Bibbia_LUZZI: La creazione Genesi 1:1 Nel principio Iddio creo' i cieli e la terra. Genesi 1:2 E la terra era informe e vuota, e le tenebre coprivano la faccia dell'abisso, e lo spirito di Dio aleggiava sulla superficie delle acque. E Dio disse: Genesi 1:3 'Sia la luce!' E la luce fu. Genesi 1:4 E Dio vide che la luce era buona; e Dio separo' la luce dalle tenebre. Genesi 1:5 E Dio chiamo' la luce 'giorno', e le tenebre 'notte'. Cosi fu sera, poi fu mattina: e fu il primo giorno. Genesi 1:6 Poi Dio disse: 'Ci sia una distesa tra le acque, che separi le acque dalle acque'. Genesi 1:7 E Dio fece la distesa e separo' le acque ch'erano sotto la distesa, dalle acque ch'erano sopra la distesa. E cosi fu. Genesi 1:8 E Dio chiamo' la distesa 'cielo'. Cosi fu sera, poi fu mattina: e fu il secondo giorno. Genesi 1:9 Poi Dio disse: 'Le acque che son sotto il cielo siano raccolte in un unico luogo, e apparisca l'asciutto'. E cosi fu. Genesi 1:10 E Dio chiamo' l'asciutto 'terra', e chiamo' la raccolta delle acque 'mari'. E Dio vide che questo era buono. Genesi 1:11 Poi Dio disse: 'Produca la terra della verdura, dell'erbe che faccian seme e degli alberi fruttiferi che, secondo la loro specie, portino del frutto avente in se' la propria semenza, sulla terra'. E cosi fu. Genesi 1:12 E la terra produsse della verdura, dell'erbe che facevan seme secondo la loro specie, e degli alberi che portavano del frutto avente in se' la propria semenza, secondo la loro specie. E Dio vide che questo era buono. Genesi 1:13 Cosi fu sera, poi fu mattina: e fu il terzo giorno. Genesi 1:14 Poi Dio disse: 'Sianvi de' luminari nella distesa dei cieli per separare il giorno dalla notte; e siano dei segni e per le stagioni e per i giorni e per gli anni; Genesi 1:15 e servano da luminari nella distesa dei cieli per dar luce alla terra'. E cosi fu. Genesi 1:16 E Dio fece i due grandi luminari: il luminare maggiore, per presiedere al giorno, e il luminare minore per presiedere alla notte; e fece pure le stelle. Genesi 1:17 E Dio li mise nella distesa dei cieli per dar luce alla terra, Genesi 1:18 per presiedere al giorno e alla notte e separare la luce dalle tenebre. E Dio vide che questo era buono. Genesi 1:19 Cosi fu sera, poi fu mattina: e fu il quarto giorno. Genesi 1:20 Poi Dio disse: 'Producano le acque in abbondanza animali viventi, e volino degli uccelli sopra la terra per l'ampia distesa del cielo'. Genesi 1:21 E Dio creo' i grandi animali acquatici e tutti gli esseri viventi che si muovono, i quali le acque produssero in abbondanza secondo la loro specie, ed ogni volatile secondo la sua specie. E Dio vide che questo era buono. Genesi 1:22 E Dio li benedisse, dicendo: 'Crescete, moltiplicate, ed empite le acque dei mari, e moltiplichino gli uccelli sulla terra'. Genesi 1:23 Cosi fu sera, poi fu mattina: e fu il quinto giorno. Genesi 1:24 Poi Dio disse: 'Produca la terra animali viventi secondo la loro specie: bestiame, rettili e animali selvatici della terra, secondo la loro specie'. E cosi fu. Genesi 1:25 E Dio fece gli animali selvatici della terra, secondo le loro specie, il bestiame secondo le sue specie, e tutti i rettili della terra, secondo le loro specie. E Dio vide che questo era buono. Genesi 1:26 Poi Dio disse: 'Facciamo l'uomo a nostra immagine e a nostra somiglianza, ed abbia dominio sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sul bestiame e su tutta la terra e su tutti i rettili che strisciano sulla terra'. Genesi 1:27 E Dio creo' l'uomo a sua immagine; lo creo' a immagine di Dio; li creo' maschio e femmina. Genesi 1:28 E Dio li benedisse; e Dio disse loro: 'Crescete e moltiplicate e riempite la terra, e rendetevela soggetta, e dominate sui pesci del mare e sugli uccelli del cielo e sopra ogni animale che si muove sulla terra'. Genesi 1:29 E Dio disse: 'Ecco, io vi do ogni erba che fa seme sulla superficie di tutta la terra, ed ogni albero fruttifero che fa seme; questo vi servira' di nutrimento. Genesi 1:30 E ad ogni animale della terra e ad ogni uccello dei cieli e a tutto cio' che si muove sulla terra ed ha in se' un soffio di vita, io do ogni erba verde per nutrimento'. E cosi fu. Genesi 1:31 E Dio vide tutto quello che aveva fatto, ed ecco, era molto buono. Cosi fu sera, poi fu mattina: e fu il sesto giorno. Genesi 2:1 Cosi furono compiti i cieli e la terra e tutto l'esercito loro. Genesi 2:2 Il settimo giorno, Iddio compi l'opera che aveva fatta, e si riposo' il settimo giorno da tutta l'opera che aveva fatta. Genesi 2:3 E Dio benedisse il settimo giorno e lo santifico', perche' in esso si riposo' da tutta l'opera che aveva creata e fatta. Formazione dell'uomo e della donna Genesi 2:4 Queste sono le origini dei cieli e della terra quando furono creati, nel giorno che l'Eterno Iddio fece la terra e i cieli. Genesi 2:5 Non c'era ancora sulla terra alcun arbusto della campagna, e nessuna erba della campagna era ancora spuntata, perche' l'Eterno Iddio non avea fatto piovere sulla terra, e non c'era alcun uomo per coltivare il suolo: Genesi 2:6 ma un vapore saliva dalla terra e adacquava tutta la superficie del suolo. Genesi 2:7 E l'Eterno Iddio formo' l'uomo dalla polvere della terra, gli soffio' nelle narici un alito vitale, e l'uomo divenne un'anima vivente. Genesi 2:8 E l'Eterno Iddio pianto' un giardino in Eden, in oriente, e quivi pose l'uomo che aveva formato. Genesi 2:9 E l'Eterno Iddio fece spuntare dal suolo ogni sorta d'alberi piacevoli a vedersi e il cui frutto era buono da mangiare, e l'albero della vita in mezzo al giardino, e l'albero della conoscenza del bene e del male. Genesi 2:10 E un fiume usciva d'Eden per adacquare il giardino, e di la' si spartiva in quattro bracci. Genesi 2:11 Il nome del primo e' Pishon, ed e' quello che circonda tutto il paese di Havila dov'e' l'oro; Genesi 2:12 e l'oro di quel paese e' buono; quivi si trovan pure il bdellio e l'o'nice. Genesi 2:13 Il nome del secondo fiume e' Ghihon, ed e' quello che circonda tutto il paese di Cush. Genesi 2:14 Il nome del terzo fiume e' Hiddekel, ed e' quello che scorre a oriente dell'Assiria. E il quarto fiume e' l'Eufrate. Genesi 2:15 L'Eterno Iddio prese dunque l'uomo e lo pose nel giardino d'Eden perche' lo lavorasse e lo custodisse. Genesi 2:16 E l'Eterno Iddio diede all'uomo questo comandamento: 'Mangia pure liberamente del frutto d'ogni albero del giardino; Genesi 2:17 ma del frutto dell'albero della conoscenza del bene e del male non ne mangiare; perche', nel giorno che tu ne mangerai, per certo morrai'. Genesi 2:18 Poi l'Eterno Iddio disse: 'Non e' bene che l'uomo sia solo; io gli faro' un aiuto che gli sia convenevole'. Genesi 2:19 E l'Eterno Iddio avendo formato dalla terra tutti gli animali dei campi e tutti gli uccelli dei cieli, li meno' all'uomo per vedere come li chiamerebbe, e perche' ogni essere vivente portasse il nome che l'uomo gli darebbe. Genesi 2:20 E l'uomo dette de' nomi a tutto il bestiame, agli uccelli dei cieli e ad ogni animale dei campi; ma per l'uomo non si trovo' aiuto che gli fosse convenevole. Genesi 2:21 Allora l'Eterno Iddio fece cadere un profondo sonno sull'uomo, che s'addormento'; e prese una delle costole di lui, e richiuse la carne al posto d'essa. Genesi 2:22 E l'Eterno Iddio, con la costola che avea tolta all'uomo, formo' una donna e la meno' all'uomo. Genesi 2:23 E l'uomo disse: 'Questa, finalmente, e' ossa delle mie ossa e carne della mia carne. Ella sara' chiamata donna perche' e' stata tratta dall'uomo'. Genesi 2:24 Percio' l'uomo lascera' suo padre e sua madre e si unira' alla sua moglie, e saranno una stessa carne. Genesi 2:25 E l'uomo e la sua moglie erano ambedue ignudi e non ne aveano vergogna. Il peccato d'Adamo e la prima promessa Genesi 3:1 Or il serpente era il piu' astuto di tutti gli animali dei campi che l'Eterno Iddio aveva fatti; ed esso disse alla donna: 'Come! Iddio v'ha detto: Non mangiate del frutto di tutti gli alberi del giardino?' Genesi 3:2 E la donna rispose al serpente: 'Del frutto degli alberi del giardino ne possiamo mangiare; Genesi 3:3 ma del frutto dell'albero ch'e' in mezzo al giardino Iddio ha detto: Non ne mangiate e non lo toccate, che non abbiate a morire'. Genesi 3:4 E il serpente disse alla donna: 'No, non morrete affatto; Genesi 3:5 ma Iddio sa che nel giorno che ne mangerete, gli occhi vostri s'apriranno, e sarete come Dio, avendo la conoscenza del bene e del male'. Genesi 3:6 E la donna vide che il frutto dell'albero era buono a mangiarsi, ch'era bello a vedere, e che l'albero era desiderabile per diventare intelligente; prese del frutto, ne mangio', e ne dette anche al suo marito ch'era con lei, ed egli ne mangio'. Genesi 3:7 Allora si apersero gli occhi ad ambedue e s'accorsero ch'erano ignudi; e cucirono delle foglie di fico, e se ne fecero delle cinture. Genesi 3:8 E udirono la voce dell'Eterno Iddio, il quale camminava nel giardino sul far della sera; e l'uomo e sua moglie si nascosero dalla presenza dell'Eterno Iddio, fra gli alberi del giardino. Genesi 3:9 E l'Eterno Iddio chiamo' l'uomo e gli disse: 'Dove sei?' E quegli rispose: Genesi 3:10 'Ho udito la tua voce nel giardino, e ho avuto paura, perch'ero ignudo, e mi sono nascosto'. Genesi 3:11 E Dio disse: 'Chi t'ha mostrato ch'eri ignudo? Hai tu mangiato del frutto dell'albero del quale io t'avevo comandato di non mangiare?' Genesi 3:12 L'uomo rispose: 'La donna che tu m'hai messa accanto, e' lei che m'ha dato del frutto dell'albero, e io n'ho mangiato'. Genesi 3:13 E l'Eterno Iddio disse alla donna: 'Perche' hai fatto questo?' E la donna rispose: 'Il serpente mi ha sedotta, ed io ne ho mangiato'. Genesi 3:14 Allora l'Eterno Iddio disse al serpente: 'Perche' hai fatto questo, sii maledetto fra tutto il bestiame e fra tutti gli animali dei campi! Tu camminerai sul tuo ventre, e mangerai polvere tutti i giorni della tua vita. Genesi 3:15 E io porro' inimicizia fra te e la donna, e fra la tua progenie e la progenie di lei; questa progenie ti schiaccera' il capo, e tu le ferirai il calcagno'. Genesi 3:16 Alla donna disse: 'Io moltiplichero' grandemente le tue pene e i dolori della tua gravidanza; con dolore partorirai figliuoli; i tuoi desiderī si volgeranno verso il tuo marito, ed egli dominera' su te'. Genesi 3:17 E ad Adamo disse: 'Perche' hai dato ascolto alla voce della tua moglie e hai mangiato del frutto dell'albero circa il quale io t'avevo dato quest'ordine: Non ne mangiare, il suolo sara' maledetto per causa tua; ne mangerai il frutto con affanno, tutti i giorni della tua vita. Genesi 3:18 Esso ti produrra' spine e triboli, e tu mangerai l'erba dei campi; Genesi 3:19 mangerai il pane col sudore del tuo volto finche' tu ritorni nella terra donde fosti tratto; perche' sei polvere, e in polvere ritornerai'. Genesi 3:20 E l'uomo pose nome Eva alla sua moglie, perch'e' stata la madre di tutti i viventi. Genesi 3:21 E l'Eterno Iddio fece ad Adamo e alla sua moglie delle tuniche di pelle, e li vesti. Genesi 3:22 Poi l'Eterno Iddio disse: 'Ecco, l'uomo e' diventato come uno di noi, quanto a conoscenza del bene e del male. Guardiamo ch'egli non stenda la mano e prenda anche del frutto dell'albero della vita, e ne mangi, e viva in perpetuo'. Genesi 3:23 Percio' l'Eterno Iddio mando' via l'uomo dal giardino d'Eden, perche' lavorasse la terra donde era stato tratto. Genesi 3:24 Cosi egli scaccio' l'uomo; e pose ad oriente del giardino d'Eden i cherubini, che vibravano da ogni parte una spada fiammeggiante, per custodire la via dell'albero della vita. Caino e Abele. Discendenti di Caino Genesi 4:1 Or Adamo conobbe Eva sua moglie, la quale concepi e partori Caino, e disse: 'Ho acquistato un uomo, con l'aiuto dell'Eterno'. Genesi 4:2 Poi partori ancora Abele, fratello di lui. E Abele fu pastore di pecore; e Caino, lavoratore della terra. Genesi 4:3 E avvenne, di li a qualche tempo, che Caino fece un'offerta di frutti della terra all'Eterno; Genesi 4:4 e Abele offerse anch'egli dei primogeniti del suo gregge e del loro grasso. E l'Eterno guardo' con favore Abele e la sua offerta, Genesi 4:5 ma non guardo' con favore Caino e l'offerta sua. E Caino ne fu molto irritato, e il suo viso ne fu abbattuto. Genesi 4:6 E l'Eterno disse a Caino: 'Perche' sei tu irritato? e perche' hai il volto abbattuto? Genesi 4:7 Se fai bene non rialzerai tu il volto? ma, se fai male, il peccato sta spiandoti alla porta, e i suoi desideri son vo'lti a te; ma tu lo devi dominare!' Genesi 4:8 E Caino disse ad Abele suo fratello: 'Usciamo fuori ai campi!' E avvenne che, quando furono nei campi, Caino si levo' contro Abele suo fratello, e l'uccise. Genesi 4:9 E l'Eterno disse a Caino: 'Dov'e' Abele tuo fratello?' Ed egli rispose: 'Non lo so; sono io forse il guardiano di mio fratello?' Genesi 4:10 E l'Eterno disse: 'Che hai tu fatto? la voce del sangue di tuo fratello grida a me dalla terra. Genesi 4:11 E ora tu sarai maledetto, condannato ad errar lungi dalla terra che ha aperto la sua bocca per ricevere il sangue del tuo fratello dalla tua mano. Genesi 4:12 Quando coltiverai il suolo, esso non ti dara' piu' i suoi prodotti, e tu sarai vagabondo e fuggiasco sulla terra'. Genesi 4:13 E Caino disse all'Eterno: 'Il mio castigo e' troppo grande perch'io lo possa sopportare. Genesi 4:14 Ecco, tu mi scacci oggi dalla faccia di questo suolo, ed io saro' nascosto dal tuo cospetto, e saro' vagabondo e fuggiasco per la terra; e avverra' che chiunque mi trovera' mi uccidera''. Genesi 4:15 E l'Eterno gli disse: 'Percio', chiunque uccidera' Caino, sara' punito sette volte piu' di lui'. E l'Eterno mise un segno su Caino, affinche' nessuno, trovandolo, l'uccidesse. Genesi 4:16 E Caino si parti dal cospetto dell'Eterno e dimoro' nel paese di Nod, ad oriente di Eden. Genesi 4:17 E Caino conobbe la sua moglie, la quale concepi e partori Enoc. Poi, si mise a edificare una citta', a cui diede il nome di Enoc, dal nome del suo figliuolo. Genesi 4:18 E ad Enoc nacque Irad; Irad genero' Mehujael; Mehujael genero' Methushael, e Methushael genero' Lamec. Genesi 4:19 E Lamec prese due mogli: il nome dell'una era Ada, e il nome dell'altra, Zilla. Genesi 4:20 E Ada partori Iabal, che fu il padre di quelli che abitano sotto le tende presso i greggi. Genesi 4:21 E il nome del suo fratello era Jubal, che fu il padre di tutti quelli che suonano la cetra ed il flauto. Genesi 4:22 E Zilla partori anch'essa Tubal-cain, l'artefice d'ogni sorta di strumenti di rame e di ferro; e la sorella di Tubal-cain fu Naama. Genesi 4:23 E Lamec disse alle sue mogli: 'Ada e Zilla, ascoltate la mia voce; mogli di Lamec, porgete orecchio al mio dire! Si, io ho ucciso un uomo perche' m'ha ferito, e un giovine perche' m'ha contuso. Genesi 4:24 Se Caino sara' vendicato sette volte, Lamec lo sara' settantasette volte'. Genesi 4:25 E Adamo conobbe ancora la sua moglie, ed essa partori un figliuolo, a cui pose nome Seth, 'perche'' ella disse, 'Iddio m'ha dato un altro figliuolo al posto d'Abele, che Caino ha ucciso'. Genesi 4:26 E anche a Seth nacque un figliuolo, a cui pose nome Enosh. Allora si comincio' a invocare il nome dell'Eterno. Posterita' d'Adamo per la linea di Seth, fino a Noe' Genesi 5:1 Questo e' il libro della posterita' d'Adamo. Nel giorno che Dio creo' l'uomo, lo fece a somiglianza di Dio; Genesi 5:2 li creo' maschio e femmina, li benedisse e dette loro il nome di 'uomo', nel giorno che furon creati. Genesi 5:3 Adamo visse centotrent'anni, genero' un figliuolo, a sua somiglianza, conforme alla sua immagine, e gli pose nome Seth; Genesi 5:4 e il tempo che Adamo visse, dopo ch'ebbe generato Seth, fu ottocent'anni, e genero' figliuoli e figliuole; Genesi 5:5 e tutto il tempo che Adamo visse fu novecentotrent'anni; poi mori. Genesi 5:6 E Seth visse centocinque anni, e genero' Enosh. Genesi 5:7 E Seth, dopo ch'ebbe generato Enosh, visse ottocentosette anni, e genero' figliuoli e figliuole; Genesi 5:8 e tutto il tempo che Seth visse fu novecentododici anni; poi mori. Genesi 5:9 Ed Enosh visse novant'anni, e genero' Kenan. Genesi 5:10 Ed Enosh, dopo ch'ebbe generato Kenan, visse ottocentoquindici anni, e genero' figliuoli e figliuole; Genesi 5:11 e tutto il tempo che Enosh visse fu novecentocinque anni; poi mori. Genesi 5:12 E Kenan visse settant'anni, e genero' Mahalaleel. Genesi 5:13 E Kenan, dopo ch'ebbe generato Mahalaleel, visse ottocentoquarant'anni, e genero' figliuoli e figliuole; Genesi 5:14 e tutto il tempo che Kenan visse fu novecentodieci anni; poi mori. Genesi 5:15 E Mahalaleel visse sessantacinque anni, e genero' Jared. Genesi 5:16 E Mahalaleel, dopo ch'ebbe generato Jared, visse ottocentotrent'anni, e genero' figliuoli e figliuole; Genesi 5:17 e tutto il tempo che Mahalaleel visse fu ottocentonovantacinque anni; poi mori. Genesi 5:18 E Jared visse centosessantadue anni, e genero' Enoc. Genesi 5:19 E Jared, dopo ch'ebbe generato Enoc, visse ottocent'anni, e genero' figliuoli e figliuole; Genesi 5:20 e tutto il tempo che Jared visse fu novecentosessantadue anni; poi mori. Genesi 5:21 Ed Enoc visse sessantacinque anni, e genero' Methushelah. Genesi 5:22 Ed Enoc, dopo ch'ebbe generato Methushelah, cammino' con Dio trecent'anni, e genero' figliuoli e figliuole; Genesi 5:23 e tutto il tempo che Enoc visse fu trecentosessantacinque anni. Genesi 5:24 Ed Enoc cammino' con Dio; poi disparve, perche' Iddio lo prese. Genesi 5:25 E Methushelah visse centottantasette anni e genero' Lamec. Genesi 5:26 E Methushelah, dopo ch'ebbe generato Lamec, visse settecentottantadue anni, e genero' figliuoli e figliuole; Genesi 5:27 e tutto il tempo che Methushelah visse fu novecentosessantanove anni; poi mori. Genesi 5:28 E Lamec visse centottantadue anni, e genero' un figliuolo; Genesi 5:29 e gli pose nome Noe', dicendo: 'Questo ci consolera' della nostra opera e della fatica delle nostre mani cagionata dal suolo che l'Eterno ha maledetto'. Genesi 5:30 E Lamec, dopo ch'ebbe generato Noe', visse cinquecentonovantacinque anni, e genero' figliuoli e figliuole; Genesi 5:31 e tutto il tempo che Lamec visse fu settecentosettantasette anni; poi mori. Genesi 5:32 E Noe', all'eta' di cinquecent'anni, genero' Sem, Cam e Jafet. Corruzione del genere umano Genesi 6:1 Or quando gli uomini cominciarono a moltiplicarsi sulla faccia della terra e furon loro nate delle figliuole, Genesi 6:2 avvenne che i figliuoli di Dio videro che le figliuole degli uomini erano belle, e presero per mogli quelle che si scelsero fra tutte. Genesi 6:3 E l'Eterno disse: 'Lo spirito mio non contendera' per sempre con l'uomo; poiche', nel suo traviamento, egli non e' che carne; i suoi giorni saranno quindi centovent'anni'. Genesi 6:4 In quel tempo c'erano sulla terra i giganti, e ci furono anche di poi, quando i figliuoli di Dio si accostarono alle figliuole degli uomini, e queste fecero loro de' figliuoli. Essi sono gli uomini potenti che, fin dai tempi antichi, sono stati famosi. Genesi 6:5 E l'Eterno vide che la malvagita' degli uomini era grande sulla terra, e che tutti i disegni dei pensieri del loro cuore non erano altro che male in ogni tempo. Genesi 6:6 E l'Eterno si penti d'aver fatto l'uomo sulla terra, e se ne addoloro' in cuor suo. Genesi 6:7 E l'Eterno disse: 'Io sterminero' di sulla faccia della terra l'uomo che ho creato: dall'uomo al bestiame, ai rettili, agli uccelli dei cieli; perche' mi pento d'averli fatti'. Genesi 6:8 Ma Noe' trovo' grazia agli occhi dell'Eterno. Annunzio del diluvio e i preparativi di Noe' Genesi 6:9 Questa e' la posterita' di Noe'. Noe' fu uomo giusto, integro, ai suoi tempi; Noe' cammino' con Dio. Genesi 6:10 E Noe' genero' tre figliuoli: Sem, Cam e Jafet. Genesi 6:11 Or la terra era corrotta davanti a Dio; la terra era ripiena di violenza. Genesi 6:12 E Dio guardo' la terra; ed ecco, era corrotta, poiche' ogni carne aveva corrotto la sua via sulla terra. Genesi 6:13 E Dio disse a Noe': 'Nei miei decreti, la fine d'ogni carne e' giunta; poiche' la terra, per opera degli uomini, e' piena di violenza; ecco, io li distruggero', insieme con la terra. Genesi 6:14 Fatti un'arca di legno di gofer; falla a stanze, e spalmala di pece, di dentro e di fuori. Genesi 6:15 Ed ecco come la dovrai fare: la lunghezza dell'arca sara' di trecento cubiti; la larghezza, di cinquanta cubiti, e l'altezza, di trenta cubiti. Genesi 6:16 Farai all'arca una finestra, in alto, e le darai la dimensione d'un cubito; metterai la porta da un lato, e farai l'arca a tre piani: uno da basso, un secondo e un terzo piano. Genesi 6:17 Ed ecco, io sto per far venire il diluvio delle acque sulla terra, per distruggere di sotto i cieli ogni carne in cui e' alito di vita; tutto quello ch'e' sopra la terra, morra'. Genesi 6:18 Ma io stabiliro' il mio patto con te; e tu entrerai nell'arca: tu e i tuoi figliuoli, la tua moglie e le mogli de' tuoi figliuoli, con te. Genesi 6:19 E di tutto cio' che vive, d'ogni carne, fanne entrare nell'arca due d'ogni specie, per conservarli in vita con te; e siano maschio e femmina. Genesi 6:20 Degli uccelli secondo le loro specie, del bestiame secondo le sue specie, e di tutti i rettili della terra secondo le loro specie, due d'ogni specie verranno a te, perche' tu li conservi in vita. Genesi 6:21 E tu prenditi d'ogni cibo che si mangia, e fattene provvista, perche' serva di nutrimento a te e a loro'. Genesi 6:22 E Noe' fece cosi; fece tutto quello che Dio gli avea comandato. Il diluvio Genesi 7:1 E l'Eterno disse a Noe': 'Entra nell'arca tu con tutta la tua famiglia, poiche' t'ho veduto giusto nel mio cospetto, in questa generazione. Genesi 7:2 D'ogni specie di animali puri prendine sette paia, maschio e femmina; e degli animali impuri un paio, maschio e femmina; Genesi 7:3 e parimente degli uccelli dei cieli prendine sette paia, maschio e femmina, per conservarne in vita la razza sulla faccia di tutta la terra; Genesi 7:4 poiche' di qui a sette giorni faro' piovere sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti, e sterminero' di sulla faccia della terra tutti gli esseri viventi che ho fatto'. Genesi 7:5 E Noe' fece tutto quello che l'Eterno gli avea comandato. Genesi 7:6 Noe' era in eta' di seicent'anni, quando il diluvio delle acque inondo' la terra. Genesi 7:7 E Noe', coi suoi figliuoli, con la sua moglie e con le mogli de' suoi figliuoli, entro' nell'arca per scampare dalle acque del diluvio. Genesi 7:8 Degli animali puri e degli animali impuri, degli uccelli e di tutto quello che striscia sulla terra, Genesi 7:9 vennero delle coppie, maschio e femmina, a Noe' nell'arca, come Dio avea comandato a Noe'. Genesi 7:10 E, al termine dei sette giorni, avvenne che le acque del diluvio furono sulla terra. Genesi 7:11 L'anno seicentesimo della vita di Noe', il secondo mese, il diciassettesimo giorno del mese, in quel giorno, tutte le fonti del grande abisso scoppiarono e le cateratte del cielo s'aprirono. Genesi 7:12 E piovve sulla terra per quaranta giorni e quaranta notti. Genesi 7:13 In quello stesso giorno, Noe', Sem, Cam e Jafet, figliuoli di Noe', la moglie di Noe' e le tre mogli dei suoi figliuoli con loro, entrarono nell'arca: Genesi 7:14 essi, e tutti gli animali secondo le loro specie, e tutto il bestiame secondo le sue specie, e tutti i rettili che strisciano sulla terra, secondo le loro specie, e tutti gli uccelli secondo le loro specie, tutti gli uccelletti, tutto quel che porta ali. Genesi 7:15 D'ogni carne in cui e' alito di vita venne una coppia a Noe' nell'arca: Genesi 7:16 venivano maschio e femmina d'ogni carne, come Dio avea comandato a Noe'; poi l'Eterno lo chiuse dentro l'arca. Genesi 7:17 E il diluvio venne sopra la terra per quaranta giorni; e le acque crebbero e sollevarono l'arca, che fu levata in alto d'in su la terra. Genesi 7:18 E le acque ingrossarono e crebbero grandemente sopra la terra, e l'arca galleggiava sulla superficie delle acque. Genesi 7:19 E le acque ingrossarono oltremodo sopra la terra; e tutte le alte montagne che erano sotto tutti i cieli, furono coperte. Genesi 7:20 Le acque salirono quindici cubiti al disopra delle vette dei monti; e le montagne furon coperte. Genesi 7:21 E peri ogni carne che si moveva sulla terra: uccelli, bestiame, animali selvatici, rettili d'ogni sorta striscianti sulla terra, e tutti gli uomini. Genesi 7:22 Tutto quello ch'era sulla terra asciutta ed aveva alito di vita nelle sue narici, mori. Genesi 7:23 E tutti gli esseri che erano sulla faccia della terra furono sterminati: dall'uomo fino al bestiame, ai rettili e agli uccelli del cielo; furono sterminati di sulla terra; non scampo' che Noe' con quelli ch'erano con lui nell'arca. Genesi 7:24 E le acque rimasero alte sopra la terra per centocinquanta giorni. Fine del diluvio. Noe' esce dall'arca Genesi 8:1 Or Iddio si ricordo' di Noe', di tutti gli animali e di tutto il bestiame ch'era con lui nell'arca; e Dio fece passare un vento sulla terra, e le acque si calmarono; Genesi 8:2 le fonti dell'abisso e le cateratte del cielo furono chiuse; e cesso' la pioggia dal cielo; Genesi 8:3 le acque andarono del continuo ritirandosi di sulla terra, e alla fine di centocinquanta giorni cominciarono a scemare. Genesi 8:4 E nel settimo mese, il decimosettimo giorno del mese, l'arca si fermo' sulle montagne di Ararat. Genesi 8:5 E le acque andarono scemando fino al decimo mese. Nel decimo mese, il primo giorno del mese, apparvero le vette dei monti. Genesi 8:6 E in capo a quaranta giorni, Noe' apri la finestra che avea fatta nell'arca, Genesi 8:7 e mando' fuori il corvo, il quale usci, andando e tornando, finche' le acque furono asciugate sulla terra. Genesi 8:8 Poi mando' fuori la colomba, per vedere se le acque fossero diminuite sulla superficie della terra. Genesi 8:9 Ma la colomba non trovo' dove posar la pianta del suo piede, e torno' a lui nell'arca, perche' c'eran delle acque sulla superficie di tutta la terra; ed egli stese la mano, la prese, e la porto' con se' dentro l'arca. Genesi 8:10 E aspetto' altri sette giorni, poi mando' di nuovo la colomba fuori dell'arca. Genesi 8:11 E la colomba torno' a lui, verso sera; ed ecco, essa aveva nel becco una foglia fresca d'ulivo; onde Noe' capi che le acque erano scemate sopra la terra. Genesi 8:12 E aspetto' altri sette giorni, poi mando' fuori la colomba; ma essa non torno' piu' a lui. Genesi 8:13 L'anno seicentesimoprimo di Noe', il primo mese, il primo giorno del mese, le acque erano asciugate sulla terra; e Noe' scoperchio' l'arca, guardo', ed ecco che la superficie del suolo era asciutta. Genesi 8:14 E il secondo mese, il ventisettesimo giorno del mese, la terra era asciutta. Genesi 8:15 E Dio parlo' a Noe', dicendo: Genesi 8:16 'Esci dall'arca tu e la tua moglie, i tuoi figliuoli e le mogli dei tuoi figliuoli con te. Genesi 8:17 Fa' uscire con te tutti gli animali che sono teco, d'ogni carne: uccelli, bestiame, e tutti i rettili che strisciano sulla terra, perche' abbondino sulla terra, e figlino e moltiplichino sulla terra'. Genesi 8:18 E Noe' usci con i suoi figliuoli, con la sua moglie, e con le mogli dei suoi figliuoli. Genesi 8:19 Tutti gli animali, tutti i rettili, tutti gli uccelli, tutto quel che si muove sulla terra, secondo le loro famiglie, uscirono dall'arca. Genesi 8:20 E Noe' edifico' un altare all'Eterno; prese d'ogni specie d'animali puri e d'ogni specie d'uccelli puri, e offri olocausti sull'altare. Genesi 8:21 E l'Eterno senti un odor soave; e l'Eterno disse in cuor suo: 'Io non malediro' piu' la terra a cagione dell'uomo, poiche' i disegni del cuor dell'uomo sono malvagi fin dalla sua fanciullezza; e non colpiro' piu' ogni cosa vivente, come ho fatto. Genesi 8:22 Finche' la terra durera', sementa e raccolta, freddo e caldo, estate e inverno, giorno e notte, non cesseranno mai'. Il patto di Dio con l'uomo Genesi 9:1 E Dio benedisse Noe' e i suoi figliuoli, e disse loro: 'Crescete, moltiplicate, e riempite la terra. Genesi 9:2 E avranno timore e spavento di voi tutti gli animali della terra e tutti gli uccelli del cielo. Essi son dati in poter vostro con tutto cio' che striscia sulla terra e con tutti i pesci del mare. Genesi 9:3 Tutto cio' che si muove ed ha vita vi servira' di cibo; io vi do tutto questo, come l'erba verde; Genesi 9:4 ma non mangerete carne con la vita sua, cioe' col suo sangue. Genesi 9:5 E, certo, io chiedero' conto del vostro sangue, del sangue delle vostre vite; ne chiedero' conto ad ogni animale; e chiedero' conto della vita dell'uomo alla mano dell'uomo, alla mano d'ogni suo fratello. Genesi 9:6 Il sangue di chiunque spargera' il sangue dell'uomo sara' sparso dall'uomo, perche' Dio ha fatto l'uomo a immagine sua. Genesi 9:7 Voi dunque crescete e moltiplicate; spandetevi sulla terra, e moltiplicate in essa'. Genesi 9:8 Poi Dio parlo' a Noe' e ai suoi figliuoli con lui, dicendo: Genesi 9:9 'Quanto a me, ecco, stabilisco il mio patto con voi e con la vostra progenie dopo voi, Genesi 9:10 e con tutti gli esseri viventi che sono con voi: uccelli, bestiame, e tutti gli animali della terra con voi; da tutti quelli che sono usciti dall'arca, a tutti quanti gli animali della terra. Genesi 9:11 Io stabilisco il mio patto con voi, e nessuna carne sara' piu' sterminata dalle acque del diluvio, e non ci sara' piu' diluvio per distruggere la terra'. Genesi 9:12 E Dio disse: 'Ecco il segno del patto che io fo tra me e voi e tutti gli esseri viventi che sono con voi, per tutte le generazioni a venire. Genesi 9:13 Io pongo il mio arco nella nuvola, e servira' di segno del patto fra me e la terra. Genesi 9:14 E avverra' che quando avro' raccolto delle nuvole al disopra della terra, l'arco apparira' nelle nuvole, Genesi 9:15 e io mi ricordero' del mio patto fra me e voi e ogni essere vivente d'ogni carne, e le acque non diventeranno piu' un diluvio per distruggere ogni carne. Genesi 9:16 L'arco dunque sara' nelle nuvole, e io lo guardero' per ricordarmi del patto perpetuo fra Dio e ogni essere vivente, di qualunque carne che e' sulla terra'. Genesi 9:17 E Dio disse a Noe': 'Questo e' il segno del patto che io ho stabilito fra me e ogni carne che e' sulla terra'. Profezia di Noe', relativa ai suoi discendenti Genesi 9:18 E i figliuoli di Noe' che uscirono dall'arca furono Sem, Cam e Jafet; e Cam e' il padre di Canaan. Genesi 9:19 Questi sono i tre figliuoli di Noe'; e da loro fu popolata tutta la terra. Genesi 9:20 Or Noe', ch'era agricoltore, comincio' a piantar la vigna; Genesi 9:21 e bevve del vino e s'inebrio' e si scoperse in mezzo alla sua tenda. Genesi 9:22 E Cam, padre di Canaan, vide la nudita' del padre suo, e ando' a dirlo fuori, ai suoi fratelli. Genesi 9:23 Ma Sem e Jafet presero il suo mantello, se lo misero assieme sulle spalle, e, camminando all'indietro, coprirono la nudita' del loro padre; e siccome aveano la faccia vo'lta alla parte opposta, non videro la nudita' del loro padre. Genesi 9:24 E quando Noe' si sveglio' dalla sua ebbrezza, seppe quello che gli avea fatto il suo figliuolo minore, e disse: Genesi 9:25 'Maledetto sia Canaan! Sia servo dei servi de' suoi fratelli!' E disse ancora: Genesi 9:26 'Benedetto sia l'Eterno, l'Iddio di Sem, e sia Canaan suo servo! Genesi 9:27 Iddio estenda Jafet, ed abiti egli nelle tende di Sem, e sia Canaan suo servo!' Genesi 9:28 E Noe' visse, dopo il diluvio, trecentocinquant'anni. Genesi 9:29 E tutto il tempo che Noe' visse fu novecentocinquant'anni; poi mori. Posterita' di Jafet Genesi 10:1 Questa e' la posterita' dei figliuoli di Noe': Sem, Cam e Jafet; e a loro nacquero de' figliuoli, dopo il diluvio. Genesi 10:2 I figliuoli di Jafet furono Gomer, Magog, Madai, Javan, Tubal, Mescec e Tiras. Genesi 10:3 I figliuoli di Gomer: Ashkenaz, Rifat e Togarma. Genesi 10:4 I figliuoli di Javan: Elisha, Tarsis, Kittim e Dodanim. Genesi 10:5 Da essi vennero i popoli sparsi nelle isole delle nazioni, nei loro diversi paesi, ciascuno secondo la propria lingua, secondo le loro famiglie, nelle loro nazioni. Posterita' di Cam Genesi 10:6 I figliuoli di Cam furono Cush, Mitsraim, Put e Canaan. Genesi 10:7 I figliuoli di Cush: Seba, Havila, Sabta, Raama e Sabteca; e i figliuoli di Raama: Sceba e Dedan. Genesi 10:8 E Cush genero' Nimrod, che comincio' a esser potente sulla terra. Genesi 10:9 Egli fu un potente cacciatore nel cospetto dell'Eterno; percio' si dice: 'Come Nimrod, potente cacciatore nel cospetto dell'Eterno'. Genesi 10:10 E il principio del suo regno fu Babel, Erec, Accad e Calne nel paese di Scinear. Genesi 10:11 Da quel paese ando' in Assiria ed edifico' Ninive, Rehoboth-Ir e Calah; Genesi 10:12 e, fra Ninive e Calah, Resen, la gran citta'. Genesi 10:13 Mitsraim genero' i Ludim, gli Anamim, i Lehabim, i Naftuhim, Genesi 10:14 i Pathrusim, i Casluhim (donde uscirono i Filistei) e i Caftorim. Genesi 10:15 Canaan genero' Sidon, suo primogenito, e Heth, Genesi 10:16 e i Gebusei, gli Amorei, i Ghirgasei, Genesi 10:17 gli Hivvei, gli Archei, i Sinei, Genesi 10:18 gli Arvadei, i Tsemarei e gli Hamattei. Poi le famiglie dei Cananei si sparsero. Genesi 10:19 E i confini dei Cananei andarono da Sidon, in direzione di Gherar, fino a Gaza; e in direzione di Sodoma, Gomorra, Adma e Tseboim, fino a Lesha. Genesi 10:20 Questi sono i figliuoli di Cam, secondo le loro famiglie, secondo le loro lingue, nei loro paesi, nelle loro nazioni. Posterita' di Sem Genesi 10:21 Anche a Sem, padre di tutti i figliuoli di Eber e fratello maggiore di Jafet, nacquero de' figliuoli. Genesi 10:22 I figliuoli di Sem furono Elam, Assur, Arpacshad, Lud e Aram. Genesi 10:23 I figliuoli di Aram: Uz, Hul, Gheter e Mash. Genesi 10:24 E Arpacshad genero' Scelah, e Scelah genero' Eber. Genesi 10:25 E ad Eber nacquero due figliuoli; il nome dell'uno fu Peleg, perche' ai suoi giorni la terra fu spartita; e il nome del suo fratello fu Jokthan. Genesi 10:26 E Jokthan genero' Almodad, Scelef, Hatsarmaveth, Genesi 10:27 Jerah, Hadoram, Uzal, Genesi 10:28 Diklah, Obal, Abimael, Sceba, Genesi 10:29 Ofir, Havila e Jobab. Tutti questi furono figliuoli di Jokthan. Genesi 10:30 E la loro dimora fu la montagna orientale, da Mesha, fin verso Sefar. Genesi 10:31 Questi sono i figliuoli di Sem, secondo le loro famiglie, secondo le loro lingue, nei loro paesi, secondo le loro nazioni. Genesi 10:32 Queste sono le famiglie dei figliuoli di Noe', secondo le loro generazioni, nelle loro nazioni; e da essi uscirono le nazioni che si sparsero per la terra dopo il diluvio. La torre di Babele Genesi 11:1 Or tutta la terra parlava la stessa lingua e usava le stesse parole. Genesi 11:2 E avvenne che, essendo partiti verso l'Oriente, gli uomini trovarono una pianura nel paese di Scinear, e quivi si stanziarono. Genesi 11:3 E dissero l'uno all'altro: 'Orsu', facciamo dei mattoni e cociamoli col fuoco!' E si valsero di mattoni invece di pietre, e di bitume invece di calcina. Genesi 11:4 E dissero: 'Orsu', edifichiamoci una citta' e una torre di cui la cima giunga fino al cielo, e acquistiamoci fama, onde non siamo dispersi sulla faccia di tutta la terra'. Genesi 11:5 E l'Eterno discese per vedere la citta' e la torre che i figliuoli degli uomini edificavano. Genesi 11:6 E l'Eterno disse: 'Ecco, essi sono un solo popolo e hanno tutti il medesimo linguaggio; e questo e' il principio del loro lavoro; ora nulla li impedira' di condurre a termine cio' che disegnano di fare. Genesi 11:7 Orsu', scendiamo e confondiamo quivi il loro linguaggio, sicche' l'uno non capisca il parlare dell'altro!' Genesi 11:8 Cosi l'Eterno li disperse di la' sulla faccia di tutta la terra, ed essi cessarono di edificare la citta'. Genesi 11:9 Percio' a questa fu dato il nome di Babel perche' l'Eterno confuse quivi il linguaggio di tutta la terra, e di la' l'Eterno li disperse sulla faccia di tutta la terra. La genealogia d'Abramo Genesi 11:10 Questa e' la posterita' di Sem. Sem, all'eta' di cent'anni, genero' Arpacshad, due anni dopo il diluvio. Genesi 11:11 E Sem, dopo ch'ebbe generato Arpacshad, visse cinquecent'anni e genero' figliuoli e figliuole. Genesi 11:12 Arpacshad visse trentacinque anni e genero' Scelah; e Arpacshad, dopo aver generato Scelah, Genesi 11:13 visse quattrocento anni e genero' figliuoli e figliuole. Genesi 11:14 Scelah visse trent'anni e genero' Eber; Genesi 11:15 e Scelah, dopo aver generato Eber, visse quattrocentotre anni e genero' figliuoli e figliuole. Genesi 11:16 Eber visse trentaquattro anni e genero' Peleg; Genesi 11:17 ed Eber, dopo aver generato Peleg, visse quattrocentotrent'anni e genero' figliuoli e figliuole. Genesi 11:18 Peleg visse trent'anni e genero' Reu; Genesi 11:19 e Peleg, dopo aver generato Reu, visse duecentonove anni e genero' figliuoli e figliuole. Genesi 11:20 Reu visse trentadue anni e genero' Serug; Genesi 11:21 e Reu, dopo aver generato Serug, visse duecentosette anni e genero' figliuoli e figliuole. Genesi 11:22 Serug visse trent'anni e genero' Nahor; Genesi 11:23 e Serug, dopo aver generato Nahor, visse duecento anni e genero' figliuoli e figliuole. Genesi 11:24 Nahor visse ventinove anni e genero' Terah; Genesi 11:25 e Nahor, dopo aver generato Terah, visse centodiciannove anni e genero' figliuoli e figliuole. Genesi 11:26 Terah visse settant'anni e genero' Abramo, Nahor e Haran. Genesi 11:27 E questa e' la posterita' di Terah. Terah genero' Abramo, Nahor e Haran; e Haran genero' Lot. Genesi 11:28 Haran mori in presenza di Terah suo padre, nel suo paese nativo, in Ur de' Caldei. Genesi 11:29 E Abramo e Nahor si presero delle mogli: il nome della moglie d'Abramo era Sarai; e il nome della moglie di Nahor, Milca, ch'era figliuola di Haran, padre di Milca e padre di Isca. Genesi 11:30 E Sarai era sterile; non aveva figliuoli. Genesi 11:31 E Terah prese Abramo, suo figliuolo, e Lot, figliuolo di Haran, cioe' figliuolo del suo figliuolo e Sarai sua nuora, moglie d'Abramo suo figliuolo, e uscirono insieme da Ur de' Caldei per andare nel paese di Canaan; e, giunti a Charan, dimorarono quivi. Genesi 11:32 E il tempo che Terah visse fu duecentocinque anni; poi Terah mori in Charan. Vocazione d'Abramo. Abramo in Canaan Genesi 12:1 Or l'Eterno disse ad Abramo: 'Vattene dal tuo paese e dal tuo parentado e dalla casa di tuo padre, nel paese che io ti mostrero'; Genesi 12:2 e io faro' di te una grande nazione e ti benediro' e rendero' grande il tuo nome e tu sarai fonte di benedizione: Genesi 12:3 e benediro' quelli che ti benediranno e malediro' chi ti maledira' e in te saranno benedette tutte le famiglie della terra'. Genesi 12:4 E Abramo se ne ando', come l'Eterno gli avea detto, e Lot ando' con lui. Abramo aveva settantacinque anni quando parti da Charan. Genesi 12:5 E Abramo prese Sarai sua moglie e Lot, figliuolo del suo fratello, e tutti i beni che possedevano e le persone che aveano acquistate in Charan, e partirono per andarsene nel paese di Canaan; e giunsero nel paese di Canaan. Genesi 12:6 E Abramo traverso' il paese fino al luogo di Sichem, fino alla quercia di Moreh. Or in quel tempo i Cananei erano nel paese. Genesi 12:7 E l'Eterno apparve ad Abramo e disse: 'Io daro' questo paese alla tua progenie'. Ed egli edifico' quivi un altare all'Eterno che gli era apparso. Genesi 12:8 E di la' si trasporto' verso la montagna a oriente di Bethel, e pianto' le sue tende, avendo Bethel a occidente e Ai ad oriente; e quivi edifico' un altare all'Eterno e invoco' il nome dell'Eterno. Genesi 12:9 Poi Abramo si parti, proseguendo da un accampamento all'altro, verso mezzogiorno. Abramo in Egitto Genesi 12:10 Or venne nel paese una carestia; e Abramo scese in Egitto per soggiornarvi, perche' la fame era grave nel paese. Genesi 12:11 E come stava per entrare in Egitto, disse a Sarai sua moglie: 'Ecco, io so che tu sei una donna di bell'aspetto; Genesi 12:12 e avverra' che quando gli Egiziani t'avranno veduta, diranno: Ella e' sua moglie; e uccideranno me, ma a te lasceranno la vita. Genesi 12:13 Deh, di' che sei mia sorella, perche' io sia trattato bene a motivo di te, e la vita mia sia conservata per amor tuo'. Genesi 12:14 E avvenne che quando Abramo fu giunto in Egitto, gli Egiziani osservarono che la donna era molto bella. Genesi 12:15 E i principi di Faraone la videro e la lodarono dinanzi a Faraone; e la donna fu menata in casa di Faraone. Genesi 12:16 Ed egli fece del bene ad Abramo per amor di lei; ed Abramo ebbe pecore e buoi e asini e servi e serve e asine e cammelli. Genesi 12:17 Ma l'Eterno colpi Faraone e la sua casa con grandi piaghe, a motivo di Sarai, moglie di Abramo. Genesi 12:18 Allora Faraone chiamo' Abramo e disse: 'Che m'hai tu fatto? perche' non m'hai detto ch'era tua moglie? perche' hai detto: Genesi 12:19 e' mia sorella? ond'io me la son presa per moglie. Or dunque eccoti la tua moglie; prenditela e vattene!' Genesi 12:20 E Faraone diede alla sua gente ordini relativi ad Abramo, ed essi fecero partire lui, sua moglie, e tutto quello ch'ei possedeva. Abramo torna in Canaan. Abramo e Lot si separano. Promesse dell'Eterno Genesi 13:1 Abramo dunque risali dall'Egitto con sua moglie, con tutto quel che possedeva e con Lot, andando verso il mezzogiorno di Canaan. Genesi 13:2 Abramo era molto ricco di bestiame, d'argento e d'oro. Genesi 13:3 E continuo' il suo viaggio dal mezzogiorno fino a Bethel, al luogo ove da principio era stata la sua tenda, fra Bethel ed Ai, Genesi 13:4 al luogo dov'era l'altare ch'egli avea fatto da prima; e quivi Abramo invoco' il nome dell'Eterno. Genesi 13:5 Or Lot, che viaggiava con Abramo, aveva anch'egli pecore, buoi e tende. Genesi 13:6 E il paese non era sufficiente perch'essi potessero abitarvi assieme; poiche' le loro facolta' erano grandi ed essi non potevano stare assieme. Genesi 13:7 E nacque una contesa fra i pastori del bestiame d'Abramo e i pastori del bestiame di Lot. I Cananei e i Ferezei abitavano a quel tempo nel paese. Genesi 13:8 E Abramo disse a Lot: 'Deh, non ci sia contesa fra me e te, ne' fra i miei pastori e i tuoi pastori, poiche' siam fratelli! Genesi 13:9 Tutto il paese non sta esso davanti a te? Deh, sepa'rati da me! Se tu vai a sinistra, io andro' a destra; e se tu vai a destra, io andro' a sinistra'. Genesi 13:10 E Lot alzo' gli occhi e vide l'intera pianura del Giordano. Prima che l'Eterno avesse distrutto Sodoma e Gomorra, essa era tutta quanta irrigata fino a Tsoar, come il giardino dell'Eterno, come il paese d'Egitto. Genesi 13:11 E Lot si scelse tutta la pianura del Giordano, e parti andando verso oriente. Cosi si separarono l'uno dall'altro. Genesi 13:12 Abramo dimoro' nel paese di Canaan, e Lot abito' nelle citta' della pianura e ando' piantando le sue tende fino a Sodoma. Genesi 13:13 Ora la gente di Sodoma era scellerata e oltre modo peccatrice contro l'Eterno. Genesi 13:14 E l'Eterno disse ad Abramo, dopo che Lot si fu separato da lui: 'Alza ora gli occhi tuoi e mira, dal luogo dove sei, a settentrione, a mezzogiorno, a oriente, a occidente. Genesi 13:15 Tutto il paese che vedi, lo daro' a te e alla tua progenie, in perpetuo. Genesi 13:16 E faro' si che la tua progenie sara' come la polvere della terra; in guisa che, se alcuno puo' contare la polvere della terra, anche la tua progenie si potra' contare. Genesi 13:17 Le'vati, percorri il paese quant'e' lungo e quant'e' largo, poiche' io te lo daro''. Genesi 13:18 Allora Abramo levo' le sue tende, e venne ad abitare alle querce di Mamre, che sono a Hebron; e quivi edifico' un altare all'Eterno. Abramo vince parecchi re e libera Lot. Melchisedec Genesi 14:1 Or avvenne, al tempo di Amrafel re di Scinear, d'Arioc re di Ellasar, di Kedorlaomer re di Elam, e di Tideal re dei Goim, Genesi 14:2 ch'essi mossero guerra a Bera re di Sodoma, a Birsha re di Gomorra, a Scinear re di Adma, a Scemeber re di Tseboim e al re di Bela, che e' Tsoar. Genesi 14:3 Tutti questi ultimi si radunarono nella valle di Siddim, ch'e' il Mar salato. Genesi 14:4 Per dodici anni erano stati soggetti a Kedorlaomer, e al tredicesimo anno si erano ribellati. Genesi 14:5 E nell'anno quattordicesimo, Kedorlaomer e i re ch'erano con lui vennero e sbaragliarono i Refei ad Ashteroth-Karnaim, gli Zuzei a Ham, gli Emei nella pianura di Kiriathaim Genesi 14:6 e gli Horei nella loro montagna di Seir fino a El-Paran, che e' presso al deserto. Genesi 14:7 Poi tornarono indietro e vennero a En-Mishpat, che e' Kades, e sbaragliarono gli Amalekiti su tutto il loro territorio, e cosi pure gli Amorei, che abitavano ad Hatsatson-Tamar. Genesi 14:8 Allora il re di Sodoma, il re di Gomorra, il re di Adma, il re di Tseboim e il re di Bela, che e' Tsoar, uscirono e si schierarono in battaglia contro quelli, nella valle di Siddim: Genesi 14:9 contro Kedorlaomer re di Elam, Tideal re dei Goim, Amrafel re di Scinear e Arioc re di Ellasar: quattro re contro cinque. Genesi 14:10 Or la valle di Siddim era piena di pozzi di bitume; e i re di Sodoma e di Gomorra si dettero alla fuga e vi caddero dentro; quelli che scamparono fuggirono al monte. Genesi 14:11 E i vincitori presero tutte le ricchezze di Sodoma e di Gomorra, e tutti i loro viveri, e se ne andarono. Genesi 14:12 Presero anche Lot, figliuolo del fratello di Abramo, con la sua roba; e se ne andarono. Lot abitava in Sodoma. Genesi 14:13 E uno degli scampati venne a dirlo ad Abramo, l'Ebreo, che abitava alle querce di Mamre l'Amoreo, fratello di Eshcol e fratello di Aner, i quali aveano fatto alleanza con Abramo. Genesi 14:14 E Abramo, com'ebbe udito che il suo fratello era stato fatto prigioniero, armo' trecentodiciotto de' suoi piu' fidati servitori, nati in casa sua, ed insegui i re fino a Dan. Genesi 14:15 E, divisa la sua schiera per assalirli di notte, egli coi suoi servi li sconfisse e l'insegui fino a Hobah, che e' a sinistra di Damasco. Genesi 14:16 E ricupero' tutta la roba, e rimeno' pure Lot suo fratello, la sua roba, e anche le donne e il popolo. Genesi 14:17 E com'egli se ne tornava dalla sconfitta di Kedorlaomer e dei re ch'eran con lui, il re di Sodoma gli ando' incontro nella valle di Shaveh, che e' la Valle del re. Genesi 14:18 E Melchisedec, re di Salem, fece portar del pane e del vino. Egli era sacerdote dell'Iddio altissimo. Genesi 14:19 Ed egli benedisse Abramo, dicendo: 'Benedetto sia Abramo dall'Iddio altissimo, padrone de' cieli e della terra! Genesi 14:20 E benedetto sia l'Iddio altissimo, che t'ha dato in mano i tuoi nemici!' E Abramo gli diede la decima d'ogni cosa. Genesi 14:21 E il re di Sodoma disse ad Abramo: 'Dammi le persone, e prendi per te la roba'. Genesi 14:22 Ma Abramo rispose al re di Sodoma: 'Ho alzato la mia mano all'Eterno, l'Iddio altissimo, padrone dei cieli e della terra, Genesi 14:23 giurando che non prenderei neppure un filo, ne' un laccio di sandalo, di tutto cio' che t'appartiene; perche' tu non abbia a dire: Io ho arricchito Abramo. Genesi 14:24 Nulla per me! tranne quello che hanno mangiato i giovani, e la parte che spetta agli uomini che son venuti meco: Aner, Eshcol e Mamre; essi prendano la loro parte'. Patto dell'Eterno con Abramo Genesi 15:1 Dopo queste cose, la parola dell'Eterno fu rivolta in visione ad Abramo, dicendo: 'Non temere, o Abramo, io sono il tuo scudo, e la tua ricompensa sara' grandissima'. Genesi 15:2 E Abramo disse: 'Signore, Eterno, che mi darai tu? poiche' io me ne vo senza figliuoli, e chi possedera' la mia casa e' Eliezer di Damasco'. Genesi 15:3 E Abramo soggiunse: 'Tu non m'hai dato progenie; ed ecco, uno