, Rabsaris e Rabshakeh con un grande esercito. Essi salirono e giunsero a Gerusalemme. Quando giunsero a Gerusalemme, andarono a fermarsi presso l'acquedotto dello stagno superiore, che e' sulla strada del campo del lavandaio. 2Re 18:18 Quando chiamarono il re, uscirono loro incontro Eliakim, figlio di Hilkiah, il prefetto del palazzo. Scebna, il segretario e Joah figlio di Asaf, l'archivista. 2Re 18:19 Allora Rabshakeh disse loro: «Andate a dire a Ezechia: Cosi dice il gran re, il re di Assiria: Che fiducia e' quella a cui ti affidi? 2Re 18:20 Pensi forse che consiglio e forza per far guerra siano soltanto parole vane? In chi confidi per esserti ribellato a me? 2Re 18:21 Ora ecco, tu confidi sul sostegno di questa canna rotta, che e' l'Egitto, che penetra nella mano di chi vi si appoggi e la fora. Tale e' appunto il Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui. 2Re 18:22 Forse mi direte: "Noi confidiamo nell'Eterno, il nostro DIO". Ma non e' forse quello stesso di cui Ezechia ha rimosso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: "Voi adorerete soltanto davanti a questo altare a Gerusalemme"? 2Re 18:23 Ora dunque fa' una scommessa con il mio signore, il re di Assiria! Io ti daro' duemila cavalli, se tu sei in grado di procurare i cavalieri che li montino. 2Re 18:24 Come potresti far retrocedere un sol capitano tra i piu' piccoli servi del mio signore? Eppure tu confidi nell'Egitto per avere carri e cavalieri. 2Re 18:25 Ora, sono io forse salito senza l'Eterno contro questo luogo per distruggerlo? L'Eterno mi ha detto: "Sali contro questo paese e distruggilo"». 2Re 18:26 Allora Eliakim, figlio di Hilkiah, Scebna e Joah dissero a Rabshakeh: «Ti prego, parla ai tuoi servi in aramaico perche' noi lo comprendiamo; ma non parlarci in ebraico, perche' il popolo che e' sulle mura ascolta». 2Re 18:27 Ma Rabshakeh rispose loro: «Il mio signore mi ha forse mandato a dire queste cose al tuo signore e a te, e non piuttosto agli uomini seduti sulle mura, condannati a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?». 2Re 18:28 Rabshakeh allora si alzo' e grido' a gran voce in ebraico, dicendo: «Udite la parola del gran re, il re di Assiria! 2Re 18:29 Cosi dice il re: "Non v'inganni Ezechia perche' egli non potra' liberarvi dalle mie mani; 2Re 18:30 ne' v'induca Ezechia a confidare nell'Eterno, dicendo: Certamente l'Eterno ci liberera' e questa citta' non sara' data nelle mani del re di Assiria". 2Re 18:31 Non date ascolto ad Ezechia, poiche' cosi dice il re di Assiria: "Fate pace con me e arrendetevi a me, e ciascuno di voi mangera' i frutti della sua vigna e del suo fico e berra' l'acqua della sua cisterna, 2Re 18:32 finche' io non venga per condurvi in un paese simile al vostro, paese di grano e di vino, paese di pane e di vigne, paese di ulivi, di olio e di miele; e voi vivrete e non morirete". Non date dunque ascolto ad Ezechia che cerca d'ingannarvi, dicendo: "L'Eterno ci liberera'.". 2Re 18:33 Ha qualcuno degli de'i delle genti liberato il proprio paese dalle mani del re di Assiria? 2Re 18:34 Dove sono gli de'i di Hamath e di Arpad? Dove sono gli de'i di Sefarvaim, di Hena e d'Ivvah? Hanno essi forse liberato Samaria dalle mie mani? 2Re 18:35 Chi fra tutti gli de'i di quei paesi ha liberato il proprio paese dalle mie mani, perche' l'Eterno possa liberare Gerusalemme dalle mie mani?». 2Re 18:36 Ma il popolo tacque e non gli rispose neppure una parola, perche' l'ordine del re era: «Non rispondetegli». 2Re 18:37 Allora Eliakim figlio di Hilkiah, prefetto del palazzo, Scebna il segretario, e Joah figlio di Asaf, l'archivista, andarono da Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole di Rabshakeh. Isaia incoraggia Ezechia 2Re 19:1 Quando il re Ezechia udi queste cose, si straccio' le vesti, si copri di sacco ed entro' nella casa dell'Eterno. 2Re 19:2 Quindi mando' Eliakim, prefetto del palazzo, Scebna il segretario e gli anziani dei sacerdoti, coperti di sacco, dal profeta Isaia, figlio di Amots. 2Re 19:3 Essi gli dissero: «Cosi dice Ezechia: "Questo giorno e' un giorno di angoscia di castigo e di vergogna, perche' i figli stanno per nascere, ma non c'e' forza per partorirli. 2Re 19:4 Forse l'Eterno, il tuo DIO, ha udito tutte le parole di Rabshakeh, che il re di Assiria, suo signore, ha mandato a insultare il DIO vivente, e lo castighera' a motivo delle parole che l'Eterno, il tuo DIO ha udito. Innalza dunque una preghiera per il residuo che ancora rimane"» 2Re 19:5 Cosi i servi del re Ezechia si recarono da Isaia. 2Re 19:6 E Isaia disse loro: «Questo direte al vostro signore: Cosi dice l'Eterno: "Non aver paura a motivo delle parole che hai udito, con le quali i servi del re di Assiria mi hanno insultato. 2Re 19:7 Ecco, io mandero' su di lui uno spirito e, appena avra' udito una certa notizia, ritornera' al suo paese, e nel suo paese io lo faro' cadere di spada"». 2Re 19:8 Cosi Rabshakeh ritorno' e trovo' il re di Assiria che assediava Libnah, perche' aveva saputo che egli era partito da Lakish. 2Re 19:9 Or egli ricevette notizie di Tirhakah, re d'Etiopia, che dicevano: «Ecco, si e' mosso per combattere contro di te». Allora egli mando' di nuovo messaggeri a Ezechia, dicendo: 2Re 19:10 «Parlerete cosi a Ezechia, re di Giuda, dicendo: "Non lasciare che il tuo DIO, nel quale confidi, t'inganni dicendo: Gerusalemme non sara' data nelle mani del re di Assiria. 2Re 19:11 Ecco, tu hai udito cio' che i re di Assiria hanno fatto a tutti i paesi, votandoli alla distruzione. Scamperesti tu soltanto? 2Re 19:12 Hanno forse gli de'i delle nazioni liberato quelli che i miei padri hanno distrutto: Gozan, Haran, Retsef e i figli di Eden che erano a Telassar? 2Re 19:13 Dov'e' il re di Hamath, il re di Arpad e il re della citta' di Sefarvaim, di Hena d'Ivvah?"». Preghiera di Ezechia 2Re 19:14 Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi sali alla casa dell'Eterno e la distese davanti all'Eterno. 2Re 19:15 Poi Ezechia prego' davanti all'Eterno, dicendo: «O Eterno, DIO d'Israele, che siedi sopra i cherubini, tu sei DIO, tu solo, di tutti i regni della terra. Tu hai fatto i cieli e la terra. 2Re 19:16 Porgi il tuo orecchio, o Eterno, e ascolta; apri i tuoi occhi, o Eterno, e guarda! Ascolta le parole di Sennacherib, che ha mandato quest'uomo per insultare il DIO vivente! 2Re 19:17 e' vero, o Eterno, che i re di Assiria hanno devastato le nazioni e i loro paesi, 2Re 19:18 e hanno gettato nel fuoco i loro de'i, perche' quelli non erano de'i, ma opera delle mani d'uomo, legno e pietra; per questo li hanno distrutti. 2Re 19:19 Ma ora, o Eterno, DIO nostro, salvaci, ti prego, dalle sue mani, affinche' tutti i regni della terra sappiano che tu solo, o Eterno, sei DIO». La risposta del Signore tramite Isaia 2Re 19:20 Allora Isaia, figlio di Amots, mando' a dire a Ezechia: «Cosi parla l'Eterno, il DIO d'Israele: "Ho udito la preghiera che tu mi hai rivolto riguardo a Sennacherib, re di Assiria. 2Re 19:21 Questa e' la parola che l'Eterno ha pronunciato contro di lui: La vergine figlia di Sion ti disprezza e si fa beffe di te la figlia di Gerusalemme scuote il capo dietro a te. 2Re 19:22 Chi hai insultato e oltraggiato? Contro chi hai alzato la voce e arrogantemente levato i tuoi occhi? Contro il Santo d'Israele! 2Re 19:23 Per mezzo dei tuoi messaggeri hai insultato il Signore e hai detto: "Con la moltitudine dei miei carri sono salito in cima ai monti, nei recessi del Libano. Abbattero' i suoi cedri piu' alti e i suoi cipressi piu' belli; giungero' al suo rifugio piu' remoto nella parte piu' lussureggiante della foresta. 2Re 19:24 Io ho scavato e ho bevuto acque straniere; con la pianta dei miei piedi ho disseccato tutti i fiumi d'Egitto". 2Re 19:25 Non hai forse udito che da lungo tempo ho preparato questo e dai tempi antichi ne ho formato il disegno? E ora ho fatto accadere questo: che tu riducessi in cumuli di rovine citta' fortificate. 2Re 19:26 Percio' i loro abitanti, privi di forza, erano spaventati e confusi; erano come l'erba dei campi, come l'erbetta verde, come l'erba sui tetti, che e' bruciata prima che cresca. 2Re 19:27 Ma io conosco il tuo sederti, il tuo uscire e il tuo entrare e anche il tuo infuriarti contro di me. 2Re 19:28 Poiche' questo tuo infuriarti contro di me e la tua arroganza sono giunti alle mie orecchie, ti mettero' il mio anello alle narici, il mio morso in bocca, e ti faro' ritornare per la strada per la quale sei venuto". 2Re 19:29 Questo sara' il segno per te: Quest'anno mangerete cio' che cresce spontaneamente, il secondo anno cio' che nasce dallo stesso, ma il terzo anno seminerete e mieterete, pianterete vigne e ne mangerete il frutto. 2Re 19:30 Il residuo della casa di Giuda che scampera', continuera' a mettere radici in basso e a fare frutto in alto. 2Re 19:31 Poiche' da Gerusalemme, uscira' un residuo e dal monte Sion quelli che sono scampati. Lo zelo dell'Eterno degli eserciti fara' questo. 2Re 19:32 Percio' cosi dice l'Eterno riguardo al re di Assiria: "Egli non entrera' in questa citta' ne' vi lancera' freccia, non le verra' davanti con scudi ne' costruira' contro di essa alcun terrapieno. 2Re 19:33 Egli ritornera' per la stessa strada da cui e' venuto, e non entrera' in questa citta', dice l'Eterno. 2Re 19:34 Io proteggero' questa citta' per salvarla, per amore di me stesso e per amore di Davide mio servo"». 2Re 19:35 Quella notte avvenne che l'angelo dell'Eterno usci e uccise nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini; quando la gente si alzo' al mattino, ecco, erano tutti cadaveri. 2Re 19:36 Allora Sennacherib re di Assiria levo' le tende, parti e fece ritorno a casa e rimase a Ninive. 2Re 19:37 E avvenne che, mentre egli stava adorando nella casa del suo dio Nisrok, i suoi figli Adrammelek e Sharetser lo uccisero a colpi di spada; poi si rifugiarono nel paese di Ararat. Al suo posto regno' suo figlio Esarhaddon. Malattia e miracolosa guarigione di Ezechia 2Re 20:1 In quei giorni Ezechia si ammalo' mortalmente. Allora il profeta Isaia, figlio di Amots, si reco' da lui e gli disse: «Cosi parla l'Eterno: "Metti la tua casa in ordine, perche' morirai e non guarirai"». 2Re 20:2 Egli allora volto' la faccia verso la parete e prego' l'Eterno, dicendo: 2Re 20:3 «Ti supplico, o Eterno, ricordati come ho camminato davanti a te con fedelta' e con cuore integro e ho fatto cio' che e' bene ai tuoi occhi». Poi Ezechia scoppio in un gran pianto. 2Re 20:4 Isaia non era ancora giunto al cortile centrale che la parola dell'Eterno gli fu rivolta dicendo: 2Re 20:5 «Torna indietro e di a Ezechia, principe del mio popolo: "Cosi parla l'Eterno, il DIO di Davide tuo padre: Ho udito la tua preghiera e ho visto le tue lacrime; ecco, io ti guarisco; nel terzo giorno salirai alla casa dell'Eterno. 2Re 20:6 Aggiungero' alla tua vita quindici anni, liberero' te e questa citta' dalle mani del re di Assiria e proteggero' questa citta' per amore di me stesso e per amore di Davide mio servo"». 2Re 20:7 Poi Isaia disse: «Prendete un impiastro di fichi». Cosi essi lo presero e lo applicarono sull'ulcera, e il re guari. 2Re 20:8 Or Ezechia disse a Isaia: «Qual e' il segno che l'Eterno mi guarira' e che nel terzo giorno saliro' alla casa dell'Eterno?». 2Re 20:9 Isaia allora gli rispose: «Questo e' per te il segno da parte dell'Eterno che l'Eterno adempira' la cosa che ha detto: Vuoi che l'ombra avanzi di dieci gradini oppure retroceda di dieci gradini?». 2Re 20:10 Ezechia rispose: «E facile per l'ombra avanzare di dieci gradini. No! L'ombra retroceda piuttosto di dieci gradini». 2Re 20:11 Allora il profeta Isaia invoco' l'Eterno, che fece retrocedere l'ombra di dieci gradini che essa aveva gia' percorso sulla scala di Achaz. Arrivo degli inviati babilonesi 2Re 20:12 In quel tempo Berodak-Baladan, figlio di Baladan, re di Babilonia, mando' lettere e un dono a Ezechia, perche' aveva sentito che Ezechia era stato ammalato. 2Re 20:13 Ezechia diede udienza agli inviati e mostro' loro tutta la casa del suo tesoro l'argento, l'oro, gli aromi, gli oli finissimi, il suo arsenale e tutto cio' che si trovava nei suoi magazzini. Non ci fu nulla nella sua casa e in tutti i suoi domini che Ezechia non facesse loro vedere. Profezia intorno all'esilio babilonese 2Re 20:14 Allora il profeta Isaia si reco' dal re Ezechia e gli disse: «Che cosa hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?». Ezechia rispose: «Sono venuti da un paese lontano, da Babilonia». 2Re 20:15 Isaia disse: «Che cosa hanno visto in casa tua?». Ezechia rispose: «Hanno visto tutto cio' che si trova in casa mia, non c'e' nulla nei miei magazzini che io non abbia fatto loro vedere». 2Re 20:16 Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola dell'Eterno: 2Re 20:17 "Ecco, verranno i giorni, quando tutto cio' che si trova in casa tua e tutto cio' che i tuoi padri hanno accumulato fino al giorno d'oggi, sara' portato in Babilonia; nulla sara' lasciato, dice l'Eterno. 2Re 20:18 Inoltre alcuni dei tuoi figli, che saranno usciti da te e che tu avrai generato saranno presi e diventeranno eunuchi nel palazzo del re di Babilonia"». 2Re 20:19 Ezechia rispose quindi a Isaia: «La parola dell'Eterno che tu hai pronunciato e' buona». Egli infatti pensava: «Non sara' forse una bella cosa, se ci sara' pace e sicurezza durante la mia vita?». 2Re 20:20 Il resto delle gesta di Ezechia e tutte le sue prodezze, e come egli fece il serbatoio e l'acquedotto, mediante il quale condusse le acque nella citta', non e' scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 2Re 20:21 Poi Ezechia si addormento' con i suoi padri, e al suo posto regno' suo figlio Manasse. Manasse, re di Giuda; sua idolatria 2Re 21:1 Manasse aveva dodici anni quando inizio' a regnare, e regno' cinquantacinque anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Heftsibah. 2Re 21:2 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, secondo le abominazioni delle nazioni che l'Eterno aveva scacciato davanti ai figli d'Israele. 2Re 21:3 Egli ricostrui gli alti luoghi che Ezechia suo padre aveva distrutto, eresse altari a Baal, fece un'Ascerah come aveva fatto Achab, re d'Israele; e adoro' tutto l'esercito del cielo e lo servi. 2Re 21:4 Inoltre eresse altari nella casa dell'Eterno, riguardo alla quale l'Eterno aveva detto: «In Gerusalemme porro' il mio nome». 2Re 21:5 Eresse altari a tutto l'esercito del cielo nei due cortili della casa dell'Eterno. 2Re 21:6 Fece anche passare per il fuoco suo figlio, pratico' la magia e la divinazione e consulto' i medium e i maghi. Si diede completamente a fare cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, provocandolo ad ira. 2Re 21:7 Mise addirittura un'immagine scolpita di Ascerah, che aveva fatto, nel tempio, di cui l'Eterno aveva detto a Davide e a Salomone suo figlio: «In questo tempio e a Gerusalemme, che ho scelto fra tutte le tribu' d'Israele, porro' il mio nome per sempre; 2Re 21:8 e non faro' piu' errare il piede d'Israele lontano dal paese che ho dato ai loro padri, purche' essi abbiano cura di mettere in pratica tutto cio' che ho loro comandato e tutta la legge che il mio servo Mose' ha loro prescritto». 2Re 21:9 Ma essi non ascoltarono, e Manasse li indusse a fare peggio delle nazioni che l'Eterno aveva distrutto davanti ai figli d'Israele. 2Re 21:10 Allora l'Eterno parlo' per mezzo dei suoi servi, i profeti, dicendo: 2Re 21:11 «Poiche' Manasse, re di Giuda, ha commesso queste abominazioni (ha fatto maggior male di tutto quello fatto dagli Amorei, che furono prima di lui, e mediante i suoi idoli ha pure fatto peccare Giuda), 2Re 21:12 cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: "Ecco, io faccio venire su Gerusalemme e su Giuda una tale sciagura, che chiunque ne sentira' parlare ne avra' entrambe le orecchie rintronate. 2Re 21:13 Stendero' su Gerusalemme la cordicella di misurazione di Samaria e il piombino della casa di Achab, e ripuliro' Gerusalemme come si ripulisce un piatto che, una volta ripulito, lo si capovolge. 2Re 21:14 Cosi abbandonero' il residuo della mia eredita' e li daro' nelle mani dei loro nemici, ed essi diventeranno preda e bottino di tutti i loro nemici, 2Re 21:15 perche' hanno fatto cio' che e' male ai miei occhi e mi hanno provocato ad ira dal giorno che i loro padri uscirono dall'Egitto fino ad oggi"». 2Re 21:16 Manasse verso' pure moltissimo sangue innocente, fino a riempire Gerusalemme da una estremita' all'altra, oltre al suo peccato di far peccare Giuda, facendo cio' che e' male agli occhi dell'Eterno. 2Re 21:17 Il resto delle gesta di Manasse, tutto cio' che fece e i peccati che commise, non e' scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 2Re 21:18 Cosi Manasse si addormento' con i suoi padri e fu sepolto nel giardino del suo palazzo, nel giardino di Uzza. Al suo posto regno' suo figlio Amon. Amon, re di Giuda 2Re 21:19 Amon aveva ventidue anni quando inizio' a regnare, e regno' due anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Meshullemeth, figlia di Haruts di Jotbah. 2Re 21:20 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, come aveva fatto suo padre Manasse. 2Re 21:21 Segui interamente la via seguita da suo padre, servi gli idoli che aveva servito suo padre e li adoro'. 2Re 21:22 Abbandono' l'Eterno, il DIO dei suoi padri, e non cammino' nella via dell'Eterno. 2Re 21:23 Ora i servi di Amon ordirono una congiura contro di lui e uccisero il re nel suo palazzo. 2Re 21:24 Ma il popolo del paese mise a morte tutti quelli che avevano congiurato contro il re Amon e, al suo posto, fece re suo figlio Giosia. 2Re 21:25 Il resto delle gesta compiute da Amon non e' scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda? Egli fu sepolto nel suo sepolcro, nel giardino di Uzza. Al suo posto regno' suo figlio Giosia. Giosia, re di Giuda 2Re 22:1 Giosia aveva otto anni quando inizio' a regnare, e regno' trentun anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jedidah, figlia di Adaiah di Botskath. 2Re 22:2 Egli fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno e segui in tutto la via di Davide suo padre, senza deviare ne' a destra ne' a sinistra. 2Re 22:3 Nell'anno diciottesimo del re Giosia avvenne che il re mando' nella casa dell'Eterno Shafan, il segretario, figlio di Atsaliah, figlio di Meshullam, dicendo: 2Re 22:4 «Sali dal sommo sacerdote Hilkiah e digli che metta assieme il denaro che e' stato portato nella casa dell'Eterno e che i portinai hanno raccolto dal popolo. 2Re 22:5 Lo si consegni nelle mani di coloro che fanno il lavoro, a cui e' affidata la sorveglianza della casa dell'Eterno; e questi lo consegnino agli operai che sono nella casa dell'Eterno per riparare i guasti del tempio: 2Re 22:6 ai falegnami, ai costruttori e ai muratori, e per comprare legname e pietre squadrate, necessarie per riparare il tempio. 2Re 22:7 Ma non si chieda loro alcun conto del denaro consegnato nelle loro mani, perche' agiscono con fedelta'». Il ritrovamento del libro della legge 2Re 22:8 Allora il sommo sacerdote Hilkiah disse a Shafan, il segretario: «Ho trovato nella casa dell'Eterno il libro della legge». Hilkiah diede quindi il libro a Shafan, che lo lesse. 2Re 22:9 Cosi Shafan, il segretario, ando' dal re a riferire la cosa, dicendo: «I tuoi servi hanno raccolto il denaro trovato nel tempio e l'hanno consegnato nelle mani di coloro che fanno il lavoro, a cui e' affidata la sorveglianza della casa dell'Eterno». 2Re 22:10 Inoltre Shafan, il segretario, riferi al re: «Il sacerdote Hilkiah mi ha dato un libro». E Shafan lo lesse alla presenza del re. 2Re 22:11 Or avvenne che, quando il re udi le parole del libro della legge, si straccio' le vesti. 2Re 22:12 Poi il re ordino' al sacerdote Hilkiah, ad Ahikam figlio di Shafan, ad Akbor figlio di Mikaiah, a Shafan il segretario e ad Asaiah servo del re: 2Re 22:13 «Andate a consultare l'Eterno per me, per il popolo e per tutto Giuda, riguardo alle parole di questo libro che e' stato trovato; poiche' grande e' l'ira dell'Eterno che si e' accesa contro di noi perche' i nostri padri non hanno ubbidito alle parole di questo libro e non hanno agito in conformita' a tutto cio' che e' scritto per noi». 2Re 22:14 Allora il sacerdote Hilkiah, Ahikam, Akbor, Shafan e Asaiah andarono dalla profetessa Huldah, moglie di Shallum figlio di Tikvah, figlio di Harhas, il guardarobiere, (ella abitava a Gerusalemme nel secondo quartiere), e parlarono con lei. 2Re 22:15 Ella rispose loro: «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Riferite a colui che vi ha mandati da me: 2Re 22:16 "Cosi dice l'Eterno: Ecco, io faro' venire una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, tutte le parole del libro che il re di Giuda ha letto, 2Re 22:17 perche' essi mi hanno abbandonato e hanno bruciato incenso ad altri de'i per provocarmi ad ira con tutte le opere delle loro mani. Percio' la mia ira si e' accesa contro questo luogo e non si spegnera'". 2Re 22:18 Ma al re di Giuda che vi ha mandato a consultare l'Eterno, gli direte questo: "Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: riguardo alle parole che tu hai udito, 2Re 22:19 poiche' il tuo cuore si e' intenerito e ti sei umiliato davanti all'Eterno quando hai udito cio' che ho detto contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che sarebbero divenuti una desolazione e una maledizione, e ti sei stracciato le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato", dice l'Eterno. 2Re 22:20 "Percio', ecco, io ti riuniro' ai tuoi padri e sarai deposto in pace nel tuo sepolcro; e i tuoi occhi non vedranno tutto il male che io faro' venire su questo luogo"». E quelli riferirono il messaggio al re. Giosia rinnova il patto 2Re 23:1 Allora il re mando' a far radunare presso di se' tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. 2Re 23:2 Il re sali quindi alla casa dell'Eterno, e con lui salirono tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo dal piu' piccolo al piu' grande; ed egli lesse alla loro presenza tutte le parole del libro del patto, che era stato trovato nella casa dell'Eterno. 2Re 23:3 Poi il re, stando in piedi sul palco, stabili un patto davanti all'Eterno, impegnandosi a seguire l'Eterno e a osservare i suoi comandamenti, i suoi precetti e i suoi statuti con tutto il cuore e con tutta l'anima, per mettere in pratica le parole di questo patto, scritte in quel libro. Tutto il popolo aderi al patto. Riforme attuate da Giosia 2Re 23:4 Il re comando' quindi al sommo sacerdote Hilkiah, ai sacerdoti del secondo ordine e ai portinai di portare fuori dal tempio dell'Eterno tutti gli oggetti che erano stati fatti per Baal, per Ascerah e per tutto l'esercito del cielo; poi li brucio' fuori di Gerusalemme nei campi del Kidron e porto' le loro ceneri a Bethel. 2Re 23:5 Inoltre soppresse i sacerdoti idolatri che i re di Giuda avevano stabilito per bruciare incenso negli alti luoghi nelle citta' di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme, e quelli che bruciavano incenso a Baal, al sole, alla luna, ai segni dello zodiaco e a tutto l'esercito del cielo. 2Re 23:6 Fece portare l'Ascerah dalla casa dell'Eterno fuori di Gerusalemme al torrente Kidron; la brucio' presso il torrente Kidron, la ridusse in cenere e fece gettare le sue ceneri sui sepolcri della gente del popolo. 2Re 23:7 Demoli anche le case degli uomini che si davano alla prostituzione sacra che si trovavano nella casa dell'Eterno, dove le donne tessevano tende per Ascerah. 2Re 23:8 Fece venire tutti i sacerdoti dalle citta' di Giuda e profano' gli alti luoghi dove i sacerdoti avevano bruciato incenso da Gheba fino Beer-Sceba. Abbatte' pure gli alti luoghi delle porte, che erano all'ingresso della porta di Giosue', governatore della citta', e che erano a sinistra di chi entra nella porta della citta'. 2Re 23:9 Tuttavia i sacerdoti degli alti luoghi non salirono all'altare dell'Eterno a Gerusalemme, ma mangiarono pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. 2Re 23:10 Inoltre egli profano' Tofeth, che si trova nella valle dei figli di Hinnom affinche' nessuno facesse piu' passare il proprio figlio o la propria figlia per il fuoco in onore di Molek. 2Re 23:11 Poi egli rimosse i cavalli che i re di Giuda avevano consacrato al sole all'ingresso della casa dell'Eterno, vicino alla camera dell'eunuco Nethan-Melek, che era nel cortile; e diede alle fiamme i carri del sole. 2Re 23:12 Il re demoli gli altari che erano sulla terrazza della camera superiore di Achaz e che i re di Giuda avevano fatto, e gli altari che Manasse aveva fatto nei due cortili, della casa dell'Eterno, e li fece a pezzi e getto' la loro polvere nel torrente Kidron. 2Re 23:13 Il re profano' pure gli alti luoghi che erano di fronte a Gerusalemme, a sud del monte della corruzione, che Salomone re d'Israele aveva costruito per Ashtoreth, l'abominazione dei Sidoni per Kemosh, l'abominazione di Moab e per Milkom, l'abominazione dei figli di Ammon. 2Re 23:14 Egli fece a pezzi anche le colonne sacre, abbatte' gli Ascerim e riempi i loro posti di ossa umane. 2Re 23:15 Abbatte' pure l'altare che era a Bethel e l'alto luogo fatto da Geroboamo, figlio di Nebat, che aveva fatto peccare Israele: brucio' l'alto luogo e lo ridusse in polvere, e brucio' l'Ascerah. 2Re 23:16 Come Giosia si voltava, vide i sepolcri che erano la' sul monte; allora egli mando' a prelevare le ossa dai sepolcri e le brucio' sull'altare, contaminandolo, secondo la parola dell'Eterno pronunciata dall'uomo di DIO, che aveva annunciato queste cose. 2Re 23:17 Poi disse: «Che monumento e' quello che vedo?». La gente della citta' gli rispose: «e' il sepolcro dell'uomo di DIO che venne da Giuda e che proclamo' contro l'altare di Bethel queste cose che tu hai fatto». 2Re 23:18 Egli disse: «Lasciatelo stare; nessuno muova le sue ossa!». Cosi essi risparmiarono le sue ossa assieme alle ossa del profeta che era venuto da Samaria. 2Re 23:19 Giosia rimosse pure tutti i templi degli alti luoghi che erano nelle citta' di Samaria e che i re d'Israele avevano fatto per provocare ad ira l'Eterno. Egli fece ad essi esattamente cio' che aveva fatto a Bethel. 2Re 23:20 Immolo' sugli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi che erano la' e vi brucio' sopra ossa umane. Poi fece ritorno a Gerusalemme. Celebrazione della Pasqua 2Re 23:21 Il re diede a tutto il popolo quest'ordine: «Fate la Pasqua in onore dell'Eterno, il vostro DIO, come sta scritto in questo libro del patto». 2Re 23:22 Per certo una simile Pasqua non era piu' stata celebrata dal tempo dei giudici che avevano governato Israele, e neppure in tutto il tempo dei re d'Israele e dei re di Giuda. 2Re 23:23 Ma nel diciottesimo anno del re Giosia questa Pasqua fu celebrata in onore dell'Eterno a Gerusalemme. 2Re 23:24 Giosia elimino' anche i medium e i maghi, le divinita' familiari e gli idoli, e tutte le abominazioni che si vedevano nel paese di Giuda e a Gerusalemme, per mettere in pratica le parole della legge, scritte nel libro che il sacerdote Hilkiah aveva trovato nella casa dell'Eterno. 2Re 23:25 Prima di lui non ci fu alcun re che, come lui, sia ritornato all'Eterno con tutto il suo cuore, con tutta la sua anima e con tutta la sua forza, secondo tutta la legge di Mose'; neppure dopo di lui e' sorto alcuno come lui. 2Re 23:26 Tuttavia l'Eterno non acqueto' l'ardore della sua grande ira, di cui era acceso contro Giuda, a motivo di tutte le provocazioni con le quali Manasse l'aveva provocato. 2Re 23:27 Cosi l'Eterno disse: «Allontanero' anche Giuda dalla mia presenza, come ho allontanato Israele, e rigettero' questa citta', Gerusalemme, che io avevo scelto, e il tempio del quale avevo detto: "La' sara' il mio nome"». 2Re 23:28 Il resto delle gesta di Giosia e tutto quello che fece non e' scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 2Re 23:29 Durante il suo regno, il Faraone Neko, re d'Egitto, sali contro il re di Assiria sul fiume Eufrate. Il re Giosia gli marcio' contro, ma il Faraone lo uccise a Meghiddo al primo incontro. 2Re 23:30 Allora i suoi servi lo portarono via morto sopra un carro da Meghiddo e lo trasportarono a Gerusalemme dove lo seppellirono nel suo sepolcro. Poi il popolo del paese prese Jehoahaz, figlio di Giosia, lo unse e lo fece re al posto di suo padre. Jehoahaz e Jehoiakim, re di Giuda 2Re 23:31 Jehoahaz aveva ventitre' anni quando inizio' a regnare, e regno' tre mesi a Gerusalemme. Il nome di sua madre era Hamutal, figlia di Geremia di Libnah. 2Re 23:32 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, in tutto come avevano fatto i suoi padri. 2Re 23:33 Il Faraone Neko lo mise in catene a Riblah, nel paese di Hamath, perche' non regnasse piu' a Gerusalemme, e impose al paese un tributo di cento talenti d'argento e di un talento d'oro. 2Re 23:34 Poi il Faraone Neko fece re Eliakim, figlio di Giosia, al posto di Giosia suo padre e cambio' il suo nome in quello di Jehoiakim Poi prese Jehoahaz e ando' in Egitto, dove mori. 2Re 23:35 Jehoiakim diede al Faraone l'argento e l'oro; ma per pagare il denaro secondo l'ordine del Faraone tasso' il paese. Per pagare il Faraone Neko, egli riscosse l'argento e l'oro dal popolo del paese, ciascuno in base alla valutazione dei suoi beni. 2Re 23:36 Jehoiakim aveva venticinque anni quando inizio' a regnare, e regno' undici anni a Gerusalemme. Il nome di sua madre era Zebidah, figlia di Pedaiah di Rumah. 2Re 23:37 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, in tutto come avevano fatto i suoi padri. 2Re 24:1 Durante il suo regno venne Nebukadnetsar, re di Babilonia, e Jehoiakim divenne suo servo per tre anni; poi torno' a ribellarsi contro di lui. 2Re 24:2 Allora l'Eterno mando' contro di lui bande di Caldei, bande di Siri, bande di Moabiti e bande di Ammoniti, le mando' contro Giuda per distruggerlo, secondo la parola dell'Eterno che egli aveva pronunciato per mezzo dei suoi servi i profeti. 2Re 24:3 Questo accadde a Giuda unicamente per comando dell'Eterno, che voleva allontanarlo dalla sua presenza a motivo dei peccati di Manasse, per tutto cio' che aveva fatto, 2Re 24:4 e anche a motivo del sangue innocente da lui versato, perche' egli aveva riempito Gerusalemme di sangue innocente. Per questo l'Eterno non volle perdonare. 2Re 24:5 Il resto delle gesta di Jehoiakim e tutto quello che fece non e' scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda? 2Re 24:6 Cosi Jehoiakim si addormento' con i suoi padri, e al suo posto regno' suo figlio Jehoiakin. 2Re 24:7 Or il re d'Egitto non usci piu' dal suo paese, perche' il re di Babilonia aveva preso tutto cio' che apparteneva al re d'Egitto, dal torrente d'Egitto al fiume Eufrate. Jehoiakin, re di Giuda. Il principio della cattivita' di Giuda 2Re 24:8 Jehoiakin aveva diciotto anni quando inizio' a regnare, e regno' a Gerusalemme tre mesi. Sua madre si chiamava Nehushta, figlia di Elnathan di Gerusalemme. 2Re 24:9 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto suo padre. 2Re 24:10 In quel tempo i servi di Nebukadnetsar, re di Babilonia, salirono contro Gerusalemme, e la citta' fu stretta d'assedio. 2Re 24:11 Nebukadnetsar, re di Babilonia, giunse davanti alla citta', mentre i suoi servi l'assediavano. 2Re 24:12 Allora Jehoiakin, re di Giuda, usci incontro al re di Babilonia con sua madre, i suoi servi, i suoi capi e i suoi eunuchi. Cosi il re di Babilonia lo fece prigioniero nell'ottavo anno del suo regno. 2Re 24:13 Poi, come l'Eterno aveva detto, porto' via di la' tutti i tesori della casa dell'Eterno e i tesori del palazzo reale e frantumo' tutti gli utensili d'oro che Salomone, re d'Israele, aveva fatto per il tempio dell'Eterno. 2Re 24:14 Deporto' quindi tutta Gerusalemme, tutti i capi, tutti gli uomini valorosi, in numero di diecimila prigionieri, e tutti gli artigiani e i fabbri; non rimase che la gente piu' povera del paese. 2Re 24:15 Cosi deporto' Jehoiakin in Babilonia; egli condusse pure in cattivita' da Gerusalemme in Babilonia la madre del re, le mogli del re, i suoi eunuchi e i nobili del paese, 2Re 24:16 tutti gli uomini di valore in numero di settemila, gli artigiani e i fabbri, in numero di mille, tutti uomini valorosi e idonei alla guerra. Il re di Babilonia li deporto' in Babilonia. 2Re 24:17 Al posto di Jehoiakin il re di Babilonia fece re Mattaniah, suo zio, a cui cambio' il nome in quello di Sedekia. Sedekia, ultimo re di Giuda 2Re 24:18 Sedekia aveva ventun anni quando inizio' a regnare, e regno' a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Hamutal, figlia di Geremia di Libnah. 2Re 24:19 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto Jehoiakim. 2Re 24:20 Questo accadde in Gerusalemme e Giuda a motivo dell'ira dell'Eterno, che alla fine li caccio' via dalla sua presenza. Sedekia poi si ribello' al re di Babilonia. Presa e distruzione di Gerusalemme. Cattivita' babilonese 2Re 25:1 Nel nono anno del suo regno nel decimo mese, il dieci del mese, avvenne che Nebukadnetsar, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme, si accampo' contro di lei e le costrui intorno opere d'assedio. 2Re 25:2 Cosi la citta' rimase assediata fino all'undicesimo anno del re Sedekia. 2Re 25:3 Al nono giorno del quarto mese, la fame era cosi grave in citta', che non c'era piu' pane per il popolo del paese. 2Re 25:4 Allora fu aperta una breccia nelle mura della citta' e tutti gli uomini di guerra fuggirono di notte, per la via della porta fra le due mura, che si trovava presso il giardino del re, nonostante i Caldei fossero tutt'intorno alla citta'. Cosi il re prese la via dell'Arabah. 2Re 25:5 Ma l'esercito dei Caldei insegui il re e lo raggiunse nella pianura di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperdeva lontano da lui. 2Re 25:6 Cosi essi catturarono il re e lo condussero dal re di Babilonia a Riblah, dove fu pronunciata contro di lui la sentenza. 2Re 25:7 Uccisero quindi i figli di Sedekia sotto i suoi occhi; poi cavarono gli occhi a Sedekia, lo legarono con catene di bronzo e lo condussero in Babilonia. 2Re 25:8 Il settimo giorno del quinto mese (era il diciannovesimo anno di Nebukadnetsar, re di Babilonia), giunse a Gerusalemme Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, servo del re di Babilonia. 2Re 25:9 Egli brucio' la casa dell'Eterno e il palazzo del re e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme, cioe' tutte le case dei nobili. 2Re 25:10 Cosi tutto l'esercito dei Caldei che era con il capitano della guardia, demoli le mura tutt'intorno a Gerusalemme. 2Re 25:11 Poi Nebuzaradan, capitano della guardia, deporto' il resto del popolo che era rimasto in citta', i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della folla. 2Re 25:12 Ma il capitano della guardia lascio' alcuni dei piu' poveri del paese a coltivare le vigne e i campi. 2Re 25:13 I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nella casa dell'Eterno, i carrelli e il mare di bronzo che erano nella casa dell'Eterno, e ne portarono il bronzo a Babilonia. 2Re 25:14 Essi presero anche le padelle, le palette, i coltelli, le coppe e tutti gli utensili di bronzo usati nel servizio del tempio. 2Re 25:15 Il capitano della guardia prese pure i bracieri e le coppe, cio' che era d'oro puro e d'argento puro. 2Re 25:16 Quanto alle due colonne, al mare e ai carrelli che Salomone aveva fatto per la casa dell'Eterno, il bronzo di tutti questi oggetti aveva un peso che non si poteva calcolare. 2Re 25:17 L'altezza di una colonna era di diciotto cubiti; su di essa vi era un capitello di bronzo. L'altezza del capitello era di tre cubiti; tutt'intorno al capitello c'era un reticolo e delle melagrane, tutto di bronzo. L'altra colonna, con il reticolo era identica a questa. 2Re 25:18 Il capitano della guardia prese Seraiah, il sommo sacerdote, Sofonia, il secondo sacerdote, e i tre portinai. 2Re 25:19 Dalla citta' egli prese anche un eunuco che comandava gli uomini di guerra, cinque uomini fra i consiglieri personali del re che furono trovati in citta', il segretario del capo dell'esercito che arruolava il popolo del paese, e sessanta uomini del popolo del paese che furono trovati in citta'. 2Re 25:20 Cosi Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Riblah; 2Re 25:21 e il re di Babilonia li fece uccidere a Riblah nel paese di Hamath. Cosi Giuda fu deportato lontano dal suo paese. Ghedaliah fatto governatore di Giuda 2Re 25:22 Quanto al popolo che rimase nel paese di Giuda, lasciatovi da Nebukadnetsar, re di Babilonia, questi pose loro a capo Ghedaliah, figlio di Ahikam figlio di Shafan. 2Re 25:23 Quando tutti i capitani delle truppe e i loro uomini sentirono che il re di Babilonia aveva fatto Ghedaliah governatore, si recarono da Ghedaliah a Mitspah, essi erano Ishmael figlio di Nethaniah, Johanan figlio di Kareah, Seraiah figlio di Tanhumeth di Netofah, Jaazaniah figlio di un Maakathita, assieme ai loro uomini. 2Re 25:24 Ghedaliah giuro' ad essi e ai loro uomini, dicendo: «Non abbiate paura dei servi dei Caldei, rimanete nel paese, servite il re di Babilonia e vi troverete bene». 2Re 25:25 Ma il settimo mese, Ishmael, figlio di Nethaniah, figlio di Elishama, di stirpe reale, venne assieme a dieci uomini, essi colpirono e uccisero Ghedaliah e anche i Giudei e i Caldei che erano con lui a Mitspah. 2Re 25:26 Allora tutto il popolo, dal piu' piccolo al piu' grande, e i capitani delle truppe si levarono e andarono in Egitto, perche' avevano paura dei Caldei. Jehoiakin e' rimesso in liberta' in Babilonia 2Re 25:27 Nel trentasettesimo anno della cattivita' di Jehoiakin, re di Giuda, nel dodicesimo mese, il ventisette del mese, Evilmerodak, re di Babilonia, nell'anno stesso in cui inizio' a regnare, fece grazia a Jehoiakin, re di Giuda, e lo fece uscire dalla prigione 2Re 25:28 Gli parlo' con benevolenza e gli assegno' un seggio piu' alto dei seggi dei re che erano con lui in Babilonia. 2Re 25:29 Cosi Jehoiakin cambio' i suoi abiti di prigioniero e mangio' sempre alla presenza del re per tutti i giorni della sua vita. 2Re 25:30 Il suo sostentamento gli era procurato regolarmente dal re, una razione ogni giorno, per tutti i giorni della sua vita.1Cronache 1:1-29:30 La genealologia da Adamo a Noe' 1Cronache 1:1 Adamo, Seth Enosh, 1Cronache 1:2 Kenan, Mahalaleel, Jared, 1Cronache 1:3 Enok, Methuselah, Lamek, 1Cronache 1:4 Noe', Sem, Cam e Jafet. I figli di Jafet 1Cronache 1:5 I figli di Jafet furono Gomer, Magog, Madai Javan, Tubal, Mescek e Tiras. 1Cronache 1:6 I figli di Gomer furono Ashkenaz, Rifath e Togarmah. 1Cronache 1:7 I figli di Javan furono Elisham, Tarshish, Kittim e Dodanim. I figli di Cam 1Cronache 1:8 I figli di Cam furono Kush, Mitsraim, Put e Canaan. 1Cronache 1:9 I figli di Kush furono Seba, Havilah, Sabtah, Raamah e Sabtekah. I figli di Raamah furono Sceba e Dedan. 1Cronache 1:10 Kush genero' Nimrod, che comincio' a essere un uomo potente sulla terra. 1Cronache 1:11 Mitsraim genero': i Ludim, gli Anamim, i Lehabim, i Naftuhim, 1Cronache 1:12 i Pathrusim, i Kasluhim (da cui uscirono i Filistei) e i Kaftorim. 1Cronache 1:13 Canaan genero' Sidon, suo primogenito, e Heth, 1Cronache 1:14 i Gebusei, gli Amorei, i Ghirgasei, 1Cronache 1:15 gli Hivvei, gli Arkei, i Sinei, 1Cronache 1:16 gli Arvadei, i Tsemarei e gli Hamathei. 1Cronache 1:17 I figli di Sem furono Elam, Assur, Arpakshad, Lud e Aram, Uz, Hul, Ghether e Mescek. 1Cronache 1:18 Arpakshad genero' Scelah, e Scelah genero' Eber. 1Cronache 1:19 A Eber nacquero due figli: il nome dell'uno fu Peleg, perche' ai suoi giorni la terra fu divisa; e il nome di suo fratello fu Joktan. 1Cronache 1:20 Joktan genero' Almodad, Scelef, Hatsarmaveth, Jerah, 1Cronache 1:21 Hadoram, Uzal, Diklah, 1Cronache 1:22 Ebal, Abimael, Sceba. 1Cronache 1:23 Ofir, Havilah e Jobab. Tutti questi furono figli di Joktan. I diedi patriarchi da Sem ad Abrahamo. I figli di Abrahamo e i loro discendenti 1Cronache 1:24 Sem, Arpakshad, Scelah, 1Cronache 1:25 Eber, Peleg, Reu, 1Cronache 1:26 Serug, Nahor, Terah, 1Cronache 1:27 Abramo, che e' Abrahamo. 1Cronache 1:28 I figli di Abrahamo furono Isacco e Ismaele. 1Cronache 1:29 Questi sono i loro discendenti: il primogenito di Ismaele fu Nebajoth; poi, Kedar, Adbeel, Mibsam, 1Cronache 1:30 Mishma, Dumah, Massa, Hadad, Tema, 1Cronache 1:31 Jetur, Nafish e Kedemah. Questi furono i figli di Ismaele. 1Cronache 1:32 I figli di Keturah, concubina di Abrahamo: ella partori Zimran, Jokshan, Medan, Madian, Ishbak e Shuah. I figli di Jokshan furono Sceba e Dedan. 1Cronache 1:33 I figli di Madian furono Efah, Efer, Hanok, Abidah ed Eldaah. Tutti questi furono i figli di Keturah. 1Cronache 1:34 Abrahamo genero' Isacco. I figli di Isacco furono Esau' e Israele. 1Cronache 1:35 I figli di Esau' furono, Elifaz, Reuel, Jeush, Jalam e Korah. 1Cronache 1:36 I figli di Elifaz furono Teman, Omar, Tsefo, Gatam, Kenaz, Timna e Amalek. 1Cronache 1:37 I figli di Reuel furono Nahath, Zerah, Shammah e Mizzah. 1Cronache 1:38 I figli di Seir furono Lotan, Shobal, Tsibeon, Anah, Dishon, Etser e Dishan. 1Cronache 1:39 I figli di Lotan furono Hori e Hemam; la sorella di Lotan fu Timna. 1Cronache 1:40 I figli di Shobal furono Alian, Manahath, Ebal, Scefi e Onam. I figli di Tsibeon furono Ajah e Anah. 1Cronache 1:41 Il figlio di Anah fu Dishon. I figli di Dishon furono Hemdan, Eshban, Ithran e Keran. 1Cronache 1:42 I figli di Etser furono Bilhan, Zaavan e Akan. I figli di Dishan furono Uts e Aran. 1Cronache 1:43 Questi sono i re che regnarono nel paese di Edom prima che alcun re regnasse sui figli d'Israele: Bela, figlio di Beor; il nome della sua citta' era Dinhabah. 1Cronache 1:44 Quando Bela mori al suo posto regno' Jobab, figlio di Zerah di Botsrah. 1Cronache 1:45 Quando Jobab mori, al suo posto regno' Husham del paese dei Temaniti. 1Cronache 1:46 Quando Husham mori, al suo posto regno' Hadad, figlio di Bedad, che sconfisse i Madianiti nei campi di Moab; il nome della sua citta' era Avith. 1Cronache 1:47 Quando Hadad mori al suo posto regno' Samlah di Masre Kah. 1Cronache 1:48 Quando Samlah mori, al suo posto regno' Saul, di Rehoboth, sul Fiume. 1Cronache 1:49 Quando Saul mori al suo posto regno' Baal-Hanan, figlio di Akbor. 1Cronache 1:50 Quando Baal-Hanan mori, al suo posto regno' Hadab. Il nome della sua citta' era Pan, e il nome di sua moglie Mehetabeel, figlia di Matred, figlia di Mezahab. 1Cronache 1:51 Poi Hadab mori. I capi di Edom furono: il capo Timnah, il capo Alvah, il capo Jetheth, 1Cronache 1:52 il capo Oholibamah, il capo Elah, il capo Pinon, 1Cronache 1:53 il capo Kenaz, il capo Teman, il capo Mibtsar, 1Cronache 1:54 il capo Magdiel, il capo Iram. Questi furono i capi di Edom. I dodici figli di Giacobbe 1Cronache 2:1 Questi furono i figli d'Israele: Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zabulon, 1Cronache 2:2 Dan, Giuseppe, Beniamino, Neftali, Gad, e Ascer. Discendenti di Giuda 1Cronache 2:3 I figli di Giuda furono Er, Onan e Scelah; questi tre gli nacquero dalla figlia di Shua, la Cananea. Er, primogenito di Giuda, era malvagio agli occhi dell'Eterno, che percio' lo fece morire. 1Cronache 2:4 Tamar, sua nuora, gli partori Perets e Zerah. Totale dei figli di Giuda: cinque. 1Cronache 2:5 I figli di Perets furono Hetsron e Hamul 1Cronache 2:6 I figli di Zerah furono Zimri, Ethan, Heman, Kalkol e Dara; in tutto: cinque. 1Cronache 2:7 Il figlio di Karmi fu Akan che mise in pericolo Israele, commettendo una trasgressione circa le cose votate allo sterminio. 1Cronache 2:8 Il figlio di Ethan fu Arariah. 1Cronache 2:9 I figli che nacquero a Hetsron furono Jerahmeel, Ram e Kelubai. 1Cronache 2:10 Ram genero' Amminadab; Amminadab genero' Nahshon, principe dei figli di Giuda, 1Cronache 2:11 Nahshon genero' Salma; Salma genero' Boaz. Boaz genero' Obed. 1Cronache 2:12 Obed genero' Isai. 1Cronache 2:13 Isai genero' Eliab, suo primogenito. Abinadab il secondo, Scimeah il terzo. 1Cronache 2:14 Nethaneel il quarto, Raddai il quinto. 1Cronache 2:15 Otsem il sesto e Davide, il settimo. 1Cronache 2:16 Le loro sorelle furono Tseruiah e Abigail. I figli di Tseruiah furono Abishai, Joab e Asahel: tre. 1Cronache 2:17 Abigail partori Amasa, il cui padre fu Jether, l'Ismaelita. 1Cronache 2:18 Caleb, figlio di Hetsron, ebbe figli da sua moglie Azubah e da Jerioth. Questi furono i figli di lei, Jescer, Shobab e Ardon. 1Cronache 2:19 Quando Azubah mori, Caleb sposo' Efrath che gli partori Hur. 1Cronache 2:20 Hur genero' Uri, e Uri genero' Betsaleel. 1Cronache 2:21 Poi Hetsron entro' dalla figlia di Makir, padre di Galaad, che egli aveva sposato quando aveva sessant'anni; ed essa gli partori Segub. 1Cronache 2:22 Segub genero' Jair, a cui appartennero ventitre' citta' nel paese di Galaad. 1Cronache 2:23 (Gheshur e Aram presero loro i villaggi di Jair, Kenath e i villaggi satelliti sessanta citta'). Tutti questi appartenevano ai figli di Makir, padre di Galaad. 1Cronache 2:24 Dopo la morte di Hetsron a Caleb-Efrathah, Abiah, moglie di Hetsron, gli partori Ashur padre di Tekoa, 1Cronache 2:25 I figli di Jerahmeel, primogenito di Hetsron, furono Ram, il primogenito, Bunah, Oren, Otsem e Ahijah. 1Cronache 2:26 Jerahmeel ebbe un'altra moglie, di nome Atarah, che fu madre di Onam. 1Cronache 2:27 I figli di Ram, primogenito di Jerahmeel, furono Maats, Jamin e Eker. 1Cronache 2:28 I figli di Onam furono Shammai e Jada. I figli di Shammai furono Nadab e Abishur. 1Cronache 2:29 La moglie di Abishur si chiamava Abihail e gli partori Ahban e Molid. 1Cronache 2:30 I figli di Nadab furono Seled e Appaim. Seled mori senza figli. 1Cronache 2:31 Il figlio di Appaim fu Isci; il figlio di Isci fu Sceshan; il figlio di Sceshan fu Ahlai. 1Cronache 2:32 I figli di Jada, fratello di Shammai furono Jether e Gionathan. Jether mori senza figli. 1Cronache 2:33 I figli di Gionathan furono Peleth e Zaza. Questi furono i figli di Jerahmeel. 1Cronache 2:34 Sceshan non ebbe figli ma solo figlie. Ora Sceshan aveva uno schiavo egiziano chiamato Jarha. 1Cronache 2:35 Sceshan diede sua figlia in moglie a Jarha, suo schiavo, ed essa gli partori Attai. 1Cronache 2:36 Attai genero' Nathan; Nathan genero' Zabad; 1Cronache 2:37 Zabad genero' Eflal; Eflal genero' Obed; 1Cronache 2:38 Obed genero' Jehu; Jehu genero' Azariah; 1Cronache 2:39 Azariah genero' Helets; Helets genero' Eleasah; 1Cronache 2:40 Eleasah genero' Sismai; Sismai genero' Shallum; 1Cronache 2:41 Shallum genero' Jekamiah e Jekamiah genero' Elishama. 1Cronache 2:42 I figli di Caleb, fratello di Jerahmeel furono Mesha, suo primogenito che fu padre di Zif, e i figli di Mareshah, il padre di Hebron. 1Cronache 2:43 I figli di Hebron furono Korah, Tappuah, Rekem e Scema. 1Cronache 2:44 Scema genero' Raham, padre di Jorkeam, e Rekem genero' Shammai. 1Cronache 2:45 Il figlio di Shammai fu Maon, e Maon fu il padre di Beth-Tsur. 1Cronache 2:46 Efah, concubina di Caleb, partori Haran, Motsa e Gazez. Haran genero' Gazez. 1Cronache 2:47 I figli di Jahdai furono Reghem, Jotham, Gheshan, Pelet, Efah e Shaaf. 1Cronache 2:48 Maakah, concubina di Caleb, partori Sceber e Tirhanah. 1Cronache 2:49 Essa partori anche Shaaf, padre di Madmannah, Sceva, padre di Makbena e padre di Ghibea. La figlia di Caleb era Aksah. 1Cronache 2:50 Questi furono i figli di Caleb: il figlio di Hur, primogenito di Efratah, Shobal, padre di Kirjath-Jearim, 1Cronache 2:51 Salma, padre di Betlemme, e Haref, padre di Beth-Gader. 1Cronache 2:52 Shobal, padre di Kirjath-Jearim, ebbe per figli: Haroeh e la meta' di Menuhoth. 1Cronache 2:53 Le famiglie di Kirjath-Jearim furono gli Ithrei, i Puthei, gli Sumathei e i Misharaei; da costoro derivarono gli Tsorathiti e gli Eshtaoliti. 1Cronache 2:54 I figli di Salma furono Betlemme e i Netofathei, Atroth-Beth-Joab, la meta' dei Menathei, gli Tsorei. 1Cronache 2:55 E le famiglie di scribi, che abitavano a Jabets erano i Tirathei, gli Scimeathei e i Sukathei. Questi erano i Kenei che discesero da Hamath, padre della casa di Rekab. Discendenti di Davide 1Cronache 3:1 Questi furono i figli di Davide, che gli nacquero a Hebron il primogenito fu Amnon, da Ahinoam, la Jezreelita; il secondo fu Daniel, da Abigail la Karmelita; 1Cronache 3:2 il terzo fu Absalom, figlio di Maakah figlia di Talmai, re di Gheshur; il quarto fu Adonijah, figlio di Hagghith; 1Cronache 3:3 il quinto fu Scefatiah, da Abital; il sesto fu Ithream, da Eglah, sua moglie. 1Cronache 3:4 Questi sei gli nacquero a Hebron. Egli la' regno' sette anni e sei mesi, mentre in Gerusalemme, regno' trentatre anni. 1Cronache 3:5 Questi invece gli nacquero in Gerusalemme: Scimea, Shobab, Nathan e Salomone, ossia quattro figli natigli da Bath-Sceba, figlia di Ammiel. 1Cronache 3:6 C'erano inoltre Ibhar, Elishama, Elifelet, 1Cronache 3:7 Nogah, Nefeg, Jafia, 1Cronache 3:8 Elishama, Eliada ed Elifelet, nove in tutto. 1Cronache 3:9 Tutti questi furono i figli di Davide, senza contare i figli delle sue concubine. Tamar era loro sorella. Discendenti di Salomone 1Cronache 3:10 Il figlio di Salomone fu Roboamo, il cui figlio fu Abijah, il cui figlio fu Asa, il cui figlio fu Giosafat, 1Cronache 3:11 il cui figlio fu Joram, il cui figlio fu Ahaziah, il cui figlio fu Joas, 1Cronache 3:12 il cui figlio fu Amatsiah, il cui figlio fu Azariah, il cui figlio fu Jotham, 1Cronache 3:13 il cui figlio fu Achaz, il cui figlio fu Ezechia, il cui figlio fu Manasse, 1Cronache 3:14 il cui figlio fu Amon, il cui figlio fu Giosia. 1Cronache 3:15 I figli di Giosia furono Johnan il primogenito, Jehoiakim il secondo, Sedekia il terzo e Shallum il quarto. 1Cronache 3:16 I figli di Jehoiakim furono suo figlio Jekoniah, il cui figlio fu Sedekia. 1Cronache 3:17 I figli di Jekoniah, il prigioniero, furono suo figlio Scealtiel, 1Cronache 3:18 e Malkiram, Pedaiah, Scenatsar, Jekamiah, Hoshama e Nedabiah. 1Cronache 3:19 I figli di Pedaiah furono Zorobabele e Scimei. I figli di Zorobabele furono Meshullam e Hananiah, e Scelomith, loro sorella: 1Cronache 3:20 poi Hashubah, Ohel, Berekiah, Hasadiah e Jushab-Hesed, cinque in tutto. 1Cronache 3:21 I figli di Hananiah furono Pelatiah e Jeshaiah, i figli di Refaiah, i figli di Arnan, i figli di Obadiah, i figli di Scekaniah. 1Cronache 3:22 Il figlio di Scekaniah fu Scemaiah. I figli di Scemaiah furono Hattush, Igal, Bariah, Neariah e Shafath, sei in tutto. 1Cronache 3:23 I figli di Neariah furono Elioenai, Ezechia e Azrikam, tre in tutto. 1Cronache 3:24 I figli di Elioenai furono Hodaviah, Eliascib, Pelaiah, Akkub, Johanan, Delaiah e Anani, sette in tutto. Discendenti di Giuda 1Cronache 4:1 I figli di Giuda furono Perets, Hetsron, Karmi, Hur e Shobal. 1Cronache 4:2 Reaiah, figlio di Shobal, genero' Jahath; Jahath genero' Ahumai e Lahad. Queste furono le famiglie degli Tsorathei. 1Cronache 4:3 Questi furono i figli del padre di Etam: Jezreel, Ishma e Idbash; la loro sorella si chiamava Hatselelponi. 1Cronache 4:4 Penuel fu padre di Ghedor; Ezer fu padre di Hushah. Questi furono i figli di Hur, primogenito di Efratah, padre di Betlemme. 1Cronache 4:5 Ashur, padre di Tekoa ebbe due mogli, Helah e Naarah. 1Cronache 4:6 Naarah gli partori Ahuzam, Hefer, Tememi e Ahashtari. Questi furono i figli di Naarah. 1Cronache 4:7 I figli di Helah furono Tsereth, Tsohar e Ethnan. 1Cronache 4:8 Kotz genero' Anub, Tsobebah e le famiglie di Aharhel, figlio di Harum. 1Cronache 4:9 Jabets fu piu' onorato dei suoi fratelli; sua madre l'aveva chiamato Jabets, perche' diceva: «L'ho partorito con dolore». 1Cronache 4:10 Jabets invoco' il DIO d'Israele, dicendo: «Oh, se tu mi benedicessi e allargassi i miei confini e la tua mano fosse con me e mi preservassi dal male si che io non abbia a soffrire!». E DIO gli concesse cio' che aveva chiesto. 1Cronache 4:11 Kelub, fratello di Shuhah, genero' Mehir, che fu padre di Eshton. 1Cronache 4:12 Eshton genero' Beth-Rafa, Paseah e Tehinnah, padre di Ir-Nahash. Questi furono gli uomini di Rehah. 1Cronache 4:13 I figli di Kenaz furono Othniel e Seraiah. I figli di Othniel furono Hathath, 1Cronache 4:14 e Meonothai che genero' Ofrah. Seraiah genero' Joab, padre degli abitanti della valle degli artigiani, perche' erano artigiani. 1Cronache 4:15 I figli di Caleb, il figlio di Jefunneh, furono Iru, Elah e Naam. Il figlio di Elah fu Kenaz. 1Cronache 4:16 I figli di Jehalleleel furono Zif, Zifah, Tiria e Asareel. 1Cronache 4:17 I figli di Ezrah furono Jether, Mered, Efer e Jalon. La moglie di Mered partori Miriam, Shammai e Ishbah, padre di Eshtemo. 1Cronache 4:18 (Sua moglie Jehudijah partori Jered padre di Ghedor, Heber padre di Sokoh e Jekuthiel padre di Zanoah). Questi furono i figli di Bithiah, figlia del Faraone, che Mered aveva presa in moglie. 1Cronache 4:19 I figli della moglie di Hodijah, sorella di Naham furono il padre di Keliah, il Garmeo e Eshtemo, il Maakatheo. 1Cronache 4:20 I figli di Scimon furono Amnon, Rinnah, Benhanan e Tilon. I figli di Isci furono Zoheth e Ben-Zoheth. 1Cronache 4:21 I figli di Scelah, figlio di Giuda furono Er padre di Lekah, Laadah padre di Mareshah, e le famiglie della casa dei lavoratori di bisso di Beth-Ashbea, 1Cronache 4:22 Jokim e la gente di Kozeba, Joas e Saraf, che dominarono in Moab, e Jashubi-Lehem. Ma questi fatti sono antichi. 1Cronache 4:23 Essi erano vasai e abitavano a Netaim e a Ghederah; abitavano la' con il re, al suo servizio. Discendenti di Simeone 1Cronache 4:24 I figli di Simeone furono Jemuel, Jamin, Jarib, Zerah, Shaul, 1Cronache 4:25 il cui figlio fu Shallum, il cui figlio fu Mibsam, il cui figlio fu Mishma. 1Cronache 4:26 I figli di Mishma furono suo figlio Hammuel, il cui figlio fu Zakkur, il cui figlio fu Scimei. 1Cronache 4:27 Scimei ebbe sedici figli e sei figlie ma i suoi fratelli non ebbero molti figli, e il loro parentado non si moltiplico' come i figli di Giuda. 1Cronache 4:28 Essi si stabilirono a Beer-Sceba, a Moladah, a Hatsar-Shual, 1Cronache 4:29 a Bilhah, a Etsem, a Tolad, 1Cronache 4:30 a Bethuel, a Hormah, a Tsiklag, 1Cronache 4:31 a Beth-Markaboth, a Hatsar-Susim, a Beth-Biri e a Shaaraim. Queste furono le loro citta', fino al regno di Davide. 1Cronache 4:32 I loro villaggi erano Etam, Ain, Rimmon, Token e Ashan: cinque citta', 1Cronache 4:33 e tutti i villaggi che erano attorno a queste citta', fino a Baal. Queste furono le loro dimore, ed essi conservarono la loro genealogia: 1Cronache 4:34 Meshobab, Jamlek, Joshah, figlio di Amatsiah, 1Cronache 4:35 Joel e Jehu, figlio di Joscibiah, figlio di Seraiah figlio, di Asiel, 1Cronache 4:36 Elioenai, Jaakobah, Jeshohaiah Asaiah, Adiel, Jesimiel e Benaiah, 1Cronache 4:37 Ziza, figlio di Scifi, figlio di Allon, figlio di Jedaiah, figlio di Scimri, figlio di Scemaiah. 1Cronache 4:38 Questi, menzionati per nome, erano principi nelle loro famiglie, e le loro case paterne aumentarono grandemente. 1Cronache 4:39 Andarono verso l'ingresso di Ghedor fino a ovest della valle in cerca di pascoli per le loro greggi. 1Cronache 4:40 Trovarono pascoli pingui e buoni, e il paese era vasto, quieto e tranquillo, perche' prima vi abitavano i discendenti di Cam. 1Cronache 4:41 Quelli indicati per nome, al tempo di Ezechia, re di Giuda, vennero e attaccarono le loro tende e i Meuniti che si trovavano la' e li votarono allo sterminio; e cosi e' rimasto fino al giorno d'oggi quindi si stabilirono al loro posto, perche' la' c'erano pascoli per le loro greggi. 1Cronache 4:42 Poi alcuni di essi, cinquecento uomini dei figli di Simeone, si recarono a monte Seir con a capo Pelatiah, Neariah, Refaiah e Uzziel figli di Isci 1Cronache 4:43 Quindi essi uccisero il rimanente degli Amalekiti che era sopravvissuto e hanno abitato fino al giorno d'oggi. Discendenti di Ruben 1Cronache 5:1 Figli di Ruben, primogenito d'Israele. Egli era davvero il primogenito, ma siccome aveva profanato il letto di suo padre, la sua primogenitura fu data ai figli di Giuseppe, figlio d'Israele, cosi la genealogia non e' riportata in base alla primogenitura. 1Cronache 5:2 Anche se Giuda prevalse sui suoi fratelli e da lui e' disceso un capo, il diritto di primogenitura apparteneva a Giuseppe. 1Cronache 5:3 I figli di Ruben primogenito d'Israele furono Hanok, Pallu, Hetsron e Karmi. 1Cronache 5:4 I figli di Joel furono Scemaiah, il cui figlio fu Gog, il cui figlio fu Scimei, 1Cronache 5:5 il cui figlio fu Mikah, il cui figlio fu Reaiah, il cui figlio fu Baal, 1Cronache 5:6 il cui figlio fu Beerah, che fu condotto in cattivita' da Tilgath-Pilneser re di Assiria. Egli era principe dei Rubeniti. 1Cronache 5:7 I suoi fratelli, secondo le loro famiglie, come sono elencati nelle genealogie secondo le loro generazioni, furono: il primo Jeiel, poi Zaccaria. 1Cronache 5:8 Bela, figlio di Azaz, figlio di Scema, figlio di Joel, che abitava in Aroer e fino al Nebo e a Baal-Meon. 1Cronache 5:9 Ed essi si stabilirono a ovest giungendo fino all'inizio del deserto, da questa parte del fiume Eufrate, perche' il loro bestiame si era moltiplicato nel paese di Galaad. 1Cronache 5:10 Al tempo di Saul mossero guerra agli Hagareni, che furono da loro sconfitti; quindi essi si stabilirono nelle loro tende, su tutta la parte a ovest di Galaad. Discendenti di Gad 1Cronache 5:11 I figli di Gad dimoravano di fronte a loro nel paese di Bashan, fino a Salkah. 1Cronache 5:12 Joel era il capo, Shafam il secondo, poi Janai e Shafat in Bashan. 1Cronache 5:13 I loro fratelli, secondo le loro case paterne, furono: Mikael, Meshullam, Sceba. Jorai, Jakan, Zia e Eber, sette in tutto. 1Cronache 5:14 Essi erano figli di Abihail, figlio di Huri, figlio di Jaroah, figlio di Galaad, figlio di Mikael, figlio di Jescishai, figlio di Jahdo, figlio di Buz; 1Cronache 5:15 Ahi, figlio di Abdiel, figlio di Guni, era il capo della loro casa paterna. 1Cronache 5:16 Essi abitavano in Galaad e in Bashan, nei suoi villaggi e in tutti i terreni da pascolo di Sharon fin dove arrivavano. 1Cronache 5:17 Tutti questi furono registrati negli elenchi genealogici al tempo di Jotham re di Giuda e al tempo di Geroboamo re d'Israele. 1Cronache 5:18 I figli di Ruben, i Gaditi e la mezza tribu' di Manasse avevano quarantaquattromilasettecentosessanta uomini valorosi, uomini che portavano scudo e spada, tiravano l'arco ed erano addestrati alla guerra e pronti ad andare a combattere. 1Cronache 5:19 Essi mossero guerra agli Hagareni, a Jetur, a Nafish e a Nodab. 1Cronache 5:20 Essi furono aiutati contro di loro, perche' durante il combattimento gridarono a DIO, che diede ascolto alla loro preghiera, poiche' avevano avuto fiducia in lui; cosi gli Hagareni e tutti quelli che erano con loro furono dati nelle loro mani. 1Cronache 5:21 Essi presero quindi il loro bestiame: cinquantamila cammelli, duecentocinquantamila pecore, duemila asini e centomila persone. 1Cronache 5:22 Molti infatti caddero uccisi, perche' quella guerra era voluta da DIO. Essi si stabilirono quindi al loro posto fino alla cattivita', Discendenti di Manasse 1Cronache 5:23 Cosi i figli della mezza tribu' di Manasse abitarono nel paese; essi si estesero da Bashan fino a Baal-Hermon, a Senir e al monte Hermon. 1Cronache 5:24 Questi erano i capi delle loro case paterne: Efer, Isci, Eliel, Azriel, Geremia, Hodavia e Jahdiel, uomini forti e valorosi, uomini famosi, capi delle loro case paterne. 1Cronache 5:25 Ma furono infedeli al DIO dei loro padri e si prostituirono, seguendo gli de'i dei popoli del paese che DIO aveva distrutto davanti a loro. 1Cronache 5:26 Percio' il DIO d'Israele eccito' lo spirito di Pul, re di Assiria, cioe' lo spirito di Tilgath-Pilneser, re di Assiria, che deporto' i Rubeniti, i Gaditi e la mezza tribu' di Manasse, e li stabili a Halah, a Habor, a Hara e presso il fiume di Gozan, dove si trovano tutt'ora. Discendenti di Levi 1Cronache 6:1 I figli di Levi furono Ghershom, Kehath e Merari. 1Cronache 6:2 I figli di Kehath furono Amram, Itshar, Hebron e Uzziel. 1Cronache 6:3 I figli di Amram furono Aaronne, Mose' e Miriam. I figli di Aaronne furono Nadab, Abihu, Eleazar ed Ithamar. 1Cronache 6:4 Eleazar genero' Finehas; Finehas genero' Abishua; 1Cronache 6:5 Abishua genero' Bukki; Bukki genero' Uzzi; 1Cronache 6:6 Uzzi genero' Zerahiah; Zerahiah genero' Meraioth; 1Cronache 6:7 Meraioth genero' Amariah; Amariah genero' Ahitub; 1Cronache 6:8 Ahitub genero' Tsadok, Tsadok genero' Ahimaats; 1Cronache 6:9 Ahimaats genero' Azariah, Azariah genero' Johanan; 1Cronache 6:10 Johanan genero' Azariah (fu lui che servi come sacerdote nel tempio, che Salomone costrui a Gerusalemme); 1Cronache 6:11 Azariah genero' Amariah; Amariah genero' Ahitub; 1Cronache 6:12 Ahitub genero' Tsadok; Tsadok genero' Shallum; 1Cronache 6:13 Shallum genero' Hilkiah; Hilkiah genero' Azariah; 1Cronache 6:14 Azariah genero' Seraiah; Seraiah genero' Jehotsadak; 1Cronache 6:15 Jehotsadak ando' in esilio quando l'Eterno fece condurre in cattivita' Giuda e Gerusalemme per mezzo di Nebukadnetsar. 1Cronache 6:16 I figli di Levi furono Ghershom, Kehath e Merari. 1Cronache 6:17 Questi sono i nomi dei figli di Ghershom: Libni e Scimei. 1Cronache 6:18 I figli di Kehath furono Amram, Itshar, Hebron e Uzziel. 1Cronache 6:19 I figli di Merari furono Mahli e Musci. Queste sono le famiglie di Levi, secondo i loro padri. 1Cronache 6:20 Ghershom ebbe per figlio Libni, il cui figlio fu Jahath, il cui figlio fu Zimmah, 1Cronache 6:21 il cui figlio fu Joah, il cui figlio fu Iddo, il cui figlio fu Zerah, il cui figlio fu Jeatherai. 1Cronache 6:22 I figli di Kehath furono suo figlio Amminadab, il cui figlio fu Kore, il cui figlio fu Assir, 1Cronache 6:23 il cui figlio fu Elkanah, il cui figlio fu Ebiasaf, il cui figlio fu Assir, 1Cronache 6:24 il cui figlio fu Tahath, il cui figlio fu Uriel, il cui figlio fu Uzziah, il cui figlio fu Shaul. 1Cronache 6:25 I figli di Elkanah furono Amasai ed Ahimoth, 1Cronache 6:26 il cui figlio fu Elkanah, il cui figlio fu Tsofai, il cui figlio fu Nahath, 1Cronache 6:27 il cui figlio fu Eliab, il cui figlio fu Jeroham, il cui figlio fu Elkanah. 1Cronache 6:28 I figli di Samuele furono Joel, il primogenito, e Abia, il secondo. 1Cronache 6:29 I figli di Merari furono Mahli, il cui figlio fu Libni, il cui figlio fu Scimei, il cui figlio fu Uzzah, 1Cronache 6:30 il cui figlio fu Scimea, il cui figlio fu Hagghiah, il cui figlio fu Asaiah. 1Cronache 6:31 Questi sono quelli che Davide stabili sopra il servizio del canto nella casa dell'Eterno, dopo che l'arca ebbe un luogo di riposo. 1Cronache 6:32 Essi esercitarono il loro servizio col canto davanti al tabernacolo, della tenda di convegno, finche' Salomone ebbe edificato la casa dell'Eterno in Gerusalemme; e prestavano il loro servizio, secondo la regola loro prescritta. 1Cronache 6:33 Questi sono coloro che prestavano il loro servizio e questi i loro figli: Dei figli dei Kehathiti c'era Heman, il cantore, figlio di Joel, figlio di Samuele, 1Cronache 6:34 figlio di Elkanah, figlio di Jeroham, figlio di Eliel, figlio di Toah, 1Cronache 6:35 figlio di Tsuf, figlio di Elkanah, figlio di Mahath, figlio di Amasai. 1Cronache 6:36 figlio di Elkanah, figlio di Joel, figlio di Azariah, figlio di Sofonia, 1Cronache 6:37 figlio di Tahath, figlio di Assir, figlio di Ebiasaf, figlio di Kore, 1Cronache 6:38 figlio di Itshar, figlio di Kehath, figlio di Levi, figlio d'Israele. 1Cronache 6:39 Poi c'era suo fratello Asaf, che stava alla sua destra: Asaf, figlio di Berekiah, figlio di Scimea, 1Cronache 6:40 figlio di Mikael, figlio di Baaseiah, figlio di Malkijah, 1Cronache 6:41 figlio di Ethni, figlio di Zerah, figlio di Adaiah, 1Cronache 6:42 figlio di Ethan, figlio di Zimmah, figlio di Scimei, 1Cronache 6:43 figlio di Jahath, figlio di Ghershom, figlio di Levi. 1Cronache 6:44 I figli di Merari, loro fratelli, stavano a sinistra ed erano Ethan, figlio di Kisci, figlio di Abdi, figlio di Malluk, 1Cronache 6:45 figlio di Hashabiah, figlio di Amatsiah, figlio di Hilkiah, 1Cronache 6:46 figlio di Amtsi, figlio di Bani, figlio di Scemer, 1Cronache 6:47 figlio di Mahli, figlio di Musci figlio di Merari, figlio di Levi. 1Cronache 6:48 I loro fratelli, i Leviti, erano designati per ogni genere di servizio del tabernacolo della casa di Dio. 1Cronache 6:49 Ma Aaronne e i suoi figli offrivano i sacrifici sull'altare degli olocausti e sull'altare dell'incenso, compiendo tutto il servizio nel luogo santissimo, e per fare espiazione, per Israele, secondo tutto cio' che Mose', servo di DIO, aveva comandato. 1Cronache 6:50 Questi furono i figli di Aaronne: Eleazar il cui figlio fu Finehas, il cui figlio fu Abishua, 1Cronache 6:51 il cui figlio fu Bukki, il cui figlio fu Uzzi, il cui figlio fu Zerahiah, 1Cronache 6:52 il cui figlio fu Meraioth, il cui figlio fu Amariah, il cui figlio fu Ahitub, 1Cronache 6:53 il cui figlio fu Tsadok, il cui figlio fu Ahimaats. 1Cronache 6:54 Questi furono i luoghi delle loro dimore, secondo i loro insediamenti nei loro territori, che furono assegnati in sorte ai figli di Aaronne della famiglia dei Kehathiti: 1Cronache 6:55 a loro fu dato Hebron nel paese di Giuda con i suoi terreni attigui da pascolo; 1Cronache 6:56 mai campi della citta' e i suoi villaggi furono dati a Caleb, figlio di Jefunneh. 1Cronache 6:57 Ai figli di Aaronne fu data Hebron, una delle citta' di rifugio, Libnah con i suoi terreni da pascolo, Jattir, Eshtemoa con i suoi terreni da pascolo, 1Cronache 6:58 Hilen con i suoi terreni da pascolo, Debir con i suoi terreni da pascolo, 1Cronache 6:59 Ashan con i suoi terreni da pascolo, Beth-Scemesh con i suoi terreni da pascolo. 1Cronache 6:60 Dalla tribu' di Beniamino ricevettero Gheba con i suoi terreni da pascolo, Alemeth con i suoi terreni da pascolo e Anathoth con i suoi terreni da pascolo. Tutte le loro citta' ripartite fra le loro famiglie erano in numero di tredici citta'. 1Cronache 6:61 Al resto dei figli di Kehath furono assegnate in sorte dieci citta' da parte della famiglia della tribu', prese dalla mezza tribu', cioe', dalla mezza tribu' di Manasse. 1Cronache 6:62 Ai figli di Ghershom, secondo le loro famiglie, furono assegnate tredici citta', prese dalla tribu' di Issacar dalla tribu' di Ascer, dalla tribu' di Neftali e dalla tribu' di Manasse in Bashan. 1Cronache 6:63 Ai figli di Merari, secondo le loro famiglie, furono assegnate in sorte dodici citta' prese dalla tribu' di Ruben, dalla tribu' di Gad e dalla tribu' di Zabulon. 1Cronache 6:64 Cosi i figli d'Israele diedero ai Leviti queste citta' con i loro terreni da pascolo. 1Cronache 6:65 Essi diedero in sorte queste citta', che sono state menzionate per nome, prese dalla tribu' dei figli di Giuda, dalla tribu' dei figli di Simeone e dalla tribu' dei figli di Beniamino. 1Cronache 6:66 Alcune famiglie dei figli di Kehath, ebbero citta' nel territorio loro assegnato prese dalla tribu' di Efraim. 1Cronache 6:67 Essi diedero loro anche Sichem, una delle citta' di rifugio, con i suoi terreni da pascolo nella regione montuosa di Efraim, e Ghezer con i suoi terreni da pascolo. 1Cronache 6:68 Jokmeam con i suoi terreni da pascolo, Beth-Horon con i suoi terreni da pascolo. 1Cronache 6:69 Ajalon con i suoi terreni da pascolo, Gath-Rimmon con i suoi terreni da pascolo. 1Cronache 6:70 E dalla mezza tribu' di Manasse. Aner con i suoi terreni da pascolo, Bileam con i suoi terreni da pascolo, per il resto della famiglia dei figli di Kehath. 1Cronache 6:71 Ai figli di Ghershom furono assegnate, prendendole dalla famiglia della mezza tribu' di Manasse, Golan in Bashan con i suoi terreni da pascolo e Ashtaroth con i suoi terreni da pascolo. 1Cronache 6:72 Della tribu' di Issacar: Kedesh con i suoi terreni da pascolo, Daberath con i suoi terreni da pascolo, 1Cronache 6:73 Ramoth con i suoi terreni da pascolo, e Anem con i suoi terreni da pascolo. 1Cronache 6:74 Dalla tribu' di Ascer: Mashal con i suoi terreni da pascolo, Abdon con i suoi terreni da pascolo, 1Cronache 6:75 Hukok con i suoi terreni da pascolo, e Rehob con i suoi terreni da pascolo, 1Cronache 6:76 Dalla tribu' di Neftali: Kedesh in Galilea con i suoi terreni da pascolo, Hammon con i suoi terreni da pascolo e Kirjathaim con i suoi terreni da pascolo, 1Cronache 6:77 Agli altri figli di Merari furono assegnate, dalla tribu' di Zabulon, Rimmon con i suoi terreni da pascolo e Tabor con i suoi terreni da pascolo. 1Cronache 6:78 Al di la' del Giordano, vicino a Gerico, a est del Giordano, dalla tribu' di Ruben: Betser nel deserto con i suoi terreni da pascolo, Jahtsah con i suoi terreni da pascolo. 1Cronache 6:79 Kedemoth con i suoi terreni da pascolo e Mefaath con i suoi terreni da pascolo, 1Cronache 6:80 Dalla tribu' di Gad: Ramoth in Galaad con i suoi terreni da pascolo, Mahanaim con i suoi terreni da pascolo. 1Cronache 6:81 Heshbon con i suoi terreni da pascolo e Jazer con i suoi terreni da pascolo. Discendenti di Issacar 1Cronache 7:1 I figli di Issacar furono Tola, Puvah, Jashub e Scimrom, quattro in tutto. 1Cronache 7:2 I figli di Tola furono Uzzi, Refaiah, Jeriel, Jahmai, Jibsam e Scemuel, capi delle loro case paterne. I figli di Tola furono uomini forti e valorosi nelle loro generazioni; il loro numero, al tempo di Davide, era di ventiduemilaseicento. 1Cronache 7:3 Il figlio di Uzzi fu Izrahiah. I figli di Izrahiah furono Mikael, Obadiah, Joel e Isciah; essi erano tutti e cinque capi. 1Cronache 7:4 Con loro avevano, secondo le loro generazioni e in base alle loro case paterne, schiere pronte a combattere che ammontavano a trentaseimila soldati, perche' avevano un gran numero di mogli e figli. 1Cronache 7:5 I loro fratelli, appartenenti a tutte le varie famiglie di Issacar e registrati nelle loro genealogie, erano in tutto ottantaseimila uomini forti e valorosi. Discendenti di Beniamino 1Cronache 7:6 I figli di Beniamino furono Belah, Beker e Jediael tre in tutto. 1Cronache 7:7 I figli di Belah furono Etsbon, Uzzi, Uzziel, Jerimoth e Iri, cinque capi delle loro case paterne, uomini forti e valorosi, ed erano registrati nelle genealogie in numero di ventiduemilatrentaquattro. 1Cronache 7:8 I figli di Beker furono Zemirah, Joash, Eliezer, Elioenai Omri, Jeremoth, Abijah, Anathoth e Alemeth. Tutti questi erano figli di Beker; 1Cronache 7:9 essi erano registrati nelle genealogie secondo le loro generazioni, come capi delle loro case paterne, uomini forti e valorosi, in numero di ventimiladuecento. 1Cronache 7:10 Il figlio di Jediael fu Bilhan. I figli di Bilhan furono Jeush, Beniamino, Ehud, Kenaanah, Zethan, Tarshish e Ahishahar. 1Cronache 7:11 Tutti questi erano figli di Jediael, capi delle loro case paterne, uomini forti e valorosi, in numero di diciassettemiladuecento pronti ad andare in guerra a combattere. 1Cronache 7:12 Shupim e Huppim furono figli di Ir; Huscim fu figlio di Aher. Discendenti di Neftali 1Cronache 7:13 I figli di Neftali furono Jahtsiel, Guni, Jetser, Shallum, figli di Bilhah. Discendenti di Manasse 1Cronache 7:14 I figli di Manasse furono Asriel, che la sua concubina sira gli partori assieme a Makir, padre di Galaad; 1Cronache 7:15 Makir prese una moglie per Huppim e per Shuppim, il nome di sua sorella era Maakah e il nome della seconda Zelofehad; Zelofehad ebbe solo figlie. 1Cronache 7:16 (Maakah, moglie di Makir, partori un figlio, al quale pose nome Peresh; suo fratello invece si chiamava Sceresh e i suoi figli Ulam e Rekem. 1Cronache 7:17 Il figlio di Ulam fu Bedan). Questi furono i figli di Galaad, figlio di Makir, figlio di Manasse. 1Cronache 7:18 La sua sorella Hammoleketh partori Ishod, Abiezer e Mahlah. 1Cronache 7:19 I figli di Scemida furono Ahian, Scekem, Likhi e Aniam. Discendenti di Efraim 1Cronache 7:20 I figli di Efraim furono Shuthelah, il cui figlio fu Bered, il cui figlio fu Tahath, il cui figlio fu Eladah, il cui figlio fu Tahath, 1Cronache 7:21 il cui figlio fu Zabad, i cui figli furono Shuthelah, Ezer e Elead, che furono uccisi dagli uomini di Gath, nativi del paese, perche' erano scesi a razziare il loro bestiame. 1Cronache 7:22 Il loro padre Efraim li pianse per molto tempo e i suoi fratelli vennero a consolarlo. 1Cronache 7:23 Poi entro' da sua moglie, che concepi e partori un figlio; ed egli lo chiamo' Beriah, perche' sulla sua casa era caduta l'avversita'. 1Cronache 7:24 Egli ebbe per figlia Sceerah che edifico' Beth-Horon inferiore e superiore e Uzzen-Sceerah. 1Cronache 7:25 Suo figlio fu Refah, assieme a Rescef, di cui fu figlio Telah, di cui fu figlio Tahan, 1Cronache 7:26 di cui fu figlio Ladan, di cui fu figlio Ammihud, di cui fu figlio Elishama, 1Cronache 7:27 di cui fu figlio Nun, di cui fu figlio Giosue'. 1Cronache 7:28 Le loro proprieta' e abitazioni furono Bethel, e i suoi villaggi limitrofi: a est Naaran, a ovest Ghezer con i suoi villaggi limitrofi, e Sichem con i suoi villaggi limitrofi fino a Gaza con i suoi villaggi limitrofi. 1Cronache 7:29 Lungo i confini di Manasse c'erano: Beth-Scean con i suoi villaggi limitrofi, Taanak con i suoi villaggi limitrofi, Meghiddo con i suoi villaggi limitrofi e Dor con i suoi villaggi limitrofi. In queste localita' abitarono i figli di Giuseppe, figlio d'Israele. Discendenti di Ascer 1Cronache 7:30 I figli di Ascer furono Jimnah, Ishvah, Ishvi, Beriah e loro sorella Serah. 1Cronache 7:31 I figli di Beriah furono Heber e Malkel, che fu il padre di Birzavith. 1Cronache 7:32 Heber genero' Jaflet, Shomer, Hotham e loro sorella Shua. 1Cronache 7:33 I figli di Jaflet furono Pasak, Bimhal e Ashvath. Questi erano i figli di Jaflet. 1Cronache 7:34 I figli di Scemer furono Ahi, Rohagah, Jehubbah e Aram. 1Cronache 7:35 I figli di suo fratello Helem furono Tsofah, Imna, Scelesh e Amal. 1Cronache 7:36 I figli di Tsofah furono Suah, Harmefer, Shual, Beri, Imrah, 1Cronache 7:37 Betser, Hod, Shamma, Scilshah, Jithran e Beera. 1Cronache 7:38 I figli di Jether furono Jefunneh, Pispah e Ara. 1Cronache 7:39 I figli di Ulla furono Arah, Anniel e Ritsia. 1Cronache 7:40 Tutti questi furono figli di Ascer, capi delle loro case paterne, uomini scelti, forti e valorosi, capi tra i principi. Essi erano registrati secondo le genealogie nel servizio militare per andare a combattere; il loro numero era di ventiseimila uomini. Discendenti di Beniamino 1Cronache 8:1 Beniamino genero' Belah, suo primogenito, Ashbel il secondo, Aharah il terzo, 1Cronache 8:2 Nohah il quarto e Rafa il quinto. 1Cronache 8:3 I figli di Belah furono Addar, Ghera, Abihud, 1Cronache 8:4 Abishua, Naaman, Ahoah, 1Cronache 8:5 Ghera, Scefufan e Huram, 1Cronache 8:6 Questi furono i figli di Ehud (che erano capi delle case paterne degli abitanti di Gheba e che furono deportati a Manahath): 1Cronache 8:7 Naaman, Ahijah e Ghera, che li deporto'; egli genero' Uzza e Ahihud. 1Cronache 8:8 Shaharaim genero' figli nella terra di Moab, dopo aver ripudiato le sue mogli Huscim e Baara. 1Cronache 8:9 Da Hodesh sua moglie genero' Jobab, Tsibia, Mesha, Malkam, 1Cronache 8:10 Jeuts, Shakia e Mirmah. Questi furono i suoi figli, capi delle loro case paterne, 1Cronache 8:11 Da Huscim genero' Abitub ed Elpaal, 1Cronache 8:12 I figli di Elpaal furono Eber, Misham, Scemed, che edifico' Ono, Lod e i suoi villaggi limitrofi, 1Cronache 8:13 Beria e Scema, che furono i capi delle case paterne degli abitanti di Ajalon e misero in fuga gli abitanti di Gath, 1Cronache 8:14 Ahio, Shashak, Jeremoth, 1Cronache 8:15 Zebadiah, Arad, Eder, 1Cronache 8:16 Mikael, Ishpah, Joha furono i figli di Beriah, 1Cronache 8:17 Zebadiah, Meshullam, Hizki, Heber, 1Cronache 8:18 Ishmerai, Jizliah e Jobab furono i figli di Elpaal, 1Cronache 8:19 Jakim, Zikri, Zabdi, 1Cronache 8:20 Elienai, Tsillethai, Eliel, 1Cronache 8:21 Adaiah, Beraiah e Scimrath furono i figli di Scimei, 1Cronache 8:22 Ishpan, Eber, Eliel, 1Cronache 8:23 Abdon, Zikri, Hanan, 1Cronache 8:24 Hananiah, Elam, Anthothijah, 1Cronache 8:25 Ifdeiah e Penuel furono i figli di Shashak, 1Cronache 8:26 Shamscerai, Scehariah, Athaliah, 1Cronache 8:27 Jaaresciah, Elijah e Zikri furono i figli di Jeroham, 1Cronache 8:28 Questi furono i capi piu' importanti delle case paterne nelle loro generazioni essi abitavano a Gerusalemme. 1Cronache 8:29 Il padre di Gabaon abitava a Gabaon, e sua moglie si chiamava Maakah, 1Cronache 8:30 Il suo figlio primogenito fu Abdon; poi ebbe Tsur, Kish, Baal, Nadab, 1Cronache 8:31 Ghedor, Ahio, Zeker, 1Cronache 8:32 e Mikloth che genero' Scimeah. Anch'essi abitarono di fronte ai loro fratelli a Gerusalemme assieme ai loro fratelli. Discendenti di Saul 1Cronache 8:33 Ner genero' Kish; Kish genero' Saul; Saul genero' Gionathan, Malkishua, Abinadab e Eshbaal. 1Cronache 8:34 Il figlio di Gionathan fu Merib-Baal. Merib-Baal genero' Mikah. 1Cronache 8:35 I figli di Mikah furono Pithon, Melek, Taarea e Achaz. 1Cronache 8:36 Achaz genero' Jehoaddah; Jehoaddah genero' Ameleth, Azmaveth e Zimri; Zimri genero' Motsa. 1Cronache 8:37 Motsa genero' Binea, il cui figlio fu Rafah, il cui figlio fu Eleasah, il cui figlio fu Atsel. 1Cronache 8:38 Atsel ebbe sei figli, i cui nomi erano questi: Azrikam, Bokeru, Ishmael, Sceariah, Obadiah e Hanan. Tutti questi erano figli di Atsel. 1Cronache 8:39 I figli di Escek suo fratello furono Ulam il suo primogenito, Jeush il secondo, e Elifelet il terzo. I figli di Ulam furono uomini forti e valorosi, tiratori di arco; essi ebbero molti figli e nipoti: centocinquanta. Tutti questi furono discendenti di Beniamino. Abitanti di Gerusalemme dopo il ritorno dalla cattivita' 1Cronache 9:1 Cosi tutti gli Israeliti furono registrati secondo le genealogie e furono iscritti nel libro dei re d'Israele. Ma Giuda fu deportato a Babilonia, a motivo delle sue infedelta'. 1Cronache 9:2 Ora i primi abitanti che si stabilirono nuovamente nelle loro proprieta', nelle loro citta', erano Israeliti, sacerdoti, Leviti e Nethinei. 1Cronache 9:3 A Gerusalemme si stabilirono alcuni dei figli di Giuda, dei figli di Beniamino e dei figli di Efraim e di Manasse: 1Cronache 9:4 Uthai, figlio di Ammihud, figlio di Omri, figlio di Imri, figlio di Bani dei discendenti di Perets, figlio di Giuda. 1Cronache 9:5 Dei Sciloniti: Asaiah il primogenito e i suoi figli. 1Cronache 9:6 Dei figli di Zerah: Jeuel e i suoi fratelli, seicentonovanta in tutto. 1Cronache 9:7 Dei figli di Beniamino: Sallu figlio di Meshullam, figlio di Hodavia, figlio di Hassennah; 1Cronache 9:8 Ibneiah figlio di Jeroham, Elah figlio di Uzzi, figlio di Mikri, e Meshullam figlio di Scefatiah, figlio di Reuel, figlio di Ibnijah, 1Cronache 9:9 i loro fratelli, secondo le loro generazioni erano novecentocinquantasei. Tutti questi erano capi di una casa paterna nelle loro case paterne. 1Cronache 9:10 Dei sacerdoti: Jedaiah, Jehoiarib e Jakin, 1Cronache 9:11 Azariah, figlio di Hilkiah, figlio di Meshullam figlio di Tsadok, figlio di Meraioth, figlio di Ahitub, l'ufficiale a capo della casa di DIO, 1Cronache 9:12 Adaiah, figlio di Jeroham, figlio di Pashur, figlio di Malkijah; Maasai, figlio di Adiel, figlio di Jahzerah, figlio di Meshullam, figlio di Mescillemith, figlio di Immer, 1Cronache 9:13 e i loro fratelli, capi delle loro case paterne, millesettecentosessanta, uomini abilissimi occupati nel servizio della casa di DIO. 1Cronache 9:14 Dei Leviti: Scemaiah, figlio di Hasshub, figlio di Azrikam, figlio di Hashabiah, dei figli di Merari; 1Cronache 9:15 Bakbakkar, Heresh, Galal, Mattaniah, figlio di Mikah, figlio di Zikri, figlio di Asaf; 1Cronache 9:16 Obadiah, figlio di Scemaiah, figlio di Galal, figlio di Jeduthun; Berakiah, figlio di Asa, figlio di Elkanah, che abitava nei villaggi dei Netofathiti. 1Cronache 9:17 I portinai erano Shallum, Akkub, Talmon, Ahiman e i loro fratelli; Shallum era il capo. 1Cronache 9:18 Essi sono rimasti finora i portinai del campo dei figli di Levi alla porta del re, ad est. 1Cronache 9:19 Shallum, figlio di Kore, figlio di Ebiasaf, figlio di Korah, e i suoi fratelli, i Korahiti, della casa di suo padre, erano preposti al lavoro di servizio, come portinai del tabernacolo, i loro padri erano stati preposti al campo dell'Eterno, come portinai. 1Cronache 9:20 Finehas, figlio di Eleazar, nel passato era stato il loro capo; e l'Eterno era con lui. 1Cronache 9:21 Zaccaria, figlio di Mescelemiah era il portinaio all'ingresso della tenda di convegno. 1Cronache 9:22 Tutti quelli scelti come portinai erano in numero di duecentododici; essi erano registrati secondo le genealogie nei loro villaggi. Davide e Samuele, il veggente li avevano stabiliti nel loro ufficio. 1Cronache 9:23 Essi e i loro figli avevano la responsabilita' di custodire le porte della casa dell'Eterno, cioe' della casa del tabernacolo, come portinai. 1Cronache 9:24 C'erano portinai ai quattro punti cardinali: est, ovest, nord e sud. 1Cronache 9:25 I loro fratelli, che abitavano nei loro villaggi, dovevano venire di tanto in tanto a stare con loro per sette giorni, 1Cronache 9:26 poiche' i quattro principali portinai, che erano Leviti, erano sempre in funzione. Essi avevano pure la sorveglianza delle camere e dei tesori della casa di DIO; 1Cronache 9:27 alloggiavano nelle vicinanze della casa di DIO, perche' ad essi era affidata la sua custodia, come pure l'apertura ogni mattina. 1Cronache 9:28 Alcuni di essi avevano la responsabilita' degli arredi usati nel servizio del tempio, che essi contavano quando li portavano dentro e quando li riportavano fuori. 1Cronache 9:29 Altri invece erano incaricati degli arredi, di tutti gli utensili, del fior di farina, del vino, dell'olio, dell'incenso, e degli aromi. 1Cronache 9:30 Alcuni figli dei sacerdoti preparavano l'unguento degli aromi. 1Cronache 9:31 Mattithiah, uno dei Leviti, primogenito di Shallum, il Korahita, aveva la responsabilita' delle cose che si cuocevano nei tegami. 1Cronache 9:32 Alcuni dei loro fratelli fra i Kehathiti erano invece incaricati di preparare ogni sabato i pani della presentazione. 1Cronache 9:33 Questi erano i cantori, capi delle case paterne dei Leviti, che abitavano nelle stanze del tempio; essi erano liberi da ogni altro servizio, perche' erano impegnati nel loro lavoro giorno e notte. 1Cronache 9:34 Questi erano i capi delle case paterne dei Leviti, capi secondo le loro generazioni; essi abitavano in Gerusalemme. Genealogia di Saul 1Cronache 9:35 A Gabaon abitavano Jeiel, padre di Gabaon, la cui moglie si chiamava Maakah. 1Cronache 9:36 Il suo figlio primogenito fu Abdon quindi Tsur, Kish, Baal, Ner, Nadab, 1Cronache 9:37 Ghedor, Ahio, Zaccaria e Mikloth, 1Cronache 9:38 Mikloth genero' Scimeam, Anch'essi abitavano di fronte ai loro fratelli a Gerusalemme assieme ai loro fratelli. 1Cronache 9:39 Ner genero' Kish, Kish genero' Saul, e Saul genero' Gionathan, Malkishua, Abinadab ed Eshbaal. 1Cronache 9:40 Il figlio di Gionathan fu Merib-Baal, e Merib-Baal genero' Mikah. 1Cronache 9:41 I figli di Mikah furono Pithon, Melek, Tahrea e Achaz. 1Cronache 9:42 Achaz genero' Jarah; Jarah genero' Alemeth, Azmaveth e Zimri. Zimri genero' Motsa. 1Cronache 9:43 Motsa genero' Binea, il cui figlio fu Refaih, il cui figlio fu Eleasah, il cui figlio fu Atsel, 1Cronache 9:44 Atsel ebbe sei figli, e questi erano i loro nomi: Azrikam, Bokeru, Ismaele, Sceariah, Obadiah e Hanan. Questi furono i figli di Atsel. Morte di Saul e dei suoi figli 1Cronache 10:1 Ora i Filistei combatterono contro Israele, e gli Israeliti fuggirono davanti ai Filistei e caddero uccisi sul monte Ghilboa. 1Cronache 10:2 I Filistei inseguirono da vicino Saul e i suoi figli e uccisero Gionathan Abinadab e Malkishua, figli di Saul. 1Cronache 10:3 La battaglia si fece aspra contro Saul; gli arcieri lo raggiunsero, ed egli fu gravemente ferito dagli arcieri. 1Cronache 10:4 Allora Saul disse al suo scudiero: «Sfodera la tua spada e trafiggimi con essa, affinche' non vengano questi incirconcisi a farsi beffe di me». Ma il suo scudiero non volle farlo, perche' era tutto spaventato. Allora Saul prese la spada e vi si getto' sopra. 1Cronache 10:5 Quando il suo scudiero vide che Saul era morto, si getto' anch'egli sulla propria spada e mori. 1Cronache 10:6 Cosi mori Saul con i suoi tre figli, tutta la sua casa peri insieme. 1Cronache 10:7 Quando tutti gli Israeliti che abitavano nella valle videro che i loro erano fuggiti e che Saul e i suoi figli erano morti abbandonarono le loro citta' e fuggirono. Allora vennero i Filistei e vi si stabilirono. 1Cronache 10:8 Il giorno dopo i Filistei vennero a spogliare gli uccisi e trovarono Saul e i suoi figli caduti sul monte Ghilboa. 1Cronache 10:9 Spogliarono Saul, portarono via la sua testa e la sua armatura e mandarono messaggeri per tutto il paese dei Filistei a portare la notizia nel tempio dei loro idoli e a tutto il popolo. 1Cronache 10:10 Collocarono quindi la sua armatura nel tempio dei loro de'i e inchiodarono la sua testa nel tempio di Dagon. 1Cronache 10:11 Quando tutti gli abitanti di Jabesh di Galaad vennero a sapere tutto cio' che i Filistei avevano fatto a Saul, 1Cronache 10:12 tutti gli uomini valorosi si levarono, presero il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figli e li portarono a Jabesh; seppellirono quindi le loro ossa sotto il tamerisco di Jabesh e digiunarono per sette giorni. 1Cronache 10:13 Cosi Saul mori a motivo della sua infedelta' commessa contro l'Eterno, perche' non aveva osservato la parola dell'Eterno e anche perche' aveva consultato una medium per avere consiglio, 1Cronache 10:14 e non aveva invece consultato l'Eterno. Per questo l'Eterno lo fece morire e trasferi il regno a Davide, figlio di Isai. Davide e' unto re dagli anziani d'Israele 1Cronache 11:1 Allora tutto Israele si raduno' presso Davide a Hebron e gli disse: «Ecco noi siamo tue ossa e tua carne; 1Cronache 11:2 Gia' in passato quando era re Saul, eri tu quel che guidavi e riconducevi Israele; e l'Eterno, il tuo DIO, ti ha detto: "Tu pascerai il mio popolo Israele, tu sarai principe sopra il mio popolo Israele"». 1Cronache 11:3 Cosi tutti gli anziani d'Israele vennero dal re a Hebron, e Davide fece alleanza con loro a Hebron davanti all'Eterno; quindi essi unsero Davide re sopra Israele, secondo la parola dell'Eterno pronunciata per mezzo di Samuele. Davide conquista Gerusalemme 1Cronache 11:4 Davide con tutto Israele si mosse contro Gerusalemme, che e' Gebus, dove c'erano i Gebusei, abitanti del paese. 1Cronache 11:5 Allora gli abitanti di Gebus dissero a Davide: «Non entrerai qui». Ma Davide prese la roccaforte di Sion, che e' la citta' di Davide. 1Cronache 11:6 Ora Davide aveva detto: «Chiunque battera' per primo i Gebusei diventera' capo e principe». Sali per primo Joab, figlio di Tseruiah, che divenne cosi capo. 1Cronache 11:7 Davide si stabili quindi nella roccaforte che fu percio' chiamata "la citta' di Davide". 1Cronache 11:8 Poi egli fece costruzioni tutt'intorno alla citta', dal Millo per tutto il suo perimetro; Joab riparo' il resto della citta'. 1Cronache 11:9 Cosi Davide diventava sempre piu' grande e l'Eterno degli eserciti era con lui. Elenco di valorosi guerrieri al servizio di Davide 1Cronache 11:10 Questi sono i capi dei valorosi guerrieri che furono al servizio di Davide e che gli diedero un grande appoggio con tutto Israele nel suo regno per farlo re, secondo la parola dell'Eterno riguardo ad Israele. 1Cronache 11:11 Questo e' l'elenco dei valorosi guerrieri che furono al servizio di Davide: Jashobeam, figlio di un Hakmonita, capo dei trenta capitani; egli impugno' la lancia contro trecento uomini, che uccise in un solo scontro. 1Cronache 11:12 Dopo di lui c'era Eleazar, figlio di Dodo, lo Ahohita; era uno dei tre valorosi guerrieri. 1Cronache 11:13 Egli era con Davide a Pas-Dammim, dove i Filistei si erano radunati per combattere e dove c'era un campo pieno d'orzo. Il popolo fuggi davanti ai Filistei, 1Cronache 11:14 ma essi si piantarono in mezzo al campo, lo difesero e sconfissero i Filistei; cosi l'Eterno opero' una grande vittoria. 1Cronache 11:15 Tre dei trenta capi scesero alla roccia da Davide, nella caverna di Adullam, mentre l'esercito dei Filistei era accampato nella valle dei Refaim. 1Cronache 11:16 Davide si trovava allora nella fortezza, mentre a Betlemme c'era una guarnigione di Filistei. 1Cronache 11:17 Davide ebbe un forte desiderio e disse: «Oh, se qualcuno mi desse da bere l'acqua del pozzo di Betlemme che e' vicino alla porta!». 1Cronache 11:18 Cosi i tre si aprirono un varco attraverso il campo filisteo e attinsero l'acqua dal pozzo di Betlemme che era alla porta; quindi la presero e la portarono a Davide. Ma Davide non ne volle bere, ma la verso' in libazione, davanti all'Eterno. 1Cronache 11:19 dicendo: «Mi guardi il mio DIO dal fare una cosa simile! Berrei io il sangue di questi uomini, che hanno rischiato la loro vita? Poiche' l'hanno portata a rischio della loro vita». E non la volle bere. Questo fecero quei tre prodi. 1Cronache 11:20 Abishai fratello di Joab, fu il capo di altri tre. Egli brandi la sua lancia contro trecento uomini e li uccise; cosi divenne famoso fra i tre. 1Cronache 11:21 Fu il piu' illustre dei tre e percio' fu fatto loro capo, ma non giunse a eguagliare i primi tre. 1Cronache 11:22 Benaiah, figlio di Jehoiada, figlio di un uomo valoroso da Kabtseel, fece grandi prodezze. Egli uccise i due eroi di Moab, che erano come leoni. Discese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise un leone in un giorno di neve. 1Cronache 11:23 Uccise pure un gigantesco Egiziano, alto cinque cubiti, che aveva in mano una lancia simile a un subbio da tessitore, ma Benaiah gli scese contro con un bastone, strappo' di mano all'Egiziano la lancia, e lo uccise con la sua stessa lancia. 1Cronache 11:24 Queste cose fece Benaiah, figlio di Jehoiada, e si acquisto' fama fra i tre prodi. 1Cronache 11:25 Fu il piu' illustre dei trenta, ma non giunse ad eguagliare i primi tre. Davide lo pose a capo del suo corpo di guardia. 1Cronache 11:26 Altri uomini forti e valorosi erano: Asahel fratello di Joab, Elhanan figlio di Dodo, di Betlemme, 1Cronache 11:27 Shammoth di Haror, Helets di Pelon, 1Cronache 11:28 Ira figlio di Ikkesh di Tekoa, Abiezer di Anathoth, 1Cronache 11:29 Sibbekai di Husha, Ilai di Ahoa, 1Cronache 11:30 Maharai di Netofa, Heled figlio di Baanah di Netofa; 1Cronache 11:31 Ithai figlio di Ribai, di Ghibeah dei figli di Beniamino, Benaiah di Pirathon, 1Cronache 11:32 Hurai di Nahale-Gaash, Abiel di Arbath 1Cronache 11:33 Azmaveth di Baharum, Eliahba di Shaalbon, 1Cronache 11:34 i figli di Hascem di Ghizon, Jonathan figlio di Shaghe' di Harar, 1Cronache 11:35 Hahiam figlio di Sakar, di Harar, Elifal figlio di Ur, 1Cronache 11:36 Hefer di Mekera, Ahijah di Palon, 1Cronache 11:37 Hetsro di Karmel, Naarai figlio di Ezbai, 1Cronache 11:38 Joel fratello di Nathan, Mibhar figlio di Hagri, 1Cronache 11:39 Tselek l'Ammonita, Naharai di Beroth (scudiero di Joab figlio di Tseruiah), 1Cronache 11:40 Ira di Jether, Gareb di Jether, 1Cronache 11:41 Uria lo Hitteo, Zabad figlio di Ahlai, 1Cronache 11:42 Adina, figlio di Sciza, il Rubenita (capo dei Rubeniti) e altri trenta con lui, 1Cronache 11:43 Hanan figlio di Maakah, Joshafat di Mithni, 1Cronache 11:44 Uzzia di Ashtaroth, Shama e Jeiel figli di Hotham di Aroer, 1Cronache 11:45 Jediael figlio di Scimri e Joha suo fratello, il Titsita, 1Cronache 11:46 Eliel di Mahavim, Jeribai e Joshaviah figli di Elnaam, Ithmah il Moabita, 1Cronache 11:47 Eliel, Obed e Jaasiel, il Metsobaita. Guerrieri che si unirono a Davide a Tsiklag, durante la vita di Saul 1Cronache 12:1 Questi sono gli uomini che vennero da Davide a Tsiklag, quando egli si teneva lontano dalla presenza di Saul, figlio di Kish; essi erano parte dei prodi che l'aiutarono in guerra; 1Cronache 12:2 erano armati d'arco e potevano usare tanto la mano destra che la sinistra per lanciare sassi e tirare frecce con l'arco; erano della tribu' di Beniamino, fratelli di Saul. 1Cronache 12:3 Il capo era Ahiezer, poi Joas, figli di Scemaah, di Ghiberah, Jeziel e Pelet, figli di Azmaveth; Berakahe Jehu di Anathoth; 1Cronache 12:4 Ishmaiah di Gabaon, valoroso fra i trenta e capo dei trenta; Geremia, Jahaziel, Johanan, Jozabad di Ghedera; 1Cronache 12:5 Eluzai, Jerimoth, Bealiah, Scemariah Scefatiah di Haruf; 1Cronache 12:6 Elkanah, Jishshiah, Azareel, Joezer e Jashobeam, Koraiti; 1Cronache 12:7 Joelah e Zebadiah figli di Jeroham di Ghedor. 1Cronache 12:8 Fra i Gaditi alcuni uomini scelsero di unirsi a Davide nella fortezza del deserto; erano uomini forti e valorosi, addestrati alla guerra, abili nel maneggiare scudo e lancia; le loro facce erano come le facce dei leoni e sui monti erano veloci come gazzelle. 1Cronache 12:9 Ezer era il capo, Obadiah il secondo Eliab il terzo. 1Cronache 12:10 Mishmannah il quarto, Geremia il quinto. 1Cronache 12:11 Attai il sesto, Eliel il settimo, 1Cronache 12:12 Johanan l'ottavo, Elzabad il nono, 1Cronache 12:13 Geremia il decimo, Makbannai l'undicesimo. 1Cronache 12:14 Questi Gaditi erano capi dell'esercito; il piu' piccolo ne comandava cento, il piu' grande mille. 1Cronache 12:15 Questi sono coloro che passarono il Giordano nel primo mese quando era straripato su tutti gli argini, e misero in fuga tutti gli abitanti delle valli, a est e a ovest. 1Cronache 12:16 Anche alcuni dei figli di Beniamino e di Giuda andarono da Davide nella fortezza. 1Cronache 12:17 Davide usci loro incontro e, prendendo la parola, disse: «Se siete venuti da me con intenzioni pacifiche per aiutarmi, sono disposto a unirmi a voi, ma se e' per tradirmi e consegnarmi ai miei avversari, benche' io non abbia commesso alcuna violenza, il DIO dei nostri padri veda e punisca». 1Cronache 12:18 Allora lo Spirito investi Amasai, capo dei trenta, che esclamo': «Noi siamo tuoi, Davide; siamo con te, figlio di Isai! Pace, pace a te e pace a chi ti aiuta, perche' il tuo DIO ti aiuta». Allora Davide li accolse e li fece capi di schiere. 1Cronache 12:19 Anche da Manasse alcuni passarono a Davide, quando questi ando' con i Filistei a combattere contro Saul; ma essi non furono di alcun aiuto ai Filistei, perche' i principi dei Filistei, dopo essersi consultati, rimandarono Davide, dicendo: «Egli passerebbe dalla parte del suo signore Saul a prezzo delle nostre teste». 1Cronache 12:20 Mentre andava a Tsiklag, quelli di Manasse che passarono a lui furono Adnah, Jozbad, Jediael, Mikael; Jozabad, Elihu, Tsillethai, capi di migliaia che appartenevano a Manasse. 1Cronache 12:21 Costoro aiutarono Davide contro le bande dei razziatori, perche' erano tutti uomini forti e valorosi e divennero capi nell'esercito. 1Cronache 12:22 A quel tempo, infatti, ogni giorno alcuni venivano da Davide per aiutarlo finche' si formo' un grande esercito come l'esercito di DIO. Guerrieri delle dodici tribu' che si recarono a Hebron per proclamare re Davide 1Cronache 12:23 Questo e' il numero dei capi armati per la guerra, che si recarono da Davide a Hebron a per trasferire a lui il regno di Saul, secondo la parola dell'Eterno. 1Cronache 12:24 I figli di Giuda, che portavano scudo e lancia erano seimilaottocento, armati per la guerra. 1Cronache 12:25 Dei figli di Simeone, uomini forti e valorosi in guerra, settemilacento. 1Cronache 12:26 Dei figli di Levi, quattromilaseicento; 1Cronache 12:27 inoltre Jehoiada, principe della famiglia di Aaronne, e con lui tremilasettecento uomini, 1Cronache 12:28 e Tsadok, giovane forte e valoroso, con ventidue capi della sua casa paterna. 1Cronache 12:29 Dei figli di Beniamino, fratelli di Saul, tremila (perche' la maggior parte di essi fino allora era rimasta fedele alla casa di Saul). 1Cronache 12:30 Dei figli di Efraim, ventimilaottocento, uomini forti e valorosi, uomini famosi, secondo le loro case paterne. 1Cronache 12:31 Della mezza tribu' di Manasse, diciottomila, che furono scelti individualmente per andare a proclamare re Davide. 1Cronache 12:32 Dei figli di Issacar, che avevano intendimento dei tempi e sapevano quindi cio' che Israele doveva fare: duecento capi e tutti i loro fratelli ai loro ordini. 1Cronache 12:33 Di Zabulon, cinquantamila, che andavano a combattere, abili a disporsi in ordine di battaglia con tutte le armi da guerra e capaci di tenere la propria posizione con cuore fermo. 1Cronache 12:34 Di Neftali, mille capi, e con essi trentasettemila uomini con scudo e lancia. 1Cronache 12:35 Dei Daniti, abili a disporsi In ordine di battaglia, ventottomilaseicento. 1Cronache 12:36 Di Ascer, quarantamila, che andavano a combattere e abili a disporsi in ordine di battaglia. 1Cronache 12:37 Dall'altra parte del Giordano, dei Rubeniti, dei Gaditi e della mezza tribu' di Manasse, centoventimila, forniti di tutte le armi da guerra per combattere. 1Cronache 12:38 Tutti questi uomini di guerra, capaci di tenere la propria posizione con cuore fermo, vennero a Hebron, per proclamare Davide re sopra tutto Israele; anche tutto il resto d'Israele era unanime per fare re Davide. 1Cronache 12:39 Essi rimasero la' tre giorni con Davide mangiando e bevendo, perche' i loro fratelli avevano provveduto viveri per loro. 1Cronache 12:40 Anche i loro vicini e persino da Issacar, da Zabulon e da Neftali portavano viveri su asini, su cammelli, su muli e su buoi, grandi provviste di farina, schiacciate di fichi secchi e di uva passa, vino, olio, buoi e pecore in abbondanza; perche' c'era gioia in Israele. Il trasferimento dell'arca in casa di Obed-Edom 1Cronache 13:1 Davide tenne consiglio con i capi di migliaia e di centinaia e con tutti i principi. 1Cronache 13:2 Poi Davide disse a tutta l'assemblea d'Israele: «Se sembra bene e se e' da parte dell'Eterno, il nostro DIO, mandiamo a dire ai nostri fratelli che sono rimasti in tutte le regioni d'Israele, e con loro anche ai sacerdoti e ai Leviti nelle loro citta' e terreni da pascolo di radunarsi presso di noi 1Cronache 13:3 e riportiamo da noi l'arca del nostro DIO, perche' non l'abbiamo ricercata ai tempi di Saul». 1Cronache 13:4 Tutta l'assemblea acconsenti a fare cosi, perche' la cosa parve giusta agli occhi di tutto il popolo. 1Cronache 13:5 Allora Davide raduno' tutto Israele, da Scihor d'Egitto fino all'ingresso di Hamath, per riportare l'arca di DIO da Kirjath-Jearim. 1Cronache 13:6 Quindi Davide con tutto Israele sali verso Baalah, cioe' verso Kirjath-Jearim che apparteneva a Giuda, per trasportare di la' l'arca di DIO, l'Eterno, che siede sopra i cherubini, dove e' invocato il suo nome. 1Cronache 13:7 Dalla casa di Abinadab trasportarono l'arca di DIO sopra un carro nuovo: Uzza e Ah io guidavano il carro. 1Cronache 13:8 Davide e tutto Israele facevano festa davanti a DIO con tutte le loro forze, con canti e con cetre, arpe, tamburelli, cembali e trombe. 1Cronache 13:9 Quando giunsero all'aia di Kidon, Uzza stese la mano per sostenere l'arca, perche' i buoi inciamparono. 1Cronache 13:10 Allora l'ira dell'Eterno si accese contro Uzza e lo colpi, perche' aveva steso la sua mano sull'arca; egli mori la' davanti a DIO. 1Cronache 13:11 Davide fu grandemente amareggiato perche' l'Eterno aveva aperto una breccia nel popolo colpendo Uzza. Cosi quel luogo e' stato chiamato la Breccia di Uzza fino ad oggi. 1Cronache 13:12 Davide in quel giorno ebbe paura di DIO e disse: «Come posso trasportare l'arca di DIO a casa mia?». 1Cronache 13:13 Cosi Davide non volle trasportare l'arca presso di se' nella citta' di Davide, ma la fece trasferire in casa di Obed-Edom di Gath. 1Cronache 13:14 L'arca di DIO rimase tre mesi con la famiglia di Obed-Edom in casa sua; e l'Eterno benedisse la casa di Obed-Edom e tutto cio' che gli apparteneva. Vittorie di Davide sui Filistei 1Cronache 14:1 Hiram, re di Tiro, invio' a Davide messaggeri, legname di cedro, muratori e falegnami per costruirgli una casa. 1Cronache 14:2 Allora Davide riconobbe che l'Eterno lo aveva stabilito come re d'Israele, perche' il suo regno era grandemente esaltato a motivo del suo popolo Israele. 1Cronache 14:3 Davide prese altre mogli in Gerusalemme, e genero' figli e figlie. 1Cronache 14:4 Questi sono i nomi dei figli che gli nacquero in Gerusalemme: Shammua, Shobab, Nathan, Salomone, 1Cronache 14:5 Ibhar, Elishua, Elpelet, 1Cronache 14:6 Nogah, Nefegh, Jafia. 1Cronache 14:7 Elishama, Beeliada ed Elifelet. 1Cronache 14:8 Quando i Filistei vennero a sapere che Davide era stato unto re di tutto Israele, salirono tutti in cerca di Davide. Appena lo seppe, Davide usci loro incontro. 1Cronache 14:9 I Filistei giunsero e si sparpagliarono per la valle dei Refaim. 1Cronache 14:10 Allora Davide consulto' Dio, dicendo: «Devo io salire contro i Filistei? Me li darai tu nelle mani?». L'Eterno gli rispose: «Sali, e io li daro' nelle tue mani». 1Cronache 14:11 Essi salirono a Baal-Peratsim, dove Davide li sconfisse e disse: «DIO ha aperto per mano mia un varco tra i miei nemici, come un varco aperto dalle acque». Per questo misero a quel luogo il nome di Baal-Peratsim. 1Cronache 14:12 I Filistei abbandonarono la' i loro de'i, e Davide ordino' che fossero bruciati nel fuoco. 1Cronache 14:13 In seguito i Filistei tornarono a sparpagliarsi per la valle. 1Cronache 14:14 Davide consulto' di nuovo DIO, e DIO gli disse: «Non salire dietro di loro, ma aggirali alle spalle e piomba su di loro di fronte ai balsami. 1Cronache 14:15 Quando udrai un rumore di passi sulle cime dei balsami, lanciati subito all'attacco, perche' DIO uscira' davanti a te per sconfiggere l'esercito dei Filistei». 1Cronache 14:16 Davide fece come DIO gli aveva comandato, ed essi sconfissero l'esercito dei Filistei da Gabaon fino a Ghezer. 1Cronache 14:17 Cosi la fama di Davide si sparse per tutti i paesi, e l'Eterno fece venire il terrore di lui su tutte le nazioni. Il trasporto dell'arca a Gerusalemme 1Cronache 15:1 Davide si costrui delle case nella citta' di Davide, preparo' un posto per l'arca di DIO ed eresse una tenda per essa. 1Cronache 15:2 Allora Davide disse: «Nessuno deve portare l'arca di DIO all'infuori dei Leviti perche' l'Eterno ha scelto loro per portare l'arca di DIO e per servirlo per sempre». 1Cronache 15:3 Davide raduno' tutto Israele a Gerusalemme, per trasportare l'arca dell'Eterno nel luogo che le aveva preparato. 1Cronache 15:4 Davide raduno' pure i figli di Aaronne e i Leviti. 1Cronache 15:5 Dei figli di Kehath, Uriel, il capo, e i suoi centoventi fratelli; 1Cronache 15:6 dei figli di Merari, Asaiah, il capo, e i suoi duecentoventi fratelli; 1Cronache 15:7 dei figli di Ghershom, Joel, il capo, e i suoi centotrenta fratelli; 1Cronache 15:8 dei figli di Elitsafan, Scemaiah, il capo, e i suoi duecento fratelli; 1Cronache 15:9 dei figli di Hebron, Eliel, il capo, e i suoi ottanta fratelli; 1Cronache 15:10 dei figli di Uzziel, Amminadab, il capo, e i suoi centododici fratelli. 1Cronache 15:11 Quindi Davide chiamo' i sacerdoti Tsadok e Abiathar, e i Leviti Uriel, Asaiah, Joel, Scemaiah, Eliel e Amminadab, 1Cronache 15:12 e disse loro: «Voi siete i capi delle case paterne dei Leviti; santificatevi, voi e i vostri fratelli, affinche' possiate trasportare l'arca dell'Eterno, il DIO d'Israele, nel posto che io le ho preparato. 1Cronache 15:13 Poiche' la prima volta voi non c'eravate e l'Eterno, il nostro DIO, aperse una breccia fra noi, perche' non lo avevamo cercato secondo le regole stabilite». 1Cronache 15:14 Cosi i sacerdoti e i Leviti si santificarono per trasportare l'arca dell'Eterno, il DIO d'Israele. 1Cronache 15:15 I figli dei Leviti portarono l'arca di DIO sulle loro spalle per mezzo di stanghe, come aveva ordinato Mose' secondo la parola dell'Eterno. 1Cronache 15:16 Davide ordino' quindi ai capi dei Leviti di designare i loro fratelli cantori con strumenti musicali, arpe, cetre e cembali per alzare suoni di gioia. 1Cronache 15:17 Percio' i Leviti designarono Heman, figlio di Joel, tra i suoi fratelli, Asaf, figlio di Berekiah, e tra i figli di Merari, loro fratelli, Ethan, figlio di Kushaiah. 1Cronache 15:18 Con loro c'erano i loro fratelli della classe successiva: Zaccaria, Ben, Jaaziel, Scemiramoth, Jehiel, Unni, Eliab, Benaiah, Maaseiah, Mattithiah, Elifalehu, Mikneiah, Obed-Edom e Jeiel, i portinai. 1Cronache 15:19 I cantori Heman, Asaf ed Ethan, per suonare usavano cembali di bronzo; 1Cronache 15:20 Zaccaria, Aziel, Scemiramoth, Jehiel, Unni, Eliab, Maaseiah e Benaiah suonavano arpe per voci di soprano; 1Cronache 15:21 Mattithiah, Elifalehu, Mikneiah, Obed-Edom, Jeiel e Azaziah suonavano cetre sull'ottava per guidare il canto; 1Cronache 15:22 Kenaniah, capo dei Leviti, era incaricato del canto; egli dirigeva il canto, perche' competente in questo. 1Cronache 15:23 Berekiah e Elkanah erano portinai presso l'arca. 1Cronache 15:24 I sacerdoti Scebarniah, Joshafat, Nethaneel, Amasai, Zaccaria, Benaiah e Eliezer, suonavano le trombe davanti all'arca di DIO, mentre Obed-Edom e Jehijah fungevano da portinai presso l'arca. 1Cronache 15:25 Allora Davide, gli anziani, d'Israele e i capi di migliaia procedettero con gioia a trasportare l'arca del patto dell'Eterno dalla casa di Obed-Edom. 1Cronache 15:26 Cosi, poiche' DIO presto' assistenza ai Leviti, che portavano l'arca del patto dell'Eterno, si offrirono in sacrificio sette torelli e sette montoni. 1Cronache 15:27 Davide indossava un manto di lino fino, come pure tutti i Leviti che portavano l'arca, i cantori e Kenaniah, capo del canto assieme ai cantori; Davide indossava inoltre un efod di lino. 1Cronache 15:28 Cosi tutto Israele porto' su l'arca del patto dell'Eterno con grida di giubilo e al suono di corni, di trombe, di cembali, di cetre e di arpe. 1Cronache 15:29 Or avvenne che, mentre l'arca del patto dell'Eterno giunse alla citta' di Davide, Mikal, figlia di Saul, guardando dalla finestra, vide il re Davide che danzava e saltava, e lo disprezzo' in cuor suo. L'arca riposta nel tabernacolo. La scelta dei musicisti 1Cronache 16:1 Portarono dunque l'arca di DIO e la collocarono in mezzo al tabernacolo, che Davide aveva eretto per essa; poi offrirono olocausti e sacrifici di ringraziamento davanti a DIO. 1Cronache 16:2 Quando Davide ebbe finito di offrire gli olocausti e i sacrifici di ringraziamento, benedisse il popolo nel nome dell'Eterno; 1Cronache 16:3 quindi distribui a tutti gli Israeliti, uomini e donne, a ciascuno di essi, una focaccia di pane, una porzione di carne e una schiacciata di uva passa. 1Cronache 16:4 Poi stabili davanti all'arca dell'Eterno alcuni fra i Leviti a prestare servizio, per far ricordare, per ringraziare e per lodare l'Eterno, il DIO d'Israele: 1Cronache 16:5 Asaf il capo, Zaccaria il secondo dopo di lui, poi Jeiel, Scemiramoth, Jehieh, Mattithiah, Eliab, Benaiah, Obed-Edom e Jeiel. Essi suonavano arpe e cetre, mentre Asaf suonava cembali. 1Cronache 16:6 I sacerdoti Benaiah e Jahaziel invece suonavano del continuo la tromba davanti all'arca del patto di DIO. 1Cronache 16:7 In quel giorno Davide affido' per la prima volta ad Asaf e ai suoi fratelli l'incarico di cantare le lodi dell'Eterno. Salmo di lode di Davide 1Cronache 16:8 Celebrate l'Eterno, invocate il suo nome; fate conoscere le sue opere fra i popoli. 1Cronache 16:9 Cantate a lui, cantate lodi a lui, meditate su tutte le sue meraviglie. 1Cronache 16:10 Gloriatevi nel suo santo nome; si rallegri il cuore di quanti cercano l'Eterno! 1Cronache 16:11 Cercate l'Eterno e la sua forza, cercate del continuo la sua faccia! 1Cronache 16:12 Ricordate le meraviglie che egli ha fatto, i suoi miracoli e i giudizi della sua bocca, 1Cronache 16:13 voi, o progenie d'Israele, suo servo, o figli di Giacobbe, suoi eletti! 1Cronache 16:14 Egli e' l'Eterno, il nostro DIO; i suoi giudizi sono su tutta la terra. 1Cronache 16:15 Ricordatevi sempre del suo patto, della parola da lui comandata per mille generazioni, 1Cronache 16:16 del patto che stipulo' con Abrahamo, del suo giuramento fatto a Isacco, 1Cronache 16:17 che confermo' a Giacobbe come uno statuto e a Israele come un patto eterno, 1Cronache 16:18 dicendo: «Io ti daro' il paese di Canaan come porzione della vostra eredita'», 1Cronache 16:19 quando non eravate che un piccolo numero, pochissimi e stranieri nel paese. 1Cronache 16:20 Quando andavano da nazione a nazione, da un regno a un altro popolo, 1Cronache 16:21 egli non permise che alcuno li opprimesse; anzi puni dei re per amor loro, 1Cronache 16:22 dicendo: «Non toccate i miei unti e non fate alcun male ai miei profeti». 1Cronache 16:23 Cantate all'Eterno, o abitanti di tutta la terra, annunziate di giorno in giorno la sua salvezza! 1Cronache 16:24 Proclamate la sua gloria fra le nazioni e le sue meraviglie fra tutti i popoli! 1Cronache 16:25 Poiche' l'Eterno e' grande e degno di somma lode; egli va temuto sopra tutti gli de'i. 1Cronache 16:26 Poiche' tutti gli de'i delle nazioni sono idoli, ma l'Eterno ha fatto i cieli. 1Cronache 16:27 Splendore e maesta' sono davanti a lui, forza e gioia sono nella sua dimora. 1Cronache 16:28 Date all'Eterno, o famiglie dei popoli, date all'Eterno gloria e forza. 1Cronache 16:29 Date all'Eterno la gloria dovuta al suo nome, portategli offerte e venite davanti a lui. Prostratevi davanti all'Eterno nello splendore della sua santita'; 1Cronache 16:30 tremate davanti a lui, o abitanti di tutta la terra! Si, il mondo e' stabile e non sara' smosso. 1Cronache 16:31 Si rallegrino i cieli e gioisca la terra e dicano fra le nazioni: «L'Eterno regna». 1Cronache 16:32 Rumoreggi il mare e tutto cio' che e' in esso; 1Cronache 16:33 allora tutti gli alberi della foresta manderanno grida di gioia davanti all'Eterno, perche' egli viene a giudicare la terra. 1Cronache 16:34 Celebrate l'Eterno, perche' egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno. 1Cronache 16:35 Dite: «Salvaci, o DIO della nostra salvezza! Raccoglici e liberaci dalle nazioni, affinche' celebriamo il tuo santo nome e ci gloriamo nel lodarti». 1Cronache 16:36 Benedetto sia l'Eterno, il DIO d'Israele, d'eternita' in eternita'! E tutto il popolo disse: «Amen», e lodo' l'Eterno. 1Cronache 16:37 Cosi Davide lascio' Asaf e i suoi fratelli la' davanti all'arca, del patto dell'Eterno, perche' prestassero continuamente servizio davanti all'arca, secondo le necessita' di ogni giorno. 1Cronache 16:38 Lascio' anche Obed-Edom e i suoi sessantotto fratelli (Obed-Edom figlio di Jeduthun, e Hosah come portinai) 1Cronache 16:39 e il sacerdote Tsadok e i sacerdoti suoi fratelli davanti al tabernacolo dell'Eterno sull'alto luogo che era a Gabaon, 1Cronache 16:40 perche' offrissero all'Eterno olocausti sull'altare, degli olocausti, continuamente mattina e sera, secondo tutto cio' che sta scritto nella legge dell'Eterno che egli aveva imposto a Israele. 1Cronache 16:41 E con essi erano Heman, Jeduthun e gli altri che erano stati scelti e designati per nome per lodare l'Eterno perche' la sua benignita' dura in eterno. 1Cronache 16:42 Con essi c'erano pure Heman e Jeduthun con trombe e cembali, per quelli che dovevano suonare, e con strumenti musicali per accompagnare i canti di DIO. I figli di Jeduthun dovevano stare alla porta. 1Cronache 16:43 Infine tutto il popolo fece ritorno ciascuno a casa sua, e Davide ritorno' per benedire la propria casa. Promesse di DIO alla casa di Davide 1Cronache 17:1 Or avvenne che Davide dopo che si era stabilito nella sua casa disse al profeta Nathan: «Ecco, io abito in una casa di cedro mentre l'arca del patto dell'Eterno si trova sotto una tenda». 1Cronache 17:2 Nathan rispose a Davide: «Fa' tutto cio' che hai in cuore, perche' Dio e' con te». 1Cronache 17:3 Ma quella stessa notte la parola di DIO fu rivolta a Nathan, dicendo: 1Cronache 17:4 «Va' a dire al mio servo Davide "Cosi dice l'Eterno: Non sarai tu a costruirmi una casa in cui possa dimorare. 1Cronache 17:5 Infatti non ho mai abitato in una casa dal giorno in cui feci uscire Israele dall'Egitto fino ad oggi; ma sono andato di tenda in tenda e da una dimora all'altra. 1Cronache 17:6 Dovunque sono andato con tutto Israele, ho io mai parlato ad alcuno dei giudici d'Israele, ai quali avevo comandato di pascere il mio popolo, dicendo: "Perche' non mi costruite una casa di cedro?". 1Cronache 17:7 Ora dunque parlerai cosi al mio servo Davide: "Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Io ti presi dall'ovile, mentre seguivi le pecore, per costituirti principe sul mio popolo Israele. 1Cronache 17:8 Sono stato con te dovunque sei andato, ho sterminato davanti a te tutti i tuoi nemici e ho reso il tuo nome come quello dei grandi che sono sulla terra. 1Cronache 17:9 Inoltre assegnero' un posto al mio popolo Israele e lo piantero' perche' abiti in casa sua e non sia piu' sballottato, e i malvagi non continuino a devastarlo come prima, 1Cronache 17:10 fin da quando ho stabilito i giudici sul mio popolo Israele. Umiliero' pure tutti i tuoi nemici. Inoltre ti annunzio che l'Eterno ti costruira' una casa. 1Cronache 17:11 Quando i tuoi giorni si compiranno e tu andrai a raggiungere i tuoi padri, io faro' sorgere un tuo discendente, che sara' uno dei tuoi figli, e consolidero' il suo regno. 1Cronache 17:12 Egli mi costruira' una casa e io rendero' saldo il suo trono per sempre. 1Cronache 17:13 Io saro' per lui un padre ed egli sara' per me un figlio; e non ritirero' da lui il mio favore come l'ho ritirato da colui che ti ha preceduto. 1Cronache 17:14 Io lo rendero' saldo per sempre nella mia casa e nel mio regno, e il suo trono sara' reso stabile per sempre"». 1Cronache 17:15 Nathan parlo' a Davide, secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione. La preghiera di Davide in risposta 1Cronache 17:16 Allora il re Davide entro', si sedette davanti all'Eterno e disse: «Chi sono io, o Eterno DIO, che cosa e' la mia casa, perche' tu mi abbia fatto arrivare fino qui? 1Cronache 17:17 Eppure questo e' parso poca cosa ai tuoi occhi, o DIO; tu hai pure parlato della casa del tuo servo per un lontano avvenire e mi hai riguardato come se fossi un uomo di alto rango, o Eterno DIO. 1Cronache 17:18 Che cosa potrebbe ancora dirti Davide per l'onore fatto al tuo servo? Tu che conosci infatti il tuo servo. 1Cronache 17:19 O Eterno, per amore del tuo servo secondo il tuo cuore, hai compiuto tutto queste opere potenti per far conoscere tutte queste grandi cose. 1Cronache 17:20 O Eterno, nessuno e' simile a te e non c'e' altro DIO fuori di te, secondo tutto cio' che abbiamo udito con le nostre orecchie. 1Cronache 17:21 E chi e' come il tuo popolo Israele l'unica nazione sulla terra che DIO sia venuto a redimere per farne il suo popolo, per farti un nome con cose grandi tremende, scacciando le nazioni davanti al tuo popolo che tu hai redento dall'Egitto? 1Cronache 17:22 Tu hai fatto del tuo popolo Israele tuo proprio popolo per sempre; e tu, Eterno, sei divenuto il loro DIO. 1Cronache 17:23 Or dunque, o Eterno, la parola che hai pronunciato riguardo al tuo servo alla sua casa rimanga stabile per sempre! Fa' come hai detto! 1Cronache 17:24 Si, rimanga stabile, affinche' il tuo nome sia magnificato per sempre e si possa dire: "L'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, e' veramente DIO per Israele"; e la casa del tuo servo Davide sia resa stabile davanti a te! 1Cronache 17:25 Poiche' tu stesso, o mio DIO, hai rivelato al tuo servo che gli avresti costruito una casa. Per questo il tuo servo ha trovato il coraggio di pregare alla tua presenza. 1Cronache 17:26 E ora, o Eterno, tu sei DIO e hai promesso questo bene al tuo servo. 1Cronache 17:27 Pertanto ti piaccia di benedire la casa del tuo servo, perche' sussista per sempre davanti a te, perche' cio' che tu benedici, o Eterno, e' benedetto per sempre». Vittorie di Davide sui Filistei, Moabiti, Siri e Edomiti 1Cronache 18:1 Dopo queste cose, Davide sconfisse i Filistei e li umilio', e tolse di mano ai Filistei Gath e i suoi villaggi limitrofi. 1Cronache 18:2 Sconfisse pure i Moabiti; e i Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide. 1Cronache 18:3 Davide sconfisse inoltre Hadarezer, re di Tsobah, fino a Hamath, mentre egli andava a stabilire il suo dominio lungo il fiume Eufrate. 1Cronache 18:4 Davide gli prese mille carri, settemila cavalieri e ventimila fanti. Davide taglio' pure i garetti a tutti i cavalli, ma ne risparmio' abbastanza per cento carri. 1Cronache 18:5 Quando i Siri, di Damasco vennero per soccorrere Hadarezer, re di Tsobah, Davide uccise ventiduemila uomini dei Siri. 1Cronache 18:6 Poi Davide mise delle guarnigioni nella Siria, di Damasco, e i Siri divennero sudditi e tributari di Davide; e l'Eterno proteggeva Davide dovunque egli andava. 1Cronache 18:7 Davide prese gli scudi d'oro che i servi di Hadarezer avevano con se' e li porto' a Gerusalemme. 1Cronache 18:8 Davide prese anche una grande quantita' di bronzo a Tibhath e a Kun, citta' di Hadarezer. Con questo Salomone fece il mare di bronzo, le colonne, e gli utensili di bronzo. 1Cronache 18:9 Quando Tou, re di Hamath, venne a sapere che Davide aveva sconfitto tutto l'esercito di Hadarezer, re di Tsobah, 1Cronache 18:10 mando' al re Davide Hadoram, suo figlio, per salutarlo e per benedirlo, perche' aveva mosso guerra a Hadarezer e l'aveva sconfitto (Hadarezer era sempre in guerra con Tou); e Hadoram porto' con se' ogni sorta di vasi d'oro, d'argento e di bronzo. 1Cronache 18:11 Il re Davide consacro' anche questi all'Eterno, come aveva gia' consacrato l'argento e l'oro che aveva preso a tutte le nazioni, e cioe', agli Edomiti, ai Moabiti, agli Ammoniti, ai Filistei e agli Amalekiti. 1Cronache 18:12 Inoltre Abishai, figlio di Tseruiah, sconfisse diciottomila Edomiti nella valle del Sale. 1Cronache 18:13 Pose guarnigioni anche in Idumea e tutti gli Edomiti divennero sudditi di Davide; e l'Eterno proteggeva Davide dovunque egli andava. I funzionari di Davide 1Cronache 18:14 Cosi Davide regno' su tutto Israele, pronunciando giudizi e amministrando la giustizia a tutto il suo popolo. 1Cronache 18:15 Joab, figlio di Tseruiah, era capo dell'esercito; Giosafat, figlio di Ahilud, era archivista; 1Cronache 18:16 Tsadok, figlio di Ahitub, e Abimelek, figlio di Abiathar, erano sacerdoti; Shavsha era segretario; 1Cronache 18:17 Benaiah, figlio di Jehoiada, era capo dei Kerethei e dei Pelethei, i figli di Davide erano i primi al fianco del re. I servi di Davide oltraggiati dal re degli Ammoniti 1Cronache 19:1 Dopo queste cose avvenne che Nahash, re dei figli di Ammon, mori e suo figlio regno' al suo posto. 1Cronache 19:2 Davide disse: «Io voglio usare con Hanun figlio di Nahash, la stessa benevolenza che suo padre uso' con me». Cosi Davide invio' messaggeri per consolarlo della perdita del padre. Ma quando i servi di Davide giunsero nel paese dei figli di Ammon presso Hanun per consolarlo, 1Cronache 19:3 i capi dei figli di Ammon dissero a Hanun: «Credi che Davide ti abbia mandato dei consolatori per onorare tuo padre? I suoi servi non sono forse venuti da te per esplorare, distruggere e spiare il paese?». 1Cronache 19:4 Allora Hanun prese i servi di Davide, li fece radere e fece tagliare le loro vesti a meta' fino alle natiche, poi li lascio' andare. 1Cronache 19:5 Intanto alcuni andarono a riferire a Davide cio' che era accaduto a quegli uomini; allora Davide mando' ad incontrarli, perche' essi erano pieni di vergogna. Il re fece dire loro: «Rimanete a Gerico, finche' vi ricresca la barba, poi tornerete». 1Cronache 19:6 Quando i figli di Ammon si accorsero di essersi resi odiosi a Davide. Hanun e gli Ammoniti mandarono mille talenti, d'argento per assoldare al loro servizio carri e cavalieri dalla Mesopotamia, dai Siri di Maakah e da Tsobah. 1Cronache 19:7 Assoldarono pure trentaduemila carri e il re di Maakah con il suo popolo, che vennero ad accamparsi di fronte a Medeba. Intanto i figli di Ammon si erano radunati dalle loro citta' per andare a combattere. 1Cronache 19:8 Quando Davide udi questo, invio' contro di loro Joab e tutto l'esercito di uomini valorosi. 1Cronache 19:9 I figli di Ammon uscirono e si schierarono in ordine di battaglia alla porta della citta', mentre i re che erano venuti in loro aiuto stavano a parte nella campagna. 1Cronache 19:10 Quando Joab si rese conto che aveva contro di se' due fronti di battaglia, uno davanti e l'altro dietro, scelse alcuni fra gli uomini migliori d'Israele, e li dispose in ordine di battaglia contro i Siri; 1Cronache 19:11 affido' quindi il resto del popolo agli ordini di suo fratello Abishai; questi si schierarono contro i figli di Ammon; 1Cronache 19:12 poi gli disse: «Se i Siri sono piu' forti di me, tu mi verrai in aiuto; se invece i figli di Ammon sono piu' forti di te, allora verro' io in tuo aiuto. 1Cronache 19:13 Sii coraggioso e mostriamoci forti per il nostro popolo e per le citta' del nostro DIO; e l'Eterno faccia cio' che a lui piacera'». 1Cronache 19:14 Poi Joab con la gente che aveva con se' avanzo' per dar battaglia ai Siri; ma essi fuggirono davanti a lui. 1Cronache 19:15 Quando i figli di Ammon videro che i Siri erano fuggiti, fuggirono anch'essi davanti ad Abishai, fratello di Joab, e rientrarono nella citta'. Allora Joab torno' a Gerusalemme. 1Cronache 19:16 I Siri, visto che erano stati sconfitti da Israele, inviarono messaggeri e fecero venire i Siri che stavano al di la' del fiume. Alla loro testa era Shofak, capo dell'esercito di Hadarezer. 1Cronache 19:17 Quando Davide fu informato della cosa, raduno' tutto Israele, passo' il Giordano, marcio' contro di loro e si schiero' in ordine di battaglia contro di loro. Come Davide si fu schierato in ordine di battaglia contro i Siri, questi gli diedero battaglia. 1Cronache 19:18 Ma i Siri fuggirono davanti a Israele; e Davide uccise ai Siri settemila cavalieri e quarantamila fanti; uccise pure Shofak, capo dell'esercito. 1Cronache 19:19 Quando i servi di Hadarezer si videro sconfitti da Israele fecero pace con Davide e furono a lui sottoposti. Cosi i Siri, non vollero piu' prestare aiuto ai figli di Ammon. Altra vittoria sugli Ammoniti a Rabbah 1Cronache 20:1 Con l'inizio del nuovo anno, nel tempo in cui i re vanno a combattere, Joab condusse fuori un poderoso esercito e devasto' il paese dei figli di Ammon; quindi ando' ad assediare Rabbah, mentre Davide rimase a Gerusalemme; Joab batte' Rabbah e la distrusse. 1Cronache 20:2 Allora Davide tolse dalla testa del loro re la corona e trovo' che pesava un talento, d'oro, e in essa c'erano delle pietre preziose; essa fu quindi posta sulla testa di Davide. Inoltre egli porto' via dalla citta' un grandissimo bottino. 1Cronache 20:3 Fece poi uscire gli abitanti che erano nella citta' e li mise al lavoro con seghe, erpici di ferro e scuri. Cosi fece Davide a tutte le citta' dei figli di Ammon. Poi Davide torno' a Gerusalemme con tutto il popolo. Vittorie sui giganti filistei 1Cronache 20:4 Dopo queste cose ci fu a Ghezer una battaglia con i Filistei; allora Sibbekai di Hushah uccise Sippai, uno dei discendenti dei giganti; e i Filistei furono umiliati. 1Cronache 20:5 Ci fu un'altra battaglia con i Filistei Elhanan, figlio di Jair, uccise Lahmi, fratello di Goliath di Gath, l'asta della cui lancia era come un subbio da tessitore. 1Cronache 20:6 Ci fu ancora una battaglia a Gath, dove vi era un uomo di grande statura, che aveva sei dita per ogni mano e sei dita per ogni piede, in tutto ventiquattro dita; anch'egli era un discendente dei giganti. 1Cronache 20:7 Egli insulto' Israele e Gionathan figlio di Scimeah, fratello di Davide, lo uccise. 1Cronache 20:8 Questi erano nati dai giganti a Gath. Essi perirono per mano di Davide e per mano dei suoi servi. Il censimento ordinato da Davide porta la peste 1Cronache 21:1 Or Satana si levo' contro Israele, e istigo' Davide a fare il censimento d'Israele. 1Cronache 21:2 Cosi Davide disse a Joab e ai capi del popolo: «Andate, fate il censimento degli Israeliti da Beer-Sceba, a Dan; quindi presentatemi il rapporto perche' conosca il loro numero». 1Cronache 21:3 Joab rispose: «L'Eterno moltiplichi il suo popolo cento volte tanto. Ma, o re mio signore, non sono forse tutti servi del mio signore? Perche' il mio signore richiede questo? Perche' rendere Israele colpevole?». 1Cronache 21:4 Ma la richiesta del re prevalse contro Joab. Percio' Joab parti, percorse tutto Israele e torno' quindi a Gerusalemme. 1Cronache 21:5 Joab consegno' a Davide il numero del censimento del popolo: in tutto Israele c'erano unmilionecentomila uomini atti a maneggiare la spada, e in Giuda quattrocentosettantamila uomini atti a maneggiare la spada. 1Cronache 21:6 Ma nel censimento di questi Joab non incluse Levi e Beniamino, perche' la richiesta del re era per lui abominevole. 1Cronache 21:7 Questa cosa dispiacque a DIO, percio' colpi Israele. 1Cronache 21:8 Cosi Davide disse a DIO: «Ho gravemente peccato facendo questa cosa; ma ora, ti prego, rimuovi l'iniquita' del tuo servo, perche' ho agito con grande stoltezza». 1Cronache 21:9 Allora l'Eterno parlo' a Gad, il veggente di Davide, dicendo: 1Cronache 21:10 «Va' a dire a Davide: "Cosi dice l'Eterno: Io ti propongo tre cose: scegliti una di queste, e io la eseguiro' per te"». 1Cronache 21:11 Gad ando' da Davide e gli disse: «Cosi dice l'Eterno: Scegliti 1Cronache 21:12 o tre anni di carestia, oppure tre mesi di distruzione davanti ai tuoi avversari, durante i quali la spada dei tuoi nemici ti raggiungera', oppure tre giorni di spada dell'Eterno, ossia la peste nel paese, durante i quali l'angelo, dell'Eterno portera' la distruzione in tutto il territorio d'Israele. Ora fammi sapere la risposta che devo riferire a colui che mi ha mandato». 1Cronache 21:13 Davide disse a Gad: «Io sono in una grande angoscia! Deh, che io cada nelle mani dell'Eterno, perche' le sue compassioni sono grandissime, ma che non cada nelle mani degli uomini!». L'erezione dell'altare e l'offerta dei sacrifici da parte di Davide pone fine alla calamita' 1Cronache 21:14 Cosi l'Eterno mando' la peste in Israele, e morirono settantamila Israeliti. 1Cronache 21:15 DIO mando' pure un angelo a Gerusalemme per distruggerla; ma, mentre egli si apprestava a distruggere, l'Eterno volse lo sguardo, si penti della calamita' inflitta e disse all'angelo che distruggeva: «Ora basta! Trattieni la tua mano!». L'angelo dell'Eterno stava in piedi presso l'aia di Ornan, il Gebuseo. 1Cronache 21:16 Davide, alzati gli occhi, vide l'angelo dell'Eterno che stava fra terra e cielo con in mano una spada sguainata, tesa sopra Gerusalemme. Allora Davide e gli anziani, vestiti di sacco, caddero con la faccia a terra. 1Cronache 21:17 Davide disse a DIO: «Non sono forse stato io a ordinare il censimento del popolo? Sono stato io a peccare e a fare il male, ma costoro, il gregge, che cosa hanno fatto? Ti prego, o Eterno, DIO mio, si volga la tua mano contro di me e contro la casa di mio padre, ma non colpisca il tuo popolo con questa calamita'». 1Cronache 21:18 Allora l'angelo dell'Eterno ordino' a Gad di dire a Davide che Davide salisse ad erigere un altare, all'Eterno nell'aia di Ornan, il Gebuseo. 1Cronache 21:19 Cosi Davide sali secondo la parola che Gad aveva pronunziato nel nome dell'Eterno. 1Cronache 21:20 Ornan si volto' e vide l'angelo; percio' i suoi quattro figli che erano con lui si nascosero, ma Ornan continuo' a battere il grano. 1Cronache 21:21 Quando Davide giunse presso Ornan, Ornan guardo' e riconobbe Davide; usci quindi dall'aia e si prostro' davanti a Davide con la faccia a terra. 1Cronache 21:22 Allora Davide disse a Ornan: «Cedimi l'area dell'aia, perche' vi costruisca un altare all'Eterno; cedimelo per tutto il suo valore, affinche' la calamita' cessi di infierire sul popolo». 1Cronache 21:23 Ornan disse a Davide: «Prenditelo, e il re, mio signore, faccia cio' che meglio gli pare; ecco, io ti do anche i buoi per gli olocausti, gli attrezzi da trebbiare per legna e il grano per l'oblazione di cibo, ti do tutto». 1Cronache 21:24 Ma il re Davide disse a Ornan: «No! Io lo voglio acquistare per l'intero suo valore, perche' non prendero' per l'Eterno cio' che appartiene a te e non offriro' un olocausto che non mi costi nulla». 1Cronache 21:25 Cosi Davide diede a Ornan come prezzo del terreno il peso di seicento sicli, d'oro. 1Cronache 21:26 Quindi Davide vi costrui un altare all'Eterno, offri olocausti e sacrifici di ringraziamento e invoco' l'Eterno, che gli rispose con il fuoco, che discese dal cielo sull'altare dell'olocausto. 1Cronache 21:27 Allora l'Eterno comando' all'angelo, di rimettere la sua spada nel fodero. 1Cronache 21:28 In quel tempo Davide, vedendo che l'Eterno lo aveva esaudito nell'aia d'Ornan, il Gebuseo, vi offri dei sacrifici. 1Cronache 21:29 Infatti il tabernacolo dell'Eterno che Mose' aveva costruito nel deserto e l'altare degli olocausti si trovavano allora sull'alto luogo di Gabaon. 1Cronache 21:30 Ma Davide non poteva andare davanti a quell'altare a consultare DIO, perche' si era spaventato davanti alla spada dell'angelo dell'Eterno. 1Cronache 22:1 Poi Davide disse: «Questa e' la casa dell'Eterno DIO e questo e' l'altare degli olocausti per Israele». Preparativi di Davide per la costruzione del tempio 1Cronache 22:2 Allora Davide ordino' di radunare gli stranieri che erano nel paese d'Israele e diede incarico agli scalpellini di squadrare pietre per costruire la casa di DIO. 1Cronache 22:3 Davide preparo' pure ferro in abbondanza per i chiodi dei battenti delle porte e per i ganci, una quantita' di bronzo di peso incalcolabile, 1Cronache 22:4 e legno di cedro da non potersi contare, perche' i Sidoni e i Tiri avevano portato a Davide legno di cedro, in abbondanza. 1Cronache 22:5 Davide diceva: «Salomone, mio figlio, e' giovane e inesperto e la casa che si deve costruire all'Eterno sara' estremamente magnifica e acquistera' fama e gloria in tutti i paesi; faro' quindi i preparativi per essa». Cosi Davide, prima di morire, fece ingenti preparativi. Salomone riceve l'incarico di costruire il tempio 1Cronache 22:6 Poi chiamo' suo figlio Salomone e gli ordino' di costruire una casa all'Eterno, il DIO d'Israele. 1Cronache 22:7 Davide disse a Salomone: «Figlio mio, lo stesso avevo in cuore di costruire una casa, al nome dell'Eterno, il mio DIO; 1Cronache 22:8 ma la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: "Tu hai versato molto sangue e hai fatto molte guerre; percio' non costruirai una casa al mio nome, perche' hai versato molto sangue sulla terra davanti a me. 1Cronache 22:9 Ma ecco, ti nascera' un figlio, che sara' uomo pacifico e io gli daro' riposo da parte di tutti i suoi nemici tutt'intorno. Egli si chiamera' Salomone e nei suoi giorni daro' pace e tranquillita' a Israele. 1Cronache 22:10 Egli costruira' una casa al mio nome; egli sara' per me un figlio e io saro' per lui un padre; e rendero' stabile il trono del suo regno su Israele per sempre". 1Cronache 22:11 Ora, figlio mio, l'Eterno sia con te affinche' tu prosperi e costruisca la casa dell'Eterno, il tuo DIO, come egli ha detto di te. 1Cronache 22:12 Solamente l'Eterno ti dia sapienza e intelligenza e ti affidi la responsabilita' su Israele, per osservare la legge dell'Eterno, il tuo DIO. 1Cronache 22:13 Allora prospererai, se avrai cura di mettere in pratica gli statuti e i decreti che l'Eterno prescrisse a Mose' per Israele. Sii forte e coraggioso, non temere e non sgomentarti. 1Cronache 22:14 Ecco, io mi sono preoccupato di preparare per la casa dell'Eterno centomila talenti d'oro, un milione di talenti d'argento e una tale quantita' di bronzo e di ferro da non potersi pesare. Ho anche preparato legname e pietre; e tu potrai aggiungerne ancora. 1Cronache 22:15 Inoltre hai con te molti operai: scalpellini, lavoratori della pietra e del legno e ogni sorta di esperti in qualsiasi genere di lavoro. 1Cronache 22:16 Di oro argento, bronzo e ferro, ce n'e' una quantita' incalcolabile. Levati dunque e mettiti al lavoro, e l'Eterno sia con te!». 1Cronache 22:17 Davide ordino' pure a tutti i capi d'Israele di aiutare Salomone, suo figlio, e disse loro: 1Cronache 22:18 «Non e' forse l'Eterno, il vostro DIO con voi, e non vi ha dato riposo tutt'intorno? Infatti egli ha messo nelle mie mani gli abitanti del paese, e il paese e' assoggettato davanti all'Eterno e davanti al suo popolo. 1Cronache 22:19 Ora percio' disponete il vostro cuore e la vostra anima a cercare l'Eterno, vostro DIO; poi levatevi e costruite il santuario dell'Eterno DIO, per trasferire l'arca del patto dell'Eterno e gli oggetti consacrati a DIO nel tempio che sara' costruito al nome dell'Eterno». Censimento e compiti dei Leviti 1Cronache 23:1 Davide, ormai vecchio e sazio di giorni, costitui re su Israele suo figlio Salomone. 1Cronache 23:2 Egli raduno' tutti i capi d'Israele assieme ai sacerdoti e ai Leviti. 1Cronache 23:3 Si contarono i Leviti da trent'anni in su; e il numero degli individui maschi fu di trentottomila. 1Cronache 23:4 Di questi ventiquattromila furono preposti a dirigere il lavoro della casa dell'Eterno, seimila erano magistrati e giudici, 1Cronache 23:5 quattromila erano portinai e quattromila dovevano lodare l'Eterno con gli strumenti che Davide aveva fatto per celebrarlo. 1Cronache 23:6 Davide li divise in classi, secondo i figli di Levi: Ghershom, Kehath e Merari. I Ghershoniti 1Cronache 23:7 Dei Ghershoniti: Ladan e Scimei. 1Cronache 23:8 Figli di Ladan: Jeiel, il capo, Zetham e Joel; tre in tutto. 1Cronache 23:9 Figli di Scimei: Scelomith, Haziel e Haran, tre in tutto. Questi erano i capi delle famiglie paterne di Ladan. 1Cronache 23:10 Figli di Scimei: Jahath, Zina, Jeush e Beriah. Questi erano i quattro figli di Scimei. 1Cronache 23:11 Jahath era il capo, Zina, il secondo; Jeush e Beriah non ebbero molti figli percio' nel censimento formarono una sola casa paterna. I Kehathiti 1Cronache 23:12 Figli di Kehath: Amram, Itshar, Hebron e Uzziel; quattro in tutto. 1Cronache 23:13 Figli di Amram: Aaronne e Mose' Aaronne fu appartato per consacrare le cose sacrosante, lui e i suoi figli per sempre, per bruciare incenso, davanti all'Eterno, per servirlo e per benedire il suo nome per sempre. 1Cronache 23:14 Quanto a Mose', l'uomo di DIO, i suoi figli furono calcolati nella tribu' di Levi. 1Cronache 23:15 I figli di Mose' furono Gershom e Eliezer. 1Cronache 23:16 Dei figli di Ghershom, Scebuel fu il capo. 1Cronache 23:17 Dei figli di Eliezer, Rehabiah fu il capo. Eliezer non ebbe altri figli, ma i figli di Rehabiah furono numerosissimi. 1Cronache 23:18 Dei figli di Itshar, Scelomith fu il capo. 1Cronache 23:19 Dei figli di Hebron, Jerijah fu il capo, Amariah il secondo, Jahaziel il terzo e Jekameam il quarto. 1Cronache 23:20 Dei figli di Uzziel, Mikah fu il capo e Ishshiah il secondo. I Merariti 1Cronache 23:21 I figli di Merari furono Mahli e Musci. I figli di Mahli furono Eleazar e Kish. 1Cronache 23:22 Eleazar mori e non ebbe figli, ma solo figlie le quali sposarono i figli di Kish, loro fratelli. 1Cronache 23:23 I figli di Musci furono Mahli, Eder e Jeremoth; tre in tutto. Compiti dei Leviti 1Cronache 23:24 Questi furono i figli di Levi secondo le loro case paterne, i capi delle case paterne secondo il censimento, fatto contando i nomi uno per uno. Essi erano incaricati del servizio della casa dell'Eterno dai vent'anni in su. 1Cronache 23:25 Poiche' Davide aveva detto: «L'Eterno, DIO d'Israele, ha dato riposo al suo popolo, perche' egli potesse dimorare in Gerusalemme per sempre. 1Cronache 23:26 Cosi i Leviti, non avranno piu' da trasportare il tabernacolo, e tutti gli oggetti per il suo servizio». 1Cronache 23:27 Secondo le ultime disposizioni di Davide si fece il censimento dei figli di Levi dai vent'anni in su. 1Cronache 23:28 Poiche' il loro compito era quello di aiutare i figli di Aaronne nel servizio della casa dell'Eterno nei cortili, nelle camere, nella purificazione di tutte le cose sacre, nel lavoro di servizio della casa di DIO, 1Cronache 23:29 con i pani della presentazione, con il fior di farina per l'offerta di cibo, con le focacce non lievitate, con le cose da cuocere nella padella, con cio' che era mescolato con olio e con tutte le misure, e dimensioni. 1Cronache 23:30 Essi dovevano inoltre presentarsi ogni mattina per celebrare e lodare l'Eterno, e cosi pure ogni sera 1Cronache 23:31 e per offrire del continuo davanti all'Eterno tutti gli olocausti, secondo il numero che la legge imponeva loro nei sabati, nei noviluni e nelle feste solenni. 1Cronache 23:32 Essi dovevano inoltre eseguire i compiti riguardanti la tenda di convegno e il santuario, e assistere i figli di Aaronne loro fratelli nel servizio della casa dell'Eterno. Divisioni dei figli di Aaronne in ventiquattro classi 1Cronache 24:1 Le classi dei figli di Aaronne furono queste. I figli di Aaronne furono Nadab, Abihu Eleazar e Ithamar. 1Cronache 24:2 Nadab e Abihu morirono prima del loro padre senza lasciare figli; percio' esercitarono il sacerdozio Eleazar e Ithamar. 1Cronache 24:3 Poi Davide, insieme a Tsadok dei figli di Eleazar e ad Ahimelek dei figli di Ithamar, li divise secondo i compiti del loro servizio. 1Cronache 24:4 Poiche' si trovarono piu' capifamiglia tra i figli di Eleazar che tra i figli di Ithamar, essi furono divisi cosi: per i figli di Eleazar, sedici capi di case paterne, e per i figli di Ithamar, otto capi secondo le loro case paterne. 1Cronache 24:5 Essi furono divisi a sorte tanto gli uni che gli altri, perche' c'erano principi del santuario e principi di DIO sia fra i figli di Eleazar che tra i figli di Ithamar. 1Cronache 24:6 Lo scriba Scemaiah, figlio di Nathaneel, un Levita, li iscrisse alla presenza del re, dei principi del sacerdote Tsadok, di Ahimelek figlio di Abiathar e dei capi delle case paterne dei sacerdoti e dei Leviti. Si tiro' a sorte una casa paterna per Eleazar e una per Ithamar. 1Cronache 24:7 Il primo designato dalla sorte fu Jehoiarib il secondo Jedaiah, 1Cronache 24:8 il terzo Harim, il quarto Seorim, 1Cronache 24:9 il quinto Malkijah il sesto Mijamim, 1Cronache 24:10 il settimo Hakkots l'ottavo Abijah, 1Cronache 24:11 il nono Jeshua, il decimo Scekaniah, 1Cronache 24:12 l'undicesimo Eliascib, il dodicesimo Jakim, 1Cronache 24:13 il tredicesimo Huppah il quattordicesimo Jescebeab, 1Cronache 24:14 il quindicesimo Bilgah, il sedicesimo Immer, 1Cronache 24:15 il diciassettesimo Hezir, il diciottesimo Happitsets, 1Cronache 24:16 il diciannovesimo Pethahiah, il ventesimo Jehezekel, 1Cronache 24:17 il ventunesimo Jakin, il ventiduesimo Gamul, 1Cronache 24:18 il ventitreesimo Delaiah, il ventiquattresimo Maaziah. 1Cronache 24:19 Questi erano i turni per il loro servizio, quando entravano nella casa dell'Eterno, secondo le norme stabilite per loro da Aaronne, loro padre, come gli aveva comandato l'Eterno il DIO d'Israele. Classificazione del resto dei discendenti di Levi 1Cronache 24:20 Quanto al resto dei figli di Levi, dei figli di Amram, Shubael; dei figli di Shubael, Jehdia. 1Cronache 24:21 Per Rehabiah, dei figli di Rehabiah il capo era Ishshiah. 1Cronache 24:22 Per gli Itshariti, Scelomoth; per i figli di Scelomoth, Jahath. 1Cronache 24:23 Dei figli di Hebron, Jeriah fu il primo, Amariah il secondo, Jahaziel il terzo e Jekameam il quarto. 1Cronache 24:24 Dei figli di Uzziel, Mikah, dei figli di Mikah, Shamir; 1Cronache 24:25 il fratello di Mikah, Ishshiah; dei figli di Ishshiah, Zaccaria. 1Cronache 24:26 I figli di Merari furono Mahli e Musci; il figlio di Jaaziah, Beno. 1Cronache 24:27 I figli di Merari tramite Jaaziah furono Beno, Shoham, Zakkur e Ibri. 1Cronache 24:28 Di Mahli, Eleazar, che non ebbe figli. 1Cronache 24:29 Di Kish, il figlio di Kish, Jerahmeel. 1Cronache 24:30 I figli di Musci furono Mahli, Eder e Jerimoth. Questi furono i figli dei Leviti, secondo le loro case paterne. 1Cronache 24:31 Anch'essi, come i figli di Aaronne loro fratelli, tirarono a sorte alla presenza del re Davide, di Tsadok, di Ahimelek e dei capi delle case paterne dei sacerdoti e dei Leviti. I capi delle case paterne furono trattati nello stesso modo dei loro giovani fratelli. I cantori sacri divisi in ventiquattro classi 1Cronache 25:1 Poi Davide e i capi dell'esercito appartarono per il servizio alcuni dei figli di Asaf, di Heman, e di Jeduthun perche' cantassero inni sotto ispirazione con cetre, con arpe e con cembali. Il numero degli uomini che prestavano questo servizio era: 1Cronache 25:2 dei figli di Asaf: Zakkur, Josef, Nethaniah, Asarelah; i figli di Asaf erano sotto la direzione di Asaf, che cantava gli inni sotto ispirazione in base agli ordini del re. 1Cronache 25:3 Di Jeduthun, i figli di Jeduthun: Ghedaliah, Tseri, Jeshaiah, Scimei, Hashabiah e Mattihiah, sei, sotto la direzione del loro padre Jeduthun, che cantava inni sotto ispirazione con la cetra per celebrare e lodare l'Eterno. 1Cronache 25:4 Di Heman, i figli di Heman: Bukkiah, Mattaniah, Uzziel, Scebuel, Jerimoth, Hananiah, Hanani, Eliathah, Ghiddalti, Romamti-Ezer, Joshbekashah, Mallothi, Hothir e Mahazioth. 1Cronache 25:5 Tutti questi erano figli di Heman veggente del re, secondo la parola di DIO di esaltare la sua potenza. DIO infatti aveva dato a Heman quattordici figli e tre figlie. 1Cronache 25:6 Tutti questi erano sotto la direzione del loro padre per cantare nella casa dell'Eterno con cembali, arpe e cetre per il servizio della casa di DIO. Asaf, Jeduthun e Heman stavano agli ordini del re. 1Cronache 25:7 Il loro numero, insieme ai loro fratelli addestrati a cantare all'Eterno, tutti quelli veramente capaci, era di duecentottantotto. 1Cronache 25:8 Per i loro turni di servizio tirarono a sorte i piccoli come i grandi, i maestri come i discepoli. 1Cronache 25:9 Il primo designato dalla sorte per Asaf fu Josef, il secondo Ghedaliah, con i suoi fratelli e i suoi figli, dodici in tutto; 1Cronache 25:10 il terzo fu Zakkur, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:11 il quarto fu Jitsri, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:12 il quinto fu Nethaniah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:13 il sesto fu Bukkiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:14 il settimo fu Jesharelah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:15 l'ottavo fu Jeshaiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:16 il nono fu Mattaniah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:17 il decimo fu Scimei, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:18 l'undicesimo fu Azarel, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:19 il dodicesimo fu Hashabiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:20 il tredicesimo fu Shubael, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:21 il quattordicesimo fu Mattithiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:22 il quindicesimo fu Jerimoth, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:23 il sedicesimo fu Hananiah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:24 il diciassettesimo fu Joshbekashah, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:25 il diciottesimo fu Hanani, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:26 il diciannovesimo fu Mallothi, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:27 il ventesimo fu Eliathah, con i suoi figli e i suoi fratelli dodici in tutto; 1Cronache 25:28 il ventunesimo fu Hothir, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:29 il ventiduesimo fu Ghiddalti, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:30 il ventitreesimo fu Mahazioth, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:31 il ventiquattresimo fu Romamti-Ezer, con i suoi figli e i suoi fratelli, dodici in tutto. Le classi dei portinai 1Cronache 26:1 Per le classi dei portinai: dei Korahiti, Mescelemiah, figlio di Kore, dei figli di Asaf. 1Cronache 26:2 I figli di Mescelemiah furono Zaccaria il primogenito, Jediael il secondo, Zebadiah il terzo, Jathniel il quarto. 1Cronache 26:3 Elam il quinto, Jehohanan il sesto, Eljehoenai il settimo. 1Cronache 26:4 I figli di Obed-Edom furono Scemaiah il primogenito, Jehozabad il secondo, Joah il terzo, Sakar il quarto, Nethanel il quinto; 1Cronache 26:5 Ammiel il sesto, Issacar il settimo, Peulthai l'ottavo, poiche' DIO l'aveva benedetto. 1Cronache 26:6 A Scemaiah, suo figlio, nacquero dei figli che signoreggiarono sulle loro case paterne, perche' erano uomini forti e valorosi. 1Cronache 26:7 I figli di Scemaiah furono Othni, Rafael, Obed e Elzabad, i cui fratelli Elihu e Semakiah furono uomini valorosi. 1Cronache 26:8 Tutti questi erano figli di Obed-Edom; essi, i loro figli e i loro fratelli erano uomini valenti e pieni di forza e adatti per il servizio: sessantadue discendenti di Obed-Edom. 1Cronache 26:9 Mescelemiah ebbe figli e fratelli, diciotto uomini valorosi. 1Cronache 26:10 Hosah, dei figli di Merari, ebbe per figli: Scimri il capo (sebbene non fosse il primogenito, suo padre lo costitui capo), 1Cronache 26:11 Hilkiah il secondo, Tebaliah il terzo Zaccaria il quarto: tutti insieme i figli e i fratelli di Hosah erano tredici. 1Cronache 26:12 A queste classi di portinai, tramite i loro capi, come anche ai loro fratelli, furono affidati i compiti del servizio della casa dell'Eterno. 1Cronache 26:13 Tirarono a sorte per ciascuna porta, i piccoli come i grandi, secondo le loro case paterne. 1Cronache 26:14 Per la porta a est la sorte designo' Scelemiah. Tirarono poi a sorte per suo figlio Zaccaria, un consigliere assennato e la sorte gli assegno' la porta a nord; 1Cronache 26:15 A Obed-Edom a sud, e ai suoi figli i magazzini. 1Cronache 26:16 A Shuppim e a Hosah a ovest, con la porta Shalleketh, sulla via della salita: un posto di guardia di fronte all'altro. 1Cronache 26:17 Sul lato est erano fissi sei Leviti ogni giorno, sul lato nord quattro ogni giorno, sul lato sud quattro ogni giorno, e ai magazzini due per ciascuno. 1Cronache 26:18 Al Parbar, sul lato ovest, erano addetti quattro per la strada e due per il Parbar. 1Cronache 26:19 Queste erano le classi dei portinai scelti tra i figli di Kore e i figli di Merari. I custodi dei tesori del tempio 1Cronache 26:20 Dei Leviti, Ahijah era preposto ai tesori della casa di DIO e ai tesori delle cose consacrate. 1Cronache 26:21 I figli di Ladan, i figli dei Ghershoniti discesi da Ladan, i capi delle case paterne di Ladan, il Ghershonita, cioe' Jehieli. 1Cronache 26:22 I figli di Jehieli, Zetham e Joel suo fratello, erano preposti ai tesori della casa dell'Eterno. 1Cronache 26:23 Fra gli Amramiti, gli Jitshariti, gli Hebroniti e gli Uzzieliti; 1Cronache 26:24 Scebuel, figlio di Ghershom, figlio di Mose', era sovrintendente dei tesori. 1Cronache 26:25 I suoi fratelli, tramite Eliezer, furono suo figlio Rehabiah, il cui figlio fu Jeshaiah, il cui figlio fu Joram, il cui figlio fu Zikri, il cui figlio fu Scelomith. 1Cronache 26:26 Questo Scelomith e i suoi fratelli erano preposti a tutti i tesori delle cose sacre, che il re Davide, i capi delle case paterne e i capi dell'esercito avevano consacrate. 1Cronache 26:27 Essi avevano consacrato parte del bottino ottenuto in guerra per mantenere la casa dell'Eterno. 1Cronache 26:28 Inoltre tutto cio' che era stato consacrato da Samuele il veggente, da Saul figlio di Kish, da Abner figlio di Ner e da Joab figlio di Tseruiah, e qualunque cosa consacrata da qualsiasi altro era sotto la responsabilita' di Scelomith e dei suoi fratelli. I funzionari incaricati degli affati esterni di Israele 1Cronache 26:29 Fra gli Jitshariti, Kenaiah e i suoi figli erano addetti agli affari esterni d'Israele, in qualita' di magistrati e giudici. 1Cronache 26:30 Fra gli Hebroniti Hashabiah e i suoi fratelli millesettecento uomini valorosi, furono preposti alla sorveglianza d'Israele, di qui dal Giordano, a occidente in tutti gli affari dell'Eterno e nel servizio del re. 1Cronache 26:31 Jerijah era il capo degli Hebroniti secondo le generazioni delle loro case paterne. Nel quarantesimo anno del regno di Davide si fecero ricerche e si trovarono fra loro uomini forti e valorosi a Jazer di Galaad. 1Cronache 26:32 I suoi fratelli erano duemilasettecento uomini valorosi, capi di case paterne. Il re Davide affido' loro la sorveglianza dei Rubeniti, dei Gaditi della mezza tribu' di Manasse, per tutte le cose che riguardavano DIO e gli affari del re. Le divisioni e i capi dell'esercito 1Cronache 27:1 Ora ecco i figli d'Israele, secondo il loro numero, i capi delle case materne i capi di migliaia e di centinaia e i loro ufficiali al servizio del re in tutto cio' che riguardava le divisioni che entravano e uscivano mese dopo mese, tutti i mesi dell'anno; ogni divisione era composta di ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:2 A capo della prima divisione, per il primo mese, c'era Jashobeam, figlio di Zabdiel, e la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:3 Egli era dei figli di Perets ed era il capo di tutti gli ufficiali dell'esercito per il primo mese. 1Cronache 27:4 A capo della divisione del secondo mese c'era Dodai, lo Ahohita; nella sua divisione l'ufficiale piu' importante era Mikloth; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:5 Il capo della terza divisione per il terzo mese era Benaiah, figlio del sacerdote Jehoiada; egli era capo, e la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:6 Questo Benaiah era un prode fra i trenta e era capo dei trenta; nella sua divisione c'era anche suo figlio Ammizabad. 1Cronache 27:7 Il quarto capo per il quarto mese era Asahel, fratello di Joab; dopo di lui veniva suo figlio Zebadiah, la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:8 Il quinto capo per il quinto mese era il comandante Shamhuth, lo Izrahita; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:9 Il sesto capo per il sesto mese era Ira, figlio di Ikkesh il Tekoita; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:10 Il settimo capo per il settimo mese era Helets il Pelonita, dei figli di Efraim; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:11 L'ottavo capo per l'ottavo mese era Sibbekai lo Hushathita, degli Zarhiti; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:12 Il nono capo per il nono mese era Abiezer di Anatoth, dei Beniaminiti; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:13 Il decimo capo per il decimo mese era Maharai di Netofa degli Zerahiti; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:14 L'undicesimo capo per l'undicesimo mese era Benaiah di Pirathon, dei figli di Efraim; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:15 Il dodicesimo capo per il dodicesimo mese era Heldai di Netofa, della famiglia di Othniel; la sua divisione comprendeva ventiquattromila uomini. I capi delle dodici tribu' 1Cronache 27:16 Inoltre i capi sulle tribu' d'Israele erano i seguenti: il capo sui Rubeniti era Eliezer figlio di Zikri; sui Simeoniti, Scefatiah figlio di Maakah; 1Cronache 27:17 sui Leviti, Hashabiah figlio di Kemuel; su Aaronne Tsadok; 1Cronache 27:18 su Giuda, Elihu, uno dei fratelli di Davide; su Issacar, Omri figlio di Mikael; 1Cronache 27:19 su Zabulon, Ishmaiah figlio di Obadiah; su Neftali, Jerimoth figlio di Azriel; 1Cronache 27:20 sui figli di Efraim, Hoshea figlio di Azariah; sulla mezza tribu' di Manasse, Ioel figlio di Pedaiah; 1Cronache 27:21 sulla mezza tribu' di Manasse in Galaad Iddo figlio di Zaccaria, su Beniamino, Jaasiel figlio di Abner; 1Cronache 27:22 su Dan, Azareel figlio di Jeroham. Questi erano i capi delle tribu' d'Israele. 1Cronache 27:23 Ma Davide non fece il censimento di quelli al di sotto dei vent'anni, perche' l'Eterno aveva detto che avrebbe moltiplicato Israele come le stelle del cielo. 1Cronache 27:24 Joab, figlio di Tseruiah, aveva cominciato il censimento, ma non lo porto' a termine; per esso l'ira dell'Eterno si rovescio' su Israele e il numero dei censiti non fu riportato nelle Cronache del re Davide. Amministratori dei beni del re 1Cronache 27:25 Azmaveth, figlio di Adiel era preposto ai tesori del re; Gionathan, figlio di Uzziah, era preposto ai tesori che erano nella campagna, nelle citta', nei villaggi e nelle torri; 1Cronache 27:26 Ezri, figlio di Kelub, era preposto ai lavoratori dei campi che coltivavano la terra; 1Cronache 27:27 Scimei da Ramah era preposto alle vigne; Zabdi di Sefam era preposto al prodotto delle vigne depositato nelle cantine; 1Cronache 27:28 Baal-Hanan di Gheder era preposto agli uliveti e ai sicomori che erano in pianura; Joash era preposto ai depositi d'olio; 1Cronache 27:29 Scitrai di Sharon era preposto alle mandrie che pascolavano a Sharon; Shafat, figlio di Adlai, era preposto alle mandrie che erano nelle valli; 1Cronache 27:30 Obil, l'Ismaelita, era preposto ai cammelli, Jehdeiah di Merenoth era preposto agli asini; 1Cronache 27:31 Jaziz, lo Hagarita, era preposto alle greggi. Tutti questi erano amministratori dei beni del re Davide. I consiglieri del re 1Cronache 27:32 Gionathan, zio di Davide, era consigliere, uomo intelligente e scriba, Jehiel figlio di Hakmoni, stava con i figli del re; 1Cronache 27:33 Ahithofel era consigliere del re; Hushai, l'Arkita, era amico del re. 1Cronache 27:34 Ad Ahithofel successero Jehoiada, figlio di Benaiah, e Abiathar; il capo dell'esercito del re era Joab. Raccomandazioni di Davide a Israele 1Cronache 28:1 Or Davide convoco' a Gerusalemme tutti i capi d'Israele, i capi delle tribu', i capi delle divisioni che erano al servizio del re, i capi di migliaia, i capi di centinaia, gli amministratori di tutti i beni e del bestiame appartenente al re e ai suoi figli, insieme con i funzionari, i prodi e tutti i guerrieri valorosi. 1Cronache 28:2 Poi il re Davide si alzo' in piedi e disse: «Ascoltatemi, fratelli miei e popolo mio! Io avevo in cuore di costruire una casa di riposo per l'arca, del patto dell'Eterno, per lo sgabello dei piedi del nostro DIO, e avevo fatto preparativi per costruirla. 1Cronache 28:3 Ma DIO mi disse: "Tu non costruirai una casa al mio nome, perche' sei stato uomo di guerra e hai sparso sangue". 1Cronache 28:4 Tuttavia l'Eterno, il DIO d'Israele, ha scelto me fra tutta la casa di mio padre, perche' divenissi re d'Israele per sempre. Egli infatti ha scelto Giuda come principe e nella casa di Giuda la casa di mio padre e tra i figli di mio padre gli e' piaciuto di fare me re di tutto Israele. 1Cronache 28:5 Fra tutti i miei figli (poiche' l'Eterno mi ha dato molti figli) egli ha scelto mio figlio Salomone, perche' sieda sul trono del regno dell'Eterno sopra Israele. 1Cronache 28:6 Egli mi ha detto: "Sara' tuo figlio Salomone che costruira' la mia casa e i miei cortili, perche' mi sono scelto lui come figlio, e io saro' per lui come un padre. 1Cronache 28:7 Rendero' stabile il suo regno per sempre, se perseverera' fermamente nei miei comandamenti e nei miei decreti, come fa oggi". 1Cronache 28:8 Or dunque davanti a tutto Israele, l'assemblea dell'Eterno, e davanti al nostro DIO che ci ascolta, osservate e ricercate tutti i comandamenti dell'Eterno, il vostro DIO, affinche' possiate possedere questo buon paese e lasciarlo in eredita' ai vostri figli dopo di voi, per sempre. Raccomandazioni a Salomone e il progetto del tempio 1Cronache 28:9 Tu, Salomone figlio mio, riconosci il DIO di tuo padre e servilo con cuore integro e con animo volenteroso, perche' l'Eterno investiga tutti i cuori e comprende tutti gli intenti dei pensieri. Se tu lo cerchi, egli si lascera' trovare da te; ma se lo abbandoni, egli ti rigettera' per sempre. 1Cronache 28:10 Ora considera che l'Eterno ti ha scelto per costruire una casa come santuario, sii forte e mettiti al lavoro!». 1Cronache 28:11 Allora Davide diede a suo figlio Salomone il progetto del portico del tempio, dei suoi edifici, delle sue stanze, dei suoi tesori, delle sue stanze superiori, delle sue camere interne e del luogo per propiziatorio, 1Cronache 28:12 e il progetto di tutto cio' che aveva in mente per lo Spirito riguardo ai cortili della casa dell'Eterno, a tutte le stanze laterali, ai tesori della casa di DIO e ai tesori delle cose consacrate, 1Cronache 28:13 alle classi dei sacerdoti e dei Leviti, tutto il lavoro riguardante il servizio della casa dell'Eterno e a tutti gli utensili, necessari al servizio della casa dell'Eterno. 1Cronache 28:14 Gli diede l'oro indicando il peso per gli oggetti d'oro, per tutti gli utensili usati in ogni genere di servizio, e l'argento indicando il peso per tutti gli utensili, d'argento, per tutti gli utensili usati in ogni genere di servizio. 1Cronache 28:15 Gli diede pure il peso d'oro per i candelabri d'oro e per le loro lampade d'oro, indicando il peso di ogni candelabro e delle sue lampade, e il peso d'argento per i candelabri d'argento, indicando il peso per ogni candelabro e per le sue lampade, secondo l'uso di ogni candelabro. 1Cronache 28:16 Gli diede, indicando il peso, l'oro per le tavole dei pani della presentazione, per ogni tavola, e l'argento per le tavole d'argento, 1Cronache 28:17 e l'oro puro per i forchettoni, per le bacinelle e per i calici, e l'oro, indicando il peso, per le coppe d'oro, per ogni coppa, e l'argento, indicando il peso, per le coppe d'argento, per ogni coppa. 1Cronache 28:18 Gli diede anche oro raffinato per l'altare, dell'incenso, indicando il peso, e per il modello del carro, cioe', i cherubini d'oro che spiegavano le ali e coprivano l'arca del patto dell'Eterno. 1Cronache 28:19 «Tutto questo», disse Davide, «mi e' stato dato per iscritto dalla mano dell'Eterno, che mi ha fatto comprendere tutti i lavori di questo progetto». 1Cronache 28:20 Davide disse quindi a suo figlio Salomone: «Sii forte e coraggioso e mettiti al lavoro, non temere e non sgomentarti, perche' l'Eterno DIO, il mio DIO, sara' con te. Egli non ti lascera' e non ti abbandonera', finche' non avrai terminato tutto il lavoro per il servizio della casa dell'Eterno. 1Cronache 28:21 Ed ecco le classi dei sacerdoti e dei Leviti per tutto il servizio della casa di DIO; inoltre per ogni lavoro saranno a tua disposizione ogni sorta di esperti volenterosi in ogni attivita'; anche i capi e tutto il popolo saranno interamente ai tuoi ordini». Offerte volontarie per il tempio 1Cronache 29:1 Poi il re Davide disse a tutta l'assemblea: «Salomone, mio figlio, il solo che DIO abbia scelto, e' ancora giovane e inesperto, mentre l'opera e' grande, perche' questo palazzo non e' destinato a un uomo, ma all'Eterno DIO. 1Cronache 29:2 Con tutte le mie possibilita' ho fatto preparare per la casa del mio DIO oro per le cose d'oro, argento per le cose d'argento, bronzo per le cose di bronzo, ferro per le cose di ferro, legno per le cose di legno, pietre d'onice e pietre da incastonare, pietre brillanti e di diversi colori, ogni sorta di pietre preziose e marmo in gran quantita'. 1Cronache 29:3 Inoltre, poiche' ho riposto il mio amore sulla casa del mio DIO, oltre a tutto cio' che ho preparato per la casa del santuario, dono per la casa del mio DIO il mio personale tesoro d'oro e d'argento: 1Cronache 29:4 tremila talenti d'oro, dell'oro di Ofir, e settemila talenti d'argento raffinato per rivestire le pareti del santuario, 1Cronache 29:5 l'oro per le cose d'oro, l'argento per le cose d'argento e per tutti i lavori da eseguirsi a mano da abili artigiani. Chi e' oggi disposto a riempire la sua mano per consacrarla all'Eterno?». 1Cronache 29:6 Allora i capi delle case paterne i capi delle tribu' d'Israele, i capi delle migliaia e delle centinaia e gli amministratori degli affari del re fecero delle offerte volontarie, 1Cronache 29:7 e diedero per il lavoro della casa di DIO cinquemila talenti d'oro, diecimila darici d'oro, diecimila talenti d'argento, diciottomila talenti di bronzo e centomila talenti di ferro. 1Cronache 29:8 Chiunque possedeva pietre preziose, le consegno' nelle mani di Jehiel, il Gherhonita, perche' fossero riposte nel tesoro della casa dell'Eterno. 1Cronache 29:9 Il popolo si rallegro' delle loro offerte volontarie, perche' avevano fatto quelle offerte all'Eterno con tutto il cuore; anche il re Davide si rallegro' grandemente. Preghiera di Davide 1Cronache 29:10 Cosi Davide benedisse l'Eterno davanti a tutta l'assemblea e disse: «Benedetto sei tu, o Eterno, DIO di Israele, nostro padre, per tutta l'eternita'. 1Cronache 29:11 Tua, o Eterno, e' la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la maesta', perche' tutto cio' che e' in cielo e sulla terra e' tuo. Tuo, o Eterno, e' il regno, e tu ti innalzi sovrano sopra ogni cosa. 1Cronache 29:12 Da te vengono la ricchezza e la gloria; tu domini su tutto; nella tua mano sono la forza e la potenza, e tu hai il potere di rendere grande e di dare forza a tutti. 1Cronache 29:13 Ora dunque, o DIO nostro, noi ti ringraziamo e celebriamo il tuo nome glorioso. 1Cronache 29:14 Ma chi sono io e chi e' il mio popolo, che siamo in grado di offrirti tutto questo spontaneamente? Tutte le cose infatti vengono da te, e noi ti abbiamo semplicemente dato cio' che abbiamo ricevuto dalla tua mano. 1Cronache 29:15 Poiche' noi siamo stranieri e pellegrini davanti a te come furono i nostri padri. I nostri giorni sulla terra sono come un'ombra e non c'e' speranza. 1Cronache 29:16 O Eterno, DIO nostro, tutta questa abbondanza di cose che abbiamo preparato per costruire un tempio a te, al tuo santo nome, viene dalla tua mano, e' tutto tuo. 1Cronache 29:17 Io so o mio DIO, che tu provi il cuore e ti compiaci della rettitudine. Percio' nella rettitudine del mio cuore ti ho offerto spontaneamente tutte queste cose, e ora vedo con gioia il tuo popolo, che e' qui presente fare le sue offerte spontaneamente. 1Cronache 29:18 O Eterno DIO di Abrahamo, di Isacco e di Israele, nostri padri, mantieni sempre queste disposizioni e pensieri nel cuore del tuo popolo e dirigi i loro cuori verso di te; 1Cronache 29:19 e da' a Salomone, mio figlio, un cuore integro, perche' osservi i tuoi comandamenti, i tuoi precetti e i tuoi statuti, perche' faccia tutte queste cose e costruisca il tempio per il quale ho fatto i preparativi». Disposizioni per la successione al trono, e morte di Davide 1Cronache 29:20 Poi Davide disse a tutta l'assemblea: «Ora benedite l'Eterno, il vostro DIO». Tutta l'assemblea allora benedisse l'Eterno, il DIO dei loro padri; si inchinarono e si prostrarono davanti all'Eterno e davanti al re. 1Cronache 29:21 Il giorno dopo immolarono sacrifici all'Eterno e gli offrirono olocausti: mille torelli, mille montoni, mille agnelli con le relative libazioni, e numerosi sacrifici per tutto Israele. 1Cronache 29:22 In quel giorno mangiarono e bevvero davanti all'Eterno con grande gioia; e per la seconda volta proclamarono re Salomone, figlio di Davide e lo unsero davanti all'Eterno perche' fosse principe e Tsadok perche' fosse sacerdote. 1Cronache 29:23 Poi Salomone sedette sul trono dell'Eterno come re al posto di Davide, suo padre; prospero' e tutto Israele gli ubbidi. 1Cronache 29:24 Tutti i capi, gli uomini prodi e anche tutti i figli del re Davide si sottomisero al re Salomone. 1Cronache 29:25 Cosi l'Eterno rese assai grande Salomone davanti a tutto Israele e gli diede una maesta' regale che nessun altro re prima di lui in Israele aveva mai avuto. 1Cronache 29:26 Ora Davide, figlio di Isai, regno' su tutto Israele. 1Cronache 29:27 Il tempo che regno' sopra Israele fu di quarant'anni: a Hebron regno' sette anni, e a Gerusalemme regno' trentatre' anni. 1Cronache 29:28 Mori molto vecchio d'eta', sazio di giorni, di ricchezze e di gloria. Al suo posto regno' suo figlio Salomone. 1Cronache 29:29 Ora le gesta del re Davide, le prime come le ultime, sono scritte nel libro del veggente Samuele, nel libro del profeta Nathan e nel libro del veggente Gad, 1Cronache 29:30 con tutto cio' che riguarda il suo regno, la sua potenza e i fatti che accaddero a lui a Israele e a tutti i regni degli altri paesi.2Cronache 1:1-36:23 Salomone chiede e ottiene da Dio sapienza 2Cronache 1:1 Salomone, figlio di Davide, si stabili saldamente nel suo regno, e l'Eterno, il suo DIO, fu con lui e lo rese estremamente grande. 2Cronache 1:2 Salomone parlo' a tutto Israele, ai capi delle migliaia e delle centinaia, ai giudici, a tutti i principi di tutto Israele, capi delle case paterne. 2Cronache 1:3 Poi Salomone insieme a tutta l'assemblea si reco' all'alto luogo, che c'era a Gabaon, perche' la' si trovava la tenda di convegno di DIO che Mose', servo dell'Eterno, aveva costruito nel deserto. 2Cronache 1:4 L'arca di DIO, invece, Davide l'aveva trasportata da Kirjath-Jearim al luogo che egli aveva preparato per essa; egli infatti aveva piantato per essa una tenda a Gerusalemme. 2Cronache 1:5 L'altare di bronzo, fatto da Betsaleel, figlio di Uri, figlio di Ur, lo pose davanti al tabernacolo dell'Eterno. Salomone e l'assemblea vi andarono a ricercare l'Eterno. 2Cronache 1:6 La' Salomone sali all'altare di bronzo davanti all'Eterno che era alla tenda di convegno, e su di esso offri mille olocausti. 2Cronache 1:7 In quella notte DIO apparve a Salomone e gli disse: «Chiedi cio' che vuoi che io ti conceda». 2Cronache 1:8 Salomone rispose a Dio: «Tu hai usato grande benevolenza a Davide, mio padre, e hai fatto regnare me al suo posto. 2Cronache 1:9 Ora, o Eterno DIO, si avveri la tua promessa fatta a Davide mio padre, perche' tu mi hai fatto re sopra un popolo numeroso come la polvere della terra! 2Cronache 1:10 Dammi dunque sapienza e intelligenza, affinche' io possa uscire ed entrare davanti a questo popolo, perche' chi mai potrebbe governare questo tuo grande popolo?». 2Cronache 1:11 DIO disse a Salomone: «Poiche' questa era la cosa che avevi in cuore e non mi hai chiesto ne' ricchezze ne' beni ne' gloria ne' la vita dei tuoi nemici e neppure hai chiesto una lunga vita, ma hai chiesto per te sapienza e intelligenza per poter governare il mio popolo sul quale ti ho costituito re, 2Cronache 1:12 sapienza e intelligenza ti sono concesse. Ti daro' inoltre ricchezze, beni e gloria, quali nessuno dei re che e' stato prima di te ha mai avuto, ne' alcuno dopo di te avra'». Le ricchezze di Salomone 2Cronache 1:13 Salomone torno' quindi dall'alto luogo che era a Gabaon, dalla tenda di convegno, a Gerusalemme, e regno' sopra Israele. 2Cronache 1:14 Salomone raduno' carri e cavalieri, ed ebbe millequattrocento carri e dodicimila cavalieri, che colloco' nelle citta' dei carri e presso il re a Gerusalemme. 2Cronache 1:15 Inoltre il re fece in modo che in Gerusalemme l'argento e l'oro fossero comuni come le pietre, e i cedri abbondanti come i sicomori della pianura. 2Cronache 1:16 I cavalli di Salomone erano importati dall'Egitto e da Kue; i mercanti del re li andavano a prendere a Kue per un prezzo convenuto. 2Cronache 1:17 Essi facevano pure venire e importavano dall'Egitto un carro per seicento sicli d'argento e un cavallo per centocinquanta. Cosi, per mezzo di questi mercanti, li esportavano a tutti i re degli Hittei e ai re della Siria. Preparativi per la costruzione del tempio, e accordi di Salomone con Hiram 2Cronache 2:1 Poi Salomone decise di costruire un tempio per il nome dell'Eterno e una reggia per se'. 2Cronache 2:2 Salomone arruolo' settantamila uomini per portare pesi, ottantamila per estrarre pietre nelle montagne e tremilaseicento per sorvegliare su di loro. 2Cronache 2:3 Poi Salomone mando' a dire a Hiram re di Tiro: «Come hai fatto con Davide mio padre, al quale mandasti cedri per costruirsi una casa in cui abitare, fa' altrettanto con me. 2Cronache 2:4 Ecco io sto per costruire un tempio al nome dell'Eterno, il mio DIO, per consacrarglielo, per bruciare davanti a lui incenso odoroso, esporre continuamente i pani della presentazione e offrire gli olocausti mattina e sera, nei sabati, nei noviluni e nelle feste stabilite dall'Eterno, il nostro DIO. Questa e' una legge perpetua per Israele. 2Cronache 2:5 Il tempio che io sto per costruire sara' grande, perche' il nostro DIO e' piu' grande di tutti gli de'i. 2Cronache 2:6 Ma chi sara' in grado di costruirgli un tempio dato che i cieli e i cieli dei cieli non lo possono contenere? E chi sono io da costruirgli un tempio, anche solo per bruciare incenso davanti a lui? 2Cronache 2:7 Percio' ora mandami un uomo abile a lavorare l'oro, l'argento, il bronzo, il ferro, la porpora, lo scarlatto, il violaceo e che sappia fare ogni sorta d'intagli, lavorando insieme agli esperti che sono presso di me in Giuda, e a Gerusalemme, e che mio padre Davide ha preparato. 2Cronache 2:8 Mandami anche dal Libano legname di cedro, di cipresso e di sandalo, perche' so che i tuoi servi sono abili nel tagliare il legname del Libano; ed ecco, i miei servi lavoreranno con i servi tuoi, 2Cronache 2:9 per prepararmi legname in abbondanza, perche' il tempio che io sto per costruire sara' grande e meraviglioso. 2Cronache 2:10 E ai tuoi servi che abbatteranno e taglieranno gli alberi io daro' ventimila cori di grano, ventimila cori di orzo, ventimila bati di vino e ventimila bati di olio». 2Cronache 2:11 E Hiram, re di Tiro, rispose con uno scritto, che mando' a Salomone: «Poiche' l'Eterno ama il suo popolo, ti ha costituito re su di esso». 2Cronache 2:12 Hiram diceva anche: «Benedetto sia l'Eterno, il DIO d'Israele, che ha fatto i cieli e la terra, perche' ha dato al re Davide un figlio saggio, pieno di intelligenza e di capacita', che edifichera' un tempio per l'Eterno e una reggia per se'! 2Cronache 2:13 Io ti mando un uomo abile e sapiente di mio padre Hiram, 2Cronache 2:14 figlio di una donna delle figlie di Dan, mentre suo padre era un uomo di Tiro. Egli sa lavorare l'oro, l'argento, il bronzo, il ferro, la pietra, il legno, la porpora, il violaceo, il bisso, lo scarlatto, e sa fare qualsiasi intaglio e ogni disegno che gli venga affidato. Egli lavorera' con i tuoi esperti e con gli esperti del mio signore Davide, tuo padre. 2Cronache 2:15 Ora dunque il mio signore mandi ai suoi servi il grano, l'orzo, l'olio e il vino, che egli ha promesso; 2Cronache 2:16 e noi taglieremo tutti gli alberi del Libano di cui hai bisogno; te li porteremo quindi su zattere per mare fino a Jafo, e tu li farai trasportare a Gerusalemme». 2Cronache 2:17 Salomone recensi tutti gli stranieri che si trovavano nel paese d'Israele dopo il censimento che Davide suo padre aveva fatto di loro, ne furono trovati centocinquantatremilaseicento, 2Cronache 2:18 e ne prese settantamila per portare pesi, ottantamila per tagliare pietre nella montagna e tremilaseicento sorveglianti che facessero lavorare il popolo. La costruzione del tempio 2Cronache 3:1 Salomone inizio' quindi a costruire la casa dell'Eterno a Gerusalemme sul monte Moriah, dove l'Eterno era apparso a Davide suo padre, nel luogo che Davide aveva preparato sull'aia di Ornan, il Gebuseo. 2Cronache 3:2 Egli incomincio' a costruire nel secondo giorno del secondo mese del quarto anno del suo regno. 2Cronache 3:3 Queste sono le misure delle fondamenta gettate da Salomone per la costruzione della casa di DIO. La lunghezza era di sessanta cubiti (in cubiti dell'antica misura), e la larghezza di venti cubiti. 2Cronache 3:4 Il portico davanti al tempio aveva venti cubiti di lunghezza, eguagliando la larghezza stessa del tempio, e centoventi di altezza. Egli rivesti l'interno di oro finissimo. 2Cronache 3:5 Ricopri l'aula maggiore di legno di cipresso, poi la rivesti d'oro fino e sopra vi fece scolpire palme e catenelle. 2Cronache 3:6 Inoltre decoro' l'aula di pietre preziose per ornamento; e l'oro era quello di Parvaim. 2Cronache 3:7 Rivesti pure d'oro il tempio, le travi, le soglie, le pareti e le porte; e sulle pareti fece scolpire cherubini. Il luogo santissimo. I cherubini. Le colonne 2Cronache 3:8 Poi costrui il luogo santissimo. Esso aveva venti cubiti di lunghezza, eguagliando cosi la larghezza del tempio, e venti cubiti di larghezza. Lo ricopri di oro fino del valore di seicento talenti. 2Cronache 3:9 Il peso dell'oro per i chiodi era di cinquanta sicli. Rivesti d'oro anche le camere superiori. 2Cronache 3:10 Nel luogo santissimo fece due cherubini scolpiti e li rivesti d'oro. 2Cronache 3:11 L'apertura alare dei cherubini era di venti cubiti; un'ala di un cherubino lunga cinque cubiti, toccava la parete del tempio, mentre l'altra ala, pure lunga cinque cubiti, toccava l'ala del secondo cherubino. 2Cronache 3:12 Un'ala del secondo cherubino, lunga cinque cubiti, toccava la parete del tempio, mentre l'altra ala, pure lunga cinque cubiti, toccava l'ala dell'altro cherubino. 2Cronache 3:13 Le ali dispiegate di questi cherubini misuravano venti cubiti. Essi stavano ritti in piedi con la faccia rivolta verso l'interno del tempio. 2Cronache 3:14 Fece pure il velo di filo violaceo, porporino, scarlatto e di bisso, e su di esso fece ricamare dei cherubini. 2Cronache 3:15 Davanti al tempio fece due colonne di trentacinque cubiti di altezza; il capitello in cima a ciascuna di essa era di cinque cubiti. 2Cronache 3:16 Fece pure delle catenelle, come quelle che erano nel santuario, e le pose in cima alle colonne; fece quindi cento melagrane e le mise sulle catenelle. 2Cronache 3:17 Poi rizzo' le colonne davanti al tempio una a destra e l'altra a sinistra: e quella di destra la chiamo' Jakin e quella di sinistra Boaz. L'altare di bronzo, il mare di bronzo, le bacinelle e i vari utensili del tempio 2Cronache 4:1 Poi fece un altare di bronzo lungo venti cubiti, largo venti cubiti e alto dieci cubiti. 2Cronache 4:2 Fece pure il mare di metallo fuso, di forma circolare, che da un orlo all'altro misurava dieci cubiti; la sua altezza era di cinque cubiti e la sua circonferenza di trenta cubiti. 2Cronache 4:3 Sotto l'orlo vi erano figure simili a buoi, dieci per cubito, che circondavano il mare tutt'intorno. I buoi, disposti su due file, erano stati fusi insieme con il mare. 2Cronache 4:4 Questo poggiava su dodici buoi, di cui tre guardavano a nord, tre a ovest, tre a sud e tre a est. Il mare era posto su di essi, e le loro parti posteriori erano rivolte verso l'interno. 2Cronache 4:5 Esso aveva lo spessore di un palmo; il suo orlo era fatto come l'orlo di un calice, come il fiore di un giglio; il mare poteva contenere tremila bati. 2Cronache 4:6 Fece dieci conche per le purificazioni e ne colloco' cinque a destra e cinque a sinistra; in esse si lavavano le cose che servivano all'olocausto; nel mare invece si lavavano i sacerdoti. 2Cronache 4:7 Fece dieci candelabri d'oro, secondo le norme prescritte, e li pose nel tempio, cinque a destra e cinque a sinistra. 2Cronache 4:8 Fece dieci tavole e le colloco' nel tempio, cinque a destra e cinque a sinistra. Fece anche cento coppe d'oro. 2Cronache 4:9 Fece il cortile dei sacerdoti e il grande cortile con le porte del cortile che rivesti di bronzo. 2Cronache 4:10 Colloco' quindi il mare dal lato destro, verso sud-est. 2Cronache 4:11 Hiram fece pure i vasi, le palette e le bacinelle. Cosi Hiram porto' a termine il lavoro che doveva fare per il re Salomone nella casa di DIO: 2Cronache 4:12 le due colonne, i due capitelli a vaso in cima alle colonne, i due reticoli per coprire i due capitelli a vaso in cima alle colonne, 2Cronache 4:13 le quattrocento melagrane per i due reticoli (due file di melagrane per ogni reticolo per coprire i due capitelli a vaso in cima alle colonne). 2Cronache 4:14 Fece anche i carrelli e le conche sui carrelli, 2Cronache 4:15 il mare, uno solo, e i dodici buoi sotto il mare, 2Cronache 4:16 e i vasi, le palette, i forchettoni e tutti i loro oggetti, che il maestro Hiram fece di bronzo lucente per il re Salomone, per la casa dell'Eterno. 2Cronache 4:17 Il re li fece fondere nella pianura del Giordano, in un suolo argilloso, fra Sukkoth e Tseredah. 2Cronache 4:18 Salomone fece tutti questi utensili in cosi gran quantita', che il peso del bronzo non fu accertato. 2Cronache 4:19 Cosi Salomone fece fabbricare tutti gli arredi per la casa di DIO: l'altare d'oro e le tavole su cui si ponevano i pani della presentazione. 2Cronache 4:20 I candelabri con le loro lampade d'oro puro che dovevano ardere secondo la norma stabilita davanti al santuario; 2Cronache 4:21 i fiori, le lampade e gli smoccolatoi d'oro: erano d'oro purissimo; 2Cronache 4:22 i coltelli, le bacinelle, le coppe e i bracieri d'oro fino. Quanto all'ingresso del tempio, le porte interne che immettevano nel luogo santissimo e le porte che immettevano alla navata del tempio erano d'oro. 2Cronache 5:1 Cosi fu ultimato tutto il lavoro che Salomone fece eseguire per la casa dell'Eterno. Allora Salomone fece portare tutte le cose che suo padre aveva consacrato: l'argento, l'oro e tutti gli utensili, e li mise nei tesori della casa di DIO. L'arca portata nel tempio 2Cronache 5:2 Allora Salomone raduno' a Gerusalemme gli anziani d'Israele e tutti i capi delle tribu', i principi delle famiglie paterne dei figli d'Israele, per portare su l'arca del patto dell'Eterno dalla citta' di Davide, cioe' da Sion. 2Cronache 5:3 Tutti gli uomini d'Israele si radunarono presso il re per la festa che cadeva il settimo mese. 2Cronache 5:4 Cosi tutti gli anziani d'Israele vennero e i Leviti, presero l'arca. 2Cronache 5:5 Essi portarono su l'arca, la tenda di convegno e tutti gli utensili sacri che erano nella tenda. Furono i sacerdoti e i Leviti a trasportare queste cose. 2Cronache 5:6 Il re Salomone e tutta l'assemblea d'Israele, radunata attorno a lui, si raccolsero davanti all'arca e immolarono una tale quantita' di pecore e buoi che non si potevano ne' contare ne' calcolare. 2Cronache 5:7 I sacerdoti portarono quindi l'arca del patto dell'Eterno al suo posto, nel santuario del tempio, nel luogo santissimo, sotto le ali dei cherubini. 2Cronache 5:8 I cherubini infatti stendevano le loro ali sopra il luogo dell'arca e coprivano dall'alto l'arca e le sue stanghe. 2Cronache 5:9 Le stanghe erano cosi lunghe che le estremita' delle stanghe dell'arca si potevano vedere di fronte al luogo santissimo, ma non si vedevano dal di fuori. Esse sono rimaste la' fino al giorno d'oggi. 2Cronache 5:10 Nell'arca non c'era nient'altro che le due tavole che Mose' vi aveva deposto al monte Horeb, quando l'Eterno fece un patto con i figli d'Israele, dopo che questi erano usciti dall'Egitto. La gloria del Signore riempie il tempio 2Cronache 5:11 Ora, mentre i sacerdoti uscivano dal luogo santo (tutti i sacerdoti presenti infatti si erano santificati senza osservare l'ordine delle classi, 2Cronache 5:12 e tutti i Leviti cantori, Asaf, Heman, Jeduthun, i loro figli e i loro fratelli vestiti di bianco lino, con cembali, arpe e cetre stavano in piedi a est dell'altare, e con essi centoventi sacerdoti che suonavano le trombe) 2Cronache 5:13 e quando i trombettieri e i cantori come uno solo fecero udire all'unisono la loro voce per lodare e celebrare l'Eterno e alzarono la voce al suono delle trombe, dei cembali e di altri strumenti musicali e lodarono l'Eterno: «Perche' e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno», avvenne che la casa, la casa dell'Eterno, fu riempita da una nuvola, 2Cronache 5:14 e i sacerdoti non poterono rimanere a servire a motivo della nuvola, perche' la gloria dell'Eterno riempiva la casa di DIO. Discorso e preghiera di Salomone 2Cronache 6:1 Allora Salomone disse: «L'Eterno, ha dichiarato che abiterebbe nella densa nuvola. 2Cronache 6:2 E io ho costruito per te una casa sontuosa, nel luogo in cui tu dimorerai per sempre». 2Cronache 6:3 Poi il re si volto' e benedisse tutta l'assemblea d'Israele, mentre tutta l'assemblea d'Israele stava in piedi. 2Cronache 6:4 E disse: «Benedetto sia l'Eterno, il DIO d'Israele, che ha adempiuto con la sua potenza cio' che aveva promesso con la sua stessa bocca a mio padre Davide, dicendo: 2Cronache 6:5 "Dal giorno in cui feci uscire il mio popolo d'Israele dal paese d'Egitto, io non ho scelto alcuna citta' fra tutte le tribu' d'Israele, per edificarvi una casa, dove il mio nome dimorasse, e non ho scelto alcun uomo perche' fosse principe sul mio popolo d'Israele, 2Cronache 6:6 ma ho scelto Gerusalemme perche' il mio nome vi dimori, e ho scelto Davide perche' regnasse sul mio popolo d'Israele". 2Cronache 6:7 Ora Davide, mio padre, aveva in cuore di costruire un tempio al nome dell'Eterno il DIO d'Israele, 2Cronache 6:8 ma l'Eterno disse a Davide mio padre: "Tu avevi in cuore di costruire un tempio al mio nome, e hai fatto bene ad avere questo in cuore; 2Cronache 6:9 ma non sarai tu che costruirai il tempio, sara' invece il figlio che uscira' dai tuoi lombi, sara' lui che costruira' il tempio al mio nome". 2Cronache 6:10 Cosi l'Eterno ha adempiuto la parola che aveva pronunciato, e io ho preso il posto di Davide mio padre e mi sono seduto sul trono d'Israele, come l'Eterno aveva promesso, e ho costruito il tempio al nome dell'Eterno, il DIO d'Israele. 2Cronache 6:11 La' ho posto l'arca, in cui si trova il patto dell'Eterno, che egli fece con i figli d'Israele». 2Cronache 6:12 Poi Salomone si pose davanti all'altare dell'Eterno, di fronte a tutta l'assemblea d'Israele e stese le sue mani 2Cronache 6:13 (Salomone infatti aveva fatto costruire una tribuna di bronzo, lunga cinque cubiti, larga cinque cubiti e alta tre cubiti, e l'aveva posta in mezzo al cortile; egli vi sali, si inginocchio' di fronte a tutta l'assemblea d'Israele, stese le mani verso il cielo). 2Cronache 6:14 e disse: «O Eterno DIO d'Israele, non c'e' alcun DIO simile a te, ne' in cielo ne' sulla terra. Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano davanti a te con tutto il loro cuore. 2Cronache 6:15 Tu hai mantenuto col tuo servo Davide, mio padre, cio' che gli avevi promesso; si oggi hai compiuto con la tua mano cio' che avevi promesso con la tua bocca. 2Cronache 6:16 Ora dunque, o Eterno, DIO d'Israele, mantieni col tuo servo Davide, mio padre, cio' che gli hai promesso dicendo: "A te non manchera' mai alcuno che sieda davanti a me sul trono d'Israele, purche' i tuoi figli veglino sulla loro condotta e per camminare nella mia legge, come tu hai camminato davanti a me". 2Cronache 6:17 Ora dunque, o Eterno, DIO d'Israele, si adempia la parola che hai detto al tuo servo Davide! 2Cronache 6:18 Ma e' proprio vero che DIO abita con gli uomini sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli dei cieli non possono contenerti, tanto meno questo tempio che io ho costruito! 2Cronache 6:19 Tuttavia, o Eterno, DIO mio, presta attenzione alla preghiera del tuo servo e alla sua supplica, ascoltando il grido e la preghiera che il tuo servo innalza davanti a te. 2Cronache 6:20 I tuoi occhi siano rivolti giorno e notte verso questo tempio, verso il luogo di cui hai detto: "Li sara' il mio nome", per ascoltare le preghiere che il tuo servo fara' rivolto a questo luogo. 2Cronache 6:21 Ascolta le suppliche del tuo servo e del tuo popolo Israele quando pregheranno rivolti a questo luogo. Ascolta dal luogo della tua dimora, dai cieli; ascolta e perdona. 2Cronache 6:22 Se uno pecca contro il suo prossimo e, perche' costretto a giurare, viene a giurare davanti al tuo altare in questo tempio, 2Cronache 6:23 tu ascolta dal cielo, intervieni e giudica i tuoi servi, condanna il colpevole, facendo ricadere sul suo capo la sua condotta, e dichiara giusto l'innocente col rendergli secondo la sua giustizia. 2Cronache 6:24 Quando il tuo popolo Israele sara' sconfitto davanti al nemico perche' ha peccato contro di te, se torna a te e loda il tuo nome, se ti prega e ti supplica in questo tempio, 2Cronache 6:25 ascolta dal cielo e perdona il peccato del tuo popolo Israele, e fallo tornare nel paese che hai dato a lui e ai suoi padri. 2Cronache 6:26 Quando il cielo sara' chiuso e non vi sara' pioggia perche' hanno peccato contro di te, se essi pregano rivolti a questo luogo, se lodano il tuo nome e si convertono dal loro peccato perche' li hai afflitti, 2Cronache 6:27 tu ascolta dal cielo, perdona il peccato dei tuoi servi e del tuo popolo Israele, insegnando loro la buona strada per la quale devono camminare, e manda la pioggia sulla terra che hai dato in eredita' al tuo popolo. 2Cronache 6:28 Quando nel paese vi sara' carestia o peste, ruggine o carbonchio, invasione di locuste o di bruchi, quando il nemico li assediera' nel loro paese o nelle loro citta', quando, scoppiera' una calamita' o un'epidemia qualsiasi, 2Cronache 6:29 ogni preghiera, ogni supplica che ti sara' rivolta da qualsiasi individuo o dall'intero tuo popolo Israele, quando ciascuno ha riconosciuto la propria piaga e il proprio dolore e ha steso le sue mani verso questo tempio, 2Cronache 6:30 tu ascolta dal cielo, il luogo della tua dimora e perdona; e rendi a ciascuno secondo la sua condotta, tu che conosci il cuore di ognuno (tu solo infatti conosci il cuore dei figli degli uomini) 2Cronache 6:31 affinche' essi ti temano e camminino nelle tue vie tutto il tempo che vivranno nel paese che hai dato ai nostri padri. 2Cronache 6:32 Anche lo straniero, che non appartiene al tuo popolo Israele, quando verra' da un paese lontano a motivo del tuo grande nome, della tua mano potente e del tuo braccio disteso, quando verra' a pregarti rivolto a questo tempio, 2Cronache 6:33 tu ascolta dal cielo, dal luogo della tua dimora e concedi allo straniero tutto cio' che ti domanda, affinche' tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome per temerti, come fa il tuo popolo Israele e sappiano che il tuo nome e' invocato su questo tempio che io ho costruito. 2Cronache 6:34 Quando il tuo popolo uscira' in guerra contro i suoi nemici seguendo la via per cui l'hai mandato, se ti pregano rivolti verso questa citta' che tu hai scelto e verso il tempio che io ho costruito al tuo nome, 2Cronache 6:35 ascolta dal cielo la loro preghiera e la loro supplica e sostieni la loro causa. 2Cronache 6:36 Quando peccheranno contro di te (perche' non c'e' alcun uomo che non pecchi) e tu, adirato contro di loro, li abbandonerai in balia del nemico che li deportera' in un paese lontano o vicino, 2Cronache 6:37 se nel paese in cui sono stati deportati rientrano in se', se tornano a te e ti supplicano nel paese della loro prigionia dicendo: "Abbiamo peccato, abbiamo agito iniquamente, abbiamo fatto del male", 2Cronache 6:38 se tornano a te con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima nel paese della loro prigionia dove sono stati deportati, e ti pregano rivolti verso il loro paese, il paese che hai dato ai loro padri, verso la citta' che tu hai scelto e al tempio che ho costruito al tuo nome, 2Cronache 6:39 ascolta dal cielo, il luogo della tua dimora, la loro preghiera e le loro suppliche, sostieni la loro causa e perdona al tuo popolo che ha peccato contro di te! 2Cronache 6:40 Ora, o DIO mio, siano aperti i tuoi occhi e siano attente le tue orecchie alla preghiera fatta in questo luogo! 2Cronache 6:41 Ora dunque, levati, o Eterno DIO, e vieni al luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua forza. Siano i tuoi sacerdoti, o Eterno DIO, rivestiti di salvezza, e giubilino nel bene i tuoi santi. 2Cronache 6:42 O Eterno DIO, non respingere la faccia del tuo unto; ricordati dei favori fatti a Davide tuo servo!». La gloria dell'Eterno riempie il tempio. I sacrifici offerti per l'inaugurazione 2Cronache 7:1 Quando Salomone ebbe finito di pregare, dal cielo cadde un fuoco che consumo' l'olocausto e i sacrifici e la gloria dell'Eterno riempi il tempio. 2Cronache 7:2 I sacerdoti non potevano entrare nella casa dell'Eterno, perche' la gloria dell'Eterno riempiva la casa dell'Eterno. 2Cronache 7:3 Tutti i figli d'Israele, quando videro il fuoco scendere e la gloria dell'Eterno posarsi sul tempio, si prostrarono con la faccia a terra sul pavimento adorarono e lodarono l'Eterno, «perche' e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno». 2Cronache 7:4 Poi il re e tutto il popolo offrirono sacrifici davanti all'Eterno, 2Cronache 7:5 il re Salomone offri in sacrificio ventiduemila buoi e centoventimila pecore. Cosi il re e tutto il popolo dedicarono la casa di DIO. 2Cronache 7:6 I sacerdoti attendevano alle loro mansioni: cosi pure i Leviti con gli strumenti musicali consacrati all'Eterno, che il re Davide aveva fatto per lodare l'Eterno, «perche' la sua benignita' dura in eterno», ogni volta che Davide lodava per mezzo di essi. I sacerdoti suonavano le trombe di fronte a loro, mentre tutto Israele stava in piedi. 2Cronache 7:7 Salomone consacro' la parte centrale del cortile che era di fronte alla casa dell'Eterno; la' infatti offri gli olocausti e il grasso dei sacrifici di ringraziamento, perche' l'altare di bronzo che Salomone aveva fatto non poteva contenere gli olocausti, le oblazioni di cibo e il grasso. Celebrazione della festa dei tabernacoli 2Cronache 7:8 In quel tempo Salomone celebro' la festa per sette giorni, e tutto Israele con lui. A lui si uni una grandissima assemblea di gente, venuta dai dintorni di Hamath fino al torrente d'Egitto. 2Cronache 7:9 L'ottavo giorno fecero una riunione solenne, perche' avevano celebrato la dedicazione dell'altare per sette giorni, e la festa per altri sette giorni. 2Cronache 7:10 Nel ventitreesimo giorno del settimo mese egli rimando' alle sue tende il popolo allegro e con la gioia nel cuore per il bene che l'Eterno aveva fatto a Davide, a Salomone e a Israele, suo popolo. 2Cronache 7:11 Cosi Salomone ultimo' la casa dell'Eterno e la reggia e riusci a portare a termine tutto cio' che aveva in cuore di fare nella casa dell'Eterno e nella sua propria casa. Conferma delle promesse fatte e avvertimenti 2Cronache 7:12 Poi l'Eterno apparve di notte a Salomone e gli disse: «Ho esaudito la tua preghiera e ho scelto questo luogo per me come casa di sacrifici. 2Cronache 7:13 Quando chiudero' il cielo e non ci sara' piu' pioggia, quando ordinero' alle locuste di divorare il paese quando mandero' la peste al mio popolo, 2Cronache 7:14 se il mio popolo, sul quale e' invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e torna indietro dalle sue vie malvagie, io ascoltero' dal ciclo, perdonero' il suo peccato e guariro' il suo paese. 2Cronache 7:15 Ora i miei occhi saranno aperti e le mie orecchie attente alla preghiera fatta in questo luogo, 2Cronache 7:16 perche' ora ho scelto e santificato questo tempio, affinche' il mio nome vi rimanga per sempre; i miei occhi e il mio cuore saranno sempre li. 2Cronache 7:17 Quanto a te, se camminerai davanti a me come ha camminato Davide tuo padre, facendo tutto cio' che ti ho comandato, e se osserverai i miei statuti e i miei decreti, 2Cronache 7:18 rendero' stabile il trono del tuo regno, come ho pattuito con Davide tuo padre, dicendo: "Non ti manchera' mai qualcuno che regni su Israele". 2Cronache 7:19 Ma se vi volgerete altrove e abbandonerete i miei statuti e i miei comandamenti che vi ho posto davanti e andrete a servire altri de'i e a prostrarvi davanti a loro, 2Cronache 7:20 vi sradichero' dal mio paese che vi ho dato e rigettero' dalla mia presenza questo tempio che ho consacrato al mio nome, e lo rendero' la favola e lo zimbello fra tutti i popoli. 2Cronache 7:21 Chiunque passera' vicino a questo tempio, pur cosi imponente, stupira' e dira': "Perche' l'Eterno ha trattato cosi questo paese e questo tempio?". 2Cronache 7:22 Allora gli risponderanno: "Perche' hanno abbandonato l'Eterno, il DIO dei loro padri che li fece uscire dal paese d'Egitto, hanno aderito ad altri de'i, si sono prostrati davanti a loro e li hanno serviti, per questo l'Eterno ha fatto venire su di loro tutta questa calamita'"». Altre cose compiute da Salomone 2Cronache 8:1 Venti anni dopo che Salomone aveva costruito la casa dell'Eterno e il proprio palazzo, 2Cronache 8:2 Salomone ricostrui le citta' che Hiram aveva dato a Salomone e vi fece abitare i figli d'Israele. 2Cronache 8:3 Salomone marcio' quindi contro Hamath-Tsobah e se ne impadroni. 2Cronache 8:4 Inoltre ricostrui Tadmor nel deserto e tutte le citta' di rifornimento che aveva edificato in Hamath. 2Cronache 8:5 Ricostrui Beth-Horon superiore e Beth-Horon inferiore, citta' fortificate con mura, porte e sbarre, 2Cronache 8:6 e anche Baalath e tutte le citta' di rifornimento che appartenevano a Salomone, tutte le citta' dei carri, le citta' della cavalleria, insomma tutto cio' che gli piacque di costruire a Gerusalemme, nel Libano e in tutto il paese sotto il suo dominio. 2Cronache 8:7 Tutta la gente rimasta degli Hittei, degli Amorei, dei Perezei, degli Hivvei e dei Gebusei, che non erano d'Israele, 2Cronache 8:8 (cioe' i loro discendenti che erano rimasti dopo di loro nel paese e che gli Israeliti non erano riusciti a distruggere) Salomone li recluto' per il lavoro forzato, fino al giorno d'oggi. 2Cronache 8:9 Ma dei figli d'Israele Salomone non impiego' alcuno come servo per i suoi lavori, essi erano invece i suoi uomini di guerra, capi dei suoi condottieri e comandanti dei suoi carri e della sua cavalleria. 2Cronache 8:10 I capi dei funzionari del re Salomone che sorvegliavano il popolo erano duecentocinquanta. 2Cronache 8:11 Or Salomone fece salire la figlia del Faraone dalla citta' di Davide alla casa che aveva costruito per lei, perche' pensava: «Mia moglie non deve abitare nella casa di Davide re d'Israele, perche' i luoghi dove e' entrata l'arca dell'Eterno sono santi». 2Cronache 8:12 Allora Salomone offri olocausti all'Eterno sull'altare dell'Eterno, che egli aveva costruito davanti al portico del tempio; 2Cronache 8:13 e faceva cio' in base al numero richiesto ogni giorno, offrendoli secondo il comandamento di Mose', nei sabati, nei noviluni e nelle feste solenni, tre volte all'anno, e cioe', nella festa degli azzimi, nella festa delle settimane e nella festa delle capanne. 2Cronache 8:14 Stando quindi alle norme di Davide, suo padre, egli stabili le classi dei sacerdoti per il loro servizio, i Leviti nelle loro mansioni (di lodare l'Eterno e di prestare servizio davanti ai sacerdoti) secondo i compiti di ogni giorno, e i portinai secondo le loro classi a ciascuna porta, perche' cosi aveva ordinato Davide, l'uomo di DIO. 2Cronache 8:15 Essi non si allontanarono dall'ordine del re, dato ai sacerdoti e ai Leviti, in ogni questione e riguardo ai tesori. 2Cronache 8:16 Tutto il lavoro di Salomone fu ben organizzato dal giorno in cui si gettarono le fondamenta della casa dell'Eterno fino a quando fu terminato. Cosi la casa dell'Eterno fu portata a compimento. 2Cronache 8:17 Allora il re Salomone ando' a Etsion-Gheber e a Elath sulla riva del mare, nel paese di Edom. 2Cronache 8:18 Hiram per mezzo dei suoi servi gli mando' navi e servi che conoscevano il mare. Questi andarono con i servi di Salomone ad Ofir, vi presero quattrocentocinquanta talenti d'oro e li portarono al re Salomone. La regina di Sceba fa visita a Salomone 2Cronache 9:1 Quando la regina di Sceba senti parlare della fama di Salomone venne a Gerusalemme per mettere alla prova Salomone con difficili domande, accompagnata da un grandissimo seguito, con cammelli carichi di aromi e con una grande quantita' di oro e di pietre preziose: essa ando' da Salomone e parlo' con lui di tutto cio' che aveva in cuore. 2Cronache 9:2 Salomone rispose a tutte le sue domande, e non ci fu cosa alcuna che fosse nascosta a Salomone e che egli non sapesse spiegare. 2Cronache 9:3 Quando la regina di Sceba vide la sapienza di Salomone e la casa che egli aveva costruito, 2Cronache 9:4 i cibi della sua mensa, gli alloggi dei suoi servi, il servizio dei suoi camerieri e le loro vesti, i suoi coppieri e le loro vesti e gli olocausti che egli offriva nella casa dell'Eterno, rimase senza fiato. 2Cronache 9:5 Disse quindi al re: «Era dunque vero cio' che avevo sentito nel mio paese circa le tue parole e la tua sapienza. 2Cronache 9:6 Ma non ho creduto a queste cose finche' non sono venuta io stessa e non ho visto con i miei occhi; ebbene, non mi era stato riferito neppure la meta' della grandezza della tua sapienza. Tu sorpassi la fama di cui avevo sentito parlare. 2Cronache 9:7 Beata la tua gente, beati questi tuoi servi che stanno sempre davanti a te e ascoltano la tua sapienza! 2Cronache 9:8 Sia benedetto l'Eterno, il tuo DIO, che si e' compiaciuto di te, mettendoti sul suo trono come re per l'Eterno, il tuo DIO! Poiche' il tuo DIO ama Israele e vuole renderlo stabile per sempre, ti ha stabilito re su di loro, per esercitare il giudizio e la giustizia». 2Cronache 9:9 Poi ella dono' al re centoventi talenti d'oro e una grande quantita' di aromi e di pietre preziose. Non vi furono mai piu' aromi come quelli che la regina di Sceba diede al re Salomone. 2Cronache 9:10 I servi di Hiram e i servi di Salomone che portavano oro da Ofir, portarono anche legno di sandalo e pietre preziose; 2Cronache 9:11 con il legno di sandalo il re fece scale per la casa dell'Eterno e per la reggia e anche cetre e arpe per i cantori. Nessuno strumento come questi era mai stato visto prima nel paese di Giuda. 2Cronache 9:12 Il re Salomone diede alla regina di Sceba tutte le cose desiderate che ella chiese, molto di piu' di cio' che ella aveva portato al re. Poi ella fece ritorno, andando con i suoi servi al suo paese. Ricchezze di Salomone 2Cronache 9:13 Ora il peso dell'oro che Salomone riceveva ogni anno era di seicentosessantasei talenti d'oro. 2Cronache 9:14 in aggiunta a quello che proveniva dai mercanti e dai commercianti; inoltre tutti i re d'Arabia e i governanti del paese portavano a Salomone oro e argento. 2Cronache 9:15 Il re Salomone fece fare duecento scudi grandi d'oro battuto, per ognuno dei quali adopero' seicento sicli d'oro battuto. 2Cronache 9:16 e trecento scudi d'oro battuto, per ognuno dei quali adopero' trecento sicli d'oro; il re li pose quindi nel palazzo della foresta del Libano. 2Cronache 9:17 Il re fece pure un gran trono d'avorio che rivesti d'oro puro. 2Cronache 9:18 Il trono aveva sei gradini e uno sgabello d'oro, che erano attaccati al trono c'erano due bracci ai lati del seggio e due leoni stavano presso i bracci. 2Cronache 9:19 Dodici leoni stavano su entrambe le estremita' dei sei gradini. Nulla di simile era stato fatto in alcun altro regno. 2Cronache 9:20 Tutte le coppe per le bevande del re Salomone erano d'oro, e anche le coppe del palazzo della foresta del Libano erano d'oro puro. Al tempo di Salomone infatti l'argento non aveva alcun valore. 2Cronache 9:21 Poiche' le navi del re andavano a Tarshish con i servi di Hiram; e una volta ogni tre anni venivano le navi di Tarshish, recando oro, argento, avorio, scimmie e pavoni. 2Cronache 9:22 Cosi il re Salomone supero' in ricchezza e sapienza tutti i re della terra. 2Cronache 9:23 Tutti i re della terra cercavano la presenza di Salomone per ascoltare la sapienza che DIO gli aveva posto in cuore. 2Cronache 9:24 Ognuno di essi portava il suo dono: oggetti d'argento, oggetti d'oro, vesti, armi, aromi, cavalli e muli, una certa quantita' ogni anno. 2Cronache 9:25 Salomone aveva quattromila scuderie per cavalli e carri e dodicimila cavalieri, che distribui nelle citta' per i carri e in Gerusalemme vicino a se'. 2Cronache 9:26 Cosi egli dominava su tutti i re dal Fiume, fino al paese dei Filistei e fino al confine d'Egitto. 2Cronache 9:27 Il re fece in modo che in Gerusalemme l'argento fosse comune come le pietre e i cedri abbondanti come i sicomori della pianura. 2Cronache 9:28 A Salomone portavano cavalli dall'Egitto e da tutti i paesi. Morte di Salomone 2Cronache 9:29 Ora il resto delle gesta di Salomone, dalle prime alle ultime, non sono forse scritte nel libro di Nathan, il profeta, nella profezia di Ahijah di Sciloh e nelle visioni di Iddo il veggente, riguardanti Geroboamo, figlio di Nebat? 2Cronache 9:30 Salomone regno' in Gerusalemme su tutto Israele quarant'anni. 2Cronache 9:31 Poi Salomone si addormento' con i suoi padri e fu sepolto nella citta' di Davide suo padre. Al suo posto regno' suo figlio Roboamo. Stolto comportamento di Roboamo di fronte a Israele 2Cronache 10:1 Roboamo ando' a Sichem, perche' tutto Israele era venuto a Sichem per farlo re. 2Cronache 10:2 Quando Geroboamo, figlio di Nebat, venne a saperlo (egli era ancora in Egitto, dove era fuggito lontano dalla presenza del re Salomone), Geroboamo ritorno' dall'Egitto. 2Cronache 10:3 Lo mandarono percio' a chiamare. Cosi Geroboamo e tutto Israele vennero a parlare a Roboamo e gli dissero: 2Cronache 10:4 «Tuo padre ha reso il nostro giogo pesante; ora tu alleggerisci la dura servitu' di tuo padre e il giogo pesante che egli ci ha imposto, e noi ti serviremo». 2Cronache 10:5 Egli rispose loro: «Tornate da me fra tre giorni». Quindi il popolo se ne ando'. 2Cronache 10:6 Allora il re Roboamo si consiglio' con gli anziani che erano stati al servizio di suo padre Salomone, quando era in vita, e disse: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo?». 2Cronache 10:7 Essi gli parlarono, dicendo: «Se ti mostri benevolo verso questo popolo e li accontenti, dando loro una risposta favorevole, essi saranno tuoi servi per sempre». 2Cronache 10:8 Ma Roboamo rifiuto' il consiglio che gli anziani gli avevano dato e si consiglio' con i giovani che erano cresciuti con lui ed erano al suo servizio, 2Cronache 10:9 e disse loro: «Che cosa mi consigliate di rispondere a questo popolo che mi ha parlato dicendo: "Alleggerisci il giogo impostoci da tuo padre"?». 2Cronache 10:10 Allora i giovani che erano cresciuti con lui gli parlarono, dicendo: «Cosi risponderai a questo popolo che si e' rivolto a te dicendo: "Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo; ora tu alleggeriscilo". Cosi dirai loro: "Il mio dito mignolo e' piu' grosso dei fianchi di mio padre; 2Cronache 10:11 percio', se mio padre vi ha caricati di un giogo pesante, io lo rendero' ancora piu' pesante; se mio padre vi ha castigati con la frusta, io vi castighero' con flagelli"». 2Cronache 10:12 Tre giorni dopo, Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo come aveva ordinato il re, dicendo: «Tornate da me fra tre giorni». 2Cronache 10:13 Il re rispose loro duramente cosi il re Roboamo, rifiutando il consiglio degli anziani, 2Cronache 10:14 parlo' loro secondo il consiglio dei giovani, dicendo: «Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo rendero' ancora piu' pesante; mio padre vi ha castigati con fruste, ma io vi castighero' con flagelli». 2Cronache 10:15 Cosi il re non diede ascolto al popolo, perche' l'andamento delle cose dipendeva da DIO, affinche' l'Eterno portasse a compimento la sua parola, che aveva rivolto a Geroboamo, figlio di Nebat, per mezzo di Ahijah di Sciloh. 2Cronache 10:16 Quando tutto Israele vide che il re non gli dava ascolto, rispose al re, dicendo: «Che parte abbiamo noi con Davide? Non abbiamo alcuna eredita' con il figlio di Isai! Ognuno alle sue tende, o Israele! Ora provvedi alla tua casa, o Davide!». Cosi tutto Israele se ne ando' alle sue tende. 2Cronache 10:17 Ma sui figli d'Israele che abitavano nelle citta' di Giuda regno' Roboamo. 2Cronache 10:18 Il re Roboamo mando' Hadoram, incaricato dei tributi, ma i figli d'Israele lo lapidarono, ed egli mori. Allora il re Roboamo si affretto' a salire su un carro per fuggire a Gerusalemme. 2Cronache 10:19 Cosi Israele e' stato ribelle alla casa di Davide fino al giorno d'oggi. Roboamo e sue realizzazioni per rafforzare il suo regno 2Cronache 11:1 Roboamo, giunto a Gerusalemme, convoco' la casa di Giuda e di Beniamino, centottantamila guerrieri scelti, per combattere contro Israele e cosi restituire il regno a Roboamo. 2Cronache 11:2 Ma la parola dell'Eterno fu cosi rivolta a Scemaiah, uomo di DIO, dicendo: 2Cronache 11:3 «Parla a Roboamo, figlio di Salomone, re di Giuda, e a tutto Israele, in Giuda e in Beniamino, e di loro: 2Cronache 11:4 Cosi parla l'Eterno: "Non salite a combattere contro i vostri fratelli. Ognuno torni a casa sua, perche' questa cosa viene da me"». Essi allora ubbidirono alla parola dell'Eterno e tornarono indietro senza andare contro Geroboamo. 2Cronache 11:5 Roboamo abito' in Gerusalemme e costrui alcune citta' per difesa in Giuda. 2Cronache 11:6 Costrui Betlemme, Etam, Tekoa, 2Cronache 11:7 Beth-Tsur, Soko, Adullam, 2Cronache 11:8 Gath, Mareshah, Zif, 2Cronache 11:9 Adoraim, Lakish, Azekah, 2Cronache 11:10 Tsorah, Ajalon e Hebron, che divennero citta' fortificate in Giuda e in Beniamino. 2Cronache 11:11 Rafforzo' le fortezze e vi pose comandanti e depositi di viveri, di olio e di vino. 2Cronache 11:12 In ogni citta' mise scudi e lance e le rese estremamente forti. Cosi egli ebbe dalla sua parte Giuda e Beniamino. 2Cronache 11:13 Inoltre da tutti i loro territori i sacerdoti e i Leviti di tutto Israele presero posizione con lui. 2Cronache 11:14 I Leviti infatti abbandonarono loro terreni da pascolo e le loro proprieta' e si recarono in Giuda e a Gerusalemme, perche' Geroboamo con i suoi figli li aveva rigettati dal servire come sacerdoti dell'Eterno, 2Cronache 11:15 e si era costituito sacerdoti per gli alti luoghi, per i demoni e per i vitelli che aveva fatto. 2Cronache 11:16 Dopo i Leviti quelli di tutte le tribu' d'Israele che avevano deciso nel loro cuore di cercare l'Eterno, il DIO d'Israele, andarono a Gerusalemme per offrire sacrifici all'Eterno, il DIO dei loro padri. 2Cronache 11:17 Cosi rafforzarono il regno di Giuda e resero stabile per tre anni Roboamo, figlio di Salomone, perche' per tre anni seguirono la via di Davide e di Salomone. 2Cronache 11:18 Roboamo prese in moglie Mahalath, figlia di Jerimoth, figlio di Davide e di Abihail figlia di Eliab, figlio di Isai. 2Cronache 11:19 Essa gli partori i figli Jeush, Scemariah e Zaham. 2Cronache 11:20 Dopo di lei prese Maakah, figlia di Absalom, la quale gli partori Abijah, Attai, Ziza e Scelomith. 2Cronache 11:21 Roboamo amo' Maakah, figlia di Absalom, piu' di tutte le sue mogli e concubine (egli prese diciotto mogli e sessanta concubine e genero' ventotto figli e sessanta figlie). 2Cronache 11:22 Roboamo costitui Abijah, figlio di Maakah, come capo per essere principe tra i suoi fratelli, perche' pensava di farlo re. 2Cronache 11:23 Egli agi con accortezza e dissemino' alcuni dei suoi figli in tutte le contrade di Giuda e di Beniamino, in tutte le citta' fortificate; diede loro viveri in abbondanza e cerco' per loro molte mogli. Idolatria di Giuda sotto Roboamo e conseguente invasione del re d'Egitto 2Cronache 12:1 Or avvenne che quando ebbe consolidato il regno e si fu rafforzato, Roboamo abbandono' la legge dell'Eterno e tutto Israele con lui. 2Cronache 12:2 Nell'anno quinto del re Roboamo, Scishak, re d'Egitto, sali contro Gerusalemme (perche' essi avevano peccato contro l'Eterno), 2Cronache 12:3 con milleduecento carri e sessantamila cavalieri; e con lui dall'Egitto venne un popolo innumerevole: Libici, Sukkei ed Etiopi. 2Cronache 12:4 Egli espugno' le citta' fortificate che appartenevano a Giuda e giunse fino a Gerusalemme. 2Cronache 12:5 Allora il profeta Scemaiah si reco' da Roboamo e dai capi di Giuda, che si erano radunati a Gerusalemme per paura di Scishak, e disse loro: «Cosi dice l'Eterno: "Voi avete abbandonato me, percio' anch'io ho abbandonato voi nelle mani di Scishak"». 2Cronache 12:6 Allora i principi d'Israele e il re si umiliarono e dissero: «L'Eterno e' giusto». 2Cronache 12:7 Quando l'Eterno vide che si erano umiliati, la parola dell'Eterno fu rivolta a Scemaiah, dicendo: «Poiche' essi si sono umiliati, io non li distruggero', ma concedero' loro fra poco liberazione e la mia ira non si riversera' su Gerusalemme per mezzo di Scishak. 2Cronache 12:8 Tuttavia saranno asserviti a lui, cosi conosceranno per esperienza cosa significa servire a me e servire ai regni delle nazioni». 2Cronache 12:9 Cosi Scishak, re d'Egitto, sali contro Gerusalemme e porto' via i tesori della casa dell'Eterno e i tesori del palazzo reale; porto' via ogni cosa; prese anche gli scudi d'oro che Salomone aveva fatto. 2Cronache 12:10 Al loro posto il re Roboamo fece fare scudi di bronzo e ne affido' la custodia ai capitani delle guardie che sorvegliavano la porta della casa del re. 2Cronache 12:11 Ogni volta che il re entrava nella casa dell'Eterno, le guardie andavano a prenderli e poi li riportavano nella sala delle guardie. 2Cronache 12:12 Poiche' Roboamo si era umiliato, l'ira dell'Eterno si ritiro' da lui e non lo distrusse completamente; in Giuda c'erano anche delle cose buone. 2Cronache 12:13 Cosi il re Roboamo si rafforzo' in Gerusalemme e continuo' a regnare. Quando inizio' a regnare, Roboamo aveva quarantun'anni, e regno' diciassette anni a Gerusalemme, la citta' che l'Eterno aveva scelto fra tutte le tribu' d'Israele per stabilirvi il suo nome. Sua madre si chiamava Naamah, l'Ammonita. 2Cronache 12:14 Egli fece il male, perche' non applico' il suo cuore a ricercare l'Eterno. 2Cronache 12:15 Le gesta di Roboamo, dalle prime alle ultime, non sono forse scritte negli annali del profeta Scemaiah e del veggente Iddo, secondo le genealogie? Vi furono guerre in continuazione fra Roboamo e Geroboamo. 2Cronache 12:16 Poi Roboamo si addormento' con i suoi padri e fu sepolto nella citta' di Davide. Al suo posto regno' suo figlio Abijah. Abijah, re di Giuda. Guerra contro Geroboamo, re d'Israele 2Cronache 13:1 Nell'anno diciottesimo del regno di Geroboamo, Abijah inizio' a regnare su Giuda. 2Cronache 13:2 Egli regno' tre anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Mikaiah, figlia di Uriel, da Ghibeah. Ci fu guerra tra Abijah e Geroboamo. 2Cronache 13:3 Abijah si preparo' per la battaglia con un esercito di prodi guerrieri, quattrocentomila uomini scelti; anche Geroboamo si schiero' in ordine di battaglia contro di lui con ottocentomila uomini scelti, uomini forti e valorosi. 2Cronache 13:4 Stando sul monte Tsemaraim che si trova nella regione montuosa di Efraim. Abijah disse: «Ascoltatemi, Geroboamo e tutto Israele! 2Cronache 13:5 Non sapete forse che l'Eterno, il DIO d'Israele, ha dato per sempre a Davide il regno sopra Israele, a lui e ai suoi figli, con un patto di sale? 2Cronache 13:6 Eppure Geroboamo, figlio di Nebat, servo di Salomone, figlio di Davide, si e' levato e si e' ribellato, contro il suo signore. 2Cronache 13:7 Attorno a lui si sono radunati uomini spregevoli, dei farabutti, che si sono fatti forti contro Roboamo, figlio di Salomone, quando Roboamo era giovane e inesperto, e non era forte abbastanza da resistere loro. 2Cronache 13:8 Ora voi pensate di riuscire a resistere al regno dell'Eterno, che e' nelle mani dei figli di Davide, perche' siete una grande moltitudine e avete con voi i vitelli d'oro che Geroboamo ha fatto per voi come vostri de'i. 2Cronache 13:9 Non avete voi forse scacciato i sacerdoti dell'Eterno, i figli di Aaronne, e i Leviti e non vi siete costituiti sacerdoti come i popoli degli altri paesi? Cosi chiunque viene con un giovane torello e con sette montoni per essere consacrato, puo' divenire sacerdoti di quelli che non sono de'i. 2Cronache 13:10 Quanto a noi, l'Eterno e' nostro DIO, e non l'abbiamo abbandonato; i sacerdoti che prestano servizio dell'Eterno, sono figli di Aaronne mentre i Leviti svolgono le loro mansioni. 2Cronache 13:11 Ogni mattina e ogni sera essi offrono all'Eterno gli olocausti e l'incenso odoroso; inoltre essi dispongono i pani della presentazione sulla tavola pura, e ogni sera accendono il candelabro d'oro con le sue lampade, perche' noi osserviamo il comando dell'Eterno, il nostro DIO; ma voi l'avete abbandonato. 2Cronache 13:12 Ed ecco, DIO stesso e' con noi alla nostra testa e i sacerdoti con trombe squillanti stanno per suonare l'allarme contro di voi. O figli d'Israele, non combattete contro l'Eterno il DIO dei vostri padri, perche' non avrete successo». 2Cronache 13:13 Intanto Geroboamo li aggiro' con un'imboscata per assalirli alle spalle; cosi, mentre egli era schierato davanti a Giuda, quelli dell'imboscata erano alle spalle. 2Cronache 13:14 Quando quelli di Giuda si voltarono, si accorsero che li aspettava la battaglia tanto di fronte che alle spalle. Allora essi gridarono all'Eterno e i sacerdoti suonarono le trombe. 2Cronache 13:15 Poi gli uomini di Giuda lanciarono un grido e, mentre gli uomini di Giuda gridavano, avvenne che DIO colpi Geroboamo e tutto Israele davanti ad Abijah e a Giuda. 2Cronache 13:16 Cosi i figli d'Israele fuggirono davanti a Giuda, e DIO li diede nelle loro mani. 2Cronache 13:17 Abijah e la sua gente inflissero loro una grande sconfitta; fra gli Israeliti caddero morti cinquecentomila uomini scelti. 2Cronache 13:18 Cosi in quel tempo i figli d'Israele furono umiliati, mentre i figli di Giuda si rafforzarono perche' si erano appoggiati sull'Eterno, il DIO dei loro padri. 2Cronache 13:19 Abijah insegui Geroboamo e gli tolse le seguenti citta': Bethel, con i suoi villaggi satelliti, Jeshanah con i suoi villaggi satelliti, Efraim con i suoi villaggi satelliti. 2Cronache 13:20 Cosi durante la vita di Abijah, Geroboamo non riprese piu' forza, poi l'Eterno lo colpi ed egli mori. 2Cronache 13:21 Abijah invece divenne potente, prese quattordici mogli e genero' ventidue figli e sedici figlie. 2Cronache 13:22 Il resto delle gesta di Abijah, la sua condotta e le sue parole sono descritte negli annali del profeta Iddo. 2Cronache 14:1 Poi Abijah si addormento' con i suoi padri e fu sepolto nella citta' di Davide. Al suo posto regno' suo figlio Asa. Ai suoi tempi il paese rimase tranquillo per dieci anni. Asa, re di Giuda. Vittoria sugli Etiopi 2Cronache 14:2 Asa fece cio' che e' buono e retto agli occhi dell'Eterno, il suo DIO. 2Cronache 14:3 Egli rimosse gli altari degli de'i stranieri e gli alti luoghi, distrusse le colonne sacre e fece a pezzi gli Ascerim. 2Cronache 14:4 Inoltre ordino' a Giuda di cercare l'Eterno, il DIO dei loro padri, e di mettere in pratica la legge e i comandamenti. 2Cronache 14:5 Rimosse pure da tutte le citta' di Giuda gli alti luoghi e gli idoli; e sotto di lui il regno ebbe tranquillita'. 2Cronache 14:6 Egli costrui citta' fortificate in Giuda perche' il paese era tranquillo. In quegli anni non ci fu alcuna guerra contro di lui, poiche' l'Eterno gli aveva dato tranquillita'. 2Cronache 14:7 Egli diceva a quelli di Giuda: «Costruiamo queste citta' e circondiamole di mura, di torri, di porte e di sbarre. Il paese e' ancora a nostra disposizione perche' abbiamo cercato l'Eterno, il nostro DIO; noi l'abbiamo cercato, ed egli ci ha dato riposo tutt'intorno». Cosi essi si misero a costruire e prosperarono. 2Cronache 14:8 Asa aveva un esercito di trecentomila uomini di Giuda che portavano scudo e lancia, e di duecentottantamila di Beniamino che portavano scudo e tiravano l'arco; tutti questi erano uomini forti e valorosi. 2Cronache 14:9 Contro di loro usci Zerah, l'Etiope, con un esercito di un milione di uomini e con trecento carri e giunse fino a Mareshah. 2Cronache 14:10 Asa usci contro di lui, e si disposero in ordine di battaglia nella valle di Tsefathah presso Mareshah. 2Cronache 14:11 Allora Asa grido' all'Eterno il suo DIO e disse: «O Eterno, non c'e' nessuno all'infuori di te che possa venire in aiuto nel combattimento tra uno potente e uno che e' privo di forza. Soccorrici, o Eterno, nostro DIO, perche' noi ci appoggiamo su di te e andiamo contro questa moltitudine nel tuo nome. O Eterno, tu sei il nostro DIO; non permettere che l'uomo prevalga su di te!». 2Cronache 14:12 Cosi l'Eterno colpi gli Etiopi davanti ad Asa e davanti a Giuda, e gli Etiopi si diedero alla fuga. 2Cronache 14:13 Allora Asa e la gente che era con lui li inseguirono fino a Gherar. Percio' gli Etiopi furono sconfitti, e di loro non ne rimase neppure uno vivo perche' essi furono distrutti davanti all'Eterno e davanti al suo esercito. Ed essi portarono via un enorme bottino. 2Cronache 14:14 Poi attaccarono tutte le citta' intorno a Gherar, perche' il terrore dell'Eterno era caduto su di esse, e saccheggiarono tutte le citta', nelle quali c'era molto bottino. 2Cronache 14:15 Assalirono pure i recinti del bestiame e portarono via gran numero di pecore e di cammelli. Poi tornarono a Gerusalemme. Asa elimina l'idolatria dal paese 2Cronache 15:1 Allora lo Spirito di DIO investi Azariah, figlio di Oded, 2Cronache 15:2 che usci a incontrare Asa e gli disse: «Asa, e voi tutti di Giuda e di Beniamino, ascoltatemi! L'Eterno e' con voi, quando voi siete con lui. Se lo cercate egli si fara' trovare da voi, ma se lo abbandonate egli vi abbandonera'. 2Cronache 15:3 Per lungo tempo Israele e' stato senza il vero DIO, senza sacerdote che insegnasse e senza legge. 2Cronache 15:4 Ma nella loro avversita' sono ritornati all'Eterno, il DIO d'Israele, l'hanno cercato ed egli si e' lasciato trovare da loro. 2Cronache 15:5 In quel tempo non c'era sicurezza per quelli che andavano e per quelli che venivano, perche' tutti gli abitanti dei paesi erano in grande agitazione. 2Cronache 15:6 Una nazione era schiacciata da un'altra, e una citta' da un'altra, perche' DIO li affliggeva con sventure di ogni genere. 2Cronache 15:7 Ma voi siate forti e non lasciate che le vostre braccia si indeboliscano, perche' il vostro lavoro sara' ricompensato». 2Cronache 15:8 Quando Asa ebbe udito queste parole e la profezia del profeta Oded, prese coraggio e rimosse gli idoli abominevoli da tutto il paese di Giuda e di Beniamino e dalle citta' che aveva espugnato nella regione montuosa di Efraim, e riparo' l'altare dell'Eterno che si trovava davanti all'atrio dell'Eterno. 2Cronache 15:9 Quindi raduno' tutto Giuda e Beniamino e quelli di Efraim, di Manasse e di Simeone che risiedevano con loro infatti erano venuti a lui in gran numero da Israele, quando avevano visto che l'Eterno, il suo DIO, era con lui. 2Cronache 15:10 Cosi si radunarono a Gerusalemme nel terzo mese del quindicesimo anno del regno di Asa. 2Cronache 15:11 In quel tempo sacrificarono all'Eterno, dal bottino che avevano preso, settecento buoi e settemila pecore. 2Cronache 15:12 Si impegnarono quindi con un patto a cercare l'Eterno, il DIO dei loro padri, con tutto il loro cuore e con tutta la loro anima. 2Cronache 15:13 Chiunque non avesse cercato l'Eterno, il DIO d'Israele, sarebbe stato messo a morte, grande o piccolo che fosse, uomo o donna. 2Cronache 15:14 Inoltre fecero un giuramento all'Eterno a gran voce e con grida di giubilo, al suono delle trombe e dei corni. 2Cronache 15:15 Tutto Giuda si rallegro' del giuramento, perche' avevano giurato con tutto il loro cuore e avevano cercato l'Eterno con tutta la loro volonta', ed egli si era lasciato trovare da loro. Cosi l'Eterno diede loro riposo tutt'intorno. 2Cronache 15:16 Egli destitui persino Maakah, madre del re Asa, dalla sua posizione di regina, perche' essa aveva fatto un'immagine abominevole di Ascerah. Quindi Asa demoli l'immagine, la fece a pezzi e la brucio' presso il torrente Kidron. 2Cronache 15:17 Ma gli alti luoghi non furono eliminati da Israele, anche se il cuore di Asa rimase integro per tutta la sua vita. 2Cronache 15:18 Egli fece portare nella casa di DIO le cose consacrate da suo padre e le cose consacrate da lui stesso: argento, oro e vasi. 2Cronache 15:19 E non ci fu piu' guerra fino al trentacinquesimo anno del regno di Asa. Ultimi anni di Asa e sua colpa per l'alleanza contratta con il re di Siria 2Cronache 16:1 Nell'anno trentaseiesimo del regno di Asa, Baasha, re d'Israele, sali contro Giuda e costrui Ramah, per impedire che alcuno uscisse o entrasse da Asa, re di Giuda. 2Cronache 16:2 Allora Asa tiro' fuori dai tesori della casa dell'Eterno e del palazzo reale argento e oro e li mando' a Ben-Hadad re di Siria, che abitava a Damasco, dicendo: 2Cronache 16:3 «Vi sia alleanza fra me e te, come c'era tra mio padre e tuo padre. Ecco, ti mando argento e oro; orsu', rompi la tua alleanza con Baasha, re d'Israele, affinche' egli si ritiri da me». 2Cronache 16:4 Ben-Hadad diede ascolto al re Asa e mando' i capi del suo esercito contro le citta' d'Israele. Essi attaccarono Ijon, Dan, Abel-Maim e tutte le citta'-deposito di Neftali. 2Cronache 16:5 Quando Baasha seppe questo, smise di costruire Ramah e sospese i suoi lavori. 2Cronache 16:6 Allora il re Asa prese tutti quelli di Giuda, che portarono via le pietre e il legname che Baasha aveva usato per costruire Ramah e con essi egli costrui Gheba e Mitspah. 2Cronache 16:7 In quel tempo il veggente Hanani si reco' da Asa, re di Giuda, e gli disse: «Poiche' ti sei appoggiato sul re di Siria e non ti sei appoggiato sull'Eterno, il tuo DIO, l'esercito del re di Siria ti e' sfuggito dalle mani. 2Cronache 16:8 Non erano forse gli Etiopi e i Libici un esercito smisurato con numerosissimi carri e cavalieri? Tuttavia poiche' ti eri appoggiato sull'Eterno, egli li diede nelle tue mani. 2Cronache 16:9 L'Eterno infatti con i suoi occhi scorre avanti e indietro per tutta la terra per mostrare la sua forza verso quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai agito da stolto; percio' d'ora in avanti avrai delle guerre», 2Cronache 16:10 Asa si indigno' contro il veggente e lo fece gettare in carcere, perche' si era adirato con lui per queste cose. In quel tempo Asa infieri anche contro alcuni del popolo. 2Cronache 16:11 Or ecco, le gesta di Asa, dalle prime alle ultime, sono scritte nel libro dei re di Giuda e d'Israele. 2Cronache 16:12 Nel trentanovesimo anno del suo regno Asa si ammalo' ai piedi, e la sua malattia era molto grave; nella sua infermita' pero' egli non cerco' l'Eterno, ma ricorse ai medici. 2Cronache 16:13 Cosi Asa si addormento' con i suoi padri e mori il quarantunesimo anno del suo regno. 2Cronache 16:14 Lo seppellirono nel sepolcro che egli si era fatto scavare nella citta' di Davide lo deposero sopra un letto pieno di aromi e di vari unguenti profumati, preparati secondo l'arte del profumiere, e ne bruciarono una grande quantita' in suo onore. Giosafat, re di Giuda. Sua integrita' nei confronti di Dio e sua prosperita' 2Cronache 17:1 Al suo posto regno' suo figlio Giosafat, che si fortifico' contro Israele. 2Cronache 17:2 Egli colloco' truppe in tutte le citta' fortificate di Giuda e pose guarnigioni nel paese di Giuda e nelle citta' di Efraim, che suo padre Asa aveva conquistato. 2Cronache 17:3 L'Eterno fu con Giosafat, perche' egli cammino' nelle primiere vie di Davide, suo padre. Egli non cerco' i Baal, 2Cronache 17:4 ma cerco' il DIO di suo padre e cammino' nei suoi comandamenti e non secondo il modo di agire d'Israele. 2Cronache 17:5 Percio' l'Eterno consolido' il regno nelle sue mani. Tutto Giuda recava a Giosafat doni, ed egli ebbe ricchezza e gloria in abbondanza. 2Cronache 17:6 Il suo cuore si rafforzo' nelle vie dell'Eterno e rimosse nuovamente gli alti luoghi e gli Ascerim da Giuda. 2Cronache 17:7 Il terzo anno del suo regno mando' i suoi capi Ben-Hail Obadiah, Zaccaria, Nethaneel e Mikaiah a insegnare nelle citta' di Giuda; 2Cronache 17:8 e con essi mando' i Leviti, Scemaiah, Nethaniah, Zebadiah, Asahel Scemiramoth, Gionathan, Adonijah, Tobijah e Tobadonijah, e con essi anche i sacerdoti Elishama e Jehoram. 2Cronache 17:9 Cosi essi insegnarono in Giuda, avendo con se' il libro della legge dell'Eterno; essi percorsero tutte le citta' di Giuda, istruendo il popolo. 2Cronache 17:10 Il terrore a dell'Eterno cadde su tutti i regni dei paesi che erano intorno a Giuda, e cosi essi non mossero guerra a Giosafat. 2Cronache 17:11 Alcuni dei Filistei recarono a Giosafat doni e un tributo in argento; anche gli Arabi gli portarono bestiame minuto: settemilasettecento montoni e settemilasettecento capri. 2Cronache 17:12 Cosi Giosafat divenne sempre piu' grande e costrui in Giuda fortezze e citta'-deposito. 2Cronache 17:13 Esegui molti lavori nelle citta' di Giuda, e in Gerusalemme teneva guerrieri, uomini forti e valorosi. 2Cronache 17:14 Questo e' il loro censimento, secondo le loro case paterne. Di Giuda, i capi di migliaia erano Adnah, il capo, e con lui trecentomila uomini forti e valorosi; 2Cronache 17:15 dopo di lui, c'era Jehohanan, il capo, e con lui duecentottantamila uomini; 2Cronache 17:16 dopo di lui c'era Amasiah, figlio di Zikri, che si era spontaneamente consacrato all'Eterno, e con lui duecentomila uomini forti e valorosi. 2Cronache 17:17 Di Beniamino c'era Eliada, uomo forte e valoroso, e con lui duecentomila uomini armati di arco e di scudo; 2Cronache 17:18 dopo di lui c'era Jehozabad, e con lui centottantamila uomini pronti per la guerra. 2Cronache 17:19 Tutti questi erano al servizio del re, oltre a quelli che il re aveva collocato nelle citta' fortificate in tutto Giuda. Alleanza di Giosafat con Achab 2Cronache 18:1 Giosafat ebbe grandi ricchezze e gloria e si imparento' con Achab. 2Cronache 18:2 Dopo alcuni anni egli scese a Samaria da Achab. Allora Achab fece uccidere per lui e per la gente che era con lui un gran numero di pecore e di buoi e lo persuase a salire con lui contro Ramoth di Galaad. 2Cronache 18:3 Cosi Achab, re d'Israele, disse a Giosafat, re di Giuda: «Verresti con me contro Ramoth di Galaad?». Giosafat gli rispose: «Conta su di me come su te stesso, sulla mia gente come sulla tua; verremo con te alla guerra». 2Cronache 18:4 Poi Giosafat disse al re d'Israele: «Ti prego, consulta oggi stesso la parola dell'Eterno». 2Cronache 18:5 Allora il re d'Israele convoco' i profeti, quattrocento uomini, e disse loro: «Dobbiamo andare a combattere contro Ramoth di Galaad, oppure devo rinunciarvi?». Quelli risposero: «Va' pure, perche' DIO la dara' nelle mani del re». 2Cronache 18:6 Ma Giosafat disse: «Non c'e' qui un altro profeta dell'Eterno che possiamo consultare?». 2Cronache 18:7 Il re d'Israele rispose a Giosafat: «C'e' ancora un uomo, Mikaiah, figlio di Imla, per mezzo del quale si potrebbe consultare l'Eterno; io pero' lo odio perche' non profetizza mai nulla di buono nei miei confronti, ma soltanto del male». Giosafat disse: «Il re non parli cosi». 2Cronache 18:8 Allora il re d'Israele chiamo' un eunuco e gli disse: «Fa' venire subito Mikaiah, figlio di Imla». I falsi profeti assicurano a Achab la vittoria, ma solo Mikaiah parla da parte dell'Eterno 2Cronache 18:9 Or il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, sedevano ciascuno sul suo trono, vestiti dei loro abiti reali; essi erano seduti nell'aia che si trova all'ingresso della porta di Samaria; e tutti i profeti profetizzavano davanti a loro. 2Cronache 18:10 Sedekia, figlio di Kenaanah, che si era fatto delle corna di ferro, disse: «Cosi dice l'Eterno: "Con queste corna trafiggerai i Siri, fino a distruggerli completamente"». 2Cronache 18:11 Tutti i profeti profetizzavano allo stesso modo, dicendo: «Sali contro Ramoth di Galaad e riuscirai, perche' l'Eterno la dara' nelle mani del re». 2Cronache 18:12 Il messaggero, che era andato a chiamare Mikaiah, gli parlo', dicendo: «Ecco, le parole dei profeti sono concordi nel dichiarare cose buone al re; ti prego quindi che la tua parola sia come la parola di ognuno di loro; dichiara anche tu cose buone». 2Cronache 18:13 Ma Mikaiah rispose: «Come e' vero che l'Eterno vive, qualunque cosa il mio DIO dira' io la dichiarero'». 2Cronache 18:14 Come giunse davanti al re, il re gli disse: «Mikaiah, dobbiamo andare a combattere contro Ramoth di Galaad, oppure devo rinunciarvi?». Egli rispose: «Andate pure e riuscirete, perche' essi saranno dati nelle vostre mani». 2Cronache 18:15 Allora il re gli disse: «Quante volte ti devo scongiurare di non dirmi se non la verita' nel nome dell'Eterno?». 2Cronache 18:16 Mikaiah rispose: «Ho visto tutto Israele disperso sui monti, come pecore che non hanno pastore; e l'Eterno ha detto: "Essi non hanno piu' padrone; se ne torni ciascuno in pace a casa sua"». 2Cronache 18:17 Il re d'Israele disse a Giosafat: «Non ti avevo io detto che nei miei confronti costui non avrebbe profetizzato nulla di buono, ma soltanto del male?». 2Cronache 18:18 Allora Mikaiah disse: «Percio' ascolta la parola dell'Eterno. Io ho visto l'Eterno assiso sul suo trono, mentre tutto l'esercito celeste stava alla sua destra e alla sua sinistra. 2Cronache 18:19 L'Eterno disse: "Chi sedurra' Achab, re d'Israele, perche' salga e perisca a Ramoth di Galaad?". Chi rispose in un modo e chi in un altro. 2Cronache 18:20 Allora si fece avanti uno spirito che si presento' davanti all'Eterno e disse: "Lo sedurro' io". L'Eterno gli disse: "In che modo?". 2Cronache 18:21 Egli rispose: "Io usciro' e saro' spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti". L'Eterno gli disse: "Riuscirai certamente a sedurlo; va' e fa' cosi". 2Cronache 18:22 Percio' ecco, l'Eterno ha posto uno spirito di menzogna in bocca a questi tuoi profeti, ma l'Eterno pronuncia sciagura contro di te». 2Cronache 18:23 Allora Sedekia, figlio di Kenaanah, si avvicino' e diede uno schiaffo a Mikaiah, e disse: «Per dove e' passato lo Spirito dell'Eterno quando e' uscito da me per parlare a te?». 2Cronache 18:24 Mikaiah rispose: «Ecco, lo vedrai il giorno in cui andrai in una stanza interna a nasconderti!». 2Cronache 18:25 Allora il re d'Israele disse: «Prendete Mikaiah e conducetelo da Amon, governatore della citta', e da Joas figlio del re, 2Cronache 18:26 e dite loro: Cosi dice il re: "Mettete costui in prigione e nutritelo con pane e acqua di afflizione, finche' ritornero' sano e salvo"». 2Cronache 18:27 Mikaiah disse: «Se tu dovessi mai ritornare sano e salvo, significa che l'Eterno non ha parlato per mio mezzo». E aggiunse: «Ascoltate, o voi popoli tutti!». Achab muore in battaglia 2Cronache 18:28 Il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, salirono dunque contro Ramoth di Galaad. 2Cronache 18:29 Il re d'Israele disse a Giosafat: «Io mi travestiro' e poi andro' a combattere, ma tu indossa i tuoi abiti reali». Cosi il re d'Israele si travesti e andarono a combattere. 2Cronache 18:30 Ora il re di Siria, aveva dato quest'ordine ai capitani dei suoi carri, dicendo: «Non combattete contro nessuno piccolo o grande, ma solamente contro il re d'Israele». 2Cronache 18:31 Cosi, quando i capitani dei carri scorsero Giosafat, dissero: «Quello e' il re d'Israele». Quindi lo circondarono per attaccarlo; ma Giosafat lancio' un grido, e l'Eterno gli venne in aiuto; DIO li indusse ad allontanarsi da lui. 2Cronache 18:32 Quando i capitani dei carri si resero conto che non era il re d'Israele, smisero di inseguirlo. 2Cronache 18:33 Ma un uomo tiro' a caso una freccia con il suo arco e colpi il re d'Israele tra le maglie della corazza; per cui il re disse al suo cocchiere: «Gira e portami fuori dalla mischia, perche' sono ferito». Ma la battaglia fu cosi aspra quel giorno che il re fu costretto a rimanere sul suo carro di fronte ai Siri fino alla sera, e al tramonto del sole mori. Giosafat rimproverato per la sua alleanza con Achab 2Cronache 19:1 Giosafat, re di Giuda, torno' incolume a casa sua a Gerusalemme. 2Cronache 19:2 Ma il veggente Jehu, figlio di Hanani, gli ando' incontro e disse al re Giosafat: «Dovevi tu dare aiuto a un empio e amare quelli che odiano l'Eterno? Per questo l'ira dell'Eterno e' su di te. 2Cronache 19:3 Tuttavia si sono trovate in te buone cose perche' hai rimosso dal paese gli Asceroth e hai applicato il tuo cuore per ricercare DIO». Riforme di Giosafat nell'amministrazione della giustizia 2Cronache 19:4 Cosi Giosafat dimoro' a Gerusalemme; poi si reco' di nuovo fra il popolo, da Beer-Sceba, alla regione montuosa di Efraim, e lo riporto' all'Eterno, il DIO dei suoi padri. 2Cronache 19:5 Stabili quindi dei giudici nel paese, in tutte le citta' fortificate di Giuda, citta' per citta', 2Cronache 19:6 e disse ai giudici: «Badate a cio' che fate, perche' non giudicate per l'uomo ma per l'Eterno, che sara' con voi quando amministrerete la giustizia. 2Cronache 19:7 Percio' ora il timore dell'Eterno sia su di voi. Fate attenzione a cio' che fate, perche' nell'Eterno, il nostro DIO, non c'e' alcuna ingiustizia, ne' parzialita', ne' accettazione di doni». 2Cronache 19:8 Anche in Gerusalemme Giosafat stabili alcuni Leviti, sacerdoti e capi delle case paterne d'Israele, per il giudizio dell'Eterno e per le varie contese; questi risiedevano a Gerusalemme. 2Cronache 19:9 Egli comando' loro dicendo: «Voi agirete nel timore dell'Eterno, con fedelta' e con cuore integro. 2Cronache 19:10 In ogni contesa che verra' portata davanti a voi da parte dei vostri fratelli che abitano nelle loro citta', si tratti di sangue versato, oppure di offese contro la legge o un comandamento, contro statuti o decreti, avvertiteli perche' non si rendano colpevoli davanti all'Eterno, e l'ira non cada su di voi e sui vostri fratelli. Fate cosi e non vi renderete colpevoli. 2Cronache 19:11 Ed ecco, il sommo sacerdote Amariah sara' preposto a voi in ogni questione che riguarda l'Eterno, mentre Zebadiah figlio di Ismaele, capo della casa di Giuda, lo sara' in ogni questione che riguarda il re, anche i Leviti saranno a vostra disposizione come magistrati. Siate forti e mettetevi all'opera, e l'Eterno sara' con l'uomo retto». Vittoria di Giosafat sui Moabiti e sugli Ammoniti 2Cronache 20:1 Dopo queste cose avvenne che i figli di Moab, i figli di Ammon ed altri con loro assieme agli Ammoniti vennero per combattere contro Giosafat. 2Cronache 20:2 Cosi giunsero alcuni a informare Giosafat, dicendo: «Una grande moltitudine si e' mossa contro di te da oltre il mare dalla Siria; ecco, essi, sono in Hatsatson-Thamar» (che e' En-Ghedi). 2Cronache 20:3 Allora Giosafat ebbe paura e si dispose a cercare l'Eterno, e proclamo' un digiuno per tutto Giuda. 2Cronache 20:4 Cosi quei di Giuda si radunarono per cercare aiuto dall'Eterno, e da tutte le citta' di Giuda venivano a cercare l'Eterno. 2Cronache 20:5 Quindi Giosafat si levo' in piedi in mezzo all'assemblea di Giuda e di Gerusalemme nella casa dell'Eterno davanti al cortile nuovo 2Cronache 20:6 e disse: «O Eterno, Dio dei nostri padri, non sei tu il DIO che e' nel cielo? Si, tu domini su tutti i regni delle nazioni; nelle tue mani sono la forza e la potenza e non c'e' nessuno che ti possa resistere. 2Cronache 20:7 Non sei stato tu, il nostro DIO, che ha scacciato gli abitanti di questo paese davanti al tuo popolo Israele e l'ha dato per sempre alla discendenza del tuo amico Abrahamo? 2Cronache 20:8 Essi vi hanno dimorato e vi hanno costruito un santuario per il tuo nome dicendo: 2Cronache 20:9 "Se dovesse venire su di noi una calamita', la spada, il giudizio oppure la peste o la carestia, noi ci presenteremo davanti a questo tempio e davanti a te (poiche' il tuo nome e' in questo tempio) noi grideremo a te dalla nostra avversita' e tu ci ascolterai e ci verrai in aiuto". 2Cronache 20:10 Ed ora, ecco i figli di Ammon, di Moab e quelli del monte Seir, nel cui territorio non permettesti a Israele di entrare quando essi uscivano dal paese d'Egitto (essi percio' si tennero da loro lontani e non li distrussero), 2Cronache 20:11 or ecco, essi ci ricompensano, venendo a scacciarci dalla tua eredita' che ci hai dato da possedere. 2Cronache 20:12 O DIO nostro, non eseguirai tu il giudizio su di loro? Poiche' noi siamo senza forza davanti a questa grande moltitudine che viene contro di noi; non sappiamo cosa fare, ma i nostri occhi sono su di te». 2Cronache 20:13 Ora tutti gli uomini di Giuda, con i loro bambini, le loro mogli e i loro figli, stavano in piedi davanti all'Eterno. 2Cronache 20:14 Allora nel mezzo dell'assemblea lo Spirito dell'Eterno investi Jahaziel, figlio di Zaccaria, figlio di Benaiah, figlio di Jeiel, figlio di Mattaniah, un Levita, dei figli di Asaf. 2Cronache 20:15 E questi disse: «Ascoltate, voi tutti di Giuda, voi abitanti di Gerusalemme, e tu, o re Giosafat! Cosi vi dice l'Eterno: "Non temete, non sgomentatevi a motivo di questa grande moltitudine, perche' la battaglia non e' vostra, ma di DIO. 2Cronache 20:16 Domani scendete contro di loro; ecco, essi saliranno per la salita di Tsits e voi li troverete all'estremita' della valle di fronte al deserto di Jeruel. 2Cronache 20:17 Non sarete voi a combattere in questa battaglia; prendete posizione, state fermi e vedrete la liberazione dell'Eterno, che e' con voi, O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non sgomentatevi domani uscite contro di loro, perche' l'Eterno e' con voi"». 2Cronache 20:18 Allora Giosafat chino' la faccia a terra, e tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono davanti all'Eterno e lo adorarono 2Cronache 20:19 Poi i Leviti, dei figli dei Kehathiti e dei figli dei Korahiti, si levarono per lodare ad altissima voce l'Eterno, il DIO d'Israele. 2Cronache 20:20 La mattina seguente si alzarono presto e partirono per il deserto di Tekoa; mentre si mettevano in cammino, Giosafat, stando in piedi, disse: «Ascoltatemi, o Giuda e voi abitanti di Gerusalemme! Credete nell'Eterno, il vostro DIO e sarete saldi; credete nei suoi profeti e prospererete». 2Cronache 20:21 Quindi, dopo essersi consigliato con il popolo, stabili quelli che dovevano cantare all'Eterno e dovevano lodarlo per lo splendore della sua santita', mentre camminavano davanti all'esercito e dicevano: «Celebrate l'Eterno, perche' la sua benignita' dura in eterno». 2Cronache 20:22 Quando essi cominciarono a cantare e a lodare, l'Eterno tese un'imboscata contro i figli di Ammon e di Moab, e quelli del monte Seir che erano venuti contro Giuda, e rimasero sconfitti. 2Cronache 20:23 I figli di Ammon e di Moab insorsero contro gli abitanti del monte Seir per votarli allo sterminio e distruggerli, quand'ebbero annientati gli abitanti di Seir, si aiutarono a distruggersi a vicenda. 2Cronache 20:24 Cosi, quando quelli di Giuda giunsero sull'altura da cui si poteva osservare il deserto, si volsero verso la moltitudine, ed ecco, non c'erano che cadaveri distesi per terra; nessuno era scampato. 2Cronache 20:25 Allora Giosafat e la sua gente andarono a portar via le loro spoglie; tra di loro trovarono una grande quantita' di ricchezze sui loro cadaveri e di oggetti preziosi; ne presero per se' piu' di quanto ne potessero portare; impiegarono tre giorni a portar via il bottino, tanto era copioso. 2Cronache 20:26 Il quarto giorno si radunarono nella Valle di Benedizione, dove benedissero l'Eterno; per questo quel luogo e' stato chiamato Valle di Benedizione fino al giorno d'oggi. 2Cronache 20:27 Quindi tutti gli uomini di Giuda e di Gerusalemme, con Giosafat in testa, si misero in cammino con gioia per far ritorno a Gerusalemme, perche' l'Eterno aveva loro dato motivo di rallegrarsi sui loro nemici. 2Cronache 20:28 Cosi entrarono in Gerusalemme con arpe, cetre e trombe, diretti alla casa dell'Eterno. 2Cronache 20:29 Il terrore di DIO cadde su tutti i regni degli altri paesi, quando vennero a sapere che l'Eterno aveva combattuto contro i nemici d'Israele. 2Cronache 20:30 Il regno di Giosafat fu tranquillo: il suo DIO gli concesse pace tutt'intorno. La fine del regno di Giosafat 2Cronache 20:31 Cosi Giosafat regno' sopra Giuda. Aveva trentacinque anni quando inizio' a regnare, e regno' venticinque anni a Gerusalemme; il nome di sua madre era Azubah, figlia di Scilhi. 2Cronache 20:32 Egli segui in tutto le vie di Asa suo padre e non se ne allontano', facendo cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno. 2Cronache 20:33 Tuttavia gli alti luoghi non furono rimossi, perche' il popolo non aveva ancora il cuore stabilmente rivolto al DIO dei suoi padri. 2Cronache 20:34 Il resto delle gesta di Giosafat, dalle prime alle ultime, sono scritte negli annuali di Jehu, figlio di Hanani, inseriti nel libro dei re d'Israele. 2Cronache 20:35 Dopo questo Giosafat, re di Giuda si alleo' con Achaziah, re d'Israele, che agiva empiamente; 2Cronache 20:36 egli si alleo' con lui per costruire navi che andassero a Tarshish; allestirono le navi a Etsion-Gheber. 2Cronache 20:37 Allora Eliezer, figlio di Dodavah di Mareshah, profetizzo' contro Giosafat dicendo: «Poiche' ti sei associato con Achaziah l'Eterno ha distrutto le tue opere». Cosi le navi si sfasciarono e non poterono andare a Tarshish 2Cronache 21:1 Quindi Giosafat si addormento' con i suoi padri e fu sepolto con loro nella citta' di Davide. Al suo posto regno' suo figlio Jehoram. Jehoram, re di Giuda. Ribellione di Edom e Libnah 2Cronache 21:2 Egli aveva fratelli, figli di Giosafat: Azariah, Jehiel, Zaccaria, Azariahu, Mikael e Scefatiah; tutti questi erano figli di Giosafat, re d'Israele. 2Cronache 21:3 Il loro padre fece ad essi grandi doni di argento, oro e oggetti preziosi, insieme a citta' fortificate in Giuda, ma diede il regno a Jehoram, perche' era il primogenito. 2Cronache 21:4 Ma quando Jehoram ebbe preso possesso del regno di suo padre e si fu rafforzato, uccise di spada tutti i suoi fratelli e anche alcuni capi d'Israele. 2Cronache 21:5 Jehoram aveva trentadue anni quando inizio' a regnare, e regno' otto anni in Gerusalemme. 2Cronache 21:6 Egli segui la via dei re d'Israele come aveva fatto la casa di Achab, perche' sua moglie era una figlia di Achab, e fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno. 2Cronache 21:7 Tuttavia l'Eterno non volle distruggere la casa di Davide, a motivo del patto che aveva stabilito con Davide e perche' aveva promesso di dare a lui e ai suoi figli una lampada per sempre. 2Cronache 21:8 Durante i giorni del suo regno, Edom si ribello' al potere di Giuda e si diede un re. 2Cronache 21:9 Allora Jehoram parti con i suoi capi e con tutti i suoi carri, si levo' quindi di notte e sconfisse gli Edomiti che avevano accerchiato lui e i capi dei carri. 2Cronache 21:10 Cosi Edom e' stato ribelle al potere di Giuda fino al giorno d'oggi. In quel tempo anche Libnah si ribello' al suo potere, perche' Jehoram aveva abbandonato l'Eterno, il DIO dei suoi padri. 2Cronache 21:11 Anche Jehoram fece degli alti luoghi sui monti di Giuda, spinse gli abitanti di Gerusalemme alla prostituzione e svio' Giuda. Avvertimento di Elia 2Cronache 21:12 Allora gli giunse uno scritto da parte del profeta Elia, che diceva: «Cosi dice l'Eterno, il DIO di Davide tuo padre: "Poiche' non hai seguito le vie di Giosafat, tuo padre, e le vie di Asa, re di Giuda. 2Cronache 21:13 ma hai seguito le vie dei re d'Israele e hai spinto alla prostituzione Giuda e gli abitanti di Gerusalemme, come ha fatto la casa di Achab, e hai ucciso i tuoi fratelli, la famiglia stessa di tuo padre, che erano migliori di te, 2Cronache 21:14 ecco, l'Eterno colpira' con una grande calamita' il tuo popolo, i tuoi figli, le tue mogli e tutto cio' che ti appartiene; 2Cronache 21:15 tu stesso sarai colpito da gravi malattie, una malattia intestinale tale, che per questa malattia le tue viscere usciranno un po' per giorno"». Invasione dei Filistei e degli Arabi. Malattia e morte di Jehoram 2Cronache 21:16 Inoltre l'Eterno risveglio' contro Jehoram lo spirito dei Filistei e degli Arabi, che abitano a fianco degli Etiopi; 2Cronache 21:17 ed essi salirono contro Giuda, l'invasero e portarono via tutte le ricchezze che si trovavano nel palazzo reale compresi i suoi figli e le sue mogli; cosi non gli rimase piu' alcun figlio se non Jehoahaz, il piu' piccolo dei suoi figli. 2Cronache 21:18 Dopo tutto questo l'Eterno lo colpi agli intestini con una malattia incurabile. 2Cronache 21:19 Cosi, con l'andar del tempo, al termine del secondo anno, per la malattia le viscere gli uscirono fuori e mori in mezzo ad atroci sofferenze. Il suo popolo non brucio' profumi in suo onore, come aveva fatto per i suoi padri. 2Cronache 21:20 Egli aveva trentadue anni quando inizio' a regnare, e regno' otto anni in Gerusalemme. Se ne ando' senza lasciare rimpianti; lo seppellirono nella citta' di Davide, ma non nei sepolcri dei re. Achaziah, re di Giuda 2Cronache 22:1 Gli abitanti di Gerusalemme proclamarono suo figlio minore Achaziah re al suo posto, perche' tutti i figli piu' anziani erano stati uccisi dalla banda che era penetrata nell'accampamento con gli Arabi. Cosi regno' Achaziah, figlio di Jehoram, re di Giuda. 2Cronache 22:2 Achaziah aveva quarantadue anni quando inizio' a regnare, e regno' un anno a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Athaliah, figlia di Omri. 2Cronache 22:3 Anch'egli segui le vie della casa di Achab, perche' sua madre lo consigliava ad agire empiamente. 2Cronache 22:4 Percio' egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, come facevano quelli della casa di Achab, perche' dopo la morte di suo padre questi furono, per sua rovina, i suoi consiglieri. 2Cronache 22:5 Seguendo il loro consiglio, egli ando' con Jehoram, figlio di Achab re d'Israele, a combattere contro Hazael, re di Siria, a Ramoth di Galaad; e i Siri, ferirono Jehoram. 2Cronache 22:6 Cosi egli ritorno' a Jezreel per farsi curare delle ferite che aveva ricevuto a Ramah, combattendo contro Hazael, re di Siria. Achaziah figlio di Jehoram, re di Giuda, scese a vedere Jehoram, figlio di Achab, in Jezreel, perche' questi era malato. 2Cronache 22:7 La visita di Achaziah a Jehoram fu decretata da DIO per la sua rovina. Quando giunse, infatti, egli usci con Jehoram contro Jehu, figlio di Nimsci, che l'Eterno aveva unto per sterminare la casa di Achab. 2Cronache 22:8 Or avvenne che, mentre Jehu faceva giustizia della casa di Achab, incontro' i capi di Giuda e i figli dei fratelli di Achaziah che erano al servizio di Achaziah e li uccise. 2Cronache 22:9 Fece pure ricercare Achaziah e lo catturarono (egli si era nascosto in Samaria); lo condussero quindi da Jehu che lo uccise. Poi lo seppellirono, perche' dicevano: «e' figlio di Giosafat, che cercava l'Eterno con tutto il suo cuore». Cosi nella casa di Achaziah non rimase piu' alcuno che fosse in grado di regnare. Athaliah usurpa il trono di Giuda 2Cronache 22:10 Quando Athaliah, madre di Achaziah, vide che suo figlio era morto, si levo' e distrusse tutta la discendenza reale della casa di Giuda. 2Cronache 22:11 Ma Jehoshabeath, figlia del re, prese Joas, figlio di Achaziah, lo trafugo' di mezzo ai figli del re che erano uccisi e lo mise con la nutrice nella camera dei letti. Cosi Jehoshabeath, figlia del re Jehoram, moglie del sacerdote Jehoiada (era la sorella di Achaziah), lo nascose ad Athaliah, che non lo uccise. 2Cronache 22:12 Cosi rimase nascosto con loro nella casa di DIO per sei anni, mentre Athaliah regnava sul paese. Jehoiada stabilisce sul trono di Giuda Joas 2Cronache 23:1 Il settimo anno Jehoiada, fattosi coraggio, prese i capi di centinaia, cioe' Azariah figlio di Jeroham, Ismaele figlio di Jehohanam, Azariah figlio di Obed, Maaseiah figlio di Adaiah ed Elishafat figlio di Zikri, ed essi strinsero con lui un'alleanza. 2Cronache 23:2 Quindi essi percorsero Giuda, radunarono i Leviti, da tutte le citta' di Giuda e i capi delle case paterne d'Israele e vennero a Gerusalemme. 2Cronache 23:3 Cosi tutta l'assemblea strinse un'alleanza con il re nella casa di DIO. Quindi Jehoiada disse loro: «Ecco, il figlio del re regnera', come l'Eterno ha detto dei figli di Davide. 2Cronache 23:4 Questo e' cio' che voi farete: un terzo di voi, sacerdoti e Leviti, che entrano in servizio il sabato, sara' addetto alle porte del tempio; 2Cronache 23:5 un altro terzo stara' nel palazzo del re, e l'altro terzo alla porta della fondazione, mentre tutto il popolo stara' nei cortili della casa dell'Eterno. 2Cronache 23:6 Ma nessuno entri nella casa dell'Eterno, tranne i sacerdoti e i Leviti di servizio; questi possono entrare, perche' sono consacrati, ma tutto il popolo si atterra' all'ordine dell'Eterno. 2Cronache 23:7 I Leviti faranno cerchio attorno al re da tutti i lati, ciascuno con le sue armi in mano; chiunque entra nel tempio sara' messo a morte; voi invece starete col re, quando entrera' e quando uscira'». 2Cronache 23:8 I Leviti, e tutto Giuda fecero esattamente come il sacerdote Jehoiada aveva comandato; ciascuno prese i suoi uomini, quelli che entravano in servizio di sabato, e quelli che uscivano di servizio il sabato, perche' il sacerdote Jehoiada non aveva licenziato le classi uscenti. 2Cronache 23:9 Il sacerdote Jehoiada diede ai capi di centinaia le lance e gli scudi piccoli e grandi che erano appartenuti al re Davide e che si trovavano nella casa di DIO. 2Cronache 23:10 Dispose quindi tutto il popolo, ciascuno con la sua arma in mano, dal lato destro al lato sinistro del tempio; lungo l'altare, e accanto al tempio, intorno al re. 2Cronache 23:11 Allora fecero uscire il figlio del re, gli posero in testa la corona, gli consegnarono la legge e lo proclamarono re; poi Jehoiada e i suoi figli lo unsero e gridarono: «Viva il re!». 2Cronache 23:12 Quando Athaliah udi il rumore del popolo che accorreva acclamando il re ando' verso il popolo nella casa dell'Eterno. 2Cronache 23:13 Guardo', ed ecco il re stava in piedi sul suo palco all'ingresso, i capitani e i trombettieri erano accanto al re, tutto il popolo del paese gioiva e suonava le trombe e i cantori con i loro strumenti musicali guidavano la lode. Allora Athaliah si straccio' le vesti e grido': «Tradimento, tradimento!». 2Cronache 23:14 Ma il sacerdote Jehoiada fece uscire i capi di centinaia che comandavano l'esercito e disse loro: «Fatela uscire di mezzo alle file, e chiunque la segue sia ucciso di spada!». Il sacerdote infatti aveva detto: «Non permettete che sia uccisa nella casa dell'Eterno». 2Cronache 23:15 Cosi essi la afferrarono e, come ella giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli, li fu uccisa. 2Cronache 23:16 Poi Jehoiada fece un patto tra se', tutto il popolo e il re, perche' Israele fosse il popolo dell'Eterno. 2Cronache 23:17 Allora tutto il popolo ando' al tempio di Baal, e lo demoli: fece interamente a pezzi i suoi altari e le sue immagini e uccise davanti agli altari Mattan, sacerdote di Baal. 2Cronache 23:18 Poi Jehoiada affido' la sorveglianza della casa dell'Eterno ai sacerdoti levitici, che Davide aveva stabilito nella casa dell'Eterno per offrire olocausti all'Eterno, come e' scritto nella legge di Mose', con allegrezza e con canti, come aveva ordinato Davide. 2Cronache 23:19 Stabili inoltre i portinai alle porte della casa dell'Eterno, affinche' non vi entrasse nessuno che fosse in alcun modo impuro. 2Cronache 23:20 Prese quindi i capi di centinaia, i nobili, quelli che avevano autorita' sul popolo e tutto il popolo del paese e fece scendere il re dalla casa dell'Eterno, passando quindi per la porta superiore, giunsero al palazzo reale e fecero sedere il re sul trono del re. 2Cronache 23:21 Cosi tutto il popolo del paese fu in festa e la citta' rimase tranquilla, quando Athaliah fu uccisa di spada. Joas, re di Giuda. Restaurazione del tempio 2Cronache 24:1 Joas aveva sette anni quando inizio' a regnare, e regno' quarant'anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Tsibiah di Beer-Sceba. 2Cronache 24:2 Joas fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno durante tutto il tempo che visse il sacerdote Jehoiada. 2Cronache 24:3 Jehoiada prese per lui due mogli, ed egli genero' figli e figlie. 2Cronache 24:4 Dopo questo venne in cuore a Joas di restaurare la casa dell'Eterno. 2Cronache 24:5 Percio' raduno' i sacerdoti e i Leviti, e disse loro: «Andate per le citta' di Giuda e raccogliete anno per anno da tutto Israele denaro per restaurare la casa del vostro DIO; cercate di fare la cosa in fretta». Ma i Leviti non mostrarono alcuna fretta. 2Cronache 24:6 Allora il re chiamo' il sommo sacerdote Jehoiada e gli disse: «Perche' non hai richiesto dai Leviti che portassero da Giuda e da Gerusalemme la tassa fissata da Mose', servo dell'Eterno, e dall'assemblea d'Israele per la tenda della testimonianza?». 2Cronache 24:7 Infatti i figli di Athaliah, quella donna malvagia, avevano saccheggiato la casa di DIO e avevano persino usato tutte le cose consacrate della casa dell'Eterno per i Baal. 2Cronache 24:8 Per ordine del re fecero una cassa e la misero fuori, alla porta della casa dell'Eterno. 2Cronache 24:9 Poi fecero un proclama in Giuda e in Gerusalemme perche' si portasse all'Eterno la tassa che Mose', servo di DIO, aveva imposto a Israele nel deserto. 2Cronache 24:10 Tutti i capi e tutto il popolo si rallegrarono e portarono il denaro, gettandolo nella cassa fino a riempirla. 2Cronache 24:11 Quando la cassa veniva dai Leviti portata all'ispettore del re, perche' vedevano che c'era molto denaro, il segretario del re e l'incaricato del sommo sacerdote venivano a vuotare la cassa; quindi la prendevano e la riportavano al suo posto. Facevano cosi ogni giorno; cosi raccolsero una grande quantita' di denaro. 2Cronache 24:12 Poi il re e Jehoiada lo davano a quelli che facevano il lavoro di servizio della casa dell'Eterno, ed essi pagavano gli scalpellini e i falegnami per restaurare la casa dell'Eterno, e anche i lavoratori del ferro e del bronzo per riparare la casa dell'Eterno. 2Cronache 24:13 Cosi i lavoratori eseguirono accuratamente i lavori, e per mezzo di loro le riparazioni progredirono, essi riportarono la casa di DIO alle sue condizioni originali e la consolidarono. 2Cronache 24:14 Quando ebbero finito, portarono davanti al re e davanti a Jehoiada il denaro rimasto, e con esso fecero utensili per la casa dell'Eterno: utensili per il servizio e per gli olocausti, coppe e altri utensili d'oro e d'argento. Finche' visse Jehoiada, si offrirono continuamente olocausti nella casa dell'Eterno. Dopo la morte di Jehoiada, Giuda ritorna all'idolatria 2Cronache 24:15 Ma Jehoiada, divenuto vecchio e sazio di giorni, mori; aveva centotrent'anni quando mori 2Cronache 24:16 e fu sepolto nella citta' di Davide insieme ai re, perche' aveva fatto del bene in Israele, nei confronti di DIO e della sua casa. 2Cronache 24:17 Dopo la morte di Jehoiada, i capi di Giuda andarono a prostrarsi davanti al re; e il re diede loro ascolto. 2Cronache 24:18 Essi abbandonarono quindi la casa dell'Eterno, il DIO dei loro padri, e servirono gli Ascerim e gli idoli; a motivo di questo loro peccato, l'ira di Dio cadde su Giuda e su Gerusalemme. Joas fa uccidere il sacerdote Zaccaria e poi muore assassinato 2Cronache 24:19 L'Eterno mando' loro profeti per farli ritornare a lui, questi testimoniarono contro di loro, ma essi non vollero ascoltare. 2Cronache 24:20 Allora lo Spirito di DIO investi Zaccaria, figlio del sacerdote Jehoiada, che si levo' al di sopra del popolo e disse loro: «Cosi dice DIO: Perche' trasgredite i comandamenti dell'Eterno e non prosperate? Poiche' avete abbandonato l'Eterno, anch'egli vi abbandonera'» 2Cronache 24:21 Ma quelli fecero una congiura contro di lui e per ordine del re lo lapidarono nel cortile della casa dell'Eterno. 2Cronache 24:22 Cosi il re Joas non si ricordo' della bonta' che Jehoiada, padre di Zaccaria, aveva usato verso di lui e ne uccise il figlio, che morendo disse: «L'Eterno veda e ne chieda conto!». 2Cronache 24:23 Cosi avvenne che, all'inizio del nuovo anno, l'esercito dei Siri sali contro Joas. Essi vennero in Giuda e a Gerusalemme, e sterminarono fra il popolo tutti i suoi capi, e ne inviarono l'intero bottino al re di Damasco. 2Cronache 24:24 Sebbene l'esercito dei Siri fosse venuto con pochi uomini, l'Eterno diede nelle loro mani un grandissimo esercito, perche' avevano abbandonato l'Eterno, il DIO dei loro padri. Cosi essi fecero giustizia di Joas. 2Cronache 24:25 Quando i Siri si ritirarono da lui (perche' lo avevano lasciato molto malato), i suoi servi ordirono una congiura contro di lui, a motivo dell'uccisione dei figli del sacerdote Jehoiada, e lo uccisero nel suo letto. Cosi egli mori, e lo seppellirono nella citta' di Davide, ma non nei sepolcri dei re. 2Cronache 24:26 Questi sono coloro che congiurarono contro di lui: Zabad figlio di Scimeath l'Ammonita, e Jehozabad figlio di Scimrith, la Moabita. Quanto riguarda i suoi figli, le molte profezie dette contro di lui e il restauro della casa di DIO, ecco, queste cose sono scritte negli annali del libro dei re. Al suo posto regno' suo figlio Amatsiah. Amatsiah, re di Giuda sconfigge gli Edomiti 2Cronache 25:1 Amatsiah aveva venticinque anni, quando inizio' a regnare, e regno' ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jehoaddan, di Gerusalemme. 2Cronache 25:2 Egli fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno ma non di tutto cuore. 2Cronache 25:3 Ora, quando ebbe consolidato il suo regno, egli uccise i suoi servi che avevano assassinato il re, suo padre. 2Cronache 25:4 Tuttavia non mise a morte i loro figli, ma fece come e' scritto nella legge nel libro di Mose', a cui l'Eterno comando', dicendo: «I padri non saranno messi a morte per colpa dei figli, ne' i figli saranno messi a morte per colpa dei padri, ma ognuno sara' messo a morte per il proprio peccato». 2Cronache 25:5 Inoltre Amatsiah raduno' quelli di Giuda e costitui su di loro capi di migliaia e capi di centinaia, secondo le loro case paterne, per tutto Giuda e Beniamino, fece quindi il censimento di quelli dai vent'anni in su e trovo' che erano trecentomila uomini scelti, atti alla guerra e capaci di maneggiare la lancia e lo scudo. 2Cronache 25:6 Assoldo' pure centomila uomini d'Israele, forti e valorosi, per cento talenti, d'argento. 2Cronache 25:7 Ma un uomo di DIO venne a lui e gli disse: «O re, l'esercito d'Israele non venga con te, perche' l'Eterno non e' con Israele, ne' con alcuno dei figli di Efraim! 2Cronache 25:8 Ma se vuoi andare, va' pure; anche se sarai valoroso in battaglia, DIO ti fara' cadere davanti al nemico, perche' DIO ha il potere di soccorrere e di far cadere». 2Cronache 25:9 Amatsiah allora disse all'uomo di DIO: «Ma che faro' dei cento talenti che ho dato all'esercito d'Israele?». L'uomo di DIO rispose: «L'Eterno puo' darti molto piu' di questo». 2Cronache 25:10 Allora Amatsiah congedo' l'esercito che era venuto a lui da Efraim, perche' tornasse a casa sua; ma la loro ira si accese grandemente contro Giuda e tornarono a casa fortemente adirati. 2Cronache 25:11 Amatsiah quindi, fattosi animo, si mise alla testa del suo popolo, ando' nella valle del Sale e uccise diecimila uomini di Seir. 2Cronache 25:12 I figli di Giuda ne catturarono vivi altri diecimila e, condottili in cima alla rupe, li precipitarono giu' dall'alto della rupe; e tutti si sfracellarono. 2Cronache 25:13 Ma gli uomini dell'esercito, che Amatsiah aveva licenziato perche' non andassero con lui a combattere, piombarono sulle citta' di Giuda, da Samaria, fino a Beth-Horon, uccidendo tremila abitanti e portando via un grande bottino. 2Cronache 25:14 Dopo essere tornato dalla strage degli Edomiti, Amatsiah, si fece portare gli de'i dei figli di Seir, li stabili come suoi de'i, si prostro' davanti a loro e offerse loro incenso. 2Cronache 25:15 Per questo l'ira dell'Eterno si accese contro Amatsiah e gli mando' un profeta per dirgli: «Perche' hai cercato gli de'i di questo popolo, che non sono stati capaci di liberare il loro popolo dalla tua mano?». 2Cronache 25:16 Mentre stava ancora parlando a lui, il re gli disse: «Ti abbiamo forse fatto consigliere del re? Smettila! Perche' vorresti essere ucciso?». Allora il profeta smise, ma disse: «Io so che DIO ha deciso di distruggerti, perche' hai fatto questo e non hai dato ascolto al mio consiglio». 2Cronache 25:17 Allora Amatsiah, re di Giuda, dopo essersi consigliato, mando' a dire a Joas, figlio di Jehoahaz, figlio di Jehu, re d'Israele: «Vieni, affrontiamoci l'un l'altro in battaglia». 2Cronache 25:18 Ma Joas, re d'Israele, mando' a dire ad Amatsiah, re di Giuda: «La spina del Libano mando' a dire al cedro del Libano: "Da' tua figlia in moglie a mio figlio". Ma una bestia selvaggia del Libano passo' e calpesto' la spina. 2Cronache 25:19 Tu hai detto: "Ecco, ho sconfitto Edom, e il tuo cuore ti ha inorgoglito fino a farti vantare. Resta a casa tua. Perche' vorresti provocare una sciagura, mandando in rovina te e Giuda con te?». 2Cronache 25:20 Amatsiah pero' non gli diede ascolto; la cosa infatti veniva da DIO affinche' fossero dati in mano del nemico, perche' avevano cercato gli de'i di Edom. 2Cronache 25:21 Cosi Joas, re d'Israele, sali contro Giuda; e lui e Amatsiah, re di Giuda, si affrontarono l'un l'altro a Beth-Scemesh che apparteneva a Giuda. 2Cronache 25:22 Giuda fu sconfitto da Israele, e ognuno fuggi alla propria tenda. 2Cronache 25:23 Joas, re d'Israele, a Beth-Scemesh catturo' Amatsiah, re di Giuda, figlio di Joas, figlio di Jehoahaz; lo condusse a Gerusalemme e fece una breccia di quattrocento cubiti, nelle mura di Gerusalemme, dalla porta di Efraim alla porta dell'Angolo. 2Cronache 25:24 Prese tutto l'oro e l'argento e tutti gli oggetti che si trovavano nella casa di DIO, affidati a Obed-Edom, i tesori del palazzo reale e alcuni ostaggi, e poi ritorno' in Samaria. 2Cronache 25:25 Amatsiah, figlio di Joas, re di Giuda, visse ancora quindici anni dopo la morte di Joas, figlio di Jehoahaz, re d'Israele. 2Cronache 25:26 Il resto delle gesta di Amatsiah, dalle prime alle ultime, non si trova forse scritto nel libro dei re di Giuda e d'Israele? 2Cronache 25:27 Dopo che Amatsiah si era allontanato dall'Eterno, fu ordita contro di lui una congiura a Gerusalemme; egli fuggi a Lakish, ma lo fecero inseguire fino a Lakish e la' lo uccisero. 2Cronache 25:28 Lo caricarono quindi su dei cavalli e lo seppellirono con i suoi padri nella citta' di Giuda. Uzziah, re di Giuda. Sue vittorie e prosperita' 2Cronache 26:1 Poi tutto il popolo di Giuda prese Uzziah, che aveva allora sedici anni, e lo fece re al posto di suo padre Amatsiah. 2Cronache 26:2 Egli costrui Elath e la riconquisto' Giuda, dopo che il re si fu addormentato con i suoi padri. 2Cronache 26:3 Uzziah aveva sedici anni quando inizio' a regnare, e regno' cinquantadue anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jekoliah, ed era di Gerusalemme. 2Cronache 26:4 Egli fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto Amatsiah suo padre. 2Cronache 26:5 Egli cerco' DIO durante la vita di Zaccaria, che aveva intendimento delle visioni di DIO; finche' cerco' l'Eterno DIO, lo fece prosperare. 2Cronache 26:6 Egli usci e fece guerra ai Filistei, abbatte' le mura di Gath, le mura di Jabneh e le mura di Ashdod e costrui citta' nelle vicinanze di Ashdod e tra i Filistei. 2Cronache 26:7 DIO lo aiuto' contro i Filistei, contro gli Arabi che abitavano a Gur-Baal e contro i Meuniti. 2Cronache 26:8 Gli Ammoniti pagavano un tributo a Uzziah; la sua fama si sparse fino ai confini dell'Egitto, perche' era divenuto molto potente. 2Cronache 26:9 Uzziah costrui pure delle torri a Gerusalemme alla porta dell'Angolo alla porta della Valle e sul Cantone delle mura e le fortifico'. 2Cronache 26:10 Egli costrui torri anche nel deserto e scavo' molti pozzi, perche' aveva un gran numero di bestiame, tanto nella parte bassa del paese che nella pianura; aveva pure agricoltori e vignaiuoli sui monti e in Karmel perche' amava la terra. 2Cronache 26:11 Uzziah aveva inoltre un esercito di combattenti che andava alla guerra per schiere, secondo il numero registrato dal segretario Jeiel e dal commissario Maaseiah agli ordini di Hananiah, uno dei capitani del re. 2Cronache 26:12 Il numero totale dei capi delle case paterne, degli uomini forti e valorosi, era di duemilaseicento. 2Cronache 26:13 Sotto il loro comando c'era un esercito di trecentosettemilacinquecento uomini capaci di combattere con grande valore, per aiutare il re contro il nemico. 2Cronache 26:14 Uzziah forni a loro, cioe' a tutto l'esercito, scudi, lance, elmi, corazze, archi, e fionde per scagliare sassi. 2Cronache 26:15 In Gerusalemme, fece pure costruire alcune macchine da uomini esperti, che colloco' sulle torri e sugli angoli, per scagliare frecce e grosse pietre. La sua fama giunse lontano, perche' fu meravigliosamente aiutato finche' divenne potente. Uzziah profona il tempio ed e' colpito da lebbra 2Cronache 26:16 Ma, divenuto potente, il suo cuore si inorgogli fino a corrompersi e pecco' contro l'Eterno, il suo DIO, entrando nel tempio, dell'Eterno per bruciare incenso, sull'altare, dell'incenso. 2Cronache 26:17 Dopo di lui entro' il sacerdote Azariah con ottanta sacerdoti dell'Eterno, uomini coraggiosi. 2Cronache 26:18 Essi si opposero al re Uzziah e gli dissero: «Non tocca a te, o Uzziah, offrire incenso all'Eterno, ma ai sacerdoti, figli di Aaronne, che sono consacrati per offrire l'incenso. Esci dal santuario, perche' hai peccato! Questo non ti procurera' alcun onore da parte dell'Eterno DIO». 2Cronache 26:19 Allora Uzziah, che aveva in mano un turibolo per offrire l'incenso, si adiro'; ma mentre si adirava contro i sacerdoti, sulla sua fronte scoppio' la lebbra, davanti ai sacerdoti, nella casa dell'Eterno, presso l'altare dell'incenso. 2Cronache 26:20 Il sommo sacerdote Azariah e tutti gli altri sacerdoti si voltarono verso di lui, ed ecco, sulla sua fronte era lebbroso. Cosi lo fecero uscire in fretta ed egli stesso si affretto' ad uscire perche' l'Eterno lo aveva colpito. 2Cronache 26:21 Il re Uzziah fu lebbroso fino al giorno della sua morte e visse in una casa Isolata, perche' era lebbroso, poiche' era escluso dalla casa dell'Eterno, e suo figlio Jotham era sovrintendente del palazzo reale e rendeva giustizia al popolo del paese. 2Cronache 26:22 Il resto delle gesta di Uzziah, dalle prime alle ultime, sono state scritte dal profeta Isaia, figlio di Amots. 2Cronache 26:23 Cosi Uzziah si addormento' con i suoi padri e fu sepolto con i suoi padri nel campo delle sepolture che apparteneva ai re, perche' si diceva: «e' lebbroso». Al suo posto regno' suo figlio Jotham. Jotham, re di Giuda 2Cronache 27:1 Jotham aveva venticinque anni quando inizio' a regnare, e regno' sedici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jerushah, figlia di Tsadok. 2Cronache 27:2 Egli fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto suo padre Uzziah, (tuttavia non entro' nel tempio dell'Eterno), ma il popolo continuava a corrompersi. 2Cronache 27:3 Egli costrui la porta superiore della casa dell'Eterno e fece molti lavori sulle mura di Ofel. 2Cronache 27:4 Inoltre costrui delle citta' nella regione montuosa di Giuda e nelle foreste costrui fortezze e torri. 2Cronache 27:5 Fece pure guerra al re dei figli di Ammon e li vinse. I figli di Ammon gli diedero quell'anno cento talenti d'argento, diecimila cori di grano e diecimila d'orzo. La stessa quantita' gli fu consegnata dai figli di Ammon il secondo e il terzo anno. 2Cronache 27:6 Cosi Jotham divenne potente, perche' regolo' il suo cammino davanti all'Eterno, il suo DIO. 2Cronache 27:7 Il resto delle gesta di Jotham, tutte le sue guerre e le sue imprese, ecco, sono scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda. 2Cronache 27:8 Egli aveva venticinque anni quando inizio' a regnare, e regno' sedici anni a Gerusalemme. 2Cronache 27:9 Poi Jotham si addormento' con i suoi padri e fu sepolto nella citta' di Davide. Al suo posto regno' suo figlio Achaz. Achaz re di Giuda. Invasione di Giuda da parte dei Siri e Israele, degli Edomiti e Filistei 2Cronache 28:1 Achaz aveva vent'anni quando inizio' a regnare, e regno' sedici anni a Gerusalemme. Egli non fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno, come aveva fatto Davide suo padre; 2Cronache 28:2 ma segui le vie dei re d'Israele e fece perfino immagini di metallo fuso per i Baal. 2Cronache 28:3 Egli brucio' incenso nella valle del Figlio di Hinnom e brucio' nel fuoco i suoi figli, seguendo le abominazioni delle nazioni che l'Eterno aveva scacciato davanti ai figli d'Israele; 2Cronache 28:4 inoltre faceva sacrifici e bruciava incenso sugli alti luoghi, sulle colline e sotto ogni albero verdeggiante. 2Cronache 28:5 Percio' l'Eterno, il suo DIO lo diede nelle mani del re di Siria; essi lo sconfissero e gli presero un gran numero di prigionieri che condussero a Damasco. Fu pure dato nelle mani del re d'Israele che gli inflisse una grande sconfitta. 2Cronache 28:6 Infatti Pekah, figlio di Remaliah, in un giorno uccise centoventimila uomini in Giuda, tutti uomini valorosi, perche' avevano abbandonato l'Eterno, il DIO dei loro padri. 2Cronache 28:7 Zikri un prode di Efraim, uccise Maaseiah, figlio del re, Azrikam prefetto del palazzo ed Elkanah che veniva al secondo posto, dopo il re. 2Cronache 28:8 I figli d'Israele condussero prigionieri, tra i loro fratelli, duecentomila donne, figli e figlie, tolsero pure loro un gran bottino, che portarono a Samaria. 2Cronache 28:9 Ma la' c'era un profeta dell'Eterno, di nome Obed. Egli usci incontro all'esercito che tornava a Samaria e disse loro: «Ecco, poiche' l'Eterno, il DIO dei vostri padri, era adirato contro Giuda, li ha dati nelle vostre mani ma voi li avete uccisi con furore, che e' giunto fino al cielo. 2Cronache 28:10 E ora intendete soggiogare, come vostri schiavi e schiave, i figli e le figlie di Giuda e di Gerusalemme. Ma non siete in realta' voi stessi colpevoli davanti all'Eterno il vostro DIO? 2Cronache 28:11 Ascoltatemi dunque e rimandate i prigionieri che avete catturato tra i vostri fratelli perche' altrimenti l'ardente ira dell'Eterno cadra' su di voi». 2Cronache 28:12 Allora alcuni dei capi dei figli di Efraim, Azariah figlio di Johanan, Berekiah figlio di Mescillemoth, Ezechia figlio di Shallum e Amasa figlio di Hadlai si levarono contro quelli che tornavano dalla guerra, 2Cronache 28:13 e dissero loro: «Voi non porterete qui i prigionieri, perche' su di noi pesa gia' una colpa contro l'Eterno; cio' che intendete fare accrescera' i nostri peccati e la nostra colpa, perche' la nostra colpa e' gia' grande e un'ira ardente incombe su Israele». 2Cronache 28:14 Allora i soldati abbandonarono i prigionieri e il bottino davanti ai capi e a tutta l'assemblea. 2Cronache 28:15 Quindi alcuni uomini designati per nome si levarono e presero i prigionieri, e con il vestiario del bottino rivestirono tutti quelli di loro che erano nudi; provvidero loro vesti e sandali, diedero loro da mangiare e da bere e li unsero; poi trasportarono tutti i deboli su degli asini e li condussero a Gerico, la citta' delle palme, presso i loro fratelli, quindi tornarono a Samaria. 2Cronache 28:16 In quel tempo il re Achaz ando' a chiedere aiuto al re di Assiria. 2Cronache 28:17 Gli Edomiti erano venuti di nuovo, avevano sconfitto Giuda e avevano condotto dei prigionieri. 2Cronache 28:18 I Filistei avevano anche invaso le citta' della pianura e del Neghev di Giuda e avevano preso Beth-Scemesh Ajalon Ghederoth. Soko con i suoi villaggi. Timnah con i suoi villaggi. Ghimzo con i suoi villaggi, e vi si erano stabiliti. 2Cronache 28:19 L'Eterno infatti aveva umiliato Giuda a motivo di Achaz, re di Israele, perche' aveva fomentato il decadimento morale in Giuda e aveva gravemente peccato contro l'Eterno. 2Cronache 28:20 Cosi Tilgath-Pilneser, re d'Assiria venne contro di lui e lo oppresse anziche' aiutarlo, 2Cronache 28:21 anche se Achaz aveva preso una parte dei tesori dalla casa dell'Eterno, dal palazzo del re e dei capi, e aveva dato tutto al re di Assiria; cio' nonostante non gli era giovato nulla. Idolatria e morte di Achaz 2Cronache 28:22 Anche quando era oppresso, questo re Achaz pecco' ancor di piu' contro l'Eterno. 2Cronache 28:23 Offri sacrifici agli de'i di Damasco, che lo avevano sconfitto, dicendo: «Poiche' gli de'i dei re di Siria aiutano quelli, io offriro' loro sacrifici perche' aiutino anche me». Ma furono proprio loro a provocare la sua rovina e quella di tutto Israele. 2Cronache 28:24 Achaz raduno' gli utensili della casa di DIO, fece a pezzi gli utensili della casa di DIO, chiuse le porte della casa dell'Eterno, si fece degli altari in ogni angolo di Gerusalemme, 2Cronache 28:25 e in ogni citta' di Giuda stabili alti luoghi per bruciare incenso ad altri de'i provocando cosi ad ira l'Eterno, il DIO dei suoi padri. 2Cronache 28:26 Il resto delle sue gesta e di tutti i suoi modi di agire, dai primi agli ultimi, ecco, sono scritti nel libro dei re di Giuda e d'Israele. 2Cronache 28:27 Poi Achaz si addormento' con i suoi padri, e lo seppellirono in citta', a Gerusalemme, ma non lo vollero mettere nei sepolcri dei re d'Israele. Al suo posto regno' suo figlio Ezechia. Ezechia, re di Giuda, ordina la purificazione del tempio e ristabilisce il culto 2Cronache 29:1 Ezechia aveva venticinque anni quando inizio' a regnare, e regno' ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abijah, figlia di Zaccaria. 2Cronache 29:2 Egli fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto Davide, suo padre. 2Cronache 29:3 Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, egli aperse le porte della casa dell'Eterno e le restauro'. 2Cronache 29:4 Poi fece venire i sacerdoti e i Leviti e li raduno' nella piazza orientale 2Cronache 29:5 e disse loro: «Ascoltatemi, o Leviti! Ora santificatevi e santificate la casa dell'Eterno, il DIO dei vostri padri, e portate fuori dal santuario ogni cosa immonda. 2Cronache 29:6 Poiche' i nostri padri hanno peccato e hanno fatto cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, il nostro DIO e l'hanno abbandonato, distogliendo le loro facce dalla dimora dell'Eterno e voltandogli le spalle. 2Cronache 29:7 Essi hanno persino chiuso le porte del portico, hanno spento le lampade e non hanno piu' bruciato incenso ne' offerto olocausti nel santuario al DIO d'Israele. 2Cronache 29:8 Percio' l'ira dell'Eterno si e' riversata su Giuda e Gerusalemme, ed egli li ha abbandonati ai guai, alla desolazione e allo scherno, come potete vedere con i vostri occhi. 2Cronache 29:9 Ed ecco, a causa di questo, i nostri padri sono caduti di spada, e i nostri figli, le nostre figlie e le nostre mogli sono in cattivita'. 2Cronache 29:10 Ora io ho in cuore di fare un patto con l'Eterno, il DIO d'Israele, affinche' l'ardore della sua ira si allontani da noi. 2Cronache 29:11 Figli miei, non siate ora negligenti, perche' l'Eterno ha scelto voi per stare davanti a lui per servirlo, per essere suoi ministri e per offrirgli incenso». 2Cronache 29:12 Allora i Leviti si levarono: Mahath figlio di Amasai, Joel figlio di Azariah, dei figli di Kehath. Dei figli di Merari, Kish figlio di Abdi e Azariah figlio di Jehallelel. Dei Ghershoniti, Joah figlio di Zimmah e Eden figlio di Joah. 2Cronache 29:13 Dei figli di Elitsafan, Scimri e Jeiel. Dei figli di Asaf, Zaccaria e Mattaniah. 2Cronache 29:14 Dei figli di Heman, Jehiel e Scimei. Dei figli di Jeduthun, Scemaiah e Uzziel. 2Cronache 29:15 Essi radunarono i loro fratelli e si santificarono; quindi entrarono a purificare la casa dell'Eterno, secondo l'ordine del re, conformemente alle parole dell'Eterno. 2Cronache 29:16 Cosi i sacerdoti entrarono nell'interno della casa dell'Eterno per purificarla e portarono fuori, nel cortile della casa dell'Eterno, tutte le cose immonde che trovarono nel tempio dell'Eterno; i Leviti le presero per portarle fuori al torrente Kidron. 2Cronache 29:17 Cominciarono a santificarsi il primo giorno del primo mese; nel giorno ottavo del mese entrarono nel portico dell'Eterno; in otto giorni purificarono la casa dell'Eterno e terminarono il sedicesimo giorno del primo mese. 2Cronache 29:18 Quindi entrarono nel palazzo del re Ezechia e gli dissero: «Abbiamo purificato tutta la casa dell'Eterno, l'altare, degli olocausti con tutti i suoi utensili e la tavola dei pani della presentazione con tutti i suoi utensili. 2Cronache 29:19 Inoltre abbiamo rimesso a posto e purificato tutti gli utensili che il re Achaz nel suo peccato aveva gettato via durante il suo regno; ed ecco, ora sono davanti all'altare dell'Eterno». 2Cronache 29:20 Allora il re Ezechia si alzo' presto, raduno' i capi della citta' e sali alla casa dell'Eterno. 2Cronache 29:21 Essi portarono sette torelli, sette montoni, sette agnelli e sette capri, come sacrificio per il peccato per il regno, per il santuario e per Giuda. Quindi il re ordino' ai sacerdoti, figli di Aaronne, di offrirli sull'altare dell'Eterno. 2Cronache 29:22 Cosi scannarono i tori, e i sacerdoti ne raccolsero il sangue e lo spruzzarono sull'altare; allo stesso modo scannarono i montoni e ne spruzzarono il sangue sull'altare, poi scannarono gli agnelli e ne spruzzarono il sangue sull'altare. 2Cronache 29:23 Quindi presentarono al re e all'assemblea i capri del sacrificio per il peccato, ed essi posarono su di loro le mani. 2Cronache 29:24 I sacerdoti li scannarono e ne offrirono il sangue sull'altare come sacrificio per il peccato, in espiazione, per tutto Israele, perche' il re aveva ordinato di offrire l'olocausto e il sacrificio per il peccato, per tutto Israele. 2Cronache 29:25 Il re stabili inoltre i Leviti, nella casa dell'Eterno con cembali, con arpe e con cetre, secondo l'ordine di Davide, di Gad, il veggente del re, e del profeta Nathan, perche' l'ordine era dato dall'Eterno per mezzo dei suoi profeti. 2Cronache 29:26 Cosi i Leviti presero posto con gli strumenti di Davide, e i sacerdoti con le trombe. 2Cronache 29:27 Allora Ezechia ordino' di offrire l'olocausto sull'altare; e nel momento in cui inizio' l'olocausto, ebbe pure inizio il canto dell'Eterno assieme alle trombe e l'accompagnamento degli strumenti di Davide, re d'Israele. 2Cronache 29:28 Allora tutta l'assemblea si prostro', mentre i cantori cantavano e i trombettieri suonavano; tutto questo continuo' fino alla fine dell'olocausto. 2Cronache 29:29 Terminato l'olocausto, il re e tutti quelli che erano con lui s'inchinarono e adorarono. 2Cronache 29:30 Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di lodare l'Eterno con le parole di Davide e del veggente Asaf; essi lo lodarono con gioia, quindi s'inchinarono e adorarono. 2Cronache 29:31 Allora Ezechia prese la parola e disse: «Ora che vi siete consacrati all'Eterno, avvicinatevi e portate sacrifici e offerte di ringraziamento nella casa dell'Eterno». Cosi l'assemblea porto' sacrifici e offerte di ringraziamento; e tutti quelli di cuore volenteroso portarono olocausti. 2Cronache 29:32 Il numero degli olocausti portati dall'assemblea fu di settanta tori, cento montoni e duecento agnelli; tutti questi erano in olocausto all'Eterno. 2Cronache 29:33 Gli animali consacrati furono seicento buoi e tremila pecore. 2Cronache 29:34 Ma i sacerdoti erano troppo pochi e non potevano scuoiare tutti gli olocausti, percio' i loro fratelli, i Leviti, li aiutarono finche' il lavoro non fu terminato e finche' gli altri sacerdoti non si furono santificati, perche' i Leviti avevano maggior rettitudine di cuore nel santificarsi dei sacerdoti. 2Cronache 29:35 Ci fu anche un gran numero di olocausti assieme al grasso dei sacrifici di ringraziamento e alle libazioni degli olocausti. Cosi fu ristabilito il servizio della casa dell'Eterno. 2Cronache 29:36 Ezechia e tutto il popolo si rallegrarono che DIO avesse preparato il popolo; la cosa infatti era avvenuta in fretta. Ezechia celebra solennemente la Pasqua 2Cronache 30:1 Poi Ezechia invio' messaggeri a tutto Israele e a Giuda e scrisse pure lettere a Efraim e a Manasse, perche' venissero alla casa dell'Eterno a Gerusalemme, per celebrare la Pasqua in onore dell'Eterno, il DIO d'Israele. 2Cronache 30:2 Il re, i suoi capi e tutta l'assemblea in Gerusalemme decisero di celebrare la Pasqua nel secondo mese; 2Cronache 30:3 infatti non avevano potuto celebrarla nel tempo stabilito, perche' i sacerdoti non si erano santificati in numero sufficiente e il popolo non si era radunato in Gerusalemme. 2Cronache 30:4 La cosa piacque al re e a tutta l'assemblea. 2Cronache 30:5 Stabilirono cosi di proclamare un bando in tutto Israele, da Beer-Sceba fino a Dan, perche' venissero a Gerusalemme a celebrare la Pasqua in onore dell'Eterno, il DIO d'Israele, poiche' da molti anni non l'avevano celebrata nel modo prescritto. 2Cronache 30:6 I corrieri andarono dunque in tutto Israele e Giuda con le lettere da parte del re e dei suoi capi, proclamando secondo l'ordine del re: «Figli d'Israele, tornate all'Eterno, il DIO di Abrahamo, d'Isacco e d'Israele, affinche' egli ritorni al residuo di voi che e' scampato dalle mani dei re di Assiria. 2Cronache 30:7 Non siate come i vostri padri e come i vostri fratelli, che hanno peccato contro l'Eterno, il DIO dei loro padri, che percio' li ha abbandonati in preda alla desolazione, come voi vedete. 2Cronache 30:8 Ora non indurite la vostra cervice come i vostri padri, ma date la mano all'Eterno, venite al suo santuario che egli ha santificato per sempre e servite l'Eterno, il vostro DIO, affinche' l'ardore della sua ira si allontani da voi. 2Cronache 30:9 Poiche', se tornate all'Eterno, i vostri fratelli e i vostri figli saranno trattati con compassione da quelli che li hanno deportati e ritorneranno in questo paese, perche' l'Eterno, il vostro DIO, e' clemente e misericordioso e non ritirera' la sua faccia da voi, se ritornerete a lui». 2Cronache 30:10 I corrieri passarono quindi di citta' in citta' nel paese di Efraim e Manasse fino a Zabulon; ma la gente li derideva e si faceva beffe di loro. 2Cronache 30:11 Tuttavia alcuni uomini di Ascer, di Manasse e di Zabulon si umiliarono e vennero a Gerusalemme. 2Cronache 30:12 Ma in Giuda la mano di DIO opero' dando loro uno stesso cuore per eseguire l'ordine del re e dei capi, secondo la parola dell'Eterno. 2Cronache 30:13 Una grande folla si riuni a Gerusalemme per celebrare la festa degli Azzimi nel secondo mese; era un'assemblea enorme. 2Cronache 30:14 Si levarono ed eliminarono gli altari che erano in Gerusalemme; eliminarono pure tutti gli altari per l'incenso e li gettarono nel torrente Kidron. 2Cronache 30:15 Poi immolarono la Pasqua, il quattordicesimo giorno del secondo mese. I sacerdoti e i Leviti, pieni di vergogna, si santificarono e offrirono olocausti nella casa dell'Eterno. 2Cronache 30:16 Essi occuparono il proprio posto secondo le norme loro imposte dalla legge di Mose', uomo di DIO. I sacerdoti spruzzavano il sangue, che ricevevano dalle mani dei Leviti. 2Cronache 30:17 Poiche' molti nell'assemblea non si erano santificati, i Leviti avevano l'incarico di immolare gli agnelli della Pasqua per tutti quelli che non erano puri, per consacrarli all'Eterno. 2Cronache 30:18 Infatti una gran parte del popolo, molti di Efraim, di Manasse, di Issacar e di Zabulon non si erano purificati, e mangiarono ugualmente la Pasqua, facendo diversamente di come era scritto. Ma Ezechia prego' per loro, dicendo: «L'Eterno, che e' buono, perdoni chiunque 2Cronache 30:19 ha disposto il proprio cuore a ricercare DIO, l'Eterno, il DIO dei suoi padri, anche senza la purificazione richiesta dal santuario». 2Cronache 30:20 E l'Eterno ascolto' Ezechia e guari il popolo. 2Cronache 30:21 Cosi i figli d'Israele, che si trovavano a Gerusalemme, celebrarono la festa degli Azzimi per sette giorni con grande allegrezza, mentre i Leviti e i sacerdoti lodavano ogni giorno l'Eterno, cantando con strumenti sonori all'Eterno. 2Cronache 30:22 Ezechia parlo' al cuore di tutti i Leviti che mostravano buon intendimento delle cose dell'Eterno. Cosi essi mangiarono per i sette giorni stabiliti dalla festa, offrendo sacrifici di ringraziamento e lodando l'Eterno, il DIO dei loro padri. 2Cronache 30:23 Quindi tutta l'assemblea decise di celebrare la festa per altri sette giorni; cosi la celebrarono per altri sette giorni con gioia. 2Cronache 30:24 Infatti Ezechia, re di Giuda, aveva donato all'assemblea mille torelli e settemila pecore; anche i capi avevano donato all'assemblea mille torelli e diecimila pecore, e un gran numero di sacerdoti si era santificato. 2Cronache 30:25 Tutta l'assemblea di Giuda fu in festa, assieme ai sacerdoti, ai Leviti, a tutta l'assemblea di quelli venuti da Israele e agli stranieri giunti dal paese d'Israele o che risiedevano in Giuda. 2Cronache 30:26 Cosi vi fu gran gioia in Gerusalemme. Dal tempo di Salomone figlio di Davide re d'Israele, non c'era stato nulla di simile in Gerusalemme. 2Cronache 30:27 Poi i sacerdoti Leviti si levarono e benedissero il popolo, la loro voce fu udita e la loro preghiera giunse fino alla santa dimora dell'Eterno nel cielo. Ezechia riordina il servizio dei sacerdoti e dei Leviti 2Cronache 31:1 Terminato tutto questo, tutti gli Israeliti presenti partirono per le citta' di Giuda, per fare a pezzi le colonne sacre abbattere gli Ascerim e demolire gli alti luoghi e gli altari in tutto Giuda e Beniamino, come pure in Efraim e Manasse, fino alla completa distruzione. Poi tutti i figli d'Israele tornarono nelle loro citta', ognuno nella sua proprieta'. 2Cronache 31:2 Ezechia ricostrui le classi dei sacerdoti e dei Leviti, in base alle loro classi, ognuno secondo il suo servizio, i sacerdoti e i Leviti per gli olocausti e i sacrifici di ringraziamento per servire, per ringraziare e per lodare alle porte degli accampamenti dell'Eterno. 2Cronache 31:3 Il re stabili pure la parte dei suoi beni che sarebbe destinata per gli olocausti: gli olocausti del mattino e della sera, gli olocausti dei sabati, dei noviluni e delle feste solenni come sta scritto nella legge dell'Eterno. 2Cronache 31:4 Inoltre ordino' al popolo a quelli che abitavano in Gerusalemme, di dare ai sacerdoti e ai Leviti la parte loro dovuta affinche' fossero resi fermi nella legge dell'Eterno. 2Cronache 31:5 Appena l'ordine fu diffuso, i figli d'Israele diedero in abbondanza le primizie del grano, del vino, dell'olio, del miele e di tutti i prodotti dei campi; e portarono una decima abbondante di ogni cosa. 2Cronache 31:6 I figli d'Israele e di Giuda che abitavano nelle citta' di Giuda portarono anch'essi la decima dei buoi e delle pecore come pure la decima delle cose sante che erano consacrate all'Eterno il loro DIO, e ne fecero tanti mucchi. 2Cronache 31:7 Incominciarono a fare i mucchi nel terzo mese e finirono nel settimo mese. 2Cronache 31:8 Quando Ezechia e i capi vennero a vedere i mucchi, benedissero l'Eterno e il suo popolo d'Israele. 2Cronache 31:9 Poi Ezechia interrogo' i sacerdoti e i Leviti riguardo ai mucchi; 2Cronache 31:10 il sommo sacerdote Azariah della casa di Tsadok, gli rispose: «Da quando si e' cominciato a portare le offerte nella casa dell'Eterno, abbiamo mangiato a sazieta' ed e' rimasta roba in abbondanza, perche' l'Eterno ha benedetto il suo popolo; e questa e' la grande quantita' rimasta». 2Cronache 31:11 Allora Ezechia ordino' loro di preparare delle stanze nella casa dell'Eterno. Essi le prepararono, 2Cronache 31:12 e vi portarono fedelmente le offerte, la decima e le cose consacrate. Il Levita Konaniah ne ebbe la sovrintendenza e dopo di lui c'era suo fratello Scimei. 2Cronache 31:13 Jehiel, Ahaziah, Nahath, Asahel Jerimoth, Jozabad, Eliel, Ismakiah, Mahath e Benaiah erano sorveglianti agli ordini di Konaniah e di suo fratello Scimei per comando del re Ezechia e di Azariah capo della casa di DIO. 2Cronache 31:14 Il Levita Kore figlio di Imnah, guardiano della porta orientale, era preposto alle offerte volontarie fatte a DIO per distribuire le offerte elevate dell'Eterno e le cose santissime. 2Cronache 31:15 Ai suoi ordini c'erano Eden Miniamin, Jeshua, Scemaiah, Amariah Scekaniah nelle citta' dei sacerdoti che dovevano compiere fedelmente la distribuzione ai loro fratelli, grandi e piccoli secondo le loro classi; 2Cronache 31:16 ad eccezione dei maschi che erano registrati nelle loro genealogie dall'eta' di tre anni in su, essi distribuivano a tutti quelli che entravano nella casa dell'Eterno la loro porzione giornaliera per il loro servizio, secondo le loro funzioni e in base alle loro classi. 2Cronache 31:17 ai sacerdoti registrati nelle genealogie secondo le case paterne e ai Leviti dall'eta' di vent'anni in su, secondo le loro mansioni e secondo le loro classi, 2Cronache 31:18 e a tutti quelli che erano scritti nella genealogia, e cioe', i loro piccoli, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie, come membri dell'intera assemblea; poiche' nell'ufficio loro assegnato si consacrarono nella santita'. 2Cronache 31:19 Anche per i sacerdoti, figli di Aaronne, che dimoravano in campagna, nelle zone attorno alle loro citta', c'erano in ogni citta' uomini designati per nome per distribuire le porzioni a ogni maschio tra i sacerdoti, e a tutti i Leviti registrati nelle genealogie. 2Cronache 31:20 Ezechia fece cosi in tutto Giuda; fece cio' che e' buono, retto e vero davanti all'Eterno, il suo DIO. 2Cronache 31:21 In ogni lavoro che intraprese per il servizio della casa di DIO, per la legge e per i comandamenti, per cercare il suo DIO, egli lo fece con tutto il suo cuore; per questo egli prospero'. Invasione di Sennacherib, re di Assiria, e distruzione del suo esercito 2Cronache 32:1 Dopo queste cose e questi atti di fedelta' di Ezechia, Sennacherib, re di Assiria, venne, entro' in Giuda e cinse d'assedio le citta' fortificate, con l'intenzione d'impadronirsene. 2Cronache 32:2 Quando Ezechia vide che Sennacherib era giunto con il proposito di attaccare Gerusalemme, 2Cronache 32:3 decise con i suoi capi e con i suoi uomini valorosi di chiudere le acque delle sorgenti che erano fuori della citta'; ed essi gli prestarono aiuto. 2Cronache 32:4 Cosi si raduno' un gran numero di gente e chiusero tutte le sorgenti e il torrente, che scorreva attraverso il paese, dicendo: «Perche' il re di Assiria dovrebbe venire e trovare acqua in abbondanza?». 2Cronache 32:5 Ezechia allora prese coraggio, ricostrui tutte le mura diroccate, vi eresse torri e al di fuori costrui un muro esterno; fortifico' pure Millo nella citta' di Davide e fece fare un gran numero di lance e scudi. 2Cronache 32:6 Stabili dei capi militari sopra il popolo, li riuni presso di se' nella piazza della citta' e parlo' al loro cuore, dicendo: 2Cronache 32:7 «Siate forti e coraggiosi! Non temete e non sgomentatevi davanti al re di Assiria e davanti alla moltitudine che e' insieme a lui, perche' con noi c'e' uno piu' grande che con lui. 2Cronache 32:8 Con lui vi e' un braccio di carne, ma con noi vi e' l'Eterno, il nostro DIO, per soccorrerci e per combattere le nostre battaglie» Il popolo fu rassicurato dalle parole di Ezechia, re di Giuda. 2Cronache 32:9 Dopo questo Sennacherib, re di Assiria, mentre si trovava di fronte a Lakish con tutte le sue forze, mando' i suoi servi a Gerusalemme per dire a Ezechia, re di Giuda, e a tutti quei di Giuda che si trovavano a Gerusalemme: 2Cronache 32:10 «Cosi parla Sennacherib, re degli Assiri: In che cosa confidate per rimanere assediati in Gerusalemme? 2Cronache 32:11 Non sta Ezechia ingannandovi per farvi morire di fame e di sete, dicendo: "L'Eterno, il nostro DIO, ci liberera' dalle mani del re di Assiria"? 2Cronache 32:12 Non ha forse lo stesso Ezechia rimosso i suoi alti luoghi e i suoi altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: "Voi adorerete davanti a un solo altare e su di esso offrirete incenso"? 2Cronache 32:13 Non sapete cio' che io e i miei padri abbiamo fatto a tutti i popoli degli altri paesi? Gli de'i delle nazioni di quei paesi sono stati in qualche modo capaci di liberare i loro paesi dalla mia mano? 2Cronache 32:14 Tra tutti gli de'i di queste nazioni che i miei padri hanno votato allo sterminio, chi mai ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano? Come potra' quindi il vostro DIO liberarvi dalla mia mano? 2Cronache 32:15 Ora percio' non lasciate che Ezechia vi inganni e vi seduca in questo modo; non prestategli fede! Poiche' nessun dio di alcuna nazione o regno ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano o dalla mano dei miei padri, tanto meno il vostro DIO potra' liberarvi dalla mia mano!». 2Cronache 32:16 I suoi servi parlarono ancora contro l'Eterno DIO e contro il suo servo Ezechia. 2Cronache 32:17 Sennacherib scrisse pure lettere, per insultare l'Eterno, il DIO d'Israele, e per parlare contro di lui, dicendo: «Come gli de'i delle nazioni degli altri paesi non hanno liberato i loro popoli dalla mia mano, cosi neppure il DIO di Ezechia liberera' il suo popolo dalla mia mano». 2Cronache 32:18 Essi gridarono ad alta voce in lingua giudaica rivolgendosi al popolo di Gerusalemme, che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo, e cosi impadronirsi della citta'. 2Cronache 32:19 Essi parlarono contro il DIO di Gerusalemme come contro gli de'i dei popoli della terra, che sono opera di mano d'uomo. 2Cronache 32:20 Ma il re Ezechia e il profeta Isaia, figlio di Amots, pregarono a questo proposito e gridarono al cielo. 2Cronache 32:21 Allora l'Eterno mando' un angelo, che stermino' tutti gli uomini forti e valorosi, i principi e i capi nell'accampamento del re di Assiria. Questi torno' al suo paese coperto di vergogna; entro' quindi nel tempio del suo dio, dove i suoi stessi figli lo uccisero di spada. 2Cronache 32:22 Cosi l'Eterno salvo' Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib, re di Assiria, e dalla mano di tutti gli altri e li protesse tutt'intorno. 2Cronache 32:23 Molti portarono offerte all'Eterno a Gerusalemme e oggetti preziosi a Ezechia, re di Giuda, che da allora fu magnificato agli occhi di tutte le nazioni. Orgoglio e ravvedimento di Ezechia. Sue grandi ricchezze; sua morte 2Cronache 32:24 In quei giorni Ezechia si ammalo' mortalmente Egli prego' l'Eterno, che gli parlo' e gli diede un segno. 2Cronache 32:25 Ma Ezechia non corrispose al beneficio a lui fatto, perche' il suo cuore si era inorgoglito, percio' su di lui, su Giuda e su Gerusalemme si riverso' l'ira dell'Eterno. 2Cronache 32:26 Poi Ezechia si umilio' dell'orgoglio del suo cuore, lui e gli abitanti di Gerusalemme; percio' l'ira dell'Eterno non venne sopra di loro durante la vita di Ezechia. 2Cronache 32:27 Ezechia ebbe immense ricchezze e onore. Egli si fece depositi per argento, oro, pietre preziose, aromi, scudi, e per ogni genere di oggetti preziosi, 2Cronache 32:28 magazzini per i prodotti di grano, vino e olio, stalle per ogni genere di bestiame e ovili per le pecore. 2Cronache 32:29 Inoltre si costrui citta' ed ebbe un gran numero di greggi e mandrie, perche' DIO gli aveva dato grandissime ricchezze. 2Cronache 32:30 Fu Ezechia stesso a chiudere la sorgente superiore delle acque di Ghihon e a incanalarle in basso al lato occidentale della citta' di Davide. Ezechia riusci in tutte le sue imprese. 2Cronache 32:31 Ma quando i capi di Babilonia gli inviarono messaggeri per informarsi del prodigio che era avvenuto nel paese, DIO lo abbandono' per metterlo alla prova e conoscere tutto cio' che era nel suo cuore. 2Cronache 32:32 Il resto delle gesta di Ezechia e le sue opere di bene sono scritte nella visione del profeta Isaia, figlio di Amots, e nel libro dei re di Giuda e d'Israele. 2Cronache 32:33 Poi Ezechia si addormento' con i suoi padri e fu sepolto sulla salita dei sepolcri dei figli di Davide; alla sua morte tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme gli resero onore. Al suo posto regno' suo figlio Manasse. Manasse, re di Giuda; sua idolatria 2Cronache 33:1 Manasse aveva dodici anni quando inizio' a regnare, e regno' cinquantacinque anni a Gerusalemme. 2Cronache 33:2 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, seguendo le abominazioni delle nazioni che l'Eterno aveva scacciato davanti ai figli d'Israele. 2Cronache 33:3 Egli riedifico' gli alti luoghi che Ezechia, suo padre, aveva demolito, eresse altari ai Baal, fece gli Ascerim, e si prostro' davanti a tutto l'esercito del cielo e lo servi. 2Cronache 33:4 Eresse pure altari nella casa dell'Eterno, della quale l'Eterno aveva detto: «Il mio nome rimarra' in Gerusalemme per sempre». 2Cronache 33:5 Costrui altari a tutto l'esercito del cielo nei due cortili della casa dell'Eterno. 2Cronache 33:6 Fece anche passare i suoi figli attraverso il fuoco nella valle del figlio di Hinnom; pratico' la magia, la divinazione e la stregoneria, e consulto' i medium e i maghi. Si diede interamente a fare cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, provocandolo ad ira. 2Cronache 33:7 Mise addirittura un'immagine scolpita, l'idolo che aveva fatto, nella casa di DIO, della quale DIO aveva detto a Davide e a Salomone, suo figlio: «In questa casa e a Gerusalemme, che ho scelta fra tutte le tribu' d'Israele, porro' il mio nome per sempre; 2Cronache 33:8 e non faro' piu' errare il piede d'Israele lontano dal paese che ho assegnato ai vostri padri, purche' essi abbiano cura di mettere in pratica tutto cio' che ho loro comandato, secondo tutta la legge, gli statuti e i decreti dati per mezzo di Mose'». 2Cronache 33:9 Ma Manasse fece sviare Giuda e gli abitanti di Gerusalemme inducendoli a fare peggio delle nazioni che l'Eterno aveva distrutto davanti ai figli d'Israele. 2Cronache 33:10 L'Eterno parlo' a Manasse e al suo popolo, ma essi non prestarono attenzione. 2Cronache 33:11 Allora l'Eterno fece venire contro di loro i capi dell'esercito del re di Assiria che presero Manasse con uncini al naso, lo legarono con catene di bronzo e lo condussero a Babilonia. 2Cronache 33:12 Quando si trovo' nell'avversita', egli imploro' l'Eterno, il suo DIO, e si umilio' profondamente davanti al DIO dei suoi padri. 2Cronache 33:13 Quindi lo prego' e lo supplico' e DIO ascolto' la sua supplica e lo ricondusse a Gerusalemme nel suo regno. Allora Manasse riconobbe che l'Eterno e' DIO. 2Cronache 33:14 Dopo questo, Manasse costrui un muro fuori della citta' di Davide, a ovest di Ghihon nella valle, fino alla porta dei pesci, che girava attorno a Ofel, e lo fece molto alto. Poi in tutte le citta' fortificate di Giuda pose capi militari. 2Cronache 33:15 Inoltre rimosse dalla casa dell'Eterno gli de'i stranieri e l'idolo, insieme a tutti gli altari che aveva costruito sul monte della casa dell'Eterno e a Gerusalemme, e li getto' fuori della citta'. 2Cronache 33:16 Poi restauro' l'altare, dell'Eterno e su di esso offri sacrifici di ringraziamento e di lode, e comando' a Giuda di servire l'Eterno, il DIO d'Israele. 2Cronache 33:17 Tuttavia il popolo continuava a offrire sacrifici sugli alti luoghi, ma solamente all'Eterno, il suo DIO. 2Cronache 33:18 Il resto delle gesta di Manasse, la preghiera che rivolse al suo DIO e le parole dei veggenti che gli parlarono in nome dell'Eterno, il DIO d'Israele, sono scritte nel libro dei re d'Israele. 2Cronache 33:19 Invece la sua preghiera e come DIO gli diede ascolto, tutti i suoi peccati e tutte le sue infedelta', i luoghi dove costrui gli alti luoghi e vi eresse gli Ascerim, e le immagini scolpite, prima di essere umiliato, ecco, sono scritti nel libro di Hozai. 2Cronache 33:20 Poi Manasse si addormento' con i suoi padri e fu sepolto in casa sua. Al suo posto regno' suo figlio Amon. Amon, re di Giuda 2Cronache 33:21 Amon aveva ventidue anni quando inizio' a regnare, e regno' due anni a Gerusalemme. 2Cronache 33:22 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, come aveva fatto Manasse suo padre; Amon infatti offriva sacrifici a tutte le immagini scolpite fatte da Manasse, suo padre, e le serviva. 2Cronache 33:23 Egli non si umilio' davanti all'Eterno, come si era umiliato Manasse, suo padre; anzi Amon pecco' sempre di piu'. 2Cronache 33:24 Poi i suoi servi ordirono una congiura contro di lui e lo uccisero in casa sua. 2Cronache 33:25 Ma il popolo del paese mise a morte tutti quelli che avevano congiurato contro il re Amon; quindi il popolo del paese fece re al suo posto Giosia, suo figlio. Giosia, re di Giuda. Le sue prime riforme e la restaurazione del tempio 2Cronache 34:1 Giosia aveva otto anni quando inizio' a regnare, e regno' trentun anni a Gerusalemme. 2Cronache 34:2 Egli fece cio' che e' giusto agli occhi dell'Eterno e segui le vie di Davide, suo padre, senza deviare ne' a destra ne' a sinistra. 2Cronache 34:3 Nell'ottavo anno del suo regno, quando era ancora un ragazzo, comincio' a cercare il DIO di Davide, suo padre, e nel dodicesimo anno comincio' a purificare Giuda e Gerusalemme dagli alti luoghi, dagli Ascerim, dalle immagini scolpite e dalle immagini di metallo fuso. 2Cronache 34:4 Davanti a lui furono demoliti gli altari dei Baal, inoltre abbatte' gli altari d'incenso che vi erano sopra, e frantumo' gli Ascerim, le immagini scolpite e le immagini di metallo fuso e le ridusse in polvere, che sparse sui sepolcri di coloro che avevano offerto loro sacrifici. 2Cronache 34:5 Poi brucio' le ossa dei sacerdoti sui loro altari, e cosi purifico' Giuda e Gerusalemme. 2Cronache 34:6 Lo stesso fece nelle citta' di Manasse, di Efraim e di Simeone fino a Neftali, con le loro scuri, tutt'intorno. 2Cronache 34:7 Cosi egli demoli gli altari e gli Ascerim, ridusse in polvere le immagini scolpite e abbatte' tutti gli altari d'incenso in tutto il paese d'Israele, poi torno' a Gerusalemme. 2Cronache 34:8 Nell'anno diciottesimo del suo regno dopo aver purificato il paese e il tempio, mando' Shafan figlio di Atsaliah, Maaseiah governatore della citta' e Joah figlio di Joahaz, l'archivista, per restaurare la casa dell'Eterno, il suo DIO. 2Cronache 34:9 Essi si recarono dal sommo sacerdote Hilkiah e consegnarono il denaro che era stato portato nella casa di DIO, che i Leviti, portinai avevano raccolto da Manasse, da Efraim, da tutto il resto d'Israele, da tutto Giuda e Beniamino e dagli abitanti di Gerusalemme. 2Cronache 34:10 Quindi lo consegnarono nelle mani dei lavoratori incaricati della sorveglianza della casa dell'Eterno, i quali lo diedero agli operai che lavoravano nella casa dell'Eterno per riparare e restaurare il tempio. 2Cronache 34:11 Lo consegnarono ai falegnami e ai costruttori per acquistare pietre squadrate e legname per le armature e le travature delle case che i re di Giuda avevano distrutto. 2Cronache 34:12 Quegli uomini facevano il lavoro con fedelta'. I sorveglianti loro preposti erano Jahath e Obadiah, Leviti dei figli di Merari, e Zaccaria e Meshullam dei figli di Kehath, e tutti quelli dei Leviti che erano esperti in strumenti musicali. 2Cronache 34:13 Questi sorvegliavano pure i portatori di pesi e dirigevano tutti quelli che eseguivano lavori di qualsiasi genere; inoltre alcuni Leviti erano scribi, ispettori e portinai. Il ritrovamento del libro della legge 2Cronache 34:14 Mentre si prelevava il denaro che era stato portato nella casa dell'Eterno, il sacerdote Hilkiah trovo' il libro della Legge dell'Eterno, data per mezzo di Mose'. 2Cronache 34:15 Hilkiah prese allora la parola e disse al segretario Shafan: «Ho trovato nella casa dell'Eterno il libro della legge». Quindi Hilkiah diede il libro a Shafan. 2Cronache 34:16 Shafan porto' il libro al re, a cui per di piu' riferi e disse: «I tuoi servi stanno facendo tutto cio' che e' stato loro ordinato. 2Cronache 34:17 Essi hanno raccolto il denaro trovato nella casa dell'Eterno e l'hanno consegnato nelle mani dei sorveglianti e degli operai». 2Cronache 34:18 Shafan, il segretario, disse ancora al re: «Il sacerdote Hilkiah mi ha dato un libro». Quindi Shafan lo lesse in presenza del re. 2Cronache 34:19 Or avvenne che, quando il re udi le parole della legge, si straccio' le vesti. 2Cronache 34:20 Poi il re diede quest'ordine a Hilkiah, ad Ahikam figlio di Shafan, ad Abdon figlio di Mikah, a Shafan il segretario e ad Asaiah servo del re, dicendo: 2Cronache 34:21 «Andate a consultare l'Eterno per me e per quelli che sono rimasti in Israele e in Giuda, circa le parole del libro, che e' stato trovato; grande infatti e' l'ira dell'Eterno che si e' riversata su di noi, perche' i nostri padri non hanno osservato la parola dell'Eterno, agendo interamente secondo quanto e' scritto in questo libro». 2Cronache 34:22 Cosi Hilkiah e quelli che il re aveva designato andarono dalla profetessa Huldah, moglie di Shallum, figlio di Tokhath, figlio di Hasrah, il guardarobiere; (essa abitava a Gerusalemme nel secondo quartiere), e le parlarono in merito a cio'. 2Cronache 34:23 Ella rispose loro: «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Riferite a colui che vi ha mandati da me: 2Cronache 34:24 Cosi dice l'Eterno: "Ecco, io faro' venire una sciagura su questo luogo e sui suoi abitanti, tutte le maledizioni che sono scritte nel libro, che hanno letto davanti al re di Giuda. 2Cronache 34:25 Poiche' mi hanno abbandonato e hanno offerto incenso ad altri de'i per provocarmi ad ira con tutte le opere delle loro mani, la mia ira si riversera' su questo luogo e non si estinguera'". 2Cronache 34:26 Invece al re di Giuda che vi ha mandati a consultare l'Eterno, riferite questo: Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele, circa le parole che hai udito: 2Cronache 34:27 Poiche' il tuo cuore si e' intenerito, poiche' ti sei umiliato davanti a DIO, udendo le sue parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, ti sei umiliato davanti a me, ti sei stracciato le vesti e hai pianto davanti a me, anch'io ti ho ascoltato", dice l'Eterno. 2Cronache 34:28 "Ecco, io ti riuniro' ai tuoi padri, e sarai deposto in pace nel tuo sepolcro; i tuoi occhi non vedranno tutto il male che io faro' venire su questo luogo e sui suoi abitanti"». Quelli riferirono il messaggio al re. 2Cronache 34:29 Allora il re mando' a far radunare presso di se' tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. 2Cronache 34:30 Il re sali quindi alla casa dell'Eterno con tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i Leviti, e tutto il popolo, dal piu' piccolo al piu' grande, e lesse alla loro presenza tutte le parole del libro del patto, che era stato trovato nella casa dell'Eterno. 2Cronache 34:31 Poi il re, stando in piedi sul palco fece un patto davanti all'Eterno, impegnandosi a seguire l'Eterno e a osservare i suoi comandamenti, i suoi precetti e i suoi statuti con tutto il cuore e con tutta l'anima, per mettere in pratica le parole del patto scritte in quel libro. 2Cronache 34:32 E vi fece aderire tutti quelli che si trovavano a Gerusalemme e in Beniamino; gli abitanti di Gerusalemme agirono in conformita' al patto di DIO, il DIO dei loro padri. 2Cronache 34:33 Cosi Giosia fece sparire tutte le abominazioni da tutti i paesi che appartenevano ai figli d'Israele e costrinse tutti quelli che si trovavano in Israele a servire l'Eterno, il loro DIO. Durante tutta la sua vita essi non smisero di seguire l'Eterno, il DIO dei loro padri. Celebrazione solenne della Pasqua sotto Giosia 2Cronache 35:1 Giosia celebro' in Gerusalemme la Pasqua in onore dell'Eterno; si immolo' la Pasqua il quattordicesimo giorno del primo mese, 2Cronache 35:2 Egli stabili i sacerdoti nelle loro mansioni e li incoraggio' nel servizio della casa dell'Eterno. 2Cronache 35:3 Disse quindi ai Leviti che ammaestravano tutto Israele e che si erano consacrati all'Eterno: «Collocate l'arca santa nel tempio, costruito da Salomone, figlio di Davide, re d'Israele; essa non sara' piu' un peso per le vostre spalle. Ora servite l'Eterno, il vostro DIO, e il suo popolo d'Israele. 2Cronache 35:4 Disponetevi secondo le vostre case paterne, secondo le vostre classi, in base alle istruzioni scritte di Davide, re d'Israele, e di Salomone, suo figlio: 2Cronache 35:5 state nel santuario secondo le divisioni delle case paterne dei vostri fratelli, figli del popolo, e la parte della casa paterna dei Leviti. 2Cronache 35:6 Immolate la Pasqua, santificatevi e mettetevi a disposizione dei vostri fratelli, seguendo la parola dell'Eterno trasmessa per mezzo di Mose'». 2Cronache 35:7 Poi Giosia diede alla gente del popolo, a tutti quelli che erano presenti, del bestiame minuto, agnelli e capretti in numero di trentamila, tutti per la Pasqua, e anche tremila buoi; questo proveniva dai beni del re. 2Cronache 35:8 Anche i suoi principi fecero un dono spontaneo al popolo, ai sacerdoti e ai Leviti. Hilkiah, Zaccaria e Jehiel, conduttori della casa di DIO, diedero ai sacerdoti per i sacrifici della Pasqua, duemilaseicento agnelli e capretti e trecento buoi. 2Cronache 35:9 Inoltre Konaniah, assieme ai suoi fratelli Scemaiah e Nethaneel, e Hashabiah, Jeiel e Jozabad, capi dei Leviti diedero ai Leviti per i sacrifici della Pasqua cinquemila agnelli e capretti e cinquecento buoi. 2Cronache 35:10 Come il servizio fu pronto, i sacerdoti si misero al loro posto, e i Leviti secondo le loro classi, in base al comando del re. 2Cronache 35:11 Quindi immolarono la Pasqua, i sacerdoti spruzzavano il sangue con le loro mani, mentre i Leviti scuoiavano gli animali. 2Cronache 35:12 Cosi misero da parte gli olocausti per distribuirli ai figli del popolo, secondo le divisioni delle case paterne, perche' li offrissero all'Eterno, come sta scritto nel libro di Mose'. Lo stesso fecero per i buoi. 2Cronache 35:13 Poi arrostirono gli agnelli della Pasqua sul fuoco secondo le norme prescritte; ma le altre offerte consacrate le cossero in pentole, in caldaie e in tegami e le distribuirono immediatamente a tutti i figli del popolo. 2Cronache 35:14 Poi prepararono porzioni per se stessi e per i sacerdoti, perche' i sacerdoti, figli di Aaronne, furono occupati fino a notte nell'offrire gli olocausti e le parti grasse; cosi i Leviti prepararono porzioni per se stessi e per i sacerdoti, figli di Aaronne. 2Cronache 35:15 I cantori, figli di Asaf, erano al loro posto, secondo il comando di Davide, di Asaf, di Heman e di Jeduthun, il veggente del re. Ad ogni porta c'erano i portinai; essi non ebbero bisogno di allontanarsi dal loro servizio, perche' i Leviti, loro fratelli, preparavano porzioni per loro. 2Cronache 35:16 Cosi in quel giorno tutto il servizio dell'Eterno fu preparato per celebrare la Pasqua e per offrire olocausti sull'altare, dell'Eterno, secondo l'ordine del re Giosia. 2Cronache 35:17 I figli d'Israele, che erano presenti, celebrarono allora la Pasqua e la festa degli azzimi per sette giorni. 2Cronache 35:18 In Israele non era stata celebrata una Pasqua come quella dai giorni del profeta Samuele. Nessuno dei re d'Israele aveva mai celebrato una Pasqua, come quella celebrata da Giosia, con la partecipazione dei sacerdoti, dei Leviti e di tutto Giuda e Israele, presenti assieme agli abitanti di Gerusalemme. 2Cronache 35:19 Questa Pasqua fu celebrata nel diciottesimo anno del regno di Giosia. Giosia muore dopo essere stato ferito in battaglia 2Cronache 35:20 Dopo tutto questo, quando Giosia ebbe rimesso in ordine il tempio, Neko, re d'Egitto, sali per combattere a Karkemish sull'Eufrate; e Giosia gli mosse contro. 2Cronache 35:21 Ma Neko gli mando' messaggeri a dirgli: «Che c'e' fra me e te, o re di Giuda? Questa volta io non sono venuto contro di te, ma contro una casa con cui mi trovo in guerra; DIO mi ha comandato di affrettarmi; smettila quindi di opporti a DIO che e' con me, affinche' egli non ti distrugga». 2Cronache 35:22 Ma Giosia non volle ritirarsi da lui ma per combattere contro di lui si travesti, e non diede ascolto alle parole di Neko, che venivano dalla bocca di DIO. Cosi venne a dare battaglia nella valle di Meghiddo. 2Cronache 35:23 Ma gli arcieri tirarono al re Giosia allora il re disse ai suoi servi: «Portatemi via, perche' sono gravemente ferito». 2Cronache 35:24 I suoi servi percio' lo tolsero dal suo carro, lo misero su un secondo carro che aveva e lo portarono a Gerusalemme. Cosi egli mori e fu sepolto nei sepolcri dei suoi padri. Tutto Giuda e Gerusalemme fecero lutto per Giosia. 2Cronache 35:25 Geremia compose un lamento su Giosia, tutti i cantori e le cantanti nei loro lamenti hanno parlato di Giosia fino al giorno d'oggi; e questi sono divenuti un'usanza in Israele; ed ecco, essi sono scritti nei Lamenti. 2Cronache 35:26 Il resto delle gesta di Giosia, le sue opere di bene secondo cio' che e' scritto nella legge dell'Eterno, 2Cronache 35:27 le sue azioni, dalle prime alle ultime, sono scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda. Jehoahaz, Jehoiakim e Jehoiakin, re di Giuda 2Cronache 36:1 Allora il popolo del paese prese Jehoahaz, figlio di Giosia, e lo fece re a Gerusalemme al posto di suo padre. 2Cronache 36:2 Jehoahaz aveva ventitre anni quando inizio' a regnare, e regno' tre mesi a Gerusalemme. 2Cronache 36:3 Il re d'Egitto lo depose a Gerusalemme, e impose al paese una multa di cento talenti d'argento e di un talento d'oro. 2Cronache 36:4 Quindi il re d'Egitto fece re su Giuda e Gerusalemme suo fratello Eliakim, a cui cambio' il nome in Jehoiakim. Neko prese invece suo fratello Jehoahaz e lo condusse in Egitto. 2Cronache 36:5 Jehoiakim aveva venticinque anni quando inizio' a regnare, e regno' undici anni a Gerusalemme. Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, il suo DIO. 2Cronache 36:6 Nebukadnetsar, re di Babilonia, sali contro di lui e lo lego' con catene di bronzo per condurlo a Babilonia. 2Cronache 36:7 Nebukadnetsar porto' pure a Babilonia parte degli oggetti della casa dell'Eterno e li mise nel suo palazzo a Babilonia. 2Cronache 36:8 Il resto delle gesta di Jehoiakim, le abominazioni che commise e tutto cio' che fu trovato contro di lui, ecco, sono scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda. Al suo posto regno' suo figlio Jehoiakin. 2Cronache 36:9 Jehoiakin aveva otto anni quando inizio' a regnare e regno' tre mesi e dieci giorni a Gerusalemme. Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno. 2Cronache 36:10 All'inizio del nuovo anno il re Nebukadnetsar mando' a prenderlo e lo fece condurre a Babilonia con gli oggetti preziosi della casa dell'Eterno, Quindi fece re su Giuda e Gerusalemme Sedekia, fratello di Jehoiakin. Sedekia, ultimo re di Giuda. Nebukadnetsar prede e distrugge Gerusalemme e ne deporta gli abitanti a Babilonia 2Cronache 36:11 Sedekia aveva ventun anni quando inizio' a regnare, e regno' a Gerusalemme undici anni 2Cronache 36:12 Anch'egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, il suo DIO, e non si umilio' davanti al profeta Geremia, che parlava da parte dell'Eterno, 2Cronache 36:13 Si ribello' pure contro il re Nebukadnetsar, che lo aveva fatto giurare in nome di DIO; ma egli irrigidi la sua cervice e induri il suo cuore rifiutandosi di fare ritorno all'Eterno, il DIO d'Israele. 2Cronache 36:14 Anche tutti i capi dei sacerdoti e il popolo peccarono sempre di piu' seguendo tutte le abominazioni delle nazioni e contaminarono la casa dell'Eterno, che egli aveva santificato a Gerusalemme. 2Cronache 36:15 L'Eterno, il DIO dei loro padri, mando' loro, fin dall'inizio e con insistenza, avvertimenti per mezzo dei suoi messaggeri, perche' voleva risparmiare il suo popolo e la sua dimora. 2Cronache 36:16 Ma essi si beffarono dei messaggeri di DIO, disprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti, finche' l'ira dell'Eterno contro il suo popolo raggiunse un punto in cui non c'era piu' rimedio. 2Cronache 36:17 Allora egli fece salire contro di loro il re dei Caldei, che uccise di spada i loro giovani nella casa del loro santuario, senza avere pieta' per il giovane, la vergine, l'anziano, o la persona canuta. L'Eterno li diede tutti nelle sue mani. 2Cronache 36:18 Nebukadnetsar porto' a Babilonia tutti gli oggetti della casa di DIO, grandi e piccoli, i tesori della casa dell'Eterno e i tesori del re e dei suoi capi. 2Cronache 36:19 Poi incendiarono la casa di DIO, demolirono le mura di Gerusalemme, diedero alle fiamme tutti i suoi palazzi e ne distrussero tutti gli oggetti di valore. 2Cronache 36:20 Inoltre Nebukadnetsar, deporto' a Babilonia quelli che erano scampati alla spada essi divennero servitori suoi e dei suoi figli, fino all'avvento del regno di Persia, 2Cronache 36:21 affinche' si adempisse la parola dell'Eterno pronunciata per bocca di Geremia, finche' il paese avesse osservato i suoi sabati, Infatti esso osservo' il sabato per tutto il tempo della sua desolazione finche' furono compiuti i settant'anni. Editto di Ciro 2Cronache 36:22 Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinche' si adempisse la parola dell'Eterno pronunciata per la bocca di Geremia, l'Eterno desto' lo spirito di Ciro, re di Persia, perche' facesse un editto per tutto il suo regno e lo mettesse per scritto, dicendo: 2Cronache 36:23 «Cosi dice Ciro, re di Persia; L'Eterno, il DIO dei cieli, mi ha dato tutti i regni della terra. Egli mi ha comandato di costruirgli una casa in Gerusalemme, che e' in Giuda. Chi di voi appartiene al suo popolo? L'Eterno, il suo DIO, sia con lui e parta!».Esdra 1:1-10:44 Editto di Ciro. Ritorno dalla cattivita' di Babilonia Esdra 1:1 Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinche' si adempisse la parola dell'Eterno pronunciata per bocca di Geremia l'Eterno desto' lo spirito di Ciro, re di Persia, perche' facesse un editto per tutto il suo regno e lo mettesse per iscritto, dicendo: Esdra 1:2 «Cosi dice Ciro, re di Persia: L'Eterno, il DIO dei cieli, mi ha dato tutti i regni della terra. Egli mi ha comandato di edificargli una casa a Gerusalemme, che e' in Giuda. Esdra 1:3 Chi di voi appartiene al suo popolo? L'Eterno, il suo DIO, sia con lui, salga a Gerusalemme, che e' in Giuda, e ricostruisca la casa dell'Eterno, DIO d'Israele, il DIO che e' in Gerusalemme. Esdra 1:4 La gente di ciascun luogo, dove qualche sopravvissuto giudeo ancora risiede, lo fornisca d'argento, d'oro, di beni e di bestiame oltre alle offerte volontarie per la casa di DIO che e' in Gerusalemme». Esdra 1:5 Allora i capifamiglia di Giuda e Beniamino, i sacerdoti e i Leviti, assieme a tutti quelli ai quali DIO aveva destato lo spirito, si levarono per andare a ricostruire la casa dell'Eterno che e' in Gerusalemme. Esdra 1:6 Tutti i loro vicini li aiutarono con oggetti d'argento, d'oro, con beni, con bestiame e con cose preziose oltre a tutte le offerte volontarie. Esdra 1:7 Anche il re Ciro trasse fuori gli utensili della casa dell'Eterno che Nebukadnetsar aveva portato via da Gerusalemme e aveva posto nel tempio del suo dio. Esdra 1:8 Ciro, re di Persia, li fece portar fuori per mezzo di Mithredath, il tesoriere, e li conto' davanti a Sceshbatsar, principe di Giuda. Esdra 1:9 Eccone il numero: trenta bacinelle d'oro, mille bacinelle d'argento, ventinove coltelli, Esdra 1:10 trenta coppe d'oro, quattrocentodieci coppe d'argento di second'ordine e mille altri utensili. Esdra 1:11 Tutti gli oggetti d'oro e d'argento erano in numero di cinquemilaquattrocento, Sceshbatsar li riporto' tutti, assieme agli esuli che furono ricondotti da Babilonia a Gerusalemme. Elenco dei rimpatriati con Zorobabel Esdra 2:1 Questi sono gli uomini della provincia che tornarono dalla cattivita', fra quelli che Nebukadnetsar, re di Babilonia, aveva condotto in cattivita' a Babilonia, e che tornarono a Gerusalemme e in Giuda, ciascuno nella sua citta'. Esdra 2:2 Coloro che vennero con Zorobabel erano Jeshua, Nehemia, Seraiah, Reelaiah, Mardocheo, Bilshan, Mispar, Bigvai, Rehum e Baanah. Gente del popolo Numero degli uomini del popolo d'Israele: Esdra 2:3 I figli di Parosh, duemilacentosettantadue. Esdra 2:4 I figli di Scefatiah, trecentosettantadue. Esdra 2:5 I figli di Arah, settecentosettantacinque. Esdra 2:6 I figli di Pahath-Moab, discendenti di Jeshua e di Joab, duemilaottocentododici. Esdra 2:7 I figli di Elam, milleduecentocinquantaquattro. Esdra 2:8 I figli di Zattu, novecentoquarantacinque. Esdra 2:9 I figli di Zakkai, settecentosessanta. Esdra 2:10 I figli di Bani, seicentoquarantadue. Esdra 2:11 I figli di Bebai, seicentoventitre. Esdra 2:12 I figli di Azgad, milleduecentoventidue. Esdra 2:13 I figli di Adonikam, seicentosessantasei. Esdra 2:14 I figli di Bigvai, duemilacinquantasei. Esdra 2:15 I figli di Adin, quattrocentocinquantaquattro. Esdra 2:16 I figli di Ater, cioe' di Ezechia novantotto. Esdra 2:17 I figli di Betsai, trecentoventitre. Esdra 2:18 I figli di Jorah, centododici. Esdra 2:19 I figli di Hashum, duecentoventitre. Esdra 2:20 I figli di Ghibbar, novantacinque. Esdra 2:21 I figli di Betlemme, centoventitre. Esdra 2:22 Gli uomini di Netofah, cinquantasei. Esdra 2:23 Gli uomini di Anathoth, centoventotto. Esdra 2:24 Gli uomini di Azmaveth, quarantadue. Esdra 2:25 Gli uomini di Kirjath-Arim, di Kefirah e di Beeroth, settecentoquarantatre. Esdra 2:26 Gli uomini di Ramah e di Gheba, seicentoventuno. Esdra 2:27 Gli uomini di Mikmas, centoventidue. Esdra 2:28 Gli uomini di Bethel e di Ai, duecentoventitre. Esdra 2:29 I figli di Nebo, cinquantadue. Esdra 2:30 I figli di Magbish, centocinquantasei. Esdra 2:31 I figli di un altro Elam, milleduecentocinquantaquattro. Esdra 2:32 I figli di Harim, trecentoventi. Esdra 2:33 I figli di Lod, Hadid e Ono, settecentoventicinque. Esdra 2:34 I figli di Gerico, trecentoquarantacinque. Esdra 2:35 I figli di Senaah, tremilaseicentotrenta. I sacerdoti Esdra 2:36 I sacerdoti: i figli di Jedaiah, della casa di Jeshua, novecentosettantatre. Esdra 2:37 I figli di Immer, millecinquantadue. Esdra 2:38 I figli di Pashur, milleduecentoquarantasette. Esdra 2:39 I figli di Harim, millediciassette. I Leviti Esdra 2:40 I Leviti: i figli di Jeshua e di Kadmiel, discendenti di Hodaviah, settantaquattro. Esdra 2:41 I cantori: i figli di Asaf, centoventotto. Esdra 2:42 I figli dei portinai: i figli di Shallum, i figli di Ater i figli di Talmon, i figli di Akkub, i figli di Hatita, i figli di Shobai, in tutto centotrentanove. I Nethinei Esdra 2:43 I Nethinei: i figli di Tsiha, i figli di Hasufa, i figli di Tabbaoth, Esdra 2:44 i figli di Keros, i figli di Siaha, i figli di Padon, Esdra 2:45 i figli di Lebanah, i figli di Hagabah, i figli di Akkub, Esdra 2:46 i figli di Hagab, i figli di Shamlai, i figli di Hanan, Esdra 2:47 i figli di Ghiddel, i figli di Gahar, i figli di Reaiah, Esdra 2:48 i figli di Retsin, i figli di Nekoda, i figli di Gazzam, Esdra 2:49 i figli di Uzza, i figli di Paseah, i figli di Besai, Esdra 2:50 i figli di Asnah, i figli di Mehunim, i figli di Nefusim, Esdra 2:51 i figli di Bakbuk, i figli di Hakufa, i figli di Harhur, Esdra 2:52 i figli di Batsluth, i figli di Mehida, i figli di Harsha, Esdra 2:53 i figli di Barkos, i figli di Sisera, i figli di Thamah, Esdra 2:54 i figli di Netsiah, i figli di Hatifa. Esdra 2:55 I figli dei servi di Salomone: i figli di Sotai, i figli di Sofereth, i figli di Peruda, Esdra 2:56 i figli di Jaala, i figli di Darkon, i figli di Ghiddel, Esdra 2:57 i figli di Scefatiah, i figli di Hattil, i figli di Pokereth-Hatsebaim, i figli di Ami. Esdra 2:58 Tutti i Nethinei e i figli dei servi di Salomone erano trecentonovantadue. Esdra 2:59 Questi furono quelli che tornarono da Tel-Melah, da Tel-Harsha, da Kerub-Addan e da Immer; ma essi non furono in grado di indicare la loro casa paterna e la loro discendenza, per provare se erano d'Israele: Esdra 2:60 i figli di Delaiah, i figli di Tobiah, i figli di Nekoda, in tutto seicentocinquantadue. Uomini esclusi dal sacerdozio Esdra 2:61 Tra i figli dei sacerdoti: i figli di Habaiah, i figli di Hakkots, i figli di Barzillai, che aveva preso in moglie una delle figlie di Barzillai, il Galaadita, e fu chiamato col loro nome. Esdra 2:62 Questi cercarono il loro elenco tra quelli registrati nelle genealogie, ma non lo trovarono; percio' furono esclusi dal sacerdozio come impuri. Esdra 2:63 Il governatore ordino' loro di non mangiare alcuna delle cose santissime finche' non si presentasse un sacerdote con l'Urim, e il Thummim, Esdra 2:64 Tutta l'assemblea insieme era di quarantaduemila trecentosessanta persone, Esdra 2:65 senza contare i loro servi e le loro serve, che erano in numero di settemilatrecentotrentasette, tra di loro vi erano pure duecento cantori e cantanti. Esdra 2:66 I loro cavalli erano settecentotrentasei, i loro muli duecentoquarantacinque, Esdra 2:67 i loro cammelli quattrocentotrentacinque e i loro asini seimilasettecentoventi. Esdra 2:68 Alcuni capi delle case paterne, al loro arrivo alla casa dell'Eterno che e' in Gerusalemme, diedero generosamente dei doni per la casa di DIO, per farla risorgere sul luogo di prima. Esdra 2:69 Diedero al tesoro dell'opera, secondo i loro mezzi, sessantunomila darici d'oro, cinquemila mine, d'argento e cento vesti sacerdotali. Esdra 2:70 Cosi i sacerdoti, i Leviti, la gente del popolo, i cantori, i portinai e i Nethinei si stabilirono nelle loro citta', e tutti gli Israeliti nelle loro citta', Ricostruzione dell'altare e ripresa dei sacrifici Esdra 3:1 Come giunse il settimo mese e i figli d'Israele erano nelle loro citta', il popolo si raduno' come un sol uomo a Gerusalemme. Esdra 3:2 Allora Jeshua, figlio di Jotsadak, assieme al suoi fratelli sacerdoti e a Zorobabel, figlio di Scealtiel con i suoi fratelli, si levarono e costruirono l'altare del DIO d'Israele, per offrirvi olocausti, come sta scritto nella legge di Mose', uomo di DIO. Esdra 3:3 Ristabilirono l'altare sulle sue basi, benche' avessero paura a motivo dei popoli delle terre vicine, e su di esso offrirono olocausti all'Eterno, gli olocausti del mattino e della sera. Esdra 3:4 Celebrarono pure la festa delle Capanne, come sta scritto, e offersero giorno per giorno olocausti, in base al numero richiesto per ogni giorno. Esdra 3:5 In seguito offersero l'olocausto perpetuo, gli olocausti dei noviluni e di tutte le feste stabilite dall'Eterno, e quelli di chiunque faceva un'offerta volontaria all'Eterno. Esdra 3:6 Dal primo giorno del settimo mese cominciarono a offrire olocausti all'Eterno, ma le fondamenta del tempio, dell'Eterno non erano ancora state gettate. Esdra 3:7 Diedero quindi denaro ai tagliapietre e ai falegnami, e viveri, bevande e olio a quelli di Sidone e di Tiro perche' portassero legname di cedro dal Libano, secondo la concessione ottenuta da parte di Ciro, re di Persia. Gettate le fondamenta del tempio Esdra 3:8 Nel secondo mese del secondo anno del loro arrivo alla casa di DIO in Gerusalemme, Zorobabel figlio di Scealtiel Jeshua figlio di Jotsadak, gli altri loro fratelli sacerdoti e Leviti e tutti quelli che erano tornati dalla cattivita' a Gerusalemme diedero inizio ai lavori, e incaricarono i Leviti dai vent'anni in su di dirigere i lavori della casa dell'Eterno. Esdra 3:9 Allora Jeshua con i suoi figli e i suoi fratelli, Kadmiel con i suoi figli e i figli di Giuda si levarono come un sol uomo per dirigere quelli che lavoravano alla casa di DIO; lo stesso fecero i figli di Henadad con i loro figli e i loro fratelli, i Leviti. Esdra 3:10 Quando i costruttori gettarono le fondamenta del tempio dell'Eterno, erano presenti i sacerdoti vestiti dei loro paramenti con trombe e i Leviti, figli di Asaf, con cembali per lodare l'Eterno, secondo le istruzioni di Davide, re d'Israele. Esdra 3:11 Essi cantavano, celebrando e lodando l'Eterno, «Perche' egli e' buono, perche' la sua benignita' verso Israele dura in eterno». Tutto il popolo mandava alte grida di gioia, lodando l'Eterno, perche' erano state gettate le fondamenta della casa dell'Eterno. Esdra 3:12 Molti sacerdoti, Leviti e capi delle case paterne, anziani, che avevano visto il primo tempio, piangevano ad alta voce mentre si gettavano le fondamenta di questo tempio sotto i loro occhi. Molti altri invece alzavano forti grida di allegrezza, Esdra 3:13 cosicche' la gente non poteva distinguere il rumore delle grida di allegrezza da quello del pianto del popolo, perche' il popolo lanciava alte grida, e il rumore si udiva da lontano. I nemici si oppongono alla costruzione del tempio Esdra 4:1 Quando i nemici di Giuda e di Beniamino vennero a sapere che quelli che erano stati in cattivita' stavano ricostruendo il tempio all'Eterno, il DIO d'Israele, Esdra 4:2 si avvicinarono a Zorobabel e ai capi delle case paterne e dissero loro: «Lasciateci costruire con voi, perche' anche noi cerchiamo il vostro DIO, come voi; a lui abbiamo offerto sacrifici dal tempo di Esar-Haddon, re di Assiria, che ci condusse qui». Esdra 4:3 Ma Zorobabel, Jeshua e gli altri capi delle case paterne d'Israele risposero loro: «Non avete alcun diritto di costruire con noi una casa al nostro DIO, ma noi soli la costruiremo all'Eterno, il DIO d'Israele, come ci ha comandato il re Ciro, re di Persia». Esdra 4:4 Allora la gente del paese si mise a scoraggiare il popolo di Giuda e a spaventarli, perche' non costruissero. Esdra 4:5 Inoltre assoldarono alcuni consiglieri contro di loro per frustrare il loro intento, e cio' per tutto il tempo di Ciro, re di Persia, fino al regno di Dario, re di Persia. Esdra 4:6 Durante il regno di Assuero, all'inizio del suo regno, essi scrissero una lettera di accusa contro gli abitanti di Giuda e di Gerusalemme. Esdra 4:7 In seguito, al tempo di Artaserse, Bishlam, Mithredath, Tabeel e gli altri loro colleghi scrissero ad Artaserse, re di Persia. La lettera era scritta in caratteri aramaici e tradotta in aramaico. Lettera ad Artaserse e sua risposta Esdra 4:8 Rehum il governatore e Scimshai il segretario scrissero una lettera contro Gerusalemme al re Artaserse dal seguente tenore: Esdra 4:9 «Rehum il governatore, Scimshai il segretario e gli altri loro colleghi, i Dinaiti, gli Afarsathkiti, i Tarpeliti, gli Afaresiti, gli Arkeviti, i Babilonesi, i Shushankiti, i Dehaviti, gli Elamiti, Esdra 4:10 e gli altri popoli che il grande e illustre Osnappar ha deportato e stabilito nella citta' di Samaria e nel resto della regione oltre il Fiume, eccetera». Esdra 4:11 Ecco la copia della lettera che essi gli inviarono: «Al re Artaserse, dai tuoi servi, gli uomini della regione oltre il Fiume, eccetera. Esdra 4:12 Sia reso noto al re che i Giudei, che sono partiti da te e sono venuti presso di noi a Gerusalemme stanno riedificando la citta' ribelle, e malvagia, e ne ricostruiscono le mura e riparano le fondamenta. Esdra 4:13 Ora sia reso noto al re che se questa citta' viene riedificata e le sue mura terminate, essi non pagheranno piu' alcun tributo, imposta o pedaggio, e il tesoro del re ne soffrira'. Esdra 4:14 Ora, poiche' noi riceviamo sostentamento dal palazzo e non ci sembra giusto vedere il disonore del re, percio' mandiamo questa informazione al re, Esdra 4:15 perche' si facciano ricerche nel libro delle memorie dei tuoi padri, e nel libro delle memorie troverai e verrai a conoscere che questa citta' e' una citta' ribelle, perniciosa ai re e alle province, e vi si fomentano ribellioni fin dai tempi antichi. Per questa ragione la citta' fu distrutta. Esdra 4:16 Noi facciamo sapere al re che, se questa citta' viene riedificata e le sue mura terminate, non ti restera' piu' alcun possedimento nella regione oltre il Fiume». Esdra 4:17 Il re mando' questa risposta: «A Rehum il governatore, a Scimshai il segretario e al resto dei loro colleghi che dimorano in Samaria e nel resto della regione oltre il Fiume: Salute, eccetera. Esdra 4:18 La lettera che ci avete mandata e' stata accuratamente letta davanti a me. Esdra 4:19 Io ho dato ordine di far ricerche, e si e' trovato che questa citta' fin dai tempi antichi e' insorta contro i re e in essa si sono fatte ribellioni e sedizioni. Esdra 4:20 A Gerusalemme ci sono stati re potenti che hanno dominato su tutto il paese oltre il Fiume, e ai quali si pagavano tributi, imposte e pedaggi. Esdra 4:21 Date dunque ordine che quegli uomini sospendano i lavori e che quella citta' non sia ricostruita fino a che da me ne sia dato ordine. Esdra 4:22 State attenti ora e non trascurate di fare questo. Perche' mai il danno dovrebbe crescere a scapito del re?». Esdra 4:23 Non appena la copia della lettera del re Artaserse fu letta davanti a Rehum, a Scimshai il segretario e ai loro colleghi, essi andarono in fretta a Gerusalemme dai Giudei e li obbligarono a sospendere i lavori con la forza delle armi. Esdra 4:24 Cosi fu sospeso il lavoro della casa di Dio che e' a Gerusalemme, e rimase sospeso fino al secondo anno del regno di Dario, re di Persia. La costruzione del tempio ripresa Esdra 5:1 Ma i profeti Aggeo e Zaccaria, figlio di Iddo, profetizzarono ai Giudei che erano in Giuda e a Gerusalemme nel nome del Dio d'Israele, che era su di loro. Esdra 5:2 Allora Zorobabel, figlio di Scealtiel, e Jeshua, figlio di Jotsadak, si levarono e cominciarono a costruire la casa di Dio a Gerusalemme; e con essi erano i profeti di Dio, che li aiutavano. Esdra 5:3 In quel tempo giunsero da loro Tattenai, governatore della regione oltre il Fiume, Scethar-Boznai e i loro colleghi e parlarono loro cosi: «Chi vi ha dato ordine di edificare questo tempio, e di ricostruire queste mura?». Esdra 5:4 Poi noi dicemmo loro quali erano i nomi degli uomini che costruivano questo edificio. Esdra 5:5 Ma sugli anziani dei Giudei vegliava l'occhio del loro Dio; e quelli non poterono farli smettere finche' non fosse inviato a Dario un rapporto e non venisse una risposta in merito. La lettera di Tattenai a Dario Esdra 5:6 Questa e' una copia della lettera mandata al re Dario da Tattenai, governatore della regione oltre il Fiume, da Scethar-Boznai e dai suoi colleghi, gli Afarsekiti, che erano oltre il Fiume. Esdra 5:7 Gli inviarono una lettera scritta in questo modo: «Al re Dario, perfetta salute! Esdra 5:8 Sia noto al re che noi siamo andati nella provincia di Giuda, al tempio del grande Dio. Esso viene costruito con grosse pietre e mettendo legname nelle pareti. Questo lavoro viene fatto con cura e procede bene nelle loro mani. Esdra 5:9 Noi abbiamo interrogato quegli anziani e abbiamo parlato loro cosi: "Chi vi ha dato ordine di edificare questo tempio e di costruire queste mura?". Esdra 5:10 Abbiamo anche loro chiesto i loro nomi, perche' potessimo mettere per scritto i nomi degli uomini che stanno loro a capo, e quindi farteli conoscere. Esdra 5:11 Ed essi ci hanno cosi risposto, dicendo: "Noi siamo i servi del Dio del cielo e della terra e riedifichiamo il tempio che era stato edificato molti anni fa; un grande re d'Israele l'aveva edificato e portato a termine. Esdra 5:12 Avendo pero' i nostri padri provocato ad ira il Dio del cielo, egli li diede in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia, il Caldeo, il quale distrusse questo tempio e deporto' il popolo a Babilonia. Esdra 5:13 Ma nel primo anno di Ciro, re di Babilonia, il re Ciro diede ordine di costruire questa casa a Dio. Esdra 5:14 Inoltre il re Ciro tiro' fuori dal tempio di Babilonia gli utensili d'oro e d'argento della casa di Dio, che Nebukadnetsar aveva tolto dal tempio di Gerusalemme e portato nel tempio di Babilonia, e li fece consegnare a uno chiamato Sceshbatsar, che egli aveva fatto governatore, Esdra 5:15 dicendogli: Prendi questi utensili e va' a riporli nel tempio che e' in Gerusalemme, e la casa di Dio sia riedificata nel suo luogo. Esdra 5:16 Allora lo stesso Sceshbatsar venne e getto' le fondamenta della casa di Dio che e' in Gerusalemme; da quel tempo fino ad ora essa e' in costruzione, ma non e' ancora finita". Esdra 5:17 Percio' ora, se cosi piace al re, si facciano ricerche nella casa dei tesori del re che e' in Babilonia, per vedere se il re Ciro ha veramente emesso un ordine di costruire questa casa di Dio a Gerusalemme; e il re ci faccia pervenire la sua decisione in proposito». Editto di Dario Esdra 6:1 Allora il re Dario ordino' che si facessero ricerche nella casa degli archivi dove si conservavano i tesori a Babilonia; Esdra 6:2 e ad Ahmetha, nel castello che e' nella provincia di Media, si trovo' un rotolo, e in esso un documento cosi scritto: Esdra 6:3 «Nel primo anno del re Ciro, il re Ciro pubblico' un editto riguardo alla casa di Dio a Gerusalemme: "Il tempio, il luogo dove si offrono sacrifici, sia ricostruito. Le sue fondamenta siano saldamente gettate. Abbia sessanta cubiti di altezza e sessanta cubiti di larghezza, Esdra 6:4 con tre ordini di grosse pietre e un ordine di legname nuovo; e le spese siano pagate dalla reggia. Esdra 6:5 Inoltre, gli utensili d'oro e d'argento della casa di Dio, che Nebukadnetsar aveva tolto dal tempio, che e' a Gerusalemme e portati a Babilonia, siano restituiti e riportati al tempio che e' a Gerusalemme; e ciascuno sia rimesso al suo posto nella casa di Dio"». Esdra 6:6 «Ora dunque, Tattenai, governatore della regione oltre il Fiume, Scethar-Boznai e vostri colleghi, Afarsekiti, che sono oltre il Fiume, tenetevi lontani da quel luogo! Esdra 6:7 Lasciate proseguire il lavoro di questa casa di Dio; il governatore dei Giudei e gli anziani dei Giudei ricostruiscano questa casa di Dio nel suo luogo. Esdra 6:8 Inoltre emetto un ordine riguardo a cio' che dovete fare per questi anziani dei Giudei nella ricostruzione di questa casa di Dio: a questi uomini siano pagate le intere spese delle entrate del re provenienti dalle tasse raccolte oltre il Fiume, affinche' i lavori non siano interrotti. Esdra 6:9 Le cose necessarie per gli olocausti al Dio del cielo: torelli, montoni, agnelli, assieme al frumento, sale, vino, olio, siano consegnate loro giorno per giorno, senza mai venir meno in base alle richieste dei sacerdoti che sono in Gerusalemme, Esdra 6:10 affinche' offrano sacrifici di odore soave al Dio del cielo e preghino per la vita del re e dei suoi figli. Esdra 6:11 Ho pure dato ordine che se qualcuno altera questo decreto, si tolga una trave dalla sua casa, la si rizzi ed egli vi sia appeso, e la sua casa sia ridotta in un immondezzaio a motivo di questo. Esdra 6:12 Il Dio che ha fatto dimorare la' il suo nome distrugga ogni re e ogni popolo che osa stendere la sua mano per alterare questo o per distruggere la casa di Dio che e' in Gerusalemme! Io Dario ho emanato questo decreto; sia eseguito con accuratezza». Il tempio e' ultimato. Sua dedicazione e celebrazione della Pasqua Esdra 6:13 Allora Tattenai, governatore della regione oltre il Fiume, Scethar-Boznai e i loro colleghi fecero esattamente come il re Dario aveva mandato a dire. Esdra 6:14 Cosi gli anziani dei Giudei continuarono a costruire e a far progressi, sostenuti dalle parole ispirate del profeta Aggeo e di Zaccaria figlio di Iddo. Essi terminarono la costruzione secondo il comando del Dio d'Israele e secondo l'ordine di Ciro, di Dario e di Artaserse, re di Persia. Esdra 6:15 Il tempio fu ultimato il terzo giorno del mese di Adar, che era il sesto anno del regno di Dario. Esdra 6:16 Allora i figli d'Israele, i sacerdoti, i Leviti e gli altri reduci dalla cattivita' celebrarono con gioia la dedicazione di questa casa di Dio. Esdra 6:17 Per la dedicazione di questa casa di Dio offrirono cento torelli, duecento montoni, quattrocento agnelli e dodici capri, secondo il numero delle tribu' d'Israele, come sacrificio per il peccato per tutto Israele. Esdra 6:18 Stabilirono quindi i sacerdoti secondo le loro classi e i Leviti secondo le loro divisioni, per il servizio di Dio a Gerusalemme, come sta scritto nel libro di Mose'. Esdra 6:19 I reduci dalla cattivita' celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno del primo mese, Esdra 6:20 poiche' i sacerdoti e i Leviti si erano purificati insieme; tutti erano puri. Allora immolarono la Pasqua per tutti i reduci dalla cattivita', per i loro fratelli sacerdoti e per se stessi. Esdra 6:21 Cosi i figli d'Israele che erano tornati dalla cattivita' mangiarono la Pasqua assieme a tutti quelli che si erano separati dall'impurita' dei popoli del paese e si erano uniti a loro per cercare l'Eterno, il DIO d'Israele. Esdra 6:22 E celebrarono con gioia la festa degli Azzimi per sette giorni, perche' l'Eterno li aveva colmati di gioia, piegando a loro favore il cuore del re di Assiria, cosi da rafforzare le loro mani nel lavoro della casa di DIO, il DIO d'Israele. Il viaggio di Esdra da Babilonia a Gerusalemme Esdra 7:1 Dopo queste cose, sotto il regno di Artaserse, re di Persia, Esdra, figlio di Seraiah, figlio di Azaria, figlio di Hilkiah, Esdra 7:2 figlio di Shallum, figlio di Tsadok, figlio di Ahitub, Esdra 7:3 figlio di Amariah, figlio di Azaria, figlio di Meraioth, Esdra 7:4 figlio di Zerahiah, figlio di Uzzi, figlio di Bukki, Esdra 7:5 figlio di Abishua, figlio di Finehas, figlio di Eleazar, figlio di Aaronne, il sommo sacerdote; Esdra 7:6 questo Esdra veniva da Babilonia. Egli era uno scriba, esperto nella legge di Mose' data dall'Eterno, il DIO d'Israele. Il re gli concesse tutto cio' che egli domando', perche' la mano dell'Eterno, il suo DIO, era su di lui. Esdra 7:7 Nel settimo anno del re Artaserse, salirono pure a Gerusalemme alcuni dei figli d'Israele e dei sacerdoti, Leviti, cantori, portinai e Nethinei. Esdra 7:8 Esdra giunse a Gerusalemme nel quinto mese, che era l'anno settimo del re. Esdra 7:9 Egli inizio' il suo viaggio da Babilonia il primo giorno del primo mese e arrivo' a Gerusalemme il primo giorno del quinto mese, poiche' la benefica mano del suo DIO era su di lui. Esdra 7:10 Infatti Esdra si era dedicato con il suo cuore a ricercare la legge dell'Eterno, a metterla in pratica e a insegnare in Israele statuti e decreti. Il decreto di Artaserse in favore di Esdra Esdra 7:11 Ecco la copia della lettera che il re Artaserse consegno' al sacerdote Esdra, lo scriba, uno scriba esperto nei comandamenti dell'Eterno e nei suoi statuti dati a Israele: Esdra 7:12 «Artaserse, re dei re, al sacerdote Esdra, uno scriba esperto nella legge del DIO del cielo. Salute, eccetera. Esdra 7:13 Io ho emanato un decreto che chiunque del popolo d'Israele e dei suoi sacerdoti e Leviti nel mio regno ha liberamente deciso di andare a Gerusalemme, puo' venire con te. Esdra 7:14 Infatti tu sei mandato da parte del re e dai suoi sette consiglieri per fare indagini in Giuda e a Gerusalemme intorno alla legge del tuo Dio, che e' nelle tue mani, Esdra 7:15 e per portare l'argento e l'oro che il re e i suoi consiglieri hanno spontaneamente offerto al Dio d'Israele, la cui dimora e' a Gerusalemme, Esdra 7:16 e tutto l'argento e l'oro che potrai trovare in tutta la provincia di Babilonia, insieme all'offerta volontaria, fatta spontaneamente dal popolo e dai sacerdoti per la casa del loro Dio a Gerusalemme. Esdra 7:17 Percio' con questo denaro tu avrai cura di comprare torelli, montoni e agnelli con le loro offerte di cibo e libazioni, e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio che e' a Gerusalemme. Esdra 7:18 Quanto al resto dell'argento e dell'oro, farete cio' che sembrera' bene a te e ai tuoi fratelli, secondo la volonta' del vostro Dio. Esdra 7:19 Anche gli utensili che ti sono dati per il servizio della casa del tuo Dio, rimettili davanti al Dio di Gerusalemme. Esdra 7:20 Per qualsiasi altro bisogno della casa del tuo Dio che spetta a te di provvedere, lo provvederai a spese del tesoro reale. Esdra 7:21 Io, il re Artaserse, do ordine a tutti i tesorieri della regione oltre il Fiume: tutto cio' che chiedera' il sacerdote Esdra lo scriba della legge del Dio del cielo, sia eseguito prontamente Esdra 7:22 fino a cento talenti d'argento, cento cori di grano, cento bati di vino, cento bati di olio e sale in quantita' illimitata. Esdra 7:23 Tutto quello che e' comandato dal Dio del cielo venga eseguito diligentemente per la casa del Dio del cielo. Perche' l'ira dovrebbe venire sul regno del re e dei suoi figli? Esdra 7:24 Inoltre vi rendiamo noto che non e' lecito riscuotere tributo, imposta o pedaggio da alcuno dei sacerdoti, Leviti, cantori, portinai, Nethinei e servi di questa casa di Dio. Esdra 7:25 E tu, o Esdra, secondo la sapienza del tuo Dio, che tu possiedi, stabilisci magistrati e giudici che amministrino la giustizia a tutto il popolo che si trova nella regione oltre il Fiume, a tutti quelli che conoscono le leggi del tuo Dio; e a quelli che non le conoscono insegnatele. Esdra 7:26 Di chiunque poi non osserva la legge del tuo Dio e la legge del re sia fatta prontamente giustizia, o con la morte o con il bando o con la confisca dei beni o con la prigione». Esdra 7:27 Benedetto sia l'Eterno, il DIO dei nostri padri, che ha messo una cosa come questa nel cuore del re, di abbellire la casa dell'Eterno che e' a Gerusalemme, Esdra 7:28 e mi ha fatto trovare favore presso il re, i suoi consiglieri e tutti i potenti principi reali. Cosi mi sentii incoraggiato, perche' la mano dell'Eterno, il mio DIO, era su di me, e radunai i capi d'Israele perche' partissero con me. Lista dei deportati tornati con Esdra Esdra 8:1 Questi sono i capi delle case paterne e la lista genealogica di quelli che tornarono con me da Babilonia, sotto il regno di Artaserse. Esdra 8:2 Dei figli di Finehas, Ghershom, dei figli di Ithamar, Daniele; dei figli di Davide, Hattush. Esdra 8:3 Dei figli di Scecaniah: dei figli di Parosh, Zaccaria, e con lui furono registrati centocinquanta maschi. Esdra 8:4 Dei figli di Pahath-Moab, Elihoenai, figlio di Zerahiah, e con lui duecento maschi. Esdra 8:5 Dei figli di Scekaniah, figlio di Jahaziel, e con lui trecento maschi. Esdra 8:6 Dei figli di Adin, Ebed, figlio di Gionathan, e con lui cinquanta maschi. Esdra 8:7 Dei figli di Elam, Isaia, figlio di Athaliah, e con lui settanta maschi. Esdra 8:8 Dei figli di Seefatiah, Zebadiah, figlio di Mikael, e con lui ottanta maschi. Esdra 8:9 Dei figli di Joab, Obadiah, figlio di Jehiel, e con lui duecentodiciotto maschi. Esdra 8:10 Dei figli di Seelomith, figlio di Josifiah, e con lui centosessanta maschi. Esdra 8:11 Dei figli di Bebai, Zaccaria, figlio di Bebai, e con lui ventotto maschi. Esdra 8:12 Dei figli di Azgad, Johanan, figlio di Hakkata, e con lui centodieci maschi. Esdra 8:13 Dei figli di Adonikam, gli ultimi, dei quali questi erano i nomi: Elifelet, Jehiel e Scemaiah, e con loro sessanta maschi. Esdra 8:14 Dei figli di Bigvai, Uthai e Zabbud, e con lui settanta maschi. Esdra fa chiamare i Leviti e proclama un digiuno per ottenere un viaggio sicuro Esdra 8:15 Io li radunai presso il fiume che scorre verso Ahava, e la' rimanemmo accampati per tre giorni. Quando passai in rassegna il popolo e i sacerdoti, non trovai alcun figlio di Levi. Esdra 8:16 Allora mandai a chiamare Eliezer, Ariel, Scemaiah, Elnathan, Jarib, Elnathan, Nathan, Zaccaria e Meshullam, che erano capi, e anche Joiarib e Elnathan che erano uomini saggi, Esdra 8:17 e ordinai loro di andare da Iddo capo nella localita' di Kasifia, e misi loro in bocca le parole che dovevano dire a Iddo e ai suoi fratelli, i Nethinei nella localita' di Kasifia, perche' ci mandassero uomini che facessero servizio nella casa del nostro DIO. Esdra 8:18 Poiche' la mano benefica del nostro DIO era su di noi, ci mandarono Scerebiah, uomo assennato, dei figli di Mahli, figlio di Levi, figlio d'Israele, con i suoi figli e fratelli, in numero di diciotto; Esdra 8:19 e Hashabiah, e con lui Isaia dei figli di Merari, i suoi fratelli e i loro figli, in numero di venti; Esdra 8:20 e dei Nethinei, che Davide e i capi avevano assegnato al servizio dei Leviti, duecentoventi Nethinei, tutti quanti designati per nome. Esdra 8:21 La', presso il fiume Ahava, io proclamai un digiuno per umiliarci davanti al nostro DIO, per chiedergli un viaggio sicuro per noi, per i nostri bambini e per tutti i nostri beni. Esdra 8:22 Infatti io avevo vergogna di chiedere al re una scorta di soldati e cavalieri per difenderci lungo il cammino dal nemico, perche' avevamo detto al re: «La mano del nostro DIO e' su tutti quelli che lo cercano per il loro bene, ma la sua potenza e la sua ira sono contro tutti quelli che lo abbandonano». Esdra 8:23 Cosi digiunammo e invocammo il nostro DIO per questo motivo, ed egli diede ascolto alla nostra preghiera. Viaggio di ritorno e arrivo a Gerusalemme Esdra 8:24 Allora io scelsi dodici tra i capi dei sacerdoti: Scerebiah, Hashabiah e con essi dieci dei loro fratelli, Esdra 8:25 e pesai loro l'argento, l'oro, gli utensili, che erano l'offerta fatta per la casa del nostro DIO dal re, dai suoi consiglieri, dai suoi capi e da tutti gli Israeliti che si trovavano la'. Esdra 8:26 Nelle loro mani pesai pure seicentocinquanta talenti d'argento, utensili d'argento del valore di cento talenti, cento talenti d'oro, Esdra 8:27 venti coppe d'oro del valore di mille darici, due vasi di bronzo fino e lucente, prezioso come l'oro. Esdra 8:28 Poi dissi loro: «Voi siete consacrati all'Eterno; anche gli utensili sono sacri, e l'argento e l'oro sono un'offerta volontaria all'Eterno, il DIO dei vostri padri. Esdra 8:29 Vigilate e custoditeli finche' li peserete davanti ai capi dei sacerdoti, ai Leviti e ai capi delle case paterne d'Israele a Gerusalemme, nelle camere della casa dell'Eterno». Esdra 8:30 Cosi i sacerdoti e i Leviti ricevettero l'argento, l'oro e gli utensili allora pesati, per portarli a Gerusalemme nella casa del nostro DIO. Esdra 8:31 Il dodici del primo mese partimmo dal fiume Ahava per andare a Gerusalemme; la mano del nostro DIO fu su di noi e lungo il cammino ci libero' dal nemico e dalle imboscate. Esdra 8:32 Arrivammo cosi a Gerusalemme e la' ci fermammo tre giorni. Esdra 8:33 Il quarto giorno nella casa del nostro DIO furono pesati l'argento, l'oro e gli utensili nelle mani di Meremoth, figlio del sacerdote Uriah, col quale vi era Eleazar, figlio di Finehas, e con loro i Leviti Jozabad, figlio di Jeshua, e Noadiah, figlio di Binnui. Esdra 8:34 Si conto' e si peso' ogni cosa; e il peso di tutto fu messo per scritto. Esdra 8:35 Gli esuli, tornati dalla cattivita', offersero come olocausti al DIO d'Israele dodici torelli per tutto Israele, novantasei montoni, settantasette agnelli e dodici capri come sacrificio per il peccato, tutto questo in olocausto all'Eterno. Esdra 8:36 Poi consegnarono i decreti del re ai satrapi del re e ai governatori della regione oltre il Fiume, e questi aiutarono il popolo e la casa di DIO. Gli Israeliti si uniscono in matrimonio a donne straniere Esdra 9:1 Ultimate queste cose, i capi vennero da me, dicendo: «Il popolo d'Israele, i sacerdoti e i Leviti non si sono separati dai popoli di questi paesi, per quanto riguarda le abominazioni dei Cananei, degli Hittei, dei Perezei, dei Gebusei degli Ammoniti, dei Moabiti, degli Egiziani e degli Amorei. Esdra 9:2 Essi infatti hanno preso in moglie alcune delle loro figlie per se' e per i propri figli mescolando cosi la stirpe santa con i popoli di questi paesi. Purtroppo i capi e i magistrati sono stati i primi a commettere questo peccato». Esdra 9:3 Quando udii questa cosa, mi stracciai le vesti e il mantello, mi strappai i capelli della testa e della barba, e mi sedetti costernato. Esdra 9:4 Allora tutti coloro che tremavano alle parole del DIO d'Israele si radunarono presso di me a motivo del peccato di quelli ritornati dalla cattivita'; e io rimasi seduto e costernato fino all'oblazione della sera. Esdra 9:5 All'oblazione della sera mi alzai dal mio digiuno, con la veste e il mantello stracciati; poi caddi in ginocchio e stesi le mani verso l'Eterno, il mio DIO, Esdra 9:6 e dissi: «O mio DIO, io sono confuso e mi vergogno di alzare la mia faccia a te, o mio DIO, poiche' le nostre iniquita' si sono moltiplicate fin sopra il nostro capo, e la nostra colpa e' giunta fino al cielo. Esdra 9:7 Dai giorni dei nostri padri fino al giorno d'oggi siamo stati grandemente colpevoli, e a motivo delle nostre iniquita' noi, i nostri re e i nostri sacerdoti siamo stati dati in mano dei re delle nazioni straniere, in balia della spada, dell'esilio, del saccheggio e dell'obbrobrio, come e' al presente. Esdra 9:8 Ma ora l'Eterno, il nostro DIO, ci ha fatto grazia per un breve istante, lasciandoci un residuo e dandoci un asilo nel suo santo luogo, e cosi il nostro DIO ha illuminato i nostri occhi e ci ha dato un piccolo risveglio nella nostra schiavitu'. Esdra 9:9 Infatti noi eravamo schiavi, tuttavia il nostro DIO non ci ha abbandonati nella nostra schiavitu', ma ci ha ottenuto il favore dei re di Persia, risvegliandoci per rialzare la casa del nostro DIO, restaurandone le rovine e per darci un muro di protezione in Giuda e a Gerusalemme. Esdra 9:10 Ma ora, o nostro DIO, che diremo dopo questo? Poiche' abbiamo abbandonato i tuoi comandamenti, Esdra 9:11 che ci avevi ingiunto per mezzo dei tuoi servi, i profeti, dicendo: "Il paese in cui entrate per prenderne possesso e' un paese impuro per l'impurita' dei popoli di questi paesi, per le abominazioni con cui l'hanno riempito da un capo all'altro con le loro contaminazioni. Esdra 9:12 Ora dunque non date le vostre figlie ai loro figli, ne' prendete le loro figlie per i vostri figli; non cercate mai la loro prosperita' ne' il loro benessere, perche' cosi diventerete forti, mangerete i migliori prodotti del paese e lo lascerete in eredita' ai vostri figli per sempre". Esdra 9:13 Ma dopo tutto quanto ci e' venuto addosso a motivo delle nostre azioni malvagie e delle nostre grandi colpe, poiche' tu, o DIO nostro, ci hai punito meno di quanto meritavano le nostre colpe e ci hai lasciato un residuo come questo, Esdra 9:14 torneremo noi di nuovo a violare i tuoi comandamenti e a unirci in matrimonio con i popoli che commettono queste abominazioni? Non ti adireresti contro di noi fino a distruggerci senza lasciare piu' alcun residuo o superstite? Esdra 9:15 O Eterno, DIO d'Israele, tu sei giusto, e percio' oggi siamo rimasti noi, un residuo di scampati. Eccoci davanti a te con la nostra colpa, benche' a causa di essa nessuno puo' reggere davanti a te!». Confessione del proprio peccato Esdra 10:1 Mentre Esdra pregava e faceva questa confessione, piangendo e prostrato davanti alla casa di DIO, si raduno' intorno a lui una grandissima moltitudine d'Israele: uomini, donne e fanciulli; e il popolo piangeva a dirotto. Esdra 10:2 Allora Scekaniah, figlio di Jehiel, uno dei figli di Elam, prese a dire a Esdra: «Noi abbiamo peccato contro il nostro DIO, sposando donne straniere prese dai popoli di questo paese; tuttavia rimane ancora una speranza per Israele nonostante questo. Esdra 10:3 Ora dunque facciamo un patto con il nostro DIO, di rimandare tutte queste donne e i figli nati da esse, secondo il consiglio del Signore e di quelli che tremano al comando del nostro DIO. E si faccia secondo la legge. Esdra 10:4 Alzati perche' questa cosa spetta a te; noi saremo con te. Fatti coraggio e agisci!». Esdra 10:5 Allora Esdra si alzo' e fece giurare ai capi dei sacerdoti, ai Leviti, e a tutto Israele che farebbero com'era stato detto. Ed essi giurarono. Esdra 10:6 Poi Esdra si alzo' davanti alla casa di DIO e ando' nella camera di Jehohanan, figlio di Eliascib. Mentre era la', egli non mangio' pane ne' bevve acqua, perche' faceva cordoglio per il peccato dei reduci dalla cattivita'. Esdra 10:7 E si fece un proclama in Giuda e a Gerusalemme, per tutti i reduci dalla cattivita', affinche' si radunassero a Gerusalemme; Esdra 10:8 se qualcuno non fosse venuto entro tre giorni secondo il consiglio dei capi e degli anziani, tutti i suoi beni sarebbero stati confiscati e lui stesso sarebbe stato escluso dall'assemblea dei reduci dalla cattivita'. Esdra 10:9 Cosi tutti gli uomini di Giuda e di Beniamino si radunarono a Gerusalemme entro tre giorni. Era il ventesimo giorno del nono mese. Tutto il popolo prese posto nella piazza della casa di DIO, tremante a motivo di questa cosa e per la forte pioggia. Esdra 10:10 Allora il sacerdote Esdra si levo' e disse loro: «Voi avete peccato, sposando donne straniere, e avete cosi accresciuto la colpa d'Israele. Esdra 10:11 Ma ora fate confessione, all'Eterno, il DIO dei vostri padri, e fate la sua volonta', separandovi dai popoli di questo paese e dalle donne straniere!». Esdra 10:12 Allora tutta l'assemblea rispose e disse a gran voce: «Si, dobbiamo fare come tu hai detto! Esdra 10:13 Ma il popolo e' numeroso ed e' la stagione delle grandi piogge; non e' quindi possibile restare all'aperto. Non e' certo il lavoro di un giorno o due, perche' siamo in molti ad aver peccato in questo. Esdra 10:14 Rimangano qui percio' i nostri capi al posto dell'intera assemblea e tutti quelli che nelle nostre citta' hanno sposato donne straniere vengano in tempi determinati assieme agli anziani e ai giudici di ogni citta', finche' non sia allontanata da noi l'ardente ira del nostro DIO a motivo di questa cosa. Esdra 10:15 Soltanto Gionathan, figlio di Asahel, e Jahziah, figlio di Tikvah, si opposero a questo, appoggiati da Meshullam e dal Levita Shabbethai. Esdra 10:16 Cosi i reduci dalla cattivita' fecero com'era stato detto e furono scelti il sacerdote Esdra e alcuni capi-famiglia secondo le loro case patriarcali, tutti designati per nome, essi iniziarono le sedute il primo giorno del decimo mese per esaminare i vari casi. Esdra 10:17 Il primo giorno del primo mese terminarono tutti i casi degli uomini che avevano sposato donne straniere. Elenco di quelli che avevano sposato donne straniere Esdra 10:18 Tra i figli dei sacerdoti che avevano sposato donne straniere si trovarono: dei figli di Jeshua il figlio di Jotsadak, e tra i suoi fratelli: Maaseiah, Eliezer, Jarib e Ghedaliah. Esdra 10:19 Essi si impegnarono a rimandare le loro donne; poi, a motivo della loro colpa, ciascuno presento' un montone in espiazione del suo peccato. Esdra 10:20 Dei figli di Immer: Hanani e Zebadiah. Esdra 10:21 Dei figli di Harim: Maaseiah, Elia, Scemaiah, Jehiel ed Uzziah. Esdra 10:22 Dei figli di Pashur: Elioenai, Maaseiah, Ishmael, Nethaneel Jozabad e Elasah. Esdra 10:23 Dei Leviti: Jozabad, Scimei, Kelaiah, cioe' Kelita, Pethaiah, Giuda e Eliezer. Esdra 10:24 Dei cantori: Eliascib. Dei portinai: Shallum, Telem e Uri. Esdra 10:25 Tra gli Israeliti: dei figli di Parosh: Ramiah, Izziah, Malkiah, Mijamin, Eleazar, Malkiah e Benaiah. Esdra 10:26 Dei figli di Elam: Mattaniah, Zaccaria, Jehiel, Abdi, Jeremoth ed Elia. Esdra 10:27 Dei figli di Zattu: Elioenai, Eliascib Mattaniah Jeremoth, Zabad e Aziza. Esdra 10:28 Dei figli di Bebai: Jehohanan, Hananiah, Zabbai e Athlai. Esdra 10:29 Dei figli di Bani: Meshullam, Malluk, Adaiah, Jashub, Sceal e Ramoth. Esdra 10:30 Dei figli di Pahath-Moab: Adna, Kelal, Benaiah, Maaseiah, Mattaniah, Betsaleel, Binnui e Manasse. Esdra 10:31 Dei figli di Harim: Eliezer, Ishshijah, Malkiah, Scemaiah, Simeone, Esdra 10:32 Beniamino, Malluk e Scemariah. Esdra 10:33 Dei figli di Hashum: Mattenai, Mattattah, Zabad, Elifelet, Jeremai, Manasse e Scimei. Esdra 10:34 Dei figli di Bani: Maadai, Amram, Uel Esdra 10:35 Benaiah, Bedeiah, Keluhi, Esdra 10:36 Vaniah, Meremoth, Eliascib, Esdra 10:37 Mattaniah, Mattenai, Jaasai, Esdra 10:38 Bani, Binnui, Scimei, Esdra 10:39 Scelemiah, Nathan, Adaiah, Esdra 10:40 Maknadbai, Shashai, Sharai, Esdra 10:41 Azarel, Scelemiah, Scemariah, Esdra 10:42 Shallum, Amariah e Giuseppe. Esdra 10:43 Dei figli di Nebo: Jeiel, Mattithiah, Zabad, Zebina, Jaddai, Joel e Benaiah, Esdra 10:44 Tutti questi avevano sposato donne straniere; e alcuni di essi avevano avuto da queste donne dei figli.Neemia 1:1-13:31 Notizie da Gerusalemme e preghiera di Nehemia Neemia 1:1 Parole di Nehemia, figlio di Hakaliah, or avvenne che nel mese di Kisleu, nell'anno ventesimo, mentre mi trovavo nella fortezza di Susa, Neemia 1:2 arrivo' da Giuda Hanani uno dei miei fratelli, assieme ad alcuni altri uomini. Io li interrogai riguardo ai Giudei scampati, superstiti della cattivita', e riguardo a Gerusalemme Neemia 1:3 Essi mi dissero: «I superstiti che sono scampati dalla cattivita' sono laggiu' nella provincia, in grande miseria e obbrobrio; inoltre le mura di Gerusalemme sono piene di brecce e le sue porte consumate dal fuoco». Neemia 1:4 Come udii queste parole, mi posi a sedere e piansi, quindi feci cordoglio per vari giorni, e digiunai e pregai davanti al DIO del cielo. Neemia 1:5 E dissi: «Ti supplico, o Eterno, DIO del cielo, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e la misericordia con quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, Neemia 1:6 siano le tue orecchie attente e i tuoi occhi aperti, per ascoltare la preghiera del tuo servo, che rivolgo ora a te giorno e notte per i figli d'Israele tuoi servi, confessando i peccati dei figli d'Israele, che noi abbiamo commesso contro di te. Si, io e la casa di mio padre abbiamo peccato. Neemia 1:7 Ci siamo comportati molto malvagiamente contro di te e non abbiamo osservato i comandamenti, gli statuti e i decreti che tu ordinasti a Mose', tuo servo. Neemia 1:8 Ricordati della parola che ordinasti a Mose', tuo servo, dicendo: "Se peccherete, io vi disperdero' fra i popoli; Neemia 1:9 ma se tornerete a me e osserverete i miei comandamenti e li metterete in pratica, anche se i vostri dispersi fossero ai confini del cielo, io di la' li raccogliero' e li ricondurro' al luogo che ho scelto per farvi abitare il mio nome" Neemia 1:10 Ora questi sono i tuoi servi e il tuo popolo, che tu hai redento con la tua grande potenza e con la tua forte mano. Neemia 1:11 O Signore, ti prego, siano le tue orecchie attente alla preghiera del tuo servo e alla preghiera dei tuoi servi che prendono diletto nel temere il tuo nome; concedi oggi stesso, ti prego, buon successo al tuo servo, facendogli trovare clemenza agli occhi di quest'uomo». Io ero allora coppiere del re. Artaserse permette a Nehemia di andare a Gerusalemme Neemia 2:1 Nel mese di Nisan, l'anno ventesimo del re Artaserse, come il vino era portato davanti a lui, io presi il vino e lo porsi al re. Ora io non ero mai stato triste in sua presenza. Neemia 2:2 Percio' il re mi disse: «Perche' hai l'aspetto triste, anche se non sei malato? Non puo' esser altro che un'afflizione del cuore». Allora fui preso da una grandissima paura Neemia 2:3 e dissi al re: «Viva il re per sempre! Come potrebbe il mio volto non essere triste quando la citta' dove sono i sepolcri dei miei padri e' distrutta e le sue porte sono consumate dal fuoco?». Neemia 2:4 Il re mi disse: «Che cosa domandi?». Allora io pregai il DIO del cielo Neemia 2:5 e poi risposi al re: «Se questo piace al re e il tuo servo ha trovato favore agli occhi tuoi, lasciami andare in Giudea, nella citta' dei sepolcri dei miei padri, perche' possa ricostruirla». Neemia 2:6 Il re mi disse (la regina stava seduta al suo fianco): «Quanto durera' il viaggio e quando ritornerai?». Cosi piacque al re di lasciarmi andare, e io gli indicai un termine di tempo. Neemia 2:7 Poi dissi al re: «Se cosi piace al re, mi si diano delle lettere per i governatori della regione oltre il Fiume, affinche' mi diano il lasciapassare finche' sia giunto in Giuda, Neemia 2:8 e una lettera per Asaf, sorvegliante della foresta del re, affinche' mi dia il legname per costruire le porte della cittadella annessa al tempio, per le mura della citta' e per la casa in cui andro' ad abitare». Il re mi diede le lettere, perche' la mano benefica del mio DIO era su di me. Neemia 2:9 Giunsi cosi presso i governatori della regione oltre il Fiume e diedi loro le lettere del re. Con me il re aveva pure mandato una scorta di capi dell'esercito e di cavalieri. Neemia 2:10 Quando pero' Sanballat, lo Horonita, e Tobiah, il servo Ammonita, vennero a saperlo, furono grandemente turbati, perche' era giunto un uomo che cercava il bene dei figli d'Israele. Nehemia fa l'ispezione delle mura di Gerusalemme Neemia 2:11 Cosi giunsi a Gerusalemme, e vi rimasi tre giorni. Neemia 2:12 Poi mi levai di notte assieme a pochi altri uomini, ma non dissi nulla ad alcuno di cio' che il mio DIO mi aveva messo in cuore di fare per Gerusalemme. Non avevo con me alcun altro giumento all'infuori di quello che io cavalcavo. Neemia 2:13 Uscii di notte per la porta della Valle, nella direzione della sorgente del Dragone e della porta del Letame, ispezionando cosi le mura di Gerusalemme che erano piene di brecce e le sue porte che erano consumate dal fuoco. Neemia 2:14 Proseguii quindi per la porta della Sorgente e la piscina del Re, ma non v'era posto per cui far passare il giumento sul quale ero. Neemia 2:15 Allora risalii di notte la valle, sempre ispezionando le mura; infine ritornai indietro, rientrando per la porta della Valle, e cosi feci ritorno. Neemia 2:16 I magistrati non sapevano dove io fossi andato ne' che cosa avessi fatto. Fino a quel momento non avevo ancora detto nulla ne' ai Giudei ne' ai sacerdoti ne' ai notabili ne' ai magistrati ne' ad alcuno di quelli che si occupavano dei lavori Neemia 2:17 Allora io dissi loro: «Voi vedete la misera condizione nella quale ci troviamo: Gerusalemme e' distrutta e le sue porte sono consumate dal fuoco Venite, ricostruiamo le mura di Gerusalemme, e cosi non saremo piu' nell'obbrobrio!». Neemia 2:18 Raccontai quindi loro come la mano benefica del mio DIO era stata su di me e anche le parole che il re mi aveva detto. Essi allora dissero: «Leviamoci e mettiamoci a costruire!». Cosi presero coraggio per mettere mano a questo importante lavoro. Neemia 2:19 Quando pero' Sanballat, lo Horonita e Tobiah, il servo Ammonita, e Ghescem, l'arabo, vennero a saperlo, ci schernirono e ci disprezzarono, dicendo: «Che cosa state facendo? Volete forse ribellarvi al re?». Neemia 2:20 Allora io risposi e dissi loro: «Sara' il DIO stesso del cielo a darci buon successo. Noi, suoi servi, ci metteremo a costruire, ma per voi non ci sara' ne' parte ne' diritto ne' ricordo in Gerusalemme». Elenco di coloro che lavorarono alla ricostruzione delle mura Neemia 3:1 Eliascib, sommo sacerdote si levo' allora assieme ai suoi fratelli sacerdoti e costruirono la porta delle Pecore; la consacrarono e vi misero i suoi battenti. Continuarono a costruire fino alla torre di Meah, che poi consacrarono, e fino alla Torre di Hananeel. Neemia 3:2 Vicino a Eliascib edificarono gli uomini di Gerico, e vicino a loro edifico' Zakkur, figlio di Imri. Neemia 3:3 I figli di Senaah costruirono la porta dei Pesci, ne fecero l'intelaiatura e vi misero i suoi battenti, le serrature e le sbarre. Neemia 3:4 Vicino a loro lavorava alle riparazioni Meremoth, figlio di Uria, figlio di Kots; vicino a loro lavorava alle riparazioni Meshullam, figlio di Berekiah, figlio di Mescezabeel; vicino a loro lavorava alle riparazioni Tsadok, figlio di Baana; Neemia 3:5 vicino a loro lavoravano alle riparazioni i Tekoiti; ma i nobili fra di loro non piegarono il collo per fare il lavoro del loro Signore. Neemia 3:6 Jehoiada, figlio di Paseah, e Meshullam, figlio di Besodeiah, restaurarono la porta Vecchia, ne fecero l'intelaiatura e vi misero i suoi battenti, le serrature e le sbarre. Neemia 3:7 Vicino a loro lavoravano alle riparazioni per la residenza del governatore della regione oltre il Fiume Melatiah il Gabaonita, Jadon il Meronothita e gli uomini di Gabaon e di Mitspah. Neemia 3:8 Vicino a loro lavorava alle riparazioni Uzziel, figlio di Harhaiah, uno degli orefici; vicino a lui lavorava alle riparazioni Hananiah, uno dei profumieri. Essi fortificarono Gerusalemme fino al Muro Largo. Neemia 3:9 Vicino a loro lavoro' alle riparazioni Refaiah, figlio di Hur, capo di meta' del distretto di Gerusalemme. Neemia 3:10 Vicino a loro lavorava alle riparazioni, di fronte alla sua casa, Jedaiah, figlio di Harumaf, vicino a lui lavorava alle riparazioni Hattush figlio di Hashabneiah. Neemia 3:11 Malkijah, figlio di Harim, e Hashshub, figlio di Pahath-Moab, ripararono un'altra parte delle mura e la torre dei Forni. Neemia 3:12 Vicino a lui lavorava alle riparazioni, insieme alle sue figlie, Shallum, figlio di Hallohesh, capo di meta' del distretto di Gerusalemme. Neemia 3:13 Hanun e gli abitanti di Zanoah ripararono la porta della Valle; la costruirono e vi misero i suoi battenti, le serrature e le sbarre. Ripararono inoltre mille cubiti di muro fino alla porta del Letame. Neemia 3:14 Malkijah, figlio di Rekab, capo del distretto di Beth-Hakkerem, riparo' la porta del Letame; la costrui, e vi mise i suoi battenti, le serrature e le sbarre. Neemia 3:15 Shallum, figlio di Kol-Hezeh, capo del distretto di Mitspah, riparo' la porta della Sorgente; la costrui, la coperse e vi mise i suoi battenti, le serrature e le sbarre. Riparo' inoltre il muro della piscina di Siloe, presso il giardino del re, fino ai gradini che scendono dalla citta' di Davide. Neemia 3:16 Dopo di lui Nehemia, figlio di Azbuk, capo di meta' del distretto di Beth-Zur, lavoro' alle riparazioni fin davanti alle tombe di Davide, fino alla piscina artificiale e fino alla casa dei Prodi. Neemia 3:17 Dopo di lui lavorarono alle riparazioni i Leviti, sotto Rehum, figlio di Bani, vicino a lui lavorava alle riparazioni per il suo distretto Hashabia, capo di meta' del distretto di Keilah. Neemia 3:18 Dopo di lui lavorarono alle riparazioni i loro fratelli, sotto Bavvai, figlio di Henadad, capo dell'altra meta' del distretto di Keilah. Neemia 3:19 Vicino a lui Ezer, figlio di Jeshua capo di Mitspah, riparo' un'altra parte delle mura, di fronte alla salita dell'arsenale, all'angolo. Neemia 3:20 Dopo di lui Baruk, figlio di Zabbai, ne riparo' con ardore un'altra parte, dall'angolo fino alla porta della casa di Eliascib, il sommo sacerdote. Neemia 3:21 Dopo di lui Meremoth, figlio di Uria, figlio di Kots, ne riparo' un'altra parte, dalla porta della casa di Eliascib fino all'estremita' della casa di Eliascib. Neemia 3:22 Dopo di lui lavorarono alle riparazioni i sacerdoti che abitavano nei dintorni. Neemia 3:23 Dopo di loro Beniamino, e Hashub lavorarono alle riparazioni di fronte alla loro casa. Dopo di loro Azaria, figlio di Maaseiah, figlio di Ananiah, lavoro' alle riparazioni presso la sua casa. Neemia 3:24 Dopo di lui Binnui, figlio di Henadad, riparo' un'altra parte delle mura, dalla casa di Azaria fino alla svolta, cioe' all'angolo. Neemia 3:25 Palal, figlio di Uzai, fece riparazioni di fronte alla svolta e alla torre sporgente dalla casa superiore del re, che era vicino al cortile della prigione. Dopo di lui fece riparazioni Pedaiah, figlio di Parosh. Neemia 3:26 I Nethinei, che abitavano sull'Ofel, fecero riparazioni fin davanti alla porta delle Acque, verso est, e di fronte alla torre sporgente. Neemia 3:27 Dopo di loro i Tekoiti ne ripararono un'altra parte, di fronte alla grande torre sporgente e fino al muro dell'Ofel. Neemia 3:28 Al di sopra della porta dei Cavalli, i sacerdoti lavorarono alle riparazioni, ciascuno di fronte alla propria casa. Neemia 3:29 Dopo di loro Tsadok, figlio di Immer, lavoro' alle riparazioni di fronte alla sua casa. Dopo di lui lavoro' Scemaiah, figlio di Scekaniah, custode della porta orientale. Neemia 3:30 Dopo di lui Hananiah, figlio di Scelemiah, e Hanun, sesto figlio di Tsalaf, ripararono un'altra parte delle mura. Dopo di loro Meshullam, figlio di Berekiah, lavoro' alle riparazioni di fronte alla sua dimora. Neemia 3:31 Dopo di lui Malkijah, uno degli orefici, lavoro' alle riparazioni fino alle case dei Nethinei e dei mercanti, di fronte alla porta di Mifkad e fino alla salita dell'angolo. Neemia 3:32 Fra la salita dell'angolo e la porta delle Pecore lavorarono alle riparazioni gli orefici e i mercanti. Ostacoli provenienti del ridicolo e dalle minacce dei nemici e dallo scoraggiamento dei Giudei Neemia 4:1 Quando Sanballat venne a sapere che noi stavamo ricostruendo le mura, si adiro', s'indigno' grandemente e scherni i Giudei, Neemia 4:2 e disse davanti ai suoi fratelli e ai soldati di Samaria: «Che cosa stanno facendo questi rammolliti Giudei? Si fortificheranno? Offriranno sacrifici? Finiranno in un giorno? Faranno forse rivivere le pietre consumate dal fuoco dai mucchi di macerie?». Neemia 4:3 Tobiah l'Ammonita, che gli stava a fianco, disse: «Costruiscano pure! Ma se una volpe vi sale sopra, fara' crollare il loro muro di pietra!». Neemia 4:4 «Ascolta, o DIO nostro, perche' siamo disprezzati! Fa' ricadere sul loro capo il loro vituperio e abbandonali al saccheggio in un paese di schiavitu'! Neemia 4:5 Non coprire la loro iniquita' e non permettere che il loro peccato sia cancellato davanti a te, perche' ti hanno provocato ad ira davanti ai costruttori». Neemia 4:6 Noi dunque ricostruimmo le mura che furono congiunte assieme fino a meta' della loro altezza; il popolo aveva preso a cuore il lavoro. Neemia 4:7 Quando pero' Sanballat, Tobiah, gli Arabi, gli Ammoniti e gli Asdodei vennero a sapere che la riparazione delle mura di Gerusalemme, progrediva e che le brecce cominciavano a chiudersi, si adirarono grandemente, Neemia 4:8 e tutti assieme congiurarono di venire ad attaccare Gerusalemme e a crearvi disordini. Neemia 4:9 Ma noi pregammo il nostro DIO e a causa di loro ponemmo contro di loro delle sentinelle di giorno e di notte. Neemia 4:10 Quelli di Giuda pero' dicevano: «Le forze dei portatori di pesi vengono meno, e le macerie sono tante che noi non riusciremo a costruire le mura!». Neemia 4:11 Inoltre i nostri avversari dicevano: «Essi non sapranno e non vedranno nulla, finche' noi piomberemo in mezzo a loro e li uccideremo; cosi faremo cessare i lavori». Neemia 4:12 Ma quando i Giudei che dimoravano vicino a loro vennero per ben dieci volte a dirci: «Da qualsiasi parte vi volgerete, ci saranno addosso», Misure di difesa messe in atto da Nehemia Neemia 4:13 io disposi uomini armati nei luoghi piu' bassi dietro le mura; vi disposi il popolo per famiglie, con le loro spade, le loro lance e i loro archi. Neemia 4:14 Dopo aver esaminato la cosa mi levai e dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: «Non abbiate paura di loro! Ricordatevi del Signore grande e tremendo e combattete per i vostri fratelli, per i vostri figli e figlie, per le vostre mogli e per le vostre case!». Neemia 4:15 Quando i nostri nemici seppero che eravamo informati della cosa e che DIO aveva fatto fallire il loro disegno, noi tutti tornammo alle mura, ciascuno al suo lavoro. Neemia 4:16 Da quel giorno, la meta' dei miei servi si occupava dei lavori, mentre l'altra meta' impugnava le lance, gli scudi, gli archi e indossava le corazze; i capi erano dietro tutta la casa di Giuda. Neemia 4:17 Quelli invece che costruivano le mura e quelli che portavano o caricavano i pesi, con una mano si occupavano dei lavori e con l'altra tenevano la loro arma. Neemia 4:18 Tutti i costruttori, lavorando, portavano ciascuno la spada cinta ai fianchi, mentre il trombettiere stava accanto a me. Neemia 4:19 Io dissi allora ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: «Il lavoro e' grande ed esteso, e noi siamo sparsi sulle mura, distanti l'uno dall'altro. Neemia 4:20 Dovunque udrete il suono della tromba, la' raccoglietevi presso di noi; il nostro DIO combattera' per noi». Neemia 4:21 Cosi proseguivamo il lavoro, mentre la meta' degli uomini impugnava la lancia dallo spuntare dell'alba fino all'apparire delle stelle. Neemia 4:22 Nello stesso tempo dissi pure al popolo: «Ciascuno di voi rimanga con il suo servo dentro Gerusalemme, per fare la guardia per noi di notte e lavorare poi di giorno». Neemia 4:23 Cosi, ne' io ne' i miei fratelli ne' i miei servi ne' gli uomini di guardia che mi seguivano, ci toglievamo i vestiti; ma ognuno aveva la sua arma con acqua. Lamenti del popolo per la loro triste condizione peggiorata dall'usura dei notabili Neemia 5:1 Or si levo' un gran lamento da parte del popolo e delle loro mogli contro i Giudei, loro fratelli. Neemia 5:2 Alcuni dicevano: «Noi, i nostri figli e le nostre figlie siamo numerosi, ci procureremo quindi del grano perche' possiamo mangiare e vivere!». Neemia 5:3 Altri dicevano: «Abbiamo ipotecato i nostri campi, le nostre vigne e le nostre case per comprare grano durante la carestia!». Neemia 5:4 Altri ancora dicevano: «Abbiamo preso denaro in prestito per pagare il tributo del re sui nostri campi e sulle nostre vigne. Neemia 5:5 Anche se la nostra carne e' come la carne dei nostri fratelli e i nostri figli sono come i loro figli, siamo in realta' obbligati a fare diventare schiavi i nostri figli e le nostre figlie; alcune delle nostre figlie sono gia' state ridotte in schiavitu' e non abbiamo alcuna possibilita' di riscattarle, perche' i nostri campi e le nostre vigne sono in mano di altri». Neemia 5:6 Quando udii i loro lamenti e queste parole, io mi indignai fortemente. Neemia 5:7 Dopo aver ben riflettuto sulla cosa ripresi i notabili e i magistrati e dissi loro: «Ciascuno di voi esige un interesse da usuraio dal proprio fratello». Cosi convocai contro di loro una grande assemblea Neemia 5:8 e dissi loro: «Secondo la nostra possibilita' noi abbiamo riscattato i nostri fratelli Giudei che si erano venduti ai Gentili; ma ora vendereste i vostri fratelli, o dovrebbero essi vendersi a noi?». Allora essi tacquero non trovando parole da dire. Neemia 5:9 Io aggiunsi: «Cio' che state facendo non e' buono. Non dovreste invece camminare nel timore del nostro DIO per evitare l'oltraggio delle nazioni nostre nemiche? Neemia 5:10 Anch'io, i miei fratelli e i miei servi abbiamo prestato loro denaro e grano. Vi prego, smettiamo di esigere l'interesse di questo! Neemia 5:11 Restituite loro oggi stesso i loro campi, le loro vigne, i loro uliveti e le loro case, e anche la centesima parte del denaro, del grano, del vino e dell'olio che avete loro richiesto». Neemia 5:12 Essi risposero: «Restituiremo e non richiederemo piu' nulla da loro, faremo come tu dici». Allora chiamai i sacerdoti e davanti a loro li feci giurare che avrebbero fatto secondo questa promessa. Neemia 5:13 Scossi quindi la piega del mio vestito e dissi: «Cosi scuota DIO dalla sua casa e dai suoi beni chiunque non manterra' questa promessa! Cosi sia egli scosso e svuotato di tutto!». Tutta l'assemblea allora disse: «Amen!», e lodarono l'Eterno. Il popolo fece secondo quella promessa. L'esempio altruista di Nehemia Neemia 5:14 Inoltre dal giorno in cui fui designato ad essere loro governatore nel paese di Giuda, dal ventesimo anno fino al trentaduesimo anno del re Artaserse, per dodici anni, io e i miei fratelli non mangiammo della provvigione del governatore. Neemia 5:15 Invece i passati governatori che mi avevano preceduto avevano gravato il popolo prendendo da esso pane e vino, oltre a quaranta sicli d'argento. Perfino i loro servi spadroneggiavano sul popolo; ma io non ho fatto cosi, perche' ho avuto timore di DIO. Neemia 5:16 Anzi mi sono grandemente impegnato nel lavoro di riparazione di queste mura e non abbiamo comprato alcun terreno; inoltre tutti i miei servi si sono radunati la' a lavorare. Neemia 5:17 Avevo pure alla mia mensa centocinquanta Giudei e magistrati, oltre quelli che venivano a noi dalle nazioni circonvicine. Neemia 5:18 Cio' che veniva preparato ogni giorno era un bue e sei capi scelti presi dal gregge; per me venivano pure preparati uccelli, e ogni dieci giorni si forniva ogni sorta di vini in abbondanza; tuttavia, nonostante questo, non ho mai chiesto la provvigione del governatore, perche' su questo popolo pesava gia' la servitu'. Neemia 5:19 Ricordati di me, o mio DIO, per tutto il bene che ho fatto per questo popolo. Altri ostacoli miranti ad attirare Nehemia in un tranello, a calunniarlo e a indurlo a peccare Neemia 6:1 Quando Sanballat, Tobiah e Ghescem l'Arabo e gli altri nostri nemici seppero che io avevo ricostruito le mura e che non vi era piu' rimasta alcuna breccia (quantunque allora non avessi ancora messo i battenti alle porte) Neemia 6:2 Sanballat e Ghescem mi mandarono a dire: «Vieni e troviamoci assieme in uno dei villaggi della valle di Ono». Essi pero' pensavano di farmi del male. Neemia 6:3 Cosi io mandai loro dei messaggeri a dire: «Sto facendo un grande lavoro e non posso scendere. Perche' si dovrebbe interrompere il lavoro, mentre io lo lascio per scendere da voi?». Neemia 6:4 Per ben quattro volte essi mi mandarono a dire la stessa cosa, e io risposi loro nello stesso modo. Neemia 6:5 Allora Sanballat mi mando' il suo servo a dirmi la stessa cosa per la quinta volta con in mano una lettera aperta, Neemia 6:6 nella quale stava scritto: «Corre voce fra le nazioni, e Gashmu l'afferma, che tu e i Giudei tramate di ribellarvi percio', secondo queste voci, tu stai ricostruendo le mura, per diventare il loro re, Neemia 6:7 e avresti persino stabilito dei profeti per fare la tua proclamazione a Gerusalemme, dicendo: "C'e' un re in Giuda! Ora, queste cose saranno riferite al re. Percio' vieni e consultiamoci assieme». Neemia 6:8 Ma io gli mandai a dire: «Le cose non stanno come tu vai dicendo, ma tu le inventi nella tua stessa mente». Neemia 6:9 Tutta quella gente infatti voleva farci paura e diceva: «Le loro mani lasceranno il lavoro che rimarra' incompiuto». Ora percio', o DIO, fortifica le mie mani! Neemia 6:10 Io andai allora a casa di Scemaiah, figlio di Delaiah, figlio di Mehetabeel, che si era rinchiuso la' dentro; egli mi disse: «Troviamoci assieme nella casa di DIO, dentro il tempio, e chiudiamo le porte del tempio, perche' verranno ad ucciderti; essi verranno a ucciderti di notte». Neemia 6:11 Ma io risposi: «Puo' un uomo come me darsi alla fuga? Potrebbe un uomo simile a me entrare nel tempio per salvare la vita? No, io non entrero'». Neemia 6:12 Compresi poi che DIO non l'aveva mandato, ma aveva pronunciato quella profezia contro di me, perche' Tobiah e Sanballat l'avevano pagato. Neemia 6:13 Era stato pagato proprio per questo: per farmi paura e indurmi ad agire in quel modo e a peccare, e cosi acquistare una cattiva fama e coprirmi di vergogna. Neemia 6:14 O mio DIO, ricordati di Tobiah e di Sanballat, per queste loro opere, e anche della profetessa Noadiah e degli altri profeti che hanno cercato di spaventarmi! Completamento delle mura Neemia 6:15 Or le mura furono condotte a termine il venticinquesimo giorno del mese di Elul, in cinquantadue giorni. Neemia 6:16 Quando tutti i nostri nemici lo vennero a sapere e tutte le nazioni che ci stavano attorno lo videro, si sentirono grandemente abbattuti, perche' si resero conto che quest'opera si era compiuta con l'aiuto del nostro DIO. Neemia 6:17 In quei giorni anche i notabili di Giuda mandavano frequenti lettere a Tobiah, e ne ricevevano da Tobiah. Neemia 6:18 Molti in Giuda erano infatti legati a lui con giuramento, perche' egli era genero di Scekaniah figlio di Arah, e suo figlio Jehohanan aveva sposato la figlia di Meshullam, figlio di Berekiah. Neemia 6:19 Anche in mia presenza parlavano bene di lui e gli riferivano le mie parole. E Tobiah mandava lettere per spaventarmi Elenco e numero degli esuli ritornati con Zorobabel Neemia 7:1 Quando le mura furono terminate e io ebbi messo a posto le porte, e i portinai, i cantori e i Leviti, furono stabiliti nelle loro mansioni, Neemia 7:2 io diedi il comando di Gerusalemme ad Hanani mio fratello e ad Hananiah governatore della cittadella, perche' era un uomo fedele e temeva DIO piu' di tanti altri. Neemia 7:3 E dissi loro: «Le porte di Gerusalemme non devono essere aperte finche' il sole non scotta; e mentre le sentinelle sono ancora al loro posto di guardia le porte vengano chiuse e sbarrate. Si stabiliscano delle guardie fra gli abitanti di Gerusalemme, alcuni al loro posto sulle mura e altri davanti alla loro casa». Neemia 7:4 La citta' era spaziosa e grande, ma dentro vi era poca gente e non si costruivano case Neemia 7:5 Allora il mio DIO mi mise in cuore di radunare i notabili, i magistrati e il popolo, per registrarli secondo le loro genealogie. E trovai il registro genealogico di quelli che erano tornati dall'esilio la prima volta e in esso trovai scritto: Neemia 7:6 Questi sono quelli della provincia che tornarono dalla cattivita', quelli che Nebukadnetsar, re di Babilonia aveva deportati e che erano tornati a Gerusalemme, e in Giuda ciascuno nella sua citta'. Neemia 7:7 Essi sono quelli che tornarono con Zorobabel, Jeshua, Nehemia, Azaria, Raamiah, Nahamani, Mardocheo, Bilshan, Mispereth, Bigvai, Nehum e Baanah. Numero degli uomini del popolo d'Israele: Neemia 7:8 figli di Parosh, duemilacentosettantadue. Neemia 7:9 Figli di Scefatiah, trecentosettantadue. Neemia 7:10 Figli di Arah, seicentocinquantadue. Neemia 7:11 Figli di Pahath-Moab, dei figli di Jeshua e di Joab, duemilaottocentodiciotto. Neemia 7:12 Figli di Elam, milleduecentocinquantaquattro. Neemia 7:13 Figli di Zattu, ottocentoquarantacinque. Neemia 7:14 Figli di Zakkai, settecentosessanta. Neemia 7:15 Figli di Binnui, seicentoquarantotto. Neemia 7:16 Figli di Bebai, seicentoventotto. Neemia 7:17 Figli di Azgad, duemilatrecentoventidue. Neemia 7:18 Figli di Adonikam, seicentosessantasette. Neemia 7:19 Figli di Bigvai, duemilasessantasette. Neemia 7:20 Figli di Adin, seicentocinquantacinque. Neemia 7:21 Figli di Ater, della famiglia di Ezechia, novantotto. Neemia 7:22 Figli di Hashum, trecentoventotto. Neemia 7:23 Figli di Bezai, trecentoventiquattro. Neemia 7:24 Figli di Harif, centododici. Neemia 7:25 Figli di Gabaon, novantacinque. Neemia 7:26 Uomini di Betlemme e di Netofah, centottantotto. Neemia 7:27 Uomini di Anathoth, centoventotto. Neemia 7:28 Uomini di Beth-Azmaveth, quarantadue. Neemia 7:29 Uomini di Kirjiath-Jearim, di Kefirah e di Beeroth, settecentoquarantatre Neemia 7:30 Uomini di Ramah e di Gheba, seicentoventuno. Neemia 7:31 Uomini di Mikmas, centoventidue Neemia 7:32 Uomini di Bethel, e di Ai, Neemia 7:33 Uomini di un altro Nebo, cinquantadue. Neemia 7:34 Figli di un altro Elam, milleduecentocinquantaquattro. Neemia 7:35 Figli di Harim, trecentoventi. Neemia 7:36 Figli di Gerico, trecentoquarantacinque. Neemia 7:37 Figli di Lod, di Hadid e di Ono, settecentoventuno. Neemia 7:38 Figli di Senaah, tremilanovecentotrenta. I sacerdoti Neemia 7:39 I sacerdoti: figli di Jedaiah, della casa di Jeshua, novecentosessantatre. Neemia 7:40 Figli di Immer, millecinquantadue. Neemia 7:41 Figli di Pashhur, milleduecentoquarantasette. Neemia 7:42 Figli di Harim, millediciassette. I Leviti Neemia 7:43 I Leviti: figli di Jeshua, della famiglia di Kadmiel, dei figli di Hodevah, settantaquattro. Neemia 7:44 I cantori: figli di Asaf, centoquarantotto. Neemia 7:45 I portinai: figli di Shallum, figli di Ater, figli di Talmon, figli di Akkub, figli di Hatita, figli di Shobai, centotrentotto. Neemia 7:46 I Nethinei: figli di Tsiha, figli di Hasufa, figli di Tabaoth Neemia 7:47 figli di Keros, figli di Sia, figli di Padon, Neemia 7:48 figli di Lebana, figli di Hagaba, figli di Salmai, Neemia 7:49 figli di Hanan, figli di Ghiddel, figli di Gahar, Neemia 7:50 figli di Reaiah, figli di Retsin, figli di Nekoda, Neemia 7:51 figli di Gazzam, figli di Uzza, figli di Paseah Neemia 7:52 figli di Besai, figli di Meunim, figli di Nefiscesim Neemia 7:53 figli di Bakbuk, figli di Hakufa, figli di Harhur Neemia 7:54 figli di Bazlith, figli di Mehida, figli di Harsha Neemia 7:55 figli di Barkos, figli di Sisera, figli di Tamah, Neemia 7:56 figli di Netsiah, figli di Hatifa. Neemia 7:57 Figli dei servi di Salomone: figli di Sotai, figli di Sofereth, figli di Perida, Neemia 7:58 figli di Jaala, figli di Darkon, figli di Ghidel, Neemia 7:59 figli di Scefatiah, figli di Hattil, figli di Pokereth di Tsebaim, figli di Amon. Neemia 7:60 Totale dei Nethinei e dei figli dei servi di Salomone, trecentonovantadue. Neemia 7:61 Questi sono quelli che tornarono da Tel-Melah, da Tel-Harsha, da Kerub, da Addon e da Immer, e che non furono in grado di stabilire la loro casa paterna o la loro discendenza, per dimostrare che appartenevano a Israele: Neemia 7:62 figli di Delaiah, figli di Tobiah, figli di Nekoda, seicentoquarantadue. Neemia 7:63 Tra i sacerdoti: figli di Habaiah, figli di Kots, figli di Barzillai, il quale aveva sposato una delle figlie di Barzillai, il Galaadita, e fu chiamato con il loro nome. Neemia 7:64 Questi cercarono i loro elenchi fra quelli che erano registrati nelle genealogie, ma non li trovarono; furono cosi esclusi dal sacerdozio come impuri; Neemia 7:65 il governatore ordino' loro di non mangiare cose santissime finche' non si presentasse un sacerdote con l'urim e il Thummin, Neemia 7:66 L'intera assemblea raggiungeva un totale di quarantaduemila trecentosessanta persone, Neemia 7:67 oltre ai loro servi e alle loro serve, in numero di settemilatrecentotrentasette. Avevano pure duecentoquarantacinque cantori e cantanti. Neemia 7:68 Avevano settecentotrentasei cavalli, duecentoquarantacinque muli, Neemia 7:69 quattrocentotrentacinque cammelli e seimilasettecentoventi asini. Neemia 7:70 Alcuni capi delle case paterne donarono per il lavoro di costruzione. Il governatore diede al tesoro mille darici d'oro, cinquanta coppe, cinquecentotrenta vesti sacerdotali. Neemia 7:71 Alcuni capi delle case paterne diedero al tesoro per il lavoro di costruzione ventimila darici d'oro e duemiladuecento mine d'argento Neemia 7:72 Il resto del popolo diede ventimila darici d'oro, duemila mine d'argento e sessantasette vesti sacerdotali. Neemia 7:73 Cosi i sacerdoti, i Leviti, i portinai, i cantori, alcuni del popolo, i Nethinei e tutti gli Israeliti si stabilirono nelle loro citta'. Quando giunse il settimo mese, i figli d'Israele erano nelle loro citta'. Esdra legge pubblicamente il libro della legge Neemia 8:1 Allora tutto il popolo si raduno' come un solo uomo sulla piazza che era davanti alla porta delle Acque; dissero poi ad Esdra lo scriba, che portasse il libro della legge di Mose' che l'Eterno aveva dato a Israele. Neemia 8:2 Il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra porto' la legge davanti all'assemblea degli uomini, donne e di tutti quelli capaci di intendere. Neemia 8:3 Quindi lo lesse sulla piazza che sta davanti alla porta delle Acque, dallo spuntar del giorno fino a mezzogiorno, davanti agli uomini, alle donne e a quelli capaci di intendere; e le orecchie di tutto il popolo stavano attente al libro della legge. Neemia 8:4 Esdra, lo scriba, stava su una tribuna di legno che avevano fatto per l'occasione. Accanto a lui stavano, a destra, Mattithiah, Scema, Ananiah, Uria, Hilkiah e Maaseiah, a sinistra, Pedaiah, Mishael, Malkijah, Hashum, Hashbaddana, Zaccaria e Meshullam. Neemia 8:5 Esdra apri il libro alla presenza di tutto il popolo, perche' stava piu' in alto di tutto il popolo; come l'aperse, tutto il popolo si alzo' in piedi. Neemia 8:6 Esdra benedisse l'Eterno, il grande DIO, e tutto il popolo rispose: «Amen, amen», alzando le mani; poi s'inchinarono e si prostrarono con la faccia a terra davanti all'Eterno. Neemia 8:7 Jeshua, Bani, Scerebiah, Jamin, Akkub, Shabbethai, Hodijah, Maaseiah, Kelita, Azaria, Jozabad, Hanan, Pelaiah e i Leviti aiutavano il popolo a capire la legge, mentre il popolo stava in piedi al suo posto. Neemia 8:8 Essi leggevano nel libro della legge di DIO distintamente, spiegandone il significato, per far loro capire cio' che si leggeva. Neemia 8:9 Nehemia, che era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i Leviti che ammaestravano il popolo dissero a tutto il popolo: «Questo giorno e' consacrato all'Eterno, il vostro DIO, non fate cordoglio e non piangete!». Tutto il popolo infatti, ascoltando le parole della legge, piangeva. Neemia 8:10 Poi Nehemia disse loro: «Andate, mangiate cibi squisiti e bevete vini dolci, e mandatene porzioni a chi non ha nulla di preparato, perche' questo giorno e' consacrato al Signore nostro. Non rattristatevi, perche' la gioia dell'Eterno e' la vostra forza». Neemia 8:11 I Leviti tenevano zitto tutto il popolo, dicendo: «Tacete, perche' questo giorno e' santo. Non rattristatevi!». Neemia 8:12 Allora tutto il popolo ando' a mangiare, a bere, a mandar porzioni ai poveri e a festeggiare con grande esultanza perche' avevano compreso le parole che erano state loro spiegate. Celebrazione della festa delle capanne Neemia 8:13 Il secondo giorno, i capi delle case paterne di tutto il popolo, i sacerdoti e i Leviti si radunarono presso Esdra, lo scriba, per poter intendere le parole della legge. Neemia 8:14 Trovarono scritto nella legge che l'Eterno aveva comandato per mezzo di Mose', che i figli d'Israele dovevano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese, Neemia 8:15 e che in tutte le loro citta' e a Gerusalemme dovevano divulgare e proclamare un bando che diceva: «Andate al monte e portatene rami di ulivo, rami di ulivastro, rami di mirto, rami di palma e rami dal folto fogliame, per farne capanne, come sta scritto». Neemia 8:16 Allora il popolo ando' fuori e porto' i rami, e si costruirono le capanne, chi sul tetto della propria casa, chi nei loro cortili, altri nei cortili della casa di DIO, sulla piazza della porta delle Acque e sulla piazza della porta di Efraim. Neemia 8:17 Cosi tutta l'assemblea di quelli che erano tornati dalla cattivita' costrui capanne e dimoro' nelle capanne. Dal tempo di Giosue', figlio di Nun, fino a quel giorno, i figli d'Israele, non avevano fatto nulla di simile. E vi fu grandissima allegrezza. Neemia 8:18 Esdra fece la lettura del libro della legge di DIO ogni giorno, dal primo giorno fino all'ultimo giorno. Celebrarono la festa per sette giorni; nell'ottavo giorno ci fu una solenne assemblea, come prescrive la legge. Il popolo confessa i propri peccati Neemia 9:1 Il ventiquattresimo giorno dello stesso mese, i figli d'Israele si radunarono per un digiuno, vestiti di sacco e coperti di terra. Neemia 9:2 Quelli che appartenevano alla stirpe d'Israele si separarono da tutti gli stranieri e si presentarono per confessare i loro peccati e le iniquita' dei loro padri. Neemia 9:3 Quindi si alzarono in piedi al loro posto e lessero il libro della legge dell'Eterno, il loro DIO, per la quarta parte del giorno, e per un'altra quarta parte fecero la confessione dei peccati e si prostrarono davanti all'Eterno, il loro DIO. Neemia 9:4 Poi Jeshua, Bani e Kadmiel, Scebaniah, Bunni, Scerebiah, Bani e Kenani salirono sulla tribuna dei Leviti e gridarono ad alta voce all'Eterno, il loro DIO. Neemia 9:5 I Leviti Jeshua, Kadmiel, Bani, Hashabneiah, Scerebiah, Hodijah, Scebaniah e Pethahiah dissero: «Alzatevi e benedite l'Eterno, il vostro DIO, d'eternita' in eternita'! Si benedica il nome tuo glorioso, che e' esaltato al disopra di ogni benedizione e lode! Neemia 9:6 Tu solo sei l'Eterno! Tu hai fatto i cieli dei cieli dei cieli e tutto il loro esercito, la terra e tutto cio' che sta su di essa, i mari e tutto cio' che e' in essi. Tu conservi in vita tutte queste cose, e l'esercito dei cieli ti adora. Neemia 9:7 Tu sei l'Eterno, il DIO che ha scelto Abramo; lo hai fatto uscire da Ur dei Caldei e gli hai dato il nome di Abrahamo, Neemia 9:8 Tu hai trovato il suo cuore fedele davanti a te e hai stabilito un patto con lui, per dare alla sua discendenza il paese dei Cananei, degli Hittei, degli Amorei, dei Perezei, dei Gebusei e dei Ghirgasei; tu hai adempiuto la tua parola, perche' sei giusto. Neemia 9:9 Tu hai visto l'afflizione dei nostri padri in Egitto e hai udito il loro grido presso il Mar Rosso. Neemia 9:10 Hai operato miracoli e prodigi contro il Faraone, contro tutti i suoi servi e contro tutto il popolo del suo paese, perche' sapevi che essi avevano trattato i nostri padri con insolenza. Cosi ti sei fatto un nome che rimane anche oggi. Neemia 9:11 Tu hai diviso il mare davanti a loro, ed essi sono passati in mezzo al mare sull'asciutto, mentre invece tu precipitavi nell'abisso i loro inseguitori come una pietra in acque impetuose. Neemia 9:12 Tu li hai guidati di giorno con una colonna di nuvola e di notte con una colonna di fuoco per illuminare loro la via su cui camminare. Neemia 9:13 Sei pure disceso sul monte Sinai, hai parlato loro dal cielo e hai dato loro giusti decreti e leggi di verita', buoni statuti e comandamenti, Neemia 9:14 Hai fatto loro conoscere il tuo santo sabato e hai dato loro comandamenti, statuti e una legge per mezzo di Mose', tuo servo. Neemia 9:15 Tu hai pure dato loro pane dal cielo quando erano affamati e hai fatto scaturire acqua dalla roccia quando erano assetati, e comandasti loro di andare a prendere possesso del paese che avevi giurato di dare loro. Neemia 9:16 Ma essi e i nostri padri si comportarono con superbia, indurirono la loro cervice e non ubbidirono ai tuoi comandamenti. Neemia 9:17 Si rifiutarono di ubbidire e non si ricordarono delle meraviglie che tu avevi compiuto in mezzo a loro; indurirono invece la loro cervice e nella loro ribellione si scelsero un capo per tornare alla loro schiavitu'. Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all'ira e di grande benignita'. Tu non li hai abbandonati, Neemia 9:18 neppure quando si fecero un vitello di metallo fuso e dissero: "Questo e' il tuo dio che ti ha fatto uscire dall'Egitto!", fecero cosi una cosa blasfema. Neemia 9:19 Tuttavia nella tua grande misericordia non li hai abbandonati nel deserto, la colonna di nuvola non si allontano' da loro durante il giorno per guidarli nel cammino, e la colonna di fuoco durante la notte per illuminare loro la via su cui camminare. Neemia 9:20 Hai dato il tuo buono Spirito per istruirli; non hai rifiutato la tua manna alle loro bocche e hai dato loro acqua quando erano assetati. Neemia 9:21 Per quarant'anni li hai nutriti nel deserto, e non manco' loro nulla; le loro vesti non si logorarono e i loro piedi non si gonfiarono. Neemia 9:22 Hai inoltre dato loro regni e popoli assegnando loro le regioni piu' lontane cosi essi entrarono in possesso del paese di Sihon, del paese del re di Heshbon e del paese di Og, re di Bashan. Neemia 9:23 Hai moltiplicato i loro figli come le stelle del cielo e li hai introdotti nel paese in cui avevi detto ai padri loro di entrare per possederlo. Neemia 9:24 Cosi i loro figli entrarono e presero possesso del paese; tu hai umiliato davanti a loro gli abitanti del paese, i Cananei, e li hai dati nelle loro mani con i loro re e con i popoli del paese, perche' ne facessero quel che a loro piaceva. Neemia 9:25 Essi si impadronirono di citta' fortificate e di una terra fertile ed entrarono in possesso di case piene di ogni bene, di cisterne gia' scavate, di vigne, di uliveti e d'alberi fruttiferi in abbondanza, mangiarono, si saziarono, ingrassarono e vissero nelle delizie per la tua grande bonta'. Neemia 9:26 Cio' nonostante essi furono disubbidirono, si ribellarono contro di te, gettarono la tua legge dietro le spalle, uccisero i tuoi profeti che li esortavano a ritornare a te e commisero cose blasfeme. Neemia 9:27 Percio' tu li desti nelle mani dei loro nemici, che li oppressero; ma al tempo della loro sventura essi gridarono a te, e tu li ascoltasti dal cielo e, nella tua grande misericordia, tu desti loro dei liberatori, che li salvarono dalle mani dei loro nemici. Neemia 9:28 Quando pero' avevano riposo, essi ricominciavano a compiere il male davanti a te; percio' tu li abbandonavi nelle mani dei loro nemici, che li dominavano; tuttavia, quando tornavano a gridare a te, tu li ascoltavi dal cielo, cosi nella tua misericordia molte volte li hai liberati. Neemia 9:29 Tu li esortavi per farli tornare alla tua legge, ma essi si inorgoglivano e non ubbidivano ai tuoi comandamenti, e peccavano contro i tuoi decreti per mezzo dei quali, se uno li mette in pratica salva la vita; ritraevano le loro spalle dal giogo, indurivano la loro cervice e rifiutavano di ubbidire. Neemia 9:30 Pazientasti con essi per molti anni esortandoli mediante il tuo Spirito e per bocca dei tuoi profeti, ma essi non vollero prestare orecchio; allora tu li desti nelle mani dei popoli dei vari paesi. Neemia 9:31 Pero' nella tua grande compassione non li hai interamente distrutti e non li hai abbandonati, perche' sei un Dio clemente e misericordioso. Neemia 9:32 Ora dunque, o DIO nostro, Dio grande, potente e tremendo, che mantieni il patto e la misericordia, non sembri poca cosa davanti a te la sciagura che e' venuta su di noi, sui nostri re, sui nostri sacerdoti, sui nostri profeti, sui nostri padri e su tutto il tuo popolo, dal tempo dei re di Assiria fino al giorno d'oggi. Neemia 9:33 Tuttavia tu sei stato giusto in tutto quello che ci e' accaduto, perche' tu hai agito fedelmente, mentre noi abbiamo agito empiamente. Neemia 9:34 I nostri re, i nostri capi, i nostri sacerdoti i nostri padri non hanno messo in pratica la tua legge ne' hanno ubbidito ai tuoi comandamenti e ai tuoi precetti con cui li esortavi. Neemia 9:35 Persino quando si trovavano nel loro regno, nella grande prosperita' che tu avevi loro largito e nel vasto e fertile paese che avevi messo a loro disposizione, non ti servirono e non abbandonarono le loro opere malvagie. Neemia 9:36 E oggi eccoci schiavi! Siamo schiavi nel paese che avevi dato ai nostri padri perche' ne mangiassero i frutti e ne godessero i beni. Neemia 9:37 Cosi i suoi abbondanti prodotti vanno ai re che tu hai stabilito sopra di noi, a causa dei nostri peccati; essi signoreggiano sui nostri corpi e sul nostro bestiame come vogliono; e noi siamo in grande angoscia. Il popolo si impegna solennemente a mantenere varie obbligazioni Neemia 9:38 A motivo di tutto questo, noi prendiamo un fermo impegno e lo mettiamo per scritto; e i nostri capi, i nostri Leviti, e i nostri sacerdoti vi metteranno il loro sigillo». Neemia 10:1 Quelli che misero il loro sigillo sul documento furono: Nehemia, il governatore, figlio di Hakaliah, e Sedekia, Neemia 10:2 Seraiah, Azaria, Geremia, Neemia 10:3 Pashuhur, Amariah, Malkija, Neemia 10:4 Hattush, Scebaniah, Malluk, Neemia 10:5 Harim, Meremoth, Obadiah, Neemia 10:6 Daniele, Ghinnethon, Baruk, Neemia 10:7 Meshullam, Abijah, Mijamin, Neemia 10:8 Maaziah, Bilgai e Scemaiah. Questi erano sacerdoti. Neemia 10:9 I Leviti: Jeshua, figlio di Azaniah, Binnui dei figli di Henadad e Kadmiel, Neemia 10:10 e i loro fratelli Scebaniah, Hodijah, Kelita, Pelaiah, Hanan, Neemia 10:11 Mika, Rehob, Hashabiah, Neemia 10:12 Zakkur, Scerebiah, Scebaniah, Neemia 10:13 Hodijah, Bani e Beninu. Neemia 10:14 I capi del popolo: Parosh, Pahath-Moab, Elam, Zattu, Bani, Neemia 10:15 Bunni, Azgab, Bebai, Neemia 10:16 Adonijah, Bigvai, Adin, Neemia 10:17 Ater, Ezechia, Azzur, Neemia 10:18 Hodijah, Hashum, Betsai, Neemia 10:19 Harif, Anatoth, Nebai, Neemia 10:20 Magpiash, Meshullam, Hezir, Neemia 10:21 Mescezabeel, Tsadok, Jaddua, Neemia 10:22 Pelatiah, Hanan, Anaiah, Neemia 10:23 Hoscea, Hananiah, Hasshub, Neemia 10:24 Hallohesh, Pilha, Shobek, Neemia 10:25 Rehum, Hashabnah, Maaseiah, Neemia 10:26 Ahijah, Hanan, Anan, Neemia 10:27 Malluk, Harim e Baanah. Neemia 10:28 Il resto del popolo, i sacerdoti, i Leviti, i portinai, i cantori, i Nethinei, e tutti quelli che si erano separati dai popoli dei paesi stranieri per seguire la legge di DIO, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie, tutti quelli cioe' che avevano conoscenza e intelligenza, Neemia 10:29 si unirono ai loro fratelli, i piu' ragguardevoli fra loro, e si impegnarono con esecrazione e giuramento a camminare nella legge di DIO data per mezzo di Mose' servo di DIO, e ad osservare e mettere in pratica tutti i comandamenti dell'Eterno, il nostro Signore, i suoi decreti e i suoi statuti, Neemia 10:30 a non dare le nostre figlie ai popoli del paese e a non prendere le loro figlie per i nostri figli, Neemia 10:31 a non comprare nulla in giorno di sabato o in altro giorno sacro dai popoli che portassero a vendere in giorno di sabato qualunque genere di merci e di cereali, a lasciar riposare la terra ogni settimo anno e a non riscuotere alcun debito. Neemia 10:32 Ci impegnammo tassativamente di pagare ogni anno il terzo di un per il servizio della casa del nostro DIO, Neemia 10:33 per i pani della presentazione, per l'oblazione perpetua di cibo, per l'olocausto perpetuo dei sabati, dei noviluni, delle feste stabilite, per le cose consacrate, per le offerte per il peccato, per fare espiazione, per Israele e per ogni lavoro della casa del nostro DIO. Neemia 10:34 Inoltre tirammo a sorte tra i sacerdoti, i Leviti e il popolo circa l'offerta della legna da portare nella casa del nostro DIO, ogni anno a tempi fissati, secondo le nostre case paterne, perche' bruciasse sull'altare dell'Eterno, il nostro DIO, come sta scritto nella legge. Neemia 10:35 Ci impegnammo pure a portare ogni anno nella casa dell'Eterno le primizie del nostro suolo e le primizie di tutti i frutti di ogni albero, Neemia 10:36 e i primogeniti dei nostri figli e del nostro bestiame, come sta scritto nella legge, e i primogeniti delle nostre mandrie e delle nostre greggi per presentarli nella casa del nostro DIO ai sacerdoti che prestano servizio nella casa del nostro DIO. Neemia 10:37 Inoltre ci impegnammo a portare ai sacerdoti nelle camere della casa del nostro DIO le primizie della nostra pasta, le nostre offerte, i frutti di ogni albero, del mosto e dell'olio, e ai Leviti la decima del nostro suolo; i Leviti stessi preleveranno le decime in tutte le citta' dove noi lavoriamo. Neemia 10:38 Un sacerdote, discendente di Aaronne, sara' con i Leviti quando i Leviti preleveranno le decime; e i Leviti porteranno la decima della decima alla casa del nostro DIO nelle camere della tesoreria, Neemia 10:39 perche' in quelle camere i figli d'Israele e i figli di Levi porteranno l'offerta del frumento, del mosto e dell'olio; qui sono gli utensili del santuario, i sacerdoti che prestano servizio, i portinai e i cantori. Noi non abbandoneremo la casa del nostro DIO. I reduci della cattivita' si stabiliscono a Gerusalemme e nel resto del paese Neemia 11:1 I capi del popolo si stabilirono a Gerusalemme; il resto del popolo tiro' a sorte per far venire uno su dieci ad abitare a Gerusalemme, la citta' santa gli altri nove decimi invece dovevano rimanere nelle altre citta'. Neemia 11:2 Il popolo benedisse tutti quelli che spontaneamente si offrirono di abitare a Gerusalemme. Neemia 11:3 Questi sono i capi della provincia che si stabilirono a Gerusalemme (ma nelle citta' di Giuda ognuno si stabili nella sua proprieta', nella sua citta': Israeliti, sacerdoti, Leviti, Nethinei e i figli dei servi di Salomone). Neemia 11:4 A Gerusalemme si stabilirono una parte dei figli di Giuda e dei figli di Beniamino. Dei figli di Giuda: Atahiah, figlio di Uzziah, figlio di Zaccaria, figlio di Amariah, figlio di Scefatiah, figlio di Mahalaleel, dei figli di Perets, Neemia 11:5 e Maaseia, figlio di Baruk, figlio di Col-Hozeh, figlio di Hazaiah, figlio di Adaiah, figlio di Joiarib, figlio di Zaccaria, figlio dello Scilonita. Neemia 11:6 Totale dei figli di Perets che si stabilirono a Gerusalemme: quattrocentosessantotto uomini valorosi. Neemia 11:7 Questi sono i figli di Beniamino Sallu, figlio di Mashullam, figlio di Joed, figlio di Pedaiah, figlio di Kolaiah figlio di Maaseiah, figlio di Ithiel figlio di Isaia; Neemia 11:8 dopo lui, Gabbai e Sallai: in tutto, novecentoventotto. Neemia 11:9 Gioele, figlio di Zikri, era il loro capo, e Giuda, figlio di Senuah, era il secondo capo della citta'. Neemia 11:10 Dei sacerdoti: Jedaiah, figlio di Joiarib e Jakin. Neemia 11:11 Seraiah, figlio di Hilkiah, figlio di Meshullam, figlio di Tsadok, figlio di Meraioth, figlio di Ahitub, era capo della casa di DIO; Neemia 11:12 i loro fratelli addetti al lavoro del tempio erano in numero di ottocentoventidue; e Adaiah, figlio di Jeroham, figlio di Pelaliah, figlio di Amtsi, figlio di Zaccaria, figlio di Pashhur, figlio di Malkijah, Neemia 11:13 e i suoi fratelli, capi delle case paterne, erano in numero di duecentoquarantadue; e Amashsai, figlio di Azareel, figlio di Ahzai, figlio di Meshillemoth, figlio di Immer Neemia 11:14 e i loro fratelli, uomini valorosi, erano in numero di centoventotto. Zabdiel figlio di Ghedolim, era loro capo. Neemia 11:15 Dei Leviti: Scemaiah, figlio di Hashshub, figlio di Azrikam, figlio di Hashabiah, figlio di Bunni. Neemia 11:16 Shabbethai e Jozabad, preposti al servizio esterno della casa di DIO, fra i capi dei Leviti; Neemia 11:17 e Mattaniah, figlio di Mika, figlio di Zabdi, figlio di Asaf, il capo che iniziava le lodi durante la preghiera, e Bakbukiah il secondo tra i suoi fratelli, e Abda figlio di Shammua, figlio di Galal, figlio di Jeduthun. Neemia 11:18 Totale dei Leviti nella citta' santa duecentottantaquattro. Neemia 11:19 I portinai: Akkub, Talmon e i loro fratelli, custodi delle porte: centosettantadue. Neemia 11:20 Il resto d'Israele, dei sacerdoti e dei Leviti si stabili in tutte le citta' di Giuda ognuno nella sua proprieta'. Neemia 11:21 I Nethinei si stabilirono sull'Ofel; Tsiha e Ghishpa erano a capo dei Nethinei. Neemia 11:22 Il capo dei Leviti a Gerusalemme era Uzzi, figlio di Bani, figlio di Hashabiah, figlio di Mattaniah, figlio di Mika, dei figli di Asaf, che erano i cantori addetti al servizio della casa di DIO. Neemia 11:23 Nei loro confronti infatti il re aveva emesso l'ordine che ogni giorno fosse assegnata ai cantori una certa provvista. Neemia 11:24 Pethahiah, figlio di Mescezabeel, dei figli di Zerah, figlio di Giuda, era il delegato del re per tutti gli affari del popolo. Neemia 11:25 Quanto ai villaggi con le loro campagne, alcuni dei figli di Giuda si stabilirono in Kirjath-Arba e nei suoi villaggi, in Dibon e nei suoi villaggi, in Jekabtseel e nei suoi villaggi, Neemia 11:26 in Jeshua, in Moladah, in Beth-Peleth, Neemia 11:27 in Atsar-Shual, in Beer-Sceba, e nei suoi villaggi, Neemia 11:28 in Tsiklag, in Mekona e nei suoi villaggi, Neemia 11:29 in En-Rimmon, in Tsorah, in Jarmuth, Neemia 11:30 in Zanoah, in Adullam e nei loro villaggi, in Lakish e nelle sue campagne, in Azekah e nei suoi villaggi. Si stabilirono a Beer-Sceba fino alla valle di Hinnom. Neemia 11:31 I figli di Beniamino si stabilirono a Gheba, Mikmash, Aijah, Bethel e nei loro villaggi, Neemia 11:32 ad Anathoth, Nob, Ananiah, Neemia 11:33 a Atsor, Ramah, Ghittaim, Neemia 11:34 a Hadid, Tseboim, Neballat, Neemia 11:35 a Lod e Ono, la valle degli artigiani. Neemia 11:36 Alcune divisioni dei Leviti di Giuda, si unirono a Beniamino. I sacerdoti e i Leviti che tornarono a Gerusalemme con Zorobabel Neemia 12:1 Questi sono i sacerdoti e i Leviti che tornarono con Zorobabel, figlio di Scealthiel, e con Jeshua: Seraiah, Geremia, Esdra, Neemia 12:2 Amariah, Malluk, Hattush, Neemia 12:3 Scekaniah, Rehum, Meremoth Neemia 12:4 Iddo, Ghinnethoi, Abijah, Neemia 12:5 Mijamin, Maadiah, Bilgah Neemia 12:6 Scemaiah, Joiarib, Jedaiah, Neemia 12:7 Sallu, Amok, Hilkiah e Jedaiah. Questi erano i capi dei sacerdoti e dei loro fratelli al tempo di Jeshua, Neemia 12:8 I Leviti erano Jeshua, Binnui, Kadmiel, Scerebiah, Giuda e Mattaniah, che era preposto con i suoi fratelli al canto di ringraziamento. Neemia 12:9 Bakbukiah e Unni, loro fratelli, stavano di fronte a loro secondo le loro mansioni. Neemia 12:10 Jeshua genero' Joiakim; Joiakim genero' Eliascib; Eliascib genero' Joiada, Neemia 12:11 Joiada genero' Gionathan; Gionathan genero' Jaddua. Neemia 12:12 Al tempo di Joiakim, i sacerdoti, capi delle case paterne, erano i seguenti: della casa di Seraiah, Meraiah, di quella di Geremia, Hananiah; Neemia 12:13 di quella di Esdra, Meshullam; di quella di Amariah, Jehohanan; Neemia 12:14 di quella di Meliku, Gionathan; di quella di Scebaniah, Giuseppe; Neemia 12:15 di quella di Harim, Adna, di quella di Meraioth, Helkai; Neemia 12:16 di quella di Iddo, Zaccaria; di quella di Ghinnethon, Meshullam; Neemia 12:17 di quella di Abijah, Zikri; di quella di Miniamin e di Moadiah, Piltai; Neemia 12:18 di quella di Bilgah, Shammua; di quella di Scemaiah, Gionathan; Neemia 12:19 di quella di Joiarib, Mattenai; di quella di Jedaiah, Uzzi; Neemia 12:20 di quella di Sallai, Kallai; di quella di Amok, Eber; Neemia 12:21 di quella di Hilkiah, Hashabiah e di quella di Jedaiah, Nethaneel. Neemia 12:22 Durante il regno di Dario, il Persiano, furono registrati assieme ai sacerdoti i Leviti che erano capi delle case paterne al tempo di Eliascib, di Joiada, di Johanan e di Jaddua. Neemia 12:23 I figli di Levi, che erano capi delle case paterne, furono invece registrati nel libro delle Cronache fino al tempo di Johanan, figlio di Eliascib. Neemia 12:24 I capi dei Leviti Hashabiah, Scerebiah e Jeshua, figlio di Kadmiel, assieme ai loro fratelli, che stavano di fronte a loro, cantavano inni di lode e di ringraziamento a gruppi alternati, secondo l'ordine di Davide, uomo di DIO. Neemia 12:25 Mattaniah, Bakbukiah, Obadiah Meshullam, Talmon e Akkub erano portinai e facevano la guardia ai magazzini delle porte. Neemia 12:26 Questi vivevano al tempo di Joiakim figlio di Jeshua, figlio di Jotsadak e ai tempo di Nehemia, il governatore, e di Esdra, sacerdote e scriba. Dedicazione delle mura di Gerusalemme Neemia 12:27 Alla dedicazione delle mura di Gerusalemme mandarono a cercare i Leviti da tutti i loro luoghi, per farli venire a Gerusalemme per celebrare la dedicazione con allegrezza, con lodi e con canti, cembali, arpe e cetre. Neemia 12:28 E i figli dei cantori si radunarono dalla regione intorno a Gerusalemme, dai villaggi dei Netofathiti. Neemia 12:29 da Beth-Ghilgal, e dalle campagne di Gheba e di Azmaveth, poiche' i cantori si erano costruiti villaggi tutt'intorno a Gerusalemme. Neemia 12:30 I sacerdoti e i Leviti si purificarono e purificarono il popolo, le porte e le mura. Neemia 12:31 Poi io feci salire sulle mura i capi di Giuda e formai due grandi cori di lode. Il primo s'incammino' a destra, sulle mura, verso la porta del Letame; Neemia 12:32 dietro ad esso camminavano Hoshaiah, la meta' dei capi di Giuda, Neemia 12:33 Azaria, Esdra, Meshullam, Neemia 12:34 Giuda, Beniamino, Scemaiah, Geremia. Neemia 12:35 e alcuni dei figli dei sacerdoti con le loro trombe: Zaccaria, figlio di Gionathan, figlio di Scemaiah, figlio di Mattaniah, figlio di Mikaiah, figlio di Zakkur, figlio di Asaf, Neemia 12:36 e i suoi fratelli Scemaiah, Azareel, Milalai, Ghilalai, Maai, Nethaneel Giuda e Hanani, con gli strumenti musicali di Davide, uomo di DIO. Esdra, lo scriba, camminava alla loro testa. Neemia 12:37 Giunti alla porta della Sorgente, salirono direttamente per la scalinata della citta' di Davide, dove le mura salgono sopra la casa di Davide, fino alla porta delle Acque, a est. Neemia 12:38 Il secondo coro di lode s'incammino' nella direzione opposta, io lo seguivo con meta' del popolo, sulle mura, sopra la torre dei Forni, fino al muro Largo, Neemia 12:39 quindi sopra la porta di Efraim, la porta Vecchia, la porta dei Pesci, la torre di Hananeel, la torre di Meah, fino alla porta delle Pecore; il coro si fermo' alla porta della Prigione. Neemia 12:40 I due cori di lode si fermarono nella casa di DIO; cosi feci io, con la meta' dei magistrati che erano con me, Neemia 12:41 e i sacerdoti Eliakim Maaseiah, Miniamin, Mikaiah, Elioenai, Zaccaria, Hananiah con le trombe. Neemia 12:42 e Maaseiah, Scemaiah, Eleazar, Uzzi, Jehohanan, Malkijah, Elam e Ezer. I cantori cantarono a voce alta, sotto la direzione di Jezrahiah. Neemia 12:43 In quel giorno offrirono grandi sacrifici e si rallegrarono perche' DIO li aveva allietati con una grande gioia. Anche le donne e i fanciulli si rallegrarono; e la gioia di Gerusalemme si udiva da lontano. Riordinamento delle decime Neemia 12:44 In quel tempo alcuni uomini furono preposti alle stanze che servivano da magazzini per le offerte, per le primizie e per le decime, per raccogliervi dalle campagne delle citta' le parti fissate dalla legge per i sacerdoti e i Leviti, perche' i Giudei gioivano nel vedere i sacerdoti e i Leviti che prestavano servizio. Neemia 12:45 Essi eseguivano il servizio del loro DIO e il servizio della purificazione, assieme ai cantori e ai portinai, secondo l'ordine di Davide e di Salomone, suo figlio. Neemia 12:46 Anticamente, al tempo di Davide di Asaf, c'erano infatti capi cantori canti di lode e di ringraziamento a DIO. Neemia 12:47 Al tempo di Zerubbabel e al tempo di Nehemia, tutto Israele dava ogni giorno le porzioni assegnate ai cantori ai portinai; inoltre metteva da parte la porzione consacrata per i Leviti, e i Leviti mettevano da parte la porzione consacrata per i figli di Aaronne. Vari abusi aboliti da Nehemia Neemia 13:1 In quel giorno si lesse alla presenza del popolo il libro di Mose' e vi si trovo' scritto che l'Ammonita e i Moabita non dovrebbero mai entrare nell'assemblea di DIO, Neemia 13:2 perche' non erano venuti incontro ai figli d'Israele con pane e acqua e perche' avevano assoldato contro di loro Balaam, per maledirli; ma il nostro DIO cambio' la maledizione in benedizione. Neemia 13:3 Come ebbero udito la legge, essi separarono da Israele tutta le gente straniera che si era mescolata a loro. Neemia 13:4 Prima di questo, il sacerdote Eliascib, che era preposto alle camere della casa del nostro DIO ed era imparentato con Tobiah, Neemia 13:5 aveva preparato per costui una grande camera, dove prima riponevano le offerte, l'incenso, gli utensili, la decima del grano, del vino e dell'olio, tutto cio' che spettava per legge ai Leviti, ai cantori, ai portinai, come pure le offerte raccolte per i sacerdoti. Neemia 13:6 Ma durante tutto questo tempo io non ero a Gerusalemme, perche' nell'anno trentaduesimo di Artaserse, re di Babilonia, ero tornato presso il re. Un po' di tempo dopo ottenni un congedo dal re Neemia 13:7 e tornai a Gerusalemme; cosi mi resi conto del male che Eliascib aveva fatto per favorire Tobiah, preparando per lui una camera nei cortili della casa di DIO. Neemia 13:8 La cosa mi dispiacque grandemente, e cosi feci gettare fuori dalla camera tutte le masserizie di casa appartenenti a Tobiah; Neemia 13:9 poi ordinai che si purificassero quelle camere e vi feci ricollocare gli utensili della casa di DIO, le offerte e l'incenso. Neemia 13:10 Venni anche a sapere che le porzioni dovute ai Leviti non erano state loro date e che i Leviti e i cantori, che prestavano servizio, erano fuggiti ciascuno alla sua terra. Neemia 13:11 Allora rimproverai i magistrati e dissi loro: «Perche' la casa di DIO e' stata abbandonata?». Poi li radunai e li ristabilii nel loro ufficio. Neemia 13:12 Tutto Giuda quindi porto' nei magazzini le decime a del frumento, del mosto e dell'olio. Neemia 13:13 Affidai la sorveglianza dei magazzini al sacerdote Scelemiah, allo scriba, Tsadok e a Pedaiah, uno dei Leviti; come loro aiutante, scelsi Hanan, figlio di Zakkur, figlio di Mattaniah, perche' costoro erano ritenuti uomini fedeli. A loro spettava il compito di fare le ripartizioni tra i loro fratelli. Neemia 13:14 Per questo ricordati di me, o DIO mio, e non cancellare le buone opere che ho fatto per la casa del mio DIO e per la sua custodia. Neemia 13:15 In quei giorni osservai in Giuda alcuni che pigiavano l'uva in giorno di sabato e portavano sacchi di grano, caricandoli sugli asini, assieme a vino, uva, fichi e ogni sorta di fardelli che facevano venire a Gerusalemme, in giorno di sabato; e io li rimproverai a motivo del giorno in cui vendevano i generi alimentari. Neemia 13:16 Inoltre alcuni uomini di Tiro, che risiedevano a Gerusalemme, importavano pesce e ogni genere di mercanzie e le vendevano ai figli di Giuda in giorno di sabato e in Gerusalemme. Neemia 13:17 Allora rimproverai i notabili di Giuda e dissi loro: «Che cos'e' questo male che fate profanando il giorno di sabato? Neemia 13:18 Non fecero i nostri padri la stessa cosa? E non fece il nostro DIO cadere su di noi e su questa citta' tutta questa calamita'? Ma voi fate venire maggior ira su Israele, profanando il sabato!». Neemia 13:19 Cosi, appena le porte di Gerusalemme cominciavano ad essere al buio, prima che il sabato cominciasse, io ordinai che le porte fossero chiuse e che non si riaprissero fin dopo il sabato; collocai pure alcuni dei miei servi alle porte, affinche' nessun carico entrasse in citta' durante il sabato. Neemia 13:20 Ma i mercanti e i venditori di ogni genere di mercanzie passarono la notte fuori di Gerusalemme una o due volte. Neemia 13:21 Allora io li rimproverai e dissi loro: «Perche' passate la notte davanti alle mura? Se lo fate un'altra volta, mettero' le mani su di voi». Da quel momento non vennero piu' in giorno di sabato. Neemia 13:22 Ordinai pure ai Leviti, che si purificassero e venissero a custodire le porte per santificare il giorno del sabato. Anche per questo ricordati di me, o mio DIO, e abbi pieta' di me secondo la grandezza della tua misericordia! Neemia 13:23 In quei giorni vidi pure alcuni Giudei che avevano sposato donne di Ashdod, di Ammon e di Moab; Neemia 13:24 la meta' dei loro figli parlava la lingua di Ashdod e non sapeva parlare la lingua giudaica, ma parlava soltanto la lingua di questo o di quel popolo. Neemia 13:25 Allora io li rimproverai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli, li feci quindi giurare nel nome di DIO che non avrebbero dato le loro figlie ai figli di costoro e non avrebbero preso le figlie di quelli per i loro figli ne' per se stessi. Neemia 13:26 E dissi: «Non pecco' forse Salomone, re d'Israele, per queste cose? Eppure fra tante nazioni, non ci fu re simile a lui; era amato dal suo DIO, e DIO l'aveva stabilito re su tutto Israele; ma le donne straniere fecero peccare anche lui. Neemia 13:27 Dovremmo dunque udire di voi che commettete questo grande male, che peccate contro il nostro DIO, prendendo mogli straniere?». Neemia 13:28 Uno dei figli di Joiada, figlio di Eliscib, il sommo sacerdote, era genero di Sanballat, lo Horonita; io lo cacciai via da me. Neemia 13:29 Ricordati di loro, o mio DIO, perche' hanno contaminato il sacerdozio e il patto del sacerdozio e dei Leviti! Neemia 13:30 Cosi io li purificai da ogni persona straniera e assegnai le mansioni ai sacerdoti e ai Leviti, ciascuno al suo compito. Neemia 13:31 Diedi pure disposizioni circa l'offerta della legna ai tempi stabiliti e circa le primizie. Ricordati di me, o DIO mio, per farmi del bene!Ester 1:1-10:3 Il banchetto del re Assuero Ester 1:1 Al tempo di Assuero, (quell'Assuero che regnava dall'India fino all'Etiopia sopra centoventisette province), Ester 1:2 in quel tempo, quando il re Assuero sedeva sul trono del suo regno che era nella cittadella di Susa, Ester 1:3 nell'anno terzo del suo regno, fece un banchetto per tutti i suoi principi e servi; i capi dell'esercito di Persia e di Media, i nobili e i principi delle province furono riuniti davanti a lui. Ester 1:4 Egli allora mostro' le ricchezze e la gloria del suo regno e lo splendore e l'eccellenza della sua maesta' per molti giorni, centottanta giorni. Ester 1:5 Trascorsi questi giorni, il re fece un altro banchetto di sette giorni, nel cortile del giardino del palazzo reale, per tutto il popolo che si trovava nella cittadella di Susa, dal piu' grande al piu' piccolo. Ester 1:6 C'erano tende bianche e violacee, sospese con cordoni di bisso e di scarlatto ad anelli d'argento e a colonne di marmo. C'erano divani d'oro e d'argento su un pavimento di marmo rosso e bianco, di madreperla e di alabastro. Ester 1:7 Si porgeva da bere in vasi d'oro, uno diverso dall'altro, e c'era vino reale in abbondanza, grazie alla liberalita' del re. Ester 1:8 In base alla legge nessuno era obbligato a bere, il re infatti aveva ordinato a tutti i funzionari della sua casa di servire a ognuno quel che voleva. Ester 1:9 Anche la regina Vashti fece un banchetto per le donne nella reggia del re Assuero. La regina Vashti viene deposta, in seguito al suo rifiuto di ubbidire all'ordine del re Assuero. La regina Vashti viene deposta, in seguito al suo rifiuto di ubbidire all'ordine del re Ester 1:10 Il settimo giorno, quando il cuore del re era allegro per il vino, egli ordino' a Mehuman, a Biztha, a Harbona, a Bigtha, ad Abagtha, a Zethar e a Karkas, i sette eunuchi che servivano alla presenza del re Assuero, Ester 1:11 di far venire davanti al re la regina Vashti con la corona reale, per mostrare al popolo e ai principi la sua bellezza; ella infatti era di bell'aspetto. Ester 1:12 Ma la regina Vashti rifiuto' di venire secondo l'ordine del re trasmessole per mezzo degli eunuchi; il re ne fu irritatissimo e l'ira si accese dentro di lui. Ester 1:13 Allora il re interrogo' i sapienti che conoscevano i tempi (questo infatti era il modo di procedere del re nei confronti di tutti quelli che conoscevano la legge e la giustizia; Ester 1:14 i piu' vicini a lui erano Karscena, Scethar, Admatha, Tarshish, Meres, Marsena e Memukan, sette principi di Persia e di Media che erano ammessi alla presenza del re e occupavano i primi posti nel regno): Ester 1:15 «Secondo la legge, che cosa si deve fare alla regina Vashti, che non ha eseguito l'ordine del re Assuero trasmessole per mezzo degli eunuchi?». Ester 1:16 Memukan rispose davanti al re e ai principi: «La regina Vashti ha mancato non soltanto nei riguardi del re, ma anche nei riguardi di tutti i principi e di tutti i popoli che sono in tutte le province del re Assuero. Ester 1:17 Il comportamento della regina verra' risaputo da tutte le donne, che saranno indotte a disprezzare i loro mariti e a dire: "Il re Assuero aveva ordinato che si conducesse alla sua presenza la regina Vashti, ma ella non vi e' andata" Ester 1:18 Quest'oggi stesso le principesse di Persia e di Media, che hanno saputo del comportamento della regina, ne parleranno a tutti i principi del re e ne nascera' un gran disprezzo e sdegno. Ester 1:19 Se sembra bene al re, emani egli un editto reale da inserire nelle leggi di Persia e di Media e sia irrevocabile, in forza del quale Vashti non compaia piu' alla presenza del re Assuero; il re conferisca quindi la sua posizione reale ad un'altra migliore di lei. Ester 1:20 Quando l'editto emanato dal re sara' diffuso nell'intero suo regno, che e' vasto, tutte le donne renderanno onore ai loro mariti dal piu' grande al piu' piccolo». Ester 1:21 La proposta piacque al re e ai principi, e il re fece come aveva detto Memukan; Ester 1:22 mando' lettere a tutte le province del regno, ogni provincia secondo la sua scrittura e a ogni popolo secondo la sua lingua, affinche' ogni uomo fosse padrone in casa sua e parlasse la lingua del suo popolo. Ester fatta regina al posto di Vashti Ester 2:1 Dopo queste cose, quando l'ira del re Assuero si fu calmata, egli si ricordo' di Vashti, di cio' che essa. Aveva fatto e di quanto era stato deciso a suo riguardo. Ester 2:2 Allora i servi del re che stavano al suo servizio dissero: «Si cerchino per il re fanciulle vergini e di bell'aspetto; Ester 2:3 stabilisca il re in tutte le province del suo regno dei commissari, i quali radunino tutte le fanciulle vergini e di bell'aspetto nella cittadella di Susa, nella casa delle donne sotto la sorveglianza di Hegai, eunuco del re e guardiano delle donne, che dara' loro gli unguenti per purificarsi Ester 2:4 La fanciulla che piacera' al re diventi regina al posto di Vashti». La proposta piacque al re, e cosi fu fatto. Ester 2:5 Nella cittadella di Susa c'era un giudeo chiamato Mardocheo, figlio di Jair, figlio di Scimei, figlio di Kish, un Beniaminita, Ester 2:6 che era stato deportato da Gerusalemme, assieme agli esuli portati in cattivita' con Jeconiah, re di Giuda, da Nebukadnetsar, re di Babilonia. Ester 2:7 Egli aveva allevato Hadassah, cioe' Ester, la figlia di suo zio, perche' ella non aveva ne' padre ne' madre. La fanciulla era avvenente di forma e di bell'aspetto; alla morte del padre e della madre Mardocheo la prese come sua figlia. Ester 2:8 Quando l'ordine del re e il suo editto furono divulgati, e molte fanciulle furono radunate nella cittadella di Susa sotto la sorveglianza di Hegai, anche Ester fu condotta nel palazzo del re sotto la sorveglianza di Hegai, guardiano delle donne. Ester 2:9 La fanciulla gli piacque e si guadagno' il suo favore; cosi egli si affretto' a darle gli unguenti per la purificazione e il suo vitto; inoltre le diede sette donzelle scelte nel palazzo del re e la sposto' assieme alle sue donzelle nell'appartamento migliore nella casa delle donne. Ester 2:10 Ester non aveva fatto sapere nulla ne' del suo popolo ne' del suo paese d'origine, perche' Mardocheo le aveva ordinato di non dirlo. Ester 2:11 Mardocheo tutti i giorni passeggiava davanti al cortile della casa delle donne per sapere come stava Ester e che cosa si faceva di lei. Ester 2:12 Quando veniva il turno per ciascuna fanciulla di entrare dal re Assuero, dopo aver trascorso dodici mesi di preparazione, secondo i regolamenti delle donne, perche' cosi erano ultimati i giorni della loro purificazione: sei mesi per ungersi con olio di mirra e sei mesi con aromi e unguenti delle donne per purificarsi, Ester 2:13 la fanciulla andava dal re; le si permetteva di portare con se' dalla casa delle donne al palazzo del re tutto quello che chiedeva. Ester 2:14 Vi andava la sera e la mattina dopo passava nella seconda casa delle donne sotto la sorveglianza di Shaashgaz, eunuco del re e guardiano delle concubine Ella non tornava piu' dal re, a meno che il re la desiderasse ed ella fosse chiamata per nome. Ester 2:15 Quando giunse per Ester, la figlia di Abihail, zio di Mardocheo, che l'aveva presa con se' come figlia, il turno di andare dal re, ella non chiese nulla se non quello che le fu indicato da Hegai, eunuco del re, guardiano delle donne. Ed Ester si guadagno' il favore di tutti quelli che la vedevano. Ester 2:16 Ester fu condotta dal re Assuero nel suo palazzo reale il decimo mese, cioe' il mese di Tebeth, il settimo anno del suo regno. Ester 2:17 Il re amo' Ester piu' di tutte le altre donne, ed ella trovo' grazia e favore ai suoi occhi piu' di tutte le altre fanciulle. Cosi egli le pose in capo la corona reale e la fece regina al posto di Vashti. Ester 2:18 Poi il re fece un gran banchetto per tutti i suoi principi e servi, il banchetto di Ester, inoltre concesse un giorno di riposo nelle province e fece doni con munificenza regale. Ester 2:19 Quando le fanciulle si radunarono la seconda volta, Mardocheo stava seduto alla porta del re. Ester 2:20 Ester, secondo l'ordine che Mardocheo le aveva dato, non aveva fatto sapere nulla ne' del suo paese d'origine ne' del suo popolo. Ester infatti eseguiva gli ordini di Mardocheo, come quando era sotto la sua tutela, Mardocheo sventa una congiura contro il re Mardocheo sventa una congiura contro il re Ester 2:21 In quei giorni, come Mardocheo stava seduto alla porta del re, Bightan e Teresh, due eunuchi del re e guardie della soglia, andarono in collera e cercarono di stendere la mano contro il re Assuero. Ester 2:22 Venuto a conoscenza della cosa, Mardocheo avverti la regina Ester, ed Ester informo' il re a nome di Mardocheo. Ester 2:23 Si fecero indagini e, trovato che la cosa era vera, i due eunuchi furono impiccati sul patibolo; il fatto fu poi registrato nel libro delle Cronache, alla presenza del re. Haman fa pubblicare un decreto mirante alla distruzione dei Giudei Ester 3:1 Dopo queste cose, il re Assuero promosse Haman, figlio di Hammedatha, l'Agaghita, lo elevo' in dignita' e pose il suo seggio al di sopra di quelli di tutti i principi che erano con lui. Ester 3:2 Tutti i servi del re che stavano alla porta del re si inchinavano e si prostravano davanti a Haman, perche' cosi aveva ordinato il re nei suoi confronti. Ma Mardocheo non si inchinava ne' si prostrava. Ester 3:3 Allora i servi del re che stavano alla porta del re dissero a Mardocheo: «Perche' trasgredisci l'ordine del re?». Ester 3:4 Ma, sebbene glielo ripetessero tutti i giorni, egli non dava loro ascolto; per cui essi riferirono la cosa a Haman, per vedere se Mardocheo avesse persistito nel suo comportamento. Egli aveva infatti loro detto che era giudeo. Ester 3:5 Quando Haman vide che Mardocheo non si inchinava ne' si prostrava davanti a lui, fu pieno d'ira; Ester 3:6 ma sdegno' di stendere la sua mano solamente contro Mardocheo, perche' gli avevano riferito a quale popolo Mardocheo appartenesse; cosi Haman si propose di distruggere tutti i Giudei, il popolo di Mardocheo, che si trovavano nell'intero regno di Assuero. Ester 3:7 Il primo mese, che e' il mese di Nisan, il dodicesimo anno del re Assuero, alla presenza di Haman, si getto' il Pur (cioe' si tiro' la sorte), per stabilire il giorno e il mese; e la sorte cadde sul tredicesimo giorno del dodicesimo mese, che e' il mese di Adar. Ester 3:8 Allora Haman disse al re Assuero: «C'e' un popolo disseminato e separato fra i popoli in tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle di ogni altro popolo e che non osserva le leggi del re, il re non ha percio' alcun vantaggio a lasciarli in vita. Ester 3:9 Se cosi piace al re, si rediga un decreto, perche' vengano distrutti; e io paghero' diecimila talenti d'argento nelle mani di quelli che compiono il lavoro, perche' siano versati nei tesori del re». Ester 3:10 Allora il re si tolse di mano l'anello con il sigillo e lo diede a Haman l'Agaghita, figlio di Hammedatha e nemico dei Giudei. Ester 3:11 Quindi il re disse a Haman: «Il denaro ti e' dato e il popolo pure, fa' di esso cio' che ti pare». Ester 3:12 Il tredicesimo giorno del primo mese furono chiamati i segretari del re e fu redatto un decreto, in base a tutto cio' che Haman aveva ordinato, da inviare ai satrapi del re, ai governatori di ogni provincia e ai capi di ogni popolo, a ogni provincia secondo la sua scrittura, e a ogni popolo nella sua lingua. Il decreto fu redatto in nome del re Assuero e sigillato con il sigillo del re Ester 3:13 Questi documenti furono mandati per mezzo di corrieri in tutte le province del re, perche' si distruggessero, si uccidessero e si sterminassero tutti i Giudei giovani e vecchi, bambini e donne, in un sol giorno, il tredici del dodicesimo mese, che e' il mese di Adar e si dessero al saccheggio i loro beni. Ester 3:14 Una copia del decreto doveva essere emanato come legge in ogni provincia e promulgato per tutti i popoli, perche' si tenessero pronti per quel giorno. Ester 3:15 I corrieri partirono in tutta fretta per ordine del re, e il decreto fu promulgato nella cittadella di Susa. Il re e Haman sedevano a bere, ma la citta' di Susa era costernata. Mardocheo persuade Ester a intercedere presso il re Ester 4:1 Quando Mardocheo seppe tutto cio' che era stato fatto, si straccio' le vesti, si copri di sacco e di cenere e usci per la citta', mandando alte ed amare grida; Ester 4:2 e giunse fin davanti alla porta del re, perche' non era permesso entrare per la porta del re a nessuno coperto di sacco. Ester 4:3 In ogni provincia, dove giunsero l'ordine del re e il suo decreto, ci fu grande cordoglio fra i Giudei, con digiuno, pianti e lamenti; e molti si coprirono di sacco e di cenere. Ester 4:4 Le donzelle di Ester e i suoi eunuchi vennero a riferirle la cosa, e la regina ne fu grandemente angosciata; quindi mando' vesti a Mardocheo, perche' se le mettesse e si togliesse di dosso il sacco, ma egli non le accetto'. Ester 4:5 Allora Ester chiamo' Hathak, uno degli eunuchi del re da lui assegnato a prestarle servizio, e gli ordino' di andare da Mardocheo per sapere che cosa lo affliggeva e perche'. Ester 4:6 Hathak dunque si reco' da Mardocheo sulla piazza della citta', che si trovava di fronte alla porta del re. Ester 4:7 Mardocheo gli racconto' tutto cio' che gli era successo e accenno' pure alla somma di denaro che Haman aveva promesso di versare al tesoro reale per ottenere la distruzione dei Giudei; Ester 4:8 gli diede pure una copia del testo del decreto che era stato promulgato a Susa per il loro sterminio, affinche' lo mostrasse a Ester, glielo spiegasse e le ordinasse di andare dal re per supplicarlo e intercedere davanti a lui in favore del suo popolo. Ester 4:9 Cosi Hathak ritorno' da Ester e le riferi le parole di Mardocheo. Ester 4:10 Allora Ester parlo' a Hathak e gli ordino' di andare a dire a Mardocheo: Ester 4:11 «Tutti i servi del re e il popolo delle sue province sanno che qualsiasi uomo o donna entra nel cortile interno per andare dal re, senza essere stato chiamato deve essere messo a morte, in base a una particolare legge, a meno che il re non stenda verso di lui il suo scettro d'oro; solo cosi egli avra' salva la vita. E sono gia' trenta giorni che non sono stata chiamata per andare dal re». Ester 4:12 Cosi riferirono a Mardocheo le parole di Ester, Ester 4:13 e Mardocheo fece rispondere a Ester: «Non pensare di scampare tu sola fra tutti i Giudei, perche' ti trovi nel palazzo del re. Ester 4:14 Poiche' se in questo momento tu taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da un'altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete. Inoltre chi sa se e' proprio per un tempo come questo che tu sei pervenuta alla regalita'?». Ester 4:15 Allora Ester ordino' di rispondere a Mardocheo cosi: Ester 4:16 «Va raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me; state senza ne' mangiare ne' bere per tre giorni, notte e giorno. Anch'io con le mie donzelle digiunero' nello stesso modo; poi entrero' dal re, sebbene cio' sia contro la legge; e se dovro' perire, periro'». Ester 4:17 Mardocheo se ne ando' e fece tutto cio' che Ester gli aveva ordinato. Ester invita il re e Haman a un banchetto Ester 5:1 Il terzo giorno, Ester si mise la veste reale e si presento' nel cortile interno reale nel palazzo reale, di fronte all'ingresso del palazzo. Ester 5:2 Come il re vide la regina Ester in piedi nel cortile, ella si guadagno' il suo favore. Cosi il re stese verso Ester lo scettro d'oro che teneva in mano, e Ester si avvicino' e tocco' la punta dello scettro. Ester 5:3 Allora il re le disse: «Che cosa vuoi, regina Ester? Qual e' la tua richiesta? Fosse anche la meta' del mio regno, ti sara' dato». Ester 5:4 Ester rispose: «Se cosi piace al re, venga oggi il re con Haman al banchetto che gli ho preparato». Ester 5:5 Allora il re disse: «Fate venire subito Haman, per fare cio' che Ester ha detto». Cosi il re e Haman andarono al banchetto che Ester aveva preparato. Ester 5:6 Mentre durante il banchetto veniva servito il vino, il re disse a Ester: «Qual e' la tua richiesta? Ti sara' concessa. Che cosa domandi? Fosse anche la meta' del mio regno, sara' fatto». Ester 5:7 Ester rispose e disse: «Ecco la mia richiesta e cio' che domando: Ester 5:8 Se ho trovato grazia agli occhi del re e se piace al re di accordare la mia richiesta e di concedermi quel che domando, venga il re con Haman al banchetto che io preparero' loro, e domani faro' come il re ha detto». La rabbia di Haman verso Mardocheo Ester 5:9 Quel giorno Haman usci tutto allegro e con il cuore contento, ma quando Haman alla porta del re vide Mardocheo che non si alzava ne' si muoveva per lui fu pieno d'ira contro Mardocheo. Ester 5:10 Tuttavia Haman si trattenne, ando' a casa e mando' a chiamare i suoi amici e Zeresh, sua moglie. Ester 5:11 Quindi Haman parlo' loro dello splendore delle sue ricchezze, del gran numero dei suoi figli, di tutte le cose in cui il re l'aveva onorato, e del come lo aveva innalzato al di sopra dei principi e dei servi del re. Ester 5:12 Haman aggiunse pure: «Anche la regina Ester non ha fatto venire assieme al re al banchetto che ha preparato nessun altro che me; anche domani sono invitato da lei assieme al re. Ester 5:13 Ma tutto questo non mi basta fin quando vedro' Mardocheo, il Giudeo, sedere alla porta del re». Ester 5:14 Allora sua moglie Zeresh e tutti i suoi amici gli dissero: «Si prepari una forca alta cinquanta cubiti; domani mattina di al re che vi si impicchi Mardocheo; poi va' pure contento al banchetto con il re». La cosa piacque a Haman, che fece preparare la forca. Il re Assuero propone di onorare Mardocheo Ester 6:1 Quella notte il re non poteva prendere sonno. Allora ordino' che gli si portasse il libro dei fatti memorabili, le Cronache; e se ne fece la lettura davanti al re. Ester 6:2 Vi si trovo' scritto che Mardocheo aveva denunciato Bigthana e Teresh, i due eunuchi del re fra i portinai, che avevano cercato di stendere la mano contro il re Assuero. Ester 6:3 Allora il re chiese: «Quale onore e riconoscimento e' stato dato a Mardocheo per questo?». I servi del re che gli prestavano servizio risposero: «Non si e' fatto nulla per lui». Ester 6:4 Il re allora disse: «Chi c'e' nel cortile?». (Ora Haman era appena entrato nel cortile esterno del palazzo del re, per chiedere al re di far impiccare Mardocheo alla forca che aveva preparato per lui). Ester 6:5 I servi del re gli risposero: «Ecco, e' Haman nel cortile». Il re disse: «Fatelo entrare». Ester 6:6 Allora Haman entro' e il re gli disse: «Che cosa si deve fare a un uomo che il re vuole onorare?». Haman penso' in cuor suo: «Chi piu' di me vorrebbe il re onorare?». Ester 6:7 Haman rispose al re: «Per l'uomo che il re vuole onorare, Ester 6:8 si prenda la veste reale che il re ha indossato e il cavallo che il re ha montato, e si metta sulla sua testa una corona reale. Ester 6:9 Si consegni la veste e il cavallo a uno dei principi piu' nobili del re e si rivesta di quella veste l'uomo che il re vuole onorare; quindi lo si conduca a cavallo per le vie della citta' e si proclami davanti a lui: "Cosi si fa all'uomo che il re vuole onorare!"». Haman obbligato ad onorare Mardocheo Ester 6:10 Allora il re disse a Haman: «Presto, prendi la veste e il cavallo, come hai detto, e fa' cosi a Mardocheo il Giudeo, che siede alla porta del re; non tralasciare nulla di cio' che hai detto». Ester 6:11 Haman prese dunque la veste e il cavallo, rivesti della veste Mardocheo e lo condusse a cavallo per le vie della citta', proclamando davanti a lui: «Cosi si fa all'uomo che il re vuole onorare!». Ester 6:12 Poi Mardocheo torno' alla porta del re, ma Haman si affretto' a tornare a casa sua, tutto addolorato e con il capo coperto. Ester 6:13 Haman racconto' a sua moglie Zeresh e a tutti i suoi amici tutto cio' che gli era accaduto. Allora i suoi saggi e sua moglie Zeresh gli dissero: «Se Mardocheo davanti al quale tu hai cominciato a cadere e' della stirpe dei Giudei, tu non riuscirai a vincere contro di lui, ma cadrai completamente davanti a lui». Ester 6:14 Essi stavano ancora parlando con lui, quando giunsero gli eunuchi del re, i quali si affrettarono a condurre Haman al banchetto che Ester aveva preparato. Haman dununziato da Ester e messo a morte Ester 7:1 Il re e Haman andarono dunque al banchetto con la regina Ester. Ester 7:2 Anche il secondo giorno, mentre durante il banchetto veniva servito il vino, il re disse a Ester: «Qual e' la tua richiesta, o regina Ester? Ti sara' concessa. Che cosa domandi? Fosse anche la meta' del mio regno, sara' fatto». Ester 7:3 Allora la regina Ester rispose dicendo: «Se ho trovato grazia ai tuoi occhi, o re, e se cosi piace al re, la mia richiesta e' che mi sia concessa la vita; e domando che il mio popolo sia risparmiato. Ester 7:4 Poiche' io e il mio popolo siamo stati venduti per essere distrutti, uccisi e sterminati. Se fossimo stati venduti per diventare schiavi e schiave, avrei taciuto; ma il nemico non potrebbe mai compensare il danno che ne verrebbe al re». Ester 7:5 Il re Assuero disse alla regina Ester: «Chi e' e dov'e' colui che avrebbe l'ardire di fare una tale cosa?». Ester 7:6 Ester rispose: «Il nemico e l'avversario e' quel malvagio di Haman». Allora Haman fu preso da terrore alla presenza del re e della regina. Ester 7:7 Il re si alzo' tutto adirato dal banchetto in cui veniva servito il vino e si reco' nel giardino del palazzo mentre Haman rimase a supplicare la regina Ester per la sua vita, perche' aveva capito che il re aveva gia' deciso la sua rovina. Ester 7:8 Poi il re torno' dal giardino del palazzo nel luogo del banchetto dove era servito il vino; intanto Haman si era lasciato cadere sul divano su cui stava Ester. Allora il re esclamo': «Vuol pure far violenza alla regina, mentre io stesso sono in casa?». Non appena questa parola fu uscita dalla bocca del re, copersero la faccia di Haman. Ester 7:9 Poi Harbonah, uno degli eunuchi, disse davanti al re: «Ecco, in casa di Haman stesso e' stata rizzata una forca alta cinquanta cubiti, che Haman ha fatto preparare per Mardocheo, il quale aveva parlato per il bene del re». Il re disse: «Impiccatevi lui!». Ester 7:10 Cosi Haman fu impiccato alla forca che egli aveva preparato per Mardocheo. E l'ira del re si placo'. Il decreto del re in favore dei Giudei Ester 8:1 In quello stesso giorno il re Assuero diede alla regina Ester la casa di Haman, il nemico dei Giudei; e Mardocheo venne davanti al re, al quale Ester aveva spiegato chi era per lei. Ester 8:2 Cosi il re si tolse l'anello che aveva ripreso da Haman e lo diede a Mardocheo. Ester stabili poi Mardocheo sopra la casa di Haman. Ester 8:3 Ester parlo' ancora davanti al re, cadde ai suoi piedi e lo supplico' con le lacrime agli occhi di impedire il malvagio complotto di Haman, l'Agaghita, e il piano che egli aveva ideato contro i Giudei. Ester 8:4 Allora il re stese lo scettro d'oro verso Ester; cosi Ester si alzo', rimase in piedi davanti al re Ester 8:5 e disse: «Se sembra bene al re, se ho trovato grazia ai suoi occhi, se la cosa pare giusta al re e se io sono gradita ai suoi occhi, si scriva per revocare i documenti ideati da Haman, figlio di Hammedatha, l'Agaghita, che egli scrisse per distruggere i Giudei che sono in tutte le province del re. Ester 8:6 Come potrei infatti io resistere nel vedere la calamita' che colpirebbe il mio popolo? O come potrei resistere nel vedere la distruzione della mia stirpe?». Ester 8:7 Allora il re Assuero disse alla regina Ester e a Mardocheo, il Giudeo: «Ecco io ho dato a Ester la casa di Haman, e questi e' stato impiccato alla forca, perche' aveva cercato di stendere la sua mano contro i Giudei. Ester 8:8 Voi stessi scrivete un decreto in favore dei Giudei a nome del re, come meglio vi sembra, e sigillatelo con l'anello reale perche' il decreto scritto a nome del re e sigillato con l'anello reale e' irrevocabile». Ester 8:9 Allora, il ventitre del terzo mese, che e' il mese di Sivan, furono chiamati i segretari del re e, secondo tutto cio' che Mardocheo aveva ordinato, fu scritto ai Giudei, ai satrapi, ai governatori e ai capi delle centoventisette province, dall'India all'Etiopia, a ogni provincia secondo la sua scrittura, a ogni popolo nella sua lingua, e ai Giudei secondo la loro scrittura e nella loro lingua. Ester 8:10 Cosi egli scrisse a nome del re Assuero, mettendo il sigillo con l'anello reale, e mando' i documenti per mezzo di corrieri a cavallo che montavano veloci corsieri, nati da cavalli di razza. Ester 8:11 In essi il re dava ai Giudei, in qualunque citta' si trovassero, il diritto di riunirsi e di difendere la loro vita, distruggendo, uccidendo e sterminando tutta la gente armata di qualsiasi popolo o provincia che li assalisse compresi bambini e donne e di saccheggiare i suoi beni, Ester 8:12 in un sol giorno, in tutte le province del re Assuero: il tredici del dodicesimo mese, che e' il mese di Adar. Ester 8:13 Una copia del decreto, emanato come legge in ogni provincia, doveva essere promulgato per tutti i popoli, perche' i Giudei si tenessero pronti per quel giorno a vendicarsi dei loro nemici. Ester 8:14 Cosi i corrieri che montavano veloci corsieri partirono sollecitati e stimolati dall'ordine del re; e il decreto fu promulgato nella cittadella di Susa. Ester 8:15 Mardocheo usci dalla presenza del re con una veste reale di porpora e di lino bianco, con una grande corona d'oro e un manto di bisso e di scarlatto, la citta' di Susa mandava grida di gioia ed era in festa. Ester 8:16 Per i Giudei fu luce, allegrezza, gioia e gloria. Ester 8:17 In ogni provincia e in ogni citta', dovunque giungeva l'ordine del re e il suo decreto, c'era per i Giudei gioia e allegrezza, banchetti e giorni lieti. E molti appartenenti ai popoli del paese si fecero Giudei, perche' il terrore dei Giudei era caduto su di loro. I Giudei sterminano i loro nemici Ester 9:1 Il dodicesimo mese, che e' il mese di Adar, il tredicesimo giorno del mese, quando l'ordine del re e il suo decreto dovevano essere eseguiti, il giorno in cui i nemici dei Giudei speravano di avere il dominio su di loro, la situazione fu interamente rovesciata e i Giudei ebbero il dominio sui loro nemici. Ester 9:2 I Giudei si radunarono nelle loro citta', in tutte le province del re Assuero, per stendere la mano su quelli che cercavano di fare loro del male; e nessuno pote' resistere loro, perche' il terrore dei Giudei era caduto su tutti i popoli. Ester 9:3 Tutti i capi delle province, i satrapi, i governatori e quelli che curavano gli affari del re diedero man forte ai Giudei, perche' il terrore di Mardocheo era caduto su di loro. Ester 9:4 Mardocheo infatti era grande nel palazzo del re, e la sua fama si spargeva per tutte le province, perche' quest'uomo, Mardocheo, diventava sempre piu' grande. Ester 9:5 I Giudei dunque colpirono tutti i loro nemici, passandoli a fil di spada, e compiendo un grande massacro e distruzione; fecero dei loro nemici quello che vollero. Ester 9:6 Nella cittadella di Susa i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini; Ester 9:7 misero a morte anche Parshandatha, Dalfon, Aspatha, Ester 9:8 Poratha, Adalia, Aridatha, Ester 9:9 Parmashta, Arisai, Aridai e Vajezatha, Ester 9:10 i dieci figli di Haman, figlio di Hammedatha, il nemico dei Giudei, ma non si diedero al saccheggio. Ester 9:11 Quel giorno stesso il numero di quelli che erano stati uccisi nella cittadella di Susa fu portato a conoscenza del re. Ester 9:12 Il re allora disse alla regina Ester: «Nella cittadella di Susa i Giudei hanno ucciso e sterminato cinquecento uomini e dieci figli di Haman; che avranno mai fatto nelle altre province del re? Ora qual e' la tua richiesta? Ti sara' concessa. Che cos'altro domandi? Sara' fatto». Ester 9:13 Allora Ester disse: «Se cosi piace al re, sia permesso ai Giudei che sono a Susa di fare anche domani cio' che era stato decretato per oggi; e siano appesi alla forca i dieci figli di Haman». Ester 9:14 Il re ordino' che fosse fatto esattamente cosi. Il decreto fu promulgato a Susa, e i dieci figli di Haman furono appesi alla forca. Ester 9:15 I Giudei che erano a Susa si radunarono anche il quattordicesimo giorno del mese di Adar e uccisero a Susa trecento uomini; ma non si diedero al saccheggio. Ester 9:16 Anche gli altri Giudei che erano nelle province del re si radunarono, per difendere la loro vita e stare al sicuro dagli attacchi dei loro nemici; uccisero settantacinquemila di quelli che li odiavano, ma non si diedero al saccheggio. Ester 9:17 Questo avvenne il tredicesimo giorno del mese di Adar: il quattordicesimo giorno si riposarono e ne fecero un giorno di banchetto e di gioia. Ester 9:18 I Giudei che erano a Susa si radunarono invece il tredicesimo e il quattordicesimo giorno; il quindicesimo giorno del mese si riposarono, ne fecero un giorno di banchetto e di gioia. Ester 9:19 Per questo i Giudei della campagna che abitano in citta' senza mura fanno del quattordicesimo giorno del mese di Adar un giorno di gioia, di banchetti e di festa, e in cui si mandano regali gli uni agli altri. Istituzione della festa dei Purim Ester 9:20 Mardocheo mise per scritto queste cose e mando' lettere a tutti i Giudei che erano in tutte le province del re Assuero, vicini e lontani, Ester 9:21 per comandare loro di celebrare ogni anno il quattordicesimo giorno e il quindicesimo giorno del mese di Adar, Ester 9:22 come i giorni nei quali i Giudei ebbero riposo dagli attacchi dei loro nemici, e il mese in cui per loro il dolore fu mutato in gioia e il lutto in festa, e perche' facessero di essi giorni di banchetto e di gioia, nei quali si mandassero regali gli uni agli altri e facessero doni ai poveri. Ester 9:23 I Giudei si impegnarono a osservare cio' che avevano gia' cominciato a fare, come Mardocheo aveva loro scritto. Ester 9:24 Haman infatti, figlio di Hammedatha, l'Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva cospirato contro i Giudei per distruggerli e aveva gettato il Pur (cioe' aveva tirato la sorte), per sterminarli e distruggerli. Ester 9:25 Quando pero' Ester si presento' davanti al re, questi ordino' per scritto che il malvagio complotto che Haman aveva ordito contro i Giudei fosse fatto ricadere sul suo capo e che lui e i suoi figli fossero appesi alla forca. Ester 9:26 Percio' quei giorni furono chiamati Purim, dalla parola Pur. In conformita' quindi a tutto cio' che era scritto in quella lettera, a tutto cio' che avevano visto a questo proposito e che era loro avvenuto, Ester 9:27 i Giudei stabilirono di prendere l'impegno senza mai venir meno per se stessi, per i loro discendenti e per tutti quelli che si sarebbero uniti a loro, di celebrare ogni anno quei due giorni secondo le indicazioni scritte e secondo il tempo stabilito. Ester 9:28 Quei giorni dovevano essere ricordati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni citta', non si doveva mai venir meno fra i Giudei di celebrare questi giorni di Purim, e il loro ricordo non doveva scomparire fra i loro discendenti. Ester 9:29 La regina Ester, figlia di Abihail, e il Giudeo Mardocheo scrissero con ogni autorita', per confermare questa loro seconda lettera relativa ai Purim. Ester 9:30 Mardocheo mando' lettere a tutti i Giudei nelle centoventisette province del regno di Assuero, con parole di pace e di verita', Ester 9:31 per stabilire quei giorni di Purim nel tempo fissato, come avevano loro stabilito il Giudeo Mardocheo e la regina Ester, e come essi stessi avevano stabilito per se' e per i loro discendenti in occasione del loro digiuno e del loro grido. Ester 9:32 Cosi il decreto di Ester fisso' l'istituzione dei Purim e fu scritto in un libro. Grandezza di Mardocheo Ester 10:1 Il re Assuero impose un tributo al paese e alle isole del mare. Ester 10:2 Ora tutti i fatti della sua forza e potenza e l'accurata descrizione della grandezza di Mardocheo, alla quale fu dal re elevato, non stanno forse scritti nel libro delle Cronache dei re di Media e di Persia? Ester 10:3 Il Giudeo Mardocheo era infatti il secondo dopo il re Assuero, grande fra i Giudei e ben voluto dalla moltitudine dei suoi fratelli; egli cercava il bene del suo popolo e aveva parole di pace per tutta la sua stirpe.Giobbe 1:1-42:17 Le grandi ricchezze di Giobbe e la sua rettitudine Giobbe 1:1 C'era nel paese di Uz un uomo chiamato Giobbe. Quest'uomo era integro e retto, temeva DIO e fuggiva il male. Giobbe 1:2 Gli erano nati sette figli e tre figlie. Giobbe 1:3 Inoltre possedeva settemila pecore, tremila cammelli, cinquecento paia di buoi, cinquecento asine e un grandissimo numero di servi. Cosi quest'uomo era il piu' grande di tutti gli Orientali. Giobbe 1:4 I suoi figli solevano andare a banchettare in casa di ciascuno, nel suo giorno, e mandavano a chiamare le loro tre sorelle perche' venissero a mangiare e a bere con loro. Giobbe 1:5 Quando la serie dei giorni di banchetto era terminata. Giobbe li andava a chiamare per purificarli, si alzava al mattino presto e offriva olocausti secondo il numero di tutti loro, perche' Giobbe pensava: «Puo' darsi che i miei figli abbiano peccato e abbiano bestemmiato DIO nel loro cuore». Cosi faceva Giobbe ogni volta. Nella prima prova Giobbe perde tutti i suoi beni e i figli Giobbe 1:6 Un giorno avvenne che i figli di DIO andarono a presentarsi davanti all'Eterno e in mezzo a loro ando' anche Satana. Giobbe 1:7 L'Eterno disse a Satana: «Da dove vieni?». Satana rispose all'Eterno e disse: «Dall'andare avanti e indietro sulla terra e dal percorrerla su e giu'». Giobbe 1:8 L'Eterno disse a Satana: «Hai notato il mio servo Giobbe? Poiche' sulla terra non c'e' nessun altro come lui, che sia integro, retto, tema DIO e fugga il male». Giobbe 1:9 Allora Satana rispose all'Eterno e disse: «e' forse per nulla che Giobbe teme DIO? Giobbe 1:10 Non hai tu messo un riparo tutt'intorno a lui, alla sua casa e a tutto cio' che possiede? Tu hai benedetto l'opera delle sue mani e il suo bestiame e' grandemente cresciuto nel paese. Giobbe 1:11 Ma stendi la tua mano e tocca tutto cio' che possiede e vedrai se non ti maledice in faccia». Giobbe 1:12 L'Eterno disse a Satana: «Ecco, tutto cio' che possiede e' in tuo potere non stendere pero' la mano sulla sua persona». Cosi Satana si ritiro' dalla presenza dell'Eterno. Giobbe 1:13 Cosi un giorno avvenne che mentre i suoi figli e le sue figlie mangiavano e bevevano vino in casa del loro fratello maggiore, giunse da Giobbe un messaggero a dirgli: Giobbe 1:14 «I buoi stavano arando e le asine pascolavano nelle vicinanze, Giobbe 1:15 quando i Sabei sono piombati loro addosso, e li hanno portati via e hanno passato a fil di spada i servi. Io solo sono scampato per venire a dirtelo». Giobbe 1:16 Egli stava ancora parlando, quando giunse un altro e disse: «Il fuoco di DIO e' caduto dal cielo, ha investito pecore e servi e li ha divorati. Io solo sono scampato per venire a dirtelo». Giobbe 1:17 Egli stava ancora parlando, quando giunse un altro e disse: «I Caldei hanno formato tre bande, si sono gettati sui cammelli e li hanno portati via, e hanno passato a fil di spada i servi. Io solo sono scampato per venire a dirtelo». Giobbe 1:18 Egli stava ancora parlando, quando giunse un altro e disse: «I tuoi figli e le tue figlie stavano mangiando e bevendo vino in casa del loro fratello maggiore. Giobbe 1:19 quand'ecco un vento impetuoso, venuto dal deserto, ha investito i quattro angoli della casa che e' caduta sui giovani, ed essi sono morti. Io solo sono scampato per venire a dirtelo». Giobbe 1:20 Allora Giobbe si alzo', si straccio' il suo mantello e si rase il capo; poi cadde a terra e adoro', Giobbe 1:21 e disse: «Nudo sono uscito dal grembo di mia madre e nudo vi ritornero'. L'Eterno ha dato e l'Eterno ha tolto. Sia benedetto il nome dell'Eterno». Giobbe 1:22 In tutto questo Giobbe non pecco' e non accuso' DIO di alcuna ingiustizia. Nella seconda prova Giobbe perde la sua salute Giobbe 2:1 Un giorno avvenne che i figli di DIO, andarono a presentarsi davanti all'Eterno, e in mezzo a loro ando' anche Satana a presentarsi davanti all'Eterno. Giobbe 2:2 L'Eterno disse a Satana: «Da dove vieni?». Satana rispose all'Eterno: «Dall'andare avanti e indietro sulla terra e dal percorrerla su e giu'». L'Eterno disse a Satana: Giobbe 2:3 «Hai notato il mio servo Giobbe? Poiche' sulla terra non c'e' nessun altro come lui, che sia integro, retto, tema DIO e fugga il male. Egli si mantiene saldo nella sua integrita', nonostante tu mi abbia istigato contro di lui per rovinarlo senza alcun motivo». Giobbe 2:4 Allora Satana rispose all'Eterno e disse: «Pelle per pelle! Tutto cio' che possiede, l'uomo e' disposto a darlo per la sua vita. Giobbe 2:5 Ma stendi la tua mano e tocca le sue ossa e la sua carne e vedrai se non ti maledice in faccia». Giobbe 2:6 L'Eterno disse a Satana: «Eccolo in tuo potere; risparmia pero' la sua vita». Giobbe 2:7 Cosi Satana si ritiro' dalla presenza dell'Eterno e colpi Giobbe di un'ulcera maligna dalla pianta dei piedi alla sommita' del capo. Giobbe 2:8 Giobbe prese un coccio per grattarsi e stava seduto in mezzo alla cenere. Giobbe 2:9 Allora sua moglie gli disse: «Rimani ancora fermo nella tua integrita'? Maledici DIO e muori!». Giobbe 2:10 Ma egli disse a lei: «Tu parli come parlerebbe una donna insensata. Se da DIO accettiamo il bene, perche' non dovremmo accettare anche il male?». In tutto questo Giobbe non pecco' con le sue labbra. Giobbe 2:11 Quando tre amici di Giobbe vennero a sapere di tutte queste sciagure che si erano abbattute su di lui, vennero ciascuno dal suo paese, Elifaz di Teman, Bildad di Shuah e Tsofar di Naamath; essi infatti si erano messi d'accordo per venire a fargli le condoglianze e a consolarlo. Giobbe 2:12 Alzarono gli occhi da lontano ma non lo poterono riconoscere; allora si misero a piangere a gran voce, e ognuno si straccio' le vesti e si cosparse il capo di polvere gettandola verso il cielo. Giobbe 2:13 Poi si sedettero accanto a lui per sette giorni e sette notti, e nessuno gli rivolse una sola parola, perche' vedevano che il suo dolore era molto grande. Il lamento di Giobbe Giobbe 3:1 Allora Giobbe apri la bocca e maledisse il giorno della sua nascita. Giobbe 3:2 Cosi Giobbe prese la parola e disse: Giobbe 3:3 «Perisca il giorno in cui nacqui e la notte che disse: e' stato concepito un maschio!". Giobbe 3:4 Quel giorno sia tenebre, non se ne curi Dio dall'alto, ne' splenda su di esso la luce! Giobbe 3:5 Se lo riprendano le tenebre e l'ombra di morte, si posi su di esso una nube, la tempesta del giorno lo spaventi! Giobbe 3:6 Quella notte se la prenda l'oscurita' non sia inclusa nei giorni dell'anno, non entri nel conto dei mesi! Giobbe 3:7 Si, quella notte sia notte sterile, non penetri in essa alcun grido di gioia. Giobbe 3:8 La maledicano quelli che maledicono il giorno, quelli esperti nell'evocare Leviathan. Giobbe 3:9 Si oscurino le stelle del suo crepuscolo, aspetti la luce, ma non ne abbia alcuna e non veda lo spuntar del giorno Giobbe 3:10 perche' non chiuse la porta del grembo di mia madre e non celo' il dolore ai miei occhi. Giobbe 3:11 Perche' non sono morto nel grembo di mia madre? Perche' non spirai appena uscito dal suo ventre? Giobbe 3:12 Perche' mai mi hanno accolto le ginocchia, e le mammelle per poppare? Giobbe 3:13 Si, ora giacerei tranquillo, dormirei e avrei riposo, Giobbe 3:14 insieme ai re e ai consiglieri della terra, che si sono costruiti rovine desolate, Giobbe 3:15 o insieme ai principi che possedevano oro o che riempirono d'argento i loro palazzi. Giobbe 3:16 O perche' non sono stato come un aborto nascosto, come bimbi che non hanno mai visto la luce? Giobbe 3:17 Laggiu' i malvagi smettono di tormentare, laggiu' riposano gli stanchi. Giobbe 3:18 Laggiu' I prigionieri stanno tranquilli insieme, senza piu' sentire la voce dell'aguzzino. Giobbe 3:19 Laggiu' ci sono piccoli e grandi, e lo schiavo e' libero dal suo padrone. Giobbe 3:20 Perche' dar la luce all'infelice e la vita a chi ha l'anima nell'amarezza Giobbe 3:21 i quali aspettano la morte che non viene, e la ricercano piu' dei tesori nascosti; Giobbe 3:22 Si rallegrano grandemente ed esultano quando trovano la tomba? Giobbe 3:23 Perche' dar la luce a un uomo la cui via e' nascosta, e che Dio ha rinchiuso da ogni parte? Giobbe 3:24 Invece che prender cibo io sospiro, e I miei gemiti sgorgano come acqua. Giobbe 3:25 Poiche' quel che grandemente temo mi piomba addosso, e cio' che mi spaventa mi succede. Giobbe 3:26 Non ho tranquillita', non ho quiete non ho riposo, ma mi assale l'agitazione». Primo discorso di Elifaz: gli innocenti non soffrono Giobbe 4:1 Allora Elifaz di Teman rispose e disse: Giobbe 4:2 «Se qualcuno provasse a parlarti, ti darebbe fastidio? Ma chi potrebbe trattenere le parole? Giobbe 4:3 Ecco tu ne hai ammaestrati molti e hai fortificato le mani stanche, Giobbe 4:4 le tue parole hanno sorretto i vacillanti, e hai rinfrancato le ginocchia che si piegavano. Giobbe 4:5 Ma ora che il male succede a te, vieni meno; ha colpito te, e sei tutto smarrito. Giobbe 4:6 La tua pieta' non e' forse la tua fiducia, e l'integrita' della tua condotta, la tua speranza? Giobbe 4:7 Ricorda: quale innocente e' mai perito, e quando mai furono distrutti gli uomini retti? Giobbe 4:8 Come io stesso ho visto, quelli che arano iniquita' e seminano guai, ne raccolgono i frutti. Giobbe 4:9 Al soffio di Dio periscono dal vento della sua ira sono consumati. Giobbe 4:10 Il ruggito del leone la voce del leone feroce e i denti dei leoncelli sono spezzati. Giobbe 4:11 Il leone trova la morte per mancanza di preda, e i piccoli della leonessa sono dispersi. Giobbe 4:12 Una parola mi e' furtivamente giunta, e il mio orecchio ne ha colto il sussurro. Giobbe 4:13 Fra i pensieri delle visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, Giobbe 4:14 uno spavento mi prese e un fremito che fece tremare tutte le mie ossa. Giobbe 4:15 Uno spirito mi passo' davanti, e i peli del mio corpo si rizzarono. Giobbe 4:16 Si fermo', ma non potei riconoscere i suo aspetto; una figura mi stava davanti agli occhi; c'era silenzio poi udii una voce che diceva: Giobbe 4:17 "Puo' un mortale essere piu' giusto di Dio? Puo' un uomo essere piu' puro del suo Fattore? Giobbe 4:18 Ecco, egli non si fida neppure dei suoi servi, e riscontra difetti persino nei suoi angeli; Giobbe 4:19 quanto piu' in quelli che abitano in case di argilla, il cui fondamento e' nella polvere, e sono schiacciati come una tarma. Giobbe 4:20 Dalla mattina alla sera sono distrutti; periscono per sempre, senza che nessuno ci badi. Giobbe 4:21 La corda della loro tenda non viene forse strappata? Essi muoiono, ma senza sapienza"». Invito ad affidarsi a Dio e a non disprezzare la sua correzione Giobbe 5:1 «Grida pure! C'e' forse qualcuno che ti risponde? A chi tra i santi ti rivolgerai? Giobbe 5:2 L'ira infatti uccide lo stolto, e la gelosia fa morire lo sciocco. Giobbe 5:3 Ho visto lo stolto mettere radici, ma ben presto ho maledetto la sua dimora. Giobbe 5:4 I suoi figli non hanno alcuna sicurezza, sono oppressi alla porta, e non c'e' alcuno che li difenda. Giobbe 5:5 L'affamato divora la sua messe, gliela porta via anche tra le spine, e un laccio ne divora i beni. Giobbe 5:6 Poiche' la malvagita' non esce fuori dalla polvere, e la fatica non germoglia dalla terra; Giobbe 5:7 ma l'uomo nasce per soffrire, come la favilla per volare in alto. Giobbe 5:8 Io pero' cercherei Dio, e a Dio affiderei la mia causa, Giobbe 5:9 a lui, che fa cose grandi e imperscrutabili meraviglie senza numero, Giobbe 5:10 che da' la pioggia sulla terra e manda le acque sui campi Giobbe 5:11 innalza gli umili e mette al sicuro in alto gli afflitti. Giobbe 5:12 Rende vani i disegni degli scaltri, e cosi le loro mani non possono eseguire i loro piani; Giobbe 5:13 prende i savi nella loro astuzia, e il consiglio dei disonesti va presto in fumo. Giobbe 5:14 Di giorno essi incappano nelle tenebre, in pieno mezzodi brancolano come di notte; Giobbe 5:15 ma Dio salva il bisognoso dalla spada, dalla bocca dei potenti e dalle loro mani. Giobbe 5:16 Cosi c'e' speranza per il misero, ma l'ingiustizia chiude la sua bocca. Giobbe 5:17 Ecco, beato l'uomo che Dio castiga percio' tu non disprezzare la correzione dell'Onnipotente; Giobbe 5:18 poiche' egli fa la piaga, ma poi la fascia, ferisce, ma le sue mani guariscono. Giobbe 5:19 In sei sventure egli ti liberera', si, in sette il male non ti tocchera'. Giobbe 5:20 In tempo di carestia ti scampera' dalla morte, in tempo di guerra dalla forza della spada. Giobbe 5:21 Sarai sottratto al flagello della lingua, non temerai quando verra' la distruzione. Giobbe 5:22 Riderai della distruzione e della carestia, e non avrai paura delle belve della terra; Giobbe 5:23 poiche' avrai un patto con le pietre del suolo, e le bestie dei campi saranno in pace con te. Giobbe 5:24 Saprai che la tua tenda e' al sicuro; visiterai i tuoi pascoli e troverai che nulla manca. Giobbe 5:25 Ti renderai conto che i tuoi discendenti sono numerosi, e i tuoi rampolli come l'erba dei campi. Giobbe 5:26 Scenderai nella tomba in eta' avanzata, come nella sua stagione si raduna un mucchio di covoni. Giobbe 5:27 Ecco cio' che abbiamo trovato; e' cosi. Ascoltalo e fanne profitto». Prima risposta di Giobbe: gli amici non gli sono per nulla di aiuto Giobbe 6:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 6:2 «Ah, se il mio dolore fosse interamente pesato, e la mia sventura si mettesse insieme sulla bilancia, Giobbe 6:3 sarebbe certamente piu' pesante della sabbia del mare! Per questo le mie parole sono state sconsiderate. Giobbe 6:4 Poiche' le frecce dell'Onnipotente sono dentro di me, il mio spirito ne beve il veleno; i terrori di Dio sono schierati contro di me. Giobbe 6:5 L'asino selvatico raglia forse di fronte all'erba, o muggisce il bue davanti al suo foraggio? Giobbe 6:6 Si mangia forse un cibo insipido senza sale?, o c'e' qualche gusto nel chiaro d'uovo? Giobbe 6:7 La mia anima rifiuta di toccare simili cose, esse sono per me come un cibo ripugnante. Giobbe 6:8 Oh, potessi avere cio' che chiedo, e Dio mi concedesse cio' che spero! Giobbe 6:9 Volesse Dio schiacciarmi, stendere la sua mano e distruggermi! Giobbe 6:10 Ho tuttavia questa consolazione ed esulto nei dolori che non mi risparmiano, perche' non ho nascosto le parole del Santo. Giobbe 6:11 Qual e' la mia forza, perche' possa ancora sperare, e qual e' la mia fine perche' debba prolungare la mia vita? Giobbe 6:12 La mia forza e' forse quella delle pietre, o la mia carne di bronzo? Giobbe 6:13 Non e il mio aiuto dentro di me, e la sapienza allontanata da me? Giobbe 6:14 A colui che e' afflitto, l'amico dovrebbe mostrare clemenza, anche se egli dovesse abbandonare il timore dell'Onnipotente. Giobbe 6:15 Ma i miei fratelli mi hanno deluso come un torrente, come l'acqua dei torrenti che svaniscono. Giobbe 6:16 S'intorbidiscono a motivo del ghiaccio, e in essi la neve si nasconde, Giobbe 6:17 ma nella stagione calda svaniscono con il calore estivo scompaiono dal loro posto. Giobbe 6:18 Il percorso del loro cammino devia si inoltrano nel deserto e si dissolvono. Giobbe 6:19 Le carovane di Tema li cercano attentamente, i viandanti di Sceba sperano In essi, Giobbe 6:20 ma rimangono delusi nonostante la loro aspettativa; quando vi giungono rimangono confusi. Giobbe 6:21 Ora per me voi siete lo stesso, vedete il mio sgomento e avete paura. Giobbe 6:22 Vi ho forse detto: "Datemi qualcosa", o "fatemi un regalo preso dai vostri beni", Giobbe 6:23 o "liberatemi dalle mani del nemico", o "riscattatemi dalle mani dei violenti"? Giobbe 6:24 Istruitemi, staro' in silenzio; fatemi capire in che cosa ho sbagliato. Giobbe 6:25 Quanto sono efficaci le parole rette! Ma che cosa provano i vostri argomenti? Giobbe 6:26 Intendete forse censurare le mie parole e i discorsi di un disperato, che sono come il vento? Giobbe 6:27 Voi gettereste la sorte anche su un orfano e scavereste una fossa per il vostro amico. Giobbe 6:28 Ma ora degnatevi di guardarmi, perche' non mentiro' davanti a voi. Giobbe 6:29 Ricredetevi, vi prego, non si faccia ingiustizia! Si ricredetevi, perche' c'e' di mezzo la mia giustizia. Giobbe 6:30 C'e' forse iniquita' sulla mia lingua o il mio palato non distingue piu' le sventure?». Giobbe si lamenta con Dio delle sue svariate prove Giobbe 7:1 «Non compie forse un duro lavoro l'uomo sulla terra, e i suoi giorni non sono come i giorni di un bracciante? Giobbe 7:2 Come lo schiavo sospira l'ombra e come il bracciante aspetta il suo salario, Giobbe 7:3 cosi a me sono toccati in sorte mesi di calamita' e mi sono state assegnate notti di dolore. Giobbe 7:4 Appena mi corico, dico: "quando mi alzero'?" Ma la notte si prolunga e sono continuamente agitato fino all'alba. Giobbe 7:5 La mia carne e' coperta di vermi e di vermi e di zolle di terra, la mia pelle si screpola ed e' ripugnante. Giobbe 7:6 I mie giorni sono piu' veloci di una spola da tessitore e si consumano senza speranza. Giobbe 7:7 Ricordati che la mia vita e' un soffio; il mio occhio non vedra' piu' il bene. Giobbe 7:8 L'occhio di chi mi vede non mi scorgera' piu'; i tuoi occhi saranno su di me ma io non saro' piu'. Giobbe 7:9 Come una nuvola svanisce e si dilegua, cosi chi scende nello Sceol, non risale piu'; Giobbe 7:10 non tornera' piu' nella sua casa, e la sua dimora non lo riconoscera' piu' Giobbe 7:11 Percio' non terro' chiusa la bocca parlero' nell'angoscia del mio spirito, mi lamentero' nell'amarezza della mia anima. Giobbe 7:12 Sono io forse il mare o un mostro marino che tu mi faccia sorvegliare da una guardia? Giobbe 7:13 Quando dico: il mio letto mi dara' sollievo, il mio giaciglio alleviera' il mio dolore Giobbe 7:14 tu mi spaventi con sogni e mi atterrisci con visioni; Giobbe 7:15 Cosi l'anima mia preferisce soffocare e morire piuttosto che questa vita. Giobbe 7:16 Mi disfaccio; non vivro' per sempre lasciami stare, i giorni miei non sono che un soffio. Giobbe 7:17 Che cosa e' l'uomo perche' tu lo renda grande e presti a lui attenzione, Giobbe 7:18 e lo visiti ogni mattina mettendolo alla prova ad ogni istante? Giobbe 7:19 Quando distoglierai il tuo sguardo da me, e mi lascerai inghiottire la mia saliva? Giobbe 7:20 Se ho peccato, che cosa ti ho fatto, o guardiano degli uomini? Perche' mi hai fatto il tuo bersaglio, al punto di essere divenuto un peso a me stesso? Giobbe 7:21 Perche' non perdoni le mie trasgressioni e non passi sopra la mia iniquita'? Perche' presto giacero' nella polvere; tu mi cercherai, ma io non saro' piu'». Primo discorso di Bildad: il dolore e' conseguenza del peccato Giobbe 8:1 Allora Bildad di Shuah rispose e disse: Giobbe 8:2 «Fino a quando parlerai in questo modo, e le parole della tua bocca saranno come un vento impetuoso? Giobbe 8:3 Puo' Dio distorcere il giudizio, e l'Onnipotente sovvertire la giustizia? Giobbe 8:4 Se i tuoi figli hanno peccato contro di lui, egli li ha abbandonati in balia del loro misfatto. Giobbe 8:5 Ma se tu ricerchi Dio e supplichi l'Onnipotente, Giobbe 8:6 se sei puro e integro, certamente egli sorgera' in tuo favore e ristabilira' la dimora della tua giustizia. Giobbe 8:7 Anche se la tua condizione passata e' stata ben piccola cosa, Giobbe 8:8 il tuo futuro sara' grande. Interroga quindi le generazioni passate e considera le cose scoperte dai loro padri, Giobbe 8:9 noi infatti siamo di ieri e non sappiamo nulla, perche' i nostri giorni sulla terra sono come un'ombra. Giobbe 8:10 Non ti insegneranno forse essi e non ti parleranno, traendo parole dal loro cuore? Giobbe 8:11 Puo' il papiro crescere fuori della palude, e il giunco svilupparsi senz'acqua? Giobbe 8:12 Mentre e' ancora verde e senza essere tagliato, si secca prima di ogni altra erba. Giobbe 8:13 Tali sono le vie di tutti quelli che dimenticano Dio; cosi la speranza dell'empio perira'. Giobbe 8:14 La sua fiducia sara' troncata e la sua sicurezza e' come una tela di ragno. Giobbe 8:15 Egli si appoggia alla sua casa, ma essa non regge; vi si aggrappa, ma essa non tiene. Giobbe 8:16 Egli e' tutto verdeggiante al sole e i suoi rami si protendono sul suo giardino; Giobbe 8:17 le sue radici si intrecciano intorno a un mucchio di pietre, e penetra fra le pietre della casa. Giobbe 8:18 Ma se e' strappato dal suo luogo, questo lo rinnega, dicendo: "Non ti ho mai visto"! Giobbe 8:19 Ecco, questa e' la gioia del suo modo di vivere, mentre altri spunteranno dalla polvere. Giobbe 8:20 Ecco, Dio non rigetta l'uomo integro ne' presta aiuto ai malfattori. Giobbe 8:21 Egli rendera' ancora il sorriso alla tua bocca, e alle tue labbra canti di gioia. Giobbe 8:22 Quelli che ti odiano saranno coperti di vergogna, e la tenda degli empi sparira'». Seconda risposta di Giobbe: e' inutile discutere con Dio Giobbe 9:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 9:2 «Si, io so che e' cosi, ma come puo' un uomo essere giusto davanti a Dio? Giobbe 9:3 Se uno volesse disputare con lui, non potrebbe rispondergli una volta su mille. Giobbe 9:4 Dio e' saggio di cuore e potente per la forza; chi mai si e' indurito contro di lui e ha prosperato? Giobbe 9:5 Egli sposta le montagne senza che se ne avvedano, quando nella sua ira le sconvolge. Giobbe 9:6 Egli scuote la terra dal suo posto, e le sue colonne tremano. Giobbe 9:7 Comanda al sole, ed esso non sorge, e mette un sigillo alle stelle. Giobbe 9:8 Da solo dispiega i cieli e cammina sulle alte onde del mare. Giobbe 9:9 Ha fatto l'Orsa e l'Orione, le Pleiadi e le regioni del sud. Giobbe 9:10 Egli fa cose grandi e imperscrutabili, meraviglie senza numero Giobbe 9:11 Ecco, mi passa vicino e non lo vedo, passa oltre e non me ne accorgo. Giobbe 9:12 Ecco, afferra la preda, e chi gliela puo' riprendere? Chi puo' dirgli: "che cosa fai?" Giobbe 9:13 Dio non ritira la sua collera, sotto di lui si curvano gli aiutanti di Rahab, Giobbe 9:14 Come dunque potrei io rispondergli e scegliere le mie parole per discutere con lui? Giobbe 9:15 Anche se avessi ragione, non potrei rispondergli, ma chiederei grazia al mio giudice. Giobbe 9:16 Se io lo invocassi ed egli mi rispondesse, non potrei ancora credere che ha ascoltato la mia voce, Giobbe 9:17 lui, che mi colpisce con la tempesta, e moltiplica le mie ferite senza motivo. Giobbe 9:18 Non mi lascia riprendere fiato, anzi mi sazia di amarezze. Giobbe 9:19 Se si tratta di forza, ecco, egli e' potente; se di giudizio, chi mi fissera' un giorno per comparire? Giobbe 9:20 Anche se fossi giusto, il mio stesso parlare mi condannerebbe; anche se fossi integro, egli proverebbe che sono perverso. Giobbe 9:21 Sono integro, ma non ho alcuna stima di me stesso e disprezzo la mia vita. Giobbe 9:22 e' la stessa cosa; percio' dico: "Egli distrugge l'integro e il malvagio". Giobbe 9:23 Se un flagello semina improvvisamente la morte, egli ride della sofferenza degli innocenti. Giobbe 9:24 La terra e' data in balia dei malvagi; egli vela gli occhi ai giudici di essa; se non e' lui, chi potrebbe dunque essere? Giobbe 9:25 Ora i miei giorni passano piu' veloci di un corridore, fuggono via senza vedere alcun bene. Giobbe 9:26 Passano rapidi come navi di giunchi, come l'aquila che piomba sulla preda. Giobbe 9:27 Se dico: "voglio dimenticare il mio lamento, deporre il mio aspetto triste e mostrarmi contento", Giobbe 9:28 mi spavento per tutti i miei dolori; so bene che non mi riterrai innocente. Giobbe 9:29 Se sono gia' stato condannato, perche' affaticarmi invano? Giobbe 9:30 Anche se mi lavassi con la neve e pulissi le mie mani con la soda, Giobbe 9:31 tu mi getteresti nel fango di una fossa, le mie stesse vesti mi avrebbero in orrore. Giobbe 9:32 Egli infatti non e' un uomo come me, a cui possa rispondere e che possiamo comparire in giudizio assieme. Giobbe 9:33 Non c'e' alcun arbitro fra noi, che ponga la mano su tutti e due. Giobbe 9:34 Allontani da me la sua verga, e il suo terrore non mi spaventi. Giobbe 9:35 Allora potro' parlare senza temerlo, perche' non sono cosi con me stesso». Giobbe osa argomentare con Dio Giobbe 10:1 «Sono nauseato della mia vita; daro' libero sfogo al mio lamento, parlando nell'amarezza dell'anima mia! Giobbe 10:2 Diro' a Dio: "Non condannarmi! Fammi sapere perche' contendi con me. Giobbe 10:3 Ti par bene opprimere, disprezzare l'opera delle tue mani e mostrarti favorevole ai disegni dei malvagi? Giobbe 10:4 Hai tu occhi di carne, o vedi anche tu come vede l'uomo? Giobbe 10:5 Sono forse i tuoi giorni come i giorni di un mortale, i tuoi anni come i giorni di un uomo? Giobbe 10:6 perche' tu debba indagare sulla mia colpa e andare in cerca del mio peccato, Giobbe 10:7 pur sapendo che non sono colpevole e che non c'e' nessuno che mi puo' liberare dalla tua mano? Giobbe 10:8 Le tue mani mi hanno fatto e plasmato tutt'insieme, ma ora vorresti distruggermi. Giobbe 10:9 Ricordati, ti prego, che mi hai plasmato come argilla, e che mi farai ritornare in polvere! Giobbe 10:10 Non mi hai forse versato come il latte, e fatto coagulare come il formaggio? Giobbe 10:11 Tu mi hai rivestito di pelle e di carne, e mi hai intessuto di ossa e di nervi. Giobbe 10:12 Mi hai concesso vita e benevolenza, e la tua provvidenza ha vegliato sul mio spirito, Giobbe 10:13 ma nascondevi queste cose nel tuo cuore; ora so che pensavi questo. Giobbe 10:14 Se pecco, tu mi tieni d'occhio e non mi lasci impunito della mia colpa. Giobbe 10:15 Se sono malvagio, guai a me! Anche se fossi giusto, non oserei alzare il capo, sazio come sono d'ignominia e vedendo la mia miseria. Giobbe 10:16 Se alzo il capo, tu mi dai la caccia come un leone, compiendo nuovamente meraviglie contro di me. Giobbe 10:17 Tu rinnovi i tuoi testimoni contro di me, accresci la tua ira contro di me e truppe sempre fresche mi assalgono. Giobbe 10:18 Perche' dunque mi hai fatto uscire dal grembo? Fossi morto, senza che alcun occhio mi avesse visto! Giobbe 10:19 Sarei stato come se non fossi mai esistito, portato dal grembo alla tomba. Giobbe 10:20 Non sono forse pochi i miei giorni? Smettila dunque, lasciami stare, perche' possa riprendermi un po' Giobbe 10:21 prima che me ne vada per non tornare piu', verso la terra di tenebre e di ombra di morte, Giobbe 10:22 terra di oscurita' e di grandi tenebre di ombra di morte e senza alcun ordine, dove persino la luce e' come le tenebre"». Primo discorso di Zofar: Dio trascende la conoscenza dell'uomo. Invito a Giobbe a ravvedersi Primo discorso di Zofa: Dio trascende la conoscenza dell'uomo. Invito a Giobbe a ravvedersi Giobbe 11:1 Allora Zofar di Naamath rispose e disse: Giobbe 11:2 «Una tale moltitudine di parole rimarra' senza risposta? Dovra' un uomo di tante parole aver ragione? Giobbe 11:3 Le tue chiacchiere faranno tacere la gente? Ti farai beffe senza che alcuno ti svergogni? Giobbe 11:4 Tu hai detto: "La mia dottrina e' pura e sono ineccepibile davanti a te" Giobbe 11:5 Ma se Dio volesse parlare e aprisse le sue labbra contro di te, Giobbe 11:6 per rivelarti i segreti della sapienza perche' la vera sapienza e' multiforme, allora sapresti che Dio dimentica parte della tua colpa. Giobbe 11:7 Puoi tu scandagliare le profondita' di Dio? Puoi tu penetrare la perfezione dell'Onnipotente? Giobbe 11:8 Sono piu' alte del cielo: che cosa puoi fare? Sono piu' profonde dello Sceol: che cosa puoi sapere? Giobbe 11:9 La loro misura e' piu' lunga della terra e piu' larga del mare. Giobbe 11:10 Se Dio passa, imprigiona e riunisce in giudizio, chi glielo puo' impedire? Giobbe 11:11 Poiche' egli conosce gli uomini falsi; vede l'iniquita' e l'osserva. Giobbe 11:12 L'uomo stolto diventera' savio, quando il puledro di un onagro diventera' uomo. Giobbe 11:13 Se tu disponi il tuo cuore e stendi verso di lui le tue mani Giobbe 11:14 se allontani l'iniquita' che e' nelle tue mani e non permetti alla perversita' di abitare nelle tue tende, Giobbe 11:15 allora potrai alzare la tua fronte senza macchia, starai saldo e non avrai paura, Giobbe 11:16 perche' dimenticherai i tuoi affanni, li ricorderai come acqua passata; Giobbe 11:17 la tua vita sara' piu' luminosa del mezzodi, anche l'oscurita' per te sarebbe come il mattino. Giobbe 11:18 Sarai sicuro perche' c'e' speranza; ti guarderai attorno e riposerai al sicuro. Giobbe 11:19 Ti coricherai senza che nessuno ti spaventi, e molti cercheranno il tuo favore. Giobbe 11:20 Ma gli occhi degli empi verranno meno; ogni scampo verra' loro a mancare, e la loro speranza sara' l'ultimo respiro». Terza risposta di Giobbe: egli dice ai suoi amici che solo Dio ha conoscenza Giobbe 12:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 12:2 «Senza dubbio voi siete gente saggia, e la sapienza morira' con voi. Giobbe 12:3 Ma ho anch'io intendimento come voi, e non sono da meno di voi; inoltre chi ignora cose come queste? Giobbe 12:4 Sono diventato lo zimbello dei miei amici; io, a cui Dio rispondeva, quando lo invocavo; il giusto, l'integro e' messo in ridicolo. Giobbe 12:5 Una lampada, disprezzata nei pensieri di quelli che vivono negli agi, e' preparata per coloro i cui piedi vacillano. Giobbe 12:6 Sono invece tranquille le tende dei ladroni, e sono al sicuro quelli che provocano Dio e quelli che fanno della propria forza un dio. Giobbe 12:7 Ma interroga ora le bestie e ti istruiranno, gli uccelli del cielo e te lo diranno. Giobbe 12:8 o parla alla terra, ed essa ti istruira', e i pesci del mare te lo racconteranno. Giobbe 12:9 Fra tutte queste creature chi non sa che la mano dell'Eterno ha fatto questo? Giobbe 12:10 Egli ha nelle sue mani la vita di ogni cosa vivente e lo spirito di ogni essere umano. Giobbe 12:11 L'orecchio non esamina forse le parole, come il palato assapora i cibi? Giobbe 12:12 Nei vecchi si trova la sapienza, e lunghezza di giorni conferisce intendimento. Giobbe 12:13 Ma in lui risiedono la sapienza e la forza, a lui appartengono il consiglio e l'intendimento. Giobbe 12:14 Ecco, se egli distrugge, nessuno puo' ricostruire; se imprigiona qualcuno, nessuno gli puo' aprire. Giobbe 12:15 Se trattiene le acque, tutto inaridisce; se le lascia andare, sconvolgono la terra. Giobbe 12:16 Egli possiede forza e sapienza; da lui dipendono chi e' ingannato e chi inganna. Giobbe 12:17 Egli fa camminare scalzi i consiglieri, rende stolti i giudici. Giobbe 12:18 Scioglie i legami imposti dai re e cinge i loro lombi, con una cintura. Giobbe 12:19 Fa camminare scalzi i sacerdoti e rovescia i potenti. Giobbe 12:20 Toglie la parola a quelli in cui si pone fiducia e priva di intendimento i vecchi. Giobbe 12:21 Versa il disprezzo sui nobili, e allenta la cintura ai forti. Giobbe 12:22 Palesa le cose profonde nascoste nelle tenebre, e porta alla luce l'ombra di morte. Giobbe 12:23 Rende grandi le nazioni e poi le distrugge, estende le nazioni e poi le porta in esilio. Giobbe 12:24 Toglie il senno ai capi della terra e li fa vagare in solitudini senza strade. Giobbe 12:25 Brancolano nelle tenebre senza luce, e li fa barcollare come ubriachi». Giobbe supplica Dio di parlargli Giobbe 13:1 «Ecco, tutto questo il mio occhio l'ha visto, e il mio orecchio l'ha udito e l'ha compreso. Giobbe 13:2 Quel che voi sapete lo so anch'io, non sono da meno di voi. Giobbe 13:3 Ma vorrei parlare all'Onnipotente, avrei piacere di discutere con Dio; Giobbe 13:4 perche' voi siete dei fabbricanti di menzogne, siete tutti medici da nulla. Giobbe 13:5 Oh, se taceste del tutto, questo sarebbe la vostra sapienza. Giobbe 13:6 Ascoltate ora la mia difesa e fate attenzione alle dichiarazioni delle mie labbra. Giobbe 13:7 Volete forse parlare iniquamente in difesa di Dio e parlare in suo favore con inganno? Giobbe 13:8 Vorreste usare parzialita' con lui o patrocinare una causa per Dio? Giobbe 13:9 Sarebbe bene per voi se egli vi scrutasse, o vi beffate di lui come ci si beffa di un uomo? Giobbe 13:10 Certamente egli vi riprendera', se in segreto usate parzialita'. Giobbe 13:11 La sua maesta' non vi incutera' forse paura e il suo terrore non piombera' su di voi? Giobbe 13:12 I vostri detti memorandi sono massime di cenere, i vostri migliori argomenti non sono che argomenti d'argilla. Giobbe 13:13 Tacete e lasciate parlare me e mi avvenga poi quel che vuole. Giobbe 13:14 Perche' dovrei tenere la mia carne con i denti, e mettere la mia vita nelle mie mani? Giobbe 13:15 Ecco, egli mi uccidera', non ho piu' speranza, tuttavia difendero' in faccia a lui la mia condotta. Giobbe 13:16 Egli sara' anche la mia salvezza perche' un empio non ardirebbe presentarsi a lui. Giobbe 13:17 Ascoltate attentamente il mio discorso e le mie dichiarazioni con i vostri orecchi. Giobbe 13:18 Ecco, io ho preparato la mia causa; so che saro' riconosciuto giusto. Giobbe 13:19 Chi vuole dunque contendere con me? Perche' allora tacerei e morirei. Giobbe 13:20 Soltanto non fare due cose con me, e non mi nascondero' dalla tua presenza: Giobbe 13:21 ritira da me la tua mano, e il tuo terrore non mi spaventi piu'. Giobbe 13:22 Poi chiamami pure e io rispondero', oppure parlero' io e tu risponderai. Giobbe 13:23 Quante sono le mie colpe e i miei peccati? Fammi conoscere la mia trasgressione e il mio peccato! Giobbe 13:24 Perche' nascondi il tuo volto e mi consideri come un tuo nemico? Giobbe 13:25 Vuoi forse spaventare una foglia sospinta qua e la' e dar la caccia a della paglia secca? Giobbe 13:26 Perche' tu scrivi contro di me cose amare e mi fai pesare l'eredita' delle colpe della mia giovinezza? Giobbe 13:27 Tu metti i miei piedi nei ceppi e osservi attentamente le mie vie; tu stabilisci un limite per la pianta dei miei piedi. Giobbe 13:28 Intanto il mio corpo si disfa come un oggetto rotto, come un vestito corroso dalle tarme». Giobbe si rammarica che l'uomo abbia solo una vita Giobbe 14:1 «L'uomo nato da donna vive pochi giorni ed e' pieno di inquietudini. Giobbe 14:2 Spunta come un fiore poi e' reciso; fugge come un'ombra e non dura. Giobbe 14:3 Sopra un tale essere tu tieni gli occhi aperti, e mi fai comparire in giudizio con te. Giobbe 14:4 Chi puo' trarre una cosa pura da una impura? Nessuno. Giobbe 14:5 Poiche' i suoi giorni sono fissati, il numero dei suoi mesi dipende da te, e tu gli hai posto dei limiti che non puo' oltrepassare; Giobbe 14:6 distogli da lui lo sguardo e lascialo stare, finche' abbia terminato la sua giornata come un bracciante, Giobbe 14:7 Almeno per l'albero c'e' speranza; se e' tagliato, cresce nuovamente e continua a mettere germoglio. Giobbe 14:8 Anche se la sua radice invecchia sotto terra e il suo tronco muore nel suolo Giobbe 14:9 al sentore dell'acqua germoglia nuovamente e mette rami come una pianta. Giobbe 14:10 L'uomo invece muore e rimane atterrato; quando egli esala l'ultimo respiro, dov'e' mai? Giobbe 14:11 Possono venir meno le acque nel mare e un fiume prosciugarsi e seccare. Giobbe 14:12 ma l'uomo che giace non si rialza piu'; finche' non vi siano piu' cieli, non si risvegliera' ne' piu' si destera' dal suo sonno. Giobbe 14:13 Oh, volessi tu nascondermi nello Sceol, occultarmi finche' la tua ira sia passata, fissarmi un termine e ricordarti di me! Giobbe 14:14 Se l'uomo muore, puo' ancora tornare in vita? Aspetterei tutti i giorni del mio duro servizio, finche' giungesse l'ora del mio cambiamento. Giobbe 14:15 Mi chiameresti e io risponderei; tu avresti un grande desiderio per l'opera delle tue mani. Giobbe 14:16 Allora tu conteresti i miei passi ma non osserveresti i miei peccati; Giobbe 14:17 sigilleresti il mio peccato in un sacco e copriresti la mia colpa. Giobbe 14:18 Ma come una montagna cade e si sgretola e come una rupe e' rimossa dal suo posto; Giobbe 14:19 come le acque corrodono le pietre e come le alluvioni portano via il suolo della terra, cosi tu distruggi la speranza dell'uomo. Giobbe 14:20 Tu lo sopraffai per sempre, ed egli se ne va; tu sfiguri il suo volto e lo cacci via. Giobbe 14:21 Se i suoi figli sono onorati, egli non lo sa; se sono disprezzati, egli non lo nota. Giobbe 14:22 Egli sente solamente il grande dolore della sua carne e si affligge per se stesso». Secondo discorso di Elifaz: Giobbe e' presuntuoso Giobbe 15:1 Allora Elifaz di Teman rispose e, disse: Giobbe 15:2 «Un uomo saggio risponde forse con una conoscenza vana, e si riempie di vento orientale? Giobbe 15:3 Discute forse con discorsi inutili e con parole che non servono a nulla? Giobbe 15:4 Si tu abolisci la pieta' ed elimini la preghiera davanti a Dio. Giobbe 15:5 Poiche' il tuo misfatto ti suggerisce le parole e scegli il linguaggio degli astuti. Giobbe 15:6 Non io, ma la tua stessa bocca ti condanna e le tue stesse labbra testimoniano contro di te. Giobbe 15:7 Sei tu forse il primo uomo che e' nato o sei stato formato prima dei colli? Giobbe 15:8 Hai tu udito il segreto consiglio di Dio o possiedi tu solo la sapienza? Giobbe 15:9 Che cosa sai tu che noi non sappiamo, o che cosa comprendi che non sia inteso anche da noi? Giobbe 15:10 Tra di noi ci sono uomini canuti e vecchi, piu' attempati di tuo padre. Giobbe 15:11 Ti sembrano poca cosa le consolazioni di Dio e le dolci parole a te rivolte? Giobbe 15:12 Perche' mai ti porta via il cuore, e perche' i tuoi occhi lampeggiano, Giobbe 15:13 volgendo la tua collera contro Dio e lasciando uscire dalla tua bocca tali parole?». Cio' che Elifaz ha visto nella vita Giobbe 15:14 «Che cos'e' l'uomo da ritenersi puro, e il nato di donna per essere giusto? Giobbe 15:15 Ecco, Dio non si fida neppure dei suoi santi e i cieli non sono puri ai suoi occhi; Giobbe 15:16 quanto meno un essere abominevole e corrotto, l'uomo, che beve l'iniquita' come acqua! Giobbe 15:17 Voglio parlarti, ascoltami; ti raccontero' cio' che ho visto, Giobbe 15:18 cio' che i saggi riferiscono senza celare nulla di cio' che hanno udito dai loro padri, Giobbe 15:19 ai quali soli fu concesso questo paese e senza che nessun straniero fosse passato in mezzo a loro. Giobbe 15:20 Il malvagio soffre dolori tutta la sua vita, e sono numerati gli anni riservati al tiranno. Giobbe 15:21 Rumori spaventosi giungono ai suoi orecchi, e nella prosperita' gli piomba addosso il distruttore. Giobbe 15:22 Non ha speranza di far ritorno dalle tenebre, e la spada lo aspetta. Giobbe 15:23 Va errando in cerca di pane; ma dove trovarne? Egli sa che il giorno di tenebre e' preparato al suo fianco. Giobbe 15:24 Avversita' e angoscia lo spaventano, l'assalgono come un re pronto alla battaglia, Giobbe 15:25 perche' ha steso la sua mano contro Dio, ha sfidato l'Onnipotente, Giobbe 15:26 lanciandosi ostinatamente contro di lui con i suoi forti scudi ornati di borchie. Giobbe 15:27 Anche se la sua faccia e' coperta di grasso, e i suoi fianchi sono rigonfi di pinguedine Giobbe 15:28 egli abita in citta' desolate, in case disabitate, destinate a diventare mucchi di rovine. Giobbe 15:29 Egli non si arricchira' e la sua fortuna non durera', ne' i suoi averi si estenderanno sulla terra. Giobbe 15:30 Non riuscira' a liberarsi dalle tenebre, la fiamma fara' seccare i suoi germogli, e sara' portato via dal soffio della sua bocca. Giobbe 15:31 Non confidi nella vanita', ingannando se stesso, perche' la vanita' sara' la sua ricompensa. Giobbe 15:32 Si compira' prima del tempo, e i suoi rami non rinverdiranno piu'. Giobbe 15:33 Sara' come una vite da cui si strappa l'uva ancora acerba, come l'ulivo da cui si scuote il fiore. Giobbe 15:34 Poiche' la famiglia degli ipocriti sara' sterile, e il fuoco divorera' le tende dell'uomo venale. Giobbe 15:35 Essi concepiscono iniquita' e partoriscono rovina; e il loro seno cova l'inganno». Quarta risposta di Giobbe: i suoi amici sono consolatori molesti. Dio l'ha ridotto allo stremo Giobbe 16:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 16:2 «Di cose come queste ne ho udite tante! Siete tutti dei consolatori molesti! Giobbe 16:3 Quando finiranno i vostri discorsi vuoti? O che cosa ti spinge a rispondere? Giobbe 16:4 Anch'io potrei parlare come voi, se foste al mio posto, potrei mettere assieme parole contro di voi scuotendo il mio capo contro di voi. Giobbe 16:5 Ma vi incoraggerei con la mia bocca e il conforto delle mie labbra allevierebbe il vostro dolore. Giobbe 16:6 Se parlo il mio dolore non e' alleviato: se cesso di parlare, che sollievo ne ho? Giobbe 16:7 Ora pero' egli mi ha ridotto allo stremo delle forze. Tu hai devastato l'intera mia famiglia Giobbe 16:8 mi hai coperto di rughe e questo testimonia contro di me, la mia magrezza si leva e testimonia contro di me. Giobbe 16:9 La sua ira mi dilania e mi perseguita, digrigna i denti contro di me. Il mio nemico aguzza il suo sguardo su di me. Giobbe 16:10 Spalancando la loro bocca contro di me, mi percuotono con disprezzo sulle guance, si radunano assieme contro di me. Giobbe 16:11 Dio mi ha dato in balia degli empi, mi ha consegnato nelle mani dei malvagi. Giobbe 16:12 Vivevo tranquillo ma egli mi ha distrutto, mi ha preso per il collo e mi ha fatto a pezzi, e ha fatto di me il suo bersaglio. Giobbe 16:13 I suoi arcieri mi circondano da ogni parte, mi trafigge i reni senza pieta', versa a terra il mio fiele. Giobbe 16:14 Egli mi assale ripetutamente con violenza, mi si avventa contro come un guerriero. Giobbe 16:15 Ho cucito un cilicio, sulla mia pelle, ho abbassato la mia fronte nella polvere. Giobbe 16:16 Il mio viso e' rosso per il pianto, e sulle mie palpebre si posa l'ombra di morte Giobbe 16:17 anche se non c'e' alcuna violenza nelle mie mani e la mia preghiera e' pura. Giobbe 16:18 O terra, non coprire il mio sangue, e il mio grido non trovi alcun luogo di riposo. Giobbe 16:19 Gia' fin d'ora, ecco, il mio testimone e' in cielo, il mio garante e' in alto. Giobbe 16:20 I miei amici mi deridono, ma i miei occhi versano lacrime davanti a Dio. Giobbe 16:21 Possa egli sostenere le ragioni dell'uomo presso Dio, come fa un uomo con il suo vicino. Giobbe 16:22 Passeranno infatti pochi anni ancora, e me ne andro' quindi per una via senza piu' ritorno». Giobbe dice che Dio lo ha reso la favola dei popoli Giobbe 17:1 «Il mio spirito e' infranto, i miei giorni si estinguono, il sepolcro mi aspetta. Giobbe 17:2 Non sono io circondato da schernitori? Il mio occhio si sofferma sui loro insulti. Giobbe 17:3 Dammi ora un pegno presso di te, altrimenti chi stringerebbe la mano con me come garante? Giobbe 17:4 Poiche' hai impedito alla loro mente di intendere, percio' non li farai trionfare. Giobbe 17:5 Chi tradisce gli amici fino a depredarli, vedra' venir meno gli occhi dei suoi figli. Giobbe 17:6 Ma egli mi ha reso la favola dei popoli, e sono divenuto uno a cui si sputa in faccia. Giobbe 17:7 Il mio occhio si offusca per il dolore e tutte le mie membra non sono che ombra. Giobbe 17:8 Gli uomini retti si stupiscono di questo, e l'innocente insorge contro l'empio. Giobbe 17:9 Tuttavia il giusto rimane saldamente attaccato alla sua via, e chi ha le mani pure si fortifica sempre di piu'. Giobbe 17:10 Quanto a voi tutti, ritornate, venite pure, perche' tra di voi non trovo alcun saggio. Giobbe 17:11 I miei giorni sono passati e i miei progetti sono stati stroncati, proprio quei desideri che nutrivo in cuore. Giobbe 17:12 Costoro cambiano la notte in giorno "la luce e' vicina", dicono, a motivo delle tenebre. Giobbe 17:13 Se aspetto lo Sceol, come la mia casa, se distendo il mio giaciglio nelle tenebre, Giobbe 17:14 se dico al sepolcro: "Tu sei mio padre" e ai vermi: "Siete mia madre e mia sorella" Giobbe 17:15 dov'e' dunque la mia speranza? Chi puo' scorgere alcuna speranza per me? Giobbe 17:16 Scendera' forse alle porte dello Sceol, quando troveremo assieme riposo nella polvere?». Secondo discorso di Bildad: egli parla della condizione e sorte del malvagio Giobbe 18:1 Allora Bildad di Shuah rispose e disse: Giobbe 18:2 «Quando porrai fine alle parole? Acquista intendimento e poi parleremo. Giobbe 18:3 Perche' siamo considerati come bestie e ritenuti spregevoli ai tuoi occhi? Giobbe 18:4 Tu che laceri te stesso nella tua ira, dovrebbe la terra essere abbandonata per causa tua o la roccia essere rimossa dal suo posto? Giobbe 18:5 Si, la luce del malvagio si spegne e la fiamma del suo fuoco non brilla piu'. Giobbe 18:6 La luce nella sua tenda si oscura e la sua lampada sopra di lui si estingue. Giobbe 18:7 I suoi passi vigorosi si raccorciano e i suoi stessi disegni lo portano in rovina. Giobbe 18:8 Poiche' i suoi piedi lo spingono nella rete e andra' ad incappare in un laccio. Giobbe 18:9 Una trappola lo afferra per il calcagno e un laccio lo trattiene saldamente. Giobbe 18:10 Per lui c'e' un laccio nascosto in terra e una trappola sul sentiero. Giobbe 18:11 Terrori lo spaventano da ogni lato e lo incalzano ad ogni passo. Giobbe 18:12 La sua forza viene meno per la fame e la rovina e' pronta a colpirlo al suo fianco. Giobbe 18:13 Divora pezzi della sua pelle; il primogenito della morte divora le sue membra. Giobbe 18:14 Egli e' strappato dalla sua tenda che riteneva sicura ed e' condotto davanti al re degli spaventi. Giobbe 18:15 Nella sua tenda dimora chi non e' dei suoi, e sulla sua casa si sparge zolfo. Giobbe 18:16 In basso le sue radici si seccano, e in alto i suoi rami sono recisi. Giobbe 18:17 Il suo ricordo scompare dalla terra e non si fara' piu' il suo nome per le strade. Giobbe 18:18 e' sospinto dalla luce nelle tenebre ed e' scacciato dal mondo. Giobbe 18:19 Non ha ne' figli ne' discendenza tra il suo popolo e nessun superstite nella sua dimora. Giobbe 18:20 Della sua fine rimangono stupiti quelli che l'hanno seguito e sono spaventati quelli che l'hanno preceduto. Giobbe 18:21 Proprio cosi sono le dimore dei malvagi e questo e' il luogo di chi non conosce Dio». Quinta risposta di Giobbe: egli si sente schernito; tutto gli e' contro Giobbe 19:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 19:2 «Fino a quando affliggerete la mia anima e mi opprimerete coi vostri discorsi? Giobbe 19:3 Sono gia' dieci volte che mi schernite e non vi vergognate di offendermi. Giobbe 19:4 Anche se fosse vero che ho mancato, il mio errore riguarderebbe me solo. Giobbe 19:5 Ma se proprio volete insuperbire contro di me rimproverandomi l'oggetto della mia vergogna. Giobbe 19:6 sappiate allora che Dio mi ha trattato ingiustamente e mi ha avvolto nelle sue reti Giobbe 19:7 Ecco, io grido: "Violenza!" ma non ho alcuna risposta; grido per aiuto, ma non c'e' giustizia! Giobbe 19:8 Mi ha sbarrato la strada e cosi non posso passare; ha sparso le tenebre sul mio cammino. Giobbe 19:9 Mi ha spogliato del mio onore e mi ha tolto dal capo la corona. Giobbe 19:10 Mi ha demolito da ogni lato e io me ne vado; ha sradicato come un albero la mia speranza. Giobbe 19:11 La sua ira si e' accesa contro di me e mi considera come suo nemico, Giobbe 19:12 Le sue schiere sono venute tutte insieme e hanno costruito la loro strada contro di me, si sono accampate intorno alla mia tenda. Giobbe 19:13 Egli ha allontanato da me i miei fratelli, e i miei conoscenti si sono interamente estraniati da me. Giobbe 19:14 I miei parenti mi hanno abbandonato e i miei intimi amici mi hanno dimenticato. Giobbe 19:15 I miei domestici e le mie serve mi trattano come un estraneo, ai loro occhi sono un forestiero. Giobbe 19:16 Chiamo il mio servo, ma egli non risponde; devo supplicarlo con la mia bocca. Giobbe 19:17 Il mio fiato e' ripugnante per mia moglie, e sono nauseante ai figli del mio stesso grembo. Giobbe 19:18 Persino i bambini mi disprezzano; se provo ad alzarmi, parlano contro di me. Giobbe 19:19 Tutti gli amici piu' intimi mi hanno in orrore, e quelli che amavo si sono rivoltati contro di me. Giobbe 19:20 Le mie ossa si attaccano alla mia pelle e alla mia carne e non mi e' rimasto che la pelle dei denti. Giobbe 19:21 Pieta' di me, pieta' di me, almeno voi, amici miei, perche' la mano di Dio mi ha colpito. Giobbe 19:22 Perche' mi perseguitate come fa Dio e non siete mai sazi della mia carne? Giobbe afferma che il suo Redentore vive Giobbe 19:23 Oh, se le mie parole fossero scritte oh, se fossero incise in un libro; Giobbe 19:24 se fossero scolpite per sempre su una roccia con uno stilo di ferro e col piombo! Giobbe 19:25 Ma io so che il mio Redentore vive e che alla fine si levera' sulla terra. Giobbe 19:26 Dopo che questa mia pelle sara' distrutta, nella mia carne vedro' Dio. Giobbe 19:27 Lo vedro' io stesso; i miei occhi lo contempleranno, e non un altro. Il mio cuore si strugge dentro di me. Giobbe 19:28 Se dite: "Perche' lo perseguitiamo?" quando la radice di questi mali si trova in me, Giobbe 19:29 temete per voi stessi la spada, perche' l'ira porta la punizione della spada, affinche' sappiate che c'e' un giudizio» Secondo discorso di Zofar: il trionfo dei malvagi dura poco Giobbe 20:1 Allora Zofar di Naamath rispose e disse: Giobbe 20:2 «Per questo i miei pensieri mi spingono a rispondere, a motivo dell'agitazione che sento dentro di me. Giobbe 20:3 Ho udito un rimprovero che mi disonora, ma il mio spirito mi spinge a rispondere in base al mio intendimento. Giobbe 20:4 Non sai tu che da sempre, da quando l'uomo fu posto sulla terra, Giobbe 20:5 il trionfo dei malvagi dura poco e la gioia degli empi non dura che un istante? Giobbe 20:6 Anche se la sua grandezza giungesse fino al cielo e il suo capo toccasse le nubi. Giobbe 20:7 perira' per sempre come il suo sterco; quelli che l'hanno visto diranno: "Dov'e'?" Giobbe 20:8 Volera' via come un sogno e non si trovera' piu'; si dileguera' come una visione notturna. Giobbe 20:9 L'occhio che lo guardava, non lo scorgera' piu'; anche la sua dimora non lo vedra' piu'. Giobbe 20:10 I suoi figli cercheranno di guadagnarsi il favore dei poveri e le sue mani ristabiliranno la sua ricchezza. Giobbe 20:11 Il vigore giovanile che gli riempiva le ossa giacera' nella polvere con lui. Giobbe 20:12 Anche se il male e' dolce nella sua bocca se lo nasconde sotto la lingua, Giobbe 20:13 non tollera di lasciarlo andare ma continua a tenerlo in bocca. Giobbe 20:14 Il suo cibo pero' nelle sue viscere si trasforma e diventa un veleno di aspide dentro di lui. Giobbe 20:15 Egli vomitera' le ricchezze che ha inghiottito; Dio stesso gliele fara' uscire dal ventre. Giobbe 20:16 Ha succhiato veleno di aspide, la lingua di una vipera lo uccidera'. Giobbe 20:17 Non vedra' piu' corsi d'acqua ne' torrenti, che scorrono con miele e burro. Giobbe 20:18 Restituira' cio' per cui ha faticato senza neppure ingoiarlo; non avra' alcuna gioia dai profitti del suo commercio. Giobbe 20:19 Poiche' ha oppresso e abbandonato il povero, si e' impadronito con la forza di una casa che non aveva costruito. Giobbe 20:20 Poiche' la sua ingordigia non ha mai conosciuto requie, egli non salvera' nulla delle cose tanto desiderate. Giobbe 20:21 Nulla sfuggira' alla sua voracita', percio' il suo benessere non durera'. Giobbe 20:22 Nel colmo della sua abbondanza si trovera' in strettezze; la mano di tutti quelli che soffrono si levera' contro di lui. Giobbe 20:23 Quando stara' per riempire il suo ventre, Dio mandera' su di lui l'ardore della sua ira, che piovera' su di lui mentre sta mangiando. Giobbe 20:24 Egli puo' sfuggire a un'arma di ferro, ma lo trafiggera' un arco di bronzo. Giobbe 20:25 Si estrae la freccia che esce dal suo corpo, la scintillante punta esce fuori dal suo fiele; i terrori lo assalgono. Giobbe 20:26 Tenebre totali sono riservate per i suoi tesori, lo consumera' un fuoco non attizzato; quelli lasciati nella sua tenda saranno in angoscia. Giobbe 20:27 Il cielo rivelera' la sua iniquita' e la terra insorgera' contro di lui. Giobbe 20:28 Le rendite della sua casa saranno rimosse, portate via nel giorno della sua ira. Giobbe 20:29 Questa e' la sorte che DIO riserva all'uomo malvagio, l'eredita' che gli e' assegnata da Dio». Sesta risposta di Giobbe: sovente i malvagi properano Giobbe 21:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 21:2 «Ascoltate attentamente cio' che dico, e sia questo il conforto che mi date. Giobbe 21:3 Abbiate pazienza con me e lasciatemi parlare e, quando avro' parlato, deridetemi pure. Giobbe 21:4 Mi lamento forse di un uomo? E perche' il mio spirito non dovrebbe rattristarsi? Giobbe 21:5 Guardatemi e stupite, e mettetevi la mano sulla bocca. Giobbe 21:6 Quando ci penso, ne sono spaventato e la mia carne e' presa da un tremito. Giobbe 21:7 Perche' mai vivono gli empi, e perche' invecchiano ed accrescono le loro ricchezze? Giobbe 21:8 La loro discendenza si afferma insieme ad essi sotto i loro sguardi e i loro rampolli fioriscono sotto i loro occhi. Giobbe 21:9 Le loro case sono al sicuro, senza spaventi, e la verga di Dio non grava su di loro. Giobbe 21:10 Il loro toro feconda e non falla, la loro vacca figlia senza abortire. Giobbe 21:11 Mandano fuori come un gregge i loro piccoli, e i loro figli saltano. Giobbe 21:12 Cantano al suono di timpano e di cetra e si rallegrano al suono del flauto. Giobbe 21:13 Trascorrono nel benessere i loro giorni, poi in un momento scendono nello Sceol. Giobbe 21:14 Eppure dicevano a Dio: "Allontanati da noi, perche' non desideriamo affatto conoscere le tue vie. Giobbe 21:15 Chi e' l'Onnipotente perche' dobbiamo servirlo? Che ci giova inoltre pregarlo? Giobbe 21:16 Ecco, la loro prosperita' non sta forse nelle loro mani? Il consiglio degli empi e' ben lontano da me. Giobbe 21:17 Quante volte si spegne la lampada dei malvagi o la distruzione si abbatte su di loro, le sofferenze che Dio assegna nella sua ira? Giobbe 21:18 Sono essi come paglia davanti al vento o come pula portata via dall'uragano? Giobbe 21:19 Voi dite che Dio conserva la punizione dell'iniquita' di uno per i suoi figli. Lo ripaghi Dio, perche' egli possa capire. Giobbe 21:20 Veda con i suoi occhi la sua distruzione e beva dell'ira dell'Onnipotente! Giobbe 21:21 Che cosa gl'importa infatti della sua casa dopo la morte, quando il numero dei suoi mesi e' compiuto? Giobbe 21:22 Puo' qualcuno insegnare a Dio conoscenza, a lui che giudica quelli di lassu'? Giobbe 21:23 Uno muore nel suo pieno vigore, tutto tranquillo e sicuro; Giobbe 21:24 ha i secchi pieni di latte e il midollo delle sue ossa e' fresco. Giobbe 21:25 Un altro invece muore con l'anima amareggiata, senza aver mai gustato il bene. Giobbe 21:26 Ambedue giacciono insieme nella polvere e i vermi li ricoprono. Giobbe 21:27 Ecco, io conosco i vostri pensieri e i piani con i quali mi vorreste fare violenza Giobbe 21:28 Infatti voi dite: "Dov'e' la casa del principe, e dov'e' la tenda, la dimora dei malvagi? Giobbe 21:29 Non avete interrogato quelli che viaggiano e non riconoscete i loro segni? Giobbe 21:30 I malvagi infatti sono risparmiati nel giorno della distruzione e sono portati in salvo nel giorno dell'ira. Giobbe 21:31 Chi gli rinfaccia la sua condotta e chi lo ripaga per cio' che ha fatto? Giobbe 21:32 Egli e' portato alla sepoltura e si fara' la guardia sulla sua tomba. Giobbe 21:33 Le zolle della valle gli saranno dolci, tutta la gente lo seguira', mentre una folla immensa lo precede. Giobbe 21:34 Come potete dunque consolarmi con parole vane, dato che dalle vostre parole non rimane che falsita'?». Terzo discorso di Elifaz, che accusa Giobbe di varie colpe e lo invita al ravvedimento Giobbe 22:1 Allora Elifaz di Teman rispose e disse: Giobbe 22:2 «Puo' forse l'uomo recare qualche beneficio a Dio? Certamente il saggio reca beneficio a se stesso. Giobbe 22:3 Quale piacere ne riceve l'Onnipotente, se tu sei giusto, o quale guadagno ne ha, se la tua condotta e' integra? Giobbe 22:4 e' forse per la paura che ha di te che ti castiga e viene in giudizio con te? Giobbe 22:5 Non e' piuttosto per la tua grande malvagita' e per le tue innumerevoli colpe? Giobbe 22:6 Senza motivo infatti prendevi pegni dai tuoi fratelli e spogliavi gli ignudi delle loro vesti. Giobbe 22:7 Non davi da bere acqua allo stanco e rifiutavi il pane all'affamato. Giobbe 22:8 La terra apparteneva all'uomo potente e vi abitava l'uomo onorato. Giobbe 22:9 Rimandavi la vedova a mani vuote, e le braccia degli orfani erano spezzate. Giobbe 22:10 Ecco perche' sei circondato ovunque da lacci e spaventi improvvisi ti turbano, Giobbe 22:11 oppure un'oscurita' non ti permette di vedere e una piena di acque ti sommerge. Giobbe 22:12 Non e' forse Dio nell'alto dei cieli? Guarda le stelle eccelse, quanto sono alte! Giobbe 22:13 E tu dici: che cosa sa Dio? Puo' forse giudicare attraverso dense tenebre? Giobbe 22:14 Fitte nubi lo coprono cosi non puo' vedere, e passeggia sulla volta dei cieli. Giobbe 22:15 Vuoi tu seguire la via antica gia' percorsa da uomini malvagi, Giobbe 22:16 che furono portati via prima del tempo, e il cui fondamento fu spazzato via da un fiume in piena? Giobbe 22:17 Essi dicevano a Dio: Allontanati da noi! Che cosa ci puo' fare l'Onnipotente? Giobbe 22:18 Eppure Dio aveva colmato le loro case di beni. Ma io mi tengo lontano dal consiglio degli empi. Giobbe 22:19 I giusti vedono cio' e si rallegrano, e l'innocente si fa beffe di loro: Giobbe 22:20 si certo, i nostri nemici sono distrutti, e il fuoco ne divora quel che resta. Giobbe 22:21 Riconciliati dunque con Dio e sarai al sicuro; cosi avrai benessere. Giobbe 22:22 Ricevi istruzioni dalla sua bocca e riponi le sue parole nel tuo cuore. Giobbe 22:23 Se ritorni all'Onnipotente, sarai ristabilito; se allontani dalle tue tende l'iniquita' Giobbe 22:24 e getti l'oro nella polvere e l'oro d'Ofir tra i sassi del torrente, Giobbe 22:25 allora l'Onnipotente sara' il tuo oro, il tuo tesoro d'argento. Giobbe 22:26 Poiche' allora troverai il tuo diletto nell'Onnipotente e alzerai la faccia verso Dio. Giobbe 22:27 Lo pregherai ed egli ti esaudira', e tu adempirai i tuoi voti. Giobbe 22:28 Deciderai una cosa e ti riuscira', e sul tuo cammino splendera' la luce. Giobbe 22:29 Quando ti umiliano, dirai: "L'innalzamento verra'". Egli soccorrera' l'umile Giobbe 22:30 e liberera' anche chi non e' innocente si, egli sara' liberato per la purita' delle tue mani». Settima risposta di Giobbe: egli uscira' dalla prova come l'oro Giobbe 23:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 23:2 «Anche oggi il mio lamento e' doloroso; la mia mano e' fiacca a motivo del mio gemito. Giobbe 23:3 Oh, sapessi dove trovarlo, per poter arrivare fino al suo trono! Giobbe 23:4 Esporrei la mia causa davanti a lui, riempirei la mia bocca di argomenti. Giobbe 23:5 Saprei le parole con le quali mi risponderebbe, e capirei cio' che avrebbe da dirmi. Giobbe 23:6 Contenderebbe egli con me con grande forza? No, invece mi presterebbe attenzione. Giobbe 23:7 La' l'uomo retto potrebbe discutere con lui, cosi sarei assolto dal mio giudice per sempre. Giobbe 23:8 Ecco, vado ad oriente, ma la' non c'e'; ad occidente, ma non lo scorgo; Giobbe 23:9 opera a settentrione, ma non lo vedo; si volge a mezzogiorno, ma non riesco a vederlo. Giobbe 23:10 Ma egli conosce la strada che io prendo; se mi provasse, ne uscirei come l'oro. Giobbe 23:11 Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme, mi sono tenuto sulla sua via senza deviare; Giobbe 23:12 non mi sono allontanato dai comandamenti delle sue labbra, ho fatto tesoro delle parole della sua bocca piu' della mia porzione di cibo. Giobbe 23:13 Ma egli non ha uguali, e chi mai puo' farlo cambiare? Cio' che egli vuole, lo fa; Giobbe 23:14 cosi egli compira' cio' che ha decretato nei miei confronti e di piani come questo ne ha molti altri. Giobbe 23:15 Percio' alla sua presenza io sono atterrito; quando considero questo, ho paura di lui. Giobbe 23:16 Dio fa venire meno il mio cuore, l'Onnipotente mi spaventa. Giobbe 23:17 Poiche' non sono stato messo a tacere davanti alle tenebre; ed egli non ha nascosto la fitta oscurita' alla mia faccia». Dio sembra ignorare le malvagita' commesse dagli empi Giobbe 24:1 «Perche' mai l'Onnipotente non si riserva dei tempi e quelli che lo conoscono non vedono i suoi giorni? Giobbe 24:2 Alcuni spostano i confini, prendono a forza le greggi e le portano al pascolo; Giobbe 24:3 portano via l'asino degli orfani e prendono in pegno il bue della vedova: Giobbe 24:4 spingono fuori strada i bisognosi, cosi tutti i poveri del paese sono costretti a nascondersi. Giobbe 24:5 Eccoli, come onagri nel deserto escono al loro lavoro di buon mattino in cerca di cibo; il deserto fornisce cibo per loro e per i loro figli. Giobbe 24:6 Raccolgono il loro foraggio nei campi e racimolano nella vigna dell'empio Giobbe 24:7 Passano la notte nudi, senza vestiti, e non hanno di che coprirsi dal freddo. Giobbe 24:8 Bagnati dagli acquazzoni dei monti, per mancanza di riparo si stringono alle rocce. Giobbe 24:9 Altri strappano dalla mammella l'orfano e prendono pegni dai poveri. Giobbe 24:10 Costringono il povero ad andare senza vestiti e portano via i covoni dell'affamato. Giobbe 24:11 Fanno l'olio fra le mura degli empi, pigiano l'uva nei torchi, ma hanno sete. Giobbe 24:12 Il gemito dei morenti sale dalla citta'; l'anima dei feriti implora aiuto, ma Dio non presta attenzione al male loro fatto. Giobbe 24:13 Altri si ribellano alla luce, non conoscono le sue vie e non rimangono nei suoi sentieri. Giobbe 24:14 L'assassino si alza sul far del giorno, per uccidere il povero e il bisognoso; nella notte invece fa come il ladro. Giobbe 24:15 L'occhio dell'adultero aspetta il crepuscolo, pensando: "Nessuno mi vedra'" e si mette un velo sulla faccia. Giobbe 24:16 Di notte penetrano nelle case; di giorno se ne stanno rinchiusi; non conoscono la luce. Giobbe 24:17 Il mattino e' per loro come ombra di morte, perche' essi conoscono bene i terrori dell'ombra di morte. Giobbe 24:18 Passano velocemente sulla superficie delle acque, la loro porzione e' maledetta sulla terra, e nessuno entrerebbe piu' nelle loro vigne. Giobbe 24:19 Come la siccita' e il calore consumano le acque della neve, cosi fa lo Sceol con chi ha peccato. Giobbe 24:20 Il grembo materno lo dimentica, i vermi ne mangiano con gusto e non sara' piu' ricordato; il malvagio sara' troncato come un albero. Giobbe 24:21 Egli divorava la sterile che non ha figli e non faceva alcun bene alla vedova! Giobbe 24:22 Ma Dio con la sua forza trascina via i potenti e, anche se sorgono di nuovo, nessuno puo' essere sicuro della vita. Giobbe 24:23 Da' loro sicurezza, ed essi fanno affidamento su di essa; tuttavia i suoi occhi osservano le loro vie. Giobbe 24:24 Sono innalzati per breve tempo, ma poi non sono piu'; sono abbattuti e sono portati via come tutti gli altri; sono falciati come le teste delle spighe di grano. Giobbe 24:25 Se cosi non e', chi potra' smentirmi e annullare il valore delle mie parole?». Terzo discorso di Bildad: l'uomo non puo' giustificarsi davanti a Dio Giobbe 25:1 Allora Bildad di Shuah rispose e disse: Giobbe 25:2 «A lui appartiene il dominio e il terrore: egli produce la pace nei suoi luoghi altissimi Giobbe 25:3 Si possono forse contare le sue schiere? E sopra chi non sorge la sua luce? Giobbe 25:4 Come puo' dunque l'uomo essere giusto davanti a Dio, o come puo' essere puro un nato di donna? Giobbe 25:5 Se neppure la luna e' splendente, e le stelle non sono pure ai suoi occhi, Giobbe 25:6 quanto meno l'uomo, che e' un bruco, il figlio d'uomo che e' un verme!». Ottava risposta di Giobbe, che rimprovera Bildad e esalta la grandezza di Dio Giobbe 26:1 Allora Giobbe rispose e disse: «Come hai aiutato il debole, Giobbe 26:2 o come hai soccorso il braccio senza forza? Giobbe 26:3 Come hai consigliato chi e' privo di sapienza, e quale grande conoscenza gli hai comunicato? Giobbe 26:4 A chi hai rivolto le tue parole, e di chi e' lo spirito che e' uscito da te? Giobbe 26:5 I morti tremano sotto le acque e cosi pure i loro abitanti. Giobbe 26:6 Davanti a lui lo Sceol e' scoperto, Abaddon e' senza velo. Giobbe 26:7 Egli distende il settentrione sul vuoto e tiene sospesa la terra sul nulla. Giobbe 26:8 Rinchiude le acque nelle sue nubi, senza che queste si squarcino sotto il loro peso. Giobbe 26:9 Copre la vista del suo trono, stendendovi sopra le sue nuvole. Giobbe 26:10 Ha tracciato un particolare limite sulla superficie delle acque, al confine della luce con le tenebre. Giobbe 26:11 Le colonne del cielo tremano e si stupiscono alla sua minaccia. Giobbe 26:12 Con la sua forza calma il mare, con la sua intelligenza abbatte Rahab. Giobbe 26:13 Con il suo Spirito ha abbellito i cieli, la sua mano ha trafitto il serpente tortuoso. Giobbe 26:14 Ecco, questi sono solamente le frange delle sue opere. Quale debole sussurro di lui riusciamo a percepire! Ma chi potra' mai comprendere il tuono della sua potenza?». Giobbe rimane fermo nella sua giustizia e si sofferma sulla condizione dei malvagi Giobbe 27:1 Giobbe riprese il suo discorso e disse: Giobbe 27:2 «Come vive Dio che mi ha privato del mio diritto, e l'Onnipotente che mi ha amareggiato l'anima, Giobbe 27:3 finche' ci sara' in me un soffio di vita, e il soffio di Dio nelle mie narici, Giobbe 27:4 le mie labbra non diranno alcuna cattiveria ne' la mia lingua proferira' alcuna falsita'. Giobbe 27:5 Lungi da me ammettere che voi avete ragione; fino all'ultimo respiro non rinunziero' alla mia integrita'. Giobbe 27:6 Rimarro' saldo nella mia giustizia, senza cedere; il cuore non mi rimprovera uno solo dei miei giorni. Giobbe 27:7 Il mio nemico sia come il malvagio, e chi si leva contro di me come l'ingiusto. Giobbe 27:8 Quale speranza infatti puo' avere l'empio anche se riesce a fare guadagni quando Dio gli toglie la vita? Giobbe 27:9 Ascoltera' Dio il suo grido, quando verra' su di lui la sventura? Giobbe 27:10 Porra' forse il suo diletto nell'Onnipotente e invochera' Dio in ogni tempo? Giobbe 27:11 Vi daro' insegnamenti sulla potenza di Dio, non vi nascondero' i disegni dell'Onnipotente. Giobbe 27:12 Ma voi tutti avete osservato queste cose, perche' dunque vi comportate in modo cosi vano? Giobbe 27:13 Questa e' la sorte che Dio riserva al malvagio, l'eredita' che i violenti ricevono dall'Onnipotente. Giobbe 27:14 Se ha un gran numero di figli, sono destinati alla spada, e i suoi discendenti non avranno pane per saziarsi. Giobbe 27:15 I sopravvissuti dopo di lui saranno sepolti dalla morte, e le loro vedove non piangeranno. Giobbe 27:16 Se ammassa argento come polvere e accumula vestiti come fango, Giobbe 27:17 egli li accumula, ma li indossera' il giusto, e l'argento lo spartira' l'innocente. Giobbe 27:18 Egli costruisce la sua casa come una tarma, come un capanno fatto da un guardiano. Giobbe 27:19 Il ricco si corica, ma non sara' riunito ai suoi; apre gli occhi e non e' piu'. Giobbe 27:20 Terrori lo sorprendono come acque; nel cuore della notte un uragano lo rapisce furtivamente. Giobbe 27:21 Il vento orientale lo porta via e se ne va, lo spazza via come un turbine dal suo posto. Giobbe 27:22 Esso gli si scaglia contro senza pieta', mentre egli cerca disperatamente di sfuggire alla sua mano, Giobbe 27:23 la gente batte beffardamente le mani nei suoi confronti e fischia dietro a lui dal suo posto». La sapienza vale piu' di tutti i tesori della terra, e la sua ricerca e' molto piu' difficile Giobbe 28:1 «Certamente c'e' una miniera per l'argento, e un posto dove si raffina l'oro. Giobbe 28:2 Il ferro viene estratto dal suolo, e la pietra fusa da' il rame. Giobbe 28:3 L'uomo pone fine alle tenebre ed esplora i piu' profondi recessi in cerca di pietre sepolte nell'oscurita' e nell'ombra di morte. Giobbe 28:4 Perfora un pozzo lontano dall'abitato, in posti dimenticati dai pedoni; sono sospesi e oscillano lontani dagli uomini. Giobbe 28:5 Quanto alla terra da essa viene il pane, ma di sotto e' sconvolta come dal fuoco. Giobbe 28:6 Le sue pietre sono la dimora di zaffiri e contiene polvere d'oro. Giobbe 28:7 L'uccello rapace non ne conosce il sentiero ne' l'ha mai scorto l'occhio del falco. Giobbe 28:8 Le bestie feroci non l'hanno battuto e il leone non vi e' mai passato. Giobbe 28:9 L'uomo mette la mano sulla selce e rovescia dalle radici le montagne. Giobbe 28:10 Scava gallerie nelle rocce, e il suo occhio vede tutto cio' che e' prezioso. Giobbe 28:11 Ostruisce corsi d'acqua perche' non scorrano, e porta alla luce le cose nascoste. Giobbe 28:12 Ma dove si puo' trovare la sapienza, e dov'e' il luogo dell'intelligenza? Giobbe 28:13 L'uomo non ne conosce il valore e non si trova sulla terra dei viventi. Giobbe 28:14 L'abisso dice: "Non e' in me"; il mare dice: "Non sta presso di me". Giobbe 28:15 Non la si ottiene in cambio d'oro raffinato ne' la si compra a peso d'argento. Giobbe 28:16 Non la si acquista con l'oro di Ofir, con l'onice prezioso o con lo zaffiro. Giobbe 28:17 L'oro e il cristallo non la possono uguagliare ne' si scambia per vasi d'oro fino. Giobbe 28:18 Il corallo e il cristallo non meritano neppure di essere nominati; il valore della sapienza val piu' delle perle. Giobbe 28:19 Il topazio di Etiopia non la puo' uguagliare e non puo' essere valutata con oro puro. Giobbe 28:20 Ma allora da dove viene la sapienza e dov'e' il luogo dell'intelligenza? Giobbe 28:21 Essa e' nascosta agli occhi di ogni vivente, e' celata agli uccelli del cielo. Giobbe 28:22 Abaddon e la morte dicono: "Ne abbiamo sentito parlare con i nostri orecchi" Giobbe 28:23 DIO solo ne conosce la via, egli solo sa dove si trovi, Giobbe 28:24 perche' egli osserva le estremita' della terra e vede tutto cio' che e' sotto i cieli. Giobbe 28:25 Quando stabili il peso del vento e assegno' alle acque una misura, Giobbe 28:26 quando fece una legge per la pioggia e una via al lampo dei tuoni, Giobbe 28:27 allora la vide e la rivelo', la stabili e anche la investigo'. Giobbe 28:28 E disse all'uomo: "Ecco, temere il Signore, questo e' sapienza, e fuggire il male e' intelligenza"». Nona e ultima risposta di Giobbe, che ricorda il suo felice passato Giobbe 29:1 Giobbe riprese il suo discorso e disse: Giobbe 29:2 «Oh, potessi essere come nei mesi di un tempo, come nei giorni in cui Dio mi proteggeva, Giobbe 29:3 quando la sua lampada brillava sopra il mio capo e alla sua luce camminavo in mezzo alle tenebre; Giobbe 29:4 com'ero ai giorni della mia maturita', quando il consiglio segreto di Dio vegliava sulla mia tenda, Giobbe 29:5 quando l'Onnipotente era ancora con me e i miei figli mi stavano intorno; Giobbe 29:6 quando mi lavavo i piedi nel burro e la roccia versava per me ruscelli d'olio. Giobbe 29:7 Quando uscivo verso la porta della citta' e rizzavo il mio seggio in piazza, Giobbe 29:8 i giovani, al vedermi, si tiravano in disparte, i vecchi si alzavano e rimanevano in piedi; Giobbe 29:9 i principi smettevano di parlare e si mettevano la mano alla bocca; Giobbe 29:10 la voce dei capi si smorzava e la loro lingua si attaccava al palato. Giobbe 29:11 L'orecchio che mi udiva, mi proclamava beato, e l'occhio che mi vedeva, mi rendeva testimonianza, Giobbe 29:12 perche' liberavo il povero che gridava in cerca di aiuto, e l'orfano che non aveva alcuno che l'aiutasse. Giobbe 29:13 La benedizione del morente scendeva su di me e facevo esultare il cuore della vedova. Giobbe 29:14 Avevo indossato la giustizia ed essa mi rivestiva; la mia equita' mi faceva da mantello e turbante. Giobbe 29:15 Ero occhi per il cieco e piedi per lo zoppo; Giobbe 29:16 ero un padre per i poveri e investigavo il caso che non conoscevo. Giobbe 29:17 Spezzavo le mascelle del malvagio e strappavo dai suoi denti la preda. Giobbe 29:18 E pensavo: "Moriro' nel mio nido e moltiplichero' i miei giorni come la sabbia; Giobbe 29:19 le mie radici si stenderanno verso le acque, la rugiada rimarra' tutta la notte sul mio ramo; Giobbe 29:20 la mia gloria sara' sempre nuova in me e il mio arco acquistera' nuova forza nella mia mano. Giobbe 29:21 Gli astanti mi ascoltavano in aspettazione e tacevano per udire il mio consiglio. Giobbe 29:22 Dopo che avevo parlato non replicavano, e le mie parole cadevano su di loro come gocce di rugiada. Giobbe 29:23 Mi aspettavano come si aspetta la pioggia e spalancavano la loro bocca come per l'ultima pioggia. Giobbe 29:24 Io sorridevo loro quando erano sfiduciati, e non potevano sminuire la luce del mio volto. Giobbe 29:25 Quando andavo da loro, mi sedevo come capo e stavo come un re tra le sue schiere, come uno che consola gli afflitti». Giobbe indica la sua triste situazione attuale Giobbe 30:1 «Ora invece i piu' giovani di me mi deridono, quelli i cui padri avrei rifiutato di mettere fra i cani del mio gregge. Giobbe 30:2 Del resto, a che cosa mi sarebbe valsa la forza delle loro mani? Il loro vigore e' distrutto. Giobbe 30:3 Emaciati per la miseria e per la fame, fuggono di notte nel deserto desolato e arido. Giobbe 30:4 strappando erba amara accanto ai cespugli e radici di ginestra per loro cibo. Giobbe 30:5 Sono scacciati di mezzo agli uomini che gridano dietro a loro come a ladri. Giobbe 30:6 Sono costretti a vivere nei dirupi delle valli, nelle caverne della terra e fra le rocce; Giobbe 30:7 urlano fra i cespugli e si stringono insieme sotto i rovi; Giobbe 30:8 gente stupida, si, gente spregevole, cacciati via dal paese. Giobbe 30:9 Ora sono diventato il loro canto di scherno, si, sono il loro zimbello. Giobbe 30:10 Hanno orrore di me, stanno lontano da me e non esitano a sputarmi in faccia. Giobbe 30:11 Poiche' Dio ha allentato la corda della mia tenda e mi ha umiliato, essi hanno rotto ogni freno davanti a me. Giobbe 30:12 Questa gentaglia si leva alla mia destra, spingono lontano i miei piedi e preparano contro di me le vie per distruggermi. Giobbe 30:13 Sovvertono il mio cammino, peggiorano la mia sventura, anche se nessuno li soccorre. Giobbe 30:14 Si avvicinano come attraverso un'ampia breccia, si lanciano su di me come un uragano. Giobbe 30:15 Mi piombano addosso terrori, danno la caccia al mio onore come il vento, e la mia prosperita' si dilegua come una nube. Giobbe 30:16 Ora mi struggo dentro di me, e i giorni di afflizione mi sono venuti addosso, Giobbe 30:17 Di notte mi sento trafiggere le ossa, e i dolori che mi rodono non mi danno tregua. Giobbe 30:18 Per la grande violenza la mia veste si deforma, mi stringe attorno come il colletto del mio mantello. Giobbe 30:19 Egli mi ha gettato nel fango e sono diventato come polvere e cenere. Giobbe 30:20 Io grido a te, e tu non mi rispondi; ti sto davanti, ma tu mi stai ad osservare. Giobbe 30:21 Sei divenuto crudele verso di me; mi perseguiti con la potenza della tua mano. Giobbe 30:22 Mi sollevi in alto sul vento, mi fai cavalcare su di esso e mi fai scomparire nella tempesta. Giobbe 30:23 So infatti che tu mi conduci alla morte, alla casa di convegno di tutti i viventi. Giobbe 30:24 Certamente non stendera' la sua mano alla tomba, anche se nella sua sventura grida in cerca di aiuto. Giobbe 30:25 Non ho forse io pianto per chi era nell'avversita', e non mi sono addolorato per il povero? Giobbe 30:26 Quando aspettavo il bene, e' venuto il male; quando aspettavo la luce, e' venuta l'oscurita'. Giobbe 30:27 Le mie viscere ribollono senza tregua, sono venuti per me giorni d'afflizione. Giobbe 30:28 Vado attorno tutto annerito, ma non dal sole; mi alzo nell'assemblea e grido in cerca di aiuto. Giobbe 30:29 Sono diventato fratello degli sciacalli e compagno degli struzzi. Giobbe 30:30 La mia pelle si e' annerita su di me e le mie ossa bruciano dal calore. Giobbe 30:31 La mia cetra serve solo per lamenti e il mio flauto per voci di pianto» Giobbe afferma la sua morale integrita' Giobbe 31:1 «Io avevo stretto un patto con i miei occhi; come potevo quindi fissare lo sguardo su una vergine? Giobbe 31:2 Qual e' la sorte assegnatami da Dio da lassu', e l'eredita' dell'Onnipotente dai luoghi eccelsi? Giobbe 31:3 Non e' forse la sventura per il perverso e la calamita' per ehi fa il male Giobbe 31:4 Non vede egli le mie vie e non conta tutti i miei passi? Giobbe 31:5 Se ho agito con falsita', o il mio piede si e' affrettato a seguire la frode, Giobbe 31:6 mi pesi pure con una giusta bilancia, e Dio riconoscera' la mia integrita'. Giobbe 31:7 Se i miei passi sono usciti dalla retta via, e il mio cuore ha seguito i miei occhi, o qualche macchia si e' attaccata alle mie mani, Giobbe 31:8 che io semini e un altro mangi, e i miei discendenti siano sradicati. Giobbe 31:9 Se il mio cuore e' stato sedotto da una donna e ho spiato alla porta del mio prossimo, Giobbe 31:10 che mia moglie macini per un altro, e che altri si pieghino sopra di lei. Giobbe 31:11 Poiche' quella sarebbe una scelleratezza, una colpa che deve essere punita dai giudici, Giobbe 31:12 un fuoco che consuma fino ad Abaddon, e avrebbe distrutto fin dalle radici tutto il mio raccolto. Giobbe 31:13 Se ho respinto il diritto del mio servo e della mia serva, quando erano in lite con me, Giobbe 31:14 che cosa farei quando Dio si levasse contro di me, e che cosa risponderei quando mi chiedesse conto? Giobbe 31:15 Chi ha fatto me nel grembo materno, non ha fatto anche lui? Non fu lo stesso Dio a formarci nel grembo? Giobbe 31:16 Se ho rifiutato ai poveri cio' che desideravano e ho fatto languire gli occhi della vedova Giobbe 31:17 se ho mangiato da solo il mio tozzo di pane senza che ne mangiasse una parte l'orfano, Giobbe 31:18 (ma fin dalla mia giovinezza io l'ho allevato come un padre, e fin dal grembo di mia madre sono stato guida alla vedova), Giobbe 31:19 se ho visto alcuno perire per mancanza di vesti o un povero che non aveva di che coprirsi, Giobbe 31:20 se i suoi lombi non mi hanno benedetto, e non si e' riscaldato con la lana dei miei agnelli, Giobbe 31:21 se ho alzato la mano contro l'orfano perche' sapevo di avere aiuto alla porta, Giobbe 31:22 che la mia spalla si stacchi dalla sua scapola, il mio braccio si rompa al gomito! Giobbe 31:23 Poiche' la calamita' che viene da Dio mi incute spavento, e a motivo della sua maesta' non potevo fare nulla. Giobbe 31:24 Se ho riposto la mia fiducia nell'oro, e all'oro fino ho detto: "Tu sei la mia speranza", Giobbe 31:25 se mi sono rallegrato perche' le mie ricchezze erano grandi, e perche' la mia mano ha accumulato tanti beni, Giobbe 31:26 se ho guardato il sole quando brilla o la luna che avanzava splendente, e il mio cuore si e' lasciato segretamente sedurre e la mia bocca ha baciato la mia mano; Giobbe 31:27 anche questa sarebbe una colpa che deve essere punita dai giudici perche' avrei rinnegato Dio che sta in alto. Giobbe 31:28 Se mi sono rallegrato della sciagura del mio nemico e mi sono innalzato, perche' lo aveva colpito la sventura. Giobbe 31:29 (ma io non ho permesso alla mia bocca di peccare, augurandogli la morte con una maledizione); Giobbe 31:30 se la gente della mia tenda non ha detto: "chi puo' trovare uno che non si e' saziato con la sua carne? Giobbe 31:31 (inoltre nessun forestiero passava la notte all'aperto, perche' aprivo le mie porte al viandante) Giobbe 31:32 se ho coperto i miei peccati come Adamo celando la mia colpa in petto, Giobbe 31:33 perche' avevo paura della grande folla e il disprezzo delle famiglie mi spaventava, si da star zitto senza uscir di casa. Giobbe 31:34 Oh, avessi uno che mi ascoltasse! Ecco la mia firma! L'Onnipotente mi risponda! Il mio avversario scriva un documento, Giobbe 31:35 e io lo porterei certamente sulle mie spalle e lo cingerei come un diadema; Giobbe 31:36 gli renderei conto di tutti i miei passi, presentandomi a lui come un principe. Giobbe 31:37 Se la mia terra grida contro di me e i suoi solchi piangono insieme ad essa, Giobbe 31:38 se ho mangiato il suo frutto senza pagare, se ho fatto esalare l'ultimo respiro ai suoi padroni, Giobbe 31:39 invece di grano crescano spine, ed erbacce al posto dell'orzo». Qui terminano le parole di Giobbe. Intervento di Elihu che riprende Giobbe Giobbe 32:1 Allora questi tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe, perche' egli si riteneva giusto. Giobbe 32:2 Ma l'ira di Elihu, figlio di Barakel, il Buzita, del clan di Ram, si accese contro Giobbe; la sua ira si accese, perche' questi riteneva giusto se stesso anziche' DIO. Giobbe 32:3 La sua ira si accese anche contro i suoi tre amici, perche' non avevano trovato la giusta risposta, sebbene condannassero Giobbe. Giobbe 32:4 Elihu aveva aspettato a parlare a Giobbe, perche' essi erano piu' anziani di lui. Giobbe 32:5 Quando pero' Elihu si rese conto che non c'era piu' risposta sulla bocca di quei tre uomini, si accese d'ira. Giobbe 32:6 Cosi Elihu, figlio di Barakel, il Buzita, prese la parola e disse: «Io sono ancora giovane di eta' e voi siete vecchi; percio' ho esitato e ho avuto paura a esporvi la mia opinione. Giobbe 32:7 Dicevo: "Parlera' l'eta', e il gran numero degli anni insegnera' la sapienza Giobbe 32:8 Ma nell'uomo c'e' uno spirito, ed e' il soffio dell'Onnipotente che gli da' intelligenza. Giobbe 32:9 Non sono necessariamente i grandi ad avere sapienza o i vecchi a intendere la giustizia. Giobbe 32:10 Percio' dico: Ascoltatemi, esporro' anch'io la mia opinione. Giobbe 32:11 Ecco, ho atteso i vostri discorsi, ho ascoltato i vostri argomenti, mentre cercavate qualcosa da dire. Giobbe 32:12 Vi ho seguito attentamente, ed ecco, nessuno di voi ha convinto Giobbe o risposto alle sue parole. Giobbe 32:13 Non dite dunque: "abbiamo trovato la sapienza; solo Dio lo puo' completamente sconfiggere, non l'uomo!". Giobbe 32:14 Egli non ha diretto i suoi discorsi contro di me, percio' non gli rispondero' con le vostre parole. Giobbe 32:15 Sono sconcertati, non rispondono piu', mancano loro le parole. Giobbe 32:16 Devo aspettare ancora, perche' non parlano piu', perche' stanno li senza dare alcuna risposta. Giobbe 32:17 Presentero' anch'io la mia parte, esporro' anch'io la mia opinione. Giobbe 32:18 Poiche' sono pieno di parole e lo spirito dentro di me mi costringe. Giobbe 32:19 Ecco, il mio seno e' come vino che non ha sfogo; come otri nuovi, sta per scoppiare. Giobbe 32:20 Parlero' dunque per averne un po' di sollievo, apriro' le labbra e rispondero'. Giobbe 32:21 Permettetemi ora di parlare senza mostrare parzialita' con alcuno e senza adulare alcuno; Giobbe 32:22 perche' io non so adulare, altrimenti il mio Fattore mi toglierebbe presto di mezzo». Elihu dice di parlare da parte di Dio Giobbe 33:1 «Ora dunque, Giobbe, ascolta cio' che ho da dire e porgi orecchio a tutte le mie parole! Giobbe 33:2 Ecco, io apro la bocca e la mia lingua parla nella mia bocca. Giobbe 33:3 Le mie parole vengono da un cuore retto, le mie labbra proferiranno pura conoscenza. Giobbe 33:4 Lo Spirito di Dio mi ha fatto e il soffio dell'Onnipotente mi da' la vita, Giobbe 33:5 Se puoi, rispondimi; preparati pure a difendere le tue posizioni. Giobbe 33:6 Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio; anch'io sono stato formato dall'argilla. Giobbe 33:7 Ecco, nessuna paura di me ti dovrebbe spaventare, e la mia mano non gravera' su di te. Giobbe 33:8 Tu pero' hai detto alle mie orecchie, e ho udito il suono delle tue parole, che dicevano: Giobbe 33:9 "Io sono puro, senza peccato; sono innocente, non c'e' in me alcuna colpa. Giobbe 33:10 Ma Dio trova contro di me motivi di ostilita' e mi considera suo nemico. Giobbe 33:11 pone i miei piedi nei ceppi e osserva tutti i miei passi". Giobbe 33:12 Ebbene, io ti dico che in questo non hai ragione, perche' Dio e' piu' grande dell'uomo. Giobbe 33:13 Perche' contendi con lui, dato che egli non rende conto di alcuno dei suoi atti? Giobbe 33:14 Dio infatti parla in un modo o nell'altro, ma l'uomo non ci bada: Giobbe 33:15 in un sogno, in una visione notturna, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando stanno assopiti sui loro letti. Giobbe 33:16 Allora egli apre le orecchie degli uomini e sigilla gli ammonimenti che da' loro. Giobbe 33:17 per distogliere l'uomo dalle sue azioni e tener l'uomo lontano dalla superbia. Giobbe 33:18 per scampare la sua anima dalla fossa e impedire che la sua vita perisca per la spada. Giobbe 33:19 L'uomo e' pure ammonito con il dolore sul suo letto e con il tormento incessante nelle sue ossa. Giobbe 33:20 si da aver nausea del pane e persino dei cibi piu' squisiti. Giobbe 33:21 La carne si consuma a vista d'occhio, mentre le sue ossa, che prima non si vedevano, spuntano fuori; Giobbe 33:22 cosi la sua anima si avvicina alla fossa e la sua vita a quelli che danno la morte. Giobbe 33:23 Ma se presso a lui vi e' un angelo, un interprete, uno solo fra mille, che mostri all'uomo il suo dovere. Giobbe 33:24 Dio ha pieta' di lui e dice: "risparmialo dallo scendere nella fossa; ho trovato il riscatto per lui". Giobbe 33:25 Allora la sua carne diventera' piu' fresca che nella sua fanciullezza ed egli tornera' ai giorni della sua giovinezza. Giobbe 33:26 Supplichera' Dio, trovera' grazia presso di lui e potra' contemplare il suo volto con giubilo, perche' Dio avra' ristabilito l'uomo nella sua giustizia. Giobbe 33:27 Rivolgendosi alla gente dira': "ho peccato e violato la giustizia, e non sono stato punito come meritavo. Giobbe 33:28 Dio ha riscattato la mia anima, perche' non scendesse nella fossa e la mia vita puo' vedere la luce". Giobbe 33:29 Ecco, Dio fa tutto questo due volte, tre volte con l'uomo. Giobbe 33:30 per scampare la sua anima dalla fossa e per illuminarlo con la luce della vita. Giobbe 33:31 Sta' attento, Giobbe, ascoltami; sta in silenzio, e io parlero'. Giobbe 33:32 Se hai qualcosa da dire, rispondimi, parla, perche' vorrei poterti dar ragione. Giobbe 33:33 Se no, ascoltami; taci, e io ti insegnero' la sapienza». Elihu difende la giustizia di Dio Giobbe 34:1 Elihu riprese a parlare e disse: Giobbe 34:2 «Ascoltate, o saggi, le mie parole, e voi, dotti, prestatemi orecchio! Giobbe 34:3 Poiche' l'orecchio esamina le parole, come il palato assapora i cibi. Giobbe 34:4 Scegliamo noi stessi cio' che e' giusto, riconosciamo fra noi cio' che e' buono. Giobbe 34:5 Poiche' Giobbe ha detto: Sono giusto ma Dio ha tolto via la mia giustizia. Giobbe 34:6 Dovrei mentire contro la mia giustizia? La mia ferita e' incurabile, benche' sia senza peccato". Giobbe 34:7 Chi e' come Giobbe, che beve la derisione come l'acqua, Giobbe 34:8 che cammina in compagnia dei malfattori e vada assieme ai malvagi? Giobbe 34:9 Poiche' ha detto: "Non giova nulla all'uomo riporre il proprio diletto in DIO Giobbe 34:10 Ascoltatemi dunque, o uomini di senno! Lungi da Dio l'iniquita' e dall'Onnipotente la malvagita'! Giobbe 34:11 Poiche' egli rende all'uomo secondo le sue opere e fa trovare a ognuno il salario della sua condotta. Giobbe 34:12 Certamente Dio non compie il male e l'Onnipotente non sovverte la giustizia. Giobbe 34:13 Chi gli ha affidato la cura della terra, o chi lo ha costituito sul mondo intero? Giobbe 34:14 Se Dio dovesse decidere in cuor suo di ritirare a se' il suo Spirito e il suo soffio, Giobbe 34:15 ogni carne perirebbe assieme, e l'uomo ritornerebbe in polvere, Giobbe 34:16 Se hai intendimento, ascolta questo, porgi orecchio a cio' che ti dico. Giobbe 34:17 Uno che odia la giustizia potrebbe governare? Osi tu condannare il Giusto, il Potente? Giobbe 34:18 Lui che dice a un re, "Sei spregevole", e ai principi: "Siete malvagi". Giobbe 34:19 Ma egli non usa alcuna parzialita' con i grandi ne' considera il ricco piu' del povero, perche' sono tutti opera delle sue mani. Giobbe 34:20 In un attimo, essi muoiono nel cuore della notte la gente e' scossa e scompare, i potenti son portati via senza mano d'uomo. Giobbe 34:21 Poiche' egli tiene gli occhi sulle vie dell'uomo, e vede tutti i suoi passi. Giobbe 34:22 Non vi sono tenebre ne' ombra di morte, dove possano nascondersi i malfattori. Giobbe 34:23 Dio infatti non ha bisogno di osservare a lungo un uomo prima di farlo comparire davanti a se' in giudizio. Giobbe 34:24 Egli fiacca i potenti senza fare inchiesta e ne mette altri al loro posto. Giobbe 34:25 Poiche' conosce le loro opere, li abbatte nella notte e sono distrutti; Giobbe 34:26 li colpisce come gente malvagia alla vista di tutti. Giobbe 34:27 perche' si sono allontanati da lui senza prestare attenzione alle sue vie, Giobbe 34:28 fino a far giungere a lui il grido a del povero, perche' egli ode il grido degli afflitti. Giobbe 34:29 Quando Dio da' tranquillita', chi lo condannera'? Quando nasconde il suo volto, chi potra' vederlo, sia contro un'intera nazione o un sol uomo, Giobbe 34:30 per impedire all'empio di regnare e al popolo di essere preso da lacci? Giobbe 34:31 Puo' uno dire a Dio: "Io porto la mia pena, non faro' piu' il male; Giobbe 34:32 mostrami cio' che non riesco a vedere; se ho commesso qualche iniquita', non lo faro' piu'"? Giobbe 34:33 Dovrebbe egli ricompensare in base alle tue condizioni, perche' tu rifiuti il suo giudizio? Tu devi scegliere e non io; percio' di cio' che sai. Giobbe 34:34 La gente assennata, come ogni uomo saggio che mi ascolta, mi dira': Giobbe 34:35 "Giobbe parla senza intendimento, le sue parole sono prive di sapienza". Giobbe 34:36 Sia dunque Giobbe provato sino alla fine, perche' le sue risposte sono come quelle degli uomini malvagi, Giobbe 34:37 perche' aggiunge al suo peccato la ribellione, batte le mani in mezzo a noi e moltiplica le sue parole contro Dio». Elihu rimprovera aspramente Giobbe Giobbe 35:1 Elihu continuo' a parlare e disse: Giobbe 35:2 «Ti pare una cosa giusta quando dici: "Sono piu' giusto di Dio"? Giobbe 35:3 Infatti hai detto: "che ti giova? Quale utilita' avrei del mio peccato?". Giobbe 35:4 Rispondero' io a te e ai tuoi amici assieme a te. Giobbe 35:5 Contempla il cielo e osserva; guarda le nuvole, che sono piu' alte di te. Giobbe 35:6 Se pecchi, che effetto ha su di lui? Se moltiplichi i tuoi misfatti, che danno gli arrechi? Giobbe 35:7 Se sei giusto, che cosa gli dai, o che cosa riceve dalla tua mano? Giobbe 35:8 La tua malvagita' puo' solamente nuocere a un uomo come te, e la tua giustizia puo' solamente giovare a un figlio d'uomo. Giobbe 35:9 Si grida per il gran numero delle oppressioni, si grida in cerca di aiuto a motivo della forza dei potenti; Giobbe 35:10 ma nessuno dice: "Dov'e' Dio, il mio creatore, che nella notte concede canti di gioia, Giobbe 35:11 che a noi insegna piu' cose che alle bestie dei campi e ci fa piu' saggi degli uccelli del cielo?". Giobbe 35:12 Cosi si grida, ma egli non risponde a motivo della superbia dei malvagi. Giobbe 35:13 Certamente Dio non dara' ascolto a discorsi vuoti, e l'Onnipotente non vi fara' attenzione. Giobbe 35:14 Anche se tu dici di non vederlo, la tua causa sta davanti a lui, e tu devi aspettarlo. Giobbe 35:15 Ma ora, perche' nella sua ira non punisce e non fa troppo caso alle trasgressioni, Giobbe 35:16 Giobbe apre inutilmente le labbra e accumula parole senza senno». Elihu parla del modo di agire di Dio con l'uomo Giobbe 36:1 Elihu prosegui ancora, dicendo: Giobbe 36:2 «Aspetta un po' e ti mostrero' che ci sono ancora cose da dire da parte di Dio. Giobbe 36:3 Prendero' la mia conoscenza da lontano e rendero' giustizia a colui che mi ha fatto. Giobbe 36:4 Certamente le mie parole non sono bugiarde; davanti ti sta un uomo con una conoscenza impeccabile. Giobbe 36:5 Ecco, Dio e' potente, ma non disprezza alcuno; e' potente nella forza della sua Sapienza. Giobbe 36:6 Egli non lascia vivere il malvagio e rende giustizia agli oppressi. Giobbe 36:7 Non distoglie i suoi occhi dai giusti, ma li fa sedere per sempre con i re sul trono; cosi sono messi in alto. Giobbe 36:8 Se pero' sono legati in catene e trattenuti in lacci di afflizione, Giobbe 36:9 allora mostra loro le opere loro e le loro trasgressioni, perche' si sono insuperbiti. Giobbe 36:10 Egli apre cosi i loro orecchi alla correzione e li esorta ad allontanarsi dal male. Giobbe 36:11 Se ascoltano e si sottomettono, finiranno i loro giorni nel benessere e i loro anni nelle delizie; Giobbe 36:12 se pero' non ascoltano periranno per la spada, moriranno senza conoscenza. Giobbe 36:13 Ma gli empi di cuore accumulano ira non gridano in cerca di aiuto, Giobbe 36:14 cosi muoiono ancora giovani, e la loro vita finisce tra i sodomiti. Giobbe 36:15 Dio libera gli afflitti mediante la loro afflizione e apre i loro orecchi mediante la sventura. Giobbe 36:16 Egli vuole sottrarre anche te dal morso dell'avversita', per portarti in un luogo ampio senza restrizione, con una tavola imbandita piena di cibi succulenti. Giobbe 36:17 Ma tu colmi il giudizio del malvagio, e il giudizio e la giustizia ti afferreranno. Giobbe 36:18 Se c'e' collera, bada che egli non ti porti via con un sol colpo, perche' una gran somma di denaro non potrebbe allontanarlo. Giobbe 36:19 Dara' forse valore alle tue ricchezze, quando egli ha oro e tutte le risorse della potenza? Giobbe 36:20 Non desiderare la notte, in cui la gente e' portata via dal suo luogo. Giobbe 36:21 Bada di non volgerti all'iniquita', perche' tu hai preferito questa afflizione. Elihu esalta Dio per le sue grandi opere nel creato Giobbe 36:22 Ecco, Dio e' eccelso nella sua potenza; chi puo' insegnare come lui? Giobbe 36:23 Chi mai puo' imporgli la via da seguire e chi puo' dirgli: "Tu hai fatto male"? Giobbe 36:24 Ricordati di magnificare le sue opere, che gli uomini hanno cantato; Giobbe 36:25 tutti gli uomini le ammirano, il mortale le puo' contemplare da lontano. Giobbe 36:26 Si, Dio e' grande, ma noi non lo conosciamo, e il numero dei suoi anni e' imperscrutabile. Giobbe 36:27 Egli attira in alto le gocce d'acqua sotto forma di vapore, che si condensa poi in pioggia, Giobbe 36:28 che le nubi riversano e lasciano cadere sull'uomo in gran quantita'. Giobbe 36:29 Chi puo' capire lo spiegamento delle nubi, il fragore che scoppia nella sua tenda? Giobbe 36:30 Ecco, egli spande intorno a se' la sua luce e copre le profondita' del mare. Giobbe 36:31 Per mezzo di esse egli punisce i popoli e da' cibo in abbondanza. Giobbe 36:32 Si copre le mani con i fulmini e comanda loro di colpire il bersaglio. Giobbe 36:33 Il tuono parla di lui, anche il bestiame avverte la tempesta in arrivo. Giobbe 37:1 Per questo il mio cuore trema e balza fuori dal suo posto. Giobbe 37:2 Ascoltate attentamente il fragore della sua voce, il rombo che esce dalla sua bocca! Giobbe 37:3 Egli lascia andar libero il suo lampo sotto tutto il cielo e fino alle estremita' della terra. Giobbe 37:4 Dietro di esso una voce rugge; egli tuona con la sua voce maestosa; egli non li trattiene quando si e' udita la sua voce. Giobbe 37:5 Dio tuona meravigliosamente con la sua voce e fa grandi cose che non possiamo comprendere. Giobbe 37:6 Dice infatti alla neve: "Cadi sulla terra; lo dice tanto alle piogge leggere che alle piogge torrenziali. Giobbe 37:7 Arresta la mano di ogni uomo, affinche' tutti i mortali possano conoscere le sue opere. Giobbe 37:8 Le fiere entrano nei loro nascondigli rimangono nelle loro tane. Giobbe 37:9 Dai piu' remoti recessi del sud viene l'uragano, e il freddo dai gelidi venti del nord. Giobbe 37:10 Al soffio di Dio si forma il ghiaccio e la distesa delle acque si ritira. Giobbe 37:11 Carica le dense nubi di umidita' e di sperde lontano le sue nubi luminose. Giobbe 37:12 Esse vagano ovunque nel cielo, cambiando direzione in base alla sua guida per compiere qualunque cosa egli manda loro sulla faccia della terra abitata. Giobbe 37:13 Le manda o per castigo o per la sua terra o per bonta'. Giobbe 37:14 Porgi l'orecchio a questo, o Giobbe, fermati e considera le meraviglie di Dio! Giobbe 37:15 Sai tu come Dio le diriga e come faccia brillare il lampo delle sue nubi? Giobbe 37:16 Sai tu come le nubi si librino nell'aria, le meraviglie di colui che sa tutto? Giobbe 37:17 Sai tu perche' i tuoi abiti sono caldi, quando la terra si riposa a motivo dello scirocco? Giobbe 37:18 Hai tu forse disteso con lui il firmamento, rendendolo solido come uno specchio di metallo fuso? Giobbe 37:19 Insegnaci che cosa dobbiamo dirgli, perche' noi non possiamo preparare il nostro caso per l'oscurita'. Giobbe 37:20 Gli si puo' forse dire che io voglio parlare? Se un uomo dovesse parlare, sarebbe certamente distrutto. Giobbe 37:21 Anche ora nessuno puo' guardare fisso il sole quando splende in cielo, dopo che e' passato il vento e l'ha reso terso. Giobbe 37:22 Il bel tempo viene dal nord, ma intorno a Dio e' tremenda maesta'. Giobbe 37:23 L'Onnipotente noi non lo possiamo raggiungere. Egli e' sublime in potenza, in rettitudine e nella sua grande giustizia; egli non opprime alcuno. Giobbe 37:24 Per questo gli uomini lo temono; ma egli non tiene conto di chi si ritiene sapiente». Dio interroga Giobbe nel contesto della sua creazione Giobbe 38:1 Allora l'Eterno rispose a Giobbe di mezzo alla tempesta e disse: Giobbe 38:2 «Chi e' costui che oscura il mio disegno con parole prive di conoscenza? Giobbe 38:3 Orsu', cingiti i lombi, come un prode; io ti interroghero' e tu mi risponderai. Giobbe 38:4 Dov'eri tu quando io gettavo le fondamenta della terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. Giobbe 38:5 Chi ha stabilito le sue dimensioni, se lo sai, o chi traccio' su di essa la corda per misurarla? Giobbe 38:6 Dove sono fissate le sue fondamenta, o chi pose la sua pietra angolare, Giobbe 38:7 quando le stelle del mattino cantavano tutte insieme e tutti i figli di DIO mandavano grida di gioia? Giobbe 38:8 Chi racchiuse con porte il mare quando proruppe uscendo dal grembo materno, Giobbe 38:9 quando gli diedi le nubi per vestito e per fasce l'oscurita'? Giobbe 38:10 Quando gli tracciai un limite e gli misi sbarre e porte, Giobbe 38:11 e dissi: "Tu arriverai fin qui, ma non oltre; qui si arresteranno le tue onde superbe! Giobbe 38:12 Da quando vivi hai mai comandato al mattino o insegnato all'aurora il suo posto, Giobbe 38:13 perche' essa afferri le estremita' della terra e ne scuota via i malvagi Giobbe 38:14 Si trasforma come creta sotto il sigillo, e spicca come un vestito. Giobbe 38:15 Ai malvagi e' negata la loro luce, e il braccio alzato e' spezzato. Giobbe 38:16 Sei forse giunto fino alle sorgenti del mare o sei mai andato in cerca delle profondita' dell'abisso? Giobbe 38:17 Ti sono state mostrate le porte della morte, o hai forse visto le porte dell'ombra di morte? Giobbe 38:18 Hai tu fatto caso all'ampiezza della terra? Dillo, se sai tutto questo! Giobbe 38:19 Dov'e' la via che guida alla dimora della luce? E le tenebre, dov'e' il loro luogo. Giobbe 38:20 perche' tu le possa condurre al loro posto, e possa conoscere i sentieri che portano alla loro casa? Giobbe 38:21 Tu lo sai, perche' allora eri gia' nato, e il numero dei tuoi giorni e' grande. Giobbe 38:22 Sei mai entrato nei depositi della neve, o hai forse visto i depositi della grandine Giobbe 38:23 che io tengo in serbo per i tempi di calamita', per il giorno della battaglia e della guerra? Giobbe 38:24 Per quali vie si diffonde la luce o propaga il vento orientale sulla terra Giobbe 38:25 Chi ha aperto un canale per le straripanti acque e la via al tuono dei fulmini. Giobbe 38:26 per far piovere su una terra disabitata, su un deserto, dove non c'e' alcun uomo, Giobbe 38:27 per dissetare le solitudini desolate, e far germogliare e crescere l'erba? Giobbe 38:28 La pioggia ha forse un padre? O chi genera le gocce della rugiada? Giobbe 38:29 Dal grembo di chi esce il ghiaccio, e la brina del cielo chi la da' alla luce? Giobbe 38:30 Le acque si induriscono come pietra e la superficie dell'abisso si congela. Giobbe 38:31 Puoi tu unire assieme i legami delle Pleiadi, o sciogliere le catene di Orione? Giobbe 38:32 Fai tu apparire le costellazioni a suo tempo, o guidare l'Orsa maggiore con i suoi piccoli? Giobbe 38:33 Conosci tu le leggi del cielo, o puoi tu stabilire il loro dominio sulla terra? Giobbe 38:34 Puoi tu far giungere la tua voce fino alle nubi affinche' abbondanza di pioggia ti ricopra? Giobbe 38:35 Sei tu forse che scagli i fulmini dove devono andare, dicendoti: "Eccoci"? Giobbe 38:36 Chi ha messo nella mente la sapienza o chi ha dato intendimento al cuore? Giobbe 38:37 Chi conta le nubi per mezzo della sapienza, e chi versa gli otri del cielo Giobbe 38:38 quando la polvere si fonde in una massa e le zolle si attaccano insieme? Giobbe 38:39 Puoi tu cacciare la preda per la leonessa o saziare la fame dei leoncelli Giobbe 38:40 quando si accovacciano nelle loro tane o stanno in agguato nei loro nascondigli? Giobbe 38:41 Chi provvede al corvo il suo cibo, quando i suoi piccini gridano a Dio e vanno errando senza cibo? Giobbe 39:1 Conosci tu il tempo in cui partoriscono le capre delle rocce o hai forse osservato il parto delle cerve? Giobbe 39:2 Sai tu contare i mesi in cui portano a termine la loro gravidanza, o conosci tu il tempo in cui devono partorire? Giobbe 39:3 Si accovacciano e danno alla luce i loro piccoli, mettendo cosi fine alle loro doglie. Giobbe 39:4 I loro piccoli si fanno forti, crescono all'aperto, se ne vanno e non ritornano piu' da esse. Giobbe 39:5 Chi lascia andar libero l'ona'gro, chi ha sciolto i legami all'asino selvatico, Giobbe 39:6 al quale ho assegnato come dimora il deserto e la terra salata per abitazione? Giobbe 39:7 Egli disprezza il frastuono della citta' e non ode grida di alcun padrone. Giobbe 39:8 Le ampie distese di montagna sono il suo pascolo, e va in cerca di tutto cio' che e' verde. Giobbe 39:9 Il bufalo e' forse disposto a servirti o a passare la notte presso la tua mangiatoia? Giobbe 39:10 Puoi forse legare il bufalo con la corda per arare nel solco, o erpichera' le valli dietro a te? Giobbe 39:11 Ti fiderai di lui, perche' la sua forza e' grande, o lascerai a lui il tuo lavoro Giobbe 39:12 Conterai su di lui per portare a casa il tuo grano e per ammassarlo sull'aia? Giobbe 39:13 Le ali dello struzzo sbattono festosamente, ma non sono certo le ali e le piume della cicogna. Giobbe 39:14 Esso infatti abbandona le proprie uova per terra e le lascia riscaldare nella polvere, Giobbe 39:15 dimenticando che un piede puo' schiacciarle o una bestia dei campi calpestarle. Giobbe 39:16 Tratta duramente i suoi piccoli, come se non fossero suoi; ma la sua fatica senza alcun interesse e' vana, Giobbe 39:17 perche' Dio l'ha privato di sapienza e non gli ha impartito intelligenza. Giobbe 39:18 Ma quando si alza in piedi per scappare, si beffa del cavallo e del suo cavaliere. Giobbe 39:19 Sei tu che hai dato al cavallo la forza e che hai rivestito il suo collo con una fremente criniera? Giobbe 39:20 Sei tu che lo fai saltare come una locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento. Giobbe 39:21 Scalpita nella valle rallegrandosi nella sua forza; e si slancia in mezzo alla mischia di armi. Giobbe 39:22 Sprezza la paura e non teme, ne' indietreggia davanti alla spada. Giobbe 39:23 Su di lui risuona la faretra, la folgorante lancia e il giavellotto. Giobbe 39:24 Con ardore e impeto divora le distanze e non sta piu' fermo quando suona la tromba. Giobbe 39:25 Al primo squillo di tromba dice: "Aha!" e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capitani e il grido di guerra. Giobbe 39:26 e' forse per la tua intelligenza che si alza in volo lo sparviero e spiega le sue ali verso il sud? Giobbe 39:27 e' al tuo comando che l'aquila si leva in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati? Giobbe 39:28 Abita sulle rocce e rimane su rupi scoscese. Giobbe 39:29 Da lassu' spia la preda e i suoi occhi scrutano lontano. Giobbe 39:30 I suoi piccoli succhiano sangue e dove sono gli uccisi, la' essa si trova». Giobbe 40:1 L'Eterno continuo' a rispondere a Giobbe e disse: Giobbe 40:2 «Colui che contende con l'Onnipotente, vuole forse correggerlo? Colui che rimprovera Dio, risponda a questo». Giobbe riconosce la propria meschinita' di fronte a Dio e alle sue opere Giobbe 40:3 Allora Giobbe rispose all'Eterno e disse: Giobbe 40:4 «Ecco, sono cosi meschino, che cosa ti posso rispondere? Mi metto la mano sulla bocca. Giobbe 40:5 Ho parlato una volta, ma non parlero' piu'; si, due volte, ma non aggiungero' altro». Dio sfida Giobbe a far giudizio dei malvagi Giobbe 40:6 L'Eterno allora rispose a Giobbe di mezzo alla tempesta e disse: Giobbe 40:7 «Orsu', cingiti i lombi, come un prode, io ti interroghero' e tu mi risponderai. Giobbe 40:8 Vorresti proprio annullare il mio giudizio, condannare me per giustificare te stesso? Giobbe 40:9 Hai tu un braccio come quello di Dio e puoi tuonare con una voce pari alla sua? Giobbe 40:10 Adornati dunque di maesta' e di magnificenza e rivestiti di gloria e di splendore. Giobbe 40:11 Da' libero sfogo ai furori della tua ira; guarda a tutti i superbi e abbassali, Giobbe 40:12 guarda a tutti i superbi e umiliali, e schiaccia i malvagi ovunque si trovino. Giobbe 40:13 Seppelliscili nella polvere tutti insieme, rinchiudili in luoghi segreti. Giobbe 40:14 Allora anch'io ti lodero', perche' la tua destra ti ha dato vittoria. Dio paragona la forza di Giobbe con quella di behemoth e del Leviathan Giobbe 40:15 Guarda behemoth che ho fatto al pari di te; esso mangia l'erba come il bue. Giobbe 40:16 Ecco, la sua forza e' nei suoi fianchi e la sua potenza nei muscoli del suo ventre. Giobbe 40:17 Fa oscillare la sua coda, come un cedro; i nervi delle sue cosce sono saldamente intrecciati. Giobbe 40:18 Le sue ossa sono come tubi di bronzo, le sue ossa come sbarre di ferro. Giobbe 40:19 Esso e' la prima delle opere di Dio, solo colui che lo fece puo' avvicinarsi a lui con la sua spada. Giobbe 40:20 Benche' i monti producono cibo per lui, e la' tutte le bestie dei campi si divertano, Giobbe 40:21 Si sdraia sotto le piante di loto, in luoghi nascosti dei canneti e delle paludi. Giobbe 40:22 Le piante di loto lo coprono con la loro ombra, i salici del torrente, lo circondano. Giobbe 40:23 Il fiume puo' straripare, ma egli non ha paura; e' sicuro di se', anche se il Giordano dovesse avventarsi contro la sua stessa bocca. Giobbe 40:24 Chi mai potra' prenderlo per gli occhi o forargli le narici con uncini? Giobbe 41:1 Puoi tu tirar fuori il Leviathan con l'amo o tener ferma la sua lingua con una corda? Giobbe 41:2 Puoi tu mettergli un giunco nelle narici o forargli la mascella con un uncino? Giobbe 41:3 Ti fara' egli molte suppliche o ti rivolgera' parole dolci? Giobbe 41:4 Fara' egli un patto con te, perche' tu lo prenda come servo per sempre? Giobbe 41:5 Scherzerai tu con lui come con un uccello o lo terrai al guinzaglio per le tue fanciulle? Giobbe 41:6 I tuoi amici faranno con lui splendidi intrattenimenti o lo spartiranno forse tra i mercanti? Giobbe 41:7 Puoi tu coprire la sua pelle di dardi o la sua testa con arpioni? Giobbe 41:8 Mettigli le mani addosso, ti ricorderai del combattimento e non ci riproverai. Giobbe 41:9 Ecco, la speranza di chi l'assale e' ingannevole; al solo vederlo uno e' atterrito. Giobbe 41:10 Nessuno e' tanto audace da osare di provocarlo. Chi dunque e' in grado di stare fermo davanti a me? Giobbe 41:11 Chi mi ha reso per primo un servizio, perche' lo debba ripagare? Qualunque cosa sotto tutti i cieli e' mia. Giobbe 41:12 Non passero' sotto silenzio le sue membra, la sua grande forza e la bellezza della sua armatura. Giobbe 41:13 Chi puo' spogliarlo della sua corazza, e chi puo' avvicinarlo con una doppia briglia? Giobbe 41:14 Chi puo' aprire le porte della sua bocca, circondata com'e' dal terrore dei suoi denti? Giobbe 41:15 Superbe sono le file dei suoi scudi, strettamente saldati come da un sigillo. Giobbe 41:16 L'uno e' cosi vicino all'altro che tra loro non passa neppure l'aria. Giobbe 41:17 Sono attaccati gli uni agli altri, saldamente uniti insieme, e non possono separarsi, Giobbe 41:18 I suoi starnuti danno guizzi di luce e i suoi occhi sono come le palpebre dell'aurora. Giobbe 41:19 Dalla sua bocca escono vampate, sprizzano scintille di fuoco. Giobbe 41:20 Dalle sue narici esce fumo, come da una pentola bollente o da un calderone. Giobbe 41:21 Il suo alito incendia carboni e dalla sua bocca escono fiamme. Giobbe 41:22 La forza risiede nel suo collo e davanti a lui danza il terrore. Giobbe 41:23 Le parti flosce della sua carne sono ben compatte, sono ben salde su di lui e non si muovono. Giobbe 41:24 Il suo cuore e' duro come una pietra, duro come la parte inferiore della macina. Giobbe 41:25 Quando si rizza, i forti hanno paura, e per il terrore restano smarriti. Giobbe 41:26 La spada che lo raggiunge non gli fa nulla, e neppure la lancia, la freccia e il giavellotto. Giobbe 41:27 Considera il ferro come paglia e il bronzo come legno tarlato. Giobbe 41:28 La freccia non lo mette in fuga; le pietre della fionda per lui diventano stoppia. Giobbe 41:29 Le mazze gli sembrano paglia, si fa beffe del vibrare della lancia. Giobbe 41:30 Al di sotto ha punte acuminate e lascia come tracce d'erpice sul fango. Giobbe 41:31 Fa bollire l'abisso come una caldaia e fa del mare come un vaso di unguento. Giobbe 41:32 Si lascia dietro una scia di luce e l'abisso sembra coperto di canizie. Giobbe 41:33 Sulla terra non c'e' nulla simile a lui, che e' stato fatto senza paura alcuna. Giobbe 41:34 Guarda in faccia tutti gli esseri alteri; egli e' il re su tutte le fiere piu' superbe». Giobbe riconosce di non avere intendimento e si pente Giobbe 42:1 Allora Giobbe rispose all'Eterno e disse: Giobbe 42:2 «Riconosco che puoi tutto, e che nessun tuo disegno puo' essere impedito. Giobbe 42:3 Chi e' colui che offusca il tuo consiglio senza intendimento? Per questo ho detto cose che non comprendevo, cose troppo alte per me che non conoscevo. Giobbe 42:4 Deh, ascolta, e io parlero'; io ti interroghero' e tu mi risponderai. Giobbe 42:5 Il mio orecchio aveva sentito parlare di te, ma ora il mio occhio ti vede. Giobbe 42:6 Percio' provo disgusto nei miei confronti e mi pento sulla polvere e sulla cenere». Dio, dopo che Giobbe ha pregato per i suoi amici, gli rende il doppio di tutto cio' che aveva prima Giobbe 42:7 Ora, dopo che l'Eterno ebbe rivolto queste parole a Giobbe, l'Eterno disse a Elifaz di Teman: «La mia ira si e' accesa contro te e contro i tuoi due amici, perche' non avete parlato di me rettamente, come ha fatto il mio servo Giobbe. Giobbe 42:8 Ora dunque prendete con voi sette tori e sette montoni, andate dal mio servo Giobbe e offrite un olocausto per voi stessi. Il mio servo Giobbe preghera' per voi; e cosi per riguardo a lui non vi trattero' secondo la vostra follia, perche' non avete parlato di me rettamente, come ha fatto il mio servo Giobbe». Giobbe 42:9 Elifaz di Teman e Bildad di Shuah e Tsofar di Naamath andarono e fecero come l'Eterno aveva loro ordinato; e l'Eterno ebbe riguardo a Giobbe. Giobbe 42:10 Quando Giobbe ebbe pregato per i suoi amici, l'Eterno lo ristabili nel precedente stato; cosi l'Eterno rese a Giobbe il doppio di tutto cio' che aveva posseduto. Giobbe 42:11 Tutti i suoi fratelli, tutte le sue sorelle e tutti i suoi conoscenti di prima vennero a trovarlo, mangiarono con lui in casa sua; essi lo confortarono e lo consolarono di tutte le avversita' che l'Eterno aveva mandato su di lui; quindi ognuno di essi gli diede un pezzo d'argento e un anello d'oro. Giobbe 42:12 Ora l'Eterno benedisse gli ultimi anni di Giobbe piu' dei primi, perche' egli ebbe quattordicimila pecore, seimila cammelli, mille paia di buoi e mille asine. Giobbe 42:13 Ebbe pure sette figli e tre figlie; Giobbe 42:14 e chiamo' la prima Jemimah, la seconda Ketsiah e la terza Keren-Happuk. Giobbe 42:15 In tutto il paese non c'erano donne cosi belle come le figlie di Giobbe; e il padre assegno' loro una eredita' tra i loro fratelli. Giobbe 42:16 Dopo questo Giobbe visse centoquarant'anni e vide i suoi figli e i figli dei suoi figli per quattro generazioni. Giobbe 42:17 Poi Giobbe mori vecchio e sazio di giorni.Salmi 1:1-150:6 Le due vie, dei giusti e degli empi, contrapposte Salmi 1:1 Beato l'uomo che non cammina nel consiglio degli empi, non si ferma nella via dei peccatori e non si siede in compagnia degli schernitori, Salmi 1:2 ma il cui diletto e' nella legge dell'Eterno, e sulla sua legge medita giorno e notte. Salmi 1:3 Egli sara' come un albero piantato lungo i rivi d'acqua, che da' il suo frutto nella sua stagione e le cui foglie non appassiscono; e tutto quello che fa prosperera', Salmi 1:4 Non cosi sono gli empi; ma sono come pula che il vento disperde. Salmi 1:5 Percio' gli empi non reggeranno nel giudizio, ne' i peccatori nell'assemblea dei giusti. Salmi 1:6 Poiche' l'Eterno conosce la via dei giusti, ma la via degli empi porta alla rovina. Il regno del Messia Salmi 2:1 Perche' tumultuano le nazioni, e i popoli tramano cose vane? Salmi 2:2 I re della terra si ritrovano e i principi si consigliano insieme contro l'Eterno e contro il suo Unto, Salmi 2:3 dicendo: «Rompiamo i loro legami e sbarazziamoci delle loro funi». Salmi 2:4 Colui che siede nei cieli ridera', il Signore si fara' beffe di loro. Salmi 2:5 Allora parlera' loro nella sua ira, e nel suo grande sdegno li spaventera', Salmi 2:6 e dira': «Ho insediato il mio re sopra Sion, il mio santo monte. Salmi 2:7 Dichiarero' il decreto dell'Eterno. Egli mi ha detto: "Tu sei mio figlio, oggi io ti ho generato. Salmi 2:8 Chiedimi, e io ti daro' le nazioni come tua eredita' e le estremita' della terra per tua possessione. Salmi 2:9 Tu le spezzerai con una verga di ferro, le frantumerai come un vaso d'argilla"». Salmi 2:10 Ora dunque, o re, siate savi, accettate la correzione, o giudici della terra. Salmi 2:11 Servite l'Eterno con timore e gioite con tremore. Salmi 2:12 Sottomettetevi al Figlio, perche' non si adiri e non periate per via, perche' la sua ira puo' accendersi in un momento. Beati tutti coloro che si rifugiano in lui. Fiducia in Dio nell'avversita' Salmi 3:1 [Salmo di Davide quando fuggi davanti ad Absalom, suo figlio.] O Eterno, quanto numerosi sono i miei nemici! Molti si levano contro di me. Salmi 3:2 Molti dicono di me: «Non vi e' salvezza per lui presso DIO». (Sela) Salmi 3:3 Ma tu, o Eterno, sei uno scudo attorno a me; tu sei la mia gloria e colui che mi solleva il capo. Salmi 3:4 Con la mia voce ho gridato all'Eterno, ed egli mi ha risposto dal suo monte santo. (Sela) Salmi 3:5 Io mi sono coricato e ho dormito; poi mi sono risvegliato, perche' l'Eterno mi sostiene. Salmi 3:6 Io non temero' miriadi di gente, che si accampassero tutt'intorno contro di me. Salmi 3:7 Levati o Eterno; salvami, o DIO mio; perche' tu hai percosso tutti i miei nemici sulla mascella; tu hai rotto i denti degli empi. Salmi 3:8 La salvezza appartiene all'Eterno; la tua benedizione sia sul tuo popolo. (Sela) Fiduciosa preghiera a Dio nell'avversita' Salmi 4:1 [Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo di Davide.] Quando grido, rispondimi, o DIO della mia giustizia; quand'ero nell'avversita', tu mi hai soccorso; abbi pieta' di me ed esaudisci la mia preghiera. Salmi 4:2 Fino a quando, o figli degli uomini, si fara' oltraggio alla mia gloria? Fino a quando amerete la vanita' e andrete dietro alla menzogna? (Sela) Salmi 4:3 Or sappiate che l'Eterno si e' appartato uno che e' santo; l'Eterno mi esaudira' quando gridero' a lui. Salmi 4:4 Adiratevi e non peccate; sul vostro letto meditate nel vostro cuore e state in silenzio. (Sela) Salmi 4:5 Offrite sacrifici di giustizia e confidate nell'Eterno. Salmi 4:6 Molti dicono: «Chi ci fara' vedere il bene?». O Eterno, fa' risplendere la luce del tuo volto su di noi. Salmi 4:7 Tu mi hai messo piu' gioia nel cuore di quanto ne provano essi, quando il loro grano ed il loro mosto abbondano. Salmi 4:8 In pace mi corichero' e in pace dormiro', poiche' tu solo, o Eterno, mi fai dimorare al sicuro. Al maestro del coro. Per flauto. Salmo di Davide Salmi 5:1 [Al maestro del coro. Per flauto. Salmo di Davide.] Porgi l'orecchio alle mie parole, o Eterno; sii attento al mio lamento. Salmi 5:2 Ascolta la voce del mio grido, o mio Re e mio DIO, poiche' a te rivolgo la mia preghiera. Salmi 5:3 O Eterno, al mattino tu dai ascolto alla mia voce, al mattino elevero' la mia preghiera a te e aspettero'. Salmi 5:4 perche' tu non sei un Dio che prende piacere nell'empieta'; con te non puo' dimorare il male. Salmi 5:5 Quelli che si gloriano, non potranno reggere davanti ai tuoi occhi; tu hai in odio tutti gli operatori d'iniquita'. Salmi 5:6 Tu farai perire tutti quelli che dicono menzogne; l'Eterno detesta l'uomo di sangue e di frode. Salmi 5:7 Ma io, per la tua grande benignita' entrero' nella tua casa e adorero' con gran timore, rivolto al tuo santo tempio. Salmi 5:8 O Eterno, guidami per la tua giustizia, a motivo dei miei nemici; raddrizza davanti a me la tua via Salmi 5:9 perche' nella loro bocca non c'e' alcuna rettitudine; il loro cuore non medita altro che rovina; la loro gola e' un sepolcro aperto; lusingano con la loro lingua. Salmi 5:10 Condannali o DIO, non riescano nei loro disegni; scacciali per la moltitudine dei loro misfatti, perche' si sono ribellati contro di te. Salmi 5:11 Ma si rallegrino tutti quelli che si rifugiano in te, mandino grida di gioia per sempre, perche' tu li proteggi; esultino in te quelli che amano il tuo nome. Salmi 5:12 perche' tu, o Eterno, benedirai il giusto; tu lo circonderai con la tua grazia, come d'uno scudo. Preghiera per ottenere misericordia Salmi 6:1 [Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Su un'arpa a otto corde. Salmo di Davide.] O Eterno non correggermi nella tua ira e non castigarmi nell'ardore del tuo sdegno. Salmi 6:2 Abbi pieta' di me, o Eterno; perche' sono sfinito dal male; guariscimi, o Eterno, perche' le mie ossa sono afflitte; Salmi 6:3 Anche la mia anima e' grandemente afflitta; e tu, o Eterno, fino a quando? Salmi 6:4 Volgiti a me, o Eterno libera l'anima mia; salvami, per amore della tua benignita'. Salmi 6:5 Poiche' nella morte non c'e' memoria di te; chi ti celebrera' nello Sceol? Salmi 6:6 Io sono sfinito a forza di sospirare; ogni notte allago di pianto il mio letto e faccio scorrere le lacrime sul mio giaciglio. Salmi 6:7 Il mio occhio si strugge dal dolore e invecchia a motivo di tutti i miei nemici. Salmi 6:8 Allontanatevi da me, voi tutti operatori d'iniquita', perche' l'Eterno ha dato ascolto alla voce del mio pianto. Salmi 6:9 L'Eterno ha dato ascolto alla mia supplica; l'Eterno accoglie la mia preghiera. Salmi 6:10 Tutti i miei nemici saranno confusi e grandemente smarriti; essi volteranno le spalle e saranno confusi in un momento. Richiesa di essere difeso dal malvagio Salmi 7:1 [Scighionot di Davide che canto' all'Eterno per le parole di Kush il Beniaminita.] O Eterno, DIO mio, mi rifugio in te; salvami da tutti quelli che mi perseguitano e liberami Salmi 7:2 perche' talora il nemico non dilani l'anima mia come un leone, lacerandola senza che alcuno mi liberi. Salmi 7:3 O Eterno, DIO mio, se ho fatto questo, se vi e' perversita' nelle mie mani. Salmi 7:4 se ho reso male per bene a chi viveva in pace con me, o se ho spogliato il mio nemico senza ragione, Salmi 7:5 mi perseguiti pure il nemico e mi raggiunga, calpesti a terra la mia vita e trascini la mia gloria nella polvere. Salmi 7:6 Levati, o Eterno, nella tua ira; innalzati contro il furore dei miei nemici e destati in mio favore; tu hai stabilito il giudizio. Salmi 7:7 L'assemblea dei popoli ti circondera'; ritorna al di sopra di essa in luogo elevato. Salmi 7:8 L'Eterno giudichera' i popoli; giudicami, o Eterno, secondo la mia giustizia e la mia integrita'. Salmi 7:9 Deh! Fa' cessare la malvagita' dei malvagi, ma stabilisci l'uomo giusto, perche' tu sei il DIO giusto, che provi i cuori e le menti, Salmi 7:10 Il mio scudo e' in DIO, che salva quelli che sono retti di cuore. Salmi 7:11 DIO e' un giusto giudice e un Dio che si adira ogni giorno contro i malfattori. Salmi 7:12 Se il malvagio non si converte, egli aguzzera' la sua spada; ha gia' teso il suo arco e lo ha preparato. Salmi 7:13 Egli ha preparato contro di lui armi mortali, tiene pronte le sue frecce infuocate. Salmi 7:14 Ecco, il malvagio partorisce iniquita'; egli ha concepito perversita' e partorira' inganno. Salmi 7:15 Egli scava una fossa e la fa profonda, ma egli stesso cade nella fossa che ha fatto. Salmi 7:16 La sua perversita' ritornera' sul suo stesso capo, e la sua violenza gli cadra' sulla sommita' del capo. Salmi 7:17 Io rendero' grazie all'Eterno per la sua giustizia, e cantero' le lodi al nome dell'Eterno, l'Altissimo. Gloria di Dio e dignita' dell'uomo nella creazione Salmi 8:1 [Al maestro del coro. Sulla Ghittea. Salmo di Davide.] Quanto e' magnifico il tuo nome su tutta la terra, o Eterno, Signor nostro, che hai posto la tua maesta' al di sopra dei cieli! Salmi 8:2 Dalla bocca dei bambini e dei lattanti tu hai stabilito la lode a motivo dei tuoi nemici, per far tacere il nemico e il vendicatore. Salmi 8:3 Quando considero i tuoi cieli, che sono opera delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte, Salmi 8:4 che cosa e' l'uomo, perche' te ne ricordi, e il figlio dell'uomo, perche' lo visiti? Salmi 8:5 Eppure tu lo hai fatto di poco inferiore a DIO, e lo hai coronato di gloria e di onore. Salmi 8:6 Lo hai fatto regnare sulle opere delle tue mani e hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi! Salmi 8:7 Pecore e buoi tutti quanti, e anche le fiere della campagna, Salmi 8:8 gli uccelli del cielo e i pesci del mare, tutto quello che passa per i sentieri del mare. Salmi 8:9 O Eterno, Signor nostro, quanto e' magnifico il tuo nome in tutta la terra! Ringraziamento per una grande liberazione Salmi 9:1 [Al maestro del coro. Sul motivo: "La morte del figlio". Salmo di Davide.] Io ti celebrero', o Eterno, con tutto il mio cuore, narrero' tutte le tue meraviglie. Salmi 9:2 Gioiro' e mi rallegrero' in te; cantero' le lodi al tuo nome, o Altissimo. Salmi 9:3 Poiche' i miei nemici voltano le spalle, cadono e periscono davanti a te. Salmi 9:4 Tu infatti hai sostenuto la mia rettitudine e la mia causa, ti sei assiso sul trono come giusto giudice. Salmi 9:5 Tu hai sgridato le nazioni, hai distrutto l'empio, hai cancellato il loro nome per sempre. Salmi 9:6 Il nemico e' perito, raggiunto da una desolazione eterna! E delle citta' che tu hai distrutto e' scomparso persino il ricordo. Salmi 9:7 Ma l'Eterno rimane per sempre; egli ha stabilito il suo trono per far giudizio. Salmi 9:8 Egli giudichera' il mondo con giustizia giudichera' i popoli con rettitudine. Salmi 9:9 L'Eterno sara' un rifugio inespugnabile per l'oppresso, un rifugio inespugnabile in tempi di distretta. Salmi 9:10 E quelli che conoscono il tuo nome confideranno in te, perche' tu, o Eterno, non abbandoni quelli che ti cercano. Salmi 9:11 Cantate lodi all'Eterno che abita in Sion; annunziate fra i popoli le sue opere. Salmi 9:12 Poiche' colui che domanda ragione del sangue si ricorda di loro; egli non dimentica il grido degli afflitti. Salmi 9:13 Abbi pieta' di me, o Eterno, tu che mi fai risalire dalle porte della morte, vedi l'afflizione che soffro da parte di quelli che mi odiano, Salmi 9:14 affinche' possa raccontare tutte le tue lodi, e alle porte della figlia di Sion possa festeggiare per la tua liberazione. Salmi 9:15 Le nazioni sono sprofondate nella fossa che avevano fatta; il loro piede e' stato preso nella rete che avevano nascosta. Salmi 9:16 L'Eterno si e' fatto conoscere per mezzo del giudizio che ha fatto; l'empio e' stato preso al laccio dall'opera delle sue stesse mani. (Interludio. Sela) Salmi 9:17 Gli empi scenderanno nello Sceol; si, tutte le nazioni che dimenticano DIO. Salmi 9:18 Poiche' il bisognoso non sara' dimenticato per sempre; la speranza degli oppressi non perira' per sempre. Salmi 9:19 Levati, o Eterno; non lasciare che il mortale abbia il sopravvento; siano giudicate le nazioni davanti a te. Salmi 9:20 O Eterno, infondi in loro spavento; fa' che le nazioni riconoscano di essere semplicemente dei mortali. (Sela) Preghiera perche' gli empi siano rovesciati Salmi 10:1 O Eterno, perche' te ne stai lontano? Perche' ti nascondi in tempi di avversita'? Salmi 10:2 L'empio nella sua superbia perseguita con violenza il misero; essi saranno presi nelle macchinazioni stesse da loro ideate, Salmi 10:3 perche' l'empio si gloria dei desideri dell'anima sua, benedice il rapace e disprezza l'Eterno. Salmi 10:4 L'empio, nell'arroganza del suo volto, non cerca l'Eterno; tutti i suoi pensieri sono: «DIO non c'e'» Salmi 10:5 Le sue vie prosperano in ogni tempo; i tuoi giudizi sono per lui troppo alti, lontani dalla sua portata; egli schernisce tutti i suoi nemici. Salmi 10:6 Egli dice in cuor suo: «Io non saro' mai smosso; non mi accadra' mai alcun male». Salmi 10:7 La sua bocca e' piena di maledizioni, di frode e d'inganno; sotto la sua lingua vi e' perversita' e iniquita'. Salmi 10:8 Egli sta in agguato nei villaggi, uccide l'innocente in luoghi nascosti, i suoi occhi spiano l'infelice. Salmi 10:9 Egli sta in agguato in luoghi nascosti come il leone nella sua tana, sta in agguato per ghermire il misero; egli ghermisce il misero, attirandolo nella sua rete. Salmi 10:10 Egli se ne sta quatto e chino, e gli in felici soccombono alla sua forza. Salmi 10:11 Egli dice nel suo cuore: «Dio dimentica, nasconde la sua faccia, non lo vedra' mai». Salmi 10:12 Levati, o Eterno; o Dio, alza la tua mano; non dimenticare i miseri. Salmi 10:13 Perche' l'empio disprezza DIO? Egli dice in cuor suo: «Tu non ne chiederai conto». Salmi 10:14 Ma tu hai visto, perche' tu osservi attentamente la perversita' e l'afflizione, per poi ripagare con la tua mano; l'infelice si rimette a te, tu sei colui che soccorre l'orfano. Salmi 10:15 Spezza il braccio dell'empio e del malvagio; se tu ricercherai la sua malvagita', non la troverai piu'. Salmi 10:16 L'Eterno e' re per sempre; le nazioni sono scomparse dalla sua terra. Salmi 10:17 O Eterno, tu dai ascolto al desiderio degli umili; tu rafforzi il loro cuore, le tue orecchie sono attente, Salmi 10:18 per far ragione all'orfano e all'afflitto, affinche' l'uomo fatto di terra smetta d'incutere spavento. Il giusto cerca rifugio in Dio Salmi 11:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] Io mi rifugio nell'Eterno; come potete dire all'anima mia: «Fuggi al tuo monte, come un uccelletto»? Salmi 11:2 Perche' ecco, gli empi tendono l'arco, aggiustano le loro frecce sulla corda, per tirarle nel buio contro i retti di cuore. Salmi 11:3 Quando le fondamenta sono distrutte, che puo' fare il giusto? Salmi 11:4 L'Eterno e' nel suo tempio santo; l'Eterno ha il suo trono nei cieli; i suoi occhi vedono, le sue palpebre scrutano i figli degli uomini. Salmi 11:5 L'Eterno prova il giusto; ma l'anima sua odia l'empio e colui che ama la violenza. Salmi 11:6 Egli fara' piovere sugli empi lacci, fuoco, zolfo e vento infuocato; questa sara' la porzione del loro calice. Salmi 11:7 Poiche' l'Eterno e' giusto; egli ama la giustizia; gli uomini retti contempleranno il suo volto. Le parole dell'Eterno sono pure Salmi 12:1 [Al maestro del coro. Su un'arpa a otto corde. Salmo di Davide.] Salva, o Eterno, perche' gli uomini pii son venuti meno, e i veraci sono scomparsi in mezzo ai figli degli uomini. Salmi 12:2 Ciascuno mente al suo prossimo e parla con labbro adulatore e con cuore doppio. Salmi 12:3 L'Eterno recida tutte le labbra adulatrici e la lingua che parla con orgoglio, Salmi 12:4 di coloro che dicono: «Con la nostra lingua prevarremo; le nostre labbra ci appartengono; chi e' signore sopra di noi?». Salmi 12:5 «A motivo dell'Oppressione dei miseri e del grido dei bisognosi, ora mi levero'», dice l'Eterno, «e li salvero' da quelli che li insidiano». Salmi 12:6 Le parole dell'Eterno sono parole pure, come argento raffinato in una fornace di terra, purificato sette volte. Salmi 12:7 Tu, o Eterno, li proteggerai e li preserverai da questa generazione per sempre. Salmi 12:8 Gli empi si aggirano impunemente dappertutto, quando tra i figli degli uomini viene esaltato il male. Ricorso a Dio nella piu' estrema angoscia Salmi 13:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] Fino a quando, o Eterno, mi dimenticherai? Sara' forse per sempre? Fino a quando mi nasconderai il tuo volto? Salmi 13:2 Fino a quando faro' deliberazioni nella mia anima e avro' afflizione nel mio cuore tutto il giorno? Fino a quando s'innalzera' il mio nemico sopra di me? Salmi 13:3 Guarda attentamente e rispondimi, o Eterno, DIO mio, illumina i miei occhi, affinche' non m'addormenti nel sonno della morte, Salmi 13:4 perche' il mio nemico non dica: «L'ho vinto», e perche' i miei nemici non si rallegrino, quando vacillo. Salmi 13:5 Ma io confido nella tua benignita', e il mio cuore esultera' nella tua liberazione; Salmi 13:6 io cantero' all'Eterno, perche' egli mi ha trattato con grande magnanimita'. Malvagita' e follia degli uomini Salmi 14:1 [Al maestro del coro. Di Davide.] Lo stolto ha detto nel suo cuore: «Non c'e' DIO». Sono corrotti, fanno cose abominevoli; non c'e' alcuno che faccia il bene. Salmi 14:2 L'Eterno guarda dal cielo sui figli degli uomini per vedere se vi sia qualcuno che abbia intendimento, che cerchi DIO. Salmi 14:3 Si sono tutti sviati, si sono tutti corrotti; non c'e' alcuno che faccia il bene, neppure uno. Salmi 14:4 Non hanno alcun intendimento tutti gli operatori di iniquita', che mangiano il mio popolo come se mangiassero del pane e non invocano l'Eterno? Salmi 14:5 La' saranno presi da una grande paura, perche' DIO e' con la gente giusta. Salmi 14:6 Voi cercate di frustrare i piani del misero, perche' l'Eterno e' il suo rifugio. Salmi 14:7 Oh! Venga pure da Sion la salvezza, d'Israele! Quando l'Eterno ricondurra' dalla cattivita' il suo popolo, Giacobbe esultera', Israele si rallegrera'. Il vero cittadino dei cieli Salmi 15:1 [Salmo di Davide.] O Eterno, chi dimorera' nella tua tenda? Chi abitera' sul tuo santo monte? Salmi 15:2 Colui che cammina in modo irreprensibile e fa cio' che e' giusto, e dice la verita' come l'ha nel cuore, Salmi 15:3 che non calunnia con la sua lingua, non fa alcun male al suo compagno, non lancia alcun insulto contro il suo prossimo. Salmi 15:4 Ai suoi occhi e' disprezzata la persona spregevole, ma egli onora quelli che temono l'Eterno; anche se ha giurato a suo danno, egli non ritratta; Salmi 15:5 non da' il suo denaro ad usura e non accetta doni contro l'innocente. Chi fa queste cose non sara' mai smosso. Certezza della vita eterna da parte del credente Salmi 16:1 [Inno di Davide.] Proteggimi, o Dio, perche' io mi rifugio in te Salmi 16:2 Ho detto all'Eterno: «Tu sei il mio Signore; non ho alcun bene all'infuori di te». Salmi 16:3 Tutta la mia affezione e' riposta negli uomini santi ed onorevoli che sono sulla terra. Salmi 16:4 I dolori di quelli che corrono dietro ad altri de'i saranno moltiplicati; io non versero' le loro libazioni di sangue e non pronuncero' con le mie labbra i loro nomi. Salmi 16:5 L'Eterno e' la mia parte di eredita' e il mio calice; tu, o Eterno, tieni al sicuro quel che mi e' toccato in sorte. Salmi 16:6 Per me la sorte e' caduta in luoghi dilettevoli; si, una bella eredita' mi e' toccata. Salmi 16:7 Io benediro' l'Eterno che mi consiglia; il mio cuore mi ammaestra anche di notte. Salmi 16:8 Io ho continuamente posto l'Eterno davanti ai miei occhi; poiche' egli e' alla mia destra, io non saro' mai smosso. Salmi 16:9 Percio' il mio cuore si rallegra, e la mia anima esulta per la gloria della mia eredita'; anche la mia carne dimorera' fiduciosa e al sicuro, Salmi 16:10 perche' tu non lascerai l'anima mia nello Sceol e non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione. Salmi 16:11 Tu mi mostrerai il sentiero della vita; c'e' abbondanza di gioia alla tua presenza; alla tua destra vi sono delizie in eterno. Richiesta di protezione contro gli oppressori Salmi 17:1 [Preghiera di Davide.] O Eterno, da' ascolto a una giusta causa, presta attenzione al mio grido, porgi l'orecchio alla mia preghiera, che non viene da labbra di frode. Salmi 17:2 Venga la mia difesa dalla tua presenza; gli occhi tuoi vedano cio' che e' retto. Salmi 17:3 Tu hai investigato il mio cuore, l'hai visitato di notte, mi hai provato e non hai trovato nulla; mi sono proposto di non peccare con la mia bocca. Salmi 17:4 Riguardo alle opere degli uomini, per la parola delle tue labbra, mi sono guardato dalle vie dei violenti. Salmi 17:5 I miei passi sono rimasti fermi nei tuoi sentieri e i miei piedi non hanno vacillato. Salmi 17:6 Io t'invoco, o Dio, perche' tu mi esaudisci, tendi il tuo orecchio verso di me, ascolta le mie parole. Salmi 17:7 Mostrami la tua meravigliosa bonta', o tu, che con la tua destra salvi dai loro avversari quelli che si rifugiano in te. Salmi 17:8 Custodiscimi come la pupilla dell'occhio; nascondimi all'ombra delle tue ali, Salmi 17:9 dagli empi che mi opprimono e dai nemici mortali che mi circondano. Salmi 17:10 I loro cuori si sono induriti, con la loro bocca parlano con arroganza. Salmi 17:11 Ora ci hanno circondati, seguono i nostri passi; fissano i loro occhi per atterrarci. Salmi 17:12 Il mio nemico somiglia a un leone che si strugge dal desiderio di lacerare, e a un leoncello che sta in agguato nei nascondigli. Salmi 17:13 Levati, o Eterno, affrontalo, abbattilo; libera l'anima mia dall'empio con la tua spada. Salmi 17:14 O Eterno, con la tua mano liberami dagli uomini, dagli uomini del mondo la cui parte e' in questa vita, e il cui ventre tu riempi coi tuoi tesori nascosti; i loro figli si satollano e lasciano il resto dei loro beni ai loro bambini. Salmi 17:15 Quanto a me, per la giustizia vedro' la tua faccia; mi saziero' della tua presenza quando mi risvegliero'. Cantico di lode all'Eterno per le passate liberazioni Salmi 18:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide, servo dell'Eterno, che rivolse all'Eterno le parole di questo cantico, nel giorno in cui l'Eterno lo libero' dalla mano di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. Egli disse:] «Ti amo, o Eterno, mia forza. Salmi 18:2 L'Eterno e' la mia rocca la mia fortezza e il mio liberatore, il mio Dio, la mia rupe in cui mi rifugio, il mio scudo, la potenza della mia salvezza, il mio alto rifugio. Salmi 18:3 Io invoco l'Eterno, che e' degno di essere lodato, e sono salvato dai miei nemici. Salmi 18:4 Doglie di morte mi avevano circondato e torrenti di scellerati mi avevano spaventato. Salmi 18:5 Le angosce dello Sceol mi avevano avvolto e lacci di morte mi stavano davanti. Salmi 18:6 Nella mia angoscia invocai l'Eterno e gridai al mio DIO; egli udi la mia voce dal suo tempio, e il mio grido pervenne davanti a lui, ai suoi orecchi. Salmi 18:7 Allora la terra fu scossa e tremo'; anche le fondamenta dei monti furono smosse e scrollate, perche' egli era acceso d'ira. Salmi 18:8 Un fumo saliva dalle sue narici e un fuoco divorante gli usciva dalla bocca; da lui sprizzavano carboni accesi. Salmi 18:9 Egli abbasso' i cieli e discese con una densa caligine sotto i suoi piedi; Salmi 18:10 cavalcava un cherubino e volava; volava veloce sulle ali del vento. Salmi 18:11 Aveva fatto delle tenebre il suo velo, e per padiglione intorno a se' aveva posto l'oscurita' delle acque e le dense nubi del cielo. Salmi 18:12 Dallo splendore che lo precedeva si sprigionavano dense nubi, grandine e carboni ardenti. Salmi 18:13 L'Eterno tuono' nei cieli e l'Altissimo fece udire la sua voce con grandine e carboni ardenti. Salmi 18:14 Scaglio' le sue saette e disperse i nemici; lancio' fulmini in gran numero e li mise in fuga. Salmi 18:15 Al tuo rimprovero, o Eterno, e al soffio del vento dalle tue narici, gli alvei dei fiumi apparvero e le fondamenta del mondo furono scoperte. Salmi 18:16 Egli dall'alto stese la mano, mi prese e mi trasse fuori dalle grandi acque. Salmi 18:17 Mi libero' dal mio potente nemico e da quelli che mi odiavano, perche' erano piu' forti di me. Salmi 18:18 Essi mi erano venuti contro nel giorno della mia calamita', ma l'Eterno fu il mio sostegno, Salmi 18:19 e mi trasse fuori al largo; egli mi libero' perche' mi gradisce. Salmi 18:20 L'Eterno mi ha retribuito secondo la mia giustizia e mi ha reso secondo la purita' delle mie mani, Salmi 18:21 perche' ho osservato le vie dell'Eterno e non mi sono eroicamente allontanato dal mio DIO. Salmi 18:22 perche' ho tenuto davanti a me tutte le sue leggi e non ho deviato dai suoi statuti. Salmi 18:23 Sono stato integro verso di lui e mi sono guardato dalla mia iniquita'. Salmi 18:24 Percio' l'Eterno mi ha reso secondo la mia giustizia, secondo la purita' delle mie mani davanti ai suoi occhi. Salmi 18:25 Tu ti mostri pietoso verso l'uomo pio e retto verso l'uomo retto. Salmi 18:26 Tu ti mostri puro con il puro e ti mostri astuto col perverso, Salmi 18:27 perche' tu sei colui che salva la gente afflitta e che abbassa gli occhi alteri; Salmi 18:28 tu infatti, sei colui che fa risplendere la mia lampada; l'Eterno, il mio DIO, illumina le mie tenebre, Salmi 18:29 perche' con te posso assalire una schiera e con il mio DIO posso saltare sopra un muro. Salmi 18:30 La via di Dio e' perfetta; la parola dell'Eterno e' purificata col fuoco; egli e' lo scudo di tutti coloro che si rifugiano in lui. Salmi 18:31 Infatti chi e' DIO all'infuori dell'Eterno? E chi e' Rocca all'infuori del nostro DIO? Salmi 18:32 Dio e' colui che mi cinge di forza e che rende la mia vita perfetta. Salmi 18:33 Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve e mi rende saldo sui miei alti luoghi; Salmi 18:34 egli ammaestra le mie mani alla battaglia e con le mie braccia posso tendere un arco di rame. Salmi 18:35 Tu mi hai anche dato lo scudo della tua salvezza; la tua destra mi ha sostenuto, e la tua benignita' mi ha reso grande. Salmi 18:36 Tu hai allargato i miei passi sotto di me, e i miei piedi non hanno vacillato. Salmi 18:37 Io ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti e non me ne sono tornato indietro prima di averli distrutti. Salmi 18:38 Li ho colpiti ripetutamente ed essi non hanno piu' potuto rialzarsi; essi sono caduti sotto i miei piedi. Salmi 18:39 Tu mi hai cinto di forza per la battaglia e hai fatto piegare sotto di me quelli che si alzavano contro di me; Salmi 18:40 tu hai fatto voltare le spalle ai miei nemici davanti a me, e io ho distrutto quelli che mi odiavano. Salmi 18:41 Essi gridarono, ma non vi fu alcuno che li salvasse; gridarono all'Eterno, ma egli non rispose loro. Salmi 18:42 Li ho calpestati fino a ridurli come polvere davanti al vento; li ho spazzati via come il fango delle strade. Salmi 18:43 Tu mi hai liberato dalle contese del popolo; tu mi hai costituito capo di nazioni; un popolo che non conoscevo mi ha servito. Salmi 18:44 Al solo udire di me, essi mi hanno ascoltato e ubbidito, gli stranieri si sono sottomessi a me. Salmi 18:45 Gli stranieri si sono persi d'animo e sono usciti tremanti dalle loro fortezze. Salmi 18:46 Viva l'Eterno, sia benedetta la mia Rocca e sia esaltato il DIO della mia salvezza! Salmi 18:47 Egli e' il Dio che fa la vendetta per me e che mi sottomette i popoli; Salmi 18:48 egli mi libera dai miei nemici. Tu m'innalzi su quelli che si levano contro di me e mi liberi dall'uomo violento. Salmi 18:49 Percio', o Eterno, io celebrero' fra le nazioni il tuo nome col canto. Salmi 18:50 Grandi liberazioni egli concede al suo re e usa benignita' verso Davide, suo unto, e verso la sua progenie per sempre». Le grandi opere di Dio e l'eccellenza della sua parola Salmi 19:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento dichiara l'Opera delle sue mani. Salmi 19:2 un giorno proferisce parole all'Altro, e una notte rivela conoscenza all'altra. Salmi 19:3 Non hanno favella, ne' parole; la loro voce non s'ode; Salmi 19:4 ma la loro armonia si diffonde per tutta la terra e il loro messaggio giunge fino all'estremita' del mondo; nei cieli Dio ha posto una tenda per il sole; Salmi 19:5 ed esso e' come uno sposo che esce dalla sua camera di nozze, esulta come un prode che percorre la sua via. Salmi 19:6 Esso sorge da una estremita' dei cieli, e il suo giro giunge fino all'altra estremita'; niente e' nascosto al suo calore. Salmi 19:7 La legge dell'Eterno e' perfetta, essa ristora l'anima; la testimonianza dell'Eterno e' verace e rende savio il semplice. Salmi 19:8 I precetti dell'Eterno sono giusti e rallegrano il cuore, il comandamento dell'Eterno e' puro e illumina gli occhi. Salmi 19:9 Il timore dell'Eterno e' puro, rimane in eterno; i giudizi dell'Eterno sono verita', tutti quanti sono giusti; Salmi 19:10 essi sono piu' desiderabili dell'oro, si, piu' di molto oro finissimo; sono piu' dolci del miele, di quello che stilla dai favi. Salmi 19:11 Anche il tuo servo e' da essi istruito; vi e' grande ricompensa ad osservarli. Salmi 19:12 Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti. Salmi 19:13 Preserva inoltre il tuo servo dai peccati volontari, e fa' che non signoreggino su di me; allora io saro' integro e saro' puro da grandi trasgressioni. Salmi 19:14 Siano gradite davanti a te le parole della mia bocca e la meditazione del mio cuore, o Eterno, mia rocca e mio redentore. Non porre la fiducia nei carri o nei cavalli, ma in Dio Salmi 20:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] L'Eterno ti risponda nel giorno dell'avversita'; il nome del DIO di Giacobbe ti metta al sicuro in alto. Salmi 20:2 Ti mandi soccorso dal santuario e ti sostenga da Sion; Salmi 20:3 si ricordi di tutte le tue offerte e accetti il tuo olocausto. (Sela) Salmi 20:4 Ti dia secondo quel che il tuo cuore desidera e porti a compimento ogni tuo progetto. Salmi 20:5 Noi canteremo di gioia nella tua liberazione e alzeremo le nostre bandiere nel nome del nostro DIO. L'Eterno adempia tutte le tue richieste. Salmi 20:6 Ora so che l'Eterno salva il suo unto; gli rispondera' dal suo cielo santo con la forza salvatrice della sua destra. Salmi 20:7 Alcuni confidano nei carri e altri nei cavalli, ma noi ricorderemo il nome dell'Eterno, il nostro DIO. Salmi 20:8 Quelli si sono piegati e sono caduti; ma noi ci siamo rialzati e rimaniamo in piedi. Salmi 20:9 Salva, o Eterno; ci risponda il re nel giorno in cui grideremo. Ringraziamento per la vittoria Salmi 21:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] O Eterno, il re si rallegrera' nella tua forza, e quanto esultera' per la tua salvezza! Salmi 21:2 Tu gli hai concesso il desiderio del suo cuore e non gli hai rifiutato la richiesta delle sue labbra. (Sela) Salmi 21:3 Poiche' tu gli sei venuto incontro con benedizioni di prosperita', gli hai posto sul capo una corona d'oro finissimo. Salmi 21:4 Egli ti aveva chiesto vita e tu gli hai dato lunghi giorni in eterno. Salmi 21:5 Grande e' la sua gloria per la tua salvezza; tu gli hai conferito maesta' e gloria, Salmi 21:6 perche' lo rendi grandemente benedetto per sempre, ricolmi di gioia alla tua presenza. Salmi 21:7 Poiche' il re confida nell'Eterno e nella benignita' dell'Altissimo, non sara' mai smosso. Salmi 21:8 La tua mano raggiungera' tutti i tuoi nemici la tua destra raggiungera' quelli che ti odiano. Salmi 21:9 Tu li renderai come un forno ardente, quando apparirai adirato, nella sua ira l'Eterno li inabissera', e il fuoco li divorera'. Salmi 21:10 Tu farai perire il loro frutto dalla terra e la loro progenie tra i figli degli uomini, Salmi 21:11 perche' hanno ordito del male contro di te e hanno ideato piani malvagi, ma non riusciranno. Salmi 21:12 Poiche' tu farai voltar loro le spalle e punterai le frecce del tuo arco contro la loro faccia. Salmi 21:13 Innalzati, o Eterno, con la tua forza; noi canteremo e celebreremo le lodi della tua potenza. Le sofferenze del Messia a cui fa seguito il suo trionfo Salmi 22:1 [Al maestro del coro. Sul motivo: "La cerva dell'aurora". Salmo di Davide.] Dio mio, Dio mio, perche' mi hai abbandonato? Perche' sei cosi lontano e non vieni a liberarmi, dando ascolto alle parole del mio gemito? Salmi 22:2 O DIO mio, io grido di giorno, ma tu non rispondi, e anche di notte non sto in silenzio. Salmi 22:3 Eppure tu sei il Santo, che dimori nelle lodi d'Israele. Salmi 22:4 I nostri padri hanno confidato in te hanno confidato in te e tu li hai liberati. Salmi 22:5 Gridarono a te e furono liberati, confidarono in te e non furono delusi. Salmi 22:6 Ma io sono un verme e non un uomo; il vituperio degli uomini e disprezzato dal popolo. Salmi 22:7 Tutti quelli che mi vedono si fanno beffe di me, allungano il labbro e scuotono il capo, Salmi 22:8 dicendo: «Egli si e' affidato all'Eterno; lo liberi dunque, lo soccorra, poiche' lo gradisce». Salmi 22:9 Certo, tu sei colui che mi hai tratto fuori dal grembo materno mi hai fatto avere fiducia in te da quando riposavo sulle mammelle di mia madre. Salmi 22:10 Io fui abbandonato a te fin dalla mia nascita; tu sei il mio Dio fin dal grembo di mia madre. Salmi 22:11 Non allontanarti da me perche' l'angoscia e' vicina, e non c'e' nessuno che mi aiuti. Salmi 22:12 Grandi tori mi hanno circondato, potenti tori di Bashan mi hanno attorniato; Salmi 22:13 essi aprono la loro gola contro di me come un leone rapace e ruggente. Salmi 22:14 Sono versato come acqua, e tutte le mie ossa sono slogate il mio cuore e' come cera che si scioglie in mezzo alle mie viscere. Salmi 22:15 Il mio vigore si e' inaridito come un coccio d'argilla e la mia lingua e' attaccata al mio palato; tu mi hai posto nella polvere della morte. Salmi 22:16 Poiche' cani mi hanno circondato; uno stuolo di malfattori mi ha attorniato; mi hanno forato le mani e i piedi. Salmi 22:17 posso contare tutte le mie ossa; essi mi guardano e mi osservano. Salmi 22:18 Spartiscono fra loro le mie vesti e tirano a sorte la mia tunica. Salmi 22:19 Ma tu, o Eterno, non allontanarti; tu che sei la mia forza, affrettati a soccorrermi. Salmi 22:20 Libera la mia vita dalla spada, l'unica mia vita dalla zampa del cane. Salmi 22:21 Salvami dalla gola del leone e dalle corna dei bufali. Tu mi hai risposto. Salmi 22:22 Io annunziero' il tuo nome ai miei fratelli; ti lodero' in mezzo all'assemblea. Salmi 22:23 O voi che temete l'Eterno, lodatelo; e voi tutti, discendenti di Giacobbe glorificatelo; e voi tutti o stirpe d'Israele, temetelo. Salmi 22:24 Perche' egli non ha disprezzato ne' sdegnato l'afflizione dell'afflitto, e non gli ha nascosto la sua faccia; ma quando ha gridato a lui, lo ha esaudito. Salmi 22:25 Il motivo della mia lode nella grande assemblea sei tu; io adempiro' i miei voti in presenza di quelli che ti temono. Salmi 22:26 I bisognosi mangeranno e saranno saziati; quelli che cercano l'Eterno lo loderanno; il vostro cuore vivra' in eterno. Salmi 22:27 Tutte le estremita' della terra si ricorderanno dell'Eterno e si convertiranno a lui, e tutte le famiglie delle nazioni adoreranno davanti a te. Salmi 22:28 Poiche' all'Eterno appartiene il regno, ed egli signoreggia sulle nazioni. Salmi 22:29 Tutti i ricchi della terra mangeranno e adoreranno, tutti quelli che scendono nella polvere e che non possono mantenersi in vita s'inchineranno davanti a lui. Salmi 22:30 Una posterita' lo servira', si parlera' del Signore alla futura generazione. Salmi 22:31 Essi verranno e proclameranno la sua giustizia a un popolo che deve ancora nascere, e che egli stesso ha fatto. L'Eterno, il pastore del salmista Salmi 23:1 [Salmo di Davide.] L'Eterno e' il mio pastore, nulla mi manchera'. Salmi 23:2 Egli mi fa giacere in pascoli di tenera erba, mi guida lungo acque riposanti. Salmi 23:3 Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amore del suo nome. Salmi 23:4 Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, non temerei alcun male perche' tu sei con me; il tuo bastone e la tua verga sono quelli che mi consolano. Salmi 23:5 Tu apparecchi davanti a me la mensa in presenza dei miei nemici; tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca. Salmi 23:6 Per certo beni e benignita' mi accompagneranno tutti i giorni della mia vita; e io abitero' nella casa dell'Eterno per lunghi giorni. Condizioni per entrare nel santuario; il Re di gloria Salmi 24:1 [Salmo di Davide.] All'Eterno appartiene la terra e tutto cio' che e' in essa, il mondo e i suoi abitanti. Salmi 24:2 Poiche' egli l'ha fondata sui mari e l'ha stabilita sui fiumi. Salmi 24:3 Chi salira' al monte dell'Eterno? Chi stara' nel suo santo luogo? Salmi 24:4 L'uomo innocente di mani e puro di cuore, che non eleva l'animo a vanita' e non giura con frode. Salmi 24:5 Egli ricevera' benedizioni dall'Eterno e giustizia dal DIO della sua salvezza. Salmi 24:6 Tale e' la generazione di quelli che lo cercano, che cercano la tua faccia, o Dio di Giacobbe. (Sela) Salmi 24:7 O porte, alzate i vostri capi; e voi, porte eterne, alzatevi, e il Re di gloria entrera'. Salmi 24:8 Chi e' questo Re di gloria? e' l'Eterno forte e potente, l'Eterno potente in battaglia. Salmi 24:9 porte, alzate i vostri capi; alzatevi, o porte eterne, e il Re di gloria entrera'. Salmi 24:10 Chi e' questo Re di gloria? e' l'Eterno degli eserciti; egli e' il Re di gloria. (Sela) Richiesta di protezione, guida e perdono Salmi 25:1 [Di Davide.] A te, o Eterno, io elevo l'anima mia. Salmi 25:2 O Dio mio, in te confido; fa' che non sia confuso e che i miei nemici non trionfino su di me. Salmi 25:3 Si, fa' che nessuno di quelli che sperano in te sia deluso; siano confusi quelli che si comportano slealmente senza motivo. Salmi 25:4 O Eterno, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Salmi 25:5 Guidami nella tua verita' e ammaestrami, perche' tu sei il DIO della mia salvezza; io spero grandemente in te tutto il giorno. Salmi 25:6 Ricordati, o Eterno, delle tue compassioni e delle tue misericordie, perche' sono da sempre. Salmi 25:7 Non ricordarti dei peccati della mia giovinezza, ne' delle mie trasgressioni; ma nella tua benignita' ricordati di me, o Eterno, per amore della tua bonta'. Salmi 25:8 L'Eterno e' buono e retto, percio' egli insegnera' la via ai peccatori. Salmi 25:9 Egli guidera' i mansueti nella giustizia e insegnera' la sua via agli umili. Salmi 25:10 Tutte le vie dell'Eterno sono benignita' e verita', per quelli che osservano il suo patto e le sue testimonianze. Salmi 25:11 Per amor del tuo nome, o Eterno, perdona la mia iniquita', perche' essa e' grande. Salmi 25:12 Chi e' l'uomo che teme l'Eterno? Egli gli insegnera' la via che deve scegliere. Salmi 25:13 Egli vivra' nella prosperita', e la sua progenie ereditera' la terra. Salmi 25:14 Il segreto dell'Eterno e' rivelato a quelli che lo temono, ed egli fa loro conoscere il suo patto. Salmi 25:15 I miei occhi sono rivolti del continuo all'Eterno perche' egli trarra' i miei piedi dalla rete. Salmi 25:16 Volgiti a me e abbi pieta' di me, perche' sono solo ed afflitto. Salmi 25:17 Le angosce del mio cuore sono aumentate; liberami dalle mie avversita'. Salmi 25:18 Vedi la mia afflizione e il mio affanno, e perdona tutti i miei peccati. Salmi 25:19 Osserva i miei nemici, perche' sono molti e mi odiano di un odio pieno di violenza. Salmi 25:20 Custodisci la mia vita e liberami; fa' che non sia confuso, perche' mi rifugio in te. Salmi 25:21 L'integrita' e la rettitudine mi custodiscano, perche' spero in te. Salmi 25:22 O DIO, libera Israele da tutte le sue tribolazioni. Protesta di integrita' e richiesta di protezione Salmi 26:1 [Di Davide.] Fammi giustizia, o Eterno, perche' io ho camminato nella mia integrita' e ho confidato nell'Eterno senza vacillare. Salmi 26:2 Investigami, o Eterno, e mettimi alla prova; purifica col fuoco la mia mente e il mio cuore. Salmi 26:3 Poiche' la tua benignita' mi sta davanti agli occhi, e cammino nella tua verita'. Salmi 26:4 Non mi siedo con uomini bugiardi e non vado con gli ipocriti. Salmi 26:5 Io odio l'Adunanza dei malvagi e non mi associo con gli empi. Salmi 26:6 Io lavo le mie mani nell'Innocenza vado intorno al tuo altare o Eterno Salmi 26:7 per proclamare ad alta voce la tua lode e per raccontare tutte le tue meraviglie. Salmi 26:8 O Eterno, io amo la dimora della tua casa e il luogo dove risiede la tua gloria. Salmi 26:9 Non mettere l'anima mia assieme ai peccatori e non aggregarmi agli uomini di sangue, Salmi 26:10 perche' nelle loro mani ci sono piani malvagi e la loro destra e' colma di regali. Salmi 26:11 Ma io camminero' nella mia integrita', riscattami e abbi pieta' di me. Salmi 26:12 Il mio piede sta fermo in luogo piano. Nelle assemblee io benediro' l'Eterno. Fiducia in Dio senza alcuna paura Salmi 27:1 [Salmo di Davide.] L'Eterno e' la mia luce e la mia salvezza; di chi temero'? L'Eterno e' la roccaforte della mia vita; di chi avro' paura? Salmi 27:2 Quando i malvagi, miei nemici ed avversari, mi hanno assalito per divorare la mia carne, essi stessi hanno vacillato e sono caduti. Salmi 27:3 Anche se si accampasse un esercito contro di me, il mio cuore non avrebbe paura; anche se scoppiasse una guerra contro di me, anche allora avrei fiducia. Salmi 27:4 Una cosa ho chiesto all'Eterno e quella cerco: di dimorare nella casa dell'Eterno tutti i giorni della mia vita, per contemplare la bellezza dell'Eterno e ammirare il suo tempio. Salmi 27:5 Perche' nel giorno dell'avversita' egli mi nascondera' nella sua tenda, mi occultera' nel luogo segreto della sua dimora, mi levera' in alto sopra una roccia. Salmi 27:6 E ora il mio capo s'innalzera' sui miei nemici che mi accerchiano, e offriro' nella sua dimora sacrifici con grida di giubilo; cantero' e celebrero' le lodi dell'Eterno. Salmi 27:7 O Eterno, ascolta la mia voce, quando grido a te; abbi pieta' di me e rispondimi. Salmi 27:8 Il mio cuore mi dice da parte tua: «Cercate la mia faccia». Cerco la tua faccia, o Eterno. Salmi 27:9 Non nascondermi il tuo volto, non rigettare con ira il tuo servo; tu sei stato il mio aiuto; non lasciarmi e non abbandonarmi, o DIO della mia salvezza. Salmi 27:10 Anche se mio padre e mia madre mi avessero abbandonato, l'Eterno mi accoglierebbe. Salmi 27:11 O Eterno, insegnami la tua via e guidami per un sentiero piano, a causa dei miei nemici. Salmi 27:12 Non abbandonarmi alle voglie dei miei nemici, perche' sono sorti contro di me falsi testimoni, gente che spira violenza. Salmi 27:13 Oh, se non fossi stato certo di vedere la bonta' dell'Eterno nella terra dei viventi! Salmi 27:14 Spera fermamente nell'Eterno; sii forte, si rinfranchi il tuo cuore; spera fermamente nell'Eterno. Preghiera per essere liberato; ringraziamento per la ottenuta liberazione Salmi 28:1 [Salmo di Davide.] A te grido, o Eterno, mia rocca; non stare in silenzio, perche' se tu non parli, io divengo simile a quelli che scendono nella fossa. Salmi 28:2 Ascolta la voce delle mie supplicazioni quando grido a te per aiuto, quando alzo le mani verso il tuo luogo santissimo. Salmi 28:3 Non trascinarmi via con gli empi e con gli operatori d'iniquita', i quali parlano di pace coi loro vicini, ma hanno la malizia nel cuore. Salmi 28:4 Rendi loro secondo le loro opere e secondo la malvagita' delle loro azioni; rendi loro secondo l'opera delle loro mani; da' loro la retribuzione che si meritano. Salmi 28:5 Poiche' non considerano le opere dell'Eterno e cio' che le sue mani hanno fatto, egli li atterrera' e non li fara' prosperare. Salmi 28:6 Benedetto sia l'Eterno, perche' ha udito la voce delle mie suppliche. Salmi 28:7 L'Eterno e' la mia forza e il mio scudo; il mio cuore ha confidato in lui e sono stato soccorso; percio' il mio cuore esulta, e lo celebrero' col mio canto. Salmi 28:8 L'Eterno e' la forza del suo popolo, e il rifugio di salvezza per il suo unto. Salmi 28:9 Salva il tuo popolo e benedici la tua eredita'; pascili e sostienili per sempre. Invito a lodare la maesta' di Dio Salmi 29:1 [Salmo di Davide.] Date all'Eterno, o figli dei potenti, date all'Eterno gloria e forza, Salmi 29:2 Date all'Eterno la gloria dovuta al suo nome; adorate l'Eterno nello splendore della sua santita'. Salmi 29:3 La voce dell'Eterno e' sulle acque; il Dio di gloria tuona; l'Eterno e' sulle grandi acque. Salmi 29:4 La voce dell'Eterno e' potente, la voce dell'Eterno e' piena di maesta'. Salmi 29:5 La voce dell'Eterno rompe i cedri; si, l'Eterno spezza i cedri del Libano; Salmi 29:6 li fa saltellare come un vitello, il Libano e Sirion, come un giovane bufalo. Salmi 29:7 La voce dell'Eterno fende le fiamme di fuoco. Salmi 29:8 La voce dell'Eterno fa tremare il deserto; l'Eterno fa tremare il deserto di Kadesh. Salmi 29:9 La voce dell'Eterno fa partorire le cerve e sfronda le selve; e nel suo tempio tutto dice: «Gloria!». Salmi 29:10 L'Eterno sedeva sovrano sul diluvio; si, l'Eterno siede re per sempre. Salmi 29:11 L'Eterno dara' forza al suo popolo; l'Eterno benedira' il suo popolo con la pace. L'ira di Dio dura un momento; la sua benignita' dura in eterno Salmi 30:1 [Salmo. Cantico per l'inaugurazione della casa di Davide.] Ti esaltero', o Eterno, perche' tu mi hai tratto in alto, e non hai permesso che i miei nemici si rallegrassero di me. Salmi 30:2 O Eterno, mio Dio ho gridato a te e tu mi hai guarito. Salmi 30:3 O Eterno, tu hai fatto risalire l'anima mia fuori dallo Sceol, mi hai tenuto in vita perche' non scendessi nella fossa. Salmi 30:4 Cantate lodi all'Eterno, voi suoi santi, e celebrate la sua santita', Salmi 30:5 perche' la sua ira dura solo un momento, ma la sua benignita' dura tutta una vita. Il pianto puo' durare per una notte, ma al mattino erompe un grido di gioia. Salmi 30:6 Nella mia prosperita' dicevo: «non saro' mai smosso». Salmi 30:7 O Eterno per il tuo favore, avevi reso forte il mio monte; tu nascondesti la tua faccia, e io rimasi smarrito. Salmi 30:8 Io ho gridato a te, o Eterno, ho supplicato l'Eterno, Salmi 30:9 dicendo: «Che utilita' avrai dal mio sangue, se scendo nella fossa? Potra' forse la polvere celebrarti? Potra' essa proclamare la tua verita'? Salmi 30:10 Ascolta, o Eterno, e abbi pieta' di me; o Eterno, sii tu il mio aiuto». Salmi 30:11 Tu hai mutato il mio lamento in danza; hai rimosso il mio cilicio, e mi hai rivestito di gioia, Salmi 30:12 affinche' la mia anima possa cantare gloria a te senza posa. O Eterno, DIO mio, io ti celebrero' per sempre. Richiesta di liberazione e lode al Signore Salmi 31:1 [Al al maestro del coro. Salmo di Davide.] In te, o Eterno, mi sono rifugiato; fa' che io non sia mai confuso; liberami per la tua giustizia. Salmi 31:2 Porgi a me il tuo orecchio, affrettati a liberarmi; sii per me una forte rocca e un luogo fortificato per salvarmi. Salmi 31:3 Poiche' tu sei la mia rocca e la mia fortezza; per amor del tuo nome guidami e conducimi. Salmi 31:4 Trammi fuori dalla rete che mi han teso di nascosto, perche' tu sei la mia roccaforte. Salmi 31:5 Nelle tue mani io rimetto il mio spirito; tu mi hai riscattato, o Eterno, Dio di verita'. Salmi 31:6 Io detesto quelli che si attaccano a vanita' ingannatrici, ma confido nell'Eterno. Salmi 31:7 Esultero' e mi rallegrero' per la tua benignita', perche' tu hai visto la mia afflizione e hai compreso le angosce della mia anima, Salmi 31:8 e non mi hai dato in mano del nemico, ma hai messo i miei piedi in un luogo spazioso. Salmi 31:9 Abbi pieta' di me, o Eterno, perche' sono angosciato; il mio occhio, la mia anima e le mie viscere sono consumati dal dolore, Salmi 31:10 perche' la mia vita vien meno per l'afflizione e i miei anni per il pianto; la mia forza viene meno a causa del mio peccato e le mie ossa si consumano. Salmi 31:11 Sono diventato un obbrobrio per tutti i miei nemici, soprattutto per i miei vicini e uno spavento per i miei conoscenti, quelli che mi vedono in strada fuggono lontano da me. Salmi 31:12 Sono dimenticato dal cuore loro come un uomo morto; sono simile a un vaso rotto. Salmi 31:13 Poiche' odo le calunnie di molti, tutt'intorno e' spavento, mentre essi si consigliano assieme contro di me e complottano di togliermi la vita. Salmi 31:14 Ma io, o Eterno, confido in te; ho detto: «Tu sei il mio DIO». Salmi 31:15 I miei giorni sono nelle tue mani; liberami dalla mano dei miei nemici e da quelli che mi perseguitano. Salmi 31:16 Fa' risplendere il tuo volto sul tuo servo; salvami per la tua benignita'. Salmi 31:17 O Eterno, fa' che io non resti confuso, perche' ti ho invocato siano confusi gli empi, e siano ridotti ai silenzio nello Sceol. Salmi 31:18 Ammutoliscano le labbra bugiarde, che parlano sfacciatamente contro il giusto, con alterigia e con disprezzo. Salmi 31:19 Quanto e' grande la tua bonta' che riservi per quelli che ti temono, e che usi in presenza dei figli degli uomini verso quelli che si rifugiano in te! Salmi 31:20 Tu li nascondi nel segreto rifugio della tua presenza, dalle insidie degli uomini, tu li custodisci in una tenda al sicuro dalle contese verbali. Salmi 31:21 Sia benedetto l'Eterno, perche' mi ha usato grande benignita', mettendomi come in un luogo fortificato. Salmi 31:22 Quanto a me, nel mio smarrimento dicevo: «Io sono stato allontanato dalla tua presenza»; ma tu hai udito la voce delle mie suppliche quando ho gridato a te. Salmi 31:23 Amate l'Eterno, voi tutti suoi santi! L'Eterno custodisce i fedeli e retribuisce largamente quelli che agiscono con alterigia. Salmi 31:24 Siate forti, o voi tutti che sperate nell'Eterno ed egli rendera' saldo il vostro cuore. Felicita' del peccatore perdonato Salmi 32:1 [Di Davide. Cantico.] Beato colui la cui trasgressione e' perdonata, il cui peccato e' coperto! Salmi 32:2 Beato l'uomo a cui l'Eterno non imputa l'iniquita', e nel cui spirito non c'e' inganno. Salmi 32:3 Mentre tacevo, le mie ossa si consumavano tra i gemiti che facevo tutto il giorno. Salmi 32:4 Poiche' giorno e notte la tua mano pesava su di me, il mio vigore era diventato simile all'arsura d'estate. (Sela) Salmi 32:5 Davanti a te ho riconosciuto il mio peccato, non ho coperto la mia iniquita'. Ho detto: «Confessero' le mie trasgressioni all'Eterno», e tu hai perdonato l'iniquita' del mio peccato. (Sela) Salmi 32:6 Percio' ogni uomo pio t'invochera' nel tempo che puoi essere trovato, anche se le grandi acque dovessero straripare, esse non giungeranno fino a lui. Salmi 32:7 Tu sei il mio luogo di rifugio, tu mi preserverai dall'avversita', tu mi circonderai di canti di liberazione. (Sela) Salmi 32:8 Io ti ammaestrero' e ti insegnero' la via per la quale devi camminare; io ti consigliero' e avro' il mio occhio su di te. Salmi 32:9 Non siate come il cavallo e come il mulo che non hanno intelletto, e la cui bocca bisogna frenare con morso e con briglia, altrimenti non ti si avvicinano. Salmi 32:10 Molti sono i dolori dell'empio, ma chi confida nell'Eterno sara' circondato dalla sua benignita'. Salmi 32:11 Rallegratevi nell'Eterno ed esultate, o giusti; mandate grida di gioia voi tutti, retti di cuore. Canto di lode a Dio creatore e liberatore Salmi 33:1 Esultate, o giusti, nell'Eterno; la lode si addice agli uomini retti. Salmi 33:2 Celebrate l'Eterno con la cetra, cantate a lui con l'Arpa a dieci corde. Salmi 33:3 Cantategli un cantico nuovo, suonate abilmente e acclamate. Salmi 33:4 Perche' la parola dell'Eterno e' retta, e tutte le sue opere sono fatte con fedelta'. Salmi 33:5 Egli ama la giustizia e l'equita'; la terra e' piena della benignita' dell'Eterno. Salmi 33:6 I cieli furono fatti per mezzo della parola dell'Eterno, e tutto il loro esercito mediante il soffio della sua bocca. Salmi 33:7 Egli raduno' le acque del mare come in un mucchio e ripose gli abissi in serbatoi. Salmi 33:8 Tutta la terra tema l'Eterno, e tremino davanti a lui tutti gli abitanti del mondo. Salmi 33:9 Poiche' egli parlo' e la cosa fu; egli comando' e la cosa sorse. Salmi 33:10 L'Eterno fa fallire il piano delle nazioni e annulla i disegni dei popoli. Salmi 33:11 Il piano dell'Eterno dimora per sempre e i disegni del suo cuore per ogni generazione. Salmi 33:12 Beata la nazione il cui DIO e' l'Eterno; beato il popolo che egli ha scelto per sua eredita'. Salmi 33:13 L'Eterno guarda dal cielo; egli vede tutti i figli degli uomini, Salmi 33:14 Dal luogo della sua dimora egli osserva tutti gli abitanti della terra. Salmi 33:15 Egli e' colui che ha formato il cuore di tutti, che comprende tutte le loro opere. Salmi 33:16 Il re non e' salvato da un grande esercito; il prode non scampa per la sua grande forza. Salmi 33:17 Il cavallo e' una speranza vana per salvare e con la sua grande forza non puo' scampare alcuno dal pericolo. Salmi 33:18 Ecco, l'occhio dell'Eterno e' su quelli che lo temono, su quelli che sperano nella sua benignita', Salmi 33:19 per liberare la loro anima dalla morte e per conservarli in vita in tempo di fame Salmi 33:20 L'anima nostra aspetta l'Eterno; egli e' il nostro aiuto e il nostro scudo. Salmi 33:21 Si, il nostro cuore si rallegrera' in lui, perche' confidiamo nel suo santo nome. Salmi 33:22 La tua benignita', o Eterno, sia su di noi, perche' abbiamo sperato in te. Cantico di lode all'Eterno per la liberazione ottenuta Salmi 34:1 [Salmo di Davide, quando si finse pazzo davanti ad Abimelek, che lo scaccio' via ed egli se ne ando'.] Io benediro' l'Eterno in ogni tempo, la sua lode sara' sempre sulla mia bocca. Salmi 34:2 L'anima mia si gloriera' nell'Eterno; gli umili l'udranno e si rallegreranno. Salmi 34:3 Magnificate con me l'Eterno ed esaltiamo tutti insieme il suo nome. Salmi 34:4 Io ho cercato l'Eterno, ed egli mi ha risposto e mi ha liberato da tutti i miei spaventi. Salmi 34:5 Essi hanno guardato a lui e sono stati illuminati, e le loro facce non sono svergognate. Salmi 34:6 Quest'afflitto ha gridato, e l'Eterno lo ha esaudito e l'ha salvato da tutte le sue avversita'. Salmi 34:7 L'Angelo dell'Eterno si accampa attorno a quelli che lo temono e li libera. Salmi 34:8 Gustate e vedete quanto l'Eterno e' buono; beato l'uomo che si rifugia in Lui. Salmi 34:9 Temete l'Eterno, voi suoi santi, poiche' nulla manca a quelli che lo temono. Salmi 34:10 I leoncelli soffrono penuria e fame, ma quelli che cercano l'Eterno non mancano di alcun bene. Salmi 34:11 Venite, figlioli, ascoltatemi; io vi insegnero' il timore dell'Eterno. Salmi 34:12 Qual e' l'uomo che desidera la vita, e che ama lunghi giorni per vedere il bene? Salmi 34:13 Trattieni la tua lingua dal male e le tue labbra dal dire menzogne. Salmi 34:14 Allontanati dal male e fa' il bene, cerca la pace e procacciala. Salmi 34:15 Gli occhi dell'Eterno sono sui giusti, e i suoi orecchi sono attenti al loro grido. Salmi 34:16 La faccia dell'Eterno e' contro quelli che fanno il male per sradicare la loro memoria dalla terra. Salmi 34:17 I giusti gridano e l'Eterno li ascolta e li libera da tutte le loro sventure. Salmi 34:18 L'Eterno e' vicino a quelli che hanno il cuore rotto e salva quelli che hanno lo spirito affranto. Salmi 34:19 Molte sono le afflizioni del giusto, ma l'Eterno lo libera da tutte. Salmi 34:20 Egli preserva tutte le sue ossa, e nessuno di esse e' spezzato. Salmi 34:21 La malvagita' uccidera' il malvagio, e quelli che odiano il giusto saranno distrutti. Salmi 34:22 L'Eterno riscatta la vita dei suoi servi, e nessuno di quelli che si rifugiano in lui sara' distrutto. Richiesta dell'intervento di Dio contro i malvagi Salmi 35:1 [Di Davide.] O Eterno, contendi con quelli che contendono con me; combatti con quelli che combattono contro di me. Salmi 35:2 Prendi lo scudo e la corazza e levati in mio aiuto. Salmi 35:3 Tira fuori la lancia e sbarra il passo a quelli che mi perseguitano; di all'anima mia: «Io sono la tua salvezza». Salmi 35:4 Siano confusi e svergognati quelli che cercano la mia vita, voltino le spalle e siano confusi quelli che tramano del male contro di me. Salmi 35:5 Siano come pula al vento e l'angelo dell'Eterno li scacci. Salmi 35:6 Sia la loro via tenebrosa e sdrucciolevole, e l'Angelo dell'Eterno li insegua. Salmi 35:7 Poiche' senza motivo mi hanno teso di nascosto la loro rete; senza motivo mi hanno scavato una fossa. Salmi 35:8 Un'improvvisa rovina piombi loro addosso, siano presi nella rete che hanno nascosto e cadano nella fossa che hanno preparato per la mia rovina. Salmi 35:9 Allora l'anima mia esultera' nell'Eterno e si rallegrera' nella sua salvezza. Salmi 35:10 Tutte le mie ossa diranno: «O Eterno, chi e' pari a te, che liberi il misero da chi e' piu' forte di lui, il misero e il bisognoso da chi lo deruba?». Salmi 35:11 Testimoni spietati si levano contro di me e mi domandano cose delle quali non so nulla. Salmi 35:12 Mi rendono male per bene, lasciando cosi sconsolata la mia vita. Salmi 35:13 Eppure, quando erano infermi, io mi vestivo di cilicio, e affliggevo l'anima mia col digiuno, e pregavo col capo chino sul petto. Salmi 35:14 Andavo in giro, come se si trattasse di un amico o di mio fratello; andavo tutto ricurvo per il dolore, come uno che faccia cordoglio di sua madre. Salmi 35:15 Ma quando io ho inciampato, essi si sono rallegrati e si sono radunati insieme; si sono radunati contro di me dei calunniatori, che io non conoscevo; mi hanno lacerato senza posa. Salmi 35:16 Assieme a dei malvagi buffoni da mensa, digrignano i denti contro di me. Salmi 35:17 O Signore, fino a quando starai a guardare? Salva la mia vita dalle devastazioni da loro ordite, l'unico mio bene dalle zanne dei leoni. Salmi 35:18 Io ti celebrero' nella grande assemblea, ti lodero' in mezzo a un popolo numeroso. Salmi 35:19 Non si rallegrino di me quelli che a torto mi sono nemici, non strizzino l'occhio quelli che mi odiano senza motivo, Salmi 35:20 perche' essi non parlano mai di pace, ma tramano inganni contro la gente pacifica del paese. Salmi 35:21 Si, allargano la loro bocca contro di me e dicono: «Ah, ah! L'abbiamo visto con i nostri occhi». Salmi 35:22 O Eterno, tu hai visto queste cose, non tacere; o Signore, non allontanarti da me. Salmi 35:23 Risvegliati e destati, per farmi giustizia e per difendere la mia causa, o DIO mio e Signore mio. Salmi 35:24 Giudicami secondo la tua giustizia, o Eterno, DIO mio, e fa' che essi non si rallegrino di me, Salmi 35:25 e non dicano in cuor loro: «Ah, proprio come volevamo»; e non dicano: «L'abbiamo divorato». Salmi 35:26 Siano svergognati e confusi tutti quelli che si rallegrano del mio male; siano coperti di vergogna e di vituperio quelli che si esaltano contro di me. Salmi 35:27 Cantino e si rallegrino quelli che hanno a cuore la mia giusta causa e dicano del continuo: «Magnificato sia l'Eterno, che vuole la pace del suo servo». Salmi 35:28 La mia lingua celebrera' la tua giustizia e cantera' la tua lode tutto il giorno. Malvagita' dell'uomo e benignita' dell'Eterno Salmi 36:1 [Al maestro del coro. Di Davide, servo dell'Eterno.] Il peccato dell'empio dice al mio cuore: «Non c'e' alcun timore di DIO davanti ai suoi occhi, Salmi 36:2 Poiche' egli illude se stesso nel ricercare la sua colpa e detestarla. Salmi 36:3 Le parole della sua bocca sono iniquita' e inganno; egli ha cessato di essere savio e di fare il bene. Salmi 36:4 Egli trama iniquita' sul suo letto; si mette su una via che non e' buona e non aborrisce il male». Salmi 36:5 O Eterno, la tua benignita' giunge fino al cielo e la tua fedelta' fino alle nuvole. Salmi 36:6 La tua giustizia e' come i monti di Dio, e i tuoi giudizi sono come un grande abisso. O Eterno, tu conservi uomini e bestie. Salmi 36:7 O DIO, quanto e' preziosa la tua benignita'! Percio' i figli degli uomini si rifugiano sotto l'ombra delle tue ali; Salmi 36:8 essi si saziano dell'abbondanza della tua casa, e tu li disseti al torrente delle tue delizie. Salmi 36:9 Poiche' presso di te e' la fonte della vita, e per la tua luce noi vediamo la luce. Salmi 36:10 Prolunga la tua benignita' verso quelli che ti conoscono e la tua giustizia verso quelli che sono diritti di cuore. Salmi 36:11 Non mi venga addosso il piede del superbo e la mano degli empi non mi porti via. Salmi 36:12 Ecco, gli operatori d'iniquita' sono caduti; sono stati atterrati e non possono piu' risorgere. Sicurezza di quelli che confidano nell'Eterno, e insicurezza dei malvagi Salmi 37:1 [Salmo di Davide.] Non affliggerti a motivo dei malvagi; non portare invidia a quelli che operano perversamente. Salmi 37:2 perche' saranno presto falciati come il fieno e appassiranno come l'erba verde. Salmi 37:3 Confida nell'Eterno e fa' il bene, abita il paese e coltiva la fedelta'. Salmi 37:4 Prendi il tuo diletto nell'Eterno ed egli ti dara' i desideri del tuo cuore. Salmi 37:5 Rimetti la tua sorte nell'Eterno, confida in lui, ed egli operera'. Salmi 37:6 Egli fara' risplendere la tua giustizia come la luce e la tua rettitudine come il mezzodi. Salmi 37:7 Sta' in silenzio davanti all'Eterno e aspettalo; non affliggerti per colui che prospera nelle sue imprese, per l'uomo che segue i suoi malvagi disegni. Salmi 37:8 Cessa dall'ira e lascia lo sdegno; non affliggerti; cio' porterebbe anche te a far del male. Salmi 37:9 Poiche' i malvagi saranno sterminati, ma coloro che sperano nell'Eterno possederanno la terra. Salmi 37:10 Ancora un po' e l'empio non sara' piu'; si, tu cercherai attentamente il suo posto, e non ci sara' piu'. Salmi 37:11 Ma i mansueti possederanno la terra e godranno di una grande pace. Salmi 37:12 L'empio congiura contro il giusto e digrigna i denti contro di lui. Salmi 37:13 Il Signore ride di lui, perche' vede arrivare il suo giorno. Salmi 37:14 Gli empi hanno tratto la spada e hanno teso il loro arco per abbattere il misero e il bisognoso, per uccidere quelli che camminano rettamente. Salmi 37:15 La loro spada penetrera' nel loro cuore e i loro archi saranno spezzati. Salmi 37:16 Vale piu' il poco del giusto che l'abbondanza di molti empi. Salmi 37:17 Poiche' le braccia degli empi saranno spezzate, ma l'Eterno sostiene i giusti. Salmi 37:18 L'Eterno conosce i giorni degli uomini integri, e la loro eredita' durera' in eterno. Salmi 37:19 Essi non saranno confusi nel tempo dell'avversita' e nei giorni di carestia saranno saziati. Salmi 37:20 Ma gli empi periranno, e i nemici dell'Eterno saranno consumati e andranno in fumo come grasso di agnelli. Salmi 37:21 L'empio prende in prestito e non restituisce, ma il giusto ha pieta' e dona. Salmi 37:22 Poiche' i benedetti dal Signore erediteranno la terra, ma i maledetti da lui saranno sterminati. Salmi 37:23 I passi dell'uomo sono guidati dall'Eterno, quando egli gradisce le sue vie. Salmi 37:24 Se cade, non e' pero' atterrato, perche' l'Eterno lo sostiene per la mano. Salmi 37:25 Io sono stato fanciullo ed ora sono divenuto vecchio, ma non ho mai visto il giusto abbandonato, ne' la sua progenie mendicare il pane. Salmi 37:26 Egli ha pieta' e presta sempre, e la sua progenie e' in benedizione. Salmi 37:27 Allontanati dal male e fa' il bene e avrai una dimora in eterno. Salmi 37:28 Poiche' l'Eterno ama la giustizia e non abbandonera' i suoi santi; essi saranno salvaguardati in eterno, ma la progenie degli empi sara' sterminata. Salmi 37:29 I giusti erediteranno la terra e vi abiteranno per sempre. Salmi 37:30 La bocca del giusto proferisce sapienza e la sua lingua parla di giustizia. Salmi 37:31 La Legge del suo DIO e' nel suo cuore; i suoi passi non vacilleranno. Salmi 37:32 L'empio spia il giusto e cerca di ucciderlo. Salmi 37:33 L'Eterno non lo lascera' nelle sue mani e non permettera' che sia condannato, quando sara' giudicato. Salmi 37:34 Spera fermamente nell'Eterno e segui la sua via, ed egli t'innalzera' affinche' tu erediti la terra, quando gli empi saranno sterminati, tu lo vedrai. Salmi 37:35 Ho visto l'uomo potente e violento prosperare come un albero verdeggiante sul suo suolo natio, Salmi 37:36 ma poi e' scomparso, ed ecco, non e' piu'; ho cercato, ma non si e' piu' trovato. Salmi 37:37 Sta' attento all'uomo integro e osserva l'uomo retto, perche' il futuro di tale uomo sara' pace. Salmi 37:38 Ma i trasgressori saranno tutti quanti distrutti; alla fine gli empi saranno stroncati. Salmi 37:39 Ma la salvezza, dei giusti viene dall'Eterno; egli e' la loro roccaforte nel tempo della sventura. Salmi 37:40 E l'Eterno li aiuta e li libera, li libera dagli empi e li salva, perche' si sono rifugiati in lui. Preghiera di un peccatore sofferente Salmi 38:1 [Salmo di Davide. Per ricordare.] O Eterno, non sgridarmi nella tua indignazione, e non punirmi nella tua ira. Salmi 38:2 Poiche' le tue frecce mi hanno trafitto, e la tua mano mi schiaccia. Salmi 38:3 Non c'e' nulla di sano nella mia carne, a causa della tua ira; non c'e' requie alcuna nelle mie ossa, a causa del mio peccato. Salmi 38:4 Le mie iniquita' infatti superano il mio capo; sono come un grave carico, troppo pesante per me. Salmi 38:5 Le mie piaghe sono fetide e purulenti per la mia follia. Salmi 38:6 Sono tutto ricurvo e abbattuto, vado in giro tutto il giorno facendo cordoglio, Salmi 38:7 perche' i miei lombi sono pieni d'infiammazione, e non vi e' nulla di sano nella mia carne. Salmi 38:8 Sono sfinito e contuso; ruggisco per il fremito del mio cuore. Salmi 38:9 O Signore, ogni mio desiderio e' davanti a te, e i miei sospiri non ti sono nascosti. Salmi 38:10 Il mio cuore palpita, la mia forza mi lascia; la luce stessa dei miei occhi se n'e' andata. Salmi 38:11 I miei amici e i miei compagni stanno lontani dalla mia piaga, e i miei vicini si fermano a distanza. Salmi 38:12 Quelli che cercano la mia vita mi tendono lacci, e quelli che cercano di farmi del male parlano di rovina e meditano inganni tutto il giorno. Salmi 38:13 Ma io sono come un sordo che non ode e come un muto che non apre bocca. Salmi 38:14 Si, sono come un uomo che non sente, e che non puo' rispondere con la sua bocca. Salmi 38:15 Poiche' spero in te, o Eterno, tu risponderai, o Signore, DIO mio. Salmi 38:16 Poiche' ho detto: «Non si rallegrino di me, e quando il mio piede vacilla, non s'innalzino contro di me». Salmi 38:17 Mentre sono sul punto di cadere e il mio dolore e' continuamente davanti a me, Salmi 38:18 mentre confesso il mio peccato e sono angosciato per la mia colpa, Salmi 38:19 i miei nemici sono pieni di vita e sono forti, e quelli che mi odiano senza motivo si moltiplicano. Salmi 38:20 Anche quelli che mi rendono male per bene mi perseguitano, perche' seguo il bene. Salmi 38:21 O Eterno, non abbandonarmi, DIO mio, non allontanarti da me. Salmi 38:22 Affrettati in mio aiuto, o Signore, mia salvezza, Fragilita' della vita dell'uomo Salmi 39:1 [Al maestro del coro. Per Jeduthun. Salmo di Davide.] Io dicevo: «Vegliero' sulla mia condotta, per non peccare con la mia lingua mettero' un freno alla mia bocca mentre l'empio mi sta davanti». Salmi 39:2 Sono rimasto muto e calmo, mi sono addirittura trattenuto dal bene, e il mio dolore si e' inasprito. Salmi 39:3 Il mio cuore ardeva dentro di me; mentre meditavo, un fuoco si e' acceso; allora ho parlato con la mia lingua: Salmi 39:4 «O Eterno, fammi conoscere la mia fine e quale sia la misura dei miei giorni; fa' che io sappia quanto sono fragile. Salmi 39:5 Ecco, tu hai ridotto i miei giorni alla lunghezza di un palmo, e la durata della mia vita e' come niente davanti a te; si, ogni uomo nel suo stato migliore non e' che vapore. (Sela) Salmi 39:6 Si, l'uomo va attorno come un'ombra si, invano si affaticano tutti e accumulano beni senza sapere chi li raccogliera'! Salmi 39:7 Ma ora, o Signore, che aspetto? La mia speranza e' in te, Salmi 39:8 Liberami da tutte le mie colpe; non farmi essere l'oggetto di scherno dello stolto. Salmi 39:9 Sto in silenzio, non apriro' bocca, perche' sei tu che operi. Salmi 39:10 Allontana da me il tuo flagello; io vengo meno sotto i colpi della tua mano. Salmi 39:11 Tu correggi l'uomo castigando il suo peccato e consumi come un tarlo cio' che gli e' prezioso. Si, ogni uomo non e' che vanita'. (Sela) Salmi 39:12 O Eterno, ascolta la mia preghiera e porgi l'orecchio al mio grido, non essere sordo alle mie lacrime, poiche' davanti a te io sono un forestiero e un pellegrino, come tutti i miei padri. Salmi 39:13 Distogli il tuo sguardo da me, perche' io possa riprendere forza prima che me ne vada e non sia piu'». Compiacersi nel fare la volonta' dell'Eterno Salmi 40:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] Io ho fermamente e pazientemente aspettato l'Eterno, ed egli si e' chinato su di me e ha ascoltato il mio grido. Salmi 40:2 Mi ha tratto fuori da una fossa di perdizione, dal fango della palude, ha stabilito i miei piedi su una roccia e ha reso saldi i miei passi. Salmi 40:3 Egli ha messo nella mia bocca un nuovo cantico a lode del nostro DIO; molti vedranno questo e tremeranno, e confideranno nell'Eterno. Salmi 40:4 Beato l'uomo che ripone nell'Eterno la sua fiducia e non si rivolge ai superbi, ne' a quelli che si sviano dietro alla menzogna. Salmi 40:5 O Eterno, DIO mio, molte sono le meraviglie che hai fatto, e nessuno puo' enumerare le cose che hai ideato per noi. Se dovessi proclamarle e raccontarle, sarebbero troppe per elencarle. Salmi 40:6 Tu non prendi piacere ne' in sacrificio ne' in offerta; mi hai forato le orecchie. Tu non hai chiesto ne' olocausto ne' sacrificio per il peccato. Salmi 40:7 Allora ho detto: «Ecco io vengo, Nel rotolo del libro sta scritto di me. Salmi 40:8 DIO mio, io prendo piacere nel fare la tua volonta', e la tua legge e' dentro il mio cuore». Salmi 40:9 Ho proclamato la tua giustizia nella grande assemblea; ecco, io non tengo chiuse le mie labbra, o Eterno, tu lo sai. Salmi 40:10 Non ho nascosto la tua giustizia nel mio cuore; ho annunziato la tua fedelta' e la tua salvezza, non ho nascosto la tua benignita' ne' la tua verita' alla grande assemblea. Salmi 40:11 Non rifiutarmi, o Eterno, le tue tenere compassioni; la tua benignita' e la tua verita' mi custodiscano sempre. Salmi 40:12 Poiche' mali innumerevoli mi circondano; le mie iniquita' mi hanno raggiunto e non posso vedere; sono piu' numerosi dei capelli del mio capo, e il mio cuore vien meno. Salmi 40:13 Degnati, o Eterno, di liberarmi. O Eterno, affrettati in mio aiuto. Salmi 40:14 Siano tutti svergognati e confusi quelli che cercano di distruggere la mia vita. Siano respinti coperti di vergogna quelli che godono delle mie sventure. Salmi 40:15 Siano spaventati a loro vergogna quelli che mi dicono: «Ah, ah...!». Salmi 40:16 Si rallegrino e gioiscano in te tutti quelli che ti cercano; quelli che amano la tua salvezza dicano sempre: «Magnificato sia l'Eterno». Salmi 40:17 Quanto a me, io sono povero e bisognoso, ma il Signore ha cura di me. Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore; DIO mio, non tardare. Davide si lamenta dei nemici e dei falsi amici Salmi 41:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] Beato chi si prende cura del povero; l'Eterno lo liberera' nel giorno dell'avversita'. Salmi 41:2 L'Eterno lo custodira' e lo manterra' in vita; egli sara' reso felice sulla terra, e tu non lo darai in balia dei suoi nemici. Salmi 41:3 L'Eterno lo sosterra' sul letto d'infermita'; nella sua malattia tu, o Eterno, trasformerai completamente il suo letto. Salmi 41:4 Io ho detto: «O Eterno, abbi pieta' di me; guarisci l'anima mia, perche' ho peccato contro di te». Salmi 41:5 I miei nemici mi augurano del male, dicendo: «Quando morra' e quando perira' il suo nome?». Salmi 41:6 Se uno di loro viene a vedermi, dice il falso, mentre il suo cuore accumula iniquita'; poi esce fuori e la sparge in giro. Salmi 41:7 Tutti quelli che mi odiano bisbigliano insieme contro di me; contro di me tramano il male, Salmi 41:8 dicendo: «Un male terribile gli si e' attaccato addosso e non si rialzera' mai piu' dal luogo in cui giace». Salmi 41:9 Persino il mio intimo amico, su cui facevo affidamento e che mangiava il mio pane, ha alzato contro di me il suo calcagno, Salmi 41:10 Ma tu, o Eterno, abbi pieta' di me e rialzami perche' li possa ripagare. Salmi 41:11 Da questo so che tu mi gradisci: se il mio nemico non trionfa su di me. Salmi 41:12 Quanto a me, tu mi hai sostenuto nella mia integrita' e mi hai stabilito alla tua presenza per sempre. Salmi 41:13 Sia benedetto l'Eterno, il DIO d'Israele da sempre e per sempre. Amen, amen. Nell'avversita' il salmista anela al Signore Salmi 42:1 [Al maestro del coro. Poema dei figli di Kore.] Come la cerva anela ai rivi delle acque, cosi l'anima mia anela a te o DIO. Salmi 42:2 L'anima mia e' assetata di DIO, del Dio vivente. Quando verro' e compariro' davanti a DIO? Salmi 42:3 Le mie lacrime sono divenute il mio cibo giorno e notte, mentre mi dicono del continuo: «Dov'e' il tuo DIO?». Salmi 42:4 Ricordando queste cose, dentro di me do libero sfogo all'anima mia perche' solevo andare con la folla, guidandola alla casa di DIO, in mezzo ai canti di gioia e di lode di una moltitudine in festa. Salmi 42:5 Perche' ti abbatti, anima mia, perche' gemi dentro di me? Spera in DIO perche' io lo celebrero' ancora per la liberazione della sua presenza. Salmi 42:6 O DIO mio, l'anima mia e' abbattuta dentro di me; percio' mi ricordo di te dal paese del Giordano e dalle cime dell'Hermon, dal monte Mitsar. Salmi 42:7 Un abisso chiama un altro abisso, al fragore delle tue cascate, tutti i tuoi flutti e le tue onde sono passati sopra di me. Salmi 42:8 Di giorno l'Eterno mi largisce la sua benignita', e di notte innalzo a lui un cantico, una preghiera al Dio della mia vita. Salmi 42:9 Io diro' a Dio, mia rocca: «Perche' mi hai dimenticato? Perche' vado in giro vestito a lutto per l'oppressione del nemico?» Salmi 42:10 Le mie ossa soffrono pene mortali a motivo degli insulti dei miei nemici che mi dicono del continuo: «Dov'e' il tuo DIO?». Salmi 42:11 Perche' ti abbatti, anima mia perche' gemi dentro di me? Spera in DIO, perche' io lo celebrero' ancora, egli e' la mia salvezza e il mio DIO. Richiesta di liberazione Salmi 43:1 Fammi giustizia, o DIO e difendi la mia causa contro gente malvagia; liberami dall'uomo falso e perverso. Salmi 43:2 Poiche' tu sei il DIO che mi da' forza, perche' mi hai respinto? Perche' vado in giro vestito a lutto per l'oppressione del nemico? Salmi 43:3 Manda la tua luce e la tua verita'; mi guidino esse e mi conducano al tuo santo monte e al luogo della tua dimora. Salmi 43:4 Allora verro' all'altare di DIO, al Dio, che e' la mia gioia e il mio giubilo; e ti celebrero' con la cetra, o DIO, DIO mio. Salmi 43:5 Perche' ti abbatti, anima mia, perche' gemi dentro di me? Spera in DIO, perche' io lo celebrero' ancora, perche' egli e' la mia salvezza e il mio DIO. Ricordo di passate liberazioni e mali presenti Salmi 44:1 [Al maestro del coro. Poema dei figli di Kore.] O DIO, abbiamo udito con le nostre orecchie, i nostri padri ci hanno raccontato a l'opera che tu hai compiuta ai loro giorni, nei tempi antichi. Salmi 44:2 Tu per stabilirli con la tua mano hai spodestato le nazioni, hai sradicato dei popoli per far posto a loro. Salmi 44:3 Infatti non fu con la loro spada che conquistarono il paese, ne' fu il loro braccio che li salvo', ma fu la tua destra, il tuo braccio e la luce del tuo volto, perche' li gradivi. Salmi 44:4 Sei tu il mio re, o DIO, che decidi le vittorie per Giacobbe. Salmi 44:5 Per mezzo di te abbatteremo i nostri nemici; nel tuo nome calpesteremo coloro che si levano contro di noi. Salmi 44:6 Poiche' non confido nel mio arco, e non sara' la mia spada a salvarmi. Salmi 44:7 Ma sei tu che ci salvi dai nostri nemici e che copri di vergogna coloro che ci odiano. Salmi 44:8 Noi ci glorieremo in DIO ogni giorno, e celebreremo il tuo nome per sempre. (Sela) Salmi 44:9 Ma tu ci hai scacciati e ci hai coperti di vergogna, e non esci piu' coi nostri eserciti Salmi 44:10 Tu ci hai fatto voltare le spalle davanti al nemico, e quelli che ci odiano ci hanno depredato. Salmi 44:11 Tu ci hai dati via come pecore da macello, e ci hai dispersi fra le nazioni. Salmi 44:12 Tu hai venduto il tuo popolo per niente, e non hai fatto alcun guadagno sulla loro vendita. Salmi 44:13 Tu ci hai resi la vergogna dei nostri vicini, la beffa e lo scherno di chi ci sta intorno. Salmi 44:14 Tu ci hai resi lo zimbello delle nazioni; nei nostri confronti i popoli scuotono il capo. Salmi 44:15 La mia infamia mi sta sempre davanti, e la mia faccia e' coperta di vergogna, Salmi 44:16 a motivo di chi m'insulta ed oltraggia, a causa del nemico e di chi vuole vendetta. Salmi 44:17 Tutto questo ci e' venuto addosso, ma noi non ti abbiamo dimenticato e non abbiamo tradito il tuo patto. Salmi 44:18 Il nostro cuore non si e' rivolto indietro, e i nostri passi non si sono allontanati dalla tua via; Salmi 44:19 ma tu ci hai frantumati, cacciandoci in luoghi di sciacalli e ci hai coperto dell'ombra di morte. Salmi 44:20 Se noi avessimo dimenticato il nome del nostro DIO e avessimo teso le mani verso un dio straniero, Salmi 44:21 non l'avrebbe DIO scoperto? Egli infatti conosce i segreti del cuore. Salmi 44:22 Si, per causa tua noi siamo messi a morte ogni giorno, e siamo considerati come pecore da macello. Salmi 44:23 Risvegliati! Perche' dormi, o Signore? Destati, non respingerci per sempre. Salmi 44:24 Perche' nascondi la tua faccia, e dimentichi la nostra afflizione e la nostra oppressione? Salmi 44:25 Poiche' le nostre anime sono state abbassate fino nella polvere, e il nostro corpo e' incollato a terra. Salmi 44:26 Levati in nostro aiuto e salvaci per amore della tua benignita'. Un cantico che celebra le nozze del re Salmi 45:1 [Al maestro del coro. Sui "Gigli". Un poema dei figli di Kore. Un cantico d'amore.] Mi sgorgano dal cuore parole soavi; io canto il mio poema al re. La mia lingua sara' come la penna di un veloce scrittore. Salmi 45:2 Tu sei piu' bello di tutti i figli degli uomini; le tue labbra sono ripiene di grazia percio' DIO ti ha benedetto in eterno. Salmi 45:3 Cingi la spada al tuo fianco, o prode, circondato dal tuo splendore e dalla tua maesta', Salmi 45:4 e nella tua maesta' avanza sul carro vittorioso per la causa della verita', della mansuetudine e della giustizia, e la tua destra ti fara' vedere opere tremende. Salmi 45:5 Le tue frecce sono affilate; i popoli cadranno sotto di te; esse penetreranno nel cuore dei nemici del re. Salmi 45:6 Il tuo trono, o DIO, dura in eterno; lo scettro del tuo regno e' uno scettro di giustizia. Salmi 45:7 Tu ami la giustizia e odi l'empieta'; percio' DIO, il tuo DIO, ti ha unto d'olio di letizia al di sopra dei tuoi compagni. Salmi 45:8 Tutte le tue vesti profumano di mirra, d'aloe, e di cassia; dai palazzi d'avorio gli strumenti a corda ti rallegrano. Salmi 45:9 Figlie di re sono fra le tue dame d'onore, alla tua destra e' la regina, adorna d'oro di Ofir. Salmi 45:10 Ascolta, fanciulla, guarda e porgi l'orecchio; dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre, Salmi 45:11 e il re desiderera' grandemente la tua bellezza; prostrati davanti a lui, perche' egli e' il tuo Signore. Salmi 45:12 La figlia di Tiro ti portera' dei doni, e i ricchi del popolo cercheranno i tuoi favori Salmi 45:13 Tutta splendore e' la figlia del re di dentro; la sua veste e' tutta trapunta d'oro. Salmi 45:14 Ella sara' condotta al re in vesti ricamate, seguita dalle vergini sue compagne, che saranno presentate a te. Salmi 45:15 Esse saranno condotte con letizia e con giubilo, ed entreranno nel palazzo del re. Salmi 45:16 I tuoi figli prenderanno il posto dei tuoi padri; tu li farai principi per tutta la terra. Salmi 45:17 pubblichero' la memoria del tuo nome per ogni eta'; percio' i popoli ti celebreranno in eterno, per sempre. DIO e' il rifugio e la forza del suo popolo Salmi 46:1 [Al maestro del coro. Dei figli di Kore, per voce di soprano. Canto.] DIO e' per noi un rifugio ed una forza, un aiuto sempre pronto nelle avversita'. Salmi 46:2 Percio' noi non temeremo, anche se la terra si dovesse spostare e se i monti fossero gettati nel mezzo del mare, Salmi 46:3 e le sue acque infuriassero e schiumassero, e i monti tremassero al suo gonfiarsi. (Sela) Salmi 46:4 C'e' un fiume i cui rivi rallegrano la citta' di DIO, il luogo santo dove dimora l'Altissimo. Salmi 46:5 DIO e' nel mezzo di lei, essa non sara' smossa, DIO la soccorrera' alle prime luci del mattino. Salmi 46:6 Le nazioni tumultuarono i regni vacillarono; egli mando' fuori la sua voce, la terra si sciolse. Salmi 46:7 L'Eterno degli eserciti e' con noi; il DIO di Giacobbe e' il nostro rifugio. (Sela) Salmi 46:8 Venite e ammirate le opere dell'Eterno, che ha operato meraviglie sulla terra. Salmi 46:9 Egli fa cessare le guerre fino all'estremita' della terra; egli rompe gli archi e spezza le lance, e brucia i carri col fuoco. Salmi 46:10 Fermatevi e riconoscete che io sono DIO; io saro' esaltato fra le nazioni, saro' esaltato sulla terra. Salmi 46:11 L'Eterno degli eserciti e' con noi; il DIO di Giacobbe e' il nostro rifugio. (Sela) L'Eterno regnera' su tutta la terra Salmi 47:1 [Al maestro del coro. Salmo dei figli di Kore.] Battete le mani, o popoli, celebrate DIO con grida di trionfo. Salmi 47:2 Perche' l'Eterno, l'Altissimo, e' tremendo, grande re su tutta la terra. Salmi 47:3 Egli sottomettera' i popoli a noi e le nazioni sotto i nostri piedi. Salmi 47:4 Egli scegliera' per noi la nostra eredita', la gloria di Giacobbe, che egli ama. (Sela) Salmi 47:5 DIO e' salito tra acclamazioni di gioia, l'Eterno al suono di trombe. Salmi 47:6 Cantate lodi a DIO, cantate lodi! Cantate lodi al nostro re, cantate lodi! Salmi 47:7 Poiche' DIO e' re di tutta la terra; cantate lodi con bravura Salmi 47:8 DIO regna sulle nazioni; DIO siede sul suo santo trono. Salmi 47:9 I principi dei popoli, il popolo del DIO di Abrahamo, si sono riuniti insieme, poiche' a DIO appartengono gli scudi della terra; egli e' grandemente esaltato. Bellezza e gloria di Sion Salmi 48:1 [Cantico. Salmo dei figli del Kore.] Grande e' l'Eterno e degno di somma lode nella citta' del nostro DIO, sul suo monte santo. Salmi 48:2 Bello per la sua altezza, gioia di tutta la terra e' il monte Sion, dalla parte del settentrione, la citta' del gran Re. Salmi 48:3 Nei suoi palazzi DIO si e' fatto conoscere come una fortezza inespugnabile. Salmi 48:4 Ecco, i re si erano radunati e avanzavano assieme, Salmi 48:5 ma appena la videro, rimasero sbigottiti e fuggirono terrorizzati. Salmi 48:6 La' furono presi da tremore e come da doglie di parto, Salmi 48:7 allo stesso modo che il vento orientale spezza le navi di Tarshish. Salmi 48:8 Come avevamo udito, cosi abbiamo visto nella citta' dell'Eterno degli eserciti, nella citta' del nostro DIO, DIO la rendera' stabile per sempre. Salmi 48:9 Nel tuo tempio, o DIO, noi abbiamo meditato sulla tua benignita'. Salmi 48:10 Come il tuo nome, o DIO, cosi la tua lode giunge all'estremita' della terra, la tua destra e' piena di giustizia. Salmi 48:11 Si rallegri il monte Sion, esultino le figlie di Giuda per i tuoi giudizi. Salmi 48:12 Fate il giro di Sion, visitatela, contate le sue torri, Salmi 48:13 osservate i suoi bastioni, ammirate i suoi palazzi, affinche' possiate raccontarlo alla generazione futura. Salmi 48:14 Poiche' questo DIO e' il nostro DIO in eterno, sempre; egli sara' la nostra guida fino alla morte. Le ricchezze non possono salvare Salmi 49:1 [Al maestro del coro. Salmo dei figli di Kore.] Ascoltate, popoli tutti, porgete orecchio, abitanti del mondo, Salmi 49:2 si plebei e nobili, ricchi e poveri assieme. Salmi 49:3 La mia bocca proferira' parole di sapienza, e la meditazione del mio cuore portera' intendimento. Salmi 49:4 porgero' l'orecchio a un proverbio, esporro' il mio enigma con l'arpa. Salmi 49:5 Perche' dovrei temere nei giorni dell'avversita', quando mi circonda la malvagita' dei miei avversari, Salmi 49:6 quelli che confidano nei loro beni e si gloriano nell'abbondanza della loro ricchezza? Salmi 49:7 Nessuno puo' in alcun modo riscattare il proprio fratello, ne' dare a DIO il prezzo del suo riscatto', Salmi 49:8 perche' il riscatto della sua anima e' troppo caro, e il suo costo non basterebbe mai, Salmi 49:9 per far si che egli viva per sempre e non veda la fossa. Salmi 49:10 Infatti tutti vedono che i savi muoiono e che nello stesso modo periscono gli stolti e gli insensati, e lasciano ad altri i loro beni. Salmi 49:11 Internamente essi pensano che le loro case dureranno per sempre, le loro abitazioni siano eterne, e cosi danno i loro nomi alle terre. Salmi 49:12 Eppure anche l'uomo che vive nelle ricchezze non dura; egli e' simile alle bestie che periscono. Salmi 49:13 Questo e' il comportamento degli stolti e di quelli che li seguono e approvano i loro discorsi. (Sela) Salmi 49:14 Sono sospinti come pecore verso lo Sceol, la morte li ingoiera', e al mattino gli uomini retti regneranno su di loro. Il loro sfarzo svanira' nello Sceol lontano dalla loro dimora. Salmi 49:15 Ma DIO riscattera' la mia anima dal potere dello Sceol, perche' egli mi accogliera'. (Sela) Salmi 49:16 Non temere quando uno si arricchisce, quando la gloria della sua casa aumenta, Salmi 49:17 perche' quando morra' non portera' nulla con se'; la sua gloria non scendera' dietro di lui. Salmi 49:18 Anche se in vita egli si riteneva felice (la gente infatti ti loda quanto tu prosperi) Salmi 49:19 egli raggiungera' la generazione dei suoi padri, che non vedranno mai piu' la luce. Salmi 49:20 L'uomo che vive nelle ricchezze senza avere intendimento e' simile alle bestie che periscono. DIO giudichera' i giusti e i malvagi Salmi 50:1 [Salmo di Asaf.] Il DIO onnipotente, l'Eterno ha parlato e ha convocato la terra da oriente a occidente. Salmi 50:2 Da Sion, la perfezione della bellezza, DIO risplende. Salmi 50:3 Il nostro DIO verra' e non se ne stara' in silenzio; lo precedera' un fuoco divorante, e intorno a lui ci sara' una grande tempesta. Salmi 50:4 Egli convochera' i cieli di sopra e la terra, per giudicare il suo popolo, Salmi 50:5 e dira': «Radunatemi i miei santi che hanno fatto con me un patto mediante il sacrificio». Salmi 50:6 E i cieli proclameranno la sua giustizia, perche' e' DIO stesso il giudice. (Sela) Salmi 50:7 «Ascolta, o popolo mio, e io parlero'; ascolta, o Israele, e io testimoniero' contro di te. Io sono DIO, il tuo DIO. Salmi 50:8 Non ti riprendero' per i tuoi sacrifici, ne' per i tuoi olocausti che mi stanno sempre davanti. Salmi 50:9 Non prendero' alcun torello dalla tua casa ne' capri dai tuoi ovili. Salmi 50:10 Mie infatti sono tutte le bestie della foresta; mio e' il bestiame che sta a migliaia sui monti. Salmi 50:11 Conosco tutti gli uccelli dei monti; e tutto cio' che si muove nei campi e' mio Salmi 50:12 Se avessi fame, non te lo direi; perche' il mondo e quanto esso contiene e' mio. Salmi 50:13 Mangio forse carne di tori, o bevo sangue di capri? Salmi 50:14 Offri a DIO sacrifici di lode e adempi i tuoi voti fatti all'Altissimo. Salmi 50:15 Invocami nel giorno dell'avversita', io ti liberero' e tu mi glorificherai». Salmi 50:16 Ma all'empio DIO dice: «Che diritto hai di elencare i miei statuti e di avere sulle labbra il mio patto, Salmi 50:17 tu che detesti la correzione e getti le mie parole dietro le spalle? Salmi 50:18 Se vedi un ladro, ti metti con lui volentieri, e ti fai compagno degli adulteri. Salmi 50:19 Abbandoni la tua bocca al male, e la tua lingua ordisce inganni. Salmi 50:20 Tu siedi, parli contro il tuo fratello e diffami il figlio di tua madre. Salmi 50:21 Tu hai fatto queste cose, e io ho taciuto, tu hai pensato che io fossi del tutto simile a te. Ma io ti rispondero', e ti mettero' ogni cosa davanti agli occhi. Salmi 50:22 Ora comprendete questo voi che dimenticate DIO, perche' io non vi faccia a brandelli senza che alcuno vi liberi. Salmi 50:23 Chi offre sacrifici di lode mi glorifica, e a chi si comporta rettamente gli mostrero' la salvezza di DIO». Confessione del peccato e richiesta di perdono Salmi 51:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide, quando il profeta Nathan venne a lui, dopo che egli aveva peccato con Bathsceba.] Abbi pieta' di me, o DIO, secondo la tua benignita'; per la tua grande compassione cancella i miei misfatti. Salmi 51:2 Lavami completamente dalla mia iniquita' e purificami dal mio peccato. Salmi 51:3 Poiche' riconosco i miei misfatti e il mio peccato mi sta sempre davanti. Salmi 51:4 Ho peccato contro di te, contro te solo, e ho fatto cio' che e' male agli occhi tuoi, affinche' tu sia riconosciuto giusto quando parli e retto quando giudichi. Salmi 51:5 Ecco, io sono stato formato nell'iniquita' e mia madre mi ha concepito nel, peccato. Salmi 51:6 Ma a te piace la verita' che risiede nell'intimo, e m'insegni la sapienza nel segreto del cuore. Salmi 51:7 Purificami con issopo, e saro' mondo; lavami, e saro' piu' bianco della neve. Salmi 51:8 Fammi sentire gioia e allegrezza, fa' che le ossa che hai spezzato festeggino. Salmi 51:9 Nascondi la tua faccia dai miei peccati e cancella tutte le mie iniquita'. Salmi 51:10 O DIO crea in me un cuore puro e rinnova dentro di me uno spirito saldo. Salmi 51:11 Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi il tuo santo Spirito. Salmi 51:12 Rendimi la gioia della tua salvezza, e sostienimi con uno spirito volenteroso. Salmi 51:13 Allora insegnero' le tue vie ai trasgressori, e i peccatori si convertiranno a te. Salmi 51:14 Liberami dal sangue versato, o DIO. DIO della mia salvezza, e la mia lingua celebrera' con giubilo la tua giustizia. Salmi 51:15 O Signore, apri le mie labbra, e la mia bocca proclamera' la tua lode. Salmi 51:16 Tu infatti non prendi piacere nel sacrificio altrimenti te l'offrirei, ne' gradisci l'olocausto. Salmi 51:17 I sacrifici di DIO sono lo spirito rotto; o DIO tu non disprezzi il cuore rotto e contrito. Salmi 51:18 Fa' del bene a Sion per la tua benevolenza edifica le mura di Gerusalemme. Salmi 51:19 Allora prenderai piacere nei sacrifici di giustizia, negli olocausti e nelle offerte da ardere interamente, allora si offriranno torelli sul tuo altare. Il Signore giudichera' gli empi Salmi 52:1 [Al maestro del coro. Cantico di Davide, quando Doeg l'Edomita venne a riferire a Saul che Davide era entrato in casa di Ahimelek.] Perche' ti vanti del male, o uomo potente? La benignita' di DIO dura per sempre. Salmi 52:2 La tua lingua macchina rovina; essa e' come un rasoio affilato, o operatore d'inganni. Salmi 52:3 Tu preferisci il male al bene, la menzogna piu' che il parlare rettamente. (Sela) Salmi 52:4 Tu ami ogni parola di distruzione o lingua fraudolenta. Salmi 52:5 Percio' DIO ti distruggera' per sempre; egli ti afferrera' ti strappera' dalla tua tenda e ti sradichera' dalla terra dei viventi. (Sela) Salmi 52:6 I giusti lo vedranno e temeranno e rideranno di lui, dicendo: Salmi 52:7 «Ecco l'uomo che non aveva fatto di DIO la sua fortezza, ma confidava nell'abbondanza delle sue ricchezze e si faceva forte della sua malvagita'». Salmi 52:8 Ma io sono come un ulivo verdeggiante nella casa di DIO; io confido sempre nella benignita' di DIO. Salmi 52:9 Ti celebrero' per sempre per quanto hai fatto, e alla presenza dei tuoi santi sperero' fermamente nel tuo nome, perche' e' buono. Follia e malvagita' degli uomini Salmi 53:1 [Al maestro del coro. Cantico di Davide.] Lo stolto ha detto in cuor suo: «DIO non c'e'». Sono corrotti, fanno cose abominevoli; non c'e' nessuno che faccia il bene. Salmi 53:2 DIO guarda dal cielo sui figli degli uomini, per vedere se vi sia qualcuno che abbia intelletto e cerchi DIO. Salmi 53:3 Si sono tutti sviati, sono divenuti tutti corrotti; non c'e' nessuno che faccia il bene, neppure uno. Salmi 53:4 Non hanno alcuna conoscenza questi operatori d'iniquita' che divorano il mio popolo come se mangiassero pane, e non invocano DIO? Salmi 53:5 Perche' sono presi da gran spavento dove non c'era motivo di spavento, perche' DIO ha disperso le ossa di chi si accampa contro di te. Tu li hai coperti di vergogna, perche' DIO li ha rigettati. Salmi 53:6 Chi mandera' da Sion la salvezza, d'Israele? Quando DIO ristabilira' la sorte del suo popolo in cattivita', Giacobbe esultera', Israele si rallegrera'. Richiesta di liberazioni dai nemici Salmi 54:1 [Al maestro del coro. Cantico di Davide quando gli Ziffei vennero da Saul a dirgli: «Non e' Davide nascosto tra di noi?».] O DIO, salvami per il tuo nome e fammi giustizia per la tua potenza. Salmi 54:2 O DIO, ascolta la mia preghiera e porgi orecchio alle parole della mia bocca. Salmi 54:3 Perche' degli stranieri si sono levati contro di me, e dei violenti cercano la mia vita, uomini che non tengono DIO davanti ai loro occhi. (Sela) Salmi 54:4 Ecco DIO e' il mio aiuto, il Signore e' colui che sostiene la mia vita. Salmi 54:5 Egli retribuira' i miei nemici del male fattomi, nella tua fedelta' distruggili. Salmi 54:6 DIO tutto cuore ti offriro' sacrifici; celebrero' il tuo nome, o Eterno, perche' e' buono; Salmi 54:7 poiche' mi hai liberato da ogni angoscia, il mio occhio ha visto sui miei nemici cio' che desideravo. Preghiera per la distruzione dei malvagi Salmi 55:1 ["Getta il tuo peso sull'Eterno". Al maestro del coro. Cantico di Davide.] O DIO, porgi l'orecchio alla mia preghiera e non ignorare la mia supplica. Salmi 55:2 Dammi ascolto e rispondimi; mi lamento senza posa e gemo, Salmi 55:3 per la voce del nemico, per l'oppressione dell'empio perche' mi riversano addosso delle calamita' e nella loro ira mi perseguitano. Salmi 55:4 Il mio cuore e' angosciato dentro di me, e spaventi mortali mi sono caduti addosso. Salmi 55:5 Paura e tremito mi hanno assalito e il terrore mi ha sopraffatto. Salmi 55:6 Percio' ho detto: «Oh, avessi io le ali come una colomba! Me ne volerei lontano per trovare riposo. Salmi 55:7 Ecco, me ne fuggirei lontano e dimorerei nel deserto. (Sela) Salmi 55:8 Mi affretterei per trovare un riparo dal vento impetuoso e dalla tempesta». Salmi 55:9 Distruggili, o Signore, confondi le loro lingue perche' ho visto violenza e risse nella citta'. Salmi 55:10 Giorno e notte si aggirano sulle sue mura; dentro di essa vi e' malvagita' e perversita'. Salmi 55:11 Nel suo mezzo vi e' cupidigia; oppressione e inganno sono di casa nelle sue vie. Salmi 55:12 Poiche' non e' stato un mio nemico che mi ha schernito, altrimenti l'avrei sopportato; non e' stato uno che mi odiava a levarsi contro di me altrimenti mi sarei nascosto da lui. Salmi 55:13 Ma sei stato tu, un uomo pari a me, mio compagno e mio intimo amico. Salmi 55:14 Avevamo insieme dolci colloqui e andavamo in compagnia alla casa di DIO. Salmi 55:15 Li sorprenda la morte, scendano vivi nello Sceol, perche' nelle loro dimore e nel loro mezzo non vi e' che malvagita'. Salmi 55:16 Quanto a me, io invochero' DIO, e l'Eterno mi salvera'. Salmi 55:17 La sera, la mattina e a mezzogiorno mi lamentero' e gemero', ed egli udra' la mia voce. Salmi 55:18 Egli riscattera' la mia vita e la mettera' al sicuro dalla guerra mossa contro di me, perche' sono in molti contro di me. Salmi 55:19 DIO mi ascoltera' e li umiliera', egli che siede sovrano da sempre, perche' essi non cambiano e non temono DIO. (Sela) Salmi 55:20 Egli ha steso le mani contro quelli che vivevano in pace con lui, ha violato il suo patto. Salmi 55:21 La sua bocca era piu' dolce del burro, ma nel cuore aveva la guerra; le sue parole erano piu' morbide dell'olio, ma erano spade sguainate. Salmi 55:22 Getta sull'Eterno il tuo peso, ed egli ti sosterra'; egli non permettera' mai che il giusto vacilli. Salmi 55:23 Ma tu, o DIO, farai scendere costoro nel pozzo della perdizione; gli uomini sanguinari e fraudolenti non giungeranno alla meta' dei loro giorni; ma io confidero' in te. Richiesta di liberazione e fiducia riconoscente in DIO Salmi 56:1 [Al maestro del coro. Sul motivo: "La colomba silenziosa in terre lontane". Inno di Davide quando i Filistei lo presero in Gath.] Abbi pieta' di me, o Dio, perche' gli uomini vorrebbero divorarmi; mi combattono continuamente coi loro attacchi. Salmi 56:2 I miei nemici vorrebbero continuamente divorarmi. Si sono molti coloro che mi combattono nel loro orgoglio. Salmi 56:3 Quando avro' paura, confidero' in te. Salmi 56:4 Con l'aiuto di DIO celebrero' la sua parola; ho posto la mia fiducia in DIO, non temero'. Che cosa mi puo' fare l'uomo? Salmi 56:5 Essi distorcono continuamente le mie parole; tutti i loro pensieri sono volti a farmi del male. Salmi 56:6 Si riuniscono insieme, stanno in agguato; spiano i miei passi, aspettando di prendere la mia vita. Salmi 56:7 Essi pensano di sfuggire mediante la malvagita'; nella tua ira, o DIO, atterra i popoli. Salmi 56:8 Tu hai contato i passi del mio vagare; riponi le mie lacrime nel tuo otre; non le hai registrate nel tuo libro? Salmi 56:9 Nel giorno che gridero' a te, i miei nemici volteranno le spalle. Questo lo so, perche' DIO e' per me. Salmi 56:10 Con l'aiuto di DIO celebrero' la sua parola; con l'aiuto dell'Eterno celebrero' la sua parola. Salmi 56:11 Ho posto la mia fiducia in DIO, non temero'. Che cosa mi puo' fare l'uomo? Salmi 56:12 I voti fatti a te, o DIO, mi vincolano. Ti rendero' lode. Salmi 56:13 Perche' tu hai liberato l'anima mia dalla morte e hai preservato i miei piedi da caduta, affinche' cammini davanti a DIO nella luce dei viventi. Fiduciosa preghiera per essere liberato dai nemici Salmi 57:1 [Al maestro del coro. Sul motivo: "Non distruggere". Inno di Davide quando, inseguito da Saul, fuggi nella caverna.] Abbi pieta' di me, o DIO, abbi pieta' di me, perche' l'anima mia si rifugia in te; mi rifugio all'ombra delle tue ali finche' siano passate le calamita'. Salmi 57:2 Io gridero' a DIO l'Altissimo, a DIO che porta a compimento ogni cosa per me. Salmi 57:3 Egli mandera' dal cielo a salvarmi; egli sgrida colui che vuole divorarmi. (Sela) DIO mandera' la sua benignita' e la sua verita'. Salmi 57:4 L'anima mia e' come in mezzo ai leoni; dimoro tra gente che vomita fuoco, in mezzo a uomini i cui denti sono lance e dardi, e la cui lingua e' una spada affilata. Salmi 57:5 Sii innalzato al di sopra dei cieli, o DIO; risplenda la tua gloria su tutta la terra. Salmi 57:6 Essi han teso una rete sui miei passi; io son tutto ricurvo; hanno scavato una fossa davanti a me, ma essi stessi son caduti dentro. (Sela) Salmi 57:7 Il mio cuore e' ben disposto, O DIO, il mio cuore e' ben disposto; io cantero' e lodero'. Salmi 57:8 Risvegliati, o spirito mio; risvegliati, salterio e cetra; io risvegliero' l'alba. Salmi 57:9 Ti celebrero' fra i popoli, o Signore, cantero' le tue lodi fra le nazioni, Salmi 57:10 perche' grande fino al cielo e' la tua benignita', e la tua verita' fino alle nuvole. Salmi 57:11 Sii innalzato al di sopra dei cieli, o DIO; risplenda la tua gloria su tutta la terra. Condanna dei giudici iniqui Salmi 58:1 [Al maestro del coro. Sul motivo: "Non distruggere". Inno di Davide.] e' proprio secondo giustizia che parlate, o potenti? Giudicate voi rettamente, o figli degli uomini? Salmi 58:2 Nel vostro cuore voi concepite invece malvagita', le vostre mani dispensano sulla terra violenza. Salmi 58:3 Questi empi si sono corrotti fin dal grembo materno; questi bugiardi si sono sviati fin dalla nascita. Salmi 58:4 Il loro veleno e' simile al veleno del serpente; sono come l'aspide sordo che si tura le orecchie, Salmi 58:5 per non udire la voce degli incantatori, o di chi e' abile nel fare incantesimi. Salmi 58:6 O DIO, spezza loro i denti in bocca; o Eterno, rompi le zanne dei leoni. Salmi 58:7 Si dissolvano come acqua che scorre via. Quando tira le sue frecce, siano esse come dardi spuntati. Salmi 58:8 Siano come lumaca che si scioglie mentre va; come aborto di donna non vedano il sole. Salmi 58:9 Prima che le vostre pentole sentano il fuoco dei rovi, siano essi verdi o accesi, egli le spazzera' via come un turbine. Salmi 58:10 Il giusto si rallegrera' nel vedere la vendetta; si lavera' i piedi nel sangue dell'empio. Salmi 58:11 E la gente dira': «Certo vi e' una ricompensa per il giusto; certo c'e' un DIO che fa giustizia sulla terra». Richiesta di liberazione dai nemici Salmi 59:1 [Al maestro del coro. Sul motivo: "Non distruggere". Inno di Davide quando Saul mando' uomini a sorvegliare la sua casa per ucciderlo.] Liberami dai miei nemici, o DIO mio; mettimi al sicuro in alto, lontano da quelli che si levano contro di me Salmi 59:2 Liberami dagli operatori d'iniquita', e salvami dagli uomini sanguinari. Salmi 59:3 Perche', ecco, essi mi tendono agguati uomini potenti si radunano contro di me senza che vi sia, o Eterno, colpa o peccato da parte mia. Salmi 59:4 Benche' non vi sia alcun fallo in me, essi corrono e si preparano; destati per venirmi in aiuto e vedi. Salmi 59:5 Percio' tu, o Eterno, DIO degli eserciti, DIO d'Israele, risvegliati per punire tutte le nazioni; non fare grazia ad alcuno di quelli che operano perfidamente. (Sela) Salmi 59:6 Essi ritornano alla sera, ululano come cani e si aggirano per la citta'. Salmi 59:7 Ecco, vomitano insulti dalla loro bocca; hanno delle spade sulle loro labbra e dicono: «Chi ci ascolta?». Salmi 59:8 Ma tu, o Eterno, riderai di loro; ti farai beffe di tutte le nazioni. Salmi 59:9 O mia forza, a te guardero', perche' DIO e' la mia fortezza. Salmi 59:10 Il mio DIO di misericordia mi verra' incontro; DIO mi fara' vedere sui miei nemici quel che desidero. Salmi 59:11 Non ucciderli, perche' il mio popolo non dimentichi; per la tua potenza falli andare vagando e abbattili, o Eterno, nostro scudo. Salmi 59:12 Per il peccato della loro bocca e per le parole delle loro labbra siano presi nel laccio del loro orgoglio, a motivo delle maledizioni e menzogne che proferiscono. Salmi 59:13 Annientali nella tua ira, annientali e non siano piu'; e sappiano che DIO regna in Giacobbe e fino ai confini della terra. (Sela) Salmi 59:14 Alla sera essi ritornano, ululano come cani e si aggirano per la citta'. Salmi 59:15 Vagano in cerca di cibo e, se non trovano da sfamarsi, passano la notte lamentandosi. Salmi 59:16 Ma io celebrero' la tua potenza e al mattino lodero' ad alta voce la tua benignita', perche' tu sei stato per me una fortezza e un rifugio nel giorno dell'avversita'. Salmi 59:17 O mia forza, a te io cantero' le lodi, perche' tu, o DIO, sei la mia fortezza, il DIO che mi usa misericordia. Preghiera dopo la sconfitta e per ottenere aiuto Salmi 60:1 [Al maestro del coro. Sul motivo: "Il giglio della testimonianza". Inno di Davide, da insegnare, quando egli combatte' contro i Siri di Tsobah, e Joab ritornando sconfisse dodicimila Idumei nella valle del Sale.] O DIO, tu ci hai respinti, ci hai spersi, ti sei adirato; ora ristabiliscici. Salmi 60:2 Tu hai fatto tremare la terra, l'hai squarciata; risana le sue fratture, perche' essa barcolla. Salmi 60:3 Tu hai inflitto al tuo popolo cose dure; ci hai dato da bere del vino di stordimento. Salmi 60:4 Ma ora tu hai dato a quelli che ti temono una bandiera, perche' sia innalzata in favore della verita'. (Sela) Salmi 60:5 Salva con la tua destra e rispondimi, affinche' quelli che tu ami siano liberati. Salmi 60:6 DIO ha parlato nella sua santita': «trionfero', io spartiro' Sichem e misurero' la valle di Sukkoth. Salmi 60:7 Mio e' Galaad e mio e' Manasse. Efraim e' la forza del mio capo, Giuda e' il mio legislatore; Salmi 60:8 Moab e' il catino in cui mi lavo; su Edom gettero' il mio sandalo, sulla Filistia alzero' grida di vittoria». Salmi 60:9 Chi mi condurra' nella citta' forte? Chi mi condurra' fino a Edom? Salmi 60:10 Non sarai proprio tu, o DIO, che ci hai respinto? Non uscirai piu', o DIO, coi nostri eserciti? Salmi 60:11 Dacci aiuto contro il nemico, perche' vano e' il soccorso dell'uomo. Salmi 60:12 Con DIO noi faremo prodezze, ed egli calpestera' i nostri nemici. Fiducia nella protezione di Dio Salmi 61:1 [Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo di Davide.] O DIO, ascolta il mio grido; sii attento alla mia preghiera. Salmi 61:2 Dall'estremita' della terra io grido a te, mentre il mio cuore si strugge; conducimi tu alla rocca che e' piu' alta di me Salmi 61:3 perche' tu sei stato un rifugio per me e una torre fortificata davanti al nemico. Salmi 61:4 Io abitero' nella tua tenda per sempre cerchero' rifugio all'ombra delle tue ali. (Sela) Salmi 61:5 Poiche' tu, o DIO, hai esaudito i miei voti, mi hai dato l'eredita' di quelli che temono il tuo nome. Salmi 61:6 Tu aggiungerai altri giorni alla vita del re; i suoi anni durino per molte generazioni. Salmi 61:7 Egli dimorera' per sempre alla presenza di DIO; ordina alla benignita' e alla verita' di custodirlo. Salmi 61:8 Cosi cantero' per sempre le lodi al tuo nome e adempiro' i miei voti giorno per giorno. Esortazione a confidare in DIO solo Salmi 62:1 [Al maestro del coro. Per Jeduthun. Salmo di Davide.] L'anima mia trova riposo in DIO solo; da lui viene la mia salvezza. Salmi 62:2 Lui solo e' la mia rocca e la mia salvezza, egli e' il mio alto rifugio; io non saro' mai smosso. Salmi 62:3 Fino a quando vi scaglierete contro un uomo, per cercare tutti insieme di ucciderlo, come si fa con un muro che pende e con uno steccato vacillante? Salmi 62:4 Essi pensano solo a farlo cadere dalla sua altezza; prendono piacere nella menzogna; benedicono con la loro bocca ma nel loro cuore maledicono. (Sela) Salmi 62:5 Anima mia, riposati in DIO solo, perche' la mia speranza viene da lui. Salmi 62:6 Lui solo e' la mia rocca e la mia salvezza; egli e' il mio alto rifugio; io non saro' mai smosso. Salmi 62:7 In DIO e' la mia salvezza e la mia gloria; la mia forte rocca e il mio rifugio sono in DIO. Salmi 62:8 Confida in lui continuamente, o popolo, effondi il tuo cuore davanti a lui; DIO e' il nostro rifugio. (Sela) Salmi 62:9 Certo, gli uomini di basso rango non sono che vapore, e gli uomini di alto rango non sono che menzogna; messi sulla bilancia tutti insieme sono piu' leggeri del vapore, stesso. Salmi 62:10 Non confidate nell'estorsione e non ponete vane speranze nella rapina, non datevi alla vanita'; se le ricchezze abbondano, non vi attaccate il cuore. Salmi 62:11 DIO ha parlato una volta; due volte ho udito questo: che la potenza appartiene a DIO; Salmi 62:12 a te pure, o Signore, appartiene la benignita', perche' ripagherai ognuno secondo le sue opere L'anima assetata e' appagata in Dio Salmi 63:1 [Salmo di Davide, quando era nel deserto di Giuda.] O DIO, tu sei il mio DIO, io ti cerco al mattino; l'anima mia e' assetata di te a te anela la mia carne in terra arida e riarsa, senz'acqua. Salmi 63:2 Cosi ti ho ammirato nel santuario, contemplando la tua forza e la tua gloria. Salmi 63:3 Poiche' la tua benignita' vale piu' della vita, le mie labbra ti loderanno. Salmi 63:4 Cosi ti benediro' finche' io vivo e nel tuo nome alzero' le mie mani. Salmi 63:5 L'anima mia sara' saziata come di midollo e di grasso, e la mia bocca ti lodera' con labbra giubilanti. Salmi 63:6 Mi ricordo di te sul mio letto, penso a te nelle veglie della notte. Salmi 63:7 Poiche' tu sei stato il mio aiuto, io canto di gioia all'ombra delle tue ali. Salmi 63:8 L'anima mia si tiene stretta a te; la tua destra mi sostiene. Salmi 63:9 Ma quelli che cercano la mia vita per distruggerla, scenderanno nelle parti piu' basse della terra. Salmi 63:10 Essi saranno dati in potere della spada e diverranno preda degli sciacalli. Salmi 63:11 Ma il re si rallegrera' in DIO; chiunque giura per lui si gloriera', perche' la bocca dei bugiardi verra' costretta al silenzio. Richiesta di liberazione dai nemici occulti Salmi 64:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] Ascolta la mia voce, o DIO, nel mio lamento che innalzo a te; preserva la mia vita dal terrore del nemico. Salmi 64:2 Nascondimi dalle macchinazioni dei malvagi e dalla folla turbolenta degli operatori d'iniquita'. Salmi 64:3 Essi affilano la loro lingua come una spada, e al posto di frecce scagliano parole amare Salmi 64:4 per colpire di nascosto l'innocente; lo colpiscono all'improvviso senza alcun timore. Salmi 64:5 S'incoraggiano a vicenda in imprese malvagie; parlano di tendere lacci di nascosto e dicono: «Chi li vedra'?». Salmi 64:6 Tramano cose malvagie e dicono: «Abbiamo messo a punto un piano perfetto». I pensieri reconditi e il cuore dell'uomo sono imperscrutabili. Salmi 64:7 Ma DIO scagliera' contro di loro le sue frecce, e saranno improvvisamente abbattuti. Salmi 64:8 Essi cadranno, e il male fatto dalle loro lingue ricadra' su di loro; chiunque li vedra' scuotera' la testa. Salmi 64:9 Allora tutti gli uomini temeranno e racconteranno l'opera di DIO, e riconosceranno cio' che egli ha fatto. Salmi 64:10 Il giusto si rallegrera' nell'Eterno e cerchera' rifugio in lui, e tutti i retti di cuore si glorieranno. Lodi e ringraziamenti per i beni ricevuti Salmi 65:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide. Cantico.] A te, o DIO, spetta la lode in Sion; e saranno adempiuti i voti davanti a te. Salmi 65:2 A te, che esaudisci la preghiera, verra' ogni creatura. Salmi 65:3 I peccati mi avevano sopraffatto, ma tu provvedi il perdono per le nostre trasgressioni. Salmi 65:4 Beato l'uomo che tu scegli e fai avvicinare a te, perche' abiti nei tuoi cortili; noi saremo saziati dei beni della tua casa, delle cose sante del tuo tempio. Salmi 65:5 Nella tua giustizia, tu ci rispondi con opere tremende, o DIO della nostra salvezza, tu che sei la speranza delle estremita' della terra e dei mari lontani. Salmi 65:6 Con la tua potenza hai reso stabili i monti e li hai cinti di forza. Salmi 65:7 Tu calmi il fragore dei mari, il fragore delle sue onde e il tumulto dei popoli. Salmi 65:8 E quelli che abitano alle estremita' della terra hanno paura dei tuoi prodigi; tu fai esplodere grida di gioia dall'oriente e dall'occidente. Salmi 65:9 Tu visiti la terra e la fai sovrabbondare, l'arricchisci grandemente; il fiume di DIO e' pieno d'acqua; tu procuri agli uomini il loro frumento, dopo che hai cosi preparata la terra. Salmi 65:10 Tu imbevi di acqua i suoi solchi, ne livelli le zolle, l'ammorbidisci con le piogge e ne benedici i germogli. Salmi 65:11 Tu coroni l'annata con la tua munificenza, e le tue orme traboccano d'abbondanza di beni. Salmi 65:12 I pascoli del deserto grondano acqua e le colline sono ricoperte di letizia. Salmi 65:13 I pascoli si rivestono di greggi e le valli si coprono di frumento; essi mandano grida di gioia e cantano. Lode a DIO per le sue grandi opere Salmi 66:1 [Al maestro del coro. Cantico. Salmo.] Mandate grida di gioia a DIO, voi tutti abitanti della terra; Salmi 66:2 inneggiate alla gloria del suo nome; rendete la sua lode gloriosa. Salmi 66:3 Dite a DIO: «Come sono tremende le tue opere! Per la grandezza della tua potenza i tuoi nemici si sottometteranno a te. Salmi 66:4 Tutta la terra ti adorera' e cantera' a te, cantera' le lodi del tuo nome». (Sela) Salmi 66:5 Venite e ammirate cio' che DIO ha fatto; egli e' tremendo nelle sue opere verso i figli degli uomini. Salmi 66:6 Egli cambio' il mare in terra asciutta; il suo popolo passo' il fiume a piedi asciutti, rallegriamoci dunque in lui. Salmi 66:7 Con la sua potenza egli regna in eterno; i suoi occhi osservano le nazioni. Non permettere che i ribelli si innalzino. (Sela) Salmi 66:8 Voi popoli, benedite il nostro DIO; e proclamate ad alta voce la sua lode. Salmi 66:9 Egli e' colui che ci mantiene in vita, e non permette che i nostri piedi vacillino. Salmi 66:10 Poiche' tu ci hai messi alla prova, o DIO, tu ci hai raffinati come si raffina l'argento. Salmi 66:11 Ci hai fatti cadere nella rete, hai posto un grave peso sui nostri lombi. Salmi 66:12 Hai fatto cavalcare gli uomini sul nostro capo, siamo passati attraverso il fuoco e l'acqua, ma tu ci hai tratto fuori in luogo di refrigerio. Salmi 66:13 Io entrero' nella tua casa con olocausti; adempiro' i miei voti, Salmi 66:14 che le mie labbra hanno formulato e la mia bocca ha pronunziato quando ero nell'avversita'. Salmi 66:15 Ti offriro' olocausti di bestie grasse, col soave odore di montoni; sacrifichero' buoi e capri. (Sela) Salmi 66:16 Venite e ascoltate, voi tutti che temete DIO, e io vi raccontero' quel che egli ha fatto per l'anima mia. Salmi 66:17 Ho gridato a lui con la mia bocca e l'ho esaltato con la mia lingua. Salmi 66:18 Se avessi serbato del male nel mio cuore, il Signore non mi avrebbe dato ascolto. Salmi 66:19 Ma DIO mi ha ascoltato e ha prestato attenzione alla voce della mia preghiera. Salmi 66:20 Sia benedetto DIO, che non ha respinto la mia preghiera e non mi ha negato la sua benignita'. DIO regnera' su tutta la terra Salmi 67:1 [Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo. Cantico.] DIO abbia pieta' di noi e ci benedica; DIO faccia risplendere il suo volto su di noi, (Sela) Salmi 67:2 affinche' si conosca sulla terra la tua via e la tua salvezza, fra tutte le nazioni. Salmi 67:3 I popoli ti celebreranno, o DIO, tutti quanti i popoli ti celebreranno. Salmi 67:4 Le nazioni si rallegreranno e giubileranno, perche' tu giudicherai i popoli rettamente e condurrai le nazioni sulla terra. (Sela) Salmi 67:5 Ti lodino i popoli, o DIO, ti lodino i popoli tutti. Salmi 67:6 La terra produrra' il suo frutto; DIO, il nostro DIO, ci benedira'. Salmi 67:7 DIO ci benedira', e tutte le estremita' della terra lo temeranno. Lodi e ringraziamento a DIO che libera Salmi 68:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide. Cantico.] DIO si levi e siano dispersi i suoi nemici, e quelli che l'odiano fuggano davanti a lui. Salmi 68:2 Tu li disperderai come si dilegua il fumo, come la cera si scioglie davanti al fuoco, cosi periranno gli empi davanti a DIO. Salmi 68:3 Ma i giusti si rallegreranno, giubileranno davanti a DIO ed esulteranno con canti di gioia. Salmi 68:4 Cantate a DIO, cantate lodi al suo nome, preparate la via a colui che cavalca nei deserti; il suo nome e' l'Eterno; esultate davanti a lui. Salmi 68:5 Padre degli orfani e difensore delle vedove e' DIO nella sua santa dimora. Salmi 68:6 DIO fa abitare il solitario in una famiglia, libera i prigionieri e da' loro prosperita'; ma i ribelli dimorano in terra riarsa. Salmi 68:7 O DIO, quando uscisti davanti al tuo popolo, quando tu marciasti attraverso il deserto, (Sela) Salmi 68:8 la terra tremo'; anche i cieli stillarono acqua alla presenza di DIO, lo stesso Sinai tremo' alla presenza di DIO, al DIO d'Israele. Salmi 68:9 Tu hai riversato un'abbondante pioggia o DIO, e hai ridato vigore alla tua eredita'. Salmi 68:10 Il tuo gregge vi trovo' una dimora, e nella tua bonta', o DIO, hai provveduto per i miseri. Salmi 68:11 Il Signore annuncio' la parola, e grande e' stato il numero di quelli che l'hanno proclamata: Salmi 68:12 «I re di eserciti fuggono precipitosamente, mentre quella che rimane a casa si divide il bottino. Salmi 68:13 Anche se siete rimasti a riposare fra gli ovili, voi siete come le ali della colomba coperte d'argento e come le sue piume d'oro risplendente». Salmi 68:14 Quando l'Onnipotente disperse i re nel paese lo Tsalmon fu coperto di neve. Salmi 68:15 Un monte di DIO e' il monte di Bashan, un monte dalle molte cime e' il monte di Bashan. Salmi 68:16 O monti dalle molte cime, perche' guardate con invidia il monte che DIO ha scelto per sua dimora? Si, l'Eterno vi abitera' per sempre. Salmi 68:17 I carri di DIO sono miriadi e migliaia di migliaia, il Signore e' fra di essi come al Sinai, nella sua santita'. Salmi 68:18 Tu sei salito in alto, hai fatto prigioniera la prigionia, hai ricevuto doni fra gli uomini anche fra i ribelli, affinche' tu, o Eterno DIO, possa dimorare la'. Salmi 68:19 Benedetto sia il Signore, che giorno per giorno porta per noi i nostri pesi; egli e' il DIO della nostra salvezza. Salmi 68:20 DIO e' per noi il DIO che libera, e all'Eterno, il Signore, appartiene la liberazione dalla morte. Salmi 68:21 Si, DIO schiaccera' il capo dei suoi nemici, la testa chiomata di chi cammina nel suo peccato. Salmi 68:22 Il Signore ha detto: «Li faro' tornare da Bashan, li faro' tornare dagli abissi del mare, Salmi 68:23 affinche' tu possa stritolare i tuoi nemici, affondando il tuo piede nel loro sangue, e la lingua dei tuoi cani ne abbia la sua parte». Salmi 68:24 Essi hanno visto il tuo corteo, o DIO, il corteo del mio DIO, del mio Re nel santuario. Salmi 68:25 Avanti andavano i cantori, per ultimi venivano i suonatori, e nel mezzo stavano le fanciulle che battevano i tamburelli. Salmi 68:26 Benedite DIO nelle assemblee; benedite il Signore voi che siete della fonte d'Israele. Salmi 68:27 Ecco, Beniamino il piu' piccolo ma loro condottiero, i principi di Giuda con le loro schiere, i principi di Zabulon, i principi di Neftali. Salmi 68:28 Il tuo DIO ha stabilito la tua forza; consolida, o DIO, quanto hai fatto per noi. Salmi 68:29 A motivo del tuo tempio a Gerusalemme, i re ti porteranno doni. Salmi 68:30 Sgrida la bestia dei canneti, il branco dei tori con i vitelli dei popoli, fino a che si umilino a portare verghe d'argento disperdi i popoli che si dilettano in guerre. Salmi 68:31 Dall'Egitto porteranno metallo splendente, l'Etiopia si affrettera' a tendere le sue mani a DIO. Salmi 68:32 O regni della terra, cantate a DIO; cantate le lodi al Signore, (Sela) Salmi 68:33 a colui che cavalca sopra i cieli dei cieli eterni; ecco, egli manda fuori la sua voce, una voce potente. Salmi 68:34 Riconoscete la potenza di DIO, la sua maesta' e' sopra Israele e la sua potenza e' nei cieli. Salmi 68:35 O DIO, tu sei tremendo dal tuo santuario; il DIO d'Israele e' quello che da' forza e vigore al popolo. Benedetto sia DIO! Grandi sofferenze di Davide raffiguranti quelle del Messia Salmi 69:1 [Al maestro del coro. Su "I gigli". Di Davide.] Salvami, o DIO, perche' le acque sono giunte fino alla gola. Salmi 69:2 Sono affondato in un profondo pantano e non trovo alcun punto d'appoggio; sono giunto in acque profonde, e la corrente mi travolge. Salmi 69:3 Sono stanco di gridare, la mia gola e' riarsa; i miei occhi si consumano nell'attesa del mio DIO. Salmi 69:4 Quelli che mi odiano senza motivo sono piu' numerosi dei capelli del mio capo; sono potenti quelli che vorrebbero distruggermi e che mi sono nemici ingiustamente; sono costretto a restituire cio' che non ho rubato. Salmi 69:5 O DIO, tu conosci la mia follia e le mie colpe non ti sono nascoste. Salmi 69:6 Non siano confusi per causa mia quelli che sperano in te, o Signore, Eterno degli eserciti; non siano svergognati per causa mia quelli che ti cercano, o DIO d'Israele. Salmi 69:7 Per amor tuo io soffro vituperio, e la vergogna mi copre la faccia. Salmi 69:8 Io sono diventato un estraneo per i miei fratelli e un forestiero per i figli di mia madre. Salmi 69:9 Poiche' lo zelo della tua casa mi ha divorato, e gli oltraggi di chi ti oltraggia sono caduti su di me. Salmi 69:10 Ho pianto affliggendo l'anima mia col digiuno, ma cio' mi e' stato motivo d'infamia. Salmi 69:11 Ho pure indossato come vestito un sacco, ma sono divenuto per loro un oggetto di scherno. Salmi 69:12 Quelli che siedono alla porta parlano di me, e sono divenuto la canzone degli ubriaconi. Salmi 69:13 Ma quanto a me, o Signore, la mia preghiera s'indirizza a te, o Eterno, nel tempo accettevole; per la tua grande misericordia rispondimi, o DIO, nella certezza della tua salvezza. Salmi 69:14 Tirami fuori dal pantano, perche' non vi affondi, e fa' che sia liberato da quelli che mi odiano e dalle acque profonde. Salmi 69:15 Non mi sommerga la corrente delle acque, non m'inghiottisca l'abisso e non chiuda il pozzo la sua bocca su di me. Salmi 69:16 Rispondimi, o Eterno, perche' preziosa e' la tua benignita'; nelle tue grandi compassioni volgiti a me. Salmi 69:17 Non nascondere il tuo volto dal tuo servo, perche' sono nell'angoscia; affrettati a rispondermi. Salmi 69:18 Avvicinati a me e riscattami; liberami a motivo dei miei nemici. Salmi 69:19 Tu conosci la mia infamia, la mia vergogna e il mio disonore; i miei nemici sono tutti davanti a te. Salmi 69:20 L'oltraggio mi ha rotto il cuore e sono tutto dolente; ho aspettato chi mi confortasse, ma invano; ho atteso chi mi consolasse, ma non ci fu alcuno. Salmi 69:21 Mi hanno invece dato fiele per cibo, e per dissetarmi mi hanno dato da bere dell'aceto. Salmi 69:22 Sia la loro mensa un laccio davanti a loro, e la loro prosperita' una trappola. Salmi 69:23 Si offuschino i loro occhi, cosi che non vedano piu', e fa' che i loro lombi vacillino continuamente. Salmi 69:24 Riversa su di loro la tua ira e li raggiunga l'ardore del tuo sdegno. Salmi 69:25 La loro dimora divenga una desolazione, e piu' nessuno abiti nelle loro tende, Salmi 69:26 perche' perseguitano colui che tu hai percosso, e parlano con piacere del dolore di coloro che tu hai ferito. Salmi 69:27 Aggiungi questa colpa alla loro colpa, e non giungano mai ad aver parte della tua giustizia. Salmi 69:28 Siano cancellati dal libro della vita e non siano iscritti fra i giusti. Salmi 69:29 Ora io sono afflitto e addolorato; la tua salvezza, o DIO, mi levi in alto. Salmi 69:30 Io celebrero' il nome di DIO con un canto, e lo magnifichero' con le lodi. Salmi 69:31 E cio' sara' gradito all'Eterno piu' di un bue o di un torello che abbia corna e unghie. Salmi 69:32 Gli umili vedranno e si rallegreranno; e per voi che cercate DIO, si ravvivi il vostro cuore. Salmi 69:33 Poiche' l'Eterno esaudisce i bisognosi e non disprezza i suoi prigionieri. Salmi 69:34 Lo lodino i cieli e la terra, i mari e tutto cio' che si muove in essi. Salmi 69:35 Poiche' DIO salvera' Sion e riedifichera' le citta' di Giuda, allora essi vi abiteranno e la possederanno. Salmi 69:36 E la discendenza dei suoi servi ne avra' l'eredita', e quelli che amano il suo nome vi prenderanno dimora. Richiesta di aiuto contro i persecutori Salmi 70:1 [Al maestro del coro. Di Davide. Per far ricordare.] O DIO, affrettati a liberarmi. O Eterno, affrettati in mio aiuto. Salmi 70:2 Siano svergognati e confusi quelli che cercano la mia vita, voltino le spalle e siano coperti di vergogna quelli che desiderano il mio male. Salmi 70:3 Voltino le spalle a motivo della loro vergogna quelli che dicono: «Ah, ah!». Salmi 70:4 Si rallegrino e gioiscano in te tutti quelli che ti cercano, e quelli che amano la tua salvezza dicano del continuo: «Sia magnificato DIO!». Salmi 70:5 Ma io sono povero e bisognoso, o DIO, affrettati a venire in mio aiuto, tu sei il mio aiuto e il mio liberatore o Eterno, non tardare. Richiesta di liberazione e di protezione Salmi 71:1 Io mi rifugio in te, o Eterno, fa' che non sia mai confuso. Salmi 71:2 Per la tua giustizia, liberami e scampami; tendi verso di me il tuo orecchio e salvami. Salmi 71:3 Sii per me una rocca di scampo, alla quale possa sempre venire; tu hai ordinato la mia salvezza, perche' sei la mia rupe e la mia fortezza. Salmi 71:4 DIO mio, liberami dalla mano dell'empio, dalla mano del perverso e del violento. Salmi 71:5 Poiche' tu sei la mia speranza, o Signore, o Eterno, la mia fiducia fin dalla mia fanciullezza. Salmi 71:6 Tu sei stato il mio sostegno fin dal grembo di mia madre; sei tu che mi hai tratto dal grembo di mia madre; a te andra' sempre la mia lode. Salmi 71:7 Sono diventato per molti come un prodigio, ma tu sei il mio forte rifugio. Salmi 71:8 La mia bocca e' ripiena della tua lode, e proclama la tua gloria tutto il giorno. Salmi 71:9 Non rigettarmi nel tempo della vecchiaia; non abbandonarmi quando il mio vigore viene meno. Salmi 71:10 Perche' i miei nemici parlano contro di me, e quelli che sono in agguato alla mia vita complottano insieme, Salmi 71:11 dicendo: «DIO l'ha abbandonato; inseguitelo e prendetelo, perche' non c'e' alcuno che lo liberi». Salmi 71:12 O DIO, non allontanarti da me DIO mio, affrettati a soccorrermi. Salmi 71:13 Siano confusi e vengano annientati gli avversari della mia vita; siano coperti d'infamia e di disonore quelli che desiderano farmi del male. Salmi 71:14 Ma io sperero' del continuo e ti lodero' sempre di piu'. Salmi 71:15 La mia bocca raccontera' tutto il giorno la tua giustizia e le tue liberazioni, perche' non ne conosco il numero. Salmi 71:16 Mi addentrero' nelle potenti opere del Signore, dell'Eterno, e ricordero' la tua giustizia, la tua soltanto. Salmi 71:17 O DIO, tu mi hai ammaestrato fin dalla mia fanciullezza; e fino ad oggi io ho annunziato le tue meraviglie. Salmi 71:18 E anche ora che son diventato vecchio e canuto, o DIO, non abbandonarmi fino a che abbia raccontato la tua potenza a questa generazione e i tuoi prodigi a tutti quelli che verranno. Salmi 71:19 Anche la tua giustizia, o DIO, giunge fino alle sommita' dei cieli, tu hai fatto grandi cose, O DIO, chi e' simile a te? Salmi 71:20 Tu, che mi hai fatto provare molte e gravi avversita', mi darai di nuovo la vita e mi farai risalire dagli abissi della terra. Salmi 71:21 Tu accrescerai la mia grandezza e ritornerai a consolarmi. Salmi 71:22 E io ti lodero' con l'arpa per la tua fedelta' o DIO mio, e cantero' le tue lodi con la cetra, o Santo d'Israele. Salmi 71:23 Le mie labbra esulteranno quando cantero' le tue lodi assieme alla mia anima, che tu hai riscattato. Salmi 71:24 Anche la mia lingua parlera' tutto il giorno della tua giustizia, perche' sono stati svergognati e sono stati confusi quelli che cercavano di farmi del male. Il regno giusto di Salomone, tipo del regno messianico Salmi 72:1 [Salmo di Salomone.] O DIO, dai tuoi giudizi al re e la tua giustizia al figlio del re, Salmi 72:2 ed egli giudichera' il tuo popolo con giustizia e i tuoi afflitti con rettitudine. Salmi 72:3 I monti porteranno pace al popolo e i colli giustizia. Salmi 72:4 Egli fara' giustizia agli afflitti del popolo, salvera' i figli del bisognoso e schiaccera' l'oppressore. Salmi 72:5 Essi ti temeranno finche' dureranno il sole e la luna, per tutte le generazioni. Salmi 72:6 Egli scendera' come pioggia sull'erba falciata, come un acquazzone che annaffia la terra. Salmi 72:7 Nei suoi giorni il giusto fiorira' e vi sara' abbondanza di pace finche' non vi sia piu' luna. Salmi 72:8 Egli regnera' da un mare all'altro e dal fiume fino alle estremita' della terra. Salmi 72:9 Gli abitanti del deserto s'inchineranno davanti a lui, e i suoi nemici leccheranno la polvere. Salmi 72:10 I re di Tarshish e delle isole gli pagheranno il tributo, i re di Sceba e di Saba gli offriranno doni. Salmi 72:11 Si, tutti i re lo adoreranno e tutte le nazioni lo serviranno. Salmi 72:12 Poiche' egli liberera' il bisognoso che grida, e il misero che non ha chi lo aiuti. Salmi 72:13 Egli avra' compassione del debole e del bisognoso e salvera' la vita dei bisognosi. Salmi 72:14 Egli riscattera' la loro vita dall'oppressione e dalla violenza, e il loro sangue sara' prezioso davanti a lui. Salmi 72:15 Ed egli vivra'; e gli sara' dato l'oro di Sceba, si preghera' per lui del continuo, e sara' benedetto tutto il giorno. Salmi 72:16 Vi sara' abbondanza di grano sulla terra, sulla sommita' dei monti; le sue spighe ondeggeranno come gli alberi del Libano, e gli abitanti delle citta' fioriranno come l'erba della terra. Salmi 72:17 Il suo nome durera' in eterno, il suo nome sara' propagato finche' vi sara' il sole; e tutte le nazioni saranno benedette in lui e lo proclameranno beato. Salmi 72:18 Benedetto sia l'Eterno DIO, il DIO d'Israele; egli solo fa meraviglie. Salmi 72:19 Sia benedetto in eterno il suo nome glorioso, e tutta la terra sia ripiena della sua gloria, Amen, amen. Salmi 72:20 Qui finiscono le preghiere di Davide, figlio d'Isai. La fine della effimera prosperita' dei malvagi Salmi 73:1 [Salmo di Asaf.] Certamente DIO e' buono verso Israele, verso quelli che sono puri di cuore. Salmi 73:2 Ma quanto a me, quasi inciampavano i miei piedi, e poco manco' che i miei passi sdrucciolassero. Salmi 73:3 Poiche' portavo invidia ai vanagloriosi, vedendo la prosperita' dei malvagi. Salmi 73:4 Perche' non vi sono dolori nella loro morte, e il loro corpo e' pingue. Salmi 73:5 Essi non sono tribolati come gli altri mortali, ne' sono colpiti come gli altri uomini. Salmi 73:6 Percio' la superbia li cinge come una collana e la violenza li avvolge come una veste. Salmi 73:7 I loro occhi escono fuori per il grasso e le immaginazioni perverse del loro cuore traboccano. Salmi 73:8 Essi scherniscono e tremano perfidamente di opprimere, e parlano con arroganza. Salmi 73:9 Dirigono la loro bocca contro il cielo, e la loro lingua percorre la terra. Salmi 73:10 Percio' la loro gente si volge da quella parte e beve copiosamente alle loro acque, Salmi 73:11 e dice: «Come e' possibile che DIO sappia ogni cosa e che vi sia conoscenza nell'Altissimo?». Salmi 73:12 Ecco, costoro sono empi, eppure essi sono sempre tranquilli ed accrescono le loro ricchezze. Salmi 73:13 Invano dunque ho purificato il mio cuore e ho lavato le mie mani nell'innocenza. Salmi 73:14 Poiche' sono colpito tutto il giorno e castigato ogni mattina. Salmi 73:15 Se avessi detto: «Parlero' anch'io cosi», ecco, avrei rinnegato la generazione dei tuoi figli. Salmi 73:16 Allora ho cercato di comprendere questo, ma la cosa mi e' parsa molto difficile. Salmi 73:17 Finche' sono entrato nel santuario di DIO e ho considerato la fine di costoro. Salmi 73:18 Certo, tu li metti in luoghi sdrucciolevoli e cosi li fai cadere in rovina. Salmi 73:19 Come sono distrutti in un momento, spazzati via consumati con improvvisi terrori! Salmi 73:20 Come un sogno al risveglio, cosi tu, o Signore, quando ti risveglierai, disprezzerai la loro vana apparenza. Salmi 73:21 Quando il mio cuore era inacerbito e mi sentivo trafitto internamente, Salmi 73:22 io ero insensato e senza intendimento; davanti a te ero come una bestia. Salmi 73:23 Ma pure io sono sempre con te; tu mi hai preso per la mano destra. Salmi 73:24 Tu mi guiderai col tuo consiglio e poi mi porterai nella gloria. Salmi 73:25 Chi ho io in cielo fuor di te? E sulla terra io non desidero altri che te. Salmi 73:26 La mia carne e il mio cuore possono venir meno, ma DIO e' la rocca del mio cuore e la mia parte in eterno. Salmi 73:27 Poiche' ecco, quelli che si allontanano da te periranno; tu distruggi tutti quelli che, fornicando, si allontanano da te. Salmi 73:28 Ma quanto a me, il mio bene e' di accostarmi a DIO, io ho fatto del Signore, dell'Eterno, il mio rifugio, per raccontare tutte le opere tue. Supplica a Dio a ricordarsi del suo patto, in seguito alla distruzione del tempio Salmi 74:1 [Cantico di Asaf.] O DIO, perche' ci hai respinti per sempre? Perche' arde l'ira tua contro il gregge del tuo pascolo? Salmi 74:2 Ricordati del tuo popolo, che una volta acquistasti, che tu riscattasti perche' fosse la tribu' della tua eredita', di questo monte Sion, sul quale hai abitato. Salmi 74:3 Dirigi i tuoi passi a queste rovine irreparabili; il nemico ha devastato tutto nel santuario. Salmi 74:4 I tuoi nemici hanno ruggito nel luogo delle tue assemblee; vi hanno posto le loro insegne per stendardi. Salmi 74:5 Sembrava che vibrassero delle scuri nel folto di una selva. Salmi 74:6 E ora con asce e martelli demoliscono tutte le sue sculture. Salmi 74:7 Hanno dato alle fiamme il tuo santuario; hanno profanato la dimora del tuo nome, gettandola a terra. Salmi 74:8 Hanno detto in cuor loro: «Distruggiamoli tutti quanti»; hanno arso tutti i luoghi delle assemblee divine nel paese. Salmi 74:9 Noi non vediamo piu' i nostri segni; non vi e' piu' profeta, e tra noi non vi e' alcuno che sappia fino a quando. Salmi 74:10 Fino a quando, o DIO, oltraggera' l'avversario? Il nemico disprezzera' forse il tuo nome per sempre? Salmi 74:11 Perche' ritiri la tua mano, proprio la tua destra? Tirala fuori dal tuo seno e distruggili. Salmi 74:12 Ma DIO e' il mio re dai tempi antichi; e' lui che opera la salvezza sulla terra. Salmi 74:13 Con la tua forza dividesti il mare e schiacciasti la testa dei mostri marini nelle acque. Salmi 74:14 Frantumasti le teste del Leviathan e le desti in pasto al popolo del deserto. Salmi 74:15 Facesti sgorgare fonti e torrenti e seccasti fiumi perenni. Salmi 74:16 Tuo e' il giorno, tua e' anche la notte; tu hai stabilito la luce e il sole. Salmi 74:17 Tu hai fissato tutti i confini della terra e hai fatto l'estate e l'inverno. Salmi 74:18 Ricordati di questo, o Eterno, che il nemico ti ha oltraggiato e che un popolo stolto ha disprezzato il tuo nome. Salmi 74:19 Non abbandonare alle fiere la vita della tua tortora; non dimenticare per sempre la vita dei tuoi afflitti. Salmi 74:20 Abbi riguardo al patto, perche' i luoghi tenebrosi della terra sono pieni di covi di violenza. Salmi 74:21 Non permettere che l'oppresso se ne torni svergognato; fa' che l'afflitto e il bisognoso lodino il tuo nome. Salmi 74:22 Levati, o DIO, difendi la tua causa! Ricordati che lo stolto ti oltraggia tutto il giorno. Salmi 74:23 Non dimenticare il grido dei tuoi nemici; lo strepito di quelli che si levano contro di te sale al cielo continuamente. Dio abbassa il superbo e innalza il giusto Salmi 75:1 [Al maestro del coro. Sul motivo: "Non distruggere". Salmo di Asaf. Cantico.] Noi ti lodiamo, o DIO, noi ti lodiamo, perche' il tuo nome e' vicino; l'uomo racconta le tue meraviglie. Salmi 75:2 Quando giungera' il tempo stabilito, io giudichero' con giustizia. Salmi 75:3 La terra e tutti i suoi abitanti si dissolvono, ma io ne rendo stabili le sue colonne. (Sela,) Salmi 75:4 Ho detto agli orgogliosi: «Non vi vantate!», e agli empi: «Non alzate la cresta! Salmi 75:5 Non alzate la vostra cresta in alto, non parlate con il collo duro». Salmi 75:6 Poiche' non e' dal levante ne' dal ponente e neppure dal deserto che viene l'esaltazione. Salmi 75:7 Ma e' DIO colui che giudica, egli abbassa l'uno e innalza l'altro. Salmi 75:8 Poiche' l'Eterno ha in mano una coppa di vino spumeggiante pieno di spezie, ed egli ne mesce. Certamente tutti gli empi della terra ne scoleranno e berranno le fecce. Salmi 75:9 Ma io proclamero' per sempre e cantero' le lodi al DIO di Giacobbe. Salmi 75:10 E stronchero' tutta la potenza degli empi, ma la potenza dei giusti sara' esaltata. Measta' e potenza di Dio Salmi 76:1 [Al maestro del coro. Per strumenti a corda. Salmo di Asaf. Cantico.] In Giuda DIO e' ben conosciuto, il suo nome e' grande in Israele. Salmi 76:2 Il suo tabernacolo e' in Salem e la sua dimora in Sion. Salmi 76:3 Qui egli ha spezzato i dardi infuocati dell'arco, lo scudo e la spada di guerra. Salmi 76:4 Tu appari glorioso e potente sui monti di preda. Salmi 76:5 I valorosi sono stati spogliati, sono stati presi dal sonno, e nessuno di quegli uomini prodi ha potuto far uso delle sue mani. Salmi 76:6 Al tuo rimprovero, o DIO di Giacobbe, carri e cavalli rimasero storditi. Salmi 76:7 Tu, proprio tu, devi essere temuto; e chi puo' resistere davanti a te, quando ti adiri? Salmi 76:8 Tu hai fatto udire dal cielo la tua sentenza, la terra fu impaurita e tacque, Salmi 76:9 quando DIO si levo' per giudicare, per liberare tutti i bisognosi della terra. (Sela) Salmi 76:10 Anche l'ira degli uomini ritornera' a tua lode, e ti cingerai con gli avanzi stessi della loro ira. Salmi 76:11 Fate voti all'Eterno, al DIO vostro, e adempiteli; tutti quelli che stanno attorno a lui portino doni al Tremendo. Salmi 76:12 Egli toglie il respiro ai governanti, egli e' temuto dai re della terra. Nell'avversita' c'e' grande conforto riandare alle grandi opere del Signore Salmi 77:1 [Al maestro del coro. Per Jeduthun. Salmo di Asaf.] La mia voce si eleva a DIO e grido; la mia voce si eleva a DIO ed egli mi dara' ascolto. Salmi 77:2 Nel giorno della mia avversita' ho cercato il Signore, durante la notte la mia mano e' rimasta protesa senza stancarsi e l'anima mia ha rifiutato di essere consolata. Salmi 77:3 Mi ricordo di DIO e gemo; mi lamento e il mio spirito viene meno. (Sela) Salmi 77:4 Tu mantieni aperte le mie palpebre; sono cosi turbato che non posso parlare. Salmi 77:5 Ripenso ai giorni antichi, agli anni dei tempi passati. Salmi 77:6 Durante la notte mi ritorna alla mente il mio canto, medito nel mio cuore e il mio spirito investiga. Salmi 77:7 Mi rigettera' il Signore per sempre? E non mi gradira' mai piu'? Salmi 77:8 E la sua benignita' cessata per sempre e la sua parola venuta meno per le generazioni future? Salmi 77:9 Ha DIO forse dimenticato di aver pieta' e ha nell'ira posto fine alle sue compassioni? (Sela) Salmi 77:10 Io ho detto: «Il motivo della mia afflizione e' che la destra dell'Altissimo e' mutata». Salmi 77:11 Ricordero' le opere dell'Eterno, si, ricordero' le tue meraviglie dei tempi passati, Salmi 77:12 meditero' su tutte le tue opere e considerero' le tue gesta. Salmi 77:13 O DIO, la tua via e' santa, quale DIO e' grande come DIO? Salmi 77:14 Tu sei il DIO che compie meraviglie tu hai fatto conoscere la tua forza fra i popoli. Salmi 77:15 Col tuo braccio hai riscattato il tuo popolo, i figli di Giacobbe e di Giuseppe. (Sela) Salmi 77:16 Le acque ti videro, o DIO, le acque ti videro e furono spaventate, anche gli abissi tremarono. Salmi 77:17 Le nubi versarono diluvi d'acqua, i cieli tuonarono e le tue saette guizzarono. Salmi 77:18 Il fragore del tuo tuono era nel turbine, i lampi illuminarono il mondo e la terra fu scossa e tremo'. Salmi 77:19 Apristi la tua via in mezzo al mare, il tuo sentiero in mezzo alle grandi acque, e le tue orme non furono riconosciute. Salmi 77:20 Tu guidasti il tuo popolo come un gregge per mano di Mose' e di Aaronne. Guida e liberazioni di Dio ad Israele, nonostante la sua incredulita' Salmi 78:1 [Cantico di Asaf.] Presta attenzione, o popolo mio, alla mia legge; porgi orecchio alle parole della mia bocca. Salmi 78:2 Apriro' la mia bocca per proferire parabole, ed esporro' i misteri dei tempi antichi. Salmi 78:3 Cio' che noi abbiamo udito e conosciuto, e che i nostri padri ci hanno raccontato, Salmi 78:4 non lo nasconderemo ai loro figli, ma racconteremo alla generazione futura le lodi dell'Eterno, la sua potenza e le meraviglie che egli ha fatto. Salmi 78:5 Egli ha stabilito una testimonianza in Giacobbe e ha posto una legge in Israele, e ha comandato ai nostri padri di farle conoscere ai loro figli, Salmi 78:6 affinche' la generazione futura le conoscesse, assieme ai figli che sarebbero nati, ed essi a loro volta le narrassero ai loro figli, Salmi 78:7 e ponessero in DIO la loro fiducia e non dimenticassero le opere di DIO, ma osservassero i suoi comandamenti; Salmi 78:8 e non fossero come i loro padri, una generazione ostinata e ribelle, una generazione il cui cuore non fu costante, il cui spirito non fu fedele verso DIO. Salmi 78:9 I figli di Efraim, gente di guerra, buoni arcieri, voltarono le spalle nel giorno della battaglia, Salmi 78:10 non osservarono il patto di DIO e rifiutarono di camminare secondo la sua legge Salmi 78:11 dimenticarono le sue opere e le meraviglie che aveva loro mostrato. Salmi 78:12 Egli fece prodigi in presenza dei loro padri, nel paese di Egitto, nella campagna di Tsoan. Salmi 78:13 Egli divise il mare e li fece passare nel mezzo, e ammasso' le acque come in un mucchio. Salmi 78:14 Di giorno li condusse con la nuvola e tutta la notte con una luce di fuoco, Salmi 78:15 Spacco' le rocce nel deserto e li abbevero' copiosamente, come dal grande abisso. Salmi 78:16 Fece scaturire ruscelli dalla roccia e scorrere acque simili a fiumi. Salmi 78:17 Ma essi continuarono a peccare contro di lui e a ribellarsi all'Altissimo nel deserto, Salmi 78:18 e tentarono DIO in cuor loro, chiedendo cibo secondo le loro voglie. Salmi 78:19 E parlarono contro DIO, dicendo: «Potrebbe DIO imbandire una mensa nel deserto? Salmi 78:20 Ecco, egli percosse la roccia e ne sgorgarono acque e ne strariparono torrenti. Potrebbe dare anche del pane e provvedere della carne per il suo popolo?». Salmi 78:21 E cosi l'Eterno li udi e si adiro' fieramente, e un fuoco si accese contro Giacobbe e l'ira divampo' contro Israele, Salmi 78:22 perche' non avevano creduto in DIO e non avevano avuto fiducia nella sua salvezza. Salmi 78:23 Tuttavia egli comando' alle nuvole di sopra e aperse le porte del cielo, Salmi 78:24 e fece piovere su di loro la manna da mangiare e diede loro il frumento del cielo. Salmi 78:25 L'uomo mangio' il pane degli angeli; egli mando' loro del cibo a sazieta'. Salmi 78:26 Fece levare in cielo il vento orientale e con la sua potenza fece alzare l'austro, Salmi 78:27 fece piovere su di loro della carne come polvere e uccelli come la sabbia del mare. Salmi 78:28 Li fece cadere in mezzo al loro campo, intorno alle loro tende. Salmi 78:29 Cosi essi mangiarono fino a satollarsi, perche' DIO aveva provveduto loro cio' che essi avevano desiderato. Salmi 78:30 Essi non avevano ancora soddisfatto la loro ingordigia e avevano ancora del cibo in bocca, Salmi 78:31 quando l'ira di DIO si scateno' contro di loro, uccise i piu' vigorosi di loro e abbatte' i migliori d'Israele. Salmi 78:32 Con tutto cio' continuarono a peccare e non credettero alle sue meraviglie. Salmi 78:33 Allora egli consumo' i loro giorni in vanita' e gli anni loro in spaventi improvvisi. Salmi 78:34 Quando li uccideva, essi lo cercavano e ritornavano a ricercare DIO con assiduita'. Salmi 78:35 Si ricordavano che DIO era la loro Rocca e che il DIO altissimo era il loro Redentore. Salmi 78:36 Essi pero' lo ingannavano con la loro bocca e gli mentivano con la loro lingua. Salmi 78:37 Il loro cuore infatti non era fermo verso di lui e non erano fedeli al suo patto. Salmi 78:38 Ma egli, che e' misericordioso, perdono' la loro iniquita' e non li distrusse, e molte volte trattenne la sua ira e non lascio' divampare il suo sdegno, Salmi 78:39 ricordando che essi erano carne, un soffio che passa e non ritorna. Salmi 78:40 Quante volte lo provocarono a sdegno nel deserto e lo contristarono nella solitudine! Salmi 78:41 Si, essi tentarono DIO piu' volte e tornarono a provocare il Santo d'Israele. Salmi 78:42 Non si ricordarono piu' della sua potenza ne' del giorno in cui li aveva liberati dal nemico, Salmi 78:43 quando egli aveva compiuto i suoi prodigi in Egitto e i suoi miracoli nella campagna di Tsoan; Salmi 78:44 aveva mutato i fiumi e i corsi d'acqua degli Egiziani in sangue, perche' non vi potessero bere. Salmi 78:45 Aveva mandato contro di loro sciami di mosche a divorarli e rane per distruggerli. Salmi 78:46 Aveva dato i loro raccolti ai bruchi e il frutto delle loro fatiche alle locuste. Salmi 78:47 Aveva distrutto le loro vigne con la grandine e i loro sicomori col gelo. Salmi 78:48 Aveva abbandonato il loro bestiame alla grandine e le loro greggi ai fulmini. Salmi 78:49 Aveva scatenato su di loro l'ardore della sua ira, indignazione, cruccio e calamita', una torma di messaggeri di sventura. Salmi 78:50 Aveva dato libero corso alla sua ira e non li aveva risparmiati dalla morte, ma aveva abbandonato la loro vita alla pestilenza. Salmi 78:51 Aveva percosso tutti i primogeniti in Egitto e le primizie del vigore nelle tende di Cam. Salmi 78:52 Ma aveva fatto partire il suo popolo come un gregge e lo aveva condotto per il deserto come una mandria. Salmi 78:53 Li aveva guidati sicuri ed essi non ebbero paura, ma il mare aveva inghiottito i loro nemici. Salmi 78:54 Ed egli li porto' cosi nella sua terra santa, al monte che la sua destra aveva conquistato. Salmi 78:55 Scaccio' le nazioni davanti a loro e le assegno' loro in sorte come eredita', e fece abitare le tribu' d'Israele nelle loro tende. Salmi 78:56 Ma essi tentarono e provocarono a sdegno il DIO altissimo e non osservarono i suoi statuti. Salmi 78:57 Anzi si tirarono indietro e si comportarono slealmente come i loro padri e si sviarono come un arco fallace; Salmi 78:58 lo provocarono ad ira coi loro alti luoghi e lo mossero a gelosia con le loro sculture. Salmi 78:59 DIO udi e si adiro', e provo' una grande avversione per Israele. Salmi 78:60 Egli abbandono cosi il tabernacolo, di Sciloh, la tenda che aveva piantato fra gli uomini; Salmi 78:61 e lascio' andare la sua forza in cattivita' e la sua gloria in mano del nemico. Salmi 78:62 Abbandono' il suo popolo alla spada e si adiro' grandemente contro la sua eredita'. Salmi 78:63 Il fuoco consumo' i loro giovani, e le loro vergini non ebbero alcun canto nuziale. Salmi 78:64 I loro sacerdoti caddero per la spada e le loro vedove non fecero cordoglio. Salmi 78:65 Poi il Signore si risveglio' come dal sonno, simile a un prode che grida eccitato dal vino. Salmi 78:66 Percosse i suoi nemici alle spalle e li coperse di un eterno vituperio. Salmi 78:67 Ripudio' la tenda di Giuseppe e non scelse la tribu' di Efraim, Salmi 78:68 ma scelse la tribu' di Giuda, il monte di Sion, che egli ama. Salmi 78:69 Edifico' il suo santuario, come i luoghi altissimi, come la terra che ha fondato per sempre. Salmi 78:70 E scelse Davide suo servo, e lo prese dagli ovili di pecore. Salmi 78:71 Lo porto' via dalle pecore che allattavano, per pascere Giacobbe suo popolo, e Israele sua eredita'. Salmi 78:72 Ed egli li fece pascere secondo l'integrita' del suo cuore e li guido' con la destrezza delle sue mani. Desolazione di Gerusalemme e preghiera per ottenere aiuto Salmi 79:1 [Salmo di Asaf.] O DIO, le nazioni sono entrate nella tua eredita', hanno profanato il tuo santo tempio, hanno ridotto Gerusalemme in un cumulo di rovine. Salmi 79:2 Hanno dato i corpi morti dei tuoi servi in pasto agli uccelli del cielo e la carne dei tuoi santi alle fiere della campagna. Salmi 79:3 Hanno sparso il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme, senza che alcuno desse loro sepoltura. Salmi 79:4 Siamo divenuti un obbrobrio per i nostri vicini, lo scherno e zimbello di quelli che ci stanno attorno. Salmi 79:5 Fino a quando, o Eterno? Rimarrai tu adirato per sempre? Ardera' la tua gelosia come un fuoco? Salmi 79:6 Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono e sui regni che non invocano il tuo nome, Salmi 79:7 poiche' hanno divorato Giacobbe e hanno devastato la sua dimora. Salmi 79:8 Non ricordare contro di noi le colpe dei nostri antenati; affrettati a venirci incontro con le tue compassioni perche' siamo molto tribolati. Salmi 79:9 Soccorrici, o DIO della nostra salvezza, per la gloria del tuo nome, e liberaci e perdona i nostri peccati per amore del tuo nome. Salmi 79:10 Perche' direbbero le nazioni: «Dov'e' il loro DIO?». Davanti ai nostri occhi fa' conoscere fra le nazioni la vendetta del sangue sparso dei tuoi servi. Salmi 79:11 Giunga fino a te il gemito dei prigionieri, secondo la potenza del tuo braccio, salva quelli che sono condannati a morte. Salmi 79:12 E restituisci ai nostri vicini sette volte tanto il vituperio che ti hanno fatto, o Signore. Salmi 79:13 E noi tuo popolo e gregge del tuo pascolo, ti celebreremo per sempre e proclameremo la tua lode per ogni eta'. Israele chiede a Dio liberazione dalle proprie calamita' Salmi 80:1 [Al maestro del coro. Sul motivo: "I gigli della testimonianza". Salmo di Asaf.] Ascolta, o pastore d'Israele, che guidi Giuseppe come un gregge, tu che siedi sopra i Cherubini, risplendi nella tua gloria. Salmi 80:2 Risveglia la tua potenza davanti a Efraim, a Beniamino e a Manasse, e vieni a liberarci. Salmi 80:3 O DIO ristoraci, fa' risplendere il tuo volto e saremo salvati. Salmi 80:4 O Eterno, DIO degli eserciti, fino a quando sarai adirato contro la preghiera del tuo popolo? Salmi 80:5 Tu li hai cibati con pane intriso di pianto, e hai dato loro da bere lacrime in abbondanza. Salmi 80:6 Tu ci hai fatti un oggetto di contesa per i nostri vicini, e i nostri nemici ridono tra di loro. Salmi 80:7 O DIO degli eserciti, ristoraci fa' risplendere il tuo volto e saremo salvati. Salmi 80:8 Tu portasti fuori dall'Egitto una vite scacciasti le nazioni e la piantasti. Salmi 80:9 Tu sgombrasti il terreno davanti a lei, ed essa mise radici e riempi la terra. Salmi 80:10 I monti furono coperti con la sua ombra e i cedri di DIO con i suoi tralci. Salmi 80:11 Allungo' i suoi rami fino al mare e i suoi germogli fino al fiume. Salmi 80:12 Perche' hai rotto i suoi recinti e cosi tutti i passanti ne raccolgono i frutti? Salmi 80:13 Il cinghiale del bosco la devasta e le fiere della campagna vi pascolano. Salmi 80:14 O DIO degli eserciti, ti preghiamo, ritorna; guarda dal cielo e vedi, e visita questa vigna, Salmi 80:15 e le piante che la tua destra ha piantato, e il germoglio che tu hai reso forte per te. Salmi 80:16 Essa e' arsa dal fuoco ed e' recisa; essi periscono alla minaccia del tuo volto. Salmi 80:17 Sia la tua mano sull'uomo della tua destra, sul figlio dell'uomo che hai reso forte per te. Salmi 80:18 Cosi non ci allontaneremo piu' da te. Facci rivivere e noi invocheremo il tuo nome. Salmi 80:19 O Eterno, DIO degli eserciti, ristoraci; fa' risplendere il tuo volto e saremo salvati. Dio rimprovera a Israele la sua ingratitudine e le sue ribellioni Salmi 81:1 [Al maestro del coro. Sulla Ghittea. Salmo di Asaf.] Cantate con giubilo a DIO, nostra forza; mandate grida di gioia al DIO di Giacobbe. Salmi 81:2 Innalzate un canto e fate risuonare il tamburello, l'arpa melodiosa con la lira. Salmi 81:3 Suonate la tromba alla nuova luna alla luna piena nel giorno della nostra festa. Salmi 81:4 Poiche' questo e' uno statuto per Israele, una legge del DIO di Giacobbe. Salmi 81:5 Egli lo stabili come una testimonianza in Giuseppe, quando usci contro il paese di Egitto. Allora io udii un linguaggio che non comprendevo: Salmi 81:6 «O Israele, io ho sottratto le tue spalle ai pesi; le tue mani hanno deposto la cesta. Salmi 81:7 Nella sventura tu gridasti a me e io ti liberai; ti risposi nascosto nel tuono, ti misi alla prova alle acque di Meriba. (Sela) Salmi 81:8 Ascolta, o popolo mio, e ti ammoniro'. O Israele, se tu mi ascoltassi! Salmi 81:9 Non vi sia in mezzo a te alcun dio straniero e non adorare alcun dio forestiero. Salmi 81:10 Io sono l'Eterno, il DIO tuo, che ti ha fatto uscire dal paese di Egitto; apri la tua bocca e io la riempiro'. Salmi 81:11 Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce e Israele non mi ha ubbidito. Salmi 81:12 Percio' li abbandonai alla durezza del loro cuore, affinche' camminassero secondo i loro consigli. Salmi 81:13 Oh, se il mio popolo mi ascoltasse, se Israele camminasse nelle mie vie! Salmi 81:14 Umilierei subito i suoi nemici e volgerei la mia mano contro i suoi avversari. Salmi 81:15 Quelli che odiano l'Eterno gli sarebbero sottomessi, e la loro sorte sarebbe segnata per sempre. Salmi 81:16 E io lo nutrirei (Israele) con fior di frumento e lo sazierei di miele che stilla dalla roccia». Rimprovero ai giudici iniqui Salmi 82:1 [Salmo di Asaf.] DIO sta nell'assemblea di DIO; egli giudica in mezzo agli de'i. Salmi 82:2 Fino a quando giudicherete ingiustamente e prenderete le parti degli empi? (Sela) Salmi 82:3 Difendete il debole e l'orfano, fate giustizia all'afflitto e al povero. Salmi 82:4 Liberate il misero e il bisognoso; salvatelo dalla mano degli empi. Salmi 82:5 Essi non conoscono nulla e non intendono nulla, e camminano nelle tenebre; tutti i fondamenti della terra sono smossi. Salmi 82:6 Io ho detto: «Voi siete de'i, siete tutti figli dell'Altissimo. Salmi 82:7 Tuttavia voi morrete come gli altri uomini, e cadrete come ogni altro potente». Salmi 82:8 Levati, o DIO, giudica la terra, perche' tu avrai in eredita' tutte le nazioni. Preghiera a Dio perche' distrugga i suoi nemici Salmi 83:1 [Cantico. Salmo di Asaf.] O DIO, non restare in silenzio! Non tacere, non rimanere inerte, o DIO! Salmi 83:2 Poiche', ecco, i tuoi nemici tumultuano, e quelli che ti odiano alzano il capo. Salmi 83:3 Cospirano insidie contro il tuo popolo e fanno complotti contro quelli che tu proteggi. Salmi 83:4 Dicono: «Venite e distruggiamoli come nazione, e il nome d'Israele non sia piu' ricordato». Salmi 83:5 Poiche' hanno complottato insieme con una sola mente e hanno fatto un patto contro di te. Salmi 83:6 Le tende di Edom e gli Ismaeliti Moab e gli Hagareni. Salmi 83:7 Ghebal, Ammon e Amalek, la Filistia con gli abitanti di Tiro; Salmi 83:8 anche l'Assiria si e' aggiunta a loro per dare aiuto ai figli di Lot. (Sela) Salmi 83:9 Agisci con loro come facesti con Madian, con Sisera, con Jabin presso il torrente Kishon, Salmi 83:10 i quali furono distrutti a Endor e divennero come letame per la terra. Salmi 83:11 Rendi i loro capi come Oreb e Zeeb, e tutti i loro principi come Zebah e Tsalmunna. Salmi 83:12 Poiche' hanno detto: «Impossessiamoci dei pascoli di DIO». Salmi 83:13 O DIO mio, rendili simili alla polvere del turbine, alla stoppia in balia del vento. Salmi 83:14 Come il fuoco brucia la foresta e come la fiamma divora i monti, Salmi 83:15 cosi inseguili con la tua tempesta e spaventali col tuo uragano. Salmi 83:16 Copri le loro facce di vergogna, affinche' cerchino il tuo nome, o Eterno. Salmi 83:17 Siano svergognati e pieni di spavento per sempre, siano confusi e periscano; Salmi 83:18 conoscano che tu solo, il cui nome e' l'Eterno, sei l'Altissimo su tutta la terra. La gioia di dimorare nella casa di Dio Salmi 84:1 [Al maestro del coro. Sulla Ghittea. Salmo dei figli di Kore.] Oh, quanto amabili sono le tue dimore, o Eterno degli eserciti! Salmi 84:2 L'anima mia anela e si strugge per i cortili dell'Eterno; il mio cuore e la mia carne mandano grida di gioia al DIO vivente. Salmi 84:3 Anche il passero trova una casa e la rondine un nido, dove posare i suoi piccoli presso i tuoi altari, o Eterno degli eserciti, mio Re e mio DIO. Salmi 84:4 Beati coloro che abitano nella tua casa e ti lodano del continuo. (Sela) Salmi 84:5 Beati quelli che ripongono la loro forza in te e che hanno in cuore le tue vie! Salmi 84:6 Quando attraversano la valle di Baka, la trasformano in luogo di sorgenti, e la prima pioggia la ricopre di benedizioni. Salmi 84:7 Essi vanno di valore in valore, e infine compaiono davanti a DIO in Sion. Salmi 84:8 O Eterno, DIO degli eserciti, ascolta la mia preghiera; tendi l'orecchio, o DIO di Giacobbe. (Sela) Salmi 84:9 Vedi, o DIO, nostro scudo, e riguarda la faccia del tuo unto. Salmi 84:10 Si, un giorno nei tuoi cortili val piu' che mille altrove; io preferisco stare sulla soglia della casa del mio DIO, che abitare nelle tende degli empi. Salmi 84:11 Perche' l'Eterno DIO e' sole e scudo; l'Eterno dara' grazia e gloria; egli non rifiutera' alcun bene a quelli che camminano rettamente. Salmi 84:12 O Eterno degli eserciti, beato l'uomo che confida in te. Preghiera per liberazione e risveglio Salmi 85:1 [Al maestro del coro. Salmo dei figli di Kore.] O Eterno, tu sei stato propizio alla tua terra e hai ricondotto Giacobbe dalla cattivita', Salmi 85:2 Tu hai perdonato l'iniquita' del tuo popolo e hai coperto tutti i loro peccati. (Sela) Salmi 85:3 Tu hai allontanato tutto il tuo sdegno e hai messo da parte la tua ardente ira. Salmi 85:4 Ristoraci, o DIO della nostra salvezza, e fa' cessare la tua indignazione contro di noi. Salmi 85:5 Rimarrai tu adirato con noi per sempre? Prolungherai la tua ira per ogni eta'? Salmi 85:6 Non ci darai nuovamente la vita, affinche' il tuo popolo possa rallegrarsi in te? Salmi 85:7 Mostraci, o Eterno, la tua benignita' e donaci la tua salvezza. Salmi 85:8 Io ascoltero' cio' che DIO, l'Eterno dira'; certo egli parlera' di pace al suo popolo e ai suoi santi, ma non permettera' che essi ritornino a vivere da stolti. Salmi 85:9 Certo la sua salvezza e' vicina a quelli che lo temono, perche' la sua gloria possa abitare nel nostro paese. Salmi 85:10 La benignita' e la verita' si sono incontrate; la giustizia e la pace si sono baciate. Salmi 85:11 La verita' germogliera' dalla terra e la giustizia guardera' dal cielo. Salmi 85:12 Si, l'Eterno dara' cio' che e' bene, e la nostra terra produrra' il suo frutto. Salmi 85:13 La giustizia camminera' davanti a lui e preparera' la via ai suoi passi. Davide implora con ardore il soccorso di Dio Salmi 86:1 [Preghiera di Davide.] Tendi l'orecchio, o Eterno, e rispondimi, perche' sono afflitto e bisognoso. Salmi 86:2 Custodisci la mia vita perche' sono santo; tu sei il mio DIO, salva il tuo servo che confida in te Salmi 86:3 Abbi pieta' di me, o Signore, perche' grido a te tutto il giorno. Salmi 86:4 Rallegra il tuo servo, perche' a te, o Signore, elevo l'anima mia. Salmi 86:5 Poiche' tu, o Signore, sei buono e pronto a perdonare, e usi grande benignita' verso tutti quelli che t'invocano. Salmi 86:6 Tendi l'orecchio, o Eterno, alla mia preghiera, e sii attento al grido delle mie suppliche. Salmi 86:7 Io t'invoco nel giorno della mia avversita', perche' tu mi risponderai. Salmi 86:8 Non vi e' nessuno pari a te fra gli de'i, o Signore ne' vi sono opere pari alle tue. Salmi 86:9 Tutte le nazioni che tu hai creato verranno a prostrarsi davanti a te o Signore, e glorificheranno il tuo nome. Salmi 86:10 Poiche' tu sei grande e operi meraviglie; tu solo sei DIO. Salmi 86:11 Insegnami la tua via, o Eterno, e io camminero' nella tua verita'; unisci il mio cuore al timore del tuo nome. Salmi 86:12 Io ti lodero', o Signore, DIO mio, con tutto il mio cuore, e glorifichero' il tuo nome in eterno. Salmi 86:13 Perche' grande e' la tua benignita' verso di me; tu hai salvato l'anima mia dallo Sceol. Salmi 86:14 O DIO, uomini superbi sono insorti contro di me e una torma di violenti cerca la mia vita e non pone te davanti ai loro occhi. Salmi 86:15 Ma tu, o Signore, sei un DIO misericordioso e pietoso, lento all'ira e ricco in benignita' e verita'. Salmi 86:16 Volgiti a me e abbi pieta' di me; da' la tua forza al tuo servo e salva il figlio della tua serva. Salmi 86:17 Mostrami un segno del tuo favore, affinche' quelli che mi odiano lo vedano e rimangano confusi, vedendo che tu, o Eterno, mi hai soccorso e mi hai consolato. Sion, la citta' di Dio e i suoi cittadini Salmi 87:1 [Salmo dei figli di Kore. Cantico.] Egli ha posto il suo fondamento sui monti santi. Salmi 87:2 L'Eterno ama le porte di Sion piu' di tutte le dimore di Giacobbe. Salmi 87:3 Cose gloriose son dette di te, o citta' di DIO. (Sela) Salmi 87:4 Menzionero' l'Egitto e Babilonia fra quelli che mi conoscono. Ecco la Filistia e Tiro insieme all'Etiopia: «Costui e' nato la'». Salmi 87:5 E si dira' di Sion: «Questi e quello sono nati in lei; e l'Altissimo stesso la rendera' stabile». Salmi 87:6 L'Eterno, passando in rassegna i popoli, registrera': «Costui e' nato la'». (Sela) Salmi 87:7 E i cantori e i suonatori diranno: «Tutte le mie fonti di vita e di gioia sono in te». Accorato grido dalla piu' profonda afflizione Salmi 88:1 [Cantico. Salmo dei figli di Kore. Al maestro del coro. Da cantarsi mestamente. Cantico di Heman, l'Ezrahita.] O Eterno, DIO della mia salvezza, io grido giorno e notte davanti a te. Salmi 88:2 Giunga fino a te la mia preghiera, tendi l'orecchio al mio grido, Salmi 88:3 perche' l'anima mia e' sazia di male, e la mia vita e' giunta fino allo Sceol. Salmi 88:4 Sono ormai annoverato fra quelli che scendono nella fossa, sono come un uomo che non ha piu' forza. Salmi 88:5 Sono abbandonato fra i morti come gli uccisi che giacciono nel sepolcro, di cui tu non ti ricordi piu' e che sono recisi e allontanati dalla tua mano. Salmi 88:6 Tu mi hai posto nella piu' profonda fossa, in luoghi tenebrosi, negli abissi. Salmi 88:7 Su di me si e' abbattuta la tua ira, e tu mi hai travolto con tutti i tuoi flutti. (Sela) Salmi 88:8 Tu mi hai privato dei miei amici, mi hai reso per loro un oggetto abominevole; sono rinchiuso e non posso uscire. Salmi 88:9 Il mio occhio si strugge dal dolore; ti invoco ogni giorno, o Eterno, e tendo le mie mani verso di te. Salmi 88:10 Farai forse dei prodigi per i morti? Risorgeranno i defunti a lodarti? (Sela) Salmi 88:11 Si celebrera' la tua benignita' nel sepolcro e la tua fedelta' nel luogo di distruzione? Salmi 88:12 Saranno le tue meraviglie conosciute nelle tenebre e la tua giustizia nella terra dell'oblio? Salmi 88:13 Ma io grido a te, o Eterno, e la mia preghiera ti viene incontro al mattino. Salmi 88:14 Perche' mi respingi, o Eterno, perche' mi nascondi il tuo volto? Salmi 88:15 Sono stato afflitto e moribondo fin dalla giovinezza; ho sofferto i tuoi terrori e sono smarrito. Salmi 88:16 Sopra di me e' passata la tua ardente ira; i tuoi terrori mi hanno annientato, Salmi 88:17 mi hanno circondato come acque tutto il giorno e tutti assieme mi hanno sommerso. Salmi 88:18 Hai allontanato da me amici e conoscenti; i miei amici piu' intimi sono le tenebre. Richiamo alle promesse di Dio nella presente afflizione Salmi 89:1 [Cantico di Ethon, l'Ezrahita.] Io cantero' per sempre le benignita' dell'Eterno, con la mia bocca proclamero' la tua fedelta' a tutte le generazioni. Salmi 89:2 Poiche' ho detto: «La tua benignita' sussistera' in eterno, tu stabilirai la tua fedelta' nei cieli stessi». Salmi 89:3 «Io ho fatto un patto col mio eletto, ho giurato a Davide, mio servo, dicendo: Salmi 89:4 "Stabiliro' la tua progenie in eterno, ed edifichero' il tuo trono per ogni eta'"». (Sela) Salmi 89:5 E i cieli celebreranno le tue meraviglie, o Eterno, e la tua fedelta' nell'assemblea dei santi. Salmi 89:6 Poiche' chi puo' in cielo essere paragonato all'Eterno? E chi e' simile all'Eterno fra i figli del Potente? Salmi 89:7 DIO e' grandemente temuto nell'assemblea dei santi, e profondamente rispettato da tutti quelli che lo circondano. Salmi 89:8 O Eterno, DIO degli eserciti, chi e' potente come te, o Eterno? La tua fedelta' ti circonda dappertutto. Salmi 89:9 Tu domini la furia del mare, quando le sue onde s'innalzano, tu le acqueti. Salmi 89:10 Tu hai ridotto in frantumi l'Egitto ferendolo a morte; con braccio potente hai disperso i tuoi nemici. Salmi 89:11 I cieli sono tuoi, anche la terra e' tua; tu hai fondato il mondo e tutto cio' che e' in esso. Salmi 89:12 Tu hai creato il settentrione e il mezzogiorno; il Tabor e l'Hermon mandano grida di gioia al tuo nome. Salmi 89:13 Tu hai un braccio forte; la tua mano e' potente, la tua destra e' esaltata. Salmi 89:14 Giustizia e diritto formano la base del tuo trono; benignita' e verita' vanno davanti al tuo volto. Salmi 89:15 Beato il popolo che conosce il grido di giubilo, o Eterno, perche' esso camminera' alla luce del tuo volto; Salmi 89:16 si rallegrera' tutto il giorno nel tuo nome ed esultera' nella tua giustizia. Salmi 89:17 Si, tu sei il vanto della loro forza, e col tuo favore accresci la nostra potenza. Salmi 89:18 Poiche' il nostro scudo appartiene all'Eterno e il nostro re al Santo d'Israele. Salmi 89:19 Tu parlasti allora in visione al tuo diletto e dicesti: «Ho dato aiuto a uno che e' potente, ho esaltato un eletto tra il popolo. Salmi 89:20 Ho trovato Davide mio servo, e l'ho unto col mio santo olio. Salmi 89:21 La mia mano lo sosterra' fermamente e il mio braccio lo fortifichera'. Salmi 89:22 Il nemico non lo opprimera' e il perverso non lo affliggera'. Salmi 89:23 Annientero' davanti a lui i suoi nemici e colpiro' quelli che lo odiano. Salmi 89:24 La mia fedelta' e la mia benignita' saranno con lui, e nel mio nome ricevera' potenza. Salmi 89:25 Stendero' la sua mano sul mare e la sua destra sui fiumi. Salmi 89:26 Egli m'invochera', dicendo: "Tu sei mio Padre, il mio DIO e la Rocca della mia salvezza". Salmi 89:27 Lo costituiro' pure mio primogenito, il piu' eccelso dei re della terra. Salmi 89:28 Gli usero' benignita' per sempre, e il mio patto con lui rimarra' stabile. Salmi 89:29 Rendero' pure la sua progenie eterna e il suo trono come i giorni dei cieli. Salmi 89:30 Se i suoi figli abbandonano la mia legge e non camminano nei miei ordinamenti, Salmi 89:31 se violano i miei statuti e non osservano i miei comandamenti, Salmi 89:32 io puniro' la loro trasgressione con la verga e la loro iniquita' con battiture; Salmi 89:33 ma non ritirero' la mia benignita' da lui e non lascero' che la mia fedelta' venga meno. Salmi 89:34 Non violero' il mio patto e non mutero' le parole che sono uscite dalla mia bocca. Salmi 89:35 Ho giurato una volta per la mia santita' e non mentiro' a Davide; Salmi 89:36 la sua progenie durera' in eterno e il suo trono sara' come il sole davanti a me. Salmi 89:37 sara' stabile per sempre come la luna, e il testimone nel cielo e' fedele». (Sela) Salmi 89:38 Ma tu ci hai abbandonato e respinto; ti sei grandemente adirato contro il tuo unto. Salmi 89:39 Tu hai disprezzato il patto fatto col tuo servo e hai profanato la sua corona, facendola cadere a terra. Salmi 89:40 Hai abbattuto tutte le sue difese e hai ridotto in rovine le sue fortezze. Salmi 89:41 Tutti i passanti lo hanno saccheggiato ed e' divenuto lo scherno dei suoi vicini. Salmi 89:42 Hai esaltato la destra dei suoi avversari e hai fatto giubilare tutti i suoi nemici. Salmi 89:43 Hai fatto piegare il taglio della sua spada e non l'hai sostenuto nella battaglia. Salmi 89:44 Hai posto fine al suo splendore e hai gettato a terra il suo trono. Salmi 89:45 Hai accorciato i giorni della sua giovinezza e l'hai coperto di vergogna. (Sela) Salmi 89:46 Fino a quando, o Eterno? Ti nasconderai tu per sempre? Ardera' la tua ira come un fuoco? Salmi 89:47 Ricordati quanto breve sia la mia vita. Per quale vanita' hai creato tutti i figli degli uomini? Salmi 89:48 Qual e' l'uomo che viva, senza vedere la morte e che possa sottrarre la sua vita al potere dello Sceol? (Sela) Salmi 89:49 Dove sono, o Signore, le tue benignita' antiche, che giurasti a Davide nella tua fedelta'? Salmi 89:50 Ricordati, o Signore, dell'oltraggio fatto ai tuoi servi, e come io porto in cuore l'oltraggio di tutte le nazioni, Salmi 89:51 col quale i tuoi nemici ti hanno oltraggiato, o Eterno, col quale hanno oltraggiato i passi del tuo unto. Salmi 89:52 Benedetto sia l'Eterno per sempre. Amen, si, amen! Eternita' di Dio e fragilita' dell'uomo Salmi 90:1 [Preghiera di Mose', uomo di Dio.] O Signore, tu sei stato per noi un rifugio di generazione in generazione. Salmi 90:2 Prima che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e il mondo, anzi da sempre e per sempre tu sei DIO. Salmi 90:3 Tu fai ritornare l'uomo in polvere e dici: «Ritornate, o figli degli uomini». Salmi 90:4 Poiche' mille anni ai tuoi occhi sono come il giorno di ieri quando e' passato, o come una vigilia nella notte. Salmi 90:5 Tu li porti via come un'inondazione. Essi sono come un sogno, sono come l'erba che verdeggia la mattina. Salmi 90:6 La mattina essa fiorisce e verdeggia, la sera e' falciata e dissecca. Salmi 90:7 Poiche' siamo consumati dalla tua ira e siamo atterriti dal tuo furore. Salmi 90:8 Tu metti le nostre colpe davanti a te, i nostri peccati occulti alla luce del tuo volto. Salmi 90:9 Poiche' tutti i nostri giorni svaniscono nella tua ira; finiamo i nostri anni come un sospiro. Salmi 90:10 I giorni dei nostri anni arrivano a settant'anni e per i piu' forti a ottanta, ma quel che costituisce il loro orgoglio non e' che travaglio e vanita', perche' passa in fretta e noi ce ne voliamo via. Salmi 90:11 Chi conosce la forza della tua ira e il tuo furore secondo il timore che ti e' dovuto? Salmi 90:12 Insegnaci dunque a contare i nostri giorni, per ottenere un cuore savio. Salmi 90:13 Ritorna, o Eterno! Fino a quando? E abbi pieta' dei tuoi servi. Salmi 90:14 Saziaci al mattino con la tua benignita', e noi esulteremo e ci rallegreremo tutti i nostri giorni. Salmi 90:15 Rallegraci in proporzione ai giorni che ci hai afflitti e in compenso degli anni che abbiamo sofferto calamita'. Salmi 90:16 Sia manifesta la tua opera ai tuoi servi e la tua gloria ai loro figli. Salmi 90:17 La grazia del Signore DIO nostro sia su di noi, e rendi stabile per noi l'opera delle nostre mani; si, rendi stabile l'opera delle nostre mani. Sicurezza di chi si rifugia in Dio Salmi 91:1 Chi dimora nel riparo dell'Altissimo, riposa all'ombra dell'Onnipotente. Salmi 91:2 dico all'Eterno: «Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio DIO, in cui confido». Salmi 91:3 Certo egli ti liberera' dal laccio dell'uccellatore e dalla peste mortifera. Salmi 91:4 Egli ti coprira' con le sue penne e sotto le sue ali troverai rifugio; la sua fedelta' ti sara' scudo e corazza. Salmi 91:5 Tu non temerai lo spavento notturno, ne' la freccia che vola di giorno, Salmi 91:6 ne' la peste che vaga nelle tenebre, ne' lo sterminio che imperversa a mezzodi. Salmi 91:7 Mille cadranno al tuo fianco e diecimila alla tua destra, ma a te non si accostera'. Salmi 91:8 Basta che tu osservi con gli occhi; e vedrai la retribuzione degli empi. Salmi 91:9 Poiche' tu hai detto: «O Eterno, tu sei il mio rifugio», e hai fatto dell'Altissimo il tuo riparo, Salmi 91:10 non ti accadra' alcun male, ne' piaga alcuna si accostera' alla tua tenda. Salmi 91:11 Poiche' egli comandera' ai suoi Angeli di custodirti in tutte le tue vie. Salmi 91:12 Essi ti porteranno nelle loro mani, perche' il tuo piede non inciampi in alcuna pietra. Salmi 91:13 Tu camminerai sul leone e sull'aspide, calpesterai il leoncello e il dragone. Salmi 91:14 Poiche' egli ha riposto in me il suo amore, io lo liberero' e lo levero' in alto al sicuro, perche' conosce il mio nome. Salmi 91:15 Egli mi invochera' e io gli rispondero'; saro' con lui nell'avversita'; lo liberero' e lo glorifichero'. Salmi 91:16 Lo saziero' di lunga vita e gli faro' vedere la mia salvezza. Lode al Signore per le sue grandi opere Salmi 92:1 [Salmo. Cantico per il giorno del sabato.] e' bello celebrare l'Eterno, e cantare le lodi al tuo nome, o Altissimo; Salmi 92:2 proclamare al mattino la tua benignita' e la tua fedelta' ogni notte, Salmi 92:3 sull'arpa a dieci corde, sulla lira e con la melodia della cetra. Salmi 92:4 Poiche' tu mi hai rallegrato con cio' che hai fatto, io esulto per le opere delle tue mani. Salmi 92:5 Quanto sono grandi le tue opere, o Eterno, come sono profondi i tuoi pensieri! Salmi 92:6 L'uomo insensato non conosce e lo stolto non intende questo: Salmi 92:7 che gli empi germogliano come l'erba, e tutti gli operatori d'iniquita' fioriscono per essere distrutti in eterno. Salmi 92:8 Ma tu, o Eterno, rimani l'Eccelso per sempre. Salmi 92:9 Poiche' ecco, i tuoi nemici, o Eterno, poiche' ecco, i tuoi nemici periranno e tutti gli operatori d'iniquita' saranno dispersi. Salmi 92:10 Ma tu mi hai dato la forza pari a quella del bufalo, tu mi hai unto di olio fresco. Salmi 92:11 E i miei occhi vedranno la sconfitta dei miei nemici e i miei orecchi udranno della disfatta dei malvagi che si levano contro di me. Salmi 92:12 Il giusto fiorira' come la palma, crescera' come il cedro del Libano. Salmi 92:13 Quelli che sono piantati nella casa dell'Eterno fioriranno nei cortili del nostro DIO. Salmi 92:14 Porteranno ancora frutto nella vecchiaia e saranno prosperi e verdeggianti, Salmi 92:15 per proclamare che l'Eterno e' giusto; egli e' la mia Rocca e non vi e' alcuna ingiustizia in lui. Potenza e maesta' del regno di Dio Salmi 93:1 L'Eterno regna; egli si e' rivestito di maesta', l'Eterno si e' ammantato, si e' cinto di forza. Si, il mondo e' stabile, non sara' mai smosso. Salmi 93:2 Il tuo trono e' saldo da sempre; tu sei da sempre. Salmi 93:3 I fiumi hanno elevato, o Eterno, i fiumi hanno elevato la loro voce; i fiumi hanno elevato le loro onde fragorose; Salmi 93:4 ma l'Eterno nei luoghi altissimi e' piu' potente delle voci delle grandi acque, piu' potente dei flutti del mare. Salmi 93:5 I tuoi statuti sono oltremodo stabili. La santita' si addice alla tua casa, o Eterno, per sempre. Appello alla giustizia di Dio contro i malvagi Salmi 94:1 O DIO delle vendette, o Eterno DIO delle vendette, risplendi. Salmi 94:2 Levati, o giudice della terra, e rendi la retribuzione ai superbi. Salmi 94:3 Fino a quando gli empi, o Eterno, fino a quando gli empi trionferanno? Salmi 94:4 Vomitano parole e fanno discorsi insolenti; tutti gli operatori d'iniquita' parlano con arroganza. Salmi 94:5 Essi calpestano il tuo popolo, o Eterno, e opprimono la tua eredita'. Salmi 94:6 Uccidono la vedova e il forestiero, e mettono a morte gli orfani, Salmi 94:7 e dicono: «L'Eterno non vede, il DIO di Giacobbe non intende». Salmi 94:8 Cercate di capire, o insensati fra il popolo; e voi sciocchi, quando diventerete savi? Salmi 94:9 Colui che ha piantato l'orecchio, non ode egli? Colui che ha formato l'occhio, non vede egli? Salmi 94:10 Colui che corregge le nazioni non le punira', lui che insegna all'uomo conoscenza? Salmi 94:11 L'Eterno conosce i pensieri dell'uomo e sa che sono vani. Salmi 94:12 Beato l'uomo che tu correggi, o Eterno, e che istruisci con la tua legge, Salmi 94:13 per dargli riposo nei giorni dell'avversita', finche' e' scavata la fossa per l'empio. Salmi 94:14 Poiche' l'Eterno non ripudiera' il suo popolo e non abbandonera' la sua eredita'. Salmi 94:15 Il giudizio sara' di nuovo fondato sulla giustizia, e tutti i retti di cuore lo seguiranno. Salmi 94:16 Chi si levera' per me contro i malvagi? Chi si mettera' dalla mia parte contro gli operatori d'iniquita'? Salmi 94:17 Se l'Eterno non fosse venuto in mio aiuto, sarei presto finito nel luogo del silenzio. Salmi 94:18 Quando ho detto: «Il mio piede vacilla», la tua benignita', o Eterno, mi ha sostenuto. Salmi 94:19 Quando un gran numero di preoccupazioni mi assillavano, le tue consolazioni mi rincuoravano. Salmi 94:20 Sara' forse tuo alleato il tribunale iniquo, che trama angherie in nome della legge? Salmi 94:21 Si radunano assieme contro il giusto e condannano il sangue innocente. Salmi 94:22 Ma l'Eterno e' la mia fortezza e il mio DIO e' la rocca in cui mi rifugio. Salmi 94:23 Egli fara' ricadere su di essi la loro malvagita' e li fara' perire per la loro iniquita'; l'Eterno, il nostro DIO, li distruggera'. Invito ad adorare il Signore Salmi 95:1 Venite, cantiamo di gioia all'Eterno; mandiamo grida di gioia alla rocca della nostra salvezza. Salmi 95:2 Veniamo alla sua presenza con lodi, celebriamolo con canti. Salmi 95:3 Poiche' l'Eterno e' un DIO grande e un gran Re su tutti gli de'i. Salmi 95:4 Nelle sue mani sono le profondita' della terra, e sue sono le alte vette dei monti. Salmi 95:5 Suo e' il mare, perche' egli l'ha fatto, e la terra asciutta che le sue mani hanno plasmato. Salmi 95:6 Venite, adoriamo e inchiniamoci; inginocchiamoci davanti all'Eterno che ci ha fatti. Salmi 95:7 Poiche' egli e' il nostro DIO, e noi siamo il popolo del suo pascolo e il gregge di cui egli si prende cura. Oggi, se udite la sua voce, Salmi 95:8 «non indurite il vostro cuore come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto, Salmi 95:9 dove i padri vostri mi tentarono e mi misero alla prova, anche se avevano visto le mie opere. Salmi 95:10 Per quarant'anni ebbi in disgusto quella generazione, e dissi: Sono un popolo dal cuore sviato e non conoscono le mie vie. Salmi 95:11 Percio' giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo». Inno alla maesta' e gloria di Dio Salmi 96:1 Cantate all'Eterno un canto nuovo, cantate all'Eterno, o abitanti di tutta la terra! Salmi 96:2 Cantate all'Eterno, benedite il suo nome; annunziate di giorno in giorno la sua salvezza. Salmi 96:3 Proclamate la sua gloria fra le nazioni e le sue meraviglie fra tutti i popoli. Salmi 96:4 Poiche' l'Eterno e' grande e degno di somma lode; egli va temuto sopra tutti gli de'i. Salmi 96:5 Poiche' tutti gli de'i delle nazioni sono idoli, ma l'Eterno ha fatto i cieli. Salmi 96:6 Splendore e maesta' sono davanti a lui forza e bellezza sono nel suo santuario. Salmi 96:7 Date all'Eterno, o famiglie dei popoli, date all'Eterno gloria e forza. Salmi 96:8 Date all'Eterno la gloria dovuta al suo nome, portategli offerte e venite nei suoi cortili Salmi 96:9 Prostratevi davanti all'Eterno nello splendore della sua santita', tremate davanti a lui, o abitanti di tutta la terra. Salmi 96:10 Dite fra le nazioni: «L'Eterno regna; il mondo e' stabilito fermamente e non sara' smosso; egli giudichera' i popoli con rettitudine». Salmi 96:11 Si rallegrino i cieli e gioisca la terra; rumoreggi il mare e tutto cio' che e' in esso. Salmi 96:12 Esulti la campagna e tutto quello che e' in essa. Allora tutti gli alberi della foresta manderanno grida di gioia davanti all'Eterno, Salmi 96:13 perche' egli viene, viene a giudicare la terra. Egli giudichera' il mondo con giustizia e i popoli nella sua fedelta'. La potenza e sovranita' del Signore Salmi 97:1 L'Eterno regna; gioisca la terra e si rallegrino le grandi isole. Salmi 97:2 Nuvole e tenebre lo avvolgono; giustizia e diritto sono a base del suo trono. Salmi 97:3 Un fuoco lo precede e consuma i suoi nemici tutt'intorno. Salmi 97:4 I suoi lampi illuminano il mondo, la terra li vede e trema, Salmi 97:5 I monti si sciolgono come cera davanti all'Eterno, davanti al Signore di tutta la terra. Salmi 97:6 I cieli proclamano la sua giustizia e tutti i popoli vedono la sua gloria. Salmi 97:7 Siano tutti confusi quelli che servono le sculture e quelli che si vantano degli idoli; si prostrino davanti a lui tutti gli de'i. Salmi 97:8 Sion ha udito e ne ha gioito, e le figlie di Giuda si sono rallegrate per i tuoi giudizi, o Eterno. Salmi 97:9 Poiche' tu, o Eterno, sei l'Altissimo su tutta la terra, tu sei grandemente esaltato al di sopra di tutti gli de'i. Salmi 97:10 Voi che amate l'Eterno odiate il male! Egli custodisce la vita dei suoi santi e li libera dalla mano degli empi. Salmi 97:11 La luce e' sorta per il giusto e la gioia per i retti di cuore. Salmi 97:12 Rallegratevi nell'Eterno, o giusti, e lodate il suo santo nome. Invito a lodare il Signore per la sua salvezza e giustizia Salmi 98:1 [Salmo.] Cantate all'Eterno un canto nuovo, perche' ha fatto meraviglie; la sua destra e il suo santo braccio gli hanno ottenuto salvezza. Salmi 98:2 L'Eterno ha fatto conoscere la sua salvezza e ha manifestato la sua giustizia davanti alle nazioni. Salmi 98:3 Egli si e' ricordato della sua benignita' e della sua fedelta' per la casa d'Israele; tutte le estremita' della terra hanno visto la salvezza del nostro DIO. Salmi 98:4 Mandate grida di gioia all'Eterno, o abitanti di tutta la terra; prorompete in canti di gioia, rallegratevi e cantate lodi. Salmi 98:5 Cantate lodi all'Eterno con la cetra, con la cetra e con la voce del canto. Salmi 98:6 Mandate grida di gioia con le trombe e il suono del corno davanti all'Eterno, il Re. Salmi 98:7 Rumoreggi il mare e tutto cio' che e' in esso, il mondo e i suoi abitanti. Salmi 98:8 I fiumi battano le mani e i monti esultino insieme di gioia davanti all'Eterno, Salmi 98:9 poiche' egli viene a giudicare la terra; egli giudichera' il mondo con giustizia e i popoli con equita'. Inno di lode al Signore per la sua fedelta' con Israele Salmi 99:1 L'Eterno regna, tremino i popoli. Egli siede sopra i Cherubini tremi la terra. Salmi 99:2 L'Eterno e' grande in Sion ed eccelso su tutti i popoli. Salmi 99:3 Essi celebreranno il tuo nome grande e tremendo. Egli e' santo. Salmi 99:4 Il Re e' potente e ama la giustizia. Sei tu che hai stabilito il diritto e hai esercitato in Giacobbe giudizio e giustizia. Salmi 99:5 Esaltate l'Eterno, il nostro DIO, e prostratevi davanti allo sgabello dei suoi piedi. Egli e' santo. Salmi 99:6 Mose' ed Aaronne furono fra i suoi sacerdoti, e Samuele fra quelli che invocarono il suo nome, essi invocarono l'Eterno ed egli rispose loro. Salmi 99:7 Egli parlo' loro dalla colonna della nuvola, ed essi osservarono le sue testimonianze e gli statuti che diede loro. Salmi 99:8 Tu li esaudisti, o Eterno, nostro DIO. Tu fosti per loro un DIO che perdona, pur castigando i loro misfatti. Salmi 99:9 Esaltate l'Eterno il nostro DIO, e adorate sul suo monte santo, perche' l'Eterno il nostro DIO, e' santo. Invito a lodare il Signore Salmi 100:1 [Salmo di lode.] Mandate grida di gioia all'Eterno, o abitanti di tutta la terra! Salmi 100:2 Servite l'Eterno con letizia venite davanti a lui con canti di gioia. Salmi 100:3 Riconoscete che l'Eterno e' DIO; e' lui che ci ha fatti e non noi da noi stessi; noi siamo il suo popolo e il gregge del suo pascolo. Salmi 100:4 Entrate nelle sue porte con ringraziamento e nei suoi cortili con lode, celebratelo, benedite il suo nome Salmi 100:5 Poiche' l'Eterno e' buono; la sua benignita' dura in eterno e la sua fedelta' per ogni eta'. Davide promette a Dio di camminare con integrita' Salmi 101:1 [Salmo di Davide.] Io cantero' della tua benignita' e giustizia; cantero' le tue lodi, o Eterno Salmi 101:2 Avro' cura di condurre una vita integra. Quando verrai a me? Camminero' con cuore integro dentro la mia casa. Salmi 101:3 Non mettero' davanti ai miei occhi alcuna cosa malvagia; io detesto il comportamento di quelli che si sviano, non mi lascero' contagiare. Salmi 101:4 Il cuore perverso si allontanera' da me; non voglio saperne del male. Salmi 101:5 Sterminero' chi calunnia in segreto contro il suo prossimo; non sopportero' l'uomo altezzoso di occhi e superbo di cuore. Salmi 101:6 I miei occhi saranno sui fedeli del paese e li terro' vicino a me; chi cammina con integrita' sara' mio servo. Salmi 101:7 Chi agisce con inganno non abitera' nella mia casa; chi proferisce menzogne non reggera' davanti ai miei occhi. Salmi 101:8 Ogni mattina annientero' tutti gli empi del paese, per estirpare dalla citta' dell'Eterno tutti gli operatori d'iniquita'. Accorata supplica a Dio di un uomo grandemente afflitto Salmi 102:1 [Preghiera dell'afflitto mentre e' abbattuto ed effonde il suo lamento davanti all'Eterno.] O Eterno ascolta la mia preghiera e giunga a te il mio grido. Salmi 102:2 Non nascondermi il tuo volto nel giorno della mia avversita'. Tendi verso di me il tuo orecchio; quando ti invoco affrettati a rispondermi. Salmi 102:3 Poiche' i miei giorni svaniscono come fumo e le mie ossa ardono come un tizzone. Salmi 102:4 Il mio cuore e' percosso e inaridisce come l'erba, e dimentico persino di prendere cibo. Salmi 102:5 A forza di gemere la mia pelle si attacca alle mie ossa. Salmi 102:6 Rassomiglio al pellicano del deserto e sono diventato come il gufo dei luoghi desolati. Salmi 102:7 Sono insonne e sono come il passero solitario sul tetto. Salmi 102:8 I miei nemici mi scherniscono tutto il giorno; quelli che mi deridono imprecano contro di me. Salmi 102:9 Poiche' mangio cenere come pane e mescolo lacrime a quel che bevo. Salmi 102:10 Si, a motivo del tuo sdegno e della tua ira, mi hai sollevato e gettato lontano, Salmi 102:11 I miei giorni sono come ombra che si allunga, e io inaridisco come erba. Salmi 102:12 Ma tu, o Eterno, rimani per sempre, e il tuo ricordo dura per ogni eta'. Salmi 102:13 Tu ti leverai e avrai compassione di Sion, perche' e' tempo di usarle misericordia; e il tempo fissato e' giunto. Salmi 102:14 Poiche' i tuoi servi hanno affezione alle sue stesse pietre e hanno pieta' della sua polvere. Salmi 102:15 Si, le nazioni temeranno il nome dell'Eterno e tutti i re della terra la tua gloria, Salmi 102:16 quando l'Eterno ricostruira' Sion e apparira' nella sua gloria. Salmi 102:17 Egli ascoltera' la preghiera dei derelitti e non disprezzera' la loro supplica. Salmi 102:18 Questo sara' scritto per la generazione futura, e il popolo che sara' creato lodera' l'Eterno, Salmi 102:19 perche' egli guarda dall'alto del suo santuario; dal cielo l'Eterno osserva la terra, Salmi 102:20 per udire il gemito dei prigionieri, per liberare i condannati a morte; Salmi 102:21 affinche' proclamino in Sion il nome dell'Eterno e la sua lode in Gerusalemme, Salmi 102:22 quando i popoli e i regni si raduneranno insieme per servire l'Eterno. Salmi 102:23 Per via egli ha diminuito il mio vigore e ha abbreviato i miei giorni. Salmi 102:24 Ho detto: «DIO mio, non portarmi via nel mezzo dei miei giorni. I tuoi anni durano per ogni eta'. Salmi 102:25 Anticamente tu hai stabilito la terra e i cieli sono opera delle tue mani; Salmi 102:26 essi periranno, ma tu rimarrai: si logoreranno tutti come un vestito; tu li muterai come una veste ed essi saranno cambiati. Salmi 102:27 Ma tu sei sempre lo stesso e gli anni tuoi non avranno mai fine. Salmi 102:28 I figli dei tuoi servi avranno una dimora, e la loro progenie sara' stabile davanti a te». Invito a lodare DIO per tutte le sue grazie Salmi 103:1 [Salmo di Davide.] Benedici, anima mia, l'Eterno, e tutto quello che e' in me benedica il suo santo nome. Salmi 103:2 Benedici, anima mia, l'Eterno e non dimenticare alcuno dei suoi benefici. Salmi 103:3 Egli perdona tutte le tue iniquita' e guarisce tutte le tue infermita', Salmi 103:4 riscatta la tua vita dalla distruzione e ti corona di benignita' e di compassioni; Salmi 103:5 egli sazia di beni la tua bocca e ti fa ringiovanire come l'aquila. Salmi 103:6 L'Eterno opera con giustizia e difende la causa degli oppressi. Salmi 103:7 Egli ha fatto conoscere a Mose' le sue vie e ai figli d'Israele le sue opere. Salmi 103:8 L'Eterno e' pietoso e clemente, lento all'ira e di grande benignita'. Salmi 103:9 Egli non contende in eterno e non serba l'ira per sempre Salmi 103:10 Egli non ci tratta come meritano i nostri peccati, e non ci castiga in base alle nostre colpe. Salmi 103:11 Poiche', quanto sono alti i cieli al di sopra della terra, tanto e' grande la sua benignita' verso quelli che lo temono. Salmi 103:12 Quanto e' lontano il levante dal ponente, tanto ha egli allontanato da noi le nostre colpe. Salmi 103:13 Come un padre e' pietoso verso i suoi figli, cosi e' pietoso l'Eterno verso quelli che lo temono. Salmi 103:14 Perche' egli conosce la nostra natura e si ricorda che siamo polvere. Salmi 103:15 I giorni dell'uomo sono come l'erba; egli fiorisce come il fiore del campo; Salmi 103:16 se il vento gli passa sopra, egli non e' piu' e il suo luogo non lo si riconosce piu'. Salmi 103:17 Ma la benignita' dell'Eterno dura d'eternita' in eternita' per quelli che lo temono e la sua giustizia per i figli dei figli, Salmi 103:18 per quelli che osservano il suo patto e si ricordano dei suoi comandamenti per metterli in pratica. Salmi 103:19 L'Eterno ha stabilito il suo trono nei cieli, e il suo regno domina su tutto. Salmi 103:20 Benedite l'Eterno, voi suoi angeli potenti e forti, che fate cio' che egli dice, ubbidendo alla voce della sua parola. Salmi 103:21 Benedite l'Eterno, voi tutti eserciti suoi, voi suoi ministri, che fate la sua volonta'. Salmi 103:22 Benedite l'Eterno, voi tutte le sue opere, in tutti i luoghi del suo dominio. Anima mia, benedici l'Eterno! Rassegna delle opere della creazione e effetto del diluvio sulla conformazione terrestre Salmi 104:1 Benedici, anima mia, l'Eterno! O Eterno, mio DIO, tu sei sommamente grande; sei vestito di splendore e di maesta'. Salmi 104:2 Egli ti avvolge di luce come di un manto e distende i cieli come una tenda; Salmi 104:3 egli costruisce sulle acque le sue alte stanze, fa delle nubi il suo carro e cammina sulle ali del vento. Salmi 104:4 Fa dei venti i suoi messaggeri e una fiamma di fuoco i suoi ministri. Salmi 104:5 Egli ha fondato la terra sulle sue basi; essa non sara' mai smossa in eterno, Salmi 104:6 Tu l'avevi coperta dell'abisso come di una veste; le acque si erano fermate sui monti. Salmi 104:7 Al tuo rimprovero esse fuggirono, alla voce del tuo tuono si allontanarono in fretta. Salmi 104:8 I monti sorsero e le valli si abbassarono nel luogo che tu avevi fissato per loro. Salmi 104:9 Tu hai posto alle acque un limite da non oltrepassare; esse non torneranno a coprire la terra. Salmi 104:10 Egli fa scaturire sorgenti nelle valli; esse scorrono fra le montagne, Salmi 104:11 e danno da bere a tutte le bestie della campagna; gli onagri vi estinguono la loro sete. Salmi 104:12 Accanto ad esse fanno dimora gli uccelli del cielo; fra le fronde elevano il loro canto. Salmi 104:13 Dalle sue stanze superiori egli da' acqua ai monti; la terra e' saziata col frutto delle tue opere. Salmi 104:14 Egli fa crescere l'erba per il bestiame e la vegetazione per il servizio dell'uomo, facendo uscire dalla terra il suo nutrimento, Salmi 104:15 e il vino che rallegra il cuore dell'uomo, l'olio che fa brillare il suo volto e il pane che da' forza al cuore dell'uomo. Salmi 104:16 Vengono cosi saziati gli alberi dell'Eterno e i cedri del Libano che egli ha piantato; Salmi 104:17 la' fanno il loro nido gli uccelli, mentre la cicogna fa dei cipressi la sua dimora. Salmi 104:18 Gli alti monti sono per i camosci; le rocce sono rifugio dei conigli. Salmi 104:19 Egli ha fatto la luna per le stagioni; il sole conosce l'ora del suo tramonto. Salmi 104:20 Tu mandi le tenebre e si fa notte; in essa vanno attorno tutte le bestie della foresta. Salmi 104:21 I leoncelli ruggiscono in cerca di preda e chiedono a DIO il loro pasto. Salmi 104:22 Ma, quando sorge il sole, essi si ritirano e rimangono nelle loro tane. Salmi 104:23 Allora l'uomo esce alla sua opera e al suo lavoro fino alla sera. Salmi 104:24 Quanto numerose sono le tue opere, o Eterno! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra e' piena delle tue ricchezze. Salmi 104:25 Ecco il mare, grande e spazioso, che brulica di innumerevoli creature; Salmi 104:26 percorrono le navi e il Leviathan che tu hai formato per scherzare in esso. Salmi 104:27 Tutti si aspettano da te che tu dia loro il cibo a suo tempo, Salmi 104:28 Tu lo provvedi loro ed essi lo raccolgono; tu apri la mano e sono saziati di beni. Salmi 104:29 Tu nascondi la tua faccia, ed essi sono smarriti; tu ritiri il loro spirito, ed essi muoiono ritornando nella loro polvere. Salmi 104:30 Tu mandi il tuo spirito, ed essi sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra. Salmi 104:31 La gloria dell'Eterno duri per sempre; si allieti l'Eterno nelle sue opere; Salmi 104:32 egli guarda alla terra ed essa trema; egli tocca i monti ed essi fumano. Salmi 104:33 Io cantero' all'Eterno finche' avro' vita; cantero' le lodi al mio DIO finche' esistero'. Salmi 104:34 Possa la mia meditazione essergli gradita; io mi rallegrero' nell'Eterno. Salmi 104:35 Scompaiano i peccatori dalla terra e gli empi non siano piu'. Anima mia, benedici l'Eterno! Alleluia. Le grandi opere compiute da Dio per Israele Salmi 105:1 Celebrate l'Eterno, invocate il suo nome; fate conoscere le sue opere fra i popoli. Salmi 105:2 Cantate a lui, cantate lodi a lui, meditate su tutte le sue meraviglie. Salmi 105:3 Gloriatevi nel suo santo nome, si rallegri il cuore di quanti cercano l'Eterno. Salmi 105:4 Cercate l'Eterno e la sua forza; cercate del continuo la sua faccia. Salmi 105:5 Ricordate le meraviglie che egli ha fatto, i suoi miracoli e i giudizi della sua bocca, Salmi 105:6 voi, o progenie d'Abrahamo, suo servo, o figli di Giacobbe, suoi eletti. Salmi 105:7 Egli e' l'Eterno, il nostro DIO; i suoi giudizi sono su tutta la terra. Salmi 105:8 Egli si ricorda in eterno del suo patto e per mille generazioni della parola da lui comandata, Salmi 105:9 del patto che fece con Abrahamo e del suo giuramento che fece a Isacco, Salmi 105:10 che confermo' a Giacobbe come suo statuto e a Israele come un patto eterno, Salmi 105:11 dicendo: «ti daro' il paese di Canaan come porzione della vostra eredita'», Salmi 105:12 quando non erano che un piccolo numero, pochissimi e stranieri nel paese, Salmi 105:13 e andavano da una nazione all'altra, da un regno a un altro popolo. Salmi 105:14 Egli non permise che alcuno li opprimesse; anzi puni dei re per amor loro, Salmi 105:15 e disse: «Non toccate i miei unti e non fate alcun male ai miei profeti». Salmi 105:16 Poi fece venir la carestia nel paese e distrusse ogni fonte di cibo. Salmi 105:17 Egli mando' davanti a loro un uomo, Giuseppe, che fu venduto come schiavo. Salmi 105:18 Gli serrarono i piedi in ceppi e fu oppresso con catene di ferro. Salmi 105:19 La parola dell'Eterno lo mise alla prova, finche' si adempi cio' che egli aveva detto. Salmi 105:20 Allora il re mando' a farlo sciogliere, il dominatore di popoli mando' a liberarlo, Salmi 105:21 e lo fece signore della sua casa e governatore sopra tutti i suoi beni, Salmi 105:22 per legare i suoi principi a suo giudizio e insegnare ai suoi anziani, la sapienza. Salmi 105:23 Anche Israele venne in Egitto, e Giacobbe soggiorno' nel paese di Cam. Salmi 105:24 E DIO moltiplico' grandemente il suo popolo e lo rese piu' potente dei suoi nemici. Salmi 105:25 Poi muto' il loro cuore, perche' odiassero il suo popolo e tramassero inganni contro i suoi servi. Salmi 105:26 Allora egli mando' Mose', suo servo, e Aaronne che aveva eletto. Salmi 105:27 Essi operarono fra loro i portenti da lui ordinati e fecero prodigi nella terra di Cam. Salmi 105:28 Mando' le tenebre e fece cadere il paese nell'oscurita', ed essi non si ribellarono alla sua parola. Salmi 105:29 Cambio' le acque loro in sangue e fece morire i loro pesci. Salmi 105:30 Il loro paese brulico' di rane, che entrarono perfino nelle camere dei loro re. Salmi 105:31 Alla sua parola venne una moltitudine d'insetti e zanzare in tutto il loro territorio. Salmi 105:32 Mando' loro grandine invece di pioggia e fiamme di fuoco nel loro paese; Salmi 105:33 colpi anche le loro vigne e i loro fichi e distrusse gli alberi del loro territorio. Salmi 105:34 Egli parlo', e vennero cavallette e bruchi senza numero, Salmi 105:35 che divorarono tutta la vegetazione nel loro paese e mangiarono il frutto della loro terra. Salmi 105:36 Egli colpi anche tutti i primogeniti nel loro paese, le primizie di tutto il loro vigore; Salmi 105:37 e fece uscire il suo popolo con argento e oro, e non vi fu alcuno fra le sue tribu' che vacillasse. Salmi 105:38 Gli Egiziani si rallegrarono della loro partenza, perche' il terrore d'Israele era caduto su di essi. Salmi 105:39 Egli distese una nuvola per coprirli e accese un fuoco per illuminarli di notte. Salmi 105:40 Alla loro richiesta egli fece venire le quaglie e li sazio' col pane del cielo. Salmi 105:41 Aperse la roccia e ne scaturirono acque; esse scorrevano nel deserto come un fiume. Salmi 105:42 Poiche' egli si ricordo' della sua santa promessa, fatta ad Abrahamo, suo servo; Salmi 105:43 fece quindi uscire il suo popolo con letizia e i suoi eletti con grida di gioia. Salmi 105:44 e diede loro i paesi delle nazioni, ed essi ereditarono il frutto della fatica dei popoli, Salmi 105:45 affinche' osservassero i suoi statuti e ubbidissero alle sue leggi. Alleluia. L'infedelta' d'Israele e le liberazioni del Signore Salmi 106:1 Alleluia. Celebrate l'Eterno, perche' egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 106:2 Chi puo' narrare le gesta dell'Eterno o proclamare tutta la sua lode? Salmi 106:3 Beati coloro che osservano la giustizia, che fanno cio' che e' giusto in ogni tempo, Salmi 106:4 Ricordati di me, o Eterno, secondo la benevolenza che usi verso il tuo popolo, e visitami con la tua salvezza, Salmi 106:5 affinche' veda la prosperita' dei tuoi eletti, mi rallegri nella gioia della tua nazione e mi glori con la tua eredita'. Salmi 106:6 Noi e i nostri padri abbiamo peccato, abbiamo commesso iniquita' e abbiamo fatto il male. Salmi 106:7 I nostri padri in Egitto non compresero le tue meraviglie, non si ricordarono del gran numero dei tuoi benefici e si ribellarono presso il mare, il Mar Rosso. Salmi 106:8 Cio' nonostante il Signore li salvo' per amore del suo nome, per far conoscere la sua potenza. Salmi 106:9 Sgrido' il Mar Rosso e si secco', e li guido' attraverso gli abissi come attraverso un deserto. Salmi 106:10 Li salvo' dalla mano di chi li odiava e li riscatto' dalla mano del nemico. Salmi 106:11 E le acque ricopersero i loro nemici, e non sopravvisse di loro neppure uno. Salmi 106:12 Allora credettero alle sue parole e cantarono la sua lode. Salmi 106:13 Ben presto pero' dimenticarono le sue opere e non aspettarono fiduciosi l'adempimento del suo disegno, Salmi 106:14 si accesero di cupidigia nel deserto e tentarono DIO nella solitudine. Salmi 106:15 Ed egli diede loro quanto chiedevano, ma mando' fra loro un morbo che assottiglio' il loro numero. Salmi 106:16 Quando nel campo divennero invidiosi di Mose' e di Aaronne, il santo dell'Eterno, Salmi 106:17 la terra si aperse, e inghiotti Dathan e seppelli il gruppo di Abiram. Salmi 106:18 Un fuoco divampo' nel loro mezzo e la fiamma divoro' gli empi. Salmi 106:19 Fecero un vitello in Horeb e adorarono un'immagine di metallo fuso, Salmi 106:20 e mutarono la loro gloria con l'immagine di un bue che mangia l'erba. Salmi 106:21 Dimenticarono DIO, loro Salvatore, che aveva fatto cose grandi in Egitto, Salmi 106:22 prodigi nel paese di Cam, cose tremende al Mar Rosso. Salmi 106:23 Percio' egli parlo' di sterminarli, ma Mose', suo eletto, si presento' sulla breccia davanti a lui, per impedire all'ira sua di distruggerli. Salmi 106:24 Essi disprezzarono ancora il paese delizioso, non credettero alla sua parola, Salmi 106:25 ma mormorarono nelle loro tende e non diedero ascolto alla voce dell'Eterno. Salmi 106:26 Percio' egli alzo' la mano contro di loro, giurando di farli cadere nel deserto, Salmi 106:27 e di far perire i loro discendenti fra le nazioni e di disperderli per tutti i paesi. Salmi 106:28 Essi servirono anche Baal-Peor e mangiarono i sacrifici dei morti. Salmi 106:29 Irritarono Dio con le loro azioni, e una pestilenza scoppio' in mezzo a loro. Salmi 106:30 Ma Finehas si alzo' e fece giustizia; e la pestilenza cesso'. Salmi 106:31 E cio' gli fu messo in conto di giustizia di generazione in generazione, per sempre. Salmi 106:32 Essi lo provocarono ancora presso le acque di Meriba, e ne venne del male a Mose' per causa loro, Salmi 106:33 perche' inasprirono il suo (di Mose') spirito, ed egli parlo' avventatamente con le sue labbra. Salmi 106:34 Essi non distrussero i popoli, come l'Eterno aveva loro comandato; Salmi 106:35 ma si mescolarono fra le nazioni e impararono le loro opere; Salmi 106:36 servirono i loro idoli, e questi divennero un laccio per loro; Salmi 106:37 sacrificarono i loro figli e le loro figlie ai demoni, Salmi 106:38 e sparsero il sangue innocente, il sangue dei loro figli e delle loro figlie, che sacrificarono agli idoli di Canaan; e il paese fu contaminato dal sangue versato. Salmi 106:39 Cosi essi si contaminarono con le loro opere e si prostituirono coi loro atti. Salmi 106:40 E l'ira dell'Eterno si accese contro il suo popolo, ed egli ebbe in abominio la sua eredita'. Salmi 106:41 Li diede in potere delle nazioni, e quelli che li odiavano li dominarono. Salmi 106:42 I loro nemici li oppressero, e furono sottomessi al loro potere. Salmi 106:43 Egli li libero' molte volte, ma essi continuarono a ribellarsi e sprofondarono nelle loro iniquita'. Salmi 106:44 Tuttavia egli presto' attenzione alla loro angoscia, quando udi il loro grido, Salmi 106:45 e si ricordo' del suo patto con loro e nella sua grande misericordia si placo'. Salmi 106:46 Fece trovar loro favore presso tutti quelli che li avevano condotti in cattivita'. Salmi 106:47 Salvaci, o Eterno, DIO nostro, e raccoglici fra le nazioni, affinche' celebriamo il tuo santo nome e ci gloriamo nel lodarti. Salmi 106:48 Benedetto sia l'Eterno, DIO d'Israele, d'eternita' in eternita'. E tutto il popolo dica: «Amen». Alleluia. Dio libera quelli che gridano a lui da ogni genere di avversita' Salmi 107:1 Celebrate l'Eterno, perche' egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 107:2 Cosi dicano i riscattati dall'Eterno, che egli ha liberato dalla mano dell'avversario, Salmi 107:3 e ha raccolto da vari paesi, da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno. Salmi 107:4 Essi andavano errando nel deserto, in luoghi desolati, e non trovavano alcuna citta' da abitare. Salmi 107:5 Affamati e assetati, la vita veniva meno in loro. Salmi 107:6 Ma nella loro avversita' gridarono all'Eterno, ed egli li libero' dalle loro angosce; Salmi 107:7 e li condusse per la diritta via, perche' giungessero a una citta' da abitare. Salmi 107:8 Celebrino l'Eterno per la sua benignita' e per le sue meraviglie in favore dei figli degli uomini. Salmi 107:9 Poiche' egli ha saziato l'anima assetata e ha ricolmato di beni l'anima affamata. Salmi 107:10 Altri dimoravano nelle tenebre e nell'ombra di morte, prigionieri nell'afflizione e nelle catene, Salmi 107:11 perche' si erano ribellati alle parole di DIO e avevano disprezzato il consiglio dell'Altissimo; Salmi 107:12 per cui egli abbatte' il cuor loro con affanni; essi caddero, e non vi fu alcuno che li soccorse. Salmi 107:13 Ma nella loro avversita' gridarono all'Eterno, ed egli li salvo' dalle loro angosce, Salmi 107:14 li trasse fuori dalle tenebre e dall'ombra di morte e spezzo' i loro legami. Salmi 107:15 Celebrino l'Eterno per la sua benignita' e per le sue meraviglie in favore dei figli degli uomini. Salmi 107:16 perche' egli ha abbattuto le porte di bronzo e ha spezzato le sbarre di ferro. Salmi 107:17 Degli stolti soffrivano per il loro comportamento ribelle e per i loro peccati; Salmi 107:18 essi detestavano ogni cibo ed erano giunti alle soglie della morte, Salmi 107:19 ma nella loro avversita' gridarono all'Eterno, ed egli li salvo' dalle loro angosce. Salmi 107:20 Egli mando' la sua parola e li guari, li scampo' dalla fossa. Salmi 107:21 Celebrino l'Eterno per la sua benignita' e per le sue meraviglie in favore dei figli degli uomini. Salmi 107:22 Offrano sacrifici di lode e raccontino le sue opere con canti di gioia. Salmi 107:23 Quelli che scendono in mare sulle navi e che fanno commercio sulle grandi acque, Salmi 107:24 vedono le opere dell'Eterno e le sue meraviglie negli abissi del mare. Salmi 107:25 Poiche' egli comanda e fa levare un vento di tempesta che solleva le onde del mare. Salmi 107:26 Essi salgono fino al cielo e sprofondano negli abissi; la loro anima viene meno per l'angoscia. Salmi 107:27 Barcollano e traballano come degli ubriachi, e non sanno piu' che fare. Salmi 107:28 Ma nella loro avversita' gridano all'Eterno, ed egli li trae fuori dalle loro angosce. Salmi 107:29 Egli riduce la tempesta a un mormorio e le sue onde son fatte tacere. Salmi 107:30 Al loro acquetarsi essi si rallegrano, ed egli li conduce al porto da loro desiderato. Salmi 107:31 Celebrino l'Eterno per la sua benignita' e per le sue meraviglie in favore dei figli degli uomini; Salmi 107:32 lo esaltino nell'assemblea del popolo e lo lodino nel consiglio degli anziani. Salmi 107:33 Egli cambia i fiumi in deserto, e le sorgenti d'acqua in luoghi aridi, Salmi 107:34 la terra fertile in luogo arido per la malvagita' dei suoi abitanti. Salmi 107:35 Egli cambia il deserto in lago e la terra arida in sorgenti d'acqua. Salmi 107:36 La' egli fa abitare gli affamati, ed essi innalzano una citta' da abitare, Salmi 107:37 vi seminano campi e vi piantano vigne che producono un abbondante raccolto. Salmi 107:38 Egli li benedice e moltiplicano grandemente, ed egli non fa diminuire il loro bestiame. Salmi 107:39 Ma poi vengono ridotti a pochi e sono indeboliti per l'oppressione, l'avversita' e gli affanni. Salmi 107:40 Egli getta il disprezzo sui principi e li fa errare per luoghi deserti, dove non c'e' via alcuna. Salmi 107:41 Ma solleva il bisognoso dalla miseria e accresce le loro famiglie come un gregge. Salmi 107:42 Gli uomini retti vedono questo e si rallegrano, ma tutti i malvagi hanno la bocca chiusa. Salmi 107:43 Chi e' saggio osservi queste cose e consideri la benignita' dell'Eterno. Inno di ringraziamento e di lode Salmi 108:1 [Cantico. Salmo di Davide.] Il mio cuore e' ben disposto, o DIO, io cantero' e celebrero' le tue lodi con tutta la mia forza. Salmi 108:2 Destatevi, arpa e cetra, io voglio risvegliare l'alba. Salmi 108:3 Io ti celebrero' fra i popoli, o Eterno, e cantero' le tue lodi fra le nazioni. Salmi 108:4 Poiche' la tua benignita' e' grande, giunge al di sopra dei cieli, e la tua verita' fino alle nuvole. Salmi 108:5 Sii esaltato, o DIO, al di sopra dei cieli, e risplenda la tua gloria su tutta la terra, Salmi 108:6 affinche' i tuoi diletti siano liberati; salvami con la tua destra e rispondimi. Salmi 108:7 DIO ha parlato nella sua santita': «Io trionfero', spartiro' Sichem e misurero' la valle di Sukkoth. Salmi 108:8 Mio e' Galaad, mio e' Manasse, Efraim e' la forza del mio capo, Giuda e' il mio legislatore; Salmi 108:9 Moab e' il catino dove mi lavo; su Edom gettero' i mio sandalo; sulla Filistia mandero' grida di trionfo». Salmi 108:10 Chi mi portera' nella citta' forte? Chi mi condurra' fino a Edom? Salmi 108:11 Non sei tu, o DIO, che ci hai respinti, e non esci piu', o DIO, coi nostri eserciti? Salmi 108:12 Dacci tu aiuto contro l'avversario, perche' vano e' il soccorso dell'uomo. Salmi 108:13 Con DIO noi faremo prodezze, e sara' lui a schiacciare i nostri nemici. Preghiera a Dio perche' faccia vendetta sugli empi Salmi 109:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] O DIO della mia lode, non tacere, Salmi 109:2 perche' uomini empi e disonesti hanno aperto la loro bocca contro di me e hanno parlato contro di me con una lingua bugiarda; Salmi 109:3 mi hanno assalito con parole di odio e mi hanno fatta guerra senza motivo. Salmi 109:4 In cambio del mio amore, mi accusano, ma io faccio ricorso alla preghiera. Salmi 109:5 Essi mi hanno reso male per bene e odio in cambio del mio amore. Salmi 109:6 Stabilisci un uomo malvagio su di lui, e un accusatore stia alla sua destra. Salmi 109:7 Quando sara' giudicato, fa' che sia trovato colpevole, e la sua preghiera diventi peccato. Salmi 109:8 Siano pochi i suoi giorni e un altro prenda il suo posto. Salmi 109:9 I suoi figli rimangano orfani e la sua moglie vedova. Salmi 109:10 Siano i suoi figli vagabondi e mendicanti e cerchino cibo lontano dalle loro case in rovina. Salmi 109:11 L'usuraio si prenda tutti i suoi averi, e gli estranei lo derubino del frutto delle sue fatiche. Salmi 109:12 Nessuno usi con lui misericordia e nessuno abbia pieta' dei suoi orfani. Salmi 109:13 Sia la sua discendenza distrutta; nella seconda generazione sia il loro nome cancellato. Salmi 109:14 Sia l'iniquita' dei suoi padri ricordata davanti all'Eterno e il peccato di sua madre non sia cancellato. Salmi 109:15 Siano i loro peccati sempre davanti all'Eterno, affinche' egli faccia sparire dalla terra il loro ricordo. Salmi 109:16 Poiche' egli non si e' ricordato di usare misericordia, ma ha perseguitato il povero, il bisognoso e chi aveva il cuore rotto, fino a farli morire. Salmi 109:17 Poiche' ha amato la maledizione, ricada essa su di lui; e poiche' non si e' compiaciuto nella benedizione, si allontani essa da lui. Salmi 109:18 Poiche' si e' coperto di maledizione come di un vestito, entri essa come acqua nel suo corpo e come olio nelle sue ossa; Salmi 109:19 sia per lui come un vestito che lo copre e come una cintura che lo lega per sempre. Salmi 109:20 Sia questa da parte dell'Eterno la ricompensa per i miei avversari e per quelli che parlano male contro di me. Salmi 109:21 Ma tu, o Eterno, Signore, opera a mio favore per amore del tuo nome, liberami per la tua misericordia e bonta', Salmi 109:22 perche' io sono povero e bisognoso, e' il mio cuore e' ferito dentro di me. Salmi 109:23 Io me ne vado come ombra che si allunga, sono scosso via come una cavalletta. Salmi 109:24 Le mie ginocchia vacillano per il digiuno e il mio corpo si e' fatto magro per mancanza di grasso. Salmi 109:25 Sono diventato per loro un obbrobrio; quando mi vedono scuotono il capo. Salmi 109:26 Aiutami, o Eterno mio DIO, salvami per la tua misericordia, Salmi 109:27 e sappiano che questo e' opera della tua mano, e che tu, o Eterno, l'hai fatto. Salmi 109:28 Essi malediranno, ma tu benedirai quando si innalzeranno, resteranno confusi, ma il tuo servo si rallegrera'. Salmi 109:29 Siano i miei avversari coperti di vituperio e avvolti di vergogna come di un mantello. Salmi 109:30 Io celebrero' grandemente l'Eterno con la mia bocca e lo lodero' in mezzo alla grande folla, Salmi 109:31 perche' egli sta alla destra del povero, per salvarlo da quelli che lo condannano a morte. Il regno del Messia, Re e Sacerdote Salmi 110:1 [Salmo di Davide.] L'Eterno dice al mio Signore: «Siedi alla mia destra finche' io faccia dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi». Salmi 110:2 L'Eterno estendera' da Sion lo scettro della tua potenza. Domina in mezzo ai tuoi nemici. Salmi 110:3 Il tuo popolo si offrira' volenteroso nel giorno del tuo potere; nello splendore di santita', dal grembo dell'aurora, tu avrai la rugiada della tua gioventu'. Salmi 110:4 L'Eterno ha giurato e non si pentira': «Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedek». Salmi 110:5 Il Signore e' alla tua destra. Egli distruggera' dei re nel giorno della sua ira. Salmi 110:6 Egli giudichera' le nazioni, le riempira' di cadaveri e distruggera' i governanti di gran parte della terra. Salmi 110:7 Berra' dal torrente per via e percio' alzera' il capo. Dio lodato per le sue mirabili opere Salmi 111:1 Alleluia, celebrero' l'Eterno con tutto il cuore nel consiglio dei giusti e nell'assemblea. Salmi 111:2 Grandi sono le opere dell'Eterno, ricercate da tutti quelli che si dilettano in esse. Salmi 111:3 Le sue opere sono maestose e grandiose e la sua giustizia dura in eterno. Salmi 111:4 Egli fa si che le sue meraviglie siano ricordate; l'Eterno e' misericordioso e pieno di compassione. Salmi 111:5 Egli da' cibo a quelli che lo temono e si ricordera' per sempre del suo patto. Salmi 111:6 Egli ha mostrato al suo popolo la potenza delle sue opere, dandogli l'eredita' delle nazioni. Salmi 111:7 Le opere delle sue mani sono verita' e giustizia; tutti i suoi comandamenti sono fermi, Salmi 111:8 stabili in eterno per sempre, fatti con verita' e rettitudine. Salmi 111:9 Egli ha mandato la redenzione al suo popolo, ha stabilito il suo patto per sempre; santo e tremendo e' il suo nome. Salmi 111:10 Il timore dell'Eterno e' il principio della sapienza, hanno grande sapienza quelli che mettono in pratica i suoi comandamenti; la sua lode dura in eterno. Prosperita' di chi teme il Signore Salmi 112:1 Alleluia. Beato l'uomo che teme l'Eterno e trova grande gioia nei suoi comandamenti. Salmi 112:2 La sua progenie sara' potente sulla terra, la posterita' degli uomini retti sara' benedetta. Salmi 112:3 Nella sua casa c'e' abbondanza e ricchezze e la sua giustizia dura per sempre. Salmi 112:4 La luce si leva nelle tenebre per quelli che sono retti, per l'uomo misericordioso, compassionevole e giusto. Salmi 112:5 Sara' felice l'uomo che usa misericordia e da' in prestito, e dirige i suoi affari con giustizia, Salmi 112:6 perche' non sara' mai smosso; il giusto sara' ricordato per sempre. Salmi 112:7 Egli non temera' cattive notizie; il suo cuore e' fermo, fiducioso nell'Eterno. Salmi 112:8 Il suo cuore e' sicuro; egli non avra' paura alcuna, finche' non guardera' trionfante sui suoi nemici. Salmi 112:9 Egli ha sparso liberamente, ha dato ai bisognosi; la sua giustizia dura per sempre e la sua potenza sara' elevata in gloria. Salmi 112:10 L'empio lo vedra' e si irritera', digrignera' i denti e si consumera'; il desiderio degli empi non si realizzera' mai. Inno di lode al Signore per la sua grandezza e bonta' verso i bisognosi Salmi 113:1 Alleluia. Lodate, o servi dell'Eterno, lodate il nome dell'Eterno. Salmi 113:2 Sia benedetto il nome dell'Eterno ora e sempre. Salmi 113:3 Dal sorgere del sole fino al suo tramonto sia lodato il nome dell'Eterno. Salmi 113:4 L'Eterno e' eccelso su tutte le nazioni, la sua gloria e' al di sopra dei cieli. Salmi 113:5 Chi e' simile all'Eterno, il nostro DIO che abita nei luoghi altissimi, Salmi 113:6 che si abbassa a guardare le cose che sono nei cieli e sulla terra? Salmi 113:7 Egli rialza il misero dalla polvere e solleva il bisognoso dalla spazzatura, Salmi 113:8 per farlo sedere coi principi, coi principi del suo popolo. Salmi 113:9 Egli fa abitare la donna sterile in famiglia quale madre felice di figli. Alleluia. Prodigi di Dio nell'esodo Salmi 114:1 Quando Israele usci dall'Egitto e la casa di Giacobbe da un popolo di lingua straniera, Salmi 114:2 Giuda divenne il suo santuario e Israele il suo dominio. Salmi 114:3 Il mare lo vide e fuggi, il Giordano torno' indietro. Salmi 114:4 I monti saltellarono come montoni, i colli come agnelli. Salmi 114:5 Che avevi tu, o mare, per fuggire, e tu, o Giordano, per tornare indietro? Salmi 114:6 E voi, o monti, per saltellare come montoni, e voi, o colli, come agnelli? Salmi 114:7 Trema, o terra, alla presenza del Signore, alla presenza del DIO di Giacobbe, Salmi 114:8 che muto' la roccia in un lago, il macigno in una sorgente d'acqua. La gloria del Signore e la vanita' degli idoli; esortazione a confidare in Dio solo Salmi 115:1 Non a noi, o Eterno, non a noi ma al tuo nome da' gloria, per la tua benignita' e per la tua fedelta'. Salmi 115:2 Perche' direbbero le nazioni: «Dov'e' ora il loro DIO?». Salmi 115:3 Ma il nostro DIO e' nei cieli e fa tutto cio' che gli piace. Salmi 115:4 I loro idoli sono argento e oro, opera di mani d'uomo. Salmi 115:5 Hanno bocca ma non parlano, hanno occhi ma non vedono, Salmi 115:6 hanno orecchi ma non odono, hanno naso ma non odorano, Salmi 115:7 hanno mani ma non toccano, hanno piedi ma non camminano; con la loro gola non emettono suono alcuno. Salmi 115:8 Come loro sono quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano. Salmi 115:9 O Israele, confida nell'Eterno! Egli e' il loro aiuto e il loro scudo. Salmi 115:10 O casa di Aaronne, confida nell'Eterno! Egli e' il loro aiuto e il loro scudo. Salmi 115:11 O voi che temete l'Eterno, confidate nell'Eterno! Egli e' il loro aiuto e il loro scudo. Salmi 115:12 L'Eterno si e' ricordato di noi e ci benedira'; si, egli benedira' la casa d'Israele e benedira' la casa di Aaronne. Salmi 115:13 Egli benedira' quelli che temono l'Eterno, piccoli e grandi. Salmi 115:14 L'Eterno vi faccia crescere, voi e i vostri figli. Salmi 115:15 Siate benedetti dall'Eterno, che ha fatto i cieli e la terra. Salmi 115:16 I cieli sono i cieli dell'Eterno, ma la terra egli l'ha data ai figli degli uomini. Salmi 115:17 Non sono i morti che lodano l'Eterno, ne' alcuno di quelli che scendono nel luogo del silenzio. Salmi 115:18 Ma noi benediremo l'Eterno, ora e sempre. Alleluia. Inno di lode al Signore per la liberazione ricevuta Salmi 116:1 Io amo l'Eterno, perche' egli ha dato ascolto alla mia voce e alle mie suppliche. Salmi 116:2 Poiche' ha teso verso di me il suo orecchio, io lo invochero' tutti i giorni della mia vita. Salmi 116:3 I legami della morte mi avevano circondato e le angosce dello Sceol mi avevano colto; sventura e dolore mi avevano sopraffatto. Salmi 116:4 Allora invocai il nome dell'Eterno: «O Eterno, ti supplico salvami». Salmi 116:5 L'Eterno e' pietoso e giusto, il nostro DIO e' misericordioso. Salmi 116:6 L'Eterno protegge i semplici; io ero ridotto in misero stato, ed egli mi ha salvato. Salmi 116:7 Ritorna, anima mia, al tuo riposo, perche' l'Eterno ti ha colmata di beni. Salmi 116:8 Si, perche' tu hai liberato la mia vita dalla morte, i miei occhi dalle lacrime e i miei piedi da cadute. Salmi 116:9 Io camminero' alla presenza dell'Eterno nella terra dei viventi. Salmi 116:10 Io ho creduto e percio' parlo. Io ero grandemente afflitto, Salmi 116:11 e dicevo nel mio smarrimento: «Ogni uomo e' bugiardo». Salmi 116:12 Che daro' all'Eterno in cambio di tutti i benefici che mi ha fatto? Salmi 116:13 Io alzero' il calice della salvezza, e invochero' il nome dell'Eterno. Salmi 116:14 Adempiro' i miei voti all'Eterno in presenza di tutto il suo popolo. Salmi 116:15 e' preziosa agli occhi dell'Eterno la morte dei suoi santi. Salmi 116:16 Io sono veramente il tuo servo, o Eterno, sono il tuo servo, il figlio della tua serva; tu hai sciolto i miei legami. Salmi 116:17 Io ti offriro' un sacrificio di ringraziamento e invochero' il nome dell'Eterno. Salmi 116:18 Adempiro' i miei voti all'Eterno in presenza di tutto il suo popolo, Salmi 116:19 nei cortili della casa dell'Eterno, in mezzo a te, o Gerusalemme. Alleluia. Invito a lodare il Signore Salmi 117:1 Lodate l'Eterno, voi nazioni tutte! Celebratelo, voi popoli tutti! Salmi 117:2 Poiche' grande e' la sua misericordia verso di noi, e la fedelta' dell'Eterno dura per sempre. Alleluia. Inno di lode e ringraziamento al Signore per la sua misericordia e liberazione Salmi 118:1 Celebrate l'Eterno perche' egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 118:2 Si, dica ora Israele: «La sua misericordia dura in eterno». Salmi 118:3 Si, dica ora la casa di Aaronne: «La sua misericordia dura in eterno». Salmi 118:4 Si, dicano ora quelli che temono l'Eterno: «La sua misericordia dura in eterno». Salmi 118:5 Nell'angoscia invocai l'Eterno, e l'Eterno mi rispose e mi trasse al largo. Salmi 118:6 L'Eterno e' per me; io non avro' alcun timore; che cosa mi puo' fare l'uomo? Salmi 118:7 L'Eterno e' per me fra quelli che mi soccorrono, e io guardero' trionfante sui miei nemici. Salmi 118:8 e' meglio rifugiarsi nell'Eterno che confidare nell'uomo. Salmi 118:9 e' meglio rifugiarsi nell'Eterno che confidare nei principi. Salmi 118:10 Tutte le nazioni mi avevano circondato, ma nel nome dell'Eterno io le distruggero'. Salmi 118:11 Mi avevano circondato, si mi avevano circondato, ma nel nome dell'Eterno io le distruggero'. Salmi 118:12 Mi avevano circondato come api, ma sono state spente come fuoco di spine; nel nome dell'Eterno io le distruggero'. Salmi 118:13 Tu mi avevi spinto con violenza per farmi cadere, ma l'Eterno mi ha soccorso. Salmi 118:14 L'Eterno e' la mia forza e il mio cantico, ed e' stato la mia salvezza. Salmi 118:15 Un grido di giubilo e di vittoria risuona nelle tende dei giusti; la destra del Signore fa prodigi. Salmi 118:16 La destra dell'Eterno si e' alzata; la destra dell'Eterno fa prodigi. Salmi 118:17 Io non morro', ma vivro' e raccontero' le opere dell'Eterno. Salmi 118:18 L'Eterno mi ha punito duramente, ma non mi ha lasciato in balia della morte. Salmi 118:19 Apritemi le porte della giustizia; io vi entrero' e celebrero' l'Eterno. Salmi 118:20 Questa e' la porta dell'Eterno, i giusti entreranno per essa. Salmi 118:21 Io ti celebrero', perche' mi hai risposto e sei stato la mia salvezza. Salmi 118:22 La pietra, che i costruttori avevano rigettata e' divenuta la testata d'angolo. Salmi 118:23 Questa e' opera dell'Eterno, ed e' cosa meravigliosa agli occhi nostri. Salmi 118:24 Questo e' il giorno che l'Eterno ha fatto; rallegriamoci ed esultiamo in esso. Salmi 118:25 Deh, o Eterno, soccorrici ora; deh, o Eterno, facci prosperare ora. Salmi 118:26 Benedetto colui che viene nel nome dell'Eterno; noi vi benediciamo dalla casa dell'Eterno. Salmi 118:27 L'Eterno e' DIO e ha fatto risplendere la sua luce su di noi; legate la vittima del sacrificio ai corni dell'altare. Salmi 118:28 Tu sei il mio DIO, io ti celebrero'; tu sei il mio DIO, io ti esaltero'. Salmi 118:29 Celebrate l'Eterno, perche' egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno. Meditazione e preghiere sui vari aspetti della Parola di Dio ALEF Salmi 119:1 Beati quelli la cui via e' senza macchia e che camminano nella legge dell'Eterno. Salmi 119:2 Beati quelli che osservano i suoi precetti, che lo cercano con tutto il cuore Salmi 119:3 e non commettono il male, ma camminano nelle sue vie. Salmi 119:4 Tu ci hai ordinato di osservare i tuoi comandamenti con cura. Salmi 119:5 Oh, che le mie vie siano ferme nell'osservanza dei tuoi statuti. Salmi 119:6 Allora non saro' svergognato, quando terro' conto di tutti i tuoi comandamenti. Salmi 119:7 Ti celebrero' con cuore retto mentre imparo i tuoi giusti decreti. Salmi 119:8 Osservero' i tuoi statuti, non abbandonarmi completamente. BETH Salmi 119:9 Come puo' un giovane rendere la sua via pura? Custodendola con la tua parola. Salmi 119:10 Ti ho cercato con tutto il mio cuore; non lasciarmi deviare dai tuoi comandamenti. Salmi 119:11 Ho conservato la tua parola nel mio cuore, per non peccare contro di te. Salmi 119:12 Tu sei benedetto, o Eterno; insegnami i tuoi statuti. Salmi 119:13 Con le mie labbra ho enumerato tutti i decreti della tua bocca. Salmi 119:14 Gioisco seguendo i tuoi precetti, come se possedessi tutte le ricchezze. Salmi 119:15 Meditero' sui tuoi comandamenti e considerero' i tuoi sentieri. Salmi 119:16 Mi dilettero' nei tuoi statuti e non dimentichero' la tua parola. GHIMEL Salmi 119:17 Fa' del bene al tuo servo, e io vivro' e osservero' la tua parola. Salmi 119:18 Apri i miei occhi, e contemplero' le meraviglie della tua legge. Salmi 119:19 Io sono straniero sulla terra; non nascondermi i tuoi comandamenti. Salmi 119:20 L'anima mia si consuma per il desiderio dei tuoi decreti in ogni tempo. Salmi 119:21 Tu sgridi i superbi, che sono maledetti, perche' si allontanano dai tuoi comandamenti. Salmi 119:22 Togli via da me la vergogna e il disprezzo, perche' ho osservato i tuoi precetti. Salmi 119:23 Anche se i principi si siedono e parlano contro di me, il tuo servo medita sulle tue leggi. Salmi 119:24 I tuoi precetti sono la mia gioia e i miei consiglieri. DALETH Salmi 119:25 Io sono prostrato nella polvere; ravvivami secondo la tua parola. Salmi 119:26 Ti ho esposto le mie vie, e tu mi hai risposto; insegnami i tuoi statuti. Salmi 119:27 Fammi comprendere la via dei tuoi comandamenti, e io meditero' sulle tue meraviglie. Salmi 119:28 La mia vita si consuma nel dolore; dammi forza secondo la tua parola. Salmi 119:29 Tienimi lontano dalla falsita' e, nella tua grazia, fammi conoscere la tua legge. Salmi 119:30 Io ho scelto la via della fedelta'; ho posto i tuoi decreti davanti a me. Salmi 119:31 Sto attaccato ai tuoi precetti; o Eterno, non permettere che io sia confuso. Salmi 119:32 Correro' nella via dei tuoi comandamenti, perche' tu mi allargherai il cuore. HE Salmi 119:33 Insegnami, o Eterno, la via dei tuoi statuti e io la seguiro' fino alla fine. Salmi 119:34 Dammi intelligenza e io custodiro' la tua legge; si, la osservero' con tutto il cuore. Salmi 119:35 Fammi camminare nella via dei tuoi comandamenti, perche' in essa trovo il mio diletto. Salmi 119:36 Piega il mio cuore ai tuoi precetti e non alla cupidigia. Salmi 119:37 Distogli i miei occhi dalle cose vane e vivificami nelle tue vie. Salmi 119:38 Mantieni la tua parola al tuo servo, che ha timore di te. Salmi 119:39 Allontana da me l'oltraggio, che mi spaventa perche' i tuoi decreti sono buoni. Salmi 119:40 Ecco, io desidero ardentemente i tuoi comandamenti; vivificami nella tua giustizia. VAU Salmi 119:41 Mi raggiungano le tue misericordie, o Eterno e la tua salvezza secondo la tua parola. Salmi 119:42 Cosi potro' rispondere a colui che mi oltraggia, perche' confido nella tua parola. Salmi 119:43 Non togliere completamente dalla mia bocca la parola della verita', perche' io spero nei tuoi decreti. Salmi 119:44 Cosi osservero' la tua legge del continuo, per sempre. Salmi 119:45 Camminero' nella liberta' perche' ricerco i tuoi comandamenti. Salmi 119:46 Parlero' dei tuoi precetti davanti ai re e non saro' svergognato. Salmi 119:47 Mi dilettero' nei tuoi comandamenti, perche' li amo. Salmi 119:48 E alzero' le mie mani verso i tuoi comandamenti, perche' li amo, e meditero' sui tuoi statuti. ZAIN Salmi 119:49 Ricordati della parola data al tuo servo, con la quale tu mi hai fatto sperare. Salmi 119:50 Questo e' il mio conforto nell'afflizione, che la tua parola mi ha vivificato. Salmi 119:51 I superbi mi ricoprono di scherno, ma io non devio dalla tua legge. Salmi 119:52 Ricordo i tuoi antichi decreti, o Eterno, e questo mi consola. Salmi 119:53 Grande sdegno mi prende a motivo degli empi che abbandonano la tua legge. Salmi 119:54 I tuoi statuti sono stati i miei cantici nella casa del mio pellegrinaggio. Salmi 119:55 O Eterno, io ricordo il tuo nome nella notte e osservo la tua legge. Salmi 119:56 Questo mi avviene, perche' osservo i tuoi comandamenti. HETH Salmi 119:57 Tu sei la mia parte, o Eterno; ho promesso di osservare le tue parole. Salmi 119:58 Ti ho supplicato con tutto il cuore; abbi pieta' di me secondo la tua parola. Salmi 119:59 Ho esaminato le mie vie e ho rivolto i miei passi verso i tuoi precetti. Salmi 119:60 Senza alcun indugio mi sono affrettato ad osservare i tuoi comandamenti. Salmi 119:61 Le corde degli empi mi hanno avviluppato, ma io non ho dimenticato la tua legge. Salmi 119:62 Nel cuore della notte mi alzo per celebrarti, a motivo dei tuoi giusti decreti. Salmi 119:63 Io sono compagno di tutti quelli che ti temono e di quelli che osservano i tuoi comandamenti. Salmi 119:64 O Eterno, la terra e' piena della tua benignita'; insegnami i tuoi statuti. TETH Salmi 119:65 Tu hai fatto del bene al tuo servo, o Eterno, secondo la tua parola. Salmi 119:66 Insegnami giusto discernimento e conoscenza, perche' credo nei tuoi comandamenti. Salmi 119:67 Prima di essere afflitto andavo errando, ma ora osservo la tua parola. Salmi 119:68 Tu sei buono e fai del bene; insegnami i tuoi statuti. Salmi 119:69 I superbi hanno inventato menzogne contro di me, ma io osservero' i tuoi comandamenti con tutto il cuore. Salmi 119:70 Il loro cuore e' insensibile come il grasso, ma io mi diletto nella tua legge. Salmi 119:71 e' stato bene per me l'essere stato afflitto, perche' imparassi i tuoi statuti. Salmi 119:72 La legge della tua bocca per me e' piu' preziosa di migliaia di monete d'oro e d'argento. YOD Salmi 119:73 Le tue mani mi hanno fatto e formato; dammi intelligenza perche' possa imparare i tuoi comandamenti. Salmi 119:74 Quelli che ti temono mi vedranno e si rallegreranno, perche' ho sperato nella tua parola. Salmi 119:75 Io so, o Eterno, che i tuoi decreti sono giusti, e che tu mi hai afflitto nella tua fedelta'. Salmi 119:76 Deh, la tua benignita' sia il mio conforto, secondo la tua parola data al tuo servo. Salmi 119:77 Vengano a me le tue grandi compassioni e possa cosi vivere, perche' la tua legge e' il mio diletto. Salmi 119:78 Siano confusi i superbi, perche' mi trattano ingiustamente senza motivo; ma io medito sui tuoi comandamenti. Salmi 119:79 Si rivolgano a me quelli che ti temono e quelli che conoscono i tuoi precetti. Salmi 119:80 Sia il mio cuore irreprensibile nei riguardi dei tuoi statuti, affinche' non sia confuso. KAF Salmi 119:81 La mia anima si strugge per l'ardente desiderio della tua salvezza; io spero nella tua parola. Salmi 119:82 I miei occhi vengono meno aspettando il compimento della tua parola, mentre dico: «Quando mi consolerai?». Salmi 119:83 Anche se son diventato come un otre esposto al fumo, non ho dimenticato i tuoi statuti. Salmi 119:84 Quanti sono i giorni del tuo servo? Quando farai giustizia di quelli che mi perseguitano? Salmi 119:85 I superbi hanno scavato delle fosse per me; essi non agiscono secondo la tua legge. Salmi 119:86 Tutti i tuoi comandamenti sono degni di fiducia; loro mi perseguitano a torto; soccorrimi. Salmi 119:87 Mi hanno quasi eliminato dalla terra, ma io non ho abbandonato i tuoi comandamenti. Salmi 119:88 Vivificami secondo la tua benignita', e io osservero' i precetti della tua bocca. LAMED Salmi 119:89 Per sempre, o Eterno, la tua parola e' stabile nei cieli. Salmi 119:90 La tua fedelta' dura d'eta' in eta', tu hai stabilito la terra ed essa sussiste. Salmi 119:91 Il cielo e la terra sussistono fino al giorno d'oggi, perche' ogni cosa e' al tuo servizio. Salmi 119:92 Se la tua legge non fosse stata il mio diletto, sarei gia' perito nella mia afflizione. Salmi 119:93 Non dimentichero' mai i tuoi comandamenti, perche' per mezzo di essi tu mi hai dato la vita. Salmi 119:94 Io sono tuo; salvami, perche' ho ricercato i tuoi comandamenti. Salmi 119:95 Gli empi mi insidiano per farmi perire, ma io riguardero' ai tuoi precetti. Salmi 119:96 Ho visto il limite di ogni cosa perfetta, ma il tuo comandamento non ha alcun limite. MEM Salmi 119:97 Oh, quanto amo la tua legge! Essa e' la mia meditazione per tutto il giorno. Salmi 119:98 I tuoi comandamenti mi rendono piu' saggio dei miei nemici, perche' sono sempre con me. Salmi 119:99 Ho maggior intendimento di tutti i miei maestri, perche' i tuoi comandamenti sono la mia meditazione. Salmi 119:100 Ho maggior intelligenza dei vecchi, perche' osservo i tuoi comandamenti. Salmi 119:101 Ho trattenuto i miei passi da ogni sentiero malvagio, per osservare la tua parola. Salmi 119:102 Non mi sono allontanato dai tuoi decreti, perche' tu stesso mi hai ammaestrato. Salmi 119:103 Come sono dolci le tue parole al mio palato! Sono piu' dolci del miele alla mia bocca. NUN Salmi 119:104 Per mezzo dei tuoi comandamenti io acquisto intelligenza; percio' odio ogni sentiero di falsita'. Salmi 119:105 La tua parola e' una lampada al mio piede e una luce sul mio sentiero. Salmi 119:106 Io ho giurato, e lo manterro', di osservare i tuoi giusti decreti. Salmi 119:107 Io sono molto afflitto; vivificami, o Eterno secondo la tua parola. Salmi 119:108 Deh, o Eterno, gradisci le offerte spontanee della mia bocca e insegnami i tuoi decreti. Salmi 119:109 Anche se ho sempre l'anima in palma di mano, non dimentico la tua legge. Salmi 119:110 Gli empi mi hanno teso dei lacci ma io non mi sono allontanato dai tuoi comandamenti. Salmi 119:111 I tuoi precetti sono la mia eredita' per sempre; essi sono la gioia del mio cuore. Salmi 119:112 Mi sono impegnato di cuore a mettere in pratica i tuoi statuti sempre, fino alla fine. SAMEK Salmi 119:113 Io odio gli uomini falsi, ma amo la tua legge. Salmi 119:114 Tu sei il mio rifugio e il mio scudo, io spero nella tua parola. Salmi 119:115 Allontanatevi, o malvagi, perche' io voglio osservare i comandamenti del mio DIO. Salmi 119:116 Sostienimi secondo la tua parola, perche' io viva, e non permettere che sia confuso nella mia speranza. Salmi 119:117 Rafforzami e saro' salvato, e avro' sempre i tuoi statuti davanti agli occhi. Salmi 119:118 Tu rigetti tutti quelli che si sviano dai tuoi statuti, perche' il loro inganno e' menzogna. Salmi 119:119 Tu elimini come rifiuto tutti gli empi della terra; percio' io amo i tuoi precetti. Salmi 119:120 La mia carne trema tutta per paura di te, e io temo i tuoi decreti. AYIN Salmi 119:121 Io ho fatto cio' che e' retto e giusto; non abbandonarmi ai miei oppressori. Salmi 119:122 Da' sicurezza e prosperita' al tuo servo, e non lasciare che i superbi mi opprimano. Salmi 119:123 Gli occhi miei vengono meno cercando la tua salvezza, e la parola della tua giustizia. Salmi 119:124 Prenditi cura del tuo servo secondo la tua benignita' e insegnami i tuoi statuti. Salmi 119:125 Io sono tuo servo; dammi intelletto, affinche' possa conoscere i tuoi precetti. Salmi 119:126 e' tempo che tu operi, o Eterno; essi hanno annullato la tua legge. Salmi 119:127 Per questo io amo i tuoi comandamenti piu' dell'oro, si, piu' dell'oro finissimo. Salmi 119:128 Per questo ritengo giusti tutti i tuoi comandamenti e odio ogni sentiero di menzogna. PE Salmi 119:129 I tuoi precetti sono meravigliosi, percio' l'anima mia li osserva. Salmi 119:130 La rivelazione delle tue parole illumina e da' intelletto ai semplici. Salmi 119:131 Io apro la mia bocca e sospiro, per il gran desiderio dei tuoi comandamenti. Salmi 119:132 Volgiti a me e abbi pieta' di me, come usi fare con quelli che amano il tuo nome. Salmi 119:133 Stabilisci i miei passi nella tua parola e non permettere che alcuna iniquita' mi domini. Salmi 119:134 Liberami dall'oppressione degli uomini e io osservero' i tuoi comandamenti. Salmi 119:135 Fa' risplendere il tuo volto sul tuo servo e insegnami i tuoi statuti. Salmi 119:136 Rivi di lacrime mi scendono dagli occhi, perche' la tua legge non e' osservata. SADE Salmi 119:137 Tu sei giusto, o Eterno, e i tuoi decreti sono retti. Salmi 119:138 Tu hai stabilito i tuoi precetti con giustizia e con grande fedelta'. Salmi 119:139 Il mio zelo mi consuma, perche' i miei nemici hanno dimenticato le tue parole. Salmi 119:140 La tua parola e' pura d'ogni scoria; percio' il tuo servo l'ama. Salmi 119:141 Sono piccolo e disprezzato, ma non dimentico i tuoi comandamenti. Salmi 119:142 La tua giustizia e' una giustizia eterna e la tua legge e' verita'. Salmi 119:143 Angoscia e affanno mi hanno colto, ma i tuoi comandamenti sono la mia gioia. Salmi 119:144 I tuoi precetti sono giusti per sempre; dammi intelligenza e io vivro'. QOF Salmi 119:145 Io grido con tutto il cuore; rispondimi o Eterno, e osservero' i tuoi statuti. Salmi 119:146 Io t'invoco; salvami, e osservero' i tuoi precetti. Salmi 119:147 Io mi alzo prima dell'alba e grido; io spero nella tua parola. Salmi 119:148 I miei occhi anticipano le vigilie della notte, per meditare nella tua parola. Salmi 119:149 Ascolta la mia voce secondo la tua benignita'; o Eterno, vivificami secondo il tuo giusto decreto. Salmi 119:150 Mi sono vicini quelli che vanno dietro alla malvagita', ma essi sono lontani dalla tua legge. Salmi 119:151 Tu sei vicino, o Eterno, e tutti i tuoi comandamenti sono verita'. Salmi 119:152 Da lungo tempo ho saputo dei tuoi precetti, che hai stabiliti in eterno. RES Salmi 119:153 Considera la mia afflizione e liberami, perche' non ho dimenticato la tua legge. Salmi 119:154 Difendi la mia causa e riscattami; vivificami secondo la tua parola. Salmi 119:155 La salvezza e' lontana dagli empi, perche' non ricercano i tuoi statuti. Salmi 119:156 Le tue compassioni sono grandi, o Eterno; vivificami secondo i tuoi giusti decreti. Salmi 119:157 I miei persecutori e i miei nemici sono molti; ma io non devio dai tuoi precetti. Salmi 119:158 Ho visto gli sleali e li detesto, perche' non osservano la tua parola. Salmi 119:159 Considera quanto amo i tuoi comandamenti! O Eterno, vivificami secondo la tua benignita'. Salmi 119:160 La somma della tua parola e' verita'; e tutti i tuoi giusti decreti durano in eterno. SIN Salmi 119:161 I principi mi perseguitano senza motivo ma il mio cuore ha gran timore della tua parola. Salmi 119:162 Io provo grande gioia nella tua parola, come chi trova un gran bottino. Salmi 119:163 Odio e detesto la menzogna, ma amo la tua legge. Salmi 119:164 Ti lodo sette volte al giorno per i tuoi giusti decreti. Salmi 119:165 Grande pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c'e' nulla che li possa far cadere. Salmi 119:166 O Eterno, io spero nella tua salvezza e metto in pratica i tuoi comandamenti. Salmi 119:167 Io ho osservato i tuoi precetti e li amo grandemente. Salmi 119:168 Ho osservato i tuoi comandamenti e i tuoi precetti, perche' tutte le mie vie sono davanti a te. TAU Salmi 119:169 Giunga fino a te il mio grido, o Eterno; dammi intelligenza secondo la tua parola. Salmi 119:170 Giunga la mia supplica davanti a te; liberami secondo la tua parola. Salmi 119:171 Le mie labbra effonderanno lode, perche' tu mi insegni i tuoi statuti. Salmi 119:172 La mia lingua annunziera' la tua parola, perche' tutti i tuoi comandamenti sono giusti. Salmi 119:173 La tua mano mi aiuti, perche' io ho scelto i tuoi comandamenti. Salmi 119:174 Io desidero ardentemente la tua salvezza, o Eterno, e la tua legge e' la mia gioia. Salmi 119:175 Possa io vivere per lodarti, e mi soccorrano i tuoi decreti. Salmi 119:176 Io vado errando come una pecora smarrita. Cerca il tuo servo, perche' io non dimentico i tuoi comandamenti. Preghiera per esser liberato dagli inganni Salmi 120:1 [Canto dei pellegrinaggi.] Nella mia angoscia ho gridato all'Eterno, ed egli mi ha risposto. Salmi 120:2 O Eterno, liberami dalle labbra bugiarde e dalla lingua ingannatrice. Salmi 120:3 Che ti sara' dato o che ti sara' aggiunto, o lingua bugiarda? Salmi 120:4 Frecce acuminate di un prode, con carboni di ginepro. Salmi 120:5 Me infelice che abito in Mescek, e dimoro fra le tende di Kedar! Salmi 120:6 Troppo a lungo ho dimorato con quelli che odiano la pace. Salmi 120:7 Io sono per la pace; essi invece, quando parlo, sono per la guerra. Dio protegge e veglia sul suo popolo Salmi 121:1 [Canto dei pellegrinaggi.] Io alzo gli occhi ai monti: da dove mi verra' l'aiuto? Salmi 121:2 Il mio aiuto viene dall'Eterno, che ha fatto i cieli e la terra, Salmi 121:3 Egli non permettera' che il tuo piede vacilli, colui che ti protegge non sonnecchiera'. Salmi 121:4 Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchia e non dorme. Salmi 121:5 L'Eterno e' colui che ti protegge, l'Eterno e' la tua ombra, egli e' alla tua destra. Salmi 121:6 Di giorno il sole non ti colpira', ne' la luna di notte. Salmi 121:7 L'Eterno ti custodira' da ogni male; egli custodira' la tua vita. Salmi 121:8 L'Eterno custodira' il tuo uscire e il tuo entrare ora e sempre. Preghiera per la pace di Gerusalemme Salmi 122:1 [Canto dei pellegrinaggi. Di Davide.] Io mi sono rallegrato quando mi dissero: «Andiamo alla casa dell'Eterno». Salmi 122:2 I nostri piedi si sono fermati entro le tue porte, o Gerusalemme. Salmi 122:3 Gerusalemme e' costruita come una citta' ben compatta, Salmi 122:4 dove salgono le tribu', le tribu' dell'Eterno, per celebrare il nome dell'Eterno. Salmi 122:5 Poiche' la' sono posti i troni per il giudizio, i troni della casa di Davide. Salmi 122:6 Pregate per la pace di Gerusalemme: prosperino quelli che ti amano. Salmi 122:7 Ci sia pace entro le tue mura e prosperita' nei tuoi palazzi. Salmi 122:8 Per amore dei miei fratelli e dei miei amici ora diro': «Sia pace in te». Salmi 122:9 Per amore della casa dell'Eterno, il nostro DIO, io cerchero' il tuo bene. Supplica motivata dal disprezzo dei superbi Salmi 123:1 [Canto dei pellegrinaggi.] A te alzo i miei occhi a te che siedi nei cieli. Salmi 123:2 Ecco, come gli occhi dei servi sono rivolti alla mano dei loro padroni e gli occhi della serva alla mano della sua padrona, cosi i nostri occhi, sono rivolti all'Eterno, DIO nostro, finche' egli abbia pieta' di noi. Salmi 123:3 Abbi pieta' di noi o Eterno, abbi pieta' di noi perche' siamo oltremodo sazi di disprezzo. Salmi 123:4 L'anima nostra e' oltremodo sazia dello scherno degli arroganti e del disprezzo dei superbi. Lode per la protezione e aiuto ricevuto Salmi 124:1 [Canto dei pellegrinaggi. Di Davide.] Se l'Eterno non fosse stato dalla nostra parte, dica pure Israele: Salmi 124:2 «Se l'Eterno non fosse stato dalla nostra parte, quando gli uomini si levarono contro di noi, Salmi 124:3 essi ci avrebbero inghiottiti vivi, tanto divampo' la loro ira contro di noi; Salmi 124:4 allora le acque ci avrebbero sommerso e il torrente ci sarebbe passato sopra, Salmi 124:5 allora le acque rigonfie ci sarebbero passate sopra». Salmi 124:6 Benedetto sia l'Eterno, che non ci ha dati in preda ai loro denti. Salmi 124:7 L'anima nostra e' scampata come un uccello dal laccio dell'uccellatore; il laccio si e' spezzato e noi siamo scampati. Salmi 124:8 Il nostro aiuto e' nel nome dell'Eterno che ha fatto i cieli e la terra. Sicurezza di chi confida in Dio Salmi 125:1 [Canto dei pellegrinaggi.] Quelli che confidano nell'Eterno sono come il monte Sion, che non puo' essere smosso, ma rimane in eterno. Salmi 125:2 Come Gerusalemme e' circondata dai monti, cosi l'Eterno sta intorno al suo popolo, ora e per sempre. Salmi 125:3 Poiche' lo scettro dell'empieta' non riposera' per sempre sull'eredita' dei giusti, perche' i giusti non stendano le loro mani a compiere il male. Salmi 125:4 O Eterno, fa' del bene ai buoni e a quelli che sono retti di cuore. Salmi 125:5 Ma quelli che vanno dietro a vie tortuose, l'Eterno li fara' andare con gli operatori d'iniquita'. Pace sia su Israele. Inno di gioia per il ritorno dalla cattivita' Salmi 126:1 [Canto dei pellegrinaggi.] Quando l'Eterno fece ritornare i prigionieri di Sion, ci sembrava di sognare. Salmi 126:2 Allora la nostra bocca si riempi di riso e la nostra lingua di canti di gioia, allora si diceva fra le nazioni: «L'Eterno ha fatto cose grandi per loro». Salmi 126:3 L'Eterno ha fatto cose grandi per noi, e siamo pieni di gioia. Salmi 126:4 Fa' ritornare i nostri prigionieri, o Eterno, come i torrenti nel sud. Salmi 126:5 Quelli che seminano con lacrime, mieteranno con canti di gioia. Salmi 126:6 Ben va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornera' con canti di gioia portando i suoi covoni. La sicurezza e la prosperita' vengono da Dio Salmi 127:1 [Canto dei pellegrinaggi. Di Salomone.] Se l'Eterno non edifica la casa, invano vi si affaticano gli edificatori; se l'Eterno non custodisce la citta', invano vegliano le guardie. Salmi 127:2 e' vano per voi alzarvi di buon'ora e andare tardi a riposare e mangiare il pane di duro lavoro, perche' ai suoi diletti egli da' riposo. Salmi 127:3 Ecco, i figli sono una eredita' che viene dall'Eterno; il frutto del grembo e' un premio, Salmi 127:4 Come frecce nella mano di un prode, cosi sono i figli della propria giovinezza. Salmi 127:5 Beato l'uomo che ne ha la sua faretra piena! Essi non saranno confusi quando discuteranno coi loro nemici alla porta. Benedizioni sulla famiglia di chi teme il Signore Salmi 128:1 [Canto dei pellegrinaggi.] Beato chiunque teme l'Eterno e cammina nelle sue vie. Salmi 128:2 Allora mangerai della fatica delle tue mani, sarai felice e godrai prosperita'. Salmi 128:3 Tua moglie sara' come una vite fruttifera nell'intimita' della tua casa, i tuoi figli come piante d'olivo intorno alla tua mensa! Salmi 128:4 Ecco, cosi sara' benedetto l'uomo che teme l'Eterno. Salmi 128:5 L'Eterno ti benedica da Sion, e possa tu vedere la prosperita' di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita. Salmi 128:6 Si, possa tu vedere i figli dei tuoi figli. Sia pace sopra Israele. Richiesta dell'intervento divino contro quelli che odiano Sion Salmi 129:1 [Canto dei pellegrinaggi.] Molto mi hanno oppresso fin dalla mia giovinezza, dica pure Israele: Salmi 129:2 «Molto mi hanno oppresso fin dalla mia giovinezza, ma non mi hanno potuto vincere. Salmi 129:3 Gli aratori hanno arato sul mio dorso, vi hanno tracciato i loro lunghi solchi». Salmi 129:4 L'Eterno e' giusto; egli ha reciso le funi degli empi. Salmi 129:5 Siano tutti confusi e voltino le spalle coloro che odiano Sion! Salmi 129:6 Siano come l'erba dei tetti, che si secca prima di crescere; Salmi 129:7 non ne riempie la mano il mietitore, ne' le braccia chi lega i covoni; Salmi 129:8 e i passanti non dicono: «La benedizione dell'Eterno sia su di voi; noi vi benediciamo nel nome dell'Eterno». Fiducia nel perdono e nell'intervento del Signore Salmi 130:1 [Canto dei pellegrinaggi.] Da luoghi profondi io grido a te, o Eterno. Salmi 130:2 O Signore, ascolta il mio grido; siano le tue orecchie attente alla voce delle mie suppliche. Salmi 130:3 Se tu dovessi tener conto delle colpe, o Eterno, chi potrebbe resistere, o Signore? Salmi 130:4 Ma presso di te vi e' perdono, affinche' tu sia temuto. Salmi 130:5 Io aspetto l'Eterno, l'anima mia l'aspetta; io spero nella sua parola. Salmi 130:6 L'anima mia attende il Signore, piu' che le guardie il mattino, si piu' che le guardie il mattino. Salmi 130:7 O Israele, spera nell'Eterno, perche' presso l'Eterno vi e' misericordia e presso di lui vi e' redenzione completa. Salmi 130:8 Egli redimera' Israele da tutte le sue iniquita'. Abbandono fiducioso nel Signore Salmi 131:1 [Canto dei pellegrinaggi. Di Davide.] O Eterno, il mio cuore non e' orgoglioso e i miei occhi non sono alteri, e non mi occupo di cose troppo grandi e troppo alte per me. Salmi 131:2 Ho veramente calmato e acquetato la mia anima, come un bambino svezzato sul seno di sua madre; la mia anima dentro di me e' come un bambino svezzato. Salmi 131:3 O Israele, spera nell'Eterno, ora e per sempre. Zelo di Davide per il Tempio e per l'arca; le promesse fattegli da Dio Salmi 132:1 [Canto dei pellegrinaggi.] Ricordati, o Eterno, di Davide e di tutte le sue fatiche, Salmi 132:2 come egli giuro' all'Eterno e fece voto al Potente di Giacobbe, dicendo: Salmi 132:3 «Non entrero' nella tenda della mia casa, ne' saliro' sul mio letto; Salmi 132:4 non daro' sonno ai miei occhi ne' riposo alle mie palpebre, Salmi 132:5 finche' abbia trovato un luogo per l'Eterno, una dimora per il Potente di Giacobbe». Salmi 132:6 Ecco, ne abbiamo sentito parlare in Efratah, l'abbiamo trovata nei campi di Jaar. Salmi 132:7 Andiamo nella sua dimora adoriamo davanti allo sgabello dei suoi piedi. Salmi 132:8 Levati, o Eterno, e vieni al luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua forza. Salmi 132:9 I tuoi sacerdoti siano rivestiti di giustizia, e cantino di gioia i tuoi santi. Salmi 132:10 Per amore di Davide, tuo servo, non respingere il volto del tuo unto. Salmi 132:11 L'Eterno ha giurato a Davide in verita' e non cambiera': «Io mettero' sul tuo trono un frutto delle tue viscere. Salmi 132:12 Se i tuoi figli osserveranno il mio patto e i miei precetti, che insegnero' loro, anche i loro figli sederanno per sempre sul tuo trono». Salmi 132:13 Poiche' l'Eterno ha scelto Sion, egli l'ha desiderata per sua dimora: Salmi 132:14 «Questo e' il mio luogo di riposo per sempre; qui abitero', perche' l'ho desiderato. Salmi 132:15 Benediro' largamente le sue provviste, saziero' di pane i suoi poveri; Salmi 132:16 rivestiro' i suoi sacerdoti di salvezza, esulteranno i suoi santi con grida di gioia. Salmi 132:17 Qui faro' crescere la potenza di Davide e provvedero' una lampada al mio unto. Salmi 132:18 Copriro' di vergogna i suoi nemici, ma su di lui fiorira' la sua corona». Eccellenza dell'unita' fra i fratelli Salmi 133:1 [Canto dei pellegrinaggi. Di Davide.] Ecco, quanto e' buono e quanto e' piacevole, che i fratelli dimorino assieme nell'unita'! Salmi 133:2 e' come l'olio prezioso sparso sul capo, che scende sulla barba di Aaronne, che scende fino all'orlo delle sue vesti. Salmi 133:3 e' come la rugiada dell'Hermon, che scende sui monti di Sion, perche' e' la' che l'Eterno ha posto la benedizione, la vita in eterno. Invito a lodare il Signore Salmi 134:1 [Canto dei pellegrinaggi.] Ecco, benedite l'Eterno, voi tutti servi dell'Eterno, che state nella casa dell'Eterno durante la notte. Salmi 134:2 Alzate le vostre mani verso il santuario e benedite l'Eterno. Salmi 134:3 Ti benedica l'Eterno da Sion, egli che ha fatto i cieli e la terra. Invito a lodare il Signore per le sue grandi opere. Vanita' degli idoli Salmi 135:1 Alleluia. Lodate il nome dell'Eterno, lodatelo, o servi dell'Eterno, Salmi 135:2 che state nella casa dell'Eterno, nei cortili della casa del nostro DIO. Salmi 135:3 Lodate l'Eterno, perche' l'Eterno e' buono; cantate lodi al suo nome, perche' e' amabile. Salmi 135:4 Poiche' l'Eterno ha scelto per se' Giacobbe, e Israele per suo particolare tesoro. Salmi 135:5 Si io riconosco che l'Eterno e' grande e che il nostro Signore e' al di sopra di tutti gli de'i. Salmi 135:6 L'Eterno fa tutto cio' che gli piace, in cielo e in terra, nei mari e in tutti gli abissi. Salmi 135:7 Egli fa salire i vapori dall'estremita' della terra, produce i lampi per la pioggia, fa uscire il vento dai suoi depositi. Salmi 135:8 Egli percosse i primogeniti d'Egitto, tanto degli uomini come degli animali; Salmi 135:9 mando' segni e prodigi in mezzo a te, o Egitto, sul Faraone e su tutti i suoi servi. Salmi 135:10 Egli percosse grandi nazioni e uccise re potenti: Salmi 135:11 Sihon, re degli Amorei, Og, re di Bashan, e tutti i regni di Canaan. Salmi 135:12 E diede i loro paesi in eredita', in eredita' a Israele, suo popolo. Salmi 135:13 O Eterno, il tuo nome dura per sempre; il tuo ricordo, o Eterno, d'eta' in eta'. Salmi 135:14 Poiche' l'Eterno fara' giustizia al suo popolo e avra' compassione dei suoi servi. Salmi 135:15 Gli idoli delle nazioni sono argento e oro, opera di mano d'uomo: Salmi 135:16 hanno bocca ma non parlano, hanno occhi ma non vedono, Salmi 135:17 hanno orecchi ma non odono; non hanno fiato nella loro bocca. Salmi 135:18 Simili ad essi sono quelli che li fanno, chiunque in essi confida. Salmi 135:19 Casa d'Israele, benedici l'Eterno; casa di Aaronne, benedici l'Eterno. Salmi 135:20 Casa di Levi, benedici l'Eterno; voi che temete l'Eterno, benedite l'Eterno. Salmi 135:21 Da Sion sia benedetto l'Eterno, che abita in Gerusalemme. Alleluia. Dio lodato per le sue opere e perche' la sua benignita' dura in eterno Salmi 136:1 Celebrate l'Eterno, perche' egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:2 Celebrate il DIO degli de'i, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:3 Celebrate il Signore dei signori, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:4 colui che solo fa grandi meraviglie, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:5 colui che ha fatto i cieli con sapienza, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:6 colui che ha disteso la terra sulle acque, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:7 colui che ha fatto i grandi luminari, perche' la sua benignita' dura in eterno: Salmi 136:8 il sole per il governo del giorno, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:9 la luna e le stelle per il governo della notte, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:10 Colui che percosse gli Egiziani nei loro primogeniti, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:11 e fece uscire Israele di mezzo a loro, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:12 con mano potente e con braccio disteso, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:13 Colui che divise il Mar Rosso in due, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:14 e fece passare Israele in mezzo ad esso, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:15 ma travolse il Faraone e il suo esercito nel Mar Rosso, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:16 Colui che porto' il suo popolo attraverso il deserto, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:17 colui che percosse grandi re, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:18 e uccise re potenti, perche' la sua benignita' dura in eterno: Salmi 136:19 Sihon, re degli Amorrei, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:20 e Og, re di Bashan, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:21 E diede il loro paese in eredita', perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:22 in eredita' a Israele, suo servo, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:23 Egli si ricordo' di noi nella nostra bassa condizione, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:24 e ci libero' dai nostri nemici, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:25 Egli da' il cibo a ogni carne, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:26 Celebrate il DIO del cielo, perche' la sua benignita' dura in eterno. Lamenti e lacrime in cattivita' Salmi 137:1 La', presso i fiumi di Babilonia, sedevamo e piangevamo, ricordandoci di Sion; Salmi 137:2 sui salici di quella terra avevamo appese le nostre cetre. Salmi 137:3 La', quelli che ci avevano condotti in cattivita' ci chiedevano le parole di un canto, si, quelli che ci opprimevano chiedevano canti di gioia, dicendo: «Cantateci un canto di Sion». Salmi 137:4 Come avremmo potuto cantare i canti dell'Eterno in un paese straniero? Salmi 137:5 Se mi dimentico di te, o Gerusalemme, dimentichi la mia destra ogni abilita'; Salmi 137:6 resti la mia lingua attaccata al palato, se non mi ricordo di te, se non metto Gerusalemme al di sopra della mia piu' grande gioia. Salmi 137:7 Ricordati, o Eterno, dei figli di Edom, che nel giorno di Gerusalemme dicevano: «Demolitela, demolitela fin dalle fondamenta». Salmi 137:8 O figlia di Babilonia, che devi esser distrutta beato chi ti dara' la retribuzione del male che ci hai fatto! Salmi 137:9 Beato chi prende i tuoi bambini e li sbatte contro la roccia! Ringraziamento a Dio per la sua fedelta' e salvezza Salmi 138:1 [Salmo di Davide.] Io ti celebrero' con tutto il mio cuore, davanti agli de'i cantero' le tue lodi. Salmi 138:2 Adorero' rivolto al tuo santo tempio e celebrero' il tuo nome per la tua benignita' e per la tua verita', perche' tu hai esaltato la tua parola e il tuo nome al di sopra di ogni altra cosa. Salmi 138:3 Nel giorno in cui ti ho invocato tu mi hai risposto ed hai accresciuto il vigore dell'anima mia. Salmi 138:4 Tutti i re della terra ti celebreranno, o Eterno, quando udranno le parole della tua bocca, Salmi 138:5 e canteranno le vie dell'Eterno, perche' grande e' la gloria dell'Eterno. Salmi 138:6 Anche se l'Eterno e' eccelso, egli ha riguardo degli umili, ma il superbo lo conosce da lontano. Salmi 138:7 Anche se cammino in mezzo all'avversita' tu mi conserverai in vita; tu stenderai la mano contro l'ira dei miei nemici e la tua destra mi salvera'. Salmi 138:8 L'Eterno compira' l'opera sua in me; o Eterno la tua benignita' dura per sempre; non abbandonare le opere delle tue mani. Onniprescenza e onniscenza di Dio Salmi 139:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] Tu mi hai investigato, o Eterno e mi conosci. Salmi 139:2 Tu sai quando mi siedo e quando mi alzo, tu intendi il mio pensiero da lontano. Salmi 139:3 Tu esamini accuratamente il mio cammino e il mio riposo e conosci a fondo tutte le mie vie. Salmi 139:4 Poiche' prima ancora che la parola sia sulla mia bocca tu, o Eterno, la conosci appieno. Salmi 139:5 Tu mi cingi di dietro e davanti e metti la tua mano su di me. Salmi 139:6 La tua conoscenza e' troppo sublime per me talmente alta che non posso raggiungerla. Salmi 139:7 Dove potrei andare lontano dal tuo Spirito, o dove potrei fuggire lontano dalla tua presenza? Salmi 139:8 Se salgo in cielo, tu sei la'; se stendo il mio letto nello Sceol, ecco, tu sei anche la'. Salmi 139:9 Se prendo le ali dell'alba e vado a dimorare all'estremita' del mare, Salmi 139:10 anche la' la tua mano mi guidera' e la tua destra mi afferrera'. Salmi 139:11 Se dico: «Certo le tenebre mi nasconderanno», persino la notte diventera' luce intorno a me; Salmi 139:12 le tenebre stesse non possono nasconderti nulla, anzi la notte risplende come il giorno; le tenebre e la luce sono uguali per te. Salmi 139:13 Si, tu hai formato le mie interiora, tu mi hai intessuto nel grembo di mia madre. Salmi 139:14 Io ti celebrero', perche' sono stato fatto in modo stupendo; le tue opere sono meravigliose, e io lo so molto bene. Salmi 139:15 Le mie ossa non ti erano nascoste quando fui formato in segreto e intessuto nelle profondita' della terra. Salmi 139:16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo, e nel tuo libro erano gia' scritti tutti i giorni che erano stati fissati per me, anche se nessuno di essi esisteva ancora. Salmi 139:17 Oh, quanto mi sono preziosi i tuoi pensieri o DIO! Quanto grande e' l'intero loro numero! Salmi 139:18 Se li volessi contare, sarebbero piu' numerosi della sabbia; quando mi sveglio sono ancora con te. Salmi 139:19 Certamente tu ucciderai l'empio o DIO; percio' voi, uomini di sangue, allontanatevi da me. Salmi 139:20 Essi parlano contro di te perfidamente, i tuoi nemici fanno uso del tuo nome invano. Salmi 139:21 Non odio forse quelli che ti odiano, o Eterno, e non detesto quelli che si levano contro di te? Salmi 139:22 Io li odio di un odio perfetto, essi son divenuti miei nemici. Salmi 139:23 Investigami, O DIO, e conosci il mio cuore; provami e conosci i miei pensieri; Salmi 139:24 e vedi se vi e' in me alcuna via iniqua, e guidami per la via eterna. Richiesta di protezione contro i malvagi Salmi 140:1 [Al maestro del coro. Salmo di Davide.] Liberami, o Eterno dagli uomini malvagi; proteggimi dagli uomini violenti, Salmi 140:2 che tramano malvagita' nel loro cuore; essi si radunano continuamente per far guerra. Salmi 140:3 Aguzzano la loro lingua come il serpente e hanno un veleno di aspide sotto le loro labbra. (Sela) Salmi 140:4 Preservami, o Eterno, dalle mani dell'empio e proteggimi dall'uomo violento che cospirano per farmi cadere. Salmi 140:5 I superbi hanno nascosto per me un laccio e corde, mi hanno teso una rete ai margini del sentiero, hanno disposto tranelli per me. (Sela) Salmi 140:6 Io ho detto all'Eterno: «Tu sei il mio DIO, ascolta o Eterno, il grido delle mie suppliche. Salmi 140:7 O Eterno il Signore, tu sei la forza della mia salvezza, tu hai coperto il mio capo nel giorno della battaglia. Salmi 140:8 O Eterno, non concedere agli empi quel che desiderano, non favorire i loro disegni, perche' non si esaltino. (Sela) Salmi 140:9 Fa' che la testa di quanti mi circondano sia coperta dalla perversita' delle loro stesse labbra. Salmi 140:10 Cadano loro addosso carboni accesi; siano essi gettati nel fuoco, in fosse profonde, da cui non possano piu' risorgere. Salmi 140:11 L'uomo maldicente non sia reso stabile sulla terra; la sventura perseguiti l'uomo violento fino alla rovina». Salmi 140:12 Io so che l'Eterno difendera' la causa dell'afflitto e fara' giustizia al povero. Salmi 140:13 Certo i giusti celebreranno il tuo nome, e gli uomini retti abiteranno alla tua presenza. Richiesta di condotta irreprensibile e di protezione dai malvagi Salmi 141:1 [Salmo di Davide.] O Eterno, io grido a te; affrettati a rispondermi. Porgi orecchio alla mia voce, quando grido a te. Salmi 141:2 Giunga la mia preghiera davanti a te come l'incenso, l'elevazione delle mie mani come il sacrificio della sera. Salmi 141:3 O Eterno, poni una guardia davanti alla mia bocca. Salmi 141:4 Non permettere che il mio cuore sia attirato da alcuna cosa malvagia, per commettere opere malvagie con gli operatori d'iniquita', e fa' che io non mangi dei loro cibi squisiti. Salmi 141:5 Mi percuota pure il giusto, sara' una cortesia; mi riprenda pure, sara' come olio sul capo; il mio capo non lo rifiutera'. Ma la mia preghiera continua ad essere contro le loro opere malvagie. Salmi 141:6 I loro principi sono stati precipitati dai dirupi, ed essi daranno ascolto alle mie parole, perche' sono piacevoli. Salmi 141:7 Come quando uno ara e apre la terra, cosi le nostre ossa sono sparse all'ingresso dello Sceol. Salmi 141:8 Ma i miei occhi sono rivolti a te, o Eterno, mio Signore; io mi rifugio in te, non lasciarmi indifeso. Salmi 141:9 Preservami dal laccio che mi hanno teso e dai tranelli degli operatori d'iniquita'. Salmi 141:10 Cadano gli empi nelle loro stesse reti, mentre io passero' oltre. Preghiera in una situazione di estremo pericolo Salmi 142:1 [Cantico di Davide, quando era nella caverna. Preghiera.] Io grido con la mia voce all'Eterno; con la mia voce imploro l'Eterno. Salmi 142:2 Davanti a lui io effondo il mio lamento davanti a lui espongo la mia avversita'. Salmi 142:3 Quando il mio spirito veniva meno in me, tu conoscevi il mio cammino. Essi hanno teso un laccio per me sul sentiero che stavo percorrendo. Salmi 142:4 Guardo alla mia destra ed ecco: non vi e' alcuno che mi riconosca; ogni via di scampo e' preclusa; nessuno si prende cura della mia vita. Salmi 142:5 Io grido a te, o Eterno, e dico: «Tu sei il mio rifugio, la mia parte nella terra dei viventi. Salmi 142:6 Presta attenzione al mio grido, perche' sono ridotto agli estremi; liberami dai miei persecutori, perche' sono piu' forti di me. Salmi 142:7 Fammi uscire dalla prigione, perche' possa celebrare il tuo nome. I giusti si stringeranno intorno a me, perche' tu mi ricolmerai di beni». Preghiera per essere liberato dai nemici Salmi 143:1 [Salmo di Davide.] Ascolta la mia preghiera, o Eterno, porgi orecchio alle mie suppliche; nella tua fedelta' e nella tua giustizia rispondimi. Salmi 143:2 E non entrare in giudizio col tuo servo, perche' nessun vivente sara' trovato giusto davanti a te. Salmi 143:3 Poiche' il nemico mi perseguita, egli ha prostrato fino a terra la mia vita; mi fa abitare in luoghi tenebrosi, come quelli che sono morti gia' da lungo tempo. Salmi 143:4 Percio' il mio spirito viene meno dentro di me, e il mio cuore e' tutto smarrito dentro di me. Salmi 143:5 Ricordo i giorni antichi; medito su tutte le tue opere; rifletto su cio' che le tue mani hanno fatto. Salmi 143:6 Protendo le mie mani verso di te, la mia anima e' assetata di te, come una terra arida. (Sela) Salmi 143:7 Affrettati a rispondermi, o Eterno, lo spirito mio viene meno; non nascondermi il tuo volto, perche' non divenga simile a quelli che scendono nella fossa. Salmi 143:8 Fammi sentire la tua benignita' al mattino, perche' io confido in te; fammi conoscere la via per la quale devo camminare, perche' io elevo la mia anima a te. Salmi 143:9 Liberami dai miei nemici, o Eterno, in te mi nascondo. Salmi 143:10 Insegnami a fare la tua volonta', perche' tu sei il mio DIO; il tuo buon Spirito mi guidi in terra piana. Salmi 143:11 Vivificami, o Eterno, per amore del tuo nome; nella tua giustizia tirami fuori dall'avversita'. Salmi 143:12 Nella tua benignita' distruggi i miei nemici e fa' perire tutti quelli che affliggono l'anima mia, perche' io sono il tuo servo. Preghiera di ringraziamento per favori gia' ricevuti e per ulteriore prosperita' Salmi 144:1 [Salmo di Davide.] Benedetto sia l'Eterno, la mia rocca, che ammaestra le mie mani alla guerra e le mie dita alla battaglia. Salmi 144:2 Egli e' la mia grazia e la mia fortezza, il mio alto rifugio e il mio liberatore, il mio scudo in cui mi rifugio, colui che rende sottomesso a me il mio popolo. Salmi 144:3 O Eterno, che cosa e' l'uomo perche' te ne curi, o il figlio dell'uomo perche' tu ne tenga conto? Salmi 144:4 L'uomo e' come un soffio e i suoi giorni sono come l'ombra che passa. Salmi 144:5 Abbassa i tuoi cieli, o Eterno, e discendi, ed essi fumeranno. Salmi 144:6 Lancia i fulmini e disperdili, scaglia le tue frecce e mettili in fuga. Salmi 144:7 Stendi la tua mano dall'alto, salvami e liberami dalle grandi acque e dalla mano degli stranieri, Salmi 144:8 la cui bocca proferisce menzogna e la cui destra e' destra d'inganno. Salmi 144:9 O DIO, ti cantero' un nuovo cantico, cantero' le tue lodi su un'arpa a dieci corde. Salmi 144:10 Tu, che dai vittoria ai re e che liberi il tuo servo Davide dalla spada funesta, Salmi 144:11 salvami e liberami dalla mano degli stranieri, la cui bocca proferisce menzogna e la cui destra e' destra d'inganno. Salmi 144:12 I nostri figli nella loro giovinezza siano come piante rigogliose, e le nostre figlie siano come colonne d'angolo, ben scolpite per adornare un palazzo. Salmi 144:13 I nostri granai siano ricolmi e forniscano ogni specie di beni; le nostre greggi si riproducano a migliaia e a decine di migliaia nelle nostre campagne; Salmi 144:14 i nostri buoi tirino pesanti carichi e non vi sia alcuna irruzione, ne' sortita, ne' grido nelle nostre piazze. Salmi 144:15 Beato il popolo che e' in tale stato; beato il popolo il cui DIO e' l'Eterno. Inno di lode a Dio per le sue grandi opere Salmi 145:1 [Salmo di lode. Di Davide.] Io ti esaltero', o mio DIO e mio Re, e benediro' il tuo nome in eterno. Salmi 145:2 Ti benediro' ogni giorno e lodero' il tuo nome in eterno. Salmi 145:3 L'Eterno e' grande e degno di somma lode, e la sua grandezza e' imperscrutabile. Salmi 145:4 Una generazione proclamera' le lodi delle tue opere all'altra e annunziera' i tuoi portenti. Salmi 145:5 Meditero' sul glorioso splendore della tua maesta' e sulle tue meravigliose opere. Salmi 145:6 Essi parleranno della potenza delle tue tremende opere, e io raccontero' la tua grandezza. Salmi 145:7 Essi proclameranno il ricordo della tua grande bonta' e canteranno con gioia la tua giustizia. Salmi 145:8 L'Eterno e' misericordioso e pieno di compassione, lento all'ira e di grande benignita'. Salmi 145:9 L'Eterno e' buono verso tutti e pieno di compassione per tutte le sue opere. Salmi 145:10 Tutte le tue opere ti celebreranno o Eterno, e i tuoi santi ti benediranno. Salmi 145:11 Essi parleranno della gloria del tuo regno e racconteranno della tua potenza, Salmi 145:12 per far conoscere ai figli degli uomini i tuoi portenti e il glorioso splendore del tuo regno. Salmi 145:13 Il tuo regno e' un regno eterno e il tuo dominio dura per ogni eta'. Salmi 145:14 L'Eterno sostiene tutti quelli che cadono e rialza tutti quelli che sono abbattuti. Salmi 145:15 Gli occhi di tutti guardano a te con aspettazione, e tu dai loro il cibo a suo tempo. Salmi 145:16 Tu apri la tua mano e appaghi il desiderio di ogni essere vivente. Salmi 145:17 L'Eterno e' giusto in tutte le sue vie e benigno in tutte le sue opere. Salmi 145:18 L'Eterno e' vicino a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verita'. Salmi 145:19 Egli soddisfa il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido e li salva. Salmi 145:20 L'Eterno protegge tutti quelli che l'amano e distruggera' tutti gli empi. Salmi 145:21 La mia bocca narrera' la lode dell'Eterno, e ogni carne benedira' il suo santo nome per sempre. Invito a confidare in Dio Salmi 146:1 Alleluia. Anima mia, loda l'Eterno. Salmi 146:2 Io lodero' l'Eterno finche' ho vita, cantero' le lodi del mio DIO per tutta la mia esistenza. Salmi 146:3 Non confidate nei principi ne' in alcun figlio d'uomo, che non puo' salvare. Salmi 146:4 Quando il suo spirito se ne va, egli ritorna alla terra, e in quello stesso giorno i suoi progetti periscono. Salmi 146:5 Beato colui che ha il DIO di Giacobbe per suo aiuto, la cui speranza e' nell'Eterno, il suo DIO, Salmi 146:6 che ha fatto i cieli e la terra, il mare e tutto cio' che e' in essi, che serba la fedelta' in eterno, Salmi 146:7 che rende giustizia agli oppressi e da' il cibo agli affamati. L'Eterno libera i prigionieri. Salmi 146:8 L'Eterno apre gli occhi ai ciechi, l'Eterno rialza quelli che sono abbattuti, l'Eterno ama i giusti. Salmi 146:9 L'Eterno protegge i forestieri, soccorre l'orfano e la vedova, ma sovverte la via degli empi. Salmi 146:10 L'Eterno regna per sempre il tuo DIO, o Sion, per ogni eta'. Alleluia. Inno di lode al Signore per la restaurazione e prosperita' d'Israele Salmi 147:1 Lodate l'Eterno, perche' e' cosa buona cantare le lodi al nostro DIO, perche' e' piacevole e conveniente lodarlo. Salmi 147:2 L'Eterno edifica Gerusalemme e raccoglie i dispersi d'Israele Salmi 147:3 Egli guarisce quelli che hanno il cuore rotto e fascia le loro ferite. Salmi 147:4 Conta il numero delle stelle e le chiama tutte per nome. Salmi 147:5 Grande e' il nostro Signore, immensa e' la sua potenza e infinita la sua intelligenza. Salmi 147:6 L'Eterno innalza gli umili, ma abbassa i malvagi fino a terra. Salmi 147:7 Cantate all'Eterno con ringraziamento, cantate con la cetra le lodi al nostro DIO, Salmi 147:8 che copre il cielo di nuvole, prepara la pioggia per la terra e fa crescere l'erba sui monti. Salmi 147:9 Egli provvede cibo al bestiame e ai piccoli dei corvi che gridano. Salmi 147:10 Egli non si compiace nella forza del cavallo, ne' prende alcun piacere nelle gambe dell'uomo. Salmi 147:11 L'Eterno prende piacere in quelli che lo temono in quelli che sperano nella sua benignita'. Salmi 147:12 Loda l'Eterno, o Gerusalemme, celebra il tuo DIO, o Sion. Salmi 147:13 Poiche' egli ha rinforzato le sbarre delle tue porte e ha benedetto i tuoi figli in mezzo a te. Salmi 147:14 Egli conserva la pace entro i tuoi confini e ti sazia col fior di frumento. Salmi 147:15 Invia sulla terra il suo comando, la sua parola corre velocissima. Salmi 147:16 Manda la neve come lana e sparge la brina come cenere. Salmi 147:17 Getta la sua grandine come a pezzi; chi puo' resistere al suo freddo? Salmi 147:18 Manda la sua parola e li fa sciogliere; fa soffiare il suo vento, e le acque corrono. Salmi 147:19 Egli ha fatto conoscere la sua parola a Giacobbe, i suoi statuti e i suoi decreti a Israele. Salmi 147:20 Egli non ha fatto questo con alcun'altra nazione, ed esse non conoscono i suoi decreti. Alleluia. Invito all'intera creazione a lodare il Signore Salmi 148:1 Alleluia. Lodate l'Eterno dai cieli, lodatelo nei luoghi altissimi. Salmi 148:2 Lodatelo, voi tutti suoi angeli, lodatelo, voi tutti suoi eserciti. Salmi 148:3 Lodatelo, sole e luna, lodatelo, voi tutte stelle lucenti. Salmi 148:4 Lodatelo, voi cieli dei cieli, e voi acque al di sopra dei cieli. Salmi 148:5 Tutte queste cose lodino il nome dell'Eterno, perche' egli comando', ed esse furono create. Salmi 148:6 Egli le ha stabilite per sempre, in eterno; ha fatto uno statuto che non passera' mai. Salmi 148:7 Lodate l'Eterno dalla terra, voi mostri marini e oceani tutti, Salmi 148:8 fuoco e grandine, neve e nubi, vento di tempesta che esegue i suoi ordini; Salmi 148:9 monti e colli tutti, alberi fruttiferi e cedri tutti; Salmi 148:10 voi tutti animali selvatici e domestici, rettili e uccelli alati; Salmi 148:11 voi re della terra e popoli tutti, principi e giudici tutti della terra; Salmi 148:12 giovani e fanciulle, vecchi e bambini. Salmi 148:13 Lodino il nome dell'Eterno, perche' solo il suo nome e' esaltato. La sua gloria e' al di sopra della terra e dei cieli. Salmi 148:14 Egli ha accresciuto la forza del suo popolo, un motivo questo di lode per tutti i suoi santi, per i figli d'Israele, un popolo a lui vicino. Alleluia. Invito a Israele a lodare il suo Dio Salmi 149:1 Alleluia. Cantate all'Eterno un canto nuovo, cantate la sua lode nell'assemblea dei santi. Salmi 149:2 Si rallegri Israele in colui che lo ha fatto, esultino i figli di Sion nel loro Re. Salmi 149:3 Lodino il suo nome con la danza, cantino le sue lodi col tamburello e la cetra, Salmi 149:4 perche' l'Eterno si compiace nel suo popolo; egli corona di salvezza gli umili. Salmi 149:5 Esultino i santi nella gloria, cantino di gioia sui loro letti. Salmi 149:6 Abbiano nella loro bocca le lodi di DIO e nella loro mano una spada a due tagli, Salmi 149:7 per far vendetta sulle nazioni e infliggere castighi sui popoli, Salmi 149:8 per legare i loro re con catene e i loro nobili con ceppi di ferro, Salmi 149:9 per eseguire su di loro il giudizio scritto. Questo e' l'onore riservato a tutti i suoi santi. Alleluia. L'invito finale a lodare il Signore Salmi 150:1 Alleluia, lodate DIO nel suo santuario, lodatelo nel firmamento della sua potenza. Salmi 150:2 Lodatelo per i suoi portenti, lodatelo secondo la sua grandezza. Salmi 150:3 Lodatelo col suono della tromba, lodatelo con l'arpa e con la cetra. Salmi 150:4 Lodatelo col tamburello e con la danza, lodatelo con strumenti a corda e a fiato. Salmi 150:5 Lodatelo con cembali risonanti, lodatelo con cembali squillanti. Salmi 150:6 Ogni cosa che respira lodi l'Eterno. Alleluia.Proverbi 1:1-31:31 Introduzione: Scopo e utilita' dei Proverbi Proverbi 1:1 I Proverbi di Salomone, figlio di Davide, re d'Israele, Proverbi 1:2 per conoscere sapienza e ammaestramento per intendere i detti di senno; Proverbi 1:3 per ricevere ammaestramento circa l'agire saggiamente, la giustizia, il giudizio e la dirittura, Proverbi 1:4 per dare accorgimento ai semplici, conoscenza e riflessione al giovane. Proverbi 1:5 Il savio ascoltera' e accrescera' il suo sapere; l'uomo con intendimento ne otterra' saggi consigli, Proverbi 1:6 per comprendere una sentenza e un enigma, le parole dei savi e i loro detti oscuri. Proverbi 1:7 Il timore dell'Eterno e' il principio della conoscenza; ma gli stolti disprezzano la sapienza e l'ammaestramento. 1. Esortazioni rivolte ai giovani Obbedisci ai genitori Proverbi 1:8 Ascolta, figlio mio, l'ammaestramento di tuo padre e non trascurare l'insegnamento di tua madre, Proverbi 1:9 perche' saranno un fregio di grazia al tuo capo e monili al tuo collo. Evita le cattive compagnie Proverbi 1:10 Figlio mio, se i peccatori ti vogliono sedurre, non acconsentire. Proverbi 1:11 Se dicono: «Vieni con noi; stiamo in agguato per spargere sangue, tendiamo insidie senza motivo all'innocente, Proverbi 1:12 inghiottiamoli vivi, come lo Sceol tutt'interi come quelli che scendono nella fossa; Proverbi 1:13 noi troveremo ogni sorta di beni preziosi, riempiremo le nostre case di bottino; Proverbi 1:14 tu trarrai a sorte la tua parte con noi, e fra noi tutti ci sara' una sola borsa»; Proverbi 1:15 figlio mio, non incamminarti con loro, trattieni il tuo piede dal loro sentiero, Proverbi 1:16 perche' i loro piedi corrono al male e si affrettano a versare sangue. Proverbi 1:17 Si tende invano la rete davanti a ogni sorta di uccelli; Proverbi 1:18 ma costoro pongono agguati al loro proprio sangue e tendono insidie alla loro stessa vita. Proverbi 1:19 Tali sono le vie di ogni uomo avido di guadagno; esso toglie la vita del suo proprietario. Avvertimento per non rigettare la sapienza Proverbi 1:20 La sapienza grida per le vie, fa sentire la sua voce per le piazze; Proverbi 1:21 essa chiama nei luoghi affollati e pronuncia i suoi discorsi all'ingresso delle porte in citta': Proverbi 1:22 «Fino a quando, o semplici, amerete la semplicioneria, e gli schernitori prenderanno gusto a schernire e gli stolti avranno in odio la conoscenza? Proverbi 1:23 Volgetevi alla mia riprensione; ecco, io versero' il mio Spirito su di voi e vi faro' conoscere le mie parole. Proverbi 1:24 Poiche' ho chiamato e voi avete rifiutato, ho steso la mia mano e nessuno vi ha fatto attenzione, Proverbi 1:25 anzi avete respinto ogni mio consiglio e non avete accettato la mia correzione, Proverbi 1:26 anch'io ridero' della vostra sventura, mi faro' beffe quando verra' cio' che temete, Proverbi 1:27 quando cio' che temete verra' come una tempesta, e la vostra sventura arrivera' come un uragano, quando verranno su di voi l'avversita' e l'angoscia. Proverbi 1:28 Allora essi grideranno a me, ma io non rispondero', mi cercheranno con premura, ma non mi troveranno. Proverbi 1:29 Poiche' hanno odiato la conoscenza e non hanno scelto il timore dell'Eterno, Proverbi 1:30 non hanno voluto accettare il mio consiglio e hanno disprezzato ogni mia riprensione. Proverbi 1:31 Percio' si ciberanno del frutto della loro condotta e si sazieranno dei loro propri consigli. Proverbi 1:32 Poiche' lo sviamento dei semplici li uccide e la falsa tranquillita' degli stolti li fa perire; Proverbi 1:33 ma chi mi ascolta abitera' al sicuro, sara' veramente tranquillo, senza paura di alcun male». Frutti e vantaggi della sapienza Proverbi 2:1 Figlio mio, se ricevi le mie parole e fai tesoro dei miei comandamenti, Proverbi 2:2 prestando orecchio alla sapienza e inclinando il cuore all'intendimento; Proverbi 2:3 si, se chiedi con forza il discernimento e alzi la tua voce per ottenere intendimento, Proverbi 2:4 se lo cerchi come l'argento e ti dai a scavarlo come un tesoro nascosto, Proverbi 2:5 allora intenderai il timore dell'Eterno, e troverai la conoscenza di DIO. Proverbi 2:6 Poiche' l'Eterno da' la sapienza; dalla sua bocca procedono la conoscenza e l'intendimento. Proverbi 2:7 Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente, uno scudo per quelli che camminano rettamente, Proverbi 2:8 per proteggere i sentieri della equita' e custodire la via dei suoi santi. Proverbi 2:9 Allora intenderai la giustizia, l'equita', la rettitudine e tutte le vie del bene. Proverbi 2:10 Quando la sapienza entrera' nel tuo cuore e la conoscenza sara' gradevole alla tua anima, Proverbi 2:11 la riflessione vegliera' su di te e l'intendimento ti proteggera', Proverbi 2:12 per liberarti dalla via malvagia, dalla gente che parla di cose perverse, Proverbi 2:13 da quelli che lasciano i sentieri della rettitudine per camminare nelle vie delle tenebre, Proverbi 2:14 che godono a fare il male e provano piacere nelle perversita' del malvagio, Proverbi 2:15 i cui sentieri sono storti e le cui vie sono tortuose, Proverbi 2:16 per scamparti dalla donna adultera, dalla straniera che usa parole lusinghevoli, Proverbi 2:17 che ha abbandonato il compagno della sua giovinezza e ha dimenticato il patto del suo DIO. Proverbi 2:18 Poiche' la sua casa scende verso la morte e i suoi sentieri verso i defunti. Proverbi 2:19 Nessuno di quelli che vanno da lei ritorna, nessuno raggiunge i sentieri della vita. Proverbi 2:20 Cosi potrai camminare per la via dei buoni e rimarrai nei sentieri dei giusti. Proverbi 2:21 Poiche' gli uomini retti abiteranno la terra e quelli integri vi rimarranno; Proverbi 2:22 ma gli empi saranno sterminati dalla terra e i trasgressori saranno da essa strappati. Ulteriori vantaggi della sapienza Proverbi 3:1 Figlio mio, non dimenticare il mio insegnamento e il tuo cuore custodisca i miei comandamenti, Proverbi 3:2 perche' ti aggiungeranno lunghi giorni, anni di vita e pace. Proverbi 3:3 Benignita' e verita' non ti abbandonino; legale intorno al tuo collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore, Proverbi 3:4 troverai cosi grazia e intendimento agli occhi di DIO e degli uomini. Proverbi 3:5 Confida nell'Eterno con tutto il tuo cuore e non appoggiarti sul tuo intendimento; Proverbi 3:6 riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli raddrizzera' i tuoi sentieri. Proverbi 3:7 Non ritenerti savio ai tuoi occhi, temi l'Eterno e ritirati dal male; Proverbi 3:8 questo sara' guarigione per i tuoi nervi e un refrigerio per le tue ossa. Proverbi 3:9 Onora l'Eterno con i tuoi beni e con le primizie di ogni tua rendita; Proverbi 3:10 i tuoi granai saranno strapieni e i tuoi tini traboccheranno di mosto. Proverbi 3:11 Figlio mio, non disprezzare la punizione dell'Eterno e non detestare la sua correzione, Proverbi 3:12 perche' l'Eterno corregge colui che egli ama, come un padre il figlio che gradisce. Proverbi 3:13 Beato l'uomo che ha trovato la sapienza e l'uomo che ottiene l'intendimento. Proverbi 3:14 Poiche' il suo guadagno e' migliore del guadagno dell'argento e il suo frutto val piu' dell'oro fino. Proverbi 3:15 Essa e' piu' preziosa delle perle e tutte le cose piu' deliziose non la possono eguagliare. Proverbi 3:16 Lunghezza di vita e' nella sua destra, ricchezza e gloria nella sua sinistra. Proverbi 3:17 Le sue vie sono vie dilettevoli e tutti i suoi sentieri sono pace. Proverbi 3:18 Essa e' un albero di vita per quelli che l'afferrano, e quelli che la tengono saldamente sono beati. Proverbi 3:19 Con la sapienza l'Eterno fondo' la terra e con l'intelligenza rese stabili i cieli. Proverbi 3:20 Per la sua conoscenza gli abissi furono aperti e le nubi stillano rugiada. Proverbi 3:21 Figlio mio, queste cose non si allontanino mai dai tuoi occhi. Ritieni la sapienza e la riflessione. Proverbi 3:22 Esse saranno vita per l'anima tua e un ornamento al tuo collo. Proverbi 3:23 Allora camminerai sicuro per la tua via e il tuo piede non inciampera'. Proverbi 3:24 Quando ti coricherai non avrai paura; si, ti coricherai e il sonno tuo sara' dolce. Proverbi 3:25 Non temerai lo spavento improvviso ne' la rovina degli empi quando verra', Proverbi 3:26 perche' l'Eterno sara' al tuo fianco e impedira' che il tuo piede sia preso in alcun laccio. Usa bonta' con gli altri Proverbi 3:27 Non rifiutare il bene a chi e' dovuto quando e' in tuo potere il farlo. Proverbi 3:28 Non dire al tuo prossimo: «Va' e ritorna; te lo daro' domani», quando hai la cosa con te. Proverbi 3:29 Non macchinare alcun male contro il tuo prossimo, mentre abita fiducioso con te. Proverbi 3:30 Non intentare causa contro nessuno senza motivo, se non ti ha fatto alcun male. Proverbi 3:31 Non portare invidia all'uomo violento e non scegliere alcuna delle sue vie, Proverbi 3:32 perche' l'Eterno ha in abominio l'uomo perverso, ma il suo consiglio e' per gli uomini retti. Proverbi 3:33 La maledizione dell'Eterno e' nella casa dell'empio, ma egli benedice la dimora dei giusti. Proverbi 3:34 Certamente egli schernisce gli schernitori, ma fa grazia agli umili. Proverbi 3:35 I saggi erediteranno la gloria, ma l'ignominia sara' il retaggio degli stolti. Il padre invita ad acquistare la sapienza Proverbi 4:1 Ascoltate, o figli, l'ammaestramento di un padre, e fate attenzione a imparare il discernimento, Proverbi 4:2 perche' vi do una buona dottrina; non abbandonate la mia legge. Proverbi 4:3 Quand'ero ancora fanciullo presso mio padre, tenero e caro agli occhi di mia madre, Proverbi 4:4 egli mi ammaestrava e mi diceva: «Il tuo cuore ritenga le mie parole; custodisci i miei comandamenti e vivrai. Proverbi 4:5 Acquista sapienza, acquista intendimento; non dimenticare le parole della mia bocca e non allontanartene; Proverbi 4:6 non abbandonare la sapienza, ed essa ti custodira'; amala, ed essa ti proteggera'. Proverbi 4:7 La sapienza e' la cosa piu' importante; percio' acquista la sapienza. A costo di tutto cio' che possiedi, acquista l'intelligenza. Proverbi 4:8 Esaltala ed essa ti innalzera'; ti otterra' gloria, se l'abbraccerai. Proverbi 4:9 Essa mettera' sul tuo capo un ornamento di grazia, ti circondera' di una corona di gloria». Proverbi 4:10 Ascolta, figlio mio, ricevi le mie parole, e gli anni della tua vita si moltiplicheranno. Proverbi 4:11 Ti ho ammaestrato nella via della sapienza, ti ho guidato per i sentieri della rettitudine. Proverbi 4:12 Quando camminerai, i tuoi passi non saranno intralciati; quando correrai, non inciamperai. Proverbi 4:13 Afferra saldamente l'ammaestramento, non lasciarlo andare; custodiscilo, perche' esso e' la tua vita. Sta' lontano dai malvagi Proverbi 4:14 Non entrare nel sentiero degli empi e non camminare per la via dei malvagi; Proverbi 4:15 evitala, non passarvi; allontanati da essa e va' oltre. Proverbi 4:16 Poiche' essi non possono dormire se non hanno fatto del male; il loro sonno svanisce, se non hanno fatto cadere qualcuno; Proverbi 4:17 essi mangiano il pane dell'empieta' e bevono il vino della violenza. Proverbi 4:18 Ma il sentiero dei giusti e' come la luce dell'aurora, che risplende sempre piu' radiosa fino a giorno pieno. Proverbi 4:19 La via degli empi e' come l'oscurita'; essi non scorgono cio' che li fara' cadere. Proverbi 4:20 Figlio mio, fa' attenzione alle mie parole, porgi l'orecchio ai miei detti; Proverbi 4:21 non si allontanino mai dai tuoi occhi, custodiscili nel centro del tuo cuore; Proverbi 4:22 perche' sono vita per quelli che li trovano, guarigione per tutto il loro corpo. Custodisci il tuo cuore Proverbi 4:23 Custodisci il tuo cuore con ogni cura, perche' da esso sgorgano le sorgenti della vita. Proverbi 4:24 Rimuovi da te il parlare fraudolento e allontana da te le labbra perverse. Proverbi 4:25 I tuoi occhi guardino diritto e le tue palpebre mirino diritto davanti a te. Proverbi 4:26 Appiana il sentiero dei tuoi piedi, e tutte le tue vie siano ben stabilite. Proverbi 4:27 Non deviare ne' a destra ne' a sinistra; ritira il tuo piede dal male. Sta' lontano dalla donna adultera e dall'estranea Proverbi 5:1 Figlio mio, fa' attenzione alla mia sapienza, porgi l'orecchio al mio intendimento, Proverbi 5:2 affinche' tu custodisca la riflessione e le tue labbra ritengano la conoscenza. Proverbi 5:3 Poiche' le labbra della donna adultera stillano miele e la sua bocca e' piu' morbida dell'olio; Proverbi 5:4 ma alla fine ella e' amara come l'assenzio, tagliente come una spada a due tagli. Proverbi 5:5 I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi portano direttamente allo Sceol. Proverbi 5:6 Essa non cammina sul sentiero della vita, ma tu non dai peso alla cosa, le sue vie sono erranti, ma tu non ti rendi conto. Proverbi 5:7 Percio' ora, figli miei, ascoltatemi e non allontanatevi dalle parole della mia bocca. Proverbi 5:8 Tieni lontana da lei la tua via, e non avvicinarti alla porta della sua casa, Proverbi 5:9 per non dare ad altri il tuo vigore, e i tuoi anni a uno senza pieta'. Proverbi 5:10 Perche' gli estranei non si sazino dei tuoi beni, e le tue fatiche non vadano in casa di uno straniero, Proverbi 5:11 e non gema quando verra' la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saranno consumati, Proverbi 5:12 e debba dire: «Come mai ho odiato l'ammaestramento, e il mio cuore ha disprezzato la correzione? Proverbi 5:13 Non ho ascoltato la voce di quelli che mi ammaestravano e non ho prestato orecchio a quelli che mi insegnavano. Proverbi 5:14 Mi sono trovato quasi nel male totale in mezzo alla folla e all'assemblea». Sii fedele alla tua sposa e trova in lei la tua gioia Proverbi 5:15 Bevi l'acqua della tua cisterna e l'acqua corrente del tuo pozzo. Proverbi 5:16 Dovrebbero le tue fonti spargersi al di fuori, come ruscelli d'acqua per le strade? Proverbi 5:17 Siano per te solo e non per gli estranei insieme a te. Proverbi 5:18 Sia benedetta la tua fonte e rallegrati con la sposa della tua gioventu'. Proverbi 5:19 Cerva amabile e gazzella graziosa, le sue mammelle ti soddisfino in ogni tempo, e sii continuamente rapito nel suo amore. Proverbi 5:20 Perche' mai, figlio mio, invaghirti di una donna adultera e abbracciare il seno di un'estranea? Proverbi 5:21 Poiche' le vie dell'uomo stanno davanti agli occhi dell'Eterno, ed egli scruta tutti i suoi sentieri. Proverbi 5:22 L'empio e' preso nelle sue stesse iniquita' e trattenuto dalle funi del suo peccato. Proverbi 5:23 Egli morra' per mancanza di correzione e perira' per la grandezza della sua follia. Non farti garante di nessuno Proverbi 6:1 Figlio mio, se ti sei fatto garante per il tuo vicino, se hai dato la mano come garanzia per un estraneo, Proverbi 6:2 sei colto nel laccio dalle parole della tua bocca, sei preso dalle parole della tua bocca. Proverbi 6:3 Fa' questo dunque, figlio mio, e disimpegnati, perche' sei caduto in mano del tuo vicino. Va', gettati ai suoi piedi e insisti con forza il tuo vicino. Proverbi 6:4 Non dar sonno ai tuoi occhi ne' riposo alle tue palpebre; Proverbi 6:5 disimpegnati come la gazzella dalla mano del cacciatore, come l'uccello dalla mano dell'uccellatore. Avvertimento contro la pigrizia e la doppiezza Proverbi 6:6 Va' dalla formica, o pigro, considera le sue abitudini e diventa saggio. Proverbi 6:7 Essa non ha ne' capo ne' sorvegliante ne' padrone; Proverbi 6:8 si procura il cibo nell'estate e raduna le sue provviste durante la mietitura. Proverbi 6:9 Fino a quando, o pigro, rimarrai a dormire? Quando ti scuoterai dal tuo sonno? Proverbi 6:10 Dormire un po', sonnecchiare un po' incrociare un po' le braccia per riposare, Proverbi 6:11 cosi la tua poverta' verra' come un ladro, e la tua indigenza come un uomo armato. Proverbi 6:12 La persona da nulla, l'uomo malvagio, cammina con una bocca perversa; Proverbi 6:13 ammicca con gli occhi, parla con i piedi, fa cenni con le dita; Proverbi 6:14 ha la perversita' nel cuore, macchina del male continuamente, e semina discordie. Proverbi 6:15 Percio' la sua rovina verra' improvvisamente, in un attimo sara' distrutto senza rimedio. Cose che sono in abominio all'Eterno Proverbi 6:16 L'Eterno odia queste sei cose, anzi sette sono per lui un abominio: Proverbi 6:17 gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che versano sangue innocente, Proverbi 6:18 il cuore che escogita progetti malvagi, i piedi che sono veloci nel correre al male, Proverbi 6:19 il falso testimone che proferisce menzogne e chi semina discordie tra fratelli. Avvertimento contro la donna adultera Proverbi 6:20 Figlio mio, custodisci il comandamento di tuo padre e non dimenticare l'insegnamento di tua madre. Proverbi 6:21 Tienili del continuo legati sul tuo cuore e fissali intorno al tuo collo. Proverbi 6:22 Quando camminerai, ti guideranno; quando riposerai, veglieranno su di te; quando ti risveglierai, parleranno con te. Proverbi 6:23 Poiche' il comandamento e' una lampada, l'insegnamento una luce, e le correzioni dell'ammaestramento sono la via della vita, Proverbi 6:24 per proteggerti dalla donna malvagia, dalle lusinghe della lingua della straniera. Proverbi 6:25 Non desiderare in cuor tuo la sua bellezza e non lasciarti avvincere dalle sue palpebre. Proverbi 6:26 Poiche' per una prostituta uno si riduce a un tozzo di pane, e la moglie di un altro da' la caccia all'anima preziosa di un uomo. Proverbi 6:27 Puo' un uomo portare fuoco nel suo seno senza bruciarsi gli abiti? Proverbi 6:28 O puo' un uomo camminare su carboni accesi senza bruciarsi i piedi? Proverbi 6:29 Cosi e' di chi va dalla moglie di un altro; chi la tocca non rimarra' impunito. Proverbi 6:30 Non si disprezza il ladro se ruba per soddisfare l'appetito quando ha fame; Proverbi 6:31 ma se viene colto in fallo, dovra' restituire sette volte, e dare tutti i beni della sua casa. Proverbi 6:32 Ma chi commette adulterio con una donna e' privo di senno; chi fa questo distrugge la sua stessa vita. Proverbi 6:33 Trovera' ferite e disprezzo, e la sua vergogna non sara' mai cancellata, Proverbi 6:34 perche' la gelosia rende furioso il marito, che sara' senza pieta' nel giorno della vendetta. Proverbi 6:35 Egli non accettera' alcun riscatto e non sara' soddisfatto, anche se dovesse fare molti regali. Le astuzie della donna adultera e le sue letali conseguenze Proverbi 7:1 Figlio mio, custodisci le mie parole e conserva dentro di te i miei comandamenti. Proverbi 7:2 Custodisci i miei comandamenti e vivrai; custodisci il mio insegnamento come la pupilla dei tuoi occhi. Proverbi 7:3 Legateli alle dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore. Proverbi 7:4 Di alla sapienza: «Tu sei mia sorella», e chiama «amico» l'intendimento, Proverbi 7:5 affinche' ti custodiscano dalla donna altrui, dalla straniera che usa parole lusinghevoli. Proverbi 7:6 Dalla finestra della mia casa guardavo attraverso la grata Proverbi 7:7 e vidi tra gli sciocchi; scorsi tra i giovani un ragazzo privo di senno, Proverbi 7:8 che passava per la strada presso l'angolo della straniera e si dirigeva verso la sua casa, Proverbi 7:9 al crepuscolo, sul declinare del giorno, mentre scendeva la notte nera ed oscura. Proverbi 7:10 Ecco farglisi incontro una donna in vesti da prostituta e astuta di cuore; Proverbi 7:11 ella e' turbolenta e provocante, e non sa tenere i piedi in casa sua; Proverbi 7:12 ora sulla strada, ora per le piazze sta in agguato ad ogni angolo. Proverbi 7:13 Cosi essa lo prese e lo bacio', poi sfacciatamente gli disse: Proverbi 7:14 «Dovevo fare sacrifici di ringraziamento; proprio oggi ho adempiuto i miei voti; Proverbi 7:15 per questo sono uscita incontro a te per cercarti, e ti ho trovato. Proverbi 7:16 Ho adornato il mio letto con coperte di arazzo, con lino colorato d'Egitto; Proverbi 7:17 ho profumato il mio letto di mirra, di aloe e di cinnamomo. Proverbi 7:18 Vieni, inebriamoci d'amore fino al mattino, deliziamoci in amorosi piaceri; Proverbi 7:19 perche' mio marito non e' in casa, ma e' partito per un lungo viaggio; Proverbi 7:20 ha preso con se' un sacchetto di denaro e tornera' a casa soltanto al plenilunio». Proverbi 7:21 Ella lo sedusse con parole persuasive, lo trascino' con la dolcezza delle sue labbra. Proverbi 7:22 Egli la segui senza indugio, come un bue va al macello, come un incatenato alla punizione dello stolto, Proverbi 7:23 finche' una freccia non gli trafigge il fegato; come un uccello si affretta, senza sapere che un laccio e' teso contro la sua vita. Proverbi 7:24 Or dunque, figli miei, ascoltatemi, fate attenzione alle parole della mia bocca. Proverbi 7:25 Il tuo cuore non si volga dietro le sue vie, non sviarti per i suoi sentieri; Proverbi 7:26 perche' ne ha fatti cadere molti feriti a morte, e tutti quelli da lei uccisi erano uomini forti. Proverbi 7:27 La sua casa e' la via dello Sceol, che scende ai penetrali della morte. Elogio e pregi della sapienza Proverbi 8:1 Non grida forse la sapienza, e la prudenza non fa sentire la sua voce? Proverbi 8:2 Essa sta in piedi in cima alle alture, lungo la strada, agli incroci delle vie; Proverbi 8:3 grida presso le porte, all'ingresso della citta', sulla soglia delle porte: Proverbi 8:4 «Mi rivolgo a voi, o uomini, e la mia voce e' indirizzata ai figli dell'uomo. Proverbi 8:5 Intendete, o semplici, la prudenza e voi stolti, abbiate un cuore assennato. Proverbi 8:6 Ascoltate, perche' parlero' di cose importanti, e le mie labbra si apriranno per dire cose giuste. Proverbi 8:7 Poiche' la mia bocca proclamera' la verita'; l'empieta' e' un abominio alle mie labbra, Proverbi 8:8 Tutte le parole della mia bocca sono giuste, in esse non c'e' niente di tortuoso e perverso, Proverbi 8:9 Sono tutte rette per chi ha intendimento e giuste per quelli che hanno trovato la conoscenza, Proverbi 8:10 Ricevete il mio ammaestramento e non l'argento, la conoscenza invece dell'oro scelto, Proverbi 8:11 perche' la sapienza vale piu' delle perle, e tutte le cose che uno puo' desiderare non l'eguagliano. Proverbi 8:12 Io, la sapienza, sto con la prudenza e trovo la conoscenza della riflessione. Proverbi 8:13 Il timore dell'Eterno e' odiare il male; io odio la superbia, l'arroganza, la via malvagia e la bocca perversa. Proverbi 8:14 A me appartiene il consiglio e la vera sapienza; io sono l'intelligenza, a me appartiene la forza. Proverbi 8:15 Per mio mezzo regnano i re e i principi deliberano la giustizia. Proverbi 8:16 Per mio mezzo governano i capi, i nobili tutti i giudici della terra. Proverbi 8:17 Io amo quelli che mi amano, e quelli che mi cercano diligentemente mi trovano, Proverbi 8:18 Con me sono ricchezze e gloria, la ricchezza che dura e la giustizia. Proverbi 8:19 Il mio frutto e' migliore dell'oro, si, dell'oro fino e il mio prodotto piu' dell'argento scelto. Proverbi 8:20 Io cammino nella via della giustizia in mezzo ai sentieri dell'equita', Proverbi 8:21 per far ereditare la vera ricchezza a quelli che mi amano e per riempire i loro tesori. Proverbi 8:22 L'Eterno mi possedette al principio della sua via, prima delle sue opere piu' antiche. Proverbi 8:23 Fui stabilita dall'eternita', dal principio, prima che la terra fosse. Proverbi 8:24 Fui prodotta quando non c'erano ancora gli abissi, quando non c'erano sorgenti rigurgitanti d'acqua. Proverbi 8:25 Fui prodotta prima che le fondamenta dei monti fossero consolidate prima delle colline, Proverbi 8:26 quando non aveva ancora fatto ne' la terra ne' i campi ne' le prime zolle della terra. Proverbi 8:27 Quando egli fissava i cieli, io ero la'; quando tracciava un cerchio sulla superficie dell'abisso, Proverbi 8:28 quando rendeva stabili i cieli di sopra, quando rafforzava le fonti dell'abisso, Proverbi 8:29 quando assegnava al mare il suo limite perche' le acque non oltrepassassero il suo comando, quando stabiliva le fondamenta della terra, Proverbi 8:30 io ero presso di lui come un architetto, ero ogni giorno la sua delizia, rallegrandomi ogni momento davanti a lui; Proverbi 8:31 mi rallegravo nella parte abitabile del mondo e trovavo il mio diletto con i figli degli uomini. Proverbi 8:32 Ora dunque, figli, ascoltatemi; beati quelli che osservano le mie vie! Proverbi 8:33 Ascoltate l'ammaestramento e siate saggi, e non respingetelo! Proverbi 8:34 Beato l'uomo che mi ascolta, vegliando ogni giorno alle mie porte e custodendo gli stipiti delle mie porte. Proverbi 8:35 Poiche' chi mi trova, trova la vita, e ottiene favore dall'Eterno. Proverbi 8:36 Ma chi pecca contro di me, fa male a se stesso; tutti quelli che mi odiano amano la morte». L'invito della sapienza Proverbi 9:1 La sapienza ha costruito la sua casa, ha intagliato le sue sette colonne. Proverbi 9:2 Ha ammazzato i suoi animali, ha mescolato il suo vino e ha imbandito la sua tavola. Proverbi 9:3 Ha mandato fuori le sue ancelle; dai luoghi piu' elevati della citta' essa grida: Proverbi 9:4 «Chi e' sciocco venga qui!». A chi e' privo di senno dice: Proverbi 9:5 «Venite, mangiate del mio pane e bevete del vino che ho mescolato. Proverbi 9:6 Lasciate la stoltezza e vivrete, e camminate per la via dell'intendimento». Proverbi 9:7 Chi corregge lo schernitore si attira vituperio, e chi riprende l'empio riceve ingiuria. Proverbi 9:8 Non riprendere lo schernitore, perche' ti odiera'; riprendi il saggio, ed egli ti amera'. Proverbi 9:9 Insegna al saggio e diventera' ancor piu' saggio. Ammaestra il giusto e accrescera' il suo sapere. Proverbi 9:10 Il timore dell'Eterno e' il principio della sapienza, e la conoscenza del Santo e' l'intelligenza. Proverbi 9:11 Poiche' per mio mezzo saranno moltiplicati i tuoi giorni e ti saranno aggiunti anni di vita, Proverbi 9:12 Se sei saggio, sei saggio per te stesso se sei schernitore, tu solo ne porterai la pena. La donna stolta Proverbi 9:13 La donna stolta e' turbolenta, e' sciocca e non sa nulla. Proverbi 9:14 Siede alla porta della sua casa, su un seggio nei luoghi elevati della citta', Proverbi 9:15 per invitare quelli che passano per la via, che vanno diritti per la loro strada: Proverbi 9:16 «Chi e' sciocco venga qui!». E a chi e' privo di senno dice: Proverbi 9:17 «Le acque rubate sono dolci, il pane mangiato di nascosto e' gustoso». Proverbi 9:18 Ma egli non sa che la' ci sono i morti, che i suoi invitati sono nel profondo dello Sceol. 2. I Proverbi di Salomone I giusti e gli empi contrapposti Proverbi 10:1 I Proverbi di Salomone. Un figlio saggio rallegrera' il padre, ma un figlio stolto e' causa di dolore per sua madre. Proverbi 10:2 I tesori d'iniquita' non giovano, ma la giustizia libera dalla morte. Proverbi 10:3 L'Eterno non permettera' che il giusto soffra la fame, ma respinge il desiderio degli empi. Proverbi 10:4 Chi lavora con mano pigra impoverisce, ma la mano degli uomini solerti fa arricchire. Proverbi 10:5 Chi raccoglie nell'estate e' un figlio prudente, ma chi dorme al tempo della mietitura e' un figlio che fa vergogna. Proverbi 10:6 Ci sono benedizioni sul capo del giusto, ma la violenza copre la bocca degli empi. Proverbi 10:7 La memoria del giusto e' in benedizione, ma il nome degli empi marcira'. Proverbi 10:8 Il saggio di cuore accetta i comandamenti, ma il chiacchierone stolto cadra'. Proverbi 10:9 Chi cammina nell'integrita' cammina sicuro, ma chi segue vie tortuose sara' scoperto. Proverbi 10:10 Chi ammicca con l'occhio causa dolore, ma il chiacchierone stolto cadra'. Proverbi 10:11 La bocca del giusto e' una fonte di vita, ma la violenza copre la bocca degli empi. Proverbi 10:12 L'odio provoca liti, ma l'amore copre tutte le colpe. Proverbi 10:13 La sapienza si trova sulle labbra di chi ha intendimento, ma il bastone e' per il dorso a di chi e' privo di intendimento. Proverbi 10:14 I saggi accumulano conoscenza, ma la bocca dello stolto e' una rovina imminente. Proverbi 10:15 L'opulenza del ricco e' la sua citta' forte; la rovina dei poveri e' la loro poverta'. Proverbi 10:16 Il lavoro del giusto serve per la vita, il guadagno dell'empio per il peccato. Proverbi 10:17 Chi custodisce l'ammaestramento e' sulla via della vita; ma chi rifiuta la riprensione si smarrisce. Proverbi 10:18 Chi maschera l'odio ha labbra bugiarde, e chi sparge calunnie e' uno stolto. Proverbi 10:19 Nelle molte parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra e' saggio. Proverbi 10:20 La lingua del giusto e' argento scelto, ma il cuore degli empi vale poco. Proverbi 10:21 Le labbra del giusto nutrono molti, ma gli stolti muoiono per mancanza di senno. Proverbi 10:22 La benedizione dell'Eterno arricchisce ed egli non vi aggiunge alcun dolore. Proverbi 10:23 Commettere una scelleratezza per lo stolto e' come un divertimento; cosi e' la sapienza per l'uomo che ha intendimento. Proverbi 10:24 All'empio succede cio' che egli teme, ma ai giusti e' concesso cio' che desiderano. Proverbi 10:25 Quando passa la tempesta, l'empio non e' piu', ma il giusto ha un fondamento eterno. Proverbi 10:26 Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi, cosi e' il pigro per quelli che lo mandano. Proverbi 10:27 Il timore dell'Eterno prolunga i giorni, ma gli anni degli empi saranno accorciati. Proverbi 10:28 La speranza dei giusti e' gioia, ma l'attesa degli empi perira'. Proverbi 10:29 La via dell'Eterno e' una fortezza per l'uomo integro, ma e' rovina per gli operatori d'iniquita'. Proverbi 10:30 Il giusto non sara' mai smosso, ma gli empi non abiteranno la terra. Proverbi 10:31 La bocca del giusto produce sapienza, ma la lingua perversa sara' troncata. Proverbi 10:32 Le labbra del giusto conoscono cio' che e' accettevole, ma la bocca degli empi conosce solo cose perverse. Proverbi 11:1 La bilancia falsa e' un abominio per l'Eterno, ma il peso giusto gli e' gradito. Proverbi 11:2 Quando viene la superbia, viene anche il disonore; ma la sapienza e' con gli umili. Proverbi 11:3 L'integrita' degli uomini retti li guida, ma la perversita' dei perfidi li distruggera'. Proverbi 11:4 Le ricchezze non giovano affatto nel giorno dell'ira, ma la giustizia salva da morte. Proverbi 11:5 La giustizia dell'uomo integro gli appiana la via, ma l'empio cade per la sua empieta'. Proverbi 11:6 La giustizia degli uomini retti li libera, ma i perfidi saranno presi nella loro stessa malvagita'. Proverbi 11:7 Quando un empio muore, la sua speranza perisce, e l'attesa degli ingiusti svanisce. Proverbi 11:8 Il giusto e' liberato dall'avversita', ma l'empio ne prende il posto. Proverbi 11:9 Con la sua bocca l'ipocrita manda in rovina il suo prossimo, ma i giusti sono liberati a motivo della loro conoscenza. Proverbi 11:10 Quando i giusti prosperano, la citta' gioisce; ma quando periscono gli empi ci sono grida di gioia. Proverbi 11:11 Per la benedizione degli uomini retti la citta' e' innalzata, ma per la bocca degli empi va in rovina. Proverbi 11:12 Chi disprezza il suo prossimo e' privo di senno, ma l'uomo prudente tace. Proverbi 11:13 Chi va in giro sparlando svela i segreti, ma chi ha lo spirito leale cela la cosa. Proverbi 11:14 Senza una saggia guida il popolo cade, ma nel gran numero di consiglieri c'e' salvezza. Proverbi 11:15 Chi si fa garante per un estraneo ne soffrira' danno, ma chi rifiuta di dar la mano come garanzia e' sicuro. Proverbi 11:16 La donna graziosa ottiene la gloria, e gli uomini violenti ottengono ricchezze. Proverbi 11:17 L'uomo misericordioso fa bene a se stesso, ma il crudele tormenta la sua stessa carne. Proverbi 11:18 L'empio realizza un guadagno fallace, ma chi semina giustizia avra' una ricompensa sicura. Proverbi 11:19 Come la giustizia conduce alla vita cosi chi va dietro al male si procura la morte. Proverbi 11:20 I perversi di cuore sono un abominio per l'Eterno, ma quelli che sono integri nella loro condotta gli sono graditi. Proverbi 11:21 Anche se stringe la mano ad un altro per un'alleanza, il malvagio non rimarra' impunito, ma la progenie dei giusti scampera'. Proverbi 11:22 Come un anello d'oro nel grugno di un porco, cosi e' una bella donna senza senno. Proverbi 11:23 Il desiderio dei giusti e' soltanto il bene, ma la speranza degli empi e' l'ira. Proverbi 11:24 C'e' chi spande generosamente e diventa piu' ricco, e c'e' chi risparmia piu' del necessario e diventa sempre piu' povero. Proverbi 11:25 La persona generosa si arricchira' e chi annaffia sara' egli pure annaffiato. Proverbi 11:26 Il popolo maledice chi si rifiuta di dare il grano, ma la benedizione e' sul capo di chi lo vende. Proverbi 11:27 Chi cerca con diligenza il bene si attira benevolenza, ma chi cerca il male, questo gli verra' addosso. Proverbi 11:28 Chi confida nelle sue ricchezze cadra', ma i giusti sbocceranno come foglie. Proverbi 11:29 Chi getta scompiglio in casa propria ereditera' vento, e lo stolto sara' servo di chi e' saggio di cuore. Proverbi 11:30 Il frutto del giusto e' un albero di vita, e chi fa conquista di anime e' saggio. Proverbi 11:31 Ecco, il giusto riceve la ricompensa sulla terra, tanto piu' l'empio e il peccatore! Proverbi 12:1 Chi ama la correzione ama la conoscenza, ma chi odia la riprensione e' uno stupido. Proverbi 12:2 L'uomo buono ottiene il favore dell'Eterno, ma egli condannera' l'uomo che escogita disegni malvagi. Proverbi 12:3 L'uomo non diventa stabile con l'empieta', ma la radice dei giusti non sara' mai smossa. Proverbi 12:4 La donna virtuosa e' la corona di suo marito, ma quella che fa vergogna e' come un tarlo nelle sue ossa. Proverbi 12:5 I pensieri dei giusti sono equita', ma i disegni degli empi sono inganno. Proverbi 12:6 Le parole degli empi stanno in agguato per spargere sangue, ma la bocca degli uomini retti li liberera'. Proverbi 12:7 Gli empi sono rovesciati e non sono piu', ma la casa dei giusti rimarra' in piedi. Proverbi 12:8 Un uomo e' lodato per il suo senno, ma chi ha un cuore perverso sara' disprezzato. Proverbi 12:9 e' meglio essere poco stimato ma avere un servo, che essere onorato ma mancar di pane. Proverbi 12:10 Il giusto ha cura della vita del suo bestiame, ma le viscere degli empi sono crudeli. Proverbi 12:11 Chi coltiva la sua terra si saziera' di pane ma chi va dietro le frivolezze e' privo di senno. Proverbi 12:12 L'empio desidera la preda dei malvagi, ma la radice dei giusti porta frutto. Proverbi 12:13 Il malvagio e' preso in trappola dal peccato delle sue labbra, ma il giusto sfuggira' all'avversita'. Proverbi 12:14 L'uomo sara' saziato di beni per il frutto della sua bocca, e ognuno ricevera' la ricompensa secondo l'opera delle sue mani. Proverbi 12:15 La via dello stolto e' diritta ai suoi occhi, ma chi ascolta i consigli e' saggio. Proverbi 12:16 Lo stolto fa vedere subito la sua irritazione, ma l'uomo prudente nasconde il disonore. Proverbi 12:17 Chi dice la verita' proclama cio' che e' giusto, ma il falso testimone proferisce inganno. Proverbi 12:18 Chi parla sconsideratamente e' come se trafiggesse con la spada, ma la lingua dei saggi reca guarigione. Proverbi 12:19 Il labbro verace sara' reso stabile per sempre, ma la lingua bugiarda dura solo un istante. Proverbi 12:20 L'inganno e' nel cuore di quelli che macchinano il male, ma per quelli che consigliano pace c'e' gioia. Proverbi 12:21 Nessun male accadra' al giusto, ma gli empi saranno pieni di guai. Proverbi 12:22 Le labbra bugiarde sono un abominio per l'Eterno, ma quelli che agiscono lealmente gli sono graditi. Proverbi 12:23 L'uomo prudente nasconde la sua conoscenza, ma il cuore degli stolti proclama stoltezza. Proverbi 12:24 La mano degli uomini solerti dominera', ma quella dei pigri cadra' sotto lavoro forzato. Proverbi 12:25 La preoccupazione nel cuore dell'uomo l'abbatte, ma una buona parola lo rallegra. Proverbi 12:26 Il giusto sceglie attentamente il suo compagno, ma la via degli empi li fa smarrire. Proverbi 12:27 Il pigro non arrostisce la sua selvaggina, ma la solerzia e' per l'uomo un bene prezioso. Proverbi 12:28 Sul sentiero della giustizia vi e' vita, e su quel sentiero non vi e' morte. Proverbi 13:1 Un figlio saggio ascolta l'ammaestramento di suo padre, ma lo schernitore non da' ascolto al rimprovero. Proverbi 13:2 Dal frutto della sua bocca l'uomo mangera' cio' che e' buono, ma l'anima dei perfidi si cibera' di violenza. Proverbi 13:3 Chi custodisce la sua bocca protegge la propria vita, ma chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina, Proverbi 13:4 L'anima del pigro desidera e non ha nulla, ma l'anima dei solerti sara' pienamente soddisfatta. Proverbi 13:5 Il giusto odia la menzogna, ma l'empio e' disgustoso e verra' svergognato. Proverbi 13:6 La giustizia custodisce colui la cui via e' integra, ma l'empieta' fa cadere il peccatore. Proverbi 13:7 C'e' chi si comporta come un ricco, ma non ha nulla; c'e' invece chi si comporta come un povero, ma ha molti beni. Proverbi 13:8 Le ricchezze di un uomo servono per il riscatto della sua vita, ma il povero non sente alcuna minaccia. Proverbi 13:9 La luce dei giusti risplende luminosa ma la lampada degli empi si spegnera'. Proverbi 13:10 Dall'orgoglio viene solamente contesa, ma la sapienza e' con quelli che danno ascolto ai consigli. Proverbi 13:11 La ricchezza ottenuta disonestamente si ridurra' a ben poco, ma chi accumula con fatica l'aumentera'. Proverbi 13:12 L'attesa differita fa languire il cuore, ma il desiderio adempiuto e' un albero di vita. Proverbi 13:13 Chi disprezza la parola sara' distrutto, ma chi rispetta il comandamento sara' ricompensato. Proverbi 13:14 L'insegnamento del saggio e' una fonte di vita per far evitare a uno i lacci della morte. Proverbi 13:15 Buon senno procura favore, ma il procedere dei perfidi e' nocivo. Proverbi 13:16 Ogni uomo prudente agisce con conoscenza, ma lo stolto fa sfoggio di follia. Proverbi 13:17 Il messaggero malvagio cade nei guai, ma l'ambasciatore fedele reca guarigione. Proverbi 13:18 Miseria e vergogna verranno su chi rifiuta la correzione, ma chi da' ascolto alla riprensione sara' onorato. Proverbi 13:19 Il desiderio realizzato e' dolce all'anima, ma per gli stolti e' cosa abominevole allontanarsi dal male. Proverbi 13:20 Chi va con i saggi diventa saggio, ma il compagno degli stolti diventera' malvagio. Proverbi 13:21 Il male perseguita i peccatori, ma il giusto sara' ricompensato col bene. Proverbi 13:22 L'uomo buono lascia un'eredita' ai figli dei suoi figli, ma la ricchezza del peccatore e' messa da parte per il giusto. Proverbi 13:23 Il campo coltivato dei poveri da' cibo in abbondanza, ma c'e' chi perisce per mancanza di equita'. Proverbi 13:24 Chi risparmia la verga odia il proprio figlio, ma chi lo ama lo corregge per tempo. Proverbi 13:25 Il giusto mangia fino a saziarsi, ma il ventre degli empi patisce la fame. Proverbi 14:1 La donna saggia edifica la sua casa, ma la stolta la demolisce con le proprie mani. Proverbi 14:2 Chi cammina nella sua rettitudine teme l'Eterno, ma chi e' pervertito nelle sue vie lo disprezza. Proverbi 14:3 Nella bocca dello stolto c'e' il germoglio della superbia, ma le labbra dei saggi li custodiscono. Proverbi 14:4 Dove non ci sono buoi la greppia e' vuota, ma l'abbondanza del raccolto sta nella forza del bue. Proverbi 14:5 Il testimone fedele non mentisce, ma il testimone falso proferisce menzogne. Proverbi 14:6 Lo schernitore cerca la sapienza e non la trova, ma la conoscenza e' cosa facile per chi ha intendimento. Proverbi 14:7 Allontanati dall'uomo stolto perche' non troverai conoscenza sulle sue labbra. Proverbi 14:8 La sapienza dell'uomo prudente sta nel discernere la propria strada, ma la follia degli stolti e' inganno. Proverbi 14:9 Gli stolti ridono del peccato, ma tra gli uomini retti c'e' grazia. Proverbi 14:10 Il cuore conosce la sua propria amarezza, ma un estraneo non puo' prendere parte alla sua gioia. Proverbi 14:11 La casa degli empi sara' distrutta, ma la tenda degli uomini retti fiorira'. Proverbi 14:12 C'e' una via che all'uomo sembra diritta, ma la sua fine sfocia in vie di morte. Proverbi 14:13 Anche nel riso il cuore puo' essere nell'afflizione, e la gioia stessa puo' finire nel dolore. Proverbi 14:14 Lo sviato di cuore si saziera' delle sue vie, e l'uomo dabbene si saziera' dei suoi frutti. Proverbi 14:15 Lo sciocco crede ad ogni parola, ma l'uomo prudente fa bene attenzione ai suoi passi. Proverbi 14:16 L'uomo saggio teme e si allontana dal male, ma lo stolto si adira ed e' presuntuoso. Proverbi 14:17 Chi e' facile all'ira commette follie e l'uomo con intenzioni cattive e' odiato. Proverbi 14:18 Gli sciocchi ereditano stoltezza, ma i prudenti sono coronati di conoscenza. Proverbi 14:19 I malvagi si inchineranno davanti ai buoni e gli empi alle porte dei giusti. Proverbi 14:20 Il povero e' odiato dal suo stesso amico, ma il ricco ha molti corteggiatori. Proverbi 14:21 Chi disprezza il suo prossimo pecca, ma chi ha pieta' dei poveri e' beato. Proverbi 14:22 Non deviano forse dalla retta via quelli che tramano il male? Ma quelli che pensano il bene troveranno benignita' e verita'. Proverbi 14:23 In ogni fatica c'e' un guadagno, ma il parlare ozioso porta solo alla poverta'. Proverbi 14:24 La corona dei saggi e' la loro ricchezza, ma la follia degli stolti e' follia. Proverbi 14:25 Un testimone verace salva delle vite, ma un falso testimone proferisce menzogne. Proverbi 14:26 Nel timore dell'Eterno c'e' una grande sicurezza, e i suoi figli avranno un luogo di rifugio. Proverbi 14:27 Il timore dell'Eterno e' una fonte di vita che fa evitare i lacci della morte. Proverbi 14:28 La gloria del re e' nella moltitudine del popolo, ma la rovina del principe e' nella scarsita' della gente. Proverbi 14:29 Chi e' lento all'ira ha molta prudenza, ma chi e' facile all'ira mette in mostra la sua follia. Proverbi 14:30 Un cuore sano e' vita per il corpo, ma l'invidia e' il tarlo delle ossa. Proverbi 14:31 Chi opprime il povero oltraggia colui che l'ha fatto, ma chi ha pieta' del bisognoso lo onora. Proverbi 14:32 L'empio e' travolto dalla sua stessa malvagita', ma il giusto ha speranza nella sua stessa morte. Proverbi 14:33 La sapienza riposa nel cuore di chi ha intendimento, ma cio' che e' nel cuore degli stolti viene reso noto. Proverbi 14:34 La giustizia innalza una nazione, ma il peccato e' la vergogna dei popoli. Proverbi 14:35 Il favore del re e' per il servo che agisce saggiamente, ma la sua ira e' contro chi si comporta vergognosamente. Proverbi 15:1 La risposta dolce calma la collera, ma la parola pungente eccita l'ira. Proverbi 15:2 La lingua dei saggi usa la conoscenza rettamente, ma la bocca degli stolti riversa follia. Proverbi 15:3 Gli occhi dell'Eterno sono in ogni luogo, per guardare i cattivi e i buoni. Proverbi 15:4 Una lingua sana e' un albero di vita, ma la lingua perversa strazia lo spirito. Proverbi 15:5 Lo stolto disprezza la correzione di suo padre, ma chi apprezza la riprensione agisce con accortezza. Proverbi 15:6 Nella casa del giusto c'e' grande abbondanza, ma nella rendita dell'empio ci sono guai. Proverbi 15:7 Le labbra dei saggi spargono conoscenza, ma non cosi il cuore degli stolti. Proverbi 15:8 Il sacrificio degli empi e' un abominio all'Eterno, ma la preghiera degli uomini retti gli e' gradita. Proverbi 15:9 La via dell'empio e' un abominio all'Eterno, ma egli ama chi segue la giustizia. Proverbi 15:10 Una dura correzione attende chi lascia la diritta via; chi odia la riprensione morira'. Proverbi 15:11 Lo Sceol e Abaddon sono davanti all'Eterno; tanto piu' lo sono i cuori dei figli degli uomini! Proverbi 15:12 Lo schernitore non ama chi lo riprende; egli non va dai saggi. Proverbi 15:13 Un cuore gioioso rende il viso raggiante, ma per l'afflizione del cuore lo spirito e' abbattuto. Proverbi 15:14 Il cuore di chi ha intendimento cerca la conoscenza, ma la bocca degli stolti si pasce di follia. Proverbi 15:15 Tutti i giorni dell'indigente sono cattivi, ma per un cuore contento e' sempre festa. Proverbi 15:16 Meglio poco con il timore dell'Eterno, che un gran tesoro con preoccupazioni. Proverbi 15:17 Meglio un piatto di verdura dove c'e' amore, che un bue ingrassato dove c'e' odio. Proverbi 15:18 L'uomo irascibile fomenta contese, ma chi e' lento all'ira acqueta le liti. Proverbi 15:19 La via del pigro e' come una siepe di spine, ma il sentiero degli uomini retti e' reso piano. Proverbi 15:20 Il figlio saggio allieta il padre, ma l'uomo stolto disprezza sua madre. Proverbi 15:21 La follia e' gioia per chi e' privo di senno, ma l'uomo che ha intendimento cammina diritto. Proverbi 15:22 I disegni falliscono dove non c'e' consiglio, ma riescono dove c'e' una moltitudine di consiglieri. Proverbi 15:23 Uno prova gioia quando puo' dare una risposta, e quanto e' buona una parola detta al tempo giusto! Proverbi 15:24 Per l'uomo prudente la via della vita conduce in alto, per fargli evitare lo Sceol in basso. Proverbi 15:25 L'Eterno distruggera' la casa dei superbi, ma rendera' stabili i confini della vedova. Proverbi 15:26 I pensieri malvagi sono un abominio all'Eterno, ma le parole affabili sono pure. Proverbi 15:27 Chi e' avido di guadagno mette nei guai la sua stessa casa, ma chi odia i regali vivra'. Proverbi 15:28 Il cuore del giusto medita come deve rispondere, ma la bocca degli empi vomita cose malvagie. Proverbi 15:29 L'Eterno e' lontano dagli empi, ma ascolta la preghiera dei giusti. Proverbi 15:30 La luminosita' degli occhi rallegra il cuore, una buona notizia irrobustisce le ossa. Proverbi 15:31 L'orecchio che ascolta la riprensione di vita, dimorera' fra i saggi. Proverbi 15:32 Chi rifiuta la correzione disprezza la sua stessa anima, ma chi da' ascolto alla riprensione acquista senno. Proverbi 15:33 Il timore dell'Eterno e' un ammaestramento di sapienza, e prima della gloria c'e' l'umilta'. Proverbi che incoraggiano a vivere bene e rettamente Proverbi 16:1 Le disposizioni del cuore appartengono all'uomo, ma la risposta della lingua viene dall'Eterno. Proverbi 16:2 Tutte le vie dell'uomo sono pure ai suoi occhi, ma l'Eterno pesa gli spiriti. Proverbi 16:3 Affida all'Eterno le tue attivita' e i tuoi progetti riusciranno. Proverbi 16:4 L'Eterno ha fatto ogni cosa per se stesso, anche l'empio per il giorno della sventura. Proverbi 16:5 Chiunque e' superbo di cuore e' un abominio per l'Eterno; anche se stringe la mano ad un altro per un'alleanza, non rimarra' impunito. Proverbi 16:6 Con la bonta' e la verita' l'iniquita' si espia, e con il timore dell'Eterno uno si allontana dal male. Proverbi 16:7 Quando l'Eterno gradisce le vie di un uomo, fa essere in pace con lui anche i suoi nemici. Proverbi 16:8 e' meglio poco con giustizia, che grandi rendite senza equita'. Proverbi 16:9 Il cuore dell'uomo programma la sua via, ma l'Eterno dirige i suoi passi. Proverbi 16:10 Sulle labbra del re sta una sentenza divina; nel giudizio la sua bocca non deve sbagliare. Proverbi 16:11 La stadera e le bilance giuste sono dell'Eterno, tutti i pesi del sacchetto sono opera sua. Proverbi 16:12 e' un abominio per i re fare il male, perche' il trono e' reso stabile con la giustizia. Proverbi 16:13 Le labbra giuste sono gradite ai re; essi amano chi parla rettamente. Proverbi 16:14 L'ira del re e' come messaggeri di morte, ma l'uomo saggio la plachera'. Proverbi 16:15 Nella luce del volto del re c'e' vita, e il suo favore e' come nube dell'ultima pioggia. Proverbi 16:16 Quanto e' meglio acquistare sapienza che oro, e acquistare intendimento e' preferibile all'argento. Proverbi 16:17 La strada maestra degli uomini retti e' evitare il male; chi vuol custodire la sua anima sorveglia la sua via. Proverbi 16:18 Prima della rovina viene l'orgoglio, e prima della caduta lo spirito altero. Proverbi 16:19 Meglio essere umile di spirito con i miseri, che spartire la preda con i superbi. Proverbi 16:20 Chi presta attenzione alla Parola trovera' il bene, e chi confida nell'Eterno e' beato. Proverbi 16:21 Il saggio di cuore sara' chiamato prudente, e la dolcezza delle labbra aumenta il sapere. Proverbi 16:22 Il senno e' una fonte di vita per chi lo possiede, ma la stoltezza e' il castigo degli stolti. Proverbi 16:23 Il cuore del saggio rende assennata la sua bocca, e aumenta il sapere delle sue labbra. Proverbi 16:24 Le parole soavi sono come un favo di miele, dolcezza all'anima e medicina alle ossa. Proverbi 16:25 C'e' una via che all'uomo sembra diritta, ma la sua fine sfocia in vie di morte. Proverbi 16:26 La persona che si affatica si affatica per se stessa, perche' la sua bocca lo stimola. Proverbi 16:27 L'uomo malvagio macchina il male e sulle sue labbra c'e' come un fuoco ardente. Proverbi 16:28 L'uomo perverso semina contese, e chi calunnia separa gli amici migliori. Proverbi 16:29 L'uomo violento adesca il proprio compagno e lo conduce per una via non buona. Proverbi 16:30 Chi chiude gli occhi per macchinare cose perverse, si morde le labbra quando causa del male. Proverbi 16:31 I capelli bianchi sono una corona di gloria; la si trova sulla via della giustizia. Proverbi 16:32 Chi e' lento all'ira val piu' di un forte guerriero, e chi domina il suo spirito val piu' di chi espugna una citta'. Proverbi 16:33 Si getta la sorte nel grembo, ma ogni decisione dipende dall'Eterno. Proverbi 17:1 e' meglio un tozzo di pane secco con la pace, che una casa ricolma di animali ammazzati con la discordia. Proverbi 17:2 Il servo che agisce saggiamente dominera' sul figlio che fa disonore e ricevera' una parte di eredita' con i fratelli. Proverbi 17:3 Il crogiolo e' per l'argento e la fornace per l'oro, ma chi prova i cuori e' l'Eterno. Proverbi 17:4 Il malvagio presta attenzione alle labbra inique, il bugiardo da' ascolto alla lingua perversa. Proverbi 17:5 Chi schernisce il povero oltraggia colui che l'ha fatto; chi si rallegra della sventura altrui non rimarra' impunito. Proverbi 17:6 I figli dei figli sono la corona dei vecchi, e la gloria dei figli sono i loro padri. Proverbi 17:7 Allo stolto non si addice un buon parlare, ancor meno delle labbra bugiarde a un principe. Proverbi 17:8 Un regalo e' una pietra preziosa agli occhi di chi lo possiede; dovunque si volge, egli riesce. Proverbi 17:9 Chi copre una colpa si procura amore, ma chi vi ritorna sopra divide gli amici migliori. Proverbi 17:10 Un rimprovero penetra piu' profondamente nell'uomo assennato, che cento colpi nello stolto. Proverbi 17:11 Il malvagio non cerca altro che ribellione, percio' gli sara' mandato contro un messaggero crudele. Proverbi 17:12 e' meglio incontrare un'orsa derubata dei suoi piccoli, che uno stolto nella sua follia. Proverbi 17:13 Il male non si allontanera' dalla casa di chi rende il male per il bene. Proverbi 17:14 Iniziare una contesa e' come dar la stura alle acque; percio' tronca la lite prima che si inasprisca. Proverbi 17:15 Chi assolve il colpevole e chi condanna il giusto sono entrambi un abominio per l'Eterno. Proverbi 17:16 A che serve il denaro in mano allo stolto? Forse a comprare sapienza, quando egli non ha alcun senno? Proverbi 17:17 L'amico ama in ogni tempo, ma un fratello e' nato per l'avversita'. Proverbi 17:18 L'uomo privo di senno da' la mano come garanzia e s'impegna per il suo vicino. Proverbi 17:19 Chi ama il peccato ama le liti, e chi innalza la sua porta cerca la rovina. Proverbi 17:20 L'uomo disonesto di cuore non trova alcun bene, e chi ha la lingua perversa cade nei guai. Proverbi 17:21 Chi genera uno stolto ne avra' afflizione, e il padre di uno stolto non potra' rallegrarsi. Proverbi 17:22 Un cuore allegro e' una buona medicina, ma uno spirito abbattuto inaridisce le ossa. Proverbi 17:23 L'empio accetta regali di nascosto per pervertire le vie della giustizia. Proverbi 17:24 La sapienza sta davanti a chi ha intendimento, ma gli occhi dello stolto vagano fino agli estremi confini della terra. Proverbi 17:25 Il figlio stolto e' causa di dolore per suo padre e amarezza per colei che l'ha partorito. Proverbi 17:26 Non e' bene condannare il giusto ne' colpire i principi per la loro rettitudine. Proverbi 17:27 Chi modera le sue parole possiede conoscenza, e chi ha lo spirito calmo e' un uomo prudente. Proverbi 17:28 Anche lo stolto quando tace, e' ritenuto saggio e, quando tiene chiuse le labbra, e' considerato intelligente. Proverbi 18:1 Chi si separa cerca la propria soddisfazione e si adira contro tutta la vera sapienza. Proverbi 18:2 Lo stolto non prende piacere nella prudenza, ma soltanto a mettere in mostra il suo cuore. Proverbi 18:3 Quando viene l'empio viene anche il disprezzo e con il disonore viene la vergogna. Proverbi 18:4 Le parole della bocca di un uomo sono acque profonde; la fonte della sapienza e' come un corso d'acqua che scorre gorgogliando. Proverbi 18:5 Non e' bene avere preferenze per l'empio, o far cadere il giusto nel giudizio. Proverbi 18:6 Le labbra dello stolto portano alle liti, e la sua bocca richiede percosse. Proverbi 18:7 La bocca dello stolto e' la sua rovina e le sue labbra sono un laccio per la sua vita. Proverbi 18:8 Le parole del calunniatore sono come bocconcini prelibati, che scendono fino nell'intimo delle viscere, Proverbi 18:9 Anche colui che e' pigro nel suo lavoro e' fratello dell'uomo dissipatore. Proverbi 18:10 Il nome dell'Eterno e' una forte torre; a lui corre il giusto ed e' al sicuro. Proverbi 18:11 I beni del ricco sono la sua citta' forte, e a suo parere sono come un alto muro. Proverbi 18:12 Prima della rovina il cuore dell'uomo si innalza, ma prima della gloria viene l'umilta'. Proverbi 18:13 Chi risponde a un argomento prima di averlo ascoltato, mostra la propria follia a sua vergogna. Proverbi 18:14 Lo spirito dell'uomo lo sostiene nella sua infermita', ma chi puo' sollevare uno spirito abbattuto? Proverbi 18:15 Il cuore dell'uomo prudente acquista conoscenza, anche l'orecchio dei saggi cerca la conoscenza. Proverbi 18:16 Il regalo dell'uomo gli apre la strada e lo porta alla presenza dei grandi. Proverbi 18:17 Il primo a perorare la propria causa sembra che abbia ragione; ma viene poi l'altro e lo esamina. Proverbi 18:18 La sorte fa cessare le liti e mette separazione fra i potenti. Proverbi 18:19 Un fratello offeso e' come una citta' forte; e le liti come le sbarre di una fortezza. Proverbi 18:20 L'uomo sazia il ventre col frutto della sua bocca, egli si sazia col prodotto delle sue labbra. Proverbi 18:21 Morte e vita sono in potere della lingua; quelli che l'amano ne mangeranno i frutti. Proverbi 18:22 Chi ha trovato moglie ha trovato una buona cosa e ha ottenuto un favore dall'Eterno. Proverbi 18:23 Il povero parla supplicando, il ricco invece risponde con durezza. Proverbi 18:24 L'uomo che ha molti amici deve pure mostrarsi amico, ma c'e' un amico che sta piu' attaccato di un fratello. Proverbi 19:1 e' meglio un povero che cammina nella sua integrita' di uno che e' perverso di labbra ed e' stolto. Proverbi 19:2 Inoltre non e' bene per un'anima essere senza conoscenza; chi va a passi frettolosi sbaglia strada. Proverbi 19:3 La stoltezza dell'uomo rende la sua via sdrucciolevole e il suo cuore si irrita contro l'Eterno. Proverbi 19:4 Le ricchezze procurano gran numero di amici, ma il povero e' separato dal suo stesso amico. Proverbi 19:5 Il falso testimone non restera' impunito, e chi proferisce menzogne non avra' scampo. Proverbi 19:6 Molti implorano il favore del principe, e tutti sono amici di chi fa doni. Proverbi 19:7 Tutti i fratelli del povero lo odiano tanto piu' si allontanano da lui i suoi amici. Egli puo' andar loro dietro con parole, ma essi non si trovano piu'. Proverbi 19:8 Chi acquista senno ama la sua stessa vita e chi conserva la prudenza trovera' il bene. Proverbi 19:9 Il falso testimone non rimarra' impunito, e chi proferisce menzogne perira'. Proverbi 19:10 Vivere in delizie non si addice allo stolto, ancor meno a un servo dominare sui principi. Proverbi 19:11 Il senno di un uomo lo rende lento all'ira ed e' sua gloria passar sopra le offese. Proverbi 19:12 L'ira del re e' come il ruggito di un leone, ma il suo favore e' come rugiada sull'erba. Proverbi 19:13 Un figlio stolto e' una calamita' per suo padre, e le risse della moglie sono come un gocciolare incessante. Proverbi 19:14 Casa e ricchezze sono l'eredita' dei padri, ma una moglie assennata viene dall'Eterno. Proverbi 19:15 La pigrizia fa cadere in un profondo sonno e la persona indolente patira' la fame. Proverbi 19:16 Chi osserva il comandamento custodisce la sua vita, ma chi trascura la propria condotta morira'. Proverbi 19:17 Chi ha pieta' del povero presta all'Eterno, che gli contraccambiera' cio' che ha dato. Proverbi 19:18 Castiga tuo figlio mentre c'e' speranza, ma non lasciarti andare fino a farlo morire. Proverbi 19:19 L'uomo grandemente irascibile deve subirne la punizione, perche' risparmiandolo, lo diventera' ancora di piu'. Proverbi 19:20 Ascolta il consiglio e ricevi l'ammaestramento, affinche' tu diventi saggio per il resto dei tuoi giorni. Proverbi 19:21 Ci sono molti disegni nel cuore dell'uomo, ma solo il piano dell'Eterno rimarra' fermo. Proverbi 19:22 Cio' che si desidera nell'uomo e' la bonta', e un povero vale piu' di un bugiardo. Proverbi 19:23 Il timore dell'Eterno conduce alla vita; chi lo possiede dimorera' sazio e non sara' colpito da alcun male. Proverbi 19:24 Il pigro affonda la sua mano nel piatto, ma non riesce neppure a portarla alla bocca. Proverbi 19:25 Percuoti lo schernitore e il semplice diventera' accorto; riprendi chi ha intendimento e acquistera' conoscenza. Proverbi 19:26 Chi usa violenza con suo padre e scaccia sua madre, e' un figlio che fa vergogna e porta disonore. Proverbi 19:27 Figlio mio, cessa di ascoltare l'ammaestramento, e ti allontanerai dalle parole di conoscenza. Proverbi 19:28 Il testimone malvagio si burla della giustizia, e la bocca degli empi divora l'iniquita'. Proverbi 19:29 Le punizioni sono preparate per gli schernitori, e le percosse per il dorso degli stolti. Proverbi 20:1 Il vino e' schernitore, la bevanda inebriante e' turbolenta, e chiunque se ne lascia sopraffare non e' saggio. Proverbi 20:2 La paura del re e' come il ruggito di un leone; chi lo provoca ad ira pecca contro la sua stessa vita. Proverbi 20:3 e' una gloria per l'uomo stare lontano dalle contese, ma ogni stolto vi si immischia. Proverbi 20:4 Il pigro non ara a causa del freddo; elemosinera' quindi al tempo della raccolta, ma non avra' nulla. Proverbi 20:5 Il consiglio nel cuore dell'uomo e' come acqua profonda, ma l'uomo d'intendimento vi sapra' attingere. Proverbi 20:6 Molti uomini proclamano la propria bonta'; ma chi puo' trovare un uomo fedele? Proverbi 20:7 Il giusto cammina nella sua integrita'; i suoi figli saranno benedetti dopo di lui. Proverbi 20:8 Un re che siede sul trono di giudizio dissipa col suo sguardo ogni male. Proverbi 20:9 Chi puo' dire: «Ho purificato il mio cuore, sono puro dal mio peccato»? Proverbi 20:10 Doppio peso e doppia misura sono entrambe cose abominevoli per l'Eterno. Proverbi 20:11 Anche il fanciullo si fa conoscere con i suoi atti se cio' che fa e' puro e retto. Proverbi 20:12 L'orecchio che ode e l'occhio che vede li ha fatti tutt'e due l'Eterno. Proverbi 20:13 Non amare il sonno, perche' non abbia a impoverire; tieni gli occhi aperti e avrai pane a sazieta'. Proverbi 20:14 «e' cattivo, e' cattivo», dice il compratore; ma quando se ne e' andato, si vanta dell'acquisto. Proverbi 20:15 C'e' oro e abbondanza di perle, ma le labbra ricche di conoscenza sono un gioiello prezioso. Proverbi 20:16 Prendi il vestito di chi si e' reso garante per un estraneo, e tienilo come pegno per la donna straniera. Proverbi 20:17 Il pane ottenuto con frode e' dolce all'uomo, ma dopo la sua bocca sara' piena di ghiaia. Proverbi 20:18 I disegni sono resi stabili dal consiglio; fa' dunque la guerra con saggi consigli. Proverbi 20:19 Chi va in giro sparlando rivela i segreti; percio' non associarti con chi parla troppo. Proverbi 20:20 Chi maledice suo padre e sua madre, la sua lampada si spegnera' nelle tenebre piu' fitte. Proverbi 20:21 L'eredita' acquistata in fretta all'inizio, alla fine non sara' benedetta. Proverbi 20:22 Non dire: «Rendero' male per male»; spera nell'Eterno ed egli ti salvera'. Proverbi 20:23 Il peso doppio e' un abominio all'Eterno, e la bilancia falsa non e' cosa buona. Proverbi 20:24 I passi dell'uomo sono dall'Eterno; come puo' quindi l'uomo conoscere la propria via? Proverbi 20:25 e' un laccio per l'uomo fare un voto sconsideratamente, e dopo aver fatto il voto ripensarci. Proverbi 20:26 Un re saggio disperde i malvagi e fa passare su di loro la ruota. Proverbi 20:27 Lo spirito dell'uomo e' la lampada dell'Eterno, che scruta tutti i piu' reconditi recessi del cuore. Proverbi 20:28 La bonta' e la fedelta' custodiscono il re; egli rende stabile il suo trono con la bonta'. Proverbi 20:29 La gloria dei giovani e' la loro forza l'onore dei vecchi e' la loro canizie. Proverbi 20:30 Le battiture che lasciano ferite profonde rimuovono il male, cosi le percosse che giungono nelle parti piu' interne delle viscere. Proverbi 21:1 Il cuore del re in mano all'Eterno e' come i corsi d'acqua; lo dirige dovunque egli vuole. Proverbi 21:2 Ogni via dell'uomo e' diritta ai suoi occhi, ma l'Eterno pesa i cuori. Proverbi 21:3 Praticare la giustizia e l'equita' e' cosa piu' gradita all'Eterno che il sacrificio. Proverbi 21:4 Gli occhi alteri e un cuore superbo, che sono la lampada degli empi, sono peccato. Proverbi 21:5 I disegni dell'uomo solerte conducono certamente all'abbondanza, ma chi e' frettoloso cadra' certamente nell'indigenza. Proverbi 21:6 Ottenere tesori con lingua bugiarda e' un vapore fugace di chi cerca la morte. Proverbi 21:7 La violenza degli empi li porta via, perche' rifiutano di praticare la giustizia. Proverbi 21:8 La via dell'uomo colpevole e' tortuosa, ma il puro agisce rettamente. Proverbi 21:9 e' meglio abitare sull'angolo di un tetto, che in una casa condivisa con una donna litigiosa. Proverbi 21:10 L'anima dell'empio desidera il male; neppure il suo amico trova pieta' ai suoi occhi. Proverbi 21:11 Quando lo schernitore e' punito, il semplice diventa saggio; ma quando viene istruito il saggio, egli acquista conoscenza. Proverbi 21:12 Il giusto osserva attentamente la casa dell'empio e rovescia gli empi per la loro malvagita'. Proverbi 21:13 Chi chiude l'orecchio al grido del povero, gridera' anch'egli, ma non avra' risposta. Proverbi 21:14 Un dono fatto in segreto placa la collera e un regalo sottomano calma l'ira violenta. Proverbi 21:15 Fare cio' che e' retto e' una gioia per il giusto, ma e' una rovina per gli operatori d'iniquita'. Proverbi 21:16 L'uomo che si allontana dalla via della prudenza, abitera' nell'assemblea dei morti. Proverbi 21:17 Chi ama il piacere sara' nell'indigenza, chi ama il vino e l'olio non arricchira'. Proverbi 21:18 L'empio servira' di riscatto al giusto; e il perfido al posto degli uomini retti. Proverbi 21:19 e' meglio abitare in un deserto, che con una donna litigiosa e irritante. Proverbi 21:20 Nella casa del saggio c'e' un tesoro prezioso e olio, ma l'uomo stolto sperpera tutto questo. Proverbi 21:21 Chi persegue giustizia e misericordia trovera' vita, giustizia e gloria. Proverbi 21:22 Il saggio da' la scalata alla citta' dei forti e abbatte la forza in cui confidava. Proverbi 21:23 Chi custodisce la sua bocca e la sua lingua preserva la sua vita dalle avversita'. Proverbi 21:24 Il nome del superbo insolente e': "schernitore"; egli fa ogni cosa con superbia smisurata. Proverbi 21:25 I desideri del pigro lo uccidono, perche' le sue mani rifiutano di lavorare. Proverbi 21:26 Egli desidera ardentemente tutto il giorno, ma il giusto dona senza mai rifiutare. Proverbi 21:27 Il sacrificio dell'empio e' cosa abominevole, tanto piu' se lo offre con intento malvagio. Proverbi 21:28 Il testimone bugiardo perira', ma l'uomo che lo ascolta potra' sempre parlare. Proverbi 21:29 L'empio indurisce la sua faccia, ma l'uomo retto rende ferma la sua via. Proverbi 21:30 Non c'e' sapienza ne' intelligenza ne' consiglio contro l'Eterno. Proverbi 21:31 Il cavallo e' pronto per il giorno della battaglia, ma la vittoria appartiene all'Eterno. Proverbi 22:1 Una buona reputazione e' preferibile a grandi ricchezze, e la grazia all'argento e all'oro. Proverbi 22:2 Il ricco e il povero hanno questo in comune: l'Eterno li ha fatti entrambi. Proverbi 22:3 L'uomo accorto vede il male e si nasconde; ma i semplici vanno oltre e sono puniti. Proverbi 22:4 Il premio dell'umilta' e' il timore dell'Eterno, la ricchezza, la gloria e la vita. Proverbi 22:5 Spine e lacci sono sulla via del perverso; chi ha cura della propria vita se ne sta lontano. Proverbi 22:6 Ammaestra il fanciullo sulla via da seguire, ed egli non se ne allontanera' neppure quando sara' vecchio. Proverbi 22:7 Il ricco signoreggia sui poveri, e chi prende in prestito e' schiavo di chi presta. Proverbi 22:8 Chi semina iniquita' raccogliera' guai, e la verga della sua collera sara' annientata. Proverbi 22:9 L'uomo dallo sguardo benevolo sara' benedetto, perche' da' del suo pane al povero. Proverbi 22:10 Caccia via lo schernitore e se ne andranno pure le contese; si, le liti e gli insulti cesseranno. Proverbi 22:11 Chi ama la purezza di cuore e ha grazia sulle labbra avra' il re per amico. Proverbi 22:12 Gli occhi dell'Eterno custodiscono la conoscenza, ma egli rende vane le parole del perfido. Proverbi 22:13 Il pigro dice: «Fuori c'e' un leone; saro' ucciso per la strada». Proverbi 22:14 La bocca della donna adultera e' una fossa profonda, colui che e' in ira all'Eterno vi cadra'. Proverbi 22:15 La follia e' legata al cuore del fanciullo, ma la verga della correzione l'allontanera' da lui. Proverbi 22:16 Chi opprime il povero per arricchirsi e chi da' al ricco, certamente impoverira'. Proverbi che riguardano varie situazioni Proverbi 22:17 Porgi l'orecchio e ascolta le parole dei saggi, e applica il cuore alla mia conoscenza, Proverbi 22:18 perche' ti sara' dolce custodirle nel tuo intimo e averle tutte pronte sulle tue labbra. Proverbi 22:19 Affinche' la tua fiducia sia riposta nell'Eterno, oggi ti ho ammaestrato, si, proprio te. Proverbi 22:20 Non ti ho in passato scritto detti di consiglio e conoscenza, Proverbi 22:21 per farti conoscere la certezza delle parole di verita', affinche' tu possa rispondere con parole di verita' a quelli che ti mandano? Proverbi 22:22 Non derubare il povero, perche' e' povero, e non opprimere il misero alla porta, Proverbi 22:23 perche' l'Eterno difendera' la loro causa e spogliera' della vita quelli che li hanno spogliati. Proverbi 22:24 Non fare amicizia con l'uomo iracondo e non andare con l'uomo collerico, Proverbi 22:25 per non imparare le sue vie e procurarti un laccio per la tua anima. Proverbi 22:26 Non essere di quelli che danno la mano come garanzia, che si fanno garanti per debiti altrui. Proverbi 22:27 Se non hai nulla con cui pagare perche' dovrebbe portarti via il letto sotto a te? Proverbi 22:28 Non spostare il confine antico, posto dai tuoi padri. Proverbi 22:29 Hai visto un uomo sollecito nel suo lavoro? Egli comparira' alla presenza dei re e non restera' davanti a gente oscura. Proverbi 23:1 Quando ti siedi a mangiare con un sovrano, considera attentamente cio' che hai davanti; Proverbi 23:2 e mettiti un coltello alla gola, se hai molto appetito. Proverbi 23:3 Non desiderare le sue pietanze squisite, perche' sono un cibo ingannatore. Proverbi 23:4 Non affaticarti per diventare ricco, rinuncia al tuo intendimento. Proverbi 23:5 Vuoi fissare i tuoi occhi su cio' che scompare? Poiche' la ricchezza mettera' certamente le ali, come un'aquila che vola verso il cielo. Proverbi 23:6 Non mangiare il pane di chi ha l'occhio malvagio e non desiderare i suoi cibi squisiti; Proverbi 23:7 poiche', come pensa nel suo cuore, cosi egli e'; «Mangia e bevi!», ti dira', ma il suo cuore non e' con te. Proverbi 23:8 Vomiterai il boccone che hai mangiato e sprecherai le tue dolci parole. Proverbi 23:9 Non rivolgere la parola allo stolto, perche' disprezzera' il senno dei tuoi discorsi. Proverbi 23:10 Non spostare il confine antico e non entrare nei campi degli orfani, Proverbi 23:11 perche' il loro Vendicatore e' potente; egli difendera' la loro causa contro di te. Proverbi 23:12 Applica il tuo cuore all'ammaestramento e i tuoi orecchi a parole di conoscenza. Proverbi 23:13 Non risparmiare la correzione al fanciullo; anche se lo batti con la verga, non morra'; Proverbi 23:14 lo batterai con la verga, ma libererai l'anima sua dallo Sceol. Proverbi 23:15 Figlio mio, se il tuo cuore e' saggio, anche il mio cuore si rallegrera'; Proverbi 23:16 il mio cuore esultera', quando le tue labbra diranno cose rette. Proverbi 23:17 Il tuo cuore non porti invidia ai peccatori, ma continui sempre nel timore dell'Eterno; Proverbi 23:18 poiche' c'e' un futuro, e la tua speranza non sara' distrutta. Proverbi 23:19 Ascolta, figlio mio, sii saggio, e dirigi il cuore per la diritta via. Proverbi 23:20 Non stare con i bevitori di vino ne' con i ghiotti e mangiatori di carne; Proverbi 23:21 perche' l'ubriacone e il ghiottone impoveriranno e il dormiglione si vestira' di stracci. Proverbi 23:22 Ascolta tuo padre che ti ha generato e non disprezzare tua madre quando sara' vecchia. Proverbi 23:23 Acquista verita' e non venderla, acquista sapienza, ammaestramento e intendimento. Proverbi 23:24 Il padre del giusto gioira' grandemente; chi ha generato un savio ne avra' gioia. Proverbi 23:25 Si rallegri tuo padre e tua madre e gioisca colei che ti ha partorito. Proverbi 23:26 Figlio mio, dammi il tuo cuore, e i tuoi occhi prendano piacere nelle mie vie. Proverbi 23:27 Perche' la prostituta e' una fossa profonda e la donna altrui un pozzo stretto. Proverbi 23:28 Anch'essa sta in agguato come un ladro e aumenta fra gli uomini il numero di quelli infedeli. Proverbi 23:29 Per chi sono gli «ahi», per chi gli «ahime'»? Per chi le liti, per chi i lamenti? Per chi le ferite senza ragione? Per chi gli occhi rossi? Proverbi 23:30 Per quelli che si soffermano a lungo presso il vino, per quelli che vanno in cerca di vino drogato. Proverbi 23:31 Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nella coppa e va giu' cosi facilmente! Proverbi 23:32 Alla fine esso morde come un serpente e punge come un basilisco. Proverbi 23:33 I tuoi occhi vedranno cose strane e il tuo cuore proferira' cose perverse. Proverbi 23:34 Sarai come chi si trova in mezzo al mare, come chi si corica in cima all'albero della nave. Proverbi 23:35 Dirai: «Mi hanno picchiato, ma non mi hanno fatto male; mi hanno percosso, ma non me ne sono accorto. Quando mi svegliero' tornero' a cercarne ancora!». Proverbi 24:1 Non portare invidia ai malvagi e non desiderare di stare con loro, Proverbi 24:2 perche' il loro cuore medita rapine e le loro labbra parlano di fare del male. Proverbi 24:3 La casa si edifica con la sapienza e si rende stabile con la prudenza. Proverbi 24:4 Con la conoscenza si riempiono le stanze di ogni sorta di beni preziosi e gradevoli. Proverbi 24:5 L'uomo saggio e' pieno di forza, e l'uomo che ha conoscenza accresce la sua potenza. Proverbi 24:6 Perche' con saggi consigli potrai fare la tua guerra, e nel gran numero di consiglieri c'e' vittoria. Proverbi 24:7 La sapienza e' troppo alta per lo stolto, egli non apre mai la bocca alla porta della citta'. Proverbi 24:8 Chi pensa di fare il male sara' chiamato maestro di intrighi. Proverbi 24:9 Il pensiero di stoltezza e' peccato e lo schernitore e' un abominio per gli uomini. Proverbi 24:10 Se vieni meno nel giorno dell'avversita', la tua forza e' molto poca. Proverbi 24:11 Libera quelli che sono trascinati verso la morte e trattieni quelli che sono portati al macello. Proverbi 24:12 Se dici: «Ecco, noi non lo sapevamo». Colui che pesa i cuori non lo vede? Colui che custodisce la tua anima non lo sa forse? Egli rendera' a ciascuno secondo le sue opere Proverbi 24:13 Figlio mio, mangia il miele perche' e' buono; un favo di miele sara' dolce al tuo palato. Proverbi 24:14 Cosi sara' la conoscenza della sapienza per la tua anima. Se la trovi, ci sara' un futuro e la tua speranza non sara' distrutta. Proverbi 24:15 O empio, non insidiare la dimora del giusto, non devastare il suo luogo di riposo, Proverbi 24:16 perche' il giusto cade sette volte e si rialza, ma gli empi sono travolti nella sventura. Proverbi 24:17 Quando il tuo nemico cade, non rallegrarti; quando e' atterrato, il tuo cuore non gioisca, Proverbi 24:18 perche' l'Eterno non veda e gli dispiaccia e non allontani da lui la sua ira. Proverbi 24:19 Non irritarti a motivo di chi fa il male e non portare invidia agli empi, Proverbi 24:20 perche' non ci sara' avvenire per il malvagio; la lampada degli empi sara' spenta. Proverbi 24:21 Figlio mio, temi l'Eterno e il re, non associarti con quelli che vogliono cambiare; Proverbi 24:22 la loro calamita' sopraggiungera' improvvisa, e la rovina di entrambi chi la conosce? Proverbi 24:23 Anche queste cose sono per i saggi. Non e' bene usare preferenze personali in giudizio. Proverbi 24:24 Chi dice all'empio: «Tu sei giusto», i popoli lo malediranno e le nazioni lo esecreranno. Proverbi 24:25 Ma quelli che rimproverano l'empio troveranno delizie, e su di loro scenderanno le migliori benedizioni. Proverbi 24:26 Chi da' una risposta giusta da' un bacio sulle labbra. Proverbi 24:27 Metti in ordine i tuoi affari di fuori metti a posto i tuoi campi e poi costruirai la tua casa. Proverbi 24:28 Non testimoniare senza motivo contro il tuo prossimo e non ingannare con le tue labbra. Proverbi 24:29 Non dire: «Come ha fatto a me, cosi faro' a lui; gli rendero' secondo l'opera sua». Proverbi 24:30 Son passato presso il campo del pigro e presso la vigna dell'uomo privo di senno; Proverbi 24:31 ed ecco, dovunque crescevano le spine, i rovi ne coprivano il suolo e il muro di pietre era crollato. Proverbi 24:32 Osservando cio', riflettei attentamente; da quel che vidi ne ricavai una lezione: Proverbi 24:33 dormire un po' sonnecchiare un po' incrociare un po' le braccia per riposare; Proverbi 24:34 cosi la tua poverta' verra' come un ladro e la tua indigenza come un uomo armato. 3. I Proverbi di Salomone trascritti dagli uomini di Ezechia (25.1-29.27) Proverbi che regolano le proprie relazioni con altri Proverbi 25:1 Anche questi sono Proverbi di Salomone, trascritti dagli uomini di Ezechia, re di Giuda. Proverbi 25:2 e' gloria di DIO nascondere una cosa, ma e' gloria dei re investigarla. Proverbi 25:3 I cieli per la loro altezza, la terra per la sua profondita' e il cuore dei re sono imperscrutabili. Proverbi 25:4 Togli le scorie dall'argento e ne uscira' un vaso per l'orefice. Proverbi 25:5 Togli l'empio dalla presenza del re e il suo trono sara' reso stabile nella giustizia, Proverbi 25:6 Non esaltarti alla presenza del re e non metterti al posto dei grandi uomini, Proverbi 25:7 perche' e' meglio che ti si dica: «Sali quassu'», piuttosto che essere abbassato davanti al principe, che i tuoi occhi hanno visto. Proverbi 25:8 Non muovere causa troppo in fretta, perche' alla fine tu non sappia cosa fare, quando il tuo prossimo ti avra' svergognato. Proverbi 25:9 Discuti la tua causa contro il tuo prossimo, ma non rivelare il segreto di un altro, Proverbi 25:10 affinche' chi ti ascolta non getti discredito su di te e la tua reputazione venga per sempre macchiata. Proverbi 25:11 Una parola detta al tempo giusto e' come dei pomi d'oro su un vassoio d'argento. Proverbi 25:12 Per un orecchio obbediente, un saggio che rimprovera e' come un orecchino d'oro, un ornamento d'oro fino. Proverbi 25:13 Un messaggero fedele e' per quelli che lo mandano, come il fresco della neve al tempo della mietitura, perche' egli rinfresca l'anima del suo padrone. Proverbi 25:14 Chi si vanta falsamente di aver fatto un dono e' come nuvole e vento senza pioggia. Proverbi 25:15 Con la pazienza si persuade un principe, e la lingua dolce spezza le ossa. Proverbi 25:16 Se trovi del miele, mangiane quanto ti basta, perche' non ti rimpinzi per poi vomitarlo. Proverbi 25:17 Metti di rado il piede in casa del tuo vicino, perche' non si stanchi di te fino a odiarti. Proverbi 25:18 L'uomo che depone il falso contro il suo prossimo e' come una mazza, una spada e una freccia acuta. Proverbi 25:19 La fiducia in un uomo sleale nel giorno dell'avversita' e' come un dente rotto e un piede slogato. Proverbi 25:20 Chi canta canzoni a un cuore afflitto e' come chi si toglie il vestito in un giorno di freddo e come aceto sulla soda. Proverbi 25:21 Se il tuo nemico ha fame, dagli pane da mangiare, e se ha sete, dagli acqua da bere, Proverbi 25:22 perche' cosi accumulerai carboni ardenti sul suo capo, e l'Eterno ti ricompensera'. Proverbi 25:23 La tramontana porta la pioggia, e la lingua che calunnia di nascosto rende un volto indignato. Proverbi 25:24 e' meglio abitare sull'angolo di un tetto che in una casa condivisa con una moglie litigiosa. Proverbi 25:25 Una buona notizia da paese lontano e' come acqua fresca a una persona stanca e assetata. Proverbi 25:26 Il giusto che vacilla davanti all'empio e' come una sorgente torbida e un pozzo inquinato. Proverbi 25:27 Mangiare troppo miele non e' bene, e ricercare la propria gloria non e' gloria. Proverbi 25:28 L'uomo che non sa dominare la propria ira e' come una citta' smantellata senza mura. Proverbi 26:1 Come la neve non conviene all'estate ne' la pioggia alla mietitura, cosi non conviene la gloria allo stolto. Proverbi 26:2 Come il passero svolazza e la rondine vola, cosi la maledizione senza motivo non ha effetto. Proverbi 26:3 La frusta per il cavallo, la briglia per l'asino e il bastone per il dorso degli stolti. Proverbi 26:4 Non rispondere allo stolto secondo la sua stoltezza, per non diventare anche tu come lui. Proverbi 26:5 Rispondi allo stolto secondo la sua stoltezza, perche' non creda di essere saggio. Proverbi 26:6 Chi manda un messaggio per mezzo di uno stolto si taglia i piedi e beve violenza. Proverbi 26:7 Come le gambe dello zoppo sono malferme, cosi e' un proverbio sulla bocca degli stolti. Proverbi 26:8 Chi da' gloria a uno stolto e' come chi lega una pietra a una fionda. Proverbi 26:9 Un proverbio sulla bocca degli stolti e' come una spina che penetra nella mano di un ubriaco. Proverbi 26:10 Il grande Dio che ha formato tutte le cose e' colui che da' la retribuzione allo stolto e ai trasgressori. Proverbi 26:11 Come un cane ritorna al suo vomito, cosi lo stolto ripete la sua stoltezza. Proverbi 26:12 Hai visto un uomo che si crede saggio? C'e' maggiore speranza per uno stolto che per lui. Proverbi 26:13 Il pigro dice: «C'e' un leone nella strada, c'e' un leone per le vie!». Proverbi 26:14 Come la porta gira sui suoi cardini, cosi il pigro sul suo letto. Proverbi 26:15 Il pigro affonda la sua mano nel piatto, ma si stanca persino a portarla alla bocca. Proverbi 26:16 Il pigro si crede piu' saggio di sette persone che danno risposte assennate. Proverbi 26:17 Il passante che si immischia in una lite che non lo riguarda, e' come chi prende un cane per le orecchie. Proverbi 26:18 Come un pazzo che scaglia tizzoni, frecce e morte, Proverbi 26:19 cosi e' colui che inganna il prossimo e dice: «Ho fatto per scherzo!». Proverbi 26:20 Quando manca la legna, il fuoco si spegne; e quando non c'e' maldicente, la disputa cessa. Proverbi 26:21 Come il carbone da' la brace e la legna il fuoco, cosi l'uomo rissoso attizza le liti. Proverbi 26:22 Le parole del maldicente sono come cibi squisiti e penetrano fino nell'intimo delle viscere. Proverbi 26:23 Labbra ardenti e un cuore malvagio sono come scoria d'argento spalmata sopra un vaso di terra. Proverbi 26:24 Chi odia finge con le sue labbra, ma nel suo intimo cova inganno. Proverbi 26:25 Quando parla cortesemente non fidarti di lui, perche' ha sette abominazioni in cuore. Proverbi 26:26 Anche se l'odio e' nascosto con dissimulazione, la sua malvagita' sara' palesata nell'assemblea. Proverbi 26:27 Chi scava una fossa vi cadra' dentro, e chi rotola una pietra gli ricadra' addosso. Proverbi 26:28 La lingua bugiarda odia quelli che ha ferito, e la bocca adulatrice produce rovina. Proverbi che regolano varie attivita' Proverbi 27:1 Non vantarti del domani, perche' non sai che cosa puo' produrre un giorno. Proverbi 27:2 Ti lodi un altro e non la tua bocca, un estraneo e non le tue labbra. Proverbi 27:3 La pietra e' grave e la sabbia pesante, ma l'ira dello stolto pesa piu' di tutt'e due. Proverbi 27:4 L'ira e' crudele e la collera impetuosa, ma chi puo' resistere alla gelosia? Proverbi 27:5 Meglio una riprensione aperta che un amore nascosto. Proverbi 27:6 Fedeli sono le ferite di un amico, ma ingannevoli sono i baci di un nemico. Proverbi 27:7 Chi e' sazio disprezza il favo di miele ma per chi ha fame ogni cosa amara e' dolce. Proverbi 27:8 Come l'uccello che erra lontano dal nido, cosi e' l'uomo che erra lontano da casa sua. Proverbi 27:9 L'olio e il profumo rallegrano il cuore, cosi fa la dolcezza di un amico con i suoi consigli cordiali. Proverbi 27:10 Non abbandonare il tuo amico ne' l'amico di tuo padre e non andare in casa di tuo fratello nel giorno della tua sventura; e' meglio uno che abita vicino che un fratello lontano. Proverbi 27:11 Figlio mio, sii saggio e rallegra il mio cuore, cosi potro' rispondere a chi inveisce contro di me. Proverbi 27:12 L'uomo accorto vede il male e si nasconde, ma i semplici vanno oltre e sono puniti. Proverbi 27:13 Prendi il vestito di chi si e' reso garante per un estraneo e tienilo come pegno per la donna straniera. Proverbi 27:14 Chi benedice il suo vicino ad alta voce al mattino presto, gli sara' attribuito come maledizione. Proverbi 27:15 Un gocciolare incessante in un giorno di gran pioggia e una donna litigiosa si rassomigliano. Proverbi 27:16 Chi riesce a trattenerla, trattiene il vento e afferra l'olio con la sua mano destra. Proverbi 27:17 Il ferro affila il ferro, cosi l'uomo affila il volto del suo compagno. Proverbi 27:18 Chi ha cura del fico ne mangera' il frutto, e chi serve il suo padrone sara' onorato. Proverbi 27:19 Come nell'acqua il viso riflette il viso, cosi il cuore dell'uomo rivela l'uomo. Proverbi 27:20 Lo Sceol, e Abaddon, sono insaziabili, e insaziabili sono pure gli occhi degli uomini. Proverbi 27:21 Il crogiolo e' per l'argento e la fornace per l'oro, cosi l'uomo e' provato dalla lode che riceve. Proverbi 27:22 Anche se tu pestassi lo stolto in un mortaio tra il grano con un pestello, la sua stoltezza non si allontanerebbe da lui. Proverbi 27:23 Cerca di conoscere bene lo stato delle tue pecore e abbi cura delle tue mandrie, Proverbi 27:24 perche' le ricchezze non durano sempre, e neppure una corona dura di generazione in generazione. Proverbi 27:25 Quando il fieno e' portato via ed appare l'erba tenera e si raccoglie il foraggio dei monti, Proverbi 27:26 gli agnelli provvederanno le tue vesti, i capri il prezzo di un campo Proverbi 27:27 e le capre abbastanza latte per il tuo cibo, per il cibo della tua casa e per il mantenimento delle tue serve. Proverbi 28:1 L'empio fugge anche se nessuno lo insegue, ma il giusto e' sicuro come un leone. Proverbi 28:2 A motivo del peccato di un paese molti sono i suoi capi, ma con un uomo assennato che ha conoscenza la sua stabilita' dura a lungo. Proverbi 28:3 Un povero che opprime i miseri e' come una pioggia torrenziale che non da' pane. Proverbi 28:4 Quelli che abbandonano la legge lodano gli empi; ma quelli che osservano la legge fanno loro guerra. Proverbi 28:5 Gli uomini malvagi non comprendono la giustizia, ma quelli che cercano l'Eterno comprendono ogni cosa. Proverbi 28:6 e' meglio il povero che cammina nella sua integrita', dell'uomo instabile che segue vie tortuose, anche se ricco. Proverbi 28:7 Chi osserva la legge e' un figlio che ha intendimento, ma il compagno dei ghiottoni fa vergogna a suo padre. Proverbi 28:8 Chi accresce i suoi beni con usura e guadagni ingiusti, li accumula per colui che ha pieta' dei poveri. Proverbi 28:9 Se uno volge altrove l'orecchio per non ascoltare la legge, la sua stessa preghiera sara' un abominio. Proverbi 28:10 Chi fa sviare gli uomini retti in una strada cattiva, cadra' egli stesso nella sua fossa; ma gli uomini integri erediteranno il bene. Proverbi 28:11 Il ricco si crede saggio, ma il povero che ha intendimento lo esamina a fondo. Proverbi 28:12 Quando i giusti trionfano c'e' grande gloria, ma quando prevalgono gli empi la gente si nasconde. Proverbi 28:13 Chi copre le sue trasgressioni non prosperera', ma chi le confessa e le abbandona otterra' misericordia. Proverbi 28:14 Beato l'uomo che teme continuamente l'Eterno, ma chi indurisce il suo cuore cadra' nella sventura. Proverbi 28:15 Un empio che domina su un popolo povero e' come un leone ruggente e un orso affamato. Proverbi 28:16 Un principe senza intendimento fa molte estorsioni, ma chi odia il guadagno disonesto prolunghera' i suoi giorni. Proverbi 28:17 L'uomo su cui pesa un omicidio fuggira' fino alla tomba; nessuno lo aiuti! Proverbi 28:18 Chi cammina rettamente sara' salvato, ma l'uomo instabile che segue vie tortuose cadra' ad un tratto. Proverbi 28:19 Chi lavora la sua terra avra' pane in abbondanza, ma chi va dietro a vanita' avra' una grande poverta'. Proverbi 28:20 L'uomo fedele sara' colmato di benedizioni, ma chi ha fretta di arricchire non sara' senza colpa. Proverbi 28:21 Usare preferenze personali non e' bene; per un pezzo di pane l'uomo commette peccato. Proverbi 28:22 L'uomo con l'occhio cattivo vuole arricchire in fretta, ma non si rende conto che gli piombera' addosso la miseria. Proverbi 28:23 Chi riprende qualcuno trovera' poi maggior favore di chi lo adula con la lingua. Proverbi 28:24 Chi ruba a suo padre e a sua madre e dice: «Non e' peccato», e' compagno di chi distrugge. Proverbi 28:25 Chi ha il cuore gonfio d'orgoglio fomenta contese, ma chi confida nell'Eterno prosperera'. Proverbi 28:26 Chi confida nel proprio cuore e' uno stolto, ma chi cammina saggiamente sara' salvato. Proverbi 28:27 Chi da' al povero non sara' mai nel bisogno, ma colui che chiude i propri occhi avra' molte maledizioni. Proverbi 28:28 Quando gli empi s'innalzano, la gente si nasconde; ma quando periscono, i giusti si moltiplicano. Proverbi 29:1 L'uomo che irrigidisce il collo quando e' ripreso, sara' improvvisamente spezzato senza alcun rimedio. Proverbi 29:2 Quando i giusti sono in autorita', il popolo si rallegra, ma quando domina l'empio, il popolo geme. Proverbi 29:3 L'uomo che ama la sapienza rallegra suo padre; ma chi frequenta le prostitute dissipa la sua ricchezza. Proverbi 29:4 Il re rende stabile il paese con la giustizia, ma chi riceve regali lo manda in rovina. Proverbi 29:5 L'uomo che adula il suo prossimo tende una rete sui suoi passi. Proverbi 29:6 Nel peccato di un uomo malvagio c'e' un laccio, ma il giusto canta e si rallegra. Proverbi 29:7 Il giusto si interessa della causa dei miseri, ma l'empio non comprende tale interesse. Proverbi 29:8 Gli schernitori fomentano sedizioni in citta', ma gli uomini saggi placano. Proverbi 29:9 Se un uomo saggio viene a contesa con uno stolto, e lo stolto si adira e ride, non c'e' pace. Proverbi 29:10 Gli uomini di sangue odiano chi e' integro, ma gli uomini retti cercano di proteggere la sua vita. Proverbi 29:11 Lo stolto da' sfogo a tutta la sua ira ma il saggio la trattiene e la calma. Proverbi 29:12 Se un sovrano da' retta a parole menzognere, tutti i suoi ministri diventano empi. Proverbi 29:13 Il povero e l'oppressore hanno questo in comune: l'Eterno illumina gli occhi di entrambi. Proverbi 29:14 Il re che fa giustizia ai miseri in verita' avra' il trono stabilito per sempre. Proverbi 29:15 La verga e la riprensione danno sapienza; ma il fanciullo lasciato a se stesso fa vergogna a sua madre. Proverbi 29:16 Quando gli empi aumentano, aumentano pure le trasgressioni, ma i giusti vedranno la loro rovina. Proverbi 29:17 Correggi tuo figlio, egli ti dara' conforto e procurera' delizie all'anima tua. Proverbi 29:18 Quando non c'e' visione profetica il popolo diventa sfrenato, ma beato chi osserva la legge. Proverbi 29:19 Un servo non si corregge solo a parole; anche se comprende non ubbidisce. Proverbi 29:20 Hai visto un uomo precipitoso nel suo parlare? C'e' piu' speranza per uno stolto che per lui, Proverbi 29:21 Se uno alleva delicatamente da fanciullo il suo servo, alla fine egli vorra' essere suo successore. Proverbi 29:22 L'uomo iracondo fomenta contese e l'uomo collerico commette molti peccati. Proverbi 29:23 L'orgoglio dell'uomo lo porta in basso, ma chi e' umile di spirito otterra' gloria. Proverbi 29:24 Chi si fa socio di un ladro odia la sua vita. Egli ode il giuramento ma non denuncia nulla. Proverbi 29:25 La paura dell'uomo costituisce un laccio, ma chi confida nell'Eterno e' al sicuro. Proverbi 29:26 Molti cercano il favore del principe, ma la giustizia per ogni uomo viene dall'Eterno. Proverbi 29:27 L'uomo iniquo e' un abominio per i giusti, e chi cammina rettamente e' un abominio per gli empi. 4. Le Parole di Agur (30.1-33) Proverbi 30:1 Parole di Agur figlio di Jakeh; il messaggio profetico che quest'uomo proclamo' a Ithiel, a Ithiel e a Ukal. Proverbi 30:2 Si, io sono piu' stupido di tutti gli altri e non ho l'intendimento di un uomo. Proverbi 30:3 Non ho imparato la sapienza e non ho la conoscenza del Santo. Proverbi 30:4 Chi e' salito in cielo e ne e' disceso? Chi ha raccolto il vento nelle sue mani? Chi ha racchiuso le acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual e' il suo nome e il nome di suo figlio, se lo sai? Proverbi 30:5 Ogni parola di Dio e' raffinata col fuoco. Egli e' uno scudo per chi si rifugia in lui. Proverbi 30:6 Non aggiungere nulla alle sue parole, perche' non ti riprenda e tu sia trovato bugiardo. Proverbi 30:7 Io ti ho chiesto due cose; non negarmele prima che io muoia: Proverbi 30:8 allontana da me falsita' e menzogna; non darmi ne' poverta' ne' ricchezza, cibami del pane che mi e' necessario Proverbi 30:9 perche', una volta sazio, non ti rinneghi e dica: «Chi e' l'Eterno?», oppure, divenuto povero, non rubi e profani il nome del mio DIO. Proverbi 30:10 Non calunniare il servo davanti al suo padrone, perche' egli non ti maledica e tu sia trovato colpevole. Proverbi 30:11 C'e' una categoria di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre. Proverbi 30:12 C'e' una categoria di gente che si ritiene pura, ma non e' lavata dalla sua lordura. Proverbi 30:13 C'e' una categoria di gente che ha gli occhi molto alteri e le palpebre superbe. Proverbi 30:14 C'e' una categoria di gente i cui denti sono come spade e i cui molari sono come coltelli, per divorare i poveri sulla faccia della terra e i bisognosi in mezzo agli uomini. Proverbi 30:15 La sanguisuga ha due figlie, che dicono: «Dammi, dammi!». Ci sono tre cose che non si saziano mai, anzi quattro non dicono mai: «Basta!». Proverbi 30:16 Lo Sceol, il grembo sterile, la terra che non si sazia di acqua e il fuoco che non dice mai: «Basta!». Proverbi 30:17 L'occhio che schernisce il padre e rifiuta sprezzante di ubbidire alla madre lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti. Proverbi 30:18 Ci sono tre cose troppo meravigliose per me, anzi quattro, che io non comprendo: Proverbi 30:19 la traccia dell'aquila nell'aria, la traccia del serpente sulla roccia, la traccia della nave in mezzo al mare e la traccia dell'uomo con una ragazza. Proverbi 30:20 Questa e' la condotta della donna adultera: mangia, si pulisce la bocca e dice: «Non ho fatto alcun male!». Proverbi 30:21 Per tre cose la terra e' turbata, anzi quattro sono le cose che non puo' sopportare: Proverbi 30:22 un servo quando diventa re, uno stolto quando ha pane a sazieta', Proverbi 30:23 una donna odiosa che trova marito e una serva che prende il posto della padrona. Proverbi 30:24 Ci sono quattro piccoli animali sulla terra, ma sono estremamente saggi: Proverbi 30:25 le formiche, che sono un popolo senza forza, ma si procurano il loro cibo durante l'estate; Proverbi 30:26 i conigli, che sono un popolo debole, ma stabiliscono la loro dimora nelle rocce; Proverbi 30:27 le locuste, che non hanno re, ma procedono tutte a schiere; Proverbi 30:28 la lucertola che puoi prender con le mani, ma si trova nei palazzi dei re. Proverbi 30:29 Tre esseri hanno un bel portamento, anzi quattro hanno un'andatura maestosa: Proverbi 30:30 il leone, il piu' forte degli animali, che non indietreggia davanti a nessuno, Proverbi 30:31 il cavallo da guerra che cammina impettito, il capro, e il re quando e' col suo esercito. Proverbi 30:32 Se hai agito da stolto innalzando te stesso o se hai pensato del male, mettiti la mano sulla bocca, Proverbi 30:33 perche', sbattendo il latte si produce il burro, torcendo il naso ne esce il sangue e spremendo l'ira ne esce la contesa. 5. Le parole del re Lemuel (31.1-31) Il saggio comportamento di un sovrano Proverbi 31:1 Parole del re Lemuel, il messaggio profetico con cui sua madre lo ammaestro'. Proverbi 31:2 Che ti diro', figlio mio? Che ti diro', figlio del mio grembo? Che ti diro', figlio dei miei voti? Proverbi 31:3 Non dare il tuo vigore alle donne ne' la tua vita a cio' che distrugge i re. Proverbi 31:4 Non si addice ai re, o Lemuel, non si addice ai re bere vino ne' ai principi desiderare bevande inebrianti, Proverbi 31:5 perche' bevendo non dimentichino la legge e non distorcano il diritto di tutti gli afflitti. Proverbi 31:6 Date bevande inebrianti a chi sta per perire, e del vino a chi ha il cuore amareggiato. Proverbi 31:7 Beva per dimenticare la sua poverta' e non ricordarsi piu' dei suoi guai. Proverbi 31:8 Apri la tua bocca in favore del muto in difesa di tutti i derelitti. Proverbi 31:9 Apri la tua bocca, giudica con giustizia e difendi la causa del misero e del bisognoso. Descrizione ed elogio di una donna forte e virtuosa Proverbi 31:10 Chi trovera' una donna forte e virtuosa? Il suo valore e' di gran lunga superiore alle perle. Proverbi 31:11 Il cuore di suo marito confida in lei e avra' sempre dei guadagni. Proverbi 31:12 Ella gli fa del bene e non del male, tutti i giorni della sua vita. Proverbi 31:13 Si procura lana e lino e lavora con piacere con le proprie mani. Proverbi 31:14 Ella e' simile alle navi dei mercanti: fa venire il suo cibo da lontano. Proverbi 31:15 Si alza quando e' ancora notte per distribuire il cibo alla sua famiglia e dare ordini alle sue domestiche. Proverbi 31:16 Ella guarda un campo e l'acquista; col frutto delle sue mani pianta una vigna. Proverbi 31:17 Si cinge di forza i lombi, e irrobustisce le sue braccia. Proverbi 31:18 Si rende conto che il suo commercio va bene, e la sua lampada di notte non si spegne. Proverbi 31:19 Stende la sua mano alla conocchia e le sue palme impugnano il fuso. Proverbi 31:20 Tende la sua mano al povero e porge le sue mani al bisognoso, Proverbi 31:21 Non teme la neve per la sua famiglia, perche' tutti quelli di casa hanno doppia veste. Proverbi 31:22 Si fa delle coperte di arazzo e le sue vesti sono di lino finissimo e di porpora. Proverbi 31:23 Suo marito e' stimato alle porte, quando si siede fra gli anziani del paese. Proverbi 31:24 Confeziona vesti di lino e le vende, e rifornisce i mercanti di cinture. Proverbi 31:25 Forza e onore sono il suo vestito e ride dei giorni a venire. Proverbi 31:26 Apre la sua bocca con sapienza e sulla sua lingua c'e' la legge della bonta'. Proverbi 31:27 Ella sorveglia l'andamento della sua casa e non mangia il pane di pigrizia. Proverbi 31:28 I suoi figli si levano e la proclamano beata; anche suo marito ne fa l'elogio, dicendo: Proverbi 31:29 «Molte figlie hanno compiuto cose grandi, ma tu le sorpassi tutte quante». Proverbi 31:30 La grazia e' fallace e la bellezza e' vana, ma la donna che teme l'Eterno, quella sara' lodata. Proverbi 31:31 Datele del frutto delle sue mani, e le sue stesse opere la lodino alle porte.Ecclesiaste 1:1-12:14 Vanita' di tutte le cose terrene Ecclesiaste 1:1 Le parole del Predicatore, figlio di Davide, re di Gerusalemme. Ecclesiaste 1:2 «Vanita' delle vanita'», dice il Predicatore; Ecclesiaste 1:3 «Vanita' delle vanita'; tutto e' vanita'». Che vantaggio ha l'uomo da tutta la sua fatica in cui si affatica sotto il sole? Ecclesiaste 1:4 Una generazione va, una generazione viene, ma la terra rimane in eterno, Ecclesiaste 1:5 Anche il sole sorge e poi tramonta, e si affretta verso il luogo da dove sorge di nuovo. Ecclesiaste 1:6 Il vento soffia verso il mezzogiorno, poi gira verso settentrione; gira e rigira continuamente e ritorna a fare gli stessi giri. Ecclesiaste 1:7 Tutti i fiumi corrono al mare, ma il mare non si riempie mai; al luogo da cui i fiumi provengono, la' essi ritornano nuovamente. Ecclesiaste 1:8 Tutte le cose richiedono fatica, piu' di quel che l'uomo possa dire, l'occhio non si sazia mai di guardare, ne' l'orecchio e' mai sazio di udire. Ecclesiaste 1:9 Quello che e' stato e' quel che sara'; quello che e' stato fatto e' quel che si fara'; non c'e' nulla di nuovo sotto il sole. Ecclesiaste 1:10 C'e' qualcosa di cui si possa dire: «Guarda, questo e' nuovo!»? Quella cosa esisteva gia' nei secoli che ci hanno preceduto. Ecclesiaste 1:11 Non rimane alcun ricordo delle cose passate, e cosi non rimarra' alcun ricordo delle cose che accadranno tra coloro che verranno in seguito. Vanita' della sapienza Ecclesiaste 1:12 Io, il Predicatore, sono stato re d'Israele, in Gerusalemme, Ecclesiaste 1:13 e ho applicato il mio cuore a cercare e a investigare con sapienza tutto cio' che si fa sotto il cielo; questa e' un'occupazione penosa, che DIO ha dato ai figli degli uomini perche' vi si affatichino. Ecclesiaste 1:14 Io ho visto tutte le cose che si fanno sotto il sole, ed ecco tutto e' vanita' e un cercare di afferrare il vento. Ecclesiaste 1:15 Cio' che e' storto non si puo' raddrizzare e cio' che manca non si puo' contare. Ecclesiaste 1:16 Io ho parlato col mio cuore, dicendo: «Ecco, io ho ottenuto grandezza e acquistato maggiore sapienza di tutti quelli che hanno regnato prima di me in Gerusalemme e il mio cuore ha visto molta sapienza e conoscenza». Ecclesiaste 1:17 E ho applicato il mio cuore a conoscere la sapienza, come pure a conoscere la follia e la stoltezza; e ho compreso che anche questo e' un cercare di afferrare il vento. Ecclesiaste 1:18 Poiche' dove c'e' molta sapienza c'e' molto affanno e chi aumenta la conoscenza, aumenta il dolore. Piaceri e ricchezze non procurano felicita' Ecclesiaste 2:1 Io ho detto in cuor mio: «Vieni ora, ti voglio mettere alla prova con la gioia, e tu godrai il piacere». Ma ecco anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 2:2 Del riso ho detto: «e' follia», e della gioia: «A che serve?». Ecclesiaste 2:3 Ho cercato nel mio cuore come soddisfare il mio corpo col vino, spronando nello stesso tempo il mio cuore alla sapienza e a stare attaccato alla follia finche' vedessi qual e' il bene che i figli degli uomini dovrebbero fare sotto il cielo, tutti i giorni della loro vita. Ecclesiaste 2:4 Cosi feci grandi lavori: mi costruii case, mi piantai vigne, Ecclesiaste 2:5 mi feci giardini e parchi, piantandovi alberi fruttiferi di ogni specie; Ecclesiaste 2:6 mi costruii vasche per l'acqua con le quali poter irrigare il bosco per far crescere gli alberi. Ecclesiaste 2:7 Comprai servi e serve ed ebbi servi nati in casa; ebbi anche grandi averi in armenti e greggi, piu' di tutti quelli che erano stati prima di me in Gerusalemme. Ecclesiaste 2:8 Ammassai per me anche argento, oro e le ricchezze dei re e delle province; mi procurai dei cantanti e delle cantanti, le delizie dei figli degli uomini e strumenti musicali di ogni genere. Ecclesiaste 2:9 Cosi divenni grande e prosperai piu' di tutti quelli che erano stati prima di me in Gerusalemme; anche la mia sapienza rimase con me. Ecclesiaste 2:10 Tutto quello che i miei occhi desideravano, non l'ho negato loro; non ho rifiutato al mio cuore alcun piacere, perche' il mio cuore si rallegrava di ogni mio lavoro; e questa e' stata la ricompensa di ogni mio lavoro. Ecclesiaste 2:11 Poi mi volsi a considerare tutte le opere che le mie mani avevano fatto, e la fatica che avevo impiegato a compierle; ed ecco tutto era vanita' e un cercare di afferrare il vento; non c'era alcun vantaggio sotto il sole. Sapienza e follia sono entrambe vanita' Ecclesiaste 2:12 Allora mi volsi a considerare la sapienza, la follia e la stoltezza. «Che cosa fara' l'uomo che succedera' al re, se non cio' che e' gia' stato fatto?». Ecclesiaste 2:13 Poi mi resi conto che la sapienza ha un vantaggio sulla stoltezza, come la luce ha un vantaggio sulle tenebre. Ecclesiaste 2:14 Il saggio ha gli occhi in testa, mentre lo stolto cammina nelle tenebre, ma ho pure compreso che ad entrambi e' riservata la stessa sorte. Ecclesiaste 2:15 Cosi ho detto in cuor mio: «La stessa sorte che tocca allo stolto tocchera' anche a me. A che pro dunque essere stato piu' saggio?». Percio' dissi in cuor mio: «Anche questo e' vanita'». Ecclesiaste 2:16 Non rimane infatti alcun ricordo duraturo ne' del saggio ne' dello stolto, poiche' nei giorni a venire sara' tutto dimenticato. E come muore lo stolto, allo stesso modo muore il saggio. Ecclesiaste 2:17 Percio' ho preso in odio la vita, perche' tutto cio' che si fa sotto il sole mi e' divenuto disgustoso, perche' tutto e' vanita' e un cercare di afferrare il vento. L'inutilita' della fatica Ecclesiaste 2:18 Cosi ho odiato ogni fatica che ho compiuto sotto il sole, perche' devo lasciare tutto a colui che verra' dopo di me. Ecclesiaste 2:19 E chi sa se sara' saggio o stolto? Ma comunque egli sara' padrone di tutto il lavoro che ho compiuto con fatica e in cui ho usato sapienza sotto il sole. Anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 2:20 Cosi sono arrivato al punto di disperare in cuor mio per tutta la fatica che ho compiuto sotto il sole. Ecclesiaste 2:21 Poiche' qui c'e' un uomo che ha lavorato con sapienza, con intelligenza e con successo, ma deve lasciare la sua eredita' a un altro, che non vi ha speso alcuna fatica! Anche questo e' vanita' e un male grande. Ecclesiaste 2:22 Che cosa rimane infatti all'uomo per tutta la sua fatica e per l'affanno del suo cuore, con cui si e' affaticato a sotto il sole? Ecclesiaste 2:23 Tutti i suoi giorni non sono che dolori e il suo lavoro penoso. Il suo cuore non riposa neppure di notte. Anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 2:24 Per l'uomo non c'e' nulla di meglio che mangiare e bere e godersela nella sua fatica; ma mi sono accorto che anche questo viene dalla mano di DIO. Ecclesiaste 2:25 Chi puo' infatti mangiare o godere piu' di me? Ecclesiaste 2:26 Poiche' Dio da' all'uomo che gli e' gradito sapienza, conoscenza e gioia; ma al peccatore da' il compito di raccogliere e di accumulare, per lasciare poi tutto a colui che e' gradito agli occhi di DIO. Anche questo e' vanita' e un cercare di afferrare il vento. Per ogni cosa c'e' un tempo fissato da Dio Ecclesiaste 3:1 Per ogni cosa c'e' la sua stagione, c'e' un tempo per ogni situazione sotto il cielo: Ecclesiaste 3:2 un tempo per nascere e un tempo per morire, un tempo per piantare e un tempo per sradicare cio' che e' piantato, Ecclesiaste 3:3 un tempo per uccidere e un tempo per guarire, un tempo per demolire e un tempo per costruire, Ecclesiaste 3:4 un tempo per piangere e un tempo per ridere, un tempo per far cordoglio e un tempo per danzare, Ecclesiaste 3:5 un tempo per gettare via pietre e un tempo per raccogliere pietre, un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracci, Ecclesiaste 3:6 un tempo per cercare e un tempo per perdere, un tempo per conservare e un tempo per buttare via, Ecclesiaste 3:7 un tempo per strappare e un tempo per cucire, un tempo per tacere e un tempo per parlare, Ecclesiaste 3:8 un tempo per amare e un tempo per odiare, un tempo per la guerra e un tempo per la pace. Ecclesiaste 3:9 Che vantaggio ha chi lavora da tutto cio' in cui si affatica? Ecclesiaste 3:10 Ho visto l'occupazione che DIO da' ai figli degli uomini, perche' vi si affatichino. Ecclesiaste 3:11 Egli ha fatto ogni cosa bella nel suo tempo; ha persino messo l'eternita' nei loro cuori, senza che alcun uomo possa scoprire l'opera che DIO ha fatto dal principio alla fine. Ecclesiaste 3:12 Ho cosi compreso che non c'e' nulla di meglio che rallegrarsi e far del bene mentre uno vive; Ecclesiaste 3:13 e che ogni uomo che mangia, beve a e gode benessere in tutta la sua fatica, questo e' un dono di DIO. Ecclesiaste 3:14 Ho compreso che tutto quello che Dio fa e' per sempre; non vi si puo' aggiungere nulla e nulla vi si puo' togliere e DIO fa cosi, perche' gli uomini lo temano. Ecclesiaste 3:15 Cio' che e', e' gia' stato prima, e cio' che sara' e' gia' stato, e DIO investiga cio' che e' passato. Ecclesiaste 3:16 Ho pure visto sotto il sole che al posto del giudizio c'era empieta', e al posto della giustizia c'era empieta'. Ecclesiaste 3:17 Cosi ho detto in cuor mio: «DIO giudichera' il giusto e l'empio, perche' c'e' un tempo stabilito per ogni cosa e per ogni opera». Ecclesiaste 3:18 Ho detto in cuor mio: «Riguardo alla condizione dei figli degli uomini, DIO li mette alla prova, perche' essi stessi si rendano conto che sono come bestie». Ecclesiaste 3:19 Infatti tutto cio' che succede ai figli degli uomini succede alle bestie; ad entrambi succede la stessa cosa. Come muore l'uno, cosi muore l'altra. Si, hanno tutti uno stesso soffio; e l'uomo non ha alcuna superiorita' sulla bestia perche' tutto e' vanita'. Ecclesiaste 3:20 Tutti vanno nello stesso luogo: tutti vengono dalla polvere e tutti ritornano alla polvere. Ecclesiaste 3:21 Chi sa se lo spirito dei figli degli uomini, sale in alto, e se lo spirito della bestia scende in basso nella terra? Ecclesiaste 3:22 Cosi mi sono reso conto che non c'e' nulla di meglio per l'uomo che rallegrarsi nel suo lavoro, perche' questa e' la sua parte. Chi lo portera' infatti a vedere cio' che accadra' dopo di lui? L'oppressione, la follia di ogni fatica e il successo, la precarieta' della popolarita' Ecclesiaste 4:1 Mi sono quindi messo a considerare tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole, ed ecco, le lacrime degli oppressi, i quali non hanno chi li consoli; dal lato dei loro oppressori c'era la forza, ma neppure essi hanno chi li consoli. Ecclesiaste 4:2 Per cui ho ritenuto i morti, che sono gia' morti, piu' felici dei vivi che sono ancora in vita; Ecclesiaste 4:3 ma ancor piu' felice degli uni e degli altri, colui che non e' mai esistito e non ha ancora visto le azioni malvagie che si commettono sotto il sole. Ecclesiaste 4:4 Ho pure visto che ogni fatica e ogni successo nel lavoro risultano in invidia dell'uno contro l'altro. Anche questo e' vanita' e un cercare di afferrare il vento. Ecclesiaste 4:5 Lo stolto incrocia le braccia e divora la propria carne. Ecclesiaste 4:6 Val piu' una manciata con riposo che due manciate con fatica, cercando di afferrare il vento. Ecclesiaste 4:7 Ho visto anche un'altra vanita' sotto il sole: Ecclesiaste 4:8 uno e' completamente solo e non ha ne' figlio ne' fratello, eppure la sua fatica non ha fine e i suoi occhi non sono sazi di ricchezze. Ma non si chiede: «Per chi mi affatico e mi privo di ogni bene?». Anche questo e' vanita' e una fatica penosa. Ecclesiaste 4:9 Due valgon meglio di uno solo, perche' hanno una buona ricompensa per la loro fatica. Ecclesiaste 4:10 Se infatti cadono, l'uno rialza l'altro; ma guai a chi e' solo e cade, perche' non ha nessun altro che lo rialzi! Ecclesiaste 4:11 Cosi pure se due dormono assieme si possono riscaldare; ma uno solo come fara' a riscaldarsi? Ecclesiaste 4:12 Se uno puo' sopraffare chi e' solo, due gli possono resistere; una corda a tre capi non si rompe tanto presto. Ecclesiaste 4:13 e' meglio un giovane povero e saggio che un re vecchio e stolto, che non sa piu' ricevere ammonimenti. Ecclesiaste 4:14 Poiche' il giovane e' uscito di prigione per regnare, anche se era nato povero nel suo regno. Ecclesiaste 4:15 Ho visto tutti i viventi che camminano sotto il sole unirsi al giovane, che va a mettersi al posto dell'altro. Ecclesiaste 4:16 Era innumerevole tutto il popolo, tutti quelli che erano stati prima di loro. Tuttavia quelli che verranno dopo non saranno contenti di lui! Anche questo e' vanita' e un cercare di afferrare il vento. Gli impegni davanti a Dio sono da prendersi seriamente Ecclesiaste 5:1 Bada ai tuoi passi quando vai alla casa di DIO: avvicinati per ascoltare piuttosto che per offrire il sacrificio degli stolti, i quali non sanno neppure di far male. Ecclesiaste 5:2 Non essere precipitoso con la tua bocca, e il tuo cuore non si affretti a proferire alcuna parola davanti a DIO, perche' DIO e' in cielo e tu sulla terra, percio' le tue parole siano poche. Ecclesiaste 5:3 Poiche' con le molte occupazioni vengono i sogni, e con le molte parole la voce dello stolto. Ecclesiaste 5:4 Quando hai fatto un voto a DIO non indugiare ad adempierlo, perche' egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto. Ecclesiaste 5:5 e' meglio non fare voti, che farli e poi non adempierli. Ecclesiaste 5:6 Non lasciare che la tua bocca porti il tuo corpo a peccare, e non dire davanti al messaggero di Dio: «e' stato uno sbaglio». Perche' dovrebbe DIO adirarsi per le tue parole e distruggere l'opera delle tue mani? Ecclesiaste 5:7 Poiche' nei molti sogni e nelle molte parole c'e' vanita'; ma tu temi DIO, Ecclesiaste 5:8 Se nella provincia vedi l'oppressione del povero e la perversione violenta del diritto e della giustizia, non meravigliarti della cosa; poiche' sopra un'alta autorita' ne veglia una piu' alta, e sopra di loro, delle autorita' ancora piu' alte. Ecclesiaste 5:9 La terra ha piu' vantaggi di ogni altra cosa, e il re stesso e' servito dal campo. Le ricchezze non soddisdano, non sono durature e vengono sempre da Dio Ecclesiaste 5:10 Chi ama il denaro non si sazia di denaro, e chi ama le ricchezze non ne trae profitto. Anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 5:11 Quando crescono i beni, aumentano anche quelli che li divorano; e quale vantaggio ne hanno i proprietari, se non di vederli con i loro occhi? Ecclesiaste 5:12 Dolce e' il sonno del lavoratore, sia che mangi poco o molto; ma la sazieta' del ricco non lo lascia dormire. Ecclesiaste 5:13 C'e' un altro deplorevole male che ho visto sotto il sole: ricchezze conservate per il loro proprietario a suo danno. Ecclesiaste 5:14 Quelle ricchezze vanno perdute per un cattivo affare, e cosi nelle mani del figlio che ha generato non resta piu' nulla. Ecclesiaste 5:15 Com'era uscito dal grembo di sua madre, cosi nudo tornera' per andare com'era venuto, senza prendere nulla dalla sua fatica che possa portare via con se'. Ecclesiaste 5:16 Anche questo e' un male deplorevole: che se ne vada esattamente come era venuto; e quale vantaggio ne ha dall'aver faticato per il vento? Ecclesiaste 5:17 Inoltre egli mangia tutti i giorni della sua vita nelle tenebre, e ha molte afflizioni, infermita' e crucci. Ecclesiaste 5:18 Ecco cio' che ho compreso: e' bene e opportuno per l'uomo mangiare, bere e godere del bene di tutta la fatica che compie sotto il sole, tutti i giorni di vita che DIO gli da', perche' questa e' la sua parte. Ecclesiaste 5:19 Ogni uomo a cui DIO concede ricchezze e beni e a cui da' pure di poterne godere di prendere la propria parte e di gioire della sua fatica, questo e' dono di DIO. Ecclesiaste 5:20 Egli infatti non ricordera' molto i giorni della sua vita, perche' DIO gli risponde mediante la gioia del suo cuore. Futilita' delle cose della vita, che non danno piena soddisfazione Ecclesiaste 6:1 C'e' un altro male che ho visto sotto il sole e che e' diffuso fra gli uomini: Ecclesiaste 6:2 uno a cui DIO ha dato ricchezze, beni e gloria, e non gli manca nulla di tutto cio' che puo' desiderare, ma DIO non gli concede di poterne godere; ma ne gode un estraneo. Questo e' vanita' e un grande male. Ecclesiaste 6:3 Se uno generasse cento figli e vivesse molti anni e molti fossero i giorni dei suoi anni ma la sua anima non si sazia di beni e non ha neppure sepoltura, io dico che un aborto e' piu' felice di lui; Ecclesiaste 6:4 poiche' e' venuto invano e se ne va nelle tenebre, e il suo nome e' coperto di tenebre. Ecclesiaste 6:5 Anche se non ha visto ne' conosciuto il sole, tuttavia ha piu' riposo dell'altro. Ecclesiaste 6:6 Si, anche se dovesse vivere due volte mille anni, senza pero' godere dei suoi beni. Non vanno tutti a finire nello stesso luogo? Ecclesiaste 6:7 Tutta la fatica dell'uomo e' per la sua bocca, tuttavia il suo appetito non si sazia mai. Ecclesiaste 6:8 Quale vantaggio ha il saggio sopra lo stolto? Quale vantaggio ha il povero se sa come camminare davanti ai viventi? Ecclesiaste 6:9 e' meglio vedere con gli occhi che vagare con il desiderio. Anche questo e' vanita' e un cercare di afferrare il vento. Ecclesiaste 6:10 Cio' che e', e' gia' stato chiamato da tempo per nome e si sa che cos'e' l'uomo e che non puo' contendere con chi e' piu' forte di lui. Ecclesiaste 6:11 Poiche' ci sono molte cose che aumentano la vanita', quale vantaggio ne ha l'uomo? Ecclesiaste 6:12 Chi conosce infatti cio' che e' buono per l'uomo in questa vita, durante tutti i giorni della sua vita vana che egli trascorre come un'ombra? Chi sa dire all'uomo cosa avverra' dopo di lui sotto il sole? Sapienza e follia messe a confronto. Sapienza nella moderazione Ecclesiaste 7:1 Un buon nome e' preferibile a un olio profumato, e il giorno della morte meglio del giorno della nascita. Ecclesiaste 7:2 e' meglio andare in una casa dove c'e' lutto, che andare in una casa dove si fa festa, perche' quella e' la fine di ogni uomo, e chi vive vi porra' mente. Ecclesiaste 7:3 La tristezza e' preferibile al riso, perche' davanti a un volto triste, il cuore diventa migliore. Ecclesiaste 7:4 Il cuore del saggio e' in una casa di lutto, ma il cuore degli stolti e' in una casa di allegria. Ecclesiaste 7:5 e' meglio per qualcuno ascoltare la riprensione del saggio che ascoltare il canto degli stolti Ecclesiaste 7:6 perche' com'e' il crepitio dei pruni sotto una pentola, cosi e' il riso dello stolto. Anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 7:7 Certo l'oppressione rende insensato il saggio, e il regalo fa perdere il senno. Ecclesiaste 7:8 Meglio la fine di una cosa che il suo inizio, e meglio il paziente di spirito che il superbo di spirito. Ecclesiaste 7:9 Non affrettarti nel tuo spirito ad adirarti, perche' l'ira alberga nel seno degli stolti. Ecclesiaste 7:10 Non dire: «Come mai i giorni passati erano migliori di questi?», perche' non e' saggio fare una tale domanda. Ecclesiaste 7:11 La sapienza e' buona assieme a un patrimonio ed e' vantaggiosa per quelli che vedono il sole. Ecclesiaste 7:12 Poiche' la sapienza e' un riparo come lo e' il denaro; ma l'eccellenza della conoscenza sta in questo: la sapienza fa vivere quelli che la possiedono. Ecclesiaste 7:13 Considera l'opera di DIO: chi puo' raddrizzare cio' che egli ha fatto storto? Ecclesiaste 7:14 Nel giorno della prosperita' sii allegro, ma nel giorno dell'avversita' rifletti. DIO ha fatto tanto l'uno che l'altro, perche' l'uomo non scopra nulla di cio' che accadra' dopo di lui. Ecclesiaste 7:15 Ho visto di tutto nei giorni della mia vanita'. C'e' il giusto che perisce nella sua giustizia e c'e' l'empio che vive a lungo nella sua malvagita'. Ecclesiaste 7:16 Non essere troppo giusto ne' eccessivamente saggio. Perche' vorresti distruggerti? Ecclesiaste 7:17 Non essere troppo malvagio e non essere stolto. Perche' vuoi morire prima del tuo tempo? Ecclesiaste 7:18 e' bene che tu stia aggrappato a questo e che non ritragga la mano da quello, perche' chi teme DIO evitera' tutte queste cose. Ecclesiaste 7:19 La sapienza rende il saggio piu' forte di dieci potenti in una citta'. Ecclesiaste 7:20 Non c'e' infatti alcun uomo giusto sulla terra, che faccia il bene e non pecchi. Ecclesiaste 7:21 Inoltre non fare attenzione a tutte le parole che si dicono, per non sentirti maledire dal tuo servo Ecclesiaste 7:22 perche' anche il tuo cuore sa che tu stesso hai molte volte maledetto altri. Ecclesiaste 7:23 Io ho esaminato tutto questo con sapienza. Ho detto: «Diventero' saggio»; ma la sapienza e' ben lontana da me. Ecclesiaste 7:24 Una cosa che e' tanto lontana e tanto profonda, chi la puo' trovare? Ecclesiaste 7:25 Allora ho applicato il mio cuore per conoscere, per investigare e per ricercare la sapienza e la ragione delle cose e per conoscere la malvagita' della follia e la stoltezza della pazzia; Ecclesiaste 7:26 e ho trovato una cosa piu' amara della morte: la donna il cui cuore e' lacci e reti, e le cui mani sono catene. Chi e' gradito a DIO le sfugge, ma il peccatore sara' preso da lei. Ecclesiaste 7:27 «Ecco cio' che ho trovato», dice il Predicatore, «esaminando le cose una ad una, per trovare la ragione. Ecclesiaste 7:28 Cio' che io cerco ancora, ma non ho trovato: un uomo fra mille lo trovato ma una donna fra tutte queste non l'ho trovata. Ecclesiaste 7:29 Ecco, solo questo ho trovato: DIO ha fatto l'uomo retto, ma gli uomini hanno ricercato molti artifici». Necessita' di ubbidire al re Ecclesiaste 8:1 Chi e' come il saggio? Chi conosce l'interpretazione delle cose? La sapienza dell'uomo fa risplendere la sua faccia e ne cambia la durezza del volto. Ecclesiaste 8:2 Io ti consiglio: osserva il comando del re, a motivo del giuramento fatto a DIO. Ecclesiaste 8:3 Non avere fretta ad allontanarti dalla sua presenza e non persistere in una cosa cattiva, perche' egli fa tutto cio' che gli piace. Ecclesiaste 8:4 Infatti la parola del re e' potente; e chi gli puo' dire: «Che cosa fai?». Ecclesiaste 8:5 Chi osserva il suo comando non provera' alcun male; il cuore dell'uomo saggio sa infatti discernere il tempo e il giudizio, Ecclesiaste 8:6 perche' per ogni cosa c'e' un tempo e un giudizio, e la malvagita' dell'uomo pesa grandemente su di lui. Ecclesiaste 8:7 Poiche' egli non sa cio' che avverra'; chi infatti gli dira' come andranno le cose? Ecclesiaste 8:8 Non c'e' uomo che abbia potere sullo spirito per poterlo trattenere, o che abbia potere sul giorno della morte. Non c'e' congedo in battaglia, e l'iniquita' non puo' salvare chi la commette. Ecclesiaste 8:9 Ho visto tutto questo e ho posto mente a tutto cio' che si fa sotto il sole; c'e' un tempo in cui un uomo signoreggia su un altro per suo danno. Incapacita' dell'uomo di comprendere e scoprire tutto cio' che avviene sotto il sole Ecclesiaste 8:10 Poi ho visto degli empi venire sepolti, i quali erano entrati e usciti dal luogo santo; essi pure erano stati dimenticati nella citta' dove avevano fatto tali cose. Anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 8:11 Poiche' la sentenza contro una cattiva azione non e' prontamente eseguita, il cuore dei figli degli uomini e' pieno di voglia di fare il male. Ecclesiaste 8:12 Anche se il peccatore fa cento volte il male e prolunga i suoi giorni, tuttavia io so che otterranno bene quelli che temono DIO, che provano timore davanti a lui. Ecclesiaste 8:13 Ma non c'e' bene per l'empio, e non prolunghera' i suoi giorni come l'ombra perche' non prova timore davanti a DIO. Ecclesiaste 8:14 C'e' una vanita' che avviene sulla terra: ci sono dei giusti che sono trattati come spetterebbe all'opera degli empi, e ci sono degli empi che sono trattati come spetterebbe all'opera dei giusti. Ho detto che anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 8:15 Cosi ho lodato l'allegria, perche' non c'e' nulla di meglio per l'uomo sotto il sole che mangiare, bere e stare allegro, perche' questo rimane con lui nella sua fatica durante i giorni di vita che DIO gli da' sotto il sole. Ecclesiaste 8:16 Quando io ho applicato il mio cuore a conoscere la sapienza e a considerare l'affannarsi che si fa sulla terra (anche se uno non concede riposo ai propri occhi ne' giorno ne' notte), Ecclesiaste 8:17 allora ho visto tutta l'opera di DIO, che l'uomo non puo' arrivare a scoprire tutto cio' che si fa sotto il sole perche', anche se l'uomo si affatica a cercare, non riesce a scoprirlo; e anche se il saggio dice di sapere, non e' in grado di scoprirlo. Poiche' la stessa sorte attende il giusto e l'empio e' bene godere i beni che Dio ci da' Ecclesiaste 9:1 Cosi io ho considerato tutto questo nel mio cuore per cercare di chiarirlo: che i giusti e i saggi e le loro opere sono nelle mani di DIO. L'uomo non conosce ne' l'amore ne' l'odio; tutto e' davanti a loro. Ecclesiaste 9:2 Tutto succede egualmente a tutti: la stessa sorte attende il giusto e l'empio il buono, il puro e l'impuro, chi offre sacrifici e chi non li offre. Come e' il buono cosi e' il peccatore, e chi giura e' come chi teme di giurare. Ecclesiaste 9:3 Questo e' un male in tutto cio' che si fa sotto il sole: hanno tutti la stessa sorte, e inoltre il cuore dei figli degli uomini e' pieno di malvagita' e la follia risiede nel loro cuore mentre vivono; poi se ne vanno ai morti. Ecclesiaste 9:4 Finche' uno e' unito a tutti gli altri viventi c'e' speranza, perche' un cane vivo val meglio di un leone morto. Ecclesiaste 9:5 I viventi infatti sanno che moriranno ma i morti non sanno nulla; per loro non c'e' piu' alcuna ricompensa, perche' la loro memoria e' dimenticata. Ecclesiaste 9:6 Anche il loro amore, il loro odio e la loro invidia sono ormai periti, ed essi non avranno mai piu' alcuna parte in tutto cio' che si fa sotto il sole. Ecclesiaste 9:7 Va mangia il tuo pane con gioia e bevi il tuo vino con cuore lieto, perche' DIO ha gia' gradito le tue opere. Ecclesiaste 9:8 Le tue vesti siano bianche in ogni tempo, e l'olio non manchi mai sul tuo capo. Ecclesiaste 9:9 Godi la vita con la moglie che ami per tutti i giorni della tua vita di vanita', che egli ti ha concesso sotto il sole per tutti i giorni della tua vanita', perche' questa e' la tua parte nella vita e nella fatica che compi sotto il sole. Ecclesiaste 9:10 Tutto cio' che la tua mano trova da fare, fallo con tutta la tua forza, perche' nello Sceol dove vai, non c'e' piu' ne lavoro ne' pensiero ne' conoscenza ne' sapienza. Ecclesiaste 9:11 Ho pure visto sotto il sole che la corsa non e' vinta da chi e' veloce, ne' la battaglia dai forti; ne' il pane va ai saggi, ne' le ricchezze agli uomini intelligenti, ne' il favore a quelli abili, ma a tutti le cose avvengono secondo il tempo e il caso. Ecclesiaste 9:12 Poiche' l'uomo non conosce la sua ora: come i pesci che sono presi in una rete crudele, e come gli uccelli che sono colti in un laccio, cosi i figli degli uomini sono presi nel laccio al tempo dell'avversita', quando piomba su di loro improvvisamente. L'utilita' della sapienza Ecclesiaste 9:13 Ho visto anche questo esempio di sapienza sotto il sole, e mi e' parsa grande. Ecclesiaste 9:14 C'era una piccola citta' con pochi uomini dentro; un gran re le venne contro, la cinse d'assedio e vi costrui contro grandi bastioni. Ecclesiaste 9:15 Si trovava pero' in essa un uomo povero e saggio che con la sua sapienza salvo' la citta'. Tuttavia nessuno si ricordo' di quell'uomo povero. Ecclesiaste 9:16 Allora io dissi: «La sapienza val piu' della forza; ma la sapienza del povero e' disprezzata e le sue parole non sono ascoltate». Ecclesiaste 9:17 Le parole dei saggi pronunciate con calma si ascoltano meglio delle grida di chi domina fra gli stolti. Ecclesiaste 9:18 La sapienza val piu' delle armi da guerra; ma un solo peccatore distrugge un gran bene. Le conseguenze della follia e della sapienza Ecclesiaste 10:1 Le mosche morte fanno puzzare l'olio del profumiere: cosi un po' di follia guasta il pregio della sapienza e della gloria. Ecclesiaste 10:2 Il cuore del saggio e' alla sua destra, ma il cuore dello stolto e' alla sua sinistra. Ecclesiaste 10:3 Anche quando lo stolto cammina per la strada, il senno gli manca e mostra a tutti che e' uno stolto. Ecclesiaste 10:4 Se l'ira di un sovrano si accende contro di te, non lasciare il tuo posto, perche' la calma placa offese anche gravi. Ecclesiaste 10:5 C'e' un male che ho visto sotto il sole, un errore che viene da chi governa: Ecclesiaste 10:6 la follia e' posta in cariche elevate, mentre i ricchi seggono in luoghi bassi. Ecclesiaste 10:7 Ho visto servi a cavallo e principi camminare a piedi come servi. Ecclesiaste 10:8 Chi scava una fossa vi puo' cadere dentro, e chi demolisce un muro puo' essere morso da una serpe. Ecclesiaste 10:9 Chi sposta delle pietre puo' esserne ferito, e chi spacca la legna si mette in pericolo. Ecclesiaste 10:10 Se la scure e' smussata e non se ne affila il taglio, bisogna usare maggior forza, ma la sapienza ha il vantaggio di riuscire sempre. Ecclesiaste 10:11 Se il serpente morde perche' non e' stato incantato, l'incantatore diventa inutile. Ecclesiaste 10:12 Le parole della bocca del saggio sono piene di grazia, ma le labbra dello stolto lo distruggono. Ecclesiaste 10:13 L'inizio del suo parlare e' stoltezza, e la fine del suo dire e' pazzia dannosa. Ecclesiaste 10:14 Anche se lo stolto moltiplica le parole, l'uomo non sa che cosa avverra', chi gli puo' dire cio' che avverra' dopo di lui? Ecclesiaste 10:15 La fatica dello stolto lo stanca, perche' non sa neppure come andare in citta'. Ecclesiaste 10:16 Guai a te, o paese, il cui re e' un fanciullo, e i cui principi pranzano fin dal mattino! Ecclesiaste 10:17 Beato te, o paese, il cui re e' di stirpe nobile, e i cui principi pranzano al tempo giusto, per ristorare le forze e non per ubriacarsi! Ecclesiaste 10:18 Per la pigrizia le travi della casa crollano, e per l'inattivita' delle mani piove in casa. Ecclesiaste 10:19 Un banchetto e' fatto per divertirsi, e il vino rallegra la vita, ma il denaro viene incontro ad ogni bisogno. Ecclesiaste 10:20 Non maledire il re neppure col pensiero, e non maledire il ricco nella tua camera da letto, perche' un uccello del cielo potrebbe portare lontano la tua voce, e un uccello in volo potrebbe riferire la cosa. Getta il tuo pane sulle acque Ecclesiaste 11:1 Getta il tuo pane sulle acque, perche' dopo molto tempo lo ritroverai. Ecclesiaste 11:2 Fanne parte a sette e anche a otto, perche' tu non sai quale sventura ti puo' accadere sulla terra. Ecclesiaste 11:3 Se le nubi sono piene di pioggia, la riversano sulla terra; e se un albero cade a sud o a nord, nel posto dove esso cade, la' rimane. Ecclesiaste 11:4 Chi bada al vento non seminera', e chi sta a guardare alle nuvole non mietera'. Ecclesiaste 11:5 Come tu non conosci la via del vento, ne' come si formino le ossa nel grembo della donna incinta, cosi non conosci l'opera di DIO che fa tutto. Ecclesiaste 11:6 Semina il tuo seme, al mattino e la sera non dar riposo alla tua mano, perche' tu non sai quale dei due riuscira' meglio: se questo o quello, o se saranno buoni tutt'e' due. Ecclesiaste 11:7 La luce e' dolce, ed e' cosa piacevole per gli occhi vedere il sole. Ecclesiaste 11:8 Anche se un uomo vive per molti anni se li goda tutti, ma pensi ai giorni delle tenebre, che saranno molti; tutto cio' che avverra' e' vanita'. Ecclesiaste 11:9 Rallegrati pure, o giovane, nella tua giovinezza e gioisca il tuo cuore nei giorni della tua giovinezza; segui pure le vie del tuo cuore e la visione dei tuoi occhi, ma sappi che per tutte queste cose DIO ti chiamera' in giudizio. Ecclesiaste 11:10 Elimina dal tuo cuore la tristezza e allontana dal tuo corpo il dolore, perche' la giovinezza e l'adolescenza sono vanita'. Ricordati di Dio nella tua giovinezza Ecclesiaste 12:1 Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i giorni cattivi e giungano gli anni dei quali dirai: «Non ho in essi alcun piacere», Ecclesiaste 12:2 prima che si oscurino il sole, la luce, la luna e le stelle, e ritornino le nubi dopo la pioggia: Ecclesiaste 12:3 nell'eta' in cui i guardiani della casa tremano, gli uomini forti si curvano, le macinatrici smettono di lavorare perche' rimaste in poche, quelli che guardano dalle finestre si oscurano Ecclesiaste 12:4 e le porte sulla strada si chiudono; quando diminuisce il rumore della macina, uno si alza al canto di un uccello, e tutte le figlie del canto si affievoliscono; Ecclesiaste 12:5 quando uno ha paura delle altezze e di spaventi per la strada, quando il mandorlo fiorisce, la locusta e' un peso, e il desiderio viene meno, perche' l'uomo va alla sua dimora eterna e i piagnoni vanno in giro per le strade. Ecclesiaste 12:6 Ricordati del tuo Creatore prima che il cordone d'argento si rompa, il vaso d'oro si spezzi, la brocca si rompa alla fonte e la ruota vada in frantumi al pozzo Ecclesiaste 12:7 e la polvere ritorni alla terra com'era prima e lo spirito torni a DIO che lo ha dato. Ecclesiaste 12:8 «Vanita' delle vanita'», dice il Predicatore, «tutto e' vanita'». Temi Dio e osserva i suoi comandamenti Ecclesiaste 12:9 Il Predicatore, oltre ad essere un saggio, ha anche insegnato al popolo la conoscenza e ha ponderato, ricercato e messo in ordine un gran numero di proverbi. Ecclesiaste 12:10 Il Predicatore si e' studiato di trovare parole piacevoli; e le cose scritte sono giuste e vere. Ecclesiaste 12:11 Le parole dei saggi sono come pungoli e le raccolte dei dotti sono come chiodi ben piantati; esse sono date da un solo Pastore. Ecclesiaste 12:12 Figlio mio, sta' in guardia di tutto cio' che va al di la' di questo. Si scrivono tanti libri, ma non si finisce mai, e il molto studiare affatica il corpo. Ecclesiaste 12:13 Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: «Temi DIO e osserva i suoi comandamenti, perche' questo e' il tutto dell'uomo». Ecclesiaste 12:14 Poiche' DIO fara' venire in giudizio ogni opera, anche tutto cio' che e' nascosto, sia bene o male.Cantico 1:1-8:14 La sposa desidera ardentemente e ricerca lo sposo Cantico 1:1 Il Cantico dei Cantici che e' di Salomone. Cantico 1:2 Mi baci con i baci della sua bocca! Poiche' il tuo amore e' migliore del vino. Cantico 1:3 Per la fragranza dei tuoi gradevoli olii profumati il tuo nome e' un olio profumato versato; per questo ti amano le fanciulle. Cantico 1:4 Attirami a te! Noi ti correremo dietro. Il re mi ha portato nelle sue camere. Noi gioiremo e ci rallegreremo in te; noi ricorderemo il tuo amore piu' del vino. A ragione ti amano. Cantico 1:5 Io sono nera ma bella, o figlie di Gerusalemme, come le tende di Kedar, come le cortine di Salomone. Cantico 1:6 Non guardate se son nera, perche' il sole mi ha abbronzata. I figli di mia madre si sono adirati con me; mi hanno posto a guardia delle vigne, ma la mia propria vigna non l'ho custodita. Cantico 1:7 Dimmi, o tu che il mio cuore ama dove pascoli il gregge e dove lo fai riposare a mezzogiorno. Perche' mai dovrei io essere come una donna velata presso le greggi dei tuoi compagni? Cantico 1:8 Se non lo sai, o la piu' bella delle donne, segui le tracce del gregge e fa' pascolare le tue caprette presso le tende dei pastori. Espressioni del reciproco amore tra sposo e sposa Cantico 1:9 Amica mia, io ti assomiglio alla mia cavalla tra i carri del Faraone. Cantico 1:10 Le tue guance sono belle con ornamenti, e il tuo collo con collane di perle. Cantico 1:11 Noi faremo per te collane d'oro con borchie d'argento. Cantico 1:12 Mentre il re siede a mensa, il mio nardo effonde la sua fragranza. Cantico 1:13 Il mio diletto e' per me un sacchetto di mirra; egli riposera' tutta la notte fra le mie mammelle. Cantico 1:14 Il mio diletto e' per me un mazzo di fiori di alcanna nelle vigne di En-ghedi. Cantico 1:15 Ecco sei bella, amica mia, ecco sei bella! I tuoi occhi sono come quelli delle colombe. Cantico 1:16 Come sei bello, mio diletto, e anche amabile! Per di piu' il nostro letto e' verdeggiante. Cantico 1:17 Le travi delle nostre case sono cedri e i nostri soffitti di cipresso. Cantico 2:1 Io sono la rosa di Sharon, il giglio, delle valli. Cantico 2:2 Come un giglio tra le spine, cosi e' l'amica mia tra le fanciulle. Cantico 2:3 Come un melo fra gli alberi del bosco, cosi e' il mio diletto fra i giovani. Ho grandemente desiderato di stare alla sua ombra e la' mi sono seduta, e il suo frutto era dolce al mio palato. Cantico 2:4 Mi ha condotto nella casa del banchetto, e il suo vessillo su di me e' amore. Cantico 2:5 Sostenetemi con focacce d'uva, ristoratemi con pomi, perche' io sono malata d'amore. Cantico 2:6 La sua sinistra e' sotto il mio capo e la sua destra mi abbraccia. Cantico 2:7 Io vi scongiuro, o figlie di Gerusalemme, per le gazzelle e per le cerve dei campi, non destate e non svegliate l'amore mio, finche' cosi le piace. Il re fa visita alla casa della sposa Cantico 2:8 Ecco la voce del mio diletto! Ecco, egli viene saltando sui monti, balzando sui colli. Cantico 2:9 Il mio diletto e' simile a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro al nostro muro, guarda dalle finestre, lancia occhiate attraverso l'inferriata. Cantico 2:10 Il mio diletto mi ha parlato e mi ha detto: «Alzati, amica mia, mia bella, e vieni! Cantico 2:11 Poiche', ecco, l'inverno e' passato, la pioggia e' cessata, se n'e' andata. Cantico 2:12 I fiori appaiono sulla terra, il tempo del cantare e' giunto, e nel nostro paese si ode la voce della tortora. Cantico 2:13 Il fico mette fuori i suoi fichi acerbi, e le viti in fiore diffondono una soave fragranza. Alzati, amica mia, mia bella, e vieni. Cantico 2:14 O mia colomba, che stai nelle fenditure delle rocce, nei nascondigli dei dirupi, fammi vedere il tuo viso, fammi udire la tua voce, perche' la tua voce e' piacevole, e il tuo viso e' leggiadro». Cantico 2:15 Prendete le volpi, le piccole volpi che danneggiano le vigne, perche' le nostre vigne sono in fiore. Cantico 2:16 Il mio diletto e' mio, e io sono sua; egli pascola il gregge fra i gigli, Cantico 2:17 Prima che spiri la brezza del giorno e le ombre fuggano, ritorna, o mio diletto, e sii come una gazzella o un cerbiatto sui monti che ci separano. La separazione dallo sposo Cantico 3:1 Sul mio letto durante la notte, ho cercato colui che il mio cuore ama; ho cercato, ma non l'ho trovato, Cantico 3:2 Ora mi alzero' e andro' attorno per la citta'; per le strade e per le piazze cerchero' colui che il mio cuore ama. L'ho cercato, ma non l'ho trovato. Cantico 3:3 Le guardie che vanno attorno per la citta' mi hanno incontrata. Ho chiesto loro: «Avete visto colui che il mio cuore ama?». Cantico 3:4 Le avevo appena oltrepassate, quando trovai colui che il mio cuore ama. L'ho stretto saldamente e non intendo lasciarlo finche' non l'avro' condotto in casa di mia madre e nella camera di colei che mi ha concepito. Cantico 3:5 Vi scongiuro, o figlie di Gerusalemme, per le gazzelle e per le cerve dei campi, non destate e non svegliate l'amore mio finche' cosi le piace. Il corteo nuziale Cantico 3:6 Chi e' costei che sale dal deserto, come colonne di fumo, profumata di mirra e d'incenso, e d'ogni polvere aromatica dei mercanti? Cantico 3:7 Ecco il letto di Salomone, intorno al quale stanno sessanta uomini valorosi, dei prodi d'Israele. Cantico 3:8 Tutti maneggiano la spada, sono esperti nella guerra; ognuno porta la sua spada al fianco per gli spaventi notturni. Cantico 3:9 Il re Salomone si e' fatto una lettiga con legno del Libano. Cantico 3:10 Ha fatto le sue colonne d'argento, la sua spalliera d'oro, il suo seggio di porpora; il suo interno e' ricamato con amore dalle figlie di Gerusalemme. Cantico 3:11 Uscite, figlie di Sion, mirate il re Salomone con la corona di cui l'ha incoronato sua madre, nel giorno delle sue nozze, nel giorno dell'allegrezza del suo cuore. Lo sposo esprime il suo amore per la sposa decantando la sua bellezza Cantico 4:1 Come sei bella, amica mia, come sei bella! I tuoi occhi dietro al tuo velo sono come quelli delle colombe; i tuoi capelli sono come un gregge di capre, che pascolano sul monte Galaad. Cantico 4:2 I tuoi denti sono come un gregge di pecore tosate, che tornano dal lavatoio; tutte hanno gemelli, e nessuna di esse e' sterile, Cantico 4:3 Le tue labbra sono come un filo di scarlatto, e la tua bocca e' graziosa; le tue tempie dietro al tuo velo sono come uno spicchio di melagrana. Cantico 4:4 Il tuo collo e' come la torre di Davide, costruita per un'armeria, su cui sono appesi mille scudi, tutti scudi di uomini valorosi. Cantico 4:5 Le tue due mammelle sono come due cerbiatti, gemelli di gazzella, che pascolano fra i gigli. Cantico 4:6 Prima che spiri la brezza del giorno e le ombre fuggano, me ne andro' al monte della mirra e al colle dell'incenso. Cantico 4:7 Tu sei tutta bella, amica mia, e non c'e' in te alcun difetto. Cantico 4:8 Vieni con me dal Libano, o mia sposa, vieni con me dal Libano! Guarda dalla sommita' dell'Amana, dalla sommita' del Senir e dell'Hermon, dalle tane dei leoni, dai monti dei leopardi. Cantico 4:9 Tu mi hai rapito il cuore, o mia sorella, sposa mia; tu mi hai rapito il cuore con un solo sguardo dei tuoi occhi, con uno solo dei monili del tuo collo. Cantico 4:10 Quanto e' piacevole il tuo amore, o mia sorella, sposa mia! Quanto migliore del vino e' il tuo amore e la fragranza dei tuoi olii profumati e' piu' soave di tutti gli aromi! Cantico 4:11 O sposa mia, le tue labbra stillano come un favo di miele, miele e latte sono sotto la tua lingua, e la fragranza delle tue vesti e' come la fragranza del Libano. Cantico 4:12 La mia sorella, la mia sposa e' un giardino chiuso, una sorgente chiusa, una fonte sigillata. Cantico 4:13 I tuoi germogli sono un giardino di melograni con frutti squisiti, piante di alcanna con nardo, Cantico 4:14 nardo e croco, cannella e cinnamomo, con ogni specie di alberi d'incenso, mirra ed aloe, con tutti i migliori aromi. Cantico 4:15 Tu sei una fonte di giardini, un pozzo di acque vive, ruscelli che scaturiscono dal Libano. Cantico 4:16 Le'vati, aquilone, e vieni, austro, soffia sul mio giardino, e i suoi aromi si effondano! Entri il mio diletto nel suo giardino e ne mangi i frutti squisiti! Cantico 5:1 Sono entrato nel mio giardino, o mia sorella, sposa mia, ho colto la mia mirra col mio balsamo; ho mangiato il mio favo col mio miele, ho bevuto il mio vino col mio latte. Amici, mangiate, bevete; si inebriatevi, o diletti! Lo strazio della seconda separazione dallo sposo Cantico 5:2 Io dormivo, ma il mio cuore vegliava. Sento la voce del mio diletto, che picchia e dice: «Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, mia perfetta, perche' il mio capo e' pieno di rugiada, e i miei riccioli di gocce della notte». Cantico 5:3 Mi sono tolta la veste, come me la rimetterei? Mi sono lavata i piedi, come li sporcherei di nuovo? Cantico 5:4 Il mio diletto ha messo la mano nel buco della porta, e le mie viscere si sono commosse per lui. Cantico 5:5 Mi sono alzata per aprire al mio diletto, e le mie mani hanno stillato mirra, le mie dita mirra liquida, che scorreva sulla maniglia della serratura. Cantico 5:6 Ho aperto al mio diletto, ma il mio diletto si era ritirato e se n'era andato. Il mio cuore veniva meno mentr'egli parlava. L'ho cercato, ma non l'ho trovato; ho chiamato, ma non mi ha risposto. Cantico 5:7 Le guardie che vanno attorno per la citta' mi hanno trovata, mi hanno percossa, mi hanno ferita; le guardie delle mura mi hanno strappato il velo. Cantico 5:8 Io vi scongiuro, o figlie di Gerusalemme, se trovate il mio diletto, che gli direte? Ditegli che sono malata d'amore. Cantico 5:9 Che cos'e' il tuo diletto piu' di un altro diletto, o la piu' bella fra le donne? Che cos'e' il tuo diletto piu' di un altro diletto perche' ci scongiuri cosi? La sposa decanta la bellezza dello sposo Cantico 5:10 Il mio diletto e' bianco e vermiglio, e si distingue fra diecimila. Cantico 5:11 Il suo capo e' oro finissimo, i suoi riccioli sono crespi, neri come il corvo. Cantico 5:12 I suoi occhi sono come colombe presso ruscelli d'acqua, lavati nel latte, propriamente incastonati come una pietra preziosa in un anello. Cantico 5:13 Le sue guance sono come un'aiuola di balsamo, come aiuole di erbe aromatiche; le sue labbra sono gigli, che stillano mirra liquida. Cantico 5:14 Le sue mani sono anelli d'oro, tempestate di pietre preziose, il suo ventre e' avorio lucente, ricoperto di zaffiri. Cantico 5:15 Le sue gambe sono colonne di marmo, fondate su basi d'oro puro. Il suo aspetto e' come il Libano, maestoso come i cedri. Cantico 5:16 La sua bocca e' la dolcezza stessa; si, egli e' attraente in tutto. Questo e' il mio diletto, questo e' il mio amico, o figlie di Gerusalemme. Reciproco elogio d'amore Cantico 6:1 Dov'e' andato il tuo diletto, o la piu' bella fra le donne? Dove si e' recato il tuo diletto, perche' lo possiamo cercare con te? Cantico 6:2 Il mio diletto e' sceso nel suo giardino, nelle aiuole di balsamo a pascolare il gregge nei giardini e a cogliere gigli. Cantico 6:3 Io sono del mio diletto, e il mio diletto e' mio; egli pascola il gregge fra i gigli. Cantico 6:4 Amica mia, tu sei bella come Tirtsah, leggiadra come Gerusalemme, tremenda come un esercito a bandiere spiegate. Cantico 6:5 Distogli da me i tuoi occhi, perche' mi turbano. I tuoi capelli sono come un gregge di capre, che pascolano sul monte Galaad. Cantico 6:6 I tuoi denti sono come un gregge di pecore, che tornano dal lavatoio, tutte hanno gemelli e nessuna di esse e' sterile, Cantico 6:7 Le tue tempie dietro al tuo velo sono come uno spicchio di melagrana. Cantico 6:8 Ci sono sessanta regine e ottanta concubine, e fanciulle senza numero. Cantico 6:9 Ma la mia colomba, la mia perfetta, e' unica; e' l'unica di sua madre, la prescelta di colei che l'ha partorita. Le fanciulle l'hanno vista e l'hanno proclamata beata, si, anche le regine e le concubine, e l'hanno lodata. Cantico 6:10 Chi e' costei che appare come l'alba, bella come la luna, pura come il sole, tremenda come un esercito a bandiere spiegate? Cantico 6:11 Io sono discesa nel giardino dei noci per vedere le piante verdeggianti della valle, per vedere se le viti erano in fiore, e i melograni mettevano le gemme. Cantico 6:12 Non so come, ma il mio desiderio mi ha posta sui carri del mio nobile popolo. Cantico 6:13 Ritorna, ritorna, o Shulammita, ritorna, ritorna, perche' possiamo ammirarti. Che cosa vedete nella Shulammita? Come una danza a due schiere? Espressioni di ammirazione dello sposo nei confronti della sposa Cantico 7:1 Come sono belli i tuoi piedi nei calzari, o figlia di principe! Le curve dei tuoi fianchi sono come gioielli, opera di mano d'artista. Cantico 7:2 Il tuo ombelico e' una coppa rotonda, ove non manca mai vino aromatico. Il tuo ventre e' un mucchio di grano, circondato di gigli. Cantico 7:3 Le tue due mammelle sono come due cerbiatti, gemelli di gazzella. Cantico 7:4 Il tuo collo e' come una torre d'avorio; i tuoi occhi sono come le piscine di Heshbon presso la porta di Bath-Rabbim. Il tuo naso e' come la torre del Libano, che guarda verso Damasco. Cantico 7:5 Il tuo capo si eleva su di te come il Karmel e i capelli del tuo capo sono porpora; un re e' fatto prigioniero dalle tue trecce. Cantico 7:6 Come sei bella e come sei leggiadra, o amore mio, con tutte le tue delizie! Cantico 7:7 La tua statura e' simile alla palma, e le tue mammelle a grappoli. Cantico 7:8 Ho detto: «Saliro' sulla palma e afferrero' i suoi rami». Siano le tue mammelle come i grappoli della vite, la fragranza del tuo alito come quello dei pomi, Cantico 7:9 e i baci della tua bocca come un vino squisito, che scende dolcemente per il mio diletto, sfiorando delicatamente le labbra di chi dorme. Unione d'amore Cantico 7:10 Io sono del mio diletto, e il suo desiderio e' verso di me. Cantico 7:11 Vieni, mio diletto, usciamo nei campi, passiamo la notte nei villaggi! Cantico 7:12 Alziamoci presto al mattino per andare nelle vigne e per vedere se la vite ha messo i germogli e i suoi fiori sono sbocciati, e se i melograni sono in fiore. La' ti daro' il mio amore. Cantico 7:13 Le mandragole, effondono la loro fragranza, e sulle nostre porte ci sono frutti squisiti di ogni genere, freschi e appassiti, che ho conservato per te, mio diletto. Cantico 8:1 Oh, fossi tu come un mio fratello, allattato alle mammelle di mia madre! Trovandoti fuori ti bacerei, e nessuno mi disprezzerebbe. Cantico 8:2 Ti condurrei e ti introdurrei in casa di mia madre; tu mi ammaestreresti e io ti darei da bere vino aromatico, del succo del mio melograno. Cantico 8:3 La sua sinistra sia sotto il mio capo e la sua destra mi abbracci! Cantico 8:4 O figlie di Gerusalemme, vi scongiuro non destate e non svegliate l'amore mio, finche' cosi le piace. L'amore inalterabile tra sposo e sposa Cantico 8:5 Chi e' costei che sale dal deserto appoggiata al suo diletto? Ti ho svegliata sotto il melo, dove tua madre ti ha partorito, dove quella che ti ha partorito ti ha dato alla luce. Cantico 8:6 Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio; poiche' l'amore e' forte come la morte, la gelosia e' dura come lo Sceol. Le sue fiamme sono fiamme di fuoco, una fiamma ardente. Cantico 8:7 Le grandi acque non potrebbero spegnere l'amore, ne' i fiumi sommergerlo. Se uno desse tutte le ricchezze della sua casa in cambio dell'amore, sarebbe certamente disprezzato. Cantico 8:8 Noi abbiamo una piccola sorella, che non ha ancora mammelle; che cosa faremo per la nostra sorella, nel giorno in cui si parlera' di lei? Cantico 8:9 Se e' un muro, costruiremo su di lei un palazzo d'argento; se e' una porta, la rafforzeremo con tavole di cedro. Cantico 8:10 Io sono un muro, e le mie mammelle sono come torri; percio' ai suoi occhi sono divenuta come colei che ha trovato pace. Cantico 8:11 Salomone aveva una vigna a Baal-Hamon; egli affido' la vigna a dei guardiani, ognuno dei quali doveva portare come suo frutto mille sicli d'argento. Cantico 8:12 La mia vigna, che e' mia, sta davanti a me. Tu, Salomone, tieni pure i mille sicli, e i guardiani del suo frutto ne abbiano duecento. Cantico 8:13 O tu che dimori nei giardini, i compagni stanno ascoltando la tua voce; fammela sentire. Cantico 8:14 Fa' presto, mio diletto e sii simile a una gazzella o a un cerbiatto, sui monti degli aromi!Isaia 1:1-66:24 Ribellione e peccati del popolo di Dio. Esortazioni e minacce Isaia 1:1 La visione d'Isaia, figlio di Amots, che egli ebbe riguardo a Giuda, e a Gerusalemme ai giorni di Uzziah, di Jotham, di Achaz e di Ezechia, re di Giuda. Isaia 1:2 Udite, o cieli, e ascolta, o terra, perche' l'Eterno ha parlato: «Ho allevato dei figli e li ho fatti crescere, ma essi si sono ribellati contro di me. Isaia 1:3 Il bue riconosce il suo proprietario e l'asino la mangiatoia del suo padrone, ma Israele non ha conoscenza e il mio popolo non ha intendimento». Isaia 1:4 Guai, nazione peccatrice, popolo carico di iniquita', razza di malfattori, figli che operano perversamente! Hanno abbandonato l'Eterno, hanno disprezzato il Santo d'Israele, si sono sviati e voltati indietro. Isaia 1:5 Perche' volete essere ulteriormente colpiti? Vi ribellereste ancor di piu'. Tutto il capo e' malato, tutto il cuore langue. Isaia 1:6 Dalla pianta del piede fino alla testa non vi e' nulla di sano: solo ferite, lividure e piaghe aperte, che non sono state pulite ne' fasciate ne' lenite con olio. Isaia 1:7 Il vostro paese e' desolato, le vostre citta' arse dal fuoco, il vostro suolo lo divorano gli stranieri sotto i vostri occhi; e' una desolazione come se fosse distrutto da stranieri. Isaia 1:8 Cosi la figlia di Sion e' rimasta come un capanno in una vigna, come una capanna in un campo di cocomeri, come una citta' assediata. Isaia 1:9 Se l'Eterno degli eserciti non ci avesse lasciato un piccolo residuo, saremmo come Sodoma, assomiglieremmo a Gomorra. Isaia 1:10 Ascoltate la parola dell'Eterno, o capi di Sodoma, prestate orecchio alla legge del nostro DIO, o popolo di Gomorra! Isaia 1:11 «Che m'importa la moltitudine dei vostri sacrifici, dice l'Eterno. Sono sazio degli olocausti di montoni e del grasso di bestie ingrassate; il sangue dei tori, degli agnelli e dei capri non lo gradisco. Isaia 1:12 Quando venite a presentarvi davanti a me, chi ha richiesto questo da voi, che calpestiate i miei cortili? Isaia 1:13 Smettete di portare oblazioni inutili; l'incenso, e' per me un abominio; non posso sopportare i noviluni e i sabati, il convocare assemblee e l'iniquita' assieme alle riunioni sacre. Isaia 1:14 Io odio i vostri noviluni e le vostre feste solenni; sono un peso per me, sono stanco di sopportarle. Isaia 1:15 Quando stendete le vostre mani, io nascondo i miei occhi da voi; anche se moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani sono piene di sangue. Isaia 1:16 Lavatevi, purificatevi, togliete dalla mia presenza la malvagita' delle vostre azioni, cessate di fare il male. Isaia 1:17 Imparate a fare il bene, cercate la giustizia, soccorrete l'oppresso, rendete giustizia all'orfano, difendete la causa della vedova. Isaia 1:18 Venite quindi e discutiamo assieme, dice l'Eterno, anche se i vostri peccati fossero come scarlatto, diventeranno bianchi come neve; anche se fossero rossi come porpora, diventeranno come lana. Isaia 1:19 Se siete disposti a ubbidire, mangerete le cose migliori del paese; Isaia 1:20 ma se rifiutate e vi ribellate, sarete divorati dalla spada», perche' la bocca dell'Eterno ha parlato. Isaia 1:21 Come mai la citta' fedele e' divenuta una prostituta? Era piena di rettitudine, la giustizia vi dimorava, ma ora vi abitano gli assassini. Isaia 1:22 Il tuo argento e' diventato scorie, il tuo vino e' stato diluito con acqua. Isaia 1:23 I tuoi principi sono ribelli e compagni di ladri; tutti amano regali e corrono dietro alle ricompense. Non fanno giustizia all'orfano, e la causa della vedova non giunge davanti a loro. Promessa di redenzione per Sion Isaia 1:24 Percio' il Signore, l'Eterno degli eserciti, il Potente d'Israele dice: «Ah, mi vendichero' dei miei avversari e faro' vendetta dei miei nemici. Isaia 1:25 Mettero' nuovamente la mia mano su di te, ti purifichero' delle tue scorie come con la soda e rimuovero' tutto il tuo piombo. Isaia 1:26 Ristabiliro' i tuoi giudici come erano all'inizio, e i tuoi consiglieri come erano al principio. Dopo questo, sarai chiamata "la citta' della giustizia", "la citta' fedele". Isaia 1:27 Sion sara' redenta mediante la rettitudine, e i suoi convertiti mediante la giustizia. Isaia 1:28 Ma i ribelli e i peccatori saranno distrutti assieme, e quelli che abbandonano l'Eterno saranno sterminati. Isaia 1:29 Allora avrete vergogna delle querce che avete amato e arrossirete dei giardini che avete scelto. Isaia 1:30 Poiche' sarete come una quercia dalle foglie appassite e come un giardino senz'acqua. Isaia 1:31 L'uomo forte sara' come stoppia e la sua opera come una favilla; bruceranno insieme tutte e due e nessuno li spegnera'». La grandezza del monte dell'Eterno negli ultimi giorni Isaia 2:1 Parola che Isaia, figlio di Amots ebbe in visione riguardo a Giuda e a Gerusalemme. Isaia 2:2 Negli ultimi giorni avverra' che il monte della casa dell'Eterno sara' stabilito in cima ai monti e si ergera' al di sopra dei colli, e ad esso affluiranno tutte le nazioni. Isaia 2:3 Molti popoli verranno dicendo: «Venite, saliamo al monte dell'Eterno, alla casa del Dio di Giacobbe; egli ci insegnera' le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri». Poiche' da Sion uscira' la legge e da Gerusalemme la parola dell'Eterno. Isaia 2:4 Egli fara' giustizia fra le nazioni e sgridera' molti popoli. Forgeranno le loro spade in vomeri e le loro lance in falci; una nazione non alzera' piu' la spada contro un'altra nazione e non insegneranno piu' la guerra. Isaia 2:5 O casa di Giacobbe, venite e camminiamo nella luce dell'Eterno! Il giorno dell'Eterno: tempo di giudizio Isaia 2:6 Poiche' tu, o Eterno, hai abbandonato il tuo popolo, la casa di Giacobbe, perche' sono pieni di pratiche orientali praticano la magia come i Filistei, stringono alleanze con i figli degli stranieri. Isaia 2:7 Il loro paese e' pieno d'argento e d'oro e i loro tesori sono senza fine, il loro paese e' pieno di cavalli e i loro carri sono senza fine. Isaia 2:8 Il loro paese e' pieno di idoli; si prostrano davanti all'opera delle loro stesse mani, davanti a cio' che le loro dita hanno fatto. Isaia 2:9 Percio' l'uomo comune e' umiliato e l'uomo eminente e' abbassato, ma tu non li perdoni. Isaia 2:10 Entra nella roccia e nasconditi nella polvere davanti al terrore dell'Eterno e davanti allo splendore della sua maesta'. Isaia 2:11 Lo sguardo altero dell'uomo sara' abbassato e l'orgoglio dei mortali sara' umiliato; soltanto l'Eterno sara' esaltato in quel giorno. Isaia 2:12 Poiche' il giorno dell'Eterno degli eserciti verra' contro tutto cio' che e' orgoglioso ed altero, e contro tutto cio' che si innalza, per abbassarlo, Isaia 2:13 contro tutti i cedri del Libano, alti ed elevati, e contro tutte le querce di Bashan, Isaia 2:14 contro tutti gli alti monti e contro tutti i colli elevati, Isaia 2:15 contro ogni torre eccelsa e contro ogni muro fortificato, Isaia 2:16 contro tutte le navi di Tarshish, e contro tutte le cose piacevoli. Isaia 2:17 L'alterigia dell'uomo sara' abbassata e l'orgoglio degli uomini eminenti sara' umiliato; soltanto l'Eterno sara' esaltato in quel giorno. Isaia 2:18 Gli idoli saranno interamente aboliti. Isaia 2:19 Gli uomini entreranno nelle caverne delle rocce e negli antri della terra davanti al terrore dell'Eterno e allo splendore della sua maesta', quando si levera' per far tremare la terra. Isaia 2:20 In quel giorno gli uomini getteranno ai topi e ai pipistrelli i loro idoli d'argento e i loro idoli d'oro, che si erano fabbricati per adorarli, Isaia 2:21 per entrare nelle fenditure delle rocce e nei crepacci delle rupi davanti al terrore dell'Eterno e davanti allo splendore della sua maesta', quando si levera' per far tremare la terra. Isaia 2:22 Cessate di confidare nell'uomo, nelle cui narici non c'e' che un soffio: quale conto si puo' fare di lui? Giudizio su Gerusalemme e su Giuda Isaia 3:1 Ecco, il Signore, l'Eterno degli eserciti, sta per togliere a Gerusalemme, e a Giuda ogni sostegno e appoggio, ogni sostegno di pane e ogni sostegno di acqua, Isaia 3:2 il prode e il guerriero, il giudice e il profeta, l'indovino e l'anziano, Isaia 3:3 il capo di una cinquantina e il notabile, il consigliere, l'esperto in arti magiche e l'abile incantatore. Isaia 3:4 Daro' loro dei ragazzi come principi, e dei bambini li domineranno. Isaia 3:5 Il popolo sara' oppresso, l'uno dall'altro, e ognuno dal suo prossimo; il fanciullo sara' insolente verso il vecchio, lo spregevole verso l'uomo onorato. Isaia 3:6 Uno afferrera' il proprio fratello nella casa di suo padre e dira': «Tu hai un mantello, sii nostro capo e prenditi cura di questa rovina». Isaia 3:7 Ma in quel giorno egli dichiarera' solennemente, dicendo: «Io non fascero' le vostre ferite, perche' in casa mia non c'e' ne' pane ne' mantello; non fatemi capo del popolo». Isaia 3:8 Gerusalemme infatti barcolla e Giuda cade, perche' la loro lingua e le loro opere sono contro l'Eterno, per provocare ad ira lo sguardo della sua maesta'. Isaia 3:9 La loro parzialita' con le persone testimonia contro di essi; mettono in mostra il loro peccato come Sodoma e non lo nascondono. Guai a loro, perche' fanno del male a se stessi. Isaia 3:10 Dite al giusto che avra' bene, perche' mangera' il frutto delle sue opere. Isaia 3:11 Guai all'empio! Gli verra' addosso la sventura, perche' gli sara' reso quel che le sue mani hanno fatto. Isaia 3:12 Gli oppressori del mio popolo sono fanciulli, e donne dominano su di lui. O mio popolo, quelli che ti guidano ti conducono fuori strada e distruggono il sentiero che tu percorri. Isaia 3:13 L'Eterno si presenta per accusare e prende posto per giudicare i popoli. Isaia 3:14 L'Eterno entra in giudizio con gli anziani, del suo popolo e con i suoi principi: «Siete voi che avete divorato la vigna; le spoglie del povero si trovano nelle vostre case. Isaia 3:15 Quale diritto avete di calpestare il mio popolo e di pestare la faccia dei poveri?», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti. Isaia 3:16 L'Eterno dice ancora: «Poiche' le figlie di Sion sono altezzose e procedono con il collo teso e con sguardi provocanti, camminando a piccoli passi e facendo tintinnare gli anelli ai loro piedi, Isaia 3:17 il Signore colpira' con la scabbia la sommita' del capo delle figlie di Sion, e l'Eterno mettera' a nudo le loro vergogne». Isaia 3:18 In quel giorno il Signore togliera' l'ornamento degli anelli alle caviglie, i cappellini e le lunette, Isaia 3:19 gli orecchini, i braccialetti e i veli, Isaia 3:20 i turbanti, le catenine ai piedi, le cinture, i vasetti di profumo e gli amuleti, Isaia 3:21 gli anelli, i gioielli al naso, Isaia 3:22 gli abiti da festa, le mantelline, gli scialli e le borsette, Isaia 3:23 gli specchi, le camicette, i cappucci e le vestaglie. Isaia 3:24 E avverra' che invece di profumo vi sara' marciume, invece della cintura una corda, invece di riccioli calvizie, invece di una veste costosa un sacco stretto, un marchio di fuoco invece di bellezza. Isaia 3:25 I tuoi uomini cadranno di spada, e i tuoi prodi in battaglia. Isaia 3:26 Le sue porte gemeranno e saranno in lutto; tutta desolata siedera' per terra. Isaia 4:1 In quel giorno sette donne afferreranno un uomo e diranno: «Noi mangeremo il nostro pane e ci vestiremo delle nostre vesti; soltanto, lasciaci portare il tuo nome, per togliere la nostra vergogna». Il germoglio dell'Eterno Isaia 4:2 In quel giorno il germoglio, dell'Eterno sara' tutto splendore e gloria, e il frutto della terra sara' l'orgoglio e l'ornamento per gli scampati d'Israele. Isaia 4:3 Ed avverra' che chi sara' rimasto in Sion e chi sara' superstite in Gerusalemme, sara' chiamato santo, cioe' chiunque in Gerusalemme sara' iscritto tra i vivi. Isaia 4:4 Quando il Signore avra' lavato le brutture delle figlie di Sion e avra' eliminato il sangue dal mezzo di Gerusalemme col soffio di giudizio e col soffio di sterminio, Isaia 4:5 allora l'Eterno creera' su ogni dimora del monte Sion e sulle sue assemblee una nuvola di fumo durante il giorno, e uno splendore di fuoco fiammeggiante durante la notte, perche' su tutta la gloria vi sara' una protezione. Isaia 4:6 E vi sara' una tenda per far ombra contro il caldo di giorno, e per servire di rifugio e di asilo contro la tempesta e la pioggia. La vigna dell'Eterno Isaia 5:1 Voglio cantare per il mio diletto un cantico del mio amico circa la sua vigna. Il mio diletto aveva una vigna su una collina molto fertile. Isaia 5:2 La circondo' con una siepe, ne tolse via le pietre, vi pianto' viti di ottima qualita', vi costrui in mezzo una torre e vi scavo' un torchio. Egli si aspettava che producesse uva buona, invece fece uva selvatica. Isaia 5:3 Or dunque, o abitanti di Gerusalemme e uomini di Giuda, giudicate fra me e la mia vigna. Isaia 5:4 Che cosa si sarebbe potuto ancora fare alla mia vigna che io non vi abbia gia' fatto? Perche', mentre io mi aspettavo che producesse uva buona, essa ha fatto uva selvatica? Isaia 5:5 Ma ora vi faro' sapere cio' che sto per fare alla mia vigna: rimuovero' la sua siepe e sara' interamente divorata, abbattero' il suo muro e sara' calpestata. Isaia 5:6 La ridurro' a un deserto: non sara' ne' potata ne' zappata, ma vi cresceranno rovi e spine; e comandero' alle nubi di non farvi cadere alcuna pioggia. Isaia 5:7 Or la vigna dell'Eterno degli eserciti e' la casa d'Israele, e gli uomini di Giuda sono la piantagione della sua delizia. Egli si aspettava rettitudine ed ecco spargimento di sangue, giustizia ed ecco grida di angoscia. I guai che attendono i malvagi Isaia 5:8 Guai a quelli che aggiungono casa a casa, che uniscono campo a campo, finche' non vi sia piu' spazio, e cosi rimaniate soli ad abitare in mezzo al paese. Isaia 5:9 Alle mie orecchie l'Eterno degli eserciti ha giurato: «In verita' molte case diventeranno una desolazione, grandi e belle case rimarranno senza abitanti». Isaia 5:10 Poiche' dieci iugeri di vigna produrranno solo un bato, e un homer di seme produrra' solo un'efa. Isaia 5:11 Guai a quelli che si alzano al mattino presto per correre dietro a bevande inebrianti e si attardano fino a sera finche' il vino li infiammi! Isaia 5:12 Nei loro banchetti vi e' la cetra, l'arpa, il tamburello, il flauto e il vino, ma non prestano attenzione all'opera dell'Eterno e non considerano cio' che ha fatto con le sue mani. Isaia 5:13 Percio' il mio popolo va in cattivita' per mancanza di conoscenza, la sua nobilta' muore di fame e la sua folla sara' arsa dalla sete. Isaia 5:14 Percio' lo Sceol, ha dilatato le sue fauci e ha aperto in modo smisurato la sua bocca, e in esso scenderanno la sua gloria, la sua folla, il suo frastuono e chi in essa festeggia. Isaia 5:15 L'uomo comune sara' umiliato, l'uomo importante sara' abbassato e gli occhi dei superbi saranno umiliati. Isaia 5:16 Ma l'Eterno degli eserciti sara' esaltato nel giudizio, e il Dio santo si mostrera' santo nella giustizia. Isaia 5:17 Allora gli agnelli pascoleranno come nei loro pascoli e gli stranieri divoreranno i campi deserti dei ricchi. Isaia 5:18 Guai a quelli che tirano l'iniquita' con corde di falsita' e il peccato come con corde da carro, Isaia 5:19 e dicono: «Faccia presto, realizzi l'opera sua, affinche' la possiamo vedere. Si avvicini e si compia il disegno del Santo d'Israele, affinche' lo possiamo conoscere». Isaia 5:20 Guai a quelli che chiamano bene il male, e male il bene che cambiano le tenebre in luce e la luce in tenebre, che cambiano l'amaro in dolce e il dolce in amaro! Isaia 5:21 Guai a quelli che sono saggi ai loro occhi e intelligenti davanti a loro stessi! Isaia 5:22 Guai ai campioni nel bere il vino e abili nel mescolare bevande inebrianti, Isaia 5:23 che assolvono il malvagio per un regalo e privano il giusto del suo diritto! Isaia 5:24 Percio', come una lingua di fuoco divora la stoppia e la fiamma consuma la paglia, cosi la loro radice sara' come marciume e il loro fiore sara' portato via come polvere, perche' hanno rigettato la legge dell'Eterno degli eserciti e hanno disprezzato la parola del Santo d'Israele. Isaia 5:25 Per questo l'ira dell'Eterno si e' accesa contro il suo popolo; egli ha steso la sua mano contro di lui e lo ha colpito cosi i monti hanno tremato e i loro cadaveri giacciono come spazzatura in mezzo alle strade; malgrado cio' la sua ira non si e' placata e la sua mano rimane distesa. Isaia 5:26 Egli alzera' una bandiera per le nazioni lontane e fischiera' loro dalle estremita' della terra, ed ecco, esse verranno velocemente e prontamente. Isaia 5:27 Nessuno fra esse sara' stanco o vacillera', nessuno sonnecchiera' o dormira', la cintura dei loro lombi, non si sciogliera', ne' si rompera' il legaccio dei loro calzari. Isaia 5:28 Le loro frecce sono acuminate e tutti i loro archi sono tesi; gli zoccoli dei loro cavalli sembreranno pietre e le ruote dei loro carri un turbine. Isaia 5:29 Il loro ruggito sara' come quello di un leone, ruggiranno come leoncelli; si, ruggiranno, afferreranno la preda e la porteranno via al sicuro e nessuno gliela strappera'. Isaia 5:30 In quel giorno ruggiranno contro Giuda, come rugge il mare; a guardare il paese, ecco tenebre e angoscia, e la luce sara' oscurata dalle nuvole. La visione di Isaia e il suo mandato Isaia 6:1 Nell'anno della morte del re Uzziah, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto ed elevato, e i lembi del suo manto riempivano il tempio. Isaia 6:2 Sopra di lui stavano dei serafini; ognuno di essi aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi e con due volava. Isaia 6:3 L'uno gridava all'altro e diceva: «Santo, santo, santo e' l'Eterno degli eserciti. Tutta la terra e' piena della sua gloria». Isaia 6:4 Gli stipiti della porta furono scossi dalla voce di colui che gridava, mentre il tempio si riempi di fumo. Isaia 6:5 Allora io dissi: «Ahime'! Io sono perduto, perche' sono un uomo dalle labbra impure e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; eppure i miei occhi hanno visto il Re, l'Eterno degli eserciti». Isaia 6:6 Allora uno dei serafini volo' verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, che aveva preso con le molle dall'altare. Isaia 6:7 Con esso mi tocco' la bocca e disse: «Ecco, questo ha toccato le tue labbra, la tua iniquita' e' rimossa e il tuo peccato e' espiato». Isaia 6:8 Poi udii la voce del Signore che diceva: «Chi mandero' e chi andra' per noi?». Io risposi: «Eccomi, manda me!». Isaia 6:9 Allora egli disse: «Va' e di a questo popolo: Ascoltate pure, ma senza comprendere, guardate pure, ma senza discernere! Isaia 6:10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo, indurisci i suoi orecchi e chiudi i suoi occhi, affinche' non veda con i suoi occhi, ne' oda con i suoi orecchi ne' intenda con il suo cuore, e cosi si converta e sia guarito». Isaia 6:11 Io dissi: «Fino a quando, Signore?». Egli rispose: «Finche' le citta' siano devastate e senza abitanti, le case siano senza alcun uomo e il paese sia devastato e desolato Isaia 6:12 e finche' l'Eterno abbia allontanato la gente e vi sia un grande abbandono in mezzo al paese. Isaia 6:13 Rimarra' ancora un decimo della popolazione, ma a sua volta sara' distrutto; come pero' al terebinto e alla quercia, quando sono abbattuti rimane il ceppo, cosi una progenie santa sara' il suo ceppo». Guerra contro Gerusalemme Isaia 7:1 Or avvenne ai giorni di Achaz figlio di Jotham, figlio di Uzziah, re di Giuda, che Retsin re di Siria, e Pekah figlio di Remaliah, re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra, ma non riuscirono ad espugnarla. Isaia 7:2 Fu percio' riferito alla casa di Davide, dicendo: «I Siri si sono accampati in Efraim». Cosi il cuore di Achaz e il cuore del suo popolo tremarono, come tremano gli alberi della foresta per il vento. Isaia 7:3 Allora l'Eterno disse a Isaia: «Va' incontro ad Achaz, tu e tuo figlio Scear-Jashub, all'estremita' del canale della piscina superiore sulla strada del campo del lavandaio, Isaia 7:4 e digli: Guarda di star tranquillo, non aver paura e il tuo cuore non venga meno a motivo di questi due mozziconi di tizzoni fumanti, per l'ira ardente di Retsin e della Siria, e del figlio di Remaliah. Isaia 7:5 Poiche' la Siria, Efraim e il figlio di Remaliah hanno ideato del male contro di te, dicendo: Isaia 7:6 "Saliamo contro Giuda, terrorizziamolo, apriamoci una breccia nelle sue mura e stabiliamo come re nel suo mezzo il figlio di Tabeel"». Isaia 7:7 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Questo non avverra', non succedera', Isaia 7:8 perche' la capitale della Siria e' Damasco e il capo di Damasco e' Retsin. Fra sessantacinque anni Efraim sara' fatto a pezzi e non sara' piu' popolo. Isaia 7:9 La capitale di Efraim e' Samaria, e il capo di Samaria e' il figlio di Remaliah. Se non credete, certamente non sarete resi stabili». Profezia intorno alla nascita dell'Emmanuele Isaia 7:10 L'Eterno parlo' di nuovo ad Achaz gli disse: Isaia 7:11 «Chiedi per te un segno all'Eterno, il tuo DIO; chiedilo o nelle profondita' o nelle altezze». Isaia 7:12 Ma Achaz rispose: «Io non chiedero' nulla, non voglio tentare l'Eterno». Isaia 7:13 Allora Isaia disse: «Ascoltate ora, o casa di Davide! e' forse poca cosa per voi lo stancare gli uomini, che volete stancare anche il mio DIO? Isaia 7:14 Percio' il Signore stesso vi dara' un segno: Ecco, la vergine concepira' e dara' alla luce un figlio e gli porra' nome Emmanuele Isaia 7:15 Egli mangera' panna e miele fino a quando sappia rigettare il male e scegliere il bene. Isaia 7:16 Ma prima che il fanciullo sappia rigettare il male e scegliere il bene, il paese che temi a motivo dei suoi due re sara' abbandonato. Isaia 7:17 L'Eterno fara' venire il re di Assiria su di te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre dei giorni quali non vennero da quando Efraim si separo' da Giuda. Isaia 7:18 In quel giorno avverra' che l'Eterno fischiera' alle mosche che sono all'estremita' dei fiumi d'Egitto, e alle api che sono nel paese di Assiria. Isaia 7:19 Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli desolate, nelle fenditure delle rocce, su tutti i cespugli spinosi e su tutti i pascoli. Isaia 7:20 In quel giorno il Signore con un rasoio preso a nolo oltre il Fiume, cioe' con il re di Assiria, radera' la testa e i peli delle gambe, e raschiera' via anche la barba. Isaia 7:21 In quel giorno avverra' che uno manterra' una giovane vacca e due pecore, Isaia 7:22 e per l'abbondanza del latte che daranno, egli mangera' panna, perche' panna e miele mangeranno tutti i superstiti lasciati in mezzo al paese. Isaia 7:23 In quel giorno ogni luogo dove ci potevano essere mille viti del valore di mille sicli d'argento, diventera' preda dei rovi e dei pruni. Isaia 7:24 Vi si entrera' con frecce e arco, perche' tutto il paese sara' rovi e pruni. Isaia 7:25 E su tutti i colli che erano dissodati con la zappa non si passera' piu' per paura dei rovi e dei pruni; saranno un luogo dove si manderanno i buoi e che sara' calpestato dalle pecore». Profezia riguardo alla caduta della Siria e d'Israele Isaia 8:1 L'Eterno mi disse: «Prenditi una tavoletta grande e scrivici sopra con caratteri ordinari: "Maher-Shalal-Hash-Baz"». Isaia 8:2 Allora presi con me, come testimoni fidati per testimoniare, il sacerdote Uria e Zaccaria, figlio di Jeberekiah. Isaia 8:3 Mi unii pure alla profetessa, ed ella concepi e diede alla luce un figlio. Allora l'Eterno mi disse: «Chiamalo Maher-Shalal-Hash-Baz; Isaia 8:4 poiche' prima che il bambino sappia dire: "padre mio" o "madre mia" le ricchezze di Damasco e il bottino di Samaria saranno portati davanti al re di Assiria». Isaia 8:5 L'Eterno mi parlo' ancora e mi disse: Isaia 8:6 «Poiche' questo popolo ha disprezzato le acque di Siloe, che scorrono dolcemente e si rallegra a motivo di Retsin e del figlio di Remaliah, Isaia 8:7 percio' ecco, il Signore fara' salire su di loro le acque del Fiume, possenti e copiose, cioe' il re di Assiria e tutta la sua gloria; si elevera' sopra tutti i suoi canali e straripera' da tutte le sue sponde. Isaia 8:8 Passera' attraverso Giuda, straripera' e passera' oltre fino ad arrivare al collo, e le sue ali spiegate copriranno tutta l'estensione del tuo paese, o Emmanuele. Isaia 8:9 Associatevi pure tumultuosamente, o popoli, ma sarete frantumati; ascoltate, o voi tutti paesi lontani. Cingetevi pure, ma sarete frantumati; cingetevi pure, ma sarete frantumati. Isaia 8:10 Fate pure dei piani, ma saranno sventati. Proferite una parola, ma non si realizzera', perche' Dio e' con noi» Isaia 8:11 Poiche' cosi mi ha parlato l'Eterno con mano potente e mi ha avvertito di non camminare per la via di questo popolo, dicendo: Isaia 8:12 «Non chiamate congiura tutto cio' che questo popolo chiama congiura, non temete cio' che esso teme e non spaventatevi. Isaia 8:13 L'Eterno degli eserciti, lui dovete santificare. Sia lui il vostro timore, sia lui il vostro spavento». Isaia 8:14 Egli sara' un santuario, ma anche una pietra d'intoppo, una roccia d'inciampo per le due case d'Israele, un laccio una trappola per gli abitanti di Gerusalemme. Isaia 8:15 Tra di loro molti inciamperanno, cadranno, saranno infranti rimarranno nel laccio e saranno presi. Isaia 8:16 «Chiudi questa testimonianza, sigilla questa legge fra i miei discepoli». Isaia 8:17 Io aspetto l'Eterno, che nasconde la sua faccia alla casa di Giacobbe, e spero in lui. Isaia 8:18 Ecco, io e i figli che l'Eterno mi ha dato, siamo segni e presagi in Israele, da parte dell'Eterno degli eserciti, che dimora sul monte Sion. Isaia 8:19 Se vi si dice: «Consultate i medium e I maghi, che sussurrano e bisbigliano», rispondete: «Non deve un popolo consultare il suo DIO? Deve forse rivolgersi ai morti per conto dei vivi?». Isaia 8:20 Attenetevi alla legge e alla testimonianza! Se un popolo non parla in questo modo, e' perche' in esso non c'e' luce. Isaia 8:21 Si aggirera' per il paese affranto e affamato; e quando sara' affamato si irritera' e maledira' il suo re e il suo DIO. Volgera' lo sguardo in alto, Isaia 8:22 poi lo volgera' verso la terra, ed ecco calamita', tenebre, oscurita' piena di angoscia, e sara' sospinto nelle piu' fitte tenebre. Profezia della nascita e regno del Messia Isaia 8:23 Ma le tenebre non dureranno sempre su colei che ora e' nell'angoscia. Come nei tempi passati egli ha coperto di obbrobrio il paese di Zabulon, e il paese di Neftali, cosi in avvenire coprira' di gloria la terra vicina al mare, oltre il Giordano, la Galilea dei gentili. Isaia 9:1 Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una grande luce; su coloro che abitavano nel paese dell'ombra della morte, si e' levata una luce. Isaia 9:2 Tu hai accresciuto la nazione, hai aumentato la loro gioia; essi gioiscono davanti a te come si gioisce alla mietitura, e come si giubila quando si divide il bottino. Isaia 9:3 Poiche' tu hai spezzato il giogo che gravava su di lui, il bastone sulle sue spalle e la verga di chi l'opprimeva, come nel giorno di Madian. Isaia 9:4 Poiche' ogni calzatura di guerriero nella mischia e ogni mantello rotolato nel sangue, sara' destinato ad essere arso e sara' esca del fuoco. Isaia 9:5 Poiche' un bambino ci e' nato, un figlio ci e' stato dato. Sulle sue spalle riposera' l'impero, e sara' chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno. Principe della pace. Isaia 9:6 Non ci sara' fine all'incremento del suo impero e pace sul trono di Davide e sul suo regno, per stabilirlo fermamente e rafforzarlo mediante il giudizio e la giustizia, ora e sempre. Questo fara' lo zelo dell'Eterno degli eserciti. L'ira dell'Eterno contro Israele Isaia 9:7 Il Signore manda una parola contro Giacobbe, ed essa e' caduta Isaia 9:8 Tutto il popolo la conoscera', Efraim e gli abitanti di Samaria, che nel loro orgoglio e arroganza di cuore dicono: Isaia 9:9 «I mattoni sono caduti, ma noi ricostruiremo con pietre squadrate; i sicomori sono stati tagliati, ma noi li sostituiremo con cedri». Isaia 9:10 Per questo l'Eterno suscitera' contro di lui gli avversari di Retsin e spronera' i suoi nemici: Isaia 9:11 i Siri dall'oriente, i Filistei dall'occidente, che divoreranno Israele a bocca spalancata. Malgrado tutto cio' la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa. Isaia 9:12 Tuttavia il popolo non torna a colui che lo colpisce e non cerca l'Eterno degli eserciti. Isaia 9:13 Percio' l'Eterno recidera' da Israele capo e coda, ramo di palma e giunco in un solo giorno. Isaia 9:14 L'anziano e il notabile sono il capo, e il profeta che insegna la menzogna e' la coda. Isaia 9:15 Quelli che guidano questo popolo lo fanno sviare, e quelli che sono da loro guidati sono divorati. Isaia 9:16 Percio' l'Eterno non si compiacera' dei suoi giovani, ne' avra' compassione dei suoi orfani e delle sue vedove, perche' tutti sono ipocriti e perversi, e ogni bocca proferisce follia. Malgrado tutto cio' la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa. Isaia 9:17 Poiche' la malvagita' arde come un fuoco, che divora rovi e pruni e divampa nel folto della foresta, che salgono quindi in alto come una colonna di fumo. Isaia 9:18 Per l'ira dell'Eterno degli eserciti il paese brucia e il popolo e' come esca per il fuoco; nessuno ha pieta' del proprio fratello. Isaia 9:19 Si strappa via a destra, ma si e' ancora affamati; si divora a sinistra, ma non ci si sazia; ognuno divora la carne del proprio braccio: Isaia 9:20 Manasse divora Efraim, ed Efraim Manasse; e insieme sono contro Giuda. Malgrado tutto cio' la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa Isaia 10:1 Guai a quelli che promulgano decreti iniqui e a quelli che continuano a redigere sentenze ingiuste, Isaia 10:2 per negare giustizia ai miseri, per spogliare del diritto i poveri del mio popolo, e far cosi delle vedove la loro preda e degli orfani il loro bottino. Isaia 10:3 Che farete nel giorno del castigo e della distruzione che verra' da lontano? Da chi fuggirete in cerca di aiuto e a chi lascerete la vostra ricchezza? Isaia 10:4 Non restera' loro che curvarsi fra i prigionieri o cadere fra gli uccisi. Malgrado tutto cio' la sua ira non si calma e la sua mano rimane distesa. Il giudizio di Dio sopra l'Assiria Isaia 10:5 Guai all'Assiria, la verga della mia ira nelle cui mani c'e' il bastone della mia indignazione! Isaia 10:6 Io la mandero' contro una nazione empia e contro il popolo della mia ira. Le comandero' di saccheggiarlo, di depredarlo e di calpestarlo come il fango delle strade. Isaia 10:7 Essa pero' non intende cosi e nel suo cuore non pensa cosi, ma ha in cuore di distruggere e di sterminare un gran numero di nazioni. Isaia 10:8 Infatti dice: «I miei principi non sono tutti quanti re? Isaia 10:9 Non e' Kalno come Karkemish? Non e' Hamath come Arpad? Non e' Samaria come Damasco? Isaia 10:10 Come la mia mano ha raggiunto i regni degli idoli le cui immagini scolpite erano piu' numerose di quelle di Gerusalemme e di Samaria, Isaia 10:11 come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, non faro' pure cosi a Gerusalemme e ai suoi idoli?». Isaia 10:12 Ma avverra' che, quando il Signore avra' portato a termine tutta la sua opera sul monte Sion e a Gerusalemme, egli dira': «Io puniro' il frutto dell'alterigia del cuore del re di Assiria e la gloria dei suoi occhi alteri». Isaia 10:13 Infatti egli dice: «L'ho fatto con la forza della mia mano e con la mia sapienza, perche' sono intelligente, ho rimosso i confini dei popoli, ho depredato i loro tesori e come uomo potente ho deposto quelli che erano sul trono. Isaia 10:14 La mia mano ha trovato come un nido le ricchezze dei popoli, come uno raccoglie delle uova abbandonate, cosi io ho raccolto la terra intera e non ci fu nessuno che abbia mosso le ali, o abbia aperto il becco e pigolato». Isaia 10:15 La scure si gloria forse con chi taglia con essa o si fa grande la sega con chi la maneggia? Come se la verga dovesse dirigere colui che la alza, o come se il bastone potesse alzarsi come se non fosse legno! Isaia 10:16 Percio' il Signore, l'Eterno degli eserciti, mandera' la consunzione tra le sue schiere piu' valide, e al posto della sua gloria egli accendera' un fuoco, come il fuoco di un incendio. Isaia 10:17 Cosi la luce d'Israele diventera' un fuoco e il suo Santo una fiamma, che ardera' e divorera' i suoi rovi e i suoi pruni in un sol giorno. Isaia 10:18 Egli consumera' la gloria della sua foresta e della sua fertile campagna dall'anima fino al corpo; sara' come un ammalato che viene meno. Isaia 10:19 Il resto degli alberi della sua foresta sara' ridotto a un numero cosi esiguo che persino un bambino potrebbe farne il conto. Il residuo d'Israele Isaia 10:20 In quel giorno avverra' che il residuo d'Israele e gli scampati della casa di Giacobbe non si appoggeranno piu' su colui che li colpiva, ma si appoggeranno in verita' sull'Eterno, il Santo d'Israele. Isaia 10:21 Un residuo, il residuo di Giacobbe tornera' al Dio potente. Isaia 10:22 Poiche', anche se il tuo popolo, o Israele, fosse come la sabbia del mare, solo un suo residuo tornera'; lo sterminio decretato fara' traboccare la giustizia. Isaia 10:23 Infatti il Signore, l'Eterno degli eserciti, compira' lo sterminio decretato in mezzo a tutta la terra. Isaia 10:24 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno degli eserciti: «O popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiro, che ti percuote con la verga e alza il suo bastone contro di te, come fece l'Egitto. Isaia 10:25 Poiche' ancora un breve tempo, e l'indignazione cessera', mentre la mia ira si volgera' alla loro distruzione. Isaia 10:26 L'Eterno degli eserciti levera' contro di lui la sferza, come quando colpi Madian al masso di Horeb; e come distese il suo bastone sul mare, cosi lo alzera' ancora come fece in Egitto. Isaia 10:27 In quel giorno avverra' che il suo carico sara' allontanato dalle tue spalle e il suo giogo dal tuo collo; il giogo sara' distrutto dall'unzione dell'olio». Isaia 10:28 Egli arriva a Aiath, oltrepassa Migron, depone i suoi bagagli a Mikmash. Isaia 10:29 Valicano il passo, si accampano a Gheba; Ramah trema, Ghibeah di Saul e' fuggita. Isaia 10:30 Alza la tua voce, o figlia di Gallim! Presta attenzione, o Laish! Povera Anathoth! Isaia 10:31 Madmenah e' fuggita, gli abitanti di Ghebim cercano un rifugio. Isaia 10:32 Tuttavia oggi fara' sosta a Nob, agitando il pugno contro il monte della figlia di Sion, la collina di Gerusalemme. Isaia 10:33 Ecco, il Signore, l'Eterno degli eserciti, stronchera' i rami con terribile violenza; i piu' alti saranno tagliati, i piu' altezzosi saranno abbassati. Isaia 10:34 Egli abbattera' con la scure il folto della foresta, e il Libano cadra' sotto i colpi del Potente. Il regno messianico del germoglio di Isai Isaia 11:1 Poi un ramoscello uscira' dal tronco di Isai e un germoglio spuntera' dalle sue radici. Isaia 11:2 Lo Spirito dell'Eterno riposera' su lui: spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di potenza, spirito di conoscenza e di timore dell'Eterno. Isaia 11:3 Il suo diletto sara' nel timore dell'Eterno, non giudichera' secondo le apparenze, non dara' sentenze per sentito di re, Isaia 11:4 ma giudichera' i poveri con giustizia e fara' decisioni eque per gli umili del paese. Colpira' il paese con la verga della sua bocca e col soffio delle sue labbra fara' morire l'empio. Isaia 11:5 La giustizia sara' la cintura dei suoi lombi, e la fedelta' la cintura dei suoi fianchi. Isaia 11:6 Il lupo abitera' con l'agnello e il leopardo giacera' col capretto; il vitello, il leoncello e il bestiame ingrassato staranno insieme e un bambino li guidera'. Isaia 11:7 La vacca pascolera' con l'orsa, i loro piccoli giaceranno insieme, e il leone si nutrira' di paglia come il bue. Isaia 11:8 Il lattante giochera' sulla buca dell'aspide, e il bambino divezzato mettera' la sua mano nel covo della vipera. Isaia 11:9 Non si fara' ne' male ne' distruzione su tutto il mio monte santo, poiche' il paese sara' ripieno della conoscenza dell'Eterno, come le acque ricoprono il mare. Isaia 11:10 In quel giorno avverra' che la radice di Isai si ergera' come una bandiera per i popoli; le nazioni lo cercheranno, e il luogo del suo riposo, sara' glorioso. Il residuo d'Israele Isaia 11:11 In quel giorno avverra' che il Signore stendera' la sua mano una seconda volta per riscattare il residuo del suo popolo superstite dall'Assiria e dall'Egitto, da Pathros e dall'Etiopia, da Elam, da Scinar e da Hamath e dalle isole del mare. Isaia 11:12 Egli alzera' il vessillo per le nazioni, raccogliera' gli espulsi d'Israele e radunera' i dispersi di Giuda dai quattro angoli della terra. Isaia 11:13 La gelosia di Efraim scomparira' e gli avversari di Giuda saranno annientati; Efraim non invidiera' piu' Giuda e Giuda non sara' piu' ostile ad Efraim. Isaia 11:14 Essi piomberanno a volo sulle spalle dei Filistei verso occidente, insieme saccheggeranno i figli dell'oriente; metteranno le loro mani su Edom, e su Moab, e i figli di Ammon saranno loro sudditi. Isaia 11:15 L'Eterno distruggera' interamente la lingua del mare d'Egitto, e con la potenza del suo soffio agitera' la sua mano sul fiume e lo colpira' dividendolo in sette canali, cosi da poterlo attraversare con i sandali. Isaia 11:16 Vi sara' una strada per il residuo del suo popolo rimasto in Assiria, come ce ne fu una per Israele il giorno che usci dal paese d'Egitto. Cantico di ringraziamento e di lode Isaia 12:1 In quel giorno dirai: «Io ti celebro, o Eterno. Anche se ti eri adirato con me, la tua ira si e' calmata e mi hai consolato. Isaia 12:2 Ecco, Dio e' la mia salvezza; io avro' fiducia e non avro' paura, perche' l'Eterno, si, l'Eterno e' la mia forza e il mio cantico, ed e' stato la mia salvezza». Isaia 12:3 Voi attingerete con gioia l'acqua dalle fonti della salvezza. Isaia 12:4 In quel giorno direte: «Celebrate l'Eterno, invocate il suo nome, fate conoscere le sue opere tra i popoli, proclamate che il suo nome e' eccelso! Isaia 12:5 Cantate lodi all'Eterno, perche' ha fatto cose grandiose; questo sia noto in tutta la terra. Isaia 12:6 Grida ed esulta di gioia, o abitatrice di Sion, perche' grande e' in mezzo a te il Santo d'Israele». Profezia contro Babilonia Isaia 13:1 Profezia su Babilonia, data in visione a Isaia, figlio di Amots. Isaia 13:2 «Issate una bandiera su un alto monte, alzate la voce verso di loro, agitate la mano perche' entrino nelle porte dei principi. Isaia 13:3 Io ho dato ordini a quelli che sono a me consacrati, ho chiamato i miei prodi per eseguire la mia ira, quelli che esultano nella mia grandezza. Isaia 13:4 C'e' il rumore di una grande moltitudine sui monti, simile a quello di un popolo immenso; il rumore tumultuoso di regni, di nazioni radunate. L'Eterno degli eserciti passa in rassegna l'esercito per la battaglia. Isaia 13:5 Vengono da un paese lontano, dalla estremita' dei cieli, l'Eterno e gli strumenti della sua ira, per distruggere tutta la terra. Isaia 13:6 Urlate, perche' il giorno dell'Eterno e' vicino; esso viene come una devastazione da parte dell'Onnipotente. Isaia 13:7 Percio' tutte le mani saranno fiacche e ogni cuor d'uomo verra' meno. Isaia 13:8 Saranno colti da spavento, spasimi e dolori li prenderanno, si contorceranno come una partoriente, si guarderanno l'un l'altro sbigottiti, le loro facce saranno facce di fuoco. Isaia 13:9 Ecco, il giorno dell'Eterno viene: giorno crudele, d'indignazione e d'ira ardente, per fare della terra un deserto e sterminare da essa i peccatori. Isaia 13:10 Poiche' le stelle del cielo e le loro costellazioni non faranno piu' brillare la loro luce; il sole si oscurera' al suo sorgere e la luna non diffondera' piu' la sua luce. Isaia 13:11 Io puniro' il mondo per la sua malvagita' e gli empi per la loro iniquita'; mettero' fine all'alterigia dei superbi e abbattero' l'arroganza dei tiranni. Isaia 13:12 Rendero' l'uomo mortale piu' raro dell'oro fino, l'umanita' piu' rara dell'oro di Ofir. Isaia 13:13 Percio' faro' tremare i cieli, e la terra sara' scossa dal suo luogo a causa dell'indignazione dell'Eterno degli eserciti nel giorno della sua ira ardente. Isaia 13:14 Allora, come una gazzella inseguita o come un gregge che nessuno raduna, ognuno si volgera' verso il suo popolo, ognuno fuggira' al proprio paese. Isaia 13:15 Chiunque sara' trovato sara' trafitto, e chiunque sara' preso cadra' di spada. Isaia 13:16 I loro bambini saranno sfracellati davanti ai loro occhi, le loro case saranno saccheggiate e le loro mogli saranno violentate. Isaia 13:17 Ecco, io suscito contro di essi i Medi che non penseranno all'argento e non prenderanno alcun piacere nell'oro. Isaia 13:18 I loro archi atterreranno i giovani; non avranno pieta' del frutto del grembo; il loro occhio non risparmiera' i bambini. Isaia 13:19 Cosi Babilonia, lo splendore dei regni, la gloria dell'orgoglio dei Caldei, sara' come Sodoma e Gomorra quando DIO le sovverti. Isaia 13:20 Essa non sara' mai piu' abitata ne' popolata di generazione in generazione l'Arabo non vi piantera' piu' la tenda, ne' i pastori vi faranno sostare le greggi. Isaia 13:21 Ma vi riposeranno le fiere del deserto, le sue case saranno piene di gufi, vi dimoreranno gli struzzi vi danzeranno i satiri. Isaia 13:22 Le iene ululeranno nelle sue case desolate, gli sciacalli nei suoi palazzi lussuosi. Il suo tempo si avvicina, i suoi giorni non saranno prolungati». Liberazione d'Israele, che si fara' beffe di Babilonia Isaia 14:1 Poiche' l'Eterno avra' pieta' di Giacobbe, scegliera' ancora Israele e li ristabilira' sulla loro terra, gli stranieri si uniranno a loro e si stringeranno alla casa di Giacobbe. Isaia 14:2 I popoli li prenderanno e li ricondurranno nel loro paese e la casa d'Israele li possedera' nel paese dell'Eterno come servi e serve; faranno prigionieri quelli che li avevano fatti prigionieri e regneranno sui loro oppressori. Isaia 14:3 Cosi nel giorno in cui l'Eterno ti avra' dato riposo dal tuo affanno, dalla tua agitazione e dalla dura schiavitu' alla quale eri stato asservito, Isaia 14:4 tu pronunzierai questa sentenza sul re di Babilonia e dirai: «Come e' finito l'oppressore, l'esattrice d'oro e' finita. Isaia 14:5 L'Eterno ha spezzato il bastone degli empi, lo scettro dei despoti. Isaia 14:6 Colui che nel suo furore percuoteva i popoli con colpi incessanti, colui che dominava con ira sulle nazioni e' inseguito senza misericordia. Isaia 14:7 Tutta la terra riposa tranquilla, la gente erompe in gridi di gioia. Isaia 14:8 Perfino i cipressi e i cedri del Libano gioiscono per te e dicono: "Da quando sei atterrato, nessun tagliabosco e' piu' salito contro di noi". Isaia 14:9 Lo Sceol, di sotto e' in agitazione per te, per farsi incontro al tuo arrivo; esso risveglia gli spiriti dei trapassati, tutti i principi della terra; ha fatto alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni. Isaia 14:10 Tutti prendono la parola per dirti: Anche tu sei diventato debole come noi e sei divenuto simile a noi. Isaia 14:11 Il tuo fasto e' precipitato nello Sceol assieme al suono delle tue arpe; sotto di te si stende un letto di vermi e i vermi sono la tua coperta Isaia 14:12 Come mai sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio dell'aurora? Come mai sei stato gettato a terra, tu che atterravi le nazioni? Isaia 14:13 Tu dicevi in cuor tuo: "Io saliro' in cielo, innalzero' il mio trono al di sopra delle stelle di Dio; mi siedero' sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del nord; Isaia 14:14 saliro' sulle parti piu' alte delle nubi, saro' simile all'Altissimo". Isaia 14:15 Invece sarai precipitato nello Sceol, nelle profondita' della fossa, Isaia 14:16 Quanti ti vedono ti guardano fisso, ti osservano attentamente e dicono: "e' questo l'uomo che faceva tremare la terra, che scuoteva i regni, Isaia 14:17 che ridusse il mondo come un deserto, distrusse le sue citta' e non lascio' mai andar liberi i suoi prigionieri?" Isaia 14:18 Tutti i re delle nazioni, tutti quanti riposano in gloria, ciascuno nel proprio sepolcro; Isaia 14:19 tu invece sei stato gettato lontano dalla tua tomba come un germoglio abominevole, come un vestito di uccisi trafitti colla spada, che scendono sui sassi della fossa, come un cadavere calpestato. Isaia 14:20 Tu non sarai riunito a loro nella sepoltura, perche' hai distrutto il tuo paese e hai ucciso il tuo popolo; la discendenza dei malfattori non sara' piu' nominata. Isaia 14:21 Preparate il massacro dei suoi figli a causa della iniquita' dei loro padri, perche' non si alzino piu' a prendere possesso della terra e a riempire la faccia del mondo di citta'. Isaia 14:22 "Io mi levero' contro di loro", dice l'Eterno degli eserciti, "e sterminero' da Babilonia il nome e i superstiti, la progenie e la discendenza", dice l'Eterno. Isaia 14:23 "Ne faro' il dominio del porcospino e paludi di acqua, la spazzero' con la scopa della distruzione", dice l'Eterno degli eserciti». Profezia contro gli Assiri Isaia 14:24 L'Eterno degli eserciti ha giurato, dicendo: «In verita' come ho pensato, cosi sara', e come ho deciso, cosi accadra'. Isaia 14:25 Frantumero' l'Assiro nel mio paese e lo calpestero' sui miei monti; allora il suo giogo sara' rimosso da essi, e il suo carico sara' rimosso dalle loro spalle. Isaia 14:26 Questo e' il piano deciso contro tutta la terra e questa e' la mano stesa contro tutte le nazioni. Isaia 14:27 Poiche' l'Eterno degli eserciti ha deciso questo e chi potra' annullarlo? La sua mano e' stesa e chi potra' fargliela ritirare?». Profezia contro i Filistei Isaia 14:28 Nell'anno della morte del re Achaz fu pronunciata questa profezia: Isaia 14:29 «Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta, perche' la verga che ti colpiva e' spezzata! Poiche' dalla radice del serpente uscira' una vipera, e il suo frutto sara' un serpente ardente e volante. Isaia 14:30 I primogeniti dei poveri avranno di che cibarsi e i bisognosi riposeranno al sicuro; ma faro' morire di fame la tua radice, e questo distruggera' il tuo residuo. Isaia 14:31 Urla, o porta, grida, o citta'! Struggi, o Filistia tutta quanta, perche' dal nord viene un fumo, e nessuno lascia il suo posto nelle sue schiere». Isaia 14:32 Che si rispondera' ai messaggeri di questa nazione? «Che l'Eterno ha fondato Sion e in essa gli afflitti del suo popolo trovano rifugio». Profezia contro Moab Isaia 15:1 Profezia su Moab. Ar-Moab e' stato devastato di notte ed e' stato distrutto. Si, Kir-Moab e' stato devastato di notte ed e' stato distrutto. Isaia 15:2 e' salito al tempio e a Didon, sugli alti luoghi, per piangere; Moab innalza un lamento su Nebo e su Medeba; tutte le teste sono rasate, tutte le barbe tagliate. Isaia 15:3 Nelle sue strade indossano sacchi, sui tetti e nelle piazze ognuno si lamenta piangendo a dirotto. Isaia 15:4 Heshbon ed Elealeh urlano, il loro grido si ode fino a Jahats, percio' i guerrieri di Moab mandano grida di dolore; la sua anima freme. Isaia 15:5 Il mio cuore geme per Moab, i cui fuggiaschi arrivano fino a Tsoar, come una giovenca di tre anni. Si, essi fanno piangendo la salita di Luhith e mandano grida di distruzione sulla via di Horonaim; Isaia 15:6 perche' le acque di Nimrim sono una desolazione, l'erba e' seccata, l'erba tenera e' scomparsa, non c'e' piu' nulla di verde. Isaia 15:7 Per questo le ricchezze che hanno acquisito e quelle cose che hanno accumulato, le trasportano oltre il torrente dei salici. Isaia 15:8 Le grida risuonano per tutto il territorio di Moab, il suo urlo giunge fino ad Eglaim, il suo urlo giunge fino a Beer-Elim. Isaia 15:9 Le acque di Dimon sono piene di sangue, perche' infliggero' a Dimon altri mali: un leone per gli scampati di Moab e per quelli rimasti nel paese. Isaia 16:1 «Mandate un agnello al dominatore del paese, da Sela verso il deserto, al monte della figlia di Sion. Isaia 16:2 Poiche' avverra' che ai guadi dell'Arnon le figlie di Moab saranno come un uccello scacciato dal nido. Isaia 16:3 Dacci un consiglio, fa' giustizia! Rendi la tua ombra come la notte in pieno mezzodi; nascondi i dispersi, non tradire i fuggiaschi. Isaia 16:4 O Moab, lascia dimorare presso di te i miei dispersi, sii per loro un rifugio di fronte al devastatore. Poiche' il tiranno non c'e' piu', la devastazione e' cessata, gli oppressori sono scomparsi dal paese. Isaia 16:5 Allora un trono sara' reso stabile nella misericordia, e su di esso siedera' nella fedelta', nella tenda di Davide, uno che giudichera', esercitera' il giudizio e sara' pronto a far giustizia». Isaia 16:6 «Noi abbiamo sentito parlare dell'orgoglio di Moab, estremamente orgoglioso, della sua alterigia, della sua superbia, della sua arroganza, del suo vantarsi senza fondamento». Isaia 16:7 Per questo Moab innalzera' un lamento per Moab, tutti si lamenteranno. Voi piangerete costernati per le focacce di uva di Kir-Hareseth. Isaia 16:8 Poiche' le campagne di Heshbon languiscono, come pure le vigne di Sibmah i padroni delle nazioni hanno distrutto le sue piante migliori che arrivavano fino a Jazer e erravano per il deserto, i suoi rami si estendevano e oltrepassavano il mare. Isaia 16:9 Percio' con il pianto di Jazer piangero' le vigne di Sibmah; ti inzuppero' con le mie lacrime, o Heshbon, o Elealeh, perche' sui tuoi frutti d'estate e sulle tue messi si e' abbattuto un grido di guerra. Isaia 16:10 La gioia e il giubilo sono scomparsi dalla fertile campagna; nelle vigne non ci sono piu' canti, ne' grida d'allegrezza; il pigiatore non pigia piu' il vino nei tini; io ho fatto cessare il grido di gioia. Isaia 16:11 Percio' le mie viscere fremono per Moab come un'arpa, e il mio interiore per Kir-Heres. Isaia 16:12 E avverra' che quando Moab si presentera' e si stanchera' sull'alto luogo, entrera' nel suo santuario per pregare, ma non otterra' nulla. Isaia 16:13 Questa e' la parola che l'Eterno indirizzo' un tempo a Moab. Isaia 16:14 Ma ora l'Eterno ha parlato, dicendo: «Entro tre anni, come gli anni di un bracciante salariato, la gloria di Moab cadra' in disprezzo insieme a tutta quella grande moltitudine; e rimarra' solamente un numero molto piccolo e debole». Profezia contro Damasco e Samaria Isaia 17:1 Profezia contro Damasco. «Ecco, Damasco cessera' di essere una citta' e diventera' un cumulo di rovine. Isaia 17:2 Le citta' di Aroer saranno abbandonate; diventeranno pascolo per le greggi che vi riposeranno senza che alcuno le spaventi. Isaia 17:3 A Efraim sara' tolta la fortezza, a Damasco il regno; e il residuo di Siria sara' come la gloria dei figli d'Israele», dice l'Eterno degli eserciti. Isaia 17:4 «In quel giorno avverra' che la gloria di Giacobbe svanira' e la pinguedine del suo corpo sara' consumata. Isaia 17:5 Avverra' come quando il mietitore raccoglie il grano e col suo braccio taglia le spighe; avverra' come quando si raccolgono le spighe nella valle di Refaim. Isaia 17:6 Vi rimarranno alcuni grappoli da racimolare, come quando si bacchiano le olive: due o tre olive in cima ai rami piu' alti, quattro o cinque sui rami piu' carichi», dice l'Eterno, il DIO d'Israele. Isaia 17:7 In quel giorno l'uomo volgera' lo sguardo al suo Creatore e i suoi occhi guarderanno al Santo d'Israele. Isaia 17:8 Non si volgera' piu' agli altari, opera delle sue mani e non guardera' piu' a quel che le sue dita hanno fatto, agli Ascerim, e agli altari per l'incenso, Isaia 17:9 In quel giorno le sue citta' fortificate saranno come un luogo abbandonato nella foresta o come un ramo abbandonato davanti ai figli d'Israele, e sara' una desolazione. Isaia 17:10 Poiche' hai dimenticato il DIO della tua salvezza, e non ti sei ricordato della Rocca della tua forza, percio' hai piantato piantagioni e le hai innestate con ramoscelli stranieri. Isaia 17:11 Il giorno che le piantasti le circondasti con una siepe; al mattino fai germogliare i tuoi semi, ma il raccolto sara' un cumulo di rovine nel giorno di malattia e dolore incurabile. Isaia 17:12 Ah, il tumulto di un gran numero di popoli, che rumoreggiano come il muggito dei mari e come il fragore delle nazioni, rumoreggiano come il fragore di acque potenti! Isaia 17:13 Le nazioni rumoreggiano come il fragore di molte acque, ma Dio le minaccia, ed esse fuggono lontano, sospinte come la pula dei monti davanti al vento, come un mulinello di polvere davanti al turbine. Isaia 17:14 Alla sera, ecco il terrore, e prima del mattino non c'e' piu' nulla. Questa e' la parte di quelli che ci depredano, la sorte di quelli che ci saccheggiano. Profezia contro l'Etiopia Isaia 18:1 Guai al paese dalle ali strepitanti che si trova oltre i fiumi di Etiopia, Isaia 18:2 che manda ambasciatori per mare in navicelle di papiro sulle acque, dicendo: «Andate, o veloci messaggeri, verso una nazione di alta statura e dalla pelle lucida, verso un popolo temuto dai suoi inizi in poi, nazione potente che calpesta tutto, il cui paese e' solcato da fiumi». Isaia 18:3 Voi tutti, abitanti del mondo e quanti dimorate sulla terra, quando la bandiera sara' issata sui monti, guardate, e quando la tromba suonera', ascoltate! Isaia 18:4 Poiche' cosi mi ha detto l'Eterno: «Staro' tranquillo e guardero' dalla mia dimora, come un calore sereno e luminoso alla luce del sole, come una nube di rugiada nel calore della mietitura». Isaia 18:5 Poiche' prima della mietitura, quando la fioritura e' finita e il fiore e' diventato un grappolo in fase di maturazione, egli tagliera' i ramoscelli con le roncole, e strappera' via e tronchera' i tralci. Isaia 18:6 Essi saranno abbandonati tutti insieme agli uccelli rapaci dei monti e alle bestie della terra: gli uccelli rapaci passeranno sopra di essi l'estate e le bestie della terra passeranno sopra di essi l'inverno. Isaia 18:7 In quel tempo saranno portate offerte all'Eterno degli eserciti da una nazione di alta statura e dalla pelle lucida, da un popolo temuto dai suoi inizi in poi, una nazione potente che calpesta tutto, il cui paese e' solcato da fiumi; saranno portate al luogo in cui si trova il nome dell'Eterno degli eserciti, sul monte Sion. Profezia contro l'Egitto Isaia 19:1 Profezia sull'Egitto. Ecco l'Eterno che cavalca su una nuvola leggera ed entra in Egitto. Gli idoli d'Egitto barcollano davanti a lui, e il cuore degli Egiziani viene meno dentro di loro. Isaia 19:2 «Aizzero' Egiziani contro Egiziani, ognuno combattera' contro il proprio fratello, e ognuno contro il proprio Vicino citta' contro citta', regno contro regno. Isaia 19:3 Lo spirito dell'Egitto verra' meno nel suo mezzo, e io distruggero' i suoi disegni, cosi essi consulteranno gli idoli e gli incantatori, i medium e i maghi. Isaia 19:4 Consegnero' l'Egitto nelle mani di un duro padrone, e un re crudele lo dominera'» dice il Signore, l'Eterno degli eserciti. Isaia 19:5 Le acque del mare si prosciugheranno, il fiume inaridira' e secchera'. Isaia 19:6 I fiumi diventeranno nauseabondi, i canali d'Egitto si svuoteranno e si seccheranno e le canne e i giunchi inaridiranno. Isaia 19:7 I prati accanto al Nilo alla foce del Nilo e tutti i campi seminati lungo il fiume seccheranno, saranno spazzati via e spariranno. Isaia 19:8 I pescatori gemeranno, tutti quelli che gettano l'amo nel Nilo si lamenteranno e quelli che stendono le reti sulle acque languiranno. Isaia 19:9 Quelli che lavorano il lino pettinato e i tessitori di cotone saranno confusi. Isaia 19:10 Le loro fondamenta saranno infrante e tutti i lavoratori salariati saranno contristati. Isaia 19:11 Certamente i principi di Tsoan sono stolti; i piu' saggi consiglieri del Faraone danno consigli insensati. Come potete dire al Faraone: «Io sono figlio di saggi, figlio di antichi re»? Isaia 19:12 Dove sono ora i tuoi saggi? Te lo dichiarino ora e riconoscano cio' che l'Eterno degli eserciti ha deciso contro l'Egitto. Isaia 19:13 I principi di Tsoan sono diventati stolti, i principi di Nof, si ingannano; quelli che sono la pietra angolare delle sue tribu' hanno fatto traviare l'Egitto. Isaia 19:14 L'Eterno ha mescolato nel suo mezzo uno spirito di perversione, ed essi hanno fatto fuorviare l'Egitto in ogni sua impresa, come barcolla l'ubriaco nel suo vomito. Isaia 19:15 E nulla potra' fare l'Egitto: il capo o la coda, la palma o il giunco. Isaia 19:16 In quel giorno l'Egitto sara' come le donne, e tremera' e sara' spaventato di fronte alla mano che l'Eterno degli eserciti agitera' contro di lui. Isaia 19:17 Il paese di Giuda sara' il terrore dell'Egitto; ogni volta che se ne fara' menzione, sara' un vero spavento a motivo della decisione presa contro di lui dall'Eterno degli eserciti. Isaia 19:18 In quel giorno vi saranno nel paese d'Egitto cinque citta' che parleranno la lingua di Canaan e giureranno per l'Eterno degli eserciti, una di esse si chiamera' "la citta' della distruzione". Isaia 19:19 In quel giorno in mezzo al paese d'Egitto vi sara' un altare consacrato all'Eterno, e una stele eretta all'Eterno presso la sua frontiera. Isaia 19:20 Sara' un segno e una testimonianza per l'Eterno degli eserciti nel paese d'Egitto; quando essi grideranno all'Eterno a motivo dei loro oppressori, egli mandera' loro un salvatore e uno potente che li liberera'. Isaia 19:21 L'Eterno si fara' conoscere all'Egitto e gli Egiziani conosceranno l'Eterno in quel giorno; gli offriranno sacrifici e oblazioni di cibo, faranno voti all'Eterno e li adempiranno. Isaia 19:22 L'Eterno colpira' gli Egiziani, li colpira' e li guarira'; essi ritorneranno all'Eterno, che dara' ascolto alle loro preghiere e li guarira'. Isaia 19:23 In quel giorno vi sara' una strada dall'Egitto all'Assiria; gli Assiri andranno in Egitto e gli Egiziani in Assiria, e gli Egiziani serviranno con gli Assiri. Isaia 19:24 In quel giorno Israele, il terzo con l'Egitto e con l'Assiria, sara' una benedizione in mezzo alla terra. Isaia 19:25 L'Eterno degli eserciti li benedira' dicendo: «Benedetto sia l'Egitto mio popolo, l'Assiria opera delle mie mani e Israele mia eredita'!». Profezia contro l'Egitto e l'Etiopia Isaia 20:1 Nell'anno in cui Tartan venne a Ashdod, mandato da Sargon, re di Assiria, egli combatte' contro Ashdod e la prese. Isaia 20:2 In quel tempo l'Eterno parlo' per mezzo di Isaia, figlio di Amots, e gli disse: «Va' e rimuovi il sacco dai tuoi lombi e togli i calzari dai tuoi piedi». Egli fece cosi, andando nudo e scalzo. Isaia 20:3 Quindi l'Eterno disse: «Come il mio servo Isaia e' andato nudo e scalzo per tre anni quale segno e presagio contro l'Egitto e contro l'Etiopia Isaia 20:4 cosi il re di Assiria condurra' via i prigionieri dell'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi, nudi e scalzi, con le natiche scoperte, a vergogna dell'Egitto. Isaia 20:5 Allora essi saranno spaventati e confusi, a causa dell'Etiopia, loro speranza, e a causa dell'Egitto, loro gloria. Isaia 20:6 In quel giorno gli abitanti di questa regione costiera diranno: Ecco, che cosa e' avvenuto a quelli nei quali riponevamo la nostra speranza e presso i quali ci eravamo rifugiati in cerca di aiuto, per essere liberati dal re di Assiria. Come scamperemo noi?». La caduta di Babilonia Isaia 21:1 Profezia contro il deserto del mare. Come i turbini passano velocemente, attraverso il Neghev, cosi un invasore viene dal deserto, da un paese spaventevole. Isaia 21:2 Una visione terribile mi e' stata mostrata: Il perfido agisce con perfidia e il devastatore devasta. Sali, o Elam. Stringi d'assedio, o Media! Ho fatto cessare ogni suo gemito. Isaia 21:3 Per questo i miei lombi sono pieni di dolori; le doglie mi hanno colto, come le doglie di una donna partoriente; sono sconvolto per cio' che ho udito sono spaventato per cio' che ho visto. Isaia 21:4 Il mio cuore e' smarrito lo spavento mi ha preso; la notte che tanto desideravo e' diventata per me uno spavento. Isaia 21:5 Mentre si prepara la tavola, si sta di guardia sulla torre di vedetta, si mangia e si beve. «Alzatevi, o capi e ungete gli scudi». Isaia 21:6 Poiche' cosi mi ha detto il Signore: «Va metti una sentinella, che annunzi cio' che vede». Isaia 21:7 Essa vide carri e coppie di cavalieri, alcuni che cavalcavano asini e altri che cavalcavano cammelli, e osservo' con attenzione, con molta attenzione. Isaia 21:8 Poi grido' come un leone: «O Signore, di giorno io sto sempre sulla torre di vedetta, e tutte le notti sto in piedi al mio posto di guardia. Isaia 21:9 Ed ecco arrivare dei carri e delle coppie di cavalieri». Allora essa riprese a dire: «e' caduta, e' caduta Babilonia! Tutte le immagini scolpite dei suoi de'i giacciono a terra frantumate. Isaia 21:10 O popolo mio, che ho trebbiato e calpestato nella mia aia cio' che ho udito dall'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, io te l'ho annunziato!». Profezia contro Dumah Isaia 21:11 Profezia contro Dumah. Mi gridano da Seir: «Sentinella, a che punto e' giunta la notte? Sentinella, a che punto e' giunta la notte?». Isaia 21:12 La sentinella risponde: «Vien la mattina, poi anche la notte. Se volete interrogare interrogate pure; ritornate, venite». Profezia contro l'Arabia Isaia 21:13 Profezia contro l'Arabia. Passerete la notte nelle foreste dell'Arabia, o carovane dei Dedaniti. Isaia 21:14 Andate incontro all'assetato portando acqua, o abitanti del paese di Tema sono venuti incontro al fuggiasco coi loro pane. Isaia 21:15 Poiche' essi fuggono davanti alle spade, davanti alla spada sguainata, davanti all'arco teso, davanti al furore della battaglia. Isaia 21:16 Poiche' cosi mi ha detto il Signore: «Fra un anno, come l'anno di un bracciante salariato, tutta la gloria di Kedar, scomparira'; Isaia 21:17 e cio' che restera' del numero degli arcieri gli uomini valorosi dei figli di Kedar, sara' poca cosa, poiche' l'Eterno, il DIO d'Israele, ha parlato». Profezia contro Gerusalemme Isaia 22:1 Profezia contro la Valle della Visione. Che hai tu ora, che sei salita tutta quanta sui tetti, Isaia 22:2 tu che sei piena di clamori, citta' tumultuante, citta' gaudente? I tuoi uccisi non sono stati uccisi di spada ne' sono morti in battaglia. Isaia 22:3 Tutti i tuoi capi sono fuggiti insieme, sono stati fatti prigionieri senza arco; tutti quelli trovati in te sono stati fatti prigionieri, benche' fossero fuggiti lontano. Isaia 22:4 Percio' dico: «Allontanate lo sguardo da me; io piangero' amaramente. Non cercate di consolarmi per la desolazione della figlia del mio popolo». Isaia 22:5 Poiche' e' un giorno di costernazione, di distruzione e di perplessita', da parte del Signore, l'Eterno degli eserciti; nella Valle delle Visioni le mura sono abbattute e il grido di aiuto giunge fino al monte. Isaia 22:6 Elam ha preso la faretra con carri di uomini e cavalieri, Kir ha scoperto lo scudo. Isaia 22:7 Avverra' che le tue migliori valli saran piene di carri e i cavalieri prenderanno posizione davanti alle tue porte. Isaia 22:8 Poi egli rimosse la protezione di Giuda, e in quel giorno tu hai rivolto lo sguardo all'arsenale del palazzo della Foresta, Isaia 22:9 Avete pure visto quanto numerose fossero le brecce della citta' di Davide, e avete raccolto le acque della piscina inferiore. Isaia 22:10 Avete contato le case di Gerusalemme, e demolito le case per fortificare le mura. Isaia 22:11 Avete inoltre costruito un serbatoio tra i due muri per le acque della vecchia piscina, ma non avete guardato a chi ha fatto questo, ne' avete preso in considerazione chi ha ideato questo da lungo tempo. Isaia 22:12 In quel giorno il Signore, l'Eterno degli eserciti, vi ha chiamati a piangere, a far cordoglio, a radervi il capo e a cingervi di sacco. Isaia 22:13 Invece ecco gioia e allegria si ammazzano buoi e si scannano pecore, si mangia carne e si beve vino: «Mangiamo e beviamo, poiche' domani moriremo!». Isaia 22:14 Ma l'Eterno degli eserciti ha rivelato ai miei orecchi: «Questo vostro peccato non sara' espiato, finche' non sarete morti», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti. Destituzione di Scebna, innalzamento di Eliakim Isaia 22:15 Cosi dice il Signore, l'Eterno degli eserciti: «Su, va' da questo amministratore, da Scebna, il maggiordomo, e digli: Isaia 22:16 "Che cosa possiedi qui e chi hai qui, che ti sei fatto scavare qui un sepolcro, come chi si scava un sepolcro in alto e si taglia una tomba nella roccia?". Isaia 22:17 Ecco, l'Eterno ti scagliera' via con violenza, o uomo potente, e ti afferrera' saldamente. Isaia 22:18 Ti fara' rotolare ben bene e ti scagliera' via come una palla in un paese spazioso. La' morrai e la finiranno i tuoi carri superbi, o vituperio della casa del tuo signore. Isaia 22:19 Ti scaccero' dal tuo ufficio e sarai strappato giu' dal tuo posto! Isaia 22:20 In quel giorno avverra' che chiamero' il mio servo Eliakim, figlio di Hilkiah; Isaia 22:21 lo vestiro' con la tua tunica, lo cingero' con la tua cintura e rimettero' la tua autorita' nelle sue mani; ed egli sara' un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per la casa di Giuda. Isaia 22:22 Mettero' sulla sua spalla la chiave della casa di Davide; cosi egli aprira' e nessuno potra' chiudere, chiudera' e nessuno potra' aprire. Isaia 22:23 Lo piantero' come un chiodo in un luogo sicuro, ed egli diventera' un trono di gloria per la casa di suo padre. Isaia 22:24 A lui sara' sospesa tutta la gloria della casa di suo padre, i discendenti e i rami collaterali, tutti i vasi anche piccoli, dalle coppe alle anfore di ogni specie. Isaia 22:25 In quel giorno, dice l'Eterno degli eserciti, il chiodo piantato in luogo sicuro sara' tolto, sara' strappato giu' e cadra'; e tutto il peso che vi era attaccato sara' distrutto, perche' l'Eterno ha parlato». Profezia contro Tiro Isaia 23:1 Profezia contro Tiro. Gemete, o navi di Tarshish, perche' Tiro e' stata distrutta, e non e' rimasta piu' ne' casa ne' porto. e' giunta loro notizia dal paese di Kittim. Isaia 23:2 State in silenzio, o abitanti della costa, o mercanti di Sidone; quelli che solcano il mare vi hanno colmato di ricchezze. Isaia 23:3 Attraverso le grandi acque il grano di Scihor, il raccolto del fiume, era la sua entrata; ed essa era il mercato delle nazioni. Isaia 23:4 Vergognati, o Sidone, perche' ha parlato il mare, la fortezza del mare, dicendo: «Io non ho avuto doglie ne' ho dato alla luce figli, non ho nutrito giovani ne' ho allevato vergini». Isaia 23:5 Quando la notizia arrivera' in Egitto, saranno addolorati per la notizia di Tiro. Isaia 23:6 Passate a Tarshish, gemete o abitanti della costa! Isaia 23:7 e' questa la vostra citta' gaudente, la cui origine risale a giorni antichi? I suoi piedi la portavano a dimorare in terre lontane. Isaia 23:8 Chi mai ha deciso questo contro Tiro? La dispensatrice di corone, i cui mercanti erano principi e i cui negozianti erano gli uomini onorati della terra? Isaia 23:9 L'ha deciso l'Eterno degli eserciti, per offuscare l'orgoglio di ogni splendore, per abbassare tutti gli uomini onorati della terra. Isaia 23:10 Passa attraverso il tuo paese come il Nilo, o figlia di Tarshish, non c'e' piu' forza. Isaia 23:11 L'Eterno ha steso la sua mano sul mare, ha fatto tremare i regni, ha ordinato riguardo a Canaan di distruggere le sue fortezze. Isaia 23:12 Egli ha detto: «Tu non continuerai piu' a rallegrarti, o figlia di Sidone, vergine disonorata». Alzati, passa nel paese di Kittim; neppure la' troverai riposo. Isaia 23:13 Ecco il paese dei Caldei: questo popolo non esisteva neppure; l'Assiro lo fondo' per le bestie del deserto. Essi hanno innalzato le loro torri, hanno distrutto i palazzi di Tiro e l'hanno ridotto a un cumulo di rovine. Isaia 23:14 Gemete, o navi di Tarshish, perche' la vostra fortezza e' distrutta. Isaia 23:15 In quel giorno avverra' che Tiro sara' dimenticata per settant'anni, quanti sono gli anni di un re. Al termine dei settant'anni avverra' a Tiro come dice la canzone della prostituta: Isaia 23:16 «Prendi la cetra, va' attorno per la citta', o prostituta dimenticata; suona con bravura, moltiplica i canti per poter essere ricordata». Isaia 23:17 Al termine dei settant'anni avverra' che l'Eterno visitera' Tiro, che ritornera' alla sua paga e si prostituira' con tutti i regni del mondo sulla faccia della terra. Isaia 23:18 Ma il guadagno del suo commercio e la sua paga saranno consacrati all'Eterno, non sara' ne' ammassato ne' messo da parte, perche' il guadagno del suo commercio andra' a quelli che dimorano davanti all'Eterno, perche' mangino a sazieta' e vestano splendidamente. Il grande giudizio di Dio che colpira' la terra Isaia 24:1 Ecco, l'Eterno vuota la terra e la rende deserta, ne sconvolge la faccia e ne disperde gli abitanti. Isaia 24:2 Avverra' lo stesso al popolo come al sacerdote, al servo come al suo padrone, alla serva come alla sua padrona, al compratore come al venditore, a chi presta come a chi prende in prestito, al creditore come al debitore. Isaia 24:3 La terra sara' completamente vuotata e completamente saccheggiata, perche' l'Eterno ha pronunciato questa parola. Isaia 24:4 La terra e' in lutto e languisce, il mondo deperisce e langue, gli altolocati del popolo della terra deperiscono. Isaia 24:5 La terra e' profanata sotto i suoi abitanti, perche' essi hanno trasgredito le leggi, hanno cambiato lo statuto, hanno infranto il patto eterno. Isaia 24:6 Percio' una maledizione ha divorato la terra e i suoi abitanti sono desolati; percio' gli abitanti della terra sono arsi e pochi sono gli uomini rimasti. Isaia 24:7 Il mosto e' in lutto, la vite langue, tutti quelli lieti di cuore sospirano. Isaia 24:8 L'allegria dei tamburelli e' cessata, il chiasso dei gaudenti e' finito, la gioia dell'arpa e' cessata. Isaia 24:9 Non si beve piu' vino con canti, la bevanda inebriante e' amara per i suoi bevitori. Isaia 24:10 La citta' della confusione e' distrutta ogni casa e' serrata, perche' nessuno vi entri. Isaia 24:11 Per le strade si lamentano, perche' non c'e' vino, ogni gioia si e' offuscata l'allegrezza e' scomparsa dalla terra. Isaia 24:12 Nella citta' non rimane che desolazione, e la porta e' fatta a pezzi e distrutta. Isaia 24:13 Poiche' in mezzo alla terra, fra i popoli, avverra' come quando si scuotono gli ulivi, come quando si racimola dopo la vendemmia. Isaia 24:14 Quelli alzeranno la voce, manderanno grida di gioia, per la maesta' dell'Eterno acclameranno dal mare: Isaia 24:15 «Glorificate dunque l'Eterno nelle regioni dell'aurora, il nome dell'Eterno il DIO d'Israele, nelle isole del mare!». Isaia 24:16 Dall'estremita' della terra udiamo canti: «Gloria al giusto!». Ma io dico: «Guai a me! Guai a me! Ahime'! I perfidi agiscono perfidamente, si i perfidi agiscono con molta perfidia». Isaia 24:17 Terrore, fossa e laccio ti sovrastano, o abitante della terra. Isaia 24:18 E avverra' che chi fuggira' di fronte al grido di terrore cadra' nella fossa, e chi risalira' dalla fossa restera' preso nel laccio. Poiche' dall'alto si apriranno le cateratte e le fondamenta della terra saranno scosse. Isaia 24:19 La terra si schiantera' tutta: la terra si screpolera' interamente, la terra traballera' violentemente. Isaia 24:20 La terra barcollera' come un ubriaco, vacillera' come una capanna. Il suo peccato pesa su di essa, cadra' e non si rialzera' piu'. Isaia 24:21 In quel giorno avverra' che l'Eterno punira' in alto l'esercito di lassu' e giu' sulla terra i re della terra; Isaia 24:22 saranno radunati insieme, come carcerati in una prigione sotterranea; saranno rinchiusi in un carcere e, dopo molti giorni, saranno puniti. Isaia 24:23 La luna sara' coperta di confusione e il sole di vergogna, perche' l'Eterno degli eserciti regnera' sul monte di Sion e in Gerusalemme, e la sua gloria davanti agli anziani. Inno di ringraziamento per le grandi benedizioni di Dio su Gerusalemme Isaia 25:1 O Eterno, tu sei il mio DIO; io ti esaltero' e celebrero' il tuo nome, perche' hai fatto cose meravigliose, disegni concepiti molto tempo fa e adempiuti in fedelta' e verita'. Isaia 25:2 Poiche' hai ridotto la citta' a un mucchio di pietre, la citta' fortificata a un cumulo di rovine; la cittadella degli stranieri non e' piu' una citta', non sara' mai piu' ricostruita. Isaia 25:3 Percio' il popolo forte ti glorifica, la citta' di nazioni potenti ti teme. Isaia 25:4 perche' tu sei stato una fortezza per il povero, una fortezza per il misero nella sua avversita', un rifugio contro la tempesta, un'ombra contro il caldo poiche' il soffio dei tiranni e' come una tempesta contro il muro. Isaia 25:5 Tu ridurrai il tumulto degli stranieri come il calore in un luogo arido; come il calore nell'ombra di una nuvola, cosi il canto dei tiranni sara' fatto tacere. Isaia 25:6 L'Eterno degli eserciti preparera' su questo monte a tutti i popoli un banchetto di cibi succulenti, un banchetto di vini vecchi, di cibi succulenti pieni di midollo, di vini vecchi e raffinati. Isaia 25:7 Distruggera' su questo monte la coltre che copriva tutti i popoli, e la coperta stesa su tutte le nazioni. Isaia 25:8 Distruggera' per sempre la morte; il Signore, l'Eterno asciughera' le lacrime da ogni viso, togliera' via da tutta la terra il vituperio del suo popolo, perche' l'Eterno ha parlato. Isaia 25:9 In quel giorno si dira': «Ecco, questo e' il nostro DIO: in lui abbiamo sperato ed egli ci salvera'. Questo e' l'Eterno in cui abbiamo sperato; esultiamo e rallegriamoci nella sua salvezza!». Isaia 25:10 Poiche' la mano dell'Eterno si posera' su questo monte, mentre Moab sara' calpestato sotto di lui come si calpesta la paglia su un letamaio. Isaia 25:11 Egli stendera' le sue mani nel suo mezzo, come le distende il nuotatore per nuotare, e abbassera' la sua superbia assieme alle macchinazioni ordite dalle sue mani. Isaia 25:12 La fortezza delle tue alte mura, egli la demolira', l'abbattera', la gettera' a terra fin giu' nella polvere. Cantico dei redenti Isaia 26:1 In quel giorno si cantera' questo cantico nel paese di Giuda: «Noi abbiamo una citta' forte; Dio vi ha posto la salvezza per mura e per bastioni. Isaia 26:2 Aprite le porte ed entri la nazione giusta, che mantiene la fedelta'». Isaia 26:3 Alla mente che riposa in te tu conservi una pace perfetta, perche' confida in te. Isaia 26:4 Confidate nell'Eterno per sempre perche' l'Eterno, si l'Eterno, e' la roccia eterna. Isaia 26:5 Egli ha umiliato quelli che stavano in alto, ha abbassato la citta' elevata, l'ha abbassata fino a terra, l'ha gettata nella polvere; Isaia 26:6 i piedi la calpestano, i piedi stessi del povero e i passi dei meschini. Isaia 26:7 La via del giusto e' diritta; o giusto Dio, tu appiani il sentiero del giusto. Isaia 26:8 Si, nella via dei tuoi giudizi, o Eterno, noi ti abbiamo aspettato. Il desiderio della nostra anima si volge al tuo nome e al tuo ricordo Isaia 26:9 Con la mia anima ti desidero di notte, si, con lo spirito che e' dentro di me ti cerco al mattino presto; poiche' quando i tuoi giudizi si manifestano sulla terra, gli abitanti del mondo imparano la giustizia Isaia 26:10 Se si fa grazia all'empio, egli non imparera' la giustizia; agira' perversamente nel paese della rettitudine e non potra' vedere la maesta' dell'Eterno. Isaia 26:11 O Eterno, la tua mano e' levata, ma essi non la scorgono. Essi pero' vedranno il tuo zelo per il tuo popolo e saranno confusi; si, il fuoco dei tuoi nemici li divorera' Isaia 26:12 O Eterno, tu stabilirai la pace per noi, perche' tu compi per noi ogni nostra opera Isaia 26:13 O Eterno, DIO nostro, altri signori, all'infuori di te, ci hanno dominato; ma solo per te ricordiamo il tuo nome. Isaia 26:14 I morti non rivivranno piu'; i trapassati non risorgeranno piu'; percio' tu li hai puniti, li hai distrutti e hai fatto sparire ogni loro ricordo. Isaia 26:15 Tu hai accresciuto la nazione, o Eterno, hai accresciuto la nazione, ti sei glorificato; hai esteso tutti i confini del paese Isaia 26:16 O Eterno, nell'avversita' si sono ricordati di te, hanno effuso una preghiera, quando il tuo castigo li colpiva. Isaia 26:17 Come una donna incinta che sta per partorire si contorce e grida nelle sue doglie, cosi siamo stati noi davanti a te, o Eterno Isaia 26:18 Abbiamo concepito, abbiamo sentito le doglie, come se dovessimo partorire, ma era solo vento; non abbiamo recato alcuna salvezza al paese e gli abitanti del mondo non sono caduti Isaia 26:19 I tuoi morti rivivranno, assieme al mio cadavere risorgeranno. Svegliatevi ed esultate o voi che abitate nella polvere! Poiche' la tua rugiada e' come la rugiada di una luce sfavillante e la terra dara' alla luce i morti. Isaia 26:20 Va o popolo mio, entra nelle tue camere, chiudi le tue porte dietro a te; nasconditi per un istante, finche' sia passata l'indignazione. Isaia 26:21 Poiche' ecco, l'Eterno esce dalla sua dimora per punire l'iniquita' degli abitanti della terra; la terra mettera' allo scoperto il suo sangue versato e non nascondera' piu' i suoi uccisi. Restaurazione d'Israele Isaia 27:1 In quel giorno l'Eterno punira' con la sua spada dura, grande e forte il Leviathan, l'agile serpente, il Leviathan, il serpente tortuoso, e uccidera' il mostro che e' nel mare. Isaia 27:2 In quel giorno si dira': «La vigna a dal vino vermiglio, cantate di lei. Isaia 27:3 Io, l'Eterno, la custodisco, l'annaffio ad ogni istante, la custodisco notte e giorno, perche' nessuno la danneggi. Isaia 27:4 Non c'e' ira in me. Chi metterebbe in guerra contro di me rovi e pruni? Io muoverei contro di essi e li brucerei tutti insieme. Isaia 27:5 Uno dovrebbe piuttosto aggrapparsi alla mia forza per fare pace con me, si, per fare pace con me». Isaia 27:6 Nei giorni a venire Giacobbe mettera' radice, Israele, fiorira' e germogliera' e riempiranno di frutti la superficie della terra. Isaia 27:7 Ha Dio colpito Israele come ha colpito quelli che colpivano lui? L'ha egli ucciso come ha ucciso quelli che uccidevano lui? Isaia 27:8 Tu hai conteso con lui con misura scacciandolo, mandandolo lontano. Egli l'ha portato via col suo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale. Isaia 27:9 In questo modo sara' espiata l'iniquita' di Giacobbe, e questo sara' tutto il frutto della rimozione del suo peccato, quando ridurra' tutte le pietre dell'altare, come pietre di calce frantumate; cosi gli Ascerim, e gli altari per l'incenso, non risorgeranno piu'. Isaia 27:10 La citta' fortificata sara' desolata, un luogo disabitato e abbandonato come un deserto; la' vi pascolera' il vitello, vi si corichera' e ne divorera' i rami. Isaia 27:11 Quando i suoi rami si seccheranno, si spezzeranno e verranno le donne a bruciarli. Poiche' e' un popolo senza intelligenza, percio' Colui che la fatto non ne avra' compassione, Colui che l'ha formato non gli fara' grazia. Isaia 27:12 In quel giorno avverra' che l'Eterno trebbiera' il grano dal corso del fiume al torrente, d'Egitto, e voi sarete raccolti uno a uno, o figli d'Israele. Isaia 27:13 In quel giorno avverra' che suonera' la grande tromba e gli sperduti nel paese di Assiria e i dispersi nel paese d'Egitto verranno e adoreranno l'Eterno sul monte santo, in Gerusalemme. Il giudizio su Efraim e su Giuda Isaia 28:1 Guai alla corona di superbia degli ubriachi di Efraim e al fiore appassito della sua gloriosa bellezza che sta sul capo della fertile valle di quelli sopraffatti dal vino! Isaia 28:2 Ecco, il Signore ha un uomo forte e potente, come una tempesta di grandine, un uragano distruttore, come un'alluvione di potenti acque inondanti; egli li gettera' a terra con la sua mano. Isaia 28:3 La corona di superbia degli ubriachi di Efraim sara' calpestata; Isaia 28:4 e il fiore appassito della sua gloriosa bellezza che sta sul capo della fertile valle sara' come un fico primaticcio prima dell'estate, che uno vede; egli lo ingoia appena lo ha in mano. Isaia 28:5 In quel giorno l'Eterno degli eserciti sara' una corona di gloria, uno splendido diadema per il resto del suo popolo, Isaia 28:6 uno spirito di giustizia per colui che siede per giudicare e la forza di quelli che in battaglia respingono il nemico fino alle sue porte. Isaia 28:7 Ma anche questi barcollano per il vino e vacillano per le bevande inebrianti; il sacerdote e il profeta barcollano per le bevande inebrianti, barcollano come se avessero visioni, tentennano nel pronunciare giudizi. Isaia 28:8 Tutte le tavole sono piene di vomito e di sporcizia, non c'e' piu' posto pulito. Isaia 28:9 «A chi vuole insegnare conoscenza? A chi vuole far comprendere il messaggio? A quelli appena divezzati, a quelli appena staccati dalle mammelle? Isaia 28:10 Poiche' e' un precetto su precetto, precetto su precetto, regola su regola, regola su regola, un po' qui, un po' la'». Isaia 28:11 Sara' infatti mediante labbra balbuzienti e mediante un'altra lingua che l'Eterno parlera' a questo popolo, Isaia 28:12 Egli aveva loro detto: «Ecco il riposo: fate riposare lo stanco; questo e' il refrigerio!». Ma essi non vollero ascoltare. Isaia 28:13 Cosi la parola dell'Eterno e' stata per loro precetto su precetto, precetto su precetto, regola su regola, regola su regola, un po' qui, un po' la', perche' andassero a cadere all'indietro, fossero fatti a pezzi, presi al laccio e catturati. Isaia 28:14 Percio' ascoltate la parola dell'Eterno, o schernitori, che dominate questo popolo che sta in Gerusalemme! Isaia 28:15 Voi dite: «Abbiamo concluso un patto con la morte, abbiamo fatto un'alleanza con lo Sceol; quando l'inondante flagello passera', non giungera' fino a noi, perche' abbiamo fatto della menzogna il nostro rifugio e ci siamo nascosti dietro la falsita'». Isaia 28:16 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io pongo come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, una testata d'angolo preziosa, un fondamento sicuro; chi crede in essa non avra' alcuna fretta. Isaia 28:17 Io porro' il diritto come misura e la giustizia come piombino; la grandine spazzera' via il rifugio di menzogna e le acque sommergeranno il vostro rifugio. Isaia 28:18 Il vostro patto con la morte sara' annullato e la vostra alleanza con lo Sceol non reggera'; quando l'inondante flagello passera', voi sarete da esso calpestati. Isaia 28:19 Ogni volta che passera', vi afferrera', perche' passera' mattina dopo mattina, di giorno e di notte; sara' un vero terrore solo l'udirne il resoconto. Isaia 28:20 Il letto infatti sara' troppo corto per distendervisi, e la coperta troppo stretta per avvolgervisi. Isaia 28:21 Poiche' l'Eterno si levera' come al monte Peratsim, si adirera' come nella valle di Gabaon, per compiere la sua opera, la sua inaudita opera, per eseguire il suo lavoro, il suo lavoro insolito. Isaia 28:22 Or dunque non fate gli schernitori, perche' i vostri legami non abbiano a rafforzarsi. Poiche' io ho udito, da parte del Signore, l'Eterno degli eserciti, che e' deciso un completo sterminio di tutto il paese. Isaia 28:23 Porgete orecchio e ascoltate la mia voce, state attenti e ascoltate la mia parola! Isaia 28:24 L'agricoltore ara tutto il giorno per seminare? Continua forse a rompere e a sarchiare il suo terreno? Isaia 28:25 Quando ne ha appianato la superficie, non vi semina l'aneto e non vi sparge il comino, non vi mette il frumento a solchi, l'orzo nel luogo designato e il farro lungo i confini? Isaia 28:26 Il suo DIO gl'insegna la regola da seguire e lo ammaestra. Isaia 28:27 L'aneto non si trebbia con la trebbiatrice ne' si fa passare sul comino la ruota del carro; ma l'aneto si batte con il bastone e il comino con la verga. Isaia 28:28 Il frumento per il pane deve essere schiacciato; percio' non lo si pesta per sempre, ma vi si fanno passare sopra la ruota del carro e i cavalli, senza pero' schiacciarlo. Isaia 28:29 Anche questo procede dall'Eterno degli eserciti, che e' meraviglioso nel suo consiglio e grande in sapienza». Avvertimenti ad Ariel Isaia 29:1 Guai ad Ariel, ad Ariel, citta' dove si accampo' Davide! Aggiungete anno ad anno, le feste compiano il loro ciclo. Isaia 29:2 Poi gettero' Ariel nell'angoscia; vi sara' lamento e gemito e sara' per me come un Ariel. Isaia 29:3 Io mi accampero' contro di te tutt'intorno, ti circondero' con un terrapieno e innalzero' contro di te bastioni. Isaia 29:4 Sarai abbassata, parlerai da terra e la tua parola uscira' sommessa dalla polvere; la tua voce salira' dal suolo come quella di un medium e la tua parola bisbigliera' dalla polvere. Isaia 29:5 La moltitudine dei tuoi nemici sara' come polvere minuta e la folla dei potenti come pula dispersa; e cio' avverra' all'improvviso, in un attimo. Isaia 29:6 Tu sarai visitata dall'Eterno degli eserciti con tuoni, terremoti e grande frastuono, con turbine, tempesta e fiamma di fuoco divorante. Isaia 29:7 La moltitudine di tutte le nazioni che combattono contro Ariel, di tutti quelli che combattono lei e la sua fortezza e la stringono intorno sara' come un sogno, come una visione notturna. Isaia 29:8 Avverra' come quando un affamato sogna di mangiare, ma quando si sveglia ha lo stomaco vuoto, o come quando un assetato sogna di bere, ma quando si sveglia e' stanco e ha la gola riarsa; cosi avverra' della moltitudine di tutte le nazioni che combattono contro il monte Sion. Isaia 29:9 Soffermatevi e stupite. Abbandonatevi ai piaceri e poi guardatevi attorno sgomenti. Costoro sono ubriachi, ma non di vino; barcollano, ma non a motivo di bevande inebrianti. Isaia 29:10 L'Eterno infatti ha sparso su di voi uno spirito di torpore; ha chiuso i vostri occhi profeti, ha velato i vostri capi, i veggenti. Isaia 29:11 Ogni visione profetica e' divenuta per voi come le parole di un libro sigillato che si da' a uno che sappia leggere, dicendo: «Ti prego, leggi questo!», ma egli risponde: «Non posso, perche' e' sigillato!». Isaia 29:12 Oppure come un libro che si da' a uno che non sa leggere, dicendo: «Ti prego, leggi questo!», ma egli risponde: «Non so leggere». Isaia 29:13 Percio' il Signore dice: «Poiche' questo popolo Si avvicina a me solo con la bocca e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore e' lontano da me, e il loro timore di me e' solo un comandamento insegnato da uomini, Isaia 29:14 percio', ecco, io continuero' a fare meraviglie in mezzo a questo popolo, si, meraviglie e prodigi; la sapienza dei suoi savi perira' e l'intelligenza dei suoi intelligenti scomparira'». Isaia 29:15 Guai a quelli che vanno in luoghi profondi per nascondere i loro disegni dall'Eterno, che fanno le loro opere nelle tenebre e dicono: «Chi ci vede? Chi ci conosce?». Isaia 29:16 Avete completamente capovolto le cose. e' forse il vasaio considerato pari all'argilla? Puo' l'opera dire a chi l'ha fatta: «Non mi ha fatto lui»?, o la cosa formata dire a chi l'ha formata: «Non ha intelligenza»? Isaia 29:17 Ancora un brevissimo tempo e il Libano sara' mutato in un frutteto, e il frutteto sara' considerato come una foresta. Isaia 29:18 In quel giorno i sordi intenderanno le parole del libro e, liberati dall'oscurita' e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno. Isaia 29:19 Gli umili potranno ancora gioire nell'Eterno e i poveri dell'umanita' esulteranno nel Santo d'Israele. Isaia 29:20 Poiche' il tiranno sara' scomparso, lo schernitore sara' distrutto, e saranno sterminati tutti quelli che tramano iniquita', Isaia 29:21 che condannano un uomo per una parola, che tendono tranelli a chi giudica alla porta, pervertono il diritto del giusto per un nulla. Isaia 29:22 Percio' cosi dice alla casa di Giacobbe l'Eterno che riscatto' Abrahamo: «D'ora in poi Giacobbe non dovra' piu' vergognarsi e la sua faccia non impallidira' piu'; Isaia 29:23 ma quando vedra' i suoi figli, l'opera delle mie mani nel suo mezzo, essi santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e temeranno il DIO d'Israele. Isaia 29:24 I traviati di spirito giungeranno ad avere intendimento e i mormoratori, impareranno la sana dottrina». Severo avvertimento contro l'alleanza con l'Egitto Isaia 30:1 «Guai ai figli ribelli, dice l'Eterno, che fanno progetti che non vengono da me, che contraggono alleanze ma senza il mio Spirito, per accumulare peccato su peccato; Isaia 30:2 che vanno giu' in Egitto senz'aver consultato la mia bocca, per rafforzarsi nella forza del Faraone e cercare rifugio all'ombra dell'Egitto! Isaia 30:3 Ma la forza del Faraone sara' la vostra vergogna e il rifugiarsi all'ombra dell'Egitto la vostra disgrazia. Isaia 30:4 Poiche' i suoi principi sono andati a Tsoan e i suoi ambasciatori sono giunti a Hanes. Isaia 30:5 Ma si vergogneranno tutti di un popolo che non giovera' loro affatto, che non rechera' alcun aiuto o vantaggio ma solo vergogna e ignominia. Isaia 30:6 Una profezia contro le bestie del Neghev: attraverso un paese di calamita' e di angoscia, da cui vengono la leonessa e il leone, la vipera e il serpente ardente che vola, essi portano le loro ricchezze sul dorso di asinelli e i loro tesori sulla gobba di cammelli a un popolo che non giovera' loro nulla. Isaia 30:7 Poiche' l'aiuto dell'Egitto e' vano e inutile; per questo io lo chiamo: "Rahab-Hem-Scebeth". Isaia 30:8 Ora vieni, scrivi questo su una tavoletta davanti a loro e scrivilo in un libro, perche' rimanga per i giorni a venire, per sempre, in perpetuo. Isaia 30:9 Poiche' questo e' un popolo ribelle, sono figli bugiardi, figli che non vogliono ascoltare la legge dell'Eterno, Isaia 30:10 che dicono ai veggenti: "Non abbiate visioni", e ai profeti: "Non profetateci cose vere, diteci cose piacevoli, profetateci cose ingannevoli. Isaia 30:11 Uscite fuor di strada, abbandonate il retto sentiero, allontanate dai nostri occhi il Santo d'Israele!"». Isaia 30:12 Percio' cosi dice il Santo d'Israele: «Poiche' voi disprezzate questa parola e confidate nell'oppressione e nella perversita' e vi appoggiate su di esse, Isaia 30:13 questa iniquita' sara' per voi come una breccia che minaccia di cadere, una sporgenza in un alto muro, il cui crollo avviene all'improvviso, in un istante, Isaia 30:14 e si rompe come si rompe un vaso di terracotta, che uno frantuma senza pieta', senza poter trovare tra i suoi frammenti neppure un coccio con cui prendere fuoco dal focolare o attingere acqua dalla cisterna». Isaia 30:15 Poiche' cosi dice il Signore, l'Eterno, il Santo d'Israele: «Nel tornare a me e nel riposare in me sarete salvati; nella calma e nella fiducia sara' la vostra forza». Ma voi non avete voluto, Isaia 30:16 anzi avete detto: "No, noi fuggiremo sui nostri cavalli!". Percio' voi fuggirete. E: "Cavalcheremo su veloci destrieri!". Percio' quelli che v'inseguiranno saranno ancora piu' veloci. Isaia 30:17 Mille di voi fuggiranno alla minaccia di uno solo; alla minaccia di cinque vi darete alla fuga, finche' rimarrete come un palo sulla cima di un monte, come uno stendardo sopra una collina. Dio fara' ancora grazia al suo popolo Isaia 30:18 Percio' l'Eterno aspettera' per farvi grazia, poi egli sara' esaltato per aver avuto compassione di voi, perche' l'Eterno e' un DIO di giustizia. Beati tutti quelli che sperano in lui! Isaia 30:19 O popolo di Sion che abiti a Gerusalemme, tu non piangerai piu'. Egli ti fara' certamente grazia, udendo la voce del tuo grido; appena udira', ti rispondera'. Isaia 30:20 Anche se il Signore vi dara' il pane d'angoscia e l'acqua d'oppressione, tuttavia quelli che ti ammaestrano non dovranno piu' nascondersi, e i tuoi occhi vedranno i tuoi maestri. Isaia 30:21 Quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una parola che dira': «Questa e' la via; camminate in essa!». Isaia 30:22 Considerate come impure le, vostre immagini scolpite ricoperte d'argento e le vostre immagini di metallo fuso rivestite d'oro; le getterete via come una cosa impura, «Fuori!», direte loro. Isaia 30:23 Allora egli concedera' la pioggia per il tuo seme che avrai seminato nel terreno, e il pane che il suolo produrra' sara' saporito e abbondante; in quel giorno il tuo bestiame pascolera' su vasti pascoli. Isaia 30:24 I buoi e gli asini che lavorano la terra mangeranno foraggi salati, ventilati con la pala e il ventilabro. Isaia 30:25 Su ogni alto monte e su ogni colle elevato vi saranno ruscelli e corsi d'acqua nel giorno del grande massacro, quando cadranno le torri. Isaia 30:26 La luce della luna sara' come la luce del sole, e la luce del sole sara' sette volte piu' forte, come la luce di sette giorni, nel giorno in cui l'Eterno fascera' la piaga del suo popolo e guarira' la ferita prodotta dalle sue percosse. Isaia 30:27 Ecco, il nome dell'Eterno viene da lontano, la sua ira e' ardente e il suo carico pesante; le sue labbra sono piene d'indignazione e la sua lingua e' come un fuoco divorante; Isaia 30:28 il suo soffio e' come un torrente, che straripa, che giunge fino al collo, per vagliare le nazioni con il vaglio della distruzione e per mettere nelle mascelle dei popoli una briglia che li faccia fuorviare. Isaia 30:29 Allora innalzerete un canto come la notte quando si celebra una festa; e avrete la gioia nel cuore, come chi cammina al suono del flauto per recarsi al monte dell'Eterno, alla Rocca d'Israele. Isaia 30:30 Quindi l'Eterno fara' udire la sua voce maestosa e mostrera' come colpisce col suo braccio nel furore della sua ira, nella fiamma di un fuoco divorante, in mezzo a esplosioni violente, uragano e grandine di pietre. Isaia 30:31 Poiche' l'Assiria sara' colpita da spavento alla voce dell'Eterno, che la percuotera' con la verga; Isaia 30:32 ed ogni colpo inferto dal bastone punitivo che l'Eterno gli fara' piombare addosso, sara' accompagnato dal suono di tamburelli e di cetre. Egli combattera' contro di lei agitando la mano in modo minaccioso. Isaia 30:33 Tofet e' preparato da molto tempo, esso e' pronto anche per il re; egli lo ha fatto profondo e largo; sul suo rogo c'e' del fuoco e legna in abbondanza; il soffio dell'Eterno, come un torrente di zolfo, lo accendera'. Il vero aiuto non viene dall'Egitto, ma solo dall'Eterno Isaia 31:1 Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di aiuto e fanno affidamento sui cavalli, confidano nei carri perche' sono numerosi, e nei cavalieri perche' molto potenti, ma non guardano al Santo d'Israele e' non cercano l'Eterno. Isaia 31:2 Eppure anch'egli e' saggio e fara' venire la calamita'; egli non revochera' le sue parole, ma si levera' contro la casa dei malvagi e contro l'aiuto degli operatori d'iniquita'. Isaia 31:3 Or gli Egiziani sono uomini e non Dio, i loro cavalli sono carne e non spirito. Quando l'Eterno stendera' la sua mano, il protettore inciampera' e il protetto cadra', periranno tutti insieme. Isaia 31:4 Poiche' cosi mi ha detto l'Eterno: «Come il leone o il leoncello rugge sulla sua preda (quando contro di lui si e' riunito un gran numero di pastori e non ha paura delle loro grida ne' si lascia intimidire dal loro strepito), cosi scendera' l'Eterno degli eserciti a combattere Sul monte Sion e sul suo colle. Isaia 31:5 Come gli uccelli si librano a volo sui loro piccoli, cosi l'Eterno degli eserciti proteggera' Gerusalemme; la proteggera' e la liberera', la risparmiera' e la fara' scampare». Isaia 31:6 Ritornate a colui dal quale vi siete grandemente allontanati, o figli d'Israele! Isaia 31:7 In quel giorno ognuno gettera' via i suoi idoli d'argento e i suoi idoli d'oro, che le vostre proprie mani hanno fatto peccando per voi. Isaia 31:8 «Allora l'Assiria cadra' per una spada non d'uomo, e una spada non d'uomo la divorera'; e fuggira' davanti alla spada, e i suoi giovani saranno sottoposti a lavoro forzato. Isaia 31:9 Per la paura passera' oltre la sua roccaforte, e i suoi principi saranno atterriti a motivo della bandiera», dice l'Eterno, che ha il suo fuoco in Sion e la sua fornace in Gerusalemme. Il futuro regno di giustizia Isaia 32:1 Ecco, un re regnera' secondo giustizia e i principi governeranno con equita'. Isaia 32:2 Ognuno di essi sara' come un riparo dal vento e un rifugio a contro l'uragano, come ruscelli d'acqua in luogo arido, come l'ombra di una grande roccia in una terra riarsa. Isaia 32:3 Gli occhi di quelli che vedono non saranno piu' offuscati e gli orecchi di quelli che odono staranno attenti. Isaia 32:4 Il cuore degli sconsiderati acquistera' conoscenza e la lingua dei balbuzienti parlera' speditamente e chiaramente. Isaia 32:5 L'uomo spregevole non sara' piu' chiamato nobile ne' il disonesto sara' detto magnanimo Isaia 32:6 Poiche' l'uomo spregevole proferisce cose spregevoli e il suo cuore si da' all'iniquita', per commettere empieta' e dire cose irriverenti contro l'Eterno, per lasciare vuoto lo stomaco dell'affamato e far mancare la bevanda all'assetato. Isaia 32:7 Le armi del disonesto sono inique egli escogita disegni malvagi per distruggere il misero con parole bugiarde, anche quando il bisognoso afferma il giusto. Isaia 32:8 Ma l'uomo nobile escogita nobili disegni e si prefigge cose nobili. Isaia 32:9 Levatevi, o donne che vivete nell'agiatezza, e ascoltate la mia voce; o figlie sconsiderate, prestate orecchio alla mia parola! Isaia 32:10 Fra un anno e qualche giorno voi tremerete, o donne sconsiderate, perche' la vendemmia andra' male e il raccolto non si fara'. Isaia 32:11 Fremete, o donne che vivete nell'agiatezza, tremate, o donne sconsiderate. Deponete le vostre vesti, denudatevi e cingetevi i lombi col cilicio, Isaia 32:12 percuotendovi il seno per i campi ameni e per le vigne fruttifere. Isaia 32:13 Sulla terra del mio popolo cresceranno pruni e rovi; si, su tutte le case di gioia della citta' gaudente. Isaia 32:14 Poiche' il palazzo sara' abbandonato, la citta' rumorosa sara' deserta, l'Ofel, e la torre diventeranno per sempre caverne, gioia degli asini selvatici e pascolo dei greggi, Isaia 32:15 finche' su di noi sia sparso lo Spirito dall'alto, il deserto divenga un frutteto e il frutteto sia considerato come una foresta. Isaia 32:16 Allora il diritto abitera' nel deserto e la giustizia dimorera' nel frutteto. Isaia 32:17 L'effetto della giustizia sara' la pace il risultato della giustizia tranquillita' e sicurezza per sempre. Isaia 32:18 Il mio popolo abitera' in una dimora di pace, in abitazioni sicure e in quieti luoghi di riposo, Isaia 32:19 anche se cadesse grandine sulla foresta e la citta' fosse grandemente abbassata. Isaia 32:20 Beati voi che seminate in riva a tutte le acque e che lasciate andar libero il piede del bue e dell'asino. Il giudizio di Dio sui nemici del suo popolo Isaia 33:1 Guai a te che devasti anche se non sei stato devastato, che agisci perfidamente anche se non ti e' stata usata perfidia! Quando avrai finito di devastare, sarai devastato, quando avrai finito di agire perfidamente, ti sara' usata perfidia. Isaia 33:2 O Eterno, abbi pieta' di noi che speriamo in te. Sii il nostro braccio ogni mattina e la nostra salvezza, in tempo di avversita'. Isaia 33:3 Al rumore di una moltitudine fuggono i popoli, quando ti levi le nazioni si disperdono. Isaia 33:4 Il vostro bottino sara' raccolto come si radunano i bruchi; come si precipitano le locuste cosi si precipiteranno su di esso. Isaia 33:5 L'Eterno e' esaltato perche' abita in alto; egli riempie Sion di equita' e di giustizia, Isaia 33:6 e sara' la sicurezza dei tuoi giorni, la forza della salvezza, sapienza e conoscenza; il timore dell'Eterno sara' il suo tesoro. Isaia 33:7 Ecco, i loro eroi gridano di fuori, i messaggeri di pace piangono amaramente. Isaia 33:8 Le strade sono deserte, non c'e' piu' alcun passante sulla strada. Egli ha rotto il patto, disprezza le citta', non ha riguardo per alcun uomo. Isaia 33:9 Il paese e' nel lutto e langue; il Libano e' pieno di vergogna e svigorito; Sharon e' come un deserto, Bashan e Karmel sono scossi violentemente. Isaia 33:10 «Ora mi levero'», dice l'Eterno, «ora saro' esaltato, ora mi innalzero'. Isaia 33:11 Voi avete concepito pula, partorirete stoppia; il vostro fiato sara' un fuoco che vi divorera'. Isaia 33:12 I popoli saranno come fornaci da calce, come rovi tagliati saranno bruciati nel fuoco. Isaia 33:13 O voi che siete lontani, udite cio' che ho fatto; e voi che siete vicini, riconoscete la mia potenza». Isaia 33:14 In Sion i peccatori sono presi da spavento, un tremore si e' impadronito degli empi: «Chi di noi potra' dimorare con il fuoco divorante? Chi di noi potra' dimorare con le fiamme eterne?». Isaia 33:15 Colui che cammina giustamente e parla rettamente, colui che disprezza i guadagni distorti, che scuote le mani per non accettare regali, che si tura gli orecchi per non udire parlare di sangue e chiude gli occhi per non vedere il male, Isaia 33:16 costui dimorera' in luoghi elevati, le rocche fortificate saranno il suo rifugio; il suo pane gli sara' dato, la sua acqua gli sara' assicurata. Il glorioso futuro di Gerusalemme Isaia 33:17 I tuoi occhi contempleranno il re nella sua bellezza, vedranno un paese molto lontano. Isaia 33:18 Il tuo cuore meditera' sui terrori passati: «Dov'e' lo scriba? Dov'e' colui che pesa? Dov'e' colui che conta le torri?». Isaia 33:19 Tu non vedrai piu' quel popolo feroce, quel popolo dal linguaggio oscuro e incomprensibile, che balbetta una lingua che nessuno capisce. Isaia 33:20 Contempla Sion, la citta' delle nostre solennita'! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, dimora tranquilla, tenda che non sara' piu' rimossa, i suoi piuoli non saranno piu' divelti e nessuna delle sue funi sara' strappata. Isaia 33:21 Ma la' l'Eterno nel suo splendore sara' per noi un luogo di fiumi e larghi corsi d'acqua, dove non giunge alcuna nave a remi e dove non passa alcun potente naviglio. Isaia 33:22 Poiche' l'Eterno e' il nostro giudice, l'Eterno e' il nostro legislatore, l'Eterno e' il nostro re; egli ci salvera'. Isaia 33:23 Le tue corde sono allentate, non tengono saldamente l'albero e non spiegano piu' le vele. Allora si spartira' la preda di un ricco bottino; gli zoppi stessi prenderanno parte al saccheggio. Isaia 33:24 Nessun abitante dira': «Io sono malato». Il popolo che vi abita otterra' il perdono della sua iniquita'. L'ira di Dio contro le nazioni Isaia 34:1 Avvicinatevi, o nazioni, per ascoltare, o popoli, fate attenzione. Ascolti la terra e tutto cio' che e' in essa, il mondo e tutto cio' che produce. Isaia 34:2 Poiche' l'Eterno e' adirato contro tutte le nazioni, e' sdegnato contro tutti i loro eserciti, egli le vota allo sterminio, le abbandona al massacro. Isaia 34:3 I loro uccisi saranno gettati via, i loro cadaveri esaleranno fetore e i monti si scioglieranno col loro sangue. Isaia 34:4 Tutto l'esercito del cielo si dissolvera', i cieli si arrotoleranno come un libro, ma tutto il loro esercito cadra', come cade la foglia dalla vite, come cade un frutto appassito dal fico. Il giudizio di Dio contro Edom Isaia 34:5 Poiche' la mia spada si e' inebriata nel cielo, ecco essa sta per piombare su Edom, sul popolo che ho votato allo sterminio, per fare giustizia. Isaia 34:6 La spada dell'Eterno e' piena di sangue, e' satolla di grasso, del sangue di agnelli e di capri, del grasso dei reni di montoni; poiche' l'Eterno fa un sacrificio a Botsrah e un grande massacro nel paese di Edom. Isaia 34:7 Con essi cadono bufali, torelli insieme con tori; la loro terra e' imbevuta di sangue, la loro polvere e' satolla di grasso. Isaia 34:8 Poiche' e' il giorno della vendetta dell'Eterno, l'anno della retribuzione per la causa di Sion. Isaia 34:9 I torrenti saranno mutati in pece, la sua polvere in zolfo, la sua terra diventera' pece ardente. Isaia 34:10 Non si spegnera' ne' notte ne' giorno, il suo fumo salira' per sempre; rimarra' deserta di generazione in generazione, nessuno piu' vi passera'. Isaia 34:11 Ne prenderanno possesso il pellicano e il porcospino e vi abiteranno la civetta e il corvo. L'Eterno stendera' su di essa la corda della desolazione, il livello del vuoto. Isaia 34:12 Chiameranno i nobili al regno, ma non ve ne sara' alcuno, e tutti i suoi principi saranno ridotti a nulla. Isaia 34:13 Nei suoi palazzi cresceranno le spine, nelle sue fortezze ortiche e cardi; diventera' una dimora di sciacalli, un recinto per gli struzzi. Isaia 34:14 Le bestie del deserto s'incontreranno con le bestie che ululano, i capri si chiameranno l'un l'altro; vi si stabiliranno anche le civette e vi troveranno un luogo di riposo. Isaia 34:15 Vi fara' il suo nido il serpente-freccia, vi deporra' le uova, le fara' schiudere e raccogliera' i suoi piccoli alla sua ombra; la' si raduneranno anche gli avvoltoi, ciascuno col suo compagno. Isaia 34:16 Cercate nel libro dell'Eterno e leggete: nessuno di essi manchera', nessuno sara' privo del suo compagno, perche' la sua bocca l'ha comandato e il suo Spirito li ha radunati. Isaia 34:17 Egli stesso ha gettato la sorte per essi, e la sua mano lo ha diviso tra loro con la linea per misurare; lo possederanno per sempre, vi abiteranno di generazione in generazione. Il meraviglioso futuro di Sion Isaia 35:1 Il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioira' e fiorira' come la rosa Isaia 35:2 fiorira' abbondantemente e gioira' con giubilo e grida d'allegrezza. Le sara' data la gloria del Libano, la magnificenza del Karmel e di Sharon. Essi vedranno la gloria dell'Eterno, la magnificenza del nostro DIO. Isaia 35:3 Fortificate le mani infiacchite, rendete ferme le ginocchia vacillanti! Isaia 35:4 Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: «Siate forti, non temete!». Ecco il vostro DIO verra' con la vendetta e la retribuzione di DIO; verra' egli stesso a salvarvi. Isaia 35:5 Allora si apriranno gli occhi dei ciechi e saranno sturate le orecchie dei sordi; Isaia 35:6 allora lo zoppo saltera' come un cervo e la lingua del muto gridera' di gioia, perche' sgorgheranno acque nel deserto e torrenti nella solitudine. Isaia 35:7 Il luogo arido diventera' uno stagno e la terra assetata sorgenti d'acqua; nei luoghi dove si sdraiavano gli sciacalli ci sara' erba con canne e giunchi. Isaia 35:8 La' vi sara' una strada maestra, una via che sara' chiamata via santa nessun impuro vi passera'; essa sara' soltanto per quelli che la seguono; anche gli insensati non potranno smarrirvisi. Isaia 35:9 Non vi sara' piu' il leone, ne' alcuna bestia feroce vi salira' o vi apparira', ma vi cammineranno i redenti. Isaia 35:10 I riscattati dall'Eterno torneranno, verranno a Sion con grida di gioia e un'allegrezza eterna coronera' il loro capo; otterranno gioia e letizia, e il dolore e il gemito fuggiranno. Sennacherib invade Giuda e sfida l'Eterno Isaia 36:1 Nel quattordicesimo anno del re Ezechia, avvenne che Sennacherib, re di Assiria, sali contro tutte le citta' fortificate di Giuda e le prese. Isaia 36:2 Il re di Assiria mando' Rabshakeh da Lakish a Gerusalemme al re Ezechia con un grande esercito; egli si fermo' presso l'acquedotto della piscina superiore, sulla strada del campo del lavandaio. Isaia 36:3 Allora Eliakim, figlio di Hilkiah, il prefetto del palazzo, Scebna il segretario, e Joah figlio di Asaf, l'archivista, si recarono da lui. Isaia 36:4 Rabshakeh disse loro: «Dite ad Ezechia: Cosi dice il gran re, il re di Assiria: Che fiducia e' quella a cui ti affidi? Isaia 36:5 Io dico che consiglio e forza per fare la guerra non sono soltanto parole delle labbra, ora in chi poni la tua fiducia per esserti ribellato, a me? Isaia 36:6 Ecco, tu confidi sul sostegno di questa canna rotta, che e' l'Egitto, che penetra nella mano di chi vi si appoggia e la fora. Tale e' appunto il Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui. Isaia 36:7 Se poi mi dici: "Noi confidiamo nell'Eterno, il nostro DIO", non e' forse quello stesso di cui Ezechia ha rimosso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: "Voi adorerete soltanto davanti a questo altare"? Isaia 36:8 Ora dunque fa' una scommessa con il mio signore, il re di Assiria; io ti daro' duemila cavalli, se tu sei in grado di procurare i cavalieri che li montino. Isaia 36:9 Come potresti far retrocedere un solo capitano fra i piu' piccoli servi del mio signore? Ma tu confidi nell'Egitto per avere carri e cavalieri. Isaia 36:10 E ora sono forse salito senza il volere dell'Eterno contro questo paese per di struggerlo? L'Eterno mi ha detto: "Sali contro questo paese e distruggilo"». Isaia 36:11 Allora Eliakim, Scebna e Joah dissero a Rabshakeh: «Deh, parla ai tuoi servi in aramaico, perche' noi lo comprendiamo, ma non parlarci in ebraico, in modo che oda il popolo che e' sulle mura». Isaia 36:12 Ma Rabshakeh rispose: «Il mio signore mi ha forse mandato a dire queste parole al tuo signore e a te, e non piuttosto agli uomini che stanno sulle mura, ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro urina con voi?». Isaia 36:13 Rabshakeh allora si alzo' in piedi e grido' a gran voce in ebraico, dicendo: «Ascoltate le parole del gran re, il re di Assiria! Isaia 36:14 Cosi dice il re: Non v'inganni Ezechia, perche' egli non potra' liberarvi dalle mie mani; Isaia 36:15 ne' vi faccia Ezechia riporre la vostra fiducia nell'Eterno, dicendo: Certamente l'Eterno ci liberera'; questa citta' non sara' data nelle mani del re di Assiria Isaia 36:16 Non date ascolto ad Ezechia, perche' cosi dice il re di Assiria: Fate pace con me e arrendetevi, e ciascuno di voi potra' mangiare i frutti della sua vite e del suo fico, e ognuno potra' bere l'acqua della sua cisterna, Isaia 36:17 finche' io non venga per condurvi in un paese simile al vostro, un paese di grano e di mosto, un paese di pane e di vigne. Isaia 36:18 Ezechia non vi inganni, dicendo: "L'Eterno ci liberera'" Ha qualcuno degli de'i delle nazioni potuto liberare il suo paese dalle mani del re di Assiria? Isaia 36:19 Dove sono gli de'i di Hamath e di Arpad? Dove sono gli de'i di Sefarvaim? Hanno forse essi liberato Samaria, dalle mie mani? Isaia 36:20 Chi fra tutti gli de'i di questi paesi ha liberato il proprio paese dalle mie mani perche' l'Eterno possa liberare Gerusalemme dalle mie mani?». Isaia 36:21 Ma essi tacquero e non risposero neppure una parola, perche' l'ordine del re era: «Non rispondetegli». Isaia 36:22 Allora Eliakim, figlio di Hilkiah, prefetto del palazzo, Scebna il segretario, e Joah figlio di Asaf, l'archivista, vennero da Ezechia con le vesti stracciate e gli riferirono le parole di Rabshakeh. Ezechia chiede aiuto a Isaia che lo assicura dell'intervento divino Isaia 37:1 Quando il re Ezechia udi questo, si straccio' le vesti, si copri di sacco ed entro' nella casa dell'Eterno. Isaia 37:2 Quindi mando' Eliakim, prefetto del palazzo, Scebna, il segretario, e i piu' anziani dei sacerdoti coperti di sacco, dal profeta Isaia, figlio di Amots, Isaia 37:3 i quali gli dissero: «Cosi dice Ezechia: Questo giorno e' un giorno di angoscia, di castigo e di vergogna, perche' i figli stanno per nascere, ma non c'e' forza per partorirli. Isaia 37:4 Forse l'Eterno, il tuo DIO, ha udito le parole di Rabshakeh, che il re di Assiria suo signore, ha mandato a insultare il DIO vivente, e lo castighera' a motivo delle parole che l'Eterno, il tuo DIO, ha udito. Innalza dunque una preghiera per il residuo che ancora rimane». Isaia 37:5 Cosi i servi del re Ezechia si recarono da Isaia. Isaia 37:6 E Isaia disse loro: «Questo direte al vostro signore: Cosi dice l'Eterno: Non aver paura a motivo delle parole che hai udito, con le quali i servi del re di Assiria mi hanno insultato. Isaia 37:7 Ecco, io mandero' su di lui uno spirito e, appena avra' udito una certa notizia ritornera' nel suo paese; e nel suo paese lo faro' cadere di spada». Isaia 37:8 Cosi Rabshakeh ritorno' e trovo' il re di Assiria che assediava Libnah, perche' aveva saputo che il re era partito da Lakish. Isaia 37:9 Allora il re di Assiria senti dire riguardo Tirhakah, re di Etiopia: «e' uscito per muoverti guerra». Appena udi questo, egli mando' dei messaggeri ad Ezechia, dicendo: Isaia 37:10 «Direte cosi a Ezechia, re di Giuda: Non lasciare che il tuo DIO, nel quale confidi, t'inganni dicendo: Gerusalemme, non sara' data nelle mani del re di Assiria Isaia 37:11 Ecco, tu hai udito cio' che i re di Assiria hanno fatto a tutti gli altri paesi, votandoli alla distruzione. Scamperesti tu soltanto? Isaia 37:12 Hanno forse i re delle nazioni liberato quelli che i miei padri hanno distrutto: Gozan, Haran, Retsef e i figli di Eden che erano a Telassar? Isaia 37:13 Dove sono il re di Hamath, il re di Arpad e il re della citta' di Sefarvaim, di Hena e di Ivah?». Isaia 37:14 Ezechia prese la lettera dalle mani dei messaggeri e la lesse; poi sali alla casa dell'Eterno e la distese davanti all'Eterno. Isaia 37:15 Quindi Ezechia prego' l'Eterno, dicendo: Isaia 37:16 «O Eterno degli eserciti, DIO d'Israele, che siedi tra i cherubini, tu sei DIO, tu solo, di tutti i regni della terra, tu hai fatto i cieli e la terra. Isaia 37:17 Porgi il tuo orecchio, o Eterno, e ascolta, apri i tuoi occhi, o Eterno, e vedi. Ascolta tutte le parole di Sennacherib che ha mandato a dire per insultare il DIO vivente. Isaia 37:18 In verita', o Eterno, i re di Assiria hanno devastato tutte le nazioni e i loro paesi Isaia 37:19 e hanno gettato nel fuoco i loro de'i, perche' quelli non erano de'i, ma opera delle mani dell'uomo, legno e pietra; per questo li hanno distrutti. Isaia 37:20 Ma ora, o Eterno, DIO nostro, liberaci dalle sue mani, affinche' tutti i regni della terra conoscano che tu solo sei l'Eterno». La risposta del Signore tramite Isaia Isaia 37:21 Allora Isaia, figlio di Amots, mando' a dire ad Ezechia: «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Poiche' tu mi hai pregato riguardo a Sennacherib, re di Assiria, Isaia 37:22 questa e' la parola che l'Eterno ha pronunciato contro di lui: La vergine, figlia di Sion, ti disprezza e si fa beffe di te la figlia di Gerusalemme scuote il capo dietro a te. Isaia 37:23 Chi hai insultato e oltraggiato? Contro chi hai alzato la voce e arrogantemente levato i tuoi occhi? Contro il Santo d'Israele. Isaia 37:24 Per mezzo dei tuoi servi hai insultato il Signore e hai detto: "Con la moltitudine dei miei carri sono salito in cima ai monti, nei recessi del Libano. Abbattero' i suoi cedri piu' alti e i suoi cipressi piu' belli; raggiungero' la sua altura piu' remota, la sua foresta piu' lussureggiante. Isaia 37:25 Ho scavato e bevuto acqua, con la pianta dei miei piedi ho disseccato tutti i fiumi d'Egitto". Isaia 37:26 Non hai forse udito che da lungo tempo ho preparato questo, da tempi antichi ne ho formato il disegno? Ora ho fatto accadere questo: che tu riducessi in cumuli di rovine citta' fortificate. Isaia 37:27 Percio' i loro abitanti, privi di forza, erano spaventati e confusi, erano come l'erba dei campi, come l'erbetta verde, come l'erba dei tetti, che e' bruciata prima che cresca. Isaia 37:28 Ma io conosco la tua dimora, il tuo uscire e il tuo entrare e anche il tuo infuriarti contro di me. Isaia 37:29 Poiche' ti sei infuriato contro di me e la tua insolenza e' giunta ai miei orecchi, ti mettero' il mio anello alle narici, il mio morso in bocca e ti faro' ritornare per la strada per la quale sei venuto. Isaia 37:30 E questo sara' il segno per te: quest'anno mangerete cio' che cresce spontaneamente, il secondo anno cio' che nasce dallo stesso, ma il terzo anno seminerete e mieterete, pianterete vigne e ne mangerete il frutto. Isaia 37:31 E il residuo della casa di Giuda che sara' scampato continuera' a mettere radici in basso e a fare frutto in alto. Isaia 37:32 Poiche' da Gerusalemme, uscira' un residuo e dal monte di Sion quelli che sono scampati. Lo zelo dell'Eterno degli eserciti fara' questo». Isaia 37:33 Percio' cosi dice l'Eterno contro il re di Assiria: «Egli non entrera' in questa citta' ne' vi lancera' alcuna freccia, non le verra' davanti con scudi ne' costruira' contro di essa alcun terrapieno. Isaia 37:34 Egli ritornera' per la stessa strada da cui e' venuto e non entrera' in questa citta'», dice l'Eterno. Isaia 37:35 «Poiche' io proteggero' questa citta' per salvarla, per amore di me stesso per amore di Davide, mio servo». Isaia 37:36 Quindi l'angelo dell'Eterno usci e colpi nell'accampamento degli Assiri centottantacinquemila uomini; e quando la gente si alzo' al mattino, ecco erano tutti cadaveri. Isaia 37:37 Allora Sennacherib, re di Assiria, levo' le tende, parti e fece ritorno a casa e rimase a Ninive. Isaia 37:38 E avvenne che, mentre egli stava adorando nel tempio del suo dio Nisrok, i suoi figli Adrammalek e Sharetser lo uccisero a colpi di spada; poi si rifugiarono nel paese di Ararat. Al suo posto regno' suo figlio Esarhaddon. Malattia e miracolosa guarigione di Ezechia Isaia 38:1 In quel tempo Ezechia si ammalo' mortalmente. Il profeta Isaia, figlio di Amots, si reco' da lui e gli disse: «Cosi parla l'Eterno: Metti in ordine la tua casa, perche' morirai e non guarirai». Isaia 38:2 Ezechia allora volto' la faccia verso la parete e prego' l'Eterno: Isaia 38:3 «Ti supplico, o Eterno, ricordati come ho camminato davanti a te con fedelta' e con cuore integro e ho fatto cio' che e' bene ai tuoi occhi». Poi Ezechia diede in un gran pianto. Isaia 38:4 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Isaia, dicendo: Isaia 38:5 «Va' e di a Ezechia: Cosi dice l'Eterno, il DIO di Davide, tuo padre: Ho udito la tua preghiera, ho visto le tue lacrime; ecco, io aggiungero' ai tuoi giorni quindici anni; Isaia 38:6 liberero' te e questa citta' dalle mani del re di Assiria e proteggero' questa citta'. Isaia 38:7 Questo e' per te il segno da parte dell'Eterno, che l'Eterno adempira' la parola che ha detto: Isaia 38:8 ecco, io faro' retrocedere di dieci gradini l'ombra che per effetto del sole si e' allungata sui gradini di Achaz». E il sole retrocesse di dieci gradini sui gradini dai quali era disceso. Cantico di Ezechia Isaia 38:9 Scritto di Ezechia, re di Giuda, quando cadde ammalato e guari dalla sua malattia. Isaia 38:10 Io dicevo: «Al culmine dei miei giorni me ne andro' alle porte dello Sceol; sono privato del resto dei miei anni». Isaia 38:11 Dicevo: «Non vedro' piu' l'Eterno, si, l'Eterno, sulla terra dei viventi; fra gli abitanti del mondo dei trapassati non vedro' piu' alcun uomo. Isaia 38:12 La mia dimora terrena e' divelta e portata via lontano da me, come una tenda di pastori. Ho arrotolato la mia vita come un tessitore. Egli mi recide dalla trama; dal giorno alla notte porrai termine alla mia vita. Isaia 38:13 Ho calmato me stesso fino al mattino; come un leone, cosi egli spezza tutte le mie ossa; dal giorno alla notte porrai termine alla mia vita. Isaia 38:14 Stridevo come una gru o una rondine, gemevo come una colomba, i miei occhi erano stanchi di guardare in alto. O Eterno, sono oppresso; sii tu il mio garante. Isaia 38:15 Che diro'? Egli mi ha parlato ed egli stesso ha fatto questo. Io camminero' lentamente durante tutti i miei anni, nell'amarezza della mia anima. Isaia 38:16 O Signore, mediante queste cose si vive, e in tutte queste cose sta la vita del mio spirito; percio' guariscimi e rendimi la vita! Isaia 38:17 Ecco, e' per la mia pace che ho provato grande amarezza, ma nel tuo amore hai liberato la mia anima dalla fossa della corruzione, perche' hai gettato dietro le tue spalle tutti i miei peccati. Isaia 38:18 Poiche' lo Sceol non puo' lodarti, la morte non puo' celebrarti, quelli che scendono nella fossa non possono piu' sperare nella tua fedelta'. Isaia 38:19 Il vivente, il vivente e' quello che ti loda, come faccio io quest'oggi, il padre fara' conoscere ai figli la tua fedelta'. Isaia 38:20 L'Eterno mi salvera', e noi canteremo i miei cantici con gli strumenti a corda, tutti i giorni della nostra vita nella casa dell'Eterno». Isaia 38:21 Or Isaia aveva detto: «Si prenda un impiastro di fichi, lo si applichi sull'ulcera ed egli guarira'». Isaia 38:22 Ezechia aveva detto: «Qual e' il segno per cui saliro' alla casa dell'Eterno?». L'ambasciata del re di Babilonia e il peccato di Ezechia Isaia 39:1 In quel tempo Merodak-Baladan figlio di Baladan, re di Babilonia invio' lettere e un dono a Ezechia, perche' aveva udito che era stato ammalato ed era guarito. Isaia 39:2 Ezechia se ne rallegro' e mostro' agli inviati la casa dei suoi tesori, l'argento l'oro, gli aromi, l'unguento prezioso, tutto il suo arsenale e tutto cio' che si trovava nei suoi tesori, non ci fu nulla del suo palazzo e in tutto il suo regno che Ezechia non mostrasse loro. Isaia 39:3 Allora il profeta Isaia venne dal re Ezechia e gli disse: «Che cosa hanno detto quegli uomini e da dove sono venuti a te?». Ezechia rispose: «Sono venuti a me da un paese lontano, da Babilonia». Isaia 39:4 Isaia domando' ancora: «Che cosa hanno visto nel tuo palazzo?». Ezechia rispose: «Hanno visto tutto cio' che si trova nel mio palazzo, non c'e' nulla nei miei tesori che non abbia mostrato loro». Isaia 39:5 Allora Isaia disse a Ezechia: «Ascolta la parola dell'Eterno degli eserciti: Isaia 39:6 Ecco, verranno giorni in cui tutto cio' che si trova nel tuo palazzo e cio' che i tuoi padri hanno accumulato fino a oggi sara' trasportato a Babilonia; non vi restera' nulla, dice l'Eterno. Isaia 39:7 Prenderanno inoltre i figli che saranno usciti da te e che tu avrai generato, e ne faranno degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia». Isaia 39:8 Ezechia disse quindi a Isaia: «La parola dell'Eterno che hai pronunciata e' buona». Poi aggiunse: «Vi sara' almeno pace e sicurezza durante la mia vita». Consolazione per la liberazione d'Israele Isaia 40:1 «Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro DIO. Isaia 40:2 Parlate al cuore di Gerusalemme, e proclamatele che il suo tempo di guerra e' finito, che la sua iniquita' e' espiata, perche' ha ricevuto dalla mano dell'Eterno il doppio per tutti i suoi peccati». Isaia 40:3 La voce di uno che grida nel deserto: «Preparate la via dell'Eterno, raddrizzate nel deserto una strada per il nostro DIO. Isaia 40:4 Ogni valle sia colmata e ogni monte e colle siano abbassati, i luoghi tortuosi siano raddrizzati e i luoghi scabrosi appianati Isaia 40:5 Allora la gloria dell'Eterno sara' rivelata e ogni carne la vedra', perche' la bocca dell'Eterno ha parlato». Isaia 40:6 Una voce dice: «Grida!», e si risponde: «Che gridero'?». «Grida che ogni carne e' come l'erba, e che tutta la sua grazia e' come il fiore del campo. Isaia 40:7 L'erba si secca, il fiore appassisce quando lo Spirito dell'Eterno vi soffia sopra; certo il popolo non e' altro che erba. Isaia 40:8 L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro DIO rimane in eterno». Isaia 40:9 O Sion, tu che rechi la buona novella, sali su un alto monte! O Gerusalemme, tu che rechi la buona novella alza la voce con forza! Alza la voce, non temere! Di alle citta' di Giuda: «Ecco il vostro DIO!». Isaia 40:10 Ecco, il Signore, l'Eterno viene con potenza, e il suo braccio domina per lui. Ecco il suo premio e' con lui e la sua ricompensa lo precede. Isaia 40:11 Egli pascolera' il suo gregge come un pastore, radunera' gli agnelli col suo braccio e li portera' sul suo seno, e guidera' con dolcezza e cura le pecore che hanno i piccoli. Sapienza, trascendenza e potenza di Dio Isaia 40:12 Chi ha misurato le acque nel cavo della sua mano, preso le dimensioni del cielo con la spanna, raccolto la polvere della terra in una misura, o pesato le montagne con la stadera e i colli con la bilancia? Isaia 40:13 Chi ha preso le dimensioni dello Spirito dell'Eterno, o come suo consigliere gli ha dato insegnamenti? Isaia 40:14 Con chi si e' consultato, perche' gli desse intendimento, e gli insegnasse il sentiero della giustizia, gli impartisse conoscenza e gli mostrasse la via del discernimento? Isaia 40:15 Ecco, le nazioni sono come una goccia in un secchio, sono considerate come il pulviscolo della bilancia; ecco, egli solleva le isole come un piccolissimo oggetto. Isaia 40:16 Il Libano non basterebbe a provvedere il combustibile per il fuoco, ne' i suoi animali basterebbero per l'olocausto. Isaia 40:17 Tutte le nazioni sono come un nulla davanti a lui e sono da lui ritenute un nulla e vanita'. Isaia 40:18 A chi vorreste assomigliare Dio e quale immagine gli mettereste a confronto? Isaia 40:19 Un artista fonde un'immagine scolpita e l'orafo la riveste d'oro e fonde catenelle d'argento. Isaia 40:20 Chi e' troppo povero per una tale offerta sceglie un legno che non marcisce e si procura un abile artigiano, perche' prepari un'immagine scolpita che non si muova Isaia 40:21 Ma non lo sapete, non l'avete udito? Non vi e' stato annunciato fin dal principio? Non avete compreso dalle fondamenta della terra? Isaia 40:22 Egli e' colui che sta assiso sul globo della terra, i cui abitanti sono come cavallette; egli distende i cieli come un velo e li dispiega come una tenda in cui abitarvi. Isaia 40:23 Egli riduce i principi a un nulla e rende inutili i giudici della terra. Isaia 40:24 Appena sono piantati, appena seminati, appena il loro stelo ha messo radici in terra, egli soffia su di loro ed essi seccano e l'uragano li porta via come stoppia. Isaia 40:25 «A chi dunque mi vorreste assomigliare, perche' gli sia pari?», dice il Santo. Isaia 40:26 Levate in alto i vostri occhi e guardate: Chi ha creato queste cose? Colui che fa uscire il loro esercito in numero e le chiama tutte per nome; per la grandezza del suo vigore e la potenza della sua forza, nessuna manca. Isaia 40:27 Perche' dici, o Giacobbe, e tu, Israele, dichiari: «La mia via e' nascosta all'Eterno e il mio diritto e' trascurato dal mio DIO»? Isaia 40:28 Non lo sai forse, non l'hai udito? Il DIO di eternita', l'Eterno, il creatore dei confini della terra, non si affatica e non si stanca, la sua intelligenza e' imperscrutabile. Isaia 40:29 Egli da' forza allo stanco e accresce il vigore allo spossato. Isaia 40:30 I giovani si affaticano e si stancano, i giovani scelti certamente inciampano e cadono, Isaia 40:31 ma quelli che sperano nell'Eterno acquistano nuove forze, s'innalzano con ali come aquile, corrono senza stancarsi e camminano senza affaticarsi. Incoraggiamento a Israele che puo' contare sulla potenza e sull'aiuto di un grande Dio, contrariamente a quelli che confidano negli idoli vani Isaia 41:1 Isole, state in silenzio! Riprendano nuove forze i popoli, si avvicinino e poi parlino. Raduniamoci insieme a giudizio! Isaia 41:2 «Chi ha suscitato uno dall'est, chiamandolo ai suoi piedi nella giustizia? Chi gli ha consegnato le nazioni e sottomesso i re? Egli li da' come polvere alla sua spada e come stoppia dispersa al suo arco. Isaia 41:3 Egli insegue e procede sicuro per una strada sulla quale i suoi piedi non sono mai passati. Isaia 41:4 Chi ha operato e compiuto questo, chiamando le generazioni fin dal principio? Io, l'Eterno, sono il primo e con gli ultimi saro' sempre lo stesso». Isaia 41:5 Le isole lo vedono e sono prese da paura, le estremita' della terra tremano; si avvicinano, arrivano. Isaia 41:6 Ognuno aiuta il suo compagno e dice al proprio fratello: «Coraggio!». Isaia 41:7 Il fabbro incoraggia l'orafo e chi rifinisce col martello incoraggia chi batte l'incudine e dice della saldatura: «Va bene» e la rinforza con chiodi, perche' non si smuova. Isaia 41:8 «Ma tu, Israele, mio servo, Giacobbe che io ho scelto, progenie di Abrahamo, mio amico, Isaia 41:9 te che ho preso dalle estremita' della terra, che ho chiamato dagli angoli piu' remoti di essa e ti ho detto: "Tu sei il mio servo, ti ho scelto e non ti ho rigettato". Isaia 41:10 Non temere, perche' io sono con te non smarrirti, perche' io sono il tuo DIO. Io ti fortifico e anche ti aiuto e ti sostengo con la destra della mia giustizia. Isaia 41:11 Ecco, tutti quelli che si sono infuriati contro di te saranno svergognati e confusi; quelli che combattono contro di te saranno ridotti a nulla e periranno. Isaia 41:12 Tu li cercherai ma non troverai piu' quelli che contendevano con te; quelli che ti facevano guerra saranno come nulla, come cosa che non esiste piu'. Isaia 41:13 Poiche' io, l'Eterno, il tuo DIO, ti prendo per la mano destra e ti dico: "Non temere, io ti aiuto". Isaia 41:14 "Non temere, o verme di Giacobbe, o uomini d'Israele! Io ti aiuto", dice l'Eterno; "Il tuo Redentore e' il Santo d'Israele". Isaia 41:15 Ecco, io ti faccio una trebbia nuova con denti acuminati; tu trebbierai i monti e li ridurrai in polvere, e renderai le colline come la pula. Isaia 41:16 Tu li ventilerai, il vento li portera' via e il turbine li disperdera'; ma tu giubilerai nell'Eterno e ti glorierai nel Santo d'Israele. Isaia 41:17 I miseri e poveri cercano acqua, ma non ce n'e'; la loro lingua e' riarsa per la sete; io, l'Eterno, li esaudiro'; io, il DIO d'Israele, non li abbandonero'. Isaia 41:18 Faro' scaturire fiumi sulle colline brulle, e fonti in mezzo alle valli; faro' del deserto un lago d'acqua e della terra arida sorgenti d'acqua. Isaia 41:19 Piantero' nel deserto il cedro, l'acacia, il mirto e l'ulivo; mettero' nell'Arabah, il cipresso, l'olmo e l'abete, Isaia 41:20 affinche' vedano, sappiano, considerino e comprendano tutti assieme che la mano dell'Eterno ha operato questo e il Santo d'Israele l'ha creato. Isaia 41:21 Presentate la vostra causa, dice l'Eterno, esponete le vostre ragioni, dice il Re di Giacobbe. Isaia 41:22 Le espongano e ci annuncino cio' che accadra'. Dichiarino quali erano le cose passate, perche' le possiamo considerare e conoscerne il compimento; oppure annunciateci cio' che avverra'. Isaia 41:23 Annunciate cio' che avverra' nel futuro, e cosi sapremo che siete de'i; si, fate del bene o del male affinche' rimaniamo sbigottiti nel vederlo insieme. Isaia 41:24 Ecco, voi siete un nulla e la vostra opera e' niente; chi vi sceglie e' un abominio. Isaia 41:25 Io ho suscitato uno dal nord, ed egli verra', dall'est egli invochera' il mio nome; calpestera' i principi come creta, come il vasaio calca l'argilla. Isaia 41:26 Chi ha annunciato questo fin dal principio perche' lo sapessimo, molto prima perche' potessimo dire: "e' giusto"? Ma non c'e' nessuno che abbia annunciato questo, nessuno che l'abbia proclamato, nessuno che abbia udito le vostre parole. Isaia 41:27 Per primo io l'ho annunciato a Sion: "Guardate, eccoli!", e a Gerusalemme ho inviato un messaggero di buone novelle. Isaia 41:28 Guardai, ma non c'era nessuno, proprio nessuno tra loro che sapesse dare un consiglio, o che, interrogato, potesse darmi una risposta. Isaia 41:29 Ecco, tutti costoro sono vanita'; le loro opere sono un nulla e le loro statue sono vento e cose di nessun valore». Il servo dell'Eterno Isaia 42:1 «Ecco il mio servo, che io sostengo, il mio eletto in cui la mia anima si compiace. Ho posto il mio Spirito su di lui; egli portera' la giustizia alle nazioni. Isaia 42:2 Non gridera', non alzera' la voce, non fara' udire la sua voce per le strade. Isaia 42:3 Non spezzera' la canna rotta e non spegnera' il lucignolo fumante; presentera' la giustizia secondo verita'. Isaia 42:4 Egli non verra' meno e non si scoraggera', finche' non avra' stabilito la giustizia sulla terra; e le isole aspetteranno la sua legge». Isaia 42:5 Cosi dice Dio, l'Eterno, che ha creato i cieli e li ha spiegati, che ha disteso la terra e le cose che essa produce, che da' il respiro al popolo che e' su di essa e la vita a quelli che in essa camminano: Isaia 42:6 «Io, l'Eterno, ti ho chiamato secondo giustizia e ti prendero' per mano, ti custodiro' e ti faro' l'alleanza del popolo e la luce delle nazioni, Isaia 42:7 per aprire gli occhi dei ciechi, per fare uscire dal carcere i prigionieri e dalla prigione quelli che giacciono nelle tenebre. Isaia 42:8 Io sono l'Eterno, questo e' il mio nome; non daro' la mia gloria ad alcun altro ne' la mia lode alle immagini scolpite. Isaia 42:9 Ecco, le cose di prima sono avvenute, e ora vi annuncio cose nuove; io ve le faccio conoscere prima che germoglino». Isaia 42:10 Cantate all'Eterno un cantico nuovo, la sua lode dalle estremita' della terra, o voi che scendete in mare, e cio' che esso contiene, le isole e i loro abitanti. Isaia 42:11 Il deserto e le sue citta' elevino la loro voce, insieme ai villaggi in cui abitano quelli di Kedar. Esultino gli abitanti di Sela, mandino grida dalla cima dei monti. Isaia 42:12 Diano gloria all'Eterno, proclamino la sua lode nelle isole. Isaia 42:13 L'Eterno avanzera' come un eroe, eccitera' il suo ardore come un guerriero; mandera' un grido, si, un grido lacerante trionfera' sui suoi nemici. Isaia 42:14 «Per lungo tempo sono stato in silenzio, ho taciuto, mi sono contenuto; ma ora gridero' come una donna che ha le doglie di parto, respirero' affannosamente e sbuffero' insieme. Isaia 42:15 Devastero' monti e colli e faro' seccare tutte le piante verdi; ridurro' i fiumi in isole e asciughero' gli stagni. Isaia 42:16 Faro' camminare i ciechi per una via che non conoscevano e li condurro' per sentieri sconosciuti; cambiero' davanti a loro le tenebre in luce e i luoghi tortuosi in pianura. Queste cose faro' per loro e non li abbandonero'. Isaia 42:17 Volgeranno le spalle pieni di vergogna quelli che confidano nelle immagini scolpite e dicono alle immagini fuse: "Voi siete i nostri de'i!". Isaia 42:18 Sordi, ascoltate; ciechi, guardate e vedete! Isaia 42:19 Chi e' cieco, se non il mio servo, o sordo come il mio messaggero che invio? Chi e' cieco come colui che e' in pace con me, cieco come il servo dell'Eterno? Isaia 42:20 Hai visto molte cose, ma senza prestarvi attenzione; le tue orecchie erano aperte, ma non hai udito nulla». Isaia 42:21 L'Eterno si e' compiaciuto per amore della sua giustizia; rendera' la sua legge grande e magnifica. Isaia 42:22 Ma questo e' un popolo derubato e spogliato; sono tutti presi nei lacci in prigioni sotterranee e rinchiusi in carceri. Sono abbandonati al saccheggio, ma nessuno li ha liberati; spogliati, ma nessuno ha detto: «Restituisci!». Isaia 42:23 Chi di voi prestera' orecchio a questo? Chi fara' attenzione e ascoltera' in avvenire? Isaia 42:24 Chi ha abbandonato Giacobbe al saccheggio e Israele, ai predoni? Non e' forse stato l'Eterno, contro il quale abbiamo peccato? Essi infatti non hanno voluto camminare nelle sue vie e non hanno ubbidito alla sua legge. Isaia 42:25 Percio' egli ha riversato su di lui l'ardore della sua ira e la violenza della guerra, che lo ha avvolto nelle fiamme tutt'intorno senza che se ne rendesse conto; l'ha consumato, ma egli non ha preso la cosa a cuore. L'Eterno e' l'unico Salvatore e Redentore d'Israele Isaia 43:1 Ma ora cosi dice l'Eterno, che ti ha creato, o Giacobbe, che ti ha formato, o Israele: «Non temere, perche' io ti ho redento, ti ho chiamato per nome; tu mi appartieni. Isaia 43:2 Quando passerai attraverso le acque io saro' con te, o attraverserai i fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai in mezzo al fuoco, non sarai bruciato e la fiamma non ti consumera'. Isaia 43:3 Poiche' io sono l'Eterno, il tuo DIO, il Santo d'Israele, il tuo Salvatore. Ho dato l'Egitto come prezzo per il tuo riscatto, l'Etiopia e Seba, al tuo posto. Isaia 43:4 Perche' tu sei prezioso ai miei occhi e onorato, e io ti amo, io do uomini al tuo posto e popoli in cambio della tua vita. Isaia 43:5 Non temere, perche' io sono con te; faro' venire la tua progenie dall'est e ti radunero' dall'ovest. Isaia 43:6 Diro' al settentrione: "Restituiscili", e al mezzogiorno: "Non trattenerli. Fa' venire i miei figli da lontano e le mie figlie dalle estremita' della terra, Isaia 43:7 tutti quelli che si chiamano col mio nome, che ho creato per la mia gloria, che ho formato e anche fatto". Isaia 43:8 Fa' uscire il popolo cieco che tuttavia ha gli occhi, e i sordi che tuttavia hanno le orecchie. Isaia 43:9 Si radunino insieme tutte le nazioni si riuniscano i popoli! Chi tra di loro puo' annunciare questo e farci udire le cose passate? Presentino i loro testimoni per essere giustificati; o ascoltino essi e dicano: "e' vero!". Isaia 43:10 I miei testimoni siete voi, dice l'Eterno, insieme al servo che ho scelto, affinche' voi mi conosciate e crediate in me, e comprendiate che sono io. Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me non ve ne sara' alcuno. Isaia 43:11 Io, io sono l'Eterno, e all'infuori di me non c'e' Salvatore, Isaia 43:12 Io ho annunciato, salvato e proclamato, e non c'era alcun dio straniero tra di voi; percio' voi siete miei testimoni, dice l'Eterno, e io sono Dio. Isaia 43:13 Prima dell'inizio del tempo io sono sempre lo stesso, e nessuno puo' liberare dalla mia mano; quando io opero, chi puo' ostacolarmi?». Isaia 43:14 Cosi dice l'Eterno, il vostro Redentore, il Santo d'Israele: «Per amore vostro io mando uno contro Babilonia, e li mettero' tutti in fuga; cosi i Caldei fuggiranno nelle navi con grida di dolore. Isaia 43:15 Io sono l'Eterno, il vostro Santo, il creatore d'Israele, il vostro re». Isaia 43:16 Cosi dice l'Eterno che aperse una strada nel mare e un sentiero fra le acque potenti, Isaia 43:17 che fece uscire carri, cavalli e un esercito potente; essi giacciono tutti insieme e non si rialzeranno piu'; sono annientati, spenti come un lucignolo. Isaia 43:18 «Non ricordate piu' le cose passate non considerate piu' le cose antiche. Isaia 43:19 Ecco, io faccio una cosa nuova; essa germogliera'; non la riconoscerete voi? Si, apriro' una strada nel deserto, faro' scorrere fiumi nella solitudine. Isaia 43:20 Le bestie dei campi, gli sciacalli e gli struzzi mi glorificheranno, perche' daro' acqua al deserto e fiumi alla solitudine per dar da bere al mio popolo, il mio eletto. Isaia 43:21 Il popolo che mi sono formato proclamera' le mie lodi. Isaia 43:22 Ma tu non mi hai invocato, o Giacobbe, anzi ti sei stancato di me, o Israele! Isaia 43:23 Non mi hai portato l'agnello dei tuoi olocausti e non mi hai onorato con i tuoi sacrifici; non ti ho obbligato a servirmi con offerte di cibo, ne' ti ho stancato richiedendo incenso. Isaia 43:24 Non mi hai comprato con denaro la cannella e non mi hai saziato col grasso dei tuoi sacrifici. Invece tu mi hai gravato con i tuoi peccati, mi hai stancato con le tue iniquita'. Isaia 43:25 Io, proprio io, sono colui che per amore di me stesso cancello le tue trasgressioni e non ricordero' piu' i tuoi peccati. Isaia 43:26 Fammi ricordare, discutiamo il caso insieme, parla tu stesso per giustificarti. Isaia 43:27 Il tuo primo padre ha peccato e i tuoi maestri si sono ribellati a me. Isaia 43:28 Percio' ho reso contaminati i capi del santuario, ho votato Giacobbe allo sterminio e Israele agli obbrobri». Le benedizioni promesse a Israele Isaia 44:1 «Ora ascolta, o Giacobbe mio servo, o Israele, che io ho scelto! Isaia 44:2 Cosi dice l'Eterno che ti ha fatto e ti ha formato fin dal seno materno, colui che ti aiuta: Non temere, o Giacobbe mio servo, o Jeshurun che io ho scelto! Isaia 44:3 Poiche' io spandero' acqua sull'assetato e ruscelli sulla terra arida; spandero' il mio Spirito sulla tua progenie, e la mia benedizione sui tuoi discendenti. Isaia 44:4 Essi cresceranno in mezzo all'erba come salici lungo corsi d'acqua. Isaia 44:5 L'uno dira': "Io sono dell'Eterno"; l'altro si chiamera' col nome di Giacobbe, e un altro scrivera' sulla sua mano: "Dell'Eterno", e si onorera' di portare il nome d'Israele». Isaia 44:6 Cosi dice l'Eterno, il re d'Israele e suo Redentore, l'Eterno degli eserciti: «Io sono il primo e sono l'ultimo, e all'infuori di me non c'e' DIO. Isaia 44:7 Chi e' come me? Lo proclami pure, lo dichiari e ne fornisca le prove davanti a me da quando ho stabilito questo popolo antico. Annuncino loro le cose che avverranno e gli avvenimenti che avranno luogo. Isaia 44:8 Non spaventatevi, non temete! Non te l'ho forse annunciato e dichiarato da tempo? Voi siete miei testimoni. C'e' forse un Dio all'infuori di me? Non c'e' altra Rocca; non ne conosco alcuna». Le assurdita' dell'idolatria Isaia 44:9 Quelli che fabbricano immagini scolpite sono tutti vanita'; le loro cose piu' preziose non giovano a nulla; i loro propri testimoni non vedono ne' comprendono, per cui saranno coperti di vergogna. Isaia 44:10 Chi fabbrica un dio o fonde un'immagine scolpita senza averne alcun vantaggio? Isaia 44:11 Ecco tutti i compagni di tale persona saranno confusi; gli artigiani stessi non sono che uomini. Si radunino tutti, si presentino. Saranno spaventati e svergognati insieme. Isaia 44:12 Il fabbro con le tenaglie lavora il ferro sulle braci, gli da' la forma col martello e lo rifinisce col suo braccio vigoroso soffre la fame e la sua forza viene meno non beve acqua e si stanca. Isaia 44:13 Il falegname stende il regolo, disegna l'idolo con la matita, lo lavora con lo scalpello, lo misura col compasso e ne fa una figura umana, una bella forma di uomo, perche' rimanga in una casa. Isaia 44:14 Egli taglia per se' dei cedri, prende un cipresso o una quercia che lascia crescere vigorosi fra gli alberi della foresta; egli pianta un frassino che la pioggia fa crescere. Isaia 44:15 Questo serve all'uomo per bruciare; egli ne prende una parte per riscaldarsi e accende il fuoco per cuocere il pane; ne fa pure un dio e l'adora, ne fa un'immagine scolpita, davanti alla quale si prostra. Isaia 44:16 Ne brucia la meta' nel fuoco, con l'altra meta' prepara la carne, ne cuoce l'arrosto e si sazia. Si riscalda pure e dice: «Ah, mi riscaldo, mi godo il fuoco». Isaia 44:17 Con il resto di esso fabbrica un dio, la sua immagine scolpita, gli si prostra davanti, lo adora, lo prega e gli dice: «Salvami, perche' tu sei il mio dio». Isaia 44:18 Non sanno e non comprendono nulla, perche' hanno impiastrato i loro occhi affinche' non vedano, e i loro cuori perche' non comprendano. Isaia 44:19 Nessuno rientra in se stesso ne' ha conoscenza e intendimento per dire: «Ne ho bruciato una parte nel fuoco, si, sulle sue braci ho fatto cuocere il pane, ho arrostito la carne e l'ho mangiata. Faro' col resto un'abominazione e mi prostrero' davanti a un pezzo di legno?». Isaia 44:20 Un tale si pasce di cenere, il suo cuore sedotto lo travia. Egli non puo' liberare la sua anima e dire: «Cio' che tengo nella mia destra non e' forse una menzogna?». Il perdono e la redenzione del Signore Isaia 44:21 «Ricorda queste cose, o Giacobbe, o Israele, perche' tu sei mio servo; io ti ho formato, tu sei il mio servo; o Israele non sarai da me dimenticato. Isaia 44:22 Ho cancellato le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati come una nuvola; torna a me, perche' io ti ho redento». Isaia 44:23 Esultate o cieli, perche' l'Eterno ha operato. Giubilate, o profondita' della terra. Prorompete in grida di gioia, o montagne, o foreste, con tutti i vostri alberi! Poiche' l'Eterno ha redento Giacobbe e ha manifestato la sua gloria in Israele. Isaia 44:24 Cosi dice l'Eterno, il tuo Redentore, colui che ti ha formato fin dal seno materno: «Io sono l'Eterno che ho fatto tutte le cose, che da solo ho spiegato i cieli e ho distesa la terra; chi era con me? Isaia 44:25 Io rendo vani i presagi dei bugiardi e rendo insensati gli indovini; io faccio indietreggiare i savi e rendo folle la loro conoscenza. Isaia 44:26 Confermo la parola del mio servo e do successo al consiglio dei miei messaggeri; io dico a Gerusalemme: "Sarai abitata", e alle citta' di Giuda: "Sarete ricostruite", e io riedifichero' le sue rovine. Isaia 44:27 Dico all'abisso: "Prosciugati"; io prosciughero' i tuoi fiumi. Isaia 44:28 Dico di Ciro: "Egli e' il mio pastore!" e compira' tutti i miei desideri, dicendo a Gerusalemme: "Sarai ricostruita!", e al tempio: "Sarai stabilito!"». Dio chiama Ciro ad eseguire i suoi disegni Isaia 45:1 «Cosi dice l'Eterno al suo unto, a Ciro, che io ho preso per la destra per atterrare davanti a lui le nazioni: Si, io sciogliero' le cinture ai lombi, dei re, per aprire davanti a lui le porte a due battenti e perche' le porte non rimangano chiuse. Isaia 45:2 Io camminero' davanti a te e appianero' i luoghi elevati, frantumero' le porte di bronzo e spezzero' le sbarre di ferro. Isaia 45:3 Ti daro' i tesori delle tenebre e le ricchezze nascoste in luoghi segreti, perche' tu riconosca che io sono l'Eterno il DIO d'Israele, che ti chiama per nome. Isaia 45:4 Per amore di Giacobbe mio servo e d'Israele mio eletto, io ti ho chiamato per nome, ti ho dato un titolo onorifico anche se non mi conoscevi. Isaia 45:5 Io sono l'Eterno e non c'e' alcun altro; fuori di me non c'e' DIO. Ti ho cinto, anche se non mi conoscevi, Isaia 45:6 perche' dall'est all'ovest si riconosca che non c'e' nessun Dio fuori di me. Io sono l'Eterno e non c'e' alcun altro. Isaia 45:7 Io formo la luce e creo le tenebre, faccio il benessere e creo la calamita'. Io, l'Eterno, faccio tutte queste cose». La sovrana potenza di Dio Isaia 45:8 Stillate, o cieli, dall'alto e le nuvole facciano piovere la giustizia. Si apra la terra, produca la salvezza e faccia germogliare insieme la giustizia. Io, l'Eterno, ho creato questo. Isaia 45:9 Guai a chi contende con chi l'ha formato, un frammento di vasi di terra con altri frammenti di vasi di terra. Dira' l'argilla a chi la forma: «Che fai?», o dira' la tua opera: «Non ha mani?». Isaia 45:10 Guai a chi dice al padre: «Che cosa generi?», e a sua madre: «Che cosa partorisci?». Isaia 45:11 Cosi dice l'Eterno, il Santo d'Israele e colui che l'ha formato: «Riguardo alle cose future mi fate domande circa i miei figli e mi date ordini circa l'opera delle mie mani? Isaia 45:12 Ma io ho fatto la terra e ho creato l'uomo su di essa, con le mie mani ho spiegato i cieli e comando a tutto il loro esercito. Isaia 45:13 Io l'ho suscitato nella mia giustizia e appianero' tutte le sue vie; egli ricostruira' la mia citta' e rimandera' liberi i miei esuli senza prezzo di riscatto e senza doni», dice l'Eterno degli eserciti. Isaia 45:14 Cosi dice l'Eterno: «Il frutto delle fatiche dell'Egitto e le merci dell'Etiopia e dei Sabei, uomini di alta statura, passeranno a te e saranno tuoi, essi cammineranno dietro a te, verranno in catene si prostreranno davanti a te e ti supplicheranno, dicendo: "Certamente Dio e' in te e non c'e' alcun altro; non c'e' altro DIO"». Isaia 45:15 In verita' tu sei un Dio che ti nascondi, o DIO d'Israele, o Salvatore. Isaia 45:16 Saranno tutti quanti svergognati e confusi, si, se ne andranno tutti insieme coperti di vergogna i fabbricanti di idoli. Isaia 45:17 Ma Israele sara' salvato dall'Eterno con una salvezza eterna; voi non sarete svergognati o confusi mai piu' in eterno. Isaia 45:18 Poiche' cosi dice l'Eterno che ha creato i cieli, egli, il DIO che ha formato la terra e l'ha fatta; egli l'ha stabilita, non l'ha creata informe ma l'ha formata perche' fosse abitata: «Io sono l'Eterno e non c'e' alcun altro. Isaia 45:19 Io non ho parlato in segreto in un angolo oscuro della terra; non ho detto alla progenie di Giacobbe: "Cercatemi invano". Io, l'Eterno, dico cio' che e' giusto e dichiaro le cose che sono rette. Isaia 45:20 Radunatevi e venite, avvicinatevi insieme, voi che siete scampati dalle nazioni! Non hanno intendimento quelli che portano un'immagine di legno da loro scolpita e pregano un dio che non puo' salvare. Isaia 45:21 Annunziatelo e presentate le vostre ragioni, si, si consiglino pure insieme. Chi ha annunciato questo fin dai tempi antichi e l'ha predetto da lungo tempo? Non sono forse io, l'Eterno? Non v'e' altro DIO fuori di me, un Dio giusto, un Salvatore; non c'e' nessuno fuori di me. Isaia 45:22 Volgetevi a me e siate salvate, voi tutte estremita' della terra. Poiche' io sono Dio e non c'e' alcun altro. Isaia 45:23 Ho giurato per me stesso, dalla mia bocca e' uscita una parola di giustizia, e non sara' revocata: ogni ginocchio si pieghera' davanti a me e ogni lingua giurera' per me. Isaia 45:24 Si dira' di me: "Solo nell'Eterno ho giustizia e forza"». A lui verranno tutti quelli che erano accesi d'ira contro di lui e saranno svergognati. Isaia 45:25 Nell'Eterno sara' giustificata e si gloriera' tutta la progenie d'Israele. La misera fine degli idoli di Babilonia e il vero Dio Isaia 46:1 Bel e' caduto, Nebo e' crollato; e i loro idoli sono portati via da bestie da soma e da giumenti; le cose che voi trasportavate sono caricate come pesanti fardelli per le bestie affaticate. Isaia 46:2 Sono crollati, sono caduti insieme; non hanno potuto salvare il carico, ma essi stessi sono andati in cattivita'. Isaia 46:3 «Ascoltatemi, o casa di Giacobbe e tutto il residuo della casa d'Israele, che siete stati da me sorretti fin dalla nascita che siete stati portati fin dal grembo materno: Isaia 46:4 "Fino alla vostra vecchiaia io saro' lo stesso, io vi portero' fino alla canizie. Io vi ho fatto ed io vi sosterro'; si, vi portero' e vi salvero'". Isaia 46:5 A chi mi vorreste assomigliare e uguagliare, a chi mi vorreste paragonare quasi fossimo simili? Isaia 46:6 Costoro profondono l'oro dalla borsa e pesano l'argento con la bilancia, pagano un orefice perche' ne faccia un dio; poi gli si prostrano davanti e l'adorano. Isaia 46:7 Se lo caricano sulle spalle e lo portano, lo mettono al suo posto e la' rimane; dal suo posto non si muove piu'. Anche se uno grida a lui, non risponde ne' lo salva dalla sua sventura. Isaia 46:8 Ricordate questo e mostratevi uomini! Richiamatelo alla mente, o trasgressori. Isaia 46:9 Ricordate le cose passate di molto tempo fa, perche' io sono Dio e non c'e' alcun altro; sono DIO e nessuno e' simile a me, Isaia 46:10 che annuncio la fine fin dal principio, e molto tempo prima le cose non ancora avvenute, che dico: "Il mio piano sussistera' e faro' tutto cio' che mi piace", Isaia 46:11 che chiamo dall'est un uccello da preda e da una terra lontana l'uomo che eseguira' il mio disegno. Si, ho parlato e lo faro' avvenire; ne ho formato il disegno e lo eseguiro'. Isaia 46:12 Ascoltatemi ostinati di cuore, che siete lontani dalla giustizia. Isaia 46:13 Faccio avvicinare la mia giustizia: non e' lontana; la mia salvezza non tardera'. Porro' la salvezza in Sion e faro' vedere la mia gloria a Israele». La caduta di Babilonia Isaia 47:1 «Scendi e siediti nella polvere, o vergine figlia di Babilonia. Siediti in terra, senza trono, o figlia dei Caldei, perche' non sarai piu' chiamata tenera e delicata. Isaia 47:2 Metti mano alla macina e macina la farina; rimuovi il tuo velo, alza lo strascico, scopriti la gamba e attraversa i fiumi. Isaia 47:3 La tua nudita' sara' scoperta e si vedra' pure la tua vergogna; faro' vendetta e nessuno intercedera'». Isaia 47:4 Il nostro Redentore, il cui nome e' l'Eterno degli eserciti, e' il Santo d'Israele. Isaia 47:5 «Siedi in silenzio e va' nelle tenebre, o figlia dei Caldei, perche' non sarai piu' chiamata la signora dei regni. Isaia 47:6 Mi sono adirato con il mio popolo, ho profanato la mia eredita' e li ho dati in tuo potere, ma tu non hai usato loro alcuna pieta'; sugli anziani facesti pesare il tuo giogo grandemente, Isaia 47:7 e dicesti: "Io saro' signora per sempre", e cosi non hai riposto queste cose nel cuore e non hai considerato la fine di tutto questo. Isaia 47:8 Or dunque ascolta questo, o voluttuosa, che dimori al sicuro e dici in cuor tuo: "Io, e nessun altro! Non rimarro' mai vedova ne' conoscero' la perdita dei figli". Isaia 47:9 Ma queste due cose ti avverranno in un momento, in uno stesso giorno: perdita dei figli e vedovanza; ti piomberanno addosso in piena misura, per la moltitudine dei tuoi sortilegi e la grande abbondanza dei tuoi incantesimi. Isaia 47:10 Tu confidavi nella tua malizia e dicevi: "Nessuno mi vede". La tua sapienza e la tua conoscenza ti hanno sedotta, e dicevi in cuor tuo: Isaia 47:11 "Io, e nessun altro". Percio' ti verra' addosso una sciagura, e non saprai da dove viene; ti piombera' addosso una calamita', che non potrai scongiurare con alcuna espiazione; ti cadra' improvvisamente addosso una rovina, che non hai previsto. Isaia 47:12 Rimani ora con i tuoi incantesimi e con la moltitudine dei tuoi sortilegi, nei quali ti sei affaticata fin dalla tua giovinezza. Forse ne trarrai qualche vantaggio, forse riuscirai a incutere paura. Isaia 47:13 Ti sei stancata per la moltitudine dei tuoi consiglieri; si levino dunque gli astrologi, quelli che osservano le stelle e che fanno pronostici ogni mese e ti salvino dalle cose che ti piomberanno addosso. Isaia 47:14 Ecco, essi saranno come stoppia; il fuoco li consumera'. Non salveranno se stessi dal potere della fiamma; non ci sara' brace a cui scaldarsi ne' fuoco davanti al quale sedersi. Isaia 47:15 Cosi saranno quelli con i quali ti sei affaticata e con i quali hai trafficato fin dalla tua giovinezza. Ognuno andra' errando per conto suo, e nessuno ti salvera'». La cocciutaggine di Israele Isaia 48:1 Ascoltate questo, o casa di Giacobbe, voi che siete chiamati col nome d'Israele, e che siete usciti dalle sorgenti di Giuda, voi che giurate per il nome dell'Eterno e menzionate il DIO d'Israele, ma non in verita' e giustizia. Isaia 48:2 Poiche' si fanno chiamare col nome della citta' santa e si appoggiano sul DIO d'Israele, il cui nome e' l'Eterno degli eserciti: Isaia 48:3 «Io ho annunciato le cose passate fin dal principio; erano uscite dalla mia bocca e le avevo fatte udire; poi improvvisamente io ho agito, ed esse sono accadute. Isaia 48:4 Poiche' sapevo che eri ostinato, che il tuo collo era un tendine di ferro e la tua fronte di bronzo, Isaia 48:5 te le ho annunciate fin dal principio, te le ho fatte udire prima che avvenissero, perche' non avessi a dire: "Le ha fatte il mio idolo, le hanno ordinate la mia immagine scolpita e la mia immagine fusa". Isaia 48:6 Tu hai udito e visto tutto questo. Non lo proclamerete quindi? Da ora ti faccio udire cose nuove, cose nascoste che tu non conoscevi. Isaia 48:7 Esse sono create ora e non dal principio, prima di oggi non le avevi udite, perche' tu non dica: "Ecco, io le sapevo". Isaia 48:8 No, tu non le hai ne' udite ne' sapute, ne' il tuo orecchio era allora aperto, perche' sapevo che avresti agito perfidamente e che ti chiami "ribelle" fin dal grembo materno. Isaia 48:9 Per amore del mio nome differiro' la mia ira, e per amore della mia gloria la frenero' per non sterminarti. Isaia 48:10 Ecco, io ti ho raffinato, ma non come l'argento; ti ho provato nel crogiuolo dell'afflizione. Isaia 48:11 Per amore di me stesso, per amore di me stesso faccio questo; come potrei infatti lasciar profanare il mio nome? Non daro' la mia gloria ad alcun altro». La liberazione promessa Isaia 48:12 «Ascoltami, o Giacobbe, e Israele, che io ho chiamato. Io sono colui che e'; io sono il primo e sono pure l'ultimo. Isaia 48:13 La mia mano ha fondato la terra e la mia destra ha spiegato i cieli; quando io li chiamo, si presentano assieme. Isaia 48:14 Radunatevi, tutti voi, e ascoltate! Chi tra di essi ha annunciato queste cose? Colui che l'Eterno ama eseguira' il suo volere contro Babilonia e levera' il suo braccio contro i Caldei. Isaia 48:15 Io, io ho parlato, si, io l'ho chiamato, l'ho fatto venire e faro' prosperare la sua impresa. Isaia 48:16 Avvicinatevi a me, ascoltate questo: "Fin dal principio non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero la'. E ora il Signore, l'Eterno, e il suo Spirito mi hanno mandato."». Isaia 48:17 Cosi dice l'Eterno, il tuo Redentore, il Santo d'Israele: «Io sono l'Eterno, il tuo DIO, che ti insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire. Isaia 48:18 Oh, se tu avessi prestato attenzione ai miei comandamenti! La tua pace sarebbe come un fiume e la tua giustizia come le onde del mare. Isaia 48:19 La tua discendenza sarebbe come la sabbia e i nati dalle tue viscere innumerevoli come i suoi granelli, il suo nome non sarebbe cancellato ne' distrutto davanti a me». Isaia 48:20 Uscite da Babilonia, fuggite dai Caldei! Con voce di giubilo, annunziatelo, proclamatelo, diffondetelo fino alle estremita' della terra. Dite: «L'Eterno ha redento il suo servo Giacobbe». Isaia 48:21 Essi non hanno avuto sete, quando li ha condotti attraverso i deserti. Egli ha fatto scaturire per loro acqua dalla roccia; ha spaccato la roccia e sono sgorgate le acque. Isaia 48:22 «Non c'e' pace per gli empi», dice l'Eterno. Il servo dell'Eterno, luce delle nazioni Isaia 49:1 Isole, ascoltatemi, e prestate attenzione, o popoli lontani. L'Eterno mi ha chiamato fin dal grembo materno, ha menzionato il mio nome fin dalle viscere di mia madre. Isaia 49:2 Ha reso la mia bocca come una spada tagliente, mi ha nascosto nell'ombra della sua mano, mi ha reso una freccia appuntita, mi ha riposto nella sua faretra. Isaia 49:3 Mi ha detto: «Tu sei il mio servo, Israele, in cui saro' glorificato». Isaia 49:4 Ma io dicevo: «Invano ho faticato, per nulla e inutilmente ho speso la mia forza; certamente pero' il mio diritto e' presso l'Eterno e la mia ricompensa presso il mio DIO». Isaia 49:5 E ora dice l'Eterno che mi ha formato fin dal grembo materno per essere suo servo, per ricondurre a lui Giacobbe e per radunare intorno a lui Israele (io sono onorato agli occhi dell'Eterno, e il mio DIO e' la mia forza). Isaia 49:6 Egli dice: «e' troppo poco che tu sia mio servo per rialzare le tribu' di Giacobbe e per ricondurre gli scampati d'Israele. Ti ho stabilito come la luce delle nazioni, perche' tu sia la mia salvezza fino alle estremita' della terra». Isaia 49:7 Cosi dice l'Eterno, il Redentore d'Israele, il suo Santo, a colui che e' disprezzato dagli uomini, al detestato dalla nazione, al servo dei potenti: «I re vedranno e si leveranno, i principi si prostreranno, a causa dell'Eterno che e' fedele, il Santo d'Israele, che ti ha scelto». Restaurazione di Israele Isaia 49:8 Cosi dice l'Eterno: «Nel tempo della grazia io ti ho esaudito e nel giorno della salvezza ti ho aiutato, ti preservero' e ti faro' l'alleanza del popolo, per far risorgere il paese, per rimetterli in possesso delle eredita' devastate, Isaia 49:9 per dire ai prigionieri: "Uscite", e a quelli che sono nelle tenebre: "Mostratevi". Essi pascoleranno lungo le strade e su tutte le alture desolate avranno i loro pascoli. Isaia 49:10 Non avranno fame ne' sete, non li colpira' piu' ne' caldo ne' sole, perche' colui che ha pieta' di loro li guidera' e li condurra' alle sorgenti d'acqua. Isaia 49:11 Trasformero' tutti i miei monti in strade, e le mie strade maestre saranno elevate. Isaia 49:12 Ecco, questi vengono da lontano; ecco, quelli dal nord e dall'est, e quelli dal paese di Sinim». Isaia 49:13 Giubilate, o cieli, rallegrati, o terra, e prorompete in grida di gioia, o monti, perche' l'Eterno consola il suo popolo e ha compassione dei suoi afflitti. Isaia 49:14 Ma Sion ha detto: «L'Eterno mi ha abbandonato, il Signore mi ha dimenticato». Isaia 49:15 «Puo' una donna dimenticare il bambino lattante e non aver compassione del figlio delle sue viscere? Anche se esse dovessero dimenticare, io non ti dimentichero'. Isaia 49:16 Ecco, io ti ho scolpita sulle palme delle mie mani, le tue mura mi stanno sempre davanti. Isaia 49:17 I tuoi figli si affretteranno, i tuoi distruttori e i tuoi devastatori si allontaneranno da te. Isaia 49:18 Alza i tuoi occhi tutt'intorno e guarda. Tutti costoro si radunano e vengono a te. Com'e' vero che io vivo, dice l'Eterno, ti rivestirai di tutti loro come di un ornamento e li legherai su di te come fa una sposa. Isaia 49:19 Percio' i tuoi luoghi deserti e desolati e il tuo paese una volta colpito dalla distruzione saranno ora troppo angusti per gli abitanti, mentre quelli che ti divoravano saranno ben lontani. Isaia 49:20 I figli che avrai dopo quelli che hai perso, ti diranno all'orecchio: "Questo posto e' troppo angusto per me; fammi piu' spazio, perche' mi possa stabilire". Isaia 49:21 Allora tu dirai in cuor tuo: "Chi ha generato costoro? Io ero infatti stata privata dei miei figli, ero sterile, esule e scacciata di qui e di la'. Questi chi li ha allevati? Ecco, io ero rimasta sola, e questi dov'erano?"». Isaia 49:22 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco io levero' la mia mano verso le nazioni, alzero' la mia bandiera verso i popoli, allora riporteranno i tuoi figli in braccio, e le tue figlie saranno portate sulle spalle. Isaia 49:23 I re saranno i tuoi padri adottivi e le loro regine saranno le tue nutrici, essi si prostreranno davanti a te con la faccia a terra e leccheranno la polvere dei tuoi piedi; cosi saprai che io sono l'Eterno e che coloro che sperano in me non saranno svergognati. Isaia 49:24 Si potra' forse strappare la preda al potente o liberare il prigioniero giusto?». Isaia 49:25 Si, cosi dice l'Eterno: «Anche il prigioniero sara' portato via e la preda del tiranno sara' ricuperata. Io stesso combattero' con chi combatte con te e salvero' i tuoi figli. Isaia 49:26 Faro' mangiare ai tuoi oppressori la loro stessa carne, e si inebrieranno col loro stesso sangue come col mosto. Allora ogni carne riconoscera' che io, l'Eterno, sono il tuo Salvatore, il tuo Redentore, il Potente di Giacobbe». Il peccato d'Israele e sue conseguenze Isaia 50:1 Cosi dice l'Eterno: «Dov'e' la lettera di divorzio di vostra madre con la quale io l'ho ripudiata? O a quale dei miei creditori vi ho venduto? Ecco voi siete stati venduti per le vostre iniquita', e vostra madre e' stata ripudiata per le vostre trasgressioni. Isaia 50:2 Perche', quando sono venuto, non c'era nessuno? Perche', quando ho chiamato?, nessuno ha risposto? e' la mia mano davvero troppo corta per redimere o non ho io forza per liberare? Ecco, con la mia minaccia prosciugo il mare e rendo i fiumi un deserto; il loro pesce manda fetore per mancanza di acqua e muore di sete. Isaia 50:3 Io rivesto i cieli di nero e do loro un cilicio, per coperta». L'ubbidienza del servo dell'Eterno Isaia 50:4 «Il Signore, l'Eterno, mi ha dato la lingua dei discepoli perche' sappia sostenere con la parola lo stanco; egli mi risveglia ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perche' io ascolti come fanno i discepoli. Isaia 50:5 Il Signore, l'Eterno, mi ha aperto l'orecchio e io non sono stato ribelle, ne' mi sono tirato indietro. Isaia 50:6 Ho presentato il mio dorso a chi mi percuoteva e le mie guance a chi mi strappava la barba, non ho nascosto il mio volto all'ignominia e agli sputi. Isaia 50:7 Ma il Signore, l'Eterno, mi ha soccorso, per cui non sono stato confuso; per questo ho reso la mia faccia come una selce e so che non saro' svergognato. Isaia 50:8 e' vicino colui che mi giustifica; chi contendera' con me? Presentiamoci insieme. Chi e' il mio avversario? Si avvicini a me. Isaia 50:9 Ecco, il Signore, l'Eterno, mi verra' in aiuto; chi e' colui che mi condannera'? Ecco, tutti costoro si logoreranno come un vestito, la tignola li rodera'». Isaia 50:10 Chi tra voi teme l'Eterno e ascolta la voce del suo servo? Chi cammina nelle tenebre senza alcuna luce, confidi nel nome dell'Eterno e si appoggi sul suo DIO! Isaia 50:11 Ecco, voi tutti che accendete un fuoco, che vi cingete di tizzoni, andate nelle fiamme del vostro fuoco e fra i tizzoni che avete acceso! Dalla mia mano avrete questo: voi giacerete nel dolore. L'eterna salvezza promessa a Sion Isaia 51:1 Ascoltatemi, voi che perseguite la giustizia e cercate l'Eterno! Guardate alla roccia da cui siete stati tagliati e alla buca della cava da cui siete stati cavati. Isaia 51:2 Guardate ad Abrahamo vostro padre e a Sara che vi ha partorito, perche' lo chiamai quando era solo, lo benedissi e lo moltiplicai. Isaia 51:3 L'Eterno infatti sta per consolare Sion, consolera' tutte le sue rovine, rendera' il suo deserto come l'Eden e la sua solitudine come il giardino dell'Eterno. Gioia ed allegrezza si troveranno in lei, ringraziamento e suono di canti. Isaia 51:4 Prestami attenzione, o popolo mio, ascoltami, o mia nazione, perche' da me procedera' la legge e stabiliro' il mio diritto come luce dei popoli. Isaia 51:5 La mia giustizia e' vicina, la mia salvezza, sara' manifestata e le mie braccia giudicheranno i popoli; le isole, spereranno in me e avranno fiducia nel mio braccio. Isaia 51:6 Alzate i vostri occhi al cielo e guardate la terra di sotto, perche' i cieli si dilegueranno come fumo, la terra si logorera' come un vestito e similmente i suoi abitanti moriranno, ma la mia salvezza durera' per sempre e la mia giustizia non verra' mai meno. Isaia 51:7 Ascoltatemi, o voi che conoscete la giustizia, o popolo, che ha nel cuore la mia legge. Non temete l'obbrobrio degli uomini, ne' spaventatevi dei loro oltraggi. Isaia 51:8 Poiche' la tignola li divorera' come un vestito e la tarma li rodera' come la lana, ma la mia giustizia rimarra' per sempre, la mia salvezza di generazione in generazione. Isaia 51:9 Risvegliati, risvegliati, rivestiti di forza, o braccio dell'Eterno, risvegliati come nei giorni antichi, come nelle generazioni passate! Non sei tu che hai fatto a pezzi Rahab, che hai trafitto il dragone? Isaia 51:10 Non sei tu che hai prosciugato il mare, le acque del grande abisso, che hai fatto delle profondita' del mare una strada, perche' i redenti vi passassero? Isaia 51:11 Cosi i riscattati dall'Eterno torneranno, verranno a Sion con grida di gioia e un'allegrezza eterna coronera' il loro capo; otterranno gioia e letizia, e il dolore e il gemito fuggiranno. Isaia 51:12 Io, io stesso, sono colui che vi consola; chi sei tu da dover temere l'uomo che muore e il figlio dell'uomo destinato ad essere come erba? Isaia 51:13 Tu hai dimenticato l'Eterno che ti ha fatto, che ha disteso i cieli e gettato le fondamenta della terra. Avevi sempre paura, tutto il giorno, davanti al furore dell'oppressore, quando si preparava a distruggere. Ma dov'e' ora il furore dell'oppressore? Isaia 51:14 L'esule in cattivita' sara' presto liberato, non morira' nella fossa ne' gli manchera' il pane. Isaia 51:15 Poiche' io sono l'Eterno, il tuo DIO che agita il mare e ne fa muggire le onde; il suo nome e' l'Eterno degli eserciti. Isaia 51:16 Io ho posto le mie parole nella tua bocca e ti ho coperto con l'ombra della mia mano per stabilire i cieli e mettere le fondamenta della terra, e per dire a Sion: «Tu sei il mio popolo». La coppa del furore dell'Eterno Isaia 51:17 Risvegliati, risvegliati, levati, o Gerusalemme, che hai bevuto dalla mano dell'Eterno la coppa del suo furore, che hai bevuto la feccia del calice di stordimento fino a scolarla completamente. Isaia 51:18 Fra tutti i figli che ha partorito non c'e' nessuno che la guidi; fra tutti i figli che ha allevato non c'e' nessuno che la prenda per mano. Isaia 51:19 Queste due cose ti sono avvenute, chi ti compiangera'? Desolazione e distruzione, fame e spada, chi ti consolera'? Isaia 51:20 I tuoi figli venivano meno, giacevano all'inizio di tutte le vie come un'antilope nella rete, pieni del furore dell'Eterno, della minaccia del tuo DIO. Isaia 51:21 Percio', ora ascolta questo, o afflitta ed ebbra ma non di vino. Isaia 51:22 Cosi dice il tuo Signore, l'Eterno, il tuo DIO, che difende la causa del suo popolo: «Ecco, io ti tolgo di mano la coppa di stordimento, la feccia del calice del mio furore; tu non la berrai piu'. Isaia 51:23 La mettero' invece in mano a quelli che ti affliggevano e che ti dicevano: "Stenditi a terra, che ti passiamo sopra", e tu facevi del tuo dorso un suolo, una strada per i passanti». Isaia 52:1 Risvegliati, risvegliati, rivestiti della tua forza, o Sion; indossa le tue splendide vesti, o Gerusalemme, citta' santa! Poiche' non entreranno piu' in te l'incirconciso, e l'impuro. Isaia 52:2 Scuotiti di dosso la polvere, levati e mettiti a sedere, o Gerusalemme; sciogliti le catene dal collo, o figlia di Sion che sei in cattivita'! Isaia 52:3 Poiche' cosi dice l'Eterno: «Voi siete stati venduti per nulla e sarete riscattati senza denaro». Isaia 52:4 Poiche' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Il mio popolo discese anticamente in Egitto per dimorarvi; poi l'Assiro l'oppresse senza motivo. Isaia 52:5 E ora che cosa faccio io qui?», dice l'Eterno, «mentre il mio popolo e' stato portato via per nulla? Quelli che lo dominano lo fanno gemere», dice l'Eterno, «e il mio nome e' continuamente bestemmiato tutto il giorno. Isaia 52:6 Percio' il mio popolo conoscera' il mio nome, percio' comprendera' in quel giorno che sono io che ho parlato: "Eccomi!"». Isaia 52:7 Quanto sono belli sui monti i piedi del messaggero di buone novelle, che annunzia la pace, che reca belle notizie di cose buone, che annuncia la salvezza, che dice a Sion: «Il tuo DIO regna!». Isaia 52:8 Ascolta! Le tue sentinelle alzano la voce e mandano insieme grida di gioia, perche' vedono con i loro occhi l'Eterno che ritorna a Sion. Isaia 52:9 Prorompete insieme in grida di gioia, o rovine di Gerusalemme, perche' l'Eterno consola il suo popolo e redime Gerusalemme. Isaia 52:10 L'Eterno ha messo a nudo il suo santo braccio agli occhi di tutte le nazioni; tutte le estremita' della terra vedranno la salvezza del nostro DIO. Isaia 52:11 Partite, partite, uscite di la', non toccate nulla d'impuro! Uscite di mezzo a lei, purificatevi, voi che portate i vasi dell'Eterno! Isaia 52:12 Poiche' voi non partirete in fretta e non ve ne andrete fuggendo, perche' l'Eterno camminera' davanti a voi, il DIO d'Israele sara' la vostra retroguardia. Le sofferenze del servo dell'Eterno e il loro frutto Isaia 52:13 Ecco, il mio servo prosperera' e sara' innalzato, elevato e grandemente esaltato. Isaia 52:14 Come molti erano stupiti di te, cosi il suo aspetto era sfigurato piu' di quello di alcun uomo, e il suo volto era diverso da quello dei figli dell'uomo, Isaia 52:15 cosi egli aspergera' molte nazioni; i re chiuderanno la bocca davanti a lui, perche' vedranno a cio' che non era mai stato loro narrato e comprenderanno cio' che non avevano udito. Isaia 53:1 Chi ha creduto alla nostra predicazione e a chi e' stato rivelato il braccio dell'Eterno? Isaia 53:2 Egli e' venuto su davanti a lui come un ramoscello, come una radice da un arido suolo. Non aveva figura ne' bellezza da attirare i nostri sguardi, ne' apparenza da farcelo desiderare. Isaia 53:3 Disprezzato e rigettato dagli uomini, uomo dei dolori, conoscitore della sofferenza, simile a uno davanti al quale ci si nasconde la faccia, era disprezzato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Isaia 53:4 Eppure egli portava le nostre malattie e si era caricato dei nostri dolori; noi pero' lo ritenevamo colpito, percosso da DIO ed umiliato. Isaia 53:5 Ma egli e' stato trafitto per le nostre trasgressioni, schiacciato per le nostre iniquita'; il castigo per cui abbiamo la pace e' su di lui, e per le sue lividure noi siamo stati guariti. Isaia 53:6 Noi tutti come pecore eravamo erranti, ognuno di noi seguiva la propria via, e l'Eterno ha fatto ricadere su di lui l'iniquita' di noi tutti. Isaia 53:7 Maltrattato e umiliato, non aperse bocca. Come un agnello condotto al macello, come pecora muta davanti ai suoi tosatori non aperse bocca. Isaia 53:8 Fu portato via dall'oppressione e dal giudizio; e della sua generazione chi riflette' che era strappato dalla terra dei viventi e colpito per le trasgressioni del mio popolo? Isaia 53:9 Gli avevano assegnato la sepoltura con gli empi, ma alla sua morte fu posto col ricco, perche' non aveva commesso alcuna violenza e non c'era stato alcun inganno nella sua bocca, Isaia 53:10 Ma piacque all'Eterno di percuoterlo, di farlo soffrire. Offrendo la sua vita in sacrificio per il peccato, egli vedra' una progenie, prolunghera' i suoi giorni, e la volonta' dell'Eterno prosperera' nelle sue mani. Isaia 53:11 Egli vedra' il frutto del travaglio della sua anima e ne sara' soddisfatto; per la sua conoscenza, il giusto, il mio servo rendera' giusti molti, perche' si carichera' delle loro iniquita'. Isaia 53:12 Percio' gli daro' la sua parte fra i grandi, ed egli dividera' il bottino con i potenti, perche' ha versato la sua vita fino a morire ed e' stato annoverato fra i malfattori; egli ha portato il peccato di molti e ha interceduto per i trasgressori. La futura grandezza d'Israele Isaia 54:1 «Giubila, o sterile, che non partorivi, prorompi in alte grida di gioia, tu che non provavi doglie di parto! Poiche' i figli della desolata saranno piu' numerosi dei figli della maritata, dice l'Eterno. Isaia 54:2 Allarga il luogo della tua tenda e i teli delle tue dimore si distendino senza risparmio; allunga le tue corde e rinforza i tuoi piuoli, Isaia 54:3 perche' ti espanderai a destra e a sinistra; la tua discendenza possedera' le nazioni e popolera' le citta' deserte. Isaia 54:4 Non temere, perche' non sarai confusa; non aver vergogna, perche' non dovrai arrossire; dimenticherai anzi la vergogna della tua giovinezza e non ricorderai piu' il disonore della tua vedovanza. Isaia 54:5 Poiche' il tuo creatore e' il tuo sposo; il suo nome e' l'Eterno degli eserciti, il tuo Redentore e' il Santo d'Israele, chiamato DIO di tutta la terra. Isaia 54:6 Poiche' l'Eterno ti ha chiamato come una donna abbandonata e afflitta nel suo spirito, come la sposa della giovinezza che e' stata ripudiata, dice il tuo DIO. Isaia 54:7 Ti ho abbandonata per un breve istante, ma con immensa compassione ti radunero'. Isaia 54:8 In uno scoppio d'ira ti ho nascosto per un momento la mia faccia, ma con un amore eterno avro' compassione di te, dice l'Eterno, il tuo Redentore. Isaia 54:9 Per me questo infatti sara' come le acque di Noe'; come giurai che le acque di Noe' non avrebbero piu' coperto la terra, cosi giuro di non adirarmi piu' contro di te e di non minacciarti piu'. Isaia 54:10 Anche se i monti si spostassero e i colli fossero rimossi, il mio amore non si allontanera' da te ne' il mio patto di pace sara' rimosso, dice l'Eterno, che ha compassione di te. Isaia 54:11 O afflitta, sbattuta dalla tempesta, sconsolata, ecco, io incastonero' le tue pietre nell'antimonio e ti fondero' sugli zaffiri. Isaia 54:12 Faro' i tuoi merli di rubini, le tue porte di carbonchio e tutto il tuo recinto di pietre preziose. Isaia 54:13 Tutti i tuoi figli saranno ammaestrati dall'Eterno, e grande sara' la pace dei tuoi figli. Isaia 54:14 Tu sarai stabilita fermamente nella giustizia; sarai lontana dall'oppressione perche' non dovrai piu' temere, e dal terrore, perche' non si avvicinera' piu' a te. Isaia 54:15 Ecco, potranno anche radunarsi contro di te, ma non sara' da parte mia. Chiunque si radunera' contro di te, cadra' davanti a te. Isaia 54:16 Ecco, io ho creato il fabbro che soffia sulle braci nel fuoco e ne trae uno strumento per il suo lavoro, e ho pure creato il devastatore per distruggere. Isaia 54:17 Nessun'arma fabbricata contro di te avra' successo, e ogni lingua che si alzera' in giudizio contro di te, la condannerai. Questa e' l'eredita' dei servi dell'Eterno, e la loro giustizia viene da me», dice l'Eterno. L'invito del Messia a tutti gli assetati Isaia 55:1 «O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, e voi che non avete denaro venite, comprate e mangiate! Venite, comprate senza denaro e senza pagare vino e latte! Isaia 55:2 Perche' spendete denaro per cio' che non e' pane e il frutto delle vostre fatiche per cio' che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete cio' che e' buono, e l'anima vostra gustera' cibi succulenti. Isaia 55:3 Porgete l'orecchio e venite a me, ascoltate e la vostra anima vivra'; e io stabiliro' con voi un patto eterno, secondo le grazie stabili promesse a Davide. Isaia 55:4 Ecco, io l'ho dato come testimone ai popoli, come principe e comandante dei popoli. Isaia 55:5 Ecco, tu chiamerai una nazione che non conosci, e una nazione che non ti conosce accorrera' a te, a motivo dell'Eterno, il tuo DIO, e del Santo d'Israele, perche' egli ti ha glorificato». Isaia 55:6 Cercate l'Eterno mentre lo si puo' trovare, invocatelo mentre e' vicino. Isaia 55:7 Lasci l'empio la sua via e l'uomo iniquo i suoi pensieri, e ritorni all'Eterno che avra' compassione di lui, e al nostro DIO che perdona largamente. Isaia 55:8 «Poiche' i miei pensieri non sono i vostri pensieri ne' le vostre vie sono le mie vie», dice l'Eterno. Isaia 55:9 «Come i cieli sono piu' alti della terra, cosi le mie vie sono piu' alte delle vostre vie e i miei pensieri piu' alti dei vostri pensieri. Isaia 55:10 Come infatti la pioggia e la neve scendono dal cielo e non vi ritornano senza avere annaffiato la terra, senza averla fecondata e fatta germogliare, in modo da dare il seme al seminatore e pane da mangiare, Isaia 55:11 cosi sara' la mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non ritornera' a me a vuoto, senza avere compiuto cio' che desidero e realizzato pienamente cio' per cui l'ho mandata. Isaia 55:12 Poiche' voi partirete con gioia e sarete ricondotti in pace. I monti e i colli proromperanno in grida di gioia davanti a voi e tutti gli alberi della campagna batteranno le mani. Isaia 55:13 Al posto delle spine crescera' il cipresso, al posto delle ortiche crescera' il mirto; sara' per l'Eterno un titolo di gloria, un segno perpetuo che non sara' distrutto». La salvezza sara' estesa ad altri Isaia 56:1 Cosi dice l'Eterno: «Osservate il diritto e praticate la giustizia perche' la mia salvezza, sta per venire e la mia giustizia per essere rivelata. Isaia 56:2 Beato l'uomo che agisce cosi e il figlio dell'uomo che si attiene a questo, che osserva il sabato senza profanarlo e che trattiene la sua mano dal fare qualsiasi male». Isaia 56:3 Non dica il figlio dello straniero che si e' unito all'Eterno: «L'Eterno mi ha certamente escluso dal suo popolo». E non dica l'eunuco: «Ecco, io sono un albero secco». Isaia 56:4 Poiche' cosi dice l'Eterno: «Agli eunuchi che osservano i miei sabati, scelgono cio' che a me piace e si attengono fermamente al mio patto, Isaia 56:5 daro' loro nella mia casa e dentro le mie mura un posto e un nome, che varranno meglio di quello dei figli e delle figlie; daro' loro un nome eterno che non sara' mai cancellato. Isaia 56:6 I figli degli stranieri che si sono uniti all'Eterno per servirlo, per amare il nome dell'Eterno e per essere suoi servi, tutti quelli che osservano il sabato senza profanarlo e si attengono fermamente al mio patto, Isaia 56:7 li condurro' sul mio monte santo e li riempiro' di gioia nella mia casa d'orazione, i loro olocausti e i loro sacrifici saranno graditi sul mio altare, perche' la mia casa sara' chiamata una casa di orazione per tutti i popoli». Isaia 56:8 Il Signore, l'Eterno, che raduna i dispersi d'Israele, dice: «Io raccogliero' intorno a lui anche altri, oltre a quelli gia' raccolti». Riprensione ai pastori d'Israele Isaia 56:9 Voi tutte, bestie dei campi, venite a divorare; venite, voi tutte, bestie della foresta! Isaia 56:10 I suoi guardiani sono ciechi, sono tutti senza conoscenza, sono tutti cani muti, incapaci di abbaiare; fanno sogni, stanno sdraiati, amano sonnecchiare. Isaia 56:11 Sono cani ingordi, che non sono mai sazi; sono pastori che non capiscono nulla; seguono tutti la loro via, ognuno mira al proprio interesse, per conto suo. Isaia 56:12 «Venite», dicono, «prendero' del vino e ci ubriacheremo di bevande inebrianti; domani sara' come oggi, anzi molto meglio». Riprovazione di varie forme di idolatria e prostituzione spirituale Isaia 57:1 Il giusto muore ma nessuno vi bada; gli uomini pii sono portati via, e nessuno considera che il giusto e' portato via davanti al male. Isaia 57:2 Egli entra nella pace; quelli che hanno camminato nell'integrita' riposano sui loro letti. Isaia 57:3 Ma avvicinatevi qui, voi figli della incantatrice, progenie dell'adultero e della prostituta. Isaia 57:4 Di chi vi burlate? Contro chi allargate la bocca e cacciate fuori la lingua? Non siete voi figli della ribellione, progenie della menzogna, Isaia 57:5 voi, che vi infiammate fra le querce sotto ogni albero verdeggiante, che scannate i figli nelle valli, nelle fessure delle rocce? Isaia 57:6 La tua parte e' fra le pietre lisce del torrente; esse, proprio esse sono la tua porzione; anche ad esse hai versato libazioni, e hai portato oblazioni di cibo. Potrei io trovare conforto in queste cose? Isaia 57:7 Tu hai posto il tuo letto su un monte alto ed elevato, e anche la' sei salita per offrire sacrifici. Isaia 57:8 Hai posto i tuoi simboli idolatri dietro le porte e dietro gli stipiti. Lontano da me ti sei scoperta e sei salita da loro; hai allargato il tuo letto e hai fatto un patto con loro, hai amato il loro letto, mirando al loro potere. Isaia 57:9 Sei andata dal re con l'olio, moltiplicando i tuoi profumi; hai mandato lontano i tuoi messaggeri e ti sei abbassata fino allo Sceol. Isaia 57:10 Per i molti tuoi viaggi ti sei affaticata, ma non hai detto: «e' inutile». Hai trovato ancora vigore nella tua mano, e percio' non ti senti esausta. Isaia 57:11 Chi hai temuto, di chi hai avuto paura per mentire, non ricordarti di me e non pensare piu' a me? Non sono io rimasto in silenzio per molto tempo? Per questo non mi temi piu'. Isaia 57:12 Io proclamero' la tua giustizia e le tue opere, che non ti gioveranno nulla. Isaia 57:13 Quando griderai, venga a salvarti la folla dei tuoi idoli. Il vento li spazzera' via tutti, un soffio li portera' via. Ma chi si rifugia in me possedera' il paese ed ereditera' il mio santo monte. Isaia 57:14 E si dira': «Appianate, appianate, preparate la via, rimuovete gli ostacoli dalla via del mio popolo!». Isaia 57:15 Poiche' cosi dice l'Alto e l'Eccelso, che abita l'eternita', e il cui nome e' "Santo": «Io dimoro nel luogo alto e santo e anche con colui che e' contrito e umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare lo spirito dei contriti. Isaia 57:16 Poiche' io non voglio contendere per sempre ne' essere adirato in eterno, altrimenti davanti a me verrebbero meno lo spirito e le anime che ho fatto. Isaia 57:17 Per l'iniquita' della sua cupidigia mi sono adirato e l'ho colpito, mi sono nascosto, mi sono indignato; ma egli si e' allontanato seguendo la via del suo cuore. Isaia 57:18 Ho visto le sue vie, ma io lo guariro', lo guidero' e ridaro' le mie consolazioni a lui e ai suoi che sono afflitti. Isaia 57:19 Io creo il frutto delle labbra. Pace, pace a chi e' lontano e a chi e' vicino», dice l'Eterno. «Io lo guariro'». Isaia 57:20 Ma gli empi sono come il mare agitato, che non puo' calmarsi e le cui acque vomitano melma e fango. Isaia 57:21 «Non c'e' pace per gli empi», dice il mio DIO. Il digiuno gradito a Dio Isaia 58:1 «Grida a squarciagola, non risparmiarti; alza la tua voce come una tromba e dichiara al mio popolo le sue trasgressioni e alla casa di Giacobbe i suoi peccati. Isaia 58:2 Mi cercano ogni giorno e desiderano conoscere le mie vie, come una nazione che pratichi la giustizia e non abbandoni la legge del suo DIO, mi chiedono dei giudizi giusti e desiderano avvicinarsi a DIO. Isaia 58:3 Essi dicono: "Perche' abbiamo digiunato, e tu non l'hai visto? Perche' abbiamo afflitto le nostre anime, e tu non l'hai notato?". Ecco, nel giorno del vostro digiuno voi fate cio' che vi piace e costringete a un duro lavoro i vostri operai. Isaia 58:4 Ecco, voi digiunate per liti e dispute, e per percuotere empiamente col pugno. Digiunando come fate oggi, non fate udire la vostra voce in alto. Isaia 58:5 e' questo il digiuno di cui mi compiaccio, il giorno in cui l'uomo affligge la sua anima? Piegare la testa come un giunco e distendersi su un letto di sacco e di cenere? Chiami forse questo un digiuno e un giorno gradito all'Eterno? Isaia 58:6 Il digiuno di cui mi compiaccio non e' forse questo: spezzare le catene della malvagita', sciogliere i legami del giogo rimandare liberi gli oppressi, spezzare ogni giogo? Isaia 58:7 Non consiste forse nel rompere il tuo pane con chi ha fame, nel portare a casa tua i poveri senza tetto, nel vestire chi e' nudo, senza trascurare quelli della tua stessa carne? Isaia 58:8 Allora la tua luce irrompera' come l'aurora e la tua guarigione germogliera' prontamente, la tua giustizia ti precedera' e la gloria dell'Eterno sara' la tua retroguardia. Isaia 58:9 Allora chiamerai e l'Eterno ti rispondera', griderai ed egli dira': Eccomi! Se tu togli di mezzo a te il giogo, il puntare il dito e il parlare iniquo. Isaia 58:10 se provvedi ai bisogni dell'affamato e sazi l'anima afflitta, allora la tua luce sorgera' nelle tenebre e la tua oscurita' sara' come il mezzogiorno. Isaia 58:11 L'Eterno ti guidera' del continuo saziera' la tua anima nei luoghi aridi e dara' vigore alle tue ossa, tu sarai come un giardino annaffiato e come una sorgente d'acqua le cui acque non vengono meno. Isaia 58:12 I tuoi riedificheranno le antiche rovine, e tu rialzerai le fondamenta di molte generazioni passate; cosi sarai chiamato il riparatore di brecce, il restauratore dei sentieri per abitare nel paese. Isaia 58:13 Se tu trattieni il piede dal violare il sabato, dal fare i tuoi affari nel mio santo giorno, se chiami il sabato delizia, il giorno santo dell'Eterno, degno di onore, se lo onori astenendoti dai tuoi viaggi, dallo sbrigare i tuoi affari e dal parlare dei tuoi problemi, Isaia 58:14 allora troverai il tuo diletto nell'Eterno, e io ti faro' cavalcare sulle alture della terra e ti daro' da mangiare l'eredita' di Giacobbe tuo padre, poiche' la bocca dell'Eterno ha parlato». Separazione da Dio a causa dei peccati e confessione delle proprie colpe Isaia 59:1 Ecco, la mano dell'Eterno non e' troppo corta per salvare, ne' il suo orecchio troppo duro per udire. Isaia 59:2 Ma le vostre iniquita' hanno prodotto una separazione fra voi e il vostro DIO e i vostri peccati hanno fatto nascondere la sua faccia da voi, per non darvi ascolto. Isaia 59:3 Poiche' le vostre mani sono contaminate di sangue e le vostre dita di iniquita'; le vostre labbra proferiscono menzogna, la vostra lingua sussurra perversita'. Isaia 59:4 Nessuno muove causa con giustizia nessuno la difende con verita'; hanno fiducia nelle parole vuote e dicono il falso, concepiscono il male e partoriscono l'iniquita'. Isaia 59:5 Fanno schiudere uova di vipera e tessono tele di ragno; chi mangia delle loro uova muore, e dall'uovo schiacciato esce fuori una vipera. Isaia 59:6 Le loro tele non diventeranno vestiti ne' si copriranno con cio' che hanno fatto. Le loro opere sono opere d'iniquita' e nelle loro mani vi sono atti di violenza. Isaia 59:7 I loro piedi corrono al male e si affrettano a versare sangue innocente; i loro pensieri sono pensieri d'iniquita' sui loro sentieri c'e' desolazione e distruzione. Isaia 59:8 La via della pace non la conoscono e non c'e' rettitudine nelle loro vie; rendono tortuosi i loro sentieri e chiunque vi cammina non conosce la pace. Isaia 59:9 Percio' la rettitudine e' lontana da noi e la giustizia non giunge fino a noi; aspettavamo la luce, ecco invece le tenebre, lo splendore, invece camminiamo nell'oscurita'. Isaia 59:10 Tastiamo la parete come i ciechi, camminiamo a tastoni come se fossimo privi di occhi; inciampiamo a mezzogiorno come al crepuscolo, in luoghi desolati siamo come morti. Isaia 59:11 Noi tutti urliamo come orsi e continuiamo a gemere come colombe aspettiamo la rettitudine, ma essa non giunge; la salvezza, ma essa e' lontana da noi. Isaia 59:12 Poiche' le nostre trasgressioni si sono moltiplicate davanti a te e i nostri peccati testimoniano contro di noi, perche' le nostre trasgressioni ci stanno davanti e le nostre colpe le conosciamo: Isaia 59:13 ribellandoci e rinnegando l'Eterno ritraendoci dal seguire il nostro DIO parlando di oppressione e di rivolta concedendo e sussurrando in cuore parole di menzogna. Isaia 59:14 La rettitudine si e' allontanata e la giustizia e' rimasta lontana, perche' la verita' e' venuta meno sulla piazza e l'equita' non puo' entrarvi. Isaia 59:15 Cosi la verita' e' scomparsa, e chi si ritrae dal male si rende una facile preda. L'Eterno ha visto questo e gli e' dispiaciuto che non vi sia piu' rettitudine. La promessa di un redentore Isaia 59:16 Egli ha visto che non c'era piu' nessuno e si e' stupito che nessuno intercedesse; allora il suo braccio gli e' venuto in aiuto e la sua giustizia lo ha sostenuto, Isaia 59:17 si e' rivestito di giustizia come di una corazza e si e' posto in capo l'elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta e si e' ricoperto di gelosia come di un manto. Isaia 59:18 Egli rendera' a ciascuno secondo le sue opere; il furore ai suoi avversari, la ricompensa ai suoi nemici, alle isole dara' una retribuzione piena. Isaia 59:19 Cosi si temera' il nome dell'Eterno dall'ovest, e la sua gloria dall'est; quando l'avversario verra' come una fiumana, lo Spirito dell'Eterno alzera' contro di lui una bandiera. Isaia 59:20 «Un redentore, verra' a Sion e per quelli convertiti dalla loro ribellione in Giacobbe», dice l'Eterno. Isaia 59:21 «Quanto a me, questo e' il mio patto con loro», dice l'Eterno: «Il mio Spirito che e' su di te, e le mie parole che ho posto nella tua bocca non si allontaneranno mai dalla tua bocca ne' dalla bocca della tua progenie ne' dalla bocca della progenie della tua progenie», dice l'Eterno, «da ora e per sempre». La gloria promessa a Gerusalemme Isaia 60:1 «Sorgi, risplendi, perche' la tua luce e' giunta, e la gloria dell'Eterno Si e' levata su te. Isaia 60:2 Poiche' ecco, le tenebre ricoprono la terra e una fitta oscurita' avvolge i popoli, ma su di te si leva l'Eterno e la sua gloria appare su di te. Isaia 60:3 Le nazioni cammineranno alla tua luce e i re allo splendore del tuo sorgere. Isaia 60:4 Volgi i tuoi occhi tutt'intorno e guarda: si radunano tutti e vengono a te; i tuoi figli verranno da lontano e le tue figlie saranno portate in braccio. Isaia 60:5 Allora guarderai e sarai raggiante, il tuo cuore palpitera' e si dilatera' perche' l'abbondanza del mare confluira' a te, la ricchezza delle nazioni verra' a te. Isaia 60:6 Una moltitudine di cammelli ti coprira', dromedari di Madian e di Efah; quelli di Sceba verranno tutti, portando oro e incenso, e proclamando le lodi dell'Eterno. Isaia 60:7 Tutte le greggi di Kedar, si raduneranno presso di te, i montoni di Nebaioth saranno al tuo servizio saliranno sul mio altare come offerta gradita, e io rendero' glorioso il tempio, della mia gloria, Isaia 60:8 Chi sono questi che volano come una nuvola e come colombe verso le loro colombaie? Isaia 60:9 Si le isole spereranno in me, con le navi di Tarshish al primo posto, per portare i tuoi figli da lontano col loro argento e col loro oro, per il nome dell'Eterno, il tuo DIO, e per il Santo d'Israele, che ti avra' resa bella. Isaia 60:10 I figli dello straniero ricostruiranno le tue mura e i loro re saranno al tuo servizio, perche' nella mia ira ti ho colpito, ma nella mia benevolenza ho avuto compassione di te, Isaia 60:11 Le tue porte saranno sempre aperte non si chiuderanno ne' di giorno ne' di notte, perche' possano far entrare in te la ricchezza delle nazioni con i loro re in testa. Isaia 60:12 Poiche' la nazione e il regno che non ti serviranno periranno, e quelle nazioni saranno interamente distrutte. Isaia 60:13 La gloria del Libano verra' a te, assieme al cipresso, al larice e all'abete, per abbellire il luogo del mio santuario, e io rendero' glorioso il luogo dove posano i miei piedi. Isaia 60:14 Anche i figli dei tuoi oppressori verranno inchinandosi a te, e tutti quelli che ti hanno disprezzato si prostreranno alle piante dei tuoi piedi e ti chiameranno "la citta' dell'Eterno", "la Sion del Santo d'Israele". Isaia 60:15 Invece di essere abbandonata e odiata, tanto che nessuno piu' passava da te, io faro' di te uno splendore eterno, la gioia di molte generazioni. Isaia 60:16 Tu succhierai il latte delle nazioni, succhierai alle mammelle dei re e riconoscerai che io, l'Eterno sono il tuo Salvatore e il tuo Redentore, il Potente di Giacobbe. Isaia 60:17 Invece di bronzo faro' venire oro invece di ferro faro' venire argento invece di legno bronzo, invece di pietre ferro; stabiliro' come tuo magistrato la pace e come tuo sorvegliante la giustizia. Isaia 60:18 Non si udra' piu' parlare di violenza nel tuo paese, ne' di devastazione e di rovina entro i tuoi confini; ma chiamerai le tue mura "Salvezza" e le tue porte "Lode". Isaia 60:19 Il sole non sara' piu' la tua luce di giorno, ne' la luna ti illuminera' piu' col suo chiarore; ma l'Eterno sara' la tua luce eterna e il tuo DIO la tua gloria Isaia 60:20 Il tuo sole non tramontera' piu' e la tua luna non si ritirera' piu', perche' l'Eterno sara' la tua luce perpetua e i giorni del tuo lutto saranno finiti. Isaia 60:21 Tutti quelli del tuo popolo saranno giusti; essi possederanno il paese per sempre, il germoglio da me piantato, l'opera delle mie mani, per manifestare la mia gloria. Isaia 60:22 Il piu' piccolo diventera' un migliaio. Il minimo una nazione potente. Io l'Eterno, affrettero' le cose a suo tempo». L'opera del Messia (l'unto di Dio) e la restaurazione che ne seguira' Isaia 61:1 Lo Spirito del Signore, l'Eterno, e' su di me, perche' l'Eterno mi ha unto per recare una buona novella agli umili; mi ha inviato a fasciare quelli dal cuore rotto, a proclamare la liberta' a quelli in cattivita', l'apertura del carcere ai prigionieri Isaia 61:2 a proclamare l'anno di grazia dell'Eterno e il giorno di vendetta del nostro DIO, per consolare tutti quelli che fanno cordoglio, Isaia 61:3 per accordare gioia a quelli che fanno cordoglio in Sion per dare loro un diadema invece della cenere, l'olio della gioia invece del lutto, il manto della lode invece di uno spirito abbattuto, affinche' siano chiamati querce di giustizia, la piantagione dell'Eterno per manifestare la sua gloria. Isaia 61:4 Essi ricostruiranno le antiche rovine rialzeranno i luoghi desolati nel passato, restaureranno le citta' desolate, devastate da molte generazioni. Isaia 61:5 Stranieri verranno a pascolare le vostre greggi, i figli dello straniero saranno i vostri agricoltori e i vostri vignaioli. Isaia 61:6 Ma voi sarete chiamati "sacerdoti dell'Eterno" e sarete chiamati "ministri del nostro DIO". Voi godrete le ricchezze delle nazioni, e la loro gloria passera' a voi. Isaia 61:7 Invece della vostra vergogna avrete doppio onore; invece della confusione esulteranno nella loro eredita'. Percio' nel loro paese possederanno il doppio e avranno un'allegrezza eterna. Isaia 61:8 Poiche' io, l'Eterno, amo la giustizia, odio il furto nell'olocausto, io daro' loro fedelmente la ricompensa e stabiliro' con loro un patto eterno. Isaia 61:9 La loro discendenza sara' nota fra le nazioni e la loro progenie fra i popoli; tutti quelli che li vedranno li riconosceranno, perche' essi sono una discendenza benedetta dall'Eterno. Isaia 61:10 Io mi rallegrero' grandemente nell'Eterno la mia anima festeggera' nel mio DIO, perche' mi ha rivestito con le vesti della salvezza, mi ha coperto col manto della giustizia, come uno sposo che si mette un diadema, come una sposa che si adorna dei suoi gioielli. Isaia 61:11 Percio', come la terra fa crescere la sua vegetazione e come il giardino fa germogliare cio' che vi e' stato seminato cosi il Signore, l'Eterno, fara' germogliare la giustizia e la lode davanti a tutte le nazioni. La gloria di Gerusalemme e il suo nuovo nome Isaia 62:1 Per amore di Sion io non tacero', e per amore di Gerusalemme, non mi daro' riposo finche' la sua giustizia non spunti come l'aurora e la sua salvezza come una fiaccola ardente. Isaia 62:2 Allora le nazioni vedranno la tua giustizia e tutti i re la tua gloria, sarai chiamata con un nome nuovo che la bocca dell'Eterno indichera'. Isaia 62:3 Sarai una splendida corona nella mano dell'Eterno, un diadema regale nella palma del tuo DIO. Isaia 62:4 Non sarai piu' chiamata "Abbandonata", ne' la tua terra sara' piu' detta "Desolazione", ma sarai chiamata "La mia delizia e' in lei" e la tua terra "Maritata", perche' l'Eterno trova piacere in te, e la tua terra avra' uno sposo. Isaia 62:5 Percio', come un giovane sposa una vergine, i tuoi figli sposeranno te, e come lo sposo gioisce per la sposa cosi il tuo DIO gioira' per te. Isaia 62:6 Sulle tue mura, o Gerusalemme, ho posto delle sentinelle, che per tutto il giorno e tutta la notte non taceranno mai. Voi, che ricordate all'Eterno le sue promesse, non state in silenzio, Isaia 62:7 e non dategli riposo, finche' non abbia ristabilito e reso Gerusalemme la lode di tutta la terra. Isaia 62:8 L'Eterno ha giurato per la sua destra e per il suo braccio potente: «Non daro' piu' il tuo frumento in cibo ai tuoi nemici, e i figli dello straniero non berranno piu' il tuo mosto per il quale hai faticato. Isaia 62:9 Ma quelli che avranno raccolto il frumento lo mangeranno e loderanno l'Eterno, e quelli che avranno vendemmiato berranno il mosto nei cortili del mio santuario». Isaia 62:10 Passate, passate per le porte! Preparate la via per il popolo! Appianate, appianate la strada, rimuovete le pietre, alzate una bandiera davanti ai popoli! Isaia 62:11 Ecco, l'Eterno proclama fino all'estremita' della terra: «Dite alla figlia di Sion: Ecco la tua salvezza, giunge; ecco, ha con se' il suo salario e la sua ricompensa lo precede. Isaia 62:12 Li chiameranno "Il popolo santo", "I redenti dell'Eterno", e tu sarai chiamata "Ricercata", "La citta' non abbandonata"». La vendetta di Dio sulle nazioni Isaia 63:1 Chi e' costui che viene da Edom, da Botsrah, con le vesti tinte di scarlatto? Costui, splendido nella sua veste, che procede nella grandezza della sua forza? «Sono io che parlo con giustizia e sono potente nel salvare». Isaia 63:2 Perche' la tua veste e' rossa e i tuoi abiti come quelli di chi pigia nel tino? Isaia 63:3 «Il tino l'ho pigiato da solo e dei popoli nessuno e' stato con me. Li ho pigiati nella mia ira e li ho calpestati nel mio furore. Il loro sangue e' spruzzato sulle mie vesti e ho macchiato tutti i miei abiti. Isaia 63:4 Poiche' il giorno della vendetta era nel mio cuore e l'anno della mia redenzione e' giunto. Isaia 63:5 Guardai, ma non c'era nessuno che mi aiutasse; rimasi stupito che nessuno mi sostenesse. Allora il mio stesso braccio mi ha salvato e il mio furore mi ha sostenuto. Isaia 63:6 Ho calpestato i popoli nella mia ira, li ho resi ubriachi nel mio furore e ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra». Ricordo della passata bonta' e compassioni di Dio Isaia 63:7 Io ricordero' le benignita' dell'Eterno le lodi dell'Eterno per tutto cio' che l'Eterno ci ha largito e la grande bonta' usata alla casa d'Israele, concessa loro secondo le sue compassioni e secondo la sua grande benevolenza. Isaia 63:8 Egli infatti aveva detto: «Essi sono veramente il mio popolo, figli che non agiranno falsamente». Cosi divenne il loro Salvatore. Isaia 63:9 In ogni loro afflizione egli fu afflitto, e l'Angelo della sua presenza li salvo'; nel suo amore e nella sua compassione li redense, li sollevo' e li porto' tutti i giorni del passato. Isaia 63:10 Ma essi si ribellarono, e contristarono il suo santo Spirito; percio' egli divenne loro nemico e combatte' contro di loro. Isaia 63:11 Allora il suo popolo si ricordo' dei giorni antichi di Mose'. Dov'e' colui che li fece uscire dal mare col pastore del suo gregge? Dov'e' colui che metteva in mezzo a loro il suo santo Spirito, Isaia 63:12 che li guidava per mezzo della destra di Mose' con il suo braccio glorioso, che divise le acque davanti a loro per farsi un nome eterno Isaia 63:13 che li condusse attraverso gli abissi, come un cavallo nel deserto, perche' non inciampassero? Isaia 63:14 Come il bestiame scende nella valle, lo Spirito dell'Eterno li fece riposare. Cosi tu guidasti il tuo popolo, per farti un nome glorioso. Isaia 63:15 Guarda dal cielo e vedi dalla tua dimora santa e gloriosa. Dov'e' il tuo zelo e la tua potenza? Il fremito delle tue viscere e le tue tenere compassioni verso di me sono forse state represse? Isaia 63:16 Poiche' tu sei nostro padre, anche se Abrahamo non ci conosceva e Israele ci ignora. Tu, o Eterno, sei nostro padre nostro Redentore, da sempre e' il tuo nome. Isaia 63:17 O Eterno, perche' ci fai errare lontano dalle tue vie e indurisci il nostro cuore perche' non ti tema? Ritorna per amore dei tuoi servi, alle tribu' della tua eredita'. Isaia 63:18 Per poco tempo il tuo santo popolo, ha posseduto il paese; i nostri nemici hanno calpestato il tuo santuario. Isaia 63:19 Noi siamo diventati come quelli sui quali non hai mai governato, sui quali il tuo nome non e' mai stato invocato. Richiesta dell'intervento di Dio Isaia 64:1 Oh, squarciassi tu i cieli e scendessi! Davanti a te sarebbero scossi i monti. Isaia 64:2 Come il fuoco brucia i rami secchi, come il fuoco fa bollir l'acqua, scendi per far conoscere il tuo nome ai tuoi avversari e far tremare le nazioni davanti a te. Isaia 64:3 Quando facesti cose tremende che non ci aspettavamo, tu discendesti e i monti furono scossi alla tua presenza. Isaia 64:4 Dall'antichita' nessuno aveva mai sentito ne' orecchio udito ne' occhio visto alcun DIO all'infuori di te, che agisce per chi spera in lui. Isaia 64:5 Tu vai incontro a chi gode nel praticare la giustizia e si ricorda di te nelle tue vie. Ecco, tu ti sei adirato perche' noi abbiamo peccato; in questo abbiamo continuato a lungo e abbiamo bisogno di essere salvati. Isaia 64:6 Siamo tutti come una cosa impura, e tutte le nostre opere di giustizia sono come un abito sporco; avvizziamo tutti come una foglia, e le nostre iniquita' ci portano via come il vento. Isaia 64:7 Non c'e' piu' alcuno che invochi il tuo nome, che si scuota per afferrarsi a te perche' tu ci hai nascosto la tua faccia e ci lasci consumare in balia delle nostre iniquita'. Isaia 64:8 Tuttavia, o Eterno, tu sei nostro padre; noi siamo l'argilla e tu colui che ci formi; noi tutti siamo opera delle tue mani. Isaia 64:9 Non adirarti troppo, o Eterno, e non ricordarti dell'iniquita' per sempre. Ecco, guarda, ti preghiamo: noi tutti siamo il tuo popolo. Isaia 64:10 Le tue sante citta' sono diventate un deserto, Sion e' diventata un deserto, Gerusalemme una desolazione. Isaia 64:11 Il nostro santo e magnifico tempio, dove i nostri padri ti celebrarono, e' divenuto preda del fuoco e tutte le nostre cose piu' care sono state devastate. Isaia 64:12 Davanti a queste cose ti conterrai ancora, o Eterno, tacerai e ci affliggerai ancora molto? Giudizio per i malvagi e salvezza per il residuo Isaia 65:1 Sono stato ricercato da quelli che non chiedevano di me, sono stato trovato da quelli che non mi cercavano. Ho detto: «Eccomi, eccomi», a una nazione che non invocava il mio nome. Isaia 65:2 Ho steso tutto il giorno le mie mani verso un popolo ribelle che cammina per una via non buona, seguendo i propri pensieri, Isaia 65:3 un popolo che mi provoca continuamente ad ira con sfrontataggine, che offre sacrifici nei giardini e brucia incenso su altari di mattoni, Isaia 65:4 che sta fra i sepolcri e passa le notti in luoghi segreti, che mangia carne di porco e ha nei suoi vasi brodo di cose abominevoli, Isaia 65:5 che dice: «Sta' per conto tuo, non avvicinarti, perche' sono piu' santo di te». Queste cose sono per me un fumo nel naso, un fuoco che arde tutto il giorno. Isaia 65:6 «Ecco, tutto questo sta scritto davanti a me; io non tacero', ma ripaghero', si, ripaghero' nel loro grembo Isaia 65:7 le vostre iniquita' e le iniquita' dei vostri padri tutte insieme», dice l'Eterno. «Essi hanno bruciato incenso sui monti e mi hanno oltraggiato sui colli, percio' misurero' nel loro grembo il salario della loro condotta passata». Isaia 65:8 Cosi dice l'Eterno: «Come quando si trova succo nel grappolo, si dice: "Non distruggetelo, perche' in esso c'e' una benedizione", cosi faro' io per amor dei miei servi, e non distruggero' ogni cosa. Isaia 65:9 Io faro' uscire da Giacobbe una progenie e da Giuda un erede dei miei monti; i miei eletti possederanno il paese e i miei servi vi abiteranno. Isaia 65:10 Sharon diventera' un ovile di greggi e la valle di Akor, un luogo di riposo per armenti, per il mio popolo che mi cerchera'. Isaia 65:11 Ma voi che abbandonate l'Eterno, che dimenticate il mio santo monte, che preparate una mensa per Gad, e riempite la coppa di vino drogato per Meni, Isaia 65:12 vi destino alla spada, cadrete tutti per la strage, perche' quando ho chiamato non avete risposto, quando ho parlato non avete dato ascolto, ma avete fatto cio' che e' male ai miei occhi e avete scelto cio' che mi dispiace». Isaia 65:13 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, i miei servi mangeranno, ma voi avrete fame; ecco, i miei servi berranno, ma voi avrete sete; ecco, i miei servi si rallegreranno, ma voi sarete confusi Isaia 65:14 ecco, i miei servi canteranno per la gioia del loro cuore, ma voi griderete per l'angoscia del cuore e urlerete per l'afflizione di spirito. Isaia 65:15 Voi lascerete il vostro nome come esecrazione ai miei eletti. Il Signore, l'Eterno, ti fara' morire, ma dara' ai suoi servi un altro nome. Isaia 65:16 Cosi chi invochera' su di se' una benedizione nel paese, lo fara' per il DIO di verita', e chi giurera' nel paese giurera' per il DIO di verita' perche' le sventure passate saranno dimenticate e saranno nascoste ai miei occhi». I nuovi cieli e la nuova terra Isaia 65:17 «Poiche' ecco, io creo nuovi cieli e nuova terra, e le cose di prima non si ricorderanno piu' e non verranno piu' in mente. Isaia 65:18 Ma voi gioite ed esultate per sempre in cio' che creo, perche', ecco, io creo Gerusalemme per il gaudio e il suo popolo per la gioia Isaia 65:19 Mi rallegrero' di Gerusalemme e gioiro' del mio popolo; in essa non si udra' piu' alcuna voce di pianto ne' voce di grida, Isaia 65:20 Non vi sara' piu' in essa alcun bimbo che viva solo pochi giorni, ne' vecchio che non compia i suoi giorni, poiche' il giovane morira' a cento anni e il peccatore che non giunge ai cento anni, sara' considerato maledetto. Isaia 65:21 Costruiranno case e le abiteranno pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Isaia 65:22 Non costruiranno piu' perche' un altro vi abiti, non pianteranno piu' perche' un altro mangi; poiche' i giorni del mio popolo saranno come i giorni degli alberi; e i miei eletti godranno a lungo dell'opera delle loro mani. Isaia 65:23 Non faticheranno invano ne' daranno alla luce figli per una improvvisa distruzione, perche' saranno la progenie dei benedetti dall'Eterno e i loro discendenti con essi. Isaia 65:24 E avverra' che prima che mi invochino io rispondero', staranno ancora parlando che io li esaudiro'. Isaia 65:25 Il lupo e l'agnello pascoleranno insieme, il leone mangera' la paglia come il bue e il serpente si nutrira' di polvere. Non faranno piu' alcun danno ne' distruzione su tutto il mio santo monte», dice l'Eterno. Dio si compiace con gli umili che tremano alla sua parola, e giudica quelli che compiono abominazioni Isaia 66:1 Cosi dice l'Eterno: «Il cielo e' il mio trono e la terra e' lo sgabello dei miei piedi. Dov'e' dunque la casa che mi potreste edificare e dov'e' il luogo del mio riposo? Isaia 66:2 Tutte queste cose le ha fatte la mia mano e tutte quante sono venute all'esistenza, dice l'Eterno. Su chi dunque volgero' lo sguardo? Su chi e' umile, ha lo spirito contrito e trema alla mia parola. Isaia 66:3 Chi immola un bue e' come se uccidesse un uomo, chi sacrifica un agnello e' come se rompesse il collo a un cane chi presenta un'oblazione di cibo e' come se offrisse sangue di porco, chi brucia incenso e' come se benedicesse un idolo. Come costoro hanno scelto le loro vie e la loro anima prende piacere nelle loro abominazioni, Isaia 66:4 cosi anch'io scegliero' la loro sventura e faro' cadere su di essi cio' che temono; poiche' quando ho chiamato, nessuno ha risposto, quando ho parlato, essi non hanno ascoltato; invece hanno fatto cio' che e' male ai miei occhi e hanno preferito cio' che mi dispiace. Isaia 66:5 Ascoltate la parola dell'Eterno, voi che tremate alla sua parola. I vostri fratelli, che vi odiano e vi scacciano a motivo del mio nome, hanno detto: "Mostri l'Eterno la sua gloria affinche' noi possiamo vedere la vostra gioia". Ma essi saranno confusi». Isaia 66:6 Una voce, un frastuono esce dalla citta', una voce viene dal tempio; e' la voce dell'Eterno che da' la retribuzione ai suoi nemici. Isaia 66:7 Prima di provare le doglie di parto, ella ha partorito; prima che le venissero i dolori, ha dato alla luce un maschio. Isaia 66:8 Chi ha mai udito una cosa simile, chi ha mai visto cose come queste? Nasce forse un paese in un sol giorno o una nazione viene forse alla luce in un istante? Ma Sion, appena ha sentito le doglie, ha partorito i suoi figli. Isaia 66:9 «Porterei forse al momento della nascita senza far partorire?», dice l'Eterno. «Io che faccio partorire chiuderei forse il seno materno?», dice il tuo DIO. Gioia e benedizioni nella futura Gerusalemme e giudizio finale degli empi Isaia 66:10 Rallegratevi con Gerusalemme ed esultate con lei, voi tutti che l'amate. Gioite grandemente con lei voi tutti che siete in lutto per lei, Isaia 66:11 affinche' siate allattati e saziati al seno delle sue consolazioni, affinche' possiate bere copiosamente e deliziarvi con l'abbondanza della sua gloria. Isaia 66:12 Poiche' cosi dice l'Eterno: «Ecco, io faro' giungere a lei la pace come un fiume e la ricchezza delle nazioni come un torrente che straripa, e voi sarete allattati, sarete portati sui suoi fianchi e accarezzati sulle sue ginocchia. Isaia 66:13 Come una madre consola il proprio figlio, cosi io consolero' voi e sarete consolati in Gerusalemme. Isaia 66:14 Voi vedrete questo, e il vostro cuore gioira', le vostre ossa riprenderanno vigore come l'erba fresca. La mano dell'Eterno si fara' conoscere ai suoi servi e si adirera' grandemente contro i suoi nemici». Isaia 66:15 Poiche' ecco, l'Eterno verra' col fuoco, e i suoi carri saranno come un uragano per riversare la sua ira con furore e la sua minaccia con fiamme di fuoco. Isaia 66:16 Poiche' l'Eterno fara' giustizia con il fuoco e con la sua spada contro ogni carne; e gli uccisi dall'Eterno saranno molti. Isaia 66:17 «Quelli che si santificano e si purificano per andare nei giardini, dietro un idolo che sta nel mezzo, quelli che mangiano carne di porco, cose abominevoli e topi, saranno tutti quanti consumati» dice l'Eterno. Isaia 66:18 «Io conosco le loro opere e i loro pensieri; sta per giungere il tempo in cui raccogliero' tutte le nazioni e tutte le lingue; esse verranno e vedranno la mia gloria. Isaia 66:19 Io porro' un segno nel loro mezzo e mandero' alcuni dei loro superstiti alle nazioni: a Tarshish, a Pul e a Lud, che tirano l'arco, a Tubal e a Javan, alle isole lontane che non hanno udito la mia fama e non hanno visto la mia gloria; essi proclameranno la mia gloria fra le nazioni, Isaia 66:20 e ricondurranno tutti i vostri fratelli da tutte le nazioni come un'offerta all'Eterno, su cavalli, su carri, su portantine, su muli e su dromedari al mio santo monte di Gerusalemme», dice l'Eterno. «come i figli d'Israele, portano un'offerta in un vaso puro nella casa dell'Eterno. Isaia 66:21 Prendero' pure alcuni di essi per sacerdoti e per Leviti», dice l'Eterno. Isaia 66:22 «Poiche' come i nuovi cieli e la nuova terra che io faro' sussisteranno stabili davanti a me», dice l'Eterno, «cosi sussisteranno la vostra progenie e il vostro nome. Isaia 66:23 E avverra' che di novilunio in novilunio e di sabato in sabato ogni carne verra' a prostrarsi davanti a me», dice l'Eterno. Isaia 66:24 «Quando essi usciranno, vedranno i cadaveri degli uomini che si sono ribellati contro di me; poiche' il loro verme non morira' e il loro fuoco non si estinguera', e saranno in orrore ad ogni carne».Geremia 1:1-52:34 Vocazione di Geremia e suo mandato Geremia 1:1 Parole di Geremia, figlio di Hilkiah, uno dei sacerdoti che erano ad Anathoth, nel paese di Beniamino. Geremia 1:2 La parola dell'Eterno gli fu rivolta al tempo di Giosia, figlio di Amon, re di Giuda, nell'anno tredicesimo del suo regno; Geremia 1:3 gli fu pure rivolta al tempo di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, fino alla fine dell'undicesimo anno di Sedekia, figlio di Giosia, re di Giuda, cioe' fino alla cattivita' di Gerusalemme, avvenuta nel quinto mese Geremia 1:4 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Geremia 1:5 «Prima che io ti formassi nel grembo di tua madre, ti ho conosciuto; prima che tu uscissi dal suo grembo, ti ho consacrato e ti ho stabilito profeta delle nazioni». Geremia 1:6 Io risposi: «Ahime', Signore. Eterno, io non so parlare, perche' sono un ragazzo». Geremia 1:7 Ma l'Eterno mi disse: «Non dire: "Sono un ragazzo", perche' tu andrai da tutti coloro ai quali ti mandero' e dirai tutto cio' che ti comandero'. Geremia 1:8 Non temere davanti a loro, perche' io sono con te per liberarti, dice l'Eterno». Geremia 1:9 Poi l'Eterno stese la sua mano e tocco' la mia bocca; quindi l'Eterno mi disse: «Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca. Geremia 1:10 Ecco, oggi ti costituisco sopra le nazioni e sopra i regni, per sradicare e per demolire, per abbattere e per distruggere, per edificare e per piantare». Geremia 1:11 Poi la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: «Geremia, che cosa vedi?». Io risposi: «Vedo un ramo di mandorlo». Geremia 1:12 L'Eterno mi disse: «Hai visto bene, perche' io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto». Geremia 1:13 La parola dell'Eterno mi fu rivolta per la seconda volta, dicendo: «Che cosa vedi?». Io risposi: «Vedo una pentola che bolle e ha la bocca volta nella direzione opposta al nord». Geremia 1:14 L'Eterno mi disse: «Dal nord la calamita' si rovescera' su tutti gli abitanti del paese. Geremia 1:15 Poiche', ecco, io sto per chiamare tutti i popoli dei regni del nord, dice l'Eterno. Essi verranno e porranno ognuno il suo trono all'ingresso delle porte di Gerusalemme contro tutte le sue mura, tutt'intorno, e contro tutte le citta' di Giuda. Geremia 1:16 Allora pronuncero' i miei giudizi contro di loro, a motivo di tutta la loro malvagita', perche' mi hanno abbandonato e hanno bruciato incenso ad altri de'i e si sono prostrati davanti all'opera delle loro mani. Geremia 1:17 Percio' cingiti i lombi, le'vati e di loro tutto cio' che ti comandero'. Non sgomentarti davanti a loro affinche' non ti renda sgomento davanti a loro. Geremia 1:18 Ecco, oggi io faccio di te una citta' fortificata, una colonna di ferro e un muro di bronzo contro tutto il paese, contro i re di Giuda, contro i suoi principi, contro i suoi sacerdoti e contro il popolo del paese. Geremia 1:19 Essi combatteranno contro di te ma non ti vinceranno, perche' io sono con te per liberarti, dice l'Eterno». Rimproveri a Israele per aver abbandonato il suo Dio Geremia 2:1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: Geremia 2:2 «Va' e grida alle orecchie di Gerusalemme, dicendo: Cosi dice l'Eterno: Io mi ricordo di te, della tenera attenzione della tua giovinezza, dell'amore al tempo del tuo fidanzamento, quando mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata. Geremia 2:3 Israele era consacrato all'Eterno, le primizie del suo raccolto; tutti quelli che lo divoravano diventavano colpevoli, e la calamita' si abbatteva su di loro», dice l'Eterno. Geremia 2:4 Ascoltate la parola dell'Eterno, o casa di Giacobbe, e voi tutte le famiglie della casa d'Israele. Geremia 2:5 Cosi dice l'Eterno: «Che cosa hanno trovato di ingiusto in me i vostri padri, per allontanarsi da me, andare dietro alla vanita' e diventare essi stessi vanita'? Geremia 2:6 Non hanno neppure detto: "Dov'e' l'Eterno che ci ha fatto uscire dal paese d'Egitto, che ci ha condotto attraverso il deserto, per un paese arido e di crepacci, per un paese riarso e di ombra di morte, per un paese dove nessuno era mai passato e dove nessuno aveva mai abitato?". Geremia 2:7 Io vi ho condotto in un paese fertile, perche' mangiaste dei suoi frutti e dei suoi beni; ma quando siete entrati, avete contaminato il mio paese e avete reso la mia eredita' un'abominazione. Geremia 2:8 I sacerdoti non hanno detto: "Dov'e' l'Eterno?", quelli che si occupano della legge non mi hanno conosciuto, i pastori si sono ribellati contro di me, i profeti hanno profetizzato per Baal, e hanno seguito cose che non giovano a nulla. Geremia 2:9 Percio' contendero' ancora in giudizio con voi», dice l'Eterno, «e contendero' con i figli dei vostri figli. Geremia 2:10 Recatevi nelle isole di Kittim, e guardate, mandate a Kedar e osservate bene, e vedete se e' mai avvenuta una cosa simile. Geremia 2:11 Ha mai una nazione cambiato i suoi de'i, anche se non sono de'i? Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria percio' che non giova a nulla. Geremia 2:12 Stupitevi, o cieli, di questo; inorridite e siate grandemente desolati», dice l'Eterno. Geremia 2:13 «Poiche' il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente di acqua viva, per scavarsi cisterne, cisterne rotte, che non tengono l'acqua. Geremia 2:14 Israele e' forse uno schiavo, o uno schiavo nato in casa? Perche' dunque e' diventato una preda? Geremia 2:15 I leoncelli ruggiscono contro di lui, fanno udire la loro voce e riducono il suo paese a una desolazione; le sue citta' sono bruciate e nessuno piu' vi abita. Geremia 2:16 Perfino gli abitanti di Nof e di Tahpanhes ti divorano la corona della tua testa. Geremia 2:17 Non ti sei forse attirato addosso questo perche' hai abbandonato l'Eterno, il tuo DIO, mentre ti conduceva per la strada? Geremia 2:18 E ora perche' hai preso la strada che porta in Egitto, per andare a bere le acque di Scihor? O perche' hai preso la strada che porta in Assiria, per andare a bere le acque del Fiume? Geremia 2:19 La tua stessa malvagita' ti castighera' e i tuoi sviamenti ti puniranno. Riconosci percio' e vedi quanto cattivo e amaro sia per te l'abbandonare l'Eterno, il tuo DIO, e il non avere in te alcun timore di me», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti. Geremia 2:20 «Poiche' da molto tempo hai infranto il tuo giogo, hai rotto i tuoi legami e hai detto: "Non voglio piu' servire!". Ma sopra ogni alto colle e sotto ogni albero verdeggiante ti sei sdraiata come una prostituta. Geremia 2:21 Eppure ti avevo piantato come una nobile vigna tutta della migliore qualita'; come dunque ti sei cambiata nei miei confronti in tralci degeneri di vigna straniera? Geremia 2:22 Anche se ti lavassi con la soda e usassi molto sapone, la tua iniquita' lascerebbe un'impronta indelebile davanti a me», dice il Signore, l'Eterno. Geremia 2:23 «Come puoi dire: "Non mi son contaminata, non sono andata dietro ai Baal"? Guarda la strada da te percorsa nella valle, riconosci, cio' che hai fatto, dromedaria veloce, che corre senza freno nelle sue vie. Geremia 2:24 Asina selvatica, abituata al deserto, che aspira l'aria nell'ardore del suo desiderio; nella stagione degli amori chi puo' trattenerla? Tutti quelli che la cercano non devono affaticarsi: nel suo mese la troveranno. Geremia 2:25 Impedisci che il tuo piede rimanga scalzo e che la tua gola si inaridisca. Ma tu hai detto: "e' inutile. No! Io amo gli stranieri e voglio seguire loro". Geremia 2:26 Come rimane confuso il ladro quando e' sorpreso sul fatto, cosi sono confusi quelli della casa d'Israele, essi, i loro re, i loro principi, i loro sacerdoti e i loro profeti, Geremia 2:27 i quali dicono al legno: "Tu sei mio padre", e alla pietra: "Tu ci hai dato la vita". Si, essi mi hanno voltato le spalle e non la faccia. Ma nel tempo della loro sventura dicono: "Le'vati e salvaci!" Geremia 2:28 Ma dove sono i tuoi de'i che ti sei fatto Si le'vino, se possono salvarti nel tempo della tua sventura. Poiche' numerosi come le tue citta' sono i tuoi de'i, o Giuda. Geremia 2:29 Perche' contendete con me? Voi tutti vi siete ribellati contro di me», dice l'Eterno. Geremia 2:30 «Invano ho colpito i vostri figli; non hanno accettato la correzione. La vostra spada ha divorato i vostri profeti come un leone distruttore. Geremia 2:31 O generazione, considera la parola dell'Eterno! Sono forse stato un deserto per Israele o un paese di fitte tenebre? Perche' dice il mio popolo: "Noi girovaghiamo liberamente, non torneremo piu' da te"? Geremia 2:32 Puo' una fanciulla dimenticare i suoi ornamenti, o una sposa la sua cintura? Eppure il mio popolo mi ha dimenticato da giorni innumerevoli. Geremia 2:33 Come usi bene le tue maniere per procurarti amore! Cosi hai insegnato le tue maniere persino alle donne malvagie. Geremia 2:34 Perfino sui lembi della tua veste si trova il sangue di poveri innocenti, che non furono sorpresi a scassinare. Ma, nonostante tutte queste cose, Geremia 2:35 tu dici: "Sono innocente; certamente la sua ira si e' ritirata da me". Ecco, io entrero' in giudizio con te, perche' hai detto: "Non ho peccato". Geremia 2:36 Perche' vagabondi cosi tanto, cambiando il tuo cammino? Sarai delusa anche dall'Egitto, come sei stata delusa dall'Assiria. Geremia 2:37 Anche da esso uscirai con le tue mani sul capo, perche' l'Eterno ha rigettato quelli nei quali tu confidi, e tu non realizzerai i tuoi intenti per mezzo di loro. Geremia 3:1 Se un uomo ripudia la propria moglie e questa se ne va da lui e diviene moglie di un altro, tornera' egli forse ancora da lei? Non sarebbe quel paese grandemente profanato? Tu ti sei prostituita, con molti amanti; vorresti pero' ritornare da me?», dice l'Eterno. Geremia 3:2 «Alza gli occhi verso le alture e guarda: dove non ti sei coricata con loro? Ti sei seduta accanto alle strade ad aspettarli, come un Arabo nel deserto, e hai contaminato il paese con le tue prostituzioni e con le tue malvagita'. Geremia 3:3 Percio' le piogge sono state trattenute e l'ultima pioggia, non c'e' stata. Ma tu hai avuto una fronte da prostituta e hai rifiutato di vergognarti. Geremia 3:4 Non hai proprio ora gridato a me: "Padre mio, tu sei l'amico della mia giovinezza! Geremia 3:5 Rimarra' egli adirato per sempre? Conservera' l'ira sino alla fine?". Ecco, tu parli cosi, ma intanto commetti tutte le malvagita' che puoi». Dio esorta al ravvedimento Israele, ribelle e infedele Geremia 3:6 L'Eterno mi disse al tempo del re Giosia: «Hai visto cio' che la ribelle, Israele ha fatto? e' andata sopra ogni alto monte e sotto ogni albero verdeggiante e la' si e' prostituita. Geremia 3:7 Io dicevo: "Dopo che avra' fatto tutte queste cose ritornera' a me". Ma non e' tornata; e la sua perfida sorella Giuda l'ha visto. Geremia 3:8 E sebbene io avessi ripudiato la ribelle Israele a motivo di tutti i suoi adulte'ri e le avessi dato il libello di divorzio, ho visto che la sua perfida sorella Giuda non ha avuto alcun timore, ma e' andata anch'essa a prostituirsi. Geremia 3:9 Cosi con il rumore delle sue prostituzioni ha contaminato il paese e ha commesso adulterio con la pietra e con il legno Geremia 3:10 Nonostante tutto questo, la sua perfida sorella Giuda non e' tornata a me con tutto il suo cuore, ma con simulazione», dice l'Eterno. Geremia 3:11 Poi l'Eterno mi disse: «La ribelle Israele si e' mostrata piu' giusta della perfida Giuda. Geremia 3:12 Va' e proclama queste parole verso il nord, dicendo: "Torna, o ribelle Israele"», dice l'Eterno, «non faro' ricadere la mia ira su di voi, perche' io sono misericordioso», dice l'Eterno, «e non rimango adirato per sempre. Geremia 3:13 Soltanto riconosci la tua iniquita', perche' ti sei ribellata all'Eterno, il tuo DIO; hai profuso i tuoi favori agli stranieri sotto ogni albero verdeggiante e non hai dato ascolto alla mia voce», dice l'Eterno. Geremia 3:14 «Tornate o figli traviati», dice l'Eterno, «perche' io ho sovranita' su di voi. Vi prendero' uno da una citta' e due da una famiglia e vi ricondurro' a Sion. Geremia 3:15 Vi daro' quindi pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e con sapienza. Geremia 3:16 E avverra' che quando vi sarete moltiplicati e sarete fecondi nel paese, in quei giorni», dice l'Eterno, «non si dira' piu': "L'arca del patto dell'Eterno". Non verra' piu' in mente, non la ricorderanno piu', non andranno piu' a vederla, non se ne fara' un'altra. Geremia 3:17 Allora Gerusalemme sara' chiamata "Il trono dell'Eterno"; tutte le nazioni si raduneranno presso di essa nel nome dell'Eterno, a Gerusalemme, e non cammineranno piu' secondo la caparbieta' del loro cuore malvagio. Geremia 3:18 In quei giorni la casa di Giuda camminera' con la casa d'Israele e insieme verranno dal paese del nord al paese che io diedi in eredita' ai vostri padri. Geremia 3:19 Io dicevo: "Quanto volentieri ti collocherei tra i miei figli e ti darei un paese delizioso, una splendida eredita' fra tutte le nazioni". Dicevo: "Tu mi chiamerai: Padre mio!, e non ti allontanerai piu' da me". Geremia 3:20 Ma come una donna e' infedele al proprio marito, cosi voi siete stati infedeli a me, o casa d'Israele», dice l'Eterno. Geremia 3:21 Una voce si ode sulle alture; il pianto e le suppliche dei figli d'Israele, perche' hanno pervertito la loro via e hanno dimenticato l'Eterno, il loro DIO. Geremia 3:22 «Ritornate, o figli traviati, io guariro' le vostre ribellioni». «Ecco, noi veniamo a te, perche' tu sei l'Eterno, il nostro DIO. Geremia 3:23 e' certamente vano l'aiuto che si aspetta dai colli e dal gran numero dei monti; certamente la salvezza, d'Israele e' nell'Eterno, il nostro DIO. Geremia 3:24 Quella cosa vergognosa ha divorato il frutto della fatica dei nostri padri fin dalla nostra giovinezza le loro pecore e i loro buoi, i loro figli e le loro figlie. Geremia 3:25 Corichiamoci nella nostra vergogna e ci ricopra la nostra ignominia, perche' abbiamo peccato contro l'Eterno il nostro DIO, noi e i nostri padri, dalla nostra giovinezza fino a questo giorno e non abbiamo dato ascolto alla voce dell'Eterno, il nostro DIO». Geremia 4:1 «O Israele, se tu torni», dice l'Eterno, «devi ritornare a me. Se rimuovi dalla mia presenza le tue abominazioni e non vai piu' vagando Geremia 4:2 e giuri: "L'Eterno vive", con verita' con rettitudine e con giustizia, allora le nazioni saranno benedette in Lui e in Lui si glorieranno». Geremia 4:3 Poiche' cosi dice l'Eterno a quelli di Giuda e di Gerusalemme: «Dissodate il vostro campo non coltivato e non seminate fra le spine. Geremia 4:4 Circoncidetevi per l'Eterno e rimuovete il prepuzio dei vostri cuori, o uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, affinche' il mio furore non prorompa come fuoco e non arda senza che alcuno possa spegnerlo, a motivo della malvagita' delle vostre azioni!». Annunzio di una invasione straniera Geremia 4:5 «Annunziatelo in Giuda, proclamatelo in Gerusalemme e dite: "Suonate la tromba nel paese", gridate forte e dite: "Radunatevi ed entriamo nelle citta' fortificate". Geremia 4:6 Alzate la bandiera verso Sion, fuggite in cerca di un rifugio, non fermatevi, perche' mandero' dal nord una calamita' e una grande rovina. Geremia 4:7 Il leone e' balzato fuori dal folto del suo bosco e un distruttore di nazioni si e' messo in viaggio, ha lasciato la sua dimora per ridurre il tuo paese in desolazione; le tue citta' saranno devastate e lasciate senza abitanti. Geremia 4:8 Per questo vestitevi di sacco, fate cordoglio, gemete, perche' l'ardente ira dell'Eterno non si e' allontanata da noi. Geremia 4:9 In quel giorno avverra'», dice l'Eterno, «che il cuore del re e il cuore dei principi verra' meno, i sacerdoti saranno sbigottiti e i profeti saranno costernati». Geremia 4:10 Allora io dissi: «Ah, Signore, Eterno, tu hai interamente ingannato questo popolo e Gerusalemme, dicendo: "Voi avrete pace mentre la spada penetra fino al cuore». Geremia 4:11 In quel tempo si dira' a questo popolo e a Gerusalemme: «Un vento ardente che viene dalle nude alture nel deserto e soffia verso la figlia del mio popolo, non per vagliare ne' per mondare; Geremia 4:12 un vento anche piu' forte di questi verra' da parte mia, ora anch'io pronuncero' il giudizio contro di loro. Geremia 4:13 Ecco, egli sale come le nuvole e i suoi carri come un turbine, i suoi cavalli sono piu' veloci delle aquile. Guai a noi perche' siamo devastati!». Geremia 4:14 O Gerusalemme, purifica il tuo cuore dalla malvagita', affinche' sia salvata. Fino a quando rimarranno in te i tuoi pensieri iniqui? Geremia 4:15 Poiche' una voce annuncia da Dan e proclama sventura dal monte di Efraim. Geremia 4:16 «Avvertite le nazioni, si, fatelo sapere a Gerusalemme: gli assedianti vengono da una nazione lontana e alzano la loro voce contro le citta' di Giuda. Geremia 4:17 Come custodi di un campo si sono posti tutt'intorno ad essa perche' si e' ribellata contro di me», dice l'Eterno. Geremia 4:18 «Il tuo comportamento e le tue azioni ti hanno procurato queste cose, questa sara' la tua calamita', e sara' amara perche' raggiungera' il tuo cuore». Geremia 4:19 Le mie viscere, le mie viscere! Mi contorco dal dolore. Oh, le pareti del mio cuore! Il mio cuore batte forte dentro di me. Io non posso tacere, perche', o anima mia, ho udito il suono della tromba, il grido di guerra. Geremia 4:20 Si annunzia rovina sopra rovina perche' tutto il paese e' devastato. Improvvisamente le mie tende sono distrutte, i miei padiglioni in un attimo. Geremia 4:21 Fino a quando vedro' la bandiera e udro' il suono della tromba? Geremia 4:22 «Si, il mio popolo e' stolto, non mi conosce; sono figli insensati e non hanno intendimento; sono esperti nel fare il male, ma non sanno fare il bene». Geremia 4:23 Guardai la terra, ed ecco era senza forma e vuota; i cieli, ed erano senza luce. Geremia 4:24 Guardai i monti, ed ecco tremavano e tutti i colli ondeggiavano. Geremia 4:25 Guardai, ed ecco non c'era uomo e tutti gli uccelli del cielo erano fuggiti. Geremia 4:26 Guardai, ed ecco la terra fertile era un deserto, e tutte le sue citta' erano crollate davanti all'Eterno a motivo dell'ardente sua ira. Geremia 4:27 Poiche' cosi dice l'Eterno: «Tutto il paese sara' desolato, ma non lo distruggero' completamente. Geremia 4:28 A motivo di questo la terra fara' cordoglio e i cieli in alto si oscureranno perche' io ho parlato, ho deciso e non me ne pento ne' tornero' indietro. Geremia 4:29 Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le citta' sono in fuga, entrano nel folto dei boschi, salgono sulle rocce, tutte le citta' sono abbandonate e non vi e' rimasto un sol uomo. Geremia 4:30 E tu, o devastata, che farai? Anche se ti vestissi di scarlatto, anche se ti abbigliassi con ornamenti d'oro, anche se ti ingrandissi gli occhi con lo stibio, invano ti faresti bella. I tuoi amanti ti disprezzano, vogliono la tua vita. Geremia 4:31 Poiche' io odo un grido come di donna nelle doglie, un'angoscia come di donna al suo primo parto: e' il grido della figlia di Sion che respira affannosamente e distende le sue mani, dicendo: "Guai a me! L'anima mia viene meno per gli assassini"». L'empieta' di Gerusalemme e il giudizio che l'aspetta Geremia 5:1 Andate attorno per le vie di Gerusalemme: guardate e rendetevi conto, e cercate per le sue piazze se trovate un uomo, se ce n'e' uno solo che pratichi la giustizia, che cerchi la verita', e io la perdonero'. Geremia 5:2 Anche se dicono: «L'Eterno vive», certo giurano il falso. Geremia 5:3 O Eterno, non sono i tuoi occhi per la verita'? Tu li hai colpiti, ma non hanno sentito alcun dolore; li hai consumati, ma hanno rifiutato di ricevere la correzione. Essi hanno indurito la loro faccia piu' della roccia e hanno rifiutato di ritornare. Geremia 5:4 Percio' dissi: «Essi sono certamente poveri, sono insensati perche' non conoscono la via dell'Eterno, la legge del loro DIO. Geremia 5:5 Andro' quindi dai grandi e parlero' loro, perche' essi conoscono la via dell'Eterno, la legge del loro DIO». Ma anch'essi insieme hanno spezzato il giogo e hanno rotto i legami. Geremia 5:6 Percio' il leone della foresta li uccide, il lupo del deserto li distrugge, il leopardo sta in agguato vicino alle loro citta'; chiunque esce da esse e' sbranato, perche' le loro trasgressioni sono numerose, le loro ribellioni sono aumentate. Geremia 5:7 «Come potrei perdonarti per questo? I tuoi figli mi hanno abbandonato e giurano per quelli che non sono de'i. Io li ho saziati, ma essi hanno commesso adulterio e si affollano nelle case di prostituzione. Geremia 5:8 Sono come stalloni ben pasciuti e ardenti al mattino; ciascuno nitrisce dietro la moglie del proprio vicino. Geremia 5:9 Non li puniro' io per queste cose?», dice l'Eterno, «e non mi vendichero' io di una simile nazione? Geremia 5:10 Salite sulle mura e distruggete, ma non effettuate una distruzione completa; portate via i suoi tralci, perche' non sono dell'Eterno. Geremia 5:11 Poiche' la casa d'Israele e la casa di Giuda hanno agito perfidamente con me», dice l'Eterno. Geremia 5:12 Hanno rinnegato l'Eterno e hanno detto: «Non e' lui. Nessun male ci verra' addosso; non vedremo ne' spada ne' fame. Geremia 5:13 I profeti non sono che vento, e in loro non c'e' la parola di Dio. Sia fatto a loro cio' che dicono a noi». Geremia 5:14 Percio' cosi dice l'Eterno, il DIO degli eserciti: «Perche' avete parlato in questo modo, io rendero' le mie parole come fuoco nella tua bocca, e questo popolo come legna, che esso divorera'. Geremia 5:15 Ecco io faro' venire contro di voi una nazione da lontano, o casa d'Israele», dice l'Eterno. «e' una nazione valorosa, e' una nazione antica, una nazione di cui non conosci la lingua e non intendi le parole. Geremia 5:16 La sua faretra e' come un sepolcro aperto; sono tutti uomini valorosi. Geremia 5:17 Essa divorera' le tue messi e il tuo pane, divorera' i tuoi figli e le tue figlie, divorera' le tue greggi e i tuoi armenti, divorera' le tue vigne e i tuoi fichi; distruggera' con la spada le tue citta' fortificate nelle quali confidi. Geremia 5:18 Ma anche in quei giorni», dice l'Eterno, «non ti distruggero' completamente. Geremia 5:19 E avverra' che quando direte: "Perche' l'Eterno, il nostro DIO, ci ha fatto tutte queste cose?", tu risponderai loro: "Come voi avete abbandonato me e avete servito de'i stranieri nel vostro paese, cosi servirete gli stranieri in un paese che non e' vostro". Geremia 5:20 Annunziate questo alla casa di Giacobbe e proclamatelo in Giuda, dicendo: Geremia 5:21 Ascoltate ora questo, o popolo stolto e senza cuore, che ha occhi ma non vede, che ha orecchi ma non ode. Geremia 5:22 Non mi temerete?», dice l'Eterno, «non tremerete davanti a me che ho posto la sabbia per limite al mare, come statuto eterno che non oltrepassera' mai? Le sue onde si agitano ma non prevalgono, rumoreggiano ma non la sorpassano". Geremia 5:23 Ma questo popolo ha un cuore ostinato e ribelle; si voltano indietro e se ne vanno. Geremia 5:24 Non dicono in cuor loro: "Temiamo l'Eterno, il nostro DIO, che da' la pioggia a suo tempo, la prima e l'ultima pioggia, che mantiene per noi le settimane fissate per la mietitura". Geremia 5:25 Le vostre iniquita' hanno sconvolto queste cose e i vostri peccati tengono lontano da voi la prosperita'. Geremia 5:26 Poiche' fra il mio popolo si trovano uomini malvagi che spiano come uccellatori in agguato; essi tendono lacci e catturano uomini. Geremia 5:27 Come una gabbia e' piena di uccelli, cosi le loro case sono piene di inganno; percio' diventano grandi e arricchiscono. Geremia 5:28 Diventano grassi e prosperosi, si, oltrepassano i limiti stessi del male. Non difendono la causa, la causa dell'orfano, eppure prosperano; non difendono il diritto dei poveri. Geremia 5:29 Non li dovrei punire per queste cose?», dice l'Eterno. «E non mi vendichero' io di una simile nazione? Geremia 5:30 Nel paese si e' commessa una cosa spaventevole e orribile: Geremia 5:31 i profeti profetizzano falsamente, i sacerdoti governano in forza della propria autorita' e il mio popolo ha piacere che sia cosi. Ma cosa farete quando verra' la fine?». L'imminente distruzione di Gerusalemme Geremia 6:1 «O figli di Beniamino, cercate un rifugio fuori di Gerusalemme. Suonate la tromba in Tekoa e alzate un segnale di fuoco su Bethkerem, perche' dal nord appare una calamita', una grande distruzione. Geremia 6:2 La bella e delicata figlia di Sion la distruggero'. Geremia 6:3 Verso di lei vengono dei pastori con i loro greggi; piantano le loro tende tutt'intorno contro di lei; ognuno pascola dalla sua parte. Geremia 6:4 Preparate la guerra contro di lei; levatevi e saliamo in pieno giorno! Guai a noi, perche' il giorno declina e le ombre della sera si allungano! Geremia 6:5 Levatevi e saliamo di notte, e distruggiamo i suoi palazzi!». Geremia 6:6 Poiche' cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Tagliate i suoi alberi e costruite un terrapieno contro Gerusalemme; questa e' la citta' che dev'essere punita; in mezza a lei non vi e' che oppressione. Geremia 6:7 Come un pozzo fa scaturire le sue acque, cosi essa fa scaturire la sua malvagita', in lei si sente solo parlare di violenza e di distruzione; davanti a me stanno continuamente dolore e piaghe. Geremia 6:8 Lasciati correggere, o Gerusalemme, altrimenti la mia anima si allontanera' da te, altrimenti ti ridurro' una desolazione, una terra disabitata». Geremia 6:9 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Il resto d'Israele sara' interamente racimolato come una vigna; ripassa la tua mano come il vendemmiatore sui tralci. Geremia 6:10 A chi parlero' e chi riprendero' perche' ascolti? Ecco, il loro orecchio e' incirconciso, e sono incapaci di prestare attenzione; ecco, la parola dell'Eterno e' diventata per loro oggetto di disprezzo e non vi trovano piu' alcun piacere. Geremia 6:11 Percio' io sono pieno del furore dell'Eterno; sono stanco di contenerlo. Lo riversero' sui bambini per la strada e sui giovani riuniti insieme, perche' saranno presi sia l'uomo che la donna, sia il vecchio che l'uomo carico di anni. Geremia 6:12 Le loro case passeranno ad altri, assieme ai loro campi e alle loro mogli perche' io stendero' la mia mano sugli abitanti del paese», dice l'Eterno. Geremia 6:13 «Poiche' dal piu' piccolo al piu' grande, sono tutti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, praticano tutti la menzogna. Geremia 6:14 Essi curano alla leggera la ferita del mio popolo, dicendo: "Pace, pace", quando non c'e' pace. Geremia 6:15 Si vergognavano quando compivano abominazioni? No! Non si vergognavano affatto, ne' sapevano che cosa fosse arrossire. Percio' cadranno fra quelli che cadono; quando li visitero' saranno rovesciati», dice l'Eterno. Geremia 6:16 Cosi dice l'Eterno: «Fermatevi sulle vie e guardate e domandate dei sentieri antichi, dove sia la buona strada, e camminate in essa; cosi troverete riposo per le anime vostre». Ma essi rispondono: «Non cammineremo in essa». Geremia 6:17 «Ho posto su di voi delle sentinelle: Fate attenzione al suono della tromba!». Ma essi rispondono: «Non faremo attenzione». Geremia 6:18 «Percio', ascoltate, o nazioni, e sappi, o assemblea cio' che avverra' loro. Geremia 6:19 Ascolta o terra! Ecco, io faro' venire su questo popolo una calamita', il frutto stesso dei loro pensieri, perche' non hanno prestato attenzione alle mie parole e neppure alla mia legge, ma l'hanno rigettata. Geremia 6:20 Che m'importa dell'incenso che viene da Sceba, della canna odorosa che viene da un paese lontano? I vostri olocausti non mi sono graditi e i vostri sacrifici non mi piacciono». Geremia 6:21 Percio' cosi dice l'Eterno: «Ecco, io porro' davanti a questo popolo delle pietre d'inciampo, nelle quali inciamperanno insieme padri e figli; il vicino e il suo amico periranno». Geremia 6:22 Cosi dice l'Eterno: «Ecco, un popolo viene dal paese del nord e una grande nazione sara' suscitata dalle estremita' della terra. Geremia 6:23 Essi impugnano arco e lancia; sono crudeli e non hanno pieta'; la loro voce assomiglia al fragore del mare; essi montano cavalli e sono pronti a combattere come un sol uomo contro di te, o figlia di Sion». Geremia 6:24 «Ne abbiamo udito la fama e le nostre mani sono cadute; l'angoscia si e' impadronita di noi, come le doglie di una donna che partorisce». Geremia 6:25 Non uscite nei campi, non camminate per la via, perche' la spada del nemico e il terrore sono ovunque. Geremia 6:26 O figlia del mio popolo, vestiti di sacco e rotolati nella cenere, fa' lutto come per un figlio unico, con un pianto amarissimo, perche' il distruttore piombera' su di noi all'improvviso. Geremia 6:27 Io ti avevo posto fra il mio popolo come un saggiatore e una fortezza, perche' conoscessi e saggiassi la loro via. Geremia 6:28 Essi sono tutti ribelli fra i ribelli, vanno attorno spargendo calunnie; sono bronzo e ferro, sono tutti corruttori. Geremia 6:29 Il mantice soffia con forza, il piombo e' consumato dal fuoco; invano raffina il raffinatore, perche' le scorie non si staccano. Geremia 6:30 Saranno chiamati «argento di rifiuto», perche' l'Eterno li ha rigettati. Le varie abominazioni commesse da Giuda Geremia 7:1 Questa e' la parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno dicendo: Geremia 7:2 «Fermati alla porta della casa dell'Eterno e la' proclama questa parola e di: Ascoltate la parola dell'Eterno o voi tutti di Giuda che entrate per queste porte per prostrarvi davanti all'Eterno!». Geremia 7:3 Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Emendate le vostre vie e le vostre opere, e io vi faro' abitare in questo luogo. Geremia 7:4 Non ponete la vostra fiducia in parole ingannatrici, dicendo: "Questo e' il tempio dell'Eterno, il tempio dell'Eterno, il tempio dell'Eterno!". Geremia 7:5 Ma se emendate completamente le vostre vie e le vostre opere, se praticate veramente la giustizia gli uni verso gli altri, Geremia 7:6 se non opprimete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargete sangue innocente in questo luogo e non andate dietro ad altri de'i a vostro danno, Geremia 7:7 allora io vi faro' abitare in questo luogo, nel paese che ho dato ai vostri padri da molto tempo e per sempre. Geremia 7:8 Ecco, voi mettete la vostra fiducia in parole ingannatrici che non giovano a nulla. Geremia 7:9 Cosi voi rubate, uccidete, commettete adulteri, giurate il falso, bruciate incenso a Baal e andate dietro ad altri de'i che prima non conoscevate, Geremia 7:10 e poi venite a presentarvi davanti a me in questo tempio su cui e' invocato il mio nome e dite: "Siamo salvi!", per poi compiere tutte queste abominazioni. Geremia 7:11 Questo tempio su cui e' invocato il mio nome e' forse divenuto ai vostri occhi un covo di ladroni? Ecco, io ho visto questo», dice l'Eterno. Geremia 7:12 «Ma andate ora al mio luogo che era a Sciloh, dove avevo inizialmente posto il mio nome e vedete che cosa ne ho fatto a motivo della malvagita' del mio popolo Israele. Geremia 7:13 Ed ora, poiche' avete compiuto tutte queste cose» dice l'Eterno, «poiche' quando vi ho parlato con urgenza ed insistenza non avete ascoltato, e vi ho chiamati e non avete risposto, Geremia 7:14 io faro' con questo tempio su cui e' invocato il mio nome e in cui riponete la vostra fiducia, con questo luogo che ho dato a voi e ai vostri padri, come ho fatto a Sciloh; Geremia 7:15 e vi scaccero' dalla mia presenza, come ho scacciato tutti i vostri fratelli, tutta la progenie di Efraim. Geremia 7:16 Percio' non intercedere per questo popolo non innalzare per loro alcun grido o preghiera e non insistere presso di me, perche' non ti esaudiro'. Geremia 7:17 Non vedi cio' che fanno nelle citta' di Giuda e nelle vie di Gerusalemme? Geremia 7:18 I figli raccolgono la legna, i padri accendono il fuoco e le donne impastano la farina per fare delle focacce alla regina del cielo, e poi fanno libazioni, ad altri de'i per provocarmi ad ira. Geremia 7:19 Ma provocano veramente me», dice l'Eterno, «o non piuttosto se stessi a loro propria vergogna?». Geremia 7:20 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, la mia ira, il mio furore si riversera' su questo luogo, sugli uomini e sulle bestie sugli alberi della campagna e sui frutti della terra e ardera' senza estinguersi». Geremia 7:21 Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Aggiungete i vostri olocausti ai vostri sacrifici e mangiatene la carne! Geremia 7:22 Poiche' io non parlai ai vostri padri e non diedi loro alcun ordine, quando li feci uscire dal paese d'Egitto, riguardo agli olocausti e sacrifici; Geremia 7:23 ma questo comandai loro: "Ascoltate la mia voce, e io saro' il vostro DIO e voi sarete il mio popolo; camminate in tutte le vie che vi ho comandato, perche' siate felici". Geremia 7:24 Ma essi non ascoltarono ne' prestarono orecchio, ma camminarono secondo i consigli e la caparbieta' del loro cuore malvagio, e andarono indietro e non avanti. Geremia 7:25 Dal giorno in cui i vostri padri uscirono dal paese d'Egitto fino a quest'oggi, vi ho mandato tutti i miei servi, i profeti ogni giorno con urgenza ed insistenza. Geremia 7:26 Essi pero' non mi hanno ascoltato ne' hanno prestato orecchio, ma hanno indurito la loro cervice e si sono comportati peggio dei loro padri. Geremia 7:27 Percio' tu dirai loro tutte queste cose, ma non ti ascolteranno; li chiamerai, ma non ti risponderanno. Geremia 7:28 Cosi dirai loro: "Questa e' la nazione che non ascolta la voce dell'Eterno, il suo DIO, ne' accetta correzione; la verita' e' scomparsa ed e' stata eliminata dalla loro bocca". Geremia 7:29 Tagliati i capelli e gettali via, e intona sulle alture un lamento, perche' l'Eterno ha rigettato e abbandonato la generazione della sua ira. Geremia 7:30 I figli di Giuda hanno fatto cio' che e' male ai miei occhi», dice l'Eterno. «Hanno collocato le loro abominazioni nel tempio in cui e' invocato il mio nome, per contaminarlo. Geremia 7:31 Hanno edificato gli alti luoghi di Tofet, che e' nella valle del figlio di Hinnom, per bruciare nel fuoco i loro figli e le loro figlie, cosa che non avevo comandato e che non mi era mai venuta in mente. Geremia 7:32 Percio' ecco, vengono i giorni», dice l'Eterno, «nei quali non si chiamera' piu' "Tofet" ne' "la Valle del figlio di Hinnom", ma "la Valle del massacro", e si seppelliranno i morti in Tofet, perche' non ci sara' spazio altrove. Geremia 7:33 I cadaveri di questo popolo diverranno cosi pasto per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra, e nessuno li spaventera'. Geremia 7:34 Faro' cessare nelle citta' di Giuda e nelle vie di Gerusalemme, le grida di allegrezza e le grida di gioia, la voce dello sposo e la voce della sposa, perche' il paese diventera' una desolazione». I peccati di Giuda e il giudizio che ne seguira' Geremia 8:1 «In quel tempo», dice l'Eterno, «si estrarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, le ossa dei suoi principi le ossa dei sacerdoti, le ossa dei profeti e le ossa degli abitanti di Gerusalemme. Geremia 8:2 e saranno esposte davanti al sole, alla luna e a tutto l'esercito del cielo, che essi hanno amato, hanno servito, hanno seguito, hanno consultato e davanti ai quali si sono prostrati; non saranno raccolte ne' sepolte, ma saranno come letame sulla faccia della terra. Geremia 8:3 Allora la morte sara' preferibile alla vita per tutto il residuo che rimarra' di questa razza malvagia in tutti i luoghi dove li avro' dispersi», dice l'Eterno degli eserciti. Geremia 8:4 Tu dirai loro: «Cosi dice l'Eterno: Se uno cade, non si rialza forse? Se uno si svia, non ritorna forse? Geremia 8:5 Perche' dunque questo popolo, o Gerusalemme, si e' sviato con una ribellione, perpetua? Persistono nell'inganno e rifiutano di ritornare Geremia 8:6 Ho prestato attenzione e ho ascoltato, ma essi non parlano rettamente, nessuno si pente della sua malvagita' e dice: "Che cosa ho fatto?". Ognuno riprende la propria corsa, come un cavallo che si slancia nella battaglia. Geremia 8:7 Perfino la cicogna nel cielo conosce le sue stagioni, la tortora, la rondine e la gru osservano il tempo del loro ritorno ma il mio popolo non conosce la legge dell'Eterno. Geremia 8:8 Come potete dire: "Noi siamo saggi e la legge dell'Eterno e' con noi"? Ma ecco, la penna bugiarda degli scribi, l'ha resa una falsita'. Geremia 8:9 I savi saranno svergognati, spaventati e catturati. Ecco, hanno rigettato la parola dell'Eterno; quale sapienza possono avere? Geremia 8:10 Percio' daro' le loro mogli ad altri e i loro campi a nuovi padroni, perche' dal piu' piccolo al piu' grande, sono tutti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. Geremia 8:11 Essi curano alla leggera la ferita della figlia del mio popolo, dicendo: "Pace, pace", quando non c'e' pace, Geremia 8:12 Si vergognavano forse quando compivano abominazioni? No! Non si vergognavano affatto, ne' sapevano che cosa fosse arrossire. Percio' cadranno fra quelli che cadono; quando li visitero' saranno rovesciati», dice l'Eterno. Geremia 8:13 «Li sterminero' certamente», dice l'Eterno. «Non ci sara' piu' uva sulla vite ne' piu' fichi sul fico, e le foglie appassiranno. E anche le cose che ho loro dato saranno loro tolte». Geremia 8:14 «Perche' ce ne stiamo seduti? Radunatevi ed entriamo nelle citta' fortificate, e in esse periamo. Poiche' l'Eterno, il nostro DIO, ci fa perire e ci fa bere acque avvelenate, perche' abbiamo peccato contro l'Eterno. Geremia 8:15 Aspettavamo la pace, ma non e' giunto alcun bene, un tempo di guarigione, ma ecco il terrore». Geremia 8:16 Da Dan si ode lo sbuffare dei suoi cavalli; al rumore del nitrito dei suoi destrieri, trema tutto il paese, perche' vengono e divorano il paese e tutto cio' che contiene, la citta' e i suoi abitanti. Geremia 8:17 «Poiche' ecco, io mandero' contro di voi serpenti e vipere; contro i quali non esiste alcun incantesimo, ed essi vi morderanno», dice l'Eterno. Geremia 8:18 Potessi trovare conforto nel mio dolore. Il mio cuore viene meno dentro di me. Geremia 8:19 Ecco una voce: e' il grido della figlia del mio popolo da terra lontana: «Non e' forse l'Eterno in Sion? Non e' il suo re in mezzo a lei?». «Perche' mi hanno provocato ad ira con le loro immagini scolpite e con idoli stranieri?». Geremia 8:20 La mietitura e' passata, l'estate e' finita e noi non siamo salvati. Geremia 8:21 Per la ferita della figlia del mio popolo sono affranto, sono in lutto, sono in preda alla costernazione. Geremia 8:22 Non c'e' forse balsamo, in Galaad, non c'e' la' alcun medico? Perche' mai non giunge la guarigione della figlia del mio popolo? Il lamento sopra Gerusalemme Geremia 9:1 Oh, fosse la mia testa una sorgente d'acqua e i miei occhi una fonte di lacrime, perche' pianga giorno e notte gli uccisi della figlia del mio popolo! Geremia 9:2 Oh, avessi nel deserto un rifugio per viandanti! Abbandonerei il mio popolo e me ne andrei lontano da loro, perche' sono tutti adulteri, un assembramento di traditori. Geremia 9:3 «Tendono le loro lingue come fosse il loro arco per scoccare menzogne; nel paese sono potenti ma non per la verita', perche' procedono di malvagita' in malvagita' e non conoscono me», dice l'Eterno. Geremia 9:4 «Si guardi ciascuno dal suo vicino e non fidatevi di ogni fratello, perche' ogni fratello non fa che ingannare ed ogni vicino va spargendo calunnie. Geremia 9:5 Ognuno inganna il suo vicino e non dicono la verita'; esercitano la loro lingua a mentire e si affaticano a fare il male. Geremia 9:6 La tua dimora e' in mezzo all'inganno e per inganno rifiutano di conoscermi», dice l'Eterno. Geremia 9:7 Percio' cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Ecco, io li raffinero' e li saggero'. Cos'altro infatti posso fare per la figlia del mio popolo? Geremia 9:8 La loro lingua e' una freccia micidiale; essa non dice che menzogne. Con la bocca ognuno parla di pace al suo vicino, ma nel suo cuore sta in agguato. Geremia 9:9 Non dovrei forse punirli per queste cose?», dice l'Eterno. «Non dovrei vendicarmi di una nazione come questa?». Geremia 9:10 Per i monti elevero' pianto e gemito e per i pascoli del deserto un lamento, perche' sono bruciati e non vi passa piu' alcuno, ne' piu' si ode il belare delle greggi. Gli uccelli del cielo e le bestie sono fuggiti, sono scomparsi. Geremia 9:11 «Io ridurro' Gerusalemme un cumulo di rovine e un rifugio di sciacalli, faro' delle citta' di Giuda una desolazione senza abitanti». Geremia 9:12 Qual e' l'uomo saggio che puo' comprendere queste cose e colui al quale la bocca dell'Eterno ha parlato perche' lo annunzi? Perche' mai il paese e' distrutto e desolato come un deserto e non vi passa piu' nessuno? Geremia 9:13 L'Eterno dice: «Perche' costoro hanno abbandonato la mia legge che avevo posto davanti a loro, non hanno ascoltato la mia voce e non hanno camminato in conformita' ad essa, Geremia 9:14 ma hanno seguito la caparbieta' del loro cuore e i Baal, che i loro padri avevano fatto loro conoscere». Geremia 9:15 Percio' cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Ecco, io nutriro' questo popolo di assenzio e gli faro' bere acqua avvelenata. Geremia 9:16 Li disperdero' fra le nazioni che ne' loro ne' i loro padri hanno conosciuto, e mandero' dietro a loro la spada, finche' li avro' interamente distrutti». Geremia 9:17 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Pensate a chiamare le lamentatrici: che vengano! Mandate a chiamare le piu' brave: che vengano! Geremia 9:18 Si affrettino a elevare su di noi un lamento affinche' i nostri occhi si sciolgano in lacrime e le nostre palpebre versino acqua». Geremia 9:19 Poiche' una voce di lamento si ode da Sion: «Come siamo devastati! Siamo grandemente confusi, perche' dobbiamo lasciare il paese, perche' hanno abbattuto le nostre dimore». Geremia 9:20 Percio' ascoltate la parola dell'Eterno, o donne, e il vostro orecchio riceva la parola della sua bocca. Insegnate alle vostre figlie un lamento e ognuna insegni alla sua vicina un canto funebre. Geremia 9:21 Poiche' la morte e' salita per le nostre finestre, e' entrata nei nostri palazzi per far sparire i bambini dalla strada e i giovani dalle piazze. Geremia 9:22 «Parla: Cosi dice l'Eterno: "I cadaveri degli uomini giaceranno come letame sull'aperta campagna, come un covone lasciato indietro dal mietitore e che nessuno raccoglie"». Geremia 9:23 Cosi dice l'Eterno: «Il savio non si glori della sua sapienza, il forte non si glori della sua forza, il ricco non si glori della sua ricchezza. Geremia 9:24 Ma chi si gloria si glori di questo: di aver senno e di conoscere me, che sono l'Eterno, che esercita la benignita', il diritto e la giustizia sulla terra; poiche' mi compiaccio in queste cose», dice l'Eterno. Geremia 9:25 «Ecco, vengono i giorni», dice l'Eterno, «in cui puniro' tutti i circoncisi che sono incirconcisi: Geremia 9:26 l'Egitto, Giuda, Edom, i figli di Ammon, Moab, e tutti quelli che si tagliano gli angoli della barba e abitano nel deserto; poiche' tutte le nazioni sono incirconcise e tutta la casa d'Israele e' incirconcisa di cuore». Gli idoli e l'Eterno Geremia 10:1 Ascoltate la parola che l'Eterno vi rivolge, o casa d'Israele. Geremia 10:2 Cosi dice l'Eterno: «Non imparate a seguire la via delle nazioni e non abbiate paura dei segni del cielo, perche' sono le nazioni che ne hanno paura. Geremia 10:3 Poiche' i costumi dei popoli sono vanita': infatti uno taglia un albero dal bosco, il lavoro delle mani di un operaio con l'ascia. Geremia 10:4 Lo adornano d'argento e d'oro, lo fissano con chiodi e martelli perche' non si muova. Geremia 10:5 Stanno diritti come una palma e non possono parlare; bisogna portarli, perche' non possono camminare. Non abbiate paura di loro, perche' non possono fare alcun male, ne' e' in loro potere fare il bene». Geremia 10:6 Nessuno e' simile a te, o Eterno; tu sei grande e il tuo nome e' grande in potenza. Geremia 10:7 Chi non ti temerebbe, o re delle nazioni? Si questo ti e' dovuto, perche' fra tutti i savi delle nazioni, in tutti i loro regni non c'e' nessuno simile a te. Geremia 10:8 Sono tutti insieme stupidi e insensati; il loro idolo di legno e' una dottrina di nessun valore. Geremia 10:9 Argento battuto in lamine portato da Tarshish, e oro da Ufaz, lavoro di artigiano e di mano di orefice; il loro vestito e' di porpora e di scarlatto, sono tutti lavoro di uomini esperti. Geremia 10:10 Ma l'Eterno e' il vero DIO, egli e' il DIO vivente e il re eterno. Davanti alla sua ira trema la terra e le nazioni non possono reggere davanti al suo sdegno. Geremia 10:11 Cosi direte loro: «Gli de'i che non hanno fatto i cieli e la terra scompariranno dalla terra e di sotto il cielo». Geremia 10:12 Egli ha fatto la terra con la sua potenza, ha stabilito il mondo con la sua sapienza e con la sua intelligenza ha disteso i cieli. Geremia 10:13 Quando emette la sua voce c'e' un fragore di acque nel cielo; egli fa salire i vapori dalle estremita' della terra, produce i lampi per la pioggia e fa uscire il vento dai suoi serbatoi. Geremia 10:14 Ogni uomo allora diventa insensato, privo di conoscenza, ogni orafo si vergogna della sua immagine scolpita, perche' la sua immagine fusa e' falsita' e in essa non c'e' spirito. Geremia 10:15 Sono vanita', lavoro d'inganno, nel tempo della loro punizione periranno. Geremia 10:16 La porzione di Giacobbe non e' come loro, perche' Egli ha formato tutte le cose, e Israele, e' la tribu' della sua eredita'. Il suo nome e' l'Eterno degli eserciti. Annuncio dell'imminente cattivita' Geremia 10:17 «Raduna dal paese le tue mercanzie tu che sei cinta d'assedio». Geremia 10:18 Poiche' cosi dice l'Eterno: «Ecco, questa volta io lancero' lontano gli abitanti del paese e faro' venire su di loro una grande sventura, perche' possano ritrovare me». Geremia 10:19 Guai a me a motivo della mia ferita; la mia piaga e' dolorosa. Ma io ho detto: «Questa e' un'infermita' che devo sopportare». Geremia 10:20 La mia tenda e' devastata e tutte le mie corde sono rotte, i miei figli sono andati lontano da me e non sono piu'; non c'e' piu' nessuno che pianti la mia tenda o che rialzi i miei padiglioni. Geremia 10:21 Poiche' i pastori sono stati insensati e non hanno cercato l'Eterno; percio' non hanno prosperato e tutto il loro gregge e' stato disperso. Geremia 10:22 Ecco, giunge un rumore di notizie e un gran trambusto dal paese del nord, per ridurre le citta' di Giuda una desolazione, un rifugio di sciacalli. Geremia 10:23 O Eterno, io so che la via dell'uomo non e' in suo potere e non e' in potere dell'uomo che cammina il dirigere i suoi passi Geremia 10:24 Correggimi, o Eterno, ma con giustizia, non nella tua ira per non ridurmi al nulla. Geremia 10:25 Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono e sui popoli che non invocano il tuo nome, perche' hanno divorato Giacobbe, si, l'hanno divorato e consumato e hanno distrutto la sua dimora. Il patto violato Geremia 11:1 Questa e' la parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno, dicendo: Geremia 11:2 «Ascoltate le parole di questo patto e parlate agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme. Geremia 11:3 Di loro: Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Maledetto l'uomo che non ascolta le parole di questo patto, Geremia 11:4 che io comandai ai vostri padri il giorno in cui li feci uscire dal paese d'Egitto, dalla fornace di ferro, dicendo: "Ascoltate la mia voce e fate queste cose in base a tutto cio' che vi comando; allora voi sarete il mio popolo e io saro' il vostro DIO", Geremia 11:5 affinche' io possa adempiere il giuramento che feci ai vostri padri, di dare loro un paese dove scorre latte e miele, come oggi avviene». Io risposi e dissi: «Cosi sia, o Eterno!». Geremia 11:6 Allora l'Eterno mi disse: «Proclama tutte queste parole nelle citta' di Giuda e per le vie di Gerusalemme, dicendo: Ascoltate le parole di questo patto e mettetele in pratica. Geremia 11:7 Poiche' io ho insistentemente esortato i vostri padri dal giorno che li ho fatti uscire dal paese d'Egitto fino a questo giorno, li ho esortati con urgenza, dicendo: "Ascoltate la mia voce!". Geremia 11:8 Essi pero' non l'hanno ascoltata ne' prestarono orecchio, ma camminarono ciascuno secondo la caparbieta' del loro cuore malvagio; percio' io faro' venire su di loro tutte le cose dette in questo patto che avevo comandato loro di osservare, ma che non osservarono». Geremia 11:9 Poi l'Eterno mi disse: «e' stata scoperta una congiura fra gli uomini di Giuda e fra gli abitanti di Gerusalemme. Geremia 11:10 Sono ritornati alle iniquita' dei loro padri antichi, i quali rifiutarono di ascoltare le mie parole, e sono anch'essi andati dietro ad altri de'i, per servirli; la casa d'Israele e la casa di Giuda hanno rotto il patto che io avevo fatto con i loro padri». Geremia 11:11 Percio' cosi dice l'Eterno: «Ecco, io faro' venire su di loro una calamita', alla quale non potranno sfuggire. Essi grideranno a me, ma io non li ascoltero'. Geremia 11:12 Allora le citta' di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme andranno a gridare agli de'i ai quali hanno bruciato incenso, ma essi non li salveranno nel tempo della loro calamita'. Geremia 11:13 Poiche', o Giuda, i tuoi de'i sono numerosi come le tue citta', e gli altari che avete eretto a quella cosa vergognosa, altari per bruciare incenso a Baal, sono numerosi come le vie di Gerusalemme. Geremia 11:14 Percio' non pregare per questo popolo e non innalzare per loro alcun grido o preghiera, perche' io non li esaudiro' quando grideranno a me per la loro sventura». Geremia 11:15 Che cosa fa il mio diletto nel mio tempio, quando ha compiuto molte scelleratezze? Potranno le carni consacrate allontanare da te la tua malvagita', perche' tu possa rallegrarti? Geremia 11:16 L'Eterno ti aveva chiamato con il nome di Ulivo verdeggiante bello, con frutti squisiti. Al rumore di un gran tumulto, egli vi appicchera' il fuoco, e i suoi rami saranno distrutti. Geremia 11:17 L'Eterno degli eserciti che ti aveva piantato ha decretato sventura contro di te, a motivo della malvagita' commessa a loro stesso danno dalla casa d'Israele e dalla casa di Giuda nel provocarmi ad ira, bruciando incenso a Baal. Congiura contro Geremia da parte di quelli di Anathoth Geremia 11:18 L'Eterno me l'ha fatto sapere e io l'ho saputo; allora tu mi hai mostrato le loro azioni. Geremia 11:19 Io ero come un agnello mansueto condotto al macello e non sapevo che ordivano macchinazioni contro di me, dicendo: «Distruggiamo l'albero col suo frutto e eliminiamolo dalla terra dei viventi, affinche' il suo nome non sia piu' ricordato». Geremia 11:20 Ma, o Eterno degli eserciti, giusto giudice, che scruti la mente e il cuore, fammi vedere la tua vendetta su di loro, perche' ti ho reso noto la mia causa. Geremia 11:21 Percio' cosi dice l'Eterno riguardo agli uomini di Anathoth che cercano la tua vita, dicendo: «Non profetizzare nel nome dell'Eterno, perche' non abbia a morire per mano nostra». Geremia 11:22 Cosi dunque dice l'Eterno degli eserciti: «Ecco, io li puniro': i giovani moriranno di spada, i loro figli e le loro figlie moriranno di fame. Geremia 11:23 Non restera' di loro alcun residuo, perche' io faro' venire la calamita' sugli uomini di Anathoth, nell'anno della loro punizione». Preghiera di Geremia Geremia 12:1 Tu sei giusto, o Eterno; come posso discutere con te? Tuttavia parlero' con te intorno ai tuoi giudizi. Perche' la via degli empi prospera? Perche' vivono tranquilli quelli che agiscono perfidamente? Geremia 12:2 Li hai piantati e hanno pure messo radice; crescono e addirittura portano frutto. Tu sei vicino alla loro bocca, ma lontano dal loro cuore. Geremia 12:3 Ma tu, o Eterno, mi conosci, mi vedi ed esamini il mio cuore, nei tuoi confronti. Trascinali al macello come pecore e appartali per il giorno del massacro! Geremia 12:4 Fino a quando fara' cordoglio il paese e secchera' l'erba di ogni campo? Per la malvagita' dei suoi abitanti, le bestie e gli uccelli sono sterminati, perche' essi dicono: «Egli non vedra' la nostra fine». Geremia 12:5 Se tu corri con i pedoni e ti stancano, come potrai gareggiare con i cavalli? Se ti senti sicuro solamente in un paese pacifico, cosa farai quando il Giordano si gonfiera'? Geremia 12:6 Poiche' perfino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre hanno agito perfidamente con te; anch'essi ti gridano dietro a piena voce. Non fidarti di loro quando ti diranno buone parole. Risposta del Signore Geremia 12:7 Ho abbandonato la mia casa, ho rigettato la mia eredita'; ho dato cio' che ho di piu' caro nelle mani dei suoi nemici. Geremia 12:8 La mia eredita' e' divenuta per me come un leone nella foresta; ha lanciato il suo grido contro di me; per questo l'ho odiata. Geremia 12:9 La mia eredita' e' stata per me come l'uccello rapace screziato; gli uccelli rapaci si lanciano contro di lei da ogni parte. Andate, radunate tutte le bestie della campagna, fatele venire a divorare! Geremia 12:10 Molti pastori hanno devastato la mia vigna, hanno calpestato la mia porzione, hanno ridotto la mia deliziosa porzione in un deserto desolato. Geremia 12:11 L'hanno ridotta una desolazione, desolata, fa' cordoglio davanti a me; tutto il paese e' desolato, ma nessuno se ne da' pensiero. Geremia 12:12 Su tutte le alture del deserto sono giunti i devastatori e la spada dell'Eterno divora il paese da un'estremita' all'altra; nessuna carne ha pace. Geremia 12:13 Hanno seminato grano, ma raccolgono spine; si sono affaticati, ma senza alcun vantaggio. Si vergogneranno del vostro raccolto, a motivo dell'ardente ira dell'Eterno! Geremia 12:14 Cosi dice l'Eterno contro tutti i miei malvagi vicini, che toccano l'eredita' che ho dato in possesso al mio popolo Israele: «Ecco, li sradichero' dal loro paese e sradichero' la casa di Giuda di mezzo a loro. Geremia 12:15 Ma avverra' che, dopo averli sradicati, ritornero' ad aver compassione di loro e li ricondurro' ciascuno nella sua eredita', ciascuno nel suo paese. Geremia 12:16 E avverra' che se impareranno accuratamente le vie del mio popolo e a giurare per il mio nome, dicendo: "L'Eterno vive", come hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal, saranno saldamente stabiliti in mezzo al mio popolo, Geremia 12:17 Ma se non ascolteranno, io sradichero' interamente quella nazione e la distruggero'», dice l'Eterno. Il segno della cintura di lino Geremia 13:1 Cosi mi ha detto l'Eterno: «Va' a comprarti una cintura di lino e mettila sui tuoi lombi, ma non immergerla nell'acqua». Geremia 13:2 Cosi io comprai la cintura, secondo la parola dell'Eterno e me la misi sui lombi. Geremia 13:3 Poi la parola dell'Eterno mi fu rivolta una seconda volta, dicendo: Geremia 13:4 «Prendi la cintura che hai comprato e che hai sui tuoi lombi, levati, va' verso l'Eufrate e la' nascondila nella fessura di una roccia». Geremia 13:5 Io andai e la nascosi presso l'Eufrate, come l'Eterno mi aveva comandato. Geremia 13:6 Dopo molti giorni avvenne che l'Eterno mi disse: «Levati, va' verso l'Eufrate e prendi di la' la cintura che ti avevo comandato di nascondervi». Geremia 13:7 Io andai verso l'Eufrate, scavai e presi la cintura dal luogo in cui l'avevo nascosta. Ma ecco, la cintura era marcita, non era piu' buona a nulla. Geremia 13:8 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Geremia 13:9 «Cosi dice l'Eterno: "In questo modo io distruggero' l'orgoglio di Giuda e il grande orgoglio di Gerusalemme. Geremia 13:10 Questo popolo malvagio, che rifiuta di ascoltare le mie parole che cammina nella caparbieta' del suo cuore e va dietro ad altri de'i per servirli e per prostrarsi davanti a loro, diventera' come questa cintura, che non e' piu' buona a nulla. Geremia 13:11 Poiche' come la cintura aderisce ai lombi dell'uomo, cosi io avevo fatto aderire a me tutta la casa d'Israele e tutta la casa di Giuda», dice l'Eterno, «perche' fossero mio popolo, per mia fama, lode e gloria; ma non hanno voluto ascoltare"». Minaccia della cattivita' Geremia 13:12 «Percio' tu dirai loro questa parola: "Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Ogni vaso sara' riempito di vino". Se poi ti diranno: "Non sappiamo forse che ogni vaso si riempie di vino?", Geremia 13:13 tu risponderai loro: "Cosi dice l'Eterno: Ecco, io riempiro' di ubriachezza tutti gli abitanti di questo paese: i re che siedono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti e tutti gli abitanti di Gerusalemme. Geremia 13:14 Li frantumero' l'uno contro l'altro i padri e i figli insieme"», dice l'Eterno. «Non avro' pieta', non li risparmiero' e non avro' alcuna compassione che mi impedira' di distruggerli». Geremia 13:15 Ascoltate e porgete orecchio: Non insuperbite, perche' l'Eterno ha parlato. Geremia 13:16 Date gloria all'Eterno, il vostro DIO prima che faccia venire le tenebre e prima che i vostri piedi inciampino sui monti avvolti nel crepuscolo, perche' mentre voi aspettate la luce, egli la cambi in ombra di morte e la trasformi in densa oscurita'. Geremia 13:17 Ma se non ascoltate questo, l'anima mia piangera' in segreto a motivo del vostro orgoglio, i miei occhi piangeranno dirottamente e si scioglieranno in lacrime, perche' il gregge dell'Eterno sara' condotto in cattivita'. Geremia 13:18 Di al re e alla regina madre: «Sedete piu' in basso, perche' il vostro dominio, la corona della vostra gloria, cadra'». Geremia 13:19 Le citta' del sud sono chiuse e nessuno le aprira', tutto Giuda e' condotto in cattivita', e' condotto in cattivita' interamente. Geremia 13:20 Alzate i vostri occhi e guardate quelli che vengono dal nord; dov'e' il gregge che ti era stato affidato, le tue belle pecore? Geremia 13:21 Cosa dirai quando ti punira'? Ma tu stessa hai insegnato loro ad essere capi e dominatori su di te. Non ti prenderanno forse le doglie come una donna che sta per partorire? Geremia 13:22 E se dirai in cuor tuo: «Perche' mi accadono queste cose?». Per la grandezza della tua iniquita' i lembi della tua veste saranno scoperti e i tuoi calcagni messi a nudo. Geremia 13:23 Puo' un Etiope cambiare la sua pelle o una tigre le sue striature? Allo stesso modo potreste voi abituati a fare il male, fare il bene? Geremia 13:24 «Percio' li disperdero' come stoppia portata via dal vento del deserto. Geremia 13:25 Questa e' la tua sorte, la parte che ho misurato per te», dice l'Eterno, «perche' mi hai dimenticato e hai confidato nella menzogna. Geremia 13:26 Percio' sollevero' anch'io i lembi della veste sul viso, perche' si veda la tua vergogna. Geremia 13:27 Ho visto i tuoi adulteri, i tuoi nitriti, la dissolutezza della tua prostituzione, le tue abominazioni sulle colline, e nei campi. Guai a te, o Gerusalemme! Per quanto tempo rimarrai ancora immonda?». La grande siccita' Geremia 14:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta a Geremia in occasione della siccita': Geremia 14:2 «Giuda e' in lutto e le porte delle sue citta' languiscono, fanno cordoglio per il paese e il grido di Gerusalemme sale al cielo. Geremia 14:3 I nobili fra loro mandano i loro giovani a cercare acqua; essi vanno alle cisterne, ma non trovano acqua e ritornano con i loro vasi vuoti; sono pieni di vergogna e di confusione, e si coprono il capo. Geremia 14:4 Il suolo e' pieno di crepe, perche' non c'e' stata pioggia nel paese; gli agricoltori sono pieni di vergogna e si coprono il capo. Geremia 14:5 Perfino la cerva partorisce nei campi ma abbandona i suoi cerbiatti, perche' non c'e' erba. Geremia 14:6 Gli onagri si fermano sulle alture e fiutano l'aria come gli sciacalli; i loro occhi sono spenti, perche' non c'e' erba». Geremia 14:7 Anche se le nostre iniquita' testimoniano contro di noi, o Eterno, opera per amore del tuo nome, perche' le nostre ribellioni sono molte; abbiamo peccato contro di te. Geremia 14:8 O speranza d'Israele, suo salvatore in tempo di calamita', perche' saresti nel paese come un forestiero, come un viandante che si ferma solo per passare la notte? Geremia 14:9 Perche' saresti come un uomo sbigottito, come un forte che non puo' salvare? Eppure tu sei in mezzo a noi, o Eterno e il tuo nome e' invocato su di noi. Non abbandonarci! Geremia 14:10 Cosi dice l'Eterno a questo popolo: «A loro piace veramente girovagare; non trattengono i loro passi. Percio' l'Eterno non li gradisce; ora ricorda la loro iniquita' e punisce i loro peccati». Geremia 14:11 L'Eterno quindi mi disse: «Non pregare per questo popolo, per il suo benessere. Geremia 14:12 Anche se digiunano non ascoltero' il loro grido; se fanno olocausti e offerte di cibo non li gradiro'; ma li sterminero' con la spada, con la fame e con la peste». I falsi profeti Geremia 14:13 Allora dissi: «Ah, Signore, Eterno! Ecco, i profeti dicono loro: "Voi non vedrete la spada ne' soffrirete la fame, ma io vi daro' una pace sicura in questo luogo"». Geremia 14:14 L'Eterno mi disse: «I profeti profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro alcun ordine e non ho parlato loro. Essi vi profetizzano una visione falsa, una divinazione vana e l'inganno del loro cuore. Geremia 14:15 Percio' cosi dice l'Eterno riguardo ai profeti che profetizzano nel mio nome senza che io li abbia mandati, e dicono: "Non ci sara' ne' spada ne' fame in questo paese", quei profeti saranno consumati dalla spada e dalla fame. Geremia 14:16 Quanto poi al popolo al quale essi hanno profetizzato, sara' gettato nelle vie di Gerusalemme a motivo della fame e della spada, e non vi sara' nessuno che li seppellisca, essi, le loro mogli, i loro figli e le loro figlie. Cosi riversero' su di loro la loro malvagita'». Geremia 14:17 Di loro dunque questa parola: «Versino lacrime i miei occhi giorno e notte senza smettere, perche' la vergine figlia del mio popolo e' stata colpita da una grande calamita', da una ferita profonda. Geremia 14:18 Se esco per i campi, ecco gli uccisi per la spada; se entro in citta', ecco quelli che languiscono per la fame. Perfino il profeta e il sacerdote si aggirano per un paese che non conoscono». Geremia 14:19 Hai forse rigettato completamente Giuda, o ti sei disgustato di Sion? Hai colpito e non c'e' guarigione per noi? Noi aspettavamo la pace, ma non c'e' alcun bene, un tempo di guarigione, ma ecco il terrore. Geremia 14:20 O Eterno, noi riconosciamo la nostra malvagita' e l'iniquita' dei nostri padri, si, abbiamo peccato contro di te. Geremia 14:21 Non rigettarci per amore del tuo nome, non disonorare il trono della tua gloria. Ricordati: non rompere il tuo patto con noi. Geremia 14:22 Fra gli idoli vani delle genti ce n'e' forse qualcuno che puo' far piovere? O puo' il cielo dare acquazzoni? Non sei invece tu, o Eterno, il nostro DIO? Percio' noi speriamo in te, perche' tu hai fatto tutte queste cose. Il giudizio che verra' Geremia 15:1 Ma l'Eterno mi disse: «Anche se Mose', e Samuele, si presentassero davanti a me, il mio cuore non si piegherebbe verso questo popolo; caccialo via dalla mia presenza; che se ne vada! Geremia 15:2 Se poi ti dovessero dire: "Dove andremo?", dirai loro: Cosi dice l'Eterno: Alla morte i destinati alla morte, alla spada i destinati alla spada, alla fame i destinati alla fame, alla cattivita' i destinati alla cattivita'. Geremia 15:3 Io stabiliro' sopra di loro quattro specie di flagelli», dice l'Eterno: «la spada per uccidere, i cani per sbranare, gli uccelli del cielo e le bestie della terra per divorare e distruggere. Geremia 15:4 Li faro' essere maltrattati per tutti i regni della terra a causa di Manasse, figlio di Ezechia, re di Giuda, per cio' che ha fatto in Gerusalemme. Geremia 15:5 Chi infatti avrebbe pieta' di te, o Gerusalemme, chi farebbe cordoglio per te? Chi si scomoderebbe per domandare come stai? Geremia 15:6 Tu mi hai respinto», dice l'Eterno, «mi hai voltato le spalle. Percio' io stendero' la mano contro di te e ti distruggero'; sono stanco di pentirmi. Geremia 15:7 Li disperdero' col ventilabro alle porte del paese, li privero' di figli e faro' perire il mio popolo, perche' non si convertono dalle loro vie. Geremia 15:8 Rendero' le sue vedove piu' numerose della sabbia del mare. Faro' venire contro di loro, contro la madre dei giovani, un devastatore in pieno giorno, faro' cadere improvvisamente su di lei angoscia e terrore. Geremia 15:9 Colei che ha partorito sette figli languisce ed esala lo spirito; il suo sole tramonta mentre e' ancora giorno; e' coperta di vergogna e confusa. Consegnero' i loro superstiti alla spada in balia dei loro nemici», dice l'Eterno. Geremia 15:10 Guai a me, madre mia, perche' mi hai partorito come uomo di lite e di contesa per tutto il paese. Non ho dato nulla in prestito, ne' altri hanno prestato a me; eppure tutti mi maledicono. Geremia 15:11 L'Eterno dice: «Certamente ti liberero' per sempre, certamente faro' si che il nemico ti supplichi nel tempo dell'avversita' e nel tempo dell'angoscia. Geremia 15:12 Puo' uno spezzare il ferro, il ferro del nord e il bronzo? Geremia 15:13 La tua ricchezza e i tuoi tesori li abbandonero' al saccheggio senza alcun prezzo per tutti i tuoi peccati e in tutti i tuoi confini. Geremia 15:14 E ti faro' passare con i tuoi nemici in un paese che non conosci perche' un fuoco si e' acceso nella mia ira, che ardera' contro di voi». Geremia 15:15 Tu lo sai, o Eterno, ricordati di me e visitami, e vendicami dei miei persecutori; nella lentezza della tua ira non portarmi via; sappi che per amor tuo ho portato l'obbrobrio. Geremia 15:16 Appena ho trovato le tue parole, le ho divorate, la tua parola e' stata per me la gioia e l'allegrezza del mio cuore, perche' il tuo nome e' invocato su di me, o Eterno, DIO degli eserciti. Geremia 15:17 Io non mi sono seduto nell'assemblea degli schernitori, ne' mi sono rallegrato; ma a motivo della tua mano mi sono seduto solitario, perche' tu mi avevi riempito d'indignazione. Geremia 15:18 Perche' il mio dolore e' senza fine e la mia piaga incurabile rifiuta di guarire? Vuoi essere per me come un ruscello che vien meno, come acqua che non da' affidamento? Geremia 15:19 Percio' cosi dice l'Eterno: «Se tu ritorni a me, io ti ristabiliro' e tu starai davanti a me. Se tu separi il prezioso dal vile, tu sarai come la mia bocca; essi ritorneranno a te, ma tu non devi tornare a loro. Geremia 15:20 Io ti rendero' per questo popolo un forte muro di bronzo; combatteranno contro di te, ma non potranno vincerti, perche' io saro' con te per salvarti e per liberarti», dice l'Eterno. «Ti liberero' dalla mano dei malvagi e ti riscattero' dalla mano dei violenti». La grande calamita' che colpira' Giuda Geremia 16:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Geremia 16:2 «Non prendere moglie ne' avere figli o figlie in questo luogo». Geremia 16:3 Poiche' cosi dice l'Eterno riguardo ai figli e alle figlie che sono nati in questo paese e riguardo alle madri che li hanno partoriti e ai padri che li hanno generati in questo paese: Geremia 16:4 «Essi moriranno di morti atroci, non saranno rimpianti ne' sepolti, ma saranno lasciati come letame sulla superficie del suolo; saranno sterminati dalla spada e dalla fame, e i loro cadaveri saranno pasto per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra». Geremia 16:5 Poiche' cosi dice l'Eterno: «Non entrare nella casa del lutto e non andare a far cordoglio e a piangerli, perche' io ho ritirato da questo popolo la mia pace, la mia benignita' e la mia compassione», dice l'Eterno. Geremia 16:6 «Grandi e piccoli moriranno in questo paese; non saranno sepolti ne' si fara' cordoglio per essi, non si faranno incisioni ne' rasatura per essi. Geremia 16:7 Non si rompera' il pane per quelli che fanno cordoglio per consolarli di un morto ne' si dara' loro da bere il calice della consolazione per il proprio padre e la propria madre. Geremia 16:8 Non entrare neppure in una casa di banchetto per sederti con loro a mangiare e a bere». Geremia 16:9 Poiche' cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Ecco, io faro' cessare in questo luogo, sotto i vostri occhi e nei vostri giorni, il grido di gioia e il grido di allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa. Geremia 16:10 E avverra' che quando annunzierai a questo popolo tutte queste cose, ti diranno: "Perche' l'Eterno ha pronunciato contro di noi tutta questa grande calamita'? Qual e' la nostra iniquita'? Qual e' il peccato che abbiamo commesso contro l'Eterno, il nostro DIO?". Geremia 16:11 Allora tu risponderai loro: Perche' i vostri padri mi hanno abbandonato», dice l'Eterno, «sono andati dietro ad altri de'i, li hanno serviti e si sono prostrati davanti a loro, hanno abbandonato me e non hanno osservato la mia legge. Geremia 16:12 E voi avete fatto peggio dei vostri padri, perche' ecco, ciascuno cammina seguendo la caparbieta' del suo cuore malvagio e rifiuta di ascoltarmi. Geremia 16:13 Percio' io vi scaccero' da questo paese in un paese che ne' voi ne' i vostri padri avete conosciuto e la' servirete altri de'i giorno e notte, perche' io non vi faro' grazia». Restaurazione d'Israele Geremia 16:14 «Percio' ecco, vengono i giorni», dice l'Eterno, «nei quali non si dira' piu': "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire i figli d'Israele dal paese d'Egitto", Geremia 16:15 ma: "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire i figli d'Israele dal paese del nord e da tutti i paesi dove li aveva dispersi". E io li ricondurro' nel loro paese che avevo dato ai loro padri. Geremia 16:16 Ecco, io mandero' un gran numero di pescatori a pescarli», dice l'Eterno, «e poi mandero' un gran numero di cacciatori che li cacceranno da ogni monte da ogni collina e dalle fessure delle rocce. Geremia 16:17 Poiche' i miei occhi sono su tutte le loro vie, che non sono nascoste dalla mia faccia, ne' la loro iniquita' rimane occulta ai miei occhi. Geremia 16:18 Prima di tutto li ripaghero' doppiamente per la loro iniquita' e il loro peccato, perche' hanno profanato il mio paese con i cadaveri dei loro idoli esecrandi e hanno riempito la mia eredita' con le loro abominazioni». Geremia 16:19 O Eterno, mia forza, mia fortezza, e mio rifugio nel giorno dell'avversita', a te verranno le nazioni dalle estremita' della terra e diranno: «I nostri padri hanno ereditato soltanto menzogne, vanita' e cose che non giovano a nulla». Geremia 16:20 «Puo' l'uomo fabbricarsi degli de'i, che pero' non sono de'i? Geremia 16:21 Percio' ecco, questa volta faro' loro conoscere, mostrero' loro la mia mano e la mia potenza; ed essi sapranno che il mio nome e' l'Eterno» Il peccato d'idolatria di Giuda Geremia 17:1 «Il peccato di Giuda e' scritto con uno stilo di ferro, e' inciso con una punta di diamante sulla tavola del loro cuore e sui corni dei vostri altari. Geremia 17:2 Anche i loro figli ricordano i loro altari e i loro Ascerim, presso gli alberi verdeggianti sugli alti colli. Geremia 17:3 O mia montagna nella campagna, io abbandonero' al saccheggio i tuoi beni, tutti i tuoi tesori e i tuoi alti luoghi a motivo del peccato presente in tutto il tuo territorio. Geremia 17:4 Cosi per colpa tua perderai l'eredita' che ti avevo dato e ti faro' servire i tuoi nemici in un paese che non conosci, perche' avete acceso un fuoco nella mia ira, che ardera' per sempre». Geremia 17:5 Cosi dice l'Eterno: «Maledetto l'uomo che confida nell'uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si allontana dall'Eterno! Geremia 17:6 Egli sara' come un tamerisco nel deserto; quando viene il bene non lo vedra'. Dimorera' in luoghi aridi nel deserto, in una terra salata senza abitanti. Geremia 17:7 Benedetto l'uomo che confida nell'Eterno e la cui fiducia e' l'Eterno! Geremia 17:8 Egli sara' come un albero piantato presso l'acqua, che distende le sue radici lungo il fiume. Non si accorgera' quando viene il caldo e le sue foglie rimarranno verdi, nell'anno di siccita' non avra' alcuna preoccupazione e non cessera' di portare frutto. Geremia 17:9 Il cuore e' ingannevole piu' di ogni altra cosa e insanabilmente malato; chi lo puo' conoscere? Geremia 17:10 Io, l'Eterno, investigo il cuore, metto alla prova la mente per rendere a ciascuno secondo le sue vie secondo il frutto delle sue azioni. Geremia 17:11 Chi acquista ricchezze ingiustamente e' come la pernice che cova uova che non ha deposto; nel bel mezzo dei suoi giorni dovra' lasciarle, e alla fine sara' trovato stolto». Geremia 17:12 Trono di gloria eccelso fin dal principio e' il luogo del nostro santuario. Geremia 17:13 O Eterno, speranza d'Israele, tutti quelli che ti abbandonano saranno svergognati. «Quelli che si allontanano da me saranno scritti in terra, perche' hanno abbandonato l'Eterno la sorgente d'acqua viva», Geremia 17:14 Guariscimi, o Eterno, e saro' guarito, salvami e saro' salvato, perche' tu sei la mia lode. Geremia 17:15 Ecco, essi mi dicono: «Dov'e' la parola dell'Eterno? Si compia ora!». Geremia 17:16 Io tuttavia non ho rifiutato di essere loro pastore seguendo te ne' ho desiderato il giorno funesto. Tu conosci cio' che e' uscito dalla mia bocca, perche' veniva dalla tua presenza. Geremia 17:17 Non essere per me uno spavento; tu sei il mio rifugio nel giorno dell'avversita'. Geremia 17:18 Siano svergognati i miei persecutori, ma non sia svergognato io; siano essi spaventati, ma non sia spaventato io; fa' venire su di loro il giorno di sventura e distruggili con doppia distruzione! La santificazione del sabato Geremia 17:19 Cosi mi ha detto l'Eterno: «Va' e fermati alla porta dei figli del popolo, per la quale entrano ed escono i re di Giuda e presso tutte le porte di Gerusalemme, Geremia 17:20 e di loro: Ascoltate la parola dell'Eterno, o re di Giuda, e tutto Giuda e voi tutti abitanti di Gerusalemme, che entrate per queste porte». Geremia 17:21 Cosi dice l'Eterno: «Badate a voi stessi e non portate alcun peso ne' fatelo entrare per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, Geremia 17:22 Non portate alcun peso fuori delle vostre case ne' fate alcun lavoro in giorno di sabato, ma santificate il giorno di sabato, come io ho comandato ai vostri padri. Geremia 17:23 Ma essi non ascoltarono ne' prestarono orecchio, ma indurirono la loro cervice per non ascoltare e per non accettare ammaestramento. Geremia 17:24 Cosi avverra' che, se ascolterete attentamente», dice l'Eterno, «se non farete entrare alcun peso per le porte di questa citta' in giorno di sabato, ma santificherete il giorno di sabato e non farete in esso alcun lavoro, Geremia 17:25 allora i re e i principi che siedono sul trono di Davide entreranno per le porte di questa citta' montati su carri e su cavalli, essi, i loro principi, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme; e questa citta' sara' abitata per sempre. Geremia 17:26 Verranno quindi dalle citta' di Giuda, dai dintorni di Gerusalemme, dal paese di Beniamino, dal bassopiano, dai monti e dal Neghev, portando olocausti, sacrifici, oblazioni di cibo e incenso, e offrendo sacrifici di rendimento di grazie nella casa dell'Eterno. Geremia 17:27 Ma se non mi ascolterete, santificando il giorno di sabato: non portando pesi e non introducendoli per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accendero' un fuoco alle sue porte; esso divorera' i palazzi di Gerusalemme e non si estinguera'». Il vasaio e l'argilla Geremia 18:1 La parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno, dicendo: Geremia 18:2 «Alzati e scendi alla casa del vasaio, e la' ti faro' udire le mie parole». Geremia 18:3 Allora io scesi alla casa del vasaio, ed ecco, egli stava facendo un lavoro alla ruota. Geremia 18:4 Ma il vaso che stava facendo con l'argilla si guasto' nelle mani del vasaio. Cosi, cominciando da capo, egli fece con essa un altro vaso, come parve bene agli occhi del vasaio. Geremia 18:5 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Geremia 18:6 «O casa d'Israele, non posso io fare con voi come ha fatto questo vasaio?», dice l'Eterno. «Ecco, come l'argilla e' nelle mani del vasaio, cosi siete voi nelle mie mani, o casa d'Israele! Geremia 18:7 Talvolta riguardo a una nazione e riguardo a un regno, io parlo di sradicare, di abbattere e di distruggere; Geremia 18:8 ma se quella nazione contro la quale ho parlato si converte dalla sua malvagita', io mi pento del male che avevo pensato di farle. Geremia 18:9 Altra volta riguardo a una nazione e riguardo a un regno, io parlo di edificare e di piantare; Geremia 18:10 ma se quella nazione o regno fa cio' che e' male ai miei occhi, non ascoltando la mia voce, io mi pento del bene che avevo promesso di farle. Geremia 18:11 Percio' ora parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme e di: Cosi dice l'Eterno: Ecco, io concepisco contro di voi del male e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascun di voi dalla sua via malvagia, ed emendate le vostre vie e le vostre azioni!». Geremia 18:12 Ma essi dicono: «e' inutile, noi vogliamo camminare seguendo i nostri propri pensieri e vogliamo agire ciascuno secondo la caparbieta' del proprio cuore malvagio». Geremia 18:13 Percio' cosi dice l'Eterno: «Chiedete dunque fra le nazioni chi ha udito cose simili. La vergine d'Israele ha fatto una cosa orrenda. Geremia 18:14 Potra' forse scomparire la neve del Libano dalle rocce che si ergono al di sopra del paese?, o si seccheranno mai le fredde acque correnti di una terra straniera? Geremia 18:15 Eppure il mio popolo mi ha dimenticato; bruciano incenso a idoli vani, che li hanno fatti inciampare nelle loro vie, i sentieri antichi, per camminare su vie traverse e non sulla via maestra, Geremia 18:16 facendo del loro paese una desolazione, un oggetto di perpetuo scherno; cosi tutti quelli che vi passeranno rimarranno stupiti e scuoteranno la testa, Geremia 18:17 Io li disperdero' davanti al nemico come fa il vento orientale. Nel giorno della loro calamita' io mostrero' loro le spalle e non la faccia». Geremia 18:18 Poi essi dissero: «Venite e ordiamo congiure contro Geremia, perche' la legge non verra' meno al sacerdote ne' il consiglio al savio ne' la parola al profeta. Venite, colpiamolo con la lingua e non prestiamo attenzione ad alcuna delle sue parole». Geremia 18:19 Prestami attenzione, o Eterno, e ascolta la voce di quelli che contendono con me. Geremia 18:20 Si rende forse male per bene? Poiche' essi hanno scavato una fossa alla mia vita. Ricorda che mi sono presentato davanti a te per parlare in loro favore e per allontanare da loro la tua ira. Geremia 18:21 Percio' abbandona i loro figli alla fame e dalli in potere della spada; siano le loro mogli private di figli e vedove, i loro mariti siano feriti a morte; i loro giovani siano uccisi di spada in battaglia. Geremia 18:22 Si oda un grido dalle loro case, quando farai piombare improvvisamente su di loro una schiera di soldati, perche' hanno scavato una fossa per catturarmi e hanno teso lacci ai miei piedi. Geremia 18:23 Ma tu, o Eterno, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire; non perdonare la loro iniquita', non cancellare il loro peccato dalla tua presenza. Siano essi rovesciati davanti a te. Trattali duramente nel giorno della tua ira. Il vaso infranto, raffigurante la rovina di Gerusalemme Geremia 19:1 Cosi ha detto l'Eterno: «Va' e compra una brocca di terracotta; prendi quindi alcuni anziani del popolo e alcuni anziani dei sacerdoti Geremia 19:2 e esci verso la valle del figlio di Hinnom che e' all'ingresso della Porta del coccio e la' proclama le parole che io ti diro'. Geremia 19:3 Dirai cosi: Ascoltate la parola dell'Eterno, o re di Giuda e abitanti di Gerusalemme. Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Ecco, io faro' venire sopra questo luogo una calamita' tale che fara' rintronare gli orecchi di chiunque l'udra', Geremia 19:4 perche' mi hanno abbandonato, hanno profanato questo luogo e vi hanno bruciato incenso ad altri de'i, che ne' essi ne' i loro padri ne' i re di Giuda conoscevano, e hanno riempito questo luogo di sangue degli innocenti; Geremia 19:5 hanno edificato gli alti luoghi a Baal per bruciare nel fuoco i loro figli in olocausto a Baal, cosa che non avevo comandato, di cui non avevo mai parlato e che non mi era mai venuta in mente. Geremia 19:6 Percio' ecco, i giorni vengono», dice l'Eterno, «in cui questo luogo non si chiamera' piu' "Tofet", ne' "la Valle del figlio di Hinnom", ma "la Valle del massacro". Geremia 19:7 Io rendero' vani i disegni di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo e li faro' cadere di spada davanti ai loro nemici e per mano di coloro che cercano la loro vita e daro' i loro cadaveri in pasto agli uccelli del cielo a e alle bestie della terra. Geremia 19:8 Ridurro' questa citta' a una desolazione e a un oggetto di scherno; chiunque le passera' vicino rimarra' stupito e si mettera' a fischiare per tutte le sue piaghe. Geremia 19:9 Faro' loro mangiare la carne dei loro figli e la carne delle loro figlie e mangeranno la carne gli uni degli altri durante l'assedio e le strettezze in cui li stringeranno i loro nemici e quelli che cercano la loro vita. Geremia 19:10 Poi tu spezzerai la brocca in presenza di quegli uomini che saranno venuti con te Geremia 19:11 e dirai loro: Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Cosi spezzero' questo popolo e questa citta', come si spezza un vaso di terracotta, che non si puo' piu' riparare; allora seppelliranno i morti in Tofet, perche' non ci sara' piu' posto per seppellire. Geremia 19:12 Cosi faro' a questo luogo, dice l'Eterno, e ai suoi abitanti rendendo questa citta' come Tofet. Geremia 19:13 Le case di Gerusalemme e le case dei re di Giuda saranno impure come il luogo di Tofet, cioe' tutte le case sui tetti delle quali hanno bruciato incenso a tutto l'esercito del cielo e hanno fatto libazioni ad altri de'i». Geremia 19:14 Geremia torno' quindi da Tofet dove l'Eterno l'aveva mandato a profetizzare, si fermo' nel cortile della casa dell'Eterno e disse a tutto il popolo: Geremia 19:15 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Ecco, io faccio venire su questa citta' e su tutte le sue borgate tutto il male che ho pronunciato contro di lei, perche' hanno indurito la loro cervice per non dare ascolto alle mie parole». Geremia incarcerato da Pashhur Geremia 20:1 Ora Pashhur, figlio di Immer, sacerdote e caposoprintendente della casa dell'Eterno, udi Geremia che profetizzava queste cose. Geremia 20:2 Allora Pashhur percosse il profeta Geremia e lo mise nella prigione che si trovava nella porta superiore di Beniamino presso la casa dell'Eterno. Geremia 20:3 Il giorno seguente Pashhur fece uscire Geremia dalla prigione. Geremia gli disse: «L'Eterno non ti chiama piu' Pashhur, ma Magor-Missabib. Geremia 20:4 Poiche' cosi dice l'Eterno: Ecco, io daro' in preda al terrore te e tutti i tuoi amici; essi cadranno per la spada dei loro nemici e i tuoi occhi lo vedranno. Daro' tutto Giuda nelle mani del re di Babilonia, che li condurra' in cattivita' a Babilonia e li colpira' con la spada. Geremia 20:5 Inoltre daro' tutte le ricchezze di questa citta', tutto il prodotto delle sue fatiche e tutte le sue cose preziose, si, daro' tutti i tesori dei re di Giuda in mano dei loro nemici che li saccheggeranno, li prenderanno e li porteranno a Babilonia. Geremia 20:6 E tu, Pashhur, e tutti quelli che abitano in casa tua, andrete in cattivita', andrai a Babilonia, la' morirai e la' sarai sepolto, tu e tutti i tuoi amici, ai quali hai profetizzato menzogne». Il lamento di Geremia Geremia 20:7 Tu mi hai persuaso, o Eterno, e io mi sono lasciato persuadere; tu sei piu' forte di me e hai vinto. Sono diventato oggetto di scherno ogni giorno; ognuno si fa beffe di me. Geremia 20:8 Poiche' ogni volta che io parlo, grido e proclamo: "Violenza e saccheggio!". Si, la parola dell'Eterno e' per me un motivo di obbrobrio e di scherno ogni giorno. Geremia 20:9 Allora ho detto: «Non lo menzionero' piu' e non parlero' piu' nel suo nome». Ma la sua parola era nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; mi sforzavo di contenerlo, ma non potevo. Geremia 20:10 Udivo le calunnie di molti: «Terrore all'intorno! Denunciatelo e lo denuncieremo!». Tutti quelli con i quali vivevo in pace aspettavano che io inciampassi e dicevano: «Forse si lascera' persuadere, cosi noi prevarremo contro di lui e ci vendicheremo di lui». Geremia 20:11 Ma l'Eterno e' con me come un potente eroe; percio' i miei persecutori inciamperanno e non prevarranno; saranno grandemente svergognati, perche' non riusciranno; la loro vergogna sara' eterna e non sara' dimenticata. Geremia 20:12 Ma tu, o Eterno degli eserciti, che provi il giusto e scruti la mente e il cuore, fammi vedere la tua vendetta su di loro, perche' a te ho affidato la mia causa. Geremia 20:13 Cantate all'Eterno, lodate l'Eterno, perche' ha liberato la vita del bisognoso dalla mano dei malfattori. Geremia 20:14 Maledetto il giorno in cui nacqui! Il giorno in cui mia madre mi partori non sia benedetto! Geremia 20:15 Maledetto l'uomo che porto' l'annuncio a mio padre, dicendo: «Ti e' nato un figlio maschio», riempiendolo di gioia. Geremia 20:16 Sia quell'uomo come le citta' che l'Eterno ha distrutto senza alcuna compassione. Oda il grido al mattino e clamori di guerra a mezzogiorno, Geremia 20:17 perche' non mi ha fatto morire fin dal grembo materno; cosi mia madre sarebbe stata la mia tomba e il suo grembo gravido per sempre. Geremia 20:18 Perche' sono uscito dal grembo materno, per vedere travaglio, dolore e per finire i miei giorni nella vergogna? Profezia sulla presa di Gerusalemme per mano di Nebukadnetsar Geremia 21:1 La parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno, quando il re Sedekia gli mando' Pashhur figlio di Malkiah e Sofonia, figlio di Maaseiah, il sacerdote per dirgli: Geremia 21:2 «Deh, consulta per noi l'Eterno, perche' Nebukadnetsar, re di Babilonia, fa guerra contro di noi. Forse l'Eterno agira' nei nostri confronti secondo tutte le sue meraviglie, ed egli si ritirera' da noi». Geremia 21:3 Allora Geremia disse loro: «Direte cosi a Sedekia: Geremia 21:4 Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Ecco, io faro' indietreggiare le armi di guerra che sono nelle vostre mani, con le quali combattete contro il re di Babilonia, contro i Caldei che vi assediano fuori le mura e le radunero' in mezzo a questa citta'. Geremia 21:5 Io stesso combattero' contro di voi con mano distesa e con braccio potente, con ira, con furore e con grande indignazione. Geremia 21:6 Percuotero' gli abitanti di questa citta' tanto uomini che bestie; essi moriranno di una grande peste. Geremia 21:7 Dopo questo», dice l'Eterno, «daro' Sedekia, re di Giuda, e i suoi servi, il popolo e coloro che in questa citta' saranno scampati dalla peste, dalla spada e dalla fame, in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia, in mano dei loro nemici e in mano di quelli che cercano la loro vita. Egli li passera' a fil di spada: non li risparmiera' ne' avra' pieta', o compassione. Geremia 21:8 E a questo popolo dirai: Cosi dice l'Eterno: Ecco, io metto davanti a voi la via della vita e la via della morte. Geremia 21:9 Chi rimane in questa citta' morira' di spada, di fame e di peste; ma chi uscira' e si consegnera' ai Caldei che vi assediano vivra', e avra' come suo bottino la propria vita. Geremia 21:10 Poiche' io ho volto la mia faccia contro questa citta' per sventura e non per bene», dice l'Eterno. «Essa sara' data in mano del re di Babilonia, ed egli la brucera' col fuoco». Geremia 21:11 Alla casa dei re di Giuda dirai: «Ascoltate la parola dell'Eterno: Geremia 21:12 O casa di Davide», cosi dice l'Eterno: «Amministrate la giustizia fin dal mattino e liberate il derubato dalla mano dell'oppressore, affinche' la mia ira non si sprigioni come fuoco e arda senza che nessuno la possa spegnere, per la malvagita' delle vostre azioni. Geremia 21:13 Eccomi contro te, o abitatrice della valle, roccia della pianura» dice l'Eterno. «Voi che dite: "Chi scendera' contro di noi? Chi entrera' nelle nostre dimore?", Geremia 21:14 io vi puniro' secondo il frutto delle vostre azioni», dice l'Eterno, «e accendero' il fuoco alla sua foresta, che divorera' tutto cio' che la circonda». Profezia contro la casa reale di Giuda Geremia 22:1 Cosi dice l'Eterno: «Scendi nella casa del re di Giuda e la' pronuncia questa parola, Geremia 22:2 e di: Ascolta la parola dell'Eterno, o re di Giuda, che siedi sul trono di Davide, tu, i tuoi servi e il tuo popolo, che entrate per queste porte. Geremia 22:3 Cosi dice l'Eterno: Agite con rettitudine e giustizia, liberate il derubato dalla mano dell'oppressore, non fate torto ne' violenza allo straniero, all'orfano e alla vedova, e non spargete sangue innocente in questo luogo. Geremia 22:4 Poiche' se osserverete interamente questa parola, allora i re assisi sul trono di Davide entreranno per le porte di questa casa, montati su carri e su cavalli, essi, i loro servi e il loro popolo. Geremia 22:5 Ma se non ascolterete queste parole, io giuro per me stesso», dice l'Eterno, «che questa casa diventera' una desolazione». Geremia 22:6 Poiche' cosi dice l'Eterno riguardo alla casa del re di Giuda: «Tu eri per me come Galaad, come la vetta del Libano. Ma io ti ridurro' certamente a un deserto a citta' senza abitanti. Geremia 22:7 Preparo contro di te dei devastatori, ognuno con le sue armi; essi abbatteranno i tuoi cedri migliori e li getteranno nel fuoco. Geremia 22:8 Molte nazioni passeranno vicino a questa citta' e diranno l'una all'altra: "Perche' l'Eterno ha trattato cosi questa grande citta'?". Geremia 22:9 E risponderanno: "Perche' hanno abbandonato il patto dell'Eterno, il loro DIO, e si sono prostrati davanti ad altri de'i e li hanno serviti"». Geremia 22:10 Non piangete per il morto, non fate cordoglio per lui, ma piangete amaramente per chi parte, perche' non tornera' piu' ne' rivedra' piu' il suo paese nativo. Geremia 22:11 Poiche' cosi dice l'Eterno riguardo a Shallum, figlio di Giosia, re di Giuda, che regna al posto di Giosia suo padre e che e' uscito da questo luogo: «Egli non vi ritornera' piu', Geremia 22:12 ma morira' nel luogo dove l'hanno condotto in cattivita' e non vedra' piu' questo paese». Geremia 22:13 Guai a chi costruisce la sua casa senza giustizia e le sue stanze superiori senza equita', che fa lavorare il prossimo per nulla e non gli retribuisce il suo lavoro, Geremia 22:14 e dice: «Mi costruiro' una casa grande con spaziose stanze superiori», e vi apre finestre, la riveste di legno di cedro e la dipinge di rosso. Geremia 22:15 «Pensi forse di essere re, perche' sei circondato da cedro? Tuo padre non mangiava e beveva? Ma agiva con rettitudine e giustizia e tutto gli andava bene. Geremia 22:16 Egli difendeva la causa del povero e del bisognoso e tutto gli andava bene. Non significa questo conoscere me?», dice l'Eterno. Geremia 22:17 «Ma i tuoi occhi e il tuo cuore non mirano che al tuo ingiusto guadagno, a spargere sangue innocente e a compiere oppressione e violenza». Geremia 22:18 Percio' cosi dice l'Eterno riguardo a Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda: «Non faranno cordoglio per lui, dicendo: "Ahime', fratello mio! Ahime', sorella!". Non faranno cordoglio per lui, dicendo: "Ahime', signore! Ahime', sua maesta'!". Geremia 22:19 Sara' sepolto come si seppellisce un asino, trascinato e gettato lontano dalle porte di Gerusalemme. Geremia 22:20 Sali sul Libano e grida, alza la voce in Bashan e grida dall'Abarim, perche' tutti i tuoi amanti sono distrutti. Geremia 22:21 Ti ho parlato al tempo della tua prosperita', ma tu dicesti: "Non ascoltero'". Questo e' stato il tuo comportamento fin dalla tua giovinezza: non hai mai ascoltato la mia voce. Geremia 22:22 Tutti i tuoi pastori saranno divorati dal vento, e i tuoi amanti andranno in cattivita'; allora sarai svergognata e confusa per tutta la tua malvagita'. Geremia 22:23 Tu che dimori sul Libano, che hai fatto il nido tra cedri, quanto gemerai quando ti coglieranno le doglie, i dolori come di donna che sta per partorire! Geremia 22:24 Com'e' vero che io vivo», dice l'Eterno, «anche se Koniah, figlio di Jehoiakim, re di Giuda, fosse un anello da sigillo nella mia mano destra, io ti strapperei di la'. Geremia 22:25 Io ti daro' in mano di quelli che cercano la tua vita, in mano di quelli di cui hai paura, in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia, e in mano dei Caldei. Geremia 22:26 Gettero' te e tua madre che ti ha partorito, in un paese straniero dove non siete nati, e la' morirete. Geremia 22:27 Ma nel paese in cui desiderano ardentemente di ritornare, non vi torneranno. Geremia 22:28 e' forse quest'uomo Koniah un vaso spregevole, frantumato, o un oggetto in cui non si prova alcun piacere? Perche' sono dunque scacciati, lui e la sua discendenza, e gettati in un paese che non conoscono? Geremia 22:29 O paese, o paese, o paese, ascolta la parola dell'Eterno! Geremia 22:30 Cosi dice l'Eterno: "Registrate quest'uomo come privo di figli, un uomo che non prosperera' nei suoi giorni, perche' nessuno della sua discendenza prosperera', giungendo a sedersi sul trono di Davide e a regnare ancora su Giuda"». L'opera del futuro Messia, il germoglio giusto Geremia 23:1 «Guai ai pastori che distruggono e disperdono il gregge del mio pascolo», dice l'Eterno. Geremia 23:2 Percio' cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele, contro i pastori che pascolano il mio popolo: «Voi avete disperso le mie pecore, le avete scacciate e non ne avete avuto cura; ecco, io vi puniro' per la malvagita' delle vostre azioni», dice l'Eterno. Geremia 23:3 «Ma radunero' il resto delle mie pecore da tutti i paesi dove le ho disperse e le ricondurro' ai loro pascoli, e saranno feconde e si moltiplicheranno. Geremia 23:4 Costituiro' su di esse pastori che le pascoleranno, e non avranno piu' paura ne' spavento; non ne manchera' neppure una», dice l'Eterno. Geremia 23:5 «Ecco, i giorni vengono», dice l'Eterno, «nei quali suscitero' a Davide un germoglio giusto, che regnera' da re, prosperera', ed esercitera' il giudizio e la giustizia nel paese. Geremia 23:6 Nei suoi giorni Giuda sara' salvato e Israele dimorera' al sicuro. Questo sara' il nome con cui sara' chiamato: "L'Eterno nostra giustizia". Geremia 23:7 Percio' ecco, i giorni vengono», dice l'Eterno, «nei quali non si dira' piu': "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire i figli d'Israele dal paese d'Egitto", Geremia 23:8 ma: "Per l'Eterno vivente che ha fatto uscire e ha ricondotto la progenie della casa d'Israele dal paese del nord e da tutti i paesi dove io li avevo dispersi"; ed essi dimoreranno nel loro paese». Contro i falsi profeti Geremia 23:9 Il mio cuore e' rotto dentro di me a motivo dei profeti, tutte le mie ossa tremano. Sono come un ubriaco, come un uomo sopraffatto dal vino, a causa dell'Eterno e a causa delle sue parole sante. Geremia 23:10 Poiche' il paese e' pieno di adulteri, a causa della maledizione il paese e' in lutto, i pascoli del deserto sono inariditi. La loro corsa e' perversa e la loro forza non e' retta. Geremia 23:11 «Tanto il sacerdote che il profeta sono corrotti; si, ho trovato la loro malvagita' nella mia stessa casa», dice l'Eterno. Geremia 23:12 «Percio' la loro strada sara' per loro come sentieri sdrucciolevoli; essi saranno sospinti nelle tenebre e in esse cadranno, perche' faro' venire su di loro la calamita' nell'anno della loro punizione», dice l'Eterno. Geremia 23:13 «Tra i profeti di Samaria, ho visto stupidita': profetizzavano in nome di Baal, e traviavano il mio popolo Israele. Geremia 23:14 Anche tra i profeti di Gerusalemme ho visto cose nefande: commettono adulteri, camminano con falsita', rafforzano le mani dei malfattori, e cosi nessuno si converte dalla sua malvagita'. Per me sono tutti come Sodoma e i suoi abitanti come Gomorra». Geremia 23:15 Percio' cosi dice l'Eterno degli eserciti riguardo ai profeti: «Ecco io li nutriro' di assenzio e faro' loro bere acqua avvelenata, perche' dai profeti di Gerusalemme l'empieta' si e' sparsa per tutto il paese». Geremia 23:16 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Non ascoltate le parole dei profeti che vi profetizzano. Essi vi fanno diventare spregevoli; vi espongono le visioni del loro cuore e non cio' che procede dalla bocca dell'Eterno. Geremia 23:17 Dicono del continuo a quelli che mi disprezzano: "L'Eterno ha detto: Avrete pace"; e a tutti quelli che camminano nella caparbieta' del proprio cuore: "Nessun male verra' su di voi". Geremia 23:18 Ma chi ha assistito al consiglio dell'Eterno? Chi ha visto, chi ha udito la sua parola? Chi ha prestato attenzione alla sua parola e l'ha udita? Geremia 23:19 Ecco, la tempesta dell'Eterno si scatena furiosamente, una tempesta spaventevole si abbattera' sul capo degli empi. Geremia 23:20 L'ira dell'Eterno non si acquetera' finche' non abbia eseguito e compiuto i disegni del suo cuore; negli ultimi giorni lo capirete perfettamente. Geremia 23:21 Io non ho mandato quei profeti; ma essi sono corsi; non ho parlato loro ma essi hanno profetizzato. Geremia 23:22 Ma se avessero assistito al mio consiglio, allora avrebbero fatto udire le mie parole al mio popolo, e cosi li avrebbero fatti allontanare dalla loro cattiva via e dalla malvagita' delle loro azioni. Geremia 23:23 Sono io soltanto un DIO da vicino», dice l'Eterno, «e non anche un DIO da lontano? Geremia 23:24 Potrebbe uno nascondersi nei nascondigli senza che io lo veda?», dice l'Eterno. «Non riempio io il cielo e la terra?», dice l'Eterno. Geremia 23:25 «Ho udito cio' che dicono i profeti che profetizzano menzogne nel mio nome, dicendo: "Ho avuto un sogno, ho avuto un sogno!". Geremia 23:26 Fino a quando durera' questo nel cuore di questi profeti che profetizzano menzogne e profetizzano l'inganno del loro cuore? Geremia 23:27 Essi pensano di far dimenticare il mio nome al mio popolo con i loro sogni che si raccontano l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal, Geremia 23:28 Il profeta che ha avuto un sogno racconti il sogno, ma chi ha la mia parola riferisca la mia parola fedelmente. Che ha da fare la paglia col frumento?», dice l'Eterno. Geremia 23:29 «La mia parola non e' come il fuoco?», dice l'Eterno, «e come un martello che spezza il sasso? Geremia 23:30 Percio' ecco», dice l'Eterno, «io sono contro i profeti che rubano gli uni agli altri le mie parole. Geremia 23:31 Ecco», dice l'Eterno, «io sono contro i profeti che usano la loro lingua e dicono: "Egli dice". Geremia 23:32 Ecco, io sono contro quelli che profetizzano sogni falsi», dice l'Eterno, «e li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne e con le loro millanterie, benche' io non li abbia mandati ne' abbia dato loro alcun ordine; percio' non saranno di alcuna utilita' a questo popolo», dice l'Eterno. Geremia 23:33 «Se pertanto questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domandera', dicendo: "Qual'e' l'oracolo dell'Eterno?" tu risponderai loro: Quale oracolo? Io vi rigettero'», dice l'Eterno. Geremia 23:34 «Quanto poi al profeta, al sacerdote o al popolo che dira': "Oracolo dell'Eterno", io puniro' quel tale e la sua casa. Geremia 23:35 Cosi direte, ognuno al proprio vicino e ognuno al proprio fratello: "Che cosa ha risposto l'Eterno?" e "Che cosa ha detto l'Eterno?". Geremia 23:36 Ma l'oracolo dell'Eterno non lo menzionerete piu', perche' la parola di ciascuno sara' il suo oracolo, perche' avete distorto le parole del DIO vivente l'Eterno degli eserciti, il nostro DIO. Geremia 23:37 Cosi dirai al profeta: "Che cosa ti ha risposto l'Eterno?" e "Che cosa ha detto l'Eterno?". Geremia 23:38 Ma se dite ancora: "Oracolo dell'Eterno", allora cosi dice l'Eterno: Poiche' dite questa parola: "Oracolo dell'Eterno", anche se io vi avevo mandato a dire: Non dite piu': "Oracolo dell'Eterno", Geremia 23:39 ecco, io mi dimentichero' interamente di voi e vi gettero' lontano dalla mia faccia, voi e la citta' che avevo dato a voi e ai vostri padri, Geremia 23:40 e vi copriro' di un obbrobrio eterno e di una eterna vergogna, che non saranno mai dimenticati». L'avvenire di Giuda simboleggiato da due cesti di fichi Geremia 24:1 L'Eterno mi fece vedere due cesti di fichi posti davanti al tempio dell'Eterno, dopo che Nebukadnetsar, re di Babilonia, aveva portato in cattivita' da Gerusalemme Jekoniah figlio di Jehoiakim, re di Giuda, i principi di Giuda assieme agli artigiani e ai fabbri e li aveva condotti a Babilonia. Geremia 24:2 Uno dei cesti conteneva fichi molto buoni, come i fichi primaticci, mentre l'altro cesto conteneva fichi molto cattivi, tanto cattivi che non si potevano mangiare. Geremia 24:3 Allora l'Eterno mi disse: «Che cosa vedi, Geremia?». Io risposi: «Dei fichi; i fichi buoni sono molto buoni, mentre quelli cattivi sono molto cattivi, tanto cattivi che non si possono mangiare». Geremia 24:4 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: Geremia 24:5 «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Come questi fichi sono buoni, cosi io avro' cura di quelli di Giuda portati in cattivita', che io ho scacciato da questo luogo nel paese dei Caldei per il loro bene. Geremia 24:6 Io posero' con favore i miei occhi su di loro e li ricondurro' in questo paese, li faro' prosperare e non li distruggero' piu', li piantero' e non li sradichero' piu'. Geremia 24:7 Daro' loro un cuore per conoscere me che sono l'Eterno; essi saranno il mio popolo e io saro' il loro DIO, perche' ritorneranno a me con tutto il loro cuore. Geremia 24:8 Come invece questi fichi sono cattivi tanto cattivi che non si possono mangiare», cosi dice l'Eterno, «cosi abbandonero' Sedekia, re di Giuda, i suoi principi e il resto di Gerusalemme che rimarra' in questo paese e quelli che abitano nel paese d'Egitto. Geremia 24:9 Li abbandonero' ad essere maltrattati e travagliati in tutti i regni della terra, e diventeranno un obbrobrio, una favola un sarcasmo e una maledizione in tutti i luoghi dove li disperdero'. Geremia 24:10 Mandero' contro di loro la spada, la fame e la peste, finche' siano interamente distrutti dal suolo che avevo dato loro e ai loro padri». Profezia dei settant'anni di cattivita' Geremia 25:1 La parola che fu rivolta a Geremia riguardo a tutto il popolo di Giuda, nel quarto anno di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda (che era il primo anno di Nebukadnetsar, re di Babilonia), Geremia 25:2 e che Geremia pronuncio' davanti a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme, dicendo: Geremia 25:3 «Dal tredicesimo anno di Giosia figlio di Amon, re di Giuda, fino a questo giorno sono ventitre' anni che la parola dell'Eterno mi e' stata rivolta, e io vi ho parlato con urgenza ed insistenza, ma voi non avete ascoltato. Geremia 25:4 L'Eterno vi ha pure mandato tutti i suoi servi, i profeti con urgenza ed insistenza, ma voi non avete ascoltato ne' prestato l'orecchio per ascoltare. Geremia 25:5 Essi dicevano: "Si converta ciascuno dalla sua via malvagia e dalle sue cattive azioni, e abiterete nel paese che l'Eterno ha dato a voi e ai vostri padri da sempre e per sempre. Geremia 25:6 Non andate dietro ad altri de'i per servirli e per prostrarvi davanti a loro e non provocatemi a ira con l'opera delle vostre mani, e io non vi faro' male alcuno". Geremia 25:7 Ma voi non mi avete ascoltato», dice l'Eterno, «e mi avete provocato ad ira con l'opera delle vostre mani a vostro danno. Geremia 25:8 Percio' cosi dice l'Eterno degli eserciti: Poiche' non avete ascoltato le mie parole, Geremia 25:9 ecco, io mandero' a prendere tutte le nazioni del nord», dice l'Eterno, «e Nebukadnetsar re di Babilonia, mio servo, e le faro' venire contro questo paese e contro i suoi abitanti e contro tutte le nazioni all'intorno e li votero' allo sterminio e li rendero' un oggetto di stupore uno scherno e una desolazione perpetua. Geremia 25:10 Faro' cessare in mezzo a loro le grida di gioia e le grida di allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa, il rumore della macina e la luce della lampada. Geremia 25:11 Tutto questo paese diventera' una desolazione e un oggetto di stupore e queste nazioni serviranno il re di Babilonia per settant'anni». Il giudizio che attende Babilonia e le altre nazioni Geremia 25:12 «Quando pero' saranno compiuti settant'anni, io puniro' il re di Babilonia e quella nazione, il paese dei Caldei», dice l'Eterno, «a motivo della loro iniquita', e lo ridurro' a una desolazione perpetua. Geremia 25:13 Cosi faro' venire su quel paese tutte le cose che ho pronunciato contro di esso, tutto cio' che e' scritto in questo libro e che Geremia ha profetizzato contro tutte le nazioni. Geremia 25:14 Infatti molte nazioni e re potenti ridurranno in servitu' i Caldei stessi e li ripaghero' secondo le loro azioni e secondo l'opera delle loro mani». Geremia 25:15 Poiche' cosi mi ha detto l'Eterno, il DIO d'Israele: «Prendi dalla mia mano questa coppa del vino della mia ira e falla bere a tutte le nazioni alle quali ti mandero'. Geremia 25:16 Esse berranno, barcolleranno e impazziranno a motivo della spada che mandero' in mezzo a loro». Geremia 25:17 Allora presi la coppa dalla mano dell'Eterno e la feci bere a tutte le nazioni alle quali l'Eterno mi aveva mandato: Geremia 25:18 Gerusalemme e le citta' di Giuda, i suoi re e i suoi principi, per ridurli a una desolazione, a un oggetto di stupore, a uno scherno e a una maledizione come avviene oggi; Geremia 25:19 il Faraone, re d'Egitto, i suoi servi, i suoi principi e tutto il suo popolo; Geremia 25:20 tutta la popolazione mista, tutti i re del paese di Uz, tutti i re del paese dei Filistei (cioe' Ashkelon, Gaza, Ekron e i superstiti di Ashdod); Geremia 25:21 Edom, Moab e i figli di Ammon; Geremia 25:22 tutti i re di Tiro, tutti i re di Sidone e i re delle isole, al di la' del mare; Geremia 25:23 Dedan, Tema, Buz e tutti quelli che si tagliano gli angoli della barba; Geremia 25:24 tutti i re di Arabia e tutti i re della popolazione mista che abita nel deserto; Geremia 25:25 tutti i re di Zimri, tutti i re di Elam, Geremia 25:26 tutti i re della Media e tutti i re del nord vicini o lontani, gli uni e gli altri, e tutti i regni del mondo che sono sulla faccia della terra. E il re di Sceshak, berra' dopo di loro. Geremia 25:27 «Tu dunque dirai loro: Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Bevete ubriacatevi e vomitate, cadete senza piu' rialzarvi di fronte alla spada che mandero' in mezzo a voi. Geremia 25:28 Se poi rifiuteranno di prendere dalla tua mano la coppa da bere, di loro: Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Voi certamente berrete. Geremia 25:29 Poiche' ecco, io incomincio a punire la citta' sulla quale e' invocato il mio nome, e rimarreste voi completamente impuniti? No, non rimarrete impuniti perche' io chiamero' la spada su tutti gli abitanti della terra», dice l'Eterno degli eserciti. Geremia 25:30 «Percio' profetizza contro di loro tutte queste cose e di loro: L'Eterno ruggira' dall'alto e fara' sentire la sua voce dalla sua santa dimora; egli ruggira' con forza contro il suo ovile, mandera' un grido come i pigiatori d'uva contro tutti gli abitanti della terra. Geremia 25:31 Il clamore giungera' fino all'estremita' della terra, perche' l'Eterno ha una contesa con le nazioni, egli entrera' in giudizio con ogni carne e dara' gli empi in balia della spada, dice l'Eterno». Geremia 25:32 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Ecco, una calamita' passera' di nazione in nazione e un gran turbine si levera' dalle estremita' della terra. Geremia 25:33 In quel giorno gli uccisi dall'Eterno saranno ovunque, da una estremita' all'altra della terra; non saranno rimpianti ne' raccolti ne' sepolti, ma diventeranno letame sulla faccia del suolo. Geremia 25:34 Urlate, o pastori, e gridate; voltolatevi nella polvere, o guide del gregge, perche' i giorni del vostro macello sono compiuti, e cadrete come un vaso prezioso. Geremia 25:35 I pastori non avranno alcuna possibilita' di fuggire, e le guide del gregge alcuna via di scampo. Geremia 25:36 Si udra' il grido dei pastori e il gemito delle guide del gregge, perche' l'Eterno sta distruggendo il loro pascolo, Geremia 25:37 e gli ovili tranquilli sono devastati a motivo dell'ardente ira dell'Eterno. Geremia 25:38 Egli ha lasciato come un leoncello il suo rifugio, perche' il loro paese e' diventato una desolazione a motivo del furore dell'oppressore, a motivo dell'ardente ira dell'Eterno». Geremia e' minacciato di morte per aver detto quanto l'Eterno gli aveva comandato Geremia 26:1 All'inizio del regno di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, dall'Eterno fu rivolta questa parola, dicendo: Geremia 26:2 «Cosi dice l'Eterno: Presentati nel cortile della casa dell'Eterno e di a tutte le citta' di Giuda che vengono ad adorare nella casa dell'Eterno, tutte le parole che io ti comando di dir loro; non tralasciare nemmeno una parola. Geremia 26:3 Forse ascolteranno e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia e io mi pentiro' del male che penso di far venire su di loro per la malvagita' delle loro azioni. Geremia 26:4 Tu dirai loro: Cosi dice l'Eterno: Se non darete ascolto camminando nella mia legge che ho posto davanti a voi Geremia 26:5 e prestando attenzione alle parole dei miei servi, i profeti, che vi ho mandato con urgenza ed insistenza (ma che voi non avete ascoltato), Geremia 26:6 io rendero' questo tempio come Sciloh, e rendero' questa citta' una maledizione per tutte le nazioni della terra». Geremia 26:7 Cosi i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che pronunciava queste parole nella casa dell'Eterno. Geremia 26:8 E avvenne che, come Geremia ebbe finito di pronunciare tutto cio' che l'Eterno gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo lo presero, dicendo: «Tu devi morire! Geremia 26:9 Perche' hai profetizzato nel nome dell'Eterno dicendo: "Questo tempio sara' come Sciloh e questa citta' sara' devastata e senza abitanti"?». Tutto il popolo si raduno' contro Geremia nella casa dell'Eterno. Geremia 26:10 Quando i principi di Giuda udirono queste cose, salirono dalla casa del re alla casa dell'Eterno e si sedettero all'ingresso della porta nuova della casa dell'Eterno. Geremia 26:11 Quindi i sacerdoti e i profeti parlarono ai principi e a tutto il popolo, dicendo: «Quest'uomo merita la morte, perche' ha profetizzato contro questa citta' come avete udito con i vostri stessi orecchi». Geremia 26:12 Allora Geremia parlo' a tutti i principi e a tutto il popolo, dicendo: «L'Eterno mi ha mandato a profetizzare contro questa casa e contro questa citta' tutte le cose che avete udito. Geremia 26:13 Percio' ora emendate le vostre vie e le vostre azioni e ascoltate la voce dell'Eterno, il vostro DIO, e l'Eterno si pentira' del male che ha pronunciato contro di voi. Geremia 26:14 Quanto a me, eccomi nelle vostre mani; fate di me come vi sembra bene e giusto. Geremia 26:15 Ma sappiate per certo che se mi fate morire, attirerete sangue innocente su di voi, su questa citta' e sui suoi abitanti, perche' l'Eterno mi ha veramente mandato a voi, per dichiarare ai vostri orecchi tutte queste parole». Geremia 26:16 Allora i principi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: «Quest'uomo non merita la morte, perche' ci ha parlato nel nome dell'Eterno, il nostro DIO». Geremia 26:17 Quindi si alzarono alcuni degli anziani del paese e parlarono a tutta l'assemblea del popolo, dicendo: Geremia 26:18 «Michea, il Morashtita, profetizzo' ai giorni di Ezechia, re di Giuda, e parlo' a tutto il popolo di Giuda, dicendo: "Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Sion sara' arata come un campo, Gerusalemme diventera' un cumulo di rovine e il monte del tempio un'altura boscosa". Geremia 26:19 Lo misero forse a morte Ezechia, re di Giuda, e tutto Giuda? Non temette piuttosto egli l'Eterno e non supplico' forse la faccia dell'Eterno, e cosi l'Eterno si penti del male che aveva pronunciato contro di loro? Noi stiamo invece facendo un gran male contro noi stessi». Geremia 26:20 Ci fu anche un altro uomo che profetizzo' nel nome dell'Eterno, Uria, figlio di Scemaiah, di Kiriath-Jearim; egli profetizzo' contro questa citta' e contro questo paese con parole in tutto simili a quelle di Geremia. Geremia 26:21 Quando il re Jehoiakim, tutti i suoi uomini prodi e tutti i suoi principi udirono le sue parole, il re cerco' di metterlo a morte, ma Uria lo venne a sapere e ne ebbe paura; percio' fuggi e ando' in Egitto. Geremia 26:22 Allora il re Jehoiakim mando' degli uomini in Egitto, Elnathan, figlio di Akbor, e altri uomini con lui in Egitto. Geremia 26:23 Costoro fecero uscire Uria dall'Egitto, e lo condussero al re Jehoiakim, che lo colpi con la spada e getto' il suo cadavere fra le tombe dei figli del popolo. Geremia 26:24 Ma la mano di Ahikam, figlio di Shafan fu con Geremia, perche' non lo consegnassero nelle mani del popolo per metterlo a morte. Geremia esorta Giuda a sottomettersi e servire il re di Babilonia Geremia 27:1 All'inizio del regno di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dicendo: Geremia 27:2 «Cosi mi ha detto l'Eterno: Fatti dei legami e dei gioghi e mettili sul tuo collo; Geremia 27:3 poi mandali al re di Edom, al re di Moab, al re dei figli di Ammon, al re di Tiro e al re di Sidone, per mezzo degli ambasciatori che sono venuti a Gerusalemme da Sedekia, re di Giuda; Geremia 27:4 e comanda loro che dicano ai loro signori: "Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Cosi direte ai vostri signori: Geremia 27:5 Io ho fatto la terra, gli uomini e gli animali che sono sulla faccia della terra, con la mia grande potenza e col mio braccio steso, e la do a chi sembra bene ai miei occhi. Geremia 27:6 E ora ho dato tutti questi paesi in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia, mio servo; a lui ho pure dato le bestie della campagna perche' lo servano. Geremia 27:7 Cosi tutte le nazioni serviranno a lui, a suo figlio e al figlio di suo figlio, finche' verra' il tempo anche per il suo paese; allora molte nazioni e re potenti lo ridurranno in servitu' Geremia 27:8 E avverra' che la nazione o il regno che non vorra' servire a lui, a Nebukadnetsar re di Babilonia, e non vorra' porre il suo collo sotto il giogo del re di Babilonia, quella nazione io la puniro'"», dice l'Eterno, «con la spada, con la fame e con la peste, finche' non li abbia sterminati per mano sua. Geremia 27:9 Percio' non ascoltate i vostri profeti ne' i vostri indovini ne' i vostri sognatori ne' i vostri maghi ne' i vostri stregoni che vi dicono: "Non sarete asserviti al re di Babilonia!". Geremia 27:10 Si, essi vi profetizzano menzogna, per allontanarvi dal vostro paese, perche' io vi disperda e voi periate. Geremia 27:11 Ma la nazione che porra' il suo collo sotto il giogo del re di Babilonia e lo servira', io la lascero' stare nel suo paese», dice l'Eterno, «ed essa lo coltivera' e vi dimorera'». Geremia 27:12 Io parlai dunque a Sedekia, re di Giuda, in conformita' a tutte queste parole e dissi: «Piegate il vostro collo sotto il giogo del re di Babilonia, servite lui e il suo popolo e vivrete. Geremia 27:13 Perche' tu e il tuo popolo vorreste morire di spada, di fame e di peste, come l'Eterno ha parlato contro la nazione che non vuole servire il re di Babilonia? Geremia 27:14 Percio' non date ascolto alle parole dei profeti che vi dicono: "Non servirete il re di Babilonia", perche' vi profetizzano menzogna». Geremia 27:15 «Poiche' io non li ho mandati», dice l'Eterno, «ma profetizzano menzogna nel mio nome, perche' io vi disperda e voi periate, voi e i profeti che vi profetizzano». Geremia 27:16 Parlai pure ai sacerdoti e a tutto questo popolo, dicendo: «Cosi dice l'Eterno: Non date ascolto alle parole dei vostri profeti che vi profetizzano dicendo: "Ecco, ora gli arredi della casa dell'Eterno saranno presto riportati da Babilonia", perche' vi profetizzano menzogna. Geremia 27:17 Non date loro ascolto! Servite il re di Babilonia e vivrete. Perche' questa citta' dovrebbe essere ridotta a una desolazione? Geremia 27:18 Se sono profeti e se la parola dell'Eterno e' con loro, intercedano ora presso l'Eterno degli eserciti, perche' gli arredi che sono rimasti nella casa dell'Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia». Geremia 27:19 Cosi dice l'Eterno degli eserciti riguardo alle colonne, al mare, ai carrelli e al resto degli arredi rimasti in questa citta'. Geremia 27:20 che Nebukadnetsar, re di Babilonia, non prese, quando deporto' Jekoniah figlio di Jehoiakim, re di Giuda, da Gerusalemme a Babilonia assieme a tutti i nobili di Giuda e di Gerusalemme; Geremia 27:21 si, cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, riguardo agli arredi che rimangono nella casa dell'Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme: Geremia 27:22 «Saranno portati a Babilonia e la resteranno, finche' io li cerchero'», dice l'Eterno, «e li faro' risalire e li riportero' in questo luogo». Il conflitto di Geremia col falso profeta Hananiah Geremia 28:1 In quello stesso anno, all'inizio del regno di Sedekia, re di Giuda, nell'anno quarto, il quinto mese, avvenne che Hananiah, figlio di Azzur, il profeta, che era di Gabaon, mi parlo' nella casa dell'Eterno, in presenza dei sacerdoti e di tutto il popolo, dicendo: Geremia 28:2 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Io spezzo il giogo del re di Babilonia. Geremia 28:3 Entro due anni io faro' ritornare in questo luogo tutti gli arredi della casa dell'Eterno, che Nebukadnetsar, re di Babilonia, prese da questo luogo e porto' a Babilonia. Geremia 28:4 Ricondurro' pure in questo luogo», dice l'Eterno, «Jekoniah, figlio di Jehoiakim, re di Giuda, con tutti i deportati di Giuda che sono andati in cattivita' a Babilonia, perche' spezzero' il giogo del re di Babilonia». Geremia 28:5 Allora il profeta Geremia rispose al profeta Hananiah in presenza dei sacerdoti e in presenza di tutto il popolo che si trovava nella casa dell'Eterno. Geremia 28:6 Il profeta Geremia disse: «Amen! Cosi faccia l'Eterno! L'Eterno mandi ad effetto cio' che hai profetizzato, facendo tornare da Babilonia in questo luogo gli arredi della casa dell'Eterno e tutti quelli che sono stati portati in cattivita'! Geremia 28:7 Tuttavia ascolta ora questa parola che sto per dire ai tuoi orecchi e agli orecchi di tutto il popolo. Geremia 28:8 I profeti che vennero prima di me e prima di te, fin dai tempi antichi profetizzarono contro molti paesi e contro grandi regni, guerra, fame e peste. Geremia 28:9 Il profeta che profetizza pace, quando la sua parola si adempira', sara' riconosciuto come vero profeta mandato dall'Eterno». Geremia 28:10 Allora il profeta Hananiah prese il giogo dal collo del profeta Geremia e lo spezzo'. Geremia 28:11 Quindi Hananiah parlo' alla presenza di tutto il popolo, dicendo: «Cosi dice l'Eterno: In questo modo io spezzero' il giogo di Nebukadnetsar, re di Babilonia, entro due anni, dal collo di tutte le nazioni». Il profeta Geremia se ne ando' per la sua strada. Geremia 28:12 Dopo che il profeta Hananiah ebbe spezzato il giogo dal collo del profeta Geremia, la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo: Geremia 28:13 «Va' e di ad Hananiah: Cosi dice l'Eterno: Tu hai spezzato dei gioghi di legno, ma al loro posto hai fatto dei gioghi di ferro. Geremia 28:14 Cosi infatti dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Io metto un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perche' servano Nebukadnetsar, re di Babilonia, ed esse lo serviranno. A lui ho pure dato gli animali della campagna». Geremia 28:15 Poi il profeta Geremia disse al profeta Hananiah: «Ascolta, Hananiah, l'Eterno non ti ha mandato, e tu hai indotto questo popolo a confidare nella menzogna. Geremia 28:16 Percio' cosi dice l'Eterno: "Ecco, io ti scaccero' dalla faccia della terra. Quest'anno morirai, perche' hai parlato di ribellione contro l'Eterno"». Geremia 28:17 Il profeta Hananiah mori quello stesso anno, nel settimo mese. Lettera di Geremia agli esuli di Babilonia Geremia 29:1 Queste sono le parole della lettera che il profeta Geremia mando' da Gerusalemme, al residuo degli anziani, in cattivita', ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nebukadnetsar aveva condotto in cattivita' da Gerusalemme a Babilonia. Geremia 29:2 (Questo avvenne dopo che il re Jekoniah, la regina, gli eunuchi, i principi di Giuda e di Gerusalemme, gli artigiani e i fabbri furono usciti da Gerusalemme). Geremia 29:3 La lettera fu recata per mezzo di Elasah, figlio di Shafan, e di Ghemariah, figlio di Hilkiah, che Sedekia, re di Giuda, aveva mandato a Babilonia da Nebukadnetsar, re di Babilonia. Essa diceva: Geremia 29:4 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, a tutti i deportati che io ho fatto condurre in cattivita' da Gerusalemme a Babilonia: Geremia 29:5 Costruite case e abitatele, piantate giardini e mangiate i loro frutti. Geremia 29:6 Prendete mogli e generate figli e figlie; prendete mogli per i vostri figli e date le vostre figlie a marito, perche' generino figli e figlie e perche' la' moltiplichiate e non diminuiate. Geremia 29:7 Cercate il bene della citta' dove vi ho fatti condurre in cattivita' e pregate l'Eterno per essa, perche' dal suo benessere dipende il vostro benessere. Geremia 29:8 Cosi dice infatti l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Non vi traggano in inganno i vostri profeti e i vostri indovini che sono in mezzo a voi, e non date retta ai sogni che fate. Geremia 29:9 Poiche' vi profetizzano falsamente nel mio nome; io non li ho mandati», dice l'Eterno. Geremia 29:10 «Cosi dice l'Eterno: Quando saranno compiuti settant'anni per Babilonia, io vi visitero' e mandero' ad effetto per voi la mia buona parola, facendovi ritornare in questo luogo. Geremia 29:11 Poiche' io conosco i pensieri che ho per voi», dice l'Eterno, «pensieri di pace e non di male, per darvi un futuro e una speranza. Geremia 29:12 Mi invocherete e verrete a pregarmi, e io vi esaudiro'. Geremia 29:13 Mi cercherete e mi troverete, perche' mi cercherete con tutto il vostro cuore. Geremia 29:14 Io mi faro' trovare da voi», dice l'Eterno, «e vi faro' tornare dalla vostra cattivita'; vi raccogliero' da tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho dispersi», dice l'Eterno; «e vi ricondurro' nel luogo da cui vi ho fatto condurre in cattivita'. Geremia 29:15 Poiche' dite: "L'Eterno ci ha suscitato dei profeti in Babilonia", Geremia 29:16 cosi dice l'Eterno riguardo al re che siede sul trono di Davide, riguardo a tutto il popolo che abita in questa citta', ai vostri fratelli che non sono andati con voi in cattivita'»; Geremia 29:17 si, cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Ecco, io mandero' contro di loro la spada, la fame e la peste, e li rendero' come fichi nauseanti che non si possono mangiare, tanto sono cattivi. Geremia 29:18 Li inseguiro' con la spada, con la fame e con la peste; li faro' essere maltrattati in tutti i regni della terra ed essere una maledizione, un oggetto di stupore, uno scherno e un obbrobrio in mezzo a tutte le nazioni dove li ho dispersi, Geremia 29:19 perche' non hanno ascoltato le mie parole», dice l'Eterno, «che io ho mandato loro per mezzo dei miei servi, i profeti, con urgenza ed insistenza; ma voi non avete dato ascolto», dice l'Eterno. Geremia 29:20 «Ascoltate dunque la parola dell'Eterno, o voi tutti, che io ho mandato in cattivita' da Gerusalemme a Babilonia! Geremia 29:21 Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, riguardo ad Achab, figlio di Kolaiah, e riguardo a Sedekia, figlio di Maaseiah, che vi profetizzano menzogna nel mio nome: Ecco, io li daro' in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia, ed egli li uccidera' sotto i vostri occhi. Geremia 29:22 Da essi si trarra' una formula di maledizione che sara' usata da tutti quelli di Giuda che sono in cattivita' in Babilonia, e si dira': "L'Eterno ti tratti come Sedekia e come Achab, che il re di Babilonia ha fatto arrostire nel fuoco!". Geremia 29:23 Poiche' essi hanno fatto cose ignominiose in Israele, hanno commesso adulterio con le mogli del loro prossimo, e hanno pronunciato in mio nome parole di menzogna, che non avevo loro comandato. Io stesso lo so e ne sono testimone, dice l'Eterno. Geremia 29:24 Parlerai pure a Scemaiah il Nehelamita, dicendo: Geremia 29:25 Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Tu hai mandato in tuo nome lettere a tutto il popolo che e' in Gerusalemme, al sacerdote Sofonia, figlio di Maaseiah, e a tutti i sacerdoti, dicendo: Geremia 29:26 "L'Eterno ti ha costituito sacerdote al posto del sacerdote Jehoiada, perche' vi siano sovrintendenti nella casa dell'Eterno per sorvegliare ogni uomo pazzo che fa il profeta, perche' tu lo metta in prigione e in catene". Geremia 29:27 E ora perche' non hai rimproverato Geremia di Anathoth che fa il profeta tra di voi? Geremia 29:28 Infatti egli ci ha mandato a dire in Babilonia: "La cattivita' sara' lunga; costruite case e abitatele, piantate giardini e mangiate i loro frutti"». Geremia 29:29 Il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia. Geremia 29:30 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo: Geremia 29:31 «Manda a dire a tutti quelli che sono in cattivita': Cosi parla l'Eterno riguardo a Scemaiah il Nehelamita: Poiche' Scemaiah vi ha profetizzato, anche se io non l'ho mandato, e vi ha fatto confidare nella menzogna, Geremia 29:32 cosi dice l'Eterno: Ecco, io puniro' Scemaiah il Nehelamita e la sua discendenza; non avra' nessuno dei suoi discendenti che abitera' in mezzo a questo popolo, e non vedra' il bene che io faro' al mio popolo dice l'Eterno, perche' ha parlato di ribellione, contro l'Eterno». Promessa del ritorno dalla cattivita' e della restaurazione d'Israele Geremia 30:1 La parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno, dicendo: Geremia 30:2 «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Scriviti in un libro tutte le parole che ti ho detto Geremia 30:3 perche', ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, nei quali io faro' ritornare dalla cattivita' il mio popolo d'Israele e di Giuda, dice l'Eterno, e li ricondurro' nel paese che diedi ai loro padri, ed essi lo possederanno». Geremia 30:4 Queste sono le parole che l'Eterno pronuncio' riguardo ad Israele e a Giuda: Geremia 30:5 «Cosi dice l'Eterno: Noi abbiamo udito un grido di terrore, di spavento e non di pace. Geremia 30:6 Informatevi e vedete se un maschio puo' partorire. Perche' dunque vedo tutti gli uomini con le mani sui loro lombi, come una donna che sta per partorire? Perche' tutte le facce sono diventate pallide? Geremia 30:7 Ahime', perche' quel giorno e' grande; non ve ne fu mai alcuno simile; sara' un tempo di angoscia per Giacobbe, ma egli ne sara' salvato. Geremia 30:8 In quel giorno avverra'», dice l'Eterno degli eserciti, «che io spezzero' il suo giogo dal tuo collo e rompero' i tuoi legami; gli stranieri non ti faranno piu' loro schiavo. Geremia 30:9 Ma quei d'Israele serviranno l'Eterno, il loro DIO, e Davide, loro re, che io suscitero' per loro. Geremia 30:10 Tu dunque, o mio servo Giacobbe, non temere», dice l'Eterno; «non spaventarti o Israele, perche', ecco, io ti salvero' dal lontano paese e la tua discendenza dal paese della sua cattivita'. Giacobbe ritornera', avra' riposo, stara' tranquillo e nessuno piu' lo spaventera'. Geremia 30:11 Poiche' io sono con te», dice l'Eterno, «per salvarti. Io sterminero' tutte le nazioni in mezzo alle quali ti ho disperso; tuttavia non sterminero' te, ma ti castighero' con giustizia e non ti lascero' del tutto impunito». Geremia 30:12 Cosi dice l'Eterno: «Il tuo male e' incurabile, la tua ferita e' grave. Geremia 30:13 Nessuno difende la tua causa; cosi non c'e' nessuna medicina per la tua ferita ne' guarigione per te. Geremia 30:14 Tutti i tuoi amanti ti hanno dimenticata, non si prendono cura di te, perche' ti ho colpito con percossa da nemico, con un castigo di uno crudele, per la grandezza della tua iniquita', per la moltitudine dei tuoi peccati. Geremia 30:15 Perche' gridi a causa del tuo male? Il tuo dolore e' insanabile. Io ti ho fatto queste cose per la grandezza della tua iniquita', per la moltitudine dei tuoi peccati. Geremia 30:16 Ma tutti quelli che ti divorano saranno divorati, tutti i tuoi nemici, tutti quanti, andranno in cattivita'; quelli che ti saccheggiano saranno abbandonati al saccheggio e i tuoi depredatori li lascero' essere depredati. Geremia 30:17 Si, io ti ridaro' salute e ti guariro' dalle tue ferite», dice l'Eterno, «perche' ti chiamano "la scacciata", dicendo: "Questa e' Sion di cui nessuno si prende cura"». Geremia 30:18 Cosi dice l'Eterno: «Ecco, io faro' ritornare dalla cattivita' le tende di Giacobbe e avro' pieta' delle sue dimore; la citta' sara' ricostruita sulle sue rovine e il palazzo sara' stabilito nel suo giusto posto. Geremia 30:19 Usciranno da essi canti di ringraziamento e voci di gente in festa; li faro' moltiplicare e non diminuire, li rendero' onorati e non saranno piu' umiliati. Geremia 30:20 I suoi figli saranno come una volta e la sua assemblea sara' resa stabile davanti a me, ma puniro' tutti i loro oppressori. Geremia 30:21 Il suo principe sara' uno di essi, e il suo dominatore uscira' di mezzo a loro; io lo faro' avvicinare ed egli si accostera' a me. Chi infatti disporrebbe il suo cuore per avvicinarsi a me?», dice l'Eterno. Geremia 30:22 «Voi sarete il mio popolo, e io saro' il vostro Dio», Geremia 30:23 Ecco la tempesta dell'Eterno si scatena furiosa, una tempesta travolgente cadra' violentemente sul capo degli empi. Geremia 30:24 L'ardente ira dell'Eterno non si acquietera', finche' non abbia compiuto e finche' non abbia realizzato i disegni del suo cuore. Negli ultimi giorni lo capirete. Geremia 31:1 «In quel tempo», dice l'Eterno, «io saro' il DIO di tutte le famiglie d'Israele, ed esse saranno il mio popolo». Geremia 31:2 Cosi dice l'Eterno: «Il popolo scampato dalla spada ha trovato grazia nel deserto, io daro' riposo a Israele». Geremia 31:3 Molto tempo fa l'Eterno mi e' apparso, dicendo: «Si, ti ho amata di un amore eterno; per questo ti ho attirata con benevolenza. Geremia 31:4 Io ti riedifichero' e tu sarai riedificata, o vergine d'Israele. Sarai di nuovo adorna dei tuoi tamburelli e uscirai in mezzo alle danze di quelli che fanno festa. Geremia 31:5 Pianterai ancora vigne sui monti di Samaria; i piantatori pianteranno e raccoglieranno il frutto. Geremia 31:6 Verra' il giorno in cui le sentinelle grideranno sul monte Efraim: "Levatevi, saliamo a Sion, all'Eterno, il nostro DIO"». Geremia 31:7 Poiche' cosi dice l'Eterno: «Innalzate canti di gioia per Giacobbe e mandate grida per il capo delle nazioni; proclamate, cantate lodi e dite: O Eterno, salva il tuo popolo, il residuo d'Israele. Geremia 31:8 Ecco, li riconduco dal paese del nord e li raduno dalle estremita' della terra. Tra di essi c'e' il cieco e lo zoppo, la donna incinta e insieme quella che sta per partorire: una grande moltitudine ritornera' qui. Geremia 31:9 Verranno piangendo, li condurro' con suppliche. Li faro' camminare lungo corsi d'acqua, per una via diritta sulla quale non inciamperanno, perche' sono un padre per Israele, ed Efraim e' il mio primogenito. Geremia 31:10 O nazioni, ascoltate la parola dell'Eterno e annunziatela nelle isole lontane, e dite: Chi ha disperso Israele lo raduna e lo custodisce come un pastore fa col suo gregge. Geremia 31:11 Poiche' l'Eterno ha riscattato Giacobbe, l'ha redento dalla mano di uno piu' forte di lui. Geremia 31:12 Essi verranno e canteranno di gioia sulle alture di Sion e affluiranno verso i beni dell'Eterno: verso il frumento, il vino e l'olio, e verso i nati del gregge e dell'armento, la loro vita sara' come un giardino annaffiato e non languiranno piu'. Geremia 31:13 Allora la vergine si rallegrera' nella danza e i giovani insieme ai vecchi, perche' mutero' il loro lutto in gioia, li consolero' e li rallegrero' dopo il loro dolore. Geremia 31:14 Saziero' l'anima dei sacerdoti con grande abbondanza e il mio popolo sara' colmato dei miei beni», dice l'Eterno. Geremia 31:15 Cosi dice l'Eterno: «S'e' udita una voce in Ramah, un lamento e un pianto amaro: Rachele, piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata per i suoi figli, perche' non sono piu'». Geremia 31:16 Cosi dice l'Eterno: «Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versare lacrime, perche' la tua opera sara' ricompensata», dice l'Eterno; «essi ritorneranno dal paese del nemico. Geremia 31:17 C'e' speranza per la tua discendenza», dice l'Eterno; «i tuoi figli ritorneranno entro i loro confini. Geremia 31:18 Ho ripetutamente udito Efraim lamentarsi: "Tu mi hai castigato e io sono stato castigato come un torello non domato; fammi ritornare e io ritornero', perche' tu sei l'Eterno, il mio DIO. Geremia 31:19 Dopo essermi sviato, mi sono pentito; dopo aver riconosciuto il mio stato, mi sono battuto l'anca. Mi sono vergognato e ho provato confusione perche' porto l'obbrobrio della mia giovinezza". Geremia 31:20 e' dunque Efraim un figlio caro per me, un figlio delle mie delizie? Infatti, anche dopo aver parlato contro di lui, lo ricordo ancora vivamente. Percio' le mie viscere si commuovono per lui, e avro' certamente compassione di lui», dice l'Eterno. Geremia 31:21 «Rizza per te dei ceppi, fatti dei pali indicatori, fa' molta attenzione alla strada, alla via che hai seguito. Ritorna, o vergine d'Israele, ritorna a queste tue citta'. Geremia 31:22 Fino a quando andrai vagando, o figlia ribelle? Poiche' l'Eterno crea una cosa nuova sulla terra: la donna che corteggia l'uomo». Geremia 31:23 Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Si dira' ancora questa parola nel paese di Giuda e nelle sue citta', quando li avro' fatti tornare dalla cattivita': "L'Eterno ti benedica, o dimora di giustizia, o monte di santita'!". Geremia 31:24 La' abiteranno Giuda e tutte le sue citta' insieme, gli agricoltori e quelli che conducono le greggi. Geremia 31:25 Poiche' io saziero' l'anima stanca e ricolmero' ogni anima languente». Geremia 31:26 Dopo questo mi sono svegliato e ho guardato, e il mio sonno mi e' stato dolce. Promessa di un nuovo patto Geremia 31:27 «Ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali seminero' la casa d'Israele e la casa di Giuda con seme di uomini e con seme di animali. Geremia 31:28 E avverra' che come ho vegliato su di loro per sradicare, per demolire e per abbattere, per distruggere e per far del male, cosi vegliero' su di loro per edificare e per piantare», dice l'Eterno. Geremia 31:29 «In quei giorni non si dira' piu': "I padri hanno mangiato l'uva acerba e i denti dei figli sono rimasti allegati". Geremia 31:30 Ma ognuno morira' per la propria iniquita'; chiunque mangera' l'uva acerba rimarra' con i denti allegati. Geremia 31:31 Ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali stabiliro' un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda, Geremia 31:32 non come il patto che ho stabilito con i loro padri nel giorno in cui li presi per mano per farli uscire dal paese di Egitto, perche' essi violarono il mio patto, benche' io fossi loro Signore»; dice l'Eterno. Geremia 31:33 «Ma questo e' il patto che stabiliro' con la casa d'Israele dopo quei giorni» dice l'Eterno: «Mettero' la mia legge nella loro mente e la scrivero' sul loro cuore, e io saro' il loro Dio ed essi saranno il mio popolo. Geremia 31:34 Non insegneranno piu' ciascuno il proprio vicino ne' ciascuno il proprio fratello, dicendo: "Conoscete l'Eterno!", perche' tutti mi conosceranno, dal piu' piccolo al piu' grande», dice l'Eterno. «Poiche' io perdonero' la loro iniquita' e non mi ricordero' piu' del loro peccato». Geremia 31:35 Cosi dice l'Eterno, che ha dato il sole per la luce di giorno e le leggi alla luna e alle stelle per la luce di notte, che solleva il mare e ne fa mugghiare le onde, il cui nome e' l'Eterno degli eserciti. Geremia 31:36 «Se quelle leggi venissero meno davanti a me», dice l'Eterno, «allora anche la progenie d'Israele cesserebbe di essere una nazione davanti a me per sempre». Geremia 31:37 Cosi dice l'Eterno: «Se si potessero misurare i cieli in alto, o esplorare le fondamenta della terra in basso, allora anch'io rigetterei tutta la progenie d'Israele per tutto cio' che hanno fatto, dice l'Eterno. Geremia 31:38 Ecco, verranno i giorni, dice l'Eterno, nei quali questa citta' sara' ricostruita per l'Eterno dalla torre di Hananeel alla porta dell'Angolo. Geremia 31:39 Di la' la corda per misurare sara' ancora tesa in linea retta fino al colle di Gareb, voltando poi verso Goah. Geremia 31:40 Tutta la valle dei cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente, Kidron, fino all'angolo della porta dei Cavalli verso est, saranno consacrati all'Eterno. Non sara' mai piu' distrutta ne' demolita in perpetuo». Geremia riafferma che Gerusalemme sara' data nelle mani del re di Babilonia, e profetizza il ritorno del suo popolo a Gerusalemme Geremia 32:1 La parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno nel decimo anno di Sedekia, re di Giuda, che fu l'Anno diciottesimo di Nebukadnetsar. Geremia 32:2 L'esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme e il profeta Geremia era rinchiuso nel cortile della prigione che era nella casa del re di Giuda. Geremia 32:3 Lo aveva fatto rinchiudere Sedekia, re di Giuda, dicendo: «Perche' profetizzi, dicendo: "Cosi dice l'Eterno: Ecco, io daro' questa citta' in potere del re di Babilonia ed egli la prendera', Geremia 32:4 Sedekia, re di Giuda non scampera' dalle mani dei Caldei, ma sara' certamente dato in potere del re di Babilonia e parlera' con lui faccia a faccia e lo vedra' con i suoi stessi occhi. Geremia 32:5 Poi egli condurra' Sedekia a Babilonia, dove egli restera' finche' io lo visitero', dice l'Eterno. Se combattete contro i Caldei non riuscirete a nulla"!». Geremia 32:6 Allora Geremia disse: «La parola dell'Eterno mi e' stata rivolta, dicendo: Geremia 32:7 Ecco, Hanameel, figlio di Shallum tuo zio, viene da te per dirti: "Comprati il mio campo che e' in Anathoth, perche' tu hai il diritto di riscatto per comprarlo"». Geremia 32:8 Percio' Hanameel, figlio di mio zio venne da me nel cortile della prigione, secondo la parola dell'Eterno, e mi disse: «Ti prego, compra il mio campo che e' in Anathoth, nel territorio di Beniamino, perche' tu hai il diritto di eredita' e il diritto di riscatto. Compratelo!». Allora riconobbi che questa era la parola dell'Eterno. Geremia 32:9 Cosi comprai da Hanameel, figlio di mio zio, il campo che era in Anathoth e gli pesai il denaro: diciassette sicli d'argento. Geremia 32:10 Firmai l'atto, lo sigillai, chiamai i testimoni e pesai il denaro sulle bilance. Geremia 32:11 Quindi presi l'atto di compra, quello sigillato secondo la legge e gli statuti e quello aperto, Geremia 32:12 e consegnai l'atto di compra a Baruk, figlio di Neriah, figlio di Mahseiah, in presenza di Hanameel mio cugino, in presenza dei testimoni che avevano firmato l'atto di compra, e in presenza di tutti i Giudei che sedevano nel cortile della prigione. Geremia 32:13 Poi davanti a loro diedi quest'ordine a Baruk: Geremia 32:14 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Prendi questi atti, l'atto di compra, tanto quello sigillato quanto quello aperto, e mettili in un vaso di terra, perche' si conservino per molti giorni. Geremia 32:15 Poiche' cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: In questo paese si compreranno ancora case, campi e vigne». Geremia 32:16 Dopo che ebbi consegnato l'atto di compra a Baruk, figlio di Neriah, pregai l'Eterno, dicendo: Geremia 32:17 «Ah, Signore, Eterno! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua grande potenza e con il tuo braccio disteso. Non c'e' nulla troppo difficile per te. Geremia 32:18 Tu usi benignita' verso mille e ripaghi l'iniquita' dei padri in seno ai loro figli dopo di essi, Dio grande e potente, il cui nome e' l'Eterno degli eserciti. Geremia 32:19 Tu sei grande in consiglio e potente in opere e hai gli occhi aperti su tutte le vie dei figli degli uomini, per dare a ciascuno secondo le sue opere e secondo il frutto delle sue azioni. Geremia 32:20 Tu hai operato fino al giorno d'oggi segni e prodigi nel paese d'Egitto, in Israele e in mezzo ad altri uomini, e ti sei fatto un nome come e' quest'oggi. Geremia 32:21 Tu facesti uscire il tuo popolo dal paese d'Egitto con segni e prodigi, con mano potente e braccio disteso e con grande terrore. Geremia 32:22 Tu desti loro questo paese che avevi giurato ai loro padri di dare loro, un paese ove scorre latte e miele. Geremia 32:23 Essi entrarono e ne presero possesso, ma non hanno ubbidito alla tua voce e non hanno camminato nella tua legge; non hanno fatto tutto cio' che avevi comandato loro di fare; percio' tu hai fatto venire su di loro tutta questa calamita'. Geremia 32:24 Ecco, i terrapieni giungono fino alla citta' per prenderla; e la citta' e' data in mano dei Caldei che combattono contro di essa con la spada, la fame e la peste. Cio' che tu hai detto e' avvenuto; ecco, tu lo vedi. Geremia 32:25 Eppure, o Signore, o Eterno, tu mi hai detto: "Comprati con denaro il campo e chiama i testimoni, mentre la citta' e' data in mano dei Caldei"». Geremia 32:26 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo: Geremia 32:27 «Ecco, io sono l'Eterno, il DIO di ogni carne; c'e' forse qualcosa troppo difficile per me?». Geremia 32:28 Percio' cosi dice l'Eterno: «Ecco, io daro' questa citta' in mano dei Caldei, in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia, il quale la prendera'. Geremia 32:29 I Caldei che combattono contro questa citta' entreranno, appiccheranno il fuoco a questa citta' e la bruceranno insieme alle case sui cui tetti hanno bruciato incenso, a Baal, e fatto libazioni, ad altri de'i per provocarmi ad ira. Geremia 32:30 Poiche' i figli d'Israele e i figli di Giuda hanno fatto soltanto cio' che e' male ai miei occhi fin dalla loro fanciullezza. I figli d'Israele infatti non hanno fatto che provocarmi ad ira con l'opera delle loro mani, dice l'Eterno. Geremia 32:31 Poiche' questa citta', dal giorno che fu edificata fino ad oggi, e' stata per me una provocazione della mia ira e del mio furore; percio' la faro' scomparire dalla mia presenza, Geremia 32:32 a motivo di tutto il male che i figli d'Israele e i figli di Giuda hanno fatto per provocarmi ad ira, essi, i loro re, i loro principi, i loro sacerdoti, i loro profeti, gli uomini di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme. Geremia 32:33 Mi hanno voltato non la faccia, ma le spalle; e sebbene io li abbia ammaestrati con urgenza ed insistenza essi non hanno ascoltato per ricevere correzione. Geremia 32:34 Ma hanno messo le loro abominazioni nella casa sulla quale e' invocato il mio nome per contaminarla. Geremia 32:35 Hanno anche costruito gli alti luoghi di Baal che sono nella valle dei figli di Hinnom, per far passare attraverso il fuoco i loro figli e le loro figlie in onore di Molek, cio' che non avevo comandato loro, e non mi era mai venuto in mente che dovessero commettere una tale abominazione, facendo peccare Giuda». Geremia 32:36 Percio' ora cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele, riguardo a questa citta', di cui voi dite: «Essa sara' data in mano del re di Babilonia, per mezzo della spada, della fame e della peste». Geremia 32:37 «Ecco, li radunero' da tutti i paesi dove li ho dispersi nella mia ira, nel mio furore, nella mia grande indignazione; li faro' tornare in questo luogo e li faro' abitare al sicuro. Geremia 32:38 Essi saranno per me il mio popolo e io saro' per loro il loro DIO, Geremia 32:39 Daro' loro un solo cuore, una sola via, perche' mi temano per sempre per il bene loro e dei loro figli dopo di loro. Geremia 32:40 Faro' con loro un patto eterno: non mi ritirero' piu' da loro, facendo loro del bene, e mettero' il mio timore nel loro cuore, perche' non si allontanino da me. Geremia 32:41 Gioiro' nel far loro del bene e li piantero' stabilmente in questo paese con tutto il mio cuore e con tutta la mia anima». Geremia 32:42 Poiche' cosi dice l'Eterno: «Come ho fatto venire su questo popolo tutta questa grande calamita', cosi faro' venire su di loro tutto il bene che ho loro promesso. Geremia 32:43 Si compreranno ancora campi in questo paese, di cui voi dite: "e' una desolazione, senza piu' uomo o bestia; e' stato dato in mano dei Caldei". Geremia 32:44 Si compreranno campi con denaro, si firmeranno gli atti, si sigilleranno, si chiameranno testimoni nel paese di Beniamino e nei dintorni di Gerusalemme nelle citta' di Giuda, nelle citta' della regione montuosa, nelle citta' della pianura, nelle citta' del Neghev, perche' io faro' tornare quelli che sono in cattivita'», dice l'Eterno. Promessa della futura restaurazione Geremia 33:1 La parola dell'Eterno fu rivolta una seconda volta a Geremia mentre era ancora rinchiuso nel cortile della prigione, dicendo: Geremia 33:2 «Cosi dice l'Eterno che fa questo, l'Eterno che lo forma per stabilirlo il cui nome e' l'Eterno: Geremia 33:3 Invocami e io ti rispondero', e ti annunziero' cose grandi e impenetrabili che tu non conosci. Geremia 33:4 Poiche' cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele, riguardo alle case di questa citta' e riguardo alle case dei re di Giuda che saranno demolite di fronte ai terrapieni e alla spada. Geremia 33:5 Essi verranno a combattere con i Caldei, ma solo a riempirle di cadaveri di uomini, che io percuotero' nella mia ira e nel mio furore, perche' nascondero' la mia faccia da questa citta' per tutta la loro malvagita'. Geremia 33:6 Ecco, io rechero' ad essa benessere e guarigione; li guariro' e svelero' loro l'abbondanza della pace e della verita'. Geremia 33:7 Faro' tornare gli esuli di Giuda e gli esuli d'Israele e li ristabiliro' come al principio. Geremia 33:8 Li purifichero' di ogni loro iniquita' con la quale hanno peccato contro di me e perdonero' tutte le loro iniquita' con le quali hanno peccato e con le quali si sono ribellati contro di me. Geremia 33:9 E questa citta' sara' per me un titolo di gioia, di lode e di gloria davanti a tutte le nazioni della terra, quando verranno a sapere di tutto il bene che io faccio loro; e temeranno e tremeranno a motivo di tutto il bene e di tutta la pace che io procurero' a lei». Geremia 33:10 Cosi dice l'Eterno: «In questo luogo, di cui voi dite: "e' una desolazione, senza piu' uomo o bestia", nelle citta' di Giuda e per le vie di Gerusalemme che sono desolate, senza piu' ne' uomo ne' abitante ne' bestia, si udranno ancora Geremia 33:11 grida di gioia e grida di allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa, la voce di quelli che dicono: "Celebrate l'Eterno degli eserciti, poiche' l'Eterno e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno", e di quelli che portano offerte di ringraziamento nella casa dell'Eterno. Poiche' io faro' tornare gli esuli del paese e lo ristabiliro' come al principio», dice l'Eterno. Geremia 33:12 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «In questo luogo che e' una desolazione, senza piu' uomo o bestia, e in tutte le sue citta' vi saranno ancora delle dimore di pastori che faranno riposare le loro greggi. Geremia 33:13 Nelle citta' della regione montuosa nelle citta' della pianura, nelle citta' dei Neghev, nel paese di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle citta' di Giuda, le pecore passeranno ancora sotto la mano di colui che le conta», dice l'Eterno. Geremia 33:14 «Ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali io mandero' ad effetto la buona parola che ho pronunciato riguardo alla casa d'Israele e riguardo alla casa di Giuda. Geremia 33:15 In quei giorni e in quel tempo faro' germogliare per Davide un germoglio di giustizia, che esercitera' giudizio e giustizia nel paese. Geremia 33:16 In quei giorni Giuda sara' salvato e Gerusalemme abitera' al sicuro. Questo sara' il nome con cui sara' chiamata: "L'Eterno, nostra giustizia"». Geremia 33:17 Infatti cosi dice l'Eterno: «Non verra' mai meno a Davide chi segga sul trono della casa d'Israele, Geremia 33:18 e ai sacerdoti Leviti non verra' mai meno davanti a me chi offra olocausti, faccia fumare le offerte di cibo e compia sacrifici tutti i giorni». Geremia 33:19 La parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo: Geremia 33:20 «Cosi dice l'Eterno: Se voi potete annullare il mio patto con il giorno e il patto con la notte, in modo che non ci sia piu' giorno o notte al loro tempo, Geremia 33:21 allora si potra' anche annullare il mio patto con Davide mio servo, in modo che non abbia un figlio che regni sul suo trono, e con i sacerdoti Leviti, miei ministri. Geremia 33:22 Come non si puo' contare l'esercito del cielo ne' misurare la sabbia del mare, cosi io moltiplichero' i discendenti di Davide, mio servo, e i Leviti che mi servono». Geremia 33:23 La parola dell'Eterno fu ancora rivolta a Geremia, dicendo: Geremia 33:24 «Non hai fatto attenzione a cio' che questo popolo ha affermato, dicendo: "Le due famiglie che l'Eterno aveva scelto, le ha rigettate"? Cosi disprezzano il mio popolo, che ai loro occhi non e' piu' una nazione». Geremia 33:25 Cosi dice l'Eterno: «Se io non ho stabilito il mio patto con il giorno e con la notte e se non ho fissato le leggi del cielo e della terra, Geremia 33:26 allora rigettero' anche la discendenza di Giacobbe e di Davide, mio servo, e non prendero' piu' dalla sua discendenza i reggitori della progenie di Abrahamo di Isacco e di Giacobbe. Ma io faro' ritornare i loro esuli e avro' compassione di loro». Profezia contro Sedekia Geremia 34:1 La parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, quando Nebukadnetsar re di Babilonia con tutto il suo esercito e tutti i regni della terra su cui egli dominava e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e contro tutte le sue citta', dicendo: Geremia 34:2 «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Va' e parla a Sedekia, re di Giuda, e digli: Cosi dice l'Eterno: Ecco, io do questa citta' in mano del re di Babilonia che la dara' alle fiamme. Geremia 34:3 Tu non scamperai dalla sua mano ma sarai certamente preso e dato in suo potere, i tuoi occhi vedranno gli occhi del re di Babilonia, egli ti parlera' faccia a faccia e tu andrai a Babilonia». Geremia 34:4 Tuttavia ascolta la parola dell'Eterno, o Sedekia, re di Giuda: «Cosi dice l'Eterno riguardo a te: Non morirai di spada. Geremia 34:5 Ma morirai in pace; e come bruciarono aromi per i tuoi padri, gli antichi re che furono prima di te, cosi bruceranno aromi per te e faranno cordoglio per te, dicendo: "Ahime', Signore!". Si, io ho pronunciato questa parola», dice l'Eterno. Geremia 34:6 Il profeta Geremia disse tutte queste parole a Sedekia, re di Giuda, in Gerusalemme, Geremia 34:7 mentre l'esercito del re di Babilonia combatteva contro Gerusalemme e contro tutte le citta' di Giuda che ancora rimanevano, cioe' contro Lakish e Azekah, che erano le uniche citta' fortificate rimaste fra le citta' di Giuda. Minacce a motivo dell'asservimento degli schiavi gia' rimessi in liberta' Geremia 34:8 Questa e' la parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dopo che il re Sedekia ebbe fatto un patto con tutto il popolo che era in Gerusalemme per proclamare ad essi liberta': Geremia 34:9 cioe' che ognuno rimandasse liberi i suoi schiavi ebrei, tanto maschi che femmine, uomo o donna, affinche' nessuno tenesse piu' schiavo alcun suo fratello giudeo. Geremia 34:10 Tutti i principi e tutto il popolo che avevano aderito al patto acconsentirono a rimandare liberi ognuno il proprio schiavo e la propria schiava e a non tenerli piu' in schiavitu', e li rimandarono. Geremia 34:11 In seguito pero' cambiarono parere e fecero ritornare gli schiavi e le schiave che avevano rimandati liberi e li assoggettarono di nuovo come loro schiavi e schiave. Geremia 34:12 La parola dell'Eterno fu quindi rivolta dall'Eterno a Geremia, dicendo: Geremia 34:13 «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Io stabilii un patto con i vostri padri il giorno che li feci uscire dal paese d'Egitto, dalla casa di servitu', dicendo: Geremia 34:14 Al termine di sette anni ognuno rimandera' libero il proprio fratello ebreo che gli e' stato venduto; egli ti servira' sei anni, poi lo manderai via da te libero. Ma i vostri padri non mi ubbidirono e non prestarono orecchio. Geremia 34:15 Voi oggi eravate tornati a fare cio' che e' retto ai miei occhi, proclamando ciascuno la liberta' del proprio fratello, e avevate stabilito un patto davanti a me, nel tempio, dove e' invocato il mio nome. Geremia 34:16 In seguito pero' avete cambiato parere e avete profanato il mio nome, perche' avete fatto ritornare ciascuno il suo schiavo e la sua schiava che avevate rimandati liberi a loro piacere, e li avete assoggettati ad esservi come schiavi e schiave». Geremia 34:17 Percio' cosi dice l'Eterno: «Voi non mi avete ubbidito proclamando la liberta' ciascuno del proprio fratello e ciascuno del proprio prossimo. Ora ecco, io proclamo a voi la liberta'», dice l'Eterno, «per la spada, per la peste e per la fame e vi abbandonero' ad essere maltrattati in tutti i regni della terra. Geremia 34:18 E daro' gli uomini che hanno trasgredito il mio patto e non hanno eseguito le parole del patto che avevano stabilito davanti a me, passando in mezzo alle parti del vitello che avevano tagliato in due: Geremia 34:19 i principi di Giuda e i principi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto il popolo del paese che passarono in mezzo alle parti del vitello, Geremia 34:20 li daro' in mano dei loro nemici e in mano di quelli che cercano la loro vita; e i loro cadaveri saranno pasto per gli uccelli del cielo e per le bestie della terra. Geremia 34:21 Daro' Sedekia, re di Giuda, e i suoi principi in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita e in mano dell'esercito del re di Babilonia che si e' allontanato da voi. Geremia 34:22 Ecco, io daro' l'ordine», dice l'Eterno, «e li faro' ritornare contro questa citta', combatteranno contro di lei, la prenderanno, la daranno alle fiamme, e faro' delle citta' di Giuda una desolazione senza abitanti». L'ubbidienza dei Rekabiti al loro padre, contrapposta alla disubbidienza di Giuda al suo Dio Geremia 35:1 La parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno al tempo di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, dicendo: Geremia 35:2 «Va' alla casa dei Rekabiti e parla loro, conducili quindi nella casa dell'Eterno, in una delle camere, e offri loro vino da bere». Geremia 35:3 Allora io presi Jaazaniah, figlio di Geremia, figlio di Habazziniah, i suoi fratelli e tutti i suoi figli e tutta la casa dei Rekabiti, Geremia 35:4 e li condussi nella casa dell'Eterno, nella camera dei figli di Hanan, figlio di Igdaliah, uomo di DIO, la quale si trovava vicino alla camera dei principi sopra la camera di Maaseiah, figlio di Shallum, guardiano della porta. Geremia 35:5 Posi quindi davanti ai figli della casa dei Rekabiti dei boccali pieni di vino e delle coppe e dissi loro: «Bevete vino». Geremia 35:6 Ma essi risposero: «Noi non beviamo vino, perche' Jehonadab, figlio ai Rekab, nostro padre, ci ha comandato, dicendo: "Non berrete vino in eterno, ne' voi ne' i vostri figli. Geremia 35:7 Non costruirete case, non seminerete alcuna semente, non pianterete vigne e non ne possederete alcuna, ma abiterete in tende tutti i giorni della vostra vita affinche' viviate lungamente nel paese dove risiedete". Geremia 35:8 Cosi noi abbiamo ubbidito alla voce di Jehonadab, figlio di Rekab, nostro padre, in tutto cio' che ci ha comandato: di non bere vino per tutta la nostra vita tanto noi che le nostre mogli, i nostri figli e le nostre figlie; Geremia 35:9 di non costruire case per abitarvi e di non avere ne' vigna ne' campo ne' semente. Geremia 35:10 Ma abitiamo in tende e abbiamo ubbidito e fatto tutto cio' che Jehonadab nostro padre, ci ha comandato. Geremia 35:11 Ma avvenne che, quando Nebukadnetsar, re di Babilonia, e' salito contro il paese, abbiamo detto: "Venite e andiamo a Gerusalemme, per paura dell'esercito dei Caldei e dell'esercito di Siria". E cosi ci siamo stabiliti a Gerusalemme». Geremia 35:12 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo: Geremia 35:13 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Va' e di agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: Non volete dunque ricevere ammaestramento, ascoltando le mie parole?», dice l'Eterno. Geremia 35:14 «Le parole di Jehonadab, figlio di Rekab, che comando' ai suoi figli di non bere vino, sono state messe in pratica; cosi essi non hanno bevuto vino fino a quest'oggi, perche' hanno ubbidito al comando del loro padre. Ma, sebbene io vi ho parlato con urgenza ed insistenza, voi non mi avete ascoltato. Geremia 35:15 Vi ho anche mandato con urgenza ed insistenza i miei servi, i profeti, dicendovi: "Si ritragga dunque ciascuno dalla sua via malvagia, emendate le vostre azioni e non andate dietro ad altri de'i per servirli; allora abiterete nel paese che ho dato a voi e ai vostri padri". Ma voi non avete prestato orecchio ne' mi avete ubbidito. Geremia 35:16 Si, i figli di Jehonadab, figlio di Rekab, hanno messo in pratica il comando dato loro dal padre, ma questo popolo non mi ha ubbidito». Geremia 35:17 Percio' cosi dice l'Eterno, il DIO degli eserciti, il DIO d'Israele: «Ecco, io faccio venire su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme tutto il male che ho pronunciato contro di loro, perche' ho parlato loro, ma non hanno ascoltato, li ho chiamati, ma non hanno risposto». Geremia 35:18 E alla casa dei Rekabiti Geremia disse: «Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Poiche' avete ubbidito all'ordine di Jehonadab, vostro padre, avete osservato tutti i suoi precetti e avete fatto tutto cio' che vi aveva prescritto, Geremia 35:19 cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: A Jehonadab, figlio di Rekab, non verra' mai a mancare qualcuno che stia sempre davanti a me». Il rotolo delle profezie di Geremia e' letto nel tempio, bruciato dal re Jehoiakim e poi rimpiazzato da un altro rotolo Geremia 36:1 Or avvenne nel quarto anno di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, che questa parola fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dicendo: Geremia 36:2 «Prenditi un rotolo da scrivere e scrivi su di esso tutte le parole che ti ho detto contro Israele, contro Giuda e contro tutte le nazioni, dal giorno in cui ti ho parlato, dai giorni di Giosia, fino a questo giorno. Geremia 36:3 Forse la casa di Giuda udra' tutto il male che io penso di far loro e si ritrarra' ciascuno dalla propria via malvagia, e cosi io perdonero' la loro iniquita' e il loro peccato». Geremia 36:4 Allora Geremia chiamo' Baruk, figlio di Neriah e Baruk scrisse su un rotolo per scrivere, sotto dettatura di Geremia, tutte le parole che l'Eterno gli aveva detto. Geremia 36:5 Poi Geremia diede quest'ordine a Baruk: «Io sono impedito e non posso entrare nella casa dell'Eterno. Geremia 36:6 Percio' andrai tu a leggere, dal rotolo che hai scritto sotto mia dettatura, le parole dell'Eterno, negli orecchi del popolo nella casa dell'Eterno, nel giorno del digiuno; le leggerai anche negli orecchi di tutti quelli di Giuda che vengono dalle loro citta'. Geremia 36:7 Forse presenteranno le loro suppliche all'Eterno e si ritrarra' ciascuno dalla propria via malvagia, perche' grande e' l'ira e il furore che l'Eterno ha pronunciato contro questo popolo». Geremia 36:8 Baruk quindi, figlio di Neriah, fece secondo tutto cio' che gli aveva comandato il profeta Geremia e lesse dal libro le parole dell'Eterno. Geremia 36:9 Nel quinto anno di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, nel nono mese, fu proclamato un digiuno davanti all'Eterno per tutto il popolo di Gerusalemme, e per tutto il popolo venuto dalle citta' di Giuda a Gerusalemme. Geremia 36:10 Allora Baruk lesse dal libro le parole di Geremia agli orecchi di tutto il popolo, nella casa dell'Eterno, nella camera di Ghemariah, figlio di Shafan lo scriba, nel cortile superiore, all'ingresso della Porta Nuova della casa dell'Eterno. Geremia 36:11 Mikaiah, figlio di Ghemariah, figlio di Shafan, udi tutte le parole dell'Eterno lette dal libro. Geremia 36:12 Scese quindi alla casa del re, nella camera dello scriba, ed ecco la' stavano seduti tutti i principi: Elishama lo scriba, Delaiah figlio di Scemaiah, Elnathan figlio di Akbor, Ghemariah figlio di Shafan, Sedekia figlio di Hananiah, e tutti gli altri principi. Geremia 36:13 Mikaiah riferi loro tutte le parole che aveva udito mentre Baruk leggeva il libro agli orecchi del popolo. Geremia 36:14 Allora tutti i principi mandarono Jehudi, figlio di Nethaniah, figlio di Scelemiah, figlio di Kusci a Baruk per dirgli: «Prendi in mano il rotolo dal quale hai letto agli orecchi del popolo e vieni». Cosi Baruk, figlio di Neriah, prese in mano il rotolo e venne da loro. Geremia 36:15 Essi gli dissero: «Siediti e leggilo davanti a noi». E Baruk lo lesse ai loro orecchi. Geremia 36:16 Quando udirono tutte quelle parole, ebbero paura e guardandosi l'un l'altro, dissero a Baruk: «Dobbiamo senz'altro riferire tutte queste parole al re». Geremia 36:17 Poi chiesero a Baruk, dicendo: «Dicci ora come hai scritto tutte queste parole: sotto sua dettatura?». Geremia 36:18 Baruk rispose loro: «Egli mi ha dettato tutte queste parole con la sua stessa bocca, e io le ho scritte con inchiostro nel libro». Geremia 36:19 Allora i principi dissero a Baruk: «Va' e nasconditi assieme a Geremia, e nessuno sappia dove siete». Geremia 36:20 Poi andarono dal re, nel cortile dopo aver riposto il rotolo nella camera di Elishama lo scriba, e riferirono al re tutte quelle parole. Geremia 36:21 Allora il re mando' Jehudi a prendere il rotolo; ed egli lo prese dalla camera di Elishama lo scriba. Quindi Jehudi lo lesse agli orecchi del re e agli orecchi di tutti i principi che stavano presso il re. Geremia 36:22 Ora il re stava seduto nel suo palazzo d'inverno, (era il nono mese), con un braciere che ardeva davanti a lui. Geremia 36:23 Quando Jehudi ne ebbe letto tre o quattro colonne, il re lo taglio' col coltellino da scriba e lo getto' nel fuoco che era nel braciere, finche' il rotolo fu interamente consumato dal fuoco che era nel braciere. Geremia 36:24 Ne' il re ne' alcuno dei suoi servi che udirono tutte queste parole si spaventarono o si stracciarono le vesti. Geremia 36:25 E sebbene Elnathan, Delaiah e Ghemariah supplicassero il re perche' non bruciasse il rotolo, egli non volle ascoltarli. Geremia 36:26 Anzi il re ordino' a Jerahmeel figlio del re, a Seraiah, figlio di Azriel e a Scelemiah, figlio di Abdel di prendere Baruk lo scriba e il profeta Geremia. Ma l'Eterno li nascose. Geremia 36:27 Dopo che il re ebbe bruciato il rotolo e le parole che Baruk aveva scritto sotto dettatura di Geremia, la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo: Geremia 36:28 «Prenditi di nuovo un altro rotolo e scrivi su di esso tutte le parole di prima, che erano nel primo rotolo bruciato da Jehoiakim, re di Giuda. Geremia 36:29 E a Jehoiakim, re di Giuda, dirai: Cosi dice l'Eterno: Tu hai bruciato questo rotolo, dicendo: "Perche' hai scritto in esso che il re di Babilonia verra' certamente e distruggera' questo paese e fara' scomparire da esso uomini e bestie?". Geremia 36:30 Percio' cosi dice l'Eterno riguardo a Jehoiakim re di Giuda: Egli non avra' alcuno che sieda sul trono di Davide, e il suo cadavere sara' gettato fuori ed esposto al calore del giorno e al gelo della notte. Geremia 36:31 Io puniro' lui, la sua discendenza e i suoi servi per la loro iniquita' e faro' venire su di loro, sugli abitanti di Gerusalemme e sugli uomini di Giuda tutto il male che ho pronunciato contro di loro, perche' non hanno ascoltato». Geremia 36:32 Geremia quindi prese un altro rotolo e lo diede a Baruk, figlio di Neriah, lo scriba, il quale scrisse su di esso, sotto dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Jehoiakim, re di Giuda, aveva bruciato nel fuoco; vi furono inoltre aggiunte molte altre parole simili a quelle. Geremia viene messo in prigione Geremia 37:1 Il re Sedekia, figlio di Giosia, che Nebukadnetsar, re di Babilonia aveva costituito re nel paese di Giuda, regno' al posto di Koniah, figlio di Jehoiakim. Geremia 37:2 Ma ne' lui ne' i suoi servi ne' il popolo del paese diedero ascolto alle parole che l'Eterno aveva pronunciato per mezzo del profeta Geremia. Geremia 37:3 Il re Sedekia mando' Jehukal, figlio di Scelemiah e il sacerdote Sofonia, figlio di Maaseiah, dal profeta Geremia, per dirgli: «Deh, prega per noi l'Eterno, il nostro DIO». Geremia 37:4 Or Geremia andava e veniva in mezzo al popolo, perche' non era ancora stato messo in prigione. Geremia 37:5 Intanto l'esercito del Faraone era uscito dall'Egitto; appena i Caldei che assediavano Gerusalemme ne ebbero notizia, si allontanarono da Gerusalemme. Geremia 37:6 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta al profeta Geremia, dicendo: Geremia 37:7 «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele: Direte cosi al re di Giuda che vi ha mandato da me per consultarmi: Ecco, l'esercito del Faraone, che era uscito per aiutarvi, ritornera' nel suo paese d'Egitto. Geremia 37:8 I Caldei ritorneranno e combatteranno contro questa citta', la prenderanno e la daranno alle fiamme». Geremia 37:9 Cosi dice l'Eterno: «Non ingannate voi stessi, dicendo: "I Caldei se ne andranno certamente da noi", perche' non se ne andranno. Geremia 37:10 Anche se riusciste a sconfiggere tutto l'esercito dei Caldei che combattono contro di voi e ne rimanessero solo alcuni feriti, questi si alzerebbero, ciascuno nella sua tenda, e darebbero questa citta' alle fiamme», Geremia 37:11 Or avvenne che, quando l'esercito dei Caldei si fu allontanato da Gerusalemme a motivo dell'esercito del Faraone, Geremia 37:12 Geremia usci da Gerusalemme per andare nel paese di Beniamino a ricevervi la sua parte di eredita' in mezzo al popolo. Geremia 37:13 Ma quando fu alla porta di Beniamino, dove c'era un capitano della guardia di nome Irijah, figlio di Scelemiah, figlio di Hananiah, costui arresto' il profeta Geremia, dicendo: «Tu diserti dalla pare dei Caldei», Geremia 37:14 Geremia rispose: «e' falso; io non sto disertando dalla parte dei Caldei», ma egli non gli diede ascolto. Cosi Irijah arresto' Geremia e lo condusse dai principi. Geremia 37:15 I principi si adirarono contro Geremia, lo percossero e lo misero in prigione nella casa di Gionathan, lo scriba, che avevano trasformato in prigione. Geremia 37:16 Quando Geremia entro' nella casa della prigione sotterranea, nella cella, vi rimase molti giorni. Geremia 37:17 Poi il re Sedekia lo mando' a prendere, lo interrogo' in casa sua di nascosto e gli disse: «C'e' qualche parola da parte dell'Eterno?». Geremia rispose: «Si, c'e'». E aggiunse: «Tu sarai dato in mano del re di Babilonia». Geremia 37:18 Geremia disse inoltre al re Sedekia: «Che colpa ho commesso contro di te, contro i tuoi servi o contro questo popolo, per avermi messo in prigione? Geremia 37:19 Dove sono ora i vostri profeti che vi profetizzavano, dicendo: "Il re di Babilonia non verra' contro di voi ne' contro questo paese"? Geremia 37:20 Ora ascolta, ti prego, o re mio signore, la mia supplica sia gradita davanti a te e non farmi ritornare nella casa di Gionathan lo scriba, perche' non vi muoia». Geremia 37:21 Allora il re Sedekia ordino' che Geremia fosse custodito nel cortile della prigione e gli fosse data ogni giorno una pagnotta di pane dalla via dei fornai, finche' non fosse esaurito tutto il pane della citta'. Cosi Geremia rimase nel cortile della prigione. Geremia e' gettato in una cisterna Geremia 38:1 Scefatiah figlio di Mattan, Ghedaliah figlio di Pashhur, Jukal figlio di Scelemiah e Pashhur figlio di Malkiah udirono le parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo, dicendo: Geremia 38:2 «Cosi dice l'Eterno: Chi rimarra' in questa citta' morira' di spada, di fame o di peste, ma chi si consegnera' ai Caldei vivra'; avra' come suo bottino la propria vita, ma vivra'». Geremia 38:3 Cosi dice l'Eterno: «Questa citta' sara' certamente data in mano dell'esercito del re di Babilonia, che la prendera'». Geremia 38:4 I principi allora dissero al re: «Deh, sia quest'uomo messo a morte, perche' indebolisce le mani degli uomini di guerra che sono rimasti in questa citta', e le mani di tutto il popolo, dicendo loro simili parole. Quest'uomo non cerca il benessere di questo popolo, ma il suo male». Geremia 38:5 Allora il re Sedekia disse: «Eccolo nelle vostre mani, perche' il re non puo' fare nulla contro di voi». Geremia 38:6 Allora essi presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malkiah, figlio del re, che era nel cortile della prigione; vi calarono Geremia con le corde. Nella cisterna non c'era acqua ma solo fango, e Geremia affondo' nel fango. Geremia 38:7 Or Ebed-melek l'Etiope, un eunuco che stava nella casa del re, udi che avevano messo Geremia nella cisterna. Mentre il re stava seduto alla porta di Beniamino, Geremia 38:8 Ebed-melek usci dalla casa del re e parlo' al re, dicendo: Geremia 38:9 «O re, mio signore, quegli uomini hanno agito male in tutto cio' che hanno fatto al profeta Geremia, gettandolo nella cisterna; egli morira' di fame la' dentro, perche' non c'e' piu' pane in citta'». Geremia 38:10 Allora il re diede quest'ordine a Ebed-melek l'Etiope: «Prendi con te da qui trenta uomini e tira su il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia». Geremia 38:11 Cosi Ebed-melek prese con se' gli uomini, entro' nella casa del re al di sotto della tesoreria, prese di la' panni logori e stracci logori e li calo' a Geremia nella cisterna con le corde. Geremia 38:12 Poi Ebed-melek l'Etiope disse a Geremia: «Deh, mettiti questi panni e stracci logori sotto le ascelle, sotto le funi». Geremia fece cosi. Geremia 38:13 Cosi tirarono su Geremia con le corde e lo fecero salire dalla cisterna. Geremia rimase poi nel cortile della prigione. Sedekia interroga nuovamente Geremia Geremia 38:14 Allora il re Sedekia mando' a prendere il profeta Geremia e lo fece venire al terzo ingresso della casa dell'Eterno. Il re disse a Geremia: «Ti domando una cosa; non nascondermi nulla». Geremia 38:15 Geremia rispose a Sedekia: «Se te la dico, non mi farai certamente morire? Se poi ti do un consiglio, non mi darai ascolto». Geremia 38:16 Cosi il re Sedekia giuro' in segreto a Geremia, dicendo: «Com'e' vero che vive l'Eterno, che ci ha dato questa vita, non ti faro' morire e non ti daro' in mano di questi uomini che cercano la tua vita». Geremia 38:17 Allora Geremia disse a Sedekia: «Cosi dice l'Eterno, il DIO degli eserciti, il DIO d'Israele,: Se ti consegni ai principi del re di Babilonia, avrai salva la vita; questa citta' non sara' data alle fiamme e vivrai tu con la tua casa, Geremia 38:18 ma se non ti consegnerai ai principi del re di Babilonia, questa citta' sara' data in mano dei Caldei che la daranno alle fiamme, e tu non scamperai dalle loro mani», Geremia 38:19 Il re Sedekia disse a Geremia: «Ho paura dei Giudei che hanno disertato dalla parte dei Caldei, temo di essere dato nelle loro mani e che essi mi maltrattino». Geremia 38:20 Ma Geremia rispose: «Non ti consegneranno nelle loro mani. Deh, ascolta la voce dell'Eterno in cio' che ti dico; cosi ti andra' bene e vivrai. Geremia 38:21 Ma se rifiuti di uscire, questo e' cio' che l'Eterno mi ha mostrato: Geremia 38:22 Ecco, tutte le donne che sono rimaste nella casa del re di Giuda saranno condotte ai principi del re di Babilonia e diranno: "I tuoi intimi amici ti hanno sedotto e hanno prevalso contro di te, i tuoi piedi sono affondati nel fango ed essi ti hanno voltato le spalle". Geremia 38:23 Tutte le tue mogli e i tuoi figli saranno condotti ai Caldei e tu non scamperai dalle loro mani, ma sarai preso e dato in mano del re di Babilonia e questa citta' sara' bruciata con il fuoco». Geremia 38:24 Sedekia disse a Geremia: «Nessuno sappia queste parole, e tu non morirai. Geremia 38:25 Ma se i principi verranno a sapere che io ho parlato con te e verranno da te a dirti: "Riferiscici cio' che hai detto al re e anche cio' che il re ha detto a te, non nasconderci nulla e non ti faremo morire", Geremia 38:26 risponderai loro: "Ho presentato la mia supplica al re, perche' non mi facesse ritornare nella casa di Gionathan a morirvi"». Geremia 38:27 Ora tutti i principi vennero da Geremia e lo interrogarono, ma egli rispose loro secondo tutte quelle parole che il re gli aveva comandato; per cui lo lasciarono in pace, non seppero nulla della conversazione. Geremia 38:28 Cosi Geremia rimase nel cortile della prigione fino al giorno in cui Gerusalemme fu presa. Ed egli era li quando Gerusalemme fu presa. La caduta di Gerusalemme Geremia 39:1 Nel nono anno di Sedekia, re di Giuda, nel decimo mese, Nebukadnetsar, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme e la cinse d'assedio. Geremia 39:2 Nell'anno undicesimo di Sedekia nel quarto mese, il nove del mese fu aperta una breccia nella citta'; Geremia 39:3 tutti i principi del re di Babilonia entrarono e si stabilirono alla Porta di Mezzo: Nergalsharetser, Samgar-nebo, Sarsekim, capo degli eunuchi, Nergalsharetser, Rab-mag e tutti gli altri principi del re di Babilonia. Geremia 39:4 Appena Sedekia, re di Giuda, e tutti gli uomini di guerra li videro, fuggirono, uscendo di notte dalla citta' per la via del giardino reale, attraverso la porta fra le due mura, e presero la via dell'Arabah. Geremia 39:5 Ma l'esercito dei Caldei li insegui e raggiunse Sedekia nelle pianure di Gerico. Cosi lo presero e lo condussero da Nebukadnetsar, re di Babilonia, a Riblah nel paese di Hamath, dove pronuncio' il giudizio su di lui. Geremia 39:6 Poi il re di Babilonia fece uccidere i figli di Sedekia sotto i suoi occhi a Riblah; il re di Babilonia fece pure uccidere tutti i nobili di Giuda; Geremia 39:7 fece inoltre cavare gli occhi a Sedekia e lo fece legare con una doppia catena di bronzo per condurlo a Babilonia. Geremia 39:8 I Caldei diedero alle fiamme la casa del re e le case del popolo, e demolirono le mura di Gerusalemme. Geremia 39:9 Poi Nebuzaradan, capo delle guardie, condusse in cattivita' a Babilonia il residuo del popolo che era rimasto in citta' e quelli che avevano disertato dalla sua parte assieme al resto del popolo rimasto. Geremia 39:10 Ma Nebuzaradan, capo delle guardie, lascio' nel paese di Giuda i piu' poveri del popolo che non avevano nulla, assegnando loro in quel tempo vigne e campi. Geremia 39:11 Ma riguardo a Geremia, Nebukadnetsar re di Babilonia, aveva dato quest'ordine a Nebuzaradan, capo delle guardie, dicendo: Geremia 39:12 «Prendilo, tieni i tuoi occhi su di lui e non fargli alcun male, ma comportati con lui come egli ti dira'». Geremia 39:13 Cosi Nebuzaradan, capo delle guardie Nebushazban, capo degli eunuchi, Nergalsharetser, Rab-mag e tutti gli altri ufficiali del re di Babilonia, Geremia 39:14 mandarono a prendere Geremia dal cortile della prigione e lo consegnarono a Ghedaliah figlio di Ahikam, figlio di Shafan, perche' lo conducesse a casa. Cosi egli abito' in mezzo al popolo. Geremia 39:15 Or la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, mentre era ancora rinchiuso nel cortile della prigione, dicendo: Geremia 39:16 «Va' e parla a Ebed-melek l'Etiope, dicendo: Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Ecco, io porto a compimento su questa citta' le mie parole per sua rovina e non per suo bene, e in quel giorno esse si avvereranno davanti a te. Geremia 39:17 Ma in quel giorno io ti liberero', dice l'Eterno, e non sarai dato in mano degli uomini che temi. Geremia 39:18 Si, io ti liberero' certamente e non cadrai di spada, ma la tua vita sara' per te come il tuo bottino, perche' hai posto in me la tua fiducia, dice l'Eterno». Geremia e' lasciato libero, Ghedaliah e' fatto governatore del paese di Giuda Geremia 40:1 La parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dopo che Nebuzaradan, capo delle guardie, lo aveva mandato libero da Ramah, avendolo preso mentre era legato con catene in mezzo a tutti i deportati di Gerusalemme, e di Giuda, che erano condotti in cattivita' a Babilonia. Geremia 40:2 Il capo delle guardie prese Geremia e gli disse: «L'Eterno, il tuo DIO, ha pronunciato questo male contro questo luogo. Geremia 40:3 Ora l'Eterno l'ha portato a compimento e ha fatto come aveva detto, perche' voi avete peccato contro l'Eterno e non avete ascoltato la sua voce. Percio' vi e' accaduta una simile cosa. Geremia 40:4 Ora ecco, oggi ti sciolgo dalle catene che hai alle mani; se ti fa piacere venire con me a Babilonia, vieni, e io avro' cura di te, ma se non ti fa piacere venire con me a Babilonia, rimani. Ecco, l'intero paese ti sta davanti; va' dove piu' ti piace e dove piu' ti fa comodo». Geremia 40:5 Poiche' Geremia non si decideva a tornare, Nebuzaradan disse: «Torna da Ghedaliah figlio di Ahikam, figlio di Shafan, che il re di Babilonia ha stabilito sulle citta' di Giuda; dimora con lui in mezzo al popolo, o va' dove piu' ti fa comodo». Poi il capo delle guardie gli diede provviste di cibo e un regalo e lo lascio' andare. Geremia 40:6 Allora Geremia ando' da Ghedaliah, figlio di Ahikam, a Mitspah, e dimoro' con lui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese. Geremia 40:7 Quando tutti i capi delle forze che erano nella regione seppero con i loro uomini che il re di Babilonia aveva stabilito Ghedaliah, figlio di Ahikam, governatore nel paese e aveva affidato a lui uomini, donne, bambini e i piu' poveri del paese che non erano stati condotti in cattivita' a Babilonia, Geremia 40:8 si recarono da Ghedaliah a Mitspah: Ishmael, figlio di Nethaniah, Johanan e Gionathan figli di Kareah, Seraiah figlio di Tanhumeth, i figli di Efai di Netofa e Jezaniah figlio del Maakathita assieme ai loro uomini. Geremia 40:9 Ghedaliah figlio di Ahikam, figlio di Shafan, giuro' loro e ai loro uomini, dicendo: «Non abbiate timore di servire i Caldei, rimanete nel paese e servite il re di Babilonia e vi andra' tutto bene. Geremia 40:10 Quanto a me, ecco, io rimarro' a Mitspah per tenermi a disposizione dei Caldei, che verranno da noi, ma voi raccogliete il vino, la frutta d'estate e l'olio, riponeteli nei vostri recipienti e rimanete nelle vostre citta' che avete occupato». Geremia 40:11 Anche tutti i Giudei che erano in Moab, fra gli Ammoniti, in Edom e in tutti i paesi, quando vennero a sapere che il re di Babilonia aveva lasciato un residuo in Giuda e che aveva stabilito su di loro Ghedaliah figlio di Ahikam, figlio di Shafan, Geremia 40:12 si, tutti i Giudei ritornarono da tutti i luoghi dove erano stati dispersi e vennero nel paese di Giuda da Ghedaliah a Mitspah e raccolsero vino e frutta d'estate in grande abbondanza. Geremia 40:13 Or Johanan, figlio di Kareah, e tutti i capi delle forze che erano nella regione vennero da Ghedaliah a Mitspah, Geremia 40:14 e gli dissero: «Non sai che Baalis, re degli Ammoniti, ha mandato Ishmael, figlio di Nethaniah, per ucciderti?». Ma Ghedaliah, figlio di Ahikam, non credette loro. Geremia 40:15 Allora Johanan, figlio di Kareah disse segretamente a Ghedaliah in Mitspah: «Deh, lasciami andare a uccidere Ishmael, figlio di Nethaniah; nessuno lo sapra'. Perche' dovrebbe toglierti la vita, e cosi tutti i Giudei che si sono raccolti presso di te andrebbero dispersi e il residuo di Giuda perirebbe?». Geremia 40:16 Ma Ghedaliah, figlio di Ahikam, disse a Johanan, figlio di Kareah: «Non fare una tale cosa, perche' cio' che tu dici di Ishmael e' falso». Ghedaliah assassinato da Ishmael Geremia 41:1 Nel settimo mese avvenne che Ishmael figlio di Nethaniah, figlio di Elishama, della stirpe reale e uno dei funzionari del re, venne con dieci uomini da Ghedaliah, figlio di Ahikam a Mitspah, e la' in Mitspah mangiarono insieme. Geremia 41:2 Poi Ishmael, figlio di Nethaniah, si alzo' con i dieci uomini che erano con lui e colpirono con la spada Ghedaliah figlio di Ahikam, figlio di Shafan. Cosi uccisero colui che il re di Babilonia aveva stabilito come governatore sul paese. Geremia 41:3 Ishmael uccise pure tutti i Giudei che erano con Ghedaliah in Mitspah e i Caldei, uomini di guerra, che si trovavano la'. Geremia 41:4 Il giorno dopo che aveva ucciso Ghedaliah, quando ancora nessuno sapeva la cosa, Geremia 41:5 avvenne che giunsero alcuni da Sichem, da Sciloh, e da Samaria, ottanta uomini con la barba rasa, le vesti stracciate e con incisioni sul corpo; essi portavano nelle loro mani offerte e incenso, da presentare nella casa dell'Eterno. Geremia 41:6 Ishmael, figlio di Nethaniah, usci loro incontro da Mitspah, piangendo mentre camminava. Quando li incontro', disse loro: «Venite da Ghedaliah, figlio di Ahikam!». Geremia 41:7 Quando pero' giunsero in mezzo alla citta', Ishmael figlio di Nethaniah, insieme agli uomini che aveva con se', li uccise e li getto' in mezzo a una cisterna. Geremia 41:8 Ma tra di essi si trovavano dieci uomini che dissero a Ishmael: «Non ucciderci, perche' nei campi abbiamo provviste nascoste di grano, di orzo, di olio e di miele». Allora egli si trattenne e non li uccise assieme ai loro fratelli. Geremia 41:9 Or la cisterna nella quale Ishmael getto' tutti i cadaveri degli uomini che aveva ucciso insieme a Ghedaliah e' quella che il re Asa aveva fatto costruire per paura di Baasha, re d'Israele. Ishmael, figlio di Nethaniah, la riempi di uccisi. Geremia 41:10 Poi Ishmael condusse via prigioniero tutto il resto del popolo che si trovava in Mitspah: le figlie del re e tutto il popolo che era rimasto in Mitspah e su cui Nebuzaradan, capo delle guardie, aveva stabilito Ghedaliah, figlio di Ahikam. Ishmael, figlio di Nethaniah, li condusse via prigionieri e parti per recarsi dagli Ammoniti, Geremia 41:11 Quando pero' Johanan, figlio di Kareah, e tutti i capi delle forze che erano con lui vennero a sapere di tutto il male che Ishmael, figlio di Nethaniah, aveva fatto, Geremia 41:12 presero tutti gli uomini e andarono a combattere contro Ishmael, figlio di Nethaniah e lo trovarono presso la grande piscina che c'e' a Gabaon. Geremia 41:13 Quando tutto il popolo che era con Ishmael vide Johanan, figlio di Kareah e tutti i capi delle forze che erano con lui, si rallegro'. Geremia 41:14 Cosi tutto il popolo che Ishmael aveva condotto prigioniero da Mitspah si volto' e ando' a unirsi a Johanan, figlio di Kareah. Geremia 41:15 Ma Ishmael, figlio di Nethaniah, riusci a sfuggire da Johanan con otto uomini e ando' presso gli Ammoniti. Geremia 41:16 Allora Johanan, figlio di Kareah, e tutti i capi delle forze che erano con lui, presero da Mitspah tutto il resto del popolo, che aveva ripreso da Ishmael, figlio di Nethaniah, dopo che egli aveva ucciso Ghedaliah, figlio di Ahikam: valorosi uomini di guerra, donne, fanciulli ed eunuchi che egli aveva ricondotti da Gabaon. Geremia 41:17 Essi partirono e si fermarono a Geruth-Kimham che e' nelle vicinanze di Betlemme, per poi proseguire e andare in Egitto, Geremia 41:18 a motivo dei Caldei, perche' essi avevano paura di loro, poiche' Ishmael, figlio di Nethaniah, aveva ucciso Ghedaliah, figlio di Ahikam, che il re di Babilonia aveva stabilito come governatore sul paese. Geremia mette in guardia i Giudei che vogliono andare in Egitto Geremia 42:1 Tutti i capi delle forze, Johanan, figlio di Kareah, Jezaniah figlio di Hoshaiah e tutto il popolo, dal piu' piccolo al piu' grande, si avvicinarono Geremia 42:2 e dissero al profeta Geremia: «Deh, giunga la nostra supplica davanti a te e prega l'Eterno, il tuo DIO per noi, per tutto questo residuo (perche' di molti che eravamo siamo rimasti in pochi, come ti rendi conto con i tuoi stessi occhi), Geremia 42:3 affinche' l'Eterno, il tuo DIO, ci mostri la strada per la quale dobbiamo camminare e cio' che dobbiamo fare». Geremia 42:4 Il profeta Geremia disse loro: «Ho capito! Ecco, preghero' l'Eterno, il vostro DIO, secondo le vostre parole e vi faro' sapere tutto cio' che l'Eterno vi rispondera'; non vi nascondero' nulla». Geremia 42:5 Essi allora dissero a Geremia: «L'Eterno sia un testimone verace e fedele contro di noi, se non faremo secondo ogni parola che l'Eterno, il tuo DIO ci mandera' a dire per tuo mezzo. Geremia 42:6 Sia la sua risposta gradita o sgradita, noi ubbidiremo alla voce dell'Eterno, il nostro DIO, al quale ti mandiamo, affinche' ce ne venga bene nell'ubbidire alla voce dell'Eterno, il nostro DIO». Geremia 42:7 Dopo dieci giorni avvenne che la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia. Geremia 42:8 Egli allora chiamo' Johanan, figlio di Kareah, tutti i capi delle forze che erano con lui e tutto il popolo, dal piu' piccolo al piu' grande, Geremia 42:9 e disse loro: «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele, al quale mi avete mandato perche' gli presentassi la vostra supplica: Geremia 42:10 "Se continuate a rimanere in questo paese, io vi stabiliro' e non vi distruggero', vi piantero' e non vi sradichero', perche' mi pento della calamita' che ho fatto venire su di voi. Geremia 42:11 Non temete il re di Babilonia, di cui avete paura; non temetelo", dice l'Eterno, "perche' io sono con voi per salvarvi e per liberarvi dalla sua mano. Geremia 42:12 Io vi usero' misericordia, affinche' egli vi usi misericordia e vi faccia ritornare nel vostro paese". Geremia 42:13 Ma se, disubbidendo alla voce dell'Eterno, il vostro DIO, voi dite: "Non vogliamo rimanere in questo paese", Geremia 42:14 e dite: "No, vogliamo andare nel paese d'Egitto, dove non vedremo la guerra ne' udremo squillo di tromba ne' soffriremo piu' fame di pane, e la' dimoreremo", Geremia 42:15 ebbene, ascolta allora la parola dell'Eterno, o residuo di Giuda! Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: "Se avete veramente deciso di andare in Egitto e vi andate per stabilirvi, Geremia 42:16 la spada che temete vi raggiungera' la', nel paese d'Egitto, e la fame di cui avevate paura vi si attacchera' addosso la' in Egitto e la' morirete. Geremia 42:17 Avverra' dunque che tutti quelli che hanno deciso di andare in Egitto per dimorarvi moriranno di spada, di fame o di peste. Nessuno di loro scampera' o sfuggira' alla sventura che io faro' venire su di loro". Geremia 42:18 Poiche' cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: "Come la mia ira e il mio furore si sono riversati sugli abitanti di Gerusalemme, cosi il mio furore si riversera' su di voi, quando entrerete in Egitto, e voi diventerete un oggetto di esecrazione, di stupore, di maledizione e di obbrobrio e non vedrete piu' questo luogo". Geremia 42:19 O residuo di Giuda, l'Eterno vi dice: "Non andate in Egitto!". Sappiate bene che oggi vi ho solennemente avvertiti. Geremia 42:20 Voi avete usato inganno contro voi stessi, quando mi avete mandato dall'Eterno, il vostro DIO, dicendo: "Prega per noi l'Eterno, il nostro DIO, e tutto cio' che dira' l'Eterno, il nostro DIO, fallo sapere a noi fedelmente, e noi lo faremo". Geremia 42:21 Io ve l'ho fatto sapere oggi, ma voi non ubbidite alla voce dell'Eterno, il vostro DIO, ne' a nulla di cio' che vi ha mandato a dire per mezzo di me. Geremia 42:22 Or dunque sappiate bene che voi morirete di spada, di fame e di peste, nel luogo in cui desiderate andare a dimorare». Geremia trascinato in Egitto Geremia 43:1 Or avvenne che quando Geremia ebbe finito di riferire a tutto il popolo tutte le parole dell'Eterno, il loro DIO, tutte quelle parole, per cui l'Eterno, il loro Dio, lo aveva mandato a loro Geremia 43:2 Azaria, figlio di Hoshaiah e Johanan, figlio di Kareah, e tutti gli uomini superbi dissero a Geremia: «Tu dici il falso; l'Eterno, il nostro DIO, non ti ha mandato a dire: "Non andate in Egitto per dimorarvi", Geremia 43:3 ma Baruk, figlio di Neriah, ti incita contro di noi per darci in mano dei Caldei, per farci morire o per farci condurre in cattivita' a Babilonia». Geremia 43:4 Cosi Johanan, figlio di Kareah, tutti i capi delle forze e tutto il popolo non ubbidirono al comando dell'Eterno di rimanere nel paese di Giuda. Geremia 43:5 Ma Johanan, figlio di Kareah e tutti i capi delle forze presero tutti i superstiti di Giuda che erano ritornati da tutte le nazioni dove erano stati dispersi, per dimorare nel paese di Giuda: Geremia 43:6 gli uomini, le donne, i fanciulli, le figlie del re e tutte le persone che Nebuzaradan, capo delle guardie, aveva lasciato con Ghedaliah figlio di Ahikam, figlio di Shafan, assieme al profeta Geremia e a Baruk, figlio di Neriah, Geremia 43:7 e andarono nel paese d'Egitto, perche' non ubbidirono alla voce dell'Eterno, e giunsero fino a Tahpanhes. Geremia predice la conquista dell'Egitto da parte di Nebukadnetsar Geremia 43:8 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia in Tahpanhes, dicendo: Geremia 43:9 «Prendi nelle tue mani delle grosse pietre e nascondile nell'argilla della fornace da mattoni che e' all'ingresso della casa del Faraone a Tahpanhes, sotto gli occhi degli uomini di Giuda. Geremia 43:10 Quindi dirai loro: Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Ecco, io mandero' a prendere Nebukadnetsar re di Babilonia, mio servo, e porro' il suo trono su queste pietre che io ho nascosto, ed egli stendera' il suo padiglione reale sopra di esse. Geremia 43:11 Egli verra' e colpira' il paese d'Egitto, e mandera' alla morte chi e' destinato alla morte, alla cattivita' chi e' destinato alla cattivita', e alla spada chi e' destinato alla spada. Geremia 43:12 Io appicchero' il fuoco ai templi degli dei d'Egitto; egli li brucera' e li portera' in cattivita', e si avvolgera' del paese d'Egitto come il pastore si avvolge nella sua veste; poi se ne andra' di la' in pace. Geremia 43:13 Frantumera' pure le colonne sacre del tempio del sole, che sono nel paese d'Egitto, e dara' alle fiamme i templi degli de'i d'Egitto». Avvertimenti e minacce contro i Giudei rifugiati in Egitto a motivo della loro idolatria Geremia 44:1 La parola che fu rivolta a Geremia riguardo a tutti i Giudei che dimoravano nel paese di Egitto, che dimoravano a Migdol, a Tahpanhes, a Nof e nel paese di Pathros, dicendo: Geremia 44:2 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Voi avete visto tutto il male che ho fatto venire su Gerusalemme, e su tutte le citta' di Giuda; ecco, oggi sono una desolazione e nessuno piu' vi abita, Geremia 44:3 a motivo della malvagita' che hanno commessa provocandomi ad ira, andando a bruciare incenso, e a servire altri de'i, che ne' essi ne' voi ne' i vostri padri avevano mai conosciuto, Geremia 44:4 Eppure io vi ho mandato tutti i miei servi, i profeti, con urgenza ed insistenza a dirvi: "Deh, non fate questa cosa abominevole che io odio". Geremia 44:5 Ma essi non hanno ascoltato ne' hanno prestato orecchio, in modo da ritrarsi dalla loro malvagita', smettendo di bruciare incenso ad altri de'i. Geremia 44:6 Percio' il mio furore, la mia ira si sono riversati e sono divampati nelle citta' di Giuda e nelle vie di Gerusalemme, che sono divenute deserte e desolate, come sono ancor oggi». Geremia 44:7 Ma ora cosi dice l'Eterno, il DIO degli eserciti, il DIO d'Israele: «Perche' commettete questo gran male contro voi stessi, facendovi sterminare di mezzo a Giuda, uomini e donne, bambini e lattanti, in modo che non rimanga di voi neppure un residuo? Geremia 44:8 Perche' mi provocate ad ira con l'opera delle vostre mani, bruciando incenso ad altri de'i nel paese d'Egitto dove siete venuti a dimorare? Cosi vi farete sterminare e diventerete una maledizione e un obbrobrio fra tutte le nazioni della terra. Geremia 44:9 Avete forse dimenticato le malvagita' dei vostri padri, le malvagita' dei re di Giuda, le malvagita' delle loro mogli, le vostre malvagita' e le malvagita' commesse dalle vostre mogli nel paese di Giuda e per le vie di Gerusalemme Geremia 44:10 Fino ad oggi non si sono pentiti ne' hanno avuto timore ne' hanno camminato secondo la mia legge e secondo i miei statuti, che io ho posto davanti a voi e ai vostri padri». Geremia 44:11 Percio' cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Ecco, io volgo la mia faccia contro di voi per il vostro male e per distruggere tutto Giuda. Geremia 44:12 Prendero' il resto di Giuda che si e' ostinato a venire nel paese d'Egitto per dimorarvi; essi saranno tutti consumati e cadranno nel paese d'Egitto. Saranno consumati dalla spada e dalla fame, dal piu' piccolo al piu' grande; periranno di spada e di fame e diventeranno un oggetto di esecrazione, di stupore, di maledizione e di obbrobrio. Geremia 44:13 Puniro' quelli che dimorano nel paese d'Egitto, come ho punito Gerusalemme con la spada, con la fame e con la peste. Geremia 44:14 Non si salvera' ne' scampera' nessuno del resto di Giuda, che e' venuto a dimorare nel paese d'Egitto, per ritornare poi nel paese di Giuda, dove essi desiderano ardentemente ritornare per dimorarvi; ma essi non vi ritorneranno ad eccezione di alcuni scampati», Geremia 44:15 Allora tutti gli uomini che sapevano che le loro mogli bruciavano incenso ad altri de'i e tutte le donne che erano presenti, una grande moltitudine, e tutto il popolo che dimorava nel paese d'Egitto in Pathros, risposero a Geremia, dicendo: Geremia 44:16 «Quanto alla parola che ci hai detto nel nome dell'Eterno, non ti ascolteremo, Geremia 44:17 ma intendiamo fare tutto cio' che e' uscito dalla nostra bocca, bruciando incenso alla Regina del cielo e versandole libazioni, come abbiamo fatto noi, i nostri padri, i nostri re e i nostri principi nelle citta' di Giuda e per le vie di Gerusalemme, perche' allora avevamo pane in abbondanza, stavamo bene e non vedevamo alcuna sventura. Geremia 44:18 Da quando pero' abbiamo cessato di bruciare incenso alla Regina del cielo e versarle libazioni, ci e' venuto a mancare ogni cosa e siamo stati consumati dalla spada e dalla fame». Geremia 44:19 Le donne aggiunsero: «Quando bruciamo incenso alla Regina del cielo e le versiamo libazioni, e' forse senza il consenso dei nostri mariti che le facciamo focacce con la sua immagine e le versiamo libazioni?». Geremia 44:20 Allora Geremia parlo' a tutto il popolo, agli uomini, alle donne e a tutta la gente che gli aveva risposto in quel modo e disse: Geremia 44:21 «Non si e' forse l'Eterno ricordato e non gli e' venuto in mente l'incenso che avete bruciato nelle citta' di Giuda e per le vie di Gerusalemme, voi, i vostri padri, i vostri re, i vostri principi e il popolo del paese? Geremia 44:22 L'Eterno non l'ha piu' potuto sopportare, a motivo della malvagita' delle vostre azioni e a motivo delle abominazioni che avete commesso. Percio' il vostro paese e' divenuto una desolazione un oggetto di stupore, una maledizione e senza alcun abitante, come e' ancora oggi. Geremia 44:23 Poiche' voi avete bruciato incenso e poiche' avete peccato contro l'Eterno e non avete ascoltato la voce dell'Eterno e non avete camminato secondo la sua legge, i suoi statuti e i suoi precetti, percio' vi e' venuta addosso questa calamita', come oggi si vede». Geremia 44:24 Poi Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne: «Ascoltate la parola dell'Eterno, o voi tutti di Giuda, che siete nel paese d'Egitto. Geremia 44:25 Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: Voi e le vostre mogli lo avete detto con la vostra bocca e lo avete compiuto con le vostre mani, dicendo: "Noi vogliamo adempiere i voti che abbiamo fatto, bruciando incenso alla Regina del cielo, e versandole libazioni". Si, voi adempirete certamente i vostri voti e compirete i vostri voti. Geremia 44:26 Percio' ascoltate la parola dell'Eterno, o voi tutti di Giuda che dimorate nel paese d'Egitto: Ecco, io l'ho giurato per il mio grande nome, dice l'Eterno, che in tutto il paese d'Egitto il mio nome non sara' piu' invocato dalla bocca di alcun uomo di Giuda che dica: "Il Signore, l'Eterno, vive!". Geremia 44:27 Ecco, io vigilo su di loro per il loro male e non per il loro bene; e tutti gli uomini di Giuda che sono nel paese d'Egitto saranno consumati dalla spada e dalla fame, fino alla loro completa distruzione. Geremia 44:28 Tuttavia un piccolo numero di scampati dalla spada ritornera' dal paese d'Egitto nel paese di Giuda. Cosi tutto il resto di Giuda, che e' venuto nel paese d'Egitto per dimorarvi, sapra' quale parola si compira', se la mia o la loro. Geremia 44:29 E questo sara' per voi il segno, dice l'Eterno, che io vi puniro' in questo luogo affinche' sappiate che le mie parole contro di voi si compiranno veramente per vostra sciagura». Cosi dice l'Eterno: Geremia 44:30 «Ecco, io daro' il Faraone Hofra, re d'Egitto, in mano dei suoi nemici, in mano di quelli che cercano la sua vita, come ho dato Sedekia, re di Giuda, in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia, suo nemico, che cercava la sua vita». Promessa fatta a Baruk Geremia 45:1 La parola che il profeta Geremia rivolse a Baruk, figlio di Neriah, quando questi scrisse queste parole in un libro sotto dettatura di Geremia, nell'anno quarto di Jehoiakim, figlio di Giosia, re di Giuda, dicendo: Geremia 45:2 «Cosi dice l'Eterno, il DIO d'Israele, a te, o Baruk: Geremia 45:3 Tu dici: "Guai a me, perche' l'Eterno aggiunge afflizione al mio dolore, io sono stanco di gemere e non trovo riposo". Geremia 45:4 Cosi dirai a lui: Cosi dice l'Eterno: Ecco io demoliro' cio' che ho edificato e sradichero' cio' che ho piantato, e questo in tutto il paese. Geremia 45:5 E tu cercheresti grandi cose per te? Non cercarle perche', ecco, io faro' venire sciagura sopra ogni carne», dice l'Eterno, «ma a te daro' la tua vita come bottino in tutti i luoghi dove tu andrai». Geremia 46:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta al profeta Geremia contro le nazioni. Contro l'Egitto: la sconfitta di Karkemish Geremia 46:2 Contro l'Egitto: riguardo all'esercito del Faraone Neko, re d'Egitto, che era presso il fiume Eufrate a Karkemish e che Nebukadnetsar, re di Babilonia, sconfisse nel quarto anno di Jehoiakim figlio di Giosia, re di Giuda. Geremia 46:3 «Preparate lo scudo piccolo e grande e avvicinatevi alla battaglia. Geremia 46:4 Bardate i cavalli e, voi cavalieri, montateli; presentatevi con elmi, lucidate le lance indossate le corazze! Geremia 46:5 Che cosa vedo? Essi sono sbigottiti e si volgono indietro; i loro uomini prodi sono sconfitti e fuggono precipitosamente senza neppure voltarsi, tutt'intorno e' terrore» dice l'Eterno. Geremia 46:6 «Non lasciare che il veloce sfugga ne' che il prode si metta in salvo. A nord presso il fiume Eufrate, vacillano e cadono. Geremia 46:7 Chi e' colui che sale come il Nilo, e le cui acque si gonfiano come quelle dei fiumi? Geremia 46:8 e' l'Egitto che sale come il Nilo, e le cui acque si gonfiano come quelle dei fiumi. Egli dice: "Saliro', ricopriro' la terra e distruggero' la citta' e i suoi abitanti". Geremia 46:9 Caricate, o cavalli, e avanzate furiosamente, o carri; si facciano avanti gli uomini prodi, quei di Etiopia e di Putt che portano lo scudo e quei di Lud che maneggiano e tendono l'arco. Geremia 46:10 Questo giorno per il Signore, l'Eterno degli eserciti, e' giorno di vendetta, per vendicarsi dei suoi nemici. La spada divorera', si saziera' e si inebriera' del loro sangue, perche' il Signore, l'Eterno degli eserciti, fa un sacrificio nel paese del nord, presso il fiume Eufrate. Geremia 46:11 Sali a Galaad e prendi del balsamo, o vergine, figlia d'Egitto. Invano fai uso di molte medicine, non c'e' guarigione per te. Geremia 46:12 Le nazioni hanno saputo della tua ignominia e il tuo grido di dolore ha riempito la terra, perche' il prode ha inciampato contro il prode e sono caduti insieme tutt'e due». Invasione e distruzione dell'Egitto Geremia 46:13 La parola che l'Eterno rivolse al profeta Geremia sulla venuta di Nebukadnetsar, re di Babilonia, per colpire il paese d'Egitto. Geremia 46:14 Annunziatelo in Egitto, fatelo sapere a Migdol, fatelo sapere a Nof e a Tahpanhes. Dite: «Alzati e preparati, perche' la spada divora tutto cio' che ti circonda». Geremia 46:15 Perche' i tuoi uomini valorosi sono atterrati? Non possono resistere perche' l'Eterno li abbatte. Geremia 46:16 Egli ne fa vacillare molti, cadono l'un sopra l'altro e dicono: «Su, torniamo al nostro popolo e al nostro paese nativo, lontano dalla spada micidiale». Geremia 46:17 La' essi gridano: «Il Faraone, re d'Egitto, non e' che un gran rumore, che ha lasciato passare il tempo stabilito». Geremia 46:18 «Com'e' vero che io vivo», dice il Re il cui nome e' l'Eterno degli eserciti, «egli verra' come il Tabor fra le montagne, come il Karmel presso il mare. Geremia 46:19 Preparati il bagaglio per la cattivita', o figlia che abiti in Egitto, perche' Nof diventera' un deserto e sara' bruciata, e non vi abitera' piu' nessuno. Geremia 46:20 L'Egitto e' come una giovenca bellissima, ma viene la distruzione, viene dal nord. Geremia 46:21 Anche i suoi mercenari che sono in mezzo ad essa sono come vitelli da ingrasso; anch'essi hanno voltato le spalle, fuggono insieme, non resistono, perche' e' piombato su di loro il giorno della loro calamita', il tempo della loro punizione. Geremia 46:22 La sua voce si muove come un serpente, perche' essi avanzano con un esercito e vengono contro di essa con scuri, come tanti tagliaboschi. Geremia 46:23 Essi abbatteranno la sua foresta» dice l'Eterno, «benche' sia impenetrabile, perche' sono piu' numerosi delle locuste, non si possono contare. Geremia 46:24 La figlia d'Egitto sara' coperta di vergogna, sara' data in mano del popolo del nord». Geremia 46:25 L'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele, dice: «Ecco, io puniro' Amon di No, il Faraone e l'Egitto, i suoi de'i e i suoi re il Faraone e quelli che confidano in lui; Geremia 46:26 li daro' in mano di quelli che cercano la loro vita, in mano di Nebukadnetsar, re di Babilonia e in mano dei suoi servi ma dopo questo sara' abitato come nel passato», dice l'Eterno. Geremia 46:27 «Ma tu non temere, o mio servo Giacobbe, non ti sgomentare, o Israele, perche' ecco, io ti salvero' da lontano e la tua progenie dalla terra della sua cattivita'. Giacobbe ritornera', non sara' piu' molestato e sara' tranquillo, e nessuno piu' lo spaventera'. Geremia 46:28 Non temere, o Giacobbe mio servo», dice l'Eterno, «perche' io sono con te, io annientero' tutte le nazioni fra le quali ti ho disperso, ma non annientero' te, ti castighero' con giusta misura e non ti lascero' del tutto impunito». Contro i Filistei Geremia 47:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta al profeta Geremia contro i Filistei, prima che il Faraone attaccasse Gaza. Geremia 47:2 Cosi dice l'Eterno: «Ecco, delle acque salgono dal nord, diventano un torrente che straripa e inondano il paese e tutto cio' che contiene, la citta' e quelli che abitano in essa; allora gli uomini grideranno e tutti gli abitanti del paese urleranno. Geremia 47:3 Allo strepito degli zoccoli scalpitanti dei suoi possenti destrieri, al fragore dei suoi carri, al fracasso delle sue ruote, i padri non si volgeranno verso i figli per la debolezza delle loro mani, Geremia 47:4 a motivo del giorno che viene per devastare tutti i Filistei, eliminando da Tiro e Sidone ogni superstite che puo' dar aiuto, perche' l'Eterno distruggera' i Filistei, i superstiti dell'isola di Kaftor. Geremia 47:5 Gaza e' divenuta calva, Ashkelon e' distrutta. O superstiti della loro valle, fino a quando vi farete incisioni? Geremia 47:6 O spada dell'Eterno, quando mai ti concederai riposo? Rientra nel tuo fodero, fermati e sta' calma! Geremia 47:7 Come potrebbe riposare, se l'Eterno le ha dato ordini contro Ashkelon e contro il lido del mare?; egli l'ha convocata la'». Contro i Moabiti Geremia 48:1 Contro Moab. Cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Guai a Nebo, perche' e' devastata; Kiriathaim e' coperta di vergogna, e' presa; la roccaforte e' coperta di vergogna e sbigottita. Geremia 48:2 La gloria di Moab non e' piu'; in Heshbon tramano del male contro di lui, dicendo: "Venite e distruggiamola, perche' non sia piu' nazione". Tu pure, o Madmen, sarai demolita, la spada ti inseguira'. Geremia 48:3 Una voce che implora aiuto uscira' da Horonaim: devastazione e grande rovina! Geremia 48:4 Moab e' infranto, i suoi piccoli fanno udire le loro grida. Geremia 48:5 Sulla salita di Luhith salgono piangendo amaramente, mentre nella discesa di Horonaim si ode il grido angosciato della disfatta. Geremia 48:6 Fuggite, salvate la vostra vita e siate come un tamarisco nel deserto! Geremia 48:7 Poiche' hai posto la tua fiducia nelle tue opere e nei tuoi tesori, anche tu sarai preso; e Kemosh andra' in cattivita' assieme ai suoi sacerdoti e ai suoi principi. Geremia 48:8 Il devastatore verra' contro tutte le citta', e nessuna citta' scampera'; la valle perira' e la pianura sara' distrutta, come l'Eterno ha detto. Geremia 48:9 Date ali a Moab, perche' possa volare via, le sue citta' diventeranno una desolazione, e piu' nessuno vi abitera'. Geremia 48:10 Maledetto colui che compie l'opera dell'Eterno fiaccamente, maledetto colui che trattiene la sua spada dallo spargere il sangue! Geremia 48:11 Moab e' stato tranquillo fin dalla sua giovinezza, riposando sulle sue fecce, e non e' stato travasato da vaso a vaso ne' e' andato in cattivita'; per questo gli e' rimasto il suo sapore e il suo profumo non si e' alterato. Geremia 48:12 Percio' ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali gli mandero' dei travasatori che lo travaseranno; vuoteranno i suoi vasi e frantumeranno le sue anfore. Geremia 48:13 Allora Moab si vergognera' di Kemosh, come la casa d'Israele si e' vergognata di Bethel, in cui aveva riposto la sua fiducia. Geremia 48:14 Come potete dire: "Noi siamo uomini forti e valorosi per la battaglia"? Geremia 48:15 Moab e' devastato; le sue citta' salgono in fumo e i suoi giovani migliori scendono al macello», dice il Re, il cui nome e' l'Eterno degli eserciti. Geremia 48:16 «La calamita' di Moab e' ormai imminente e la sua sciagura avanza velocemente. Geremia 48:17 Fate cordoglio per lui, voi tutti che lo circondate, e tutti voi che conoscete il suo nome, dite: "Come si e' spezzato quel forte scettro, quel magnifico bastone?". Geremia 48:18 O figlia che abiti in Dibon, scendi dalla tua gloria e siedi sul suolo riarso, perche' il devastatore di Moab e' salito contro di te, ha distrutto le tue fortezze. Geremia 48:19 O tu che abiti in Aroer, fermati lungo la strada e guarda; interroga il fuggiasco e colei che scappa e domanda: "Che cos'e' successo?". Geremia 48:20 Moab e' coperto di vergogna, perche' e' infranto; gemete e gridate, annunziate sull'Arnon che Moab e' devastato! Geremia 48:21 Un castigo e' venuto sulla regione della pianura su Holon, su Jahats e su Mefaath, Geremia 48:22 su Dibon, su Nebo e su Beth-Diblathaim, Geremia 48:23 su Kiriathaim, su Beth-Gamul e su Beth-Meon, Geremia 48:24 su Kerioth, su Botsrah e su tutte le citta' del paese di Moab, lontane e vicine. Geremia 48:25 Il corno di Moab e' tagliato e il suo braccio e' spezzato», dice l'Eterno. Geremia 48:26 «Inebriatelo, perche' si e' innalzato contro l'Eterno. Moab si voltolera' nel suo vomito e diventera' anch'esso oggetto di scherno. Geremia 48:27 Israele non e' forse stato per te un oggetto di scherno? e' stato forse trovato fra i ladri, che ogni volta che parli di lui scuoti la testa? Geremia 48:28 Abbandonate le citta' e andate ad abitare nella roccia, o abitanti di Moab, e siate come la colomba che fa il suo nido sulle pareti che sovrastano un precipizio. Geremia 48:29 Abbiamo udito l'orgoglio di Moab, estremamente orgoglioso, la sua altezzosita', la sua superbia, la sua arroganza e l'alterigia del suo cuore. Geremia 48:30 Io conosco la sua rabbia», dice l'Eterno, «che pero' non ha consistenza, il suo vantarsi che non ha approdato a nulla. Geremia 48:31 Percio' io innalzo un lamento su Moab e mandero' grida per tutto Moab; si gemera' per gli uomini di Kir-Heres. Geremia 48:32 O vigna di Sibmah, io piango per te come si piange per Jazer; i tuoi tralci sono giunti oltre il mare, arrivavano fino al mare di Jazer. Il devastatore e' piombato sui tuoi frutti d'estate e sulla tua vendemmia. Geremia 48:33 La gioia e l'allegrezza sono scomparse dalla fertile campagna e dal paese di Moab; ho fatto scomparire il vino dai tini, nessuno piu' pigia con grida di gioia. Le loro grida non sono piu' grida di gioia. Geremia 48:34 A motivo del grido di Heshbon la loro voce s'e' udita fino a Elealeh e a Jahats, da Tsoar fino a Horonaim, come una giovenca di tre anni; perfino le acque di Nimrim sono divenute una desolazione. Geremia 48:35 Io faro' venir meno in Moab», dice l'Eterno, «chi offre sacrifici sugli alti luoghi e chi brucia incenso ai suoi de'i. Geremia 48:36 Percio' il mio cuore per Moab gemera' come i flauti, il mio cuore gemera' come i flauti per gli uomini di Kir-Heres, perche' la ricchezza che hanno acquistato e' andata perduta. Geremia 48:37 Poiche' ogni testa sara' rasata, ogni barba sara' tagliata, su tutte le mani ci saranno incisioni e sui fianchi il sacco. Geremia 48:38 Su tutti i tetti di Moab e nelle sue piazze e' tutto un lamento, perche' io ho frantumato Moab, come un vaso che non ha piu' alcun valore», dice l'Eterno. Geremia 48:39 «Gemeranno dicendo: "Com'e' stato infranto! Come Moab ha voltato vergognosamente le spalle! Cosi Moab e' diventato lo scherno e lo spavento di tutti quelli che gli stanno attorno"». Geremia 48:40 Poiche' cosi dice l'Eterno: «Ecco, egli spicchera' il volo come un'aquila e spieghera' le sue ali verso Moab. Geremia 48:41 Kerioth e' presa, le fortezze sono occupate e il cuore dei prodi di Moab in quel giorno sara' come il cuore di una donna nelle doglie di parto. Geremia 48:42 Moab sara' distrutto, non sara' piu' popolo, perche' si e' innalzato contro l'Eterno. Geremia 48:43 Spavento, fossa, laccio ti sovrastano, o abitante di Moab», dice l'Eterno. Geremia 48:44 «Chi fugge davanti allo spavento cadra' nella fossa e chi esce dalla fossa sara' preso nel laccio, perche' faro' venire su di lui, su Moab, l'anno della sua punizione», dice l'Eterno. Geremia 48:45 «All'ombra di Heshbon si fermano spossati i fuggiaschi, ma un fuoco esce da Heshbona e una fiamma di mezzo a Sihon, che divora i fianchi di Moab e la sommita' del capo degli uomini tumultuanti. Geremia 48:46 Guai a te, o Moab! Il popolo di Kemosh e' perduto, perche' i tuoi figli son portati in cattivita' e le tue figlie in esilio. Geremia 48:47 Ma io faro' tornare Moab dalla cattivita' negli ultimi giorni dice l'Eterno». Fin qui il giudizio su Moab. Contro gli Ammoniti Geremia 49:1 Contro i figli di Ammon. Cosi dice l'Eterno: «Israele non ha forse figli, non ha egli alcun erede? Perche' dunque Malkam prende possesso di Gad e il suo popolo si e' stabilito nelle sue citta'? Geremia 49:2 Percio' ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, nei quali io faro' udire il grido di guerra contro Rabbah dei figli di Ammon; essa diventera' un cumulo di rovine e le sue borgate saranno consumate dal fuoco. Allora Israele, prendera' possesso della sua eredita'», dice l'Eterno. Geremia 49:3 «Gemi o Heshbon, perche' Ai e' devastata; gridate, o borgate di Rabbah, cingetevi di sacco, innalzate lamenti, correte qua e la' entro i recinti del gregge perche' Malkam va in cattivita' insieme ai suoi sacerdoti e ai suoi principi. Geremia 49:4 Perche' ti vanti nelle valli? La tua valle si e' svuotata, o figlia ribelle che confidavi nei tuoi tesori e dicevi: "Chi verra' contro di me?". Geremia 49:5 Ecco, io ti faro' venire addosso il terrore, dice il Signore, l'Eterno degli eserciti, da tutti quelli che ti circondano, e voi sarete scacciati, ognuno diritto davanti a se, e non vi sara' chi raduni i fuggiaschi. Geremia 49:6 Ma dopo questo io faro' ritornare dalla cattivita' i figli di Ammon», dice l'Eterno. Contro gli Edomiti Geremia 49:7 Contro Edom. Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Non c'e' piu' sapienza in Teman? e' forse venuto meno il consiglio agli intelligenti? e' svanita la loro sapienza? Geremia 49:8 Fuggite, tornate indietro, andate ad abitare nelle profondita' della terra o abitanti di Dedan, perche' faro' venire la calamita' di Esau' su di lui nel tempo della sua punizione. Geremia 49:9 Se dei vendemmiatori venissero da te non lascerebbero qualche grappoletto da racimolare? Se dei ladri venissero da te di notte distruggerebbero solo quanto loro basta. Geremia 49:10 Ma io mettero' a nudo Esau' e scopriro' i suoi nascondigli, ed egli non potra' piu' nascondersi. La sua discendenza, i suoi fratelli e i suoi vicini saranno distrutti, ed egli non sara' piu'. Geremia 49:11 Lascia i tuoi orfani, io li conservero' in vita, e le tue vedove confidino in me». Geremia 49:12 Poiche' cosi dice l'Eterno: «Ecco, quelli che non erano destinati a bere il calice, lo berranno certamente; e tu andresti del tutto impunito? Non andrai impunito, ma lo berrai certamente. Geremia 49:13 Poiche' io ho giurato per me stesso», dice l'Eterno, «Botsrah diventera' un oggetto di stupore e di scherno, una desolazione e una maledizione, e tutte le sue citta' saranno una desolazione per sempre. Geremia 49:14 Ho udito un messaggio dall'Eterno, e un messaggero e' stato inviato alle nazioni: "Radunatevi e andate contro di lui; alzatevi per la battaglia". Geremia 49:15 Poiche' ecco, io ti rendero' piccolo tra le nazioni e disprezzato fra gli uomini. Geremia 49:16 Il terrore che ispiravi e l'orgoglio del tuo cuore ti hanno sedotto o tu che abiti nelle fessure delle rocce, che occupi la sommita' delle colline, anche se facessi il tuo nido in alto come l'aquila, ti faro' precipitare di lassu'», dice l'Eterno. Geremia 49:17 «Edom diventera' un oggetto di stupore, chiunque gli passera' vicino rimarra' stupito e fischiera' per tutte le sue ferite. Geremia 49:18 Come nella distruzione di Sodoma e di Gomorra, e delle loro citta' vicine», dice l'Eterno, «nessuno piu' vi abitera' ne' alcun figlio d'uomo vi dimorera'. Geremia 49:19 Ecco, egli salira' come un leone dal rigonfiamento del Giordano contro la forte dimora; io lo faro' improvvisamente fuggire di la' e stabiliro' su di esso colui che ho scelto. Chi infatti e' come me? Chi mi citera' in giudizio? Chi e' dunque il pastore che puo' tenermi fronte? Geremia 49:20 Percio' ascoltate il disegno che l'Eterno ha concepito contro Edom e le decisioni che ha preso contro gli abitanti di Teman. Certo saranno trascinati via anche i piu' piccoli del gregge, certo la loro dimora sara' devastata. Geremia 49:21 Al rumore della loro caduta la terra tremera'; il suono del loro grido sara' udito fino al Mar Rosso. Geremia 49:22 Ecco, il nemico sale, spicca il volo come l'aquila e spiega le sue ali verso Botsrah e il cuore dei prodi di Edom in quel giorno sara' come il cuore di una donna nelle doglie di parto». Contro Damasco Geremia 49:23 Contro Damasco. Hamath e Arpad sono coperte di vergogna, perche' hanno udito una cattiva notizia; vengono meno; c'e' grande tormento sul mare che non puo' essere calmato. Geremia 49:24 Damasco e' divenuta fiacca, si volge per fuggire, un tremito l'ha colta; angoscia e dolori l'assalgono come una donna che sta per partorire. Geremia 49:25 «Come mai non e' stata abbandonata la citta' della lode, la citta' della mia gioia? Geremia 49:26 Percio' i suoi giovani cadranno nelle sue piazze e tutti gli uomini di guerra periranno in quel giorno», dice l'Eterno degli eserciti. Geremia 49:27 «Io appicchero' il fuoco alle mura di Damasco, ed esso divorera' i palazzi di Ben-Hadad». Contro Kedar e Hatsor Geremia 49:28 Contro Kedar e i regni di Hatsor, che Nebukadnetsar, re di Babilonia, sconfisse. Cosi dice l'Eterno: «Levatevi, salite contro Kedar e distruggete i figli dell'est. Geremia 49:29 Le loro tende e le loro greggi saranno prese; i loro padiglioni, tutti i loro attrezzi e i loro cammelli saranno portati via; si gridera' loro: "Spavento da tutte le parti". Geremia 49:30 Fuggite, andate lontano ad abitare nelle profondita' della terra, o abitanti di Hatsor», dice l'Eterno, «poiche' Nebukadnetsar, re di Babilonia, ha formato un disegno contro di voi, ha concepito un piano contro di voi. Geremia 49:31 Levatevi, salite contro una nazione tranquilla che abita al sicuro», dice l'Eterno, «che non ha ne' porte ne' sbarre e dimora solitaria. Geremia 49:32 I loro cammelli saranno portati via come bottino e il gran numero del loro bestiame come preda. Io disperdero' a tutti i venti quelli che si tagliano gli angoli della barba e faro' venire la loro calamita' da tutte le parti», dice l'Eterno. Geremia 49:33 «Hatsor diventera' una dimora di sciacalli, una desolazione per sempre; nessuno piu' vi abitera' ne' alcun figlio d'uomo vi dimorera'». Contro Elam Geremia 49:34 La parola dell'Eterno che fu rivolta al profeta Geremia contro Elam, all'inizio del regno di Sedekia, re di Giuda, dicendo: Geremia 49:35 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Ecco, io spezzero' l'arco di Elam, il nerbo della sua forza. Geremia 49:36 Io faro' venire contro Elam i quattro venti dalle quattro estremita' del cielo; li disperdero' a tutti quei venti e non ci sara' nazione dove non giungano i fuggiaschi di Elam. Geremia 49:37 Rendero' gli Elamiti spaventati davanti ai loro nemici e davanti a quelli che cercano la loro vita; faro' venire su di loro la calamita', la mia ira ardente», dice l'Eterno. «Mandero' dietro di loro la spada finche' non li avro' consumati. Geremia 49:38 Porro' quindi il mio trono in Elam e ne faro' perire i re e i principi», dice l'Eterno. Geremia 49:39 «Ma negli ultimi giorni avverra' che faro' ritornare Elam dalla cattivita'», dice l'Eterno. Contro Babilonia Geremia 50:1 La parola che l'Eterno pronuncio' contro Babilonia e contro il paese dei Caldei per mezzo del profeta Geremia: Geremia 50:2 «Annunziatelo fra le nazioni, proclamatelo e innalzate una bandiera; proclamatelo e non nascondetelo. Dite: "Babilonia e' presa. Bel, e' coperto di vergogna, Merodak e' infranto, le sue immagini sono coperte di vergogna, i suoi idoli sono infranti". Geremia 50:3 Poiche' dal nord sale contro di lei una nazione che ridurra' il paese a un deserto e nessuno piu' abitera' in essa; uomini e bestie fuggiranno, se ne andranno. Geremia 50:4 In quei giorni e in quel tempo», dice l'Eterno, «i figli d'Israele e i figli di Giuda verranno insieme; cammineranno piangendo e cercheranno l'Eterno il loro DIO. Geremia 50:5 Domanderanno della via di Sion verso cui volgeranno le loro facce, dicendo: "Venite, uniamoci all'Eterno, con un patto eterno, che non sia piu' dimenticato". Geremia 50:6 Il mio popolo e' stato un gregge di pecore smarrite; i loro pastori le avevano sviate, le avevano fatte smarrire sui monti. Sono andate di monte in colle e hanno dimenticato il luogo del loro riposo. Geremia 50:7 Tutti quelli che le trovavano, le divoravano, e i loro nemici dicevano: "Non siamo colpevoli, perche' hanno peccato contro l'Eterno, dimora della giustizia, l'Eterno, speranza dei loro padri". Geremia 50:8 Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese dei Caldei e siate come capri davanti al gregge. Geremia 50:9 Poiche' ecco, io suscito e faccio salire contro Babilonia una moltitudine di grandi nazioni dal paese del nord, e si schiereranno contro di essa; di la' essa sara' presa. Le loro frecce sono come quelle di un abile arciere; nessuna ritorna a vuoto. Geremia 50:10 La Caldea sara' abbandonata al saccheggio; tutti i suoi saccheggiatori saranno saziati», dice l'Eterno. Geremia 50:11 «Gioite e rallegratevi, o saccheggiatori della mia eredita', perche' vi siete ingrassati come una giovenca che trebbia il grano e nitrite come forti destrieri. Geremia 50:12 Vostra madre sara' grandemente svergognata, colei che vi ha partoriti arrossira'. Ecco, essa sara' l'ultima delle nazioni, un deserto, una terra arida, una solitudine, Geremia 50:13 A motivo dell'ira dell'Eterno non sara' piu' abitata, sara' una completa desolazione; chiunque passera' vicino a Babilonia rimarra' stupito e fischiera' per tutte le sue ferite. Geremia 50:14 Schieratevi tutt'intorno a Babilonia, o voi tutti tiratori d'arco. Tirate contro di essa, non risparmiate alcuna freccia, perche' ha peccato contro l'Eterno. Geremia 50:15 Mandate grida di guerra contro di essa tutt'intorno; ella si e' arresa le sue fondamenta sono cadute, le sue mura sono crollate, perche' questa e' la vendetta dell'Eterno. Vendicatevi di lei. Fate a lei come essa ha fatto ad altri, Geremia 50:16 Sterminate da Babilonia chi semina e chi impugna la falce al tempo della messe. Per paura della spada dell'oppressore ciascuno ritornera' al suo popolo, ciascuno fuggira' al proprio paese. Geremia 50:17 Israele e' una pecora smarrita, a cui i leoni hanno dato la caccia; per primo l'ha divorata il re di Assiria, poi quest'ultimo, Nebukadnetsar, re di Babilonia, le ha frantumato le ossa». Geremia 50:18 Percio' cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «Ecco, io puniro' il re di Babilonia e il suo paese, come ho punito il re di Assiria. Geremia 50:19 Ma ricondurro' Israele al suo pascolo, pascolera' sul Karmel e in Bashan e la sua anima si saziera' sui colli di Efraim e in Galaad. Geremia 50:20 In quei giorni, in quel tempo», dice l'Eterno, «si cerchera' l'iniquita' d'Israele, ma non ce ne sara' alcuna, e i peccati di Giuda, ma non si troveranno; perche' io perdonero' a quelli che lascero' come residuo. Geremia 50:21 Sali contro il paese di Merathaim, e contro gli abitanti di Pekod. Devasta e votali allo sterminio», dice l'Eterno, «e fa' esattamente come io ti ho comandato! Geremia 50:22 Nel paese c'e' rumore di guerra e la distruzione e' grande. Geremia 50:23 Perche' e' stato fatto a pezzi e distrutto il martello di tutta la terra? Perche' Babilonia e' divenuta una desolazione fra le nazioni? Geremia 50:24 Ti ho teso un laccio e tu sei stata presa, o Babilonia, senza avvedertene. Sei stata trovata e catturata, perche' hai fatto guerra contro l'Eterno. Geremia 50:25 L'Eterno ha aperto il suo arsenale e ha tratto fuori le armi della sua indignazione, poiche' questa e' un'opera che il Signore, l'Eterno degli eserciti, deve compiere nel paese dei Caldei. Geremia 50:26 Venite contro di lei dalle estremita' piu' lontane, aprite i suoi granai, fatene un mucchio di rovine e votatela allo sterminio, che nulla ne resti. Geremia 50:27 Uccidete tutti i suoi tori, scendano al macello. Guai a loro, perche' il loro giorno e' giunto, il giorno della loro punizione. Geremia 50:28 Si ode la voce di quelli che fuggono e scappano dal paese di Babilonia per annunciare in Sion la vendetta dell'Eterno, il nostro DIO, la vendetta del suo tempio. Geremia 50:29 Convocate contro Babilonia gli arcieri, tutti quelli che tendono l'arco. Accampatevi tutt'intorno contro di lei, nessuno scampi. Ripagatela secondo le sue opere, fate a lei esattamente come lei ha fatto ad altri, perche' e' stata arrogante contro l'Eterno, contro il Santo d'Israele. Geremia 50:30 Percio' i suoi giovani cadranno nelle sue piazze e tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno», dice l'Eterno. Geremia 50:31 «Eccomi contro di te, o arrogante», dice il Signore, l'Eterno degli eserciti, «perche' il tuo giorno e' giunto, il tempo in cui ti puniro'. Geremia 50:32 L'arrogante vacillera' e cadra', e nessuno lo rialzera'. Io appicchero' il fuoco alle sue citta', e divorera' tutto cio' che lo circonda». Geremia 50:33 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «I figli d'Israele erano oppressi insieme ai figli di Giuda. Tutti quelli che li hanno portati in cattivita' li hanno tenuti saldamente e hanno rifiutato di lasciarli andare. Geremia 50:34 Il loro Redentore e' forte; il suo nome e' l'Eterno degli eserciti. Egli difendera' certamente la loro causa per dar riposo alla terra e per far tremare gli abitanti di Babilonia. Geremia 50:35 Una spada pende sui Caldei», dice l'Eterno, «sugli abitanti di Babilonia, sui suoi principi, sui suoi savi. Geremia 50:36 Una spada pende sui bugiardi vanagloriosi, che risulteranno insensati; una spada pende sui suoi prodi, che saranno atterriti. Geremia 50:37 Una spada pende sui suoi cavalli, sui suoi carri e su tutto il miscuglio di gente che e' in mezzo a lei, la quale diventera' come tante donne, una spada pende sui suoi tesori, che saranno saccheggiati. Geremia 50:38 Una siccita' pende sulle sue acque, che saranno prosciugate, perche' e' un paese di immagini scolpite e vanno pazzi per i loro idoli. Geremia 50:39 Percio' vi abiteranno le bestie del deserto con gli sciacalli e vi si stabiliranno gli struzzi. Non sara' mai piu' abitata ne' popolata di generazione in generazione. Geremia 50:40 Come DIO distrusse Sodoma, Gomorra e le citta' loro vicine», dice l'Eterno, «cosi non vi abitera' piu' alcuno ne' vi dimorera' piu' figlio d'uomo. Geremia 50:41 Ecco, un popolo viene dal nord, una grande nazione e molti re sono suscitati dalle estremita' della terra. Geremia 50:42 Essi impugnano arco e lancia; sono crudeli e non hanno alcuna pieta'; la loro voce ruggira' come il mare. Montano cavalli, sono pronti a combattere come un sol uomo contro di te, o figlia di Babilonia. Geremia 50:43 Il re di Babilonia ha udito parlare di loro e le sue mani si indeboliscono; l'ha colto l'angoscia, doglie come di donna che sta per partorire. Geremia 50:44 Ecco, sale come un leone dal rigonfiamento del Giordano contro la forte dimora, Ma io li faro' improvvisamente fuggire da lei e stabiliro' su di essa colui che ho scelto. Chi infatti e' come me e chi puo' citarmi in giudizio? Chi e' dunque quel pastore che puo' tenermi fronte? Geremia 50:45 Percio' ascoltate il disegno che l'Eterno ha concepito contro Babilonia e le decisioni che ha preso contro il paese dei Caldei. Certo saranno trascinati via anche i piu' piccoli del gregge, certo la loro dimora sara' devastata. Geremia 50:46 Al rumore della presa di Babilonia la terra tremera' e il loro grido sara' udito fra le nazioni». Geremia 51:1 Cosi dice l'Eterno: «Ecco, io suscitero' contro Babilonia e contro gli abitanti di Leb Kamai un vento distruttore. Geremia 51:2 Mandero' contro Babilonia degli stranieri che la vaglieranno e svuoteranno il suo paese, perche' nel giorno della calamita' piomberanno su di lei da tutte le parti. Geremia 51:3 Non lasciare che colui che tende l'arco tenda il suo arco o si rizzi nella sua corazza. Non risparmiate i suoi giovani, votate allo sterminio tutto il suo esercito. Geremia 51:4 Cosi essi cadranno uccisi nel paese dei Caldei e trafitti per le vie di Babilonia. Geremia 51:5 Poiche' Israele, e Giuda non sono stati ripudiati dal loro DIO, dall'Eterno degli eserciti, anche se il loro paese era pieno di colpe contro il Santo d'Israele». Geremia 51:6 Fuggite di mezzo a Babilonia e salvi ognuno la propria vita, guardate di non essere distrutti nella sua iniquita'. Poiche' questo e' il tempo di vendetta dell'Eterno; egli le dara' la giusta ricompensa. Geremia 51:7 Babilonia era nelle mani dell'Eterno una coppa d'oro che inebriava tutta la terra; le nazioni hanno bevuto del suo vino, percio' le nazioni sono divenute deliranti. Geremia 51:8 Improvvisamente Babilonia e' caduta, e' stata distrutta. Innalzate lamenti su di essa, prendete del balsamo per il suo dolore; forse puo' essere guarita. Geremia 51:9 Noi volevamo guarire Babilonia, ma essa non e' guarita. Abbandonatela e andiamo ciascuno al proprio paese, perche' il suo giudizio giunge fino al cielo e si eleva fino alle nuvole. Geremia 51:10 L'Eterno ha fatto trionfare la nostra giusta causa. Venite, raccontiamo in Sion l'opera dell'Eterno, il nostro DIO. Geremia 51:11 Affilate le frecce, imbracciate gli scudi, L'Eterno ha risvegliato lo spirito dei re dei Medi, perche' il suo disegno contro Babilonia e' di distruggerla, poiche' questa e' la vendetta dell'Eterno, la vendetta del suo tempio. Geremia 51:12 Alzate la bandiera sulle mura di Babilonia. Rafforzate le guardie, disponete le sentinelle, preparate gli agguati. Poiche' l'Eterno ha escogitato ed eseguito cio' che ha detto contro gli abitanti di Babilonia. Geremia 51:13 O tu che abiti presso grandi acque, ricca di tesori, la tua fine e' giunta, il termine dei tuoi ingiusti guadagni. Geremia 51:14 L'Eterno degli eserciti lo ha giurato per se stesso: «Io ti riempiro' di uomini come di locuste che eleveranno contro di te grida di guerra». Geremia 51:15 Egli ha fatto la terra con la sua potenza, ha stabilito il mondo con la sua sapienza e con la sua intelligenza ha disteso i cieli, Geremia 51:16 Quando emette la sua voce, c'e' un rumore di acque nel cielo; egli fa salire i vapori dalle estremita' della terra, produce i lampi per la pioggia e fa uscire il vento dai suoi depositi. Geremia 51:17 Ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza, ogni orafo ha vergogna della sua immagine scolpita, perche' la sua immagine fusa e' una menzogna, e non c'e' soffio vitale in loro. Geremia 51:18 Sono vanita', opera d'inganno; nel tempo della loro punizione periranno. Geremia 51:19 L'eredita' di Giacobbe non e' come loro, perche' egli ha formato tutte le cose, e Israele e' la tribu' della sua eredita'. Il suo nome e' l'Eterno degli eserciti. Geremia 51:20 «Tu sei per me un martello, uno strumento di guerra, con te schiaccero' le nazioni, con te distruggero' i regni; Geremia 51:21 con te frantumero' cavallo e cavaliere, con te frantumero' carro e cocchiere; Geremia 51:22 con te frantumero' uomo e donna, con te frantumero' vecchio e fanciullo, con te frantumero' giovane e vergine; Geremia 51:23 con te frantumero' il pastore e il suo gregge, con te frantumero' il contadino e il suo paio di buoi, con te frantumero' governatori e magistrati. Geremia 51:24 Ma io ripaghero' Babilonia e tutti gli abitanti della Caldea per tutto il male che hanno fatto a Sion sotto i vostri occhi», dice l'Eterno. Geremia 51:25 «Eccomi contro di te, o montagna di distruzione», dice l'Eterno, «tu che distruggi tutta la terra. Io stendero' la mia mano contro di te, ti rotolero' giu' dalle rocce e faro' di te una montagna bruciata. Geremia 51:26 Da te non si prendera' piu' ne' pietra angolare, ne' pietra da fondamento, ma tu diventerai una desolazione per sempre» dice l'Eterno. Geremia 51:27 Alzate una bandiera nel paese, suonate la tromba fra le nazioni; preparate le nazioni contro di lei, chiamate a raccolta contro di lei i regni: Ararat, Minni e Ashkenaz. Nominate contro di lei un comandante. Fate avanzare i cavalli come locuste irsute. Geremia 51:28 Preparate contro di lei le nazioni, con i re di Media i suoi governatori, tutti i suoi magistrati e tutti i paesi dei suoi domini. Geremia 51:29 La terra tremera' e sara' in doglie, perche' i disegni dell'Eterno contro Babilonia si compiranno, di ridurre il paese di Babilonia una desolazione, senza abitanti. Geremia 51:30 I prodi di Babilonia hanno smesso di combattere; sono rimasti nelle loro fortezze; la loro forza e' venuta meno sono divenuti come donne. Hanno incendiato le sue abitazioni, le sbarre delle sue porte sono spezzate. Geremia 51:31 Corriere corre incontro a corriere e messaggero incontro a messaggero, per annunciare al re di Babilonia che la sua citta' e' presa da ogni lato; Geremia 51:32 i guadi sono occupati, le paludi sono in preda alle fiamme e gli uomini di guerra sono terrorizzati. Geremia 51:33 Poiche' cosi dice l'Eterno degli eserciti, il DIO d'Israele: «La figlia di Babilonia e' come un'aia al tempo in cui la si calpesta; ancora un poco, e verra' per lei il tempo della mietitura». Geremia 51:34 «Nebukadnetsar, re di Babilonia, ci ha divorati, ci ha schiacciati, ci ha ridotti a un vaso vuoto; ci ha inghiottiti come un dragone, ha riempito il suo ventre con i nostri cibi squisiti, ci ha cacciati via. Geremia 51:35 La violenza che e' stata fatta a me e alla mia carne ricada su Babilonia» dira' l'abitante di Sion. «Il mio sangue ricada sugli abitanti di Caldea», dira' Gerusalemme. Geremia 51:36 Percio' cosi dice l'Eterno: «Ecco, io difendero' la tua causa e compiro' la tua vendetta. Io faro' prosciugare il suo mare e faro' inaridire la sua sorgente. Geremia 51:37 Babilonia diventera' un cumulo di rovine, un rifugio per sciacalli un oggetto di stupore e di scherno, senza abitanti. Geremia 51:38 Essi ruggiranno assieme come leoni, ringhieranno come cuccioli di leoni. Geremia 51:39 Quando avranno caldo, daro' loro da bere, li inebriero' perche' si rallegrino e si addormentino di un sonno perenne, senza piu' risvegliarsi», dice l'Eterno. Geremia 51:40 «Io li faro' scendere al macello come agnelli, come montoni insieme ai capri. Geremia 51:41 Come mai e' stata presa Sceshak ed e' stata conquistata la gloria di tutta la terra? Come mai Babilonia e' diventata una desolazione fra le nazioni? Geremia 51:42 Il mare e' salito sopra Babilonia; essa e' stata sommersa dal fragore delle sue onde. Geremia 51:43 Le sue citta' sono diventate una desolazione, una terra arida, un deserto, un paese dove non abita alcuno, attraverso cui non passa alcun figlio d'uomo. Geremia 51:44 Io puniro' Bel in Babilonia e faro' uscire dalla sua bocca cio' che ha ingoiato e le nazioni non affluiranno piu' a lui. Perfino le mura di Babilonia cadranno. Geremia 51:45 Uscite di mezzo ad essa, o popolo mio, e salvi ciascuno la propria vita davanti all'ardente ira dell'Eterno. Geremia 51:46 Non venga meno il vostro cuore e non spaventatevi delle notizie che si udranno nel paese, perche' un anno giungera' una notizia e l'anno dopo un'altra notizia. Ci sara' nel paese violenza, dominatore contro dominatore. Geremia 51:47 Percio' ecco, verranno i giorni nei quali io puniro' le immagini scolpite di Babilonia; tutto il suo paese sara' coperto di vergogna e tutti i suoi feriti a morte cadranno in mezzo a lei. Geremia 51:48 Allora i cieli, la terra e tutto cio' che e' in essi esulteranno su Babilonia, perche' i devastatori verranno contro di lei dal nord», dice l'Eterno. Geremia 51:49 Come Babilonia ha fatto cadere i feriti a morte d'Israele, cosi in Babilonia cadranno i feriti a morte di tutto il paese. Geremia 51:50 Voi scampati dalla spada partite, non fermatevi; ricordatevi da lontano dell'Eterno, e Gerusalemme vi torni in cuore. Geremia 51:51 Ci vergogniamo nell'udire il vituperio, la vergogna ha coperto la nostra faccia, perche' stranieri sono entrati nel santuario della casa dell'Eterno. Geremia 51:52 «Percio' ecco, verranno i giorni», dice l'Eterno, «nei quali puniro' le sue immagini scolpite e in tutto il suo paese gemeranno i feriti a morte. Geremia 51:53 Anche se Babilonia salisse fino al cielo, anche se rendesse inaccessibile la sua elevata forza da parte mia verranno contro di essa dei devastatori», dice l'Eterno. Geremia 51:54 Il rumore di un grido giunge da Babilonia di una grande distruzione dal paese dei Caldei. Geremia 51:55 Poiche' l'Eterno devasta Babilonia e fa cessare il suo grande rumore; le loro onde tumultuano, il rumore della loro voce si eleva. Geremia 51:56 Il devastatore infatti e' venuto contro di essa, contro Babilonia; i suoi prodi sono catturati, i loro archi spezzati, perche' l'Eterno e' il Dio delle retribuzioni; egli ripaghera' certamente. Geremia 51:57 «Io inebriero' i suoi principi, i suoi savi, i suoi governatori, i suoi magistrati e i suoi prodi, ed essi dormiranno un sonno eterno e non si desteranno piu'», dice il Re, il cui nome e' l'Eterno degli eserciti. Geremia 51:58 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Le larghe mura di Babilonia saranno interamente distrutte, le sue alte porte saranno arse col fuoco; cosi i popoli avranno lavorato per nulla e le nazioni si saranno stancate solamente per il fuoco». Geremia 51:59 Ordine che il profeta Geremia diede a Seraiah figlio di Neriah, figlio di Mahseiah, quando ando' a Babilonia con Sedekia, re di Giuda, nell'anno quarto del suo regno. Seraiah era capo dei ciambellani. Geremia 51:60 Cosi Geremia scrisse in un libro tutto il male che doveva accadere a Babilonia, tutte queste parole che sono scritte contro Babilonia. Geremia 51:61 E Geremia disse a Seraiah: «Quando arriverai a Babilonia, abbi cura di leggere tutte queste parole, Geremia 51:62 e dirai: "O Eterno, tu hai detto di questo luogo che lo avresti distrutto, e che non vi sarebbe rimasto piu' nessuno, ne' uomo ne' bestia, ma che sarebbe diventato una desolazione perpetua". Geremia 51:63 Quando poi avrai finito di leggere questo libro, legherai su di esso una pietra e lo getterai in mezzo all'Eufrate, Geremia 51:64 e dirai: "Cosi affondera' Babilonia e non si rialzera' piu' dalla calamita' che faro' venire su di lei; ed essi saranno esausti"». Fin qui le parole di Geremia. La caduta di Gerusalemme Geremia 52:1 Sedekia aveva ventun anni quando inizio' a regnare, e regno' a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Hamutal, figlia di Geremia di Libnah. Geremia 52:2 Egli fece cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, in tutto come aveva fatto Jehoiakim. Geremia 52:3 Questo accadde in Gerusalemme e in Giuda, a motivo dell'ira dell'Eterno, che alla fine li scaccio' dalla sua presenza. Sedekia poi si ribello' al re di Babilonia. Geremia 52:4 Nel nono anno del suo regno, nel decimo mese, il dieci del mese, Nebukadnetsar, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme, si accampo' contro di essa e le costrui intorno opere d'assedio. Geremia 52:5 Cosi la citta' rimase assediata fino all'undicesimo anno del re Sedekia. Geremia 52:6 Nel quarto mese, il nove del mese, la fame era cosi grave in citta' che non c'era piu' pane per il popolo del paese. Geremia 52:7 Allora fu aperta una breccia nelle mura e tutti gli uomini di guerra fuggirono, uscendo di notte dalla citta' per la via della porta fra le due mura, che si trovava presso il giardino del re, nonostante i Caldei fossero tutt'intorno alla citta'. Cosi essi presero la via dell'Arabah. Geremia 52:8 Ma l'esercito dei Caldei insegui il re, raggiunse Sedekia nella pianura di Gerico, mentre tutto il suo esercito si disperdeva lontano da lui. Geremia 52:9 Cosi essi catturarono il re e lo condussero a Riblah nel paese di Hamath dal re di Babilonia, che pronuncio' la sentenza contro di lui. Geremia 52:10 Il re di Babilonia uccise quindi i figli di Sedekia sotto i suoi occhi e uccise pure tutti i principi di Giuda in Riblah; Geremia 52:11 poi cavo' gli occhi a Sedekia. Il re di Babilonia lo incateno' quindi con catene di bronzo, lo condusse a Babilonia e lo mise in prigione fino al giorno della sua morte. Geremia 52:12 Il quinto mese, il dieci del mese (che era il diciannovesimo anno di Nebukadnetsar, re di Babilonia) Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, al servizio del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme. Geremia 52:13 Egli brucio' la casa dell'Eterno e la casa del re e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme e tutte le case dei nobili. Geremia 52:14 Tutto l'esercito dei Caldei che era col capitano della guardia demoli tutte le mura intorno a Gerusalemme. Geremia 52:15 Poi Nebuzaradan, capitano della guardia, deporto' una parte dei piu' poveri del popolo, il resto del popolo che era rimasto in citta', i disertori che erano passati al re di Babilonia e il resto della popolazione. Geremia 52:16 Ma Nebuzaradan, capitano della guardia, lascio' alcuni dei piu' poveri del paese a coltivare le vigne e i campi. Geremia 52:17 I Caldei fecero a pezzi le colonne di bronzo che erano nella casa dell'Eterno, i carrelli e il mare di bronzo che erano nella casa dell'Eterno e ne portarono il bronzo a Babilonia. Geremia 52:18 Essi presero anche le padelle, le palette, i coltelli, le bacinelle, le coppe e tutti gli utensili di bronzo, usati nel servizio del tempio. Geremia 52:19 Il capitano della guardia prese pure le coppe, i bracieri, le bacinelle, i candelabri, le tazze e i calici, l'oro di cio' che era d'oro puro e l'argento puro. Geremia 52:20 Quanto alle due colonne, al mare e ai dodici buoi di bronzo che erano sotto di esso e ai carrelli che Salomone aveva fatto per la casa dell'Eterno, il bronzo di tutti questi oggetti aveva un peso che non si poteva calcolare. Geremia 52:21 Riguardo alle colonne, l'altezza di una colonna era di diciotto cubiti, e ci voleva un filo di dodici cubiti per misurarne la circonferenza; il suo spessore era di quattro dita; all'interno era vuota. Geremia 52:22 Su di essa vi era un capitello di bronzo, l'altezza di un capitello era di cinque cubiti; tutt'intorno al capitello c'era un reticolo e delle melagrane, tutto di bronzo. L'altra colonna, con melagrane, era identica a questa. Geremia 52:23 Tutt'intorno c'erano novantasei melagrane e tutte le melagrane intorno al reticolo ammontavano a cento. Geremia 52:24 Il capitano della guardia prese Seraiah, il sommo sacerdote, Sofonia, il secondo sacerdote, e i tre custodi della porta Geremia 52:25 Dalla citta' egli prese anche un eunuco che comandava la gente di guerra, sette uomini fra i consiglieri personali del re che furono trovati in citta', il segretario del capo dell'esercito che arruolava il popolo del paese e sessanta uomini del popolo del paese che furono trovati in citta'. Geremia 52:26 Cosi Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li condusse dal re di Babilonia a Riblah Geremia 52:27 e il re di Babilonia li fece uccidere a Riblah nel paese di Hamath. Geremia 52:28 Cosi Giuda fu condotto in cattivita' lontano dal suo paese. Questo e' il popolo che Nebukadnetsar deporto' nell'anno settimo: tremilaventitre' Giudei. Geremia 52:29 Nell'anno diciottesimo di Nebukadnetsar furono deportate da Gerusalemme ottocentotrentadue persone. Geremia 52:30 Nell'anno ventitreesimo di Nebukadnetsar. Nebuzaradan, capitano della guardia, deporto' settecentoquarantacinque Giudei: in tutto quattromilaseicento persone. Geremia 52:31 Nell'anno trentasettesimo della cattivita' di Jehoiakim, re di Giuda, nel dodicesimo mese, il cinque del mese, Evil-Merodak, re di Babilonia, il primo anno del suo regno grazio' Jehoiakim, re di Giuda e lo fece uscire di prigione. Geremia 52:32 Gli parlo' con benevolenza e pose il suo seggio al di sopra del seggio, dei re che erano con lui in Babilonia. Geremia 52:33 Cosi Jehoiakim cambio' i vestiti della sua prigionia e mangio' sempre il pane alla presenza del re tutti i giorni della sua vita. Geremia 52:34 Per il suo sostentamento gli era fornita regolarmente una razione di cibo da parte del re di Babilonia una porzione ogni giorno, fino al giorno della sua morte, tutti i giorni della sua vita.Lamentazioni 1:1-5:22 Il lamento del profeta: desolazione di Gerusalemme e sua causa Lamentazioni 1:1 Come mai siede solitaria la citta' che era gremita di popolo? La grande fra le nazioni e' divenuta come una vedova: la principessa fra le province e' stata sottoposta a tributo. Lamentazioni 1:2 Essa piange amaramente nella notte, le sue lacrime le rigano le guance; fra tutti i suoi amanti non ha alcuno che la consoli; tutti i suoi amici l'hanno tradita, le sono diventati nemici. Lamentazioni 1:3 Giuda, e' andato in cattivita', gravato da afflizione e dura schiavitu', egli abita in mezzo alle nazioni non trova riposo; tutti i suoi persecutori l'hanno raggiunto tra le avversita'. Lamentazioni 1:4 Le strade di Sion sono in lutto, perche' nessuno piu' viene alle feste solenni; tutte le sue porte sono deserte, i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono afflitte ed essa e' nell'amarezza. Lamentazioni 1:5 I suoi avversari sono divenuti i dominatori, i suoi nemici prosperano, perche' l'Eterno l'ha afflitta per la moltitudine delle sue trasgressioni; i suoi bambini sono andati in cattivita' davanti al nemico. Lamentazioni 1:6 Dalla figlia di Sion e' scomparso tutto il suo splendore; i suoi capi sono diventati come cervi che non trovano pascolo; camminano senza forze davanti a chi li insegue. Lamentazioni 1:7 Nei giorni della sua afflizione e del suo vagare Gerusalemme, ricorda tutti i beni preziosi che possedeva fin dai giorni antichi. Quando il suo popolo cadeva in mano del nemico e nessuno le veniva in aiuto, i suoi avversari la vedevano e ridevano per la sua rovina. Lamentazioni 1:8 Gerusalemme ha grandemente peccato, percio' e' divenuta una cosa immonda; tutti quelli che l'onoravano la disprezzano, perche' hanno visto la sua nudita'; si essa sospira e si volge indietro. Lamentazioni 1:9 La sua lordura era nei lembi della sua veste, non pensava alla sua fine; percio' e' caduta in modo sorprendente, senza che alcuno la consoli. «Guarda, o Eterno, la mia afflizione, perche' il nemico si innalza». Lamentazioni 1:10 L'avversario ha steso la sua mano su tutti i tuoi tesori, perche' ha visto le nazioni entrare nel suo santuario; quelle a cui tu avevi comandato di non entrare nella tua assemblea. Lamentazioni 1:11 Tutto il suo popolo sospira in cerca di pane; danno le loro cose piu' preziose in cambio di cibo per riprendere vita. «Guarda, o Eterno, e considera come sono diventata spregevole!». Il lamento di Gerusalemme: riconoscimento dei suoi peccati e loro conseguenze Lamentazioni 1:12 «Nulla di simile vi avvenga, o voi che passate vicino. Mirate e guardate, se c'e' dolore simile al mio dolore, quello che mi tormenta e che l'Eterno mi ha inflitto nel giorno della sua ira ardente. Lamentazioni 1:13 Dall'alto ha mandato un fuoco nelle mie ossa, si e' impadronito di esse, ha teso una rete ai miei piedi, mi ha fatto tornare indietro, mi ha reso desolata, nel languore tutti i giorni. Lamentazioni 1:14 Dalla sua mano e' stato legato il giogo delle mie trasgressioni, che s'intrecciano insieme e gravano sul mio collo; ha fatto venir meno la mia forza; il Signore mi ha dato nelle mani di coloro ai quali non posso resistere. Lamentazioni 1:15 Il Signore ha atterrato nel mio mezzo tutti i miei prodi; ha convocato contro di me un'assemblea, per schiacciare i miei giovani; il Signore ha pigiato come in un tino la vergine figlia di Giuda. Lamentazioni 1:16 Per questo io piango, i miei occhi, i miei stessi occhi si sciolgono in lacrime, perche' il consolatore che potrebbe ridarmi la vita e' lontano da me. I miei figli sono desolati, perche' il nemico ha trionfato». Lamentazioni 1:17 Sion tende le sue mani, ma non c'e' alcuno che la consoli. Riguardo a Giacobbe, l'Eterno ha comandato che quelli attorno a lui divenissero suoi nemici. Gerusalemme e' diventata in mezzo a loro come una cosa impura. Lamentazioni 1:18 L'Eterno e' giusto, perche' mi sono ribellata alla sua parola. Deh, ascoltate, o popoli tutti, e vedete il mio dolore! Le mie vergini e i miei giovani sono andati in cattivita'. Lamentazioni 1:19 Ho chiamato i miei amanti, ma essi mi hanno ingannata; i miei sacerdoti e i miei anziani, hanno esalato l'ultimo respiro nella citta', mentre cercavano cibo per salvare la loro vita. Lamentazioni 1:20 Vedi, o Eterno, che io sono in angoscia. Le mie viscere fremono, il mio cuore e' sconvolto dentro di me, perche' sono stata grandemente ribelle. Fuori mi priva di figli la spada, in casa e' come morte. Lamentazioni 1:21 Mi odono sospirare, nessuno mi consola. Tutti i miei nemici hanno saputo della mia sciagura e sono contenti che tu hai fatto questo. Tu farai venire il giorno che hai annunciato, e allora saranno come me Lamentazioni 1:22 Venga davanti a te tutta la loro malvagita', e trattali come hai trattato me a motivo di tutte le mie trasgressioni. Poiche' molti sono i miei sospiri e il mio cuore languisce. L'ira di Dio all'opera contro Gerusalemme Lamentazioni 2:1 Come mai nella sua ira il Signore ha coperto con una nube la figlia di Sion? Egli ha gettato dal cielo in terra la gloria d'Israele e non si e' ricordato dello sgabello dei suoi piedi nel giorno della sua ira. Lamentazioni 2:2 Il Signore ha distrutto senza pieta' tutte le dimore di Giacobbe; nella sua ira ha demolito le fortezze della figlia di Giuda, le ha gettate a terra, profanando il regno e i suoi capi. Lamentazioni 2:3 Con ira ardente egli ha infranto tutta la potenza d'Israele, ha ritirato la propria destra davanti al nemico, ha bruciato in mezzo a Giacobbe come un fuoco fiammeggiante che divora tutt'intorno. Lamentazioni 2:4 Ha teso il suo arco come un nemico, ha alzato la destra come un avversario, ha distrutto tutto cio' che era piacevole agli occhi nella tenda della figlia di Sion, ha riversato il suo furore come un fuoco. Lamentazioni 2:5 Il Signore e' divenuto come un nemico; ha divorato Israele, ha divorato tutti i suoi palazzi, ha distrutto le sue fortezze, ha moltiplicato nella figlia di Giuda cordoglio e lamento. Lamentazioni 2:6 Ha devastato il suo tabernacolo, come un giardino, ha distrutto il suo luogo d'assemblea, l'Eterno ha fatto dimenticare in Sion le feste solenni e i sabati e nel furore della sua ira ha rigettato re e sacerdote. Lamentazioni 2:7 Il Signore ha abbandonato il suo altare, ha rigettato il suo santuario, ha consegnato nelle mani del nemico le mura delle sue fortezze, essi hanno alzato grida nella casa dell'Eterno come in un giorno di festa solenne. Lamentazioni 2:8 L'Eterno ha deciso di distruggere le mura della figlia di Sion, ha teso la corda, non ha ritirato la mano dal distruggere, ha fatto gemere bastioni e mura ambedue languono. Lamentazioni 2:9 Le sue porte sono affondate nella terra; egli ha distrutto e spezzato le sue sbarre; il suo re e i suoi capi si trovano fra le nazioni; non c'e' piu' legge, e i suoi profeti non ricevono alcuna visione dall'Eterno. Lamentazioni 2:10 Gli anziani, della figlia di Sion siedono per terra in silenzio; han gettato polvere sul loro capo, si sono cinti di sacco; le vergini di Gerusalemme piegano fino a terra il loro capo. Lamentazioni 2:11 I miei occhi si consumano per il piangere, le mie viscere fremono, il mio fegato si spande in terra per la distruzione della figlia del mio popolo, per il venir meno dei bambini e dei lattanti nelle piazze della citta'. Lamentazioni 2:12 Essi chiedevano alle loro madri: «Dov'e' il grano e il vino?», mentre venivano meno come feriti a morte nelle piazze della citta' e rendevano l'anima nel grembo delle loro madri. Lamentazioni 2:13 Come potro' esortarti? A che cosa ti rassomigliero', o figlia di Gerusalemme? Che cosa paragonero' a te per consolarti, o vergine figlia di Gerusalemme? Poiche' la tua rovina e' grande come il mare; chi potra' guarirti? Lamentazioni 2:14 I tuoi profeti hanno avuto per te visioni false e insensate; non hanno messo a nudo la tua iniquita', per allontanare da te la cattivita'; essi hanno proferito per te profezie false e ingannevoli. Lamentazioni 2:15 Tutti i passanti battono le mani contro di te; fischiano e scuotono la testa contro la figlia di Gerusalemme: «e' questa la citta' che chiamavano "la bellezza perfetta", "la gioia di tutta la terra"?». Lamentazioni 2:16 Tutti i tuoi nemici spalancano la bocca contro di te; fischiano e digrignano i denti, dicono: «L'abbiamo inghiottita! Si, questo e' il giorno che aspettavamo; siamo arrivati a vederlo». Lamentazioni 2:17 L'Eterno ha compiuto cio' che aveva ideato; ha adempiuto la parola che aveva decretato dai giorni antichi. Ha distrutto senza alcuna pieta', ha fatto in modo che il nemico si rallegrasse su di te, ha esaltato la potenza dei tuoi avversari. Lamentazioni 2:18 Il loro cuore grida al Signore: «O mura della figlia di Sion, fate scorrere come un torrente, le lacrime giorno e notte. Non datevi pace, non abbiano riposo le pupille dei vostri occhi. Lamentazioni 2:19 Alzatevi, gridate nella notte, all'inizio di ogni vigilia. Effondete come acqua il vostro cuore davanti alla faccia del Signore. Alzate le mani verso di lui per la vita dei vostri bambini, che vengono meno per la fame all'imbocco di tutte le strade». Lamentazioni 2:20 «Guarda, o Eterno, e considera. Chi hai trattato in questo modo? Dovevano le donne mangiare il frutto del loro grembo, i bambini che accarezzavano? Dovevano il sacerdote e il profeta essere massacrati nel santuario del Signore? Lamentazioni 2:21 Fanciulli e vecchi giacciono a terra per le strade; le mie vergini e i miei giovani sono caduti di spada; tu li hai uccisi nel giorno della tua ira, li hai massacrati senza pieta'. Lamentazioni 2:22 Tu hai convocato come ad un giorno di festa i terrori che mi circondano da ogni lato. Nel giorno dell'ira dell'Eterno non c'e' stato ne' fuggiasco ne' superstite. Quelli che avevo allattato e allevato li ha sterminati il mio nemico». Geremia prende parte all'afflizione di Israele Lamentazioni 3:1 Io sono l'uomo che ha visto l'afflizione sotto la verga del suo furore. Lamentazioni 3:2 Egli mi ha guidato e mi ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce. Lamentazioni 3:3 Si, contro di me egli ha volto ripetutamente la sua mano tutto il giorno. Lamentazioni 3:4 Egli ha consumato la mia carne e la mia pelle, ha frantumato le mie ossa. Lamentazioni 3:5 Ha costruito bastioni contro di me, mi ha circondato di amarezza e di affanno. Lamentazioni 3:6 Mi ha fatto abitare in luoghi tenebrosi, come i morti da lungo tempo. Lamentazioni 3:7 Mi ha costruito attorno un muro, perche' non esca; ha reso pesante la mia catena. Lamentazioni 3:8 Anche quando grido e chiedo aiuto a gran voce, egli rifiuta di ascoltare la mia preghiera. Lamentazioni 3:9 Egli ha sbarrato le mie vie con pietre tagliate, ha reso i miei sentieri tortuosi. Lamentazioni 3:10 Egli e' stato per me come un orso in agguato, come un leone in luoghi nascosti. Lamentazioni 3:11 Ha deviato le mie vie, mi ha dilaniato e mi ha reso desolato. Lamentazioni 3:12 Ha teso il suo arco e mi ha fatto il bersaglio delle sue frecce. Lamentazioni 3:13 Ha fatto penetrare nel mio cuore le frecce della sua faretra. Lamentazioni 3:14 Sono diventato lo scherno di tutto il mio popolo, la sua canzone di tutto il giorno. Lamentazioni 3:15 Mi ha saziato di amarezza, mi ha fatto bere assenzio. Lamentazioni 3:16 Mi ha spezzato i denti con la ghiaia, mi ha coperto di cenere. Lamentazioni 3:17 Hai allontanato la mia anima dalla pace, ho dimenticato il benessere. Lamentazioni 3:18 Ho detto: «e' scomparsa la mia fiducia e la mia speranza nell'Eterno». Speranza nelle compassioni dell'Eterno Lamentazioni 3:19 Ricordati della mia afflizione e del mio vagare, dell'assenzio e dell'amarezza. Lamentazioni 3:20 L'anima mia se ne ricorda del continuo ed e' abbattuta dentro di me. Lamentazioni 3:21 Questo voglio richiamare alla mente e percio' voglio sperare. Lamentazioni 3:22 e' una grazia dell'Eterno che non siamo stati interamente distrutti, perche' le sue compassioni non sono esaurite. Lamentazioni 3:23 Si rinnovano ogni mattina; grande e' la tua fedelta'. Lamentazioni 3:24 «L'Eterno e' la mia parte», dice l'anima mia, «percio' sperero' in lui». Lamentazioni 3:25 L'Eterno e' buono con quelli che sperano in lui, con l'anima che lo cerca. Lamentazioni 3:26 Buona cosa e' aspettare in silenzio la salvezza dell'Eterno. Lamentazioni 3:27 Buona cosa e' per l'uomo portare il giogo nella sua giovinezza. Lamentazioni 3:28 Sieda solitario e stia in silenzio quando Dio glielo impone. Lamentazioni 3:29 Metta la sua bocca nella polvere, forse c'e' ancora speranza. Lamentazioni 3:30 Porga la guancia a chi lo percuote, si sazi di vituperio. Lamentazioni 3:31 Poiche' il Signore non rigetta per sempre; Lamentazioni 3:32 ma, se affligge, avra' compassione, secondo la moltitudine delle sue misericordie, Lamentazioni 3:33 poiche' non e' volentieri che umilia ed affligge i figli degli uomini. Lamentazioni 3:34 Quando uno schiaccia sotto i suoi piedi tutti i prigionieri della terra, Lamentazioni 3:35 quando uno perverte il diritto di un uomo alla presenza dell'Altissimo, Lamentazioni 3:36 quando si fa torto ad un uomo nella sua causa, il Signore non lo vede? Lamentazioni 3:37 Chi mai dice qualcosa che poi si avvera, se il Signore non l'ha comandato? Lamentazioni 3:38 Il male e il bene non procedono forse dalla bocca dell'Altissimo? Lamentazioni 3:39 Perche' mai si lamenta un uomo vivente, un uomo per la punizione dei suoi peccati? Lamentazioni 3:40 Esaminiamo le nostre vie, scrutiamole e ritorniamo all'Eterno. Lamentazioni 3:41 Eleviamo i nostri cuori e le nostre mani a Dio nei cieli. Lamentazioni 3:42 Noi abbiamo peccato, siamo stati ribelli e tu non hai perdonato. Lamentazioni 3:43 Ti sei avvolto nell'ira e ci hai inseguito, hai ucciso senza pieta'. Lamentazioni 3:44 Ti sei avvolto in una nuvola, perche' nessuna preghiera potesse passare. Lamentazioni 3:45 Ci hai reso spazzatura e rifiuto in mezzo al popoli. Lamentazioni 3:46 Tutti i nostri nemici hanno spalancato la bocca contro di noi. Lamentazioni 3:47 Ci sono venuti addosso terrore, laccio, desolazione e rovina. Lamentazioni 3:48 Rivi d'acqua scorrono dai miei occhi per la rovina della figlia del mio popolo. Lamentazioni 3:49 Il mio occhio versa lacrime senza smettere, senza interruzione, Lamentazioni 3:50 fino a quando l'Eterno non guardi dal cielo e non veda. Lamentazioni 3:51 Il mio occhio procura dolore alla mia anima per tutte le figlie della mia citta'. Lamentazioni 3:52 Quelli che mi odiano senza ragione mi hanno dato la caccia come a un uccello. Lamentazioni 3:53 Hanno distrutto la mia vita nella fossa, mi hanno tirato pietre. Lamentazioni 3:54 Le acque scorrevano sopra il mio capo, io dicevo: «e' finita per me». Lamentazioni 3:55 Ho invocato il tuo nome, o Eterno, dal fondo della fossa. Lamentazioni 3:56 Tu hai udito la mia voce; non nascondere il tuo orecchio al mio sospiro, al mio grido di aiuto. Lamentazioni 3:57 Quando ti ho invocato ti sei avvicinato; hai detto: «Non temere!». Lamentazioni 3:58 O Signore, tu hai difeso la causa a dell'anima mia, tu hai redento la mia vita. Lamentazioni 3:59 O Eterno, tu hai visto il torto da me subito, difendi la mia causa! Lamentazioni 3:60 Hai visto tutto il loro spirito di vendetta, tutte le loro macchinazioni contro di me. Lamentazioni 3:61 Hai udito i loro insulti, o Eterno, tutte le loro macchinazioni contro di me, Lamentazioni 3:62 i discorsi di quelli che si levano contro di me, cio' che meditano contro di me tutto il giorno. Lamentazioni 3:63 Osserva quando si siedono e quando si alzano, io sono la loro canzone. Lamentazioni 3:64 Ripagali, o Eterno, secondo l'opera delle loro mani. Lamentazioni 3:65 Rendili duri di cuore, la tua maledizione sia su di loro. Lamentazioni 3:66 Inseguili nella tua ira e distruggili da sotto i cieli dell'Eterno. La terribile situazione durante l'assedio Lamentazioni 4:1 Come si e' annerito l'oro, si e' alterato l'oro migliore! Le pietre del santuario sono sparse all'imbocco di tutte le strade. Lamentazioni 4:2 I preziosi figli di Sion valutati come oro fino, come mai sono ritenuti quali vasi di argilla, lavoro delle mani di vasaio? Lamentazioni 4:3 Perfino gli sciacalli porgono le mammelle per allattare i loro piccoli, ma la figlia del mio popolo e' divenuta crudele come gli struzzi del deserto. Lamentazioni 4:4 La lingua del lattante si attacca al suo palato per la sete; i bambini domandano pane, ma non c'e' chi ne dia loro. Lamentazioni 4:5 Quelli che mangiavano cibi squisiti languono per le strade; quelli che erano allevati nella porpora abbracciano il letamaio. Lamentazioni 4:6 La punizione dell'iniquita' della figlia del mio popolo e' maggiore della punizione del peccato di Sodoma, che fu distrutta in un attimo, senza che mano d'uomo le venisse contro. Lamentazioni 4:7 I suoi principi erano piu' splendenti della neve, piu' bianchi del latte, avevano il corpo piu' rosso dei coralli, il loro volto era come uno zaffiro. Lamentazioni 4:8 Ora il loro aspetto e' piu' nero dell'oscurita'; non si riconoscono piu' nelle strade; la loro pelle aderisce alle loro ossa, si e' seccata, e' divenuta come un legno. Lamentazioni 4:9 Gli uccisi di spada stanno meglio di quelli che muoiono di fame, perche' questi deperiscono estenuati per mancanza dei prodotti del campo. Lamentazioni 4:10 Le mani delle donne pietose hanno fatto cuocere i loro stessi bambini, son serviti loro di cibo, nella rovina della figlia del mio popolo. Lamentazioni 4:11 L'Eterno ha esaurito il suo furore, ha riversato la sua ira ardente, ha acceso in Sion un fuoco, che ha divorato le sue fondamenta. Lamentazioni 4:12 I re della terra e tutti gli abitanti del mondo non avrebbero mai creduto che l'avversario e il nemico sarebbero entrati nelle porte di Gerusalemme. Lamentazioni 4:13 Ma questo e' avvenuto per i peccati dei suoi profeti e per le iniquita' dei suoi sacerdoti, che hanno versato in mezzo ad essa il sangue dei giusti. Lamentazioni 4:14 Essi erravano come ciechi per le strade, contaminati di sangue, di modo che nessuno poteva toccare le loro vesti. Lamentazioni 4:15 Al loro apparire la gente gridava: «Allontanatevi, un impuro! Allontanatevi, allontanatevi, non toccatelo!». Quando fuggivano e andavano errando fra le nazioni dicevano: «Non potranno piu' rimanere qui». Lamentazioni 4:16 La faccia dell'Eterno li ha dispersi, non volgera' piu' su di loro il suo sguardo; non hanno avuto rispetto per i sacerdoti ne' hanno usato pieta' per i vecchi. Lamentazioni 4:17 Inoltre i nostri occhi si consumavano nell'attesa di un vano soccorso. Dal nostro posto di osservazione aspettavamo invano una nazione che non poteva salvarci. Lamentazioni 4:18 Ci davano la caccia ad ogni passo, impedendoci di camminare per le nostre piazze. La nostra fine e' prossima, i nostri giorni sono compiuti, la nostra fine e' giunta. Lamentazioni 4:19 I nostri persecutori sono stati piu' veloci delle aquile del cielo; Ci hanno inseguito sui monti, ci hanno teso agguati nel deserto. Lamentazioni 4:20 Il soffio delle nostre narici, l'unto dell'Eterno e' stato preso nelle loro fosse, lui, del quale dicevamo: «Alla sua ombra noi vivremo fra le nazioni». Lamentazioni 4:21 Rallegrati e gioisci, o figlia di Edom, che dimori nel paese di Uts. Anche a te giungera' il calice; ti ubriacherai e scoprirai la tua nudita'. Lamentazioni 4:22 La punizione della tua iniquita' si e' compiuta, o figlia di Sion. Egli non ti mandera' piu' in cattivita', ma punira' la tua iniquita', o figlia di Edom, mettera' allo scoperto i tuoi peccati. Mali presenti e dolorosi ricordi Lamentazioni 5:1 Ricordati, Eterno, di quanto ci e' accaduto, guarda e vedi il nostro obbrobrio. Lamentazioni 5:2 La nostra eredita' e' passata a stranieri, le nostre case a estranei. Lamentazioni 5:3 Noi siamo diventati orfani, senza padre, le nostre madri sono come vedove. Lamentazioni 5:4 Dobbiamo pagare per l'acqua che beviamo, la nostra legna l'abbiamo solo a pagamento. Lamentazioni 5:5 Siamo inseguiti con un giogo sul collo, siamo esausti e non abbiamo alcun riposo. Lamentazioni 5:6 Abbiamo teso la mano all'Egitto e all'Assiria, per saziarci di pane. Lamentazioni 5:7 I nostri padri hanno peccato e non sono piu', e noi portiamo la punizione delle loro iniquita'. Lamentazioni 5:8 Schiavi dominano su di noi, nessuno puo' liberarci dalle loro mani. Lamentazioni 5:9 Ci procuriamo il pane a rischio della nostra vita, davanti alla spada del deserto. Lamentazioni 5:10 La nostra pelle si e' riscaldata come un forno per l'ardore della fame. Lamentazioni 5:11 Hanno violentato le donne in Sion, le vergini nelle citta' di Giuda. Lamentazioni 5:12 I capi sono stati impiccati dalle loro mani, la persona dei vecchi non e' stata rispettata. Lamentazioni 5:13 I giovani sono stati messi a macinare, i ragazzi sono caduti sotto il carico delle legna. Lamentazioni 5:14 I vecchi hanno smesso di radunarsi alla porta, i giovani hanno smesso di suonare i loro strumenti. Lamentazioni 5:15 La gioia dei nostri cuori e' venuta meno, la nostra danza si e' mutata in lutto. Lamentazioni 5:16 La corona e' caduta dal nostro capo; guai a noi, perche' abbiamo peccato! Lamentazioni 5:17 Per questo si e' ammalato il nostro cuore, per queste cose si sono oscurati i nostri occhi: Lamentazioni 5:18 per il monte di Sion che e' desolato, e vi scorazzano le volpi. Richiesta di restaurazione Lamentazioni 5:19 Ma tu, o Eterno, rimani per sempre, e il tuo trono di generazione in generazione. Lamentazioni 5:20 Perche' ci dimenticheresti per sempre e ci abbandoneresti per un lungo tempo? Lamentazioni 5:21 Facci ritornare a te, o Eterno, e noi ritorneremo; ristabilisci i nostri giorni come in passato. Lamentazioni 5:22 Ci hai forse interamente rigettati o sei tu grandemente adirato contro di noi?Ezechiele 1:1-48:35 Visione dei quattro esseri viventi Ezechiele 1:1 Nel trentesimo anno, il cinque del quarto mese, avvenne che, mentre mi trovavo tra i deportati presso il fiume Kebar, i cieli si aprirono ed ebbi visioni da parte di DIO. Ezechiele 1:2 Il cinque del mese (era il quinto anno della cattivita' del re Jehoiakin), Ezechiele 1:3 la parola dell'Eterno fu espressamente rivolta al sacerdote Ezechiele, figlio di Buzi, nel paese dei Caldei, presso il fiume Kebar; e la' fu sopra di lui la mano dell'Eterno. Ezechiele 1:4 Mentre guardavo, ecco venire dal nord un vento di tempesta, una grossa nuvola con un fuoco che si avvolgeva su se stesso; intorno ad esso e dal mezzo di esso emanava un grande splendore come il colore di bronzo incandescente in mezzo al fuoco. Ezechiele 1:5 Dal suo mezzo appariva la sembianza di quattro esseri viventi; e questo era il loro aspetto: avevano la sembianza d'uomo. Ezechiele 1:6 Ognuno di essi aveva quattro facce e ognuno quattro ali. Ezechiele 1:7 Le loro gambe erano diritte e la pianta dei loro piedi era come la pianta del piede di un vitello, e sfavillavano come il bronzo lucidato. Ezechiele 1:8 Sui loro quattro lati, sotto le ali, avevano mani d'uomo; e tutti e quattro avevano le proprie facce e le proprie ali. Ezechiele 1:9 Le loro ali si toccavano l'una con l'altra; avanzando, non si voltavano, ma ciascuno andava diritto davanti a se'. Ezechiele 1:10 Quanto all'aspetto delle loro facce, avevano tutti la faccia di uomo, tutti e quattro la faccia di leone destra, tutti e quattro la faccia di bue a sinistra, e tutti e quattro la faccia di aquila. Ezechiele 1:11 Tali erano le loro facce. Le loro ali erano distese verso l'alto, ciascuno aveva due ali che si toccavano e due che coprivano il loro corpo. Ezechiele 1:12 Ciascuno andava diritto davanti a se'; andavano ovunque lo spirito voleva andare e, andando, non si voltavano. Ezechiele 1:13 Quanto all'aspetto degli esseri viventi, essi sembravano come carboni ardenti, come fiaccole. Il fuoco si muoveva in mezzo agli esseri viventi; il fuoco era risplendente e dal fuoco si sprigionavano lampi. Ezechiele 1:14 Gli esseri viventi correvano avanti e indietro, sembravano come un fulmine. Ezechiele 1:15 Come guardavo gli esseri viventi, ecco una ruota in terra accanto agli esseri viventi con le loro quattro facce. Ezechiele 1:16 L'aspetto delle ruote e la loro fattura era come l'aspetto di colore del crisolito; tutte e quattro si somigliavano. Il loro aspetto e la loro fattura era come quella di una ruota in mezzo a un'altra ruota. Ezechiele 1:17 Quando si muovevano, andavano verso una delle loro quattro direzioni e, andando, non si voltavano. Ezechiele 1:18 Quanto ai loro cerchi, erano alti e imponenti; e i cerchi di tutti e quattro erano pieni di occhi tutt'intorno. Ezechiele 1:19 Quando gli esseri viventi si muovevano, anche le ruote si muovevano accanto a loro e quando gli esseri viventi si alzavano da terra, si alzavano anche le ruote. Ezechiele 1:20 Dovunque lo spirito voleva andare, andavano anch'essi, perche' la' andava lo spirito; le ruote si alzavano con essi perche' lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote. Ezechiele 1:21 Quando essi si muovevano, anche le ruote si muovevano; quando essi si fermavano, anch'esse si fermavano, e quando essi si alzavano da terra, anche le ruote si alzavano con essi, perche' lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote. Visione della gloria dell'Eterno Ezechiele 1:22 Sopra le teste degli esseri viventi c'era la sembianza di un firmamento, simile al colore di un maestoso cristallo, disteso sopra le loro teste. Ezechiele 1:23 Sotto il firmamento si stendevano diritte le loro ali, l'una verso l'altra, ciascuno ne aveva due che coprivano un lato e due che coprivano l'altro lato del corpo. Ezechiele 1:24 Quando essi si muovevano, io sentivo il fragore delle loro ali, come il fragore delle grandi acque, come la voce dell'Onnipotente, il rumore di un gran tumulto, come lo strepito di un esercito; quando si fermavano, abbassavano le loro ali. Ezechiele 1:25 E si udiva un rumore dal di sopra del firmamento che era sopra le loro teste quando si fermavano, abbassavano le loro ali. Ezechiele 1:26 Al di sopra del firmamento che stava sopra le loro teste, c'era la sembianza di un trono che sembrava come una pietra di zaffiro, e su questa specie di trono, in alto su di esso, stava una figura dalle sembianze di uomo. Ezechiele 1:27 Da cio' che sembravano i suoi lombi, in su vidi pure come il colore di bronzo incandescente che sembrava come fuoco tutt'intorno dentro di esso; e da cio' che sembravano i suoi lombi in giu' vidi qualcosa somigliante al fuoco e che emanava tutt'intorno un grande splendore. Ezechiele 1:28 Com'e' l'aspetto dell'arcobaleno nella nuvola in un giorno di pioggia, cosi era l'aspetto di quello splendore che lo circondava. Questa era un'apparizione dell'immagine della gloria dell'Eterno. Quando la vidi, caddi sulla mia faccia e udii la voce di uno che parlava. Il mandato di Ezechiele Ezechiele 2:1 E mi disse: «Figlio d'uomo, alzati in piedi e io ti parlero'». Ezechiele 2:2 Mentre egli mi parlava, lo Spirito entro' in me e mi fece alzare in piedi, e io udii colui che mi parlava. Ezechiele 2:3 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, io ti mando ai figli d'Israele, a nazioni ribelli che si sono ribellate contro di me, essi e i loro padri si sono rivoltati contro di me fino a questo giorno. Ezechiele 2:4 Quelli ai quali ti mando sono figli dalla faccia dura e dal cuore ostinato, e tu dirai loro: "Cosi dice il Signore, l'Eterno". Ezechiele 2:5 Sia che ascoltino o rifiutino di ascoltare, perche' sono una casa ribelle, sapranno tuttavia che c'e' un profeta in mezzo a loro. Ezechiele 2:6 E tu, figlio d'uomo, non aver paura di loro e non aver paura delle loro parole, anche se ti trovi attorniato da ortiche e da spine e abiti in mezzo a scorpioni; non aver paura delle loro parole e non spaventarti di fronte a loro, perche' sono una casa ribelle. Ezechiele 2:7 Ma tu riferirai loro le mie parole, sia che ascoltino o rifiutino di ascoltare, perche' sono ribelli. Ezechiele 2:8 E tu, figlio d'uomo, ascolta cio' che ti dico; non essere ribelle come questa casa ribelle; apri la bocca e mangia cio' che ti do». Ezechiele 2:9 Io guardai, ed ecco una mano tesa verso di me; ed ecco in essa vi era il rotolo di un libro. Ezechiele 2:10 Egli lo distese quindi davanti a me era scritto di dentro e di fuori e vi erano scritti lamenti, gemiti e guai. Ezechiele 3:1 Quindi mi disse: «Figlio d'uomo, mangia cio' che tu trovi; mangia questo rotolo, poi va' e parla alla casa d'Israele». Ezechiele 3:2 Cosi io apersi la bocca ed egli mi fece mangiare quel rotolo. Ezechiele 3:3 Poi mi disse: «Figlio d'uomo, ciba il tuo ventre e riempi le tue viscere con questo rotolo che ti do». Cosi io lo mangiai e fu nella mia bocca dolce come il miele. Ezechiele 3:4 Mi disse ancora: «Figlio d'uomo, va', recati alla casa d'Israele e riferisci loro le mie parole, Ezechiele 3:5 perche' non sei mandato a un popolo dal linguaggio oscuro e dalla lingua difficile, ma alla casa d'Israele, Ezechiele 3:6 non a molti popoli dal linguaggio oscuro e dalla lingua difficile, dei quali non comprendi le parole. Certamente se ti avessi mandato da loro, ti avrebbero ascoltato. Ezechiele 3:7 Ma la casa d'Israele non vorra' ascoltarti, perche' non vogliono ascoltare me. Infatti tutta la casa d'Israele ha la fronte dura e il cuore ostinato. Ezechiele 3:8 Ecco, io ho reso la tua faccia dura contro la loro faccia e ho reso la tua fronte dura contro la loro fronte. Ezechiele 3:9 Io ho reso la tua fronte come un diamante, piu' dura della selce; non temerli, non aver paura di fronte a loro, perche' sono una casa ribelle». Ezechiele 3:10 Poi mi disse: «Figlio d'uomo, ricevi nel tuo cuore tutte le parole che ti diro' e ascoltale con le tue orecchie. Ezechiele 3:11 E va', recati da quelli che sono in cattivita', dai figli del tuo popolo, parla loro e di loro: "Cosi dice il Signore, l'Eterno", sia che ascoltino o rifiutino di ascoltare». Ezechiele 3:12 Quindi lo Spirito mi sollevo' e udii dietro a me il suono di un grande fragore che diceva: «Benedetta sia la gloria dell'Eterno dalla sua dimora!». Ezechiele 3:13 Udii pure il rumore delle ali degli esseri viventi che battevano l'una contro l'altra, il rumore delle ruote accanto ad esse, e il suono di un grande fragore. Ezechiele 3:14 Cosi lo Spirito mi sollevo' e mi porto' via, e io andai pieno di amarezza nello sdegno del mio spirito; ma la mano dell'Eterno era forte su di me. Ezechiele 3:15 Giunsi quindi da quelli che erano in cattivita' a Tel-abib presso il fiume Kebara e mi fermai dove essi dimoravano e vi rimasi sette giorni in mezzo a loro, stordito. Annunzio della rovina di Gerusalemme e della cattivita' Ezechiele 3:16 Alla fine dei sette giorni avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 3:17 «Figlio d'uomo, io t'ho stabilito come sentinella per la casa d'Israele quando udrai una parola dalla mia bocca, li avvertirai da parte mia. Ezechiele 3:18 Se io dico all'empio: "Certamente morirai", e tu non l'avverti e non parli per avvertire l'empio di abbandonare la sua via malvagia perche' salvi la sua vita, quell'empio morira' nella sua iniquita', ma del suo sangue domandero' conto a te. Ezechiele 3:19 Ma se tu avverti l'empio, ed egli non si ritrae dalla sua empieta' e dalla sua via malvagia, egli morira' nella sua iniquita', ma tu avrai salvato la tua anima. Ezechiele 3:20 Se poi un giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette iniquita', io gli mettero' davanti un ostacolo ed egli morira'; poiche' tu non l'hai avvertito egli morira' nel suo peccato, e le cose giuste da lui fatte non saranno piu' ricordate, ma del suo sangue domandero' conto alla tua mano. Ezechiele 3:21 Se pero' tu avverti il giusto perche' non pecchi e non pecca, egli certamente vivra' perche' e' stato avvertito, e tu avrai salvato la tua anima». Ezechiele 3:22 La' fu quindi su di me la mano dell'Eterno e mi disse: «Alzati, esci nella pianura e la' io ti parlero'». Ezechiele 3:23 Cosi mi alzai e uscii nella pianura, ed ecco la' stava la gloria dell'Eterno, come la gloria che avevo visto presso il fiume Kebar, e caddi sulla mia faccia. Ezechiele 3:24 Ma lo Spirito entro' in me, mi fece alzare in piedi e mi parlo' e mi disse: «Va', chiuditi in casa tua. Ezechiele 3:25 Ed ecco, figlio d'uomo, a te metteranno addosso delle corde, con esse ti legheranno e cosi non potrai uscire in mezzo a loro. Ezechiele 3:26 Io faro' aderire la tua lingua al palato e resterai muto, cosi non sarai piu' per loro uno che li rimprovera, perche' sono una casa ribelle. Ezechiele 3:27 Ma quando ti parlero', ti apriro' la bocca e tu dirai loro: "Cosi dice il Signore, l'Eterno". Chi vuole ascoltare ascolti, e chi rifiuta di ascoltare rifiuti pure, perche' sono una casa ribelle». Predizione in modo simbolico dell'assedio di Gerusalemme Ezechiele 4:1 «Tu, figlio d'uomo, prenditi una tavoletta d'argilla, mettila davanti a te e disegnavi sopra una citta', Gerusalemme; Ezechiele 4:2 cingila d'assedio, costruisci contro di essa una torre, innalza contro di essa terrapieni, metti contro di essa accampamenti e colloca tutt'intorno ad essa gli arieti. Ezechiele 4:3 Prenditi poi una piastra di ferro e mettila come un muro di ferro tra te e la citta'; volgi la tua faccia contro di essa ed essa sara' assediata, e tu la cingerai d'assedio. Questo sara' un segno per la casa d'Israele. Ezechiele 4:4 Coricati quindi sul fianco sinistro e deponi su di esso l'iniquita' della casa d'Israele. Per il numero di giorni in cui rimarrai coricato su di esso, porterai la loro iniquita'. Ezechiele 4:5 Io ho infatti deposto su di te gli anni della loro iniquita' in base al numero dei giorni a in cui rimarrai coricato: trecentonovanta giorni. Tu porterai cosi l'iniquita' della casa d'Israele. Ezechiele 4:6 Terminati questi, ti coricherai di nuovo sul tuo fianco destro e porterai l'iniquita' della casa di Giuda per quaranta giorni. Ho deposto su di te un giorno per ogni anno. Ezechiele 4:7 Tu volgerai la tua faccia e il tuo braccio nudo verso l'assedio di Gerusalemme e profetizzerai contro di essa. Ezechiele 4:8 Ed ecco, ti metto addosso delle corde e tu non potrai voltarti da un fianco all'altro, finche' tu non abbia compiuto i giorni del tuo assedio. Ezechiele 4:9 Prenditi anche frumento, orzo, fave, lenticchie, miglio e farro, mettili in un vaso e fattene del pane; ne mangerai durante tutti i giorni in cui rimarrai coricato sul tuo fianco, e cioe' per trecentonovanta giorni. Ezechiele 4:10 Il cibo che mangerai sara' del peso di venti sicli per giorno; lo mangerai in particolari momenti, ogni giorno. Ezechiele 4:11 Berrai pure acqua razionata: un sesto di un hin; la berrai in particolari momenti ogni giorno. Ezechiele 4:12 Mangerai questo cibo in forma di focacce d'orzo, che cuocerai con escrementi umani sotto i loro occhi». Ezechiele 4:13 Poi l'Eterno disse: «Cosi i figli d'Israele mangeranno il loro pane contaminato in mezzo alle nazioni tra le quali io li disperdero'». Ezechiele 4:14 Allora io dissi: «Ah, Signore, Eterno, ecco, io non mi sono mai contaminato; dalla mia fanciullezza fino ad ora non ho mai mangiato carne di bestia morta naturalmente o sbranata, e non mi e' mai entrata in bocca alcuna carne impura». Ezechiele 4:15 Egli allora mi disse: «Ecco, io ti do sterco di bue invece di escrementi umani, sopra quello cuocerai il tuo pane». Ezechiele 4:16 Poi mi disse: «Figlio d'uomo, io faro' mancare il sostegno del pane in Gerusalemme; essi mangeranno il pane a peso e nell'afflizione e berranno l'acqua razionata nel terrore, Ezechiele 4:17 perche' mancheranno di pane e acqua e si guarderanno l'un l'altro sgomenti, struggendosi nella loro iniquita'». Ezechiele 5:1 «Tu, figlio d'uomo, prenditi una lama affilata e usala come un rasoio da barbiere, facendola passare sulla tua testa e sulla tua barba; poi prenderai una bilancia da pesare e dividerai i peli in tre parti. Ezechiele 5:2 Ne brucerai un terzo nel fuoco in mezzo alla citta' al termine dei giorni dell'assedio. Ne prenderai quindi un terzo e lo colpirai intorno con la spada, e un terzo lo disperderai al vento, dietro ad essi io sguainero' la spada. Ezechiele 5:3 Prenderai pure un piccolo numero di peli e li legherai nei lembi della tua veste. Ezechiele 5:4 Di questi ne prenderai ancora alcuni e li getterai in mezzo al fuoco, e li brucerai nel fuoco; di la' uscira' un fuoco contro tutta la casa d'Israele. Ezechiele 5:5 Cosi dice il Signore, l'Eterno: "Questa e' Gerusalemme. Io l'avevo posta in mezzo alle nazioni e agli altri paesi che la circondavano. Ezechiele 5:6 Essa si e' ribellata alle mie leggi per compiere empieta' piu' delle nazioni e ai miei statuti piu' dei paesi che la circondano. Si, essi hanno disprezzato le mie leggi e non hanno camminato secondo i miei statuti". Ezechiele 5:7 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: "Poiche' voi siete stati piu' insubordinati delle nazioni che vi circondano, non avete camminato secondo i miei statuti, non avete osservato le mie leggi e non avete neppur agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano", Ezechiele 5:8 cosi dice il Signore, l'Eterno: "Ecco, io, io stesso, sono contro di te ed eseguiro' in mezzo a te i miei giudizi davanti alle nazioni; Ezechiele 5:9 e faro' in mezzo a te cio' che non ho mai fatto e che non faro' mai piu', a motivo di tutte le tue abominazioni. Ezechiele 5:10 Percio' in mezzo a te i padri mangeranno i loro figli e i figli mangeranno i loro padri eseguiro' i miei giudizi su di te e disperdero' a tutti i venti tutto cio' che rimarra' di te. Ezechiele 5:11 Percio', com'e' vero che io vivo", dice il Signore, l'Eterno, "perche' tu hai contaminato il mio santuario con tutte le tue nefandezze e con tutte le tue abominazioni, ritirero' da te il mio favore, il mio occhio non avra' compassione e non usero' alcuna pieta'. Ezechiele 5:12 Una terza parte di te morira' di peste e sara' consumata dalla fame in mezzo a te; una terza parte cadra' di spada intorno a te e disperdero' l'altra terza parte a tutti i venti, e sguainero' contro di essi la spada. Ezechiele 5:13 Cosi daro' sfogo alla mia ira e soddisfero' su di loro il mio furore e saro' pago. Allora essi sapranno che io, l'Eterno, ho parlato nella mia gelosia, quando sfoghero' su di loro il mio furore. Ezechiele 5:14 Inoltre ti faro' diventare una desolazione e un obbrobrio tra le nazioni che ti circondano, sotto gli occhi di tutti i passanti. Ezechiele 5:15 E questo sara' un obbrobrio, un oggetto di scherno, una lezione e un oggetto di stupore per le nazioni che ti circondano, quando eseguiro' su di te i miei giudizi con ira, con furore e con indignati castighi. Io, l'Eterno, ho parlato. Ezechiele 5:16 Quando scagliero' contro di loro i terribili dardi della fame, apportatori di distruzione e che io mandero' per distruggervi, aggravero' su di voi la fame e vi togliero' il sostegno del pane, Ezechiele 5:17 Cosi mandero' contro di voi la fame e belve malefiche che ti priveranno di figli. Peste e massacro passeranno in mezzo a te e faro' venire su di te la spada. Io, l'Eterno, ho parlato"». Denunzia dell'idolatria e sue conseguenze Ezechiele 6:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 6:2 «Figlio d'uomo, volgi la tua faccia verso i monti d'Israele e profetizza contro di essi, Ezechiele 6:3 e di: "O monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore, l'Eterno. Cosi dice il Signore, l'Eterno, ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli: Ecco, io faro' venire su di voi la spada e distruggero' i vostri alti luoghi. Ezechiele 6:4 I vostri altari saranno desolati e i vostri altari per l'incenso, saranno infranti, e faro' cadere i vostri uccisi davanti ai vostri idoli. Ezechiele 6:5 Stendero' i cadaveri dei figli d'Israele davanti ai loro idoli e spargero' le vostre ossa attorno ai vostri altari. Ezechiele 6:6 In tutti i vostri luoghi abitati le citta' saranno devastate e gli alti luoghi desolati, affinche' i vostri altari siano devastati e desolati, i vostri idoli siano infranti e fatti scomparire, i vostri altari siano distrutti e le vostre opere siano spazzate via. Ezechiele 6:7 I morti cadranno in mezzo a voi e voi riconoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 6:8 Tuttavia vi lascero' un residuo, poiche' avrete alcuni che scamperanno dalla spada fra le nazioni, quando sarete dispersi in vari paesi. Ezechiele 6:9 E i vostri scampati si ricorderanno di me fra le nazioni dove saranno condotti in cattivita', perche' sono stato fiaccato per il loro cuore adultero che si e' allontanato da me e per i loro occhi che si prostituiscono dietro i loro idoli. Proveranno disgusto per se stessi per le malvagita' da loro commesse in tutte le loro abominazioni. Ezechiele 6:10 Allora riconosceranno che io sono l'Eterno e che non invano ho parlato di fare loro questo male"». Ezechiele 6:11 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Batti le mani, pesta i piedi e di: "Ahime', per tutte le malvagie abominazioni della casa d'Israele, perche' cadranno di spada, di fame e di peste. Ezechiele 6:12 Chi e' lontano morira' di peste, chi e' vicino cadra' di spada e chi e' rimasto ed e' assediato perira' di fame; cosi sfoghero' il mio furore su di loro. Ezechiele 6:13 Allora riconoscerete che io sono l'Eterno, quando i loro uccisi cadranno in mezzo ai loro idoli, attorno ai loro altari, sopra ogni alto colle, su tutte le sommita' dei monti, sotto ogni albero verdeggiante, sotto ogni quercia frondosa, ovunque offrivano profumi odorosi a tutti i loro idoli. Ezechiele 6:14 Cosi stendero' contro di loro la mia mano e rendero' il paese desolato, si, piu' desolato del deserto di Diblah, in tutti i loro luoghi abitati; allora riconosceranno che io sono l'Eterno"». Imminenza della punizione divina Ezechiele 7:1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: Ezechiele 7:2 «E tu, figlio d'uomo, cosi dice il Signore, l'Eterno, al paese d'Israele: La fine! e' giunta la fine sulle quattro estremita' del paese. Ezechiele 7:3 Ora ti sovrasta la fine e io mandero' contro di te la mia ira, ti giudichero' secondo le tue vie e ti faro' ricadere addosso tutte le tue abominazioni. Ezechiele 7:4 Il mio occhio non ti risparmiera' e non avro' pieta', ma ti faro' ricadere addosso le tue vie, e le tue abominazioni saranno in mezzo a te; allora riconoscerete che io sono l'Eterno». Ezechiele 7:5 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Una calamita', una calamita' senza precedenti, ecco e' venuta. Ezechiele 7:6 La fine e' giunta, la fine e' giunta. Si e' destata per te; ecco, e' giunta. Ezechiele 7:7 e' giunta su di te la rovina, o abitante del paese. Il tempo e' arrivato; e' vicino il giorno dei guai e non di grida di gioia sui monti. Ezechiele 7:8 Ora, tra poco, versero' il mio furore su di te e sfoghero' su di te la mia ira, ti giudichero' secondo le tue vie e ti faro' ricadere addosso tutte le tue abominazioni. Ezechiele 7:9 Il mio occhio non ti risparmiera' e non avro' pieta', ma ti faro' ricadere addosso le tue vie e le tue abominazioni saranno in mezzo a te; allora riconoscerete che io sono l'Eterno che colpisce. Ezechiele 7:10 Ecco il giorno, eccolo giunto. e' arrivata la rovina. La verga e' fiorita, l'orgoglio e' sbocciato. Ezechiele 7:11 La violenza e' cresciuta come verga di empieta'. Non rimarra' nessuno di essi, nessuno della loro moltitudine, nessuno di essi; non ci sara' alcun lamento per loro. Ezechiele 7:12 Il tempo e' arrivato, il giorno si avvicina. Chi compra non si rallegri, chi vende non si addolori, perche' un'ira ardente sovrasta su tutta la loro moltitudine. Ezechiele 7:13 Poiche' chi vende non tornera' in possesso di cio' che ha venduto, anche se rimarra' ancora in vita, perche' la visione riguarda tutta la sua moltitudine e non sara' revocata, e nessuno potra' preservare la propria vita, vivendo nell'iniquita'. Ezechiele 7:14 Hanno suonato la tromba, e tutti sono pronti, ma nessuno va alla battaglia, perche' l'ardore della mia ira e' contro tutta la loro moltitudine. Ezechiele 7:15 Di fuori la spada, di dentro la peste e la fame. Chi e' nei campi morira' per la spada, chi e' in citta' sara' divorato dalla fame e dalla peste. Ezechiele 7:16 Ma i loro fuggiaschi che riusciranno a mettersi in salvo staranno su per i monti come le colombe della valle, tutti gemendo ciascuno per la propria iniquita'. Ezechiele 7:17 Tutte le mani diverranno fiacche e tutte le ginocchia saranno deboli come acqua. Ezechiele 7:18 Si vestiranno di sacco e lo spavento li coprira', la vergogna sara' su tutti i volti e la calvizie su tutte le loro teste. Ezechiele 7:19 Getteranno il loro argento per le strade e il loro oro diventera' un'immondezza. Il loro argento e il loro oro non li potranno salvare nel giorno del furore dell'Eterno; non potranno saziare la loro anima ne' riempire il loro ventre, perche' la loro iniquita' e' divenuta una causa d'intoppo. Ezechiele 7:20 Hanno fatto della bellezza dei loro ornamenti un motivo di orgoglio, ne hanno fatto immagini delle loro abominazioni e i loro idoli esecrandi. Per questo li rendero' per loro un'immondezza, Ezechiele 7:21 e li daro' come preda nelle mani degli stranieri e come bottino agli empi della terra che lo profaneranno. Ezechiele 7:22 Distogliero' da loro la mia faccia ed essi profaneranno il mio luogo segreto; vi entreranno uomini violenti e lo profaneranno. Ezechiele 7:23 Prepara una catena, perche' il paese e' pieno di delitti di sangue e la citta' e' piena di violenza. Ezechiele 7:24 Faro' venire le nazioni malvagie che s'impadroniranno delle loro case; faro' venir meno la superbia dei potenti e i loro luoghi sacri saranno profanati. Ezechiele 7:25 La distruzione giunge. Essi cercheranno la pace, ma non vi sara'. Ezechiele 7:26 Verra' calamita' su calamita', e ci saranno cattive notizie dietro cattive notizie. Allora chiederanno una visione a un profeta, ma la legge verra' meno al sacerdote e il consiglio agli anziani. Ezechiele 7:27 Il re sara' in lutto, il principe si vestira' di desolazione e le mani del popolo del paese saranno prese da spavento. Io li trattero' secondo la loro condotta e li giudichero' secondo i loro giudizi; allora riconosceranno che io sono l'Eterno». La visione della gloria dell'Eterno a Gerusalemme Ezechiele 8:1 Nel sesto anno, nel sesto mese, il cinque del mese, avvenne che mentre ero seduto in casa mia e gli anziani di Giuda stavano seduti di fronte a me, la mano del Signore, l'Eterno, cadde in quel luogo su di me. Ezechiele 8:2 Io guardai, ed ecco una figura di uomo dall'aspetto di fuoco; da cio' che sembravano i suoi lombi, in giu' pareva di fuoco, e da cio' che sembravano i suoi lombi in su pareva splendente come il colore di bronzo incandescente, Ezechiele 8:3 Egli stese una forma di mano e mi afferro' per una ciocca dei miei capelli, e lo Spirito mi sollevo' fra terra e cielo e mi trasporto' in visioni di DIO a Gerusalemme, all'ingresso della porta interna che guarda a nord, dove era posto l'idolo della gelosia, che provoca a gelosia. Ezechiele 8:4 Ed ecco, la' era la gloria del DIO d'Israele, simile alla visione che avevo visto nella pianura. Le varie abominazioni commesse a Gerusalemme: L'idolo della gelosia Ezechiele 8:5 Quindi egli mi disse: «Figlio d'uomo, alza ora i tuoi occhi verso il nord». Cosi alzai i miei occhi verso il nord, ed ecco, a nord della porta dell'altare, proprio all'ingresso, c'era l'idolo della gelosia. Ezechiele 8:6 Ed egli mi disse: «Figlio d'uomo, vedi cio' che fanno costoro, le grandi abominazioni che qui commette la casa d'Israele e che mi fanno allontanare dal mio santuario? Ma tu vedrai abominazioni ancora piu' grandi». I culti segreti dei settanta anziani Ezechiele 8:7 Cosi egli mi condusse all'ingresso del cortile. Io guardai, ed ecco un buco nella parete. Ezechiele 8:8 Allora mi disse: «Figlio d'uomo, fa' un foro nella parete». Cosi feci un foro nella parete, ed ecco un'apertura. Ezechiele 8:9 Egli mi disse: «Entra e guarda le malvagie abominazioni che costoro commettono qui». Ezechiele 8:10 Cosi entrai a guardare, ed ecco ogni sorta di rettili e di bestie abominevoli e tutti gl'idoli della casa d'Israele, intagliati tutt'intorno sulla parete. Ezechiele 8:11 E davanti ad essi stavano settanta uomini fra gli anziani della casa d'Israele, in mezzo ai quali era Jaazaniah, figlio di Shafan, ciascuno con il suo turibolo in mano, dal quale saliva una densa nuvola d'incenso. Ezechiele 8:12 Quindi mi disse: «Figlio d'uomo, hai visto cio' che gli anziani della casa d'Israele fanno nell'oscurita', ciascuno nella camera delle sue immagini? Infatti dicono: "L'Eterno non ci vede, l'Eterno ha abbandonato il paese"». Donne che piangono Tammuz Ezechiele 8:13 Poi mi disse: «Tu vedrai abominazioni ancora piu' grandi che commettono». Ezechiele 8:14 Allora mi condusse all'ingresso della porta della casa dell'Eterno, che e' verso il nord; ed ecco, la' sedevano donne che piangevano Tammuz. Venticinque uomini che adorano il sole rivolti a est Ezechiele 8:15 Quindi mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo? Tu vedrai abominazioni ancora piu' grandi di queste». Ezechiele 8:16 Allora mi condusse nel cortile interno della casa dell'Eterno; ed ecco, all'ingresso del tempio, dell'Eterno, fra il portico e l'altare, circa venticinque uomini, con le spalle voltate al tempio dell'Eterno e la faccia rivolta a est, che adoravano il sole a est. Ezechiele 8:17 Poi mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo? e' forse piccola cosa per la casa di Giuda commettere le abominazioni che commette qui? Essi infatti hanno riempito il paese di violenza e mi hanno ripetutamente provocato ad ira. Ed ecco, si portano il ramo al naso. Ezechiele 8:18 Percio' anch'io agiro' con furore; il mio occhio non avra' compassione e non usero' alcuna pieta'. Anche se faranno pervenire alte grida ai miei orecchi, non li ascoltero'». Sei uomini ricevono l'ordine di fare strage dei malvagi in Gerusalemme Ezechiele 9:1 Poi grido' ad alta voce ai miei orecchi, dicendo: «Fate avvicinare quelli che devono punire la citta', ognuno con la sua arma di distruzione in mano». Ezechiele 9:2 Ed ecco venire dalla direzione della porta superiore che guarda a nord sei uomini, ognuno con la sua arma di sterminio in mano. In mezzo a loro stava un uomo vestito di lino, che aveva un calamaio di corno da scriba, al fianco. Appena giunti, si fermarono presso l'altare di bronzo. Ezechiele 9:3 Allora la gloria del DIO d'Israele, si alzo' dal cherubino, sul quale stava, andando verso la soglia del tempio. Egli chiamo' l'uomo vestito di lino, che aveva il calamaio di corno da scriba al fianco, Ezechiele 9:4 e l'Eterno disse: «Passa in mezzo alla citta', in mezzo a Gerusalemme, e fa' un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono nel suo mezzo». Ezechiele 9:5 E agli altri disse, in modo che io sentissi: «Passate per la citta' dietro di lui e colpite; il vostro occhio non abbia compassione e non usate alcuna pieta'. Ezechiele 9:6 Uccidete fino allo sterminio vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non avvicinatevi ad alcuno su cui ci sia il segno; incominciate dal mio santuario». Cosi essi incominciarono dagli anziani, che erano davanti al tempio. Ezechiele 9:7 Quindi disse loro: «Contaminate il tempio e riempite di uccisi i cortili. Uscite!». Essi allora uscirono e fecero strage nella citta'. Ezechiele 9:8 Mentre essi facevano strage ed io ero rimasto solo, caddi sulla mia faccia e gridai, dicendo: «Ah, Signore, Eterno, distruggerai tu tutto il residuo d'Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?». Ezechiele 9:9 Egli mi rispose: «L'iniquita' della casa d'Israele e di Giuda e' estremamente grande; il paese e' pieno di sangue e la citta' e' piena di depravazione. Infatti dicono: "L'Eterno ha abbandonato il paese, l'Eterno non vede". Ezechiele 9:10 Percio' anche il mio occhio non avra' compassione e non usero' alcuna pieta', ma faro' ricadere sul loro capo la loro condotta». Ezechiele 9:11 Ed ecco l'uomo vestito di lino, che aveva un calamaio di corno da scriba al fianco, fece il suo rapporto, dicendo: «Ho fatto come mi hai comandato». La gloria dell'Eterno si allontana dal tempio Ezechiele 10:1 Io guardavo ed ecco, sul firmamento che stava sopra il capo dei cherubini, appariva sopra di essi come una pietra di zaffiro che somigliava nella forma a un trono. Ezechiele 10:2 L'Eterno parlo' quindi all'uomo vestito di lino e disse: «Va' fra le ruote sotto il cherubino, riempiti le mani di carboni ardenti che sono fra i cherubini e spargili sulla citta'». Ed egli vi ando' mentre io guardavo. Ezechiele 10:3 Quando l'uomo entro', i cherubini stavano sulla destra del tempio e la nuvola riempiva il cortile interno. Ezechiele 10:4 Quindi la gloria dell'Eterno si alzo' sopra il cherubino muovendo verso la soglia del tempio; allora il tempio fu ripieno della nuvola e il cortile fu ripieno dello splendore della gloria dell'Eterno. Ezechiele 10:5 Il rumore delle ali dei cherubini fu udito fin nel cortile esterno, come la voce di Dio onnipotente quando parla. Ezechiele 10:6 Ora, quando l'Eterno ebbe comandato all'uomo vestito di lino, dicendo: «Prendi il fuoco fra le ruote che sono tra i cherubini», egli ando' a fermarsi vicino a una ruota. Ezechiele 10:7 Allora un cherubino stese la mano fra i cherubini verso il fuoco che era fra i cherubini, ne prese e lo mise nelle mani dell'uomo vestito di lino, che lo ricevette ed usci. Ezechiele 10:8 Ora i cherubini sembravano avere la forma di una mano d'uomo sotto alle ali. Ezechiele 10:9 Guardai ancora ed ecco, a fianco dei cherubini vi erano quattro ruote, una ruota a fianco di ogni cherubino e un'altra ruota per ogni altro cherubino; le ruote avevano l'aspetto di una pietra di topazio. Ezechiele 10:10 Sembravano avere tutt'e quattro la medesima forma, come se una ruota fosse in mezzo all'altra. Ezechiele 10:11 Quando si muovevano, andavano verso una delle loro quattro direzioni e andando non si voltavano, ma seguivano la direzione verso la quale la testa era rivolta e, andando, non si voltavano. Ezechiele 10:12 Tutto il loro corpo, il loro dorso, le loro mani, le loro ali e le ruote erano pieni di occhi tutt'intorno, si, le ruote stesse che i quattro avevano. Ezechiele 10:13 Io udii che le ruote erano chiamate "Turbine". Ezechiele 10:14 Ogni cherubino aveva quattro facce: la prima faccia era faccia di cherubino, la seconda faccia era faccia d'uomo, la terza faccia di leone, la quarta faccia di aquila. Ezechiele 10:15 Poi i cherubini si alzarono. Essi erano gli stessi esseri viventi che avevo visto presso il fiume Kebar. Ezechiele 10:16 Quando i cherubini si muovevano, anche le ruote si muovevano al loro fianco e, quando i cherubini spiegavano le ali per alzarsi da terra, le ruote non si allontanavano dal loro fianco. Ezechiele 10:17 Quando essi si fermavano, si fermavano anch'esse; quando essi si alzavano, si alzavano anch'esse con loro, perche' lo spirito degli esseri viventi era in esse. Ezechiele 10:18 La gloria dell'Eterno si allontano' quindi dalla soglia del tempio e si fermo' sui cherubini. Ezechiele 10:19 Poi i cherubini spiegarono le loro ali e si sollevarono da terra sotto i miei occhi; mentre si allontanavano anche le ruote erano accanto a loro. Si fermarono quindi all'ingresso della porta che guarda a est della casa dell'Eterno, mentre la gloria del DIO d'Israele, stava in alto su di loro. Ezechiele 10:20 Erano gli stessi esseri viventi che avevo visto sotto il DIO d'Israele presso il fiume Kebara e riconobbi che erano cherubini. Ezechiele 10:21 Ognuno di loro aveva quattro facce, ognuno quattro ali, e sotto le loro ali appariva la forma di mani d'uomo. Ezechiele 10:22 Quanto all'aspetto delle loro facce, erano le stesse facce che avevo visto presso il fiume Kebar; erano le stesse loro sembianze e gli stessi cherubini. Ognuno andava diritto davanti a se'. I venticinque capi malvagi che Dio giudichera' Ezechiele 11:1 Poi lo Spirito mi sollevo' e mi trasporto' alla porta orientale della casa dell'Eterno che guarda a est; ed ecco, all'ingresso della porta c'erano venticinque uomini, tra i quali vidi Jaazaniah, figlio di Azzur, e Pelatiah, figlio di Benaiah, capi del popolo. Ezechiele 11:2 Egli mi disse: «Figlio d'uomo, questi sono gli uomini che tramano il male e danno cattivi consigli in questa citta'. Ezechiele 11:3 Essi dicono: "Il tempo non e' vicino. Edifichiamo case! Questa citta' e' la pentola e noi siamo la carne". Ezechiele 11:4 Percio' profetizza contro di loro, profetizza, figlio d'uomo». Ezechiele 11:5 Quindi lo Spirito dell'Eterno cadde su di me e mi disse: «Di: Cosi dice l'Eterno: Voi dite cosi, o casa d'Israele, e io conosco le cose che vi passano per la mente. Ezechiele 11:6 Voi avete moltiplicato quelli da voi trafitti a morte in questa citta' e avete riempito di uccisi le sue strade». Ezechiele 11:7 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «I vostri uccisi che avete ammucchiato in mezzo ad essa sono la carne e questa citta' e' la pentola, ma io vi faro' uscire dal suo mezzo. Ezechiele 11:8 Voi avete paura della spada, e io faro' venire su di voi la spada», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 11:9 «Io vi faro' uscire dal suo mezzo, vi daro' in mano di stranieri ed eseguiro' su di voi i miei giudizi. Ezechiele 11:10 Voi cadrete di spada, vi giudichero' sui confini d'Israele; allora riconoscerete, che io sono l'Eterno. Ezechiele 11:11 Questa citta' non sara' per voi una pentola e voi non sarete la carne nel suo mezzo; io vi giudichero' sui confini d'Israele. Ezechiele 11:12 Allora riconoscerete che io sono l'Eterno, perche' non avete camminato nei miei statuti ne' avete eseguito le mie leggi, ma avete agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano». Promessa di restaurazione Ezechiele 11:13 Or avvenne che, mentre io profetizzavo, Pelatiah, figlio di Benaiah, mori. Allora mi gettai con la faccia a terra e gridai ad alta voce, dicendo: «Ah, Signore, Eterno, vuoi distruggere completamente il residuo d'Israele?». Ezechiele 11:14 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 11:15 «Figlio d'uomo, i tuoi fratelli, i tuoi stessi parenti, quelli con te redenti e tutta la casa d'Israele sono coloro ai quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: "Allontanatevi pure dall'Eterno; questo paese ci e' stato dato in eredita'". Ezechiele 11:16 Percio' di: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Benche' io li abbia allontanati fra le nazioni e li abbia dispersi in paesi stranieri, io saro' per loro per un po' di tempo un santuario nei paesi dove sono andati. Ezechiele 11:17 Percio' di: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Vi raccogliero' fra i popoli, vi radunero' dai paesi in cui siete stati dispersi e vi daro' la terra d'Israele. Ezechiele 11:18 Essi vi ritorneranno e toglieranno via tutte le sue cose esecrande e tutte le sue abominazioni. Ezechiele 11:19 E io daro' loro un altro cuore e mettero' dentro di loro un nuovo spirito, togliero' via dalla loro carne il cuore di pietra e daro' loro un cuore di carne, Ezechiele 11:20 perche' camminino nei miei statuti e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; allora essi saranno il mio popolo e io saro' il loro DIO. Ezechiele 11:21 Ma quanto a quelli il cui cuore esegue le loro cose esecrande e le loro abominazioni, faro' ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, l'Eterno. La gloria di Dio si allontana dal monte Ezechiele 11:22 Poi i cherubini spiegarono le loro ali e le ruote si mossero accanto a loro, e la gloria del DIO d'Israele stava in alto su di loro. Ezechiele 11:23 La gloria dell'Eterno si alzo' dal mezzo della citta' e si fermo' sul monte che e' ad est della citta'. Ezechiele 11:24 Quindi lo Spirito mi sollevo' e mi trasporto' in Caldea fra quelli che erano in cattivita', in una visione per lo Spirito di DIO, e la visione che avevo visto scomparve davanti a me levandosi in alto; Ezechiele 11:25 e io riferii a quelli che erano in cattivita' tutte le cose che l'Eterno mi aveva fatto vedere. Annuncio della fuga del re Sedekia e della dispersione del popolo Ezechiele 12:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 12:2 «Figlio d'uomo, tu abiti in mezzo a una casa ribelle, che hanno occhi per vedere ma non vedono, orecchi per udire ma non odono, perche' sono una casa ribelle, Ezechiele 12:3 Percio', figlio d'uomo, preparati un bagaglio da esule e va' in esilio di giorno sotto i loro occhi. Tu partirai per l'esilio dal luogo dove stai a un altro luogo sotto i loro occhi; forse si renderanno conto che sono una casa ribelle. Ezechiele 12:4 Porterai dunque fuori di giorno, sotto i loro occhi, il tuo bagaglio, come il bagaglio di uno che va in esilio; poi alla sera uscirai sotto i loro occhi, come quelli che vanno in esilio. Ezechiele 12:5 Fa' un foro nella parete sotto i loro occhi e attraverso questo porta fuori il tuo bagaglio. Ezechiele 12:6 Lo porterai sulle spalle sotto i loro occhi, lo porterai fuori al buio; ti coprirai la faccia per non vedere la terra, perche' ho fatto di te un segno per la casa d'Israele», Ezechiele 12:7 Io feci esattamente come mi era stato comandato: di giorno portai fuori il mio bagaglio, come il bagaglio di uno che va in esilio e alla sera feci un foro nella parete con le mani; quando fu buio portai fuori il bagaglio e me lo misi sulle spalle sotto i loro occhi. Ezechiele 12:8 Al mattino la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 12:9 «Figlio d'uomo, non ti ha chiesto la casa d'Israele, questa casa ribelle: "Che cosa fai?". Ezechiele 12:10 Di loro: Cosi dice il Signore, l'Eterno: "Questo oracolo riguarda il principe che e' in Gerusalemme e tutta la casa d'Israele che vi abita". Ezechiele 12:11 Di: Io sono un segno per voi, come ho fatto io, cosi sara' fatto a loro: essi andranno in esilio, in cattivita'. Ezechiele 12:12 Il principe che e' in mezzo a loro portera' il suo bagaglio sulle spalle al buio e uscira'; faranno un foro nella parete per farlo uscire attraverso di esso, egli si coprira' la faccia per non vedere con i suoi occhi la terra. Ezechiele 12:13 Ma io stendero' la mia rete su di lui ed egli sara' preso nel mio laccio, lo condurro' quindi a Babilonia, nel paese dei Caldei, egli pero' non la vedra' e la' morira'. Ezechiele 12:14 Disperdero' a tutti i venti quelli che gli stanno intorno per aiutarlo e tutte le sue truppe, e snudero' la spada dietro a loro. Ezechiele 12:15 Allora riconosceranno che io sono l'Eterno quando li avro' disseminati tra le nazioni e dispersi nei vari paesi. Ezechiele 12:16 Ma ne risparmiero' un piccolo numero dalla spada, dalla fame e dalla peste, affinche' raccontino tutte le loro abominazioni tra le nazioni dove andranno; allora riconosceranno che io sono l'Eterno». Ezechiele 12:17 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: Ezechiele 12:18 «Figlio d'uomo, mangia il tuo pane con tremore e bevi la tua acqua con trepidazione e con ansieta'. Ezechiele 12:19 Dirai quindi al popolo del paese: Cosi dice il Signore, l'Eterno, agli abitanti di Gerusalemme, nella terra d'Israele: Mangeranno il loro pane nell'afflizione e berranno la loro acqua nel terrore, perche' il loro paese sara' spogliato di tutto cio' che contiene per la malvagita' di tutti quelli che l'abitano. Ezechiele 12:20 Le citta' abitate saranno distrutte e il paese sara' desolato; cosi riconoscerete che io sono l'Eterno». Ezechiele 12:21 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: Ezechiele 12:22 «Figlio d'uomo: Che cos'e' questo detto che avete riguardo al paese d'Israele e che afferma: "I giorni si prolungano e ogni visione viene meno"? Ezechiele 12:23 Percio' di loro: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Io faro' cessare questo detto, e non lo proferiranno piu' in Israele. Anzi di loro: Si avvicinano i giorni e l'attuazione della parola di ogni visione, Ezechiele 12:24 perche' non ci sara' piu' nessuna visione falsa ne' divinazione ingannevole in mezzo alla casa d'Israele. Ezechiele 12:25 Poiche' io, l'Eterno, parlero', e la parola che pronuncero' si compira' senza alcun indugio. Si, nei vostri giorni, o casa ribelle, io pronuncero' una parola e la mandero' a compimento», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 12:26 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: Ezechiele 12:27 «Figlio d'uomo, ecco, la casa d'Israele dice: "La visione che costui vede riguarda molti giorni nel futuro, ed egli profetizza per tempi lontani". Ezechiele 12:28 Percio' di loro: Cosi dice il Signore l'Eterno: Nessuna delle mie parole sara' piu' rinviata, ma la parola che pronuncero' sara' mandata a compimento», dice il Signore, l'Eterno. Condanna dei falsi profeti e delle false profetesse Ezechiele 13:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 13:2 «Figlio d'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele che profetizzano e di a quelli che profetizzano secondo il loro cuore: Ascoltate la parola dell'Eterno. Ezechiele 13:3 Cosi dice il Signore, l'Eterno: Guai ai profeti stolti che seguono il loro spirito senza aver visto nulla. Ezechiele 13:4 O Israele, i tuoi profeti sono stati come volpi nei deserti. Ezechiele 13:5 Voi non siete saliti sulle brecce ne' avete costruito alcun muro intorno alla casa d'Israele, per resistere nella battaglia nel giorno dell'Eterno. Ezechiele 13:6 Hanno avuto visioni false e divinazioni bugiarde e dicono: "L'Eterno ha detto", mentre l'Eterno non li ha mandati. Tuttavia essi sperano che la loro parola si adempi. Ezechiele 13:7 Non avete forse avuto visioni false e non avete proferito divinazioni bugiarde? Voi dite: "L'Eterno ha detto", ma io non ho parlato». Ezechiele 13:8 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Poiche' avete proferito falsita' e avete avuto visioni bugiarde, eccomi contro di voi», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 13:9 «La mia mano sara' contro i profeti che hanno visioni false e proferiscono divinazioni bugiarde. Essi non faranno piu' parte al consiglio del mio popolo, non saranno piu' scritti nel registro della casa d'Israele e non entreranno nel paese d'Israele; allora riconoscerete che io sono il Signore, l'Eterno. Ezechiele 13:10 Poiche', si, poiche' hanno fatto sviare il mio popolo, dicendo: 'Pace', quando non c'e' pace, e quando uno costruisce un muro, essi lo intonacano di malta che non regge, Ezechiele 13:11 di a quelli che lo intonacano di malta che non regge, che esso cadra': Verra' una pioggia scrosciante e voi, o pietre di grandine, cadrete; si scatenera' un vento tempestoso, Ezechiele 13:12 ed ecco, quando il muro cadra', non vi si dira' forse: "Dov'e' la malta con cui l'avevate intonacato?"». Ezechiele 13:13 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Nel mio furore faro' scatenare un vento tempestoso, nella mia ira faro' cadere una pioggia scrosciante e nel mio furore delle pietre di grandine per un completo sterminio. Ezechiele 13:14 Cosi demoliro' il muro che avete intonacato con malta che non regge, lo rovescero' a terra, e le sue fondamenta saranno scoperte, esso cadra' e voi sarete distrutti insieme ad esso, allora riconoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 13:15 Cosi sfoghero' il mio furore sul muro e su quelli che l'hanno intonacato di malta che non regge; e vi diro': "Il muro non c'e' piu' e neppure quelli che lo intonacavano, Ezechiele 13:16 cioe', i profeti d'Israele che profetizzavano su Gerusalemme e avevano per essa visioni di pace, mentre non c'era pace"», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 13:17 «Ora tu, figlio d'uomo, volgi la faccia verso le figlie del tuo popolo che profetizzano secondo il loro cuore e profetizza contro di loro. Ezechiele 13:18 e di: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Guai alle donne che cuciono fasce a tutti i polsi e fanno veli per le teste di ogni altezza per dar la caccia alle anime. Credete voi di dar la caccia alle anime del mio popolo e salvare le vostre vite? Ezechiele 13:19 Voi mi profanate in mezzo al mio popolo per delle manciate d'orzo e per dei pezzi di pane, facendo morire anime che non dovrebbero morire e facendo vivere anime che non dovrebbero vivere, mentendo al mio popolo, che da' ascolto alle menzogne». Ezechiele 13:20 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io sono contro le vostre fasce con le quali date la caccia alle anime come a uccelli; le strappero' dalle vostre braccia e mettero' in liberta' le anime, quelle anime alle quali date la caccia come a uccelli. Ezechiele 13:21 Strappero' pure i vostri veli e liberero' il mio popolo dalle vostre mani, ed essi non saranno piu' come preda nelle vostre mani, allora riconoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 13:22 Infatti avete rattristato il cuore del giusto con menzogne, quando io non lo rattristavo, e avete fortificato le mani dell'empio, perche' non si convertisse dalla sua via malvagia per rimanere in vita. Ezechiele 13:23 Percio' non avrete piu' visioni false e non praticherete piu' la divinazione, e io liberero' il mio popolo dalle vostre mani; allora riconoscerete che io sono l'Eterno». Condanna degli anziani idolatri Ezechiele 14:1 Poi vennero da me alcuni anziani d'Israele e sedettero davanti a me. Ezechiele 14:2 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 14:3 «Figlio d'uomo, questi uomini hanno eretto i loro idoli nel loro cuore e hanno posto davanti a se' l'intoppo che li fa cadere nell'iniquita'. Mi lascero' dunque consultare da costoro? Ezechiele 14:4 Percio' parla e di loro: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Chiunque della casa d'Israele erige i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a se' l'intoppo che lo fa cadere nell'iniquita' e poi viene dal profeta, gli rispondero' io, l'Eterno, a proposito di questo, secondo la moltitudine dei suoi idoli, Ezechiele 14:5 per far presa sui cuori di quelli della casa d'Israele che si sono allontanati da me a motivo di tutti i loro idoli. Ezechiele 14:6 Percio' di alla casa d'Israele: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Convertitevi, allontanatevi dai vostri idoli e distogliete la faccia da tutte le vostre abominazioni. Ezechiele 14:7 Poiche', se un individuo qualsiasi della casa d'Israele o degli stranieri che risiedono in Israele si separa da me, erige i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a se' l'intoppo che lo fa cadere nell'iniquita' e poi viene dal profeta per consultarmi per suo mezzo, gli rispondero' io, l'Eterno da me stesso. Ezechiele 14:8 Volgero' la mia faccia contro quell'uomo, ne faro' un segno e un proverbio e lo sterminero' di mezzo al mio popolo; allora riconoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 14:9 Ma se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, io l'Eterno, ho sedotto quel profeta; stendero' quindi la mia mano contro di lui e lo distruggero' di mezzo al mio popolo d'Israele. Ezechiele 14:10 Ambedue porteranno la pena della loro iniquita': la pena del profeta sara' uguale alla pena di chi lo consulta, Ezechiele 14:11 affinche' quelli della casa d'Israele, non vadano piu' errando lontano da me e non si contaminino piu' con tutte le loro trasgressioni, ma siano mio popolo e io sia il loro DIO», dice il Signore l'Eterno. Gerusalemme sara' distrutta Ezechiele 14:12 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: Ezechiele 14:13 «Figlio d'uomo, se un paese pecca contro di me essendo ripetutamente infedele, io stendero' la mia mano contro di lui, gli spezzero' il sostegno del pane, gli mandero' contro la fame e ne sterminero' uomini e bestie. Ezechiele 14:14 Anche se nel suo mezzo ci fossero questi tre uomini, Noe', Daniele e Giobbe per la loro giustizia salverebbero unicamente se stessi», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 14:15 «Se invece facessi passare per quel paese delle bestie feroci che lo spopolassero e diventasse una desolazione, dove piu' nessuno passasse a motivo di quelle bestie, Ezechiele 14:16 anche se nel suo mezzo ci fossero quei tre uomini, com'e' vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «essi non salverebbero ne' figli ne' figlie; salverebbero unicamente se stessi, ma il paese sarebbe una desolazione. Ezechiele 14:17 Oppure se facessi venire la spada contro quel paese e dicessi: "Passi la spada per il paese", e ne sterminasse uomini e bestie, Ezechiele 14:18 anche se nel suo mezzo ci fossero quei tre uomini, com'e' vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «essi non salverebbero ne' figli ne' figlie, ma salverebbero unicamente se stessi. Ezechiele 14:19 Oppure se mandassi contro quel paese la peste e riversassi su di esso il mio furore facendo strage e sterminando uomini e bestie, Ezechiele 14:20 anche se nel suo mezzo ci fossero Noe', Daniele e Giobbe, com'e' vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «essi non salverebbero ne' figli ne' figlie; per la loro giustizia salverebbero unicamente se stessi». Ezechiele 14:21 Poiche' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Lo stesso avverra' quando mandero' contro Gerusalemme, i miei quattro tremendi giudizi, la spada, la fame, le bestie feroci e la peste, per sterminare uomini e bestie. Ezechiele 14:22 Ma ecco, vi sara' lasciato un residuo che sara' condotto fuori, figli e figlie; essi verranno da voi e voi vedrete la loro condotta e le loro azioni. Allora sarete consolati del male che ho fatto venire su Gerusalemme, per tutto cio' che ho fatto venire su di lei. Ezechiele 14:23 Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro azioni. Cosi riconoscerete che non senza ragione ho fatto quel che ho fatto in mezzo a lei», dice il Signore, l'Eterno. Gerusalemme sara' trattata come il legno della vite, che serve solo per il fuoco Ezechiele 15:1 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: Ezechiele 15:2 «Figlio d'uomo, cos'e' mai il legno della vite a confronto di tutti gli altri alberi o di qualsiasi ramo che si trova fra gli alberi della foresta? Ezechiele 15:3 Si puo' forse prendere il legno per fare qualche lavoro? Si puo' ricavarne un piolo per appendervi qualche oggetto? Ezechiele 15:4 Ecco lo si getta nel fuoco a bruciare; il fuoco ne divora due capi e la sua parte centrale e' carbonizzata. Puo' essere mai utile per qualche lavoro? Ezechiele 15:5 Ecco, se quando era intero non serviva per alcun lavoro, quanto meno potra' servire per qualche lavoro, quando il fuoco l'ha divorato e carbonizzato. Ezechiele 15:6 Percio', cosi dice il Signore, l'Eterno: Come il legno della vite fra gli alberi della foresta l'ho destinato ad essere bruciato nel fuoco, cosi faro' con gli abitanti di Gerusalemme. Ezechiele 15:7 Volgero' contro di loro la mia faccia. Sono usciti da un fuoco, ma un'altro fuoco li divorera'. Allora riconoscerete che io sono l'Eterno, quando volgero' contro di loro la mia faccia. Ezechiele 15:8 Cosi rendero' il paese una desolazione, perche' sono stati ripetutamente infedeli», dice il Signore, l'Eterno. L'infedelta' d'Israele e il conseguente giudizio di Dio Ezechiele 16:1 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta dicendo: Ezechiele 16:2 Figlio d'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme le sue abominazioni, Ezechiele 16:3 e di: «Cosi dice il Signore, l'Eterno a Gerusalemme: La tua origine e la tua nascita sono dal paese di Canaan; tuo padre era un Amorreo e tua madre una Hittea. Ezechiele 16:4 Alla tua nascita, il giorno in cui fosti partorita, non ti fu tagliato l'ombelico, non fosti lavata con acqua per pulirti, non fosti sfregata con sale ne' fosti avvolta in fasce. Ezechiele 16:5 Nessun occhio ebbe alcun riguardo di te per farti una sola di queste cose, avendo compassione di te; il giorno in cui nascesti tu fosti invece gettata in aperta campagna, per la ripugnanza che avevano nei tuoi confronti. Ezechiele 16:6 Io ti passai vicino, vidi che ti dibattevi nel sangue e ti dissi mentre eri nel tuo sangue: "Vivi!". Si, ti dissi mentre eri nel tuo sangue: "Vivi!". Ezechiele 16:7 Ti feci crescere a miriadi come i germogli dei campi; e tu crescesti, ti facesti grande e diventasti molto bella. Il tuo seno si formo', la tua capigliatura crebbe abbondante ma tu eri nuda e nel bisogno. Ezechiele 16:8 Io ti passai vicino e ti guardai, ed ecco, il tuo tempo era il tempo dell'amore. Cosi stesi il lembo della mia veste su di te e copersi la tua nudita', ti feci un giuramento, stabilii un patto con te e tu divenisti mia», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 16:9 «Ti lavai con acqua, ti ripulii interamente del sangue e ti unsi con olio. Ezechiele 16:10 Ti feci quindi indossare vesti ricamate, ti misi calzari di pelle di tasso, ti cinsi il capo di lino fino e ti ricopersi di seta. Ezechiele 16:11 Ti abbellii di ornamenti ti misi i braccialetti ai polsi e una collana al collo. Ezechiele 16:12 Ti misi un anello al naso, orecchini agli orecchi e una splendida corona sul capo. Ezechiele 16:13 Cosi fosti adorna d'oro e d'argento e fosti rivestita di lino fino di seta e di ricami. Tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti molto, molto bella e giungesti fino a regnare. Ezechiele 16:14 La tua fama si diffuse tra le nazioni per la tua bellezza, che era perfetta, a motivo del mio splendore che avevo riposto su di te», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 16:15 «Ma tu ponesti la fiducia nella tua bellezza e ti prostituisti a motivo della tua fama e prodigasti le tue prostituzioni a ogni passante, che era consenziente. Ezechiele 16:16 Tu prendesti alcune delle tue vesti, ti facesti degli alti luoghi di vari colori e su di essi ti prostituisti, cose che non avrebbero dovuto accadere e neppure esserci. Ezechiele 16:17 Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io ti avevo dato, te ne facesti delle immagini d'uomo e ad esse ti prostituisti; Ezechiele 16:18 poi prendesti le tue vesti ricamate, le ricopristi e offristi davanti ad esse il mio olio e il mio incenso. Ezechiele 16:19 Anche il mio pane che ti avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele di cui ti nutrivo, li ponesti davanti ad esse come un profumo di soave odore; cosi e' avvenuto», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 16:20 «Inoltre prendesti i tuoi figli e le tue figlie che mi avevi partorito e li sacrificasti loro per essere divorati. Erano forse poca cosa le tue prostituzioni, Ezechiele 16:21 che tu dovresti scannare i miei figli e offrirli loro facendoli passare per il fuoco? Ezechiele 16:22 Con tutte le tue abominazioni e le tue prostituzioni non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza, quando eri nuda e nel bisogno e ti dibattevi nel sangue. Ezechiele 16:23 Ora dopo tutta la tua malvagita', "guai, guai a te!"», dice il Signore, l'Eterno; Ezechiele 16:24 «in ogni piazza ti sei costruita una nicchia e ti sei fatta un alto luogo; Ezechiele 16:25 all'inizio di ogni strada hai costruito un alto luogo, hai reso abominevole la tua bellezza, e hai allargato le tue gambe ad ogni passante, moltiplicando le tue prostituzioni. Ezechiele 16:26 Ti sei pure prostituita agli Egiziani, tuoi corpulenti vicini, e hai moltiplicato le tue prostituzioni per provocarmi ad ira. Ezechiele 16:27 Percio', ecco, io ho steso la mia mano contro di te, ho diminuito la tua porzione assegnata e ti ho dato in balia di quelli che ti odiano, le figlie dei Filistei, che hanno vergogna della tua condotta scellerata. Ezechiele 16:28 Non ancora soddisfatta, ti sei prostituita agli Assiri; si, ti sei prostituita a loro, senza pero' essere soddisfatta. Ezechiele 16:29 Cosi hai moltiplicato le tue prostituzioni col paese di Canaan fino in Caldea, ma neppure con questo sei stata soddisfatta. Ezechiele 16:30 Com'e' depravato il tuo cuore», dice il Signore, l'Eterno, «nel fare tutte queste cose da sfacciata prostituta! Ezechiele 16:31 Ti costruivi la nicchia all'inizio di ogni strada e ti facevi gli alti luoghi in ogni piazza, pero' non eri come una prostituta, perche' disprezzavi la paga, Ezechiele 16:32 ma come una donna adultera, che invece di suo marito accoglie gli stranieri. Ezechiele 16:33 A tutte le prostitute si fanno regali, ma tu hai fatto regali a tutti i tuoi amanti e con doni li hai indotti a venire a te da ogni parte per le tue prostituzioni. Ezechiele 16:34 Nelle tue prostituzioni ti sei comportata al contrario delle altre donne: nessuno ti correva dietro per prostituirsi in quanto tu davi la paga invece di ricevere la paga, cosi ti sei comportata al contrario delle altre». Ezechiele 16:35 Percio', o prostituta ascolta la parola dell'Eterno. Ezechiele 16:36 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Poiche' il tuo denaro e' stato sperperato e la tua nudita' scoperta nelle tue prostituzioni con i tuoi amanti e con tutti i tuoi idoli abominevoli e a motivo del sangue dei tuoi figli che hai loro offerto, Ezechiele 16:37 ecco, io radunero' tutti i tuoi amanti con i quali hai provato piacere, tutti quelli che hai amato insieme a quelli che hai odiato; li radunero' da ogni parte contro di te e scopriro' davanti a loro la tua nudita', perche' essi vedano tutta la tua nudita'. Ezechiele 16:38 Ti giudichero' come si giudicano le adultere e quelle che spandono sangue e faro' venire su di te il sangue del furore e della gelosia. Ezechiele 16:39 Ti daro' quindi nelle loro mani ed essi abbatteranno la tua nicchia e demoliranno i tuoi alti luoghi, ti spoglieranno inoltre delle tue vesti, porteranno via i tuoi splendidi gioielli e ti lasceranno nuda e nel bisogno. Ezechiele 16:40 Poi faranno salire contro di te una moltitudine e ti lapideranno con pietre e ti trafiggeranno con le loro spade. Ezechiele 16:41 Daranno alle fiamme le tue case ed eseguiranno giudizi su di te sotto gli occhi di molte donne; ti faro' smettere dal prostituirti e non darai piu' alcuna paga. Ezechiele 16:42 Cosi plachero' il mio furore su di te e la mia gelosia si allontanera' da te; mi acquetero' e non mi adirero' piu'. Ezechiele 16:43 Poiche' tu non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza e mi hai fatto infuriare con tutte queste cose, ecco, anch'io ti faro' ricadere sul capo, le tue azioni», dice il Signore, l'Eterno, «cosi non commetterai altre scelleratezze oltre tutte le tue abominazioni. Ezechiele 16:44 Chiunque proferira' proverbi, proferira' questo proverbio contro di te: "Quale la madre, tale la figlia". Ezechiele 16:45 Tu sei veramente figlia di tua madre che ha rigettato il proprio marito e i propri figli, e sei sorella delle tue sorelle che hanno rigettato i loro mariti e i loro figli. Vostra madre era una Hittea e vostro padre un Amorreo. Ezechiele 16:46 Tua sorella maggiore e' Samaria, che con le sue figlie abita alla tua sinistra; tua sorella minore e' Sodoma, che con le sue figlie abita alla tua destra. Ezechiele 16:47 Tu non soltanto hai camminato nelle loro vie e commesso le loro abominazioni ma, come se questo fosse troppo poco, in tutte le tue vie ti sei corrotta piu' di loro. Ezechiele 16:48 Com'e' vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «tua sorella Sodoma e le sue figlie non hanno fatto cio' che hai fatto tu con le tue figlie. Ezechiele 16:49 Ecco, questa fu l'iniquita' di tua sorella Sodoma: lei e le sue figlie vivevano nell'orgoglio, nell'abbondanza del pane e in una grande indolenza, ma non sostenevano la mano dell'afflitto e del povero. Ezechiele 16:50 Erano altezzose e commettevano abominazioni davanti a me; percio' le tolsi di mezzo, quando vidi cio'. Ezechiele 16:51 Samaria non ha neppure commesso la meta' dei tuoi peccati; tu hai moltiplicato le tue abominazioni piu' di loro e hai giustificato le tue sorelle con tutte le abominazioni che hai commesso. Ezechiele 16:52 Tu, che hai giudicato le tue sorelle, porta il tuo vituperio, perche' con i peccati che hai commesso ti sei resa piu' abominevole di loro; esse sono piu' giuste di te. Su vergognati e porta il tuo vituperio, perche' hai giustificato le tue sorelle. Ezechiele 16:53 Quando faro' ritornare i loro prigionieri, i prigionieri di Sodoma e le sue figlie, i prigionieri di Samaria e le sue figlie, allora faro' ritornare anche i prigionieri della tua cattivita' che sono in mezzo a loro, Ezechiele 16:54 affinche' porti il tuo vituperio e ti vergogni di tutto cio' che hai fatto, quando le hai confortate. Ezechiele 16:55 Quando le tue sorelle, Sodoma e le sue figlie, ritorneranno nella loro condizione di prima e Samaria e le sue figlie ritorneranno nella loro condizione di prima, anche tu e le tue figlie ritornerete nella vostra condizione di prima. Ezechiele 16:56 Tua sorella Sodoma non era neppure menzionata dalla tua bocca nei giorni del tuo orgoglio, Ezechiele 16:57 prima che la tua malvagita' fosse messa a nudo, come avvenne quando fosti oltraggiata dalle figlie della Siria e da tutti quelli intorno ad essa, dalle figlie dei Filistei, che ti disprezzavano da ogni parte. Ezechiele 16:58 Tu porti la pena della tua scelleratezza e delle tue abominazioni», dice l'Eterno. Ezechiele 16:59 Poiche' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Io faro' a te come hai fatto tu, che hai disprezzato il giuramento rompendo il patto». Dio ricorda il suo patto Ezechiele 16:60 «Tuttavia mi ricordero' del patto stabilito con te nei giorni della tua giovinezza e stabiliro' con te un patto eterno. Ezechiele 16:61 Allora ti ricorderai della tua condotta e ti vergognerai, quando riceverai le tue sorelle, quelle che sono piu' grandi e quelle che sono piu' piccole di te; e io le daro' a te per figlie, ma non in virtu' del tuo patto. Ezechiele 16:62 Io stabiliro' il mio patto con te e tu riconoscerai che io sono l'Eterno, Ezechiele 16:63 perche' ti ricordi, ti vergogni e non apra piu' la tua bocca a motivo della tua confusione quando avro' fatto espiazione per tutto cio' che hai fatto», dice il Signore, l'Eterno. Parabola delle due aquile e della vite Ezechiele 17:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 17:2 «Figlio d'uomo, proponi un enigma e racconta una parabola alla casa d'Israele, e di: Ezechiele 17:3 Cosi dice il Signore l'Eterno: Una grande aquila dalle grandi ali e dalle lunghe penne, ricoperta di piume di svariati colori ando' al Libano e tolse la cima di un cedro; Ezechiele 17:4 stacco' il piu' alto dei suoi ramoscelli, lo porto' in un paese di commercio e lo pose in una citta' di mercanti. Ezechiele 17:5 Poi prese un po' di seme del paese e lo pianto' in un campo fertile; lo colloco' presso acque abbondanti e lo pianto' come un salice. Ezechiele 17:6 Esso crebbe e divenne una vite estesa, ma bassa, i cui rami erano rivolti verso l'aquila, mentre le sue radici erano sotto di essa. Cosi divento' una vite che fece rami e mise fronde. Ezechiele 17:7 Ma c'era un'altra grande aquila, dalle grandi ali e dalle molte piume, ed ecco questa vite rivolse le sue radici verso di essa e distese i suoi rami verso di essa perche' l'irrigasse dal solco dov'era piantata. Ezechiele 17:8 Essa era piantata in un buon terreno presso acque abbondanti, perche' potesse mettere rami, portare frutto e diventare una vite magnifica. Ezechiele 17:9 Di: Cosi dice il Signore l'Eterno. Potra' prosperare? L'aquila non sradichera' forse le sue radici e non tagliera' via i suoi frutti per lasciare che si secchi? Cosi tutte le foglie che ha messo si seccheranno. Non ci vorra' tanta forza ne' molta gente per svellerla dalle radici. Ezechiele 17:10 Ecco, essa e' piantata. Potra' prosperare? Non si secchera' forse completamente, quando il vento dell'est la tocchera'? Secchera' nel solco dov'era cresciuta!». Ezechiele 17:11 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: Ezechiele 17:12 «Di dunque a questa casa ribelle: Non capite cosa significano queste cose? Di loro: Ecco, il re di Babilonia e' venuto a Gerusalemme, ne ha preso il re e i capi e li ha condotti con se' a Babilonia. Ezechiele 17:13 Poi ha preso uno di stirpe reale, ha stabilito un patto con lui e gli ha fatto prestare giuramento. Egli ha portato via anche gli uomini potenti del paese, Ezechiele 17:14 perche' il regno fosse abbassato e non si innalzasse ma, osservando il suo patto, potesse essere stabile. Ezechiele 17:15 Ma questi si e' ribellato contro di lui mandando i suoi ambasciatori in Egitto, perche' gli dessero cavalli e tanta gente. Potra' prosperare, potra' scampare chi ha fatto tali cose? Puo' rompere il patto e cio' nonostante scampare? Ezechiele 17:16 Com'e' vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «egli morira' nel luogo dove dimora il re che lo ha fatto re e di cui ha disprezzato il giuramento e rotto il patto, vicino a lui, in mezzo a Babilonia. Ezechiele 17:17 Faraone non gli prestera' aiuto col suo potente esercito e con tanta gente in guerra, quando eleveranno terrapieni e costruiranno torri per sterminare molte vite umane. Ezechiele 17:18 Egli ha disprezzato il giuramento infrangendo il patto; eppure ecco, dopo aver dato la mano, ha fatto tutte queste cose. Egli non scampera'». Ezechiele 17:19 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Com'e' vero che io vivo, il mio giuramento che ha disprezzato e il mio patto che ha infranto li faro' ricadere sul suo capo. Ezechiele 17:20 Stendero' su di lui la mia rete e sara' preso nel mio laccio. Lo condurro' a Babilonia e la' eseguiro' il giudizio su di lui per il tradimento commesso contro di me. Ezechiele 17:21 Tutti i fuggiaschi con le sue schiere cadranno di spada, mentre i superstiti saranno dispersi a tutti i venti. Cosi riconoscerete che io, l'Eterno, ho parlato». Ezechiele 17:22 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Io prendero' un ramoscello dalla punta del cedro piu' alto e lo piantero'; dalla cima dei suoi giovani rami stacchero' un tenero ramoscello e lo piantero' sopra un monte alto ed elevato. Ezechiele 17:23 Lo piantero' sull'alto monte d'Israele; mettera' rami, portera' frutto e diventera' un cedro magnifico. Sotto di lui dimoreranno uccelli di ogni specie; essi dimoreranno all'ombra dei suoi rami, Ezechiele 17:24 Cosi tutti gli alberi della campagna sapranno che io, l'Eterno, ho abbassato l'albero alto e innalzato l'albero basso, ho fatto seccare l'albero verde e fatto germogliare l'albero secco. Io, l'Eterno, ho parlato e lo faro'». Dio giudica individualmente ogni persona secondo le sue azioni Ezechiele 18:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 18:2 «Cosa intendete dire quando usate questo proverbio circa il paese d'Israele, dicendo: "I padri hanno mangiato l'uva acerba e i denti dei figli si sono allegati"? Ezechiele 18:3 Com'e' vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «non userete piu' questo proverbio in Israele. Ezechiele 18:4 Ecco, tutte le anime sono mie; tanto l'anima del padre come l'anima del figlio sono mie. L'anima che pecca morira'. Ezechiele 18:5 Se uno e' giusto e pratica l'equita' e la giustizia, Ezechiele 18:6 se non mangia sui monti e non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, se non contamina la moglie del suo vicino e non si accosta a donna mentre e' impura, Ezechiele 18:7 se non opprime nessuno, se restituisce il suo pegno al debitore, se non compie alcuna rapina, se da' il suo pane all'affamato e copre di vesti l'ignudo. Ezechiele 18:8 se non presta a interesse e non da' ad usura, se ritrae la sua mano dall'iniquita' e giudica secondo equita' fra uomo e uomo, Ezechiele 18:9 se cammina nei miei statuti e osserva i miei decreti agendo con fedelta', questi e' giusto e certamente vivra'», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 18:10 «Ma se ha generato un figlio violento, che spande il sangue e fa a suo fratello qualcuna di queste cose Ezechiele 18:11 (mentre il padre non ha commesso nessuna di queste cose), e mangia sui monti e contamina la moglie del suo vicino, Ezechiele 18:12 opprime il povero e il bisognoso, compie rapine, non restituisce il pegno, alza gli occhi agli idoli, commette abominazioni, Ezechiele 18:13 presta a interesse e da' ad usura, vivra' forse costui? Egli non vivra'. Poiche' ha commesso tutte queste abominazioni certamente morra'; il suo sangue ricadra' su lui. Ezechiele 18:14 Ma se costui genera un figlio che, vedendo tutti i peccati commessi dal padre, se ne rende conto ma non li commette, Ezechiele 18:15 non mangia sui monti, non alza gli occhi agli idoli della casa d'Israele, non contamina la moglie del suo vicino, Ezechiele 18:16 non opprime alcuno, non prende pegni, non compie rapine, ma da' il suo pane all'affamato, copre di vesti l'ignudo, Ezechiele 18:17 trattiene la sua mano dall'opprimere il povero, non prende interesse ne' usura, osserva i miei decreti e cammina nei miei statuti, costui non morira' per l'iniquita' del padre; egli certamente vivra'. Ezechiele 18:18 Suo padre invece, poiche' ha oppresso e ha compiuto rapine a danno del fratello e ha fatto cio' che non e' bene in mezzo al suo popolo, ecco egli morira' per la sua iniquita'. Ezechiele 18:19 Tuttavia voi dite: "Perche' il figlio non porta l'iniquita' del padre?". Poiche' il figlio pratica l'equita' e la giustizia, osserva tutti i miei statuti e li mette in pratica, certamente egli vivra'. Ezechiele 18:20 L'anima che pecca morira', il figlio non portera' l'iniquita' del padre e il padre non portera' l'iniquita' del figlio; la giustizia del giusto sara' su di lui, l'empieta' dell'empio sara' su di lui. Ezechiele 18:21 Se pero' l'empio si allontana da tutti i peccati che commetteva, se osserva tutti i miei statuti e pratica l'equita' e la giustizia, egli certamente vivra'; non morira'. Ezechiele 18:22 Nessuna delle trasgressioni che ha commesso sara' piu' ricordata contro di lui; egli vivra' per la giustizia che pratica. Ezechiele 18:23 Provo forse piacere della morte dell'empio?»; dice il Signore, l'Eterno, «e non piuttosto che egli si converta dalle sue vie e viva? Ezechiele 18:24 Ma se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquita' e imita tutte le abominazioni che l'empio fa vivra' forse costui? Tutta la giustizia che ha compiuto non sara' piu' ricordata; per la trasgressione che ha compiuto e per il peccato che ha commesso, egli morira' a causa di essi. Ezechiele 18:25 Tuttavia voi dite: "La via del Signore non e' giusta". Ascoltate ora, o casa d'Israele: e' proprio la mia via che non e' giusta, o sono piuttosto le vostre vie che non sono giuste? Ezechiele 18:26 Se il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquita', e a causa di questo muore, muore per l'iniquita' che ha commesso. Ezechiele 18:27 Se invece l'empio si allontana dall'empieta' che commetteva e pratica l'equita' e la giustizia, egli salvera' la sua anima. Ezechiele 18:28 Poiche' ha considerato di allontanarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivra'; non morira'. Ezechiele 18:29 Tuttavia la casa d'Israele dice: "La via del Signore non e' giusta". Sono proprio le mie vie che non sono giuste, o casa d'Israele, o sono piuttosto le vostre vie che non sono giuste? Ezechiele 18:30 Percio' giudichero' ciascuno di voi secondo le sue vie, o casa d'Israele», dice il Signore, l'Eterno. «Ravvedetevi e abbandonate tutte le vostre trasgressioni cosi l'iniquita' non vi sara' piu' causa di rovina. Ezechiele 18:31 Gettate lontano da voi tutte le vostre trasgressioni che avete commesso e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo. Perche' mai vorreste morire, o casa d'Israele? Ezechiele 18:32 Io infatti non provo alcun piacere nella morte di chi muore», dice il Signore, l'Eterno. «Convertitevi dunque e vivrete». Lamentazione sui principi d'Israele Ezechiele 19:1 Tu innalza una lamentazione sui principi d'Israele e di: Ezechiele 19:2 «Che cos'era tua madre? Una leonessa: stava accovacciata tra i leoni, allevava i suoi piccoli in mezzo ai leoncelli. Ezechiele 19:3 Fece crescere uno dei suoi piccoli che divenne un leoncello; imparo' a sbranare la preda e divoro' uomini. Ezechiele 19:4 Anche le nazioni sentirono parlare di lui; egli fu preso nella loro fossa e lo condussero incatenato nel paese d'Egitto. Ezechiele 19:5 Quando essa vide che l'attesa si protraeva e la sua speranza era perduta, prese un altro dei suoi piccoli e ne fece un leoncello. Ezechiele 19:6 Esso andava e veniva fra i leoni; divenne un leoncello, imparo' a sbranare la preda e divoro' uomini. Ezechiele 19:7 Venne a conoscere i loro luoghi desolati e devasto' le loro citta'; il paese con tutto quello che conteneva fu desolato al rumore del suo ruggito. Ezechiele 19:8 Ma contro di lui vennero le nazioni da tutte le regioni circostanti, tesero su di lui la loro rete e fu preso nella loro fossa. Ezechiele 19:9 Lo misero incatenato in una gabbia e lo condussero al re di Babilonia; lo condussero in una fortezza, perche' la sua voce non fosse piu' udita sui monti d'Israele. Ezechiele 19:10 Tua madre era simile a una vite piantata vicino alle acque; era rigogliosa e aveva molti rami per l'acqua abbondante. Ezechiele 19:11 Aveva rami robusti idonei per scettri reali, nella sua altezza sovrastava sul folto dei rami ed appariva nella sua elevatezza per la moltitudine dei suoi rami. Ezechiele 19:12 Ma fu sradicata con furore e gettata a terra; il vento dell'est ne secco' il frutto; i suoi forti rami furono strappati via e seccarono, il fuoco li divoro'. Ezechiele 19:13 Ora e' piantata nel deserto in un suolo arido ed assetato; Ezechiele 19:14 un fuoco e' uscito da una verga dei suoi rami e ne ha divorato il frutto; in essa non c'e' piu' alcun ramo robusto idoneo per scettri reali». Questa e' una lamentazione ed e' diventata una lamentazione. Dio ricorda il suo comportamento con Israele infedele Ezechiele 20:1 Or avvenne nel settimo anno, il dieci del quinto mese, che alcuni degli anziani, d'Israele, vennero a consultare l'Eterno e sedettero davanti a me. Ezechiele 20:2 Quindi la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 20:3 «Figlio d'uomo, parla agli anziani d'Israele e di loro: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Siete venuti per consultarmi? Com'e' vero che io vivo, non mi lascero' consultare da voi», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 20:4 «Vuoi giudicarli, vuoi giudicarli, figlio d'uomo? Fa' loro conoscere le abominazioni dei loro padri, Ezechiele 20:5 e di loro: Cosi dice il Signore, l'Eterno: il giorno in cui scelsi Israele e alzai la mano in giuramento ai discendenti della casa di Giacobbe, e mi feci loro conoscere nel paese d'Egitto, alzai la mano in giuramento a loro, dicendo: "Io sono l'Eterno, il vostro DIO". Ezechiele 20:6 In quel giorno alzai la mano giurando loro di farli uscire dal paese d'Egitto e di condurli in un paese che avevo esplorato per loro dove scorre latte e miele, la gloria di tutti i paesi. Ezechiele 20:7 Quindi dissi loro: Ognuno getti via le abominazioni che sono davanti ai suoi occhi e non contaminatevi con gli idoli d'Egitto. Io sono l'Eterno, il vostro DIO. Ezechiele 20:8 Ma essi si ribellarono, contro di me e non vollero ascoltarmi nessuno d'essi getto' via le abominazioni che erano davanti ai suoi occhi e non abbandono' gli idoli d'Egitto. Allora decisi di riversare su di loro il mio furore e di sfogare su di loro la mia ira in mezzo al paese d'Egitto. Ezechiele 20:9 Tuttavia io agii per amore del mio nome, perche' non fosse profanato davanti alle nazioni in mezzo alle quali si trovavano, agli occhi delle quali mi ero fatto loro conoscere, per farli uscire dal paese d'Egitto. Ezechiele 20:10 Cosi li feci uscire dal paese d'Egitto e li condussi nel deserto. Ezechiele 20:11 Diedi loro i miei statuti e feci loro conoscere i miei decreti, osservando i quali l'uomo vivra' per essi. Ezechiele 20:12 Inoltre diedi loro i miei sabati, affinche' fossero un segno fra me e loro, perche' conoscessero che io sono l'Eterno che li santifico. Ezechiele 20:13 Ma la casa d'Israele si ribello' contro di me nel deserto; non camminarono secondo i miei statuti e rigettarono i miei decreti, osservando i quali l'uomo vivra' per essi, e profanarono grandemente i miei sabati. Cosi io decisi di riversare su di loro il mio furore nel deserto, per consumarli. Ezechiele 20:14 Tuttavia io agii per amore del mio nome, perche' non fosse profanato davanti alle nazioni, agli occhi delle quali io li avevo fatti uscire dall'Egitto. Ezechiele 20:15 Alzai perfino la mano nel deserto, giurando loro che non li avrei fatti entrare nel paese che avevo loro dato, dove scorre latte e miele, la gloria di tutti i paesi, Ezechiele 20:16 perche' avevano rigettato i miei decreti, non avevano camminato secondo i miei statuti e avevano profanato i miei sabati, perche' il loro cuore andava dietro ai loro idoli. Ezechiele 20:17 Tuttavia il mio occhio li risparmio' dalla distruzione e non li sterminai interamente nel deserto. Ezechiele 20:18 Dissi quindi ai loro figli nel deserto: "Non camminate secondo gli statuti dei vostri padri, non osservate i loro decreti e non contaminatevi con i loro idoli. Ezechiele 20:19 Io sono l'Eterno, il vostro DIO, camminate secondo i miei statuti, osservate i miei decreti e metteteli in pratica, Ezechiele 20:20 santificate i miei sabati e siano un segno fra me e voi, affinche' conosciate che io sono l'Eterno il vostro DIO". Ezechiele 20:21 Ma i figli si ribellarono contro di me; non camminarono secondo i miei statuti e non osservarono i miei decreti per metterli in pratica, osservando i quali l'uomo vivra' per essi; profanarono i miei sabati, e cosi io decisi di riversare su di loro il mio furore e di sfogare su di loro la mia ira nel deserto. Ezechiele 20:22 Tuttavia io ritirai la mia mano ed agii per amore del mio nome, perche' non fosse profanato davanti alle nazioni, agli occhi delle quali li avevo fatti uscire dall'Egitto. Ezechiele 20:23 Alzai pero' la mano nel deserto, giurando loro che li avrei dispersi fra le nazioni e li avrei disseminati per tutti i paesi, Ezechiele 20:24 perche' non mettevano in pratica i miei decreti, ma rigettavano i miei statuti, profanavano i miei sabati, e i loro occhi erano rivolti agli idoli dei loro padri. Ezechiele 20:25 Percio' diedi loro statuti non buoni e decreti per i quali non potevano vivere; Ezechiele 20:26 e li contaminai con i loro stessi doni, in quanto facevano passare per il fuoco ogni loro primogenito, per ridurli alla desolazione affinche' riconoscessero che io sono l'Eterno. Ezechiele 20:27 Percio' figlio d'uomo, parla alla casa d'Israele e di loro: Cosi dice il Signore, l'Eterno. I vostri padri mi hanno oltraggiato anche in questo, comportandosi infedelmente con me: Ezechiele 20:28 dopo che li ebbi introdotti nel paese, per il quale avevo alzato la mano e giurato, essi volsero lo sguardo ad ogni alto colle e a ogni albero frondoso e la' offrirono i loro sacrifici e la' presentarono le loro offerte provocanti; la' pure misero i loro profumi di odor soave e la' versarono le loro libazioni. Ezechiele 20:29 Allora dissi loro: Che cos'e' l'alto luogo al quale voi andate?. Cosi si e' continuato a chiamarlo "alto luogo" fino al giorno d'oggi. Ezechiele 20:30 Per questo di alla casa d'Israele: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Volete contaminarvi seguendo le vie dei vostri padri e prostituirvi ai loro idoli esecrandi? Ezechiele 20:31 Quando infatti offrite i vostri doni e fate passare per il fuoco i vostri figli, vi contaminate fino al giorno d'oggi con tutti i vostri idoli. Percio' non mi lascero' consultare da voi, o casa d'Israele. Com'e' vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io non mi lascero' consultare da voi. Ezechiele 20:32 E non avverra' affatto cio' che vi viene in mente, quando dite: "Noi saremo come i gentili, come le famiglie degli altri paesi, che rendono un culto al legno e alla pietra"». Dio promette di far ritornare Israele nella sua terra Ezechiele 20:33 «Com'e' vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io regnero' su di voi con mano forte, con braccio disteso e con furore scatenato. Ezechiele 20:34 Vi faro' uscire di mezzo ai popoli e vi radunero' dai paesi nei quali siete stati dispersi con mano forte, con braccio disteso e con furore scatenato, Ezechiele 20:35 e vi condurro' nel deserto dei popoli, e la' eseguiro' il mio giudizio su di voi, faccia a faccia. Ezechiele 20:36 Come ho eseguito il mio giudizio sui vostri padri nel deserto del paese d'Egitto, cosi eseguiro' il mio giudizio su di voi», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 20:37 «Vi faro' passare sotto la verga e vi riportero' nei vincoli del patto. Ezechiele 20:38 Separero' di mezzo a voi i ribelli, e quelli che sono infedeli verso di me; li faro' uscire dal paese dove dimorano, ma non entreranno nel paese d'Israele; allora riconoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 20:39 Voi dunque, casa d'Israele», cosi parla il Signore, l'Eterno: «Andate, servite ognuno i vostri idoli; ma in seguito mi darete ascolto e non profanerete piu' il mio santo nome con i vostri doni e con i vostri idoli. Ezechiele 20:40 Poiche' sul mio monte santo, sull'alto monte d'Israele», dice il Signore, l'Eterno, «la' tutta la casa d'Israele, tutti quanti saranno nel paese, mi servira'; la' io mi compiacero' di loro, la' richiedero' le vostre offerte e le primizie dei vostri doni insieme a tutte le vostre cose consacrate. Ezechiele 20:41 Io mi compiacero' di voi come di un profumo di odore soave, quando vi avro' fatti uscire di mezzo ai popoli e vi avro' radunati dai paesi nei quali siete stati dispersi; e saro' santificato in voi agli occhi delle nazioni. Ezechiele 20:42 Voi riconoscerete che io sono l'Eterno, quando vi condurro' nella terra d'Israele, nel paese per il quale avevo alzato la mano e giurato di dare ai vostri padri. Ezechiele 20:43 La' ricorderete la vostra condotta e tutte le azioni con le quali vi siete contaminati e proverete disgusto di voi stessi per tutte le malvagita' che avete commesso. Ezechiele 20:44 Cosi riconoscerete che io sono l'Eterno, quando agiro' con voi per amore del mio nome e non secondo la vostra condotta malvagia ne' secondo le vostre azioni corrotte, o casa d'Israele», dice il Signore, l'Eterno. Babilonia e' la spada del giudizio di Dio contro Gerusalemme Ezechiele 21:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta dicendo: Ezechiele 21:2 «Figlio d'uomo, rivolgi la faccia verso il sud, parla apertamente contro il sud e profetizza contro la foresta della campagna, il Neghev, Ezechiele 21:3 e di alla foresta del Neghev: Ascolta la parola dell'Eterno. Cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io accendo in te un fuoco che divorera' in te ogni albero verde e ogni albero secco; la fiamma ardente non si spegnera' e ogni faccia dal sud al nord sara' bruciata. Ezechiele 21:4 Ogni carne vedra' che io, l'Eterno, l'ho acceso; non si spegnera'». Ezechiele 21:5 Allora dissi: «Ah, Signore, Eterno essi dicono di me: "Costui non parla forse in parabole?"». Ezechiele 21:6 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: Ezechiele 21:7 «Figlio d'uomo, rivolgi la faccia verso Gerusalemme, parla apertamente contro i luoghi santi e profetizza contro il paese d'Israele; Ezechiele 21:8 e di al paese d'Israele: Cosi dice l'Eterno: Ecco io sono contro di te. Io estrarro' la mia spada dal suo fodero e recidero' da te giusti e malvagi. Ezechiele 21:9 Poiche' voglio recidere da te giusti e malvagi, la mia spada uscira' dal suo fodero contro ogni carne dal sud al nord. Ezechiele 21:10 Cosi ogni carne riconoscera' che io l'Eterno, ho estratto la mia spada dal suo fodero e non vi rientrera' piu'. Ezechiele 21:11 Percio' tu, figlio d'uomo, gemi con i lombi rotti e gemi con dolore davanti ai loro occhi. Ezechiele 21:12 E avverra' che quando ti domanderanno: "Perche' gemi?", risponderai: "Per la notizia che sta per giungere ogni cuore si struggera', tutte le mani s'indeboliranno, tutti gli spiriti verranno meno e tutte le ginocchia si scioglieranno come acqua". Ecco la cosa giunge e si compira'», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 21:13 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: Ezechiele 21:14 «Figlio d'uomo, profetizza e di: Cosi dice il Signore. Di: Una spada, una spada e' affilata e anche lucidata, Ezechiele 21:15 affilata per fare un gran massacro e affilata per lampeggiare. Potremo forse rallegrarci? Voi disprezzate lo scettro di mio figlio come se fosse un qualsiasi legno. Ezechiele 21:16 Il Signore l'ha data a lucidare per impugnarla, la spada e' affilata e lucidata per darla in mano di chi uccide. Ezechiele 21:17 Grida e urla, figlio d'uomo, perche' sara' usata contro il mio popolo, contro tutti i principi d'Israele, essi saranno consegnati in potere della spada insieme al mio popolo. Percio' percuotiti la coscia, Ezechiele 21:18 perche' e' una prova. Che cosa accadrebbe se non ci fosse piu' neppure lo scettro sprezzante?», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 21:19 «Percio' tu, figlio d'uomo, profetizza e batti le mani, lascia che la spada raddoppi e triplichi i suoi colpi: e' la spada del massacro, e' la spada del grande massacro, che li circonda da ogni lato. Ezechiele 21:20 Ho rivolto la punta della spada contro tutte le loro porte perche' il loro cuore si strugga e molti cadano. Ah e' fatta per brillare, e' affilata per il massacro. Ezechiele 21:21 Spada, sii spietata, volgiti a destra volgiti a sinistra, ovunque e' diretta la tua lama. Ezechiele 21:22 Anch'io battero' le mani e sfoghero' il mio furore. Io, l'Eterno, ho parlato». Ezechiele 21:23 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: Ezechiele 21:24 «Tu, figlio d'uomo, traccia due strade, per le quali passi la spada del re di Babilonia, partiranno ambedue dallo stesso paese. Metti un indicatore stradale, mettilo all'inizio della strada che porta alla citta'. Ezechiele 21:25 Traccia una strada per la quale la spada vada a Rabbah, citta' dei figli di Ammon, e un'altra perche' vada in Giuda, contro Gerusalemme, citta' fortificata. Ezechiele 21:26 Infatti il re di Babilonia sta al crocevia della strada, all'inizio delle due strade, per fare divinazione: agita le frecce, consulta gli idoli domestici, esamina il fegato. Ezechiele 21:27 Nella sua destra il responso della divinazione designa Gerusalemme per collocarvi gli arieti, per aprire la bocca e ordinare il massacro, per alzar la voce con grida di guerra, per collocare gli arieti contro le porte, per innalzare terrapieni e per costruire torri. Ezechiele 21:28 Ma per essi questo sara' come una falsa divinazione agli occhi di quelli che hanno fatto loro giuramenti. Ma egli si ricordera' della loro iniquita', perche' siano presi». Ezechiele 21:29 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Poiche' avete fatto ricordare la vostra iniquita', essendo le vostre trasgressioni messe a nudo e i vostri peccati palesati in tutte le vostre azioni; poiche' siete stati ricordati, sarete presi dalla mano del nemico. Ezechiele 21:30 E tu, o corrotto e malvagio principe d'Israele, il cui giorno e' giunto al tempo della punizione finale», Ezechiele 21:31 cosi dice il Signore, l'Eterno: «Deponi il turbante, togliti la corona; le cose non saranno piu' le stesse: cio' che e' basso sara' innalzato e cio' che e' alto sara' abbassato. Ezechiele 21:32 Devastazione, devastazione, io la compiro'. Ed essa non sara' piu' restaurata, finche' non verra' colui a cui appartiene il giudizio e al quale io la daro'. Ezechiele 21:33 E tu, figlio d'uomo, profetizza e di: Cosi dice il Signore, l'Eterno, riguardo ai figli di Ammon a e riguardo al loro obbrobrio e di: La spada, la spada e' sguainata, e' lucidata per il massacro, per divorare, per lampeggiare. Ezechiele 21:34 mentre hanno per te false visioni e fanno a te divinazioni bugiarde, per metterti sul collo dei malvagi uccisi, il cui giorno e' giunto al tempo della punizione finale. Ezechiele 21:35 Rimetti la spada nel suo fodero. Io ti giudichero' nel luogo stesso dove fosti creata, nel paese della tua origine. Ezechiele 21:36 Riversero' su di te la mia indignazione, soffiero' contro di te nel fuoco della mia ira e ti consegnero' in mano di uomini brutali, artefici di distruzione. Ezechiele 21:37 Sarai preda del fuoco, il tuo sangue sara' sparso in mezzo al paese; non sarai piu' ricordata, perche' io, l'Eterno, ho parlato». Denunzia dei peccati di Gerusalemme Ezechiele 22:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 22:2 «Ora, figlio d'uomo, non giudicherai tu, non giudicherai la citta' sanguinaria? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni. Ezechiele 22:3 Poi di: Cosi dice il Signore, l'Eterno: La citta' versa il sangue nel suo mezzo per far venire il suo tempo; inoltre fa idoli contro se stessa per contaminarsi. Ezechiele 22:4 Per il sangue che hai versato ti sei resa colpevole e ti sei contaminata per gli idoli che hai fatto. Hai fatto avvicinare i tuoi giorni e sei giunta al termine dei tuoi anni, percio' ti rendero' il vituperio delle nazioni e lo scherno di tutti i paesi. Ezechiele 22:5 Quelli che sono vicini e quelli che sono lontani da te si faranno beffe di te o contaminata di fama e piena di disordine. Ezechiele 22:6 Ecco i principi d'Israele: ognuno ha usato il suo potere per versare il sangue in te. Ezechiele 22:7 In te si disprezza il padre e la madre in mezzo a te si opprime lo straniero, in te si maltratta l'orfano e la vedova. Ezechiele 22:8 Tu hai disprezzato le mie cose sante e hai profanato i miei sabati. Ezechiele 22:9 In te c'e' gente che calunnia per versare sangue, in te c'e' chi mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze. Ezechiele 22:10 In te si scopre la nudita' del padre, in te si umilia la donna durante la sua impurita'. Ezechiele 22:11 Uno commette abominazione con la moglie del suo prossimo, l'altro contamina d'incesto la sua nuora un'altro ancora in te umilia sua sorella, figlia di suo padre. Ezechiele 22:12 In te si ricevono regali per versare il sangue, tu esigi interesse ad usura, hai realizzato guadagni dal prossimo con inganno e hai dimenticato me», dice il Signore l'Eterno. Ezechiele 22:13 «Ma ecco io batto le mani per il disonesto guadagno che hai fatto e per il sangue versato che e' in mezzo a te. Ezechiele 22:14 Potra' reggere il tuo cuore o potranno rimanere forti le tue mani nei giorni in cui agiro' contro di te? Io l'Eterno, ho parlato e lo faro'. Ezechiele 22:15 Io ti disperdero' fra le nazioni, ti disseminero' per i paesi ed eliminero' da te la tua immondizia. Ezechiele 22:16 Tu profanerai te stessa agli occhi delle nazioni e riconoscerai che io sono l'Eterno». Ezechiele 22:17 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 22:18 «Figlio d'uomo, la casa d'Israele e' diventata per me tutta scorie: sono tutti bronzo, stagno, ferro e piombo in mezzo a una fornace; sono diventati scorie d'argento». Ezechiele 22:19 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Poiche' siete tutti diventati tante scorie, ecco io vi radunero' in mezzo a Gerusalemme. Ezechiele 22:20 Come si raduna argento, bronzo, ferro piombo e stagno in mezzo alla fornace e si soffia su di essi il fuoco per fonderli cosi nella mia ira e nel mio furore vi radunero', vi mettero' la' e vi fondero'. Ezechiele 22:21 Vi radunero' e soffiero' su di voi col fuoco della mia ira e voi sarete fusi in mezzo ad essa. Ezechiele 22:22 Come l'argento e' fuso in mezzo alla fornace cosi voi sarete fusi in mezzo alla citta'; e riconoscerete che io l'Eterno, ho riversato su di voi il mio furore». Ezechiele 22:23 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: Ezechiele 22:24 «Figlio d'uomo, di a Gerusalemme: Tu sei una terra che non e' stata purificata o bagnata da pioggia in un giorno di indignazione. Ezechiele 22:25 La cospirazione dei suoi profeti nel suo mezzo e' come un leone ruggente che sbrana la preda, essi divorano la gente, si appropriano di tesori e cose preziose, accrescono le vedove in mezzo ad essa. Ezechiele 22:26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fanno conoscere la differenza tra l'impuro e il puro e distolgono i loro occhi dai miei sabati, per cui io sono profanato in mezzo a loro. Ezechiele 22:27 I suoi capi in mezzo ad essa sono come lupi che dilaniano la preda per versare sangue e distruggere anime per realizzare un ingiusto guadagno. Ezechiele 22:28 I suoi profeti intonacano per loro con malta che non regge avendo visioni false e proferendo divinazioni bugiarde per loro, e dicono: "Cosi dice il Signore, l'Eterno", mentre l'Eterno non ha parlato. Ezechiele 22:29 Il popolo del paese pratica l'oppressione, compie rapine, maltratta il povero e il bisognoso e opprime lo straniero violando la giustizia. Ezechiele 22:30 Io ho cercato fra loro un uomo che costruisse un muro e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perche' io non lo distruggessi, ma non l'ho trovato. Ezechiele 22:31 Percio' io riversero' su di loro la mia indignazione, li consumero' col fuoco della mia ira e faro' ricadere sul loro capo la loro condotta», dice il Signore, l'Eterno. I peccati di prostituzione di Samaria (Oholah) e di Gerusalemme (Oholibah) Ezechiele 23:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 23:2 «Figlio d'uomo, c'erano due donne figlie della stessa madre, Ezechiele 23:3 che si prostituirono in Egitto. Si prostituirono nella loro giovinezza; la' furono compresse le loro mammelle e la' fu stretto il loro vergine seno. Ezechiele 23:4 I loro nomi sono: Oholah la maggiore e Oholibah sua sorella. Esse erano mie e partorirono figli e figlie. I loro nomi sono: Oholah e' Samaria, Oholibah e' Gerusalemme. Ezechiele 23:5 Anche se era mia, Oholah si prostitui e si infiammo' per i suoi amanti, gli Assiri suoi vicini, Ezechiele 23:6 vestiti di porpora, governatori e principi, tutti giovani attraenti, cavalieri montati su cavalli. Ezechiele 23:7 Ella si prostitui con loro, con tutti i migliori uomini di Assiria, e si contamino' con tutti quelli per i quali si era infiammata, con tutti i loro idoli. Ezechiele 23:8 Non abbandono' le prostituzioni dell'Egitto, quando si erano coricati con lei nella sua giovinezza, avevano stretto il suo vergine seno e riversato su di lei la loro prostituzione. Ezechiele 23:9 Percio' l'abbandonai in mano dei suoi amanti, in mano dei figli di Assiria, per i quali si era infiammata. Ezechiele 23:10 Essi scoprirono la sua nudita', presero i suoi figli e le sue figlie e li uccisero con la spada. Ella divenne una favola fra le donne ed eseguirono su di lei la punizione. Ezechiele 23:11 Sua sorella Oholibah vide questo, ma nei suoi amoreggiamenti divenne piu' corrotta di lei e le sue prostituzioni furono peggiori di quelle della sua sorella. Ezechiele 23:12 Si infiammo' per i figli di Assiria suoi vicini, governatori e principi vestiti splendidamente, cavalieri montati su cavalli, tutti giovani attraenti. Ezechiele 23:13 Io vidi che si era contaminata, entrambe seguivano la stessa via. Ezechiele 23:14 Ma essa aumento' le sue prostituzioni; vide uomini ritratti sulla parete, immagini di Caldei dipinte in rosso, Ezechiele 23:15 con cinture intorno ai lombi, con ampi turbanti in capo, tutti con l'aspetto di capitani, somiglianti ai figli di Babilonia in Caldea, loro terra natia. Ezechiele 23:16 Appena li vide, essa si infiammo' per loro e mando' loro messaggeri in Caldea. Ezechiele 23:17 Allora i figli di Babilonia vennero da lei al letto degli amori e la contaminarono con le loro prostituzioni. Essa si contamino' con loro, ma poi si allontano' da loro. Ezechiele 23:18 Essa mise a nudo le sue prostituzioni e mise a nudo la sua vergogna, percio' io mi allontanai da lei, come mi ero allontanato da sua sorella. Ezechiele 23:19 Tuttavia essa moltiplico' le sue prostituzioni, ricordandosi dei giorni della sua giovinezza, quando si era prostituita nel paese di Egitto. Ezechiele 23:20 Si infiammo' per i suoi amanti, la cui carne e' come la carne degli asini e la cui emissione e' come quella dei cavalli. Ezechiele 23:21 Cosi tu ricordasti la dissolutezza della tua gioventu', quando gli Egiziani stringevano il tuo seno per le tue mammelle giovanili. Ezechiele 23:22 Percio', Oholibah, cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io suscitero' contro di te i tuoi amanti, dai quali ti sei allontanata, e li faro' venire contro di te da tutte le parti: Ezechiele 23:23 i figli di Babilonia e tutti i Caldei, quelli di Pekod, Shoa e Koa, tutti i figli di Assiria con loro, tutti giovani attraenti, governatori e principi, capitani e uomini famosi, tutti montati su cavalli. Ezechiele 23:24 Essi verranno contro di te con armi, carri e ruote e con una moltitudine di popoli; disporranno tutt'intorno contro di te scudi piccoli e grandi ed elmi. Rimettero' loro il giudizio, ed essi ti giudicheranno secondo le loro leggi. Ezechiele 23:25 Indirizzero' la mia gelosia contro di te, ed essi ti tratteranno con furore: ti asporteranno il naso e gli orecchi, e i tuoi superstiti cadranno di spada, prenderanno i tuoi figli e le tue figlie e i tuoi superstiti saranno divorati dal fuoco. Ezechiele 23:26 Ti spoglieranno delle tue vesti e porteranno via i tuoi bei gioielli. Ezechiele 23:27 Cosi faro' cessare la tua dissolutezza e la tua prostituzione iniziata nel paese d'Egitto; non alzerai piu' gli occhi verso di loro e non ti ricorderai piu' dell'Egitto». Ezechiele 23:28 Poiche' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io ti do in mano di quelli che odii, in mano di quelli dai quali ti sei allontanata. Ezechiele 23:29 Essi ti tratteranno con odio, porteranno via tutto il frutto del tuo lavoro e ti lasceranno nuda e nel bisogno. Sara' messa a nudo la torpitudine delle tue prostituzioni, si, la dissolutezza delle tue prostituzioni. Ezechiele 23:30 Queste cose ti saranno fatte, perche' ti sei prostituita andando dietro alle nazioni perche' ti sei contaminata con i loro idoli. Ezechiele 23:31 Tu hai camminato per la via di tua sorella, percio' ti mettero' in mano la sua stessa coppa». Ezechiele 23:32 Cosi dice il Signore l'Eterno: «Tu berrai la coppa di tua sorella, profonda e larga; sarai derisa e schernita, perche' la coppa ha grande capacita'. Ezechiele 23:33 Sarai ricolma di ubriachezza e di dolore, la coppa della desolazione e della devastazione la coppa di tua sorella Samaria. Ezechiele 23:34 Tu la berrai, la scolerai, ne romperai i cocci e ti lacererai il seno, perche' io ho parlato», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 23:35 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Poiche' mi hai dimenticato e mi hai gettato dietro le spalle, porterai anche tu la pena della tua dissolutezza e delle tue prostituzioni». Ezechiele 23:36 Quindi l'Eterno mi disse: «Figlio d'uomo non giudicherai tu Oholah, e Oholibah? Dichiara dunque loro le loro abominazioni. Ezechiele 23:37 Infatti hanno commesso adulterio, hanno sangue sulle loro mani, hanno commesso adulterio con i loro idoli e hanno addirittura fatto passare per il fuoco per essere divorati gli stessi loro figli che mi avevano partorito. Ezechiele 23:38 E anche questo mi hanno fatto: in quello stesso giorno hanno contaminato il mio santuario e profanato i miei sabati. Ezechiele 23:39 Dopo aver immolato i loro figli ai loro idoli, in quello stesso giorno sono venute nel mio santuario per profanarlo; ecco cosa hanno fatto in mezzo al mio tempio. Ezechiele 23:40 Inoltre hanno mandato a chiamare uomini da paesi lontani, ai quali e' stato mandato un messaggero, ed ecco, quelli sono venuti. Per loro ti sei lavata, ti sei tinta gli occhi e ti sei abbigliata con splendidi ornamenti. Ezechiele 23:41 Ti sei adagiata su un letto sontuoso con una tavola imbandita davanti, su cui hai posto il mio incenso e il mio olio. Ezechiele 23:42 Attorno ad essa c'era il rumore di una moltitudine spensierata; assieme a uomini della folla fecero pure venire ubriachi dal deserto che misero braccialetti ai loro polsi e splendide corone sui loro capi. Ezechiele 23:43 Poi dissi di quella ormai logorata negli adulteri: "Commetteranno ora prostituzione con lei, ed essa con loro?". Ezechiele 23:44 Essi entrarono quindi da lei come si entra da una prostituta, cosi entrarono da Oholah e da Oholibah, donne dissolute. Ezechiele 23:45 Ma uomini giusti le giudicheranno come si giudicano le adultere, come si giudicano donne che versano sangue, perche' sono adultere e hanno sangue sulle mani». Ezechiele 23:46 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Fa' salire contro di loro una moltitudine e dalle in balia del terrore e del saccheggio. Ezechiele 23:47 Quella moltitudine le lapidera' con pietre e le fara' a pezzi con le sue spade; uccidera' i loro figli e le loro figlie e dara' alle fiamme le loro case. Ezechiele 23:48 Faro' cessare la dissolutezza nel paese, e tutte le donne saranno ammaestrate a non commettere piu' le vostre dissolutezze. Ezechiele 23:49 Faranno ricadere la vostra dissolutezza su di voi, e porterete cosi la pena dei peccati con i vostri idoli. Allora riconoscerete che io sono il Signore, l'Eterno». Parabola della pentola sul fuoco Ezechiele 24:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta nel nono anno, nel decimo mese, il decimo giorno del mese, dicendo: Ezechiele 24:2 «Figlio d'uomo, scrivi la data di oggi, proprio di questo giorno. Il re di Babilonia ha deciso di assediare Gerusalemme oggi stesso. Ezechiele 24:3 Proponi una parabola a questa casa ribelle, e di loro: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Metti su la pentola, mettila su e versaci dentro acqua. Ezechiele 24:4 Raccogli in essa i pezzi di carne, tutti i pezzi buoni, la coscia e la spalla; riempila con ossa scelte. Ezechiele 24:5 Prendi il meglio del gregge, quindi ammucchiavi sotto la legna, falla bollire gagliardamente, affinche' in essa bollano anche le sue ossa». Ezechiele 24:6 Percio', cosi dice il Signore, l'Eterno: «Guai alla citta' sanguinaria, alla pentola in cui c'e' sporcizia, e la cui sporcizia non se ne va. Vuotala pezzo per pezzo senza tirare a sorte su di essa. Ezechiele 24:7 Poiche' il suo sangue e' in mezzo a lei; lo ha posto in cima a una roccia, non l'ha sparso in terra per coprirlo di polvere. Ezechiele 24:8 Per eccitare il furore, per farne vendetta, ha posto il suo sangue in cima a una roccia perche' non fosse coperto». Ezechiele 24:9 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Guai alla citta' sanguinaria! Anch'io faro' un gran rogo. Ezechiele 24:10 Ammassa la legna, accendi il fuoco, fa' cuocere bene la carne, mescola le spezie e lascia che le ossa brucino. Ezechiele 24:11 Poi metti la pentola vuota sui carboni, perche' si riscaldi e il suo bronzo diventi rovente affinche' la sua impurita' si dissolva in mezzo ad essa, e la sua sporcizia sia consumata. Ezechiele 24:12 Essa mi ha stancato con le sue menzogne; la sua grande sporcizia non se ne va; la sua sporcizia andra' a finire nel fuoco. Ezechiele 24:13 C'e' dissolutezza nella tua impurita'. Io infatti ho cercato di purificarti, ma tu non sei pura; non sarai piu' purificata dalla tua impurita', finche' non abbia sfogato su di te il mio furore. Ezechiele 24:14 Io, l'Eterno, ho parlato, la cosa avverra', io la compiro'; non indietreggero', non avro' compassione, non mi pentiro'. Sarai giudicata secondo la tua condotta e secondo le tue azioni, dice il Signore, l'Eterno». La morte della moglie di Ezechiele e' un segno per Gerusalemme Ezechiele 24:15 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 24:16 «Figlio d'uomo, ecco, io ti portero' via con un sol colpo la delizia dei tuoi occhi; ma tu non far cordoglio, non piangere e non versare alcuna lacrima. Ezechiele 24:17 Gemi in silenzio, non fare il lutto per i morti, cingiti il capo col turbante, mettiti i sandali ai piedi, non coprirti la barba e non mangiare il pane delle persone in lutto». Ezechiele 24:18 Al mattino parlai al popolo e alla sera mia moglie mori; la mattina dopo feci come mi era stato comandato. Ezechiele 24:19 Il popolo allora mi chiese: «Non ci spiegherai che cosa significa per noi quello che fai?». Ezechiele 24:20 Io risposi loro: «La parola dell'Eterno mi e' stata rivolta, dicendo: Ezechiele 24:21 Di alla casa d'Israele: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco io profanero' il mio santuario, l'orgoglio della vostra forza, la delizia dei vostri occhi, il diletto della vostra anima; e i vostri figli e le vostre figlie che avete lasciato cadranno di spada. Ezechiele 24:22 E voi farete come ho fatto io: non vi coprirete la barba e non mangerete il pane delle persone in lutto. Ezechiele 24:23 Avrete i vostri turbanti in capo, i vostri sandali ai piedi; non farete cordoglio e non piangerete, ma vi struggerete per le vostre iniquita' e gemerete l'uno con l'altro. Ezechiele 24:24 Cosi Ezechiele sara' per voi un segno; voi farete in tutto come ha fatto lui. Quando queste cose accadranno, riconoscerete che io sono il Signore, l'Eterno. Ezechiele 24:25 E tu, figlio d'uomo, il giorno in cui portero' loro via la loro fortezza, la gioia della loro gloria, il diletto dei loro occhi, la brama della loro anima, i loro figli e le loro figlie, Ezechiele 24:26 in quel giorno un fuggiasco verra' da te per dartene la notizia. Ezechiele 24:27 In quel giorno la tua bocca si aprira' col fuggiasco; allora parlerai e non sarai piu' muto, e sarai per loro un segno. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno». Profezie contro le nazioni straniere. Giudizio su Ammon Ezechiele 25:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 25:2 «Figlio d'uomo, volgi la tua faccia verso i figli di Ammon e profetizza contro di loro. Ezechiele 25:3 Di ai figli di Ammon: Ascoltate la parola del Signore, dell'Eterno: Cosi dice il Signore. L'Eterno: Poiche' tu hai detto: "Ah, ah", contro il mio santuario quando e' stato profanato, contro il paese d'Israele quando e' stato desolato e contro la casa di Giuda quando e' andata in cattivita', Ezechiele 25:4 percio' ecco, io ti do in possesso dei figli dell'est, ed essi metteranno i loro accampamenti in mezzo a te e stabiliranno in mezzo a te le loro dimore; essi mangeranno i tuoi frutti e berranno il tuo latte. Ezechiele 25:5 Io faro' di Rabbah un recinto per cammelli e del paese dei figli di Ammon un ovile per le pecore; allora riconoscerai che io sono l'Eterno». Ezechiele 25:6 Per questo cosi dice il Signore, l'Eterno: «Poiche' tu hai battuto le mani e pestato i piedi e hai gioito nel cuore con tutto il tuo disprezzo per il paese d'Israele, Ezechiele 25:7 percio' ecco, io stendo la mia mano contro di te e ti daro' come bottino alle nazioni, ti sterminero' dai popoli e ti faro' sparire dal numero dei paesi; ti distruggero', cosi riconoscerai che io sono l'Eterno». Giudizio su Moab Ezechiele 25:8 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Poiche' Moab, e Seir dicono: "Ecco, la casa di Giuda e' come tutte le altre nazioni", Ezechiele 25:9 percio' ecco, io apriro' il fianco di Moab dal lato delle citta', dal lato delle citta' che stanno ai suoi confini, lo splendore del paese, Beth-Jescimoth, Baalmeon e Kirjathaim. Ezechiele 25:10 Lo daro' quindi in possesso ai figli dell'est, assieme ai figli di Ammon, affinche' i figli di Ammon non siano piu' ricordati fra le nazioni. Ezechiele 25:11 Cosi eseguiro' i miei giudizi su Moab ed essi riconosceranno che io sono l'Eterno». Ezechiele 25:12 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Per cio' che Edom ha fatto contro la casa di Giuda, compiendo vendetta, e perche' si e' reso grandemente colpevole vendicandosi di essa», Ezechiele 25:13 cosi dice il Signore, l'Eterno: «Io stendero' la mia mano contro Edom ne sterminero' uomini e bestie e lo rendero' una desolazione; da Theman fino a Dedan cadranno per la spada. Ezechiele 25:14 Compiro' la mia vendetta su Edom per mezzo del mio popolo d'Israele, che trattera' Edom secondo la mia ira e secondo il mio furore; cosi essi conosceranno la mia vendetta» dice il Signore, l'Eterno. Giudizio sui Filistei Ezechiele 25:15 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Poiche' i Filistei sono stati vendicativi e hanno compiuto vendetta col cuore pieno di disprezzo per distruggere, mossi da un'antica inimicizia», Ezechiele 25:16 percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io stendero' la mia mano contro i Filistei, sterminero' i Kerethei e distruggero' il resto della costa del mare. Ezechiele 25:17 Compiro' su di loro una grande vendetta con castighi furiosi; e riconosceranno che io sono l'Eterno, quando compiro' su di loro la mia vendetta». La distruzione di Tiro Ezechiele 26:1 Or avvenne nell'anno undicesimo, il primo giorno del mese, che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 26:2 «Figlio d'uomo, poiche' Tiro ha detto contro Gerusalemme: "Ah, ah! La porta dei popoli e' infranta, si e' rivolta a me; io saro' riempita ora che essa e' devastata"». Ezechiele 26:3 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io sono contro di te, o Tiro. Io faro' salire contro di te molte nazioni, come il mare fa salire le proprie onde. Ezechiele 26:4 Esse distruggeranno le mura di Tiro e abbatteranno le sue torri; spazzero' via da essa anche la sua polvere e la rendero' come un'arida roccia. Ezechiele 26:5 Essa sara' un luogo per stendere le reti in mezzo al mare, perche' io ho parlato», dice il Signore, l'Eterno; «diventera' bottino delle nazioni; Ezechiele 26:6 anche le sue figlie che sono in campagna saranno uccise dalla spada; allora riconosceranno che io sono l'Eterno». Ezechiele 26:7 Poiche' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io faccio venire dal nord contro Tiro, Nebukadnetsar, re di Babilonia, il re dei re con cavalli, con carri, con cavalieri e una moltitudine di gente. Ezechiele 26:8 Egli uccidera' con la spada le tue figlie che sono in campagna, innalzera' contro di te torri, costruira' contro di te un terrapieno ed elevera' contro di te un tetto di scudi. Ezechiele 26:9 Dirigera' contro le tue mura i suoi arieti e abbattera' le tue torri con i suoi picconi. Ezechiele 26:10 Per la moltitudine dei suoi cavalli la loro polvere ti coprira'; le tue mura tremeranno al rumore dei cavalieri, delle ruote e dei carri, quando entrera' per le tue porte, come si entra in una citta' in cui si e' aperta una breccia. Ezechiele 26:11 Con gli zoccoli dei suoi cavalli calpestera' tutte le tue strade, uccidera' il tuo popolo con la spada e le tue forti colonne saranno abbattute. Ezechiele 26:12 Deprederanno le tue ricchezze, saccheggeranno le tue mercanzie, abbatteranno le tue mura, distruggeranno le tue case deliziose e getteranno in mezzo all'acqua le tue pietre, il tuo legname e il tuo suolo. Ezechiele 26:13 Faro' cessare il rumore dei tuoi canti e il suono delle tue arpe non si udra' piu'. Ezechiele 26:14 Ti rendero' come una roccia arida; sarai un luogo per stendere le reti; non sarai piu' ricostruita, perche' io, l'Eterno, ho parlato, dice il Signore, l'Eterno». Ezechiele 26:15 Cosi dice il Signore, l'Eterno a Tiro: «Al rumore della tua caduta, ai gemito dei feriti a morte, al massacro che si fara' in mezzo a te, non tremeranno forse le isole? Ezechiele 26:16 Allora i principi del mare scenderanno dai loro troni, si toglieranno i loro manti, deporranno le loro vesti ricamate; si vestiranno di trepidazione, si siederanno per terra, tremeranno ad ogni istante e saranno sgomenti per te. Ezechiele 26:17 Innalzeranno su di te un lamento e ti diranno: "Come sei perita, tu che eri abitata dai principi del mare, la citta' famosa, che eri cosi potente in mare? Tu e i tuoi abitanti incutevate terrore a tutti quelli che abitavano li. Ezechiele 26:18 Ora le isole, tremeranno nel giorno della tua caduta, le isole del mare, saranno spaventate per la tua fine"». Ezechiele 26:19 Poiche' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Quando faro' di te una citta' desolata come le citta' che non hanno abitanti, quando faro' salire su di te l'abisso e le grandi acque ti copriranno, Ezechiele 26:20 allora ti faro' scendere con quelli che scendono nella fossa, fra il popolo di un tempo, ti faro' dimorare nelle profondita' della terra, in luoghi desolati dall'antichita', con quelli che scendono nella fossa, perche' tu non sia piu' abitata, ma daro' splendore sulla terra dei viventi. Ezechiele 26:21 Ti rendero' un terrore e non sarai piu'; sarai cercata, ma non sarai mai piu' trovata», dice il Signore, l'Eterno Lamentazione su Tiro Ezechiele 27:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 27:2 «Tu, figlio d'uomo, innalza su Tiro una lamentazione, Ezechiele 27:3 e di a Tiro: O tu che sei posta all'ingresso del mare tu che commerci con i popoli in molte isole, cosi dice il Signore, l'Eterno: O Tiro, tu hai detto: "Io sono di una bellezza perfetta". Ezechiele 27:4 I tuoi confini sono nel cuore dei mari i tuoi costruttori ti hanno fatta di una bellezza perfetta. Ezechiele 27:5 Hanno fatto tutte le assi delle tue navi con cipressi di Senira, hanno preso dei cedri del Libano per farti l'albero maestro; Ezechiele 27:6 hanno fatto i tuoi remi con querce di Bashan, hanno fatto il tuo ponte con legno di bosco intarsiato d'avorio portato dalle isole di Kittim. Ezechiele 27:7 Era di lino fino d'Egitto lavorato a ricami, la vela che hai spiegata perche' ti servisse da bandiera; cio' che ti ricopriva era di giacinto e di porpora e proveniva dalle isole di Elishah. Ezechiele 27:8 Gli abitanti di Sidone e di Arvad erano i tuoi rematori; i tuoi savi, o Tiro, erano in te, essi erano i tuoi piloti. Ezechiele 27:9 In te c'erano gli anziani di Ghebal e i suoi esperti per riparare le tue falle; in te c'erano tutte le navi del mare e i loro marinai per scambiare le tue merci. Ezechiele 27:10 Quelli della Persia, di Lud e di Put erano nel tuo esercito, come uomini di guerra; essi appendevano in te scudo ed elmo e conferivano a te splendore. Ezechiele 27:11 I figli di Arvad e il tuo esercito erano tutt'intorno sulle tue mura e uomini prodi stavano sulle tue torri; essi appendevano i loro scudi intorno alle tue mura; essi rendevano perfetta la tua bellezza. Ezechiele 27:12 Tarshish commerciava con te per l'abbondanza delle tue ricchezze, in cambio delle tue mercanzie ti davano argento, ferro, stagno e piombo. Ezechiele 27:13 Anche Javan, Tubal e Mescek commerciavano con te; in cambio delle tue merci davano esseri umani e utensili di bronzo. Ezechiele 27:14 Quelli della casa di Togarmah davano in cambio delle tue merci cavalli da tiro, cavalli da corsa e muli. Ezechiele 27:15 I figli di Dedan trafficavano con te; il commercio di molte isole passava per le tue mani; come compenso ti davano zanne d'avorio e ebano. Ezechiele 27:16 La Siria commerciava con te per la moltitudine dei tuoi prodotti; in cambio delle tue mercanzie ti davano pietre preziose porpora, stoffe ricamate, bisso, corallo e rubini. Ezechiele 27:17 Giuda e il paese d'Israele commerciavano con te; in cambio delle tue merci ti davano grano di Minnith, paste, miele, olio e balsamo. Ezechiele 27:18 Damasco commerciava con te per il gran numero dei tuoi prodotti e per l'abbondanza delle tue ricchezze con vino di Helbon e con lana candida. Ezechiele 27:19 Vedan e Javan portavano da Uzah prodotti in cambio delle tue mercanzie; ferro lavorato, cassia e canna aromatica erano tra le tue merci di scambio. Ezechiele 27:20 Dedan commerciava con te in vestimenti per cavalcare. Ezechiele 27:21 L'Arabia e tutti i principi di Kedar commerciavano con te, facendo con te scambi in agnelli, montoni e capri. Ezechiele 27:22 I mercanti di Sceba e di Raamah commerciavano con te; in cambio delle tue mercanzie essi davano tutti i migliori aromi, ogni genere di pietre preziose e d'oro. Ezechiele 27:23 Haran, Kanneh, Eden, i mercanti di Sceba, di Assiria e di Kilmad commerciavano con te. Ezechiele 27:24 In cambio delle tue merci negoziavano con te oggetti di lusso, mantelli di porpora, stoffe ricamate, casse di vesti variegate, legate con corde. Ezechiele 27:25 Le navi di Tarshish trasportavano le tue merci. Cosi ti sei riempita e grandemente arricchita nel cuore dei mari. Ezechiele 27:26 I tuoi rematori ti hanno portato su molte acque, ma il vento dell'est ti ha distrutta nel cuore dei mari. Ezechiele 27:27 Le tue ricchezze, le tue mercanzie, le tue merci, i tuoi marinai, i tuoi piloti, quelli che riparavano le tue falle, i trafficanti delle tue merci, tutti gli uomini di guerra che sono in te e tutta la moltitudine che e' in mezzo a te cadranno nel cuore dei mari nel giorno della tua rovina. Ezechiele 27:28 Al clamore del grido dei tuoi piloti le campagne aperte tremeranno; Ezechiele 27:29 tutti quelli che maneggiano il remo, i marinai e tutti i piloti del mare scenderanno dalle loro navi e rimarranno a terra. Ezechiele 27:30 Faranno sentire la loro voce su di te grideranno amaramente, si getteranno polvere sul capo, si rotoleranno nella cenere. Ezechiele 27:31 A causa di te si raderanno il capo, si vestiranno di sacco e piangeranno per te con amarezza d'animo, con cordoglio amaro. Ezechiele 27:32 Nella loro angoscia innalzeranno per te una lamentazione e si lamenteranno su di te: "Chi e' come Tiro, devastata in mezzo al mare?". Ezechiele 27:33 Quando le tue mercanzie uscivano dai mari saziavi molti popoli; con l'abbondanza delle ricchezze e delle tue merci arricchivi i re della terra. Ezechiele 27:34 Ma quando sei stata infranta dai mari nelle profondita' delle acque le tue merci e tutta la moltitudine in mezzo a te sono cadute. Ezechiele 27:35 Tutti gli abitanti delle isole sono sbigottiti di te; i loro re sono presi da grande spavento, il loro aspetto e' sconvolto. Ezechiele 27:36 I mercanti fra i popoli fischiano su di te; sei diventata uno spavento e non esisterai mai piu'». Profezia contro il re di Tiro Ezechiele 28:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 28:2 «Figlio d'uomo, di al principe di Tiro: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Poiche' il tuo cuore si e' innalzato e hai detto: "Io sono un dio, io siedo su un trono di de'i nel cuore dei mari", mentre sei un uomo e non un dio, anche se hai fatto il tuo cuore come il cuore di Dio. Ezechiele 28:3 Ecco, tu sei piu' savio di Daniele, nessun segreto rimane nascosto a te. Ezechiele 28:4 Con la tua sapienza e con la tua intelligenza ti sei procurato ricchezze e hai ammassato oro e argento nei tuoi tesori; Ezechiele 28:5 con la tua grande sapienza, con il tuo commercio hai accresciuto le tue ricchezze e a motivo delle tue ricchezze il tuo cuore si e' innalzato». Ezechiele 28:6 Per questo cosi dice il Signore, l'Eterno: «Poiche' hai fatto il tuo cuore come il cuore di Dio, Ezechiele 28:7 percio' ecco, io faro' venire contro di te le piu' terribili nazioni; essi sguaineranno le loro spade contro lo splendore della tua sapienza e contamineranno la tua bellezza. Ezechiele 28:8 Ti faranno scendere nella fossa e tu morirai della morte di quelli che sono trafitti nel cuore dei mari. Ezechiele 28:9 Continuerai tu a dire: "Io sono un dio", davanti a chi ti uccidera'? Ma sarai un uomo e non un dio nelle mani di chi ti trafiggera'. Ezechiele 28:10 Tu morirai della morte degli incirconcisi per mano di stranieri, perche' io ho parlato», dice il Signore, l'Eterno. Lamentazione sul re di Tiro Ezechiele 28:11 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 28:12 «Figlio d'uomo, innalza una lamentazione sul re di Tiro e digli: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Tu eri il sigillo della perfezione, pieno di sapienza e perfetto in bellezza. Ezechiele 28:13 Eri nell'Eden il giardino di DIO; eri coperto d'ogni pietra preziosa: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi e oro; la lavorazione dei tuoi tamburelli e dei tuoi flauti fu preparata per te nel giorno in cui fosti creato. Ezechiele 28:14 Tu eri un cherubino, unto, un protettore. Io ti avevo posto sul monte santo di DIO e camminavi in mezzo a pietre di fuoco. Ezechiele 28:15 Tu eri perfetto nelle tue vie dal giorno in cui fosti creato, finche' non si trovo' in te la perversita'. Ezechiele 28:16 Per l'abbondanza del tuo commercio, ti sei riempito di violenza e hai peccato; percio' ti ho scacciato come un profano dal monte di DIO e ti ho distrutto o cherubino protettore di mezzo alle pietre di fuoco. Ezechiele 28:17 Il tuo cuore si era innalzato per la tua bellezza; hai corrotto la tua sapienza a motivo del tuo splendore. Ti getto a terra, ti metto davanti ai re, perche' ti vedano. Ezechiele 28:18 Con la moltitudine delle tue iniquita', con la malvagita' del tuo commercio hai profanato i tuoi santuari. Percio' ho fatto uscire di mezzo a te un fuoco che ti ha divorato, e ti ho ridotto in cenere sulla terra sotto gli occhi di quanti ti guardavano. Ezechiele 28:19 Tutti quelli che ti conoscevano tra i popoli restano stupefatti di te; sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai piu'». Giudizio su Sidone Ezechiele 28:20 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 28:21 «Figlio d'Uomo, volgi la faccia verso Sidone e profetizza contro di lei, Ezechiele 28:22 e di: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te, o Sidone, e saro' glorificato in mezzo a te. Riconosceranno che io sono l'Eterno, quando eseguiro' i miei giudizi a in mezzo a lei e saro' santificato in lei. Ezechiele 28:23 Mandero' su di lei la peste e il sangue nelle sue vie in mezzo ad essa cadranno gli uccisi dalla spada, mandata contro di lei da ogni parte. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno. Ezechiele 28:24 E non ci sara' piu' per la casa d'Israele alcun aculeo pungente o spina dolorosa fra tutti i suoi vicini che la disprezzano. Allora riconosceranno che io sono il Signore, l'Eterno». Ezechiele 28:25 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Quando avro' raccolto quelli della casa d'Israele di mezzo ai popoli fra i quali sono dispersi e mi santifichero' in loro agli occhi delle nazioni, essi abiteranno nel loro paese, che diedi al mio servo Giacobbe. Ezechiele 28:26 Vi abiteranno al sicuro, edificheranno case e pianteranno vigne; si, abiteranno al sicuro, quando eseguiro' i miei giudizi su tutti quelli intorno a loro che li disprezzano. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno, il loro DIO». Profezia contro l'Egitto Ezechiele 29:1 Nel decimo anno, il decimo mese, il dodicesimo giorno del mese, la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 29:2 «Figlio d'uomo, volgi la tua faccia contro il Faraone re d'Egitto e profetizza contro di lui e contro tutto l'Egitto. Ezechiele 29:3 Parla e di: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te, o Faraone, re d'Egitto, grande dragone, che giaci in mezzo ai tuoi fiumi, che hai detto: "Il mio fiume e' mio e l'ho fatto io stesso". Ezechiele 29:4 Io mettero' uncini nelle tue mascelle e faro' si che i pesci dei tuoi fiumi si attacchino alle tue squame; ti faro' quindi uscire di mezzo ai tuoi fiumi e tutti i pesci dei tuoi fiumi si attaccheranno alle tue squame. Ezechiele 29:5 Ti gettero' nel deserto, te e tutti i pesci dei tuoi fiumi, e cadrai in aperta campagna, non sarai ne' radunato ne' raccolto; ti daro' in pasto alle bestie della terra e agli uccelli del cielo. Ezechiele 29:6 Allora tutti gli abitanti dell'Egitto riconosceranno che io sono l'Eterno, perche' sono stati per la casa d'Israele un sostegno di canna. Ezechiele 29:7 Quando ti hanno afferrato per la mano, ti sei rotto e hai lacerato loro tutta la spalla; quando si sono appoggiati su di te, ti sei spezzato e hai fatto loro vacillare tutti i lombi». Ezechiele 29:8 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io faro' venire sopra di te la spada e distruggero' di mezzo a te uomini e bestie; Ezechiele 29:9 cosi il paese d'Egitto diventera' una desolazione e un deserto, e riconosceranno che io sono l'Eterno, perche' egli ha detto: "Il fiume e' mio e l'ho fatto io stesso". Ezechiele 29:10 Percio' ecco, io sono contro di te e contro il tuo fiume; ridurro' il paese d'Egitto in un completo deserto e desolazione da Migdol a Syene, fino ai confini con l'Etiopia. Ezechiele 29:11 Non vi passera' alcun piede d'uomo ne' vi passera' alcun piede di bestia, e non sara' piu' abitato per quarant'anni. Ezechiele 29:12 Rendero' il paese d'Egitto una desolazione in mezzo a paesi desolati, e le sue citta' saranno una desolazione per quarant'anni, in mezzo a citta' devastate; disperdero' gli Egiziani fra le nazioni e li disseminero' per vari paesi». Ezechiele 29:13 Tuttavia cosi dice il Signore, l'Eterno: «Al termine dei quarant'anni io radunero' gli Egiziani dai popoli in mezzo ai quali erano stati dispersi. Ezechiele 29:14 Ricondurro' a casa dalla cattivita' gli Egiziani e li faro' ritornare nel paese di Pathros, nel loro paese nativo, e la' saranno un umile regno. Ezechiele 29:15 Sara' il piu' umile dei regni e non si innalzera' piu' sopra le nazioni, li ridurro' a pochi, perche' non dominino piu' sulle nazioni. Ezechiele 29:16 Esso non sara' piu' fonte di fiducia per la casa d'Israele, ma ricordera' loro la colpa di quando si rivolgevano a loro per aiuto. Allora riconosceranno che io sono il Signore, l'Eterno». Ezechiele 29:17 Nel ventisettesimo anno, il primo mese, il primo giorno del mese, avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 29:18 «Figlio d'uomo, Nebukadnetsar, re di Babilonia, ha fatto fare al suo esercito un duro servizio contro Tiro ogni testa e' divenuta calva e ogni spalla scorticata; ma ne' lui ne' il suo esercito hanno ricavato da Tiro alcun compenso per la fatica sostenuta contro di essa». Ezechiele 29:19 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io do a Nebukadnetsar, re di Babilonia, il paese d'Egitto; egli asportera' le sue ricchezze, ne portera' via le spoglie e lo saccheggera'; e questo sara' il compenso per il suo esercito. Ezechiele 29:20 Per la fatica da lui compiuta contro di essa io gli do il paese d'Egitto, perche' hanno lavorato per me», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 29:21 «In quel giorno io faro' risorgere la potenza della casa d'Israele e apriro' la tua bocca in mezzo a loro. Allora essi riconosceranno che io sono l'Eterno». Lamentazione sull'Egitto che sara' distrutto Ezechiele 30:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 30:2 «Figlio d'uomo, profetizza e di: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Gemete: "ahime', il giorno!". Ezechiele 30:3 Poiche' il giorno e' vicino, e' vicino il giorno dell'Eterno; sara' un giorno di nuvole, il tempo delle nazioni. Ezechiele 30:4 La spada verra' sull'Egitto e ci sara' grande angoscia in Etiopia quando in Egitto cadranno i feriti a morte, porteranno via le sue ricchezze e le sue fondamenta saranno rovesciate. Ezechiele 30:5 L'Etiopia, Put, Lud, tutta la mescolanza di vari popoli, Kub, e i figli dei paesi alleati cadranno con loro di spada». Ezechiele 30:6 Cosi dice l'Eterno: «Coloro che sostengono l'Egitto cadranno e l'orgoglio della sua forza sara' abbattuto; da Migdol a Syene cadranno in esso di spada», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 30:7 «Saranno desolati in mezzo a terre desolate e le loro citta' saranno in mezzo a citta' devastate. Ezechiele 30:8 Riconosceranno che io sono l'Eterno, quando mettero' fuoco in Egitto e tutti i suoi soccorritori saranno schiacciati. Ezechiele 30:9 In quel giorno partiranno dalla mia presenza messaggeri su navi, che faranno spaventare l'incurante Etiopia, e grande angoscia verra' su di loro come nel giorno dell'Egitto. Si, ecco, la cosa sta per accadere». Ezechiele 30:10 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Faro' cessare il rumoreggiare dell'Egitto per mezzo di Nebukadnetsar, re di Babilonia. Ezechiele 30:11 Egli e il suo popolo con lui, i piu' terribili fra le nazioni, saranno fatti venire per distruggere il paese; sguaineranno le loro spade contro l'Egitto e riempiranno il paese di uccisi. Ezechiele 30:12 Prosciughero' i fiumi e vendero' il paese in mano di genti malvagie; e per mezzo di stranieri rendero' desolato il paese e tutto cio' che contiene. Io, l'Eterno, ho parlato». Ezechiele 30:13 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Distruggero' gli idoli e faro' sparire i falsi de'i da Nof; non ci sara' piu' principe dal paese d'Egitto e mettero' lo spavento nel paese d'Egitto. Ezechiele 30:14 Rendero' Pathros desolata, daro' fuoco a Tsoan, eseguiro' i miei giudizi su No, Ezechiele 30:15 riversero' il mio furore su Sin, la fortezza dell'Egitto, e sterminero' la moltitudine di No. Ezechiele 30:16 Daro' fuoco all'Egitto: Sin si torcera' dal dolore, No sara' squarciata, Nof sara' in angoscia ogni giorno. Ezechiele 30:17 I giovani di Aven, e di Pibeseth cadranno di spada e queste citta' andranno in cattivita'. Ezechiele 30:18 A Tahpanhes, il giorno si oscurera' quando la' spezzero' i gioghi imposti dall'Egitto; e in essa verra' meno l'orgoglio della sua forza. Quanto a lei, una nuvola la coprira' e le sue figlie andranno in cattivita'. Ezechiele 30:19 Cosi eseguiro' i miei giudizi sull'Egitto. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno». Ezechiele 30:20 Nell'anno undicesimo, il primo mese, il settimo giorno del mese, avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 30:21 «Figlio d'uomo, io ho spezzato il braccio del Faraone, re d'Egitto; ed ecco, non e' stato fasciato mettendovi medicamenti ne' fasciato con bende per renderlo forte abbastanza per maneggiare una spada». Ezechiele 30:22 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io sono contro il Faraone, re d'Egitto, per spezzargli le braccia, tanto quello forte, quanto quello gia' spezzato e gli faro' cadere di mano la spada. Ezechiele 30:23 Disperdero' quindi gli Egiziani fra le nazioni e li disseminero' per vari paesi. Ezechiele 30:24 Fortifichero' le braccia del re di Babilonia e gli mettero' in mano la mia spada, ma spezzero' le braccia del Faraone che gemera' davanti a lui, come geme un uomo ferito a morte. Ezechiele 30:25 Cosi fortifichero' le braccia del re di Babilonia ma le braccia del Faraone cadranno; riconosceranno che io sono l'Eterno, quando mettero' la mia spada in mano del re di Babilonia, ed egli la stendera' contro il paese d'Egitto. Ezechiele 30:26 Disperdero' gli Egiziani fra le nazioni a e li disseminero' per vari paesi. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno». L'Egitto avra' la stessa sorte dell'Assiria Ezechiele 31:1 Nell'anno undicesimo, il terzo mese, il primo giorno del mese, avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 31:2 «Figlio d'uomo, di al Faraone, re d'Egitto, e alla sua moltitudine: A chi somigli tu nella tua grandezza? Ezechiele 31:3 Ecco, l'Assiria era un cedro del Libano, dai bei rami, dall'ombra di una foresta, dal tronco elevato e dalla cima che si ergeva tra folti rami. Ezechiele 31:4 Le acque lo facevano crescere, l'acqua del sottosuolo l'aveva reso elevato, con i suoi fiumi che scorrevano tutt'intorno al luogo dov'era piantato, mentre mandava i suoi ruscelli a tutti gli alberi della campagna. Ezechiele 31:5 Percio' la sua altezza si era elevata sopra tutti gli alberi della campagna, i suoi rami si erano moltiplicati, le sue fronde si erano allungate per l'abbondanza delle acque durante la sua crescita. Ezechiele 31:6 Tutti gli uccelli del cielo facevano il nido tra i suoi rami, tutte le bestie della campagna figliavano sotto le sue fronde e tutte le grandi nazioni dimoravano alla sua ombra. Ezechiele 31:7 Era bello nella sua grandezza per la lunghezza dei suoi rami, perche' la sua radice era presso acque abbondanti. Ezechiele 31:8 I cedri non lo superavano nel giardino a di DIO, i cipressi non riuscivano ad eguagliare i suoi rami e i castagni non erano neppure come le sue fronde; nessun albero nel giardino di DIO gli era pari in bellezza. Ezechiele 31:9 L'avevo reso bello nell'abbondanza dei suoi rami, per cui lo invidiavano tutti gli alberi dell'Eden, che erano nel giardino di DIO». Ezechiele 31:10 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Poiche' si e' elevato in altezza e ha posto la sua cima tra folti rami e il suo cuore si e' insuperbito nella sua altezza, Ezechiele 31:11 lo daro' in mano del piu' potente fra le nazioni, perche' faccia di lui cio' che gli piace; io l'ho scacciato per la sua malvagita'. Ezechiele 31:12 Stranieri, i piu' terribili fra le nazioni, l'hanno tagliato e l'hanno abbandonato; i suoi rami sono caduti sui monti e in tutte le valli e le sue fronde giacciono spezzate presso tutti i corsi d'acqua del paese; tutti i popoli della terra sono discesi allontanandosi dalla sua ombra e l'hanno abbandonato. Ezechiele 31:13 Sulle sue rovine si posano tutti gli uccelli del cielo e sulle sue fronde sono tutte le bestie della campagna, Ezechiele 31:14 perche' nessun albero piantato presso le acque si insuperbisca per la sua altezza, non sporga piu' la sua cima tra folti rami e perche' nessun albero che beve acqua si innalzi per la sua forza nella sua altezza, perche' sono tutti dati alla morte, alle profondita' della terra, in mezzo ai figli degli uomini, tra quelli che scendono nella fossa». Ezechiele 31:15 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Nel giorno in cui discese nello Sceol, io feci fare cordoglio; per lui copersi l'abisso, arrestai i suoi fiumi e le grandi acque furono fermate; per lui feci fare cordoglio al Libano e per lui tutti gli alberi della campagna appassirono. Ezechiele 31:16 Al rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere nello Sceol, assieme a quelli che scendono nella fossa; e nelle profondita' della terra si consolarono tutti gli alberi dell'Eden, i piu' scelti e i piu' belli del Libano, tutti quelli che si abbeveravano alle acque. Ezechiele 31:17 Anch'essi discesero con lui nello Sceol tra quelli uccisi dalla spada, si, quelli che erano il suo braccio e stavano alla sua ombra in mezzo alle nazioni. Ezechiele 31:18 A chi dunque somigli per gloria e grandezza fra gli alberi dell'Eden? Tuttavia sarai precipitato con gli alberi dell'Eden nelle profondita' della terra; giacerai in mezzo agl'incirconcisi, insieme a quelli uccisi dalla spada. Questo e' cio' che sara' del Faraone e di tutta la sua moltitudine», dice il Signore, l'Eterno. Lamentazione sul Faraone e sull'Egitto Ezechiele 32:1 Nell'anno dodicesimo, il dodicesimo mese, il primo giorno del mese avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 32:2 «Figlio d'uomo, innalza una lamentazione sul Faraone, re d'Egitto, e digli: Tu eri simile ad un leoncello fra le nazioni; eri come un dragone nei mari e ti slanciavi nei tuoi fiumi, agitando le acque con i tuoi piedi e intorbidandone i fiumi». Ezechiele 32:3 Cosi dice il Signore l'Eterno: «Stendero' su di te la mia rete con un'assemblea di molti popoli che ti tireranno su con la mia rete. Ezechiele 32:4 Ti abbandonero' quindi sulla terra e ti gettero' in aperta campagna, faro' posare su di te tutti gli uccelli del cielo a e saziero' di te le bestie di tutta la terra. Ezechiele 32:5 Gettero' la tua carne sui monti e riempiro' le valli con il cumulo delle tue carcasse. Ezechiele 32:6 Daro' pure da bere alla terra col flusso del tuo sangue, fino ai monti, e gli alvei saranno pieni di te. Ezechiele 32:7 Quando ti estinguero', copriro' i cieli e ne oscurero' le stelle, copriro' il sole con una nuvola e la luna non dara' piu' la sua luce. Ezechiele 32:8 Su di te oscurero' tutti i luminari splendenti nel cielo e mandero' le tenebre sul tuo paese», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 32:9 «Affliggero' il cuore di molti popoli, quando faro' giungere la tua distruzione fra le nazioni, in paesi che non conosci. Ezechiele 32:10 Faro' stupire per te molti popoli, e i loro re saranno presi da grande spavento per causa tua, quando brandiro' la mia spada davanti a loro; ognuno di essi tremera' ad ogni istante per la sua vita, nel giorno della tua caduta». Ezechiele 32:11 Poiche' cosi dice il Signore, l'Eterno: «La spada del re di Babilonia ti piombera' addosso. Ezechiele 32:12 Faro' cadere la tua moltitudine con le spade di uomini potenti, tutti quanti i piu' terribili fra le nazioni; essi distruggeranno l'orgoglio dell'Egitto e tutta la sua moltitudine sara' annientata. Ezechiele 32:13 Faro' perire tutto il suo bestiame sulle rive delle grandi acque che non saranno piu' intorbidate da piede d'uomo, ne' unghia di bestia le intorbidera'. Ezechiele 32:14 Allora lascero' posare le loro acque e faro' scorrere i loro fiumi come olio», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 32:15 «Quando rendero' il paese d'Egitto una desolazione e il paese sara' spogliato di cio' che conteneva, quando colpiro' tutti i suoi abitanti, allora riconosceranno che io sono l'Eterno. Ezechiele 32:16 Questa e' una lamentazione che innalzeranno per lui, la innalzeranno per lui le figlie delle nazioni; la innalzeranno sull'Egitto e su tutta la sua moltitudine», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 32:17 Nel dodicesimo anno, il quindicesimo giorno del mese, avvenne che la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 32:18 «Figlio d'uomo, intona un lamento sulla moltitudine dell'Egitto e falla scendere nelle profondita' della terra, lei e le figlie delle nazioni famose, assieme a quelli che scendono nella fossa. Ezechiele 32:19 Chi mai sorpassi in bellezza? Scendi e sii posto a giacere con gl'incirconcisi. Ezechiele 32:20 Essi cadranno in mezzo agli uccisi di spada. Esso e' consegnato alla spada, lo trascinano con tutte le sue moltitudini. Ezechiele 32:21 I piu' forti fra i prodi assieme a quelli che l'aiutavano gli parleranno di mezzo allo Sceol: "Sono scesi e giacciono con gli incirconcisi, trafitti dalla spada!". Ezechiele 32:22 La' e' l'Assiria con tutta la sua moltitudine con i suoi sepolcri intorno a lei; sono tutti uccisi, caduti per la spada. Ezechiele 32:23 I suoi sepolcri sono posti nelle profondita' della fossa e la sua moltitudine e' intorno al suo sepolcro; tutti sono uccisi, caduti per la spada, essi che spargevano il terrore sulla terra dei viventi. Ezechiele 32:24 La' e' Elam, con tutta la sua moltitudine intorno al suo sepolcro; sono tutti uccisi, caduti di spada, scesi incirconcisi nelle profondita' della terra, essi che spargevano il terrore sulla terra dei viventi; ora portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa. Ezechiele 32:25 Hanno posto il suo letto in mezzo agli uccisi con tutta la sua moltitudine, con i suoi sepolcri intorno a lui; sono tutti incirconcisi, trafitti dalla spada, perche' avevano sparso il terrore sulla terra dei viventi; ora pero' portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa; sono stati posti in mezzo agli uccisi. Ezechiele 32:26 La' e' Mescek, Tubal e tutta la loro moltitudine, con i suoi sepolcri intorno a lui; sono tutti incirconcisi, trafitti dalla spada, perche' spargevano il terrore sulla terra dei viventi. Ezechiele 32:27 Non giacciono con gli eroi caduti degli incirconcisi, che sono scesi nello Sceol, con le loro armi da guerra, e le cui spade sono state poste sotto le loro teste; ma la punizione delle loro iniquita' stara' attaccata alle loro ossa, anche se il terrore di questi prodi era grande sulla terra dei viventi. Ezechiele 32:28 Si, tu sarai frantumato in mezzo agl'incirconcisi e giacerai con i trafitti dalla spada. Ezechiele 32:29 La' e' Edom, con i suoi re e tutti i suoi principi che, nonostante il loro valore, sono posti assieme ai trafitti dalla spada. Anch'essi giacciono con gl'incirconcisi e con quelli che scendono nella fossa. Ezechiele 32:30 La' sono tutti i principi del nord e tutti i Sidoni, che sono discesi con i trafitti confusi per il terrore che incutevano con la loro potenza. Giacciono incirconcisi con i trafitti dalla spada e portano la loro ignominia con quelli che scendono nella fossa. Ezechiele 32:31 Il Faraone li vedra' e si consolera' per tutta la sua moltitudine; il Faraone e tutto il suo esercito saranno trafitti dalla spada», dice il Signore l'Eterno. Ezechiele 32:32 «Anche se ho lasciato spargere il suo terrore nella terra dei viventi, il Faraone con tutta la sua moltitudine sara' posto a giacere in mezzo agl'incirconcisi, con i trafitti dalla spada», dice il Signore, l'Eterno. Profezie sulla restaurazione d'Israele. Ezechiele designato come sentinella Ezechiele 33:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 33:2 «Figlio d'uomo, parla ai figli del tuo popolo e di loro: Quando faro' venire la spada contro un paese e il popolo di quel paese prende un uomo dai suoi confini e lo pone come sentinella, Ezechiele 33:3 se vede la spada venire contro il paese, e suona la tromba e avverte il popolo, Ezechiele 33:4 chiunque ode il suono della tromba e non fa caso all'avvertimento, se la spada viene e lo porta via, il suo sangue sara' sul suo capo. Ezechiele 33:5 Egli ha udito il suono della tromba, ma non ha fatto caso all'avvertimento, il suo sangue sara' su di lui. Chi invece ha fatto caso all'avvertimento salvera' la sua vita. Ezechiele 33:6 Ma se la sentinella vede la spada venire e non suona la tromba per avvertire il popolo, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questi sara' portato via per la propria iniquita', ma del suo sangue chiedero' conto alla sentinella. Ezechiele 33:7 Cosi, o figlio d'uomo, io ti ho stabilito sentinella per la casa d'Israele; percio' ascolta la parola dalla mia bocca e avvertili da parte mia. Ezechiele 33:8 Quando dico all'empio: "Empio, tu morirai sicuramente", e tu non parli per avvertire l'empio che si allontani dalla sua via, quell'empio morira' per la sua iniquita', ma del suo sangue chiedero' conto alla tua mano. Ezechiele 33:9 Se pero' tu avverti l'empio che si allontani dalla sua via ed egli non si allontana dalla sua via, egli morira' per la sua iniquita', ma tu salverai la tua anima. Ezechiele 33:10 Ora tu, figlio d'uomo, di alla casa d'Israele: Voi dite cosi: "Se le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono sopra di noi e a motivo d'essi languiamo, come potremo vivere?". Ezechiele 33:11 Di loro: Com'e' vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie. Perche' mai dovreste morire, o casa d'Israele? Ezechiele 33:12 Percio' tu, figlio d'uomo, di ai figli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salvera' nel giorno del suo peccato; cosi pure l'empieta' dell'empio non lo fara' cadere nel giorno in cui si allontanera' dalla sua empieta', e il giusto non potra' vivere per la sua giustizia nel giorno in cui pecchera'. Ezechiele 33:13 Quando dico al giusto che sicuramente vivra', se confida nella propria giustizia e commette l'iniquita', tutti i suoi atti giusti non saranno piu' ricordati, ma morira' per l'iniquita' che ha commesso. Ezechiele 33:14 Quando invece dico all'empio: "Tu morirai sicuramente", se si allontana dal suo peccato e compie cio' che e' retto e giusto, Ezechiele 33:15 se l'empio rende il pegno, restituisce cio' che ha rubato e cammina secondo gli statuti della vita, senza commettere l'iniquita', egli certamente vivra', non morira'. Ezechiele 33:16 Nessuno dei peccati da lui commessi sara' piu' ricordato contro di lui; egli ha compiuto cio' che e' retto e giusto e certamente vivra'. Ezechiele 33:17 Ma i figli del tuo popolo dicono: "La via del Signore non e' giusta", mentre e' la loro via che non e' giusta. Ezechiele 33:18 Quando il giusto si allontana dalla sua giustizia e commette l'iniquita', per questo egli morira'. Ezechiele 33:19 Quando invece l'empio si allontana dalla sua empieta' e compie cio' che e' retto e giusto, per questo egli vivra'. Ezechiele 33:20 Tuttavia voi dite: "La via del Signore non e' giusta". Io giudichero' ciascuno di voi secondo le sue vie, o casa d'Israele», In occasione della presa di Gerusalemme In occasione della presa di Gerusalemme Ezechiele 33:21 Nel dodicesimo anno della nostra cattivita', il decimo mese, il quinto giorno del mese, avvenne che arrivo' da me un fuggiasco da Gerusalemme e mi disse: «La citta' e' presa». Ezechiele 33:22 La sera prima dell'arrivo del fuggiasco, la mano dell'Eterno si era posata su di me e mi aveva aperto la bocca cosi, quando quello giunse da me al mattino la mia bocca fu aperta e non fui piu' muto. Ezechiele 33:23 La parola dell'Eterno mi fu quindi rivolta, dicendo: Ezechiele 33:24 «Figlio d'uomo, gli abitanti di quelle rovine nel paese d'Israele dicono: "Abrahamo, era solo ed ebbe il possesso del paese, ma noi siamo molti e il possesso del paese e' dato a noi". Ezechiele 33:25 Percio' di loro: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Voi mangiate la carne col sangue, alzate gli occhi verso i vostri idoli versate il sangue e vorreste possedere il paese. Ezechiele 33:26 Vi appoggiate sulla vostra spada, commettete abominazioni, ciascuno contamina la moglie del proprio vicino e vorreste possedere il paese. Ezechiele 33:27 Di loro cosi: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Com'e' vero che io vivo, quelli che stanno fra quelle rovine periranno di spada, quelli che sono in aperta campagna li daro' in pasto alle bestie e quelli che sono nelle fortezze e nelle caverne moriranno di peste. Ezechiele 33:28 Ridurro' il paese a una desolazione e a un deserto, l'orgoglio della sua forza verra' meno e i monti d'Israele saranno cosi desolati che nessuno piu' vi passera'. Ezechiele 33:29 Riconosceranno che io sono l'Eterno, quando avro' ridotto il paese a una desolazione e a un deserto per tutte le abominazioni che hanno commesso. Ezechiele 33:30 Quanto a te, figlio d'uomo, i figli del tuo popolo parlano di te presso le mura e sulle porte delle case, si parlano l'un l'altro, dicendo ognuno al proprio fratello: "Venite a sentire qual e' la parola che viene dall'Eterno". Ezechiele 33:31 Cosi vengono da te come fa la gente, si siedono davanti a te come il mio popolo e ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica; con la loro bocca, infatti mostrano tanto amore, ma il loro cuore va dietro al loro ingiusto guadagno. Ezechiele 33:32 Ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore di uno che ha una bella voce e sa suonare bene uno strumento; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica. Ezechiele 33:33 Ma quando la cosa avverra' (ed ecco sta per avvenire) riconosceranno che in mezzo a loro c'e' stato un profeta». Contro i cattivi pastori d'Israele Ezechiele 34:1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: Ezechiele 34:2 «Figlio d'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele; profetizza e di a quei pastori: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Guai ai pastori d'Israele che pascolano se stessi! I pastori non dovrebbero invece pascere il gregge? Ezechiele 34:3 Voi mangiate il grasso, vi vestite di lana, ammazzate le pecore grasse, ma non pascete il gregge. Ezechiele 34:4 Non avete fortificato le pecore deboli, non avete curato la malata, non avete fasciato quella ferita, non avete riportato a casa la smarrita e non avete cercato la perduta, ma avete dominato su loro con forza e durezza. Ezechiele 34:5 Cosi esse per mancanza di pastore si sono disperse, sono diventate pasto di tutte le fiere della campagna e si sono disperse. Ezechiele 34:6 Le mie pecore vanno errando per tutti i monti e su ogni alto colle; si, le mie pecore sono state disperse su tutta la faccia del paese, e nessuno e' andato in cerca di loro, o ne ha avuto cura». Ezechiele 34:7 Percio', o pastori, ascoltate la parola dell'Eterno: Ezechiele 34:8 «Com'e' vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «poiche' le mie pecore sono divenute una preda, le mie pecore sono andate in pasto a tutte le fiere della campagna per mancanza di un pastore e perche' i miei pastori non sono andati in cerca delle mie pecore, ma i pastori hanno pasciuto se stessi e non hanno pasciuto le mie pecore». Ezechiele 34:9 Percio', o pastori, ascoltate la parola dell'Eterno: Ezechiele 34:10 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io sono contro i pastori; chiedero' loro conto delle mie pecore e li faro' smettere dal pascere le pecore. I pastori non pasceranno piu' se stessi, perche' strappero' le mie pecore dalla loro bocca e non saranno piu' il loro pasto». Il vero buon pastore Ezechiele 34:11 Poiche' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ecco, io stesso andro' in cerca delle mie pecore e ne avro' cura. Ezechiele 34:12 Come un pastore ha cura del suo gregge quando si trova in mezzo alle sue pecore disperse, cosi io avro' cura delle mie pecore e le strappero' da tutti i luoghi dove sono state disperse in un giorno di nuvole e di dense tenebre. Ezechiele 34:13 Le faro' uscire di tra i popoli e le radunero' da vari paesi; le ricondurro' sul loro suolo e le pascero' sui monti d'Israele, lungo i corsi d'acqua e in tutti i luoghi abitati del paese. Ezechiele 34:14 Le pascero' in buoni pascoli e il loro ovile sara' sugli alti monti d'Israele; la' riposeranno in un buon ovile e pascoleranno in ricchi pascoli sui monti d'Israele. Ezechiele 34:15 Io stesso pascero' le mie pecore e le faro' riposare», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 34:16 «Io cerchero' la perduta, ricondurro' la smarrita, fascero' la ferita, fortifichero' la malata ma distruggero' la grassa e la forte; le pascero' con giustizia. Ezechiele 34:17 Quanto a voi, o pecore mie», cosi dice il Signore, l'Eterno, «ecco, io giudichero' tra pecora e pecora, tra montoni e capri. Ezechiele 34:18 Vi pare piccola cosa il pascolare nel buon pascolo e poi pestare con i piedi cio' che rimane del vostro pascolo, o bere acque limpide e poi intorbidire con i piedi quel che resta? Ezechiele 34:19 Cosi le mie pecore devono mangiare cio' che i vostri piedi hanno calpestato e devono bere cio' che i vostri piedi hanno intorbidito». Ezechiele 34:20 Percio' cosi dice loro il Signore, l'Eterno: «Ecco, io stesso giudichero' fra la pecora grassa e la pecora magra. Ezechiele 34:21 Poiche' voi avete spinto con il fianco e con la spalla e avete dato cornate a tutte le pecore deboli fino a disperderle in giro, Ezechiele 34:22 io salvero' le mie pecore e non diventeranno piu' una preda, e giudichero' fra pecora e pecora. Ezechiele 34:23 Stabiliro' su di esse un solo pastore che le pascolera', il mio servo Davide. Egli le pascolera' e sara' il loro pastore. Ezechiele 34:24 E io l'Eterno, saro' il loro DIO e il mio servo Davide sara' principe in mezzo a loro. Io l'Eterno, ho parlato. Ezechiele 34:25 Stabiliro' con esse un patto di pace e faro' sparire le belve malefiche dal paese; cosi esse potranno dimorare al sicuro nel deserto e dormire nelle foreste. Ezechiele 34:26 E rendero' loro i luoghi intorno al mio colle una benedizione; faro' scendere la pioggia a suo tempo, e saranno piogge di benedizione. Ezechiele 34:27 L'albero della campagna dara' il suo frutto e la terra dara' i suoi prodotti. Esse staranno al sicuro sul loro suolo e riconosceranno che io sono l'Eterno, quando spezzero' le sbarre del loro giogo e le liberero' dalla mano di quelli che le tenevano in schiavitu'. Ezechiele 34:28 E non saranno piu' preda delle nazioni ne' le divoreranno piu' le fiere della campagna, ma dimoreranno al sicuro a e nessuno le spaventera'. Ezechiele 34:29 Faro' sorgere per loro un giardino di grande fama; non saranno piu' consumate dalla fame nel paese e non porteranno piu' il vituperio delle nazioni. Ezechiele 34:30 Cosi riconosceranno che io, l'Eterno, il loro DIO, sono con loro, e che essi, la casa d'Israele, sono il mio popolo», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 34:31 «Voi siete le mie pecore, le pecore del mio pascolo; siete uomini e io sono il vostro DIO», dice l'Eterno. Profezia contro il monte Seir (Edom) Ezechiele 35:1 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: Ezechiele 35:2 «Figlio d'uomo, volgi la tua faccia verso il monte Seir e profetizza contro di esso, Ezechiele 35:3 e digli: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te, o monte Seir. Io stendero' la mia mano contro di te e ti rendero' una desolazione e un deserto. Ezechiele 35:4 Io ridurro' le tue citta' in rovine e tu diventerai una desolazione. Allora riconoscerai che io sono l'Eterno. Ezechiele 35:5 Poiche' tu hai avuto un'antica inimicizia e hai consegnato i figli d'Israele in balia della spada al tempo della loro calamita', quando la loro iniquita' era giunta al colmo. Ezechiele 35:6 Com'e' vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «ti riserbo per il sangue e il sangue ti inseguira'; poiche' non hai odiato il sangue, il sangue ti inseguira'. Ezechiele 35:7 Cosi ridurro' il monte Seir in una desolazione e in un deserto e sterminero' da esso chi va e chi viene. Ezechiele 35:8 Riempiro' i suoi monti dei suoi uccisi; sui tuoi colli, nelle tue valli e in tutti i tuoi burroni cadranno gli uccisi dalla spada. Ezechiele 35:9 Ti ridurro' una desolazione perpetua e le tue citta' non saranno piu' abitate; allora riconoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 35:10 Poiche' hai detto: "Quelle due nazioni e quei due paesi saranno miei; noi li possederemo", anche se la' c'era l'Eterno, Ezechiele 35:11 com'e' vero che io vivo», dice il Signore, l'Eterno, «io agiro' con la tua stessa ira e con la gelosia che hai dimostrato nel tuo odio contro di essi e mi faro' conoscere in mezzo a loro, quando ti giudichero'. Ezechiele 35:12 Tu allora riconoscerai che io, l'Eterno, ho udito tutti gli insulti che hai proferito contro i monti d'Israele, dicendo: "Sono desolati; sono dati a noi per divorare". Ezechiele 35:13 Con la vostra bocca vi siete vantati contro di me e avete moltiplicato contro di me le vostre parole: ho udito ogni cosa». Ezechiele 35:14 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Quando tutta la terra si rallegrera', io ti ridurro' una desolazione. Ezechiele 35:15 Poiche' ti sei rallegrato perche' l'eredita' della casa d'Israele era ridotta una desolazione, cosi io faro' con te: diventerai una desolazione, o monte Seir, e anche tutto quanto Edom. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno». Restaurazione e ritorno d'Israele Ezechiele 36:1 «Tu figlio d'uomo, profetizza ai monti d'Israele e di: O monti d'Israele, ascoltate la parola dell'Eterno. Ezechiele 36:2 Cosi dice il Signore, l'Eterno: Poiche' il nemico ha detto di voi: "Ah, ah! I colli eterni sono divenuti nostro possesso", profetizza e di: Ezechiele 36:3 Cosi dice il Signore, l'Eterno: Si, poiche' hanno voluto devastarvi e inghiottirvi da ogni lato per farvi diventare possesso del resto delle nazioni e perche' siete stati oggetto dei discorsi delle malelingue e delle calunnie della gente», Ezechiele 36:4 percio', o monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore, dell'Eterno. Cosi dice il Signore, l'Eterno, ai monti e ai colli ai burroni e alle valli, ai luoghi devastati e desolati e alle citta' abbandonate che sono divenute preda e oggetto di disprezzo del resto delle nazioni d'intorno. Ezechiele 36:5 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Si, nel fuoco della mia gelosia io parlo contro il resto delle nazioni e contro tutto Edom che hanno fatto del mio paese il loro possesso con tutta la gioia del cuore e disprezzo dell'anima, per cacciarlo come preda. Ezechiele 36:6 Percio' profetizza alla terra d'Israele e di ai monti e ai colli, ai burroni e alle valli: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io ho parlato nella mia gelosia e nel mio furore, perche' voi avete portato il vituperio delle nazioni», Ezechiele 36:7 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Io ho alzato la mano in giuramento: le nazioni che mi circondano porteranno anch'esse il loro vituperio. Ezechiele 36:8 Ma voi o monti d'Israele, metterete i vostri rami e porterete i vostri frutti per il mio popolo d'Israele; si, esso sta per tornare. Ezechiele 36:9 Poiche' ecco, io sono per voi, mi volgero' verso di voi e sarete coltivati e seminati. Ezechiele 36:10 Faro' moltiplicare su di voi gli uomini, tutta la casa d'Israele, le citta' saranno abitate e le rovine ricostruite Ezechiele 36:11 Faro' moltiplicare su di voi uomini e bestie; moltiplicheranno e saranno fecondi. Vi faro' abitare come nei tempi passati e vi faro' del bene piu' che ai vostri inizi; allora riconoscerete che io sono l'Eterno, Ezechiele 36:12 Si, faro' camminare su di voi degli uomini, il mio popolo d'Israele, essi vi possederanno e voi sarete la loro eredita' e non li priverete piu' dei loro figli». Ezechiele 36:13 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Poiche' vi dicono: "Sei un paese che ha divorato gli uomini e ha privato la tua nazione di figli", Ezechiele 36:14 percio' non divorerai piu' gli uomini e non priverai piu' la tua nazione di figli», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 36:15 «Non ti faro' piu' sentire gli scherni delle nazioni e tu non porterai piu' il vituperio dei popoli e non farai piu' cadere la tua nazione», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 36:16 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: Ezechiele 36:17 «Figlio d'uomo, quando quelli della casa d'Israele abitavano nel loro paese, lo contaminavano con la loro condotta e le loro azioni; la loro condotta davanti a me era come impurita' della donna durante il suo ciclo mestruale. Ezechiele 36:18 Percio' riversai su di loro il mio furore per il sangue che avevano sparso sul paese e per gl'idoli con i quali lo avevano contaminato. Ezechiele 36:19 Cosi li dispersi fra le nazioni e furono disseminati per tutti i paesi, li giudicai secondo la loro condotta e secondo le loro azioni. Ezechiele 36:20 Arrivati fra le nazioni dove erano andati, profanarono il mio santo nome, perche' di loro si diceva: "Costoro sono il popolo dell'Eterno, eppure hanno dovuto uscire dal suo paese". Ezechiele 36:21 Cosi io ebbi riguardo del mio santo nome che la casa d'Israele aveva profanato fra le nazioni dov'erano andati». Ezechiele 36:22 Percio' di alla casa d'Israele: Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Io agisco cosi non a motivo di voi, o casa d'Israele, ma per amore del mio santo nome, che voi avete profanato fra le nazioni dove siete andati. Ezechiele 36:23 Io santifichero' il mio grande nome profanato fra le nazioni, che avete profanato nel loro mezzo. Le nazioni riconosceranno che io sono l'Eterno», dice il Signore, l'Eterno, «quando saro' santificato in voi davanti ai loro occhi. Ezechiele 36:24 Vi prendero' dalle nazioni, vi radunero' da tutti i paesi e vi ricondurro' nel vostro paese. Ezechiele 36:25 Spandero' quindi su di voi acqua pura e sarete puri; vi purifichero' da tutte le vostre impurita' e da tutti i vostri idoli. Ezechiele 36:26 Vi daro' un cuore nuovo e mettero' dentro di voi uno spirito nuovo; togliero' dalla vostra carne il cuore di pietra e vi daro' un cuore di carne. Ezechiele 36:27 Mettero' dentro di voi il mio Spirito e vi faro' camminare nei miei statuti, e voi osserverete e metterete in pratica i miei decreti. Ezechiele 36:28 Abiterete nel paese che io diedi ai vostri padri; voi sarete il mio popolo e io saro' il vostro DIO. Ezechiele 36:29 Vi liberero' da tutte le vostre impurita'; chiamero' il frumento, lo faro' abbondare e non mandero' piu' contro di voi la fame. Ezechiele 36:30 Faro' moltiplicare il frutto degli alberi e il prodotto dei campi, affinche' non subiate piu' il vituperio della fame tra le nazioni. Ezechiele 36:31 Allora vi ricorderete delle vostre vie malvagie e delle vostre azioni che non erano buone e diventerete ripugnanti ai vostri stessi occhi per le vostre iniquita' e le vostre abominazioni. Ezechiele 36:32 Non e' per amore di voi che io opero», dice il Signore, l'Eterno, «sappiatelo bene. Vergognatevi e siate confusi a motivo delle vostre vie, o casa d'Israele». Ezechiele 36:33 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Nel giorno in cui vi purifichero' da tutte le vostre iniquita', vi faro' abitare nuovamente le citta', e le rovine saranno ricostruite. Ezechiele 36:34 La terra desolata sara' coltivata, invece di essere una desolazione agli occhi di tutti i passanti. Ezechiele 36:35 E diranno: "Questa terra che era desolata e' divenuta come il giardino dell'Eden, e le citta' devastate, desolate e rovinate sono ora fortificate e abitate". Ezechiele 36:36 Allora le nazioni che saranno rimaste intorno a voi riconosceranno che io, l'Eterno, ho ricostruito i luoghi distrutti e piantato la terra desolata. Io l'Eterno, ho parlato e lo faro'». Ezechiele 36:37 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Saro' nuovamente supplicato dalla casa d'Israele di compiere questo per loro: io moltiplichero' i loro uomini come un gregge. Ezechiele 36:38 Come un gregge di pecore consacrate, come il gregge di Gerusalemme, nelle sue feste solenni, cosi le citta' devastate saranno riempite di greggi di uomini. Allora riconosceranno che io sono l'Eterno». Visione delle ossa secche Ezechiele 37:1 La mano dell'Eterno fu sopra me, mi porto' fuori nello Spirito dell'Eterno e mi depose in mezzo a una valle che era piena di ossa. Ezechiele 37:2 Quindi mi fece passare vicino ad esse, tutt'intorno; ed ecco, erano in grandissima quantita' sulla superficie della valle; ed ecco, erano molto secche. Ezechiele 37:3 Mi disse: «Figlio d'uomo, possono queste ossa rivivere?». Io risposi: «O Signore, o Eterno, tu lo sai». Ezechiele 37:4 Mi disse ancora: «Profetizza a queste ossa e di loro: Ossa secche, ascoltate la parola dell'Eterno. Ezechiele 37:5 Cosi dice il Signore, l'Eterno, a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito e voi rivivrete. Ezechiele 37:6 Mettero' su di voi la carne, vi copriro' di pelle e mettero' in voi lo spirito, e vivrete; allora riconoscerete che io sono l'Eterno». Ezechiele 37:7 Cosi profetizzai come mi era stato comandato; mentre profetizzavo, ci fu un rumore; ed ecco uno scuotimento; quindi le ossa si accostarono l'una all'altra. Ezechiele 37:8 Mentre guardavo, ecco crescere su di esse i tendini e la carne, che la pelle ricopri; ma non c'era in loro lo spirito. Ezechiele 37:9 Allora egli mi disse: «Profetizza allo spirito, profetizza figlio d'uomo e di allo spirito: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Spirito, vieni dai quattro venti e soffia su questi uccisi, perche' vivano». Ezechiele 37:10 Cosi profetizzai come mi aveva comandato e lo spirito entro' in essi, e ritornarono in vita e si alzarono in piedi: erano un esercito grande, grandissimo. Ezechiele 37:11 Poi mi disse: «Figlio d'uomo, queste ossa sono tutta la casa d'Israele. Ecco essi dicono: "Le nostre ossa sono secche, la nostra speranza e' svanita e noi siamo perduti". Ezechiele 37:12 Percio' profetizza e di loro: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io apriro' i vostri sepolcri, vi faro' uscire dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi ricondurro' nel paese d'Israele. Ezechiele 37:13 Riconoscerete che io sono l'Eterno, quando apriro' i vostri sepolcri e vi faro' uscire dalle vostre tombe, o popolo mio. Ezechiele 37:14 Mettero' in voi il mio Spirito e voi vivrete, e vi porro' sulla vostra terra; allora riconoscerete che io, l'Eterno, ho parlato e ho portato a compimento la cosa», dice l'Eterno. Segno dei due legni riuniti in uno Ezechiele 37:15 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: Ezechiele 37:16 «Tu, figlio d'uomo, prenditi un pezzo di legno e su di esso scrivi: "Per Giuda e per i figli d'Israele, suoi compagni". Poi prenditi un altro pezzo di legno e su di esso scrivi: "Per Giuseppe bastone di Efraim e di tutta la casa d'Israele, suoi compagni". Ezechiele 37:17 Avvicinali quindi l'uno all'altro in un solo legno, affinche' diventino una sola cosa nella tua mano. Ezechiele 37:18 Quando i figli del tuo popolo ti parleranno, dicendo: "Ci vuoi spiegare che cosa significano queste cose per te?", Ezechiele 37:19 tu dirai loro: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io prendero' il legno di Giuseppe, che e' in mano di Efraim, e le tribu' d'Israele che sono suoi compagni, e li uniro' a questo, cioe' al legno di Giuda, per farne un solo legno; essi diventeranno cosi una sola cosa nella mia mano. Ezechiele 37:20 Tieni nella tua mano sotto i loro occhi i legni sui quali hai scritto, Ezechiele 37:21 e di loro: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io prendero' i figli d'Israele dalle nazioni fra le quali sono andati, li radunero' da ogni parte e li ricondurro' nel loro paese, Ezechiele 37:22 e faro' di loro una sola nazione nel paese, sui monti d'Israele, un solo re regnera' su tutti loro; non saranno piu' due nazioni ne' saranno piu' divisi in due regni. Ezechiele 37:23 Non si contamineranno piu' con i loro idoli, con le loro abominazioni e con tutte le loro trasgressioni; li liberero' da tutti i luoghi dove hanno abitato e dove hanno peccato, e li purifichero'; cosi saranno il mio popolo e io saro' il loro DIO. Ezechiele 37:24 Il mio servo Davide sara' re su di loro e ci sara' un unico pastore per tutti; essi cammineranno nei miei decreti, osserveranno i miei statuti e li metteranno in pratica. Ezechiele 37:25 E abiteranno nel paese che io diedi al mio servo Giacobbe, dove abitarono i vostri padri. Vi abiteranno essi, i loro figli e i figli dei loro figli per sempre, e il mio servo Davide sara' loro principe per sempre. Ezechiele 37:26 Stabiliro' con loro un patto di pace: sara' un patto eterno con loro, li rendero' stabili, li moltiplichero' e mettero' il mio santuario in mezzo a loro per sempre. Ezechiele 37:27 La mia dimora sara' presso di loro; si, io saro' il loro DIO ed essi saranno il mio popolo. Ezechiele 37:28 Anche le nazioni riconosceranno che io, l'Eterno, santifico Israele, quando il mio santuario sara' in mezzo a loro per sempre». Profezia contro Gog e futura invasione d'Israele Ezechiele 38:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Ezechiele 38:2 «Figlio d'uomo, volgi la tua faccia verso Gog del paese di Magog, principe di Rosh, Mescek e Tubal, e profetizza contro di lui, Ezechiele 38:3 e di: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te, o Gog, principe di Rosh, di Mescek e di Tubal. Ezechiele 38:4 Io ti faro' tornare indietro, mettero' uncini nelle tue mascelle e ti faro' uscire con tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri, tutti vestiti splendidamente, una grande moltitudine con scudi grandi e piccoli, tutti maneggianti la spada Ezechiele 38:5 e con loro la Persia, l'Etiopia e Put tutti con scudi ed elmi. Ezechiele 38:6 Gomer, e tutte le sue schiere, la casa di Togarmah, le estreme parti del nord e tutte le sue schiere, molti popoli sono con te. Ezechiele 38:7 Preparati e sii pronto, tu con tutte le tue moltitudini radunate intorno a te, e sii per loro un guardiano. Ezechiele 38:8 Dopo molti giorni tu sarai punito. Negli ultimi anni verrai contro il paese sottratto alla spada, i cui abitanti sono stati raccolti da molti popoli, sui monti d'Israele, che sono stati per tanto tempo una desolazione; ora essi, fatti uscire di fra i popoli, abiteranno tutti al sicuro. Ezechiele 38:9 Tu salirai, verrai come un uragano, sarai come una nuvola che ricopre il paese, tu con tutte le tue schiere e molti popoli con te». Ezechiele 38:10 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «In quel giorno accadra' che ti verranno in mente dei pensieri e concepirai un malvagio disegno. Ezechiele 38:11 Dirai: "Io saliro' contro questo paese di villaggi senza mura, andro' contro gente tranquilla che abita al sicuro, che dimora tutta in luoghi senza mura e non ha ne' sbarre ne' porte", Ezechiele 38:12 per saccheggiare e fare bottino, per stendere la tua mano contro luoghi devastati ora ripopolati e contro un popolo raccolto fra le nazioni, che si e' procurato bestiame e ricchezze e dimora sulle alture del paese. Ezechiele 38:13 Sceba, Dedan, i mercanti di Tarshish, e tutti i suoi leoncelli ti domanderanno: "Sei venuto per saccheggiare? Hai radunato la tua moltitudine per fare bottino, per portare via argento e oro, per prendere bestiame e beni, per fare un grosso bottino?". Ezechiele 38:14 Percio', figlio d'uomo, profetizza e di a Gog: Cosi dice il Signore, l'Eterno: In quel giorno, quando il mio popolo d'Israele dimorera' al sicuro non lo saprai tu? Ezechiele 38:15 Verrai dalla tua dimora, dalle estreme parti del nord, tu e molti popoli con te, tutti a cavallo, una grande moltitudine e un potente esercito. Ezechiele 38:16 Salirai contro il mio popolo d'Israele, come una nuvola che copre il paese. Questo avverra' negli ultimi giorni: ti condurro' contro il mio paese affinche' le nazioni mi conoscano, quando saro' santificato in te davanti ai loro occhi, o Gog». Ezechiele 38:17 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Non sei tu quello di cui parlai nei tempi antichi per mezzo dei miei servi i profeti d'Israele, i quali per anni, in quei giorni, profetizzarono che ti avrei fatto venire contro di loro? Ezechiele 38:18 Ma avverra' in quel giorno, nel giorno in cui Gog, verra' contro la terra d'Israele», dice il Signore, l'Eterno. «che il mio furore mi salira' alle narici. Ezechiele 38:19 Nella mia gelosia e nel fuoco della mia ira, io dichiaro che in quel giorno ci sara' certamente un grande scuotimento nel paese d'Israele: Ezechiele 38:20 davanti a me tremeranno i pesci del mare, gli uccelli del cielo, le bestie della campagna, tutti i rettili che strisciano sul suolo e tutti gli uomini che sono sulla faccia della terra; i monti saranno rovesciati, i luoghi scoscesi crolleranno e tutte le mura cadranno al suolo. Ezechiele 38:21 Io chiamero' contro di lui la spada su tutti i miei monti», dice il Signore, l'Eterno, «la spada di ognuno si volgera' contro il proprio fratello. Ezechiele 38:22 Eseguiro' il mio giudizio su di lui con la peste e col sangue e faro' piovere su di lui, sulle sue schiere e sui molti popoli che sono con lui, pioggia scrosciante, pietre di ghiaccio, fuoco e zolfo Ezechiele 38:23 Cosi mi magnifichero' e mi santifichero' e mi faro' conoscere agli occhi di molte nazioni, e riconosceranno che io sono l'Eterno». Distruzione dell'armata di Gog Ezechiele 39:1 «Tu, figlio d'uomo, profetizza contro Gog e di: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io sono contro di te principe di Rosh, di Mescek e di Tubal. Ezechiele 39:2 Ti faro' tornare indietro, ti allettero', ti faro' salire dalle estreme parti del nord e ti condurro' sui monti d'Israele. Ezechiele 39:3 Scuotero' l'arco dalla tua mano sinistra e ti faro' cadere le frecce dalla mano destra. Ezechiele 39:4 Cadrai sui monti d'Israele, tu con tutte le tue schiere e con i popoli che sono con te; ti daro' in pasto agli uccelli rapaci, agli uccelli d'ogni specie e alle bestie dei campi. Ezechiele 39:5 Cadrai in aperta campagna, perche' io ho parlato», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 39:6 «E mandero' fuoco su Magog e su quelli che abitano sicuri nelle isole, e riconosceranno che io sono l'Eterno. Ezechiele 39:7 Cosi faro' conoscere il mio santo nome in mezzo al mio popolo d'Israele e non lascero' piu' profanare il mio santo nome, e le nazioni riconosceranno che io sono l'Eterno, il Santo in Israele. Ezechiele 39:8 Ecco, la cosa avverra' e si compira'», dice il Signore, l'Eterno; «questo e' il giorno di cui ho parlato. Ezechiele 39:9 Allora gli abitanti delle citta' d'Israele usciranno, daranno fuoco e bruceranno armi, scudi grandi e piccoli, mazze e lance, e con queste faranno fuoco per sette anni. Ezechiele 39:10 Non dovranno prendere legna dalla campagna e neppure tagliarne nelle foreste, perche' faranno fuoco con quelle armi, cosi spoglieranno quelli che li spogliavano e prederanno quelli che li predavano», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 39:11 «In quel giorno avverra' che daro' a Gog, la' in Israele un luogo per sepoltura, la valle di Abarim, a est del mare; essa ostruira' il passaggio ai viandanti, perche' la' sara' sepolto Gog con tutta la sua moltitudine; e quel luogo sara' chiamato la Valle di Hammon-Gog. Ezechiele 39:12 La casa d'Israele, per purificare il paese, impieghera' ben sette mesi a seppellirli. Ezechiele 39:13 Li seppellira' tutto il popolo del paese, ed essi acquisteranno fama il giorno in cui mi glorifichero'», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 39:14 «Sceglieranno degli uomini che percorreranno in continuazione il paese per seppellire, con l'aiuto dei viandanti, i corpi di quelli che sono rimasti sulla superficie della terra, per purificarla; alla fine dei sette mesi faranno questa ricerca. Ezechiele 39:15 Chiunque percorrera' il paese, al vedere un osso d'uomo, vi porra' vicino un segno indicatore, finche' i seppellitori non lo seppelliranno nella Valle di Hammon-Gog. Ezechiele 39:16 Hamonah sara' pure il nome di una citta'. Cosi purificheranno il paese. Ezechiele 39:17 Quanto a te, figlio d'uomo», cosi dice il Signore, l'Eterno: «Di agli uccelli d'ogni specie e a tutte le bestie dei campi: Radunatevi e venite. Raccoglietevi da ogni parte al posto del massacro che compiro' per voi, un grande massacro sui monti d'Israele, perche' mangiate carne e beviate sangue. Ezechiele 39:18 Mangerete carne di uomini potenti e berrete sangue di principi della terra: come se fossero tutti montoni, agnelli capri e tori ingrassati in Bashan. Ezechiele 39:19 Mangerete grasso a sazieta' e berrete sangue fino all'ebbrezza al pasto del massacro che compiro' per voi. Ezechiele 39:20 Alla mia tavola vi sazierete di cavalli e di cavalieri, di uomini potenti e di guerrieri d'ogni sorta», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 39:21 «Manifestero' la mia gloria fra le nazioni e tutte le nazioni vedranno il mio giudizio che ho compiuto e la mia mano che ho posto su di loro. Ezechiele 39:22 Cosi da quel giorno in poi la casa d'Israele riconoscera' che io sono l'Eterno, il suo DIO; Ezechiele 39:23 e le nazioni riconosceranno che fu per la sua iniquita' che la casa d'Israele ando' in cattivita', perche' mi era stata infedele, percio' ho nascosto loro la mia faccia, li ho dati in mano dei loro nemici e sono caduti tutti di spada. Ezechiele 39:24 Li ho trattati secondo la loro impurita' e secondo le loro trasgressioni e ho nascosto loro la mia faccia». Ritorno d'Israele Ezechiele 39:25 Percio' cosi dice il Signore, l'Eterno: «Ora faro' tornare Giacobbe dalla cattivita', avro' compassione di tutta la casa d'Israele e saro' geloso del mio santo nome, Ezechiele 39:26 dopo che hanno portato il loro vituperio e la pena di tutte le loro infedelta' che avevano commesso contro di me, mentre dimoravano al sicuro nel loro paese e nessuno li spaventava. Ezechiele 39:27 Quando li ricondurro' dai popoli e li raccogliero' dai paesi dei loro nemici e saro' santificato in loro agli occhi di molte nazioni, Ezechiele 39:28 essi riconosceranno che io sono l'Eterno, il loro DIO, che li ha fatti andare in cattivita' fra le nazioni, ma li ha pure radunati assieme nel loro paese, senza lasciarne fuori neppure uno. Ezechiele 39:29 Non nascondero' piu' loro la mia faccia, perche' spandero' il mio Spirito sulla casa d'Israele», dice il Signore, l'Eterno. Profezie riguardanti Israele. Visione del nuovo tempio Ezechiele 40:1 Nell'anno venticinquesimo della nostra cattivita', all'inizio dell'anno, il decimo giorno del mese, nel quattordicesimo anno da quando la citta' era stata presa, in quello stesso giorno la mano dell'Eterno fu sopra di me; e mi trasporto' la'. Ezechiele 40:2 In visioni di DIO mi trasporto' nel paese d'Israele e mi poso' su un monte altissimo, sul quale c'era dal lato sud una costruzione che sembrava una citta'. Ezechiele 40:3 Egli mi condusse la', ed ecco un uomo, il cui aspetto era come l'aspetto di bronzo, con in mano una cordicella di lino e una canna per misurare; egli stava in piedi, sulla porta. Ezechiele 40:4 Quell'uomo mi disse: «Figlio d'uomo, guarda con i tuoi occhi, ascolta con i tuoi orecchi e fa' attenzione a tutte le cose che ti mostrero', poiche' tu sei stato condotto qui perche' io te le mostri. Riferisci alla casa d'Israele tutto cio' che vedrai». Ezechiele 40:5 Ed ecco, c'era un muro all'esterno del tempio, tutt'intorno. La canna per misurare in mano all'uomo era lunga sei cubiti, di un cubito e un palmo ciascuno. Egli misuro' la larghezza del muro: era una canna, e l'altezza una canna. Ezechiele 40:6 Poi venne alla porta che guarda a est, sali i suoi gradini e misuro' la soglia della porta: era una canna di larghezza; anche l'altra soglia era una canna di larghezza. Ezechiele 40:7 Ogni camera misurava una canna di lunghezza e una canna di larghezza. Fra le camere c'era uno spazio di cinque cubiti. La soglia della porta vicina all'atrio della porta interna era di una canna. Ezechiele 40:8 Misuro' anche l'atrio della porta interna: era una canna. Ezechiele 40:9 Poi misuro' l'atrio della porta: era otto cubiti, mentre i suoi pilastri erano due cubiti. L'atrio della porta era nella parte interna. Ezechiele 40:10 Le camere della porta a est erano tre da una parte e tre dall'altra; tutte e tre avevano la stessa grandezza; la stessa dimensione avevano pure i pilastri da una parte e dall'altra. Ezechiele 40:11 Misuro' la larghezza dell'ingresso della porta: era di dieci cubiti; la lunghezza della porta era di tredici cubiti. Ezechiele 40:12 Lo spazio davanti alle camere era di un cubito da una parte e di un cubito dall'altra; ogni camera misurava sei cubiti da un lato e sei dall'altro. Ezechiele 40:13 E misuro' quindi la porta dal tetto di una delle camere al tetto dell'altra; la larghezza da porta a porta era di venticinque cubiti. Ezechiele 40:14 Calcolo' i pilastri: erano alti sessanta cubiti; dai pilastri si estendeva il cortile tutt'intorno alle porte. Ezechiele 40:15 Dal davanti della porta d'ingresso al davanti dell'atrio della porta interna c'erano cinquanta cubiti. Ezechiele 40:16 Le finestre e i loro pilastri all'interno della porta avevano le grate tutt'intorno; lo stesso era per gli archi. C'erano pure finestre tutt'intorno nella parte interna, e sui pilastri erano raffigurate delle palme. Ezechiele 40:17 Poi mi condusse nel cortile esterno ed ecco, c'erano camere e un lastrico tutt'intorno al cortile; trenta camere davano sul lastrico. Ezechiele 40:18 Il lastrico accanto alle porte corrispondeva alla lunghezza delle porte; era il lastrico inferiore. Ezechiele 40:19 Poi misuro' la larghezza dal davanti della porta inferiore, al davanti della porta esteriore del cortile interno: erano cento cubiti a est e a nord. Ezechiele 40:20 Misuro' pure la lunghezza e la larghezza della porta che guarda a nord nel cortile esterno. Ezechiele 40:21 Le sue camere erano tre da una parte e tre dall'altra parte; i suoi pilastri e i suoi archi avevano la stessa grandezza della prima porta: cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque di larghezza. Ezechiele 40:22 Le sue finestre, i suoi archi, le sue palme avevano la stessa larghezza della porta che guardava a est; vi si saliva per sette gradini, davanti ai quali stavano i suoi archi. Ezechiele 40:23 Il cortile interno aveva una porta che stava di fronte alla porta nord, esattamente come era per la porta est; misuro' da porta a porta: erano cento cubiti. Ezechiele 40:24 Poi mi condusse verso sud, ed ecco una porta che guardava a sud; ne misuro' i pilastri e gli archi, che avevano le stesse dimensioni dei precedenti. Ezechiele 40:25 In essa e nei suoi archi c'erano finestre tutt'intorno, come le altre finestre: cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza. Ezechiele 40:26 Vi si saliva per sette gradini, davanti ai quali stavano gli archi; essa aveva palme, una da una parte e l'altra dall'altra parte, sui suoi pilastri. Ezechiele 40:27 Il cortile interno aveva una porta verso sud; misuro' la distanza da porta a porta verso sud: cento cubiti. Ezechiele 40:28 Poi mi condusse nel cortile interno attraverso la porta del sud e misuro' la porta del sud, che aveva le stesse dimensioni. Ezechiele 40:29 Anche le sue camere, i suoi pilastri e i suoi archi avevano le stesse dimensioni. Essa aveva finestre e archi tutt'intorno e misurava cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque di larghezza. Ezechiele 40:30 Tutt'intorno c'erano archi di venticinque cubiti di lunghezza e cinque cubiti di larghezza. Ezechiele 40:31 I suoi archi davano sul cortile esterno; c'erano palme sui suoi pilastri, e vi si saliva per otto gradini. Ezechiele 40:32 Poi mi condusse nel cortile interno che guarda a est e misuro' la porta: aveva le stesse dimensioni. Ezechiele 40:33 Anche le sue camere, i suoi pilastri e i suoi archi avevano le stesse dimensioni. Essa aveva finestre e archi tutt'intorno e misurava cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza. Ezechiele 40:34 I suoi archi davano sul cortile esterno; c'erano palme sui suoi pilastri da una parte e dall'altra, e vi si saliva per otto gradini. Ezechiele 40:35 Quindi mi condusse alla porta nord e la misuro': aveva le stesse dimensioni, Ezechiele 40:36 come pure le sue camere, i suoi pilastri e i suoi archi; c'erano finestre tutt'intorno; essa misurava cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza. Ezechiele 40:37 I suoi pilastri davano sul cortile esterno; c'erano delle palme sui suoi pilastri da una parte e dall'altra, e vi si saliva per otto gradini. Ezechiele 40:38 C'era pure una camera con l'ingresso vicino ai pilastri delle porte, la' si lavavano gli olocausti. Ezechiele 40:39 Nell'atrio della porta c'erano due tavole da una parte e due tavole dall'altra parte, sulle quali venivano scannati gli olocausti, i sacrifici per il peccato e per la trasgressione. Ezechiele 40:40 Sul lato esterno dell'atrio, come uno sale all'ingresso della porta nord, c'erano due tavole, con altre due tavole dall'altra parte dell'atrio della porta. Ezechiele 40:41 Cosi ai lati della porta c'erano quattro tavole da una parte e quattro tavole dall'altra parte: otto tavole in tutto su cui venivano scannati i sacrifici. Ezechiele 40:42 Per gli olocausti c'erano ancora quattro tavole di pietra squadrate, lunghe un cubito e mezzo, larghe un cubito e mezzo e alte un cubito; su di esse venivano posti gli strumenti con i quali si scannavano gli olocausti e gli altri sacrifici. Ezechiele 40:43 All'interno, tutt'intorno alla camera, erano attaccati uncini di un palmo; sulle tavole si metteva la carne delle offerte. Ezechiele 40:44 Fuori della porta interna c'erano due camere per i cantori nel cortile interno: una era accanto alla porta nord e guardava a sud, l'altra era accanto alla porta sud e guardava a nord. Ezechiele 40:45 Egli mi disse: «Questa camera che guarda a sud e' per i sacerdoti che prestano servizio nel tempio; Ezechiele 40:46 la camera che guarda verso nord e' per i sacerdoti che prestano servizio all'altare; essi sono i figli di Tsadok, tra i figli di Levi, che si avvicinano all'Eterno per servirlo». Ezechiele 40:47 Egli misuro' il cortile: era quadrato di cento cubiti di lunghezza e cento cubiti di larghezza; l'altare era di fronte al tempio. Ezechiele 40:48 Poi mi condusse nell'atrio del tempio e misuro' i pilastri dell'atrio: erano cinque cubiti da una parte e cinque cubiti dall'altra parte; la larghezza della porta era di tre cubiti da una parte e tre cubiti dall'altra parte. Ezechiele 40:49 La lunghezza del vestibolo era di venti cubiti, e la larghezza di undici cubiti; vi si saliva per gradini; accanto ai pilastri c'erano colonne, una da una parte e una dall'altra parte. Il santuario e il luogo santo Ezechiele 41:1 Poi mi condusse nel santuario e misuro' i pilastri: sei cubiti di larghezza da una parte e sei cubiti di larghezza dall'altra parte, come era la larghezza del tabernacolo. Ezechiele 41:2 La larghezza dell'ingresso era di dieci cubiti e le pareti laterali dell'ingresso cinque cubiti da una parte e cinque cubiti dall'altra parte. Misuro' la lunghezza del santuario: quaranta cubiti e venti cubiti di larghezza. Ezechiele 41:3 Quindi entro' dentro e misuro' i pilastri della porta: due cubiti; la porta era sei cubiti e la larghezza della porta sette cubiti. Ezechiele 41:4 Misuro' la sua lunghezza, venti cubiti, e la larghezza davanti al santuario, venti cubiti; poi mi disse: «Questo e' il luogo santissimo». Ezechiele 41:5 Quindi misuro' il muro del tempio: sei cubiti; mentre la larghezza di ogni camera laterale tutt'intorno al tempio era di quattro cubiti. Ezechiele 41:6 Le camere laterali erano a tre piani, una sopra l'altra, trenta camere per piano; esse si appoggiavano a sporgenze del muro del tempio, fatte tutt'intorno per le camere laterali; cosi erano attaccate ma non appoggiate sul muro del tempio. Ezechiele 41:7 L'ampiezza delle camere laterali aumentava man mano che si saliva da un piano all'altro, perche' le sporgenze del muro del tempio salivano come gradini tutt'intorno al tempio; percio' l'ampiezza della struttura del tempio aumentava man mano che si saliva dal piano inferiore al superiore passando per quello di mezzo. Ezechiele 41:8 Vidi pure tutt'intorno al tempio un'elevazione; le fondamenta delle camere laterali erano di un'intera canna di sei cubiti. Ezechiele 41:9 La larghezza del muro esterno delle camere laterali era di cinque cubiti; lo spazio lasciato libero tra le camere laterali che appartenevano al tempio Ezechiele 41:10 e le camere esterne era di venti cubiti tutt'intorno al tempio. Ezechiele 41:11 Le porte delle camere laterali davano sullo spazio libero: una porta verso nord e una porta verso sud, la larghezza dello spazio libero era di cinque cubiti tutt'intorno. Ezechiele 41:12 La costruzione che si trovava di fronte allo spazio vuoto dal lato ovest aveva settanta cubiti di larghezza; il muro della costruzione aveva cinque cubiti di spessore tutt'intorno e una lunghezza di novanta cubiti. Ezechiele 41:13 Poi misuro' il tempio che era cento cubiti di lunghezza. Lo spazio vuoto, la costruzione e i suoi muri erano pure cento cubiti di lunghezza. Ezechiele 41:14 La larghezza della facciata del tempio e dello spazio vuoto dal lato est era di cento cubiti. Ezechiele 41:15 Misuro' la lunghezza della costruzione davanti allo spazio vuoto della costruzione, nella parte posteriore con le sue gallerie da una parte e dall'altra parte: cento cubiti. Cosi misuro' l'interno del santuario e gli atri del cortile. Ezechiele 41:16 Le soglie, le finestre a grata e le gallerie tutt'intorno ai tre piani di fronte alle soglie erano ricoperte di legno tutt'intorno, dal pavimento fino alle finestre (le finestre erano coperte), Ezechiele 41:17 fin sopra la porta, l'interno e l'esterno del tempio all'intorno, dentro e fuori, secondo precise misure. Ezechiele 41:18 Vi erano riprodotti cherubini e palme, una palma fra cherubino e cherubino; ogni cherubino aveva due facce: Ezechiele 41:19 la faccia d'uomo era rivolta verso una palma da un lato, e la faccia di leone era rivolta verso l'altra palma dall'altro lato. Erano riprodotti tutt'intorno al tempio. Ezechiele 41:20 Dal pavimento fin sopra la porta e sulla parete del santuario erano riprodotti cherubini e palme. Ezechiele 41:21 Gli stipiti del santuario erano quadrati e cosi pure la facciata del luogo santo; l'aspetto dell'uno era come l'aspetto dell'altro. Ezechiele 41:22 L'altare era di legno, alto tre cubiti e lungo due cubiti; i suoi angoli, la sua lunghezza e le sue pareti erano di legno. L'uomo mi disse: «Questa e' la tavola che sta davanti all'Eterno». Ezechiele 41:23 Il santuario e il luogo santo avevano due porte. Ezechiele 41:24 Ogni porta aveva due battenti, due battenti che si piegavano in due: due battenti per una porta e due battenti per altra. Ezechiele 41:25 Su di esse, sulle porte del santuario, erano scolpiti cherubini e palme, come quelli scolpiti sulle pareti. Sulla facciata dell'atrio, all'esterno, c'era una tettoia di legno. Ezechiele 41:26 C'erano finestre a grata e palme da entrambi i lati, sulle pareti laterali dell'atrio, sulle camere laterali del tempio e sulle tettoie. Le camere del cortile esterno Ezechiele 42:1 Poi mi fece uscire nel cortile esterno dal lato nord e mi condusse nelle camere che si trovavano davanti allo spazio vuoto e di fronte alla costruzione verso nord. Ezechiele 42:2 La costruzione nella facciata verso nord aveva una lunghezza di cento cubiti e cinquanta cubiti di larghezza. Ezechiele 42:3 Di fronte al cortile interno di venti cubiti e di fronte al lastrico del cortile esterno c'era una galleria sopra l'altra a tre piani. Ezechiele 42:4 Davanti alle camere c'era un passaggio interno, largo dieci cubiti e lungo cento cubiti; le loro porte guardavano a nord. Ezechiele 42:5 Le camere superiori erano piu' strette, perche' le gallerie portavano via loro maggior spazio che alle gallerie inferiori e intermedie della costruzione. Ezechiele 42:6 Poiche' erano a tre piani e non avevano colonne come le colonne dei cortili, percio' dal suolo le camere superiori erano piu' strette di quelle inferiori e intermedie. Ezechiele 42:7 Il muro esterno, parallelo alle camere dal lato del cortile esterno, di fronte alle camere, aveva cinquanta cubiti di lunghezza; Ezechiele 42:8 infatti la lunghezza delle camere dal lato del cortile esterno era di cinquanta cubiti, mentre dal lato della facciata del santuario era di cento cubiti. Ezechiele 42:9 Sotto queste camere c'era un ingresso dal lato est, per chi entrava in esse dal cortile esterno. Ezechiele 42:10 Nel muro largo del cortile verso est, di fronte allo spazio vuoto e di fronte alla costruzione, c'erano camere. Ezechiele 42:11 Davanti ad esse c'era un passaggio simile a quello delle camere che erano verso nord; esse avevano la loro stessa lunghezza e larghezza, con tutte le loro uscite e porte secondo gli stessi criteri. Ezechiele 42:12 In corrispondenza alle porte delle camere che erano verso sud, c'era una porta all'inizio del passaggio proprio davanti al muro verso est. Ezechiele 42:13 Egli mi disse: «Le camere a nord e le camere a sud che stanno di fronte allo spazio vuoto sono le camere sante, dove i sacerdoti che si avvicinano all'Eterno mangeranno le cose santissime; la' deporranno le cose santissime, e cioe' le oblazioni di cibo e le oblazioni per il peccato e per la trasgressione, perche' quel luogo e' santo. Ezechiele 42:14 Quando i sacerdoti saranno entrati non usciranno dal luogo santo nel cortile esterno, ma deporranno la' le loro vesti con le quali prestano servizio, perche' sono sante; indosseranno altre vesti e cosi potranno avvicinarsi a cio' che spetta al popolo». Il muro di separazione del sacro dal profano Ezechiele 42:15 Terminato di misurare l'interno del tempio, mi fece uscire per la porta che guarda a est e misuro' il recinto tutt'intorno. Ezechiele 42:16 Misuro' il lato est con la canna per misurare: cinquecento cubiti con la canna per misurare tutt'intorno. Ezechiele 42:17 Misuro' il lato nord: cinquecento cubiti con la canna per misurare tutt'intorno Ezechiele 42:18 Misuro' il lato sud con la canna per misurare: cinquecento cubiti. Ezechiele 42:19 Si volse al lato ovest e misuro': cinquecento cubiti con la canna per misurare. Ezechiele 42:20 Misuro' l'area ai quattro lati; aveva tutt'intorno un muro, lungo cinquecento cubiti e largo cinquecento cubiti, per separare il luogo sacro da quello profano. Il ritorno della gloria dell'Eterno nel nuovo tempio Ezechiele 43:1 Poi mi condusse alla porta, la porta che guarda a est. Ezechiele 43:2 Ed ecco, la gloria del DIO d'Israele, veniva dall'est. La sua voce era come il rumore di molte acque e la terra risplendeva della sua gloria. Ezechiele 43:3 La visione che vidi nell'aspetto era simile alla visione che vidi quando andai per distruggere la citta', la visione era simile alle visioni che vidi presso il fiume Kebar; io caddi sulla mia faccia. Ezechiele 43:4 E la gloria dell'Eterno entro' nel tempio per la porta che guarda a est. Ezechiele 43:5 Quindi lo Spirito mi levo' in alto e mi porto' nel cortile interno; ed ecco, la gloria dell'Eterno riempiva il tempio. Ezechiele 43:6 Allora udii uno che mi parlava dal tempio, mentre un uomo stava in piedi accanto a me, Ezechiele 43:7 e mi disse: «Figlio d'uomo, questo e' il luogo del mio trono e il luogo delle piante dei miei piedi, dove abitero' in mezzo ai figli d'Israele per sempre. E la casa d'Israele non contaminera' piu' il mio santo nome, ne' essi ne' i loro re, con le loro prostituzioni e con i cadaveri dei loro re sui loro alti luoghi, Ezechiele 43:8 mettendo la loro soglia accanto alla mia soglia e i loro stipiti accanto ai miei stipiti, con solamente una parete fra me e loro, contaminando cosi il mio santo nome con le abominazioni che commettevano; percio' nella mia ira li ho distrutti. Ezechiele 43:9 Ora allontaneranno da me le loro prostituzioni e i cadaveri dei loro re, e io abitero' in mezzo a loro per sempre. Ezechiele 43:10 Tu, figlio d'uomo, descrivi il tempio alla casa d'Israele, perche' si vergognino delle loro iniquita'. Ne misurino le dimensioni Ezechiele 43:11 e, se si vergognano di tutto cio' che hanno fatto, fa' loro conoscere il modello del tempio e la sua disposizione, le sue uscite e i suoi ingressi l'intero suo modello e tutti i suoi statuti, tutte le sue forme e tutte le sue leggi; mettili per iscritto sotto i loro occhi affinche' osservino l'intero suo modello e tutti i suoi statuti e li mettano in pratica. Ezechiele 43:12 Questa e' la legge del tempio. Tutto il territorio che sta attorno alla sommita' del monte sara' santissimo. Ecco, questa e' la legge del tempio. L'altare degli olocausti Ezechiele 43:13 Queste sono le misure dell'altare in cubiti (il cubito e' un cubito e un palmo): la base ha un cubito d'altezza e un cubito di larghezza, con un orlo lungo tutto il suo bordo di una spanna. Questa e' l'altezza dell'altare: Ezechiele 43:14 dalla base a terra fino alla piattaforma inferiore ci sono due cubiti; la piattaforma e' larga un cubito; dalla piattaforma piu' piccola alla piattaforma piu' grande ci sono quattro cubiti; la piattaforma e' larga un cubito. Ezechiele 43:15 Il focolare dell'altare e' alto quattro cubiti, e dal focolare dell'altare si elevano quattro corni. Ezechiele 43:16 Il focolare dell'altare e' lungo dodici cubiti e largo dodici cubiti, cioe' un quadrato perfetto. Ezechiele 43:17 La piattaforma superiore nei suoi quattro lati e' lunga quattordici cubiti e larga quattordici, con un orlo intorno di mezzo cubito; i suoi gradini guardano a est». Ezechiele 43:18 Quindi mi disse: «Figlio d'uomo, cosi dice il Signore l'Eterno: Questi sono gli statuti per l'altare quando sara' costruito per offrirvi gli olocausti e spruzzarvi sopra il sangue. Ezechiele 43:19 Ai sacerdoti levitici che sono della stirpe di Tsadok, i quali si avvicinano a me per servirmi», dice il Signore, l'Eterno, «tu darai un torello in sacrificio per il peccato. Ezechiele 43:20 Prenderai un po' del suo sangue e lo metterai sui quattro corni dell'altare, sui quattro angoli della piattaforma e tutt'intorno sull'orlo; cosi lo purificherai e farai l'espiazione per esso. Ezechiele 43:21 Poi prenderai il torello del sacrificio per il peccato, e lo si brucera' in un luogo designato del tempio, fuori del santuario. Ezechiele 43:22 Il secondo giorno offrirai in sacrificio per il peccato un capro senza difetto, e con esso si purifichera' l'altare come lo si e' purificato col torello. Ezechiele 43:23 Terminata la sua purificazione, offrirai un torello senza difetto e un montone del gregge senza difetto. Ezechiele 43:24 Li presenterai davanti all'Eterno, e i sacerdoti getteranno su di loro il sale e li offriranno in olocausto all'Eterno. Ezechiele 43:25 Per sette giorni offrirai ogni giorno un capro in sacrificio per il peccato; verra' pure offerto un torello e un montone del gregge, entrambi senza difetto. Ezechiele 43:26 Per sette giorni si fara' l'espiazione per l'altare, lo si purifichera' e lo si consacrera'. Ezechiele 43:27 Terminati questi giorni, dall'ottavo giorno in poi, i sacerdoti offriranno sull'altare i vostri olocausti e i vostri sacrifici di ringraziamento, e io vi gradiro'», dice il Signore, l'Eterno. Le mansioni dei sacerdoti nel loro servizio al tempio Ezechiele 44:1 Poi egli mi condusse verso la porta esterna del santuario che guarda a est ma era chiusa. Ezechiele 44:2 L'Eterno mi disse: «Questa porta restera' chiusa, non sara' aperta e nessuno entrera' per essa, perche' per essa e' entrato l'Eterno, il DIO d'Israele; percio' restera' chiusa. Ezechiele 44:3 Ma il principe, poiche' egli e' il principe, potra' sedervi per mangiare il pane davanti all'Eterno; egli entrera' dall'atrio della porta e uscira' per la stessa via». Ezechiele 44:4 Poi, per la porta a nord, mi condusse davanti al tempio. Guardai, ed ecco, la gloria dell'Eterno riempiva la casa dell'Eterno; e io caddi sulla mia faccia. Ezechiele 44:5 L'Eterno mi disse: «Figlio d'uomo, sta' attento, guarda con i tuoi occhi e ascolta con i tuoi orecchi tutto cio' che ti diro' circa tutti gli statuti della casa dell'Eterno e tutte le sue leggi; sta' attento all'ingresso del tempio e a tutte le uscite del santuario. Ezechiele 44:6 Dirai a questi ribelli, alla casa d'Israele: Cosi dice il Signore, l'Eterno: O casa d'Israele, basta con tutte le vostre abominazioni! Ezechiele 44:7 Avete fatto entrare stranieri, incirconcisi di cuore e incirconcisi di carne, perche' stessero nel mio santuario a profanarlo, il mio tempio, mentre offrivate il mio pane, il grasso e il sangue, rompendo cosi il mio patto con tutte le vostre abominazioni. Ezechiele 44:8 Voi non avete preso cura delle mie cose sante, ma avete messo stranieri al vostro posto a prendere cura del mio santuario». Ezechiele 44:9 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Nessun straniero, incirconciso di cuore e incirconciso di carne, entrera' nel mio santuario, ne' alcun straniero che si trova in mezzo ai figli d'Israele. Ezechiele 44:10 Ma i Leviti, che si sono allontanati da me quando Israele si e' sviato e si sono sviati da me per seguire i loro idoli, porteranno la pena della loro iniquita'. Ezechiele 44:11 Tuttavia serviranno come guardiani delle porte del tempio e presteranno servizio nel tempio; scanneranno gli olocausti e i sacrifici per il popolo e staranno davanti ad esso per servirlo. Ezechiele 44:12 Poiche' l'hanno servito davanti ai suoi idoli e hanno fatto cadere la casa d'Israele nel peccato, percio' io ho alzato la mia mano contro di loro», dice il Signore, l'Eterno, «giurando che porteranno la pena del loro peccato. Ezechiele 44:13 E non si avvicineranno piu' a me per servirmi come sacerdoti ne' si avvicineranno ad alcuna delle mie cose sante, alle cose che sono santissime; ma porteranno la loro vergogna e la pena delle abominazioni che hanno commesso. Ezechiele 44:14 Tuttavia affidero' loro la custodia del tempio per ogni suo servizio e tutto cio' che in esso sara' fatto. Ezechiele 44:15 Ma i sacerdoti Leviti, figli di Tsadok, che hanno preso cura del mio santuario quando i figli d'Israele si sono sviati da me, si avvicineranno a me per servirmi e staranno davanti a me per offrirmi il grasso e il sangue», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 44:16 «Essi entreranno nel mio santuario si avvicineranno alla mia tavola per servirmi e compiranno tutto il mio servizio. Ezechiele 44:17 Quando entreranno per le porte del cortile interno, indosseranno vesti di lino; non avranno addosso alcun indumento di lana, mentre presteranno servizio alle porte del cortile interno e nel tempio. Ezechiele 44:18 Avranno in capo turbanti di lino e calzoni di lino sui lombi; non si cingeranno con cio' che fa sudare. Ezechiele 44:19 Quando pero' usciranno nel cortile esterno, nel cortile esterno verso il popolo, si toglieranno le vesti con le quali hanno prestato servizio, le deporranno nelle camere del santuario e indosseranno altre vesti per non santificare il popolo con le loro vesti. Ezechiele 44:20 Non si raderanno il capo ne' si lasceranno crescere i capelli, ma taglieranno regolarmente i capelli. Ezechiele 44:21 Nessun sacerdote berra' vino, quando entrera' nel cortile interno. Ezechiele 44:22 Non prenderanno in moglie una vedova ne' una donna divorziata, ma prenderanno vergini della progenie della casa d'Israele, o una vedova che sia la vedova di un sacerdote. Ezechiele 44:23 Insegneranno al mio popolo a distinguere il sacro dal profano e gli faranno conoscere la differenza tra cio' che e' impuro e cio' che e' puro. Ezechiele 44:24 Nelle contese essi faranno da giudici; giudicheranno secondo i miei decreti osserveranno le mie leggi e i miei statuti in tutte le mie feste e santificheranno i miei sabati, Ezechiele 44:25 Non si avvicineranno a un morto per contaminarsi; essi potranno contaminarsi solamente per il padre o la madre, per un figlio o una figlia, per un fratello o una sorella non maritata. Ezechiele 44:26 Dopo la sua purificazione si conteranno per lui sette giorni. Ezechiele 44:27 Nel giorno in cui entreranno nel luogo santo, nel cortile interno, per prestare servizio nel luogo santo offriranno il sacrificio per il peccato», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 44:28 «Quanto poi alla loro eredita', saro' io la loro eredita'; non darete loro alcun possesso in Israele, perche' sono io il loro possesso. Ezechiele 44:29 Essi si nutriranno delle oblazioni di cibo, dei sacrifici per il peccato e dei sacrifici per la trasgressione; ogni cosa destinata a Dio in Israele sara' loro. Ezechiele 44:30 La parte migliore di tutte quante le primizie e di tutte le offerte elevate di ogni genere tra le vostre offerte elevate, apparterranno ai sacerdoti, darete al sacerdote anche le primizie della pasta per far dimorare la benedizione sulla vostra casa. Ezechiele 44:31 I sacerdoti non mangeranno carne di alcun uccello o animale morto naturalmente o sbranato», Divisione del paese: la porzione assegnata al Signore e ai Leviti Ezechiele 45:1 «Quando spartirete a sorte il paese in eredita', voi metterete da parte, come offerta all'Eterno, una porzione sacra del paese, lunga venticinquemila cubiti e larga diecimila; sara' sacra in tutta la sua estensione. Ezechiele 45:2 Da essa prenderete per il santuario un quadrato di cinquecento per cinquecento cubiti, con uno spazio libero tutt'intorno di cinquanta cubiti. Ezechiele 45:3 Su questa estensione misurerai un'area di venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza; in essa sara' il santuario, il luogo santissimo. Ezechiele 45:4 Sara' la parte sacra del paese assegnata ai sacerdoti, i ministri del santuario, che si avvicinano all'Eterno per servirlo; sara' un luogo per le loro case e un luogo santo per il santuario. Ezechiele 45:5 Un'area di venticinquemila cubiti di lunghezza e diecimila di larghezza apparterra' ai Leviti, che prestano servizio nel tempio; essi avranno in proprieta' venti camere. Ezechiele 45:6 Come proprieta' della citta' assegnerete un'area di cinquemila cubiti di larghezza e venticinquemila di lunghezza, accanto alla parte assegnata al santuario; essa apparterra' a tutta la casa d'Israele». La porzione assegnata al principe Ezechiele 45:7 «Al principe invece sara' assegnata un'area di qua e di la' della parte sacra e della proprieta' della citta', di fronte alla parte sacra offerta e di fronte alla proprieta' della citta', che si estende sul lato ovest verso ovest e sul lato est verso est, con una lunghezza uguale a una delle parti assegnate alle tribu', dal confine ovest al confine est. Ezechiele 45:8 Questa parte del paese sara' sua proprieta' in Israele; i miei principi non opprimeranno piu' il mio popolo, ma daranno il resto del paese alla casa d'Israele secondo le sue tribu'». Ezechiele 45:9 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Basta, o principi d'Israele! Mettete da parte la violenza e le rapine, praticate la rettitudine e la giustizia e smettete di spogliare il mio popolo», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 45:10 «Abbiate bilance giuste, efa giusto e bato giusto. Ezechiele 45:11 L'efa e il bato avranno la stessa capacita', e cosi il bato conterra' la decima parte di un homer, e l'efa la decima parte di un homer, la loro capacita' sara' regolata dall'homer. Ezechiele 45:12 Il siclo sara' di venti ghere, venti sicli, venticinque sicli e quindici sicli saranno la vostra mina. Ezechiele 45:13 Questa e' l'offerta che preleverete: la sesta parte di un'efa da un homer di frumento, e la sesta parte di un efa da un homer di orzo. Ezechiele 45:14 Questa e' la norma per l'olio (cioe' il bato d'olio), e un decimo di bato, da ciascun coro; un coro e' un homer o dieci bati, perche' dieci bati fanno un homer. Ezechiele 45:15 Dal gregge si prendera' una pecora ogni duecento capi dai ricchi pascoli d'Israele, e questa servira' per le oblazioni di cibo, per gli olocausti e per i sacrifici di ringraziamento per fare l'espiazione per loro», dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 45:16 «Tutto il popolo del paese sara' tenuto a fare quest'offerta per il principe d'Israele. Ezechiele 45:17 Sara' invece compito del principe provvedere gli olocausti, le oblazioni di cibo e le libazioni per le feste, per i noviluni, per i sabati e per tutte le solennita' della casa d'Israele; egli provvedera' al sacrificio per il peccato, all'oblazione di cibo, all'olocausto e ai sacrifici di ringraziamento per fare espiazione per la casa d'Israele». Le offerte richieste per particolari occasioni Ezechiele 45:18 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Nel primo mese, il primo giorno del mese, prenderai un torello senza difetto e purificherai il santuario. Ezechiele 45:19 Il sacerdote prendera' un po' di sangue del sacrificio per il peccato e lo mettera' sugli stipiti della porta della casa, sui quattro angoli delle piattaforme dell'altare, e sugli stipiti della porta del cortile interno. Ezechiele 45:20 Farai lo stesso il settimo giorno del mese per chi ha peccato per ignoranza e per il semplice; cosi farete espiazione per il tempio. Ezechiele 45:21 Nel primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, sara' per voi la Pasqua, una festa di sette giorni; si mangera' pane senza lievito. Ezechiele 45:22 In quel giorno il principe offrira', per se' e per tutto il popolo del paese, un toro in sacrificio per il peccato. Ezechiele 45:23 Nei sette giorni della festa offrira' in olocausto all'Eterno sette tori e sette montoni senza difetto ogni giorno per sette giorni, e un capretto al giorno in sacrificio per il peccato. Ezechiele 45:24 Offrira' pure un'oblazione di cibo di un efa per ogni toro e di un'efa per ogni montone, assieme a un hin di olio per ogni efa. Ezechiele 45:25 Nel settimo mese, il quindicesimo giorno del mese alla festa egli offrira' le stesse cose per il sacrificio per il peccato, per l'olocausto, per l'oblazione di cibo e per l'olio». Le offerte del principe Ezechiele 46:1 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «La porta del cortile interno che guarda a est restera' chiusa durante i sei giorni di lavoro; ma sara' aperta il giorno di sabato e sara' pure aperta il giorno dei noviluni. Ezechiele 46:2 Il principe entrera' attraverso l'atrio della porta dall'esterno e si fermera' presso lo stipite della porta; i sacerdoti offriranno il suo olocausto e i suoi sacrifici di ringraziamento. Egli adorera' sulla soglia della porta poi uscira', ma la porta non sara' chiusa fino alla sera. Ezechiele 46:3 Anche il popolo del paese adorera' davanti all'Eterno all'ingresso di quella porta, nei giorni di sabato e nei noviluni. Ezechiele 46:4 L'olocausto che il principe offrira' all'Eterno nel giorno di sabato sara' di sei agnelli senza difetto e di un montone senza difetto, Ezechiele 46:5 l'oblazione di cibo per il montone sara' di un efa, mentre l'oblazione di cibo per gli agnelli sara' lasciata alla sua discrezione, assieme a un hin di olio per efa. Ezechiele 46:6 Nel giorno del novilunio offrira' un torello senza difetto, sei agnelli e un montone, che saranno senza difetti; Ezechiele 46:7 in oblazione di cibo offrira' pure un efa per il toro, un efa per il montone e per gli agnelli quanto puo' disporre, assieme a un hin di olio per efa. Ezechiele 46:8 Quando il principe entrera', passera' attraverso l'atrio della porta e uscira' per la stessa via. Ezechiele 46:9 Ma quando il popolo del paese verra' davanti all'Eterno nelle feste solenni, chi entrera' attraverso la porta nord per adorare, uscira' attraverso la porta sud; chi invece entrera' attraverso la porta sud uscira' attraverso la porta nord, nessuno tornera' indietro per la porta attraverso cui e' entrato, ma uscira' per la porta opposta. Ezechiele 46:10 Il principe allora sara' in mezzo a loro, entrera' quando essi entreranno e uscira' quando essi usciranno. Ezechiele 46:11 Nelle feste e nelle solennita' l'oblazione di cibo sara' di un efa per il toro e di un efa per il montone, per gli agnelli sara' lasciata alla sua discrezione, assieme a un hin di olio per efa. Ezechiele 46:12 Quando il principe fara' un'offerta volontaria, sia olocausto o sacrificio di ringraziamento, come offerta volontaria all'Eterno, allora si aprira' a lui la porta che guarda a est, e offrira' il suo olocausto e il suo sacrificio di ringraziamento come fa nel giorno del sabato; poi uscira' e, appena sara' uscito, la porta verra' chiusa. Ezechiele 46:13 Ogni giorno offrirai in olocausto all'Eterno un agnello di un anno, senza difetto; l'offrirai ogni mattina. Ezechiele 46:14 Ogni mattina offrirai assieme ad esso, come oblazione di cibo, la sesta parte di un efa e la terza parte di un hin di olio per inumidire il fior di farina: e' un'oblazione di cibo all'Eterno da farsi regolarmente ogni giorno per sempre. Ezechiele 46:15 Ogni mattina offriranno cosi l'agnello, l'oblazione di cibo e l'olio come olocausto quotidiano». Ezechiele 46:16 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Se il principe fa a uno dei suoi figli un dono preso dalla sua eredita', esso apparterra' ai suoi figli: sara' loro possedimento in eredita'. Ezechiele 46:17 Ma se egli fa a uno dei suoi servi un dono preso dalla sua eredita', esso apparterra' a costui fino all'anno della liberazione; poi ritornera' al principe; la sua eredita' apparterra' unicamente ai suoi figli, soltanto a loro. Ezechiele 46:18 Inoltre il principe non prendera' nulla dell'eredita' del popolo, spogliandolo dei suoi possedimenti, egli provvedera' un'eredita' ai suoi figli con cio' che possiede, affinche' nessuno del mio popolo sia scacciato dalla sua proprieta'», I focolari per cuocere i sacrifici del popolo Ezechiele 46:19 Poi egli mi condusse, attraverso l'ingresso che era accanto alla porta, nelle camere sante destinate ai sacerdoti, che guardano a nord; ed ecco, nella parte piu' remota verso ovest c'era un luogo. Ezechiele 46:20 Egli mi disse: «Questo e' il luogo dove i sacerdoti cuoceranno la carne dei sacrifici per la trasgressione e per il peccato e dove cuoceranno l'oblazione di cibo, per non farle portare fuori nel cortile esterno e cosi santificare il popolo». Ezechiele 46:21 Poi mi condusse fuori nel cortile esterno e mi fece passare presso i quattro angoli del cortile, ed ecco in ciascun angolo del cortile c'era un altro cortile. Ezechiele 46:22 Ai quattro angoli del cortile c'erano dei cortili chiusi lunghi quaranta cubiti e larghi trenta; tutti e quattro nei rispettivi angoli avevano la stessa grandezza. Ezechiele 46:23 Intorno a tutti e quattro c'era un muro, e sotto il muro, tutt'intorno, erano disposti focolari per cuocere. Ezechiele 46:24 Egli mi disse: «Queste sono le cucine dove quelli che prestano servizio al tempio, faranno cuocere i sacrifici del popolo». Il fiume che esce dal tempio Ezechiele 47:1 Egli mi condusse nuovamente all'ingresso del tempio, ed ecco delle acque uscivano da sotto la soglia del tempio verso est, perche' la facciata del tempio guardava a est; le acque scendevano da sotto il lato destro del tempio, a sud dell'altare. Ezechiele 47:2 Poi mi condusse fuori attraverso la porta nord e mi fece girare di fuori fino alla porta esterna, che guarda a est, ed ecco, le acque sgorgavano dal lato destro. Ezechiele 47:3 L'uomo avanzo' verso est con una cordicella in mano e misuro' mille cubiti, poi mi fece attraversare le acque: mi arrivavano alle caviglie. Ezechiele 47:4 Misuro' altri mille cubiti, poi mi fece attraversare le acque: mi arrivavano alle ginocchia. Misuro' altri mille cubiti, poi mi fece attraversare le acque: mi arrivavano ai fianchi. Ezechiele 47:5 Misuro' altri mille cubiti: era un fiume che non potevo attraversare, perche' le acque erano cresciute; erano acque nelle quali bisognava nuotare: un fiume che non si poteva attraversare. Ezechiele 47:6 Egli mi disse: «Hai visto, figlio d'uomo?». Poi mi fece ritornare nuovamente sulla sponda del fiume. Ezechiele 47:7 Dopo essere ritornato, ecco sulla sponda del fiume moltissimi alberi, da un lato e dall'altro. Ezechiele 47:8 Quindi mi disse: «Queste acque si dirigono verso la regione est, scendono nell'Arabah, e sboccheranno nel mare; entrate nel mare, le sue acque saranno risanate. Ezechiele 47:9 E avverra' che ogni essere vivente che si muove, dovunque il fiume arrivera', vivra'; ci sara' grande abbondanza di pesce, perche' vi giungono queste acque e risanano le altre; ovunque arrivera' il fiume tutto vivra'. Ezechiele 47:10 E avverra' che sulle sue rive ci saranno pescatori; da En-ghedi fino ad En-eglaim sara' un posto dove si stenderanno le reti; il suo pesce sara' dello stesso genere e in grande quantita', come il pesce del Mar Grande. Ezechiele 47:11 Ma le sue paludi e i suoi acquitrini non saranno risanati, saranno lasciati per estrarre il sale. Ezechiele 47:12 Lungo il fiume, su entrambe le sue sponde, crescera' ogni specie di alberi da frutto, le cui foglie non appassiranno e il cui frutto non verra' mai meno. Porteranno frutto ogni mese, perche' le loro acque escono dal santuario, il loro frutto servira' di cibo e le loro foglie di medicina». Confini del paese Ezechiele 47:13 Cosi dice il Signore, l'Eterno: «Questi sono i confini in base ai quali voi spartirete il paese in eredita' fra le dodici tribu' d'Israele. Giuseppe ne avra' due parti. Ezechiele 47:14 Ognuno di voi ereditera' una parte uguale a quella del fratello, perche' io ho alzato la mano in giuramento di darlo ai vostri padri. Questo paese vi tocchera' quindi in eredita'. Ezechiele 47:15 Questi saranno i confini del paese dal lato nord: dal Mar Grande in direzione di Hethlon fino ad arrivare a Tsedad, Ezechiele 47:16 Hamath, Berothah, Sibraim (che e' tra il confine di Damasco e il confine di Hamath), Hatserhattikon (che e' sul confine di Hauran). Ezechiele 47:17 Cosi il confine sara' dal mare fino a Hatsarenon, ai confini di Damasco, con il confine di Hamath a nord. Questo e' il lato nord. Ezechiele 47:18 Dal lato est vi estenderete fra Hauran e Damasco, fra Galaad e il paese d'Israele lungo il Giordano e lungo la sponda est del mare. Questo e' il lato est. Ezechiele 47:19 Il lato sud, verso sud, si estendera' da Tamar fino alle acque di Meriboth di Kadesh, quindi lungo il torrente d'Egitto, fino al Mar Grande. Questo e' il lato sud, verso sud. Ezechiele 47:20 Il lato ovest sara' il Mar Grande, dal confine sud fino davanti all'ingresso di Hamath. Questo e' il lato ovest. Ezechiele 47:21 Dividerete cosi questo paese tra di voi, in base alle tribu' d'Israele. Ezechiele 47:22 Lo dividerete a sorte in eredita' tra voi e gli stranieri che risiedono fra di voi e hanno generato figli in mezzo a voi. Questi saranno per voi come quelli nati nel paese tra i figli d'Israele; avranno anch'essi in sorte un'eredita' in mezzo alle tribu' d'Israele. Ezechiele 47:23 Nella tribu' in cui lo straniero risiede la' gli darete la sua parte», dice il Signore, l'Eterno. Divisione del paese tra le varie tribu' Ezechiele 48:1 «Questi sono i nomi delle tribu': dal confine nord, lungo la via di Hethlon all'ingresso di Hamath, fino ad Hatsar-Enon, confine di Damasco a nord verso Hamath, dal lato est al lato ovest: una parte per Dan. Ezechiele 48:2 Sulla frontiera di Dan, dal confine est al confine ovest: una parte per Ascer. Ezechiele 48:3 Sulla frontiera di Ascer, dal confine est al confine ovest: una parte per Neftali. Ezechiele 48:4 Sulla frontiera di Ascer, dal confine est al confine ovest: una parte per Manasse. Ezechiele 48:5 Sulla frontiera di Manasse, dal confine est al confine ovest: una parte per Efraim. Ezechiele 48:6 Sulla frontiera di Efraim, dal confine est al confine ovest: una parte per Ruben. Ezechiele 48:7 Sulla frontiera di Ruben, dal confine est al confine ovest: una parte per Giuda. Ezechiele 48:8 Sulla frontiera di Giuda, dal confine est al confine ovest, sara' la parte del paese che offrirete in dono, larga venticinquemila cubiti e lunga come una delle altre parti, dal confine est al confine ovest; in mezzo ad essa ci sara' il santuario. Ezechiele 48:9 La parte che offrirete in dono all'Eterno avra' venticinquemila cubiti di lunghezza e diecimila di larghezza. Ezechiele 48:10 Questa parte santa apparterra' ai sacerdoti: venticinquemila cubiti di lunghezza a nord, diecimila di larghezza a ovest, diecimila di larghezza a est e venticinquemila di lunghezza a sud; in mezzo ad essa ci sara' il santuario dell'Eterno. Ezechiele 48:11 Essa apparterra' ai sacerdoti consacrati, tra i figli di Tsadok, che mi hanno prestato servizio e non si sono sviati quando si sviarono i figli d'Israele, e come si sviarono invece i Leviti. Ezechiele 48:12 La parte loro offerta sara' presa dalla parte offerta in dono del paese, una cosa santissima, accanto al territorio dei Leviti. Ezechiele 48:13 Di fronte al territorio dei sacerdoti, i Leviti avranno un'area di venticinquemila cubiti di lunghezza e diecimila di larghezza; tutta la lunghezza sara' di venticinquemila e la larghezza di diecimila. Ezechiele 48:14 Essi non potranno ne' venderla ne' scambiarla; non potranno dar via la parte migliore del paese, perche' e' sacra all'Eterno. Ezechiele 48:15 I cinquemila cubiti di larghezza che rimarranno di fronte ai venticinquemila saranno destinati ad uso profano per la citta', per abitazioni e per terreni da pascolo; la citta' sara' in mezzo. Ezechiele 48:16 Le sue dimensioni saranno queste: il lato nord avra' quattromilacinquecento cubiti, il lato sud quattromilacinquecento, il lato est quattromilacinquecento e il lato ovest quattromilacinquecento. Ezechiele 48:17 I terreni da pascolo della citta' saranno: duecentocinquanta cubiti a nord, duecentocinquanta a sud, duecentocinquanta a est e duecentocinquanta a ovest. Ezechiele 48:18 Il resto della lunghezza, lungo la parte santa offerta in dono, sara' di diecimila cubiti a est e diecimila a ovest; essa sara' adiacente alla parte santa offerta in dono, e i suoi prodotti serviranno di cibo per i lavoratori della citta'. Ezechiele 48:19 I lavoratori della citta', che la coltiveranno, verranno da tutte le tribu' d'Israele. Ezechiele 48:20 Tutta la parte offerta in dono sara' di venticinquemila cubiti per venticinquemila, un quadrato perfetto. Voi offrirete, come possesso della citta', la parte santa offerta in dono. Ezechiele 48:21 Il resto sara' del principe, da un lato e dall'altro della parte santa offerta in dono e del possesso della citta', di fronte ai venticinquemila cubiti della parte offerta in dono fino al confine est, e ad ovest di fronte ai venticinquemila cubiti verso il confine ovest, adiacente alle parti delle tribu'; questo sara' del principe; la parte santa offerta in dono e il santuario del tempio saranno in mezzo. Ezechiele 48:22 Cosi, escludendo il possesso dei Leviti, e il possesso della citta' che si trovano in mezzo a cio' che appartiene al principe, l'area tra la frontiera di Giuda e la frontiera di Beniamino apparterra' al principe. Ezechiele 48:23 Per il resto delle tribu', dal confine est al confine ovest: una parte per Beniamino. Ezechiele 48:24 Sulla frontiera di Beniamino, dal confine est al confine ovest: una parte per Simeone. Ezechiele 48:25 Sulla frontiera di Simeone, dal confine est al confine ovest: una parte per Issacar. Ezechiele 48:26 Sulla frontiera di Issacar, dal confine est al confine ovest: una parte per Zabulon. Ezechiele 48:27 Sulla frontiera di Zabulon, dal confine est al confine ovest: una parte per Gad. Ezechiele 48:28 Sulla frontiera di Gad, dal lato meridionale verso sud, il confine andra' da Tamar alle acque di Meribah vicino a Kadesh, e poi lungo il Mar Grande. Ezechiele 48:29 Questo e' il paese che dividerete a sorte in eredita' alle tribu' d'Israele e queste sono le parti», dice il Signore, l'Eterno. Le dodici porte della citta' Ezechiele 48:30 «Queste sono le uscite della citta': sul lato nord, si misureranno quattromilacinquecento cubiti. Ezechiele 48:31 Le porte della citta' porteranno i nomi delle tribu' d'Israele; a nord ci saranno tre porte: una porta per Ruben, una porta per Giuda e una porta per Levi. Ezechiele 48:32 Sul lato est, quattromilacinquecento cubiti e tre porte: una porta per Giuseppe, una porta per Beniamino e una porta per Dan. Ezechiele 48:33 Sul lato sud, quattromilacinquecento cubiti e tre porte: una porta per Simeone, una porta per Issacar e una porta per Zabulon. Ezechiele 48:34 Sul lato ovest, quattromilacinquecento cubiti e tre porte: una porta per Gad, una porta per Ascer e una porta per Neftali. Ezechiele 48:35 L'intero perimetro sara' di diciottomila cubiti. Da quel giorno il nome della citta' sara': "l'Eterno e' la'"».Daniele 1:1-12:13 Educazione di Davide e di altri giovani ebrei alla corte di Nebukadnetsar Daniele 1:1 Nel terzo anno del regno di Jehoiakim, re di Giuda, Nebukadnetsar, re di Babilonia, venne contro Gerusalemme e la cinse d'assedio. Daniele 1:2 Il Signore diede nelle sue mani Jehoiakim, re di Giuda, assieme a una parte degli utensili della casa di DIO, che egli fece trasportare nel paese di Scinar, nella casa del suo dio e depose gli arredi nella casa del tesoro del suo dio. Daniele 1:3 Il re disse quindi ad Ashpenaz, capo dei suoi eunuchi, di condurgli alcuni dei figli d'Israele, sia di stirpe reale che di famiglie nobili, Daniele 1:4 giovani in cui non ci fosse alcun difetto, ma di bell'aspetto, dotati di ogni sapienza, che avessero conoscenza e rapido intendimento, che avessero abilita' di servire nel palazzo del re e ai quali si potesse insegnare la letteratura e la lingua dei Caldei. Daniele 1:5 Il re assegno' loro una razione giornaliera dei cibi squisiti del re e del vino che beveva egli stesso; dovevano essere educati per tre anni, al termine dei quali sarebbero passati al servizio del re. Daniele 1:6 Tra costoro c'erano dei figli di Giuda: Daniele, Hananiah, Mishael, e Azaria. Daniele 1:7 Il capo degli eunuchi mise loro altri nomi: a Daniele pose nome Beltshatsar, ad Hananiah Shadrak, a Mishael Meshak e ad Azaria Abed-nego. Daniele 1:8 Ma Daniele decise in cuor suo di non contaminarsi con i cibi squisiti del re e con il vino che egli stesso beveva; e chiese al capo degli eunuchi di concedergli di non contaminarsi. Daniele 1:9 DIO fece trovare a Daniele grazia e misericordia presso il capo degli eunuchi. Daniele 1:10 Il capo degli eunuchi disse quindi a Daniele: «Io temo il re mio signore, che ha stabilito il vostro cibo e la vostra bevanda. Perche' dovrebbe egli vedere le vostre facce piu' tristi di quelle dei giovani della vostra stessa eta'? Cosi mettereste in pericolo la mia testa presso il re». Daniele 1:11 Allora Daniele disse a Meltsar, che il capo degli eunuchi aveva preposto a Daniele, Hananiah, Mishael e Azaria: Daniele 1:12 «Ti prego, metti alla prova i tuoi servi per dieci giorni, e ci siano dati legumi per mangiare e acqua per bere. Daniele 1:13 Poi siano esaminati alla tua presenza il nostro aspetto e l'aspetto dei giovani che mangiano i cibi squisiti del re; farai quindi con i tuoi servi in base a cio' che vedrai». Daniele 1:14 Egli acconsenti a questa loro proposta e li mise alla prova per dieci giorni. Daniele 1:15 Al termine dei dieci giorni il loro aspetto appariva piu' bello e avevano una carnagione piu' piena di tutti i giovani che avevano mangiato i cibi squisiti del re. Daniele 1:16 Cosi Meltsar tolse via i loro cibi squisiti e il vino che dovevano bere e diede loro legumi. Daniele 1:17 A tutti questi quattro giovani DIO diede conoscenza e intendimento in tutta la letteratura e sapienza; e Daniele ricevette intendimento di ogni genere di visioni e di sogni. Daniele 1:18 Alla fine del tempo stabilito dal re perche' quei giovani gli fossero condotti, il capo degli eunuchi li condusse davanti a Nebukadnetsar. Daniele 1:19 Il re parlo' con loro ma fra tutti loro non si trovo' nessuno come Daniele Hananiah, Mishael e Azaria; percio' essi furono ammessi al servizio del re. Daniele 1:20 E su ogni argomento che richiedeva sapienza e intendimento e intorno ai quali il re li interrogasse, li trovo' dieci volte superiori a tutti i maghi e astrologi che erano in tutto il suo regno. Daniele 1:21 Cosi Daniele continuo' fino al primo anno del re Ciro. Il sogno della grande immagine fatto da Nebukadnetsar Daniele 2:1 Nel secondo anno del regno di Nebukadnetsar, Nebukadnetsar, ebbe dei sogni; il suo spirito rimase turbato e il sonno lo lascio'. Daniele 2:2 Il re allora diede ordini di chiamare i maghi, gli astrologi, gli stregoni e i Caldei perche' raccontassero al re i suoi sogni. Questi vennero e si presentarono al re. Daniele 2:3 Il re disse loro: «Ho fatto un sogno e il mio spirito e' turbato, finche' riusciro' a conoscere il sogno». Daniele 2:4 Allora i Caldei risposero al re in aramaico: «O re possa tu vivere per sempre. Racconta il sogno ai tuoi servi e noi ne daremo l'interpretazione». Daniele 2:5 Il re rispose e disse ai Caldei: «La mia decisione e' presa: se non mi fate conoscere il sogno e la sua interpretazione sarete tagliati a pezzi e le vostre case saranno ridotte in letamai. Daniele 2:6 Se invece mi indicherete il sogno e la sua interpretazione, riceverete da me doni, ricompense e grandi onori, indicatemi dunque il sogno e la sua interpretazione». Daniele 2:7 Essi risposero una seconda volta e dissero: «Racconti il re il sogno ai suoi servi e noi ne daremo l'interpretazione». Daniele 2:8 Il re allora rispose e disse: «Mi rendo chiaramente conto che voi intendete guadagnare tempo, perche' vedete che la mia decisione e' presa; Daniele 2:9 se non mi fate conoscere il sogno, c'e' un'unica sentenza per voi; vi siete messi d'accordo per dire davanti a me parole bugiarde e perverse, nella speranza che i tempi mutino. Percio' raccontatemi il sogno e io sapro' che siete in grado di darmene anche l'interpretazione». Daniele 2:10 I Caldei risposero davanti al re e dissero: «Non c'e' alcun uomo sulla terra che possa far sapere cio' che il re domanda. Infatti nessun re, signore o sovrano ha mai chiesto una cosa simile ad alcun mago, astrologo o Caldeo. Daniele 2:11 La cosa che il re domanda e' troppo difficile e non c'e' nessuno che la possa far sapere al re, se non gli de'i, la cui dimora non e' fra i mortali». Daniele 2:12 A questo il re si adiro', monto' in collera e ordino' di sterminare tutti i savi di Babilonia. Daniele 2:13 Cosi fu promulgato il decreto in base al quale i savi dovevano essere uccisi, e cercavano Daniele e i suoi compagni per uccidere anche loro. Daniele 2:14 Allora Daniele si rivolse con parole prudenti e sagge ad Ariok, capitano delle guardie del re, il quale era uscito per uccidere i savi di Babilonia. Daniele 2:15 Prese la parola e disse ad Ariok, capitano del re: «Perche' mai un decreto cosi duro da parte del re?». Allora Ariok fece sapere la cosa a Daniele. Daniele 2:16 Cosi Daniele entro' dal re e gli chiese di dargli tempo, perche' potesse far conoscere al re l'interpretazione del sogno. Daniele 2:17 Allora Daniele ando' a casa sua e fece sapere la cosa ai suoi compagni Hananiah, Mishael e Azaria, Daniele 2:18 perche' implorassero misericordia dal Dio del cielo riguardo a questo segreto, perche' Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte col resto dei savi di Babilonia. Daniele 2:19 Allora il segreto fu rivelato a Daniele in una visione notturna. Cosi Daniele benedisse il Dio del cielo. Daniele 2:20 Daniele prese a dire: «Sia benedetto il nome di Dio per sempre, eternamente, perche' a lui appartengono la sapienza e la forza. Daniele 2:21 Egli muta i tempi e le stagioni, depone i re e li innalza, da' la sapienza ai savi e la conoscenza a quelli che hanno intendimento. Daniele 2:22 Egli rivela le cose profonde e segrete, conosce cio' che e' nelle tenebre e la luce dimora con lui. Daniele 2:23 O Dio dei miei padri, ti ringrazio e ti lodo, perche' mi hai dato sapienza e forza e mi hai fatto conoscere cio' che ti abbiamo chiesto, facendoci conoscere la cosa richiesta dal re». Daniele interpreta il sogno Daniele 2:24 Percio' Daniele entro' da Ariok, a cui il re aveva affidato l'incarico di far perire i savi di Babilonia, ando' e gli disse cosi: «Non far perire i savi di Babilonia! Conducimi davanti al re e daro' al re l'interpretazione». Daniele 2:25 Allora Ariok condusse in fretta Daniele davanti al re e gli parlo' cosi: «Ho trovato un uomo fra i Giudei in cattivita', che fara' conoscere al re l'interpretazione». Daniele 2:26 Il re prese a dire a Daniele, che si chiamava Beltshatsar,: «Sei capace di farmi conoscere il sogno che ho fatto e la sua interpretazione?». Daniele 2:27 Daniele rispose in presenza del re e disse: «Il segreto di cui il re ha chiesto l'interpretazione, non puo' essere spiegato al re ne' da saggi, ne' da astrologi, ne' da maghi ne' da indovini. Daniele 2:28 Ma c'e' un Dio nel cielo che rivela i segreti, ed egli ha fatto conoscere al re Nebukadnetsar cio' che avverra' negli ultimi giorni. Questo e' stato il tuo sogno e le visioni della tua mente sul tuo letto. Daniele 2:29 O re, i pensieri che ti sono venuti sul tuo letto riguardano cio' che deve avvenire d'ora in poi; e colui che rivela i segreti ti ha fatto conoscere cio' che avverra'. Daniele 2:30 Ma quanto a me, questo segreto mi e' stato rivelato non perche' io abbia maggiore sapienza di tutti gli altri viventi, ma perche' l'interpretazione sia fatta conoscere al re, e tu possa conoscere i pensieri del tuo cuore. Daniele 2:31 Tu stavi guardando, o re, ed ecco una grande immagine; questa enorme immagine, di straordinario splendore, si ergeva davanti a te con un aspetto terribile. Daniele 2:32 La testa di questa immagine era d'oro fino, il suo petto e le sue braccia erano d'argento, il suo ventre e le sue cosce di bronzo, Daniele 2:33 le sue gambe di ferro, i suoi piedi in parte di ferro e in parte d'argilla. Daniele 2:34 Mentre stavi guardando, una pietra si stacco', ma non per mano d'uomo, e colpi l'immagine sui suoi piedi di ferro e d'argilla e li frantumo'. Daniele 2:35 Allora il ferro, l'argilla, il bronzo, l'argento e l'oro furono frantumati insieme e diventarono come la pula sulle aie d'estate; il vento li porto' via e di essi non si trovo' piu' alcuna traccia. Ma la pietra che aveva colpito l'immagine divento' un grande monte, che riempi tutta la terra. Daniele 2:36 Questo e' il sogno; ora ne daremo l'interpretazione davanti al re. Daniele 2:37 Tu, o re, sei il re dei re, perche' il Dio del cielo ti ha dato il regno, la potenza, la forza e la gloria. Daniele 2:38 Dovunque dimorano i figli degli uomini, le bestie della campagna e gli uccelli del cielo, egli li ha dati nelle tue mani e ti ha fatto dominare sopra tutti loro. Tu sei quella testa d'oro. Daniele 2:39 Dopo di te sorgera' un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno di bronzo, che dominera' su tutta la terra. Daniele 2:40 Il quarto regno sara' forte come il ferro, perche' il ferro fa a pezzi e stritola ogni cosa; come il ferro che frantuma, quel regno fara' a pezzi e frantumera' tutti questi regni. Daniele 2:41 Come tu hai visto che i piedi e le dita erano in parte d'argilla di vasaio e in parte di ferro, cosi quel regno sara' diviso, tuttavia in esso ci sara' la durezza del ferro, perche' tu hai visto il ferro mescolato con argilla molle. Daniele 2:42 E come le dita dei piedi erano in parte di ferro e in parte d'argilla, cosi quel regno sara' in parte forte e in parte fragile. Daniele 2:43 Come hai visto il ferro mescolato con la molle argilla, essi si mescoleranno per seme umano, ma non si uniranno l'uno all'altro, esattamente come il ferro non si amalgama con l'argilla. Daniele 2:44 Al tempo di questi re il Dio del cielo fara' sorgere un regno, che non sara' mai distrutto; questo regno non sara' lasciato a un altro popolo, ma frantumera' e annientera' tutti quei regni, e sussistera' in eterno, Daniele 2:45 esattamente come hai visto la pietra staccarsi dal monte, non per mano d'uomo, e frantumare il ferro, il bronzo, l'argilla, l'argento e l'oro. Il grande Dio ha fatto conoscere al re cio' che deve avvenire d'ora in poi. Il sogno e' veritiero e la sua interpretazione e' sicura». Daniele 2:46 Allora il re Nebukadnetsar cadde sulla sua faccia e si prostro' davanti a Daniele; quindi ordino' che gli presentassero un'offerta e dell'incenso. Daniele 2:47 Il re parlo' a Daniele e disse: «In verita' il vostro Dio e' il Dio degli de'i, il Signore dei re e il rivelatore dei segreti, poiche' tu hai potuto rivelare questo segreto». Daniele 2:48 Allora il re rese Daniele grande, gli diede molti e grandi doni, lo fece governatore di tutta la provincia di Babilonia e capo supremo di tutti i savi di Babilonia. Daniele 2:49 Inoltre, dietro richiesta di Daniele, il re prepose Shadrak, Meshak e Abednego all'amministrazione degli affari della provincia di Babilonia. Daniele invece rimase alla corte del re. L'erezione dell'immagine d'oro e l'obbligo di adorarla Daniele 3:1 Il re Nebukadnetsar fece costruire un'immagine d'oro, alta sessanta cubiti e larga sei cubiti, e la fece erigere nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia. Daniele 3:2 Poi il re Nebukadnetsar mando' a radunare i satrapi, i prefetti, i governatori, i giudici, i tesorieri, i consiglieri di stato gli esperti nella legge e tutte le autorita' delle province, perche' venissero alla inaugurazione dell'immagine che il re Nebukadnetsar aveva fatto erigere. Daniele 3:3 Allora i satrapi, i prefetti e i governatori, i giudici, i tesorieri, i consiglieri di stato, gli esperti della legge e tutte le autorita' delle province si radunarono insieme per la inaugurazione dell'immagine, fatta erigere dal re Nebukadnetsar, e si misero in piedi davanti all'immagine che Nebukadnetsar aveva fatto erigere. Daniele 3:4 Quindi l'araldo grido' a gran voce: «A voi, popoli, nazioni e lingue e' ordinato che, Daniele 3:5 appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salterio della zampogna e di ogni genere di strumenti, vi prostriate per adorare l'immagine d'oro che il re Nebukadnetsar ha fatto erigere; Daniele 3:6 chiunque non si prostrera' per adorare, sara' subito gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente». Daniele 3:7 Cosi, non appena tutti i popoli udirono il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salterio e di ogni genere di strumenti, tutti i popoli, nazioni e lingue si prostrarono e adorarono l'immagine d'oro, che il re Nebukadnetsar aveva fatto erigere. Daniele 3:8 Per questa ragione in quel momento, alcuni Caldei si fecero avanti e accusarono i Giudei; Daniele 3:9 prendendo la parola dissero al re Nebukadnetsar: «O re, possa tu vivere per sempre! Daniele 3:10 Tu, o re, hai emanato un decreto, in forza del quale chiunque ha udito il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salterio, della zampogna e di ogni genere di strumenti deve prostrarsi per adorare l'immagine d'oro; Daniele 3:11 e chiunque non si prostra e non adora, deve essere gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente. Daniele 3:12 Or ci sono alcuni Giudei che hai preposto all'amministrazione degli affari della provincia di Babilonia, Shadrak, Meshak e Abed-nego, che non prestano alcuna considerazione a te, non servono i tuoi de'i e non adorano l'immagine d'oro che hai fatto erigere». I tre compagni di Daniele gettati nella fornace ardente, sono divinamente protetti e poi liberati Daniele 3:13 Allora Nebukadnetsar, adirato e furibondo, comando' di far venire Shadrak, Meshak e Abed-nego, cosi questi uomini furono condotti davanti al re. Daniele 3:14 Nebukadnetsar rivolse loro la parola, dicendo: «Shadrak, Meshak e Abednego, e' vero che non servite i miei de'i e non adorate l'immagine d'oro che io ho fatto erigere? Daniele 3:15 Ora, non appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra della lira del salterio, della zampogna e di ogni genere di strumenti, se siete pronti a prostrarvi per adorare l'immagine che io ho fatto, bene; ma se non l'adorate, sarete subito gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente; e qual e' quel dio che potra' liberarvi dalle mie mani?». Daniele 3:16 Shadrak, Meshak e Abed-nego risposero al re, dicendo: «O Nebukadnetsar, noi non abbiamo bisogno di darti risposta in merito a questo. Daniele 3:17 Ecco, il nostro Dio, che serviamo, e' in grado di liberarci dalla fornace di fuoco ardente e ci liberera' dalla tua mano, o re. Daniele 3:18 Ma anche se non lo facesse, sappi o re, che non serviremo i tuoi de'i e non adoreremo l'immagine d'oro che tu hai fatto erigere». Daniele 3:19 Allora Nebukadnetsar fu ripieno di furore e l'espressione del suo volto muto' nei riguardi di Shadrak, Meshak e Abednego. Riprendendo la parola comando' di riscaldare la fornace sette volte piu' di quanto si soleva riscaldarla. Daniele 3:20 Comando' quindi ad alcuni uomini forti e valorosi del suo esercito di legare Shadrak, Meshak e Abed-nego e di gettarli nella fornace di fuoco ardente. Daniele 3:21 Allora questi tre uomini furono legati con i loro calzoni, le loro tuniche, i loro copricapo e tutte le loro vesti e furono gettati in mezzo alla fornace di fuoco ardente. Daniele 3:22 Ma poiche' l'ordine del re era duro e la fornace era estremamente surriscaldata, la fiamma del fuoco uccise gli uomini che vi avevano gettato Shadrak, Meshak e Abed-nego. Daniele 3:23 E questi tre uomini, Shadrak, Meshak e Abed-nego, caddero legati in mezzo alla fornace di fuoco ardente. Daniele 3:24 Allora il re Nebukadnetsar, sbalordito, si alzo' in fretta e prese a dire ai suoi consiglieri: «Non abbiamo gettato tre uomini legati in mezzo al fuoco?». Essi risposero e dissero al re: «Certo, o re». Daniele 3:25 Egli riprese a dire: «Ecco, io vedo quattro uomini slegati, che camminano in mezzo al fuoco, senza subire alcun danno; e l'aspetto del quarto e' simile a quello di un figlio di Dio». Daniele 3:26 Poi Nebukadnetsar si avvicino' all'apertura della fornace di fuoco ardente e prese a dire: «Shadrak, Meshak e Abed-nego, servi del Dio Altissimo, uscite e venite qui». Allora Shadrak, Meshak e Abed-nego uscirono di mezzo al fuoco. Daniele 3:27 Quindi i satrapi, i prefetti, i governatori e i consiglieri del re si radunarono per osservare quegli uomini: il fuoco non aveva avuto alcun potere sul loro corpo, i capelli del loro capo non erano stati bruciati, i loro mantelli non erano stati alterati e neppure l'odore di fuoco si era posato su di loro. Daniele 3:28 Nebukadnetsar prese a dire: «Benedetto sia il Dio di Shadrak, Meshak e Abed-nego, che ha mandato il suo angelo e ha liberato i suoi servi, che hanno confidato in lui; hanno trasgredito l'ordine del re e hanno esposto i loro corpi alla morte, piuttosto che servire e adorare altro dio all'infuori del loro. Daniele 3:29 Percio' io decreto che chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, dira' male del Dio di Shadrak, Meshak e Abed-nego, sia tagliato a pezzi e la sua casa sia ridotta in un letamaio, perche' non c'e' nessun altro dio che possa salvare a questo modo». Daniele 3:30 Allora il re fece prosperare Shadrak, Meshak e Abed-nego nella provincia di Babilonia. Il sogno del grande albero, fatto da Nebukadnetsar Daniele 4:1 «Il re Nebukadnetsar a tutti i popoli, a tutte le nazioni e lingue, che abitano su tutta la terra: La vostra pace sia grande. Daniele 4:2 Mi e' sembrato bene di far conoscere i segni e i prodigi che il Dio Altissimo ha fatto per me. Daniele 4:3 Quanto grandi sono i suoi segni e quanto potenti i suoi prodigi! Il suo regno e' un regno eterno e il suo dominio dura di generazione in generazione. Daniele 4:4 Io, Nebukadnetsar, ero tranquillo in casa mia e fiorente nel mio palazzo. Daniele 4:5 Feci un sogno che mi spavento'; i pensieri che ebbi sul mio letto e le visioni della mia mente mi terrorizzarono. Daniele 4:6 Cosi diedi ordine di condurre davanti a me tutti i savi di Babilonia, perche' mi facessero conoscere l'interpretazione del sogno. Daniele 4:7 Allora vennero i maghi, gli astrologi, i Caldei e gli indovini, ai quali raccontai il sogno, ma essi non poterono farmi conoscere la sua interpretazione. Daniele 4:8 Infine si presento' davanti a me Daniele, chiamato Beltshatsar dal nome del mio dio, e in cui e' lo spirito degli de'i santi, e io gli raccontai il sogno: Daniele 4:9 Beltshatsar, capo dei maghi, poiche' io so che lo spirito degli de'i santi e' in te e che nessun segreto ti preoccupa, raccontami le visioni del mio sogno che ho fatto e la sua interpretazione. Daniele 4:10 Le visioni della mia mente mentre ero sul mio letto sono queste: Io guardavo, ed ecco un albero in mezzo alla terra, la cui altezza era grande. Daniele 4:11 L'albero crebbe e divenne forte; la sua cima giungeva al cielo e si poteva vedere dalle estremita' di tutta la terra. Daniele 4:12 Il suo fogliame era bello, il suo frutto abbondante e in esso c'era cibo per tutti; sotto di esso trovavano ombra le bestie dei campi, gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami e da lui prendeva cibo ogni essere vivente. Daniele 4:13 Mentre sul mio letto osservavo le visioni della mia mente, ecco un guardiano, un santo, scese dal cielo, Daniele 4:14 grido' con forza e disse cosi: "Tagliate l'albero e troncate i suoi rami, scuotete le sue foglie e disperdetene i frutti; fuggano gli animali di sotto a lui e gli uccelli di tra i suoi rami. Daniele 4:15 Lasciate pero' nella terra il ceppo delle sue radici, legato con catene di ferro e di bronzo fra l'erba dei campi. Sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia con gli animali la sua parte d'erba della terra. Daniele 4:16 Il suo cuore sia cambiato, e invece di un cuore d'uomo gli sia dato un cuore di bestia e passino su di lui sette tempi. Daniele 4:17 La cosa e' decretata dai guardiani e la sentenza viene dalla parola dei santi perche' i viventi sappiano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini, egli lo da' a chi vuole e vi innalza l'infimo degli uomini". Daniele 4:18 Questo e' il sogno che io, re Nebukadnetsar, ho fatto. Ora tu, Beltshatsar, danne l'interpretazione, perche' nessuno dei savi del mio regno e' in grado di farmi conoscere l'interpretazione; ma tu lo puoi, perche' lo spirito degli de'i santi e' in te». Daniele interpreta il sogno Daniele 4:19 Allora Daniele, il cui nome e' Beltshatsar, rimase per un momento spaventato e i suoi pensieri lo turbavano. Il re prese a dire: «Beltshatsar, non ti turbino ne' il sogno ne' la sua interpretazione». Beltshatsar rispose e disse: «Signor mio, il sogno si avveri per i tuoi nemici e la sua interpretazione per i tuoi avversari. Daniele 4:20 L'albero che tu hai visto, che era divenuto grande e forte, la cui cima giungeva al cielo e si vedeva da tutte le parti della terra, Daniele 4:21 il cui fogliame era bello, il frutto abbondante, in cui c'era cibo per tutti, sotto il quale dimoravano le bestie dei campi e sui cui rami facevano il nido gli uccelli del cielo, Daniele 4:22 sei tu, o re, che sei diventato grande e forte; la tua grandezza e' cresciuta ed e' giunta fino al cielo e il tuo dominio fino alle estremita' della terra. Daniele 4:23 Quanto poi al guardiano, un santo, che il re ha visto scendere dal cielo e dire: "Tagliate l'albero e distruggetelo, ma lasciate nella terra il ceppo delle radici, legato con catene di ferro e di bronzo fra l'erba dei campi. Sia bagnato dalla rugiada del cielo e abbia la sua parte con le bestie dei campi finche' siano passati su di lui sette tempi". Daniele 4:24 Questa e' l'interpretazione, o re; questo e' il decreto dell'Altissimo, che e' stato emanato riguardo al re mio signore; Daniele 4:25 tu sarai scacciato in mezzo agli uomini e la tua dimora sara' con le bestie dei campi; ti sara' data da mangiare erba come ai buoi e sarai bagnato dalla rugiada dal cielo; passeranno su di te sette tempi, finche' tu riconosca che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo da' a chi vuole. Daniele 4:26 Quanto poi all'ordine di lasciare il ceppo delle radici dell'albero, cio' significa che il tuo regno ti sara' ristabilito, dopo che avrai riconosciuto, che e' il cielo che domina. Daniele 4:27 Percio', o re, gradisci il mio consiglio: poni fine ai tuoi peccati praticando la giustizia e alle tue iniquita' usando misericordia verso i poveri, forse la tua prosperita' sara' prolungata». Il sogno si compie Daniele 4:28 Tutto questo avvenne al re Nebukadnetsar. Daniele 4:29 Dodici mesi dopo, mentre passeggiava sul palazzo reale di Babilonia, Daniele 4:30 il re prese a dire: «Non e' questa la grande Babilonia, che io ho costruito come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maesta'?». Daniele 4:31 Queste parole erano ancora in bocca al re, quando una voce discese dal cielo: «A te, o re Nebukadnetsar, si dichiara: il tuo regno ti e' tolto; Daniele 4:32 tu sarai scacciato di mezzo agli uomini e la tua dimora sara' con le bestie dei campi; ti sara' data da mangiare erba come i buoi e passeranno su di te sette tempi, finche' tu riconosca che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo da' a chi vuole». Daniele 4:33 In quello stesso momento la parola riguardante Nebukadnetsar si adempi. Egli fu scacciato di mezzo agli uomini, mangio' l'erba come i buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finche' i suoi capelli crebbero come le penne delle aquile e le sue unghie come gli artigli degli uccelli. Daniele 4:34 «Alla fine di quel tempo, io Nebukadnetsar alzai gli occhi al cielo e la mia ragione ritorno', benedissi l'Altissimo e lodai e glorificai colui che vive in eterno il cui dominio e' un dominio eterno e il cui regno dura di generazione in generazione. Daniele 4:35 Tutti gli abitanti della terra davanti a lui sono considerati come un nulla, egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra. Nessuno puo' fermare la sua mano o dirgli "Che cosa fai?". Daniele 4:36 In quello stesso tempo mi ritorno' la ragione, e per la gloria del mio regno mi furono restituiti la mia maesta' e il mio splendore. I miei consiglieri e i miei grandi mi cercarono, e io fui ristabilito nel mio regno e la mia grandezza fu enormemente accresciuta. Daniele 4:37 Ora, io Nebukadnetsar lodo, esalto e glorifico il Re del cielo, perche' tutte le sue opere sono verita' e le sue vie giustizia; egli ha il potere di umiliare quelli che camminano superbamente». Il banchetto di Belshatsar e la scritta sul muro Daniele 5:1 Il re Belshatsar fece un gran banchetto a mille dei suoi grandi e in presenza dei mille bevve vino. Daniele 5:2 Mentre degustava il vino, Belshatsar ordino' di far portare i vasi d'oro e d'argento che suo padre Nebukadnetsar aveva portato via dal tempio, che era in Gerusalemme, perche' in essi bevessero il re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine. Daniele 5:3 Cosi si portarono i vasi d'oro che erano stati portati via dal santuario del tempio di Dio, che era in Gerusalemme, e in essi bevvero il re e i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine. Daniele 5:4 Bevvero vino e lodarono gli de'i d'oro, d'argento, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra. Daniele 5:5 In quel momento apparvero le dita di una mano d'uomo, che si misero a scrivere di fronte al candelabro sull'intonaco della parete del palazzo reale; e il re vide la parte di quella mano che scriveva. Daniele 5:6 Allora l'aspetto del re cambio' e i suoi pensieri lo turbarono, le giunture dei suoi lombi, si allentarono e i suoi ginocchi battevano l'uno contro l'altro. Daniele 5:7 Il re grido' con forza di fare entrare gli astrologi, i Caldei e gli indovini; quindi il re prese a dire ai savi di Babilonia: «Chiunque leggera' questa scritta e mi dara' la sua interpretazione sara' rivestito di porpora, portera' una collana d'oro al collo e sara' terzo nel governo del regno». Daniele 5:8 Allora entrarono tutti i savi del re, ma non poterono leggere la scritta ne' far conoscere al re la sua interpretazione; Daniele 5:9 Allora il re Belshatsar fu grandemente turbato, il suo aspetto cambio' e i suoi grandi furono smarriti. Daniele 5:10 La regina, a motivo delle parole del re e dei suoi grandi, entro' nella sala del banchetto. La regina prese a dire: «O re possa tu vivere per sempre! I tuoi pensieri non ti turbino e il tuo aspetto non cambi. Daniele 5:11 C'e' un uomo nel tuo regno, in cui e' lo spirito degli de'i santi; e al tempo di tuo padre si trovo' in lui luce, intendimento e sapienza simile alla sapienza degli de'i; il re Nebukadnetsar, tuo padre, tuo padre il re, lo stabili capo dei maghi degli astrologi, dei Caldei e degli indovini, Daniele 5:12 perche' in questo Daniele, a cui il re aveva posto il nome Beltshatsar, fu trovato uno spirito straordinario, conoscenza, intendimento, abilita' nell'interpretare i sogni, spiegare enigmi e risolvere questioni complicate. Si chiami dunque Daniele ed egli dara' l'interpretazione». Daniele interpreta la scritta sul muro Daniele 5:13 Allora Daniele fu introdotto alla presenza del re; il re parlo' a Daniele e gli disse: «Sei tu Daniele, uno degli esuli di Giuda, che il re mio padre condusse dalla Giudea? Daniele 5:14 Ho inteso dire di te che lo spirito degli de'i e' in te e che in te si trova luce, intendimento e una sapienza straordinaria. Daniele 5:15 Ora hanno fatto venire alla mia presenza i savi e gli astrologi perche' leggessero questa scritta e me ne facessero conoscere l'interpretazione; ma non sono stati capaci di darmi l'interpretazione della cosa. Daniele 5:16 Ho invece sentito dire di te che tu puoi dare l'interpretazione e risolvere questioni complicate. Ora se sei capace di leggere questa scritta e farmene conoscere l'interpretazione, tu sarai rivestito di porpora, porterai una collana d'oro al collo e sarai terzo nel governo del regno». Daniele 5:17 Allora Daniele rispose e disse davanti al re: «Tienti pure i tuoi doni e da' a un altro le tue ricompense; tuttavia io leggero' la scritta al re e gliene faro' conoscere l'interpretazione. Daniele 5:18 O re, il Dio Altissimo aveva dato a Nebukadnetsar tuo padre regno, grandezza, gloria e maesta'. Daniele 5:19 Per la grandezza che gli aveva dato tutti i popoli, tutte le nazioni e lingue tremavano e temevano davanti a lui: egli faceva morire chi voleva e lasciava in vita chi voleva, innalzava chi voleva e abbassava chi voleva. Daniele 5:20 Quando pero' il suo cuore si innalzo' e il suo spirito si induri fino all'arroganza, fu deposto dal suo trono reale e gli fu tolta la sua gloria. Daniele 5:21 Fu quindi scacciato di mezzo ai figli degli uomini, il suo cuore fu reso simile a quello delle bestie e la sua dimora fu con gli asini selvatici; gli fu data da mangiare erba come ai buoi e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo finche' riconobbe che il Dio altissimo domina sul regno degli uomini e su di esso stabilisce chi vuole. Daniele 5:22 Ma tu, Belshatsar suo figlio, benche' sapessi tutto questo non hai umiliato il tuo cuore; Daniele 5:23 anzi ti sei innalzato contro il Signore del cielo; ti sei fatto portare davanti i vasi del suo tempio, e in essi avete bevuto vino tu e i tuoi grandi le tue mogli e le tue concubine. Inoltre hai lodato gli de'i d'argento, d'oro, di bronzo, di ferro, di legno e di pietra, che non vedono, non odono e non comprendono e non hai glorificato il Dio, nella cui mano e' il tuo soffio vitale e a cui appartengono tutte le tue vie. Daniele 5:24 Percio' dalla sua presenza e' stata mandata la parte di quella mano, che ha tracciato la scritta. Daniele 5:25 Questa e' la scritta che e' stata tracciata: MENE, MENE, TEKEL UFARSIN. Daniele 5:26 Questa e' l'interpretazione di ogni parola: MENE: Dio ha fatto il conto del tuo regno e gli ha posto fine. Daniele 5:27 TEKEL: tu sei stato pesato sulle bilance e sei stato trovato mancante. Daniele 5:28 PERES: il tuo regno e' stato diviso ed e' stato dato ai Medi e ai Persiani». Daniele 5:29 Allora, per ordine di Belshatsar, Daniele fu rivestito di porpora, gli posero al collo una collana d'oro e proclamarono che egli sarebbe terzo nel governo del regno. Daniele 5:30 In quella stessa notte Belshatsar re dei Caldei, fu ucciso; Daniele 5:31 e Dario, il Medo, ricevette il regno all'eta' di sessantadue anni. Daniele al servizio del re Dario Daniele 6:1 Piacque a Dario di stabilire sul regno centoventi satrapi, i quali fossero preposti su tutto il regno, Daniele 6:2 e sopra di loro tre prefetti, di cui uno era Daniele, ai quali quei satrapi dovevano render conto, perche' il re non ne soffrisse alcun danno. Daniele 6:3 Ora questo Daniele eccelleva sugli altri prefetti e satrapi, perche' in lui c'era uno spirito superiore, e il re pensava di stabilirlo sopra tutto il regno. Daniele 6:4 Allora i prefetti e i satrapi cercarono di trovare un pretesto contro Daniele riguardo l'amministrazione del regno, ma non poterono trovare alcun pretesto o corruzione, perche' egli era fedele e non si pote' trovare in lui alcun errore o corruzione. Daniele 6:5 Allora quegli uomini dissero: «Non troveremo mai nessun pretesto contro questo Daniele, eccetto che lo troviamo contro di lui nella legge stessa del suo Dio». Daniele 6:6 Allora quei prefetti e satrapi si radunarono tumultuosamente presso il re e gli dissero: «O re Dario, possa tu vivere per sempre! Daniele 6:7 Tutti i prefetti del regno, i governatori e i satrapi, i consiglieri e i comandanti si sono consultati insieme per promulgare un editto reale e fare un fermo decreto, in base ai quali chiunque durante trenta giorni rivolgera' una richiesta a qualsiasi dio o uomo all'infuori di te, o re, sia gettato nella fossa dei leoni. Daniele 6:8 Ora, o re, promulga il decreto e firma il documento, in modo che non possa essere cambiato in conformita' alla legge dei Medi e dei Persiani, che e' irrevocabile». Daniele 6:9 Il re Dario quindi firmo' il documento e il decreto. Daniele 6:10 Quando Daniele seppe che il documento era stato firmato, entro' in casa sua. Quindi nella sua camera superiore, con le sue finestre aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si inginocchiava, pregava e rendeva grazie al suo Dio, come era solito fare prima. Daniele 6:11 Allora quegli uomini accorsero tumultuosamente e trovarono Daniele che stava pregando e supplicando il suo Dio. Daniele 6:12 Cosi si avvicinarono al re e parlarono davanti a lui del decreto reale: «Non hai tu firmato un decreto in base al quale chiunque durante trenta giorni fara' una richiesta a qualsiasi dio o uomo all'infuori di te, o re, sarebbe gettato nella fossa dei leoni?». Il re rispose e disse: «La cosa e' stabilita in conformita' alla legge dei Medi e dei Persiani, che non puo' essere alterata». Daniele 6:13 Allora quelli ripresero a dire davanti al re: «Daniele, che e' uno degli esuli di Giuda, non mostra alcun riguardo per te, o re, o per il decreto che hai firmato, ma rivolge suppliche al suo Dio tre volte al giorno». Daniele 6:14 All'udire cio', il re ne fu grandemente dispiaciuto e si mise in cuore di liberare Daniele, e fino al tramonto del sole si affatico' per strapparlo dalle loro mani. Daniele 6:15 Ma quegli uomini vennero tumultuosamente dal re e gli dissero: «Sappi, o re, che e' legge dei Medi e dei Persiani che nessun decreto o editto promulgato dal re puo' essere cambiato». Daniele miracolsamente salvato nella fossa dei leoni Daniele 6:16 Allora il re diede l'ordine e Daniele fu portato via e gettato nella fossa dei leoni. Ma il re parlo' a Daniele e gli disse: «Il tuo Dio, che tu servi del continuo, sara' egli stesso a liberarti». Daniele 6:17 Poi fu portata una pietra che fu messa sulla bocca della fossa il re la sigillo' con il suo anello e con l'anello dei suoi grandi, perche' la decisione riguardo a Daniele non fosse cambiata. Daniele 6:18 Allora il re si ritiro' nel suo palazzo e passo' la notte digiunando, non fu portato davanti a lui alcun musicista e anche il sonno lo abbandono'. Daniele 6:19 La mattina dopo il re si alzo' molto presto e si reco' in fretta alla fossa dei leoni. Daniele 6:20 Giunto vicino alla fossa, chiamo' Daniele con voce accorata; il re prese a dire a Daniele: «Daniele, servo del Dio vivente, il tuo Dio, che tu servi del continuo ha potuto liberarti dai leoni?». Daniele 6:21 Allora Daniele disse al re: «O re, possa tu vivere per sempre! Daniele 6:22 Il mio Dio ha mandato il suo angelo che ha chiuso le bocche dei leoni, ed essi non mi hanno fatto alcun male, perche' sono stato trovato innocente davanti a lui; ma anche davanti a te, o re, non ho fatto alcun male». Daniele 6:23 Allora il re fu ripieno di gioia e ordino' di tirar fuori Daniele dalla fossa. Cosi Daniele fu tirato fuori dalla fossa e non si trovo' su di lui alcuna lesione, perche' aveva confidato nel suo Dio. Daniele 6:24 Il re ordino' quindi che fossero fatti venire quegli uomini che avevano accusato Daniele e furono gettati nella fossa dei leoni, essi, i loro figli e le loro mogli. E, prima ancora che giungessero in fondo alla fossa, i leoni furono loro addosso e stritolarono tutte le loro ossa. Daniele 6:25 Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, nazioni e lingue che abitavano su tutta la terra: «La vostra pace sia grande! Daniele 6:26 Io decreto che in tutto il dominio del mio regno si tremi e si tema davanti al Dio di Daniele, perche' egli e' il Dio vivente, che sussiste in eterno. Il suo regno non sara' mai distrutto e il suo dominio non avra' mai fine. Daniele 6:27 Egli libera, salva, e opera segni e prodigi in cielo e sulla terra; e' lui che ha liberato Daniele dal potere dei leoni». Daniele 6:28 Cosi questo Daniele prospero' durante il regno di Dario e durante il regno di Ciro, il Persiano. La visione di Daniele sulle quattro bestie, l'Antico di giorni e il Figlio dell'uomo Daniele 7:1 Nel primo anno di Belshatsar, re di Babilonia, Daniele, mentre era a letto, fece un sogno ed ebbe visioni nella sua mente. Poi scrisse il sogno e narro' la sostanza delle cose. Daniele 7:2 Daniele dunque prese a dire: «Io guardavo nella mia visione, di notte, ed ecco, i quattro venti del cielo squassavano il Mar Grande, Daniele 7:3 e quattro grandi bestie salivano dal mare, una diversa dall'altra. Daniele 7:4 La prima era simile a un leone ed aveva ali di aquila. Io guardavo, finche' le furono strappate le ali; poi fu sollevata da terra, fu fatta stare ritta sui due piedi come un uomo e le fu dato un cuore d'uomo. Daniele 7:5 Ed ecco un'altra bestia, la seconda, simile ad un orso; si alzava su di un lato e aveva tre costole in bocca, fra i denti, e le fu detto: "Levati, mangia molta carne". Daniele 7:6 Dopo questo, io guardavo, ed eccone un'altra simile a un leopardo, che aveva quattro ali di uccello sul suo dorso; la bestia aveva quattro teste e le fu dato il dominio. Daniele 7:7 Dopo questo, io guardavo nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventevole, terribile e straordinariamente forte, essa aveva grandi denti di ferro; divorava, stritolava e calpestava il resto con i piedi, era diversa da tutte le bestie precedenti e aveva dieci corna. Daniele 7:8 Stavo osservando le corna, quand'ecco in mezzo ad esse spunto' un altro piccolo corno, davanti al quale tre delle prime corna furono divelte; ed ecco in quel corno c'erano degli occhi simili a occhi di uomo e una bocca che proferiva grandi cose. Daniele 7:9 Io continuai a guardare finche' furono collocati troni e l'Antico di giorni si assise. La sua veste era bianca come la neve e i capelli del suo capo erano come lana pura; il suo trono era come fiamme di fuoco e le sue ruote come fuoco ardente. Daniele 7:10 Un fiume di fuoco scorreva, uscendo dalla sua presenza; mille migliaia lo servivano e miriadi di miriadi stavano davanti a lui. Il giudizio si tenne e i libri furono aperti. Daniele 7:11 Allora io guardai a motivo delle grandi parole che il corno proferiva guardai finche' la bestia fu uccisa, e il suo corpo distrutto e gettato nel fuoco per essere arso. Daniele 7:12 Quanto alle altre bestie, il dominio fu loro tolto, ma fu loro concesso un prolungamento di vita per un periodo stabilito di tempo. Daniele 7:13 Io guardavo nelle visioni notturne ed ecco sulle nubi del cielo venire uno simile a un Figlio dell'uomo; egli giunse fino all'Antico di giorni e fu fatto avvicinare a lui. Daniele 7:14 A lui fu dato dominio, gloria e regno, perche' tutti i popoli, nazioni e lingue lo servissero; il suo dominio e' un dominio eterno che non passera', e il suo regno e' un regno che non sara' mai distrutto». Interpretazione della visione Daniele 7:15 «Quanto a me, Daniele, il mio spirito rimase addolorato nell'involucro del corpo e le visioni della mia mente mi turbarono. Daniele 7:16 Mi avvicinai a uno di quelli che stavano li vicino e gli domandai la verita' di tutto questo; ed egli mi parlo' e mi fece conoscere l'interpretazione di quelle cose: Daniele 7:17 "Queste grandi bestie, che sono quattro, rappresentano quattro re che sorgeranno dalla terra; Daniele 7:18 poi i santi dell'Altissimo riceveranno il regno e lo possederanno per sempre, per l'eternita'". Daniele 7:19 Allora desiderai sapere la verita' intorno alla quarta bestia, che era diversa da tutte le altre e straordinariamente terribile, con denti di ferro e artigli di bronzo, che divorava, stritolava e calpestava il resto con i piedi, Daniele 7:20 e intorno alle dieci corna che aveva sulla testa, e intorno all'altro corno che spuntava e davanti al quale erano cadute tre corna, cioe' quel corno che aveva occhi e una bocca che proferiva grandi cose e che appariva maggiore delle altre corna. Daniele 7:21 IO guardavo e quello stesso corno faceva guerra ai santi e li vinceva Daniele 7:22 finche' giunse l'Antico di giorni e fu resa giustizia ai santi dell'Altissimo, e venne il tempo in cui i santi possedettero il regno. Daniele 7:23 Ed egli mi parlo' cosi: "La quarta bestia sara' un quarto regno sulla terra che sara' diverso da tutti gli altri regni e divorera' tutta la terra, la calpestera' e la stritolera'. Daniele 7:24 Le dieci corna sono dieci re che sorgeranno da questo regno; dopo di loro ne sorgera' un altro, che sara' diverso dai precedenti e abbattera' tre re. Daniele 7:25 Egli proferira' parole contro l'Altissimo, perseguitera' i santi dell'Altissimo con l'intento di sterminarli e pensera' di mutare i tempi e la legge; i santi saranno dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi e la meta' di un tempo. Daniele 7:26 Si terra' quindi il giudizio e gli sara' tolto il dominio, che verra' annientato e distrutto per sempre. Daniele 7:27 Poi il regno, il dominio e la grandezza dei regni sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei santi dell'Altissimo; il suo regno e' un regno eterno, e tutti i domini lo serviranno e gli ubbidiranno". Daniele 7:28 Qui finirono le parole rivoltemi. Quanto a me, Daniele, i miei pensieri mi turbarono grandemente e il mio aspetto cambio', ma conservai le parole nel mio cuore». Visione del montone e del capro Daniele 8:1 Nel terzo anno di regno del re Belshatsar, io, Daniele, ebbi una visione, dopo quella avuta all'inizio del regno. Daniele 8:2 Or vidi in visione e, mentre guardavo, mi avvenne di trovarmi nella cittadella di Susa, che e' nella provincia di Elam, nella visione mi resi conto di essere presso il fiume Ulai. Daniele 8:3 Alzai gli occhi e guardai, ed ecco, in piedi davanti al fiume un montone che aveva due corna; le due corna erano alte ma un corno era piu' alto dell'altro, anche se il piu' alto era spuntato per ultimo. Daniele 8:4 Vidi il montone che cozzava a ovest a nord e a sud; nessuna bestia gli poteva resistere, ne' alcuno poteva liberare dal suo potere; cosi fece quel che volle e divento' grande. Daniele 8:5 Mentre consideravo questo, ecco venire dall'ovest un capro, che percorreva tutta la superficie della terra senza toccare il suolo, il capro aveva un corno cospicuo fra i suoi occhi. Daniele 8:6 Giunse fino al montone dalle due corna, che avevo visto in piedi davanti al fiume, e gli si avvento' contro nel furore della sua forza. Daniele 8:7 Lo vidi avvicinarsi e montare in collera contro di lui, cozzo' quindi contro il montone e frantumo' le sue due corna, senza che il montone avesse forza per resistergli; cosi lo getto' a terra e lo calpesto', e nessuno pote' liberare il montone dal suo potere. Daniele 8:8 Il capro divento' molto grande; ma, quando fu potente, il suo gran corno si spezzo', al suo posto spuntarono quattro corna cospicue, verso i quattro venti del cielo. Daniele 8:9 Da uno di questi usci un piccolo corno, che divento' molto grande verso sud, verso est e verso il paese glorioso. Daniele 8:10 Si ingrandi fino a giungere all'esercito del cielo, fece cadere in terra parte dell'esercito e delle stelle e le calpesto'. Daniele 8:11 Si innalzo' addirittura fino al capo dell'esercito, gli tolse il sacrificio continuo e il luogo del suo santuario fu abbattuto. Daniele 8:12 L'esercito gli fu dato in mano assieme al sacrificio continuo, a motivo della trasgressione; egli getto' a terra la verita'; fece tutto questo e prospero'. Daniele 8:13 Poi udii un santo che parlava, e un altro santo disse a quello che parlava: «Fino a quando durera' la visione del sacrificio continuo e la trasgressione della desolazione, che abbandona il luogo santo e l'esercito ad essere calpestati?». Daniele 8:14 Egli mi disse: «Fino a duemilatrecento giorni; poi il santuario sara' purificato». Interpretazione della visione Daniele 8:15 Ora, mentre io, Daniele, consideravo la visione e cercavo d'intenderla ecco stare davanti a me uno dall'aspetto di uomo. Daniele 8:16 Udii quindi in mezzo al fiume Ulai la voce di un uomo, che gridava e diceva: «Gabriele, spiega a costui la visione». Daniele 8:17 Egli si avvicino' al luogo dove mi trovavo e, quando giunse, io ebbi paura e caddi sulla mia faccia. Ma egli mi disse: «Intendi bene, o figlio d'uomo, perche' questa visione riguarda il tempo della fine». Daniele 8:18 Mentre egli parlava con me, caddi in un profondo sonno con la faccia terra, ma egli mi tocco' e mi fece alzare in piedi nel luogo dove mi trovavo. Daniele 8:19 E disse: «Ecco, io ti faccio conoscere cio' che avverra' nell'ultimo tempo dell'indignazione, perche' riguarda il tempo fissato della fine. Daniele 8:20 Il montone con due corna, che tu hai visto, rappresenta i re di Media e di Persia. Daniele 8:21 Il capro peloso e' il re di Javan; e il gran corno che era in mezzo ai suoi occhi e' il primo re. Daniele 8:22 Il corno spezzato e le quattro corna che sono sorte al suo posto sono quattro regni che sorgeranno da questa nazione, ma non con la stessa sua potenza. Daniele 8:23 Alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura, sorgera' un re dall'aspetto feroce ed esperto in stratagemmi. Daniele 8:24 La sua potenza crescera', ma non per sua propria forza; compira' sorprendenti rovine, prosperera' nelle sue imprese e distruggera' i potenti e il popolo dei santi. Daniele 8:25 Per la sua astuzia fara' prosperare la frode nelle sue mani; si innalzera' nel suo cuore e distruggera' molti che stanno al sicuro; insorgera' contro il principe dei principi, ma sara' infranto senza mano d'uomo. Daniele 8:26 La visione delle sere e delle mattine di cui e' stato parlato, e' vera. Tu tieni segreta la visione, perche' riguarda cose che avverranno fra molto tempo». Daniele 8:27 E io, Daniele, mi sentii sfinito e fui malato per vari giorni, poi mi alzai e sbrigai gli affari del re. Io ero stupito della visione, ma nessuno se ne avvide. La preghiera di Daniele Daniele 9:1 Nell'anno primo di Dario, figlio di Assuero, della stirpe dei Medi, che fu costituito re sul regno dei Caldei, Daniele 9:2 nel primo anno del suo regno, io, Daniele, compresi dai libri il numero degli anni in cui, secondo la parola dell'Eterno indirizzata al profeta Geremia, dovevano essere portate a compimento le desolazioni di Gerusalemme, e' cioe' settant'anni. Daniele 9:3 Volsi quindi la mia faccia verso il Signore DIO, per cercarlo con preghiera e suppliche, col digiuno, col sacco e con la cenere. Daniele 9:4 Cosi feci la mia preghiera e confessione all'Eterno, il mio DIO, dicendo: «O Signore, Dio grande e tremendo, che conservi il tuo patto e la tua misericordia con quelli che ti amano e osservano i tuoi comandamenti, Daniele 9:5 abbiamo peccato e abbiamo agito perversamente, siamo stati malvagi e ci siamo ribellati, allontanandoci dai tuoi comandamenti e dai tuoi decreti. Daniele 9:6 Non abbiamo ascoltato i profeti, tuoi servi, che hanno parlato nel tuo nome ai nostri re, ai nostri capi, ai nostri padri e a tutto il popolo del paese. Daniele 9:7 O Signore, a te appartiene la giustizia, ma a noi la confusione della faccia come avviene oggi stesso agli uomini di Giuda, agli abitanti di Gerusalemme e a tutto Israele, a quelli vicini e a quelli lontani, in tutti i paesi in cui li hai dispersi, a motivo delle infedelta' che hanno commesso contro di te. Daniele 9:8 O Signore, a noi la confusione della faccia, ai nostri re, ai nostri capi e ai nostri padri, perche' abbiamo peccato contro di te. Daniele 9:9 Al Signore nostro DIO appartengono la misericordia e il perdono, perche' ci siamo ribellati contro di lui, Daniele 9:10 e non abbiamo ascoltato la voce dell'Eterno, il nostro DIO, per camminare nelle sue leggi, che ci aveva posto davanti per mezzo dei suoi servi, i profeti. Daniele 9:11 Si, tutto Israele ha trasgredito la tua legge, si e' sviato per non ubbidire alla tua voce; percio' si e' riversata su di noi la maledizione e l'imprecazione scritta nella legge di Mose', servo di DIO, perche' abbiamo peccato contro di lui. Daniele 9:12 Cosi egli ha mandato a compimento le sue parole che aveva pronunciato contro di noi e contro i nostri giudici che ci hanno governato, facendo venire su di noi una grande calamita', perche' sotto tutto il cielo non e' mai stato fatto nulla di simile a cio' che e' stato fatto a Gerusalemme. Daniele 9:13 Come e' scritto nella legge di Mose', tutta questa calamita' ci e' venuta addosso, tuttavia non abbiamo implorato l'Eterno, il nostro DIO, per convertirci dalle nostre iniquita' e prestare attenzione alla tua verita'. Daniele 9:14 Percio' l'Eterno ha tenuto in serbo questa calamita' e la fatta venire su di noi, perche' l'Eterno, il nostro DIO, e' giusto in tutte le cose che fa, mentre noi non abbiamo ubbidito alla sua voce. Daniele 9:15 E ora, o Signore, DIO nostro, che facesti uscire il tuo popolo dal paese d'Egitto con mano potente e ti facesti un nome qual e' oggi, noi abbiamo peccato, abbiamo agito malvagiamente. Daniele 9:16 O Signore, secondo tutta la tua giustizia, fa ti prego, che la tua ira e il tuo furore si allontanino da Gerusalemme, la tua citta', il tuo monte santo, per i nostri peccati e per le iniquita' dei nostri padri, Gerusalemme e il tuo popolo sono divenuti oggetto di vituperio per tutti quelli che ci circondano. Daniele 9:17 Percio' ora ascolta, o DIO nostro, la preghiera del tuo servo e le sue suppliche e fa' risplendere, per amore del Signore, il tuo volto sul tuo santuario che e' desolato. Daniele 9:18 O mio DIO, porgi il tuo orecchio e ascolta; apri i tuoi occhi e guarda le nostre desolazioni e la citta' sulla quale e' invocato il tuo nome, perche' noi non presentiamo le nostre suppliche davanti a te per le nostre opere giuste, ma per le tue grandi compassioni. Daniele 9:19 O Signore, ascolta; Signore, perdona; Signore, presta attenzione e opera. Non indugiare, per amor di te stesso, o mio DIO, perche' il tuo nome e' invocato sulla tua citta' e sul tuo popolo». La risposta portata da Gabriele e la spiegazione delle settanta settimane Daniele 9:20 Mentre io stavo ancora parlando, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo d'Israele, e presentavo la mia supplica davanti all'Eterno, il mio DIO, per il monte santo del mio DIO, Daniele 9:21 si, mentre stavo ancora parlando in preghiera, quell'uomo Gabriele, che avevo visto in visione all'inizio, mandato con rapido volo, mi raggiunse verso l'ora dell'oblazione della sera. Daniele 9:22 Egli mi ammaestro', mi parlo' e disse: «Daniele, io sono venuto ora per metterti in grado di intendere. Daniele 9:23 All'inizio delle tue suppliche e' uscita una parola e io sono venuto per fartela conoscere, perche' tu sei grandemente amato. Fa' dunque attenzione alla parola e intendi la visione: Daniele 9:24 Settanta settimane sono stabilite per il tuo popolo e per la tua santa citta', per far cessare la trasgressione, per mettere fine al peccato, per espiare l'iniquita', per far venire una giustizia eterna, per sigillare visione e profezia e per ungere il luogo santissimo. Daniele 9:25 Sappi percio' e intendi che da quando e' uscito l'ordine di restaurare e ricostruire Gerusalemme, fino al Messia, il principe, vi saranno sette settimane e altre sessantadue settimane; essa sara' nuovamente ricostruita con piazza e fossato, ma in tempi angosciosi. Daniele 9:26 Dopo le sessantadue settimane il Messia sara' messo a morte e nessuno sara' per lui. E il popolo di un capo che verra' distruggera' la citta' e il santuario; la sua fine verra' con un'inondazione, e fino al termine della guerra sono decretate devastazioni. Daniele 9:27 Egli stipulera' pure un patto con molti per una settimana, ma nel mezzo della settimana fara' cessare sacrificio e oblazione; e sulle ali delle abominazioni verra' un devastatore, finche' la totale distruzione, che e' decretata, sara' riversata sul devastatore». A Daniele appare un angelo per annunciargli gli avvenimenti degli ultimi tempi Daniele 10:1 Nel terzo anno di Ciro, re di Persia, una parola fu rivelata a Daniele, che si chiamava Beltshatsar. La parola e' verace e il conflitto lungo. Egli comprese la parola ed ebbe intendimento della visione. Daniele 10:2 In quel tempo, io Daniele feci cordoglio per tre settimane intere. Daniele 10:3 Non mangiai cibo prelibato, non entrarono nella mia bocca ne' carne ne' vino e non mi unsi affatto, finche' non furono passate tre intere settimane. Daniele 10:4 Il ventiquattresimo giorno del primo mese, mentre ero sulla sponda del gran fiume, che e' il Tigri, Daniele 10:5 alzai gli occhi e guardai, ed ecco un uomo vestito di lino, con ai lombi, una cintura d'oro di Ufaz. Daniele 10:6 Il suo corpo era simile al topazio, la sua faccia aveva l'aspetto della folgore, i suoi occhi erano come torce fiammeggianti, le sue braccia e i suoi piedi parevano bronzo lucidato e il suono delle sue parole era come il rumore di una moltitudine. Daniele 10:7 Soltanto io, Daniele, vidi la visione, mentre gli uomini che erano con me non videro la visione, ma un gran terrore piombo' su di loro e fuggirono a nascondersi. Daniele 10:8 Cosi rimasi solo a osservare questa grande visione. In me non rimase piu' forza; il bel colorito cambio' in un pallore e le forze mi vennero meno. Daniele 10:9 Tuttavia udii il suono delle sue parole; all'udire pero' il suono delle sue parole, caddi in un profondo sonno con la faccia a terra. Daniele 10:10 Ma ecco, una mano mi tocco' e mi fece stare tutto tremante sulle ginocchia e sulle palme delle mani. Daniele 10:11 Poi mi disse: «Daniele, uomo grandemente amato intendi le parole che ti dico e alzati in piedi, perche' ora sono stato mandato da te». Quando mi ebbe detto questa parola, io mi alzai in piedi tutto tremante. Daniele 10:12 Egli allora mi disse: «Non temere, Daniele, perche' dal primo giorno che ti mettesti in cuore di intendere e di umiliarti davanti al tuo DIO, le tue parole sono state ascoltate e io sono venuto in risposta alle tue parole. Daniele 10:13 Ma il principe del regno di Persia mi ha resistito ventun giorni, pero' ecco, Mikael, uno dei primi principi, mi e' venuto in aiuto, perche' ero rimasto la' con il re di Persia. Daniele 10:14 E ora sono venuto per farti intendere cio' che avverra' al tuo popolo negli ultimi giorni; perche' la visione riguarda un tempo futuro». Daniele 10:15 Mentre mi parlava in questa maniera, abbassai la faccia a terra e ammutolii. Daniele 10:16 Ed ecco uno con le sembianze di un figlio d'uomo mi tocco' le labbra. Allora io apersi la bocca, parlai e dissi a colui che mi stava davanti: «Signor mio, per questa visione mi hanno colto gli spasimi e le forze mi son venute meno. Daniele 10:17 E come potrebbe un tale servo del mio signore parlare con un tale mio signore, perche' ora le forze mi hanno lasciato e mi manca persino il respiro?». Daniele 10:18 Allora colui che aveva le sembianze d'uomo mi tocco' di nuovo e mi fortifico', Daniele 10:19 e disse: «O uomo grandemente amato, non temere, pace a te, riprendi forza, si, riprendi forza». Quando mi ebbe parlato, io ripresi forza e dissi: «Parli pure il mio signore, perche' mi hai dato forza». Daniele 10:20 Quindi egli disse: «Sai tu perche' io sono venuto da te? Ora tornero' a combattere con il principe di Persia; e quando saro' uscito, ecco, verra' il principe di Javan. Daniele 10:21 Ma io ti faro' conoscere cio' che e' scritto nel libro della verita'; e non c'e' nessuno che si comporti valorosamente con me contro costoro tranne Mikael, il vostro principe». Futuri conflitti fino al tempi della fine Daniele 11:1 Nel primo anno di Dario, il Medo, io stesso mi tenni presso di lui per sostenerlo e difenderlo. Daniele 11:2 «E ora ti faro' conoscere la verita'. Ecco, in Persia, sorgeranno ancora tre re, ma il quarto diventera' molto piu' ricco di tutti gli altri; quando sara' diventato forte per le sue ricchezze, sollevera' tutti contro il regno di Javan. Daniele 11:3 Allora sorgera' un re potente che esercitera' un gran dominio e fara' cio' che vorra'. Daniele 11:4 Ma quando sara' sorto, il suo regno sara' fatto a pezzi e sara' diviso verso i quattro venti del cielo, ma non fra i suoi discendenti ne' con la stessa forza con cui egli regnava, perche' il suo regno sara' sradicato e passera' ad altri, oltre che a costoro. Daniele 11:5 Quindi il re del sud diventera' forte, ma uno dei suoi principi diventera' piu' forte di lui e dominera', il suo dominio sara' un grande dominio. Daniele 11:6 Dopo alcuni anni si alleeranno; quindi la figlia del re del sud verra' dal re del nord per fare un accordo, ma non conservera' piu' la forza della sua potenza, e non potra' durare ne' lui ne' la sua potenza; in quei tempi essa sara' consegnata alla morte assieme a quelli che l'hanno condotta, colui che l'ha generata e colui che l'ha sostenuta. Daniele 11:7 Ma uno dei rampolli delle sue radici sorgera' a prendere il suo posto; costui verra' contro l'esercito, entrera' nelle fortezze del re del nord, agira' contro di loro e riuscira' vincitore. Daniele 11:8 Portera' pure come bottino in Egitto, i loro de'i con le loro immagini fuse e i loro preziosi arredi d'argento e d'oro, e per vari anni stara' lontano dal re del nord. Daniele 11:9 Questi andra' contro il re del sud, ma poi tornera' nel proprio paese. Daniele 11:10 I suoi figli si prepareranno quindi alla guerra e raduneranno una moltitudine di grandi forze, e uno di essi si fara' certamente avanti, straripera' come un'inondazione e passera' oltre, per portare poi le ostilita' fino alla sua fortezza. Daniele 11:11 Allora il re del sud, infuriato, uscira' a combattere con lui, con il re del nord, il quale arruolera' una grande moltitudine, ma la moltitudine sara' data in mano del suo nemico. Daniele 11:12 Quando la moltitudine sara' portata via, il suo cuore si innalzera'; ne abbattera' delle miriadi, ma non sara' piu' forte. Daniele 11:13 Il re del nord infatti arruolera' di nuovo una moltitudine piu' numerosa della precedente, e dopo un po' di tempo si fara' certamente avanti con un grosso esercito e con un grande equipaggiamento. Daniele 11:14 In quel tempo molti insorgeranno contro il re del sud, anche alcuni uomini violenti del tuo popolo si leveranno per dar compimento alla visione, ma cadranno. Daniele 11:15 Allora il re del nord verra', innalzera' un terrapieno e si impadronira' di una citta' fortificata. Le forze del sud non potranno resistergli; neppure le truppe scelte avranno la forza di resistere. Daniele 11:16 Colui che gli e' venuto contro fara' cio' che vorra', e nessuno gli potra' resistere; egli si fermera' nel paese glorioso con la distruzione in suo potere. Daniele 11:17 Poi si proporra' di venire con le forze di tutto il suo regno, offrendo oneste condizioni di pace e cosi fara'. Gli dara' la figlia in moglie per corromperlo, ma ella non stara' dalla sua parte e non parteggera' per lui. Daniele 11:18 Poi si volgera' verso le isole e ne prendera' molte, ma un comandante fara' cessare il vituperio da lui inflittogli, facendolo ricadere su di lui. Daniele 11:19 Quindi si volgera' verso le fortezze del proprio paese, ma inciampera', cadra' e non si trovera' piu'. Daniele 11:20 Al suo posto sorgera' uno che mandera' un esattore di tributi per la gloria del regno; in pochi giorni pero' sara' distrutto, ma non nell'ira o in battaglia. Daniele 11:21 Al suo posto sorgera' un uomo spregevole, a cui non sara' conferita la dignita' reale; verra' pacificamente, ma si impadronira' del regno con intrighi. Daniele 11:22 Davanti a lui le straripanti forze saranno spazzate via e distrutte come pure il capo di un'alleanza. Daniele 11:23 In seguito a un'alleanza fatta con lui, egli agira' con frode e giungera' al potere con poca gente. Daniele 11:24 Egli entrera' pacificamente anche nelle parti piu' ricche della provincia e fara' cio' che non avevano mai fatto ne' i suoi padri ne' i padri dei suoi padri, distribuira' tra di loro bottino, spoglie e beni e concepira' piani contro le fortezze, ma solo per un tempo. Daniele 11:25 Con un grande esercito spronera' le sue forze e il suo cuore contro il re del sud. Il re del sud si impegnera' in guerra con un grande e potentissimo esercito, ma non potra' resistere, perche' si ordiranno complotti contro di lui. Daniele 11:26 Quegli stessi che mangeranno dei suoi cibi squisiti lo distruggeranno, il suo esercito sara' spazzato via, ma molti cadranno uccisi. Daniele 11:27 Il cuore di questi due re sara' rivolto a fare del male, essi proferiranno menzogne seduti alla stessa mensa, ma la cosa non riuscira', perche' la fine verra' malgrado tutto al tempo fissato. Daniele 11:28 Nel ritornare al suo paese con grandi ricchezze, il suo cuore si mettera' contro il santo patto; cosi eseguira' i suoi disegni e poi ritornera' nel suo paese. Daniele 11:29 Al tempo stabilito egli andra' di nuovo contro il sud, ma quest'ultima volta la cosa non riuscira' come la prima, Daniele 11:30 perche' delle navi di Kittim, verranno contro di lui; percio' egli si perdera' d'animo, si adirera' nuovamente contro il santo patto ed eseguira' i suoi disegni; cosi tornera' a mostrare riguardo con coloro che hanno abbandonato il santo patto. Daniele 11:31 Forze da lui mandate si leveranno per profanare il santuario-fortezza, sopprimeranno il sacrificio continuo e vi collocheranno l'abominazione che causa la desolazione. Daniele 11:32 Con lusinghe corrompera' coloro che agiscono empiamente contro il patto ma il popolo di quelli che conoscono il loro DIO mostrera' fermezza e agira'. Daniele 11:33 Quelli che hanno sapienza fra il popolo ne istruiranno molti, ma per un po' di tempo cadranno per la spada, il fuoco, l'esilio e il saccheggio. Daniele 11:34 Quando cadranno, sara' loro dato un po' di aiuto, ma molti si uniranno a loro con false apparenze. Daniele 11:35 Alcuni di quelli che hanno sapienza cadranno, per essere affinati, purificati e imbiancati fino al tempo della fine, perche' questo avverra' al tempo stabilito. Daniele 11:36 Quindi il re agira' come vuole, si innalzera', si magnifichera' al di sopra di ogni dio e proferira' cose sorprendenti contro il Dio degli de'i; prosperera' finche' l'indignazione sia completata, perche' cio' che e' decretato si compira'. Daniele 11:37 Egli non avra' riguardo al DIO dei suoi padri ne' al desiderio delle donne; non avra' riguardo ad alcun dio, perche' si magnifichera' al di sopra di tutti. Daniele 11:38 Ma al loro posto egli onorera' il dio delle fortezze e onorera' con oro, argento, pietre preziose e cose piacevoli, un dio che i suoi padri non conobbero. Daniele 11:39 Egli agira' contro le fortezze piu' fortificate con l'aiuto di un dio straniero; ricolmera' di gloria quelli che egli riconoscera', li fara' dominare su molti e dara' loro terre in ricompensa. Daniele 11:40 Al tempo della fine il re del sud si scontrera' con lui, il re del nord verra' contro di lui come un turbine con carri e cavalieri e con molte navi; penetrera' nei paesi, li inondera' e passera' oltre. Daniele 11:41 Entrera' pure nel paese glorioso e molti saranno abbattuti, ma queste scamperanno dalle sue mani: Edom, Moab e gran parte dei figli di Ammon. Daniele 11:42 Egli stendera' la mano anche su diversi paesi e il paese d'Egitto non scampera'. Daniele 11:43 S'impadronira' dei tesori d'oro e d'argento e di tutte le cose preziose dell'Egitto; i Libici e gli Etiopi saranno al suo seguito. Daniele 11:44 Ma notizie dall'est e dal nord lo turberanno; percio' partira' con gran furore, per distruggere e votare allo sterminio molti. Daniele 11:45 E piantera' le tende del suo palazzo fra i mari e il glorioso monte santo, poi giungera' alla sua fine e nessuno gli verra' in aiuto». Rivelazioni riguardanti gli ultimi tempi Daniele 12:1 «In quel tempo sorgera' Mikael, il gran principe, il difensore dei figli del tuo popolo; e ci sara' un tempo di angoscia, come non c'era mai stato da quando esistono le nazioni fino a quel tempo. In quel tempo il tuo popolo sara' salvato, tutti quelli che saranno trovati scritti nel libro Daniele 12:2 Molti di coloro che dormono nella polvere della terra si risveglieranno, alcuni per vita eterna, altri per vergogna e infamia eterna. Daniele 12:3 Quelli che hanno sapienza risplenderanno come lo splendore del firmamento e quelli che avranno condotti molti alla giustizia, risplenderanno come le stelle per sempre. Daniele 12:4 Ma tu, Daniele, tieni nascoste queste parole e sigilla il libro fino al tempo della fine, molti andranno avanti e indietro e la conoscenza aumentera'». Daniele 12:5 Poi io, Daniele, guardai, ed ecco altri due in piedi, uno su questa sponda del fiume, e l'altro sull'altra sponda del fiume. Daniele 12:6 Uno di essi disse all'uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume: «Quando sara' la fine di queste meraviglie?». Daniele 12:7 Io udii allora l'uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume, il quale, alzata la mano destra e la mano sinistra al cielo giuro' per colui che vive in eterno che cio' sara' per un tempo, per dei tempi e per la meta' di un tempo; quando la forza del popolo santo sara' interamente infranta, tutte queste cose si compiranno. Daniele 12:8 Io udii, ma non compresi, percio' chiesi: «Mio signore, quale sara' la fine di queste cose?». Daniele 12:9 Egli rispose: «Va Daniele, perche' queste parole sono nascoste e sigillate fino al tempo della fine. Daniele 12:10 Molti saranno purificati, imbiancati e affinati; ma gli empi agiranno empiamente e nessuno degli empi capira', ma capiranno i savi. Daniele 12:11 Ora, dal tempo in cui sara' abolito il sacrifico continuo e sara' eretta l'abominazione che causa la desolazione, vi saranno milleduecentonovanta giorni. Daniele 12:12 Beato chi aspetta e giunge a milletrecentotrentacinque giorni. Daniele 12:13 Ma tu va' pure alla tua fine; ti riposerai e poi ti rialzerai per ricevere la tua parte di eredita' alla fine dei giorni».Osea 1:1-14:9 La moglie di Osea e i suoi figli Osea 1:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta a Osea, figlio di Beeri, ai giorni di Uzziah, di Jotham, di Achaz e di Ezechia, re di Giuda, ai giorni di Geroboamo, figlio di Joas, re d'Israele. Osea 1:2 Quando l'Eterno inizio' a parlare a Osea, l'Eterno disse ad Osea: «Va', prenditi in moglie una prostituta e abbi figli di prostituzione, perche' il paese si prostituisce, allontanandosi dall'Eterno». Osea 1:3 Cosi egli ando' e prese Gomer, figlia di Diblaim, ed essa concepi e gli partori un figlio. Osea 1:4 Allora l'Eterno gli disse: «Chiamalo Jezreel, perche' fra un po' di tempo vendichero' il sangue sparso a Jezreel sulla casa di Jehu e porro' fine al regno della casa d'Israele. Osea 1:5 In quel giorno avverra' che io spezzero' l'arco d'Israele nella valle di Jezreel». Osea 1:6 Ella concepi nuovamente e partori una figlia. Allora l'Eterno disse a Osea: «Chiamala Lo-ruhamah, perche' non avro' piu' compassione della casa d'Israele, ma li portero' via interamente. Osea 1:7 Avro' invece compassione della casa di Giuda e li salvero' mediante l'Eterno, il loro DIO, non li salvero' con l'arco ne' con la spada o la battaglia, ne' con i cavalli o i cavalieri». Osea 1:8 Quando ebbe divezzato Lo-ruhamah, ella concepi e partori un figlio. Osea 1:9 Allora l'Eterno disse a Osea: «Chiamalo Lo-ammi, perche' voi non siete mio popolo e io non sono vostro Dio. Osea 1:10 Tuttavia il numero dei figli d'Israele sara' come la sabbia del mare, che non si puo' misurare ne' contare. E avverra' che invece di essere detto loro: "Voi non siete mio popolo", sara' loro detto: "Siete figli del Dio vivente". Osea 1:11 Quindi i figli di Giuda e i figli d'Israele si riuniranno insieme nomineranno per se stessi un unico capo e saliranno fuori dal paese, perche' grande sara' il giorno di Jezreel». Condanna dell'infedelta' d'Israele Osea 2:1 «Dite ai vostri fratelli: "Ammi", e alle vostre sorelle "Ruhamah". Osea 2:2 Protestate con vostra madre protestate, perche' essa non e' mia moglie e io non sono suo marito. Allontani dalla sua faccia le sue prostituzioni e i suoi adulteri di mezzo alle sue mammelle; Osea 2:3 altrimenti la spogliero' nuda e la rendero' come il giorno della sua nascita; la ridurro' a un deserto, la rendero' come una terra arida e la faro' morire di sete. Osea 2:4 Non avro' compassione dei suoi figli, perche' sono figli di prostituzione. Osea 2:5 La loro madre infatti si e' prostituita, colei che li ha concepiti si e' comportata in modo vergognoso, perche' ha detto: "Andro' dietro ai miei amanti, che mi danno il mio pane e la mia acqua, la mia lana e il mio lino, il mio olio e la mia bevanda". Osea 2:6 Percio' ecco, ti ostruiro' la via con spine, la rinchiudero' con un muro, e cosi non trovera' piu' i suoi sentieri. Osea 2:7 Correra' dietro ai suoi amanti, ma non li raggiungera'; li cerchera', ma non li trovera'. Allora dira': "Ritornero' al mio primo marito, perche' per me era meglio allora che adesso". Osea 2:8 Essa non riconobbe che io le davo grano, mosto e olio e accrescevo il suo argento e oro, che essi offrivano a Baal. Osea 2:9 Percio' io riprendero' il mio grano a suo tempo e il mio mosto nella sua stagione; e le sottrarro' la mia lana e il mio lino, che servivano a coprire la sua nudita'. Osea 2:10 Ora scopriro' le sue vergogne agli occhi dei suoi amanti e nessuno la salvera' dalla mia mano. Osea 2:11 Faro' pure cessare tutte le sue gioie, le sue feste, i suoi noviluni, i suoi sabati, e tutte le sue solennita'. Osea 2:12 Devastero' quindi le sue viti e i suoi fichi, di cui essa diceva: "Questi sono i miei regali che mi hanno dato i miei amanti". Cosi li ridurro' a una boscaglia e le bestie dei campi li divoreranno. Osea 2:13 La puniro' quindi per i giorni dei Baal, quando bruciava loro incenso, si ornava di orecchini e di gioielli e andava dietro ai suoi amanti, ma dimenticava me», dice l'Eterno. Restaurazione d'Israele Osea 2:14 «Percio', ecco, io l'attirero', la condurro' nel deserto e parlero' al suo cuore. Osea 2:15 Allora le daro' le sue vigne e la valle di Akor come porta di speranza; la' ella cantera' come ai giorni della sua giovinezza, come quando usci fuori dal paese d'Egitto. Osea 2:16 In quel giorno avverra', dice l'Eterno, che tu mi chiamerai: "Marito mio", e non mi chiamerai piu': "Mio Baal". Osea 2:17 Togliero' dalla sua bocca i nomi dei Baal e non si ricorderanno piu' del loro nome. Osea 2:18 In quel giorno io faro' per loro un patto con le bestie dei campi, con gli uccelli del cielo e i rettili della terra. Spezzero' l'arco, la spada e la guerra eliminandoli dalla terra e li faro' riposare al sicuro. Osea 2:19 Ti fidanzero' a me per l'eternita'; si, ti fidanzero' a me in giustizia, in equita', in benignita' e in compassioni. Osea 2:20 Ti fidanzero' a me in fedelta', e tu conoscerai l'Eterno. Osea 2:21 In quel giorno avverra' che io rispondero'», dice l'Eterno. «Rispondero' al cielo ed esso rispondera' alla terra; Osea 2:22 e la terra rispondera' con il grano, il mosto e l'olio, e questi risponderanno a Jezreel. Osea 2:23 Io la seminero' per me sulla terra e avro' compassione di Lo-ruhamah; e diro' a Lo-ammi: "Tu sei il popolo mio", ed egli mi rispondera': "Tu sei i mio DIO"». Riconciliazione di Osea con sua moglie Osea 3:1 L'Eterno mi disse ancora: «Va' e ama una donna amata da un amante e adultera, come l'Eterno ama i figli d'Israele, benche' essi si volgano ad altri de'i e amino le schiacciate d'uva». Osea 3:2 Cosi io me la comprai per quindici sicli d'argento e per un homer e mezzo di orzo, Osea 3:3 e le dissi: «Tu starai con me molti giorni, non ti prostituirai e non sarai di alcun uomo; io faro' lo stesso con te». Osea 3:4 Poiche' i figli d'Israele staranno per molti giorni senza re, senza capo, senza sacrificio e senza colonna sacra, senza efod e senza idoli domestici. Osea 3:5 Poi i figli d'Israele torneranno a cercare l'Eterno, il loro DIO, e Davide, loro re, e si volgeranno tremanti all'Eterno e alla sua bonta' negli ultimi giorni. Rifiuto della conoscenza di Dio e idolatria d'Israele Osea 4:1 Ascoltate la parola dell'Eterno, o figli d'Israele, perche' l'Eterno ha una contesa con gli abitanti del paese: «Non c'e' infatti ne' verita' ne' misericordia ne' conoscenza di DIO nel paese. Osea 4:2 Non si fa che spergiurare, mentire, uccidere, rubare, commettere adulterio, rompere ogni restrizione e versare sangue su sangue. Osea 4:3 Per questo il paese sara' in lutto e tutti i suoi abitanti languiranno, insieme alle bestie dei campi e agli uccelli del cielo anche i pesci del mare saranno eliminati. Osea 4:4 Tuttavia nessuno contenda, nessuno rimproveri un altro, perche' il tuo popolo e' come quelli che contendono col sacerdote. Osea 4:5 Percio' tu cadrai di giorno e anche il profeta cadra' con te di notte; e io distruggero' tua madre. Osea 4:6 Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza. Poiche' tu hai rifiutato la conoscenza, anch'io ti rifiutero' come mio sacerdote; poiche' tu hai dimenticato la legge del tuo DIO, anch'io dimentichero' i tuoi figli. Osea 4:7 Piu' si sono moltiplicati, piu' hanno peccato contro di me; cambiero' la loro gloria in vituperio. Osea 4:8 Si nutrono del peccato del mio popolo e attaccano il loro cuore alla sua iniquita'. Osea 4:9 Come del popolo cosi sara' del sacerdote: li puniro' per la loro condotta e li ripaghero' delle loro azioni. Osea 4:10 Mangeranno, ma non si sazieranno; si prostituiranno, ma non cresceranno; perche' hanno smesso di ascoltare l'Eterno. Osea 4:11 Prostituzione, vino e mosto tolgono il senno. Osea 4:12 Il mio popolo consulta i suoi idoli di legno e il suo bastone gli da' istruzioni; poiche' lo spirito di prostituzione li svia, ed essi si prostituiscono, sottraendosi al suo DIO. Osea 4:13 Sacrificano sulle cime dei monti bruciano incenso, sui colli, sotto la quercia, il pioppo e il terebinto, perche' la loro ombra e' piacevole. Percio' le vostre figlie si prostituiscono e le vostre nuore commettono adulterio. Osea 4:14 Non puniro' le vostre figlie se si prostituiscono, ne' le vostre nuore se commettono adulterio, perche' essi stessi si appartano con le prostitute e offrono sacrifici con le prostitute dei templi; percio' la gente che non ha intendimento perira'. Osea 4:15 Benche' tu, Israele, ti prostituisci, Giuda non si renda colpevole. Non andate a Ghilgal, non salite a Beth-Aven e non giurate dicendo: "Come l'Eterno vive". Osea 4:16 Poiche' Israele e' ostinato come una giovenca ostinata, ora l'Eterno lo pascera' come un agnello in un luogo spazioso. Osea 4:17 Efraim si e' unito a idoli, lascialo. Osea 4:18 Persino quando le loro baldorie sono finite, commettono continuamente prostituzione, i loro capi amano ardentemente il disonore. Osea 4:19 Il vento li ha legati alle sue ali ed essi avranno vergogna dei loro sacrifici». Giudizio contro Israele Osea 5:1 «Ascoltate questo, o sacerdoti, prestate attenzione voi della casa d'Israele, porgete l'orecchio, o casa del re, perche' questo giudizio e' contro di voi. Voi infatti siete stati un laccio a Mitspah e una rete tesa sul Tabor. Osea 5:2 Quelli che si sviano sono caduti profondamente nel massacro, ma io li castighero' tutti. Osea 5:3 Io conosco Efraim, e Israele non mi e' affatto nascosto: ora, o Efraim, ti sei prostituito; Israele si e' contaminato. Osea 5:4 Le loro azioni non permettono loro di tornare al loro DIO, perche' lo spirito di prostituzione e' in mezzo a loro e non conoscono l'Eterno. Osea 5:5 Ma l'orgoglio d'Israele testimonia contro di lui; percio' Israele ed Efraim cadranno per la loro iniquita' e con loro cadra' anche Giuda. Osea 5:6 Con le loro greggi e con le loro mandrie andranno in cerca dell'Eterno, ma non lo troveranno; egli si e' ritirato da loro. Osea 5:7 Hanno agito con inganno contro l'Eterno, perche' hanno generato dei figli di adulterio, ora un solo mese divorera' loro e il loro paese. Osea 5:8 Suonate il corno in Ghibeah, suonate la tromba in Ramah, date l'allarme a Beth-aven; il nemico e' alle tue spalle, o Beniamino. Osea 5:9 Efraim sara' devastato nel giorno della punizione; fra le tribu' d'Israele io faccio conoscere una cosa certa. Osea 5:10 I capi di Giuda sono come quelli che spostano i confini; io riversero' la mia ira su di loro come acqua. Osea 5:11 Efraim e' oppresso e frantumato nel giudizio, perche' ha deliberatamente seguito precetti umani. Osea 5:12 Percio' io saro' per Efraim come una tarma e per la casa di Giuda come la carie. Osea 5:13 Quando Efraim ha veduto la sua infermita' e Giuda la sua ferita, Efraim e' andato in Assiria e ha mandato messaggeri al re Jareb, tuttavia egli non puo' guarirvi ne' curarvi la piaga. Osea 5:14 Poiche' io saro' per Efraim come un leone e per la casa di Giuda come un leoncello; io, io stesso dilaniero' e me ne andro'; portero' via la preda e nessuno me la strappera'. Osea 5:15 Me ne ritornero' al mio luogo, finche' non si riconosceranno colpevoli e cercheranno la mia faccia, nella loro avversita' mi cercheranno con diligenza». Deliberata trasgressione del patto Osea 6:1 Venite, ritorniamo all'Eterno, perche' egli ha lacerato, ma ci guarira'; ha percosso, ma ci fascera'. Osea 6:2 Dopo due giorni ci ridara' la vita, il terzo giorno ci fara' risorgere e noi vivremo alla sua presenza. Osea 6:3 Conosciamo l'Eterno, sforziamoci di conoscerlo; il suo levarsi e' certo come l'aurora. Egli verra' a noi come la pioggia, come l'ultima e la prima pioggia, alla terra. Osea 6:4 «Che cosa devo fare con te, o Efraim? Che cosa devo fare con te, o Giuda? Il vostro amore e' come una nuvola mattutina, come la rugiada che al mattino presto scompare. Osea 6:5 Per questo li ho tagliati per mezzo dei profeti, li ho uccisi con le parole della mia bocca e i miei giudizi su di voi sono come la luce che si sprigiona. Osea 6:6 Poiche' io desidero la misericordia e non i sacrifici, e la conoscenza di DIO piu' degli olocausti. Osea 6:7 Ma, come Adamo, essi hanno trasgredito il patto, hanno agito con inganno verso di me. Osea 6:8 Galaad e' una citta' di malfattori e macchiata di sangue. Osea 6:9 Come le bande di briganti stanno in agguato per un uomo, cosi una ciurma di sacerdoti massacra sulla via di Sichem, commette scelleratezze. Osea 6:10 Nella casa d'Israele ho visto una cosa orrenda: la' si prostituisce Efraim, la' Israele si contamina. Osea 6:11 Anche per te, o Giuda, e' riserbata una messe, quando ricondurro' dalla cattivita' il mio popolo». Israele si rifiuta ostinatamente di tornare all'Eterno Osea 7:1 «Quando avrei voluto guarire Israele, allora si e' scoperta l'iniquita' di Efraim e la malvagita' di Samaria, perche' praticano la falsita': il ladro entra, una banda di briganti fa incursioni fuori. Osea 7:2 Essi non considerano dentro di loro che io ricordo tutta la loro malvagita'. Ora le loro azioni li circondano da ogni lato; esse stanno davanti alla mia faccia. Osea 7:3 Con le loro malvagita' rallegrano il re e i capi con le loro menzogne. Osea 7:4 Sono tutti degli adulteri, come un forno riscaldato dal fornaio, che cessa di attizzare il fuoco dopo aver impastato la farina finche' sia lievitata. Osea 7:5 Nel giorno del nostro re i capi lo hanno fatto ammalare con il calore del vino; il re ha steso la mano agli schernitori. Osea 7:6 Mentre stanno in agguato, essi preparano il loro cuore come un forno; il loro fornaio dorme tutta la notte, e al mattino il forno arde come un fuoco divampante. Osea 7:7 Tutti sono ardenti come un forno e divorano i loro giudici; tutti i loro re sono caduti, ma nessuno di loro mi invoca. Osea 7:8 Efraim si mescola con i popoli, Efraim e' una focaccia non rivoltata. Osea 7:9 Gli stranieri divorano la sua forza, ma egli non se ne accorge; si, ha dei capelli grigi sparsi qua e la', ma non se ne accorge. Osea 7:10 L'orgoglio d'Israele testimonia contro di lui, ma essi non tornano all'Eterno, il loro DIO, ne' lo cercano nonostante tutto questo. Osea 7:11 Efraim e' una colomba stupida, senza intendimento; essi invocano l'Egitto, vanno in Assiria. Osea 7:12 Mentre andranno, stendero' su di loro la mia rete e li faro' cadere come gli uccelli del cielo; li castighero', come e' stato annunciato alla loro assemblea. Osea 7:13 Guai a loro, perche' si sono allontanati da me! Distruzione per loro, perche' si sono ribellati contro di me! Io vorrei riscattarli, ma essi dicono menzogne contro di me. Osea 7:14 Essi non gridano a me con il loro cuore, ma si lamentano sui loro letti. Si radunano insieme per il grano e il vino e si ribellano contro di me. Osea 7:15 Anche se li ho castigati e ho fortificato le loro braccia, essi macchinano del male contro di me. Osea 7:16 Essi tornano, ma non all'Altissimo; sono come un arco fallace; i loro capi cadranno di spada per il furore della loro lingua; questo tornera' a loro derisione nel paese d'Egitto». Israele raccoglie tempesta Osea 8:1 «Da' fiato alla tromba! Il nemico piombera' sulla casa dell'Eterno come un'aquila, perche' hanno violato il mio patto e hanno trasgredito la mia legge. Osea 8:2 Israele gridera' a me: "Mio DIO, noi ti conosciamo!". Osea 8:3 Israele ha rigettato il bene, il nemico lo inseguira'. Osea 8:4 Hanno fatto dei re, ma non secondo il mio volere; hanno designato capi, ma a mia insaputa; con il loro argento e il loro oro si sono fatti idoli, perche' fossero distrutti. Osea 8:5 Egli ha rigettato il tuo vitello, o Samaria. La mia ira e' accesa contro di loro. Fino a quando saranno incapaci di purita'? Osea 8:6 Anche questo vitello viene da Israele; un artigiano l'ha fatto e non e' un dio; percio' il vitello di Samaria sara' ridotto in frantumi. Osea 8:7 Poiche' seminano vento, raccoglieranno tempesta. Lo stelo di grano non mettera' germogli e non produrra' farina; e se mai ne producesse, gli stranieri la divorerebbero. Osea 8:8 Israele e' divorato, essi sono diventati fra le nazioni come un vaso spregevole. Osea 8:9 Poiche' sono saliti in Assiria, come un asino selvaggio che si apparta solitario. Efraim si e' procurato amanti con regali. Osea 8:10 Benche' si siano procurati amanti fra le nazioni, ora io li radunero' e inizieranno a diminuire sotto il peso del re dei principi. Osea 8:11 Poiche' Efraim ha moltiplicato gli altari per peccare, essi sono divenuti per lui altari di peccato. Osea 8:12 Ho scritto per lui le grandi cose della mia legge, ma sono state considerate una cosa strana. Osea 8:13 Quanto ai sacrifici che mi offrono, essi sacrificano carne e la mangiano; ma l'Eterno non li gradisce. Ora egli si ricordera' della loro iniquita' e punira' i loro peccati: essi ritorneranno in Egitto. Osea 8:14 Israele ha dimenticato colui che l'ha fatto e ha costruito palazzi; Giuda ha moltiplicato le citta' fortificate; ma io mandero' il fuoco sulle sue citta', che divorera' le sue cittadelle». Giudizio su Israele che sara' disperso e rimarra' senza figli Osea 9:1 Non rallegrarti, o Israele, per esultare come gli altri popoli, perche' ti sei prostituito, allontanandoti dal tuo DIO; hai amato il salario della prostituta su tutte le aie di grano. Osea 9:2 L'aia e il torchio non li nutriranno e il mosto li lascera' delusi. Osea 9:3 Essi non abiteranno nel paese dell'Eterno, ma Efraim ritornera' in Egitto e in Assiria mangeranno cibi impuri. Osea 9:4 Non faranno piu' libazioni di vino all'Eterno e i loro sacrifici non gli saranno graditi. Saranno per loro come un cibo di lutto; chiunque ne mangera' sara' contaminato, perche' il loro pane sara' per sostenere la loro vita, non entrera' nella casa dell'Eterno. Osea 9:5 Che cosa farete nei giorni delle solennita' e nei giorni di festa dell'Eterno? Osea 9:6 Poiche' ecco, anche se sono sfuggiti alla distruzione, l'Egitto li radunera' insieme, Mof, li seppellira'; le loro cose preziose d'argento le possederanno le ortiche, e nelle loro tende cresceranno le spine. Osea 9:7 Sono giunti i giorni della punizione, sono giunti i giorni della retribuzione; Israele lo sapra'. Il profeta e' uno stolto, l'uomo spirituale farnetica a causa della grandezza della tua iniquita' e della grandezza della tua ostilita'. Osea 9:8 La sentinella di Efraim e' col mio DIO, ma il profeta e' un laccio di uccellatore in tutte le sue vie; c'e' ostilita' nella casa del suo DIO. Osea 9:9 Essi si sono profondamente corrotti come ai giorni di Ghibeah; ma egli si ricordera' della loro iniquita', punira' i loro peccati. Osea 9:10 «Io trovai Israele come uve nel deserto, vidi i vostri padri come i fichi primaticci su un fico al suo inizio. Ma giunti a Baal-peor, Si votarono all'ignominia e divennero spregevoli come cio' che amavano. Osea 9:11 La gloria di Efraim volera' via come un uccello: non piu' nascita ne' gravidanza, ne' concepimento. Osea 9:12 Anche se allevano i loro figli, io li privero' di essi, finche' non rimanga piu' alcun uomo; si, guai ad essi quando mi allontanero' da loro! Osea 9:13 Efraim come guardando verso Tiro, e' piantato in luogo gradevole; ma Efraim dovra' condurre i suoi figli a colui che li uccidera'». Osea 9:14 Da' loro, o Eterno... Che cosa darai loro? Da' loro un grembo che abortisce e mammelle asciutte. Osea 9:15 Tutta la loro malvagita' e' a Ghilgal; la' infatti ho preso a odiarli. Per la malvagita' delle loro azioni li scaccero' dalla mia casa, non li amero' piu'; tutti i loro capi sono ribelli. Osea 9:16 Efraim e' colpito, la sua radice e' seccata; essi non faranno piu' frutto. Si, anche se dovessero avere figli, io farei morire i cari frutti del loro grembo. Osea 9:17 Il mio DIO li rigettera', perche' non l'hanno ascoltato; ed essi andranno errando fra le nazioni. Giudizio e distruzione per il peccato d'Israele Osea 10:1 Israele era una vigna lussureggiante, che dava frutto per se stesso, piu' cresceva il suo frutto, piu' moltiplicava gli altari; piu' ricco era il suo paese, piu' belle faceva le sue colonne sacre. Osea 10:2 Il loro cuore e' diviso; ora ne porteranno la pena. Egli abbattera' i loro altari distruggera' le loro colonne sacre. Osea 10:3 Si, ora diranno: «Non abbiamo piu' re, perche' non abbiamo temuto l'Eterno; ma anche il re che potrebbe fare per noi?». Osea 10:4 Dicono parole, giurando il falso nello stabilire il patto; percio' il castigo fiorisce come la cicuta nei solchi dei campi. Osea 10:5 Gli abitanti di Samaria avranno paura per il vitello di Beth-aven, perche' per esso il suo popolo fara' cordoglio e i suoi sacerdoti che si rallegravano su di esso tremeranno, perche' la sua gloria si e' allontanata da lui. Osea 10:6 L'idolo stesso sara' portato in Assiria, come un dono al re difensore. Efraim ricevera' infamia e Israele, sara' svergognato per i suoi disegni. Osea 10:7 Quanto a Samaria, il suo re sara' annientato, come schiuma sull'acqua. Osea 10:8 Anche gli alti luoghi di Aven, il peccato d'Israele, saranno distrutti; spine e rovi cresceranno sui loro altari. Allora diranno ai monti: «Copriteci!», e ai colli: «Cadeteci addosso!». Osea 10:9 «Fin dai giorni di Ghibeah tu hai peccato, o Israele. La' si fermarono; in Ghibeah la battaglia contro i figli dell'iniquita' non li raggiunse. Osea 10:10 Quando mi piacera' li castighero'; i popoli si raduneranno contro di loro, quando li leghero' per le loro due iniquita'. Osea 10:11 Efraim e' una giovenca ben addestrata, a cui piace trebbiare il grano, ma io mettero' il giogo sul suo bel collo; attacchero' Efraim all'aratro, Giuda arera', Giacobbe, rompera' le zolle». Osea 10:12 Seminate per voi secondo giustizia, mietete secondo misericordia, dissodate il vostro campo non coltivato, perche' e' tempo di cercare l'Eterno, finche' egli venga e faccia piovere su di voi la giustizia. Osea 10:13 Voi avete arato la malvagita', avete mietuto l'iniquita' avete mangiato il frutto della menzogna. Poiche' hai confidato nelle tue vie, nella moltitudine dei tuoi prodi, Osea 10:14 un tumulto si levera' fra il tuo popolo e tutte le tue fortezze saranno devastate come Shalman devasto' Beth-Arbel, nel giorno della battaglia, quando la madre fu sfracellata sui figli. Osea 10:15 Cosi sara' fatto di te, o Bethel, per la vostra immensa malvagita'. Al mattino il re d'Israele sara' interamente distrutto. L'amore di Dio per Israele Osea 11:1 «Quando Israele era fanciullo, io l'amai e dall'Egitto chiamai mio figlio, Osea 11:2 Ma piu' i profeti li hanno chiamati, piu' si sono allontanati da loro, hanno sacrificato ai Baal, e hanno bruciato incenso, alle immagini scolpite. Osea 11:3 Io stesso insegnai ad Efraim a camminare, sostenendolo per le braccia; ma essi non compresero che io li guarivo. Osea 11:4 Io li attiravo con corde di umana gentilezza, con legami d'amore; ero per loro come chi solleva il giogo dal loro collo, e mi piegavo per dar loro da mangiare, Osea 11:5 Israele non ritornera' nel paese d'Egitto; ma l'Assiro sara' il suo re, perche' hanno rifiutato di convertirsi. Osea 11:6 La spada si abbattera' sulle sue citta', consumera' le sue sbarre e le divorera' per i loro malvagi disegni. Osea 11:7 Il mio popolo tende ad allontanarsi da me; malgrado invocano l'Altissimo, nessuno di essi lo esalta. Osea 11:8 Come potrei abbandonarti, o Efraim, o lasciarti in balia di altri, o Israele? Come potrei renderti come Admah, o ridurti come Tseboim? Il mio cuore si commuove dentro di me, le mie compassioni si infiammano tutte. Osea 11:9 Non daro' sfogo alla mia ira ardente, non distruggero' Efraim di nuovo, perche' sono Dio e non un uomo, il Santo in mezzo a te, e non verro' con ira. Osea 11:10 Essi seguiranno l'Eterno, che ruggira' come un leone; quando ruggira' i suoi figli accorreranno tremanti dall'ovest. Osea 11:11 Accorreranno tremanti come uccelli dall'Egitto e come colombe dal paese d'Assiria; e io li faro' abitare nelle loro case», dice l'Eterno. Il peccato d'Israele Osea 12:1 Efraim mi circonda di menzogne e la casa d'Israele, d'inganno. Anche Giuda e' ancora insubordinato nei confronti di Dio e del Santo che e' fedele. Osea 12:2 Efraim si pasce di vento e va dietro al vento d'est; ogni giorno moltiplica menzogne e violenza; fanno alleanza con l'Assiria e portano olio in Egitto. Osea 12:3 L'Eterno e' pure in lite con Giuda e punira' Giacobbe per la sua condotta; lo ripaghera' secondo le sue opere. Osea 12:4 Nel grembo materno prese il fratello per il calcagno e nella sua forza lotto' con DIO. Osea 12:5 Si, lotto' con l'Angelo e vinse, pianse e lo supplico'. Lo trovo' a Bethel, e la' egli parlo' con noi, Osea 12:6 cioe' l'Eterno, il DIO degli eserciti, il cui nome e' l'Eterno. Osea 12:7 Tu percio' ritorna al tuo DIO, pratica la misericordia e la rettitudine e spera sempre nel tuo DIO. Osea 12:8 Efraim e' un mercante che tiene in mano bilance false e ama frodare. Osea 12:9 Efraim dice: «Mi sono anche arricchito, mi sono procurato ricchezze; in tutte le mie fatiche non troveranno in me alcuna iniquita' che sia peccato». Osea 12:10 «Ma io sono l'Eterno, il tuo DIO, fin dal paese d'Egitto. Ti faro' ancora abitare in tende come nei giorni di solennita'. Osea 12:11 Ho parlato ai profeti, ho moltiplicato le visioni e per mezzo dei profeti ho usato similitudini». Osea 12:12 Se Galaad si da' all'idolatria, sara' certamente ridotto a un nulla. Poiche' in Ghilgal, sacrificano tori, i loro altari saranno certamente come mucchi di pietre lungo i solchi dei campi. Osea 12:13 Giacobbe fuggi nella pianura di Siria, e Israele servi per una moglie, per una moglie fece il guardiano di pecore. Osea 12:14 Per mezzo di un profeta l'Eterno fece uscire Israele dall'Egitto, e Israele fu custodito da un profeta. Osea 12:15 Efraim lo ha provocato amaramente ad ira, percio' il suo Signore gli fara' ricadere addosso il sangue versato e fara' tornare su di lui il suo vituperio. L'ira del Signore contro Israele Osea 13:1 Quando Efraim parlava con tremore, innalzava se stesso in Israele, ma quando si rese colpevole con Baal, mori. Osea 13:2 Ora continuano a peccare, e col loro argento si sono fatte immagini fuse, idoli secondo il loro intendimento, tutti quanti opera d'artigiano. Di loro dicono: «Gli uomini che offrono i sacrifici bacino i vitelli». Osea 13:3 Percio' saranno come una nuvola mattutina, come la rugiada che al mattino presto scompare, come la pula portata via dall'aia da un turbine, come il fumo che esce dal comignolo. Osea 13:4 «Eppure io sono l'Eterno, il tuo DIO, fin dal paese d'Egitto; tu non devi riconoscere altro DIO fuori di me e non c'e' altro Salvatore fuori di me. Osea 13:5 Io ti conobbi nel deserto, nella terra della grande aridita'. Osea 13:6 Quando avevano pascolo, si saziavano; quando erano sazi, il loro cuore si inorgogliva; per questo mi hanno dimenticato. Osea 13:7 Cosi io saro' per loro come un leone, staro' in agguato sulla strada come un leopardo; Osea 13:8 li affrontero' come un'orsa privata dei suoi piccoli e squarcero' la loro cassa toracica; li divorero' come una leonessa, le belve dei campi li dilanieranno. Osea 13:9 Tu sei distrutto, o Israele, perche' sei contro di me, contro il tuo aiuto. Osea 13:10 Dov'e' ora il tuo re, che ti possa salvare in tutte le tue citta'? Dove sono i tuoi giudici di cui dicevi: "Dammi un re e dei capi"? Osea 13:11 Ti ho dato un re nella mia ira e lo ripreso nel mio furore. Osea 13:12 L'iniquita' di Efraim e' legata in fascio, il suo peccato e' tenuto nascosto. Osea 13:13 Dolori di donna partoriente verranno su di lui. e' un figlio senza senno, perche' non dovrebbe fermarsi a lungo nel luogo dove escono i bambini. Osea 13:14 Io li riscattero' dal potere dello Sceol, li redimero' dalla morte. O morte, io saro' la tua peste. O Sceol, io saro' la tua distruzione. Il pentimento e' nascosto ai miei occhi. Osea 13:15 Anche se e' fruttifero tra i suoi fratelli, verra' un vento d'est, si alzera' dal deserto il vento dell'Eterno, allora la sua sorgente inaridira', la sua fonte secchera'. Egli depredera' il tesoro di ogni vaso prezioso. Osea 13:16 Samaria sara' desolata, perche' si e' ribellata, contro il suo DIO. Cadranno di spada, i loro bambini saranno sfracellati, e le loro donne incinte sventrate». La promessa restaurazione d'Israele Osea 14:1 O Israele, torna all'Eterno, il tuo DIO, perche' sei caduto per la tua iniquita'. Osea 14:2 Prendete con voi delle parole e tornate all'Eterno. Ditegli: «Togli via ogni iniquita' e accetta cio' che e' buono, e noi ti offriremo i sacrifici delle nostre labbra. Osea 14:3 L'Assiria non ci salvera', non cavalcheremo piu' su cavalli e non diremo piu' all'opera delle nostre mani: "Tu sei il nostro dio", perche' presso di te l'orfano trova misericordia». Osea 14:4 «Io guariro' il loro traviamento, li amero' grandemente, perche' la mia ira si e' ritirata da loro. Osea 14:5 Saro' come la rugiada per Israele; egli fiorira' come il giglio e affondera' le sue radici come i cedri del Libano. Osea 14:6 I suoi rami si estenderanno, la sua bellezza sara' come quella dell'ulivo, la sua fragranza come quella del Libano. Osea 14:7 Quelli che abitano alla sua ombra ritorneranno, rivivranno come il grano, fioriranno come la vite e saranno celebri come il vino del Libano. Osea 14:8 Efraim dira': "Che ho piu' a che fare con gli idoli?". Io lo esaudiro' e mi prendero' cura di lui. Io sono come un verdeggiante cipresso; il tuo frutto viene da me». Osea 14:9 Chi e' saggio faccia attenzione a queste cose. Chi ha intendimento le comprenda. Poiche' le vie dell'Eterno sono diritte; i giusti cammineranno per esse, ma i trasgressori vi cadranno.Gioele 1:1-3:21 Terribili conseguenze prodotte dalle locuste e dalla siccita' Gioele 1:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta a Gioele, figlio di Pethuel. Gioele 1:2 Udite questo, o anziani, ascoltate, voi tutti abitanti del paese. e' mai avvenuta una simile cosa ai vostri giorni o ai giorni dei vostri padri? Gioele 1:3 Raccontatelo ai vostri figli e i vostri figli ai loro figli, e i loro figli all'altra generazione. Gioele 1:4 L'avanzo lasciato dal bruco l'ha mangiato la cavalletta, l'avanzo lasciato dalla cavalletta l'ha mangiato la larva della cavalletta, l'avanzo lasciato dalla larva l'ha mangiato la locusta. Gioele 1:5 Destatevi, ubriachi, e piangete; gemete voi tutti, bevitori di vino per il mosto che vi e' stato tolto di bocca. Gioele 1:6 Poiche' una nazione forte e senza numero e' salita contro il mio paese. I suoi denti sono denti di leone, e ha zanne di leonessa. Gioele 1:7 Ha devastato la mia vite, ha fatto a pezzi il mio fico, l'ha completamente scortecciato e l'ha gettato via; i suoi rami sono rimasti bianchi. Gioele 1:8 Piangi come una vergine cinta di sacco per lo sposo della sua giovinezza. Gioele 1:9 Dalla casa dell'Eterno sono scomparse offerte di cibo e la libazione; i sacerdoti, i ministri dell'Eterno, fanno cordoglio. Gioele 1:10 La campagna e' devastata, il paese e' in lutto perche' il frumento e' distrutto, il mosto e' inaridito e l'olio e' venuto meno. Gioele 1:11 Siate confusi, o agricoltori, gemete, o vignaioli, per il frumento e per l'orzo, perche' il raccolto dei campi e' perduto. Gioele 1:12 La vite e' seccata, il fico e' inaridito, il melograno, la palma, il melo e tutti gli alberi della campagna sono seccati; la gioia e' venuta meno tra i figli degli uomini. Gioele 1:13 Cingetevi di sacco e fate cordoglio o sacerdoti gemete, ministri dell'altare. Venite, rimanete tutta la notte vestiti di sacco, o ministri del mio DIO perche' l'offerta di cibo e la libazione sono scomparse dalla casa del vostro DIO. Gioele 1:14 Proclamate un digiuno, convocate una solenne assemblea. Radunate gli anziani e tutti gli abitanti del paese nella casa dell'Eterno, il vostro DIO e gridate all'Eterno. Gioele 1:15 Ahime', per quel giorno! Poiche' il giorno dell'Eterno e' vicino; si, verra' come una devastazione dall'Onnipotente. Gioele 1:16 Non e' forse il cibo tolto via davanti ai nostri occhi, e la gioia e l'allegrezza dalla casa del nostro DIO? Gioele 1:17 I semi inaridiscono sotto le zolle, i magazzini sono ridotti a una desolazione, i granai cadono in rovina, perche' il grano e' seccato. Gioele 1:18 Come geme il bestiame! Le mandrie di bovini si aggirano senza meta, perche' non c'e' pascolo per loro; soffrono persino le greggi di pecore. Gioele 1:19 A te, o Eterno, io grido, perche' un fuoco ha divorato i terreni da pascolo e una fiamma ha bruciato tutti gli alberi della campagna. Gioele 1:20 Anche le bestie dei campi alzano lo sguardo a te, perche' i corsi d'acqua sono seccati e il fuoco ha divorato i terreni da pascolo. Terribile invasione e distruzione Gioele 2:1 Suonate la tromba in Sion e date l'allarme sul mio santo monte! Tremino tutti gli abitanti del paese, perche' il giorno dell'Eterno viene, perche' e' vicino, Gioele 2:2 giorno di tenebre e di densa oscurita', giorno di nubi e di caligine. Come l'alba si estende sui monti, viene un popolo numeroso e potente, simile al quale non ci fu mai alcuno prima, ne' mai piu' ce ne sara' per molte generazioni future. Gioele 2:3 Davanti a lui un fuoco divora e dietro a lui brucia una fiamma. Davanti a lui il paese e' come il giardino dell'Eden; e dietro a lui e' un deserto desolato; si, nulla gli sfugge. Gioele 2:4 Il loro aspetto e' come l'aspetto di cavalli, e corrono come veloci destrieri. Gioele 2:5 Essi balzano sulle cime dei monti con un fragore di carri, come il crepitio di una fiamma di fuoco che divora la stoppia, come un popolo forte schierato in battaglia. Gioele 2:6 Davanti a loro i popoli si contorcono per il dolore, ogni volto impallidisce. Gioele 2:7 Corrono come uomini valorosi, salgono sulle mura come uomini di guerra; ognuno procede per la sua strada senza deviare dal suo cammino. Gioele 2:8 Nessuno spinge il suo vicino, ognuno procede per il suo sentiero, si slanciano in mezzo ai dardi, ma non sono feriti. Gioele 2:9 Scorazzano per la citta', corrono sulle mura, salgono sulle case, entrano dalle finestre come un ladro. Gioele 2:10 Davanti a loro trema la terra, i cieli tremano, il sole e la luna si oscurano e le stelle ritirano il loro splendore. Gioele 2:11 L'Eterno fa udire la sua voce davanti al suo esercito, perche' il suo campo e' molto grande e potente l'esecutore della sua parola. Si, il giorno dell'Eterno e' grande e assai terribile; chi potra' sostenerlo? Invito a tornare all'Eterno e a stracciare il proprio cuore Gioele 2:12 «Percio' ora», dice l'Eterno, «tornate a me con tutto il vostro cuore, con digiuni, con pianti e con lamenti». Gioele 2:13 Stracciate il vostro cuore e non le vostre vesti e tornate all'Eterno, il vostro DIO, perche' egli e' misericordioso e pieno di compassione, lento all'ira e di grande benignita', e si pente del male mandato. Gioele 2:14 Chi sa che non si volga e si penta, e lasci dietro a se' una benedizione, un'offerta di cibo e una libazione per l'Eterno, il vostro DIO? Gioele 2:15 Suonate la tromba in Sion, proclamate un digiuno, convocate una solenne assemblea. Gioele 2:16 Radunate il popolo, santificate l'assemblea, riunite i vecchi, radunate i fanciulli e quelli che succhiano al seno. Esca lo sposo dalla sua camera e la sposa dalla sua camera nuziale. Gioele 2:17 Fra il portico e l'altare, piangano i sacerdoti, i ministri dell'Eterno, e dicano: «Risparmia, o Eterno, il tuo popolo e non dare la tua eredita' al vituperio o ad essere dominata dalle nazioni. Perche' si direbbe fra i popoli: "Dov'e' il loro DIO?"». Promesse di grande abbondanza Gioele 2:18 Allora l'Eterno si e' mosso a gelosia per il suo paese e ha avuto compassione del suo popolo. Gioele 2:19 L'Eterno rispondera' e dira' al suo popolo: «Ecco, io vi mandero' grano, mosto e olio e ne avrete a sazieta' e non vi rendero' piu' il vituperio delle nazioni. Gioele 2:20 Allontanero' da voi l'esercito del nord e lo guidero' in una terra arida e desolata: la sua avanguardia verso il mare orientale e la sua retroguardia verso il mare occidentale, il suo puzzo salira', il suo fetore si levera', perche' ha fatto cose grandi. Gioele 2:21 Non temere, o suolo, gioisci rallegrati, perche' l'Eterno ha fatto cose grandi. Gioele 2:22 Non temete, o bestie dei campi, perche' i terreni da pascolo, sono rinverditi gli alberi portano il loro frutto il fico e la vite danno tutta la loro ricchezza. Gioele 2:23 Gioite quindi, o figli di Sion, e rallegratevi nell'Eterno, il vostro DIO, perche' vi ha dato la prima pioggia, secondo giustizia e fara' cadere per voi la pioggia, la prima pioggia e l'ultima pioggia nel primo mese. Gioele 2:24 Le aie saranno piene di grano e i tini traboccheranno di mosto e di olio; Gioele 2:25 cosi vi compensero' delle annate che hanno divorato la cavalletta, la larva della cavalletta la locusta e il bruco, il mio grande esercito che avevo mandato contro di voi. Gioele 2:26 E voi mangerete in abbondanza e sarete saziati, e loderete il nome dell'Eterno, il vostro DIO, che per voi ha fatto meraviglie, e il mio popolo non sara' mai piu' coperto di vergogna. Gioele 2:27 Allora voi riconoscerete che io sono in mezzo ad Israele e che sono l'Eterno, il vostro DIO, e non ce n'e' alcun altro; il mio popolo non sara' mai piu' coperto di vergogna». L'ultima grande pioggia dello Spirito, prima del giorno dell'Eterno Gioele 2:28 «Dopo questo avverra' che io spandero' il mio Spirito sopra ogni carne, i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri vecchi faranno sogni, i vostri giovani avranno visioni. Gioele 2:29 In quei giorni spandero' il mio Spirito anche sui servi e sulle serve. Gioele 2:30 Faro' prodigi nei cieli e sulla terra: sangue fuoco e colonne di fumo. Gioele 2:31 Il sole sara' mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e terribile giorno dell'Eterno. Gioele 2:32 E avverra' che chiunque invochera' il nome dell'Eterno sara' salvato, perche' sul monte Sion e in Gerusalemme vi sara' salvezza, come ha detto l'Eterno, e fra i superstiti che l'Eterno chiamera'». Il giudizio di Dio sulle nazioni Gioele 3:1 «Poiche' ecco, in quei giorni e in quel tempo, quando faro' ritornare dalla cattivita' quei di Giuda e di Gerusalemme, Gioele 3:2 radunero' tutte le nazioni e le faro' scendere nella valle di Giosafat, e la' eseguiro' il mio giudizio su di loro, per Israele, mio popolo e mia eredita', che hanno disperso fra le nazioni, dividendosi quindi il mio paese. Gioele 3:3 Hanno gettato la sorte sul mio popolo, hanno dato un fanciullo in cambio di una prostituta e hanno venduto una fanciulla in cambio di vino, perche' potessero bere. Gioele 3:4 Inoltre che cosa siete voi per me Tiro e Sidone, e voi tutte le regioni della Filistia? Volete forse ripagarmi per qualcosa che ho fatto? Ma se mi ripagate rapidamente e senza indugio faro' ricadere cio' che avete fatto sul vostro capo. Gioele 3:5 Perche' voi avete preso il mio argento e il mio oro e avete portato nei vostri templi il meglio delle mie cose preziose, Gioele 3:6 e avete venduto i figli di Giuda e i figli di Gerusalemme ai figli dei Javaniti, per allontanarli dal loro paese. Gioele 3:7 Ecco, io li faro' risvegliare dal luogo dove li avete venduti e faro' ricadere sul vostro capo cio' che avete fatto. Gioele 3:8 Vendero' i vostri figli e le vostre figlie nelle mani dei figli di Giuda che li venderanno ai Sabei, a una nazione lontana, perche' l'Eterno ha parlato». Gioele 3:9 Proclamate questo fra le nazioni: «preparate la guerra, fate risvegliare gli uomini valorosi, si avvicinino, salgano tutti gli uomini di guerra! Gioele 3:10 Forgiate spade con i vostri vomeri e lance con le vostre falci. Il debole dica: "Sono forte!"». Gioele 3:11 Affrettatevi e venite, nazioni tutte d'attorno, e radunatevi! La', o Eterno, fa' scendere i tuoi uomini valorosi! Gioele 3:12 «Si destino e salgano le nazioni alla valle di Giosafat, perche' la' io siedero' a giudicare tutte le nazioni d'intorno. Gioele 3:13 Mettete mano alla falce perche' la messe e' matura. Venite, scendete, perche' il torchio e' pieno, i tini traboccano, poiche' grande e' la loro malvagita'. Gioele 3:14 Moltitudini, moltitudini nella Valle della decisione. Poiche' il giorno dell'Eterno e' vicino, nella Valle della decisione». Gioele 3:15 Il sole e la luna si oscurano e le stelle ritirano il loro splendore. Gioele 3:16 L'Eterno ruggira' da Sion e fara' sentire la sua voce da Gerusalemme, tanto che i cieli e la terra tremeranno. Ma l'Eterno sara' un rifugio per il suo popolo e una fortezza per i figli d'Israele. Restaurazione d'Israele Gioele 3:17 «Allora voi riconoscerete che io sono l'Eterno, il vostro DIO, che dimora in Sion, mio monte santo. Cosi Gerusalemme sara' santa e gli stranieri non vi passeranno piu'». Gioele 3:18 In quel giorno avverra' che i monti stilleranno mosto, il latte scorrera' dai colli e l'acqua scorrera' in tutti i ruscelli di Giuda. Dalla casa dell'Eterno sgorghera' una fonte, che irrighera' la valle di Scittim. Gioele 3:19 «L'Egitto diventera' una desolazione e Edom un deserto desolato per la violenza contro i figli di Giuda, perche' hanno versato sangue innocente nel loro paese. Gioele 3:20 Ma Giuda rimarra' per sempre, e Gerusalemme di generazione in generazione. Gioele 3:21 Li purifichero' dal loro sangue versato, di cui non li avevo purificati, e l'Eterno dimorera' in Sion».Amos 1:1-9:15 Giudizio di Dio su vari popoli vicini a Israele e a Giuda Amos 1:1 Parole di Amos, uno dei mandriani di Tekoa, che ebbe in visione riguardo a Israele, al tempo di Uzziah re di Giuda e al tempo di Geroboamo, figlio di Joas, re d'Israele, due anni prima del terremoto. Amos 1:2 Egli disse: «L'Eterno rugge da Sion e fa sentire la sua voce da Gerusalemme; i pascoli dei pastori fanno cordoglio e la sommita' del Karmel e' inaridita». Amos 1:3 Cosi parla l'Eterno: «Per tre misfatti di Damasco, anzi per quattro, io non revochero' la sua punizione, perche' hanno tritato Galaad con trebbie di ferro. Amos 1:4 Percio' mandero' fuoco nella casa di Hazael, che divorera' i palazzi di Ben-Hadad. Amos 1:5 Spezzero' anche le sbarre di Damasco sterminero' l'abitante da Bikath-aven e chi detiene lo scettro da Beth-eden, e il popolo di Siria andra' in cattivita' a Kir», dice l'Eterno. Amos 1:6 Cosi dice l'Eterno: «Per tre misfatti di Gaza, anzi per quattro, io non revochero' la sua punizione, perche' hanno deportato un'intera popolazione per consegnarla a Edom. Amos 1:7 Percio' mandero' fuoco entro le mura di Gaza, che ne divorera' i palazzi. Amos 1:8 Sterminero' l'abitante da Ashdod e chi detiene lo scettro da Ashkelon volgero' la mia mano contro Ekron, e il resto dei Filistei perira'», dice il Signore, l'Eterno. Amos 1:9 Cosi dice l'Eterno: «Per tre misfatti di Tiro, anzi per quattro, io non revochero' la sua punizione, perche' hanno consegnato come prigionieri un'intera popolazione a Edom, senza ricordarsi del patto fraterno. Amos 1:10 Percio' mandero' fuoco entro le mura di Tiro, che ne divorera' i palazzi». Amos 1:11 Cosi dice l'Eterno: «Per tre misfatti di Edom, anzi per quattro, io non revochero' la sua punizione, perche' ha inseguito suo fratello con la spada, soffocando ogni compassione; la sua ira dilania in continuazione e conserva la sua collera per sempre. Amos 1:12 Percio' mandero' fuoco contro Teman, che divorera' i palazzi di Botsrah». Amos 1:13 Cosi dice l'Eterno: «Per tre misfatti dei figli di Ammon, anzi per quattro, io non revochero' la sua punizione, perche' hanno sventrato le donne incinte di Galaad per allargare i loro confini. Amos 1:14 Percio' accendero' un fuoco entro le mura di Rabbah, che ne divorera' i palazzi tra lo strepito di un giorno di battaglia, tra il turbine in un giorno di uragano. Amos 1:15 Il loro re andra' in cattivita', egli insieme ai suoi capi», dice l'Eterno. Amos 2:1 Cosi dice l'Eterno: «Per tre misfatti, di Moab, anzi per quattro, io non revochero' la sua punizione, perche' ha bruciato le ossa del re di Edom, riducendole in calce. Amos 2:2 Percio' mandero' fuoco in Moab, che divorera' i palazzi di Kerioth, e Moab perira' in mezzo al tumulto, al grido di guerra e al suono delle trombe. Amos 2:3 Sterminero' dal suo mezzo il giudice e uccidero' tutti i suoi capi con lui», dice l'Eterno. Giudizio di Dio su Giuda e su Israele Amos 2:4 Cosi dice l'Eterno: «Per tre misfatti di Giuda, anzi per quattro, io non revochero' la sua punizione, perche' hanno disprezzato la legge dell'Eterno e non hanno osservato i suoi statuti. Cosi gli idoli, dietro i quali gia' andarono i loro padri, li hanno fatti sviare. Amos 2:5 Percio' mandero' fuoco in Giuda, che divorera' i palazzi di Gerusalemme». Amos 2:6 Cosi dice l'Eterno: «Per tre misfatti d'Israele, anzi per quattro, io non revochero' la sua punizione, perche' vendono il giusto per denaro e il povero per un paio di sandali, Amos 2:7 essi che desiderano ardentemente vedere la polvere della terra sul capo dei miseri e pervertono il diritto degli umili. Un uomo e suo padre vanno entrambi dalla stessa ragazza, per profanare il mio santo nome. Amos 2:8 Si stendono accanto ad ogni altare su vesti prese in pegno e nella casa dei loro de'i bevono il vino di quelli colpiti da multa. Amos 2:9 Eppure io distrussi davanti a loro l'Amorreo, la cui altezza era come l'altezza dei cedri ed era forte come le querce; io distrussi il suo frutto in alto e le sue radici in basso. Amos 2:10 Io vi feci anche uscire dal paese d'Egitto e vi condussi per quarant'anni nel deserto, per darvi in eredita' il paese dell'Amorreo. Amos 2:11 Feci sorgere alcuni profeti tra i vostri figli e Nazirei fra i vostri giovani. Non e' forse cosi, o figli d'Israele?», dice l'Eterno. Amos 2:12 «Ma voi avete fatto bere vino ai Nazirei e avete comandato ai profeti, dicendo: "Non profetizzate". Amos 2:13 Ecco io sono schiacciato sotto di voi, come e' schiacciato il carro pieno di covoni. Amos 2:14 Percio' il veloce non avra' modo di fuggire, il forte non consolidera' la sua forza ne' l'uomo valoroso salvera' la sua vita. Amos 2:15 Chi maneggia l'arco non potra' resistere, chi ha piedi veloci non riuscira' a scappare, ne' salvera' la sua vita il cavaliere a cavallo. Amos 2:16 In quel giorno il piu' coraggioso fra gli uomini valorosi fuggira' nudo», dice l'Eterno. Israele sara' punito per i suoi peccati Amos 3:1 Ascoltate questa parola che l'Eterno ha pronunciato contro di voi, o figli d'Israele, contro tutta la famiglia che ho fatto uscire dal paese d'Egitto: Amos 3:2 «Soltanto voi ho conosciuto fra tutte le famiglie della terra; percio' io vi puniro' per tutte le vostre iniquita'». Amos 3:3 Possono due camminare insieme se prima non si sono messi d'Accordo? Amos 3:4 Ruggisce forse il leone nella foresta, se non ha una preda? Alzera' il leoncello la voce dalla sua tana, se non ha preso nulla? Amos 3:5 Cade forse l'uccello in una trappola a terra, se non gli e' teso un laccio? Scatta forse la trappola dal suolo, se non ha preso qualcosa? Amos 3:6 Se in citta' si suona la tromba, non si spaventera' forse il popolo? Se in una citta' accade una sciagura, non l'ha forse causata l'Eterno? Amos 3:7 Poiche' il Signore, l'Eterno, non fa nulla, senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti. Amos 3:8 Il leone ha ruggito, chi non avra' paura? Il Signore, l'Eterno, ha parlato chi non profetizzera'? Amos 3:9 «Fatelo udire sui palazzi di Ashdod e sui palazzi del paese d'Egitto e dite: Radunatevi sui monti di Samaria, e vedete quanti disordini ci sono in mezzo ad essa e oppressioni dentro di essa. Amos 3:10 Essi non sanno fare cio' che e' retto, dice l'Eterno, nei loro palazzi accumulano violenza e rapina». Amos 3:11 Percio', cosi dice il Signore, l'Eterno: «Il nemico circondera' da ogni lato il paese, fara' crollare la tua forza e i tuoi palazzi saranno saccheggiati». Amos 3:12 Cosi dice l'Eterno: «Come un pastore strappa dalle fauci del leone due gambe o un pezzo d'orecchio, cosi saranno strappati i figli d'Israele che in Samaria stanno sull'angolo di un letto o sul damasco di un divano. Amos 3:13 Ascoltate e attestatelo nella casa di Giacobbe», dice il Signore, l'Eterno il DIO degli eserciti Amos 3:14 «nel giorno in cui puniro' Israele per le sue trasgressioni, puniro' anche gli altari di Bethel; i corni dell'altare saranno spezzati e cadranno a terra. Amos 3:15 Percuotero' le case d'inverno assieme alle case d'estate; le case d'avorio periranno e le grandi case scompariranno», dice l'Eterno. Israele non e' ritornato all'Eterno Amos 4:1 Ascoltate questa parola, vacche di Bashan, che siete sul monte di Samaria, voi, che opprimete i miseri, che maltrattate i poveri, che dite ai vostri signori: «Portate vino e beviamo». Amos 4:2 Il Signore, l'Eterno, ha giurato per la sua santita': «Ecco, verranno per voi giorni, in cui sarete portate via con uncini e quelli rimasti con ami da pesca. Amos 4:3 Uscirete attraverso le brecce, ognuna dritto davanti a se', e sarete gettate nell'Harmon» dice l'Eterno. Amos 4:4 «Andate a Bethel e peccate, a Ghilgal peccate ancora di piu'. Portate ogni mattina i vostri sacrifici e ogni tre giorni le vostre decime. Amos 4:5 Offrite un sacrificio di ringraziamento con lievito. Proclamate le offerte volontarie e propagandatele, perche' cosi vi piace di fare, o figli d'Israele», dice il Signore l'Eterno. Amos 4:6 «Vi ho pure lasciato a denti asciutti in tutte le vostre citta' e senza pane in tutte le vostre dimore, ma non siete ritornati a me», dice l'Eterno. Amos 4:7 «Inoltre ho trattenuto da voi la pioggia a tre mesi dalla mietitura. Ho fatto piovere su una citta', mentre non e' piovuto su un'altra citta'. Su una parte di campo e' piovuto, ma la parte su cui non e' piovuto e' seccata. Amos 4:8 Cosi due o tre citta' vagavano verso un'altra citta' per bere acqua, senza potersi dissetare, ma voi non siete tornati a me», dice l'Eterno. Amos 4:9 «Vi ho colpito con il carbonchio e con la ruggine. Il bruco ha divorato i vostri numerosi giardini, le vostre vigne, i vostri fichi e i vostri ulivi, ma voi non siete tornati a me», dice l'Eterno. Amos 4:10 «Ho mandato fra voi la peste, come avevo fatto in Egitto; ho ucciso i vostri giovani con la spada assieme ai vostri cavalli catturati; ho fatto salire il fetore dei vostri accampamenti nelle vostre stesse narici, ma non siete ritornati a me» dice l'Eterno. Amos 4:11 «Vi ho travolti, come Sodoma e Gomorra, e voi siete stati come un tizzone strappato da un incendio, ma non siete ritornati a me», dice l'Eterno. Amos 4:12 «Percio' cosi faro' a te o Israele; e perche' io faro' questo a te preparati o Israele, a incontrare il tuo DIO». Amos 4:13 Poiche' ecco, colui che forma i monti e crea il vento, che fa conoscere all'uomo qual e' il suo pensiero, che cambia l'aurora in tenebre e cammina sugli alti luoghi della terra: l'Eterno il DIO degli eserciti, e' il suo nome. Lamentazione su Israele e invito al ravvedimento Amos 5:1 Ascoltate questa parola, questo lamento che io elevo su di voi o casa d'Israele. Amos 5:2 La vergine d'Israele e' caduta e non si alzera' piu'; essa giace abbandonata sul suo suolo e nessuno la rialza. Amos 5:3 Poiche' cosi dice il Signore, l'Eterno: «La citta' che usciva con mille uomini restera' con cento, quella invece che usciva con cento restera' con dieci per la casa d'Israele». Amos 5:4 Poiche' cosi dice l'Eterno alla casa d'Israele: «Cercate me e vivrete, Amos 5:5 ma non cercate Bethel non andate a Ghilgal, non proseguite fino a Beer-Sceba, perche' Ghilgal andra' certamente in cattivita' e Bethel sara' ridotta al nulla. Amos 5:6 Cercate l'Eterno e vivrete perche' non irrompa come fuoco nella casa di Giuseppe e la divori, senza che in Bethel nessuno lo spenga. Amos 5:7 Egli abbandona quelli che mutano la rettitudine e la giustizia in assenzio sulla terra». Amos 5:8 Egli ha fatto le Pleiadi e Orione, muta l'ombra di morte in aurora e rende il giorno oscuro come la notte; chiama le acque del mare e le riversa sulla faccia della terra: il suo nome e' l'Eterno. Amos 5:9 Fa venire repentinamente la rovina sui potenti, e cosi la distruzione piomba sulle fortezze. Amos 5:10 Essi odiano chi li riprende alla porta e hanno in orrore chi parla con integrita'. Amos 5:11 Quindi, poiche' calpestate il povero ed esigete da lui tributi di frumento, anche se avete costruito case con pietre squadrate, non le abiterete; avete piantato vigne deliziose, ma non ne berrete il vino. Amos 5:12 Io infatti conosco quanto siano numerose le vostre trasgressioni e quanto gravi i vostri peccati; voi opprimete il giusto, accettate regali e fate torto ai poveri alla porta. Amos 5:13 Percio' l'uomo prudente in questo tempo tacera', perche' il tempo e' malvagio. Amos 5:14 Cercate il bene e non il male, affinche' viviate, e cosi l'Eterno, il DIO degli eserciti, sia con voi, come dite. Amos 5:15 Odiate il male, amate il bene e stabilite saldamente il diritto alla porta. Forse l'Eterno, il Dio degli eserciti, usera' misericordia col residuo di Giuseppe. Amos 5:16 Percio' cosi dice l'Eterno, il DIO degli eserciti, il Signore: «In tutte le piazze ci sara' lamento e in tutte le strade si dira': "Ahime', ahime'!". Allora chiameranno l'agricoltore al lutto e quelli abili a piangere a fare lamenti. Amos 5:17 In tutte le vigne ci sara' lamento, perche' io passero' in mezzo a te», dice l'Eterno. Il giorno dell'Eterno Amos 5:18 Guai a voi che desiderate il giorno dell'Eterno! Che sara' mai per voi il giorno dell'Eterno? Sara' un giorno di tenebre e non di luce. Amos 5:19 Sara' come quando uno fugge davanti a un leone e s'imbatte in un orso; o entra in casa, appoggia la mano alla parete e un serpente lo morde. Amos 5:20 Il giorno dell'Eterno non e' forse tenebre e non luce, molto tenebroso e senza alcun splendore? Amos 5:21 «Io odio, disprezzo le vostre feste, non provo piacere nelle vostre solenni assemblee. Amos 5:22 Anche se mi offrite i vostri olocausti e le vostre oblazioni di cibo, io non le gradiro', ne' riguardero' con favore ai sacrifici di ringraziamento di bestie grasse. Amos 5:23 Allontana da me il rumore dei tuoi canti, perche' non voglio udire la musica delle tue arpe. Amos 5:24 Ma scorra il diritto come acqua e la giustizia come un corso d'acqua perenne. Amos 5:25 O casa d'Israele, mi avete offerto sacrifici e oblazioni di cibo nel deserto per quarant'anni? Amos 5:26 Voi avete pure trasportato Sikkuth vostro re e Kiun, le vostre immagini, la stella dei vostri de'i, che vi siete fatti. Amos 5:27 Percio' io vi faro' andare in cattivita' al di la' di Damasco», dice l'Eterno, il cui nome e' DIO degli eserciti. Guai per quelli che vivono nell'agiatezza e si sentono al sicuro Amos 6:1 Guai a quelli che vivono nell'agiatezza in Sion e si sentono sicuri sul monte di Samaria, persone illustri della prima fra le nazioni, ai quali va la casa d'Israele. Amos 6:2 Passate a Kalneh e guardate, di la' andate ad Hamath la grande, poi scendete a Gath dei Filistei. Sono forse esse migliori di questi regni o e' il loro territorio piu' vasto del vostro? Amos 6:3 Voi volete allontanare il giorno malvagio, ma fate avvicinare la sede della violenza. Amos 6:4 Guai a quelli sdraiati su letti d'avorio, che si distendono sui loro divani e mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli presi dalla stalla. Amos 6:5 Cantano al suono dell'arpa e come Davide inventano per se' strumenti musicali; Amos 6:6 bevono il vino in larghe coppe e si ungono con gli unguenti migliori, ma non si addolorano per la rovina di Giuseppe. Amos 6:7 Percio' andranno in cattivita' alla testa dei deportati e quelli che si distendono sui divani ai banchetti saranno rimossi. Amos 6:8 Il Signore, l'Eterno, l'ha giurato per se stesso, dice l'Eterno, il DIO degli eserciti: «Io detesto la magnificenza di Giacobbe e odio i suoi palazzi; percio' daro' in potere del nemico la citta' con tutto cio' che contiene». Amos 6:9 E avverra' che se saranno lasciati dieci uomini in una casa, moriranno anch'essi. Amos 6:10 Quando un parente verra' con chi brucia i corpi a prendere i corpi per portarli fuori di casa dira' a chi si trova nell'interno della casa: «Ce n'e' altri con te?». L'altro rispondera': «No». E il primo dira': «Zitto, perche' non si deve menzionare il nome dell'Eterno». Amos 6:11 Poiche' ecco, l'Eterno comanda e riduce la casa grande in sterco e la piccola in frantumi. Amos 6:12 Corrono forse i cavalli sulle rocce o vi si ara con i buoi? Ma voi mutate il diritto in veleno e il frutto della giustizia in assenzio, Amos 6:13 voi, che vi rallegrate per Lo-debar, voi che dite: «Non abbiamo preso per noi Karnaim con la nostra forza?». Amos 6:14 «Poiche' ecco, o casa d'Israele», dice l'Eterno il DIO degli eserciti, «io faro' sorgere contro di voi una nazione, che vi opprimera' dall'ingresso di Hamath fino al torrente dell'Arabah». Visioni di avvertimento per Israele Amos 7:1 Ecco cio' che mi fece vedere il Signore, l'Eterno: egli formava cavallette, quando iniziava a crescere la seconda erba; ed ecco, la seconda erba veniva dopo la falciatura del re. Amos 7:2 Quando esse ebbero finito di divorare l'erba della terra io dissi: «Signore, Eterno deh perdona. Come potrebbe durare Giacobbe, dato che e' piccolo?». Amos 7:3 L'Eterno si penti di questo: «Cio' non avverra'», disse l'Eterno. Amos 7:4 Ecco cio' che mi fece vedere il Signore, l'Eterno: il Signore, l'Eterno, proclamava di voler difendere la sua causa col fuoco; e il fuoco divoro' il grande abisso e divoro' una parte del paese. Amos 7:5 Allora io dissi: «Signore, Eterno, deh, cessa. Come potrebbe durare Giacobbe, dato che e' piccolo?». Amos 7:6 L'Eterno si penti di questo: «Neppure questo avverra'», disse il Signore, l'Eterno. Amos 7:7 Ecco cio' che egli mi fece vedere: il Signore stava ritto sopra un muro a piombo e con un filo a piombo in mano. Amos 7:8 L'Eterno mi disse: «Amos, che cosa vedi?». Io risposi: «Un filo a piombo». Allora il Signore disse: «Ecco, io pongo un filo a piombo in mezzo al mio popolo Israele; non lo risparmiero' piu' a lungo. Amos 7:9 Gli alti luoghi d'Isacco saranno devastati e i santuari d'Israele saranno distrutti; io mi levero' con la spada contro la casa di Geroboamo». Amos 7:10 Allora Amatsiah, sacerdote di Bethel mando' a dire a Geroboamo re d'Israele: «Amos congiura contro di te in mezzo alla casa d'Israele; il paese non e' in grado di sopportare tutte le sue parole. Amos 7:11 Amos infatti ha detto cosi: "Geroboamo morira' di spada e Israele sara' certamente deportato lontano dal suo paese"». Amos 7:12 Amatsiah disse ad Amos: «Veggente, va scappatene nel paese di Giuda; la' mangerai pane e la' profetizzerai; Amos 7:13 ma non profetizzare piu' a Bethel, perche' e' il santuario del re e la residenza reale». Amos 7:14 Allora Amos rispose e disse ad Amatsiah: «Io non ero profeta ne' figlio di profeti, ma ero un mandriano e coltivavo i sicomori. Amos 7:15 L'Eterno mi prese da dietro al gregge, e l'Eterno mi disse: "Va', profetizza al mio popolo d'Israele". Amos 7:16 Ora percio' ascolta la parola dell'Eterno: Tu dici: "Non profetizzare contro Israele e smettila di parlare contro la casa di Isacco". Amos 7:17 Percio' cosi parla l'Eterno: "Tua moglie si prostituira' nella citta', i tuoi figli e le tue figlie cadranno di spada e il tuo paese sara' spartito con la corda; tu morirai su terra impura e Israele sara' certamente deportato lontano dal suo paese"». Visione del cesto di frutti estivi ed imminente rovina d'Israele Amos 8:1 Ecco cio' che mi fece vedere il Signore, l'Eterno: era un cesto di frutti estivi. Amos 8:2 Egli mi disse: «Amos che cosa vedi?». Io risposi: «Un cesto di frutti estivi». L'Eterno mi disse: «e' giunta la fine per il mio popolo Israele; non lo risparmiero' piu' a lungo. Amos 8:3 In quel giorno i canti del tempio, diventeranno lamenti», dice il Signore, l'Eterno. «Ci saranno ovunque molti cadaveri; li getteranno fuori in silenzio». Amos 8:4 Ascoltate questo, o voi che divorate il bisognoso e sopprimete i poveri del paese, Amos 8:5 e dite: «Quando passera' la luna nuova perche' possiamo vendere il grano, e il sabato perche' possiamo dar inizio alla vendita del grano, rimpicciolendo l'efa e ingrandendo il siclo, falsificando le bilance per frodare, Amos 8:6 comprando i poveri con denaro, il bisognoso per un paio di sandali e vendendo anche i rifiuti di scarto del grano?». Amos 8:7 L'Eterno l'ha giurato per l'orgoglio di Giacobbe: «Non dimentichero' mai nessuna delle loro opere. Amos 8:8 Non tremera' forse il paese per questo e non saranno in lutto tutti i suoi abitanti? Si sollevera' tutto quanto come il Nilo, si agitera' e si abbassera' come il fiume d'Egitto. Amos 8:9 In quel giorno avverra'», dice il Signore, l'Eterno, «che io faro' tramontare il sole a mezzodi e oscurero' la terra in pieno giorno. Amos 8:10 Mutero' le vostre feste in lutto e tutti i vostri canti in lamento, faro' mettere su ogni fianco il sacco e rendero' calva ogni testa. Ne faro' come un lutto per un figlio unico e la sua fine sara' come un giorno di amarezza. Amos 8:11 Ecco, verranno i giorni», dice il Signore, l'Eterno, «in cui mandero' la fame nel paese, non fame di pane ne' sete di acqua, ma piuttosto di udire le parole dell'Eterno. Amos 8:12 Essi andranno errando da un mare all'altro, da nord a est, correranno qua e la' in cerca della parola dell'Eterno, ma non la troveranno. Amos 8:13 In quel giorno le belle fanciulle e i giovani scelti verranno meno per la sete. Amos 8:14 Quelli che giurano per il peccato di Samaria e dicono: "Come il tuo DIO vive, o Dan", e: "Come vive Beer-Sceba", cadranno e non risorgeranno piu'». Sara' impossibile sfuggire al giudizio di Dio su Israele Amos 9:1 Io vidi il Signore che stava in piedi vicino all'Altare e disse: «Colpisci i capitelli e siano scosse le porte, e spezzali sulla testa di tutti loro. Io uccidero' quindi i loro superstiti con la spada. Nessun di essi che fugge riuscira' a scampare, e nessuno di essi che scappa riuscira' a mettersi in salvo. Amos 9:2 Anche se penetrassero nello Sceol, di la' li strappera' la mia mano, anche se salissero in cielo, di la' io li tirero' giu'. Amos 9:3 Anche se si nascondessero in cima al Karmel, di la' li scovero' e li prendero'; anche se si celassero al mio sguardo in fondo al mare, la' comandero' al serpente di morderli; Amos 9:4 anche se andassero in cattivita' davanti ai loro nemici, la' comandero' alla spada di ucciderli. Io fissero' su di loro i miei occhi per il male e non per il bene. Amos 9:5 Il Signore, l'Eterno degli eserciti, e' lui che tocca la terra ed essa si fonde, e tutti i suoi abitanti fanno cordoglio; essa si solleva tutta quanta come il Nilo e si abbassa come il fiume d'egitto. Amos 9:6 e' lui che costruisce nei cieli le sue stanze superiori e ha fondato la sua volta sulla terra; e' lui che chiama le acque del mare e le riversa sulla faccia della terra; il suo nome e' l'Eterno. Amos 9:7 Non siete voi per me come i figli degli Etiopi, o figli d'Israele?», dice l'Eterno. «Non ho io fatto uscire Israele dal paese d'Egitto, i Filistei da Kaftor e i Siri da Kir? Amos 9:8 Ecco, gli occhi del Signore l'Eterno, sono sul regno peccatore: io lo sterminero' dalla faccia della terra, ma non sterminero' del tutto la casa di Giacobbe», dice l'Eterno. Amos 9:9 «Poiche' ecco, io daro' il comando e vagliero' la casa d'Israele fra tutte le nazioni, come si vaglia col setaccio, ma a terra non cadra' neppure il piu' piccolo chicco di grano. Amos 9:10 Tutti i peccatori del mio popolo moriranno per la spada, essi che dicono: "La calamita' non si avvicinera' ne' giungera' fino a noi"». La restaurazione d'Israele Amos 9:11 «In quel giorno, io rialzero' il tabernacolo di Davide che e' caduto, riparero' le sue brecce e rialzero' le sue rovine, e lo ricostruiro' come nei giorni antichi, Amos 9:12 affinche' posseggano il resto di Edom e tutte le nazioni sulle quali e' invocato il mio nome», dice l'Eterno che fara' questo. Amos 9:13 «Ecco, i giorni vengono», dice l'Eterno, «in cui chi ara giungera' vicino a chi miete e chi pigia l'uva a chi sparge il seme; allora i monti stilleranno mosto, che scorrera' giu' per i colli. Amos 9:14 Faro' tornare dalla cattivita' il mio popolo Israele, ed essi ricostruiranno le citta' desolate e le abiteranno, pianteranno vigne e ne berranno il vino, coltiveranno giardini e ne mangeranno i frutti. Amos 9:15 Li piantero' sulla loro terra e non saranno mai piu' sradicati dal suolo che io ho dato loro, dice l'Eterno, il tuo DIO».Giona 1:1-4:11 La disubbidienza di Giona e la conseguente grande tempesta Giona 1:1 E la parola dell'Eterno fu rivolta a Giona, figlio di Amittai, dicendo: Giona 1:2 «Le'vati, va' a Ninive, la grande citta' e predica contro di lei, perche' la loro malvagita' e' salita davanti a me». Giona 1:3 Ma Giona si levo' per fuggire a Tarshish, lontano dalla presenza dell'Eterno. Cosi scese a Giaffa, dove trovo' una nave che andava a Tarshish. Pago' il prezzo stabilito e s'imbarco' per andare con loro a Tarshish, lontano dalla presenza dell'Eterno. Giona 1:4 Ma l'Eterno scateno' un forte vento sul mare e si levo' una grande tempesta sul mare, sicche' la nave minacciava di sfasciarsi. Giona 1:5 I marinai, spaventati, gridarono ciascuno al proprio dio e gettarono in mare il carico che era sulla nave per alleggerirla. Intanto Giona era sceso nelle parti piu' recondite della nave, si era coricato e dormiva profondamente. Giona 1:6 Il capitano gli si avvicino' e gli disse: «Che fai cosi profondamente addormentato? Alzati, invoca il tuo DIO! Forse DIO si dara' pensiero di noi e non periremo». Giona 1:7 Poi si dissero l'un l'altro: «Venite gettiamo le sorti per sapere a causa di chi ci e' venuta addosso questa sciagura». Cosi gettarono le sorti e la sorte cadde su Giona. Giona 1:8 Allora gli chiesero: «Spiegaci dunque per causa di chi ci e' venuta addosso questa sciagura. Qual e' il tuo mestiere? Da dove vieni? Qual e' il tuo paese? A quale popolo appartieni?». Giona 1:9 Egli rispose loro: «Io sono un Ebreo e temo l'Eterno il DIO del cielo, che ha fatto il mare e la terra ferma». Giona 1:10 Allora quegli uomini furono presi da grande spavento e gli dissero: «Perche' hai fatto questo?». Essi infatti si erano resi conto che egli fuggiva lontano dalla presenza dell'Eterno perche' lo aveva loro detto. Giona, gettato in mare Giona 1:11 Essi gli dissero: «Cosa dobbiamo farti perche' il mare si calmi per noi?». Il mare infatti si faceva sempre piu' tempestoso. Giona 1:12 Egli rispose loro: «Prendetemi e gettatemi in mare e il mare si calmera' per voi, perche' io so che questa grande tempesta vi e' venuta addosso per causa mia». Giona 1:13 Tuttavia quegli uomini remavano con forza per riportare la nave a terra, ma non riuscivano, perche' il mare si faceva sempre piu' tempestoso contro di loro. Giona 1:14 Percio' gridarono all'Eterno e dissero: «Deh, o Eterno, non lasciare che periamo per la vita di questo uomo e non renderci colpevoli di sangue innocente, perche' tu, o Eterno, hai fatto come hai voluto». Giona 1:15 Quindi presero Giona e lo gettarono in mare, e la furia del mare si calmo'. Giona 1:16 Quegli uomini allora, presi da un gran timore dell'Eterno, offrirono un sacrificio all'Eterno e fecero voti. La preghiera di Giona dal ventre del pesce e sua liberazione Giona 2:1 Ora l'Eterno aveva preparato un grosso pesce perche' inghiottisse Giona; e Giona fu nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Giona 2:2 Allora Giona prego' l'Eterno, il suo DIO, dal ventre del pesce e disse: Giona 2:3 «Nella mia sventura ho gridato all'Eterno ed egli mi ha risposto dal grembo dello Sceol, ho gridato e tu hai udito la mia voce. Giona 2:4 Mi hai gettato in un luogo profondo, nel cuore dei mari, la corrente mi ha circondato e tutti i tuoi flutti e le tue onde mi sono passati sopra. Giona 2:5 Allora ho detto: Sono stato scacciato dalla tua presenza. Eppure guardero' ancora verso il tuo santo tempio. Giona 2:6 Le acque mi hanno circondato fino all'anima, l'abisso mi ha avvolto, le alghe si sono avvolte intorno al mio capo. Giona 2:7 Sono disceso fino alle fondamenta dei monti, la terra chiuse le sue sbarre dietro a me per sempre, ma tu hai fatto risalire la mia vita dalla fossa, o Eterno, mio DIO. Giona 2:8 Quando la mia anima veniva meno dentro di me, mi sono ricordato dell'Eterno, e la mia preghiera e' giunta fino a te, nel tuo santo tempio. Giona 2:9 Quelli che riguardano alle vanita' bugiarde abbandonano la fonte stessa della loro grazia. Giona 2:10 Ma io con voci di lode ti offriro' sacrifici e adempiro' i voti che ho fatto. La salvezza appartiene all'Eterno». Giona 2:11 Allora l'Eterno parlo' al pesce e il pesce vomito' Giona sull'asciutto. Predicazione di Giona a Ninive e pentimento dei Niniviti Giona 3:1 La parola dell'Eterno fu rivolta a Giona per la seconda volta, dicendo: Giona 3:2 «Le'vati, va' a Ninive, la grande citta', e proclama ad essa il messaggio che ti comando». Giona 3:3 Cosi Giona si levo' e ando' a Ninive secondo la parola dell'Eterno. Or Ninive, era una citta' molto grande davanti a Dio, di tre giornate di cammino. Giona 3:4 Giona comincio' a inoltrarsi nella citta' per il cammino di una giornata e predicando diceva: «Ancora quaranta giorni e Ninive sara' distrutta». Giona 3:5 Allora i Niniviti a credettero a DIO, proclamarono un digiuno e si vestirono di sacco, dal piu' grande al piu' piccolo di loro. Giona 3:6 Quando la notizia giunse al re di Ninive, egli si alzo' dal trono, si tolse il manto, si copri di sacco e si mise a sedere sulla cenere. Giona 3:7 Per decreto del re e dei suoi grandi fece quindi proclamare e divulgare in Ninive un ordine che diceva: «Uomini e bestie, armenti e greggi non assaggino nulla, non mangino cibo e non bevano acqua; Giona 3:8 ma uomini e bestie si coprano di sacco e gridino a DIO con forza; ognuno si converta dalla sua via malvagia e dalla violenza che e' nelle sue mani. Giona 3:9 Chi sa che DIO non si volga, non si penta e metta da parte la sua ira ardente e cosi noi non periamo». Giona 3:10 Quando DIO vide cio' che facevano, e cioe' che si convertivano dalla loro via malvagia, DIO si penti del male che aveva detto di far loro e non lo fece. Dispiacere di Giona e rimprovero da parte di Dio Giona 4:1 Ma questo dispiacque molto a Giona, che si adiro'. Giona 4:2 Cosi egli prego' l'Eterno, dicendo: «Deh, o Eterno, non era forse questo che dicevo quand'ero ancora nel mio paese? Per questo sono fuggito in precedenza a Tarshish, perche' sapevo che sei un Dio misericordioso e pieno di compassione lento all'ira e di gran benignita', e che ti penti del male minacciato. Giona 4:3 Or dunque, o Eterno, ti prego, toglimi la vita, perche' per me e' meglio morire che vivere». Giona 4:4 Ma l'Eterno gli disse: «Ti pare giusto adirarti cosi?». Giona 4:5 Allora Giona usci dalla citta' e si mise a sedere a est della citta', la' si fece una capanna e vi sedette sotto, all'ombra, per poter vedere cio' che sarebbe successo alla citta'. Giona 4:6 Allora l'Eterno Dio preparo' una pianta che crebbe al di sopra di Giona per fare ombra al suo capo e liberarlo del suo male; e Giona provo' una grandissima gioia per quella pianta. Giona 4:7 Allo spuntar dell'alba del giorno seguente DIO preparo' un verme che colpi la pianta, e questa si secco'. Giona 4:8 Quando si levo' il sole DIO procuro' un afoso vento orientale, e il sole picchio' sul capo di Giona, che si senti venir meno e chiese di morire, dicendo: «Per me e' meglio morire che vivere». Giona 4:9 DIO disse a Giona: «Ti pare giusto adirarti cosi per la pianta?». Egli rispose: «Si, e' giusto per me adirarmi fino alla morte». Giona 4:10 Ma l'Eterno disse: «Tu hai avuto compassione per la pianta per cui non hai faticato ne' hai fatto crescere, e che in una notte e' cresciuta e in una notte e' perita. Giona 4:11 E non dovrei io aver compassione di Ninive, la grande citta', nella quale ci sono centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e una grande quantita' di bestiame?».Michea 1:1-7:20 Il giudizio contro Samaria e contro Giuda Michea 1:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta a Michea, il Morashtita ai giorni di Jotham, di Achaz e di Ezechia, re di Giuda, e che egli ebbe in visione intorno a Samaria e a Gerusalemme. Michea 1:2 Ascoltate, o popoli tutti! Presta attenzione, o terra, con tutto cio' che contieni! Il Signore, l'Eterno, sia testimone contro di voi, il Signore, dal suo tempio santo. Michea 1:3 Poiche', ecco, l'Eterno esce dalla sua dimora, scende e cammina sulle alture della terra; Michea 1:4 i monti si sciolgono sotto di lui, e le valli si squarciano come cera davanti al fuoco, come acque versate su un pendio. Michea 1:5 Tutto questo per la trasgressione di Giacobbe, e per i peccati della casa d'Israele. Qual e' la trasgressione di Giacobbe? Non e' forse Samaria? Quali sono gli alti luoghi di Giuda? Non sono forse Gerusalemme? Michea 1:6 Percio' ridurro' Samaria a un mucchio di rovine nella campagna, a un luogo da piantarvi la vigna. Faro' rotolare le sue pietre nella valle e mettero' a nudo le sue fondamenta. Michea 1:7 Tutte le sue immagini scolpite saranno frantumate, tutti i suoi guadagni di prostituzione saranno arsi col fuoco e tutti i suoi idoli io li ridurro' a una desolazione, perche' messi insieme con i guadagni di prostituzione, ed essi torneranno in guadagni di prostituzione. Michea 1:8 Per questo io emettero' lamenti e gemero', me ne andro' svestito e nudo; mandero' lamenti come lo sciacallo, grida lugubri come lo struzzo. Michea 1:9 Le sue ferite infatti sono incurabili, perche' sono giunte fino a Giuda, sono arrivate fino alla porta del mio popolo, a Gerusalemme stessa. Michea 1:10 Non annunziatelo in Gath, non piangete affatto a Beth-le-afrah, rotolatevi nella polvere. Michea 1:11 Passa oltre in vergognosa nudita' o abitatrice di Shafir; l'abitatrice di Tsaanan non esce piu', il cordoglio di Beth-Haetsel vi portera' via il luogo su cui sta. Michea 1:12 L'abitatrice di Maroth si addolora giustamente, perche' una sciagura e' scesa da parte dell'Eterno fino alla porta di Gerusalemme Michea 1:13 Attacca i destrieri al carro, o abitatrice di Lakish! Essa e' stata il principio del peccato per la figlia di Sion, perche' in te sono state trovate le trasgressioni d'Israele. Michea 1:14 Percio' tu darai un regalo di addio a Moresceth-Gath, le case di Akzib saranno una cosa ingannevole per i re d'Israele. Michea 1:15 Ti condurro' un nuovo erede, o abitatrice di Mareshah, la gloria d'Israele giungera' fino ad Adullam. Michea 1:16 Tagliati i capelli e raditi il capo a motivo dei figli delle tue delizie. Allarga la tua calvizie come l'avvoltoio perche' andranno in cattivita' lontano da te. La causa del giudizio Michea 2:1 Guai a quelli che meditano l'iniquita' e progettano il male sui loro letti; alla luce del mattino lo compiono, perche' e' in potere delle loro mani. Michea 2:2 Desiderano grandemente campi e li prendono con la violenza, case e se le prendono cosi opprimono con frode l'uomo e la sua casa, l'individuo e la sua proprieta'. Michea 2:3 Percio' cosi dice l'Eterno: «Ecco, io tramo contro questa stirpe una sventura, da cui non potrete sottrarre il vostro collo, ne' camminerete a testa alta, perche' sara' tempo di sventura. Michea 2:4 In quel giorno comporranno un proverbio su di voi, e innalzeranno un accorato lamento, e diranno: "Siamo interamente distrutti". Egli ha cambiato l'eredita' del mio popolo. Ah, come me l'ha portata via! I nostri campi li ha distribuiti agli infedeli». Michea 2:5 Percio' non ci sara' piu' nessuno che tiri la corda per te, per tirare a sorte nell'assemblea dell'Eterno. Michea 2:6 «Non profetizzate», dicono ai loro profeti. Cosi essi non profetizzeranno circa queste cose, ma non allontaneranno la loro ignominia. Michea 2:7 e' detto, o casa di Giacobbe: «e' lo Spirito dell'Eterno limitato, o sono queste le sue opere? Non rendono forse le mie parole raggiante chi cammina rettamente? Michea 2:8 Ma ultimamente il mio popolo e' insorto come un nemico, voi portate via il mantello e la veste ai passanti che si credono al sicuro, a quelli che tornano dalla guerra. Michea 2:9 Voi scacciate le donne del mio popolo dalle loro deliziose case, e rapite per sempre la mia gloria ai loro bambini. Michea 2:10 Levatevi e andatevene, perche' questo non e' luogo di riposo; poiche' e' contaminato, vi distruggera' con una distruzione orrenda. Michea 2:11 Anche se un uomo camminasse in uno spirito di falsita' e spacciasse menzogne, dicendo: "Io prediro' per te vino e bevanda inebriante", egli sarebbe un profeta per questo popolo». Futura restaurazione d'Israele Michea 2:12 «Ti radunero' certamente tutto quanto, o Giacobbe, radunero' certamente il residuo d'Israele; li mettero' assieme come pecore in un ovile, come un gregge in mezzo al suo pascolo; faranno un grande rumore per la moltitudine di uomini. Michea 2:13 Chi aprira' la breccia salira' davanti a loro; essi penetreranno, passeranno per la porta e per essa usciranno; il loro re camminera' davanti a loro e l'Eterno sara' alla loro testa». Riprensione e giudizio contro i capi e i falsi profeti Michea 3:1 Io dissi: «Deh, ascoltate o capi di Giacobbe, e voi governanti della casa d'Israele: Non spetta forse a voi conoscere l'equita'? Michea 3:2 Voi che odiate il bene e amate il male, che strappate loro la pelle di dosso e la carne dalle loro ossa. Michea 3:3 Essi divorano la carne del mio popolo, gli strappano la pelle di dosso, gli rompono le ossa e lo tagliano a pezzi come se dovesse andare in pentola, come carne da mettere nella caldaia. Michea 3:4 Allora grideranno all'Eterno, ma egli non rispondera' loro; in quel tempo egli nascondera' loro la sua faccia, perche' sono stati malvagi nelle loro azioni. Michea 3:5 Cosi dice l'Eterno riguardo ai profeti che fanno sviare il mio popolo, che gridano: "Pace", se hanno qualcosa da mordere fra i denti, ma dichiarano la guerra a chi non mette loro niente in bocca. Michea 3:6 Percio' avrete notte senza visione, e avrete tenebre senza divinazione, il sole tramontera' su questi profeti e il giorno si oscurera' su di loro. Michea 3:7 I veggenti saranno ricoperti di vergogna e gli indovini arrossiranno; si copriranno tutti quanti la barba, perche' non ci sara' alcuna risposta da DIO». Michea 3:8 Io invece sono ripieno di forza dello Spirito dell'Eterno, di giustizia e potenza, per far conoscere a Giacobbe la sua trasgressione e a Israele il suo peccato. Michea 3:9 Deh, ascoltate questo, o capi della casa di Giacobbe e governanti della casa d'Israele, che abborrite la giustizia e pervertite tutto cio' che e' retto, Michea 3:10 che edificate Sion con il sangue e Gerusalemme, con l'iniquita'. Michea 3:11 I suoi capi giudicano per un dono, i suoi sacerdoti insegnano per un salario, i suoi profeti compiono divinazioni per denaro; tuttavia si appoggiano all'Eterno e dicono: «Non e' forse l'Eterno in mezzo a noi? Non ci verra' addosso alcuna sventura». Michea 3:12 Percio', per causa vostra, Sion sara' arata come un campo, Gerusalemme diventera' un mucchio di rovine e il monte del tempio un'altura boscosa. Il monte dell'Eterno Michea 4:1 Ma negli ultimi tempi avverra' che il monte della casa dell'Eterno sara' stabilito sulla sommita' dei monti e sara' innalzato al di sopra dei colli, e ad esso affluiranno i popoli. Michea 4:2 Verranno molte nazioni e diranno: «Venite, saliamo al monte dell'Eterno e alla casa del DIO di Giacobbe, egli ci insegnera' le sue vie e noi cammineremo nei suoi sentieri». Poiche' da Sion uscira' la legge e da Gerusalemme la parola dell'Eterno. Michea 4:3 Egli sara' giudice fra molti popoli e fara' da arbitro fra nazioni potenti e lontane. Con le loro spade forgeranno vomeri, e con le loro lance falci; una nazione non levera' piu' la spada contro l'altra e non saranno piu' addestrate per la guerra. Michea 4:4 Siederanno ciascuno sotto la propria vite e sotto il proprio fico, e piu' nessuno li spaventera', perche' la bocca dell'Eterno degli eserciti ha parlato. Michea 4:5 Mentre tutti i popoli camminano ciascuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome dell'Eterno, il nostro DIO per sempre. Il piano dell'Eterno Michea 4:6 «In quel giorno», dice l'Eterno, «io raccogliero' gli zoppi, radunero' gli scacciati e quelli che avevo afflitto. Michea 4:7 Degli zoppi io faro' un residuo e degli scacciati una nazione potente. Cosi l'Eterno regnera' su di loro sul monte Sion, da allora e per sempre. Michea 4:8 E tu, torre del gregge roccaforte della figlia di Sion, a te verra', proprio a te verra' l'antico dominio, il regno della figlia di Gerusalemme». Michea 4:9 Ora, perche' gridi cosi forte? Non c'e' alcun re dentro di te? e' forse perito il tuo consigliere, che ti hanno colto le doglie come di donna che sta per partorire? Michea 4:10 Contorciti e da' alla luce, o figlia di Sion, come donna che sta per partorire, perche' ora uscirai dalla citta', dimorerai per la campagna e andrai fino a Babilonia. La' tu sarai liberata, la' l'Eterno ti riscattera', dalla mano dei tuoi nemici. Michea 4:11 Ora si sono radunate contro di te molte nazioni che dicono: «Sia profanata e i nostri occhi riguardino con piacere sopra Sion». Michea 4:12 Ma esse non conoscono i pensieri dell'Eterno, non intendono il suo disegno, perche' egli le radunera' come covoni sull'aia. Michea 4:13 Alzati e trebbia, o figlia di Sion, perche' rendero' il tuo corno di ferro e le tue unghie di bronzo; tu stritolerai molti popoli e io destinero' i loro guadagni all'Eterno e le loro ricchezze al Signore di tutta la terra. Michea 5:1 Ora, radunati insieme, o figlia di schiere. Ci hanno cinto d'Assedio; con la verga percuotono sulla guancia il giudice d'Israele. Promessa della nascita del Re-Messia in Betlemme, e sua opera Michea 5:2 «Ma tu, o Betlemme Efratah, anche se sei piccola fra le migliaia di Giuda, da te uscira' per me colui che sara' dominatore in Israele, le cui origini sono dai tempi antichi, dai giorni eterni». Michea 5:3 Percio' egli li abbandonera' fino al tempo in cui colei che deve partorire, partorira', allora il resto dei suoi fratelli ritornera' ai figli d'Israele. Michea 5:4 Egli rimarra' a pascere il suo gregge nella forza dell'Eterno, nella maesta' del nome dell'Eterno, il suo DIO. Ed essi dimoreranno al sicuro, perche' allora egli sara' grande fino alle estremita' della terra. Michea 5:5 Ed egli stesso sara' la pace. Quando l'Assiro verra' nel nostro paese e mettera' il piede nei nostri palazzi, noi faremo sorgere contro di lui sette pastori e otto principi fra gli uomini comuni. Michea 5:6 Essi devasteranno il paese dell'Assiria con la spada e la terra di Nimrod alle sue porte; cosi egli ci liberera' dall'Assiro se verra' nel nostro paese e mettera' piede nei nostri confini. Michea 5:7 Il resto di Giacobbe, in mezzo a molti popoli, sara' come una rugiada mandata dall'Eterno, come una fitta pioggia sull'erba, che non aspetta l'uomo e non spera nulla dai figli degli uomini. Michea 5:8 Il resto di Giacobbe sara' fra le nazioni, in mezzo a molti popoli, come un leone tra le bestie della foresta, come un leoncello fra greggi di pecore, il quale, se passa in mezzo, calpesta e sbrana, senza che alcuno possa liberare. Michea 5:9 La tua mano si alzera' contro i tuoi avversari e tutti i tuoi nemici saranno sterminati. Michea 5:10 «In quel giorno avverra'», dice l'Eterno, «che io faro' scomparire i tuoi cavalli di mezzo a te e distruggero' i tuoi carri; Michea 5:11 faro' scomparire le citta' del tuo paese e abbattero' tutte le tue fortezze; Michea 5:12 faro' scomparire dalla tua mano le arti magiche e tu non avrai piu' indovini; Michea 5:13 faro' scomparire di mezzo a te le tue immagini scolpite e le tue colonne sacre, e tu non ti prostrerai piu' davanti all'opera delle tue mani. Michea 5:14 Estirpero' di mezzo a te i tuoi Ascerah e distruggero' le tue citta'. Michea 5:15 Faro' vendetta con ira e con furore delle nazioni che non hanno voluto ascoltare». L'accusa dell'Eterno nei confronti d'Israele Michea 6:1 Deh, ascoltate cio' che dice l'Eterno: «Le'vati, difendi la tua causa davanti ai monti e i colli odano la tua voce». Michea 6:2 Ascoltate, o monti, la contesa dell'Eterno, e voi saldi fondamenti della terra, perche' l'Eterno ha una contesa con il suo popolo e vuol discutere con Israele. Michea 6:3 «Popolo mio, che cosa ti ho fatto e in che cosa ti ho stancato? Testimonia contro di me. Michea 6:4 Poiche' io ti ho fatto uscire dal paese d'Egitto, ti ho redento dalla casa di schiavitu' e ho mandato davanti a te Mose', Aaronne e Miriam. Michea 6:5 O popolo mio, ricorda dunque cio' che Balak, re di Moab, macchinava e che cosa gli rispose Balaam, figlio di Beor, da Scittim a Ghilgal, affinche' tu riconosca la giustizia dell'Eterno». Michea 6:6 Con che cosa verso davanti all'Eterno e mi inchinero' davanti al DIO eccelso? Verro' davanti a lui con olocausti, con vitelli di un anno? Michea 6:7 Gradira' l'Eterno migliaia di montoni o miriadi di rivi d'olio? Daro' il mio primogenito per la mia trasgressione, il frutto delle mie viscere per il peccato della mia anima? Michea 6:8 O uomo, egli ti ha fatto conoscere cio' che e' bene; e che altro richiede da te l'Eterno, se non praticare la giustizia, amare la clemenza e camminare umilmente col tuo DIO? La colpa e la punizione d'Israele Michea 6:9 La voce dell'Eterno grida alla citta', e chi ha sapienza riconoscera' il tuo nome: «Fate attenzione alla verga e a colui che l'ha designata. Michea 6:10 Vi sono ancora nella casa dell'empio tesori di iniquita' e l'efa scarsa che e' una cosa abominevole? Michea 6:11 Posso dichiarare puro l'uomo con bilance non giuste e col sacchetto di pesi falsi? Michea 6:12 I suoi ricchi infatti sono pieni di violenza, i suoi abitanti proferiscono menzogne e la loro lingua non e' che frode nella loro bocca. Michea 6:13 Percio' anch'io ti rendero' sofferente, colpendoti e rendendoti desolata a motivo dei tuoi peccati. Michea 6:14 Tu mangerai, ma non ti sazierai e la fame rimarra' dentro di te; porterai via, ma non salverai niente, e quel che avrai salvato, lo consegnero' alla spada. Michea 6:15 Tu seminerai, ma non mieterai; pigerai le olive, ma non ti ungerai d'olio; farai il mosto, ma non berrai il vino. Michea 6:16 Si osservano gli statuti di Omri e tutte le pratiche della casa di Achab, e voi camminate seguendo i loro consigli, perche' io vi renda una desolazione, e i tuoi abitanti un oggetto di derisione. Cosi voi porterete il vituperio del mio popolo!». Estrema corruzione e malvagita' Michea 7:1 Guai a me! Poiche' sono come quelli che raccolgono frutti estivi, come quelli che racimolano l'uva dell'annata: non c'e' alcun grappolo da mangiare, la mia anima desidera un fico primaticcio. Michea 7:2 L'uomo pio e' scomparso dalla terra fra gli uomini non c'e' piu' gente retta, tutti stanno in agguato per versare sangue, ognuno da' la caccia al proprio fratello con la rete. Michea 7:3 Entrambe le loro mani sono protese a fare il male con bravura; il principe pretende, il giudice cerca ricompense, il grande manifesta la sua cupidigia; cosi pervertono insieme la giustizia. Michea 7:4 Il migliore di loro e' come un roveto, il piu' retto e' peggiore di una siepe di spine. Il giorno della tua punizione viene; ora sara' la loro confusione. Michea 7:5 Non fidatevi del compagno, non riponete fiducia nell'intimo amico; custodisci le porte della tua bocca davanti a colei che riposa sul tuo seno. Michea 7:6 Poiche' il figlio disonora il padre, la figlia insorge contro la madre, la nuora contro la suocera, i nemici di ognuno sono quelli di casa sua. Dio ristabilita' Israele e operera' ancora prodigi davanti alle nazioni Michea 7:7 Ma io guardero' all'Eterno, sperero' nel DIO della mia salvezza; il mio DIO mi ascoltera'. Michea 7:8 Non rallegrarti di me, o mia nemica! Se sono caduta, mi rialzero'; se siedo nelle tenebre, l'Eterno sara' la mia luce. Michea 7:9 Io sopportero' l'indignazione dell'Eterno, perche' ho peccato contro di lui, finche' egli difendera' la mia causa e fara' giustizia per me; egli mi fara' uscire alla luce e io contemplero' la sua giustizia. Michea 7:10 Allora la mia nemica lo vedra' e sara' coperta di vergogna, lei che mi diceva: «Dov'e' l'Eterno, il tuo DIO?». I miei occhi la guarderanno con piacere, mentre sara' calpestata come il fango delle strade. Michea 7:11 Quando si ricostruiranno le tue mura, in quel giorno il tuo confine sara' grandemente esteso. Michea 7:12 In quel giorno verranno a te, dall'Assiria e dalle tue citta' fortificate, dalla citta' fortificata fino al Fiume, da mare a mare e da monte a monte. Michea 7:13 Ma il paese sara' ridotto in desolazione a causa dei tuoi abitanti, a motivo del frutto delle loro azioni. Michea 7:14 Pasci il tuo popolo con la tua verga, il gregge della tua eredita', che sta solitario nella foresta in mezzo al Karmel. Pascolino in Bashan e in Galaad, come nei tempi antichi. Michea 7:15 «Come ai giorni in cui uscisti dal paese d'Egitto, io faro' loro vedere cose meravigliose». Michea 7:16 Le nazioni vedranno e si vergogneranno di tutta la loro potenza; si metteranno la mano sulla bocca, le loro orecchie rimarranno sorde. Michea 7:17 Leccheranno la polvere come il serpente, come i rettili della terra, usciranno tremanti dai loro nascondigli; avranno paura dell'Eterno, il nostro DIO, e avranno timore di te. Michea 7:18 Qual Dio e' come te, che perdona l'iniquita' e passa sopra la trasgressione del residuo della sua eredita'? Egli non conserva per sempre la sua ira, perche' prende piacere nell'usare misericordia. Michea 7:19 Egli avra' nuovamente compassione di noi, calpestera' le nostre iniquita'. Tu getterai in fondo al mare tutti i nostri peccati. Michea 7:20 Tu mostrerai la tua fedelta' a Giacobbe e la tua misericordia ad Abrahamo, come hai giurato ai nostri padri fin dai tempi antichi.Naum 1:1-3:19 Spaventevole giudizio su Ninive e liberazione di Giuda Naum 1:1 Profezia su Ninive. Il libro della visione di Nahum di Elkosh. Naum 1:2 L'Eterno e' un Dio geloso e vendicatore; l'Eterno e' vendicatore e pieno di furore. L'Eterno si vendica dei suoi avversari e conserva l'ira per i suoi nemici. Naum 1:3 L'Eterno e' lento all'ira e grande in potenza, ma non lascia affatto impunito il malvagio. L'Eterno persegue il suo cammino nel turbine e nella tempesta e le nuvole sono la polvere dei suoi piedi. Naum 1:4 Egli sgrida il mare e lo prosciuga, e fa seccare tutti i fiumi. Bashan e Karmel inaridiscono e il fiore del Libano avvizzisce. Naum 1:5 I monti tremano davanti a lui, i colli si fondono, alla sua presenza la terra si solleva, si, il mondo e tutti i suoi abitanti. Naum 1:6 Chi puo' resistere davanti alla sua indignazione e chi puo' sopportare l'ardore della sua ira? Il suo furore e' riversato come fuoco e le rocce sono da lui frantumate. Naum 1:7 L'Eterno e' buono, una fortezza nel giorno dell'avversita'; egli conosce quelli che si rifugiano in lui. Naum 1:8 Ma con una straripante inondazione egli compira' una totale distruzione del suo luogo, e i suoi nemici saranno inseguiti dalle tenebre. Naum 1:9 Che cosa progettate contro l'Eterno? Egli compira' una totale distruzione; l'avversita' non avverra' due volte. Naum 1:10 Perche' fossero pure intrecciati come rovi e fradici per il vino ingerito, essi saranno consumati come stoppia totalmente secca. Naum 1:11 Da te e' uscito chi ha tramato il male contro l'Eterno, chi ha concepito malvagita'. Naum 1:12 Cosi dice l'Eterno: «Anche se sono pieni di forza e numerosi, saranno falciati e scompariranno. Anche se ti ho afflitta, non ti affliggero' piu'. Naum 1:13 Ora spezzero' il suo giogo di dosso a te e strappero' via i tuoi legami». Naum 1:14 Ma riguardo a te l'Eterno ha dato questo comando: «Il tuo nome non sara' piu' perpetuato. Dal tempio dei tuoi de'i faro' scomparire le immagini scolpite e le immagini fuse. Ti preparero' la tomba, perche' sei spregevole». Ninive cadra' miseramente Naum 1:15 Ecco sui monti i piedi di chi annuncia buone novelle e che proclama la pace! Celebra le tue feste solenni, o Giuda, adempi i tuoi voti, perche' il malvagio non passera' piu' in mezzo a te; egli sara' interamente sterminato. Naum 2:1 e' salito contro di te un devastatore. Custodisci bene la fortezza, sorveglia la strada, fortifica i tuoi lombi, raccogli tutta la tua forza. Naum 2:2 Poiche' l'Eterno ristabilira' la gloria di Giacobbe e la gloria d'Israele, perche' i predoni li hanno depredati e hanno distrutto i loro tralci. Naum 2:3 Lo scudo dei suoi prodi e' tinto di rosso, i suoi uomini valorosi sono vestiti di scarlatto, nel giorno che egli prepara il ferro dei carri scintillera' come fuoco e si brandiranno le lance di cipresso. Naum 2:4 I carri si slanceranno furiosamente per le strade, si scorrazzeranno per le piazze; avranno l'aspetto di fiaccole, guizzeranno come folgori. Naum 2:5 Egli si ricordera' dei suoi uomini forti, ma essi inciamperanno nella loro marcia, si precipiteranno verso le mura e la difesa sara' preparata. Naum 2:6 Le porte dei fiumi saranno aperte e il palazzo crollera'. Naum 2:7 Colei che stava ferma sara' spogliata e portata via; le sue serve gemeranno come con voce di colombe, percuotendosi il petto. Naum 2:8 Anche se Ninive dei tempi passati era come un serbatoio d'acqua, ora fuggono. «Fermatevi, fermatevi!», gridano, ma nessuno si volta. Naum 2:9 Depredate l'argento, depredate l'oro! Ci sono tesori senza fine, ricchezze di ogni oggetto prezioso. Naum 2:10 Essa e' desolata, vuota e devastata, il cuore viene meno, le ginocchia vacillano, c'e' gran dolore in tutti i lombi, e tutti i loro volti impallidiscono. Naum 2:11 Dov'e' il covo dei leoni, il luogo dove si nutrivano i leoncelli, dove si aggiravano il leone, la leonessa e i leoncini, senza che alcuno li spaventasse? Naum 2:12 Il leone sbranava per i suoi piccoli, strangolava per le sue leonesse e riempiva le sue tane di preda e i suoi covi di rapina. Naum 2:13 «Ecco, io sono contro di te», dice l'Eterno degli eserciti, «io brucero' e ridurro' in fumo i tuoi carri e la spada divorera' i tuoi leoncelli; faro' scomparire la tua rapina dalla terra e non si udra' piu' la voce dei tuoi messaggeri». I crimini di Ninive e la conseguente sua punizione Naum 3:1 Guai alla citta' sanguinaria, che e' tutta piena di frode e di violenza e che non cessa di far preda! Naum 3:2 Schioccar di frusta, strepito assordante di ruote, di cavalli al galoppo e di carri sobbalzanti, Naum 3:3 cavalieri alla carica, spade fiammeggianti lance sfolgoranti, una moltitudine di uccisi, un gran numero di morti, cadaveri senza fine, si inciampa nei cadaveri. Naum 3:4 Tutto questo a motivo delle molte prostituzioni della seducente prostituta, maestra nelle arti magiche che vendeva le nazioni con le sue prostituzioni e i popoli con le sue arti magiche. Naum 3:5 «Ecco, io sono contro di te», dice l'Eterno degli eserciti, «io alzero' i lembi della tua veste fin sulla faccia e mostrero' alle nazioni la tua nudita' e ai regni la tua vergogna. Naum 3:6 Ti gettero' addosso lordure, ti rendero' spregevole e ti esporro' alla berlina. Naum 3:7 Avverra' che tutti quelli che ti vedranno fuggiranno da te e diranno: "Ninive e' devastata! Chi la compiangera'?". Dove ti cerchero' dei consolatori?». Naum 3:8 Sei tu piu' bella di No Amon, che si trova tra i canali del Nilo, circondata dalle acque, che aveva il mare per baluardo e il mare per mura? Naum 3:9 L'Etiopia e l'Egitto erano la sua forza e non aveva confini, Put, e i Libici erano i suoi alleati. Naum 3:10 Eppure anch'essa e' stata deportata, e' andata in cattivita'; anche i suoi bambini sono stati sfracellati all'imbocco di ogni strada; hanno gettato le sorti sui suoi nobili e tutti i suoi grandi sono stati legati con catene. Naum 3:11 Tu pure sarai ubriaca e ti nasconderai; tu pure cercherai un luogo fortificato davanti al nemico. Naum 3:12 Tutte le tue fortezze saranno come piante di fico con fichi primaticci; se sono scossi, cadono in bocca di chi li mangia. Naum 3:13 Ecco, le tue truppe in mezzo a te sono come donne; le porte del tuo paese sono spalancate davanti ai tuoi nemici, il fuoco ha divorato le sbarre delle tue porte. Naum 3:14 Attingi per te l'acqua necessaria per l'assedio, rinforza le tue fortificazioni entra nell'argilla, pesta la malta, ripara la fornace per mattoni. Naum 3:15 La' il fuoco ti divorera', la spada ti distruggera'; ti divorera' come una larva di cavalletta; moltiplicati come le larve di cavallette, moltiplicati come le cavallette. Naum 3:16 Hai moltiplicato i tuoi mercati piu' delle stelle del cielo; le larve di cavallette spogliano ogni cosa e volano via. Naum 3:17 I tuoi principi sono come le cavallette, i tuoi ufficiali come sciami di locuste che si fermano tra le siepi in giorno di freddo; ma quando sorge il sole volano via, e non si sa in quale posto siano andate. Naum 3:18 O re d'Assiria, i tuoi pastori dormono, i tuoi nobili riposano; il tuo popolo e' disperso sui monti e nessuno li raduna. Naum 3:19 Non c'e' rimedio per la tua fatica, la tua piaga e' mortale; tutti quelli che udranno parlare di te, batteranno mani sulla tua sorte. Su chi infatti non e' passata continuamente la tua malvagita'?Abacuc 1:1-3:19 La prima rimostranza di Habacuc Abacuc 1:1 Profezia che il profeta Habacuc ebbe in visione. Abacuc 1:2 Fino a quando, o Eterno, gridero', senza che tu mi dia ascolto? Io grido a te: «Violenza!», ma tu non salvi. Abacuc 1:3 Perche' mi fai vedere l'iniquita' e mi fai guardare la perversita'? Davanti a me stanno rapina e violenza, c'e' contesa e cresce la discordia. Abacuc 1:4 Percio' la legge non ha forza e la giustizia non riesce ad affermarsi, perche' l'empio raggira il giusto e la giustizia ne esce pervertita. La prima risposta dell'Eterno Abacuc 1:5 «Guardate fra le nazioni e osservate, siate stupefatti e sbalorditi, perche' io compiro' ai vostri giorni un'opera, che voi non credereste, anche se ve la raccontassero. Abacuc 1:6 Poiche' ecco, io suscitero' i Caldei, nazione feroce e impetuosa, che percorre la terra nella sua ampiezza per impadronirsi di abitazioni non sue. Abacuc 1:7 e' terribile, spaventevole; il suo giudizio e la sua dignita' procedono da lei stessa. Abacuc 1:8 I suoi cavalli sono piu' veloci dei leopardi, piu' feroci dei lupi della sera. I suoi destrieri si spargono ovunque, i suoi destrieri vengono da lontano, volano come l'aquila che piomba sulla preda per divorare. Abacuc 1:9 Vengono tutti per far violenza, le loro facce sono protese in avanti e ammassano prigionieri come la sabbia. Abacuc 1:10 Egli si fa beffe dei re e i principi sono per lui oggetto di scherno; si ride di ogni fortezza, perche' accumula un po' di terra e la prende. Abacuc 1:11 Quindi avanza velocemente come il vento, passa oltre e si rende colpevole attribuendo questa sua forza al suo dio». La seconda rimostranza di Habacuc Abacuc 1:12 Non sei tu da sempre, o Eterno, mio DIO, il mio Santo? Noi non moriremo, o Eterno, perche' tu l'hai designato per fare giustizia e l'hai stabilito, o Rocca, per castigare. Abacuc 1:13 Tu hai gli occhi troppo puri per vedere il male e non puoi guardare l'iniquita'. Perche' stai a guardare quelli che agiscono con frode, e taci quando il malvagio divora chi e' piu' giusto di lui? Abacuc 1:14 Perche' rendi gli uomini come i pesci del mare e come i rettili, che non hanno signore? Abacuc 1:15 Egli li prende tutti all'amo, li cattura con la sua rete e li raccoglie con la sua rete da pesca; quindi si rallegra ed esulta. Abacuc 1:16 Per questo fa sacrifici alla sua rete e brucia incenso alla sua rete da pesca, perche' con essi la sua parte e' ingente e il suo cibo abbondante. Abacuc 1:17 Continuera' dunque egli a vuotare la sua rete e a massacrare le nazioni senza pieta'? Abacuc 2:1 Io staro' al mio posto di guardia, mi porro' sulla torre e staro' attento per vedere cio' che egli mi dira' e cio' che dovro' rispondere circa la rimostranza fatta. La seconda risposta dell'Eterno Abacuc 2:2 Quindi l'Eterno mi rispose e disse: «Scrivi la visione e incidila su tavole, perche' si possa leggere speditamente. Abacuc 2:3 Poiche' la visione e' per un tempo gia' fissato, ma alla fine parlera' e non mentira'; se tarda, aspettala, perche' certamente verra' e non tardera'». Abacuc 2:4 Ecco, la sua anima si e' inorgoglita in lui, non e' retta, ma il giusto vivra' per la sua fede. Abacuc 2:5 Inoltre il vino tradisce l'uomo superbo, e cosi non sta a casa. Egli infatti allarga la sua avidita' come lo Sceol, ed e' come la morte, perche' non e' mai soddisfatto, ma raduna presso di se' tutte le nazioni e raccoglie intorno a se' tutti i popoli. Abacuc 2:6 Tutti questi non inizieranno forse a usare un proverbio contro di lui e un indovinello di scherno nei suoi confronti? Essi diranno: «Guai a chi accumula cio' che non e' suo (ma fino a quando?) e a chi si carica di pegni!». Abacuc 2:7 Non si leveranno forse improvvisamente i tuoi creditori e non si desteranno i tuoi tormentatori? E tu diventerai loro preda. Abacuc 2:8 Poiche' tu hai depredato molte nazioni, tutto il resto dei popoli ti depredera', a motivo del sangue umano versato e della violenza fatta al paese, alle citta' e a tutti i suoi abitanti. Abacuc 2:9 Guai a chi e' avido di guadagno malvagio per la sua casa, per porre il suo nido in alto e sfuggire al potere della sventura. Abacuc 2:10 Tu hai programmato la vergogna della tua casa, sterminando molti popoli, e hai peccato contro te stesso. Abacuc 2:11 Poiche' la pietra gridera' dalla parete e la trave rispondera' dal tavolato. Abacuc 2:12 Guai a chi costruisce una citta' con il sangue e fonda una citta' con l'iniquita'! Abacuc 2:13 Ecco, non viene forse dall'Eterno degli eserciti che i popoli si affatichino per il fuoco e le nazioni si stanchino per nulla? Abacuc 2:14 Poiche' la terra sara' ripiena della conoscenza a della gloria dell'Eterno, come le acque riempiono il mare. Abacuc 2:15 Guai a chi da' da bere al suo prossimo, porgendo a lui la propria bottiglia, e lo ubriaca per guardare la sua nudita'! Abacuc 2:16 Tu sarai saziato di vergogna e non di gloria; bevi anche tu e la tua incirconcisione sia messa a nudo. La coppa della destra dell'Eterno sara' rivolta verso di te e l'ignominia coprira' la tua gloria. Abacuc 2:17 Poiche' la violenza fatta al Libano ti coprira', e la distruzione degli animali ti riempira' di terrore, a motivo del sangue umano versato e della violenza fatta al paese, alle citta' e a tutti i suoi abitanti. Abacuc 2:18 A che giova l'immagine scolpita quando il suo artefice l'ha scolpita, o un'immagine fusa che insegna la menzogna, perche' l'artefice si confidi nel suo lavoro, fabbricando idoli muti? Abacuc 2:19 Guai a chi dice al legno: «Svegliati!», o alla pietra muta: «Le'vati!». Potrebbe essa insegnare qualcosa? Ecco, e' ricoperta d'oro e d'argento, ma in essa non c'e' alcun soffio di vita. Abacuc 2:20 Ma l'Eterno e' nel suo tempio santo; tutta la terra faccia silenzio davanti a lui. La preghiera di Habacuc Abacuc 3:1 Preghiera del profeta Habacuc su Scighionoth. Abacuc 3:2 «O Eterno, io ho udito il tuo parlare e ho paura; o Eterno, fa' rivivere la tua opera nel corso degli anni, nel corso degli anni falla conoscere. Nell'ira ricordati della compassione. Abacuc 3:3 Dio veniva da Teman, il Santo dal monte Paran. La sua gloria copriva i cieli e la terra era piena della sua lode. Abacuc 3:4 Il suo splendore era come la luce, raggi si sprigionavano dalla sua mano e la' era nascosta la sua potenza. Abacuc 3:5 Davanti a lui camminava la peste e pestilenza ardente seguiva i suoi passi. Abacuc 3:6 Egli si fermava e misurava la terra, guardava e faceva tremare le nazioni, i monti eterni si disperdevano, i colli antichi si abbassavano; le sue vie sono eterne. Abacuc 3:7 Io vedevo nell'afflizione le tende di Kushan, i padiglioni del paese di Madian tremavano. Abacuc 3:8 O Eterno, ardeva forse la tua ira contro i fiumi? O era la tua ira contro i fiumi o il tuo furore contro il mare, quando cavalcavi sui tuoi cavalli, sui tuoi carri di vittoria? Abacuc 3:9 Tu hai messo interamente a nudo il tuo arco, secondo i giuramenti fatti sulle tue frecce. Tu hai diviso la terra con i fiumi. Abacuc 3:10 I monti ti videro e tremarono; l'uragano d'acqua e' passato; l'abisso ha fatto udire la sua voce, e ha levato in alto le mani. Abacuc 3:11 Il sole e la luna sono rimasti nella loro dimora; alla luce delle tue frecce si sono mossi veloci, al lampeggiare della tua lancia sfolgorante. Abacuc 3:12 Tu hai percorso la terra indignato, hai calpestato le nazioni adirato. Abacuc 3:13 Sei uscito per salvare il tuo popolo, per salvare il tuo unto, tu hai colpito la testa della casa dell'empio, mettendola a nudo dalle fondamenta al collo. Abacuc 3:14 Tu hai trafitto con i loro propri dardi la testa dei suoi villaggi; essi erano venuti come un uragano per disperderli, mandando grida di gioia, come se divorassero il misero in segreto. Abacuc 3:15 Con i tuoi cavalli hai camminato attraverso il mare, attraverso un mucchio di molte acque. Abacuc 3:16 Ho udito e le mie viscere fremettero a quella voce le mie labbra tremarono un tarlo entro' nelle mie ossa, e fui preso da gran paura dentro di me. Tuttavia rimarro' tranquillo nel giorno dell'avversita', che verra' contro il popolo che lo invade. Abacuc 3:17 Anche se il fico non fiorira' e non ci sara' alcun frutto sulle viti, anche se il lavoro dell'ulivo sara' deludente e i campi non daranno piu' cibo, anche se le greggi scompariranno dagli ovili e non ci saranno piu' buoi nelle stalle, Abacuc 3:18 esultero' nell'Eterno e mi rallegrero' nel DIO della mia salvezza. Abacuc 3:19 L'Eterno, il Signore, e' la mia forza; egli rendera' i miei piedi come quelli delle cerve e mi fara' camminare sulle mie alture». Al maestro del coro. Per strumenti a corda.Sofonia 1:1-3:20 Il giudizio che colpira' Giuda e Gerusalemme Sofonia 1:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta a Sofonia, figlio di Kusci, figlio di Ghedaliah, figlio di Amariah, figlio di Ezechia, ai giorni di Giosia figlio di Amon, re di Giuda. Sofonia 1:2 «Io faro' interamente scomparire ogni cosa dalla faccia della terra», dice l'Eterno. Sofonia 1:3 «Faro' scomparire uomini e bestie, faro' scomparire gli uccelli del cielo e i pesci del mare, le cause di peccato assieme agli empi, e sterminero' l'uomo dalla faccia della terra», dice l'Eterno. Sofonia 1:4 «Stendero' la mia mano contro Giuda e contro tutti gli abitanti di Gerusalemme, e sterminero' da questo luogo i resti di Baal, il nome dei sacerdoti idolatria assieme ai sacerdoti, Sofonia 1:5 quelli che si prostrano sui terrazzi davanti all'esercito del cielo, quelli che si prostrano giurando all'Eterno, ma giurando anche a Malkam, Sofonia 1:6 quelli che si allontanano dall'Eterno e quelli che non cercano l'Eterno e non lo consultano. Sofonia 1:7 Sta' in silenzio davanti al Signore, l'Eterno, perche' il giorno dell'Eterno e' vicino, perche' l'Eterno ha preparato un sacrificio, ha santificato i suoi convitati. Sofonia 1:8 Nel giorno del sacrificio dell'Eterno avverra' che io puniro' i principi, i figli del re e tutti quelli che indossano vesti straniere. Sofonia 1:9 In quello stesso giorno puniro' tutti quelli che saltano sopra la soglia, che riempiono di violenza e di inganno le case dei loro padroni. Sofonia 1:10 In quel giorno», dice l'Eterno, «si alzera' un grido dalla porta dei pesci, un urlo dal secondo quartiere e un gran fracasso dalle colline. Sofonia 1:11 Urlate, o abitanti di Maktesh, perche' tutto il popolo dei mercanti e' annientato, tutti quelli carichi di denaro sono sterminati. Sofonia 1:12 In quel tempo avverra' che io frughero' Gerusalemme con lampade e puniro' gli uomini che, fermi sulle loro fecce, dicono in cuor loro: "L'Eterno non fa ne' bene ne' male". Sofonia 1:13 Percio' i loro beni diventeranno bottino di guerra e le loro case una desolazione. Costruiranno case, pianteranno vigne, ma non ne berranno il vino». Il gran giorno dell'Eterno Sofonia 1:14 Il giorno dell'Eterno e' vicino, e' vicino e giunge in gran fretta. Il suono del giorno dell'Eterno e' amaro; allora l'uomo valoroso gridera' forte. Sofonia 1:15 Quel giorno e' un giorno di ira, un giorno di calamita' e angoscia, un giorno di distruzione e desolazione, un giorno di tenebre e caligine, un giorno di nuvole e fitta oscurita', Sofonia 1:16 un giorno di squillo di tromba e di allarme contro le citta' fortificate e contro le alte torri. Sofonia 1:17 Faro' venire l'avversita' sugli uomini ed essi cammineranno come ciechi, perche' hanno peccato contro l'Eterno; il loro sangue sara' sparso come polvere e la loro carne come escrementi. Sofonia 1:18 Ne' il loro argento ne' il loro oro li potra' liberare nel giorno dell'ira dell'Eterno; anzi tutto il paese sara' divorato dal fuoco della sua gelosia, perche' egli compira' certamente una completa distruzione di tutti gli abitanti del paese. Giudizio sui popoli nemici di Giuda Sofonia 2:1 Radunatevi, radunatevi assieme, o nazione spudorata, Sofonia 2:2 prima che il decreto abbia effetto, prima che il giorno passi come la pula, prima che venga su di voi l'ardente ira dell'Eterno, prima che venga su di voi il giorno dell'ira dell'Eterno. Sofonia 2:3 Cercate l'Eterno voi tutti, umili della terra che praticate la sua legge. Cercate la giustizia, cercate l'umilta'. Forse sarete nascosti nel giorno dell'ira dell'Eterno. Sofonia 2:4 Poiche' Gaza sara' abbandonata e Ashkelon diventera' una desolazione scacceranno Ashdod con violenza in pieno mezzogiorno ed Ekron sara' sradicata. Sofonia 2:5 Guai agli abitanti della costa del mare, alla nazione dei Kerethei! La parola dell'Eterno e' contro di te, o Canaan, paese dei Filistei: «Io ti distruggero' e non rimarra' piu' nessuno». Sofonia 2:6 Cosi la costa del mare sara' tutta pascoli con dimore per pastori e recinti di greggi. Sofonia 2:7 La costa apparterra' al residuo della casa di Giuda, in quei luoghi pascoleranno le greggi; a sera riposeranno nelle case di Ashkelon perche' l'Eterno il loro DIO, li visitera' e li ricondurra' dalla cattivita', Sofonia 2:8 «Ho udito il disprezzo di Moab e gli oltraggi dei figli di Ammon, con i quali hanno insultato il mio popolo e si sono ingranditi a danno del loro territorio. Sofonia 2:9 Percio' com'e' vero che io vivo», dice l'Eterno degli eserciti il DIO d'Israele, «certamente Moab sara' come Sodoma e i figli di Ammon come Gomorra, un luogo occupato dalle ortiche e saline, una desolazione per sempre. Il resto del mio popolo li saccheggera' e il residuo della mia nazione li possedera'. Sofonia 2:10 Questo avverra' loro per la loro superbia, perche' hanno insultato e trattato con arroganza a il popolo dell'Eterno degli eserciti. Sofonia 2:11 L'Eterno sara' terribile contro di loro, perche' fara' piegare tutti gli de'i della terra, e ciascuno lo adorera' dal suo luogo, si, tutte le isole delle nazioni. Sofonia 2:12 Anche voi, Etiopi, sarete uccisi dalla mia spada». Sofonia 2:13 Egli stendera' la mano contro il nord, distruggera' l'Assiria e fara' di Ninive una desolazione, un luogo arido come il deserto. Sofonia 2:14 Nel suo mezzo si accovacceranno le greggi, tutti gli animali delle nazioni; tanto il pellicano che l'airone passeranno la notte sui capitelli delle sue colonne; la loro voce risuonera' alle finestre, la desolazione sara' sulle soglie, perche' distruggera' il rivestimento con pannelli di cedro. Sofonia 2:15 Questa e' la citta' gaudente che se ne stava al sicuro e diceva in cuor suo: «Io e nessun altro fuori di me». Come mai e' diventata una desolazione, un luogo dove gli animali si accovacciano? Chiunque le passera' vicino fischiera' e agitera' la mano. Punizione di Gerusalemme e delle nazioni Sofonia 3:1 Guai a colei che e' ribelle e contaminata, alla citta' d'oppressione! Sofonia 3:2 Essa non ha ascoltato la sua voce, non ha accettato correzione, non ha confidato nell'Eterno, non si e' avvicinata al suo DIO. Sofonia 3:3 I suoi capi in mezzo a lei sono leoni ruggenti; i suoi giudici sono lupi della sera, che non lasciano alcun osso da rosicchiare per il mattino. Sofonia 3:4 I suoi profeti sono vanagloriosi perfidi, i suoi sacerdoti hanno profanato il luogo santo, hanno fatto violenza alla legge. Sofonia 3:5 L'Eterno e' giusto in mezzo a lei egli non commette iniquita'. Ogni mattino egli porta alla luce la sua giustizia e non viene mai meno, ma il perverso non conosce vergogna. Sofonia 3:6 «Ho sterminato nazioni; le loro torri sono distrutte, ho reso deserte le loro strade, e nessuno piu' vi passa; le loro citta' sono distrutte, e nessuno piu' vi abita. Sofonia 3:7 Io dicevo: "Certamente tu mi temerai, accetterai la correzione", cosi la sua dimora non sarebbe distrutta, nonostante tutte le punizioni che le ho inflitto. Ma essi si sono affrettati a pervertire tutte le loro azioni. Sofonia 3:8 Percio', aspettami», dice l'Eterno, «quando mi levero' per far bottino, perche' la mia determinazione e' di radunare le nazioni, di riunire i regni, per riversare su di essi la mia indignazione, tutto l'ardore della mia ira; si, tutta la terra sara' divorata dal fuoco della mia gelosia. Sofonia 3:9 Poiche' allora daro' ai popoli un linguaggio puro, affinche' tutti invochino il nome dell'Eterno, per servirlo di comune accordo. Sofonia 3:10 Da oltre i fiumi di Etiopia i miei adoratori, la figlia dei miei dispersi, mi porteranno le loro offerte. Sofonia 3:11 In quel giorno non avrai piu' vergogna di tutte le tue azioni con le quali ti sei ribellata contro di me, perche' allora faro' allontanare dal tuo mezzo quelli che si rallegrano nella tua grandezza, e tu cesserai di inorgoglirti sul mio monte santo». Il residuo d'Israele Sofonia 3:12 «Faro' rimanere in mezzo a te un popolo umile e povero, che confidera' nel nome dell'Eterno. Sofonia 3:13 Il residuo d'Israele non commettera' iniquita' e non dira' piu' menzogne, ne' si trovera' nella loro bocca lingua ingannatrice; poiche' essi pascoleranno il loro gregge, si coricheranno e nessuno li spaventera'». Sofonia 3:14 Manda grida di gioia o figlia di Sion, manda grida d'allegrezza, o Israele! Rallegrati ed esulta di tutto cuore, o figlia di Gerusalemme! Sofonia 3:15 L'Eterno ha revocato i suoi giudizi contro di te, ha cacciato via il tuo nemico. Il Re d'Israele, l'Eterno, e' in mezzo a te, non avrai piu' da temere alcun male. Sofonia 3:16 In quel giorno si dira' a Gerusalemme: «Non temere, o Sion, le tue mani non si indeboliscano! Sofonia 3:17 L'Eterno, il tuo DIO, in mezzo a te e' il Potente che salva. Egli esultera' di gioia per te, nel suo amore stara' in silenzio, si rallegrera' per te con grida di gioia. Sofonia 3:18 Io raccogliero' quelli che sono afflitti per le assemblee solenni, che sono tra di voi, per i quali il peso per lei era divenuto oggetto di disprezzo. Sofonia 3:19 Ecco, in quel tempo io agiro' contro quelli che ti opprimono, salvero' lo zoppo e raccogliero' quelli che sono stati scacciati, e li rendero' gloriosi e rinomati in tutti i paesi dove sono stati nella vergogna. Sofonia 3:20 In quel tempo io vi faro' ritornare, si, in quel tempo vi raccogliero' poiche' vi rendero' rinomati e gloriosi fra tutti i popoli della terra, quando, sotto i vostri occhi, faro' ritornare quelli che sono in cattivita'», dice l'Eterno.Aggeo 1:1-2:23 Invito a ricostruire il tempio di Gerusalemme Aggeo 1:1 Nel secondo anno del re Dario, il sesto mese, il primo giorno del mese, la parola dell'Eterno fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo, a Zorobabel, figlio di Scealtiel, governatore di Giuda, e a Giosue', figlio di Jehotsadak sommo sacerdote, dicendo: Aggeo 1:2 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Questo popolo dice: "Il tempo non e' ancora giunto, il tempo in cui la casa dell'Eterno dev'essere ricostruita"». Aggeo 1:3 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta loro per mezzo del profeta Aggeo, dicendo: Aggeo 1:4 «e' forse questo il tempo per voi di abitare nelle vostre case ricoperte, mentre questo tempio giace in rovina?». Aggeo 1:5 Percio' ora dice l'Eterno degli eserciti: «Considerate bene il vostro comportamento! Aggeo 1:6 Avete seminato molto, ma avete raccolto poco; mangiate, ma non fino a saziarvi; bevete, ma non fino a soddisfare la sete, vi vestite, ma nessuno sta al caldo; chi guadagna un salario, lo guadagna per riporlo in una borsa forata». Aggeo 1:7 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Considerate bene il vostro comportamento! Aggeo 1:8 Salite sui monti, portate legname e costruite il tempio, perche' possa compiacermi in esso ed essere cosi glorificato», dice l'Eterno. Aggeo 1:9 «Vi aspettavate molto, ma in realta' c'e' stato poco; quando poi l'avete portato a casa, io l'ho soffiato via. Perche'?» dice l'Eterno degli eserciti, «a motivo del mio tempio che giace in rovina, mentre ognuno di voi corre alla propria casa. Aggeo 1:10 Percio' sopra di voi il cielo ha trattenuto la rugiada e la terra ha ritenuto il suo prodotto. Aggeo 1:11 E io ho chiamato la siccita' sul paese, sui monti, sul grano, sul mosto, sull'olio e su tutto cio' che il suolo produce, sugli uomini, sul bestiame e su tutto il lavoro delle vostre mani». Aggeo 1:12 Zorobabel, figlio di Scealtiel, e Giosue', figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote, e tutto il resto del popolo diedero ascolto alla voce dell'Eterno, il loro DIO, e alle parole del profeta Aggeo perche' l'Eterno, il loro DIO, lo aveva mandato, e il popolo ebbe timore della presenza dell'Eterno. Aggeo 1:13 Allora Aggeo, il messaggero dell'Eterno, proclamo' al popolo il messaggio dell'Eterno, dicendo: «Io sono con voi, dice l'Eterno». Aggeo 1:14 Cosi l'Eterno desto' lo spirito di Zorobabel figlio di Scealtiel, governatore di Giuda e lo spirito di Giosue', figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote, e lo spirito di tutto il resto del popolo; allora essi vennero e iniziarono il lavoro sulla casa dell'Eterno degli eserciti, il loro DIO Aggeo 1:15 nel ventiquattresimo giorno del sesto mese, il secondo anno del re Dario. La gloria del secondo tempio Aggeo 2:1 Nel settimo mese, il ventunesimo giorno del mese, la parola dell'Eterno fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo, dicendo: Aggeo 2:2 «Parla ora a Zorobabel, figlio di Scealtiel, governatore di Giuda, e a Giosue', figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote, e al resto del popolo, dicendo: Aggeo 2:3 "Chi e' rimasto fra voi che ha visto questo tempio nella sua precedente gloria? E come la vedete ora? A confronto di quella, non e' questa un nulla ai vostri occhi? Aggeo 2:4 E ora sii forte, Zorobabel", dice l'Eterno, "sii forte Giosue', figlio di Jehotsadak il sommo sacerdote; sii forte, o popolo tutto del paese", dice l'Eterno, "e mettetevi al lavoro, perche' io sono con voi", dice l'Eterno degli eserciti, Aggeo 2:5 "secondo la parola del patto che stabilii con voi quando usciste dall'Egitto, cosi il mio Spirito dimora in mezzo a voi. Non temete". Aggeo 2:6 Poiche' cosi dice l'Eterno degli eserciti: "Ancora una volta, tra poco, io faro' tremare i cieli e la terra, il mare e la terra asciutta; Aggeo 2:7 faro' tremare tutte le nazioni; il desiderio di tutte le nazioni verra' e io riempiro' questo tempio di gloria", dice l'Eterno degli eserciti. Aggeo 2:8 "Mio e' l'argento e mio e' l'oro", dice l'Eterno degli eserciti. Aggeo 2:9 "La gloria di quest'ultimo tempio sara' piu' grande di quella del precedente", dice l'Eterno degli eserciti; "e in questo luogo io daro' la pace"», dice l'Eterno degli eserciti. Rimproveri e promesse di benedizioni Aggeo 2:10 Nel ventiquattresimo giorno del nono mese, il secondo anno di Dario, la parola dell'Eterno fu rivolta per mezzo del profeta Aggeo, dicendo: Aggeo 2:11 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Interroga i sacerdoti riguardo alla legge, dicendo: Aggeo 2:12 "Se uno porta carne consacrata nel lembo della sua veste e con il lembo tocca pane o cibo cotto, vino o olio, o qualunque altro alimento, diventera' questo santificato?"». I sacerdoti risposero e dissero: «No!». Aggeo 2:13 Aggeo quindi disse loro: «Se uno, che e' impuro per il contatto di un cadavere, tocca una di queste cose, diventera' essa impura?». I sacerdoti risposero e dissero: «Si, diventera' impura». Aggeo 2:14 Allora Aggeo rispose e disse: «Cosi e' questo popolo, cosi e' questa nazione davanti a me», dice l'Eterno, «e cosi e' ogni lavoro delle loro mani, e cio' che la' mi offrono e' impuro. Aggeo 2:15 Ora considerate bene da questo giorno in avanti, prima che si mettesse pietra su pietra nel tempio dell'Eterno. Aggeo 2:16 Da quel tempo, quando uno veniva a un mucchio di venti misure ce n'erano solo dieci; quando uno veniva al tino per cavare dal tino cinquanta bati, ce n'erano solo venti. Aggeo 2:17 Io vi colpii con il carbonchio con la ruggine e con la grandine in ogni lavoro delle vostre mani, ma voi non tornaste a me», dice l'Eterno. Aggeo 2:18 «Considerate bene da oggi in avanti, dal ventiquattresimo giorno del nono mese, dal giorno in cui si posero le fondamenta del tempio dell'Eterno. Considerate questo: Aggeo 2:19 c'e' ancora del grano nel granaio? La vite, il fico, il melograno e l'ulivo non hanno ancora dato frutto. Ma da questo giorno in poi, io vi benediro'». La futura distruzione delle nazioni e riconoscimento di Zorobabel Aggeo 2:20 La parola dell'Eterno fu rivolta per la seconda volta ad Aggeo il ventiquattresimo giorno del mese, dicendo: Aggeo 2:21 «Parla a Zorobabel, governatore di Giuda, e digli: "Io faro' tremare i cieli e la terra, Aggeo 2:22 rovescero' il trono dei regni e distruggero' la forza dei regni delle nazioni; rovescero' i carri e quelli che vi montano cadranno i cavalli e i loro cavalieri l'uno per la spada del suo fratello. Aggeo 2:23 In quel giorno", dice l'Eterno degli eserciti, "io ti prendero', o Zorobabel, figlio di Scealtiel, mio servo", dice l'Eterno, "e ti porro' come un sigillo, perche' io ti ho scelto"», dice l'Eterno degli eserciti.Zaccaria 1:1-14:21 Invito alla conversione Zaccaria 1:1 Nell'ottavo mese del secondo anno di Dario, la parola dell'Eterno fu rivolta a Zaccaria, figlio di Berekiah, figlio di Iddo, il profeta, dicendo: Zaccaria 1:2 «L'Eterno e' stato grandemente adirato contro i vostri padri. Zaccaria 1:3 Percio' di loro: Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Tornate a me, dice l'Eterno degli eserciti, e io tornero' a voi», dice l'Eterno degli eserciti. Zaccaria 1:4 «Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti del passato hanno proclamato, dicendo: "Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Convertitevi dalle vostre vie malvagie e dalle vostre malvagie azioni". Ma essi non diedero ascolto e non prestarono attenzione a me», dice l'Eterno. Zaccaria 1:5 «I vostri padri, dove sono? E i profeti vivono forse per sempre? Zaccaria 1:6 Ma le mie parole e i miei statuti che avevo affidato ai miei servi, i profeti, non raggiunsero forse i vostri padri? Cosi essi si convertirono e dissero: "Come l'Eterno degli eserciti aveva stabilito di compiere nei nostri riguardi, in base alle nostre vie e alle nostre azioni, cosi egli ci ha fatto"». Le varie visioni avute da Zaccaria: 1. L'uomo fra le piante di mirto e i cavalli che hanno percorso la terra Zaccaria 1:7 Il giorno ventiquattro dell'undicesimo mese, che e' il mese di Scebat, nel secondo anno di Dario, la parola dell'Eterno fu rivolta a Zaccaria, figlio di Berekiah, figlio di Iddo, il profeta, dicendo: Zaccaria 1:8 Di notte ebbi una visione; ed ecco un uomo, montato su un cavallo rosso, stava fra le piante di mirto in un fossato profondo, e dietro a lui c'erano cavalli rossi, sauri e bianchi. Zaccaria 1:9 Io domandai: «Mio signore, che significano queste cose?». L'angelo, che parlava con me mi rispose: «Io ti faro' vedere cio' che esse significano». Zaccaria 1:10 Allora l'uomo che stava fra le piante di mirto prese a dire: «Questi sono quelli che l'Eterno ha mandato a percorrere la terra». Zaccaria 1:11 Cosi essi risposero all'angelo dell'Eterno che stava fra le piante di mirto e dissero: «Abbiamo percorso la terra, ed ecco tutta la terra e' in riposo e tranquilla». Zaccaria 1:12 Allora l'angelo dell'Eterno prese a dire: «O Eterno degli eserciti, fino a quando continuerai a non avere compassione di Gerusalemme e delle citta' di Giuda, contro le quali sei stato adirato durante questi settant'anni?». Zaccaria 1:13 Quindi all'angelo che parlava con me, l'Eterno rivolse parole buone, parole di conforto. Zaccaria 1:14 Cosi l'angelo che parlava con me mi disse: «Grida e di: Cosi dice l'Eterno degli eserciti: "Io sono grandemente geloso di Gerusalemme e di Sion; Zaccaria 1:15 ma sono grandemente adirato con le nazioni che vivono nell'agiatezza, perche', quando mi ero un poco adirato, esse contribuirono ad aggravare il male". Zaccaria 1:16 Percio' cosi dice l'Eterno: "Io mi volgo di nuovo a Gerusalemme con compassione; il mio tempio vi sara' ricostruito, dice l'Eterno degli eserciti, e la corda sara' stesa su Gerusalemme". Zaccaria 1:17 Grida ancora e di: "Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Le mie citta' traboccheranno ancora di beni; l'Eterno consolera' ancora Sion e scegliera' ancora Gerusalemme"». 2. Le quattro corna e i quattro fabbri Zaccaria 1:18 Poi alzai gli occhi, guardai ed ecco quattro corna. Zaccaria 1:19 Io domandai all'angelo che parlava con me: «Che cosa sono queste?». Egli mi rispose: «Queste sono le corna che hanno disperso Giuda, Israele, e Gerusalemme». Zaccaria 1:20 Poi l'Eterno mi fece vedere quattro fabbri. Zaccaria 1:21 Io domandai: «Che cosa vengono a fare costoro?». Egli rispose e disse: «Queste sono le corna che hanno disperso Giuda, cosi che nessuno poteva alzare la testa, ma questi fabbri vengono per spaventarle, per abbattere le corna delle nazioni che hanno alzato il loro corno contro il paese di Giuda per disperderlo». 3. L'uomo con la corda per misurare Zaccaria 2:1 Quindi alzai gli occhi e guardai, ed ecco un uomo che aveva in mano una corda per misurare. Zaccaria 2:2 Gli domandai: «Dove vai?». Egli mi rispose: «Vado a misurare Gerusalemme, per vedere qual e' la sua larghezza e qual e' la sua lunghezza». Zaccaria 2:3 Ed ecco, l'angelo che parlava con me si fece avanti, e un altro angelo gli usci incontro, Zaccaria 2:4 e gli disse: «Corri, parla a quel giovane e digli: Gerusalemme, sara' abitata come una citta' senza mura, per la moltitudine di uomini e di animali che ci saranno in essa. Zaccaria 2:5 Poiche' io», dice l'Eterno, «saro' per lei un muro di fuoco tutt'intorno e saro' la sua gloria in mezzo a lei». Zaccaria 2:6 Ohi, ohi! «Fuggite dal paese del nord», dice l'Eterno, «perche' vi ho disperso come i quattro venti del cielo», dice l'Eterno. Zaccaria 2:7 Ohi, Sion, mettiti in salvo, tu che abiti con la figlia di Babilonia! Zaccaria 2:8 Poiche' cosi dice l'Eterno degli eserciti: «La sua gloria mi ha mandato alle nazioni che vi hanno depredato, perche' chi tocca voi tocca la pupilla del suo occhio. Zaccaria 2:9 Ecco, io agitero' la mia mano contro di loro, ed esse diventeranno preda di quelli che erano loro asserviti; allora riconoscerete che l'Eterno degli eserciti mi ha mandato. Zaccaria 2:10 Manda grida di gioia, rallegrati, o figlia di Sion, perche' ecco io verro' ad abitare in mezzo a te», dice l'Eterno. Zaccaria 2:11 «In quel giorno molte nazioni si uniranno all'Eterno e diventeranno mio popolo, e io abitero' in mezzo a te; allora riconoscerai che l'Eterno degli eserciti mi ha mandato a te. Zaccaria 2:12 E l'Eterno prendera' possesso di Giuda come sua eredita' nella terra santa e scegliera' ancora Gerusalemme. Zaccaria 2:13 Ogni carne stia in silenzio davanti all'Eterno, perche' egli si e' destato dalla sua santa dimora». 4. La purificazione di Giosue', il sommo sacerdote Zaccaria 3:1 Poi mi fece vedere il sommo sacerdote Giosue', che stava ritto davanti all'angelo dell'Eterno, e Satana che stava alla sua destra per accusarlo. Zaccaria 3:2 L'Eterno disse a Satana: «Ti sgridi l'Eterno, o Satana! Si, l'Eterno che ha scelto Gerusalemme ti sgridi! Non e' forse costui un tizzone strappato dal fuoco?». Zaccaria 3:3 Or Giosue' era vestito di vesti sudicie e stava ritto davanti all'angelo, Zaccaria 3:4 il quale prese a dire a quelli che gli stavano davanti: «Toglietegli di dosso quelle vesti sudicie!». Poi disse a lui: «Guarda, ho fatto scomparire da te la tua iniquita' e ti faro' indossare abiti magnifici». Zaccaria 3:5 Io quindi dissi: «Mettano sul suo capo un turbante puro». Cosi essi gli misero in capo un turbante puro e gli fecero indossare delle vesti, mentre l'Angelo dell'Eterno era la' presente. Zaccaria 3:6 E l'Angelo dell'Eterno ammoni solennemente Giosue' dicendo: Zaccaria 3:7 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Se camminerai nelle mie vie e osserverai la mia legge, anche tu governerai la mia casa e custodirai i miei cortili, e io ti daro' libero accesso fra quelli che stanno qui. Zaccaria 3:8 Ascolta dunque, o Giosue', sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che siedono davanti a te, perche' essi sono uomini di presagio. Ecco, io faccio venire il mio servo, il Germoglio, Zaccaria 3:9 Ecco la pietra che ho posto davanti a Giosue': su quest'unica pietra ci sono sette occhi; ecco, io incidero' la sua iscrizione», dice l'Eterno degli eserciti, «e rimuovero' l'iniquita' di questo paese in un sol giorno. Zaccaria 3:10 In quel giorno», dice l'Eterno degli eserciti, «ognuno di voi invitera' il suo vicino sotto la sua vite e sotto il suo fico», 5. Il candelabro d'oro e i due ulivi Zaccaria 4:1 Quindi l'angelo che parlava con me torno' e mi sveglio' come si sveglia uno dal sonno. Zaccaria 4:2 E mi domando': «Che cosa vedi?». Risposi: «Ecco, vedo un candelabro tutto d'oro che ha in cima un vaso, su cui ci sono sette lampade con sette tubi per le sette lampade che stanno in cima. Zaccaria 4:3 Vicino ad esso stanno due ulivi, uno a destra del vaso e l'altro alla sua sinistra». Zaccaria 4:4 Cosi presi a dire all'angelo che parlava con me: «Signor mio, che cosa significano queste cose?». Zaccaria 4:5 L'angelo che parlava con me rispose e mi disse: «Non comprendi cio' che significano queste cose?». Io dissi: «No, mio signore». Zaccaria 4:6 Allora egli, rispondendo, mi disse: «Questa e' la parola dell'Eterno a Zorobabel; Non per potenza ne' per forza, ma per il mio Spirito», dice l'Eterno degli eserciti. Zaccaria 4:7 «Chi sei tu, o grande monte? Davanti a Zorobabel diventerai pianura. Ed egli fara' andare avanti la pietra della vetta tra grida di: "Grazia, grazia su di lei!"». Zaccaria 4:8 La parola dell'Eterno mi fu nuovamente rivolta, dicendo: Zaccaria 4:9 «Le mani di Zorobabel hanno gettato le fondamenta di questo tempio e le sue mani lo porteranno a compimento; allora riconoscerai che l'Eterno degli eserciti mi ha mandato a voi. Zaccaria 4:10 Chi ha potuto disprezzare il giorno delle piccole cose? Ma quei sette si rallegrano a vedere il filo a piombo nelle mani di Zorobabel. Questi sette sono gli occhi a dell'Eterno che percorrono tutta la terra». Zaccaria 4:11 Io risposi e gli dissi: «Questi due ulivi a destra e a sinistra del candelabro cosa sono?». Zaccaria 4:12 Per la seconda volta presi a dirgli: «Cosa sono questi due rami di ulivo che stanno accanto ai due condotti d'oro da cui e' fatto defluire l'olio dorato?». Zaccaria 4:13 Egli mi rispose e disse: «Non comprendi cio' che sono questi?». Io risposi: «No, mio signore». Zaccaria 4:14 Allora egli mi disse: «Questi sono i due unti che stanno presso il Signore di tutta la terra». 6. Il rotolo che voleva Zaccaria 5:1 Poi alzai nuovamente gli occhi e guardai, ed ecco un rotolo che volava. Zaccaria 5:2 L'angelo mi disse: «Che cosa vedi?». Io risposi: «Vedo un rotolo che vola; la sua lunghezza e' di venti cubiti, e la sua larghezza di dieci cubiti». Zaccaria 5:3 Allora egli mi disse: «Questa e' la maledizione che si sta spargendo su tutto il paese; perche' da ora in poi, chiunque ruba sia reciso da esso e chiunque da ora in poi giura, sara' reciso da esso. Zaccaria 5:4 Io la faro' uscire», dice l'Eterno degli eserciti, «ed essa entrera' nella casa del ladro e nella casa di colui che giura falsamente nel mio nome; rimarra' in quella casa e la consumera' insieme col suo legname e le sue pietre». 