schiavo nato in casa mia sara' mio erede'. Genesi 15:4 Allora la parola dell'Eterno gli fu rivolta dicendo: 'Questi non sara' tuo erede; ma colui che uscira' dalle tue viscere sara' erede tuo'. Genesi 15:5 E lo meno' fuori, e gli disse: 'Mira il cielo, e conta le stelle, se le puoi contare'. E gli disse: 'Cosi sara' la tua progenie'. Genesi 15:6 Ed egli credette all'Eterno, che gli conto' questo come giustizia. Sacrifizio e visione d'Abramo Genesi 15:7 E l'Eterno gli disse: 'Io sono l'Eterno che t'ho fatto uscire da Ur de' Caldei per darti questo paese, perche' tu lo possegga'. Genesi 15:8 E Abramo chiese: 'Signore, Eterno, da che posso io conoscere che lo possedero'?' Genesi 15:9 E l'Eterno gli rispose: 'Pigliami una giovenca di tre anni, una capra di tre anni, un montone di tre anni, una tortora e un piccione'. Genesi 15:10 Ed egli prese tutti questi animali, li divise per mezzo, e pose ciascuna meta' dirimpetto all'altra; ma non divise gli uccelli. Genesi 15:11 Or degli uccelli rapaci calarono sulle bestie morte, ma Abramo li scaccio'. Genesi 15:12 E, sul tramontare del sole, un profondo sonno cadde sopra Abramo; ed ecco, uno spavento, una oscurita' profonda, cadde su lui. Genesi 15:13 E l'Eterno disse ad Abramo: 'Sappi per certo che i tuoi discendenti dimoreranno come stranieri in un paese che non sara' loro, e vi saranno schiavi, e saranno oppressi per quattrocento anni; Genesi 15:14 ma io giudichero' la gente di cui saranno stati servi; e, dopo questo, se ne partiranno con grandi ricchezze. Genesi 15:15 E tu te n'andrai in pace ai tuoi padri, e sarai sepolto dopo una prospera vecchiezza. Genesi 15:16 E alla quarta generazione essi torneranno qua; perche' l'iniquita' degli Amorei non e' giunta finora al colmo'. Genesi 15:17 Or come il sole si fu coricato e venne la notte scura, ecco una fornace fumante ed una fiamma di fuoco passare in mezzo agli animali divisi. Genesi 15:18 In quel giorno l'Eterno fece patto con Abramo, dicendo: 'Io do alla tua progenie questo paese, dal fiume d'Egitto al gran fiume, il fiume Eufrate; Genesi 15:19 i Kenei, i Kenizei, i Kadmonei, Genesi 15:20 gli Hittei, i Ferezei, i Refei, Genesi 15:21 gli Amorei, i Cananei, i Ghirgasei e i Gebusei'. Agar. Nascita d'Ismaele Genesi 16:1 Or Sarai, moglie d'Abramo, non gli aveva dato figliuoli. Essa aveva una serva egiziana per nome Agar. Genesi 16:2 E Sarai disse ad Abramo: 'Ecco, l'Eterno m'ha fatta sterile; deh, va' dalla mia serva; forse avro' progenie da lei'. E Abramo dette ascolto alla voce di Sarai. Genesi 16:3 Sarai dunque, moglie d'Abramo, dopo che Abramo ebbe dimorato dieci anni nel paese di Canaan, prese la sua serva Agar, l'Egiziana, e la diede per moglie ad Abramo, suo marito. Genesi 16:4 Ed egli ando' da Agar, che rimase incinta; e quando s'accorse ch'era incinta, guardo' la sua padrona con disprezzo. Genesi 16:5 E Sarai disse ad Abramo: 'L'ingiuria fatta a me, ricade su te. Io t'ho dato la mia serva in seno; e da che ella s'e' accorta ch'era incinta, mi guarda con disprezzo. L'Eterno sia giudice fra me e te'. Genesi 16:6 E Abramo rispose a Sarai: 'Ecco, la tua serva e' in tuo potere; fa' con lei come ti piacera''. Sarai la tratto' duramente, ed ella se ne fuggi da lei. Genesi 16:7 E l'angelo dell'Eterno la trovo' presso una sorgente d'acqua, nel deserto, presso la sorgente ch'e' sulla via di Shur, Genesi 16:8 e le disse: 'Agar, serva di Sarai, donde vieni? e dove vai?' Ed ella rispose: 'Me ne fuggo dal cospetto di Sarai mia padrona'. Genesi 16:9 E l'angelo dell'Eterno le disse: 'Torna alla tua padrona, e umiliati sotto la sua mano'. Genesi 16:10 L'angelo dell'Eterno soggiunse: 'Io moltiplichero' grandemente la tua progenie, e non la si potra' contare, tanto sara' numerosa'. Genesi 16:11 E l'angelo dell'Eterno le disse ancora: 'Ecco, tu sei incinta e partorirai un figliuolo, al quale porrai nome Ismaele, perche' l'Eterno t'ha ascoltata nella tua afflizione; Genesi 16:12 esso sara' tra gli uomini come un asino selvatico; la sua mano sara' contro tutti, e la mano di tutti contro di lui; e abitera' in faccia a tutti i suoi fratelli'. Genesi 16:13 Allora Agar chiamo' il nome dell'Eterno che le avea parlato, Atta-El-Roļ, perche' disse: 'Ho io, proprio qui, veduto andarsene colui che m'ha vista?' Genesi 16:14 Percio' quel pozzo fu chiamato 'il pozzo di Lachai-Roļ'. Ecco, esso e' fra Kades e Bered. Genesi 16:15 E Agar partori un figliuolo ad Abramo; e Abramo, al figliuolo che Agar gli avea partorito, pose nome Ismaele. Genesi 16:16 Abramo aveva ottantasei anni quando Agar gli partori Ismaele. Iddio rinnova il suo patto con Abramo Genesi 17:1 Quando Abramo fu d'eta' di novantanove anni, l'Eterno gli apparve e gli disse: 'Io sono l'Iddio onnipotente; cammina alla mia presenza e sii integro; Genesi 17:2 e io fermero' il mio patto fra me e te, e ti moltiplichero' grandissimamente'. Genesi 17:3 Allora Abramo si prostro' con la faccia in terra, e Dio gli parlo', dicendo: Genesi 17:4 'Quanto a me, ecco il patto che fo con te; tu diverrai padre di una moltitudine di nazioni; Genesi 17:5 e non sarai piu' chiamato Abramo, ma il tuo nome sara' Abrahamo, poiche' io ti costituisco padre di una moltitudine di nazioni. Genesi 17:6 E ti faro' moltiplicare grandissimamente, e ti faro' divenir nazioni, e da te usciranno dei re. Genesi 17:7 E fermero' il mio patto fra me e te e i tuoi discendenti dopo di te, di generazione in generazione; sara' un patto perpetuo, per il quale io saro' l'Iddio tuo e della tua progenie dopo di te. Genesi 17:8 E a te e alla tua progenie dopo di te daro' il paese dove abiti come straniero: tutto il paese di Canaan, in possesso perpetuo; e saro' loro Dio'. La circoncisione Genesi 17:9 Poi Dio disse ad Abrahamo: 'Quanto a te, tu osserverai il mio patto: tu e la tua progenie dopo di te, di generazione in generazione. Genesi 17:10 Questo e' il mio patto che voi osserverete, patto fra me e voi e la tua progenie dopo di te: ogni maschio fra voi sia circonciso. Genesi 17:11 E sarete circoncisi; e questo sara' un segno del patto fra me e voi. Genesi 17:12 All'eta' d'otto giorni, ogni maschio sara' circonciso fra voi, di generazione in generazione: tanto quello nato in casa, quanto quello comprato con danaro da qualsivoglia straniero e che non sia della tua progenie. Genesi 17:13 Quello nato in casa tua e quello comprato con danaro dovra' essere circonciso; e il mio patto nella vostra carne sara' un patto perpetuo. Genesi 17:14 E il maschio incirconciso, che non sara' stato circonciso nella sua carne, sara' reciso di fra il suo popolo: egli avra' violato il mio patto'. Isacco promesso ad Abrahamo e Sara Genesi 17:15 E Dio disse ad Abrahamo: 'Quanto a Sarai tua moglie, non la chiamar piu' Sarai; il suo nome sara', invece Sara. Genesi 17:16 E io la benediro', ed anche ti daro' di lei un figliuolo; io la benediro', ed essa diverra' nazioni; re di popoli usciranno da lei'. Genesi 17:17 Allora Abrahamo si prostro' con la faccia in terra e rise; e disse in cuor suo: 'Nascera' egli un figliuolo a un uomo di cent'anni? e Sara, che ha novant'anni, partorira' ella?' Genesi 17:18 E Abrahamo disse a Dio: 'Di grazia, viva Ismaele nel tuo cospetto!' Genesi 17:19 E Dio rispose: 'No, ma Sara tua moglie ti partorira' un figliuolo, e tu gli porrai nome Isacco; e io fermero' il mio patto con lui, un patto perpetuo per la sua progenie dopo di lui. Genesi 17:20 Quanto a Ismaele, io t'ho esaudito. Ecco, io l'ho benedetto, e faro' che moltiplichi e s'accresca grandissimamente. Egli generera' dodici principi, e io faro' di lui una grande nazione. Genesi 17:21 Ma fermero' il mio patto con Isacco che Sara ti partorira' in questo tempo, l'anno venturo'. Genesi 17:22 E quand'ebbe finito di parlare con lui, Iddio lascio' Abrahamo, levandosi in alto. Genesi 17:23 E Abrahamo prese Ismaele suo figliuolo e tutti quelli che gli erano nati in casa e tutti quelli che avea comprato col suo danaro, tutti i maschi fra la gente della casa d'Abrahamo, e li circoncise, in quello stesso giorno, come Dio gli avea detto di fare. Genesi 17:24 Or Abrahamo aveva novantanove anni quando fu circonciso. Genesi 17:25 E Ismaele suo figliuolo aveva tredici anni quando fu circonciso. Genesi 17:26 In quel medesimo giorno fu circonciso Abrahamo, e Ismaele suo figliuolo. Genesi 17:27 E tutti gli uomini della sua casa, tanto quelli nati in casa quanto quelli comprati con danaro dagli stranieri, furono circoncisi con lui. Abrahamo visitato dagli angeli Genesi 18:1 L'Eterno apparve ad Abrahamo alle querce di Mamre, mentre questi sedeva all'ingresso della sua tenda durante il caldo del giorno. Genesi 18:2 Abrahamo alzo' gli occhi, ed ecco che sco'rse tre uomini, i quali stavano dinanzi a lui; e come li ebbe veduti, corse loro incontro dall'ingresso della tenda, si prostro' fino a terra e disse: Genesi 18:3 'Deh, Signor mio, se ho trovato grazia davanti a te, non passare senza fermarti dal tuo servo! Genesi 18:4 Deh, lasciate che si porti un po' d'acqua; e lavatevi i piedi; e riposatevi sotto quest'albero. Genesi 18:5 Io andro' a prendere un pezzo di pane, e vi fortificherete il cuore; poi, continuerete il vostro cammino; poiche' per questo siete passati presso al vostro servo'. E quelli dissero: 'Fa' come hai detto'. Genesi 18:6 Allora Abrahamo ando' in fretta nella tenda da Sara, e le disse: 'Prendi subito tre misure di fior di farina, impastala, e fa' delle schiacciate'. Genesi 18:7 Poi Abrahamo corse all'armento, ne tolse un vitello tenero e buono, e lo diede a un servo, il quale s'affretto' a prepararlo. Genesi 18:8 E prese del burro, del latte e il vitello ch'era stato preparato, e li pose davanti a loro; ed egli se ne stette in pie' presso di loro sotto l'albero. E quelli mangiarono. Isacco promesso ad Abrahamo e a Sara Genesi 18:9 Poi essi gli dissero: 'Dov'e' Sara tua moglie?' Ed egli rispose: 'e' la' nella tenda'. Genesi 18:10 E l'altro: 'Tornero' certamente da te fra un anno; ed ecco, Sara tua moglie avra' un figliuolo'. E Sara ascoltava all'ingresso della tenda, ch'era dietro a lui. Genesi 18:11 Or Abrahamo e Sara eran vecchi, bene avanti negli anni, e Sara non aveva piu' i corsi ordinari delle donne. Genesi 18:12 E Sara rise dentro di se', dicendo: 'Vecchia come sono, avrei io tali piaceri? e anche il mio signore e' vecchio!' Genesi 18:13 E l'Eterno disse ad Abrahamo: 'Perche' mai ha riso Sara, dicendo: Partorirei io per davvero, vecchia come sono? Genesi 18:14 V'ha egli cosa che sia troppo difficile per l'Eterno? Al tempo fissato, fra un anno, tornero', e Sara avra' un figliuolo'. Genesi 18:15 Allora Sara nego', dicendo: 'Non ho riso'; perch'ebbe paura. Ma egli disse: 'Invece, hai riso!' Annuncio della distruzione di Sodoma ad Abrahamo. Sua intercessione Genesi 18:16 Poi quegli uomini s'alzarono e volsero gli sguardi verso Sodoma; e Abrahamo andava con loro per accomiatarli. Genesi 18:17 E l'Eterno disse: 'Celero' io ad Abrahamo quello che sto per fare, Genesi 18:18 giacche' Abrahamo deve diventare una nazione grande e potente e in lui saran benedette tutte le nazioni della terra? Genesi 18:19 Poiche' io l'ho prescelto affinche' ordini ai suoi figliuoli, e dopo di se' alla sua casa, che s'attengano alla via dell'Eterno per praticare la giustizia e l'equita', onde l'Eterno ponga ad effetto a pro d'Abrahamo quello che gli ha promesso'. Genesi 18:20 E l'Eterno disse: 'Siccome il grido che sale da Sodoma e Gomorra e' grande e siccome il loro peccato e' molto grave, Genesi 18:21 io scendero' e vedro' se hanno interamente agito secondo il grido che n'e' pervenuto a me; e, se cosi non e', lo sapro''. Genesi 18:22 E quegli uomini, partitisi di la', s'avviarono verso Sodoma; ma Abrahamo rimase ancora davanti all'Eterno. Genesi 18:23 E Abrahamo s'accosto' e disse: 'Farai tu perire il giusto insieme con l'empio? Genesi 18:24 Forse ci son cinquanta giusti nella citta'; farai tu perire anche quelli? o non perdonerai tu a quel luogo per amore de' cinquanta giusti che vi sono? Genesi 18:25 Lungi da te il fare tal cosa! il far morire il giusto con l'empio, in guisa che il giusto sia trattato come l'empio! lungi da te! Il giudice di tutta la terra non fara' egli giustizia?' Genesi 18:26 E l'Eterno disse: 'Se trovo nella citta' di Sodoma cinquanta giusti, perdonero' a tutto il luogo per amor d'essi'. Genesi 18:27 E Abrahamo riprese e disse: 'Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore, benche' io non sia che polvere e cenere; Genesi 18:28 forse, a que' cinquanta giusti ne mancheranno cinque; distruggerai tu tutta la citta' per cinque di meno?' E l'Eterno: 'Se ve ne trovo quarantacinque, non la distruggero''. Genesi 18:29 Abrahamo continuo' a parlargli e disse: 'Forse, vi se ne troveranno quaranta'. E l'Eterno: 'Non lo faro', per amor dei quaranta'. Genesi 18:30 E Abrahamo disse: 'Deh, non si adiri il Signore, ed io parlero'. Forse, vi se ne troveranno trenta'. E l'Eterno: 'Non lo faro', se ve ne trovo trenta'. Genesi 18:31 E Abrahamo disse: 'Ecco, prendo l'ardire di parlare al Signore; forse, vi se ne troveranno venti'. E l'Eterno: 'Non la distruggero' per amore dei venti'. Genesi 18:32 E Abrahamo disse: 'Deh, non si adiri il Signore, e io parlero' ancora questa volta soltanto. Forse, vi se ne troveranno dieci'. E l'Eterno: 'Non la distruggero' per amore dei dieci'. Genesi 18:33 E come l'Eterno ebbe finito di parlare ad Abrahamo, se ne ando'. E Abrahamo torno' alla sua dimora. Lot riceve degli angeli a Sodoma Genesi 19:1 Or i due angeli giunsero a Sodoma verso sera; e Lot stava sedendo alla porta di Sodoma; e, come li vide, s'alzo' per andar loro incontro e si prostro' con la faccia a terra, e disse: Genesi 19:2 'Signori miei, vi prego, venite in casa del vostro servo, albergatevi questa notte, e lavatevi i piedi; poi domattina vi leverete per tempo e continuerete il vostro cammino'. Ed essi risposero: 'No; passeremo la notte sulla piazza'. Genesi 19:3 Ma egli fe' loro tanta premura, che vennero da lui ed entrarono in casa sua. Ed egli fece loro un convito, cosse dei pani senza lievito, ed essi mangiarono. Genesi 19:4 Ma prima che si fossero coricati, gli uomini della citta', i Sodomiti, circondarono la casa: giovani e vecchi, la popolazione intera venuta da ogni lato; e chiamarono Lot, e gli dissero: Genesi 19:5 'Dove sono quegli uomini che son venuti da te stanotte? Menaceli fuori, affinche' noi li conosciamo!' Genesi 19:6 Lot usci verso di loro sull'ingresso di casa, si chiuse dietro la porta, e disse: Genesi 19:7 'Deh, fratelli miei, non fate questo male! Genesi 19:8 Ecco, ho due figliuole che non hanno conosciuto uomo; deh, lasciate ch'io ve le meni fuori, e voi fate di loro quel che vi piacera'; soltanto non fate nulla a questi uomini, poiche' son venuti all'ombra del mio tetto'. Genesi 19:9 Ma essi gli dissero: 'Fatti in la'!' E ancora: 'Quest'individuo e' venuto qua come straniero, e la vuol far da giudice! Ora faremo a te peggio che a quelli!' E, premendo Lot con violenza, s'avvicinarono per sfondare la porta. Genesi 19:10 Ma quegli uomini stesero la mano, trassero Lot in casa con loro, e chiusero la porta. Genesi 19:11 E colpirono di cecita' la gente ch'era alla porta della casa, dal piu' piccolo al piu' grande, talche' si stancarono a cercar la porta. Distruzione di Sodoma Genesi 19:12 E quegli uomini dissero a Lot: 'Chi hai tu ancora qui? fa' uscire da questo luogo generi, figliuoli, figliuole e chiunque de' tuoi e' in questa citta'; Genesi 19:13 poiche' noi distruggeremo questo luogo, perche' il grido contro i suoi abitanti e' grande nel cospetto dell'Eterno, e l'Eterno ci ha mandati a distruggerlo'. Genesi 19:14 Allora Lot usci, parlo' ai suoi generi che avevano preso le sue figliuole, e disse: 'Levatevi, uscite da questo luogo, perche' l'Eterno sta per distruggere la citta''. Ma ai generi parve che volesse scherzare. Genesi 19:15 E come l'alba comincio' ad apparire, gli angeli sollecitarono Lot, dicendo: 'Le'vati, prendi tua moglie e le tue due figliuole che si trovan qui, affinche' tu non perisca nel castigo di questa citta''. Genesi 19:16 Ma egli s'indugiava; e quegli uomini presero per la mano lui, sua moglie e le sue due figliuole, perche' l'Eterno lo volea risparmiare; e lo menaron via, e lo misero fuori della citta'. Genesi 19:17 E avvenne che quando li ebbero fatti uscire, uno di quegli uomini disse: 'Sa'lvati la vita! non guardare indietro, e non ti fermare in alcun luogo della pianura; sa'lvati al monte, che tu non abbia a perire!' Genesi 19:18 E Lot rispose loro: 'No, mio signore! Genesi 19:19 ecco, il tuo servo ha trovato grazia agli occhi tuoi, e tu hai mostrato la grandezza della tua bonta' verso di me conservandomi in vita; ma io non posso salvarmi al monte prima che il disastro mi sopraggiunga, ed io perisca. Genesi 19:20 Ecco, questa citta' e' vicina da potermici rifugiare, ed e' piccola. Deh, lascia ch'io scampi quivi - non e' essa piccola? - e vivra' l'anima mia!' Genesi 19:21 E quegli a lui: 'Ecco, anche questa grazia io ti concedo: di non distruggere la citta', della quale hai parlato. Genesi 19:22 Affre'ttati, scampa cola', poiche' io non posso far nulla finche' tu vi sia giunto'. Percio' quella citta' fu chiamata Tsoar. Genesi 19:23 Il sole si levava sulla terra quando Lot arrivo' a Tsoar. Genesi 19:24 Allora l'Eterno fece piovere dai cieli su Sodoma e Gomorra zolfo e fuoco, da parte dell'Eterno; Genesi 19:25 ed egli distrusse quelle citta' e tutta la pianura e tutti gli abitanti delle citta' e quanto cresceva sul suolo. Genesi 19:26 Ma la moglie di Lot si volse a guardare indietro, e divento' una statua di sale. Genesi 19:27 E Abrahamo si levo' la mattina a buon'ora, e ando' al luogo dove s'era prima fermato davanti all'Eterno; Genesi 19:28 guardo' verso Sodoma e Gomorra e verso tutta la regione della pianura, ed ecco vide un fumo che si levava dalla terra, come il fumo d'una fornace. Genesi 19:29 Cosi avvenne che, quando Iddio distrusse le citta' della pianura, egli si ricordo' d'Abrahamo, e fece partir Lot di mezzo al disastro, allorche' sovverti le citta' dove Lot avea dimorato. Origine di Moab e di Ammon Genesi 19:30 Lot sali da Tsoar e dimoro' sul monte insieme con le sue due figliuole, perche' temeva di stare in Tsoar; e dimoro' in una spelonca, egli con le sue due figliuole. Genesi 19:31 E la maggiore disse alla minore: 'Nostro padre e' vecchio, e non c'e' piu' nessuno sulla terra per venire da noi, come si costuma in tutta la terra. Genesi 19:32 Vieni, diamo a bere del vino a nostro padre, e giaciamoci con lui, affinche' possiamo conservare la razza di nostro padre'. Genesi 19:33 E quella stessa notte dettero a bere del vino al loro padre; e la maggiore entro' e si giacque con suo padre; ed egli non s'accorse ne' quando essa si corico' ne' quando si levo'. Genesi 19:34 E avvenne che il di seguente, la maggiore disse alla minore: 'Ecco, la notte passata io mi giacqui con mio padre; diamogli a bere del vino anche questa notte; e tu entra, e giaciti con lui, affinche' possiamo conservare la razza di nostro padre'. Genesi 19:35 E anche quella notte dettero a bere del vino al padre loro, e la minore ando' a giacersi con lui; ed egli non s'accorse ne' quando essa si corico' ne' quando si levo'. Genesi 19:36 Cosi le due figliuole di Lot rimasero incinte del loro padre. Genesi 19:37 E la maggiore partori un figliuolo, al quale pose nome Moab. Questi e' il padre dei Moabiti, che sussistono fino al di d'oggi. Genesi 19:38 E la minore partori anch'essa un figliuolo, al quale pose nome Ben-Ammi. Questi e' il padre degli Ammoniti, che sussistono fino al di d'oggi. Abrahamo e Abimelec Genesi 20:1 Abrahamo si parti di la' andando verso il paese del mezzodi, dimoro' fra Kades e Shur, e abito' come forestiero in Gherar. Genesi 20:2 E Abrahamo diceva di Sara sua moglie: 'Ell'e' mia sorella'. E Abimelec, re di Gherar, mando' a pigliar Sara. Genesi 20:3 Ma Dio venne, di notte, in un sogno, ad Abimelec, e gli disse: 'Ecco, tu sei morto, a motivo della donna che ti sei presa; perch'ella ha marito'. Genesi 20:4 Or Abimelec non s'era accostato a lei; e rispose: 'Signore, faresti tu perire una nazione, anche se giusta? Genesi 20:5 Non m'ha egli detto: e' mia sorella? e anche lei stessa ha detto: Egli e' mio fratello. Io ho fatto questo nella integrita' del mio cuore e con mani innocenti'. Genesi 20:6 E Dio gli disse nel sogno: 'Anch'io so che tu hai fatto questo nella integrita' del tuo cuore; e t'ho quindi preservato dal peccare contro di me; percio' non ti ho permesso di toccarla. Genesi 20:7 Or dunque, restituisci la moglie a quest'uomo, perche' e' profeta; ed egli preghera' per te, e tu vivrai. Ma, se non la restituisci, sappi che, per certo, morrai: tu e tutti i tuoi'. Genesi 20:8 E Abimelec si levo' la mattina per tempo, chiamo' tutti i suoi servi, e racconto' in loro presenza tutte queste cose. E quegli uomini furon presi da gran paura. Genesi 20:9 Poi Abimelec chiamo' Abrahamo e gli disse: 'Che ci hai tu fatto? E in che t'ho io offeso, che tu abbia fatto venir su me e sul mio regno un si gran peccato? Tu m'hai fatto cose che non si debbono fare'. Genesi 20:10 E di nuovo Abimelec disse ad Abrahamo: 'A che miravi, facendo questo?' Genesi 20:11 E Abrahamo rispose: 'L'ho fatto, perche' dicevo fra me: Certo, in questo luogo non c'e' timor di Dio; e m'uccideranno a causa di mia moglie. Genesi 20:12 Inoltre, ella e' proprio mia sorella, figliuola di mio padre, ma non figliuola di mia madre; ed e' diventata mia moglie. Genesi 20:13 Or quando Iddio mi fece errare lungi dalla casa di mio padre, io le dissi: Questo e' il favore che tu mi farai; dovunque giungeremo, dirai di me: e' mio fratello'. Genesi 20:14 E Abimelec prese delle pecore, dei buoi, de' servi e delle serve, e li diede ad Abrahamo, e gli restitui Sara sua moglie. E Abimelec disse: Genesi 20:15 'Ecco, il mio paese ti sta dinanzi; dimora dovunque ti piacera''. E a Sara disse: Genesi 20:16 'Ecco, io ho dato a tuo fratello mille pezzi d'argento; questo ti sara' un velo sugli occhi di fronte a tutti quelli che sono teco, e sarai giustificata dinanzi a tutti'. Genesi 20:17 E Abrahamo prego' Dio, e Dio guari Abimelec, la moglie e le serve di lui, ed esse poteron partorire. Genesi 20:18 Poiche' l'Eterno avea del tutto resa sterile l'intera casa di Abimelec, a motivo di Sara moglie di Abrahamo. Nascita d'Isacco Genesi 21:1 L'Eterno visito' Sara come avea detto; e l'Eterno fece a Sara come aveva annunziato. Genesi 21:2 E Sara concepi e partori un figliuolo ad Abrahamo, quand'egli era vecchio, al tempo che Dio gli aveva fissato. Genesi 21:3 E Abrahamo pose nome Isacco al figliuolo che gli era nato, che Sara gli aveva partorito. Genesi 21:4 E Abrahamo circoncise il suo figliuolo Isacco all'eta' di otto giorni, come Dio gli avea comandato. Genesi 21:5 Or Abrahamo aveva cento anni, quando gli nacque il suo figliuolo Isacco. Genesi 21:6 E Sara disse: 'Iddio m'ha dato di che ridere; chiunque l'udra' ridera' con me'. Genesi 21:7 E aggiunse: 'Chi avrebbe mai detto ad Abrahamo che Sara allatterebbe figliuoli? poiche' io gli ho partorito un figliuolo nella sua vecchiaia'. Agar e Ismaele cacciati e soccorsi da Dio Genesi 21:8 Il bambino dunque crebbe e fu divezzato; e nel giorno che Isacco fu divezzato, Abrahamo fece un gran convito. Genesi 21:9 E Sara vide che il figliuolo partorito ad Abrahamo da Agar, l'Egiziana, rideva; Genesi 21:10 allora ella disse ad Abrahamo: 'Caccia via questa serva e il suo figliuolo; perche' il figliuolo di questa serva non ha da essere erede col mio figliuolo, con Isacco'. Genesi 21:11 E la cosa dispiacque fortemente ad Abrahamo, a motivo del suo figliuolo. Genesi 21:12 Ma Dio disse ad Abrahamo: 'Questo non ti dispiaccia, a motivo del fanciullo e della tua serva; acconsenti a tutto quello che Sara ti dira'; poiche' da Isacco uscira' la progenie che portera' il tuo nome. Genesi 21:13 Ma anche del figliuolo di questa serva io faro' una nazione, perche' e' tua progenie'. Genesi 21:14 Abrahamo dunque si levo' la mattina di buon'ora, prese del pane e un otre d'acqua, e lo diede ad Agar, mettendoglielo sulle spalle; le diede anche il fanciullo, e la mando' via. Ed essa parti e ando' errando per il deserto di Beer-Sceba. Genesi 21:15 E quando l'acqua dell'otre venne meno, essa lascio' cadere il fanciullo sotto un arboscello. Genesi 21:16 E se ne ando', e si pose a sedere dirimpetto, a distanza d'un tiro d'arco; perche' diceva: 'Ch'io non vegga morire il fanciullo!' E sedendo cosi dirimpetto, alzo' la voce e pianse. Genesi 21:17 E Dio udi la voce del ragazzo; e l'angelo di Dio chiamo' Agar dal cielo, e le disse: 'Che hai, Agar? non temere, poiche' Iddio ha udito la voce del fanciullo la' dov'e'. Genesi 21:18 Le'vati, prendi il ragazzo e tienlo per la mano; perche' io faro' di lui una grande nazione'. Genesi 21:19 E Dio le aperse gli occhi, ed ella vide un pozzo d'acqua: e ando', empi d'acqua l'otre, e die' da bere al ragazzo. Genesi 21:20 E Dio fu con lui; ed egli crebbe, abito' nel deserto, e fu tirator d'arco; Genesi 21:21 dimoro' nel deserto di Paran, e sua madre gli prese per moglie una donna del paese d'Egitto. Alleanza fra Abrahamo e Abimelec a Beer-Sceba Genesi 21:22 Or avvenne in quel tempo che Abimelec, accompagnato da Picol, capo del suo esercito, parlo' ad Abrahamo, dicendo: 'Iddio e' teco in tutto quello che fai; Genesi 21:23 or dunque giurami qui, nel nome di Dio, che tu non ingannerai ne' me, ne' i miei figliuoli, ne' i miei nipoti; ma che userai verso di me e verso il paese dove hai dimorato come forestiero, la stessa benevolenza che io ho usata verso di te'. Genesi 21:24 E Abrahamo rispose: 'Lo giuro'. Genesi 21:25 E Abrahamo fece delle rimostranze ad Abimelec per cagione di un pozzo di acqua, di cui i servi di Abimelec s'erano impadroniti per forza. Genesi 21:26 E Abimelec disse: 'Io non so chi abbia fatto questo; tu stesso non me l'hai fatto sapere, e io non ne ho sentito parlare che oggi'. Genesi 21:27 E Abrahamo prese pecore e buoi e li diede ad Abimelec; e i due fecero alleanza. Genesi 21:28 Poi Abrahamo mise da parte sette agnelle del gregge. Genesi 21:29 E Abimelec disse ad Abrahamo: 'Che voglion dire queste sette agnelle che tu hai messe da parte?' Genesi 21:30 Abrahamo rispose: 'Tu accetterai dalla mia mano queste sette agnelle, affinche' questo mi serva di testimonianza che io ho scavato questo pozzo'. Genesi 21:31 Percio' egli chiamo' quel luogo Beer-Sceba, perche' ambedue vi avean fatto giuramento. Genesi 21:32 Cosi fecero alleanza a Beer-Sceba. Poi Abimelec, con Picol, capo del suo esercito, si levo', e se ne tornarono nel paese dei Filistei. Genesi 21:33 E Abrahamo pianto' un tamarindo a Beer-Sceba, e invoco' quivi il nome dell'Eterno, l'Iddio della eternita'. Genesi 21:34 E Abrahamo dimoro' come forestiero molto tempo nel paese de' Filistei. La fede d'Abrahamo messa alla prova con l'ordine del sacrifizio d'Isacco Genesi 22:1 Dopo queste cose, avvenne che Iddio provo' Abrahamo, e gli disse: 'Abrahamo!' Ed egli rispose: 'Eccomi'. Genesi 22:2 E Dio disse: 'Prendi ora il tuo figliuolo, il tuo unico, colui che ami, Isacco, e vattene nel paese di Moriah, e offrilo quivi in olocausto sopra uno dei monti che ti diro''. Genesi 22:3 E Abrahamo levatosi la mattina di buon'ora, mise il basto al suo asino, prese con se' due de' suoi servitori e Isacco suo figliuolo, spacco' delle legna per l'olocausto, poi parti per andare al luogo che Dio gli avea detto. Genesi 22:4 Il terzo giorno, Abrahamo alzo' gli occhi e vide da lontano il luogo. Genesi 22:5 E Abrahamo disse ai suoi servitori: 'Rimanete qui con l'asino; io ed il ragazzo andremo fin cola' e adoreremo; poi torneremo a voi'. Genesi 22:6 E Abrahamo prese le legna per l'olocausto e le pose addosso a Isacco suo figliuolo; poi prese in mano sua il fuoco e il coltello, e tutti e due s'incamminarono assieme. Genesi 22:7 E Isacco parlo' ad Abrahamo suo padre e disse: 'Padre mio!' Abrahamo rispose: 'Eccomi qui, figlio mio'. E Isacco: 'Ecco il fuoco e le legna; ma dov'e' l'agnello per l'olocausto?' Genesi 22:8 Abrahamo rispose: 'Figliuol mio, Iddio se lo provvedera' l'agnello per l'olocausto'. E camminarono ambedue assieme. Genesi 22:9 E giunsero al luogo che Dio gli avea detto, e Abrahamo edifico' quivi l'altare, e vi accomodo' le legna; lego' Isacco suo figliuolo, e lo mise sull'altare, sopra le legna. Genesi 22:10 E Abrahamo stese la mano e prese il coltello per scannare il suo figliuolo. Genesi 22:11 Ma l'angelo dell'Eterno gli grido' dal cielo e disse: 'Abrahamo, Abrahamo'. Genesi 22:12 E quegli rispose: 'Eccomi'. E l'angelo: 'Non metter la mano addosso al ragazzo, e non gli fare alcun male; poiche' ora so che tu temi Iddio, giacche' non m'hai rifiutato il tuo figliuolo, l'unico tuo'. Genesi 22:13 E Abrahamo alzo' gli occhi, guardo', ed ecco dietro a se' un montone, preso per le corna in un cespuglio. E Abrahamo ando', prese il montone, e l'offerse in olocausto invece del suo figliuolo. Genesi 22:14 E Abrahamo pose nome a quel luogo Jehovah-jireh. Per questo si dice oggi: 'Al monte dell'Eterno, sara' provveduto'. Genesi 22:15 L'angelo dell'Eterno chiamo' dal cielo Abrahamo una seconda volta, e disse: Genesi 22:16 'Io giuro per me stesso, dice l'Eterno, che, siccome tu hai fatto questo e non m'hai rifiutato il tuo figliuolo, l'unico tuo, Genesi 22:17 io certo ti benediro' e moltiplichero' la tua progenie come le stelle del cielo e come la rena ch'e' sul lido del mare; e la tua progenie possedera' la porta de' suoi nemici. Genesi 22:18 E tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie, perche' tu hai ubbidito alla mia voce'. Genesi 22:19 Poi Abrahamo se ne torno' ai suoi servitori; e si levarono e se n'andarono insieme a Beer-Sceba. E Abrahamo dimoro' a Beer-Sceba. Posterita' di Nahor e nascita di Rebecca Genesi 22:20 Dopo queste cose avvenne che fu riferito ad Abrahamo questo: 'Ecco, Milca ha partorito anch'ella de' figliuoli a Nahor, tuo fratello: Genesi 22:21 Uz, suo primogenito, Buz suo fratello, Kemuel padre d'Aram, Genesi 22:22 Kesed, Hazo, Pildash, Jidlaf e Bethuel'. Genesi 22:23 E Bethuel genero' Rebecca. Questi otto Milca partori a Nahor, fratello d'Abrahamo. Genesi 22:24 E la concubina di lui, che si chiamava Reumah, partori anch'essa Thebah, Gaam, Tahash e Maaca. Morte di Sara e sua sepoltura nella spelonca di Macpela Genesi 23:1 Or la vita di Sara fu di centoventisette anni. Tanti furon gli anni della vita di Sara. Genesi 23:2 E Sara mori a Kiriat-Arba, che e' Hebron, nel paese di Canaan; e Abrahamo venne a far duolo di Sara e a piangerla. Genesi 23:3 Poi Abrahamo si levo' di presso al suo morto, e parlo' ai figliuoli di Heth, dicendo: Genesi 23:4 'Io sono straniero e avventizio fra voi; datemi la proprieta' di un sepolcro fra voi, affinche' io seppellisca il mio morto e me lo tolga d'innanzi'. Genesi 23:5 E i figliuoli di Heth risposero ad Abrahamo dicendogli: Genesi 23:6 'Ascoltaci, signore; tu sei fra noi un principe di Dio; seppellisci il tuo morto nel migliore dei nostri sepolcri; nessun di noi ti rifiutera' il suo sepolcro perche' tu vi seppellisca il tuo morto'. Genesi 23:7 E Abrahamo si levo', s'inchino' dinanzi al popolo del paese, dinanzi ai figliuoli di Heth, e parlo' loro dicendo: Genesi 23:8 'Se piace a voi ch'io tolga il mio morto d'innanzi a me e lo seppellisca, ascoltatemi, e intercedete per me presso Efron figliuolo di Zohar Genesi 23:9 perche' mi ceda la sua spelonca di Macpela che e' all'estremita' del suo campo, e me la dia per l'intero suo prezzo, come sepolcro che m'appartenga fra voi'. Genesi 23:10 Or Efron sedeva in mezzo ai figliuoli di Heth; ed Efron, lo Hitteo, rispose ad Abrahamo in presenza dei figliuoli di Heth, di tutti quelli che entravano per la porta della sua citta', dicendo: Genesi 23:11 'No, mio signore, ascoltami! Io ti dono il campo, e ti dono la spelonca che v'e'; te ne fo dono, in presenza de' figliuoli del mio popolo; seppellisci il tuo morto'. Genesi 23:12 E Abrahamo s'inchino' dinanzi al popolo del paese, Genesi 23:13 e parlo' ad Efron in presenza del popolo del paese, dicendo: 'Deh, ascoltami! Io ti daro' il prezzo del campo; accettalo da me, e io seppelliro' quivi il mio morto'. Genesi 23:14 Ed Efron rispose ad Abrahamo, dicendogli: Genesi 23:15 'Signor mio, ascoltami! Un pezzo di terreno di quattrocento sicli d'argento, che cos'e' fra me e te? Seppellisci dunque il tuo morto'. Genesi 23:16 E Abrahamo fece a modo di Efron; e Abrahamo peso' a Efron il prezzo che egli avea detto in presenza de' figliuoli di Heth, quattrocento sicli d'argento, di buona moneta mercantile. Genesi 23:17 Cosi il campo di Efron ch'era a Macpela dirimpetto a Mamre, il campo con la caverna che v'era, e tutti gli alberi che erano nel campo e in tutti i confini all'intorno, Genesi 23:18 furono assicurati come proprieta' d'Abrahamo, in presenza dei figliuoli di Heth e di tutti quelli ch'entravano per la porta della citta' di Efron. Genesi 23:19 Dopo questo, Abrahamo seppelli Sara sua moglie nella spelonca del campo di Macpela dirimpetto a Mamre, che e' Hebron, nel paese di Canaan. Genesi 23:20 E il campo e la spelonca che v'e', furono assicurati ad Abrahamo, dai figliuoli di Heth, come sepolcro di sua proprieta'. Abrahamo manda Eliezer in Mesopotamia a cercar moglie per Isacco Genesi 24:1 Or Abrahamo era vecchio e d'eta' avanzata; e l'Eterno avea benedetto Abrahamo in ogni cosa. Genesi 24:2 E Abrahamo disse al piu' antico servo di casa sua, che aveva il governo di tutti i suoi beni: 'Deh, metti la tua mano sotto la mia coscia; Genesi 24:3 e io ti faro' giurare per l'Eterno, l'Iddio dei cieli e l'Iddio della terra, che tu non prenderai per moglie al mio figliuolo alcuna delle figliuole de' Cananei, fra i quali dimoro; Genesi 24:4 ma andrai al mio paese e al mio parentado, e vi prenderai una moglie per il mio figliuolo, per Isacco'. Genesi 24:5 Il servo gli rispose: 'Forse quella donna non vorra' seguirmi in questo paese; dovro' io allora ricondurre il tuo figliuolo nel paese donde tu sei uscito?' Genesi 24:6 E Abrahamo gli disse: 'Guardati dal ricondurre cola' il mio figliuolo! Genesi 24:7 L'Eterno, l'Iddio dei cieli, che mi trasse dalla casa di mio padre e dal mio paese natale e mi parlo' e mi giuro' dicendo: - Io daro' alla tua progenie questo paese, - egli stesso mandera' il suo angelo davanti a te, e tu prenderai di la' una moglie per il mio figliuolo. Genesi 24:8 E se la donna non vorra' seguirti, allora sarai sciolto da questo giuramento che ti faccio fare; soltanto, non ricondurre cola' il mio figliuolo'. Genesi 24:9 E il servo pose la mano sotto la coscia d'Abrahamo suo signore, e gli giuro' di fare com'egli chiedeva. Incontro del servo con Rebecca Genesi 24:10 Poi il servo prese dieci cammelli fra i cammelli del suo signore, e si parti, avendo a sua disposizione tutti i beni del suo signore; e messosi in viaggio, ando' in Mesopotamia, alla citta' di Nahor. Genesi 24:11 E, fatti riposare sulle ginocchia i cammelli fuori della citta' presso a un pozzo d'acqua, verso sera, all'ora in cui le donne escono ad attinger acqua, disse: Genesi 24:12 'O Eterno, Dio del mio signore Abrahamo, deh, fammi fare quest'oggi un felice incontro, e usa benignita' verso Abrahamo mio signore! Genesi 24:13 Ecco, io sto qui presso a questa sorgente; e le figlie degli abitanti della citta' usciranno ad attinger acqua. Genesi 24:14 Fa' che la fanciulla alla quale diro': - Deh, abbassa la tua brocca perch'io beva - e che mi rispondera' - Bevi, e daro' da bere anche ai tuoi cammelli, - sia quella che tu hai destinata al tuo servo Isacco. E da questo comprendero' che tu hai usato benignita' verso il mio signore'. Genesi 24:15 Non aveva ancora finito di parlare, quand'ecco uscire con la sua brocca sulla spalla, Rebecca, figliuola di Bethuel figlio di Milca, moglie di Nahor fratello d'Abrahamo. Genesi 24:16 La fanciulla era molto bella d'aspetto, vergine, e uomo alcuno non l'avea conosciuta. Ella scese alla sorgente, empi la brocca, e risali. Genesi 24:17 E il servo le corse incontro, e le disse: 'Deh, dammi a bere un po' d'acqua della tua brocca'. Genesi 24:18 Ed ella rispose: 'Bevi, signor mio'; e s'affretto' a calarsi la brocca sulla mano, e gli die' da bere. Genesi 24:19 E quand'ebbe finito di dargli da bere disse: 'Io ne attingero' anche per i tuoi cammelli, finche' abbian bevuto a sufficienza'. Genesi 24:20 E presto vuoto' la sua brocca nell'abbeveratoio, corse di nuovo al pozzo ad attingere acqua, e ne attinse per tutti i cammelli di lui. Genesi 24:21 E quell'uomo la contemplava in silenzio per sapere se l'Eterno avesse o no fatto prosperare il suo viaggio. Genesi 24:22 E quando i cammelli ebbero finito di bere, l'uomo prese un anello d'oro del peso di mezzo siclo, e due braccialetti del peso di dieci sicli d'oro, per i polsi di lei, e disse: Genesi 24:23 'Di chi sei figliuola? deh, dimmelo. V'e' posto in casa di tuo padre per albergarci?' Genesi 24:24 Ed ella rispose: 'Son figliuola di Bethuel figliuolo di Milca, ch'ella partori a Nahor'. Genesi 24:25 E aggiunse: 'C'e' da noi strame e foraggio assai, e anche posto da albergare'. Genesi 24:26 E l'uomo s'inchino', adoro' l'Eterno, e disse: Genesi 24:27 'Benedetto l'Eterno, l'Iddio d'Abrahamo mio signore, che non ha cessato d'esser benigno e fedele verso il mio signore! Quanto a me, l'Eterno mi ha messo sulla via della casa dei fratelli del mio signore'. Genesi 24:28 E la fanciulla corse a raccontare queste cose a casa di sua madre. Il servo ricevuto da Labano e da Bethuel Genesi 24:29 Or Rebecca aveva un fratello chiamato Labano. E Labano corse fuori da quell'uomo alla sorgente. Genesi 24:30 Com'ebbe veduto l'anello e i braccialetti ai polsi di sua sorella ed ebbe udite le parole di Rebecca sua sorella che diceva: 'Quell'uomo m'ha parlato cosi', venne a quell'uomo, ed ecco ch'egli se ne stava presso ai cammelli, vicino alla sorgente. Genesi 24:31 E disse: 'Entra, benedetto dall'Eterno! perche' stai fuori? Io ho preparato la casa e un luogo per i cammelli'. Genesi 24:32 L'uomo entro' in casa, e Labano scarico' i cammelli, diede strame e foraggio ai cammelli, e porto' acqua per lavare i piedi a lui e a quelli ch'eran con lui. Genesi 24:33 Poi gli fu posto davanti da mangiare; ma egli disse: 'Non mangero' finche' non abbia fatto la mia ambasciata'. E l'altro disse: 'Parla'. Genesi 24:34 E quegli: 'Io sono servo d'Abrahamo. Genesi 24:35 L'Eterno ha benedetto abbondantemente il mio signore, ch'e' divenuto grande; gli ha dato pecore e buoi, argento e oro, servi e serve, cammelli e asini. Genesi 24:36 Or Sara, moglie del mio signore, ha partorito nella sua vecchiaia un figliuolo al mio padrone, che gli ha dato tutto quel che possiede. Genesi 24:37 E il mio signore m'ha fatto giurare, dicendo: - Non prenderai come moglie per il mio figliuolo alcuna delle figlie de' Cananei, nel paese de' quali dimoro; Genesi 24:38 ma andrai alla casa di mio padre e al mio parentado e vi prenderai una moglie per il mio figliuolo. Genesi 24:39 - E io dissi al mio padrone: - Forse quella donna non mi vorra' seguire. Genesi 24:40 - Ed egli rispose: - L'Eterno, nel cospetto del quale ho camminato, mandera' il suo angelo teco e fara' prosperare il tuo viaggio, e tu prenderai al mio figliuolo una moglie del mio parentado e della casa di mio padre. Genesi 24:41 Sarai sciolto dal giuramento che ti fo fare, quando sarai andato dal mio parentado; e, se non vorranno dartela, allora sarai sciolto dal giuramento che mi fai. Genesi 24:42 - Oggi sono arrivato alla sorgente, e ho detto: - O Eterno, Dio del mio signore Abrahamo, se pur ti piace far prosperare il viaggio che ho intrapreso, Genesi 24:43 ecco, io mi fermo presso questa sorgente; fa' che la fanciulla che uscira' ad attinger acqua, alla quale diro': - Deh, dammi da bere un po' d'acqua della tua brocca, - Genesi 24:44 e che mi dira': - Bevi pure, e ne attingero' anche per i tuoi cammelli, - sia la moglie che l'Eterno ha destinata al figliuolo del mio signore. Genesi 24:45 E avanti che avessi finito di parlare in cuor mio, ecco uscir fuori Rebecca con la sua brocca sulla spalla, scendere alla sorgente e attinger l'acqua. Allora io le ho detto: Genesi 24:46 - Deh, dammi da bere! - Ed ella s'e' affrettata a calare la brocca dalla spalla, e m'ha risposto: - Bevi! e daro' da bere anche ai tuoi cammelli. - Cosi ho bevuto io ed ella ha abbeverato anche i cammelli. Genesi 24:47 Poi l'ho interrogata, e le ho detto: - Di chi sei figliuola? - Ed ella ha risposto: - Son figliuola di Bethuel figlio di Nahor, che Milca gli partori. - Allora io le ho messo l'anello al naso e i braccialetti ai polsi. Genesi 24:48 E mi sono inchinato, ho adorato l'Eterno e ho benedetto l'Eterno, l'Iddio d'Abrahamo mio signore, che m'ha condotto per la retta via a prendere per il figliuolo di lui la figliuola del fratello del mio signore. Genesi 24:49 E ora, se volete usare benignita' e fedelta' verso il mio signore, ditemelo; e se no, ditemelo lo stesso, e io mi volgero' a destra o a sinistra'. Genesi 24:50 Allora Labano e Bethuel risposero e dissero: 'La cosa procede dall'Eterno; noi non possiam dirti ne' male ne' bene. Genesi 24:51 Ecco, Rebecca ti sta dinanzi, prendila, va', e sia ella moglie del figliuolo del tuo signore, come l'Eterno ha detto'. Genesi 24:52 E quando il servo d'Abrahamo ebbe udito le loro parole, si prostro' a terra dinanzi all'Eterno. Genesi 24:53 Il servo trasse poi fuori oggetti d'argento e oggetti d'oro, e vesti, e li dette a Rebecca; e dono' anche delle cose preziose al fratello e alla madre di lei. Genesi 24:54 Poi mangiarono e bevvero, egli e gli uomini ch'eran con lui, e passaron quivi la notte. La mattina, quando si furono levati, il servo disse: 'Lasciatemi tornare al mio signore'. Genesi 24:55 E il fratello e la madre di Rebecca dissero: 'Rimanga la fanciulla ancora alcuni giorni con noi, almeno una diecina; poi se ne andra''. Ma egli rispose loro: Genesi 24:56 'Non mi trattenete, giacche' l'Eterno ha fatto prosperare il mio viaggio; lasciatemi partire, affinche' io me ne torni al mio signore'. Genesi 24:57 Allora dissero: 'Chiamiamo la fanciulla e sentiamo lei stessa'. Genesi 24:58 Chiamarono Rebecca, e le dissero: 'Vuoi tu andare con quest'uomo?' Ed ella rispose: Genesi 24:59 'Si, andro''. Cosi lasciarono andare Rebecca loro sorella e la sua balia col servo d'Abrahamo e la sua gente. Genesi 24:60 E benedissero Rebecca e le dissero: 'Sorella nostra, possa tu esser madre di migliaia di miriadi, e possa la tua progenie possedere la porta de' suoi nemici!' Genesi 24:61 E Rebecca si levo' con le sue serve e montarono sui cammelli e seguirono quell'uomo. E il servo prese Rebecca e se ne ando'. Rebecca divien moglie d'Isacco Genesi 24:62 Or Isacco era tornato dal pozzo di Lachai-Roļ, ed abitava nel paese del mezzodi. Genesi 24:63 Isacco era uscito, sul far della sera, per meditare nella campagna; e, alzati gli occhi, guardo', ed ecco venir de' cammelli. Genesi 24:64 E Rebecca, alzati anch'ella gli occhi, vide Isacco, salto' giu' dal cammello, e disse al servo: Genesi 24:65 'Chi e' quell'uomo che viene nel campo incontro a noi?' Il servo rispose: 'e' il mio signore'. Ed ella, preso il suo velo, se ne copri. Genesi 24:66 E il servo racconto' a Isacco tutto quello che avea fatto. Genesi 24:67 E Isacco meno' Rebecca nella tenda di Sara sua madre, se la prese, ed ella divenne sua moglie, ed egli l'amo'. Cosi Isacco fu consolato dopo la morte di sua madre. Morte d'Abrahamo Genesi 25:1 Poi Abrahamo prese un'altra moglie, per nome Ketura. Genesi 25:2 E questa gli partori Zimran, Jokshan, Medan, Madian, Jishbak e Shuach. Genesi 25:3 Jokshan genero' Sceba e Dedan. I figliuoli di Dedan furono gli Asshurim, i Letushim ed i Leummim. Genesi 25:4 E i figliuoli di Madian furono Efa, Efer, Hanoch, Abida ed Eldaa. Tutti questi furono i figliuoli di Ketura. Genesi 25:5 E Abrahamo dette tutto quello che possedeva a Isacco; Genesi 25:6 ma ai figliuoli delle sue concubine fece dei doni e, mentre era ancora in vita, li mando' lungi dal suo figliuolo Isacco, verso levante, nel paese d'oriente. Genesi 25:7 Or tutto il tempo della vita d'Abrahamo fu di centosettantacinque anni. Genesi 25:8 Poi Abrahamo spiro' in prospera vecchiezza, attempato e sazio di giorni, e fu riunito al suo popolo. Genesi 25:9 E Isacco e Ismaele, suoi figliuoli, lo seppellirono nella spelonca di Macpela nel campo di Efron figliuolo di Tsoar lo Hitteo, ch'e' dirimpetto a Mamre: Genesi 25:10 campo, che Abrahamo avea comprato dai figliuoli di Heth. Quivi furon sepolti Abrahamo e Sara sua moglie. Genesi 25:11 E dopo la morte d'Abrahamo, Iddio benedisse Isacco figliuolo di lui; e Isacco dimoro' presso il pozzo di Lachai-Roļ. Posterita' d'Ismaele Genesi 25:12 Or questi sono i discendenti d'Ismaele, figliuolo d'Abrahamo, che Agar, l'Egiziana, serva di Sara, avea partorito ad Abrahamo. Genesi 25:13 Questi sono i nomi de' figliuoli d'Ismaele, secondo le loro generazioni: Nebaioth, il primogenito d'Ismaele; poi Kedar, Adbeel, Mibsam, Genesi 25:14 Mishma, Duma, Massa, Hadar, Tema, Jethur, Genesi 25:15 Nafish e Kedma. Genesi 25:16 Questi sono i figliuoli d'Ismaele, e questi i loro nomi, secondo i loro villaggi e i loro accampamenti. Furono i dodici capi dei loro popoli. Genesi 25:17 E gli anni della vita d'Ismaele furono centotrentasette; poi spiro', mori, e fu riunito al suo popolo. Genesi 25:18 E i suoi figliuoli abitarono da Havila fino a Shur, ch'e' dirimpetto all'Egitto, andando verso l'Assiria. Egli si stabili di faccia a tutti i suoi fratelli. Nascita di Esau' e di Giacobbe Genesi 25:19 E questi sono i discendenti d'Isacco, figliuolo d'Abrahamo. Genesi 25:20 Abrahamo genero' Isacco; e Isacco era in eta' di quarant'anni quando prese per moglie Rebecca, figliuola di Bethuel, l'Arameo di Paddan-Aram, e sorella di Labano, l'Arameo. Genesi 25:21 Isacco prego' istantemente l'Eterno per sua moglie, perch'ella era sterile. L'Eterno l'esaudi, e Rebecca, sua moglie, concepi. Genesi 25:22 E i bambini si urtavano nel suo seno; ed ella disse: 'Se cosi e', perche' vivo?' E ando' a consultare l'Eterno. Genesi 25:23 E l'Eterno le disse: 'Due nazioni sono nel tuo seno, e due popoli separati usciranno dalle tue viscere. Uno dei due popoli sara' piu' forte dell'altro, e il maggiore servira' il minore'. Genesi 25:24 E quando venne per lei il tempo di partorire, ecco ch'ella aveva due gemelli nel seno. Genesi 25:25 E il primo che usci fuori era rosso, e tutto quanto come un mantello di pelo; e gli fu posto nome Esau'. Genesi 25:26 Dopo usci il suo fratello, che con la mano teneva il calcagno di Esau'; e gli fu posto nome Giacobbe. Or Isacco era in eta' di sessant'anni quando Rebecca li partori. Esau' vende il suo diritto di primogenitura Genesi 25:27 I due fanciulli crebbero, ed Esau' divenne un esperto cacciatore, un uomo di campagna, e Giacobbe un uomo tranquillo, che se ne stava nelle tende. Genesi 25:28 Or Isacco amava Esau', perche' la cacciagione era di suo gusto; e Rebecca amava Giacobbe. Genesi 25:29 Or come Giacobbe s'era fatto cuocere una minestra, Esau' giunse dai campi, tutto stanco. Genesi 25:30 Ed Esau' disse a Giacobbe: 'Deh, dammi da mangiare un po' di cotesta minestra rossa; perche' sono stanco'. Per questo fu chiamato Edom. Genesi 25:31 E Giacobbe gli rispose: 'Vendimi prima di tutto la tua primogenitura'. Genesi 25:32 Ed Esau' disse: 'Ecco io sto per morire; che mi giova la primogenitura?' Genesi 25:33 E Giacobbe disse: 'Prima, giuramelo'. Ed Esau' glielo giuro', e vende' la sua primogenitura a Giacobbe. Genesi 25:34 E Giacobbe diede a Esau' del pane e della minestra di lenticchie. Ed egli mangio' e bevve; poi si levo', e se ne ando'. Cosi Esau' sprezzo' la primogenitura. Promesse di Dio a Isacco. Isacco nel paese dei Filistei Genesi 26:1 Or ci fu la carestia nel paese, oltre la prima carestia che c'era stata al tempo d'Abrahamo. E Isacco ando' da Abimelec, re dei Filistei, a Gherar. Genesi 26:2 E l'Eterno gli apparve e gli disse: 'Non scendere in Egitto; dimora nel paese che io ti diro'. Genesi 26:3 Soggiorna in questo paese, e io saro' teco e ti benediro', poiche' io daro' a te e alla tua progenie tutti questi paesi, e manterro' il giuramento che feci ad Abrahamo tuo padre, Genesi 26:4 e moltiplichero' la tua progenie come le stelle del cielo, daro' alla tua progenie tutti questi paesi, e tutte le nazioni della terra saranno benedette nella tua progenie, Genesi 26:5 perche' Abrahamo ubbidi alla mia voce e osservo' quello che gli aveva ordinato, i miei comandamenti, i miei statuti e le mie leggi'. Genesi 26:6 E Isacco dimoro' in Gherar. Genesi 26:7 E quando la gente del luogo gli faceva delle domande intorno alla sua moglie, egli rispondeva: 'e' mia sorella'; perche' avea paura di dire: 'e' mia moglie'. 'Non vorrei', egli pensava, 'che la gente del luogo avesse ad uccidermi, a motivo di Rebecca'. Poiche' ella era di bell'aspetto. Genesi 26:8 Ora, prolungandosi quivi il suo soggiorno, avvenne che Abimelec, re dei Filistei, mentre guardava dalla finestra, vide Isacco che scherzava con Rebecca sua moglie. Genesi 26:9 E Abimelec chiamo' Isacco, e gli disse: 'Certo, costei e' tua moglie; come mai dunque, hai detto: e' mia sorella?' E Isacco rispose: 'Perche' dicevo: Non vorrei esser messo a morte a motivo di lei'. Genesi 26:10 E Abimelec: 'Che cos'e' questo che ci hai fatto? Poco e' mancato che qualcuno del popolo si giacesse con tua moglie, e tu ci avresti tirato addosso una gran colpa'. Genesi 26:11 E Abimelec diede quest'ordine a tutto il popolo: 'Chiunque tocchera' quest'uomo o sua moglie sia messo a morte'. Prosperita' d'Isacco Genesi 26:12 Isacco semino' in quel paese, e in quell'anno raccolse il centuplo; e l'Eterno lo benedisse. Genesi 26:13 Quest'uomo divenne grande, ando' crescendo sempre piu', finche' divento' grande oltremisura. Genesi 26:14 Fu padrone di greggi di pecore, di mandre di buoi e di numerosa servitu'. I Filistei lo invidiavano; Genesi 26:15 e percio' turarono ed empiron di terra tutti i pozzi che i servi di suo padre aveano scavati, al tempo d'Abrahamo suo padre. Genesi 26:16 E Abimelec disse ad Isacco: 'Vattene da noi, poiche' tu sei molto piu' potente di noi'. Genesi 26:17 Isacco allora si parti di la', s'accampo' nella valle di Gherar, e quivi dimoro'. Genesi 26:18 E Isacco scavo' di nuovo i pozzi d'acqua ch'erano stati scavati al tempo d'Abrahamo suo padre, e che i Filistei avean turati dopo la morte d'Abrahamo; e pose loro gli stessi nomi che avea loro posto suo padre. Genesi 26:19 E i servi d'Isacco scavarono nella valle, e vi trovarono un pozzo d'acqua viva. Genesi 26:20 Ma i pastori di Gherar altercarono coi pastori d'Isacco, dicendo: 'L'acqua e' nostra'. Ed egli chiamo' il pozzo Esek, perche' quelli aveano conteso con lui. Genesi 26:21 Poi i servi scavarono un altro pozzo, e per questo ancora quelli altercarono. E Isacco lo chiamo' Sitna. Genesi 26:22 Allora egli si parti di la', e scavo' un altro pozzo per il quale quelli non altercarono. Ed egli lo chiamo' Rehoboth 'perche'', disse, 'ora l'Eterno ci ha messi al largo, e noi prospereremo nel paese'. Iddio rinnova le sue promesse a Isacco. Alleanza d'Isacco con Abimelec Genesi 26:23 Poi di la' Isacco sali a Beer-Sceba. Genesi 26:24 E l'Eterno gli apparve quella stessa notte, e gli disse: 'Io sono l'Iddio d'Abrahamo tuo padre; non temere, poiche' io sono teco e ti benediro' e moltiplichero' la tua progenie per amor d'Abrahamo mio servo'. Genesi 26:25 Ed egli edifico' quivi un altare, invoco' il nome dell'Eterno, e vi pianto' la sua tenda. E i servi d'Isacco scavaron quivi un pozzo. Genesi 26:26 Abimelec ando' a lui da Gherar con Ahuzath, suo amico, e con Picol, capo del suo esercito. Genesi 26:27 E Isacco disse loro: 'Perche' venite da me, giacche' mi odiate e m'avete mandato via dal vostro paese?' Genesi 26:28 E quelli risposero: 'Noi abbiamo chiaramente veduto che l'Eterno e' teco; e abbiamo detto: Si faccia ora un giuramento fra noi, fra noi e te, e facciam lega teco. Genesi 26:29 Giura che non ci farai alcun male, cosi come noi non t'abbiamo toccato, e non t'abbiamo fatto altro che del bene, e t'abbiamo lasciato andare in pace. Tu sei ora benedetto dall'Eterno'. Genesi 26:30 E Isacco fece loro un convito, ed essi mangiarono e bevvero. Genesi 26:31 La mattina dipoi si levarono di buon'ora e si fecero scambievole giuramento. Poi Isacco li accomiato', e quelli si partirono da lui in pace. Genesi 26:32 Or avvenne che, in quello stesso giorno, i servi d'Isacco gli vennero a dar notizia del pozzo che aveano scavato, dicendogli: 'Abbiam trovato dell'acqua'. Genesi 26:33 Ed egli lo chiamo' Sciba. Per questo la citta' porta il nome di Beer-Sceba, fino al di d'oggi. Matrimonio di Esau'. Giacobbe benedetto in luogo di Esau' Genesi 26:34 Or Esau', in eta' di quarant'anni, prese per moglie Judith, figliuola di Beeri, lo Hitteo, e Basmath, figliuola di Elon, lo Hitteo. Esse furon cagione d'amarezza d'animo a Isacco ed a Rebecca. Genesi 27:1 Or avvenne, quando Isacco era divenuto vecchio e i suoi occhi indeboliti non ci vedevano piu', ch'egli chiamo' Esau', suo figliuolo maggiore, e gli disse: 'Figliuol mio!' Genesi 27:2 E quello rispose: 'Eccomi!' E Isacco: 'Ecco, io sono vecchio, e non so il giorno della mia morte. Genesi 27:3 Deh, prendi ora le tue armi, il tuo turcasso e il tuo arco, vattene fuori ai campi, prendimi un po' di caccia, Genesi 27:4 e preparami una pietanza saporita di quelle che mi piacciono; portamela perch'io la mangi e l'anima mia ti benedica prima ch'io muoia'. Genesi 27:5 Ora Rebecca stava ad ascoltare, mentre Isacco parlava ad Esau' suo figliuolo. Ed Esau' se n'ando' ai campi per fare qualche caccia e portarla a suo padre. Genesi 27:6 E Rebecca parlo' a Giacobbe suo figliuolo, e gli disse: 'Ecco, io ho udito tuo padre che parlava ad Esau' tuo fratello, e gli diceva: Genesi 27:7 Portami un po' di caccia e fammi una pietanza saporita perch'io la mangi e ti benedica nel cospetto dell'Eterno, prima ch'io muoia. Genesi 27:8 Or dunque, figliuol mio, ubbidisci alla mia voce e fa' quello ch'io ti comando. Genesi 27:9 Va' ora al gregge e prendimi due buoni capretti; e io ne faro' una pietanza saporita per tuo padre, di quelle che gli piacciono. Genesi 27:10 E tu la porterai a tuo padre, perche' la mangi, e cosi ti benedica prima di morire'. Genesi 27:11 E Giacobbe disse a Rebecca sua madre: 'Ecco, Esau' mio fratello e' peloso, e io no. Genesi 27:12 Puo' darsi che mio padre mi tasti; saro' allora da lui reputato un ingannatore, e mi trarro' addosso una maledizione, invece di una benedizione'. Genesi 27:13 E sua madre gli rispose: 'Questa maledizione ricada su me, figliuol mio! Ubbidisci pure alla mia voce, e va' a prendermi i capretti'. Genesi 27:14 Egli dunque ando' a prenderli, e li meno' a sua madre; e sua madre ne preparo' una pietanza saporita, di quelle che piacevano al padre di lui. Genesi 27:15 Poi Rebecca prese i piu' bei vestiti di Esau' suo figliuolo maggiore, i quali aveva in casa presso di se', e li fece indossare a Giacobbe suo figliuolo minore; Genesi 27:16 e con le pelli de' capretti gli copri le mani e il collo, ch'era senza peli. Genesi 27:17 Poi mise in mano a Giacobbe suo figliuolo la pietanza saporita e il pane che avea preparato. Genesi 27:18 Ed egli venne a suo padre e gli disse: 'Padre mio!' E Isacco rispose: 'Eccomi; chi sei tu, figliuol mio?' Genesi 27:19 E Giacobbe disse a suo padre: 'Sono Esau', il tuo primogenito. Ho fatto come tu m'hai detto. Deh, le'vati, mettiti a sedere e mangia della mia caccia, affinche' l'anima tua mi benedica'. Genesi 27:20 E Isacco disse al suo figliuolo: 'Come hai fatto a trovarne cosi presto, figliuol mio?' E quello rispose: 'Perche' l'Eterno, il tuo Dio, l'ha fatta venire sulla mia via'. Genesi 27:21 E Isacco disse a Giacobbe: 'Fatti vicino, figliuol mio, ch'io ti tasti, per sapere se sei proprio il mio figliuolo Esau', o no'. Genesi 27:22 Giacobbe dunque s'avvicino' a Isacco suo padre e, come questi l'ebbe tastato, disse: 'La voce e' la voce di Giacobbe; ma le mani son le mani d'Esau''. Genesi 27:23 E non lo riconobbe, perche' le mani di lui eran pelose come le mani di Esau' suo fratello: e lo benedisse. E disse: Genesi 27:24 'Sei tu proprio il mio figliuolo Esau'?' Egli rispose: 'Si'. Genesi 27:25 E Isacco gli disse: 'Servimi, ch'io mangi della caccia del mio figliuolo e l'anima mia ti benedica'. E Giacobbe lo servi, e Isacco mangio'. Giacobbe gli porto' anche del vino, ed egli bevve. Genesi 27:26 Poi Isacco suo padre gli disse: 'Deh, fatti vicino e baciami, figliuol mio'. Genesi 27:27 Ed egli s'avvicino' e lo bacio'. E Isacco senti l'odore de' vestiti di lui, e lo benedisse dicendo: 'Ecco, l'odor del mio figliuolo e' come l'odor d'un campo, che l'Eterno ha benedetto. Genesi 27:28 Iddio ti dia della rugiada de' cieli e della grassezza della terra e abbondanza di frumento e di vino. Genesi 27:29 Ti servano i popoli, e le nazioni s'inchinino davanti a te. Sii padrone de' tuoi fratelli, e i figli di tua madre s'inchinino davanti a te. Maledetto sia chiunque ti maledice, benedetto sia chiunque ti benedice!' Genesi 27:30 E avvenne che, come Isacco ebbe finito di benedire Giacobbe e Giacobbe se n'era appena andato dalla presenza d'Isacco suo padre, Esau' suo fratello giunse dalla sua caccia. Genesi 27:31 Anch'egli preparo' una pietanza saporita, la porto' a suo padre, e gli disse: 'Le'visi mio padre, e mangi della caccia del suo figliuolo, affinche' l'anima tua mi benedica'. Genesi 27:32 E Isacco suo padre gli disse: 'Chi sei tu?' Ed egli rispose: 'Sono Esau', il tuo figliuolo primogenito'. Genesi 27:33 Isacco fu preso da un tremito fortissimo, e disse: 'E allora, chi e' che ha preso della caccia e me l'ha portata? Io ho mangiato di tutto prima che tu venissi, e l'ho benedetto; e benedetto ei sara''. Genesi 27:34 Quando Esau' ebbe udite le parole di suo padre, dette in un grido forte ed amarissimo. Poi disse a suo padre: 'Benedici anche me, padre mio!' Genesi 27:35 E Isacco rispose: 'Il tuo fratello e' venuto con inganno e ha preso la tua benedizione'. Genesi 27:36 Ed Esau': 'Non e' forse a ragione ch'egli e' stato chiamato Giacobbe? M'ha gia' soppiantato due volte: mi tolse la mia primogenitura, ed ecco che ora m'ha tolta la mia benedizione'. Poi aggiunse: 'Non hai tu riserbato qualche benedizione per me?' Genesi 27:37 E Isacco rispose e disse a Esau': 'Ecco, io l'ho costituito tuo padrone, e gli ho dato tutti i suoi fratelli per servi, e l'ho provvisto di frumento e di vino; che potrei dunque fare per te, figliuol mio?' Genesi 27:38 Ed Esau' disse a suo padre: 'Non hai tu che questa benedizione, padre mio? Benedici anche me, o padre mio!' Ed Esau' alzo' la voce e pianse. Genesi 27:39 E Isacco suo padre rispose e gli disse: 'Ecco, la tua dimora sara' priva della grassezza della terra e della rugiada che scende dai cieli. Genesi 27:40 Tu vivrai della tua spada, e sarai servo del tuo fratello; ma avverra' che, menando una vita errante, tu spezzerai il suo giogo di sul tuo collo'. Genesi 27:41 Ed Esau' prese a odiare Giacobbe a motivo della benedizione datagli da suo padre; e disse in cuor suo: 'I giorni del lutto di mio padre si avvicinano; allora uccidero' il mio fratello Giacobbe'. Genesi 27:42 Furon riferite a Rebecca le parole di Esau', suo figliuolo maggiore; ed ella mando' a chiamare Giacobbe, suo figliuolo minore, e gli disse: 'Ecco, Esau', tuo fratello, si consola riguardo a te, proponendosi d'ucciderti. Genesi 27:43 Or dunque, figliuol mio, ubbidisci alla mia voce: le'vati, e fuggi a Charan da Labano mio fratello; Genesi 27:44 e trattienti quivi qualche tempo, finche' il furore del tuo fratello sia passato, Genesi 27:45 finche' l'ira del tuo fratello si sia stornata da te ed egli abbia dimenticato quello che tu gli hai fatto; e allora io mandero' a farti ricondurre di la'. Perche' sarei io privata di voi due in uno stesso giorno?' Isacco manda Giacobbe in Mesopotamia Genesi 27:46 E Rebecca disse ad Isacco: 'Io sono disgustata della vita a motivo di queste figliuole di Heth. Se Giacobbe prende in moglie, tra le figliuole di Heth, tra le figliuole del paese, una donna come quelle, che mi giova la vita?'. Genesi 28:1 Allora Isacco chiamo' Giacobbe, lo benedisse e gli diede quest'ordine: 'Non prender moglie tra le figliuole di Canaan. Genesi 28:2 Le'vati, vattene in Paddan-Aram, alla casa di Bethuel, padre di tua madre, e prenditi moglie di la', tra le figliuole di Labano, fratello di tua madre. Genesi 28:3 E l'Iddio onnipotente ti benedica, ti renda fecondo e ti moltiplichi, in guisa che tu diventi un'assemblea di popoli, Genesi 28:4 e ti dia la benedizione d'Abrahamo: a te, e alla tua progenie con te; affinche' tu possegga il paese dove sei andato peregrinando, e che Dio dono' ad Abrahamo'. Genesi 28:5 E Isacco fece partire Giacobbe, il quale se n'ando' in Paddan-Aram da Labano, figliuolo di Bethuel, l'Arameo, fratello di Rebecca, madre di Giacobbe e di Esau'. Esau' sposa la figlia d'Ismaele Genesi 28:6 Or Esau' vide che Isacco avea benedetto Giacobbe e l'avea mandato in Paddan-Aram perche' vi prendesse moglie; e che, benedicendolo, gli avea dato quest'ordine: 'Non prender moglie tra le figliuole di Canaan', Genesi 28:7 e che Giacobbe aveva ubbidito a suo padre e a sua madre, e se n'era andato in Paddan-Aram. Genesi 28:8 Ed Esau' s'accorse che le figliuole di Canaan dispiacevano ad Isacco suo padre; Genesi 28:9 e ando' da Ismaele, e prese per moglie, oltre quelle che aveva gia', Mahalath, figliuola d'Ismaele, figliuolo d'Abrahamo, sorella di Nebaioth. Viaggio di Giacobbe. Il suo sogno a Bethel Genesi 28:10 Or Giacobbe parti da Beer-Sceba e se n'ando' verso Charan. Genesi 28:11 Capito' in un certo luogo, e vi passo' la notte, perche' il sole era gia' tramontato. Prese una delle pietre del luogo, la pose come suo capezzale e si corico' quivi. Genesi 28:12 E sogno'; ed ecco una scala appoggiata sulla terra, la cui cima toccava il cielo; ed ecco gli angeli di Dio, che salivano e scendevano per la scala. Genesi 28:13 E l'Eterno stava al disopra d'essa, e gli disse: 'Io sono l'Eterno, l'Iddio d'Abrahamo tuo padre e l'Iddio d'Isacco; la terra sulla quale tu stai coricato, io la daro' a te e alla tua progenie; Genesi 28:14 e la tua progenie sara' come la polvere della terra, e tu ti estenderai ad occidente e ad oriente, a settentrione e a mezzodi; e tutte le famiglie della terra saranno benedette in te e nella tua progenie. Genesi 28:15 Ed ecco, io son teco, e ti guardero' dovunque tu andrai, e ti ricondurro' in questo paese; poiche' io non ti abbandonero' prima d'aver fatto quello che t'ho detto'. Genesi 28:16 E come Giacobbe si fu svegliato dal suo sonno, disse: 'Certo, l'Eterno e' in questo luogo ed io non lo sapevo!' Genesi 28:17 Ed ebbe paura, e disse: 'Com'e' tremendo questo luogo! Questa non e' altro che la casa di Dio, e questa e' la porta del cielo!' Genesi 28:18 E Giacobbe si levo' la mattina di buon'ora, prese la pietra che avea posta come suo capezzale, la eresse in monumento, e verso' dell'olio sulla sommita' d'essa. Genesi 28:19 E pose nome a quel luogo Bethel; ma, prima, il nome della citta' era Luz. Genesi 28:20 E Giacobbe fece un voto, dicendo: 'Se Dio e' meco, se mi guarda durante questo viaggio che fo, se mi da' pane da mangiare e vesti da coprirmi, Genesi 28:21 e se ritorno sano e salvo alla casa del padre mio, l'Eterno sara' il mio Dio; Genesi 28:22 e questa pietra che ho eretta in monumento, sara' la casa di Dio; e di tutto quello che tu darai a me, io, certamente, daro' a te la decima'. Giacobbe presso Labano. Lea e Rachele Genesi 29:1 Poi Giacobbe si mise in cammino e ando' nel paese degli Orientali. Genesi 29:2 E guardo', e vide un pozzo in un campo; ed ecco tre greggi di pecore, giacenti li presso; poiche' a quel pozzo si abbeveravano i greggi; e la pietra sulla bocca del pozzo era grande. Genesi 29:3 Quivi s'adunavano tutti i greggi; i pastori rotolavan la pietra di sulla bocca del pozzo, abbeveravano le pecore, poi rimettevano al posto la pietra sulla bocca del pozzo. Genesi 29:4 E Giacobbe disse ai pastori: 'Fratelli miei, di dove siete?' E quelli risposero: 'Siamo di Charan'. Genesi 29:5 Ed egli disse loro: 'Conoscete voi Labano, figliuolo di Nahor?' Ed essi: 'Lo conosciamo'. Genesi 29:6 Ed egli disse loro: 'Sta egli bene?' E quelli: 'Sta bene; ed ecco Rachele, sua figliuola, che viene con le pecore'. Genesi 29:7 Ed egli disse: 'Ecco, e' ancora pieno giorno, e non e' tempo di radunare il bestiame; abbeverate le pecore e menatele al pascolo'. Genesi 29:8 E quelli risposero: 'Non possiamo, finche' tutti i greggi siano radunati; allora si rotola la pietra di sulla bocca del pozzo, e abbeveriamo le pecore'. Genesi 29:9 Mentr'egli parlava ancora con loro, giunse Rachele con le pecore di suo padre; poich'ella era pastora. Genesi 29:10 E quando Giacobbe vide Rachele figliuola di Labano, fratello di sua madre, e le pecore di Labano fratello di sua madre, s'avvicino', rotolo' la pietra di sulla bocca del pozzo, e abbevero' il gregge di Labano fratello di sua madre. Genesi 29:11 E Giacobbe bacio' Rachele, alzo' la voce, e pianse. Genesi 29:12 E Giacobbe fe' sapere a Rachele ch'egli era parente del padre di lei, e ch'era figliuolo di Rebecca. Ed ella corse a dirlo a suo padre. Genesi 29:13 E appena Labano ebbe udito le notizie di Giacobbe figliuolo della sua sorella, gli corse incontro, l'abbraccio', lo bacio', e lo meno' a casa sua. Giacobbe racconto' a Labano tutte queste cose; Genesi 29:14 e Labano gli disse: 'Tu sei proprio mie ossa e mia carne!' Ed egli dimoro' con lui durante un mese. Genesi 29:15 Poi Labano disse a Giacobbe: 'Perche' sei mio parente dovrai tu servirmi per nulla? Dimmi quale dev'essere il tuo salario'. Genesi 29:16 Or Labano aveva due figliuole: la maggiore si chiamava Lea, e la minore Rachele. Genesi 29:17 Lea aveva gli occhi delicati, ma Rachele era avvenente e di bell'aspetto. Genesi 29:18 E Giacobbe amava Rachele, e disse a Labano: 'Io ti serviro' sette anni, per Rachele tua figliuola minore'. Genesi 29:19 E Labano rispose: 'e' meglio ch'io la dia a te che ad un altr'uomo; sta' con me'. Genesi 29:20 E Giacobbe servi sette anni per Rachele; e gli parvero pochi giorni, per l'amore che le portava. Genesi 29:21 E Giacobbe disse a Labano: 'Dammi la mia moglie, poiche' il mio tempo e' compiuto, ed io andro' da lei'. Genesi 29:22 Allora Labano raduno' tutta la gente del luogo, e fece un convito. Genesi 29:23 Ma, la sera, prese Lea, sua figliuola, e la meno' da Giacobbe, il quale entro' da lei. Genesi 29:24 E Labano dette la sua serva Zilpa per serva a Lea, sua figliuola. Genesi 29:25 L'indomani mattina, ecco che era Lea. E Giacobbe disse a Labano: 'Che m'hai fatto? Non e' egli per Rachele ch'io t'ho servito? Perche' dunque m'hai ingannato?' Genesi 29:26 E Labano rispose: 'Non e' usanza da noi di dare la minore prima della maggiore. Finisci la settimana di questa; Genesi 29:27 e ti daremo anche l'altra, per il servizio che presterai da me altri sette anni'. Genesi 29:28 Giacobbe fece cosi, e fini la settimana di quello sposalizio; poi Labano gli dette in moglie Rachele sua figliuola. Genesi 29:29 E Labano dette la sua serva Bilha per serva a Rachele, sua figliuola. Genesi 29:30 E Giacobbe entro' pure da Rachele, ed anche amo' Rachele piu' di Lea, e servi da Labano altri sette anni. I quattro figliuoli di Lea: Ruben, Simeone, Levi e Giuda Genesi 29:31 L'Eterno, vedendo che Lea era odiata, la rese feconda; ma Rachele era sterile. Genesi 29:32 E Lea concepi e partori un figliuolo, al quale pose nome Ruben; perche' disse: 'L'Eterno ha veduto la mia afflizione; e ora il mio marito mi amera''. Genesi 29:33 Poi concepi di nuovo e partori un figliuolo, e disse: 'L'Eterno ha udito ch'io ero odiata, e pero' m'ha dato anche questo figliuolo'. E lo chiamo' Simeone. Genesi 29:34 E concepi di nuovo e partori un figliuolo, e disse: 'Questa volta, il mio marito sara' ben unito a me, poiche' gli ho partorito tre figliuoli'. Per questo fu chiamato Levi. Genesi 29:35 E concepi di nuovo e partori un figliuolo, e disse: 'Questa volta celebrero' l'Eterno'. Percio' gli pose nome Giuda. E cesso' d'aver figliuoli. I figliuoli di Bilha e di Zilpa, serve di Rachele e di Lea Genesi 30:1 Rachele, vedendo che non dava figliuoli a Giacobbe, porto' invidia alla sua sorella, e disse a Giacobbe: 'Dammi de' figliuoli; altrimenti muoio'. Genesi 30:2 E Giacobbe s'accese d'ira contro Rachele, e disse: 'Tengo io il luogo di Dio che t'ha negato d'esser feconda?' Genesi 30:3 Ed ella rispose: 'Ecco la mia serva Bilha; entra da lei; essa partorira' sulle mie ginocchia, e, per mezzo di lei, avro' anch'io dei figliuoli'. Genesi 30:4 Ed ella gli diede la sua serva Bilha per moglie, e Giacobbe entro' da lei. Genesi 30:5 E Bilha concepi e partori un figliuolo a Giacobbe. Genesi 30:6 E Rachele disse: 'Iddio m'ha reso giustizia, ha anche ascoltato la mia voce, e m'ha dato un figliuolo'. Percio' gli pose nome Dan. Genesi 30:7 E Bilha, serva di Rachele, concepi ancora e partori a Giacobbe un secondo figliuolo. Genesi 30:8 E Rachele disse: 'Io ho sostenuto con mia sorella lotte di Dio, e ho vinto'. Percio' gli pose nome Neftali. Genesi 30:9 Lea, vedendo che avea cessato d'aver figliuoli, prese la sua serva Zilpa e la diede a Giacobbe per moglie. Genesi 30:10 E Zilpa, serva di Lea, partori un figliuolo a Giacobbe. E Lea disse: Genesi 30:11 'Che fortuna!' E gli pose nome Gad. Genesi 30:12 Poi Zilpa, serva di Lea, partori a Giacobbe un secondo figliuolo. E Lea disse: Genesi 30:13 'Me felice! che' le fanciulle mi chiameranno beata'. Percio' gli pose nome Ascer. Lea divien madre di Issacar, di Zabulon, di Dina Genesi 30:14 Or Ruben usci, al tempo della mietitura del grano, e trovo' delle mandragole per i campi, e le porto' a Lea sua madre. Allora Rachele disse a Lea: 'Deh, dammi delle mandragole del tuo figliuolo!' Genesi 30:15 Ed ella le rispose: 'Ti par egli poco l'avermi tolto il marito, che mi vuoi togliere anche le mandragole del mio figliuolo?' E Rachele disse: 'Ebbene, si giaccia egli teco questa notte, in compenso delle mandragole del tuo figliuolo'. Genesi 30:16 E come Giacobbe, in sulla sera, se ne tornava dai campi, Lea usci a incontrarlo, e gli disse: 'Devi entrare da me; poiche' io t'ho accaparrato con le mandragole del mio figliuolo'. Ed egli si giacque con lei quella notte. Genesi 30:17 E Dio esaudi Lea, la quale concepi e partori a Giacobbe un quinto figliuolo. Genesi 30:18 Ed ella disse: 'Iddio m'ha dato la mia mercede, perche' diedi la mia serva a mio marito'. E gli pose nome Issacar. Genesi 30:19 E Lea concepi ancora, e partori a Giacobbe un sesto figliuolo. Genesi 30:20 E Lea disse: 'Iddio m'ha dotata di buona dote; questa volta il mio marito abitera' con me, poiche' gli ho partorito sei figliuoli'. E gli pose nome Zabulon. Genesi 30:21 Poi partori una figliuola, e le pose nome Dina. Rachele divien madre di Giuseppe. Patto fra Labano e Giacobbe Genesi 30:22 Iddio si ricordo' anche di Rachele; Iddio l'esaudi, e la rese feconda; Genesi 30:23 ed ella concepi e partori un figliuolo, e disse: 'Iddio ha tolto il mio obbrobrio'. Genesi 30:24 E gli pose nome Giuseppe, dicendo: 'L'Eterno m'aggiunga un altro figliuolo'. Genesi 30:25 Or dopo che Rachele ebbe partorito Giuseppe, Giacobbe disse a Labano: 'Dammi licenza, ch'io me ne vada a casa mia, nel mio paese. Genesi 30:26 Dammi le mie mogli, per le quali t'ho servito, e i miei figliuoli; e lasciami andare; poiche' tu ben conosci il servizio che t'ho prestato'. Genesi 30:27 E Labano gli disse: 'Se ho trovato grazia dinanzi a te, rimanti; giacche' credo indovinare che l'Eterno mi ha benedetto per amor tuo'. Genesi 30:28 Poi disse: 'Fissami il tuo salario, e te lo daro''. Genesi 30:29 Giacobbe gli rispose: 'Tu sai in qual modo io t'ho servito, e quel che sia diventato il tuo bestiame nelle mie mani. Genesi 30:30 Poiche' quel che avevi prima ch'io venissi, era poco; ma ora s'e' accresciuto oltremodo, e l'Eterno t'ha benedetto dovunque io ho messo il piede. Ora, quando lavorero' io anche per la casa mia?' Genesi 30:31 Labano gli disse: 'Che ti daro' io?' E Giacobbe rispose: 'Non mi dar nulla; se acconsenti a quel che sto per dirti, io pascero' di nuovo i tuoi greggi e n'avro' cura. Genesi 30:32 Passero' quest'oggi fra mezzo a tutti i tuoi greggi, mettendo da parte, di fra le pecore, ogni agnello macchiato e vaiolato, e ogni agnello nero; e di fra le capre, le vaiolate e le macchiate. E quello sara' il mio salario. Genesi 30:33 Cosi, da ora innanzi, il mio diritto rispondera' per me nel tuo cospetto, quando verrai ad accertare il mio salario: tutto cio' che non sara' macchiato o vaiolato fra le capre, e nero fra gli agnelli, sara' rubato, se si trovera' presso di me'. Genesi 30:34 E Labano disse: 'Ebbene, sia come tu dici!' Genesi 30:35 E quello stesso giorno mise da parte i becchi striati e vaiolati e tutte le capre macchiate e vaiolate, tutto quello che avea del bianco e tutto quel ch'era nero fra gli agnelli, e li affido' ai suoi figliuoli. Genesi 30:36 E Labano frappose la distanza di tre giornate di cammino fra se' e Giacobbe; e Giacobbe pascolava il rimanente de' greggi di Labano. Genesi 30:37 E Giacobbe prese delle verghe verdi di pioppo, di mandorlo e di platano; vi fece delle scortecciature bianche, mettendo allo scoperto il bianco delle verghe. Genesi 30:38 Poi colloco' le verghe che avea scortecciate, in vista delle pecore, ne' rigagnoli, negli abbeveratoi dove le pecore venivano a bere; ed entravano in caldo quando venivano a bere. Genesi 30:39 Le pecore dunque entravano in caldo avendo davanti quelle verghe, e figliavano agnelli striati, macchiati e vaiolati. Genesi 30:40 Poi Giacobbe metteva da parte questi agnelli, e faceva volger gli occhi delle pecore verso tutto quello ch'era striato e tutto quel ch'era nero nel gregge di Labano. Egli si formo' cosi dei greggi a parte, che non uni ai greggi di Labano. Genesi 30:41 Or avveniva che, tutte le volte che le pecore vigorose del gregge entravano in caldo, Giacobbe metteva le verghe ne' rigagnoli, in vista delle pecore, perche' le pecore entrassero in caldo vicino alle verghe; Genesi 30:42 ma quando le pecore erano deboli, non ve le metteva; cosi gli agnelli deboli erano di Labano, e i vigorosi di Giacobbe. Genesi 30:43 E quest'uomo divento' ricco oltremodo, ed ebbe greggi numerosi, serve, servi, cammelli e asini. Ritorno di Giacobbe in Canaan Genesi 31:1 Or Giacobbe udi le parole dei figliuoli di Labano, che dicevano: 'Giacobbe ha tolto tutto quello che era di nostro padre; e con quello ch'era di nostro padre, s'e' fatto tutta questa ricchezza'. Genesi 31:2 Giacobbe osservo' pure il volto di Labano; ed ecco, non era piu', verso di lui, quello di prima. Genesi 31:3 E l'Eterno disse a Giacobbe: 'Torna al paese de' tuoi padri e al tuo parentado; e io saro' teco'. Genesi 31:4 E Giacobbe mando' a chiamare Rachele e Lea perche' venissero ai campi, presso il suo gregge, e disse loro: Genesi 31:5 'Io vedo che il volto di vostro padre non e' piu', verso di me, quello di prima; ma l'Iddio di mio padre e' stato meco. Genesi 31:6 E voi sapete che io ho servito il padre vostro con tutto il mio potere, Genesi 31:7 mentre vostro padre m'ha ingannato, e ha mutato il mio salario dieci volte; ma Dio non gli ha permesso di farmi del male. Genesi 31:8 Quand'egli diceva: I macchiati saranno il tuo salario, tutto il gregge figliava agnelli macchiati; e quando diceva: Gli striati saranno il tuo salario, tutto il gregge figliava agnelli striati. Genesi 31:9 Cosi Iddio ha tolto il bestiame a vostro padre, e me l'ha dato. Genesi 31:10 E una volta avvenne, al tempo che le pecore entravano in caldo, ch'io alzai gli occhi, e vidi, in sogno, che i maschi che montavano le femmine, erano striati, macchiati o chiazzati. Genesi 31:11 E l'Angelo di Dio mi disse nel sogno: Giacobbe! E io risposi: Eccomi! Genesi 31:12 Ed egli: Alza ora gli occhi e guarda; tutti i maschi che montano le femmine, sono striati, macchiati o chiazzati; perche' ho veduto tutto quel che Labano ti fa. Genesi 31:13 Io son l'Iddio di Bethel, dove tu ungesti un monumento e mi facesti un voto. Ora le'vati, partiti da questo paese, e torna al tuo paese natio'. Genesi 31:14 Rachele e Lea risposero e gli dissero: 'Abbiam noi forse ancora qualche parte o eredita' in casa di nostro padre? Genesi 31:15 Non ci ha egli trattate da straniere, quando ci ha vendute e ha per di piu' mangiato il nostro danaro? Genesi 31:16 Tutte le ricchezze che Dio ha tolte a nostro padre, sono nostre e dei nostri figliuoli; or dunque, fa' tutto quello che Dio t'ha detto'. Genesi 31:17 Allora Giacobbe si levo', mise i suoi figliuoli e le sue mogli sui cammelli, Genesi 31:18 e meno' via tutto il suo bestiame, tutte le sostanze che aveva acquistate, il bestiame che gli apparteneva e che aveva acquistato in Paddan-Aram, per andarsene da Isacco suo padre, nel paese di Canaan. Genesi 31:19 Or mentre Labano se n'era andato a tosare le sue pecore, Rachele rubo' gl'idoli di suo padre. Genesi 31:20 Giacobbe si parti furtivamente da Labano, l'Arameo, senza dirgli che voleva fuggire. Genesi 31:21 Cosi se ne fuggi, con tutto quello che aveva; e si levo', passo' il fiume, e si diresse verso il monte di Galaad. Labano insegue Giacobbe Genesi 31:22 Il terzo giorno, fu annunziato a Labano che Giacobbe se n'era fuggito. Genesi 31:23 Allora egli prese seco i suoi fratelli, lo insegui per sette giornate di cammino, e lo raggiunse al monte di Galaad. Genesi 31:24 Ma Dio venne a Labano l'Arameo, in un sogno della notte, e gli disse: 'Guardati dal parlare a Giacobbe, ne' in bene ne' in male'. Genesi 31:25 Labano dunque raggiunse Giacobbe. Or Giacobbe avea piantata la sua tenda sul monte; e anche Labano e i suoi fratelli avean piantato le loro, sul monte di Galaad. Genesi 31:26 Allora Labano disse a Giacobbe: 'Che hai fatto, partendoti da me furtivamente, e menando via le mie figliuole come prigioniere di guerra? Genesi 31:27 Perche' te ne sei fuggito di nascosto, e sei partito da me furtivamente, e non m'hai avvertito? Io t'avrei accomiatato con gioia e con canti, a suon di timpano e di cetra. Genesi 31:28 E non m'hai neppur permesso di baciare i miei figliuoli e le mie figliuole! Tu hai agito stoltamente. Genesi 31:29 Ora e' in poter mio farvi del male; ma l'Iddio del padre vostro mi parlo' la notte scorsa, dicendo: Guardati dal parlare a Giacobbe, ne' in bene ne' in male. Genesi 31:30 Ora dunque te ne sei certo andato, perche' anelavi alla casa di tuo padre; ma perche' hai rubato i miei de'i?' Genesi 31:31 E Giacobbe rispose a Labano: 'Egli e' che avevo paura, perche' dicevo fra me che tu m'avresti potuto togliere per forza le tue figliuole. Genesi 31:32 Ma chiunque sia colui presso il quale avrai trovato i tuoi de'i, egli deve morire! In presenza dei nostri fratelli, riscontra cio' ch'e' tuo fra le cose mie, e prenditelo!' Or Giacobbe ignorava che Rachele avesse rubato gl'idoli. Genesi 31:33 Labano dunque entro' nella tenda di Giacobbe, nella tenda di Lea e nella tenda delle due serve, ma non trovo' nulla. E uscito dalla tenda di Lea, entro' nella tenda di Rachele. Genesi 31:34 Or Rachele avea preso gl'idoli, li avea messi nel basto del cammello, e vi s'era posta sopra a sedere. Labano frugo' tutta la tenda, e non trovo' nulla. Genesi 31:35 Ed ella disse a suo padre: 'Non s'abbia il mio signore a male s'io non posso alzarmi davanti a te, perche' ho le solite ricorrenze delle donne'. Ed egli cerco' ma non trovo' gl'idoli. Genesi 31:36 Allora Giacobbe si adiro' e contese con Labano e riprese a dirgli: 'Qual e' il mio delitto, qual e' il mio peccato, perche' tu m'abbia inseguito con tanto ardore? Genesi 31:37 Tu hai frugato tutta la mia roba; che hai trovato di tutta la roba di casa tua? Mettilo qui davanti ai miei e tuoi fratelli, e giudichino loro fra noi due! Genesi 31:38 Ecco vent'anni che sono stato con te; le tue pecore e le tue capre non hanno abortito, e io non ho mangiato i montoni del tuo gregge. Genesi 31:39 Io non t'ho mai portato quel che le fiere aveano squarciato; n'ho subito il danno io; tu mi ridomandavi conto di quello ch'era stato rubato di giorno o rubato di notte. Genesi 31:40 Di giorno, mi consumava il caldo; di notte, il gelo; e il sonno fuggiva dagli occhi miei. Genesi 31:41 Ecco vent'anni che sono in casa tua; t'ho servito quattordici anni per le tue due figliuole, e sei anni per le tue pecore, e tu hai mutato il mio salario dieci volte. Genesi 31:42 Se l'Iddio di mio padre, l'Iddio d'Abrahamo e il Terrore d'Isacco non fosse stato meco, certo, tu m'avresti ora rimandato a vuoto. Iddio ha veduto la mia afflizione e la fatica delle mie mani, e la notte scorsa ha pronunziato la sua sentenza'. Genesi 31:43 E Labano rispose a Giacobbe, dicendo: 'Queste figliuole son mie figliuole, questi figliuoli son miei figliuoli, queste pecore son pecore mie, e tutto quel che vedi e' mio. E che posso io fare oggi a queste mie figliuole o ai loro figliuoli ch'esse hanno partorito? Genesi 31:44 Or dunque vieni, facciamo un patto fra me e te, e serva esso di testimonianza fra me e te'. Alleanza fra Labano e Giacobbe Genesi 31:45 Giacobbe prese una pietra, e la eresse in monumento. Genesi 31:46 E Giacobbe disse ai suoi fratelli: 'Raccogliete delle pietre'. Ed essi presero delle pietre, ne fecero un mucchio, e presso il mucchio mangiarono. Genesi 31:47 E Labano chiamo' quel mucchio Jegar-Sahadutha, e Giacobbe lo chiamo' Galed. Genesi 31:48 E Labano disse: 'Questo mucchio e' oggi testimonio fra me e te'. Percio' fu chiamato Galed, Genesi 31:49 e anche Mitspa, perche' Labano disse: 'L'Eterno tenga l'occhio su me e su te quando non ci potremo vedere l'un l'altro. Genesi 31:50 Se tu affliggi le mie figliuole e se prendi altre mogli oltre le mie figliuole, non un uomo sara' con noi; ma, bada, Iddio sara' testimonio fra me e te'. Genesi 31:51 Labano disse ancora a Giacobbe: 'Ecco questo mucchio di pietre, ed ecco il monumento che io ho eretto fra me e te. Genesi 31:52 Sia questo mucchio un testimonio e sia questo monumento un testimonio che io non passero' oltre questo mucchio per andare a te, e che tu non passerai oltre questo mucchio e questo monumento, per far del male. Genesi 31:53 L'Iddio d'Abrahamo e l'Iddio di Nahor, l'Iddio del padre loro, sia giudice fra noi!' E Giacobbe giuro' per il Terrore d'Isacco suo padre. Genesi 31:54 Poi Giacobbe offri un sacrifizio sul monte, e invito' i suoi fratelli a mangiar del pane. Essi dunque mangiarono del pane, e passarono la notte sul monte. Genesi 31:55 La mattina, Labano si levo' di buon'ora, bacio' i suoi figliuoli e le sue figliuole, e li benedisse. Poi Labano se ne ando', e torno' a casa sua. Visione di Giacobbe a Mahanaim. Incontro di Giacobbe col suo fratello Esau' Genesi 32:1 Giacobbe continuo' il suo cammino, e gli si fecero incontro degli angeli di Dio. Genesi 32:2 E come Giacobbe li vide, disse: 'Questo e' il campo di Dio'; e pose nome a quel luogo Mahanaim. Genesi 32:3 Giacobbe mando' davanti a se' dei messi a Esau' suo fratello, nel paese di Seir, nella campagna di Edom. Genesi 32:4 E dette loro quest'ordine: 'Direte cosi ad Esau', mio signore: Cosi dice il tuo servo Giacobbe: Io ho soggiornato presso Labano e vi sono rimasto fino ad ora; Genesi 32:5 ho buoi, asini, pecore, servi e serve; e lo mando a dire al mio signore, per trovar grazia agli occhi tuoi'. Genesi 32:6 E i messi tornarono a Giacobbe, dicendo: 'Siamo andati dal tuo fratello Esau', ed eccolo che ti viene incontro con quattrocento uomini'. Genesi 32:7 Allora Giacobbe fu preso da gran paura ed angosciato; divise in due schiere la gente ch'era con lui, i greggi, gli armenti, i cammelli, e disse: Genesi 32:8 'Se Esau' viene contro una delle schiere e la batte, la schiera che rimane potra' salvarsi'. Genesi 32:9 Poi Giacobbe disse: 'O Dio d'Abrahamo mio padre, Dio di mio padre Isacco! O Eterno, che mi dicesti: Torna al tuo paese e al tuo parentado e ti faro' del bene, Genesi 32:10 io son troppo piccolo per esser degno di tutte le benignita' che hai usate e di tutta la fedelta' che hai dimostrata al tuo servo; poiche' io passai questo Giordano col mio bastone, e ora son divenuto due schiere. Genesi 32:11 Liberami, ti prego, dalle mani di mio fratello, dalle mani di Esau'; perche' io ho paura di lui e temo che venga e mi dia addosso, non risparmiando ne' madre ne' bambini. Genesi 32:12 E tu dicesti: Certo, io ti faro' del bene, e faro' diventare la tua progenie come la rena del mare, la quale non si puo' contare da tanta che ce n'e''. Genesi 32:13 Ed egli passo' quivi quella notte; e di quello che avea sotto mano prese di che fare un dono al suo fratello Esau': Genesi 32:14 duecento capre e venti capri, duecento pecore e venti montoni, Genesi 32:15 trenta cammelle allattanti coi loro parti, quaranta vacche e dieci tori, venti asine e dieci puledri. Genesi 32:16 E li consegno' ai suoi servi, gregge per gregge separatamente, e disse ai suoi servi: 'Passate dinanzi a me, e fate che vi sia qualche intervallo fra gregge e gregge'. Genesi 32:17 E dette quest'ordine al primo: 'Quando il mio fratello Esau' t'incontrera' e ti chiedera': Di chi sei? dove vai? a chi appartiene questo gregge che va dinanzi a te? Genesi 32:18 tu risponderai: Al tuo servo Giacobbe, e' un dono inviato al mio signore Esau'; ed ecco, egli stesso vien dietro a noi'. Genesi 32:19 E dette lo stesso ordine al secondo, al terzo, e a tutti quelli che seguivano i greggi, dicendo: 'In questo modo parlerete a Esau', quando lo troverete, Genesi 32:20 e direte: Ecco il tuo servo Giacobbe, che viene egli stesso dietro a noi'. Perche' diceva: 'Io lo plachero' col dono che mi precede, e, dopo, vedro' la sua faccia; forse, mi fara' buona accoglienza'. Genesi 32:21 Cosi il dono ando' innanzi a lui, ed egli passo' la notte nell'accampamento. Genesi 32:22 E si levo', quella notte, prese le sue due mogli, le sue due serve, i suoi undici figliuoli, e passo' il guado di Iabbok. Genesi 32:23 Li prese, fece loro passare il torrente, e lo fece passare a tutto quello che possedeva. Lotta con l'angelo a Peniel Genesi 32:24 Giacobbe rimase solo, e un uomo lotto' con lui fino all'apparir dell'alba. Genesi 32:25 E quando quest'uomo vide che non lo poteva vincere, gli tocco' la commessura dell'anca; e la commessura dell'anca di Giacobbe fu slogata, mentre quello lottava con lui. Genesi 32:26 E l'uomo disse: 'Lasciami andare, che' spunta l'alba'. E Giacobbe: 'Non ti lascero' andare prima che tu m'abbia benedetto!' Genesi 32:27 E l'altro gli disse: 'Qual e' il tuo nome?' Ed egli rispose: 'Giacobbe'. Genesi 32:28 E quello disse: 'Il tuo nome non sara' piu' Giacobbe, ma Israele, poiche' tu hai lottato con Dio e con gli uomini, ed hai vinto'. Genesi 32:29 E Giacobbe gli chiese: 'Deh, palesami il tuo nome'. E quello rispose: 'Perche' mi chiedi il mio nome?' Genesi 32:30 E lo benedisse quivi. E Giacobbe chiamo' quel luogo Peniel, 'perche'', disse, 'ho veduto Iddio a faccia a faccia, e la mia vita e' stata risparmiata'. Genesi 32:31 Il sole si levava com'egli ebbe passato Peniel; e Giacobbe zoppicava dell'anca. Genesi 32:32 Per questo, fino al di d'oggi, gl'Israeliti non mangiano il nervo della coscia che passa per la commessura dell'anca, perche' quell'uomo avea toccato la commessura dell'anca di Giacobbe, al punto del nervo della coscia. Riconciliazione di Giacobbe con Esau' Genesi 33:1 Giacobbe alzo' gli occhi, guardo', ed ecco Esau' che veniva, avendo seco quattrocento uomini. Allora divise i figliuoli fra Lea, Rachele e le due serve. Genesi 33:2 E mise davanti le serve e i loro figliuoli, poi Lea e i suoi figliuoli, e da ultimo Rachele e Giuseppe. Genesi 33:3 Ed egli stesso passo' dinanzi a loro, s'inchino' fino a terra sette volte, finche' si fu avvicinato al suo fratello. Genesi 33:4 Ed Esau' gli corse incontro, l'abbraccio', gli si getto' al collo, e lo bacio': e piansero. Genesi 33:5 Poi Esau', alzando gli occhi, vide le donne e i suoi fanciulli, e disse: 'Chi sono questi qui che hai teco?' Giacobbe rispose: 'Sono i figliuoli che Dio s'e' compiaciuto di dare al tuo servo'. Genesi 33:6 Allora le serve s'accostarono, esse e i loro figliuoli, e s'inchinarono. Genesi 33:7 S'accostarono anche Lea e i suoi figliuoli, e s'inchinarono. Poi s'accostarono Giuseppe e Rachele, e s'inchinarono. Genesi 33:8 Ed Esau' disse: 'Che ne vuoi fare di tutta quella schiera che ho incontrata?' Giacobbe rispose: 'e' per trovar grazia agli occhi del mio signore'. Genesi 33:9 Ed Esau': 'Io ne ho assai della roba, fratel mio; tienti per te cio' ch'e' tuo'. Genesi 33:10 Ma Giacobbe disse: 'No, ti prego; se ho trovato grazia agli occhi tuoi, accetta il dono dalla mia mano, giacche' io ho veduto la tua faccia, come uno vede la faccia di Dio, e tu m'hai fatto gradevole accoglienza. Genesi 33:11 Deh, accetta il mio dono che t'e' stato recato; poiche' Iddio m'ha usato grande bonta', e io ho di tutto'. E insiste' tanto, che Esau' l'accetto'. Genesi 33:12 Poi Esau' disse: 'Partiamo, incamminiamoci, e io andro' innanzi a te'. Genesi 33:13 E Giacobbe rispose: 'Il mio signore sa che i fanciulli son di tenera eta', e che ho con me delle pecore e delle vacche che allattano; se si forzassero per un giorno solo a camminare, le bestie morrebbero tutte. Genesi 33:14 Deh, passi il mio signore innanzi al suo servo; e io me ne verro' pian piano, al passo del bestiame che mi precedera', e al passo de' fanciulli, finche' arrivi presso al mio signore, a Seir'. Genesi 33:15 Ed Esau' disse: 'Permetti almeno ch'io lasci con te un po' della gente che ho meco'. Ma Giacobbe rispose: 'E perche' questo? Basta ch'io trovi grazia agli occhi del mio signore'. Genesi 33:16 Cosi Esau', in quel giorno stesso, rifece il cammino verso Seir. Giacobbe si ferma a Succoth e s'accampa dirimpetto alla citta' di Sichem Genesi 33:17 Giacobbe parti alla volta di Succoth e edifico' una casa per se', e fece delle capanne per il suo bestiame; e per questo quel luogo fu chiamato Succoth. Genesi 33:18 Poi Giacobbe, tornando da Paddan-Aram, arrivo' sano e salvo alla citta' di Sichem, nel paese di Canaan, e pianto' le tende dirimpetto alla citta'. Genesi 33:19 E compro' dai figliuoli di Hemor, padre di Sichem, per cento pezzi di danaro, la parte del campo dove avea piantato le sue tende. Genesi 33:20 Ed eresse quivi un altare, e lo chiamo' El-Elohe'-Israel. Dina rapita da Sichem Genesi 34:1 Or Dina, la figliuola che Lea aveva partorito a Giacobbe, usci per vedere le figliuole del paese. Genesi 34:2 E Sichem, figliuolo di Hemor lo Hivveo, principe del paese, vedutala, la rapi, si giacque con lei, e la violento'. Genesi 34:3 E l'anima sua s'appassiono' per Dina, figliuola di Giacobbe; egli amo' la fanciulla, e parlo' al cuore di lei. Genesi 34:4 Poi disse a Hemor suo padre: 'Dammi questa fanciulla per moglie'. Genesi 34:5 Or Giacobbe udi ch'egli avea disonorato la sua figliuola Dina; e come i suoi figliuoli erano ai campi col suo bestiame, Giacobbe si tacque finche' non furon tornati. Genesi 34:6 E Hemor, padre di Sichem, si reco' da Giacobbe per parlargli. Genesi 34:7 E i figliuoli di Giacobbe, com'ebbero udito il fatto, tornarono dai campi; e questi uomini furono addolorati e fortemente adirati perche' costui aveva commessa un'infamia in Israele, giacendosi con la figliuola di Giacobbe: cosa che non era da farsi. Genesi 34:8 Ed Hemor parlo' loro, dicendo: 'L'anima del mio figliuolo Sichem s'e' unita strettamente alla vostra figliuola; deh, dategliela per moglie; Genesi 34:9 e imparentatevi con noi; dateci le vostre figliuole, e prendetevi le figliuole nostre. Genesi 34:10 Voi abiterete con noi, e il paese sara' a vostra disposizione; dimoratevi, trafficatevi, e acquistatevi delle proprieta''. Genesi 34:11 Allora Sichem disse al padre e ai fratelli di Dina: 'Fate ch'io trovi grazia agli occhi vostri, e vi daro' quel che mi direte. Genesi 34:12 Imponetemi pure una gran dote e di gran doni; e io ve li daro' come mi direte; ma datemi la fanciulla per moglie'. Genesi 34:13 I figliuoli di Giacobbe risposero a Sichem e ad Hemor suo padre, e parlarono loro con astuzia, perche' Sichem avea disonorato Dina loro sorella; Genesi 34:14 e dissero loro: 'Questa cosa non la possiamo fare; non possiam dare la nostra sorella a uno che non e' circonciso; giacche' questo, per noi, sarebbe un obbrobrio. Genesi 34:15 Soltanto a questa condizione acconsentiremo alla vostra richiesta: se vorrete essere come siam noi, circoncidendo ogni maschio tra voi. Genesi 34:16 Allora vi daremo le nostre figliuole, e noi ci prenderemo le figliuole vostre; abiteremo con voi, e diventeremo un popolo solo. Genesi 34:17 Ma se non ci volete ascoltare e non vi volete far circoncidere, noi prenderemo la nostra fanciulla e ce ne andremo'. Genesi 34:18 Le loro parole piacquero ad Hemor e Sichem figliuolo di Hemor. Genesi 34:19 E il giovane non indugio' a fare la cosa, perche' portava affezione alla figliuola di Giacobbe, ed era l'uomo piu' onorato in tutta la casa di suo padre. I Sichemiti massacrati da Simeone e Levi Genesi 34:20 Hemor e Sichem, suo figliuolo, vennero alla porta della loro citta', e parlarono alla gente della loro citta', dicendo: Genesi 34:21 'Questa e' gente pacifica, qui tra noi; rimanga dunque pure nel paese, e vi traffichi; poiche', ecco, il paese e' abbastanza ampio per loro. Noi prenderemo le loro figliuole per mogli, e daremo loro le nostre. Genesi 34:22 Ma soltanto a questa condizione questa gente acconsentira' ad abitare con noi per formare un popolo solo: che ogni maschio fra noi sia circonciso, come son circoncisi loro. Genesi 34:23 Il loro bestiame, le loro sostanze, tutti i loro animali non saran nostri? Acconsentiamo alla loro domanda ed essi abiteranno con noi'. Genesi 34:24 E tutti quelli che uscivano dalla porta della citta' diedero ascolto ad Hemor e a Sichem suo figliuolo; e ogni maschio fu circonciso: ognuno di quelli che uscivano dalla porta della citta'. Genesi 34:25 Or avvenne che il terzo giorno, mentre quelli eran sofferenti, due de' figliuoli di Giacobbe, Simeone e Levi, fratelli di Dina, presero ciascuno la propria spada, assalirono la citta' che si tenea sicura, e uccisero tutti i maschi. Genesi 34:26 Passarono anche a fil di spada Hemor e Sichem suo figliuolo, presero Dina dalla casa di Sichem, e uscirono. Genesi 34:27 I figliuoli di Giacobbe si gettarono sugli uccisi e saccheggiarono la citta', perche' la loro sorella era stata disonorata; Genesi 34:28 presero i loro greggi, i loro armenti, i loro asini, quello che era in citta', e quello che era per i campi, Genesi 34:29 e portaron via come bottino tutte le loro ricchezze, tutti i loro piccoli