7. La donna nell'efa Zaccaria 5:5 Quindi l'angelo che parlava con me usci e mi disse: «Alza gli occhi e guarda che cosa e' cio' che sta uscendo». Zaccaria 5:6 Io dissi: «Che cos'e'?». Egli disse: «e' l'efa che esce». Poi aggiunse: «Questo e' il loro aspetto in tutto il paese». Zaccaria 5:7 Quindi ecco, fu alzato un coperchio di piombo, e cosi in mezzo all'efa stava seduta una donna. Zaccaria 5:8 Allora egli disse: «Questa e' la malvagita'». E la getto' in mezzo all'efa, quindi getto' il coperchio di piombo sulla sua apertura. Zaccaria 5:9 Poi alzai gli occhi e guardai, ed ecco avanzarsi due donne con il vento nelle loro ali, perche' esse avevano ali come le ali di una cicogna, e sollevarono l'efa tra terra e cielo. Zaccaria 5:10 Cosi domandai all'angelo che parlava con me: «Dove portano l'efa costoro?». Zaccaria 5:11 Egli mi rispose: «Nel paese di Scinar per costruirle una casa, quando sara' pronta l'efa sara' collocata sul suo piedistallo». 8. I quattro carri con quattro tipi diversi di cavalli Zaccaria 6:1 Alzai ancora gli occhi e guardai, ed ecco, quattro carri che uscivano in mezzo a due monti; e i monti erano monti di bronzo. Zaccaria 6:2 Nel primo carro c'erano cavalli rossi, nel secondo carro cavalli neri, Zaccaria 6:3 nel terzo carro cavalli bianchi e nel quarto carro cavalli fortemente chiazzati. Zaccaria 6:4 Allora presi a dire all'angelo che parlava con me: «Signore mio, e questi?». Zaccaria 6:5 L'angelo rispose e mi disse: «Questi sono i quattro spiriti del cielo che escono dopo essere stati alla presenza del Signore di tutta la terra. Zaccaria 6:6 Il carro con i cavalli neri va verso il paese del nord; i cavalli bianchi lo seguono, i chiazzati vanno verso il paese del sud; Zaccaria 6:7 quindi avanzano i cavalli rosso-vivo e chiedono di andare a percorrere la terra». Egli disse loro: «Andate, percorrete la terra!». Cosi essi percorsero la terra. Zaccaria 6:8 Poi egli mi chiamo' e mi parlo', dicendo: «Ecco, quelli che vanno verso il paese del nord hanno fatto calmare il mio Spirito sul paese del nord». La coronazione di Giosue' Zaccaria 6:9 La parola dell'Eterno mi fu quindi rivolta, dicendo: Zaccaria 6:10 «Accetta doni dagli esuli, cioe' da Heldai, da Tobiah e a Jedaiah che sono venuti da Babilonia, e recati oggi stesso in casa di Giosia, figlio di Sofonia. Zaccaria 6:11 Prendi l'argento e l'oro, fanne una corona e mettila sul capo di Giosue', figlio di Jehotsadak, il sommo sacerdote. Zaccaria 6:12 Quindi parla a lui, dicendo: Cosa dice l'Eterno degli eserciti: Ecco, l'uomo, il cui nome e' il Germoglio. Germogliera' nel suo luogo e costruira' il tempio dell'Eterno. Zaccaria 6:13 Si, egli costruira' il tempio dell'Eterno, si ammantera' di gloria e si siedera' e regnera' sul suo trono, sara' sacerdote sul suo trono, e tra i due ci sara' un consiglio di pace. Zaccaria 6:14 La corona sara' un ricordo nel tempio dell'Eterno per Helem, per Tobiah, per Jedaiah e per Hen, figlio di Sofonia. Zaccaria 6:15 Anche quelli che sono lontani verranno per aiutare a costruire il tempio dell'Eterno; allora riconoscerete che l'Eterno degli eserciti mi ha mandato a voi. Questo avverra' se obbedirete diligentemente alla voce dell'Eterno, il vostro DIO». Dio gradisce maggiormente la giustizia, la bonta' e la compassione che il digiuno Zaccaria 7:1 Nel quarto anno del re Dario, il quarto giorno del nono mese, che e' Kislev, avvenne che la parola dell'Eterno fu rivolta a Zaccaria. Zaccaria 7:2 Avevano mandato Sharetser, assieme a Reghemmelek e i suoi uomini a Bethel per implorare il favore dell'Eterno, Zaccaria 7:3 e per parlare ai sacerdoti che erano nella casa dell'Eterno degli eserciti e ai profeti, dicendo: «Devo piangere il quinto mese e digiunare come ho fatto per tanti anni?». Zaccaria 7:4 Allora la parola dell'Eterno degli eserciti mi fu rivolta, dicendo: Zaccaria 7:5 «Parla a tutto il popolo del paese e ai sacerdoti e di: "Quando avete digiunato e fatto cordoglio nel quinto e nel settimo mese durante questi settant'anni, avete veramente digiunato per me, proprio per me? Zaccaria 7:6 Quando poi avete mangiato e bevuto, non avete forse mangiato e bevuto per voi stessi? Zaccaria 7:7 Non sono queste le parole che l'Eterno degli eserciti ha proclamato per mezzo dei profeti del passato, quando Gerusalemme era abitata e tranquilla assieme alle sue citta' vicine ed erano pure abitati il Neghev e la pianura?"». Zaccaria 7:8 La parola dell'Eterno fu rivolta a Zaccaria dicendo: Zaccaria 7:9 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Amministrate fedelmente la giustizia e mostrate ognuno verso suo fratello bonta' e compassione. Zaccaria 7:10 Non opprimete la vedova e l'orfano, lo straniero e il povero, e nessuno macchini nel suo cuore del male contro il proprio fratello. Zaccaria 7:11 Ma essi rifiutarono di ascoltare, voltarono ostinatamente le spalle e si turarono gli orecchi per non udire. Zaccaria 7:12 Resero il loro cuore come il diamante, per non ascoltare la legge e le parole che l'Eterno degli eserciti mandava loro per mezzo del suo Spirito, attraverso i profeti del passato. Cosi ci fu grande indignazione da parte dell'Eterno degli eserciti. Zaccaria 7:13 E avvenne che come egli chiamava ed essi non davano ascolto, cosi essi hanno gridato e io non ho dato ascolto», dice l'Eterno degli eserciti, Zaccaria 7:14 «ma li ho dispersi col turbine fra tutte le nazioni che essi non conoscevano. Cosi il paese rimase desolato dietro di loro, senza piu' nessuno che vi passasse o vi ritornasse. Di un paese di delizie essi fecero una desolazione». La futura pace e prosperita' di Gerusalemme Zaccaria 8:1 La parola dell'Eterno degli eserciti mi fu nuovamente rivolta, dicendo: Zaccaria 8:2 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Io sono grandemente geloso di Sion, si, io ardo di gelosia per lei». Zaccaria 8:3 Cosi dice l'Eterno: «Io ritornero' a Sion e dimorero' in mezzo a Gerusalemme. Gerusalemme sara' chiamata la Citta' della fedelta' e il monte dell'Eterno degli eserciti, il monte della santita'». Zaccaria 8:4 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Nelle piazze di Gerusalemme siederanno ancora vecchi e vecchie, ognuno con il suo bastone in mano per la sua eta' avanzata. Zaccaria 8:5 Le piazze della citta' saranno affollate di ragazzi e ragazze che giocheranno nelle sue piazze». Zaccaria 8:6 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Se questo sembra troppo difficile agli occhi del resto di questo popolo in questi giorni, sara' pure troppo difficile ai miei occhi?», dice l'Eterno degli eserciti. Zaccaria 8:7 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Ecco, io salvero' il mio popolo dal paese dell'est e dal paese dell'ovest. Zaccaria 8:8 Io li faro' venire ed essi abiteranno in Gerusalemme; essi saranno il mio popolo e io saro' il loro DIO a con fedelta' e giustizia». Zaccaria 8:9 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Le vostre mani siano forti, voi che udite in questi giorni queste parole dalla bocca dei profeti che c'erano al tempo in cui si gettavano le fondamenta della casa dell'Eterno, affinche' si possa ricostruire il tempio. Zaccaria 8:10 Prima di quel tempo non c'era salario per uomo ne' salario per le bestie; non c'era alcuna sicurezza per chi andava e veniva a motivo del nemico; io stesso infatti mettevo tutti gli uomini gli uni contro gli altri. Zaccaria 8:11 Ma ora non saro' piu' con il residuo di questo popolo come sono stato nei tempi passati», dice l'Eterno degli eserciti. Zaccaria 8:12 «Poiche' vi sara' un seme di pace; la vite dara' il suo frutto, il suolo dara' i suoi prodotti e i cieli daranno la loro rugiada. Faro' entrare il residuo di questo popolo in possesso di tutte queste cose. Zaccaria 8:13 E avverra' che, come foste una maledizione fra le nazioni, o casa di Giuda e casa d'Israele, cosi quando vi salvero' sarete una benedizione. Non temete, le vostre mani siano forti!». Zaccaria 8:14 Poiche' cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Come decisi di farvi del male quando i vostri padri mi provocarono ad ira», dice l'Eterno degli eserciti, «e non mi pentii, Zaccaria 8:15 cosi in questi giorni ho nuovamente deciso di fare del bene a Gerusalemme e alla casa di Giuda. Non temete! Zaccaria 8:16 Queste sono le cose che dovete fare: parlate in verita' ciascuno al suo prossimo. Alle vostre porte date giudizi secondo verita', giustizia e pace. Zaccaria 8:17 Nessuno macchini alcun male in cuor suo contro il suo prossimo e non amate il giuramento falso, perche' tutte queste cose io le odio, dice l'Eterno». Zaccaria 8:18 La parola dell'Eterno degli eserciti mi fu ancora rivolta, dicendo: Zaccaria 8:19 «Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Il digiuno del quarto mese, il digiuno del quinto, il digiuno del settimo e il digiuno del decimo diventeranno per la casa di Giuda un tempo di gioia, di allegrezza e di feste liete; percio' amate la verita' e la pace». Zaccaria 8:20 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «Verranno ancora popoli e abitanti di molte citta'; Zaccaria 8:21 gli abitanti di una citta' andranno da quelli dell'altra, dicendo: "Andiamo subito a supplicare la faccia dell'Eterno e a cercare l'Eterno degli eserciti. Ci andro' anch'io". Zaccaria 8:22 Si, molti popoli e nazioni potenti verranno a cercare l'Eterno degli eserciti a Gerusalemme e a supplicare la faccia dell'Eterno». Zaccaria 8:23 Cosi dice l'Eterno degli eserciti: «In quei giorni dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni afferreranno un Giudeo per il lembo della veste e diranno: "Noi vogliamo venire con voi perche' abbiamo udito che DIO e' con voi"». Il giudizio sulle nazioni vicine ad Israele Zaccaria 9:1 L'oracolo della parola dell'Eterno contro il paese di Hadrak e Damasco, suo luogo di riposo (perche' gli occhi degli uomini e di tutte le tribu' d'Israele sono volti all'Eterno). Zaccaria 9:2 e contro Hamath, che confina con esso, e contro Tiro e Sidone, anche se esse sono molto sagge. Zaccaria 9:3 Tiro si e' costruita una fortezza e ha accumulato argento come polvere e oro come fango delle strade. Zaccaria 9:4 Ecco, l'Eterno la spodestera' e distruggera' la sua potenza nel mare, ed essa sara' consumata dal fuoco. Zaccaria 9:5 Ashkelon lo vedra' e avra' paura, anche Gaza si contorcera' dal gran dolore e cosi Ekron perche' la sua aspettativa andra' delusa. Il re scomparira' da Gaza, e Ashkelon non sara' piu' abitata. Zaccaria 9:6 Un popolo bastardo abitera' in Ashdod, e io annientero' l'orgoglio dei Filistei. Zaccaria 9:7 Togliero' il sangue dalla sua bocca e le abominazioni di fra i suoi denti, e anch'egli sara' un residuo per il nostro DIO; sara' come un capo in Giuda, ed Ekron come il Gebuseo. Zaccaria 9:8 Mi accampero' intorno alla mia casa per difenderla da ogni esercito da chi va e chi viene; nessun oppressore passera' piu' da loro, perche' ora ho visto con i miei stessi occhi. La prima e la seconda venuta del Messia Zaccaria 9:9 Esulta grandemente, o figlia di Sion, manda grida di gioia o figlia di Gerusalemme! Ecco, il tuo re viene a te; egli e' giusto e porta salvezza, umile e montato sopra un asino, sopra un puledro d'asina. Zaccaria 9:10 Io faro' scomparire i carri da Efraim e i cavalli da Gerusalemme; gli archi di guerra saranno annientati. Egli parlera' di pace alle nazioni; il suo dominio si estendera' da mare a mare, e dal Fiume fino all'estremita' della terra. Zaccaria 9:11 Quanto a te, per il sangue del mio patto con te, ho liberato i tuoi prigionieri dalla fossa senz'acqua. Zaccaria 9:12 Tornate alla fortezza, o voi prigionieri della speranza! Oggi stesso dichiaro che ti rendero' il doppio. Zaccaria 9:13 Pieghero' Giuda per me come mio arco e con Efraim lo riempiro' di frecce, e sollevero' i tuoi figli, o Sion, contro i tuoi figli, o Javan, e ti rendero' come la spada di un uomo potente. Zaccaria 9:14 Allora sopra di loro si vedra' l'Eterno e la sua freccia partira' come un fulmine. Il Signore, l'Eterno, suonera' la tromba e avanzera' con i turbini del sud. Zaccaria 9:15 L'Eterno degli eserciti li proteggera'; cosi essi divoreranno e calpesteranno le pietre di fionda dei loro nemici, berranno e strepiteranno come eccitati dal vino e saranno pieni di sangue come le bacinelle per i sacrifici, come i corni dell'altare. Zaccaria 9:16 L'Eterno, il loro DIO, li salvera' in quel giorno, come il gregge del suo popolo, perche' saranno come le pietre preziose di una corona, che saranno innalzate come una bandiera sulla sua terra. Zaccaria 9:17 Quanto grande sara' la sua bonta' e quanto grande la sua bellezza! Il grano fara' crescere i giovani, e il mosto le fanciulle. Promesse di benedizione per Israele Zaccaria 10:1 Chiedete all'Eterno la pioggia nel tempo dell'ultima pioggia! L'Eterno produrra' lampi seguiti da tuoni e pioggia, dara' loro piogge abbondanti, ad ognuno erba nel proprio campo. Zaccaria 10:2 Poiche' gli idoli domestici dicono cose vane, gli indovini osservano falsita' e raccontano sogni bugiardi, danno un vano conforto; per questo vanno errando come pecore, sono afflitti, perche' senza pastore Zaccaria 10:3 «La mia ira divampa contro i pastori e puniro' i capri, perche' l'Eterno degli eserciti visitera' il suo gregge, la casa di Giuda, e ne fara' come il suo maestoso cavallo in battaglia. Zaccaria 10:4 Da lui uscira' la testata d'angolo, da lui il piuolo, da lui l'arco di battaglia, da lui uscira' ogni dominatore, tutti insieme. Zaccaria 10:5 E saranno come prodi che calpesteranno i loro nemici nel fango delle strade in battaglia. Combatteranno, perche' l'Eterno e' con loro, saranno confusi quelli che montano i cavalli. Zaccaria 10:6 Io fortifichero' la casa di Giuda e salvero' la casa di Giuseppe, e li ricondurro' perche' ho compassione di loro; saranno come se non li avessi mai scacciati, perche' io sono l'Eterno, il loro DIO, e li esaudiro'. Zaccaria 10:7 Quelli di Efraim saranno come un prode e il loro cuore si rallegrera' come inebriato dal vino. Si, i loro figli lo vedranno e si rallegreranno, il loro cuore esultera' nell'Eterno. Zaccaria 10:8 Fischiero' loro per riunirli, perche' io li riscattero'; ed essi moltiplicheranno come gia' moltiplicarono. Zaccaria 10:9 Li disseminero' fra i popoli e nei paesi lontani si ricorderanno di me; vivranno assieme ai loro figli e torneranno. Zaccaria 10:10 Li faro' ritornare dal paese d'Egitto e li raccogliero' dall'Assiria per riportarli nel paese di Galaad e al Libano, ma non ci sara' spazio sufficiente per loro. Zaccaria 10:11 Egli passera' per il mare dell'avversita', ma percuotera' le onde del mare e tutte le profondita' del fiume saranno prosciugate. L'orgoglio dell'Assiria sara' abbattuto e lo scettro d'Egitto sara' rimosso. Zaccaria 10:12 Li rendero' forti nell'Eterno ed essi cammineranno nel suo nome», dice l'Eterno. Il rifiuto del Messia sara' causa di altri mali in Israele Zaccaria 11:1 Apri le tue porte, Libano, perche' il fuoco divori i tuoi cedri. Zaccaria 11:2 Gemi, cipresso, perche' il cedro e' caduto, perche' gli alberi maestosi sono devastati. Urlate, querce di Bashan, perche' la foresta impenetrabile e' abbattuta. Zaccaria 11:3 Si ode il lamento dei pastori, perche' il loro splendore e' devastato; si ode il ruggito dei leoncelli, perche' la magnificenza del Giordano e' devastata. Zaccaria 11:4 Cosi dice l'Eterno, il mio DIO: «Pasci le pecore destinate al macello, Zaccaria 11:5 i cui compratori uccidono senza essere ritenuti colpevoli e i cui venditori dicono: "Sia benedetto l'Eterno, perche' mi arricchisco" e i cui pastori non ne hanno compassione alcuna. Zaccaria 11:6 Non avro' piu' compassione degli abitanti del paese», dice l'Eterno, «anzi, faro' cadere ognuno in potere del suo prossimo e in potere del suo re. Essi devasteranno il paese e non liberero' alcuno dalle loro mani». Zaccaria 11:7 Allora mi misi a pascere le pecore destinate al macello, precisamente le piu' misere del gregge. Presi quindi per me due bastoni: uno lo chiamai "Grazia" e l'altro lo chiamai "Legami", e mi misi a pascere il gregge. Zaccaria 11:8 In un mese eliminai tre pastori. Io ero impaziente con loro, ed essi pure mi detestarono. Zaccaria 11:9 Allora dissi: «Non vi pascero' piu': chi sta per morire muoia, e chi sta per perire perisca; quelle poi che rimangono si divorino a vicenda». Zaccaria 11:10 Presi quindi il mio bastone "Grazia" e lo spezzai, per annullare il patto che avevo stabilito con tutti i popoli. Zaccaria 11:11 In quello stesso giorno fu annullato. Cosi le pecore piu' misere del gregge che mi osservavano, riconobbero che quella era la parola dell'Eterno. Zaccaria 11:12 Allora dissi loro: «Se vi pare giusto, datemi il mio salario; se no, lasciate stare». Cosi essi pesarono il mio salario: trenta sicli d'argento. Zaccaria 11:13 Ma l'Eterno mi disse: «Gettalo per il vasaio, il magnifico prezzo con cui sono stato da loro valutato». Allora presi i trenta sicli d'argento e li gettai nella casa dell'Eterno per il vasaio. Zaccaria 11:14 Quindi spezzai l'altro bastone "Legami", per rompere la fratellanza fra Giuda e Israele. Zaccaria 11:15 L'Eterno allora mi disse: «Prenditi anche gli attrezzi di un pastore insensato. Zaccaria 11:16 Poiche' ecco, io suscitero' nel paese un pastore che non si prendera' cura delle pecore che periscono, non cerchera' quelle giovani, non guarira' quelle ferite, non nutrira' quelle che stanno in piedi, ma mangera' la carne delle grasse e strappera' persino le loro unghie». Zaccaria 11:17 Guai al pastore da nulla che abbandona il gregge! Una spada sara' contro il suo braccio e contro il suo occhio destro. Il suo braccio secchera' interamente e il suo occhio destro sara' completamente accecato. I nemici di Gerusalemme saranno distrutti Zaccaria 12:1 L'oracolo della parola dell'Eterno riguardo a Israele. Cosi dice l'Eterno che ha disteso i cieli, posto le fondamenta della terra e formato lo spirito dell'uomo dentro di lui: Zaccaria 12:2 «Ecco, io faro' di Gerusalemme, una coppa di stordimento per tutti i popoli circostanti; verranno pure contro Giuda, quando cingeranno d'assedio Gerusalemme. Zaccaria 12:3 In quel giorno avverra' che io faro' di Gerusalemme una pietra pesante per tutti i popoli; tutti quelli che se la caricheranno addosso saranno interamente fatti a pezzi, anche se tutte le nazioni della terra fossero radunate contro di lei. Zaccaria 12:4 In quel giorno», dice l'Eterno, «io colpiro' di smarrimento tutti i cavalli e di pazzia i loro cavalieri; apriro' i miei occhi sulla casa di Giuda, ma colpiro' di cecita' tutti i cavalli dei popoli. Zaccaria 12:5 I capi di Giuda diranno in cuor loro: "Gli abitanti di Gerusalemme sono la mia forza nell'Eterno degli eserciti, il loro DIO". Zaccaria 12:6 In quel giorno faro' dei capi di Giuda come un braciere ardente in mezzo a della legna, come una torcia accesa in mezzo ai covoni. Essi divoreranno a destra e a sinistra tutti i popoli circostanti; ma Gerusalemme sara' ancora abitata nel suo proprio luogo, a Gerusalemme. Zaccaria 12:7 L'Eterno salvera' prima le tende di Giuda, perche' la gloria della casa di Davide, e la gloria degli abitanti di Gerusalemme non cresca piu' di quella di Giuda. Zaccaria 12:8 In quel giorno l'Eterno difendera' gli abitanti di Gerusalemme; in quel giorno il piu' debole fra loro sara' come Davide, e la casa di Davide sara' come DIO, come l'Angelo dell'Eterno davanti a loro. Zaccaria 12:9 In quel giorno avverra' che io mi adoperero' per distruggere tutte le nazioni che verranno contro Gerusalemme». Cordoglio in Gerusalemme per colui che hanno trafitto Zaccaria 12:10 «Riversero' sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo Spirito di grazia e di supplicazione; ed essi guarderanno a me, a colui che hanno trafitto faranno quindi cordoglio per lui, come si fa cordoglio per un figlio unico, e saranno grandemente addolorati per lui, come si e' grandemente addolorati per un primogenito Zaccaria 12:11 In quel giorno ci sara' un grande cordoglio in Gerusalemme, simile al cordoglio di Hadad-rimmon nella valle di Meghiddo, Zaccaria 12:12 E il paese fara' cordoglio, ogni famiglia da se': la famiglia della casa di Davide da se', e le loro mogli da se'; la famiglia della casa di Nathan da se', e le loro mogli da se'; Zaccaria 12:13 la famiglia della casa di Levi da se', e le loro mogli da se'; la famiglia di Scimei da se', e le loro mogli da se'; Zaccaria 12:14 tutte le famiglie rimaste ognuna da se', e le loro mogli da se'». La fonte aperta in Gerusalemme Zaccaria 13:1 «In quel giorno sara' aperta una fonte per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme, per il peccato e per l'impurita'. Zaccaria 13:2 In quel giorno avverra'», dice l'Eterno degli eserciti, «che io sterminero' dal paese i nomi degli idoli, che non saranno piu' ricordati; faro' pure scomparire dal paese i profeti e lo spirito immondo. Zaccaria 13:3 E avverra' che, se qualcuno profetizzera' ancora, suo padre e sua madre che l'hanno generato gli diranno: "Tu non vivrai, perche' proferisci menzogne nel nome dell'Eterno". Cosi suo padre e sua madre che l'hanno generato lo trafiggeranno perche' profetizza. Zaccaria 13:4 In quel giorno avverra' che ogni profeta provera' vergogna della sua visione, quando profetizzera', e non indossera' piu' il mantello di peli per ingannare. Zaccaria 13:5 Ma ognuno dira': "Io non sono profeta, sono un agricoltore; qualcuno mi ha insegnato ad allevare il bestiame fin dalla mia giovinezza". Zaccaria 13:6 Se poi qualcuno gli dira': "Che cosa sono queste ferite nelle tue mani?", egli rispondera': "Sono quelle con cui sono stato ferito nella casa dei miei amici"». Colpito il pastore, le pecore sono disperse Zaccaria 13:7 «De'stati, o spada, contro il mio pastore e contro l'uomo che e' mio compagno», dice l'Eterno degli eserciti. «Colpisci il pastore e siano disperse le pecore; poi volgero' la mia mano contro i piccoli. Zaccaria 13:8 E in tutto il paese avverra'», dice l'Eterno, «che i due terzi vi saranno sterminati e periranno, ma un terzo vi sara' lasciato. Zaccaria 13:9 Faro' passare questo terzo per il fuoco, lo raffinero' come si raffina l'argento e lo provero' come si prova l'oro. Essi invocheranno il mio nome e io li esaudiro'. Io diro': Questo e' il mio popolo, ed esso dira': L'Eterno e' il mio Dio». L'ultimo assedio di Gerusalemme Zaccaria 14:1 Ecco, viene il giorno dell'Eterno; allora le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. Zaccaria 14:2 Io radunero' tutte le nazioni per combattere contro Gerusalemme; la citta' sara' presa, le case saranno saccheggiate le donne violentate. Una meta' della citta' andra' in cattivita', ma il resto del popolo non sara' sterminato dalla citta'. La seconda venuta del Messia Zaccaria 14:3 Poi l'Eterno uscira' a combattere contro quelle nazioni, come combatte' altre volte nel giorno della battaglia. Zaccaria 14:4 In quel giorno i suoi piedi si fermeranno sopra il monte degli Ulivi che sta di fronte a Gerusalemme, a est, e il monte degli Ulivi si spacchera' in mezzo da est a ovest, formando cosi una grande valle; una meta' del monte si ritirera' verso nord e l'altra meta' verso sud. Zaccaria 14:5 Allora voi fuggirete per la valle dei miei monti, perche' la valle dei monti si estendera' fino ad Atsal; si, fuggirete come fuggiste davanti al terremoto ai giorni di Uzziah, re di Giuda, cosi l'Eterno, il mio DIO verra', e tutti i suoi santi saranno con te. Zaccaria 14:6 In quel giorno avverra' che non vi sara' piu' luce; gli astri luminosi si oscureranno. Zaccaria 14:7 Sara' un giorno unico, che e' conosciuto dall'Eterno; non sara' ne' giorno ne' notte, ma verso sera vi sara' luce. Zaccaria 14:8 In quel giorno avverra' che da Gerusalemme, usciranno acque vive: meta' di esse andra' verso il mare orientale, e meta' verso il mare occidentale; sara' cosi tanto d'estate che d'inverno. Il regno universale del Messia Il regno universale del Messia Zaccaria 14:9 L'Eterno sara' re su tutta la terra; in quel giorno ci sara' soltanto l'Eterno e soltanto il suo nome. Zaccaria 14:10 Tutto il paese sara' cambiato in pianura da Gheba a Rimmon, a sud di Gerusalemme; e Gerusalemme sara' innalzata e abitata nel suo luogo, dalla porta di Beniamino, al posto della prima porta, fino alla porta dell'Angolo, e dalla torre di Hananeel ai torchi del re. Zaccaria 14:11 La gente vi abitera' e non ci sara' piu' nulla di votato allo sterminio, ma Gerusalemme dimorera' al sicuro. Zaccaria 14:12 Questa sara' la piaga con cui l'Eterno colpira' tutti i popoli che avranno mosso guerra a Gerusalemme: egli fara' consumare la loro carne mentre stanno in piedi, i loro occhi si consumeranno nelle loro orbite e la loro lingua si consumera' nella loro bocca. Zaccaria 14:13 In quel giorno avverra' che per opera dell'Eterno vi sara' in mezzo a loro una grande confusione, ognuno di loro afferrera' la mano del suo vicino e alzera' la sua mano contro la mano del suo vicino. Zaccaria 14:14 Giuda stesso combattera' contro Gerusalemme, e la ricchezza di tutte le nazioni circostanti sara' raccolta insieme: oro, argento e vesti in grande quantita'. Zaccaria 14:15 Simile all'altra piaga sara' la piaga che colpira' i cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte le bestie che saranno in quegli accampamenti. Zaccaria 14:16 E avverra' che ogni sopravvissuto di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme salira' di anno in anno ad adorare il Re, l'Eterno degli eserciti, e a celebrare la festa delle Capanne. Zaccaria 14:17 E avverra' che, se qualche famiglia della terra non salira' a Gerusalemme, per adorare il Re, l'Eterno degli eserciti su di essa non cadra' alcuna pioggia. Zaccaria 14:18 Se la famiglia d'Egitto non salira' non verra', neppure su di essa cadra' la pioggia, ma cadra' la stessa piaga con cui l'Eterno colpira' le nazioni che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne. Zaccaria 14:19 Questa sara' la punizione dell'Egitto, e la punizione di tutte le nazioni che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne. Zaccaria 14:20 In quel giorno sui sonagli dei cavalli sara' inciso: "SANTITa' ALL'ETERNO". Le pentole nella casa dell'Eterno saranno come le bacinelle davanti all'altare. Zaccaria 14:21 Si, ogni pentola in Gerusalemme e in Giuda sara' consacrata all'Eterno degli eserciti; tutti quelli che offriranno sacrifici verranno a prenderle per cuocervi le carni. In quel giorno nella casa dell'Eterno degli eserciti non ci sara' piu' alcun mercante.Malachia 1:1-4:6 L'amore di Dio per Giacobbe Malachia 1:1 L'oracolo della parola dell'Eterno rivolta a Israele, per mezzo di Malachia. Malachia 1:2 «Io v'ho amati», dice l'Eterno. Ma voi dite: «In che cosa ci hai amati?». «Esau' non era forse fratello di Giacobbe?», dice l'Eterno. «Tuttavia io ho amato Giacobbe Malachia 1:3 e ho odiato Esau'; ho fatto dei suoi monti una desolazione e ho dato la sua eredita' agli sciacalli del deserto. Malachia 1:4 Anche se Edom, dicesse: "Noi siamo stati distrutti, ma torneremo a ricostruire i luoghi desolati"», cosi dice l'Eterno degli eserciti. «Essi ricostruiranno, ma io demoliro'; e saranno chiamati il Territorio dell'iniquita' e il popolo contro il quale l'Eterno sara' per sempre indignato. Malachia 1:5 I vostri occhi vedranno e voi direte: "L'Eterno e' magnificato oltre i confini d'Israele"». I sacerdoti offrono sacrifici contaminati Malachia 1:6 «Un figlio onora il padre e un servo il suo signore. Se dunque io sono padre, dov'e' il mio onore? E se sono signore, dov'e' il timore di me?», dice l'Eterno degli eserciti a voi, sacerdoti, «che disprezzate il mio nome, eppure dite: "In che cosa abbiamo disprezzato il tuo nome?". Malachia 1:7 Voi offrite sul mio altare, cibi contaminati, eppure dite: "In che cosa ti abbiamo contaminato?". Quando dite: "La mensa dell'Eterno e' spregevole". Malachia 1:8 Quando offrite in sacrificio un animale cieco, non e' male? Quando offrite un animale zoppo o malato, non e' male? Presentalo dunque al tuo governatore. Sara' soddisfatto di te? Ti accettera' con favore?», dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 1:9 Ora dunque implorate il favore di Dio, perche' abbia misericordia di noi. «Sono le vostre mani che hanno fatto cio', vi accettera' forse con favore?», dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 1:10 «Oh, ci fosse almeno qualcuno tra di voi che chiudesse le porte! Allora non accendereste invano il fuoco sul mio altare. Io non prendo alcun piacere in voi», dice l'Eterno degli eserciti, «ne' gradisco alcuna offerta dalle vostre mani. Malachia 1:11 Poiche' dal sol levante fino al ponente sara' grande il mio nome fra le nazioni e in ogni luogo sara' offerto incenso, al mio nome e un'oblazione pura, perche' il mio nome sara' grande fra le nazioni», dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 1:12 «Ma voi lo profanate quando dite: "La mensa dell'Eterno e' contaminata e il suo frutto, cioe' il suo cibo, e' spregevole". Malachia 1:13 Voi dite pure: "Ah, che fatica!", e la trattate con disprezzo», dice l'Eterno degli eserciti. «Cosi voi portate animali rubati, zoppi e malati; questa e' l'offerta che portate. Potrei io gradirla dalle vostre mani?», dice l'Eterno. Malachia 1:14 «Maledetto il fraudolento che ha nel suo gregge un maschio e fa un voto, ma sacrifica all'Eterno un animale difettoso. Poiche' io sono un Re grande», dice l'Eterno degli eserciti, «e il mio nome e' tremendo fra le nazioni». Dio maledice le benedizioni dei sacerdoti Malachia 2:1 «E ora questo comandamento e' per voi, o sacerdoti. Malachia 2:2 Se non date ascolto, se non vi mettete in cuore di dar gloria al mio nome» dice l'Eterno degli eserciti, «mandero' su di voi la maledizione e malediro' le vostre benedizioni; si, le ho gia' maledette, perche' non vi mettete questo in cuore. Malachia 2:3 Ecco, io sgridero' il vostro seme, e spargero' escrementi sulle vostre facce, gli escrementi delle vostre feste solenni, e voi sarete portati via con questi. Malachia 2:4 Allora riconoscerete che io vi ho mandato questo comandamento, affinche' il mio patto con Levi possa continuare», dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 2:5 «Il mio patto con lui era un patto di vita e di pace, che io gli concessi perche' mi temesse, ed egli mi temette e fu terrorizzato davanti al mio nome. Malachia 2:6 La legge di verita' era nella sua bocca, e non si trovava alcuna perversita' sulle sue labbra; camminava con me nella pace e nella rettitudine e ne ritrasse molti dall'iniquita'. Malachia 2:7 Poiche' le labbra del sacerdote dovrebbero custodire la conoscenza e dalla sua bocca uno dovrebbe cercare la legge, perche' egli e' il messaggero dell'Eterno degli eserciti. Malachia 2:8 Voi invece vi siete allontanati dalla via, avete fatto inciampare molti nella legge, avete violato il patto di Levi», dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 2:9 «Percio' anch'io vi ho reso spregevoli e abietti davanti a tutto il popolo, perche' non avete osservato le mie vie, e avete usato parzialita' nell'applicazione della legge». Contro l'idolatria e il divorzio Malachia 2:10 Non abbiamo tutti uno stesso Padre? Non ci ha creati uno stesso Dio? Perche' dunque agiamo con perfidia l'uno verso l'altro, profanando il patto dei nostri padri? Malachia 2:11 Giuda ha agito con perfidia e un'abominazione e' stata commessa in Israele e in Gerusalemme perche' Giuda ha profanato il luogo santo dell'Eterno, che egli ama, e ha sposato la figlia di un dio straniero. Malachia 2:12 L'Eterno sterminera' dalle tende di Giacobbe colui che fa questo, chi veglia, chi risponde e chi offre un'oblazione all'Eterno degli eserciti. Malachia 2:13 Voi fate anche quest'altra cosa: coprite l'altare, dell'Eterno di lacrime, di pianto e di lamenti, perche' non riguarda piu' con favore la vostra offerta e non la riceve piu' con piacere dalle vostre mani. Malachia 2:14 Eppure dite: «Per quale ragione?». Poiche' l'Eterno e' testimone fra te e la moglie della tua giovinezza, verso la quale ti sei comportato perfidamente, benche' ella sia la tua compagna e la moglie del tuo patto. Malachia 2:15 Ma non li fece Dio uno e nondimeno lo spirito rimase in lui? E perche' mai uno? Poiche' egli cercava una discendenza da DIO. Badate dunque al vostro spirito e nessuno si comporti perfidamente verso la moglie della sua giovinezza. Malachia 2:16 «Poiche' l'Eterno, il DIO d'Israele, dice che egli odia il divorzio e chi copre di violenza la sua veste», dice l'Eterno degli eserciti. Badate dunque al vostro spirito e non comportatevi perfidamente. Malachia 2:17 Voi stancate l'Eterno con le vostre parole, eppure dite: «In che cosa lo abbiamo stancato?». Perche' voi dite: «Chiunque fa il male e' gradito all'Eterno, che si compiace in lui», oppure: «Dov'e' il DIO della giustizia?». Il Signore verra' a purificare e a giudicare Malachia 3:1 «Ecco, io mando il mio messaggero a preparare la via davanti a me. E subito il Signore, che voi cercate, entrera' nel suo tempio, l'angelo del patto in cui prendete piacere, ecco, verra'», dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 3:2 «Ma chi potra' sostenere il giorno della sua venuta? Chi potra' rimanere in piedi quando egli apparira'? Egli e' come un fuoco d'affinatore, come la soda dei lavandai. Malachia 3:3 Egli siedera' come chi affina e purifica l'argento; purifichera' i figli di Levi e li affinera' come oro e argento, perche' possano offrire all'Eterno un'oblazione con giustizia. Malachia 3:4 Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sara' gradevole all'Eterno, come nei tempi passati, come negli anni di prima. Malachia 3:5 Cosi mi avvicinero' a voi per il giudizio e saro' un testimone pronto contro gli stregoni, contro gli adulteri, contro quelli che giurano il falso, contro quelli che frodano il salario all'operaio, opprimono la vedova e l'orfano, allontanano lo straniero e non temono me», dice l'Eterno degli eserciti. L'uomo deruba Dio Malachia 3:6 «Io sono l'Eterno, non muto; percio' voi, o figli di Giacobbe, non siete consumati. Malachia 3:7 Fin dai giorni dei vostri padri vi siete allontanati dai miei statuti e non li avete osservati. Tornate a me e io tornero' a voi», dice l'Eterno degli eserciti. «Ma voi dite: "In che cosa dobbiamo tornare?". Malachia 3:8 Un uomo derubera' DIO? Eppure voi mi derubate e poi dite: "In che cosa ti abbiamo derubato?". Nelle decime e nelle offerte. Malachia 3:9 Voi siete colpiti di maledizione perche' mi derubate, si, tutta quanta la nazione. Malachia 3:10 Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perche' vi sia cibo nella mia casa, e poi mettetemi alla prova in questo», dice l'Eterno degli eserciti, «se io non vi apriro' le cateratte del cielo e non riversero' su di voi tanta benedizione che non avrete spazio sufficiente ove riporla. Malachia 3:11 Inoltre sgridero' per voi il divoratore, perche' non distrugga piu' il frutto del vostro suolo, e la vostra vite non manchera' di portar frutto per voi nella campagna», dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 3:12 «Tutte le nazioni vi proclameranno beati perche' sarete un paese di delizie», dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 3:13 «Avete usato parole dure contro di me», dice l'Eterno. «Eppure dite: "Che cosa abbiamo detto contro di te?". Malachia 3:14 Avete detto: "e' vano servire DIO; quale guadagno c'e' nell'osservare i suoi ordinamenti e ad andare vestiti a lutto davanti all'Eterno degli eserciti? Malachia 3:15 Percio' noi proclamiamo beati i superbi. Non solo gli operatori d'iniquita' prosperano, ma essi tentano pure DIO e sfuggono"». Il libro di ricordo Malachia 3:16 Allora quelli che temevano l'Eterno si sono parlati l'uno all'altro. L'Eterno e' stato attento ed ha ascoltato e un libro di ricordo e' stato scritto davanti a lui per quelli che temono l'Eterno e onorano il suo nome. Malachia 3:17 «Essi saranno miei», dice l'Eterno degli eserciti, «nel giorno in cui preparo il mio particolare tesoro, e li risparmiero', come un uomo risparmia il figlio che lo serve. Malachia 3:18 Allora vedrete nuovamente la differenza che c'e' fra il giusto e l'empio, fra colui che serve DIO e colui che non lo serve». Avvertimenti associati alla venuta del giorno dell'Eterno Malachia 4:1 «Poiche' ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; e tutti quelli che operano empiamente saranno come stoppia; il giorno che viene li brucera'», dice l'Eterno degli eserciti, «in modo da non lasciar loro ne' radice ne' ramo. Malachia 4:2 Ma per voi che temete il mio nome, sorgera' il sole della giustizia con la guarigione nelle sue ali, e voi uscirete e salterete come vitelli di stalla. Malachia 4:3 Calpesterete gli empi perche' saranno cenere sotto la pianta dei vostri piedi nel giorno che io preparo», dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 4:4 «Ricordatevi della legge di Mose', mio servo, al quale in Horeb ordinai statuti e decreti per tutto Israele. Malachia 4:5 Ecco, io vi mandero' Elia, il profeta, prima che venga il giorno grande e spaventevole dell'Eterno. Malachia 4:6 Egli fara' ritornare il cuore dei padri ai figli e il cuore dei figli ai padri, affinche' non venga a colpire il paese di completo sterminio.Matteo 1:1-28:20 Genealogia di Gesu' Cristo Matteo 1:1 Libro della genealogia di Gesu' Cristo, figlio di Davide, figlio di Abrahamo. Matteo 1:2 Abrahamo genero' Isacco; Isacco genero' Giacobbe; Giacobbe; genero' Giuda e i suoi fratelli. Matteo 1:3 Giuda genero' Fares e Zara da Tamar; Fares genero' Esrom; Esrom genero' Aram; Matteo 1:4 Aram genero' Aminadab, Aminadab genero' Naasson; Naasson genero' Salmon, Matteo 1:5 Salmon genero' Booz da Rahab; Booz genero' Obed da Ruth; Obed genero' Iesse. Matteo 1:6 Iesse genero' il re Davide; il re Davide genero' Salomone da quella che era stata la moglie di Uria. Matteo 1:7 Salomone genero' Roboamo; Roboamo genero' Abia; Abia genero' Asa Matteo 1:8 Asa genero' Giosafat; Giosafat genero' Ioram; Ioram genero' Ozia. Matteo 1:9 Ozia genero' Ioatam; Ioatam genero' Acaz; Acaz genero' Ezechia. Matteo 1:10 Ezechia genero' Manasse; Manasse genero' Amon; Amon genero' Iosia. Matteo 1:11 Iosia genero' Ieconia e i suoi fratelli al tempo della deportazione in Babilonia. Matteo 1:12 Dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia genero' Salatiel; Salatiel genero' Zorobabel. Matteo 1:13 Zorobabel genero' Abiud; Abiud genero' Eliakim; Eliakim genero' Azor. Matteo 1:14 Azor genero' Sadok; Sadok genero' Achim; Achim genero' Eliud. Matteo 1:15 Eliud genero' Eleazar; Eleazar genero' Matthan; Matthan genero' Giacobbe. Matteo 1:16 Giacobbe genero' Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesu', che e' chiamato Cristo. Matteo 1:17 Cosi, tutte le generazioni da Abrahamo fino a Davide sono quattordici generazioni; e da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni. Nascita di Gesu' Cristo Matteo 1:18 Or la nascita di Gesu' Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa in matrimonio a Giuseppe, ma prima che iniziassero a stare insieme, si trovo' incinta per opera dello Spirito Santo. Matteo 1:19 Allora Giuseppe, suo sposo, che era uomo giusto e non voleva esporla ad infamia, delibero' di lasciarla segretamente. Matteo 1:20 Ma, mentre rifletteva su queste cose, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: «Giuseppe, figlio di Davide, non temere di prendere con te Maria come tua moglie, perche' cio' che e' stato concepito in lei e' opera dello Spirito Santo. Matteo 1:21 Ed ella partorira' un figlio e tu gli porrai nome Gesu', perche' egli salvera' il suo popolo dai loro peccati». Matteo 1:22 Or tutto cio' avvenne affinche' si adempisse quello che era stato detto dal Signore, per mezzo del profeta che dice: Matteo 1:23 «Ecco, la vergine sara' incinta e partorira' un figlio, il quale sara' chiamato Emmanuele che, interpretato, vuol dire: "Dio con noi"». Matteo 1:24 E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli aveva comandato e prese con se' sua moglie; Matteo 1:25 ma egli non la conobbe, finche' ella ebbe partorito il suo figlio primogenito, al quale pose nome Gesu'. I magi dell'oriente Matteo 2:1 Ora, dopo che Gesu' era nato in Betlemme di Giudea al tempo del re Erode, ecco dei magi dall'oriente arrivarono a Gerusalemme, Matteo 2:2 dicendo: «Dov'e' il re dei Giudei che e' nato? Poiche' noi abbiamo visto la sua stella in oriente e siamo venuti per adorarlo». Matteo 2:3 All'udire cio', il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui. Matteo 2:4 E, radunati tutti i capi dei sacerdoti e gli scribi, del popolo, s'informo' da loro dove doveva nascere il Cristo. Matteo 2:5 Ed essi gli dissero: «In Betlemme di Giudea, perche' cosi e' scritto per mezzo del profeta: Matteo 2:6 "E tu, Betlemme terra di Giuda, non sei certo la minima fra i principi di Giuda, perche' da te uscira' un capo, che pascera' il mio popolo Israele"». Matteo 2:7 Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, domando' loro con esattezza da quanto tempo la stella era apparsa. Matteo 2:8 E, mandandoli a Betlemme, disse loro: «Andate e domandate diligentemente del bambino, e, quando l'avrete trovato, fatemelo sapere, affinche' io pure venga ad adorarlo». Matteo 2:9 Ed essi, udito il re, partirono; ed ecco, la stella che avevano veduta in oriente andava davanti a loro finche', giunta sul luogo dov'era il bambino, vi si fermo'. Matteo 2:10 Quando essi videro la stella, si rallegrarono di grandissima gioia. Matteo 2:11 E, entrati nella casa, trovarono il bambino con Maria sua madre e, prostratisi, lo adorarono. Poi aperti i loro tesori, gli offrirono doni: oro, incenso e mirra. Matteo 2:12 Quindi, divinamente avvertiti in sogno di non tornare da Erode, per un'altra strada fecero ritorno al loro paese. La fuga in Egitto; la strage degli innocenti Matteo 2:13 Ora, dopo che furono partiti, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: «Alzati, prendi il bambino e sua madre e fuggi in Egitto, e rimani la' finche' io non ti avvertiro', perche' Erode cerchera' il bambino per farlo morire». Matteo 2:14 Egli dunque, destatosi, prese il bambino e sua madre di notte, e si rifugio' in Egitto. Matteo 2:15 E rimase la' fino alla morte di Erode, affinche' si adempisse quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta, che dice: «Ho chiamato il mio figlio fuori dall'Egitto». Matteo 2:16 Allora Erode, vedendosi beffato dai magi, si adiro' grandemente e mando' a far uccidere tutti i bambini che erano in Betlemme e in tutti i suoi dintorni, dall'eta' di due anni in giu', secondo il tempo del quale si era diligentemente informato dai magi. Matteo 2:17 Allora si adempi quello che fu detto dal profeta Geremia che dice: Matteo 2:18 «Un grido e' stato udito in Rama, un lamento, un pianto e un grande cordoglio; Rachele piange i suoi figli e rifiuta di essere consolata, perche' non sono piu'». Il ritorno dall'Egitto Matteo 2:19 Ora, morto Erode, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto, Matteo 2:20 e gli disse: «Alzati, prendi il bambino e sua madre e va' nel paese d'Israele, perche' coloro che cercavano la vita del bambino sono morti». Matteo 2:21 Ed egli, alzatosi, prese il bambino e sua madre e venne nel paese d'Israele; Matteo 2:22 ma, avendo udito che Archelao regnava in Giudea al posto di Erode suo padre, ebbe paura di andare la'. E, divinamente avvertito in sogno, si rifugio' nel territorio della Galilea, Matteo 2:23 e, giunto la', abito' in una citta' detta Nazaret, affinche' si adempisse quello che era stato detto dai profeti: «Egli sara' chiamato Nazareno». Giovanni Battista Matteo 3:1 Or in quei giorni venne Giovanni Battista, che predicava nel deserto della Giudea, Matteo 3:2 e diceva: «Ravvedetevi, perche' il regno dei cieli e' vicino!» Matteo 3:3 Questi infatti e' colui di cui parlo' il profeta Isaia quando disse: «Una voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"». Matteo 3:4 Or Giovanni stesso portava un vestito di peli di cammello e una cintura di cuoio intorno ai lombi e il suo cibo erano locuste e miele selvatico. Matteo 3:5 Allora Gerusalemme, tutta la Giudea e tutta la regione adiacente il Giordano accorrevano a lui, Matteo 3:6 ed erano battezzati da lui nel Giordano, confessando i loro peccati. Matteo 3:7 Ma egli, vedendo molti dei farisei, e sadducei venire al suo battesimo, disse loro: «Razza di vipere, chi vi ha mostrato a fuggire dall'ira a venire? Matteo 3:8 Fate dunque frutti degni di ravvedimento! Matteo 3:9 E non pensate di dir fra voi stessi: "Noi abbiamo Abrahamo per padre"; perche' io vi dico che Dio puo' far sorgere dei figli di Abrahamo anche da queste pietre. Matteo 3:10 E la scure e' gia' posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, sara' tagliato e gettato nel fuoco, Matteo 3:11 Io vi battezzo in acqua, per il ravvedimento; ma colui che viene dopo di me e' piu' forte di me e io non sono degno neanche di portare i suoi sandali, egli vi battezzera' con lo Spirito Santo, e col fuoco. Matteo 3:12 Egli ha in mano il suo ventilabro e pulira' interamente la sua aia; raccogliera' il suo grano nel granaio, ma ardera' la pula con fuoco inestinguibile». Il battesimo di Gesu' Matteo 3:13 Allora Gesu' venne dalla Galilea al Giordano da Giovanni per essere da lui battezzato. Matteo 3:14 Ma Giovanni gli si opponeva fortemente dicendo: «Io ho bisogno di essere battezzato da te e tu vieni da me?». Matteo 3:15 E Gesu', rispondendo, gli disse: «Lascia fare per ora, perche' cosi ci conviene adempiere ogni giustizia». Allora egli lo lascio' fare. Matteo 3:16 E Gesu', appena fu battezzato usci fuori dall'acqua; ed ecco i cieli gli si aprirono, ed egli vide lo Spirito di DIO scendere come una colomba e venire su di lui; Matteo 3:17 ed ecco una voce dal cielo, che disse: «Questi e' il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto». La tentazione di Gesu' Matteo 4:1 Allora Gesu' fu condotto dallo Spirito nel deserto, per essere tentato dal diavolo. Matteo 4:2 E, dopo aver digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Matteo 4:3 Ora il tentatore, accostandosi, gli disse: «Se tu sei il Figlio di Dio, di che queste pietre diventino pane». Matteo 4:4 Ma egli, rispondendo, disse: «Sta scritto: "L'uomo non vive di solo pane, ma di ogni parola che procede dalla bocca di Dio"». Matteo 4:5 Allora il diavolo lo trasporto' nella santa citta', lo pose sull'orlo del tempio Matteo 4:6 e gli disse: «Se sei il Figlio di Dio, gettati giu', perche' sta scritto: "Egli dara' ordine ai suoi angeli riguardo a te; ed essi ti porteranno sulle loro mani, perche' non urti col tuo piede in alcuna pietra"». Matteo 4:7 Gesu' gli disse: «Sta anche scritto: "Non tentare il Signore Dio tuo"». Matteo 4:8 Di nuovo il diavolo lo trasporto' sopra un monte altissimo e gli mostro' tutti i regni del mondo e la loro gloria Matteo 4:9 e gli disse: «Io ti daro' tutte queste cose se, prostrandoti a terra, mi adori». Matteo 4:10 Allora Gesu' gli disse: «Vattene Satana, poiche' sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo"». Matteo 4:11 Allora il diavolo lo lascio'; ed ecco degli angeli gli si accostarono e lo servivano. Gesu' in Galilea; i primi discepoli Matteo 4:12 Or Gesu', avendo udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritiro' nella Galilea. Matteo 4:13 Poi lascio' Nazaret e venne ad abitare a Capernaum, citta' posta sulla riva del mare, ai confini di Zabulon e di Neftali. Matteo 4:14 affinche' si adempisse cio' che fu detto dal profeta Isaia, quando disse: Matteo 4:15 «Il paese di Zabulon, il paese di Neftali, sulla riva del mare, la regione al di la' del Giordano, la Galilea dei gentili, Matteo 4:16 il popolo che giaceva nelle tenebre ha visto una grande luce, e su coloro che giacevano nella regione e nell'ombra della morte, si e' levata la luce». Matteo 4:17 Da quel tempo Gesu' comincio' a predicare e a dire: «Ravvedetevi, perche' il regno dei cieli e' vicino!». Matteo 4:18 Or Gesu', camminando lungo il mare della Galilea, vide due fratelli: Simone detto Pietro e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete nel mare, poiche' erano pescatori; Matteo 4:19 e disse loro: «Seguitemi e io vi faro' pescatori di uomini». Matteo 4:20 Or essi, lasciate prontamente le reti, lo seguirono. Matteo 4:21 E, proseguendo il cammino, vide due altri fratelli: Giacomo, il figlio di Zebedeo e Giovanni suo fratello, nella barca con Zebedeo loro padre, i quali riassettavano le reti; e li chiamo'. Matteo 4:22 Ed essi, lasciata prontamente la barca e il padre loro, lo seguirono. Matteo 4:23 E Gesu' andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l'evangelo del regno, e sanando ogni malattia e ogni infermita' fra il popolo. Matteo 4:24 E la sua fama si sparse per tutta la Siria; e gli presentarono tutti i malati, colpiti da varie infermita' e dolori, indemoniati, epilettici e paralitici; ed egli li guari. Matteo 4:25 E grandi folle lo seguivano dalla Galilea, dalla Decapoli, da Gerusalemme, dalla Giudea e da oltre il Giordano. Il sermone sul monte: Le beatitudini Matteo 5:1 Ed egli, vedendo le folle, sali sul monte e, come si fu seduto i suoi discepoli gli si accostarono. Matteo 5:2 Allora egli, aperta la bocca, li ammaestrava, dicendo: Matteo 5:3 «Beati i poveri in spirito, perche' di loro e' il regno dei cieli. Matteo 5:4 Beati coloro che fanno cordoglio perche' saranno consolati. Matteo 5:5 Beati i mansueti, perche' essi erediteranno la terra. Matteo 5:6 Beati coloro che sono affamati e assetati di giustizia, perche' essi saranno saziati. Matteo 5:7 Beati i misericordiosi, perche' essi otterranno misericordia. Matteo 5:8 Beati i puri di cuore, perche' essi vedranno Dio. Matteo 5:9 Beati coloro che si adoperano per la pace, perche' essi saranno chiamati figli di Dio. Matteo 5:10 Beati coloro che sono perseguitati a causa della giustizia, perche' di loro e' il regno dei cieli. Matteo 5:11 Beati sarete voi, quando vi insulteranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per causa mia. Matteo 5:12 Rallegratevi e giubilate, perche' il vostro premio e' grande nei cieli, poiche' cosi hanno perseguitato i profeti che furono prima di voi». Il sermone sul monte (seguito): I discepoli, sale della terra e luce del mondo Matteo 5:13 «Voi siete il sale della terra; ma se il sale diventa insipido, con che cosa gli si rendera' il sapore? A null'altro serve che ad essere gettato via e ad essere calpestato dagli uomini. Matteo 5:14 Voi siete la luce del mondo; una citta' posta sopra un monte non puo' essere nascosta. Matteo 5:15 Similmente, non si accende una lampada per metterla sotto il moggio, ma sul candeliere, perche' faccia luce a tutti coloro che sono in casa. Matteo 5:16 Cosi risplenda la vostra luce davanti agli uomini, affinche' vedano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che e' nei cieli». Il sermone sul monte (seguito): L'adempimento della legge e dei profeti Matteo 5:17 «Non pensate che io sia venuto ad abrogare la legge o i profeti; io non sono venuto per abrogare, ma per portare a compimento. Matteo 5:18 Perche' in verita' vi dico: Finche' il cielo e la terra non passeranno, neppure un iota, o un solo apice della legge passera', prima che tutto sia adempiuto. Matteo 5:19 Chi dunque avra' trasgredito uno di questi minimi comandamenti e avra' cosi insegnato agli uomini, sara' chiamato minimo nel regno dei cieli; ma colui che li mettera' in pratica e li insegnera', sara' chiamato grande nel regno dei cieli. Matteo 5:20 Percio' io vi dico: Se la vostra giustizia non supera quella degli scribi, e dei farisei, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli. Matteo 5:21 Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non uccidere" e: "Chiunque uccidera', sara' sottoposto al giudizio"; Matteo 5:22 ma io vi dico: Chiunque si adira contro suo fratello senza motivo, sara' sottoposto al giudizio; e chi avra' detto al proprio fratello: "Raca", sara' sottoposto al sinedrio; e chi gli avra' detto: "Stolto", sara' sottoposto al fuoco della Geenna. Matteo 5:23 Se tu dunque stai per presentare la tua offerta all'altare, e li ti ricordi che tuo fratello ha qualcosa contro di te, Matteo 5:24 lascia li la tua offerta davanti all'altare e va' prima a riconciliarti con tuo fratello; poi torna e presenta la tua offerta. Matteo 5:25 Fa' presto un accordo amichevole con il tuo avversario, mentre sei sulla via con lui, che talora il tuo avversario non ti dia in mano del giudice e il giudice ti consegni alla guardia e tu sia messo prigione Matteo 5:26 In verita' ti dico, che non uscirai di la' finche' tu non abbia pagato a l'ultimo centesimo. Matteo 5:27 Voi avete udito che fu detto agli antichi: "Non commettere adulterio". Matteo 5:28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per desiderarla, ha gia' commesso adulterio con lei nel suo cuore. Matteo 5:29 Ora, se il tuo occhio destro ti e' causa di peccato, cavalo e gettalo via da te perche' e' meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna; Matteo 5:30 e se la tua mano destra ti e' causa di peccato, mozzala e gettala via da te, perche' e' meglio per te che un tuo membro perisca, piuttosto che tutto il tuo corpo sia gettato nella Geenna. Matteo 5:31 e' stato pure detto: "Chiunque ripudia la propria moglie, le dia l'atto del divorzio". Matteo 5:32 Ma io vi dico: Chiunque manda via la propria moglie, eccetto in caso di fornicazione, la fa essere adultera e chiunque sposa una donna ripudiata commette adulterio. Matteo 5:33 Avete inoltre udito che fu detto agli antichi: "Non giurare il falso; ma adempi le cose promesse con giuramento al Signore". Matteo 5:34 Ma io vi dico: Non giurate affatto, ne' per il cielo, perche' e' il trono di Dio. Matteo 5:35 ne' per la terra, perche' e' lo sgabello dei suoi piedi, ne' per Gerusalemme, perche' e' la citta' del gran Re. Matteo 5:36 Non giurare neppure per la tua testa, perche' non hai il potere di fare bianco o nero un solo capello; Matteo 5:37 ma il vostro parlare sia: Si, si, no, no; tutto cio' che va oltre questo, viene dal maligno. Matteo 5:38 Voi avete udito che fu detto: "Occhio per occhio e dente per dente". Matteo 5:39 Ma io vi dico: Non resistere al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra, Matteo 5:40 e se uno vuol farti causa per toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello. Matteo 5:41 E se uno ti costringe a fare un miglio, fanne con lui due. Matteo 5:42 Da' a chi ti chiede, e non rifiutarti di dare a chi desidera qualcosa in prestito da te. Matteo 5:43 Voi avete udito che fu detto: "Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico". Matteo 5:44 Ma io vi dico: Amate i vostri nemici, benedite coloro che vi maledicono, fate del bene a coloro che vi odiano, e pregate per coloro che vi maltrattano e vi perseguitano, Matteo 5:45 affinche' siate figli del Padre vostro, che e' nei cieli, poiche' egli fa sorgere il suo sole sopra i buoni e sopra i malvagi e fa piovere sopra i giusti e sopra gli ingiusti. Matteo 5:46 Perche', se amate coloro che vi amano, che premio ne avrete? Non fanno altrettanto anche i pubblicani? Matteo 5:47 E se salutate soltanto i vostri fratelli, che fate di straordinario? Non fanno altrettanto anche i pubblicani? Matteo 5:48 Voi dunque siate perfetti, come e' perfetto il Padre vostro, che e' nei cieli». Il sermone sul monte (seguito): Elemosina, orazinoe, digiuno Matteo 6:1 «Guardatevi dal fare la vostra elemosina davanti agli uomini, per essere da loro ammirati; altrimenti voi non ne avrete ricompensa presso il Padre vostro, che e' nei cieli. Matteo 6:2 Quando dunque fai l'elemosina, non far suonare la tromba davanti a te, come fanno gli ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini; in verita' vi dico, che essi hanno gia' ricevuto il loro premio. Matteo 6:3 Anzi quando tu fai l'elemosina non sappia la tua sinistra quello che fa la destra. Matteo 6:4 affinche' la tua elemosina si faccia in segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto te ne dara' la ricompensa palesemente. Matteo 6:5 E quando tu preghi, non essere come gli ipocriti, perche' essi amano pregare stando in piedi nelle sinagoghe, e agli angoli delle piazze, per essere visti dagli uomini; in verita' vi dico che essi hanno gia' ricevuto il loro premio. Matteo 6:6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, chiudi la tua porta e prega il Padre tuo nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, ti ricompensera' pubblicamente. Matteo 6:7 Ora, nel pregare, non usate inutili ripetizioni come fanno i pagani perche' essi pensano di essere esauditi per il gran numero delle loro parole. Matteo 6:8 Non siate dunque come loro, perche' il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno prima che gliele chiediate. Matteo 6:9 Voi dunque pregate in questa maniera: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome. Matteo 6:10 Venga il tuo regno. Sia fatta la tua volonta' in terra come in cielo. Matteo 6:11 Dacci oggi il nostro pane necessario. Matteo 6:12 E perdonaci i nostri debiti, come anche noi perdoniamo ai nostri debitori. Matteo 6:13 E non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno, perche' tuo e' il regno e la potenza e la gloria in eterno. Amen". Matteo 6:14 Perche', se voi perdonate agli uomini le loro offese, il vostro Padre celeste perdonera' anche a voi; Matteo 6:15 ma se voi non perdonate agli uomini le loro offese, neppure il Padre vostro perdonera' le vostre. Matteo 6:16 Ora, quando digiunate, non siate mesti d'aspetto come gli ipocriti; perche' essi si sfigurano la faccia per mostrare agli uomini che digiunano, in verita' vi dico che essi hanno gia' ricevuto il loro premio. Matteo 6:17 Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia, Matteo 6:18 per non mostrare agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo nel segreto, e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne dara' la ricompensa pubblicamente». Il sermone sul monte (seguito): Il tesoro in cielo, l'occhio puro, i due padroni, le sollecitudini ansiose Matteo 6:19 «Non vi fate tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine guastano, e dove i ladri sfondano e rubano, Matteo 6:20 anzi fatevi tesori in cielo, dove ne' tignola ne' ruggine consumano, e dove i ladri non sfondano e non rubano. Matteo 6:21 Perche' dov'e' il vostro tesoro, la' sara' anche il vostro cuore. Matteo 6:22 La lampada del corpo e' l'occhio; se dunque l'occhio tuo e' puro, tutto il tuo corpo sara' illuminato Matteo 6:23 ma se l'occhio tuo e' viziato, tutto il tuo corpo sara' tenebroso, se dunque la luce che e' in te e' tenebre, quanto grandi saranno quelle tenebre! Matteo 6:24 Nessuno puo' servire a due padroni, perche' o odiera' l'uno e amera' l'altro; oppure sara' fedele all'uno e disprezzera' l'altro; voi non potete servire a Dio e a mammona. Matteo 6:25 Percio' io vi dico: Non siate con ansieta' solleciti per la vostra vita, di quello che mangerete o berrete, ne' per il vostro corpo, di che vi vestirete. La vita non vale piu' del cibo e il corpo piu' del vestito? Matteo 6:26 Osservate gli uccelli del cielo: essi non seminano non mietono e non raccolgono in granai; eppure il Padre vostro celeste li nutre. Non valete voi molto piu' di loro? Matteo 6:27 E chi di voi, con la sua sollecitudine, puo' aggiungere alla sua statura un solo cubito? Matteo 6:28 Perche' siete in ansieta' intorno al vestire? Considerate come crescono i gigli della campagna: essi non faticano e non filano; Matteo 6:29 eppure io vi dico, che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. Matteo 6:30 Ora se Dio riveste in questa maniera l'erba dei campi, che oggi e' e domani e' gettata nel forno, quanto piu' vestira' voi o uomini di poca fede? Matteo 6:31 Non siate dunque in ansieta', dicendo: "Che mangeremo, o che berremo, o di che ci vestiremo?". Matteo 6:32 Poiche' sono i gentili quelli che cercano tutte queste cose, il Padre vostro celeste, infatti, sa che avete bisogno di tutte queste cose. Matteo 6:33 Ma cercate prima il regno di Dio e la sua giustizia, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Matteo 6:34 Non siate dunque in ansieta' del domani, perche' il domani si prendera' cura per conto suo. Basta a ciascun giorno il suo affanno». Il sermone sul monte (fine): I giudizi temerari, le cose sacre date ai cani, la perseveranza nella preghiera, la porta stretta, i falsi profeti, udire e fare Matteo 7:1 «Non giudicate, affinche' non siate giudicati. Matteo 7:2 Perche' sarete giudicati secondo il giudizio col quale giudicate, e con la misura con cui misurate, sara' pure misurato a voi Matteo 7:3 Perche' guardi la pagliuzza che e' nell'occhio di tuo fratello e non ti accorgi della trave che e' nel tuo occhio? Matteo 7:4 Ovvero, come puoi dire a tuo fratello: "Lascia che ti tolga dall'occhio la pagliuzza", mentre c'e' una trave nel tuo occhio? Matteo 7:5 Ipocrita, togli prima dal tuo occhio la trave e poi ci vedrai bene per togliere la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello. Matteo 7:6 Non date cio' che e' santo ai cani e non gettate le vostre perle davanti ai porci, perche' non le calpestino con i piedi e poi si rivoltino per sbranarvi. Matteo 7:7 Chiedete e vi sara' dato; cercate e troverete, bussate e vi sara' aperto. Matteo 7:8 Perche' chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sara' aperto a chi bussa. Matteo 7:9 Vi e' tra voi qualche uomo che, se suo figlio gli chiede del pane, gli dara' una pietra? Matteo 7:10 O se gli chiede un pesce, gli dara' una serpe? Matteo 7:11 Se dunque voi, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto piu' il Padre vostro, che e' nei cieli, dara' cose buone a coloro che gliele chiedono. Matteo 7:12 Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro, perche' questa e' la legge ed i profeti. Matteo 7:13 Entrate per la porta stretta, perche' larga e' la porta e spaziosa la via che conduce alla perdizione, e molti sono coloro che entrano per essa. Matteo 7:14 Quanto stretta e' invece la porta e angusta la via che conduce alla vita! E pochi sono coloro che la trovano! Matteo 7:15 Guardatevi dai falsi profeti, i quali vengono a voi in veste di pecore, ma dentro sono lupi rapaci Matteo 7:16 Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si raccoglie uva dalle spine o fichi dai rovi? Matteo 7:17 Cosi, ogni albero buono produce frutti buoni; ma l'albero cattivo produce frutti cattivi. Matteo 7:18 Un albero buono non puo' dare frutti cattivi, ne' un albero cattivo dare frutti buoni. Matteo 7:19 Ogni albero che non da' buon frutto e' tagliato, e gettato nel fuoco. Matteo 7:20 Voi dunque li riconoscerete dai loro frutti. Matteo 7:21 Non chiunque mi dice: "Signore, Signore", entrera' nel regno dei cieli; ma chi fa la volonta' del Padre mio che e' nei cieli. Matteo 7:22 Molti mi diranno in quel giorno: "Signore, Signore, non abbiamo noi profetizzato nel tuo nome, e nel tuo nome scacciato demoni e fatte nel tuo nome molte opere potenti?". Matteo 7:23 E allora dichiarero' loro: "Io non vi ho mai conosciuti; allontanatevi da me, voi tutti operatori di iniquita'". Matteo 7:24 Percio', chiunque ascolta queste mie parole e le mette in pratica, io lo paragono ad un uomo avveduto, che ha edificato la sua casa sopra la roccia. Matteo 7:25 Cadde la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa pero' non crollo', perche' era fondata sopra la roccia. Matteo 7:26 Chiunque invece ode queste parole non le mette in pratica, sara' paragonato ad un uomo stolto, che ha edificato la sua casa sulla sabbia. Matteo 7:27 Cadde poi la pioggia, vennero le inondazioni, soffiarono i venti e si abbatterono su quella casa; essa crollo' e la sua rovina fu grande». Matteo 7:28 Ora, quando Gesu' ebbe finito questi discorsi, le folle stupivano della sua dottrina, Matteo 7:29 perche' egli le ammaestrava, come uno che ha autorita' e non come gli scribi. Guarigione di un lebbroso Matteo 8:1 Ora, quando egli fu sceso dal monte, grandi folle lo seguirono. Matteo 8:2 Ed ecco, un lebbroso venne e l'adoro', dicendo: «Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi». Matteo 8:3 Gesu', distesa la mano, lo tocco' dicendo: «Si, io lo voglio, sii mondato». E in quell'istante egli fu guarito dalla sua lebbra. Matteo 8:4 Allora Gesu' gli disse: «Guardati dal dirlo ad alcuno; ma va mostrati al sacerdote, e presenta l'offerta prescritta da Mose', affinche' questo serva loro di testimonianza». Il centurione di Capernaum Matteo 8:5 Quando Gesu' fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo, Matteo 8:6 e dicendo: «Signore, il mio servo giace in casa paralizzato e soffre grandemente». Matteo 8:7 E Gesu' gli disse: «Io verro' e lo guariro'». Matteo 8:8 Il centurione, rispondendo, disse: «Signore, io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; ma di soltanto una parola, e il mio servo sara' guarito. Matteo 8:9 Perche' io sono un uomo sotto l'autorita' di altri e ho sotto di me dei soldati; e se dico all'uno: "Va'", egli va; e se dico all'altro: "Vieni", egli viene; e se dico al mio servo: "Fa' questo", egli lo fa». Matteo 8:10 E Gesu', avendo udite queste cose, si meraviglio', e disse a coloro che lo seguivano: «In verita' vi dico, che neppure in Israele ho trovata una cosi grande fede. Matteo 8:11 Or io vi dico, che molti verranno da levante e da ponente e sederanno a tavola con Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe, nel regno dei cieli. Matteo 8:12 Ma i figli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Li sara' il pianto e lo stridor di denti», Matteo 8:13 E Gesu' disse al centurione: «Va' e ti sia fatto come hai creduto!». E il suo servo fu guarito in quell'istante. La suocera di Pietro Matteo 8:14 Poi Gesu', entrato nella casa di Pietro, vide che la suocera di lui era a letto con la febbre. Matteo 8:15 Ed egli le tocco' la mano e la febbre la lascio', ed ella si alzo' e prese a servirli. Matteo 8:16 Ora, fattosi sera, gli furono presentati molti indemoniati; ed egli, con la parola, scaccio' gli spiriti e guari tutti i malati, Matteo 8:17 affinche' si adempisse cio' che fu detto dal profeta Isaia, quando disse: «Egli ha preso le nostre infermita' e ha portato le nostre malattie». Del seguire Gesu' Matteo 8:18 Ora Gesu', vedendo intorno a se' grandi folle, comando' che si passasse all'altra riva, Matteo 8:19 Allora uno scriba, accostatosi, gli disse: «Maestro, io ti seguiro' dovunque tu andrai». Matteo 8:20 E Gesu' gli disse: «Le volpi hanno delle tane, e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figlio dell'uomo non ha neppure dove posare il capo». Matteo 8:21 Poi un altro dei suoi discepoli gli disse: «Signore, permettimi di andare prima a seppellire mio padre». Matteo 8:22 Ma Gesu' gli disse: «Seguimi, e lascia che i morti seppelliscano i loro morti». Gesu' acqueta la tempesta Matteo 8:23 Ed essendo egli salito nella barca, i suoi discepoli lo seguirono. Matteo 8:24 Ed ecco sollevarsi in mare una tempesta cosi violenta, che la barca era coperta dalle onde. Or egli dormiva. Matteo 8:25 E i suoi discepoli, accostatisi, lo svegliarono dicendo: «Signore salvaci, noi periamo!». Matteo 8:26 Ma egli disse loro: «Perche' avete paura, uomini di poca fede?». E, alzatosi, sgrido' i venti e il mare, e si fece gran bonaccia. Matteo 8:27 Allora gli uomini si meravigliarono, e dicevano: «Chi e' costui, al quale anche il mare e i venti ubbidiscono?». Gli indemoniati Ghergheseni Matteo 8:28 E quando giunse all'altra riva, nella regione dei Ghergheseni, gli si fecero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, tanto furiosi che nessuno poteva passare per quella via. Matteo 8:29 Ed ecco, essi si misero a gridare, dicendo: «Che vi e' tra noi e te, o Gesu', Figlio di Dio? Sei tu venuto qui, per tormentarci prima del tempo?». Matteo 8:30 Non lontano da loro, vi era un grande branco di porci che pascolava. Matteo 8:31 E i demoni lo pregavano, dicendo: «Se tu ci scacci, permettici di andare in quel branco di porci». Matteo 8:32 Ed egli disse loro: «Andate!». Cosi essi, usciti, se ne andarono in quel branco di porci, ed ecco tutto quel branco di porci si precipito' dal dirupo nel mare, e morirono nelle acque. Matteo 8:33 Coloro che li custodivano fuggirono e, andati nella citta', raccontarono tutte queste cose, incluso il fatto degli indemoniati. Matteo 8:34 Ed ecco tutta la citta' usci incontro a Gesu'; e, come lo videro, lo pregarono di allontanarsi dal loro territorio. Il paralitico di Capernaum Matteo 9:1 Ed egli, salito sulla barca, passo' all'altra riva e venne nella sua citta'. Matteo 9:2 Ed ecco, gli fu presentato un paralitico disteso sopra un letto e Gesu', vista la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, fatti animo, i tuoi peccati ti sono perdonati!». Matteo 9:3 Allora alcuni scribi, dicevano fra se': «Costui bestemmia!». Matteo 9:4 Ma Gesu', conosciuti i loro pensieri, disse: «Perche' pensate cose malvagie nei vostri cuori? Matteo 9:5 Infatti, che cosa e' piu' facile dire: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure: "Alzati e cammina"? Matteo 9:6 Ora, affinche' sappiate che il Figlio dell'uomo ha autorita' in terra di perdonare i peccati: Alzati (disse al paralitico), prendi il tuo letto e vattene a casa tua!». Matteo 9:7 Ed egli, alzatosi, se ne ando' a casa sua. Matteo 9:8 Le folle, veduto cio', si meravigliavano e glorificavano Dio, che aveva dato tale potere agli uomini. Vocazione di Matteo Matteo 9:9 Poi Gesu', passando oltre, vide un uomo che sedeva al banco delle imposte, chiamato Matteo, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, alzatosi, lo segui. Matteo 9:10 E avvenne che, mentre Gesu' era a tavola in casa, molti pubblicani e peccatori vennero e si misero a tavola con lui e con i suoi discepoli. Matteo 9:11 I farisei, veduto cio', dissero ai suoi discepoli: «Perche' il vostro Maestro mangia insieme ai pubblicani, e ai peccatori?». Matteo 9:12 E Gesu', avendo sentito, disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Matteo 9:13 Or andate e imparate che cosa significa: "Io voglio misericordia e non sacrificio". Perche' io non sono venuto per chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori». Del digiuno Matteo 9:14 Allora si accostarono a lui i discepoli di Giovanni, e gli dissero: «Perche' noi e i farisei digiuniamo spesso, mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Matteo 9:15 E Gesu' disse loro: «Possono gli amici dello sposo essere in lutto mentre lo sposo e' con loro? Ma verranno i giorni in cui lo sposo sara' loro tolto e allora digiuneranno. Matteo 9:16 Nessuno mette un pezzo di stoffa nuova su di un abito vecchio, perche' cio' porta via il rattoppo e lo strappo si fa peggiore. Matteo 9:17 Neppure si mette del vino nuovo in otri vecchi; altrimenti gli otri si rompono, il vino si spande e gli otri si perdono; ma si mette il vino nuovo in otri nuovi, cosi si conservano entrambi». La donna dal flusso di sangue; la figlia di Iairo Matteo 9:18 Mentre egli diceva loro queste cose, uno dei capi della sinagoga, si avvicino' e si inchino' davanti a lui, dicendo: «Mia figlia e' morta proprio ora, ma vieni, metti la mano su di lei ed ella vivra'». Matteo 9:19 E Gesu', alzatosi, lo segui insieme ai suoi discepoli. Matteo 9:20 Ed ecco una donna, affetta da un flusso di sangue gia' da dodici anni, gli si accosto' di dietro e tocco' il lembo della sua veste. Matteo 9:21 Perche' diceva fra se': «Se riusciro' anche solo a toccare la sua veste saro' guarita». Matteo 9:22 Gesu', voltatosi e vedutala, le disse: «Fatti animo, figliola, la tua fede ti ha guarita». Da quell'ora la donna fu guarita. Matteo 9:23 Quando Gesu' arrivo' in casa del capo della sinagoga e vide i sonatori di flauto e la folla che faceva strepito, Matteo 9:24 disse loro: «Ritiratevi, perche' la fanciulla non e' morta, ma dorme» Ed essi lo deridevano. Matteo 9:25 Poi, quando la folla fu messa fuori, egli entro', prese la fanciulla per la mano ed ella si alzo'. Matteo 9:26 La fama di cio' si divulgo' per tutto quel paese. Due ciechi e un muto indemoniato guariti Matteo 9:27 E, mentre Gesu' partiva di la', due ciechi lo seguirono gridando e dicendo: «Abbi pieta' di noi, Figlio di Davide!». Matteo 9:28 Quando egli entro' in casa, quei ciechi si accostarono a lui. Gesu' disse loro: «Credete che io possa far questo?». Essi gli risposero: «Si, Signore». Matteo 9:29 Allora egli tocco' loro gli occhi dicendo: «Vi sia fatto secondo la vostra fede». Matteo 9:30 E i loro occhi si aprirono. Poi Gesu' ordino' loro severamente, dicendo: «Badate che nessuno lo sappia». Matteo 9:31 Ma essi, usciti fuori, divulgarono la sua fama per tutto quel paese. Matteo 9:32 Ora, come quei ciechi uscivano, gli fu presentato un uomo muto e indemoniato. Matteo 9:33 E, quando il demone fu scacciato, il muto parlo' e le folle si meravigliarono dicendo: «Non si e' mai vista una simile cosa in Israele». Matteo 9:34 Ma i farisei dicevano: «Egli scaccia i demoni con l'aiuto del principe dei demoni!». La me'sse e gli operai Matteo 9:35 E Gesu' andava attorno per tutte le citta' e i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe, predicando l'evangelo del regno e guarendo ogni malattia e ogni infermita' fra il popolo. Matteo 9:36 Vedendo le folle, ne ebbe compassione perche' erano stanche e disperse, come pecore senza pastore. Matteo 9:37 Allora egli disse ai suoi discepoli: «La me'sse e' veramente grande, ma gli operai sono pochi. Matteo 9:38 Pregate dunque il Signore della me'sse che spinga degli operai nella sua me'sse». I dodici e la loro missione Matteo 10:1 Poi, chiamati a se' i suoi dodici discepoli, diede loro autorita' sopra gli spiriti immondi per scacciarli e per guarire qualunque malattia e qualunque infermita'. Matteo 10:2 Ora i nomi dei dodici apostoli sono questi: il primo Simone detto Pietro e Andrea suo fratello Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello Matteo 10:3 Filippo e Bartolomeo; Tommaso e Matteo il pubblicano, Giacomo di Alfeo e Lebbeo, soprannominato Taddeo; Matteo 10:4 Simone il Cananeo e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradi. Matteo 10:5 Questi sono i dodici che Gesu' invio' dopo aver dato loro questi ordini: «Non andate tra i gentili e non entrate in alcuna citta' dei Samaritani, Matteo 10:6 ma andate piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele, Matteo 10:7 Andate e predicate, dicendo: "Il regno dei cieli e' vicino". Matteo 10:8 Guarite gli infermi, mondate i lebbrosi, risuscitate i morti, scacciate i demoni; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Matteo 10:9 Non fate provvista di oro, ne' di argento ne' di denaro nelle vostre cinture, Matteo 10:10 ne' di sacca da viaggio, ne' di due tuniche, ne' di calzari, ne' di bastone, perche' l'operaio e' degno del suo nutrimento. Matteo 10:11 Ora, in qualunque citta' o villaggio entrate, informatevi se vi sia qualcuno degno e li rimanete fino alla vostra partenza, Matteo 10:12 E quando entrate nella casa, datele il vostro saluto, Matteo 10:13 E se quella e' degna, venga la vostra pace su di essa; ma, se non e' degna, la vostra pace ritorni a voi. Matteo 10:14 E se qualcuno non vi riceve e non ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella citta', scuotete la polvere dai vostri piedi, Matteo 10:15 Vi dico in verita' che, nel giorno del giudizio, il paese di Sodoma e di Gomorra sara' trattato con piu' tolleranza di quella citta'. Matteo 10:16 Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come serpenti e semplici come colombe. Matteo 10:17 Ma guardatevi dagli uomini, perche' vi trascineranno davanti ai loro sinedri, e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe, Matteo 10:18 E sarete condotti davanti ai governatori e davanti ai re, per causa mia, per dare testimonianza a loro e ai gentili. Matteo 10:19 Quando essi vi metteranno nelle loro mani, non preoccupatevi di come parlerete o di che cosa dovrete dire; perche' in quella stessa ora vi sara' dato cio' che dovrete dire; Matteo 10:20 poiche' non sarete voi a parlare, ma lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Matteo 10:21 Ora il fratello consegnera' a morte il fratello e il padre il figlio; e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. Matteo 10:22 E sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avra' perseverato fino alla fine, sara' salvato, Matteo 10:23 Ora, quando vi perseguiteranno in una citta', fuggite a in un'altra, perche' in verita' vi dico, che non avrete finito di percorrere le citta' d'Israele, prima che venga il Figlio dell'uomo. Matteo 10:24 Il discepolo non e' da piu' del maestro, ne' il servo da piu' del suo signore, Matteo 10:25 Basta al discepolo di essere come il suo maestro e al servo come il suo padrone. Se hanno chiamato il padrone di casa Beelzebub, quanto piu' chiameranno cosi quelli di casa sua! Matteo 10:26 Non li temete dunque, poiche' non c'e' nulla di nascosto che non debba essere rivelato e nulla di segreto che non debba essere conosciuto. Matteo 10:27 Quello che io vi dico nelle tenebre, ditelo nella luce, e cio' che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui tetti. Matteo 10:28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccidere l'anima; temete piuttosto colui che puo' far perire l'anima e il corpo nella Geenna. Matteo 10:29 Non si vendono forse due passeri per un soldo? Eppure neanche uno di loro cade a terra senza il volere del Padre vostro. Matteo 10:30 Ma quanto a voi, perfino i capelli del vostro capo sono tutti contati. Matteo 10:31 Non temete dunque; voi siete da piu' di molti passeri. Matteo 10:32 Chiunque percio' mi riconoscera', davanti agli uomini, io pure lo riconoscero' davanti al Padre mio che e' nei cieli. Matteo 10:33 Ma chiunque mi rinneghera' davanti agli uomini, io pure lo rinneghero' davanti al Padre mio che e' nei cieli». Matteo 10:34 «Non pensate che io sia venuto a mettere pace sulla terra; non sono venuto a mettervi la pace, ma la spada. Matteo 10:35 Perche' io sono venuto a mettere disaccordo tra figlio e padre tra figlia e madre, tra nuora e suocera, Matteo 10:36 e i nemici dell'uomo saranno quelli di casa sua. Matteo 10:37 Chi ama padre o madre piu' di me, non e' degno di me; e chi ama figlio o figlia piu' di me, non e' degno di me. Matteo 10:38 E chi non prende la sua croce e non viene dietro a me, non e' degno di me. Matteo 10:39 Chi avra' trovato la sua vita, la perdera'; ma chi avra' perduto la sua vita per causa mia, la ritrovera'. Matteo 10:40 Chi riceve voi, riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato. Matteo 10:41 Chi riceve un profeta nel nome di un profeta, ricevera' un premio da profeta; e chi riceve un giusto nel nome di un giusto, ricevera' un premio da giusto. Matteo 10:42 E chiunque dara' da bere anche un solo bicchiere d'acqua fredda a uno di questi piccoli nel nome di un discepolo, in verita' vi dico, che egli non perdera' affatto il suo premio», L'ambasciata di Giovanni Battista Matteo 11:1 E dopo che Gesu' ebbe finito di dare disposizioni ai suoi dodici discepoli, se ne ando' di la', per insegnare e predicare nelle loro citta'. Matteo 11:2 Or Giovanni, avendo in prigione sentito parlare delle opere del Cristo, mando' due dei suoi discepoli a dirgli: Matteo 11:3 «Sei tu colui che deve venire, oppure dobbiamo aspettarne un altro?» Matteo 11:4 E Gesu', rispondendo, disse loro: «Andate e riferite a Giovanni le cose che udite e vedete: Matteo 11:5 I ciechi riacquistano la vista e gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati e i sordi odono; i morti risuscitano e l'evangelo e' annunziato ai poveri. Matteo 11:6 Beato e' colui che non si sara' scandalizzato di me!». Matteo 11:7 Ora, come essi se ne andavano, Gesu' prese a dire alle folle intorno a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna sbattuta dal vento? Matteo 11:8 Ma che cosa siete andati a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, coloro che portano vesti morbide abitano nei palazzi dei re. Matteo 11:9 Insomma, che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Si, vi dico, egli e' piu' che un profeta, Matteo 11:10 Perche' questi e' colui del quale e' scritto: "Ecco, io mando il mio messaggero davanti alla tua faccia, egli preparera' la tua strada davanti a te". Matteo 11:11 In verita' vi dico: tra i nati di donna non e' sorto mai nessuno piu' grande di Giovanni Battista; ma il minimo nel regno dei cieli e' piu' grande di lui. Matteo 11:12 E dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno dei cieli subisce violenza e i violenti lo rapiscono. Matteo 11:13 Poiche' tutti i profeti e la legge hanno profetizzato fino a Giovanni. Matteo 11:14 E se lo volete accettare, egli e' l'Elia che doveva venire. Matteo 11:15 Chi ha orecchi da udire, oda! Matteo 11:16 Ma a chi paragonero' questa generazione? Essa e' simile a fanciulli seduti nelle piazze, che si rivolgono ai loro compagni Matteo 11:17 e dicono: "Noi vi abbiamo sonato il flauto e voi non avete ballato, abbiamo intonato lamenti e voi non avete fatto cordoglio". Matteo 11:18 Difatti e' venuto Giovanni, che non mangia ne' beve, ed essi dicono: "Egli ha un demone". Matteo 11:19 e' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve, ed essi dicono: "Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori". Ma alla sapienza e' stata resa giustizia dai suoi figli». Le tre citta' impenitenti Matteo 11:20 Allora egli comincio' a rimproverare quelle citta', in cui la maggior parte delle sue opere potenti erano state fatte, perche' esse non si erano ravvedute, dicendo: Matteo 11:21 «Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perche' se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti che sono state compiute tra di voi, gia' da tempo si sarebbero pentite con sacco e cenere. Matteo 11:22 Percio' io vi dico che nel giorno del giudizio, Tiro e Sidone saranno trattate con piu' tolleranza di voi. Matteo 11:23 E tu, o Capernaum, che sei stata innalzata fino al cielo, sarai abbassata fino all'inferno, perche' se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, essa esisterebbe ancora oggi. Matteo 11:24 Pertanto io vi dico che nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sara' piu' tollerabile della tua». Il giogo di Cristo Matteo 11:25 In quel tempo Gesu' prese a dire: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perche' hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Matteo 11:26 Si, o Padre, perche' cosi ti e' piaciuto. Matteo 11:27 Ogni cosa mi e' stata data in mano dal Padre mio, e nessuno conosce il Figlio, se non il Padre; e nessuno conosce il Padre, se non il Figlio e colui al quale il Figlio avra' voluto rivelarlo. Matteo 11:28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati e aggravati, ed io vi daro' riposo. Matteo 11:29 Prendete su di voi il mio giogo e imparate da me, perche' io sono mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo per le vostre anime. Matteo 11:30 Perche' il mio giogo e' dolce e il mio peso e' leggero!». Gesu', signore del sabato Matteo 12:1 In quel tempo Gesu' camminava in giorno di sabato tra i campi di grano; ora i suoi discepoli ebbero fame e si misero a svellere delle spighe e a mangiarle. Matteo 12:2 Ma i farisei, veduto cio', gli dissero: «Ecco, i tuoi discepoli fanno quello che non e' lecito fare in giorno di sabato». Matteo 12:3 Ed egli disse loro: «Non avete letto cio' che fece Davide, quando ebbe fame, egli e quelli che erano con lui? Matteo 12:4 Come egli entro' nella casa di Dio e mangio' i pani della presentazione, che non era lecito mangiare ne' a lui, ne' a quelli che erano con lui, ma solo ai sacerdoti? Matteo 12:5 Ovvero, non avete letto nella legge che nel tempio i sacerdoti, nei giorni di sabato, trasgrediscono il sabato e tuttavia sono senza colpa? Matteo 12:6 Ora io vi dico che qui c'e' qualcuno piu' grande del tempio. Matteo 12:7 Ora, se voi sapeste che cosa significa: "Io voglio misericordia e non sacrificio", non avreste condannato gl'innocenti. Matteo 12:8 Perche' il Figlio dell'uomo e' signore anche del sabato». Guarigione dell'uomo dalla mano secca Matteo 12:9 Poi, partitosi di la', entro' nella loro sinagoga; Matteo 12:10 ed ecco, vi era un uomo che aveva una mano secca. Ed essi domandarono a Gesu', per poterlo poi accusare: «e' lecito guarire qualcuno in giorno di sabato?». Matteo 12:11 Ed egli disse loro: «Chi e' l'uomo fra voi che avendo una pecora, se questa cade in giorno di sabato in una fossa, non la prenda e non la tiri fuori? Matteo 12:12 Ora, quanto vale un uomo piu' di una pecora! e' dunque lecito fare del bene in giorno di sabato?». Matteo 12:13 Allora egli disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano!». Ed egli la stese e fu resa sana come l'altra. Matteo 12:14 Ma i farisei, usciti fuori, tennero consiglio contro di lui, del come farlo morire. Matteo 12:15 Ma Gesu', conoscendo cio', si allontano' di la'; grandi folle lo seguirono, ed egli li guari tutti, Matteo 12:16 e ordino' loro severamente di non dire chi egli fosse, Matteo 12:17 affinche' si adempisse cio' che fu detto dal profeta Isaia che dice: Matteo 12:18 «Ecco il mio servo che io ho scelto; l'amato mio in cui l'anima mia si e' compiaciuta. Io mettero' il mio Spirito su di lui, ed egli annunziera' la giustizia alle genti. Matteo 12:19 Egli non disputera' e non gridera' e nessuno udira' la sua voce per le piazze. Matteo 12:20 Egli non frantumera' la canna rotta e non spegnera' il lucignolo fumante, finche' non abbia fatto trionfare la giustizia. Matteo 12:21 E le genti spereranno nel suo nome». La bestemmia dei farisei Matteo 12:22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo guari, sicche' il cieco e muto parlava e vedeva. Matteo 12:23 E tutte le folle stupivano e dicevano: «Non e' costui il Figlio di Davide?». Matteo 12:24 Ma i farisei, udito cio', dicevano: «Costui scaccia i demoni a solo per virtu' di Beelzebub, principe dei demoni». Matteo 12:25 E Gesu', conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina; ed ogni citta' o casa, divisa contro se stessa non puo' durare. Matteo 12:26 Ora, se Satana scaccia Satana, egli e' diviso contro se stesso, come dunque puo' durare il suo regno? Matteo 12:27 E se io scaccio i demoni con l'aiuto di Beelzebub, con l'aiuto di chi li scacciano i vostri figli? Per questo essi saranno i vostri giudici. Matteo 12:28 Ma, se io scaccio i demoni per mezzo dello Spirito di Dio, allora il regno di Dio e' giunto in mezzo a voi. Matteo 12:29 Ovvero, come puo' uno entrare nella casa dell'uomo forte e rapirgli i suoi beni, se prima non lega l'uomo forte? Allora soltanto riuscira' a saccheggiare la sua casa. Matteo 12:30 Chi non e' con me e' contro di me, e chi non raccoglie con me disperde. Matteo 12:31 Percio' io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sara' perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sara' loro perdonata. Matteo 12:32 E chiunque parla contro il Figlio dell'uomo, sara' perdonato; ma chi parla contro lo Spirito Santo, non gli sara' perdonato, ne' in questa eta' ne' in quella futura». Alberi e frutti Matteo 12:33 «O fate l'albero buono e il suo frutto sara' buono, o fate l'albero malvagio e il suo frutto sara' malvagio; infatti l'albero lo si conosce dal frutto. Matteo 12:34 Razza di vipere! Come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiche' la bocca parla dall'abbondanza del cuore. Matteo 12:35 L'uomo buono dal buon tesoro del cuore trae cose buone; ma l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvagie. Matteo 12:36 Or io dico che nel giorno del giudizio gli uomini renderanno conto di ogni parola oziosa che avranno detta. Matteo 12:37 Poiche' in base alle tue parole sarai giustificato, e in base alle tue parole sarai condannato». Il segno di Giona Matteo 12:38 Allora alcuni scribi e farisei, lo interrogarono, dicendo: «Maestro, noi vorremmo vedere da te qualche segno». Matteo 12:39 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Questa malvagia e adultera generazione chiede un segno, ma nessun segno le sara' dato, se non il segno del profeta Giona. Matteo 12:40 Infatti, come Giona fu tre giorni e tre notti nel ventre del grosso pesce, cosi stara' il Figlio dell'uomo tre giorni e tre notti nel cuore della terra. Matteo 12:41 I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perche' essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco, qui c'e' uno piu' grande di Giona. Matteo 12:42 La regina del mezzogiorno risuscitera' nel giudizio con questa generazione e la condannera', perche' ella venne dagli estremi confini della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui c'e' uno piu' grande di Salomone. Matteo 12:43 Ora, quando lo spirito immondo e' uscito da un uomo, vaga per luoghi aridi, cercando riposo e non lo trova. Matteo 12:44 Allora dice: "Ritornero' nella mia casa da dove sono uscito"; ma quando giunge, la trova vuota, spazzata e adorna; Matteo 12:45 va allora a prendere con se' altri sette spiriti peggiori di lui, i quali entrano e vi prendono dimora; e l'ultima condizione di quell'uomo diventa peggiore della prima, Cosi avverra' anche a questa generazione malvagia». La famiglia di Gesu' Matteo 12:46 Ora, mentre egli parlava ancora alle folle, ecco sua madre e i suoi fratelli i quali, fermatisi fuori, cercavano di parlargli. Matteo 12:47 E qualcuno gli disse: «Ecco tua madre e i tuoi fratelli sono la' fuori e cercano di parlarti». Matteo 12:48 Ma egli rispondendo, disse a colui che lo aveva informato: «Chi e' mia madre e chi sono i miei fratelli?». Matteo 12:49 E, distesa la mano verso i suoi discepoli, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli. Matteo 12:50 Poiche' chiunque fa la volonta' del Padre mio, che e' nei cieli, mi e' fratello, sorella e madre». Parabola del seminatore Matteo 13:1 Ora, in quello stesso giorno Gesu', uscito di casa, si pose a sedere presso il mare. Matteo 13:2 E grandi folle si radunarono intorno a lui, cosi che egli, salito su una barca, si pose a sedere; e tutta la folla stava in piedi sulla riva. Matteo 13:3 Ed egli espose loro molte cose in parabole, dicendo: «Ecco, un seminatore usci a seminare. Matteo 13:4 Mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. Matteo 13:5 Un'altra cadde in luoghi rocciosi, dove non c'era molta terra, e subito germoglio' perche' il terreno non era profondo Matteo 13:6 ma, levatosi il sole, fu riarso e, perche' non aveva radice, si secco'. Matteo 13:7 Un'altra cadde tra le spine; e le spine crebbero e la soffocarono. Matteo 13:8 E un'altra cadde in buona terra e porto' frutto dando il cento, il sessanta, ed il trenta per uno. Matteo 13:9 Chi ha orecchi da udire, oda!». Matteo 13:10 Allora i discepoli, accostatisi, gli dissero: «Perche' parli loro in parabole?». Matteo 13:11 Ed egli, rispondendo, disse loro: «Perche' a voi e' dato di conoscere i misteri del regno dei cieli, ma a loro non e' dato. Matteo 13:12 Perche' a chiunque ha sara' dato, e sara' nell'abbondanza, ma a chiunque non ha, gli sara' tolto anche quello che ha. Matteo 13:13 Percio' io parlo loro in parabole, perche' vedendo non vedano, e udendo non odano ne' comprendano. Matteo 13:14 Cosi si adempie in loro la profezia d'Isaia, che dice: "Voi udirete ma non intenderete; guarderete ma non vedrete". Matteo 13:15 Perche' il cuore di questo popolo e' divenuto insensibile, essi sono diventati duri d'orecchi e hanno chiuso gli occhi, perche' non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore e non si convertano, e io li guarisca". Matteo 13:16 Ma, beati i vostri occhi perche' vedono, e i vostri orecchi perche' odono. Matteo 13:17 Perche' in verita' vi dico che molti profeti e giusti desiderarono vedere le cose che voi vedete e non le videro, e udire le cose che voi udite e non le udirono! Matteo 13:18 Voi dunque intendete la parabola del seminatore. Matteo 13:19 Quando qualcuno ode la parola del regno e non la comprende, il maligno viene e porta via cio' che era stato seminato nel suo cuore. Questi e' colui che ha ricevuto il seme lungo la strada. Matteo 13:20 E quello che ha ricevuto il seme in luoghi rocciosi, e' colui che ode la parola e subito la riceve con gioia Matteo 13:21 ma non ha radice in se', ed e' di corta durata; e quando sopraggiunge la tribolazione o persecuzione, a causa della parola, ne e' subito scandalizzato. Matteo 13:22 E quello che ha ricevuto il seme fra le spine e' colui che ode la parola, ma le sollecitudini di questo mondo e l'inganno delle ricchezze soffocano la parola; ed essa diviene infruttuosa. Matteo 13:23 Quello invece che riceve il seme nella buona terra, e' colui che ode la parola, la comprende e porta frutto; e produce uno il cento, un altro il sessanta e un altro il trenta per uno». Parabola della zizzania Matteo 13:24 Egli propose loro un'altra parabola dicendo: «Il regno dei cieli e' simile a un uomo, che semino' buon seme nel suo campo. Matteo 13:25 Ma, mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e semino' della zizzania in mezzo al grano, e se ne ando'. Matteo 13:26 Quando poi il grano germoglio' e mise frutto, apparve anche la zizzania. Matteo 13:27 E i servi del padrone di casa vennero a lui e gli dissero: "Signore, non hai seminato buon seme nel tuo campo? Come mai, dunque, c'e' della zizzania?". Matteo 13:28 Ed egli disse loro: "Un nemico ha fatto questo". Allora i servi gli dissero: "Vuoi dunque che andiamo e la estirpiamo?". Matteo 13:29 Ma egli disse: "No, per timore che estirpando la zizzania, non sradichiate insieme ad essa anche il grano. Matteo 13:30 Lasciate che crescano entrambi insieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura io diro' ai mietitori: Raccogliete prima la zizzania e legatela in fasci per bruciarla; il grano, invece, riponetelo nel mio granaio"». Parabola del granel di senape e del lievito Matteo 13:31 Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: «Il regno dei cieli e' simile a un granello di senape che un uomo prende e semina nel suo campo. Matteo 13:32 Esso e' certamente il piu' piccolo di tutti i semi, ma una volta cresciuto e' il piu' grande di tutte le erbe e diventa un albero, tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami». Matteo 13:33 Egli disse loro un'altra parabola: «Il regno dei cieli e' simile al lievito, che una donna prende ed impasta con tre misure di farina finche' tutta la pasta sia lievitata». Matteo 13:34 Gesu' disse alle folle tutte queste cose in parabole, e parlava loro solo in parabole, Matteo 13:35 affinche' si adempisse cio' che fu detto dal profeta: «Io apriro' la mia bocca in parabole e rivelero' cose nascoste fin dalla fondazione del mondo». Parabola della zizzania Matteo 13:36 Allora Gesu', licenziate le folle, se ne ritorno' a casa e i suoi discepoli gli si accostarono, dicendo: «Spiegaci la parabola della zizzania a nel campo». Matteo 13:37 Ed egli, rispondendo disse loro: «Colui che semina il buon seme e' il Figlio dell'uomo. Matteo 13:38 Il campo e' il mondo, il buon seme sono i figli del regno, e la zizzania sono i figli del maligno, Matteo 13:39 e il nemico che l'ha seminata e' il diavolo, mentre la mietitura e' la fine del mondo, e i mietitori sono gli angeli. Matteo 13:40 Come dunque si raccoglie la zizzania e si brucia nel fuoco, cosi avverra' alla fine del mondo. Matteo 13:41 Il Figlio dell'uomo mandera' i suoi angeli, ed essi raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e gli operatori d'iniquita', Matteo 13:42 e li getteranno nella fornace del fuoco. Li sara' pianto e stridor di denti. Matteo 13:43 Allora i giusti risplenderanno come Il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi da udire, oda!». Parabola del tesoro nascosto, della perla, e della rete Matteo 13:44 «Di nuovo, il regno dei cieli e' simile ad un tesoro nascosto in un campo, che un uomo, avendolo trovato, nasconde; e, per la gioia che ne ha, va, vende tutto cio' che ha e compera quel campo. Matteo 13:45 Ancora, il regno dei cieli e' simile ad un mercante che va in cerca di belle perle. Matteo 13:46 E, trovata una perla di grande valore, va, vende tutto cio' che ha, e la compera. Matteo 13:47 Il regno dei cieli e' pure simile ad una rete gettata in mare, che raccoglie ogni sorta di cose. Matteo 13:48 Quando e' piena, i pescatori la tirano a riva e, postisi a sedere, raccolgono cio' che e' buono nelle ceste, mentre gettano via quello non buono. Matteo 13:49 Cosi avverra' alla fine del mondo, gli angeli verranno e separeranno i malvagi dai giusti Matteo 13:50 e li getteranno nella fornace del fuoco. Li sara' pianto e stridor di denti». Matteo 13:51 Gesu' disse loro: «Avete capito tutte queste cose?». Essi gli dissero: «Si Signore». Matteo 13:52 Ed egli disse loro: «Percio' ogni scriba, ammaestrato per il regno dei cieli e' simile a un padrone di casa che trae fuori dal suo tesoro cose nuove e vecchie». Gesu' disprezzato in Nazaret Matteo 13:53 Ora, quando Gesu' ebbe finito queste parabole, se ne ando' di la'. Matteo 13:54 E, venuto nella sua patria, li ammaestrava nella loro sinagoga, sicche' essi stupivano e dicevano: «Da dove ha ricevuto costui questa sapienza e queste potenti operazioni? Matteo 13:55 Non e' costui il figlio del falegname? Sua madre non si chiama Maria e i suoi fratelli Giacomo, Iose, Simone e Giuda? Matteo 13:56 E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Da dove ha egli dunque ricevuto queste cose?». Matteo 13:57 E si scandalizzavano di lui. Ma Gesu' disse loro: «Nessun profeta e' disprezzato, se non nella sua patria e in casa sua». Matteo 13:58 Ed egli non fece li molte opere potenti a causa della loro incredulita'. Morte di Giovanni Battista Matteo 14:1 In quel tempo Erode, il tetrarca, udi della fama di Gesu', Matteo 14:2 e disse ai suoi servi: «Costui e' Giovanni Battista; egli e' risuscitato dai morti e percio' le potenze soprannaturali operano in lui». Matteo 14:3 Erode infatti, aveva arrestato Giovanni, lo aveva incatenato e messo in prigione, a causa di Erodiade, moglie di suo fratello Filippo. Matteo 14:4 Perche' Giovanni gli diceva: «Non ti e' lecito di convivere con lei!». Matteo 14:5 E, pur volendo farlo morire, egli temeva il popolo, che lo riteneva un profeta. Matteo 14:6 Ora, mentre si celebrava il compleanno di Erode, la figlia di Erodiade danzo' in sua presenza e piacque a Erode, Matteo 14:7 tanto che egli le promise con giuramento di darle tutto cio' che gli avesse chiesto. Matteo 14:8 Ed ella, istigata da sua madre, disse: «Dammi qui, su un piatto, la testa di Giovanni Battista». Matteo 14:9 Il re ne fu contristato, ma a causa del giuramento e per riguardo degli invitati che erano con lui a tavola, comando' che le fosse data. Matteo 14:10 Cosi mando' a far decapitare Giovanni Battista in prigione; Matteo 14:11 e la sua testa fu portata su un piatto e data alla fanciulla; ed ella la porto' a sua madre. Matteo 14:12 Poi vennero i suoi discepoli, presero il corpo e lo seppellirono; in seguito essi andarono a riferire l'accaduto a Gesu'. Prima moltiplicazione dei pani Matteo 14:13 Quando Gesu' ebbe udito cio', parti di la' su una barca e si ritiro' in disparte, in un luogo deserto. E le folle, saputolo, lo seguirono a piedi dalle citta'. Matteo 14:14 E Gesu', smontato dalla barca, vide una grande folla e ne ebbe compassione, e ne guari gli infermi. Matteo 14:15 Poi, facendosi sera, i suoi discepoli gli si accostarono, e gli dissero: «Questo luogo e' deserto, ed e' gia' tardi; licenzia dunque le folle affinche' vadano per i villaggi a comprarsi da mangiare». Matteo 14:16 Ma Gesu' disse loro: «Non e' necessario che se ne vadano, date voi a loro da mangiare». Matteo 14:17 Ed essi gli dissero: «Noi non abbiamo qui altro che cinque pani e due pesci». Matteo 14:18 Ed egli disse: «Portatemeli qua». Matteo 14:19 Comando' quindi che le folle si sedessero sull'erba; poi prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse; spezzo' i pani e li diede ai discepoli e i discepoli, alle folle. Matteo 14:20 E tutti mangiarono e furono saziati poi i discepoli raccolsero i pezzi avanzati in dodici ceste piene. Matteo 14:21 Ora, coloro che avevano mangiato erano circa cinquemila uomini, senza contare le donne e i bambini. Gesu' cammina sul mare Matteo 14:22 Subito dopo Gesu' costrinse i suoi discepoli a salire sulla barca e a precederlo all'altra riva, mentre egli licenziava le folle. Matteo 14:23 Dopo averle congedate, sali sul monte in disparte per pregare. E, fattosi sera, era la' tutto solo. Matteo 14:24 La barca intanto si trovava al largo, in mezzo al mare, ed era sbattuta dalle onde perche' il vento era contrario. Matteo 14:25 Alla quarta vigilia, della notte, Gesu' ando' verso di loro, camminando sul mare. Matteo 14:26 I discepoli, vedendolo camminare sul mare, si turbarono e dissero: «e' un fantasma!». E si misero a gridare dalla paura; Matteo 14:27 ma subito Gesu' parlo' loro, dicendo: «Rassicuratevi; sono io, non temete!». Matteo 14:28 E Pietro, rispondendogli disse: «Signore, se sei tu, comandami di venire da te sulle acque». Matteo 14:29 Egli disse: «Vieni!» E Pietro, sceso dalla barca, cammino' sulle acque, per venire da Gesu'. Matteo 14:30 Ma, vedendo il vento forte, ebbe paura e, cominciando ad affondare, grido' dicendo: «Signore, salvami!». Matteo 14:31 E subito Gesu' stese la mano, lo prese e gli disse: «O uomo di poca fede, perche' hai dubitato?». Matteo 14:32 Poi, quando salirono in barca, il vento si acqueto'. Matteo 14:33 Allora quelli che erano nella barca vennero e l'adorarono, dicendo: «Veramente tu sei il Figlio di Dio!». Matteo 14:34 Poi, essendo passati all'altra riva, vennero nella regione di Gennesaret. Matteo 14:35 E gli uomini di quel luogo, avendolo riconosciuto, diffusero la notizia per tutta la regione circostante; e gli presentarono tutti i malati; Matteo 14:36 e lo pregarono che potessero toccare almeno il lembo della sua veste, e tutti quelli che lo toccarono furono perfettamente guariti. La tradizione degli anziani Matteo 15:1 Allora gli scribi, e i farisei, di Gerusalemme vennero da Gesu' e gli dissero: Matteo 15:2 «Perche' i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli anziani? Poiche' non si lavano le mani prima di mangiare». Matteo 15:3 Ma egli rispose e disse loro: «E voi, perche' trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione? Matteo 15:4 Dio infatti ha comandato cosi: "Onora il padre e la madre"; e ancora: "Chi maledice padre o madre sia punito con la morte". Matteo 15:5 Voi invece dite: "Chiunque dice al padre o alla madre: Tutto cio' con cui potrei sostenerti e' stato offerto a Dio", Matteo 15:6 egli non e' piu' obbligato a onorare suo padre e sua madre. Cosi facendo, voi avete annullato il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione. Matteo 15:7 Ipocriti, ben profetizzo' di voi Isaia quando disse: Matteo 15:8 "Questo popolo si accosta a me con la bocca e mi onora con le labbra; ma il loro cuore e' lontano da me. Matteo 15:9 E invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono comandamenti di uomini"». Matteo 15:10 Poi, chiamata a se' la folla, disse loro: «Ascoltate e intendete: Matteo 15:11 Non cio' che entra nella bocca contamina l'uomo, ma e' quel che esce dalla bocca che contamina l'uomo». Matteo 15:12 Allora i suoi discepoli, accostatisi, gli dissero: «Sai tu che a sentire queste parole i farisei si sono scandalizzati?». Matteo 15:13 Ma egli, rispondendo, disse: «Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata sara' sradicata. Matteo 15:14 Lasciateli, sono ciechi guide di ciechi; e se un cieco guida un altro cieco, ambedue cadranno nella fossa». Matteo 15:15 Allora Pietro, rispondendo, gli disse: «Spiegaci questa parabola». Matteo 15:16 E Gesu' disse: «Neppure voi avete ancora capito? Matteo 15:17 Non capite che tutto cio' che entra nella bocca se ne va nel ventre, e viene espulso nella fogna? Matteo 15:18 Ma le cose che escono dalla bocca procedono dal cuore; sono esse che contaminano l'uomo. Matteo 15:19 Poiche' dal cuore provengono pensieri malvagi, omicidi, adulte'ri, fornicazioni, furti, false testimonianze, maldicenze. Matteo 15:20 Queste sono le cose che contaminano l'uomo; ma il mangiare senza lavarsi le mani non contamina l'uomo». La donna Cananea Matteo 15:21 Poi Gesu', partito di la', si diresse verso le parti di Tiro e di Sidone, Matteo 15:22 Ed ecco una donna Cananea, venuta da quei dintorni, si mise a gridare, dicendo: «Abbi pieta' di me, Signore, Figlio di Davide! Mia figlia e' terribilmente tormentata da un demone!». Matteo 15:23 Ma egli non le rispondeva nulla. E i suoi discepoli, accostatisi, lo pregavano dicendo: «Licenziala, perche' ci grida dietro». Matteo 15:24 Ma egli, rispondendo, disse: «Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d'Israele». Matteo 15:25 Ella pero' venne e l'adoro', dicendo: «Signore, aiutami!». Matteo 15:26 Egli le rispose, dicendo: «Non e' cosa buona prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Matteo 15:27 Ma ella disse: «e' vero, Signore, poiche' anche i cagnolini mangiano le briciole che cadono dalla tavola dei loro padroni». Matteo 15:28 Allora Gesu' le rispose, dicendo: «O donna, grande e' la tua fede! Ti sia fatto come tu vuoi». E in quel momento sua figlia fu guarita. Seconda moltiplicazione dei pani Matteo 15:29 Poi partito di la', Gesu' venne presso il mare di Galilea e, salito sul monte, la' egli si pose a sedere. Matteo 15:30 E grandi folle si accostarono a lui, recando con se' zoppi, ciechi, muti, storpi e molti altri; li deposero ai piedi di Gesu' ed egli li guari. Matteo 15:31 Tanto che le folle si meravigliavano, nel vedere che i muti parlavano, gli storpi erano guariti, gli zoppi camminavano e i ciechi vedevano; e glorificavano il Dio d'Israele. Matteo 15:32 E Gesu', chiamati a se' i suoi discepoli, disse: «Io ho pieta' della folla, perche' sono gia' tre giorni che sta con me e non ha niente da mangiare; eppure non voglio licenziarli digiuni, affinche' non vengano meno lungo la strada». Matteo 15:33 E i suoi discepoli gli dissero: «Dove potremmo procurarci, in un luogo deserto, abbastanza pane per sfamare una folla cosi grande?». Matteo 15:34 E Gesu' disse loro: «Quanti pani avete?». Essi dissero: «Sette e pochi pesciolini». Matteo 15:35 Egli comando' allora alle folle che si mettessero a sedere per terra. Matteo 15:36 Poi prese i sette pani e i pesci e, dopo aver reso grazie, li spezzo' e li diede ai suoi discepoli, e i discepoli alla folla. Matteo 15:37 E tutti mangiarono e furono saziati e dei pezzi avanzati ne raccolsero sette panieri pieni. Matteo 15:38 Ora coloro che avevano mangiato erano quattromila uomini, senza contare le donne e i bambini. Matteo 15:39 Poi, licenziate le folle, egli sali in barca e si diresse nella regione di Magdala. Il lievito dei farisei Matteo 16:1 Poi si accostarono a lui i farisei, e i sadducei e, per tentarlo, gli chiesero di mostrar loro un segno dal cielo. Matteo 16:2 Ma egli rispose loro e disse: «Quando si fa sera, voi dite: "Fara' bel tempo perche' il cielo rosseggia". Matteo 16:3 E la mattina dite: "Oggi fara' tempesta perche' il cielo tutto cupo rosseggia". Ipocriti, ben sapete dunque distinguere l'aspetto del cielo, ma non riuscite a discernere i segni dei tempi? Matteo 16:4 Una generazione malvagia ed adultera richiede un segno, ma non le sara' dato alcun segno, se non il segno del profeta Giona». E, lasciatili, se ne ando'. Matteo 16:5 Quando i suoi discepoli furono giunti all'altra riva, ecco avevano dimenticato di prendere del pane. Matteo 16:6 E Gesu' disse loro: «State attenti e guardatevi dal lievito dei farisei e dei sadducei!». Matteo 16:7 Ed essi ragionavano fra loro, dicendo: «e' perche' non abbiamo preso del pane». Matteo 16:8 Ma Gesu', accortosene, disse loro: «O uomini di poca fede, perche' discutete tra di voi per non aver preso del pane? Matteo 16:9 Non avete ancora capito e non vi ricordate dei cinque pani per i cinquemila uomini, e quante ceste ne avete raccolto? Matteo 16:10 E dei sette pani per i quattromila uomini, e quanti panieri ne avete riempito? Matteo 16:11 Come mai non capite che non mi riferivo al pane quando vi dissi di guardarvi dal lievito dei farisei e dei sadducei?». Matteo 16:12 Allora essi capirono che egli non aveva detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dalla dottrina dei farisei e dei sadducei. La confessione di Pietro Matteo 16:13 Poi Gesu', giunto dalle parti di Cesarea di Filippo, domando' ai suoi discepoli: «Chi dicono gli uomini che io, il Figlio dell'uomo, sia?». Matteo 16:14 Ed essi dissero: «Alcuni, Giovanni Battista, altri Elia, altri Geremia, o uno dei profeti». Matteo 16:15 Egli disse loro: «E voi, chi dite che io sia?». Matteo 16:16 E Simon Pietro, rispondendo, disse: «Tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Matteo 16:17 E Gesu', rispondendo, gli disse: «Tu sei beato, o Simone, figlio di Giona, perche' ne' la carne ne' il sangue ti hanno rivelato questo, ma il Padre mio che e' nei cieli. Matteo 16:18 Ed io altresi ti dico, che tu sei Pietro, e sopra questa roccia io edifichero' la mia chiesa e le porte dell'inferno non la potranno vincere. Matteo 16:19 Ed io ti daro' le chiavi del regno dei cieli; tutto cio' che avrai legato sulla terra, sara' legato nei cieli, e tutto cio' che avrai sciolto sulla terra sara' sciolto nei cieli», Matteo 16:20 Allora egli ordino' ai suoi discepoli di non dire ad alcuno che egli era Gesu', il Cristo. Matteo 16:21 Da quel momento Gesu' comincio' a dichiarare ai suoi discepoli che era necessario per lui andare a Gerusalemme e soffrire molte cose da parte degli anziani, dei capi dei sacerdoti e degli scribi, essere ucciso e risuscitare il terzo giorno. Matteo 16:22 Allora Pietro lo prese in disparte e comincio' a riprenderlo, dicendo: «Signore, Dio te ne liberi; questo non ti avverra' mai». Matteo 16:23 Ma egli, voltatosi, disse a Pietro: «Vattene via da me, Satana! Tu mi sei di scandalo, perche' non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini». Del prendere la propria croce Matteo 16:24 Allora Gesu' disse ai suoi discepoli: «Se qualcuno mi vuole seguire, rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua. Matteo 16:25 Perche' chi vorra' salvare la propria vita, la perdera'; ma chi avra' perduto la propria vita per amor mio, la ritrovera'. Matteo 16:26 Che giova infatti all'uomo, se guadagna tutto il mondo e poi perde la propria anima? Ovvero, che dara' l'uomo in cambio dell'anima sua? Matteo 16:27 Perche' il Figlio dell'uomo verra' nella gloria del Padre suo con i suoi angeli; e allora egli rendera' a ciascuno secondo il suo operato, Matteo 16:28 In verita' vi dico che alcuni di coloro che sono qui presenti non morranno prima d'aver visto il Figlio dell'uomo venire nel suo regno». La trasfigurazione Matteo 17:1 Sei giorni dopo Gesu' prese con se' Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte; Matteo 17:2 e fu trasfigurato alla loro presenza: la sua faccia risplendette come il sole e le sue vesti divennero candide come la luce. Matteo 17:3 Ed ecco, apparvero loro Mose' ed Elia, che conversavano con lui. Matteo 17:4 Pietro allora, prendendo la parola disse a Gesu': «Signore, e' bene che noi stiamo qui; se vuoi, faremo qui tre tende: una per te, una per Mose' e una per Elia». Matteo 17:5 Mentre egli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li adombro', e si udi una voce dalla nuvola che diceva: «Questi e' il mio amato Figlio, in cui mi sono compiaciuto: ascoltatelo!». Matteo 17:6 E i discepoli, udito cio', caddero con la faccia a terra e furono presi da gran spavento. Matteo 17:7 Ma Gesu', accostatosi, li tocco' e disse: «Alzatevi e non temete!». Matteo 17:8 Ed essi, alzati gli occhi, non videro alcuno se non Gesu' tutto solo. Matteo 17:9 Poi, mentre scendevano dal monte, Gesu' diede loro quest'ordine dicendo: «Non parlate a nessuno di questa visione, finche' il Figlio dell'uomo non sia risuscitato dai morti». Matteo 17:10 Allora i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Come mai dunque gli scribi, dicono che prima deve venire Elia?». Matteo 17:11 E Gesu' rispose loro, dicendo: «Elia veramente deve venire prima e ristabilire ogni cosa. Matteo 17:12 Ma io vi dico che Elia e' gia' venuto ed essi non l'hanno riconosciuto, anzi l'hanno trattato come hanno voluto; cosi anche il Figlio dell'uomo dovra' soffrire da parte loro». Matteo 17:13 Allora i discepoli compresero che aveva parlato loro di Giovanni Battista. Guarigione di un fanciullo epilettico Matteo 17:14 Quando giunsero presso la folla, un uomo gli si accosto' e, inginocchiandosi davanti a lui, Matteo 17:15 disse: «Signore, abbi pieta' di mio figlio, perche' e' epilettico e soffre grandemente; egli cade spesso nel fuoco ed anche nell'acqua. Matteo 17:16 Or io l'ho presentato ai tuoi discepoli, ma essi non l'hanno potuto guarire». Matteo 17:17 E Gesu', rispondendo, disse: «O generazione incredula e perversa! Fino a quando saro' con voi? Fino a quando vi sopportero'? Portatelo qui da me». Matteo 17:18 Gesu' allora sgrido' il demone, che usci da lui; e da quell'istante il fanciullo fu guarito. Matteo 17:19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesu' in disparte, dissero: «Perche' non siamo stati capaci di scacciarlo?». Matteo 17:20 E Gesu' disse loro: «Per la vostra incredulita'; perche' io vi dico in verita' che, se avete fede quanto un granel di senape, direte a questo monte: "Spostati da qui a la'", ed esso si spostera'; e niente vi sara' impossibile. Matteo 17:21 Ora questa specie di demoni non esce se non mediante la preghiera e il digiuno». Matteo 17:22 Ora, mentre essi s'intrattenevano nella Galilea, Gesu' disse loro: «Il Figlio dell'uomo sta per essere dato nelle mani degli uomini, Matteo 17:23 ed essi l'uccideranno; ma il terzo giorno egli risuscitera'». Ed essi ne furono grandemente contristati. Gesu' paga il tributo Matteo 17:24 Quando giunsero a Capernaum, gli esattori di didramme si accostarono a Pietro e dissero: «Il vostro maestro, non paga le didramme?». Matteo 17:25 Egli disse: «Si». Quando fu entrato in casa, Gesu' lo prevenne dicendo: «Che ti pare Simone? Da chi prendono i re della terra i tributi, o le tasse? Dai propri figli o dagli estranei?». Matteo 17:26 Pietro gli disse: «Dagli estranei». Gesu' disse: «I figli dunque sono esenti. Matteo 17:27 Tuttavia per non scandalizzarli, va'al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che verra' su; aprigli la bocca e vi troverai uno statere, prendilo e dallo loro per te e per me». Il maggiore nel regno dei cieli Matteo 18:1 In quell'ora i discepoli si accostarono a Gesu' e gli chiesero: «Chi dunque e' il piu' grande nel regno dei cieli?». Matteo 18:2 E Gesu', chiamato a se' un piccolo fanciullo, lo pose in mezzo a loro Matteo 18:3 e disse: «In verita' vi dico: se non vi convertite e non diventate come piccoli fanciulli, voi non entrerete affatto nel regno dei cieli. Matteo 18:4 Chi dunque si umiliera' come questo piccolo fanciullo, sara' il piu' grande nel regno dei cieli. Matteo 18:5 E chiunque riceve un piccolo fanciullo come questo in nome mio, riceve me. Matteo 18:6 Ma chi avra' scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata una macina d'asino al collo e che fosse sommerso nel fondo del mare. Matteo 18:7 Guai al mondo per gli scandali! Perche' e' necessario che avvengano gli scandali, ma guai a quell'uomo per colpa del quale avviene lo scandalo! Matteo 18:8 Ora, se la tua mano, o il tuo piede, ti e' occasione di peccato, mozzalo e gettalo via da te; e' meglio per te entrare nella vita monco o zoppo, che avere due mani e due piedi ed essere gettato nel fuoco eterno. Matteo 18:9 Parimenti, se il tuo occhio ti e' occasione di peccato, cavalo e gettalo via da te, e' meglio per te entrare nella vita avendo un occhio solo che, avendone due, esser gettato nella Geenna, del fuoco. Matteo 18:10 Guardatevi dal disprezzare alcuno di questi piccoli, perche' io vi dico che gli angeli loro vedono continuamente nei cieli la faccia del Padre mio, che e' nei cieli. Matteo 18:11 Poiche' il Figlio dell'uomo e' venuto per salvare cio' che era perduto. Matteo 18:12 Che ve ne pare? Se un uomo ha cento pecore ed una di esse si smarrisce non lascera' egli le novantanove sui monti per andare in cerca di quella smarrita? Matteo 18:13 E se gli capita di ritrovarla, io vi dico in verita' che si rallegrera' piu' di questa che delle novantanove che non si erano smarrite. Matteo 18:14 Cosi e' la volonta' del Padre vostro che e' nei cieli, che neppure uno di questi piccoli perisca». Il perdono; parabola del creditore spietato Matteo 18:15 «Ora, se il tuo fratello ha peccato contro di te, va' e riprendilo fra te e lui solo; se ti ascolta, tu hai guadagnato il tuo fratello; Matteo 18:16 ma se non ti ascolta, prendi con te ancora uno o due persone, affinche' ogni parola sia confermata per la bocca di due o tre testimoni. Matteo 18:17 Se poi rifiuta di ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta anche di ascoltare la chiesa, sia per te come il pagano e il pubblicano. Matteo 18:18 In verita' vi dico che tutte le cose che voi avrete legate sulla terra saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra saranno sciolte nel cielo Matteo 18:19 Ancora io vi dico che, se due di voi si accordano sulla terra per domandare qualunque cosa, questa sara' loro concessa dal Padre mio che e' nei cieli. Matteo 18:20 Poiche' dovunque due o tre sono riuniti nel mio nome, io sono in mezzo a loro». Matteo 18:21 Allora Pietro, accostatosi, gli disse: «Signore, se il mio fratello pecca contro di me, quante volte gli dovro' perdonare? Fino a sette volte?». Matteo 18:22 Gesu' gli disse: «Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Matteo 18:23 Percio' il regno dei cieli e' simile ad un re, il quale volle fare i conti con i suoi servi. Matteo 18:24 Avendo iniziato a fare i conti, gli fu presentato uno che gli era debitore di diecimila talenti. Matteo 18:25 E non avendo questi di che pagare, il suo padrone comando' che fosse venduto lui con sua moglie, i suoi figli e tutto quanto aveva, perche' il debito fosse saldato. Matteo 18:26 Allora quel servo, gettandosi a terra gli si prostro' davanti dicendo: "Signore, abbi pazienza con me e ti paghero' tutto". Matteo 18:27 Mosso a compassione, il padrone di quel servo lo lascio' andare e gli condono' il debito. Matteo 18:28 Ma quel servo, uscito fuori, incontro' uno dei suoi conservi, che gli doveva cento denari; e, afferratolo per la gola, lo soffocava dicendo: "Pagami cio' che mi devi". Matteo 18:29 Allora il suo conservo, gettandosi ai suoi piedi, lo supplicava dicendo: "Abbi pazienza con me, e ti paghero' tutto". Matteo 18:30 Ma costui non volle, anzi ando' e lo fece imprigionare, finche' non avesse pagato il debito. Matteo 18:31 Ora gli altri servi, visto quanto era accaduto, ne furono grandemente rattristati e andarono a riferire al loro padrone tutto cio' che era accaduto. Matteo 18:32 Allora il suo padrone lo chiamo' a se' e gli disse: "Servo malvagio, io ti ho condonato tutto quel debito, perche' mi hai supplicato. Matteo 18:33 Non dovevi anche tu aver pieta' del tuo conservo, come io ho avuto pieta' di te?". Matteo 18:34 E il suo padrone, adiratosi, lo consegno' agli aguzzini finche' non avesse pagato tutto quanto gli doveva. Matteo 18:35 Cosi il mio Padre celeste fara' pure a voi, se ciascuno di voi non perdona di cuore al proprio fratello i suoi falli». Il divorzio Matteo 19:1 Quando Gesu' termino' questi discorsi, parti dalla Galilea e venne nel territorio della Giudea, al di la' del Giordano. Matteo 19:2 Grandi folle lo seguirono, e la' egli le guari. Matteo 19:3 Allora gli si accostarono alcuni farisei per tentarlo, e gli dissero: «e' lecito ad un uomo ripudiare la propria moglie per qualsiasi motivo?». Matteo 19:4 Ed egli, rispondendo, disse loro: «Non avete voi letto che chi li creo' da principio, li creo' maschio e femmina? Matteo 19:5 E disse: "Percio' l'uomo lascera' il padre e la madre e si unira' con la propria moglie, e i due diverranno una sola carne". Matteo 19:6 E cosi non sono piu' due, ma una sola carne, quello dunque che Dio ha unito insieme, l'uomo non lo separi». Matteo 19:7 Essi gli dissero: «Perche' allora Mose' ha ordinato di darle un atto di divorzio e mandarla via?». Matteo 19:8 Egli disse loro: «Per la durezza dei vostri cuori Mose' vi ha permesso di ripudiare le vostre mogli, ma da principio non era cosi. Matteo 19:9 Or io vi dico che chiunque manda via la propria moglie, eccetto in caso di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chi sposa colei che e' stata mandata via, commette adulterio». Matteo 19:10 I suoi discepoli gli dissero: «Se questa e' la condizione dell'uomo rispetto alla moglie, non conviene sposarsi». Matteo 19:11 Ma egli disse loro: «Non tutti sono capaci di accettare questo parlare, ma e' per coloro ai quali e' stato dato. Matteo 19:12 Poiche' vi sono degli eunuchi, che sono nati cosi dal grembo della madre vi sono degli eunuchi che sono stati fatti eunuchi dagli uomini, e vi sono eunuchi che si sono fatti eunuchi da se stessi per il regno dei cieli. Chi e' in grado di accettarlo, lo accetti». Gesu' benedice i piccoli fanciulli Matteo 19:13 Allora gli furono presentati dei piccoli fanciulli perche' imponesse loro le mani e pregasse; i discepoli pero' li sgridavano. Matteo 19:14 Ma Gesu' disse: «Lasciate i piccoli fanciulli venire a me, perche' di tali e' il regno dei cieli». Matteo 19:15 E, dopo aver imposto loro le mani, parti di la'. Il giovane ricco Matteo 19:16 Ed ecco, un tale si avvicino' e gli disse: «Maestro buono, che devo fare di buono per avere la vita eterna?». Matteo 19:17 Ed egli disse: «Perche' mi chiami buono? Nessuno e' buono, se non uno solo, cioe': Dio. Ora, se tu vuoi entrare nella vita, osserva i comandamenti». Matteo 19:18 Egli gli disse: «Quali?». Gesu' allora disse: «Non uccidere, non commettere adulterio, non rubare, non dire falsa testimonianza, Matteo 19:19 onora tuo padre e tua madre e ama il tuo prossimo come te stesso». Matteo 19:20 Quel giovane gli disse: «Tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza, che mi manca ancora?». Matteo 19:21 Gesu' gli disse: «Se vuoi essere perfetto, va vendi cio' che hai, dallo ai poveri e tu avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi». Matteo 19:22 Ma il giovane, udito questo parlare, se ne ando' rattristato, perche' aveva molte ricchezze. Matteo 19:23 Gesu' allora disse ai suoi discepoli: «In verita' vi dico che un ricco difficilmente entrera' nel regno dei cieli. Matteo 19:24 E ve lo ripeto: e' piu' facile che un cammello passi per la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Matteo 19:25 All'udire cio', i suoi discepoli, furono grandemente sbigottiti e dissero: «Chi dunque puo' essere salvato?». Matteo 19:26 E Gesu' fissando lo sguardo su di loro, disse: «Per gli uomini questo e' impossibile, ma per Dio ogni cosa e' possibile». Matteo 19:27 Allora Pietro gli rispose, dicendo: «Ecco, noi abbiamo abbandonato ogni cosa e ti abbiamo seguito; che ne avremo dunque?». Matteo 19:28 Gesu' disse loro: «In verita' vi dico che nella nuova creazione, quando il Figlio dell'uomo sedera' sul trono della sua gloria, anche voi che mi avete seguito sederete su dodici troni, per giudicare le dodici tribu' d'Israele, Matteo 19:29 E chiunque ha lasciato casa, fratelli, sorelle, padre, madre, moglie, figli o campi per amore del mio nome, ne ricevera' il centuplo ed ereditera' la vita eterna. Matteo 19:30 Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi saranno primi». Parabola degli operai delle diverse ore Matteo 20:1 «Il regno dei cieli infatti e' simile a un padrone di casa, che di buon mattino usci per prendere a giornata dei lavoratori e mandarli nella sua vigna. Matteo 20:2 Accordatosi con i lavoratori per un denaro al giorno, li mando' nella sua vigna. Matteo 20:3 Uscito poi verso l'ora terza, ne vide altri che stavano in piazza disoccupati. Matteo 20:4 E disse loro: "Andate anche voi nella vigna e io vi daro' cio' che e' giusto". Ed essi andarono. Matteo 20:5 Uscito di nuovo verso l'ora sesta e l'ora nona, fece altrettanto. Matteo 20:6 Uscito ancora verso l'undicesima ora, ne trovo' altri che se ne stavano disoccupati e disse loro: "Perche' ve ne state qui tutto il giorno senza far nulla?". Matteo 20:7 Essi gli dissero: "Perche' nessuno ci ha presi a giornata". Egli disse loro: "Andate anche voi nella vigna e riceverete cio' che e' giusto". Matteo 20:8 Poi fattosi sera, il padrone della vigna disse al suo fattore: "Chiama i lavoratori e paga loro il salario, cominciando dagli ultimi fino ai primi". Matteo 20:9 E, venuti quelli dell'undicesima ora, ricevettero ciascuno un denaro. Matteo 20:10 Quando vennero i primi, pensavano di ricevere di piu', ma ricevettero anch'essi un denaro per uno. Matteo 20:11 Nel riceverlo, mormoravano contro il padrone di casa, Matteo 20:12 dicendo: "Questi ultimi hanno lavorato solo un'ora, e tu li hai trattati come noi che abbiamo sopportato il peso e il caldo della giornata". Matteo 20:13 Ma egli, rispondendo, disse a uno di loro: "Amico, io non ti faccio alcun torto; non ti sei accordato con me per un denaro? Matteo 20:14 Prendi cio' che e' tuo e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. Matteo 20:15 Non mi e' forse lecito fare del mio cio' che voglio? O il tuo occhio e' cattivo, perche' io sono buono?". Matteo 20:16 Cosi gli ultimi saranno primi e i primi ultimi, perche' molti sono chiamati, ma pochi eletti». La domanda dei figli di Zebedeo Matteo 20:17 Poi, mentre Gesu' saliva a Gerusalemme, strada facendo, prese in disparte i dodici discepoli e disse loro: Matteo 20:18 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sara' dato in mano dei capi dei sacerdoti e degli scribi, ed essi lo condanneranno a morte. Matteo 20:19 Lo consegneranno poi nelle mani dei gentili perche' sia schernito, flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno egli risuscitera'». Matteo 20:20 Allora la madre dei figli di Zebedeo si accosto' a lui con i suoi figli, si prostro' e gli chiese qualche cosa. Matteo 20:21 Ed egli le disse: «Che vuoi?». Ella rispose: «Ordina che questi miei due figli siedano l'uno alla tua destra e l'altro alla sinistra nel tuo regno». Matteo 20:22 E Gesu', rispondendo, disse: «Voi non sapete cio' che domandate, potete voi bere il calice che io sto per bere, ed essere battezzati del battesimo di cui io saro' battezzato?». Essi gli dissero: «Si, lo possiamo». Matteo 20:23 Allora egli disse loro: «Voi certo berrete il mio calice e sarete battezzati del battesimo di cui io saro' battezzato; ma sedere alla mia destra o alla mia sinistra non sta a me concederlo, ma e' riservato a coloro per i quali e' stato preparato dal Padre mio». Matteo 20:24 All'udire cio', gli altri dieci si indignarono contro i due fratelli. Matteo 20:25 E Gesu', chiamatili a se', disse: «Voi sapete che i sovrani delle nazioni le signoreggiano e che i grandi esercitano il potere su di esse, Matteo 20:26 ma tra di voi non sara' cosi; anzi chiunque tra di voi vorra' diventare grande sia vostro servo; Matteo 20:27 e chiunque tra di voi vorra' essere primo a sia vostro schiavo. Matteo 20:28 Poiche' anche il Figlio dell'uomo non e' venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti». I due ciechi di Gerico Matteo 20:29 Mentre essi uscivano da Gerico, una grande folla li segui. Matteo 20:30 Ed ecco, due ciechi che sedevano lungo la strada, avendo udito che Gesu' passava, si misero a gridare dicendo: «Abbi pieta' di noi, Signore, Figlio di Davide». Matteo 20:31 Ma la folla li sgridava perche' tacessero; essi pero' gridavano ancora piu' forte dicendo: «Abbi pieta' di noi, Signore, Figlio di Davide!». Matteo 20:32 Allora Gesu', fermatosi, li chiamo' e disse: «Che volete che io vi faccia?». Matteo 20:33 Essi gli dissero: «Signore, che i nostri occhi si aprano!». Matteo 20:34 E Gesu', mosso a pieta', tocco' i loro occhi; e all'istante i loro occhi recuperarono la vista e lo seguirono. Ingresso trionfale di Gesu' in Gerusalemme Matteo 21:1 Quando furono vicini a Gerusalemme, giunti a Betfage, presso il monte degli Ulivi, Gesu' mando' due discepoli, Matteo 21:2 dicendo loro: «Andate nel villaggio che si trova davanti a voi; e subito troverete un'asina legata e un puledro con essa; scioglieteli e conduceteli da me. Matteo 21:3 E se qualcuno vi dice qualcosa, ditegli che il Signore ne ha bisogno, ma li rimandera' presto». Matteo 21:4 Or questo accadde, affinche' si adempisse cio' che fu detto dal profeta, che dice: Matteo 21:5 «Dite alla figlia di Sion: Ecco il tuo re viene a te mansueto, cavalcando un asino, anzi un puledro, figlio di una bestia da soma». Matteo 21:6 I discepoli andarono e fecero come Gesu' aveva loro comandato. Matteo 21:7 Condussero l'asina e il puledro, posero su questo i loro mantelli, ed egli vi monto' sopra. Matteo 21:8 E una grandissima folla stendeva i suoi mantelli sulla strada, mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li spargevano sulla via. Matteo 21:9 Le folle che precedevano come quelle che seguivano gridavano, dicendo: «Osanna al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nei luoghi altissimi!». Matteo 21:10 E, quando egli entro' in Gerusalemme, tutta la citta' fu messa in agitazione, e diceva: «Chi e' costui?». Matteo 21:11 E le folle dicevano: «Costui e' Gesu' il profeta che viene da Nazaret di Galilea». Purificazione del tempio Matteo 21:12 Poi Gesu' entro' nel tempio di Dio, ne scaccio' tutti coloro che nel tempio vendevano e compravano, e rovescio' le tavole dei cambiavalute e le sedie dei venditori di colombi. Matteo 21:13 E disse loro: «Sta scritto: "La mia casa sara' chiamata casa di orazione", ma voi ne avete fatto un covo di ladroni». Matteo 21:14 Allora vennero da lui nel tempio ciechi e zoppi, ed egli li guari. Matteo 21:15 Ma i capi dei sacerdoti e gli scribi, viste le meraviglie che egli aveva fatto e i fanciulli che gridavano nel tempio dicendo: «Osanna al Figlio di Davide!», ne furono indignati, Matteo 21:16 e gli dissero: «Senti tu cio' che questi dicono?». Gesu' disse loro: «Si! Non avete mai letto: "Dalla bocca dei bambini e dei lattanti, tu ti sei procurato lode"?». Matteo 21:17 E lasciatili, usci dalla citta' verso Betania, e la' passo' la notte. Il fico seccato Matteo 21:18 La mattina, ritornando in citta', ebbe fame. Matteo 21:19 E vedendo un fico lungo la strada, gli si avvicino', ma non vi trovo' nulla se non delle foglie; e gli disse: «Non nasca mai piu' frutto da te in eterno!». E subito il fico si secco'. Matteo 21:20 E, vedendo cio', i discepoli si meravigliarono e dissero: «Come mai il fico si e' seccato all'istante?». Matteo 21:21 E Gesu', rispondendo, disse loro: «In verita' vi dico che se avete fede e non dubitate, non solo farete cio' che io ho fatto al fico, ma se anche diceste a questo monte: "Levati di li e gettati nel mare", cio' avverra'. Matteo 21:22 E tutto cio' che chiederete in preghiera, avendo fede, lo otterrete». Del battesimo di Giovanni Matteo 21:23 Quando entro' nel tempio, i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo si accostarono a lui, mentre insegnava, e dissero: «Con quale autorita' fai tu queste cose? E chi ti ha dato questa autorita'?». Matteo 21:24 E Gesu', rispondendo, disse loro: «Anch'io vi faro' una domanda, e se voi mi risponderete, io pure vi diro' con quale autorita' faccio queste cose. Matteo 21:25 Il battesimo di Giovanni da dove veniva? Dal cielo o dagli uomini?». Ed essi ragionavano tra loro dicendo: «Se diciamo dal cielo, ci dira': "Perche' dunque non gli credeste?" Matteo 21:26 Se invece diciamo dagli uomini, temiamo la folla, perche' tutti ritengono Giovanni un profeta». Matteo 21:27 E risposero a Gesu' dicendo: «Non lo sappiamo». Allora egli disse loro: «Neanch'io vi diro' con quale autorita' faccio queste cose». Parabola dei due figli Matteo 21:28 «Che ve ne pare? Un uomo aveva due figli e rivolgendosi al primo disse: "Figlio, va' oggi a lavorare nella mia vigna"; Matteo 21:29 ma egli rispose e disse: "Non voglio"; piu' tardi pero', pentitosi, vi ando'. Matteo 21:30 Poi, rivoltosi al secondo gli disse la stessa cosa. Ed egli rispose e disse: "Si, lo faro' signore", ma non vi ando'. Matteo 21:31 Chi dei due ha fatto la volonta' del padre?». Essi gli dissero: «Il primo». Gesu' disse loro: «In verita' vi dico che i pubblicani e le meretrici vi precedono nel regno dei cieli. Matteo 21:32 Poiche' Giovanni e' venuto a voi per la via della giustizia, e voi non gli avete creduto, mentre i pubblicani e le meretrici gli hanno creduto; e voi, nemmeno dopo aver visto queste cose, vi siete ravveduti per credergli». Parabola dei malvagi vignaioli Matteo 21:33 «Ascoltate un'altra parabola: Vi era un padrone di casa, il quale pianto' una vigna, la cinse di una siepe, vi scavo' un luogo dove pigiare l'uva, vi costrui una torre e, dopo averla affidata a certi vignaioli, parti. Matteo 21:34 Ora giunto il tempo della raccolta egli mando' i suoi servi dai vignaioli, per riceverne i frutti, Matteo 21:35 ma i vignaioli, presi i suoi servi, uno lo bastonarono, un altro lo uccisero e un altro lo lapidarono. Matteo 21:36 Di nuovo egli mando' altri servi, in maggior numero dei primi; e quei vignaioli li trattarono allo stesso modo. Matteo 21:37 In ultimo egli mando' loro il proprio figlio dicendo: "Avranno almeno rispetto di mio figlio!". Matteo 21:38 Ma i vignaioli, visto il figlio dissero fra loro: "Costui e' l'erede; venite uccidiamolo e impadroniamoci della sua eredita'". Matteo 21:39 E, presolo lo cacciarono fuori della vigna e lo uccisero. Matteo 21:40 Ora, quando verra' il padrone della vigna, che cosa fara' a quei vignaioli?». Matteo 21:41 Essi gli dissero: «Egli fara' perire miseramente quegli scellerati, e affidera' la vigna ad altri vignaioli, i quali gli renderanno i frutti a suo tempo». Matteo 21:42 Gesu' disse loro: «Non avete mai letto nelle Scritture: "La pietra che gli edificatori hanno rigettata e' divenuta la testata d'angolo. Questa e' opera del Signore, ed e' meravigliosa agli occhi nostri"? Matteo 21:43 Percio' io vi dico che il regno di Dio vi sara' tolto e sara' dato a una gente che lo fara' fruttificare. Matteo 21:44 E chi cadra' su questa pietra sara' sfracellato; e colui sul quale essa cadra' sara' stritolato». Matteo 21:45 I capi dei sacerdoti e i farisei, udite le sue parabole, si avvidero che parlava di loro. Matteo 21:46 E cercavano di prenderlo, ma temettero le folle, perche' lo ritenevano un profeta. Parabola delle nozze Matteo 22:1 E Gesu', riprendendo la parola, di nuovo parlo' loro in parabole dicendo: Matteo 22:2 «Il regno dei cieli e' simile a un re, il quale preparo' le nozze di suo figlio. Matteo 22:3 E mando' i suoi servi a chiamare gli invitati alle nozze, ma questi non vollero venire. Matteo 22:4 Di nuovo mando' altri servi dicendo: "Dite agl'invitati: Ecco, io ho apparecchiato il mio pranzo, i miei vitelli e i miei animali ingrassati sono ammazzati ed e' tutto pronto; venite alle nozze". Matteo 22:5 Ma essi, non curandosene, se ne andarono chi al proprio campo, chi ai propri affari. Matteo 22:6 E gli altri, presi i suoi servi, li oltraggiarono e li uccisero. Matteo 22:7 Il re allora, udito cio', si adiro' e mando' i suoi eserciti per sterminare quegli omicidi e per incendiare la loro citta'. Matteo 22:8 Disse quindi ai suoi servi: "Le nozze sono pronte, ma gl'invitati non ne erano degni. Matteo 22:9 Andate dunque agli incroci delle strade e chiamate alle nozze chiunque troverete". Matteo 22:10 E quei servi, usciti per le strade, radunarono tutti coloro che trovarono cattivi e buoni, e la sala delle nozze si riempi di commensali. Matteo 22:11 Ora il re, entrato per vedere i commensali, vi trovo' un uomo che non indossava l'abito da nozze; Matteo 22:12 e gli disse: "Amico, come sei entrato qui senza avere l'abito da nozze?". E quegli rimase con la bocca chiusa. Matteo 22:13 Allora il re disse ai servi: "Legatelo mani e piedi, prendetelo e gettatelo nelle tenebre di fuori. Li sara' il pianto e lo stridor di denti". Matteo 22:14 Poiche' molti sono chiamati, ma pochi eletti». La questione del tributo Matteo 22:15 Allora i farisei, allontanatisi, si consigliarono sul modo di coglierlo in fallo nelle parole, Matteo 22:16 E gli mandarono i propri discepoli, con gli erodiani, per dirgli: «Maestro, noi sappiamo che tu sei verace e che insegni la via di Dio in verita', senza preoccuparti del giudizio di alcuno, perche' tu non riguardi all'apparenza delle persone. Matteo 22:17 Dicci dunque: Che te ne pare? e' lecito o no pagare il tributo a Cesare?». Matteo 22:18 Ma Gesu', conoscendo la loro malizia, disse: «Perche' mi tentate, ipocriti? Matteo 22:19 Mostratemi la moneta del tributo». Allora essi gli presentarono un denaro. Matteo 22:20 Ed egli disse loro: «Di chi e' questa immagine e questa iscrizione?». Matteo 22:21 Essi gli dissero: «Di Cesare». Allora egli disse loro: «Rendete dunque a Cesare cio' che e' di Cesare e a Dio cio' che e' di Dio». Matteo 22:22 Ed essi, udito cio', si meravigliarono e, lasciatolo, se ne andarono. I sadducei e la risurrezione Matteo 22:23 In quello stesso giorno vennero da lui i sadducei, i quali dicono che non vi e' risurrezione, e lo interrogarono, Matteo 22:24 dicendo: «Maestro, Mose' ha detto: "Se qualcuno muore senza avere figli, il suo fratello ne sposi la moglie, per dare una discendenza a suo fratello". Matteo 22:25 Ora, c'erano tra noi sette fratelli, il primo dopo essersi sposato mori e, non avendo discendenza, lascio' la moglie a suo fratello. Matteo 22:26 Cosi anche il secondo e il terzo, fino al settimo. Matteo 22:27 Per ultima, mori anche la donna. Matteo 22:28 Alla risurrezione, dunque, di chi dei sette costei sara' moglie? Poiche' tutti l'ebbero come moglie». Matteo 22:29 Ma Gesu', rispondendo, disse loro: «Voi sbagliate, non comprendendo ne' le Scritture ne' la potenza di Dio. Matteo 22:30 Nella risurrezione, infatti, ne' si sposano ne' sono date in moglie, ma essi saranno in cielo come gli angeli di Dio. Matteo 22:31 Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete letto cio' che vi fu detto da Dio, quando disse: Matteo 22:32 "Io sono il Dio di Abrahamo, il Dio d'Isacco e di Giacobbe"? Dio non e' il Dio dei morti, ma dei viventi». Matteo 22:33 E le folle, udite queste cose, stupivano della sua dottrina. Il gran comandamento Matteo 22:34 Allora i farisei, avendo udito che egli aveva messo a tacere i sadducei, si radunarono insieme. Matteo 22:35 E uno di loro, dottore della legge, lo interrogo' per metterlo alla prova, dicendo: Matteo 22:36 «Maestro, qual e' il grande comandamento della legge?». Matteo 22:37 E Gesu' gli disse: «"Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua e con tutta la tua mente". Matteo 22:38 Questo e' il primo e il gran comandamento. Matteo 22:39 E il secondo, simile a questo, e': "Ama il tuo prossimo come te stesso". Matteo 22:40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge e i profeti», Il Cristo, Figlio di Davide Matteo 22:41 Ora, essendo i farisei riuniti, Gesu' chiese loro: Matteo 22:42 «Che ve ne pare del Cristo? Di chi e' figlio?». Essi gli dissero: «Di Davide». Matteo 22:43 Egli disse loro: «Come mai dunque Davide, per lo Spirito, lo chiama Signore, dicendo: Matteo 22:44 "Il Signore ha detto al mio Signore: "Siedi alla mia destra, finche' io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi"? Matteo 22:45 Se dunque Davide lo chiama Signore, come puo' essere suo figlio?». Matteo 22:46 Ma nessuno era in grado di rispondergli; e, da quel giorno, nessuno oso' piu' interrogarlo. Gesu' censura gli scribi e i farisei Matteo 23:1 Allora Gesu' parlo' alle folle e ai suoi discepoli, Matteo 23:2 dicendo: «Gli scribi, e i farisei siedono sulla cattedra di Mose'. Matteo 23:3 Osservate dunque e fate tutte le cose che vi dicono di osservare; ma non fate come essi fanno, poiche' dicono ma non fanno. Matteo 23:4 Legano infatti pesi pesanti e difficili da portare, e li mettono sulle spalle degli uomini; ma essi non li vogliono smuovere neppure con un dito. Matteo 23:5 Fanno tutte le loro opere per essere ammirati dagli uomini; allargano le loro filatterie, e allungano le frange dei loro vestiti, Matteo 23:6 Amano i posti d'onore nei conviti e i primi posti nelle sinagoghe, Matteo 23:7 e anche i saluti nelle piazze, e di sentirsi chiamare dagli uomini rabbi, rabbi. Matteo 23:8 Ma voi non fatevi chiamare maestro, perche' uno solo e' il vostro maestro: Il Cristo, e voi siete tutti fratelli. Matteo 23:9 E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perche' uno solo e' vostro Padre, colui che e' nei cieli. Matteo 23:10 Ne' fatevi chiamare guida, perche' uno solo e' la vostra guida: Il Cristo. Matteo 23:11 E il maggiore di voi sia vostro servo, Matteo 23:12 Or chiunque si innalzera' sara' abbassato; e chiunque si abbassera' sara' innalzato, Matteo 23:13 Ma guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perche' chiudete il regno dei cieli davanti agli uomini; poiche' ne' entrate voi ne' lasciate entrare coloro che stanno per entrarvi. Matteo 23:14 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perche' divorate le case delle vedove e per pretesto fate lunghe preghiere; per questo subirete una condanna piu' severa. Matteo 23:15 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perche' scorrete il mare e la terra, per fare un proselito e, quando lo e' diventato, ne fate un figlio della Geenna il doppio di voi. Matteo 23:16 Guai a voi, guide cieche, che dite: "Se uno ha giurato per il tempio, non e' nulla; ma se ha giurato per l'oro del tempio e' obbligato". Matteo 23:17 Stolti e ciechi! Perche', cosa e' piu' grande, l'oro o il tempio che santifica l'oro? Matteo 23:18 E: "Se uno ha giurato per l'altare, non e' nulla; ma se ha giurato per l'offerta che vi e' sopra e' obbligato". Matteo 23:19 Stolti e ciechi! Poiche', cosa e' piu' grande, l'offerta o l'altare che santifica l'offerta? Matteo 23:20 Chi dunque giura per l'altare, giura per esso e per quanto vi e' sopra. Matteo 23:21 Chi giura per il tempio, giura per esso e per colui che l'abita. Matteo 23:22 E chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per colui che vi e' assiso. Matteo 23:23 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perche' calcolate la decima della menta dell'aneto e del comino, e trascurate le cose piu' importanti della legge: il giudizio, la misericordia e la fede, queste cose bisogna praticare senza trascurare le altre. Matteo 23:24 Guide cieche, che colate il moscerino e inghiottite il cammello. Matteo 23:25 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perche' pulite l'esterno della coppa e del piatto, mentre l'interno e' pieno di rapina e d'intemperanza. Matteo 23:26 Fariseo cieco! Pulisci prima l'interno della coppa e del piatto, affinche' anche l'esterno sia pulito. Matteo 23:27 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perche' rassomigliate a sepolcri imbiancati, i quali di fuori appaiono belli, ma dentro sono pieni di ossa di morti e di ogni putredine. Matteo 23:28 Cosi anche voi di fuori apparite giusti davanti agli uomini, ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquita'. Matteo 23:29 Guai a voi, scribi e farisei ipocriti! Perche' edificate i sepolcri dei profeti e ornate i monumenti dei giusti Matteo 23:30 e dite: "Se noi fossimo vissuti al tempo dei nostri padri, non ci saremmo associati a loro nell'uccisione dei profeti". Matteo 23:31 Cosi dicendo, voi testimoniate contro voi stessi, che siete figli di coloro che uccisero i profeti. Matteo 23:32 Voi superate la misura dei vostri padri! Matteo 23:33 Serpenti, razza di vipere! Come sfuggirete al giudizio della Geenna? Matteo 23:34 Percio', ecco io vi mando dei profeti, dei savi e degli scribi; di loro ne ucciderete e crocifiggerete alcuni, altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di citta' in citta', Matteo 23:35 affinche' ricada su di voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figlio di Barachia che uccideste fra il tempio e l'altare. Matteo 23:36 In verita' vi dico che tutte queste cose ricadranno su questa generazione. Matteo 23:37 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, e voi non avete voluto! Matteo 23:38 Ecco, la vostra casa vi e' lasciata deserta. Matteo 23:39 Poiche' io vi dico, che da ora in avanti non mi vedrete piu', finche' non direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore!"». Il sermone profetico: L'inizio delle doglie di parto Matteo 24:1 Ora, mentre Gesu' usciva dal tempio e se ne andava, i suoi discepoli gli si accostarono per fargli osservare gli edifici del tempio. Matteo 24:2 Ma Gesu' disse loro: «Non vedete voi tutte queste cose? In verita' vi dico che non restera' qui pietra su pietra che non sara' diroccata». Matteo 24:3 Poi, mentre egli era seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli si accostarono in disparte, dicendo: «Dicci, quando avverranno queste cose? E quale sara' il segno della tua venuta e della fine dell'eta' presente?». Matteo 24:4 E Gesu', rispondendo, disse loro: «Guardate che nessuno vi seduca! Matteo 24:5 Poiche' molti verranno nel mio nome, dicendo: "Io sono il Cristo"; e ne sedurranno molti. Matteo 24:6 Allora sentirete parlare di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perche' bisogna che tutte queste cose avvengano ma non sara' ancora la fine. Matteo 24:7 Infatti si sollevera' popolo contro popolo e regno contro regno; vi saranno carestie, pestilenze e terremoti in vari luoghi Matteo 24:8 Ma tutte queste cose saranno soltanto l'inizio delle doglie di parto, Matteo 24:9 Allora vi sottoporranno a supplizi e vi uccideranno; e sarete odiati da tutte le genti a causa del mio nome. Matteo 24:10 Allora molti si scandalizzeranno, si tradiranno e si odieranno l'un l'altro. Matteo 24:11 E sorgeranno molti falsi profeti, e ne sedurranno molti. Matteo 24:12 E perche' l'iniquita' sara' moltiplicata, l'amore di molti si raffreddera'; Matteo 24:13 ma chi avra' perseverato fino alla fine sara' salvato, Matteo 24:14 E questo evangelo del regno sara' predicato in tutto il mondo in testimonianza a tutte le genti, e allora verra' la fine». Il sermone profetico (seguito): La grande tribolazoine Matteo 24:15 «Quando dunque avrete visto l'abominazione della desolazione predetta dal profeta Daniele, posta nel luogo santo (chi legge intenda), Matteo 24:16 allora coloro che sono nella Giudea fuggano ai monti. Matteo 24:17 Chi si trova sulla terrazza della casa, non scenda a prendere qualcosa di casa sua; Matteo 24:18 e chi e' nei campi, non torni indietro a prendere il suo mantello. Matteo 24:19 Ma guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! Matteo 24:20 E pregate che la vostra fuga non accada d'inverno, ne' di sabato, Matteo 24:21 perche' allora vi sara' una tribolazione cosi grande, quale non vi fu mai dal principio del mondo fino ad ora ne' mai piu' vi sara'. Matteo 24:22 E se quei giorni non fossero abbreviati, nessuna carne si salverebbe; ma a motivo degli eletti quei giorni saranno abbreviati. Matteo 24:23 Allora se qualcuno vi dice: "Ecco, il Cristo e' qui", oppure "e' la'", non gli credete. Matteo 24:24 Perche' sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno grandi segni e miracoli tanto da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Matteo 24:25 Ecco, io ve l'ho predetto. Matteo 24:26 Se dunque vi dicono: "Ecco e' nel deserto", non vi andate: "Ecco e' nelle stanze segrete", non ci credete. Matteo 24:27 Infatti, come il lampo esce da levante e sfolgora fino a ponente cosi sara' la venuta del Figlio dell'uomo. Matteo 24:28 Poiche' dovunque sara' il carname, li si aduneranno le aquile». Il sermone profetico (seguito): La venuta del Figlio dell'uomo Matteo 24:29 «Ora, subito dopo l'afflizione di quei giorni, il sole si oscurera' e la luna non dara' il suo chiarore, le stelle cadranno dal cielo e le potenze dei cieli saranno scrollate. Matteo 24:30 E allora apparira' nel cielo il segno del Figlio dell'uomo; e tutte le nazioni della terra faranno cordoglio e vedranno il Figlio dell'uomo venire sulle nuvole del cielo con potenza e grande gloria. Matteo 24:31 Ed egli mandera' i suoi angeli con un potente suono di tromba, ed essi raccoglieranno i suoi eletti dai quattro venti, da una estremita' dei cieli all'altra. Matteo 24:32 Ora imparate dal fico questa similitudine: quando ormai i suoi rami s'inteneriscono e le fronde germogliano, sapete che l'estate e' vicina. Matteo 24:33 Cosi anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli e' vicino, anzi alle porte. Matteo 24:34 In verita' vi dico che questa generazione non passera', finche' tutte queste cose non siano avvenute. Matteo 24:35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». Il sermone profetico (seguito): La vigilanza raccomandata Matteo 24:36 «Quanto poi a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, neppure gli angeli dei cieli, ma soltanto il Padre mio. Matteo 24:37 Ma come fu ai giorni di Noe', cosi sara' anche alla venuta del Figlio dell'uomo. Matteo 24:38 Infatti, come nei giorni che precedettero il diluvio, le persone mangiavano, bevevano, si sposavano ed erano date in moglie, fino a quando Noe' entro' nell'arca; Matteo 24:39 e non si avvidero di nulla, finche' venne il diluvio e li porto' via tutti; cosi sara' pure alla venuta del Figlio dell'uomo. Matteo 24:40 Allora due saranno nel campo; uno sara' preso e l'altro lasciato. Matteo 24:41 Due donne macineranno al mulino, una sara' presa e l'altra lasciata. Matteo 24:42 Vegliate dunque, perche' non sapete a che ora il vostro Signore verra'. Matteo 24:43 Ma sappiate questo che, se il padrone di casa sapesse a che ora della notte viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe forzare la casa. Matteo 24:44 Percio' anche voi siate pronti, perche' nell'ora che non pensate, il Figlio dell'uomo verra'». Il sermone profetico (seguito): Parabola dei due servi Matteo 24:45 «Qual e' dunque quel servo fedele e avveduto, che il suo padrone ha preposto ai suoi domestici, per dar loro il cibo a suo tempo? Matteo 24:46 Beato quel servo che il suo padrone, quando egli tornera', trovera' facendo cosi. Matteo 24:47 In verita' vi dico che gli affidera' l'amministrazione di tutti i suoi beni. Matteo 24:48 Ma, se quel malvagio servo dice in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire", Matteo 24:49 e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e a bere con gli ubriaconi; Matteo 24:50 il padrone di quel servo verra' nel giorno in cui meno se l'aspetta e nell'ora che egli non sa; Matteo 24:51 lo punira' duramente e gli riservera' la sorte degli ipocriti. Li sara' il pianto e lo stridor di denti». Il sermone profetico (seguito): Parabola delle dieci vergini Matteo 25:1 «Allora il regno dei cieli sara' simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono fuori incontro allo sposo. Matteo 25:2 Or cinque di loro erano avvedute e cinque stolte. Matteo 25:3 Le stolte, nel prendere le loro lampade, non presero con se' l'olio; Matteo 25:4 le avvedute, invece, insieme alle lampade, presero anche l'olio nei loro vasi. Matteo 25:5 Ora, siccome lo sposo tardava si assopirono tutte e si addormentarono. Matteo 25:6 E sulla mezzanotte si levo' un grido: "Ecco, arriva lo sposo, uscitegli incontro!". Matteo 25:7 Allora tutte quelle vergini si destarono e prepararono le loro lampade. Matteo 25:8 E le stolte dissero alle avvedute: "Dateci del vostro olio, perche' le nostre lampade stanno per spegnersi". Matteo 25:9 Ma le avvedute, rispondendo, dissero: "No, perche' non basterebbe ne' a noi ne' a voi; andate piuttosto dai venditori e compratene". Matteo 25:10 Ora, mentre quelle andavano a comprarne, arrivo' lo sposo; le vergini che erano pronte entrarono con lui per le nozze; e la porta fu chiusa. Matteo 25:11 Piu' tardi giunsero anche le altre vergini, dicendo: "Signore, signore, aprici". Matteo 25:12 Ma egli, rispondendo, disse: "In verita' vi dico che non vi conosco". Matteo 25:13 Vegliate dunque, perche' non sapete ne' il giorno, ne' l'ora in cui il Figlio dell'uomo verra'». Il sermone profetico (seguito): Parabola dei talenti Matteo 25:14 «Inoltre il regno dei cieli e' simile a un uomo che, partendo per un viaggio chiamo' i suoi servi e affido' loro i suoi beni. Matteo 25:15 A uno diede cinque talenti, a un altro due e a un altro uno, a ciascuno secondo la sua capacita'; e subito parti. Matteo 25:16 Ora colui che aveva ricevuto i cinque talenti, ando' e traffico' con essi e ne guadagno' altri cinque. Matteo 25:17 Similmente anche quello dei due ne guadagno' altri due. Matteo 25:18 Ma colui che ne aveva ricevuto uno ando', fece una buca in terra e nascose il denaro del suo signore. Matteo 25:19 Ora, dopo molto tempo, ritorno' il signore di quei servi e fece i conti con loro. Matteo 25:20 E colui che aveva ricevuto i cinque talenti si fece avanti e ne presento' altri cinque, dicendo: "Signore, tu mi affidasti cinque talenti, ecco, con quelli ne ho guadagnati altri cinque". Matteo 25:21 E il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti costituiro' sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore". Matteo 25:22 Poi venne anche colui che aveva ricevuto i due talenti e disse: "Signore, tu mi affidasti due talenti; ecco, con quelli ne ho guadagnati altri due". Matteo 25:23 Il suo signore gli disse: "Bene, buono e fedele servo; tu sei stato fedele in poca cosa, io ti costituiro' sopra molte cose; entra nella gioia del tuo signore". Matteo 25:24 Infine venne anche colui che aveva ricevuto un solo talento e disse: "Signore, io sapevo bene che tu sei un uomo aspro, che mieti dove non hai seminato e raccogli dove non hai sparso; Matteo 25:25 percio' ho avuto paura e sono andato a nascondere il tuo talento sotto terra; ecco te lo restituisco". Matteo 25:26 E il suo signore rispondendo, gli disse: "Malvagio e indolente servo, tu sapevi che io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; Matteo 25:27 tu avresti dovuto affidare il mio denaro ai banchieri e cosi, al mio ritorno, l'avrei riscosso con l'interesse. Matteo 25:28 Toglietegli dunque il talento e datelo a colui che ha i dieci talenti. Matteo 25:29 Poiche' a chiunque ha, sara' dato e sovrabbondera', ma a chi non ha gli sara' tolto anche quello che ha. Matteo 25:30 E gettate questo servo inutile nelle tenebre di fuori. Li sara' il pianto e lo stridor di denti"». Il sermone profetico (fine): Vita eterna e pene eterne Matteo 25:31 «Ora, quando il Figlio dell'uomo verra' nella sua gloria con tutti i santi angeli, allora si siedera' sul trono della sua gloria. Matteo 25:32 E tutte le genti saranno radunate davanti a lui; ed egli separera' gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri. Matteo 25:33 E mettera' le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Matteo 25:34 Allora il Re dira' a coloro che saranno alla sua destra: "Venite, benedetti del Padre mio; ricevete in eredita' il regno che vi e' stato preparato sin dalla fondazione del mondo. Matteo 25:35 Poiche' ebbi fame e mi deste da mangiare, ebbi sete e mi deste da bere; fui forestiero e mi accoglieste, Matteo 25:36 fui ignudo e mi rivestiste, fui infermo e mi visitaste, fui in prigione e veniste a trovarmi". Matteo 25:37 Allora i giusti gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato e ti abbiamo dato da mangiare? O assetato e ti abbiamo dato da bere? Matteo 25:38 E quando ti abbiamo visto forestiero e ti abbiamo ospitato? O ignudo e ti abbiamo rivestito? Matteo 25:39 E quando ti abbiamo visto infermo, o in prigione e siamo venuti a visitarti?". Matteo 25:40 E il Re, rispondendo, dira' loro: "In verita' vi dico: tutte le volte che l'avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me". Matteo 25:41 Allora egli dira' ancora a coloro che saranno a sinistra: "Andate via da me maledetti, nel fuoco eterno che e' stato preparato per il diavolo e per i suoi angeli. Matteo 25:42 Poiche' ebbi fame e non mi deste da mangiare, ebbi sete e non mi deste da bere Matteo 25:43 fui forestiero e non mi accoglieste, ignudo e non mi rivestiste, infermo e in prigione e non mi visitaste". Matteo 25:44 Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: "Signore, quando ti abbiamo visto affamato, o assetato, o forestiero, o ignudo, o infermo, o in prigione e non ti abbiamo soccorso?". Matteo 25:45 Allora egli rispondera' loro dicendo: "In verita' vi dico: tutte le volte che non l'avete fatto a uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me". Matteo 25:46 E questi andranno nelle pene eterne e i giusti nella vita eterna». Complotto dei sacerdoti Matteo 26:1 E avvenne che, quando Gesu' ebbe finito tutti questi discorsi, disse ai suoi discepoli: Matteo 26:2 «Voi sapete che fra due giorni e' la Pasqua, e il Figlio dell'uomo sara' consegnato per esser crocifisso». Matteo 26:3 Allora i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani del popolo si riunirono nella corte del sommo sacerdote di nome Caiafa. Matteo 26:4 E tennero consiglio per prendere Gesu' con inganno e farlo morire; Matteo 26:5 ma dicevano: «Non durante la festa, perche' non nasca tumulto fra il popolo». Il convito di Betania Matteo 26:6 Ora, essendo Gesu' in Betania, in casa di Simone il lebbroso Matteo 26:7 gli si avvicino' una donna con un alabastro di olio profumato di gran prezzo, e lo verso' sul suo capo, mentre egli era a tavola. Matteo 26:8 Visto cio', i suoi discepoli s'indignarono e dissero: «Perche' mai questo spreco? Matteo 26:9 Quest'olio, infatti, si poteva vendere a gran prezzo e darne il ricavato ai poveri». Matteo 26:10 Ma Gesu', conosciuto cio', disse loro: «Perche' mai infastidite questa donna? Ella infatti ha compiuto una buona azione verso di me. Matteo 26:11 Perche' avrete sempre i poveri con voi, ma non avrete sempre me. Matteo 26:12 Poiche', versando questo olio profumato sul mio corpo, ella lo ha fatto per preparare il mio corpo per la sepoltura. Matteo 26:13 Io vi dico in verita', che in tutto il mondo, dovunque sara' predicato questo evangelo, si raccontera' anche cio' che costei ha fatto, in memoria di lei». Il prezzo del tradimento Matteo 26:14 Allora uno dei dodici, di nome Giuda Iscariota, ando' dai capi dei sacerdoti, Matteo 26:15 e disse loro: «Quanto mi volete dare, perche' io ve lo consegni?». Ed essi gli contarono trenta sicli d'argento. Matteo 26:16 E da quell'ora egli cercava l'opportunita' di tradirlo. La cena pasquale Matteo 26:17 Or il primo giorno degli Azzimi, i discepoli si accostarono a Gesu' e gli dissero: «Dove vuoi che ti apparecchiamo per mangiare la Pasqua?». Matteo 26:18 Ed egli rispose: «Andate in citta' da un tale e ditegli: "Il Maestro dice: Il mio tempo e' vicino, faro' la Pasqua in casa tua con i miei discepoli"». Matteo 26:19 Allora i discepoli fecero come Gesu' aveva loro ordinato e apparecchiarono la Pasqua. Matteo 26:20 E quando fu sera, egli si mise a tavola con i dodici; Matteo 26:21 e, mentre mangiavano, disse: «In verita' vi dico che uno di voi mi tradira'». Matteo 26:22 Ed essi si rattristarono grandemente, e ciascuno di loro prese a dirgli: «Sono io quello, Signore?». Matteo 26:23 Ed egli, rispondendo, disse: «Colui che ha intinto con me la mano nel piatto mi tradira'. Matteo 26:24 Il Figlio dell'uomo certo se ne va secondo che e' scritto di lui; ma guai a quell'uomo per mezzo del quale il Figlio dell'uomo e' tradito! Sarebbe stato meglio per lui di non essere mai nato». Matteo 26:25 E Giuda, colui che lo avrebbe tradito, prese a dire: «Maestro, sono io quello?». Egli gli disse: «Tu l'hai detto!». Matteo 26:26 Ora, mentre mangiavano, Gesu' prese il pane e lo benedisse, lo ruppe e lo diede ai discepoli e disse: «Prendete, mangiate; questo e' il mio corpo». Matteo 26:27 Poi prese il calice e rese grazie, e lo diede loro dicendo: «Bevetene tutti, Matteo 26:28 perche' questo e' il mio sangue, il sangue del nuovo patto che e' sparso per molti per il perdono dei peccati. Matteo 26:29 Ed io vi dico, che da ora in poi io non berro' piu' di questo frutto della vigna fino a quel giorno in cui io lo berro' nuovo con voi nel regno del Padre mio». Matteo 26:30 E, dopo aver cantato l'inno, se ne uscirono verso il monte degli Ulivi. Pietro avvisato Matteo 26:31 Allora Gesu' disse loro: «Voi tutti questa notte sarete scandalizzati per causa mia, perche' sta scritto: "Percuotero' il pastore e le pecore del gregge saranno disperse". Matteo 26:32 Ma, dopo che saro' risorto, vi precedero' in Galilea», Matteo 26:33 Allora Pietro, rispondendo, gli disse: «Quand'anche tutti si scandalizzassero per causa tua, io non mi scandalizzero' mai!». Matteo 26:34 Gesu' gli disse: «In verita' ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». Matteo 26:35 Pietro gli disse: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinneghero' in alcun modo». Lo stesso dissero anche tutti i discepoli. Gesu' nel Getsemani Matteo 26:36 Allora Gesu' ando' con loro in un luogo, chiamato Getsemani, e disse ai discepoli: «Sedetevi qui, mentre io vado la' a pregare». Matteo 26:37 E, presi con se' Pietro e i due figli di Zebedeo, comincio' a provare tristezza e grande angoscia. Matteo 26:38 Allora egli disse loro: «L'anima mia e' profondamente triste, fino alla morte; restate qui e vegliate con me». Matteo 26:39 E andato un poco in avanti, si getto' con la faccia a terra e pregava dicendo: «Padre mio, se e' possibile, allontana da me questo calice; tuttavia, non come io voglio, ma come vuoi tu». Matteo 26:40 Poi torno' dai discepoli e li trovo' che dormivano, e disse a Pietro: «Cosi non avete potuto vegliare neppure un'ora con me? Matteo 26:41 Vegliate e pregate, per non cadere in tentazione, poiche' lo spirito e' pronto ma la carne e' debole». Matteo 26:42 Si allontano' di nuovo per la seconda volta e prego', dicendo: «Padre mio, se non e' possibile che questo calice si allontani da me senza che io lo beva sia fatta la tua volonta'!». Matteo 26:43 Poi, tornato di nuovo, li trovo' che dormivano, perche' i loro occhi erano appesantiti. Matteo 26:44 E, lasciatili, si allontano' di nuovo e prego' per la terza volta, dicendo le medesime parole. Matteo 26:45 Ritorno' poi dai suoi discepoli e disse loro: «Da ora in poi dormite pure e riposatevi; ecco l'ora e' giunta e il Figlio dell'uomo e' dato nelle mani dei peccatori. Matteo 26:46 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce e' vicino». Arresto di Gesu' Matteo 26:47 E mentre egli parlava ancora, ecco Giuda, uno dei dodici, arrivo', e con lui una grande turba con spade e bastoni, mandati dai capi dei sacerdoti e dagli anziani del popolo. Matteo 26:48 Or colui che lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che io bacero', e' lui; prendetelo». Matteo 26:49 E in quell'istante, accostatosi a Gesu', gli disse: «Salve, Maestro!». E lo bacio' caldamente. Matteo 26:50 E Gesu', gli disse: «Amico, cosa sei venuto a fare?». Allora essi, accostatisi a Gesu', gli posero le mani addosso e lo presero. Matteo 26:51 Ed ecco, uno di quelli che erano con Gesu', stesa la mano, trasse fuori la sua spada e percosse il servo del sommo sacerdote, recidendogli un orecchio. Matteo 26:52 Allora Gesu' gli disse: «Riponi la tua spada al suo posto, perche' tutti quelli che mettono mano alla spada, periranno di spada. Matteo 26:53 Pensi forse che io non potrei adesso pregare il Padre mio, perche' mi mandi piu' di dodici legioni di angeli? Matteo 26:54 Come dunque si adempirebbero le Scritture, le quali dicono che deve avvenire cosi?». Matteo 26:55 In quello stesso momento Gesu' disse alle turbe: «Voi siete usciti a prendermi con spade e bastoni, come contro un brigante; eppure ogni giorno ero seduto in mezzo a voi nel tempio ad insegnare, e non mi avete preso. Matteo 26:56 Ma tutto questo e' avvenuto affinche' si adempissero le Scritture dei profeti». Allora tutti i discepoli, lasciatolo, se ne fuggirono. Gesu' davanti al sinedrio Matteo 26:57 Or quelli che avevano arrestato Gesu' lo condussero da Caiafa, sommo sacerdote, presso il quale gia' si erano riuniti gli scribi e gli anziani. Matteo 26:58 E Pietro lo segui da lontano fino al cortile del sommo sacerdote, e, entrato dentro, si pose a sedere con le guardie per vedere la fine. Matteo 26:59 Ora i capi dei sacerdoti, gli anziani e tutto il sinedrio, cercavano qualche falsa testimonianza contro Gesu', per farlo morire, Matteo 26:60 ma non ne trovavano alcuna; sebbene si fossero fatti avanti molti falsi testimoni, non ne trovarono. Ma alla fine vennero avanti due falsi testimoni Matteo 26:61 i quali dissero: «Costui ha detto: "Io posso distruggere il tempio di Dio e ricostruirlo in tre giorni"». Matteo 26:62 Allora il sommo sacerdote, alzatosi, gli disse: «Non rispondi nulla a cio' che costoro testimoniano contro di te?». Matteo 26:63 Ma Gesu' taceva. E il sommo sacerdote replico' dicendo: «Io ti scongiuro per il Dio vivente di dirci se sei il Cristo, il Figlio di Dio». Matteo 26:64 Gesu' gli disse: «Tu l'hai detto! Anzi io vi dico che in avvenire voi vedrete il Figlio dell'uomo sedere alla destra della Potenza, e venire sulle nuvole del cielo». Matteo 26:65 Allora il sommo sacerdote straccio' le sue vesti, dicendo: «Egli ha bestemmiato; quale bisogno abbiamo piu' di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia. Matteo 26:66 Che ve ne pare?». Ed essi, rispondendo, dissero: «Egli e' reo di morte!». Matteo 26:67 Allora gli sputarono in faccia e lo schiaffeggiarono; ed altri lo percossero con pugni, Matteo 26:68 dicendo: «O Cristo, indovina! Chi ti ha percosso?». Gesu' rinnegato da Pietro Matteo 26:69 Ora Pietro sedeva fuori nel cortile e una serva si accosto' a lui, dicendo: «Anche tu eri con Gesu' il Galileo». Matteo 26:70 Ma egli lo nego' davanti a tutti, dicendo: «Non so di che stai parlando». Matteo 26:71 Come egli usci nell'atrio, un'altra lo vide e disse a quelli che erano la': «Anche costui era con Gesu' il Nazareno!». Matteo 26:72 Ma egli di nuovo lo nego' con giuramento, dicendo: «Io non conosco quell'uomo». Matteo 26:73 Poco dopo anche gli astanti, accostatisi, dissero a Pietro: «Certo, anche tu sei uno di loro, perche' il tuo parlare ti tradisce». Matteo 26:74 Allora egli comincio' a maledire e a giurare, dicendo: «Io non conosco quell'uomo». E in quell'istante il gallo canto'. Matteo 26:75 Allora Pietro si ricordo' di quello che Gesu' gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, mi rinnegherai tre volte», Ed egli usci, e pianse amaramente. Il suicidio di Giuda Matteo 27:1 Venuto il mattino, tutti i capi dei sacerdoti e gli anziani del popolo, tennero consiglio contro Gesu', per farlo morire. Matteo 27:2 E, legatolo, lo condussero via e lo consegnarono nelle mani del governatore Ponzio Pilato. Matteo 27:3 Allora Giuda, che lo aveva tradito, vedendo che Gesu' era stato condannato si penti e riporto' i trenta sicli d'argento ai capi dei sacerdoti e agli anziani, Matteo 27:4 dicendo: «Ho peccato, tradendo il sangue innocente». Ma essi dissero: «Che c'importa? Pensaci tu!». Matteo 27:5 Ed egli, gettati i sicli d'argento nel tempio, si allontano' e ando' a impiccarsi. Matteo 27:6 Ma i capi dei sacerdoti presero quei denari e dissero: «Non e' lecito metterli nel tesoro del tempio, perche' e' prezzo di sangue». Matteo 27:7 E tenuto consiglio, comprarono con quel denaro il campo del vasaio, come luogo di sepoltura per i forestieri. Matteo 27:8 Percio' quel campo e' stato chiamato sino ad oggi: "Campo di sangue". Matteo 27:9 Allora si adempi quanto era stato detto dal profeta Geremia che disse: «E presero i trenta pezzi d'argento, il prezzo di colui che fu valutato, come e' stato valutato dai figli d'Israele; Matteo 27:10 e li versarono per il campo del vasaio, come mi ordino' il Signore». Gesu' davanti a Pilato Matteo 27:11 Ora Gesu' comparve davanti al governatore; e il governatore lo interrogo' dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». E Gesu' gli disse: «Tu lo dici!». Matteo 27:12 Accusato poi dai capi dei sacerdoti e dagli anziani, non rispose nulla. Matteo 27:13 Allora Pilato gli disse: «Non odi quante cose testimoniano contro di te?». Matteo 27:14 Ma egli non gli rispose neppure una parola, tanto che il governatore ne fu grandemente meravigliato. Matteo 27:15 Ora il governatore, in occasione di ogni festivita', aveva l'usanza di rilasciare alla folla un prigioniero, come essi volevano. Matteo 27:16 Avevano in quel tempo un ben noto prigioniero, di nome Barabba. Matteo 27:17 Quando si furono radunati, Pilato chiese loro: «Chi volete che vi liberi, Barabba o Gesu', detto Cristo?». Matteo 27:18 Perche' egli sapeva bene che glielo avevano consegnato per invidia. Matteo 27:19 Ora, mentre egli sedeva in tribunale, sua moglie gli mando' a dire: «Non avere nulla a che fare con quel giusto, perche' oggi ho molto sofferto in sogno, per causa sua». Matteo 27:20 Ma i capi dei sacerdoti e gli anziani persuasero le folle a chiedere Barabba, e a far morire Gesu'. Matteo 27:21 E il governatore, replicando, disse loro: «Quale dei due volete che vi liberi?». Essi dissero: «Barabba!». Matteo 27:22 Pilato disse loro: «Che faro' dunque di Gesu', detto Cristo?». Tutti gli dissero: «Sia crocifisso!». Matteo 27:23 Ma il governatore disse: «Eppure, che male ha fatto?». Ma essi gridavano ancora piu' forte: «Sia crocifisso!». Matteo 27:24 Allora Pilato, vedendo che non otteneva nulla, ma che anzi il tumulto cresceva sempre piu', prese dell'acqua e si lavo' le mani davanti alla folla, dicendo: «Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi». Matteo 27:25 E tutto il popolo rispondendo disse: «Sia il suo sangue sopra di noi e sopra i nostri figli!». Matteo 27:26 Allora egli libero' loro Barabba; e dopo aver fatto flagellare Gesu', lo diede loro, perche' fosse crocifisso. Matteo 27:27 Allora i soldati del governatore, avendo condotto Gesu' nel pretorio, radunarono attorno a lui tutta la coorte. Matteo 27:28 E, spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto. Matteo 27:29 E, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero una canna nella mano destra; e, inginocchiandosi davanti a lui, lo schernivano dicendo: «Salve, o re dei Giudei!». Matteo 27:30 Poi, sputandogli a addosso, presero la canna e con quella lo percotevano sul capo. Matteo 27:31 E dopo averlo schernito, lo spogliarono di quel manto e lo rivestirono delle sue vesti; poi lo condussero via per crocifiggerlo. La crocifissione Matteo 27:32 Ora, uscendo, incontrarono un uomo di Cirene, di nome Simone, che costrinsero a portare la croce di Gesu'. Matteo 27:33 E, giunti sul luogo detto Golgota, che vuol dire: "Il luogo del teschio". Matteo 27:34 gli diedero da bere dell'aceto mescolato con fiele; ma egli, avendolo assaggiato non volle berne. Matteo 27:35 Dopo averlo crocifisso, si spartirono le sue vesti tirando a sorte, affinche' si adempisse cio' che fu detto dal profeta: «Hanno diviso tra loro le mie vesti e sulla mia tunica hanno tirato a sorte». Matteo 27:36 Postisi quindi a sedere, gli facevano la guardia. Matteo 27:37 Al di sopra del suo capo, posero anche la motivazione scritta della sua condanna: «COSTUI e' GESu', IL RE DEI GIUDEI». Matteo 27:38 Allora furono crocifissi con lui due ladroni: uno a destra e l'altro a sinistra. Matteo 27:39 E coloro che passavano di la' lo ingiuriavano scuotendo il capo, Matteo 27:40 e dicendo: «Tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo ricostruisci, salva te stesso, se sei il Figlio di Dio, scendi giu' dalla croce!». Matteo 27:41 Similmente, anche i capi dei sacerdoti, con gli scribi e gli anziani facendosi beffe, dicevano: Matteo 27:42 «Egli ha salvato gli altri e non puo' salvare se stesso, se e' il re d'Israele, scenda ora giu' dalla croce e noi crederemo in lui; Matteo 27:43 egli si e' confidato in Dio; lo liberi ora, se veramente lo gradisce, poiche' ha detto: "Io sono il Figlio di Dio"». Matteo 27:44 Anche i ladroni crocifissi con lui lo ingiuriavano allo stesso modo. Matteo 27:45 Dall'ora sesta fino all'ora nona si fecero tenebre su tutto il paese. Matteo 27:46 Verso l'ora nona, Gesu' grido' con gran voce dicendo: «Eli, Eli, lamma' sabactani?». Cioe': «Dio mio, Dio mio perche' mi hai abbandonato?». Matteo 27:47 E alcuni fra i presenti, udito questo, dicevano: «Costui chiama Elia». Matteo 27:48 E in quell'istante uno di loro corse, prese una spugna, l'inzuppo' d'aceto e, infilatala in cima ad una canna, gli diede da bere. Matteo 27:49 Ma gli altri dicevano: «Lascia, vediamo se viene Elia a salvarlo». Matteo 27:50 E Gesu', avendo di nuovo gridato con gran voce, rese lo spirito. Matteo 27:51 Ed ecco, il velo del tempio si squarcio' in due, da cima a fondo; la terra tremo' e le rocce si spaccarono; Matteo 27:52 i sepolcri si aprirono e molti corpi dei santi, che dormivano, risuscitarono; Matteo 27:53 e, usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di Gesu', entrarono nella santa citta' e apparvero a molti. Matteo 27:54 Ora il centurione e quelli che con lui facevano la guardia a Gesu', veduto il terremoto e le cose accadute, temettero grandemente e dissero: «Veramente costui era il Figlio di Dio!». Matteo 27:55 Erano la' presenti anche molte donne che osservavano da lontano, esse avevano seguito Gesu' dalla Galilea per servirlo; Matteo 27:56 fra di loro c'era Maria Maddalena. Maria madre di Giacomo e di Iose; e la madre dei figli di Zebedeo. Il seppellimento di Gesu' Matteo 27:57 Poi verso sera giunse un uomo ricco di Arimatea, di nome Giuseppe, il quale era pure discepolo di Gesu'. Matteo 27:58 Costui si presento' a Pilato e chiese il corpo di Gesu'. Allora Pilato comando' che il corpo gli fosse consegnato. Matteo 27:59 E Giuseppe, preso il corpo, lo avvolse in un lenzuolo pulito; Matteo 27:60 e lo mise nel suo sepolcro nuovo, che egli si era fatto scavare nella roccia; poi, dopo aver rotolato una grande pietra all'ingresso del sepolcro, se ne ando'. Matteo 27:61 Or Maria Maddalena e l'altra Maria stavano la', sedute di fronte al sepolcro. Matteo 27:62 E il giorno seguente, che era quello successivo alla Preparazione, i capi dei sacerdoti e i farisei si riunirono presso Pilato, Matteo 27:63 dicendo: «Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, quando era ancora in vita, disse: "Dopo tre giorni io risuscitero'". Matteo 27:64 Ordina dunque che il sepolcro sia ben custodito fino al terzo giorno, che talora non vengano i suoi discepoli di notte a rubare il corpo e poi dicano al popolo: "Egli e' risuscitato dai morti"; cosi l'ultimo inganno sarebbe peggiore del primo». Matteo 27:65 Ma Pilato disse loro: «Voi avete un corpo di guardia; andate, e assicurate il sepolcro, come vi sembra meglio». Matteo 27:66 Essi dunque andarono e assicurarono il sepolcro e, oltre a mettere la guardia, sigillarono la pietra. La risurrezione Matteo 28:1 Ora, alla fine dei sabati, all'alba del primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l'altra Maria, andarono a vedere il sepolcro. Matteo 28:2 Ed ecco, si fece un gran terremoto, perche' un angelo del Signore, sceso dal cielo, venne e rotolo' la pietra dall'apertura del sepolcro e si pose a sedere su di essa. Matteo 28:3 E il suo aspetto era come di folgore e il suo vestito bianco come la neve. Matteo 28:4 E, per lo spavento che ebbero di lui, le guardie tremarono e rimasero come morte; Matteo 28:5 ma l'angelo, rivolgendosi alle donne, disse loro: «Non temete, perche' io so che cercate Gesu', che e' stato crocifisso. Matteo 28:6 Egli non e' qui, perche' e' risorto, come aveva detto; venite, vedete il luogo dove giaceva il Signore. Matteo 28:7 Presto, andate a dire ai suoi discepoli che egli e' risorto dai morti; ed ecco, vi precede in Galilea; la' lo vedrete; ecco, io ve l'ho detto». Matteo 28:8 Esse dunque si allontanarono in fretta dal sepolcro con spavento e con grande gioia; e corsero a darne la notizia ai suoi discepoli. Matteo 28:9 E mentre andavano per dirlo ai discepoli, ecco Gesu' venne loro incontro e disse: «Salve!». Allora esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e lo adorarono. Matteo 28:10 Quindi Gesu' disse loro: «Non temete, andate ad annunziare ai miei fratelli che vadano in Galilea e che la' mi vedranno». Il falso resoconto dei soldati Matteo 28:11 Mentre esse andavano, ecco alcuni della guardia giunsero in citta' e riferirono ai capi dei sacerdoti quanto era accaduto. Matteo 28:12 Questi allora, radunatisi con gli anziani, deliberarono di dare una cospicua somma di denaro ai soldati, Matteo 28:13 e dissero loro: «Dite: I suoi discepoli sono venuti di notte, e l'hanno rubato mentre noi dormivamo. Matteo 28:14 E se poi la cosa verra' agli orecchi del governatore, lo placheremo noi e faremo in modo che voi non siate puniti». Matteo 28:15 Ed essi, preso il denaro, fecero come erano stati istruiti, e questo detto si e' divulgato fra i Giudei, fino ad oggi. L'apparizione di Gesu' in Galilea Matteo 28:16 Ora gli undici discepoli andarono in Galilea, sul monte che Gesu' aveva loro indicato Matteo 28:17 e, vedutolo, lo adorarono, alcuni pero' dubitarono. Matteo 28:18 Poi Gesu' si avvicino' e parlo' loro dicendo: «Ogni potesta' mi e' stata data in cielo e sulla terra. Matteo 28:19 Andate dunque, e fate discepoli di tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo, Matteo 28:20 insegnando loro di osservare tutte le cose che io vi ho comandato. Or ecco, io sono con voi tutti i giorni, fino alla fine dell'eta' presente. Amen».Marco 1:1-16:20 Giovanni Battista Marco 1:1 Il principio dell'evangelo di Gesu' Cristo, il Figlio di Dio, Marco 1:2 Come sta scritto nei profeti: «Ecco, io mando il mio messaggero davanti alla tua faccia, il quale preparera' la tua via davanti a te. Marco 1:3 Vi e' una voce di uno che grida nel deserto: "Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri"». Marco 1:4 Giovanni comparve nel deserto, battezzando e predicando un battesimo di ravvedimento, per il perdono dei peccati. Marco 1:5 E tutto il paese della Giudea e quelli di Gerusalemme andavano a lui, ed erano tutti battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Marco 1:6 Or Giovanni era vestito di peli di cammello, aveva una cintura di cuoio intorno ai lombi e mangiava locuste e miele selvatico. Marco 1:7 E predicava, dicendo: «Dopo di me viene uno che e' piu' forte di me, al quale io non sono degno neppure di chinarmi a sciogliere il legaccio dei suoi sandali. Marco 1:8 Io vi ho battezzati con acqua, ma egli vi battezzera' con lo Spirito Santo», Battesimo e tentazione di Gesu' Marco 1:9 E avvenne in quei giorni, che Gesu' venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. Marco 1:10 E subito, come usciva dall'acqua, vide aprirsi i cieli e lo Spirito scendere su di lui come una colomba. Marco 1:11 E venne dal cielo una voce: «Tu sei il mio amato Figlio nel quale mi sono compiaciuto». Marco 1:12 Subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto; Marco 1:13 e rimase nel deserto quaranta giorni, tentato da Satana. Era con le fiere e gli angeli lo servivano. Vocazione dei primi discepoli Marco 1:14 Ora, dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesu' venne in Galilea predicando l'evangelo del regno di Dio Marco 1:15 e dicendo: «Il tempo e' compiuto e il regno di Dio e' vicino. Ravvedetevi e credete all'evangelo». Marco 1:16 Camminando poi lungo il mare della Galilea, egli vide Simone e Andrea suo fratello, che gettavano la rete in mare, perche' erano pescatori. Marco 1:17 E Gesu' disse loro: «Seguitemi, e io vi faro' diventare pescatori di uomini». Marco 1:18 Ed essi, lasciate subito le loro reti, lo seguirono. Marco 1:19 Poi, andando un po' oltre, vide Giacomo, figlio di Zebedeo, e Giovanni suo fratello, i quali riparavano le loro reti nella barca. Marco 1:20 E subito li chiamo'; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, lo seguirono. Guarigione dell'indemoniato di Capernaum Marco 1:21 Poi entrarono in Capernaum, e subito, in giorno di sabato, egli entro' nella sinagoga e insegnava. Marco 1:22 E la gente stupiva della sua dottrina perche' egli li ammaestrava come uno che ha autorita' e non come gli scribi. Marco 1:23 Ora nella loro sinagoga vi era un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale si mise a gridare, Marco 1:24 dicendo: «Che vi e' fra noi e te, Gesu' Nazareno? Sei tu venuto per distruggerci? Io so chi tu sei: Il Santo di Dio». Marco 1:25 Ma Gesu' lo sgrido', dicendo: «Ammutolisci ed esci da costui!». Marco 1:26 E lo spirito immondo, straziandolo e mandando un gran grido, usci da lui. Marco 1:27 E tutti furono sbalorditi, tanto che si domandavano fra loro dicendo: «Che e' mai questo? Quale nuova dottrina e' mai questa? Egli comanda con autorita' persino agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono». Marco 1:28 E la sua fama si diffuse subito per tutta la regione intorno alla Galilea. Guarigione della suocera di Pietro e di altri Marco 1:29 Appena furono usciti dalla sinagoga, vennero nella casa di Simone e di Andrea, con Giacomo e Giovanni. Marco 1:30 Or la suocera di Simone giaceva a letto con la febbre ed essi subito gli parlarono di lei. Marco 1:31 Allora egli si avvicino', la prese per la mano e l'alzo', e immediatamente la febbre la lascio' ed essa si mise a servirli. Marco 1:32 Poi, fattosi sera, dopo il tramonto del sole, gli portarono tutti i malati e gli indemoniati. Marco 1:33 E tutta la citta' era affollata davanti alla porta. Marco 1:34 Egli ne guari molti, colpiti da varie malattie, e scaccio' molti demoni, e non permetteva ai demoni di parlare perche' sapevano chi egli fosse. Marco 1:35 Poi il mattino seguente, essendo ancora molto buio, Gesu' si alzo', usci e se ne ando' in un luogo solitario e la' pregava. Marco 1:36 E Simone e quelli che erano con lui lo cercarono. Marco 1:37 E, trovatolo, gli dissero: «Tutti ti cercano!». Marco 1:38 Ed egli disse loro: «Andiamo nei villaggi vicini affinche' io predichi anche la', perche' e' per questo che io sono venuto». Marco 1:39 Ed egli ando' predicando nelle loro sinagoghe per tutta la Galilea e scacciando demoni. Guarigione di un lebbroso Marco 1:40 E venne da lui un lebbroso il quale, supplicandolo, cadde in ginocchio davanti a lui, e gli disse: «Se vuoi, tu puoi mondarmi». Marco 1:41 E Gesu', mosso a pieta', stese la mano, lo tocco' e gli disse: «Si, lo voglio, sii mondato!». Marco 1:42 E, come ebbe detto questo, subito la lebbra lo lascio' e fu guarito. Marco 1:43 Poi, dopo averlo severamente ammonito, lo mando' via subito, Marco 1:44 dicendogli: «Guardati dal farne parola ad alcuno, ma va mostrati al sacerdote e offri per la tua purificazione quanto ha prescritto Mose', come testimonianza per loro». Marco 1:45 Ma egli, andandosene, comincio' a proclamare e a divulgare grandemente il fatto, al punto che Gesu' non poteva piu' entrare pubblicamente in citta', ma se ne stava fuori in luoghi solitari; e da ogni parte venivano a lui. Il paralitico di Capernaum Marco 2:1 Alcuni giorni dopo, egli entro' di nuovo in Capernaum e si venne a sapere che egli si trovava in casa; Marco 2:2 e subito si raduno' tanta gente da non trovare piu' posto neppure davanti alla porta; ed egli annunziava loro la parola. Marco 2:3 Allora vennero da lui alcuni a presentargli un paralitico, portato da quattro uomini. Marco 2:4 Ma, non potendo accostarsi a lui a causa della folla, scoperchiarono il tetto sul punto ove era Gesu' e, fatta un'apertura, calarono il lettuccio sul quale giaceva il paralitico. Marco 2:5 Come Gesu' vide la loro fede, disse al paralitico: «Figliolo, i tuoi peccati ti sono perdonati!». Marco 2:6 Or vi erano la' seduti alcuni scribi i quali ragionavano in cuor loro: Marco 2:7 «Perche' mai costui parla in questo modo? Egli bestemmia. Chi puo' perdonare i peccati, se non Dio solo?». Marco 2:8 Ma Gesu', avendo subito conosciuto nel suo spirito che ragionavano queste cose dentro di se', disse loro: «Perche' ragionate voi queste cose nei vostri cuori? Marco 2:9 Che cosa e' piu' facile dire al paralitico: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dire: "Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina"? Marco 2:10 Ora, affinche' sappiate che il Figlio dell'uomo ha potesta' di perdonare i peccati in terra, Marco 2:11 io ti dico (disse al paralitico): Alzati, prendi il tuo lettuccio e vattene a casa tua». Marco 2:12 Ed egli si alzo' immediatamente, prese il suo lettuccio e usci in presenza di tutti, cosi che tutti stupivano e glorificavano Dio dicendo: «Non abbiamo mai visto nulla di simile!». Vocazione di Levi Marco 2:13 Gesu' usci di nuovo lungo il mare e tutta la folla veniva a lui, ed egli li ammaestrava. Marco 2:14 Nel passare vide Levi figlio di Alfeo, che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi!». Ed egli, alzatosi, lo segui. Marco 2:15 Or avvenne che mentre egli era a tavola in casa di Levi, molti pubblicani e peccatori si misero a tavola con Gesu' e con i suoi discepoli; infatti erano molti quelli che lo seguivano. Marco 2:16 Allora gli scribi e i farisei, vedendolo mangiare con i pubblicani e con i peccatori, dissero ai suoi discepoli: «Come mai mangia e beve egli in compagnia dei pubblicani e dei peccatori?». Marco 2:17 E Gesu', udito cio', disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati; io non sono venuto a chiamare i giusti, ma i peccatori a ravvedimento». Del digiuno Marco 2:18 Allora i discepoli di Giovanni e quelli dei farisei stavano digiunando. Ora essi vennero da Gesu' e gli dissero: «Perche' i discepoli di Giovanni e quelli dei farisei digiunano mentre i tuoi discepoli non digiunano?». Marco 2:19 E Gesu' disse loro: «Possono forse gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo e' con loro? Per tutto il tempo che hanno lo sposo con loro, non possono digiunare. Marco 2:20 Ma verranno i giorni in cui sara' loro tolto lo sposo, e allora in quei giorni digiuneranno. Marco 2:21 Nessuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio, altrimenti il pezzo nuovo porta via l'intero rattoppo e lo strappo si fa peggiore. Marco 2:22 Cosi, nessuno mette vino nuovo in otri vecchi, altrimenti il vino nuovo rompe gli otri, il vino si spande e gli otri si perdono; ma il vino nuovo va messo in otri nuovi». Gesu', signore del sabato Marco 2:23 Or avvenne che in giorno di sabato egli passava per i campi, e i suoi discepoli, strada facendo, si misero a svellere delle spighe. Marco 2:24 E i farisei gli dissero: «Guarda, perche' fanno cio' che non e' lecito in giorno di sabato?». Marco 2:25 Ma egli disse loro: «Non avete mai letto cio' che fece Davide, quando si trovo' nel bisogno ed ebbe fame, lui e quelli con lui? Marco 2:26 Come egli entro' nella casa di Dio, al tempo del sommo sacerdote Abiatar, e mangio' i pani di presentazione che non e' lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a quelli che erano con lui?». Marco 2:27 Poi disse loro: «Il sabato e' fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato. Marco 2:28 Percio' il Figlio dell'uomo e' signore anche del sabato». L'uomo dalla mano secca Marco 3:1 Poi egli entro' di nuovo nella sinagoga, e la' c'era un uomo che aveva una mano secca. Marco 3:2 Ed essi lo stavano ad osservare per vedere se lo avesse guarito in giorno di sabato, per poi accusarlo, Marco 3:3 Ed egli disse all'uomo che aveva la mano secca: «Alzati in mezzo a tutti!». Marco 3:4 Poi disse loro: «e' lecito in giorno di sabato fare del bene o del male, salvare una vita o annientarla?». Ma essi tacevano. Marco 3:5 Allora egli, guardatili tutt'intorno con indignazione, rattristato per la durezza del loro cuore, disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano!». Egli la stese e la sua mano fu risanata come l'altra. Marco 3:6 E i farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli erodiani contro di lui come farlo morire. Marco 3:7 Ma Gesu' si ritiro' con i suoi discepoli verso il mare; e una gran folla lo segui dalla Galilea e dalla Giudea, Marco 3:8 ed anche da Gerusalemme, dall'Idumea e da oltre il Giordano; similmente una gran folla dai dintorni di Tiro e di Sidone, udendo le grandi cose che egli faceva, venne a lui. Marco 3:9 Allora egli disse ai suoi discepoli di tenergli sempre pronta una barchetta per non essere schiacciato dalla folla. Marco 3:10 Poiche' egli ne aveva guariti molti, tutti quelli che avevano malattie si accalcavano attorno a lui per toccarlo, Marco 3:11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si prostravano davanti a lui e gridavano, dicendo: «Tu sei il Figlio di Dio!». Marco 3:12 Ma egli li sgridava severamente, perche' non dicessero chi egli fosse. Elezione dei dodici Marco 3:13 Poi egli sali sul monte, chiamo' presso di se' quelli che volle; ed essi si avvicinarono a lui. Marco 3:14 Quindi ne costitui dodici perche' stessero con lui e potesse mandarli a predicare, Marco 3:15 e avessero il potere di guarire le infermita' e di scacciare i demoni. Marco 3:16 Essi erano: Simone al quale pose nome Pietro; Marco 3:17 Giacomo figlio di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali diede il nome di Boanerges, che vuol dire: "Figli del tuono"; Marco 3:18 Andrea, Filippo, Bartolomeo, Matteo, Tommaso, Giacomo di Alfeo, Taddeo, Simone il Cananeo, Marco 3:19 e Giuda Iscariota, quello che poi lo tradi. La bestemmia dei farisei Marco 3:20 Poi entrarono in una casa. E la folla si raduno' di nuovo, tanto che non potevano neppure prendere cibo. Marco 3:21 E quando i suoi parenti udirono cio', uscirono per prenderlo, perche' dicevano: «Egli e' fuori di se'» Marco 3:22 Ma gli scribi, che erano discesi da Gerusalemme, dicevano: «Egli ha Beelzebub e scaccia i demoni con l'aiuto del principe dei demoni». Marco 3:23 Ma egli, chiamatili a se', disse loro in parabole: «Come puo' Satana scacciare Satana? Marco 3:24 E se un regno e' diviso contro se stesso, quel regno non puo' durare. Marco 3:25 E se una casa e' divisa in parti contrarie, quella casa non puo' durare. Marco 3:26 Cosi, se Satana insorge contro se stesso ed e' diviso, non puo' durare, ma e' giunto alla fine. Marco 3:27 Nessuno puo' entrare in casa dell'uomo forte e rapirgli i suoi beni, se prima non ha legato l'uomo forte; solo allora potra' saccheggiare la sua casa. Marco 3:28 In verita' vi dico che ai figli degli uomini sara' perdonato ogni peccato e qualunque bestemmia essi diranno; Marco 3:29 ma chiunque bestemmiera' contro lo Spirito Santo, non ha perdono in eterno; ma e' sottoposto a giudizio eterno». Marco 3:30 Asseriva questo perche' dicevano: «Egli ha uno spirito immondo». La famiglia di Gesu' Marco 3:31 Nel frattempo giunsero i suoi fratelli e sua madre e, fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare. Marco 3:32 Or la folla sedeva intorno a lui; e gli dissero: «Ecco, tua madre e i tuoi fratelli sono la' fuori e ti cercano». Marco 3:33 Ma egli rispose loro, dicendo: «Chi e' mia madre, o i miei fratelli?». Marco 3:34 Poi guardando in giro su coloro che gli sedevano intorno, disse: «Ecco mia madre e i miei fratelli. Marco 3:35 Poiche' chiunque fa la volonta' di Dio, questi e' mio fratello, mia sorella e madre». Parabola del seminatore Marco 4:1 Poi prese di nuovo ad insegnare in riva al mare; e una gran folla si raduno' intorno a lui, tanto che egli, salito su una barca, vi sedeva stando in mare, mentre l'intera folla era a terra lungo la riva. Marco 4:2 Ed egli insegnava loro molte cose in parabole, e diceva loro nel suo insegnamento: Marco 4:3 «Ascoltate! Ecco, il seminatore usci a seminare. Marco 4:4 Or avvenne che mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada e gli uccelli del cielo vennero e la mangiarono. Marco 4:5 Un'altra cadde in luoghi rocciosi dove non c'era molta terra e subito spunto', perche' non c'era un terreno profondo. Marco 4:6 Ma quando si levo' il sole fu riarsa; e poiche' non aveva radice si secco'. Marco 4:7 Un'altra cadde tra le spine; le spine crebbero, la soffocarono e non diede frutto. Marco 4:8 Un'altra cadde in buona terra e porto' frutto che crebbe, e si sviluppo' tanto da rendere l'uno trenta, l'altro sessanta e l'altro cento». Marco 4:9 Poi egli disse loro: «Chi ha orecchi da udire, oda!». Marco 4:10 Ora, quando egli fu solo, coloro che gli stavano attorno con i dodici lo interrogarono sulla parabola. Marco 4:11 Ed egli disse loro: «A voi e' dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a coloro che sono di fuori tutte queste cose si propongono in parabole, Marco 4:12 affinche': "Vedendo, vedano ma non intendano, udendo, odano ma non comprendano, che talora non si convertano e i peccati non siano loro perdonati"». Marco 4:13 Poi disse loro: «Non comprendete questa parabola? E come comprenderete tutte le altre parabole? Marco 4:14 Il seminatore e' colui che semina la parola. Marco 4:15 Quelli lungo la strada sono coloro nei quali viene seminata la parola; ma dopo che l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la parola seminata nei loro cuori. Marco 4:16 Parimenti quelli che ricevono il seme su un suolo roccioso sono coloro che, quando hanno udita la parola, subito la ricevono con gioia; Marco 4:17 ma non hanno in se' radice e sono di corta durata; e, quando sopravviene la tribolazione o la persecuzione a causa della parola, sono subito scandalizzati. Marco 4:18 Quelli invece che ricevono il seme fra le spine, sono coloro che odono la parola; Marco 4:19 ma le sollecitudini di questo mondo, l'inganno delle ricchezze e le cupidigie delle altre cose, che sopravvengono, soffocano la parola e questa rimane infruttuosa. Marco 4:20 Ma quelli che hanno ricevuto il seme in buon terreno, sono coloro che odono la parola, la ricevono e portano frutto, chi il trenta, chi il sessanta e chi il cento». Parabola della lampada Marco 4:21 Disse loro ancora: «Si prende forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? Non la si mette piuttosto sopra il candeliere? Marco 4:22 Poiche' non c'e' nulla di nascosto che non sia manifestato, ne' nulla di segreto che non sia palesato. Marco 4:23 Chi ha orecchi da udire, oda!». Marco 4:24 Disse loro ancora: «Fate attenzione a cio' che udite. Con la stessa misura con cui misurate, sara' misurato a voi; e a voi che udite sara' dato di piu'. Marco 4:25 Poiche' a chi ha, sara' dato; ma a chi non ha, gli sara' tolto anche quello che ha». Parabola del seme Marco 4:26 Disse ancora: «Il regno di Dio e' come un uomo che getta il seme in terra. Marco 4:27 Ora la notte e il giorno, mentre egli dorme e si alza, il seme germoglia e cresce senza che egli sappia come. Marco 4:28 Poiche' la terra produce spontaneamente prima lo stelo, poi la spiga, poi il chicco pieno nella spiga. Marco 4:29 E, quando il frutto e' maturo, il mietitore mette subito mano alla falce perche' e' venuta la mietitura». Parabola del granello di senape Marco 4:30 Disse ancora: «A che cosa paragoneremo il regno di Dio? O con quale parabola lo rappresenteremo? Marco 4:31 Esso e' simile a un granello di senape che, quando e' seminato in terra, e' il piu' piccolo di tutti i semi che sono sulla terra; Marco 4:32 ma, dopo che e' stato seminato, cresce e diventa il piu' grande di tutte le erbe, e mette rami cosi grandi che gli uccelli del cielo possono ripararsi sotto la sua ombra». Marco 4:33 E con molte parabole di questo genere annunciava loro la parola, come essi erano in grado di capire. Marco 4:34 E non parlava loro senza parabole; ma in privato ai suoi discepoli spiegava ogni cosa. Gesu' acqueta la tempesta Marco 4:35 Or in quello stesso giorno, fattosi sera, disse loro: «Passiamo all'altra riva». Marco 4:36 E i discepoli, licenziata la folla, lo presero con loro, cosi come egli era, nella barca. Con lui c'erano altre barchette. Marco 4:37 Si scateno' una gran bufera di vento e le onde si abbattevano sulla barca, tanto che questa si riempiva. Marco 4:38 Egli intanto stava dormendo a poppa, su un guanciale. Essi lo destarono e gli dissero: «Maestro, non t'importa che noi periamo?». Marco 4:39 Ed egli, destatosi, sgrido' il vento e disse al mare: «Taci e calmati!». E il vento cesso' e si fece gran bonaccia. Marco 4:40 Poi disse loro: «Perche' siete voi cosi paurosi? Come mai non avete fede?». Marco 4:41 Ed essi furono presi da gran timore e dicevano tra loro: «Chi e' dunque costui al quale anche il vento e il mare ubbidiscono?». L'indemoniato Gadareno Marco 5:1 Cosi giunsero all'altra riva del mare, nel paese dei Gadareni. Marco 5:2 E, come Gesu' scese dalla barca, subito gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, Marco 5:3 il quale aveva la sua dimora fra i sepolcri, e nessuno riusciva a tenerlo legato neanche con catene. Marco 5:4 Infatti piu' volte era stato legato con ceppi e con catene; ma egli aveva sempre spezzato le catene e infranto i ceppi; e nessuno era riuscito a domarlo. Marco 5:5 Continuamente, notte e giorno, fra i sepolcri e su per i monti, andava gridando e picchiandosi con pietre. Marco 5:6 Ora, quando vide Gesu' da lontano, egli accorse e gli si prostro' davanti, Marco 5:7 e dando un gran grido, disse: «Che c'e' fra me e te, Gesu' Figlio del Dio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi!». Marco 5:8 Perche' egli gli diceva: «Spirito immondo, esci da quest'uomo!». Marco 5:9 Poi Gesu' gli domando': «Qual e' il tuo nome?». E quello rispose, dicendo: «Io mi chiamo Legione, perche' siamo molti». Marco 5:10 E lo supplicava con insistenza perche' non li mandasse fuori da quella regione. Marco 5:11 Or vi era la', sul pendio del monte, un grande branco di porci che pascolava. Marco 5:12 Allora tutti i demoni lo pregarono, dicendo: «Mandaci nei porci, perche' entriamo in essi». Marco 5:13 E Gesu' prontamente lo permise loro; allora gli spiriti immondi, usciti, entrarono nei porci e il branco si precipito' giu' per il dirupo nel mare, erano circa duemila, e affogarono nel mare. Marco 5:14 Allora quelli che custodivano i porci fuggirono e diffusero la notizia in citta' e per le campagne; e la gente venne a vedere cio' che era accaduto. Marco 5:15 Giunti che furono da Gesu', videro l'indemoniato seduto, vestito e sano di mente, lui che era stato posseduto dalla Legione, ed ebbero paura. Marco 5:16 E quelli che avevano visto l'accaduto, raccontarono loro cio' che era successo all'indemoniato e il fatto dei porci. Marco 5:17 Allora essi cominciarono a pregarlo che se ne andasse dal loro territorio. Marco 5:18 Mentre egli saliva sulla barca, colui che era stato indemoniato lo pregava di poter rimanere con lui; Marco 5:19 ma Gesu' non glielo permise; gli disse invece: «Va' a casa tua dai tuoi e racconta loro quali grandi cose il Signore ti ha fatto e come ha avuto pieta' di te». Marco 5:20 Egli se ne ando' e comincio' a predicare per la Decapoli tutto quanto Gesu' gli aveva fatto; tutti restavano meravigliati. La donna dal flusso di sangue; la figlia di Iairo Marco 5:21 E, quando Gesu' passo' nuovamente all'altra riva in barca, una grande folla si raduno' intorno a lui; ed egli se ne stava in riva al mare. Marco 5:22 Allora venne uno dei capi della sinagoga, di nome Iairo, il quale vedutolo, gli si getto' ai piedi, Marco 5:23 e lo prego' con molta insistenza, dicendo: «La mia figliola e' agli estremi; vieni a imporle le mani, affinche' sia guarita e viva». Marco 5:24 Ed egli se ne ando' con lui. Una grande folla lo seguiva e gli si stringeva intorno. Marco 5:25 Ora una donna che aveva un flusso di sangue gia' da dodici anni Marco 5:26 e aveva molto sofferto da parte di parecchi medici, spendendo tutti i suoi averi senza alcun giovamento, anzi piuttosto peggiorando, Marco 5:27 avendo sentito parlare di Gesu', venne tra la folla alle sue spalle e tocco' il suo vestito, Marco 5:28 poiche' diceva: «Se solo tocco le sue vesti saro' guarita». Marco 5:29 E immediatamente il flusso del suo sangue si stagno', ed ella senti nel suo corpo di essere guarita da quel male. Marco 5:30 Ma subito Gesu', avvertendo in se stesso che una potenza era uscita da lui, voltatosi nella folla, disse: «Chi mi ha toccato i vestiti?». Marco 5:31 E i suoi discepoli gli dissero: «Non vedi che la folla ti stringe da ogni parte e tu dici: "Chi mi ha toccato?"». Marco 5:32 Ma egli guardava intorno per vedere colei che aveva fatto cio'. Marco 5:33 Allora la donna, paurosa e tremante, sapendo quanto era avvenuto in lei, venne e gli si getto' ai piedi e gli disse tutta la verita'. Marco 5:34 Ma egli le disse: «Figliola, la tua fede ti ha guarita; va' in pace e sii guarita dal tuo male». Marco 5:35 Mentre egli stava ancora parlando, vennero alcuni dalla casa del capo della sinagoga, dicendo: «La tua figlia e' morta; perche' importuni ancora il Maestro?». Marco 5:36 Ma Gesu', appena intese cio' che si diceva, disse al capo della sinagoga: «Non temere, credi solamente!». Marco 5:37 E non permise che alcuno lo seguisse, all'infuori di Pietro, Giacomo e Giovanni, fratello di Giacomo. Marco 5:38 E, giunto a casa del capo della sinagoga, vide un gran trambusto e gente che piangeva e urlava forte. Marco 5:39 Ed entrato, disse loro: «Perche' fate tanto chiasso e piangete? La fanciulla non e' morta, ma dorme». Marco 5:40 E quelli lo deridevano, ma egli, messili tutti fuori, prese con se' il padre, la madre della fanciulla e coloro che erano con lui, ed entro' la' dove giaceva la fanciulla. Marco 5:41 Quindi presa la fanciulla per mano, le disse: «Talitha cumi»; che tradotto vuol dire: «Fanciulla, ti dico: Alzati!». Marco 5:42 E subito la fanciulla si alzo' e si mise a camminare; ella aveva infatti dodici anni. Ed essi furono presi da un grande stupore. Marco 5:43 Ma egli comando' loro con fermezza che nessuno lo venisse a sapere; poi ordino' che si desse da mangiare alla fanciulla. Gesu' disprezzato in Nazaret Marco 6:1 Poi usci di la' e venne nella sua patria, e i suoi discepoli lo seguirono. Marco 6:2 E, venuto il sabato, si mise ad insegnare nella sinagoga. E molti, udendolo, stupivano e dicevano: «Da dove vengono a costui queste cose? Che sapienza e' mai questa che gli e' data? E come mai si compiono tali potenti opere per mano sua? Marco 6:3 Non e' costui il falegname, il figlio di Maria, il fratello di Giacomo, di Iose, di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non sono qui fra noi?». Ed erano scandalizzati a causa di lui. Marco 6:4 Ma Gesu' disse loro: «Nessun profeta e' disonorato, se non nella sua patria, fra i suoi parenti e in casa sua». Marco 6:5 E non pote' fare li alcuna opera potente, salvo che guarire pochi infermi, imponendo loro le mani. Marco 6:6 E si meravigliava della loro incredulita'; e andava in giro per i villaggi, insegnando. La missione dei dodici Marco 6:7 Poi egli chiamo' a se' i dodici e comincio' a mandarli a due a due; e diede loro potere sugli spiriti immondi. Marco 6:8 E ordino' loro che non prendessero nulla per il viaggio, eccetto un bastone soltanto: ne' sacca ne' pane ne' denaro nella cintura; Marco 6:9 e che fossero calzati di sandali e non indossassero due tuniche. Marco 6:10 Disse loro ancora: «Dovunque entrate in una casa, fermatevi li, finche' non partiate da quel luogo. Marco 6:11 Se poi alcuni non vi ricevono e non vi ascoltano, andando via di la', scuotete la polvere dai vostri piedi in testimonianza contro di loro. In verita' vi dico che nel giorno del giudizio Sodoma e Gomorra saranno trattate con piu' tolleranza che quella citta'». Marco 6:12 Cosi partiti, predicavano che la gente si doveva ravvedere; Marco 6:13 e scacciavano molti demoni e ungevano con olio molti infermi, e li guarivano. Morte di Giovanni Battista Marco 6:14 Ora il re Erode senti parlare di Gesu', perche' il suo nome era diventato celebre, e diceva: «Quel Giovanni che battezzava e' risuscitato dai morti; e percio' le potenze miracolose operano in lui». Marco 6:15 Altri dicevano: «e' Elia»; ed altri: «e' un profeta, o come uno dei profeti». Marco 6:16 Ma Erode, udito questo, diceva: «Quel Giovanni, che io ho fatto decapitare, e' risorto dai morti!». Marco 6:17 Erode stesso infatti aveva fatto arrestare Giovanni e l'aveva tenuto legato in carcere a causa di Erodiade, moglie di Filippo suo fratello, perche' egli l'aveva presa per moglie. Marco 6:18 Giovanni infatti diceva ad Erode: «Non ti e' lecito di avere la moglie di tuo fratello». Marco 6:19 Ed Erodiade gli portava rancore e volentieri l'avrebbe fatto uccidere, ma non poteva. Marco 6:20 Erode infatti temeva Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo proteggeva; e, dopo averlo udito, faceva molte cose e lo ascoltava volentieri. Marco 6:21 Ora, venuto un giorno propizio, Erode per il suo compleanno offri un banchetto ai suoi grandi, ai comandanti e ai notabili della Galilea. Marco 6:22 La figlia di Erodiade stessa entro' e danzo', e piacque ad Erode e a coloro che erano a tavola con lui; allora il re disse alla fanciulla: «Domandami tutto cio' che vuoi e io te lo daro'». Marco 6:23 E le giuro': «Qualsiasi cosa mi chiederai, te la daro', fino alla meta' del mio regno!». Marco 6:24 Ella usci, e disse a sua madre: «Che cosa devo chiedere?». Quella rispose: «La testa di Giovanni Battista». Marco 6:25 Ed ella, ritornata subito dal re, gli fece in fretta la richiesta, dicendo: «Io desidero che tu mi dia immediatamente, su un piatto, la testa di Giovanni Battista». Marco 6:26 E il re, sebbene ne fosse molto rattristato, a motivo del giuramento e per rispetto dei convitati, non volle opporle un rifiuto. Marco 6:27 Cosi il re mando' subito una guardia, con l'ordine di portargli la testa di Giovanni. Marco 6:28 E quegli ando', lo decapito' in prigione e porto' la sua testa su un piatto e la diede alla fanciulla, e la fanciulla la diede a sua madre. Marco 6:29 E quando i suoi discepoli udirono cio', vennero, presero il suo corpo e lo posero in un sepolcro. Prima moltiplicazione dei pani Marco 6:30 Ora gli apostoli si radunarono intorno a Gesu', e gli riferirono tutto quello che avevano fatto ed insegnato. Marco 6:31 Ed egli disse loro: «Venite in disparte in un luogo solitario e riposatevi un po'». Poiche' era tanta la gente che andava e veniva, che essi non avevano neppure il tempo di mangiare. Marco 6:32 Partirono quindi in barca verso un luogo solitario e appartato. Marco 6:33 La folla pero' li vide partire, e molti lo riconobbero, e da tutte le citta' accorsero la' a piedi ed arrivarono prima di loro, e si strinsero intorno a lui. Marco 6:34 E Gesu', sbarcato, vide una grande folla e ne ebbe compassione, perche' erano come pecore senza pastore, e prese a insegnare loro molte cose. Marco 6:35 Ed essendo gia' tardi, i suoi discepoli gli si avvicinarono e gli dissero: «Questo luogo e' deserto, ed e' gia' tardi. Marco 6:36 Licenzia questa gente perche' se ne vada nelle campagne e nei villaggi all'intorno a comprarsi del pane, perche' non ha nulla da mangiare». Marco 6:37 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Date voi a loro da mangiare». Ed essi gli dissero: «Dobbiamo andare noi a comperare del pane per duecento denari e dare loro da mangiare?». Marco 6:38 Ed egli disse loro: «Quanti pani avete? Andate a vedere». Ed essi, accertatisi, dissero: «Cinque pani e due pesci». Marco 6:39 Allora egli ordino' loro di farli accomodare tutti, per gruppi, sull'erba verde. Marco 6:40 Cosi essi si sedettero in gruppi di cento e di cinquanta. Marco 6:41 Poi egli prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse, quindi spezzo' i pani e li diede ai suoi discepoli, perche' li distribuissero loro; e divise pure i due pesci fra tutti. Marco 6:42 Mangiarono tutti a sazieta'. Marco 6:43 E raccolsero dodici ceste piene di pezzi di pane e di resti dei pesci. Marco 6:44 Or coloro che avevano mangiato di quei pani erano cinquemila uomini. Gesu' cammina sul mare Marco 6:45 Subito dopo Gesu' costrinse i suoi discepoli a salire nella barca e precederlo all'altra riva verso Betsaida, mentre egli licenziava la folla. Marco 6:46 Appena l'ebbe congedata, sali sul monte a pregare. Marco 6:47 Fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era a terra tutto solo. Marco 6:48 E, vedendo i discepoli affaticarsi a remare, perche' avevano il vento contrario, verso la quarta vigilia della notte, egli ando' verso loro camminando sul mare, e voleva oltrepassarli. Marco 6:49 Ma essi, vedendolo camminare sul mare, pensavano che fosse un fantasma e si misero a gridare Marco 6:50 perche' lo avevano visto tutti e si erano spaventati, ma egli subito parlo' loro e disse: «Fatevi animo, sono io, non temete!». Marco 6:51 Poi sali con loro sulla barca e il vento si calmo', ed essi erano enormemente stupiti in se stessi e si meravigliarono, Marco 6:52 perche' non avevano capito il fatto dei pani, essendo il loro cuore indurito. Marco 6:53 Compiuta la traversata, giunsero nella contrada di Gennesaret e vi approdarono. Marco 6:54 E, scesi dalla barca, subito la gente lo riconobbe; Marco 6:55 e, percorrendo per tutta quella regione all'intorno, incomincio' a portare i malati sui lettucci, ovunque sentiva che si trovasse Marco 6:56 e dovunque egli giungeva, in villaggi, citta' o borgate, la gente metteva gli infermi sulle piazze e lo pregava di poter toccare almeno il lembo del suo vestito, e tutti quelli che lo toccavano erano guariti. La tradizione degli anziani Marco 7:1 Allora si riunirono intorno a lui i farisei e alcuni scribi venuti da Gerusalemme. Marco 7:2 E, avendo visto che alcuni dei suoi discepoli mangiavano il cibo con le mani impure, cioe' non lavate, li accusarono. Marco 7:3 Infatti i farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono prima lavate le mani con gran cura, attenendosi alla tradizione degli anziani; Marco 7:4 e, quando tornano dalla piazza, non mangiano senza prima essersi purificati. Ci sono molte altre cose, che sono tenuti ad osservare per tradizione: lavatura di coppe, di brocche, di vasi di rame e di letti. Marco 7:5 Poi i farisei e gli scribi gli domandarono: «Perche' i tuoi discepoli non si comportano secondo la tradizione degli anziani, ma prendono il cibo senza lavarsi le mani?». Marco 7:6 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Ben profetizzo' Isaia di voi, ipocriti, come sta scritto: "Questo popolo mi onora con le labbra, ma il loro cuore e' lontano da me. Marco 7:7 Ma invano mi rendono un culto, insegnando dottrine che sono precetti di uomini". Marco 7:8 Trascurando infatti il comandamento di Dio, vi attenete alla tradizione degli uomini: lavatura di brocche e di coppe; e fate molte altre cose simili». Marco 7:9 Disse loro ancora: «Voi siete abili nell'annullare il comandamento di Dio, per osservare la vostra tradizione. Marco 7:10 Mose' infatti ha detto: "Onora tuo padre e tua madre", e: "Chi maledice il padre o la madre sia messo a morte". Marco 7:11 Ma voi dite: "Se un uomo dice a suo padre o a sua madre: Tutto quello con cui potrei assisterti e' Corban cioe' un'offerta a Dio", Marco 7:12 non gli lasciate piu' far nulla per suo padre o per sua madre, Marco 7:13 annullando cosi la parola di Dio con la vostra tradizione, che voi avete tramandata. E fate molte altre cose simili». Marco 7:14 Poi, chiamata a se' tutta la folla, disse loro: «Ascoltatemi tutti ed intendete: Marco 7:15 Non c'e' nulla di esterno all'uomo che, entrando in lui, possa contaminarlo; sono invece le cose che escono da lui che lo contaminano. Marco 7:16 Chi ha orecchi da udire, oda!». Marco 7:17 Quando poi egli fu rientrato in casa, lontano dalla folla, i suoi discepoli lo interrogarono sul significato della parabola. Marco 7:18 Ed egli disse loro: «Siete anche voi cosi privi d'intelligenza? Non capite voi che tutto cio' che dal di fuori entra nell'uomo non puo' contaminarlo, Marco 7:19 perche' non entra nel suo cuore, ma nel ventre, e poi se ne va nella fogna?». Cosi dicendo, dichiarava puri tutti gli alimenti. Marco 7:20 Disse ancora: «Cio' che esce dall'uomo, quello lo contamina. Marco 7:21 Dal di dentro infatti, cioe' dal cuore degli uomini, procedono pensieri malvagi, adulte'ri, fornicazioni, omicidi, Marco 7:22 furti, cupidigie, malizie, frodi, insolenza, invidia, bestemmia, orgoglio, stoltezza. Marco 7:23 Tutte queste cose malvagie escono dal di dentro dell'uomo e lo contaminano». La donna sirofenicia Marco 7:24 Poi parti di la' e ando' nel territorio di Tiro e di Sidone, entro' in una casa e non voleva che alcuno lo sapesse, ma non pote' restare nascosto. Marco 7:25 Infatti una donna, la cui figlia aveva uno spirito immondo, avendo sentito parlare di Gesu', venne e gli si getto' ai piedi. Marco 7:26 Or quella donna era greca, sirofenicia di origine, e lo pregava di scacciare il demone da sua figlia; Marco 7:27 ma Gesu' le disse: «Lascia che si sazino prima i figli, perche' non e' bene prendere il pane dei figli e gettarlo ai cagnolini». Marco 7:28 Ma ella rispose e gli disse: «Dici bene, o Signore, ma anche i cagnolini sotto la tavola mangiano delle briciole dei figli». Marco 7:29 Allora egli le disse: «Per questa tua parola, va'; il demone e' uscito da tua figlia». Marco 7:30 Ed ella, tornata a casa sua, trovo' la figlia coricata a letto, e il demone era uscito da lei. Guarigione di un sordomuto della Decapoli Marco 7:31 Poi Gesu', partito di nuovo dal territorio di Tiro e di Sidone, giunse al mare di Galilea, in mezzo al territorio della Decapoli. Marco 7:32 E gli presentarono un sordo che parlava a stento, pregandolo di imporgli le mani. Marco 7:33 Ed egli, condottolo in disparte, lontano dalla folla, gli mise le dita negli orecchi e, dopo aver sputato, gli tocco' la lingua. Marco 7:34 Poi, alzati gli occhi al cielo, sospiro' e gli disse: «Effata», che vuol dire: «Apriti!». Marco 7:35 E subito gli si aprirono gli orecchi si sciolse il nodo della sua lingua e parlava distintamente. Marco 7:36 E Gesu' ordino' loro di non dirlo a nessuno; ma quanto piu' lo vietava loro, tanto piu' essi lo divulgavano. Marco 7:37 E, pieni di stupore, dicevano: «Egli ha fatto bene ogni cosa: egli fa udire i sordi e parlare i muti!». Seconda moltiplicazione dei pani Marco 8:1 In quei giorni, essendovi una folla grandissima e non avendo da mangiare, Gesu' chiamo' a se' i suoi discepoli, e disse loro: Marco 8:2 «Ho pieta' di questa folla, perche' sono gia' tre giorni che stanno con me, e non hanno di che mangiare. Marco 8:3 E se io li rimando digiuni a casa, verranno meno per via; alcuni di loro, infatti, sono venuti da lontano». Marco 8:4 E i suoi discepoli gli risposero: «Come potrebbe alcuno saziare di pane costoro, qui nel deserto?». Marco 8:5 Ed egli domando' loro: «Quanti pani avete?». Essi dissero: «Sette». Marco 8:6 Allora egli ordino' alla folla di sedere per terra; e presi i sette pani, rese grazie, li spezzo' e li diede ai suoi discepoli, perche' li distribuissero alla folla; ed essi li distribuirono. Marco 8:7 Avevano pure alcuni pesciolini; dopo averli benedetti, ordino' che anche quelli fossero distribuiti alla folla. Marco 8:8 Cosi essi mangiarono a sazieta'; e i discepoli portarono via sette panieri di pezzi avanzati. Marco 8:9 Or quelli che avevano mangiato erano circa quattromila; poi li licenzio'. Marco 8:10 E subito, salito in barca con i suoi discepoli, ando' dalle parti di Dalmanuta. Il lievito dei farisei Marco 8:11 Sopraggiunsero i farisei e cominciarono a discutere con lui, chiedendogli un segno dal cielo per metterlo alla prova. Marco 8:12 Ma egli, gemendo nel suo spirito, disse: «Perche' questa generazione chiede un segno? In verita' vi dico che non sara' dato alcun segno a questa generazione». Marco 8:13 Quindi lasciatili, sali di nuovo in barca e passo' all'altra riva. Marco 8:14 Ora i discepoli avevano dimenticato di prendere del pane e non avevano con se' nella barca che un pane solo. Marco 8:15 Ed egli li ammoniva, dicendo: «State attenti, guardatevi dal lievito dei farisei e dal lievito di Erode!». Marco 8:16 Ma essi discutevano fra di loro dicendo: «Noi non abbiamo pane». Marco 8:17 Accortosene, Gesu' disse loro: «Perche' discutete sul fatto che non avete pane? Non capite ancora e non intendete? Avete il vostro cuore ancora indurito? Marco 8:18 Avete occhi e non vedete, avete orecchi e non udite? E non vi ricordate? Marco 8:19 Quando spezzai i cinque pani per i cinquemila, quante ceste piene di pezzi avete raccolto?». Essi dissero: «Dodici». Marco 8:20 «E quando spezzai i sette pani per i quattromila, quanti panieri pieni di pezzi raccoglieste?». Ed essi dissero: «Sette». Marco 8:21 Ed egli disse loro: «Come, ancora non capite?». Guarigione del cieco di Betsaida Marco 8:22 Poi venne a Betsaida; e gli portarono un cieco, pregandolo di toccarlo. Marco 8:23 Allora preso il cieco per mano, lo condusse fuori dal villaggio e, dopo avergli sputato sugli occhi e impostegli le mani, gli domando' se vedesse qualcosa. Marco 8:24 E quegli, alzando gli occhi, disse: «Vedo gli uomini camminare e mi sembrano alberi». Marco 8:25 Allora gli pose di nuovo le mani sugli occhi e lo fece guardare in alto; ed egli recupero' la vista e vedeva tutti chiaramente. Marco 8:26 E Gesu' lo rimando' a casa sua, dicendo: «Non entrare nel villaggio e non dirlo ad alcuno nel villaggio». Confessione di Pietro Marco 8:27 Poi Gesu' con i suoi discepoli, se ne ando' per le borgate di Cesarea di Filippo; e lungo il cammino interrogo' i suoi discepoli, dicendo loro: «Chi dice la gente che io sia?». Marco 8:28 Essi risposero: «Alcuni Giovanni Battista, altri Elia, ed altri uno dei profeti». Marco 8:29 Ed egli disse loro: «Ma voi, chi dite che io sia?». E Pietro, rispondendo, gli disse: «Tu sei il Cristo». Marco 8:30 Allora egli intimo' loro severamente di non parlare di lui ad alcuno. Marco 8:31 Poi comincio' a insegnare loro che era necessario che il Figlio dell'uomo soffrisse molte cose, fosse riprovato dagli anziani dai capi dei sacerdoti e dagli scribi e fosse ucciso, e dopo tre giorni risuscitasse. Marco 8:32 E parlava di queste cose apertamente. Allora Pietro, lo prese in disparte e comincio' a riprenderlo. Marco 8:33 Ma egli, voltatosi e riguardando i suoi discepoli, sgrido' Pietro, dicendo: «Vattene lontano da me, Satana, perche' tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini». Del prendere la propria croce Marco 8:34 Poi chiamata a se' la folla con i suoi discepoli, disse loro: «Chiunque vuol venire dietro a me rinneghi se stesso, prenda la sua croce e mi segua Marco 8:35 perche' chiunque vorra' salvare la sua vita, la perdera'; ma chi perdera' la sua vita per amor mio e dell'evangelo, la salvera'. Marco 8:36 Che giovera' infatti all'uomo guadagnare il mondo intero, se poi perde l'anima sua? Marco 8:37 O che cosa potrebbe dare l'uomo in cambio dell'anima sua? Marco 8:38 Perche' chi si vergognera' di me e delle mie parole, in mezzo a questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figlio dell'uomo si vergognera' di lui, quando verra' nella gloria del Padre suo, con i santi angeli». Marco 9:1 Poi disse loro: «In verita' vi dico che vi sono alcuni qui presenti che non gusteranno la morte, senza aver visto il regno di Dio venire con potenza». La trasfigurazione Marco 9:2 Sei giorni dopo Gesu' prese con se' Pietro, Giacomo e Giovanni e li condusse in disparte, essi soli, sopra un alto monte; e fu trasfigurato davanti a loro. Marco 9:3 E le sue vesti divennero risplendenti e bianchissime, come neve, piu' bianche di cio' che potrebbe fare alcun lavandaio sulla terra. Marco 9:4 Ed apparve loro Elia con Mose', i quali conversavano con Gesu'. Marco 9:5 Pietro allora, prendendo la parola, disse a Gesu': «Maestro, e' bene per noi stare qui; facciamo dunque tre tende: una per te, una per Mose' e una per Elia!». Marco 9:6 Egli infatti non sapeva che cosa dire, perche' erano spaventati. Marco 9:7 Venne poi una nuvola che li adombro'; e dalla nuvola usci una voce che disse: «Questi e' il mio amato Figlio; ascoltatelo!». Marco 9:8 Ed improvvisamente, guardandosi attorno, non videro piu' nessuno, se non Gesu' tutto solo con loro. Marco 9:9 Ora, come scendevano dal monte, Gesu' ordino' loro di non raccontare ad alcuno le cose che avevano visto, fino a quando il Figlio dell'uomo sarebbe risuscitato dai morti. Marco 9:10 Ed essi tennero per se' quella dichiarazione e discutevano fra di loro che cosa significasse risuscitare dai morti Marco 9:11 Poi lo interrogarono, dicendo: «Perche' gli scribi dicono che prima deve venire Elia?». Marco 9:12 Ed egli, rispondendo, disse loro: «Elia veramente deve venire prima e ristabilire ogni cosa; ma come sta scritto del Figlio dell'uomo: Egli dovra' soffrire molte cose ed essere disprezzato. Marco 9:13 Ma io vi dico che Elia e' venuto e gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto, come era scritto di lui». Il fanciullo epilettico Marco 9:14 Ritornato poi dai discepoli, vide una grande folla intorno a loro e degli scribi, che disputavano con loro. Marco 9:15 E subito tutta la folla, vedutolo, sbigotti e accorse a salutarlo. Marco 9:16 Allora egli domando' agli scribi: «Di che cosa discutete con loro?». Marco 9:17 Ed uno della folla, rispondendo, disse: «Maestro, ti avevo condotto mio figlio che ha uno spirito muto, Marco 9:18 e dovunque lo afferra, lo strazia ed egli schiuma, digrigna i denti e si irrigidisce. Cosi ho detto ai tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto». Marco 9:19 Ed egli, rispondendogli, disse: «O generazione incredula, fino a quando saro' con voi? Fino a quando vi sopportero'? portatelo da me». Marco 9:20 Ed essi glielo portarono. Ma appena lo vide, lo spirito lo scosse con violenza, e il fanciullo, caduto a terra, si rotolava schiumando. Marco 9:21 E Gesu' domando' al padre di lui: «Da quanto tempo gli accade questo?». Ed egli disse: «Dalla sua fanciullezza. Marco 9:22 E spesso lo ha gettato nel fuoco e nell'acqua per distruggerlo ma, se tu puoi qualcosa, abbi pieta' di noi e aiutaci». Marco 9:23 E Gesu' gli disse: «Se tu puoi credere, ogni cosa e' possibile a chi crede». Marco 9:24 Subito il padre del fanciullo, gridando con lacrime, disse: «Io credo Signore, sovvieni alla mia incredulita'». Marco 9:25 Allora Gesu', vedendo accorrere la folla, sgrido' lo spirito immondo dicendogli: «Spirito muto e sordo, io te lo comando, esci da lui e non entrare mai piu' in lui». Marco 9:26 E il demone, gridando e straziandolo grandemente, se ne usci. E il fanciullo divenne come morto, sicche' molti dicevano: «e' morto». Marco 9:27 Ma Gesu', presolo per mano, lo sollevo', ed egli si alzo' in piedi. Marco 9:28 Or quando Gesu' fu entrato in casa, i suoi discepoli lo interrogarono in privato: «Perche' non abbiamo noi potuto scacciarlo?». Marco 9:29 Ed egli disse loro: «Questa specie di spiriti non si puo' scacciare in altro modo, se non con la preghiera e il digiuno». Il maggiore nel regno dei cieli Marco 9:30 Poi, partiti di la', attraversarono la Galilea; ed egli non voleva che alcuno lo sapesse. Marco 9:31 Egli infatti ammaestrava i suoi discepoli e diceva loro: «Il Figlio dell'uomo sara' presto dato nelle mani degli uomini ed essi lo uccideranno; ma dopo essere stato ucciso, risuscitera' il terzo giorno». Marco 9:32 Essi pero' non comprendevano questo parlare e avevano timore di interrogarlo. Marco 9:33 Giunsero poi a Capernaum, e quando fu in casa, domando' loro: «Di che discutevate fra di voi per la strada?». Marco 9:34 Ed essi tacquero, perche' per via avevano discusso intorno a chi fra di loro fosse il piu' grande. Marco 9:35 Allora, postosi a sedere, egli chiamo' i dodici, e disse loro: «Se alcuno vuol essere il primo, sia l'ultimo di tutti e il servo di tutti». Marco 9:36 E preso un bambino, lo pose in mezzo a loro; poi, presolo in braccio, disse loro: Marco 9:37 «Chiunque riceve uno di questi bambini nel mio nome, riceve me; e chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato». Chi non e' contro di noi e' per noi Marco 9:38 Allora Giovanni, prendendo la parola, gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto un tale che non ci segue scacciare demoni nel tuo nome e glielo abbiamo proibito, perche' non ci segue». Marco 9:39 Ma Gesu' disse: «Non glielo proibite, perche' nessuno puo' fare un'opera potente nel nome mio, e subito dopo dire male di me. Marco 9:40 Poiche' chi non e' contro di noi, e' per noi. Marco 9:41 Chiunque infatti vi da' da bere un bicchiere d'acqua nel nome mio, perche' siete di Cristo, io vi dico in verita' che non perdera' affatto la sua ricompensa». Gli scandali Marco 9:42 «E chiunque scandalizzera' uno di questi piccoli che credono in me, sarebbe meglio per lui che gli fosse legata intorno al collo una pietra da mulino e che fosse gettato in mare. Marco 9:43 Ora, se la tua mano ti e' occasione di peccato, tagliala; e' meglio per te entrare monco nella vita, che avere due mani e andare nella Geenna, nel fuoco inestinguibile, Marco 9:44 dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne. Marco 9:45 E se il tuo piede ti e' occasione di peccato, taglialo, e' meglio per te entrare zoppo nella vita, che avere due piedi ed essere gettato nella Geenna, nel fuoco inestinguibile, Marco 9:46 dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne. Marco 9:47 E se l'occhio tuo ti e' occasione di peccato, cavalo; e' meglio per te entrare con un occhio solo nella vita, che averne due ed essere gettato nella Geenna del fuoco, Marco 9:48 dove il loro verme non muore e il fuoco non si spegne. Marco 9:49 Poiche' ognuno deve essere salato col fuoco, e ogni sacrificio deve essere salato col sale. Marco 9:50 Il sale e' buono, ma se il sale diviene insipido, con che cosa gli darete sapore? Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri». Del divorzio Marco 10:1 Poi, partendo di la', si reco' nel territorio della Giudea lungo il Giordano, e di nuovo le folle si radunarono intorno a lui, ed egli nuovamente, come al solito, le ammaestrava. Marco 10:2 E i farisei, per metterlo alla prova, gli domandarono: «e' lecito al marito ripudiare la moglie?». Marco 10:3 Ed egli, rispondendo, disse loro: «Che cosa vi ha comandato Mose'?». Marco 10:4 Essi dissero: «Mose' ha permesso di scrivere un atto di divorzio e di ripudiare la moglie». Marco 10:5 E Gesu', rispondendo, disse loro: «Fu a causa della durezza del vostro cuore che egli scrisse questa disposizione; Marco 10:6 ma al principio della creazione, Dio li fece maschio e femmina. Marco 10:7 Percio' l'uomo lascera' suo padre e sua madre e si unira' a sua moglie; Marco 10:8 e i due diverranno una stessa carne; cosi non sono piu' due, ma una sola carne. Marco 10:9 L'uomo dunque non separi cio' che Dio ha unito!». Marco 10:10 E in casa i suoi discepoli lo interrogarono di nuovo su questo argomento. Marco 10:11 Allora egli disse loro: «Chiunque manda via la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio contro di lei. Marco 10:12 Similmente, se la moglie lascia il proprio marito e ne sposa un altro, commette adulterio». Gesu' benedice i fanciulli Marco 10:13 Allora, gli furono presentati dei fanciulli, perche' li toccasse, ma i discepoli sgridavano coloro che li portavano. Marco 10:14 E Gesu', nel vedere cio', si indigno', e disse loro: «Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perche' di tali e' il regno di Dio. Marco 10:15 In verita' vi dico che chiunque non riceve il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non entrera' in esso». Marco 10:16 E, presili in braccio, li benedisse, imponendo loro le mani. Il giovane ricco Marco 10:17 Ora, mentre stava per mettersi in viaggio, un tale gli corse incontro; e inginocchiatosi davanti a lui, gli chiese: «Maestro buono, cosa devo fare per ereditare la vita eterna?». Marco 10:18 E Gesu' gli disse: «Perche' mi chiami buono? Nessuno e' buono, tranne uno solo, cioe' Dio. Marco 10:19 Tu conosci i comandamenti: "Non commettere adulterio. Non uccidere. Non rubare. Non dire falsa testimonianza. Non frodare. Onora tuo padre e tua madre"». Marco 10:20 Ed egli, rispondendo, gli disse: «Maestro, tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia fanciullezza». Marco 10:21 Allora Gesu', fissandolo nel volto, l'amo' e gli disse: «Una cosa ti manca; va', vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri, e avrai un tesoro nel cielo; poi vieni, prendi la tua croce e seguimi». Marco 10:22 Ma egli, rattristatosi per quella parola, se ne ando' dolente, perche' aveva molti beni. Marco 10:23 Allora Gesu', volgendo lo sguardo attorno, disse ai suoi discepoli: «Quanto difficilmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio!». Marco 10:24 E i discepoli sbigottirono alle sue parole. Ma Gesu', prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Figli, quanto e' difficile, per coloro che confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio. Marco 10:25 e' piu' facile che un cammello passi per la cruna, di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Marco 10:26 Ed essi, ancora piu' stupiti, dicevano fra di loro: «E chi dunque puo' essere salvato?». Marco 10:27 Ma Gesu', fissando lo sguardo su di loro, disse: «Questo e' impossibile agli uomini, ma non a Dio, perche' ogni cosa e' possibile a Dio», Marco 10:28 E Pietro prese a dirgli: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito». Marco 10:29 Allora Gesu', rispondendo, disse: «Io vi dico in verita' che non c'e' nessuno che abbia lasciato casa o fratelli o sorelle o padre o madre o moglie o figli o poderi per amor mio e dell'evangelo, Marco 10:30 che non riceva il centuplo ora, in questo tempo, in case, fratelli, sorelle madre, figli e poderi, insieme a persecuzioni e, nel secolo a venire, la vita eterna. Marco 10:31 Ma molti primi saranno ultimi, e molti ultimi saranno primi». La domanda dei figli di Zebedeo Marco 10:32 Or essi si trovavano in viaggio per salire a Gerusalemme, e Gesu' li precedeva, ed essi erano sgomenti e lo seguivano con timore. Ed egli presi nuovamente i dodici in disparte, prese a dir loro quello che gli sarebbe accaduto: Marco 10:33 «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme e il Figlio dell'uomo sara' dato nelle mani dei capi dei sacerdoti e degli scribi; ed essi lo condanneranno a morte e lo consegneranno nelle mani dei gentili, Marco 10:34 i quali lo scherniranno, lo flagelleranno, gli sputeranno addosso e l'uccideranno, ma il terzo giorno egli risuscitera'». Marco 10:35 Allora Giacomo e Giovanni, figli di Zebedeo, si accostarono a lui, dicendo: «Maestro, noi desideriamo che tu faccia per noi cio' che ti chiederemo». Marco 10:36 Ed egli disse loro: «Che volete che io vi faccia?». Marco 10:37 Essi gli dissero: «Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra nella tua gloria». Marco 10:38 E Gesu' disse loro: «Voi non sapete quello che domandate. Potete voi bere il calice che io berro' ed essere battezzati del battesimo di cui io sono battezzato?». Essi gli dissero: «Si, lo possiamo». Marco 10:39 E Gesu' disse loro: «Voi certo berrete il calice che io bevo e sarete battezzati del battesimo di cui io sono battezzato, Marco 10:40 ma quanto a sedere alla mia destra o alla mia sinistra, non sta a me darlo, ma e' per coloro ai quali e' stato preparato». Marco 10:41 Udito cio', gli altri dieci cominciarono ad indignarsi contro Giacomo e Giovanni. Marco 10:42 Ma Gesu', chiamatili a se', disse loro: «Voi sapete che coloro che sono ritenuti i sovrani delle nazioni le signoreggiano, e i loro grandi esercitano dominio su di esse; Marco 10:43 ma tra voi non sara' cosi; anzi chiunque vorra' diventare grande tra voi, sara' vostro servo; Marco 10:44 e chiunque fra voi vorra' essere il primo, sara' schiavo di tutti. Marco 10:45 Poiche' anche il Figlio dell'uomo non e' venuto per essere servito, ma per servire e per dare la sua vita come prezzo di riscatto per molti». Il cieco di Gerico Marco 10:46 Giunsero cosi a Gerico. E come egli usciva da Gerico con i suoi discepoli e con una grande folla, un certo figlio di Timeo, Bartimeo il cieco, sedeva lungo la strada mendicando. Marco 10:47 Or avendo udito che chi passava era Gesu' il Nazareno, comincio' a gridare e a dire: «Gesu', Figlio di Davide, abbi pieta' di me!». Marco 10:48 Molti lo sgridavano affinche' tacesse ma egli gridava ancora piu' forte: «Figlio di Davide, abbi pieta' di me!». Marco 10:49 E Gesu', fermatosi, ordino' che lo si chiamasse. Chiamarono dunque il cieco dicendogli: «Fatti animo, alzati, egli ti chiama!». Marco 10:50 Allora egli, gettando via il suo vestito, si alzo' e venne a Gesu'. Marco 10:51 E Gesu', rivolgendogli la parola, disse: «Che vuoi che io ti faccia?». Il cieco gli disse: «Rabboni, che io recuperi la vista!». Marco 10:52 E Gesu' gli disse: «Va', la tua fede ti ha guarito». E in quell'istante recupero' la vista e si mise a seguire Gesu' per la via. Ingresso trionfale di Gesu' in Gerusalemme Marco 11:1 Ora quando furono giunti vicino a Gerusalemme, verso Betfage e Betania, presso il monte degli Ulivi, Gesu' mando' due dei suoi discepoli, Marco 11:2 dicendo loro: «Andate nel villaggio che vi sta di fronte e, appena entrati in esso, troverete un puledro d'asino legato, sul quale nessuno e' ancora salito; scioglietelo e conducetelo da me. Marco 11:3 E se qualcuno vi dice: "Perche' fate questo?". Rispondete: "Il Signore ne ha bisogno. Lo rimandera' qui subito"». Marco 11:4 Essi dunque andarono e trovarono il puledro legato vicino ad una porta, fuori sulla strada, e lo sciolsero. Marco 11:5 Alcuni dei presenti dissero loro: «Cosa fate? Perche' sciogliete il puledro?». Marco 11:6 Ed essi risposero loro come Gesu' aveva loro indicato, e quelli li lasciarono andare. Marco 11:7 Allora essi condussero il puledro a Gesu', vi posero sopra i loro mantelli, ed egli vi si sedette sopra. Marco 11:8 E molti stendevano i loro vestiti sulla strada, e altri tagliavano rami dagli alberi e li spargevano sulla strada. Marco 11:9 E tanto quelli che precedevano come quelli che seguivano, gridando, dicevano: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Marco 11:10 Benedetto il regno di Davide nostro padre, che viene nel nome del Signore. Osanna nei luoghi altissimi!». Marco 11:11 Cosi Gesu' entro' in Gerusalemme e nel tempio; e, dopo aver osservato bene ogni cosa, essendo ormai tardi, usci con i dodici diretto a Betania. Il fico seccato; la purificazione del tempio Marco 11:12 Il giorno seguente, usciti da Betania, egli ebbe fame. Marco 11:13 E, vedendo da lontano un fico che aveva delle foglie, ando' a vedere se vi trovasse qualcosa; ma, avvicinatosi ad esso, non vi trovo' altro che foglie, perche' non era il tempo dei fichi. Marco 11:14 Allora Gesu', rivolgendosi al fico, disse: «Nessuno mangi mai piu' frutto da te in eterno». E i suoi discepoli l'udirono. Marco 11:15 Cosi giunsero a Gerusalemme. E Gesu', entrato nel tempio, comincio' a scacciare quelli che nel tempio vendevano e compravano e rovescio' le tavole dei cambiamonete e le sedie dei venditori di colombi. Marco 11:16 E non permetteva ad alcuno di portare oggetti attraverso il tempio. Marco 11:17 E insegnava, dicendo loro: «Non e' scritto: "La mia casa sara' chiamata casa di preghiera per tutte le genti"? Voi, invece, ne avete fatto un covo di ladroni!». Marco 11:18 Ora gli scribi e i capi dei sacerdoti, avendo udito queste cose, cercavano il modo di farlo morire. Avevano infatti paura di lui, perche' tutta la folla era rapita in ammirazione del suo insegnamento. Marco 11:19 E, quando fu sera, Gesu' usci fuori dalla citta'. Marco 11:20 Il mattino seguente, ripassando vicino al fico, lo videro seccato fin dalle radici. Marco 11:21 E Pietro, ricordandosi, gli disse: «Maestro, ecco, il fico che tu maledicesti e' seccato». Marco 11:22 Allora Gesu', rispondendo, disse loro: «Abbiate la fede di Dio! Marco 11:23 Perche' in verita' vi dico che se alcuno dira' a questo monte: "Spostati e gettati nel mare", e non dubitera' in cuor suo ma credera' che quanto dice avverra' qualunque cosa dira', gli sara' concesso. Marco 11:24 Percio' vi dico: Tutte le cose che domandate pregando, credete di riceverle e le otterrete. Marco 11:25 E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro qualcuno, perdonate affinche' anche il Padre vostro, che e' nei cieli, perdoni i vostri peccati. Marco 11:26 Ma se voi non perdonate, neanche il Padre vostro, che e' nei cieli, perdonera' i vostri peccati». Del battesimo di Giovanni Marco 11:27 Poi vennero di nuovo a Gerusalemme; e mentre egli passeggiava per il tempio, i capi dei sacerdoti, gli scribi e gli anziani, si accostarono a lui, Marco 11:28 e gli dissero: «Con quale autorita' fai queste cose? E chi ti ha dato codesta autorita' per fare queste cose?». Marco 11:29 E Gesu', rispondendo, disse loro: «Anch'io vi domandero' una cosa, rispondetemi dunque, ed io vi diro' con quale autorita' faccio queste cose. Marco 11:30 Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi». Marco 11:31 Ed essi ragionavano tra di loro, dicendo: «Se diciamo dal cielo, egli dira': "Perche' dunque non gli credeste?". Marco 11:32 Ma se diciamo dagli uomini, noi abbiamo paura del popolo, poiche' tutti ritenevano che Giovanni fosse veramente un profeta». Marco 11:33 Percio', rispondendo, dissero a Gesu': «Non lo sappiamo». E Gesu', rispondendo, disse loro: «Neppure io vi dico con quale autorita' faccio queste cose». Parabola dei malvagi vignaioli Marco 12:1 Poi egli comincio' a parlar loro in parabole: «Un uomo pianto' una vigna, vi fece attorno una siepe, vi scavo' un luogo dove pigiare l'uva, vi costrui una torre, e l'affido' a dei vignaioli, poi se ne ando' lontano. Marco 12:2 Nella stagione della raccolta invio' a quei vignaioli un servo per ricevere da loro la sua parte del frutto della vigna. Marco 12:3 Ma essi lo presero, lo batterono e lo rimandarono a mani vuote. Marco 12:4 Egli mando' loro di nuovo un altro servo; ma essi, dopo avergli tirate delle pietre, lo ferirono alla testa e lo rimandarono vilipeso. Marco 12:5 Ne invio' ancora un altro e questi lo uccisero. Poi ne mando' molti altri, e di questi alcuni furono percossi, altri uccisi. Marco 12:6 Gli restava ancora uno da mandare: il suo amato figlio. Per ultimo mando' loro anche lui, dicendo: "Avranno almeno rispetto per mio figlio". Marco 12:7 Ma quei vignaioli dissero fra loro: "Costui e' l'erede, venite, uccidiamolo e l'eredita' sara' nostra". Marco 12:8 Cosi lo presero, lo uccisero e lo gettarono fuori dalla vigna. Marco 12:9 Che fara' dunque il padrone della vigna? Egli verra' e sterminera' quei vignaioli e dara' la vigna ad altri. Marco 12:10 Non avete neppure letto questa scrittura: "La pietra che gli edificatori hanno scartata e' divenuta la testata d'angolo. Marco 12:11 Cio' e' stato fatto dal Signore, ed e' cosa meravigliosa agli occhi nostri"?». Marco 12:12 Allora essi cercavano di prenderlo, perche' avevano capito che egli aveva detto quella parabola contro di loro; ma ebbero paura della folla; e, lasciatolo, se ne andarono. La questione del tributo Marco 12:13 Gli mandarono poi alcuni farisei ed erodiani per coglierlo in fallo nelle parole. Marco 12:14 Ed essi, giunti, gli dissero: «Maestro, noi sappiamo che tu sei verace e non hai riguardi per nessuno, perche' non badi all'apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verita'. e' lecito o no pagare il tributo a Cesare? Dobbiamo pagarlo o no?». Marco 12:15 Ma egli, conoscendo la loro ipocrisia, disse loro: «Perche' mi tentate? Portatemi un denaro perche' lo veda». Marco 12:16 Essi glielo portarono. Ed egli disse loro: «Di chi e' questa immagine e questa iscrizione?». Essi gli dissero: «Di Cesare». Marco 12:17 Allora Gesu' rispose e disse loro: «Rendete a Cesare cio' che e' di Cesare, e a Dio cio' che e' di Dio». Ed essi si meravigliarono di lui. I sadducei e la risurrezione Marco 12:18 Poi si presentarono a lui dei sadducei, i quali dicono che non vi e' risurrezione, e lo interrogarono, dicendo: Marco 12:19 «Maestro, Mose' ci lascio' scritto che se muore il fratello di uno e lascia la moglie senza figli, il fratello di lui deve sposare la vedova per suscitare una discendenza a suo fratello. Marco 12:20 Ora vi erano sette fratelli; il primo prese moglie e mori senza lasciare figli. Marco 12:21 Quindi la prese il secondo, ma anche questi mori senza lasciare figli; cosi pure il terzo. Marco 12:22 Tutti e sette l'ebbero per moglie, e morirono senza lasciare figli. Infine, dopo tutti, mori anche la donna. Marco 12:23 Nella risurrezione dunque, quando risusciteranno, di chi di loro sara' ella moglie? Poiche' tutti e sette l'hanno avuta per moglie». Marco 12:24 Ma Gesu', rispondendo, disse loro: «Non e' proprio per questo che siete in errore, perche' non conoscete ne' le Scritture ne' la potenza di Dio? Marco 12:25 Infatti, quando gli uomini risusciteranno dai morti, ne' si ammoglieranno ne' si mariteranno, ma saranno come gli angeli in cielo. Marco 12:26 Riguardo poi alla risurrezione dei morti, non avete letto nel libro di Mose' come Dio gli parlo' dal roveto, dicendo: "Io sono il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe"? Marco 12:27 Egli non e' Dio dei morti, ma Dio dei viventi. Voi, dunque, vi sbagliate grandemente». Il grande comandamento Marco 12:28 Allora uno degli scribi che aveva udita la loro discussione, riconoscendo che egli aveva loro risposto bene, si accosto' e gli domando': «Qual e' il primo comandamento di tutti?». Marco 12:29 E Gesu' gli rispose: «Il primo comandamento di tutti e': "Ascolta, Israele: Il Signore Dio nostro e' l'unico Signore", Marco 12:30 e: "Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua mente e con tutta la tua forza". Questo e' il primo comandamento. Marco 12:31 E il secondo e' simile a questo: "Ama il tuo prossimo come te stesso". Non vi e' alcun altro comandamento maggiore di questi». Marco 12:32 Allora lo scriba gli disse: «Bene, Maestro. Hai detto secondo verita' che vi e' un sol Dio e non ve n'e' alcun altro all'infuori di lui; Marco 12:33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutta la mente, con tutta l'anima e con tutta la forza, e amare il prossimo come se stessi vale piu' di tutti gli olocausti e i sacrifici», Marco 12:34 E Gesu', vedendo che aveva risposto saggiamente, gli disse: «Tu non sei lontano dal regno di Dio». E nessuno ardiva piu' interrogarlo. Il Cristo, Figlio di Davide Marco 12:35 E Gesu', insegnando nel tempio, prese a dire: «Come mai gli scribi dicono che il Cristo e' Figlio di Davide? Marco 12:36 Poiche' Davide stesso, per lo Spirito Santo, disse: "Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finche' io abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi". Marco 12:37 Davide stesso dunque lo chiama Signore; come puo' dunque egli essere suo figlio?». E la maggior parte della folla lo ascoltava con piacere. Censura degli scribi Marco 12:38 Ed egli diceva loro nel suo insegnamento: «Guardatevi dagli scribi che amano passeggiare in lunghe vesti ed essere salutati nelle piazze, Marco 12:39 e avere i primi seggi nelle sinagoghe, e i primi posti nei conviti, Marco 12:40 che divorano le case delle vedove e, per mettersi in mostra, fanno lunghe preghiere; essi riceveranno una piu' dura condanna». L'offerta della vedova Marco 12:41 E Gesu', postosi a sedere di fronte alla cassa del tesoro, osservava come la gente vi gettava il denaro; e tanti ricchi ne gettavano molto. Marco 12:42 Venuta una povera vedova, vi getto' due spiccioli, cioe' un quadrante. Marco 12:43 E Gesu', chiamati a se' i suoi discepoli, disse loro: «In verita' vi dico che questa povera vedova ha gettato nel tesoro piu' di tutti gli altri. Marco 12:44 Poiche' tutti vi hanno gettato del loro superfluo, mentre ella, nella sua poverta', vi ha gettato tutto quello che aveva per vivere». Il sermone profetico: Principio delle doglie di parto Marco 13:1 Mentre egli usciva dal tempio, uno dei suoi discepoli gli disse: «Maestro, guarda che pietre e che costruzioni!». Marco 13:2 E Gesu', rispondendo, gli disse: «Vedi questi grandi edifici? Non sara' lasciata pietra su pietra che non sara' diroccata». Marco 13:3 E, come egli era seduto sul monte degli Ulivi di fronte al tempio, Pietro, Giacomo, Giovanni e Andrea gli domandarono in disparte: Marco 13:4 «Dicci, quando avverranno queste cose, e quale sara' il segno del tempo in cui tutte queste cose dovranno compiersi?». Marco 13:5 E Gesu', rispondendo loro, prese a dire: «Guardate che nessuno vi seduca. Marco 13:6 Poiche' molti verranno nel mio nome, dicendo: "Sono io"; e ne sedurranno molti. Marco 13:7 Ora, quando udrete parlare di guerre e di rumori di guerre, non vi turbate perche' bisogna che queste cose avvengano; ma non sara' ancora la fine. Marco 13:8 Infatti si sollevera' nazione contro nazione e regno contro regno; vi saranno terremoti in vari luoghi, carestie ed agitazioni. Queste cose non saranno altro che l'inizio delle doglie di parto. Marco 13:9 Badate a voi stessi! Poiche' vi consegneranno ai tribunali e sarete battuti nelle sinagoghe; sarete portati davanti ai governatori e ai re, per causa mia, in testimonianza a loro. Marco 13:10 Ma prima bisogna che l'evangelo sia predicato fra tutte le genti. Marco 13:11 Ora, quando vi condurranno via per consegnarvi nelle loro mani, non preoccupatevi in anticipo di cio' che dovrete dire, e non lo premeditate; ma dite cio' che vi sara' dato in quell'istante, perche' non siete voi a parlare, ma lo Spirito Santo. Marco 13:12 Ora, il fratello consegnera' a morte il fratello e il padre il figlio; e i figli insorgeranno contro i genitori e li faranno morire. Marco 13:13 E voi sarete odiati da tutti a causa del mio nome; ma chi avra' perseverato fino alla fine sara' salvato». Il sermone profetico (seguito): La grande tribolazione Marco 13:14 «Or quando vedrete l'abominazione della desolazione, predetta dal profeta Daniele, posta dove non dovrebbe essere (chi legge intenda), allora coloro che saranno nella Giudea fuggano ai monti. Marco 13:15 E chi sara' sul tetto di casa non scenda, ne' entri in casa a prendere qualcosa da casa sua. Marco 13:16 E chi sara' nei campi non torni indietro a prendersi il vestito. Marco 13:17 Or guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni! Marco 13:18 E pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno. Marco 13:19 Perche' in quei giorni vi sara' una grande tribolazione, la piu' grande che sia mai venuta dall'inizio della creazione fatta da Dio fino ad oggi, ne' mai piu' vi sara'. Marco 13:20 E se il Signore non avesse abbreviato quei giorni, nessuna carne si salverebbe; ma a motivo degli eletti, che egli ha scelto, il Signore ha abbreviato quei giorni. Marco 13:21 Allora, se qualcuno vi dira': "Ecco qui il Cristo"; ovvero: "Eccolo la'", non gli credete. Marco 13:22 Sorgeranno infatti falsi cristi e falsi profeti e faranno segni e prodigi da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Marco 13:23 Voi pero' state attenti; ecco, io vi ho predetto ogni cosa». Il sermone profetico (seguito): Il ritorno del Figlio dell'uomo Marco 13:24 «Ma in quei giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurera' e la luna non dara' il suo splendore; Marco 13:25 le stelle del cielo cadranno e le potenze che sono nei cieli saranno scrollate. Marco 13:26 Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire nelle nuvole, con grande potenza e gloria. Marco 13:27 Egli allora mandera' i suoi angeli e raccogliera' i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremita' della terra fino all'estremita' del cielo. Marco 13:28 Or dal fico imparate questa similitudine: quando i suoi rami diventano teneri e spuntano le prime foglie, voi sapete che l'estate e' vicina. Marco 13:29 Cosi anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che egli e' vicino, proprio alle porte. Marco 13:30 In verita' vi dico che questa generazione non passera', prima che tutte queste cose siano avvenute. Marco 13:31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». Il sermone profetico (fine): La vigilanza Marco 13:32 «Ma quanto a quel giorno e a quell'ora, nessuno li conosce, ne' gli angeli nel cielo, ne' il Figlio, ma solo il Padre. Marco 13:33 State attenti, vegliate e pregate, perche' non sapete quando sara' quel momento. Marco 13:34 e' come se un uomo, andando in viaggio, lasciasse la propria casa, dandone l'autorita' ai suoi servi, a ciascuno il suo compito, e al portinaio ordinasse di vegliare. Marco 13:35 Vegliate dunque, perche' non sapete quando il padrone di casa verra'; se di sera, a mezzanotte, al cantar del gallo o al mattino; Marco 13:36 perche', venendo all'improvviso, non vi trovi addormentati. Marco 13:37 Ora, cio' che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate!». La congiura dei sacerdoti Marco 14:1 Ora, due giorni dopo era la Pasqua e la festa degli Azzimi; e i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di prendere Gesu' con inganno e ucciderlo. Marco 14:2 Ma dicevano: «Non durante la festa, perche' non succeda un tumulto di popolo». Il convito di Betania Marco 14:3 Ora egli, trovandosi a Betania in casa di Simone il lebbroso, mentre era a tavola, entro' una donna con un vaso di alabastro di olio profumato di autentico nardo, di grande valore; or ella, rotto il vaso di alabastro, glielo verso' sul capo. Marco 14:4 Alcuni si sdegnarono fra di loro e dissero: «Perche' tutto questo spreco di olio? Marco 14:5 Poiche' si poteva vendere quest'olio per piu' di trecento denari e darli ai poveri». Ed erano indignati contro di lei. Marco 14:6 Ma Gesu' disse: «Lasciatela fare; perche' le date fastidio? Ella ha compiuto una buona opera verso di me. Marco 14:7 Perche' i poveri li avrete sempre con voi; e quando volete, potete far loro del bene, ma non avrete sempre me. Marco 14:8 Ella ha fatto cio' che poteva; ha unto in anticipo il mio corpo per la sepoltura. Marco 14:9 Ma in verita' vi dico che in tutto il mondo, ovunque sara' predicato questo evangelo, si raccontera' pure in suo ricordo cio' che costei ha fatto». Il prezzo del tradimento Marco 14:10 Allora Giuda Iscariota, uno dei dodici, ando' dai capi dei sacerdoti, per consegnarlo nelle loro mani. Marco 14:11 Ed essi, udito cio', si rallegrarono e promisero di dargli del denaro. Cosi egli cercava un'occasione propizia per tradirlo. La cena pasquale Marco 14:12 Ora, nel primo giorno della festa degli Azzimi, quando si sacrificava la Pasqua, i suoi discepoli gli dissero: «Dove vuoi che andiamo a prepararti da mangiare la Pasqua?». Marco 14:13 Allora egli mando' due dei suoi discepoli, dicendo loro: «Andate in citta' e incontrerete un uomo, che porta una brocca piena d'acqua; seguitelo. Marco 14:14 E la' dove entrera', dite al padron di casa: "Il Maestro chiede: Dov'e' la stanza in cui mangero' la Pasqua con i miei discepoli?". Marco 14:15 Egli allora vi mostrera' una grande sala di sopra arredata e pronta; la' apparecchiate per noi». Marco 14:16 I suoi discepoli andarono e, giunti in citta', trovarono come egli aveva loro detto; e apparecchiarono la Pasqua. Marco 14:17 Quando fu sera, egli giunse con i dodici. Marco 14:18 E, mentre erano a tavola e mangiavano, Gesu' disse: «In verita' vi dico che uno di voi, che mangia con me, mi tradira'». Marco 14:19 Allora essi cominciarono a rattristarsi e a dirgli uno dopo l'altro: «Sono forse io?». E un altro disse: «Sono forse io?». Marco 14:20 Ed egli, rispondendo, disse loro: «e' uno dei dodici che intinge con me nel piatto. Marco 14:21 Si, il Figlio dell'uomo se ne va come sta scritto di lui; ma guai a quell'uomo per mezzo del quale il Figlio dell'uomo e' tradito. Sarebbe stato meglio per lui, se quell'uomo non fosse mai nato!». Marco 14:22 E mentre essi mangiavano, Gesu' prese del pane e, dopo averlo benedetto lo spezzo' e lo diede loro dicendo: «Prendete, mangiate; questo e' il mio corpo». Marco 14:23 Poi prese il calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. Marco 14:24 Quindi disse loro: «Questo e' il mio sangue, il sangue del nuovo patto, che e' sparso per molti. Marco 14:25 In verita' vi dico che non berro' piu' del frutto della vigna fino al giorno in cui lo berro' nuovo nel regno di Dio». Marco 14:26 E, dopo aver cantato un inno, uscirono, dirigendosi verso il monte degli Ulivi. Pietro avvisato Marco 14:27 E Gesu' disse loro: «Voi tutti sarete scandalizzati di me questa notte, perche' sta scritto: "Percuotero' il Pastore e le pecore saranno disperse". Marco 14:28 Ma dopo che saro' risuscitato, io vi precedero' in Galilea». Marco 14:29 E Pietro gli disse: «Anche se tutti gli altri si scandalizzassero di te, io non mi scandalizzero'». Marco 14:30 E Gesu' gli disse: «In verita' ti dico che oggi, in questa stessa notte, prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte». Marco 14:31 Ma egli con piu' fermezza diceva: «Anche se dovessi morire con te, non ti rinneghero' affatto». Lo stesso dicevano pure tutti gli altri. Gesu' nel Getsemani Marco 14:32 Poi essi arrivarono ad un luogo chiamato Getsemani, ed egli disse ai suoi discepoli: «Sedete qui, finche' io abbia pregato». Marco 14:33 Quindi prese con se' Pietro, Giacomo e Giovanni, e comincio' ad essere preso da timore e angoscia; Marco 14:34 e disse loro: «L'anima mia e' grandemente rattristata, fino alla morte, rimanete qui e vegliate». Marco 14:35 E, andato un poco avanti, si getto' a terra e pregava che, se fosse possibile, si allontanasse da lui quell'ora. Marco 14:36 E disse: «Abba, Padre, ogni cosa ti e' possibile; allontana da me questo calice! Pero' non cio' che io voglio, ma cio' che tu vuoi». Marco 14:37 Quindi, tornato indietro, trovo' i discepoli che dormivano e disse a Pietro: «Simone, dormi? Non hai avuto la forza di vegliare una sola ora? Marco 14:38 Vegliate e pregate per non entrare in tentazione, certo lo spirito e' pronto, ma la carne e' debole». Marco 14:39 Se ne ando' di nuovo e prego', dicendo le medesime parole. Marco 14:40 Ritornato, trovo' i discepoli nuovamente addormentati, perche' i loro occhi erano appesantiti e non sapevano che cosa rispondergli. Marco 14:41 Infine, ritorno' per la terza volta e disse loro: «Dormite pure ora e riposatevi, basta! L'ora e' giunta. Ecco, il Figlio dell'uomo e' consegnato nelle mani dei peccatori. Marco 14:42 Alzatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce e' vicino». Arresto di Gesu' Marco 14:43 E in quell'istante, mentre egli parlava ancora, giunse Giuda, uno dei dodici, e con lui una gran turba con spade e bastoni, mandata dai capi dei sacerdoti dagli scribi e dagli anziani. Marco 14:44 Or chi lo tradiva aveva dato loro un segnale, dicendo: «Quello che bacero' e' lui. Pigliatelo e conducetelo via sotto buona scorta». Marco 14:45 E, come fu giunto, subito si accosto' a lui e disse: «Rabbi, Rabbi»; e lo bacio' caldamente! Marco 14:46 Essi allora gli misero le mani addosso e lo arrestarono. Marco 14:47 E uno dei presenti trasse la spada, percosse il servo del sommo sacerdote e gli recise un orecchio. Marco 14:48 Allora Gesu', rispondendo, disse: «Siete venuti con spade e bastoni per catturarmi, come se fossi un brigante? Marco 14:49 Eppure, ogni giorno ero in mezzo a voi nel tempio ad insegnare, e voi non mi avete preso; ma questo e' avvenuto perche' si adempissero le Scritture!». Marco 14:50 Allora i discepoli, abbandonatolo, se ne fuggirono tutti. Marco 14:51 Ed un certo giovane lo seguiva, avvolto in un lenzuolo sul corpo nudo, ed essi lo afferrarono. Marco 14:52 Ma egli, lasciato il lenzuolo, se ne fuggi nudo dalle loro mani. Gesu' davanti al sinedrio Marco 14:53 Essi allora condussero Gesu' dal sommo sacerdote, presso il quale si radunarono tutti i capi dei sacerdoti, gli anziani e gli scribi. Marco 14:54 E Pietro lo segui da lontano fin dentro il cortile del sommo sacerdote, dove si mise a sedere con le guardie, scaldandosi vicino al fuoco. Marco 14:55 Ora i capi dei sacerdoti e tutto il sinedrio, cercavano qualche testimonianza contro Gesu', per farlo morire; ma non ne trovavano. Marco 14:56 Molti infatti deponevano il falso contro di lui; ma le loro testimonianze non erano concordi. Marco 14:57 Allora alcuni, alzatisi, testimoniarono il falso contro di lui, dicendo: Marco 14:58 «Noi l'abbiamo udito dire: "Io distruggero' questo tempio fatto da mani, e in tre giorni ne edifichero' un altro non fatto da mani"». Marco 14:59 Ma neppure su questo la loro testimonianza era concorde. Marco 14:60 Allora il sommo sacerdote, alzatosi in mezzo all'assemblea, interrogo' Gesu', dicendo: «Non rispondi nulla? Che cosa testimoniano costoro contro di te?». Marco 14:61 Ma egli tacque e non rispose nulla. Di nuovo, il sommo sacerdote lo interrogo' e gli disse: «Sei tu il Cristo, il Figlio del Benedetto?». Marco 14:62 E Gesu' disse: «Si, io lo sono. E voi vedrete il Figlio dell'uomo sedere alla destra della Potenza e venire con le nuvole del cielo». Marco 14:63 Allora il sommo sacerdote, stracciandosi le vesti, disse: «Che bisogno abbiamo ancora di testimoni? Marco 14:64 Avete udito la bestemmia; che ve ne pare?». E tutti lo giudicarono reo di morte. Marco 14:65 Allora alcuni cominciarono a sputargli addosso, a bendargli il viso, a dargli degli schiaffi ed a dirgli: «Indovina». E le guardie lo percuotevano. Gesu' rinnegato da Pietro Marco 14:66 Or mentre Pietro era giu' nel cortile, sopraggiunse una serva del sommo sacerdote. Marco 14:67 E, visto Pietro che si scaldava, lo guardo' attentamente e disse: «Anche tu eri con Gesu' Nazareno». Marco 14:68 Ma egli nego' dicendo: «Non lo conosco e non capisco cio' che dici». Usci quindi fuori nel vestibolo, e il gallo canto'. Marco 14:69 Or la serva, vedutolo di nuovo, comincio' a dire ai presenti: «Costui e' uno di loro». Marco 14:70 Ma egli nego' ancora. E, poco dopo, i presenti dissero di nuovo a Pietro: «Veramente tu sei uno di loro; infatti sei Galileo e il tuo parlare lo rivela». Marco 14:71 Ma egli comincio' a maledire e a giurare: «Io non conosco quest'uomo di cui parlate». Marco 14:72 E il gallo canto' per la seconda volta; allora Pietro si ricordo' della parola che Gesu' gli aveva detta: «Prima che il gallo canti due volte, mi rinnegherai tre volte». E, pensando a cio', scoppio' a piangere. Gesu' davanti a Pilato Marco 15:1 E al mattino presto, i capi dei sacerdoti con gli anziani, gli scribi e tutto il sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesu', lo portarono via e lo consegnarono a Pilato. Marco 15:2 E Pilato gli domando': «Sei tu il re dei Giudei?». Ed egli, rispondendo, gli disse: «Tu lo dici». Marco 15:3 E i capi dei sacerdoti lo accusavano di molte cose; ma egli non rispondeva nulla. Marco 15:4 Pilato lo interrogo' di nuovo, dicendo: «Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano?». Marco 15:5 Ma Gesu' non rispose piu' nulla, tanto che Pilato ne rimase meravigliato. Marco 15:6 Or ad ogni festa era solito rilasciare loro un prigioniero, chiunque essi chiedessero. Marco 15:7 Vi era allora in prigione un tale chiamato Barabba, insieme ad altri compagni ribelli, i quali avevano commesso un omicidio durante una sommossa. Marco 15:8 E la folla, gridando, comincio' a domandare che facesse come aveva sempre fatto per loro. Marco 15:9 Allora Pilato rispose loro, dicendo: «Volete che vi liberi il re dei Giudei?». Marco 15:10 Perche' sapeva che i capi dei sacerdoti glielo avevano consegnato per invidia. Marco 15:11 Ma i capi dei sacerdoti incitarono la folla a chiedere piuttosto che liberasse loro Barabba. Marco 15:12 E Pilato, prendendo di nuovo la parola, disse loro: «Che volete dunque che faccia di colui che voi chiamate il re dei Giudei?». Marco 15:13 Ed essi gridarono di nuovo: «Crocifiggilo!». Marco 15:14 E Pilato disse loro: «Ma che male ha fatto?». Essi allora gridarono ancora piu' forte: «Crocifiggilo!». Marco 15:15 Percio' Pilato, volendo soddisfare la folla, libero' loro Barabba. E, dopo aver flagellato Gesu', lo consegno' loro perche' fosse crocifisso. Marco 15:16 Allora i soldati lo condussero nel cortile interno, cioe' nel pretorio, e convocarono l'intera coorte. Marco 15:17 Lo vestirono di porpora e, intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo. Marco 15:18 Cominciarono poi a salutarlo dicendo: «Salve, re dei Giudei!». Marco 15:19 E gli percuotevano il capo con una canna, gli sputavano addosso e, piegando le ginocchia, lo adoravano. Marco 15:20 Dopo averlo schernito, lo spogliarono della porpora e lo rivestirono delle sue vesti, poi lo portarono fuori per crocifiggerlo. La crocifissione Marco 15:21 E costrinsero un passante, un certo Simone di Cirene che tornava dalla campagna, padre di Alessandro e di Rufo, perche' portasse la sua croce. Marco 15:22 Poi condussero Gesu' al luogo detto Golgota che significa: Luogo del teschio. Marco 15:23 Gli diedero da bere del vino mescolato con mirra, ma egli non lo prese. Marco 15:24 E, dopo averlo crocifisso, spartirono le sue vesti, tirandole a sorte, per sapere che cosa toccasse a ciascuno. Marco 15:25 Era l'ora terza quando lo crocifissero. Marco 15:26 E l'iscrizione che indicava il motivo della condanna, posta sopra lui, diceva: "Il re dei Giudei". Marco 15:27 Crocifissero pure con lui due ladroni, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra. Marco 15:28 Cosi si adempi la Scrittura che dice: «Egli e' stato annoverato fra i malfattori». Marco 15:29 E coloro che passavano li vicino lo ingiuriavano, scuotendo il capo e dicendo: «Eh, tu che distruggi il tempio e in tre giorni lo riedifichi Marco 15:30 salva te stesso e scendi giu' dalla croce!». Marco 15:31 Similmente anche i capi dei sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano tra di loro: «Egli ha salvato gli altri, e non puo' salvare se stesso. Marco 15:32 Il Cristo, il re d'Israele, scenda ora dalla croce, affinche' lo vediamo e crediamo». Anche quelli che erano stati crocifissi con lui, lo ingiuriavano. Marco 15:33 Poi, venuta l'ora sesta, si fece buio su tutto il paese fino all'ora nona. Marco 15:34 E all'ora nona, Gesu' grido' a gran voce: «Eloi, Eloi, lamma' sabactani?». Che, tradotto vuol dire: «Dio mio, Dio mio, perche' mi hai abbandonato?». Marco 15:35 E alcuni degli astanti, udito cio', dicevano: «Ecco, egli chiama Elia!». Marco 15:36 Allora uno di loro accorse, inzuppo' una spugna nell'aceto e, postala su una canna, gli diede da bere, dicendo: «Lasciate, vediamo se viene Elia a tirarlo giu'». Marco 15:37 Ma Gesu', emesso un forte grido, rese lo spirito. Marco 15:38 Allora il velo del tempio, si squarcio' in due, dall'alto in basso. Marco 15:39 E il centurione che stava di fronte a Gesu', visto che dopo aver gridato cosi aveva reso lo spirito, disse: «Veramente quest'uomo era Figlio di Dio». Marco 15:40 Vi erano pure delle donne che guardavano da lontano, fra di esse vi erano Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo il minore e di Iose e Salome Marco 15:41 che lo seguivano e lo servivano quando era in Galilea; e ce n'erano molte altre che erano salite con lui a Gerusalemme. Il seppellimento Marco 15:42 Poi, avvicinandosi ormai la sera, poiche' era la Preparazione, cioe' la vigilia del sabato, Marco 15:43 Giuseppe d'Arimatea, un rispettabile membro del consiglio, che aspettava anch'egli il regno di Dio, ando' coraggiosamente da Pilato e domando' il corpo di Gesu'. Marco 15:44 E Pilato si meraviglio' che fosse gia' morto. E, chiamato il centurione, gli domando' se fosse morto da molto tempo. Marco 15:45 E, rassicurato dal centurione, concesse il corpo a Giuseppe. Marco 15:46 E questi, comperato un lenzuolo e deposto Gesu' dalla croce, lo avvolse nel lenzuolo e lo mise in un sepolcro che era stato scavato nella roccia; poi rotolo' una pietra davanti all'entrata del sepolcro. Marco 15:47 E Maria Maddalena e Maria, madre di Iose, osservavano dove egli veniva deposto. La risurrezione Marco 16:1 Ora, trascorso il sabato, Maria Maddalena, Maria, madre di Giacomo, e Salome acquistarono degli aromi per andare ad imbalsamare Gesu'. Marco 16:2 La mattina del primo giorno della settimana, molto presto, vennero al sepolcro al levar del sole. Marco 16:3 E dicevano fra di loro: «Chi ci rotolera' la pietra dall'entrata del sepolcro?». Marco 16:4 Ma, alzando gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata, sebbene fosse molto grande. Marco 16:5 Entrate dunque nel sepolcro, videro un giovanetto che sedeva dal lato destro vestito di bianco, e rimasero spaventate. Marco 16:6 Ed egli disse loro: «Non vi spaventate! Voi cercate Gesu' il Nazareno che e' stato crocifisso; e' risuscitato, non e' qui, ecco il luogo dove l'avevano posto. Marco 16:7 Ma andate a dire ai suoi discepoli e a Pietro che egli vi precede in Galilea; la' lo vedrete come vi ha detto». Marco 16:8 Ed esse, uscite prontamente, fuggirono via dal sepolcro, perche' erano prese da tremore e stupore; e non dissero nulla a nessuno, perche' avevano paura. Le apparizioni di Gesu' risorto Marco 16:9 Ora Gesu', essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale aveva scacciato sette demoni. Marco 16:10 Ed ella ando' e l'annuncio' a quelli che erano stati con lui, i quali erano afflitti e piangevano. Marco 16:11 Ma essi, sentendo dire che era vivo e che era stato visto da lei, non credettero. Marco 16:12 Dopo queste cose, apparve in altra forma a due di loro, che erano in cammino verso la campagna. Marco 16:13 Anch'essi andarono ad annunziarlo agli altri; ma non credettero neppure a loro. Marco 16:14 Infine apparve agli undici mentre erano a tavola e li rimprovero' per la loro incredulita' e durezza di cuore, perche' non avevano creduto a coloro che lo avevano visto risuscitato. Marco 16:15 Poi disse loro: «Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo a ogni creatura; Marco 16:16 chi ha creduto ed e' stato battezzato, sara' salvato; ma chi non ha creduto, sara' condannato. Marco 16:17 E questi sono i segni che accompagneranno quelli che hanno creduto: nel mio nome scacceranno i demoni, parleranno nuove lingue; Marco 16:18 prenderanno in mano dei serpenti, anche se berranno qualcosa di mortifero, non fara' loro alcun male; imporranno le mani agli infermi, e questi guariranno». Marco 16:19 Il Signore Gesu' dunque, dopo aver loro parlato, fu portato in cielo e si assise alla destra di Dio. Marco 16:20 Essi poi se ne andarono a predicare dappertutto, mentre il Signore operava con loro e confermava la parola con i segni che l'accompagnavano. Amen.Luca 1:1-24:53 Prefazione Luca 1:1 Poiche' molti hanno intrapreso ad esporre ordinatamente la narrazione delle cose che si sono verificate in mezzo a noi, Luca 1:2 come ce le hanno trasmesse coloro che da principio ne furono testimoni oculari e ministri della parola, Luca 1:3 e' parso bene anche a me, dopo aver indagato ogni cosa accuratamente fin dall'inizio, di scrivertene per ordine, eccellentissimo Teofilo, Luca 1:4 affinche' tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate. Annuncio della nascita di Giovanni Luca 1:5 Ai giorni di Erode, re della Giudea, vi era un certo sacerdote di nome Zaccaria, della classe di Abia; sua moglie era discendente da Aaronne e si chiamava Elisabetta. Luca 1:6 Erano entrambi giusti agli occhi di Dio, camminando irreprensibili in tutti i comandamenti e le leggi del Signore. Luca 1:7 Ma non avevano figli, perche' Elisabetta era sterile, ed entrambi erano gia' avanzati in eta'. Luca 1:8 Or avvenne che, mentre Zaccaria esercitava il suo ufficio sacerdotale davanti a Dio nell'ordine della sua classe, Luca 1:9 secondo l'usanza del servizio sacerdotale, gli tocco' in sorte di entrare nel tempio del Signore per bruciare l'incenso. Luca 1:10 Intanto l'intera folla del popolo stava fuori in preghiera, nell'ora dell'incenso. Luca 1:11 Allora un angelo del Signore gli apparve, stando in piedi alla destra dell'altare dell'incenso. Luca 1:12 Al vederlo Zaccaria fu turbato e preso da paura. Luca 1:13 Ma l'angelo gli disse: «Non temere Zaccaria, perche' la tua preghiera e' stata esaudita e tua moglie Elisabetta ti partorira' un figlio, al quale porrai nome Giovanni. Luca 1:14 Ed egli sara' per te motivo di gioia e di allegrezza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. Luca 1:15 Perche' egli sara' grande davanti al Signore; non berra' ne' vino ne' bevande inebrianti e sara' ripieno di Spirito Santo fin dal grembo di sua madre. Luca 1:16 E convertira' molti dei figli d'Israele al Signore, loro Dio. Luca 1:17 Ed andra' davanti a lui nello spirito e potenza di Elia, per ricondurre i cuori dei padri verso i figli e i ribelli alla saggezza dei giusti, per preparare al Signore un popolo ben disposto». Luca 1:18 E Zaccaria disse all'angelo: «Da che cosa conoscero' questo? Poiche' io sono vecchio e mia moglie e' avanzata negli anni». Luca 1:19 E l'angelo, rispondendo, gli disse: «Io sono Gabriele che sto alla presenza di Dio, e sono stato mandato per parlarti e annunziarti queste buone novelle. Luca 1:20 Ed ecco, tu sarai muto e non potrai parlare fino al giorno in cui queste cose avverranno, perche' non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a loro tempo». Luca 1:21 Intanto il popolo aspettava Zaccaria e si meravigliava che egli si trattenesse cosi a lungo nel tempio. Luca 1:22 Ma, quando usci, non poteva parlare loro; allora essi compresero che egli aveva avuto una visione nel tempio; egli faceva loro dei cenni, ma rimase muto. Luca 1:23 E avvenne che, quando furono compiuti i giorni del suo servizio, egli ritorno' a casa sua. Luca 1:24 Ora, dopo quei giorni, sua moglie Elisabetta concepi; e si tenne nascosta per cinque mesi e diceva: Luca 1:25 «Ecco cosa mi ha fatto il Signore nei giorni, in cui ha volto il suo sguardo su di me per rimuovere la mia vergogna tra gli uomini». Annuncio della nascita di Gesu' Luca 1:26 Nel sesto mese, l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una citta' della Galilea, chiamata Nazaret, Luca 1:27 ad una vergine fidanzata a un uomo di nome Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. Luca 1:28 E l'angelo, entrato da lei, disse: «Salve, o grandemente favorita, il Signore e' con te; tu sei benedetta fra le donne». Luca 1:29 Ma quando lo vide, ella rimase turbata alle sue parole, e si domandava cosa potesse significare un tale saluto. Luca 1:30 E l'angelo le disse: «Non temere, Maria, perche' hai trovato grazia presso Dio. Luca 1:31 Ed ecco, tu concepirai nel grembo e partorirai un figlio, e gli porrai nome Gesu'. Luca 1:32 Egli sara' grande e sara' chiamato Figlio dell'Altissimo; e il Signore Dio gli dara' il trono di Davide, suo padre; Luca 1:33 e regnera' sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avra' mai fine». Luca 1:34 E Maria disse all'angelo: «Come avverra' questo, poiche' io non conosco uomo?». Luca 1:35 E l'angelo, rispondendo, le disse: «Lo Spirito Santo verra' su di te e la potenza dell'Altissimo ti adombrera', pertanto il santo che nascera' da te sara' chiamato figlio di Dio. Luca 1:36 Ed ecco Elisabetta, tua parente, ha anch'ella concepito un figlio nella sua vecchiaia; e questo e' il sesto mese per lei, che era chiamata sterile, Luca 1:37 poiche' nulla e' impossibile con Dio». Luca 1:38 Allora Maria disse: «Ecco la serva del Signore; mi sia fatto secondo la tua parola». E l'angelo si allontano' da lei. Maria visita Elisabetta Luca 1:39 Ora in quei giorni Maria si levo' e si reco' in fretta nella regione montuosa, in una citta' di Giuda, Luca 1:40 ed entro' in casa di Zaccaria e saluto' Elisabetta. Luca 1:41 E avvenne che, appena Elisabetta udi il saluto di Maria, il bambino le sobbalzo' nel grembo, ed Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo, Luca 1:42 ed esclamo' a gran voce, dicendo: «Tu sei benedetta fra le donne e benedetto e' il frutto del tuo grembo. Luca 1:43 E perche' mi accade questo, che la madre del mio Signore venga a me? Luca 1:44 Poiche', ecco, appena la voce del tuo saluto mi e' giunta agli orecchi, il bambino e' sobbalzato di gioia nel mio grembo. Luca 1:45 Ora, beata e' colei che ha creduto, perche' le cose dettele da parte del Signore avranno compimento». Il cantico di Maria Luca 1:46 E Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore, Luca 1:47 e lo spirito mio esulta in Dio, mio Salvatore, Luca 1:48 perche' egli ha avuto riguardo alla bassezza della sua serva, poiche' ecco d'ora in poi tutte le generazioni mi proclameranno beata, Luca 1:49 perche' il Potente mi ha fatto cose grandi, e Santo e' il suo nome! Luca 1:50 E la sua misericordia si estende di generazione in generazione verso coloro che lo temono. Luca 1:51 Egli ha operato potentemente col suo braccio; ha disperso i superbi nei pensieri del loro cuore; Luca 1:52 ha rovesciato i potenti dai loro troni ed ha innalzato gli umili; Luca 1:53 ha ricolmato di beni gli affamati e ha rimandato i ricchi a mani vuote. Luca 1:54 Egli ha soccorso Israele, suo servo, ricordandosi della sua misericordia, Luca 1:55 come aveva dichiarato ai nostri padri, ad Abrahamo e alla sua progenie, per sempre». Luca 1:56 E Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi, poi se ne torno' a casa sua. Nascita di Giovanni Battista Luca 1:57 Ora giunse per Elisabetta il tempo di partorire, e diede alla luce un figlio. Luca 1:58 I suoi vicini e i parenti, udendo che il Signore le aveva usato grande misericordia, si rallegrarono con lei. Luca 1:59 Ed avvenne che nell'ottavo giorno vennero per circoncidere il bambino e intendevano chiamarlo Zaccaria, col nome di suo padre; Luca 1:60 ma sua madre intervenne e disse: «No, si chiamera' invece Giovanni». Luca 1:61 Ed essi le dissero: «Non vi e' alcuno nella tua parentela che si chiami con questo nome». Luca 1:62 Cosi domandarono con cenni a suo padre, come voleva che lo si chiamasse. Luca 1:63 Egli allora chiese una tavoletta e vi scrisse: «Il suo nome e' Giovanni». E tutti si meravigliarono. Luca 1:64 In quell'istante la sua bocca si aperse e la sua lingua si sciolse, e parlava benedicendo Dio. Luca 1:65 E tutti i loro vicini furono presi da timore, e tutte queste cose erano divulgate per tutta la regione montuosa della Giudea. Luca 1:66 E tutti coloro che le udirono, le riposero nel cuore loro, dicendo: «Chi sara' mai questo bambino?». E la mano del Signore era con lui. Il cantico di Zaccaria Luca 1:67 E Zaccaria, suo padre, fu ripieno di Spirito Santo e profetizzo', dicendo: Luca 1:68 «Benedetto sia il Signore Dio d'Israele, perche' ha visitato e compiuto la redenzione per il suo popolo; Luca 1:69 e ci ha suscitato una potente salvezza nella casa di Davide suo servo, Luca 1:70 come egli aveva dichiarato per bocca dei suoi santi profeti fin dai tempi antichi, perche' fossimo salvati Luca 1:71 dai nostri nemici e dalle mani di tutti coloro che ci odiano, Luca 1:72 per usare misericordia verso i nostri padri e ricordarsi del suo santo patto, Luca 1:73 il giuramento fatto ad Abrahamo nostro padre, Luca 1:74 per concederci che, liberati dalle mani dei nostri nemici, lo potessimo servire senza paura, Luca 1:75 in santita' e giustizia davanti a lui tutti i giorni della nostra vita. Luca 1:76 E tu, o piccolo bambino, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perche' tu andrai davanti alla faccia del Signore a preparare le sue vie, Luca 1:77 per dare al suo popolo la conoscenza della salvezza, nel perdono dei loro peccati; Luca 1:78 grazie alle viscere di misericordia del nostro Dio, per cui l'aurora dall'alto ci visitera', Luca 1:79 per illuminare quelli che giacevano nelle tenebre e nell'ombra della morte, per guidare i nostri passi nella via della pace». Luca 1:80 Intanto il bambino cresceva e si fortificava nello spirito, e rimase nei deserti fino al giorno che egli doveva manifestarsi ad Israele. Nascita di Gesu' Cristo Luca 2:1 Ora, in quei giorni fu emanato un decreto da parte di Cesare Augusto che si compisse il censimento di tutto l'impero. Luca 2:2 Questo censimento fu il primo ad essere fatto quando Quirinio era governatore della Siria. Luca 2:3 E tutti andavano a farsi registrare ciascuno nella sua citta'. Luca 2:4 Or anche Giuseppe usci dalla citta' di Nazaret della Galilea, per recarsi in Giudea nella citta' di Davide, chiamata Betlemme, perche' egli era della casa e della famiglia di Davide, Luca 2:5 per farsi registrare con Maria, sua moglie, che aveva sposato e che era incinta. Luca 2:6 Cosi mentre erano la', giunse per lei il tempo del parto. Luca 2:7 Ed ella diede alla luce il suo figlio primogenito, e lo fascio' e lo pose a giacere in una mangiatoia, perche' non c'era posto per loro nell'albergo. I pastori di Betlemme Luca 2:8 Ora in quella stessa regione c'erano dei pastori che dimoravano all'aperto nei campi, e di notte facevano la guardia al loro gregge. Luca 2:9 Ed ecco, un angelo del Signore si presento' loro e la gloria del Signore risplendette intorno a loro, ed essi furono presi da grande paura. Luca 2:10 Ma l'angelo disse loro: «Non temete, perche' vi annunzio una grande gioia che tutto il popolo avra'; Luca 2:11 poiche' oggi nella citta' di Davide e' nato per voi un Salvatore, che e' Cristo, il Signore. Luca 2:12 E questo vi servira' di segno: Voi troverete un bambino fasciato, coricato in una mangiatoia». Luca 2:13 E ad un tratto si uni all'angelo una moltitudine dell'esercito celeste che lodava Dio, dicendo: Luca 2:14 «Gloria a Dio nei luoghi altissimi, e pace in terra agli uomini, su cui si posa il suo favore». Luca 2:15 E avvenne che, quando gli angeli si allontanarono da loro per ritornare in cielo, i pastori dissero tra loro: «Andiamo fino a Betlemme, per vedere cio' che e' avvenuto e che il Signore ci ha fatto conoscere». Luca 2:16 Andarono quindi in fretta e trovarono Maria, Giuseppe e il bambino, che giaceva in una mangiatoia. Luca 2:17 Dopo averlo visto, divulgarono quanto era stato loro detto a proposito di quel bambino. Luca 2:18 E tutti coloro che li udirono si meravigliarono delle cose raccontate loro dai pastori. Luca 2:19 Maria custodiva tutte queste parole, meditandole in cuor suo. Luca 2:20 E i pastori se ne ritornarono, glorificando e lodando Dio per tutte le cose che avevano udito e visto, come era stato loro detto. Circoncisione e presentazione di Gesu' Luca 2:21 E quando furono trascorsi gli otto giorni dopo i quali egli doveva essere circonciso, gli fu posto nome Gesu', il nome dato dall'angelo prima che fosse concepito nel grembo. Luca 2:22 Quando poi furono compiuti i giorni della purificazione di lei secondo la legge di Mose', portarono il bambino a Gerusalemme per presentarlo al Signore, Luca 2:23 come e' scritto nella legge del Signore: «Ogni maschio primogenito sara' chiamato santo al Signore», Luca 2:24 e per offrire in sacrificio, come e' detto nella legge del Signore, un paio di tortore o due giovani colombi. Simeone e Anna Luca 2:25 Or ecco, vi era a Gerusalemme un uomo chiamato Simeone; quest'uomo era giusto e pio e aspettava la consolazione d'Israele; e lo Spirito Santo era su di lui. Luca 2:26 E gli era stato divinamente rivelato dallo Spirito Santo, che non sarebbe morto prima di aver visto il Cristo del Signore. Luca 2:27 Egli dunque, mosso dallo Spirito, venne nel tempio, e, come i genitori vi portavano il bambino Gesu', per fare a suo riguardo quanto prescriveva la legge, Luca 2:28 egli lo prese tra le braccia e benedisse Dio, dicendo: Luca 2:29 «Ora, Signore, lascia che il tuo servo muoia in pace secondo la tua parola, Luca 2:30 perche' i miei occhi hanno visto la tua salvezza, Luca 2:31 che tu hai preparato davanti a tutti i popoli; Luca 2:32 luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo Israele». Luca 2:33 E Giuseppe e la madre del bambino si meravigliavano delle cose che si dicevano di lui. Luca 2:34 Poi Simeone li benedisse e disse a Maria sua madre: «Ecco, costui e' posto per la caduta e per l'innalzamento di molti in Israele e per essere segno di contraddizione, Luca 2:35 e a te stessa una spada trafiggera' l'anima, affinche' siano svelati i pensieri di molti cuori». Luca 2:36 Vi era anche Anna, una profetessa, figlia di Fanuel, della tribu' di Aser, la quale era molto avanzata in eta', avendo vissuto dopo la sua verginita' sette anni con il marito. Luca 2:37 Ella era vedova e, sebbene avesse ormai ottantaquattro anni, non si allontanava mai dal tempio, servendo Dio notte e giorno con digiuni e preghiere. Luca 2:38 Sopraggiunta ella pure in quel momento, lodava il Signore e parlava di quel bambino a tutti coloro che aspettavano la redenzione in Gerusalemme. Gesu' fanciullo in mezzo ai dottori Luca 2:39 Ora, quando ebbero compiuto tutto quello che riguardava l'osservanza della legge del Signore, ritornarono in Galilea nella loro citta' di Nazaret. Luca 2:40 Intanto il bambino cresceva e si fortificava nello spirito, essendo ripieno di sapienza; e la grazia di Dio era su di lui. Luca 2:41 Or i suoi genitori si recavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Luca 2:42 E, quando egli compi dodici anni, essi salirono a Gerusalemme, secondo l'usanza della festa. Luca 2:43 Terminati quei giorni, mentre essi ritornavano, il fanciullo Gesu' rimase in Gerusalemme; ma Giuseppe e sua madre non lo sapevano. Luca 2:44 Supponendo che egli fosse nella comitiva, essi fecero una giornata di cammino, poi si misero a cercarlo fra i parenti e i conoscenti; Luca 2:45 e, non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme in cerca di lui. Luca 2:46 E avvenne che, tre giorni dopo, lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo ai dottori, intento ad ascoltarli e a far loro domande. Luca 2:47 E tutti quelli che l'udivano, stupivano della sua intelligenza e delle sue risposte. Luca 2:48 E, quando essi lo videro, rimasero stupiti, e sua madre gli disse: «Figlio, perche' ci hai fatto questo? Ecco, tuo padre ed io, angosciati, ti cercavamo!». Luca 2:49 Ma egli disse loro: «Perche' mi cercavate? Non sapevate che io devo occuparmi delle cose del Padre mio?». Luca 2:50 Ma essi non compresero le parole che aveva detto loro. Luca 2:51 Ed egli scese con loro, torno' a Nazaret e stava loro sottomesso. E sua madre serbava tutte queste parole nel suo cuore. Luca 2:52 E Gesu' cresceva in sapienza, in statura e in grazia davanti a Dio e agli uomini. Predicazione di Giovanni Battista Luca 3:1 Or nell'anno quindicesimo del regno di Tiberio Cesare, mentre Ponzio Pilato era governatore della Giudea. Erode tetrarca della Galilea, suo fratello Filippo tetrarca dell'Iturea e della regione della Traconitide e Lisania tetrarca dell'Abilene, Luca 3:2 sotto i sommi sacerdoti Anna e Caiafa, la parola di Dio fu indirizzata a Giovanni, figlio di Zaccaria, nel deserto. Luca 3:3 Egli allora percorse tutta la regione nei dintorni del Giordano, predicando un battesimo di ravvedimento per il perdono dei peccati, Luca 3:4 come sta scritto nel libro delle parole del profeta Isaia, che dice: «Ecco la voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, raddrizzate i suoi sentieri. Luca 3:5 Ogni valle sia colmata e ogni monte e colle sia abbassato; i luoghi tortuosi siano raddrizzati e le vie scabrose appianate Luca 3:6 e ogni carne vedra' la salvezza di Dio». Luca 3:7 Egli dunque diceva alle folle che andavano per essere da lui battezzate: «Razza di vipere, chi vi ha insegnato a fuggire dall'ira a venire? Luca 3:8 Fate dunque frutti degni del ravvedimento e non cominciate a dire dentro di voi: "Noi abbiamo Abrahamo per padre", perche' io vi dico che Dio puo' suscitare dei figli ad Abrahamo anche da queste pietre. Luca 3:9 E gia' la scure e' posta alla radice degli alberi; ogni albero quindi che non produce buon frutto sara' tagliato e gettato nel fuoco». Luca 3:10 Or le folle lo interrogavano, dicendo: «Che faremo noi dunque?». Luca 3:11 Allora egli, rispondendo, disse loro: «Chi ha due tuniche ne faccia parte a chi non ne ha, e chi ha da mangiare faccia altrettanto». Luca 3:12 Or vennero anche dei pubblicani per essere battezzati e gli chiesero: «Maestro, che dobbiamo fare.». Luca 3:13 Ed egli disse loro: «Non riscuotete nulla di piu' di quanto vi e' stato ordinato». Luca 3:14 Anche i soldati lo interrogarono dicendo: «E noi, che dobbiamo fare?». Ed egli disse loro: «Non fate estorsioni ad alcuno, non accusate falsamente alcuno e contentatevi della vostra paga». Luca 3:15 Ora il popolo era in attesa, e tutti si chiedevano in cuor loro se Giovanni fosse lui il Cristo, Luca 3:16 Giovanni rispose, dicendo a tutti: «Io vi battezzo con acqua; ma viene colui che e' piu' forte di me, al quale io non sono neppure degno di sciogliere il legaccio dei sandali; egli vi battezzera' con lo Spirito Santo e col fuoco. Luca 3:17 Egli ha in mano il suo ventilabro, per pulire interamente la sua aia e raccogliere il grano nel suo granaio; ma brucera' la pula con fuoco inestinguibile». Luca 3:18 Cosi egli evangelizzava il popolo, esortandolo in molti altri modi. Luca 3:19 Ora Erode, il tetrarca, essendo stato da lui ripreso a causa di Erodiade, moglie di suo fratello Filippo, e per tutte le malvagita' che egli aveva commesso, Luca 3:20 aggiunse a tutte le altre anche questa, cioe' di rinchiudere Giovanni in prigione. Battesimo di Gesu' Luca 3:21 Ora, come tutto il popolo era battezzato, anche Gesu' fu battezzato, e mentre stava pregando, il cielo si apri Luca 3:22 e lo Spirito Santo scese sopra di lui in forma corporea come di colomba; e dal cielo venne una voce, che diceva: «Tu sei il mio amato Figlio, in te mi sono compiaciuto!». Genealogia di Gesu' Luca 3:23 E Gesu' aveva circa trent'anni e lo si credeva figlio di Giuseppe, figlio di Eli; Luca 3:24 figlio di Matthat, figlio di Levi, figlio di Melchi, figlio di Ianna, figlio di Giuseppe; Luca 3:25 figlio di Mattathia, figlio di Amos, figlio di Naum, figlio di Esli, figlio di Naggai; Luca 3:26 figlio di Maath, figlio di Mattathia, figlio di Semei, figlio di Giuseppe, figlio di Giuda; Luca 3:27 figlio di Ioanna, figlio di Resa, figlio di Zorobabel, figlio di Salathiel, figlio di Neri; Luca 3:28 figlio di Melchi, figlio di Addi, figlio di Cosam, figlio di Elmodam, figlio di Er; Luca 3:29 figlio di Iose, figlio di Eliezer, figlio di Iorim, figlio di Matthat, figlio di Levi; Luca 3:30 figlio di Simeone, figlio di Giuda, figlio di Giuseppe, figlio di Ionan, figlio di Eliakim; Luca 3:31 figlio di Melea, figlio di Mena, figlio di Mattatha, figlio di Natan, figlio di Davide; Luca 3:32 figlio di Iesse, figlio di Obed, figlio di Booz, figlio di Salmon, figlio di Naasson; Luca 3:33 figlio di Aminadab, figlio di Aram, figlio di Esrom, figlio di Fares, figlio di Giuda; Luca 3:34 figlio di Giacobbe, figlio di Isacco, figlio di Abrahamo, figlio di Tara, figlio di Nacor; Luca 3:35 figlio di Seruk, figlio di Ragau, figlio di Pelek, figlio di Eber, figlio di Sela; Luca 3:36 figlio di Cainan, figlio di Arfacsad, figlio di Sem, figlio di Noe', figlio di Lamek; Luca 3:37 figlio di Mathusala, figlio di Enok, figlio di Iared, figlio di Mahalaleel, figlio di Cainan; Luca 3:38 figlio di Enos, figlio di Set, figlio di Adamo, di Dio. La tentazione Luca 4:1 Or Gesu', ripieno di Spirito Santo, ritorno' dal Giordano e fu condotto dallo Spirito nel deserto, Luca 4:2 e per quaranta giorni fu tentato dal diavolo; durante quei giorni non mangio' nulla; ma quando furono trascorsi, egli ebbe fame. Luca 4:3 E il diavolo gli disse: «Se tu sei il Figlio di Dio, di a questa pietra che diventi pane». Luca 4:4 Ma Gesu' gli rispose, dicendo: «Sta scritto: "L'uomo non vivra' soltanto di pane, ma di ogni parola di Dio"». Luca 4:5 Poi il diavolo lo condusse su di un alto monte e gli mostro' in un attimo tutti i regni del mondo. Luca 4:6 E il diavolo gli disse: «Io ti daro' tutto il potere di questi regni e la loro gloria, perche' essa mi e' stata data nelle mani e io la do a chi voglio. Luca 4:7 Se dunque tu prostrandoti mi adori, sara' tutta tua». Luca 4:8 Ma Gesu', rispondendo, gli disse: «Vattene via da me, Satana. Sta scritto: "Adora il Signore Dio tuo e servi a lui solo"». Luca 4:9 Poi lo condusse a Gerusalemme lo pose sull'orlo del tempio e gli disse: «"Se tu sei il Figlio di Dio, gettati giu' di qui; Luca 4:10 perche' sta scritto: "Egli comandera' ai suoi angeli attorno a te di custodirti. Luca 4:11 Ed essi ti sosterranno con le loro mani, affinche' il tuo piede non urti contro alcuna pietra"». Luca 4:12 E Gesu', rispondendo, gli disse: «e' stato detto: "Non tentare il Signore Dio tuo"». Luca 4:13 E, quando il diavolo ebbe finito ogni tentazione, si allontano' da lui, fino ad un certo tempo. Gesu' scacciato da Nazaret Luca 4:14 E Gesu', nella potenza dello Spirito se ne ritorno' in Galilea e la sua fama si sparse per tutta la regione all'intorno. Luca 4:15 Ed egli insegnava nelle loro sinagoghe, essendo onorato da tutti. Luca 4:16 Poi venne a Nazaret, dove era cresciuto e, com'era solito fare in giorno di sabato, entro' nella sinagoga e si alzo' per leggere. Luca 4:17 E gli fu dato in mano il libro del profeta Isaia; lo apri e trovo' quel passo dove era scritto: Luca 4:18 «Lo Spirito del Signore e' sopra di me, perche' mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato per guarire quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberazione ai prigionieri e il recupero della vista ai ciechi, per rimettere in liberta' gli oppressi, Luca 4:19 e per predicare l'anno accettevole del Signore». Luca 4:20 Poi, chiuso il libro e resolo all'inserviente, si pose a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi su di lui. Luca 4:21 Allora comincio' a dir loro: «Oggi questa Scrittura si e' adempiuta nei vostri orecchi». Luca 4:22 E tutti gli rendevano testimonianza e si meravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: «Non e' costui il figlio di Giuseppe?». Luca 4:23 Ed egli disse loro: «Certamente voi mi citerete questo proverbio: "Medico, cura te stesso"; tutto cio' che abbiamo udito essere avvenuto a Capernaum, fallo anche qui nella tua patria». Luca 4:24 Ma egli disse: «In verita' vi dico che nessun profeta e' ben accetto nella sua patria. Luca 4:25 Vi dico in verita' che al tempo di Elia, quando il cielo fu serrato tre anni e sei mesi e vi fu una grande fame in tutto il paese, vi erano molte vedove in Israele; Luca 4:26 eppure a nessuna di loro fu mandato Elia, se non a una donna vedova in Sarepta di Sidone. Luca 4:27 E al tempo del profeta Eliseo vi erano molti lebbrosi in Israele; eppure nessuno di loro fu mondato, eccetto Naaman il Siro». Luca 4:28 Nell'udire queste cose, tutti nella sinagoga furono presi dall'ira. Luca 4:29 E, levatisi, lo cacciarono dalla citta' e lo condussero fino al ciglio della sommita' del monte, su cui la loro citta' era edificata, per precipitarlo giu'. Luca 4:30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne ando'. Luca 4:31 Poi discese a Capernaum, citta' della Galilea, e nei giorni di sabato insegnava alla gente. Luca 4:32 Ed essi stupivano del suo insegnamento, perche' la sua parola era con autorita'. Guarigione dell'indemoniato di Capernaum Luca 4:33 Or nella sinagoga c'era un uomo posseduto da uno spirito di un demone immondo, che si mise a gridare a gran voce, Luca 4:34 dicendo: «Ah, che vi e' fra noi e te, o Gesu' Nazareno? Sei tu venuto per distruggerci? Io so chi tu sei: Il Santo di Dio!». Luca 4:35 Ma Gesu' lo sgrido', dicendo: «Ammutolisci ed esci da costui!». E il demone, dopo averlo gettato in mezzo a loro usci da lui senza fargli alcun male. Luca 4:36 Allora tutti furono presi da stupore e si dicevano l'un l'altro: «Che parola e' mai questa? Egli comanda con autorita' e potenza agli spiriti immondi, e questi escono». Luca 4:37 E la fama di lui si diffondeva in ogni luogo della regione all'intorno. Guarigione della suocera di Simone Luca 4:38 Uscito poi dalla sinagoga, Gesu' entro' in casa di Simone. Or la suocera di Simone era stata colpita da una grande febbre; e gli fecero richiesta per lei. Luca 4:39 Ed egli, chinatosi su di lei, sgrido' la febbre e questa la lascio'; ed ella, alzatasi prontamente, si mise a servirli. Luca 4:40 Al tramontar del sole, tutti coloro che avevano degli infermi colpiti da varie malattie li condussero da lui; ed egli, imposte le mani su ciascuno di loro, li guari. Luca 4:41 Da molti uscivano i demoni, gridando e dicendo: «Tu sei il Cristo, il Figlio di Dio». Ma egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perche' sapevano che egli era il Cristo. Luca 4:42 Poi, fattosi giorno, egli usci e ando' in un luogo deserto. Ma le folle lo cercavano e lo raggiunsero; e lo trattenevano perche' non andasse via da loro. Luca 4:43 Ma egli disse loro: «Bisogna che io annunzi la buona novella del regno di Dio anche alle altre citta', perche' sono stato mandato per questo». Luca 4:44 E andava predicando nelle sinagoghe della Galilea. La pesca miracolosa; i primi discepoli Luca 5:1 Or avvenne che, mentre egli si trovava sulla riva del lago di Gennesaret e la folla gli si stringeva attorno per ascoltare la parola di Dio, Luca 5:2 vide due barche ormeggiate alla riva del lago, dalle quali erano scesi i pescatori e lavavano le reti. Luca 5:3 Allora sali su una delle barche, che era di Simone, e lo prego' di scostarsi un poco da terra. Postosi a sedere, ammaestrava le folle dalla barca. Luca 5:4 E, quando ebbe finito di parlare, disse a Simone: «Prendi il largo, e calate le vostre reti per pescare». Luca 5:5 E Simone, rispondendo, gli disse: «Maestro, ci siamo affaticati tutta la notte e non abbiamo preso nulla; pero', alla tua parola, calero' la rete». Luca 5:6 E, fatto cio', presero una tale quantita' di pesci che la rete si rompeva. Luca 5:7 Allora fecero cenno ai loro compagni, che erano nell'altra barca, perche' venissero ad aiutarli. Ed essi vennero e riempirono tutt'e due le barche, tanto che stavano affondando. Luca 5:8 Vedendo questo, Simon Pietro si getto' ai piedi di Gesu', dicendo: «Signore allontanati da me perche' sono un uomo peccatore». Luca 5:9 Infatti Pietro e tutti quelli che erano con lui furono presi da grande stupore, per la quantita' di pesci che avevano preso. Luca 5:10 Lo stesso avvenne pure a Giacomo e a Giovanni, figli di Zebedeo, che erano compagni di Simone. Allora Gesu' disse a Simone: «Non temere; da ora in avanti tu sarai pescatore di uomini vivi». Luca 5:11 Essi quindi, tirate in secco le barche, lasciarono ogni cosa e lo seguirono. Guarigione di un lebbroso Luca 5:12 Or avvenne che, mentre egli si trovava in una di quelle citta', ecco un uomo tutto coperto di lebbra che, veduto Gesu', si prostro' con la faccia a terra e lo prego', dicendo: «Signore, se tu vuoi, tu puoi mondarmi». Luca 5:13 Allora egli, distesa la mano, lo tocco' dicendo: «Si, lo voglio, sii mondato». E subito la lebbra lo lascio'. Luca 5:14 E Gesu' gli comando': «Non dirlo a nessuno; ma va mostrati al sacerdote e fa' un'offerta per la tua purificazione, come ha prescritto Mose', affinche' cio' serva loro di testimonianza». Luca 5:15 E la sua fama si diffondeva sempre piu'; e grandi folle si radunavano per udirlo e per essere da lui guarite dalle loro infermita'. Luca 5:16 Ma egli si ritirava in luoghi solitari e pregava. Guarigione di un paralitico Luca 5:17 Or un giorno avvenne che, mentre egli insegnava, erano presenti, seduti, dei farisei e dei dottori della legge, i quali erano venuti da tutti i villaggi della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui, per compiere guarigioni. Luca 5:18 Ed ecco, alcuni uomini portavano sopra un letto un uomo paralitico e cercavano di portarlo dentro e di metterlo davanti a lui. Luca 5:19 Ma, non riuscendo ad introdurlo a causa della folla, salirono sul tetto della casa e lo calarono attraverso le tegole con il lettuccio, proprio in mezzo, davanti a Gesu'. Luca 5:20 Ed egli, veduta la loro fede, disse a quello: «Uomo, i tuoi peccati ti sono perdonati». Luca 5:21 Allora gli scribi e i farisei cominciarono a ragionare, dicendo: «Chi e' costui che pronunzia bestemmie? Chi puo' togliere i peccati se non Dio solo?». Luca 5:22 Ma Gesu' conosciuti i loro pensieri, prese la parola e disse loro: «Che ragionate nei vostri cuori? Luca 5:23 Che cosa e' piu' facile dire: "I tuoi peccati ti sono perdonati", oppure dire: "Alzati e cammina"? Luca 5:24 Ora, affinche' sappiate che il Figlio dell'uomo ha autorita' sulla terra di perdonare i peccati, io ti dico, (disse al paralitico), alzati, prendi il tuo lettuccio e va' a casa tua». Luca 5:25 E subito quell'uomo si alzo' davanti a loro, prese il lettuccio su cui era disteso e se ne ando' a casa sua, glorificando Dio. Luca 5:26 E tutti furono presi da stupore e glorificavano Dio. E, pieni di paura, dicevano: «Oggi abbiamo visto delle cose sorprendenti». Vocazione di Levi Luca 5:27 E, dopo queste cose, egli usci e vide un pubblicano di nome Levi che sedeva al banco delle imposte, e gli disse: «Seguimi». Luca 5:28 Ed egli, lasciata ogni cosa, si alzo' e lo segui. Luca 5:29 Poi Levi gli preparo' un gran banchetto in casa sua, e una grande folla di pubblicani e di altri erano a tavola con loro. Luca 5:30 Ma gli scribi e i farisei di quel luogo mormoravano contro i discepoli di Gesu', dicendo: «Perche' mangiate e bevete con i pubblicani e i peccatori?». Luca 5:31 E Gesu', rispondendo, disse loro: «Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Luca 5:32 Io non sono venuto a chiamare a ravvedimento i giusti, ma i peccatori». Del digiuno Luca 5:33 Allora essi gli dissero: «Perche' i discepoli di Giovanni e anche quelli dei farisei digiunano spesso e fanno preghiere, mentre i tuoi mangiano e bevono?». Luca 5:34 Ed egli disse loro: «Potete voi far digiunare gli intimi amici dello sposo, mentre lo sposo e' con loro? Luca 5:35 Ma verranno i giorni in cui lo sposo sara' loro tolto e allora, in quei giorni, digiuneranno». Luca 5:36 Inoltre disse loro una parabola: «Nessuno cuce un pezzo di un vestito nuovo sopra un vestito vecchio; altrimenti si trova con il nuovo strappato, e il pezzo tolto dal nuovo non si adatta al vecchio. Luca 5:37 E nessuno mette vino nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino nuovo rompe gli otri, ed esso si spande e gli otri vanno perduti. Luca 5:38 Ma bisogna mettere il vino nuovo in otri nuovi, cosi tutti e due si conservano. Luca 5:39 Nessuno poi, avendo bevuto del vino vecchio, ne vuole subito del nuovo, perche' egli dice: "Il vecchio e' migliore"». Gesu', signore del sabato Luca 6:1 Or avvenne in un giorno di sabato, dopo il grande sabato, che egli camminava attraverso i campi di grano, ed i suoi discepoli coglievano delle spighe e le mangiavano, sfregandole con le mani. Luca 6:2 E alcuni dei farisei dissero loro: «Perche' fate cio' che non e' lecito fare nei giorni di sabato?». Luca 6:3 Ma Gesu', rispondendo, disse loro: «Non avete voi letto cio' che fece Davide e coloro che erano con lui quando ebbe fame? Luca 6:4 Come egli entro' nella casa di Dio, prese i pani della presentazione, e ne mangio' e ne diede anche a quelli che erano con lui, sebbene non fosse lecito mangiarne se non ai soli sacerdoti?». Luca 6:5 Poi disse loro: «Il Figlio dell'uomo e' signore anche del sabato». Guarigione dell'uomo dalla mano secca Luca 6:6 Or avvenne in un altro sabato che egli entro' nella sinagoga e insegnava; or la' c'era un uomo la cui mano destra era secca. Luca 6:7 E i farisei e gli scribi lo stavano osservando se lo avesse guarito di sabato per poi accusarlo. Luca 6:8 Ma egli conosceva i loro pensieri e disse all'uomo dalla mano secca: «Alzati e mettiti qui nel mezzo». Ed egli si alzo' in piedi. Luca 6:9 Quindi Gesu' disse loro: «Io vi domando: e' lecito, nei giorni di sabato fare del bene o del male, salvare una persona o ucciderla?». Luca 6:10 E, volgendo lo sguardo intorno su tutti loro, disse a quell'uomo: «Stendi la tua mano!». Ed egli lo fece, e la sua mano fu resa sana come l'altra. Luca 6:11 Ma essi furono pieni di rabbia e discutevano fra loro che cosa potessero fare a Gesu'. Elezione dei dodici Luca 6:12 Or avvenne in quei giorni che egli se ne ando' sul monte a pregare, e passo' la notte in preghiera a Dio. Luca 6:13 E quando fu giorno, chiamo' a se' i suoi discepoli, e ne scelse dodici ai quali diede anche il nome di apostoli: Luca 6:14 Simone, che soprannomino' Pietro, e Andrea suo fratello, Giacomo e Giovanni, Filippo e Bartolomeo, Luca 6:15 Matteo e Tommaso, Giacomo d'Alfeo e Simone, chiamato Zelota, Luca 6:16 Giuda, fratello di Giacomo e Giuda Iscariota, che fu anche il traditore. Il sermone ai piedi del monte Luca 6:17 Poi, sceso con loro, si fermo' in un luogo pianeggiante, con la folla dei suoi discepoli e con un gran numero di popolo da tutta la Giudea, da Gerusalemme e dal litorale di Tiro e di Sidone, che erano venuti per udirlo e per essere guariti dalle loro malattie; Luca 6:18 e anche quelli che erano tormentati da spiriti immondi erano guariti. Luca 6:19 E tutta la folla cercava di toccarlo, perche' da lui usciva una potenza che guariva tutti. Luca 6:20 Quindi egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: «Beati voi, poveri perche' vostro e' il regno di Dio. Luca 6:21 Beati voi, che ora avete fame, perche' sarete saziati. Beati voi, che ora piangete, perche' riderete. Luca 6:22 Beati voi, quando gli uomini vi odieranno, vi scomunicheranno e vitupereranno, e bandiranno il vostro nome come malvagio, a causa del Figlio dell'uomo. Luca 6:23 Rallegratevi in quel giorno e saltate di gioia, perche' ecco, il vostro premio e' grande in cielo, nello stesso modo infatti i loro padri trattavano i profeti. Luca 6:24 Ma guai a voi ricchi, perche' avete la vostra consolazione. Luca 6:25 Guai a voi che siete sazi, perche' avrete fame. Guai a voi che ora ridete perche' farete cordoglio e piangerete. Luca 6:26 Guai a voi, quando tutti gli uomini diranno bene di voi, perche' allo stesso modo facevano i padri loro verso i falsi profeti. Luca 6:27 Ma io dico a voi che udite: Amate i vostri nemici; fate del bene a coloro che vi odiano. Luca 6:28 Benedite coloro che vi maledicono e pregate per coloro che vi maltrattano. Luca 6:29 Se qualcuno ti percuote su una guancia, porgigli anche l'altra; e a chi ti toglie il mantello, non impedire di prenderti anche la tunica. Luca 6:30 Da' a chiunque ti chiede; e se qualcuno ti toglie il tuo, non glielo ridomandare. Luca 6:31 Ma come volete che gli uomini facciano a voi, cosi fate a loro. Luca 6:32 Ma se amate coloro che vi amano, che merito ne avrete? Poiche' anche i peccatori amano coloro che li amano. Luca 6:33 E se fate del bene a coloro che vi fanno del bene, che merito ne avrete? Poiche' i peccatori fanno lo stesso. Luca 6:34 E se prestate a coloro dai quali sperate di riavere, che merito ne avrete? Anche i peccatori prestano ai peccatori, per riceverne altrettanto. Luca 6:35 Ma amate i vostri nemici, fate del bene e prestate senza sperarne nulla, e il vostro premio sara' grande e sarete i figli dell'Altissimo, perche' egli e' benigno verso gli ingrati e i malvagi. Luca 6:36 Siate dunque misericordiosi, come anche il Padre vostro e' misericordioso. Luca 6:37 Non giudicate e non sarete giudicati; non condannate e non sarete condannati; perdonate e vi sara' perdonato. Luca 6:38 Date e vi sara' dato: una buona misura, pigiata, scossa e traboccante vi sara' versata in seno, perche' con la misura con cui misurate, sara' altresi misurato a voi». Luca 6:39 Poi egli disse loro una parabola: «Puo' un cieco far da guida a un altro cieco? Non cadranno tutti e due nella fossa? Luca 6:40 Nessun discepolo e' da piu' del suo maestro, anzi ogni discepolo ben addestrato sara' come il suo maestro. Luca 6:41 Ora, perche' guardi la pagliuzza che e' nell'occhio di tuo fratello e non scorgi la trave che e' nel tuo proprio occhio? Luca 6:42 O come puoi dire al tuo fratello: "Fratello, lascia che tolga la pagliuzza che e' nel tuo occhio", quando tu stesso non vedi la trave che e' nel tuo proprio occhio? Ipocrita, togli prima la trave dal tuo occhio e allora potrai vedere bene per togliere la pagliuzza dall'occhio di tuo fratello. Luca 6:43 Poiche' non c'e' albero buono che faccia frutto cattivo, ne' albero cattivo che faccia frutto buono. Luca 6:44 Ogni albero infatti lo si riconosce dal proprio frutto, perche' non si raccolgono fichi dalle spine e non si vendemmia uva da un rovo. Luca 6:45 L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore trae il bene; e l'uomo malvagio dal malvagio tesoro del suo cuore trae il male, perche' la bocca di uno parla dall'abbondanza del cuore. Luca 6:46 Ora, perche' mi chiamate, "Signore, Signore", e non fate quello che dico? Luca 6:47 Chiunque viene a me, e ode le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrero' a chi e simile. Luca 6:48 Egli e' simile ad un uomo che, costruendo una casa, ha scavato molto profondo e ha posto il fondamento sopra la roccia, e venuta una piena, il torrente ha investito quella casa, ma non l'ha potuta scrollare perche' era stata fondata sulla roccia. Luca 6:49 Chi invece le ha udite e non le ha messe in pratica, e' simile a un uomo che ha edificato una casa sopra la terra senza fondamento; quando il torrente l'ha investita, essa e' subito caduta, e la sua rovina e' stata grande». Il centurione di Capernaum Luca 7:1 Ora, dopo che ebbe terminato tutto questo suo discorso al popolo che udiva, entro' in Capernaum. Luca 7:2 Ora il servo di un centurione, che gli era molto caro, era malato e stava per morire. Luca 7:3 E il centurione, avendo sentito parlare di Gesu', gli mando' alcuni anziani dei Giudei, pregandolo di venire a guarire il suo servo. Luca 7:4 Ed essi, giunti da Gesu', lo pregarono con insistenza dicendo: «Egli merita che tu gli conceda questo, Luca 7:5 perche' egli ama la nostra nazione, ed e' stato lui a costruirci la sinagoga». Luca 7:6 Allora Gesu' ando' con loro. Egli non era molto lontano dalla casa, quando il centurione gli mando' degli amici per dirgli: «Signore, non disturbarti, perche' io non sono degno che tu entri sotto il mio tetto. Luca 7:7 Per questo neppure mi sono ritenuto degno di venire da te; ma di una parola e il mio servo sara' guarito. Luca 7:8 Poiche' anch'io sono un uomo sottoposto all'autorita' altrui e ho sotto di me dei soldati, e dico ad uno: "Va'", ed egli va, e a un altro: "Vieni", ed egli viene, e al mio servo: "Fa' questo", ed egli lo fa». Luca 7:9 Quando Gesu' udi queste cose si meraviglio' di lui e, rivolgendosi alla folla che lo seguiva, disse: «Io vi dico, che neppure in Israele ho trovato una fede cosi grande». Luca 7:10 E, quando gli inviati fecero ritorno a casa, trovarono il servo, che era stato infermo, guarito. Il figlio della vedova di Nain Luca 7:11 E il giorno dopo egli si reco' in una citta', chiamata Nain; e con lui andavano molti dei suoi discepoli e una grande folla. Luca 7:12 E quando fu vicino alla porta della citta', ecco che si portava a seppellire un morto, figlio unico di sua madre, che era vedova; e una grande folla della citta' era con lei. Luca 7:13 Appena la vide, il Signore ne ebbe compassione e le disse: «Non piangere!». Luca 7:14 Accostatosi, tocco' la bara, e i portatori si fermarono, allora egli disse: «Giovinetto, io ti dico, alzati!». Luca 7:15 E il morto si mise a sedere e comincio' a parlare. E Gesu' lo consegno' a sua madre. Luca 7:16 Allora furono tutti presi da meraviglia e glorificavano Dio, dicendo: «Un grande profeta e' sorto fra noi» e: «Dio ha visitato il suo popolo». Luca 7:17 E questo detto a suo riguardo si sparse per tutta la Giudea e per tutta la regione all'intorno. L'ambasciata di Giovanni Luca 7:18 Or Giovanni venne informato dai suoi discepoli di tutte queste cose. Luca 7:19 E Giovanni, chiamati a se' due dei suoi discepoli, li mando' da Gesu' a dirgli: «Sei tu colui che ha da venire, oppure dobbiamo aspettarne un altro?». Luca 7:20 Quegli uomini, dunque, andarono da lui e gli dissero: «Giovanni Battista ci ha mandati da te, a dirti: "Sei tu colui che deve venire, oppure dobbiamo aspettarne un altro?"». Luca 7:21 In quella stessa ora Gesu' ne guari molti da infermita', da calamita' e da spiriti maligni, e a molti ciechi dono' la vista. Luca 7:22 E Gesu', rispondendo, disse loro: «Andate e riferite a Giovanni cio' che avete visto e udito: i ciechi recuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risuscitano, e l'evangelo e' annunziato ai poveri. Luca 7:23 E beato e' colui che non si scandalizza di me!». Luca 7:24 Quando i messaggeri di Giovanni se ne furono andati, egli prese a dire alle folle riguardo a Giovanni: «Che cosa siete andati a vedere nel deserto? Una canna agitata dal vento? Luca 7:25 Ma che cosa siete andati a vedere? Un uomo vestito con morbide vesti? Ecco, coloro che portano splendide vesti e vivono in delizie stanno nei palazzi dei re. Luca 7:26 Ma che cosa siete andati a vedere? Un profeta? Si, vi dico, ancor piu' di un profeta. Luca 7:27 Egli e' colui del quale e' scritto: "Ecco, io mando il mio messaggero davanti alla tua faccia, il quale preparera' la tua strada davanti a te". Luca 7:28 Perche' io vi dico che fra i nati di donna, non vi e' alcun profeta piu' grande di Giovanni Battista; tuttavia il minimo nel regno di Dio e' piu' grande di lui». Luca 7:29 E tutto il popolo che lo aveva udito, e i pubblicani riconobbero la giustizia di Dio, e si fecero battezzare del battesimo di Giovanni. Luca 7:30 Ma i farisei e i dottori della legge respinsero il disegno di Dio per loro e non si fecero battezzare. Luca 7:31 Allora il Signore disse: «A che cosa dunque paragonero' gli uomini di questa generazione? E a chi somigliano? Luca 7:32 Sono simili ai fanciulli che siedono in piazza e gridano gli uni agli altri, dicendo: "Noi vi abbiamo suonato il flauto e non avete ballato, vi abbiamo cantato dei lamenti e non avete pianto". Luca 7:33 e' venuto infatti Giovanni Battista che non mangia pane ne' beve vino, e voi dite: "Egli ha un demone". Luca 7:34 e' venuto il Figlio dell'uomo che mangia e beve voi dite: "Ecco un mangione e un beone, amico dei pubblicani e dei peccatori". Luca 7:35 Ma alla sapienza e' stata fatta giustizia da tutti i suoi figli». La peccatrice che unge i piedi di Gesu' Luca 7:36 Or uno dei farisei lo invito' a mangiare con lui; ed egli, entrato in casa del fariseo, si mise a tavola. Luca 7:37 Ed ecco una donna della citta', che era una peccatrice, saputo che egli era a tavola in casa del fariseo, porto' un vaso di alabastro pieno di olio profumato. Luca 7:38 E, stando ai suoi piedi, di dietro piangendo, comincio' a bagnargli di lacrime i piedi e ad asciugarli con i capelli del suo capo; e glieli baciava e li ungeva con l'olio profumato. Luca 7:39 Al vedere questo, il fariseo che lo aveva invitato disse fra se': «Se costui fosse un profeta, saprebbe chi e quale genere di persona e la donna che lo tocca perche' e' una peccatrice». Luca 7:40 E Gesu', rispondendo, gli disse: «Simone, ho qualche cosa da dirti». Ed egli disse: «Maestro, di pure». Luca 7:41 E Gesu' gli disse: «Un creditore aveva due debitori; l'uno gli doveva cinquecento denari e l'altro cinquanta. Luca 7:42 Non avendo essi di che pagare, egli condono' il debito ad entrambi. Secondo te, chi di loro lo amera' di piu'?». Luca 7:43 E Simone, rispondendo, disse: «Suppongo sia colui, al quale egli ha condonato di piu'». E Gesu' gli disse: «Hai giudicato giustamente». Luca 7:44 Poi, volgendosi verso la donna, disse a Simone: «Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua e tu non mi hai dato dell'acqua per lavare i piedi lei invece mi ha bagnato i piedi con le lacrime e li ha asciugati con i capelli del suo capo. Luca 7:45 Tu non mi hai dato neppure un bacio, ma lei da quando sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. Luca 7:46 Tu non mi hai unto il capo di olio ma lei, ha unto i miei piedi di olio profumato. Luca 7:47 Percio' ti dico che i suoi molti peccati le sono perdonati, perche' ha molto amato; ma colui al quale poco e' perdonato, poco ama». Luca 7:48 Poi disse a lei: «I tuoi peccati ti sono perdonati». Luca 7:49 Allora quelli che erano a tavola con lui cominciarono a dire fra loro: «Chi e' costui che perdona anche i peccati?». Luca 7:50 Ma Gesu' disse alla donna: «La tua fede ti ha salvata; va' in pace!». Le donne che servivano Gesu' Luca 8:1 E in seguito avvenne che egli andava attorno per le citta' e i villaggi, predicando e annunziando la buona novella del regno di Dio; con lui vi erano i dodici, Luca 8:2 e certe donne, che erano state guarite da spiriti maligni e da infermita': Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demoni, Luca 8:3 Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode, Susanna e molte altre, le quali lo sostenevano con i loro beni. Parabola del seminatore Luca 8:4 Ora, mentre si radunava una grande folla ed accorreva a lui gente da ogni citta', egli disse in parabola: Luca 8:5 «Un seminatore usci a seminare la sua semente; e mentre egli seminava una parte cadde lungo la via, fu calpestata e gli uccelli del cielo la mangiarono. Luca 8:6 Un'altra parte cadde sulla roccia e, appena germogliata, secco' per mancanza di umidita'. Luca 8:7 Un'altra parte cadde fra le spine; e le spine, cresciute insieme, la soffocarono. Luca 8:8 Una parte invece cadde in buona terra, germoglio' e frutto' il cento per uno». Dette queste cose, esclamo': «Chi ha orecchi da udire, oda!». Luca 8:9 Allora i suoi discepoli gli domandarono che cosa significasse quella parabola. Luca 8:10 Ed egli disse: «A voi e' dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri essi sono proposti in parabole, affinche' vedendo non vedano e udendo non intendano. Luca 8:11 Or questo e' il significato della parabola: La semente e' la parola di Dio. Luca 8:12 Quelli lungo la strada sono coloro che odono la parola, ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal loro cuore, affinche' non credano e non siano salvati. Luca 8:13 Quelli sulla roccia sono coloro che, quando ascoltano, ricevono la parola con gioia; costoro pero' non hanno radice, credono per un certo tempo, ma al momento della prova, si tirano indietro. Luca 8:14 E la parte che e' caduta fra le spine sono coloro che hanno udito la parola; ma, strada facendo, sono soffocati dalle sollecitudini, dalle ricchezze e dai piaceri di questa vita, e non giungono a maturita'. Luca 8:15 Ma la parte che e' caduta in buona terra sono coloro che, dopo aver udita la parola, la ritengono in un cuore onesto e buono e portano frutto con perseveranza». Parabola della lampada Luca 8:16 «E nessuno, accesa una lampada, la copre con un vaso o la mette sotto il letto, ma la mette sul candeliere, affinche' coloro che entrano vedano la luce. Luca 8:17 Poiche' non vi e' nulla di nascosto che non sara' manifestato, ne' di segreto che non debba essere conosciuto e portato alla luce. Luca 8:18 Fate dunque attenzione a come ascoltate, perche' a chi ha sara' dato, ma a chi non ha sara' tolto anche quello che pensa di avere». La famiglia di Gesu' Luca 8:19 Or sua madre e i suoi fratelli vennero da lui, ma non potevano avvicinarlo a causa della folla. Luca 8:20 E da alcuni gli fu riferito: «Tua madre e i tuoi fratelli sono la' fuori e ti vogliono vedere». Luca 8:21 Ma egli, rispondendo, disse loro: «Mia madre e i miei fratelli sono quelli che odono la parola di Dio e la mettono in pratica». Gesu' acqueta la tempesta Luca 8:22 Ora uno di quei giorni avvenne che egli sali su una barca con i suoi discepoli e disse loro: «Passiamo all'altra riva del lago». Ed essi presero il largo. Luca 8:23 Mentre navigavano, egli si addormento'; e un turbine di vento si abbatte' sul lago, tanto che la barca si riempiva, ed erano in pericolo. Luca 8:24 Allora essi, accostatisi, lo svegliarono, dicendo: «Maestro, maestro, noi periamo!». Ed egli, destatosi, sgrido' il vento e la furia dell'acqua; e questi si acquetarono e si fece bonaccia. Luca 8:25 E Gesu' disse ai suoi discepoli: «Dov'e' la vostra fede?». Ed essi, impauriti, si meravigliavano e si dicevano l'un l'altro: «Chi e' mai costui, che comanda anche al vento e all'acqua, e gli ubbidiscono?». L'indemoniato Gadareno Luca 8:26 Poi navigarono verso la regione dei Gadareni che sta di fronte alla Galilea; Luca 8:27 e, quando scese a terra, gli venne incontro un uomo di quella citta', il quale gia' da lungo tempo era posseduto da demoni, e non indossava vesti, e non abitava in alcuna casa, ma tra i sepolcri. Luca 8:28 Quando vide Gesu', lancio' un grido, gli si getto' ai piedi e disse a gran voce: «Che vi e' fra me e te, o Gesu', Figlio del Dio Altissimo? Ti prego, non tormentarmi!». Luca 8:29 Gesu' comandava infatti allo spirito immondo di uscire da quell'uomo, perche' molte volte se ne era impossessato e, benche' fosse stato legato con catene e con ceppi e fosse sorvegliato, egli spezzava i legami ed era spinto dal demone nei deserti. Luca 8:30 E Gesu' lo interrogo', dicendo: «Qual e' il tuo nome?». Ed egli disse: «Legione». Perche' molti demoni erano entrati in lui. Luca 8:31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro di andare nell'abisso. Luca 8:32 Or c'era la' un numeroso branco di porci che pascolavano sul monte, e quei demoni lo pregarono che permettesse loro di entrare in quelli. Ed egli lo permise loro. Luca 8:33 I demoni allora, usciti da quell'uomo, entrarono nei porci, e quel branco si precipito' dal dirupo nel lago ed annego'. Luca 8:34 E quando videro cio' che era accaduto, quelli che li custodivano fuggirono e andarono a portare la notizia in citta' e per le campagne. Luca 8:35 La gente allora usci per vedere cio' che era accaduto e venne da Gesu', e trovo' l'uomo dal quale erano usciti i demoni seduto ai piedi di Gesu', vestito e sano di mente, ed ebbe paura. Luca 8:36 Or quelli che avevano visto l'accaduto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato liberato. Luca 8:37 Allora tutta la popolazione della regione dei Gadareni, chiese a Gesu' di allontanarsi da loro, perche' erano in preda a un grande spavento. E Gesu', salito sulla barca, torno' indietro. Luca 8:38 Intanto l'uomo, da cui erano usciti i demoni, lo pregava di poter restare con lui; ma Gesu' lo congedo', dicendo: Luca 8:39 «Ritorna a casa tua e racconta quali grandi cose Dio ha fatto per te». Ed egli se ne ando' per tutta la citta' proclamando le grandi cose che Gesu' aveva fatto per lui. La donna dal flusso di sangue; la figlia di Iairo Luca 8:40 Or avvenne che, quando Gesu' fu ritornato, la folla lo accolse perche' tutti lo aspettavano. Luca 8:41 Ed ecco venire un uomo di nome Iairo, che era capo della sinagoga; gettatosi ai piedi di Gesu', lo pregava di andare a casa sua, Luca 8:42 perche' egli aveva una figlia unica di circa dodici anni, che stava per morire. Or mentre vi andava, la folla gli si accalcava attorno. Luca 8:43 E una donna, che aveva un flusso di sangue da dodici anni ed aveva speso con i medici tutti i suoi beni senza poter essere guarita da alcuno, Luca 8:44 si avvicino' di dietro e tocco' il lembo del suo vestito, e in quell'istante il suo flusso di sangue si arresto'. Luca 8:45 E Gesu' disse: «Chi mi ha toccato?». Siccome tutti lo negavano, Pietro e coloro che erano con lui dissero: «Maestro, le folle ti stringono e ti premono e tu dici: "Chi mi ha toccato?"». Luca 8:46 Ma Gesu' disse: «Qualcuno mi ha toccato, perche' ho sentito che una potenza e' uscita da me». Luca 8:47 Allora la donna, vedendo che non era rimasta inosservata, venne tutta tremante e, gettandosi ai suoi piedi, gli dichiaro' in presenza di tutto il popolo per quale motivo lo aveva toccato e come era stata guarita all'istante. Luca 8:48 Ed egli le disse: «Fatti animo, figliola; la tua fede ti ha guarita; va' in pace!». Luca 8:49 Mentre egli parlava ancora, venne uno dalla casa del capo della sinagoga, e gli disse: «La tua figlia e' morta, non disturbare il maestro». Luca 8:50 Ma Gesu', udito cio', gli disse: «Non temere; credi solamente ed ella sara' guarita». Luca 8:51 Giunto alla casa, non permise ad alcuno di entrare, eccetto Pietro, Giovanni e Giacomo, e il padre e la madre della fanciulla. Luca 8:52 Or tutti piangevano e facevano cordoglio per lei. Ma egli disse: «Non piangete; ella non e' morta, ma dorme». Luca 8:53 Ed essi lo deridevano, sapendo che era morta. Luca 8:54 Ma egli, dopo aver messo tutti fuori, le prese la mano ed esclamo' dicendo: «Fanciulla, alzati!». Luca 8:55 E il suo spirito ritorno' in lei e subito ella si alzo'; Gesu' poi comando' che le si desse da mangiare. Luca 8:56 E i suoi genitori rimasero stupefatti. Ma Gesu' raccomando' loro di non dire a nessuno quanto era accaduto. La missione dei dodici Luca 9:1 Poi, chiamati insieme i suoi dodici discepoli, diede loro potere ed autorita' sopra tutti i demoni e di guarire le malattie. Luca 9:2 E li mando' a predicare il regno di Dio e a guarire i malati. Luca 9:3 E disse loro: «Non prendete nulla per il viaggio: ne' bastoni, ne' sacca, ne' pane, ne' denari, e non abbiate due tuniche ciascuno. Luca 9:4 In qualunque casa entrerete, la' rimanete e da quella ripartite. Luca 9:5 Se poi alcuni non vi ricevono, uscendo da quella citta', scuotete anche la polvere dai vostri piedi, in testimonianza contro di loro». Luca 9:6 Allora essi partirono e andavano per i villaggi; evangelizzando e operando guarigioni dovunque. Erode il tetrarca e Giovanni Battista Luca 9:7 Or Erode, il tetrarca, senti parlare di tutte le cose fatte da Gesu' e ne era perplesso, perche' alcuni dicevano che Giovanni era risuscitato dai morti, Luca 9:8 altri invece che Elia era apparso, e altri ancora che era risuscitato uno degli antichi profeti. Luca 9:9 Ma Erode disse: «Giovanni l'ho decapitato io; chi e' dunque costui del quale sento dire tali cose?». E cercava di vederlo Prima moltiplicazione dei pani Luca 9:10 Quando gli apostoli ritornarono, raccontarono a Gesu' tutte le cose che avevano fatto. Allora egli li prese con se' e si ritiro' in disparte in un luogo deserto di una citta', detta Betsaida. Luca 9:11 Ma quando le folle lo vennero a sapere, lo seguirono; ed egli le accolse e parlava loro del regno di Dio, e guariva coloro che avevano bisogno di guarigione. Luca 9:12 Or il giorno cominciava a declinare; e i dodici, accostatisi, gli dissero: «Congeda la folla, perche' se ne vada per i villaggi e per le campagne d'intorno a trovare alloggio e nutrimento perche' qui siamo in un luogo deserto». Luca 9:13 Ma egli disse loro: «Date voi ad essi da mangiare». Essi risposero: «Noi non abbiamo altro che cinque pani e due pesci, a meno che andiamo noi stessi a comprare dei viveri per tutta questa gente». Luca 9:14 Erano infatti circa cinquemila uomini. Ma egli disse ai suoi discepoli: «Fateli accomodare a gruppi di cinquanta». Luca 9:15 Essi fecero cosi e fecero accomodare tutti. Luca 9:16 Egli allora prese i cinque pani e i due pesci e, alzati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzo' e li diede ai suoi discepoli, perche' li distribuissero alla folla. Luca 9:17 E tutti mangiarono e furono saziati; e dei pezzi avanzati ne raccolsero dodici ceste. La confessione di Pietro Luca 9:18 Or avvenne che, mentre egli si trovava in disparte a pregare, i discepoli erano con lui. Ed egli li interrogo', dicendo: «Chi dicono le folle che io sia?». Luca 9:19 Ed essi, rispondendo, dissero: «Alcuni dicono "Giovanni Battista", altri "Elia", ed altri uno degli antichi profeti che e' risuscitato». Luca 9:20 Ed egli disse loro: «E voi chi dite che io sia?». Pietro allora, rispondendo, disse: «Il Cristo di Dio». Luca 9:21 Allora egli ingiunse loro severamente e comando' di non dirlo ad alcuno, Luca 9:22 dicendo: «e' necessario che il Figlio dell'uomo soffra molte cose, sia rigettato dagli anziani, dai capi dei sacerdoti e dagli scribi, sia ucciso e risusciti il terzo giorno». Del prendere la propria croce Luca 9:23 Poi disse a tutti: «Se qualcuno vuol venire dietro a me, rinneghi se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi segua. Luca 9:24 Perche' chi vorra' salvare la sua vita, la perdera'; ma chi perdera' la sua vita per causa mia, la salvera'. Luca 9:25 Che giova infatti all'uomo guadagnare tutto il mondo, se poi rovina se stesso e va in perdizione? Luca 9:26 Perche', se uno ha vergogna di me e delle mie parole, anche il Figlio dell'uomo avra' vergogna di lui, quando verra' nella gloria sua e del Padre e dei santi angeli. Luca 9:27 Or io vi dico in verita' che vi sono alcuni qui presenti che non gusteranno la morte, prima di aver visto il regno di Dio». La trasfigurazione Luca 9:28 Or avvenne che circa otto giorni dopo questi discorsi, egli prese con se' Pietro, Giovanni e Giacomo e sali sul monte per pregare. Luca 9:29 E mentre egli pregava, l'aspetto del suo volto cambio' e la sua veste divenne candida e sfolgorante. Luca 9:30 Ed ecco, due uomini parlavano con lui; essi erano Mose' ed Elia, Luca 9:31 i quali, apparsi in gloria, parlavano della sua dipartita che stava per compiersi a Gerusalemme. Luca 9:32 Or Pietro e i suoi compagni erano appesantiti dal sonno; ma, quando furono completamente svegli, videro la sua gloria e i due uomini che erano con lui. Luca 9:33 E mentre questi si separavano da lui Pietro disse a Gesu': «Maestro, e' bene per noi stare qui; facciamo dunque tre tende: una per te, una per Mose' e una per Elia»; ma egli non sapeva quello che diceva. Luca 9:34 E, mentre egli parlava cosi, venne una nuvola che li avvolse nella sua ombra; e i discepoli temettero, quando essi entrarono nella nuvola. Luca 9:35 E una voce venne dalla nuvola dicendo: «Questi e' il mio amato Figlio; ascoltatelo». Luca 9:36 E, mentre quella voce parlava, Gesu' si trovo' tutto solo. Or essi tacquero, e in quei giorni non raccontarono nulla a nessuno di cio' che avevano visto. Guarigione del fanciullo epilettico Luca 9:37 Or il giorno seguente, quando discesero dal monte, avvenne che una gran folla venne incontro a Gesu'. Luca 9:38 Ed ecco, un uomo fra la folla si mise a gridare, dicendo: «Maestro, ti prego, volgi lo sguardo su mio figlio perche' e' l'unico che ho. Luca 9:39 Ed ecco, uno spirito lo prende e subito egli grida; poi lo contorce e lo fa schiumare, e se ne va da lui a fatica, dopo averlo straziato. Luca 9:40 Io ho pregato i tuoi discepoli di scacciarlo, ma non hanno potuto». Luca 9:41 E Gesu', rispondendo, disse: «O generazione incredula e perversa, fino a quando saro' con voi e vi sopportero'? Porta qui tuo figlio». Luca 9:42 E mentre il fanciullo si avvicinava, il demone lo contorse e lo strazio'. Ma Gesu' sgrido' lo spirito immondo, guari il fanciullo e lo rese a suo padre. Luca 9:43 E tutti rimasero sbalorditi della magnificenza di Dio. Ora, mentre tutti si meravigliavano per tutte le cose che Gesu' faceva, egli disse ai suoi discepoli: Luca 9:44 «Voi, riponete queste parole nei vostri orecchi, perche' il Figlio dell'uomo sara' dato nelle mani degli uomini». Luca 9:45 Ma essi non compresero questo parlare; ed era loro velato per cui non lo potevano intendere, e temevano di interrogarlo in merito a cio' che aveva detto. Il maggiore nel regno dei cieli Luca 9:46 Poi sorse fra loro una disputa: chi di loro fosse il maggiore. Luca 9:47 Allora Gesu', conoscendo il pensiero del loro cuore, prese un piccolo fanciullo e se lo pose accanto Luca 9:48 e disse loro: «Chi riceve questo piccolo fanciullo nel nome mio, riceve me e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato, perche' chi e' il piu' piccolo di tutti voi, questi sara' grande». Chi non e' contro di noi e' per noi Luca 9:49 Or Giovanni prese la parola e gli disse: «Maestro, noi abbiamo visto uno che scacciava i demoni nel tuo nome e glielo abbiamo proibito, perche' non ti segue con noi». Luca 9:50 Ma Gesu' gli disse: «Non glielo proibite, perche' chi non e' contro di noi e' per noi». I Samaritani respingono Gesu' Luca 9:51 Or avvenne che, mentre si stava compiendo il tempo in cui egli doveva essere portato in cielo, egli diresse risolutamente la sua faccia per andare a Gerusalemme, Luca 9:52 e mando' dei messaggeri davanti a se'. Ed essi, partiti, entrarono in un villaggio dei Samaritani, per preparargli un alloggio. Luca 9:53 Ma quelli del villaggio non lo vollero ricevere, perche' egli camminava con la faccia rivolta a Gerusalemme. Luca 9:54 Visto cio', i suoi discepoli Giacomo e Giovanni dissero: «Signore, vuoi che diciamo che scenda fuoco dal cielo e li consumi, come fece anche Elia?». Luca 9:55 Ma egli si volto' verso di loro e li sgrido' dicendo: «Voi non sapete di quale spirito siete; Luca 9:56 poiche' il Figlio dell'uomo non e' venuto per distruggere le anime degli uomini, ma per salvarle». Poi andarono in un altro villaggio. Del seguire Gesu' Luca 9:57 Or avvenne che, mentre camminavano per la via, qualcuno gli disse: «Signore, io ti seguiro' dovunque andrai». Luca 9:58 Ma Gesu' gli disse: «Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi; ma il Figlio dell'uomo non ha dove posare il capo». Luca 9:59 Poi disse ad un altro: «Seguimi!». Ma quello rispose: «Signore, permettimi prima di andare a seppellire mio padre». Luca 9:60 Gesu' gli disse: «Lascia che i morti seppelliscano i loro morti, ma tu va' ad annunziare il regno di Dio». Luca 9:61 Ancora un altro gli disse: «Signore io ti seguiro', ma permettimi prima di congedarmi da quelli di casa mia». Luca 9:62 Gesu' gli disse: «Nessuno che ha messo la mano all'aratro e poi si volge indietro, e' adatto per il regno di Dio». La missione dei settana Luca 10:1 Dopo queste cose, il Signore ne designo' altri settanta e li mando' a due a due davanti a se', in ogni citta' e luogo dove egli stava per recarsi. Luca 10:2 E diceva loro: «La me'sse e' grande, ma gli operai sono pochi; pregate dunque il Signore della me'sse che spinga degli operai nella sua me'sse, Luca 10:3 Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. Luca 10:4 Non portate borsa, ne' sacca, ne' sandali, e non salutate alcuno per via. Luca 10:5 E in qualunque casa entriate, dite prima: "Pace a questa casa". Luca 10:6 E se li vi e' un figlio di pace, la vostra pace si posera' su di lui; se no, essa ritornera' a voi. Luca 10:7 Rimanete quindi nella stessa casa, mangiando e bevendo cio' che vi daranno, perche' l'operaio e' degno della sua ricompensa. Non passate di casa in casa. Luca 10:8 E in qualunque citta' entriate, se vi ricevono, mangiate di cio' che vi sara' messo davanti. Luca 10:9 E guarite i malati che saranno in essa e dite loro: "Il regno di Dio si e' avvicinato a voi". Luca 10:10 Ma in qualunque citta' entriate, se non vi ricevono uscite nelle strade di quella e dite: Luca 10:11 "Noi scuotiamo contro di voi la polvere stessa della vostra citta' che si e' attaccata a noi, sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio si e' avvicinato a voi". Luca 10:12 Io vi dico che in quel giorno Sodoma sara' trattata con piu' tolleranza di quella citta'. Luca 10:13 Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perche' se in Tiro e in Sidone fossero state fatte le potenti opere compiute in voi, gia' da tempo si sarebbero ravvedute, vestendosi di sacco e sedendo nella cenere, Luca 10:14 Percio' nel giorno del giudizio Tiro e Sidone saranno trattate con piu' tolleranza di voi. Luca 10:15 E tu, Capernaum, che sei stata innalzata fino al cielo, sarai abbassata fin nell'inferno. Luca 10:16 Chi ascolta voi, ascolta me; chi disprezza voi, disprezza me; e chi disprezza me, disprezza colui che mi ha mandato». Luca 10:17 Or i settanta tornarono con allegrezza, dicendo: «Signore, anche i demoni ci sono sottoposti nel nome tuo». Luca 10:18 Ed egli disse loro: «Io vedevo Satana cadere dal cielo come una folgore. Luca 10:19 Ecco, io vi ho dato il potere di calpestare serpenti e scorpioni, e su tutta la potenza del nemico, e nulla potra' farvi del male. Luca 10:20 Tuttavia non vi rallegrate del fatto che gli spiriti vi sono sottoposti, ma rallegratevi piuttosto perche' i vostri nomi sono scritti nei cieli». Luca 10:21 In quella stessa ora Gesu' giubilo' nello spirito e disse: «Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra perche' hai nascosto queste cose ai savi e agli intelligenti e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Si, o Padre, perche' cosi ti e' piaciuto. Luca 10:22 Ogni cosa mi e' stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce chi e' il Figlio se non il Padre, ne' chi e' il Padre se non il Figlio e colui al quale il Figlio lo voglia rivelare». Luca 10:23 Poi, rivolto verso i discepoli, disse loro in disparte: «Beati gli occhi che vedono le cose che voi vedete, Luca 10:24 perche' vi dico che molti profeti e re hanno desiderato di vedere le cose che voi vedete e non le hanno viste, e di udire le cose che voi udite e non le hanno udite». Il buon Samaritano Luca 10:25 Allora ecco, un certo dottore della legge si levo' per metterlo alla prova e disse: «Maestro, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Luca 10:26 Ed egli disse: «Che cosa sta scritto nella legge? Come leggi?». Luca 10:27 E quegli, rispondendo, disse: «Ama il Signore Dio tuo con tutto il tuo cuore, con tutta la tua anima, con tutta la tua forza e con tutta la tua mente, e il prossimo tuo come te stesso». Luca 10:28 Ed egli gli disse: «Hai risposto esattamente; fa' questo e vivrai» Luca 10:29 Ma egli, volendo giustificarsi, disse a Gesu': «E chi e' il mio prossimo?». Luca 10:30 Gesu' allora rispose e disse: «Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico e cadde nelle mani dei ladroni i quali, dopo averlo spogliato e coperto di ferite, se ne andarono lasciandolo mezzo morto. Luca 10:31 Per caso un sacerdote scendeva per quella stessa strada e, veduto quell'uomo, passo' oltre, dall'altra parte. Luca 10:32 Similmente anche un levita si trovo' a passare da quel luogo, lo vide e passo' oltre, dall'altra parte. Luca 10:33 Ma un Samaritano che era in viaggio, passo' accanto a lui, lo vide e ne ebbe compassione. Luca 10:34 E, accostatosi, fascio' le sue piaghe, versandovi sopra olio e vino, poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo porto' a una locanda e si prese cura di lui. Luca 10:35 E il giorno dopo, prima di partire, prese due denari, e li diede al locandiere, dicendogli: "Prenditi cura di lui e tutto quello che spenderai in piu', te lo rendero' al mio ritorno". Luca 10:36 Quale dunque di questi tre ti pare sia stato il prossimo di colui che cadde nelle mani dei ladroni?». Luca 10:37 E quello disse: «Colui che uso' misericordia verso di lui». Gesu' allora gli disse: «Va' e fa' lo stesso anche tu». Marta e Maria Luca 10:38 Ora, mentre essi erano in cammino, avvenne che egli entro' in un villaggio; e una certa donna, di nome Marta, lo ricevette in casa sua. Luca 10:39 Or ella aveva una sorella che si chiamava Maria, la quale si pose a sedere ai piedi di Gesu', e ascoltava la sua parola. Luca 10:40 Ma Marta, tutta presa dalle molte faccende, si avvicino' e disse: «Signore, non t'importa che mia sorella mi abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che mi aiuti». Luca 10:41 Ma Gesu', rispondendo, le disse: «Marta, Marta, tu ti preoccupi e ti inquieti per molte cose; Luca 10:42 ma una sola cosa e' necessaria, e Maria ha scelto la parte migliore, che non le sara' tolta». Preghiera modello Luca 11:1 E avvenne che egli si trovava in un certo luogo a pregare e, come ebbe finito, uno dei suoi discepoli gli disse: «Signore, insegnaci a pregare, come Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli». Luca 11:2 Ed egli disse loro: «Quando pregate, dite: "Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome, venga il tuo regno, sia fatta la tua volonta' sulla terra, come nel cielo. Luca 11:3 Dacci di giorno in giorno il nostro pane necessario. Luca 11:4 E perdona i nostri peccati, perche' anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore; e non esporci alla tentazione, ma liberaci dal maligno"». Parabola dell'amico importuno Luca 11:5 Poi disse loro: «Chi e' fra voi colui che ha un amico, che va da lui a mezzanotte, dicendogli: "Amico, prestami tre pani, Luca 11:6 perche' un mio amico in viaggio e' arrivato da me, e io non ho cosa mettergli davanti"; Luca 11:7 e quello di dentro, rispondendo, gli dice: "Non darmi fastidio, la porta e' gia' chiusa e i miei bambini sono a letto con me; non posso alzarmi per darteli"? Luca 11:8 Io vi dico che anche se non si alzasse a darglieli perche' gli e' amico, nondimeno per la sua insistenza si alzera' e gli dara' tutti i pani di cui ha bisogno. Luca 11:9 Percio' vi dico: Chiedete e vi sara' dato; cercate e troverete; bussate e vi sara' aperto. Luca 11:10 Poiche' chiunque chiede riceve, chi cerca trova e sara' aperto a chi bussa. Luca 11:11 E chi e' tra voi quel padre che, se il figlio gli chiede del pane, gli da' una pietra? O se gli chiede un pesce gli da' al posto del pesce una serpe? Luca 11:12 O se gli chiede un uovo, gli da' uno scorpione? Luca 11:13 Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figli, quanto piu' il vostro Padre celeste donera' lo Spirito Santo a coloro che glielo chiedono». La bestemmia dei farisei Luca 11:14 Or egli stava scacciando un demone che era muto; e avvenne che, quando il demone fu uscito, il muto parlo' e le folle si meravigliarono. Luca 11:15 Ma alcuni di loro dissero: «Egli scaccia i demoni per mezzo di Beelzebub il principe dei demoni». Luca 11:16 Altri invece, per metterlo alla prova, chiedevano da lui un segno dal cielo. Luca 11:17 Ma egli, conoscendo i loro pensieri, disse loro: «Ogni regno diviso contro se stesso va in rovina, e ogni casa divisa contro se stessa crolla. Luca 11:18 Se dunque anche Satana e' diviso contro se stesso, come puo' durare il suo regno? Poiche' voi dite che io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebub. Luca 11:19 Or se io scaccio i demoni per mezzo di Beelzebub, per mezzo di chi li scacciano i vostri figli? Percio' essi saranno i vostri giudici. Luca 11:20 Ma se io scaccio i demoni col dito di Dio, il regno di Dio e' dunque giunto fino a voi. Luca 11:21 Quando l'uomo forte, ben armato, custodisce la sua casa, i suoi beni stanno al sicuro. Luca 11:22 Ma se arriva uno piu' forte di lui e lo vince, questi gli toglie l'armatura nella quale confidava e ne divide le sue spoglie. Luca 11:23 Chi non e' con me e' contro di me, e chi non raccoglie con me disperde. Luca 11:24 Quando lo spirito immondo esce da un uomo, vaga per luoghi aridi, cercando riposo; e, non trovandone, dice: "Ritornero' nella mia casa dalla quale sono uscito". Luca 11:25 E, se quando torna, la trova spazzata e adorna, Luca 11:26 allora va e prende con se' sette altri spiriti peggiori di lui, ed essi entrano la' e vi abitano; e l'ultima condizione di quell'uomo diviene peggiore della prima». Luca 11:27 Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna della folla alzo' la voce e gli disse: «Beato il grembo che ti ha portato e le mammelle che ti hanno allattato». Luca 11:28 Ma egli disse: «Beati piuttosto coloro che odono la parola di Dio e l'osservano». Il segno di Giona Luca 11:29 Ora, come le folle gli si stringevano attorno, egli comincio' a dire: «Questa generazione e' malvagia; essa chiede un segno, ma nessun segno le sara' dato se non il segno del profeta Giona. Luca 11:30 Infatti, come Giona fu un segno per i Niniviti, cosi anche il Figlio dell'uomo sara' un segno per questa generazione. Luca 11:31 La regina del Mezzodi si levera' nel giudizio con gli uomini di questa generazione e li condannera', perche' essa venne dagli estremi confini della terra per udire la sapienza di Salomone; ed ecco, qui vi e' uno piu' grande di Salomone. Luca 11:32 I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perche' essi si ravvidero alla predicazione di Giona, ed ecco, qui vi e' uno piu' grande di Giona». La lampada del corpo Luca 11:33 «Or nessuno, quando ha acceso una lampada, la mette in un luogo nascosto o sotto il moggio, ma sul candeliere, affinche' coloro che entrano vedano la luce. Luca 11:34 La lampada del corpo e' l'occhio, se dunque il tuo occhio e' sano, tutto il tuo corpo sara' illuminato; ma se il tuo occhio e' malato, anche tutto il tuo corpo sara' pieno di tenebre. Luca 11:35 Bada percio' che la luce che e' in te non sia tenebre. Luca 11:36 Se quindi tutto il tuo corpo e' illuminato senza avere alcuna parte tenebrosa, tutto sara' illuminato, come quando la lampada ti illumina col suo splendore». Gesu' censura i farisei e gli scribi Luca 11:37 Ora, mentre egli parlava, un certo fariseo lo invito' a pranzo in casa sua. Ed egli entro' e si mise a tavola. Luca 11:38 Il fariseo noto' questo e si meraviglio' che non si fosse lavato prima del pranzo. Luca 11:39 E il Signore gli disse: «Ora voi farisei pulite l'esterno della coppa e del piatto, ma il vostro interno e' pieno di rapina e di malvagita'. Luca 11:40 Stolti! Colui che ha fatto l'esterno non ha fatto anche l'interno? Luca 11:41 Ma date in elemosina quel che c'e' dentro, e ogni cosa sara' pura per voi. Luca 11:42 Ma guai a voi farisei! Poiche' voi pagate la decima della ruta della menta e di ogni erba, e poi trascurate la giustizia e l'amore di Dio. Dovevate fare queste cose, senza trascurare le altre. Luca 11:43 Guai a voi farisei! Perche' amate il primo posto nelle sinagoghe e i saluti nelle piazze. Luca 11:44 Guai a voi scribi e farisei ipocriti! Perche' siete come i sepolcri che non si vedono, e gli uomini vi camminano sopra senza accorgersene». Luca 11:45 Allora uno dei dottori della legge, rispondendo, gli disse: «Maestro, dicendo queste cose, tu offendi anche noi». Luca 11:46 Ed egli disse: «Guai anche a voi, dottori della legge! Perche' caricate gli uomini di pesi difficili da portare, e voi non toccate questi pesi neppure con un dito. Luca 11:47 Guai a voi! Perche' voi edificate i sepolcri dei profeti, e i vostri padri li hanno uccisi. Luca 11:48 Cosi facendo, voi testimoniate e approvate le opere dei vostri padri, infatti essi uccisero i profeti e voi edificate i loro sepolcri. Luca 11:49 Per questa ragione anche la sapienza di Dio ha detto: "Io mandero' loro dei profeti e degli apostoli, ed essi ne uccideranno alcuni ed altri li perseguiteranno". Luca 11:50 Affinche' sia chiesto conto a questa generazione del sangue di tutti i profeti, che e' stato sparso fin dalla fondazione del mondo: Luca 11:51 dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria, che fu ucciso tra l'altare e il tempio; si, io vi dico, ne sara' chiesto conto a questa generazione. Luca 11:52 Guai a voi dottori della legge! Perche' avete sottratto la chiave della scienza; voi stessi non siete entrati e ne avete impedito l'accesso a coloro che entravano». Luca 11:53 Ora, mentre egli diceva loro queste cose, gli scribi e i farisei, cominciarono ad irritarsi grandemente contro di lui e ad assalirlo con molte domande, Luca 11:54 tendendogli tranelli, per coglierlo in fallo e poterlo accusare per qualche sua parola. Luca 12:1 Nel frattempo, essendosi radunata la folla a migliaia, cosi da calpestarsi gli uni gli altri, Gesu' prese a dire ai suoi discepoli: «Prima di ogni cosa guardatevi dal lievito dei farisei, che e' ipocrisia. Luca 12:2 Ma non vi e' nulla di nascosto che non debba essere palesato, ne' di occulto che non debba essere conosciuto. Luca 12:3 Percio' tutto quello che avete detto nelle tenebre sara' udito nella luce; e cio' che avete detto all'orecchio nelle stanze interne, sara' predicato sui tetti delle case». Chi si deve temere Luca 12:4 «Or dico a voi, amici miei, non temete coloro che uccidono il corpo, ma dopo questo non possono far niente di piu'. Luca 12:5 Io vi mostrero' chi dovete temere: temete colui che, dopo aver ucciso, ha il potere di gettare nella Geenna; si, vi dico, temete lui. Luca 12:6 Cinque passeri non si vendono forse per due soldi? Eppure neanche uno di essi e' dimenticato davanti a Dio. Luca 12:7 Anzi, persino i capelli del vostro capo sono tutti contati; non temete dunque, voi valete piu' di molti passeri. Luca 12:8 Or io vi dico: Chiunque mi riconoscera' davanti agli uomini, anche il Figlio dell'uomo lo riconoscera' davanti agli angeli di Dio. Luca 12:9 Ma chi mi rinneghera' davanti agli uomini, sara' rinnegato davanti agli angeli di Dio. Luca 12:10 E chiunque parlera' contro il Figlio dell'uomo sara' perdonato, ma chi bestemmiera' contro lo Spirito Santo, non sara' perdonato. Luca 12:11 Quando poi vi condurranno davanti alle sinagoghe, ai magistrati e alle autorita', non preoccupatevi di come o di che cosa rispondere a vostra difesa, o di quel che dovrete dire, Luca 12:12 perche' lo Spirito Santo in quello stesso momento vi insegnera' cio' che dovrete dire». Parabola del ricco stolto Luca 12:13 Or qualcuno della folla gli disse: «Maestro, di a mio fratello che divida con me l'eredita'». Luca 12:14 Ma egli gli disse: «O uomo, chi mi ha costituito giudice e arbitro su di voi?». Luca 12:15 Poi disse loro: «Fate attenzione e guardatevi dall'avarizia, perche' la vita di uno non consiste nell'abbondanza delle cose che possiede». Luca 12:16 Ed egli disse loro una parabola: «La tenuta di un uomo ricco diede un abbondante raccolto; Luca 12:17 ed egli ragionava fra se' dicendo: "Che faro', perche' non ho posto dove riporre i miei raccolti?". Luca 12:18 E disse: "Questo faro', demoliro' i miei granai e ne costruiro' di piu' grandi, dove riporro' tutti i miei raccolti e i miei beni, Luca 12:19 poi diro' all'anima mia: Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi e godi". Luca 12:20 Ma Dio gli disse: "Stolto, questa stessa notte l'anima tua ti sara' ridomandata e di chi saranno le cose che tu hai preparato?". Luca 12:21 Cosi avviene a chi accumula tesori per se' e non e' ricco verso Dio». Le sollecitudini Luca 12:22 Poi disse ai suoi discepoli: «Percio' vi dico: Non siate in ansia per la vostra vita di che mangerete, ne' per il vostro corpo di che vi vestirete. Luca 12:23 La vita vale piu' del nutrimento e il corpo piu' del vestito. Luca 12:24 Osservate i corvi, essi non seminano e non mietono, non hanno dispensa ne' granaio, eppure Dio li nutre; ebbene, voi valete molto piu' degli uccelli. Luca 12:25 E chi di voi puo' con la sua ansieta' aggiungere alla sua statura un sol cubito? Luca 12:26 Se dunque non potete far neppure cio' che e' minimo, perche' siete in ansia per il resto? Luca 12:27 Osservate come crescono i gigli: essi non lavorano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, in tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. Luca 12:28 Ora se Dio riveste cosi l'erba che oggi e' nel campo e domani e' gettata nel forno, quanto maggiormente rivestira' voi, o gente di poca fede? Luca 12:29 Inoltre non cercate che cosa mangerete o che cosa berrete, e non ne state in ansia, Luca 12:30 perche' le genti del mondo cercano tutte queste cose, ma il Padre vostro sa che voi ne avete bisogno. Luca 12:31 Cercate piuttosto il regno di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Luca 12:32 Non temere, o piccol gregge, perche' al Padre vostro e' piaciuto di darvi il regno. Luca 12:33 Vendete i vostri beni e dateli in elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro inesauribile nei cieli dove il ladro non giunge e la tignola non rode. Luca 12:34 Poiche' dov'e' il vostro tesoro, la' sara' anche il vostro cuore». Parabola dei servi vigilanti Luca 12:35 «I vostri lombi siano cinti e le vostre lampade accese. Luca 12:36 E siate simili a coloro che aspettano il loro padrone quando ritorna dalle nozze, per aprirgli appena egli arriva e bussa. Luca 12:37 Beati quei servi che il padrone trovera' vigilanti quando egli verra'. In verita' vi dico che egli si cingera' e li fara' mettere a tavola, ed egli stesso si mettera' a servirli. Luca 12:38 E se verra' alla seconda o alla terza vigilia, e li trovera' cosi, beati quei servi. Luca 12:39 Or sappiate questo: se il padrone di casa sapesse a quale ora viene il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe forzare la casa. Luca 12:40 Anche voi dunque siate pronti perche' il Figlio dell'uomo verra' nell'ora che non pensate». Luca 12:41 E Pietro gli disse: «Signore, questa parabola la dici per noi soli o per tutti?». Luca 12:42 E il Signore disse: «Chi e' dunque quell'amministratore fedele e saggio, che il padrone costituira' sui suoi domestici per dar loro a suo tempo la porzione di viveri? Luca 12:43 Beato quel servo che il suo padrone, arrivando, trovera' a far cosi. Luca 12:44 In verita' vi dico che lo costituira' su tutti i suoi beni. Luca 12:45 Ma se quel servo dice in cuor suo: "Il mio padrone tarda a venire", e comincia a battere i servi e le serve, e a mangiare, a bere e a ubriacarsi, Luca 12:46 il padrone di quel servo verra' nel giorno in cui non se l'aspetta e nell'ora che egli non sa; lo punira' severamente e gli assegnera' la sorte con gli infedeli. Luca 12:47 Ora quel servo che ha conosciuto la volonta' del suo padrone e non si e' preparato e non ha fatto la sua volonta' ricevera' molte battiture. Luca 12:48 Ma colui che non l'ha conosciuta, se fa cose che meritano le battiture, ne ricevera' poche. A chiunque e' stato dato molto, sara' domandato molto; e a chi molto e' stato affidato, molto piu' sara' richiesto». Gesu' getta sulla terra fuoco e discordia Luca 12:49 «Io sono venuto a gettare fuoco sulla terra e quanto desidero che fosse gia' acceso. Luca 12:50 Ora io ho un battesimo di cui devo essere battezzato, e come sono angustiato finche' non sia compiuto. Luca 12:51 Pensate voi che sia venuto a mettere pace sulla terra? No, vi dico, ma piuttosto divisione; Luca 12:52 perche', d'ora in avanti, cinque persone in una casa saranno divise, tre contro due e due contro tre. Luca 12:53 Il padre sara' diviso contro il figlio e il figlio contro il padre; la madre contro la figlia e la figlia contro la madre; la suocera contro la sua nuora e la nuora contro la sua suocera». I segni dei tempi Luca 12:54 Or egli disse ancora alle folle: «Quando voi vedete una nuvola alzarsi da ponente, subito dite: "Viene la pioggia", e cosi avviene; Luca 12:55 quando invece soffia lo scirocco dite: "Sara' caldo", e cosi avviene. Luca 12:56 Ipocriti! Voi sapete discernere l'aspetto del cielo e della terra, ma come mai non discernete questo tempo? Luca 12:57 E perche' non giudicate da voi stessi cio' che e' giusto? Luca 12:58 Quando vai col tuo avversario dal magistrato, per strada fa' di tutto per accordarti con lui, perche' non ti trascini dal giudice e il giudice ti consegni all'ufficiale giudiziario e l'ufficiale ti metta in prigione. Luca 12:59 Io ti dico che non ne uscirai, finche' tu abbia pagato fino all'ultimo spicciolo». La strage dei Galilei e la torre di Siloe Luca 13:1 In quello stesso tempo, c'erano li alcuni che gli raccontarono di quei Galilei il cui sangue Pilato aveva mescolato con i loro sacrifici. Luca 13:2 E Gesu', rispondendo, disse loro: «Pensate voi che quei Galilei fossero piu' peccatori di tutti gli altri Galilei, perche' hanno sofferto tali cose? Luca 13:3 No, vi dico; ma se non vi ravvedete perirete tutti allo stesso modo. Luca 13:4 Oppure pensate voi che quei diciotto, sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, fossero piu' colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? Luca 13:5 No, vi dico; ma se non vi ravvedete, perirete tutti allo stesso modo». Parabola del fico sterile Luca 13:6 Or disse questa parabola: «Un uomo aveva un fico piantato nella sua vigna; venne a cercarvi del frutto ma non ne trovo'. Luca 13:7 Disse allora al vignaiolo: "Ecco, sono gia' tre anni che io vengo a cercare frutto su questo fico, e non ne trovo; taglialo; perche' deve occupare inutilmente il terreno?". Luca 13:8 Ma quegli gli rispose e disse: "Signore, lascialo ancora quest'anno, finche' lo scalzi e gli metta del letame Luca 13:9 e se fa frutto, bene; altrimenti, in avvenire lo taglierai"». Guarigione di una donna paralitica Luca 13:10 Or egli insegnava in una delle sinagoghe in giorno di sabato. Luca 13:11 Ed ecco vi era una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito di infermita', ed era tutta curva e non poteva in alcun modo raddrizzarsi. Luca 13:12 Or Gesu', vedutala, la chiamo' a se' e le disse: «Donna, tu sei liberata dalla tua infermita'». Luca 13:13 E pose le mani su di lei ed ella fu subito raddrizzata, e glorificava Dio. Luca 13:14 Ma il capo della sinagoga, indignato che Gesu' avesse guarito in giorno di sabato, si rivolse alla folla e disse: «Vi sono sei giorni in cui si deve lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire e non in giorno di sabato». Luca 13:15 Allora il Signore gli rispose e disse: «Ipocriti! Ciascun di voi non slega forse di sabato dalla mangiatoia, il suo bue o il suo asino per condurlo a bere? Luca 13:16 Non doveva quindi essere sciolta da questo legame, in giorno di sabato, costei che e' figlia di Abrahamo e che Satana aveva tenuta legata per ben diciotto anni?». Luca 13:17 E mentre egli diceva queste cose, tutti i suoi avversari erano svergognati, tutta la folla invece si rallegrava di tutte le opere gloriose da lui compiute. Parabola del granel di senape e del lievito Luca 13:18 Quindi egli disse: «A cosa e' simile il regno di Dio, e a che lo paragonero'? Luca 13:19 e' simile a un granel di senape che un uomo ha preso e gettato nel suo orto, poi e' cresciuto ed e' diventato un grande albero, e gli uccelli del cielo sono venuti a cercar riparo tra i suoi rami». Luca 13:20 Poi disse di nuovo: «A che paragonero' il regno di Dio? Luca 13:21 Esso e' simile al lievito che una donna prende e ripone in tre stai di farina, finche' sia tutta lievitata». La porta stretta Luca 13:22 Ed egli andava in giro per citta' e villaggi insegnando, e intanto si avvicinava a Gerusalemme. Luca 13:23 Or un tale gli chiese: «Signore, sono pochi coloro che si salvano?». Egli disse loro: Luca 13:24 «Sforzatevi di entrare per la porta stretta, perche' vi dico che molti cercheranno di entrare e non potranno. Luca 13:25 Una volta che il padrone di casa si e' alzato ed ha chiuso la porta, voi allora, stando di fuori, comincerete a bussare alla porta dicendo: "Signore, Signore, aprici". Ma egli, rispondendo, vi dira': "Io non so da dove venite". Luca 13:26 Allora comincerete a dire: "Noi abbiamo mangiato e bevuto in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre piazze". Luca 13:27 Ma egli dira': "Io vi dico che non so da dove venite, via da me voi tutti operatori d'iniquita'". Luca 13:28 Li sara' pianto e stridor di denti, quando vedrete Abrahamo, Isacco, Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, mentre voi ne sarete cacciati fuori. Luca 13:29 Ne verranno da oriente e da occidente, da settentrione e da mezzogiorno, e sederanno a tavola nel regno di Dio. Luca 13:30 Ed ecco, vi sono alcuni fra gli ultimi che saranno i primi, e alcuni fra i primi che saranno gli ultimi». Gesu' messo in guardia nei confronti di Erode Luca 13:31 In quello stesso giorno alcuni farisei, vennero a dirgli: «Parti e vattene da qui perche' Erode vuole ucciderti». Luca 13:32 Ed egli disse loro: «Andate a dire a quella volpe: "Ecco, oggi e domani io scaccio i demoni e compio guarigioni, e il terzo giorno giungo al termine della mia corsa". Luca 13:33 Ma oggi, domani e dopodomani devo camminare, perche' non puo' essere che un profeta muoia fuori di Gerusalemme. Luca 13:34 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi coloro che ti sono mandati! Quante volte ho voluto a raccogliere i tuoi figli come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali, ma voi non avete voluto! Luca 13:35 Ecco, la vostra casa vi e' lasciata deserta. Or io vi dico che non mi vedrete piu' finche' venga il tempo in cui direte: "Benedetto colui che viene nel nome del Signore"». Guarigione di un uomo idropico Luca 14:1 Or avvenne che, come egli entro' in casa di uno dei capi dei farisei in giorno di sabato per mangiare, essi lo osservavano; Luca 14:2 ed ecco, davanti a lui c'era un uomo idropico. Luca 14:3 E Gesu', rispondendo ai dottori della legge e ai farisei, disse: «e' lecito guarire in giorno di sabato?». Luca 14:4 Ma essi tacquero. Allora egli lo prese per mano, lo guari e lo congedo'. Luca 14:5 Poi, rispondendo loro disse: «Chi di voi se il suo asino o bue cade in un pozzo, non lo tira subito fuori in giorno di sabato?». Luca 14:6 Ma essi non gli potevano rispondere nulla in merito a queste cose. Parabola dei primi posti e degli inviti Luca 14:7 Ora, notando come essi sceglievano i primi posti a tavola, propose agli invitati questa parabola, dicendo: Luca 14:8 «Quando sei invitato a nozze da qualcuno, non metterti al primo posto, perche' quel tale potrebbe aver invitato un altro piu' importante di te, Luca 14:9 e chi ha invitato te e lui non venga a dirti: "Cedi il posto a questi". E allora tu, pieno di vergogna, non vada ad occupare l'ultimo posto. Luca 14:10 Ma quando sei invitato, va' a metterti all'ultimo posto affinche', venendo chi ti ha invitato, ti dica: "Amico, sali piu' su". Allora ne avrai onore davanti a coloro che sono a tavola con te. Luca 14:11 Perche' chiunque si innalza sara' abbassato e chi si abbassa sara' innalzato». Luca 14:12 Or egli disse a colui che lo aveva invitato: «Quando fai un pranzo o una cena, non chiamare i tuoi amici, ne' i tuoi fratelli, ne' i tuoi parenti, ne' i vicini ricchi, affinche' essi non invitino a loro volta te, e ti sia reso il contraccambio. Luca 14:13 Ma quando fai un banchetto, chiama i mendicanti, i mutilati, gli zoppi, i ciechi; Luca 14:14 e sarai beato, perche' essi non hanno modo di contraccambiarti; ma il contraccambio ti sara' reso alla risurrezione dei giusti». Parabola del gran convito Luca 14:15 Or uno dei commensali, udite queste cose, gli disse: «Beato chi mangera' del pane nel regno di Dio». Luca 14:16 Allora Gesu' gli disse: «Un uomo fece una gran cena e invito' molti; Luca 14:17 e, all'ora della cena, mando' il suo servo a dire agli invitati: "Venite, perche' e' gia' tutto pronto". Luca 14:18 Ma tutti allo stesso modo cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: "Ho comprato un podere e devo andare a vederlo; ti prego di scusarmi". Luca 14:19 E un altro disse: "Ho comprato cinque paia di buoi e vado a provarli; ti prego di scusarmi". Luca 14:20 Un altro ancora disse: "Ho preso moglie e percio' non posso venire". Luca 14:21 Cosi quel servo torno' e riferi queste cose al suo signore. Allora il padrone di casa, pieno di sdegno, disse al suo servo: "Presto, va' per le piazze e per le strade della citta', conduci qua i mendicanti, i mutilati, gli zoppi e i ciechi". Luca 14:22 Poi il servo gli disse: "Signore, e' stato fatto come hai comandato, ma c'e' ancora posto". Luca 14:23 Allora il signore disse al servo: "Va' fuori per le vie e lungo le siepi e costringili ad entrare, affinche' la mia casa sia piena. Luca 14:24 Perche' io vi dico che nessuno di quegli uomini che erano stati invitati gustera' la mia cena"». Il vero discepolo; la previdenza Luca 14:25 Or grandi folle andavano a lui, ed egli si rivolse loro e disse: Luca 14:26 «Se uno viene a me e non odia suo padre e sua madre, moglie e figli fratelli e sorelle e perfino la sua propria vita, non puo' essere mio discepolo. Luca 14:27 E chiunque non porta la sua croce e mi segue, non puo' essere mio discepolo. Luca 14:28 Chi di voi infatti, volendo edificare una torre, non si siede prima a calcolarne il costo, per vedere se ha abbastanza per portarla a termine? Luca 14:29 Che talora, avendo posto il fondamento e non potendola finire, tutti coloro che la vedono non comincino a beffarsi di lui, Luca 14:30 dicendo: "Quest'uomo ha cominciato a costruire e non e' stato capace di terminare". Luca 14:31 Ovvero quale re, andando a far guerra contro un altro re, non si siede prima a determinare se puo' con diecimila affrontare colui che gli viene contro con ventimila? Luca 14:32 Se no, mentre quello e' ancora lontano, gli manda un'ambasciata per trattar la pace. Luca 14:33 Cosi dunque, ognuno di voi che non rinunzia a tutto cio' che ha, non puo' essere mio discepolo. Luca 14:34 Il sale e' buono, ma se il sale diviene insipido, con che cosa gli si rendera' il sapore? Luca 14:35 Esso non serve ne' per la terra, ne' per il concime, ma e' gettato via. Chi ha orecchi da udire oda». Parabola della pecora e della dramma smarrite Luca 15:1 Or tutti i pubblicani e i peccatori, si accostavano a lui per udirlo. Luca 15:2 E i farisei e gli scribi mormoravano, dicendo: «Costui accoglie i peccatori e mangia con loro». Luca 15:3 Allora egli disse loro questa parabola: Luca 15:4 «Qual uomo fra voi, se ha cento pecore e ne perde una, non lascia le novantanove nel deserto e non va dietro alla perduta finche' non la ritrova? Luca 15:5 E quando la ritrova, se la mette sulle spalle tutto contento; Luca 15:6 e, giunto a casa, convoca gli amici e i vicini e dice loro: "Rallegratevi con me perche' ho ritrovato la mia pecora che era perduta". Luca 15:7 Io vi dico che allo stesso modo vi sara' in cielo piu' gioia per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti che non hanno bisogno di ravvedimento. Luca 15:8 O quale donna, se ha dieci dramme, e ne perde una, non accende la lampada, non spazza la casa e non cerca accuratamente finche' non la ritrova? Luca 15:9 E quando l'ha trovata, chiama insieme le amiche e le vicine, dicendo: "Rallegratevi con me, perche' ho ritrovato la dramma che avevo perduta". Luca 15:10 Allo stesso modo vi dico, vi sara' gioia presso gli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede». Parabole del figlio prodigo Luca 15:11 Disse ancora: «Un uomo aveva due figli. Luca 15:12 Il piu' giovane di loro disse al padre: "Padre, dammi la parte dei beni che mi spetta". E il padre divise fra loro i beni. Luca 15:13 Pochi giorni dopo il figlio piu' giovane, raccolta ogni cosa, se ne ando' in un paese lontano e la' dissipo' le sue sostanze vivendo dissolutamente. Luca 15:14 Ma quando ebbe speso tutto, in quel paese sopraggiunse una grave carestia ed egli comincio' ad essere nel bisogno. Luca 15:15 Allora ando' a mettersi con uno degli abitanti di quel paese, che lo mando' nei suoi campi a pascolare i porci. Luca 15:16 Ed egli desiderava riempire il ventre con le carrube che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. Luca 15:17 Allora, rientrato in se', disse: "Quanti lavoratori salariati di mio padre hanno pane in abbondanza, io invece muoio di fame! Luca 15:18 Mi levero' e andro' da mio padre, e gli diro': Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te; Luca 15:19 non sono piu' degno di essere chiamato tuo figlio; trattami come uno dei tuoi lavoratori salariati". Luca 15:20 Egli dunque si levo' e ando' da suo padre. Ma mentre era ancora lontano, suo padre lo vide e ne ebbe compassione; corse, gli si getto' al collo e lo bacio'. Luca 15:21 E il figlio gli disse: "Padre, ho peccato contro il cielo e davanti a te e non sono piu' degno di essere chiamato tuo figlio". Luca 15:22 Ma il padre disse ai suoi servi: "Portate qui la veste piu' bella e rivestitelo, mettetegli un anello al dito e dei sandali ai piedi. Luca 15:23 Portate fuori il vitello ingrassato e ammazzatelo; mangiamo e rallegriamoci, Luca 15:24 perche' questo mio figlio era morto ed e' tornato in vita, era perduto ed e' stato ritrovato". E si misero a fare grande festa. Luca 15:25 Or il suo figlio maggiore era nei campi; e come ritornava e giunse vicino a casa, udi la musica e le danze. Luca 15:26 Chiamato allora un servo, gli domando' cosa fosse tutto cio'. Luca 15:27 E quello gli disse: "e' tornato tuo fratello e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perche' lo ha riavuto sano salvo". Luca 15:28 Udito cio', egli si adiro' e non volle entrare; allora suo padre usci e lo pregava di entrare. Luca 15:29 Ma egli, rispose al padre e disse: "Ecco, son gia' tanti anni che io ti servo e non ho mai trasgredito alcun tuo comandamento, eppure non mi hai mai dato un capretto per far festa con i miei amici. Luca 15:30 Ma quando e' tornato questo tuo figlio, che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato". Luca 15:31 Allora il padre gli disse: "Figlio, tu sei sempre con me, e ogni cosa mia e' tua. Luca 15:32 Ma si doveva fare festa e rallegrarsi perche' questo tuo fratello era morto ed e' tornato in vita, era perduto ed e' stato ritrovato"». Parabola del fattore infedele Luca 16:1 Or egli disse ancora ai suoi discepoli: «Vi era un uomo ricco che aveva un fattore; e questi fu accusato davanti a lui di dissipare i suoi beni. Luca 16:2 Allora egli lo chiamo' e gli disse: "Che cosa e' questo che sento dire di te? Rendi ragione della tua amministrazione, perche' tu non puoi piu' essere mio fattore". Luca 16:3 E il fattore disse fra se stesso: "Che faro' ora, dato che il mio padrone mi toglie l'amministrazione? A zappare non son capace, e a mendicare mi vergogno. Luca 16:4 Io so cosa fare affinche', quando io saro' rimosso dall'amministrazione, mi accolgano nelle loro case". Luca 16:5 Chiamati dunque ad uno ad uno i debitori del suo padrone, disse al primo: "Quanto devi al mio padrone?". Luca 16:6 Quello rispose: "Cento bati di olio". Allora egli gli disse: "Prendi la tua ricevuta, siedi e scrivi subito cinquanta". Luca 16:7 Poi disse ad un altro: "E tu quanto devi?". Ed egli disse: "Cento cori di grano". Allora egli gli disse: "Prendi la tua ricevuta e scrivi ottanta". Luca 16:8 Il padrone lodo' il fattore disonesto, perche' aveva agito con avvedutezza, poiche' i figli di questo mondo, nella loro generazione, sono piu' avveduti dei figli della luce. Luca 16:9 Or io vi dico: Fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste perche', quando esse verranno a mancare, vi ricevano nelle dimore eterne. Luca 16:10 Chi e' fedele nel poco, e' fedele anche nel molto; e chi e' ingiusto nel poco, e' ingiusto anche nel molto. Luca 16:11 Se dunque voi non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affidera' le vere? Luca 16:12 E se non siete stati fedeli nelle ricchezze altrui, chi vi dara' le vostre? Luca 16:13 Nessun servo puo' servire a due padroni; perche' o odiera' l'uno e amera' l'altro, o si affezionera' all'uno e disprezzera' l'altro; voi non potete servire a Dio e a mammona». L'autorita' della legge Luca 16:14 Or i farisei, che erano amanti del denaro, udivano tutte queste cose e si beffavano di lui. Luca 16:15 Ed egli disse loro: «Voi siete quelli che giustificate voi stessi davanti agli uomini, ma Dio conosce i vostri cuori; poiche' cio' che e' grandemente stimato tra gli uomini e' cosa abominevole davanti a Dio. Luca 16:16 La legge e i profeti arrivano fino a Giovanni; da allora in poi il regno di Dio e' annunziato e ognuno si sforza di entrarvi. Luca 16:17 Ma e' piu' facile che passino il cielo e la terra, piuttosto che cada un sol apice della legge. Luca 16:18 Chiunque manda via la propria moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chiunque sposa una donna mandata via dal marito, commette adulterio». Il ricco e il mendicante Lazzaro Luca 16:19 «Or vi era un uomo ricco, che si vestiva di porpora e bisso, e ogni giorno se la godeva splendidamente. Luca 16:20 Vi era anche un mendicante chiamato Lazzaro, che giaceva alla sua porta tutto coperto di piaghe ulcerose Luca 16:21 e desiderava saziarsi delle briciole che cadevano dalla tavola del ricco, e perfino i cani venivano a leccare le sue piaghe. Luca 16:22 Or avvenne che il mendicante mori e fu portato dagli angeli nel seno di Abrahamo; mori anche il ricco e fu sepolto. Luca 16:23 E, essendo tra i tormenti nell'inferno, alzo' gli occhi e vide da lontano Abrahamo e Lazzaro nel suo seno. Luca 16:24 Allora, gridando, disse: "Padre Abrahamo, abbi pieta' di me, e manda Lazzaro a intingere nell'acqua la punta del dito per rinfrescarmi la lingua, perche' soffro terribilmente in questa fiamma". Luca 16:25 Ma Abrahamo disse: "Figlio, ricordati che tu hai ricevuto i tuoi beni durante la tua vita e Lazzaro similmente i mali; ora invece egli e' consolato e tu soffri. Luca 16:26 Oltre a tutto cio', fra noi e voi e' posto un grande baratro, in modo tale che coloro che vorrebbero da qui passare a voi non possono; cosi pure nessuno puo' passare di la' a noi". Luca 16:27 Ma quello disse: "Ti prego dunque, o padre, di mandarlo a casa di mio padre, Luca 16:28 perche' io ho cinque fratelli, affinche' li avverta severamente, e cosi non vengano anch'essi in questo luogo di tormento". Luca 16:29 Abrahamo rispose: "Hanno Mose' e i profeti, ascoltino quelli". Luca 16:30 Quello disse: "No, padre Abrahamo, ma se qualcuno dai morti andra' da loro, si ravvederanno". Luca 16:31 Allora egli gli disse: "Se non ascoltano Mose' e i profeti, non crederanno neppure se uno risuscitasse dai morti"». Gli scandali; il perdono; la potenza della fede; i servi inutili Luca 17:1 Or egli disse ai suoi discepoli: «e' impossibile che non avvengano scandali; ma guai a colui per colpa del quale avvengono! Luca 17:2 Sarebbe meglio per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare uno solo di questi piccoli. Luca 17:3 State attenti a voi stessi! Se tuo fratello pecca contro di te, riprendilo; e se si pente, perdonagli. Luca 17:4 E se anche peccasse sette volte al giorno contro di te, e sette volte al giorno ritorna a te, dicendo: "Mi pento", perdonagli». Luca 17:5 Allora gli apostoli dissero al Signore: «Accresci a noi la fede». Luca 17:6 E il Signore disse: «Se aveste tanta fede quanto un granel di senape, potreste dire a questo gelso: "Sradicati e trapiantati in mare", ed esso vi ubbidirebbe. Luca 17:7 Ora chi di voi, se ha un servo ad arare o a pascolare il gregge gli dira' quando e' tornato a casa dai campi: "Vieni subito a metterti a tavola"? Luca 17:8 Non gli dira' piuttosto: "Preparami la cena, rimboccati le vesti e servimi affinche' io abbia mangiato e bevuto, poi mangerai e berrai tu"? Luca 17:9 Ringraziera' forse quel servo perche' ha fatto le cose che gli erano state comandate? Non lo penso. Luca 17:10 Cosi anche voi, quando avrete fatto tutte le cose che vi sono comandate, dite: "Siamo servi inutili. Abbiamo fatto cio' che dovevamo fare"». Guarigione di dieci lebbrosi Luca 17:11 Or avvenne che, nel suo cammino verso Gerusalemme, egli passo' attraverso la Samaria e la Galilea. Luca 17:12 E, come egli entrava in un certo villaggio, gli vennero incontro dieci uomini lebbrosi, i quali si fermarono a distanza, Luca 17:13 e alzarono la voce, dicendo: «Maestro, Gesu', abbi pieta' di noi». Luca 17:14 Ed egli, vedutili, disse loro: «Andate a mostrarvi ai sacerdoti». E avvenne che, mentre se ne andavano, furono mondati. Luca 17:15 E uno di loro, vedendosi guarito, torno' indietro glorificando Dio ad alta voce. Luca 17:16 E si getto' con la faccia a terra ai piedi di Gesu', ringraziandolo. Or questi era un Samaritano. Luca 17:17 Gesu' allora prese a dire: «Non sono stati guariti tutti e dieci? Dove sono gli altri nove? Luca 17:18 Non si e' trovato nessuno che sia ritornato per dare gloria a Dio, se non questo straniero?». Luca 17:19 E disse a questi: «Alzati e va la tua fede a ti ha guarito». La venuta improvvisa del regno di Dio Luca 17:20 Ora, interrogato dai farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro e disse: «Il regno di Dio non viene in maniera che si possa osservare; Luca 17:21 ne' si dira': "Eccolo qui" o: "Eccolo la'"; poiche', ecco, il regno di Dio e' dentro di voi». Luca 17:22 Poi disse ai suoi discepoli: «Verranno i giorni in cui desidererete vedere uno dei giorni del Figlio dell'uomo, ma non lo vedrete. Luca 17:23 E vi si dira': "Eccolo qui" o: "Eccolo la'"; non vi andate e non li seguite. Luca 17:24 Perche' come il lampo che, guizzando da una estremita' all'altra del cielo, illumina ogni cosa, cosi sara' anche il Figlio dell'uomo nel suo giorno. Luca 17:25 Ma prima e' necessario che egli soffra molte cose e sia rigettato da questa generazione. Luca 17:26 E, come avvenne ai giorni di Noe', cosi avverra' anche nei giorni del Figlio dell'uomo. Luca 17:27 Le persone mangiavano, bevevano, si ammogliavano e si maritavano, fino al giorno in cui Noe' entro' nell'arca, e venne il diluvio e li fece perire tutti. Luca 17:28 Lo stesso avvenne anche ai giorni di Lot: la gente mangiava, beveva, comperava, vendeva, piantava ed edificava; Luca 17:29 ma nel giorno in cui Lot usci da Sodoma, piovve dal cielo fuoco e zolfo e li fece perire tutti. Luca 17:30 Cosi sara' nel giorno in cui il Figlio dell'uomo sara' manifestato. Luca 17:31 In quel giorno chi si trovera' sul tetto della casa, non scenda in casa a prendere le sue cose; cosi pure chi si trovera' nei campi, non torni indietro. Luca 17:32 Ricordatevi della moglie di Lot. Luca 17:33 Chi cerchera' di salvare la propria vita, la perdera'; ma chi la perdera', la salvera'. Luca 17:34 Io vi dico: In quella notte due saranno in un letto; l'uno sara' preso e l'altro lasciato, Luca 17:35 Due donne macineranno insieme; l'una sara' presa e l'altra lasciata. Luca 17:36 Due uomini saranno nei campi; l'uno sara' preso e l'altro lasciato». Luca 17:37 I discepoli allora, rispondendo, gli dissero: «Dove Signore?» Ed egli disse loro: «Dove sara' il corpo, la' si raduneranno le aquile». Parabola del giudice iniquo Luca 18:1 Poi propose loro ancora una parabola, per mostrare che bisogna continuamente pregare senza stancarsi, Luca 18:2 dicendo: «C'era in una citta' un giudice che non temeva Dio e non aveva rispetto per alcun uomo. Luca 18:3 Or in quella stessa citta' c'era una vedova che andava da lui, dicendo: "Fammi giustizia del mio avversario". Luca 18:4 Per un certo tempo egli si rifiuto' di farlo, ma poi disse fra se': "Anche se non temo Dio e non ho rispetto per alcun uomo, Luca 18:5 tuttavia, poiche' questa vedova continua a infastidirmi, le faro' giustizia perche' a forza di venire, alla fine non mi esaurisca"». Luca 18:6 E il Signore disse: «Ascoltate cio' che dice il giudice iniquo. Luca 18:7 Non vendichera' Dio i suoi eletti che gridano a lui giorno e notte. Tardera' egli forse a intervenire a loro favore? Luca 18:8 Si, io vi dico che li vendichera' prontamente. Ma quando il Figlio dell'uomo verra', trovera' la fede sulla terra?». Parabola del fariseo e del pubblicano Luca 18:9 Disse ancora questa parabola per certuni che presumevano di essere giusti e disprezzavano gli altri. Luca 18:10 «Due uomini salirono al tempio per pregare; uno era fariseo e l'altro pubblicano. Luca 18:11 Il fariseo, stando in piedi, dentro di se' pregava cosi: "O Dio, ti ringrazio che non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri, e neppure come quel pubblicano. Luca 18:12 Io digiuno due volte la settimana e pago la decima di tutto cio' che possiedo". Luca 18:13 Il pubblicano invece, stando lontano, non ardiva neppure alzare gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: "O Dio, sii placato verso me peccatore". Luca 18:14 Io vi dico che questi, e non l'altro, ritorno' a casa sua giustificato, perche' chiunque si innalza sara' abbassato e chi si abbassa sara' innalzato», Gesu' benedice i fanciulli Luca 18:15 Gli presentarono anche dei piccoli fanciulli perche' li toccasse; ma i discepoli, vedendo cio', li sgridavano. Luca 18:16 Gesu' allora, chiamati a se' i fanciulli, disse: «Lasciate che i piccoli fanciulli vengano a me e non glielo impedite, perche' di tali e' il regno di Dio. Luca 18:17 In verita' vi dico che chi non riceve il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non vi entrera'». Il giovane ricco Luca 18:18 Uno dei capi lo interrogo', dicendo: «Maestro buono, che devo fare per ereditare la vita eterna?». Luca 18:19 E Gesu' gli disse: «Perche' mi chiami buono? Nessuno e' buono, tranne uno solo, cioe' Dio. Luca 18:20 Tu conosci i comandamenti: "Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dire falsa testimonianza, onora tuo padre e tua madre"». Luca 18:21 E colui disse: «Tutte queste cose le ho osservate fin dalla mia giovinezza». Luca 18:22 Udito cio', Gesu' gli disse: «Ti manca ancora una cosa: vendi tutto quello che hai e dallo ai poveri e avrai un tesoro nel cielo, poi vieni e seguimi». Luca 18:23 Ma egli, udite queste cose, si rattristo' grandemente, perche' era molto ricco. Luca 18:24 Allora Gesu', visto che si era molto rattristato, disse: «Quanto e' difficile per coloro che hanno delle ricchezze entrare nel regno di Dio! Luca 18:25 Perche' e' piu' facile che un cammello passi attraverso la cruna di un ago, che un ricco entri nel regno di Dio». Luca 18:26 E quelli che l'udivano dissero: «Chi dunque puo' essere salvato?». Luca 18:27 Ma egli disse: «Le cose impossibili agli uomini, sono possibili a Dio». Luca 18:28 Poi Pietro disse: «Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e ti abbiamo seguito». Luca 18:29 Ed egli disse loro: «In verita' vi dico che non c'e' nessuno che abbia lasciato casa o genitori o fratelli o moglie o figli, per il regno di Dio, Luca 18:30 che non ne riceva molte volte tanto in questo tempo, e nell'eta' a venire la vita eterna». Gesu' annunzia la sua passione Luca 18:31 Poi prese con se' i dodici e disse loro: «Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e tutte le cose scritte dai profeti riguardo al Figlio dell'uomo si compiranno. Luca 18:32 Egli infatti sara' consegnato in mano dei gentili, sara' schernito e oltraggiato e gli sara' sputato addosso. Luca 18:33 E, dopo averlo flagellato, lo uccideranno; ma il terzo giorno risuscitera'». Luca 18:34 Ma essi non compresero nulla di tutto cio': questo parlare era per loro oscuro e non capivano le cose che erano state loro dette. Il cieco di Gerico Luca 18:35 Ora, come egli si avvicinava a Gerico, un cieco era seduto lungo la strada, mendicando; Luca 18:36 sentendo passare la folla domando' che cosa fosse; Luca 18:37 gli risposero che stava passando Gesu', il Nazareno. Luca 18:38 Allora egli grido', dicendo: «Gesu', Figlio di Davide, abbi pieta' di me». Luca 18:39 Quelli che camminavano davanti lo sgridavano perche' tacesse, ma lui gridava ancora piu' forte: «Figlio di Davide, abbi pieta' di me». Luca 18:40 Allora Gesu', fermatosi, ordino' che gli fosse condotto e, quando gli fu vicino, lo interrogo', Luca 18:41 dicendo: «Cosa vuoi che io ti faccia?». Ed egli disse: «Signore, che io recuperi la vista». Luca 18:42 E Gesu' gli disse: «Recupera la vista; la tua fede ti ha guarito». Luca 18:43 All'istante egli recupero' la vista e lo seguiva glorificando Dio; e tutto il popolo, vedendo questo, diede lode a Dio. Zaccheo Luca 19:1 Poi Gesu', entrato in Gerico, l'attraversava; Luca 19:2 ed ecco un uomo, chiamato Zaccheo il quale era il capo dei pubblicani ed era ricco. Luca 19:3 Egli cercava di vedere chi fosse Gesu', ma non poteva a motivo della folla, perche' era piccolo di statura. Luca 19:4 Allora corse avanti e sali su un sicomoro per vederlo, perche' egli doveva passare di la'. Luca 19:5 E, quando Gesu' arrivo' in quel luogo alzo' gli occhi, lo vide e gli disse: «Zaccheo, scendi giu' subito, perche' oggi devo fermarmi in casa tua». Luca 19:6 Ed egli scese in fretta e lo ricevette con gioia. Luca 19:7 Vedendo cio', tutti mormoravano, dicendo: «Egli e' andato ad alloggiare in casa di un uomo peccatore». Luca 19:8 Ma Zaccheo si alzo' e disse al Signore: «Signore, io do la meta' dei miei beni ai poveri e, se ho defraudato qualcuno di qualcosa, gli restituiro' quattro volte tanto». Luca 19:9 E Gesu' gli disse: «Oggi la salvezza e' entrata in questa casa, perche' anche costui e' figlio d'Abrahamo. Luca 19:10 Perche' il Figlio dell'uomo e' venuto a cercare e a salvare cio' che era perduto». Parabola delle dieci mine Luca 19:11 E, mentre essi ascoltavano queste cose, Gesu' prosegui a raccontare una parabola, perche' era vicino a Gerusalemme, ed essi pensavano che il regno di Dio dovesse manifestarsi subito. Luca 19:12 Disse dunque: «Un uomo nobile ando' in un paese lontano, per ricevere l'investitura di un regno e poi tornare. Luca 19:13 E, chiamati a se' dieci suoi servi, diede loro dieci mine, e disse loro: "Trafficate fino al mio ritorno". Luca 19:14 Ma i suoi cittadini lo odiavano e gli mandarono dietro un'ambasciata, dicendo: "Non vogliamo che costui regni su di noi". Luca 19:15 Ora, quando fu di ritorno, dopo aver ricevuto l'investitura del regno fece chiamare quei servi ai quali aveva dato il denaro per sapere quanto ciascuno avesse guadagnato trafficando. Luca 19:16 Allora si fece avanti il primo e disse: "Signore, la tua mina ha fruttato altre dieci mine"; Luca 19:17 ed egli disse: "Bene, servo buono poiche' sei stato fedele in cosa minima, ricevi il governo su dieci citta'". Luca 19:18 Venne poi il secondo, dicendo: "Signore, la tua mina ha fruttato altre cinque mine"; Luca 19:19 ed egli disse anche a costui: "Tu pure sii capo di cinque citta'". Luca 19:20 Venne poi un altro, che disse: "Signore, ecco la tua mina che ho tenuta riposta in un fazzoletto, Luca 19:21 perche' ho avuto paura di te, che sei un uomo severo; tu prendi cio' che non hai depositato e mieti cio' che non hai seminato". Luca 19:22 E il suo signore gli disse: "Ti giudichero' dalle tue stesse parole, malvagio servo; tu sapevi che sono un uomo duro, che prendo cio' che non ho depositato e mieto cio' che non ho seminato; Luca 19:23 perche' non hai depositato il mio denaro in banca; cosi, al mio ritorno, lo avrei riscosso con l'interesse?". Luca 19:24 Disse poi ai presenti: "Toglietegli la mina e datela a colui che ha dieci mine". Luca 19:25 Ed essi gli dissero: "Signore, egli ha dieci mine". Luca 19:26 "Poiche' io vi dico che a chi ha sara' dato; ma a chi non ha sara' tolto anche quello che ha. Luca 19:27 Inoltre, conducete qui i miei nemici, che non hanno voluto che io regnassi su di loro e uccideteli alla mia presenza"». Ingresso trionfale di Gesu' in Gerusalemme Luca 19:28 Dopo aver detto queste cose, egli andava avanti salendo a Gerusalemme. Luca 19:29 E, come fu vicino a Betfage e a Betania, presso il monte detto degli Ulivi, mando' due dei suoi discepoli, Luca 19:30 dicendo: «Andate nel villaggio di fronte, entrando nel quale troverete un puledro di asino legato, su cui nessun uomo e' mai salito; scioglietelo e conducetelo qui. Luca 19:31 E se qualcuno vi domanda perche' lo sciogliete, direte loro cosi: "Il Signore ne ha bisogno"». Luca 19:32 E quelli che erano stati mandati andarono e trovarono come egli aveva loro detto. Luca 19:33 E, mentre scioglievano il puledro, i suoi padroni dissero loro: «Perche' sciogliete il puledro?». Luca 19:34 Ed essi dissero: «Il Signore ne ha bisogno». Luca 19:35 Lo condussero allora da Gesu' e, gettate le loro vesti sopra il puledro, vi fecero montare Gesu'. Luca 19:36 E, mentre egli avanzava, stendevano le loro vesti sulla strada. Luca 19:37 E, quando egli fu vicino alla discesa del monte degli Ulivi, tutta la folla dei discepoli inizio' con gioia a lodare Dio a gran voce per tutte le opere potenti che avevano visto, Luca 19:38 dicendo: «Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria nei luoghi altissimi». Luca 19:39 E alcuni farisei fra la folla gli dissero: «Maestro, sgrida i tuoi discepoli!». Luca 19:40 Ed egli, rispondendo, disse loro: «Io vi dico che se costoro tacessero, griderebbero le pietre». Luca 19:41 E come egli si avvicinava, vide la citta' e pianse a su di essa, Luca 19:42 dicendo: «Oh, se tu, proprio tu, avessi riconosciuto almeno in questo tuo giorno le cose necessarie alla tua pace! Ma ora esse sono nascoste agli occhi tuoi. Luca 19:43 Poiche' verranno sopra di te dei giorni in cui i tuoi nemici ti circonderanno di trincee, ti accerchieranno e ti assedieranno da ogni parte. Luca 19:44 E abbatteranno te e i tuoi figli dentro di te; e non lasceranno in te pietra su pietra perche' tu non hai riconosciuto il tempo in cui sei stata visitata». Purificazione del tempio Luca 19:45 Poi, entrato nel tempio, comincio' a cacciarne fuori coloro che vendevano e comperavano, Luca 19:46 dicendo loro: «Sta scritto: "La mia casa e' casa di preghiera, ma voi ne avete fatto un covo di ladroni"». Luca 19:47 Ogni giorno egli insegnava nel tempio. E i capi dei sacerdoti, gli scribi e i capi del popolo cercavano di farlo morire. Luca 19:48 Ma non riuscivano a decidere che cosa fare, perche' tutto il popolo lo ascoltava pendendo dalle sue labbra. Del battesimo di Giovanni Luca 20:1 E in uno di quei giorni avvenne che, mentre egli istruiva il popolo nel tempio e predicava l'evangelo, sopraggiunsero i capi dei sacerdoti e gli scribi, con gli anziani, Luca 20:2 e gli dissero: «Dicci con quale autorita' fai queste cose; o, chi e' colui che ti ha dato questa autorita'?». Luca 20:3 Ed egli, rispondendo, disse loro: «Anch'io vi domandero' una cosa, e voi rispondetemi. Luca 20:4 Il battesimo di Giovanni veniva dal cielo o dagli uomini?». Luca 20:5 Ed essi ragionavano fra loro, dicendo: «Se diciamo dal cielo, egli ci dira': "Perche' dunque non gli avete creduto?". Luca 20:6 Se invece diciamo dagli uomini, tutto il popolo ci lapidera' perche' e' convinto che Giovanni era un profeta». Luca 20:7 Risposero dunque che non sapevano da dove venisse. Luca 20:8 Allora Gesu' disse loro: «Neppure io vi diro' con quale autorita' faccio queste cose». Parabola dei malvagi vignaioli Luca 20:9 Poi comincio' a raccontare al popolo questa parabola: «Un uomo pianto' una vigna, l'affido' a certi vignaioli e se ne ando' lontano per lungo tempo. Luca 20:10 Al tempo del raccolto, mando' un servo da quei vignaioli perche' gli dessero la sua parte del frutto della vigna; ma i vignaioli, battutolo, lo rimandarono a mani vuote. Luca 20:11 Egli mando' di nuovo un altro servo ma essi, dopo aver battuto e insultato anche questo, lo rimandarono a mani vuote. Luca 20:12 Egli ne mando' ancora un terzo, ma essi ferirono anche questo e lo cacciarono. Luca 20:13 Allora il padrone della vigna disse: "Che devo fare? Mandero' il mio amato figlio. Forse, vedendo lui, lo rispetteranno!". Luca 20:14 Ma i vignaioli, quando lo videro, dissero tra di loro: "Costui e' l'erede; venite, uccidiamolo affinche' l'eredita' diventi nostra". Luca 20:15 Cosi cacciatolo fuori dalla vigna, lo uccisero. Che fara' dunque a costoro il padrone della vigna? Luca 20:16 Egli verra', sterminera' quei vignaioli, e dara' la vigna ad altri». Ma essi, udito cio', dissero: «Cosi non sia». Luca 20:17 Allora egli, guardandoli in faccia, disse: «Che cosa e' dunque cio' che sta scritto: "La pietra che gli edificatori hanno rigettata e' diventata la testata d'angolo"? Luca 20:18 Chiunque cadra' su questo sasso si sfracellera', e colui sul quale esso cadra' sara' stritolato». La questione del tributo Luca 20:19 In quello stesso momento, i capi dei sacerdoti e gli scribi, cercarono di mettergli le mani addosso, perche' avevano compreso che aveva raccontato quella parabola per loro, ma temettero il popolo. Luca 20:20 Essi lo osservavano attentamente e gli mandarono degli istigatori che, fingendosi giusti, lo sorprendessero in fallo in un suo discorso, per poi consegnarlo al potere e all'autorita' del governatore. Luca 20:21 Costoro lo interrogarono, dicendo: «Maestro, noi sappiamo che tu parli e insegni rettamente e che non usi alcuna parzialita', ma insegni la via di Dio in verita'. Luca 20:22 Ci e' lecito pagare il tributo a Cesare o no?». Luca 20:23 Ma egli, accortosi della loro malizia, disse loro: «Perche' mi tentate? Luca 20:24 Mostratemi un denaro: di chi e' l'immagine e l'iscrizione che porta?». Ed essi, rispondendo, dissero: «Di Cesare». Luca 20:25 Allora egli disse loro: «Rendete dunque a Cesare cio' che e' di Cesare, e a Dio cio' che e' di Dio». Luca 20:26 E cosi non poterono coglierlo in fallo nel suo discorso davanti al popolo e, meravigliati della sua risposta, tacquero. I sadducei e la risurrezione Luca 20:27 Or gli si accostarono alcuni sadducei, i quali negano che vi sia la risurrezione, e lo interrogarono, Luca 20:28 dicendo: «Maestro, Mose' ci ha scritto che se il fratello di qualcuno muore avendo moglie e muore senza figli, il suo fratello prenda la moglie e susciti una discendenza a suo fratello. Luca 20:29 Or vi furono sette fratelli; il primo prese moglie e mori senza lasciare figli. Luca 20:30 Il secondo la prese come moglie, e mori anch'egli senza lasciare figli. Luca 20:31 La prese poi il terzo; e cosi tutti e sette morirono senza lasciare figli. Luca 20:32 Dopo tutti, mori anche la donna. Luca 20:33 Nella risurrezione, dunque, di chi sara' moglie? Poiche' tutti e sette l'hanno avuta per moglie». Luca 20:34 E Gesu', rispondendo, disse loro: «I figli di questa eta' si sposano e si maritano; Luca 20:35 ma coloro che sono ritenuti degni di ottenere l'altra eta' e la risurrezione dei morti, non si sposano ne' si maritano; Luca 20:36 essi infatti non possono piu' morire, perche' sono come gli angeli e sono figli di Dio, essendo figli della risurrezione. Luca 20:37 E che i morti risuscitino, lo ha dichiarato Mose' stesso nel passo del roveto, quando chiama Signore, il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe. Luca 20:38 Or egli non e' il Dio dei morti ma dei viventi, poiche' tutti vivono per lui». Luca 20:39 Allora alcuni degli scribi presero la parola e dissero: «Maestro, hai detto bene». Luca 20:40 E non ardirono piu' fargli alcuna domanda. Il Cristo, Figlio di Davide Luca 20:41 Ed egli disse loro: «Come mai dicono che il Cristo e' Figlio di Davide? Luca 20:42 Nel libro dei Salmi Davide stesso dice: "Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, Luca 20:43 finche' io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi". Luca 20:44 Davide dunque lo chiama Signore come puo' essere suo figlio?». Gesu' censura gli scribi Luca 20:45 Ora, mentre tutto il popolo stava ascoltando, egli disse ai suoi discepoli: Luca 20:46 «Guardatevi dagli scribi, i quali passeggiano volentieri in lunghe vesti e amano i saluti nelle piazze, i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; Luca 20:47 essi divorano le case delle vedove e fanno lunghe preghiere per farsi vedere. Essi riceveranno una piu' dura condanna». L'offerta della vedova Luca 21:1 Poi Gesu' alzo' gli occhi e vide i ricchi che gettavano i loro doni nella cassa del tesoro, Luca 21:2 e vide anche una povera vedova che vi gettava due spiccioli, Luca 21:3 e disse: «In verita' io vi dico che questa povera vedova ha gettato piu' di tutti gli altri. Luca 21:4 Tutti costoro infatti hanno gettato nelle offerte per la casa di Dio del loro superfluo, ma costei vi ha gettato nella sua poverta' tutto quello che aveva per vivere». Il sermone profetico: L'inizio delle doglie di parto Luca 21:5 Poi, come alcuni parlavano del tempio e facevano notare che era adorno di belle pietre e di offerte, egli disse: Luca 21:6 «Di tutte queste cose che ammirate, verranno i giorni in cui non sara' lasciata pietra su pietra che non sia diroccata». Luca 21:7 Essi allora lo interrogarono dicendo: «Maestro, quando avverranno dunque queste cose e quale sara' il segno che queste cose stanno per compiersi?». Luca 21:8 Ed egli disse: «Guardate di non essere ingannati, perche' molti verranno nel mio nome, dicendo: "Sono io", e: "Il tempo e' giunto". Non andate dunque dietro a loro. Luca 21:9 Quando poi sentirete parlare di guerre e di tumulti, non vi spaventate perche' queste cose devono prima avvenire, ma non verra' subito la fine». Luca 21:10 Allora disse loro: «Si sollevera' nazione contro nazione e regno contro regno; Luca 21:11 e vi saranno grandi terremoti, carestie e pestilenze in vari luoghi vi saranno anche dei fenomeni spaventevoli e grandi segni dal cielo. Luca 21:12 Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, consegnandovi alle sinagoghe e mettendovi in prigione; e sarete portati davanti ai re e ai governatori a causa del mio nome; Luca 21:13 ma questo vi dara' occasione di testimoniare. Luca 21:14 Mettetevi dunque in cuore di non premeditare come rispondere a vostra difesa, Luca 21:15 perche' io vi daro' una favella e una sapienza a cui tutti i vostri avversari non potranno contraddire o resistere. Luca 21:16 Or voi sarete traditi anche dai genitori, dai fratelli, dai parenti e dagli amici; e faranno morire alcuni di voi. Luca 21:17 E sarete odiati da tutti a causa del mio nome. Luca 21:18 Ma neppure un capello del vostro capo perira'. Luca 21:19 Nella vostra perseveranza guadagnerete le anime vostre». Il sermone profetico (seguito): La grande tribolazione Luca 21:20 «Ora, quando vedrete Gerusalemme circondata da eserciti, sappiate che allora la sua desolazione e' vicina. Luca 21:21 Allora, coloro che sono nella Giudea fuggano sui monti; e coloro che sono in citta' se ne allontanino; e coloro che sono nei campi non entrino in essa. Luca 21:22 Poiche' questi sono giorni di vendetta, affinche' tutte le cose che sono scritte siano adempiute. Luca 21:23 Guai alle donne incinte e a quelle che allatteranno in quei giorni, perche' vi sara' grande avversita' nel paese e ira su questo popolo. Luca 21:24 Ed essi cadranno sotto il taglio della spada, e saranno condotti prigionieri fra tutte le nazioni; e Gerusalemme sara' calpestata dai gentili, finche' i tempi dei gentili siano compiuti». Il sermone profetico (seguito): Il ritorno del Figlio dell'uomo Luca 21:25 «E vi saranno dei segni nel sole, nella luna e nelle stelle, e sulla terra angoscia di popoli, nello smarrimento al fragore del mare e dei flutti; Luca 21:26 gli uomini verranno meno dalla paura e dall'attesa delle cose che si abbatteranno sul mondo, perche' le potenze dei cieli saranno scrollate. Luca 21:27 Allora vedranno il Figlio dell'uomo venire su una nuvola con potenza e grande gloria. Luca 21:28 Ora, quando queste cose cominceranno ad accadere, guardate in alto e alzate le vostre teste, perche' la vostra redenzione e' vicina». Luca 21:29 Poi disse loro una parabola: «Osservate il fico e tutti gli alberi. Luca 21:30 Quando essi cominciano a mettere i germogli, vedendoli, voi stessi riconoscete che l'estate e' vicina; Luca 21:31 cosi anche voi, quando vedrete accadere queste cose, sappiate che il regno di Dio e' vicino. Luca 21:32 In verita' io vi dico che questa generazione non passera' finche' tutte queste cose non siano accadute. Luca 21:33 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno». Il sermone profetico (fine): La vigilanza Luca 21:34 «Or fate attenzione che talora i vostri cuori non siano aggravati da gozzoviglie, da ubriachezza e dalle preoccupazioni di questa vita, e che quel giorno vi piombi addosso all'improvviso. Luca 21:35 Perche' verra' come un laccio su tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra. Luca 21:36 Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinche' siate ritenuti degni di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere e di comparire davanti al Figlio dell'uomo». Il patto del tradimento Luca 21:37 Durante il giorno egli insegnava nel tempio, e la notte usciva e la trascorreva all'aperto sul monte degli Ulivi. Luca 21:38 E tutto il popolo, al mattino presto, veniva da lui nel tempio per ascoltarlo. Luca 22:1 Si avvicinava intanto la festa degli Azzimi, detta Pasqua. Luca 22:2 Ed i capi dei sacerdoti e gli scribi cercavano come farlo morire, poiche' temevano il popolo. Luca 22:3 Or Satana entro' in Giuda, soprannominato Iscariota, che era nel numero dei dodici. Luca 22:4 Cosi egli ando' ad accordarsi con i capi dei sacerdoti e con i magistrati sul come tradirlo. Luca 22:5 Ed essi se ne rallegrarono e convennero di dargli del denaro. Luca 22:6 Ed egli acconsenti, e cercava l'opportunita' di consegnarlo nelle loro mani di nascosto dalla folla. La cena pasquale Luca 22:7 Or venne il giorno degli Azzimi, nel quale si doveva sacrificare la Pasqua. Luca 22:8 E Gesu' mando' Pietro e Giovanni, dicendo: «Andate e preparate la Pasqua per noi, affinche' la possiamo mangiare». Luca 22:9 Ed essi gli dissero: «Dove vuoi che la prepariamo?». Luca 22:10 Allora egli disse loro: «Ecco, quando entrerete in citta', vi verra' incontro un uomo che porta una brocca d'acqua; seguitelo nella casa dove entrera'. Luca 22:11 Dite quindi al padrone di casa: "Il Maestro ti manda a dire: Dov'e' la sala, nella quale posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli?". Luca 22:12 Allora egli vi mostrera' una grande sala arredata; la' preparerete la Pasqua». Luca 22:13 Andati dunque, essi trovarono come aveva loro detto e prepararono la Pasqua. Luca 22:14 E, quando giunse l'ora, egli si mise a tavola e i dodici apostoli con lui. Luca 22:15 Allora egli disse loro: «Ho grandemente desiderato di mangiare questa Pasqua con voi prima di soffrire, Luca 22:16 poiche' io vi dico che non ne mangero' piu' finche' abbia il suo compimento nel regno di Dio». Luca 22:17 Poi prese il calice, rese grazie e disse: «Prendete questo e dividetelo fra di voi, Luca 22:18 perche' io vi dico che non berro' piu' del frutto della vigna, finche' il regno di Dio sia venuto». Luca 22:19 Poi, preso il pane, rese grazie, lo spezzo' e lo diede loro dicendo: «Questo e' il mio corpo, che e' dato per voi; fate questo in memoria di me». Luca 22:20 Cosi pure, dopo aver cenato, prese il calice dicendo: «Questo calice e' il nuovo patto nel mio sangue, che e' sparso per voi. Luca 22:21 Ma ecco, la mano di colui che mi tradisce e' sulla tavola con me. Luca 22:22 Certamente il Figlio dell'uomo se ne va, come e' stabilito, ma guai a quell'uomo per mezzo del quale e' tradito!». Luca 22:23 Allora essi cominciarono a domandarsi l'un l'altro, chi di loro avrebbe fatto questo. Il maggiore sia come il minore Luca 22:24 E tra di loro sorse anche una contesa, intorno a chi di loro doveva essere considerato il maggiore. Luca 22:25 Ma Gesu' disse loro: «I re delle nazioni le signoreggiano, e coloro che esercitano autorita' su di esse sono chiamati benefattori. Luca 22:26 Ma con voi non sia cosi; anzi il piu' grande fra di voi sia come il minore e chi governa come colui che serve. Luca 22:27 Chi e' infatti piu' grande chi siede a tavola, o colui che serve? Non e' forse colui che siede a tavola? Eppure io sono in mezzo a voi come colui che serve. Luca 22:28 Or voi siete quelli che siete rimasti con me nelle mie prove. Luca 22:29 Ed io vi assegno il regno, come il Padre mio lo ha assegnato a me, Luca 22:30 affinche' mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno e sediate su troni per giudicare le dodici tribu' d'Israele». Pietro avvisato Luca 22:31 Il Signore disse ancora: «Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano. Luca 22:32 Ma io ho pregato per te, affinche' la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai ritornato, conferma i tuoi fratelli». Luca 22:33 Ma egli disse: «Signore, io sono pronto ad andare con te tanto in prigione che alla morte». Luca 22:34 Ma Gesu' disse: «Pietro, io ti dico che oggi il gallo non cantera', prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi». Le due spade Luca 22:35 Poi disse loro: «Quando vi mandai senza borsa, senza sacca e senza sandali, vi e' forse mancata qualche cosa?». Ed essi dissero: «Nessuna». Luca 22:36 Disse loro dunque: «Ma ora chi ha una borsa la prenda con se', e cosi pure una sacca; e chi non ha la spada venda la sua veste e ne compri una. Luca 22:37 Poiche' io vi dico che cio' che e' scritto deve ancora essere adempiuto in me: "Ed egli e' stato annoverato fra i malfattori". Le cose infatti che sono scritte di me hanno il loro compimento». Luca 22:38 Allora essi dissero: «Signore, ecco qui due spade». Ma egli disse loro: «Basta!». Gesu' nel Getsemani Luca 22:39 Poi, uscito, ando' come al solito al monte degli ulivi, e anche i suoi discepoli lo seguirono. Luca 22:40 Giunto sul posto, disse loro: «Pregate per non entrare in tentazione» Luca 22:41 E si allontano' da loro, circa un tiro di sasso e, postosi in ginocchio, pregava, Luca 22:42 dicendo: «Padre, se vuoi, allontana da me questo calice! Tuttavia non sia fatta la mia volonta', ma la tua». Luca 22:43 Allora gli apparve un angelo dal cielo per dargli forza. Luca 22:44 Ed egli, essendo in agonia, pregava ancor piu' intensamente, e il suo sudore divenne simile a grumi di sangue che cadevano a terra. Luca 22:45 Alzatosi poi dalla preghiera, venne dai suoi discepoli e li trovo' che dormivano per la tristezza Luca 22:46 e disse loro: «Perche' dormite? Alzatevi e pregate per non entrare in tentazione». Arresto di Gesu' Luca 22:47 Mentre egli parlava ancora, ecco una turba; or colui che si chiamava Giuda uno dei dodici, li precedeva e si accosto' a Gesu' per baciarlo. Luca 22:48 E Gesu' gli disse: «Giuda, tradisci il Figlio dell'uomo con un bacio?». Luca 22:49 Allora quelli attorno a Gesu', vedendo cio' che stava per accadere, gli dissero: «Signore, dobbiamo colpire con la spada?». Luca 22:50 E uno di loro colpi il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio destro. Luca 22:51 Ma Gesu', rispondendo, disse: «Lasciate, basta cosi». E, toccato l'orecchio di quell'uomo, lo guari. Luca 22:52 Poi Gesu' disse ai capi dei sacerdoti, ai capitani del tempio e agli anziani che erano venuti contro di lui: «Siete usciti contro di me con spade e bastoni come contro un brigante? Luca 22:53 Mentre ogni giorno io ero con voi nel tempio, voi non metteste mai le mani su di me; ma questa e' la vostra ora e la potesta' delle tenebre». Gesu' rinnegato da Pietro Luca 22:54 Dopo averlo catturato, lo portarono via e lo condussero nella casa del sommo sacerdote. E Pietro seguiva da lontano. Luca 22:55 Quando essi accesero un fuoco in mezzo al cortile e si posero a sedere attorno, Pietro si sedette in mezzo a loro. Luca 22:56 Una serva lo vide seduto presso il fuoco, lo guardo' attentamente e disse: «Anche costui era con lui». Luca 22:57 Ma egli lo nego', dicendo: «Donna, non lo conosco». Luca 22:58 Poco dopo lo vide un altro e disse: «Anche tu sei di quelli». Ma Pietro disse: «O uomo, non lo sono». Luca 22:59 Passata circa un'ora, un altro affermava con insistenza, dicendo: «In verita' anche costui era con lui, perche' e' Galileo». Luca 22:60 Ma Pietro disse: «O uomo, non so quello che dici». E subito, mentre ancora parlava, il gallo canto'. Luca 22:61 E il Signore, voltatosi, guardo' Pietro. E Pietro si ricordo' della parola che il Signore gli aveva detto: «Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte». Luca 22:62 Allora Pietro usci fuori e pianse amaramente. Gesu' davanti al sinedrio Luca 22:63 Intanto gli uomini che tenevano Gesu' lo schernivano, percuotendolo. Luca 22:64 E, dopo averlo bendato, lo percuotevano in faccia e gli domandavano, dicendo: «Indovina, chi e' colui che ti ha percosso?». Luca 22:65 E, bestemmiando, dicevano molte altre cose contro di lui. Luca 22:66 Appena fu giorno si riunirono gli anziani del popolo, i capi dei sacerdoti e gli scribi e lo condussero nel loro sinedrio, dicendo: Luca 22:67 «Se tu sei il Cristo, diccelo». Ma egli disse loro: «Anche se ve lo dicessi, non credereste. Luca 22:68 Se poi vi interrogassi, non mi rispondereste ne' mi lascereste andare. Luca 22:69 Ma da ora in poi il Figlio dell'uomo sedera' alla destra della potenza di Dio». Luca 22:70 Allora tutti dissero: «Sei tu dunque il Figlio di Dio?». Ed egli disse loro: «Voi dite giustamente, perche' io lo sono». Luca 22:71 Essi allora dissero: «Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Dal momento che noi stessi l'abbiamo udito dalla sua propria bocca». Gesu' davanti a Pilato ed Erode Luca 23:1 Allora tutta l'assemblea si alzo' e lo condusse da Pilato. Luca 23:2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: «Noi abbiamo sorpreso costui che sovvertiva la nazione e proibiva di dare i tributi a Cesare, affermando di essere un re, il Cristo». Luca 23:3 Allora Pilato lo interrogo', dicendo: «Sei tu il re dei Giudei?». E Gesu' gli rispose e disse: «Tu lo dici». Luca 23:4 Pilato quindi disse ai capi dei sacerdoti e alle turbe: «Io non trovo nessuna colpa in quest'uomo». Luca 23:5 Ma quelli insistevano, dicendo: «Egli solleva il popolo insegnando per tutta la Giudea, dopo aver cominciato dalla Galilea fin qua». Luca 23:6 Allora Pilato, avendo udito nominare la Galilea, domando' se quell'uomo fosse Galileo. Luca 23:7 E, saputo che apparteneva alla giurisdizione di Erode, lo mando' da Erode, che in quei giorni si trovava anch'egli a Gerusalemme. Luca 23:8 Quando Erode vide Gesu', se ne rallegro' grandemente; da molto tempo infatti desiderava vederlo, perche' aveva sentito dire molte cose di lui e sperava di vederlo compiere qualche miracolo. Luca 23:9 Egli gli rivolse molte domande, ma Gesu' non gli rispose nulla. Luca 23:10 Intanto i capi dei sacerdoti e gli scribi stavano la' accusandolo con veemenza. Luca 23:11 Allora Erode, con i suoi soldati, dopo averlo oltraggiato e schernito, lo rivesti di una veste splendida e lo rimando' da Pilato. Luca 23:12 In quel giorno Erode e Pilato divennero amici, mentre prima erano stati nemici. Luca 23:13 Allora Pilato, riuniti i capi dei sacerdoti, i magistrati e il popolo, Luca 23:14 disse loro: «Voi mi avete portato quest'uomo, come uno che perverte il popolo; ed ecco, dopo averlo esaminato alla vostra presenza, non ho trovato in lui nessuna delle colpe di cui lo accusate, Luca 23:15 e neppure Erode, perche' lo ha rimandato a noi; in realta' egli non ha fatto nulla che meriti la morte. Luca 23:16 Percio', dopo averlo fatto flagellare, lo rilascero'». Luca 23:17 Ora in occasione della festa di Pasqua, il governatore doveva liberare qualcuno. Luca 23:18 Ma essi tutti insieme gridarono, dicendo: «A morte costui, e liberaci Barabba». Luca 23:19 Questi era stato incarcerato per una sedizione fatta in citta' e per omicidio. Luca 23:20 Percio' Pilato desiderando liberare Gesu' parlo' loro di nuovo. Luca 23:21 Ma essi gridavano, dicendo: «Crocifiggilo, crocifiggilo». Luca 23:22 Per la terza volta, egli disse loro: «Ma che male ha fatto costui? Io non ho trovato in lui alcuna colpa che meriti la morte. Percio', dopo averlo fatto flagellare, lo rilascero'». Luca 23:23 Ma quelli insistevano con grandi grida, chiedendo che fosse crocifisso, e le loro grida e quelle dei capi dei sacerdoti finirono per prevalere. Luca 23:24 Pilato allora decise che fosse fatto cio' che chiedevano. Luca 23:25 E rilascio' loro colui che era stato incarcerato per sedizione e per omicidio e che essi avevano richiesto; e consegno' Gesu' alla loro volonta'. Gesu' sulla via del Golgota Luca 23:26 Mentre lo conducevano via, presero un certo Simone di Cirene che veniva dai campi, e gli misero addosso la croce, perche' la portasse dietro a Gesu'. Luca 23:27 Or lo seguiva una grande folla di popolo e di donne, che facevano cordoglio e lamenti su di lui. Luca 23:28 Ma Gesu', voltandosi verso di loro disse: «Figlie di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figli. Luca 23:29 Perche' ecco, verranno i giorni in cui si dira': "Beate le sterili e beati i grembi che non hanno partorito e le mammelle che non hanno allattato!". Luca 23:30 Allora cominceranno a dire ai monti: "Cadeteci addosso"; e alle colline: "Copriteci"! Luca 23:31 Perche', se tali cose si fanno al legno verde, che cosa sara' fatto al legno secco?». Luca 23:32 Or venivano condotti con lui anche due malfattori per essere messi a morte. La crocifissione Luca 23:33 E quando giunsero al luogo, detto del Teschio, la' crocifissero lui e i malfattori, l'uno a destra e l'altro a sinistra. Luca 23:34 E Gesu' diceva: «Padre perdona loro perche' non sanno quello che fanno». Poi, spartite le sue vesti, le tirarono a sorte. Luca 23:35 E il popolo stava la' a guardare, ed anche i magistrati col popolo lo beffavano, dicendo: «Egli ha salvati gli altri, salvi se stesso se veramente egli e' il Cristo, l'eletto di Dio». Luca 23:36 Anche i soldati lo schernivano, accostandosi e presentandogli dell'aceto. Luca 23:37 e dicendo: «Se tu sei il re dei Giudei, salva te stesso». Luca 23:38 Sopra il suo capo, inoltre vi era una scritta, in caratteri greci, latini ed ebraici: "COSTUI e' IL RE DEI GIUDEI". Luca 23:39 Or uno dei malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: «Se tu sei il Cristo, salva te stesso e noi». Luca 23:40 Ma l'altro, rispondendo, lo sgridava dicendo: «Non hai neppure timore di Dio, trovandoti sotto la medesima condanna? Luca 23:41 Noi in realta' siamo giustamente condannati, perche' riceviamo la dovuta pena dei nostri misfatti, ma costui non ha commesso alcun male». Luca 23:42 Poi disse a Gesu': «Signore, ricordati di me quando verrai nel tuo regno». Luca 23:43 Allora Gesu' gli disse: «In verita' ti dico: oggi tu sarai con me in paradiso». Luca 23:44 Era circa l'ora sesta, e si fece buio su tutto il paese fino all'ora nona. Luca 23:45 Il sole si oscuro' e la cortina del tempio si squarcio' in mezzo. Luca 23:46 E Gesu', gridando con gran voce, disse: «Padre, nelle tue mani rimetto il mio spirito». E detto questo, rese lo spirito. Luca 23:47 Allora il centurione, visto quanto era accaduto, glorifico' Dio, dicendo: «Veramente quest'uomo era giusto». Luca 23:48 E tutta la folla che si era radunata per osservare cio' che accadeva, alla vista di questo, se ne torno' a casa battendosi il petto. Il seppellimento Luca 23:49 Ma tutti i suoi conoscenti e le donne che l'avevano seguito dalla Galilea se ne stavano a distanza, osservando queste cose. Luca 23:50 Or vi era un uomo di nome Giuseppe, che era membro del sinedrio, uomo giusto e buono, Luca 23:51 il quale non aveva acconsentito alla deliberazione e all'operato degli altri. Egli era di Arimatea, citta' dei Giudei, e aspettava anch'egli il regno di Dio. Luca 23:52 Costui si presento' a Pilato e chiese il corpo di Gesu'. Luca 23:53 E, dopo averlo tirato giu' dalla croce, lo avvolse in un lenzuolo e lo mise in un sepolcro scavato nella roccia, dove nessuno era ancora stato sepolto. Luca 23:54 Era il giorno della Preparazione, e il sabato stava per cominciare. Luca 23:55 Le donne, che erano venute con Gesu' dalla Galilea seguendolo da vicino osservarono il sepolcro e come vi era stato deposto il corpo di Gesu'; Luca 23:56 poi esse tornarono a casa e prepararono gli aromi e gli unguenti, e durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento. La risurrezione Luca 24:1 Ora nel primo giorno della settimana, al mattino molto presto esse, e altre donne con loro, si recarono al sepolcro, portando gli aromi che avevano preparato. Luca 24:2 E trovarono che la pietra era stata rotolata dal sepolcro. Luca 24:3 Ma, entrate, non trovarono il corpo del Signore Gesu'. Luca 24:4 E, mentre erano grandemente perplesse a questo riguardo, ecco presentarsi loro due uomini in vesti sfolgoranti. Luca 24:5 Ora, essendo esse impaurite e tenendo la faccia chinata a terra, quelli dissero loro: «Perche' cercate il vivente tra i morti? Luca 24:6 Egli non e' qui, ma e' risuscitato; ricordatevi come vi parlo', mentre era ancora in Galilea, Luca 24:7 dicendo che il Figlio dell'uomo doveva esser dato nelle mani di uomini peccatori, essere crocifisso e risuscitare il terzo giorno». Luca 24:8 Ed esse si ricordarono delle sue parole. Luca 24:9 Al loro ritorno dal sepolcro, raccontarono tutte queste cose agli undici e a tutti gli altri. Luca 24:10 Or quelle che riferirono queste cose agli apostoli erano Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo e le altre donne che erano con loro. Luca 24:11 Ma queste parole parvero loro come un'assurdita'; ed essi non credettero loro. Luca 24:12 Pietro tuttavia, alzatosi, corse al sepolcro e, chinatosi a guardare, non vide altro che le lenzuola che giacevano da sole, poi se ne ando', meravigliandosi dentro di se' di quanto era accaduto. I due discepoli sulla via di Emmaus Luca 24:13 In quello stesso giorno, due di loro se ne andavano verso un villaggio, di nome Emmaus, distante sessanta stadi da Gerusalemme. Luca 24:14 Ed essi parlavano tra loro di tutto quello che era accaduto. Luca 24:15 Or avvenne che, mentre parlavano e discorrevano insieme, Gesu' stesso si accosto' e si mise a camminare con loro. Luca 24:16 Ma i loro occhi erano impediti dal riconoscerlo. Luca 24:17 Egli disse loro: «Che discorsi sono questi che vi scambiate l'un l'altro, cammin facendo? E perche' siete mesti?». Luca 24:18 E uno di loro, di nome Cleopa, rispondendo, gli disse: «Sei tu l'unico forestiero in Gerusalemme, che non conosca le cose che vi sono accadute in questi giorni?». Luca 24:19 Ed egli disse loro: «Quali?». Essi gli dissero: «Le cose di Gesu' Nazareno, che era un profeta potente in opere e parole davanti a Dio e davanti a tutto il popolo. Luca 24:20 E come i capi dei sacerdoti e i nostri magistrati lo hanno consegnato per essere condannato a morte e l'hanno crocifisso. Luca 24:21 Or noi speravamo che fosse lui che avrebbe liberato Israele; invece, con tutto questo, siamo gia' al terzo giorno da quando sono avvenute queste cose. Luca 24:22 Ma anche alcune donne tra di noi ci hanno fatto stupire perche', essendo andate di buon mattino al sepolcro, Luca 24:23 e non avendo trovato il suo corpo, sono tornate dicendo di aver avuto una visione di angeli, i quali dicono che egli vive. Luca 24:24 E alcuni dei nostri sono andati al sepolcro e hanno trovato le cose come avevano detto le donne, ma lui non l'hanno visto». Luca 24:25 Allora egli disse loro: «O insensati e tardi di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno detto! Luca 24:26 Non doveva il Cristo soffrire tali cose, e cosi entrare nella sua gloria?». Luca 24:27 E cominciando da Mose' e da tutti i profeti, spiego' loro in tutte le Scritture le cose che lo riguardavano. Luca 24:28 Come si avvicinavano al villaggio dove erano diretti, egli finse di andare oltre. Luca 24:29 Ma essi lo trattennero, dicendo: «Rimani con noi, perche' si fa sera e il giorno e' gia' declinato». Egli dunque entro' per rimanere con loro. Luca 24:30 E, come si trovava a tavola con loro prese il pane, lo benedisse e, dopo averlo spezzato, lo distribui loro. Luca 24:31 Allora si aprirono loro gli occhi e lo riconobbero; ma egli scomparve dai loro occhi. Luca 24:32 Ed essi si dissero l'un l'altro: «Non ardeva il nostro cuore dentro di noi, mentre egli ci parlava per la via e ci apriva le Scritture?». Luca 24:33 In quello stesso momento si alzarono e ritornarono a Gerusalemme, dove trovarono gli undici e quelli che erano con loro riuniti insieme. Luca 24:34 Costoro dicevano: «Il Signore e' veramente risorto ed e' apparso a Simone». Luca 24:35 Essi allora raccontarono le cose avvenute loro per via, e come lo avevano riconosciuto allo spezzar del pane. Apparizione di Gesu' agli undici Luca 24:36 Ora, mentre essi parlavano di queste cose, Gesu' stesso si rese presente in mezzo a loro e disse loro: «Pace a voi!». Luca 24:37 Ma essi, terrorizzati e pieni di paura, pensavano di vedere uno spirito. Luca 24:38 Allora egli disse loro: «Perche' siete turbati? E perche' nei vostri cuori sorgono dei dubbi? Luca 24:39 Guardate le mie mani e i miei piedi, perche' sono io. Toccatemi e guardate, perche' uno spirito non ha carne e ossa, come vedete che ho io». Luca 24:40 E, detto questo, mostro' loro le mani e i piedi. Luca 24:41 Ma poiche' essi non credevano ancora per la gioia ed erano pieni di meraviglia, egli disse loro: «Avete qui qualcosa da mangiare?». Luca 24:42 Ed essi gli diedero un pezzo di pesce arrostito e un favo di miele. Luca 24:43 Ed egli li prese e mangio' in loro presenza. Luca 24:44 Poi disse loro: «Queste sono le parole che vi dicevo quando ero ancora con voi: che si dovevano adempiere tutte le cose scritte a mio riguardo nella legge di Mose', nei profeti e nei salmi». Luca 24:45 Allora apri loro la mente, perche' comprendessero le Scritture, Luca 24:46 e disse loro: «Cosi sta scritto, e cosi era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti il terzo giorno, Luca 24:47 e che nel suo nome si predicasse il ravvedimento e il perdono dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. Luca 24:48 Or voi siete testimoni di queste cose. Luca 24:49 Ed ecco, io mando su di voi la promessa del Padre mio; ma voi rimanete nella citta' di Gerusalemme, finche' siate rivestiti di potenza dall'alto. L'ascensione Luca 24:50 Poi li condusse fuori fino a Betania e alzate in alto le mani, li benedisse. Luca 24:51 E avvenne che, mentre egli li benediceva, si separo' da loro e fu portato su nel cielo. Luca 24:52 Ed essi, dopo averlo adorato, tornarono a Gerusalemme con grande gioia. Luca 24:53 E stavano continuamente nel tempio, lodando e benedicendo Dio. Amen!Giovanni 1:1-21:25 La Parola fatta carne Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola e la Parola era presso Dio, e la Parola era Dio. Giovanni 1:2 Egli (la Parola) era nel principio con Dio. Giovanni 1:3 Tutte le cose sono state fatte per mezzo di lui (la Parola), e senza di lui nessuna delle cose fatte e' stata fatta. Giovanni 1:4 In lui era la vita e la vita era la luce degli uomini. Giovanni 1:5 E la luce risplende nelle tenebre e le tenebre non l'hanno compresa. Giovanni 1:6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. Giovanni 1:7 Questi venne come testimone per rendere testimonianza alla luce, affinche' tutti credessero per mezzo di lui; Giovanni 1:8 egli non era la luce, ma fu mandato per rendere testimonianza della luce. Giovanni 1:9 Egli (la Parola) era la luce vera, che illumina ogni uomo che viene nel mondo. Giovanni 1:10 Egli (la Parola) era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non lo ha conosciuto. Giovanni 1:11 Egli e' venuto in casa sua, e i suoi non lo hanno ricevuto, Giovanni 1:12 ma a tutti coloro che lo hanno ricevuto, egli ha dato l'autorita' di diventare figli di Dio, a quelli cioe' che credono nel suo nome, Giovanni 1:13 i quali non sono nati da sangue ne' da volonta' di carne, ne' da volonta' di uomo, ma sono nati da Dio. Giovanni 1:14 E la Parola si e' fatta carne ed ha abitato fra di noi, e noi abbiamo contemplato la sua gloria, come gloria dell'unigenito proceduto dal Padre, piena di grazia e di verita'. Testimonianza di Giovanni Battista Giovanni 1:15 Giovanni testimonio' di lui e grido', dicendo: «Questi e' colui del quale dicevo: "Colui che viene dopo di me mi ha preceduto, perche' era prima di me"». Giovanni 1:16 E noi tutti abbiamo ricevuto dalla sua pienezza grazia sopra grazia. Giovanni 1:17 Poiche' la legge e' stata data per mezzo di Mose', ma la grazia e la verita' sono venute per mezzo di Gesu' Cristo. Giovanni 1:18 Nessuno ha mai visto Dio; l'unigenito Figlio, che e' nel seno del Padre, e' colui che lo ha fatto conoscere. Giovanni 1:19 E questa e' la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei gli inviarono da Gerusalemme dei sacerdoti e dei leviti per domandargli: «Chi sei tu?». Giovanni 1:20 Egli lo dichiaro' e non lo nego', e dichiaro': «Io non sono il Cristo», Giovanni 1:21 Allora essi gli domandarono: «Chi sei dunque? Sei tu Elia?». Egli disse: «Non lo sono!». «Sei tu il profeta?». Ed egli rispose: «No!». Giovanni 1:22 Essi allora gli dissero: «Chi sei tu, affinche' diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato? Che dici di te stesso?». Giovanni 1:23 Egli rispose: «Io sono la voce di colui che grida nel deserto: Raddrizzate la via del Signore, come disse il profeta Isaia». Giovanni 1:24 Or coloro che erano stati mandati venivano dai farisei; Giovanni 1:25 essi gli domandarono e gli dissero: «Perche' dunque battezzi, se tu non sei il Cristo, ne' Elia, ne' il profeta?». Giovanni 1:26 Giovanni rispose loro, dicendo: «Io battezzo con acqua, ma in mezzo a vo i sta uno che non conoscete. Giovanni 1:27 Egli e' colui che viene dopo di me e che mi ha preceduto, a cui io non sono degno di sciogliere il legaccio dei sandali». Giovanni 1:28 Queste cose avvennero in Betabara al di la' del Giordano, dove Giovanni battezzava. Giovanni 1:29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesu' che veniva verso di lui e disse: «Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! Giovanni 1:30 Questi e' colui del quale dissi: "Dopo di me viene un uomo che mi ha preceduto, perche' era prima di me". Giovanni 1:31 Io non lo conoscevo, percio' sono venuto a battezzare con acqua, affinche' egli fosse manifestato in Israele». Giovanni 1:32 E Giovanni testimonio', dicendo: «Io ho visto lo Spirito scendere dal cielo come una colomba e fermarsi su di lui. Giovanni 1:33 Io non lo conoscevo, ma colui che mi mando' a battezzare con acqua mi disse: "Colui sul quale vedrai scendere lo Spirito e fermarsi su di lui, e' quello che battezza con lo Spirito Santo". Giovanni 1:34 Ed io ho visto ed ho attestato che questi e' il Figlio di Dio». I primi discepoli di Gesu' Giovanni 1:35 Il giorno seguente, Giovanni era nuovamente la' con due dei suoi discepoli. Giovanni 1:36 E, fissando lo sguardo su Gesu' che passava, disse: «Ecco l'Agnello di Dio». Giovanni 1:37 E i due discepoli, avendolo sentito parlare, seguirono Gesu'. Giovanni 1:38 Ma Gesu', voltatosi e vedendo che lo seguivano, disse loro: «Che cercate?» Essi gli dissero: «Rabbi (che, tradotto; vuol dire maestro), dove abiti?». Giovanni 1:39 Egli disse loro: «Venite e vedete». Essi dunque andarono e videro dove egli abitava, e stettero con lui quel giorno. Era circa l'ora decima. Giovanni 1:40 Andrea, fratello di Simon Pietro, era uno dei due che avevano udito questo da Giovanni e avevano seguito Gesu'. Giovanni 1:41 Costui trovo' per primo suo fratello Simone e gli disse: «Abbiamo trovato il Messia che, tradotto, vuol dire: "Il Cristo"»; Giovanni 1:42 e lo condusse da Gesu'. Gesu' allora, fissandolo, disse: «Tu sei Simone, figlio di Giona; tu sarai chiamato Cefa che vuol dire: sasso». Giovanni 1:43 Il giorno seguente, Gesu' desiderava partire per la Galilea; trovo' Filippo e gli disse: «Seguimi». Giovanni 1:44 Or Filippo era di Betsaida, la stessa citta' di Andrea e di Pietro. Giovanni 1:45 Filippo trovo' Natanaele e gli disse: «Abbiamo trovato colui, del quale hanno scritto Mose' nella legge e i profeti: Gesu' da Nazaret, il figlio di Giuseppe». Giovanni 1:46 E Natanaele gli disse: «Puo' venire qualcosa di buono da Nazaret?». Filippo gli disse: «Vieni e vedi». Giovanni 1:47 Gesu' vide venirgli incontro Natanaele e disse di lui: «Ecco un vero Israelita, in cui non c'e' inganno». Giovanni 1:48 Natanaele gli disse: «Come fai a conoscermi?». Gesu' gli rispose, dicendo: «Ti ho visto quando eri sotto il fico, prima che Filippo ti chiamasse». Giovanni 1:49 Natanaele, rispondendogli, disse: «Maestro, tu sei il Figlio di Dio tu sei il re d'Israele». Giovanni 1:50 Gesu' rispose e gli disse: «Poiche' ho detto di averti visto sotto il fico, tu credi; vedrai cose maggiori di queste». Giovanni 1:51 Poi gli disse: «In verita', in verita' io vi dico che da ora in poi vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figlio dell'uomo». Le nozze di Cana; l'acqua mutata in vino Giovanni 2:1 Tre giorni dopo, si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e la madre di Gesu' si trovava la'. Giovanni 2:2 Or anche Gesu' fu invitato alle nozze con i suoi discepoli. Giovanni 2:3 Essendo venuto a mancare il vino, la madre di Gesu' gli disse: «Non hanno piu' vino». Giovanni 2:4 Gesu' le disse: «Che cosa c'e' tra te e me o donna? L'ora mia non e' ancora venuta». Giovanni 2:5 Sua madre disse ai servi: «Fate tutto quello che egli vi dira'». Giovanni 2:6 Or c'erano la' sei recipienti di pietra, usati per la purificazione dei Giudei, che contenevano due o tre misure ciascuno. Giovanni 2:7 Gesu' disse loro: «Riempite d'acqua i recipienti». Ed essi li riempirono fino all'orlo. Giovanni 2:8 Poi disse loro: «Ora attingete e portatene al maestro della festa». Ed essi gliene portarono. Giovanni 2:9 E come il maestro della festa assaggio' l'acqua mutata in vino (or egli non sapeva da dove venisse quel vino, ma ben lo sapevano i servi che avevano attinto l'acqua), il maestro della festa chiamo' lo sposo, Giovanni 2:10 e gli disse: «Ogni uomo presenta all'inizio il vino migliore e, dopo che gli invitati hanno copiosamente bevuto, il meno buono; tu, invece, hai conservato il buon vino fino ad ora». Giovanni 2:11 Gesu' fece questo inizio dei segni in Cana di Galilea e manifesto' la sua gloria, e i suoi discepoli credettero in lui. Giovanni 2:12 Dopo questo, egli discese a Capernaum con sua madre, i suoi fratelli e i suoi discepoli; ed essi rimasero li pochi giorni. Gesu' purifica il tempio Giovanni 2:13 Or la Pasqua dei Giudei era vicina, e Gesu' sali a Gerusalemme. Giovanni 2:14 E trovo' nel tempio venditori di buoi, di pecore, di colombi, e i cambiamonete seduti; Giovanni 2:15 fatta quindi una frusta di cordicelle, li scaccio' tutti fuori del tempio insieme con i buoi e le pecore, e sparpaglio' il denaro dei cambiamonete e ne rovescio' le tavole, Giovanni 2:16 e ai venditori di colombi disse: «Portate via da qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato». Giovanni 2:17 Cosi i suoi discepoli si ricordarono che stava scritto: «Lo zelo della tua casa mi ha divorato». Giovanni 2:18 Allora i Giudei risposero e gli dissero: «Quale segno ci mostri per fare queste cose?». Giovanni 2:19 Gesu' rispose e disse loro: «Distruggete questo tempio e in tre giorni io lo ricostruiro'». Giovanni 2:20 Allora i Giudei dissero: «Ci son voluti quarantasei anni per edificare questo tempio, e tu lo ricostruiresti in tre giorni?». Giovanni 2:21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Giovanni 2:22 Quando poi egli fu risuscitato dai morti, i suoi discepoli si ricordarono che egli aveva loro detto questo e credettero alla Scrittura e alle parole che Gesu' aveva detto. Giovanni 2:23 Ora, mentre egli si trovava in Gerusalemme alla festa della Pasqua, molti credettero nel suo nome vedendo i segni che faceva, Giovanni 2:24 ma Gesu' non si fidava di loro, perche' li conosceva tutti, Giovanni 2:25 e perche' non aveva bisogno che alcuno gli testimoniasse dell'uomo, perche' egli conosceva cio' che vi era nell'uomo. Gesu' ammaestra Nicodemo sulla nuova nascita Giovanni 3:1 Or c'era fra i farisei un uomo di nome Nicodemo, un capo dei Giudei. Giovanni 3:2 Questi venne a Gesu' di notte e gli disse: «Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio, perche' nessuno puo' fare i segni che tu fai, se Dio non e' con lui». Giovanni 3:3 Gesu' gli rispose e disse: «In verita', in verita' ti dico che se uno non e' nato di nuovo, non puo' vedere il regno di Dio». Giovanni 3:4 Nicodemo gli disse: «Come puo' un uomo nascere quando e' vecchio? Puo' egli entrare una seconda volta nel grembo di sua madre e nascere?». Giovanni 3:5 Gesu' rispose: «In verita', in verita' ti dico che se uno non e' nato d'acqua e di Spirito, non puo' entrare nel regno di Dio. Giovanni 3:6 Cio' che e' nato dalla carne e' carne; ma cio' che e' nato dallo Spirito e' spirito. Giovanni 3:7 Non meravigliarti se ti ho detto: "Dovete nascere di nuovo". Giovanni 3:8 Il vento soffia dove vuole e tu ne odi il suono, ma non sai da dove viene ne' dove va, cosi e' per chiunque e' nato dallo Spirito». Giovanni 3:9 Nicodemo, rispondendo, gli disse: «Come possono accadere queste cose?». Giovanni 3:10 Gesu' rispose e gli disse: «Tu sei il dottore d'Israele e non sai queste cose? Giovanni 3:11 In verita', in verita' ti dico che noi parliamo di cio' che sappiamo e testimoniamo cio' che abbiamo visto, ma voi non accettate la nostra testimonianza. Giovanni 3:12 Se vi ho parlato di cose terrene e non credete, come crederete se vi parlo di cose celesti? Giovanni 3:13 Or nessuno e' salito in cielo, se non colui che e' disceso dal cielo, cioe' il Figlio dell'uomo che e' nel cielo. Giovanni 3:14 E come Mose' innalzo' il serpente nel deserto, cosi bisogna che il Figlio dell'uomo sia innalzato, Giovanni 3:15 affinche' chiunque crede in lui non perisca ma abbia vita eterna. Giovanni 3:16 Poiche' Dio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figlio, affinche' chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Giovanni 3:17 Dio infatti non ha mandato il proprio Figlio nel mondo per condannare il mondo, ma affinche' il mondo sia salvato per mezzo di lui. Giovanni 3:18 Chi crede in lui non e' condannato, ma chi non crede e' gia' condannato, perche' non ha creduto nel nome dell'unigenito Figlio di Dio. Giovanni 3:19 Ora il giudizio e' questo: la luce e' venuta nel mondo e gli uomini hanno amato le tenebre piu' che la luce, perche' le loro opere erano malvagie. Giovanni 3:20 Infatti chiunque fa cose malvagie odia la luce e non viene alla luce, affinche' le sue opere non siano riprovate; Giovanni 3:21 ma chi pratica la verita' viene alla luce, affinche' le sue opere siano manifestate, perche' sono fatte in Dio». Altra testimonianza di Giovanni Battista Giovanni 3:22 Dopo queste cose, Gesu' venne con i suoi discepoli nel territorio della Giudea e la' rimase con loro e battezzava. Giovanni 3:23 Or anche Giovanni battezzava in Enon, vicino a Salim, perche' la' c'era abbondanza di acqua; e la gente veniva e si faceva battezzare, Giovanni 3:24 perche' Giovanni non era ancora stato gettato in prigione. Giovanni 3:25 Sorse allora una discussione da parte dei discepoli di Giovanni con i Giudei intorno alla purificazione. Giovanni 3:26 Cosi vennero da Giovanni e gli dissero: «Maestro, colui che era con te al di la' del Giordano, a cui hai reso testimonianza, ecco che battezza e tutti vanno da lui». Giovanni 3:27 Giovanni rispose e disse: «L'uomo non puo' ricevere nulla, se non gli e' dato dal cielo. Giovanni 3:28 Voi stessi mi siete testimoni che io ho detto: "Io non sono il Cristo, ma sono stato mandato davanti a lui". Giovanni 3:29 Colui che ha la sposa e' lo sposo, ma l'amico dello sposo, che e' presente e l'ode, si rallegra grandemente alla voce dello sposo; percio' questa mia gioia e' completa. Giovanni 3:30 Bisogna che egli cresca e che io diminuisca. Giovanni 3:31 Colui che viene dall'alto e' sopra tutti, colui che viene dalla terra e' della terra e parla della terra; colui che viene dal cielo e' sopra tutti. Giovanni 3:32 Ed egli attesta cio' che ha visto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza. Giovanni 3:33 Colui che ha ricevuto la sua testimonianza ha solennemente dichiarato che Dio e' verace. Giovanni 3:34 Infatti colui che Dio ha mandato, proferisce le parole di Dio, perche' Dio non gli da' lo Spirito con misura. Giovanni 3:35 Il Padre ama il Figlio e gli ha dato in mano ogni cosa. Giovanni 3:36 Chi crede nel Figlio ha vita eterna ma chi non ubbidisce al Figlio non vedra' la vita, ma l'ira di Dio dimora su di lui». La donna di Samaria Giovanni 4:1 Quando dunque il Signore seppe che i farisei avevano udito che Gesu' stava facendo piu' discepoli e battezzando piu' di Giovanni Giovanni 4:2 (sebbene non fosse Gesu' stesso che battezzava ma i suoi discepoli), Giovanni 4:3 lascio' la Giudea e se ne ando' di nuovo in Galilea. Giovanni 4:4 Or egli doveva passare per la Samaria. Giovanni 4:5 Arrivo' dunque in una citta' della Samaria, detta Sichar, vicino al podere che Giacobbe aveva dato a Giuseppe, suo figlio. Giovanni 4:6 Or qui c'era il pozzo di Giacobbe. E Gesu', affaticato dal cammino, sedeva cosi presso il pozzo; era circa l'ora sesta. Giovanni 4:7 Una donna di Samaria venne per attingere l'acqua. E Gesu' le disse: «Dammi da bere», Giovanni 4:8 perche' i suoi discepoli erano andati in citta' a comperare del cibo. Giovanni 4:9 Ma la donna samaritana gli disse: «Come mai tu che sei Giudeo chiedi da bere a me, che sono una donna samaritana?» (Infatti i Giudei non hanno rapporti con i Samaritani). Giovanni 4:10 Gesu' rispose e le disse: «Se tu conoscessi il dono di Dio e chi e' colui che ti dice: "Dammi da bere", tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli ti avrebbe dato dell'acqua viva». Giovanni 4:11 La donna gli disse: «Signore, tu non hai neppure un secchio per attingere e il pozzo e' profondo; da dove hai dunque quest'acqua viva? Giovanni 4:12 Sei tu forse piu' grande di Giacobbe nostro padre, che ci diede questo pozzo e ne bevve egli stesso, i suoi figli e il suo bestiame?». Giovanni 4:13 Gesu' rispose e le disse: «Chiunque beve di quest'acqua, avra' ancora sete, Giovanni 4:14 ma chi beve dell'acqua che io gli daro' non avra' mai piu' sete in eterno; ma l'acqua che io gli daro' diventera' in lui una fonte d'acqua che zampilla in vita eterna». Giovanni 4:15 La donna gli disse: «Signore, dammi quest'acqua, affinche' io non abbia piu' sete e non venga piu' qui ad attingere». Giovanni 4:16 Gesu' le disse: «Va' a chiamare tuo marito e torna qui». Giovanni 4:17 La donna rispose e gli disse: «Io non ho marito». Gesu' le disse: «Hai detto bene: "Non ho marito", Giovanni 4:18 perche' tu hai avuto cinque mariti e quello che hai ora non e' tuo marito; in questo hai detto la verita'». Giovanni 4:19 La donna gli disse: «Signore, vedo che tu sei un profeta. Giovanni 4:20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, e voi dite che e' a Gerusalemme il luogo dove si deve adorare». Giovanni 4:21 Gesu' le disse: «Donna, credimi: l'ora viene che ne' su questo monte, ne' a Gerusalemme adorerete il Padre. Giovanni 4:22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo; perche' la salvezza viene dai Giudei. Giovanni 4:23 Ma l'ora viene, anzi e' gia' venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in spirito e verita', perche' tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Giovanni 4:24 Dio e' Spirito, e quelli che lo adorano devono adorarlo in spirito e verita'». Giovanni 4:25 La donna gli disse: «Io so che il Messia, che e' chiamato Cristo, deve venire; quando sara' venuto lui ci annunziera' ogni cosa». Giovanni 4:26 Gesu' le disse: «Io sono, colui che ti parla». Giovanni 4:27 In quel momento arrivarono i suoi discepoli e si meravigliarono che parlasse con una donna; nessuno pero' gli disse: «Che vuoi?» o: «Perche' parli con lei?». Giovanni 4:28 La donna allora, lasciato il suo secchio, se ne ando' in citta' e disse alla gente: Giovanni 4:29 «Venite a vedere un uomo che mi ha detto tutto quello che io ho fatto; non sara' forse lui il Cristo?». Giovanni 4:30 Uscirono dunque dalla citta' e vennero da lui. La mietitura e gli operai Giovanni 4:31 Intanto i suoi discepoli lo pregavano dicendo: «Maestro, mangia». Giovanni 4:32 Ma egli disse loro: «Io ho un cibo da mangiare che voi non conoscete». Giovanni 4:33 I discepoli percio' si dicevano l'un l'altro: «Gli ha qualcuno forse portato da mangiare?». Giovanni 4:34 Gesu' disse loro: «Il mio cibo e' fare la volonta' di colui che mi ha mandato e di compiere l'opera sua. Giovanni 4:35 Non dite voi che vi sono ancora quattro mesi e poi viene la mietitura? Ecco, io vi dico: Alzate i vostri occhi e mirate le campagne come gia' biancheggiano per la mietitura. Giovanni 4:36 Or il mietitore riceve il premio e raccoglie frutto per la vita eterna, affinche' il seminatore e il mietitore si rallegrino insieme. Giovanni 4:37 Poiche' in questo e' vero il detto: "L'uno semina e l'altro miete". Giovanni 4:38 Io vi ho mandato a mietere cio' per cui non avete faticato; altri hanno faticato e voi siete entrati nella loro fatica». Giovanni 4:39 Ora, molti Samaritani di quella citta' credettero in lui, a motivo della parola che la donna aveva attestato: «Egli mi ha detto tutte le cose che io ho fatto». Giovanni 4:40 Quando poi i Samaritani vennero da lui, lo pregarono di restare con loro; ed egli vi rimase due giorni. Giovanni 4:41 E molti di piu' credettero a motivo della sua parola. Giovanni 4:42 Ed essi dicevano alla donna: «Non e' piu' a motivo delle tue parole che noi crediamo, ma perche' noi stessi abbiamo udito e sappiamo che costui e' veramente il Cristo, il Salvatore del mondo». Guarigione del figlio del funzionario regio Giovanni 4:43 Ora, passati quei due giorni, egli parti di la' e ando' in Galilea, Giovanni 4:44 perche' Gesu' stesso aveva testimoniato che un profeta non e' onorato nella propria patria. Giovanni 4:45 Quando dunque giunse in Galilea, i Galilei lo ricevettero, perche' avevano visto tutte le cose che egli aveva fatto in Gerusalemme durante la festa, poiche' anch'essi erano andati alla festa. Giovanni 4:46 Gesu' dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove aveva mutato l'acqua in vino. Ora vi era un funzionario regio, il cui figlio era ammalato a Capernaum. Giovanni 4:47 Avendo egli udito che Gesu' era venuto dalla Giudea in Galilea, ando' da lui e lo prego' che scendesse e guarisse suo figlio, perche' stava per morire. Giovanni 4:48 Allora Gesu' gli disse: «Se non vedete segni e miracoli, voi non credete». Giovanni 4:49 Il funzionario regio gli disse: «Signore, scendi prima che il mio ragazzo muoia». Giovanni 4:50 Gesu' gli disse: «Va tuo figlio vive!». E quell'uomo credette alla parola che gli aveva detto Gesu', e se ne ando'. Giovanni 4:51 Proprio mentre egli scendeva, gli vennero incontro i suoi servi e lo informarono, dicendo: «Tuo figlio vive». Giovanni 4:52 Ed egli domando' loro a che ora era stato meglio; essi gli dissero: «Ieri all'ora settima la febbre lo lascio'». Giovanni 4:53 Allora il padre riconobbe che era proprio in quell'ora in cui Gesu' gli aveva detto: «Tuo figlio vive»; e credette lui con tutta la sua casa. Giovanni 4:54 Gesu' fece anche questo secondo segno quando torno' dalla Giudea in Galilea. Guarigione del paralitico di Betesda Giovanni 5:1 Dopo queste cose, ricorreva una festa dei Giudei e Gesu' sali a Gerusalemme. Giovanni 5:2 Or a Gerusalemme, vicino alla porta delle pecore, c'e' una piscina detta in ebraico Betesda, che ha cinque portici. Giovanni 5:3 Sotto questi giaceva un gran numero di infermi, ciechi, zoppi e paralitici, i quali aspettavano l'agitarsi dell'acqua. Giovanni 5:4 Perche' un angelo, in determinati momenti, scendeva nella piscina e agitava l'acqua; e il primo che vi entrava, dopo che l'acqua era agitata, era guarito da qualsiasi malattia fosse affetto. Giovanni 5:5 C'era la' un uomo infermo da trentotto anni. Giovanni 5:6 Gesu', vedendolo disteso e sapendo che si trovava in quello stato da molto tempo, gli disse: «Vuoi essere guarito?». Giovanni 5:7 L'infermo gli rispose: «Signore, io non ho nessuno che mi metta nella piscina quando l'acqua e' agitata, e, mentre io vado, un altro vi scende prima di me». Giovanni 5:8 Gesu' gli disse: «Alzati, prendi il tuo lettuccio e cammina». Giovanni 5:9 L'uomo fu guarito all'istante, prese il suo lettuccio e si mise a camminare. Or quel giorno era sabato Giovanni 5:10 I Giudei percio' dissero a colui che era stato guarito: «e' sabato; non ti e' lecito portare il tuo lettuccio». Giovanni 5:11 Egli rispose loro: «Colui che mi ha guarito mi ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"». Giovanni 5:12 Essi allora gli domandarono: «Chi e' quell'uomo che ti ha detto: "Prendi il tuo lettuccio e cammina"?». Giovanni 5:13 Ma colui che era stato guarito non sapeva chi egli fosse, perche' Gesu' si era allontanato a motivo della folla che era in quel luogo. Giovanni 5:14 Piu' tardi Gesu' lo trovo' nel tempio e gli disse: «Ecco, tu sei stato guarito; non peccare piu' affinche' non ti avvenga di peggio». Giovanni 5:15 Quell'uomo se ne ando' e riferi ai Giudei che era Gesu' colui che lo aveva guarito. Gesu' si dichiara Figlio di Dio, uno col Padre Giovanni 5:16 Per questo i Giudei perseguitavano Gesu' e cercavano di ucciderlo, perche' faceva queste cose di sabato. Giovanni 5:17 Ma Gesu' rispose loro: «Il Padre mio opera fino ad ora, e anch'io opero». Giovanni 5:18 Per questo i Giudei cercavano ancor piu' di ucciderlo, perche' non solo violava il sabato, ma addirittura chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Giovanni 5:19 Allora Gesu' rispose e disse loro: «In verita', in verita' vi dico che il Figlio non puo' far nulla da se stesso, se non quello che vede fare dal Padre; le cose infatti che fa il Padre, le fa ugualmente anche il Figlio. Giovanni 5:20 Poiche' il Padre ama il Figlio e gli mostra tutte le cose che egli fa; e gli mostrera' opere piu' grandi di queste, affinche' voi ne siate meravigliati. Giovanni 5:21 Infatti come il Padre risuscita i morti e da' loro la vita, cosi anche il Figlio da' la vita a chi vuole. Giovanni 5:22 Poiche' il Padre non giudica nessuno, ma ha dato tutto il giudizio al Figlio, Giovanni 5:23 affinche' tutti onorino il Figlio come onorano il Padre, chi non onora il Figlio, non onora il Padre che lo ha mandato. Giovanni 5:24 In verita', in verita' vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a colui che mi ha mandato, ha vita eterna, e non viene in giudizio, ma e' passato dalla morte alla vita. Giovanni 5:25 In verita', in verita' vi dico: L'ora viene, anzi e' venuta, che i morti udranno la voce del Figlio di Dio, e coloro che l'avranno udita vivranno. Giovanni 5:26 Poiche', come il Padre ha vita in se stesso, cosi ha dato anche al Figlio di avere vita in se stesso; Giovanni 5:27 e gli ha anche dato l'autorita' di giudicare, perche' e' il Figlio dell'uomo. Giovanni 5:28 Non vi meravigliate di questo, perche' l'ora viene, in cui tutti coloro che sono nei sepolcri udranno la sua voce Giovanni 5:29 e ne usciranno, quelli che hanno fatto il bene in risurrezione di vita, e quelli che hanno fatto il male in risurrezione di condanna. Giovanni 5:30 Io non posso far nulla da me stesso; giudico secondo cio' che odo e il mio giudizio e' giusto, perche' non cerco la mia volonta', ma la volonta' del Padre che mi ha mandato. Giovanni 5:31 Se io testimonio di me stesso, la mia testimonianza non e' verace. Giovanni 5:32 Vi e' un altro che rende testimonianza di me, e io so che la testimonianza che egli rende di me e' verace. Giovanni 5:33 Voi avete mandato a interrogare Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verita'. Giovanni 5:34 Ora io non prendo testimonianza da alcun uomo, ma dico queste cose affinche' siate salvati. Giovanni 5:35 Egli era una lampada ardente e lucente; e voi avete voluto gioire per breve tempo alla sua luce. Giovanni 5:36 Ma la testimonianza che io ho e' maggiore di quella di Giovanni, poiche' le opere che il Padre mi ha dato da compiere, quelle opere che io faccio testimoniano di me, che il Padre mi ha mandato. Giovanni 5:37 E il Padre, che mi ha mandato, ha egli stesso testimoniato di me; voi non avete mai udito la sua voce, ne' avete visto il suo volto, Giovanni 5:38 e non avete la sua parola che dimora in voi, perche' non credete in colui che egli ha mandato. Giovanni 5:39 Voi investigate le Scritture, perche' pensate di aver per mezzo di esse vita eterna; ed esse sono quelle che testimoniano di me. Giovanni 5:40 Ma voi non volete venire a me per avere la vita. Giovanni 5:41 Io non prendo gloria dagli uomini. Giovanni 5:42 Ma io vi conosco, che non avete l'amore di Dio in voi. Giovanni 5:43 Io sono venuto nel nome del Padre mio e voi non mi ricevete; se un altro venisse nel suo proprio nome, voi lo ricevereste. Giovanni 5:44 Come potete voi credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che viene da Dio solo? Giovanni 5:45 Non pensate che io vi accusi presso il Padre, c'e' chi vi accusa, Mose', nel quale avete riposto la vostra speranza; Giovanni 5:46 infatti se voi credeste a Mose', credereste anche a me, perche' egli ha scritto di me. Giovanni 5:47 Ma se non credete ai suoi scritti, come crederete alle mie parole?». La moltiplicazione dei pani Giovanni 6:1 Dopo queste cose, Gesu' se ne ando' all'altra riva del mare di Galilea, cioe' di Tiberiade. Giovanni 6:2 E una grande folla lo seguiva, perche' vedevano i segni che egli faceva sugli infermi. Giovanni 6:3 Ma Gesu' sali sul monte e la' si sedette con i suoi discepoli. Giovanni 6:4 Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina. Giovanni 6:5 Gesu' dunque, alzati gli occhi e vedendo che una grande folla veniva da lui, disse a Filippo: «Dove compreremo del pane perche' costoro possano mangiare?». Giovanni 6:6 Or diceva questo per metterlo alla prova, perche' egli sapeva quello che stava per fare. Giovanni 6:7 Filippo gli rispose: «Duecento denari di pane non basterebbero per loro, perche' ognuno di loro possa avere un pezzetto». Giovanni 6:8 Andrea, fratello di Simon Pietro, uno dei suoi discepoli, gli disse: Giovanni 6:9 «V'e' qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due piccoli pesci; ma che cos'e' questo per tanta gente?». Giovanni 6:10 E Gesu' disse: «Fate sedere la gente!». Or c'era molta erba in quel luogo. La gente dunque si sedette ed erano in numero di circa cinquemila. Giovanni 6:11 Poi Gesu' prese i pani e, dopo aver reso grazie li distribui ai discepoli, e i discepoli alla gente seduta; lo stesso fece dei pesci, finche' ne vollero. Giovanni 6:12 E, dopo che furono saziati, Gesu' disse ai suoi discepoli: «Raccogliete i pezzi avanzati perche' niente si perda». Giovanni 6:13 Essi dunque li raccolsero e riempirono dodici cesti con i pezzi di quei cinque pani d'orzo avanzati a coloro che avevano mangiato. Giovanni 6:14 Allora la gente, avendo visto il segno che Gesu' aveva fatto, disse: «Certamente costui e' il profeta, che deve venire nel mondo». Giovanni 6:15 Ma Gesu', sapendo che stavano per venire a prenderlo per farlo re, si ritiro' di nuovo sul monte, tutto solo. Gesu' cammina sulle acque Giovanni 6:16 Quando fu sera, i suoi discepoli discesero al mare. Giovanni 6:17 E, montati in barca, si diressero all'altra riva del mare, verso Capernaum; era ormai buio e Gesu' non era ancora venuto da loro. Giovanni 6:18 Il mare era agitato, perche' soffiava un forte vento. Giovanni 6:19 Ora, dopo aver remato circa venticinque o trenta stadi, videro Gesu' che camminava sul mare e si accostava alla barca, ed ebbero paura. Giovanni 6:20 Ma egli disse loro: «Sono io, non temete!». Giovanni 6:21 Essi dunque volentieri lo ricevettero nella barca, e subito la barca approdo' la' dove essi erano diretti. Gesu' pane di vita per i credenti Giovanni 6:22 Il giorno seguente la folla, che era rimasta sull'altra riva del mare, si rese conto che la' non c'era che una piccola barca, quella in cui erano saliti i discepoli di Gesu', e che egli non vi era salito con loro, ma che i suoi discepoli erano partiti soli; Giovanni 6:23 or altre barche erano venute da Tiberiade, vicino al luogo dove avevano mangiato il pane dopo che il Signore aveva reso grazie. Giovanni 6:24 La folla, come vide che Gesu' non era piu' la' e neppure i suoi discepoli, sali anch'essa su quelle barche e venne a Capernaum, alla ricerca di Gesu'. Giovanni 6:25 Avendolo trovato di la' dal mare, gli dissero: «Maestro, quando sei venuto qui?». Giovanni 6:26 Gesu' rispose loro e disse: «In verita', in verita' vi dico che voi mi cercate non perche' avete visto segni, ma perche' avete mangiato dei pani e siete stati saziati. Giovanni 6:27 Adoperatevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, che il Figlio dell'uomo vi dara', perche' su di lui il Padre, cioe' Dio, ha posto il suo sigillo». Giovanni 6:28 Gli chiesero allora: «Che cosa dobbiamo fare per compiere le opere di Dio?». Giovanni 6:29 Gesu' rispose e disse loro: «Questa e' l'opera di Dio: che crediate in colui che egli ha mandato». Giovanni 6:30 Allora essi gli dissero: «Quale segno fai tu dunque, affinche' lo vediamo e ti crediamo? Che opera compi? Giovanni 6:31 I nostri padri mangiarono la manna nel deserto, come e' scritto: "Egli diede loro da mangiare del pane venuto dal cielo"». Giovanni 6:32 Allora Gesu' disse loro: «In verita', in verita' vi dico che non Mose' vi ha dato il pane che viene dal cielo, ma il Padre mio vi da' il vero pane che viene dal cielo. Giovanni 6:33 Perche' il pane di Dio e' quello che discende dal cielo e da' vita al mondo». Giovanni 6:34 Essi allora gli dissero: «Signore, dacci sempre questo pane». Giovanni 6:35 E Gesu' disse loro: «Io sono il pane della vita chi viene a me non avra' mai piu' fame e chi crede in me non avra' mai piu' sete Giovanni 6:36 Ma io ve l'ho detto: voi mi avete visto, ma non credete. Giovanni 6:37 Tutto quello che il Padre mi da' verra' a me; e colui che viene a me, io non lo caccero' fuori, Giovanni 6:38 perche' io sono disceso dal cielo, non per fare la mia volonta', ma la volonta' di colui che mi ha mandato. Giovanni 6:39 e' questa la volonta' del Padre che mi ha mandato: che io non perda niente di tutto quello che egli mi ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Giovanni 6:40 Questa infatti e' la volonta' di colui che mi ha mandato: che chiunque viene alla conoscenza del Figlio e crede in lui, abbia vita eterna, e io lo risuscitero' nell'ultimo giorno». Giovanni 6:41 I Giudei dunque mormoravano di lui, perche' aveva detto: «Io sono il pane che e' disceso dal cielo», Giovanni 6:42 e dicevano: «Non e' costui Gesu', il figlio di Giuseppe, di cui conosciamo il padre e la madre? Come puo' egli dire: "Io sono disceso dal cielo"?». Giovanni 6:43 Allora Gesu' rispose e disse loro: «Non mormorate fra di voi. Giovanni 6:44 Nessuno puo' venire a me, se il Padre che mi ha mandato non lo attira, e io lo risuscitero' nell'ultimo giorno. Giovanni 6:45 Sta scritto nei profeti: "E tutti saranno ammaestrati da Dio". Ogni uomo dunque che ha udito e imparato dal Padre, viene a me. Giovanni 6:46 Non che alcuno abbia visto il Padre, se non colui che e' da Dio, questi ha visto il Padre. Giovanni 6:47 In verita', in verita' vi dico: Chi crede in me ha vita eterna. Giovanni 6:48 Io sono il pane della vita. Giovanni 6:49 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. Giovanni 6:50 Questo e' il pane che discende dal cielo affinche' uno ne mangi e non muoia, Giovanni 6:51 Io sono il pane vivente che e' disceso dal Cielo; se uno mangia di questo pane vivra' in eterno; or il pane che daro' e' la mia carne, che daro' per la vita del mondo». Giovanni 6:52 Allora i Giudei si misero a discutere tra di loro, dicendo: «Come puo' costui darci da mangiare la sua carne?». Giovanni 6:53 Percio' Gesu' disse loro: «In verita', in verita' vi dico che se non mangiate la carne del Figlio dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi. Giovanni 6:54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, ha vita eterna, e io lo risuscitero' nell'ultimo giorno. Giovanni 6:55 Poiche' la mia carne e' veramente cibo e il mio sangue e' veramente bevanda. Giovanni 6:56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue, dimora in me ed io in lui. Giovanni 6:57 Come il Padre vivente mi ha mandato ed io vivo a motivo del Padre, cosi chi si ciba di me vivra' anch'egli a motivo di me. Giovanni 6:58 Questo e' il pane che e' disceso dal cielo; non e' come la manna che mangiarono i vostri padri e morirono; chi si ciba di questo pane vivra' in eterno». Giovanni 6:59 Queste cose disse nella sinagoga, insegnando a Capernaum. Gesu' abbandonato da alcuni discepoli; confessione di Pietro Giovanni 6:60 Udito questo, molti dei suoi discepoli dissero: «Questo parlare e' duro, chi lo puo' capire?». Giovanni 6:61 Ma Gesu', conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravano di questo, disse loro: «Questo vi scandalizza? Giovanni 6:62 Che sarebbe dunque se doveste vedere il Figlio dell'uomo salire dove era prima? Giovanni 6:63 e' lo Spirito che vivifica, la carne non giova a nulla; le parole che vi dico sono spirito e vita. Giovanni 6:64 Ma vi sono alcuni tra voi che non credono», Gesu' infatti sapeva fin dal principio chi erano coloro che non credevano, e chi era colui che lo avrebbe tradito; Giovanni 6:65 e diceva: «Per questo vi ho detto che nessuno puo' venire a me se non gli e' dato dal Padre mio». Giovanni 6:66 Da quel momento molti dei suoi discepoli si tirarono indietro e non andavano piu' con lui. Giovanni 6:67 Allora Gesu' disse ai dodici: «Volete andarvene anche voi?». Giovanni 6:68 E Simon Pietro gli rispose: «Signore, da chi ce ne andremo? Tu hai parole di vita eterna. Giovanni 6:69 E noi abbiamo creduto e abbiamo conosciuto che tu sei il Cristo, il Figlio del Dio vivente». Giovanni 6:70 Gesu' rispose loro: «Non ho io scelto voi dodici? Eppure uno di voi e' un diavolo». Giovanni 6:71 Or egli alludeva a Giuda Iscariota, figlio di Simone, perche' egli stava per tradirlo, quantunque fosse uno dei dodici. Incredulita' dei fratelli di Gesu' Giovanni 7:1 Dopo queste cose, Gesu' andava in giro per la Galilea, perche' non voleva andare per la Giudea, perche' i Giudei cercavano di ucciderlo. Giovanni 7:2 Ora la festa dei Giudei, quella dei Tabernacoli, era vicina. Giovanni 7:3 Per cui i suoi fratelli gli dissero: «Parti di qui e va' in Giudea, affinche' anche i tuoi discepoli vedano le opere che tu fai. Giovanni 7:4 Nessuno infatti fa alcuna cosa in segreto, quando cerca di essere riconosciuto pubblicamente, se tu fai tali cose, palesati al mondo». Giovanni 7:5 Neppure i suoi fratelli infatti credevano in lui. Giovanni 7:6 Allora Gesu' disse loro: «Il mio tempo non e' ancora venuto; il vostro tempo invece e' sempre pronto. Giovanni 7:7 Il mondo non puo' odiare voi, ma odia me perche' io testimonio di lui, che le sue opere sono malvagie. Giovanni 7:8 Salite voi a questa festa, io non vi salgo ancora, perche' il mio tempo non e' ancora compiuto». Giovanni 7:9 E, dette loro tali cose, rimase in Galilea. Gesu' insegna nel tempio, nella festa dei Tabernacoli Giovanni 7:10 Dopo che i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora anche lui vi sali, non pubblicamente, ma come di nascosto. Giovanni 7:11 I Giudei dunque lo cercavano durante la festa e dicevano: «Dov'e' quel tale?». Giovanni 7:12 Fra le folle si faceva un gran parlottare intorno a lui; gli uni dicevano: «Egli e' un uomo dabbene!». Altri dicevano: «No, anzi egli inganna la folla». Giovanni 7:13 Nessuno pero' parlava di lui apertamente, per timore dei Giudei. Giovanni 7:14 Ma, verso la meta' della festa, Gesu' sali al tempio e incomincio' a insegnare. Giovanni 7:15 E i Giudei si meravigliavano e dicevano: «Come mai costui sa di lettere, senza aver fatto studi?». Giovanni 7:16 Gesu' allora rispose loro e disse: «La mia dottrina non e' mia, ma di colui che mi ha mandato. Giovanni 7:17 Se qualcuno vuol fare la sua volonta', conoscera' se questa dottrina viene da Dio, oppure se io parlo da me stesso. Giovanni 7:18 Chi parla da se stesso cerca la sua propria gloria, ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato e' verace, e in lui non vi e' ingiustizia. Giovanni 7:19 Non vi ha Mose' dato la legge? Eppure nessuno di voi mette in pratica la legge. Perche' cercate di uccidermi?». Giovanni 7:20 La folla rispose e disse: «Tu hai un demone; chi cerca di ucciderti?». Giovanni 7:21 Gesu' replico' e disse loro: «Io ho fatto un'opera e ne siete tutti meravigliati. Giovanni 7:22 Ora Mose' vi ha dato la circoncisione, (non gia' che essa provenga da Mose', ma dai padri); e voi circoncidete un uomo di sabato. Giovanni 7:23 Se un uomo riceve la circoncisione di sabato, affinche' la legge di Mose' non sia violata, vi adirate voi contro di me perche' ho guarito interamente un uomo di sabato? Giovanni 7:24 Non giudicate secondo l'apparenza ma giudicate secondo giustizia». Giovanni 7:25 Allora alcuni di Gerusalemme dicevano: «Non e' questi colui che cercano di uccidere? Giovanni 7:26 Eppure, ecco, egli parla liberamente e non gli dicono nulla; hanno i capi riconosciuto davvero che egli e' il Cristo? Giovanni 7:27 Ma noi sappiamo di dove sia costui; invece quando il Cristo verra', nessuno sapra' di dove egli sia». Giovanni 7:28 Allora Gesu', insegnando nel tempio, esclamo' e disse: «Voi mi conoscete e sapete da dove sono; tuttavia io non sono venuto da me stesso, ma colui che mi ha mandato e' verace e voi non lo conoscete. Giovanni 7:29 Io pero' lo conosco, perche' vengo da lui ed e' stato lui a mandarmi». Giovanni 7:30 Percio' cercavano di prenderlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perche' la sua ora non era ancora venuta. Giovanni 7:31 Ma molti della folla credettero in lui e dicevano: «Il Cristo, quando verra', fara' piu' segni di quanti ne abbia fatti costui?». Giovanni 7:32 I farisei udirono che la folla sussurrava queste cose a suo riguardo; percio' i farisei e i capi dei sacerdoti mandarono delle guardie per prenderlo. Giovanni 7:33 Allora Gesu' disse loro: «Io sono con voi ancora per poco tempo; poi me ne andro' da colui che mi ha mandato. Giovanni 7:34 Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove saro' io, voi non potete venire». Giovanni 7:35 Dicevano percio' i Giudei tra loro: «Dove sta egli per andare che noi non lo troveremo? Andra' forse da quelli che sono dispersi fra i Greci, e ad insegnare ai Greci? Giovanni 7:36 Cosa voleva dire quando disse: "Voi mi cercherete e non mi troverete"; e: "Dove saro' io, voi non potete venire"?». Giovanni 7:37 Or nell'ultimo giorno, il grande giorno della festa, Gesu' si alzo' in piedi ed esclamo' dicendo: «Se qualcuno ha sete, venga a me e beva. Giovanni 7:38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, da dentro di lui sgorgheranno fiumi d'acqua viva». Giovanni 7:39 Or egli disse questo dello Spirito, che avrebbero ricevuto coloro che avrebbero creduto in lui; lo Spirito Santo infatti non era ancora stato dato, perche' Gesu' non era stato ancora glorificato. Giovanni 7:40 Molti dunque della folla, udite queste parole, dicevano: «Costui e' veramente il profeta». Giovanni 7:41 Altri dicevano: «Costui e' il Cristo». Alcuni invece dicevano: «Viene forse il Cristo dalla Galilea? Giovanni 7:42 Non dice la Scrittura che il Cristo viene dalla progenie di Davide e da Betlemme, villaggio dove viveva Davide?». Giovanni 7:43 Ci fu dunque dissenso fra la folla a motivo di lui. Giovanni 7:44 E alcuni di loro lo volevano prendere, ma nessuno gli mise le mani addosso. Giovanni 7:45 Le guardie tornarono quindi dai capi dei sacerdoti e dai farisei, e questi dissero loro: «Perche' non l'avete portato?». Giovanni 7:46 Le guardie risposero: «Nessun uomo ha mai parlato come costui». Giovanni 7:47 Percio' i farisei risposero loro: «Siete stati sedotti anche voi? Giovanni 7:48 Ha qualcuno dei capi o dei farisei creduto in lui? Giovanni 7:49 Ma questa plebaglia, che non conosce la legge, e' maledetta». Giovanni 7:50 Nicodemo, uno di loro, colui che era andato da Gesu' di notte, disse loro: Giovanni 7:51 «La nostra legge condanna forse un uomo prima di averlo ascoltato e di sapere cio' che egli ha fatto?». Giovanni 7:52 Essi risposero e gli dissero: «Sei forse anche tu Galileo? Ricerca le Scritture e vedrai che dalla Galilea non sorse mai alcun profeta». Giovanni 7:53 E ciascuno se ne torno' a casa sua. La donna adultera Giovanni 8:1 E Gesu' se ne ando' al monte degli ulivi. Giovanni 8:2 Ma sul far del giorno torno' di nuovo nel tempio e tutto il popolo venne da lui ed egli, postosi a sedere, li ammaestrava. Giovanni 8:3 Allora i farisei e gli scribi gli condussero una donna sorpresa in adulterio, e postala nel mezzo, Giovanni 8:4 dissero a Gesu': «Maestro, questa donna e' stata sorpresa sul fatto, mentre commetteva adulterio. Giovanni 8:5 Ora, nella legge Mose' ci ha comandato di lapidare tali donne; ma tu, che ne dici?». Giovanni 8:6 Or dicevano questo per metterlo alla prova e per aver di che accusarlo. Ma Gesu', fingendo di non sentire, chinatosi, scriveva col dito in terra. Giovanni 8:7 E, come essi continuavano ad interrogarlo, egli si alzo' e disse loro: «Chi di voi e' senza peccato, scagli per primo la pietra contro di lei». Giovanni 8:8 Poi, chinatosi di nuovo, scriveva in terra. Giovanni 8:9 Quelli allora, udito cio' e convinti dalla coscienza, se ne andarono ad uno ad uno, cominciando dai piu' vecchi fino agli ultimi; cosi Gesu' fu lasciato solo con la donna, che stava la' in mezzo. Giovanni 8:10 Gesu' dunque, alzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: «Donna dove sono quelli che ti accusavano? Nessuno ti ha condannata?». Giovanni 8:11 Ed ella rispose: «Nessuno, Signore». Gesu' allora le disse: «Neppure io ti condanno; va' e non peccare piu'». Discorso di Gesu' sulla sua missione divina Giovanni 8:12 E Gesu' di nuovo parlo' loro, dicendo: «Io sono la luce del mondo; chi mi segue non camminera' nelle tenebre ma avra' la luce della vita». Giovanni 8:13 Allora i farisei gli dissero: «Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non e' verace». Giovanni 8:14 Gesu' rispose e disse loro: «Anche se testimonio di me stesso, la mia testimonianza e' verace, perche' so da dove son venuto e dove vado; voi invece, non sapete ne' da dove vengo, ne' dove vado. Giovanni 8:15 Voi giudicate secondo la carne, io non giudico nessuno. Giovanni 8:16 E, anche se giudico, il mio giudizio e' verace, perche' io non sono solo, ma sono io e il Padre che mi ha mandato. Giovanni 8:17 Or anche nella vostra legge e' scritto che la testimonianza di due uomini e' verace. Giovanni 8:18 Sono io che testimonio di me stesso, ed anche il Padre che mi ha mandato testimonia di me». Giovanni 8:19 Gli dissero allora: «Dov'e' tuo Padre?». Gesu' rispose: «Voi non conoscete ne' me ne' il Padre mio; se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio», Giovanni 8:20 Gesu' pronunzio' queste parole nel luogo del tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo prese, perche' non era ancora venuta la sua ora. Giovanni 8:21 Gesu' dunque disse loro di nuovo: «Io me ne vado e voi mi cercherete, e morirete nel vostro peccato. La' dove vado io, voi non potete venire». Giovanni 8:22 Dicevano percio' i Giudei: «Vuole forse uccidersi, perche' dice: "Dove vado io, voi non potete venire"?». Giovanni 8:23 Ed egli disse loro: «Voi siete di quaggiu', mentre io sono di lassu'; voi siete di questo mondo, io non sono di questo mondo. Giovanni 8:24 Percio' vi ho detto che voi morirete nei vostri peccati, perche' se non credete che io sono, voi morirete nei vostri peccati». Giovanni 8:25 Allora essi gli dissero: «Chi sei tu?». E Gesu' disse loro: «Proprio quello che vi dico. Giovanni 8:26 Io ho, a vostro riguardo, molte cose da dire e da giudicare; ma colui che mi ha mandato e' verace, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo». Giovanni 8:27 Essi non capirono che parlava loro del Padre. Giovanni 8:28 Quindi Gesu' disse loro: «Quando avrete innalzato il Figlio dell'uomo, allora conoscerete che io sono e che non faccio nulla da me stesso, ma dico queste cose come il Padre mi ha insegnato. Giovanni 8:29 E colui che mi ha mandato e' con me il Padre non mi ha lasciato solo, perche' faccio continuamente le cose che gli piacciono». Giovanni 8:30 Mentre egli diceva queste cose, molti credettero in lui. Giovanni 8:31 Gesu' disse allora ai Giudei che avevano creduto in lui: «Se dimorate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; Giovanni 8:32 conoscerete la verita' e la verita' vi fara' liberi». Giovanni 8:33 Essi gli risposero: «Noi siamo progenie di Abrahamo e non siamo mai stati schiavi di nessuno; come puoi tu dire: "Diventerete liberi"?». Giovanni 8:34 Gesu' rispose loro: «In verita', in verita' vi dico: Chi fa il peccato e' schiavo del peccato. Giovanni 8:35 Or lo schiavo non rimane sempre nella casa; il figlio invece vi rimane per sempre. Giovanni 8:36 Se dunque il Figlio vi fara' liberi, sarete veramente liberi». La vera discendenza di Abrahamo Giovanni 8:37 «Io so che siete progenie di Abrahamo, ma cercate di uccidermi, perche' la mia parola non trova posto in voi. Giovanni 8:38 Io parlo di cio' che ho visto presso il Padre mio, e anche voi fate le cose che avete visto presso il padre vostro». Giovanni 8:39 Essi, rispondendo, gli dissero: «Il padre nostro e' Abrahamo». Gesu' disse loro: «Se foste figli di Abrahamo, fareste le opere di Abrahamo; Giovanni 8:40 ma ora cercate di uccidere me, uno che vi ha detto la verita' che ho udito da Dio; Abrahamo non fece questo. Giovanni 8:41 Voi fate le opere del padre vostro». Percio' essi gli dissero: «Noi non siamo nati da fornicazione; noi abbiamo un solo Padre: Dio». Giovanni 8:42 Allora Gesu' disse loro: «Se Dio fosse vostro Padre, mi amereste, perche' io sono proceduto e sono venuto da Dio; non sono venuto infatti da me stesso, ma e' lui che mi ha mandato. Giovanni 8:43 Perche' non comprendete il mio parlare? Perche' non potete ascoltare la mia parola. Giovanni 8:44 Voi siete dal diavolo, che e' vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro; egli fu omicida fin dal principio e non e' rimasto fermo nella verita', perche' in lui non c'e' verita'. Quando dice il falso, parla del suo perche' e' bugiardo e padre della menzogna. Giovanni 8:45 A me invece, perche' vi dico la verita', voi non credete. Giovanni 8:46 Chi di voi mi convince di peccato? Se dico la verita', perche' non mi credete? Giovanni 8:47 Chi e' da Dio, ascolta le parole di Dio; percio' voi non le ascoltate, perche' non siete da Dio». Giovanni 8:48 Allora i Giudei gli risposero e gli dissero: «Non diciamo con ragione che sei un Samaritano e che hai un demone?». Giovanni 8:49 Gesu' rispose: «Io non ho un demone, ma onoro il Padre mio; voi invece mi disonorate. Giovanni 8:50 Or io non cerco la mia gloria; v'e' uno che la cerca e che giudica. Giovanni 8:51 In verita', in verita' vi dico che, se uno osserva la mia parola, non vedra' mai la morte in eterno», Giovanni 8:52 Gli dissero dunque i Giudei: «Ora conosciamo che tu hai un demone. Abrahamo e i profeti sono morti, tu invece dici: "Se uno osserva la mia parola, non gustera' mai la morte in eterno". Giovanni 8:53 Sei tu piu' grande del padre nostro Abrahamo, il quale e' morto? Anche i profeti sono morti; chi pretendi di essere?». Giovanni 8:54 Gesu' rispose: «Se io glorifico me stesso, la mia gloria non e' nulla. e' il mio Padre che mi glorifica, quello che voi dite essere vostro Dio. Giovanni 8:55 Ma voi non l'avete conosciuto, io pero' lo conosco e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola. Giovanni 8:56 Abrahamo, vostro padre, giubilo' nella speranza di vedere il mio giorno; lo vide e se ne rallegro'». Giovanni 8:57 I Giudei dunque gli dissero: «Tu non hai ancora cinquant'anni e hai visto Abrahamo?». Giovanni 8:58 Gesu' disse loro: «In verita', in verita' io vi dico: Prima che Abrahamo fosse nato, io sono». Giovanni 8:59 Allora essi presero delle pietre, per lanciarle addosso a lui; ma Gesu' si nascose e usci dal tempio, passando in mezzo a loro, e cosi se ne ando'. Guarigione del cieco nato Giovanni 9:1 Mentre passava, vide un uomo che era cieco fin dalla nascita. Giovanni 9:2 E i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: «Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perche' sia nato cieco?». Giovanni 9:3 Gesu' rispose: «Ne' lui ne' i suoi genitori hanno peccato, ma cio' e' accaduto, affinche' siano manifestate in lui le opere di Dio. Giovanni 9:4 Bisogna che io compia le opere di colui che mi ha mandato, mentre e' giorno; la notte viene in cui nessuno puo' operare. Giovanni 9:5 Mentre sono nel mondo, io sono la luce del mondo». Giovanni 9:6 Dopo aver detto queste cose, sputo' in terra, con la saliva fece del fango e ne impiastro' gli occhi del cieco. Giovanni 9:7 Poi gli disse: «Va', lavati nella piscina di Siloe» (che significa: "Mandato"); egli dunque vi ando', si lavo' e ritorno' che ci vedeva. Giovanni 9:8 Allora i vicini e quelli che lo avevano visto prima cieco, dissero: «Non e' questi colui che stava seduto a mendicare?». Giovanni 9:9 Alcuni dicevano: «e' lui». Altri: «Gli assomiglia». Ed egli diceva: «Io sono». Giovanni 9:10 Gli dissero dunque: «Come ti sono stati aperti gli occhi?». Giovanni 9:11 Egli rispose e disse: «Un uomo, chiamato Gesu', ha fatto del fango, mi ha spalmato gli occhi e mi ha detto: "Va' alla piscina di Siloe e lavati". Ed io vi sono andato, mi sono lavato e ho recuperato la vista». Giovanni 9:12 E quelli gli dissero: «Dov'e' costui?». Egli rispose: «Non lo so». Giovanni 9:13 Allora essi condussero dai farisei colui che prima era stato cieco. Giovanni 9:14 Ora era sabato quando Gesu' fece del fango e gli aperse gli occhi. Giovanni 9:15 Anche i farisei dunque gli domandarono di nuovo come avesse recuperato la vista. Ed egli disse loro: «Mi ha messo del fango sugli occhi, mi sono lavato e ci vedo». Giovanni 9:16 Allora alcuni farisei dicevano: «Quest'uomo non e' da Dio, perche' non osserva il sabato». Altri dicevano: «Come puo' un uomo peccatore compiere tali segni?». E c'era divisione tra di loro. Giovanni 9:17 Chiesero dunque di nuovo al cieco: «E tu, che dici di lui per il fatto che ti ha aperto gli occhi?». Egli disse: «e' un profeta!». Giovanni 9:18 Ma i Giudei non credettero che lui fosse stato cieco e avesse riacquistato la vista, finche' ebbero chiamato i genitori di colui che aveva riacquistato la vista. Giovanni 9:19 E chiesero loro: «e' questo il vostro figlio che voi dite esser nato cieco? Come mai ora ci vede?». Giovanni 9:20 I suoi genitori, rispondendo loro dissero: «Noi sappiamo che costui e' nostro figlio e che e' nato cieco, Giovanni 9:21 ma come ora ci veda, o chi gli abbia aperto gli occhi, noi non lo sappiamo domandatelo a lui; egli e' adulto, parlera' lui stesso di se'». Giovanni 9:22 Questo dissero i suoi genitori, perche' avevano paura dei Giudei; infatti i Giudei avevano gia' stabilito che se uno avesse riconosciuto Gesu' come il Cristo, sarebbe stato espulso dalla sinagoga. Giovanni 9:23 Percio' i suoi genitori dissero: «e' adulto, chiedetelo a lui». Giovanni 9:24 Essi dunque chiamarono di nuovo l'uomo che era stato cieco e gli dissero: «Da' gloria a Dio; noi sappiamo che quest'uomo e' peccatore». Giovanni 9:25 Egli allora rispose e disse: «Se sia peccatore, non lo so; ma una cosa so, che prima ero cieco e ora ci vedo». Giovanni 9:26 Gli chiesero di nuovo: «Che cosa ti ha fatto? Come ti ha aperto gli occhi?». Giovanni 9:27 Egli rispose loro: «Io ve l'ho gia' detto e voi non avete ascoltato, perche' volete udirlo di nuovo? Volete forse diventare anche voi suoi discepoli?». Giovanni 9:28 Essi percio' l'ingiuriarono e dissero: «Tu sei suo discepolo; ma noi siamo discepoli di Mose'. Giovanni 9:29 Noi sappiamo che Dio ha parlato a Mose', ma quanto a costui non sappiamo da dove venga». Giovanni 9:30 Quell'uomo rispose e disse loro: «Ebbene, e' molto strano che voi non sappiate da dove venga; eppure egli mi ha aperto gli occhi. Giovanni 9:31 Or noi sappiamo che Dio non esaudisce i peccatori, ma se uno e' pio verso Dio e fa la sua volonta', egli lo esaudisce. Giovanni 9:32 Da che mondo e' mondo non si e' mai sentito dire che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato. Giovanni 9:33 Se costui non fosse da Dio, non avrebbe potuto fare nulla». Giovanni 9:34 Essi risposero e gli dissero: «Tu sei nato completamente nei peccati e vuoi insegnare a noi?». E lo cacciarono fuori. Giovanni 9:35 Gesu' seppe che l'avevano cacciato fuori e, trovatolo, gli disse: «Credi tu nel Figlio di Dio?». Giovanni 9:36 Egli rispose e disse: «Chi e', Signore, perche' io creda in lui?». Giovanni 9:37 E Gesu' gli disse: «Tu l'hai visto, e' proprio colui che ti sta parlando» Giovanni 9:38 Allora egli disse: «Io credo, Signore»; e l'adoro'. Giovanni 9:39 Poi Gesu' disse: «Io sono venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinche' quelli che non vedono vedano e quelli che vedono diventino ciechi». Giovanni 9:40 Alcuni dei farisei che erano con lui udirono queste cose e gli dissero: «Siamo ciechi anche noi?». Giovanni 9:41 Gesu' rispose loro: «Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: "Noi vediamo", percio' il vostro peccato rimane». Il buon pastore Giovanni 10:1 «In verita', in verita' io vi dico: Chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, quello e' un ladro e un brigante; Giovanni 10:2 ma chi entra per la porta e' il pastore delle pecore. Giovanni 10:3 A lui apre il portinaio; le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le sue pecore per nome e le conduce fuori. Giovanni 10:4 E, quando ha fatto uscire le sue pecore, va davanti a loro; e le pecore lo seguono, perche' conoscono la sua voce. Giovanni 10:5 Non seguiranno pero' alcun estraneo ma fuggiranno lontano da lui, perche' non conoscono la voce degli estranei». Giovanni 10:6 Gesu' disse loro questa similitudine ma essi non capirono di che cosa stesse loro parlando. Giovanni 10:7 Percio' Gesu' disse loro di nuovo: «In verita', in verita' vi dico: io sono la porta delle pecore. Giovanni 10:8 Tutti quelli che sono venuti prima di me sono stati ladri e briganti, ma le pecore non li hanno ascoltati. Giovanni 10:9 Io sono la porta; se uno entra per mezzo di me sara' salvato; entrera', uscira' e trovera' pascolo. Giovanni 10:10 Il ladro non viene se non per rubare, uccidere e distruggere; ma io sono venuto affinche' abbiano la vita e l'abbiano in abbondanza. Giovanni 10:11 Io sono il buon pastore; il buon pastore depone la sua vita per le pecore. Giovanni 10:12 Ma il mercenario, che non e' pastore e a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e fugge; e il lupo rapisce e disperde le pecore. Giovanni 10:13 Or il mercenario fugge, perche' e' mercenario e non si cura delle pecore. Giovanni 10:14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie pecore e le mie conoscono me, Giovanni 10:15 come il Padre conosce me e io conosco il Padre, e depongo la mia vita per le pecore. Giovanni 10:16 Io ho anche delle altre pecore che non sono di quest'ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sara' un solo gregge e un solo pastore. Giovanni 10:17 Per questo mi ama il Padre, perche' io depongo la mia vita per prenderla di nuovo. Giovanni 10:18 Nessuno me la toglie, ma la depongo da me stesso; io ho il potere di deporla e il potere di prenderla di nuovo; questo e' il comando che ho ricevuto dal Padre mio». Giovanni 10:19 Allora sorse di nuovo una divisione tra i Giudei per queste parole. Giovanni 10:20 E molti di loro dicevano: «Egli ha un demone ed e' fuori di se'; perche' lo ascoltate?». Giovanni 10:21 Altri dicevano: «Queste non sono parole di un indemoniato; puo' un demone aprire gli occhi ai ciechi?». Alla festa della Dedicazione, Gesu' si proclama il Messia Giovanni 10:22 Si celebrava allora a Gerusalemme la festa della Dedicazione, ed era inverno. Giovanni 10:23 E Gesu' passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. Giovanni 10:24 Lo circondarono dunque i Giudei e gli dissero: «Fino a quando ci terrai con l'animo sospeso? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente». Giovanni 10:25 Gesu' rispose loro: «Io ve l'ho detto, ma voi non credete; le opere che faccio nel nome del Padre mio, sono quelle che testimoniano di me. Giovanni 10:26 Ma voi non credete, perche' non siete delle mie pecore, come vi ho detto. Giovanni 10:27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, io le conosco ed esse mi seguono; Giovanni 10:28 e io do loro la vita eterna e non periranno mai, e nessuno le rapira' dalla mia mano. Giovanni 10:29 Il Padre mio, che me le ha date, e' piu' grande di tutti; e nessuno le puo' rapire dalla mano del Padre mio. Giovanni 10:30 Io e il Padre siamo uno». Giovanni 10:31 Percio' i Giudei raccolsero di nuovo delle pietre a per lapidarlo. Giovanni 10:32 Gesu' rispose loro: «Io vi ho fatto vedere molte buone opere da parte del Padre mio; per quali di esse mi lapidate?». Giovanni 10:33 I Giudei gli risposero, dicendo: «Noi non ti lapidiamo per nessuna opera buona, ma per bestemmia, e perche' tu che sei uomo ti fai Dio». Giovanni 10:34 Gesu' rispose loro: «Non e' scritto nella vostra legge: "Io ho detto: Voi siete de'i"? Giovanni 10:35 Ora, se essa chiama de'i coloro a cui fu rivolta la parola di Dio (e la Scrittura non puo' essere annullata), Giovanni 10:36 voi dite che colui, che il Padre ha santificato e ha mandato nel mondo, bestemmia, perche' ha detto: "Io sono il Figlio di Dio"? Giovanni 10:37 Se non faccio le opere del Padre mio, non credetemi, Giovanni 10:38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete almeno alle opere, affinche' conosciate e crediate che il Padre e' in me e io in lui». Giovanni 10:39 Percio' essi cercavano nuovamente di prenderlo, ma egli sfuggi dalle loro mani. Giovanni 10:40 E se ne ando' di nuovo al di la' del Giordano, nel luogo dove prima Giovanni battezzava; e si fermo' qui. Giovanni 10:41 Or molti vennero da lui e dicevano: «Giovanni certamente non fece alcun segno, ma tutto quello che Giovanni disse di costui era vero». Giovanni 10:42 E molti in quel luogo credettero in lui. La risurrezione di Lazzaro Giovanni 11:1 Era allora malato un certo Lazzaro di Betania, il villaggio di Maria e di Marta, sua sorella. Giovanni 11:2 Or Maria era quella che unse di olio profumato il Signore e gli asciugo' i piedi con i suoi capelli; e suo fratello Lazzaro era malato. Giovanni 11:3 Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesu': «Signore, ecco, colui che tu ami e' malato». Giovanni 11:4 E Gesu', udito cio', disse: «Questa malattia non e' a morte, ma per la gloria di Dio, affinche' per mezzo di essa il Figlio di Dio sia glorificato». Giovanni 11:5 Or Gesu' amava Marta, sua sorella e Lazzaro. Giovanni 11:6 Come dunque ebbe inteso che Lazzaro era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dove egli era. Giovanni 11:7 Poi disse ai suoi discepoli: «Torniamo di nuovo in Giudea». Giovanni 11:8 I discepoli gli dissero: «Maestro, i Giudei poco fa cercavano di lapidarti e tu vai di nuovo la'?». Giovanni 11:9 Gesu' rispose: «Non vi sono forse dodici ore del giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perche' vede la luce di questo mondo, Giovanni 11:10 ma se uno cammina di notte, inciampa, perche' la luce non e' in lui». Giovanni 11:11 Dopo aver detto queste cose, soggiunse: «Il nostro amico Lazzaro si e' addormentato, ma io vado a svegliarlo». Giovanni 11:12 Allora i suoi discepoli dissero: «Signore, se dorme si riprendera'». Giovanni 11:13 Or Gesu' aveva parlato della sua morte, essi invece pensavano che avesse parlato del riposo del sonno. Giovanni 11:14 Allora Gesu' disse loro apertamente: «Lazzaro e' morto. Giovanni 11:15 Ed io mi rallegro per voi di non essere stato la', affinche' crediate; ma andiamo da lui». Giovanni 11:16 Allora Tommaso, detto Didimo, disse ai condiscepoli: «Andiamo anche noi a morire con lui». Giovanni 11:17 Arrivato dunque Gesu', trovo' che Lazzaro era gia' da quattro giorni nel sepolcro. Giovanni 11:18 Or Betania distava da Gerusalemme circa quindici stadi. Giovanni 11:19 E molti Giudei erano venuti da Marta e Maria per consolarle del loro fratello. Giovanni 11:20 Marta dunque, come udi che Gesu' veniva, gli ando' incontro; Maria invece stava seduta in casa. Giovanni 11:21 Marta disse a Gesu': «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto, Giovanni 11:22 ma anche adesso so che tutto quello che chiederai a Dio, Dio te lo dara'». Giovanni 11:23 Gesu' le disse: «Tuo fratello risuscitera'». Giovanni 11:24 Marta gli disse: «Lo so che risuscitera' nella risurrezione all'ultimo giorno». Giovanni 11:25 Gesu' le disse: «Io sono la risurrezione e la vita; chiunque crede in me, anche se dovesse morire, vivra'. Giovanni 11:26 E chiunque vive e crede in me, non morra' mai in eterno. Credi tu questo?». Giovanni 11:27 Ella gli disse: «Si, Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figlio di Dio che doveva venire nel mondo». Giovanni 11:28 E, detto questo, ando' a chiamare di nascosto Maria, sua sorella, dicendo: «Il Maestro e' qui e ti chiama». Giovanni 11:29 Appena udito cio', ella si alzo' in fretta e venne da lui. Giovanni 11:30 Or Gesu' non era ancora giunto nel villaggio, ma si trovava nel luogo dove Marta lo aveva incontrato. Giovanni 11:31 Percio' i Giudei che erano in casa con lei per consolarla, vedendo Maria alzarsi in fretta e uscire, la seguirono, dicendo: «Ella se ne va al sepolcro per piangere la». Giovanni 11:32 Appena Maria giunse al luogo in cui si trovava Gesu', e lo vide, si getto' ai suoi piedi, dicendogli: «Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto». Giovanni 11:33 Gesu' allora, come vide che lei e i Giudei che erano venuti con lei piangevano, freme' nello spirito e si turbo', Giovanni 11:34 e disse: «Dove l'avete posto?». Essi gli dissero: «Signore, vieni e vedi». Giovanni 11:35 Gesu' pianse. Giovanni 11:36 Dissero allora i Giudei: «Vedi come l'amava!». Giovanni 11:37 Ma alcuni di loro dissero: «Non poteva costui che apri gli occhi al cieco, far si che questi non morisse?». Giovanni 11:38 Percio' Gesu', fremendo di nuovo in se stesso, venne al sepolcro; or questo era una grotta davanti alla quale era stata posta una pietra. Giovanni 11:39 Gesu' disse: «Togliete via la pietra!». Marta, la sorella del morto, gli disse: «Signore, egli puzza gia', poiche' e' morto da quattro giorni». Giovanni 11:40 Gesu' le disse: «Non ti ho detto che se credi, vedrai la gloria di Dio?». Giovanni 11:41 Essi dunque tolsero la pietra dal luogo dove giaceva il morto. Gesu' allora alzati in alto gli occhi, disse: «Padre, ti ringrazio che mi hai esaudito. Giovanni 11:42 Io sapevo bene che tu mi esaudisci sempre, ma ho detto cio' per la folla che sta attorno, affinche' credano che tu mi hai mandato». Giovanni 11:43 E, detto questo, grido' a gran voce: «Lazzaro, vieni fuori!». Giovanni 11:44 Allora il morto usci, con le mani e i piedi legati con fasce e con la faccia avvolta in un asciugatoio. Gesu' disse loro: «Scioglietelo e lasciatelo andare». Giovanni 11:45 Allora molti dei Giudei, che erano venuti da Maria e avevano visto tutto quello che Gesu' aveva fatto, credettero in lui. I farisei deliberano di far morire Gesu' Giovanni 11:46 Ma alcuni di loro andarono dai farisei e riferirono loro quanto Gesu' aveva fatto. Giovanni 11:47 Allora i capi dei sacerdoti e i farisei riunirono a il sinedrio e dicevano: «Che facciamo? Quest'uomo fa molti segni. Giovanni 11:48 Se lo lasciamo andare avanti cosi, tutti crederanno in lui, verranno i Romani e distruggeranno il nostro luogo e la nostra nazione». Giovanni 11:49 Ma uno di loro, Caiafa, che era sommo sacerdote in quell'anno, disse loro: «Voi non capite nulla; Giovanni 11:50 e non considerate che conviene per noi che un sol uomo muoia per il popolo e non perisca tutta la nazione». Giovanni 11:51 Or egli non disse questo da se stesso; ma, essendo sommo sacerdote in quell'anno, profetizzo' che Gesu' doveva morire per la nazione, Giovanni 11:52 e non solo per la nazione, ma anche per raccogliere in uno i figli di Dio dispersi. Giovanni 11:53 Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire. Giovanni 11:54 Percio' Gesu' non si aggirava piu' pubblicamente tra i Giudei, ma si ritiro' nella regione vicina al deserto, in una citta' detta Efraim, e li rimase con i suoi discepoli. Giovanni 11:55 Or la Pasqua dei Giudei era vicina e molti di quella regione salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Giovanni 11:56 Cercavano dunque Gesu' e, stando nel tempio, dicevano fra di loro: «Che ve ne pare? Non verra' egli alla festa?». Giovanni 11:57 Or i capi dei sacerdoti e i farisei avevano dato ordine che, se qualcuno sapeva dove egli era, lo segnalasse affinche' potessero prenderlo. Maria unge d'olio i piedi di Gesu' Giovanni 12:1 Gesu' dunque, sei giorni prima della Pasqua, si reco' a Betania dove abitava Lazzaro, colui che era morto e che egli aveva risuscitato dai morti. Giovanni 12:2 E qui gli fecero un convito, Marta serviva e Lazzaro era uno di quelli che erano a tavola con lui. Giovanni 12:3 Maria allora prese una libbra di olio profumato di nardo autentico di gran prezzo, ne unse i piedi di Gesu' e li asciugo' con i suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo di quest'olio. Giovanni 12:4 Allora uno dei suoi discepoli, Giuda Iscariota, figlio di Simone, quello che stava per tradirlo, disse: Giovanni 12:5 «Perche' non si e' venduto quest'olio per trecento denari e non si e' dato il ricavato ai poveri?». Giovanni 12:6 Or egli disse questo, non perche' si curasse dei poveri, ma perche' era ladro e, tenendo la borsa, ne sottraeva cio' che si metteva dentro. Giovanni 12:7 Gesu' dunque disse: «Lasciala; essa l'aveva conservato per il giorno della mia sepoltura. Giovanni 12:8 I poveri infatti li avete sempre con voi, ma non sempre avete me». Giovanni 12:9 Intanto una grande folla di Giudei seppe che egli era la', e venne non solo a motivo di Gesu', ma anche per vedere Lazzaro che egli aveva risuscitato dai morti. Giovanni 12:10 Or i capi dei sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro, Giovanni 12:11 perche' a motivo di lui molti lasciavano i Giudei e credevano in Gesu', Ingresso trionfale di Gesu' in Gerusalemme Giovanni 12:12 Il giorno seguente, una grande folla che era venuta alla festa, udito che Gesu' veniva a Gerusalemme, Giovanni 12:13 prese dei rami di palme e usci incontro a lui, gridando: «Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il re d'Israele!». Giovanni 12:14 E Gesu', trovato un asinello, vi monto' sopra come sta scritto: Giovanni 12:15 «Non temere, o figlia di Sion; ecco, il tuo re viene, cavalcando un puledro d'asina». Giovanni 12:16 Or i suoi discepoli non compresero sul momento queste cose, ma quando Gesu' fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui e che avevano fatte queste cose a lui. Giovanni 12:17 La folla dunque, che era con lui quando aveva chiamato Lazzaro fuori dal sepolcro e l'aveva risuscitato dai morti, gli rendeva testimonianza. Giovanni 12:18 Percio' la folla gli ando' incontro, perche' aveva udito che egli aveva fatto questo segno. Giovanni 12:19 I farisei allora dissero tra di loro: «Vedete che non guadagnate nulla; ecco, il mondo gli va dietro». Alcuni Greci vogliono vedere Gesu'; egli parla della sua morte Giovanni 12:20 Or tra quelli che erano saliti ad adorare a durante la festa c'erano alcuni Greci. Giovanni 12:21 Costoro dunque, accostatisi a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, lo pregarono dicendo: «Signore, vorremmo vedere Gesu'». Giovanni 12:22 Filippo ando' a dirlo ad Andrea; a loro volta, Andrea e Filippo lo dissero a Gesu'. Giovanni 12:23 Ma Gesu' rispose loro, dicendo: «L'ora e' venuta, in cui il Figlio dell'uomo deve essere glorificato. Giovanni 12:24 In verita', in verita' vi dico: Se il granel di frumento caduto in terra non muore, rimane solo; ma se muore, produce molto frutto. Giovanni 12:25 Chi ama la sua vita la perdera', e chi odia la sua vita in questo mondo la conservera' per la vita eterna. Giovanni 12:26 Se uno mi serve, mi segua; e la' dove sono io, la' sara' anche il mio servo; se uno mi serve, il Padre l'onorera'. Giovanni 12:27 Ora l'anima mia e' turbata; e che diro': Padre, salvami da quest'ora? Ma per questo io sono giunto a quest'ora. Giovanni 12:28 Padre, glorifica il tuo nome!». Allora venne una voce dal cielo: «L'ho glorificato e lo glorifichero' ancora». Giovanni 12:29 La folla dunque, che era presente e aveva udito la voce, diceva che era stato un tuono. Altri dicevano: «Un angelo gli ha parlato». Giovanni 12:30 E Gesu' rispose e disse: «Questa voce non e' venuta per me, ma per voi. Giovanni 12:31 Ora e' il giudizio di questo mondo; ora sara' cacciato fuori il principe di questo mondo. Giovanni 12:32 Ed io, quando saro' innalzato dalla terra, attirero' tutti a me». Giovanni 12:33 Or egli diceva questo, per indicare di qual morte egli doveva morire. Giovanni 12:34 La folla gli rispose: «Noi abbiamo appreso dalla legge che il Cristo rimane in eterno; ora come puoi tu dire che il Figlio dell'uomo deve essere innalzato? Chi e' questo Figlio dell'uomo?». Giovanni 12:35 Gesu' allora disse loro: «La luce e' con voi ancora per un po'; camminate mentre avete la luce, affinche' non vi sorprendano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove va». Gesu', luce del mondo Giovanni 12:36 «Mentre avete la luce, credete nella luce, affinche' diventiate figli di luce». Queste cose disse Gesu'; poi se ne ando' e si nascose da loro. Giovanni 12:37 Sebbene avesse fatto tanti segni davanti a loro, non credevano in lui, Giovanni 12:38 affinche' si adempisse la parola detta dal profeta Isaia: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? E a chi e' stato rivelato il braccio del Signore?». Giovanni 12:39 Percio' non potevano credere, perche' Isaia disse ancora: Giovanni 12:40 «Egli ha accecato i loro occhi e ha indurito il loro cuore, perche' non vedano con gli occhi, non intendano col cuore, non si convertano e io non li guarisca». Giovanni 12:41 Queste cose disse Isaia, quando vide la sua gloria e parlo' di lui. Giovanni 12:42 Tuttavia, anche tra i capi, molti credettero in lui; ma a motivo dei farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga, Giovanni 12:43 perche' amavano la gloria degli uomini piu' della gloria di Dio. Giovanni 12:44 Or Gesu' grido' e disse: «Chi crede in me, non crede in me, ma in colui che mi ha mandato. Giovanni 12:45 E chi vede me, vede colui che mi ha mandato. Giovanni 12:46 Io sono venuto come luce per il mondo, affinche' chiunque crede in me non resti nelle tenebre. Giovanni 12:47 E se uno ode le mie parole e non crede, io non lo giudico; perche' io non sono venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Giovanni 12:48 Chi mi respinge e non accoglie le mie parole, ha chi lo giudica; la parola che ho annunziata sara' quella che lo giudichera' nell'ultimo giorno. Giovanni 12:49 Perche' io non ho parlato da me stesso, ma il Padre stesso mi ha mandato e mi ha comandato cio' che io devo dire ed annunziare. Giovanni 12:50 Ed io so che il suo comandamento e' vita eterna; le cose dunque che io dico le dico cosi come il Padre me le ha dette». Gesu' lava i piedi dei suoi discepoli Giovanni 13:1 Or prima della festa di Pasqua sapendo Gesu' che era venuta la sua ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amo' fino alla fine. Giovanni 13:2 E, finita la cena, avendo gia' il diavolo (messo in cuore a Giuda Iscariota, figlio di Simone, di tradirlo, Giovanni 13:3 Gesu', sapendo che il Padre gli aveva dato tutto nelle mani e che egli era proceduto da Dio e a Dio ritornava, Giovanni 13:4 si alzo' dalla cena e depose le sue vesti: poi, preso un asciugatoio, se lo cinse. Giovanni 13:5 Dopo aver messo dell'acqua in una bacinella, comincio' a lavare i piedi dei discepoli e ad asciugarli con l'asciugatoio di cui era cinto. Giovanni 13:6 Venne dunque a Simon Pietro. Ed egli gli disse: «Signore tu lavi i piedi a me?». Giovanni 13:7 Gesu' rispose e gli disse: «Quello che io faccio, ora non lo comprendi, ma lo comprenderai dopo». Giovanni 13:8 Pietro gli disse: «Tu non mi laverai mai i piedi». Gesu' gli rispose: «Se non ti lavo, non avrai nessuna parte con me». Giovanni 13:9 Simon Pietro gli disse: «Signore, non solo i piedi, ma anche le mani e il capo». Giovanni 13:10 Gesu' gli disse: «Chi ha fatto il bagno, non ha bisogno che di lavarsi i piedi ed e' tutto mondo; anche voi siete mondi, ma non tutti». Giovanni 13:11 Egli infatti sapeva chi lo avrebbe tradito; percio' disse: «Non tutti siete mondi». Giovanni 13:12 Cosi, dopo aver lavato i piedi riprese le sue vesti, si mise di nuovo a tavola e disse loro: «Comprendete quello che vi ho fatto? Giovanni 13:13 Voi mi chiamate Maestro e Signore e dite bene, perche' lo sono. Giovanni 13:14 Se dunque io, il Signore e il Maestro, vi ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Giovanni 13:15 Io infatti vi ho dato l'esempio, affinche' come ho fatto io facciate anche voi. Giovanni 13:16 In verita', in verita' vi dico: Il servo non e' piu' grande del suo padrone, ne' il messaggero piu' grande di colui che l'ha mandato. Giovanni 13:17 Se sapete queste cose, siete beati se le fate. Giovanni 13:18 Non parlo di voi tutti; io conosco quelli che ho scelto, ma bisogna che si adempia questa Scrittura: "Colui che mangia il pane con me, mi ha levato contro il suo calcagno". Giovanni 13:19 Ve lo dico fin d'ora prima che avvenga, affinche' quando sara' avvenuto, crediate che io sono il Cristo. Giovanni 13:20 In verita', in verita' vi dico: Chi riceve colui che mandero', riceve me, e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato» Gesu' svela il tradimento di Giuda Giovanni 13:21 Dette queste cose, Gesu' fu turbato nello spirito, e testimonio' e disse: «In verita', in verita' vi dico che uno di voi mi tradira'». Giovanni 13:22 I discepoli allora si guardarono l'un l'altro, non riuscendo a capire di chi parlasse. Giovanni 13:23 Or uno dei discepoli, quello che Gesu' amava, era appoggiato sul petto di Gesu'. Giovanni 13:24 Allora Simon Pietro gli fece cenno di domandare chi fosse colui del quale egli parlava. Giovanni 13:25 E quel discepolo, chinatosi sul petto di Gesu', gli chiese: «Signore, chi e'?». Giovanni 13:26 Gesu' rispose: «e' colui al quale io daro' il boccone, dopo averlo intinto». E intinto il boccone, lo diede a Giuda Iscariota, figlio di Simone. Giovanni 13:27 Or dopo quel boccone, Satana entro' in lui. Allora Gesu' gli disse: «Quel che fai, fallo presto!». Giovanni 13:28 Ma nessuno di quelli che erano a tavola comprese perche' gli avesse detto cio'. Giovanni 13:29 Alcuni infatti pensavano, poiche' Giuda teneva la borsa, che Gesu' gli avesse detto: «Compra le cose che ci occorrono per la festa», oppure che desse qualcosa ai poveri. Giovanni 13:30 Egli dunque, preso il boccone usci subito. Era notte. Le ragioni della sua partenza Giovanni 13:31 Quando fu uscito, Gesu' disse: «Ora il Figlio dell'uomo e' glorificato, e Dio e' glorificato in lui. Giovanni 13:32 Se Dio e' glorificato in lui, Dio lo glorifichera' pure in se stesso e lo glorifichera' subito. Giovanni 13:33 Figlioli, per poco tempo sono ancora con voi; voi mi cercherete, ma come ho detto ai Giudei: "Dove io vado voi non potete venire". Cosi adesso lo dico anche a voi. Giovanni 13:34 Vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri; come io vi ho amato, anche voi amatevi gli uni gli altri. Giovanni 13:35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri». Giovanni 13:36 Simon Pietro gli disse: «Signore, dove vai?». Gesu' gli rispose: «La' dove io vado, tu non puoi seguirmi ora; ma mi seguirai piu' tardi». Giovanni 13:37 Pietro gli disse: «Signore, perche' non posso seguirti ora? Daro' la mia vita per te». Giovanni 13:38 Gesu' gli rispose: «Darai la tua vita per me? In verita', in verita' ti dico: il gallo non cantera', prima che tu non mi abbia rinnegato tre volte». Giovanni 14:1 «Il vostro cuore non sia turbato; credete in Dio e credete anche in me. Giovanni 14:2 Nella casa del Padre mio ci sono molte dimore; se no, ve lo avrei detto; io vado a prepararvi un posto. Giovanni 14:3 E quando saro' andato e vi avro' preparato il posto, ritornero' e vi accogliero' presso di me, affinche' dove sono io siate anche voi. Giovanni 14:4 Voi sapete dove io vado e conoscete anche la via». Giovanni 14:5 Tommaso gli disse: «Signore, noi non sappiamo dove vai; come dunque possiamo conoscere la via?» Giovanni 14:6 Gesu' gli disse: «Io sono la via, la verita' e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Giovanni 14:7 Se mi aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; fin da ora lo conoscete e l'avete visto». Giovanni 14:8 Filippo gli disse: «Signore, mostraci il Padre e ci basta». Giovanni 14:9 Gesu' gli disse: «Da tanto tempo io sono con voi e tu non mi hai ancora conosciuto, Filippo? Chi ha visto me, ha visto il Padre; come mai dici: "Mostraci il Padre"? Giovanni 14:10 Non credi che io sono nel Padre e che il Padre e' in me? Le parole che io vi dico, non le dico da me stesso. Il Padre che dimora in me e' colui che fa le opere. Giovanni 14:11 Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre e' in me, se no, credetemi a motivo delle opere stesse. Giovanni 14:12 In verita', in verita' vi dico: chi crede in me fara' anch'egli le opere che io faccio; anzi ne fara' di piu' grandi di queste, perche' io vado al Padre. Giovanni 14:13 E qualunque cosa chiederete nel nome mio la faro', affinche' il Padre sia glorificato nel Figlio. Giovanni 14:14 Se chiedete qualche cosa nel nome mio, io la faro'». La promessa del Consolatore Giovanni 14:15 «Se mi amate, osservate i miei comandamenti, Giovanni 14:16 Ed io preghero' il Padre ed egli vi dara' un altro Consolatore, che rimanga con voi per sempre, Giovanni 14:17 lo Spirito della verita', che il mondo non puo' ricevere, perche' non lo vede e non lo conosce; ma voi lo conoscete, perche' dimora con voi e sara' in voi. Giovanni 14:18 Non vi lascero' orfani; tornero' a voi. Giovanni 14:19 Ancora un po' di tempo e il mondo non mi vedra' piu', ma voi mi vedrete; poiche' io vivo, anche voi vivrete. Giovanni 14:20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e che voi siete in me ed io in voi. Giovanni 14:21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, e' uno che mi ama, e chi mi ama sara' amato dal Padre mio; e io lo amero' e mi manifestero' a lui». Giovanni 14:22 Giuda, non l'Iscariota, gli disse: «Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo?». Giovanni 14:23 Gesu' rispose e gli disse: «Se uno mi ama, osservera' la mia parola; e il Padre mio l'amera', e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui. Giovanni 14:24 Chi non mi ama, non osserva le mie parole; e la parola che udite non e' mia, ma del Padre che mi ha mandato. Giovanni 14:25 Vi ho detto queste cose, mentre ero con voi; Giovanni 14:26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo, che il Padre mandera' nel mio nome, vi insegnera' ogni cosa e vi ricordera' tutto cio' che vi ho detto. Giovanni 14:27 Io vi lascio la pace, vi do la mia pace; io ve la do, non come la da' il mondo; il vostro cuore non sia turbato e non si spaventi. Giovanni 14:28 Avete udito che vi ho detto: "Io me ne vado e tornero' a voi". Se voi mi amaste, vi rallegrereste perche' ho detto: "Io vado al Padre"; poiche' il Padre e' piu' grande di me. Giovanni 14:29 E ora ve l'ho detto, prima che avvenga affinche', quando avverra', crediate. Giovanni 14:30 Non parlero' piu' a lungo con voi, perche' viene il principe di questo mondo e non ha nulla in me; Giovanni 14:31 ma questo accade affinche' il mondo conosca che io amo il Padre e che faccio come il Padre mi ha comandato. Alzatevi, andiamo via di qui». Intima comunione fra Gesu' e i suoi redenti Giovanni 15:1 «Io sono la vera vite e il Padre mio e' l'agricoltore. Giovanni 15:2 Ogni tralcio che in me non porta frutto, lo toglie via; ma ogni tralcio che porta frutto, lo pota affinche' ne porti ancora di piu'. Giovanni 15:3 Voi siete gia' mondi a motivo della parola che vi ho annunziata. Giovanni 15:4 Dimorate in me e io dimorero' in voi; come il tralcio non puo' da se' portare frutto se non dimora nella vite, cosi neanche voi, se non dimorate in me. Giovanni 15:5 Io sono la vite, voi siete i tralci; chi dimora in me e io in lui, porta molto frutto, poiche' senza di me non potete far nulla. Giovanni 15:6 Se uno non dimora in me e' gettato via come il tralcio e si secca; poi questi tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e sono bruciati. Giovanni 15:7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sara' fatto, Giovanni 15:8 In questo e' glorificato il Padre mio, che portiate molto frutto, e cosi sarete miei discepoli. Giovanni 15:9 Come il Padre ha amato me, cosi io ho amato voi; dimorate nel mio amore. Giovanni 15:10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore, come io ho osservato i comandamenti del Padre mio e dimoro nel suo amore. Giovanni 15:11 Vi ho detto queste cose, affinche' la mia gioia dimori in voi e la vostra gioia sia piena. Giovanni 15:12 Questo e' il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Giovanni 15:13 Nessuno ha amore piu' grande di questo: dare la propria vita per i suoi amici. Giovanni 15:14 Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. Giovanni 15:15 Io non vi chiamo piu' servi, perche' il servo non sa cio' che fa il suo padrone; ma vi ho chiamati amici, perche' vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udito dal Padre mio. Giovanni 15:16 Non voi avete scelto me, ma io ho scelto voi; e vi ho costituiti perche' andiate e portiate frutto, e il vostro frutto sia duraturo, affinche' qualunque cosa chiediate al Padre nel mio nome, egli ve la dia. Giovanni 15:17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. Giovanni 15:18 Se il mondo vi odia, sappiate che ha odiato me prima di voi. Giovanni 15:19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe cio' che e' suo; ma poiche' non siete del mondo, ma io vi ho scelto dal mondo, percio' il mondo vi odia. Giovanni 15:20 Ricordatevi della parola che vi ho detto: "Il servo non e' piu' grande del suo padrone". Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Giovanni 15:21 Tutte queste cose ve le faranno a causa del mio nome, perche' non conoscono colui che mi ha mandato. Giovanni 15:22 Se non fossi venuto e non avessi parlato loro, non avrebbero colpa; ma ora non hanno alcuna scusa per il loro peccato. Giovanni 15:23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. Giovanni 15:24 Se non avessi fatto in mezzo a loro le opere che nessun altro ha fatto, non avrebbero colpa; ora invece le hanno viste, e hanno odiato me e il Padre mio. Giovanni 15:25 Ma questo e' accaduto affinche' si adempisse la parola scritta nella loro legge: "Mi hanno odiato senza motivo". Giovanni 15:26 Ma quando verra' il Consolatore, che vi mandero' dal Padre, lo Spirito di verita' che procede dal Padre mio, egli testimoniera' di me. Giovanni 15:27 E anche voi renderete testimonianza, perche' siete stati con me fin dal principio». Ultimi momenti con i discepoli; Gesu' ripete la promessa del Consolatore e del proprio ritorno Giovanni 16:1 «Vi ho detto queste cose, affinche' non siate scandalizzati. Giovanni 16:2 Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi l'ora viene che chiunque vi uccidera' pensera' di rendere un servizio a Dio. Giovanni 16:3 E vi faranno queste cose, perche' non hanno conosciuto ne' il Padre ne' me. Giovanni 16:4 Ma vi ho detto queste cose affinche' quando sia giunto il momento, vi ricordiate che io ve le avevo dette; or da principio non vi dissi queste cose, perche' ero con voi. Giovanni 16:5 Ma ora vado da colui che mi ha mandato, e nessun di voi mi domanda: "Dove vai?". Giovanni 16:6 Anzi, perche' vi ho detto queste cose, la tristezza ha riempito il vostro cuore. Giovanni 16:7 Tuttavia io vi dico la verita': e' bene per voi che io me ne vada, perche' se non me ne vado, non verra' a voi il Consolatore; ma se me ne vado, io ve lo mandero'. Giovanni 16:8 E quando sara' venuto, egli convincera' il mondo di peccato, di giustizia e di giudizio. Giovanni 16:9 Di peccato, perche' non credono in me; Giovanni 16:10 di giustizia, perche' io vado al Padre e non mi vedrete piu'; Giovanni 16:11 di giudizio, perche' il principe di questo mondo e' stato giudicato. Giovanni 16:12 Ho ancora molte cose da dirvi, ma non sono ancora alla vostra portata. Giovanni 16:13 Ma quando verra' lui, lo Spirito di verita', egli vi guidera' in ogni verita', perche' non parlera' da se stesso, ma dira' tutte le cose che ha udito e vi annunziera' le cose a venire. Giovanni 16:14 Egli mi glorifichera', perche' prendera' del mio e ve lo annunziera'. Giovanni 16:15 Tutte le cose che il Padre ha sono mie, per questo ho detto che egli prendera' del mio e ve lo annunziera'. Giovanni 16:16 Fra poco non mi vedrete piu'; e un altro poco e mi vedrete, perche' me ne vado al Padre». Giovanni 16:17 Allora alcuni dei suoi discepoli dissero fra di loro: «Che cosa e' questo che egli ci dice: "Fra poco non mi vedrete piu'", e: "Un altro poco e mi vedrete" e: "Perche' me ne vado al Padre"?». Giovanni 16:18 Dicevano dunque: «Che cosa e' questo "fra poco", di cui parla? Noi non sappiamo quello che vuol dire». Giovanni 16:19 Gesu' dunque comprese che lo volevano interrogare e disse loro: «Vi domandate l'un l'altro perche' ho detto: "Fra poco non mi vedrete piu'" e: "Un altro poco e mi vedrete"? Giovanni 16:20 In verita', in verita' vi dico: voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrera'. Voi sarete afflitti, ma la vostra afflizione sara' mutata in gioia. Giovanni 16:21 La donna quando partorisce sente dolore, perche' e' giunta la sua ora, ma appena ha dato alla luce il bambino, non si ricorda piu' dell'angoscia per la gioia che e' venuto al mondo un essere umano. Giovanni 16:22 Cosi anche voi ora siete nel dolore, ma io vi vedro' di nuovo e il vostro cuore si rallegrera', e nessuno vi togliera' la vostra gioia. Giovanni 16:23 In quel giorno non mi farete piu' alcuna domanda. In verita', in verita' vi dico che tutto cio' che domanderete al Padre nel mio nome, egli ve lo dara'. Giovanni 16:24 Finora non avete chiesto nulla nel mio nome; chiedete e riceverete, affinche' la vostra gioia sia completa. Giovanni 16:25 Vi ho detto queste cose in similitudini, ma l'ora viene in cui non vi parlero' piu' in similitudini, ma vi parlero' del Padre apertamente. Giovanni 16:26 In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io preghero' il Padre per voi; Giovanni 16:27 il Padre stesso infatti vi ama, poiche' voi mi avete amato e avete creduto che io sono proceduto da Dio. Giovanni 16:28 Io sono proceduto dal Padre e sono venuto nel mondo; di nuovo lascio il mondo e torno al Padre». Giovanni 16:29 I suoi discepoli gli dissero: «Ecco, adesso tu parli apertamente e non usi alcuna similitudine. Giovanni 16:30 Ora conosciamo che sai tutto e non hai bisogno che qualcuno ti interroghi; per questo crediamo che sei proceduto da Dio». Giovanni 16:31 Gesu' rispose loro: «Credete ora? Giovanni 16:32 Ecco l'ora viene, anzi e' gia' venuta, in cui sarete dispersi, ciascuno per conto suo, e mi lascerete solo, ma io non sono solo, perche' il Padre e' con me. Giovanni 16:33 Vi ho detto queste cose, affinche' abbiate pace in me; nel mondo avrete tribolazione, ma fatevi coraggio, io ho vinto il mondo». Preghiera di Gesu' per i suoi discepoli Giovanni 17:1 Queste cose disse Gesu', poi alzo' gli occhi al cielo e disse: «Padre, l'ora e' venuta; glorifica il Figlio tuo, affinche' anche il Figlio glorifichi te, Giovanni 17:2 poiche' tu gli hai dato potere sopra ogni carne, affinche' egli dia vita eterna a tutti coloro che tu gli hai dato. Giovanni 17:3 Or questa e' la vita eterna, che conoscano te, il solo vero Dio, e Gesu' Cristo che tu hai mandato. Giovanni 17:4 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuta l'opera che tu mi hai dato da fare. Giovanni 17:5 Ora dunque, o Padre, glorificami presso di te della gloria che io avevo presso di te prima che il mondo fosse. Giovanni 17:6 Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu mi hai dato dal mondo; erano tuoi, e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. Giovanni 17:7 Ora essi hanno conosciuto che tutte le cose che tu mi hai dato vengono da te, Giovanni 17:8 perche' ho dato loro le parole che tu hai dato a me; ed essi le hanno accolte e hanno veramente conosciuto che io sono proceduto da te, e hanno creduto che tu mi hai mandato. Giovanni 17:9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per coloro che tu mi hai dato, perche' sono tuoi. Giovanni 17:10 E tutte le cose mie sono tue, e le cose tue sono mie; e io sono glorificato in loro. Giovanni 17:11 Ora io non sono piu' nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, quelli che tu mi hai dato, affinche' siano uno come noi. Giovanni 17:12 Mentre ero con loro nel mondo io li ho conservati nel tuo nome; io ho custodito coloro che tu mi hai dato, e nessuno di loro e' perito, tranne il figlio della perdizione, affinche' si adempisse la Scrittura. Giovanni 17:13 Ma ora io vengo a te e dico queste cose nel mondo, affinche' la mia gioia giunga a compimento in loro. Giovanni 17:14 Io ho dato loro la tua parola e il mondo li ha odiati, perche' non sono del mondo, come neppure io sono del mondo. Giovanni 17:15 Io non chiedo che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Giovanni 17:16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Giovanni 17:17 Santificali nella tua verita', la tua parola e' verita'. Giovanni 17:18 Come tu hai mandato me nel mondo, cosi ho mandato loro nel mondo. Giovanni 17:19 E per loro santifico me stesso, affinche' essi pure siano santificati in verita'. Giovanni 17:20 Or io non prego solo per questi, ma anche per quelli che crederanno in me per mezzo della loro parola, Giovanni 17:21 affinche' siano tutti uno, come tu, o Padre, sei in me e io in te, siano anch'essi uno in noi, affinche' il mondo creda che tu mi hai mandato. Giovanni 17:22 E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinche' siano uno come noi siamo uno. Giovanni 17:23 Io sono in loro e tu in me, affinche' siano perfetti nell'unita', e affinche' il mondo conosca che tu mi hai mandato e li hai amati, come hai amato me. Giovanni 17:24 Padre, io voglio che dove sono io, siano con me anche coloro che tu mi hai dato, affinche' vedano la mia gloria che tu mi hai dato, perche' tu mi hai amato prima della fondazione del mondo. Giovanni 17:25 Padre giusto, il mondo non ti ha conosciuto, ma io ti ho conosciuto, e costoro hanno conosciuto che tu mi hai mandato. Giovanni 17:26 E io ho fatto loro conoscere il tuo nome e lo faro' conoscere ancora, affinche' l'amore, del quale tu mi hai amato, sia in loro e io in loro». Arresto di Gesu' nel Getsemani Giovanni 18:1 Dette queste cose, Gesu' usci con i suoi discepoli e ando' di la' dal torrente Kedron, dove c'era un orto nel quale entro' lui con i suoi discepoli. Giovanni 18:2 Or Giuda, che lo tradiva, conosceva anche lui quel luogo, perche' molte volte Gesu' vi si era ritirato con i suoi discepoli. Giovanni 18:3 Giuda dunque, preso un gruppo di soldati e le guardie mandate dai capi dei sacerdoti e dai farisei, venne la' con lanterne torce e armi. Giovanni 18:4 Gesu' allora, conoscendo tutto quello che gli stava per accadere, usci e chiese loro: «Chi cercate?». Giovanni 18:5 Gli risposero: «Gesu' il Nazareno». Gesu' disse loro: «Io sono!». Or Giuda che lo tradiva era anch'egli con loro. Giovanni 18:6 Appena egli disse loro: «Io sono», essi indietreggiarono e caddero a terra. Giovanni 18:7 Gesu' dunque domando' loro di nuovo: «Chi cercate?». Essi dissero: «Gesu' il Nazareno». Giovanni 18:8 Gesu' rispose: «Vi ho detto che io sono; se dunque cercate me lasciate andare via costoro»; Giovanni 18:9 e cio' affinche' si adempisse la parola che egli aveva detto: «Non ho perduto nessuno di quelli che mi hai dato». Giovanni 18:10 Allora Simon Pietro, che aveva una spada la sfodero', percosse il servo del sommo sacerdote e gli recise l'orecchio destro; or quel servo si chiamava Malco. Giovanni 18:11 Ma Gesu' disse a Pietro: «Riponi la tua spada nel fodero; non berro' io il calice che il Padre mi ha dato?». Gesu' davanti al sinedrio; il rinnegamento di Pietro Giovanni 18:12 Allora il gruppo di soldati, il capitano e le guardie dei Giudei presero Gesu' e lo legarono. Giovanni 18:13 E lo condussero prima da Anna, perche' era suocero di Caiafa, che era sommo sacerdote in quell'anno. Giovanni 18:14 Caiafa era colui che aveva consigliato ai Giudei che era conveniente che un uomo morisse per il popolo. Giovanni 18:15 Or Simon Pietro e un altro discepolo seguivano Gesu'. E quel discepolo era noto al sommo sacerdote, ed entro' con Gesu' nel cortile del sommo sacerdote. Giovanni 18:16 Ma Pietro resto' alla porta di fuori. Allora l'altro discepolo, che era noto al sommo sacerdote, usci e parlo' alla portinaia e fece entrare Pietro. Giovanni 18:17 E la serva portinaia disse a Pietro: «Non sei anche tu dei discepoli di quest'uomo?». Egli rispose: «Non lo sono». Giovanni 18:18 Intanto i servi e le guardie, acceso un fuoco di carboni, se ne stavano in piedi e si scaldavano, perche' faceva freddo; anche Pietro stava in piedi con loro e si scaldava. Giovanni 18:19 Or il sommo sacerdote interrogo' Gesu' riguardo ai suoi discepoli e alla sua dottrina. Giovanni 18:20 Gesu' gli rispose: «Io ho parlato al mondo apertamente; ho sempre insegnato nella sinagoga e nel tempio dove tutti i Giudei si radunano, e non ho detto niente in segreto. Giovanni 18:21 Perche' interroghi me? Interroga coloro che hanno udito cio' che ho detto loro; ecco, essi sanno le cose che ho detto». Giovanni 18:22 Egli aveva appena detto queste parole, che una delle guardie che gli stava vicino diede a Gesu' uno schiaffo, dicendo: «Cosi rispondi al sommo sacerdote?». Giovanni 18:23 Gesu' gli rispose: «Se ho parlato male, mostra dov'e' il male; ma se ho parlato bene, perche' mi percuoti?». Giovanni 18:24 Anna dunque lo rimando' legato a Caiafa, sommo sacerdote. Giovanni 18:25 Intanto Simon Pietro stava la' a scaldarsi. Gli dissero dunque: «Non sei anche tu dei suoi discepoli?» Ed egli lo nego' e disse: «Non lo sono». Giovanni 18:26 Ma uno dei servi del sommo sacerdote, parente di colui a cui Pietro aveva reciso l'orecchio, disse: «Non ti ho io visto nell'orto con lui?». Giovanni 18:27 E Pietro lo nego' di nuovo, e subito il gallo canto'. Gesu' davanti a Pilato Giovanni 18:28 Poi da Caiafa condussero Gesu' nel pretorio; era mattino presto. Ma essi non entrarono nel pretorio, per non contaminarsi e poter cosi mangiare la Pasqua. Giovanni 18:29 Pilato dunque usci verso di loro e disse: «Quale accusa portate contro quest'uomo?». Giovanni 18:30 Essi risposero e gli dissero: «Se costui non fosse un malfattore, non te l'avremmo dato nelle mani». Giovanni 18:31 Allora Pilato disse loro: «Prendetelo voi e giudicatelo secondo la vostra legge». Ma i Giudei gli dissero: «A noi non e' lecito far morire alcuno». Giovanni 18:32 E cio' affinche' si adempisse quello che Gesu' aveva detto, indicando di quale morte doveva morire. Giovanni 18:33 Pilato dunque rientro' nel pretorio chiamo' Gesu' e gli disse: «Sei tu il re dei Giudei?». Giovanni 18:34 Gesu' gli rispose: «Dici questo da te stesso, oppure altri te lo hanno detto di me?». Giovanni 18:35 Pilato gli rispose: «Sono io forse Giudeo? La tua nazione e i capi dei sacerdoti ti hanno consegnato nelle mie mani; che hai fatto?». Giovanni 18:36 Gesu' rispose: «Il mio regno non e' di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servi combatterebbero affinche' io non fossi dato in mano dei Giudei; ma ora il mio regno non e' di qui». Giovanni 18:37 Allora Pilato gli disse: «Dunque sei tu re?». Gesu' rispose: «Tu dici giustamente che io sono re; per questo io sono nato e per questo sono venuto nel mondo: per rendere testimonianza alla verita'; chiunque e' per la verita' ascolta la mia voce». Giovanni 18:38 Pilato gli chiese: «Che cosa e' verita'?». E, detto questo, usci di nuovo verso i Giudei e disse loro: «Io non trovo alcuna colpa in lui. Giovanni 18:39 Ma vi e' tra voi l'usanza che io vi liberi uno nella Pasqua; volete dunque che vi liberi il re dei Giudei?». Giovanni 18:40 Allora tutti di nuovo gridarono, dicendo: «Non costui, ma Barabba». Or Barabba era un brigante. Giovanni 19:1 Allora Pilato prese Gesu' e lo fece flagellare. Giovanni 19:2 E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo e gli misero addosso un manto di porpora, Giovanni 19:3 e dicevano: «Salve, o re dei Giudei»; e lo schiaffeggiavano. Giovanni 19:4 Poi Pilato usci di nuovo e disse loro: «Ecco, io ve lo conduco fuori, affinche' sappiate che non trovo in lui alcuna colpa». Giovanni 19:5 Gesu' dunque usci, portando la corona di spine e il manto di porpora. E Pilato disse loro: «Ecco l'uomo!». Giovanni 19:6 Ora, quando lo videro i capi sacerdoti e le guardie, si misero a gridare, dicendo: «Crocifiggilo, crocifiggilo». Pilato disse loro: «Prendetelo voi e crocifiggetelo, perche' io non trovo in lui colpa alcuna». Giovanni 19:7 I Giudei gli risposero: «Noi abbiamo una legge e secondo la nostra legge egli deve morire, perche' si e' fatto Figlio di Dio». Giovanni 19:8 Quando Pilato udi queste parole, ebbe ancor piu' paura; Giovanni 19:9 e, rientrato nel pretorio, disse a Gesu': «Di dove sei tu?». Ma Gesu' non gli diede alcuna risposta. Giovanni 19:10 Pilato percio' gli disse: «Non mi parli? Non sai che io ho il potere di crocifiggerti e il potere di liberarti?». Giovanni 19:11 Gesu' rispose: «Tu non avresti alcun potere su di me se non ti fosse dato dall'alto; percio' chi mi ha consegnato nelle tue mani ha maggior colpa». Giovanni 19:12 Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridavano, dicendo: «Se liberi costui, tu non sei amico di Cesare; chiunque si fa re, si oppone a Cesare». Giovanni 19:13 Pilato dunque, udite queste parole, condusse fuori Gesu' e si pose a sedere in tribunale nel luogo detto "Lastrico", e in ebraico "Gabbata"; Giovanni 19:14 or era la preparazione della Pasqua, ed era circa l'ora sesta; e disse ai Giudei: «Ecco il vostro re». Giovanni 19:15 Ma essi gridarono: «Via, via, crocifiggilo». Pilato disse loro: «Crocifiggero' il vostro re?». I capi dei sacerdoti risposero: «Noi non abbiamo altro re che Cesare». Giovanni 19:16 Allora egli lo diede nelle loro mani affinche' fosse crocifisso. Ed essi presero Gesu' e lo condussero via. La crocifissione Giovanni 19:17 Ed egli, portando la sua croce, si avvio' verso il luogo detto "del Teschio", che in ebraico si chiama "Golgota", Giovanni 19:18 dove lo crocifissero, e con lui due altri, uno di qua e l'altro di la', e Gesu' nel mezzo. Giovanni 19:19 Or Pilato fece anche un'iscrizione e la pose sulla croce, e vi era scritto: "GESu' IL NAZARENO, IL RE DEI GIUDEI". Giovanni 19:20 Cosi molti dei Giudei lessero questa iscrizione, perche' il luogo dove Gesu' fu crocifisso era vicino alla citta', e quella era scritta in ebraico, in greco e in latino. Giovanni 19:21 Percio' i capi dei sacerdoti dei Giudei dissero a Pilato: «Non scrivere: "Il re dei Giudei", ma che egli ha detto: "Io sono il re dei Giudei"». Giovanni 19:22 Pilato rispose: «Cio' che ho scritto, ho scritto». Giovanni 19:23 Or i soldati, quando ebbero crocifisso Gesu', presero le sue vesti e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato, e la tunica. Ma la tunica era senza cuciture, tessuta d'un sol pezzo da cima a fondo. Giovanni 19:24 Dissero dunque fra di loro: «Non stracciamola, ma tiriamola a sorte per decidere di chi sara'»; e cio' affinche' si adempisse la Scrittura, che dice: «Hanno spartito fra di loro le mie vesti, e hanno tirato a sorte la mia tunica». I soldati dunque fecero queste cose. Giovanni 19:25 Or presso la croce di Gesu' stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria di Cleopa e Maria Maddalena. Giovanni 19:26 Gesu' allora, vedendo sua madre e presso di lei il discepolo che egli amava, disse a sua madre: «Donna, ecco tuo figlio!». Giovanni 19:27 Poi disse al discepolo: «Ecco tua madre!». E da quel momento il discepolo l'accolse in casa sua. Giovanni 19:28 Dopo questo, sapendo Gesu' che ogni cosa era ormai compiuta, affinche' si adempisse la Scrittura, disse: «Ho sete». Giovanni 19:29 Or c'era la' un vaso pieno d'aceto. Inzuppata dunque una spugna nell'aceto e postala in cima ad un ramo d'issopo gliela accostarono alla bocca. Giovanni 19:30 Quando Gesu' ebbe preso l'aceto disse: «e' compiuto». E, chinato il capo, rese lo spirito. Giovanni 19:31 Or i Giudei, essendo il giorno di Preparazione, affinche' i corpi non rimanessero sulla croce il sabato, perche' quel sabato era un giorno di particolare importanza, chiesero a Pilato che fossero loro spezzate le gambe e fossero portati via. Giovanni 19:32 I soldati dunque vennero e spezzarono le gambe al primo e poi anche all'altro, che era crocifisso con lui; Giovanni 19:33 ma, arrivati a Gesu', come videro che era gia' morto, non gli spezzarono le gambe, Giovanni 19:34 ma uno dei soldati gli trafisse il costato con una lancia, e subito ne usci sangue ed acqua. Giovanni 19:35 E colui che ha visto ne ha reso testimonianza e la sua testimonianza e' verace, ed egli sa che dice il vero, affinche' voi crediate. Giovanni 19:36 Queste cose infatti sono accadute affinche' si adempisse la Scrittura: «Non gli sara' spezzato alcun osso». Giovanni 19:37 E ancora un'altra Scrittura dice: «Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto». Il seppellimento di Gesu' Giovanni 19:38 Dopo queste cose, Giuseppe d'Arimatea che era discepolo di Gesu', ma di nascosto per timore dei Giudei, chiese a Pilato di poter prendere il corpo di Gesu'; e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e prese il corpo di Gesu'. Giovanni 19:39 Or venne anche Nicodemo, che in precedenza era andato di notte da Gesu', portando una mistura di mirra e di aloe di circa cento libbre. Giovanni 19:40 Essi dunque presero il corpo di Gesu' e lo avvolsero in panni di lino con gli aromi, secondo il costume di sepoltura in uso presso i Giudei. Giovanni 19:41 Or nel luogo dove egli fu crocifisso c'era un orto, e nell'orto un sepolcro nuovo nel quale non era ancora stato posto nessuno. Giovanni 19:42 Li dunque, a motivo del giorno di Preparazione dei Giudei, misero Gesu' perche' il sepolcro era vicino. La risurrezione Giovanni 20:1 Or il primo giorno dopo i sabati, al mattino quando era ancora buio, Maria Maddalena ando' al sepolcro e vide che la pietra era stata rimossa dal sepolcro. Giovanni 20:2 Allora ando' di corsa da Simon Pietro e dall'altro discepolo che Gesu' amava e disse loro: «Hanno tolto il Signore dal sepolcro e non sappiamo dove l'abbiano posto». Giovanni 20:3 Pietro dunque e l'altro discepolo uscirono fuori e si avviarono al sepolcro. Giovanni 20:4 Correvano tutti e due insieme, ma l'altro discepolo corse avanti piu' in fretta di Pietro e arrivo' primo al sepolcro. Giovanni 20:5 E, chinatosi, vide i panni di lino che giacevano nel sepolcro, ma non vi entro'. Giovanni 20:6 Arrivo' anche Simon Pietro che lo seguiva, entro' nel sepolcro e vide i panni di lino che giacevano per terra, Giovanni 20:7 e il sudario, che era stato posto sul capo di Gesu'; esso non giaceva con i panni, ma era ripiegato in un luogo a parte. Giovanni 20:8 Allora entro' anche l'altro discepolo che era giunto per primo al sepolcro, vide e credette. Giovanni 20:9 Essi infatti non avevano ancora compreso la Scrittura, che egli doveva risuscitare dai morti. Giovanni 20:10 I discepoli poi ritornarono di nuovo a casa. Gesu' appare a Maria Maddalena Giovanni 20:11 Ma Maria era rimasta fuori del sepolcro a piangere. E, mentre piangeva, si chino' dentro il sepolcro, Giovanni 20:12 e vide due angeli, vestiti di bianco, che sedevano l'uno al capo e l'altro ai piedi del luogo, dove era stato posto il corpo di Gesu'. Giovanni 20:13 Essi le dissero: «Donna, perche' piangi?». Ella rispose loro: «Perche' hanno portato via il mio Signore, e io non so dove l'abbiano posto». Giovanni 20:14 Detto questo, ella si volse indietro e vide Gesu', che stava li in piedi, ma ella non sapeva che fosse Gesu'. Giovanni 20:15 Gesu' le disse: «Donna, perche' piangi? Chi cerchi?». Lei, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: «Signore, se l'hai portato via tu, dimmi dove l'hai posto e io lo prendero'». Giovanni 20:16 Gesu' le disse: «Maria!». Ed ella allora, voltandosi, gli disse: «Rabboni!» che significa: Maestro. Giovanni 20:17 Gesu' le disse: «Non toccarmi, perche' non sono ancora salito al Padre mio; ma va' dai miei fratelli e di loro che io salgo al Padre mio e Padre vostro, al Dio mio e Dio vostro». Giovanni 20:18 Allora Maria Maddalena ando' ad annunziare ai discepoli che aveva visto il Signore, e che lui le aveva detto queste cose. Gesu' appare ai discepoli; incredulita' di Tommaso Giovanni 20:19 Ora, la sera di quello stesso giorno, il primo della settimana, mentre le porte del luogo dove erano radunati i discepoli erano serrate per paura dei Giudei, Gesu' venne e si presento' la' in mezzo, e disse loro: «Pace a voi!». Giovanni 20:20 E, detto questo, mostro' loro le sue mani e il costato. I discepoli dunque, vedendo il Signore, si rallegrarono. Giovanni 20:21 Poi Gesu' di nuovo disse loro: «Pace a voi! Come il Padre ha mandato me, cosi io mando voi». Giovanni 20:22 E, detto questo, soffio' su di loro e disse: «Ricevete lo Spirito Santo. Giovanni 20:23 A chi perdonerete i peccati, saranno perdonati, e a chi li riterrete, saranno ritenuti». Giovanni 20:24 Or Tommaso, detto Didimo, uno dei dodici, non era con loro quando venne Gesu'. Giovanni 20:25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: «Abbiamo visto il Signore». Ma egli disse loro: «Se io non vedo nelle sue mani il segno dei chiodi, e se non metto il mio dito nel segno dei chiodi e la mia mano nel suo costato, io non credero'». Giovanni 20:26 Otto giorni dopo, i discepoli erano di nuovo in casa, e Tommaso era con loro. Gesu' venne a porte serrate, si presento' in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Giovanni 20:27 Poi disse a Tommaso: «Metti qua il dito e guarda le mie mani, stendi anche la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente». Giovanni 20:28 Allora Tommaso rispose e gli disse: «Signor mio e Dio mio!». Giovanni 20:29 Gesu' gli disse: «Perche' mi hai visto Tommaso, tu hai creduto; beati quelli che non hanno visto e hanno creduto». Giovanni 20:30 Or Gesu' fece ancora molti altri segni in presenza dei suoi discepoli, che non sono scritti in questo libro. Giovanni 20:31 Ma queste cose sono state scritte affinche' voi crediate che Gesu' e' il Cristo, il Figlio di Dio e affinche', credendo, abbiate vita nel suo nome. Apparizione di Gesu' preso il mare di Tiberiade Giovanni 21:1 Dopo queste cose, Gesu' si fece vedere di nuovo dai discepoli presso il mare di Tiberiade; e si fece vedere in questa maniera. Giovanni 21:2 Simon Pietro, Tommaso detto Didimo, Natanaele da Cana di Galilea, i figli di Zebedeo e due altri dei suoi discepoli erano insieme. Giovanni 21:3 Simon Pietro disse loro: «Io vado a pescare». Essi gli dissero: «Veniamo anche noi con te». Cosi uscirono e salirono subito sulla barca; ma quella notte non presero nulla. Giovanni 21:4 Al mattino presto, Gesu' si presento' sulla riva, i discepoli tuttavia non si resero conto che era Gesu'. Giovanni 21:5 E Gesu' disse loro: «Figlioli, avete qualcosa da mangiare?». Essi gli risposero: «No!». Giovanni 21:6 Ed egli disse loro: «Gettate la rete dal lato destro della barca e ne troverete». Essi dunque la gettarono e non potevano piu' tirarla su per la quantita' di pesci. Giovanni 21:7 Allora il discepolo che Gesu' amava disse a Pietro: «e' il Signore». Simon Pietro, udito che era il Signore, si cinse con la veste (perche' era nudo) e si getto' in mare. Giovanni 21:8 Gli altri discepoli invece andarono con la barca (non erano infatti molto lontani da terra, solo circa duecento cubiti), trascinando la rete piena di pesci. Giovanni 21:9 Come dunque furono scesi a terra, videro della brace con sopra del pesce e del pane. Giovanni 21:10 Gesu' disse loro: «Portate qua dei pesci che avete presi ora». Giovanni 21:11 Simon Pietro risali in barca e tiro' a terra le rete, piena di centocinquantatre' grossi pesci; e benche' ve ne fossero tanti, la rete non si strappo'. Giovanni 21:12 Gesu' disse loro: «Venite a far colazione». Or nessuno dei discepoli ardiva chiedergli: «Chi sei?», sapendo che era il Signore. Giovanni 21:13 Allora Gesu' venne, prese del pane e ne diede loro; e cosi pure del pesce. Giovanni 21:14 Ora questa fu la terza volta che Gesu' si fece vedere dai suoi discepoli, dopo essere risuscitato dai morti. Giovanni 21:15 Dopo che ebbero mangiato, Gesu' disse a Simon Pietro: «Simone di Giona mi ami tu piu' di costoro?». Gli rispose: «Certo Signore, tu lo sai che io ti amo». Gesu' gli disse: «Pasci i miei agnelli». Giovanni 21:16 Gli chiese di nuovo una seconda volta: «Simone di Giona, mi ami tu?». Gli rispose: «Certo Signore, tu lo sai che io ti amo». Gesu' gli disse: «Abbi cura delle mie pecore». Giovanni 21:17 Gli chiese per la terza volta: «Simone di Giona, mi ami tu?». Pietro si rattristo' che per la terza volta gli avesse chiesto: «Mi ami tu?», e gli rispose: «Signore, tu sai ogni cosa, tu sai che io ti amo». Gesu' gli disse: «Pasci le mie pecore. Giovanni 21:18 In verita', in verita' ti dico che, quando eri giovane, ti cingevi da te e andavi dove volevi, ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani e un altro ti cingera' e ti condurra' la' dove tu non vorresti». Giovanni 21:19 Or disse questo per indicare con quale morte egli avrebbe glorificato Dio. E detto questo, gli disse: «Seguimi». Giovanni 21:20 Or Pietro voltatosi, vide che li seguiva il discepolo che Gesu' amava, quello che durante la cena si era anche posato sul petto di Gesu' e aveva chiesto: «Signore, chi e' colui che ti tradisce?». Giovanni 21:21 Al vederlo, Pietro disse a Gesu': «Signore, e di costui che ne sara'?». Giovanni 21:22 Gesu' gli rispose: «Se voglio che lui rimanga finche' io venga, che te ne importa? Tu seguimi!». Giovanni 21:23 Si sparse allora la voce tra i fratelli che quel discepolo non sarebbe morto; ma Gesu' non aveva detto a Pietro che egli non sarebbe morto, ma: «Se io voglio che lui rimanga finche' io venga, che te ne importa?». Giovanni 21:24 Questo e' il discepolo che rende testimonianza di queste cose e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza e' verace. Giovanni 21:25 Or vi sono ancora molte altre cose che Gesu' fece, che se fossero scritte ad una ad una, io penso che non basterebbe il mondo intero a contenere i libri che si potrebbero scrivere. Amen.Atti 1:1-28:31 Introduzione; ascensione di Gesu' Atti 1:1 Io ho fatto il primo trattato, o Teofilo, circa tutte le cose che Gesu' prese a fare e ad insegnare, Atti 1:2 fino al giorno in cui fu portato in cielo dopo aver dato dei comandamenti per mezzo dello Spirito Santo agli apostoli che egli aveva scelto. Atti 1:3 Ad essi, dopo aver sofferto, si presento' vivente con molte prove convincenti, facendosi da loro vedere per quaranta giorni e parlando delle cose riguardanti il regno di Dio. Atti 1:4 E, ritrovandosi assieme a loro, comando' loro che non si allontanassero da Gerusalemme, ma che aspettassero la promessa del Padre: «Che, egli disse, voi avete udito da me. Atti 1:5 Perche' Giovanni battezzo' con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo, fra non molti giorni». Atti 1:6 Cosi quelli che erano riuniti assieme lo interrogarono, dicendo: «Signore, e' in questo tempo che ristabilirai il regno a Israele?». Atti 1:7 Ma egli disse loro: «Non sta a voi di sapere i tempi e i momenti adatti, che il Padre ha stabilito di sua propria autorita'. Atti 1:8 Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verra' su di voi, e mi sarete testimoni in Gerusalemme e in tutta la Giudea, in Samaria e fino all'estremita' della terra». Atti 1:9 Dette queste cose, mentre essi guardavano, fu sollevato in alto; e una nuvola lo accolse e lo sottrasse dai loro occhi. Atti 1:10 Come essi avevano gli occhi fissi in cielo, mentre egli se ne andava, ecco due uomini in bianche vesti si presentarono loro, Atti 1:11 e dissero: «Uomini Galilei, perche' state a guardare verso il cielo? Questo Gesu', che e' stato portato in cielo di mezzo a voi, ritornera' nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo». Atti 1:12 Allora essi ritornarono a Gerusalemme, dal monte chiamato dell'Uliveto, che e' vicino a Gerusalemme quanto un cammin di sabato. Atti 1:13 Rientrati in citta', salirono nella sala di sopra, dove si trattenevano Pietro e Giacomo, Giovanni e Andrea, Filippo e Tommaso, Bartolomeo e Matteo, Giacomo d'Alfeo e Simone lo Zelota, e Giuda di Giacomo. Atti 1:14 Tutti costoro perseveravano con una sola mente nella preghiera e supplica con le donne, con Maria, madre di Gesu', e con i fratelli di lui. Mattia eletto apostolo al posto di Giuda Atti 1:15 In quei giorni Pietro, alzatosi in mezzo ai discepoli (or il numero delle persone riunite era di circa centoventi), disse: Atti 1:16 «Fratelli, era necessario che si adempisse questa Scrittura, che lo Spirito Santo predisse per bocca di Davide riguardo a Giuda, che fu la guida di coloro che arrestarono Gesu'. Atti 1:17 Perche' egli era stato annoverato tra noi e aveva avuto parte in questo ministero. Atti 1:18 Egli dunque acquisto' un campo col compenso dell'iniquita' e, essendo caduto in avanti, si squarcio' in mezzo, e tutte le sue viscere si sparsero. Atti 1:19 Questo divenne noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, cosicche' quel campo nel loro proprio linguaggio e' chiamato Akeldama, che vuol dire: "Campo di sangue". Atti 1:20 e' scritto infatti nel libro dei Salmi: «Divenga la sua abitazione deserta e non vi sia chi abiti in essa», e: «Un altro prenda il suo ufficio». Atti 1:21 Bisogna dunque che tra gli uomini che sono stati in nostra compagnia per tutto il tempo in cui il Signor Gesu' e' andato e venuto tra noi, Atti 1:22 cominciando dal battesimo di Giovanni fino al giorno in cui egli fu portato in cielo da mezzo a noi, uno di questi diventi testimone con noi della sua risurrezione». Atti 1:23 Or ne furono presentati due: Giuseppe, detto Barsaba, che era soprannominato Giusto, e Mattia. Atti 1:24 E pregando, dissero: «Tu, Signore, che conosci i cuori di tutti, mostra quale di questi due hai scelto, Atti 1:25 per ricevere la sorte di questo ministero e apostolato, dal quale Giuda si e' sviato per andare al suo luogo». Atti 1:26 Cosi tirarono a sorte, e la sorte cadde su Mattia; ed egli fu aggiunto agli undici apostoli. La discesa dello Spirito Santo Atti 2:1 Come giunse il giorno della Pentecoste, essi erano tutti riuniti con una sola mente nello stesso luogo. Atti 2:2 E all'improvviso venne dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, e riempi tutta la casa dove essi sedevano. Atti 2:3 E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e andarono a posarsi su ciascuno di loro. Atti 2:4 Cosi furono tutti ripieni di Spirito Santo e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro di esprimersi. Atti 2:5 Or a Gerusalemme dimoravano dei Giudei, uomini pii, da ogni nazione sotto il cielo. Atti 2:6 Quando si fece quel suono, la folla si raduno' e fu confusa, perche' ciascuno di loro li udiva parlare nella sua propria lingua. Atti 2:7 E tutti stupivano e si meravigliavano, e si dicevano l'un l'altro: «Ecco, non sono Galilei tutti questi che parlano? Atti 2:8 Come mai ciascuno di noi li ode parlare nella propria lingua natia? Atti 2:9 Noi Parti, Medi, Elamiti e abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell'Asia, Atti 2:10 della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia che e' di fronte a Cirene e noi residenti di passaggio da Roma, Giudei e proseliti, Atti 2:11 Cretesi ed Arabi, li udiamo parlare delle grandi cose di Dio nelle nostre lingue!». Atti 2:12 E tutti stupivano ed erano perplessi, e si dicevano l'un l'altro: «Che vuol dire questo?». Atti 2:13 Altri invece li schernivano e diceva no: «Sono ripieni di vin dolce!». Discorso di Pietro nel giorno di Pentecoste Atti 2:14 Ma Pietro si alzo' in piedi con gli undici e ad alta voce parlo' loro: «Giudei e voi tutti che abitate in Gerusalemme, vi sia noto questo e prestate attenzione alle mie parole. Atti 2:15 Costoro non sono ubriachi, come voi ritenete, poiche' e' solo la terza ora del giorno. Atti 2:16 Ma questo e' cio' che fu detto dal profeta Gioele: Atti 2:17 "E avverra' negli ultimi giorni, dice Dio, che spandero' del mio Spirito sopra ogni carne; e i vostri figli e le vostre figlie profetizzeranno, i vostri giovani avranno delle visioni e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. Atti 2:18 In quei giorni spandero' del mio Spirito sopra i miei servi e sopra le mie serve, e profetizzeranno. Atti 2:19 E faro' prodigi su nel cielo e segni giu' sulla terra: sangue, fuoco e vapore di fumo. Atti 2:20 Il sole sara' mutato in tenebre e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno del Signore. Atti 2:21 E avverra' che chiunque avra' invocato il nome del Signore sara' salvato". Atti 2:22 Uomini d'Israele, ascoltate queste parole: Gesu' il Nazareno, uomo accreditato da Dio tra di voi per mezzo di potenti operazioni, prodigi e segni che Dio fece tra di voi per mezzo di lui, come anche voi sapete, Atti 2:23 egli, dico, secondo il determinato consiglio e prescienza di Dio, vi fu dato nelle mani e voi lo prendeste, e per mani di iniqui lo inchiodaste alla croce e lo uccideste, Atti 2:24 Ma Dio lo ha risuscitato, avendolo sciolto dalle angosce della morte, poiche' non era possibile che fosse da essa trattenuto. Atti 2:25 Infatti Davide dice di lui: "Io ho avuto del continuo il Signore davanti a me, perche' egli e' alla mia destra, affinche' io non sia smosso. Atti 2:26 Per questo si e' rallegrato il cuore mio e ha giubilato la mia lingua, e anche la mia carne dimorera' nella speranza. Atti 2:27 Poiche' tu non lascerai l'anima mia nell'Ades e non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione. Atti 2:28 Tu mi hai fatto conoscere le vie della vita, tu mi riempirai di gioia alla tua presenza". Atti 2:29 Fratelli, si puo' ben liberamente dire intorno al patriarca Davide che egli mori e fu sepolto; e il suo sepolcro si trova tra di noi fino al giorno d'oggi. Atti 2:30 Egli dunque, essendo profeta, sapeva che Dio gli aveva con giuramento promesso che dal frutto dei suoi lombi, secondo la carne, avrebbe suscitato il Cristo per farlo sedere sul suo trono; Atti 2:31 e, prevedendo le cose a venire, parlo' della risurrezione di Cristo, dicendo che l'anima sua non sarebbe stata lasciata nell'Ades e che la sua carne non avrebbe visto la corruzione. Atti 2:32 Questo Gesu', Dio lo ha risuscitato; e di questo noi tutti siamo testimoni. Atti 2:33 Egli dunque, essendo stato innalzato alla destra di Dio e avendo ricevuto dal Padre la promessa dello Spirito Santo, ha sparso quello che ora voi vedete e udite. Atti 2:34 Poiche' Davide non e' salito in cielo anzi egli stesso dice: "Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, Atti 2:35 finche' io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi"- Atti 2:36 Sappia dunque con certezza tutta la casa d'Israele che quel Gesu' che voi avete crocifisso, Dio lo ha fatto Signore e Cristo», I primi convertiti Atti 2:37 Or essi, udite queste cose, furono compunti nel cuore e chiesero a Pietro e agli apostoli: «Fratelli, che dobbiamo fare?». Atti 2:38 Allora Pietro disse loro: «Ravvedetevi e ciascuno di voi sia battezzato nel nome di Gesu' Cristo per il perdono dei peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Atti 2:39 Poiche' la promessa e' per voi e per i vostri figli e per tutti coloro che sono lontani, per quanti il Signore Dio nostro ne chiamera'». Atti 2:40 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava, dicendo: «Salvatevi da questa perversa generazione». Atti 2:41 Quelli dunque che ricevettero la sua parola lietamente furono battezzati; in quel giorno furono aggiunte circa tremila persone. Atti 2:42 Essi erano perseveranti nel seguire l'insegnamento degli apostoli, nella comunione, nel rompere il pane e nelle preghiere. Atti 2:43 Ed erano tutti presi da timore; e molti segni e miracoli si facevano per mano degli apostoli. Atti 2:44 Or tutti coloro che credevano stavano insieme ed avevano ogni cosa in comune. Atti 2:45 E vendevano i poderi e i beni e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Atti 2:46 E perseveravano con una sola mente tutti i giorni nel tempio e rompendo il pane di casa in casa, prendevano il cibo insieme con gioia e semplicita' di cuore, Atti 2:47 lodando Dio e godendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva alla chiesa ogni giorno coloro che erano salvati. Lo zoppo guarito; discorso di Pietro nel tempio Atti 3:1 Or Pietro e Giovanni salivano insieme al tempio verso l'ora nona, l'ora della preghiera. Atti 3:2 E vi era un uomo zoppo fin dalla nascita, che veniva ogni giorno portato e deposto presso la porta del tempio, detta Bella, per chiedere l'elemosina a coloro che entravano nel tempio. Atti 3:3 Costui, avendo visto Pietro e Giovanni che stavano per entrare nel tempio, chiese loro l'elemosina. Atti 3:4 Allora Pietro, con Giovanni, fissando gli occhi su di lui, disse: «Guarda noi». Atti 3:5 Ed egli li guardava attentamente, sperando di ricevere qualche cosa da loro. Atti 3:6 Ma Pietro disse: «Io non ho ne' argento ne' oro, ma quello che ho te lo do: nel nome di Gesu' Cristo il Nazareno, alzati, e cammina!». Atti 3:7 E presolo per la mano destra, lo sollevo'; e in quell'istante i suoi piedi e le caviglie si rafforzarono. Atti 3:8 E con un balzo si rizzo' in piedi e si mise a camminare; ed entro' con loro nel tempio, camminando, saltando e lodando Dio. Atti 3:9 E tutto il popolo lo vide camminare e lodare Dio, Atti 3:10 e lo riconobbero per quel tale che sedeva alla porta Bella del tempio chiedere l'elemosina, e furono ripieni di sbigottimento e di stupore per cio' che gli era accaduto. Atti 3:11 Ora, mentre quello zoppo che era stato guarito si teneva stretto a Pietro e a Giovanni, tutto il popolo atto'nito accorse verso loro al portico, detto di Salomone. Atti 3:12 E Pietro, vedendo cio', parlo' al popolo dicendo: «Uomini d'Israele, perche' vi meravigliate di questo? O perche' fissate su di noi gli occhi come se per la nostra propria potenza o pieta' avessimo fatto camminare costui? Atti 3:13 Il Dio di Abrahamo, di Isacco e di Giacobbe, il Dio dei nostri padri ha glorificato il suo Figlio Gesu' che voi consegnaste nelle mani di Pilato e rinnegaste davanti a lui, nonostante egli avesse deciso di liberarlo. Atti 3:14 Ma voi rinnegaste il Santo, il Giusto, e chiedeste che vi fosse dato un assassino Atti 3:15 e uccideste l'autore della vita, che Dio ha risuscitato dai morti e del quale noi siamo testimoni! Atti 3:16 E per la fede nel nome di Gesu', quest'uomo che voi vedete e conoscete e' stato fortificato dal suo nome; e la fede, che si ha per mezzo suo, gli ha dato la completa guarigione delle membra, in presenza di tutti voi. Atti 3:17 Ma ora, fratelli, io so che lo avete fatto per ignoranza, come hanno fatto pure i vostri capi. Atti 3:18 Ma Dio ha cosi adempiuto le cose che egli aveva predetto per bocca di tutti i suoi profeti, e cioe', che il suo Cristo avrebbe sofferto. Atti 3:19 Ravvedetevi dunque e convertitevi, affinche' i vostri peccati siano cancellati, e perche' vengano dei tempi di refrigerio dalla presenza del Signore, Atti 3:20 ed egli mandi Gesu' Cristo che e' stato predicato prima a voi, Atti 3:21 che il cielo deve ritenere fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose, dei quali Dio ha parlato per bocca di tutti i suoi santi profeti fin dal principio del mondo. Atti 3:22 Mose' stesso infatti disse ai padri: "Il Signore Dio vostro suscitera' per voi un profeta come me in mezzo ai vostri fratelli; ascoltatelo in tutte le cose che egli vi dira'. Atti 3:23 E avverra' che chiunque non ascoltera' quel profeta, sara' distrutto tra il popolo". Atti 3:24 E parimenti tutti i profeti, tutti quelli che hanno parlato da Samuele in poi; hanno in realta' annunziato questi giorni. Atti 3:25 Voi siete i figli dei profeti e del patto che Dio stabili con i nostri padri, dicendo ad Abrahamo: "E nella tua progenie tutte le nazioni della terra saranno benedette". Atti 3:26 A voi per primi Dio, dopo aver risuscitato il suo Figlio Gesu', lo ha mandato per benedirvi, allontanando ciascuno di voi dalle sue iniquita'». Pietro e Giovanni davanti al sinedrio Atti 4:1 Ora, mentre essi parlavano al popolo, i sacerdoti, il comandante del tempio e i sadducei, piombarono su di loro, Atti 4:2 indignati perche' ammaestravano il popolo e annunziavano in Gesu' la risurrezione dai morti. Atti 4:3 E misero loro le mani addosso e li gettarono in prigione fino al giorno seguente, perche' era gia' sera. Atti 4:4 Or molti di coloro che avevano udito la parola credettero; e il numero degli uomini raggiunse circa i cinquemila. Atti 4:5 Il giorno dopo i capi, gli anziani e gli scribi si radunarono in Gerusalemme, Atti 4:6 insieme con Anna, sommo sacerdote, e con Caiafa, Giovanni, Alessandro e tutti quelli che appartenevano alla parentela dei sommi sacerdoti. Atti 4:7 E, fatti comparire la' in mezzo Pietro e Giovanni, domandarono loro: «Con quale potere o in nome di chi avete fatto questo?». Atti 4:8 Allora Pietro, ripieno di Spirito Santo, disse loro: «Capi del popolo e anziani d'Israele, Atti 4:9 se oggi noi siamo giudicati intorno ad un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere come egli e' stato guarito, Atti 4:10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che cio' e' stato fatto nel nome di Gesu' Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso e che Dio ha risuscitato dai morti; in virtu' di lui compare davanti a voi quest'uomo completamente guarito. Atti 4:11 Questi e' la pietra che e' stata da voi edificatori rigettata e che e' divenuta la testata d'angolo, Atti 4:12 E in nessun altro vi e' la salvezza, poiche' non c'e' alcun altro nome sotto il cielo che sia dato agli uomini, per mezzo del quale dobbiamo essere salvati». Atti 4:13 Or essi, vista la franchezza di Pietro e di Giovanni e avendo capito che erano uomini illetterati e senza istruzione, si meravigliavano e riconoscevano che erano stati con Gesu'. Atti 4:14 Vedendo poi in piedi accanto a loro l'uomo che era stato guarito, non potevano dire nulla contro. Atti 4:15 E, dopo aver comandato loro di uscire dal sinedrio, si consultarono fra loro, Atti 4:16 dicendo: «Che faremo a questi uomini? Perche' e' noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme che un evidente miracolo e' stato fatto da loro, e noi non lo possiamo negare; Atti 4:17 ma affinche' questo non si divulghi maggiormente fra il popolo, imponiamo loro con severe minacce di non parlare piu' a nessun uomo in questo nome». Atti 4:18 E, chiamatili, comandarono loro di non parlare affatto, ne' di insegnare nel nome di Gesu', Atti 4:19 Ma Pietro e Giovanni, rispondendo loro, dissero: «Giudicate voi, se e' giusto davanti a Dio ubbidire a voi, piuttosto che a Dio. Atti 4:20 Poiche', quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiamo visto e udito». Atti 4:21 Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando alcun modo per poterli punire, a motivo del popolo, poiche' tutti glorificavano Dio per cio' che era accaduto. Atti 4:22 Infatti l'uomo, in cui si era prodotta quella guarigione miracolosa, aveva piu' di quarant'anni. Atti 4:23 Quando furono rilasciati, ritornarono dai loro e riferirono tutte le cose che i capi dei sacerdoti e gli anziani avevano loro detto. Atti 4:24 All'udire cio', alzarono all'unanimita' la voce a Dio e dissero: «Signore, tu sei il Dio che hai fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi, Atti 4:25 e che mediante lo Spirito Santo hai detto, per bocca di Davide tuo servo: "Perche' si sono adirate le genti e i popoli hanno macchinato cose vane? Atti 4:26 I re della terra si sono sollevati e i principi si sono radunati insieme contro il Signore e contro il suo Cristo". Atti 4:27 Poiche' proprio contro il tuo santo Figlio Gesu', che tu hai unto, si sono radunati Erode e Ponzio Pilato con i gentili e il popolo d'Israele, Atti 4:28 per fare tutte le cose che la tua mano e il tuo consiglio avevano prestabilito che avvenissero. Atti 4:29 Ed ora, Signore, considera le loro minacce e concedi ai tuoi servi di annunziare la tua parola con ogni franchezza, Atti 4:30 stendendo la tua mano per guarire e perche' si compiano segni e prodigi nel nome del tuo santo Figlio Gesu'». Atti 4:31 E, dopo che ebbero pregato, il luogo dove erano radunati tremo'; e furono tutti ripieni di Spirito Santo, e annunziavano la parola di Dio con franchezza. Comunanza volontaria di beni fra i primi cristiani; Anania e Saffira Atti 4:32 E il gran numero di coloro che avevano creduto era di un sol cuore e di una sola anima; nessuno diceva esser suo quello che aveva, ma tutte le cose erano in comune fra di loro. Atti 4:33 E gli apostoli con grande potenza rendevano testimonianza della risurrezione del Signore Gesu'; e grande grazia era sopra tutti loro. Atti 4:34 Infatti non vi era alcun bisognoso fra di loro, perche' tutti coloro che possedevano poderi o case li vendevano e portavano il ricavato delle cose vendute, Atti 4:35 e lo deponevano ai piedi degli apostoli, poi veniva distribuito a ciascuno, secondo il suo particolare bisogno. Atti 4:36 Or Iose, soprannominato dagli apostoli Barnaba (che significa: "figlio di consolazione"), levita, originario di Cipro. Atti 4:37 avendo un campo, lo vendette e porto' il ricavato e lo depose ai piedi degli apostoli. Atti 5:1 Ma un certo uomo, di nome Anania, con sua moglie Saffira, vendette un podere, Atti 5:2 e trattenne per se' una parte dell'importo d'accordo con la moglie, e ando' a deporre il resto ai piedi degli apostoli. Atti 5:3 Ma Pietro disse: «Anania, perche' ha Satana riempito il tuo cuore per farti mentire allo Spirito Santo e trattenere una parte del prezzo del podere? Atti 5:4 Se questo restava invenduto, non rimaneva tuo? E il ricavato della vendita non era forse a tua disposizione? Perche' ti sei messo in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini, ma a Dio!». Atti 5:5 All'udire queste cose, Anania cadde e spiro'. E una grande paura venne su tutti coloro che udirono queste cose. Atti 5:6 Allora si alzarono alcuni giovani, lo avvolsero, lo portarono fuori e lo seppellirono. Atti 5:7 Or circa tre ore piu' tardi entro' anche sua moglie, ignara dell'accaduto. Atti 5:8 E Pietro le rivolse la parola, dicendo: «Dimmi avete voi venduto il podere per tanto?». Ed ella rispose: «Si, per tanto». Atti 5:9 Allora Pietro le disse: «Perche' vi siete messi d'accordo di tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di coloro che hanno sepolto tuo marito sono all'uscio e porteranno via anche te». Atti 5:10 In quel momento ella cadde ai suoi piedi e spiro'. E i giovani, entrati, la trovarono morta, la portarono via e la seppellirono accanto a suo marito. Atti 5:11 Cosi una grande paura venne su tutta la chiesa e su tutti coloro che udivano queste cose. Atti 5:12 Or molti segni e prodigi erano fatti fra il popolo per le mani degli apostoli. Tutti con una sola mente si ritrovavano sotto il portico di Salomone. Atti 5:13 E nessuno degli altri ardiva unirsi a loro; ma il popolo li magnificava. Atti 5:14 Cosi si aggiungeva al Signore un numero sempre maggiore di credenti, moltitudini di uomini e donne Atti 5:15 tanto che portavano i malati nelle piazze, li mettevano su letti e giacigli perche', quando Pietro passava, almeno la sua ombra coprisse qualcuno di loro. Atti 5:16 Anche la folla delle citta' intorno accorreva a Gerusalemme, portando i malati e quelli che erano tormentati da spiriti immondi, e tutti erano guariti. Miracolosa liberazoine degli apostoli dal carcere e loro testimonianza al sinedrio; il consiglio di Gamaliele Atti 5:17 Allora si alzarono il sommo sacerdote e tutti coloro che erano con lui, cioe' la setta dei sadducei, ripieni di invidia, Atti 5:18 e misero le mani addosso agli apostoli e li gettarono nella prigione pubblica. Atti 5:19 Ma un angelo del Signore di notte apri le porte della prigione e, condottili fuori, disse: Atti 5:20 «Andate, presentatevi nel tempio e annunziate al popolo tutte le parole di questa vita». Atti 5:21 Ed essi, udito cio', entrarono nel tempio sul far del giorno ed insegnavano. Intanto il sommo sacerdote e coloro che erano con lui vennero e convocarono il sinedrio e tutti gli anziani dei figli d'Israele; quindi mandarono le guardie alla prigione per prelevare gli apostoli. Atti 5:22 Ma le guardie, giunte alla prigione, non li trovarono; e, ritornate, fecero il loro rapporto, Atti 5:23 dicendo: «Noi abbiamo trovato la prigione ben chiusa con ogni precauzione e le guardie in piedi davanti alle porte; ma, avendole aperte, non vi abbiamo trovato dentro nessuno». Atti 5:24 Ora, come il sommo sacerdote, il comandante del tempio e i capi dei sacerdoti udirono queste cose, rimasero perplessi nei loro confronti, non sapendo che cosa significasse tutto questo. Atti 5:25 Ma sopraggiunse uno che riferi loro dicendo: «Ecco, quegli uomini che metteste in prigione sono nel tempio e stanno ammaestrando il popolo». Atti 5:26 Allora il comandante del tempio ando' con le guardie e li ricondusse, senza far loro violenza, per paura di essere lapidati dal popolo. Atti 5:27 Cosi essi li portarono e li presentarono davanti al sinedrio e il sommo sacerdote li interrogo', Atti 5:28 dicendo: «Non vi abbiamo severamente proibito di insegnare in questo nome? Ed ecco, voi avete riempito Gerusalemme della vostra dottrina e volete far ricadere su di noi il sangue di quest'uomo». Atti 5:29 Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: «Bisogna ubbidire a Dio piuttosto che agli uomini. Atti 5:30 Il Dio dei nostri padri ha risuscitato Gesu', che voi uccideste, appendendolo al legno. Atti 5:31 Dio lo ha esaltato con la sua destra e lo ha fatto principe e salvatore per dare ad Israele ravvedimento e perdono dei peccati. Atti 5:32 E di queste cose noi gli siamo testimoni, come pure lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che gli ubbidiscono». Atti 5:33 All'udire queste cose, essi si infuriarono e deliberarono di ucciderli. Atti 5:34 Ma un certo fariseo, di nome Gamaliele, un dottore della legge onorato da tutto il popolo, si alzo' in piedi nel sinedrio e comando' di far uscire un momento gli apostoli. Atti 5:35 Poi disse a quelli del sinedrio: «Uomini d'Israele, badate bene a cio' che state per fare a questi uomini. Atti 5:36 Poiche' un po' di tempo fa sorse Teuda, che diceva di essere qualcuno; accanto a lui si raccolsero circa quattrocento uomini; ma egli fu ucciso, e tutti coloro che l'avevano seguito furono dispersi. Atti 5:37 Dopo di lui, al tempo del censimento, sorse Giuda il Galileo che trascino' dietro a se' molta gente; anch'egli peri, e tutti coloro che lo seguirono furono dispersi. Atti 5:38 Ora dunque io vi dico state alla larga da questi uomini e lasciateli stare, perche' se questo progetto o quest'opera e' dagli uomini sara' distrutta, Atti 5:39 ma se e' da Dio, voi non la potete distruggere, perche' vi trovereste a combattere contro Dio stesso!». Atti 5:40 Ed essi gli diedero ascolto. E, chiamati gli apostoli, li batterono e comandarono loro di non parlare nel nome di Gesu'; poi li lasciarono andare. Atti 5:41 Cosi essi si allontanarono dal sinedrio, rallegrandosi di essere stati ritenuti degni di essere vituperati per il nome di Gesu'. Atti 5:42 E ogni giorno, nel tempio e per le case, non cessavano di insegnare e di annunziare la buona novella: che Gesu' e' il Cristo. Istituzione dei diaconi Atti 6:1 Or in quei giorni, moltiplicandosi il numero dei discepoli, sorse un mormorio da parte degli Ellenisti contro gli Ebrei, perche' le loro vedove venivano trascurate nel servizio di assistenza quotidiana. Atti 6:2 Allora i dodici, radunato il gran numero dei discepoli, dissero: «Non e' bene che noi, lasciata la parola di Dio, serviamo alle mense. Atti 6:3 Percio', fratelli, cercate fra voi sette uomini, di cui si abbia buona testimonianza, ripieni di Spirito Santo e di sapienza, a cui noi affideremo questo compito. Atti 6:4 Ma noi continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministero della parola». Atti 6:5 Questa proposta piacque a tutti i discepoli. Ed elessero Stefano, uomo ripieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Parmena e Nicola, un proselito, di Antiochia. Atti 6:6 Li presentarono poi davanti agli apostoli, i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani. Atti 6:7 Intanto la parola di Dio si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente in Gerusalemme; e anche un gran numero di sacerdoti ubbidiva alla fede. Stefano primo martire di Cristo Atti 6:8 Or Stefano, ripieno di fede e di potenza, faceva grandi prodigi e segni fra il popolo. Atti 6:9 E alcuni della sinagoga, detta dei Liberti, dei Cirenei, degli Alessandrini e di quelli di Cilicia e d'Asia si alzarono per disputare con Stefano; Atti 6:10 ma non potevano resistere alla sapienza e allo spirito col quale egli parlava. Atti 6:11 Allora istigarono degli uomini che dicessero: «Noi lo abbiamo udito pronunciare parole di bestemmia contro Mose' e contro Dio». Atti 6:12 Ed eccitarono il popolo, gli anziani e gli scribi; e, piombatigli addosso, lo trascinarono via e lo condussero davanti al sinedrio. Atti 6:13 Poi presentarono dei falsi testimoni che dicevano: «Quest'uomo non cessa di proferire parole di bestemmia contro questo santo luogo e contro la legge. Atti 6:14 Lo abbiamo infatti sentito dire che questo Gesu', il Nazareno, distruggera' questo luogo e mutera' i riti che Mose' ci ha dato». Atti 6:15 E tutti quelli che sedevano nel sinedrio, avendo fissati gli occhi su di lui videro il suo volto simile al volto di un angelo. Atti 7:1 Allora il sommo sacerdote gli disse: «Stanno queste cose proprio cosi?». Atti 7:2 Egli disse: «Fratelli e padri, ascoltate. Il Dio della gloria apparve ad Abrahamo, nostro padre, mentre egli era in Mesopotamia, prima che abitasse in Carran. Atti 7:3 e gli disse: "Esci dal tuo paese e dal tuo parentado e va' nel paese che io ti mostrero'". Atti 7:4 Allora egli usci dal paese dei Caldei e abito' in Carran; di la', dopo che suo padre mori, Dio lo fece venire in questo paese, nel quale ora voi abitate. Atti 7:5 E non gli diede alcuna eredita', neppure lo spazio per posarvi un piede. Ma promise di darlo in proprieta' a lui e alla sua progenie dopo di lui, quand'egli non aveva ancora alcun figlio. Atti 7:6 E Dio parlo' cosi: che la sua progenie dimorerebbe come forestiera in paese straniero, e che la' sarebbe tenuta in schiavitu' e maltrattata quattrocento anni. Atti 7:7 Ma Dio aggiunse: "Io giudichero' la nazione alla quale avranno servito; e dopo cio', essi usciranno e mi serviranno in questo luogo". Atti 7:8 Poi gli diede il patto della circoncisione. E cosi Abrahamo genero' Isacco e lo circoncise nell'ottavo giorno Isacco genero' Giacobbe, e Giacobbe i dodici patriarchi. Atti 7:9 I patriarchi, portando invidia a Giuseppe, lo vendettero perche' fosse condotto in Egitto, ma Dio era con lui; Atti 7:10 e lo libero' da tutte le sue tribolazioni e gli diede grazia e sapienza davanti al Faraone, re di Egitto, il quale lo costitui governatore sull'Egitto e su tutta la sua casa. Atti 7:11 Or sopravvenne una carestia e una grande calamita' in tutto il paese d'Egitto e di Canaan, e i nostri padri non trovavano viveri. Atti 7:12 Ma Giacobbe, saputo che in Egitto c'era del grano, vi mando' una prima volta i nostri padri. Atti 7:13 La seconda volta Giuseppe si fece riconoscere dai suoi fratelli e fu svelata al Faraone la parentela di Giuseppe. Atti 7:14 Allora Giuseppe mando' a chiamare suo padre Giacobbe e tutto il suo parentado, in tutto settantacinque persone. Atti 7:15 Giacobbe scese in Egitto, dove mori lui e i nostri padri. Atti 7:16 Essi furono poi trasportati a Sichem e posti nel sepolcro, che Abrahamo aveva comprato a prezzo d'argento dai figli di Emor, padre di Sichem. Atti 7:17 Ora, mentre si avvicinava il tempo della promessa che Dio aveva giurata ad Abrahamo, il popolo crebbe e si moltiplico' in Egitto, Atti 7:18 finche' sorse in Egitto un altro re che non aveva conosciuto Giuseppe. Atti 7:19 Questi, usando malizia contro la nostra stirpe, maltratto' i nostri padri fino a far esporre i loro bambini, perche' non sopravvivessero. Atti 7:20 In quel tempo nacque Mose', ed era bello agli occhi di Dio; egli fu nutrito per tre mesi in casa di suo padre. Atti 7:21 E, quando fu esposto, la figlia del Faraone lo raccolse e lo allevo' come suo figlio. Atti 7:22 Cosi Mose' fu istruito in tutta la sapienza degli Egiziani, ed era potente in parole ed opere. Atti 7:23 Ma, quando giunse all'eta' di quarant'anni, gli venne in cuore di andare a visitare i suoi fratelli: i figli d'Israele. Atti 7:24 E, vedendone uno che subiva un torto, lo difese e vendico' l'oppresso, uccidendo l'Egiziano. Atti 7:25 Or egli pensava che i suoi fratelli avrebbero capito che Dio stava per dar loro liberazione per mezzo suo, ma essi non compresero. Atti 7:26 Il giorno seguente egli comparve in mezzo a loro, mentre litigavano e li esorto' alla pace, dicendo: "O uomini, voi siete fratelli, perche' vi fate torto l'un l'altro?". Atti 7:27 Ma colui che faceva torto al suo vicino lo respinse, dicendo: "Chi ti ha costituito principe e giudice su di noi? Atti 7:28 Vuoi uccidere me, come ieri hai ucciso l'Egiziano?". Atti 7:29 A queste parole Mose' fuggi e dimoro' come forestiero nel paese di Madian dove genero' due figli. Atti 7:30 Passati quarant'anni, l'angelo del Signore gli apparve nel deserto del monte Sinai, nella fiamma di fuoco di un roveto, Atti 7:31 Alla vista di cio', Mose' rimase stupito di quel che vedeva, e come si avvicinava per osservare, udi la voce del Signore, Atti 7:32 che diceva: "Io sono il Dio dei tuoi padri, il Dio di Abrahamo, il Dio di Isacco e il Dio di Giacobbe". Ma Mose', tremando tutto, non ardiva alzare lo sguardo. Atti 7:33 Allora il Signore gli disse: "Togliti i calzari dai piedi, perche' il luogo sul quale stai e' terra santa. Atti 7:34 Ho certamente visto l'afflizione del mio popolo in Egitto e ho udito i loro sospiri, e sono disceso per liberarli; or dunque vieni, io ti mandero' in Egitto". Atti 7:35 Quel Mose' che avevano rifiutato, dicendo: "Chi ti ha costituito principe e giudice?". Quello mando' loro Dio come capo e liberatore, per mezzo dell'angelo che gli era apparso nel roveto. Atti 7:36 Egli li condusse fuori, operando segni e prodigi nel paese di Egitto, nel Mar Rosso e nel deserto, per quarant'anni. Atti 7:37 Questi e' quel Mose' che disse ai figli d'Israele: "Il Signore Dio vostro suscitera' per voi, tra i vostri fratelli, un profeta come me. Ascoltatelo!". Atti 7:38 Questi e' colui che nell'assemblea nel deserto fu con l'angelo che gli parlava sul monte Sinai e con i nostri padri; e ricevette le parole viventi per trasmetterle a noi. Atti 7:39 A lui i padri nostri non vollero ubbidire; anzi lo respinsero e si rivolsero con i loro cuori all'Egitto, Atti 7:40 dicendo ad Aaronne: "Facci degli de'i che vadano davanti a noi, perche' a questo Mose' che ci ha condotti fuori dal paese di Egitto non sappiamo che cosa sia accaduto". Atti 7:41 E in quei giorni fecero un vitello, offrirono un sacrificio all'idolo e si rallegrarono nell'opera delle loro mani. Atti 7:42 Allora Dio si ritrasse e li lascio' servire all'esercito del cielo, com'e' scritto nel libro dei profeti: "Casa d'Israele, mi avete voi offerto sacrifici e olocausti per quarant'anni nel deserto? Atti 7:43 Avete piuttosto portato la tenda di Molok e la stella del vostro dio Remfan, le immagini da voi fatte per adorarle; percio' io vi trasportero' al di la' di Babilonia". Atti 7:44 Nel deserto i vostri padri avevano il tabernacolo della testimonianza, come aveva comandato colui che aveva detto a Mose' di farlo secondo il modello che aveva visto. Atti 7:45 E i nostri padri, dopo averlo ricevuto, lo trasportarono con Giosue' nel paese che era stato posseduto dai gentili, che Dio scaccio' davanti ai nostri padri; e la' rimase fino ai giorni di Davide, Atti 7:46 il quale trovo' grazia davanti a Dio e chiese di poter trovare una dimora per il Dio di Giacobbe. Atti 7:47 Fu invece Salomone quello che gli edifico' una casa. Atti 7:48 Ma l'Altissimo non abita in templi fatti da mani d'uomo, come dice il profeta: Atti 7:49 "Il cielo e' il mio trono e la terra lo sgabello dei miei piedi; quale casa mi edifichereste voi, dice il Signore, o quale sarebbe il luogo del mio riposo? Atti 7:50 Non ha la mia mano fatto tutte queste cose?". Atti 7:51 Uomini di collo duro ed incirconcisi di cuore e di orecchi, voi resistete sempre allo Spirito Santo; come fecero i vostri padri, cosi fate anche voi. Atti 7:52 Quale dei profeti non perseguitarono i padri vostri? Essi uccisero anche coloro che preannunciavano la venuta del Giusto, del quale ora voi siete divenuti traditori e uccisori; Atti 7:53 voi che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli e non l'avete osservata!». Atti 7:54 All'udire queste cose, essi fremevano in cuor loro e digrignavano i denti contro di lui. Atti 7:55 Ma egli, ripieno di Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesu' che stava alla destra di Dio Atti 7:56 e disse: «Ecco, io vedo i cieli aperti e il Figlio dell'uomo che sta alla destra di Dio». Atti 7:57 Ma essi, mandando alte grida, si turarono gli orecchi e tutti insieme si avventarono sopra di lui; Atti 7:58 e, cacciatolo fuori dalla citta', lo lapidarono. E i testimoni deposero le loro vesti ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. Atti 7:59 Cosi lapidarono Stefano, che invocava Gesu' e diceva: «Signor Gesu', ricevi il mio spirito». Atti 7:60 Poi, postosi in ginocchio, grido' ad alta voce: «Signore, non imputare loro questo peccato». E, detto questo, si addormento'. Il Vangelo in Samaria; Simon mago Atti 8:1 Or Saulo approvava la sua uccisione. In quel tempo ci fu grande persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme; e furono tutti dispersi per le contrade della Giudea e della Samaria, ad eccezione degli apostoli. Atti 8:2 E alcuni uomini pii portarono a seppellire Stefano e fecero grande cordoglio per lui. Atti 8:3 Ma Saulo devastava la chiesa entrando di casa in casa, trascinava via uomini e donne e li metteva in prigione. Atti 8:4 Coloro dunque che furono dispersi andavano attorno, annunziando la parola Atti 8:5 Or Filippo discese nella citta' di Samaria e predico' loro Cristo. Atti 8:6 E le folle, con una sola mente, prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, udendo e vedendo i miracoli che egli faceva. Atti 8:7 Gli spiriti immondi infatti uscivano da molti indemoniati, gridando ad alta voce; e molti paralitici e zoppi erano guariti. Atti 8:8 E vi fu grande gioia in quella citta'. Atti 8:9 Or in quella citta' vi era da tempo un uomo di nome Simone, il quale esercitava le arti magiche e faceva stupire la gente di Samaria, spacciandosi per un grande uomo. Atti 8:10 E tutti, dal maggiore al minore, gli davano ascolto, dicendo: «Costui e' la grande potenza di Dio». Atti 8:11 E gli davano ascolto, perche' gia' da molto tempo li aveva fatti strabiliare con le sue arti magiche. Atti 8:12 Quando pero' credettero a Filippo, che annunziava la buona novella delle cose concernenti il regno di Dio e il nome di Gesu' Cristo, uomini e donne si fecero battezzare. Atti 8:13 Anche Simone credette e, dopo essere stato battezzato, stava del continuo con Filippo; e, vedendo le potenti operazioni e i segni che erano fatti, ne rimaneva stupito. Atti 8:14 Ora gli apostoli che erano a Gerusalemme, quando seppero che la Samaria aveva ricevuta la parola di Dio, mandarono loro Pietro e Giovanni. Atti 8:15 Giunti la', essi pregarono per loro, affinche' ricevessero lo Spirito Santo, Atti 8:16 perche' non era ancora disceso su alcuno di loro, ma essi erano soltanto stati battezzati nel nome del Signore Gesu'. Atti 8:17 Imposero quindi loro le mani ed essi ricevettero lo Spirito Santo. Atti 8:18 Or Simone, vedendo che per l'imposizione delle mani degli apostoli veniva dato lo Spirito Santo, offri loro del denaro, Atti 8:19 dicendo: «Date anche a me questo potere, affinche' colui sul quale imporro' le mani riceva lo Spirito Santo». Atti 8:20 Ma Pietro gli disse: «Vada il tuo denaro in perdizione con te, perche' tu hai pensato di poter acquistare il dono di Dio col denaro. Atti 8:21 Tu non hai parte ne' sorte alcuna in questo, perche' il tuo cuore non e' diritto davanti a Dio. Atti 8:22 Ravvediti dunque da questa tua malvagita' e prega Dio che, se e' possibile, ti sia perdonato il pensiero del tuo cuore. Atti 8:23 Poiche' io ti vedo essere nel fiele di amarezza e nei legami d'iniquita'». Atti 8:24 E Simone, rispondendo, disse: «Pregate voi il Signore per me, affinche' nulla di cio' che avete detto mi accada». Atti 8:25 Essi dunque, dopo aver testimoniato e annunziato la parola del Signore, ritornarono a Gerusalemme, dopo aver evangelizzato molti villaggi dei Samaritani. Filippo e l'eunuco Etiope Atti 8:26 Or un angelo del Signore parlo' a Filippo, dicendo: «Alzati e va' verso il mezzogiorno, sulla strada che da Gerusalemme scende a Gaza; essa e' deserta». Atti 8:27 Egli si alzo' e si mise in cammino; ed ecco un uomo Etiope, eunuco, un alto funzionario di Candace, regina degli Etiopi, sovrintendente di tutti i suoi tesori, che era venuto a Gerusalemme per adorare. Atti 8:28 Or egli se ne stava ritornando e, seduto sul suo carro, leggeva il profeta Isaia. Atti 8:29 E lo Spirito disse a Filippo: «Accostati e raggiungi quel carro!». Atti 8:30 Filippo gli corse vicino e, sentendo che leggeva il profeta Isaia, gli disse: «Comprendi cio' che leggi?». Atti 8:31 Quegli disse: «E come potrei, se nessuno mi fa da guida?». Poi prego' Filippo di salire e di sedersi accanto a lui. Atti 8:32 Or il passo della Scrittura che egli leggeva era questo: «Egli e' stato condotto al macello come una pecora; e come un agnello e' muto davanti a chi lo tosa, cosi egli non ha aperto la sua bocca. Atti 8:33 Nella sua umiliazione gli fu negata ogni giustizia; ma chi potra' descrivere la sua generazione? Poiche' la sua vita e' stata tolta dalla terra». Atti 8:34 E l'eunuco, rivolto a Filippo, disse: «Ti prego, di chi dice questo il profeta? Lo dice di se stesso o di un altro?». Atti 8:35 Allora Filippo prese la parola e, cominciando da questa Scrittura, gli annunzio' Gesu'. Atti 8:36 E, mentre proseguivano il loro cammino, giunsero ad un luogo con dell'acqua. E l'eunuco disse: «Ecco dell'acqua, cosa mi impedisce di essere battezzato?». Atti 8:37 E Filippo disse: «Se tu credi con tutto il cuore, lo puoi». Ed egli rispose, dicendo: «Io credo che Gesu' Cristo e' il Figlio di Dio». Atti 8:38 Allora comando' al carro di fermarsi; ed ambedue, Filippo e l'eunuco, discesero nell'acqua, ed egli lo battezzo'. Atti 8:39 Quando uscirono dall'acqua, lo Spirito del Signore rapi Filippo, e l'eunuco non lo vide piu'; ma prosegui il suo cammino pieno di gioia. Atti 8:40 Or Filippo si ritrovo' in Azot; e, proseguendo, evangelizzo' tutte le citta', finche' giunse a Cesarea. Conversione di Saulo sulla via di Damasco Atti 9:1 Saulo intanto, spirando ancora minacce e strage contro i discepoli del Signore, si reco' dal sommo sacerdote, Atti 9:2 e gli chiese lettere per le sinagoghe di Damasco affinche', se avesse trovato alcun seguace della Via, uomini o donne, li potesse condurre legati a Gerusalemme. Atti 9:3 Or avvenne che, mentre era in cammino e si avvicinava a Damasco, all'improvviso una luce dal cielo gli folgoro' d'intorno. Atti 9:4 E, caduto a terra, udi una voce che gli diceva: «Saulo, Saulo, perche' mi perseguiti?». Atti 9:5 Ed egli disse: «Chi sei, Signore?». E il Signore disse. «Io sono Gesu', che tu perseguiti; ti e' duro recalcitrare contro i pungoli». Atti 9:6 Allora egli, tutto tremante e spaventato, disse: «Signore, che vuoi ch'io faccia?». E il Signore: «Alzati ed entra nella citta', e ti sara' detto cio' che devi fare». Atti 9:7 Or gli uomini che viaggiavano con lui si fermarono attoniti, perche' udivano il suono della voce, ma non vedevano alcuno. Atti 9:8 Poi Saulo si alzo' da terra ma, aperti gli occhi, non vedeva alcuno; allora prendendolo per mano, lo condussero in Damasco. Atti 9:9 E rimase tre giorni senza vedere, nei quali ne' mangio' ne' bevve. Atti 9:10 Or a Damasco vi era un discepolo di nome Anania, al quale il Signore disse in visione: «Anania!». Ed egli rispose: «Eccomi, Signore!». Atti 9:11 E il Signore a lui: «Alzati e recati nella strada detta Diritta, e cerca in casa di Giuda un uomo di Tarso di nome Saulo, che sta pregando; Atti 9:12 egli ha visto in visione un uomo, di nome Anania, entrare e imporgli le mani perche' ricuperi la vista». Atti 9:13 Allora Anania rispose: «Signore, io ho sentito molti parlare di quest'uomo di quanto male ha fatto ai tuoi santi in Gerusalemme. Atti 9:14 E qui ha l'autorizzazione dai capi dei sacerdoti, di imprigionare tutti coloro che invocano il tuo nome». Atti 9:15 Ma il Signore gli disse: «Va perche' costui e' uno strumento da me scelto per portare il mio nome davanti alle genti, ai re e ai figli d'Israele. Atti 9:16 Poiche' io gli mostrero' quante cose egli deve soffrire per il mio nome». Atti 9:17 Anania dunque ando' ed entro' in quella casa; e, imponendogli le mani, disse: «Fratello Saulo, il Signore Gesu', che ti e' apparso sulla via per la quale venivi, mi ha mandato perche' tu ricuperi la vista e sii ripieno di Spirito Santo». Atti 9:18 In quell'istante gli caddero dagli occhi come delle scaglie, e riacquisto' la vista; poi si alzo' e fu battezzato. Il persecutore perseguitato Atti 9:19 E, dopo aver preso cibo, egli ricupero' le forze. Poi Saulo rimase alcuni giorni con i discepoli che erano a Damasco. Atti 9:20 E subito si mise a predicare il Cristo nelle sinagoghe, proclamando che egli e' il Figlio di Dio. Atti 9:21 E tutti quelli che lo udivano stupivano e dicevano: «Non e' costui quel tale che a Gerusalemme perseguitava tutti coloro che invocavano questo nome, ed e' venuto qui col preciso scopo di condurli prigionieri dai capi dei sacerdoti?». Atti 9:22 Ma Saulo confondeva i Giudei che abitavano a Damasco, dimostrando che Gesu' e' il Cristo. Atti 9:23 Molti giorni dopo, i Giudei si consultarono assieme per ucciderlo. Atti 9:24 Ma il loro complotto venne a conoscenza di Saulo. Or essi facevano la guardia alle porte, giorno e notte, per poterlo uccidere; Atti 9:25 allora i discepoli lo presero di notte e lo calarono giu' dalle mura dentro una cesta. Atti 9:26 Giunto a Gerusalemme, Saulo cercava di unirsi ai discepoli, ma avevano tutti paura di lui, non potendo credere che egli fosse un discepolo. Atti 9:27 Allora Barnaba lo prese e lo condusse dagli apostoli, e racconto' loro come egli, lungo la strada, aveva visto il Signore che gli aveva parlato, e come a Damasco aveva parlato con franchezza nel nome di Gesu'. Atti 9:28 Cosi egli rimase con loro a Gerusalemme, andando e venendo, e parlava con franchezza nel nome del Signore Gesu'. Atti 9:29 Egli parlava anche e discuteva con gli ellenisti; ma essi cercavano di ucciderlo. Atti 9:30 I fratelli pero', venuti a conoscenza di questo, lo condussero a Cesarea e di la' lo mandarono a Tarso. Atti 9:31 Cosi le chiese in tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avevano pace ed erano edificate. E, camminando nel timore del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicavano. Guarigione di Enea; risurrezione di Tabitha Atti 9:32 Or avvenne che, mentre Pietro percorreva tutto il paese, venne anche dai santi che abitavano a Lidda. Atti 9:33 Qui trovo' un uomo di nome Enea che gia' da otto anni giaceva in un letto, perche' era paralitico. Atti 9:34 Pietro gli disse: «Enea, Gesu', il Cristo, ti guarisce; alzati e rifatti il letto». Ed egli subito si alzo'. Atti 9:35 E tutti gli abitanti di Lidda e di Saron lo videro e si convertirono al Signore. Atti 9:36 Or in Ioppe c'era una discepola di nome Tabitha, che significa Gazzella ella faceva molte buone opere e molte elemosine. Atti 9:37 Or avvenne in quei giorni che ella si ammalo' e mori. Dopo averla lavata, fu posta in una stanza al piano superiore. Atti 9:38 E, poiche' Lidda era vicina a Ioppe, i discepoli, udito che Pietro si trovava la' gli mandarono due uomini per pregarlo di venire da loro senza indugio. Atti 9:39 Pietro dunque si alzo' e parti con loro. Appena giunse, lo condussero nella stanza di sopra; tutte le vedove si presentarono a lui piangendo e gli mostrarono tutte le tuniche e le vesti che Gazzella faceva, mentre era con loro. Atti 9:40 Pietro allora, fatti uscire tutti, si pose in ginocchio e prego'. Poi, rivoltosi al corpo, disse: «Tabitha, alzati!». Ed ella apri gli occhi e, visto Pietro, si mise a sedere. Atti 9:41 Egli le diede la mano e l'aiuto' ad alzarsi, e, chiamati i santi e le vedove, la presento' loro in vita. Atti 9:42 La cosa fu risaputa per tutta Ioppe, e molti credettero nel Signore. Atti 9:43 E Pietro, rimase a Ioppe parecchi giorni, in casa di un certo Simone, conciatore di pelli. Il centurione Cornelio Atti 10:1 Or vi era in Cesarea un certo uomo di nome Cornelio, centurione della coorte, detta Italica; Atti 10:2 egli era un uomo pio e timorato di Dio con tutta la sua casa, faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio del continuo. Atti 10:3 Egli vide chiaramente in visione, verso l'ora nona del giorno, un angelo di Dio che entro' da lui e gli disse: «Cornelio!». Atti 10:4 Ed egli, guardandolo fisso e tutto spaventato, disse: «Che c'e', Signore?». Allora l'angelo gli disse: «Le tue preghiere e le tue elemosine sono salite davanti a Dio, come una ricordanza; Atti 10:5 or dunque manda degli uomini a Ioppe e fa' chiamare Simone, soprannominato Pietro. Atti 10:6 Egli si trova presso un certo Simone, conciatore di pelli, che ha la casa vicino al mare; egli ti dira' cio' che devi fare». Atti 10:7 Appena l'angelo che gli parlava se ne fu andato, Cornelio chiamo' due dei suoi domestici e un soldato fidato, di quelli addetti al suo personale servizio Atti 10:8 racconto' loro ogni cosa e li mando' a Ioppe. Atti 10:9 Il giorno seguente, mentre essi erano in cammino e si avvicinavano alla citta', Pietro sali sul terrazzo della casa, verso l'ora sesta per pregare. Atti 10:10 Or gli venne fame e desiderava prendere cibo; e mentre quelli di casa glielo preparavano, fu rapito in estasi; Atti 10:11 e vide il cielo aperto e scendere verso di lui un oggetto simile ad un gran lenzuolo, tenuto ai quattro capi e che veniva calato a terra. Atti 10:12 dentro il quale vi erano tutte le specie di quadrupedi, di fiere, di rettili terrestri e di uccelli del cielo. Atti 10:13 E una voce gli disse: «Pietro, alzati, ammazza e mangia!». Atti 10:14 Ma Pietro rispose: «Niente affatto, Signore, poiche' io non ho mai mangiato nulla di impuro e di contaminato». Atti 10:15 E la voce gli disse per la seconda volta: «Le cose che Dio ha purificate, tu non farle impure». Atti 10:16 Or questo avvenne per tre volte; poi l'oggetto fu di nuovo ritirato in cielo. Atti 10:17 E, come Pietro si chiedeva perplesso che cosa potesse significare la visione che aveva avuto, ecco che gli uomini mandati da Cornelio, informatisi della casa di Simone, si presentarono alla porta. Atti 10:18 E, chiamato qualcuno, domandarono se Simone, soprannominato Pietro, si trovasse li. Atti 10:19 Mentre Pietro stava riflettendo sulla visione, lo Spirito gli disse: «Ecco, tre uomini ti cercano. Atti 10:20 Alzati dunque, scendi e va' con loro senza alcuna esitazione, perche' sono io che li ho mandati». Atti 10:21 Allora Pietro scese dagli uomini che gli erano stati mandati da Cornelio e disse loro: «Ecco, sono io quello che cercate; qual e' il motivo per cui siete qui?». Atti 10:22 Ed essi dissero: «Il centurione Cornelio, uomo giusto e timorato di Dio, di cui rende buona testimonianza tutta la nazione dei Giudei, e' stato divinamente avvertito da un santo angelo di farti chiamare in casa sua e di ascoltare cio' che avrai da dirgli». Atti 10:23 Allora Pietro li invito' ad entrare e li ospito'; poi, il giorno seguente ando' con loro; e alcuni dei fratelli di Ioppe lo accompagnarono. Atti 10:24 Il giorno dopo entrarono in Cesarea. Or Cornelio li stava aspettando e aveva radunato i suoi parenti e i suoi intimi amici. Atti 10:25 Come Pietro entrava, Cornelio gli ando' incontro, gli si getto' ai piedi e l'adoro'. Atti 10:26 Ma Pietro lo rialzo', dicendo: «Alzati, sono anch'io un uomo» Atti 10:27 E, conversando con lui, entro' e trovo' molte persone radunate. Atti 10:28 Ed egli disse loro: «Voi sapete come non e' lecito a un Giudeo associarsi a uno straniero, o entrare in casa sua; ma Dio mi ha mostrato di non chiamare nessun uomo impuro o contaminato. Atti 10:29 Percio', appena sono stato invitato a venire, sono venuto senza obiettare. Ora vi domando: per quale motivo mi avete mandato a chiamare?». Atti 10:30 E Cornelio rispose: «Quattro giorni fa avevo digiunato fino a quest'ora, e all'ora nona pregavo in casa mia, quand'ecco un uomo si presento' davanti a me in veste risplendente, Atti 10:31 e disse: "Cornelio, la tua preghiera e' stata esaudita e le tue elemosine sono state ricordate davanti a Dio. Atti 10:32 Manda dunque qualcuno a Ioppe e fa' chiamare Simone, soprannominato Pietro; egli si trova in casa di Simone conciatore di pelli, presso il mare; e, venuto che sara', egli ti parlera'". Atti 10:33 Cosi mandai subito a chiamarti, e tu hai fatto bene a venire; ora noi siamo tutti qui alla presenza di Dio per udire tutte le cose che Dio ti ha comandato». Atti 10:34 Allora Pietro, aperta la bocca disse: «In verita' io comprendo che Dio non usa alcuna parzialita'; Atti 10:35 ma in qualunque nazione chi lo teme e opera giustamente, gli e' gradito. Atti 10:36 secondo la parola che egli ha dato ai figli d'Israele, annunziando la pace per mezzo di Gesu' Cristo, che e' il Signore di tutti Atti 10:37 Voi sapete cio' che e' accaduto per tutta la Giudea, cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo che Giovanni predico': Atti 10:38 come Dio abbia unto di Spirito Santo e di potenza Gesu' di Nazaret, il quale ando' attorno facendo del bene e sanando tutti coloro che erano oppressi dal diavolo, perche' Dio era con lui. Atti 10:39 E noi siamo testimoni di tutte le cose che egli ha fatto nel paese dei Giudei e in Gerusalemme; e come essi lo uccisero, appendendolo a un legno. Atti 10:40 Ma Dio lo ha risuscitato il terzo giorno e ha fatto si che si manifestasse, Atti 10:41 non gia' a tutto il popolo, ma ai testimoni preordinati da Dio, a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui, dopo che e' risuscitato dai morti. Atti 10:42 Or egli ci ha comandato di predicare al popolo e di testimoniare che egli e' colui che Dio ha costituito giudice dei vivi e dei morti, Atti 10:43 A lui rendono testimonianza tutti i profeti, che chiunque crede in lui riceve il perdono dei peccati mediante il suo nome». Atti 10:44 Mentre Pietro stava ancora dicendo queste cose, lo Spirito Santo scese su tutti coloro che udivano la parola. Atti 10:45 E tutti i credenti circoncisi, che erano venuti con Pietro, rimasero meravigliati che il dono dello Spirito Santo fosse stato sparso anche sui gentili, Atti 10:46 perche' li udivano parlare in altre lingue e magnificare Dio. Allora Pietro prese a dire: Atti 10:47 «Puo' alcuno vietare l'acqua, perche' siano battezzati costoro che hanno ricevuto lo Spirito Santo proprio come noi?». Atti 10:48 Cosi egli comando' che fossero battezzati nel nome del Signore Gesu'. Essi poi lo pregarono di rimanere con loro alcuni giorni. Pietro si giustifica davanti alla chiesa per aver fatto battezzare Cornelio Atti 11:1 Or gli apostoli e i fratelli che erano in Giudea vennero a sapere che anche i gentili avevano ricevuto la parola di Dio. Atti 11:2 E, quando Pietro sali a Gerusalemme, quelli che erano circoncisi contendevano con lui Atti 11:3 dicendo: «Tu sei entrato in casa di uomini incirconcisi e hai mangiato con loro!». Atti 11:4 Ma Pietro cominciando dall'inizio, spiego' loro per ordine come si erano svolti i fatti dicendo: Atti 11:5 «Io stavo pregando nella citta' di Ioppe, quando fui rapito in estasi ed ebbi una visione: un oggetto, simile a un gran lenzuolo tenuto per i quattro capi, scendeva come se fosse calato giu' dal cielo e giunse fino a me. Atti 11:6 Guardandovi attentamente dentro scorsi e vidi quadrupedi, fiere, rettili della terra e uccelli del cielo. Atti 11:7 E udii una voce che mi diceva: "Pietro, alzati, ammazza e mangia". Atti 11:8 Ma io dissi: "Niente affatto, Signore, poiche' non mi e' mai entrato in bocca nulla di impuro o di contaminato". Atti 11:9 Ma la voce mi rispose per la seconda volta dal cielo: "Le cose che Dio ha purificato, non farle tu impure". Atti 11:10 E cio' accadde per tre volte, poi ogni cosa fu di nuovo ritirata in cielo. Atti 11:11 In quello stesso momento tre uomini, mandati a me da Cesarea, si presentarono alla casa dove mi trovavo. Atti 11:12 E lo Spirito mi disse di andare con loro, senza avere alcuna esitazione. Or con me vennero anche questi sei fratelli, e cosi entrammo nella casa di quell'uomo. Atti 11:13 Egli ci racconto' come aveva visto presentarsi un angelo in casa sua e dirgli: "Manda degli uomini a Ioppe e fa' chiamare Simone, soprannominato Pietro. Atti 11:14 Egli ti dira' parole, per mezzo delle quali sarai salvato tu e tutta la tua casa". Atti 11:15 Avevo appena cominciato a parlare quando lo Spirito Santo discese su di loro, come era sceso al principio su di noi. Atti 11:16 Mi ricordai allora della parola del Signore che diceva: "Giovanni ha battezzato con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo". Atti 11:17 Se dunque Dio ha dato loro lo stesso dono che abbiamo ricevuto noi, che abbiamo creduto nel Signore Gesu' Cristo, chi ero io da potermi opporre a Dio?». Atti 11:18 Udite queste cose, essi si calmarono e glorificavano Dio, dicendo: «Dio dunque ha concesso il ravvedimento anche ai gentili per ottenere la vita!». Il vangelo predicato ai gentili in Antiochia Atti 11:19 Or coloro che erano stati dispersi a motivo della persecuzione iniziata con Stefano, arrivarono fino alla Fenicia, a Cipro e ad Antiochia, annunziando la parola a nessun altro, se non ai soli Giudei. Atti 11:20 Or alcuni di loro originari di Cipro e di Cirene, arrivati ad Antiochia, iniziarono a parlare ai Greci, annunziando il Signore Gesu'. Atti 11:21 E la mano del Signore era con loro; e un gran numero credette e si converti al Signore. Atti 11:22 La notizia di questo pervenne agli orecchi della chiesa che era in Gerusalemme; ed essi inviarono Barnaba, perche' andasse fino ad Antiochia. Atti 11:23 Quando egli giunse, vista la grazia di Dio, si rallegro' e esortava tutti a rimanere fedeli al Signore con fermo proponimento di cuore, Atti 11:24 perche' egli era un uomo dabbene, pieno di Spirito Santo e di fede. E un gran numero di persone fu aggiunto al Signore. Atti 11:25 Poi Barnaba parti per andare a Tarso in cerca di Saulo e, trovatolo, lo condusse ad Antiochia. Atti 11:26 E per un anno intero essi si radunarono con la chiesa e ammaestrarono un gran numero di gente; e, per la prima volta ad Antiochia, i discepoli furono chiamati Cristiani. Atti 11:27 In quei giorni, alcuni profeti scesero da Gerusalemme ad Antiochia. Atti 11:28 E uno di loro, di nome Agabo, si alzo' e per lo Spirito predisse che ci sarebbe stata una grande carestia in tutto il mondo; e questa avvenne poi sotto Claudio Cesare. Atti 11:29 Allora i discepoli, ciascuno secondo le proprie possibilita', decisero di mandare una sovvenzione ai fratelli che abitavano in Giudea. Atti 11:30 E questo essi fecero, inviandola agli anziani per mezzo di Barnaba e di Saulo. Erode fa morire Giacomo; Pietro liberato dal carcere; morte di Erode Atti 12:1 Or in quel tempo il re Erode comincio' a perseguitare alcuni membri della chiesa. Atti 12:2 E fece morire di spada Giacomo, fratello di Giovanni. Atti 12:3 E, vedendo che questo era gradito ai Giudei, fece arrestare anche Pietro (or erano i giorni degli Azzimi). Atti 12:4 Dopo averlo arrestato, lo mise in prigione e lo affido' alla custodia di quattro picchetti di quattro soldati ciascuno, intendendo di farlo comparire davanti al popolo dopo la Pasqua. Atti 12:5 Ma, mentre Pietro era custodito nella prigione, continue orazioni a Dio erano fatte dalla chiesa per lui. Atti 12:6 Or la notte, prima che Erode lo facesse comparire in pubblico, Pietro dormiva in mezzo a due soldati, legato con due catene; e le guardie davanti alla porta custodivano la prigione. Atti 12:7 Ed ecco, un angelo del Signore sopraggiunse e una luce risplendette nella cella; e, percosso il fianco di Pietro, lo sveglio', dicendo: «Alzati in fretta!». E le catene gli caddero dalle mani. Atti 12:8 Quindi l'angelo gli disse: «Cingiti e allacciati i sandali». Ed egli fece cosi. Poi gli disse: «Avvolgiti nel mantello e seguimi». Atti 12:9 E Pietro, uscito, lo seguiva senza rendersi conto che cio' che gli stava accadendo per mezzo dell'angelo fosse vero infatti egli pensava di avere una visione. Atti 12:10 Ora, come oltrepassarono il primo e il secondo posto di guardia, giunsero alla porta di ferro che conduceva in citta', ed essa si apri da se' davanti a loro, e, usciti percorsero una strada, e all'improvviso l'angelo lo lascio'. Atti 12:11 Quando rientro' in se', Pietro disse: «Ora per certo riconosco che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha liberato dalle mani di Erode e ha resa vana tutta l'attesa del popolo dei Giudei». Atti 12:12 Quando si rese conto della situazione, si reco' alla casa di Maria, madre di Giovanni, soprannominato Marco, dove molti fratelli erano radunati e pregavano. Atti 12:13 Appena Pietro busso' alla porta d'ingresso, una serva di nome Rode si avvicino' cautamente per ascoltare. Atti 12:14 E, riconosciuta la voce di Pietro, per la gioia non apri la porta, ma corse dentro e annunzio' che Pietro stava davanti all'ingresso. Atti 12:15 Ma essi le dissero: «Tu vaneggi». Ella pero' affermava che era cosi. E quelli dicevano: «e' il suo angelo». Atti 12:16 Pietro intanto continuava a bussare. Or essi, avendo aperto, lo videro e sbigottirono. Atti 12:17 Ma egli, fatto loro cenno con la mano di tacere, racconto' loro come il Signore lo aveva fatto uscire dalla prigione. Poi disse: «Riferite queste cose a Giacomo e ai fratelli». Poi usci e si reco' in un altro luogo. Atti 12:18 Quando si fece giorno vi fu un gran subbuglio fra i soldati, perche' non sapevano cosa fosse avvenuto di Pietro. Atti 12:19 Ed Erode lo mando' a cercare ma non lo trovo' e, dopo avere interrogato le guardie, comando' che fossero condotte al supplizio. Poi discese dalla Giudea a Cesarea e la' si fermo' per un po' di tempo. Atti 12:20 Or Erode era indignato contro i Tiri e i Sidoni; ma essi di comune accordo si presentarono a lui e, persuaso Blasto, ciambellano del re, chiedevano pace perche' il loro paese era rifornito di viveri dalla liberalita' del re. Atti 12:21 Nel giorno stabilito Erode, vestito del manto regale e seduto sul trono, teneva loro un discorso. Atti 12:22 Il popolo lo acclamava, dicendo: «Voce di Dio e non di uomo!». Atti 12:23 In quell'istante un angelo del Signore lo colpi, perche' non aveva dato gloria a Dio; e mori roso dai vermi. Atti 12:24 Ora la parola di Dio cresceva e si diffondeva. Atti 12:25 E Barnaba e Saulo, ultimata la loro missione, ritornarono da Gerusalemme ad Antiochia, avendo preso con loro Giovanni, soprannominato Marco. Barnaba e Saulo, mandati in missione dallo Spirito Santo, predicano in Cipro; il mago Elimas Atti 13:1 Or, nella chiesa di Antiochia, vi erano profeti e dottori: Barnaba, Simeone chiamato Niger, Lucio di Cirene, Manaen, allevato assieme a Erode il tetrarca, e Saulo. Atti 13:2 Or, mentre celebravano il servizio al Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: «Mettetemi da parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati». Atti 13:3 Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani e li congedarono. Atti 13:4 Essi dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia e di la' si imbarcarono per Cipro. Atti 13:5 Giunti a Salamina, annunziarono la parola di Dio nelle sinagoghe dei Giudei; or avevano anche Giovanni come aiutante. Atti 13:6 Poi, attraversata l'isola fino a Pafo, trovarono li un mago, falso profeta giudeo, di nome Bar-Gesu', Atti 13:7 che stava col proconsole Sergio Paolo, uomo prudente. Costui, chiamati a se' Barnaba e Saulo, cercava di ascoltare la parola di Dio, Atti 13:8 ma Elimas, il mago (questo infatti e' il significato del suo nome) resisteva loro cercando di allontanare il proconsole dalla fede. Atti 13:9 Allora Saulo, detto anche Paolo, ripieno di Spirito Santo, fissando gli occhi su di lui, disse: Atti 13:10 «O uomo pieno di ogni frode e di ogni malizia, figlio del diavolo, nemico di ogni giustizia, non la smetterai tu di pervertire le diritte vie del Signore? Atti 13:11 Ora dunque, ecco, la mano del Signore e' su di te, e sarai cieco senza vedere il sole per un certo tempo». Immediatamente caddero su di lui caligine e tenebre; e andava attorno in cerca di chi lo conducesse per mano. Atti 13:12 Allora il proconsole, visto cio' che era accaduto, credette, colpito dalla dottrina del Signore. Discorso di Paolo nella sinagoga di Antiochia di Pisidia; opposizione dei Giudei Atti 13:13 Or Paolo e i suoi compagni salparono da Pafo e arrivarono per via mare a Perge di Panfilia; ma Giovanni, separatosi da loro ritorno' a Gerusalemme. Atti 13:14 Or essi, proseguendo da Perge, giunsero ad Antiochia di Pisidia; e, entrati nella sinagoga in giorno di sabato, si sedettero. Atti 13:15 Dopo la lettura della legge e dei profeti, i capi della sinagoga mandarono loro a dire: «Fratelli, se avete qualche parola di esortazione da rivolgere al popolo, ditela». Atti 13:16 Allora Paolo si alzo' e, fatto cenno con la mano, disse: «Israeliti e voi che temete Dio, ascoltate. Atti 13:17 Il Dio di questo popolo d'Israele elesse i nostri padri, e rese grande il popolo durante la sua dimora nel paese di Egitto; poi, con braccio potente, lo fece uscire fuori di la'. Atti 13:18 E, per circa quarant'anni lo sopporto' nel deserto. Atti 13:19 Poi distrusse sette nazioni nel paese di Canaan e distribui ad essi in eredita' il loro paese. Atti 13:20 Dopo di che, per circa quattrocentocinquant'anni, diede loro dei Giudici fino al profeta Samuele. Atti 13:21 In seguito essi chiesero un re; e Dio diede loro Saul, figlio di Kis, un uomo della tribu' di Beniamino, per quarant'anni. Atti 13:22 Poi Dio lo rimosse e suscito' loro come re, Davide, a cui rese testimonianza, dicendo: "Io trovato Davide, figlio di Iesse, uomo secondo il mio cuore, il quale eseguira' tutti i miei voleri". Atti 13:23 Dalla sua discendenza Dio, secondo la sua promessa, ha suscitato ad Israele il Salvatore Gesu'. Atti 13:24 Prima della sua venuta Giovanni predico' un battesimo di ravvedimento a tutto il popolo d'Israele. Atti 13:25 E, come Giovanni stava per finire la sua missione, disse: "Chi pensate voi che io sia? Io non sono il Cristo; ma ecco, dopo di me viene uno, a cui io non sono degno di sciogliere i sandali dei piedi". Atti 13:26 Fratelli, figli della progenie di Abrahamo, e quelli fra di voi che temono Dio, a voi e' stata mandata la parola di questa salvezza. Atti 13:27 Poiche' gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi, non avendo riconosciuto questo Gesu', condannandolo, hanno adempiuto le parole dei profeti che si leggono ogni sabato. Atti 13:28 E, benche' non trovassero in lui alcuna colpa degna di morte, richiesero a Pilato che fosse fatto morire. Atti 13:29 Dopo aver compiuto tutte le cose che sono scritte di lui egli fu tratto giu' dal legno e fu posto in un sepolcro. Atti 13:30 Ma Dio lo risuscito' dai morti. Atti 13:31 ed egli fu visto per molti giorni da coloro che erano saliti con lui dalla Galilea a Gerusalemme, i quali sono ora i suoi testimoni presso il popolo. Atti 13:32 E noi vi annunziamo la buona novella della promessa fatta ai padri, Atti 13:33 dicendovi, che Dio l'ha adempiuta per noi, loro figli, avendo risuscitato Gesu' come anche e' scritto nel secondo salmo: "Tu sei il mio Figlio, oggi ti ho generato". Atti 13:34 E poiche' lo ha risuscitato dai morti per non tornare piu' nella corruzione, egli ha detto cosi: "Io vi daro' le fedeli promesse fatte a Davide". Atti 13:35 Per questo egli dice anche in un altro Salmo: "Tu non permetterai che il tuo Santo veda la corruzione". Atti 13:36 Or Davide, dopo aver eseguito il consiglio di Dio nella sua generazione, si addormento' e fu aggiunto ai suoi padri, e vide la corruzione, Atti 13:37 ma colui che Dio ha risuscitato, non ha visto corruzione. Atti 13:38 Vi sia dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui vi e' annunziato il perdono dei peccati, Atti 13:39 e che, mediante lui, chiunque crede e' giustificato di tutte le cose, di cui non avete potuto essere giustificati mediante la legge di Mose'. Atti 13:40 Guardatevi dunque che non vi accada cio' che e' detto nei profeti: Atti 13:41 "Guardate, o sprezzatori, meravigliatevi e siate consumati, perche' io compio un'opera ai vostri giorni, un'opera che non credereste, se qualcuno ve la raccontasse"». Atti 13:42 Ora, quando i Giudei furono usciti dalla sinagoga, i gentili li pregarono che il sabato seguente fossero loro proposte le stesse cose. Atti 13:43 E, dopo che fu sciolta la riunione molti fra i Giudei e pii proseliti seguirono Paolo e Barnaba, i quali, parlando loro, li persuasero a perseverare nella grazia di Dio. Atti 13:44 Il sabato seguente quasi tutta la citta' si raduno' per ascoltare la parola di Dio. Atti 13:45 Ma i Giudei, vedendo la folla, furono ripieni d'invidia e si opponevano alle cose dette da Paolo, contraddicendo e bestemmiando. Atti 13:46 Allora Paolo e Barnaba, parlando con franchezza, dissero: «Era necessario che fosse annunziata a voi per primi la parola di Dio; ma poiche' la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna ecco, noi ci rivolgiamo ai gentili. Atti 13:47 Poiche' cosi ci ha comandato il Signore: "Io ti ho posto come luce delle genti perche' tu porti la salvezza fino all'estremita' della terra"». Atti 13:48 I gentili, udendo queste cose, si rallegrarono e glorificavano la parola del Signore; e tutti coloro che erano preordinati alla vita eterna credettero. Atti 13:49 E la parola del Signore si diffondeva per tutto il paese. Atti 13:50 Ma i Giudei istigarono le donne pie di alto rango e i notabili della citta' e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba, e li scacciarono dai loro confini. Atti 13:51 Essi allora, scossa la polvere dai loro piedi contro di loro, si recarono a Iconio. Atti 13:52 E i discepoli erano ripieni di gioia di Spirito Santo. Il vangelo predicato a Iconio, a Listra e a Derbe; successi e persecuzioni; ritorno in Antiochia Atti 14:1 Or avvenne che anche a Iconio essi entrarono nella sinagoga dei Giudei e parlarono in modo tale che una grande folla di Giudei e di Greci credette, Atti 14:2 ma i Giudei increduli sollevarono e inasprirono gli animi dei gentili contro i fratelli. Atti 14:3 Essi dunque rimasero la' molto tempo, parlando francamente nel Signore, il quale rendeva testimonianza alla parola della sua grazia, concedendo che segni e prodigi si operassero per mano loro. Atti 14:4 Or la popolazione della citta' fu divisa: gli uni parteggiavano per i Giudei e gli altri per gli apostoli. Atti 14:5 Ma quando ci fu un tentativo dei gentili e dei Giudei con i loro capi di maltrattare gli apostoli e lapidarli, Atti 14:6 essi lo vennero a sapere e fuggirono nelle citta' della Licaonia, a Listra, a Derbe, e nella regione circostante Atti 14:7 e la' continuarono ad evangelizzare. Atti 14:8 Or a Listra c'era un uomo paralizzato ai piedi, che stava sempre seduto e non aveva mai camminato, essendo storpio sin dal grembo di sua madre. Atti 14:9 Costui udi parlare Paolo che, fissati gli occhi su di lui, e vedendo che egli aveva fede per essere guarito, Atti 14:10 disse ad alta voce: «Alzati in piedi». Ed egli salto' su e si mise a camminare. Atti 14:11 Quando la folla vide cio' che Paolo aveva fatto, alzo' la voce, dicendo in lingua licaonica: «Gli de'i sono discesi fino a noi, in forma umana». Atti 14:12 E chiamavano Barnaba Giove, Paolo Mercurio, perche' era lui che parlava di piu'. Atti 14:13 Or il sacerdote di Giove, il cui tempio era all'ingresso della loro citta', condusse dei tori con ghirlande alle porte e voleva offrire un sacrificio assieme alla folla. Atti 14:14 Ma gli apostoli Barnaba e Paolo, udito cio', si stracciarono le vesti e si precipitarono in mezzo alla folla, gridando e dicendo: Atti 14:15 «Uomini, perche' fate queste cose? Anche noi siamo esseri umani con la vostra stessa natura e vi annunziamo la buona novella, affinche' da queste cose vane vi convertiate al Dio vivente che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi. Atti 14:16 Nelle generazioni passate egli ha lasciato che tutte le nazioni seguissero le loro strade; Atti 14:17 ma non ha lasciato se stesso senza testimonianza, facendo del bene, dandoci dal cielo piogge e stagioni fruttifere e riempiendo i nostri cuori di cibo e di gioia». Atti 14:18 Dicendo queste cose, riuscirono a stento a trattenere le folle dall'offrire loro un sacrificio. Atti 14:19 Or sopraggiunsero certi Giudei da Antiochia e da Iconio; essi, dopo aver persuaso la folla, lapidarono Paolo e, pensando che fosse morto, lo trascinarono fuori della citta'. Atti 14:20 Ma, essendosi i discepoli radunati intorno a lui, egli si alzo' ed entro' in citta'; e il giorno seguente parti con Barnaba alla volta di Derbe. Atti 14:21 E, dopo aver evangelizzato quella citta' e fatto molti discepoli, se ne ritornarono a Listra, a Iconio e ad Antiochia, Atti 14:22 confermando gli animi dei discepoli e esortandoli a perseverare nella fede, e dicendo che attraverso molte afflizioni dobbiamo entrare nel regno di Dio. Atti 14:23 E dopo aver designato per loro degli anziani in ciascuna chiesa, avendo pregato e digiunato, li raccomandarono al Signore nel quale avevano creduto. Atti 14:24 Attraversata poi la Pisidia, vennero nella Panfilia. Atti 14:25 E, dopo aver annunziata la parola a Perge, scesero ad Attalia. Atti 14:26 Poi di la' salparono per Antiochia da dove erano stati raccomandati alla grazia di Dio per l'opera che avevano appena compiuta. Atti 14:27 Giunti la', radunarono la chiesa e riferirono quante grandi cose Dio aveva compiuto per mezzo loro e come egli aveva aperto ai gentili la porta della fede. Atti 14:28 E rimasero qui con i discepoli per parecchio tempo. Questione circa i riti mosaici; assemblea di Gerusalemme e sue decisioni Atti 15:1 Or alcuni, discesi dalla Giudea, insegnavano ai fratelli, dicendo: «Se non siete circoncisi secondo il rito di Mose', non potete essere salvati». Atti 15:2 Essendo percio' sorta una non piccola controversia e discussione da parte di Paolo e Barnaba con costoro fu ordinato che Paolo e Barnaba e alcuni altri di loro salissero a Gerusalemme dagli apostoli e anziani per tale questione. Atti 15:3 Essi dunque, scortati per un tratto dalla chiesa, attraversarono la Fenicia e la Samaria, raccontando la conversione dei gentili e arrecando grande gioia a tutti i fratelli. Atti 15:4 Giunti a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani e riferirono le grandi cose che Dio aveva operato per mezzo di loro. Atti 15:5 Ma alcuni della setta dei farisei che avevano creduto si alzarono, dicendo: «Bisogna circoncidere i gentili e comandar loro di osservare la legge di Mose'». Atti 15:6 Allora gli apostoli e gli anziani si radunarono per esaminare questo problema. Atti 15:7 Ed essendo sorta una grande disputa, Pietro si alzo' in piedi e disse loro: «Fratelli, voi sapete che gia' dai primi tempi Dio tra noi scelse me, affinche' per la mia bocca i gentili udissero la parola dell'evangelo e credessero. Atti 15:8 Dio, che conosce i cuori, ha reso loro testimonianza, dando loro lo Spirito Santo, proprio come a noi; Atti 15:9 e non ha fatto alcuna differenza tra noi e loro, avendo purificato i loro cuori mediante la fede. Atti 15:10 Ora dunque perche' tentate Dio, mettendo sul collo dei discepoli un giogo che ne' i nostri padri ne' noi abbiamo potuto portare? Atti 15:11 Ma noi crediamo di essere salvati mediante la grazia del Signor Gesu' Cristo, e nello stesso modo anche loro». Atti 15:12 Allora tutta la folla tacque, e stavano ad ascoltare Barnaba e Paolo, che raccontavano quali segni e prodigi Dio aveva operato per mezzo loro fra i gentili. Atti 15:13 Quando essi tacquero, Giacomo prese la parola e disse: «Fratelli, ascoltatemi. Atti 15:14 Simone ha raccontato come per la prima volta Dio ha visitato i gentili per scegliersi da quelli un popolo per il suo nome. Atti 15:15 Con questo si accordano le parole dei profeti, come e' scritto: Atti 15:16 "Dopo queste cose, io ritornero' e riedifichero' il tabernacolo, di Davide che e' caduto, restaurero' le sue rovine e lo rimettero' in piedi, Atti 15:17 affinche' il resto degli uomini e tutte le genti su cui e' invocato il mio nome cerchino il Signore, dice il Signore che fa tutte queste cose". Atti 15:18 A Dio sono note da sempre tutte le opere sue. Atti 15:19 Percio' io ritengo che non si dia molestia a quelli che tra i gentili si convertono a Dio, Atti 15:20 ma che si scriva loro di astenersi dalle contaminazioni degli idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffocate e dal sangue Atti 15:21 Poiche' Mose' gia' dai tempi antichi ha delle persone che lo predicano per ogni citta' essendo letto ogni sabato nelle sinagoghe». Atti 15:22 Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa di mandare ad Antiochia, con Paolo e Barnaba, degli uomini scelti da loro: Giuda, soprannominato Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli, Atti 15:23 con una lettera scritta di loro mano che diceva: «Gli apostoli, gli anziani e i fratelli, ai fratelli fra i gentili che sono in Antiochia Siria e Cilicia, salute. Atti 15:24 Siccome abbiamo inteso che alcuni provenienti da noi, ma ai quali non avevamo dato alcun mandato, vi hanno turbato con parole sconvolgendo le anime vostre, dicendo che bisogna che siate circoncisi e osserviate la legge, Atti 15:25 e' parso bene a noi, riuniti di comune accordo, di scegliere alcuni uomini e di mandarli assieme ai nostri cari Barnaba e Paolo, Atti 15:26 uomini che hanno rischiato la loro vita per il nome del Signor nostro Gesu' Cristo. Atti 15:27 Abbiamo dunque mandato Giuda, e Sila; anch'essi a voce riferiranno le medesime cose. Atti 15:28 Infatti e' parso bene allo Spirito Santo e a noi di non imporvi alcun altro peso all'infuori di queste cose necessarie: Atti 15:29 che vi asteniate dalle cose sacrificate agli idoli, dal sangue, dalle cose soffocate e dalla fornicazione, farete bene a guardarvi da queste cose. State bene». Atti 15:30 Essi dunque, congedatisi, discesero ad Antiochia e, riunita l'assemblea, consegnarono la lettera. Atti 15:31 E, dopo averla letta, quelli di Antiochia si rallegrarono della consolazione Atti 15:32 Or Giuda e Sila, essendo anch'essi profeti, con molte parole esortarono i fratelli e li confermarono. Atti 15:33 Dopo essersi trattenuti la' diverso tempo, furono dai fratelli rimandati in pace dagli apostoli. Atti 15:34 Ma parve bene a Sila di restare la'. Separazione di Paolo da Barnaba Atti 15:35 Anche Paolo e Barnaba rimasero ad Antiochia, insegnando ed annunziando con molti altri la parola del Signore. Atti 15:36 Alcuni giorni dopo, Paolo disse a Barnaba: «Torniamo ora a visitare i nostri fratelli in ogni citta' dove abbiamo annunziato la parola del Signore, per vedere come stanno». Atti 15:37 Or Barnaba intendeva prendere con loro Giovanni, detto Marco. Atti 15:38 Ma Paolo riteneva che non si dovesse prendere con loro colui che si era separato da loro in Panfilia, e non era andato con loro all'opera. Atti 15:39 Ne nacque allora una tale disputa che si separarono l'uno dall'altro, poi Barnaba, preso Marco, s'imbarco' per Cipro. Secondo viaggio missionario di Paolo, con Sila e Timoteo Atti 15:40 Paolo invece, sceltosi per compagno Sila, parti, raccomandato dai fratelli alla grazia di Dio. Atti 15:41 E attraverso' la Siria e la Cilicia, confermando le chiese. Atti 16:1 Or egli giunse a Derbe e a Listra; qui c'era un discepolo, di nome Timoteo, figlio di una donna giudea credente, ma di padre greco, Atti 16:2 di cui rendevano buona testimonianza i fratelli di Listra e di Iconio. Atti 16:3 Paolo volle che questi andasse con lui; cosi presolo con se', lo circoncise a motivo dei Giudei che erano in quei luoghi, perche' tutti sapevano che suo padre era greco. Atti 16:4 E, come essi attraversavano le citta', ordinavano loro di osservare le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani a Gerusalemme. Atti 16:5 Le chiese dunque erano fortificate nella fede e crescevano di numero ogni giorno. Atti 16:6 Mentre attraversavano la Frigia e la regione della Galazia, furono impediti dallo Spirito Santo di annunziare la parola in Asia. Atti 16:7 Giunti ai confini della Misia, essi tentavano di andare in Bitinia, ma lo Spirito non lo permise loro. Atti 16:8 Cosi, attraversata la Misia, discesero a Troas. La visione su Troas; Paolo passa in Macedonia e predica a Filippi; Lidia; il carceriere di Filippi Atti 16:9 Durante la notte apparve a Paolo una visione. Gli stava davanti un uomo Macedone, che lo supplicava e diceva: «Passa in Macedonia e soccorrici». Atti 16:10 Dopo che ebbe visto la visione, cercammo subito di passare in Macedonia, persuasi che il Signore ci aveva chiamati la' per annunziare loro il vangelo. Atti 16:11 Percio', salpando da Troas, ci dirigemmo a Samotracia, e il giorno seguente a Neapolis, Atti 16:12 e di la' a Filippi, che e' la prima citta' di quella parte della Macedonia e una colonia romana; e restammo in quella citta' diversi giorni. Atti 16:13 Il giorno di sabato andammo fuori citta' lungo il fiume, dove era il luogo ordinario della preghiera; e, postici a sedere, parlavamo alle donne che erano la' radunate. Atti 16:14 E una donna di nome Lidia, commerciante di porpora, della citta' di Tiatira, che adorava Dio, stava ad ascoltare. E il Signore apri il suo cuore per dare ascolto alle cose dette da Paolo. Atti 16:15 Dopo essere stata battezzata con la sua famiglia, ci prego' dicendo: «Se mi avete giudicata fedele al Signore, entrate e rimanete in casa mia». E ci costrinse ad accettare. Atti 16:16 Ora, mentre andavamo al luogo della preghiera, ci venne incontro una giovane schiava che aveva uno spirito di divinazione e che, facendo l'indovina, procurava molto guadagno ai suoi padroni. Atti 16:17 Costei, messasi a seguire Paolo e noi, gridava, dicendo: «Questi uomini sono servi del Dio Altissimo e vi annunziano la via della salvezza». Atti 16:18 Ed essa fece questo per molti giorni; ma Paolo, infastidito, si volto' e disse allo spirito: «Io ti comando nel nome di Gesu' Cristo di uscire da lei». E lo spirito usci in quell'istante. Atti 16:19 Ora i padroni di lei, vedendo che la speranza del loro guadagno era svanita, presero Paolo e Sila e li trascinarono sulla piazza del mercato davanti ai magistrati; Atti 16:20 e, presentatili ai pretori, dissero: «Questi uomini, che sono Giudei, turbano la nostra citta', Atti 16:21 e predicano usanze, che a noi che siamo Romani, non e' lecito di accettare o di osservare». Atti 16:22 Allora la folla insorse tutta insieme contro di loro; e i pretori, strappate loro le vesti, comandarono che fossero frustati. Atti 16:23 E, dopo averli battuti con molti colpi, li gettarono in prigione, comandando al carceriere di tenerli al sicuro. Atti 16:24 Questi, ricevuto un tale ordine, li getto' nella parte piu' interna della prigione e fisso' i loro piedi ai ceppi. Atti 16:25 Verso la mezzanotte Paolo e Sila pregavano e cantavano inni a Dio; e i prigionieri li udivano. Atti 16:26 Improvvisamente si fece un gran terremoto tanto che le fondamenta della prigione furono scosse: e in quell'istante tutte le porte si aprirono e le catene di tutti si sciolsero. Atti 16:27 Il carceriere, destatosi e viste le porte della prigione spalancate, trasse fuori la spada e stava per uccidersi, pensando che i prigionieri fossero fuggiti. Atti 16:28 Ma Paolo grido' ad alta voce: «Non farti alcun male, perche' noi siamo tutti qui». Atti 16:29 E, chiesto un lume, egli corse dentro, e tutto tremante si getto' ai piedi di Paolo e Sila; Atti 16:30 poi li condusse fuori e disse: «Signori, cosa devo fare per essere salvato?». Atti 16:31 Ed essi dissero: «Credi nel Signore Gesu' Cristo, e sarai salvato tu e la casa tua». Atti 16:32 Poi essi annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti coloro che erano in casa sua. Atti 16:33 Ed egli li prese in quella stessa ora della notte e lavo' loro le piaghe. E lui e tutti i suoi furono subito battezzati. Atti 16:34 Condottili quindi in casa sua, apparecchio' loro la tavola e si rallegrava con tutta la sua famiglia di aver creduto in Dio. Atti 16:35 Fattosi giorno i pretori mandarono i littori a dire al carceriere: «Lascia liberi quegli uomini». Atti 16:36 E il carceriere riferi a Paolo queste parole: «I pretori hanno mandato a dire che siate lasciati liberi; quindi uscite e andate in pace». Atti 16:37 Ma Paolo disse loro: «Dopo averci pubblicamente battuti senza essere stati condannati in giudizio, noi che siamo cittadini romani, ci hanno gettati in prigione e ora ci fanno uscire di nascosto? No davvero! Vengano loro stessi a condurci fuori». Atti 16:38 I littori riferirono queste parole ai pretori; ed essi, quando udirono che erano cittadini romani, ebbero paura. Atti 16:39 Or essi vennero e li pregarono di scusarli e, condottili fuori, chiesero loro di lasciare la citta'. Atti 16:40 Allora essi, usciti di prigione, entrarono in casa di Lidia e, visti i fratelli, li consolarono; poi partirono. Paolo a Tessalonica e a Berea Atti 17:1 Or dopo essere passati per Anfipoli e per Apollonia, giunsero a Tessalonica, dove c'era la sinagoga dei Giudei. Atti 17:2 E Paolo, secondo il suo solito, entro' da loro e per tre sabati presento' loro argomenti tratti dalle Scritture, Atti 17:3 dichiarando e dimostrando loro, che era necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti, e dicendo: «Questo Gesu' che vi annunzio e' il Cristo». Atti 17:4 Alcuni di loro credettero e si unirono a Paolo e Sila, come pure un gran numero di Greci pii e non poche donne ragguardevoli. Atti 17:5 Ma i Giudei che non avevano creduto, mossi da invidia, presero con loro certi uomini malvagi tra la gente di piazza e, radunata una plebaglia, misero in subbuglio la citta', avendo poi assalita la casa di Giasone, cercavano Paolo e Sila per condurli davanti al popolo. Atti 17:6 Ma, non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni dei fratelli davanti ai capi della citta', gridando: «Quelli che hanno messo sottosopra il mondo sono venuti anche qua, Atti 17:7 e Giasone li ha accolti; tutti costoro agiscono contro gli statuti di Cesare, dicendo che c'e' un altro re, cioe' Gesu'». Atti 17:8 Cosi misero in agitazione il popolo e i capi della citta', che udivano queste cose. Atti 17:9 Ma essi, ricevuta una cauzione da Giasone e dagli altri, li lasciarono andare Atti 17:10 Allora i fratelli fecero subito partire di notte Paolo e Sila per Berea ed essi, appena vi giunsero, entrarono nella sinagoga dei Giudei. Atti 17:11 Or costoro erano di sentimenti piu' nobili di quelli di Tessalonica e ricevettero la parola con tutta prontezza, esaminando ogni giorno le Scritture per vedere se queste cose stavano cosi. Atti 17:12 Cosi molti di loro credettero assieme a un non piccolo numero di nobili donne greche e di uomini. Atti 17:13 Ma, quando i Giudei di Tessalonica vennero a sapere che la parola di Dio era stata annunziata da Paolo anche a Berea, andarono pure la', mettendo in agitazione le folle. Atti 17:14 Allora i fratelli fecero subito partire Paolo in direzione del mare, ma Sila e Timoteo rimasero la'. Paolo in Atene; discorso nell'Areopago Atti 17:15 Quelli che scortavano Paolo lo condussero fino ad Atene; poi, ricevuto da lui l'incarico di dire a Sila e a Timoteo di raggiungerlo quanto prima, tornarono indietro. Atti 17:16 Ora, mentre Paolo li aspettava ad Atene, il suo spirito s'inacerbiva in lui, vedendo la citta' piena di idoli. Atti 17:17 Egli dunque discuteva nella sinagoga con i Giudei e con le persone pie, e ogni giorno sulla piazza con quelli che incontrava. Atti 17:18 Con lui discutevano pure alcuni filosofi epicurei, e stoici. Alcuni dicevano: «Che vuol dire questo cianciatore?». E gli altri: «Egli pare essere un annunziatore di divinita' straniere», perche' annunziava loro Gesu' e la risurrezione. Atti 17:19 Cosi lo presero e lo condussero nell'Areopago, dicendo: «Potremmo sapere qual e' questa nuova dottrina che tu proponi? Atti 17:20 Poiche' tu rechi cose strane ai nostri orecchi, vogliamo dunque sapere che cosa significano queste cose». Atti 17:21 Or tutti gli Ateniesi e i forestieri che dimoravano in quella citta' non avevano passatempo migliore che quello di dire o ascoltare qualche novita'. Atti 17:22 Allora Paolo, stando in piedi in mezzo all'Areopago, disse: «Ateniesi, io vi trovo in ogni cosa fin troppo religiosi. Atti 17:23 Poiche', passando in rassegna e osservando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: "AL DIO SCONOSCIUTO". Quello dunque che voi adorate senza conoscerlo, io ve lo annunzio. Atti 17:24 Il Dio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti da mani d'uomo, Atti 17:25 e non e' servito dalle mani di uomini come se avesse bisogno di qualcosa, essendo lui che da' a tutti la vita, il fiato e ogni cosa; Atti 17:26 or egli ha tratto da uno solo tutte le stirpi degli uomini, perche' abitassero sopra tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche prestabilite e i confini della loro abitazione, Atti 17:27 affinche' cercassero il Signore, se mai riuscissero a trovarlo come a tastoni, benche' egli non sia lontano da ognuno di noi. Atti 17:28 Poiche' in lui viviamo, ci muoviamo e siamo, come persino alcuni dei vostri poeti hanno detto: "Poiche' siamo anche sua progenie". Atti 17:29 Essendo dunque noi progenie di Dio, non dobbiamo stimare che la deita' sia simile all'oro o all'argento o alla pietra o alla scultura d'arte e d'invenzione umana. Atti 17:30 Ma ora, passando sopra ai tempi dell'ignoranza, Dio comanda a tutti gli uomini e dappertutto che si ravvedano. Atti 17:31 Poiche' egli ha stabilito un giorno in cui giudichera' il mondo con giustizia, per mezzo di quell'uomo che egli ha stabilito; e ne ha dato prova a tutti, risuscitandolo dai morti». Atti 17:32 Quando sentirono parlare di risurrezione dei morti, alcuni lo beffavano, altri dicevano: «Su questo argomento ti ascolteremo un'altra volta». Atti 17:33 Cosi Paolo usci di mezzo a loro. Atti 17:34 Ma alcuni si unirono a lui e credettero fra i quali anche Dionigi l'areopagita, una donna di nome Damaris e altri con loro. Paolo a Corinto, e ad Efeso; ritorno a Gerusalemme Atti 18:1 Dopo queste cose Paolo parti da Atene e venne a Corinto. Atti 18:2 E, trovato un certo Giudeo, di nome Aquila originario del Ponto, venuto di recente dall'Italia insieme a Priscilla, sua moglie (perche' Claudio aveva ordinato che tutti i Giudei partissero da Roma) si reco' da loro. Atti 18:3 Or siccome era dello stesso mestiere ando' ad abitare con loro e lavorava; per professione infatti essi erano fabbricanti di tende. Atti 18:4 Ogni sabato insegnava nella sinagoga e riusciva a persuadere Giudei e Greci. Atti 18:5 Quando Sila e Timoteo giunsero dalla Macedonia Paolo era spinto dallo Spirito a testimoniare ai Giudei, che Gesu', era il Cristo. Atti 18:6 Ma poiche' essi contrastavano e bestemmiavano, egli scosse le sue vesti e disse loro: «Il vostro sangue ricada sul vostro capo io sono libero da ogni colpa; da ora in poi andro' ai gentili». Atti 18:7 E allontanatosi di la', entro' in casa di un tale di nome Giusto, il quale serviva Dio e la cui casa era attigua alla sinagoga. Atti 18:8 Or Crispo, capo della sinagoga, credette al Signore con tutta la sua famiglia; anche molti dei Corinzi, udendo Paolo, credevano ed erano battezzati. Atti 18:9 Una notte il Signore in visione disse a Paolo: «Non temere, ma parla e non tacere, Atti 18:10 perche' io sono con te e nessuno ti mettera' le mani addosso per farti del male poiche' io ho un grande popolo in questa citta'». Atti 18:11 Cosi egli rimase la' un anno e sei mesi, insegnando fra di loro la parola di Dio. Atti 18:12 Ma, mentre Gallione era proconsole dell'Acaia, i Giudei insorsero tutti d'accordo contro Paolo e lo condussero al tribunale, Atti 18:13 dicendo: «Costui persuade la gente a servire Dio, contrariamente a quanto la legge insegna». Atti 18:14 Come Paolo stava per aprire la bocca, Gallione disse ai Giudei: «Se si trattasse di qualche ingiustizia o misfatto, o Giudei, io vi ascolterei pazientemente, secondo la ragione; Atti 18:15 ma se sono questioni che riguardano parole, nomi e la vostra legge, vedetevela voi, perche' io non voglio essere giudice di tali cose». Atti 18:16 E li scaccio' dal tribunale. Atti 18:17 Allora tutti i Greci presero Sostene capo della sinagoga, e lo percossero davanti al tribunale. Ma Gallione non si curava di queste cose. Atti 18:18 Ora Paolo, dopo aver dimorato la' ancora molti giorni prese commiato dai fratelli e s'imbarco' per la Siria con Priscilla ed Aquila, essendosi fatto radere il capo a Cencrea, perche' aveva fatto un voto. Atti 18:19 Quando giunse ad Efeso, li lascio' li. Ma egli entro' nella sinagoga e si mise a discutere con i Giudei. Atti 18:20 Questi lo pregavano di rimanere con loro piu' a lungo, ma egli non acconsenti; Atti 18:21 ma si congedo' da loro, dicendo: «Devo proprio passare la prossima festa a Gerusalemme, ma ritornero' di nuovo da voi, se piace a Dio». Cosi parti via mare da Efeso. Atti 18:22 Sbarcato a Cesarea, sali a Gerusalemme; e, dopo aver salutato la chiesa, scese ad Antiochia. Atti 18:23 Dopo aver trascorso la' un po' di tempo, riparti percorrendo successivamente le regioni della Galazia e della Frigia, confermando nella fede tutti i discepoli. Apollo ad Efeso e a Corinto Atti 18:24 Or un Giudeo, di nome Apollo, nativo di Alessandria uomo eloquente e ferrato nelle Scritture, arrivo' ad Efeso. Atti 18:25 Costui era ammaestrato nella via del Signore e fervente di spirito, parlava e insegnava diligentemente le cose del Signore, ma conosceva soltanto il battesimo di Giovanni. Atti 18:26 Egli comincio' a parlare francamente nella sinagoga. Ma, quando Aquila e Priscilla l'udirono, lo presero con loro e gli esposero piu' a fondo la via di Dio. Atti 18:27 Poi, volendo egli passare in Acaia, i fratelli lo incoraggiarono e scrissero ai discepoli che l'accogliessero. Giunto cola', egli fu di grande aiuto a coloro che avevano creduto mediante la grazia. Atti 18:28 Egli infatti confutava con grande vigore i Giudei pubblicamente, dimostrando per mezzo delle Scritture che Gesu' e' il Cristo. Terzo viaggio missionario di Paolo; l'evangelo predicato ad Efeso; tumulto suscitato da Demetrio Atti 19:1 Ora, mentre Apollo era a Corinto, Paolo, attraversate le localita' piu' alte del paese, giunse ad Efeso e, trovati la' alcuni discepoli, disse loro: Atti 19:2 «Avete ricevuto lo Spirito Santo, quando avete creduto?». Quelli gli risposero: «Non abbiamo neppure udito che vi sia uno Spirito Santo». Atti 19:3 E disse loro: «Con quale battesimo dunque siete stati battezzati?». Essi risposero: «Col battesimo di Giovanni». Atti 19:4 Allora Paolo disse: «Giovanni battezzo' con il battesimo di ravvedimento dicendo al popolo che dovevano credere in colui che veniva dopo di lui, cioe' in Cristo Gesu'». Atti 19:5 Udito questo, furono battezzati nel nome del Signore Gesu'. Atti 19:6 E, quando Paolo impose loro le mani, lo Spirito Santo scese su di loro e parlavano in altre lingue e profetizzavano. Atti 19:7 Or erano in tutto circa dodici uomini. Atti 19:8 Poi egli entro' nella sinagoga e parlo' con franchezza per tre mesi, discutendo e persuadendo sulle cose appartenenti al regno di Dio. Atti 19:9 Ma poiche' alcuni si indurivano e persistevano nell'incredulita', parlando male della via in presenza della folla, egli, ritiratosi da loro, separo' i discepoli e continuo' a discutere ogni giorno nella scuola di un certo Tiranno. Atti 19:10 E questo duro' per due anni di modo che tutti gli abitanti dell'Asia, Giudei e Greci, udirono la parola del Signore Gesu'. Atti 19:11 E Dio faceva prodigi straordinari per le mani di Paolo, Atti 19:12 al punto che si portavano sui malati degli asciugatoi e dei grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie si allontanavano da loro e gli spiriti maligni uscivano da loro. Atti 19:13 Or alcuni itineranti esorcisti Giudei tentarono di invocare il nome del Signore Gesu' su coloro che avevano gli spiriti maligni, dicendo: «Vi scongiuriamo per Gesu', che Paolo predica!». Atti 19:14 E quelli che facevano questo erano sette figli di un certo Sceva, un capo sacerdote giudeo. Atti 19:15 Ma lo spirito maligno rispose e disse: «Io conosco Gesu' e so chi e' Paolo, ma voi chi siete?». Atti 19:16 Quindi l'uomo che aveva lo spirito maligno si avvento' su di loro e, sopraffattili, fece loro tal violenza che fuggirono da quella casa, nudi e feriti. Atti 19:17 Or questo fu risaputo da tutti i Giudei e Greci che abitavano ad Efeso, e furono tutti presi da paura, e il nome del Signore Gesu' era magnificato. Atti 19:18 E molti di coloro che avevano creduto venivano a confessare, e a dichiarare le cose che avevano fatto. Atti 19:19 Molti di coloro che avevano esercitato le arti occulte radunarono assieme i libri e li arsero in presenza di tutti, e, calcolatone il prezzo, si trovo' che ammontava a cinquantamila pezzi d'argento. Atti 19:20 Cosi la parola di Dio cresceva potentemente e si affermava. Atti 19:21 Dopo questi avvenimenti. Paolo si mise nell'animo di andare a Gerusalemme passando per la Macedonia e per l'Acaia, e diceva: «Dopo essere stato li, bisogna che io veda anche Roma». Atti 19:22 Mandati allora in Macedonia due dei suoi collaboratori, cioe' Timoteo ed Erasto, egli si trattenne ancora qualche tempo in Asia. Atti 19:23 Or in quel tempo nacque un grande tumulto in merito alla Via, Atti 19:24 perche' un tale di nome Demetrio, orafo, che faceva dei templi di Diana in argento, procurava non poco guadagno agli artigiani. Atti 19:25 Costui li raduno' insieme ai lavoratori che avevano un'attivita' affine, e disse: «Uomini, voi sapete che il nostro guadagno proviene da questa attivita'. Atti 19:26 Or voi vedete e udite che questo Paolo ha persuaso e sviato un gran numero di gente non solo in Efeso, ma in quasi tutta l'Asia, dicendo che non sono de'i quelli costruiti da mano d'uomo. Atti 19:27 Non solo c'e' pericolo per noi che quest'arte particolare venga discreditata, ma che anche il tempio della grande dea Diana non conti piu' nulla, e che venga spogliata della sua grandezza colei che tutta l'Asia, anzi tutto il mondo, adora». Atti 19:28 All'udire queste cose, essi si accesero di sdegno e gridarono, dicendo: «Grande e' la Diana degli Efesini». Atti 19:29 E tutta la citta' fu ripiena di confusione; e, trascinando con forza Gaio e Aristarco, Macedoni, compagni di viaggio di Paolo, corsero tutti d'accordo al teatro. Atti 19:30 Or Paolo voleva presentarsi al popolo, ma i discepoli non glielo permisero. Atti 19:31 Anche alcuni Asiarchi, che gli erano amici, mandarono a pregarlo di non presentarsi al teatro. Atti 19:32 Intanto gli uni gridavano una cosa, gli altri un'altra, tanto che l'adunanza era confusa e i piu' non sapevano per quale ragione si fossero radunati. Atti 19:33 Allora fu fatto uscire dalla folla Alessandro, spinto avanti dai Giudei. E Alessandro, fatto cenno con la mano, voleva parlare in sua difesa al popolo. Atti 19:34 Ma, quando si resero conto che egli era Giudeo, si misero tutti a gridare a una sola voce per quasi due ore: «Grande e' la Diana degli Efesini». Atti 19:35 Dopo aver calmato la folla, il cancelliere disse: «Efesini, chi e' mai quell'uomo che non sappia che la citta' degli Efesini e' la custode del tempio della grande dea Diana e della sua immagine caduta da Giove? Atti 19:36 Poiche' dunque queste cose sono incontestabili, voi dovete restare calmi e non fare nulla di sconsiderato. Atti 19:37 Infatti avete condotto qui questi uomini, che non sono ne' sacrileghi ne' bestemmiatori della vostra dea. Atti 19:38 Se dunque Demetrio e gli artigiani che sono con lui hanno qualcosa contro qualcuno, i tribunali sono aperti e vi sono i proconsoli; presenti ognuno le sue accuse. Atti 19:39 Se poi avete qualche altra richiesta da fare, cio' si risolvera' nell'ordinaria assemblea. Atti 19:40 Noi infatti corriamo il rischio di essere accusati di sedizione per l'accaduto di oggi, non essendovi ragione alcuna con cui giustificare questo assembramento». Atti 19:41 E, dette queste cose, sciolse l'adunanza. Paolo visita nuovamente la Macedonia e la Grecia; poi torna in Asia Atti 20:1 Dopo che fu cessato il tumulto, Paolo chiamo' a se' i discepoli, li abbraccio' e parti per andare in Macedonia. Atti 20:2 E, dopo aver attraversato quelle regioni e aver dato loro molte esortazioni, si reco' in Grecia. Atti 20:3 Dopo aver trascorso cola' tre mesi, poiche' i Giudei avevano ordito un complotto mentre egli stava salpando per la Siria, decise di far ritorno passando per la Macedonia. Atti 20:4 Or l'accompagnarono fino in Asia Sopatro di Berea, Aristarco e Secondo di Tessalonica, Gaio di Derbe e Timoteo, e Tichico e Trofimo, oriundi dell'Asia. Atti 20:5 Costoro, partiti prima di noi, ci aspettarono a Troas. Atti 20:6 Ma noi partimmo da Filippi dopo i giorni degli Azzimi e in cinque giorni li raggiungemmo a Troas, dove dimorammo sette giorni. Atti 20:7 Il primo giorno della settimana, essendosi i discepoli radunati per rompere il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, conversava con loro, e protrasse il discorso fino a mezzanotte. Atti 20:8 Or nella sala, dove eravamo radunati, vi erano molte lampade. Atti 20:9 Un giovane di nome Eutico, che era seduto sul davanzale della finestra, fu colto da un sonno profondo; e, mentre Paolo tirava il suo discorso a lungo, preso dal sonno, cadde dal terzo piano e fu raccolto morto. Atti 20:10 Ma Paolo, sceso giu', si getto' su di lui, l'abbraccio' e disse: «Non vi turbate, perche' l'anima sua e' in lui». Atti 20:11 Quindi risali, spezzo' il pane con loro e mangio', e dopo aver parlato a lungo fino all'alba, parti. Atti 20:12 Intanto ricondussero il ragazzo vivo, per cui furono oltremodo consolati. Atti 20:13 Noi invece, che ci eravamo gia' imbarcati, navigammo verso Asso, dove avevamo intenzione di riprendere a bordo Paolo, perche' aveva stabilito cosi, volendo egli fare quel viaggio via terra. Atti 20:14 Quando ci raggiunse ad Asso, lo prendemmo con noi e arrivammo a Mitilene. Atti 20:15 Salpammo di la' e arrivammo il giorno seguente di fronte a Chio; l'indomani raggiungemmo Samo e, dopo una sosta a Trogillio, il giorno dopo giungemmo a Mileto. Atti 20:16 Paolo infatti aveva deliberato di navigare senza fermarsi a Efeso per evitare di perdere tempo in Asia, perche' aveva fretta di trovarsi, se possibile, a Gerusalemme il giorno di Pentecoste. Discorso di Paolo agli anziani di Efeso Atti 20:17 Da Mileto mando' ad Efeso a far chiamare gli anziani della chiesa. Atti 20:18 Quando giunsero da lui, egli disse loro: «Voi sapete dal primo giorno che entrai in Asia come ho vissuto tra di voi per tutto questo tempo, Atti 20:19 servendo il Signore in tutta umilta' con molte lacrime e prove che mi sono avvenute per le insidie dei Giudei Atti 20:20 e come io non mi sono astenuto di annunziarvi e insegnarvi in pubblico e per le case nessuna di quelle cose che sono giovevoli, Atti 20:21 dichiarando solennemente ai Giudei e ai Greci la necessita' della conversione a Dio e della fede nel Signor nostro Gesu' Cristo. Atti 20:22 Ed ora, ecco, spinto dallo Spirito, vado a Gerusalemme, non sapendo le cose che la' mi accadranno, Atti 20:23 se non cio' che lo Spirito Santo mi attesta in ogni citta', dicendo che mi aspettano legami e tribolazioni. Atti 20:24 Ma io non ne tengo alcun conto e la mia propria vita non mi e' cara, pur di terminare con gioia il mio corso e il ministero che ho ricevuto dal Signore Gesu', che e' di testimoniare pienamente l'evangelo della grazia di Dio. Atti 20:25 Ecco, ora so che voi tutti, fra i quali sono andato e venuto predicando il regno di Dio, non vedrete piu' la mia faccia. Atti 20:26 Percio' oggi vi dichiaro di essere puro del sangue di tutti; Atti 20:27 poiche' io non mi sono tratto indietro dall'annunziarvi tutto il consiglio di Dio. Atti 20:28 Badate dunque a voi stessi e a tutto il gregge in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, che egli ha acquistata col proprio sangue Atti 20:29 Infatti io so che dopo la mia partenza, entreranno in mezzo a voi dei lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge, Atti 20:30 e che tra voi stessi sorgeranno degli uomini che proporranno cose perverse per trascinarsi dietro i discepoli. Atti 20:31 Percio' vegliate, ricordandovi che per lo spazio di tre anni, giorno e notte, non ho mai cessato di ammonire ciascuno con lacrime. Atti 20:32 Ed ora, fratelli, io vi raccomando a Dio e alla parola della sua grazia, che e' in grado di edificarvi e di darvi l'eredita' in mezzo a tutti i santificati. Atti 20:33 Io non ho desiderato ne' l'argento, ne' l'oro, ne' il vestito di alcuno. Atti 20:34 E voi stessi sapete che queste mani hanno provveduto ai bisogni miei e di quelli che erano con me. Atti 20:35 In ogni cosa vi ho mostrato che affaticandosi in questo mondo ci conviene sostenere gli infermi e ricordarsi delle parole del Signore Gesu', il quale disse: "C'e' maggior felicita' nel dare che nel ricevere!"». Atti 20:36 E, quando ebbe dette queste cose, si inginocchio' e prego' con tutti loro. Atti 20:37 Allora tutti scoppiarono in un gran pianto e, gettatisi al collo di Paolo, lo baciavano, Atti 20:38 dolenti soprattutto per la parola che aveva detto, che non vedrebbero piu' la sua faccia. Poi l'accompagnarono alla nave. Paolo, tornato a Gerusalemme e arrestato nel tempio Atti 21:1 Dopo esserci separati da loro, salpammo e, puntando diritto, arrivammo a Cos, il giorno seguente a Rodi, e di la' a Patara. Atti 21:2 Trovata qui una nave diretta in Fenicia, ci imbarcammo e salpammo. Atti 21:3 Avvistata Cipro e lasciatala a sinistra, proseguimmo per la Siria e approdammo a Tiro, perche' qui si doveva scaricare la nave. Atti 21:4 Trovati i discepoli, ci trattenemmo sette giorni; mossi dallo Spirito, essi dicevano a Paolo di non salire a Gerusalemme. Atti 21:5 Ma al termine del nostro soggiorno, partimmo e ci mettemmo in cammino, accompagnati da tutti, con le mogli e figli, fin fuori della citta'; e, postici in ginocchio sul lido, pregammo. Atti 21:6 Poi, dopo esserci scambiati i saluti, montammo sulla nave, mentre quelli se ne tornarono alle loro case. Atti 21:7 Terminata la navigazione, da Tiro arrivammo a Tolemaide e, salutati i fratelli, ci trattenemmo un giorno con loro. Atti 21:8 Ripartiti il giorno seguente, noi che eravamo compagni di Paolo, arrivammo a Cesarea e, entrati in casa di Filippo l'evangelista che era uno dei sette, restammo presso di lui. Atti 21:9 Or egli aveva quattro figlie vergini, che profetizzavano. Atti 21:10 E, restando noi li molti giorni, un certo profeta di nome Agabo, scese dalla Giudea. Atti 21:11 Venuto da noi, egli prese la cintura di Paolo, si lego' mani e piedi, e disse: «Questo dice lo Spirito Santo: Cosi legheranno i Giudei a Gerusalemme l'uomo a cui appartiene questa cintura e lo consegneranno nelle mani dei gentili». Atti 21:12 All'udire queste cose, noi e quelli del luogo lo pregavamo di non salire a Gerusalemme. Atti 21:13 Ma Paolo rispose: «Che fate voi, piangendo e spezzandomi il cuore? Poiche' io sono pronto non solo ad essere legato, ma anche a morire a Gerusalemme per il nome del Signore Gesu'». Atti 21:14 E siccome non c'era modo di persuaderlo, ci rassegnammo dicendo: «Sia fatta la volonta' del Signore». Atti 21:15 Dopo quei giorni, preparate le nostre cose, salimmo a Gerusalemme. Atti 21:16 Con noi vennero anche alcuni discepoli di Cesarea e condussero con loro un certo Mnasone, nativo di Cipro, un vecchio discepolo, presso il quale dovevamo alloggiare. Atti 21:17 Al nostro arrivo a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero lietamente. Atti 21:18 Il giorno seguente Paolo si reco' con noi da Giacomo, e tutti gli anziani erano presenti. Atti 21:19 Dopo averli salutati, Paolo racconto' loro, ad una ad una, le cose che il Signore aveva operato fra i gentili per mezzo del suo ministero. Atti 21:20 Ed essi, udito cio', glorificavano Dio, poi dissero a Paolo: «Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei vi sono che hanno creduto; e tutti sono zelanti della legge. Atti 21:21 Or sono stati informati a tuo riguardo che tu insegni a tutti i Giudei che vivono fra i gentili di distaccarsi da Mose', dicendo di non circoncidere i figli e di non seguire piu' le usanze giudaiche. Atti 21:22 Or dunque, che si deve fare? e' inevitabile che la folla si raduni, perche' sapranno che tu sei venuto. Atti 21:23 Fa' dunque quanto ti diciamo: noi abbiamo quattro uomini, che hanno fatto un voto; Atti 21:24 prendili con te, purificati con loro, e paga per loro, perche' si possano radere il capo; cosi tutti sapranno che non c'e' nulla di vero in quelle cose di cui sono stati informati intorno a te, ma che anche tu sei disciplinato e osservi la legge. Atti 21:25 Ma per quanto riguarda i gentili che hanno creduto, noi abbiamo loro scritto, avendo stabilito che non osservino alcuna cosa del genere, ma che si guardino unicamente dalle cose sacrificate agli idoli dal sangue, dalle cose soffocate e dalla fornicazione». Atti 21:26 Allora Paolo, il giorno seguente, prese con se' quegli uomini e, dopo essersi purificato con loro, entro' nel tempio dichiarando di voler portare a compimento i giorni della purificazione, quando sarebbe stata presentata l'offerta per ciascun di loro. Atti 21:27 Ma, come i sette giorni stavano per compiersi i Giudei dell'Asia, vedendolo nel tempio, sollevarono tutta la folla e gli misero le mani addosso, Atti 21:28 gridando: «Uomini d'Israele, venite in aiuto! Costui e' l'uomo che insegna a tutti e dappertutto una dottrina che e' contro il popolo, contro la legge e contro questo luogo; oltre a cio', ha pure condotto dei Greci nel tempio e ha contaminato questo santo luogo». Atti 21:29 Infatti avevano in precedenza visto Trofimo di Efeso in citta' con Paolo, e pensavano che egli lo avesse condotto nel tempio. Atti 21:30 E tutta la citta' fu in subbuglio, e ci fu un accorrere di gente; e, preso Paolo, lo trascinarono fuori del tempio e subito furono serrate le porte. Atti 21:31 Ora, mentre essi cercavano di ucciderlo, al tribuno della coorte giunse la notizia che tutta Gerusalemme era sottosopra. Atti 21:32 Immediatamente egli, presi dei soldati e dei centurioni, corse verso di loro. E questi, visto il tribuno e i soldati, smisero di battere Paolo. Atti 21:33 Allora il tribuno, avvicinatosi, lo prese e comando' che fosse legato con due catene, poi domando' chi fosse e che cosa avesse fatto. Atti 21:34 Tra la folla gli uni gridavano una cosa e gli altri un'altra; non potendo percio' sapere nulla di certo per il tumulto, comando' che fosse condotto nella fortezza. Atti 21:35 Quando arrivo' alla gradinata, egli dovette essere portato dai soldati per la violenza della folla, Atti 21:36 perche' la massa del popolo lo seguiva, gridando: «A morte». Atti 21:37 Mentre Paolo stava per essere introdotto nella fortezza, disse al tribuno: «Mi e' lecito dirti qualcosa?». Quegli rispose: «Sai il greco? Atti 21:38 Non sei tu quell'Egiziano che tempo fa insorse e condusse nel deserto quei quattromila briganti?». Atti 21:39 Ma Paolo disse: «Io sono un Giudeo di Tarso, cittadino di quella non oscura citta' di Cilicia; or ti prego di lasciarmi parlare al popolo». Atti 21:40 Avendoglielo permesso, Paolo, stando in piedi sopra la gradinata, fece cenno con la mano al popolo. E, fattosi un gran silenzio, parlo' in lingua ebraica dicendo: Discorso di Paolo in sua difesa, davanti al popolo Atti 22:1 «Fratelli e padri, ascoltate cio' che ora vi dico a mia difesa». Atti 22:2 Nell'udire che parlava loro in lingua ebraica, fecero ancor piu' silenzio. Poi disse: Atti 22:3 «In verita' io sono un Giudeo, nato in Tarso di Cilicia e allevato in questa citta' ai piedi di Gamaliele, educato nella rigorosa osservanza della legge dei padri, pieno di zelo di Dio, come oggi lo siete voi tutti; Atti 22:4 io ho perseguitato fino alla morte questa Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne, Atti 22:5 come mi sono testimoni il sommo sacerdote e tutto il sinedrio, degli anziani, dai quali avendo anche ricevuto lettere per i fratelli, mi recavo a Damasco per condurre prigionieri a Gerusalemme anche quelli che erano la', perche' fossero puniti. Atti 22:6 Or avvenne che, mentre io ero in cammino e mi avvicinavo a Damasco, intorno a mezzogiorno, all'improvviso una gran luce dal cielo mi folgoro' d'intorno. Atti 22:7 Ed io caddi a terra e udii una voce che mi diceva: "Saulo, Saulo, perche' mi perseguiti?". Atti 22:8 Io risposi: "Chi sei, Signore?". Egli mi disse: "Io sono Gesu' il Nazareno, che tu perseguiti". Atti 22:9 Or quelli che erano con me videro si la luce e furono spaventati, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. Atti 22:10 Io dissi: "Signore, che devo fare?". Il Signore mi disse: "Alzati e va' a Damasco, la' ti sara' annunziato tutto quello che ti e' ordinato di fare". Atti 22:11 Ora, siccome io non vedevo nulla per lo splendore di quella luce, fui condotto per mano da quelli che erano con me; e cosi entrai a Damasco. Atti 22:12 Or un certo Anania, uomo pio secondo la legge, di cui tutti i Giudei che abitavano a Damasco rendevano buona testimonianza, Atti 22:13 venne da me e, standomi vicino, mi disse: "Fratello Saulo, ricupera la vista". In quell'istante io ricuperai la vista e lo guardai. Atti 22:14 Poi aggiunse: "Il Dio dei nostri padri ti ha preordinato a conoscere la sua volonta', a vedere il Giusto e a udire una voce dalla sua bocca. Atti 22:15 Perche' tu gli devi essere testimone presso tutti gli uomini delle cose che hai visto e udito. Atti 22:16 Ed ora che aspetti? Alzati e sii battezzato e lavato dai tuoi peccati, invocando il nome del Signore". Atti 22:17 Or avvenne che, quando ritornai a Gerusalemme e stavo pregando nel tempio, fui rapito in estasi, Atti 22:18 e vidi il Signore che mi diceva: "Affrettati ed esci presto da Gerusalemme, perche' essi non riceveranno la tua testimonianza intorno a me". Atti 22:19 Allora io dissi: "Signore, loro stessi sanno che incarceravo e battevo da una sinagoga all'altra quelli che credevano in te; Atti 22:20 quando si versava il sangue di Stefano, tuo martire, anch'io ero presente, acconsentivo alla sua morte e custodivo le vesti di coloro che lo uccidevano". Atti 22:21 Ma egli mi disse: "Va', perche' io ti mandero' lontano tra i gentili"». Atti 22:22 Essi lo ascoltarono fino a questo punto; poi alzarono la voce, dicendo: «Togli dal mondo un tale uomo, perche' non e' degno di vivere!». Atti 22:23 Siccome essi gridavano, gettando via le loro vesti e lanciando polvere in aria, Atti 22:24 il tribuno comando' che Paolo fosse condotto nella fortezza, ordinando di interrogarlo a colpi di flagelli al fine di sapere per quale motivo gridavano cosi contro di lui. Atti 22:25 Ma, quando lo ebbero disteso con le cinghie, Paolo disse al centurione che era presente: «Vi e' lecito flagellare un cittadino romano, non ancora condannato?». Atti 22:26 Udito questo, il centurione ando' a riferirlo al tribuno, dicendo: «Che cosa stai facendo? Quest'uomo e' un cittadino romano!». Atti 22:27 Il tribuno allora si reco' da Paolo e gli chiese: «Dimmi, sei tu un cittadino romano?». Egli disse: «Si, lo sono». Atti 22:28 Il tribuno rispose: «Io ho acquistata questa cittadinanza mediante una grande somma di denaro». Paolo disse: «Io invece l'ho di nascita». Atti 22:29 Allora quelli che lo dovevano interrogare si allontanarono subito da lui; e lo stesso tribuno, avendo saputo che egli era cittadino romano, ebbe paura perche' lo aveva fatto legare. Paolo davanti al sinedrio Atti 22:30 Or il giorno seguente, volendo sapere con certezza il motivo per cui egli era accusato dai Giudei, lo sciolse dai legami e ordino' ai capi dei sacerdoti e a tutto il sinedrio di venire. Poi, condotto giu' Paolo, lo presento' davanti a loro. Atti 23:1 Paolo, fissati gli occhi sul sinedrio, disse: «Fratelli, fino a questo giorno, io mi sono comportato davanti a Dio in perfetta buona coscienza». Atti 23:2 A questo dire il sommo sacerdote Anania ordino' a quelli che gli erano accanto di percuoterlo sulla bocca. Atti 23:3 Allora Paolo gli disse: «Dio percuotera' te, muro imbiancato. Tu siedi per giudicarmi secondo la legge e, violando la legge, ordini che io sia percosso». Atti 23:4 Or quelli che erano presenti dissero: «Insulti tu il sommo sacerdote di Dio?». Atti 23:5 Paolo rispose: «Non sapevo, fratelli, che egli fosse sommo sacerdote, perche' sta scritto: "Tu non dirai male del principe del tuo popolo"». Atti 23:6 Paolo quindi, sapendo che una parte dei presenti era composta di sadducei e l'altra di farisei, grido' a quelli del sinedrio: «Fratelli, io sono fariseo, figlio di farisei, e' a motivo della speranza e della risurrezione dei morti che vengo giudicato». Atti 23:7 Appena egli disse questo, nacque un dissenso fra i farisei e i sadducei, e l'assemblea si divise; Atti 23:8 infatti i sadducei dicono che non vi e' risurrezione ne' angelo, ne' spirito, mentre i farisei affermano l'una e l'altra cosa. Atti 23:9 Si fece allora un grande clamore. Gli scribi del partito dei farisei, alzatisi, protestavano con forza e dicevano: «Noi non troviamo nulla di male in quest'uomo; e se uno spirito o un angelo gli avesse parlato? Non combattiamo contro Dio». Atti 23:10 Ora siccome il dissenso andava aumentando, il tribuno, per timore che Paolo fosse fatto a pezzi da loro, ordino' ai soldati di scendere e di portarlo via dal loro mezzo, e di ricondurlo nella fortezza. Atti 23:11 La notte seguente, il Signore si presento' a lui e disse: «Paolo, coraggio, perche' come tu hai reso testimonianza di me in Gerusalemme, cosi bisogna che tu la renda anche a Roma». Congiura dei Giudei contro Paolo; egli e' inviato a Cesarea Atti 23:12 Quando fu giorno, certi Giudei tramarono una congiura obbligandosi con giuramento esecratorio a non mangiare ne' bere, finche' non avessero ucciso Paolo. Atti 23:13 Erano piu' di quaranta quelli che avevano fatto questa congiura. Atti 23:14 Essi si presentarono ai capi dei sacerdoti e agli anziani e dissero: «Noi ci siamo impegnati con giuramento di non assaggiare alcuna cosa, finche' non abbiamo ucciso Paolo. Atti 23:15 Or dunque voi con il sinedrio fate una petizione al tribuno perche' domani ve lo riconduca, come se voleste indagare piu' a fondo sul suo caso, e noi, prima che si avvicini, saremo pronti ad ucciderlo». Atti 23:16 Ma il figlio della sorella di Paolo, venuto a conoscenza dell'agguato corse alla fortezza e, entrato, lo riferi a Paolo. Atti 23:17 Allora Paolo, chiamato a se' uno dei centurioni, disse: «Conduci questo giovane dal tribuno, perche' ha qualcosa da comunicargli». Atti 23:18 Egli dunque lo prese, lo condusse dal tribuno e disse: «Paolo, quel prigioniero, mi ha chiamato e mi ha pregato di condurti questo giovane, che ha qualcosa da dirti». Atti 23:19 Allora il tribuno, presolo per mano, lo condusse in disparte e domando': «Che cosa hai da riferirmi?». Atti 23:20 Egli disse: «I Giudei si sono accordati per chiederti che domani tu conduca Paolo giu' nel sinedrio, come se volessero investigare piu' a fondo il suo caso. Atti 23:21 Percio' tu non dar loro ascolto, perche' piu' di quaranta uomini di loro, stanno in agguato per prenderlo, essendosi impegnati con un voto di non mangiare ne' bere, finche' non l'abbiano ucciso; ed ora sono pronti, aspettando che tu lo permetta loro». Atti 23:22 Il tribuno dunque licenzio' il giovane, ordinandogli di non palesare ad alcuno che gli avesse fatto sapere queste cose. Atti 23:23 Poi, chiamati due centurioni, disse loro: «Tenete pronti fin dalle ore tre della notte duecento soldati, settanta cavalieri e duecento lancieri, per andare fino a Cesare». Atti 23:24 Disse loro ancora di tenere pronte delle cavalcature per farvi montare su Paolo e condurlo sano e salvo dal governatore Felice. Atti 23:25 Egli scrisse pure una lettera di questo tenore: Atti 23:26 «Claudio Lisia, all'eccellentissimo governatore Felice, salute. Atti 23:27 Quest'uomo era stato preso dai Giudei e stava per essere da loro ucciso, quando io sopraggiunsi con i soldati e lo liberai, avendo inteso che era cittadino romano. Atti 23:28 Volendo poi sapere la colpa di cui l'accusavano, l'ho condotto nel loro sinedrio. Atti 23:29 Ho cosi trovato che era accusato per questioni relative alla loro legge e che non c'era in lui alcuna colpa degna di morte ne' di prigione. Atti 23:30 Quando poi mi fu riferito dell'agguato che i Giudei tendevano a quest'uomo, te l'ho subito mandato, ordinando pure ai suoi accusatori di esporre davanti a te le rimostranze che hanno contro di lui. Sta' bene!». Atti 23:31 I soldati dunque, secondo ch'era stato loro ordinato, presero in consegna Paolo e lo condussero di notte ad Antipa'dride. Atti 23:32 IL giorno seguente, lasciato ai cavalieri il compito di andare con lui, ritornarono alla fortezza. Atti 23:33 Quelli giunti a Cesarea e consegnata la lettera al governatore, gli presentarono anche Paolo. Atti 23:34 Dopo aver letto la lettera, il governatore domando' a Paolo di quale provincia fosse; e, saputo che era della Cilicia, Atti 23:35 gli disse: «Io ti ascoltero' quando saranno arrivati anche i tuoi accusatori». E ordino' che fosse custodito nel palazzo di Erode. Paolo davanti al tribunale del governatore Felice Atti 24:1 Ora, cinque giorni dopo, arrivo' il sommo sacerdote Anania insieme con gli anziani, e con un oratore, un certo Tertullo, essi comparvero davanti al governatore per accusare Paolo. Atti 24:2 Quando Paolo fu chiamato, Tertullo comincio' ad accusarlo, dicendo: Atti 24:3 «Eccellentissimo Felice, noi riconosciamo in tutto e per tutto e con profonda gratitudine che la pace che godiamo e le vantaggiose riforme attuate per questa nazione sono opera delle tue previdenti misure. Atti 24:4 Ma per non importunarti piu' a lungo, ti prego nella tua benevolenza di darci brevemente ascolto. Atti 24:5 Noi abbiamo trovato che quest'uomo e' una peste e suscita sedizioni fra tutti i Giudei che sono nel mondo, ed e' capo della setta dei Nazareni. Atti 24:6 Egli ha perfino tentato di profanare il tempio; per questo noi l'abbiamo preso e lo volevamo giudicare secondo la nostra legge. Atti 24:7 Ma, sopraggiungendo il tribuno Lisia lo ha tolto a forza dalle nostre mani, Atti 24:8 ordinando ai suoi accusatori di venire da te, esaminandolo, potrai tu stesso sapere da lui la verita' su tutte le cose di cui l'accusiamo». Atti 24:9 I Giudei si associarono anch'essi nelle accuse, affermando che le cose stavano cosi. Atti 24:10 Allora Paolo, dopo che il governatore gli fece cenno di parlare, rispose: «Sapendo che da molti anni tu sei giudice di questa nazione, con piu' coraggio parlo a mia difesa. Atti 24:11 Non piu' di dodici giorni fa come tu puoi verificare, io salii a Gerusalemme per adorare. Atti 24:12 Or essi non mi hanno trovato nel tempio a disputare con alcuno, o a incitare la folla ne' nelle sinagoghe ne' per la citta'; Atti 24:13 ne' possono provare le cose delle quali ora mi accusano. Atti 24:14 Ma questo ti confesso che, secondo la Via che essi chiamano setta io servo cosi il Dio dei padri, credendo a tutte le cose che sono scritte nella legge e nei profeti, Atti 24:15 avendo in Dio la speranza, che anch'essi condividono, che vi sara' una risurrezione dei morti, tanto dei giusti che degli ingiusti. Atti 24:16 Per questo io mi sforzo di avere continuamente una coscienza irreprensibile davanti a Dio e davanti agli uomini. Atti 24:17 Ora, dopo molti anni, io sono venuto a portare elemosine e offerte alla mia nazione. Atti 24:18 Mentre facevo questo, essi mi hanno trovato purificato nel tempio, senza alcun assembramento o tumulto. Atti 24:19 Ma vi erano alcuni Giudei dell'Asia che dovevano comparire davanti a te per accusarmi, se avevano qualcosa contro di me. Atti 24:20 O questi stessi dicano se hanno trovato alcun misfatto in me, quando stavo davanti al sinedrio, Atti 24:21 a meno che sia per questa sola parola che io gridai stando in piedi in mezzo a loro: "e' a motivo della risurrezione dei morti che oggi vengo giudicato da voi"». Atti 24:22 Quando udi queste cose, Felice, che era ben informato sulla Via, rinvio' il processo, dicendo: «Quando verra' il tribuno Lisia, prendero' in esame il vostro caso». Atti 24:23 E ordino' al centurione che Paolo fosse custodito, ma che avesse una certa liberta', senza impedire a nessuno dei suoi di prestargli dei servizi o di venire a trovarlo. Atti 24:24 Alcuni giorni dopo Felice, venuto con Drusilla sua moglie che era giudea, mando' a chiamare Paolo e l'ascolto' intorno alla fede in Cristo Gesu'. Atti 24:25 E siccome Paolo parlava di giustizia, di autocontrollo e del giudizio futuro, Felice, tutto spaventato, rispose: «Per il momento va' quando avro' opportunita', ti mandero' a chiamare». Atti 24:26 Nel medesimo tempo egli sperava che Paolo gli avrebbe dato del denaro perche' lo liberasse; e per questo lo faceva spesso chiamare e conversava con lui. Atti 24:27 Ma dopo due anni, Felice ebbe come successore Porcio Festo; e Felice, volendo far cosa grata ai Giudei, lascio' Paolo in prigione. Paolo compare davanti a Festo e si appella a Cesare Atti 25:1 Quando Festo giunse nella provincia, tre giorni dopo sali da Cesarea a Gerusalemme. Atti 25:2 Il sommo sacerdote e i capi dei Giudei gli presentarono le loro accuse contro Paolo e lo supplicavano, Atti 25:3 chiedendogli nei riguardi di Paolo il favore di farlo trasferire a Gerusalemme; cosi essi lo avrebbero ucciso in un'imboscata lungo la strada. Atti 25:4 Ma Festo rispose che Paolo era custodito a Cesarea, e che egli stesso sarebbe presto andato la'. Atti 25:5 «Percio' le persone influenti tra di voi», disse egli, «scendano con me; e se vi e' alcuna colpa in quest'uomo, lo accusino». Atti 25:6 Fermatosi tra loro non piu' di otto o dieci giorni, Festo discese a Cesarea; il giorno seguente sedette in tribunale e ordino' che gli fosse portato Paolo. Atti 25:7 Quando egli giunse, i Giudei che erano discesi da Gerusalemme lo attorniarono, portando contro a Paolo molte e gravi accuse, che pero' non potevano provare. Atti 25:8 Paolo diceva a sua difesa: «Io non ho peccato ne' contro la legge dei Giudei ne' contro il tempio ne' contro Cesare». Atti 25:9 Ma Festo, volendo far cosa grata ai Giudei, rispose a Paolo e disse: «Vuoi tu salire a Gerusalemme per esservi giudicato davanti a me intorno a queste cose?». Atti 25:10 Allora Paolo disse: «Io sto davanti al tribunale di Cesare, dove devo essere giudicato, io non ho fatto alcun torto ai Giudei, come tu stesso sai molto bene. Atti 25:11 Se ho fatto del male e ho commesso qualche cosa degna di morte, non rifiuto di morire, ma se non c'e' nulla di vero nelle cose delle quali costoro mi accusano, nessuno puo' consegnarmi nelle loro mani. Mi appello a Cesare» Atti 25:12 Allora Festo, dopo aver conferito col consiglio, rispose: «Ti sei appellato a Cesare; a Cesare andrai». Paolo davanti al re Agrippa Atti 25:13 Alcuni giorni dopo, il re Agrippa e Berenice arrivarono a Cesarea per salutare Festo. Atti 25:14 E poiche' vi si trattennero parecchi giorni, Festo espose al re il caso di Paolo, dicendo: «Felice ha lasciato prigioniero un certo uomo, Atti 25:15 contro il quale, quando io fui a Gerusalemme, i capi dei sacerdoti e gli anziani dei Giudei presentarono accuse, chiedendo la sua condanna. Atti 25:16 Io risposi loro che non e' abitudine dei Romani di consegnare alcuno per la morte prima che l'accusato sia stato messo a confronto con i suoi accusatori, e gli sia stato dato modo di difendersi dall'accusa. Atti 25:17 Percio', quando essi si radunarono qui, senza frapporre indugi, il giorno seguente mi sedetti in tribunale e ordinai di portarmi quest'uomo. Atti 25:18 Quando i suoi accusatori si alzarono, non addussero contro di lui alcuna accusa delle cose che io sospettavo. Atti 25:19 Ma avevano solamente dei punti di disaccordo sulla loro religione e intorno a un certo Gesu', morto, che Paolo diceva essere vivente. Atti 25:20 Ora, essendo io perplesso davanti a una controversia del genere, gli chiesi se voleva andare a Gerusalemme e la' essere giudicato intorno a queste cose. Atti 25:21 Ma, essendosi Paolo appellato ad Augusto per rimettersi al suo giudizio, ordinai che fosse custodito finche' non potro' mandarlo da Cesare». Atti 25:22 Agrippa disse a Festo: «Vorrei ascoltare anch'io quest'uomo». Ed egli rispose: «Domani l'ascolterai». Atti 25:23 Cosi il giorno seguente Agrippa e Berenice vennero con grande pompa e, entrati nella sala dell'udienza con i tribuni e con i notabili della citta', per ordine di Festo Paolo fu condotto li. Atti 25:24 Allora Festo disse: «Re Agrippa, e voi tutti che siete qui presenti con noi voi vedete costui circa il quale tutta la moltitudine dei Giudei si e' rivolta a me in Gerusalemme e qui, gridando che non e' piu' degno di vivere, Atti 25:25 Io pero', avendo riscontrato che non ha fatto alcuna cosa degna di morte ed essendosi egli stesso appellato ad Augusto, ho deliberato di mandarlo. Atti 25:26 E, siccome non ho nulla di certo da scrivere all'imperatore nei suoi confronti, l'ho condotto qui davanti a voi, e principalmente davanti a te, o re Agrippa, affinche' dopo questa udienza io possa avere qualcosa da scrivere. Atti 25:27 Mi pare infatti irragionevole mandare un prigioniero senza indicare le accuse fatte contro di lui». Atti 26:1 Quindi Agrippa disse a Paolo: «Ti e' concesso di parlare a tua difesa!». Allora Paolo, distesa la mano inizio' a fare la sua difesa: Atti 26:2 «O re Agrippa, io mi ritengo felice di potermi oggi discolpare davanti a te di tutte le cose delle quali sono accusato dai Giudei, Atti 26:3 soprattutto perche' tu conosci tutte le usanze e le questioni che ci sono tra i Giudei; ti prego percio' di ascoltarmi con pazienza. Atti 26:4 Ora quale sia stato il mio modo di vivere fin dalla giovinezza, che ho trascorsa interamente a Gerusalemme in mezzo al mio popolo, tutti i Giudei lo sanno. Atti 26:5 Essi mi hanno conosciuto fin d'allora e possono testimoniare, se lo vogliono, che son vissuto come fariseo, secondo la piu' rigida setta della nostra religione. Atti 26:6 Ed ora mi trovo in giudizio per la speranza della promessa fatta da Dio ai nostri padri, Atti 26:7 quella promessa che le nostre dodici tribu', che servono Dio con fervore giorno e notte, sperano di ottenere; per questa speranza, o re Agrippa, io sono accusato dai Giudei. Atti 26:8 Perche' mai ritenete incredibile che Dio risusciti i morti? Atti 26:9 Io stesso ritenni essere mio dovere far molte cose contro il nome di Gesu' il Nazareno. Atti 26:10 E questo e' cio' che feci in Gerusalemme, avendone ricevuto l'autorita' dai capi dei sacerdoti, rinchiusi nelle prigioni molti santi e, quando erano messi a morte, io davo il mio assenso. Atti 26:11 E spesse volte, andando da una sinagoga all'altra, li costrinsi a bestemmiare e, grandemente infuriato contro di loro, li perseguitai fin nelle citta' straniere. Atti 26:12 Mentre ero impegnato in questo e stavo andando a Damasco con l'autorizzazione e i pieni poteri dei capi dei sacerdoti, Atti 26:13 a mezzogiorno, o re, sulla strada io vidi una luce dal cielo piu' splendente del sole, sfolgorare intorno a me e a quelli che viaggiavano con me. Atti 26:14 Essendo noi tutti caduti a terra, udii una voce che mi parlava e mi disse in lingua ebraica: "Saulo, Saulo, perche' mi perseguiti? Ti e' duro recalcitrare contro i pungoli". Atti 26:15 Io dissi: "Chi sei tu, Signore?". Egli disse: "Io sono Gesu', che tu perseguiti. Atti 26:16 Ma alzati e sta' in piedi, perche' per questo ti sono apparso: per costituirti ministro e testimone delle cose che tu hai visto e di quelle per le quali io ti appariro', Atti 26:17 liberandoti dal popolo e dai gentili, ai quali ora ti mando, Atti 26:18 per aprir loro gli occhi e convertirli dalle tenebre alla luce e dalla potesta' di Satana a Dio, affinche' ricevano mediante la fede in me il perdono dei peccati e un'eredita' tra i santificati". Atti 26:19 Percio', o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla celeste visione. Atti 26:20 Ma prima a quelli in Damasco, poi a Gerusalemme, in tutta la regione della Giudea e ai gentili, ho annunziato di ravvedersi e di convertirsi a Dio, facendo opere degne di ravvedimento. Atti 26:21 Per queste cose i Giudei, dopo avermi preso nel tempio tentarono di uccidermi. Atti 26:22 Ma, per l'aiuto ottenuto da Dio fino a questo giorno ho continuato a testimoniare a piccoli e grandi, non dicendo nient'altro se non cio' che i profeti e Mose' dissero che doveva avvenire, Atti 26:23 cioe': che il Cristo avrebbe sofferto e che, essendo il primo a risuscitare dai morti, avrebbe annunziato la luce al popolo e ai gentili». Atti 26:24 Ora, mentre Paolo diceva queste cose a sua difesa, Festo disse ad alta voce: «Paolo, tu farnetichi; le molte lettere ti fanno uscire di senno». Atti 26:25 Ma egli disse: «Io non farnetico, eccellentissimo Festo, ma proferisco parole di verita' e di buon senno. Atti 26:26 Infatti il re, al quale parlo con franchezza, e' ben informato su queste cose, poiche' sono convinto che nessuna di queste cose gli sia sconosciuta, perche' tutto questo non e' stato fatto in segreto. Atti 26:27 O re Agrippa, credi ai profeti? Io so che ci credi». Atti 26:28 Allora Agrippa disse a Paolo: «Ancora un po' e mi persuadi a diventare cristiano». Atti 26:29 Paolo disse: «Volesse Dio che in poco o molto tempo non solo tu, ma anche tutti quelli che oggi mi ascoltano, diventaste tali, quale sono io, all'infuori di queste catene». Atti 26:30 Dette queste cose, il re si alzo' e con lui il governatore, Berenice e quelli che sedevano con loro. Atti 26:31 Ritiratisi in disparte, parlavano tra di loro e dicevano: «Quest'uomo non ha fatto nulla che meriti la morte o la prigione». Atti 26:32 Allora Agrippa disse a Festo: «Quest'uomo poteva essere liberato, se non si fosse appellato a Cesare» Paolo mandato in Italia; naufragio Atti 27:1 Quando fu deciso che noi salpassimo per l'Italia, Paolo e alcuni altri prigionieri furono consegnati a un centurione di nome Giulio, della coorte Augusta. Atti 27:2 Saliti su una nave di Adramitto, che doveva toccare i porti sulle coste dell'Asia, salpammo, avendo con noi Aristarco, un macedone di Tessalonica. Atti 27:3 Il giorno seguente arrivammo a Sidone; e Giulio, usando umanita' verso Paolo, gli permise di andare dai suoi amici per riceverne le cure. Atti 27:4 Essendo poi partiti di la', navigammo al riparo di Cipro, perche' i venti erano contrari. Atti 27:5 Attraversato il mare a ridosso della Cilicia e della Panfilia, arrivammo a Mira di Licia. Atti 27:6 Il centurione trovo' qui una nave di Alessandria, che faceva vela per l'Italia e ci fece salire. Atti 27:7 Navigando lentamente per molti giorni, giungemmo a stento di fronte a Cnido per l'impedimento del vento; poi prendemmo a navigare al riparo di Creta, al largo di Salmone. Atti 27:8 E, costeggiandola con grande difficolta', giungemmo in un certo luogo chiamato Beiporti, vicino al quale era la citta' di Lasea. Atti 27:9 Ora, essendo gia' trascorso molto tempo ed essendo la navigazione divenuta pericolosa, poiche' il digiuno era gia' passato, Paolo ammoni quelli della nave, Atti 27:10 dicendo: «Uomini, io vedo che la navigazione si fara' con pericolo e grave danno non solo per il carico e per la nave, ma anche per le nostre persone». Atti 27:11 Ma il centurione aveva maggior fiducia nel pilota e nel capitano della nave che nelle cose dette da Paolo. Atti 27:12 E poiche' quel porto non era adatto per svernare, i piu' furono del parere di salpare di la' per cercare di arrivare in qualche modo a Fenice, un porto di Creta, esposto al libeccio e al maestrale, e passarvi l'inverno. Atti 27:13 Quando si levo' un leggero scirocco, pensando di poter attuare il loro intento, levarono le ancore e si misero a costeggiare Creta. Atti 27:14 Ma poco dopo, si scateno' sull'isola un vento impetuoso, chiamato euroclidone. Atti 27:15 Siccome la nave era portata via, non potendo reggere al vento, la lasciammo in sua balia, e cosi eravamo portati alla deriva. Atti 27:16 Passati velocemente sotto un'isoletta, chiamata Clauda, riuscimmo a stento a controllare la scialuppa. Atti 27:17 E, dopo averla tirata a bordo, i marinai usarono tutti i mezzi per fasciare di sotto la nave con gomene e, temendo di finire incagliati nella Sirte, calarono le vele, lasciandosi cosi portare alla deriva. Atti 27:18 Ma, essendo violentemente sbattuti dalla tempesta, il giorno seguente incominciarono a gettare il carico. Atti 27:19 Il terzo giorno, con le loro mani gettarono in mare l'attrezzatura della nave Atti 27:20 Poiche' non apparivano ne' sole ne' stelle gia' da molti giorni, e infuriava su di noi una gran tempesta, si era ormai persa ogni speranza di salvezza. Atti 27:21 E poiche' erano rimasti senza cibo per molto tempo. Paolo si alzo' in mezzo a loro e disse: «Uomini, se mi aveste dato ascolto e non foste partiti da Creta, avreste evitato questo pericolo e questa perdita. Atti 27:22 Ma ora vi esorto a non perdervi d'animo, perche' non vi sara' perdita della vita di alcuno di voi, ma solo della nave. Atti 27:23 Poiche' mi e' apparso questa notte un angelo di Dio, al quale appartengo e che io servo, Atti 27:24 dicendo: "Paolo, non temere, tu devi comparire davanti a Cesare; ed ecco. Dio ti ha dato tutti coloro che navigano con te". Atti 27:25 Percio', o uomini, state di buon cuore, perche' io ho fede in Dio che avverra' esattamente come mi e' stato detto. Atti 27:26 Ma dovremo finire incagliati su un isola», Atti 27:27 Quando era la quattordicesima notte che eravamo portati qua e la' nel mare Adriatico, verso mezzanotte i marinai ebbero l'impressione di essere vicini a qualche terra. Atti 27:28 E, calato lo scandaglio, trovarono venti braccia di profondita'; poi, un poco piu' avanti calarono di nuovo lo scandaglio, e trovarono quindici braccia. Atti 27:29 Temendo allora di urtare contro gli scogli, gettarono dalla poppa quattro ancore, aspettando con ansia che si facesse giorno. Atti 27:30 Ora, siccome i marinai cercavano di fuggire dalla nave e stavano calando la scialuppa in mare col pretesto di voler gettare le ancore da prua Atti 27:31 Paolo disse al centurione e ai soldati: «Se costoro non restano sulla nave, voi non potete scampare». Atti 27:32 Allora i soldati tagliarono le funi della scialuppa e la lasciarono cadere. Atti 27:33 Nell'attesa che si facesse giorno, Paolo esortava tutti a prendere cibo, dicendo: «Oggi sono quattordici giorni che state aspettando digiuni senza aver preso nulla. Atti 27:34 Vi esorto percio' a prendere cibo, poiche' questo contribuira' alla vostra salvezza; poiche' neppure un capello del nostro capo perira'». Atti 27:35 Detto questo, prese del pane e rese grazie a Dio in presenza di tutti poi lo ruppe e comincio' a mangiare. Atti 27:36 Tutti allora, fattosi animo, presero anch'essi del cibo. Atti 27:37 Or sulla nave noi eravamo duecentosettantasei persone in tutto. Atti 27:38 Dopo aver mangiato a sazieta', alleggerirono la nave gettando il frumento in mare. Atti 27:39 Fattosi giorno, non riuscivano a riconoscere la terra, ma notarono una insenatura con la spiaggia e decisero di spingervi la nave, se potevano. Atti 27:40 Staccate le ancore, le lasciarono andare in mare, sciogliendo nello stesso tempo i legami dei timoni; poi, spiegata la vela maestra al vento, si diressero verso il lido. Atti 27:41 Ma, essendo incappati in una secca che aveva il mare da ambo i lati, vi arenarono la nave che rimase con la prua incagliata e immobile, mentre la poppa si sfasciava per la violenza delle onde. Atti 27:42 Or i soldati erano del parere di uccidere i prigionieri, perche' nessuno fuggisse a nuoto. Atti 27:43 Ma il centurione, volendo salvare Paolo, li distolse da quel proposito e comando' a coloro che sapevano nuotare di gettarsi per primi in mare e di raggiungere la terra; Atti 27:44 poi gli altri, chi su tavole, chi su rottami della nave; e cosi avvenne che tutti poterono mettersi in salvo a terra. Paolo a Malta Atti 28:1 Dopo essere giunti in salvo a terra, seppero allora che quell'isola si chiamava Malta. Atti 28:2 Gli abitanti del luogo usarono verso di noi una gentilezza non comune, perche' accesero un gran fuoco e accolsero tutti per la pioggia che cadeva e per il freddo. Atti 28:3 Ora mentre Paolo raccoglieva un gran fascio di rami secchi e li posava sul fuoco, a motivo del calore ne usci una vipera e gli si attacco' alla mano. Atti 28:4 Quando gli abitanti del luogo videro la serpe che gli pendeva dalla mano, dissero l'un l'altro: «Quest'uomo e' certamente un omicida perche', pur essendo scampato dal mare, la giustizia divina non gli permette di sopravvivere». Atti 28:5 Ma Paolo, scossa la serpe nel fuoco non ne risenti alcun male. Atti 28:6 Or essi si aspettavano di vederlo gonfiare o cadere morto all'istante; ma dopo aver lungamente aspettato e vedendo che non gli avveniva nulla di insolito, mutarono parere e cominciarono a dire che egli era un dio. Atti 28:7 In quei dintorni aveva i suoi poderi il capo dell'isola di nome Publio, egli ci accolse e ci ospito' con tanta cortesia per tre giorni. Atti 28:8 Or avvenne che il padre di Publio giaceva a letto, malato di febbre e di dissenteria; Paolo ando' a trovarlo e, dopo aver pregato, gli impose le mani e lo guari. Atti 28:9 Dopo questo fatto, anche gli altri isolani che avevano delle malattie venivano ed erano guariti; Atti 28:10 e questi ci colmarono di grandi onori e, quando salpammo, ci fornirono delle cose necessarie. Paolo giunge a Roma e vi sta due anni prigioniero in casa propria Atti 28:11 Tre mesi dopo, partimmo su una nave di Alessandria, che aveva svernato nell'isola, avente per insegna Castore e Polluce. Atti 28:12 Arrivati a Siracusa, vi restammo tre giorni. Atti 28:13 E di la', costeggiando, arrivammo a Reggio. Il giorno dopo si levo' lo scirocco, e in due giorni arrivammo a Pozzuoli. Atti 28:14 Avendo trovato qui dei fratelli, fummo pregati di rimanere presso di loro sette giorni. E cosi giungemmo a Roma. Atti 28:15 Or i fratelli di la', avute nostre notizie, ci vennero incontro fino al Foro Appio e alle Tre Taverne; e Paolo, quando li vide, rese grazie a Dio e prese coraggio. Atti 28:16 Quando giungemmo a Roma, il centurione consegno' i prigionieri al capitano della guardia, ma a Paolo fu concesso di abitare per conto suo con un soldato di guardia. Atti 28:17 Tre giorni dopo, Paolo chiamo' i capi dei Giudei. Quando furono radunati, disse loro: «Fratelli, senza aver fatto nulla contro il popolo ne' contro le usanze dei padri, sono stato arrestato a Gerusalemme e consegnato nelle mani dei Romani. Atti 28:18 Dopo aver esaminato il mio caso, essi volevano liberarmi, perche' non vi era in me alcuna colpa degna di morte. Atti 28:19 Ma poiche' i Giudei si opponevano, fui costretto ad appellarmi a Cesare; non che io avessi alcuna accusa da fare contro la mia nazione. Atti 28:20 Per questa ragione dunque vi ho fatti chiamare per vedervi e per parlarvi, poiche' e' a motivo della speranza d'Israele che io porto questa catena». Atti 28:21 Ma essi gli dissero: «Noi non abbiamo ricevuto alcuna lettera a tuo riguardo dalla Giudea, ne' e' venuto alcuno dei fratelli a riferire o a dire alcun male di te. Atti 28:22 Ma desideriamo sapere da te cio' che pensi perche', quanto a questa setta, ci e' noto che ne parlano male ovunque». Atti 28:23 Avendogli fissato un giorno, vennero in gran numero da lui nel suo alloggio; ed egli, da mattina a sera, esponeva e testimoniava loro del regno di Dio e, tramite la legge di Mose' e i profeti, cercava di persuaderli sulle cose che riguardano Gesu'. Atti 28:24 Alcuni si lasciarono convincere dalle cose dette, ma gli altri rimasero increduli. Atti 28:25 Or essendo in disaccordo gli uni con gli altri, se ne andarono, ma non prima che Paolo avesse detto queste precise parole: «Lo Spirito Santo ben parlo' ai nostri padri per mezzo del profeta Isaia, Atti 28:26 dicendo: "Va' da questo popolo e digli: Voi udrete ma non intenderete, guarderete ma non vedrete; Atti 28:27 infatti il cuore di questo popolo si e' indurito, e sono diventati duri di orecchi e hanno chiuso gli occhi, affinche' non vedano con gli occhi e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore e non si convertano, ed io non li guarisca". Atti 28:28 Sappiate dunque che questa salvezza di Dio e' mandata ai gentili, ed essi l'ascolteranno!». Atti 28:29 Quando ebbe dette queste cose, i Giudei se ne andarono avendo tra di loro un'accesa discussione. Atti 28:30 E Paolo rimase due anni interi nella casa che aveva presa in affitto e accoglieva tutti coloro che venivano da lui, Atti 28:31 predicando il regno di Dio e insegnando le cose riguardanti il Signore Gesu' Cristo con tutta franchezza senza alcun impedimento.Romani 1:1-16:27 Indirizzo e saluti Romani 1:1 Paolo, servo di Gesu' Cristo, chiamato ad essere apostolo, appartato per l'evangelo di Dio, Romani 1:2 come egli aveva gia' promesso per mezzo dei suoi profeti nelle sante Scritture, Romani 1:3 riguardo a suo Figlio, nato dal seme di Davide secondo la carne, Romani 1:4 dichiarato Figlio di Dio in potenza, secondo lo Spirito di santita' mediante la resurrezione dai morti: Gesu' Cristo, nostro Signore, Romani 1:5 per mezzo del quale noi abbiamo ricevuto grazia e apostolato, per l'ubbidienza di fede fra tutte le genti per amore del suo nome, Romani 1:6 fra le quali anche voi siete stati chiamati da Gesu' Cristo; Romani 1:7 a voi tutti che siete in Roma, amati da Dio, chiamati santi: grazia e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesu' Cristo. La fede dei Romani; Paolo brama vederli Romani 1:8 Prima di tutto, rendo grazie al mio Dio per mezzo di Gesu' Cristo per tutti voi, perche' la vostra fede e' pubblicata in tutto il mondo. Romani 1:9 Perche' Dio, a cui io servo nel mio spirito mediante l'evangelo di suo Figlio, mi e' testimone che non smetto mai di menzionarvi, Romani 1:10 chiedendo continuamente nelle mie preghiere che mi sia finalmente concessa dalla volonta' di Dio l'opportunita' di venire da voi, Romani 1:11 perche' io desidero grandemente vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale, affinche' siate fortificati. Romani 1:12 E questo e' per essere in mezzo a voi consolato insieme mediante la fede che abbiamo in comune, vostra e mia. Romani 1:13 Ora, fratelli, io non voglio che ignoriate che molte volte mi sono proposto di venire da voi per avere qualche frutto fra voi come ne ho avuto fra le altre genti, ma finora ne sono stato impedito. Romani 1:14 Io sono debitore ai Greci e ai barbari, ai savi e agli ignoranti. Romani 1:15 Cosi, quanto a me, sono pronto ad evangelizzare anche voi che siete in Roma. La giustizia per la fede; soggetto dell'epistola Romani 1:16 Infatti io non mi vergogno dell'evangelo di Cristo, perche' esso e' la potenza di Dio per la salvezza, di chiunque crede, del Giudeo prima e poi del Greco. Romani 1:17 Perche' la giustizia di Dio e' rivelata in esso di fede in fede, come sta scritto: «Il giusto vivra' per fede». Idolatria e depravazione dei gentili Romani 1:18 Perche' l'ira di Dio si rivela dal cielo sopra ogni empieta' e ingiustizia degli uomini, che soffocano la verita' nell'ingiustizia, Romani 1:19 poiche' cio' che si puo' conoscere di Dio e' manifesto in loro, perche' Dio lo ha loro manifestato. Romani 1:20 Infatti le sue qualita' invisibili, la sua eterna potenza e divinita', essendo evidenti per mezzo delle sue opere fin dalla creazione del mondo, si vedono chiaramente, affinche' siano inescusabili. Romani 1:21 Poiche', pur avendo conosciuto Dio, non l'hanno pero' glorificato ne' l'hanno ringraziato come Dio, anzi sono divenuti insensati nei loro ragionamenti e il loro cuore senza intendimento si e' ottenebrato. Romani 1:22 Dichiarandosi di essere savi, sono diventati stolti, Romani 1:23 e hanno mutato la gloria dell'incorruttibile Dio in un'immagine simile a quella di un uomo corruttibile, di uccelli, di bestie quadrupedi e di rettili. Romani 1:24 Percio' Dio li ha abbandonati all'impurita' nelle concupiscenze dei loro cuori, si da vituperare i loro corpi tra loro stessi. Romani 1:25 Essi che hanno cambiato la verita' di Dio in menzogna e hanno adorato e servito la creatura, al posto del Creatore che e' benedetto in eterno. Amen. Romani 1:26 Per questo Dio li ha abbandonati a passioni infami, poiche' anche le loro donne hanno mutato la relazione naturale in quella che e' contro natura. Romani 1:27 Nello stesso modo gli uomini, lasciata la relazione naturale con la donna, si sono accesi nella loro libidine gli uni verso gli altri, commettendo atti indecenti uomini con uomini, ricevendo in se stessi la ricompensa dovuta al loro traviamento. Romani 1:28 E siccome non ritennero opportuno conoscere Dio, Dio li ha abbandonati ad una mente perversa, da far cose sconvenienti, Romani 1:29 essendo ripieni d'ogni ingiustizia fornicazione, malvagita', cupidigia, malizia; pieni d'invidia, omicidio, contesa frode, malignita', Romani 1:30 ingannatori, maldicenti, nemici di Dio, ingiuriosi, superbi, vanagloriosi ideatori di cose malvagie, disubbidienti, al genitori, Romani 1:31 senza intendimento, senza affidamento, senza affetto naturale, implacabili, spietati. Romani 1:32 Or essi, pur avendo riconosciuto il decreto di Dio secondo cui quelli che fanno tali cose sono degni di morte, non solo le fanno, ma approvano anche coloro che le commettono. Impenitenza dei Giudei; giudizio di Dio Romani 2:1 Percio', o uomo, chiunque tu sia che, giudichi, sei inescusabile perche' in quel che giudichi l'altro, condanni te stesso, poiche' tu che giudichi fai le medesime cose. Romani 2:2 Or noi sappiamo che il giudizio di Dio e' secondo verita' su coloro che fanno tali cose. Romani 2:3 E pensi forse, o uomo che giudichi coloro che fanno tali cose e tu pure le fai, di scampare al giudizio di Dio? Romani 2:4 Ovvero disprezzi le ricchezze della sua benignita', della sua pazienza e longanimita', non conoscendo che la bonta' di Dio ti spinge al ravvedimento? Romani 2:5 Ma tu, per la tua durezza ed il cuore impenitente, ti accumuli un tesoro d'ira, per il giorno dell'ira e della manifestazione del giusto giudizio di Dio, Romani 2:6 che rendera' a ciascuno secondo le sue opere: Romani 2:7 la vita eterna a coloro che cercano gloria, onore e immortalita', perseverando nelle opere di bene Romani 2:8 a coloro invece che contendono e non ubbidiscono alla verita', ma ubbidiscono all'ingiustizia, spetta indignazione ed ira. Romani 2:9 Tribolazione e angoscia spetta ad ogni anima d'uomo che fa il male del Giudeo prima e poi del Greco; Romani 2:10 ma gloria, onore e pace a chiunque fa il bene, al Giudeo prima e poi al Greco. Romani 2:11 Perche' presso Dio non v'e' parzialita'. Romani 2:12 Infatti tutti quelli che hanno peccato senza la legge, periranno pure senza la legge; e tutti quelli che hanno peccato sotto la legge, saranno giudicati secondo la legge, Romani 2:13 perche' non coloro che odono la legge sono giusti presso Dio, ma coloro che mettono in pratica la legge saranno giustificati. Romani 2:14 Infatti quando i gentili, che non hanno la legge, fanno per natura le cose della legge, essi, non avendo legge, sono legge a se stessi; Romani 2:15 questi dimostrano che l'opera della legge e' scritta nei loro cuori per la testimonianza che rende la loro coscienza, e perche' i loro pensieri si scusano o anche si accusano a vicenda, Romani 2:16 nel giorno in cui Dio giudichera' i segreti degli uomini per mezzo di Gesu' Cristo, secondo il mio evangelo. Nullita' del vanto del Giudeo; la vera circoncisione Romani 2:17 Ecco, tu ti chiami Giudeo, ti fondi sulla legge e ti glori in Dio, Romani 2:18 conosci la sua volonta' e distingui le cose importanti, essendo ammaestrato dalla legge, Romani 2:19 e sei convinto di essere guida di ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre, Romani 2:20 istruttore degli insensati, insegnante dei bambini, avendo la forma della conoscenza e della verita' nella legge. Romani 2:21 Tu dunque che insegni agli altri, non insegni a te stesso? Tu che predichi che non si deve rubare, rubi? Romani 2:22 Tu che dici che non si deve commettere adulterio, commetti adulterio? Tu che hai in abominio gli idoli, ne derubi i templi? Romani 2:23 Tu che ti glori nella legge, disonori Dio trasgredendo la legge? Romani 2:24 Infatti: «Per causa vostra, come sta scritto, il nome di Dio e' bestemmiato fra i gentili». Romani 2:25 Perche' la circoncisione, e' vantaggiosa se tu osservi la legge, ma se sei trasgressore della legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione. Romani 2:26 Percio' se un incirconciso osserva gli statuti della legge, non sara' la sua incirconcisione reputata circoncisione? Romani 2:27 E se colui che per natura e' incirconciso adempie la legge, non giudichera' egli te che con la lettera e la circoncisione sei trasgressore della legge? Romani 2:28 Infatti il Giudeo non e' colui che appare tale all'esterno, e la circoncisione non e' quella visibile nella carne; Romani 2:29 ma Giudeo e' colui che lo e' interiormente, e la circoncisione e' quella del cuore, nello spirito, e non nella lettera; e d'un tal Giudeo la lode non proviene dagli uomini, ma da Dio. Privilegio del Giudeo; giustizia di Dio Romani 3:1 Qual e' dunque il vantaggio del Giudeo, o qual e' l'utilita' della circoncisione? Romani 3:2 Grande in ogni maniera; prima di tutto perche' gli oracoli di Dio furono affidati a loro. Romani 3:3 Che dire allora? Se alcuni sono stati increduli, la loro incredulita' annullera' forse la fedelta' di Dio? Romani 3:4 Non sia mai; anzi, sia Dio verace e ogni uomo bugiardo, come sta scritto: «Affinche' tu sia giustificato nelle tue parole e vinca quando sei giudicato». Romani 3:5 Ora se la nostra ingiustizia fa risaltare la giustizia di Dio, che diremo? Dio e' ingiusto quando da' corso alla sua ira? (Io parlo da uomo). Romani 3:6 Niente affatto! Altrimenti, come giudicherebbe Dio il mondo? Romani 3:7 Per cui se la verita' di Dio per la mia menzogna e' sovrabbondata alla sua gloria, perche' sono io ancora giudicato un peccatore? Romani 3:8 E perche' non dire come alcuni calunniandoci affermano che noi diciamo: «Facciamo il male affinche' ne venga il bene» La condanna di costoro e' giusta. Tutti gli uomini sono sotto peccato Romani 3:9 Che dunque? Abbiamo noi qualche superiorita'? Niente affatto! Abbiamo infatti dimostrato precedentemente che tanto Giudei che Greci sono tutti sotto peccato, Romani 3:10 come sta scritto: «Non c'e' alcun giusto, neppure uno. Romani 3:11 Non c'e' alcuno che abbia intendimento, non c'e' alcuno che ricerchi Dio. Romani 3:12 Tutti si sono sviati, tutti quanti sono divenuti inutili; non c'e' alcuno che faccia il bene, neppure uno. Romani 3:13 La loro gola e' un sepolcro aperto con le loro lingue hanno tramato inganni, c'e' un veleno di aspidi sotto le loro labbra; Romani 3:14 la loro bocca e' piena di maledizione e di amarezza; Romani 3:15 i loro piedi sono veloci per spandere il sangue; Romani 3:16 sulle loro vie c'e' rovina e calamita', Romani 3:17 e non hanno conosciuto la via della pace; Romani 3:18 non c'e' il timore di Dio davanti ai loro occhi». Romani 3:19 Or noi sappiamo che tutto quello che la legge dice, lo dice per coloro che sono sotto la legge, affinche' ogni bocca sia messa a tacere e tutto il mondo sia sottoposto al giudizio di Dio, Romani 3:20 perche' nessuna carne sara' giustificata davanti a lui per le opere della legge; mediante la legge infatti vi e' la conoscenza del peccato. La giustificazione per la fede in Gesu' Cristo Romani 3:21 Ma ora, indipendentemente dalla legge, e' stata manifestata la giustizia di Dio, alla quale rendono testimonianza la legge e i profeti, Romani 3:22 cioe' la giustizia di Dio mediante la fede in Gesu' Cristo verso tutti e sopra tutti coloro che credono, perche' non c'e' distinzione; Romani 3:23 poiche' tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio, Romani 3:24 ma sono gratuitamente giustificati per la sua grazia, mediante la redenzione che e' in Cristo Gesu'. Romani 3:25 Lui ha Dio preordinato per far l'espiazione mediante la fede nel suo sangue, per dimostrare cosi la sua giustizia per il perdono dei peccati, che sono stati precedentemente commessi durante il tempo della pazienza di Dio, Romani 3:26 per manifestare la sua giustizia nel tempo presente, affinche' egli sia giusto e giustificatore di colui che ha la fede di Gesu'. Romani 3:27 Dov'e' dunque il vanto? e' escluso. Per quale legge? Quella delle opere? No, ma per la legge della fede. Romani 3:28 Noi dunque riteniamo che l'uomo e' giustificato mediante la fede senza le opere della legge. Romani 3:29 Dio e' forse soltanto il Dio dei Giudei? Non lo e' anche dei gentili? Certo, e' anche il Dio dei gentili. Romani 3:30 Poiche' vi e' un solo Dio, che giustifichera' il circonciso per fede, e anche l'incirconciso mediante la fede. Romani 3:31 Annulliamo noi dunque la legge mediante la fede? Cosi non sia, anzi stabiliamo la legge. Abrahamo fu giustificato per fede Romani 4:1 Che cosa diremo dunque in merito a cio', che il nostro padre Abrahamo ha ottenuto secondo la carne? Romani 4:2 Perche' se Abrahamo e' stato giustificato per le opere, egli ha di che gloriarsi; egli invece davanti a Dio non ha nulla di che gloriarsi. Romani 4:3 Infatti, che dice la Scrittura? «Or Abrahamo credette a Dio e cio' gli fu imputato a giustizia». Romani 4:4 Ora a colui che opera, la ricompensa non e' considerata come grazia, ma come debito; Romani 4:5 invece colui che non opera, ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede gli e' imputata come giustizia. Romani 4:6 Davide stesso proclama la beatitudine dell'uomo a cui Dio imputa la giustizia senza opere, dicendo: Romani 4:7 «Beati coloro le cui iniquita' sono perdonate e i cui peccati sono coperti. Romani 4:8 Beato l'uomo a cui il Signore non imputera' il peccato». Romani 4:9 Ora dunque questa beatitudine vale solo per i circoncisi, o anche per gli incirconcisi? Perche' noi diciamo che la fede fu imputata ad Abrahamo come giustizia. Romani 4:10 In che modo dunque gli fu imputata? Mentre egli era circonciso o incirconciso? Non mentre era circonciso, ma quando era incirconciso. Romani 4:11 Poi ricevette il segno della circoncisione, come sigillo della giustizia della fede che aveva avuto mentre era ancora incirconciso, affinche' fosse il padre di tutti quelli che credono anche se incirconcisi, affinche' anche a loro sia imputata la giustizia, Romani 4:12 e fosse il padre dei veri circoncisi, di quelli cioe' che non solo sono circoncisi ma che seguono anche le orme della fede del nostro padre Abrahamo, che egli ebbe mentre era incirconciso. Romani 4:13 Infatti la promessa di essere erede del mondo non fu fatta ad Abrahamo e alla sua progenie mediante la legge, ma attraverso la giustizia della fede. Romani 4:14 Poiche' se sono eredi quelli che sono della legge, la fede e' resa vana e la promessa e' annullata, Romani 4:15 perche' la legge produce ira; infatti dove non c'e' legge, non vi e' neppure trasgressione. Romani 4:16 Percio' l'eredita' e' per fede, in tal modo essa e' per grazia, affinche' la promessa sia assicurata a tutta la progenie, non solamente a quella che e' dalla legge, ma anche a quella che deriva dalla fede di Abrahamo, il quale Romani 4:17 (come sta scritto: «Io ti ho costituito padre di molte nazioni»), e' padre di tutti noi davanti a Dio a cui egli credette, il quale fa vivere i morti e chiama le cose che non sono come se fossero. Romani 4:18 Egli, sperando contro ogni speranza, credette per diventare padre di molte nazioni secondo cio' che gli era stato detto: «Cosi sara' la tua progenie». Romani 4:19 E, non essendo affatto debole nella fede, non riguardo' al suo corpo gia' reso come morto (avendo egli quasi cent'anni), ne' al grembo gia' morto di Sara. Romani 4:20 Neppure dubito' per incredulita' riguardo alla promessa di Dio, ma fu fortificato nella fede e diede gloria a Dio, Romani 4:21 pienamente convinto che cio' che egli aveva promesso era anche potente da farlo. Romani 4:22 Percio' anche questo gli fu imputato a giustizia. Romani 4:23 Ora non per lui solo e' scritto che questo gli fu imputato, Romani 4:24 ma anche per noi ai quali sara' imputato, a noi che crediamo in colui che ha risuscitato dai morti Gesu', nostro Signore, Romani 4:25 il quale e' stato dato a causa delle nostre offese ed e' stato risuscitato per la nostra giustificazione. Pace e riconciliazione con Dio Romani 5:1 Giustificati dunque per fede abbiamo pace presso Dio per mezzo di Gesu' Cristo, nostro Signore, Romani 5:2 per mezzo del quale abbiamo anche avuto, mediante la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi e ci vantiamo nella speranza della gloria di Dio. Romani 5:3 E non soltanto questo, ma ci vantiamo anche nelle afflizioni, sapendo che l'afflizione produce perseveranza, Romani 5:4 la perseveranza esperienza e l'esperienza speranza. Romani 5:5 Or la speranza non confonde, perche' l'amore di Dio e' stato sparso nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci e' stato dato. Romani 5:6 Perche', mentre eravamo ancora senza forza, Cristo a suo tempo e' morto per gli empi. Romani 5:7 Difficilmente infatti qualcuno muore per un giusto; forse qualcuno ardirebbe morire per un uomo dabbene. Romani 5:8 Ma Dio manifesta il suo amore verso di noi in questo che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo e' morto per noi. Romani 5:9 Molto piu' dunque, essendo ora giustificati nel suo sangue, saremo salvati dall'ira per mezzo di lui. Romani 5:10 Infatti, se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio per mezzo della morte del suo Figlio, molto piu' ora, che siamo stati riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Romani 5:11 E non solo, ma anche ci vantiamo in Dio per mezzo del Signor nostro Gesu' Cristo, tramite il quale ora abbiamo ricevuto la riconciliazione. Morte in Adamo, vita in Cristo Romani 5:12 Percio', come per mezzo di un solo uomo il peccato e' entrato nel mondo e per mezzo del peccato la morte, cosi la morte si e' estesa a tutti gli uomini, perche' tutti hanno peccato; Romani 5:13 perche', fino a che fu promulgata la legge, il peccato era nel mondo; ora il peccato non e' imputato se non vi e' legge; Romani 5:14 ma la morte regno' da Adamo fino a Mose' anche su quelli che non avevano peccato con una trasgressione simile a quella di Adamo, che e' figura di colui che doveva venire. Romani 5:15 La grazia pero' non e' come la trasgressione; se infatti per la trasgressione di uno solo quei molti sono morti, molto piu' la grazia di Dio e il dono per la grazia di un uomo, Gesu' Cristo, hanno abbondato verso molti altri. Romani 5:16 Riguardo al dono, non e' avvenuto come per quell'uno che ha peccato, perche' il giudizio produsse la condanna da una sola trasgressione, ma la grazia produsse la giustificazione da molte trasgressioni. Romani 5:17 Infatti, se per la trasgressione di quell'uno solo la morte ha regnato a causa di quell'uno, molto di piu' coloro che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia regneranno nella vita per mezzo di quell'uno, che e' Gesu' Cristo. Romani 5:18 Per cui, come per una sola trasgressione la condanna si e' estesa a tutti gli uomini, cosi pure con un solo atto di giustizia la grazia si e' estesa a tutti gli uomini in giustificazione di vita. Romani 5:19 Infatti, come per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, cosi ancora per l'ubbidienza di uno solo i molti saranno costituiti giusti. Romani 5:20 Or la legge intervenne affinche' la trasgressione abbondasse; ma dove il peccato e' abbondato, la grazia e' sovrabbondata, Romani 5:21 affinche' come il peccato ha regnato nella morte, cosi anche la grazia regni per la giustizia a vita eterna per mezzo di Gesu' Cristo, nostro Signore. La grazia, anziche' autorizzare il peccato, libera dalla sua schiavitu' Romani 6:1 Che diremo dunque? Rimarremo nel peccato, affinche' abbondi la grazia? Romani 6:2 Niente affatto! Noi che siamo morti al peccato, come vivremo ancora in esso? Romani 6:3 Ignorate voi, che noi tutti che siamo stati battezzati in Gesu' Cristo, siamo stati battezzati nella sua morte? Romani 6:4 Noi dunque siamo stati sepolti con lui per mezzo del battesimo nella morte affinche', come Cristo e' risuscitato dai morti per la gloria del Padre, cosi anche noi similmente camminiamo in novita' di vita. Romani 6:5 Poiche', se siamo stati uniti a Cristo per una morte simile alla sua, saremo anche partecipi della sua risurrezione, Romani 6:6 sapendo questo: che il nostro vecchio uomo e' stato crocifisso con lui, perche' il corpo del peccato possa essere annullato e affinche' noi non serviamo piu' al peccato. Romani 6:7 Infatti colui che e' morto e' libero dal peccato. Romani 6:8 Ora se siamo morti con Cristo, noi crediamo pure che vivremo con lui, Romani 6:9 sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore piu'; la morte non ha piu' alcun potere su di lui. Romani 6:10 Perche', in quanto egli e' morto, e' morto al peccato una volta per sempre; ma in quanto egli vive, vive a Dio. Romani 6:11 Cosi anche voi consideratevi morti al peccato, ma viventi a Dio, in Gesu' Cristo, nostro Signore. Romani 6:12 Non regni quindi il peccato nel vostro corpo mortale, per ubbidirgli nelle sue concupiscenze. Romani 6:13 Non prestate le vostre membra al peccato come strumenti d'iniquita', ma presentate voi stessi a Dio, come dei morti fatti viventi, e le vostre membra a Dio come strumenti di giustizia. Romani 6:14 Infatti il peccato non avra' piu' potere su di voi, poiche' non siete sotto la legge, ma sotto la grazia. Romani 6:15 Che dunque? Peccheremo noi, perche' non siamo sotto la legge, ma sotto la grazia? Cosi non sia. Romani 6:16 Non sapete voi che a chiunque vi offrite come servi per ubbidirgli, siete servi di colui al quale ubbidite, o del peccato per la morte, o dell'ubbidienza per la giustizia? Romani 6:17 Ora sia ringraziato Dio, perche' eravate servi del peccato, ma avete ubbidito di cuore a quell'insegnamento che vi e' stato trasmesso. Romani 6:18 E, essendo stati liberati dal peccato, siete stati fatti servi della giustizia. Romani 6:19 Io parlo in termini umani per la debolezza della vostra carne. Perche', come un tempo prestaste le vostre membra per essere serve dell'impurita' e dell'iniquita' per commettere l'iniquita', cosi ora prestate le vostre membra per essere serve della giustizia, per la santificazione. Romani 6:20 Perche', quando eravate servi del peccato, eravate liberi in rapporto alla giustizia. Romani 6:21 Quale frutto dunque avevate allora dalle cose delle quali ora vi vergognate? Poiche' la loro fine e' la morte. Romani 6:22 Ora invece, essendo stati liberati dal peccato e fatti servi di Dio, voi avete per vostro frutto la santificazione e per fine la vita eterna. Romani 6:23 Infatti il salario del peccato e' la morte, ma il dono di Dio e' la vita eterna in Cristo Gesu', nostro Signore. Morti alla legge, serviamo a Dio in novita' di spirito; lotta fra la carne e lo spirito Romani 7:1 Ignorate, fratelli (perche' parlo a persone che hanno conoscenza della legge), che la legge ha potere sull'uomo per tutto il tempo che egli vive? Romani 7:2 Infatti una donna sposata e' per legge legata al marito finche' egli vive, ma se il marito muore, ella e' sciolta dalla legge del marito. Romani 7:3 Percio', se mentre vive il marito ella diventa moglie di un altro uomo, sara' chiamata adultera; ma quando il marito muore, ella e' liberata da quella legge, per cui non e' considerata adultera se diventa moglie di un altro uomo. Romani 7:4 Cosi dunque, fratelli miei, anche voi siete morti alla legge mediante il corpo di Cristo per appartenere ad un altro, che e' risuscitato dai morti, affinche' portiamo frutti a Dio. Romani 7:5 Infatti, mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose che erano mosse dalla legge operavano nelle nostre membra, portando frutti per la morte, Romani 7:6 ma ora siamo stati sciolti dalla legge, essendo morti a cio' che ci teneva soggetti, per cui serviamo in novita' di spirito e non il vecchio sistema della lettera. Romani 7:7 Che diremo dunque? Che la legge e' peccato? Cosi non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non mediante la legge; infatti io non avrei conosciuta la concupiscenza, se la legge non avesse detto: «Non concupire». Romani 7:8 Il peccato invece, presa occasione da questo comandamento, ha prodotto in me ogni concupiscenza, Romani 7:9 perche' senza la legge, il peccato e' morto. Ci fu un tempo in cui io vivevo senza la legge, ma essendo venuto il comandamento, il peccato prese vita ed io morii, Romani 7:10 e trovai che proprio il comandamento, che e' in funzione della vita, mi era motivo di morte. Romani 7:11 Infatti il peccato, colta l'occasione per mezzo del comandamento, mi inganno' e mediante quello mi uccise. Romani 7:12 Cosi, la legge e' certamente santa, e il comandamento santo, giusto e buono. Romani 7:13 Cio' che e' buono e' dunque diventato morte per me? Cosi non sia; anzi il peccato mi e' diventato morte, affinche' appaia che il peccato produce in me la morte per mezzo di cio' che e' buono, affinche' il peccato divenisse estremamente peccaminoso per mezzo del comandamento, Romani 7:14 Infatti noi sappiamo che la legge e' spirituale, ma io sono carnale, venduto come schiavo al peccato. Romani 7:15 Giacche' non capisco quel che faccio, perche' non faccio quello che vorrei, ma faccio quello che odio. Romani 7:16 Ora, se faccio cio' che non voglio, io riconosco che la legge e' buona. Romani 7:17 Quindi non sono piu' io ad agire, ma e' il peccato che abita in me. Romani 7:18 Infatti io so che in me, cioe' nella mia carne, non abita alcun bene, poiche' ben si trova in me la volonta' di fare il bene, ma io non trovo il modo di compierlo. Romani 7:19 Infatti il bene che io voglio, non lo faccio; ma il male che non voglio, quello faccio. Romani 7:20 Ora, se faccio cio' che non voglio, non sono piu' io che lo faccio, ma e' il peccato che abita in me. Romani 7:21 Io scopro dunque questa legge: che volendo fare il bene, in me e' presente il male. Romani 7:22 Infatti io mi diletto nella legge di Dio secondo l'uomo interiore, Romani 7:23 ma vedo un'altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente e che mi rende schiavo della legge del peccato che e' nelle mie membra. Romani 7:24 O miserabile uomo che sono! Chi mi liberera' da questo corpo di morte? Romani 7:25 Io rendo grazie a Dio per mezzo di Gesu' Cristo, nostro Signore. Io stesso dunque con la mente servo la legge di Dio, ma con la carne la legge del peccato. La vita nuova sotto la grazia, secondo lo spirito di santita' e di adorazione Romani 8:1 Ora dunque non vi e' alcuna condanna per coloro che sono in Cristo Gesu', i quali non camminano secondo la carne ma secondo lo Spirito, Romani 8:2 perche' la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesu' mi ha liberato dalla legge del peccato e della morte. Romani 8:3 Infatti cio' che era impossibile alla legge, in quanto era senza forza a motivo della carne, Dio, mandando il proprio Figlio in carne simile a quella del peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, Romani 8:4 affinche' la giustizia della legge si adempia in noi che non camminiamo secondo la carne, ma secondo lo Spirito. Romani 8:5 Infatti coloro che sono secondo la carne volgono la mente alle cose della carne, ma coloro che sono secondo lo Spirito alle cose dello Spirito. Romani 8:6 Infatti la mente controllata dalla carne produce morte, ma la mente controllata dallo Spirito produce vita e pace. Romani 8:7 Per questo la mente controllata dalla carne e' inimicizia contro Dio, perche' non e' sottomessa alla legge di Dio e neppure puo' esserlo. Romani 8:8 Quindi quelli che sono nella carne non possono piacere a Dio. Romani 8:9 Se lo Spirito di Dio abita in voi, non siete piu' nella carne ma nello Spirito. Ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, non appartiene a lui. Romani 8:10 Se Cristo e' in voi, certo il corpo e' morto a causa del peccato, ma lo Spirito e' vita a causa della giustizia. Romani 8:11 E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesu' dai morti abita in voi, colui che risuscito' Cristo dai morti vivifichera' anche i vostri corpi mortali mediante il suo Spirito che abita in voi. Romani 8:12 Percio', fratelli, noi siamo debitori non alla carne per vivere secondo la carne, Romani 8:13 perche' se vivete secondo la carne voi morrete; ma se per mezzo dello Spirito fate morire le opere del corpo, voi vivrete. Romani 8:14 Poiche' tutti quelli che sono condotti dallo Spirito di Dio sono figli di Dio. Romani 8:15 Voi infatti non avete ricevuto uno spirito di schiavitu' per cadere nuovamente nella paura, ma avete ricevuto lo Spirito di adozione per il quale gridiamo: «Abba, Padre» Romani 8:16 Lo Spirito stesso rende testimonianza al nostro spirito che noi siamo figli di Dio. Romani 8:17 E se siamo figli, siamo anche eredi, eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pure soffriamo con lui per essere anche con lui glorificati. Le primizie dello Spirito: speranza, intercessione, elezione Romani 8:18 Io ritengo infatti che le sofferenze del tempo presente non sono affatto da eguagliarsi alla gloria che sara' manifestata in noi. Romani 8:19 Infatti il desiderio intenso della creazione aspetta con bramosia la manifestazione dei figli di Dio, Romani 8:20 perche' la creazione e' stata sottoposta alla vanita' non di sua propria volonta', ma per colui che ve l'ha sottoposta, Romani 8:21 nella speranza che la creazione stessa venga essa pure liberata dalla servitu' della corruzione per entrare nella liberta' della gloria dei figli di Dio. Romani 8:22 Infatti noi sappiamo che fino ad ora tutto il mondo creato geme insieme ed e' in travaglio. Romani 8:23 E non solo esso, ma anche noi stessi, che abbiamo le primizie dello Spirito noi stessi, dico, soffriamo in noi stessi, aspettando intensamente l'adozione, la redenzione del nostro corpo. Romani 8:24 Perche' noi siamo stati salvati in speranza; or la speranza che si vede non e' speranza, poiche' cio' che uno vede come puo' sperarlo ancora? Romani 8:25 Ma se speriamo cio' che non vediamo, l'aspettiamo con pazienza. Romani 8:26 Nello stesso modo anche lo Spirito sovviene alle nostre debolezze, perche' non sappiamo cio' che dobbiamo chiedere in preghiera, come si conviene, ma lo Spirito stesso intercede per noi con sospiri ineffabili. Romani 8:27 E colui che investiga i cuori conosce quale sia la mente dello Spirito, poiche' egli intercede per i santi, secondo Dio. Romani 8:28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene per coloro che amano Dio, i quali sono chiamati secondo il suo proponimento. Romani 8:29 Poiche' quelli che egli ha preconosciuti, li ha anche predestinati ad essere conformi all'immagine del suo Figlio affinche' egli sia il primogenito fra molti fratelli. Romani 8:30 E quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati, quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati. Inno di vittoria: Dio per noi Romani 8:31 Che diremo dunque circa queste cose? Se Dio e' per noi, chi sara' contro di noi? Romani 8:32 Certamente colui che non ha risparmiato il suo proprio Figlio, ma lo ha dato per tutti noi, come non ci donera' anche tutte le cose con lui? Romani 8:33 Chi accusera' gli eletti di Dio? Dio e' colui che li giustifica. Romani 8:34 Chi e' colui che li condannera'? Cristo e' colui che e' morto, e inoltre e' anche risuscitato; egli e' alla destra di Dio, ed anche intercede per noi, Romani 8:35 Chi ci separera' dall'amore di Cristo? Sara' l'afflizione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudita', o il pericolo, o la spada? Romani 8:36 Come sta scritto: «Per amor tuo siamo tutto il giorno messi a morte; siamo stati reputati come pecore da macello». Romani 8:37 Ma in tutte queste cose noi siamo piu' che vincitori in virtu' di colui che ci ha amati. Romani 8:38 Infatti io sono persuaso che ne' morte ne' vita ne' angeli ne' principati ne' potenze ne' cose presenti ne' cose future, Romani 8:39 ne' altezze ne' profondita', ne' alcun'altra creatura potra' separarci dall'amore di Dio che e' in Cristo Gesu', nostro Signore. Dolore di Paolo per l'incredulita' d'Israele Romani 9:1 Io dico la verita' in Cristo, non mento, perche' me lo attesta la mia coscienza nello Spirito Santo; Romani 9:2 ho grande tristezza e continuo dolore nel mio cuore. Romani 9:3 Infatti desidererei essere io stesso anatema e separato da Cristo per i miei fratelli, miei parenti secondo la carne, Romani 9:4 che sono Israeliti, dei quali sono l'adozione, la gloria, i patti, la promulgazione della legge, il servizio divino e le promesse; Romani 9:5 dei quali sono i padri e dai quali proviene secondo la carne il Cristo che e' sopra tutte le cose Dio, benedetto in eterno. Amen. Liberta' assoluta della grazia di Dio Romani 9:6 Tuttavia non e' che la parola di Dio sia caduta a terra, poiche' non tutti quelli che sono d'Israele sono Israele. Romani 9:7 E neppure perche' sono progenie di Abrahamo sono tutti figli; ma: «In Isacco ti sara' nominata una progenie». Romani 9:8 Cioe' non i figli della carne sono figli di Dio, ma i figli della promessa sono considerati come progenie. Romani 9:9 Questa fu infatti la parola della promessa: «In questo tempo ritornero' e Sara avra' un figlio». Romani 9:10 E non solo questo, ma anche Rebecca concepi da un solo uomo, Isacco nostro padre. Romani 9:11 (infatti, quando non erano ancora nati i figli e non avevano fatto bene o male alcuno, affinche' rimanesse fermo il proponimento di Dio secondo l'elezione e non a motivo delle opere, ma per colui che chiama), Romani 9:12 le fu detto: «Il maggiore servira' al minore», Romani 9:13 come sta scritto: «Io ho amato Giacobbe e ho odiato Esau'». Romani 9:14 Che diremo dunque? C'e' ingiustizia presso Dio? Cosi non sia. Romani 9:15 Egli dice infatti a Mose': «Io avro' misericordia di chi avro' misericordia, e avro' compassione di chi avro' compassione». Romani 9:16 Non dipende dunque ne' da chi vuole ne' da chi corre, ma da Dio che fa misericordia. Romani 9:17 Dice infatti la Scrittura al Faraone: «Proprio per questo ti ho suscitato, per mostrare in te la mia potenza e affinche' il mio nome sia proclamato in tutta la terra». Romani 9:18 Cosi egli fa misericordia a chi vuole e indurisce chi vuole. Romani 9:19 Tu mi dirai dunque: «Perche' trova ancora egli da ridire? Chi puo' infatti resistere alla sua volonta'?». Romani 9:20 Piuttosto chi sei tu, o uomo, che disputi con Dio? La cosa formata dira' a colui che la formo': «Perche' mi hai fatto cosi?». Romani 9:21 Non ha il vasaio autorita' sull'argilla, per fare di una stessa pasta un vaso ad onore e un altro a disonore? Romani 9:22 E che dire se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta pazienza i vasi d'ira preparati per la perdizione? Romani 9:23 E questo per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso dei vasi di misericordia, che lui ha gia' preparato per la gloria, Romani 9:24 cioe' noi che egli ha chiamato, non solo fra i Giudei ma anche fra i gentili? Romani 9:25 Come ancora egli dice in Osea: «Io chiamero' il mio popolo quello che non e' mio popolo, e amata quella che non e' amata. Romani 9:26 E avverra' che la' dove fu loro detto: "Voi non siete mio popolo", saranno chiamati figli del Dio vivente». Romani 9:27 Ma Isaia esclama riguardo a Israele: «Anche se il numero dei figli d'Israele fosse come la sabbia del mare, solo il residuo sara' salvato». Romani 9:28 Infatti egli manda ad effetto la decisione con giustizia, perche' il Signore mandera' ad effetto e accelerera' la decisione sopra la terra. Romani 9:29 E come Isaia aveva predetto: «Se il Signore degli eserciti non ci avesse lasciato un seme, saremmo diventati come Sodoma e saremmo stati simili a Gomorra». Romani 9:30 Che diremo dunque? Che i gentili, che non cercavano la giustizia, hanno ottenuta la giustizia, quella giustizia pero' che deriva dalla fede, Romani 9:31 mentre Israele, che cercava la legge della giustizia, non e' arrivato alla legge della giustizia. Romani 9:32 Perche'? Perche' la cercava non mediante la fede ma mediante le opere della legge; essi infatti hanno urtato nella pietra d'inciampo. Romani 9:33 come sta scritto: «Ecco, io pongo in Sion una pietra d'inciampo e una roccia di scandalo, ma chiunque crede in lui non sara' svergognato». I Giudei hanno respinto la giustizia di Dio Romani 10:1 Fratelli, il desiderio del mio cuore e la preghiera che rivolgo a Dio per Israele e' per la sua salvezza. Romani 10:2 Rendo loro testimonianza infatti che hanno lo zelo per Dio, ma non secondo conoscenza. Romani 10:3 Poiche' ignorando la giustizia di Dio e cercando di stabilire la propria giustizia non si sono sottoposti alla giustizia di Dio Romani 10:4 perche' il fine della legge e' Cristo, per la giustificazione di ognuno che crede. Romani 10:5 Mose' infatti descrive cosi la giustizia che proviene dalla legge: «L'uomo che fa quelle cose, vivra' per esse». Romani 10:6 Ma la giustizia che proviene dalla fede dice cosi: «Non dire in cuor tuo: Chi salira' in Cielo?». Questo significa farne discendere Cristo. Romani 10:7 Ovvero: «Chi scendera' nell'abisso?». Questo significa far risalire Cristo dai morti. Romani 10:8 Ma che dice essa? «La parola e' presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore». Questa e' la parola della fede, che noi predichiamo; Romani 10:9 poiche' se confessi con la tua bocca il Signore Gesu', e credi nel tuo cuore che Dio lo ha risuscitato dai morti, sarai salvato. Romani 10:10 Col cuore infatti si crede per ottenere giustizia e con la bocca si fa confessione, per ottenere salvezza, Romani 10:11 perche' la Scrittura dice: «Chiunque crede in lui non sara' svergognato». Romani 10:12 Poiche' non c'e' distinzione fra il Giudeo e il Greco, perche' uno stesso e' il Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano. Romani 10:13 Infatti: «Chiunque avra' invocato il nome del Signore sara' salvato». Romani 10:14 Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non c'e' chi predichi? Romani 10:15 E come predicheranno, se non sono mandati? Come sta scritto: «Quanto sono belli i piedi di coloro che annunziano la pace, che annunziano buone novelle!». Romani 10:16 Ma non tutti hanno ubbidito all'evangelo, perche' Isaia dice: «Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione?». Romani 10:17 La fede dunque viene dall'udire, e l'udire viene dalla parola di Dio. Romani 10:18 Ma io dico: Non hanno essi udito? Anzi, «La loro voce e' corsa per tutta la terra, e le loro parole fino agli estremi confini del mondo». Romani 10:19 Ma io dico: Non ha Israele compreso? Mose' dice per primo: «Io vi muovero' a gelosia per una nazione che non e' nazione; vi provochero' a sdegno per una nazione stolta». Romani 10:20 E Isaia arditamente dice: «Io sono stato trovato da quelli che non mi cercavano, mi sono manifestato a quelli che non chiedevano di me». Romani 10:21 Ma riguardo ad Israele dice: «Tutto il giorno ho steso le mani verso un popolo disubbidiente, e contraddicente». L'avvenire d'Israele Romani 11:1 Io dico dunque: Ha Dio rigettato il suo popolo? Cosi non sia, perche' anch'io sono Israelita, della progenie di Abrahamo, della tribu' di Beniamino. Romani 11:2 Dio non ha rigettato il suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete voi cio' che la Scrittura dice nella storia di Elia? Come egli si rivolge a Dio contro Israele, dicendo: Romani 11:3 «Signore, hanno ucciso i tuoi profeti e hanno distrutto i tuoi altari, e io sono rimasto solo, ed essi cercano la mia vita». Romani 11:4 Ma che gli disse la voce divina? «Io mi sono riservato settemila uomini, che non hanno piegato il ginocchio davanti a Baal». Romani 11:5 Cosi dunque, anche nel tempo presente e' stato lasciato un residuo secondo l'elezione della grazia. Romani 11:6 E se e' per grazia, non e' piu' per opere, altrimenti la grazia non sarebbe piu' grazia; ma se e' per opere, non e' piu' grazia, altrimenti l'opera non sarebbe piu' opera. Romani 11:7 Che dunque? Israele non ha ottenuto quello che cercava, ma gli eletti l'hanno ottenuto, e gli altri sono stati induriti, Romani 11:8 come sta scritto: «Dio ha dato loro uno spirito di stordimento, occhi per non vedere e orecchi per non udire». Romani 11:9 E Davide dice: «La loro mensa di venti per loro un laccio, una trappola, un intoppo e una retribuzione. Romani 11:10 Siano oscurati i loro occhi da non vedere, e piega loro la schiena del continuo». Romani 11:11 Io dico dunque: Hanno inciampato perche' cadessero? Cosi non sia; ma per la loro caduta la salvezza e' giunta ai gentili per provocarli a gelosia. Romani 11:12 Ora, se la loro caduta e' la ricchezza del mondo e la loro diminuzione la ricchezza dei gentili, quanto piu' lo sara' la loro pienezza? Romani 11:13 Infatti io parlo a voi gentili, in quanto sono apostolo dei gentili; io onoro il mio ministero, Romani 11:14 per provare se in qualche maniera posso provocare a gelosia quelli della mia carne e salvarne alcuni. Romani 11:15 Infatti, se il loro rigetto e' la riconciliazione del mondo, che sara' la loro riammissione, se non la vita dai morti? Romani 11:16 Ora, se le primizie sono sante, anche la massa e' santa; e se la radice e' santa, anche i rami sono santi. Romani 11:17 E se pure alcuni rami sono stati troncati, e tu che sei olivastro sei stato innestato al loro posto e fatto partecipe della radice e della grassezza dell'olivo, Romani 11:18 non vantarti contro i rami, ma se ti vanti contro di loro ricordati che non sei tu a portare la radice, ma e' la radice che porta te. Romani 11:19 Forse dunque dirai: «I rami sono stati troncati, affinche' io fossi innestato». Romani 11:20 Bene; essi sono stati troncati per l'incredulita' e tu stai ritto per la fede; non insuperbirti, ma temi. Romani 11:21 Se Dio infatti non ha risparmiato i rami naturali, guarda che talora non risparmi neanche te. Romani 11:22 Vedi dunque la bonta' e la severita' di Dio: la severita' su quelli che sono caduti, e la bonta' verso di te, se pure perseveri nella bonta', altrimenti anche tu sarai reciso. Romani 11:23 E anche essi, se non perseverano nell'incredulita', saranno innestati, perche' Dio e' potente da innestarli di nuovo. Romani 11:24 Infatti, se tu sei stato tagliato dall'olivo per natura selvatico e innestato contro natura nell'olivo domestico, quanto piu' costoro, che sono rami naturali, saranno innestati nel proprio olivo. Romani 11:25 Perche' non voglio, fratelli, che ignoriate questo mistero, affinche' non siate presuntuosi in voi stessi, che ad Israele e' avvenuto un indurimento parziale finche' sara' entrata la pienezza dei gentili, Romani 11:26 e cosi tutto Israele sara' salvato come sta scritto: «Il liberatore verra' da Sion, e rimuovera' l'empieta' da Giacobbe. Romani 11:27 E questo sara' il mio patto con loro quando io avro' tolto via i loro peccati». Romani 11:28 Quanto all'evangelo, essi sono nemici per causa vostra, ma quanto all'elezione, sono amati a causa dei padri Romani 11:29 perche' i doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento. Romani 11:30 Come infatti pure voi una volta foste disubbidienti a Dio, ma ora avete ottenuta misericordia per la disubbidienza di costoro, Romani 11:31 cosi anche costoro al presente sono stati disubbidienti affinche', per la misericordia a voi fatta, anch'essi ottengano misericordia. Romani 11:32 Poiche' Dio ha rinchiuso tutti nella disubbidienza, per far misericordia a tutti. Inno di adorazione Romani 11:33 O profondita' di ricchezze, di sapienza e di conoscenza di Dio! Quanto imperscrutabili sono i suoi giudizi e inesplorabili le sue vie! Romani 11:34 «Chi infatti ha conosciuto la mente del Signore? O chi e' stato suo consigliere? Romani 11:35 O chi gli ha dato per primo, si che ne abbia a ricevere la ricompensa?». Romani 11:36 Poiche' da lui, per mezzo di lui e in vista di lui sono tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen. Consacrazione a Dio; umilta' e fedelta' nell'esercizio dei suoi doni Romani 12:1 Vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi, il che e' il vostro ragionevole servizio, quale sacrificio vivente, santo e accettevole a Dio. Romani 12:2 E non vi conformate a questo mondo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinche' conosciate per esperienza qual sia la buona, accettevole e perfetta volonta' di Dio. Romani 12:3 Infatti, per la grazia che mi e' stata data, dico a ciascuno che si trovi fra voi di non avere alcun concetto piu' alto di quello che conviene avere, ma di avere un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha distribuito a ciascuno. Romani 12:4 Infatti, come in uno stesso corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno la medesima funzione, Romani 12:5 cosi noi, che siamo molti, siamo un medesimo corpo in Cristo, e ciascuno siamo membra l'uno dell'altro. Romani 12:6 Ora, avendo noi doni differenti secondo la grazia che ci e' stata data, se abbiamo profezia, profetizziamo secondo la proporzione della fede; Romani 12:7 se di ministero, attendiamo al ministero; similmente il dottore attenda all'insegnamento; Romani 12:8 e colui che esorta, attenda all'esortare; colui che distribuisce, lo faccia con semplicita'; colui che presiede, presieda con diligenza; colui che fa opere di pieta', le faccia con gioia. Amore, fervore, umilta', beneficenza Romani 12:9 L'amore sia senza ipocrisia, detestate il male e attenetevi fermamente al bene. Romani 12:10 Nell'amore fraterno, amatevi teneramente gli uni gli altri; nell'onore usate riguardo gli uni verso gli altri. Romani 12:11 Non siate pigri nello zelo; siate ferventi nello spirito, servite il Signore, Romani 12:12 allegri nella speranza, costanti nell'afflizione, perseveranti nella preghiera; Romani 12:13 provvedete ai bisogni dei santi, esercitate l'ospitalita'. Romani 12:14 Benedite quelli che vi perseguitano benedite e non maledite. Romani 12:15 Rallegratevi con quelli che sono allegri, piangete con quelli che piangono. Romani 12:16 Abbiate gli stessi pensieri gli uni verso gli altri; non aspirate alle cose alte, ma attenetevi alle umili; non siate savi da voi stessi. Romani 12:17 Non rendete ad alcuno male per male, cercate di fare il bene davanti a tutti gli uomini. Romani 12:18 Se e' possibile e per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. Romani 12:19 Non fate le vostre vendette, cari miei, ma lasciate posto all'ira di Dio, perche' sta scritto: «A me la vendetta, io rendero' la retribuzione, dice il Signore». Romani 12:20 «Se dunque il tuo nemico ha fame dagli da mangiare, se ha sete dagli da bere; perche', facendo questo, radunerai dei carboni accesi sul suo capo» Romani 12:21 Non essere vinto dal male, ma vinci il male con il bene. Sottomissione alle autorita' Romani 13:1 Ogni persona sia sottoposta alle autorita' superiori, poiche' non c'e' autorita' se non da Dio, e le autorita' che esistono sono istituite da Dio. Romani 13:2 Percio' chi resiste all'autorita', resiste all'ordine di Dio; e quelli che vi resistono attireranno su di se' la condanna. Romani 13:3 I magistrati infatti non sono da temere per le opere buone, ma per le malvagie; ora vuoi non temere l'autorita'? Fa' cio' che e' bene, e tu riceverai lode da essa, Romani 13:4 perche' il magistrato e' ministro di Dio per te nel bene; ma se tu fai il male, temi, perche' egli non porta la spada invano; poiche' egli e' ministro di Dio, un vendicatore con ira contro colui che fa il male. Romani 13:5 Percio' e' necessario essergli sottomessi, non solo per timore dell'ira ma anche per ragione di coscienza. Romani 13:6 Infatti per questo motivo pagate anche i tributi, perche' essi sono ministri di Dio, dediti continuamente a questo servizio. Romani 13:7 Rendete dunque a ciascuno cio' che gli e' dovuto: il tributo a chi dovete il tributo, l'imposta a chi dovete l'imposta, il timore a chi dovete il timore, l'onore a chi l'onore. Amore per il prossimo, vigilanza, purita' Romani 13:8 Non abbiate alcun debito con nessuno, se non di amarvi gli uni gli altri, perche' chi ama il suo simile ha adempiuto la legge. Romani 13:9 Infatti questi comandamenti: «Non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non dir falsa testimonianza, non desiderare», e se vi e' qualche altro comandamento, si riassumono tutti in questo: «Ama il tuo prossimo come te stesso». Romani 13:10 L'amore non fa alcun male al prossimo; l'adempimento dunque della legge e' l'amore. Romani 13:11 E questo tanto piu' dobbiamo fare, conoscendo il tempo, perche' e' ormai ora che ci svegliamo dal sonno, poiche' la salvezza ci e' ora piu' vicina di quando credemmo. Romani 13:12 La notte e' avanzata e il giorno e' vicino; gettiamo dunque via le opere delle tenebre e indossiamo le armi della luce. Romani 13:13 Camminiamo onestamente, come di giorno, non in gozzoviglie ed ebbrezze, non in immoralita' e sensualita', non in contese ed invidie. Romani 13:14 Ma siate rivestiti del Signor Gesu' Cristo e non abbiate cura della carne per soddisfarne le sue concupiscenze. Tolleranza verso i deboli nella fede Romani 14:1 Or accogliete chi e' debole nella fede, ma non per giudicare le sue opinioni. Romani 14:2 L'uno crede di poter mangiare d'ogni cosa, mentre l'altro, che e' debole, mangia solo legumi. Romani 14:3 Colui che mangia non disprezzi colui che non mangia, e colui che non mangia non giudichi colui che mangia, poiche' Dio lo ha accettato. Romani 14:4 Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Stia egli in piedi o cada, cio' riguarda il suo proprio signore, ma sara' mantenuto saldo, perche' Dio e' capace di tenerlo in piedi. Romani 14:5 L'uno stima un giorno piu' dell'altro, e l'altro stima tutti i giorni uguali; ciascuno sia pienamente convinto nella sua mente. Romani 14:6 Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; chi non ha alcun riguardo al giorno lo fa per il Signore; chi mangia lo fa per il Signore e rende grazie a Dio; e chi non mangia non mangia per il Signore e rende grazie a Dio. Romani 14:7 Nessuno di noi infatti vive per se stesso, e neppure muore per se stesso, Romani 14:8 perche', se pure viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore, dunque sia che viviamo, sia che moriamo, siamo del Signore. Romani 14:9 Poiche' a questo fine Cristo e' morto, e' risuscitato ed e' tornato in vita: per signoreggiare sui morti e sui vivi. Romani 14:10 Ora tu, perche' giudichi il tuo fratello? O perche' disprezzi il tuo fratello? Poiche' tutti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo. Romani 14:11 Sta infatti scritto: «Come io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si pieghera' davanti a me e ogni lingua dara' gloria a Dio». Romani 14:12 Cosi dunque ognuno di noi rendera' conto di se stesso a Dio. Liberta' e amore Romani 14:13 Percio' non giudichiamo piu' gli uni gli altri ma piuttosto giudicate questo: di non porre intoppo o scandalo al fratello. Romani 14:14 Io so e sono persuaso nel Signore Gesu', che nessuna cosa e' immonda in se stessa, ma chi stima qualche cosa immonda, per lui e' immonda. Romani 14:15 Ma se tuo fratello e' contristato a motivo di un cibo, tu non cammini piu' secondo amore; non far perire col tuo cibo colui per il quale Cristo e' morto. Romani 14:16 Percio' quel che per voi e' bene non diventi motivo di biasimo, Romani 14:17 poiche' il regno di Dio non e' mangiare e bere, ma giustizia, pace e gioia nello Spirito Santo. Romani 14:18 Infatti chi serve Cristo in queste cose e' gradito a Dio e approvato dagli uomini. Romani 14:19 Perseguiamo dunque le cose che contribuiscono alla pace e alla edificazione reciproca. Romani 14:20 Non distruggere l'opera di Dio per il cibo; certo, tutte le cose sono pure, ma e' sbagliato quando uno mangia qualcosa che e' occasione di peccato. Romani 14:21 e' bene non mangiare carne, ne' bere vino, ne' fare cosa alcuna che porti tuo fratello a inciampare o ad essere scandalizzato o essere indebolito. Romani 14:22 Hai tu fede? Tienila per te stesso davanti a Dio; beato chi non condanna se stesso in cio' che approva. Romani 14:23 Ma colui che sta in dubbio, se mangia e' condannato, perche' non mangia con fede; or tutto cio' che non viene da fede e' peccato. Cristo esempio di abnegazione Romani 15:1 Or noi, che siamo forti, dobbiamo sopportare le debolezze dei deboli e non compiacere a noi stessi. Romani 15:2 Ciascuno di noi compiaccia al prossimo nel bene, per l'edificazione, Romani 15:3 poiche' anche Cristo non ha compiaciuto a se stesso, ma come sta scritto: «Gli oltraggi di coloro che ti oltraggiano sono caduti su di me». Romani 15:4 Infatti tutte le cose che furono scritte in passato furono scritte per nostro ammaestramento, affinche' mediante la perseveranza e la consolazione delle Scritture noi riteniamo la speranza. Romani 15:5 Ora il Dio della pazienza e della consolazione vi dia di avere gli uni verso gli altri gli stessi pensieri, secondo Cristo Gesu', Romani 15:6 affinche' con una sola mente e una sola bocca glorifichiate Dio, che e' Padre del nostro Signore Gesu' Cristo. Romani 15:7 Percio' accoglietevi gli uni gli altri come anche Cristo ci ha accolti per la gloria di Dio. Romani 15:8 Or io dico che Gesu' Cristo e' diventato ministro dei circoncisi a difesa della verita' di Dio, per confermare le promesse fatte ai padri, Romani 15:9 ed ha accolto i gentili per la sua misericordia, affinche' glorifichino Dio come sta scritto: «Per questo ti celebrero' fra le genti, e cantero' le lodi del tuo nome». Romani 15:10 E altrove la Scrittura dice: «Rallegratevi, o genti, col suo popolo». Romani 15:11 E di nuovo: «Lodate il Signore, tutte le genti; e lo celebrino i popoli tutti». Romani 15:12 Ed ancora Isaia dice: «Spuntera' un germoglio dalla radice di Iesse, e colui che sorgera' per reggere le genti; le nazioni spereranno in lui». Romani 15:13 Ora il Dio della speranza vi riempia di ogni gioia e pace nel credere, affinche' abbondiate nella speranza, per la potenza dello Spirito Santo. Apostolato e progetti di Paolo Romani 15:14 Ora, fratelli miei, io stesso sono persuaso a vostro riguardo, che anche voi siete pieni di bonta', ripieni d'ogni conoscenza, capaci anche di ammonirvi gli uni gli altri. Romani 15:15 Ma, fratelli, io vi ho scritto alquanto piu' arditamente, come per ricordarvi per la grazia che mi e' stata data da Dio, Romani 15:16 per essere ministro di Gesu' Cristo presso i gentili, adoperandomi nel sacro servizio dell'evangelo di Dio, affinche' l'offerta dei gentili sia accettevole, santificata dallo Spirito Santo. Romani 15:17 Io ho dunque di che gloriarmi in Cristo Gesu' nelle cose che riguardano Dio. Romani 15:18 Infatti non ardirei dir cosa che Cristo non abbia operata per mezzo mio, per condurre all'ubbidienza i gentili con la parola e con l'opera, Romani 15:19 con potenza di segni e di prodigi, con la potenza dello Spirito di Dio; cosi, da Gerusalemme e nei dintorni fino all'Illiria, ho compiuto il servizio dell'evangelo di Cristo, Romani 15:20 avendo l'ambizione di evangelizzare la' dove non era ancora stato nominato Cristo, per non edificare sul fondamento altrui. Romani 15:21 Ma, come sta scritto: «Coloro ai quali non era stato annunziato nulla di lui vedranno, e coloro che non avevano udito parlare intenderanno». Romani 15:22 Anche per questo motivo sono stato spesse volte impedito di venire da voi. Romani 15:23 Ma ora, non avendo piu' luogo da evangelizzare in queste contrade, avendo da molti anni un grande desiderio di venire da voi, Romani 15:24 quando andro' in Spagna, verro' da voi; passando, spero infatti di vedervi e di essere accompagnato da voi fin la', dopo aver goduto un poco della vostra compagnia. Romani 15:25 Ma ora vado a Gerusalemme per sovvenire ai santi, Romani 15:26 perche' a quelli della Macedonia e dell'Acaia e' piaciuto di fare contribuzione per i poveri che sono fra i santi in Gerusalemme. Romani 15:27 Ora e' piaciuto loro di far questo, perche' sono ad essi debitori; se i gentili infatti hanno avuto parte dei loro beni spirituali, devono anche sovvenire loro nei beni materiali. Romani 15:28 Dopo dunque aver compiuto questo ed aver consegnato loro questo frutto, andro' in Spagna, passando da voi. Romani 15:29 Ma io so che, venendo da voi, verro' nella pienezza della benedizione dell'evangelo di Cristo. Romani 15:30 Or vi esorto, fratelli, per il Signor nostro Gesu' Cristo e per l'amore dello Spirito, a combattere con me presso Dio per me nelle vostre preghiere, Romani 15:31 affinche' io sia liberato dagli increduli che sono nella Giudea, perche' il mio servizio per Gerusalemme sia accettevole ai santi, Romani 15:32 affinche', se piace a Dio, io venga con gioia da voi e sia ricreato insieme a voi. Romani 15:33 Ora il Dio della pace sia con tutti voi. Amen. Raccomandazioni, saluti ed esortazioni Romani 16:1 Or io vi raccomando Febe, nostra sorella, che e' diaconessa della chiesa che e' in Cencrea, Romani 16:2 affinche' l'accogliate nel Signore, come si conviene ai santi, assistendola in qualunque cosa avra' bisogno di voi, perche' ella ha prestato assistenza a molti e anche a me stesso. Romani 16:3 Salutate Priscilla ed Aquila miei compagni d'opera in Cristo Gesu', Romani 16:4 i quali hanno rischiato la loro testa per la mia vita; a loro non solo io, ma anche tutte le chiese dei gentili rendono grazie. Romani 16:5 Salutate anche la chiesa che e' in casa loro; salutate il mio caro Epeneto il quale e' la primizia dell'Acaia in Cristo. Romani 16:6 Salutate Maria, la quale si e' molto affaticata per noi. Romani 16:7 Salutate Andronico e Giunia, miei parenti e compagni di prigione, i quali sono segnalati fra gli apostoli, e anche sono stati in Cristo prima di me. Romani 16:8 Salutate Amplia, mio diletto nel Signore. Romani 16:9 Salutate Urbano, nostro compagno d'opera in Cristo, e il mio caro Stachi. Romani 16:10 Salutate Apelle, che e' approvato in Cristo. Salutate quelli della casa di Aristobulo. Romani 16:11 Salutate Erodione, mio parente. Salutate quelli della casa di Narcisso che sono nel Signore. Romani 16:12 Salutate Trifena e Trifosa, che si affaticano nel Signore. Salutate la cara Perside, che si e' molto affaticata nel Signore. Romani 16:13 Salutate Rufo, che e' eletto nel Signore, e sua madre che e' pure mia. Romani 16:14 Salutate Asincrito, Flegonte, Erma Patroba, Erme e i fratelli che sono con loro. Romani 16:15 Salutate Filologo, Giulia, Nereo e sua sorella Olimpa, e tutti i santi che sono con loro. Romani 16:16 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio; le chiese di Cristo vi salutano. Romani 16:17 Or io vi esorto, fratelli, a guardarvi da quelli che fomentano le divisioni e gli scandali contro la dottrina che avete appreso, e ritiratevi da loro; Romani 16:18 costoro infatti non servono il nostro Signore Gesu' Cristo ma il proprio ventre, e con dolce e lusinghevole parlare seducono i cuori dei semplici. Romani 16:19 La vostra ubbidienza infatti si e' divulgata fra tutti; io mi rallegro quindi per voi; or io desidero che siate savi nel bene e semplici nel male. Romani 16:20 Ora il Dio della pace schiaccera' presto Satana sotto i vostri piedi. La grazia del Signore nostro Gesu' Cristo sia con voi. Amen. Romani 16:21 Timoteo, mio compagno d'opera, Lucio, Giasone e Sosipatro, miei parenti, vi salutano. Romani 16:22 Io, Terzio, che ho scritto questa epistola, vi saluto nel Signore. Romani 16:23 Gaio, che ospita me e tutta la chiesa, vi saluta. Erasto, il tesoriere della citta' e il fratello Quarto vi salutano. Romani 16:24 La grazia del Signor nostro Gesu' Cristo sia con tutti voi. Amen. Romani 16:25 Or a colui che vi puo' raffermare secondo il mio evangelo e la predicazione di Gesu' Cristo, secondo la rivelazione del mistero celato per molti secoli addietro, Romani 16:26 e ora manifestato e rivelato fra tutte le genti mediante le Scritture profetiche, secondo il comandamento dell'eterno Dio, per indurli all'ubbidienza della fede. Romani 16:27 a Dio, unico sapiente, sia la gloria in eterno, per mezzo di Gesu' Cristo. Amen.1Corinzi 1:1-16:24 Indirizzo, saluti e ringraziamento 1Corinzi 1:1 Paolo, chiamato ad essere apostolo di Gesu' Cristo, per volonta' di Dio, e il fratello Sostene, 1Corinzi 1:2 alla chiesa di Dio che e' in Corinto ai santificati in Gesu' Cristo, chiamati ad essere santi, insieme a tutti quelli che in qualunque luogo invocano il nome di Gesu' Cristo, loro Signore e nostro: 1Corinzi 1:3 grazia e pace a voi da Dio nostro Padre e dal Signore Gesu' Cristo. 1Corinzi 1:4 Io rendo continuamente grazie per voi al mio Dio, a motivo della grazia di Dio che vi e' stata data in Cristo Gesu', 1Corinzi 1:5 perche' in lui siete stati arricchiti in ogni cosa, in ogni dono di parola e in ogni conoscenza, 1Corinzi 1:6 per la testimonianza di Cristo che e' stata confermata tra voi, 1Corinzi 1:7 cosi che non vi manca alcun dono mentre aspettate la manifestazione del Signor nostro Gesu' Cristo, 1Corinzi 1:8 il quale vi confermera' fino alla fine, affinche' siate irreprensibili nel giorno del nostro Signore Gesu' Cristo. 1Corinzi 1:9 Fedele e' Dio dal quale siete stati chiamati alla comunione del suo Figlio Gesu' Cristo, nostro Signore. I partiti nella chiesa di Corinto 1Corinzi 1:10 Ora, fratelli, vi esorto nel nome del nostro Signore Gesu' Cristo ad avere tutti un medesimo parlare e a non avere divisioni tra di voi, ma ad essere perfettamente uniti in un medesimo modo di pensare e di volere. 1Corinzi 1:11 Mi e' stato segnalato infatti a vostro riguardo, fratelli miei, da quelli della casa di Cloe, che vi sono contese fra voi. 1Corinzi 1:12 Or voglio dire questo, che ciascuno di voi dice: «Io sono di Paolo», «io di Apollo», «io di Cefa» ed «io di Cristo». 1Corinzi 1:13 Cristo e' forse diviso? Paolo e' stato forse crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? 1Corinzi 1:14 Ringrazio Dio che non ho battezzato alcuno di voi, ad eccezione di Crispo e Gaio, 1Corinzi 1:15 perche' nessuno dica che siete stati battezzati nel mio nome. 1Corinzi 1:16 Ho battezzato anche la famiglia di Stefana; per il resto non so se ho battezzato qualcun altro. La sapienza di Dio e la sapienza del mondo 1Corinzi 1:17 Cristo infatti non mi ha mandato a battezzare, ma ad evangelizzare, non pero' con sapienza di parola, affinche' la croce di Cristo non sia resa vana. 1Corinzi 1:18 Infatti il messaggio della croce e' follia per quelli che periscono, ma per noi che siamo salvati e' potenza di Dio. 1Corinzi 1:19 Sta scritto infatti: «Io faro' perire la sapienza dei savi e annullero' l'intelligenza degli intelligenti». 1Corinzi 1:20 Dov'e' il savio? Dov'e' lo scriba? Dov'e' il disputatore di questa eta'? Non ha forse Dio resa stolta la sapienza di questo mondo? 1Corinzi 1:21 Infatti, poiche' nella sapienza di Dio il mondo non ha conosciuto Dio per mezzo della propria sapienza, e' piaciuto a Dio di salvare quelli che credono mediante la follia della predicazione 1Corinzi 1:22 poiche' i Giudei chiedono un segno e i Greci cercano sapienza, 1Corinzi 1:23 ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che e' scandalo per i Giudei e follia per i Greci; 1Corinzi 1:24 ma a quelli che sono chiamati, sia Giudei che Greci, noi predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; 1Corinzi 1:25 poiche' la follia di Dio e' piu' savia degli uomini e la debolezza di Dio piu' forte degli uomini. 1Corinzi 1:26 Riguardate infatti la vostra vocazione, fratelli, poiche' non ci sono tra di voi molti savi secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili, 1Corinzi 1:27 ma Dio ha scelto le cose stolte del mondo per svergognare le savie; e Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; 1Corinzi 1:28 e Dio ha scelto le cose ignobili del mondo e le cose spregevoli e le cose che non sono per ridurre al niente quelle che sono, 1Corinzi 1:29 affinche' nessuna carne si glori alla sua presenza. 1Corinzi 1:30 Ora grazie a lui voi siete in Cristo Gesu', il quale da Dio e' stato fatto per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione, 1Corinzi 1:31 affinche', come sta scritto: «Chi si gloria, si glori nel Signore» Carattere delle predicazione di Paolo in Corinto 1Corinzi 2:1 Anch'io, fratelli, quando venni da voi, non venni con eccellenza di parola o di sapienza, annunziandovi la testimonianza di Dio, 1Corinzi 2:2 perche' mi ero proposto di non sapere fra voi altro, se non Gesu' Cristo e lui crocifisso. 1Corinzi 2:3 Cosi io sono stato presso di voi con debolezza, con timore e con gran tremore. 1Corinzi 2:4 La mia parola e la mia predicazione non consistettero in parole persuasive di umana sapienza, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 1Corinzi 2:5 affinche' la vostra fede non fosse fondata sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio. 1Corinzi 2:6 Or noi parliamo di sapienza fra gli uomini maturi, ma di una sapienza che non e' di questa eta' ne' dei dominatori di questa eta' che sono ridotti al nulla, 1Corinzi 2:7 ma parliamo della sapienza di Dio nascosta nel mistero, che Dio ha preordinato prima delle eta' per la nostra gloria, 1Corinzi 2:8 che nessuno dei dominatori di questa eta' ha conosciuta; perche', se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signore della gloria. 1Corinzi 2:9 Ma come sta scritto: «Le cose che occhio non ha visto e che orecchio non ha udito e che non sono salite in cuor d'uomo, sono quelle che Dio ha preparato per quelli che lo amano». 1Corinzi 2:10 Dio pero' le ha rivelate a noi per mezzo del suo Spirito, perche' lo Spirito investiga ogni cosa, anche le profondita' di Dio. 1Corinzi 2:11 Chi tra gli uomini, infatti conosce le cose dell'uomo, se non lo spirito dell'uomo che e' in lui? Cosi pure nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio. 1Corinzi 2:12 Ora noi non abbiamo ricevuto lo spirito del mondo, ma lo Spirito che viene da Dio, affinche' conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio. 1Corinzi 2:13 Di queste anche parliamo, non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito Santo, esprimendo cose spirituali con parole spirituali. 1Corinzi 2:14 Or l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perche' sono follia per lui, e non le puo' conoscere, poiche' si giudicano spiritualmente. 1Corinzi 2:15 Ma colui che e' spirituale giudica ogni cosa ed egli non e' giudicato da alcuno. 1Corinzi 2:16 Infatti chi ha conosciuto la mente del Signore per poterlo ammaestrare? Or noi abbiamo la mente di Cristo. La carnalita' causa di divisione 1Corinzi 3:1 Or io, fratelli, non ho potuto parlare a voi come a uomini spirituali, ma vi ho parlato come a dei carnali, come a bambini in Cristo. 1Corinzi 3:2 Vi ho dato da bere del latte, e non vi ho dato del cibo solido, perche' non eravate in grado di assimilarlo, anzi non lo siete neppure ora, perche' siete ancora carnali. 1Corinzi 3:3 Infatti, poiche' fra voi vi e' invidia, dispute e divisioni, non siete voi carnali e non camminate secondo l'uomo? 1Corinzi 3:4 Quando uno dice: «Io sono di Paolo», e un altro: «Io sono di Apollo», non siete voi carnali? 1Corinzi 3:5 Chi e' dunque Paolo e chi e' Apollo, se non ministri per mezzo dei quali voi avete creduto, e cio' secondo che il Signore ha dato a ciascuno? 1Corinzi 3:6 Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma Dio ha fatto crescere. 1Corinzi 3:7 Ora ne' chi pianta ne' chi annaffia e' cosa alcuna, ma e' Dio che fa crescere. 1Corinzi 3:8 Cosi colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno ricevera' il proprio premio secondo la sua fatica. 1Corinzi 3:9 Noi siamo infatti collaboratori di Dio; voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio. 1Corinzi 3:10 Secondo la grazia di Dio che mi e' stata data, come savio architetto io ho posto il fondamento, ed altri vi costruisce sopra; ora ciascuno stia attento come vi costruisce sopra, 1Corinzi 3:11 perche' nessuno puo' porre altro fondamento diverso da quello che e' stato posto, cioe' Gesu' Cristo. 1Corinzi 3:12 Ora, se uno costruisce sopra questo fondamento con oro, argento, pietre preziose, legno, fieno, stoppia, 1Corinzi 3:13 l'opera di ciascuno sara' manifestata, perche' il giorno la palesera'; poiche' sara' manifestata mediante il fuoco, e il fuoco provera' quale sia l'opera di ciascuno. 1Corinzi 3:14 Se l'opera che uno ha edificato sul fondamento resiste, egli ne ricevera' una ricompensa, 1Corinzi 3:15 ma se la sua opera e' arsa, egli ne subira' la perdita, nondimeno sara' salvato, ma come attraverso il fuoco. 1Corinzi 3:16 Non sapete voi che siete il tempio di Dio e che lo Spirito di Dio abita in voi? 1Corinzi 3:17 Se alcuno guasta il tempio di Dio, Dio guastera' lui, perche' il tempio di Dio, che siete voi, e' santo. 1Corinzi 3:18 Nessuno inganni se stesso, se qualcuno fra voi pensa di essere savio in questa eta', diventi stolto affinche' possa diventare savio. 1Corinzi 3:19 Infatti la sapienza di questo mondo e' follia presso Dio, poiche' sta scritto: «Egli e' colui che prende i savi nella loro astuzia»; 1Corinzi 3:20 e altrove: «Il Signore conosce i pensieri dei savi e sa che sono vani». 1Corinzi 3:21 Percio' nessuno si glori negli uomini, perche' ogni cosa e' vostra: 1Corinzi 3:22 Paolo, Apollo, Cefa, il mondo, la vita, la morte, le cose presenti e le cose future; tutte le cose sono vostre. 1Corinzi 3:23 E voi siete di Cristo e Cristo e' di Dio. Ministri e amministratori 1Corinzi 4:1 Cosi l'uomo ci consideri come ministri di Cristo e amministratori dei misteri di Dio. 1Corinzi 4:2 Ma del resto dagli amministratori si richiede che ciascuno sia trovato fedele. 1Corinzi 4:3 Ora a me importa ben poco di essere giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi non giudico neppure me stesso. 1Corinzi 4:4 Non sono infatti consapevole di colpa alcuna; non per questo sono pero' giustificato, ma colui che mi giudica e' il Signore. 1Corinzi 4:5 Percio' non giudicate nulla prima del tempo, finche' sia venuto il Signore, il quale mettera' in luce le cose occulte delle tenebre e manifestera' i consigli dei cuori; e allora ciascuno avra' la sua lode da Dio. Vanagloria dei Corinzi; umilta' ed autorita' dell'apostolo 1Corinzi 4:6 Ora, fratelli, per amore vostro, io ho applicato queste cose a me e ad Apollo, affinche' per mezzo di noi impariate a non andare al di la' di cio' che e' scritto, per non gonfiarvi l'un per l'altro a danno di terzi. 1Corinzi 4:7 Che cosa infatti ti rende diverso? Che cosa hai tu che non l'abbia ricevuto? E se l'hai ricevuto, perche' ti glori come se non l'avessi ricevuto? 1Corinzi 4:8 Gia' siete sazi, gia' vi siete arricchiti, gia' siete diventati re senza di noi, e magari foste diventati re, affinche' noi pure regnassimo con voi. 1Corinzi 4:9 Perche' io ritengo che Dio ha designato noi apostoli come gli ultimi di tutti, come uomini condannati a morte, poiche' siamo stati fatti un pubblico spettacolo al mondo, agli angeli e agli uomini. 1Corinzi 4:10 Noi siamo stolti per Cristo, ma voi siete savi in Cristo; noi siamo deboli ma voi forti; voi siete onorati, ma noi disprezzati. 1Corinzi 4:11 Fino ad ora noi soffriamo la fame, la sete e la nudita'; siamo schiaffeggiati e non abbiamo alcuna fissa dimora, 1Corinzi 4:12 e ci affatichiamo, lavorando con le nostre mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; 1Corinzi 4:13 vituperati, esortiamo, siamo diventati come la spazzatura del mondo e come la lordura di tutti fino ad ora. 1Corinzi 4:14 Non scrivo queste cose per farvi vergognare, ma vi ammonisco come miei cari figli. 1Corinzi 4:15 Perche' anche se aveste diecimila educatori in Cristo, non avreste pero' molti padri, poiche' io vi ho generato in Cristo Gesu', mediante l'evangelo. 1Corinzi 4:16 Vi esorto dunque a divenire miei imitatori. 1Corinzi 4:17 Per questa ragione vi ho mandato Timoteo, che e' mio figlio diletto e fedele nel Signore, che vi ricordera' quali sono le mie vie in Cristo e come insegno dappertutto in ogni chiesa. 1Corinzi 4:18 Or alcuni si sono gonfiati, come se non dovessi piu' venire da voi; 1Corinzi 4:19 ma verro' presto da voi, se piace al Signore, e conoscero' non il parlare, ma la potenza di coloro che si sono gonfiati, 1Corinzi 4:20 perche' il regno di Dio non consiste in parole, ma in potenza. 1Corinzi 4:21 Che volete? Che venga da voi con la verga, oppure con amore e con spirito di mansuetudine? Il fornicatore castigato a ravvedimento 1Corinzi 5:1 Si ode dappertutto dire che tra di voi vi e' fornicazione, e una tale fornicazione che non e' neppure nominata fra i gentili, cioe' che uno tiene con se' la moglie del padre. 1Corinzi 5:2 E vi siete addirittura gonfiati e non avete piuttosto fatto cordoglio, affinche' colui che ha commesso una tale azione fosse tolto di mezzo a voi. 1Corinzi 5:3 Ora io, assente nel corpo ma presente nello spirito, ho gia' giudicato, come se fossi presente, colui che ha commesso cio'. 1Corinzi 5:4 Nel nome del nostro Signore Gesu' Cristo, essendo riuniti assieme voi e il mio spirito, con il potere del Signor nostro Gesu' Cristo 1Corinzi 5:5 ho deciso che quel tale sia dato in mano di Satana a perdizione della carne, affinche' lo spirito sia salvato nel giorno del Signor Gesu'. 1Corinzi 5:6 Il vostro vanto non e' buono. Non sapete che un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta? 1Corinzi 5:7 Togliete via dunque il vecchio lievito affinche' siate una nuova pasta, come ben siete senza lievito; la nostra pasqua infatti, cioe' Cristo, e' stata immolata per noi. 1Corinzi 5:8 Celebriamo percio' la festa non con vecchio lievito, ne' con lievito di malvagita' e di malizia, ma con azzimi di sincerita' e di verita'. 1Corinzi 5:9 Vi ho scritto nella mia epistola di non immischiarvi con i fornicatori, 1Corinzi 5:10 ma non intendevo affatto con i fornicatori di questo mondo, o con gli avari, o con i ladri, o con gli idolatri, perche' altrimenti dovreste uscire dal mondo. 1Corinzi 5:11 Ma ora vi ho scritto di non mescolarvi con chi, facendosi chiamare fratello, sia un fornicatore, o un avaro o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un ladro; con un tale non dovete neppure mangiare. 1Corinzi 5:12 Tocca forse a me giudicare quelli di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? 1Corinzi 5:13 Ora e' Dio che giudica quelli di fuori. Percio' togliete il malvagio di mezzo a voi. Censura delle liti fra i fratelli 1Corinzi 6:1 C'e' qualcuno di voi che, quando ha una questione contro un altro, osa farlo giudicare dagli ingiusti invece che dai santi? 1Corinzi 6:2 Non sapete voi che i santi giudicheranno il mondo? E se il mondo e' giudicato da voi, siete voi indegni di giudicare dei piccoli problemi? 1Corinzi 6:3 Non sapete voi che noi giudicheremo gli angeli? Quanto piu' possiamo giudicare le cose di questa vita! 1Corinzi 6:4 Se avete dunque delle cause giudiziarie per cose di questa vita, stabilite come giudici quelli che nella chiesa sono i meno stimati. 1Corinzi 6:5 Dico questo per farvi vergogna. Cosi, non c'e' tra voi neppure un savio, che nel vostro mezzo sia capace di pronunciare un giudizio tra i suoi fratelli? 1Corinzi 6:6 Il fratello invece chiama in giudizio il fratello, e cio' davanti agli infedeli. 1Corinzi 6:7 e' certamente gia' un male che abbiate tra di voi delle cause gli uni contro gli altri. Perche' non subite piuttosto un torto? Perche' non vi lasciate piuttosto defraudare? 1Corinzi 6:8 Voi invece fate torto e defraudate, e questo nei confronti dei fratelli. 1Corinzi 6:9 Non sapete voi che gli ingiusti non erediteranno il regno di Dio? Non v'ingannate: ne' i fornicatori, ne' gli idolatri, ne' gli adulteri, ne' gli effeminati, ne' gli omosessuali, 1Corinzi 6:10 ne' i ladri, ne' gli avari, ne' gli ubriaconi, ne' gli oltraggiatori, ne' i rapinatori erediteranno il regno di Dio. 1Corinzi 6:11 Or tali eravate gia' alcuni di voi; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signore Gesu' e mediante lo Spirito del nostro Dio. I nostri corpi sono membra di Cristo 1Corinzi 6:12 Ogni cosa mi e' lecita, ma non ogni cosa e' vantaggiosa; ogni cosa mi e' lecita, ma non mi lascero' dominare da cosa alcuna. 1Corinzi 6:13 Le vivande sono per il ventre e il ventre per le vivande, Dio distruggera' queste e quello; il corpo pero' non e' per la fornicazione, bensi per il Signore, e il Signore per il corpo. 1Corinzi 6:14 Ora Dio, come ha risuscitato il Signore, cosi risuscitera' anche noi con la sua potenza. 1Corinzi 6:15 Non sapete voi che i vostri corpi sono membra di Cristo? Prendero' io dunque le membra di Cristo, per farne le membra di una prostituta? Cosi non sia. 1Corinzi 6:16 Non sapete voi che chi si unisce ad una prostituta forma uno stesso corpo con lei? «I due infatti», dice il Signore, «diventeranno una stessa carne». 1Corinzi 6:17 Ma chi si unisce al Signore e' uno stesso spirito con lui. 1Corinzi 6:18 Fuggite la fornicazione. Qualunque altro peccato che l'uomo commetta e' fuori del corpo, ma chi commette fornicazione pecca contro il suo proprio corpo. 1Corinzi 6:19 Non sapete che il vostro corpo e' il tempio dello Spirito Santo che e' in voi, il quale voi avete da Dio, e che voi non appartenete a voi stessi? 1Corinzi 6:20 Infatti siete stati comprati a caro prezzo, glorificate dunque Dio nel vostro corpo e nel vostro spirito, che appartengono a Dio. Risposta alle domande dei Corinzi sul matrimonio 1Corinzi 7:1 Ora, riguardo alle cose di cui mi avete scritto, sarebbe bene per l'uomo non toccare donna. 1Corinzi 7:2 Ma, a motivo della fornicazione, ogni uomo abbia la propria moglie e ogni donna il proprio marito. 1Corinzi 7:3 Il marito renda alla moglie il dovere coniugale, e ugualmente la moglie al marito. 1Corinzi 7:4 La moglie non ha potesta' sul proprio corpo, ma il marito; nello stesso modo anche il marito non ha potesta' sul proprio corpo, ma la moglie. 1Corinzi 7:5 Non privatevi l'uno dell'altro, se non di comune accordo per un tempo, per dedicarvi al digiuno e alla preghiera, poi di nuovo tornate a stare insieme, affinche' Satana non vi tenti a causa della vostra mancanza di autocontrollo. 1Corinzi 7:6 Or io dico questo per concessione, non per comandamento 1Corinzi 7:7 perche' vorrei che tutti gli uomini fossero come me, ma ciascuno ha il proprio dono da Dio, chi in un modo, chi in un altro. 1Corinzi 7:8 Or a quelli che non sono sposati e alle vedove dico che e' bene per loro che se ne stiano come sto anch'io, 1Corinzi 7:9 ma se non hanno autocontrollo, si sposino, perche' e' meglio sposarsi che ardere. 1Corinzi 7:10 Agli sposati invece ordino, non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito, 1Corinzi 7:11 e qualora si separasse, rimanga senza maritarsi, o si riconcili col marito. E il marito non mandi via la moglie. 