bambini, le loro mogli, e tutto quello che si trovava nelle case. Genesi 34:30 Allora Giacobbe disse a Simeone ed a Levi: 'Voi mi date grande affanno, mettendomi in cattivo odore presso gli abitanti del paese, presso i Cananei ed i Ferezei. Ed io non ho che poca gente; essi si raduneranno contro di me e mi daranno addosso, e saro' distrutto: io con la mia casa'. Genesi 34:31 Ed essi risposero: 'Dovra' la nostra sorella esser trattata come una meretrice?' Giacobbe toglie di casa sua gl'idoli Genesi 35:1 Iddio disse a Giacobbe: 'Le'vati, vattene a Bethel, dimora quivi, e fa' un altare all'Iddio che ti apparve, quando fuggivi dinanzi al tuo fratello Esau''. Genesi 35:2 Allora Giacobbe disse alla sua famiglia e a tutti quelli ch'erano con lui: 'Togliete gli de'i stranieri che sono fra voi, purificatevi, e cambiatevi i vestiti; Genesi 35:3 e leviamoci, andiamo a Bethel, ed io faro' quivi un altare all'Iddio che mi esaudi nel giorno della mia angoscia, e ch'e' stato con me nel viaggio che ho fatto'. Genesi 35:4 Ed essi dettero a Giacobbe tutti gli de'i stranieri ch'erano nelle loro mani e gli anelli che avevano agli orecchi; e Giacobbe li nascose sotto la quercia ch'e' presso a Sichem. Giacobbe erige un altare a Bethel Genesi 35:5 Poi si partirono; e un terrore mandato da Dio invase le citta' ch'erano intorno a loro; talche' non inseguirono i figliuoli di Giacobbe. Genesi 35:6 Cosi Giacobbe giunse a Luz, cioe' Bethel, ch'e' nel paese di Canaan: egli con tutta la gente che avea seco; Genesi 35:7 ed edifico' quivi un altare, e chiamo' quel luogo El-Bethel, perche' quivi Iddio gli era apparso, quando egli fuggiva dinanzi a suo fratello. Genesi 35:8 Allora mori Debora, balia di Rebecca, e fu sepolta al di sotto di Bethel, sotto la quercia, che fu chiamata Allon-Bacuth. Genesi 35:9 Iddio apparve ancora a Giacobbe, quando questi veniva da Paddan-Aram; e lo benedisse. Genesi 35:10 E Dio gli disse: 'Il tuo nome e' Giacobbe; tu non sarai piu' chiamato Giacobbe, ma il tuo nome sara' Israele'. E gli mise nome Israele. Genesi 35:11 E Dio gli disse: 'Io sono l'Iddio onnipotente; sii fecondo e moltiplica; una nazione, anzi una moltitudine di nazioni discendera' da te, e dei re usciranno dai tuoi lombi; Genesi 35:12 e daro' a te e alla tua progenie dopo di te il paese che detti ad Abrahamo e ad Isacco'. Genesi 35:13 E Dio risali di presso a lui, dal luogo dove gli avea parlato. Genesi 35:14 E Giacobbe eresse un monumento di pietra nel luogo dove Iddio gli avea parlato; vi fece sopra una libazione e vi sparse su dell'olio. Genesi 35:15 E Giacobbe chiamo' Bethel il luogo dove Dio gli avea parlato. Nascita di Beniamino e morte di Rachele Genesi 35:16 Poi partirono da Bethel; e c'era ancora qualche distanza per arrivare ad Efrata, quando Rachele partori. Essa ebbe un duro parto; Genesi 35:17 e mentre penava a partorire, la levatrice le disse: 'Non temere, perche' eccoti un altro figliuolo'. Genesi 35:18 E com'ella stava per rendere l'anima (perche' mori), pose nome al bimbo Ben-Oni; ma il padre lo chiamo' Beniamino. Genesi 35:19 E Rachele mori, e fu sepolta sulla via di Efrata; cioe' di Bethlehem. Genesi 35:20 E Giacobbe eresse un monumento sulla tomba di lei. Questo e' il monumento della tomba di Rachele, il quale esiste tuttora. Genesi 35:21 Poi Israele si parti, e pianto' la sua tenda al di la' di Migdal-Eder. Genesi 35:22 E avvenne che, mentre Israele abitava in quel paese, Ruben ando' e si giacque con Bilha, concubina di suo padre. E Israele lo seppe. I dodici figliuoli di Giacobbe Genesi 35:23 Or i figliuoli di Giacobbe erano dodici. I figliuoli di Lea: Ruben, primogenito di Giacobbe, Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Zabulon. Genesi 35:24 I figliuoli di Rachele: Giuseppe e Beniamino. Genesi 35:25 I figliuoli di Bilha, serva di Rachele: Dan e Neftali. Genesi 35:26 I figliuoli di Zilpa, serva di Lea: Gad e Ascer. Questi sono i figliuoli di Giacobbe che gli nacquero in Paddan-Aram. Morte d'Isacco Genesi 35:27 E Giacobbe venne da Isacco suo padre a Mamre, a Kiriath-Arba, cioe' Hebron, dove Abrahamo e Isacco aveano soggiornato. Genesi 35:28 E i giorni d'Isacco furono centottant'anni. Genesi 35:29 E Isacco spiro', mori, e fu raccolto presso il suo popolo, vecchio e sazio di giorni; ed Esau' e Giacobbe, suoi figliuoli, lo seppellirono. Posterita' di Esau' Genesi 36:1 Questa e' la posterita' di Esau', cioe' Edom. Genesi 36:2 Esau' prese le sue mogli tra le figliuole de' Cananei: Ada, figliuola di Elon, lo Hitteo; Oholibama, figliuola di Ana, Genesi 36:3 figliuola di Tsibeon, lo Hivveo; e Basmath, figliuola d'Ismaele, sorella di Nebaioth. Genesi 36:4 Ada partori ad Esau' Elifaz; Genesi 36:5 Basmath partori Reuel; e Oholibama partori Ieush, Ialam e Korah. Questi sono i figliuoli di Esau', che gli nacquero nel paese di Canaan. Esau' abita sulla montagna di Seir Genesi 36:6 Esau' prese le sue mogli, i suoi figliuoli, le sue figliuole, tutte le persone della sua casa, i suoi greggi, tutto il suo bestiame e tutti i beni che aveva messi assieme nel paese di Canaan, e se ne ando' in un altro paese, lontano da Giacobbe suo fratello; Genesi 36:7 giacche' i loro beni erano troppo grandi perch'essi potessero dimorare assieme; e il paese nel quale soggiornavano, non era loro sufficiente a motivo del loro bestiame. Genesi 36:8 Ed Esau' abito' sulla montagna di Seir. Esau' e' Edom. Posterita' dei figliuoli di Esau' e i capi discesi da loro Genesi 36:9 Questa e' la posterita' di Esau', padre degli Edomiti, sulla montagna di Seir. Genesi 36:10 Questi sono i nomi dei figliuoli di Esau': Elifaz, figliuolo di Ada, moglie di Esau'; Reuel figliuolo di Basmath, moglie di Esau'. Genesi 36:11 I figliuoli di Elifaz furono: Teman, Omar, Tsefo, Gatam e Kenaz. Genesi 36:12 Timna era la concubina di Elifaz, figliuolo di Esau'; essa partori ad Elifaz Amalek. Questi furono i figliuoli di Ada, moglie di Esau'. Genesi 36:13 E questi furono i figliuoli di Reuel: Nahath e Zerach, Shammah e Mizza. Questi furono i figliuoli di Basmath, moglie di Esau'. Genesi 36:14 E questi furono i figliuoli di Oholibama, figliuola di Ana, figliuola di Tsibeon, moglie di Esau'; essa partori a Esau': Ieush, Ialam e Korah. Genesi 36:15 Questi sono i capi de' figliuoli di Esau': Figliuoli di Elifaz, primogenito di Esau': il capo Teman, il capo Omar, il capo Tsefo, il capo Kenaz, Genesi 36:16 il capo Korah, il capo Gatam, il capo Amalek; questi sono i capi discesi da Elifaz, nel paese di Edom. E sono i figliuoli di Ada. Genesi 36:17 E questi sono i figliuoli di Reuel, figliuolo di Esau': il capo Nahath, il capo Zerach, il capo Shammah, il capo Mizza; questi sono i capi discesi da Reuel, nel paese di Edom. E sono i figliuoli di Basmath, moglie di Esau'. Genesi 36:18 E questi sono i figliuoli di Oholibama, moglie di Esau': il capo Ieush, il capo Ialam, il capo Korah; questi sono i capi discesi da Oholibama, figliuola di Ana, moglie di Esau'. Genesi 36:19 Questi sono i figliuoli di Esau', che e' Edom, e questi sono i loro capi. I figliuoli di Seir Genesi 36:20 Questi sono i figliuoli di Seir lo Horeo, che abitavano il paese: Lothan, Shobal, Tsibeon, Genesi 36:21 Ana, Dishon, Etser e Dishan. Questi sono i capi degli Horei, figliuoli di Seir, nel paese di Edom. Genesi 36:22 I figliuoli di Lothan furono: Hori e Hemam; e la sorella di Lothan fu Timna. Genesi 36:23 E questi sono i figliuoli di Shobal: Alvan, Manahath, Ebal, Scefo e Onam. Genesi 36:24 E questi sono i figliuoli di Tsibeon: Aiah e Ana. Questo e' quell'Ana che trovo' le acque calde nel deserto, mentre pasceva gli asini di Tsibeon suo padre. Genesi 36:25 E questi sono i figliuoli di Ana: Dishon e Oholibama, figliuola di Ana. Genesi 36:26 E questi sono i figliuoli di Dishon: Hemdan, Eshban, Iithran e Keran. Genesi 36:27 Questi sono i figliuoli di Etser: Bilhan, Zaavan e Akan. Genesi 36:28 Questi sono i figliuoli di Dishan: Uts e Aran. Genesi 36:29 Questi sono i capi degli Horei: il capo Lothan, il capo Shobal, il capo Tsibeon, il capo Ana, Genesi 36:30 il capo Dishon, il capo Etser, il capo Dishan. Questi sono i capi degli Horei, i capi ch'essi ebbero nel paese di Seir. Re di Edom, e i capi discesi da Esau' Genesi 36:31 Questi sono i re che regnarono nel paese di Edom, prima che alcun re regnasse sui figliuoli d'Israele: Genesi 36:32 Bela, figliuolo di Beor, regno' in Edom, e il nome della sua citta' fu Dinhaba. Genesi 36:33 Bela mori, e Iobab, figliuolo di Zerach, di Botsra, regno' in luogo suo. Genesi 36:34 Iobab mori, e Husham, nel paese de' Temaniti, regno' in luogo suo. Genesi 36:35 Husham mori, e Hadad, figliuolo di Bedad, che sconfisse i Madianiti ne' campi di Moab, regno' in luogo suo; e il nome della sua citta' fu Avith. Genesi 36:36 Hadad mori, e Samla, di Masreka, regno' in luogo suo. Genesi 36:37 Samla mori, e Saul di Rehoboth sul Fiume, regno' in luogo suo. Genesi 36:38 Saul mori, e Baal-Hanan, figliuolo di Acbor, regno' in luogo suo. Genesi 36:39 Baal-Hanan, figliuolo di Acbor, mori, e Hadar regno' in luogo suo. Il nome della sua citta' fu Pau, e il nome della sua moglie, Mehetabeel, figliuola di Matred, figliuola di Mezahab. Genesi 36:40 E questi sono i nomi dei capi di Esau', secondo le loro famiglie, secondo i loro territori, coi loro nomi: il capo Timna, il capo Alva, il capo Jeteth, Genesi 36:41 il capo Oholibama, il capo Ela, Genesi 36:42 il capo Pinon, il capo Kenaz, il capo Teman, il capo Mibtsar, il capo Magdiel, il capo Iram. Genesi 36:43 Questi sono i capi di Edom secondo le loro dimore, nel paese che possedevano. Questo e' Esau', il padre degli Edomiti. Giuseppe e i suoi fratelli Genesi 37:1 Or Giacobbe dimoro' nel paese dove suo padre avea soggiornato, nel paese di Canaan. Genesi 37:2 E questa e' la posterita' di Giacobbe. Giuseppe, all'eta' di diciassette anni, pasceva il gregge coi suoi fratelli; e, giovinetto com'era, stava coi figliuoli di Bilha e coi figliuoli di Zilpa, mogli di suo padre. E Giuseppe riferi al loro padre la mala fama che circolava sul loro conto. Genesi 37:3 Or Israele amava Giuseppe piu' di tutti gli altri suoi figliuoli, perche' era il figlio della sua vecchiaia; e gli fece una veste lunga con le maniche. Genesi 37:4 E i suoi fratelli, vedendo che il loro padre l'amava piu' di tutti gli altri fratelli, l'odiavano, e non gli potevan parlare amichevolmente. I sogni di Giuseppe Genesi 37:5 Or Giuseppe ebbe un sogno, e lo racconto' ai suoi fratelli; e questi l'odiaron piu' che mai. Genesi 37:6 Egli disse loro: 'Udite, vi prego, il sogno che ho fatto. Genesi 37:7 Noi stavamo legando dei covoni in mezzo ai campi, quand'ecco che il mio covone si levo' su e si tenne ritto; ed ecco i covoni vostri farsi d'intorno al mio covone, e inchinarglisi dinanzi'. Genesi 37:8 Allora i suoi fratelli gli dissero: 'Dovrai tu dunque regnare su di noi? o dominarci?' E l'odiarono piu' che mai a motivo dei suoi sogni e delle sue parole. Genesi 37:9 Egli ebbe ancora un altro sogno, e lo racconto' ai suoi fratelli, dicendo: 'Ho avuto un altro sogno! Ed ecco che il sole, la luna e undici stelle mi s'inchinavano dinanzi'. Genesi 37:10 Ei lo racconto' a suo padre e ai suoi fratelli; e suo padre lo sgrido', e gli disse: 'Che significa questo sogno che hai avuto? Dovremo dunque io e tua madre e i tuoi fratelli venir proprio a inchinarci davanti a te fino a terra?' Genesi 37:11 E i suoi fratelli gli portavano invidia, ma suo padre serbava dentro di se' queste parole. Giuseppe gettato in una cisterna dai suoi fratelli Genesi 37:12 Or i fratelli di Giuseppe erano andati a pascere il gregge del padre a Sichem. Genesi 37:13 E Israele disse a Giuseppe: 'I tuoi fratelli non sono forse alla pastura a Sichem? Vieni, che ti mandero' da loro'. Ed egli rispose: 'Eccomi'. Genesi 37:14 Israele gli disse: 'Va' a vedere se i tuoi fratelli stanno bene, e se tutto va bene col gregge; e torna a dirmelo'. Cosi lo mando' dalla valle di Hebron, e Giuseppe arrivo' a Sichem. Genesi 37:15 E un uomo lo trovo' che andava errando per i campi e quest'uomo lo interrogo', dicendo: 'Che cerchi?' Genesi 37:16 Egli rispose: 'Cerco i miei fratelli; deh, dimmi dove siano a pascere il gregge'. Genesi 37:17 E quell'uomo gli disse: 'Son partiti di qui, perche' li ho uditi che dicevano: Andiamocene a Dotan'. Giuseppe ando' quindi in traccia de' suoi fratelli, e li trovo' a Dotan. Genesi 37:18 Essi lo scorsero da lontano; e prima ch'egli fosse loro vicino, macchinarono d'ucciderlo. Genesi 37:19 E dissero l'uno all'altro: 'Ecco cotesto sognatore che viene! Genesi 37:20 Ora dunque venite, uccidiamolo, e gettiamolo in una di queste cisterne; diremo poi che una mala bestia l'ha divorato, e vedremo che ne sara' de' suoi sogni'. Genesi 37:21 Ruben udi questo, e lo libero' dalle loro mani. Disse: 'Non gli togliamo la vita'. Genesi 37:22 Poi Ruben aggiunse: 'Non spargete sangue; gettatelo in quella cisterna ch'e' nel deserto, ma non lo colpisca la vostra mano'. Diceva cosi, per liberarlo dalle loro mani e restituirlo a suo padre. Genesi 37:23 Quando Giuseppe fu giunto presso i suoi fratelli, lo spogliarono della sua veste, della veste lunga con le maniche che aveva addosso; Genesi 37:24 lo presero e lo gettarono nella cisterna. Or la cisterna era vuota; non c'era punt'acqua. Giuseppe venduto a degli Ismaeliti, che lo menano in Egitto Genesi 37:25 Poi si misero a sedere per prender cibo; e avendo alzati gli occhi, ecco che videro una carovana d'Ismaeliti, che veniva da Galaad, coi suoi cammelli carichi di aromi, di balsamo e di mirra, che portava in Egitto. Genesi 37:26 E Giuda disse ai suoi fratelli: 'Che guadagneremo a uccidere il nostro fratello e a nascondere il suo sangue? Genesi 37:27 Venite, vendiamolo agl'Ismaeliti, e non lo colpisca la nostra mano, poiche' e' nostro fratello, nostra carne'. E i suoi fratelli gli diedero ascolto. Genesi 37:28 E come que' mercanti Madianiti passavano, essi trassero e fecero salire Giuseppe su dalla cisterna, e lo vendettero per venti sicli d'argento a quegl'Ismaeliti. E questi menarono Giuseppe in Egitto. Genesi 37:29 Or Ruben torno' alla cisterna; ed ecco, Giuseppe non era piu' nella cisterna. Allora egli si straccio' le vesti, Genesi 37:30 torno' dai suoi fratelli, e disse: 'Il fanciullo non c'e' piu'; e io, dove andro' io?' Giuseppe pianto come morto dal padre Genesi 37:31 Essi presero la veste di Giuseppe, scannarono un becco, e intrisero del sangue la veste. Genesi 37:32 Poi mandarono uno a portare al padre loro la veste lunga con le maniche, e gli fecero dire: 'Abbiam trovato questa veste; vedi tu se sia quella del tuo figliuolo, o no'. Genesi 37:33 Ed egli la riconobbe e disse: 'e' la veste del mio figliuolo; una mala bestia l'ha divorato; per certo, Giuseppe e' stato sbranato'. Genesi 37:34 E Giacobbe si straccio' le vesti, si mise un cilicio sui fianchi, e fece cordoglio del suo figliuolo per molti giorni. Genesi 37:35 E tutti i suoi figliuoli e tutte le sue figliuole vennero a consolarlo; ma egli rifiuto' d'esser consolato, e disse: 'Io scendero', facendo cordoglio, dal mio figliuolo, nel soggiorno de' morti'. E suo padre lo pianse. Genesi 37:36 E que' Madianiti lo vendettero in Egitto a Potifar, ufficiale di Faraone, capitano delle guardie. Giuda a Tamar Genesi 38:1 Or avvenne che, in quel tempo, Giuda discese di presso ai suoi fratelli, e ando' a stare da un uomo di Adullam, che avea nome Hira. Genesi 38:2 E Giuda vide quivi la figliuola di un Cananeo, chiamato Shua; e se la prese, e convisse con lei. Genesi 38:3 Ed ella concepi e partori un figliuolo, al quale egli pose nome Er. Genesi 38:4 Poi ella concepi di nuovo, e partori un figliuolo, al quale pose nome Onan. Genesi 38:5 E partori ancora un figliuolo, al quale pose nome Scela. Or Giuda era a Kezib, quand'ella lo partori. Genesi 38:6 E Giuda prese per Er, suo primogenito, una moglie che avea nome Tamar. Genesi 38:7 Ma Er, primogenito di Giuda, era perverso agli occhi dell'Eterno e l'Eterno lo fece morire. Genesi 38:8 Allora Giuda disse a Onan: 'Va' dalla moglie del tuo fratello, prenditela come cognato, e suscita una progenie al tuo fratello'. Genesi 38:9 E Onan, sapendo che quella progenie non sarebbe sua, quando s'accostava alla moglie del suo fratello, faceva in modo d'impedire il concepimento, per non dar progenie al fratello. Genesi 38:10 Cio' ch'egli faceva dispiacque all'Eterno, il quale fece morire anche lui. Genesi 38:11 Allora Giuda disse a Tamar sua nuora: 'Rimani vedova in casa di tuo padre, finche' Scela, mio figliuolo, sia cresciuto'. Perche' diceva: 'Badiamo che anch'egli non muoia per i suoi fratelli'. E Tamar se ne ando', e dimoro' in casa di suo padre. Genesi 38:12 Passaron molti giorni, e mori la figliuola di Shua, moglie di Giuda; e dopo che Giuda si fu consolato, sali da quelli che tosavan le sue pecore a Timna; egli col suo amico Hira, l'Adullamita. Genesi 38:13 Di questo fu informata Tamar, e le fu detto: 'Ecco, il tuo suocero sale a Timna a tosare le sue pecore'. Genesi 38:14 Allora ella si tolse le vesti da vedova, si copri d'un velo, se ne avvolse tutta, e si pose a sedere alla porta di Enaim, ch'e' sulla via di Timna; poiche' vedeva che Scela era cresciuto, e nondimeno, lei non gli era stata data per moglie. Genesi 38:15 Come Giuda la vide, la prese per una meretrice, perch'essa aveva il viso coperto. Genesi 38:16 E accostatosi a lei sulla via, le disse: 'Lasciami venire da te!' Poiche' non sapeva ch'ella fosse sua nuora. Ed ella rispose: 'Che mi darai per venire da me?' Genesi 38:17 Ed egli le disse: 'Ti mandero' un capretto del mio gregge'. Ed ella: 'Mi darai tu un pegno finche' tu me l'abbia mandato?' Genesi 38:18 Ed egli: 'Che pegno ti daro'?' E l'altra rispose: 'Il tuo sigillo, il tuo cordone e il bastone che hai in mano'. Egli glieli dette, ando' da lei, ed ella rimase incinta di lui. Genesi 38:19 Poi ella si levo', e se ne ando'; si tolse il velo, e si rimise le vesti da vedova. Genesi 38:20 E Giuda mando' il capretto per mezzo del suo amico, l'Adullamita, affin di ritirare il pegno di man di quella donna; ma egli non la trovo'. Genesi 38:21 Interrogo' la gente del luogo, dicendo: 'Dov'e' quella meretrice che stava a Enaim, sulla via?' E quelli risposero: 'Qui non c'e' stata alcuna meretrice'. Genesi 38:22 Ed egli se ne torno' a Giuda, e gli disse: 'Non l'ho trovata; e, per di piu', la gente del luogo m'ha detto: Qui non c'e' stata alcuna meretrice'. Genesi 38:23 E Giuda disse: 'Si tenga pure il pegno, che non abbiamo a incorrere nel disprezzo. Ecco, io ho mandato questo capretto, e tu non l'hai trovata'. Genesi 38:24 Or circa tre mesi dopo, vennero a dire a Giuda: 'Tamar, tua nuora, si e' prostituita; e, per di piu', eccola incinta in seguito alla sua prostituzione'. E Giuda disse: 'Menatela fuori, e sia arsa!' Genesi 38:25 Come la menavano fuori, ella mando' a dire al suocero: 'Sono incinta dell'uomo al quale appartengono queste cose'. E disse: 'Riconosci, ti prego, di chi siano questo sigillo, questi cordoni e questo bastone'. Genesi 38:26 Giuda li riconobbe, e disse: 'Ella e' piu' giusta di me, giacche' io non l'ho data a Scela, mio figliuolo'. Ed egli non ebbe piu' relazioni con lei. Genesi 38:27 Or quando venne il tempo in cui doveva partorire, ecco ch'essa aveva in seno due gemelli. Genesi 38:28 E mentre partoriva, l'un d'essi mise fuori una mano; e la levatrice la prese, e vi lego' un filo di scarlatto, dicendo: 'Questo qui esce il primo'. Genesi 38:29 Ma egli ritiro' la mano, ed ecco uscir fuori il suo fratello. Allora la levatrice disse: 'Perche' ti sei fatta questa breccia?' Per questo motivo gli fu messo nome Perets. Genesi 38:30 Poi usci il suo fratello, che aveva alla mano il filo di scarlatto; e fu chiamato Zerach. Giuseppe in Egitto Genesi 39:1 Giuseppe fu menato in Egitto; e Potifar, ufficiale di Faraone, capitano delle guardie, un Egiziano, lo compro' da quegl'Ismaeliti, che l'avevano menato quivi. Genesi 39:2 E l'Eterno fu con Giuseppe, il quale prosperava e stava in casa del suo signore, l'Egiziano. Genesi 39:3 E il suo signore vide che l'Eterno era con lui, e che l'Eterno gli faceva prosperare nelle mani tutto quello che intraprendeva. Genesi 39:4 Giuseppe entro' nelle grazie di lui, e attendeva al servizio personale di Potifar, il quale lo fece maggiordomo della sua casa, e gli mise nelle mani tutto quello che possedeva. Genesi 39:5 E da che l'ebbe fatto maggiordomo della sua casa e gli ebbe affidato tutto quello che possedeva, l'Eterno benedisse la casa dell'Egiziano, per amor di Giuseppe; e la benedizione dell'Eterno riposo' su tutto quello ch'egli possedeva, in casa e in campagna. Genesi 39:6 Potifar lascio' tutto quello che aveva nelle mani di Giuseppe; e non s'occupava piu' di cosa alcuna, tranne del suo proprio cibo. - Or Giuseppe era di presenza avvenente e di bell'aspetto. Giuseppe in carcere Genesi 39:7 Dopo queste cose avvenne che la moglie del signore di Giuseppe gli mise gli occhi addosso, e gli disse: 'Giaciti meco'. Genesi 39:8 Ma egli rifiuto' e disse alla moglie del suo signore: 'Ecco, il mio signore non s'informa da me di nulla ch'e' nella casa, e ha messo nelle mie mani tutto quello che ha; Genesi 39:9 egli stesso non e' piu' grande di me in questa casa; e nulla mi ha divietato, tranne che te, perche' sei sua moglie. Come dunque potrei io fare questo gran male e peccare contro Dio?' Genesi 39:10 E bench'ella gliene parlasse ogni giorno, Giuseppe non acconsenti, ne' a giacersi ne' a stare con lei. Genesi 39:11 Or avvenne che un giorno egli entro' in casa per fare il suo lavoro; e non c'era quivi alcuno della gente di casa; Genesi 39:12 ed essa lo afferro' per la veste, e gli disse: 'Giaciti meco'. Ma egli le lascio' in mano la veste, e fuggi fuori. Genesi 39:13 E quand'ella vide ch'egli le aveva lasciata la veste in mano e ch'era fuggito fuori, Genesi 39:14 chiamo' la gente della sua casa, e le parlo' cosi: 'Vedete, ei ci ha menato in casa un Ebreo per pigliarsi giuoco di noi; esso e' venuto da me per giacersi meco, ma io ho gridato a gran voce. Genesi 39:15 E com'egli ha udito ch'io alzavo la voce e gridavo, m'ha lasciato qui la sua veste, ed e' fuggito fuori'. Genesi 39:16 E si tenne accanto la veste di lui, finche' il suo signore non fu tornato a casa. Genesi 39:17 Allora ella gli parlo' in questa maniera: 'Quel servo ebreo che tu ci hai menato, venne da me per pigliarsi giuoco di me. Genesi 39:18 Ma com'io ho alzato la voce e ho gridato, egli m'ha lasciato qui la sua veste e se n'e' fuggito fuori'. Genesi 39:19 Quando il signore di Giuseppe ebbe intese le parole di sua moglie che gli diceva: 'Il tuo servo m'ha fatto questo!' l'ira sua s'infiammo'. Genesi 39:20 E il signore di Giuseppe lo prese e lo mise nella prigione, nel luogo ove si tenevano chiusi i carcerati del re. Egli fu dunque la' in quella prigione. Genesi 39:21 Ma l'Eterno fu con Giuseppe, e spiego' a pro di lui la sua benignita', cattivandogli le grazie del governatore della prigione. Genesi 39:22 E il governatore della prigione affido' alla sorveglianza di Giuseppe tutti i detenuti ch'erano nella carcere; e nulla si faceva quivi senza di lui. Genesi 39:23 Il governatore della prigione non rivedeva niente di quello ch'era affidato a lui, perche' l'Eterno era con lui, e l'Eterno faceva prosperare tutto quello ch'egli intraprendeva. Giuseppe spiega i sogni del coppiere e del panattiere di Faraone Genesi 40:1 Or, dopo queste cose, avvenne che il coppiere e il panattiere del re d'Egitto offesero il loro signore, il re d'Egitto. Genesi 40:2 E Faraone s'indigno' contro i suoi due ufficiali, contro il capo de' coppieri e il capo de' panattieri, Genesi 40:3 e li fece mettere in carcere, nella casa del capo delle guardie; nella prigione stessa dove Giuseppe stava rinchiuso. Genesi 40:4 E il capitano delle guardie li affido' alla sorveglianza di Giuseppe, il quale li serviva. Ed essi rimasero in prigione per un certo tempo. Genesi 40:5 E durante una medesima notte, il coppiere e il panattiere del re d'Egitto, ch'erano rinchiusi nella prigione, ebbero ambedue un sogno, un sogno per uno, e ciascun sogno aveva il suo significato particolare. Genesi 40:6 Giuseppe, venuto la mattina da loro, li guardo', ed ecco, erano conturbati. Genesi 40:7 E interrogo' gli ufficiali di Faraone ch'eran con lui in prigione nella casa del suo signore, e disse: 'Perche' avete oggi il viso cosi mesto?' Genesi 40:8 E quelli gli risposero: 'Abbiamo fatto un sogno e non v'e' alcuno che ce lo interpreti'. E Giuseppe disse loro: 'Le interpretazioni non appartengono a Dio? Raccontatemi i sogni, vi prego'. Genesi 40:9 E il capo de' coppieri racconto' il suo sogno a Giuseppe, e gli disse: 'Nel mio sogno, ecco, mi stava davanti una vite; Genesi 40:10 e in quella vite c'eran tre tralci; e mi pareva ch'essa germogliasse, poi fiorisse, e desse in fine dei grappoli d'uva matura. Genesi 40:11 E io avevo in mano la coppa di Faraone; presi l'uva, la spremei nella coppa di Faraone, e diedi la coppa in mano a Faraone'. Genesi 40:12 Giuseppe gli disse: 'Questa e' l'interpretazione del sogno: i tre tralci sono tre giorni; Genesi 40:13 ancora tre giorni, e Faraone ti fara' rialzare il capo, ti ristabilira' nel tuo ufficio, e tu darai in mano a Faraone la sua coppa, nel modo che facevi prima, quand'eri suo coppiere. Genesi 40:14 Ma ricordati di me, quando sarai felice, e siimi benigno, ti prego; parla di me a Faraone, e fammi uscire da questa casa; Genesi 40:15 perche' io fui portato via furtivamente dal paese degli Ebrei, e anche qui non ho fatto nulla da esser messo in questa fossa'. Genesi 40:16 Il capo de' panattieri, vedendo che la interpretazione di Giuseppe era favorevole, gli disse: 'Anch'io, nel mio sogno, ecco, avevo tre canestri di pan bianco, sul capo; Genesi 40:17 e nel canestro piu' alto c'era per Faraone ogni sorta di vivande cotte al forno; e gli uccelli le mangiavano dentro al canestro sul mio capo'. Genesi 40:18 Giuseppe rispose e disse: 'Questa e' l'interpretazione del sogno: i tre canestri sono tre giorni; Genesi 40:19 ancora tre giorni, e Faraone ti portera' via la testa di sulle spalle, ti fara' impiccare a un albero, e gli uccelli ti mangeranno le carni addosso'. Genesi 40:20 E avvenne, il terzo giorno, ch'era il natalizio di Faraone, che questi dette un convito a tutti i suoi servitori, e fece alzare il capo al gran coppiere, e alzare il capo al gran panattiere in mezzo ai suoi servitori: Genesi 40:21 ristabili il gran coppiere nel suo ufficio di coppiere, perche' mettesse la coppa in man di Faraone, Genesi 40:22 ma fece appiccare il gran panattiere, secondo la interpretazione che Giuseppe avea loro data. Genesi 40:23 Il gran coppiere pero' non si ricordo' di Giuseppe, ma lo dimentico'. Giuseppe spiega i sogni di Faraone Genesi 41:1 Or avvenne, in capo a due anni interi, che Faraone ebbe un sogno. Ed ecco che stava presso il fiume; Genesi 41:2 e su dal fiume ecco salire sette vacche, di bell'apparenza e grasse, e mettersi a pascere nella giuncaia. Genesi 41:3 E, dopo quelle, ecco salire dal fiume altre sette vacche di brutt'apparenza e scarne, e fermarsi presso alle prime, sulla riva del fiume. Genesi 41:4 E le vacche di brutt'apparenza e scarne, divorarono le sette vacche di bell'apparenza e grasse. E Faraone si sveglio'. Genesi 41:5 Poi si riaddormento', e sogno' di nuovo; ed ecco sette spighe, grasse e belle, venir su da un unico stelo. Genesi 41:6 Poi ecco sette spighe, sottili e arse dal vento orientale, germogliare dopo quelle altre. Genesi 41:7 E le spighe sottili inghiottirono le sette spighe grasse e piene. E Faraone si sveglio': ed ecco, era un sogno. Genesi 41:8 La mattina, lo spirito di Faraone fu conturbato; ed egli mando' a chiamare tutti i magi e tutti i savi d'Egitto, e racconto' loro i suoi sogni; ma non ci fu alcuno che li potesse interpretare a Faraone. Genesi 41:9 Allora il capo de' coppieri parlo' a Faraone, dicendo: 'Ricordo oggi i miei falli. Genesi 41:10 Faraone s'era sdegnato contro i suoi servitori, e m'avea fatto mettere in prigione in casa del capo delle guardie: me, e il capo de' panattieri. Genesi 41:11 L'uno e l'altro facemmo un sogno, nella medesima notte: facemmo ciascuno un sogno, avente il suo proprio significato. Genesi 41:12 Or c'era quivi con noi un giovane ebreo, servo del capo delle guardie; a lui raccontammo i nostri sogni, ed egli ce li interpreto', dando a ciascuno l'interpretazione del suo sogno. Genesi 41:13 E le cose avvennero secondo l'interpretazione ch'egli ci aveva data: Faraone ristabili me nel mio ufficio, e l'altro lo fece appiccare'. Genesi 41:14 Allora Faraone mando' a chiamare Giuseppe, il quale fu tosto tratto fuor dalla prigione sotterranea. Egli si rase, si cambio' il vestito, e venne da Faraone. Genesi 41:15 E Faraone disse a Giuseppe: 'Ho fatto un sogno, e non c'e' chi lo possa interpretare; e ho udito dir di te che, quando t'hanno raccontato un sogno, tu lo puoi interpretare'. Genesi 41:16 Giuseppe rispose a Faraone, dicendo: 'Non son io; ma sara' Dio che dara' a Faraone una risposta favorevole'. Genesi 41:17 E Faraone disse a Giuseppe: 'Nel mio sogno, io stavo sulla riva del fiume; Genesi 41:18 quand'ecco salir dal fiume sette vacche grasse e di bell'apparenza, e mettersi a pascere nella giuncaia. Genesi 41:19 E, dopo quelle, ecco salire altre sette vacche magre, di bruttissima apparenza e scarne: tali, che non ne vidi mai di cosi brutte in tutto il paese d'Egitto. Genesi 41:20 E le vacche magre e brutte divorarono le prime sette vacche grasse; Genesi 41:21 e quelle entrarono loro in corpo, e non si riconobbe che vi fossero entrate; erano di brutt'apparenza come prima. E mi svegliai. Genesi 41:22 Poi vidi ancora nel mio sogno sette spighe venir su da un unico stelo, piene e belle; Genesi 41:23 ed ecco altre sette spighe vuote, sottili e arse dal vento orientale, germogliare dopo quelle altre. Genesi 41:24 E le spighe sottili inghiottirono le sette spighe belle. Io ho raccontato questo ai magi; ma non c'e' stato alcuno che abbia saputo spiegarmelo'. Genesi 41:25 Allora Giuseppe disse a Faraone: 'Cio' che Faraone ha sognato e' una stessa cosa. Iddio ha significato a Faraone quello che sta per fare. Genesi 41:26 Le sette vacche belle sono sette anni, e le sette spighe belle sono sette anni; e' uno stesso sogno. Genesi 41:27 E le sette vacche magre e brutte che salivano dopo quelle altre, sono sette anni; come pure le sette spighe vuote e arse dal vento orientale saranno sette anni di carestia. Genesi 41:28 Questo e' quel che ho detto a Faraone: Iddio ha mostrato a Faraone quello che sta per fare. Genesi 41:29 Ecco, stanno per venire sette anni di grande abbondanza in tutto il paese d'Egitto; Genesi 41:30 e dopo, verranno sette anni di carestia; e tutta quell'abbondanza sara' dimenticata nel paese d'Egitto, e la carestia consumera' il paese. Genesi 41:31 E uno non si accorgera' piu' di quell'abbondanza nel paese, a motivo della carestia che seguira'; perche' questa sara' molto aspra. Genesi 41:32 E l'essersi il sogno replicato due volte a Faraone vuol dire che la cosa e' decretata da Dio, e che Dio l'eseguira' tosto. Genesi 41:33 Or dunque si provveda Faraone d'un uomo intelligente e savio e lo stabilisca sul paese d'Egitto. Genesi 41:34 Faraone faccia cosi: Costituisca dei commissari sul paese per prelevare il quinto delle raccolte del paese d'Egitto, durante i sette anni dell'abbondanza. Genesi 41:35 E radunino essi tutti i viveri di queste sette buone annate che stan per venire, e ammassino il grano a disposizione di Faraone per l'approvvigionamento delle citta', e lo conservino. Genesi 41:36 Questi viveri saranno una riserva per il paese, in vista dei sette anni di carestia che verranno nel paese d'Egitto; e cosi il paese non perira' per la carestia'. Giuseppe fatto vicere' d'Egitto Genesi 41:37 Piacque la cosa a Faraone e a tutti i suoi servitori. Genesi 41:38 E Faraone disse ai suoi servitori: 'Potremmo noi trovare un uomo pari a questo, in cui sia lo spirito di Dio?' Genesi 41:39 E Faraone disse a Giuseppe: 'Giacche' Iddio t'ha fatto conoscere tutto questo, non v'e' alcuno che sia intelligente e savio al pari di te. Genesi 41:40 Tu sarai sopra la mia casa, e tutto il mio popolo obbedira' ai tuoi ordini; per il trono soltanto, io saro' piu' grande di te'. Genesi 41:41 E Faraone disse a Giuseppe: 'Vedi, io ti stabilisco su tutto il paese d'Egitto'. Genesi 41:42 E Faraone si tolse l'anello di mano e lo mise alla mano di Giuseppe; lo fece vestire di abiti di lino fino, e gli mise al collo una collana d'oro. Genesi 41:43 Lo fece montare sul suo secondo carro, e davanti a lui si gridava: 'In ginocchio!' Cosi Faraone lo costitui su tutto il paese d'Egitto. Genesi 41:44 E Faraone disse a Giuseppe: 'Io son Faraone! e senza te; nessuno alzera' la mano o il piede in tutto il paese d'Egitto'. Genesi 41:45 E Faraone chiamo' Giuseppe Tsafnath-Paneach e gli dette per moglie Asenath figliuola di Potifera, sacerdote di On. E Giuseppe parti per visitare il paese d'Egitto. Genesi 41:46 Or Giuseppe avea trent'anni quando si presento' dinanzi a Faraone re d'Egitto. E Giuseppe usci dal cospetto di Faraone, e percorse tutto il paese d'Egitto. Genesi 41:47 Durante i sette anni d'abbondanza, la terra produsse a piene mani; Genesi 41:48 e Giuseppe aduno' tutti i viveri di quei sette anni che vennero nel paese d'Egitto, e ripose i viveri nelle citta'; ripose in ogni citta' i viveri del territorio circonvicino. Genesi 41:49 Cosi Giuseppe ammasso' grano come la rena del mare; in cosi gran quantita', che si smise di contarlo, perch'era innumerevole. Nascita di Manasse e d'Efraim. Principio della carestia Genesi 41:50 Or avanti che venisse il primo anno della carestia, nacquero a Giuseppe due figliuoli, che Asenath figliuola di Potifera sacerdote di On gli partori. Genesi 41:51 E Giuseppe chiamo' il primogenito Manasse, perche', disse, 'Iddio m'ha fatto dimenticare ogni mio affanno e tutta la casa di mio padre'. Genesi 41:52 E al secondo pose nome Efraim, perche', disse, 'Iddio m'ha reso fecondo nel paese della mia afflizione'. Genesi 41:53 I sette anni d'abbondanza ch'erano stati nel paese d'Egitto, finirono; Genesi 41:54 e cominciarono a venire i sette anni della carestia, come Giuseppe avea detto. E ci fu carestia in tutti i paesi; ma in tutto il paese d'Egitto c'era del pane. Genesi 41:55 Poi la carestia si estese a tutto il paese d'Egitto, e il popolo grido' a Faraone per aver del pane. E Faraone disse a tutti gli Egiziani: 'Andate da Giuseppe, e fate quello che vi dira''. Genesi 41:56 La carestia era sparsa su tutta la superficie del paese, e Giuseppe aperse tutti i depositi e vende' grano agli Egiziani. E la carestia s'aggravo' nel paese d'Egitto. Genesi 41:57 E da tutti i paesi si veniva in Egitto da Giuseppe per comprar del grano, perche' la carestia era grave per tutta la terra. I figliuoli di Giacobbe mandati in Egitto a comprar del grano, e riconosciuti da Giuseppe Genesi 42:1 Or Giacobbe, vedendo che c'era del grano in Egitto, disse ai suoi figliuoli: 'Perche' vi state a guardare l'un l'altro?' Genesi 42:2 Poi disse: 'Ecco, ho sentito dire che c'e' del grano in Egitto; scendete cola' per comprarcene, onde possiam vivere e non abbiamo a morire'. Genesi 42:3 E dieci de' fratelli di Giuseppe scesero in Egitto per comprarvi del grano. Genesi 42:4 Ma Giacobbe non mando' Beniamino, fratello di Giuseppe, coi suoi fratelli, perche' diceva: 'Che non gli abbia a succedere qualche disgrazia!' Genesi 42:5 E i figliuoli d'Israele giunsero per comprare del grano in mezzo agli altri, che pur venivano; poiche' nel paese di Canaan c'era la carestia. Genesi 42:6 Or Giuseppe era colui che comandava nel paese; era lui che vendeva il grano a tutta la gente del paese; e i fratelli di Giuseppe vennero, e si prostrarono dinanzi a lui con la faccia a terra. Genesi 42:7 E Giuseppe vide i suoi fratelli e li riconobbe, ma fece lo straniero davanti a loro, e parlo' loro aspramente, e disse loro: 'Donde venite?' Ed essi risposero: 'Dal paese di Canaan per comprar de' viveri'. Genesi 42:8 E Giuseppe riconobbe i suoi fratelli, ma essi non riconobbero lui. Genesi 42:9 E Giuseppe si ricordo' de' sogni che aveva avuti intorno a loro, e disse: 'Voi siete delle spie! Siete venuti per vedere i luoghi sforniti del paese!' Genesi 42:10 Ed essi a lui: 'No, signor mio; i tuoi servitori son venuti a comprar de' viveri. Genesi 42:11 Siamo tutti figliuoli d'uno stesso uomo; siamo gente sincera; i tuoi servitori non son delle spie'. Genesi 42:12 Ed egli disse loro: 'No, siete venuti per vedere i luoghi sforniti del paese!' Genesi 42:13 E quelli risposero: 'Noi, tuoi servitori, siamo dodici fratelli, figliuoli d'uno stesso uomo, del paese di Canaan. Ed ecco, il piu' giovane e' oggi con nostro padre e uno non e' piu''. Genesi 42:14 E Giuseppe disse loro: 'La cosa e' come v'ho detto; siete delle spie! Genesi 42:15 Ecco come sarete messi alla prova: Per la vita di Faraone, non uscirete di qui prima che il vostro fratello piu' giovane sia venuto qua. Genesi 42:16 Mandate uno di voi a prendere il vostro fratello; e voi resterete qui in carcere, perche' le vostre parole siano messe alla prova, e si vegga se c'e' del vero in voi; se no, per la vita di Faraone, siete delle spie!' Genesi 42:17 E li mise assieme in prigione per tre giorni. Giuseppe esige che gli menino Beniamino Genesi 42:18 Il terzo giorno, Giuseppe disse loro: 'Fate questo, e vivrete; io temo Iddio! Genesi 42:19 Se siete gente sincera, uno di voi fratelli resti qui incatenato nella vostra prigione; e voi, andate, portate del grano per la necessita' delle vostre famiglie; Genesi 42:20 e menatemi il vostro fratello piu' giovine; cosi le vostre parole saranno verificate, e voi non morrete'. Ed essi fecero cosi. Genesi 42:21 E si dicevano l'uno all'altro: 'Si, noi fummo colpevoli verso il nostro fratello, giacche' vedemmo l'angoscia dell'anima sua quando egli ci supplicava, e noi non gli demmo ascolto! Ecco perche' ci viene addosso quest'angoscia'. Genesi 42:22 E Ruben rispose loro, dicendo: 'Non ve lo dicevo io: Non commettete questo peccato contro il fanciullo? Ma voi non mi voleste dare ascolto. Percio', ecco, che il suo sangue ci e' ridomandato'. Genesi 42:23 Or quelli non sapevano che Giuseppe li capiva, perche' fra lui e loro c'era un interprete. Genesi 42:24 Ed egli s'allontano' da essi, e pianse. Poi torno', parlo' loro, e prese di fra loro Simeone, che fece incatenare sotto i loro occhi. Genesi 42:25 Poi Giuseppe ordino' che s'empissero di grano i loro sacchi, che si rimettesse il danaro di ciascuno nel suo sacco, e che si dessero loro delle provvisioni per il viaggio. E cosi fu fatto. Genesi 42:26 Ed essi caricarono il loro grano sui loro asini, e se ne andarono. Genesi 42:27 Or l'un d'essi apri il suo sacco per dare del foraggio al suo asino, nel luogo ove pernottavano, e vide il suo danaro ch'era alla bocca del sacco; Genesi 42:28 e disse ai suoi fratelli: 'Il mio danaro m'e' stato restituito, ed eccolo qui nel mio sacco'. Allora il cuore venne loro meno, e, tremando, dicevano l'uno all'altro: 'Che e' mai questo che Dio ci ha fatto?' Giacobbe rifiuta di mandare Beniamino Genesi 42:29 E vennero a Giacobbe, loro padre, nel paese di Canaan, e gli raccontarono tutto quello ch'era loro accaduto, dicendo: Genesi 42:30 'L'uomo ch'e' il signor del paese, ci ha parlato aspramente e ci ha trattato da spie del paese. Genesi 42:31 E noi gli abbiamo detto: Siamo gente sincera; non siamo delle spie; Genesi 42:32 siamo dodici fratelli, figliuoli di nostro padre; uno non e' piu', e il piu' giovine e' oggi con nostro padre nel paese di Canaan. Genesi 42:33 E quell'uomo, signore del paese, ci ha detto: Da questo conoscero' se siete gente sincera; lasciate presso di me uno dei vostri fratelli, prendete quel che vi necessita per le vostre famiglie, partite, e menatemi il vostro fratello piu' giovine. Genesi 42:34 Allora conoscero' che non siete delle spie ma gente sincera; io vi rendero' il vostro fratello e voi potrete trafficare nel paese'. Genesi 42:35 Or com'essi vuotavano i loro sacchi, ecco che l'involto del danaro di ciascuno era nel suo sacco; essi e il padre loro videro gl'involti del loro danaro, e furon presi da paura. Genesi 42:36 E Giacobbe, loro padre, disse: 'Voi m'avete privato dei miei figliuoli! Giuseppe non e' piu', Simeone non e' piu', e mi volete togliere anche Beniamino! Tutto questo cade addosso a me!' Genesi 42:37 E Ruben disse a suo padre: 'Se non te lo rimeno, fa' morire i miei due figliuoli! Affidalo a me, io te lo ricondurro''. Genesi 42:38 Ma Giacobbe rispose: 'Il mio figliuolo non scendera' con voi; poiche' il suo fratello e' morto, e questo solo e' rimasto: se gli succedesse qualche disgrazia durante il vostro viaggio, fareste scendere con cordoglio la mia canizie nel soggiorno de' morti'. Giacobbe acconsente con dolore alla partenza di Beniamino Genesi 43:1 Or la carestia era grave nel paese; Genesi 43:2 e quand'ebbero finito di mangiare il grano che aveano portato dall'Egitto, il padre disse loro: 'Tornate a comprarci un po' di viveri'. Genesi 43:3 E Giuda gli rispose, dicendo: 'Quell'uomo ce lo dichiaro' positivamente: Non vedrete la mia faccia, se il vostro fratello non sara' con voi. Genesi 43:4 Se tu mandi il nostro fratello con noi, noi scenderemo e ti compreremo dei viveri; Genesi 43:5 ma, se non lo mandi, non scenderemo; perche' quell'uomo ci ha detto: Non vedrete la mia faccia, se il vostro fratello non sara' con voi'. Genesi 43:6 E Israele disse: 'Perche' m'avete fatto questo torto di dire a quell'uomo che avevate ancora un fratello?' Genesi 43:7 Quelli risposero: 'Quell'uomo c'interrogo' partitamente intorno a noi e al nostro parentado, dicendo: Vostro padre vive egli ancora? Avete qualche altro fratello? E noi gli rispondemmo a tenore delle sue domande. Potevam noi mai sapere che ci avrebbe detto: Fate venire il vostro fratello?' Genesi 43:8 E Giuda disse a Israele suo padre: 'Lascia venire il fanciullo con me, e ci leveremo e andremo; e noi vivremo e non morremo: ne' noi, ne' tu, ne' i nostri piccini. Genesi 43:9 Io mi rendo garante di lui; ridomandane conto alla mia mano; se non te lo riconduco e non te lo rimetto davanti, io saro' per sempre colpevole verso di te. Genesi 43:10 Se non ci fossimo indugiati, a quest'ora saremmo gia' tornati due volte'. Genesi 43:11 Allora Israele, loro padre, disse loro: 'Se cosi e', fate questo: Prendete ne' vostri sacchi delle cose piu' squisite di questo paese, e portate a quell'uomo un dono: un po' di balsamo, un po' di miele, degli aromi e della mirra, de' pistacchi e delle mandorle; Genesi 43:12 e pigliate con voi il doppio del danaro, e riportate il danaro che fu rimesso alla bocca de' vostri sacchi; forse fu un errore; Genesi 43:13 prendete anche il vostro fratello, e levatevi, tornate da quell'uomo; Genesi 43:14 e l'Iddio onnipotente vi faccia trovar grazia dinanzi a quell'uomo, si ch'egli vi rilasci l'altro vostro fratello e Beniamino. E se debbo esser privato dei miei figliuoli, ch'io lo sia!' Beniamino riceve lieta accoglienza dal suo fratello Giuseppe Genesi 43:15 Quelli presero dunque il dono, presero seco il doppio del danaro, e Beniamino; e, levatisi, scesero in Egitto, e si presentarono dinanzi a Giuseppe. Genesi 43:16 E come Giuseppe vide Beniamino con loro, disse al suo maestro di casa: 'Conduci questi uomini in casa; macella, e prepara tutto; perche' questi uomini mangeranno con me a mezzogiorno'. Genesi 43:17 E l'uomo fece come Giuseppe aveva ordinato, e li meno' in casa di Giuseppe. Genesi 43:18 E quelli ebbero paura, perche' eran menati in casa di Giuseppe, e dissero: 'Siamo menati qui a motivo di quel danaro che ci fu rimesso nei sacchi la prima volta; ei vuol darci addosso, precipitarsi su noi e prenderci come schiavi, coi nostri asini'. Genesi 43:19 E accostatisi al maestro di casa di Giuseppe, gli parlarono sulla porta della casa, e dissero: Genesi 43:20 'Scusa, signor mio! noi scendemmo gia' una prima volta a comprar dei viveri; Genesi 43:21 e avvenne che, quando fummo giunti al luogo dove pernottammo, aprimmo i sacchi, ed ecco il danaro di ciascun di noi era alla bocca del suo sacco: il nostro danaro del peso esatto; e noi l'abbiam riportato con noi. Genesi 43:22 E abbiam portato con noi dell'altro danaro per comprar de' viveri; noi non sappiamo chi avesse messo il nostro danaro nei nostri sacchi'. Genesi 43:23 Ed egli disse: 'Datevi pace, non temete; l'Iddio vostro e l'Iddio del vostro padre ha messo un tesoro nei vostri sacchi. Io ebbi il vostro danaro'. E, fatto uscire Simeone, lo condusse loro. Genesi 43:24 Quell'uomo li fece entrare in casa di Giuseppe; dette loro dell'acqua, ed essi si lavarono i piedi; ed egli dette del foraggio ai loro asini. Genesi 43:25 Ed essi prepararono il regalo, aspettando che Giuseppe venisse a mezzogiorno; perche' aveano inteso che rimarrebbero quivi a mangiare. Genesi 43:26 E quando Giuseppe venne a casa, quelli gli porsero il dono che aveano portato seco nella casa, e s'inchinarono fino a terra davanti a lui. Genesi 43:27 Egli domando' loro come stessero, e disse: 'Vostro padre, il vecchio di cui mi parlaste, sta egli bene? Vive egli ancora?' Genesi 43:28 E quelli risposero: 'Il padre nostro, tuo servo, sta bene; vive ancora'. E s'inchinarono, e gli fecero riverenza. Genesi 43:29 Poi Giuseppe alzo' gli occhi, vide Beniamino suo fratello, figliuolo della madre sua, e disse: 'e' questo il vostro fratello piu' giovine di cui mi parlaste?' Poi disse a lui: 'Iddio ti sia propizio, figliuol mio!' Genesi 43:30 E Giuseppe s'affretto' ad uscire, perche' le sue viscere s'eran commosse per il suo fratello; e cercava un luogo dove piangere; entro' nella sua camera, e quivi pianse. Genesi 43:31 Poi si lavo' la faccia, ed usci; si fece forza, e disse: 'Portate il pranzo'. Genesi 43:32 Fu dunque portato il cibo per lui a parte, e per loro a parte, e per gli Egiziani che mangiavan con loro, a parte; perche' gli Egiziani non possono mangiare con gli Ebrei; per gli Egiziani e' cosa abominevole. Genesi 43:33 Ed essi si misero a sedere dinanzi a lui: il primogenito, secondo il suo diritto di primogenitura, e il piu' giovine secondo la sua eta'; e si guardavano l'un l'altro con maraviglia. Genesi 43:34 E Giuseppe fe' loro portare delle vivande che aveva dinanzi; ma la porzione di Beniamino era cinque volte maggiore di quella d'ogni altro di loro. E bevvero, e stettero allegri con lui. Giuseppe fa mettere la coppa nel sacco di Beniamino Genesi 44:1 Giuseppe dette quest'ordine al suo maestro di casa: 'Riempi i sacchi di questi uomini di tanti viveri quanti ne posson portare, e metti il danaro di ciascun d'essi alla bocca del suo sacco. Genesi 44:2 E metti la mia coppa, la coppa d'argento, alla bocca del sacco del piu' giovine, assieme al danaro del suo grano'. Ed egli fece come Giuseppe avea detto. Genesi 44:3 La mattina, non appena fu giorno, quegli uomini furon fatti partire coi loro asini. Genesi 44:4 E quando furono usciti dalla citta' e non erano ancora lontani, Giuseppe disse al suo maestro di casa: 'Le'vati, va' dietro a quegli uomini; e quando li avrai raggiunti, di' loro: Perche' avete reso mal per bene? Genesi 44:5 Non e' quella la coppa nella quale il mio signore beve, e della quale si serve per indovinare? Avete fatto male a far questo!' Genesi 44:6 Egli li raggiunse, e disse loro quelle parole. Genesi 44:7 Ed essi gli risposero: 'Perche' il mio signore ci rivolge parole come queste? Iddio preservi i tuoi servitori dal fare una tal cosa! Genesi 44:8 Ecco, noi t'abbiam riportato dal paese di Canaan il danaro che avevam trovato alla bocca de' nostri sacchi; come dunque avremmo rubato dell'argento e dell'oro dalla casa del tuo signore? Genesi 44:9 Quello de' tuoi servitori presso il quale si trovera' la coppa, sia messo a morte; e noi pure saremo schiavi del tuo signore!' Genesi 44:10 Ed egli disse: 'Ebbene, sia fatto come dite: colui presso il quale essa sara' trovata, sara' mio schiavo; e voi sarete innocenti'. Genesi 44:11 In tutta fretta, ognuno d'essi mise giu' il suo sacco a terra, e ciascuno apri il suo. Genesi 44:12 Il maestro di casa li frugo', cominciando da quello del maggiore, per finire con quello del piu' giovane; e la coppa fu trovata nel sacco di Beniamino. Genesi 44:13 Allora quelli si stracciarono le vesti, ognuno ricarico' il suo asino, e tornarono alla citta'. Giuseppe vuol trattenere Beniamino in Egitto Genesi 44:14 Giuda e i suoi fratelli arrivarono alla casa di Giuseppe, il quale era ancora quivi; e si gettarono in terra dinanzi a lui. Genesi 44:15 E Giuseppe disse loro: 'Che azione e' questa che avete fatta? Non lo sapete che un uomo come me ha potere d'indovinare?' Giuda rispose: Genesi 44:16 'Che diremo al mio signore? quali parole useremo? o come ci giustificheremo? Dio ha ritrovato l'iniquita' de' tuoi servitori. Ecco, siamo schiavi del mio signore: tanto noi, quanto colui in mano del quale e' stata trovata la coppa'. Genesi 44:17 Ma Giuseppe disse: 'Mi guardi Iddio dal far questo! L'uomo in man del quale e' stata trovata la coppa, sara' mio schiavo; quanto a voi, risalite in pace dal padre vostro'. Giuda supplica Giuseppe di rendere Beniamino al padre Genesi 44:18 Allora Giuda s'accosto' a Giuseppe, e disse: 'Di grazia, signor mio, permetti al tuo servitore di far udire una parola al mio signore, e non s'accenda l'ira tua contro il tuo servitore! poiche' tu sei come Faraone. Genesi 44:19 Il mio signore interrogo' i suoi servitori, dicendo: Avete voi padre o fratello? Genesi 44:20 e noi rispondemmo al mio signore: Abbiamo un padre ch'e' vecchio, con un giovane figliuolo, natogli nella vecchiaia; il fratello di questo e' morto, talche' egli e' rimasto solo de' figli di sua madre; e suo padre l'ama. Genesi 44:21 Allora tu dicesti ai tuoi servitori: Menatemelo, perch'io lo vegga co' miei occhi. Genesi 44:22 E noi dicemmo al mio signore: Il fanciullo non puo' lasciare suo padre; perche', se lo lasciasse, suo padre morrebbe. Genesi 44:23 E tu dicesti ai tuoi servitori: Se il vostro fratello piu' giovine non scende con voi, voi non vedrete piu' la mia faccia. Genesi 44:24 E come fummo risaliti a mio padre, tuo servitore, gli riferimmo le parole del mio signore. Genesi 44:25 Poi nostro padre disse: Tornate a comprarci un po' di viveri. Genesi 44:26 E noi rispondemmo: Non possiamo scender laggiu'; se il nostro fratello piu' giovine verra' con noi, scenderemo; perche' non possiamo veder la faccia di quell'uomo, se il nostro fratello piu' giovine non e' con noi. Genesi 44:27 E mio padre, tuo servitore, ci rispose: Voi sapete che mia moglie mi partori due figliuoli; Genesi 44:28 l'un d'essi si parti da me, e io dissi: Certo egli e' stato sbranato; e non l'ho piu' visto da allora; Genesi 44:29 e se mi togliete anche questo, e se gli avviene qualche disgrazia, voi farete scendere con dolore la mia canizie nel soggiorno de' morti. Genesi 44:30 Or dunque, quando giungero' da mio padre, tuo servitore, se il fanciullo, all'anima del quale la sua e' legata, non e' con noi, Genesi 44:31 avverra' che, come avra' veduto che il fanciullo non c'e', egli morra'; e i tuoi servitori avranno fatto scendere con cordoglio la canizie del tuo servitore nostro padre nel soggiorno de' morti. Genesi 44:32 Ora, siccome il tuo servitore s'e' reso garante del fanciullo presso mio padre, e gli ha detto: Se non te lo riconduco saro' per sempre colpevole verso mio padre, Genesi 44:33 deh, permetti ora che il tuo servitore rimanga schiavo del mio signore, invece del fanciullo, e che il fanciullo se ne torni coi suoi fratelli. Genesi 44:34 Perche', come farei a risalire da mio padre senz'aver meco il fanciullo? Ah, ch'io non vegga il dolore che ne verrebbe a mio padre!' Giuseppe si da' a conoscere ai suoi fratelli Genesi 45:1 Allora Giuseppe non pote' piu' contenersi dinanzi a tutti gli astanti, e grido': 'Fate uscir tutti dalla mia presenza!' E nessuno rimase con Giuseppe quand'egli si die' a conoscere ai suoi fratelli. Genesi 45:2 E alzo' la voce piangendo; gli Egiziani l'udirono, e l'udi la casa di Faraone. Genesi 45:3 E Giuseppe disse ai suoi fratelli: 'Io son Giuseppe; mio padre vive egli tuttora?' Ma i suoi fratelli non gli potevano rispondere, perche' erano sbigottiti alla sua presenza. Genesi 45:4 E Giuseppe disse ai suoi fratelli: 'Deh, avvicinatevi a me!' Quelli s'avvicinarono, ed egli disse: 'Io son Giuseppe, vostro fratello, che voi vendeste perche' fosse menato in Egitto. Genesi 45:5 Ma ora non vi contristate, ne' vi dolga d'avermi venduto perch'io fossi menato qua; poiche' Iddio m'ha mandato innanzi a voi per conservarvi in vita. Genesi 45:6 Infatti, sono due anni che la carestia e' nel paese; e ce ne saranno altri cinque, durante i quali non ci sara' ne' aratura ne' me'sse. Genesi 45:7 Ma Dio mi ha mandato dinanzi a voi, perche' sia conservato di voi un resto sulla terra, e per salvarvi la vita con una grande liberazione. Genesi 45:8 Non siete dunque voi che m'avete mandato qua, ma e' Dio; egli m'ha stabilito come padre di Faraone, signore di tutta la sua casa, e governatore di tutto il paese d'Egitto. Genesi 45:9 Affrettatevi a risalire da mio padre, e ditegli: Cosi dice il tuo figliuolo Giuseppe: Iddio mi ha stabilito signore di tutto l'Egitto; scendi da me; non tardare; Genesi 45:10 tu dimorerai nel paese di Goscen, e sarai vicino a me; tu e i tuoi figliuoli, i figliuoli de' tuoi figliuoli, i tuoi greggi, i tuoi armenti, e tutto quello che possiedi. Genesi 45:11 E quivi io ti sostentero' (perche' ci saranno ancora cinque anni di carestia), onde tu non sia ridotto alla miseria: tu, la tua famiglia, e tutto quello che possiedi. Genesi 45:12 Ed ecco, voi vedete coi vostri occhi, e il mio fratello Beniamino vede con gli occhi suoi, ch'e' proprio la bocca mia quella che vi parla. Genesi 45:13 Raccontate dunque a mio padre tutta la mia gloria in Egitto, e tutto quello che avete veduto; e fate che mio padre scenda presto qua'. Genesi 45:14 E gettatosi al collo di Beniamino, suo fratello, pianse; e Beniamino pianse sul collo di lui. Genesi 45:15 Bacio' pure tutti i suoi fratelli, piangendo. E, dopo questo, i suoi fratelli si misero a parlare con lui. Faraone favorisce i piani di Giuseppe Genesi 45:16 Il rumore della cosa si sparse nella casa di Faraone, e si disse: 'Sono arrivati i fratelli di Giuseppe'. Il che piacque a Faraone ed ai suoi servitori. Genesi 45:17 E Faraone disse a Giuseppe: 'Di' ai tuoi fratelli: Fate questo: caricate le vostre bestie, e andate, tornate al paese di Canaan; Genesi 45:18 prendete vostro padre e le vostre famiglie, e venite da me; io vi daro' del meglio del paese d'Egitto, e voi mangerete il grasso del paese. Genesi 45:19 Tu hai l'ordine di dir loro: Fate questo: Prendete nel paese di Egitto dei carri per i vostri piccini e per le vostre mogli; conducete vostro padre, e venite. Genesi 45:20 E non vi rincresca di lasciar le vostre masserizie; perche' il meglio di tutto il paese d'Egitto sara' vostro'. Genesi 45:21 I figliuoli d'Israele fecero cosi, e Giuseppe diede loro dei carri, secondo l'ordine di Faraone, e diede loro delle provvisioni per il viaggio. Genesi 45:22 A tutti dette un abito di ricambio per ciascuno; ma a Beniamino dette trecento sicli d'argento e cinque mute di vestiti; Genesi 45:23 e a suo padre mando' questo: dieci asini carichi delle migliori cose d'Egitto, dieci asine cariche di grano, di pane e di viveri, per suo padre, durante il viaggio. Genesi 45:24 Cosi licenzio' i suoi fratelli, e questi partirono; ed egli disse loro: 'Non ci siano, per via, delle dispute fra voi'. Genesi 45:25 Ed essi risalirono dall'Egitto, e vennero nel paese di Canaan da Giacobbe loro padre. Genesi 45:26 E gli riferirono ogni cosa, dicendo: 'Giuseppe vive tuttora, ed e' il governatore di tutto il paese d'Egitto'. Ma il suo cuore rimase freddo, perch'egli non credeva loro. Genesi 45:27 Essi gli ripeterono tutte le parole che Giuseppe avea dette loro; ed egli vide i carri che Giuseppe avea mandato per condurlo via; allora lo spirito di Giacobbe loro padre si ravvivo', e Israele disse: Genesi 45:28 'Basta; il mio figliuolo Giuseppe vive tuttora; io andro', e lo vedro' prima di morire'. Iddio appare a Giacobbe e Giacobbe scende in Egitto Genesi 46:1 Israele dunque si parti con tutto quello che aveva; e, giunto a Beer-Sceba, offri sacrifizi all'Iddio d'Isacco suo padre. Genesi 46:2 E Dio parlo' a Israele in visioni notturne, e disse: 'Giacobbe, Giacobbe!' Ed egli rispose: 'Eccomi'. Genesi 46:3 E Dio disse: 'Io sono Iddio, l'Iddio di tuo padre; non temere di scendere in Egitto, perche' la' ti faro' diventare una grande nazione. Genesi 46:4 Io scendero' con te in Egitto, e te ne faro' anche sicuramente risalire; e Giuseppe ti chiudera' gli occhi'. Genesi 46:5 Allora Giacobbe parti da Beer-Sceba; e i figliuoli d'Israele fecero salire Giacobbe loro padre, i loro piccini e le loro mogli sui carri che Faraone avea mandato per trasportarli. Genesi 46:6 Ed essi presero il loro bestiame e i beni che aveano acquistato nel paese di Canaan, e vennero in Egitto: Giacobbe, e tutta la sua famiglia con lui. Genesi 46:7 Egli condusse seco in Egitto i suoi figliuoli, le sue figliuole, le figliuole de' suoi figliuoli, e tutta la sua famiglia. La famiglia di Giacobbe, che scese in Egitto Genesi 46:8 Questi sono i nomi de' figliuoli d'Israele che vennero in Egitto: Giacobbe e i suoi figliuoli. Il primogenito di Giacobbe: Ruben. Genesi 46:9 I figliuoli di Ruben: Henoc, Pallu, Hetsron e Carmi. Genesi 46:10 I figliuoli di Simeone: Iemuel, Iamin, Ohad, Iakin, Tsohar e Saul, figliuolo di una Cananea. Genesi 46:11 I figliuoli di Levi: Gherson, Kehath e Merari. Genesi 46:12 I figliuoli di Giuda: Er, Onan, Scela, Perets e Zerach; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan; e i figliuoli di Perets furono: Hetsron e Hamul. Genesi 46:13 I figliuoli d'Issacar: Tola, Puva, Iob e Scimron. Genesi 46:14 I figliuoli di Zabulon: Sered, Elon, e Iahleel. Genesi 46:15 Cotesti sono i figliuoli che Lea partori a Giacobbe a Paddan-Aram, oltre Dina, figliuola di lui. I suoi figliuoli e le sue figliuole erano in tutto trentatre' persone. Genesi 46:16 I figliuoli di Gad: Tsifion, Haggi, Shuni, Etsbon, Eri, Arodi e Areli. Genesi 46:17 I figliuoli di Ascer: Imna, Tishva, Tishvi, Beria e Serah loro sorella. E i figliuoli di Beria: Heber e Malkiel. Genesi 46:18 Cotesti furono i figliuoli di Zilpa che Labano avea data a Lea sua figliuola; ed essa li partori a Giacobbe: in tutto sedici persone. Genesi 46:19 I figliuoli di Rachele, moglie di Giacobbe: Giuseppe e Beniamino. Genesi 46:20 E a Giuseppe, nel paese d'Egitto, nacquero Manasse ed Efraim, i quali Asenath, figliuola di Potifera, sacerdote di On, gli partori. Genesi 46:21 I figliuoli di Beniamino: Bela, Beker, Ashbel, Ghera, Naaman, Ehi, Rosh, Muppim, Huppim e Ard. Genesi 46:22 Cotesti sono i figliuoli di Rachele che nacquero a Giacobbe: in tutto, quattordici persone. Genesi 46:23 I figliuoli di Dan: Huscim. Genesi 46:24 I figliuoli di Neftali: Iahtseel, Guni, Ietser e Shillem. Genesi 46:25 Cotesti sono i figliuoli di Bilha che Labano avea dato a Rachele sua figliuola, ed essa li partori a Giacobbe: in tutto, sette persone. Genesi 46:26 Le persone che vennero con Giacobbe in Egitto, discendenti da lui, senza contare le mogli de' figliuoli di Giacobbe, erano in tutto sessantasei. Genesi 46:27 E i figliuoli di Giuseppe, natigli in Egitto, erano due. Il totale delle persone della famiglia di Giacobbe che vennero in Egitto, era di settanta. Giuseppe va incontro a suo padre Genesi 46:28 Or Giacobbe mando' avanti a se' Giuda a Giuseppe, perche' questi lo introducesse nel paese di Goscen. E giunsero nel paese di Goscen. Genesi 46:29 Giuseppe fece attaccare il suo carro, e sali in Goscen a incontrare Israele, suo padre; e gli si presento', gli si getto' al collo, e pianse lungamente sul collo di lui. Genesi 46:30 E Israele disse a Giuseppe: 'Ora, ch'io muoia pure, giacche' ho veduto la tua faccia, e tu vivi ancora!' Genesi 46:31 E Giuseppe disse ai suoi fratelli e alla famiglia di suo padre: 'Io saliro' a informare Faraone, e gli diro': I miei fratelli e la famiglia di mio padre che erano nel paese di Canaan, sono venuti da me. Genesi 46:32 Questi uomini sono pastori, poiche' son sempre stati allevatori di bestiame; e hanno menato seco i loro greggi, i loro armenti, e tutto quello che posseggono. Genesi 46:33 E quando Faraone vi fara' chiamare e vi dira': Qual e' la vostra occupazione? risponderete: Genesi 46:34 I tuoi servitori sono stati allevatori di bestiame dalla loro infanzia fino a quest'ora: cosi noi come i nostri padri. Direte cosi, perche' possiate abitare nel paese di Goscen. Poiche' gli Egiziani hanno in abominio tutti i pastori'. Giacobbe e i suoi figliuoli presentati a Faraone e stabiliti nel paese di Goscen Genesi 47:1 Giuseppe ando' quindi a informare Faraone, e gli disse: 'Mio padre e i miei fratelli coi loro greggi, coi loro armenti e con tutto quello che hanno, son venuti dal paese di Canaan; ed ecco, sono nel paese di Goscen'. Genesi 47:2 E prese cinque uomini di tra i suoi fratelli e li presento' a Faraone. Genesi 47:3 E Faraone disse ai fratelli di Giuseppe: 'Qual e' la vostra occupazione?' Ed essi risposero a Faraone: 'I tuoi servitori sono pastori, come furono i nostri padri'. Genesi 47:4 Poi dissero a Faraone: 'Siam venuti per dimorare in questo paese, perche' nel paese di Canaan non c'e' pastura per i greggi dei tuoi servitori; poiche' la carestia v'e' grave; deh, permetti ora che i tuoi servi dimorino nel paese di Goscen'. Genesi 47:5 E Faraone parlo' a Giuseppe dicendo: 'Tuo padre e i tuoi fratelli son venuti da te; Genesi 47:6 il paese d'Egitto ti sta dinanzi, fa' abitare tuo padre e i tuoi fratelli nella parte migliore del paese; dimorino pure nel paese di Goscen; e se conosci fra loro degli uomini capaci, falli sovrintendenti del mio bestiame'. Genesi 47:7 Poi Giuseppe meno' Giacobbe suo padre da Faraone, e glielo presento'. E Giacobbe benedisse Faraone. Genesi 47:8 E Faraone disse a Giacobbe: 'Quanti sono i giorni del tempo della tua vita?' Genesi 47:9 Giacobbe rispose a Faraone: 'I giorni del tempo de' miei pellegrinaggi sono centotrent'anni; i giorni del tempo della mia vita sono stati pochi e cattivi, e non hanno raggiunto il numero dei giorni della vita dei miei padri, ai di dei loro pellegrinaggi'. Genesi 47:10 Giacobbe benedisse ancora Faraone, e si ritiro' dalla presenza di lui. Genesi 47:11 E Giuseppe stabili suo padre e i suoi fratelli, e dette loro un possesso nel paese d'Egitto, nella parte migliore del paese, nella contrada di Ramses, come Faraone aveva ordinato. Genesi 47:12 E Giuseppe sostento' suo padre, i suoi fratelli e tutta la famiglia di suo padre, provvedendoli di pane, secondo il numero de' figliuoli. L'amministrazione di Giuseppe Genesi 47:13 Or in tutto il paese non c'era pane, perche' la carestia era gravissima; il paese d'Egitto e il paese di Canaan languivano a motivo della carestia. Genesi 47:14 Giuseppe ammasso' tutto il danaro che si trovava nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, come prezzo del grano che si comprava; e Giuseppe porto' questo danaro nella casa di Faraone. Genesi 47:15 E quando il danaro fu esaurito nel paese d'Egitto e nel paese di Canaan, tutti gli Egiziani vennero a Giuseppe e dissero: 'Dacci del pane! Perche' dovremmo morire in tua presenza? giacche' il danaro e' finito'. Genesi 47:16 E Giuseppe disse: 'Date il vostro bestiame; e io vi daro' del pane in cambio del vostro bestiame, se non avete piu' danaro'. Genesi 47:17 E quelli menarono a Giuseppe il loro bestiame; e Giuseppe diede loro del pane in cambio dei loro cavalli, dei loro greggi di pecore, delle loro mandre di buoi e dei loro asini. Cosi forni loro del pane per quell'anno, in cambio di tutto il loro bestiame. Genesi 47:18 Passato quell'anno, tornarono a lui l'anno seguente, e gli dissero: 'Noi non celeremo al mio signore che, il danaro essendo esaurito e le mandre del nostro bestiame essendo passate al mio signore, nulla piu' resta che il mio signore possa prendere, tranne i nostri corpi e le nostre terre. Genesi 47:19 E perche' dovremmo perire sotto gli occhi tuoi: noi e le nostre terre? Compra noi e le terre nostre in cambio di pane; e noi con le nostre terre saremo schiavi di Faraone; e dacci da seminare affinche' possiam vivere e non moriamo, e il suolo non diventi un deserto'. Genesi 47:20 Cosi Giuseppe compro' per Faraone tutte le terre d'Egitto; giacche' gli Egiziani venderono ognuno il suo campo, perche' la carestia li colpiva gravemente. Cosi il paese divento' proprieta' di Faraone. Genesi 47:21 Quanto al popolo, lo fece passare nelle citta', da un capo all'altro dell'Egitto; Genesi 47:22 solo le terre dei sacerdoti non acquisto'; perche' i sacerdoti ricevevano una provvisione assegnata loro da Faraone, e vivevano della provvisione che Faraone dava loro; per questo essi non venderono le loro terre. Genesi 47:23 E Giuseppe disse al popolo: 'Ecco, oggi ho acquistato voi e le vostre terre per Faraone; eccovi del seme; seminate la terra; Genesi 47:24 e al tempo della raccolta, ne darete il quinto a Faraone, e quattro parti saran vostre, per la sementa dei campi e per il nutrimento vostro, di quelli che sono in casa vostra, e per il nutrimento de' vostri bambini'. Genesi 47:25 E quelli dissero: 'Tu ci hai salvato la vita! ci sia dato di trovar grazia agli occhi del mio signore, e saremo schiavi di Faraone'. Genesi 47:26 Giuseppe ne fece una legge, che dura fino al di d'oggi, secondo la quale un quinto del reddito delle terre d'Egitto era per Faraone; non ci furono che le terre dei sacerdoti che non furon di Faraone. Giacobbe fa giurare a Giuseppe che lo seppellira' presso i suoi padri Genesi 47:27 Cosi gl'Israeliti abitarono nel paese d'Egitto, nel paese di Goscen; vi ebbero de' possessi, vi s'accrebbero, e moltiplicarono oltremodo. Genesi 47:28 E Giacobbe visse nel paese d'Egitto diciassette anni; e i giorni di Giacobbe, gli anni della sua vita, furono centoquarantasette. Genesi 47:29 E quando Israele s'avvicino' al giorno della sua morte, chiamo' il suo figliuolo Giuseppe, e gli disse: 'Deh, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, mettimi la mano sotto la coscia, e usami benignita' e fedelta'; deh, non mi seppellire in Egitto! Genesi 47:30 ma, quando giacero' coi miei padri, portami fuori d'Egitto, e seppelliscimi nel loro sepolcro!' Genesi 47:31 Ed egli rispose: 'Faro' come tu dici'. E Giacobbe disse: 'Giuramelo'. E Giuseppe glielo giuro'. E Israele, vo'lto al capo del letto, adoro'. Giacobbe benedice i due figliuoli di Giuseppe, Efraim e Manasse Genesi 48:1 Dopo queste cose, avvenne che fu detto a Giuseppe: 'Ecco, tuo padre e' ammalato'. Ed egli prese seco i suoi due figliuoli, Manasse ed Efraim. Genesi 48:2 Giacobbe ne fu informato, e gli fu detto: 'Ecco, il tuo figliuolo Giuseppe viene da te'. E Israele raccolse le sue forze, e si mise a sedere sul letto. Genesi 48:3 E Giacobbe disse a Giuseppe: 'L'Iddio onnipotente mi apparve a Luz nel paese di Canaan, mi benedisse, Genesi 48:4 e mi disse: Ecco, io ti faro' fruttare, ti moltiplichero', ti faro' diventare una moltitudine di popoli, e daro' questo paese alla tua progenie dopo di te, come un possesso perpetuo. Genesi 48:5 E ora, i tuoi due figliuoli che ti son nati nel paese d'Egitto prima ch'io venissi da te in Egitto, sono miei. Efraim e Manasse saranno miei, come Ruben e Simeone. Genesi 48:6 Ma i figliuoli che hai generati dopo di loro, saranno tuoi; essi saranno chiamati col nome dei loro fratelli, quanto alla loro eredita'. Genesi 48:7 Quanto a me, allorche' tornavo da Paddan, Rachele mori presso di me, nel paese di Canaan, durante il viaggio, a qualche distanza da Efrata; e la seppellii quivi, sulla via di Efrata, che e' Bethlehem. Genesi 48:8 Israele guardo' i figliuoli di Giuseppe, e disse: 'Questi, chi sono?' Genesi 48:9 E Giuseppe rispose a suo padre: 'Sono miei figliuoli, che Dio mi ha dati qui'. Ed egli disse: 'Deh, fa' che si appressino a me, e io li benediro''. Genesi 48:10 Or gli occhi d'Israele erano annebbiati a motivo dell'eta', si che non ci vedeva piu'. E Giuseppe li fece avvicinare a lui, ed egli li bacio' e li abbraccio'. Genesi 48:11 E Israele disse a Giuseppe: 'Io non pensavo di riveder piu' la tua faccia; ed ecco che Iddio m'ha dato di vedere anche la tua progenie'. Genesi 48:12 Giuseppe li ritiro' di tra le ginocchia di suo padre, e si prostro' con la faccia a terra. Genesi 48:13 Poi Giuseppe li prese ambedue: Efraim alla sua destra, alla sinistra d'Israele; e Manasse alla sua sinistra, alla destra d'Israele; e li fece avvicinare a lui. Genesi 48:14 E Israele stese la sua man destra, e la poso' sul capo di Efraim ch'era il piu' giovane; e poso' la sua mano sinistra sul capo di Manasse, incrociando le mani; poiche' Manasse era il primogenito. Genesi 48:15 E benedisse Giuseppe, e disse: 'L'Iddio, nel cui cospetto camminarono i miei padri Abrahamo e Isacco, l'Iddio ch'e' stato il mio pastore dacche' esisto fino a questo giorno, Genesi 48:16 l'angelo che mi ha liberato da ogni male, benedica questi fanciulli! Siano chiamati col mio nome e col nome de' miei padri Abrahamo ed Isacco, e moltiplichino copiosamente sulla terra!' Genesi 48:17 Or quando Giuseppe vide che suo padre posava la man destra sul capo di Efraim, n'ebbe dispiacere, e prese la mano di suo padre per levarla di sul capo di Efraim e metterla sul capo di Manasse. Genesi 48:18 E Giuseppe disse a suo padre: 'Non cosi, padre mio; perche' questo e' il primogenito; metti la tua mano destra sul suo capo'. Genesi 48:19 Ma suo padre ricuso' e disse: 'Lo so, figliuol mio, lo so; anch'egli diventera' un popolo, e anch'egli sara' grande; nondimeno, il suo fratello piu' giovane sara' piu' grande di lui, e la sua progenie diventera' una moltitudine di nazioni'. Genesi 48:20 E in quel giorno li benedisse, dicendo: 'Per te Israele benedira', dicendo: Iddio ti faccia simile ad Efraim ed a Manasse!' E mise Efraim prima di Manasse. Genesi 48:21 Poi Israele disse a Giuseppe: 'Ecco, io mi muoio; ma Dio sara' con voi, e vi ricondurra' nel paese dei vostri padri. Genesi 48:22 E io ti do una parte di piu' che ai tuoi fratelli: quella che conquistai dalle mani degli Amorei, con la mia spada e col mio arco'. Giacobbe benedice i suoi figliuoli Genesi 49:1 Poi Giacobbe chiamo' i suoi figliuoli, e disse: «Adunatevi, e vi annunziero' cio' che vi avverra' nei giorni a venire. Genesi 49:2 Adunatevi e ascoltate, o figliuoli di Giacobbe! Date ascolto a Israele, vostro padre! Genesi 49:3 Ruben, tu sei il mio primogenito, la mia forza, la primizia del mio vigore, eminente in dignita' ed eminente in forza. Genesi 49:4 Impetuoso come l'acqua, tu non avrai la preeminenza, perche' sei salito sul letto di tuo padre. Allora tu l'hai profanato. Egli e' salito sul mio letto. Genesi 49:5 Simeone e Levi sono fratelli: le loro spade sono strumenti di violenza. Genesi 49:6 Non entri l'anima mia nel loro consiglio segreto, non si unisca la mia gloria alla loro raunanza! Poiche' nella loro ira hanno ucciso degli uomini, e nel loro mal animo han tagliato i garetti ai tori. Genesi 49:7 Maledetta l'ira loro, perch'e' stata violenta, e il loro furore perch'e' stato crudele! Io li dividero' in Giacobbe, e li disperdero' in Israele. Genesi 49:8 Giuda, te loderanno i tuoi fratelli; la tua mano sara' sulla cervice de' tuoi nemici; i figliuoli di tuo padre si prostreranno dinanzi a te. Genesi 49:9 Giuda e' un giovine leone; tu risali dalla preda, figliuol mio; egli si china, s'accovaccia come un leone, come una leonessa: chi lo fara' levare? Genesi 49:10 Lo scettro non sara' rimosso da Giuda, ne' il bastone del comando di fra i suoi piedi, finche' venga Colui che dara' il riposo, e al quale ubbidiranno i popoli. Genesi 49:11 Egli lega il suo asinello alla vite, e il puledro della sua asina, alla vite migliore; lava la sua veste col vino, e il suo manto col sangue dell'uva. Genesi 49:12 Egli ha gli occhi rossi dal vino, e i denti bianchi dal latte. Genesi 49:13 Zabulon abitera' sulla costa dei mari; sara' sulla costa ove convengon le navi e il suo fianco s'appoggera' a Sidon. Genesi 49:14 Issacar e' un asino robusto, sdraiato fra i tramezzi del chiuso. Genesi 49:15 Egli ha visto che il riposo e' buono, e che il paese e' ameno; ha curvato la spalla per portare il peso, ed e' divenuto un servo forzato al lavoro. Genesi 49:16 Dan giudichera' il suo popolo, come una delle tribu' d'Israele. Genesi 49:17 Dan sara' una serpe sulla strada, una cerasta sul sentiero, che morde i talloni del cavallo, si che il cavaliere cade all'indietro. Genesi 49:18 Io ho aspettato la tua salvezza, o Eterno! Genesi 49:19 Gad, l'assaliranno delle bande armate, ma egli a sua volta le assalira', e le inseguira'. Genesi 49:20 Da Ascer verra' il pane saporito, ed ei fornira' delizie reali. Genesi 49:21 Neftali e' una cerva messa in liberta'; egli dice delle belle parole. Genesi 49:22 Giuseppe e' un ramo d'albero fruttifero; un ramo d'albero fruttifero vicino a una sorgente; i suoi rami si stendono sopra il muro. Genesi 49:23 Gli arcieri l'hanno provocato, gli han lanciato dei dardi, l'hanno perseguitato; Genesi 49:24 ma l'arco suo e' rimasto saldo; le sue braccia e le sue mani sono state rinforzate dalle mani del Potente di Giacobbe, da colui ch'e' il pastore e la roccia d'Israele, Genesi 49:25 dall'Iddio di tuo padre che t'aiutera', e dall'Altissimo che ti benedira' con benedizioni del cielo di sopra, con benedizioni dell'abisso che giace di sotto, con benedizioni delle mammelle e del seno materno. Genesi 49:26 Le benedizioni di tuo padre sorpassano le benedizioni dei miei progenitori, fino a raggiungere la cima delle colline eterne. Esse saranno sul capo di Giuseppe, sulla fronte del principe dei suoi fratelli. Genesi 49:27 Beniamino e' un lupo rapace; la mattina divora la preda, e la sera spartisce le spoglie». Genesi 49:28 Tutti costoro sono gli antenati delle dodici tribu' d'Israele; e questo e' quello che il loro padre disse loro, quando li benedisse. Li benedisse, dando a ciascuno la sua benedizione particolare. Ultime istruzioni di Giacobbe, e sua morte Genesi 49:29 Poi dette loro i suoi ordini, e disse: 'Io sto per essere riunito al mio popolo; seppellitemi coi miei padri nella spelonca ch'e' nel campo di Efron lo Hitteo, Genesi 49:30 nella spelonca ch'e' nel campo di Macpela, dirimpetto a Mamre, nel paese di Canaan, la quale Abrahamo compro', col campo, da Efron lo Hitteo, come sepolcro di sua proprieta'. Genesi 49:31 Quivi furon sepolti Abrahamo e Sara sua moglie; quivi furon sepolti Isacco e Rebecca sua moglie, e quivi io seppellii Lea. Genesi 49:32 Il campo e la spelonca che vi si trova, furon comprati dai figliuoli di Heth'. Genesi 49:33 Quando Giacobbe ebbe finito di dare questi ordini ai suoi figliuoli, ritiro' i piedi entro il letto, e spiro', e fu riunito al suo popolo. Giuseppe e gli Egiziani piangono Giacobbe Genesi 50:1 Allora Giuseppe si getto' sulla faccia di suo padre, pianse su lui, e lo bacio'. Genesi 50:2 Poi Giuseppe ordino' ai medici ch'erano al suo servizio, d'imbalsamare suo padre; e i medici imbalsamarono Israele. Genesi 50:3 Ci vollero quaranta giorni; perche' tanto e' il tempo che s'impiega ad imbalsamare; e gli Egiziani lo piansero settanta giorni. Genesi 50:4 E quando i giorni del lutto fatto per lui furon passati, Giuseppe parlo' alla casa di Faraone, dicendo: 'Se ora ho trovato grazia agli occhi vostri, fate giungere agli orecchi di Faraone queste parole: Genesi 50:5 Mio padre m'ha fatto giurare e m'ha detto: Ecco, io mi muoio; seppelliscimi nel mio sepolcro, che mi sono scavato nel paese di Canaan. Ora dunque, permetti ch'io salga e seppellisca mio padre; poi tornero''. Genesi 50:6 E Faraone rispose: 'Sali, e seppellisci tuo padre come t'ha fatto giurare'. I funerali di Giacobbe nel paese di Canaan Genesi 50:7 Allora Giuseppe sali a seppellire suo padre; e con lui salirono tutti i servitori di Faraone, gli Anziani della sua casa e tutti gli Anziani del paese d'Egitto, Genesi 50:8 e tutta la casa di Giuseppe e i suoi fratelli e la casa di suo padre. Non lasciarono nel paese di Goscen che i loro bambini, i loro greggi e i loro armenti. Genesi 50:9 Con lui salirono pure carri e cavalieri; talche' il corteggio era numerosissimo. Genesi 50:10 E come furon giunti all'aia di Atad, ch'e' oltre il Giordano, vi fecero grandi e profondi lamenti; e Giuseppe fece a suo padre un lutto di sette giorni. Genesi 50:11 Or quando gli abitanti del paese, i Cananei, videro il lutto dell'aia di Atad, dissero: 'Questo e' un grave lutto per gli Egiziani!' Percio' fu messo nome Abel-Mitsraim a quell'aia, ch'e' oltre il Giordano. Genesi 50:12 I figliuoli di Giacobbe fecero per lui quello ch'egli aveva ordinato loro: Genesi 50:13 lo trasportarono nel paese di Canaan, e lo seppellirono nella spelonca del campo di Macpela, che Abrahamo avea comprato, col campo, da Efron lo Hitteo, come sepolcro di sua proprieta', dirimpetto a Mamre. Genesi 50:14 Giuseppe, dopo ch'ebbe sepolto suo padre, se ne torno' in Egitto coi suoi fratelli e con tutti quelli ch'eran saliti con lui a seppellire suo padre. Giuseppe rassicura i suoi fratelli Genesi 50:15 I fratelli di Giuseppe, quando videro che il loro padre era morto, dissero: 'Chi sa che Giuseppe non ci porti odio, e non ci renda tutto il male che gli abbiam fatto!' Genesi 50:16 E mandarono a dire a Giuseppe: 'Tuo padre, prima di morire, dette quest'ordine: Genesi 50:17 Dite cosi a Giuseppe: Deh, perdona ora ai tuoi fratelli il loro misfatto e il loro peccato; perche' t'hanno fatto del male. Deh, perdona dunque ora il misfatto de' servi dell'Iddio di tuo padre!' E Giuseppe, quando gli fu parlato cosi, pianse. Genesi 50:18 E i suoi fratelli vennero anch'essi, si prostrarono ai suoi piedi, e dissero: 'Ecco, siamo tuoi servi'. Genesi 50:19 E Giuseppe disse loro: 'Non temete; poiche' son io forse al posto di Dio? Genesi 50:20 Voi avevate pensato del male contro a me; ma Dio ha pensato di convertirlo in bene, per compiere quello che oggi avviene: per conservare in vita un popolo numeroso. Genesi 50:21 Ora dunque non temete; io sostentero' voi e i vostri figliuoli'. E li conforto', e parlo' al loro cuore. Vecchiaia e morte di Giuseppe Genesi 50:22 Giuseppe dimoro' in Egitto: egli, con la casa di suo padre; e visse centodieci anni. Genesi 50:23 Giuseppe vide i figliuoli di Efraim, fino alla terza generazione; anche i figliuoli di Makir, figliuolo di Manasse, nacquero sulle sue ginocchia. Genesi 50:24 E Giuseppe disse ai suoi fratelli: 'Io sto per morire; ma Dio per certo vi visitera', e vi fara' salire, da questo paese, nel paese che promise con giuramento ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe'. Genesi 50:25 E Giuseppe fece giurare i figliuoli d'Israele, dicendo: 'Iddio per certo vi visitera'; allora, trasportate di qui le mie ossa'. Genesi 50:26 Poi Giuseppe mori, in eta' di centodieci anni; e fu imbalsamato, e posto in una bara in Egitto.Esodo 1:3 Issacar, Zabulon e Beniamino; Esodo 1:1 Or questi sono i nomi dei figliuoli d'Israele che vennero in Egitto. Essi ci vennero con Giacobbe, ciascuno con la sua famiglia: Esodo 1:2 Ruben, Simeone, Levi e Giuda; Esodo 1:3 Issacar, Zabulon e Beniamino; Esodo 1:4 Dan e Neftali, Gad e Ascer. Esodo 1:5 Tutte le persone discendenti da Giacobbe ammontavano a settanta. Giuseppe era gia' in Egitto. Esodo 1:6 E Giuseppe mori, come moriron pure tutti i suoi fratelli e tutta quella generazione. Esodo 1:7 E i figliuoli d'Israele furon fecondi, moltiplicarono copiosamente, diventarono numerosi e si fecero oltremodo potenti, e il paese ne fu ripieno. Dura condizione degl'Israeliti sotto Faraone Esodo 1:8 Or sorse sopra l'Egitto un nuovo re, che non avea conosciuto Giuseppe. Esodo 1:9 Egli disse al suo popolo: 'Ecco, il popolo de' figliuoli d'Israele e' piu' numeroso e piu' potente di noi. Esodo 1:10 Orsu', usiamo prudenza con essi; che non abbiano a moltiplicare e, in caso di guerra, non abbiano a unirsi ai nostri nemici e combattere contro di noi e poi andarsene dal paese'. Esodo 1:11 Stabilirono dunque sopra Israele de' soprastanti ai lavori, che l'opprimessero con le loro angherie. Ed esso edifico' a Faraone le citta' di approvvigionamento, Pithom e Raamses. Esodo 1:12 Ma piu' l'opprimevano, e piu' il popolo moltiplicava e s'estendeva; e gli Egiziani presero in avversione i figliuoli d'Israele, Esodo 1:13 e fecero servire i figliuoli d'Israele con asprezza, Esodo 1:14 e amareggiaron loro la vita con una dura servitu', adoprandoli nei lavori d'argilla e di mattoni, e in ogni sorta di lavori nei campi. E imponevano loro tutti questi lavori, con asprezza. Faraone cerca di sterminare il popolo d'Israele Esodo 1:15 Il re d'Egitto parlo' anche alle levatrici degli Ebrei, delle quali l'una si chiamava Scifra e l'altra Pua. E disse: Esodo 1:16 'Quando assisterete le donne ebree al tempo del parto, e le vedrete sulla seggiola, se e' un maschio, uccidetelo; ma se e' una femmina, lasciatela vivere'. Esodo 1:17 Ma le levatrici temettero Iddio, e non fecero quello che il re d'Egitto aveva ordinato loro; lasciarono vivere i maschi. Esodo 1:18 Allora il re d'Egitto chiamo' le levatrici, e disse loro: 'Perche' avete fatto questo, e avete lasciato vivere i maschi?' Esodo 1:19 E le levatrici risposero a Faraone: 'Egli e' che le donne ebree non sono come le egiziane; sono vigorose, e, prima che la levatrice arrivi da loro, hanno partorito'. Esodo 1:20 E Dio fece del bene a quelle levatrici; e il popolo moltiplico' e divenne oltremodo potente. Esodo 1:21 E perche' quelle levatrici temettero Iddio, egli fece prosperare le loro case. Esodo 1:22 Allora Faraone diede quest'ordine al suo popolo: 'Ogni maschio che nasce, gettatelo nel fiume; ma lasciate vivere tutte le femmine'. Nascita di Mose' ch'e' salvato dalla figliuola di Faraone Esodo 2:1 Or un uomo della casa di Levi ando' e prese per moglie una figliuola di Levi. Esodo 2:2 Questa donna concepi, e partori un figliuolo; e vedendo com'egli era bello, lo tenne nascosto tre mesi. Esodo 2:3 E quando non pote' piu' tenerlo nascosto, prese un canestro fatto di giunchi, lo spalmo' di bitume e di pece, vi pose dentro il bambino, e lo mise nel canneto sulla riva del fiume. Esodo 2:4 E la sorella del bambino se ne stava a una certa distanza, per sapere quel che gli succederebbe. Esodo 2:5 Or la figliuola di Faraone scese a fare le sue abluzioni sulla riva del fiume; e le sue donzelle passeggiavano lungo il fiume. Ella vide il canestro nel canneto, e mando' la sua cameriera a prenderlo. Esodo 2:6 L'apri, e vide il bimbo; ed ecco, il piccino piangeva; ed ella n'ebbe compassione, e disse: 'Questo e' uno de' figliuoli degli Ebrei'. Esodo 2:7 Allora la sorella del bambino disse alla figliuola di Faraone: 'Devo andare a chiamarti una balia tra le donne ebree che t'allatti questo bimbo?' Esodo 2:8 La figliuola di Faraone le rispose: 'Va''. E la fanciulla ando' a chiamare la madre del bambino. Esodo 2:9 E la figliuola di Faraone le disse: 'Porta via questo bambino, allattamelo, e io ti daro' il tuo salario'. E quella donna prese il bambino e l'allatto'. Esodo 2:10 E quando il bambino fu cresciuto, ella lo meno' dalla figliuola di Faraone: esso fu per lei come un figliuolo, ed ella gli pose nome Mose'; 'Perche', disse, io l'ho tratto dall'acqua'. Mose' uccide un Egiziano e fugge nel paese di Madian Esodo 2:11 Or in que' giorni, quando Mose' era gia' diventato grande, avvenne ch'egli usci a trovare i suoi fratelli, e noto' i lavori di cui erano gravati; e vide un Egiziano, che percoteva uno degli Ebrei suoi fratelli. Esodo 2:12 Egli volse lo sguardo di qua e di la'; e, visto che non c'era nessuno, uccise l'Egiziano, e lo nascose nella sabbia. Esodo 2:13 Il giorno seguente usci, ed ecco due Ebrei che si litigavano; ed egli disse a quello che avea torto: 'Perche' percuoti il tuo compagno?' Esodo 2:14 E quegli rispose: 'Chi t'ha costituito principe e giudice sopra di noi? Vuoi tu uccider me come uccidesti l'Egiziano?' Allora Mose' ebbe paura, e disse: 'Certo, la cosa e' nota'. Esodo 2:15 E quando Faraone udi il fatto, cerco' di uccidere Mose'; ma Mose' fuggi dal cospetto di Faraone, e si fermo' nel paese di Madian; e si mise a sedere presso ad un pozzo. Esodo 2:16 Or il sacerdote di Madian aveva sette figliuole; ed esse vennero ad attinger acqua, e a riempire gli abbeveratoi per abbeverare il gregge del padre loro. Esodo 2:17 Ma sopraggiunsero i pastori, che le scacciarono. Allora Mose' si levo', prese la loro difesa, e abbevero' il loro gregge. Esodo 2:18 E com'esse giunsero da Reuel loro padre, questi disse: 'Come mai siete tornate cosi presto oggi?' Esodo 2:19 Ed esse risposero: 'Un Egiziano ci ha liberate dalle mani de' pastori, e di piu' ci ha attinto l'acqua, ed ha abbeverato il gregge'. Esodo 2:20 Ed egli disse alle sue figliuole: 'E dov'e'? Chiamatelo, che prenda qualche cibo'. Esodo 2:21 E Mose' acconsenti a stare da quell'uomo; ed egli diede a Mose' Sefora, sua figliuola. Esodo 2:22 Ed ella partori un figliuolo ch'egli chiamo' Ghershom; 'perche', disse, io soggiorno in terra straniera'. Esodo 2:23 Or nel corso di quel tempo, che fu lungo, avvenne che il re d'Egitto mori; e i figliuoli d'Israele sospiravano a motivo della schiavitu', e alzavan delle grida; e le grida che il servaggio strappava loro salirono a Dio. Esodo 2:24 E Dio udi i loro gemiti; e Dio si ricordo' del suo patto con Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe. Esodo 2:25 E Dio vide i figliuoli d'Israele, e Dio ebbe riguardo alla loro condizione. Idio appare a Mose' in un pruno ardente Esodo 3:1 Or Mose' pasceva il gregge di Jethro suo suocero, sacerdote di Madian; e guidando il gregge dietro al deserto, giunse alla montagna di Dio, a Horeb. Esodo 3:2 E l'angelo dell'Eterno gli apparve in una fiamma di fuoco, di mezzo a un pruno. Mose' guardo', ed ecco il pruno era tutto in fiamme, ma non si consumava. Esodo 3:3 E Mose' disse: 'Ora voglio andar da quella parte a vedere questa grande visione e come mai il pruno non si consuma!' Esodo 3:4 E l'Eterno vide ch'egli s'era scostato per andare a vedere. E Dio lo chiamo' di mezzo al pruno, e disse: 'Mose'! Mose'!' Ed egli rispose: 'Eccomi'. Esodo 3:5 E Dio disse: 'Non t'avvicinar qua; togliti i calzari dai piedi, perche' il luogo sul quale stai, e' suolo sacro'. Esodo 3:6 Poi aggiunse: 'Io sono l'Iddio di tuo padre, l'Iddio d'Abrahamo, l'Iddio d'Isacco e l'Iddio di Giacobbe'. E Mose' si nascose la faccia, perche' avea paura di guardare Iddio. Esodo 3:7 E l'Eterno disse: 'Ho veduto, ho veduto l'afflizione del mio popolo che e' in Egitto, e ho udito il grido che gli strappano i suoi angariatori; perche' conosco i suoi affanni; Esodo 3:8 e sono sceso per liberarlo dalla mano degli Egiziani, e per farlo salire da quel paese in un paese buono e spazioso, in un paese ove scorre il latte e il miele, nel luogo dove sono i Cananei, gli Hittei, gli Amorei, i Ferezei, gli Hivvei e i Gebusei. Esodo 3:9 Ed ora, ecco, le grida de' figliuoli d'Israele son giunte a me, ed ho anche veduto l'oppressione che gli Egiziani fanno loro soffrire. Esodo 3:10 Or dunque vieni, e io ti mandero' a Faraone perche' tu faccia uscire il mio popolo, i figliuoli d'Israele, dall'Egitto'. Esodo 3:11 E Mose' disse a Dio: 'Chi son io per andare da Faraone e per trarre i figliuoli d'Israele dall'Egitto?' Esodo 3:12 E Dio disse: 'Va', perche' io saro' teco; e questo sara' per te il segno che son io che t'ho mandato: quando avrai tratto il popolo dall'Egitto, voi servirete Iddio su questo monte'. Esodo 3:13 E Mose' disse a Dio: 'Ecco, quando saro' andato dai figliuoli d'Israele e avro' detto loro: L'Iddio de' vostri padri m'ha mandato da voi, se essi mi dicono: Qual e' il suo nome? che rispondero' loro?' Esodo 3:14 Iddio disse a Mose': 'Io sono quegli che sono'. Poi disse: 'Dirai cosi ai figliuoli d'Israele: L'Io sono m'ha mandato da voi'. Missionedi Mose' presso il popolo d'Israele e presso Faraone Esodo 3:15 Iddio disse ancora a Mose': 'Dirai cosi ai figliuoli d'Israele: L'Eterno, l'Iddio de' vostri padri, l'Iddio d'Abrahamo, l'Iddio d'Isacco e l'Iddio di Giacobbe mi ha mandato da voi. Tale e' il mio nome in perpetuo, tale la mia designazione per tutte le generazioni. Esodo 3:16 Va' e raduna gli anziani d'Israele, e di' loro: L'Eterno, l'Iddio de' vostri padri, l'Iddio d'Abrahamo, d'Isacco e di Giacobbe m'e' apparso, dicendo: Certo, io vi ho visitati, e ho veduto quello che vi si fa in Egitto; Esodo 3:17 e ho detto: Io vi trarro' dall'afflizione d'Egitto, e vi faro' salire nel paese dei Cananei, degli Hittei, degli Amorei, de' Ferezei, degli Hivvei e de' Gebusei, in un paese ove scorre il latte e il miele. Esodo 3:18 Ed essi ubbidiranno alla tua voce; e tu, con gli anziani d'Israele, andrai dal re d'Egitto, e gli direte: L'Eterno, l'Iddio degli Ebrei, ci e' venuto incontro; or dunque, lasciaci andare tre giornate di cammino nel deserto per offrir sacrifizi all'Eterno, all'Iddio nostro. Esodo 3:19 Or io so che il re d'Egitto non vi concedera' d'andare, se non forzato da una potente mano. Esodo 3:20 E io stendero' la mia mano e percotero' l'Egitto con tutti i miracoli che io faro' in mezzo ad esso; e, dopo questo, vi lascera' andare. Esodo 3:21 E faro' si che questo popolo trovi favore presso gli Egiziani; e avverra' che, quando ve ne andrete, non ve ne andrete a mani vuote; Esodo 3:22 ma ogni donna domandera' alla sua vicina e alla sua casigliana degli oggetti d'argento, degli oggetti d'oro e dei vestiti; voi li metterete addosso ai vostri figliuoli e alle vostre figliuole, e cosi spoglierete gli Egiziani'. Miracoli che Dio mostra a Mose' e lo incarica di fare Esodo 4:1 Mose' rispose e disse: 'Ma ecco, essi non mi crederanno e non ubbidiranno alla mia voce, perche' diranno: L'Eterno non t'e' apparso'. Esodo 4:2 E l'Eterno gli disse: 'Che e' quello che hai in mano?' Egli rispose: 'Un bastone'. Esodo 4:3 E l'Eterno disse: 'Gettalo in terra'. Egli lo getto' in terra, ed esso divento' un serpente; e Mose' fuggi d'innanzi a quello. Esodo 4:4 Allora l'Eterno disse a Mose': 'Stendi la tua mano, e prendilo per la coda'. Egli stese la mano, e lo prese, ed esso ritorno' un bastone nella sua mano. Esodo 4:5 'Questo farai, disse l'Eterno, affinche' credano che l'Eterno, l'Iddio dei loro padri, l'Iddio d'Abrahamo, l'Iddio d'Isacco e l'Iddio di Giacobbe t'e' apparso'. Esodo 4:6 L'Eterno gli disse ancora: 'Mettiti la mano in seno'. Ed egli si mise la mano in seno; poi, cavatala fuori, ecco che la mano era lebbrosa, bianca come neve. Esodo 4:7 E l'Eterno gli disse: 'Rimettiti la mano in seno'. Egli si rimise la mano in seno; poi, cavatasela di seno, ecco ch'era ritornata come l'altra sua carne. Esodo 4:8 'Or avverra', disse l'Eterno, che, se non ti crederanno e non daranno ascolto alla voce del primo segno, crederanno alla voce del secondo segno; Esodo 4:9 e se avverra' che non credano neppure a questi due segni e non ubbidiscano alla tua voce, tu prenderai dell'acqua del fiume, e la verserai sull'asciutto; e l'acqua che avrai presa dal fiume, diventera' sangue sull'asciutto'. Iddio aggiunge a Mose' il fratello Aaronne Esodo 4:10 E Mose' disse all'Eterno: 'Ahime', Signore, io non sono un parlatore; non lo ero in passato, e non lo sono da quando tu hai parlato al tuo servo; giacche' io sono tardo di parola e di lingua'. Esodo 4:11 E l'Eterno gli disse: 'Chi ha fatto la bocca dell'uomo? o chi rende muto o sordo o veggente o cieco? non son io, l'Eterno? Esodo 4:12 Or dunque va', e io saro' con la tua bocca, e t'insegnero' quello che dovrai dire'. Esodo 4:13 E Mose' disse: 'Deh! Signore, manda il tuo messaggio per mezzo di chi vorrai!' Esodo 4:14 Allora l'ira dell'Eterno s'accese contro Mose', ed egli disse: 'Non c'e' Aaronne tuo fratello, il Levita? Io so che parla bene. E per l'appunto, ecco ch'egli esce ad incontrarti; e, come ti vedra', si rallegrera' in cuor suo. Esodo 4:15 Tu gli parlerai, e gli metterai le parole in bocca; io saro' con la tua bocca e con la bocca sua, e v'insegnero' quello che dovrete fare. Esodo 4:16 Egli parlera' per te al popolo; e cosi ti servira' di bocca, e tu sarai per lui come Dio. Esodo 4:17 Or prendi in mano questo bastone col quale farai i prodigi'. Mose' lascia il suocero Jethro e torna in Egitto Esodo 4:18 Allora Mose' se ne ando', torno' da Jethro suo suocero, e gli disse: 'Deh, lascia ch'io me ne vada e torni dai miei fratelli che sono in Egitto, e vegga se sono ancor vivi'. E Jethro disse a Mose': 'Va' in pace'. Esodo 4:19 Or l'Eterno disse a Mose' in Madian: 'Va', tornatene in Egitto, perche' tutti quelli che cercavano di toglierti la vita sono morti'. Esodo 4:20 Mose' dunque prese la sua moglie e i suoi figliuoli, li pose su degli asini, e torno' nel paese d'Egitto; e Mose' prese nella sua mano il bastone di Dio. Esodo 4:21 E l'Eterno disse a Mose': 'Quando sarai tornato in Egitto, avrai cura di fare dinanzi a Faraone tutti i prodigi che t'ho dato potere di compiere; ma io gl'indurero' il cuore, ed egli non lascera' partire il popolo. Esodo 4:22 E tu dirai a Faraone: Cosi dice l'Eterno: Israele e' il mio figliuolo, il mio primogenito; Esodo 4:23 e io ti dico: Lascia andare il mio figliuolo, affinche' mi serva; e se tu ricusi di lasciarlo andare, ecco, io uccidero' il tuo figliuolo, il tuo primogenito'. Mose' circoncide il suo figliuolo Esodo 4:24 Or avvenne che, essendo Mose' in viaggio, nel luogo dov'egli albergava, l'Eterno gli si fece incontro, e cerco' di farlo morire. Esodo 4:25 Allora Sefora prese una selce tagliente, recise il prepuzio del suo figliuolo, e lo getto' ai piedi di Mose', dicendo: 'Sposo di sangue tu mi sei!' Esodo 4:26 E l'Eterno lo lascio'. Allora ella disse: 'Sposo di sangue, per via della circoncisione'. Aaronne mandato innanzi a Mose' Esodo 4:27 L'Eterno disse ad Aaronne: 'Va' nel deserto incontro a Mose''. Ed egli ando', lo incontro' al monte di Dio, e lo bacio'. Esodo 4:28 E Mose' riferi ad Aaronne tutte le parole che l'Eterno l'aveva incaricato di dire, e tutti i segni portentosi che gli aveva ordinato di fare. Esodo 4:29 Mose' ed Aaronne dunque andarono, e radunarono tutti gli anziani dei figliuoli d'Israele. Esodo 4:30 E Aaronne riferi tutte le parole che l'Eterno avea dette a Mose', e fece i prodigi in presenza del popolo. Esodo 4:31 Ed il popolo presto' loro fede. Essi intesero che l'Eterno aveva visitato i figliuoli d'Israele e aveva veduto la loro afflizione, e si inchinarono e adorarono. Mose' ed Aaronne chiedono a Faraone la liberazione de' figliuoli d'Israele Esodo 5:1 Dopo