1Corinzi 7:12 Ma agli altri dico io, non il Signore: se un fratello ha una moglie non credente, e questa acconsente di abitare con lui, non la mandi via. 1Corinzi 7:13 Anche la donna che ha un marito non credente, se questi acconsente di abitare con lei, non lo mandi via, 1Corinzi 7:14 perche' il marito non credente e' santificato nella moglie, e la moglie non credente e' santificata nel marito, altrimenti i vostri figli sarebbero immondi; ora invece sono santi. 1Corinzi 7:15 Se il non credente si separa, si separi pure; in tal caso il fratello o la sorella non sono piu' obbligati; ma Dio ci ha chiamati alla pace. 1Corinzi 7:16 Infatti che ne sai tu, moglie, se salverai il marito? Ovvero che ne sai tu, marito, se salverai la moglie? 1Corinzi 7:17 Negli altri casi, ciascuno continui a vivere nella condizione che Dio gli ha assegnato e come il Signore lo ha chiamato, e cosi ordino in tutte le chiese. 1Corinzi 7:18 Qualcuno e' stato chiamato quando era circonciso? Non diventi incirconciso; qualcuno e' stato chiamato quando era incirconciso? Non si faccia circoncidere. 1Corinzi 7:19 La circoncisione, e' nulla e l'incirconcisione e' nulla; ma quel che importa e' l'osservanza dei comandamenti di Dio. 1Corinzi 7:20 Ciascuno rimanga nella condizione nella quale e' stato chiamato. 1Corinzi 7:21 Sei tu stato chiamato quando eri schiavo? Non ti affliggere; se pero' puoi divenire libero, e' meglio che lo fai. 1Corinzi 7:22 Perche' chi e' chiamato nel Signore da schiavo e' un liberto del Signore; parimenti anche colui che e' chiamato da libero, e' schiavo di Cristo. 1Corinzi 7:23 Voi siete stati comprati a prezzo, non diventate schiavi degli uomini. 1Corinzi 7:24 Fratelli, ognuno rimanga presso Dio nella condizione in cui e' stato chiamato. 1Corinzi 7:25 Or riguardo alle vergini, non ho alcun comando dal Signore, ma do un parere come avendo ottenuto misericordia dal Signore per essere fedele. 1Corinzi 7:26 A motivo della imminente avversita', ritengo dunque che sia bene per un uomo di rimanere cosi. 1Corinzi 7:27 Sei legato ad una moglie? Non cercare di esserne sciolto. Sei sciolto da una moglie? Non cercare moglie. 1Corinzi 7:28 Tuttavia, anche se prendi moglie, tu non pecchi; e se una vergine si marita, non pecca; ma tali persone avranno tribolazione nella carne; ora io vorrei risparmiarvi cio'. 1Corinzi 7:29 Ma questo vi dico, fratelli, che il tempo e' ormai abbreviato; cosi d'ora in avanti anche quelli che hanno moglie, siano come se non l'avessero; 1Corinzi 7:30 e quelli che piangono, come se non piangessero; e quelli che si rallegrano, come se non si rallegrassero; e quelli che comprano, come se non possedessero; 1Corinzi 7:31 e quelli che usano di questo mondo, come se non ne usassero, perche' la forma attuale di questo mondo passa. 1Corinzi 7:32 Or io desidero che voi siate senza sollecitudine. Chi non e' sposato, si preoccupa delle cose del Signore, come possa piacere al Signore; 1Corinzi 7:33 ma chi e' sposato si preoccupa delle cose del mondo, come possa piacere alla moglie. 1Corinzi 7:34 Vi e' differenza tra la donna sposata e la vergine; quella che non e' sposata, si preoccupa delle cose del Signore per essere santa nel corpo e nello spirito, ma la sposata si preoccupa delle cose del mondo, del come possa piacere al marito. 1Corinzi 7:35 Ora dico questo per il vostro vantaggio, non per tendervi un laccio, ma per indirizzarvi a cio' che e' decoroso e perche' possiate darvi assiduamente al Signore senza esserne distratti. 1Corinzi 7:36 Ma, se alcuno pensa di fare cosa sconveniente verso la propria figlia vergine se essa oltrepassa il fiore dell'eta', e che cosi bisogna fare, faccia cio' che vuole; egli non pecca; la dia a marito. 1Corinzi 7:37 Ma chi sta fermo nel suo cuore senza sottostare ad alcuna costrizione, ma e' padrone della sua volonta' ed ha determinato questo nel cuor suo, di conservare cioe' la sua figlia vergine, fa bene. 1Corinzi 7:38 Percio', chi da' la sua propria figlia a marito fa bene e chi non la da' a marito fa meglio. 1Corinzi 7:39 La moglie e' vincolata per legge per tutto il tempo che vive suo marito; ma se il marito muore, essa e' libera di maritarsi a chi vuole, purche' nel Signore. 1Corinzi 7:40 Tuttavia, secondo il mio avviso, essa sara' piu' felice se rimane cosi, or penso di avere anch'io lo Spirito di Dio. Risposta alle domande dei Corinzi sulle carni sacrificate agli idoli 1Corinzi 8:1 Ora, riguardo alle cose sacrificate agli idoli, noi sappiamo che tutti abbiamo conoscenza; la conoscenza gonfia, ma l'amore edifica. 1Corinzi 8:2 Ora, se uno pensa di sapere qualche cosa, non sa ancora nulla di come egli dovrebbe sapere. 1Corinzi 8:3 Ma se uno ama Dio, egli e' da lui conosciuto. 1Corinzi 8:4 Percio' quanto al mangiare le cose sacrificate agli idoli, noi sappiamo che l'idolo non e' nulla nel mondo, e che non vi e' alcun altro Dio, se non uno solo. 1Corinzi 8:5 E infatti, anche se vi sono i cosiddetti de'i sia in cielo che in terra (come vi sono molti de'i e molti signori), 1Corinzi 8:6 per noi c'e' un solo Dio, il Padre dal quale sono tutte le cose e noi in lui; e un solo Signore, Gesu' Cristo, per mezzo del quale sono tutte le cose, e noi esistiamo per mezzo di lui. 1Corinzi 8:7 Ma la conoscenza non e' in tutti; anzi alcuni, avendo finora consapevolezza dell'idolo, mangiano come di una cosa sacrificata all'idolo; e la loro coscienza, essendo debole, ne e' contaminata. 1Corinzi 8:8 Ora un cibo non ci rende graditi a Dio; se mangiamo, non abbiamo nulla di piu', e se non mangiamo, non abbiamo nulla di meno. 1Corinzi 8:9 Badate pero' che questa vostra liberta' non divenga un intoppo per i deboli. 1Corinzi 8:10 Perche' se qualcuno vede te, che hai conoscenza, seduto a tavola in un tempio di idoli, la coscienza di lui, che e' debole, non sara' forse incoraggiata a mangiare le cose sacrificate agli idoli? 1Corinzi 8:11 E cosi, a causa della tua conoscenza perira' il fratello debole, per il quale Cristo e' morto. 1Corinzi 8:12 Ora, peccando cosi contro i fratelli e ferendo la loro coscienza debole, voi peccate contro Cristo. 1Corinzi 8:13 Percio', se un cibo scandalizza il mio fratello, non mangero' mai piu' carne, per non scandalizzare il mio fratello, Liberta' e diritti dell'apostolo 1Corinzi 9:1 Non sono io apostolo? Non sono io libero? Non ho io veduto Gesu' Cristo, il nostro Signore? Non siete voi la mia opera nel Signore? 1Corinzi 9:2 Se non sono apostolo per gli altri, lo sono almeno per voi, poiche' voi siete il sigillo del mio apostolato nel Signore. 1Corinzi 9:3 Questa e' la mia difesa nei confronti di coloro che fanno inchieste a mio riguardo. 1Corinzi 9:4 Non abbiamo noi il diritto di mangiare e di bere? 1Corinzi 9:5 Non abbiamo noi il diritto di condurre attorno una moglie, che sia una sorella in fede, come fanno anche gli altri apostoli, i fratelli del Signore e Cefa? 1Corinzi 9:6 O soltanto io e Barnaba non abbiamo il diritto di non lavorare? 1Corinzi 9:7 Chi mai va alla guerra a proprie spese? Chi pianta una vigna e non ne mangia il frutto? O chi si prende cura di un gregge e non mangia del latte del gregge? 1Corinzi 9:8 Dico queste cose secondo l'uomo? Non dice queste cose anche la legge? 1Corinzi 9:9 Nella legge di Mose' infatti sta scritto: «Non mettere la museruola al bue che trebbia». Si da' forse Dio pensiero dei buoi? 1Corinzi 9:10 Ovvero, dice tutto questo per noi? Certo queste cose sono scritte per noi, perche' chi ara deve arare con speranza, e chi trebbia deve trebbiare con la speranza di avere cio' che spera. 1Corinzi 9:11 Se abbiamo seminato fra voi le cose spirituali, e' forse gran cosa se mietiamo i vostri beni materiali? 1Corinzi 9:12 Se gli altri hanno tale diritto su di voi, non l'avremmo noi molto di piu'? Noi pero' non ci serviamo di questo diritto, ma sopportiamo ogni cosa per non porre alcun ostacolo all'evangelo di Cristo. 1Corinzi 9:13 Non sapete voi che quelli che fanno il servizio sacro mangiano delle cose del tempio, e quelli che servono all'altare hanno parte dei beni dell'altare? 1Corinzi 9:14 Cosi pure il Signore ha ordinato che coloro che annunziano l'evangelo, vivano dell'evangelo. Disinteresse e vanto di Paolo; l'atleta cristiano 1Corinzi 9:15 Ma io non ho fatto alcun uso di queste cose ne' ve ne scrivo, affinche' si faccia cosi con me, perche' e' meglio per me morire, piuttosto che qualcuno renda vano il mio vanto. 1Corinzi 9:16 Infatti, se io predico l'evangelo, non ho nulla da gloriarmi, poiche' e' una necessita' che mi e' imposta; e guai a me se non predico l'evangelo! 1Corinzi 9:17 Se percio' lo faccio volontariamente, ne ho ricompensa; ma se lo faccio contro voglia, rimane sempre un incarico che mi e' stato affidato. 1Corinzi 9:18 Qual e' dunque il mio premio? Questo: che predicando l'evangelo, io posso offrire l'evangelo di Cristo gratuitamente, per non abusare del mio diritto nell'evangelo. 1Corinzi 9:19 Infatti, pur essendo libero da tutti, mi sono fatto servo di tutti, per guadagnarne il maggior numero. 1Corinzi 9:20 Mi sono cosi fatto Giudeo con i Giudei, per guadagnare i Giudei; mi sono fatto come uno che e' sotto la legge con coloro che sono sotto la legge, per guadagnare quelli che sono sotto la legge; 1Corinzi 9:21 tra quanti sono senza legge, mi sono fatto come se fossi senza la legge (benche' non sia senza la legge di Dio, anzi sotto la legge di Cristo), per guadagnare quanti sono senza la legge. 1Corinzi 9:22 Mi sono fatto debole con i deboli, per guadagnare i deboli; mi sono fatto tutto a tutti, per poterne salvare in qualche modo alcuni. 1Corinzi 9:23 Or io faccio questo per l'evangelo, affinche' ne sia partecipe anch'io. 1Corinzi 9:24 Non sapete voi che quelli che corrono nello stadio, corrono bensi tutti, ma uno solo ne conquista il premio? Correte in modo da conquistarlo. 1Corinzi 9:25 Ora, chiunque compete nelle gare si auto-controlla in ogni cosa; e quei tali fanno cio' per ricevere una corona corruttibile, ma noi dobbiamo farlo per riceverne una incorruttibile. 1Corinzi 9:26 Io dunque corro, ma non in modo incerto; cosi combatto, ma non come battendo l'aria; 1Corinzi 9:27 anzi disciplino il mio corpo e lo riduco in servitu' perche', dopo aver predicato agli altri, non sia io stesso riprovato. Non tentiamo Dio come fece Israele 1Corinzi 10:1 Ora, fratelli, non voglio che ignoriate che i nostri padri furono tutti sotto la nuvola e tutti passarono attraverso il mare, 1Corinzi 10:2 tutti furono battezzati per Mose' nella nuvola e nel mare, 1Corinzi 10:3 tutti mangiarono il medesimo cibo spirituale, 1Corinzi 10:4 e tutti bevvero la medesima bevanda spirituale, perche' bevevano dalla roccia spirituale che li seguiva; or quella roccia era Cristo. 1Corinzi 10:5 Ma Dio non gradi la maggior parte di loro; infatti furono abbattuti nel deserto, 1Corinzi 10:6 Or queste cose avvennero come esempi per noi, affinche' non desideriamo cose malvagie come essi fecero, 1Corinzi 10:7 e affinche' non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo quanto sta scritto: «Il popolo si sedette per mangiare e per bere, e poi si alzo' per divertirsi». 1Corinzi 10:8 E non fornichiamo, come alcuni di loro fornicarono, per cui ne caddero in un giorno ventitremila. 1Corinzi 10:9 E non tentiamo Cristo, come alcuni di loro lo tentarono, per cui perirono per mezzo dei serpenti, 1Corinzi 10:10 E non mormorate, come alcuni di loro mormorarono, per cui perirono per mezzo del distruttore. 1Corinzi 10:11 Or tutte queste cose avvennero loro come esempio, e sono scritte per nostro avvertimento, per noi, che ci troviamo alla fine delle eta'. 1Corinzi 10:12 Percio', chi pensa di stare in piedi, guardi di non cadere. 1Corinzi 10:13 Nessuna tentazione vi ha finora colti se non umana; or Dio e' fedele e non permettera' che siate tentati oltre le vostre forze, ma con la tentazione vi dara' anche la via d'uscita, affinche' la possiate sostenere. L'idolatria e' culto ai de'moni 1Corinzi 10:14 Percio', miei cari, fuggite dall'idolatria. 1Corinzi 10:15 Io parlo come a persone intelligenti; giudicate voi cio' che dico: 1Corinzi 10:16 il calice della benedizione, che noi benediciamo, non e' forse partecipazione con il sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non e' forse partecipazione con il corpo di Cristo? 1Corinzi 10:17 Poiche' vi e' un solo pane e noi, sebbene in molti, siamo un solo corpo, poiche' tutti partecipiamo dell'unico pane. 1Corinzi 10:18 Guardate Israele secondo la carne: quelli che mangiano i sacrifici non hanno essi parte dell'altare? 1Corinzi 10:19 Che dico dunque? Che l'idolo sia qualche cosa? O che cio' che e' sacrificato agli idoli sia qualche cosa? 1Corinzi 10:20 No, ma dico che le cose che i gentili sacrificano, le sacrificano ai de'moni e non a Dio; or io non voglio che voi abbiate parte con i de'moni. 1Corinzi 10:21 Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei de'moni, voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei de'moni. 1Corinzi 10:22 Vogliamo noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi piu' forti di lui? Liberta' nell'amore 1Corinzi 10:23 Ogni cosa mi e' lecita, ma non ogni cosa e' vantaggiosa, ogni cosa mi e' lecita, ma non ogni cosa edifica. 1Corinzi 10:24 Nessuno cerchi il proprio interesse, ma ciascuno cerchi quello altrui. 1Corinzi 10:25 Mangiate di tutto cio' che si vende al macello senza fare alcuna domanda per motivo di coscienza, 1Corinzi 10:26 perche' «la terra e tutto cio' che essa contiene e' del Signore», 1Corinzi 10:27 Se qualche non credente vi invita e volete andarvi, mangiate di tutto cio' che vi e' posto davanti senza fare alcuna domanda per motivo di coscienza. 1Corinzi 10:28 Ma se qualcuno vi dice: «Questo fa parte delle cose sacrificate agli idoli», non ne mangiate, per riguardo a colui che vi ha avvertito e per motivo di coscienza, perche' «la terra e tutto cio' che essa contiene e' del Signore». 1Corinzi 10:29 Or mi riferisco non alla tua coscienza, ma a quella dell'altro. Per qual motivo infatti sarebbe la mia liberta' giudicata dalla coscienza di un altro? 1Corinzi 10:30 Ma se prendo parte alle vivande con gratitudine, perche' sarei biasimato per cio' di cui rendo grazie? 1Corinzi 10:31 Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun'altra cosa, fate tutte le cose alla gloria di Dio. 1Corinzi 10:32 Non date motivo di scandalo ne' ai Giudei, ne' ai Greci, ne' alla chiesa di Dio; 1Corinzi 10:33 come io stesso mi sforzo di essere gradito a tutti in ogni cosa, non cercando il mio proprio vantaggio ma quello di molti, affinche' siano salvati. 1Corinzi 11:1 Siate miei imitatori, come anch'io lo sono di Cristo. Contegno della donna nella chiesa 1Corinzi 11:2 Or vi lodo, fratelli, perche' vi ricordate di tutte le cose che provengono da me, e perche' ritenete gli ordinamenti, come ve li ho trasmessi. 1Corinzi 11:3 Voglio pero' che sappiate che il capo di ogni uomo e' Cristo, il capo della donna e' l'uomo e il capo di Cristo e' Dio. 1Corinzi 11:4 Ogni uomo, che prega o profetizza col capo coperto, fa vergogna al suo capo. 1Corinzi 11:5 Ma ogni donna, che prega o profetizza col capo scoperto, fa vergogna al suo capo perche' e' la stessa cosa che se fosse rasa. 1Corinzi 11:6 Ora se la donna non si copre, si faccia pure tagliare i capelli; ma se e' una cosa vergognosa per la donna farsi tagliare i capelli o rasare, si copra il capo. 1Corinzi 11:7 L'uomo invece non deve coprirsi il capo, perche' e' l'immagine e la gloria di Dio; ma la donna e' la gloria dell'uomo, 1Corinzi 11:8 perche' l'uomo non e' dalla donna, ma la donna dall'uomo, 1Corinzi 11:9 anche perche' l'uomo non fu creato per la donna, ma la donna per l'uomo. 1Corinzi 11:10 Percio' la donna deve avere sul capo un segno di autorita', a motivo degli angeli. 1Corinzi 11:11 Nondimeno, ne' l'uomo e' senza la donna, ne' la donna senza l'uomo, nel Signore, 1Corinzi 11:12 perche' come la donna proviene dall'uomo, cosi anche l'uomo nasce per mezzo della donna, e ogni cosa e' da Dio. 1Corinzi 11:13 Giudicate fra voi stessi. e' conveniente che la donna preghi Dio senza essere coperta? 1Corinzi 11:14 La natura stessa non vi insegna che e' un disonore per l'uomo portare la chioma? 1Corinzi 11:15 Se invece la donna porta la chioma, cio' e' per lei un onore, poiche' la chioma le e' stata data per copertura. 1Corinzi 11:16 Ora se alcuno vuol essere contenzioso, noi non abbiamo una tale usanza e neppure le chiese di Dio. Disordini introdottisi nelle agapi; modo di celebrare la santa Cena 1Corinzi 11:17 Ora in quello che vi ordino, io non vi lodo, perche' vi riunite non per il meglio, ma per il peggio, 1Corinzi 11:18 prima di tutto, perche' sento dire che quando vi riunite in assemblea vi sono fra voi delle divisioni; e in parte lo credo. 1Corinzi 11:19 e' necessario infatti che vi siano anche delle fazioni tra voi, affinche' siano manifestati tra voi quelli che sono approvati. 1Corinzi 11:20 Quando dunque vi riunite insieme, quello che fate non e' mangiare la cena del Signore, 1Corinzi 11:21 perche' nel mangiare ciascuno prende prima la propria cena; e uno ha fame e l'altro e' ubriaco. 1Corinzi 11:22 Ora non avete delle case per mangiare e bere? O disprezzate la chiesa di Dio e fate vergognare quelli che non hanno nulla? Che vi diro'? Vi lodero'? In questo non vi lodo. 1Corinzi 11:23 Poiche' io ho ricevuto dal Signore cio' che vi ho anche trasmesso: che il Signore Gesu', nella notte in cui fu tradito, prese del pane, 1Corinzi 11:24 e, dopo aver reso grazie, lo spezzo' e disse: «Prendete, mangiate; questo e' il mio corpo che e' spezzato per voi; fate questo in memoria di me». 1Corinzi 11:25 Parimenti, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: «Questo calice e' il nuovo patto nel mio sangue; fate questo ogni volta che ne bevete in memoria di me». 1Corinzi 11:26 Poiche' ogni volta che mangiate di questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finche' egli venga. 1Corinzi 11:27 Percio' chiunque mangia di questo pane o beve del calice del Signore indegnamente, sara' colpevole del corpo e del sangue del Signore. 1Corinzi 11:28 Ora ognuno esamini se stesso, e cosi mangi del pane e beva del calice, 1Corinzi 11:29 poiche' chi ne mangia e beve indegnamente, mangia e beve un giudizio contro se stesso, non discernendo il corpo del Signore. 1Corinzi 11:30 Per questa ragione fra voi vi sono molti infermi e malati, e molti muoiono. 1Corinzi 11:31 Perche' se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati. 1Corinzi 11:32 Ma quando siamo giudicati, siamo corretti dal Signore, affinche' non siamo condannati col mondo. 1Corinzi 11:33 Pertanto, fratelli miei, riunendovi per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri. 1Corinzi 11:34 E se qualcuno ha fame, mangi a casa, affinche' non vi riuniate per attirarvi un giudizio. Or quanto alle altre cose le Sistemero' quando verro'. Diversita' dei doni spirituali 1Corinzi 12:1 Ora, fratelli, non voglio che siate nell'ignoranza riguardo ai doni spirituali. 1Corinzi 12:2 Voi sapete che quando eravate gentili, eravate trascinati dietro gli idoli muti, dietro l'impulso del momento. 1Corinzi 12:3 Percio' vi faccio sapere che nessuno parlando per lo Spirito di Dio, dice: «Gesu' e' anatema», e che altresi nessuno puo' dire: «Gesu' e' il Signore», se non per lo Spirito Santo. 1Corinzi 12:4 Or vi sono diversita' di doni, ma non vi e' che un medesimo Spirito, 1Corinzi 12:5 Vi sono anche diversita' di ministeri, ma non vi e' che un medesimo Signore. 1Corinzi 12:6 Vi sono parimenti diversita' di operazioni, ma non vi e' che un medesimo Dio, il quale opera tutte le cose in tutti. 1Corinzi 12:7 Or a ciascuno e' data la manifestazione dello Spirito per l'utilita' comune. 1Corinzi 12:8 A uno infatti e' data, per mezzo dello Spirito, parola di sapienza; a un altro, secondo il medesimo Spirito, parola di conoscenza; 1Corinzi 12:9 a un altro fede, dal medesimo Spirito a un altro doni di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro potere di compiere potenti operazioni; a un altro profezia; a un altro discernimento degli spiriti; 1Corinzi 12:10 a un altro diversita' di lingue, a un altro l'interpretazione delle lingue. 1Corinzi 12:11 Or tutte queste cose le opera quell'unico e medesimo Spirito, che distribuisce i suoi doni a ciascuno in particolare come vuole. L'unita' del corpo nella diversita' delle membra 1Corinzi 12:12 Come infatti il corpo e' uno, ma ha molte membra, e tutte le membra di quell'unico corpo, pur essendo molte, formano un solo corpo, cosi e' anche Cristo. 1Corinzi 12:13 Ora noi tutti siamo stati battezzati in uno Spirito nel medesimo corpo, sia Giudei che Greci, sia schiavi che liberi, e siamo stati tutti abbeverati in un medesimo Spirito. 1Corinzi 12:14 Infatti anche il corpo non e' un sol membro, ma molte. 1Corinzi 12:15 Se il piede dicesse: «Perche' non sono mano io non sono parte del corpo», non per questo non sarebbe parte del corpo. 1Corinzi 12:16 E se l'orecchio dicesse: «Perche' non sono occhio, io non sono parte del corpo», non per questo non sarebbe parte del corpo. 1Corinzi 12:17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato? 1Corinzi 12:18 Ma ora Dio ha posto ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 1Corinzi 12:19 Ma se tutte le membra fossero un solo membro, dove sarebbe il corpo? 1Corinzi 12:20 Ci sono invece molte membra, ma vi e' un solo corpo. 1Corinzi 12:21 E l'occhio non puo' dire alla mano: «Io non ho bisogno di te»; ne' parimenti il capo puo' dire ai piedi: «Io non ho bisogno di voi». 1Corinzi 12:22 Anzi, le membra del corpo che sembrano essere le piu' deboli, sono molto piu' necessarie delle altre; 1Corinzi 12:23 e quelle che stimiamo essere le meno onorevoli del corpo, le circondiamo di maggior onore; e le nostre parti indecorose sono circondate di maggior decoro; 1Corinzi 12:24 ma le nostre parti decorose non ne hanno bisogno. Percio' Dio ha composto il corpo, dando maggiore onore alla parte che ne mancava, 1Corinzi 12:25 affinche' non vi fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero tutte una medesima cura le une per le altre. 1Corinzi 12:26 E se un membro soffre, tutte le membra soffrono; mentre se un membro e' onorato, tutte le membra ne gioiscono insieme. 1Corinzi 12:27 Or voi siete il corpo di Cristo e sue membra, ciascuno per parte sua. 1Corinzi 12:28 E Dio ne ha costituiti alcuni nella chiesa in primo luogo come apostoli, in secondo luogo come profeti, in terzo luogo come dottori; poi ha ordinato le potenti operazioni; quindi i doni di guarigione, i doni di assistenza e di governo e la diversita' di lingue. 1Corinzi 12:29 Sono forse tutti apostoli? Tutti profeti? Tutti dottori? 1Corinzi 12:30 Hanno tutti il dono di potenti operazioni? Hanno tutti i doni di guarigioni? Parlano tutti diverse lingue? Interpretano tutti? 1Corinzi 12:31 Ora voi cercate ardentemente i doni maggiori; e vi mostrero' una via ancora piu' alta. Sovrana eccellenza dell'amore 1Corinzi 13:1 Quand'anche parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, ma non ho amore, divento un bronzo risonante o uno squillante cembalo. 1Corinzi 13:2 E se anche avessi il dono di profezia, intendessi tutti i misteri e tutta la scienza e avessi tutta la fede da trasportare i monti, ma non ho amore, non sono nulla. 1Corinzi 13:3 E se spendessi tutte le mie facolta' per nutrire i poveri e dessi il mio corpo per essere arso, ma non ho amore, tutto questo niente mi giova. 1Corinzi 13:4 L'amore e' paziente, e' benigno; l'amore non invidia, non si mette in mostra, non si gonfia, 1Corinzi 13:5 non si comporta in modo indecoroso, non cerca le cose proprie, non si irrita, non sospetta il male; 1Corinzi 13:6 non si rallegra dell'ingiustizia, ma gioisce con la verita', 1Corinzi 13:7 tollera ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. 1Corinzi 13:8 L'amore non viene mai meno, ma le profezie saranno abolite, le lingue cesseranno e la conoscenza sara' abolita, 1Corinzi 13:9 perche' conosciamo in parte e profetizziamo in parte. 1Corinzi 13:10 Ma quando sara' venuta la perfezione, allora quello che e' solo parziale sara' abolito. 1Corinzi 13:11 Quand'ero bambino, parlavo come un bambino, avevo il senno di un bambino, ragionavo come un bambino; quando sono diventato uomo, ho smesso le cose da bambino. 1Corinzi 13:12 Ora infatti vediamo come per mezzo di uno specchio, in modo oscuro, ma allora vedremo a faccia a faccia; ora conosco in parte, ma allora conoscero' proprio come sono stato conosciuto. 1Corinzi 13:13 Ora dunque queste tre cose rimangono: fede, speranza e amore; ma la piu' grande di esse e' l'amore. Superiorita' del dono di profezia su quello delle lingue 1Corinzi 14:1 Desiderate l'amore e cercate ardentemente i doni spirituali, ma soprattutto che possiate profetizzare, 1Corinzi 14:2 perche' chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiche' nessuno lo comprende, ma egli in spirito proferisce misteri. 1Corinzi 14:3 Chi profetizza, invece, parla agli uomini per edificazione, esortazione e consolazione. 1Corinzi 14:4 Chi parla in altra lingua edifica se stesso, ma chi profetizza edifica la chiesa. 1Corinzi 14:5 Io vorrei che tutti parlaste in lingue, ma molto piu' che profetizzaste, perche' chi profetizza e' superiore a chi parla in lingue a meno che egli interpreti, affinche' la chiesa ne riceva edificazione. 1Corinzi 14:6 Ma ora, fratelli, se venissi a voi parlando in lingue, che vi gioverei se non vi parlassi per mezzo di rivelazione, o di conoscenza, o di profezia, o di insegnamento? 1Corinzi 14:7 Le cose inanimate stesse che emettono un suono, come il flauto e la cetra, se non danno suoni distinti, come si riconoscera' cio' che si suona con il flauto o con la cetra? 1Corinzi 14:8 Se infatti la tromba da' un suono sconosciuto, chi si preparera' alla battaglia? 1Corinzi 14:9 Cosi anche voi, se con la lingua non proferite un parlare intelligibile, come si comprendera' cio' che e' detto? Sarebbe infatti come se voi parlaste all'aria. 1Corinzi 14:10 Vi sono, ad esempio, tante varieta' di suoni di lingua nel mondo, e nessuno di essi e' senza significato. 1Corinzi 14:11 Se dunque io non comprendo il significato del suono, saro' come uno straniero per chi parla, e chi parla sara' uno straniero per me. 1Corinzi 14:12 Cosi anche voi, poiche' siete desiderosi di avere doni spirituali, cercate di abbondarne per l'edificazione della chiesa. 1Corinzi 14:13 Percio' chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare, 1Corinzi 14:14 perche', se io prego in altra lingua, il mio spirito ben prega, ma la mia mente rimane infruttuosa. 1Corinzi 14:15 Che si deve dunque fare? Preghero' con lo spirito, ma lo faro' anche con la mente; cantero' con lo spirito, ma cantero' anche con la mente. 1Corinzi 14:16 Tuttavia, se tu lodi Dio con lo spirito, colui che occupa il posto del profano, come dira' "amen" al tuo ringraziamento, poiche' egli non comprende cio' che tu dici? 1Corinzi 14:17 Infatti tu puoi anche rendere un bel ringraziamento, ma l'altro non e' edificato. 1Corinzi 14:18 Io ringrazio il mio Dio, perche' parlo in lingue piu' di voi tutti. 1Corinzi 14:19 Ma nell'assemblea preferisco dire cinque parole con la mia intelligenza per istruire anche gli altri, piuttosto che diecimila parole in altra lingua. 1Corinzi 14:20 Fratelli, non siate bambini di senno, ma siate bambini in malizia e uomini compiuti in senno. 1Corinzi 14:21 Sta scritto nella legge: «Io parlero' a questo popolo in lingue straniere e con labbra straniere, ma neppure cosi mi ascolteranno», dice il Signore. 1Corinzi 14:22 Pertanto le lingue sono un segno non per i credenti, ma per i non credenti mentre la profezia non e' per i non credenti, ma per i credenti. 1Corinzi 14:23 Se dunque, quando tutta la chiesa e' riunita insieme, tutti parlano in lingue ed entrano dei profani o dei non credenti, non diranno che voi siete fuori di senno? 1Corinzi 14:24 Ma se tutti profetizzano ed entra un non credente, egli e' convinto da tutti, e' giudicato da tutti. 1Corinzi 14:25 In questo modo i segreti del suo cuore vengono palesati e cosi, gettandosi con la faccia a terra, adorera' Dio, dichiarando che Dio e' veramente fra voi. Necessita' dell'ordine nel culto 1Corinzi 14:26 Che conviene dunque fare, fratelli? Quando vi riunite, avendo ciascuno di voi, chi un salmo, chi un insegnamento, chi parole in altra lingua, chi una rivelazione, chi un'interpretazione, si faccia ogni cosa per l'edificazione. 1Corinzi 14:27 Se uno parla in altra lingua, si faccia questo da due o tre al piu', e l'un dopo l'altro, e uno interpreti. 1Corinzi 14:28 Ma se non vi e' chi interpreti, si taccia nella chiesa chi parla in altra lingua, ma parli a se stesso e a Dio. 1Corinzi 14:29 Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino. 1Corinzi 14:30 Ma se e' rivelata qualcosa ad uno che e' seduto, si taccia il precedente. 1Corinzi 14:31 Tutti infatti, ad uno ad uno, potete profetizzare affinche' tutti imparino e tutti siano incoraggiati. 1Corinzi 14:32 Gli spiriti dei profeti sono sottoposti ai profeti, 1Corinzi 14:33 perche' Dio non e' un Dio di confusione, ma di pace; e cosi si fa' in tutte le chiese dei santi. 1Corinzi 14:34 Tacciano le vostre donne nelle chiese, perche' non e' loro permesso di parlare, ma devono essere sottomesse, come dice anche la legge. 1Corinzi 14:35 E se vogliono imparare qualche cosa interroghino i propri mariti a casa, perche' e' vergognoso per le donne parlare in chiesa. 1Corinzi 14:36 e' la parola di Dio proceduta da voi o e' essa pervenuta a voi soli? 1Corinzi 14:37 Se uno si stima essere profeta o spirituale, riconosca che le cose che vi scrivo sono comandamenti del Signore. 1Corinzi 14:38 E se uno lo vuole ignorare, lo ignori. 1Corinzi 14:39 Percio', fratelli miei cercate ardentemente il profetizzare e non impedite di parlare in lingue. 1Corinzi 14:40 Ma ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine. La risurrezione 1Corinzi 15:1 Ora, fratelli, vi dichiaro l'evangelo che vi ho annunziato, e che voi avete ricevuto e nel quale state saldi, 1Corinzi 15:2 e mediante il quale siete salvati, se ritenete fermamente quella parola che vi ho annunziato, a meno che non abbiate creduto invano. 1Corinzi 15:3 Infatti vi ho prima di tutto trasmesso cio' che ho anch'io ricevuto, e cioe' che Cristo e' morto per i nostri peccati secondo le Scritture, 1Corinzi 15:4 che fu sepolto e risuscito' a il terzo giorno secondo le Scritture, 1Corinzi 15:5 e che apparve a Cefa e poi ai dodici. 1Corinzi 15:6 In seguito apparve in una sola volta a piu' di cinquecento fratelli, la maggior parte dei quali e' ancora in vita, mentre alcuni dormono gia'. 1Corinzi 15:7 Successivamente apparve a Giacomo e poi a tutti gli apostoli insieme. 1Corinzi 15:8 Infine, ultimo di tutti, apparve anche a me come all'aborto. 1Corinzi 15:9 Io infatti sono il minimo degli apostoli e non sono neppure degno di essere chiamato apostolo, perche' ho perseguitato la chiesa di Dio. 1Corinzi 15:10 Ma per la grazia di Dio sono quello che sono; e la sua grazia verso di me non e' stata vana, anzi ho faticato piu' di tutti loro non io pero', ma la grazia di Dio che e' con me. 1Corinzi 15:11 Or dunque, sia io che loro, cosi predichiamo, e cosi voi avete creduto. 1Corinzi 15:12 Ora, se si predica che Cristo e' risuscitato dai morti, come mai alcuni di voi dicono che non c'e' la risurrezione dei morti? 1Corinzi 15:13 Se dunque non c'e' la risurrezione dei morti, neppure Cristo e' risuscitato. 1Corinzi 15:14 Ma se Cristo non e' risuscitato, e' dunque vana la nostra predicazione ed e' vana anche la vostra fede. 1Corinzi 15:15 Inoltre noi ci troveremo ad essere falsi testimoni di Dio, poiche' abbiamo testimoniato di Dio, che egli ha risuscitato Cristo, mentre non l'avrebbe risuscitato, se veramente i morti non risuscitano. 1Corinzi 15:16 Se infatti i morti non risuscitano, neppure Cristo e' stato risuscitato; 1Corinzi 15:17 ma se Cristo non e' stato risuscitato, vana e' la vostra fede, voi siete ancora nei vostri peccati, 1Corinzi 15:18 e anche quelli che dormono in Cristo sono perduti. 1Corinzi 15:19 Se noi speriamo in Cristo solo in questa vita, noi siamo i piu' miserabili di tutti gli uomini. 1Corinzi 15:20 Ma ora Cristo e' stato risuscitato dai morti, ed e' la primizia di coloro che dormono. 1Corinzi 15:21 Infatti, siccome per mezzo di un uomo e' venuta la morte, cosi anche per mezzo di un uomo e' venuta la risurrezione dei morti. 1Corinzi 15:22 Perche', come tutti muoiono in Adamo, cosi tutti saranno vivificati in Cristo, 1Corinzi 15:23 ma ciascuno nel proprio ordine: Cristo la primizia, poi coloro che sono di Cristo alla sua venuta. 1Corinzi 15:24 Poi verra' la fine, quando rimettera' il regno nelle mani di Dio Padre, dopo aver annientato ogni dominio, ogni potesta' e potenza. 1Corinzi 15:25 Bisogna infatti che egli regni, finche' non abbia messo tutti i nemici sotto i suoi piedi. 1Corinzi 15:26 L'ultimo nemico che sara' distrutto e' la morte. 1Corinzi 15:27 Dio infatti ha posto ogni cosa sotto i suoi piedi. Quando pero' dice che ogni cosa gli e' sottoposta, e' chiaro che ne e' eccettuato colui che gli ha sottoposto ogni cosa. 1Corinzi 15:28 E quando ogni cosa gli sara' sottoposta, allora il Figlio sara' anch'egli sottoposto a colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinche' Dio sia tutto in tutti. 1Corinzi 15:29 Altrimenti che faranno quelli che sono battezzati per i morti? Se i morti non risuscitano affatto, perche' dunque sono essi battezzati per i morti? 1Corinzi 15:30 Perche' siamo anche noi in pericolo ad ogni ora? 1Corinzi 15:31 Io muoio ogni giorno per il vanto di voi, che ho in Cristo Gesu' nostro Signore. 1Corinzi 15:32 Se ho combattuto in Efeso con le fiere per motivi umani, che utile ne ho io? Se i morti non risuscitano, mangiamo e beviamo, perche' domani morremo. 1Corinzi 15:33 Non vi ingannate; le cattive compagnie corrompono i buoni costumi. 1Corinzi 15:34 Ritornate ad essere sobri e retti e non peccate, perche' alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna. 1Corinzi 15:35 Ma dira' qualcuno: «Come risuscitano i morti, e con quale corpo verranno?». 1Corinzi 15:36 Stolto! Quello che tu semini non e' vivificato, se prima non muore. 1Corinzi 15:37 E quanto a quello che semini, tu non semini il corpo che ha da nascere, ma un granello ignudo, che puo' essere di frumento o di qualche altro seme. 1Corinzi 15:38 E Dio gli da' un corpo come ha stabilito, e a ciascun seme da' il suo proprio corpo. 1Corinzi 15:39 Non ogni carne e' la stessa carne; ma altra e' la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra la carne dei pesci, altra la carne degli uccelli. 1Corinzi 15:40 Vi sono anche dei corpi celesti, e dei corpi terrestri, ma altra e' la gloria dei celesti, altra quella dei terrestri. 1Corinzi 15:41 Altro e' lo splendore del sole, altro lo splendore della luna ed altro lo splendore delle stelle, perche' una stella differisce da un'altra stella in splendore. 1Corinzi 15:42 Cosi sara' pure la risurrezione dei morti; il corpo e' seminato corruttibile e risuscita incorruttibile. 1Corinzi 15:43 e' seminato ignobile e risuscita glorioso; e' seminato debole e risuscita pieno di forza. 1Corinzi 15:44 e' seminato corpo naturale, e risuscita corpo spirituale. Vi e' corpo naturale, e vi e' corpo spirituale. 1Corinzi 15:45 Cosi sta anche scritto: «Il primo uomo, Adamo, divenne anima vivente»; ma l'ultimo Adamo e' Spirito che da' la vita. 1Corinzi 15:46 Ma lo spirituale non e' prima, bensi prima e' il naturale, poi lo spirituale. 1Corinzi 15:47 Il primo uomo, tratto dalla terra, e' terrestre; il secondo uomo, che e' il Signore, e' dal cielo. 1Corinzi 15:48 Qual e' il terrestre tali sono anche i terrestri; e qual e' il celeste, tali saranno anche i celesti. 1Corinzi 15:49 E come abbiamo portato l'immagine del terrestre, porteremo anche l'immagine del celeste. 1Corinzi 15:50 Or questo dico, fratelli, che la carne e il sangue non possono ereditare il regno di Dio; similmente la corruzione non eredita l'incorruttibilita'. 1Corinzi 15:51 Ecco, io vi dico un mistero: non tutti morremo, ma tutti saremo mutati in un momento, 1Corinzi 15:52 in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba; la tromba infatti suonera', i morti risusciteranno incorruttibili e noi saremo mutati, 1Corinzi 15:53 poiche' bisogna che questo corruttibile rivesta l'incorruttibilita' e questo mortale rivesta l'immortalita'. 1Corinzi 15:54 Cosi quando questo corruttibile avra' rivestito l'incorruttibilita' e questo mortale avra' rivestito l'immortalita', allora sara' adempiuta la parola che fu scritta: «La morte e' stata inghiottita nella vittoria». 1Corinzi 15:55 O morte, dov'e' il tuo dardo? O inferno, dov'e' la tua vittoria? 1Corinzi 15:56 Ora il dardo della morte e' il peccato, e la forza del peccato e' la legge. 1Corinzi 15:57 Ma ringraziato sia Dio che ci da' la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesu' Cristo. 1Corinzi 15:58 Percio', fratelli miei carissimi, state saldi, irremovibili, abbondando del continuo nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non e' vana nel Signore. Colletta per i cristiani poveri di Gerusalemme 1Corinzi 16:1 Ora, quanto alla colletta che si fa per i santi, fate anche voi come ho ordinato alle chiese della Galazia. 1Corinzi 16:2 Ogni primo giorno della settimana, ciascuno metta da parte per conto suo cio' che puo' in base alle sue entrate, affinche' non si facciano piu' collette quando verro'. 1Corinzi 16:3 Quando poi saro' giunto, io mandero' con delle lettere coloro che voi avrete approvato per portare il vostro generoso dono a Gerusalemme. 1Corinzi 16:4 E se converra' che ci vada io stesso, essi verranno con me. Progetti, raccomandazioni varie, saluti 1Corinzi 16:5 Or verro' da voi, dopo che saro' passato per la Macedonia, perche' attraversero' la Macedonia. 1Corinzi 16:6 E forse mi tratterro' presso di voi, o vi passero' addirittura l'inverno, affinche' mi facciate proseguire per ogni dove possa andare. 1Corinzi 16:7 Questa volta infatti non voglio vedervi solo di passaggio, ma spero di rimanere un po' di tempo presso di voi, se il Signore lo permette. 1Corinzi 16:8 Or io restero' in Efeso fino a Pentecoste 1Corinzi 16:9 perche' mi si e' aperta una porta grande ed efficace, e vi sono molti avversari. 1Corinzi 16:10 Ora, se viene Timoteo, fate in modo che rimanga con voi senza timore, perche' si adopera nell'opera del Signore, come faccio io stesso. 1Corinzi 16:11 Nessuno dunque lo disprezzi, ma fatelo proseguire in pace per venire da me, perche' lo aspetto con i fratelli. 1Corinzi 16:12 Ora quanto al fratello Apollo, l'ho molto pregato di venire da voi con i fratelli, ma egli non ha voluto assolutamente venire ora; pero' verra' quando ne avra' l'opportunita'. 1Corinzi 16:13 Vegliate, state fermi nella fede, comportatevi virilmente, siate forti. 1Corinzi 16:14 Tutte le cose che fate, fatele con amore. 1Corinzi 16:15 Ora, fratelli (voi conoscete la famiglia di Stefana e sapete che e' primizia dell'Acaia, e che si sono dedicati al servizio dei santi), 1Corinzi 16:16 vi esorto a sottomettervi anche voi a tali persone e a chiunque si adopera e si affatica nell'opera comune. 1Corinzi 16:17 Or io mi rallegro della venuta di Stefana, di Fortunato e di Acaico, poiche' essi hanno supplito alla vostra assenza. 1Corinzi 16:18 perche' hanno ricreato il mio spirito e il vostro; riconoscete dunque tali persone. 1Corinzi 16:19 Le chiese dell'Asia vi salutano Aquila e Priscilla, insieme alla chiesa che e' in casa loro, vi salutano molto nel Signore. 1Corinzi 16:20 Tutti i fratelli vi salutano; salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. 1Corinzi 16:21 Il saluto e' di mia propria mano, di me, Paolo. 1Corinzi 16:22 Se qualcuno non ama il Signor Gesu' Cristo, sia anatema! Maran-atha. 1Corinzi 16:23 La grazia del Signore Gesu' Cristo sia con voi. 1Corinzi 16:24 Il mio amore sia con tutti voi in Cristo Gesu'. Amen.2Corinzi 1:1-13:13 Indirizzo e saluti 2Corinzi 1:1 Paolo, apostolo di Gesu' Cristo per volonta' di Dio, e il fratello Timoteo, alla chiesa di Dio che e' in Corinto, insieme a tutti i santi che sono in tutta l'Acaia: 2Corinzi 1:2 grazia e pace a voi da Dio nostro Padre e dal Signore Gesu' Cristo. Rendimento di grazie per le consolazioni avute da Dio 2Corinzi 1:3 Benedetto sia Dio e Padre del nostro Signore Gesu' Cristo, il Padre delle misericordie e il Dio di ogni consolazione, 2Corinzi 1:4 il quale ci consola in ogni nostra afflizione affinche', per mezzo della consolazione con cui noi stessi siamo da Dio consolati, possiamo consolare coloro che si trovano in qualsiasi afflizione. 2Corinzi 1:5 Poiche', come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, cosi per mezzo di Cristo abbonda pure la nostra consolazione. 2Corinzi 1:6 Ora se siamo afflitti, cio' e' per la vostra consolazione e salvezza, se siamo consolati, cio' e' per la vostra consolazione e salvezza, che operano efficacemente nel sostenere le medesime sofferenze che patiamo anche noi. 2Corinzi 1:7 La nostra speranza a vostro riguardo e' salda, sapendo che, come siete partecipi delle sofferenze, cosi sarete anche partecipi della consolazione. 2Corinzi 1:8 Perche' non vogliamo, fratelli, che ignoriate la nostra afflizione che ci capito' in Asia, come siamo stati eccessivamente gravati al di la' delle nostre forze, tanto da giungere a disperare della vita stessa. 2Corinzi 1:9 Anzi avevamo gia' in noi stessi la sentenza di morte, affinche' non ci confidassimo in noi stessi, ma in Dio che risuscita i morti, 2Corinzi 1:10 il quale ci ha liberati e ci libera da un si grande pericolo di morte, e nel quale speriamo che ci liberera' ancora nell'avvenire, 2Corinzi 1:11 mentre voi stessi vi unite a noi per aiutarci in preghiera, affinche' siano rese grazie per noi da parte di molti, per il beneficio che ci sara' accordato tramite la preghiera di molte persone. Motivi del ritardo della visita di Paolo a Corinto 2Corinzi 1:12 Il nostro vanto infatti e' questo: la testimonianza della nostra coscienza, che nel mondo e specialmente davanti a voi, ci siamo comportati con la semplicita' e sincerita' di Dio, non con sapienza carnale, ma con la grazia di Dio. 2Corinzi 1:13 Perche' non vi scriviamo altre cose se non quelle che potete leggere o comprendere; e io spero che le comprenderete fino in fondo; 2Corinzi 1:14 come in parte ci avete gia' compreso, che noi siamo il vostro vanto, cosi anche voi sarete il nostro nel giorno del Signore nostro Gesu' Cristo, 2Corinzi 1:15 E con questa fiducia io volevo venire prima da voi affinche' poteste avere un secondo beneficio, 2Corinzi 1:16 e, passando da voi, andare in Macedonia, e poi di nuovo dalla Macedonia venire da voi e da voi essere accompagnato in Giudea. 2Corinzi 1:17 Facendo dunque questa decisione, ho io agito con leggerezza? O le cose che io decido, le decido io secondo la carne, di modo che vi sia in me allo stesso tempo il si, si, e il no, no? 2Corinzi 1:18 Ora, come e' vero che Dio e' fedele, la nostra parola verso di voi non e' stata si e no. 2Corinzi 1:19 Perche' il Figlio di Dio, Gesu' Cristo, che e' stato fra voi predicato da noi cioe' da me, da Silvano e da Timoteo non e' stato «si» e «no», ma e' stato «si» in lui. 2Corinzi 1:20 Poiche' tutte le promesse di Dio hanno in lui il «si» e l'«Amen», alla gloria di Dio per mezzo di noi. 2Corinzi 1:21 Or colui che ci conferma assieme a voi in Cristo e ci ha unti e' Dio, 2Corinzi 1:22 il quale ci ha anche sigillati e ci ha dato la caparra dello Spirito nei nostri cuori. 2Corinzi 1:23 Or io chiamo Dio come testimone sulla mia stessa vita che, per risparmiarvi, non sono ancora venuto a Corinto. 2Corinzi 1:24 Non gia' che dominiamo sulla vostra fede, ma siamo collaboratori della vostra gioia, perche' voi state saldi per fede. 2Corinzi 2:1 Or io avevo determinato in me stesso di non venire di nuovo da voi con tristezza. 2Corinzi 2:2 Perche' se io vi rattristo, chi mi rallegrera', se non colui stesso che sara' stato da me rattristato? 2Corinzi 2:3 E vi ho scritto in quel modo affinche', alla mia venuta, non avessi tristezza da coloro che dovrebbero rallegrarmi, avendo fiducia in voi tutti che la mia gioia e' quella di voi tutti. 2Corinzi 2:4 Vi ho scritto infatti con molte lacrime e con grande afflizione e angoscia di cuore, non perche' foste rattristati, ma perche' conosciate il grandissimo amore che ho per voi. 2Corinzi 2:5 E se qualcuno ha causato tristezza, non ha rattristato me, ma in parte, per non esagerare, voi tutti. 2Corinzi 2:6 Basta a quel tale la punizione inflittagli dalla maggioranza, 2Corinzi 2:7 ma ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e consolarlo, perche' talora quell'uomo non sia sommerso dalla troppa tristezza. 2Corinzi 2:8 Vi prego percio' di confermargli il vostro amore, 2Corinzi 2:9 perche' vi ho anche scritto per questo, per sapere alla prova se siete ubbidienti in ogni cosa. 2Corinzi 2:10 Or a chi voi perdonate qualche cosa, perdono anch'io, perche' anch'io se ho perdonato qualcosa a chi ho perdonato, l'ho fatto per amor vostro davanti a Cristo, 2Corinzi 2:11 affinche' non siamo sopraffatti da Satana, perche' noi non ignoriamo le sue macchinazioni. 2Corinzi 2:12 Ora, quando giunsi a Troas per l'evangelo di Cristo e mi fu aperta una porta nel Signore, 2Corinzi 2:13 non ebbi alcuna requie nel mio spirito, per non avervi trovato Tito, mio fratello: percio' congedandomi da loro, me ne andai in Macedonia. Carattere e frutti del ministero di Paolo 2Corinzi 2:14 Or sia ringraziato Dio il quale ci fa sempre trionfare in Cristo e attraverso noi manifesta in ogni luogo il profumo della sua conoscenza. 2Corinzi 2:15 Perche' noi siamo per Dio il buon odore di Cristo fra quelli che sono salvati, e fra quelli che periscono; 2Corinzi 2:16 per questi un odore di morte a morte, ma per quelli un odore di vita a vita. E chi e' sufficiente a queste cose? 2Corinzi 2:17 Noi non falsifichiamo infatti la parola di Dio come molti altri, ma parliamo in sincerita' come da parte di Dio, davanti a Dio in Cristo. 2Corinzi 3:1 Cominciamo di nuovo a raccomandare noi stessi? O abbiamo noi bisogno come alcuni, di lettere di raccomandazione per voi o di raccomandazione da parte vostra? 2Corinzi 3:2 Voi siete la nostra lettera, scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini, 2Corinzi 3:3 essendo manifesto che voi siete una lettera di Cristo, che e' il risultato del nostro ministero scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito del Dio vivente, e non su tavole di pietra, ma sulle tavole di un cuore di carne. 2Corinzi 3:4 Or questa fiducia noi l'abbiamo per mezzo di Cristo presso Dio; 2Corinzi 3:5 non gia' che da noi stessi siamo capaci di pensare alcuna cosa come proveniente da noi stessi, ma la nostra capacita' viene da Dio, 2Corinzi 3:6 il quale ci ha anche resi ministri idonei del nuovo patto, non della lettera, ma dello Spirito, poiche' la lettera uccide, ma lo Spirito da' vita. 2Corinzi 3:7 Or se il ministero della morte, che era scolpito in lettere su pietre, fu glorioso tanto che i figli d'Israele non potevano fissare lo sguardo sul volto di Mose', per la gloria del suo volto che pero' doveva essere annullata, 2Corinzi 3:8 quanto piu' glorioso sara' il ministero dello Spirito? 2Corinzi 3:9 Se infatti il ministero della condanna fu circondato di gloria, molto piu' abbondera' in gloria il ministero della giustizia. 2Corinzi 3:10 Per cui, sotto questo aspetto anche cio' che fu reso glorioso non fu veramente glorioso, se messo a confronto con la piu' eccellente gloria. 2Corinzi 3:11 Perche', se cio' che doveva essere annullato fu circondato di gloria, sara' molto piu' glorioso cio' che e' duraturo. 2Corinzi 3:12 Avendo dunque questa speranza, usiamo una grande franchezza nel parlare, 2Corinzi 3:13 e non facciamo come Mose', che si metteva un velo sul proprio volto, affinche' i figli d'Israele non fissassero il loro sguardo sulla fine di cio' che doveva essere annullato. 2Corinzi 3:14 Ma le loro menti sono diventate ottuse; infatti, nella lettura dell'antico patto lo stesso velo rimane senza essere rimosso, perche' il velo viene annullato in Cristo. 2Corinzi 3:15 Anzi fino ad oggi, quando si legge Mose' un velo rimane sul loro cuore. 2Corinzi 3:16 Ma quando Israele si sara' convertito al Signore, il velo sara' rimosso. 2Corinzi 3:17 Or il Signore e' lo Spirito, e dov'e' lo Spirito del Signore, vi e' liberta'. 2Corinzi 3:18 E noi tutti, contemplando a faccia scoperta come in uno specchio la gloria del Signore, siamo trasformati nella stessa immagine di gloria in gloria, come per lo Spirito del Signore. Gesu' Cristo unico soggetto della predicazione 2Corinzi 4:1 Percio', avendo questo ministero per la misericordia che ci e' stata fatta, non ci perdiamo d'animo. 2Corinzi 4:2 Anzi abbiamo rinunziato ai sotterfugi della vergogna, non camminando con astuzia, ne' falsificando la parola di Dio, ma mediante la manifestazione della verita', raccomandando noi stessi alla coscienza di ogni uomo davanti a Dio. 2Corinzi 4:3 Ma se il nostro evangelo e' ancora velato, esso lo e' per quelli che periscono, 2Corinzi 4:4 nei quali il dio di questo secolo ha accecato le menti di quelli che non credono, affinche' non risplenda loro la luce dell'evangelo della gloria di Cristo, che e' l'immagine di Dio. 2Corinzi 4:5 Noi infatti non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesu', il Signore, e siamo vostri servi per amore di Gesu', 2Corinzi 4:6 perche' il Dio che disse: «Splenda la luce fra le tenebre», e' lo stesso che ha fatto brillare il suo splendore nei nostri cuori per illuminarci nella conoscenza della gloria di Dio, che rifulge sul volto di Gesu' Cristo. 2Corinzi 4:7 Or noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinche' l'eccellenza di questa potenza sia di Dio e non da noi. 2Corinzi 4:8 Noi siamo afflitti in ogni maniera, ma non ridotti agli estremi; perplessi, ma non disperati; 2Corinzi 4:9 perseguitati, ma non abbandonati; abbattuti, ma non distrutti, 2Corinzi 4:10 portando del continuo nel nostro corpo il morire del Signore Gesu', affinche' anche la vita di Gesu' si manifesti nel nostro corpo. 2Corinzi 4:11 Noi che viviamo, infatti siamo del continuo esposti alla morte per Gesu', affinche' anche la vita di Gesu' si manifesti nella nostra carne mortale. 2Corinzi 4:12 Cosicche' in noi opera la morte, ma in voi la vita. 2Corinzi 4:13 Ma pure, avendo noi lo stesso spirito di fede, come sta scritto: «Io ho creduto, percio' ho parlato», anche noi crediamo e percio' parliamo, 2Corinzi 4:14 sapendo che colui che ha risuscitato il Signore Gesu', risuscitera' anche noi per mezzo di Gesu' e ci fara' comparire con voi. 2Corinzi 4:15 Tutte queste cose infatti sono per voi, affinche' la grazia, raggiungendo un numero sempre maggiore di persone, produca ringraziamento per abbondare alla gloria di Dio. Morte, vita e giudizio 2Corinzi 4:16 Percio' noi non ci perdiamo d'animo; ma, anche se il nostro uomo esteriore va in rovina, pure quello interiore si rinnova di giorno in giorno. 2Corinzi 4:17 Infatti la nostra leggera afflizione, che e' solo per un momento, produce per noi uno smisurato, eccellente peso eterno di gloria; 2Corinzi 4:18 mentre abbiamo lo sguardo fisso non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono, poiche' le cose che si vedono sono solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne. 2Corinzi 5:1 Sappiamo infatti che se questa tenda, che e' la nostra abitazione terrena, viene disfatta, noi abbiamo da parte di Dio un edificio, un'abitazione non fatta da mano d'uomo eterna nei cieli. 2Corinzi 5:2 Poiche' in questa tenda noi gemiamo, desiderando di essere rivestiti della nostra abitazione celeste, 2Corinzi 5:3 se pure saremo trovati vestiti e non nudi. 2Corinzi 5:4 Noi infatti che siamo in questa tenda gemiamo, essendo aggravati, e percio' non desideriamo gia' di essere spogliati ma rivestiti, affinche' cio' che e' mortale sia assorbito dalla vita. 2Corinzi 5:5 Or colui che ci ha formati proprio per questo e' Dio, il quale ci ha anche dato la caparra dello Spirito. 2Corinzi 5:6 Noi dunque abbiamo sempre fiducia e sappiamo che mentre dimoriamo nel corpo, siamo lontani dal Signore. 2Corinzi 5:7 Camminiamo infatti per fede, e non per visione. 2Corinzi 5:8 Ma siamo fiduciosi e abbiamo molto piu' caro di partire dal corpo e andare ad abitare con il Signore. 2Corinzi 5:9 Percio' ci studiamo di essergli graditi, sia che abitiamo nel corpo, sia che partiamo da esso. 2Corinzi 5:10 Noi tutti infatti dobbiamo comparire davanti al tribunale di Cristo, affinche' ciascuno riceva la retribuzione delle cose fatte nel corpo in base a cio' che ha fatto, sia in bene che in male. Il ministero della riconciliazione 2Corinzi 5:11 Conoscendo dunque il timore del Signore, persuadiamo gli uomini, e siamo conosciuti da Dio, or io spero di essere conosciuto anche dalle vostre coscienze. 2Corinzi 5:12 Perche' non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo l'opportunita' di essere orgogliosi di noi, affinche' possiate rispondere a coloro che si gloriano nell'apparenza e non nel cuore. 2Corinzi 5:13 Infatti se siamo fuori di senno, lo siamo per Dio, e se siamo di buon senno lo siamo per voi. 2Corinzi 5:14 Poiche' l'amore di Cristo ci costringe, essendo giunti alla conclusione che, se uno e' morto per tutti, dunque tutti sono morti; 2Corinzi 5:15 e che egli e' morto per tutti, affinche' quelli che vivono, non vivano piu' d'ora in avanti per se' stessi, ma per colui che e' morto ed e' risuscitato per loro. 2Corinzi 5:16 Percio' d'ora in avanti noi non conosciamo nessuno secondo la carne; e anche se abbiamo conosciuto Cristo secondo la carne, ora pero' non lo conosciamo piu' cosi. 2Corinzi 5:17 Se dunque uno e' in Cristo, egli e' una nuova creatura; le cose vecchie sono passate; ecco, tutte le cose sono diventate nuove. 2Corinzi 5:18 Ora tutte le cose sono da Dio, che ci ha riconciliati a se' per mezzo di Gesu' Cristo e ha dato a noi il ministero della riconciliazione, 2Corinzi 5:19 poiche' Dio ha riconciliato il mondo con se' in Cristo, non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posto in noi la parola della riconciliazione. 2Corinzi 5:20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro, e noi vi esortiamo per amore di Cristo: Siate riconciliati con Dio. 2Corinzi 5:21 Poiche' egli ha fatto essere peccato per noi colui che non ha conosciuto peccato, affinche' noi potessimo diventare giustizia di Dio in lui. Abnegazione di Paolo nel suo ministero 2Corinzi 6:1 Ora, essendo suoi collaboratori, vi esortiamo a non ricevere invano la grazia di Dio, 2Corinzi 6:2 perche' egli dice: «Io ti ho esaudito nel tempo accettevole e ti ho soccorso nel giorno della salvezza». Ecco ora il tempo accettevole, ecco ora il giorno della salvezza. 2Corinzi 6:3 Noi non diamo alcun motivo di scandalo in nessuna cosa, affinche' non sia vituperato il ministero; 2Corinzi 6:4 ma in ogni cosa raccomandiamo noi stessi come ministri di Dio nelle molte sofferenze, nelle afflizioni, nelle necessita', nelle distrette, 2Corinzi 6:5 nelle battiture, nelle prigionie, nelle sedizioni, nelle fatiche, nelle veglie, nei digiuni, 2Corinzi 6:6 con purita', con conoscenza, con pazienza, con benignita', con lo Spirito Santo, con amore non finto, 2Corinzi 6:7 con la parola di verita', con la potenza di Dio, con le armi della giustizia a destra ed a sinistra, 2Corinzi 6:8 nella gloria e nel disonore, nella buona e nella cattiva fama; 2Corinzi 6:9 come seduttori, eppure veraci; come sconosciuti, eppure riconosciuti; come morenti, eppure ecco viviamo; come castigati, ma pure non messi a morte; 2Corinzi 6:10 come contristati, eppure sempre allegri; come poveri eppure arricchendo molti; come non avendo nulla, eppure possedendo tutto. Urgenti esortazioni a santita' 2Corinzi 6:11 La nostra bocca vi ha parlato apertamente, o Corinzi, il nostro cuore si e' allargato. 2Corinzi 6:12 Voi non state allo stretto in noi, ma e' nei vostri cuori che siete allo stretto. 2Corinzi 6:13 Ora in contraccambio, parlo come a figli, allargate il cuore. 2Corinzi 6:14 Non vi mettete con gli infedeli sotto un giogo diverso, perche' quale relazione c'e' tra la giustizia e l'iniquita'? E quale comunione c'e' tra la luce e le tenebre? 2Corinzi 6:15 E quale armonia c'e' fra Cristo e Belial? O che parte ha il fedele con l'infedele? 2Corinzi 6:16 E quale accordo c'e' tra il tempio di Dio e gli idoli? Poiche' voi siete il tempio del Dio vivente, come Dio disse: «Io abitero' in mezzo a loro, e camminero' fra loro; e saro' il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo». 2Corinzi 6:17 Percio' «uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo, ed io vi accogliero', 2Corinzi 6:18 e saro' come un padre per voi, e voi sarete per me come figli e figlie, dice il Signore Onnipotente». 2Corinzi 7:1 Avendo dunque queste promesse, carissimi, purifichiamoci da ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timore di Dio. Gioia di Paolo per la venuta di Tito, e i buoni effetti della sua prima epistola 2Corinzi 7:2 Accoglieteci; noi non abbiamo fatto torto ad alcuno, non abbiamo corrotto alcuno, non abbiamo frodato alcuno. 2Corinzi 7:3 Io non lo dico a vostra condanna, perche' vi ho gia' detto prima che voi siete nei nostri cuori, per morire insieme e vivere insieme. 2Corinzi 7:4 Io uso una grande franchezza con voi e ho molto di che gloriarmi di voi; sono ripieno di consolazione e sovrabbondo di gioia in mezzo a tutta la nostra afflizione. 2Corinzi 7:5 Da quando infatti siamo arrivati in Macedonia, la nostra carne non ha avuto requie alcuna, ma siamo stati afflitti in ogni maniera: combattimenti di fuori, paure di dentro. 2Corinzi 7:6 Ma Dio, che consola gli afflitti, ci ha consolati con la venuta di Tito, 2Corinzi 7:7 e non solo con la sua venuta, ma anche con la consolazione da lui ricevuta tra di voi; egli ci ha riferito della vostra grande affezione, del vostro pianto e del vostro zelo per me, per cui mi sono ancor piu' rallegrato, 2Corinzi 7:8 perche', anche se vi ho contristato con quell'epistola, ora non me ne dispiace anche se mi e' dispiaciuto, poiche' vedo che quell'epistola, quantunque per breve tempo, vi ha rattristati. 2Corinzi 7:9 Ora mi rallegro, non perche' siete stati rattristati, ma perche' siete stati rattristati a ravvedimento, poiche' siete stati rattristati secondo Dio, affinche' in nessuna cosa aveste a ricevere alcun danno da parte nostra. 2Corinzi 7:10 La tristezza secondo Dio infatti produce ravvedimento a salvezza, che non ha rimpianto; ma la tristezza del mondo produce la morte. 2Corinzi 7:11 Infatti, ecco quanta premura ha prodotto in voi l'essere stati rattristati secondo Dio, anzi quale scuse, quale sdegno, quale timore, quale grande affezione quale zelo, quale soddisfazione! In ogni maniera voi avete dimostrato che siete puri in quest'affare. 2Corinzi 7:12 Anche se vi ho scritto, non l'ho fatto ne' per colui che ha fatto l'offesa ne' per colui che l'ha ricevuta, ma affinche' la nostra premura per voi fosse manifestata in mezzo a voi davanti a Dio. 2Corinzi 7:13 Percio' noi siamo stati consolati a motivo della vostra consolazione e ci siamo tanto piu' rallegrati per la gioia di Tito, perche' il suo spirito e' stato ricreato da voi tutti. 2Corinzi 7:14 Per questo se in qualche cosa mi sono gloriato di voi con lui, non sono stato confuso ma, come vi abbiamo detto tutte le cose in verita', cosi anche cio' di cui ci eravamo gloriati con Tito e' risultato verita'. 2Corinzi 7:15 Ed egli ha un grande affetto per voi, ricordandosi dell'ubbidienza di voi tutti e del come l'avete ricevuto con timore e tremore. 2Corinzi 7:16 Io mi rallegro dunque che in ogni cosa mi posso confidare in voi. La colletta per i cristiani poveri della Giudea 2Corinzi 8:1 Ora, fratelli, vi facciamo conoscere la grazia di Dio, che e' stata data alle chiese della Macedonia, 2Corinzi 8:2 e cioe', che in mezzo a molte prove di afflizione, l'abbondanza della loro gioia e la loro estrema poverta' hanno abbondato nelle ricchezze della loro liberalita'. 2Corinzi 8:3 Poiche' io rendo testimonianza che essi hanno dato volentieri, secondo le loro possibilita' e anche al di la' dei loro mezzi, 2Corinzi 8:4 pregandoci con molta insistenza di accettare il dono e di partecipare a questa sovvenzione per i santi. 2Corinzi 8:5 E non solo hanno fatto come speravamo, ma si sono dati prima al Signore e poi a noi per la volonta' di Dio. 2Corinzi 8:6 Cosi abbiamo esortato Tito che, come ha iniziato quest'opera di grazia fra di voi, cosi la porti a compimento. 2Corinzi 8:7 Ma come abbondate in ogni cosa, nella fede, nella parola e nella conoscenza, in ogni premura e nel vostro amore verso di noi, cercate di abbondare anche in quest'opera di grazia. 2Corinzi 8:8 Non lo dico per darvi un comando, ma per la sollecitudine degli altri e per mettere alla prova la schiettezza del vostro amore. 2Corinzi 8:9 Voi conoscete infatti la grazia del Signor nostro Gesu' Cristo il quale, essendo ricco, si e' fatto povero per voi, affinche' voi diventaste ricchi per mezzo della sua poverta'. 2Corinzi 8:10 A questo riguardo vi do un consiglio, perche' questo e' utile a voi, che fin dall'anno scorso non solo cominciaste a fare, ma anche a volere. 2Corinzi 8:11 Ora compite anche il fare affinche', come vi e' stata la prontezza del volere, cosi vi sia pure il compimento secondo le vostre possibilita'. 2Corinzi 8:12 Se infatti c'e' la prontezza d'animo, uno e' accettevole secondo quello che ha e non secondo cio' che non ha. 2Corinzi 8:13 Pero' non si vuole mettere sotto pressione voi per dar sollievo agli altri, 2Corinzi 8:14 ma solo seguire un criterio di uguaglianza; che al presente la vostra abbondanza supplisca alla loro indigenza, affinche' anche la loro abbondanza sia impiegata a supplire alla vostra indigenza, perche' vi sia uguaglianza, 2Corinzi 8:15 secondo quel che sta scritto,: «Chi ne aveva raccolto molto, non ne ebbe di piu', e chi poco, non ne ebbe di meno». 2Corinzi 8:16 Ora ringraziato sia Dio, che ha messo nel cuore di Tito la stessa sollecitudine per voi, 2Corinzi 8:17 poiche' non solo egli accetto' l'esortazione, ma si mise in cammino per venire da voi, spontaneamente e con grande diligenza. 2Corinzi 8:18 Con lui abbiamo mandato il fratello la cui lode nella predicazione dell'evangelo si e' sparsa in tutte le chiese, 2Corinzi 8:19 e non solo questo, ma e' anche stato scelto dalle chiese per essere nostro compagno di viaggio con questo dono che noi amministriamo alla gloria del Signore stesso, come dimostrazione della prontezza del vostro animo, 2Corinzi 8:20 evitando questo: che nessuno ci biasimi in questo generoso dono che e' da noi amministrato, 2Corinzi 8:21 avendo cura di agire bene non solo davanti al Signore, ma anche davanti agli uomini. 2Corinzi 8:22 Or noi abbiamo mandato con loro il nostro fratello, che abbiamo provato spesse volte in molte cose e trovato essere zelante, ma ora e' ancora piu' zelante per la grande fiducia che ha in voi. 2Corinzi 8:23 Quanto a Tito, egli e' mio collaboratore e compagno d'opera in mezzo a voi quanto ai fratelli, essi sono apostoli delle chiese, gloria di Cristo. 2Corinzi 8:24 Date dunque loro la prova del vostro amore e della ragione per cui ci gloriamo di voi anche davanti alla chiese. 2Corinzi 9:1 Riguardo poi alla sovvenzione a favore dei santi, mi e' superfluo scrivervi, 2Corinzi 9:2 poiche' conosco la prontezza dell'animo vostro, per la quale mi glorio di voi presso i Macedoni, dicendo che l'Acaia e' pronta fin dall'anno scorso; e lo zelo da parte vostra ne ha stimolati molti. 2Corinzi 9:3 Or ho mandato questi fratelli, perche' il nostro vanto per voi non risulti vano a questo riguardo affinche', come dicevo, siate pronti, 2Corinzi 9:4 perche', se dovessero venire con me dei Macedoni e vi trovassero impreparati, noi (per non dire voi) saremmo svergognati in questa nostra ferma fiducia e vanto. 2Corinzi 9:5 Percio' ho ritenuto necessario esortare i fratelli di venire da voi prima del tempo, per far preparare in anticipo la vostra offerta precedentemente promessa perche' essa sia pronta come dono di generosita' e non di avarizia. 2Corinzi 9:6 Or questo dico: Chi semina scarsamente mietera' altresi scarsamente; e chi semina generosamente mietera' altresi abbondantemente. 2Corinzi 9:7 Ciascuno faccia come ha deliberato nel suo cuore, non di malavoglia ne' per forza, perche' Dio ama un donatore allegro. 2Corinzi 9:8 Ora Dio e' potente di fare abbondare in voi ogni grazia affinche', avendo sempre il sufficiente in ogni cosa, voi abbondiate per ogni buona opera, 2Corinzi 9:9 come sta scritto: «Egli ha sparso, egli ha dato ai poveri, la sua giustizia dura in eterno». 2Corinzi 9:10 Or colui che fornisce la semente al seminatore e il pane da mangiare, ve ne provveda e moltiplichi pure la vostra semente, ed accresca i frutti della vostra giustizia; 2Corinzi 9:11 allora sarete arricchiti per ogni liberalita', che per nostro mezzo produrra' rendimento di grazie a Dio. 2Corinzi 9:12 Poiche' l'adempimento di questo servizio sacro non solo supplisce alle necessita' dei santi, ma produce anche abbondanza di ringraziamenti verso Dio, 2Corinzi 9:13 perche', a causa della prova di questa sovvenzione, essi glorificano Dio per l'ubbidienza all'evangelo di Cristo, che voi confessate, e per la liberalita' con cui ne fate parte a loro e a tutti. 2Corinzi 9:14 E con le loro preghiere per voi vi dimostrano singolare affezione per l'eccellente grazia di Dio sopra di voi. 2Corinzi 9:15 Or sia ringraziato Dio per il suo dono ineffabile. Paolo difende la sua autorita' apostolica 2Corinzi 10:1 Or io, Paolo, vi esorto per la mansuetudine e benignita' di Cristo; io che quando sono presente di persona fra voi ben sono umile, mentre se sono assente mi mostro ardito verso di voi. 2Corinzi 10:2 Vi prego che, quando saro' presente non sia obbligato a procedere arditamente con quella sicurezza di cui sono reputato audace contro certuni, che ci reputano come se camminassimo secondo la carne. 2Corinzi 10:3 Infatti anche se camminiamo nella carne, non guerreggiamo secondo la carne, 2Corinzi 10:4 perche' le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti in Dio a distruggere le fortezze, 2Corinzi 10:5 affinche' distruggiamo le argomentazioni ed ogni altezza che si eleva contro la conoscenza di Dio e rendiamo sottomesso ogni pensiero all'ubbidienza di Cristo, 2Corinzi 10:6 e siamo pronti a punire qualsiasi disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sara' perfetta. 2Corinzi 10:7 Guardate voi all'apparenza delle cose? Se qualcuno e' convinto in se stesso di essere di Cristo, consideri anche questo in se stesso: come egli e' di Cristo, cosi anche noi siamo di Cristo. 2Corinzi 10:8 E anche se mi vantassi un po' di piu' della nostra autorita', che il Signore ci ha dato per la vostra edificazione e non per la vostra distruzione, non ne sarei svergognato. 2Corinzi 10:9 E non vorrei sembrare che io cerchi di spaventarvi con le mie lettere. 2Corinzi 10:10 Perche', dice qualcuno: «ben le sue lettere sono dure e forti, ma la sua presenza fisica e' debole, e la sua parola di poco conto». 2Corinzi 10:11 Quel tale consideri che come siamo a parole, per mezzo di lettere quando siamo assenti, cosi saremo anche con i fatti quando saremo presenti. 2Corinzi 10:12 Non osiamo infatti collocarci o paragonarci con alcuni di quelli che si raccomandano da se stessi, ma essi, misurandosi da se stessi e paragonandosi con se stessi, non hanno alcun intendimento. 2Corinzi 10:13 Ma, quanto a noi, non ci vanteremo oltre misura, ma secondo la sfera d'azione, di cui Dio ha stabilito i limiti, permettendoci di giungere fino a voi, 2Corinzi 10:14 perche' non ci estendiamo oltre i limiti, come se non fossimo giunti fino a voi, poiche' siamo veramente giunti fino a voi con la predicazione dell'evangelo di Cristo. 2Corinzi 10:15 E non ci vantiamo oltre misura delle fatiche altrui, ma nutriamo la speranza che, crescendo la vostra fede, noi saremo maggiormente considerati tra di voi secondo i nostri limiti, 2Corinzi 10:16 cosi da evangelizzare anche in luoghi al di la' del vostro, senza vantarci di cose gia' fatte nel campo d'altri. 2Corinzi 10:17 Ora chi si gloria si glori nel Signore, 2Corinzi 10:18 poiche' non colui che raccomanda se stesso e' approvato, ma colui che il Signore raccomanda. I falsi apostoli 2Corinzi 11:1 Oh, quanto desidererei pure che voi sopportaste con me un po' di follia! Ma infatti voi mi sopportate. 2Corinzi 11:2 Io sono infatti geloso di voi della gelosia di Dio, perche' vi ho fidanzati a uno sposo, per presentarvi a Cristo come una casta vergine. 2Corinzi 11:3 Ma io temo che, come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, cosi talora le vostre menti non siano corrotte e sviate dalla semplicita' che si deve avere riguardo a Cristo. 2Corinzi 11:4 Se uno infatti venisse a voi predicando un altro Gesu', che noi non abbiamo predicato, o se voi riceveste un altro spirito che non avete ricevuto, o un altro evangelo che non avete accettato, ben lo sopportereste. 2Corinzi 11:5 Ora io ritengo di non essere stato in nulla inferiore ai sommi apostoli. 2Corinzi 11:6 E se anche sono rozzo nel parlare, non lo sono pero' nella conoscenza; anzi lo abbiamo dimostrato a voi in ogni modo e in tutte le cose. 2Corinzi 11:7 Ho forse io commesso peccato abbassando me stesso affinche' voi foste innalzati, per il fatto che vi ho annunziato l'evangelo di Dio gratuitamente? 2Corinzi 11:8 Io ho spogliato altre chiese, ricevendo uno stipendio da loro per servire voi. 2Corinzi 11:9 Inoltre, quando ero tra di voi e mi trovavo nel bisogno, non sono stato di aggravio ad alcuno, perche' supplirono al mio bisogno i fratelli che vennero dalla Macedonia, e in ogni cosa mi sono guardato dall'esservi di aggravio, e anche per l'avvenire me ne guardero'. 2Corinzi 11:10 Come la verita' di Cristo e' in me, questo vanto nei miei confronti non sara' messo a tacere nelle contrade dell'Acaia. 2Corinzi 11:11 Perche'? Forse perche' non vi amo? Dio lo sa. 2Corinzi 11:12 Anzi cio' che io faccio lo faro' ancora, per troncare ogni pretesto a quelli che desiderano un pretesto, per essere trovati simili a noi in cio' di cui si gloriano. 2Corinzi 11:13 Tali falsi apostoli infatti sono degli operai fraudolenti, che si trasformano in apostoli di Cristo. 2Corinzi 11:14 E non c'e' da meravigliarsi, perche' Satana stesso si trasforma in angelo di luce. 2Corinzi 11:15 Non e' dunque gran cosa se anche i suoi ministri si trasformano in ministri di giustizia la cui fine sara' secondo le loro opere. Sofferenze apostoliche di Paolo 2Corinzi 11:16 Lo dico di nuovo: Nessuno mi consideri un insensato; se no ricevetemi pure come un insensato, affinche' mi possa anch'io vantare un po'. 2Corinzi 11:17 Cio' che dico in questo mio audace vanto, non lo dico secondo il Signore, ma nella follia. 2Corinzi 11:18 Poiche' molti si vantano secondo la carne, anch'io mi vantero'. 2Corinzi 11:19 Voi infatti, che siete savi, sopportate volentieri gli insensati. 2Corinzi 11:20 Ora, se qualcuno vi riduce in servitu', se qualcuno vi divora, se qualcuno vi deruba, se qualcuno s'innalza, se qualcuno vi percuote in faccia, voi lo sopportate. 2Corinzi 11:21 Lo dico a mia vergogna, come se noi fossimo stati deboli; eppure, in qualunque cosa uno e' ardito, lo dico nella follia, sono ardito anch'io. 2Corinzi 11:22 Sono essi Ebrei? Lo sono anch'io. Sono essi Israeliti? Lo sono anch'io. Sono essi progenie di Abrahamo? Lo sono anch'io. 2Corinzi 11:23 Sono essi ministri di Cristo? Parlo da stolto, io lo sono piu' di loro; nelle fatiche molto di piu', nelle battiture grandemente di piu', molto piu' nelle prigionie e spesso in pericolo di morte. 2Corinzi 11:24 Dai Giudei ho ricevuto cinque volte quaranta sferzate meno una. 2Corinzi 11:25 Tre volte sono stato battuto con le verghe, una volta sono stato lapidato, tre volte ho fatto naufragio, ho trascorso un giorno e una notte sull'abisso. 2Corinzi 11:26 Sono stato spesse volte in viaggio fra pericoli di fiumi, pericoli di ladroni, pericoli da parte dei miei connazionali, pericoli da parte dei gentili, pericoli in citta', pericoli nel deserto, pericoli in mare, pericoli fra falsi fratelli, 2Corinzi 11:27 nella fatica e nel travaglio, sovente nelle veglie, nella fame e nella sete, spesse volte in digiuni, nel freddo e nella nudita'. 2Corinzi 11:28 Oltre a queste cose esterne, cio' che mi assilla quotidianamente e' la sollecitudine per tutte le chiese. 2Corinzi 11:29 Chi e' debole, che non lo sia anch'io? Chi e' scandalizzato, che io non arda? 2Corinzi 11:30 Se e' necessario vantarsi, io mi vantero' delle cose che riguardano la mia debolezza. 2Corinzi 11:31 Il Dio e Padre del nostro Signor Gesu' Cristo, che e' benedetto in eterno, sa che io non mento. 2Corinzi 11:32 A Damasco, il governatore del re Areta aveva posto delle guardie nella citta' dei Damasceni per catturarmi, 2Corinzi 11:33 ma da una finestra fui calato lungo il muro in una cesta, e cosi scampai dalle sue mani. Le visioni celesti e la spina nella carne 2Corinzi 12:1 Certo il vantarsi non mi e' di alcun giovamento; verro' quindi alle visioni e rivelazioni del Signore. 2Corinzi 12:2 Io conosco un uomo in Cristo che, quattordici anni fa (se con il corpo o fuori del corpo non lo so, Dio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo. 2Corinzi 12:3 E so che quell'uomo (se con il corpo o senza il corpo, non lo so, Dio lo sa), 2Corinzi 12:4 fu rapito in paradiso e udi parole ineffabili, che non e' lecito ad alcun uomo di proferire. 2Corinzi 12:5 Io mi gloriero' di quel tale, ma non mi gloriero' di me stesso, se non delle mie debolezze. 2Corinzi 12:6 Anche se volessi gloriarmi, non sarei un insensato perche' direi la verita', ma me ne astengo, affinche' nessuno mi giudichi di piu' di quello che vede o sente da me. 2Corinzi 12:7 Inoltre, affinche' non m'insuperbisca per l'eccellenza delle rivelazioni, mi e' stata data una spina nella carne, un angelo di Satana per schiaffeggiarmi affinche' non m'insuperbisca. 2Corinzi 12:8 A questo riguardo ho pregato tre volte il Signore che lo allontanasse da me. 2Corinzi 12:9 Ma egli mi ha detto: «La mia grazia ti basta, perche' la mia potenza e' portata a compimento nella debolezza». Percio' molto volentieri mi gloriero' piuttosto delle mie debolezze, affinche' la potenza di Cristo riposi su di me. 2Corinzi 12:10 Percio' io mi diletto nelle debolezze, nelle ingiurie, nelle necessita', nelle persecuzioni, nelle avversita' per amore di Cristo, perche' quando io sono debole, allora sono forte. Disinteresse di Paolo 2Corinzi 12:11 Sono diventato insensato vantandomi, voi mi ci avete costretto, poiche' avrei dovuto essere raccomandato da voi, perche' non sono stato per nulla inferiore ai sommi apostoli, benche' io non sia niente. 2Corinzi 12:12 Ora i segni dell'apostolo sono stati messi in opera fra voi con grande pazienza, con segni e prodigi e con potenti operazioni. 2Corinzi 12:13 In che cosa infatti siete stati da meno delle altre chiese, se non in questo, che io non vi sono stato d'aggravio? Perdonatemi questo torto. 2Corinzi 12:14 Ecco, questa e' la terza volta che sono pronto a venire da voi, e non vi saro' d'aggravio, perche' non cerco i vostri beni, ma voi; perche' non sono i figli che devono accumulare per i genitori ma i genitori per i figli. 2Corinzi 12:15 In quanto a me molto volentieri spendero', anzi saro' speso per le anime vostre, anche se amandovi piu' intensamente sono amato di meno. 2Corinzi 12:16 Ma sia pure che io non vi sono stato d'aggravio; tuttavia, essendo astuto, vi ho presi con frode. 2Corinzi 12:17 Mi sono forse approfittato di voi per mezzo di qualcuno che vi ho mandato? 2Corinzi 12:18 Ho pregato Tito di venire da voi e con lui ho mandato questo fratello. Tito si e' approfittato di voi? Non abbiamo camminato col medesimo spirito e sulle medesime orme? Ultimi avvertimenti ai Corinzi; saluti 2Corinzi 12:19 Pensate di nuovo che cerchiamo di giustificarci davanti a voi? Noi parliamo davanti a Dio, in Cristo, e tutto cio', carissimi, per la vostra edificazione. 2Corinzi 12:20 Temo infatti che talora, quando verro', non vi trovi come vorrei, e di essere anch'io trovato da voi quale non mi vorreste, che talora non ci siano fra voi contese, gelosie, ire, risse, diffamazioni, insinuazioni, superbie, tumulti; 2Corinzi 12:21 e che, venendo di nuovo fra voi, il mio Dio non mi umilii davanti a voi, e io non pianga su molti di quelli che in precedenza hanno peccato, e non si sono ravveduti dell'impurita', della fornicazione e della dissolutezza che hanno commesso. 2Corinzi 13:1 Ecco, questa e' la terza volta che vengo da voi. «Ogni parola sara' confermata per la bocca di due o tre testimoni», 2Corinzi 13:2 L'ho detto prima, quando ero presente tra di voi per la seconda volta, e lo dichiaro ora che sono assente. Scrivo a quelli che hanno in precedenza peccato e a tutti gli altri che, se vengo di nuovo, non risparmiero' nessuno. 2Corinzi 13:3 Poiche' voi cercate la prova del Cristo che parla in me, ed egli non e' debole verso di voi, ma e' potente in voi. 2Corinzi 13:4 Se egli infatti e' stato crocifisso per la sua debolezza, ora pero' vive per la potenza di Dio, perche' anche noi siamo deboli in lui, ma vivremo con lui per la potenza di Dio verso di voi. 2Corinzi 13:5 Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi stessi che Gesu' Cristo e' in voi? A meno che non siate riprovati. 2Corinzi 13:6 Ma io spero che voi riconoscerete che noi non siamo riprovati. 2Corinzi 13:7 Or prego Dio che non facciate alcun male, non perche' noi appariamo approvati, ma perche' voi facciate quel che e' bene anche se noi dovessimo essere riprovati. 2Corinzi 13:8 Noi infatti non abbiamo alcuna forza contro la verita', ma solo per la verita'. 2Corinzi 13:9 Ora noi ci rallegriamo quando siamo deboli, e voi siete forti; e noi preghiamo anche per questo: per il vostro perfezionamento. 2Corinzi 13:10 Percio' scrivo queste cose, essendo assente, affinche', quando saro' presente, non proceda rigidamente, secondo l'autorita' che il Signore mi ha dato per l'edificazione e non per la distruzione. 2Corinzi 13:11 Del resto, fratelli, rallegratevi, perfezionatevi, incoraggiatevi, abbiate la stessa mente, state in pace; e il Dio dell'amore e della pace sara' con voi. 2Corinzi 13:12 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio; tutti i santi vi salutano. 2Corinzi 13:13 La grazia del Signore Gesu' Cristo, l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Amen.Galati 1:1-6:18 Indirizzo e saluti Galati 1:1 Paolo, apostolo (non da parte di uomini, ne' per mezzo di uomo, ma tramite Gesu' Cristo e Dio Padre, che lo ha risuscitato dai morti), Galati 1:2 e tutti i fratelli che sono con me, alle chiese della Galazia: Galati 1:3 grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signore nostro Gesu' Cristo, Galati 1:4 che ha dato se stesso per i nostri peccati, per sottrarci dalla presente malvagia eta' secondo la volonta' di Dio, nostro Padre, Galati 1:5 al quale sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen. Incostanza dei Galati; Paolo rivendica l'autorita' divina del suo apostolato e della sua dottrina Galati 1:6 Mi meraviglio che da colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, passiate cosi presto ad un altro evangelo, Galati 1:7 il quale non e' un altro evangelo; ma vi sono alcuni che vi turbano e vogliono pervertire l'evangelo di Cristo. Galati 1:8 Ma anche se noi o un angelo dal cielo vi predicasse un evangelo diverso da quello che vi abbiamo annunziato, sia maledetto. Galati 1:9 Come abbiamo gia' detto, ora lo dico di nuovo: Se qualcuno vi predica un evangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia maledetto. Galati 1:10 Infatti, cerco io ora di cattivarmi l'approvazione degli uomini o quella di Dio? Oppure cerco di piacere agli uomini? Infatti, se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servo di Cristo. Galati 1:11 Ora, fratelli, vi faccio sapere che l'evangelo, che e' stato da me annunziato, non e' secondo l'uomo, Galati 1:12 poiche' io non l'ho ricevuto ne' imparato da nessun uomo, ma l'ho ricevuto per una rivelazione di Gesu' Cristo. Galati 1:13 Avete infatti udito quale fu un tempo la mia condotta nel giudaismo, come perseguitavo con grande ferocia la chiesa di Dio e la devastavo, Galati 1:14 E progredivo nel giudaismo piu' di molti coetanei tra i miei connazionali, essendo estremamente zelante nelle tradizioni dei miei padri. Galati 1:15 Ma quando piacque a Dio, che mi aveva appartato fin dal grembo di mia madre e mi ha chiamato per la sua grazia, Galati 1:16 di rivelare in me suo Figlio, affinche' l'annunziassi fra i gentili, io non mi consultai subito con carne e sangue, Galati 1:17 ne' salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma me ne andai in Arabia e ritornai di nuovo a Damasco. Galati 1:18 Poi, dopo tre anni, salii a Gerusalemme per andare a vedere Pietro e rimasi con lui quindici giorni. Galati 1:19 E non vidi alcun altro degli apostoli, se non Giacomo, il fratello del Signore. Galati 1:20 Ora, quanto alle cose che vi scrivo, ecco, davanti a Dio non mento. Galati 1:21 Poi andai nelle regioni della Siria e della Cilicia. Galati 1:22 Or io ero sconosciuto personalmente alle chiese della Giudea, che sono in Cristo, Galati 1:23 ma esse udivano soltanto dire: «Colui che prima ci perseguitava, ora annunzia quella fede che egli devastava», Galati 1:24 e glorificavano Dio per causa mia. Galati 2:1 Poi, dopo quattordici anni, salii di nuovo a Gerusalemme con Barnaba, prendendo con me anche Tito. Galati 2:2 Or vi salii per rivelazione ed esposi loro l'evangelo che io predico fra i gentili, ma lo esposi privatamente a coloro che godevano maggior credito, perche' non corressi, o non avessi corso invano. Galati 2:3 Ma neppure Tito che era con me benche' fosse Greco, fu costretto a farsi circoncidere; Galati 2:4 e cio' a causa dei falsi fratelli introdottisi abusivamente, i quali si erano insinuati per spiare la nostra liberta' che abbiamo in Cristo Gesu', allo scopo di metterci in servitu'. Galati 2:5 A costoro non cedemmo in sottomissione neppure per un momento, affinche' la verita' dell'evangelo dimorasse salda fra di voi. Galati 2:6 Ma da parte di quelli che godevano maggior credito (quali fossero stati, non m'importa nulla; Dio non ha riguardo a persona), ebbene, quelli che godono maggior credito non m'imposero nulla di piu'. Galati 2:7 Anzi al contrario, avendo visto che mi era stato affidato l'evangelo per gli incirconcisi, come a Pietro quello per i circoncisi Galati 2:8 (poiche' colui che aveva potentemente operato in Pietro per l'apostolato dei circoncisi, aveva potentemente operato anche in me per i gentili), Galati 2:9 avendo conosciuto la grazia che mi era stata data, Giacomo, Cefa e Giovanni, che sono reputati colonne, diedero a me e a Barnaba la mano di associazione, affinche' noi andassimo fra i gentili, ed essi fra i circoncisi. Galati 2:10 Soltanto ci raccomandarono che ci ricordassimo dei poveri, proprio quello che anch'io mi ero proposto di fare. Galati 2:11 Ma quando Pietro venne in Antiochia, io gli resistei in faccia, perche' era da riprendere. Galati 2:12 Infatti prima che venissero alcuni da parte di Giacomo, egli mangiava con i gentili; ma quando giunsero quelli, egli si ritiro' e si separo', temendo quelli della circoncisione. Galati 2:13 E anche gli altri Giudei fingevano assieme a lui, tanto che anche Barnaba fu trascinato dalla loro ipocrisia. Galati 2:14 Ma quando io vidi che non camminavano rettamente secondo la verita' dell'evangelo, dissi a Pietro in presenza di tutti: «Se tu, che sei Giudeo, vivi alla gentile e non alla giudaica perche' costringi i gentili a giudaizzare?». Galati 2:15 Noi, di nascita Giudei e non peccatori fra i gentili, Galati 2:16 sapendo che l'uomo non e' giustificato per le opere della legge ma per mezzo della fede in Gesu' Cristo, abbiamo creduto anche noi in Cristo Gesu', affinche' fossimo giustificati mediante la fede di Cristo e non mediante le opere della legge, poiche' nessuna carne sara' giustificata per mezzo della legge. Galati 2:17 Or se, cercando di essere giustificati in Cristo, siamo trovati anche noi peccatori, e' forse Cristo ministro del peccato? Cosi non sia. Galati 2:18 Se infatti edifico di nuovo le cose che ho distrutto, io mi costituisco trasgressore, Galati 2:19 perche' per mezzo della legge io sono morto alla legge, affinche' io viva a Dio. Galati 2:20 Io sono stato crocifisso con Cristo e non sono piu' io che vivo, ma e' Cristo che vive in me; e quella vita che ora vivo nella carne, la vivo nella fede del Figlio di Dio, che mi ha amato e ha dato se stesso per me. Galati 2:21 Io non annullo la grazia di Dio perche', se la giustizia si ha per mezzo della legge, allora Cristo e' morto invano. La legge e' impotente a salvare, ma conduce a Cristo e alla fede Galati 3:1 O Galati insensati! Chi vi ha ammaliati per non ubbidire alla verita', voi, davanti ai cui occhi Gesu' Cristo e' stato ritratto crocifisso fra voi? Galati 3:2 Questo solo desidero sapere da voi: avete ricevuto lo Spirito mediante le opere della legge o attraverso la predicazione della fede? Galati 3:3 Siete cosi insensati che, avendo cominciato nello Spirito, vorreste finire nella carne? Galati 3:4 Avete sofferto tante cose invano, se pur e' stato veramente invano? Galati 3:5 Colui dunque che vi dispensa lo Spirito e opera tra voi potenti operazioni, lo fa mediante le opere della legge o mediante la predicazione della fede? Galati 3:6 Cosi Abrahamo «credette a Dio, e cio' gli fu messo in conto di giustizia»; Galati 3:7 sappiate pure che coloro che sono dalla fede sono figli di Abrahamo. Galati 3:8 E la Scrittura, prevedendo che Dio avrebbe giustificato le nazioni mediante la fede, diede prima ad Abrahamo una buona notizia: «Tutte le nazioni saranno benedette in te», Galati 3:9 Percio' coloro che si fondano sulla fede sono benedetti col fedele Abrahamo. Galati 3:10 Ora tutti coloro che si fondano sulle opere della legge sono sotto la maledizione, perche' sta scritto: «Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per praticarle». Galati 3:11 Poiche' e' manifesto che nessuno e' giustificato mediante la legge davanti a Dio, perche': «Il giusto vivra' per la fede». Galati 3:12 Ora la legge non proviene dalla fede, ma «l'uomo che fara' queste cose vivra' per mezzo di esse». Galati 3:13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo diventato maledizione per noi (poiche' sta scritto: «Maledetto chiunque e' appeso al legno»), Galati 3:14 affinche' la benedizione di Abrahamo pervenisse ai gentili in Cristo Gesu', perche' noi ricevessimo la promessa dello Spirito mediante la fede. Galati 3:15 Fratelli, io parlo alla maniera degli uomini: se un patto e' ratificato, benche' sia patto d'uomo, nessuno l'annulla o vi aggiunge qualche cosa. Galati 3:16 Ora le promesse furono fatte ad Abrahamo e alla sua discendenza. La Scrittura non dice: «E alle discendenze» come se si trattasse di molte, ma come di una sola: «E alla tua discendenza», cioe' Cristo. Galati 3:17 Or io dico questo: la legge, venuta dopo quattrocentotrent'anni, non annulla il patto ratificato prima da Dio in Cristo, in modo da annullare la promessa. Galati 3:18 Infatti, se l'eredita' derivasse dalla legge, non verrebbe piu' dalla promessa. Or Dio la dono' ad Abrahamo mediante la promessa. Galati 3:19 Perche' dunque fu data la legge? Essa fu aggiunta a causa delle trasgressioni, finche' fosse venuta la discendenza a cui era stata fatta la promessa; essa fu promulgata dagli angeli per mano di un mediatore. Galati 3:20 Or il mediatore non e' mediatore di una sola parte, ma Dio e' uno. Galati 3:21 La legge e' dunque contraria alle promesse di Dio? Cosi non sia; perche' se fosse stata data una legge capace di dare la vita, allora veramente la giustizia sarebbe venuta dalla legge. Galati 3:22 Ma la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto il peccato, affinche' fosse data ai credenti la promessa mediante la fede di Gesu' Cristo. Galati 3:23 Ora, prima che venisse la fede noi eravamo custoditi sotto la legge, come rinchiusi, in attesa della fede che doveva essere rivelata. Galati 3:24 Cosi la legge e' stata nostro precettore per portarci a Cristo, affinche' fossimo giustificati per mezzo della fede. Galati 3:25 Ma, venuta la fede, non siamo piu' sotto un precettore, Galati 3:26 perche' voi tutti siete figli di Dio per mezzo della fede in Cristo Gesu'. Galati 3:27 Poiche' voi tutti che siete stati battezzati in Cristo, vi siete rivestiti di Cristo. Galati 3:28 Non c'e' ne' Giudeo ne' Greco, non c'e' ne' schiavo ne' libero, non c'e' ne' maschio ne' femmina, perche' tutti siete uno in Cristo Gesu'. Galati 3:29 Ora, se siete di Cristo, siete dunque progenie d'Abrahamo ed eredi secondo la promessa. Galati 4:1 Ora io dico che per tutto il tempo che l'erede e' minorenne non e' affatto differente dal servo, benche' sia signore di tutto, Galati 4:2 ma egli e' sotto tutori e amministratori fino al tempo prestabilito dal padre. Galati 4:3 Cosi anche noi, mentre eravamo minorenni, eravamo tenuti in servitu' sotto gli elementi del mondo, Galati 4:4 ma, quando e' venuto il compimento del tempo, Dio ha mandato suo Figlio, nato da donna, sottoposto alla legge, Galati 4:5 perche' riscattasse quelli che erano sotto la legge, affinche' noi ricevessimo l'adozione. Galati 4:6 Ora perche' voi siete figli, Dio ha mandato lo Spirito del Figlio suo nei vostri cuori che grida: «Abba, Padre», Galati 4:7 Percio' tu non sei piu' servo, ma figlio; e se sei figlio, sei anche erede di Dio per mezzo di Cristo. Galati 4:8 Ma allora, non conoscendo Dio, servivate a coloro che per natura non sono de'i; Galati 4:9 ora invece, avendo conosciuto Dio, anzi essendo piuttosto stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, ai quali desiderate di essere di nuovo asserviti? Galati 4:10 Voi osservate giorni, mesi, stagioni e anni. Galati 4:11 Io temo di essermi affaticato invano per voi. Galati 4:12 Siate come me, perche' anch'io sono come voi; fratelli, ve ne prego, voi non mi avete fatto alcun torto. Galati 4:13 Ora voi sapete come nel passato io vi evangelizzai a causa di una infermita' della carne; Galati 4:14 e voi non disprezzaste ne' aveste a schifo la prova che era nella mia carne, ma mi accoglieste come un angelo di Dio, come Cristo Gesu' stesso. Galati 4:15 Cos'e' dunque avvenuto della vostra allegrezza? Poiche' vi rendo testimonianza che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi e me li avreste dati. Galati 4:16 Sono dunque diventato vostro nemico, dicendovi la verita'? Galati 4:17 Quelli sono zelanti per voi, ma non per fini onesti; anzi essi vi vogliono separare affinche' siate zelanti per loro. Galati 4:18 Or e' buona cosa essere sempre zelanti nel bene, e non solo quando sono presente fra voi. Galati 4:19 Figli miei, che io partorisco di nuovo, finche' Cristo sia formato in voi! Galati 4:20 Desidererei ora essere presente fra voi e cambiare il tono della mia voce perche' sono perplesso di voi. Sara ed Agar: allegoria dei due patti Galati 4:21 Ditemi, voi che volete essere sotto la legge, non date ascolto alla legge? Galati 4:22 Infatti sta scritto che Abrahamo ebbe due figli: uno dalla serva e uno dalla libera. Galati 4:23 Or quello che nacque dalla serva fu generato secondo la carne, ma quello che nacque dalla libera fu generato in virtu' della promessa. Galati 4:24 Tali cose hanno un senso allegorico, perche' queste due donne sono due patti: uno dal monte Sinai che genera a schiavitu', ed e' Agar. Galati 4:25 Or Agar e' il monte Sinai in Arabia e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente; ed essa e' schiava con i suoi figli. Galati 4:26 Invece la Gerusalemme di sopra e' libera ed e' la madre di noi tutti. Galati 4:27 Infatti sta scritto: «Rallegrati, o sterile che non partorisci! Prorompi e grida, tu che non senti doglie di parto, perche' i figli dell'abbandonata saranno piu' numerosi di quelli di colei che aveva marito». Galati 4:28 Ora noi, fratelli, alla maniera di Isacco, siamo figli della promessa. Galati 4:29 Ma, come allora colui che era generato secondo la carne perseguitava colui che era generato secondo lo Spirito, cosi avviene al presente. Galati 4:30 Ma che dice la Scrittura? «Caccia via la schiava e suo figlio, perche' il figlio della schiava non sara' erede col figlio della libera». Galati 4:31 Cosi dunque, fratelli, noi non siamo figli della schiava ma della libera. Esortazione a conservare la liberta' cristiana Galati 5:1 State dunque saldi nella liberta' con la quale Cristo ci ha liberati, e non siate di nuovo ridotti sotto il giogo della schiavitu'. Galati 5:2 Ecco, io, Paolo, vi dico che se vi fate circoncidere, Cristo non vi giovera' nulla. Galati 5:3 E daccapo attesto ad ogni uomo che si fa circoncidere che egli e' obbligato ad osservare tutta la legge. Galati 5:4 Voi, che cercate di essere giustificati mediante la legge, vi siete separati da Cristo; siete scaduti dalla grazia. Galati 5:5 Noi infatti in Spirito, mediante la fede, aspettiamo la speranza della giustizia, Galati 5:6 poiche' in Cristo Gesu' ne' la circoncisione, ne' l'incirconcisione hanno alcun valore, ma la fede che opera mediante l'amore. Galati 5:7 Voi correvate bene; chi vi ha ostacolato a impedendovi di ubbidire alla verita'? Galati 5:8 Questa persuasione non viene da colui che vi chiama. Galati 5:9 Un po' di lievito fa fermentare tutta la pasta. Galati 5:10 Io sono fiducioso per voi nel Signore che non penserete diversamente; ma colui che vi turba ne subira' la punizione chiunque egli sia. Galati 5:11 Ora quanto a me, fratelli, se io predico ancora la circoncisione, perche' sono perseguitato? Allora lo scandalo della croce sarebbe abolito. Galati 5:12 Oh, si facessero pur anche mutilare coloro che vi turbano! Galati 5:13 Voi infatti, fratelli, siete stati chiamati a liberta'; soltanto non usate questa liberta' per dare un'occasione alla carne ma servite gli uni gli altri per mezzo dell'amore. Galati 5:14 Tutta la legge infatti si adempie in questa unica parola: «Ama il tuo prossimo come te stesso». Galati 5:15 Che se vi mordete e vi divorate a vicenda, guardate che non siate consumati gli uni dagli altri. Le opere della carne e il frutto dello Spirito Galati 5:16 Or io dico: Camminate secondo lo Spirito e non adempirete i desideri della carne, Galati 5:17 la carne infatti ha desideri contrari allo Spirito e lo Spirito ha desideri contrari alla carne; e queste cose sono opposte l'una all'altra, cosicche' voi non fate quel che vorreste. Galati 5:18 Ma se siete condotti dallo Spirito, voi non siete sotto la legge. Galati 5:19 Ora le opere della carne sono manifeste e sono: adulterio, fornicazione impurita', dissolutezza, Galati 5:20 idolatria, magia, inimicizie, contese, gelosie, ire, risse, divisioni, sette, Galati 5:21 invidie, omicidi, ubriachezze, ghiottonerie e cose simili a queste, circa le quali vi prevengo, come vi ho gia' detto prima, che coloro che fanno tali cose non erediteranno il regno di Dio, Galati 5:22 Ma il frutto dello Spirito e': amore gioia, pace, pazienza, gentilezza, bonta', fede, mansuetudine, autocontrollo. Galati 5:23 Contro tali cose non vi e' legge. Galati 5:24 Ora quelli che sono di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze. Galati 5:25 Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresi per lo Spirito, Galati 5:26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri. Esortazioni finali e saluti Galati 6:1 Fratelli, se uno e' sorpreso in qualche fallo, voi che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. Ma bada bene a te stesso, affinche' non sii tentato anche tu. Galati 6:2 Portate i pesi gli uni degli altri, e cosi adempirete la legge di Cristo. Galati 6:3 Se infatti qualcuno pensa di essere qualche cosa, non essendo nulla, inganna se stesso. Galati 6:4 Ora esamini ciascuno l'opera sua, e allora avra' ragione di vantarsi solamente di se stesso e non nei confronti degli altri. Galati 6:5 Ciascuno infatti portera' il proprio fardello. Galati 6:6 Ora colui che e' istruito nella parola faccia parte di tutti i suoi beni a colui che lo istruisce. Galati 6:7 Non v'ingannate, Dio non si puo' beffare, perche' cio' che l'uomo semina quello pure raccogliera'. Galati 6:8 Perche' colui che semina per la sua carne, dalla carne raccogliera' corruzione, ma chi semina per lo Spirito, dallo Spirito raccogliera' vita eterna. Galati 6:9 Or non veniamo meno nell'animo facendo il bene; se infatti non ci stanchiamo, raccoglieremo a suo tempo. Galati 6:10 Mentre dunque abbiamo l'opportunita', facciamo del bene a tutti, ma principalmente a coloro della famiglia della fede. Galati 6:11 Guardate con quali lettere grandi vi ho scritto di mia propria mano. Galati 6:12 Tutti quelli che vogliono far bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere unicamente per non essere perseguitati per la croce di Cristo. Galati 6:13 Infatti, neppure quelli stessi che sono circoncisi osservano la legge, ma vogliono che siate circoncisi per potersi vantare nella vostra carne. Galati 6:14 Ma quanto a me, non avvenga mai che io mi vanti all'infuori della croce del Signor nostro Gesu' Cristo, per la quale il mondo e' crocifisso a me e io al mondo. Galati 6:15 In Cristo Gesu', infatti, ne' la circoncisione, ne' l'incirconcisione hanno alcun valore, ma l'essere una nuova creatura. Galati 6:16 E su tutti quelli che cammineranno secondo questa regola sia pace e misericordia, e cosi pure sull'Israele di Dio. Galati 6:17 Del resto nessuno mi dia molestia, perche' io porto nel mio corpo il contrassegno del Signore Gesu'. Galati 6:18 Fratelli, la grazia del Signore nostro Gesu' Cristo sia con il vostro spirito. Amen.Efesini 1:1-6:24 Indirizzo e saluti Efesini 1:1 Paolo, apostolo di Gesu' Cristo per la volonta' di Dio, ai santi che sono in Efeso e fedeli in Cristo Gesu': Efesini 1:2 grazia a voi e pace da Dio, nostro Padre, e dal Signore Gesu' Cristo. Benedizioni di Dio in Gesu' Cristo, autore della nostra redenzione e capo della chiesa Efesini 1:3 Benedetto sia Dio, Padre del Signor nostro Gesu' Cristo, che ci ha benedetti con ogni benedizione spirituale nei luoghi celesti in Cristo, Efesini 1:4 allorche' in lui ci ha eletti prima della fondazione del mondo, affinche' fossimo santi e irreprensibili davanti a lui nell'amore, Efesini 1:5 avendoci predestinati ad essere adottati come suoi figli per mezzo di Gesu' Cristo secondo il beneplacito della sua volonta', Efesini 1:6 a lode della gloria della sua grazia mediante la quale egli ci ha grandemente favoriti nell'amato suo Figlio, Efesini 1:7 in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue, il perdono dei peccati secondo le ricchezze della sua grazia, Efesini 1:8 che egli ha fatto abbondare verso di noi con ogni sapienza e intelligenza, Efesini 1:9 facendoci conoscere il mistero della sua volonta' secondo il suo beneplacito che egli aveva determinato in se stesso, Efesini 1:10 per raccogliere nella dispensazione del compimento dei tempi sotto un sol capo, in Cristo, tutte le cose, tanto quelle che sono nei cieli come quelle che sono sulla terra. Efesini 1:11 In lui siamo anche stati scelti per un'eredita', essendo predestinati secondo il proponimento di colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della sua volonta', Efesini 1:12 affinche' fossimo a lode della sua gloria, noi che prima abbiamo sperato in Cristo. Efesini 1:13 In lui anche voi, dopo aver udita la parola della verita', l'evangelo della vostra salvezza, e aver creduto, siete stati sigillati con lo Spirito Santo della promessa; Efesini 1:14 il quale e' la garanzia della nostra eredita', in vista della piena redenzione dell'acquistata proprieta' a lode della sua gloria. Efesini 1:15 Percio' anch'io, avendo udito della vostra fede nel Signore Gesu' e del vostro amore verso tutti i santi, Efesini 1:16 non cesso mai di rendere grazie per voi, ricordandovi nelle mie preghiere, Efesini 1:17 affinche' il Dio del Signor nostro Gesu' Cristo, il Padre della gloria, vi dia lo Spirito di sapienza e di rivelazione, nella conoscenza di lui, Efesini 1:18 e illumini gli occhi della vostra mente, affinche' sappiate qual e' la speranza della sua vocazione e quali sono le ricchezze della gloria della sua eredita' tra i santi, Efesini 1:19 e qual e' la straordinaria grandezza della sua potenza verso di noi che crediamo secondo l'efficacia della forza della sua potenza, Efesini 1:20 che egli ha messo in atto in Cristo risuscitandolo dai morti e facendolo sedere alla sua destra nei luoghi celesti, Efesini 1:21 al di sopra di ogni principato, potesta', potenza, signoria e di ogni nome che si nomina non solo in questa eta', ma anche in quella futura, Efesini 1:22 ponendo ogni cosa sotto i suoi piedi, e lo ha dato per capo sopra ogni cosa alla chiesa, Efesini 1:23 che e' il suo corpo, il compimento di colui che compie ogni cosa in tutti. La salvezza per grazia Efesini 2:1 Egli ha vivificato anche voi, che eravate morti nei falli e nei peccati, Efesini 2:2 nei quali gia' camminaste, seguendo il corso di questo mondo, secondo il principe della potesta' dell'aria, dello spirito che al presente opera nei figli della disubbidienza, Efesini 2:3 fra i quali anche noi tutti un tempo vivemmo nelle concupiscenze della nostra carne, adempiendo i desideri della carne e della mente, ed eravamo per natura figli d'ira, come anche gli altri. Efesini 2:4 Ma Dio, che e' ricco in misericordia per il suo grande amore con il quale ci ha amati, Efesini 2:5 anche quando eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (voi siete salvati per grazia), Efesini 2:6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere nei luoghi celesti in Cristo Gesu', Efesini 2:7 per mostrare nelle eta' che verranno le eccellenti ricchezze della sua grazia con benignita' verso di noi in Cristo Gesu'. Efesini 2:8 Voi infatti siete stati salvati per grazia, mediante la fede, e cio' non viene da voi, e' il dono di Dio, Efesini 2:9 non per opere, perche' nessuno si glori. Efesini 2:10 Noi infatti siamo opera sua, creati in Cristo Gesu' per le buone opere che Dio ha precedentemente preparato, perche' le compiamo. I gentili e i Giudei in Cristo Efesini 2:11 Percio' ricordatevi che un tempo voi gentili di nascita, chiamati incirconcisi da quelli che si dicono circoncisi, perche' tali sono stati fatti nella carne per mano d'uomo, Efesini 2:12 eravate in quel tempo senza Cristo, estranei dalla cittadinanza d'Israele e estranei ai patti della promessa, non avendo speranza ed essendo senza Dio nel mondo. Efesini 2:13 Ma ora, in Cristo Gesu', voi che un tempo eravate lontani, siete stati avvicinati per mezzo del sangue di Cristo. Efesini 2:14 Egli infatti e' la nostra pace, colui che ha fatto dei due popoli uno e ha demolito il muro di separazione, Efesini 2:15 avendo abolito nella sua carne l'inimicizia, la legge dei comandamenti fatta di prescrizioni, per creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo la pace, Efesini 2:16 e per riconciliare a ambedue con Dio in un sol corpo per mezzo della croce, avendo ucciso l'inimicizia in se stesso. Efesini 2:17 Ed egli venne per annunziare la pace a voi che eravate lontani e a quelli che erano vicini, Efesini 2:18 poiche' per mezzo di lui abbiamo entrambi accesso al Padre in uno stesso Spirito. Efesini 2:19 Voi dunque non siete piu' forestieri ne' ospiti, ma concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio, Efesini 2:20 edificati sul fondamento degli apostoli e dei profeti, essendo Gesu' Cristo stesso la pietra angolare, Efesini 2:21 su cui tutto l'edificio ben collegato cresce per essere un tempio santo nel Signore, Efesini 2:22 nel quale anche voi siete insieme edificati per essere una dimora di Dio nello Spirito. Il mistero della vocazione dei gentili, e l'apostolato di Paolo Efesini 3:1 Per questa ragione io, Paolo, sono il prigioniero di Cristo Gesu' per voi gentili, Efesini 3:2 se pure avete sentito della dispensazione della grazia di Dio, che mi e' stata affidata per voi; Efesini 3:3 come per rivelazione egli mi ha fatto conoscere il mistero, di cui prima ne scrissi in breve. Efesini 3:4 Nel leggere questo, voi potete capire quale sia la mia intelligenza del mistero di Cristo, Efesini 3:5 che non fu fatto conoscere nelle altre eta' ai figli degli uomini, come ora e' stato rivelato ai santi apostoli e ai suoi profeti per mezzo dello Spirito, Efesini 3:6 affinche' i gentili siano coeredi dello stesso corpo e partecipi della sua promessa in Cristo mediante l'evangelo, Efesini 3:7 di cui sono stato fatto ministro, secondo il dono della grazia di Dio che mi e' stata data in virtu' della sua potenza. Efesini 3:8 A me, il minimo di tutti i santi, e' stata data questa grazia di annunziare fra i gentili le imperscrutabili ricchezze di Cristo, Efesini 3:9 e di manifestare a tutti la partecipazione del mistero che dalle piu' antiche eta' e' stato nascosto in Dio, il quale ha creato tutte le cose per mezzo di Gesu' Cristo; Efesini 3:10 affinche', per mezzo della chiesa, nel tempo presente sia manifestata ai principati e alle potesta', nei luoghi celesti, la multiforme sapienza di Dio, Efesini 3:11 secondo il proponimento eterno che egli attuo' in Cristo Gesu', nostro Signore, Efesini 3:12 in cui abbiamo la liberta' e l'accesso a Dio nella fiducia mediante la fede in lui. Efesini 3:13 Per la qual cosa vi chiedo che non vi scoraggiate a causa delle mie tribolazioni che soffro per voi, il che e' la vostra gloria. Preghiera di Paolo per gli Efeini Efesini 3:14 Per questa ragione, io piego le mie ginocchia davanti al Padre del Signor nostro Gesu' Cristo, Efesini 3:15 dal quale prende nome ogni famiglia nei cieli e sulla terra, Efesini 3:16 perche' vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, di essere fortificati con potenza per mezzo del suo Spirito nell'uomo interiore, Efesini 3:17 perche' Cristo abiti nei vostri cuori per mezzo della fede, Efesini 3:18 affinche', radicati e fondati nell'amore, possiate comprendere con tutti i santi quale sia la larghezza, la lunghezza, la profondita' e l'altezza, Efesini 3:19 e conoscere l'amore di Cristo che sopravanza ogni conoscenza, affinche' siate ripieni di tutta la pienezza di Dio. Efesini 3:20 Or a colui che puo', secondo la potenza che opera in noi, fare smisuratamente al di la' di quanto chiediamo o pensiamo, Efesini 3:21 a lui sia la gloria nella chiesa in Cristo Gesu' per tutte le generazioni, nei secoli dei secoli. Amen. L'unita' della fede Efesini 4:1 Io dunque, il prigioniero per il Signore, vi esorto a camminare nel modo degno della vocazione a cui siete stati chiamati, Efesini 4:2 con ogni umilta' e mansuetudine, con pazienza, sopportandovi gli uni gli altri nell'amore, Efesini 4:3 studiandovi di conservare l'unita' dello Spirito nel vincolo della pace. Efesini 4:4 Vi e' un unico corpo e un unico Spirito, come pure siete stati chiamati nell'unica speranza della vostra vocazione. Efesini 4:5 Vi e' un unico Signore, un'unica fede, un unico battesimo, Efesini 4:6 un Dio unico e Padre di tutti, che e' al di sopra di tutti, fra tutti e in voi tutti. Efesini 4:7 Ma a ciascuno di noi e' stata data la grazia secondo la misura del dono di Cristo. Efesini 4:8 Per la qual cosa la Scrittura dice: «Essendo salito in alto, egli ha condotto prigioniera la prigionia e ha dato dei doni agli uomini». Efesini 4:9 Or questo: «e' salito» che cosa vuol dire se non che prima era pure disceso nelle parti piu' basse della terra? Efesini 4:10 Colui che e' disceso e' lo stesso che e' anche salito al di sopra di tutti i cieli per riempire tutte le cose. Efesini 4:11 Ed egli stesso ha dato alcuni come apostoli, altri come profeti, altri come evangelisti e altri come pastori e dottori, Efesini 4:12 per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministero e per l'edificazione del corpo di Cristo, Efesini 4:13 finche' giungiamo tutti all'unita' della fede e della conoscenza del Figlio di Dio a un uomo perfetto, alla misura della statura della pienezza di Cristo Efesini 4:14 affinche' non siamo piu' bambini sballottati e trasportati da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per la loro astuzia, mediante gli inganni dell'errore, Efesini 4:15 ma dicendo la verita' con amore, cresciamo in ogni cosa verso colui che e' il capo, cioe' Cristo. Efesini 4:16 Dal quale tutto il corpo ben connesso e unito insieme, mediante il contributo fornito da ogni giuntura e secondo il vigore di ogni singola parte, produce la crescita del corpo per l'edificazione di se stesso nell'amore. La santita' cristiana in opposizione ai costumi corrotti dei gentili Efesini 4:17 Questo dunque attesto nel Signore, che non camminiate piu' come camminano ancora gli altri gentili, nella vanita' della loro mente, Efesini 4:18 ottenebrati nell'intelletto, estranei alla vita di Dio, per l'ignoranza che e' in loro e per l'indurimento del loro cuore. Efesini 4:19 Essi, essendo diventati insensibili, si sono abbandonati alla dissolutezza, commettendo ogni impurita' con insaziabile bramosia. Efesini 4:20 Voi pero' non e' cosi che avete conosciuto Cristo, Efesini 4:21 se pure gli avete dato ascolto e siete stati ammaestrati in lui secondo la verita' che e' in Gesu', Efesini 4:22 per spogliarvi, per quanto riguarda la condotta di prima, dell'uomo vecchio che si corrompe per mezzo delle concupiscenze della seduzione, Efesini 4:23 per essere rinnovati nello spirito della vostra mente, Efesini 4:24 e per essere rivestiti dell'uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e santita' della verita'. Efesini 4:25 Percio', messa da parte la menzogna ciascuno dica la verita' al suo prossimo perche' siamo membra gli uni degli altri. Efesini 4:26 Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sul vostro cruccio; Efesini 4:27 e non date luogo al diavolo. Efesini 4:28 Chi rubava non rubi piu', ma piuttosto si affatichi facendo qualche buona opera con le proprie mani, affinche' abbia qualcosa da dare a chi e' nel bisogno. Efesini 4:29 Nessuna parola malvagia esca dalla vostra bocca, ma se ne avete una buona per l'edificazione, secondo il bisogno, ditela affinche' conferisca grazia a quelli che ascoltano. Efesini 4:30 E non contristate lo Spirito Santo di Dio, col quale siete stati sigillati per il giorno della redenzione. Efesini 4:31 Sia rimossa da voi ogni amarezza, ira, cruccio, tumulto e maldicenza con ogni malizia. Efesini 4:32 Siate invece benigni e misericordiosi gli uni verso gli altri, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonato in Cristo. Efesini 5:1 Siate dunque imitatori di Dio, come figli carissimi, Efesini 5:2 e camminate nell'Amore, come anche Cristo ci ha amati e ha dato se stesso per noi, in offerta e sacrificio a Dio come un profumo di odore soave. Efesini 5:3 Ma come si conviene ai santi, ne' fornicazione, ne' impurita' alcuna, ne' avarizia siano neppure nominate fra di voi; Efesini 5:4 lo stesso si dica della disonesta', del parlare sciocco e della buffoneria, le quali cose sono sconvenienti, ma piuttosto abbondi il rendimento di grazie. Efesini 5:5 Sappiate infatti questo: nessun fornicatore o immondo o avaro, il quale e' un idolatra, ha alcuna eredita' nel regno di Cristo e di Dio. Efesini 5:6 Nessuno vi seduca con vani ragionamenti, perche' per queste cose viene l'ira di Dio sui figli della disubbidienza. Efesini 5:7 Non siate dunque loro compagni. Efesini 5:8 Un tempo infatti eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore; camminate dunque come figli di luce. Efesini 5:9 poiche' il frutto dello Spirito consiste in tutto cio' che e' bonta', giustizia e verita', Efesini 5:10 esaminando cio' che e' accettevole al Signore. Efesini 5:11 E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre, ma piuttosto riprovatele, Efesini 5:12 perche' e' persino vergognoso dire le cose che si fanno da costoro in segreto. Efesini 5:13 Ma tutte le cose, quando sono esposte alla luce, divengono manifeste, poiche' tutto cio' che e' manifestato e' luce. Efesini 5:14 Percio' la Scrittura dice: «Risvegliati, o tu che dormi, risorgi dai morti, e Cristo risplendera' su di te». Efesini 5:15 Badate dunque di camminare con diligenza non da stolti, ma come saggi, Efesini 5:16 riscattando il tempo, perche' i giorni sono malvagi. Efesini 5:17 Non siate percio' disavveduti, ma intendete quale sia la volonta' del Signore. Efesini 5:18 E non vi inebriate di vino, nel quale vi e' dissolutezza, ma siate ripieni di Spirito, Efesini 5:19 parlandovi gli uni gli altri con salmi inni e cantici spirituali, cantando e lodando col vostro cuore il Signore, Efesini 5:20 rendendo continuamente grazie per ogni cosa a Dio e Padre nel nome del Signor nostro Gesu' Cristo; Efesini 5:21 sottomettetevi gli uni agli altri nel timore di Cristo. I doveri domestici Efesini 5:22 Mogli, siate sottomesse ai vostri mariti come al Signore, Efesini 5:23 poiche' il marito e' capo della moglie, come anche Cristo e' capo della chiesa, ed egli stesso e' Salvatore del corpo. Efesini 5:24 Parimenti come la chiesa e' sottomessa a Cristo, cosi le mogli devono essere sottomesse ai loro mariti in ogni cosa. Efesini 5:25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la chiesa e ha dato se stesso per lei, Efesini 5:26 per santificarla, avendola purificata col lavacro dell'acqua per mezzo della parola, Efesini 5:27 per far comparire la chiesa davanti a se' gloriosa, senza macchia o ruga o alcunche' di simile, ma perche' sia santa ed irreprensibile. Efesini 5:28 Cosi i mariti devono amare le loro mogli, come i loro propri corpi; chi ama la propria moglie ama se stesso. Efesini 5:29 Nessuno infatti ebbe mai in odio la sua carne, ma la nutre e la cura teneramente, come anche il Signore fa con la chiesa, Efesini 5:30 poiche' noi siamo membra del suo corpo, della sua carne e delle sue ossa. Efesini 5:31 «Percio' l'uomo lascera' suo padre e sua madre e si unira' a sua moglie, e i due diverranno una sola carne». Efesini 5:32 Questo mistero e' grande; or lo dico in riferimento a Cristo e alla chiesa. Efesini 5:33 Ma ciascuno di voi cosi ami la propria moglie come ama se stesso; e similmente la moglie rispetti il marito. Efesini 6:1 Figli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, perche' cio' e' giusto. Efesini 6:2 «Onora tuo padre e tua madre», questo e' il primo comandamento con promessa, Efesini 6:3 «affinche' tu stia bene e abbia lunga vita sopra la terra». Efesini 6:4 E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figli, ma allevateli nella disciplina e nell'ammonizione del Signore. Efesini 6:5 Servi, ubbidite ai vostri padroni secondo la carne con timore e tremore, nella semplicita' del vostro cuore, come a Cristo, Efesini 6:6 non servendo per essere visti, come per piacere agli uomini, ma come servi di Cristo, facendo la volonta' di Dio di buon animo, Efesini 6:7 servendo con amore, come a Cristo e non come agli uomini, Efesini 6:8 sapendo che ciascuno, schiavo o libero che sia, se avra' fatto del bene, ne ricevera' la ricompensa dal Signore. Efesini 6:9 E voi, padroni, fate lo stesso verso di loro, mettendo da parte le minacce, sapendo che il loro e vostro Signore e' in cielo e che presso di lui non c'e' alcuna parzialita', L'armatura di Dio Efesini 6:10 Del resto, fratelli miei, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua potenza. Efesini 6:11 Rivestitevi dell'intera armatura di Dio per poter rimanere ritti e saldi contro le insidie del diavolo Efesini 6:12 poiche' il nostro combattimento non e' contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potesta', contro i dominatori del mondo di tenebre di questa eta', contro gli spiriti malvagi nei luoghi celesti. Efesini 6:13 Percio' prendete l'intera armatura di Dio, affinche' possiate resistere nel giorno malvagio e restare ritti in piedi dopo aver compiuto ogni cosa. Efesini 6:14 State dunque saldi, avendo ai lombi la cintura della verita', rivestiti con la corazza della giustizia, Efesini 6:15 e avendo i piedi calzati con la prontezza dell'evangelo della pace, Efesini 6:16 soprattutto prendendo lo scudo della fede, con il quale potete spegnere tutti i dardi infuocati del maligno. Efesini 6:17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che e' la parola di Dio, Efesini 6:18 pregando in ogni tempo con ogni sorta di preghiera e di supplica nello Spirito, vegliando a questo scopo con ogni perseveranza e preghiera per tutti i santi, Efesini 6:19 e anche per me affinche', quando apro la mia bocca, mi sia dato di esprimermi con franchezza per far conoscere il mistero dell'evangelo Efesini 6:20 per il quale sono ambasciatore in catene, affinche' lo possa annunziare con franchezza, come e' mio dovere fare. Tichico portatore dell'epistola, saluti finali Efesini 6:21 Ora, affinche' anche voi sappiate come sto e cio' che faccio, Tichico, il caro fratello e fedele ministro nel Signore, vi informera' di tutto; Efesini 6:22 ve l'ho mandato proprio a questo scopo, affinche' veniate a conoscenza del nostro stato e consoli i vostri cuori. Efesini 6:23 Pace ai fratelli e amore con fede da Dio Padre e dal Signore Gesu' Cristo. Efesini 6:24 La grazia sia con tutti quelli che amano il Signor nostro Gesu' Cristo con sincerita'.Filippesi 1:1-4:23 Indirizzo e saluti Filippesi 1:1 Paolo e Timoteo, servi di Gesu' Cristo, a tutti i santi in Cristo Gesu' che sono a Filippi, con i vescovi e i diaconi: Filippesi 1:2 grazia a voi e pace a da Dio nostro Padre e dal Signore Gesu' Cristo. Affetto di Paolo per i Filippesi, a motivo della loro fedelta' all'evangelo Filippesi 1:3 Rendo grazie al mio Dio ogni volta che mi ricordo di voi, Filippesi 1:4 pregando sempre con gioia per voi tutti in ogni mia orazione, Filippesi 1:5 per la vostra collaborazione nell'evangelo dal primo giorno fino ad ora, Filippesi 1:6 essendo convinto di questo, che colui che ha cominciato un'opera buona in voi, la portera' a compimento fino al giorno di Cristo Gesu'. Filippesi 1:7 Ed e' giusto che io senta questo di voi tutti, perche' vi ho nel cuore, voi che tanto nelle mie catene come nella difesa e conferma dell'evangelo, siete tutti partecipi con me della grazia. Filippesi 1:8 Dio infatti mi e' testimone, come io vi ami tutti con affetto sviscerato in Gesu' Cristo. Filippesi 1:9 E per questo prego che il vostro amore abbondi sempre di piu' in conoscenza e in ogni discernimento, Filippesi 1:10 affinche' discerniate le cose eccellenti e possiate essere puri e senza macchia per il giorno di Cristo, Filippesi 1:11 ripieni di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesu' Cristo, alla gloria e lode di Dio. La prigionia di Paolo utile ai progressi dell'evangelo Filippesi 1:12 Ora, fratelli, voglio che sappiate che le cose che mi sono accadute sono risultate ad un piu' grande avanzamento dell'evangelo, Filippesi 1:13 tanto che e' noto a tutto il pretorio e a tutti gli altri che io sono in catene per Cristo; Filippesi 1:14 e la maggior parte dei fratelli nel Signore, incoraggiati dalle mie catene, hanno preso maggiore ardire nel proclamare la parola di Dio senza paura. Filippesi 1:15 Alcuni invero predicano Cristo anche per invidia e contesa, ma vi sono anche altri che lo predicano di buon animo. Filippesi 1:16 Quelli certo annunziano Cristo per contesa, non puramente, pensando di aggiungere afflizione alle mie catene, Filippesi 1:17 ma questi lo fanno per amore, sapendo che sono stabilito alla difesa dell'evangelo. Filippesi 1:18 Che importa? Comunque sia, o per pretesto o sinceramente, Cristo e' annunziato; e di questo mi rallegro, anzi me ne rallegrero' anche per l'avvenire. Filippesi 1:19 So infatti che questo riuscira' a mia salvezza, mediante la vostra preghiera e l'aiuto dello Spirito di Gesu' Cristo, Filippesi 1:20 secondo la mia fervida attesa e speranza, che non saro' svergognato in cosa alcuna, ma che con ogni franchezza, ora come sempre, Cristo sara' magnificato nel mio corpo, o per vita o per morte. Filippesi 1:21 Per me infatti il vivere e' Cristo, e il morire guadagno. Filippesi 1:22 Ma non so se il vivere nella carne sia per me un lavoro fruttuoso, ne' posso dire che cosa dovrei scegliere, Filippesi 1:23 perche' sono stretto da due lati: avendo il desiderio di partire a da questa tenda e di essere con Cristo, il che mi sarebbe di gran lunga migliore, Filippesi 1:24 ma il rimanere nella carne e' piu' necessario per voi. Filippesi 1:25 Questo so sicuramente, che rimarro' e dimorero' presso di voi tutti per il vostro avanzamento e per la gioia della vostra fede, Filippesi 1:26 affinche' il vostro vanto per me abbondi in Cristo Gesu', per la mia presenza di nuovo tra voi. Esortazione alla perseveranza, all'amore fraterno, all'umilta', e alla santita' Filippesi 1:27 Soltanto, comportatevi in modo degno dell'evangelo di Cristo, affinche', sia che venga e vi veda, o che sia assente, oda nei vostri riguardi che state fermi in uno stesso spirito, combattendo insieme con un medesimo animo per la fede dell'evangelo, Filippesi 1:28 senza lasciarvi spaventare in alcuna cosa dagli avversari; questo e' per loro una prova di perdizione, ma di salvezza per voi, e cio' da parte di Dio. Filippesi 1:29 Poiche' a voi e' stata data la grazia per amore di Cristo, non solo di credere in lui, ma anche di soffrire per lui, Filippesi 1:30 avendo lo stesso combattimento che avete visto in me, e ora udite essere in me. Filippesi 2:1 Se dunque vi e' qualche consolazione in Cristo, qualche conforto d'amore, qualche comunione di Spirito, qualche tenerezza e compassione, Filippesi 2:2 rendete perfetta la mia gioia, avendo uno stesso modo di pensare, uno stesso amore, un solo accordo e una sola mente Filippesi 2:3 non facendo nulla per rivalita' o vanagloria, ma con umilta', ciascuno di voi stimando gli altri piu' di se stesso. Filippesi 2:4 Non cerchi ciascuno unicamente il proprio interesse, ma anche quello degli altri. Filippesi 2:5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che gia' e' stato in Cristo Gesu', Filippesi 2:6 il quale, essendo in forma di Dio, non considero' qualcosa a cui aggrapparsi tenacemente l'essere uguale a Dio, Filippesi 2:7 ma svuoto' se stesso, prendendo la forma di servo, divenendo simile agli uomini; Filippesi 2:8 e, trovato nell'esteriore simile ad un uomo, abbasso' se stesso, divenendo ubbidiente fino alla morte e alla morte di croce. Filippesi 2:9 Percio' anche Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato un nome che e' al di sopra di ogni nome, Filippesi 2:10 affinche' nel nome di Gesu' si pieghi ogni ginocchio delle creature (o cose) celesti, terrestri e sotterranee, Filippesi 2:11 e ogni lingua confessi che Gesu' Cristo e' il Signore, alla gloria di Dio Padre. Filippesi 2:12 Percio', miei cari, come mi avete sempre ubbidito non solo quando ero presente, ma molto piu' ora che sono assente, compite la vostra salvezza con timore e tremore, Filippesi 2:13 poiche' Dio e' colui che opera in voi il volere e l'operare, per il suo beneplacito. Filippesi 2:14 Fate ogni cosa senza mormorare e senza dispute, Filippesi 2:15 affinche' siate irreprensibili e integri, figli di Dio senza biasimo in mezzo ad una generazione ingiusta e perversa, fra la quale risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la parola della vita, Filippesi 2:16 affinche' nel giorno di Cristo abbia di che gloriarmi, per non aver corso invano ne' invano faticato. Filippesi 2:17 Ma anche se sono versato in sacrificio e servizio della vostra fede, ne gioisco e ne godo con tutti voi. Filippesi 2:18 Similmente gioitene anche voi e rallegratevi con me. Elogio di Timoteo e di Epafrodito, messaggeri di Paolo presso i Filippesi Filippesi 2:19 Ora spero nel Signore Gesu' di mandarvi presto Timoteo, affinche' anch'io sia incoraggiato nel conoscere le vostre condizioni, Filippesi 2:20 perche' non ho alcuno d'animo uguale al suo e che abbia sinceramente cura delle vostre cose. Filippesi 2:21 Tutti infatti cercano i loro propri interessi e non le cose di Cristo Gesu'. Filippesi 2:22 Ma voi conoscete la sua prova come ha servito con me nell'evangelo, come un figlio serve al padre. Filippesi 2:23 Spero dunque di mandarvelo non appena avro' sistemato completamente le mie cose. Filippesi 2:24 Ora ho fiducia nel Signore che io pure verro' presto. Filippesi 2:25 Tuttavia ho ritenuto necessario di mandarvi Epafrodito, mio fratello, compagno d'opera e di lotta, vostro apostolo e ministro dei miei bisogni, Filippesi 2:26 poiche' egli desiderava molto vedervi tutti, ed era angosciato perche' avevate udito che era stato ammalato. Filippesi 2:27 Difatti egli e' stato malato e molto vicino alla morte, ma Dio ha avuto pieta' di lui, e non solo di lui ma anche di me, perche' non avessi tristezza su tristezza. Filippesi 2:28 Ve l'ho mandato percio' con tanta premura perche', vedendolo, di nuovo vi possiate rallegrare ed io stesso sia meno contristato. Filippesi 2:29 Accoglietelo dunque nel Signore con grande gioia e abbiate stima di persone come lui, Filippesi 2:30 perche' per l'opera di Cristo egli e' stato molto vicino alla morte, avendo esposto a rischio la propria vita, per supplire ai servizi che voi non potevate prestarmi. Esortazioni a guardarsi dai falsi profeti, e a coltivare tutte le virtu' cristiane Filippesi 3:1 Per il resto, fratelli miei, rallegratevi nel Signore; per me certo non e' gravoso scrivervi le stesse cose, e per voi e' una salvaguardia. Filippesi 3:2 Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quelli che si fanno mutilare. Filippesi 3:3 I veri circoncisi infatti siamo noi che serviamo Dio nello Spirito e ci gloriamo in Cristo Gesu' senza confidarci nella carne, Filippesi 3:4 benche' io avessi di che confidare anche nella carne; se qualcuno pensa di avere di che confidare, io ne ho molto di piu': Filippesi 3:5 sono stato circonciso l'ottavo giorno, sono della nazione d'Israele, della tribu' di Beniamino, Ebreo di Ebrei quanto alla legge, fariseo, Filippesi 3:6 quanto allo zelo, persecutore della chiesa; quanto alla giustizia che e' nella legge, irreprensibile. Filippesi 3:7 Ma le cose che mi erano guadagno, le ho ritenute una perdita per Cristo. Filippesi 3:8 Anzi, ritengo anche tutte queste cose essere una perdita di fronte all'eccellenza della conoscenza di Cristo Gesu' mio Signore, per il quale ho perso tutte queste cose e le ritengo come tanta spazzatura per guadagnare Cristo, Filippesi 3:9 e per essere trovato in lui, avendo non gia' la mia giustizia che deriva dalla legge, ma quella che deriva dalla fede di Cristo: giustizia che proviene da Dio mediante la fede, Filippesi 3:10 per conoscere lui, Cristo, la potenza della sua risurrezione e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme alla sua morte, Filippesi 3:11 se in qualche modo possa giungere alla risurrezione dai morti. Filippesi 3:12 Non che io abbia gia' ottenuto il premio, o sia gia' arrivato al compimento, ma proseguo per poter afferrare il premio, poiche' anch'io sono stato afferrato da Gesu' Cristo. Filippesi 3:13 Fratelli, non ritengo di avere gia' ottenuto il premio, ma faccio una cosa: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso le cose che stanno davanti, Filippesi 3:14 proseguo il corso verso la me'ta, verso il premio della suprema vocazione di Dio in Cristo Gesu'. Filippesi 3:15 Quanti siamo perfetti, abbiamo dunque questi pensieri; e se voi pensate altrimenti in qualche cosa, Dio vi rivelera' anche questo. Filippesi 3:16 Ma al punto in cui siamo arrivati, camminiamo secondo la stessa regola di condotta in pieno accordo. Filippesi 3:17 Siate miei imitatori, fratelli, e considerate coloro che camminano cosi, secondo l'esempio che avete in noi. Filippesi 3:18 Poiche' molti, dei quali vi ho spesse volte parlato, e anche al presente ve lo dico piangendo, camminano da nemici della croce di Cristo, Filippesi 3:19 la cui fine e' la perdizione, il cui dio e' il ventre e la cui gloria e' a loro vergogna; essi hanno la mente rivolta alle cose della terra. Filippesi 3:20 La nostra cittadinanza infatti e' nei cieli, da dove aspettiamo pure il Salvatore, il Signor Gesu' Cristo, Filippesi 3:21 il quale trasformera' il nostro umile corpo, affinche' sia reso conforme al suo corpo glorioso, secondo la sua potenza che lo mette in grado di sottoporre a se' tutte le cose. Filippesi 4:1 Percio', fratelli miei cari e desideratissimi, gioia e corona mia, state fermi in questa maniera nel Signore, o carissimi. Filippesi 4:2 Esorto Evodia ed esorto ugualmente Sintiche ad avere una sola mente nel Signore. Filippesi 4:3 Prego anche te, vero compagno, sovvieni a queste donne, le quali hanno combattuto con me nell'evangelo, insieme con Clemente e gli altri miei compagni d'opera, i cui nomi sono nel libro della vita. Filippesi 4:4 Rallegratevi del continuo nel Signore lo ripeto ancora: Rallegratevi. Filippesi 4:5 La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini; il Signore e' vicino. Filippesi 4:6 Non siate in ansieta' per cosa alcuna, ma in ogni cosa le vostre richieste siano rese note a Dio mediante preghiera e supplica, con ringraziamento. Filippesi 4:7 E la pace di Dio, che sopravanza ogni intelligenza, custodira' i vostri cuori e le vostre menti in Cristo Gesu'. Filippesi 4:8 Quanto al rimanente, fratelli, tutte le cose che sono veraci, tutte le cose che sono oneste, tutte le cose che sono giuste, tutte le cose che sono pure, tutte le cose che sono amabili, tutte le cose che sono di buona fama, se vi e' qualche virtu' e se vi e' qualche lode, pensate a queste cose. Filippesi 4:9 Quelle cose che avete imparato, ricevuto e udito da me e veduto in me, fatele, e il Dio della pace sara' con voi. Paolo ringrazia i Filippesi per i loro doni ripetuti; saluti finali Filippesi 4:10 Or mi sono grandemente rallegrato nel Signore, perche' finalmente le vostre cure per me si sono ravvivate; in realta' gia' ci pensavate, ma ve ne mancava l'opportunita'. Filippesi 4:11 Non lo dico perche' sia nel bisogno, poiche' ho imparato ad essere contento nello stato in cui mi trovo. Filippesi 4:12 So essere abbassato, come anche vivere nell'abbondanza; in tutto e per tutto ho imparato ad essere sazio e ad aver fame, ad abbondare e a soffrire penuria. Filippesi 4:13 Io posso ogni cosa in Cristo che mi fortifica. Filippesi 4:14 Tuttavia avete fatto bene a prendere parte alla mia afflizione. Filippesi 4:15 Or sapete anche voi, Filippesi, che all'inizio della predicazione dell'evangelo, quando partii dalla Macedonia, nessuna chiesa mi fece parte di alcuna cosa, per quanto al dare e al ricevere, se non voi soli, Filippesi 4:16 poiche' anche a Tessalonica mi avete mandato, non solo una volta ma due, di che provvedere al mio bisogno. Filippesi 4:17 Non gia' che io ricerchi i doni, ricerco invece il frutto che abbondi a vostro favore. Filippesi 4:18 Adesso ho ricevuto tutto ed abbondo, sono ricolmo, avendo ricevuto da Epafrodito cio' che mi e' stato mandato da voi, che e' un profumo di odor soave, un sacrificio accettevole, piacevole a Dio. Filippesi 4:19 Ora il mio Dio supplira' ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze in gloria, in Cristo Gesu'. Filippesi 4:20 Ora al mio Dio e Padre nostro sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen. Filippesi 4:21 Salutate tutti i santi in Cristo Gesu'. Filippesi 4:22 I fratelli che sono con me vi salutano, tutti i santi vi salutano, e soprattutto quelli della casa di Cesare. Filippesi 4:23 La grazia del Signor nostro Gesu' Cristo sia con tutti voi. Amen.Colossesi 1:1-4:18 Indirizzo e saluti Colossesi 1:1 Paolo, apostolo di Gesu' Cristo per volonta' di Dio, e il fratello Timoteo, Colossesi 1:2 ai santi e fedeli fratelli in Cristo che sono in Colosse: grazia e pace a voi da Dio nostro Padre e dal Signore Gesu' Cristo. Fede e amore dei Colossesi Colossesi 1:3 Noi rendiamo grazie a Dio e Padre del Signor nostro Gesu' Cristo, pregando continuamente per voi, Colossesi 1:4 perche' abbiamo sentito parlare della vostra fede in Cristo Gesu' e del vostro amore verso tutti i santi, Colossesi 1:5 a motivo della speranza che e' riposta per voi nei cieli, di cui avete gia' sentito nella parola della verita' dell'evangelo, Colossesi 1:6 che e' giunto a voi, come pure in tutto il mondo e porta frutto e cresce, come avviene anche tra di voi, dal giorno in cui udiste e conosceste la grazia di Dio in verita', Colossesi 1:7 come avete imparato da Epafra, nostro caro compagno, il quale e' un fedele ministro di Cristo per voi, Colossesi 1:8 e che ci ha anche dichiarato il vostro amore nello Spirito. Colossesi 1:9 Percio' anche noi, dal giorno in cui abbiamo sentito questo, non cessiamo di pregare per voi e di chiedere che siate ripieni della conoscenza della sua volonta', in ogni sapienza ed intelligenza spirituale, Colossesi 1:10 perche' camminiate in modo degno del Signore, per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio, Colossesi 1:11 fortificati con ogni forza, secondo la sua gloriosa potenza, per ogni perseveranza e pazienza, con gioia, Colossesi 1:12 rendendo grazie a Dio e Padre, che ci ha fatti degni di partecipare alla sorte dei santi nella luce. Colossesi 1:13 Poiche' egli ci ha riscossi dalla potesta' delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figlio, Colossesi 1:14 in cui abbiamo la redenzione per mezzo del suo sangue e il perdono dei peccati. Colossesi 1:15 Egli e' l'immagine dell'invisibile Dio, il primogenito di ogni creatura, Colossesi 1:16 poiche' in lui sono state create tutte le cose, quelle che sono nei cieli e quelle che sono sulla terra, le cose visibili e quelle invisibili: troni, signorie, principati e potesta'; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui. Colossesi 1:17 Egli e' prima di ogni cosa e tutte le cose sussistono in lui. Colossesi 1:18 Egli stesso e' il capo del corpo, cioe' della chiesa; egli e' il principio, il primogenito dai morti, affinche' abbia il primato in ogni cosa, Colossesi 1:19 perche' e' piaciuto al Padre di far abitare in lui tutta la pienezza, Colossesi 1:20 e, avendo fatta la pace per mezzo del sangue della sua croce, di riconciliare a se', per mezzo di lui, tutte le cose, tanto quelle che sono sulla terra come quelle che sono nei cieli. Colossesi 1:21 E voi stessi, che un tempo eravate estranei e nemici nella mente con le vostre opere malvagie, Colossesi 1:22 ora vi ha riconciliati nel corpo della sua carne, mediante la morte, per farvi comparire davanti a se' santi, irreprensibili e senza colpa, Colossesi 1:23 se pure perseverate nella fede, essendo fondati e fermi senza essere smossi dalla speranza dell'evangelo che voi avete udito e che e' stato predicato ad ogni creatura che e' sotto il cielo e di cui io Paolo, sono divenuto ministro. Sue fatiche e lotte Colossesi 1:24 Ora mi rallegro nelle mie sofferenze per voi, e a mia volta compio nella mia carne cio' che manca ancora alle afflizioni di Cristo per il suo corpo, che e' la chiesa, Colossesi 1:25 di cui sono stato fatto ministro, secondo l'incarico che Dio mi ha affidato per voi, per presentare compiutamente la parola di Dio, Colossesi 1:26 il mistero che fu tenuto nascosto per le passate eta' e generazioni, ma che ora e' stato manifestato ai suoi santi, Colossesi 1:27 ai quali Dio ha voluto far conoscere quali siano le ricchezze della gloria di questo mistero fra i gentili, che e' Cristo in voi, speranza di gloria, Colossesi 1:28 che noi annunziamo, ammonendo e ammaestrando ogni uomo in ogni sapienza, per presentare ogni uomo perfetto in Cristo Gesu'; Colossesi 1:29 e per questo mi affatico combattendo con la sua forza che opera in me con potenza. Colossesi 2:1 Voglio infatti che sappiate quanto grande sia il combattimento che sostengo per voi, per quelli che sono a Laodicea e per tutti quelli che non hanno visto la mia faccia di persona, Colossesi 2:2 affinche' i loro cuori siano consolati, essendo essi uniti insieme nell'amore, ed ottengano tutte le ricchezze della piena certezza d'intelligenza per la conoscenza del mistero di Dio e Padre e di Cristo, Colossesi 2:3 in cui sono nascosti tutti i tesori della sapienza e della conoscenza. Avvertimenti contro i falsi dottori Colossesi 2:4 Or questo dico, affinche' nessuno vi inganni con parole convincenti, Colossesi 2:5 perche', quantunque sia assente da voi col corpo, pure sono con voi con lo spirito e mi rallegro vedendo il vostro ordine e la fermezza della vostra fede in Cristo. Colossesi 2:6 Come dunque avete ricevuto Cristo Gesu', il Signore, cosi camminate in lui, Colossesi 2:7 essendo radicati ed edificati in lui, e confermati nella fede come vi e' stato insegnato, abbondando in essa con ringraziamento. Colossesi 2:8 Guardate che nessuno vi faccia sua preda con la filosofia e con vano inganno, secondo la tradizione degli uomini, secondo gli elementi del mondo e non secondo Cristo, Colossesi 2:9 poiche' in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deita'. Colossesi 2:10 E voi avete ricevuto la pienezza in lui, essendo egli il capo di ogni principato e potesta', Colossesi 2:11 nel quale siete anche stati circoncisi di una circoncisione, fatta senza mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, mediante lo spogliamento del corpo dei peccati della carne: Colossesi 2:12 essendo stati sepolti con lui nel battesimo, in lui siete anche stati insieme risuscitati, mediante la fede nella potenza di Dio che lo ha risuscitato dai morti. Colossesi 2:13 E con lui Dio ha vivificato voi, che eravate morti nei peccati e nell'incirconcisione della carne, perdonandovi tutti i peccati. Colossesi 2:14 Egli ha annientato il documento fatto di ordinamenti, che era contro di noi e che ci era nemico, e l'ha tolto di mezzo inchiodandolo alla croce; Colossesi 2:15 avendo quindi spogliato le potesta' e i principati, ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro in lui. Colossesi 2:16 Nessuno dunque vi giudichi per cibi o bevande, o rispetto a feste, a noviluni o ai sabati; Colossesi 2:17 queste cose sono ombra di quelle che devono venire; ma il corpo e' di Cristo. Colossesi 2:18 Nessuno vi derubi del premio con un pretesto di umilta' e di culto degli angeli, fondandosi su cose che non ha visto, essendo temerariamente gonfio a motivo della sua mente carnale, Colossesi 2:19 e non attenendosi al capo, da cui tutto il corpo, ben nutrito e tenuto insieme mediante le giunture e le articolazioni cresce con l'accrescimento che viene da Dio. Colossesi 2:20 Se dunque siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perche' vi sottoponete a dei precetti come se viveste nel mondo, quali: Colossesi 2:21 «Non toccare, non assaggiare, non maneggiare», Colossesi 2:22 tutte cose che periscono con l'uso, secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini? Colossesi 2:23 Queste cose hanno si qualche apparenza di sapienza nella religiosita' volontariamente scelta, nella falsa umilta' e nel trattamento duro del corpo, ma non hanno alcun valore contro le intemperanze carnali. Esortazioni alla santita' e all'amore fraterno Colossesi 3:1 Se dunque siete risuscitati con Cristo, cercate le cose di lassu', dove Cristo e' seduto alla destra di Dio. Colossesi 3:2 Abbiate in mente le cose di lassu', non quelle che sono sulla terra, Colossesi 3:3 perche' voi siete morti e la vostra vita e' nascosta con Cristo in Dio. Colossesi 3:4 Quando Cristo che e' la nostra vita apparira', allora anche voi apparirete con lui in gloria. Colossesi 3:5 Fate dunque morire le vostre membra che sono sulla terra: fornicazione, impurita', passioni, desideri cattivi e avidita', che e' idolatria; Colossesi 3:6 per queste cose l'ira di Dio viene sui figli della disubbidienza, Colossesi 3:7 fra cui un tempo camminaste anche voi, quando vivevate in esse. Colossesi 3:8 Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, cattiveria; e non esca dalla vostra bocca maldicenza e alcun parlare disonesto. Colossesi 3:9 Non mentite gli uni agli altri, perche' vi siete spogliati dell'uomo vecchio con i suoi atti, Colossesi 3:10 e vi siete rivestiti dell'uomo nuovo, che si va rinnovando nella conoscenza ad immagine di colui che l'ha creato. Colossesi 3:11 Qui non c'e' piu' Greco e Giudeo circonciso, e incirconciso, barbaro e Scita, servo e libero, ma Cristo e' tutto e in tutti. Colossesi 3:12 Vestitevi dunque come eletti di Dio santi e diletti, di viscere di misericordia, di benignita', di umilta', di mansuetudine e di pazienza, Colossesi 3:13 sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi, se uno ha qualche lamentela contro un altro, e come Cristo vi ha perdonato, cosi fate pure voi. Colossesi 3:14 E sopra tutte queste cose, rivestitevi dell'amore, che e' il vincolo della perfezione. Colossesi 3:15 E la pace di Dio, alla quale siete stati chiamati in un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti. Colossesi 3:16 La parola di Cristo abiti in voi copiosamente, in ogni sapienza, istruendovi ed esortandovi gli uni gli altri con salmi, inni e cantici spirituali, cantando con grazia nei vostri cuori al Signore. Colossesi 3:17 E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signore Gesu', rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui. Doveri domestici Colossesi 3:18 Mogli, siate sottomesse ai mariti, come si conviene nel Signore. Colossesi 3:19 Mariti, amate le mogli e non v'inasprite contro di loro. Colossesi 3:20 Figli, ubbidite ai genitori in ogni cosa, poiche' questo e' accettevole al Signore. Colossesi 3:21 Padri, non provocate ad ira i vostri figli, affinche' non si scoraggino. Colossesi 3:22 Servi, ubbidite in ogni cosa ai vostri padroni secondo la carne, non servendo solo quando vi vedono, come per piacere agli uomini, ma con semplicita' di cuore, temendo Dio. Colossesi 3:23 E qualunque cosa facciate, fatelo di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini, Colossesi 3:24 sapendo che dal Signore riceverete la ricompensa dell'eredita', poiche' voi servite a Cristo, il Signore. Colossesi 3:25 Ma chi opera ingiustamente ricevera' la retribuzione delle cose ingiuste che ha fatte, e non c'e' parzialita' con alcuno. Colossesi 4:1 Padroni, fate cio' che e' giusto e ragionevole verso i servi, sapendo che anche voi avete un Padrone nei cieli. Esortazione alla preghiera e alla sapienza Colossesi 4:2 Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con ringraziamento. Colossesi 4:3 Pregando nel medesimo tempo anche per noi, affinche' Dio apra anche a noi la porta della parola, per annunziare il mistero di Cristo, a motivo del quale sono anche prigioniero, Colossesi 4:4 in modo che lo faccia conoscere, parlandone come devo. Colossesi 4:5 Procedete con sapienza verso quelli di fuori riscattando il tempo. Colossesi 4:6 Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come vi conviene rispondere a ciascuno. Invio di Tichico e di Onesimo; saluti finali Colossesi 4:7 Tichico, il caro fratello e fedele ministro e mio compagno di servizio nel Signore, vi fara' sapere tutto sul mio stato; Colossesi 4:8 io ve l'ho mandato proprio per questa ragione, perche' conosca la vostra situazione e consoli i vostri cuori, Colossesi 4:9 assieme al fedele e caro fratello Onesimo, che e' dei vostri; essi vi faranno sapere tutte le cose di qui. Colossesi 4:10 Aristarco, prigioniero con me, vi saluta, assieme a Marco, il cugino di Barnaba (riguardo al quale avete ricevuto istruzioni; se viene da voi, accoglietelo), Colossesi 4:11 e Gesu', chiamato Giusto, i quali provengono dalla circoncisione; questi sono i soli operai nell'opera del regno di Dio, che mi sono stati di conforto. Colossesi 4:12 Epafra, che e' dei vostri ed e' servo di Cristo, vi saluta; egli combatte sempre per voi nelle preghiere, affinche' stiate fermi, perfetti e compiuti in tutta la volonta' di Dio. Colossesi 4:13 Infatti gli rendo testimonianza che egli ha un grande zelo per voi, per quelli che sono a Laodicea e per quelli che sono a Gerapoli. Colossesi 4:14 Il caro Luca, il medico, e Dema vi salutano. Colossesi 4:15 Salutate i fratelli che sono a Laodicea, Ninfa e la chiesa che e' in casa a sua. Colossesi 4:16 E quando questa epistola sara' stata letta fra voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi; e anche voi leggete quella che vi sara' mandata da Laodicea. Colossesi 4:17 E dite ad Archippo: «Bada al ministero che hai ricevuto nel Signore, per adempierlo». Colossesi 4:18 Il saluto e' stato scritto di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi. Amen.1Tessalonicesi 1:1-5:28 Indirizzo e saluti 1Tessalonicesi 1:1 Paolo, Silvano e Timoteo, alla chiesa dei Tessalonicesi in Dio Padre e nel Signore Gesu' Cristo: grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesu' Cristo. Successi dell'evangelo in Tessalonica; fedelta' di quella chiesa 1Tessalonicesi 1:2 Noi rendiamo del continuo grazie a Dio per tutti voi, facendo di voi menzione nelle nostre preghiere, 1Tessalonicesi 1:3 ricordando continuamente la vostra opera di fede, la fatica del vostro amore e la costanza della speranza che voi avete nel Signore nostro Gesu' Cristo davanti a Dio, nostro Padre, 1Tessalonicesi 1:4 conoscendo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione, 1Tessalonicesi 1:5 perche' il nostro evangelo non e' giunto fino a voi soltanto a parole, ma anche con potenza e con lo Spirito Santo, e con molta convinzione; voi sapete come ci siamo comportati fra voi per amor vostro. 1Tessalonicesi 1:6 E voi siete divenuti nostri imitatori e del Signore, avendo ricevuta la parola in mezzo a tanta afflizione con la gioia dello Spirito Santo, 1Tessalonicesi 1:7 cosi da divenire un esempio a tutti i credenti della Macedonia e dell'Acaia. 1Tessalonicesi 1:8 Infatti non solo la parola del Signore e' tramite voi risuonata nella Macedonia e nell'Acaia, ma anche la vostra fede che avete verso Dio si e' divulgata in ogni luogo, tanto che non abbiamo bisogno di parlarne, 1Tessalonicesi 1:9 poiche' essi stessi raccontano di noi, quale sia stata la nostra venuta tra voi e come vi siete convertiti dagli idoli a Dio, per servire al Dio vivente e vero, 1Tessalonicesi 1:10 e per aspettare dai cieli il suo Figlio, che egli ha risuscitato dai morti, cioe' Gesu', che ci libera dall'ira a venire. Carattere dell'apostolato di Paolo in Tessalonica 1Tessalonicesi 2:1 Voi stessi infatti, fratelli, sapete che la nostra venuta fra voi non e' stata vana. 1Tessalonicesi 2:2 Ma, dopo aver prima sofferto e aver ricevuto oltraggi a Filippi, come sapete, noi abbiamo avuto il coraggio nel nostro Dio di annunziarvi l'evangelo di Dio in mezzo a tante lotte. 1Tessalonicesi 2:3 La nostra esortazione infatti non procede da inganno, ne' da motivi non retti, ne' da frode; 1Tessalonicesi 2:4 ma, come siamo stati approvati da Dio da esserci affidato l'evangelo, cosi parliamo non in modo da piacere agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori. 1Tessalonicesi 2:5 Noi infatti non abbiamo mai fatto uso di parole di adulazione, come ben sapete, ne' siamo stati mossi da pretesti di avidita', Dio ne e' testimone. 1Tessalonicesi 2:6 E non abbiamo cercato gloria dagli uomini, ne' da voi, ne' da altri, pur potendo far valere la nostra autorita' come apostoli di Cristo. 1Tessalonicesi 2:7 Ma siamo stati mansueti fra voi come una nutrice che alleva teneramente i suoi bambini. 1Tessalonicesi 2:8 Cosi, nel grande affetto che nutrivamo per voi, eravamo contenti di comunicarvi non solo l'evangelo di Dio, ma la nostra stessa vita, perche' ci eravate divenuti cari. 1Tessalonicesi 2:9 Voi, fratelli, vi ricordate infatti della nostra fatica e travaglio, come lavorando giorno e notte per non essere di peso a nessuno di voi, abbiamo predicato tra voi l'evangelo di Dio. 1Tessalonicesi 2:10 Voi siete testimoni, e lo e' anche Dio, come ci siamo comportati santamente giustamente, senza biasimo verso di voi che credete. 1Tessalonicesi 2:11 E sapete anche che, come fa un padre verso i suoi figli, noi abbiamo esortato, consolato e scongiurato ciascuno di voi, 1Tessalonicesi 2:12 a camminare in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e gloria. 1Tessalonicesi 2:13 Anche per questo non cessiamo di render grazie a Dio perche', avendo ricevuto da noi la parola di Dio, l'avete accolta non come parola di uomini, ma come e' veramente, quale parola di Dio, che opera efficacemente in voi che credete. 1Tessalonicesi 2:14 Voi infatti, fratelli, siete diventati imitatori delle chiese di Dio che sono nella Giudea in Cristo Gesu', perche' anche voi avete sofferto da parte dei vostri connazionali le medesime cose che essi hanno sofferto da parte dei Giudei, 1Tessalonicesi 2:15 i quali hanno ucciso il Signore Gesu' e i loro profeti, e hanno perseguitato anche noi. Essi non piacciono a Dio e sono nemici a tutti gli uomini, 1Tessalonicesi 2:16 impedendoci di parlare ai gentili perche' siano salvati, per colmare continuamente la misura dei loro peccati; or l'ira su di loro e' arrivata al culmine. Desiderio di Paolo di rivedere i Tessalonicesi; sua gioia e suoi voti per le notizie recategli da Timoteo 1Tessalonicesi 2:17 Or noi, fratelli, privati di voi per un breve tempo, di persona ma non col cuore, ci siamo maggiormente preoccupati, spinti da un grande desiderio di rivedere il vostro volto. 1Tessalonicesi 2:18 Percio' abbiamo voluto, almeno io Paolo, non solo una ma ben due volte, venire da voi, ma Satana ce lo ha impedito. 1Tessalonicesi 2:19 Qual e' infatti la nostra speranza, o gioia, o corona di gloria? Non siete proprio voi, davanti al Signor nostro Gesu' Cristo alla sua venuta? 1Tessalonicesi 2:20 Voi siete infatti la nostra gloria e gioia. 1Tessalonicesi 3:1 Percio', non potendo piu' resistere fummo contenti di essere lasciati soli in Atene, 1Tessalonicesi 3:2 e mandammo Timoteo, nostro fratello e ministro di Dio, e nostro compagno d'opera nell'evangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede, 1Tessalonicesi 3:3 affinche' nessuno fosse scosso in queste afflizioni, poiche' voi stessi sapete che a questo noi siamo stati designati. 1Tessalonicesi 3:4 Infatti anche quando eravamo tra voi vi predicevamo che avremmo sofferto tribolazioni, proprio come e' avvenuto, e voi lo sapete. 1Tessalonicesi 3:5 Per questa ragione, non potendo piu' resistere, io pure mandai ad informarmi sulla vostra fede, che talora il tentatore non vi avesse tentati, e la nostra fatica non fosse riuscita vana. 1Tessalonicesi 3:6 Ma ora che Timoteo da voi e' ritornato a noi e ci ha riferito buone notizie della vostra fede e amore, e che voi conservate sempre un buon ricordo di noi e desiderate grandemente vederci, come anche noi desideriamo vedere voi, 1Tessalonicesi 3:7 per questo, fratelli, noi siamo stati consolati a vostro riguardo, in tutta la nostra afflizione e sofferenza, a motivo della vostra fede, 1Tessalonicesi 3:8 perche' ora veramente viviamo, se voi state fermi nel Signore. 1Tessalonicesi 3:9 Quale ringraziamento possiamo infatti rendere a Dio per voi, per tutta la gioia che proviamo a causa vostra davanti al nostro Dio, 1Tessalonicesi 3:10 pregando intensamente, notte e giorno, per poter vedere la vostra faccia e compiere le cose che mancano ancora alla vostra fede? 1Tessalonicesi 3:11 Ora Dio stesso, nostro Padre, e il Signor nostro Gesu' Cristo appianino il nostro cammino per venire da voi. 1Tessalonicesi 3:12 E il Signore vi faccia crescere e abbondare nell'amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso di voi, 1Tessalonicesi 3:13 per rendere fermi i vostri cuori, affinche' siano irreprensibili nella santita' davanti a Dio e Padre nostro, alla venuta del Signor nostro Gesu' Cristo con tutti i suoi santi. Amen. Esortazioni alla santita', all'amore fraterno e al lavoro 1Tessalonicesi 4:1 Per il resto dunque, fratelli, vi preghiamo ed esortiamo nel Signore Gesu' che, come avete ricevuto da noi in quale modo vi conviene camminare per piacere a Dio, abbondiate molto piu' in questo. 1Tessalonicesi 4:2 Voi conoscete infatti quali comandamenti vi abbiamo dato da parte del Signore Gesu'. 1Tessalonicesi 4:3 Poiche' questa e' la volonta' di Dio: la vostra santificazione; che vi asteniate dalla fornicazione. 1Tessalonicesi 4:4 che ciascuno di voi sappia possedere il suo vaso in santita' ed onore, 1Tessalonicesi 4:5 non con passioni disordinate, come i gentili che non conoscono Dio, 1Tessalonicesi 4:6 e che nessuno inganni e frodi negli affari il proprio fratello, perche' il Signore e' il vendicatore di tutte queste cose, come vi abbiamo gia' detto e attestato prima. 1Tessalonicesi 4:7 Dio infatti non ci ha chiamati all'impurita', ma alla santificazione, 1Tessalonicesi 4:8 Percio' chi disprezza queste cose non disprezza un uomo, ma Dio che vi ha anche dato il suo Spirito Santo. 1Tessalonicesi 4:9 Ora, quanto all'amore fraterno, non avete bisogno che ve ne scriva, perche' voi stessi siete stati ammaestrati da Dio ad amarvi gli uni gli altri. 1Tessalonicesi 4:10 Voi infatti fate questo verso tutti i fratelli che sono in tutta la Macedonia ma noi vi esortiamo, fratelli, a sovrabbondare in questo ancora di piu', 1Tessalonicesi 4:11 e a cercare diligentemente di vivere in pace, di occuparvi delle vostre cose e di lavorare con le vostre mani, come vi abbiamo ordinato, 1Tessalonicesi 4:12 affinche' vi comportiate onestamente verso quelli di fuori e non abbiate bisogno di nulla. Della risurrezione dei morti e del ritorno di Cristo 1Tessalonicesi 4:13 Ora, fratelli, non vogliamo che siate nell'ignoranza riguardo a quelli che dormono, affinche' non siate contristati come gli altri che non hanno speranza. 1Tessalonicesi 4:14 Infatti, se crediamo che Gesu' e' morto ed e' risuscitato, crediamo pure che Dio condurra' con lui, per mezzo di Gesu', quelli che si sono addormentati. 1Tessalonicesi 4:15 Ora vi diciamo questo per parola del Signore: noi viventi, che saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo coloro che si sono addormentati, 1Tessalonicesi 4:16 perche' il Signore stesso con un potente comando, con voce di arcangelo con la tromba di Dio discendera' dal cielo, e quelli che sono morti in Cristo risusciteranno per primi; 1Tessalonicesi 4:17 poi noi viventi, che saremo rimasti saremo rapiti assieme a loro sulle nuvole, per incontrare il Signore nell'aria; cosi saremo sempre col Signore. 1Tessalonicesi 4:18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole. 1Tessalonicesi 5:1 Ora, quanto ai tempi e alle stagioni, fratelli, non avete bisogno che ve ne scriva, 1Tessalonicesi 5:2 poiche' voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verra' come un ladro di notte. 1Tessalonicesi 5:3 Quando infatti diranno: «Pace e sicurezza», allora una subitanea rovina cadra' loro addosso, come le doglie di parto alla donna incinta e non scamperanno affatto. 1Tessalonicesi 5:4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, cosi che quel giorno vi sorprenda come un ladro. 1Tessalonicesi 5:5 Voi tutti siete figli della luce e figli del giorno; noi non siamo della notte ne' delle tenebre. 1Tessalonicesi 5:6 Percio' non dormiamo come gli altri, ma vegliamo e siamo sobri. 1Tessalonicesi 5:7 Infatti coloro che dormono, dormono di notte, e coloro che s'inebriano, s'inebriano di notte. 1Tessalonicesi 5:8 Ma noi, poiche' siamo del giorno, siamo sobri, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore, e preso per elmo la speranza della salvezza. 1Tessalonicesi 5:9 Poiche' Dio non ci ha destinati all'ira, ma ad ottenere salvezza per mezzo del Signore nostro Gesu' Cristo, 1Tessalonicesi 5:10 il quale e' morto per noi perche', sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. 1Tessalonicesi 5:11 Percio' consolatevi gli uni gli altri ed edificatevi l'un l'altro, come gia' fate. Precetti vari; voti e saluti 1Tessalonicesi 5:12 Ora, fratelli, vi preghiamo di aver rispetto per quelli che si affaticano fra di voi, che vi sono preposti nel Signore e che vi ammoniscono, 1Tessalonicesi 5:13 e di averli in somma stima nell'amore per la loro opera. Vivete in pace fra voi. 1Tessalonicesi 5:14 Ora, fratelli, vi esortiamo ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli e ad essere pazienti verso tutti. 1Tessalonicesi 5:15 Guardate che nessuno renda male per male ad alcuno; anzi procacciate sempre il bene gli uni verso gli altri e verso tutti. 1Tessalonicesi 5:16 Siate sempre allegri. 1Tessalonicesi 5:17 Non cessate mai di pregare 1Tessalonicesi 5:18 In ogni cosa rendete grazie, perche' tale e' la volonta' di Dio in Cristo Gesu' verso di voi. 1Tessalonicesi 5:19 Non spegnete lo Spirito. 1Tessalonicesi 5:20 Non disprezzate le profezie. 1Tessalonicesi 5:21 Provate ogni cosa, ritenete il bene. 1Tessalonicesi 5:22 Astenetevi da ogni apparenza di male. 1Tessalonicesi 5:23 Ora il Dio della pace vi santifichi egli stesso completamente; e l'intero vostro spirito, anima e corpo siano conservati irreprensibili per la venuta del Signor nostro Gesu' Cristo. 1Tessalonicesi 5:24 Fedele e' colui che vi chiama, e fara' anche questo. 1Tessalonicesi 5:25 Fratelli, pregate per noi. 1Tessalonicesi 5:26 Salutate tutti i fratelli con un santo bacio. 1Tessalonicesi 5:27 Vi scongiuro per il Signore che questa epistola sia letta a tutti i santi fratelli. 1Tessalonicesi 5:28 La grazia del Signor nostro Gesu' Cristo sia con voi. Amen.2Tessalonicesi 1:1-3:18 Indirizzo e saluti 2Tessalonicesi 1:1 Paolo, Silvano e Timoteo, alla chiesa dei Tessalonicesi, che e' in Dio nostro Padre e nel Signore Gesu' Cristo: 2Tessalonicesi 1:2 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signore Gesu' Cristo. Progressi e costanza dei Tessalonicesi nella fede e nell'amore, nonostante le persecuzioni 2Tessalonicesi 1:3 Noi siamo obbligati a rendere sempre grazie a Dio per voi, fratelli, come e' ben giusto, perche' la vostra fede cresce grandemente e l'amore di voi tutti individualmente abbonda l'un per l'altro, 2Tessalonicesi 1:4 tanto che noi stessi ci gloriamo di voi nelle chiese di Dio, per la vostra perseveranza e fede in tutte le vostre persecuzioni ed afflizioni che sostenete. 2Tessalonicesi 1:5 Questa e' una dimostrazione del giusto giudizio di Dio, affinche' siate ritenuti degni del regno di Dio per il quale anche soffrite, 2Tessalonicesi 1:6 poiche' e' cosa giusta, da parte di Dio rendere afflizione a coloro che vi affliggono, 2Tessalonicesi 1:7 e a voi, che siete afflitti, riposo con noi, quando il Signore Gesu' Cristo apparira' dal cielo con gli angeli della sua potenza, 2Tessalonicesi 1:8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Dio, e di coloro che non ubbidiscono all'evangelo del Signor nostro Gesu' Cristo. 2Tessalonicesi 1:9 Questi saranno puniti con la distruzione eterna, lontani dalla faccia del Signore e dalla gloria della sua potenza, 2Tessalonicesi 1:10 quando egli verra', in quel giorno, per essere glorificato nei suoi santi, per essere ammirato in mezzo a quelli che hanno creduto, poiche' la nostra testimonianza presso di voi e' stata creduta. 2Tessalonicesi 1:11 Anche per questo noi preghiamo del continuo per voi, perche' il nostro Dio vi ritenga degni di questa vocazione e compia con potenza ogni vostro buon proposito e l'opera della fede, 2Tessalonicesi 1:12 affinche' sia glorificato il nome del Signor nostro Gesu' Cristo in voi e voi in lui, secondo la grazia del nostro Dio e del Signore Gesu' Cristo. Il ritorno di Cristo sara' preceduto dalla manifestazione dell'anticristo 2Tessalonicesi 2:1 Or vi preghiamo, fratelli, riguardo alla venuta del Signor nostro Gesu' Cristo e al nostro adunamento con lui, 2Tessalonicesi 2:2 di non lasciarvi subito sconvolgere nella mente ne' turbare o da spirito, o da parola, o da qualche epistola come se venisse da parte nostra, quasi che il giorno di Cristo sia gia' venuto. 2Tessalonicesi 2:3 Nessuno v'inganni in alcuna maniera, perche' quel giorno non verra' se prima non sia venuta l'apostasia e prima che sia manifestato l'uomo del peccato, il figlio della perdizione, 2Tessalonicesi 2:4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto cio' che e' chiamato dio o oggetto di adorazione, tanto da porsi a sedere nel tempio di Dio come Dio, mettendo in mostra se stesso e proclamando di essere Dio. 2Tessalonicesi 2:5 Non vi ricordate che, quando ero ancora tra voi, vi dicevo queste cose? 2Tessalonicesi 2:6 E ora sapete cio' che lo ritiene, affinche' sia manifestato a suo tempo. 2Tessalonicesi 2:7 Il mistero dell'empieta' infatti e' gia' all'opera, aspettando soltanto che chi lo ritiene al presente sia tolto di mezzo. 2Tessalonicesi 2:8 Allora sara' manifestato quell'empio che il Signore distruggera' col soffio della sua bocca e annientera' all'apparire della sua venuta. 2Tessalonicesi 2:9 La venuta di quell'empio avverra' per l'azione di Satana, accompagnata da ogni sorta di portenti, di segni e di prodigi bugiardi, 2Tessalonicesi 2:10 e da ogni inganno di malvagita' per quelli che periscono, perche' hanno rifiutato di amare la verita' per essere salvati. 2Tessalonicesi 2:11 E per questo Dio mandera' loro efficacia di errore, perche' credano alla menzogna, 2Tessalonicesi 2:12 affinche' siano giudicati tutti quelli che non hanno creduto alla verita', ma si sono compiaciuti nella malvagita'! 2Tessalonicesi 2:13 Ma noi siamo obbligati a rendere del continuo grazie per voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perche' Dio vi ha eletti fin dal principio per salvarvi, mediante la santificazione dello Spirito e la fede nella verita'; 2Tessalonicesi 2:14 a questo egli vi ha chiamati per mezzo del nostro evangelo, affinche' giungiate ad ottenere la gloria del Signor nostro Gesu' Cristo. 2Tessalonicesi 2:15 Percio', fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che avete imparato tramite la parola o la nostra epistola. 2Tessalonicesi 2:16 Ora, il Signor nostro Gesu' Cristo stesso e Dio nostro Padre, che ci ha amati e ci ha dato per grazia una consolazione eterna e una buona speranza, 2Tessalonicesi 2:17 consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni buona parola ed opera. Esortazioni varie; saluti 2Tessalonicesi 3:1 Del resto, fratelli, pregate per noi, affinche' la parola del Signore possa spandersi rapidamente e sia glorificata, come lo e' fra voi, 2Tessalonicesi 3:2 e affinche' siamo liberati dagli uomini perversi e malvagi, perche' non tutti hanno la fede. 2Tessalonicesi 3:3 Ma il Signore e' fedele, ed egli vi fortifichera' e vi custodira' dal maligno. 2Tessalonicesi 3:4 A vostro riguardo noi confidiamo nel Signore, che gia' fate e continuerete fare le cose che vi ordiniamo. 2Tessalonicesi 3:5 E il Signore diriga i vostri cuori all'amore di Dio e alla perseveranza di Cristo. 2Tessalonicesi 3:6 Ora, fratelli, vi ordiniamo nel nome del Signor nostro Gesu' Cristo, che vi ritiriate da ogni fratello che cammini disordinatamente e non secondo l'insegnamento che avete ricevuto da noi. 2Tessalonicesi 3:7 Voi stessi infatti sapete in qual modo dovete imitarci, perche' non ci siamo comportati disordinatamente fra di voi, 2Tessalonicesi 3:8 e non abbiamo mangiato gratuitamente il pane di alcuno, ma abbiamo lavorato con fatica e travaglio giorno e notte, per non essere di peso ad alcuno di voi. 2Tessalonicesi 3:9 Non gia' che non ne avessimo il diritto, ma per darvi noi stessi un esempio affinche' ci imitaste. 2Tessalonicesi 3:10 Infatti, anche quando eravamo tra di voi, vi ordinavamo questo: se qualcuno non vuol lavorare neppure mangi. 2Tessalonicesi 3:11 Sentiamo infatti che vi sono alcuni fra di voi che camminano disordinatamente, non facendo nulla, ma occupandosi di cose vane. 2Tessalonicesi 3:12 Or a tali ordiniamo, e li esortiamo nel Signor nostro Gesu' Cristo, che mangino il loro pane lavorando quietamente. 2Tessalonicesi 3:13 Ma quanto a voi, fratelli, non vi stancate nel fare il bene. 2Tessalonicesi 3:14 E se qualcuno non ubbidisce a quanto diciamo in questa epistola, notate quel tale e non vi associate a lui, affinche' si vergogni. 2Tessalonicesi 3:15 Non tenetelo pero' come un nemico, ma ammonitelo come fratello. 2Tessalonicesi 3:16 Or il Signore stesso della pace vi dia del continuo la pace in ogni maniera. Il Signore sia con tutti voi. 2Tessalonicesi 3:17 Il saluto e' di mia propria mano, di me, Paolo e questo e' un segno in ogni mia epistola; io scrivo cosi. 2Tessalonicesi 3:18 La grazia del Signor nostro Gesu' Cristo sia con tutti voi. Amen.1Timoteo 1:1-6:21 Indirizzo e saluti 1Timoteo 1:1 Paolo, apostolo di Gesu' Cristo, per comando di Dio, nostro Salvatore e del Signore Gesu' Cristo, nostra speranza, 1Timoteo 1:2 a Timoteo, mio vero figlio nella fede: grazia, misericordia e pace da Dio nostro Padre e da Cristo Gesu', nostro Signore. Le false dottrine e l'evangelo della grazia; il buon combattimento 1Timoteo 1:3 Come ti esortai quando andai in Macedonia, rimani in Efeso per ordinare ad alcuni di non insegnare dottrine diverse, 1Timoteo 1:4 e di non occuparsi di favole e di genealogie senza fine, le quali producono controversie piuttosto che l'opera di Dio, che e' fondata sulla fede. 1Timoteo 1:5 Ora il fine del comandamento e' l'amore, che viene da un cuore puro, da una buona coscienza e da una fede non finta. 1Timoteo 1:6 Alcuni, essendosi sviati da queste cose, si sono rivolti a discorsi vani e, 1Timoteo 1:7 volendo essere dottori della legge, non comprendono ne' le cose che dicono ne' quelle che affermano. 1Timoteo 1:8 Or noi sappiamo che la legge e' buona, se uno la usa legittimamente; 1Timoteo 1:9 sapendo questo, che la legge non e' stata istituita per il giusto, ma per gli empi e i ribelli, per i malvagi e i peccatori, per gli scellerati e i profani, per coloro che uccidono padre e madre, per gli omicidi, 1Timoteo 1:10 per i fornicatori, per gli omosessuali per i rapitori, per i falsi, per gli spergiuri, e per qualsiasi altra cosa contraria alla sana dottrina, 1Timoteo 1:11 secondo l'evangelo della gloria del beato Dio, che mi e' stato affidato. 1Timoteo 1:12 E rendo grazie a Cristo nostro Signore, che mi fortifica, perche' mi ha ritenuto degno di fiducia ponendo al suo servizio me, 1Timoteo 1:13 che prima ero un bestemmiatore, un persecutore ed un violento; ma mi e' stata fatta misericordia, perche' lo feci ignorantemente nella mia incredulita'; 1Timoteo 1:14 cosi la grazia del Signor nostro ha sovrabbondato con la fede e con l'amore che e' in Cristo Gesu'. 1Timoteo 1:15 Questa parola e' sicura e degna di essere pienamente accettata, che Cristo Gesu' e' venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo. 1Timoteo 1:16 Ma per questo mi e' stata fatta misericordia, affinche' Gesu' Cristo facesse conoscere in me, per primo tutta la sua clemenza, per essere di esempio a coloro che per l'avvenire avrebbero creduto in lui per avere la vita eterna. 1Timoteo 1:17 Or al Re eterno, immortale invisibile, all'unico Dio sapiente, sia onore e gloria nei secoli dei secoli. Amen 1Timoteo 1:18 Ti affido questo incarico, o figlio Timoteo, in accordo con le profezie fatte in precedenza a tuo riguardo, perche' tu conduca in virtu' di esse un buon combattimento, 1Timoteo 1:19 avendo fede e buona coscienza, poiche' alcuni, avendola rigettata hanno fatto naufragio nella fede. 1Timoteo 1:20 Tra questi vi sono Imeneo e Alessandro, che io ho dato in mano di Satana, perche' imparino a non bestemmiare. Preghiere da farsi per tutti gli uomini 1Timoteo 2:1 Ti esorto dunque prima di ogni cosa, che si facciano suppliche, preghiere intercessioni e ringraziamenti per tutti gli uomini, 1Timoteo 2:2 per i re e per tutti quelli che sono in autorita', affinche' possiamo condurre una vita tranquilla e quieta in ogni pieta' e decoro. 1Timoteo 2:3 Questo infatti e' buono ed accettevole davanti a Dio, nostro Salvatore, 1Timoteo 2:4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati, e che vengano alla conoscenza della verita'. 1Timoteo 2:5 Vi e' infatti un solo Dio, ed anche un solo mediatore tra Dio e gli uomini: Cristo Gesu' uomo, 1Timoteo 2:6 il quale ha dato se stesso come prezzo di riscatto per tutti, secondo la testimonianza resa nei tempi stabiliti, 1Timoteo 2:7 di cui io sono stato costituito banditore e apostolo (dico la verita' in Cristo e non mento), dottore dei gentili nella fede e nella verita'. 1Timoteo 2:8 Voglio dunque che gli uomini preghino in ogni luogo, alzando le mani pure, senza ira e dispute. 1Timoteo 2:9 Similmente le donne si vestano in modo decoroso, con verecondia e modestia e non di trecce o d'oro, o di perle o di abiti costosi, 1Timoteo 2:10 ma di buone opere, come conviene a donne che fanno professione di pieta'. 1Timoteo 2:11 La donna impari in silenzio, con ogni sottomissione. 1Timoteo 2:12 Non permetto alla donna d'insegnare, ne' di usare autorita' sull'uomo, ma ordino che stia in silenzio. 1Timoteo 2:13 Infatti e' stato formato per primo Adamo e poi Eva. 1Timoteo 2:14 E non fu Adamo ad essere sedotto ma fu la donna che, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione. 1Timoteo 2:15 Tuttavia essa sara' salvata partorendo figli, se perseverera' nella fede, nell'amore e nella santificazione con modestia. Doveri dei vescovi e dei diaconi 1Timoteo 3:1 Questa parola e' sicura: Se uno desidera l'ufficio di vescovo, desidera un buon lavoro. 1Timoteo 3:2 Bisogna dunque che il vescovo, sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, prudente, ospitale, atto ad insegnare, 1Timoteo 3:3 non dedito al vino, non violento, non avaro, ma sia mite, non litigioso, non amante del denaro; 1Timoteo 3:4 uno che governi bene la propria famiglia e tenga i figli in sottomissione con ogni decoro; 1Timoteo 3:5 (ma se uno non sa governare la propria famiglia, come potra' aver cura della chiesa di Dio?). 1Timoteo 3:6 Inoltre egli non sia un neoconvertito, perche' non gli avvenga di essere accecato dall'orgoglio e non cada nella condanna del diavolo. 1Timoteo 3:7 Or bisogna pure che egli abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, affinche' non cada nell'ingiuria e nel laccio del diavolo. 1Timoteo 3:8 Similmente i diaconi siano dignitosi, non doppi nel parlare, non dediti a molto vino, non avidi di illeciti guadagni, 1Timoteo 3:9 e ritengano il mistero della fede in una coscienza pura. 1Timoteo 3:10 Or anche essi siano prima provati, poi svolgano il loro servizio se sono irreprensibili. 1Timoteo 3:11 Anche le loro mogli siano dignitose non calunniatrici, ma sobrie e fedeli in ogni cosa. 1Timoteo 3:12 I diaconi siano mariti di una sola moglie e governino bene i figli e le proprie famiglie. 1Timoteo 3:13 Coloro infatti che hanno svolto bene il servizio si acquistano una buona reputazione e grande franchezza nella fede in Cristo Gesu'. 1Timoteo 3:14 Ti scrivo queste cose nella speranza di venire presto da te, 1Timoteo 3:15 affinche', se dovessi tardare, tu sappia come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che e' la chiesa del Dio vivente, colonna e sostegno della verita'. 1Timoteo 3:16 E, senza alcun dubbio, grande e' il mistero della pieta': Dio e' stato manifestato in carne, e' stato giustificato nello Spirito, e' apparso agli angeli, e' stato predicato tra i gentili, e' stato creduto nel mondo, e' stato elevato in gloria. L'apostasia degli ultimi tempi 1Timoteo 4:1 Or lo Spirito dice espressamente che negli ultimi tempi alcuni apostateranno dalla fede, dando ascolto a spiriti seduttori e a dottrine di demoni, 1Timoteo 4:2 per l'ipocrisia di uomini bugiardi, marchiati nella propria coscienza, 1Timoteo 4:3 i quali vieteranno di maritarsi e imporranno di astenersi da cibi che Dio ha creato, affinche' siano presi con rendimento di grazie da coloro che credono e che hanno conosciuto la verita'. 1Timoteo 4:4 Infatti tutto cio' che Dio ha creato e' buono e nulla e' da rigettare, quando e' usato con rendimento di grazie, 1Timoteo 4:5 perche' e' santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera. Fedelta' e diligenza nel ministero 1Timoteo 4:6 Proponendo queste cose ai fratelli, tu sarai un buon ministro di Gesu' Cristo, nutrito nelle parole della fede e della buona dottrina, che hai seguito da vicino. 1Timoteo 4:7 Schiva pero' le favole profane e da vecchie, ma esercitati nella pieta', 1Timoteo 4:8 perche' l'esercizio corporale e' utile a poca cosa, ma la pieta' e' utile ad ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella futura. 1Timoteo 4:9 Questa parola e' sicura e degna di essere accettata in ogni maniera. 1Timoteo 4:10 Per questo infatti ci affatichiamo e siamo vituperati, poiche' abbiamo sperato nel Dio vivente, il quale e' il Salvatore di tutti gli uomini e principalmente dei credenti. 1Timoteo 4:11 Comanda queste cose ed insegnale. 1Timoteo 4:12 Nessuno disprezzi la tua giovinezza, ma divieni esempio ai fedeli nella parola, nella condotta, nell'amore, nello Spirito, nella fede e nella castita'. 1Timoteo 4:13 Applicati alla lettura, all'esortazione e all'insegnamento, finche' io venga. 1Timoteo 4:14 Non trascurare il dono che e' in te che ti e' stato dato per profezia, con l'imposizione delle mani da parte del collegio degli anziani. 1Timoteo 4:15 Adoperati per queste cose e dedicati ad esse interamente, affinche' il tuo progresso sia manifesto a tutti. 1Timoteo 4:16 Abbi cura di te stesso e dell'insegnamento, persevera in queste cose perche' facendo cosi, salverai te stesso e coloro che ti ascoltano. I vecchi e le vedove 1Timoteo 5:1 Non riprendere aspramente un anziano, ma esortalo come un padre, e i piu' giovani come fratelli, 1Timoteo 5:2 le donne anziane come madri, e le giovani come sorelle, in tutta castita'. 1Timoteo 5:3 Onora le vedove che sono veramente vedove. 1Timoteo 5:4 Ma se una vedova ha dei figli o dei nipoti, questi imparino prima a praticare la pieta' verso quelli della propria casa e a rendere il contraccambio ai loro genitori, perche' questo e' buono ed accettevole davanti a Dio. 1Timoteo 5:5 Or quella che e' veramente vedova, ed e' rimasta sola, pone la sua fiducia in Dio e persevera nelle preghiere e nelle suppliche notte e giorno. 1Timoteo 5:6 Ma quella che vive sregolatamente, anche se vive, e' morta. 1Timoteo 5:7 Raccomanda anche queste cose, affinche' siano irreprensibili. 1Timoteo 5:8 Ma se uno non provvede ai suoi e principalmente a quelli di casa sua, egli ha rinnegato la fede ed e' peggiore di un non credente. 1Timoteo 5:9 Una vedova sia iscritta nella lista delle vedove, quando abbia non meno di sessant'anni, sia stata moglie di un solo marito, 1Timoteo 5:10 e abbia testimonianza di opere buone: se ha nutrito i suoi figli, se ha ospitato i forestieri, se ha lavato i piedi ai santi, se ha soccorso gli afflitti, se si e' data continuamente ad ogni opera buona. 1Timoteo 5:11 Ma rifiuta le vedove piu' giovani perche', dopo aver alimentato desideri indegni di Cristo, vogliono maritarsi, 1Timoteo 5:12 attirando su di se' una condanna, perche' hanno violato la prima fede. 1Timoteo 5:13 Inoltre esse imparano anche ad essere oziose e ad andare in giro per le case, ed ancor peggio, non solo ad essere oziose, ma anche pettegole e indiscrete e a parlare di cose inutili. 1Timoteo 5:14 Voglio dunque che le giovani vedove si maritino, abbiano figli, si prendano cura della famiglia e non diano all'avversario alcuna occasione di maldicenza, 1Timoteo 5:15 alcune infatti si sono gia' sviate per seguire Satana. 1Timoteo 5:16 Se un credente, uomo o donna, ha delle vedove, provveda loro, e non ne sia gravata la chiesa, affinche' possa soccorrere quelle che sono veramente vedove. I diritti degli anziani; consigli vari 1Timoteo 5:17 Gli anziani che esercitano bene la presidenza siano reputati degni di un doppio onore, principalmente quelli che si affaticano nella parola e nell'insegnamento. 1Timoteo 5:18 La Scrittura infatti dice: «Non mettere la museruola al bue che trebbia», ed ancora: «L'operaio e' degno del suo salario». 1Timoteo 5:19 Non ricevere alcuna accusa contro un anziano, se non e' confermata da due o tre testimoni. 1Timoteo 5:20 Quelli che peccano, riprendili alla presenza di tutti, affinche' anche gli altri abbiano timore. 1Timoteo 5:21 Io ti scongiuro davanti a Dio, al Signore Gesu' Cristo e agli angeli eletti, che tu osservi queste cose senza pregiudizio, non facendo nulla con parzialita'. 1Timoteo 5:22 Non imporre con precipitazione le mani ad alcuno e non partecipare ai peccati altrui; conserva te stesso puro. 1Timoteo 5:23 Non bere piu' soltanto acqua, ma fa' uso di un po' di vino a causa del tuo stomaco e per le tue frequenti infermita'. 1Timoteo 5:24 In alcuni uomini i peccati sono manifesti e li precedono al giudizio, mentre in altri li seguono. 1Timoteo 5:25 Cosi pure le buone opere di alcuni sono manifeste; ed anche quando non lo sono, non possono rimanere nascoste. Doveri dei servi 1Timoteo 6:1 Tutti coloro che sono sotto il giogo della schiavitu' reputino i loro padroni degni di ogni onore, perche' non vengano bestemmiati il nome di Dio e la dottrina. 1Timoteo 6:2 Quelli poi che hanno padroni credenti non li disprezzino perche' sono fratelli, ma li servano ancora meglio, perche' coloro che ricevono il beneficio del loro servizio sono credenti e carissimi. Insegna queste cose ed esorta a praticarle. Consigli ed esortazioni generali; conclusione 1Timoteo 6:3 Se uno insegna una dottrina diversa e non si attiene alle sane parole, quelle del Signor nostro Gesu' Cristo e alla dottrina che e' secondo pieta', 1Timoteo 6:4 e' gonfio e non conosce nulla, ma ha un interesse morboso in questioni e dispute di parole, da cui nascono invidia litigi, maldicenze, cattivi sospetti, 1Timoteo 6:5 vane dispute di uomini corrotti nella mente e privi della verita' che stimano la pieta' essere fonte di guadagno, da costoro separati. 1Timoteo 6:6 Ora la pieta' e' un mezzo di grande guadagno, quando uno e' contento del proprio stato. 1Timoteo 6:7 Non abbiamo infatti portato nulla nel mondo, ed e' chiaro che non possiamo portarne via nulla, 1Timoteo 6:8 ma quando abbiamo di che mangiare e di che coprirci, saremo di questo contenti. 1Timoteo 6:9 Ma coloro che vogliono arricchirsi cadono nella tentazione, nel laccio e in molte passioni insensate e nocive, che fanno sprofondare gli uomini nella rovina e nella distruzione. 1Timoteo 6:10 L'avidita' del denaro infatti e' la radice di tutti i mali e, per averlo grandemente desiderato, alcuni hanno deviato dalla fede e si sono procurati molti dolori. 1Timoteo 6:11 Ma tu, o uomo di Dio, fuggi queste cose e procaccia la giustizia, la pieta', la fede, l'amore, la pazienza e la mansuetudine. 1Timoteo 6:12 Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna, alla quale sei stato chiamato e per cui hai fatto la buona confessione di fede davanti a molti testimoni. 1Timoteo 6:13 Ti supplico alla presenza di Dio che da' vita a tutte le cose e di Cristo Gesu' che, testimoniando davanti a Ponzio Pilato, rese una buona testimonianza di fede, 1Timoteo 6:14 di conservare questo comandamento senza macchia ed irreprensibile, fino all'apparizione del Signor nostro Gesu' Cristo, 1Timoteo 6:15 che a suo tempo manifestera' il beato e unico sovrano, il Re dei re e il Signore dei signori, 1Timoteo 6:16 il solo che ha l'immortalita' e abita una luce inaccessibile che nessun uomo ha mai visto ne' puo' vedere, al quale sia l'onore e il dominio eterno. Amen. 1Timoteo 6:17 Ordina ai ricchi di questo mondo di non essere orgogliosi, di non riporre la loro speranza nell'incertezza delle ricchezze, ma nel Dio vivente, il quale ci offre abbondantemente ogni cosa per goderne, 1Timoteo 6:18 di fare del bene, di essere ricchi in buone opere, di essere generosi e di essere pronti a dare, 1Timoteo 6:19 mettendo in serbo per se stessi un buon fondamento per l'avvenire, per afferrare la vita eterna. 1Timoteo 6:20 O Timoteo, custodisci il deposito che ti e' stato affidato, evitando i discorsi vani e profani e le argomentazioni contrastanti di quella che e' falsamente chiamata scienza, 1Timoteo 6:21 professando la quale, alcuni si sono sviati dalla fede. La grazia sia con te! Amen.2Timoteo 1:1-4:22 Indirizzo e saluti 2Timoteo 1:1 Paolo, apostolo di Gesu' Cristo per volonta' di Dio, secondo la promessa della vita che e' in Cristo Gesu', 2Timoteo 1:2 a Timoteo, mio caro figlio: grazia, misericordia e pace da Dio il Padre e da Cristo Gesu', il nostro Signore. Affetto di Paolo per Timoteo; esortazione alla fermezza nella fede, e alla costanza nel ministero 2Timoteo 1:3 Rendo grazie a Dio, che servo come gia' fecero i miei antenati con pura coscienza, poiche' non cesso mai di ricordarmi di te nelle mie preghiere giorno e notte; 2Timoteo 1:4 ripensando alle tue lacrime, desidero vivamente di vederti per essere ripieno di gioia, 2Timoteo 1:5 mentre ricordo la fede non finta che e' in te, e che abito' prima in Loide tua nonna ed in Eunice tua madre, e sono persuaso che abita anche in te. 2Timoteo 1:6 Per questa ragione ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che e' in te per l'imposizione delle mie mani. 2Timoteo 1:7 Dio infatti non ci ha dato uno spirito di paura, ma di forza, di amore e di disciplina. 2Timoteo 1:8 Non vergognarti dunque della testimonianza del Signor nostro, ne' di me suo prigioniero, ma soffri anche tu con me per l'evangelo, sostenuto dalla potenza di Dio, 2Timoteo 1:9 che ci ha salvati e ci ha chiamati con una santa vocazione, non in base alle nostre opere, ma secondo il suo scopo e grazia, che ci e' stata data in Cristo Gesu' prima dell'inizio dei tempi, 2Timoteo 1:10 ed ora e' stata manifestata con l'apparizione del Salvator nostro Gesu' Cristo, che ha distrutto la morte e ha fatto risplendere la vita e l'immortalita' per mezzo dell'evangelo, 2Timoteo 1:11 di cui io sono stato costituito araldo, apostolo e dottore dei gentili. 2Timoteo 1:12 Per questo motivo io soffro anche queste cose, ma non me ne vergogno, perche' so in chi ho creduto, e sono persuaso che egli e' capace di custodire il mio deposito fino a quel giorno. 2Timoteo 1:13 Ritieni il modello delle sane parole che hai udito da me nella fede e nell'amore, che sono in Cristo Gesu'. 2Timoteo 1:14 Custodisci il buon deposito che ti e' stato affidato mediante lo Spirito Santo che abita in noi. 2Timoteo 1:15 Tu sai che tutti quelli che sono nell'Asia, fra i quali Figello ed Ermogene, mi hanno abbandonato. 2Timoteo 1:16 Conceda il Signore misericordia alla famiglia di Onesiforo, perche' spesse volte egli mi ha confortato e non si e' vergognato delle mie catene; 2Timoteo 1:17 anzi, venendo a Roma, mi ha cercato con molta sollecitudine e mi ha trovato. 2Timoteo 1:18 Gli conceda il Signore di trovare misericordia presso di lui in quel giorno. Tu sai molto bene quanti servizi egli mi abbia reso in Efeso. 2Timoteo 2:1 Tu dunque, figlio mio, fortificati nella grazia che e' in Cristo Gesu'; 2Timoteo 2:2 e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale a uomini fedeli, che siano capaci di insegnarle anche ad altri. 2Timoteo 2:3 Tu dunque sopporta sofferenze, come un buon soldato di Gesu' Cristo. 2Timoteo 2:4 Nessuno che presta servizio come soldato s'immischia nelle faccende della vita, se vuol piacere a colui che lo ha arruolato. 2Timoteo 2:5 Similmente, se uno compete nelle gare atletiche, riceve la corona unicamente se ha lottato secondo le regole. 2Timoteo 2:6 L'agricoltore, che lavora duramente, deve essere il primo a goderne i frutti. 2Timoteo 2:7 Considera le cose che dico, poiche' il Signore ti dara' intendimento in ogni cosa. 2Timoteo 2:8 Ricordati che Gesu' Cristo, della stirpe di Davide, e' risorto dai morti secondo il mio evangelo, 2Timoteo 2:9 per il quale io soffro fino a portare le catene come un malfattore, ma la parola di Dio non e' incatenata. 2Timoteo 2:10 Percio' io soffro ogni cosa per gli eletti, affinche' anch'essi ottengano la salvezza che e' in Cristo Gesu' insieme alla gloria eterna. 2Timoteo 2:11 Questa parola e' fedele, perche' se siamo morti con lui, con lui pure vivremo; 2Timoteo 2:12 se perseveriamo, regneremo pure con lui; se lo rinneghiamo, egli pure ci rinneghera'. 2Timoteo 2:13 Se siamo infedeli, egli rimane fedele, perche' egli non puo' rinnegare se stesso. Condotta da tenersi verso quelli che si allontanano dalla fede e dalla purita' cristiana 2Timoteo 2:14 Ricorda loro queste cose, scongiurandoli davanti al Signore a non fare vane dispute di parole che non giovano a nulla, ma sono deleterie per coloro che ascoltano 2Timoteo 2:15 Studiati di presentare te stesso approvato davanti a Dio, operaio che non ha da vergognarsi, che esponga rettamente la parola della verita'. 2Timoteo 2:16 Ma evita i discorsi vani e profani, perche' fanno progredire nell'empieta'; 2Timoteo 2:17 e la parola di questi andra' rodendo come la cancrena; fra costoro sono Imeneo e Fileto, 2Timoteo 2:18 i quali si sono sviati dalla verita', dicendo che la risurrezione e' gia' avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni. 2Timoteo 2:19 Tuttavia il saldo fondamento di Dio rimane fermo, avendo questo sigillo: «Il Signore conosce quelli che sono suoi», e: «Si ritragga dall'iniquita' chiunque nomina il nome di Cristo». 2Timoteo 2:20 Or in una grande casa non vi sono soltanto vasi d'oro e d'argento, ma anche di legno e di terra; gli uni sono ad onore, gli altri a disonore. 2Timoteo 2:21 Se dunque uno si purifica da queste cose, sara' un vaso ad onore, santificato e utile al servizio del padrone, preparato per ogni buona opera. 2Timoteo 2:22 Or fuggi le passioni giovanili, ma persegui la giustizia, la fede, l'amore e la pace con quelli che con cuore puro invocano il Signore. 2Timoteo 2:23 Evita inoltre le discussioni stolte e insensate, sapendo che generano contese. 2Timoteo 2:24 Ora un servo del Signore non deve contendere, ma deve essere mite verso tutti, atto ad insegnare e paziente, 2Timoteo 2:25 ammaestrando con mansuetudine gli oppositori, nella speranza che Dio conceda loro di ravvedersi perche' giungano a riconoscere la verita', 2Timoteo 2:26 e ritornino in se', sottraendosi dal laccio del diavolo, che li aveva fatti prigionieri, perche' facessero la sua volonta'. Corruzione estrema degli ultimi tempi 2Timoteo 3:1 Or sappi questo: che negli ultimi giorni verranno tempi difficili, 2Timoteo 3:2 perche' gli uomini saranno amanti di se stessi, avidi di denaro, vanagloriosi superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, scellerati, 2Timoteo 3:3 senza affetto, implacabili, calunniatori, intemperanti, crudeli, senza amore per il bene, 2Timoteo 3:4 traditori, temerari, orgogliosi, amanti dei piaceri invece che amanti di Dio, 2Timoteo 3:5 aventi l'apparenza della pieta', ma avendone rinnegato la potenza; da costoro allontanati. 2Timoteo 3:6 Nel numero di questi infatti vi sono quelli che s'introducono nelle case e seducono donnicciole cariche di peccati, dominate da varie passioni, 2Timoteo 3:7 le quali imparano sempre, ma senza mai pervenire ad una piena conoscenza della verita'. 2Timoteo 3:8 Ora come Ianne e Iambre, si opposero a Mose', cosi anche costoro si oppongono alla verita'; uomini corrotti di mente e riprovati quanto alla fede. 2Timoteo 3:9 Costoro pero' non andranno molto avanti, perche' la loro stoltezza sara' manifestata a tutti, come avvenne anche per quella di quei tali. Esortazione a perseverare nella conoscenza e nell'insegnamento della sana dottrina 2Timoteo 3:10 Ma tu hai seguito da vicino il mio ammaestramento, la mia condotta, i miei consigli, la mia fede, la mia pazienza, il mio amore, la mia perseveranza, 2Timoteo 3:11 le mie persecuzioni, le mie sofferenze, che mi sono accadute ad Antiochia, a Iconio e a Listra; tu sai quali persecuzioni ho sostenuto, ma il Signore mi ha liberato da tutte. 2Timoteo 3:12 Infatti tutti quelli che vogliono vivere piamente in Cristo Gesu' saranno perseguitati, 2Timoteo 3:13 ma i malvagi e gli imbroglioni andranno di male in peggio, seducendo ed essendo sedotti. 2Timoteo 3:14 Tu pero' persevera nelle cose che hai imparato e nelle quali sei stato confermato, sapendo da chi le hai imparate, 2Timoteo 3:15 e che sin da bambino hai conosciuto le sacre Scritture, le quali ti possono rendere savio a salvezza, per mezzo della fede che e' in Cristo Gesu'. 2Timoteo 3:16 Tutta la Scrittura e' divinamente ispirata e utile a insegnare, a convincere, a correggere e a istruire nella giustizia, 2Timoteo 3:17 affinche' l'uomo di Dio sia completo, pienamente fornito per ogni buona opera. 2Timoteo 4:1 Ti scongiuro dunque davanti a Dio e al Signore Gesu' Cristo, che ha da giudicare i vivi e i morti, nella sua apparizione e nel suo regno: 2Timoteo 4:2 predica la parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, rimprovera, esorta con ogni pazienza e dottrina. 2Timoteo 4:3 Verra' il tempo, infatti, in cui non sopporteranno la sana dottrina ma, per prurito di udire, si accumuleranno maestri secondo le loro proprie voglie 2Timoteo 4:4 e distoglieranno le orecchie dalla verita' per rivolgersi alle favole. 2Timoteo 4:5 Ma tu sii vigilante in ogni cosa, sopporta le sofferenze, fa' l'opera di evangelista e adempi interamente il tuo ministero. Paolo prevede la prossima sua fine; notizie di varie persone; saluti finali 2Timoteo 4:6 Quanto a me, sto per essere offerto in libagione, e il tempo della mia dipartita e' vicino. 2Timoteo 4:7 Ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbato la fede. 2Timoteo 4:8 Per il resto, mi e' riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnera' in quel giorno, e non solo a me, ma anche a tutti quelli che hanno amato la sua apparizione. 2Timoteo 4:9 Cerca di venire presto da me, 2Timoteo 4:10 perche' Dema mi ha lasciato, avendo amato il mondo presente, e se n'e' andato a Tessalonica; Crescente e' andato in Galazia e Tito in Dalmazia. 2Timoteo 4:11 Soltanto Luca e' con me, prendi Marco e conducilo con te, perche' mi e' molto utile nel ministero. 2Timoteo 4:12 Tichico invece l'ho mandato a Efeso. 2Timoteo 4:13 Quando verrai porta il mantello che ho lasciato a Troade presso Carpo e i libri, soprattutto le pergamene. 2Timoteo 4:14 Alessandro, il ramaio, mi ha fatto molto male; gli renda il Signore secondo le sue opere. 2Timoteo 4:15 Guardatene anche tu, perche' si e' opposto grandemente alle nostre parole. 2Timoteo 4:16 Nella mia prima difesa nessuno e' stato al mio fianco, ma mi hanno tutti abbandonato; questo non venga loro imputato. 2Timoteo 4:17 Il Signore pero' mi e' stato vicino e mi ha fortificato, affinche' per mio mezzo la predicazione fosse portata a compimento e tutti i gentili l'udissero; ed io sono stato liberato dalle fauci del leone. 2Timoteo 4:18 Il Signore mi liberera' ancora da ogni opera malvagia e mi salvera' fino a portarmi nel suo regno celeste. A lui sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen. 2Timoteo 4:19 Saluta Priscilla e Aquila e la famiglia di Onesiforo. 2Timoteo 4:20 Erasto e' rimasto a Corinto, ma ho lasciato Trofimo infermo a Mileto. 2Timoteo 4:21 Cerca di venire prima dell'inverno. Eubulo, Pudente, Lino, Claudia e tutti i fratelli ti salutano. 2Timoteo 4:22 Il Signore Gesu' Cristo sia con il tuo spirito. La grazia sia con voi. Amen.Tito 1:1-3:15 Indirizzo e saluti Tito 1:1 Paolo, servo di Dio e apostolo di Gesu' Cristo, secondo la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verita' che e' secondo pieta', Tito 1:2 nella speranza della vita eterna, promessa prima di tutte le eta' da Dio, che non puo' mentire, Tito 1:3 e che nei tempi stabiliti ha manifestato la sua parola mediante la predicazione che mi e' stata affidata per comando di Dio, nostro Salvatore, Tito 1:4 a Tito, mio vero figlio nella comune fede: grazia, misericordia e pace da Dio il Padre e dal Signor Gesu' Cristo, nostro Salvatore. Tito incaricato di mettere ordine nella chiesa di Creta Tito 1:5 Per questa ragione ti ho lasciato a Creta, affinche' tu metta ordine alle cose che restano da fare e costituisca degli anziani in ogni citta', come ti ho ordinato; Tito 1:6 ciascuno di loro sia irreprensibile, marito di una sola moglie, e abbia figli fedeli che non siano accusati di dissolutezza ne' insubordinati. Tito 1:7 Il vescovo infatti, come amministratore della casa di Dio, deve essere irreprensibile, non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non violento, non avido di disonesto guadagno, Tito 1:8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, padrone di se', Tito 1:9 che ritenga fermamente l'insegnamento secondo la fedele parola, per essere in grado di esortare nella sana dottrina e di convincere quelli che contraddicono. Tito 1:10 Vi sono infatti, specialmente fra coloro che provengono dalla circoncisione, molti insubordinati, ciarloni e seduttori, ai quali bisogna turare la bocca; Tito 1:11 questi sovvertono famiglie intere, insegnando cose che non dovrebbero, per amore di disonesto guadagno. Tito 1:12 Uno di loro, proprio un loro profeta, ha detto: «I Cretesi sono sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri». Tito 1:13 Questa testimonianza e' vera, per questo motivo riprendili severamente, affinche' siano sani nella fede, Tito 1:14 senza attenersi a favole giudaiche ne' a comandamenti di uomini che rifiutano la verita'. Tito 1:15 Certo, tutto e' puro per i puri, ma niente e' puro per i contaminati e gli increduli; anzi, sia la loro mente che la loro coscienza sono contaminate. Tito 1:16 Essi fanno professione di conoscere Dio, ma lo rinnegano con le opere, essendo abominevoli, disubbidienti, e incapaci di ogni opera buona. Qualita' di una chiesa sana Tito 2:1 Ma tu parla di cose che siano conformi alla sana dottrina: Tito 2:2 gli uomini anziani siano sobri, dignitosi, padroni di se', sani nella fede, nell'amore, nella pazienza. Tito 2:3 Parimenti le donne anziane abbiano un comportamento conveniente a persone sante, non siano calunniatrici, non schiave di molto vino, ma maestre nel bene Tito 2:4 per insegnare alle giovani ad amare i loro mariti, ad amare i loro figli, Tito 2:5 a essere assennate, caste, dedite ai lavori di casa, buone, sottomesse ai propri mariti, affinche' la parola di Dio non sia bestemmiata. Tito 2:6 Esorta similmente i giovani ad essere moderati, Tito 2:7 presentando in ogni cosa te stesso come esempio di buone opere, mostrando nell'insegnamento integrita', dignita', incorruttibilita', Tito 2:8 un parlare sano ed irreprensibile, affinche' l'oppositore sia svergognato, non avendo nulla di male da dire a vostro riguardo. Tito 2:9 I servi siano sottomessi ai propri padroni, cercando di compiacerli in ogni cosa, di non contraddirli, Tito 2:10 di non frodarli, ma di mostrare una totale fedelta', affinche' in ogni cosa onorino l'insegnamento di Dio, nostro Salvatore. La grazia salvifica manifestata a tutti Tito 2:11 Infatti la grazia salvifica di Dio e' apparsa a tutti gli uomini, Tito 2:12 e ci insegna a rinunziare all'empieta' e alle mondane concupiscenze, perche' viviamo nella presente eta' saggiamente, giustamente e piamente, Tito 2:13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del grande Dio e Salvatore nostro, Gesu' Cristo, Tito 2:14 il quale ha dato se stesso per noi, per riscattarci da ogni iniquita' e purificare per se' un popolo speciale, zelante nelle buone opere. Tito 2:15 Insegna queste cose, esorta e riprendi con ogni autorita'. Nessuno ti disprezzi, Tito 3:1 Ricorda loro di essere sottomessi ai magistrati e alle autorita', di essere ubbidienti, pronti ad ogni opera buona, Tito 3:2 di non dire male di alcuno, di essere pacifici e miti, mostrando grande gentilezza verso tutti gli uomini, Tito 3:3 Anche noi infatti un tempo eravamo insensati, ribelli, erranti, schiavi di varie concupiscenze e volutta', vivendo nella cattiveria e nell'invidia, odiosi e odiandoci gli uni gli altri. Tito 3:4 Ma quando apparvero la bonta' di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini Tito 3:5 egli ci ha salvati non per mezzo di opere giuste che noi avessimo fatto, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, Tito 3:6 che egli ha copiosamente sparso su di noi, per mezzo di Gesu' Cristo, nostro Salvatore, Tito 3:7 affinche', giustificati per la sua grazia, fossimo fatti eredi della vita eterna, secondo la speranza che abbiamo. Tito 3:8 Sicura e' questa parola, e voglio che tu affermi con forza queste cose, affinche' quelli che hanno creduto in Dio abbiano cura di applicarsi a opere buone. Queste sono le cose buone e utili agli uomini. Tito 3:9 Ma evita le discussioni stolte, le genealogie, le contese e le dispute intorno alla legge, perche' sono inutili e vane. Tito 3:10 Evita l'uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione, Tito 3:11 sapendo che un tale e' pervertito e pecca, condannandosi da se stesso. Raccomandazioni particolari; saluti Tito 3:12 Quando ti avro' mandato Artema o Tichico, fa' di tutto per venire da me a Nicopoli, perche' ho deciso di passare l'inverno li. Tito 3:13 Provvedi con cura al viaggio di Zena, il giurista della legge, e di Apollo, affinche' non manchi loro nulla. Tito 3:14 Or imparino anche i nostri a dedicarsi a buone opere per i bisogni urgenti, affinche' non siano senza frutto. Tito 3:15 Tutti quelli che sono con me ti salutano. Saluta quelli che ci amano in fede. La grazia sia con tutti voi. Amen.Filemone 1-25 Indirizzo, saluti e ringraziamenti Filemone 1 Paolo, prigioniero di Gesu' Cristo e il fratello Timoteo, a Filemone, il nostro amato fratello e compagno d'opera, Filemone 2 alla cara Apfia, ad Archippo, nostro compagno d'armi, e alla chiesa che e' in casa tua: Filemone 3 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signor Gesu' Cristo. Filemone 4 Io rendo grazie al mio a Dio, ricordandomi sempre di te nelle mie preghiere, Filemone 5 sentendo parlare del tuo amore e della fede che hai verso il Signore Gesu' e verso tutti i santi, Filemone 6 affinche' la comunione della tua fede sia efficace, nel riconoscimento di tutto il bene che e' in voi, a motivo di Cristo Gesu'. Filemone 7 Noi infatti abbiamo provato una grande gioia e consolazione a motivo del tuo amore, poiche' per mezzo tuo, fratello, i cuori dei santi sono stati ricreati. Paolo intercede per lo schiavo convertito Onesimo, fuggito dal suo padrone Filemone 8 Percio', benche' io abbia molta liberta' in Cristo di comandarti cio' che e' opportuno fare, Filemone 9 preferisco pregarti per amore, cosi come io sono, Paolo, vecchio ed ora anche prigioniero di Gesu' Cristo; Filemone 10 ti prego per il mio figlio Onesimo che ho generato nelle mie catene, Filemone 11 il quale un tempo ti e' stato inutile ma che ora e' utile a te e a me. Filemone 12 Te l'ho rimandato; or tu accoglilo, come se ricevessi il mio stesso cuore. Filemone 13 Avrei voluto trattenerlo presso di me, perche' mi servisse al tuo posto nelle catene che porto a motivo dell'evangelo; Filemone 14 ma non ho voluto far nulla senza il tuo parere, affinche' il bene che farai non venga da costrizione, ma da spontanea volonta'. Filemone 15 Infatti, forse per questo motivo egli e' stato separato da te per breve tempo, perche' tu lo riavessi per sempre, Filemone 16 non piu' pero' come schiavo, ma molto piu' che schiavo, come un fratello a me carissimo, ma ora molto piu' a te, tanto nella carne che nel Signore. Filemone 17 Se dunque mi ritieni come socio, accoglilo come me stesso. Filemone 18 E se ti ha fatto qualche torto, o ti deve qualcosa, addebitalo a me. Filemone 19 Io, Paolo, ho scritto questo di mia propria mano. Paghero' io stesso; per non dirti che mi sei debitore perfino di te stesso. Filemone 20 Si, fratello, possa io avere questo favore nel Signore; ricrea il mio cuore nel Signore. Filemone 21 Ti ho scritto fiducioso nella tua ubbidienza, sapendo che tu farai anche piu' di cio' che dico. Comunicazioni personali; saluti Filemone 22 Nel medesimo tempo preparami anche un alloggio, perche' spero, grazie alle vostre preghiere, di esservi ridato. Filemone 23 Epafra, prigioniero con me in Cristo Gesu', Filemone 24 Marco, Aristarco, Dema e Luca miei compagni d'opera, ti salutano. Filemone 25 La grazia del Signor nostro Gesu' Cristo sia con il vostro spirito. Amen.Ebrei 1:1-13:25 Cristo superiore agli angeli, quale Figlio di Dio Ebrei 1:1 Dio, dopo aver anticamente parlato molte volte e in svariati modi ai padri per mezzo dei profeti, Ebrei 1:2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi per mezzo di suo Figlio, che egli ha costituito erede di tutte le cose, per mezzo del quale ha anche fatto l'universo. Ebrei 1:3 Egli, che e' lo splendore della sua gloria e l'impronta della sua essenza e che sostiene tutte le cose con la parola della sua potenza, dopo aver egli stesso compiuto l'espiazione dei nostri peccati, si e' posto a sedere alla destra della Maesta' nell'alto dei cieli, Ebrei 1:4 ed e' diventato tanto superiore agli angeli, quanto piu' eccellente del loro e' il nome che egli ha ereditato. Ebrei 1:5 Infatti, a quale degli angeli disse mai: «Tu sei mio Figlio, oggi ti ho generato»? E di nuovo: «Io gli saro' Padre, ed egli mi sara' Figlio»? Ebrei 1:6 E ancora, quando introduce il Primogenito nel mondo, dice: «E lo adorino tutti gli angeli di Dio». Ebrei 1:7 Ma degli angeli dice: «Dei suoi angeli, fa dei venti, e dei suoi ministri una fiamma di fuoco»; Ebrei 1:8 del Figlio invece dice: «O Dio, il tuo trono e' per i secoli dei secoli, lo scettro del tuo regno e' scettro di giustizia. Ebrei 1:9 Hai amato la giustizia e odiato l'iniquita'; percio' Dio, il tuo Dio, ti ha unto con olio di letizia al di sopra dei tuoi compagni». Ebrei 1:10 E ancora: «Tu, o Signore, nel principio fondasti la terra e i cieli sono opera delle tue mani, Ebrei 1:11 Essi periranno, ma tu rimani; invecchieranno tutti come un vestito, Ebrei 1:12 e li avvolgerai come un mantello e saranno cambiati; ma tu sei lo stesso, e i tuoi anni non verranno mai meno». Ebrei 1:13 E a quale degli angeli disse egli mai, «Siedi alla mia destra, finche' io abbia posto i tuoi nemici come sgabello dei tuoi piedi»? Ebrei 1:14 Non sono essi tutti spiriti servitori, mandati a servire per il bene di coloro che hanno da ereditare la salvezza? Cristo, il Figlio dell'uomo e sommo sacerdote compassionevole Ebrei 2:1 Percio' bisogna che ci atteniamo maggiormente alle cose udite, che talora non finiamo fuori strada. Ebrei 2:2 Se infatti la parola pronunziata per mezzo degli angeli fu ferma e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, Ebrei 2:3 come scamperemo noi, se trascuriamo una cosi grande salvezza? Questa, dopo essere stata inizialmente annunziata dal Signore, e' stata confermata a noi da coloro che l'avevano udita, Ebrei 2:4 mentre Dio ne rendeva testimonianza con segni e prodigi, con diverse potenti operazioni e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volonta'. Ebrei 2:5 Infatti non e' agli angeli che egli ha sottoposto il mondo a venire, del quale parliamo, Ebrei 2:6 ma qualcuno ha testimoniato in un certo luogo, dicendo: «Che cosa e' l'uomo, perche' tu ti ricordi di lui, o il figlio dell'uomo perche' lo consideri? Ebrei 2:7 Tu lo hai fatto per un po' di tempo inferiore agli angeli, tu lo hai coronato di gloria e di onore e lo hai costituito sopra le opere delle tue mani; Ebrei 2:8 tu gli hai posto tutte le cose sotto i piedi». Infatti, nel sottoporgli tutte le cose non ha lasciato nulla che non gli fosse sottoposto. Tuttavia al presente non vediamo ancora che tutte le cose gli sono sottoposte, Ebrei 2:9 ma vediamo coronato di gloria e d'onore per la morte che sofferse, Gesu', che e' stato fatto per un po' di tempo inferiore agli angeli, affinche' per la grazia di Dio gustasse la morte per tutti. Ebrei 2:10 Conveniva infatti a colui, per il quale e per mezzo del quale sono tutte le cose, nel portare molti figli alla gloria, di rendere perfetto per mezzo di sofferenze l'autore della salvezza. Ebrei 2:11 Infatti colui che santifica e quelli che sono santificati provengono tutti da uno per questo motivo egli non si vergogna di chiamarli fratelli, Ebrei 2:12 dicendo: «Faro' conoscere il tuo nome ai miei fratelli, io ti celebrero' in mezzo all'assemblea». Ebrei 2:13 E di nuovo: «Io confidero' in lui». E ancora: «Ecco me e i figli che Dio mi ha dato». Ebrei 2:14 Poiche' dunque i figli hanno in comune la carne e il sangue, similmente anch'egli ebbe in comune le stesse cose, per distruggere, mediante la sua morte colui che ha l'impero della morte, cioe' il diavolo, Ebrei 2:15 e liberare tutti quelli che per timore della morte erano tenuti in schiavitu' per tutta la loro vita. Ebrei 2:16 Infatti egli non si prende cura degli angeli, ma si prende cura della progenie di Abrahamo. Ebrei 2:17 Egli doveva percio' essere in ogni cosa reso simile ai fratelli, perche' potesse essere un misericordioso e fedele sommo sacerdote nelle cose che riguardano Dio, per fare l'espiazione dei peccati del popolo. Ebrei 2:18 Infatti, poiche' egli stesso ha sofferto quando e' stato tentato, puo' venire in aiuto di coloro che sono tentati. Cristo superiore a Mose'; pericoli dell'incredulita' e della disubbidienza Ebrei 3:1 Percio', fratelli santi, che siete partecipi della celeste vocazione, considerate l'apostolo e il sommo sacerdote della nostra confessione di fede, Gesu' Cristo, Ebrei 3:2 che e' fedele a colui che lo ha costituito, come lo fu anche Mose' in tutta la sua casa. Ebrei 3:3 Infatti Gesu' e' stato ritenuto degno di una gloria tanto piu' grande di quella di Mose', quanto maggior gloria ha colui che ha fabbricato una casa della casa stessa. Ebrei 3:4 Ora ogni casa e' costruita da qualcuno, ma colui che ha fatto tutte le cose e' Dio Ebrei 3:5 E Mose' fu veramente fedele nella casa di Dio come servo, per testimoniare delle cose che dovevano essere dette, Ebrei 3:6 ma Cristo, come Figlio, lo e' sopra la propria casa e la sua casa siamo noi, se riteniamo ferma fino alla fine la franchezza e il vanto della speranza. Ebrei 3:7 Percio', come dice lo Spirito Santo: «Oggi, se udite la sua voce, Ebrei 3:8 non indurite i vostri cuori come nella provocazione, nel giorno della tentazione nel deserto, Ebrei 3:9 dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova, pur avendo visto per quarant'anni le mie opere. Ebrei 3:10 Percio' mi sdegnai con quella generazione e dissi: Errano sempre col cuore e non hanno conosciuto le mie vie; Ebrei 3:11 cosi giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo». Ebrei 3:12 State attenti, fratelli, che talora non vi sia in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che si allontani dal Dio vivente, Ebrei 3:13 ma esortatevi a vicenda ogni giorno, finche' si dice: "Oggi", perche' nessuno di voi sia indurito per l'inganno del peccato. Ebrei 3:14 Noi infatti siamo divenuti partecipi di Cristo, a condizione che riteniamo ferma fino alla fine la fiducia che avevamo al principio, Ebrei 3:15 mentre ci e' detto: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori come nella provocazione». Ebrei 3:16 Chi furono infatti quelli che, avendola udita, lo provocarono? Non furono tutti quelli che erano usciti dall'Egitto per mezzo di Mose'? Ebrei 3:17 Ora chi furono coloro coi quali si sdegno' per quarant'anni? Non furono coloro che peccarono, i cui cadaveri caddero nel deserto? Ebrei 3:18 E a chi giuro' che non sarebbero entrati nel suo riposo, se non a quelli che furono disubbidienti? Ebrei 3:19 Or noi vediamo che non vi poterono entrare per l'incredulita'. Ebrei 4:1 Percio', poiche' rimane ancora una promessa di entrare nel suo riposo, abbiamo timore perche' qualcuno di voi non ne resti escluso. Ebrei 4:2 Infatti a noi come pure a loro e' stata annunziata la buona novella, ma la parola della predicazione non giovo' loro nulla, non essendo stata congiunta alla fede in coloro che l'avevano udita. Ebrei 4:3 Noi infatti, che abbiamo creduto, entriamo nel riposo come egli disse: «Cosi giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo». E cosi disse, sebbene le sue opere fossero terminate fin dalla fondazione del mondo. Ebrei 4:4 In qualche luogo infatti, a proposito del settimo giorno, egli disse cosi: «E Dio si riposo' nel settimo giorno da tutte le sue opere»; Ebrei 4:5 e ancora in questo passo: «Non entreranno nel mio riposo». Ebrei 4:6 Poiche' dunque rimane per alcuni di entrarvi, mentre quelli a cui prima fu annunziata la buona novella non vi entrarono a motivo della loro incredulita', Ebrei 4:7 egli determina di nuovo un giorno: "Oggi", dicendo dopo tanto tempo, come e' stato detto prima per mezzo di Davide: «Oggi, se udite la sua voce, non indurite i vostri cuori». Ebrei 4:8 Perche', se Giosue' avesse dato loro riposo, Dio non avrebbe in seguito parlato di un altro giorno. Ebrei 4:9 Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio. Ebrei 4:10 Chi infatti e' entrato nel suo riposo, si e' riposato anch'egli dalle proprie opere, come Dio dalle sue. Ebrei 4:11 Diamoci da fare dunque per entrare in quel riposo, affinche' nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza, Ebrei 4:12 La parola di Dio infatti e' vivente ed efficace, piu' affilata di qualunque spada a due tagli e penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolla, ed e' in grado di giudicare i pensieri e le intenzioni del cuore. Ebrei 4:13 E non vi e' alcuna creatura nascosta davanti a lui, ma tutte le cose sono nude e scoperte agli occhi di colui al quale dobbiamo rendere conto. Cristo superiore ai sommi sacerdoti dell'antico patto Ebrei 4:14 Avendo dunque un gran sommo sacerdote che e' passato attraverso i cieli, Gesu', il Figlio di Dio, riteniamo fermamente la nostra confessione di fede. Ebrei 4:15 Infatti, noi non abbiamo un sommo sacerdote che non possa simpatizzare con le nostre infermita', ma uno che e' stato tentato in ogni cosa come noi, senza pero' commettere peccato. Ebrei 4:16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinche' otteniamo misericordia e troviamo grazia per ricevere aiuto al tempo opportuno. Ebrei 5:1 Infatti ogni sommo sacerdote, preso fra gli uomini, e' costituito per gli uomini nelle cose che riguardano Dio, per offrire doni e sacrifici per i peccati; Ebrei 5:2 cosi egli puo' usare compassione verso gli ignoranti e gli erranti, poiche' e' circondato anch'egli di debolezza, Ebrei 5:3 e a motivo di questa e' obbligato ad offrire sacrifici per i peccati, tanto per se stesso che per il popolo. Ebrei 5:4 E nessuno si prende da se stesso questo onore, ma lo riceve colui che e' chiamato da Dio, come Aaronne. Ebrei 5:5 Cosi anche Cristo non si prese da se' la gloria di diventare sommo sacerdote, ma la ricevette da colui che gli disse: «Tu sei mio Figlio, oggi io ti ho generato», Ebrei 5:6 e altrove dice: «Tu sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedek» Ebrei 5:7 Nei giorni della sua carne, con grandi grida e lacrime, egli offri preghiere e supplicazioni a colui che lo poteva salvare dalla morte, e fu esaudito a motivo del suo timore di Dio. Ebrei 5:8 Benche' fosse Figlio, imparo' l'ubbidienza dalle cose che soffri, Ebrei 5:9 e, reso perfetto, divenne autore di salvezza eterna per tutti coloro che gli ubbidiscono, Ebrei 5:10 essendo da Dio proclamato sommo sacerdote, secondo l'ordine di Melchisedek, Ebrei 5:11 nei riguardi del quale avremmo molte cose da dire, ma difficili da spiegare, perche' voi siete diventati lenti a capire. Ebrei 5:12 Infatti, mentre a quest'ora dovreste essere maestri, avete di nuovo bisogno che vi s'insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio, e siete giunti al punto di aver bisogno di latte e non di cibo solido. Ebrei 5:13 Chiunque infatti usa il latte non ha esperienza della parola di giustizia, perche' e' ancora un bambino; Ebrei 5:14 il cibo solido invece e' per gli adulti, che per l'esperienza hanno le facolta' esercitate a discernere il bene dal male. Ebrei 6:1 Percio', lasciando l'insegnamento elementare su Cristo, tendiamo alla perfezione, senza porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, Ebrei 6:2 della dottrina dei battesimi, dell'imposizione delle mani, della risurrezione dei morti e del giudizio eterno; Ebrei 6:3 e cio' faremo, se Dio lo permette. Ebrei 6:4 Quelli infatti che sono stati una volta illuminati, hanno gustato il dono celeste, sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo Ebrei 6:5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo a venire Ebrei 6:6 se cadono, e' impossibile riportarli un'altra volta al ravvedimento, poiche' per conto loro crocifiggono nuovamente il Figlio di Dio e lo espongono a infamia. Ebrei 6:7 Infatti la terra, che beve la pioggia che spesso cade su di essa e produce erbe utili per quelli che la coltivano, riceve benedizione da Dio; Ebrei 6:8 ma se produce spine e triboli, e' riprovata e vicina ad essere maledetta, e finira' per essere arsa. Ebrei 6:9 Ora, carissimi, anche se parliamo cosi, riguardo a voi siamo convinti di cose migliori e che riguardano la salvezza; Ebrei 6:10 Dio infatti non e' ingiusto da dimenticare l'opera vostra e la fatica d'amore che avete mostrato per il suo nome, con i servizi che avete reso e rendete tuttora ai santi. Ebrei 6:11 E desideriamo che ciascuno di voi mostri fino alla fine il medesimo zelo per giungere alla piena certezza della speranza, Ebrei 6:12 affinche' non diventiate pigri, ma siate imitatori di coloro che mediante fede e pazienza ereditano le promesse. Ebrei 6:13 Quando Dio infatti fece la promessa ad Abrahamo, siccome non poteva giurare per nessuno maggiore, giuro' per se stesso, Ebrei 6:14 dicendo: «Certo, ti benediro' e ti moltiplichero' grandemente». Ebrei 6:15 E cosi, Abrahamo, avendo aspettato con pazienza, ottenne la promessa. Ebrei 6:16 Gli uomini infatti ben giurano per uno maggiore, e cosi per loro il giuramento e' la garanzia che pone termine ad ogni contestazione. Ebrei 6:17 Cosi Dio, volendo dimostrare agli eredi della promessa piu' chiaramente l'immutabilita' del suo consiglio, intervenne con un giuramento Ebrei 6:18 affinche' per mezzo di due cose immutabili, nelle quali e' impossibile che Dio abbia mentito, avessimo un grande incoraggiamento noi, che abbiamo cercato rifugio nell'afferrare saldamente la speranza che ci e' stata messa davanti. Ebrei 6:19 Questa speranza che noi abbiamo e' come un'ancora sicura e ferma della nostra vita, e che penetra fin nell'interno del velo. Ebrei 6:20 dove Gesu' e' entrato come precursore per noi essendo divenuto sommo sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedek. Il sacerdozio di Melchisedek tipo del sacerdozio eterno di Cristo Ebrei 7:1 Infatti questo Melchisedek, re di Salem e sacerdote del Dio Altissimo ando' incontro ad Abrahamo, mentre ritornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse; Ebrei 7:2 a lui Abrahamo diede anche la decima di ogni cosa. Il suo nome significa innanzitutto "re di giustizia", e poi anche "re di Salem", cioe' "re di pace". Ebrei 7:3 Senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni ne' fine di vita, ma fatto simile al Figlio di Dio egli rimane sacerdote in eterno. Ebrei 7:4 Considerate pertanto quanto fosse grande costui, al quale il patriarca Abrahamo diede la decima del bottino. Ebrei 7:5 Ora quelli dei figli di Levi, che conseguono il sacerdozio, hanno per legge il mandato di riscuotere la decima dal popolo cioe' dai loro fratelli, benche' essi pure siano usciti dai lombi di Abrahamo; Ebrei 7:6 costui invece, Melchisedek, pur non derivando la sua discendenza da loro, ricevette la decima da Abrahamo e benedisse colui che aveva le promesse. Ebrei 7:7 Ora, senza alcuna contraddizione l'inferiore e' benedetto dal superiore. Ebrei 7:8 Inoltre quelli che qui ricevono le decime sono uomini mortali, la' invece le riceve colui di cui e' testimoniato che vive. Ebrei 7:9 E per cosi dire, lo stesso Levi, che riceve le decime, fu sottoposto alla decima in Abrahamo; Ebrei 7:10 egli infatti si trovava ancora nei lombi del padre, quando Melchisedek gli ando' incontro. Ebrei 7:11 Se dunque ci fosse stata la perfezione mediante il sacerdozio levitico (perche' sotto quello fu data la legge al popolo), che bisogno c'era che sorgesse un altro sacerdote secondo l'ordine di Melchisedek, e non designato invece secondo l'ordine di Aaronne? Ebrei 7:12 Infatti, se viene cambiato il sacerdozio, avviene necessariamente anche un cambiamento di legge. Ebrei 7:13 Ora colui del quale si dicono queste cose appartiene ad un'altra tribu', di cui nessuno ha mai servito all'altare; Ebrei 7:14 e' noto infatti che il nostro Signore e' uscito da Giuda, in riferimento a cui Mose' non disse nulla riguardo al sacerdozio. Ebrei 7:15 E la cosa e' ancora piu' evidente, se sorge un altro sacerdote a somiglianza di Melchisedek Ebrei 7:16 che non e' diventato tale per una legge di prescrizioni carnali, ma per la potenza di una vita indissolubile. Ebrei 7:17 Infatti la Scrittura afferma: «Tu sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedek». Ebrei 7:18 Si ha cosi l'annullamento del comandamento precedente, a motivo della sua debolezza e inutilita', Ebrei 7:19 la legge infatti non ha portato nulla a compimento, e' l'introduzione di una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio. Ebrei 7:20 Inoltre cio' non e' avvenuto senza giuramento. Quelli infatti diventavano sacerdoti senza giuramento, Ebrei 7:21 (ma costui con giuramento da parte di colui che gli ha detto: «Il Signore ha giurato e non si pentira': Tu sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedek»). Ebrei 7:22 Per questo Gesu' e' diventato garante di un patto molto migliore. Ebrei 7:23 Inoltre quelli erano fatti sacerdoti in gran numero, perche' la morte impediva loro di durare, Ebrei 7:24 ma costui, perche' dimora in eterno, ha un sacerdozio che non passa ad alcun altro, Ebrei 7:25 per cui egli puo' anche salvare appieno coloro che per mezzo suo si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro. Ebrei 7:26 A noi infatti occorreva un tale sommo sacerdote, che fosse santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al di sopra dei cieli, Ebrei 7:27 che non ha bisogno ogni giorno, come quei sommi sacerdoti, di offrire sacrifici prima per i propri peccati e poi per quelli del popolo, poiche' egli ha fatto questo una volta per tutte, quando offerse se stesso. Ebrei 7:28 La legge infatti costituisce come sommi sacerdoti uomini soggetti a debolezza, ma la parola del giuramento, che viene dopo la legge, costituisce il Figlio reso perfetto in eterno. L'antico patto era tipico e transitorio; Cristo e' mediatore di un patto migliore ed eterno Ebrei 8:1 Ora il punto essenziale delle cose che stiamo dicendo e' questo: noi abbiamo un sommo sacerdote cosi grande, che si e' posto a sedere alla destra del trono della Maesta' nei cieli, Ebrei 8:2 ministro del santuario e del vero tabernacolo, che ha eretto il Signore e non un uomo. Ebrei 8:3 Infatti ogni sommo sacerdote e' costituito per offrire doni e sacrifici; per cui e' necessario che anche costui abbia qualche cosa da offrire. Ebrei 8:4 Ora, se egli fosse sulla terra, non sarebbe neppure sacerdote, perche' vi sono gia' i sacerdoti che offrono i doni secondo la legge Ebrei 8:5 i quali servono di esempio ed ombra delle cose celesti, come fu detto da Dio a Mose', quando stava per costruire il tabernacolo: «Guarda», egli disse, «di fare ogni cosa secondo il modello che ti e' stato mostrato sul monte». Ebrei 8:6 Ma ora Cristo ha ottenuto un ministero tanto piu' eccellente in quanto egli e' mediatore di un patto migliore, fondato su migliori promesse, Ebrei 8:7 perche', se quel primo patto fosse stato senza difetto, non sarebbe stato necessario stabilirne un altro. Ebrei 8:8 Dio infatti, rimproverandoli, dice: «Ecco, vengono i giorni che io concludero' con la casa d'Israele e con la casa di Giuda un nuovo patto, Ebrei 8:9 non come il patto che feci con i loro padri, nel giorno che li presi per mano per condurli fuori dal paese di Egitto, perche' essi non sono rimasti fedeli al mio patto, ed io li ho rigettati, dice il Signore. Ebrei 8:10 Questo dunque sara' il patto che faro' con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore, io porro' le mie leggi nella loro mente e le scrivero' nei loro cuori; e saro' il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. Ebrei 8:11 E nessuno istruira' piu' il suo prossimo e nessuno il proprio fratello, dicendo: "Conosci il Signore!". Poiche' tutti mi conosceranno, dal piu' piccolo al piu' grande di loro, Ebrei 8:12 perche' io avro' misericordia delle loro iniquita' e non mi ricordero' piu' dei loro peccati e dei loro misfatti». Ebrei 8:13 Dicendo "un nuovo patto", egli ha reso antico il primo, or quello che diventa antico ed invecchia, e' vicino ad essere annullato. I sacrifici del santuario, per la loro imperfezione, dovevano venir sempre ripetuti; quello di Cristo e' unico, perche' perfetto ed efficace Ebrei 9:1 Certamente anche il primo patto ebbe degli ordinamenti per il servizio divino e per il santuario terreno. Ebrei 9:2 Infatti fu costruito un primo tabernacolo in cui vi erano il candelabro la tavola e i pani della presentazione; esso e' chiamato: "Il luogo santo". Ebrei 9:3 Dietro il secondo velo c'era il tabernacolo, detto: "Il luogo santissimo", Ebrei 9:4 che conteneva un turibolo d'oro e l'arca del patto tutta ricoperta d'oro, nella quale si trovava un vaso d'oro contenente la manna, la verga di Aaronne che era germogliata e le tavole del patto. Ebrei 9:5 E sopra l'arca vi erano i cherubini della gloria che adombravano il propiziatorio; di queste cose non possiamo parlarne ora dettagliatamente. Ebrei 9:6 Or essendo queste cose disposte cosi, i sacerdoti entravano continuamente nel primo tabernacolo, per compiere il servizio divino; Ebrei 9:7 ma nel secondo entrava soltanto il sommo sacerdote una volta all'anno, non senza sangue, che egli offriva per se stesso, e per i peccati d'ignoranza del popolo. Ebrei 9:8 Lo Spirito Santo voleva cosi dimostrare che la via del santuario non era ancora resa manifesta, mentre sussisteva ancora il primo tabernacolo, Ebrei 9:9 il quale e' una figura per il tempo presente, e voleva indicare che i doni e i sacrifici offerti non potevano rendere perfetto nella coscienza colui che faceva il servizio divino, Ebrei 9:10 trattandosi solo di cibi, di bevande, di varie abluzioni e di ordinamenti carnali, imposti fino al tempo del cambiamento. Ebrei 9:11 Ma Cristo, essendo venuto come sommo sacerdote dei beni futuri, attraverso un tabernacolo piu' grande e piu' perfetto non fatto da mano d'uomo, cioe' non di questa creazione, Ebrei 9:12 entro' una volta per sempre nel santuario, non con sangue di capri e di vitelli, ma col proprio sangue, avendo acquistato una redenzione eterna. Ebrei 9:13 Infatti, se il sangue dei tori e dei capri e la cenere di una giovenca aspersi sopra i contaminati li santifica, purificandoli nella carne, Ebrei 9:14 quanto piu' il sangue di Cristo, che mediante lo Spirito eterno offerse se stesso puro di ogni colpa a Dio, purifichera' la vostra coscienza dalle opere morte per servire il Dio vivente! Ebrei 9:15 E percio' egli e' il mediatore del nuovo patto affinche', essendo intervenuta la morte per il riscatto dalle trasgressioni commesse sotto il primo patto, i chiamati ricevano la promessa dell'eterna eredita'. Ebrei 9:16 Poiche' dove c'e' un testamento, ci deve essere necessariamente anche la morte del testatore. Ebrei 9:17 Il testamento infatti e' valido solo dopo la morte di qualcuno, perche' non ha alcuna forza mentre vive ancora il testatore. Ebrei 9:18 Per questo neppure il primo fu inaugurato senza sangue. Ebrei 9:19 Infatti, quando tutti i comandamenti secondo la legge furono proclamati da Mose' a tutto il popolo, egli, preso il sangue dei vitelli e dei capri, con acqua, lana scarlatta e issopo, asperse il libro stesso e tutto il popolo, Ebrei 9:20 dicendo: «Questo e' il sangue del patto che Dio ha ordinato per voi». Ebrei 9:21 Parimenti con quel sangue egli asperse pure il tabernacolo e tutti gli arredi del servizio divino. Ebrei 9:22 E, secondo la legge, quasi tutte le cose sono purificate col sangue; e senza spargimento di sangue non c'e' perdono dei peccati. Ebrei 9:23 Era dunque necessario che i modelli delle cose celesti fossero purificati con queste cose; ma le cose celesti stesse lo dovevano essere con sacrifici piu' eccellenti di questi. Ebrei 9:24 Cristo infatti non e' entrato in un santuario fatto da mani d'uomo, figura delle cose vere, ma nel cielo stesso per comparire ora davanti alla presenza di Dio per noi, Ebrei 9:25 e non per offrire se stesso piu' volte, come il sommo sacerdote che entra ogni anno nel santuario con sangue, non suo. Ebrei 9:26 altrimenti egli avrebbe dovuto soffrire piu' volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una sola volta, alla fine delle eta', Cristo e' stato manifestato per annullare il peccato mediante il sacrificio di se stesso. Ebrei 9:27 E come e' stabilito che gli uomini muoiano una sola volta, e dopo cio' viene il giudizio, Ebrei 9:28 cosi anche Cristo, dopo essere stato offerto una sola volta per prendere su di se' i peccati di molti, apparira' una seconda volta senza peccato a coloro che lo aspettano per la salvezza. Ebrei 10:1 La legge infatti, avendo solo l'ombra dei beni futuri e non la realta' stessa delle cose, non puo' mai rendere perfetti quelli che si accostano a Dio con gli stessi sacrifici che vengono offerti continuamente, anno dopo anno. Ebrei 10:2 Altrimenti si sarebbe cessato di offrirli, perche' gli adoratori, una volta purificati, non avrebbero avuto piu' alcuna coscienza dei peccati. Ebrei 10:3 In quei sacrifici invece si rinnova ogni anno il ricordo dei peccati, Ebrei 10:4 poiche' e' impossibile che il sangue di tori e di capri tolga i peccati. Ebrei 10:5 Percio', entrando nel mondo, egli dice: «Tu non hai voluto ne' sacrificio ne' offerta, ma mi hai preparato un corpo; Ebrei 10:6 tu non hai gradito ne' olocausti ne' sacrifici per il peccato. Ebrei 10:7 Allora io ho detto: "Ecco, io vengo nel rotolo del libro e' scritto di me; io vengo per fare, o Dio, la tua volonta'"». Ebrei 10:8 Dopo aver detto: «Tu non hai voluto e non hai gradito ne' sacrificio ne' offerta ne' olocausti ne' sacrifici per il peccato, che sono offerti secondo la legge», Ebrei 10:9 egli aggiunge: «Ecco, io vengo per fare, o Dio, la tua volonta'». Egli toglie il primo, per stabilire il secondo. Ebrei 10:10 Per mezzo di questa volonta', noi siamo santificati mediante l'offerta del corpo di Gesu' Cristo, fatta una volta per sempre. Ebrei 10:11 E, mentre ogni sacerdote e' in piedi ogni giorno ministrando e offrendo spesse volte i medesimi sacrifici, che non possono mai togliere i peccati, Ebrei 10:12 egli invece, dopo aver offerto per sempre un unico sacrificio per i peccati, si e' posto a sedere alla destra di Dio, Ebrei 10:13 aspettando ormai soltanto che i suoi nemici siano posti come sgabello dei suoi piedi, Ebrei 10:14 Con un'unica offerta, infatti, egli ha reso perfetti per sempre coloro che sono santificati. Ebrei 10:15 E ce ne rende testimonianza anche lo Spirito Santo; infatti dopo aver detto: Ebrei 10:16 «Questo e' il patto, che faro' con loro dopo quei giorni, dice il Signore, io mettero' le mie leggi nei loro cuori e le scrivero' nelle loro menti», Ebrei 10:17 aggiunge: «E non mi ricordero' piu' dei loro peccati e delle loro iniquita'». Ebrei 10:18 Ora, dove c'e' il perdono di queste cose, non c'e' piu' offerta per il peccato. Esortazione a perseverare nella fede Ebrei 10:19 Avendo dunque, fratelli, liberta' di entrare nel santuario, in virtu' del sangue di Gesu', Ebrei 10:20 che e' la via recente e vivente che egli ha inaugurato per noi attraverso il velo, cioe' la sua carne, Ebrei 10:21 e avendo un sommo sacerdote sopra la casa di Dio, Ebrei 10:22 accostiamoci con cuore sincero, in piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi per purificarli da una cattiva coscienza e il corpo lavato con acqua pura. Ebrei 10:23 Riteniamo ferma la confessione della nostra speranza, perche' e' fedele colui che ha fatto le promesse. Ebrei 10:24 E consideriamo gli uni gli altri, per incitarci ad amore e a buone opere, Ebrei 10:25 non abbandonando il radunarsi assieme di noi come alcuni hanno l'abitudine di fare, ma esortandoci a vicenda, tanto piu' che vedete approssimarsi il giorno. Ebrei 10:26 Infatti, se noi pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verita', non rimane piu' alcun sacrificio per i peccati, Ebrei 10:27 ma soltanto una spaventosa attesa di giudizio e un ardore di fuoco che divorera' gli avversari. Ebrei 10:28 Chiunque trasgredisce la legge di Mose' muore senza misericordia sulla parola di due o tre testimoni. Ebrei 10:29 Quale peggiore castigo pensate voi merita colui che ha calpestato il Figlio di Dio e ha considerato profano il sangue del patto col quale e' stato santificato, e ha oltraggiato lo Spirito della grazia? Ebrei 10:30 Noi infatti conosciamo colui che ha detto: «A me appartiene la vendetta, io daro' la retribuzione», dice il Signore. E altrove: «Il Signore giudichera' il suo popolo». Ebrei 10:31 e' cosa spaventevole cadere nelle mani del Dio vivente. Ebrei 10:32 Ora ricordatevi dei giorni passati nei quali, dopo essere stati illuminati, avete sostenuto una grande lotta di sofferenza, Ebrei 10:33 talvolta esposti a oltraggi e tribolazioni, altre volte facendovi solidali con coloro che venivano trattati in questo modo. Ebrei 10:34 Infatti avete anche sofferto con me nelle mie catene e avete accettato con gioia di essere spogliati dei vostri beni, sapendo di avere per voi dei beni migliori e permanenti nei cieli. Ebrei 10:35 Non gettate via dunque la vostra franchezza, alla quale e' riservata una grande ricompensa. Ebrei 10:36 Avete infatti bisogno di perseveranza affinche', fatta la volonta' di Dio otteniate cio' che vi e' stato promesso. Ebrei 10:37 «Ancora un brevissimo tempo, e colui che deve venire verra' e non tardera'. Ebrei 10:38 E il giusto vivra' per fede, ma se si tira indietro l'anima mia non lo gradisce». Ebrei 10:39 Ma noi non siamo di quelli che si tirano indietro a loro perdizione, ma di quelli che credono per la salvezza dell'anima. Natura della fede; esempi di fede tratti dall'Antico Testamento Ebrei 11:1 Or la fede e' certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono; Ebrei 11:2 infatti per mezzo di essa gli antichi ricevettero testimonianza. Ebrei 11:3 Per fede intendiamo che l'universo e' stato formato per mezzo della parola di Dio, si che le cose che si vedono non vennero all'esistenza da cose apparenti. Ebrei 11:4 Per fede Abele offri a Dio un sacrificio piu' eccellente di quello di Caino; per essa egli ricevette la testimonianza che era giusto, quando Dio attesto' di gradire le sue offerte; e per mezzo di essa benche' morto, egli parla ancora. Ebrei 11:5 Per fede Enok fu trasferito in cielo perche' non vedesse la morte, e non fu piu' trovato perche' Dio lo aveva trasferito; prima infatti di essere portato via, egli ricevette la testimonianza che era piaciuto a Dio. Ebrei 11:6 Ora senza fede e' impossibile piacergli, perche' chi si accosta a Dio deve credere che egli e', e che egli e' il rimuneratore di quelli che lo cercano. Ebrei 11:7 Per fede Noe', avvertito divinamente di cose che ancora non si vedevano e mosso da santo timore, preparo' per la salvezza della sua famiglia l'arca, mediante la quale condanno' il mondo e divenne erede della giustizia che si ottiene mediante la fede. Ebrei 11:8 Per fede Abrahamo, quando fu chiamato, ubbidi per andarsene verso il luogo che doveva ricevere in eredita'; e parti non sapendo dove andava. Ebrei 11:9 Per fede Abrahamo dimoro' nella terra promessa, come in paese straniero, abitando in tende con Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa, Ebrei 11:10 perche' aspettava la citta' che ha i fondamenti, il cui architetto e costruttore e' Dio. Ebrei 11:11 Per fede anche Sara stessa, benche' avesse oltrepassato l'eta', ricevette forza per concepire il seme e partori perche' ritenne fedele colui che aveva fatto la promessa. Ebrei 11:12 Percio' da un sol uomo, e questi come fosse morto, sono nati discendenti numerosi come le stelle del cielo e come la sabbia lungo la riva del mare, che non si puo' contare. Ebrei 11:13 Tutti costoro sono morti nella fede, senza aver ricevuto le cose promesse ma, vedutele da lontano, essi ne furono persuasi e le accolsero con gioia, confessando di essere forestieri e pellegrini sulla terra. Ebrei 11:14 Coloro infatti che dicono tali cose dimostrano che cercano una patria. Ebrei 11:15 E se avessero veramente avuto in mente quella da cui erano usciti, avrebbero avuto il tempo per ritornarvi. Ebrei 11:16 Ma ora ne desiderano una migliore, cioe' quella celeste; percio' Dio non si vergogna di essere chiamato il loro Dio, perche' ha preparato loro una citta'. Ebrei 11:17 Per fede Abrahamo, messo alla prova, offri Isacco e colui che aveva ricevuto le promesse offri il suo unigenito Ebrei 11:18 anche se Dio gli aveva detto: «In Isacco avrai una discendenza che portera' il tuo nome», Ebrei 11:19 perche' Abrahamo riteneva che Dio era potente da risuscitarlo anche dai morti; per cui lo riebbe come per una specie di risurrezione. Ebrei 11:20 Per fede Isacco benedisse Giacobbe ed Esau', riguardo a cose future. Ebrei 11:21 Per fede Giacobbe, morente, benedisse ciascuno dei figli di Giuseppe e adoro', appoggiato alla sommita' del suo bastone. Ebrei 11:22 Per fede Giuseppe, quando stava per morire, fece menzione dell'esodo dei figli d'Israele e diede ordini riguardo alle sue ossa. Ebrei 11:23 Per fede Mose', quando nacque, fu nascosto per tre mesi dai suoi genitori, perche' essi videro che il bambino era bello e non temettero l'ordine del re. Ebrei 11:24 Per fede Mose', divenuto adulto, rifiuto' di essere chiamato figlio della figlia del Faraone Ebrei 11:25 scegliendo piuttosto di essere maltrattato col popolo di Dio che di godere per breve tempo i piaceri del peccato, Ebrei 11:26 stimando il vituperio di Cristo ricchezza maggiore dei tesori di Egitto, perche' aveva lo sguardo rivolto alla ricompensa. Ebrei 11:27 Per fede lascio' l'Egitto senza temere l'ira del re, perche' rimase fermo come se vedesse colui che e' invisibile. Ebrei 11:28 Per fede celebro' la Pasqua e fece l'aspersione del sangue, affinche' colui che distruggeva i primogeniti non toccasse quelli d'Israele. Ebrei 11:29 Per fede passarono il Mar Rosso come se attraversassero una terra asciutta, quando invece gli Egiziani tentarono di fare cio', furono inghiottiti. Ebrei 11:30 Per fede caddero le mura di Gerico, dopo che vi avevano girato attorno per sette giorni. Ebrei 11:31 Per fede Rahab, la prostituta, non peri con gli increduli, perche' aveva accolto in pace le spie. Ebrei 11:32 E che diro' di piu'? Infatti mi mancherebbe il tempo se volessi raccontare di Gedeone, di Barak, di Sansone, di Iefte, di Davide, di Samuele e dei profeti, Ebrei 11:33 i quali per fede vinsero regni, praticarono la giustizia, conseguirono le promesse, turarono le gole dei leoni, Ebrei 11:34 spensero la forza del fuoco, scamparono al taglio della spada, trassero forza dalla debolezza, divennero forti in guerra, misero in fuga gli eserciti stranieri. Ebrei 11:35 Le donne riebbero per risurrezione i loro morti altri invece furono distesi sulla ruota e martoriati, non accettando la liberazione, per ottenere una migliore risurrezione. Ebrei 11:36 Altri ancora subirono scherni e flagelli, e anche catene e prigionia. Ebrei 11:37 Furono lapidati, segati, tentati, morirono uccisi di spada, andarono in giro coperti di pelli di pecora e di capra, bisognosi, afflitti, maltrattati Ebrei 11:38 (il mondo non era degno di loro), erranti per deserti e monti, in spelonche e grotte della terra. Ebrei 11:39 Eppure tutti costoro, pur avendo avuto buona testimonianza mediante la fede, non ottennero la promessa, Ebrei 11:40 perche' Dio aveva provveduto per noi qualcosa di meglio, affinche' essi non giungessero alla perfezione senza di noi. Perseveranza in mezzo alle prove ad esempio di Cristo Ebrei 12:1 Anche noi dunque, essendo circondati da un cosi gran numero di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che ci sta sempre attorno allettandoci, corriamo con perseveranza la gara che ci e' posta davanti, Ebrei 12:2 tenendo gli occhi su Gesu', autore e compitore della nostra fede, il quale, per la gioia che gli era posta davanti, soffri la croce disprezzando il vituperio e si e' posto a sedere alla destra del trono di Dio. Ebrei 12:3 Ora considerate colui che sopporto' una tale opposizione contro di se' da parte dei peccatori, affinche' non vi stanchiate e veniate meno. Ebrei 12:4 Voi non avete ancora resistito fino al sangue, combattendo contro il peccato, Ebrei 12:5 e avete dimenticato l'esortazione che si rivolge a voi come a figli: «Figlio mio, non disprezzare la correzione del Signore e non perderti d'animo quando sei da lui ripreso, Ebrei 12:6 perche' il Signore corregge chi ama e flagella ogni figlio che gradisce». Ebrei 12:7 Se voi sostenete la correzione, Dio vi tratta come figli; qual e' infatti il figlio che il padre non corregga? Ebrei 12:8 Ma se rimanete senza correzione, di cui tutti hanno avuta la parte loro, allora siete dei bastardi e non dei figli. Ebrei 12:9 Inoltre ben abbiamo avuto per correttori i nostri padri secondo la carne e li abbiamo rispettati; non ci sottometteremo molto di piu' ora al Padre degli spiriti, per vivere? Ebrei 12:10 Costoro infatti ci corressero per pochi giorni, come sembrava loro bene, ma egli ci corregge per il nostro bene affinche' siamo partecipi della sua santita'. Ebrei 12:11 Ogni correzione infatti, sul momento, non sembra essere motivo di gioia ma di tristezza; dopo pero' rende un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati esercitati per mezzo suo. Esortazione a santita'; precetti vari Ebrei 12:12 Percio' rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia vacillanti, Ebrei 12:13 e fate dei sentieri diritti per i vostri piedi, affinche' l'arto zoppo non divenga slogato, ma sia piuttosto risanato. Ebrei 12:14 Procacciate la pace con tutti e la santificazione, senza la quale nessuno vedra' il Signore, Ebrei 12:15 badando bene che nessuno rimanga privo della grazia di Dio e che non spunti alcuna radice di amarezza, che vi dia molestia e attraverso la quale molti vengano contaminati; Ebrei 12:16 e non vi sia alcun fornicatore o profano, come Esau', che per una vivanda vendette il suo diritto di primogenitura. Ebrei 12:17 Voi infatti sapete che in seguito, quando egli volle ereditare la benedizione, fu respinto, benche' la richiedesse con lacrime, perche' non trovo' luogo a pentimento. Ebrei 12:18 Voi infatti non vi siete accostati al monte che si poteva toccare con la mano e che ardeva col fuoco, ne' alla caligine, ne' alle tenebre, ne' alla tempesta, Ebrei 12:19 ne' allo squillo di tromba, ne' al suono di parole, che quelli che l'udirono richiesero che non fosse piu' rivolta loro alcuna parola, Ebrei 12:20 perche' non potevano sopportare il comando dato: «Quand'anche una bestia tocca il monte, sia lapidata o uccisa con frecce»; Ebrei 12:21 e tanto spaventevole era cio' che si vedeva che Mose' disse: «Io sono tutto spaventato e tremante». Ebrei 12:22 Ma voi vi siete accostati al monte Sion e alla citta' del Dio vivente, che e' la Gerusalemme celeste e a miriadi di angeli, Ebrei 12:23 all'assemblea universale e alla chiesa dei primogeniti che sono scritti nei cieli, a Dio, il giudice di tutti, agli spiriti dei giusti resi perfetti, Ebrei 12:24 e a Gesu', il mediatore del nuovo patto, e al sangue dell'aspersione, che dice cose migliori di quello di Abele. Ebrei 12:25 Guardate di non rifiutare colui che parla, perche' se non scamparono quelli che rifiutarono di ascoltare colui che promulgava gli oracoli sulla terra, quanto meno scamperemo noi, se rifiutiamo di ascoltare colui che parla dal cielo, Ebrei 12:26 la cui voce scosse allora la terra, ma che ora ha fatto questa promessa, dicendo: «Ancora una volta io scuotero' non solo la terra, ma anche il cielo». Ebrei 12:27 Or questo "ancora una volta" sta ad indicare la rimozione delle cose scosse come di cose che sono fatte, affinche' rimangano quelle che non sono scosse. Ebrei 12:28 Percio', ricevendo il regno che non puo' essere scosso, mostriamo gratitudine, mediante la quale serviamo Dio in modo accettevole, con riverenza e timore, Ebrei 12:29 perche' il nostro Dio e' anche un fuoco consumante. Ebrei 13:1 Continuate nell'amore fraterno. Ebrei 13:2 Non dimenticate l'ospitalita', perche' alcuni, praticandola, hanno ospitato senza saperlo degli angeli. Ebrei 13:3 Ricordatevi dei carcerati come se foste loro compagni e di quelli che sono maltrattati, sapendo che anche voi siete nel corpo. Ebrei 13:4 Sia il matrimonio tenuto in onore da tutti e il letto coniugale sia incontaminato, poiche' Dio giudichera' i fornicatori e gli adulteri. Ebrei 13:5 Nel vostro comportamento non siate amanti del denaro e accontentatevi di quello che avete, perche' Dio stesso ha detto: «Io non ti lascero' e non ti abbandonero'». Ebrei 13:6 Cosi possiamo dire con fiducia: «Il Signore e' il mio aiuto, e io non temero'. Che cosa mi potra' fare l'uomo?». Ebrei 13:7 Ricordatevi dei vostri conduttori, che vi hanno annunziato la parola di Dio e, considerando il risultato della loro condotta, imitate la loro fede. Ebrei 13:8 Gesu' Cristo e' lo stesso ieri, oggi e in eterno. Ebrei 13:9 Non lasciatevi trasportare qua e la' da varie e strane dottrine, perche' e' bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia e non da cibi, da cui non ebbero alcun giovamento quelli che ne fecero uso. Ebrei 13:10 Noi abbiamo un altare del quale non hanno diritto di mangiare quelli che servono al tabernacolo. Ebrei 13:11 Infatti i corpi degli animali, il cui sangue e' portato dal sommo sacerdote nel santuario per il peccato, sono bruciati fuori del campo, Ebrei 13:12 Percio' anche Gesu', per santificare il popolo con il proprio sangue, ha sofferto fuori della porta. Ebrei 13:13 Usciamo dunque fuori del campo e andiamo a lui portando il suo vituperio. Ebrei 13:14 Infatti non abbiamo quaggiu' una citta' stabile, ma cerchiamo quella futura. Ebrei 13:15 Per mezzo di lui dunque, offriamo del continuo a Dio un sacrificio di lode, cioe' il frutto di labbra che confessano il suo nome. Ebrei 13:16 E non dimenticate la beneficenza e di far parte dei vostri beni agli altri, perche' Dio si compiace di tali sacrifici. Ebrei 13:17 Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perche' essi vegliano sulle anime vostre, come chi ha da renderne conto, affinche' facciano questo con gioia e non sospirando, perche' cio' non vi sarebbe di alcun vantaggio. Ebrei 13:18 Pregate per noi, perche' crediamo di avere una buona coscienza, desiderando di comportarci rettamente in ogni cosa. Ebrei 13:19 Ma vi esorto ancor di piu' a fare questo, affinche' io vi sia restituito al piu' presto. Voti e saluti finali Ebrei 13:20 Ora il Dio della pace, che in virtu' del sangue del patto eterno ha fatto risalire dai morti il Signor nostro Gesu' Cristo, il grande Pastore delle pecore, Ebrei 13:21 vi perfezioni in ogni buona opera, per fare la sua volonta', operando in voi cio' che e' gradito davanti a lui per mezzo di Gesu' Cristo, al quale sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen. Ebrei 13:22 Ora vi prego, fratelli, ritenete questa parola di esortazione, perche' vi ho scritto brevemente. Ebrei 13:23 Sappiate che il fratello Timoteo e' stato liberato; se viene presto, vi vedro' con lui. Ebrei 13:24 Salutate tutti i vostri conduttori e tutti i santi. Quelli d'Italia vi salutano. Ebrei 13:25 La grazia sia con tutti voi. Amen.Giacomo 1:1-5:20 Indirizzo e saluti Giacomo 1:1 Giacomo, servo di Dio e del Signore Gesu' Cristo, alle dodici tribu' che sono disperse nel mondo: salute. Delle prove e delle tentazioni Giacomo 1:2 Considerate una grande gioia, fratelli miei, quando vi trovate di fronte a prove di vario genere, Giacomo 1:3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. Giacomo 1:4 E la costanza compia in voi un'opera perfetta, affinche' siate perfetti e completi, in nulla mancanti. Giacomo 1:5 Ma se qualcuno di voi manca di sapienza, la chieda a Dio che dona a tutti liberamente senza rimproverare, e gli sara' data. Giacomo 1:6 Ma la chieda con fede senza dubitare, perche' chi dubita e' simile all'onda del mare, agitata dal vento e spinta qua e la'. Giacomo 1:7 Non pensi infatti un tal uomo di ricevere qualcosa dal Signore, Giacomo 1:8 perche' e' un uomo dal cuore doppio instabile in tutte le sue vie. Giacomo 1:9 Or il fratello di umili condizioni si glori della sua elevazione, Giacomo 1:10 e il ricco del suo abbassamento, perche' passera' come un fiore di erba. Giacomo 1:11 Infatti, come si leva il sole col suo calore ardente e fa seccare l'erba, e il suo fiore cade e la bellezza del suo aspetto perisce, cosi anche il ricco appassira' nelle sue imprese. Giacomo 1:12 Beato l'uomo che persevera nella prova, perche', uscendone approvato, ricevera' la corona della vita, che il Signore ha promesso a coloro che l'amano. Giacomo 1:13 Nessuno, quando e' tentato dica: «Io sono tentato da Dio», perche' Dio non puo' essere tentato dal male, ed egli stesso non tenta nessuno. Giacomo 1:14 Ciascuno invece e' tentato quando e' trascinato e adescato dalla propria concupiscenza. Giacomo 1:15 Poi quando la concupiscenza ha concepito, partorisce il peccato e il peccato, quando e' consumato, genera la morte. Giacomo 1:16 Non lasciatevi ingannare, fratelli miei carissimi; Giacomo 1:17 ogni buona donazione e ogni dono perfetto vengono dall'alto e discendono dal Padre dei lumi, presso il quale non vi e' mutamento ne' ombra di rivolgimento. Giacomo 1:18 Egli ci ha generati di sua volonta' mediante la parola di verita', affinche' siamo in certo modo le primizie delle sue creature. Del mettere in pratica la parola di Dio Giacomo 1:19 Percio', fratelli miei carissimi, sia ogni uomo pronto ad ascoltare, lento a parlare e lento all'ira, Giacomo 1:20 perche' l'ira dell'uomo non promuove la giustizia di Dio. Giacomo 1:21 Percio', deposta a ogni lordura e residuo di malizia, ricevete con mansuetudine la parola piantata in voi, la quale puo' salvare le anime vostre. Giacomo 1:22 E siate facitori della parola e non uditori soltanto, ingannando voi stessi. Giacomo 1:23 Poiche', se uno e' uditore della parola e non facitore, e' simile a un uomo che osserva la sua faccia naturale in uno specchio; Giacomo 1:24 egli osserva se stesso e poi se ne va, dimenticando subito com'era. Giacomo 1:25 Ma chi esamina attentamente la legge perfetta, che e' la legge della liberta', e persevera in essa, non essendo un uditore dimentichevole ma un facitore dell'opera, costui sara' beato nel suo operare. Giacomo 1:26 Se qualcuno fra voi pensa di essere religioso, ma non tiene a freno la sua lingua, certamente egli inganna il suo cuore, la religione di quel tale e' vana. Giacomo 1:27 La religione pura e senza macchia davanti a Dio e Padre e' questa: soccorrere gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni e conservarsi puro dal mondo. Del non avere riguardo alla qualita' delle persone Giacomo 2:1 Fratelli miei, non associate favoritismi personali alla fede del nostro Signore Gesu' Cristo, il Signore della gloria. Giacomo 2:2 Se nella vostra assemblea, infatti, entra un uomo con un anello d'oro, vestito splendidamente, ed entra anche un povero con un vestito sporco, Giacomo 2:3 e voi avete un particolare riguardo a colui che porta la veste splendida e gli dite: «Tu siediti qui in un bel posto», e al povero dite: «Tu stattene la' in piedi», oppure: «Siediti qui vicino al mio sgabello», Giacomo 2:4 non avete fatto una discriminazione fra voi stessi, divenendo cosi giudici dai ragionamenti malvagi? Giacomo 2:5 Ascoltate, fratelli miei carissimi, non ha Dio scelto i poveri del mondo, perche' siano ricchi in fede ed eredi del regno che egli ha promesso a coloro che lo amano? Giacomo 2:6 Ma voi avete disonorato il povero! Non sono forse i ricchi quelli che vi tiranneggiano? Non sono essi quelli che vi trascinano davanti ai tribunali? Giacomo 2:7 Non sono essi quelli che bestemmiano il glorioso nome che e' stato invocato su di voi? Giacomo 2:8 Se veramente adempite la legge regale secondo la Scrittura: «Ama il tuo prossimo come te stesso», fate bene; Giacomo 2:9 ma se usate favoritismi personali, commettete peccato e siete condannati dalla legge come trasgressori. Giacomo 2:10 Chiunque infatti osserva tutta la legge, ma viene meno in un sol punto, e' colpevole su tutti i punti. Giacomo 2:11 Difatti, colui che ha detto: «Non commettere adulterio», ha anche detto: «Non uccidere». Per cui se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei trasgressore della legge. Giacomo 2:12 Parlate quindi e agite come se doveste essere giudicati dalla legge della liberta', Giacomo 2:13 perche' il giudizio sara' senza misericordia contro chi non ha usato misericordia; e la misericordia trionfa sul giudizio. Inutilita' delle fede senza le opere Giacomo 2:14 A che giova, fratelli miei, se uno dice di aver fede ma non ha opere? Puo' la fede salvarlo? Giacomo 2:15 Or, se un fratello o una sorella sono nudi e mancano del cibo quotidiano, Giacomo 2:16 e qualcuno di voi dice loro: «Andatevene in pace, scaldatevi e saziatevi», ma non date loro le cose di cui hanno bisogno per il corpo, a che giova? Giacomo 2:17 Cosi e' pure della fede; se non ha le opere, per se stessa e' morta. Giacomo 2:18 Ma qualcuno dira': «Tu hai la fede, e io ho le opere»; mostrami la tua fede senza le tue opere e io ti mostrero' la mia fede con le mie opere. Giacomo 2:19 Tu credi che c'e' un solo Dio. Fai bene; anche i demoni credono e tremano. Giacomo 2:20 Ma vuoi renderti conto, o insensato, che la fede senza le opere e' morta? Giacomo 2:21 Abrahamo, nostro padre, non fu forse giustificato per mezzo delle opere quando offri il proprio figlio Isacco sull'altare? Giacomo 2:22 Tu vedi che la fede operava insieme alle opere di lui, e che per mezzo delle opere la fede fu resa perfetta. Giacomo 2:23 Cosi si adempi la Scrittura, che dice: «Or Abrahamo credette a Dio, e cio' gli fu imputato a giustizia»; e fu chiamato amico di Dio. Giacomo 2:24 Percio' vedete che l'uomo e' giustificato per le opere e non per fede soltanto. Giacomo 2:25 Similmente anche Rahab, la prostituta, non fu essa giustificata per le opere quando accolse i messi e li rimando' per un'altra strada? Giacomo 2:26 Infatti, come il corpo senza lo spirito e' morto, cosi anche la fede senza le opere e' morta. Moderazione nell'uso della lingua Giacomo 3:1 Fratelli miei, non siate in molti a far da maestri, sapendo che ne riceveremo un piu' severo giudizio, Giacomo 3:2 poiche' tutti manchiamo in molte cose. Se uno non sbaglia nel parlare, e' un uomo perfetto, ed e' pure capace di tenere a freno tutto il corpo. Giacomo 3:3 Ecco noi mettiamo il freno nella bocca dei cavalli, perche' ci ubbidiscano, e cosi possiamo guidare tutto il loro corpo. Giacomo 3:4 Ecco, anche le navi, benche' siano tanto grandi e siano spinte da forti venti, sono guidate da un piccolissimo timone dovunque vuole il timoniere. Giacomo 3:5 Cosi anche la lingua e' un piccolo membro, ma si vanta di grandi cose. Considerate come un piccolo fuoco incendi una grande foresta! Giacomo 3:6 Anche la lingua e' un fuoco, e' il mondo dell'iniquita'. Posta com'e' fra le nostre membra, la lingua contamina tutto il corpo, infiamma il corso della vita ed e' infiammata dalla Geenna. Giacomo 3:7 Infatti ogni sorta di bestie, di uccelli, di rettili e di animali marini puo' essere domata, ed e' stata domata dalla razza umana, Giacomo 3:8 ma la lingua nessun uomo la puo' domare; e' un male che non si puo' frenare, e' piena di veleno mortifero. Giacomo 3:9 Con essa benediciamo Dio e Padre, e con essa malediciamo gli uomini che sono fatti a somiglianza di Dio. Giacomo 3:10 Dalla stessa bocca esce benedizione e maledizione. Fratelli miei, le cose non devono andare cosi. Giacomo 3:11 La fonte emette forse dalla stessa apertura il dolce e l'amaro? Giacomo 3:12 Puo' fratelli miei un fico produrre olive, o una vite fichi? Cosi nessuna fonte puo' dare acqua salata e acqua dolce. La sapienza che discende dall'alto Giacomo 3:13 Chi e' savio e intelligente fra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere fatte con mansuetudine di sapienza. Giacomo 3:14 Ma se nel vostro cuore avete amara gelosia e spirito di contesa, non vantatevi e non mentite contro la verita'. Giacomo 3:15 Questa non e' la sapienza che discende dall'alto, ma e' terrena, animale e diabolica. Giacomo 3:16 Dove infatti c'e' invidia e contesa, li c'e' turbamento ed ogni sorta di opere malvagie. Giacomo 3:17 Ma la sapienza che viene dall'alto prima di tutto e' pura, poi pacifica, mite, docile, piena di misericordia e di frutti buoni, senza parzialita' e senza ipocrisia. Giacomo 3:18 Or il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che si adoperano alla pace. Del resistere alle passioni Giacomo 4:1 Da dove vengono le guerre e le contese fra voi? Non provengono forse dalle passioni che guerreggiano nelle vostre membra? Giacomo 4:2 Voi desiderate e non avete, voi uccidete e portate invidia, e non riuscite ad ottenere; voi litigate e combattete, e non avete, perche' non domandate. Giacomo 4:3 Voi domandate e non ricevete, perche' domandate male per spendere nei vostri piaceri. Giacomo 4:4 Adulteri e adultere, non sapete che l'amicizia del mondo e' inimicizia contro Dio? Chi dunque vuole essere amico del mondo si rende nemico di Dio. Giacomo 4:5 Pensate che la Scrittura dica invano: «Lo Spirito che abita in noi ci brama fino alla gelosia»? Giacomo 4:6 Ma egli da' una grazia ancor piu' grande; percio' dice: «Dio resiste ai superbi e da' grazia agli umili» Giacomo 4:7 Sottomettetevi dunque a Dio, resistete al diavolo ed egli fuggira' da voi. Giacomo 4:8 Avvicinatevi a Dio ed egli si avvicinera' a voi; nettate le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o voi dal cuore doppio! Giacomo 4:9 Affliggetevi, fate cordoglio e piangete; il vostro riso si cambi in duolo e la vostra gioia in tristezza. Giacomo 4:10 Umiliatevi davanti al Signore, ed egli vi innalzera'. Giacomo 4:11 Non parlate gli uni contro gli altri, fratelli; chi parla contro il fratello e giudica il proprio fratello, parla contro la legge e giudica la legge; ora se giudichi la legge, tu non sei un esecutore della legge, ma un giudice. Giacomo 4:12 C'e' un solo Legislatore, che puo' salvare e mandare in perdizione, ma tu chi sei, che giudichi un altro? Incertezze del giorno di domani Giacomo 4:13 E ora a voi che dite: «Oggi o domani andremo nella tale citta', e vi dimoreremo un anno, commerceremo e guadagneremo», Giacomo 4:14 mentre non sapete cio' che accadra' l'indomani. Cos'e' infatti la vostra vita? In verita' essa e' un vapore che appare per un po' di tempo, e poi svanisce. Giacomo 4:15 Dovreste invece dire: «Se piace al Signore e se saremo in vita, noi faremo questo o quello». Giacomo 4:16 Voi invece vi vantate nella vostra arroganza; ogni vanto di questo genere e' cattivo. Giacomo 4:17 Chi dunque sa fare il bene e non lo fa, commette peccato. Condanna dei ricchi oppressori Giacomo 5:1 E ora a voi ricchi: piangete e urlate per le sciagure che stanno per cadervi addosso. Giacomo 5:2 Le vostre ricchezze sono marcite e i vostri vestiti sono rosi dalle tarme. Giacomo 5:3 Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, e la loro ruggine sara' una testimonianza contro di voi e divorera' le vostre carni come un fuoco; avete accumulato tesori negli ultimi giorni. Giacomo 5:4 Ecco, il salario da voi defraudato agli operai che hanno mietuto i vostri campi grida, e le grida di coloro che hanno mietuto sono giunte agli orecchi del Signore degli eserciti. Giacomo 5:5 Sulla terra siete vissuti nelle delizie e morbidezze, avete pasciuto i vostri cuori come per il giorno della strage. Giacomo 5:6 Avete condannato e ucciso il giusto, che non vi oppone resistenza. Esortazione alla pazienza; il giuramento, la preghiera, la conversione dei peccatori Giacomo 5:7 Or dunque, fratelli, siate pazienti fino alla venuta del Signore; guardate come l'agricoltore aspetta il prezioso frutto della terra con pazienza, finche' abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione, Giacomo 5:8 Siate pazienti anche voi; rinfrancate i vostri cuori, perche' la venuta del Signore e' vicina. Giacomo 5:9 Non lamentatevi gli uni degli altri, fratelli, affinche' non siate giudicati; ecco, il giudice e' alle porte. Giacomo 5:10 Fratelli miei, prendete come modello di sofferenza e di pazienza i profeti, che hanno parlato nel nome del Signore. Giacomo 5:11 Ecco, noi proclamiamo beati coloro che hanno perseverato; avete udito parlare della pazienza di Giobbe, e avete visto la sorte finale che il Signore gli riserbo', poiche' il Signore e' pieno di misericordia e di compassione. Giacomo 5:12 Ora prima di tutto, fratelli miei, non giurate ne' per il cielo ne' per la terra ne' fate alcun altro giuramento; ma sia il vostro «si», «si» e il «no», «no», per non cadere sotto il giudizio. Giacomo 5:13 C'e' qualcuno di voi sofferente? Preghi. C'e' qualcuno d'animo lieto? Canti inni di lode. Giacomo 5:14 Qualcuno di voi e' infermo? Chiami gli anziani della chiesa, ed essi preghino su di lui, ungendolo di olio nel nome del Signore, Giacomo 5:15 e la preghiera della fede salvera' il malato e il Signore lo risanera', e se ha commesso dei peccati, gli saranno perdonati. Giacomo 5:16 Confessate i vostri falli gli uni agli altri e pregate gli uni per gli altri, affinche' siate guariti; molto puo' la preghiera del giusto, fatta con efficacia. Giacomo 5:17 Elia era un uomo sottoposto alle stesse nostre passioni, eppure prego' intensamente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Giacomo 5:18 Poi prego' di nuovo, e il cielo diede la pioggia e la terra produsse il suo frutto. Giacomo 5:19 Fratelli, se uno di voi si svia dalla verita' e qualcuno lo converte Giacomo 5:20 sappia costui che chi allontana un peccatore dall'errore della sua via, salvera' un'anima dalla morte e coprira' una moltitudine di peccati.1Pietro 1:1-5:14 Indirizzo e saluti 1Pietro 1:1 Pietro, apostolo di Gesu' Cristo, agli eletti che risiedono come stranieri, dispersi nel Ponto, nella Galazia, nella Cappadocia, nell'Asia e nella Bitinia, 1Pietro 1:2 eletti secondo la preordinazione di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, per ubbidire e per essere aspersi col sangue di Gesu' Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate. Azioni di grazia per la speranza della salvezza 1Pietro 1:3 Benedetto sia il Dio e Padre del Signor nostro Gesu' Cristo, il quale nella sua grande misericordia ci ha rigenerati, a una viva speranza per mezzo della risurrezione di Gesu' Cristo dai morti, 1Pietro 1:4 per un'eredita' incorruttibile, incontaminata e immarcescibile, conservata nei cieli per voi 1Pietro 1:5 che dalla potenza di Dio mediante la fede siete custoditi, per la salvezza che sara' prontamente rivelata negli ultimi tempi. 1Pietro 1:6 A motivo di questo voi gioite anche se al presente, per un po' di tempo, dovete essere afflitti da varie prove, 1Pietro 1:7 affinche' la prova della vostra fede, che e' molto piu' preziosa dell'oro che perisce anche se vien provato col fuoco, risulti a lode, onore e gloria nella rivelazione di Gesu' Cristo, 1Pietro 1:8 che, pur non avendolo visto, voi amate e, credendo in lui anche se ora non lo vedete, voi esultate di una gioia ineffabile e gloriosa, 1Pietro 1:9 ottenendo il compimento della vostra fede, la salvezza delle anime. 1Pietro 1:10 Intorno a questa salvezza ricercarono e investigarono i profeti che profetizzarono della grazia destinata a voi, 1Pietro 1:11 cercando di conoscere il tempo e le circostanze che erano indicate dallo Spirito di Cristo che era in loro, e che attestava anticipatamente delle sofferenze che sarebbero toccate a Cristo e delle glorie che le avrebbero seguite. 1Pietro 1:12 A loro fu rivelato che, non per se stessi ma per noi, amministravano quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno predicato l'evangelo, mediante lo Spirito Santo mandato dal cielo; cose nelle quali gli angeli desiderano riguardare addentro. Esortazione alla santita' 1Pietro 1:13 Percio', avendo cinti i lombi della vostra mente, siate vigilanti, e riponete piena speranza nella grazia che vi sara' conferita nella rivelazione di Gesu' Cristo. 1Pietro 1:14 Come figli ubbidienti, non conformatevi alle concupiscenze del tempo passato, quando eravate nell'ignoranza, 1Pietro 1:15 ma come colui che vi ha chiamati e' santo, voi pure siate santi in tutta la vostra condotta, 1Pietro 1:16 poiche' sta scritto: «Siate santi, perche' io sono santo». 1Pietro 1:17 E se invocate come Padre colui che senza favoritismi di persona giudica secondo l'opera di ciascuno, conducetevi con timore per tutto il tempo del vostro pellegrinaggio, 1Pietro 1:18 sapendo che non con cose corruttibili, come argento od oro, siete stati riscattati dal vostro vano modo di vivere tramandatovi dai padri, 1Pietro 1:19 ma col prezioso sangue di Cristo, come di Agnello senza difetto e senza macchia, 1Pietro 1:20 preconosciuto prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi, 1Pietro 1:21 che per mezzo di lui credete in Dio che lo ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, affinche' la vostra fede e speranza fossero in Dio. 1Pietro 1:22 Avendo purificato le anime vostre con l'ubbidienza alla verita' mediante lo Spirito, per avere un amore fraterno senza alcuna simulazione, amatevi intensamente gli uni gli altri di puro cuore, 1Pietro 1:23 perche' siete stati rigenerati non da un seme corruttibile, ma incorruttibile, per mezzo della parola di Dio vivente e che dura in eterno. 1Pietro 1:24 Poiche' ogni carne e' come l'erba ed ogni gloria d'uomo e' come il fiore dell'erba; l'erba si secca e il fiore cade, 1Pietro 1:25 ma la parola del Signore rimane in eterno; e questa e' la parola che vi e' stata annunziata. 1Pietro 2:1 Deposta dunque ogni malizia ed ogni inganno, le ipocrisie, le invidie ed ogni maldicenza, 1Pietro 2:2 come bambini appena nati, desiderate ardentemente il puro latte della parola, affinche' per suo mezzo cresciate, 1Pietro 2:3 se pure avete gustato che il Signore e' buono. 1Pietro 2:4 Accostandovi a lui, come a pietra vivente, rigettata dagli uomini ma eletta e preziosa davanti a Dio, 1Pietro 2:5 anche voi, come pietre viventi, siete edificati per essere una casa spirituale, un sacerdozio santo, per offrire sacrifici spirituali, graditi a Dio per mezzo di Gesu' Cristo. 1Pietro 2:6 Nella Scrittura si legge infatti: «Ecco io pongo in Sion una pietra angolare, eletta, preziosa, e chi crede in essa non sara' affatto svergognato». 1Pietro 2:7 Per voi dunque che credete essa e' preziosa, ma per coloro che disubbidiscono: «La pietra, che gli edificatori hanno rigettato, e' divenuta la testata d'angolo, pietra d'inciampo e roccia d'intoppo che li fa cadere». 1Pietro 2:8 Essendo disubbidienti, essi inciampano nella parola, e a questo sono altresi stati destinati. 1Pietro 2:9 Ma voi siete una stirpe eletta, un regale sacerdozio, una gente santa, un popolo acquistato per Dio, affinche' proclamiate le meraviglie di colui che vi ha chiamato dalle tenebre alla sua mirabile luce; 1Pietro 2:10 voi, che un tempo non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi, che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia. Buona condotta da tenersi di fronte ai gentili; sottomissione alle autorita' 1Pietro 2:11 Carissimi, io vi esorto, come stranieri e pellegrini, ad astenervi dai desideri della carne che guerreggiano contro l'anima. 1Pietro 2:12 Comportatevi bene fra i gentili affinche', la' dove vi accusano di essere dei malfattori, a motivo delle buone opere che osservano in voi, possano glorificare Dio nel giorno della visitazione. 1Pietro 2:13 Sottomettetevi dunque per amore del Signore ad ogni autorita' costituita: sia al re come al sovrano, 1Pietro 2:14 sia ai governatori, come mandati da lui per punire i malfattori e per lodare quelli che fanno il bene, 1Pietro 2:15 perche' questa e' la volonta' di Dio, che, facendo il bene, turiate la bocca all'ignoranza degli uomini stolti. 1Pietro 2:16 Comportatevi come uomini liberi, non facendo uso della liberta' come di un pretesto per coprire la malvagita', ma come servi di Dio. 1Pietro 2:17 Onorate tutti, amate la fratellanza, temete Dio, rendete onore al re. 1Pietro 2:18 Servi, siate con ogni timore sottomessi ai vostri padroni, non solo ai buoni e giusti, ma anche agli ingiusti, 1Pietro 2:19 perche' e' cosa lodevole se uno, per motivo di coscienza davanti a Dio, sopporta afflizioni soffrendo ingiustamente. 1Pietro 2:20 Che gloria sarebbe infatti se sopportate pazientemente delle battiture, quando siete colpevoli? Ma se sopportate pazientemente delle battiture quando agite bene, questa e' cosa gradita a Dio. 1Pietro 2:21 A questo infatti siete stati chiamati, perche' Cristo ha sofferto per noi, lasciandoci un esempio, affinche' seguitate le sue orme. 1Pietro 2:22 «Egli non commise alcun peccato e non fu trovato alcun inganno nella sua bocca», 1Pietro 2:23 Oltraggiato, non rispondeva con oltraggi; soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva nelle mani di colui che giudica giustamente. 1Pietro 2:24 Egli stesso porto' i nostri peccati nel suo corpo sul legno della croce, affinche' noi, morti al peccato, viviamo per la giustizia; e per le sue lividure siete stati guariti. 1Pietro 2:25 Eravate infatti come pecore erranti, ma ora siete tornati al pastore e custode delle anime vostre. Doveri delle mogli e dei mariti 1Pietro 3:1 Similmente voi, mogli, siate sottomesse ai vostri mariti affinche', anche se ve ne sono alcuni che non ubbidiscono alla parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, 1Pietro 3:2 quando vedranno la vostra casta condotta accompagnata da timore. 1Pietro 3:3 Il vostro ornamento non sia quello esteriore: intrecciare i capelli, portare i gioielli d'oro o indossare belle vesti 1Pietro 3:4 ma l'essere nascosto nel cuore con un'incorrotta purezza di uno spirito dolce e pacifico, che e' di grande valore davanti a Dio. 1Pietro 3:5 Cosi infatti si adornavano una volta le sante donne che speravano in Dio, stando sottomesse ai loro mariti 1Pietro 3:6 come Sara che ubbidiva ad Abrahamo, chiamandolo signore, di essa voi siete divenute figlie, se fate il bene e non vi lasciate prendere da alcun spavento. 1Pietro 3:7 Similmente voi, mariti, vivete con le vostre mogli con la comprensione dovuta alla donna, come al vaso piu' debole, e onoratele perche' sono coeredi con voi della grazia della vita, affinche' le vostre preghiere non siano impedite. Amore fraterno; pazienza nell'afflizione, ad esempio di Cristo 1Pietro 3:8 Infine siate tutti di una sola mente, compassionevoli, pieni di amor fraterno, misericordiosi e benevoli, 1Pietro 3:9 non rendendo male per male od oltraggio per oltraggio ma, al contrario, benedite, sapendo che a questo siete stati chiamati, affinche' ereditiate la benedizione. 1Pietro 3:10 Infatti «chi vuole amare la vita e vedere dei buoni giorni, trattenga la sua bocca dal male e le sue labbra dal parlare con inganno; 1Pietro 3:11 si ritragga dal male e faccia il bene, cerchi la pace e la persegua, 1Pietro 3:12 perche' gli occhi del Signore sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti alla loro preghiera, ma la faccia del Signore e' contro quelli che fanno il male». 1Pietro 3:13 E chi vi fara' del male, se voi seguite il bene? 1Pietro 3:14 Ma, anche se doveste soffrire per la giustizia, beati voi! «Or non abbiate di loro alcun timore e non vi turbate», 1Pietro 3:15 anzi santificate il Signore Dio nei vostri cuori e siate sempre pronti a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domandi spiegazione della speranza che e' in voi con mansuetudine e timore, 1Pietro 3:16 avendo una buona coscienza affinche', quando vi accusano di essere dei malfattori, vengano svergognati coloro che calunniano la vostra buona condotta in Cristo. 1Pietro 3:17 e' meglio infatti, se tale e' la volonta' di Dio, soffrire facendo il bene piuttosto che facendo il male 1Pietro 3:18 perche' anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, il giusto per gl'ingiusti, per condurci a Dio. Fu messo a morte nella carne, ma vivificato dallo Spirito, 1Pietro 3:19 nel quale egli ando' anche a predicare agli spiriti che erano in carcere, 1Pietro 3:20 che un tempo furono ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava ai giorni di Noe' mentre si fabbricava l'arca, nella quale poche persone, otto in tutto, furono salvate attraverso l'acqua, 1Pietro 3:21 la quale e' figura del battesimo (non la rimozione di sporcizia della carne, ma la richiesta di buona coscienza presso Dio), che ora salva anche noi mediante la risurrezione di Gesu' Cristo, 1Pietro 3:22 il quale e' andato in cielo ed e' alla destra di Dio, dove gli sono sottoposti angeli, potesta' e potenze. 1Pietro 4:1 Poiche' dunque Cristo ha sofferto per noi nella carne, armatevi anche voi del medesimo pensiero, perche' chi ha sofferto nella carne ha smesso di peccare, 1Pietro 4:2 per vivere il tempo che resta nella carne non piu' nelle passioni degli uomini, ma secondo la volonta' di Dio. 1Pietro 4:3 Basta a noi infatti il tempo della vita che abbiamo trascorso a soddisfare le cose desiderate dai gentili, quando camminavamo nelle dissolutezze, nelle passioni, nelle ubriachezze, nelle gozzoviglie, nelle baldorie e nelle abominevoli idolatrie. 1Pietro 4:4 Per questo trovano strano che voi non corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza e parlano male di voi. 1Pietro 4:5 Essi renderanno conto a colui che e' pronto a giudicare i vivi e i morti. 1Pietro 4:6 Per questo infatti e' stato predicato l'evangelo anche ai morti, affinche' fossero giudicati nella carne secondo gli uomini, ma vivessero nello spirito secondo Dio. 1Pietro 4:7 Or la fine di tutte le cose e' vicina; siate dunque sobri e vigilanti per dedicarvi alle preghiere, 1Pietro 4:8 avendo prima di tutto un intenso amore gli uni per gli altri, perche' «l'amore coprira' una moltitudine di peccati». 1Pietro 4:9 Siate ospitali gli uni verso gli altri senza mormorare. 1Pietro 4:10 Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto, come buoni amministratori della multiforme grazia di Dio. 1Pietro 4:11 Chi parla, lo faccia come se annunciasse gli oracoli di Dio; chi fa un servizio, lo faccia nella forza che gli e' fornita da Dio, affinche' in ogni cosa sia glorificato Dio per mezzo di Gesu' Cristo, a cui appartiene la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen. 1Pietro 4:12 Carissimi, non lasciatevi disorientare per la prova di fuoco che e' in atto in mezzo a voi per provarvi, come se vi accadesse qualcosa di strano. 1Pietro 4:13 Ma, nella misura in cui partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevi perche' anche nella manifestazione della sua gloria possiate rallegrarvi ed esultare. 1Pietro 4:14 Se siete vituperati per il nome di Cristo, beati voi, poiche' lo Spirito di gloria e lo Spirito di Dio riposa su di voi; da parte loro egli e' bestemmiato, ma da parte vostra egli e' glorificato. 1Pietro 4:15 Nessuno di voi abbia a soffrire come omicida o ladro o malfattore, o perche' si impiccia negli affari degli altri; 1Pietro 4:16 ma, se uno soffre come cristiano, non si vergogni, anzi glorifichi Dio a questo riguardo. 1Pietro 4:17 Poiche' e' giunto il tempo che il giudizio cominci dalla casa di Dio, e se comincia prima da noi, quale sara' la fine di coloro che non ubbidiscono all'evangelo di Dio? 1Pietro 4:18 E «se il giusto e' appena salvato, cosa avverra' dell'empio e del peccatore?». 1Pietro 4:19 Percio' anche quelli che soffrono secondo la volonta' di Dio, raccomandino a lui le proprie anime, come al fedele Creatore, facendo il bene. Doveri degli anziani e dei giovani; umilta' e vigilanza 1Pietro 5:1 Esorto gli anziani che sono fra voi io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che sono anche partecipe della gloria che dev'essere rivelata: 1Pietro 5:2 pascete il gregge di Dio che e' fra voi, sorvegliandolo non per forza, ma volentieri, non per avidita' di guadagno ma di buona volonta', 1Pietro 5:3 e non come signoreggiando su coloro che vi sono affidati, ma essendo i modelli del gregge. 1Pietro 5:4 E quando apparira' il sommo pastore, riceverete la corona della gloria che non appassisce. 1Pietro 5:5 Similmente voi, giovani, siate sottomessi agli anziani. Si, sottomettetevi tutti gli uni agli altri e rivestitevi di umilta', perche' Dio resiste ai superbi, ma da' grazia agli umili. 1Pietro 5:6 Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinche' egli v'innalzi al tempo opportuno, 1Pietro 5:7 gettando su di lui ogni vostra sollecitudine, perche' egli ha cura di voi. 1Pietro 5:8 Siate sobri, vegliate, perche' il vostro avversario, il diavolo, va attorno come un leone ruggente cercando chi possa divorare. 1Pietro 5:9 Resistetegli, stando fermi nella fede, sapendo che le stesse sofferenze si compiono nella vostra fratellanza sparsa per il mondo. Voti e saluti finali 1Pietro 5:10 E il Dio di ogni grazia, che vi ha chiamati alla sua eterna gloria in Cristo Gesu', dopo che avrete sofferto per un po' di tempo, vi perfezionera' egli stesso, vi rendera' fermi, vi fortifichera' e vi stabilira' saldamente. 1Pietro 5:11 A lui sia la gloria e il dominio per i secoli dei secoli. Amen. 1Pietro 5:12 Vi ho scritto brevemente per mezzo di Silvano, che io ritengo un fratello fedele, esortandovi e attestandovi che la vera grazia di Dio e' quella in cui vi trovate. 1Pietro 5:13 La chiesa che e' in Babilonia eletta come voi, vi saluta. Anche Marco, mio figlio, vi saluta. 1Pietro 5:14 Salutatevi gli uni gli altri con un bacio d'amore. Pace sia a voi tutti che siete in Cristo Gesu'. Amen.2Pietro 1:1-3:18 Indirizzo e saluti 2Pietro 1:1 Simon Pietro, servo e apostolo di Gesu' Cristo, a coloro che hanno ricevuto in sorte una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesu' Cristo: 2Pietro 1:2 grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesu', nostro Signore. Esortazione a praticare le virtu' cristiane 2Pietro 1:3 Poiche' la sua divina potenza ci ha donato tutte le cose che appartengono alla vita e alla pieta', per mezzo della conoscenza di colui che ci ha chiamati mediante la sua gloria e virtu', 2Pietro 1:4 attraverso le quali ci sono donate le preziose e grandissime promesse, affinche' per mezzo di esse diventiate partecipi della natura divina, dopo essere fuggiti dalla corruzione che e' nel mondo a motivo della concupiscenza. 2Pietro 1:5 Anche voi per questa stessa ragione usando ogni diligenza, aggiungete alla vostra fede la virtu', alla virtu' la conoscenza, 2Pietro 1:6 alla conoscenza l'auto-controllo, all'auto-controllo la perseveranza, alla perseveranza la pieta' 2Pietro 1:7 alla pieta' l'affetto fraterno e all'affetto fraterno l'amore. 2Pietro 1:8 Perche', se queste cose si trovano in voi abbondantemente, non vi renderanno pigri ne' sterili nella conoscenza del Signore nostro Gesu' Cristo. 2Pietro 1:9 Chi invece non ha queste cose e' cieco e miope, perche' ha dimenticato di essere stato purificato dai suoi vecchi peccati. 2Pietro 1:10 Percio', fratelli, sforzatevi sempre maggiormente di rendere sicura la vostra vocazione ed elezione perche', facendo queste cose, non inciamperete mai. 2Pietro 1:11 Cosi infatti vi sara' ampiamente concesso l'ingresso nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesu' Cristo. 2Pietro 1:12 Percio' non tralascero' di ricordarvi del continuo queste cose, benche' le conosciate gia' e siate saldi nella verita' che ora avete. 2Pietro 1:13 Ma ritengo giusto, finche' sono in questa tenda, di tenervi desti ricordandovi queste cose, 2Pietro 1:14 sapendo che presto dovro' lasciare questa mia tenda, come me l'ha dichiarato il Signor nostro Gesu' Cristo. 2Pietro 1:15 Ma faro' in modo che, anche dopo la mia dipartita, voi possiate sempre ricordarvi di queste cose. 2Pietro 1:16 Infatti non vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del Signor nostro Gesu' Cristo, andando dietro a favole abilmente escogitate, ma perche' siamo stati testimoni oculari della sua maesta'. 2Pietro 1:17 Egli ricevette infatti da Dio Padre onore e gloria, quando dalla maestosa gloria gli fu rivolta questa voce: «Questi e' il mio amato Figlio, nel quale mi sono compiaciuto». 2Pietro 1:18 E noi udimmo questa voce recata dal cielo, quando eravamo con lui sul monte santo. 2Pietro 1:19 Noi abbiamo anche la parola profetica piu' certa a cui fate bene a porgere attenzione, come a una lampada che splende in un luogo oscuro, finche' spunti il giorno e la stella mattutina sorga nei vostri cuori, 2Pietro 1:20 sapendo prima questo: che nessuna profezia della Scrittura e' soggetta a particolare interpretazione. 2Pietro 1:21 Nessuna profezia infatti e' mai proceduta da volonta' d'uomo, ma i santi uomini di Dio hanno parlato, perche' spinti dallo Spirito Santo. I falsi dottori 2Pietro 2:1 Or vi furono anche dei falsi profeti fra il popolo, come pure vi saranno fra voi dei falsi dottori che introdurranno di nascosto eresie di perdizione e, rinnegando il Padrone che li ha comprati, si attireranno addosso una fulminea distruzione. 2Pietro 2:2 E molti seguiranno le loro deleterie dottrine e per causa loro la via della verita' sara' diffamata. 2Pietro 2:3 E nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole bugiarde; ma la loro condanna e' da molto tempo all'opera e la loro rovina non si fara' attendere. 2Pietro 2:4 Se Dio infatti non risparmio' gli angeli che avevano peccato, ma li caccio' nel tartaro tenendoli in catene di tenebre infernali, per esservi custoditi per il giudizio; 2Pietro 2:5 e non risparmio' il mondo antico ma salvo' con altre sette persone Noe', predicatore di giustizia, quando fece venire il diluvio sul mondo degli empi, 2Pietro 2:6 e condanno' alla distruzione le citta' di Sodoma e di Gomorra, riducendole in cenere, e le fece un esempio per coloro che in avvenire sarebbero vissuti empiamente, 2Pietro 2:7 e scampo' invece il giusto Lot, oppresso dalla condotta immorale di quegli scellerati 2Pietro 2:8 (quel giusto infatti, per cio' che vedeva e udiva mentre abitava in mezzo a loro, tormentava ogni giorno la sua anima giusta a motivo delle loro opere malvagie), 2Pietro 2:9 il Signore sa liberare i pii dalla prova e riservare gli ingiusti per essere puniti nel giorno del giudizio, 2Pietro 2:10 specialmente coloro che seguono la carne nei suoi desideri corrotti e disprezzano l'autorita'. Essi sono audaci, arroganti e non hanno timore di dir male delle dignita'; 2Pietro 2:11 mentre gli angeli stessi, benche' siano superiori per forza e per potenza, non portano contro di esse alcun giudizio oltraggioso davanti al Signore. 2Pietro 2:12 Ma costoro, come bestie irragionevoli, per natura generate ad essere prese e distrutte, parlano male delle cose che non conoscono e nella loro corruzione saranno annientati, ricevendo cosi il salario della loro malvagita'. 2Pietro 2:13 Essi stimano un piacere fare baldoria in pieno giorno; sono macchie ed infamia e, mentre prendono parte ai vostri conviti, gioiscono nei loro inganni. 2Pietro 2:14 Hanno occhi pieni di adulterio e che non cessano mai di peccare, adescano le anime instabili, hanno il cuore esercitato alla cupidigia e sono figli di maledizione. 2Pietro 2:15 Essi, abbandonata la retta via, si sono sviati seguendo la via di Balaam, figlio di Beor, che amo' il salario d'iniquita', 2Pietro 2:16 ma fu ripreso per la sua prevaricazione: un'asina muta parlando con voce umana, represse la follia del profeta. 2Pietro 2:17 Costoro sono fonti senz'acqua nuvole sospinte dalla tempesta, ai quali e' riservata la caligine delle tenebre infernali per sempre. 2Pietro 2:18 Infatti con discorsi oltremodo gonfi e vani adescano, mediante le passioni della carne e la scostumatezza coloro che erano veramente sfuggiti da quelli che vivono nell'errore; 2Pietro 2:19 mentre promettono loro liberta', essi stessi sono schiavi della corruzione, perche' uno diventa schiavo di cio' che lo ha vinto. 2Pietro 2:20 Quelli infatti che sono fuggiti dalle contaminazioni del mondo per mezzo della conoscenza del Signore e Salvatore Gesu' Cristo, se sono da queste di nuovo avviluppati e vinti, la loro ultima condizione e' peggiore della prima. 2Pietro 2:21 Poiche' sarebbe stato meglio per loro non aver conosciuto la via della giustizia, anziche', dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo comandamento che era stato loro dato. 2Pietro 2:22 Ma e' avvenuto loro cio' che dice un vero proverbio: «Il cane e' tornato al suo vomito», e «la scrofa lavata e' tornata a voltolarsi nel fango». Il ritorno del Signore 2Pietro 3:1 Carissimi, questa e' gia' la seconda epistola che vi scrivo; in entrambe cerco di tener desto il vostro genuino modo di pensare facendo appello alla vostra memoria 2Pietro 3:2 affinche' vi ricordiate delle parole gia' dette dai santi profeti e del comandamento dello stesso Signore e Salvatore trasmessovi da noi apostoli, 2Pietro 3:3 Prima di tutto dovete sapere questo, che negli ultimi giorni verranno degli schernitori, che cammineranno secondo le loro proprie voglie 2Pietro 3:4 e diranno: «Dov'e' la promessa della sua venuta? Da quando infatti i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano come dal principio della creazione». 2Pietro 3:5 Ma essi dimenticano volontariamente che per mezzo della parola di Dio i cieli vennero all'esistenza molto tempo fa, e che la terra fu tratta dall'acqua e fu formata mediante l'acqua, 2Pietro 3:6 a motivo di cui il mondo di allora, sommerso dall'acqua, peri, 2Pietro 3:7 mentre i cieli e la terra attuali sono riservati dalla stessa parola per il fuoco, conservati per il giorno del giudizio e della perdizione degli uomini empi. 2Pietro 3:8 Ora, carissimi, non dimenticate quest'unica cosa: che per il Signore un giorno e' come mille anni, e mille anni come un giorno. 2Pietro 3:9 Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni credono che egli faccia, ma e' paziente verso di noi non volendo che alcuno perisca, ma che tutti vengano a ravvedimento. 2Pietro 3:10 Ora il giorno del Signore verra' come un ladro di notte; in quel giorno i cieli passeranno stridendo, gli elementi si dissolveranno consumati dal calore e la terra e le opere che sono in essa saranno arse. 2Pietro 3:11 Poiche' dunque tutte queste cose devono essere distrutte, come non dovreste voi avere una condotta santa e pia, 2Pietro 3:12 mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio, a motivo del quale i cieli infuocati si dissolveranno e gli elementi consumati dal calore si fonderanno? 2Pietro 3:13 Ma noi, secondo la sua promessa, aspettiamo nuovi cieli e nuova terra nei quali abita la giustizia. 2Pietro 3:14 Percio', carissimi, aspettando queste cose, fate in modo di essere trovati da lui immacolati e irreprensibili, in pace. 2Pietro 3:15 E ricordate che la pazienza del nostro Signore e' in funzione della salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo vi ha scritto, secondo la sapienza che gli e' stata data; 2Pietro 3:16 e questo egli fa in tutte le sue epistole, in cui parla di queste cose. In esse vi sono alcune cose difficili da comprendere, che gli uomini ignoranti ed instabili torcono, come fanno con le altre Scritture, a loro propria perdizione. 2Pietro 3:17 Voi dunque, carissimi, conoscendo gia' queste cose, state in guardia per non venir meno nella vostra fermezza portati via dall'errore degli empi. 2Pietro 3:18 Crescete invece nella grazia e nella conoscenza del Signore e Salvatore nostro Gesu' Cristo. A lui sia la gloria, ora e in eterno. Amen.1Giovanni 1:1-5:21 La Parola della vita manifestata in carne 1Giovanni 1:1 Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiamo visto con i nostri occhi, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della Parola della vita 1Giovanni 1:2 (e la vita e' stata manifestata e noi l'abbiamo vista e ne rendiamo testimonianza, e vi annunziamo la vita eterna che era presso il Padre e che e' stata manifestata a noi), 1Giovanni 1:3 quello che abbiamo visto e udito, noi ve lo annunziamo, affinche' anche voi abbiate comunione con noi, e la nostra comunione e' col Padre e col suo Figlio, Gesu' Cristo, 1Giovanni 1:4 E vi scriviamo queste cose affinche' la vostra gioia sia completa. Dio e' luce; chi non cammina nella luce non e' in comunione con lui 1Giovanni 1:5 Or questo e' il messaggio che abbiamo udito da lui, e che vi annunziamo: Dio e' luce e in lui non vi e' tenebra alcuna. 1Giovanni 1:6 Se diciamo di avere comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verita'; 1Giovanni 1:7 ma se camminiamo nella luce, come egli e' nella luce, abbiamo comunione gli uni con gli altri, e il sangue di Gesu' Cristo, suo Figlio, ci purifica da ogni peccato. Confessione dei peccati e perdono in Cristo 1Giovanni 1:8 Se diciamo di essere senza peccato inganniamo noi stessi e la verita' non e' in noi. 1Giovanni 1:9 Se confessiamo i nostri peccati, egli e' fedele e giusto, da perdonarci i peccati e purificarci da ogni iniquita'. 1Giovanni 1:10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo e la sua parola non e' in noi. 1Giovanni 2:1 Figlioletti miei, vi scrivo queste cose affinche' non pecchiate; e se pure qualcuno ha peccato, abbiamo un avvocato presso il Padre: Gesu' Cristo il giusto. 1Giovanni 2:2 Egli e' l'espiazione per i nostri peccati; e non solo per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. L'osservanza dei comandamenti; l'amore fraterno; il distacco dal mondo 1Giovanni 2:3 E da questo sappiamo che l'abbiamo conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 1Giovanni 2:4 Chi dice: «Io l'ho conosciuto», e non osserva i suoi comandamenti, e' bugiardo e la verita' non e' in lui. 1Giovanni 2:5 Ma chi osserva la sua parola, l'amore di Dio in lui e' perfetto. Da questo conosciamo che siamo in lui. 1Giovanni 2:6 Chi dice di dimorare in lui, deve camminare anch'egli come cammino' lui. 1Giovanni 2:7 Fratelli, non vi scrivo un nuovo comandamento, ma un comandamento vecchio, che avevate dal principio: il comandamento vecchio e' la parola che avete udito dal principio. 1Giovanni 2:8 E tuttavia vi scrivo un comandamento nuovo, il che e' vero in lui e in voi, perche' le tenebre stanno passando e gia' risplende la vera luce. 1Giovanni 2:9 Chi dice di essere nella luce e odia il proprio fratello, e' ancora nelle tenebre. 1Giovanni 2:10 Chi ama il proprio fratello dimora nella luce e non vi e' niente in lui che lo faccia cadere. 1Giovanni 2:11 Ma chi odia il proprio fratello e' nelle tenebre, cammina nelle tenebre e non sa dove va, perche' le tenebre gli hanno accecato gli occhi. 1Giovanni 2:12 Figlioletti, vi scrivo perche' i vostri peccati vi sono perdonati per mezzo del suo nome. 1Giovanni 2:13 Padri vi scrivo perche' avete conosciuto colui che e' dal principio. Giovani, vi scrivo perche' avete vinto il maligno. Figlioletti, vi scrivo perche' avete conosciuto il Padre. 1Giovanni 2:14 Padri, vi ho scritto perche' avete conosciuto colui che e' dal principio. Giovani, vi ho scritto perche' siete forti e la parola di Dio dimora in voi, e perche' avete vinto il maligno. 1Giovanni 2:15 Non amate il mondo, ne' le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amore del Padre non e' in lui. 1Giovanni 2:16 perche' tutto cio' che e' nel mondo, la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e l'orgoglio della vita, non viene dal Padre, ma dal mondo. 1Giovanni 2:17 E il mondo passa con la sua concupiscenza; ma chi fa la volonta' di Dio rimane in eterno. Gli anticristi 1Giovanni 2:18 Fanciulli, e' l'ultima ora. E, come avete udito, l'anticristo deve venire, e fin da ora sono sorti molti anticristi; da questo conosciamo che e' l'ultima ora. 1Giovanni 2:19 Sono usciti di mezzo a noi, ma non erano dei nostri perche', se fossero stati dei nostri, sarebbero rimasti con noi; ma cio' e' accaduto perche' fosse palesato che non tutti sono dei nostri. 1Giovanni 2:20 Ma voi avete l'unzione dal Santo e conoscete ogni cosa. 1Giovanni 2:21 Non vi ho scritto perche' non conoscete la verita', ma perche' la conoscete e perche' nessuna menzogna proviene dalla verita'. 1Giovanni 2:22 Chi e' il mendace, se non colui che nega che Gesu' e' il Cristo? Costui e' l'anticristo, che nega il Padre e il Figlio. 1Giovanni 2:23 Chiunque nega il Figlio, non ha neanche il Padre; chi riconosce il Figlio, ha anche il Padre. 1Giovanni 2:24 Quanto a voi dunque, dimori in voi cio' che avete udito dal principio; se cio' che avete udito dal principio dimora in voi, anche voi dimorerete nel Figlio e nel Padre. 1Giovanni 2:25 E questa e' la promessa che egli ci ha fatto: la vita eterna. 1Giovanni 2:26 Vi ho scritto queste cose riguardo a coloro che cercano di sedurvi. 1Giovanni 2:27 Ma quanto a voi, l'unzione che avete ricevuto da lui dimora in voi e non avete bisogno che alcuno v'insegni; ma, come la sua unzione v'insegna ogni cosa ed e' verace e non e' menzogna, dimorate in lui come essa vi ha insegnato. 1Giovanni 2:28 Ora dunque, figlioletti, dimorate in lui affinche', quando egli apparira', noi possiamo avere fiducia e alla sua venuta non veniamo svergognati davanti a Lui. 1Giovanni 2:29 Se voi sapete che egli e' giusto, sappiate che chiunque pratica la giustizia, e' nato da lui. I figli di Dio 1Giovanni 3:1 Vedete quale amore il Padre ha profuso su di noi, facendoci chiamare figli di Dio. La ragione per cui il mondo non ci conosce e' perche' non ha conosciuto lui, 1Giovanni 3:2 Carissimi, ora siamo figli di Dio, ma non e' ancora stato manifestato cio' che saremo; sappiamo pero' che quando egli sara' manifestato, saremo simili a lui, perche' lo vedremo come egli e'. 1Giovanni 3:3 E chiunque ha questa speranza in lui, purifichi se stesso, come egli e' puro. 1Giovanni 3:4 Chiunque commette il peccato, commette pure una violazione della legge; e il peccato e' violazione della legge. 1Giovanni 3:5 E voi sapete che egli e' stato manifestato per togliere via i nostri peccati; e in lui non vi e' peccato. 1Giovanni 3:6 Chiunque dimora in lui non pecca chiunque pecca non l'ha visto ne' l'ha conosciuto. 1Giovanni 3:7 Figlioletti, nessuno vi seduca: chi pratica la giustizia e' giusto, come egli e' giusto, 1Giovanni 3:8 Chiunque commette il peccato e' dal diavolo, perche' il diavolo pecca dal principio; per questo e' stato manifestato il Figlio di Dio: per distruggere le opere del diavolo. 1Giovanni 3:9 Chiunque e' nato da Dio non commette peccato, perche' il seme di Dio dimora in lui e non puo' peccare perche' e' nato da Dio. 1Giovanni 3:10 Da questo si riconoscono i figli di Dio e i figli del diavolo: chiunque non pratica la giustizia non e' da Dio, e neppure lo e' chi non ama il proprio fratello. 1Giovanni 3:11 Poiche' questo e' l'annunzio che avete udito dal principio: che ci amiamo gli uni gli altri, 1Giovanni 3:12 non come Caino, che era dal maligno e uccise il proprio fratello. E per quale motivo lo uccise? Perche' le sue opere erano malvagie e quelle di suo fratello giuste. 1Giovanni 3:13 Non vi meravigliate, fratelli miei, se il mondo vi odia. 1Giovanni 3:14 Noi sappiamo di essere passati dalla morte alla vita, perche' amiamo i fratelli; chi non ama il proprio fratello rimane nella morte. 1Giovanni 3:15 Chiunque odia il proprio fratello e' omicida, e voi sapete che nessun omicida ha la vita eterna dimorante in se'. 1Giovanni 3:16 Da questo abbiamo conosciuto l'amore: egli ha dato la sua vita per noi anche noi dobbiamo dare la nostra vita per i fratelli. 1Giovanni 3:17 Ora, se uno ha dei beni di questo mondo e vede il proprio fratello che e' nel bisogno e gli chiude le sue viscere, come dimora in lui l'amore di Dio? 1Giovanni 3:18 Figlioletti miei, non amiamo a parole ne' con la lingua, ma a fatti e in verita'. 1Giovanni 3:19 E da questo noi sappiamo di essere nella verita' e tranquillizzeremo i nostri cuori davanti a lui; 1Giovanni 3:20 poiche', se il nostro cuore ci condanna, Dio e' piu' grande del nostro cuore e conosce ogni cosa. 1Giovanni 3:21 Carissimi, se il nostro cuore non ci condanna, abbiamo fiducia davanti a Dio 1Giovanni 3:22 e qualunque cosa chiediamo, la riceviamo da lui, perche' osserviamo i suoi comandamenti e facciamo le cose che gli sono gradite. 1Giovanni 3:23 E questo e' il suo comandamento, che crediamo nel nome del suo Figlio Gesu' Cristo e ci amiamo gli uni gli altri come egli ci ha comandato. 1Giovanni 3:24 Chi osserva i suoi comandamenti dimora in Dio, ed egli in lui; e da questo sappiamo che egli dimora in noi: dallo Spirito che egli ci ha dato. I falsi dottori 1Giovanni 4:1 Carissimi, non credete ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se sono da Dio, perche' molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo. 1Giovanni 4:2 Da questo potete conoscere lo Spirito di Dio: ogni spirito che riconosce che Gesu' Cristo e' venuto nella carne, e' da Dio. 1Giovanni 4:3 E ogni spirito che non riconosce che Gesu' Cristo e' venuto nella carne, non e' da Dio; e questo e' lo spirito dell'Anticristo che, come avete udito, deve venire; e ora e' gia' nel mondo. 1Giovanni 4:4 Voi siete da Dio, figlioletti, e li avete vinti, perche' colui che e' in voi e' piu' grande di colui che e' nel mondo. 1Giovanni 4:5 Essi sono dal mondo; per questo parlano di cose del mondo e il mondo li ascolta. 1Giovanni 4:6 Noi siamo da Dio; chi conosce Dio ci ascolta; chi non e' da Dio non ci ascolta; da questo riconosciamo lo Spirito della verita' e lo spirito dell'errore. Dio e' amore; dobbiamo amare Dio e i nostri fratelli 1Giovanni 4:7 Carissimi, amiamoci gli uni gli altri poiche' l'amore e' da Dio e chiunque ama e' nato da Dio e conosce Dio. 1Giovanni 4:8 Chi non ama non ha conosciuto Dio, perche' Dio e' amore. 1Giovanni 4:9 In questo si e' manifestato l'amore di Dio verso di noi, che Dio ha mandato il suo Figlio unigenito nel mondo, affinche' noi vivessimo per mezzo di lui. 1Giovanni 4:10 In questo e' l'amore: non che noi abbiamo amato Dio, ma che lui ha amato noi e ha mandato il suo Figlio per essere l'espiazione per i nostri peccati. 1Giovanni 4:11 Carissimi, se Dio ci ha amato in questo modo, anche noi ci dobbiamo amare gli uni gli altri. 1Giovanni 4:12 Nessuno ha mai visto Dio; se ci amiamo gli uni gli altri, Dio dimora in noi e il suo amore e' perfetto in noi. 1Giovanni 4:13 Da questo conosciamo che dimoriamo in lui ed egli in noi, perche' egli ci ha dato del suo Spirito. 1Giovanni 4:14 E noi stessi abbiamo visto e testimoniato che il Padre ha mandato il Figlio per essere il Salvatore del mondo. 1Giovanni 4:15 Chiunque riconosce che Gesu' e' il Figlio di Dio, Dio dimora in lui ed egli in Dio. 1Giovanni 4:16 E noi abbiamo conosciuto e creduto all'amore che Dio ha per noi. Dio e' amore, e chi dimora nell'amore dimora in Dio e Dio in lui. 1Giovanni 4:17 In questo l'amore e' stato reso perfetto in noi (perche' abbiamo fiducia nel giorno del giudizio): che quale egli e', tali siamo anche noi in questo mondo. 1Giovanni 4:18 Nell'amore non c'e' paura, anzi l'amore perfetto caccia via la paura, perche' la paura ha a che fare con la punizione, e chi ha paura non e' perfetto nell'amore. 1Giovanni 4:19 Noi lo amiamo, perche' egli ci ha amati per primo. 1Giovanni 4:20 Se uno dice: «Io amo Dio», e odia il proprio fratello, e' bugiardo; chi non ama infatti il proprio fratello che vede, come puo' amare Dio che non vede? 1Giovanni 4:21 E questo e' il comandamento che abbiamo ricevuto da lui: chi ama Dio, ami anche il proprio fratello. La fede in Gesu' e le sue conseguenze 1Giovanni 5:1 Chiunque crede che Gesu' e' il Cristo, e' nato da Dio; e chiunque ama colui che lo ha generato, ama anche chi e' stato generato da lui. 1Giovanni 5:2 Da questo sappiamo di amare i figli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. 1Giovanni 5:3 Questo infatti e' l'amore di Dio: che noi osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. 1Giovanni 5:4 Poiche' tutto quello che e' nato da Dio vince il mondo; e questa e' la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. 1Giovanni 5:5 Chi e' che vince il mondo, se non colui che crede che Gesu' e' il Figlio di Dio? 1Giovanni 5:6 Questi e' colui che e' venuto con acqua e sangue, cioe', Gesu' Cristo; non con acqua soltanto, ma con acqua e con sangue. E lo Spirito e' colui che ne rende testimonianza, perche' lo Spirito e' la verita'. 1Giovanni 5:7 Poiche' tre sono quelli che rendono testimonianza nel cielo: il Padre, la Parola e lo Spirito Santo; e questi tre sono uno. 1Giovanni 5:8 Tre ancora sono quelli che rendono testimonianza sulla terra: lo Spirito, l'acqua e il sangue; e questi tre sono d'accordo come uno. 1Giovanni 5:9 Se noi accettiamo la testimonianza degli uomini, la testimonianza di Dio e' ancora piu' grande, poiche' questa e' la testimonianza di Dio che egli ha dato circa il suo Figlio. 1Giovanni 5:10 Chi crede nel Figlio di Dio ha questa testimonianza in se'; chi non crede a Dio, lo ha fatto bugiardo, perche' non ha creduto alla testimonianza che Dio ha reso circa suo Figlio. 1Giovanni 5:11 E la testimonianza e' questa: Dio ci ha dato la vita eterna, e questa vita e' nel suo Figlio. 1Giovanni 5:12 Chi ha il Figlio, ha la vita; chi non ha il Figlio di Dio, non ha la vita. 1Giovanni 5:13 Ho scritto queste cose a voi che credete nel nome del Figlio di Dio, affinche' sappiate che avete la vita eterna e affinche' continuiate a credere nel nome del Figlio di Dio. Efficacia della preghiera 1Giovanni 5:14 Questa e' la sicurezza che abbiamo davanti a lui: se domandiamo qualche cosa secondo la sua volonta', egli ci esaudisce. 1Giovanni 5:15 E se sappiamo che egli ci esaudisce in qualunque cosa gli chiediamo, noi sappiamo di avere le cose che gli abbiamo chiesto. 1Giovanni 5:16 Se uno vede il proprio fratello commettere un peccato che non sia a morte, preghi Dio, ed egli gli dara' la vita, a quelli cioe' che commettono peccato che non e' a morte. Vi e' un peccato che e' a morte; non dico egli debba pregare per questo. 1Giovanni 5:17 Ogni iniquita' e' peccato, ma c'e' un peccato che non e' a morte. 1Giovanni 5:18 Noi sappiamo che chiunque e' nato da Dio non pecca; chi e' nato da Dio preserva se stesso, e il maligno non lo tocca. 1Giovanni 5:19 Noi sappiamo che siamo da Dio e che tutto il mondo giace nel maligno. 1Giovanni 5:20 Ma noi sappiamo che il Figlio di Dio e' venuto e ci ha dato intendimento, affinche' conosciamo colui che e' il Vero; e noi siamo nel Vero, nel suo Figlio Gesu' Cristo; questo e' il vero Dio e la vita eterna. 1Giovanni 5:21 Figlioletti, guardatevi dagli idoli.2Giovanni 1-13 Indirizzo e saluti 2Giovanni 1 L'anziano alla signora eletta e ai suoi figli che amo in verita', e non io solo, ma anche tutti quelli che hanno conosciuto la verita', 2Giovanni 2 a motivo della verita' che dimora in noi e sara' con noi in eterno: 2Giovanni 3 grazia, misericordia e pace siano con voi da Dio Padre e dal Signor Gesu' Cristo, il Figlio del Padre, in verita' e amore. Amor fraterno; i falsi dottori 2Giovanni 4 Mi sono grandemente rallegrato di aver trovato alcuni dei tuoi figli che camminano nella verita', secondo il comandamento che abbiamo ricevuto dal Padre. 2Giovanni 5 E ora ti prego, signora, non come scrivendoti un comandamento nuovo, ma quello che abbiamo avuto dal principio, che ci amiamo gli uni gli altri, 2Giovanni 6 E questo e' l'amore, che camminiamo secondo i suoi comandamenti. Come avete udito dal principio, questo e' il comandamento che abbiamo ricevuto, perche' camminiate in esso. 2Giovanni 7 Poiche' sono apparsi nel mondo molti seduttori, i quali non confessano che Gesu' Cristo sia venuto in carne; questi e' il seduttore e l'anticristo. 2Giovanni 8 Fate attenzione a non perdere il frutto delle cose compiute, ma fate in modo di riceverne una piena ricompensa. 2Giovanni 9 Chi va oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Dio; chi dimora nella dottrina di Cristo, ha il Padre e il Figlio. 2Giovanni 10 Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non ricevetelo in casa e non salutatelo, 2Giovanni 11 perche' chi lo saluta partecipa alle sue opere malvagie. 2Giovanni 12 Anche se avevo molte cose da scrivervi, non ho voluto farlo per mezzo di carta e di inchiostro, ma spero di venire da voi e di parlarvi a voce, affinche' la vostra gioia sia completa. 2Giovanni 13 I figli della tua sorella eletta ti salutano. Amen.3Giovanni 1-15 Indirizzo e saluti; elogio di Gaio 3Giovanni 1 L'anziano al carissimo Gaio, che io amo in verita'. 3Giovanni 2 Carissimo, io desidero che tu prosperi in ogni cosa e goda buona salute, come prospera la tua anima. 3Giovanni 3 Mi sono infatti grandemente rallegrato quando sono venuti alcuni fratelli e hanno reso testimonianza della tua fedelta' alla verita', in quanto tu cammini in verita', 3Giovanni 4 Non ho gioia piu' grande di questa: di sentire che i miei figli camminano nella verita'. 3Giovanni 5 Carissimo, tu agisci fedelmente in tutto cio' che fai per i fratelli e per i forestieri. 3Giovanni 6 Essi hanno reso testimonianza del tuo amore davanti alla chiesa; tu farai bene a provvedere loro per il viaggio in modo degno di Dio, 3Giovanni 7 perche' sono partiti per amore del suo nome, senza prendere nulla dai gentili. 3Giovanni 8 Noi dobbiamo dunque accogliere tali persone, per essere collaboratori nella causa della verita'. Lagnanze contro Diotrefe; elogio di Demetrio; saluti 3Giovanni 9 Ho scritto alla chiesa, ma Diotrefe, che ama avere il primato fra di loro non ci riceve. 3Giovanni 10 Per questo se verro' ricordero' le opere che egli fa, cianciando contro di noi con malvagie parole, e non contento di questo, non solo non riceve egli stesso i fratelli, ma impedisce pure di farlo a coloro che li vorrebbero ricevere e li caccia fuori dalla chiesa. 3Giovanni 11 Carissimo, non imitare il male ma il bene. Chi fa il bene e' da Dio, ma chi fa il male non ha visto Dio. 3Giovanni 12 Demetrio ha ricevuto testimonianza da tutti e dalla verita' stessa; e anche noi gli rendiamo testimonianza, e tu sai che la nostra testimonianza e' verace. 3Giovanni 13 Avevo molte cose da scriverti, ma non intendo scrivertene con inchiostro e penna. 3Giovanni 14 Spero pero' di vederti presto, allora ci parleremo a voce. 3Giovanni 15 La pace sia con te. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici ad uno ad uno.Giuda 1-25 Indirizzo e saluti Giuda 1 Giuda, servo di Gesu' Cristo e fratello di Giacomo, ai chiamati che sono santificati in Dio Padre e custoditi in Cristo Gesu': Giuda 2 misericordia, pace e amore vi siano moltiplicati. Contro gli empi e i falsi dottori Giuda 3 Carissimi, anche se avevo una grande premura di scrivervi circa la nostra comune salvezza, sono stato obbligato a farlo per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che e' stata trasmessa una volta per sempre ai santi. Giuda 4 Si sono infatti infiltrati tra di voi certi uomini, che sono stati da tempo designati per questa condanna, empi che mutano la grazia del nostro Dio in immoralita' e negano l'unico Padrone Dio e il Signor nostro Gesu' Cristo. Giuda 5 Or voglio ricordare a voi, che gia' conoscevate tutto questo, che il Signore, dopo aver salvato il suo popolo dal paese di Egitto, in seguito fece perire quelli che non credettero. Giuda 6 Egli ha pure rinchiuso nelle tenebre dell'inferno con catene eterne, per il giudizio del gran giorno, gli angeli che non conservarono il loro primiero stato ma che lasciarono la loro propria dimora. Giuda 7 Proprio come Sodoma e Gomorra e le citta' vicine, che come loro si erano abbandonate alla fornicazione e si erano date a perversioni sessuali contro natura, sono state poste davanti come esempio, subendo la pena di un fuoco eterno; Giuda 8 allo stesso modo questi sognatori contaminano anch'essi la carne, respingono l'autorita' e parlano male delle dignita'. Giuda 9 Invece l'arcangelo Michele, quando in contesa col diavolo disputava intorno al corpo di Mose', non oso' lanciargli contro un giudizio oltraggioso, ma disse: «Ti sgridi il Signore!». Giuda 10 Ma costoro parlano male di tutte le cose che non comprendono; tutte le cose invece, che come animali irragionevoli conoscono naturalmente, diventano per essi motivo di rovina. Giuda 11 Guai a loro, perche' si sono incamminati per la via di Caino e per lucro si sono buttati nella perversione di Balaam e sono periti nella ribellione di Kore. Giuda 12 Costoro sono macchie nelle vostre agapi, mentre banchettano assieme a voi senza timore, pascendo se stessi; essi sono nuvole senz'acqua, sospinte qua e la' dai venti, alberi d'autunno senza frutti, doppiamente morti, sradicati, Giuda 13 onde furiose del mare che vomitano la schiuma delle loro brutture, stelle erranti a cui e' riservata la caligine delle tenebre infernali per sempre. Giuda 14 Ebbene, per loro profetizzo' anche Enok, il settimo da Adamo, dicendo: «Ecco, il Signore e' venuto con le sue sante miriadi, Giuda 15 per far giudizio contro tutti e per convincere tutti gli empi di tutte le opere d'empieta' che hanno commesso empiamente e di tutte le parole offensive che gli empi peccatori hanno proferito contro di lui». Giuda 16 Costoro sono mormoratori, scontenti, che camminano secondo le loro passioni; per di piu' la loro bocca proferisce cose oltremodo gonfie e adulano le persone per l'utilita' propria. Giuda 17 Ma voi, carissimi, ricordatevi delle parole che gli apostoli del Signore nostro Gesu' Cristo hanno predetto. Giuda 18 Essi vi dicevano che nell'ultimo tempo vi saranno degli schernitori che seguiranno le loro empie passioni. Giuda 19 Costoro sono quelli che causano le divisioni, gente carnale, che non ha lo Spirito. Esortazioni finali Giuda 20 Ma voi, carissimi, edificando voi stessi sulla vostra santissima fede, pregando nello Spirito Santo, Giuda 21 conservatevi nell'amore di Dio, aspettando la misericordia del Signore nostro Gesu' Cristo, in vista della vita eterna. Giuda 22 E abbiate compassione degli uni usando discernimento. Giuda 23 ma salvate gli altri con timore, strappandoli dal fuoco, odiando perfino la veste contaminata dalla carne. Giuda 24 Or a colui che puo' salvaguardarvi da ogni caduta e farvi comparire davanti alla sua gloria irreprensibili e con grande gioia, Giuda 25 all'unico Dio sapiente, il nostro Salvatore, sia gloria, grandezza dominio e potesta', da ora e per tutte le eta'. Amen.Apocalisse 1:1-22:21 Titolo e soggetto del libro Apocalisse 1:1 Rivelazione di Gesu' Cristo, che Dio gli diede per mostrare ai suoi servi le cose che devono accadere rapidamente e che egli fece conoscere, mandandola per mezzo del suo angelo al suo servo Giovanni, Apocalisse 1:2 il quale ha testimoniato la parola di Dio e la testimonianza di Gesu' Cristo, e tutte le cose che ha visto. Apocalisse 1:3 Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e serbano le cose che vi sono scritte, perche' il tempo e' vicino. Dedica alle sette chiese dell'Asia Apocalisse 1:4 Giovanni, alle sette chiese che sono nell'Asia: grazia a voi e pace da colui che e', che era e che ha da venire, e dai sette spiriti che sono davanti al suo trono, Apocalisse 1:5 e da Gesu' Cristo, il testimone fedele, il primogenito dai morti e il Principe dei re della terra. A lui, che ci ha amati, ci ha lavati dai nostri peccati nel suo sangue, Apocalisse 1:6 e ci ha fatti re e sacerdoti per Dio e Padre suo, a lui sia la gloria e il dominio nei secoli dei secoli. Amen. Apocalisse 1:7 Ecco egli viene con le nuvole e ogni occhio lo vedra', anche quelli che lo hanno trafitto; e tutte le tribu' della terra faranno cordoglio per lui. Si, amen. Apocalisse 1:8 «Io sono l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine», dice il Signore «che e', che era e che ha da venire, l'Onnipotente». Gesu' appare a Giovanni a Patmos e gli ordina di scrivere quello che vede e di mandarlo alle sette chiese Apocalisse 1:9 Io Giovanni, vostro fratello e compagno nell'afflizione, nel regno e nella costanza di Cristo Gesu', ero nell'isola chiamata Patmos, a motivo della Parola di Dio e della testimonianza di Gesu' Cristo. Apocalisse 1:10 Mi trovai nello Spirito nel giorno del Signore e udii dietro a me una forte voce, come di una tromba, Apocalisse 1:11 che diceva: «Io sono l'Alfa e l'Omega, il primo e l'ultimo, e cio' che tu vedi scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese che sono in Asia: ad Efeso a Smirne, a Pergamo, a Tiatira, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea». Apocalisse 1:12 Io mi voltai per vedere la voce che aveva parlato con me. E, come mi fui voltato, vidi sette candelabri d'oro Apocalisse 1:13 e, in mezzo ai sette candelabri, uno simile a un Figlio d'uomo, vestito d'una veste lunga fino ai piedi e cinto d'una cintura d'oro al petto. Apocalisse 1:14 Il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come bianca lana, come neve, e i suoi occhi somigliavano ad una fiamma di fuoco, Apocalisse 1:15 I suoi piedi erano simili a bronzo lucente, come se fossero stati arroventati in una fornace e la sua voce era come il fragore di molte acque. Apocalisse 1:16 Egli aveva nella sua mano destra sette stelle e dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta, e il suo aspetto era come il sole che risplende nella sua forza. Apocalisse 1:17 Quando lo vidi, caddi ai suoi piedi come morto. Ma egli mise la sua mano destra su di me, dicendomi: «Non temere! Io sono il primo e l'ultimo, Apocalisse 1:18 e il vivente; io fui morto, ma ecco sono vivente per i secoli dei secoli amen; e ho le chiavi della morte e dell'Ades. Apocalisse 1:19 Scrivi dunque le cose che hai visto quelle che sono e quelle che stanno per accadere dopo queste, Apocalisse 1:20 il mistero delle sette stelle che hai visto nella mia destra e quello dei sette candelabri d'oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri che hai visto sono le sette chiese». Lettere alle sette chiese dell'Asia. Prima lettera: alla chiesa di Efeso Apocalisse 2:1 «All'angelo della chiesa in Efeso scrivi: queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e che cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro. Apocalisse 2:2 Io conosco le tue opere, la tua fatica e la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi, e hai messo alla prova coloro che si dicono apostoli e non lo sono, e li hai trovati bugiardi. Apocalisse 2:3 Tu hai sopportato, hai costanza e per amore del mio nome ti sei affaticato senza stancarti. Apocalisse 2:4 Ma io ho questo contro di te: che hai lasciato il tuo primo amore. Apocalisse 2:5 Ricordati dunque da dove sei caduto, ravvediti e fa' le opere di prima; se no verro' presto da te e rimuovero' il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi. Apocalisse 2:6 Tuttavia hai questo, che odi le opere dei Nicolaiti, che odio anch'io. Apocalisse 2:7 Chi ha orecchi, ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese: a chi vince io daro' da mangiare dell'albero della vita, che e' in mezzo al paradiso di Dio». Seconda lettera: alla chiesa di Smirne Apocalisse 2:8 «E all'angelo della chiesa in Smirne scrivi: queste cose dice il primo e l'ultimo, che mori e torno' in vita. Apocalisse 2:9 Io conosco le tue opere, la tua tribolazione, la tua poverta' (tuttavia tu sei ricco) e la calunnia di coloro che si dicono Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. Apocalisse 2:10 Non temere cio' che dovrai soffrire ecco, il diavolo sta per gettare alcuni di voi in prigione per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e ti daro' la corona della vita. Apocalisse 2:11 Chi ha orecchi, ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese: chi vince non sara' certamente colpito dalla seconda morte». Terza lettera: alla chiesa di Pergamo Apocalisse 2:12 «E all'angelo della chiesa in Pergamo scrivi: queste cose dice colui che ha la spada affilata a due tagli. Apocalisse 2:13 Io conosco le tue opere e dove tu abiti, la' dove Satana ha il suo trono; tuttavia tu rimani fedele al mio nome e non hai rinnegato la fede in me neppure nei giorni in cui il mio fedele testimone Antipa fu ucciso tra di voi, la' dove abita Satana. Apocalisse 2:14 Ma ho alcune cose contro di te: tu hai cola' alcuni che ritengono la dottrina di Balaam, il quale insegno' a Balak a porre un'insidia davanti ai figli d'Israele per farli cadere, inducendoli a mangiare cose sacrificate agli idoli e a fornicare. Apocalisse 2:15 Cosi hai pure alcuni che ritengono la dottrina dei Nicolaiti, la qual cosa io odio. Apocalisse 2:16 Ravvediti dunque, altrimenti verro' presto da te e combattero' contro di loro con la spada della mia bocca. Apocalisse 2:17 Chi ha orecchi, ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese: a chi vince io daro' da mangiare della manna nascosta, e gli daro' una pietruzza bianca, e sulla pietruzza sta scritto un nuovo nome che nessuno conosce, se non colui che lo riceve». Quarta lettera: alla chiesa di Tiatira Apocalisse 2:18 «E all'angelo della chiesa in Tiatira scrivi: queste cose dice il Figlio di Dio, che ha gli occhi come fiamma di fuoco e i cui piedi sono simili a bronzo lucente. Apocalisse 2:19 Io conosco le tue opere, il tuo amore, la tua fede, il tuo servizio e la tua costanza, e so che le tue ultime opere sono piu' numerose delle prime. Apocalisse 2:20 Ma ho alcune cose contro di te: tu permetti a quella donna Iezabel, che si dice profetessa, di insegnare e di sedurre i miei servi inducendoli a fornicare e a mangiare cose sacrificate agli idoli. Apocalisse 2:21 Le ho dato tempo per ravvedersi dalla sua fornicazione, ma lei non si e' ravveduta. Apocalisse 2:22 Ecco, io la getto in un letto di sofferenze e quelli che commettono adulterio con lei, in una grande tribolazione, se non si ravvedono dalle loro opere. Apocalisse 2:23 E faro' perire con la morte i suoi figli; e tutte le chiese conosceranno che io sono colui che investiga le menti e i cuori, e rendero' a ciascuno di voi secondo le sue opere. Apocalisse 2:24 Ma a voi e agli altri che sono in Tiatira, a quanti non hanno questa dottrina e non hanno conosciuto le profondita' di Satana, come essi le chiamano, io dico: non vi impongo alcun altro peso; Apocalisse 2:25 ma tenete fermamente a cio' che avete finche' io venga. Apocalisse 2:26 A chi vince e ritiene fino alla fine le opere mie, daro' potesta' sulle nazioni; Apocalisse 2:27 ed egli le governera' con uno scettro di ferro ed esse saranno frantumate come vasi d'argilla, come anch'io ho ricevuto autorita' dal Padre mio; Apocalisse 2:28 e daro' a lui la stella del mattino. Apocalisse 2:29 Chi ha orecchi, ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese». Quinta lettera: alla chiesa di Sardi Apocalisse 3:1 «E all'angelo, della chiesa in Sardi scrivi: queste cose dice colui che ha i sette Spiriti di Dio e le sette stelle. Io conosco le tue opere; tu hai la reputazione di vivere, ma sei morto. Apocalisse 3:2 Sii vigilante e rafferma il resto delle cose che stanno per morire, perche' non ho trovato le tue opere compiute davanti al mio Dio. Apocalisse 3:3 Ricordati dunque quanto hai ricevuto e udito; serbalo e ravvediti. Se tu non vegli, io verro' su di te come un ladro, e non saprai a quale ora verro' su di te. Apocalisse 3:4 Tuttavia hai alcune persone in Sardi che non hanno contaminato le loro vesti; esse cammineranno con me in vesti bianche, perche' ne sono degne. Apocalisse 3:5 Chi vince sara' dunque vestito di vesti bianche e io non cancellero' il suo nome dal libro della vita, ma confessero' il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli. Apocalisse 3:6 Chi ha orecchi, ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese». Sesta lettera: alla chiesa di Filadelfia Apocalisse 3:7 «E all'angelo della chiesa in Filadelfia scrivi: queste cose dice il Santo, il Verace, colui che ha la chiave di Davide, che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre. Apocalisse 3:8 Io conosco le tue opere; ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno puo' chiudere, perche', nonostante tu abbia poca forza, hai custodito la mia parola e non hai rinnegato il mio nome. Apocalisse 3:9 Ecco, io ti consegno alcuni della sinagoga di Satana, che si dicono Giudei e non lo sono, ma mentono; ecco, li faro' venire a prostrarsi ai tuoi piedi e conosceranno che io ti ho amato. Apocalisse 3:10 Poiche' hai custodito la parola della mia costanza, anch'io ti custodiro' dall'ora della prova che verra' su tutto il mondo, per mettere alla prova coloro che abitano sulla terra. Apocalisse 3:11 Ecco, io vengo presto; tieni fermamente cio' che hai, affinche' nessuno ti tolga la tua corona. Apocalisse 3:12 Chi vince io lo faro' una colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non uscira' mai piu' fuori; e scrivero' su di lui il nome del mio Dio e il nome della citta' del mio Dio, della nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome. Apocalisse 3:13 Chi ha orecchi, ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese». Settima lettera: alla chiesa di Laodicea Apocalisse 3:14 «E all'angelo della chiesa in Laodicea scrivi: queste cose dice l'Amen, il Testimone fedele e verace, il Principio della creazione di Dio. Apocalisse 3:15 Io conosco le tue opere, che tu non sei ne' freddo ne' caldo. Oh, fossi tu freddo o caldo! Apocalisse 3:16 Cosi, perche' sei tiepido e non sei ne' freddo ne' caldo, io sto per vomitarti dalla mia bocca. Apocalisse 3:17 Poiche' tu dici: "Io sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di nulla"; e non sai invece di essere disgraziato, miserabile, povero, cieco e nudo. Apocalisse 3:18 Ti consiglio di comperare da me dell'oro affinato col fuoco per arricchirti, e delle vesti bianche per coprirti e non far apparire cosi la vergogna della tua nudita', e di ungerti gli occhi con del collirio, affinche' tu veda. Apocalisse 3:19 Io riprendo e castigo tutti quelli che amo; abbi dunque zelo e ravvediti. Apocalisse 3:20 Ecco, io sto alla porta e busso, se qualcuno ode la mia voce ed apre la porta, io entrero' da lui, e cenero' con lui ed egli con me. Apocalisse 3:21 A chi vince concedero' di sedere con me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono posto a sedere col Padre mio sul suo trono. Apocalisse 3:22 Chi ha orecchi, ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese». Visione del trono della maesta' divina; i ventiquattro anziani e i quattro animali Apocalisse 4:1 Dopo queste cose, io vidi, ed ecco, una porta aperta nel cielo, e la prima voce che avevo udito parlare con me come una tromba disse: «Sali quassu' e ti mostrero' le cose che devono avvenire dopo queste». Apocalisse 4:2 E subito fui rapito in spirito; ed ecco, un trono era posto nel cielo e sul trono stava uno seduto. Apocalisse 4:3 E colui che sedeva era nell'aspetto simile a una pietra di diaspro e di sardio; e intorno al trono c'era un arcobaleno che rassomigliava a uno smeraldo. Apocalisse 4:4 E intorno al trono c'erano ventiquattro troni, e sui troni vidi seduti ventiquattro anziani vestiti di bianche vesti; e sul loro capo avevano delle corone d'oro. Apocalisse 4:5 E dal trono procedevano lampi tuoni e voci; e davanti al trono c'erano sette lampade ardenti, che sono i sette Spiriti di Dio. Apocalisse 4:6 E davanti al trono c'era come un mare di vetro simile a cristallo, ed in mezzo al trono e attorno al trono c'erano quattro esseri viventi, pieni di occhi davanti e di dietro. Apocalisse 4:7 Il primo essere vivente era simile a un leone, il secondo essere vivente simile a un vitello, il terzo essere vivente aveva la faccia come un uomo e il quarto era simile a un'aquila. Apocalisse 4:8 I quattro esseri viventi avevano ognuno sei ali e intorno e dentro erano pieni di occhi; e non cessano mai, ne' giorno ne' notte, di dire: «Santo, santo, santo e' il Signore Dio, l'Onnipotente, che era, che e' e che ha da venire!». Apocalisse 4:9 E ogni volta che gli esseri viventi rendono gloria, onore e grazie a colui che siede sul trono, a colui che vive nei secoli dei secoli, Apocalisse 4:10 i ventiquattro anziani si prostrano davanti a colui che siede sul trono e adorano colui che vive nei secoli dei secoli, e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: Apocalisse 4:11 «Degno sei, o Signore, di ricevere la gloria, l'onore e la potenza, perche' tu hai creato tutte le cose, e per tua volonta' esistono e sono state create». Il libro sigillato con sette sigilli, che l'Agnello solo e' degno di aprire Apocalisse 5:1 Poi vidi nella mano destra di colui che sedeva sul trono un libro scritto di dentro e di fuori, sigillato con sette sigilli. Apocalisse 5:2 E vidi un angelo potente, che proclamava a gran voce: «Chi e' degno di aprire il libro e di sciogliere i suoi sigilli?». Apocalisse 5:3 Ma nessuno, ne' in cielo ne' sulla terra ne' sotto terra, poteva aprire il libro e guardarlo. Apocalisse 5:4 Io piangevo forte, perche' non era stato trovato nessuno degno di aprire e di leggere il libro, e neppure di guardarlo. Apocalisse 5:5 Allora uno degli anziani mi disse: «Non piangere, ecco, il Leone della tribu' di Giuda, la Radice di Davide, ha vinto per aprire il libro e sciogliere i suoi sette sigilli». Apocalisse 5:6 Poi vidi ritto, in mezzo al trono e ai quattro esseri viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello come ucciso, il quale aveva sette corna e sette occhi, che sono i sette Spiriti di Dio mandati per tutta la terra. Apocalisse 5:7 Egli venne e prese il libro dalla mano destra di colui che sedeva sul trono. Apocalisse 5:8 E, quando ebbe preso il libro, i quattro esseri viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello, avendo ciascuno una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi, Apocalisse 5:9 E cantavano un nuovo cantico dicendo: «Tu sei degno di prendere il libro e di aprirne i sigilli, perche' sei stato ucciso, e col tuo sangue ci hai comprati a Dio da ogni tribu', lingua, popolo e nazione, Apocalisse 5:10 e ci hai fatti re e sacerdoti per il nostro Dio, e regneremo sulla terra». Apocalisse 5:11 Quindi vidi e udii la voce di molti angeli intorno al trono, agli esseri viventi e agli anziani; il loro numero era di miriadi di miriadi e di migliaia di migliaia, Apocalisse 5:12 che dicevano a gran voce: «Degno e' l'Agnello, che e' stato ucciso, di ricevere la potenza, le ricchezze, la sapienza, la forza, l'onore, la gloria e la benedizione». Apocalisse 5:13 Udii ancora ogni creatura che e' nel cielo, sulla terra, sotto la terra e quelle che sono nel mare e tutte le cose contenute in essi, che diceva: «A colui che siede sul trono e all'Agnello siano la benedizione, l'onore, la gloria e la forza nei secoli dei secoli». Apocalisse 5:14 E i quattro esseri viventi dicevano: «Amen!». E i ventiquattro anziani si prostrarono ed adorarono colui che vive nei secoli dei secoli. Apertura dei sei primi sigilli Apocalisse 6:1 Poi vidi quando l'Agnello aperse il primo dei sette sigilli, e udii uno dei quattro esseri viventi, che diceva come con voce di tuono: «Vieni e vedi». Apocalisse 6:2 E io vidi, ed ecco un cavallo bianco. E colui che lo cavalcava aveva un arco e gli fu data una corona, ed egli usci fuori come vincitore e per vincere. Apocalisse 6:3 Quando egli aperse il secondo sigillo, udii il secondo essere vivente che diceva: «Vieni e vedi». Apocalisse 6:4 Allora usci fuori un altro cavallo rosso, e a colui che lo cavalcava fu dato di togliere la pace dalla terra, affinche' gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada. Apocalisse 6:5 Quando egli aperse il terzo sigillo udii il terzo essere vivente che diceva: «Vieni e vedi». E io vidi, ed ecco un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. Apocalisse 6:6 E udii una voce in mezzo ai quattro esseri viventi che diceva: «Un chenice di frumento per un denaro, e tre chenici d'orzo per un denaro, e non danneggiare ne' l'olio ne' il vino». Apocalisse 6:7 Quando egli aperse il quarto sigillo, udii la voce del quarto essere vivente che diceva: «Vieni e vedi». Apocalisse 6:8 E io vidi, ed ecco un cavallo giallastro; e colui che lo cavalcava aveva nome la Morte, e dietro ad essa veniva l'Ades. E fu loro data potesta' sulla quarta parte della terra, per uccidere con la spada, con la fame, con la morte e mediante le fiere della terra. Apocalisse 6:9 Quando egli aperse il quinto sigillo, io vidi sotto l'altare le anime di coloro che erano stati uccisi a motivo della parola di Dio e a motivo della testimonianza che avevano resa; Apocalisse 6:10 e gridarono a gran voce dicendo: «Fino a quando aspetti, o Signore, che sei il Santo e il Verace, a fare giustizia del nostro sangue sopra coloro che abitano sulla terra?». Apocalisse 6:11 E a ciascuno di essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po' di tempo, finche' fosse completato il numero dei loro conservi e dei loro fratelli, che dovevano essere uccisi come loro. Apocalisse 6:12 Poi vidi quando egli aperse il sesto sigillo; ed ecco, si fece un grande terremoto, e il sole divenne nero come un sacco di crine, e la luna divenne come sangue; Apocalisse 6:13 e le stelle del cielo caddero sulla terra, come quando il fico scosso da un gran vento lascia cadere i suoi fichi acerbi. Apocalisse 6:14 Quindi il cielo si ritiro' come una pergamena che si arrotola, ed ogni montagna ed isola fu smossa dal suo luogo. Apocalisse 6:15 E i re della terra, i grandi, i ricchi, i capitani, i potenti, ogni schiavo ed ogni uomo libero si nascosero nelle spelonche e fra le rocce dei monti, Apocalisse 6:16 e dicevano ai monti e alle rocce: «Cadeteci addosso e nascondeteci dalla faccia di colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello, Apocalisse 6:17 perche' e' venuto il gran giorno della sua ira; e chi puo' resistere?». Gli Israeliti fedeli salvati dagli imminenti flagelli Apocalisse 7:1 Dopo queste cose, vidi quattro angeli che stavano in piedi ai quattro angoli della terra e trattenevano i quattro venti della terra, perche' non soffiasse vento sulla terra ne' sul mare ne' su alcun albero. Apocalisse 7:2 Poi vidi un altro angelo che saliva dal sol levante, il quale aveva il sigillo del Dio vivente, e grido' a gran voce ai quattro angeli, ai quali era stato concesso di danneggiare la terra e il mare, Apocalisse 7:3 dicendo: «Non danneggiate la terra ne' il mare ne' gli alberi, finche' non abbiamo segnato sulla fronte i servi del nostro Dio». Apocalisse 7:4 Quindi udii il numero di quelli che erano stati segnati: centoquarantaquattromila segnati di tutte le tribu' dei figli d'Israele. Apocalisse 7:5 Della tribu' di Giuda, dodicimila segnati; della tribu' di Ruben, dodicimila segnati; della tribu' di Gad, dodicimila segnati; Apocalisse 7:6 della tribu' di Aser, dodicimila segnati; della tribu' di Neftali, dodicimila segnati; della tribu' di Manasse, dodicimila segnati; Apocalisse 7:7 della tribu' di Simeone, dodicimila segnati; della tribu' di Levi, dodicimila segnati; della tribu' di Issacar, dodicimila segnati; Apocalisse 7:8 della tribu' di Zabulon, dodicimila segnati; della tribu' di Giuseppe, dodicimila segnati; della tribu' di Beniamino, dodicimila segnati. Visione dei martiri nella gloria Apocalisse 7:9 Dopo queste cose vidi una grande folla che nessuno poteva contare, di tutte le nazioni, tribu', popoli e lingue; questi stavano in piedi davanti al trono e davanti all'Agnello, coperti di vesti bianche e avevano delle palme nelle mani. Apocalisse 7:10 E gridavano a gran voce, dicendo: «La salvezza appartiene al nostro Dio che siede sul trono e all'Agnello». Apocalisse 7:11 E tutti gli angeli stavano in piedi intorno al trono e agli anziani e ai quattro esseri viventi, e si prostrarono sulle loro facce davanti al trono e adorarono Dio, Apocalisse 7:12 dicendo: «Amen! La benedizione, la gloria, la sapienza, il ringraziamento, l'onore, la potenza e la forza appartengono al nostro Dio nei secoli dei secoli. Amen!». Apocalisse 7:13 Poi uno degli anziani si rivolse a me, dicendo: «Chi sono costoro che sono coperti di bianche vesti, e da dove sono venuti?». Apocalisse 7:14 Ed io gli dissi: «Signore mio, tu lo sai». Egli allora mi disse: «Costoro sono quelli che sono venuti dalla grande tribolazione, e hanno lavato le loro vesti e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello. Apocalisse 7:15 Per questo essi sono davanti al trono di Dio e lo servono giorno e notte nel suo tempio; e colui che siede sul trono dimorera' tra di loro. Apocalisse 7:16 Essi non avranno piu' fame ne' sete non li colpira' piu' ne' il sole ne' arsura alcuna, Apocalisse 7:17 perche' l'Agnello, che e' in mezzo al trono, li pascolera' e li guidera' alle vive fonti delle acque; e Dio asciughera' ogni lacrima dai loro occhi». Apertura del settimo sigillo; i sette angeli con le sette trombe; le quattro prime trombe Apocalisse 8:1 E quando egli aperse il settimo sigillo, si fece silenzio nel cielo per circa mezz'ora. Apocalisse 8:2 Ed io vidi i sette angeli che stanno davanti a Dio, e furono date loro sette trombe. Apocalisse 8:3 Poi venne un altro angelo, che aveva un turibolo d'oro e si fermo' presso l'altare; e gli furono dati molti profumi, affinche' li aggiungesse alle preghiere di tutti i santi sull'altare d'oro che era davanti al trono. Apocalisse 8:4 E il fumo dei profumi, offerti con le preghiere dei santi, sali dalla mano dell'angelo davanti a Dio. Apocalisse 8:5 Poi l'angelo prese il turibolo, lo riempi del fuoco dell'altare e lo getto' sulla terra; e si fecero voci, tuoni, lampi e un terremoto. Apocalisse 8:6 E i sette angeli che avevano le sette trombe si prepararono a suonare la tromba. Apocalisse 8:7 Il primo angelo suono' la tromba, e si fecero grandine e fuoco, mescolati con sangue e furono gettati sulla terra; e la terza parte degli alberi fu interamente bruciata, ed ogni erba verde fu interamente bruciata. Apocalisse 8:8 Poi suono' la tromba il secondo angelo, e qualcosa simile a una grande montagna di fuoco ardente fu gettata nel mare, e la terza parte del mare divenne sangue; Apocalisse 8:9 e la terza parte delle creature che vivono nel mare mori, e la terza parte delle navi ando' distrutta. Apocalisse 8:10 Poi suono' la tromba il terzo angelo, e cadde dal cielo una grande stella che bruciava come una fiaccola, e cadde sulla terza parte dei fiumi e sulle sorgenti delle acque. Apocalisse 8:11 Il nome della stella e' Assenzio e la terza parte delle acque divenne assenzio; e molti uomini morirono a causa di quelle acque, perche' erano diventate amare. Apocalisse 8:12 Poi suono' la tromba il quarto angelo, e fu colpita la terza parte del sole, la terza parte della luna e la terza parte delle stelle, sicche' la terza parte di essi si oscuro'; e la terza parte del giorno perse il suo splendore come pure la notte. Apocalisse 8:13 Poi vidi e udii un angelo che volava in mezzo al cielo e diceva a gran voce: «Guai, guai, guai a coloro che abitano sulla terra, a causa degli altri suoni di tromba che i tre angeli stanno per suonare». La quinta tromba, ossia il primo guaio Apocalisse 9:1 Poi suono' la tromba il quinto angelo, ed io vidi una stella caduta dal cielo sulla terra; e a lui fu data la chiave del pozzo dell'abisso Apocalisse 9:2 Ed egli apri il pozzo dell'abisso e dal pozzo sali un fumo, simile al fumo di una grande fornace; e il sole e l'aria si oscurarono per il fumo del pozzo. Apocalisse 9:3 E da quel fumo uscirono sulla terra delle locuste, a cui fu dato un potere simile a quello degli scorpioni della terra. Apocalisse 9:4 E fu detto loro di non danneggiare l'erba della terra ne' verdura alcuna ne' albero alcuno, ma soltanto gli uomini che non avessero il sigillo di Dio sulla fronte. Apocalisse 9:5 E fu loro dato il potere, non di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi; e il loro tormento era come il tormento dello scorpione quando punge un uomo. Apocalisse 9:6 In quei giorni gli uomini cercheranno la morte, ma non la troveranno; desidereranno di morire, ma la morte fuggira' da loro. Apocalisse 9:7 Or l'aspetto delle locuste era simile a cavalli pronti alla battaglia; e sulle loro teste avevano come delle corone d'oro, e le loro facce erano come facce d'uomini. Apocalisse 9:8 E avevano capelli come capelli di donna e i loro denti erano come denti di leone. Apocalisse 9:9 Avevano delle corazze come corazze di ferro, e lo strepito delle loro ali era come lo strepito di molti carri e cavalli lanciati all'assalto. Apocalisse 9:10 Avevano delle code simili a quelle degli scorpioni, e nelle loro code avevano dei pungiglioni nei quali risiedeva il potere di danneggiare gli uomini per cinque mesi. Apocalisse 9:11 E avevano per re sopra di loro l'angelo dell'abisso, il cui nome in ebraico e' Abaddon e in greco Apollion. Apocalisse 9:12 Il primo guaio e' passato; ecco, vengono ancora due guai dopo queste cose. La sesta tromba, ossia il secondo guaio Apocalisse 9:13 Poi il sesto angelo suono' la tromba, e io udii una voce dai quattro corni dell'altare d'oro che e' davanti a Dio, Apocalisse 9:14 che diceva al sesto angelo che aveva la tromba: «Sciogli i quattro angeli che sono legati sul grande fiume Eufrate». Apocalisse 9:15 Allora i quattro angeli, che erano stati preparati per quell'ora, giorno, mese e anno, furono sciolti per uccidere la terza parte degli uomini. Apocalisse 9:16 E il numero delle truppe di cavalleria era di duecento milioni, e io udii il loro numero. Apocalisse 9:17 E cosi vidi nella visione i cavalli e quelli che li cavalcavano; essi avevano delle corazze color di fuoco, di giacinto e di zolfo; e le teste dei cavalli erano come teste di leoni e dalle loro bocche usciva fuoco, fumo e zolfo. Apocalisse 9:18 Da queste tre piaghe, cioe' dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalle loro bocche, fu uccisa la terza parte degli uomini. Apocalisse 9:19 Il loro potere infatti era nella loro bocca e nelle loro code, poiche' le loro code erano simili a serpenti, che avessero teste e con esse causavano danno. Apocalisse 9:20 E il resto degli uomini, che non furono uccisi da queste piaghe, non si ravvide ancora dalle opere delle loro mani e non cessarono di adorare i demoni e gli idoli d'oro, d'argento, di bronzo, di pietra e di legno, che non possono ne' vedere, ne' udire, ne' camminare; Apocalisse 9:21 essi non si ravvidero dei loro omicidi ne' dalle loro magie ne' dalla loro fornicazione ne' dai loro furti. Il libro recato dal cielo e divorato da Giovanni Apocalisse 10:1 Poi vidi un altro angelo possente che scendeva dal cielo, avvolto in una nuvola e con l'arcobaleno sul capo; il suo volto era come il sole e i suoi piedi come colonne di fuoco. Apocalisse 10:2 Egli aveva in mano un libretto aperto e poso' il suo piede destro sul mare e il sinistro sulla terra, Apocalisse 10:3 e grido' a gran voce come un leone ruggente, e quando ebbe gridato, i sette tuoni fecero udire le loro voci. Apocalisse 10:4 Quando i sette tuoni ebbero fatto udire le loro voci, io stavo per scrivere, ma udii una voce dal cielo che mi disse: «Sigilla le cose che i sette tuoni hanno detto e non scriverle». Apocalisse 10:5 Allora l'angelo che avevo visto stare in piedi sul mare e sulla terra alzo' la mano destra verso il cielo, Apocalisse 10:6 e giuro' per colui che vive nei secoli dei secoli, il quale ha creato il cielo e le cose che sono in esso, la terra e le cose che sono in essa, il mare e le cose che sono in esso, che non vi sarebbe piu' alcun ritardo. Apocalisse 10:7 Ma nei giorni in cui il settimo angelo fara' udire la sua voce, quando egli suonera' la tromba, si compira' il mistero di Dio, secondo quanto egli ha annunziato ai suoi servi, i profeti. Apocalisse 10:8 Poi la voce che avevo udito dal cielo mi parlo' di nuovo e disse: «Va prendi il libretto aperto, che si trova nella mano dell'angelo che sta sul mare e sulla terra». Apocalisse 10:9 Io allora andai dall'angelo, dicendogli: «Dammi il libretto». Ed egli mi disse: «Prendi e divoralo ed esso rendera' amare le tue viscere, ma nella tua bocca sara' dolce come miele». Apocalisse 10:10 Cosi presi il libretto dalla mano dell'angelo e lo divorai, e mi fu dolce in bocca come miele; ma dopo che l'ebbi divorato, le mie viscere divennero amare. Apocalisse 10:11 Quindi egli mi disse: «Tu devi profetizzare ancora intorno a molti popoli, nazioni, lingue e re». I due testimoni Apocalisse 11:1 Poi mi fu data una canna, simile ad una verga. E l'angelo, stando ritto disse: «Alzati e misura il tempio di Dio, l'altare e quelli che vi adorano, Apocalisse 11:2 ma tralascia il cortile che e' fuori del tempio e non misurarlo, perche' e' stato dato ai gentili, ed essi calpesteranno la santa citta' per quarantadue mesi. Apocalisse 11:3 Ma io daro' ai miei due testimoni di profetizzare, ed essi profetizzeranno milleduecentosessanta giorni, vestiti di sacco. Apocalisse 11:4 Questi sono i due ulivi e i due candelabri che stanno davanti al Dio della terra. Apocalisse 11:5 E se qualcuno vuole far loro del male, esce fuoco dalla loro bocca e divora i loro nemici; e chiunque vuole far loro del male deve essere ucciso in questa maniera. Apocalisse 11:6 Costoro hanno potesta' di chiudere il cielo, perche' non cada alcuna pioggia nei giorni della loro profezia; essi hanno pure potesta' sulle acque, per convertirle in sangue e per percuotere la terra con qualunque piaga, ogni volta che vorranno. Apocalisse 11:7 E quando avranno compiuto la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso fara' guerra contro di loro, li vincera' e li uccidera'. Apocalisse 11:8 E i loro cadaveri giaceranno sulla piazza della grande citta', che spiritualmente si chiama Sodoma ed Egitto, dove anche il nostro Signore e' stato crocifisso. Apocalisse 11:9 E uomini dei vari popoli, tribu', lingue e nazioni vedranno i loro cadaveri per tre giorni e mezzo, e non permetteranno che i loro cadaveri siano deposti nei sepolcri. Apocalisse 11:10 E gli abitanti della terra si rallegreranno su di loro faranno festa e si manderanno doni gli uni agli altri, perche' questi due profeti avevano tormentato gli abitanti della terra». Apocalisse 11:11 Ma dopo tre giorni e mezzo lo spirito di vita, che procede da Dio, entro' in loro; essi si alzarono in piedi e un grande spavento cadde su coloro che li videro. Apocalisse 11:12 Essi udirono quindi una gran voce dal cielo che disse loro: «Salite quassu'». Cosi essi salirono al cielo in una nuvola e i loro nemici li videro. Apocalisse 11:13 E in quel momento si fece un gran terremoto, la decima parte della citta' cadde e settemila persone furono uccise nel terremoto, il resto fu spaventato e diede gloria al Dio del cielo. Apocalisse 11:14 Il secondo guaio e' passato, ma ecco, presto viene il terzo guaio. La settima tromba Apocalisse 11:15 Poi il settimo angelo suono' la tromba e si fecero grandi voci nel cielo che dicevano: «I regni del mondo sono divenuti il regno del Signor nostro e del suo Cristo, ed egli regnera' nei secoli dei secoli». Apocalisse 11:16 Allora i ventiquattro anziani, che sedevano davanti a Dio sui loro troni, si prostrarono sulle loro facce e adorarono Dio, Apocalisse 11:17 dicendo: «Noi ti ringraziamo, o Signore, Dio onnipotente, che sei, che eri e che hai da venire, perche' hai preso in mano il tuo grande potere e ti sei messo a regnare. Apocalisse 11:18 Le nazioni si erano adirate, ma e' giunta la tua ira ed e' arrivato il tempo di giudicare i morti e di dare il premio ai tuoi servi, ai profeti, ai santi e a coloro che temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di distruggere quelli che distruggono la terra». Apocalisse 11:19 Allora si aperse nel cielo il tempio di Dio e in esso apparve l'arca del suo patto, e ci furono lampi, voci, tuoni, un terremoto e una forte tempesta di grandine. La donna e il dragone Apocalisse 12:1 Poi apparve nel cielo un gran segno: una donna vestita di sole, con la luna sotto i suoi piedi e sul suo capo una corona di dodici stelle. Apocalisse 12:2 Era incinta e gridava per le doglie e i dolori del parto. Apocalisse 12:3 Nel cielo apparve anche un altro segno: un gran dragone rosso che aveva sette teste e dieci corna, e sulle sue teste vi erano sette diademi. Apocalisse 12:4 La sua coda trascinava dietro a se' la terza parte delle stelle del cielo e le getto' sulla terra; poi il dragone si fermo' davanti alla donna che stava per partorire, per divorare suo figlio quando lo avesse partorito. Apocalisse 12:5 Ed ella partori un figlio maschio, che deve governare tutte le nazioni con uno scettro di ferro e il figlio di lei fu rapito presso Dio e il suo trono. Apocalisse 12:6 E la donna fuggi nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, perche' vi sia nutrita durante milleduecentosessanta giorni. Apocalisse 12:7 E vi fu guerra in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono contro il dragone; anche il dragone e i suoi angeli combatterono, Apocalisse 12:8 ma non vinsero e per loro non fu piu' trovato posto nel cielo. Apocalisse 12:9 Cosi il gran dragone, il serpente antico, che e' chiamato diavolo e Satana, che seduce tutto il mondo, fu gettato sulla terra; con lui furono gettati anche i suoi angeli. Apocalisse 12:10 Allora udii una grande voce nel cielo che diceva: «Ora e' giunta la salvezza, la potenza e il regno del nostro Dio e la potesta' del suo Cristo, poiche' e' stato gettato giu' l'accusatore dei nostri fratelli colui che li accusava davanti al nostro Dio giorno e notte. Apocalisse 12:11 Ma essi l'hanno vinto per mezzo del sangue dell'Agnello e per mezzo della parola della loro testimonianza; e non hanno amato la loro vita, tanto da esporla alla morte. Apocalisse 12:12 Percio' rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Ma guai a voi, abitanti della terra e del mare, perche' il diavolo e' sceso a voi con grande ira, sapendo di aver poco tempo». Apocalisse 12:13 E quando il dragone si vide gettato sulla terra, perseguito' la donna che aveva partorito il figlio maschio. Apocalisse 12:14 Ma furono date alla donna le due ali della grande aquila, per volare nel deserto nel suo luogo, dove essa e' nutrita per un tempo, dei tempi e la meta' di un tempo, lontano dalla presenza del serpente. Apocalisse 12:15 Allora il serpente getto' dalla sua bocca, dietro alla donna, dell'acqua come un fiume, per farla portare via dal fiume, Apocalisse 12:16 ma la terra soccorse la donna, e la terra apri la sua bocca ed inghiotti il fiume che il dragone aveva riversato dalla sua bocca. Apocalisse 12:17 Il dragone allora si adiro' contro la donna e se ne ando' a far guerra col resto della progenie di lei, che custodisce i comandamenti di Dio ed ha la testimonianza di Gesu' Cristo. Apocalisse 12:18 Poi mi fermai sulla sabbia del mare. La bestia che sale dal mare Apocalisse 13:1 E vidi salire dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle corna dieci diademi e sulle teste nomi di bestemmia. Apocalisse 13:2 E la bestia che io vidi era simile a un leopardo, i suoi piedi erano come quelli dell'orso e la sua bocca come quella del leone; e il dragone le diede la sua potenza, il suo trono e grande autorita'. Apocalisse 13:3 E vidi una delle sue teste come ferita a morte; ma la sua piaga mortale fu sanata, e tutta la terra si meraviglio' dietro alla bestia. Apocalisse 13:4 E adorarono il dragone che aveva dato l'autorita' alla bestia e adorarono la bestia dicendo: «Chi e' simile alla bestia, e chi puo' combattere con lei?». Apocalisse 13:5 E le fu data una bocca che proferiva cose grandi e bestemmie; e le fu data potesta' di operare per quarantadue mesi. Apocalisse 13:6 Essa aperse la sua bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome, il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo. Apocalisse 13:7 E le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli; e le fu dato autorita' sopra ogni tribu', lingua e nazione. Apocalisse 13:8 E l'adoreranno tutti gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita dell'Agnello, che e' stato ucciso fin dalla fondazione del mondo. Apocalisse 13:9 Se uno ha orecchi, ascolti, Apocalisse 13:10 Se uno conduce in cattivita', andra' in cattivita'; se uno uccide con la spada, deve essere ucciso con la spada. Qui e' la costanza e la fede dei santi. La bestia che sale dalla terra Apocalisse 13:11 Poi vidi un'altra bestia, che saliva dalla terra, ed aveva due corna simili a quelle di un agnello, ma parlava come un dragone. Apocalisse 13:12 Essa esercitava tutta l'autorita' della prima bestia davanti a lei, e faceva si che la terra e i suoi abitanti adorassero la prima bestia, la cui piaga mortale era stata guarita. Apocalisse 13:13 E faceva grandi prodigi, facendo persino scendere fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini, Apocalisse 13:14 e seduceva gli abitanti della terra per mezzo dei prodigi che le era dato di fare davanti alla bestia, dicendo agli abitanti della terra di fare un'immagine alla bestia, che aveva ricevuto la ferita della spada ed era tornata in vita. Apocalisse 13:15 E le fu concesso di dare uno spirito all'immagine della bestia, affinche' l'immagine della bestia parlasse, e di far si che tutti coloro che non adoravano l'immagine della bestia fossero uccisi. Apocalisse 13:16 Inoltre faceva si che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla loro mano destra o sulla loro fronte, Apocalisse 13:17 e che nessuno potesse comperare o vendere, se non chi aveva il marchio o il nome della bestia o il numero del suo nome. Apocalisse 13:18 Qui sta la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, perche' e' un numero d'uomo; e il suo numero e' seicentosessantasei. L'Agnello e i suoi redenti sul monte Sion Apocalisse 14:1 Poi vidi l'Agnello che stava in piedi sul monte di Sion, e con lui erano centoquarantaquattromila persone che avevano il suo nome e il nome di suo Padre scritto sulle loro fronti. Apocalisse 14:2 Udii quindi una voce dal cielo come il fragore di molte acque e come il rumore di un forte tuono; e la voce che udii era come di citaredi che suonavano le loro cetre. Apocalisse 14:3 Essi cantavano un cantico nuovo davanti al trono, davanti ai quattro esseri viventi e davanti agli anziani; e nessuno poteva imparare il cantico se non i centoquarantaquattromila, i quali sono stati riscattati dalla terra. Apocalisse 14:4 Essi sono quelli che non si sono contaminati con donne; sono infatti vergini. Essi sono quelli che seguono l'Agnello, dovunque egli va; essi sono stati riscattati fra gli uomini, per essere primizie a Dio e all'Agnello. Apocalisse 14:5 Sulla loro bocca non e' stata trovata menzogna, perche' sono irreprensibili davanti al trono di Dio. Apocalisse 14:6 Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo e che aveva l'evangelo eterno da annunziare agli abitanti della terra e ad ogni, nazione tribu', lingua e popolo, Apocalisse 14:7 e diceva a gran voce: «Temete Dio e dategli gloria, perche' l'ora del suo giudizio e' venuta; adorate colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e le fonti delle acque». Apocalisse 14:8 Poi segui un altro angelo, dicendo: «e' caduta, e' caduta Babilonia, la grande citta' che ha dato da bere a tutte le nazioni il vino dell'ira della sua fornicazione». Apocalisse 14:9 Un terzo angelo li segui dicendo a gran voce: «Se uno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla sua fronte o sulla sua mano, Apocalisse 14:10 berra' anch'egli il vino dell'ira di Dio, versato puro nel calice della sua ira e sara' tormentato con fuoco e zolfo davanti ai santi angeli e davanti all'Agnello. Apocalisse 14:11 E il fumo del loro tormento salira' nei secoli dei secoli, e non avranno requie ne' giorno ne' notte coloro che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome». Apocalisse 14:12 Qui e' la costanza dei santi; qui sono coloro che osservano i comandamenti di Dio e la fede di Gesu'. Apocalisse 14:13 Poi udii dal cielo una voce che mi diceva: «Scrivi: Beati i morti che d'ora in avanti muoiono nel Signore; si, dice lo Spirito, affinche' si riposino dalle loro fatiche, perche' le loro opere li seguono». La mietutura e la vendemmia Apocalisse 14:14 Poi vidi una nuvola bianca, ed ecco sulla nuvola stava seduto uno simile a un Figlio d'uomo, il quale aveva sul capo una corona d'oro e in mano una falce tagliente. Apocalisse 14:15 Un altro angelo usci dal tempio gridando a gran voce a colui che sedeva sulla nuvola: «Metti mano alla tua falce e mieti, poiche' l'ora di mietere e' venuta e perche' la messe della terra e' matura». Apocalisse 14:16 Allora colui che sedeva sulla nuvola lancio' la sua falce sulla terra, e la terra fu mietuta. Apocalisse 14:17 Poi un altro angelo usci dal tempio, che e' nel cielo, avendo anch'egli una falce tagliente. Apocalisse 14:18 E un altro angelo, che aveva potesta' sul fuoco, usci dall'altare e grido' a gran voce a quello che aveva la falce tagliente, dicendo: «Metti in azione la tua falce tagliente e vendemmia i grappoli della vigna della terra, poiche' le sue uve sono mature». Apocalisse 14:19 Allora l'angelo lancio' la sua falce sulla terra e vendemmio' la vigna della terra e getto' l'uva nel gran tino dell'ira di Dio. Apocalisse 14:20 Il tino fu pigiato fuori della citta' e dal tino usci tanto sangue, che giungeva sino alle briglie dei cavalli, per una distanza di milleseicento stadi. I sette angeli e le sette coppe, ossia le ultime sette piaghe Apocalisse 15:1 Poi vidi nel cielo un altro segno grande e meraviglioso: sette angeli che avevano le ultime sette piaghe, perche' con esse si compie l'ira di Dio. Apocalisse 15:2 E vidi come un mare di vetro, misto a fuoco e, in piedi sul mare di vetro, quelli che avevano ottenuto vittoria sulla bestia, sulla sua immagine, sul suo marchio e sul numero del suo nome. Essi avevano le cetre di Dio, Apocalisse 15:3 e cantavano il cantico di Mose', servo di Dio, e il cantico dell'Agnello, dicendo: «Grandi e meravigliose sono le tue opere, o Signore, Dio onnipotente; giuste e veraci sono le tue vie, o Re delle nazioni. Apocalisse 15:4 Chi non ti temera', o Signore e non glorifichera' il tuo nome? Poiche' tu solo sei Santo; certo tutte le nazioni verranno e adoreranno davanti a te, perche' tuoi giudizi sono stati manifestati». Apocalisse 15:5 E dopo queste cose, io vidi, ed ecco aprirsi nel cielo il tempio del tabernacolo, della testimonianza. Apocalisse 15:6 E i sette angeli, che avevano le sette piaghe, uscirono dal tempio, vestiti di lino puro e risplendente e cinti intorno al petto di cinture d'oro. Apocalisse 15:7 Uno dei quattro esseri viventi diede ai sette angeli sette coppe d'oro, piene dell'ira di Dio, che vive nei secoli dei secoli. Apocalisse 15:8 E il tempio fu ripieno di fumo, procedente dalla gloria di Dio e dalla sua potenza, e nessuno poteva entrare nel tempio, finche' non fossero terminate le sette piaghe dei sette angeli. Apocalisse 16:1 Poi udii una gran voce dal tempio che diceva ai sette angeli: «Andate e versate sulla terra le coppe dell'ira di Dio». Apocalisse 16:2 Il primo ando' e verso' la sua coppa sulla terra, e un'ulcera maligna e dolorosa colpi gli uomini che avevano il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Apocalisse 16:3 Poi il secondo angelo verso' la sua coppa sul mare, ed esso divenne sangue simile a quello di un morto e ogni essere vivente nel mare mori. Apocalisse 16:4 Poi il terzo angelo verso' la sua coppa sui fiumi e sulle sorgenti delle acque, ed esse diventarono sangue. Apocalisse 16:5 E udii l'angelo delle acque, che diceva: «Tu sei giusto, o Signore, che sei e che eri e che hai da venire, il Santo, per aver giudicato queste cose. Apocalisse 16:6 Essi hanno sparso il sangue dei santi e dei profeti, e tu hai dato loro da bere del sangue, perche' e' la ricompensa che essi meritano». Apocalisse 16:7 E udii un altro dall'altare che diceva: «Si, o Signore, Dio onnipotente, i tuoi giudizi sono veraci e giusti», Apocalisse 16:8 Poi il quarto angelo verso' la sua coppa sul sole; e gli fu dato di bruciare gli uomini col fuoco. Apocalisse 16:9 E gli uomini furono bruciati dal grande calore e bestemmiarono il nome di Dio che ha potesta' su queste piaghe, e non si ravvidero per dargli gloria. Apocalisse 16:10 Poi il quinto angelo verso' la sua coppa sul trono della bestia e il suo regno fu coperto di tenebre, e gli uomini si mordevano la lingua per il dolore, Apocalisse 16:11 e bestemmiarono il Dio del cielo, a causa delle loro sofferenze e delle loro ulcere, ma non si ravvidero dalle loro opere. Apocalisse 16:12 Poi il sesto angelo verso' la sua coppa sul grande fiume Eufrate e la sua acqua si prosciugo' per preparare la via dei re che vengono dal sol levante. Apocalisse 16:13 E vidi uscire dalla bocca del dragone dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta tre spiriti immondi, simili a rane. Apocalisse 16:14 Essi infatti sono spiriti di demoni che fanno prodigi e vanno dai re della terra e del mondo intero, per radunarli per la guerra del gran giorno di Dio Onnipotente. Apocalisse 16:15 «Ecco, io vengo come un ladro; beato chi veglia e custodisce le sue vesti per non andare nudo e non lasciar cosi vedere la sua vergogna». Apocalisse 16:16 E li radunarono in un luogo in ebraico detto: «Armagheddon». Apocalisse 16:17 Poi il settimo angelo verso' la sua coppa nell'aria, e dal tempio del cielo, dal trono, usci una voce che diceva: «e' fatto». Apocalisse 16:18 Allora ci furono voci, tuoni e lampi, e ci fu un gran terremoto di tale forza ed estensione, di cui non ci fu mai l'eguale da quando gli uomini vivono sulla terra. Apocalisse 16:19 La grande citta' fu divisa in tre parti e le citta' delle nazioni caddero, e Dio si ricordo' di Babilonia la grande, per darle il calice del vino della sua furente ira. Apocalisse 16:20 E ogni isola fuggi e i monti non furono piu' trovati. Apocalisse 16:21 E cadde dal cielo sugli uomini una grossa grandine dal peso di un talento, e gli uomini bestemmiarono Dio per la piaga della grandine, perche' era una piaga veramente grande. Caduta di Babilonia; visione della meretrice seduta sulla bestia Apocalisse 17:1 Poi uno dei sette angeli che avevano le sette coppe venne e mi disse: «Vieni, io ti mostrero' il giudizio della grande meretrice, che siede sopra molte acque, Apocalisse 17:2 con la quale hanno fornicato i re della terra, e gli abitanti della terra sono stati inebriati col vino della sua fornicazione». Apocalisse 17:3 Quindi egli mi trasporto' in spirito in un deserto, e vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia e che aveva sette teste e dieci corna. Apocalisse 17:4 La donna era vestita di porpora e di scarlatto, era tutta adorna d'oro, di pietre preziose e di perle, e aveva in mano una coppa d'oro piena di abominazioni e delle immondezze della sua fornicazione. Apocalisse 17:5 Sulla sua fronte era scritto un nome: «Mistero, Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra». Apocalisse 17:6 E vidi la donna ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesu'. E, quando la vidi, mi meravigliai di grande meraviglia. Apocalisse 17:7 Ma l'angelo mi disse: «Perche' ti meravigli? Io ti diro' il mistero della donna e della bestia che la porta, che ha sette teste e dieci corna. Apocalisse 17:8 La bestia che tu hai visto era e non e' piu' e salira' dall'abisso e andra' in perdizione; e gli abitanti della terra, i cui nomi non sono scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, si meraviglieranno vedendo la bestia che era, e non e', quantunque essa sia. Apocalisse 17:9 Qui sta la mente che ha sapienza: le sette teste sono sette monti, sui quali la donna siede, Apocalisse 17:10 e sono anche sette re; cinque sono caduti, uno e', l'altro non e' ancora venuto; e, quando verra', dovra' durare poco. Apocalisse 17:11 E la bestia che era e non e' piu', e' anch'essa un ottavo re, viene dai sette e se ne va in perdizione. Apocalisse 17:12 Le dieci corna, che hai visto, sono dieci re i quali non hanno ancora ricevuto il regno, ma riceveranno potesta' come re, per un'ora, insieme alla bestia. Apocalisse 17:13 Essi hanno un unico scopo e daranno la loro potenza ed autorita' alla bestia. Apocalisse 17:14 Essi combatteranno contro l'Agnello e l'Agnello li vincera', perche' egli e' il Signore dei signori e il Re dei re; e coloro che sono con lui sono chiamati, eletti e fedeli». Apocalisse 17:15 Poi mi disse: «Le acque che hai visto, dove siede la meretrice, sono popoli, moltitudini, nazioni e lingue. Apocalisse 17:16 E le dieci corna che hai visto sulla bestia odieranno la meretrice, la renderanno desolata e la lasceranno nuda, mangeranno le sue carni e la bruceranno col fuoco. Apocalisse 17:17 Dio infatti ha messo nei loro cuori di eseguire il suo disegno, di avere un unico pensiero e di dare il loro regno alla bestia finche' siano adempiute le parole di Dio. Apocalisse 17:18 E la donna che hai visto e' la grande citta' che regna sui re della terra». Caduta di Babilonia; lamenti della terra su di essa Apocalisse 18:1 Dopo queste cose, vidi scendere dal cielo un altro angelo che aveva una grande potesta'; e la terra fu illuminata dalla sua gloria. Apocalisse 18:2 Egli grido' con forza e a gran voce, dicendo: «e' caduta, e' caduta Babilonia la grande, ed e' diventata una dimora di demoni, un covo di ogni spirito immondo, un covo di ogni uccello immondo ed abominevole. Apocalisse 18:3 Perche' tutte le nazioni hanno bevuto del vino dell'ardore della sua fornicazione, i re della terra hanno fornicato con lei e i mercanti della terra si sono arricchiti a motivo del suo sfrenato lusso». Apocalisse 18:4 Poi udii un'altra voce dal cielo che diceva: «Uscite da essa, o popolo mio, affinche' non abbiate parte ai suoi peccati e non vi venga addosso alcuna delle sue piaghe, Apocalisse 18:5 perche' i suoi peccati si sono accumulati e sono giunti fino al cielo, e Dio si e' ricordato delle sue iniquita'. Apocalisse 18:6 Rendete cio' che essa ha fatto a voi, anzi rendetele il doppio secondo le sue opere; nella coppa in cui ha versato, versatele il doppio. Apocalisse 18:7 Nella misura che essa ha glorificato se stessa e ha vissuto nelle delizie, nella stessa misura datele tormento e cordoglio, poiche' essa dice in cuor suo: "Io seggo come regina, non sono vedova e non vedro' mai cordoglio". Apocalisse 18:8 Per questo, in uno stesso giorno, verranno le sue piaghe: morte, cordoglio e fame, e sara' interamente consumata col fuoco, poiche' potente e' il Signore Dio che la giudichera'». Apocalisse 18:9 E i re della terra, che hanno fornicato e sono vissuti nelle delizie con lei, la piangeranno e faranno lamento per lei, quando vedranno il fumo del suo incendio; Apocalisse 18:10 essi se ne staranno lontani per timore del suo tormento e diranno: «Ahi! Ahi! Babilonia, la grande citta', la potente citta', perche' il tuo giudizio e' venuto in un momento!». Apocalisse 18:11 Anche i mercanti della terra piangeranno e si lamenteranno per lei, perche' nessuno compera piu' le loro merci: Apocalisse 18:12 merci d'oro e d'argento, di pietre preziose e di perle, di bisso e di porpora, di seta e di scarlatto, e ogni sorta di legno profumato, ogni specie di oggetti d'avorio e di legno preziosissimo, di bronzo, di ferro e di marmo, Apocalisse 18:13 e cinnamomo, profumi, olii odorosi, incenso, vino, olio, fior di farina, frumento, bestiame, pecore, cavalli, carri, corpi e anime umane. Apocalisse 18:14 I frutti che la tua anima tanto desiderava si sono allontanati da te, e tutte le cose ricche e splendide si sono allontanate da te e tu non le troverai mai piu'. Apocalisse 18:15 I mercanti di queste cose, che erano stati arricchiti da lei, se ne staranno lontani per timore del suo tormento, e piangeranno e si lamenteranno, Apocalisse 18:16 dicendo: «Ahi! Ahi! La grande citta' che era vestita di bisso, di porpora e di scarlatto, e adorna d'oro e di pietre preziose e di perle. Una cosi grande ricchezza e' stata distrutta in un momento!». Apocalisse 18:17 Tutti i capitani, tutti i passeggeri e i naviganti e tutti quanti commerciano per mare se ne staranno da lontano Apocalisse 18:18 e, vedendo il fumo del suo incendio grideranno: «Quale citta' era simile alla grande citta'?». Apocalisse 18:19 E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangendo e lamentandosi, dicendo: «Ahi! Ahi! La grande citta' in cui tutti coloro che avevano navi sul mare si erano arricchiti della sua magnificenza, perche' e' stata devastata in un momento! Apocalisse 18:20 Rallegrati su di essa, o cielo, e voi santi apostoli e profeti perche' Dio, giudicandola, vi ha fatto giustizia». Apocalisse 18:21 Poi un angelo potente sollevo' una pietra dalle dimensioni di una grossa macina e la getto' nel mare, dicendo: «Con lo stesso impeto sara' scagliata Babilonia la grande citta', e non sara' piu' ritrovata; Apocalisse 18:22 e non si udra' piu' in te il suono degli arpisti, dei musicisti e dei suonatori di flauto e di tromba, non si trovera' piu' in te alcun esperto di qualsiasi arte, e non si udra' piu' in te rumore di macina. Apocalisse 18:23 In te non brillera' piu' luce di lampada e non si udra' piu' in te voce di sposo e di sposa, perche' i tuoi mercanti erano i magnati della terra e perche' tutte le genti sono state sedotte dalle tue malie. Apocalisse 18:24 E in essa e' stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti coloro che sono stati uccisi sulla terra». Caduta di Babilonia; gioia e trionfo nei cieli Apocalisse 19:1 Dopo queste cose udii nel cielo una gran voce di una grande moltitudine, che diceva: «Alleluia! La salvezza, la gloria, l'onore e la potenza appartengono al Signore nostro Dio, Apocalisse 19:2 poiche' veraci e giusti sono i suoi giudizi. Egli ha infatti giudicato la grande meretrice che ha corrotto la terra con la sua fornicazione, e ha vendicato il sangue dei suoi servi sparso dalla sua mano». Apocalisse 19:3 E dissero per la seconda volta: «Alleluia! E il suo fumo sale nei secoli dei secoli». Apocalisse 19:4 Allora i ventiquattro anziani e i quattro esseri viventi si prostrarono ed adorarono Dio che sedeva sul trono dicendo: «Amen, Alleluia!». Apocalisse 19:5 E dal trono venne una voce che diceva: «Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servi e voi che lo temete, piccoli e grandi». Apocalisse 19:6 Poi udii come la voce di una grande moltitudine, simile al fragore di molte acque e come il rumore di forti tuoni che diceva: «Alleluia, perche' il Signore nostro Dio, l'Onnipotente, ha iniziato a regnare. Apocalisse 19:7 Rallegriamoci, giubiliamo e diamo a lui la gloria, perche' sono giunte le nozze dell'Agnello e la sua sposa si e' preparata. Apocalisse 19:8 E le e' stato dato di essere vestita di lino finissimo, puro e risplendente, poiche' il lino finissimo sono le opere giuste dei santi». Apocalisse 19:9 Quindi mi disse: «Scrivi: Beati coloro che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello». Mi disse ancora: «Queste sono le veraci parole di Dio». Apocalisse 19:10 Allora io caddi ai suoi piedi per adorarlo. Ma egli mi disse: «Guardati dal farlo, io sono un conservo tuo e dei tuoi fratelli che hanno la testimonianza di Gesu'. Adora Dio! Perche' la testimonianza di Gesu' e' lo spirito della profezia» Vittoria di Cristo sulla bestia e sul falso profeta Apocalisse 19:11 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco, e colui che lo cavalcava si chiama il Fedele e il Verace; ed egli giudica e guerreggia con giustizia. Apocalisse 19:12 I suoi occhi erano come fiamma di fuoco e sul suo capo vi erano molti diademi, e aveva un nome scritto che nessuno conosce se non lui; Apocalisse 19:13 era vestito di una veste intrisa nel sangue, e il suo nome si chiama: "La Parola di Dio". Apocalisse 19:14 E gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano su cavalli bianchi, vestiti di lino finissimo, bianco e puro. Apocalisse 19:15 Dalla sua bocca usciva una spada acuta per colpire con essa le nazioni; egli governera' con uno scettro di ferro ed egli stesso pigera' il tino del vino della furente ira di Dio onnipotente. Apocalisse 19:16 E sulla sua veste e sulla coscia portava scritto un nome: IL RE DEI RE e IL SIGNORE DEI SIGNORI. Apocalisse 19:17 Poi vidi un angelo in piedi nel sole, che grido' a gran voce dicendo a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: «Venite, radunatevi per il gran convito di Dio, Apocalisse 19:18 per mangiare le carni di re, le carni di capitani, le carni di uomini prodi, le carni di cavalli e di cavalieri, le carni di tutti gli uomini, liberi e schiavi, piccoli e grandi». Apocalisse 19:19 E vidi la bestia e i re della terra coi loro eserciti radunati per far guerra contro colui che cavalcava il cavallo e contro il suo esercito. Apocalisse 19:20 Ma la bestia fu presa e con lei il falso profeta che aveva fatto prodigi davanti ad essa, con i quali aveva sedotto quelli che avevano ricevuto il marchio della bestia e quelli che avevano adorato la sua immagine, questi due furono gettati vivi nello stagno di fuoco che arde con zolfo. Apocalisse 19:21 E il resto fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che cavalcava il cavallo, e tutti gli uccelli si saziarono delle loro carni. Satana legato per mille anni; i fedeli regnano con Cristo Apocalisse 20:1 Poi vidi un angelo che scendeva dal cielo e che aveva la chiave dell'Abisso e una gran catena in mano. Apocalisse 20:2 Egli prese il dragone, il serpente antico, che e' il diavolo e Satana, e lo lego' per mille anni, Apocalisse 20:3 poi lo getto' nell'abisso che chiuse e sigillo' sopra di lui, perche' non seducesse piu' le nazioni finche' fossero compiuti i mille anni, dopo i quali dovra' essere sciolto per poco tempo. Apocalisse 20:4 Poi vidi dei troni, e a quelli che vi sedettero fu dato la potesta' di giudicare; e vidi le anime di coloro che erano stati decapitati per la testimonianza di Gesu' e per la parola di Dio, e che non avevano adorato la bestia ne' la sua immagine e non avevano preso il suo marchio sulla loro fronte e sulla loro mano. Costoro tornarono in vita e regnarono con Cristo per mille anni. Apocalisse 20:5 Ma il resto dei morti non torno' in vita finche' furono compiuti i mille anni. Questa e' la prima risurrezione. Apocalisse 20:6 Beato e santo e' colui che ha parte alla prima risurrezione. Su di loro non ha potesta' la seconda morte, ma essi saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui mille anni. Satana sciolto e vinto per sempre Apocalisse 20:7 E quando quei mille anni saranno compiuti, Satana sara' sciolto dalla sua prigione Apocalisse 20:8 e uscira' per sedurre le nazioni che sono ai quattro angoli della terra, Gog e Magog, per radunarle per la guerra; il loro numero sara' come la sabbia del mare. Apocalisse 20:9 Esse si muoveranno su tutta la superficie della terra e circonderanno il campo dei santi e la diletta citta'. Ma dal cielo scendera' fuoco, mandato da Dio, e le divorera'. Apocalisse 20:10 Allora il diavolo, che le ha sedotte sara' gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono la bestia e il falso profeta; e saranno tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli. Il giudizio finale Apocalisse 20:11 Poi vidi un gran trono bianco e colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggirono il cielo e la terra, e non fu piu' trovato posto per loro. Apocalisse 20:12 E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavano ritti davanti a Dio, e i libri furono aperti; e fu aperto un altro libro, che e' il libro della vita; e i morti furono giudicati in base alle cose scritte nei libri secondo le loro opere. Apocalisse 20:13 E il mare restitui i morti che erano in esso, la morte e l'Ades restituirono i morti che erano in loro, ed essi furono giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Apocalisse 20:14 Poi la morte e l'Ades furono gettati nello stagno di fuoco. Questa e' la morte seconda. Apocalisse 20:15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco. I nuovi cieli e la nuova terra Apocalisse 21:1 Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perche' il primo cielo e la prima terra erano passati, e il mare non c'era piu'. Apocalisse 21:2 E io, Giovanni, vidi la santa citta', la nuova Gerusalemme, che scendeva dal cielo da presso Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Apocalisse 21:3 E udii una gran voce dal cielo, che diceva: «Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini! Ed egli abitera' con loro; e essi saranno suo popolo e Dio stesso sara' con loro e sara' il loro Dio. Apocalisse 21:4 E Dio asciughera' ogni lacrima dai loro occhi, e non ci sara' piu' la morte ne' cordoglio ne' grido ne' fatica, perche' le cose di prima son passate». Apocalisse 21:5 Allora colui che sedeva sul trono disse: «Ecco, io faccio tutte le cose nuove». Poi mi disse: «Scrivi, perche' queste parole sono veraci e fedeli». Apocalisse 21:6 E mi disse ancora: «e' fatto! Io sono l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine; a chi ha sete io daro' in dono della fonte dell'acqua della vita. Apocalisse 21:7 Chi vince ereditera' tutte le cose, e io saro' per lui Dio ed egli sara' per me figlio. Apocalisse 21:8 Ma per i codardi, gl'increduli, gl'immondi, gli omicidi, i fornicatori, i maghi, gli idolatri e tutti i bugiardi, la loro parte sara' nello stagno che arde con fuoco e zolfo, che e' la morte seconda». La nuova Gerusalemme Apocalisse 21:9 Poi venne uno dei sette angeli che avevano le sette coppe piene delle ultime sette piaghe, e parlo' con me, dicendo: «Vieni, ti mostrero' la sposa, la moglie dell'Agnello». Apocalisse 21:10 E mi trasporto' in spirito su di un grande ed alto monte, e mi mostro' la grande citta', la santa Gerusalemme che scendeva dal cielo da presso Dio, Apocalisse 21:11 avendo la gloria di Dio. E il suo splendore era simile a quello di una pietra preziosissima, come una pietra di diaspro cristallino. Apocalisse 21:12 Essa aveva un grande ed alto muro con dodici porte, e alle porte dodici angeli, e su di esse dei nomi scritti che sono i nomi delle dodici tribu' dei figli d'Israele. Apocalisse 21:13 A oriente vi erano tre porte, a settentrione tre porte, a mezzogiorno tre porte e ad occidente tre porte. Apocalisse 21:14 Il muro della citta' aveva dodici fondamenti, e su quelli erano i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello. Apocalisse 21:15 E colui che parlava con me aveva una canna d'oro, per misurare la citta', le sue porte e il suo muro. Apocalisse 21:16 La citta' era a forma quadrangolare, e la sua lunghezza era uguale alla larghezza; egli misuro' la citta' con la canna, ed era di dodicimila stadi; la sua lunghezza, larghezza e altezza erano uguali. Apocalisse 21:17 Misuro' anche il muro ed era di centoquarantaquattro cubiti, a misura di uomo, cioe' d'angelo. Apocalisse 21:18 Il muro era fatto di diaspro; e la citta' era di oro puro, simile a cristallo trasparente. Apocalisse 21:19 Le fondamenta del muro della citta' erano adorne d'ogni pietra preziosa; il primo fondamento era di diaspro, il secondo di zaffiro, il terzo di calcedonio, il quarto di smeraldo, Apocalisse 21:20 il quinto di sardonico, il sesto di sardio, il settimo di crisolito l'ottavo di berillo, il nono di topazio, il decimo di crisopazio, l'undicesimo di giacinto, il dodicesimo di ametista. Apocalisse 21:21 E le dodici porte erano dodici perle; ciascuna delle porte era fatta di una sola perla; e la piazza della citta' era di oro puro, come di cristallo trasparente. Apocalisse 21:22 Non vidi in essa alcun tempio, perche' il Signore Dio onnipotente e l'Agnello sono il suo tempio. Apocalisse 21:23 E la citta' non ha bisogno del sole ne' della luna, che risplendano in lei, perche' la gloria di Dio la illumina e l'Agnello e' il suo luminare. Apocalisse 21:24 E le nazioni di quelli che sono salvati cammineranno alla sua luce, e i re della terra porteranno la loro gloria ed onore in lei. Apocalisse 21:25 Le sue porte non saranno mai chiuse durante il giorno, perche' li non vi sara' notte alcuna. Apocalisse 21:26 In lei si portera' la gloria e l'onore delle nazioni. Apocalisse 21:27 E nulla d'immondo e nessuno che commetta abominazione o falsita' vi entrera' mai, ma soltanto quelli che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello. Apocalisse 22:1 Poi mi mostro' il fiume puro dell'acqua della vita, limpido come cristallo, che scaturiva dal trono di Dio e dell'Agnello. Apocalisse 22:2 E in mezzo alla piazza della citta' e da una parte e dall'altra del fiume si trovava l'albero della vita, che fa dodici frutti e che porta il suo frutto ogni mese; e le foglie dell'albero sono per la guarigione delle nazioni. Apocalisse 22:3 E qui non ci sara' alcuna maledizione; in essa sara' il trono di Dio e dell'Agnello e i suoi servi lo serviranno; Apocalisse 22:4 essi vedranno la sua faccia e porteranno il suo nome sulla loro fronte. Apocalisse 22:5 E qui non ci sara' piu' notte alcuna e non avranno bisogno di luce di lampada ne' di luce di sole, perche' il Signore Dio li illuminera', ed essi regneranno nei secoli dei secoli. Ammonimenti e promesse finali Apocalisse 22:6 Poi mi disse: «Queste parole sono fedeli e veraci; e il Signore, Dio dei santi profeti, ha mandato il suo angelo, per mostrare ai suoi servi le cose che devono avvenire tra breve. Apocalisse 22:7 Ecco, io vengo presto; beato chi custodisce le parole della profezia di questo libro». Apocalisse 22:8 E io, Giovanni, sono colui che ho visto e udito queste cose. E dopo averle udite e viste, caddi per adorare davanti ai piedi dell'angelo che mi aveva mostrato queste cose. Apocalisse 22:9 Ma egli mi disse: «Guardati dal farlo! Io sono conservo tuo e dei tuoi fratelli, i profeti, e di coloro che custodiscono le parole di questo libro. Adora Dio!». Apocalisse 22:10 Poi mi disse: «Non sigillare le parole della profezia di questo libro, perche' il tempo e' vicino. Apocalisse 22:11 Chi e' ingiusto continui ad essere ingiusto, chi e' immondo continui ad essere immondo, chi e' giusto continui a praticare la giustizia, e chi e' santo continui a santificarsi. Apocalisse 22:12 Ecco, io vengo presto e il mio premio e' con me, per rendere ad ognuno secondo le opere, che egli ha fatto. Apocalisse 22:13 Io sono l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine, il primo e l'ultimo». Apocalisse 22:14 Beati coloro che adempiono i suoi comandamenti per avere diritto all'albero della vita, e per entrare per le porte nella citta'. Apocalisse 22:15 Fuori i cani, i maghi, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna. Apocalisse 22:16 «Io, Gesu', ho mandato il mio angelo per testimoniarvi queste cose nelle chiese. Io sono la Radice e la progenie di Davide, la lucente stella del mattino». Apocalisse 22:17 E lo Spirito e la sposa dicono: «Vieni!». E chi ode dica: «Vieni». E chi ha sete, venga; e chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita. Apocalisse 22:18 Io dichiaro ad ognuno che ode le parole della profezia di questo libro che, se qualcuno aggiunge a queste cose, Dio mandera' su di lui le piaghe descritte in questo libro. Apocalisse 22:19 E se alcuno toglie dalle parole del libro di questa profezia, Dio gli togliera' la sua parte dal libro della vita dalla santa citta' e dalle cose descritte in questo libro. Apocalisse 22:20 Colui che testimonia queste cose, dice: «Si, vengo presto. Amen». Si, vieni, Signore Gesu'. Apocalisse 22:21 La grazia del Signore Gesu' Cristo sia con tutti voi. Amen.