questo, Mose' ed Aaronne vennero a Faraone, e gli dissero: 'Cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Lascia andare il mio popolo, perche' mi celebri una festa nel deserto'. Esodo 5:2 Ma Faraone rispose: 'Chi e' l'Eterno ch'io debba ubbidire alla sua voce e lasciar andare Israele? Io non conosco l'Eterno, e non lascero' affatto andare Israele'. Esodo 5:3 Ed essi dissero: 'L'Iddio degli Ebrei si e' presentato a noi; lasciaci andare tre giornate di cammino nel deserto per offrir sacrifizi all'Eterno, ch'e' il nostro Dio, onde ei non abbia a colpirci con la peste o con la spada'. Esodo 5:4 E il re d'Egitto disse loro: 'O Mose' e Aaronne, perche' distraete il popolo dai suoi lavori? Andate a fare quello che vi e' imposto!' Esodo 5:5 E Faraone disse: 'Ecco, il popolo e' ora numeroso nel paese, e voi gli fate interrompere i lavori che gli sono imposti'. Esodo 5:6 E quello stesso giorno Faraone dette quest'ordine agli ispettori del popolo e ai suoi sorveglianti: Esodo 5:7 'Voi non darete piu', come prima, la paglia al popolo per fare i mattoni; vadano essi a raccogliersi della paglia! Esodo 5:8 E imponete loro la stessa quantita' di mattoni di prima, senza diminuzione alcuna; perche' son de' pigri; e pero' gridano dicendo: Andiamo a offrir sacrifizi al nostro Dio! Esodo 5:9 Sia questa gente caricata di lavoro; e si occupi di quello senza badare a parole di menzogna'. Esodo 5:10 Allora gl'ispettori del popolo e i sorveglianti uscirono e dissero al popolo: 'Cosi dice Faraone: Io non vi daro' piu' paglia. Esodo 5:11 Andate voi a procurarvi della paglia dove ne potrete trovare, perche' il vostro lavoro non sara' diminuito per nulla'. Esodo 5:12 Cosi il popolo si sparse per tutto il paese d'Egitto, per raccogliere della stoppia invece di paglia. Esodo 5:13 E gli ispettori li sollecitavano dicendo: 'Compite i vostri lavori giorno per giorno, come quando c'era la paglia!' Esodo 5:14 E i sorveglianti de' figliuoli d'Israele stabiliti sopra loro dagli ispettori di Faraone, furon battuti; e fu loro detto: 'Perche' non avete fornito, ieri e oggi come prima, la quantita' di mattoni che v'e' imposta?' Esodo 5:15 Allora i sorveglianti dei figliuoli d'Israele vennero a lagnarsi da Faraone, dicendo: 'Perche' tratti cosi i tuoi servitori? Esodo 5:16 Non si da' piu' paglia ai tuoi servitori, e ci si dice: Fate de' mattoni! ed ecco che i tuoi servitori sono battuti, e il tuo popolo e' considerato come colpevole!' Esodo 5:17 Ed egli rispose: 'Siete dei pigri! siete dei pigri! Per questo dite: Andiamo a offrir sacrifizi all'Eterno. Esodo 5:18 Or dunque andate a lavorare! non vi si dara' piu' paglia e fornirete la quantita' di mattoni prescritta'. Esodo 5:19 I sorveglianti de' figliuoli d'Israele si videro ridotti a mal partito, perche' si diceva loro: 'Non diminuite per nulla il numero de' mattoni impostovi giorno per giorno'. Esodo 5:20 E, uscendo da Faraone, incontrarono Mose' e Aaronne, che stavano ad aspettarli, Esodo 5:21 e dissero loro: 'L'Eterno volga il suo sguardo su voi, e giudichi! poiche' ci avete messi in cattivo odore dinanzi a Faraone e dinanzi ai suoi servitori, e avete loro messa la spada in mano perche' ci uccida'. Esodo 5:22 Allora Mose' torno' dall'Eterno, e disse: 'Signore, perche' hai fatto del male a questo popolo? Perche' dunque mi hai mandato? Esodo 5:23 Poiche', da quando sono andato da Faraone per parlargli in tuo nome, egli ha maltrattato questo popolo, e tu non hai affatto liberato il tuo popolo'. Esodo 6:1 L'Eterno disse a Mose': 'Ora vedrai quello che faro' a Faraone; perche', forzato da una mano potente, li lascera' andare; anzi, forzato da una mano potente, li caccera' dal suo paese'. L'Eterno rinnova la promessa della liberazione Esodo 6:2 E Dio parlo' a Mose', e gli disse: Esodo 6:3 'Io sono l'Eterno, e apparii ad Abrahamo, ad Isacco e a Giacobbe, come l'Iddio onnipotente; ma non fui conosciuto da loro sotto il mio nome di Eterno. Esodo 6:4 Stabilii pure con loro il mio patto, promettendo di dar loro il paese di Canaan, il paese dei loro pellegrinaggi, nel quale soggiornavano. Esodo 6:5 Ed ho anche udito i gemiti de' figliuoli d'Israele che gli Egiziani tengono in schiavitu', e mi son ricordato del mio patto. Esodo 6:6 Percio' di' ai figliuoli d'Israele: Io sono l'Eterno, vi sottrarro' ai duri lavori di cui vi gravano gli Egiziani, vi emancipero' dalla loro schiavitu', e vi redimero' con braccio steso e con grandi giudizi. Esodo 6:7 E vi prendero' per mio popolo, e saro' vostro Dio; e voi conoscerete che io sono l'Eterno, il vostro Dio, che vi sottrae ai duri lavori impostivi dagli Egiziani. Esodo 6:8 E v'introdurro' nel paese, che giurai di dare ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe; e ve lo daro' come possesso ereditario: io sono l'Eterno'. Esodo 6:9 E Mose' parlo' a quel modo ai figliuoli d'Israele; ma essi non dettero ascolto a Mose', a motivo dell'angoscia dello spirito loro e della loro dura schiavitu'. Esodo 6:10 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Esodo 6:11 'Va', parla a Faraone re d'Egitto, ond'egli lasci uscire i figliuoli d'Israele dal suo paese'. Esodo 6:12 Ma Mose' parlo' nel cospetto dell'Eterno, e disse: 'Ecco, i figliuoli d'Israele non mi hanno dato ascolto; come dunque darebbe Faraone ascolto a me che sono incirconciso di labbra?' Esodo 6:13 E l'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne, e comando' loro d'andare dai figliuoli d'Israele e da Faraone re d'Egitto, per trarre i figliuoli d'Israele dal paese d'Egitto. Genealogia di Mose' e di Aaronne Esodo 6:14 Questi sono i capi delle loro famiglie. Figliuoli di Ruben, primogenito d'Israele: Henoc e Pallu, Hetsron e Carmi. Questi sono i rami dei Rubeniti. - Esodo 6:15 Figliuoli di Simeone: Jemuel, Jamin, Ohad, Jakin, Tsochar e Saul, figliuolo della Cananea. Questi sono i rami dei Simeoniti. - Esodo 6:16 Questi sono i nomi dei figliuoli di Levi, secondo le loro generazioni: Gherson, Kehath e Merari. E gli anni della vita di Levi furono centotrentasette. - Esodo 6:17 Figliuoli di Gherson: Libni e Scimei, con le loro diverse famiglie. - Esodo 6:18 Figliuoli di Kehath: Amram, Jitshar, Hebron e Uziel. E gli anni della vita di Kehath furono centotrentatre. - Esodo 6:19 Figliuoli di Merari: Mahli e Musci. Questi sono i rami dei Leviti, secondo le loro generazioni. Esodo 6:20 Or Amram prese per moglie Iokebed, sua zia; ed ella gli partori Aaronne e Mose'. E gli anni della vita di Amram furono centotrentasette. - Esodo 6:21 Figliuoli di Jitshar: Kore, Nefeg e Zicri. - Esodo 6:22 Figliuoli di Uziel: Mishael, Eltsafan e Sitri. - Esodo 6:23 Aaronne prese per moglie Elisceba, figliuola di Amminadab, sorella di Nahashon; ed ella gli partori Nadab, Abihu, Eleazar e Ithamar. - Esodo 6:24 Figliuoli di Kore: Assir, Elkana e Abiasaf. Questi sono i rami dei Koriti. - Esodo 6:25 Eleazar, figliuolo d'Aaronne, prese per moglie una delle figliuole di Putiel; ed ella gli partori Fineas. Questi sono i capi delle famiglie dei Leviti nei loro diversi rami. Esodo 6:26 E questo e' quell'Aaronne e quel Mose' ai quali l'Eterno disse: 'Fate uscire i figliuoli d'Israele dal paese d'Egitto, spartiti nelle loro schiere'. Esodo 6:27 Essi son quelli che parlarono a Faraone re d'Egitto, per trarre i figliuoli d'Israele dall'Egitto: sono quel Mose' e quell'Aaronne. Esodo 6:28 Or avvenne, allorche' l'Eterno parlo' a Mose' nel paese d'Egitto, Esodo 6:29 che l'Eterno disse a Mose': 'Io sono l'Eterno: di' a Faraone, re d'Egitto, tutto quello che dico a te'. Esodo 6:30 E Mose' rispose, nel cospetto dell'Eterno: 'Ecco, io sono incirconciso di labbra; come dunque Faraone mi porgera' egli ascolto?' Iddio ordina di nuovo a Mose' di recarsi da Faraone Esodo 7:1 L'Eterno disse a Mose': 'Vedi, io ti ho stabilito come Dio per Faraone, e Aaronne tuo fratello sara' il tuo profeta. Esodo 7:2 Tu dirai tutto quello che t'ordinero', e Aaronne tuo fratello parlera' a Faraone, perche' lasci partire i figliuoli d'Israele dal suo paese. Esodo 7:3 E io indurero' il cuore di Faraone, e moltiplichero' i miei segni e i miei prodigi nel paese d'Egitto. Esodo 7:4 E Faraone non vi dara' ascolto; e io mettero' la mia mano sull'Egitto, e faro' uscire dal paese d'Egitto le mie schiere, il mio popolo, i figliuoli d'Israele, mediante grandi giudizi. Esodo 7:5 E gli Egiziani conosceranno che io sono l'Eterno, quando avro' steso la mia mano sull'Egitto e avro' tratto di mezzo a loro i figliuoli d'Israele'. Esodo 7:6 E Mose' e Aaronne fecero cosi; fecero come l'Eterno avea loro ordinato. Esodo 7:7 Or Mose' aveva ottant'anni e Aaronne ottantatre, quando parlarono a Faraone. I magi imitano i miracoli di Mose' Esodo 7:8 L'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Esodo 7:9 'Quando Faraone vi parlera' e vi dira': Fate un prodigio! tu dirai ad Aaronne: Prendi il tuo bastone, gettalo davanti a Faraone, e diventera' un serpente'. Esodo 7:10 Mose' ed Aaronne andaron dunque da Faraone, e fecero come l'Eterno aveva ordinato. Aaronne getto' il suo bastone davanti a Faraone e davanti ai suoi servitori, e quello divento' un serpente. Esodo 7:11 Faraone a sua volta chiamo' i savi e gl'incantatori; e i magi d'Egitto fecero anch'essi lo stesso, con le loro arti occulte. Esodo 7:12 Ognun d'essi getto' il suo bastone, e i bastoni diventaron serpenti; ma il bastone d'Aaronne inghiotti i bastoni di quelli. Esodo 7:13 E il cuore di Faraone s'induro', ed egli non die' ascolto a Mose' e ad Aaronne, come l'Eterno avea detto. Prima piaga: l'acqua mutata in sangue Esodo 7:14 L'Eterno disse a Mose': 'Il cuor di Faraone e' ostinato; Esodo 7:15 egli rifiuta di lasciar andare il popolo. Va' da Faraone domani mattina; ecco, egli uscira' per andare verso l'acqua; tu sta' ad aspettarlo sulla riva del fiume, e prendi in mano il bastone ch'e' stato mutato in serpente. Esodo 7:16 E digli: L'Eterno, l'Iddio degli Ebrei, m'ha mandato da te per dirti: Lascia andare il mio popolo, perche' mi serva nel deserto; ed ecco, fino ad ora, tu non hai ubbidito. Esodo 7:17 Cosi dice l'Eterno: Da questo conoscerai che io sono l'Eterno; ecco, io percotero' col bastone che ho in mia mano le acque che son nel fiume, ed esse saran mutate in sangue. Esodo 7:18 E il pesce ch'e' nel fiume morra', e il fiume sara' ammorbato, e gli Egiziani avranno ripugnanza a bere l'acqua del fiume'. Esodo 7:19 E l'Eterno disse a Mose': 'Di' ad Aaronne: Prendi il tuo bastone, e stendi la tua mano sulle acque dell'Egitto, sui loro fiumi, sui loro rivi, sui loro stagni e sopra ogni raccolta d'acqua; essi diventeranno sangue, e vi sara' sangue per tutto il paese d'Egitto, perfino ne' recipienti di legno e ne' recipienti di pietra'. Esodo 7:20 Mose' ed Aaronne fecero come l'Eterno aveva ordinato. Aaronne alzo' il bastone, e in presenza di Faraone e in presenza dei suoi servitori percosse le acque ch'erano nel fiume; e tutte le acque ch'erano nel fiume furon cangiate in sangue. Esodo 7:21 E il pesce ch'era nel fiume mori; e il fiume fu ammorbato, si che gli Egiziani non potevan bere l'acqua del fiume; e vi fu sangue per tutto il paese d'Egitto. Esodo 7:22 E i magi d'Egitto fecero lo stesso con le loro arti occulte; e il cuore di Faraone s'induro' ed egli non die' ascolto a Mose' e ad Aaronne, come l'Eterno avea detto. Esodo 7:23 E Faraone, volte ad essi le spalle, se ne ando' a casa sua, e neanche di questo fece alcun caso. Esodo 7:24 E tutti gli Egiziani fecero degli scavi ne' pressi del fiume per trovare dell'acqua da bere, perche' non potevan bere l'acqua del fiume. Esodo 7:25 E passaron sette interi giorni, dopo che l'Eterno ebbe percosso il fiume. Seconda piaga: le rane Esodo 8:1 Poi l'Eterno disse a Mose': 'Va' da Faraone, e digli: Cosi dice l'Eterno: Lascia andare il mio popolo perche' mi serva. Esodo 8:2 E se rifiuti di lasciarlo andare, ecco, io colpiro' tutta l'estensione del tuo paese col flagello delle rane; Esodo 8:3 e il fiume brulichera' di rane, che saliranno ed entreranno nella tua casa, nella camera ove dormi, sul tuo letto, nelle case de' tuoi servitori e fra il tuo popolo, ne' tuoi forni e nelle tue madie. Esodo 8:4 E le rane assaliranno te, il tuo popolo e tutti i tuoi servitori'. Esodo 8:5 E l'Eterno disse a Mose': 'Di' ad Aaronne: Stendi la tua mano col tuo bastone sui fiumi, sui rivi e sugli stagni e fa salir le rane sul paese d'Egitto'. Esodo 8:6 E Aaronne stese la sua mano sulle acque d'Egitto, e le rane salirono e coprirono il paese d'Egitto. Esodo 8:7 E i magi fecero lo stesso con le loro arti occulte, e fecero salire le rane sul paese d'Egitto. Esodo 8:8 Allora Faraone chiamo' Mose' ed Aaronne e disse loro: 'Pregate l'Eterno che allontani le rane da me e dal mio popolo, e io lascero' andare il popolo, perche' offra sacrifizi all'Eterno'. Esodo 8:9 E Mose' disse a Faraone: 'Fammi l'onore di dirmi per quando io devo chiedere, nelle mie supplicazioni per te, per i tuoi servitori e per il tuo popolo, che l'Eterno distrugga le rane intorno a te e nelle tue case, e non ne rimanga se non nel fiume'. Esodo 8:10 Egli rispose: 'Per domani'. E Mose' disse: 'Sara' fatto come tu dici, affinche' tu sappia che non v'e' alcuno pari all'Eterno, ch'e' il nostro Dio. Esodo 8:11 E le rane s'allontaneranno da te, dalle tue case, dai tuoi servitori e dal tuo popolo; non ne rimarra' che nel fiume'. Esodo 8:12 Mose' ed Aaronne uscirono da Faraone; e Mose' imploro' l'Eterno relativamente alle rane che aveva inflitte a Faraone. Esodo 8:13 E l'Eterno fece quello che Mose' avea domandato, e le rane morirono nelle case, nei cortili e nei campi. Esodo 8:14 Le radunarono a mucchi e il paese ne fu ammorbato. Esodo 8:15 Ma quando Faraone vide che v'era un po' di respiro, si ostino' in cuor suo, e non die' ascolto a Mose' e ad Aaronne, come l'Eterno avea detto. Terza piaga: le zanzare Esodo 8:16 E l'Eterno disse a Mose': 'Di' ad Aaronne: Stendi il tuo bastone e percuoti la polvere della terra, ed essa diventera' zanzare per tutto il paese d'Egitto'. Esodo 8:17 Ed essi fecero cosi. Aaronne stese la mano col suo bastone, percosse la polvere della terra, e ne vennero delle zanzare sugli uomini e sugli animali; tutta la polvere della terra divento' zanzare per tutto il paese d'Egitto. Esodo 8:18 E i magi cercarono di far lo stesso coi loro incantesimi per produrre le zanzare, ma non poterono. Le zanzare furon dunque sugli uomini e sugli animali. Esodo 8:19 Allora i magi dissero a Faraone: 'Questo e' il dito di Dio'. Ma il cuore di Faraone s'induro' ed egli non die' ascolto a Mose' e ad Aaronne, come l'Eterno avea detto. Quarta piaga: le mosche velenose Esodo 8:20 Poi l'Eterno disse a Mose': 'Alzati di buon mattino, e presentati a Faraone. Ecco, egli uscira' per andar verso l'acqua; e digli: Cosi dice l'Eterno: Lascia andare il mio popolo, perche' mi serva. Esodo 8:21 Se no, se non lasci andare il mio popolo, ecco io mandero' su te, sui tuoi servitori, sul tuo popolo e nelle tue case, le mosche velenose; le case degli Egiziani saran piene di mosche velenose e il suolo su cui stanno ne sara' coperto. Esodo 8:22 Ma in quel giorno io faro' eccezione del paese di Goscen, dove abita il mio popolo; e quivi non ci saranno mosche, affinche' tu sappia che io, l'Eterno, sono in mezzo al paese. Esodo 8:23 E io faro' una distinzione fra il mio popolo e il tuo popolo. Domani avverra' questo miracolo'. Esodo 8:24 E l'Eterno fece cosi; e vennero grandi sciami di mosche velenose in casa di Faraone e nelle case dei suoi servitori; e in tutto il paese d'Egitto la terra fu guasta dalle mosche velenose. Faraone, dopo aver promesso di lasciar andare il popolo, s'ostina di nuovo Esodo 8:25 Faraone chiamo' Mose' ed Aaronne e disse: 'Andate, offrite sacrifizi al vostro Dio nel paese'. Esodo 8:26 Ma Mose' rispose: 'Non si puo' far cosi; poiche' offriremmo all'Eterno, ch'e' l'Iddio nostro, dei sacrifizi che sono un abominio per gli Egiziani. Ecco, se offrissimo sotto i loro occhi dei sacrifizi che sono un abominio per gli Egiziani, non ci lapiderebbero essi? Esodo 8:27 Andremo tre giornate di cammino nel deserto, e offriremo sacrifizi all'Eterno, ch'e' il nostro Dio, com'egli ci ordinera''. Esodo 8:28 E Faraone disse: 'Io vi lascero' andare, perche' offriate sacrifizi all'Eterno, ch'e' il vostro Dio, nel deserto; soltanto, non andate troppo lontano; pregate per me'. Esodo 8:29 E Mose' disse: 'Ecco, io esco da te e preghero' l'Eterno, e domani le mosche s'allontaneranno da Faraone, dai suoi servitori e dal suo popolo; soltanto, Faraone non si faccia piu' beffe, impedendo al popolo d'andare a offrir sacrifizi all'Eterno'. Esodo 8:30 E Mose' usci dalla presenza di Faraone, e prego' l'Eterno. Esodo 8:31 E l'Eterno fece quel che Mose' domandava, e allontano' le mosche velenose da Faraone, dai suoi servitori e dal suo popolo; non ne resto' neppur una. Esodo 8:32 Ma anche questa volta Faraone si ostino' in cuor suo, e non lascio' andare il popolo. Quinta piaga: la mortalita' del bestiame Esodo 9:1 Allora l'Eterno disse a Mose': 'Va' da Faraone, e digli: Cosi dice l'Eterno, l'Iddio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, perche' mi serva; Esodo 9:2 che se tu rifiuti di lasciarlo andare e lo trattieni ancora, Esodo 9:3 ecco, la mano dell'Eterno sara' sul tuo bestiame ch'e' nei campi, sui cavalli, sugli asini, sui cammelli, sui buoi e sulle pecore; ci sara' una tremenda mortalita'. Esodo 9:4 E l'Eterno fara' distinzione fra il bestiame d'Israele ed il bestiame d'Egitto; e nulla morra' di tutto quello che appartiene ai figliuoli d'Israele'. Esodo 9:5 E l'Eterno fisso' un termine, dicendo: 'Domani, l'Eterno fara' questo nel paese'. Esodo 9:6 E l'indomani l'Eterno lo fece, e tutto il bestiame d'Egitto mori; ma del bestiame dei figliuoli d'Israele neppure un capo mori. Esodo 9:7 Faraone mando' a vedere, ed ecco che neppure un capo del bestiame degl'Israeliti era morto. Ma il cuore di Faraone fu ostinato, ed ei non lascio' andare il popolo. Sesta piaga: le ulceri Esodo 9:8 E l'Eterno disse a Mose' e ad Aaronne: 'Prendete delle manate di cenere di fornace, e la sparga Mose' verso il cielo, sotto gli occhi di Faraone. Esodo 9:9 Essa diventera' una polvere che coprira' tutto il paese d'Egitto, e produrra' delle ulceri germoglianti pustole sulle persone e sugli animali, per tutto il paese d'Egitto'. Esodo 9:10 Ed essi presero della cenere di fornace, e si presentarono a Faraone; Mose' la sparse verso il cielo, ed essa produsse delle ulceri germoglianti pustole sulle persone e sugli animali. Esodo 9:11 E i magi non poteron stare dinanzi a Mose', a motivo delle ulceri, perche' le ulceri erano addosso ai magi come addosso a tutti gli Egiziani. Esodo 9:12 E l'Eterno induro' il cuor di Faraone, ed egli non die' ascolto a Mose' e ad Aaronne come l'Eterno avea detto a Mose'. Settima piaga: la grandine Esodo 9:13 Poi l'Eterno disse a Mose': 'Levati di buon mattino, presentati a Faraone, e digli: Cosi dice l'Eterno, l'Iddio degli Ebrei: Lascia andare il mio popolo, perche' mi serva; Esodo 9:14 poiche' questa volta mandero' tutte le mie piaghe sul tuo cuore, sui tuoi servitori e sul tuo popolo, affinche' tu conosca che non c'e' nessuno simile a me su tutta la terra. Esodo 9:15 Che se ora io avessi steso la mia mano e avessi percosso di peste te e il tuo popolo, tu saresti stato sterminato di sulla terra. Esodo 9:16 Ma no; io t'ho lasciato sussistere per questo: per mostrarti la mia potenza, e perche' il mio nome sia divulgato per tutta la terra. Esodo 9:17 E ti opponi ancora al mio popolo per non lasciarlo andare? Esodo 9:18 Ecco, domani, verso quest'ora, io faro' cadere una grandine cosi forte, che non ce ne fu mai di simile in Egitto, da che fu fondato, fino al di d'oggi. Esodo 9:19 Or dunque manda a far mettere al sicuro il tuo bestiame e tutto quello che hai per i campi. La grandine cadra' su tutta la gente e su tutti gli animali che si troveranno per i campi e non saranno stati raccolti in casa, e morranno'. Esodo 9:20 Fra i servitori di Faraone, quelli che temettero la parola dell'Eterno fecero rifugiare nelle case i loro servitori e il loro bestiame; Esodo 9:21 ma quelli che non fecero conto della parola dell'Eterno, lasciarono i loro servitori e il loro bestiame per i campi. Esodo 9:22 E l'Eterno disse a Mose': 'Stendi la tua mano verso il cielo, e cada grandine in tutto il paese d'Egitto, sulla gente, sugli animali e sopra ogni erba dei campi, nel paese d'Egitto'. Esodo 9:23 E Mose' stese il suo bastone verso il cielo; e l'Eterno mando' tuoni e grandine, e del fuoco s'avvento' sulla terra; e l'Eterno fece piovere grandine sul paese d'Egitto. Esodo 9:24 Cosi ci fu grandine e fuoco guizzante del continuo tra la grandine; e la grandine fu cosi forte, come non ce n'era stata di simile in tutto il paese d'Egitto, da che era diventato nazione. Esodo 9:25 E la grandine percosse, in tutto il paese d'Egitto, tutto quello ch'era per i campi: uomini e bestie; e la grandine percosse ogni erba de' campi e fracasso' ogni albero della campagna. Esodo 9:26 Solamente nel paese di Goscen, dov'erano i figliuoli d'Israele, non cadde grandine. Faraone s'umilia e poi si ostina di nuovo Esodo 9:27 Allora Faraone mando' a chiamare Mose' ed Aaronne, e disse loro: 'Questa volta io ho peccato; l'Eterno e' giusto, mentre io e il mio popolo siamo colpevoli. Esodo 9:28 Pregate l'Eterno perche' cessino questi grandi tuoni e la grandine: e io vi lascero' andare, e non sarete piu' trattenuti'. Esodo 9:29 E Mose' gli disse: 'Come saro' uscito dalla citta', protendero' le mani all'Eterno; i tuoni cesseranno e non ci sara' piu' grandine, affinche' tu sappia che la terra e' dell'Eterno. Esodo 9:30 Ma quanto a te e ai tuoi servitori, io so che non avrete ancora timore dell'Eterno Iddio'. Esodo 9:31 Ora il lino e l'orzo erano stati percossi, perche' l'orzo era in spiga e il lino in fiore; Esodo 9:32 ma il grano e la spelda non furon percossi, perche' sono serotini. Esodo 9:33 Mose' dunque, lasciato Faraone, usci di citta', protese le mani all'Eterno, e i tuoni e la grandine cessarono, e non cadde piu' pioggia sulla terra. Esodo 9:34 E quando Faraone vide che la pioggia, la grandine e i tuoni eran cessati, continuo' a peccare, e si ostino' in cuor suo: lui e i suoi servitori. Esodo 9:35 E il cuor di Faraone s'induro', ed egli non lascio' andare i figliuoli d'Israele, come l'Eterno avea detto per bocca di Mose'. Faraone, minacciato da un nuovo flagello, acconsente a lasciar partire gl'Israeliti, poi si ritratta Esodo 10:1 E l'Eterno disse a Mose': 'Va' da Faraone; poiche' io ho reso ostinato il suo cuore e il cuore dei suoi servitori, per fare in mezzo a loro i segni che vedrai, Esodo 10:2 e perche' tu narri ai tuoi figliuoli e ai figliuoli dei tuoi figliuoli quello che ho operato in Egitto e i segni che ho fatto in mezzo a loro, onde sappiate che io sono l'Eterno'. Esodo 10:3 Mose' ed Aaronne andaron dunque da Faraone, e gli dissero: 'Cosi dice l'Eterno, l'Iddio degli Ebrei: Fino a quando rifiuterai d'umiliarti dinanzi a me? Lascia andare il mio popolo, perche' mi serva. Esodo 10:4 Se tu rifiuti di lasciar andare il mio popolo, ecco, domani faro' venire delle locuste in tutta l'estensione del tuo paese. Esodo 10:5 Esse copriranno la faccia della terra, si che non si potra' vedere il suolo; ed esse divoreranno il resto ch'e' scampato, cio' che v'e' rimasto dalla grandine, e divoreranno ogni albero che vi cresce ne' campi. Esodo 10:6 Ed empiranno le tue case, le case di tutti i tuoi servitori e le case di tutti gli Egiziani, come ne' i tuoi padri ne' i padri de' tuoi padri videro mai, dal giorno che furono sulla terra, al di d'oggi'. Detto questo, volto' le spalle, e usci dalla presenza di Faraone. Esodo 10:7 E i servitori di Faraone gli dissero: 'Fino a quando quest'uomo ci sara' come un laccio? Lascia andare questa gente, e che serva l'Eterno, l'Iddio suo! Non sai tu che l'Egitto e' rovinato?' Esodo 10:8 Allora Mose' ed Aaronne furon fatti tornare da Faraone; ed egli disse loro: 'Andate, servite l'Eterno, l'Iddio vostro; ma chi son quelli che andranno?' E Mose' disse: Esodo 10:9 'Noi andremo coi nostri fanciulli e coi nostri vecchi, coi nostri figliuoli e con le nostre figliuole; andremo coi nostri greggi e coi nostri armenti, perche' dobbiam celebrare una festa all'Eterno'. Esodo 10:10 E Faraone disse loro: 'Cosi sia l'Eterno con voi, com'io lascero' andare voi e i vostri bambini! Badate bene, perche' avete delle cattive intenzioni! Esodo 10:11 No, no; andate voi uomini, e servite l'Eterno; poiche' questo e' quel che cercate'. E Faraone li caccio' dalla sua presenza. Ottava piaga: le locuste Esodo 10:12 Allora l'Eterno disse a Mose': 'Stendi la tua mano sul paese d'Egitto per farvi venire le locuste; e salgano esse sul paese d'Egitto e divorino tutta l'erba del paese, tutto quello che la grandine ha lasciato'. Esodo 10:13 E Mose' stese il suo bastone sul paese d'Egitto; e l'Eterno fece levare un vento orientale sul paese, tutto quel giorno e tutta la notte; e, come venne la mattina, il vento orientale avea portato le locuste. Esodo 10:14 E le locuste salirono su tutto il paese d'Egitto, e si posarono su tutta l'estensione dell'Egitto; erano in si grande quantita', che prima non ce n'eran mai state tante, ne' mai piu' tante ce ne saranno. Esodo 10:15 Esse coprirono la faccia di tutto il paese, in guisa che il paese ne rimase oscurato; e divorarono tutta l'erba del paese e tutti i frutti degli alberi, che la grandine avea lasciato; e nulla resto' di verde negli alberi, e nell'erba della campagna, per tutto il paese d'Egitto. Esodo 10:16 Allora Faraone chiamo' in fretta Mose' ed Aaronne, e disse: 'Io ho peccato contro l'Eterno, l'Iddio vostro, e contro voi. Esodo 10:17 Ma ora perdona, ti prego, il mio peccato, questa volta soltanto; e supplicate l'Eterno, l'Iddio vostro, perche' almeno allontani da me questo flagello mortale'. Esodo 10:18 E Mose' usci da Faraone, e prego' l'Eterno. Esodo 10:19 E l'Eterno fe' levare un vento contrario, un gagliardissimo vento di ponente, che porto' via le locuste e le precipito' nel mar Rosso. Non ci rimase neppure una locusta in tutta l'estensione dell'Egitto. Esodo 10:20 Ma l'Eterno induro' il cuor di Faraone, ed egli non lascio' andare i figliuoli d'Israele. Nona piaga: le tenebre Esodo 10:21 E l'Eterno disse a Mose': 'Stendi la tua mano verso il cielo, e sianvi tenebre nel paese d'Egitto: tali, che si possan palpare'. Esodo 10:22 E Mose' stese la sua mano verso il cielo, e ci fu una fitta tenebria in tutto il paese d'Egitto per tre giorni. Esodo 10:23 Uno non vedeva l'altro, e nessuno si mosse di dove stava, per tre giorni; ma tutti i figliuoli d'Israele aveano della luce nelle loro dimore. Esodo 10:24 Allora Faraone chiamo' Mose' e disse: 'Andate, servite l'Eterno; rimangano soltanto i vostri greggi e i vostri armenti; anche i vostri bambini potranno andare con voi'. Esodo 10:25 E Mose' disse: 'Tu ci devi anche concedere di prendere di che fare de' sacrifizi e degli olocausti, perche' possiamo offrire sacrifizi all'Eterno, ch'e' l'Iddio nostro. Esodo 10:26 Anche il nostro bestiame verra' con noi, senza che ne rimanga addietro neppure un'unghia; poiche' di esso dobbiam prendere per servire l'Eterno Iddio nostro; e noi non sapremo con che dovremo servire l'Eterno, finche' sarem giunti cola''. Esodo 10:27 Ma l'Eterno induro' il cuore di Faraone, ed egli non volle lasciarli andare. Esodo 10:28 E Faraone disse a Mose': 'Vattene via da me! Guardati bene dal comparire piu' alla mia presenza! poiche' il giorno che comparirai alla mia presenza, tu morrai!' Esodo 10:29 E Mose' rispose: 'Hai detto bene; io non compariro' piu' alla tua presenza'. Annunzio della decima piaga a Faraone Esodo 11:1 E l'Eterno disse a Mose': 'Io faro' venire ancora una piaga su Faraone e sull'Egitto; poi egli vi lascera' partire di qui. Quando vi lascera' partire, egli addirittura vi caccera' di qui. Esodo 11:2 Or parla al popolo e digli che ciascuno domandi al suo vicino e ogni donna alla sua vicina degli oggetti d'argento e degli oggetti d'oro'. Esodo 11:3 E l'Eterno fece entrare il popolo nelle buone grazie degli Egiziani; anche Mose' era personalmente in gran considerazione nel paese d'Egitto, agli occhi dei servitori di Faraone e agli occhi del popolo. Esodo 11:4 E Mose' disse: 'Cosi dice l'Eterno: Verso mezzanotte, io passero' in mezzo all'Egitto; Esodo 11:5 e ogni primogenito nel paese d'Egitto morra': dal primogenito di Faraone che siede sul suo trono, al primogenito della serva che sta dietro la macina, e ad ogni primogenito del bestiame. Esodo 11:6 E vi sara' per tutto il paese d'Egitto un gran grido, quale non ci fu mai prima, ne' ci sara' di poi. Esodo 11:7 Ma fra tutti i figliuoli d'Israele, tanto fra gli uomini quanto fra gli animali, neppure un cane movera' la lingua, affinche' conosciate la distinzione che l'Eterno fa tra gli Egiziani e Israele. Esodo 11:8 E tutti questi tuoi servitori scenderanno da me, e s'inchineranno davanti a me, dicendo: Parti, tu e tutto il popolo ch'e' al tuo seguito! E, dopo questo, io partiro''. E Mose' usci dalla presenza di Faraone, acceso d'ira. Esodo 11:9 E l'Eterno disse a Mose': 'Faraone non vi dara' ascolto, affinche' i miei prodigi si moltiplichino nel paese d'Egitto'. Esodo 11:10 E Mose' ed Aaronne fecero tutti questi prodigi dinanzi a Faraone; ma l'Eterno induro' il cuore di Faraone, ed egli non lascio' uscire i figliuoli d'Israele dal suo paese. Istituzione della Pasqua Esodo 12:1 L'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne nel paese d'Egitto, dicendo: Esodo 12:2 'Questo mese sara' per voi il primo dei mesi: sara' per voi il primo dei mesi dell'anno. Esodo 12:3 Parlate a tutta la raunanza d'Israele, e dite: Il decimo giorno di questo mese, prenda ognuno un agnello per famiglia, un agnello per casa; Esodo 12:4 e se la casa e' troppo poco numerosa per un agnello, se ne prenda uno in comune col vicino di casa piu' prossimo, tenendo conto del numero delle persone; voi conterete ogni persona secondo quel che puo' mangiare dell'agnello. Esodo 12:5 Il vostro agnello sia senza difetto, maschio, dell'anno; potrete prendere un agnello o un capretto. Esodo 12:6 Lo serberete fino al quattordicesimo giorno di questo mese, e tutta la raunanza d'Israele, congregata, lo immolera' sull'imbrunire. Esodo 12:7 E si prenda del sangue d'esso, e si metta sui due stipiti e sull'architrave della porta delle case dove lo si mangera'. Esodo 12:8 E se ne mangi la carne in quella notte; si mangi arrostita al fuoco, con pane senza lievito e con dell'erbe amare. Esodo 12:9 Non ne mangiate niente di poco cotto o di lessato nell'acqua, ma sia arrostito al fuoco, con la testa, le gambe e le interiora. Esodo 12:10 E non ne lasciate nulla di resto fino alla mattina; e quel che ne sara' rimasto fino alla mattina, bruciatelo col fuoco. Esodo 12:11 E mangiatelo in questa maniera: coi vostri fianchi cinti, coi vostri calzari ai piedi e col vostro bastone in mano; e mangiatelo in fretta: e' la Pasqua dell'Eterno. Esodo 12:12 Quella notte io passero' per il paese d'Egitto, e percotero' ogni primogenito nel paese d'Egitto, tanto degli uomini quanto degli animali, e faro' giustizia di tutti gli de'i d'Egitto. Io sono l'Eterno. Esodo 12:13 E quel sangue vi servira' di segno sulle case dove sarete; e quand'io vedro' il sangue passero' oltre, e non vi sara' piaga su voi per distruggervi, quando percotero' il paese d'Egitto. Esodo 12:14 Quel giorno sara' per voi un giorno di ricordanza, e lo celebrerete come una festa in onore dell'Eterno; lo celebrerete d'eta' in eta' come una festa d'istituzione perpetua. Esodo 12:15 Per sette giorni mangerete pani azzimi. Fin dal primo giorno toglierete ogni lievito dalle vostre case; poiche', chiunque mangera' pane lievitato, dal primo giorno fino al settimo sara' reciso da Israele. Esodo 12:16 E il primo giorno avrete una santa convocazione, e una santa convocazione il settimo giorno. Non si faccia alcun lavoro in que' giorni; si prepari soltanto quel ch'e' necessario a ciascuno per mangiare, e non altro. Esodo 12:17 Osservate dunque la festa degli azzimi; poiche' in quel medesimo giorno io avro' tratto le vostre schiere dal paese d'Egitto; osservate dunque quel giorno d'eta' in eta', come una istituzione perpetua. Esodo 12:18 Mangiate pani azzimi dalla sera del quattordicesimo giorno del mese, fino alla sera del ventunesimo giorno. Esodo 12:19 Per sette giorni non si trovi lievito nelle vostre case; perche' chiunque mangera' qualcosa di lievitato, quel tale sara' reciso dalla raunanza d'Israele: sia egli forestiero o nativo del paese. Esodo 12:20 Non mangiate nulla di lievitato; in tutte le vostre dimore mangiate pani azzimi'. Esodo 12:21 Mose' dunque chiamo' tutti gli anziani d'Israele, e disse loro: 'Sceglietevi e prendetevi degli agnelli per le vostre famiglie, e immolate la Pasqua. Esodo 12:22 E prendete un mazzetto d'issopo, intingetelo nel sangue che sara' nel bacino, e spruzzate di quel sangue che sara' nel bacino, l'architrave e i due stipiti delle porte; e nessuno di voi varchi la porta di casa sua, fino al mattino. Esodo 12:23 Poiche' l'Eterno passera' per colpire gli Egiziani; e quando vedra' il sangue sull'architrave e sugli stipiti, l'Eterno passera' oltre la porta, e non permettera' al distruttore d'entrare nelle vostre case per colpirvi. Esodo 12:24 Osservate dunque questo come una istituzione perpetua per voi e per i vostri figliuoli. Esodo 12:25 E quando sarete entrati nel paese che l'Eterno vi dara', conforme ha promesso, osservate questo rito; Esodo 12:26 e quando i vostri figliuoli vi diranno: Che significa per voi questo rito? Esodo 12:27 risponderete: Questo e' il sacrifizio della Pasqua in onore dell'Eterno, il quale passo' oltre le case dei figliuoli d'Israele in Egitto, quando colpi gli Egiziani e salvo' le nostre case'. Esodo 12:28 E il popolo s'inchino' e adoro'. E i figliuoli d'Israele andarono, e fecero cosi; fecero come l'Eterno aveva ordinato a Mose' e ad Aaronne. Decima piaga: la morte dei primogeniti. Partenza del popolo d'Israele dall'Egitto Esodo 12:29 E avvenne che, alla mezzanotte, l'Eterno colpi tutti i primogeniti nel paese di Egitto, dal primogenito di Faraone che sedeva sul trono al primogenito del carcerato ch'era in prigione, e tutti i primogeniti del bestiame. Esodo 12:30 E Faraone si alzo' di notte: egli e tutti i suoi servitori e tutti gli Egiziani; e vi fu un gran grido in Egitto, perche' non c'era casa dove non fosse un morto. Esodo 12:31 Ed egli chiamo' Mose' ed Aaronne, di notte, e disse: 'Levatevi, partite di mezzo al mio popolo, voi e i figliuoli d'Israele; e andate, servite l'Eterno, come avete detto. Esodo 12:32 Prendete i vostri greggi e i vostri armenti, come avete detto; andatevene, e benedite anche me!' Esodo 12:33 E gli Egiziani facevano forza al popolo per affrettarne la partenza dal paese, perche' dicevano: 'Noi siamo tutti morti'. Esodo 12:34 Il popolo porto' via la sua pasta prima che fosse lievitata; avvolse le sue madie ne' suoi vestiti e se le mise sulle spalle. Esodo 12:35 Or i figliuoli d'Israele fecero come Mose' avea detto: domandarono agli Egiziani degli oggetti d'argento, degli oggetti d'oro e de' vestiti; Esodo 12:36 e l'Eterno fece entrare il popolo nelle buone grazie degli Egiziani, che gli dettero quel che domandava. Cosi spogliarono gli Egiziani. Esodo 12:37 I figliuoli d'Israele partirono da Ramses per Succoth, in numero di circa seicentomila uomini a piedi, senza contare i fanciulli. Esodo 12:38 E una folla di gente d'ogni specie sali anch'essa con loro; e avevano pure greggi, armenti, bestiame in grandissima quantita'. Esodo 12:39 E cossero la pasta che avean portata dall'Egitto, e ne fecero delle focacce azzime; poiche' la pasta non era lievitata, essendo essi stati cacciati dall'Egitto senza poter indugiare e senza potersi prendere provvisioni di sorta. Esodo 12:40 Or la dimora che i figliuoli d'Israele fecero in Egitto fu di quattrocentotrent'anni. Esodo 12:41 E al termine di quattrocentotrent'anni, proprio il giorno che finiva, avvenne che tutte le schiere dell'Eterno uscirono dal paese d'Egitto. Esodo 12:42 Questa e' una notte da celebrarsi in onore dell'Eterno, perche' ei li trasse dal paese d'Egitto; questa e' una notte consacrata all'Eterno, per essere osservata da tutti i figliuoli d'Israele, d'eta' in eta'. Esodo 12:43 E l'Eterno disse a Mose' e ad Aaronne: 'Questa e' la norma della Pasqua: Nessuno straniero ne mangi; Esodo 12:44 ma qualunque servo, comprato a prezzo di danaro, dopo che l'avrai circonciso, potra' mangiarne. Esodo 12:45 L'avventizio e il mercenario non ne mangino. Esodo 12:46 Si mangi ogni agnello in una medesima casa; non portate fuori nulla della carne d'esso, e non ne spezzate alcun osso. Esodo 12:47 Tutta la raunanza d'Israele celebri la Pasqua. Esodo 12:48 E quando uno straniero soggiornera' teco e vorra' far la Pasqua in onore dell'Eterno, siano circoncisi prima tutti i maschi della sua famiglia; e poi s'accosti pure per farla, e sia come un nativo del paese; ma nessun incirconciso ne mangi. Esodo 12:49 Siavi un'unica legge per il nativo del paese e per lo straniero che soggiorna tra voi'. Esodo 12:50 Tutti i figliuoli d'Israele fecero cosi; fecero come l'Eterno aveva ordinato a Mose' e ad Aaronne. Esodo 12:51 E avvenne che in quel medesimo giorno l'Eterno trasse i figliuoli d'Israele dal paese d'Egitto, secondo le loro schiere. Legge relativa alla commemorazione dell'esodo dall'Egitto Esodo 13:1 L'Eterno parlo' a Mose', dicendo: 'Consacrami ogni primogenito, Esodo 13:2 tutto cio' che nasce primo tra i figliuoli d'Israele, tanto degli uomini quanto degli animali: esso mi appartiene'. Esodo 13:3 E Mose' disse al popolo: 'Ricordatevi di questo giorno, nel quale siete usciti dall'Egitto, dalla casa di servitu'; poiche' l'Eterno vi ha tratti fuori di questo luogo, con mano potente; non si mangi pane lievitato. Esodo 13:4 Voi uscite oggi, nel mese di Abib. Esodo 13:5 Quando dunque l'Eterno ti avra' introdotto nel paese dei Cananei, degli Hittei, degli Amorei, degli Hivvei e dei Gebusei che giuro' ai tuoi padri di darti, paese ove scorre il latte e il miele, osserva questo rito, in questo mese. Esodo 13:6 Per sette giorni mangia pane senza lievito; e il settimo giorno si faccia una festa all'Eterno. Esodo 13:7 Si mangi pane senza lievito per sette giorni; e non si vegga pan lievitato presso di te, ne' si vegga lievito presso di te, entro tutti i tuoi confini. Esodo 13:8 E in quel giorno tu spiegherai la cosa al tuo figliuolo, dicendo: Si fa cosi, a motivo di quello che l'Eterno fece per me quand'uscii dall'Egitto. Esodo 13:9 E cio' ti sara' come un segno sulla tua mano, come un ricordo fra i tuoi occhi, affinche' la legge dell'Eterno sia nella tua bocca; poiche' l'Eterno ti ha tratto fuori dall'Egitto con mano potente. Esodo 13:10 Osserva dunque questa istituzione, al tempo fissato, d'anno in anno'. Consacrazione dei primogeniti in Israele Esodo 13:11 'Quando l'Eterno t'avra' introdotto nel paese dei Cananei, come giuro' a te e ai tuoi padri, e te lo avra' dato, Esodo 13:12 consacra all'Eterno ogni fanciullo primogenito e ogni primo parto del bestiame che t'appartiene: i maschi saranno dell'Eterno. Esodo 13:13 Ma riscatta ogni primo parto dell'asino con un agnello; e se non lo vuoi riscattare, fiaccagli il collo; riscatta anche ogni primogenito dell'uomo fra i tuoi figliuoli. Esodo 13:14 E quando, in avvenire, il tuo figliuolo t'interroghera', dicendo: Che significa questo? gli risponderai: L'Eterno ci trasse fuori dall'Egitto, dalla casa di servitu', con mano potente; Esodo 13:15 e avvenne che, quando Faraone s'ostino' a non lasciarci andare, l'Eterno uccise tutti i primogeniti nel paese d'Egitto, tanto i primogeniti degli uomini quanto i primogeniti degli animali; percio' io sacrifico all'Eterno tutti i primi parti maschi, ma riscatto ogni primogenito dei miei figliuoli. Esodo 13:16 Cio' sara' come un segno sulla tua mano e come un frontale fra i tuoi occhi, poiche' l'Eterno ci ha tratti dall'Egitto con mano potente'. Iddio conduce Israele verso il deserto. La nuvola e la colonna di fuoco Esodo 13:17 Or quando Faraone ebbe lasciato andare il popolo, Iddio non lo condusse per la via del paese de' Filistei, perche' troppo vicina; poiche' Iddio disse: 'Bisogna evitare che il popolo, di fronte a una guerra, si penta e torni in Egitto'; Esodo 13:18 ma Iddio fece fare al popolo un giro, per la via del deserto, verso il mar Rosso. E i figliuoli d'Israele salirono armati dal paese d'Egitto. Esodo 13:19 E Mose' prese seco le ossa di Giuseppe; perche' questi aveva espressamente fatto giurare i figliuoli d'Israele, dicendo: 'Iddio, certo, vi visitera'; allora, trasportate di qui le mie ossa con voi'. Esodo 13:20 E gl'Israeliti, partiti da Succoth, si accamparono a Etham, all'estremita' del deserto. Esodo 13:21 E l'Eterno andava davanti a loro: di giorno, in una colonna di nuvola per guidarli per il loro cammino; e di notte, in una colonna di fuoco per illuminarli, onde potessero camminare giorno e notte. Esodo 13:22 La colonna di nuvola non si ritirava mai di davanti al popolo di giorno, ne' la colonna di fuoco di notte. Faraone insegue gl'Israeliti Esodo 14:1 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Esodo 14:2 'Di' ai figliuoli d'Israele che tornino indietro e s'accampino dirimpetto a Pi-Hahiroth, fra Migdol e il mare, di fronte a Baal-Tsefon; accampatevi di faccia a quel luogo presso il mare. Esodo 14:3 E Faraone dira' de' figliuoli d'Israele: Si sono smarriti nel paese; il deserto li tiene rinchiusi. Esodo 14:4 E io indurero' il cuor di Faraone, ed egli li inseguira'; ma io trarro' gloria da Faraone e da tutto il suo esercito, e gli Egiziani sapranno che io sono l'Eterno'. Ed essi fecero cosi. Esodo 14:5 Or fu riferito al re d'Egitto che il popolo era fuggito; e il cuore di Faraone e de' suoi servitori muto' sentimento verso il popolo, e quelli dissero: 'Che abbiam fatto a lasciar andare Israele, si che non ci serviranno piu'?' Esodo 14:6 E Faraone fece attaccare il suo carro, e prese il suo popolo seco. Esodo 14:7 Prese seicento carri scelti e tutti i carri d'Egitto; e su tutti c'eran de' guerrieri. Esodo 14:8 E l'Eterno induro' il cuor di Faraone, re d'Egitto, ed egli insegui i figliuoli d'Israele, che uscivano pieni di baldanza. Esodo 14:9 Gli Egiziani dunque li inseguirono; e tutti i cavalli, i carri di Faraone, i suoi cavalieri e il suo esercito li raggiunsero mentr'essi erano accampati presso il mare, vicino a Pi-Hahiroth, di fronte a Baal-Tsefon. Esodo 14:10 E quando Faraone si fu avvicinato, i figliuoli d'Israele alzarono gli occhi: ed ecco, gli Egiziani marciavano alle loro spalle; ond'ebbero una gran paura, e gridarono all'Eterno. Esodo 14:11 E dissero a Mose': 'Mancavan forse sepolture in Egitto, che ci hai menati a morire nel deserto? Perche' ci hai fatto quest'azione, di farci uscire dall'Egitto? Esodo 14:12 Non e' egli questo che ti dicevamo in Egitto: Lasciaci stare, che serviamo gli Egiziani? Poiche' meglio era per noi servire gli Egiziani che morire nel deserto'. Esodo 14:13 E Mose' disse al popolo: 'Non temete, state fermi, e mirate la liberazione che l'Eterno compira' oggi per voi; poiche' gli Egiziani che avete veduti quest'oggi, non li vedrete mai piu' in perpetuo. Esodo 14:14 L'Eterno combattera' per voi, e voi ve ne starete queti'. Esodo 14:15 E l'Eterno disse a Mose': 'Perche' gridi a me? Di' ai figliuoli d'Israele che si mettano in marcia. Esodo 14:16 E tu alza il tuo bastone, stendi la tua mano sul mare, e dividilo; e i figliuoli d'Israele entreranno in mezzo al mare a piedi asciutti. Esodo 14:17 E quanto a me, ecco, io indurero' il cuore degli Egiziani, ed essi v'entreranno, dietro a loro; ed io trarro' gloria da Faraone, da tutto il suo esercito, dai suoi carri e dai suoi cavalieri. Esodo 14:18 E gli Egiziani sapranno che io sono l'Eterno, quando avro' tratto gloria da Faraone, dai suoi carri e dai suoi cavalieri'. Esodo 14:19 Allora l'angelo di Dio, che precedeva il campo d'Israele, si mosse e ando' a porsi alle loro spalle; parimente la colonna di nuvola si mosse dal loro fronte e si fermo' alle loro spalle; Esodo 14:20 e venne a mettersi fra il campo dell'Egitto e il campo d'Israele; e la nube era tenebrosa per gli uni, mentre rischiarava gli altri nella notte. E l'un campo non si accosto' all'altro per tutta la notte. Passaggio del mar Rosso Esodo 14:21 Or Mose' stese la sua mano sul mare; e l'Eterno fece ritirare il mare mediante un gagliardo vento orientale durato tutta la notte, e ridusse il mare in terra asciutta; e le acque si divisero. Esodo 14:22 E i figliuoli d'Israele entrarono in mezzo al mare sull'asciutto; e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra. Esodo 14:23 E gli Egiziani li inseguirono; e tutti i cavalli di Faraone, i suoi carri e i suoi cavalieri entrarono dietro a loro in mezzo al mare. Esodo 14:24 E avvenne verso la vigilia del mattino, che l'Eterno, dalla colonna di fuoco e dalla nuvola, guardo' verso il campo degli Egiziani, e lo mise in rotta. Esodo 14:25 E tolse le ruote dei loro carri, e ne rese l'avanzata pesante; in guisa che gli Egiziani dissero: 'Fuggiamo d'innanzi ad Israele, perche' l'Eterno combatte per loro contro gli Egiziani'. Esodo 14:26 E l'Eterno disse a Mose': 'Stendi la tua mano sul mare, e le acque ritorneranno sugli Egiziani, sui loro carri e sui loro cavalieri'. Esodo 14:27 E Mose' stese la sua mano sul mare; e, sul far della mattina, il mare riprese la sua forza; e gli Egiziani, fuggendo, gli andavano incontro; e l'Eterno precipito' gli Egiziani in mezzo al mare. Esodo 14:28 Le acque tornarono e coprirono i carri, i cavalieri, tutto l'esercito di Faraone ch'erano entrati nel mare dietro agl'Israeliti; e non ne scampo' neppur uno. Esodo 14:29 Ma i figliuoli d'Israele camminarono sull'asciutto in mezzo al mare, e le acque formavano come un muro alla loro destra e alla loro sinistra. Esodo 14:30 Cosi, in quel giorno, l'Eterno salvo' Israele dalle mani degli Egiziani, e Israele vide sul lido del mare gli Egiziani morti. Esodo 14:31 E Israele vide la gran potenza che l'Eterno avea spiegata contro gli Egiziani; onde il popolo teme' l'Eterno e credette nell'Eterno e in Mose' suo servo. Canto trionfale d'Israele Esodo 15:1 Allora Mose' e i figliuoli d'Israele cantarono questo cantico all'Eterno, e dissero cosi: «Io cantero' all'Eterno, perche' si e' sommamente esaltato; ha precipitato in mare cavallo e cavaliere. Esodo 15:2 L'Eterno e' la mia forza e l'oggetto del mio cantico; egli e' stato la mia salvezza. Questo e' il mio Dio, io lo glorifichero'; e' l'Iddio di mio padre, io lo esaltero'. Esodo 15:3 L'Eterno, e' un guerriero, il suo nome e' l'Eterno. Esodo 15:4 Egli ha gettato in mare i carri di Faraone e il suo esercito, e i migliori suoi condottieri sono stati sommersi nel mar Rosso. Esodo 15:5 Gli abissi li coprono; sono andati a fondo come una pietra. Esodo 15:6 La tua destra, o Eterno, e' mirabile per la sua forza, la tua destra, o Eterno, schiaccia i nemici. Esodo 15:7 Con la grandezza della tua maesta', tu rovesci i tuoi avversari; tu scateni la tua ira, essa li consuma come stoppia. Esodo 15:8 Al soffio delle tue nari le acque si sono ammontate, le onde si son drizzate come un muro, i flutti si sono assodati nel cuore del mare. Esodo 15:9 Il nemico diceva: 'Inseguiro', raggiungero', dividero' le spoglie, la mia brama si saziera' su loro; sguainero' la mia spada, la mia mano li sterminera''; Esodo 15:10 ma tu hai mandato fuori il tuo soffio; e il mare li ha ricoperti; sono affondati come piombo nelle acque potenti. Esodo 15:11 Chi e' pari a te fra gli de'i, o Eterno? Chi e' pari a te, mirabile nella tua santita', tremendo anche a chi ti loda, operator di prodigi? Esodo 15:12 Tu hai steso la destra, la terra li ha ingoiati. Esodo 15:13 Tu hai condotto con la tua benignita' il popolo che hai riscattato; l'hai guidato con la tua forza verso la tua santa dimora. Esodo 15:14 I popoli l'hanno udito, e tremano. L'angoscia ha colto gli abitanti della Filistia. Esodo 15:15 Gia' sono smarriti i capi di Edom, il tremito prende i potenti di Moab, tutti gli abitanti di Canaan vengono meno. Esodo 15:16 Spavento e terrore piombera' su loro. Per la forza del tuo braccio diventeran muti come una pietra, finche' il tuo popolo, o Eterno, sia passato, finche' sia passato il popolo che ti sei acquistato. Esodo 15:17 Tu li introdurrai e li pianterai sul monte del tuo retaggio, nel luogo che hai preparato, o Eterno, per tua dimora, nel santuario che le tue mani, o Signore, hanno stabilito. Esodo 15:18 L'Eterno regnera' per sempre, in perpetuo». Esodo 15:19 Questo cantarono gl'Israeliti perche' i cavalli di Faraone coi suoi carri e i suoi cavalieri erano entrati nel mare, e l'Eterno avea fatto ritornar su loro le acque del mare, ma i figliuoli d'Israele aveano camminato in mezzo al mare, sull'asciutto. Esodo 15:20 E Maria, la profetessa, sorella d'Aaronne, prese in mano il timpano, e tutte le donne usciron dietro a lei con de' timpani, e danzando. Esodo 15:21 E Maria rispondeva ai figliuoli d'Israele: 'Cantate all'Eterno, perche' si e' sommamente esaltato; ha precipitato in mare cavallo e cavaliere'. Le acque di Mara Esodo 15:22 Poi Mose' fece partire gl'Israeliti dal Mar Rosso, ed essi si diressero verso il deserto di Shur; camminarono tre giorni nel deserto, e non trovarono acqua. Esodo 15:23 E quando giunsero a Mara, non poteron bevere le acque di Mara, perche' erano amare; percio' quel luogo fu chiamato Mara. Esodo 15:24 E il popolo mormoro' contro Mose', dicendo: 'Che berremo?' Esodo 15:25 Ed egli grido' all'Eterno; e l'Eterno gli mostro' un legno ch'egli getto' nelle acque, e le acque divennero dolci. Quivi l'Eterno dette al popolo una legge e una prescrizione, e lo mise alla prova, e disse: Esodo 15:26 'Se ascolti attentamente la voce dell'Eterno, ch'e' il tuo Dio, e fai cio' ch'e' giusto agli occhi suoi e porgi orecchio ai suoi comandamenti e osservi tutte le sue leggi, io non ti mandero' addosso alcuna delle malattie che ho mandato addosso agli Egiziani, perche' io sono l'Eterno che ti guarisco'. Esodo 15:27 Poi giunsero ad Elim, dov'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e si accamparono quivi presso le acque. Mormorazioni degl'Israeliti nel deserto di Sin Esodo 16:1 E tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele parti da Elim e giunse al deserto di Sin, ch'e' fra Elim e Sinai, il quindicesimo giorno del secondo mese dopo la loro partenza dal paese d'Egitto. Esodo 16:2 E tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele mormoro' contro Mose' e contro Aaronne nel deserto. Esodo 16:3 I figliuoli d'Israele dissero loro: 'Oh, fossimo pur morti per mano dell'Eterno nel paese d'Egitto, quando sedevamo presso le pignatte della carne e mangiavamo del pane a sazieta'! Poiche' voi ci avete menati in questo deserto per far morir di fame tutta questa raunanza'. Esodo 16:4 E l'Eterno disse a Mose': 'Ecco, io vi faro' piovere del pane dal cielo; e il popolo uscira' e ne raccogliera' giorno per giorno quanto gliene abbisognera' per la giornata, ond'io lo metta alla prova per vedere se camminera' o no secondo la mia legge. Esodo 16:5 Ma il sesto giorno, quando prepareranno quello che avran portato a casa, esso sara' il doppio di quello che avranno raccolto ogni altro giorno'. Esodo 16:6 E Mose' ed Aaronne dissero a tutti i figliuoli d'Israele: 'Questa sera voi conoscerete che l'Eterno e' quegli che vi ha tratto fuori dal paese d'Egitto; Esodo 16:7 e domattina vedrete la gloria dell'Eterno; poich'egli ha udito le vostre mormorazioni contro l'Eterno; quanto a noi, che cosa siamo perche' mormoriate contro di noi?' Esodo 16:8 E Mose' disse: 'Vedrete la gloria dell'Eterno quando stasera egli vi dara' della carne da mangiare e domattina del pane a sazieta'; giacche' l'Eterno ha udito le vostre mormorazioni che proferite contro di lui; quanto a noi, che cosa siamo? le vostre mormorazioni non sono contro di noi, ma contro l'Eterno'. Esodo 16:9 Poi Mose' disse ad Aaronne: 'Di' a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele: Avvicinatevi alla presenza dell'Eterno, perch'egli ha udito le vostre mormorazioni'. Esodo 16:10 E come Aaronne parlava a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, questi volsero gli occhi verso il deserto; ed ecco che la gloria dell'Eterno apparve nella nuvola. Esodo 16:11 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Esodo 16:12 'Io ho udito le mormorazioni dei figliuoli d'Israele; parla loro, dicendo: Sull'imbrunire mangerete della carne, e domattina sarete saziati di pane; e conoscerete che io sono l'Eterno, l'Iddio vostro'. Le quaglie e la manna. Prescrizioni relative alla manna Esodo 16:13 E avvenne, verso sera, che saliron delle quaglie, che ricopersero il campo; e, la mattina, c'era uno strato di rugiada intorno al campo. Esodo 16:14 E quando lo strato di rugiada fu sparito, ecco sulla faccia del deserto una cosa minuta, tonda, minuta come brina sulla terra. Esodo 16:15 E i figliuoli d'Israele, veduta che l'ebbero, dissero l'uno all'altro: 'Che cos'e'?' perche' non sapevan che cosa fosse. E Mose' disse loro: 'Questo e' il pane che l'Eterno vi da' a mangiare. Esodo 16:16 Ecco quel che l'Eterno ha comandato: Ne raccolga ognuno quanto gli basta per il suo nutrimento: un omer a testa, secondo il numero delle vostre persone; ognuno ne pigli per quelli che sono nella sua tenda'. Esodo 16:17 I figliuoli d'Israele fecero cosi, e ne raccolsero gli uni piu' e gli altri meno. Esodo 16:18 Lo misurarono con l'omer, e chi ne aveva raccolto molto non n'ebbe di soverchio; e chi ne aveva raccolto poco non n'ebbe penuria. Ognuno ne raccolse quanto gliene abbisognava per il suo nutrimento. Esodo 16:19 E Mose' disse loro: 'Nessuno ne serbi fino a domattina'. Esodo 16:20 Ma alcuni non ubbidirono a Mose', e ne serbarono fino all'indomani; e quello invermini e mando' fetore; e Mose' s'adiro' contro costoro. Esodo 16:21 Cosi lo raccoglievano tutte le mattine: ciascuno nella misura che bastava al suo nutrimento; e quando il sole si faceva caldo, quello si struggeva. Esodo 16:22 E il sesto giorno raccolsero di quel pane il doppio: due omer per ciascuno. E tutti i capi della raunanza lo vennero a dire a Mose'. Esodo 16:23 Ed egli disse loro: 'Questo e' quello che ha detto l'Eterno: Domani e' un giorno solenne di riposo: un sabato sacro all'Eterno; fate cuocere oggi quel che avete da cuocere e fate bollire quel che avete da bollire; e tutto quel che vi avanza, riponetelo e serbatelo fino a domani'. Esodo 16:24 Essi dunque lo riposero fino all'indomani, come Mose' aveva ordinato: e quello non die' fetore e non invermini. Esodo 16:25 Mose' disse: 'Mangiatelo oggi, perche' oggi e' il sabato sacro all'Eterno; oggi non ne troverete per i campi. Esodo 16:26 Raccoglietene durante sei giorni; ma il settimo giorno e' il sabato; in quel giorno non ve ne sara''. Esodo 16:27 Or nel settimo giorno avvenne che alcuni del popolo uscirono per raccoglierne, e non ne trovarono. Esodo 16:28 E l'Eterno disse a Mose': 'Fino a quando rifiuterete d'osservare i miei comandamenti e le mie leggi? Esodo 16:29 Riflettete che l'Eterno vi ha dato il sabato; per questo, nel sesto giorno egli vi da' del pane per due giorni; ognuno stia dov'e'; nessuno esca dalla sua tenda il settimo giorno'. Esodo 16:30 Cosi il popolo si riposo' il settimo giorno. Esodo 16:31 E la casa d'Israele chiamo' quel pane Manna; esso era simile al seme di coriandolo; era bianco, e aveva il gusto di schiacciata fatta col miele. Esodo 16:32 E Mose' disse: 'Questo e' quello che l'Eterno ha ordinato: Empi un omer di manna, perche' sia conservato per i vostri discendenti, onde veggano il pane col quale vi ho nutriti nel deserto, quando vi ho tratti fuori dal paese d'Egitto'. Esodo 16:33 E Mose' disse ad Aaronne: 'Prendi un vaso, mettivi dentro un intero omer di manna, e deponilo davanti all'Eterno, perche' sia conservato per i vostri discendenti'. Esodo 16:34 Secondo l'ordine che l'Eterno avea dato a Mose', Aaronne lo depose dinanzi alla Testimonianza, perche' fosse conservato. Esodo 16:35 E i figliuoli d'Israele mangiarono la manna per quarant'anni, finche' arrivarono in paese abitato; mangiarono la manna finche' giunsero ai confini del paese di Canaan. Esodo 16:36 Or l'omer e' la decima parte dell'efa. Mormorazioni del popolo a Refidim Esodo 17:1 Poi tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele parti dal deserto di Sin, marciando a tappe secondo gli ordini dell'Eterno, e si accampo' a Refidim; e non c'era acqua da bere per il popolo. Esodo 17:2 Allora il popolo contese con Mose', e disse: 'Dateci dell'acqua da bere'. E Mose' rispose loro: 'Perche' contendete con me? perche' tentate l'Eterno?' Esodo 17:3 Il popolo dunque pati quivi la sete, e mormoro' contro Mose', dicendo: 'Perche' ci hai fatti salire dall'Egitto per farci morire di sete noi, i nostri figliuoli e il nostro bestiame?' Esodo 17:4 E Mose' grido' all'Eterno, dicendo: 'Che faro' io per questo popolo? Non andra' molto che mi lapidera''. La roccia di Horeb Esodo 17:5 E l'Eterno disse a Mose': 'Passa oltre in fronte al popolo, e prendi teco degli anziani d'Israele; piglia anche in mano il bastone col quale percotesti il fiume, e va'. Esodo 17:6 Ecco, io staro' la' dinanzi a te, sulla roccia ch'e' in Horeb; tu percoterai la roccia, e ne scaturira' dell'acqua, ed il popolo berra''. Mose' fece cosi in presenza degli anziani d'Israele. Esodo 17:7 E pose nome a quel luogo Massah e Meribah a motivo della contesa de' figliuoli d'Israele e perche' aveano tentato l'Eterno, dicendo: 'L'Eterno e' egli in mezzo a noi, si o no?' Vittoria d'Israele sugli Amalekiti Esodo 17:8 Allora venne Amalek a dar battaglia a Israele a Refidim. Esodo 17:9 E Mose' disse a Giosue': 'Facci una scelta d'uomini ed esci a combattere contro Amalek; domani io staro' sulla vetta del colle col bastone di Dio in mano'. Esodo 17:10 Giosue' fece come Mose' gli aveva detto e combatte' contro Amalek; e Mose', Aaronne e Hur salirono sulla vetta del colle. Esodo 17:11 E avvenne che, quando Mose' teneva la mano alzata, Israele vinceva; e quando la lasciava cadere, vinceva Amalek. Esodo 17:12 Or siccome le mani di Mose' s'eran fatte stanche, essi presero una pietra, gliela posero sotto, ed egli vi si mise a sedere; e Aaronne e Hur gli sostenevano le mani: l'uno da una parte, l'altro dall'altra; cosi le sue mani rimasero immobili fino al tramonto del sole. Esodo 17:13 E Giosue' sconfisse Amalek e la sua gente, mettendoli a fil di spada. Esodo 17:14 E l'Eterno disse a Mose': 'Scrivi questo fatto in un libro, perche' se ne conservi il ricordo, e fa' sapere a Giosue' che io cancellero' interamente di sotto al cielo la memoria di Amalek'. Esodo 17:15 E Mose' edifico' un altare, al quale pose nome: 'L'Eterno e' la mia bandiera'; e disse: Esodo 17:16 'La mano e' stata alzata contro il trono dell'Eterno, e l'Eterno fara' guerra ad Amalek d'eta' in eta''. Visita di Jethro a Mose' Esodo 18:1 Or Jethro, sacerdote di Madian, suocero di Mose', udi tutto quello che Dio avea fatto a favor di Mose' e d'Israele suo popolo: come l'Eterno avea tratto Israele fuor dall'Egitto. Esodo 18:2 E Jethro, suocero di Mose', prese Sefora, moglie di Mose', Esodo 18:3 che questi avea rimandata, e i due figliuoli di lei che si chiamavano: l'uno, Ghershom, perche' Mose' avea detto: 'Ho soggiornato in terra straniera'; Esodo 18:4 e l'altro Eliezer, perche' avea detto: 'L'Iddio del padre mio e' stato il mio aiuto, e mi ha liberato dalla spada di Faraone'. Esodo 18:5 Jethro dunque, suocero di Mose', venne a Mose', coi figliuoli e la moglie di lui, nel deserto dov'egli era accampato, al monte di Dio; Esodo 18:6 e mando' a dire a Mose': 'Io, Jethro, tuo suocero, vengo da te con la tua moglie e i due suoi figliuoli con lei'. Esodo 18:7 E Mose' usci a incontrare il suo suocero, gli s'inchino', e lo bacio'; s'informarono scambievolmente della loro salute, poi entrarono nella tenda. Esodo 18:8 Allora Mose' racconto' al suo suocero tutto quello che l'Eterno avea fatto a Faraone e agli Egiziani per amor d'Israele, tutte le sofferenze patite durante il viaggio, e come l'Eterno li avea liberati. Esodo 18:9 E Jethro si rallegro' di tutto il bene che l'Eterno avea fatto a Israele, liberandolo dalla mano degli Egiziani. Esodo 18:10 E Jethro disse: 'Benedetto sia l'Eterno, che vi ha liberati dalla mano degli Egiziani e dalla mano di Faraone, e ha liberato il popolo dal giogo degli Egiziani! Esodo 18:11 Ora riconosco che l'Eterno e' piu' grande di tutti gli de'i; tale s'e' mostrato, quando gli Egiziani hanno agito orgogliosamente contro Israele'. Esodo 18:12 E Jethro, suocero di Mose', prese un olocausto e dei sacrifizi per offrirli a Dio; e Aaronne e tutti gli anziani d'Israele vennero a mangiare col suocero di Mose' in presenza di Dio. Esodo 18:13 Il giorno seguente, Mose' si assise per render ragione al popolo; e il popolo stette intorno a Mose' dal mattino fino alla sera. Esodo 18:14 E quando il suocero di Mose' vide tutto quello ch'egli faceva per il popolo, disse: 'Che e' questo che tu fai col popolo? Perche' siedi solo, e tutto il popolo ti sta attorno dal mattino fino alla sera?' Esodo 18:15 E Mose' rispose al suo suocero: 'Perche' il popolo viene da me per consultare Dio. Esodo 18:16 Quand'essi hanno qualche affare, vengono da me, e io giudico fra l'uno e l'altro, e fo loro conoscere gli ordini di Dio e le sue leggi'. Esodo 18:17 Ma il suocero di Mose' gli disse: 'Questo che tu fai non va bene. Esodo 18:18 Tu ti esaurirai certamente: tu e questo popolo ch'e' teco; poiche' quest'affare e' troppo grave per te; tu non puoi bastarvi da te solo. Esodo 18:19 Or ascolta la mia voce; io ti daro' un consiglio, e Dio sia teco: Sii tu il rappresentante del popolo dinanzi a Dio, e porta a Dio le loro cause. Esodo 18:20 Insegna loro gli ordini e le leggi, e mostra loro la via per la quale han da camminare e quello che devon fare; Esodo 18:21 ma scegli fra tutto il popolo degli uomini capaci che temano Dio: degli uomini fidati, che detestino il lucro iniquo; e stabilisci sul popolo come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di diecine; Esodo 18:22 e rendano essi ragione al popolo in ogni tempo; e riferiscano a te ogni affare di grande importanza, ma ogni piccolo affare lo decidano loro. Allevia cosi il peso che grava su te, e lo portino essi teco. Esodo 18:23 Se tu fai questo, e se Dio te l'ordina, potrai durare; e anche tutto questo popolo arrivera' felicemente al luogo che gli e' destinato'. Esodo 18:24 Mose' acconsenti al dire del suo suocero, e fece tutto quello ch'egli avea detto. Esodo 18:25 E Mose' scelse fra tutto Israele degli uomini capaci, e li stabili capi del popolo: capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine e capi di diecine. Esodo 18:26 E quelli rendevano ragione al popolo in ogni tempo; le cause difficili le portavano a Mose', ma ogni piccolo affare lo decidevano loro. Esodo 18:27 Poi Mose' accomiato' il suo suocero, il quale se ne torno' al suo paese. Arrivo del popolo al deserto di Sinai. Dio parla a Mose' sul monte Esodo 19:1 Nel primo giorno del terzo mese da che furono usciti dal paese d'Egitto, i figliuoli d'Israele giunsero al deserto di Sinai. Esodo 19:2 Essendo partiti da Refidim, giunsero al deserto di Sinai e si accamparono nel deserto; quivi si accampo' Israele, dirimpetto al monte. Esodo 19:3 E Mose' sali verso Dio; e l'Eterno lo chiamo' dal monte, dicendo: 'Di' cosi alla casa di Giacobbe, e annunzia questo ai figliuoli d'Israele: Esodo 19:4 Voi avete veduto quello che ho fatto agli Egiziani, e come io v'ho portato sopra ali d'aquila e v'ho menato a me. Esodo 19:5 Or dunque, se ubbidite davvero alla mia voce e osservate il mio patto, sarete fra tutti i popoli il mio tesoro particolare; Esodo 19:6 poiche' tutta la terra e' mia; e mi sarete un regno di sacerdoti e una nazione santa. Queste sono le parole che dirai ai figliuoli d'Israele'. Esodo 19:7 E Mose' venne, chiamo' gli anziani del popolo, ed espose loro tutte queste parole che l'Eterno gli aveva ordinato di dire. Esodo 19:8 E tutto il popolo rispose concordemente e disse: 'Noi faremo tutto quello che l'Eterno ha detto'. E Mose' riferi all'Eterno le parole del popolo. Esodo 19:9 E l'Eterno disse a Mose': 'Ecco, io verro' a te in una folta nuvola, affinche' il popolo oda quand'io parlero' con te, e ti presti fede per sempre'. E Mose' riferi all'Eterno le parole del popolo. Esodo 19:10 Allora l'Eterno disse a Mose': 'Va' dal popolo, santificalo oggi e domani, e fa' che si lavi le vesti. Esodo 19:11 E siano pronti per il terzo giorno; perche' il terzo giorno l'Eterno scendera' in presenza di tutto il popolo sul monte Sinai. Esodo 19:12 E tu fisserai attorno attorno de' limiti al popolo, e dirai: Guardatevi dal salire sul monte o dal toccarne il lembo. Chiunque tocchera' il monte sara' messo a morte. Esodo 19:13 Nessuna mano tocchi quel tale; ma sia lapidato o trafitto di frecce; animale o uomo che sia, non sia lasciato vivere! Quando il corno sonera' a distesa allora salgano pure sul monte'. Esodo 19:14 E Mose' scese dal monte verso il popolo; santifico' il popolo, e quelli si lavarono le vesti. Esodo 19:15 Ed egli disse al popolo: 'Siate pronti fra tre giorni; non v'accostate a donna'. Segni della presenza di Dio sul Sinai Esodo 19:16 Il terzo giorno, come fu mattino, cominciaron de' tuoni, de' lampi, apparve una folta nuvola sul monte, e s'udi un fortissimo suon di tromba; e tutto il popolo ch'era nel campo, tremo'. Esodo 19:17 E Mose' fece uscire il popolo dal campo per menarlo incontro a Dio; e si fermarono appie' del monte. Esodo 19:18 Or il monte Sinai era tutto fumante, perche' l'Eterno v'era disceso in mezzo al fuoco; e il fumo ne saliva come il fumo d'una fornace, e tutto il monte tremava forte. Esodo 19:19 Il suon della tromba s'andava facendo sempre piu' forte; Mose' parlava, e Dio gli rispondeva con una voce. Esodo 19:20 L'Eterno dunque scese sul monte Sinai, in vetta al monte; e l'Eterno chiamo' Mose' in vetta al monte, e Mose' vi sali. Esodo 19:21 E l'Eterno disse a Mose': 'Scendi, avverti solennemente il popolo onde non faccia irruzione verso l'Eterno per guardare, e non n'abbiano a perire molti. Esodo 19:22 E anche i sacerdoti che si appressano all'Eterno, si santifichino, affinche' l'Eterno non si avventi contro a loro'. Esodo 19:23 Mose' disse all'Eterno: 'Il popolo non puo' salire sul monte Sinai, perche' tu ce l'hai divietato dicendo: Poni de' limiti attorno al monte, e santificalo'. Esodo 19:24 Ma l'Eterno gli disse: 'Va', scendi abbasso; poi salirai tu, e Aaronne teco; ma i sacerdoti e il popolo non facciano irruzione per salire verso l'Eterno, onde non s'avventi contro a loro'. Esodo 19:25 Mose' discese al popolo e glielo disse. Il decalogo Esodo 20:1 Allora Iddio pronunzio' tutte queste parole, dicendo: Esodo 20:2 'Io sono l'Eterno, l'Iddio tuo, che ti ho tratto dal paese d'Egitto, dalla casa di servitu'. Esodo 20:3 Non avere altri dii nel mio cospetto. Esodo 20:4 Non ti fare scultura alcuna ne' immagine alcuna delle cose che sono lassu' ne' cieli o quaggiu' sulla terra o nelle acque sotto la terra; Esodo 20:5 non ti prostrare dinanzi a tali cose e non servir loro, perche' io, l'Eterno, l'Iddio tuo, sono un Dio geloso che punisco l'iniquita' dei padri sui figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che mi odiano, Esodo 20:6 e uso benignita', fino alla millesima generazione, verso quelli che m'amano e osservano i miei comandamenti. Esodo 20:7 Non usare il nome dell'Eterno, ch'e' l'Iddio tuo, in vano; perche' l'Eterno non terra' per innocente chi avra' usato il suo nome in vano. Esodo 20:8 Ricordati del giorno del riposo per santificarlo. Esodo 20:9 Lavora sei giorni e fa' in essi ogni opera tua; Esodo 20:10 ma il settimo e' giorno di riposo, sacro all'Eterno, ch'e' l'Iddio tuo; non fare in esso lavoro alcuno, ne' tu, ne' il tuo figliuolo, ne' la tua figliuola, ne' il tuo servo, ne' la tua serva, ne' il tuo bestiame, ne' il forestiero ch'e' dentro alle tue porte; Esodo 20:11 poiche' in sei giorni l'Eterno fece i cieli, la terra, il mare e tutto cio' ch'e' in essi, e si riposo' il settimo giorno; percio' l'Eterno ha benedetto il giorno del riposo e l'ha santificato. Esodo 20:12 Onora tuo padre e tua madre, affinche' i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti da'. Esodo 20:13 Non uccidere. Esodo 20:14 Non commettere adulterio. Esodo 20:15 Non rubare. Esodo 20:16 Non attestare il falso contro il tuo prossimo. Esodo 20:17 Non concupire la casa del tuo prossimo; non concupire la moglie del tuo prossimo, ne' il suo servo, ne' la sua serva, ne' il suo bue, ne' il suo asino, ne' cosa alcuna che sia del tuo prossimo'. Esodo 20:18 Or tutto il popolo udiva i tuoni, il suon della tromba e vedeva i lampi e il monte fumante. A tal vista, tremava e se ne stava da lungi. Esodo 20:19 E disse a Mose': 'Parla tu con noi, e noi t'ascolteremo; ma non ci parli Iddio, che non abbiamo a morire'. Esodo 20:20 E Mose' disse al popolo: 'Non temete, poiche' Dio e' venuto per mettervi alla prova, e affinche' il suo timore vi stia dinanzi, e cosi non pecchiate'. Esodo 20:21 Il popolo dunque se ne stava da lungi; ma Mose' s'avvicino' alla caligine dov'era Dio. L'altare dei sacrifici Esodo 20:22 E l'Eterno disse a Mose': 'Di' cosi ai figliuoli d'Israele: Voi stessi avete visto ch'io v'ho parlato dai cieli. Esodo 20:23 Non fate altri dii accanto a me; non vi fate dii d'argento, ne' dii d'oro. Esodo 20:24 Fammi un altare di terra; e su questo offri i tuoi olocausti, i tuoi sacrifizi di azioni di grazie, le tue pecore e i tuoi buoi; in qualunque luogo dove faro' che il mio nome sia ricordato, io verro' a te e ti benediro'. Esodo 20:25 E se mi fai un altare di pietre, non lo costruire di pietre tagliate; perche', se tu alzassi su di esse lo scalpello, tu le contamineresti. Esodo 20:26 E non salire al mio altare per gradini, affinche' la tua nudita' non si scopra sovr'esso. Leggi relative alla liberta' e alla vita Esodo 21:1 Or queste sono le leggi che tu porrai dinanzi a loro: Esodo 21:2 Se compri un servo ebreo, egli ti servira' per sei anni; ma il settimo se ne andra' libero, senza pagar nulla. Esodo 21:3 Se e' venuto solo, se ne andra' solo; se aveva moglie, la moglie se ne andra' con lui. Esodo 21:4 Se il suo padrone gli da' moglie e questa gli partorisce figliuoli e figliuole, la moglie e i figliuoli di lei saranno del padrone, ed egli se ne andra' solo. Esodo 21:5 Ma se il servo fa questa dichiarazione: - 'Io amo il mio padrone, mia moglie e i miei figliuoli; io non voglio andarmene libero' - Esodo 21:6 allora il suo padrone lo fara' comparire davanti a Dio, e lo fara' accostare alla porta o allo stipite, e il suo padrone gli forera' l'orecchio con una lesina; ed egli lo servira' per sempre. Esodo 21:7 Se uno vende la propria figliuola per esser serva, ella non se ne andra' come se ne vanno i servi. Esodo 21:8 S'ella dispiace al suo padrone, che se l'era presa per moglie, egli la fara' riscattare; ma non avra' il diritto di venderla a gente straniera, dopo esserle stato infedele. Esodo 21:9 E se la da' in isposa al suo figliuolo, la trattera' secondo il diritto delle fanciulle. Esodo 21:10 Se prende un'altra moglie, non togliera' alla prima ne' il vitto, ne' il vestire, ne' la coabitazione. Esodo 21:11 Se non le fa queste tre cose, ella se ne andra' senza pagamento di prezzo. Esodo 21:12 Chi percuote un uomo si ch'egli muoia, dev'essere messo a morte. Esodo 21:13 Se non gli ha teso agguato, ma Dio gliel'ha fatto cader sotto mano, io ti stabiliro' un luogo dov'ei si possa rifugiare. Esodo 21:14 Se alcuno con premeditazione uccide il suo prossimo mediante insidia, tu lo strapperai anche dal mio altare, per farlo morire. Esodo 21:15 Chi percuote suo padre o sua madre dev'esser messo a morte. Esodo 21:16 Chi ruba un uomo - sia che l'abbia venduto o che gli sia trovato nelle mani - dev'esser messo a morte. Esodo 21:17 Chi maledice suo padre o sua madre dev'esser messo a morte. Esodo 21:18 Se degli uomini vengono a rissa, e uno percuote l'altro con una pietra o col pugno, e quello non muoia, ma debba mettersi a letto, Esodo 21:19 se si rileva e puo' camminar fuori appoggiato al suo bastone, colui che lo percosse sara' assolto; soltanto, lo indennizzera' del tempo che ha perduto e lo fara' curare fino a guarigione compiuta. Esodo 21:20 Se uno percuote il suo servo o la sua serva col bastone si che gli muoiano fra le mani, il padrone dev'esser punito; Esodo 21:21 ma se sopravvivono un giorno o due, non sara' punito, perche' son danaro suo. Esodo 21:22 Se alcuni vengono a rissa e percuotono una donna incinta si ch'ella si sgravi, ma senza che ne segua altro danno, il percotitore sara' condannato all'ammenda che il marito della donna gl'imporra'; e la paghera' come determineranno i giudici; Esodo 21:23 ma se ne seguono danno, Esodo 21:24 darai vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, Esodo 21:25 piede per piede, scottatura per scottatura, ferita per ferita, contusione per contusione. Esodo 21:26 Se uno colpisce l'occhio del suo servo o l'occhio della sua serva e glielo fa perdere, li lascera' andar liberi in compenso dell'occhio perduto. Esodo 21:27 E se fa cadere un dente al suo servo o un dente alla sua serva, li lascera' andar liberi in compenso del dente perduto. Esodo 21:28 Se un bue cozza un uomo o una donna si che muoia, il bue dovra' esser lapidato e non se ne mangera' la carne; ma il padrone del bue sara' assolto. Esodo 21:29 Pero', se il bue era gia' da tempo uso cozzare, e il padrone n'e' stato avvertito, ma non l'ha tenuto rinchiuso, e il bue ha ucciso un uomo o una donna, il bue sara' lapidato, e il suo padrone pure sara' messo a morte. Esodo 21:30 Ove sia imposto al padrone un prezzo di riscatto, egli paghera' per il riscatto della propria vita tutto quello che gli sara' imposto. Esodo 21:31 Se il bue cozza un figliuolo o una figliuola, gli si applichera' questa medesima legge. Esodo 21:32 Se il bue cozza un servo o una serva, il padrone del bue paghera' al padrone del servo trenta sicli d'argento, e il bue sara' lapidato. Esodo 21:33 Se uno apre una fossa, o se uno scava una fossa e non la copre, e un bue o un asino vi cade dentro, Esodo 21:34 il padron della fossa rifara' il danno: paghera' in danaro il valore della bestia al padrone, e la bestia morta sara' sua. Esodo 21:35 Se il bue d'un uomo ferisce il bue d'un altro si ch'esso muoia, si vendera' il bue vivo e se ne dividera' il prezzo; e anche il bue morto sara' diviso fra loro. Esodo 21:36 Se poi e' noto che quel bue era gia' da tempo uso cozzare, e il suo padrone non l'ha tenuto rinchiuso, questi dovra' pagare bue per bue, e la bestia morta sara' sua. Leggi relative alla proprieta' e ai costumi Esodo 22:1 Se uno ruba un bue o una pecora e li ammazza o li vende, restituira' cinque buoi per il bue e quattro pecore per la pecora. Esodo 22:2 Se il ladro, co'lto nell'atto di fare uno scasso, e' percosso e muore, non v'e' delitto d'omicidio. Esodo 22:3 Se il sole era levato quand'avvenne il fatto, vi sara' delitto d'omicidio. Il ladro dovra' risarcire il danno; se non ha di che risarcirlo, sara' venduto per cio' che ha rubato. Esodo 22:4 Se il furto, bue o asino o pecora che sia, gli e' trovato vivo nelle mani, restituira' il doppio. Esodo 22:5 Se uno arrechera' de' danni a un campo o ad una vigna, lasciando andare le sue bestie a pascere nel campo altrui, risarcira' il danno col meglio del suo campo e col meglio della sua vigna. Esodo 22:6 Se divampa un fuoco e s'attacca alle spine si che ne sia distrutto il grano in covoni o il grano in piedi o il campo, chi avra' acceso il fuoco dovra' risarcire il danno. Esodo 22:7 Se uno affida al suo vicino del danaro o degli oggetti da custodire, e questi siano rubati dalla casa di quest'ultimo, se il ladro si trova, restituira' il doppio. Esodo 22:8 Se il ladro non si trova, il padrone della casa comparira' davanti a Dio per giurare che non ha messo la mano sulla roba del suo vicino. Esodo 22:9 In ogni caso di delitto, sia che si tratti d'un bue o d'un asino o d'una pecora o d'un vestito o di qualunque oggetto perduto del quale uno dica: 'e' questo qui!' la causa d'ambedue le parti verra' davanti a Dio; colui che Dio condannera', restituira' il doppio al suo prossimo. Esodo 22:10 Se uno da' in custodia al suo vicino un asino o un bue o una pecora o qualunque altra bestia, ed essa muore o resta stroppiata o e' portata via senza che ci sian testimoni, Esodo 22:11 interverra' fra le due parti il giuramento dell'Eterno per sapere se colui che avea la bestia in custodia non ha messo la mano sulla roba del suo vicino. Il padrone della bestia si contentera' del giuramento, e l'altro non sara' tenuto a rifacimento di danni. Esodo 22:12 Ma se la bestia gli e' stata rubata, egli dovra' risarcire del danno il padrone d'essa. Esodo 22:13 Se la bestia e' stata sbranata, la produrra' come prova, e non sara' tenuto a risarcimento per la bestia sbranata. Esodo 22:14 Se uno prende in prestito dal suo vicino una bestia, e questa resti stroppiata o muoia essendo assente il padrone d'essa, egli dovra' rifare il danno. Esodo 22:15 Se il padrone e' presente, non v'e' luogo a rifacimento di danni; se la bestia e' stata presa a nolo, essa e' compresa nel prezzo del nolo. Esodo 22:16 Se uno seduce una fanciulla non ancora fidanzata e si giace con lei, dovra' pagare la sua dote e prenderla per moglie. Esodo 22:17 Se il padre di lei rifiuta del tutto di dargliela, paghi la somma che si suol dare per le fanciulle. Esodo 22:18 Non lascerai vivere la strega. Esodo 22:19 Chi s'accoppia con una bestia dovra' esser messo a morte. Esodo 22:20 Chi offre sacrifizi ad altri de'i, fuori che all'Eterno solo, sara' sterminato come anatema. Esodo 22:21 Non maltratterai lo straniero e non l'opprimerai; perche' anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto. Esodo 22:22 Non affliggerete alcuna vedova, ne' alcun orfano. Esodo 22:23 Se in qualche modo li affliggi, ed essi gridano a me, io udro' senza dubbio il loro grido; Esodo 22:24 la mia ira s'accendera', e io vi uccidero' con la spada; e le vostre mogli saranno vedove, e i vostri figliuoli orfani. Esodo 22:25 Se tu presti del danaro a qualcuno del mio popolo, al povero ch'e' teco, non lo tratterai da usuraio; non gl'imporrai interesse. Esodo 22:26 Se prendi in pegno il vestito del tuo prossimo, glielo renderai prima che tramonti il sole; Esodo 22:27 perche' esso e' l'unica sua coperta, e' la veste con cui si avvolge il corpo. Su che dormirebb'egli? E se avverra' ch'egli gridi a me, io l'udro'; perche' sono misericordioso. Esodo 22:28 Non bestemmierai contro Dio, e non maledirai il principe del tuo popolo. Esodo 22:29 Non indugerai a offrirmi il tributo dell'abbondanza delle tue raccolte e di cio' che cola dai tuoi strettoi. Mi darai il primogenito de' tuoi figliuoli. Esodo 22:30 Lo stesso farai del tuo grosso e del tuo minuto bestiame: il loro primo parto rimarra' sette giorni presso la madre; l'ottavo giorno, me lo darai. Esodo 22:31 Voi mi sarete degli uomini santi; non mangerete carne di bestia trovata sbranata nei campi; gettatela ai cani. Leggi morali e cerimoniali Esodo 23:1 Non spargere alcuna voce calunniosa e non tener di mano all'empio nell'attestare il falso. Esodo 23:2 Non andar dietro alla folla per fare il male; e non deporre in giudizio schierandoti dalla parte dei piu' per pervertire la giustizia. Esodo 23:3 Parimente non favorire il povero nel suo processo. Esodo 23:4 Se incontri il bue del tuo nemico o il suo asino smarrito, non mancare di ricondurglielo. Esodo 23:5 Se vedi l'asino di colui che t'odia steso a terra sotto il carico, guardati bene dall'abbandonarlo, ma aiuta il suo padrone a scaricarlo. Esodo 23:6 Non violare il diritto del povero del tuo popolo nel suo processo. Esodo 23:7 Rifuggi da ogni parola bugiarda; e non far morire l'innocente e il giusto; perche' io non assolvero' il malvagio. Esodo 23:8 Non accettar presenti; perche' il presente acceca quelli che ci veggon chiaro, e perverte le parole dei giusti. Esodo 23:9 Non opprimere lo straniero; voi lo conoscete l'animo dello straniero, giacche' siete stati stranieri nel paese d'Egitto. Esodo 23:10 Per sei anni seminerai la tua terra e ne raccoglierai i frutti; Esodo 23:11 ma il settimo anno la lascerai riposare e rimanere incolta; i poveri del tuo popolo ne godranno, e le bestie della campagna mangeranno quel che rimarra'. Lo stesso farai della tua vigna e de' tuoi ulivi. Esodo 23:12 Per sei giorni farai il tuo lavoro; ma il settimo giorno ti riposerai, affinche' il tuo bue e il tuo asino possano riposarsi, e il figliuolo della tua serva e il forestiero possano riprender fiato. Esodo 23:13 Porrete ben mente a tutte le cose che io vi ho dette, e non pronunzierete il nome di de'i stranieri: non lo si oda uscire dalla vostra bocca. Esodo 23:14 Tre volte all'anno mi celebrerai una festa. Esodo 23:15 Osserverai la festa degli azzimi. Per sette giorni mangerai pane senza lievito, come te l'ho ordinato, al tempo stabilito del mese di Abib, perche' in quel mese tu uscisti dal paese d'Egitto; e nessuno comparira' dinanzi a me a mani vuote. Esodo 23:16 Osserverai la festa della mietitura, delle primizie del tuo lavoro, di quello che avrai seminato nei campi; e la festa della raccolta, alla fine dell'anno, quando avrai raccolto dai campi i frutti del tuo lavoro. Esodo 23:17 Tre volte all'anno tutti i maschi compariranno davanti al Signore, l'Eterno. Esodo 23:18 Non offrirai il sangue della mia vittima insieme con pane lievitato; e il grasso dei sacrifizi della mia festa non sara' serbato durante la notte fino al mattino. Esodo 23:19 Porterai alla casa dell'Eterno, ch'e' il tuo Dio, le primizie de' primi frutti della terra. Non farai cuocere il capretto nel latte di sua madre. Iddio promette di guidare e di benedire Israele Esodo 23:20 Ecco, io mando un angelo davanti a te per proteggerti per via, e per introdurti nel luogo che ho preparato. Esodo 23:21 Sii guardingo in sua presenza, e ubbidisci alla sua voce; non ti ribellare a lui, perch'egli non perdonera' le vostre trasgressioni; poiche' il mio nome e' in lui. Esodo 23:22 Ma se ubbidisci fedelmente alla sua voce e fai tutto quello che ti diro', io saro' il nemico de' tuoi nemici, l'avversario dei tuoi avversari; Esodo 23:23 poiche' il mio angelo andra' innanzi a te e t'introdurra' nel paese degli Amorei, degli Hittei, dei Ferezei, dei Cananei, degli Hivvei e dei Gebusei, e li sterminero'. Esodo 23:24 Tu non ti prostrerai davanti ai loro de'i, e non servirai loro. Non farai quello ch'essi fanno; ma distruggerai interamente quegli de'i e spezzerai le loro colonne. Esodo 23:25 Servirete all'Eterno, ch'e' il vostro Dio, ed egli benedira' il tuo pane e la tua acqua; ed io allontanero' la malattia di mezzo a te. Esodo 23:26 Nel tuo paese non ci sara' donna che abortisca, ne' donna sterile. Io faro' completo il numero de' tuoi giorni. Esodo 23:27 Io mandero' davanti a te il mio terrore, e mettero' in rotta ogni popolo presso il quale arriverai, e faro' voltar le spalle dinanzi a te a tutti i tuoi nemici. Esodo 23:28 E mandero' davanti a te i calabroni, che scacceranno gli Hivvei, i Cananei e gli Hittei dal tuo cospetto. Esodo 23:29 Non li scaccero' dal tuo cospetto in un anno, affinche' il paese non diventi un deserto, e le bestie de' campi non si moltiplichino contro di te. Esodo 23:30 Li scaccero' dal tuo cospetto a poco a poco, finche' tu cresca di numero e possa prender possesso del paese. Esodo 23:31 E fissero' i tuoi confini dal mar Rosso al mar de' Filistei, e dal deserto sino al fiume; poiche' io vi daro' nelle mani gli abitanti del paese; e tu li scaccerai d'innanzi a te. Esodo 23:32 Non farai alleanza di sorta con loro, ne' coi loro de'i. Esodo 23:33 Non dovranno abitare nel tuo paese, perche' non t'inducano a peccare contro di me: tu serviresti ai loro de'i, e questo ti sarebbe un laccio'. Mose' risale sul monte Sinai Esodo 24:1 Poi Dio disse a Mose': 'Sali all'Eterno tu ed Aaronne, Nadab e Abihu e settanta degli anziani d'Israele, e adorate da lungi; Esodo 24:2 poi Mose' solo s'accostera' all'Eterno; ma gli altri non s'accosteranno, ne' salira' il popolo con lui'. Esodo 24:3 E Mose' venne e riferi al popolo tutte le parole dell'Eterno e tutte le leggi. E tutto il popolo rispose ad una voce e disse: 'Noi faremo tutte le cose che l'Eterno ha dette'. Esodo 24:4 Poi Mose' scrisse tutte le parole dell'Eterno; e, levatosi di buon'ora la mattina, eresse appie' del monte un altare e dodici pietre per le dodici tribu' d'Israele. Esodo 24:5 E mando' dei giovani tra i figliuoli d'Israele a offrire olocausti e a immolare giovenchi come sacrifizi di azioni di grazie all'Eterno. Esodo 24:6 E Mose' prese la meta' del sangue e lo mise in bacini; e l'altra meta' la sparse sull'altare. Esodo 24:7 Poi prese il libro del patto e lo lesse in presenza del popolo, il quale disse: 'Noi faremo tutto quello che l'Eterno ha detto, e ubbidiremo'. Esodo 24:8 Allora Mose' prese il sangue, ne asperse il popolo e disse: 'Ecco il sangue del patto che l'Eterno ha fatto con voi sul fondamento di tutte queste parole'. Esodo 24:9 Poi Mose' ed Aaronne, Nadab e Abihu e settanta degli anziani d'Israele salirono, Esodo 24:10 e videro l'Iddio d'Israele. Sotto i suoi piedi c'era come un pavimento lavorato in trasparente zaffiro, e simile, per limpidezza, al cielo stesso. Esodo 24:11 Ed egli non mise la mano addosso a quegli eletti tra i figliuoli d'Israele; ma essi videro Iddio, e mangiarono e bevvero. Esodo 24:12 E l'Eterno disse a Mose': 'Sali da me sul monte, e fermati quivi; e io ti daro' delle tavole di pietra, la legge e i comandamenti che ho scritti, perche' siano insegnati ai figliuoli d'Israele'. Esodo 24:13 Mose' dunque si levo' con Giosue' suo ministro; e Mose' sali sul monte di Dio. Esodo 24:14 E disse agli anziani: 'Aspettateci qui, finche' torniamo a voi. Ecco, Aaronne e Hur sono con voi; chiunque abbia qualche affare si rivolga a loro'. Esodo 24:15 Mose' dunque sali sul monte, e la nuvola ricoperse il monte. Esodo 24:16 E la gloria dell'Eterno rimase sul monte Sinai e la nuvola lo coperse per sei giorni; e il settimo giorno l'Eterno chiamo' Mose' di mezzo alla nuvola. Esodo 24:17 E l'aspetto della gloria dell'Eterno era agli occhi de' figliuoli d'Israele come un fuoco divorante sulla cima del monte. Esodo 24:18 E Mose' entro' in mezzo alla nuvola e sali sul monte; e Mose' rimase sul monte quaranta giorni e quaranta notti. Dio da' a Mose' gli ordini per la erezione del Tabernacolo Esodo 25:1 L'Eterno parlo' a Mose' dicendo: 'Di' ai figliuoli d'Israele che mi facciano un'offerta; Esodo 25:2 accetterete l'offerta da ogni uomo che sara' disposto a farmela di cuore. Esodo 25:3 E questa e' l'offerta che accetterete da loro: oro, argento e rame; Esodo 25:4 stoffe di color violaceo, porporino, scarlatto; Esodo 25:5 lino fino e pel di capra; pelli di montone tinte in rosso, pelli di delfino e legno d'acacia; Esodo 25:6 olio per il candelabro, aromi per l'olio della unzione e per il profumo odoroso; Esodo 25:7 pietre di o'nice e pietre da incastonare per l'efod e il pettorale. Esodo 25:8 E mi facciano un santuario perch'io abiti in mezzo a loro. Esodo 25:9 Me lo farete in tutto e per tutto secondo il modello del tabernacolo e secondo il modello di tutti i suoi arredi, che io sto per mostrarti. L'arca Esodo 25:10 Faranno dunque un'arca di legno d'acacia; la sua lunghezza sara' di due cubiti e mezzo, la sua larghezza di un cubito e mezzo, e la sua altezza di un cubito e mezzo. Esodo 25:11 La rivestirai d'oro puro; la rivestirai cosi di dentro e di fuori; e le farai al di sopra una ghirlanda d'oro, che giri intorno. Esodo 25:12 Fonderai per essa quattro anelli d'oro, che metterai ai suoi quattro piedi: due anelli da un lato e due anelli dall'altro lato. Esodo 25:13 Farai anche delle stanghe di legno d'acacia, e le rivestirai d'oro. Esodo 25:14 E farai passare le stanghe per gli anelli ai lati dell'arca, perche' servano a portarla. Esodo 25:15 Le stanghe rimarranno negli anelli dell'arca; non ne saranno tratte fuori. Esodo 25:16 E metterai nell'arca la testimonianza che ti daro'. Il propiziatorio Esodo 25:17 Farai anche un propiziatorio d'oro puro; la sua lunghezza sara' di due cubiti e mezzo, e la sua larghezza di un cubito e mezzo. Esodo 25:18 E farai due cherubini d'oro; li farai lavorati al martello, alle due estremita' del propiziatorio; Esodo 25:19 fa' un cherubino a una delle estremita', e un cherubino all'altra; farete che questi cherubini escano dal propiziatorio alle due estremita'. Esodo 25:20 E i cherubini avranno le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le loro ali; avranno la faccia vo'lta l'uno verso l'altro; le facce dei cherubini saranno vo'lte verso il propiziatorio. Esodo 25:21 E metterai il propiziatorio in alto, sopra l'arca; e nell'arca metterai la testimonianza che ti daro'. Esodo 25:22 Quivi io m'incontrero' teco; e di sul propiziatorio, di fra i due cherubini che sono sull'arca della testimonianza, ti comunichero' tutti gli ordini che avro' da darti per i figliuoli d'Israele. La tavola Esodo 25:23 Farai anche una tavola di legno d'acacia; la sua lunghezza sara' di due cubiti; la sua larghezza di un cubito, e la sua altezza di un cubito e mezzo. Esodo 25:24 La rivestirai d'oro puro, e le farai una ghirlanda d'oro che le giri attorno. Esodo 25:25 Le farai all'intorno una cornice alta quattro dita; e a questa cornice farai tutt'intorno una ghirlanda d'oro. Esodo 25:26 Le farai pure quattro anelli d'oro, e metterai gli anelli ai quattro canti, ai quattro piedi della tavola. Esodo 25:27 Gli anelli saranno vicinissimi alla cornice per farvi passare le stanghe destinate a portar la tavola. Esodo 25:28 E le stanghe le farai di legno d'acacia, le rivestirai d'oro, e serviranno a portare la tavola. Esodo 25:29 Farai pure i suoi piatti, le sue coppe, i suoi calici e le sue tazze da servire per le libazioni; li farai d'oro puro. Esodo 25:30 E metterai sulla tavola il pane della presentazione, che stara' del continuo nel mio cospetto. Il candelabro Esodo 25:31 Farai anche un candelabro d'oro puro; il candelabro, il suo piede e il suo tronco saranno lavorati al martello; i suoi calici, i suoi pomi e i suoi fiori saranno tutti d'un pezzo col candelabro. Esodo 25:32 Gli usciranno sei bracci dai lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro; Esodo 25:33 su l'uno dei bracci saranno tre calici in forma di mandorla, con un pomo e un fiore; e sull'altro braccio, tre calici in forma di mandorla, con un pomo e un fiore. Lo stesso per i sei bracci uscenti dal candelabro. Esodo 25:34 Nel tronco del candelabro ci saranno poi quattro calici in forma di mandorla, coi loro pomi e i loro fiori. Esodo 25:35 Ci sara' un pomo sotto i due primi bracci che partono dal candelabro; un pomo sotto i due seguenti bracci, e un pomo sotto i due ultimi bracci che partono dal candelabro: cosi per i sei bracci uscenti dal candelabro. Esodo 25:36 Questi pomi e questi bracci saranno tutti d'un pezzo col candelabro; il tutto sara' d'oro fino lavorato al martello. Esodo 25:37 Farai pure le sue lampade, in numero di sette; e le sue lampade si accenderanno in modo che la luce rischiari il davanti del candelabro. Esodo 25:38 E i suoi smoccolatoi e i suoi porta smoccolature saranno d'oro puro. Esodo 25:39 Per fare il candelabro con tutti questi suoi utensili s'impieghera' un talento d'oro puro. Esodo 25:40 E vedi di fare ogni cosa secondo il modello che t'e' stato mostrato sul monte. Modello del tabernacolo Esodo 26:1 Farai poi il tabernacolo di dieci teli di lino fino ritorto, di filo color violaceo, porporino e scarlatto, con dei cherubini artisticamente lavorati. Esodo 26:2 La lunghezza d'ogni telo sara' di ventotto cubiti, e la larghezza d'ogni telo di quattro cubiti; tutti i teli saranno d'una stessa misura. Esodo 26:3 Cinque teli saranno uniti assieme, e gli altri cinque teli saran pure uniti assieme. Esodo 26:4 Farai de' nastri di color violaceo all'orlo del telo ch'e' all'estremita' della prima serie; e lo stesso farai all'orlo del telo ch'e' all'estremita' della seconda serie. Esodo 26:5 Metterai cinquanta nastri al primo telo, e metterai cinquanta nastri all'orlo del telo ch'e' all'estremita' della seconda serie di teli: i nastri si corrisponderanno l'uno all'altro. Esodo 26:6 E farai cinquanta fermagli d'oro, e unirai i teli l'uno all'altro mediante i fermagli, perche' il tabernacolo formi un tutto. Esodo 26:7 Farai pure dei teli, di pel di capra, per servir da tenda per coprire il tabernacolo: di questi teli ne farai undici. Esodo 26:8 La lunghezza d'ogni telo sara' di trenta cubiti, e la larghezza d'ogni telo, di quattro cubiti; gli undici teli avranno la stessa misura. Esodo 26:9 Unirai assieme, da se', cinque di questi teli, e unirai da se' gli altri sei, e addoppierai il sesto sulla parte anteriore della tenda. Esodo 26:10 E metterai cinquanta nastri all'orlo del telo ch'e' all'estremita' della prima serie, e cinquanta nastri all'orlo del telo ch'e' all'estremita' della seconda serie di teli. Esodo 26:11 E farai cinquanta fermagli di rame, e farai entrare i fermagli nei nastri e unirai cosi la tenda, in modo che formi un tutto. Esodo 26:12 Quanto alla parte che rimane di soprappiu' dei teli della tenda, la meta' del telo di soprappiu' ricadra' sulla parte posteriore del tabernacolo; Esodo 26:13 e il cubito da una parte e il cubito dall'altra parte che saranno di soprappiu' nella lunghezza dei teli della tenda, ricadranno sui due lati del tabernacolo, di qua e di la', per coprirlo. Esodo 26:14 Farai pure per la tenda una coperta di pelli di montone tinte di rosso, e sopra questa un'altra coperta di pelli di delfino. Esodo 26:15 Farai per il tabernacolo delle assi di legno d'acacia, messe per ritto. Esodo 26:16 La lunghezza d'un'asse sara' di dieci cubiti, e la larghezza d'un'asse, di un cubito e mezzo. Esodo 26:17 Ogni asse avra' due incastri paralleli; farai cosi per tutte le assi del tabernacolo. Esodo 26:18 Farai dunque le assi per il tabernacolo: venti assi dal lato meridionale, verso il sud. Esodo 26:19 Metterai quaranta basi d'argento sotto le venti assi: due basi sotto ciascun'asse per i suoi due incastri. Esodo 26:20 E farai venti assi per il secondo lato del tabernacolo, il lato di nord, Esodo 26:21 e le loro quaranta basi d'argento: due basi sotto ciascun'asse. Esodo 26:22 E per la parte posteriore del tabernacolo, verso occidente, farai sei assi. Esodo 26:23 Farai pure due assi per gli angoli del tabernacolo, dalla parte posteriore. Esodo 26:24 Queste saranno doppie dal basso in su, e al tempo stesso formeranno un tutto fino in cima, fino al primo anello. Cosi sara' per ambedue le assi, che saranno ai due angoli. Esodo 26:25 Vi saranno dunque otto assi, con le loro basi d'argento: sedici basi: due basi sotto ciascun'asse. Esodo 26:26 Farai anche delle traverse di legno d'acacia: cinque, per le assi di un lato del tabernacolo; Esodo 26:27 cinque traverse per le assi dell'altro lato del tabernacolo, e cinque traverse per le assi della parte posteriore del tabernacolo, a occidente. Esodo 26:28 La traversa di mezzo, in mezzo alle assi, passera' da una parte all'altra. Esodo 26:29 E rivestirai d'oro le assi, e farai d'oro i loro anelli per i quali passeranno le traverse, e rivestirai d'oro le traverse. Esodo 26:30 Erigerai il tabernacolo secondo la forma esatta che te n'e' stata mostrata sul monte. Esodo 26:31 Farai un velo di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto con de' cherubini artisticamente lavorati, Esodo 26:32 e lo sospenderai a quattro colonne di acacia, rivestite d'oro, che avranno i chiodi d'oro e poseranno su basi d'argento. Esodo 26:33 Metterai il velo sotto i fermagli; e quivi, al di la' del velo, introdurrai l'arca della testimonianza; quel velo sara' per voi la separazione del luogo santo dal santissimo. Esodo 26:34 E metterai il propiziatorio sull'arca della testimonianza nel luogo santissimo. Esodo 26:35 E metterai la tavola fuori del velo, e il candelabro dirimpetto alla tavola dal lato meridionale del tabernacolo; e metterai la tavola dal lato di settentrione. Esodo 26:36 Farai pure per l'ingresso della tenda una portiera di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto, in lavoro di ricamo. Esodo 26:37 E farai cinque colonne di acacia per sospendervi la portiera; le rivestirai d'oro, e avranno i chiodi d'oro e tu fonderai per esse cinque basi di rame. Modello dell'altare degli olocausti Esodo 27:1 Farai anche un altare di legno d'acacia, lungo cinque cubiti e largo cinque cubiti; l'altare sara' quadrato, e avra' tre cubiti d'altezza. Esodo 27:2 Farai ai quattro angoli dei corni che spuntino dall'altare, il quale rivestirai di rame. Esodo 27:3 Farai pure i suoi vasi per raccoglier le ceneri, le sue palette, i suoi bacini, i suoi forchettoni e i suoi bracieri; tutti i suoi utensili li farai di rame. Esodo 27:4 E gli farai una gratella di rame in forma di rete; e sopra la rete, ai suoi quattro canti, farai quattro anelli di rame; Esodo 27:5 e la porrai sotto la cornice dell'altare, nella parte inferiore, in modo che la rete raggiunga la meta' dell'altezza dell'altare. Esodo 27:6 Farai anche delle stanghe per l'altare: delle stanghe di legno d'acacia, e le rivestirai di rame. Esodo 27:7 E si faran passare le stanghe per gli anelli; e le stanghe saranno ai due lati dell'altare, quando lo si dovra' portare. Esodo 27:8 Lo farai di tavole, vuoto; dovra' esser fatto, conforme ti e' stato mostrato sul monte. Il cortile Esodo 27:9 Farai anche il cortile del tabernacolo; dal lato meridionale, ci saranno, per formare il cortile, delle cortine di lino fino ritorto, per una lunghezza di cento cubiti, per un lato. Esodo 27:10 Questo lato avra' venti colonne con le loro venti basi di rame; i chiodi e le aste delle colonne saranno d'argento. Esodo 27:11 Cosi pure per il lato di settentrione, per lungo, ci saranno delle cortine lunghe cento cubiti, con venti colonne e le loro venti basi di rame; i chiodi e le aste delle colonne saranno d'argento. Esodo 27:12 E per largo, dal lato d'occidente, il cortile avra' cinquanta cubiti di cortine, con dieci colonne e le loro dieci basi. Esodo 27:13 E per largo, sul davanti, dal lato orientale il cortile avra' cinquanta cubiti. Esodo 27:14 Da uno dei lati dell'ingresso ci saranno quindici cubiti di cortine, con tre colonne e le loro tre basi; Esodo 27:15 e dall'altro lato pure ci saranno quindici cubiti di cortine, con tre colonne e le loro tre basi. Esodo 27:16 Per l'ingresso del cortile ci sara' una portiera di venti cubiti, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto, in lavoro di ricamo, con quattro colonne e le loro quattro basi. Esodo 27:17 Tutte le colonne attorno al cortile saran congiunte con delle aste d'argento; i loro chiodi saranno d'argento, e le loro basi di rame. Esodo 27:18 La lunghezza del cortile sara' di cento cubiti; la larghezza, di cinquanta da ciascun lato; e l'altezza, di cinque cubiti; le cortine saranno di lino fino ritorto, e le basi delle colonne, di rame. Esodo 27:19 Tutti gli utensili destinati al servizio del tabernacolo, tutti i suoi piuoli e tutti i piuoli del cortile saranno di rame. L'olio per le lampade Esodo 27:20 Ordinerai ai figliuoli d'Israele che ti portino dell'olio d'uliva puro, vergine, per il candelabro, per tener le lampade continuamente accese. Esodo 27:21 Nella tenda di convegno, fuori del velo che sta davanti alla testimonianza, Aaronne e i suoi figliuoli lo prepareranno perche' le lampade ardano dalla sera al mattino davanti all'Eterno. Questa sara' una regola perpetua per i loro discendenti, da essere osservata dai figliuoli d'Israele. Aaronne e i suoi figliuoli chiamati al sacerdozio. I paramenti sacerdotali Esodo 28:1 E tu fa' accostare a te, di tra i figliuoli d'Israele, Aaronne tuo fratello e i suoi figliuoli con lui perche' mi esercitino l'ufficio di sacerdoti: Aaronne, Nadab, Abihu, Eleazar e Ithamar, figliuoli d'Aaronne. Esodo 28:2 E farai ad Aaronne, tuo fratello, dei paramenti sacri, come insegne della loro dignita' e come ornamento. Esodo 28:3 Parlerai a tutti gli uomini intelligenti, i quali io ho ripieni di spirito di sapienza, ed essi faranno i paramenti d'Aaronne per consacrarlo, onde mi eserciti l'ufficio di sacerdote. Esodo 28:4 E questi sono i paramenti che faranno: un pettorale, un efod, un manto, una tunica lavorata a maglia, una mitra e una cintura. Faranno dunque de' paramenti sacri per Aaronne tuo fratello e per i suoi figliuoli, affinche' mi esercitino l'ufficio di sacerdoti; Esodo 28:5 e si serviranno d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino. Esodo 28:6 Faranno l'efod d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto e di lino fino ritorto, lavorato artisticamente. Esodo 28:7 Esso avra' alle due estremita' due spallette, che si uniranno, in guisa ch'esso si terra' bene insieme. Esodo 28:8 E la cintura artistica che e' sull'efod per fissarlo, sara' del medesimo lavoro dell'efod, e tutto d'un pezzo con esso; sara' d'oro, di filo color violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto. Esodo 28:9 E prenderai due pietre d'o'nice e v'inciderai su i nomi dei figliuoli d'Israele: Esodo 28:10 sei de' loro nomi sopra una pietra, e gli altri sei nomi sopra la seconda pietra, secondo il loro ordine di nascita. Esodo 28:11 Inciderai su queste due pietre i nomi de' figliuoli d'Israele come fa il lapidario, come s'incide un sigillo; le farai incastrare in castoni d'oro. Esodo 28:12 Metterai le due pietre sulle spallette dell'efod, come pietre di ricordanza per i figliuoli d'Israele; e Aaronne portera' i loro nomi davanti all'Eterno sulle sue due spalle, per ricordanza. Esodo 28:13 E farai de' castoni d'oro, Esodo 28:14 e due catenelle d'oro puro che intreccerai a mo' di cordone, e metterai ne' castoni le catenelle cosi intrecciate. Esodo 28:15 Farai pure il pettorale del giudizio, artisticamente lavorato; lo farai come il lavoro dell'efod: d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto. Esodo 28:16 Sara' quadrato e doppio; avra' la lunghezza d'una spanna, e una spanna di larghezza. Esodo 28:17 E v'incastonerai un fornimento di pietre: quattro ordini di pietre; nel primo ordine sara' un sardonio, un topazio e uno smeraldo; Esodo 28:18 nel secondo ordine, un rubino, uno zaffiro, un calcedonio; Esodo 28:19 nel terzo ordine, un'opale, un'agata, un'ametista; Esodo 28:20 nel quarto ordine, un grisolito, un'o'nice e un diaspro. Queste pietre saranno incastrate nei loro castoni d'oro. Esodo 28:21 E le pietre corrisponderanno ai nomi dei figliuoli d'Israele, e saranno dodici, secondo i loro nomi; saranno incise come de' sigilli, ciascuna col nome d'una delle tribu' d'Israele. Esodo 28:22 Farai pure sul pettorale delle catenelle d'oro puro, intrecciate a mo' di cordoni. Esodo 28:23 Poi farai sul pettorale due anelli d'oro, e metterai i due anelli alle due estremita' del pettorale. Esodo 28:24 Fisserai i due cordoni d'oro ai due anelli alle estremita' del pettorale; Esodo 28:25 e attaccherai gli altri due capi dei due cordoni ai due castoni, e li metterai sulle due spallette dell'efod, sul davanti. Esodo 28:26 E farai due anelli d'oro, e li metterai alle altre due estremita' del pettorale, sull'orlo interiore vo'lto verso l'efod. Esodo 28:27 Farai due altri anelli d'oro, e li metterai alle due spallette dell'efod, in basso, sul davanti, vicino al punto dove avviene la giuntura, al disopra della cintura artistica dell'efod. Esodo 28:28 E si fissera' il pettorale mediante i suoi anelli agli anelli dell'efod con un cordone violaceo, affinche' il pettorale sia al di sopra della cintura artistica dell'efod, e non si possa staccare dall'efod. Esodo 28:29 Cosi Aaronne portera' i nomi de' figliuoli d'Israele incisi nel pettorale del giudizio, sul suo cuore, quando entrera' nel santuario, per conservarne del continuo la ricordanza dinanzi all'Eterno. Esodo 28:30 Metterai sul pettorale del giudizio l'Urim e il Thummim; e staranno sul cuore d'Aaronne quand'egli si presentera' davanti all'Eterno. Cosi Aaronne portera' il giudizio de' figliuoli d'Israele sul suo cuore, davanti all'Eterno, del continuo. Esodo 28:31 Farai anche il manto dell'efod, tutto di color violaceo. Esodo 28:32 Esso avra', in mezzo, un'apertura per passarvi il capo; e l'apertura avra' all'intorno un'orlatura tessuta, come l'apertura d'una corazza, perche' non si strappi. Esodo 28:33 All'orlo inferiore del manto, tutt'all'intorno, farai delle melagrane di color violaceo, porporino e scarlatto; e in mezzo ad esse, d'ogn'intorno, porrai de' sonagli d'oro: Esodo 28:34 un sonaglio d'oro e una melagrana, un sonaglio d'oro e una melagrana, sull'orlatura del manto, tutt'all'intorno. Esodo 28:35 Aaronne se lo mettera' per fare il servizio; quand'egli entrera' nel luogo santo dinanzi all'Eterno e quando ne uscira', s'udra' il suono, ed egli non morra'. Esodo 28:36 Farai anche una lamina d'oro puro, e sovr'essa inciderai, come s'incide sopra un sigillo: SANTO ALL'ETERNO. Esodo 28:37 La fisserai ad un nastro violaceo sulla mitra, e stara' sul davanti della mitra. Esodo 28:38 Stara' sulla fronte d'Aaronne, e Aaronne portera' le iniquita' commesse dai figliuoli d'Israele nelle cose sante che consacreranno, in ogni genere di sante offerte; ed essa stara' continuamente sulla fronte di lui, per renderli graditi nel cospetto dell'Eterno. Esodo 28:39 Farai pure la tunica di lino fino, lavorata a maglia; farai una mitra di lino fino, e farai una cintura in lavoro di ricamo. Esodo 28:40 E per i figliuoli d'Aaronne farai delle tuniche, farai delle cinture, e farai delle tiare, come insegne della loro dignita' e come ornamento. Esodo 28:41 E ne vestirai Aaronne, tuo fratello, e i suoi figliuoli con lui; e li ungerai, li consacrerai e li santificherai perche' mi esercitino l'ufficio di sacerdoti. Esodo 28:42 Farai anche loro delle brache di lino per coprire la loro nudita'; esse andranno dai fianchi fino alle cosce. Esodo 28:43 Aaronne e i suoi figliuoli le porteranno quando entreranno nella tenda di convegno, o quando s'accosteranno all'altare per fare il servizio nel luogo santo, affinche' non si rendano colpevoli e non muoiano. Questa e' una regola perpetua per lui e per la sua progenie dopo di lui. Consacrazione dei sacerdoti Esodo 29:1 Questo e' quello che farai per consacrarli perche' mi esercitino l'ufficio di sacerdoti. Esodo 29:2 Prendi un giovenco e due montoni senza difetto, de' pani senza lievito, delle focacce senza lievito impastate con olio, e delle gallette senza lievito unte d'olio; tutte queste cose farai di fior di farina di grano. Esodo 29:3 Le metterai in un paniere, e le offrirai nel paniere al tempo stesso del giovenco e de' due montoni. Esodo 29:4 Farai avvicinare Aaronne e i suoi figliuoli all'ingresso della tenda di convegno, e li laverai con acqua. Esodo 29:5 Poi prenderai i paramenti, e vestirai Aaronne della tunica, del manto dell'efod, dell'efod e del pettorale, e lo cingerai della cintura artistica dell'efod. Esodo 29:6 Gli porrai in capo la mitra, e metterai sulla mitra il santo diadema. Esodo 29:7 Poi prenderai l'olio dell'unzione, glielo spanderai sul capo, e l'ungerai. Esodo 29:8 Farai quindi accostare i suoi figliuoli, e li vestirai delle tuniche. Esodo 29:9 Cingerai Aaronne e i suoi figliuoli con delle cinture, e assicurerai sul loro capo delle tiare; e il sacerdozio apparterra' loro per legge perpetua. Cosi consacrerai Aaronne e i suoi figliuoli. Esodo 29:10 Poi farai accostare il giovenco davanti alla tenda di convegno; e Aaronne e i suoi figliuoli poseranno le mani sul capo del giovenco. Esodo 29:11 E scannerai il giovenco davanti all'Eterno, all'ingresso della tenda di convegno. Esodo 29:12 E prenderai del sangue del giovenco, e ne metterai col dito sui corni dell'altare, e spanderai tutto il sangue appie' dell'altare. Esodo 29:13 Prenderai pure tutto il grasso che copre le interiora, la rete ch'e' sopra il fegato, i due arnioni e il grasso che v'e' sopra, e farai fumar tutto sull'altare. Esodo 29:14 Ma la carne del giovenco, la sua pelle e i suoi escrementi li brucerai col fuoco fuori del campo: e' un sacrifizio per il peccato. Esodo 29:15 Poi prenderai uno de' montoni; e Aaronne e i suoi figliuoli poseranno le loro mani sul capo del montone. Esodo 29:16 E scannerai il montone, ne prenderai il sangue, e lo spanderai sull'altare, tutto all'intorno. Esodo 29:17 Poi farai a pezzi il montone, laverai le sue interiora e le sue gambe, e le metterai sui pezzi e sulla sua testa. Esodo 29:18 E farai fumare tutto il montone sull'altare: e' un olocausto all'Eterno; e' un sacrifizio di soave odore fatto mediante il fuoco all'Eterno. Esodo 29:19 Poi prenderai l'altro montone, e Aaronne e i suoi figliuoli poseranno le loro mani sul capo del montone. Esodo 29:20 Scannerai il montone, prenderai del suo sangue e lo metterai sull'estremita' dell'orecchio destro d'Aaronne e sull'estremita' dell'orecchio destro de' suoi figliuoli, e sul pollice della loro man destra e sul dito grosso del loro pie' destro, e spanderai il sangue sull'altare, tutto all'intorno. Esodo 29:21 E prenderai del sangue che e' sull'altare, e dell'olio dell'unzione, e ne aspergerai Aaronne e i suoi paramenti, e i suoi figliuoli e i paramenti de' suoi figliuoli con lui. Cosi saranno consacrati lui, i suoi paramenti, i suoi figliuoli e i loro paramenti con lui. Esodo 29:22 Prenderai pure il grasso del montone, la coda, il grasso che copre le interiora, la rete del fegato, i due arnioni e il grasso che v'e' sopra e la coscia destra, perche' e' un montone di consacrazione; Esodo 29:23 prenderai anche un pane, una focaccia oliata e una galletta dal paniere degli azzimi che e' davanti all'Eterno; Esodo 29:24 e porrai tutte queste cose sulle palme delle mani d'Aaronne e sulle palme delle mani de' suoi figliuoli, e le agiterai come offerta agitata davanti all'Eterno. Esodo 29:25 Poi le prenderai dalle loro mani e le farai fumare sull'altare sopra l'olocausto, come un profumo soave davanti all'Eterno; e' un sacrifizio fatto mediante il fuoco all'Eterno. Esodo 29:26 E prenderai il petto del montone che avra' servito alla consacrazione d'Aaronne, e lo agiterai come offerta agitata davanti all'Eterno; e questa sara' la tua parte. Esodo 29:27 E consacrerai, di cio' che spetta ad Aaronne e ai suoi figliuoli, il petto dell'offerta agitata e la coscia dell'offerta elevata: vale a dire, cio' che del montone della consacrazione sara' stato agitato ed elevato; Esodo 29:28 esso apparterra' ad Aaronne e ai suoi figliuoli, per legge perpetua da osservarsi dai figliuoli d'Israele: poiche' e' un'offerta fatta per elevazione. Sara' un'offerta fatta per elevazione dai figliuoli d'Israele nei loro sacrifizi di azioni di grazie: la loro offerta per elevazione sara' per l'Eterno. Esodo 29:29 E i paramenti sacri di Aaronne saranno, dopo di lui, per i suoi figliuoli, che se li metteranno all'atto della loro unzione e della loro consacrazione. Esodo 29:30 Quello de' suoi figliuoli che gli succedera' nel sacerdozio, li indossera' per sette giorni quando entrera' nella tenda di convegno per fare il servizio nel luogo santo. Esodo 29:31 Poi prenderai il montone della consacrazione, e ne farai cuocere la carne in un luogo santo; Esodo 29:32 e Aaronne, e i suoi figliuoli mangeranno, all'ingresso della tenda di convegno, la carne del montone e il pane che sara' nel paniere. Esodo 29:33 Mangeranno le cose che avranno servito a fare l'espiazione per consacrarli e santificarli; ma nessun estraneo ne mangera', perche' son cose sante. Esodo 29:34 E se rimarra' della carne della consacrazione o del pane fino alla mattina dopo, brucerai quel resto col fuoco; non lo si mangera', perche' e' cosa santa. Esodo 29:35 Eseguirai dunque, riguardo ad Aaronne e ai suoi figliuoli, tutto quello che ti ho ordinato: li consacrerai durante sette giorni. Esodo 29:36 E ogni giorno offrirai un giovenco, come sacrifizio per il peccato, per fare l'espiazione; purificherai l'altare mediante questa tua espiazione, e l'ungerai per consacrarlo. Esodo 29:37 Per sette giorni farai l'espiazione dell'altare, e lo santificherai; e l'altare sara' santissimo: tutto cio' che tocchera' l'altare sara' santo. Il sacrifizio perpetuo Esodo 29:38 Or questo e' cio' che offrirai sull'altare: due agnelli d'un anno, ogni giorno, del continuo. Esodo 29:39 Uno degli agnelli l'offrirai la mattina; e l'altro l'offrirai sull'imbrunire. Esodo 29:40 Col primo agnello offrirai la decima parte di un efa di fior di farina impastata con la quarta parte di un hin d'olio vergine, e una libazione di un quarto di hin di vino. Esodo 29:41 Il secondo agnello l'offrirai sull'imbrunire; l'accompagnerai con la stessa oblazione e con la stessa libazione della mattina; e' un sacrifizio di profumo soave offerto mediante il fuoco all'Eterno. Esodo 29:42 Sara' un olocausto perpetuo offerto dai vostri discendenti, all'ingresso della tenda di convegno, davanti all'Eterno, dove io v'incontrero' per parlar quivi con te. Esodo 29:43 E la' io mi trovero' coi figliuoli d'Israele; e la tenda sara' santificata dalla mia gloria. Esodo 29:44 E santifichero' la tenda di convegno e l'altare; anche Aaronne e i suoi figliuoli santifichero', perche' mi esercitino l'ufficio di sacerdoti. Esodo 29:45 E dimorero' in mezzo ai figliuoli d'Israele e saro' il loro Dio. Esodo 29:46 Ed essi conosceranno che io sono l'Eterno, l'Iddio loro, che li ho tratti dal paese d'Egitto per dimorare tra loro. Io sono l'Eterno, l'Iddio loro. Modello dell'altare dei profumi Esodo 30:1 Farai pure un altare per bruciarvi su il profumo: lo farai di legno d'acacia. Esodo 30:2 La sua lunghezza sara' di un cubito; e la sua larghezza, di un cubito; sara' quadro, e avra' un'altezza di due cubiti; i suoi corni saranno tutti d'un pezzo con esso. Esodo 30:3 Lo rivestirai d'oro puro: il disopra, i suoi lati tutt'intorno, i suoi corni; e gli farai una ghirlanda d'oro che gli giri attorno. Esodo 30:4 E gli farai due anelli d'oro, sotto la ghirlanda, ai suoi due lati; li metterai ai suoi due lati, per passarvi le stanghe che serviranno a portarlo. Esodo 30:5 Farai le stanghe di legno d'acacia, e le rivestirai d'oro. Esodo 30:6 E collocherai l'altare davanti al velo ch'e' dinanzi all'arca della testimonianza, di faccia al propiziatorio che sta sopra la testimonianza, dove io mi ritrovero' con te. Esodo 30:7 E Aaronne vi brucera' su del profumo fragrante; lo brucera' ogni mattina, quando acconcera' le lampade; Esodo 30:8 e quando Aaronne accendera' le lampade sull'imbrunire, lo fara' bruciare come un profumo perpetuo davanti all'Eterno, di generazione in generazione. Esodo 30:9 Non offrirete sovr'esso ne' profumo straniero, ne' olocausto, ne' oblazione; e non vi farete libazione. Esodo 30:10 E Aaronne fara' una volta all'anno l'espiazione sui corni d'esso; col sangue del sacrifizio d'espiazione per il peccato vi fara' l'espiazione una volta l'anno, di generazione in generazione. Sara' cosa santissima, sacra all'Eterno'. Testatico per il tabernacolo Esodo 30:11 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Esodo 30:12 'Quando farai il conto de' figliuoli d'Israele, facendone il censimento, ognun d'essi dara' all'Eterno il riscatto della propria persona, quando saranno contati; onde non siano colpiti da qualche piaga, allorche' farai il loro censimento. Esodo 30:13 Daranno questo: chiunque sara' compreso nel censimento dara' un mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, che e' di venti ghere: un mezzo siclo sara' l'offerta da fare all'Eterno. Esodo 30:14 Ognuno che sara' compreso nel censimento, dai venti anni in su, dara' quest'offerta all'Eterno. Esodo 30:15 Il ricco non dara' di piu', ne' il povero dara' meno del mezzo siclo, quando si fara' quest'offerta all'Eterno per il riscatto delle vostre persone. Esodo 30:16 Prenderai dunque dai figliuoli d'Israele questo danaro del riscatto e lo adoprerai per il servizio della tenda di convegno: sara' per i figliuoli d'Israele una ricordanza dinanzi all'Eterno per fare il riscatto delle vostre persone'. La conca di rame Esodo 30:17 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Esodo 30:18 'Farai pure una conca di rame, con la sua base di rame, per le abluzioni; la porrai fra la tenda di convegno e l'altare, e ci metterai dell'acqua. Esodo 30:19 E Aaronne e i suoi figliuoli vi si laveranno le mani e i piedi. Esodo 30:20 Quando entreranno nella tenda di convegno, si laveranno con acqua, onde non abbiano a morire; cosi pure quando si accosteranno all'altare per fare il servizio, per far fumare un'offerta fatta all'Eterno mediante il fuoco. Esodo 30:21 Si laveranno le mani e i piedi, onde non abbiano a morire. Questa sara' una norma perpetua per loro, per Aaronne e per la sua progenie, di generazione in generazione'. L'olio santo Esodo 30:22 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Esodo 30:23 'Prenditi anche de' migliori aromi: di mirra vergine, cinquecento sicli; di cinnamomo aromatico, la meta', cioe' duecentocinquanta; di canna aromatica, pure duecentocinquanta: Esodo 30:24 di cassia, cinquecento, secondo il siclo del santuario; e un hin d'olio d'oliva. Esodo 30:25 E ne farai un olio per l'unzione sacra, un profumo composto con arte di profumiere: sara' l'olio per l'unzione sacra. Esodo 30:26 E con esso ungerai la tenda di convegno e l'arca della testimonianza, Esodo 30:27 la tavola e tutti i suoi utensili, il candelabro e i suoi utensili, l'altare dei profumi, Esodo 30:28 l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base. Esodo 30:29 Consacrerai cosi queste cose, e saranno santissime; tutto quello che le tocchera', sara' santo. Esodo 30:30 E ungerai Aaronne e i suoi figliuoli, e li consacrerai perche' mi esercitino l'ufficio di sacerdoti. Esodo 30:31 E parlerai ai figliuoli d'Israele, dicendo: Quest'olio mi sara' un olio di sacra unzione, di generazione in generazione. Esodo 30:32 Non lo si spandera' su carne d'uomo, e non ne farete altro di simile, della stessa composizione; esso e' cosa santa, e sara' per voi cosa santa. Esodo 30:33 Chiunque ne comporra' di simile, o chiunque ne mettera' sopra un estraneo, sara' sterminato di fra il suo popolo'. Il profumo Esodo 30:34 L'Eterno disse ancora a Mose': 'Prenditi degli aromi, della resina, della conchiglia odorosa, del galbano, degli aromi con incenso puro, in dosi uguali; Esodo 30:35 e ne farai un profumo composto secondo l'arte del profumiere, salato, puro, santo; Esodo 30:36 ne ridurrai una parte in minutissima polvere, e ne porrai davanti alla testimonianza nella tenda di convegno, dove io m'incontrero' con te: esso vi sara' cosa santissima. Esodo 30:37 E del profumo che farai, non ne farete della stessa composizione per uso vostro; ti sara' cosa santa, consacrata all'Eterno. Esodo 30:38 Chiunque ne fara' di simile per odorarlo, sara' sterminato di fra il suo popolo'. Gli artefici incaricati di fare gli oggetti per il culto Esodo 31:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: 'Vedi, io ho chiamato per nome Betsaleel, Esodo 31:2 figliuolo di Uri, figliuolo di Hur, della tribu' di Giuda; Esodo 31:3 e l'ho ripieno dello spirito di Dio, di abilita', d'intelligenza e di sapere per ogni sorta di lavori, Esodo 31:4 per concepire opere d'arte, per lavorar l'oro, l'argento e il rame, Esodo 31:5 per incidere pietre da incastonare, per scolpire il legno, per eseguire ogni sorta di lavori. Esodo 31:6 Ed ecco, gli ho dato per compagno Oholiab, figliuolo di Ahisamac, della tribu' di Dan; e ho messo sapienza nella mente di tutti gli uomini abili, perche' possan fare tutto quello che t'ho ordinato: Esodo 31:7 la tenda di convegno, l'arca per la testimonianza, il propiziatorio che vi dovra' esser sopra, e tutti gli arredi della tenda; la tavola e i suoi utensili, Esodo 31:8 il candelabro d'oro puro e tutti i suoi utensili, Esodo 31:9 l'altare dei profumi, l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base, Esodo 31:10 i paramenti per le cerimonie, i paramenti sacri per il sacerdote Aaronne e i paramenti dei suoi figliuoli per esercitare il sacerdozio, Esodo 31:11 l'olio dell'unzione e il profumo fragrante per il luogo santo. Faranno tutto conformemente a quello che ho ordinato'. Legge del sabato Esodo 31:12 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Esodo 31:13 'Quanto a te, parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Badate bene d'osservare i miei sabati, perche' il sabato e' un segno fra me e voi per tutte le vostre generazioni, affinche' conosciate che io sono l'Eterno che vi santifica. Esodo 31:14 Osserverete dunque il sabato, perche' e' per voi un giorno santo; chi lo profanera' dovra' esser messo a morte; chiunque fara' in esso qualche lavoro sara' sterminato di fra il suo popolo. Esodo 31:15 Si lavorera' sei giorni; ma il settimo giorno e' un sabato di solenne riposo, sacro all'Eterno; chiunque fara' qualche lavoro nel giorno del sabato dovra' esser messo a morte. Esodo 31:16 I figliuoli d'Israele quindi osserveranno il sabato, celebrandolo di generazione in generazione come un patto perpetuo. Esodo 31:17 Esso e' un segno perpetuo fra me e i figliuoli d'Israele; poiche' in sei giorni l'Eterno fece i cieli e la terra, e il settimo giorno cesso' di lavorare, e si riposo''. Esodo 31:18 Quando l'Eterno ebbe finito di parlare con Mose' sul monte Sinai, gli dette le due tavole della testimonianza, tavole di pietra, scritte col dito di Dio. Il vitello d'oro Esodo 32:1 Or il popolo, vedendo che Mose' tardava a scender dal monte, si raduno' intorno ad Aaronne e gli disse: 'Orsu', facci un dio, che ci vada dinanzi; poiche', quanto a Mose', a quest'uomo che ci ha tratto dal paese d'Egitto, non sappiamo che ne sia stato'. Esodo 32:2 E Aaronne rispose loro: 'Staccate gli anelli d'oro che sono agli orecchi delle vostre mogli, dei vostri figliuoli e delle vostre figliuole, e portatemeli'. Esodo 32:3 E tutto il popolo si stacco' dagli orecchi gli anelli d'oro e li porto' ad Aaronne, Esodo 32:4 il quale li prese dalle loro mani, e, dopo averne cesellato il modello, ne fece un vitello di getto. E quelli dissero: 'O Israele, questo e' il tuo dio che ti ha tratto dal paese d'Egitto!' Esodo 32:5 Quando Aaronne vide questo, eresse un altare davanti ad esso, e fece un bando che diceva: 'Domani sara' festa in onore dell'Eterno!' Esodo 32:6 E l'indomani, quelli si levarono di buon'ora, offrirono olocausti e recarono de' sacrifizi di azioni di grazie; e il popolo si adagio' per mangiare e bere, e poi si alzo' per divertirsi. Esodo 32:7 E l'Eterno disse a Mose': 'Va', scendi; perche' il tuo popolo che hai tratto dal paese d'Egitto, s'e' corrotto; Esodo 32:8 si son presto sviati dalla strada ch'io avevo loro ordinato di seguire; si son fatti un vitello di getto, l'hanno adorato, gli hanno offerto sacrifizi, e hanno detto: O Israele, questo e' il tuo dio che ti ha tratto dal paese d'Egitto'. Esodo 32:9 L'Eterno disse ancora a Mose': 'Ho considerato bene questo popolo; ecco, e' un popolo di collo duro. Esodo 32:10 Or dunque, lascia che la mia ira s'infiammi contro a loro, e ch'io li consumi! ma di te io faro' una grande nazione'. Esodo 32:11 Allora Mose' supplico' l'Eterno, il suo Dio, e disse: 'Perche', o Eterno, l'ira tua s'infiammerebbe contro il tuo popolo che hai tratto dal paese d'Egitto con gran potenza e con mano forte? Esodo 32:12 Perche' direbbero gli Egiziani: Egli li ha tratti fuori per far loro del male, per ucciderli su per le montagne e per sterminarli di sulla faccia della terra? Calma l'ardore della tua ira e pe'ntiti del male di cui minacci il tuo popolo. Esodo 32:13 Ricordati d'Abrahamo, d'Isacco e d'Israele, tuoi servi, ai quali giurasti per te stesso, dicendo loro: Io moltiplichero' la vostra progenie come le stelle de' cieli; daro' alla vostra progenie tutto questo paese di cui vi ho parlato, ed essa lo possedera' in perpetuo'. Esodo 32:14 E l'Eterno si penti del male che avea detto di fare al suo popolo. Mose' spezza le tavole della legge Esodo 32:15 Allora Mose' si volto' e scese dal monte con le due tavole della testimonianza nelle mani: tavole scritte d'ambo i lati, di qua e di la'. Esodo 32:16 Le tavole erano opera di Dio, e la scrittura era scrittura di Dio, incisa sulle tavole. Esodo 32:17 Or Giosue', udendo il clamore del popolo che gridava, disse a Mose': 'S'ode un fragore di battaglia nel campo'. Esodo 32:18 E Mose' rispose: 'Questo non e' ne' grido di vittoria, ne' grido di vinti; il clamore ch'io odo e' di gente che canta'. Esodo 32:19 E come fu vicino al campo, vide il vitello e le danze; e l'ira di Mose' s'infiammo', ed egli getto' dalle mani le tavole e le spezzo' appie' del monte. Esodo 32:20 Poi prese il vitello che quelli avean fatto, lo brucio' col fuoco, lo ridusse in polvere, sparse la polvere sull'acqua, e la fece bere ai figliuoli d'Israele. Esodo 32:21 E Mose' disse ad Aaronne: 'Che t'ha fatto questo popolo, che gli hai tirato addosso un si gran peccato?' Esodo 32:22 Aaronne rispose: 'L'ira del mio signore non s'infiammi; tu conosci questo popolo, e sai ch'e' inclinato al male. Esodo 32:23 Essi m'hanno detto: Facci un dio che ci vada dinanzi; poiche', quanto a Mose', a quest'uomo che ci ha tratti dal paese d'Egitto, non sappiamo che ne sia stato. Esodo 32:24 E io ho detto loro: Chi ha dell'oro se lo levi di dosso! Essi me l'hanno dato; io l'ho buttato nel fuoco, e n'e' venuto fuori questo vitello'. Strage del popolo per ordine di Mose' Esodo 32:25 Quando Mose' vide che il popolo era senza freno e che Aaronne lo aveva lasciato sfrenarsi esponendolo all'obbrobrio de' suoi nemici, Esodo 32:26 si fermo' all'ingresso del campo, e disse: 'Chiunque e' per l'Eterno, venga a me!' E tutti i figliuoli di Levi si radunarono presso a lui. Esodo 32:27 Ed egli disse loro: 'Cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Ognuno di voi si metta la spada al fianco; passate e ripassate nel campo, da una porta all'altra d'esso, e ciascuno uccida il fratello, ciascuno l'amico, ciascuno il vicino!' Esodo 32:28 I figliuoli di Levi eseguirono l'ordine di Mose', e in quel giorno caddero circa tremila uomini. Esodo 32:29 Or Mose' avea detto: 'Consacratevi oggi all'Eterno, anzi ciascuno si consacri a prezzo del proprio figliuolo e del proprio fratello, onde l'Eterno v'impartisca una benedizione'. Mose' intercede per Israele Esodo 32:30 L'indomani Mose' disse al popolo: 'Voi avete commesso un gran peccato; ma ora io saliro' all'Eterno; forse otterro' che il vostro peccato vi sia perdonato'. Esodo 32:31 Mose' dunque torno' all'Eterno e disse: 'Ahime', questo popolo ha commesso un gran peccato, e s'e' fatto un dio d'oro; Esodo 32:32 nondimeno, perdona ora il loro peccato! Se no, deh, cancellami dal tuo libro che hai scritto!' Esodo 32:33 E l'Eterno rispose a Mose': 'Colui che ha peccato contro di me, quello cancellero' dal mio libro! Esodo 32:34 Or va', conduci il popolo dove t'ho detto. Ecco, il mio angelo andra' dinanzi a te; ma nel giorno che verro' a punire, io li puniro' del loro peccato'. Esodo 32:35 E l'Eterno percosse il popolo, perch'esso era l'autore del vitello che Aaronne avea fatto. Punizione divina e umiliazione del popolo Esodo 33:1 L'Eterno disse a Mose': 'Va' sali di qui, tu col popolo che hai tratto dal paese d'Egitto, verso il paese che promisi con giuramento ad Abrahamo ad Isacco e a Giacobbe, dicendo: Io lo daro' alla tua progenie. Esodo 33:2 Io mandero' un angelo dinanzi a te, e caccero' i Cananei, gli Amorei, gli Hittei, i Ferezei, gli Hivvei e i Gebusei. Esodo 33:3 Esso vi condurra' in un paese ove scorre il latte e il miele; poiche' io non saliro' in mezzo a te, perche' sei un popolo di collo duro, ond'io non abbia a sterminarti per via'. Esodo 33:4 Quando il popolo udi queste sinistre parole, fece cordoglio, e nessuno si mise i propri ornamenti. Esodo 33:5 Infatti l'Eterno avea detto a Mose': 'Di' ai figliuoli d'Israele: Voi siete un popolo di collo duro; s'io salissi per un momento solo in mezzo a te, ti consumerei! Or dunque, togliti i tuoi ornamenti, e vedro' com'io ti debba trattare'. Esodo 33:6 E i figliuoli d'Israele si spogliarono de' loro ornamenti, dalla partenza dal monte Horeb in poi. Erezione della tenda di convegno fuori del campo Esodo 33:7 E Mose' prese la tenda, e la pianto' per se' fuori del campo, a una certa distanza dal campo, e la chiamo' la tenda di convegno; e chiunque cercava l'Eterno, usciva verso la tenda di convegno, ch'era fuori del campo. Esodo 33:8 Quando Mose' usciva per recarsi alla tenda, tutto il popolo si alzava, e ognuno se ne stava ritto all'ingresso della propria tenda, e seguiva con lo sguardo Mose', finch'egli fosse entrato nella tenda. Esodo 33:9 E come Mose' era entrato nella tenda, la colonna di nuvola scendeva, si fermava all'ingresso della tenda, e l'Eterno parlava con Mose'. Esodo 33:10 Tutto il popolo vedeva la colonna di nuvola ferma all'ingresso della tenda; e tutto il popolo si alzava, e ciascuno si prostrava all'ingresso della propria tenda. Esodo 33:11 Or l'Eterno parlava con Mose' faccia a faccia, come un uomo parla col proprio amico; poi Mose' tornava al campo; ma Giosue', figliuolo di Nun, suo giovane ministro, non si dipartiva dalla tenda. Mose' intercede di nuovo per il popolo, e domanda di vedere Iddio nella sua gloria Esodo 33:12 E Mose' disse all'Eterno: 'Vedi, tu mi dici: Fa' salire questo popolo! e non mi fai conoscere chi manderai meco. Eppure hai detto: Io ti conosco personalmente ed anche hai trovato grazia agli occhi miei. Esodo 33:13 Or dunque, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, deh, fammi conoscere le tue vie, ond'io ti conosca e possa trovar grazia agli occhi tuoi. E considera che questa nazione e' popolo tuo'. Esodo 33:14 E l'Eterno rispose: 'La mia presenza andra' teco, e io ti daro' riposo'. Esodo 33:15 E Mose' gli disse: 'Se la tua presenza non vien meco, non ci far partire di qui. Esodo 33:16 Poiche', come si fara' ora a conoscere che io e il tuo popolo abbiam trovato grazia agli occhi tuoi? Non sara' egli dal fatto che tu vieni con noi? Questo distinguera' me e il tuo popolo da tutti i popoli che sono sulla faccia della terra'. Esodo 33:17 E l'Eterno disse a Mose': 'Faro' anche questo che tu chiedi, poiche' tu hai trovato grazia agli occhi miei, e ti conosco personalmente'. Esodo 33:18 Mose' disse: 'Deh, fammi vedere la tua gloria!' Esodo 33:19 E l'Eterno gli rispose: 'Io faro' passare davanti a te tutta la mia bonta', e proclamero' il nome dell'Eterno davanti a te; e faro' grazia a chi vorro' far grazia, e avro' pieta' di chi vorro' aver pieta''. Esodo 33:20 Disse ancora: 'Tu non puoi veder la mia faccia, perche' l'uomo non mi puo' vedere e vivere'. Esodo 33:21 E l'Eterno disse: 'Ecco qui un luogo presso a me; tu starai su quel masso; Esodo 33:22 e mentre passera' la mia gloria, io ti mettero' in una buca del masso, e ti copriro' con la mia mano, finche' io sia passato; Esodo 33:23 poi ritirero' la mano, e mi vedrai per di dietro; ma la mia faccia non si puo' vedere'. Le nuove tavole Esodo 34:1 L'Eterno disse a Mose': 'Tagliati due tavole di pietra come le prime; e io scrivero' sulle tavole le parole che erano sulle prime che spezzasti. Esodo 34:2 E sii pronto domattina, e sali al mattino sul monte Sinai, e presentati quivi a me in vetta al monte. Esodo 34:3 Nessuno salga con te, e non si vegga alcuno per tutto il monte; e greggi ed armenti non pascolino nei pressi di questo monte'. Esodo 34:4 Mose' dunque taglio' due tavole di pietra, come le prime; si alzo' la mattina di buon'ora, e sali sul monte Sinai come l'Eterno gli avea comandato, e prese in mano le due tavole di pietra. Apparizione dell'Eterno a Mose' Esodo 34:5 E l'Eterno discese nella nuvola, si fermo' quivi con lui e proclamo' il nome dell'Eterno. Esodo 34:6 E l'Eterno passo' davanti a lui, e grido': 'L'Eterno! l'Eterno! l'Iddio misericordioso e pietoso, lento all'ira, ricco in benignita' e fedelta', Esodo 34:7 che conserva la sua benignita' fino alla millesima generazione, che perdona l'iniquita', la trasgressione e il peccato ma non terra' il colpevole per innocente, e che punisce l'iniquita' dei padri sopra i figliuoli e sopra i figliuoli de' figliuoli, fino alla terza e alla quarta generazione!' Esodo 34:8 E Mose' subito s'inchino' fino a terra, e adoro'. Esodo 34:9 Poi disse: 'Deh, Signore, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, venga il Signore in mezzo a noi, perche' questo e' un popolo di collo duro; perdona la nostra iniquita' e il nostro peccato, e prendici come tuo possesso'. L'alleanza confermata Esodo 34:10 E l'Eterno rispose: 'Ecco, io faccio un patto: faro' dinanzi a tutto il tuo popolo maraviglie, quali non si son mai fatte su tutta la terra ne' in alcuna nazione; e tutto il popolo in mezzo al quale ti trovi vedra' l'opera dell'Eterno, perche' tremendo e' quello ch'io sono per fare per mezzo di te. Esodo 34:11 Osserva quello che oggi ti comando: Ecco, io caccero' dinanzi a te gli Amorei, i Cananei, gli Hittei, i Ferezei, gli Hivvei e i Gebusei. Esodo 34:12 Guardati dal far lega con gli abitanti del paese nel quale stai per andare, onde non abbiano a diventare, in mezzo a te, un laccio; Esodo 34:13 ma demolite i loro altari, frantumate le loro colonne, abbattete i loro idoli; Esodo 34:14 poiche' tu non adorerai altro dio, perche' l'Eterno, che si chiama 'il Geloso', e' un Dio geloso. Esodo 34:15 Guardati dal far lega con gli abitanti del paese, affinche', quando quelli si prostituiranno ai loro de'i e offriranno sacrifizi ai loro de'i, non avvenga ch'essi t'invitino, e tu mangi dei loro sacrifizi, Esodo 34:16 e prenda delle loro figliuole per i tuoi figliuoli, e le loro figliuole si prostituiscano ai loro de'i, e inducano i tuoi figliuoli a prostituirsi ai loro de'i. Esodo 34:17 Non ti farai de'i di getto. Esodo 34:18 Osserverai la festa degli azzimi. Sette giorni, al tempo fissato del mese di Abib, mangerai pane senza lievito, come t'ho ordinato; poiche' nel mese di Abib tu sei uscito dall'Egitto. Esodo 34:19 Ogni primogenito e' mio; e mio e' ogni primo parto maschio di tutto il tuo bestiame: del bestiame grosso e minuto. Esodo 34:20 Ma riscatterai con un agnello il primo nato dell'asino; e, se non lo vorrai riscattare, gli fiaccherai il collo. Riscatterai ogni primogenito de' tuoi figliuoli. E nessuno comparira' davanti a me a mani vuote. Esodo 34:21 Lavorerai sei giorni; ma il settimo giorno ti riposerai: ti riposerai anche al tempo dell'aratura e della mietitura. Esodo 34:22 Celebrerai la festa delle settimane: cioe' delle primizie della mietitura del frumento, e la festa della raccolta alla fine dell'anno. Esodo 34:23 Tre volte all'anno comparira' ogni vostro maschio nel cospetto del Signore, dell'Eterno, ch'e' l'Iddio d'Israele. Esodo 34:24 Poiche' io caccero' dinanzi a te delle nazioni, e allarghero' i tuoi confini; ne' alcuno agognera' il tuo paese, quando salirai, tre volte all'anno, per comparire nel cospetto dell'Eterno, ch'e' l'Iddio tuo. Esodo 34:25 Non offrirai con pane lievitato il sangue della vittima immolata a me; e il sacrifizio della festa di Pasqua non sara' serbato fino al mattino. Esodo 34:26 Porterai alla casa dell'Eterno Iddio tuo le primizie de' primi frutti della tua terra. Non cuocerai il capretto nel latte di sua madre'. Esodo 34:27 Poi l'Eterno disse a Mose': 'Scrivi queste parole; perche' sul fondamento di queste parole io ho contratto alleanza con te e con Israele'. Esodo 34:28 E Mose' rimase quivi con l'Eterno quaranta giorni e quaranta notti; non mangio' pane e non bevve acqua. E l'Eterno scrisse sulle tavole le parole del patto, le dieci parole. Mose' torna al campo e porta le nuove tavole della legge Esodo 34:29 Or Mose', quando scese dal monte Sinai - scendendo dal monte Mose' aveva in mano le due tavole della testimonianza - non sapeva che la pelle del suo viso era diventata tutta raggiante mentr'egli parlava con l'Eterno; Esodo 34:30 e quando Aaronne e tutti i figliuoli d'Israele videro Mose', ecco che la pelle del suo viso era tutta raggiante, ed essi temettero d'accostarsi a lui. Esodo 34:31 Ma Mose' li chiamo', ed Aaronne e tutti i capi della raunanza tornarono a lui, e Mose' parlo' loro. Esodo 34:32 Dopo questo, tutti i figliuoli d'Israele si accostarono, ed egli ordino' loro tutto quello che l'Eterno gli avea detto sul monte Sinai. Esodo 34:33 E quando Mose' ebbe finito di parlar con loro, si mise un velo sulla faccia. Esodo 34:34 Ma quando Mose' entrava al cospetto dell'Eterno per parlare con lui, si toglieva il velo, finche' non tornasse fuori; tornava fuori, e diceva ai figliuoli d'Israele quello che gli era stato comandato. Esodo 34:35 I figliuoli d'Israele, guardando la faccia di Mose', ne vedeano la pelle tutta raggiante; e Mose' si rimetteva il velo sulla faccia, finche' non entrasse a parlare con l'Eterno. La legge del sabato Esodo 35:1 Mose' convoco' tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, e disse loro: 'Queste son le cose che l'Eterno ha ordinato di fare. Esodo 35:2 Sei giorni si dovra' lavorare, ma il settimo giorno sara' per voi un giorno santo, un sabato di solenne riposo, consacrato all'Eterno. Chiunque fara' qualche lavoro in esso sara' messo a morte. Esodo 35:3 Non accenderete fuoco in alcuna delle vostre abitazioni il giorno del sabato'. Le offerte per la costruzione del tabernacolo Esodo 35:4 Poi Mose' parlo' a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, e disse: 'Questo e' quello che l'Eterno ha ordinato: Esodo 35:5 Prelevate da quello che avete, un'offerta all'Eterno; chiunque e' di cuor volenteroso rechera' un'offerta all'Eterno: oro, argento, rame; Esodo 35:6 stoffe di color violaceo, porporino, scarlatto, lino fino, pel di capra, Esodo 35:7 pelli di montone tinte in rosso, pelli di delfino, legno d'acacia, Esodo 35:8 olio per il candelabro, aromi per l'olio dell'unzione e per il profumo fragrante, Esodo 35:9 pietre d'o'nice, pietre da incastonare per l'efod e per il pettorale. Esodo 35:10 Chiunque tra voi ha dell'abilita' venga ed eseguisca tutto quello che l'Eterno ha ordinato: Esodo 35:11 il tabernacolo, la sua tenda e la sua coperta, i suoi fermagli, le sue assi, le sue traverse, le sue colonne e le sue basi, Esodo 35:12 l'arca, le sue stanghe, il propiziatorio e il velo da stender davanti all'arca, la tavola e le sue stanghe, Esodo 35:13 tutti i suoi utensili, e il pane della presentazione; Esodo 35:14 il candelabro per la luce e i suoi utensili, le sue lampade e l'olio per il candelabro; Esodo 35:15 l'altare dei profumi e le sue stanghe, l'olio dell'unzione e il profumo fragrante, la portiera dell'ingresso per l'entrata del tabernacolo, Esodo 35:16 l'altare degli olocausti con la sua gratella di rame, le sue stanghe e tutti i suoi utensili, la conca e la sua base, Esodo 35:17 le cortine del cortile, le sue colonne e le loro basi e la portiera all'ingresso del cortile; Esodo 35:18 i piuoli del tabernacolo e i piuoli del cortile e le loro funi; Esodo 35:19 i paramenti per le cerimonie per fare il servizio nel luogo santo, i paramenti sacri per il sacerdote Aaronne, e i paramenti dei suoi figliuoli per esercitare il sacerdozio'. Esodo 35:20 Allora tutta la raunanza dei figliuoli d'Israele si parti dalla presenza di Mose'. Esodo 35:21 E tutti quelli che il loro cuore spingeva e tutti quelli che il loro spirito rendea volenterosi, vennero a portare l'offerta all'Eterno per l'opera della tenda di convegno, per tutto il suo servizio e per i paramenti sacri. Esodo 35:22 Vennero uomini e donne; quanti erano di cuor volenteroso portarono fermagli, orecchini, anelli da sigillare e braccialetti, ogni sorta di gioielli d'oro; ognuno porto' qualche offerta d'oro all'Eterno. Esodo 35:23 E chiunque aveva delle stoffe tinte in violaceo, porporino, scarlatto, o lino fino, o pel di capra, o pelli di montone tinte in rosso, o pelli di delfino, portava ogni cosa. Esodo 35:24 Chiunque prelevo' un'offerta d'argento e di rame, porto' l'offerta consacrata all'Eterno; e chiunque aveva del legno d'acacia per qualunque lavoro destinato al servizio, lo porto'. Esodo 35:25 E tutte le donne abili filarono con le proprie mani e portarono i loro filati in color violaceo, porporino, scarlatto, e del lino fino. Esodo 35:26 E tutte le donne che il cuore spinse ad usare la loro abilita', filarono del pel di capra. Esodo 35:27 E i capi del popolo portarono pietre d'o'nice e pietre da incastonare per l'efod e per il pettorale, Esodo 35:28 aromi e olio per il candelabro, per l'olio dell'unzione e per il profumo fragrante. Esodo 35:29 Tutti i figliuoli d'Israele, uomini e donne, che il cuore mosse a portare volenterosamente il necessario per tutta l'opera che l'Eterno aveva ordinata per mezzo di Mose', recarono all'Eterno delle offerte volontarie. Betsaleel e Oholiab Esodo 35:30 Mose' disse ai figliuoli d'Israele: 'Vedete, l'Eterno ha chiamato per nome Betsaleel figliuolo di Uri, figliuolo di Hur, della tribu' di Giuda; Esodo 35:31 e lo ha riempito dello spirito di Dio, di abilita', d'intelligenza e di sapere per ogni sorta di lavori, Esodo 35:32 per concepire opere d'arte, per lavorar l'oro, l'argento e il rame, Esodo 35:33 per incidere pietre da incastonare, per scolpire il legno, per eseguire ogni sorta di lavori d'arte. Esodo 35:34 E gli ha comunicato il dono d'insegnare: a lui ed a Oholiab, figliuolo di Ahisamac, della tribu' di Dan. Esodo 35:35 Li ha ripieni d'intelligenza per eseguire ogni sorta di lavori d'artigiano e di disegnatore, di ricamatore e di tessitore in colori svariati: violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino, per eseguire qualunque lavoro e per concepire lavori d'arte. Esodo 36:1 E Betsaleel e Oholiab e tutti gli uomini abili, nei quali l'Eterno ha messo sapienza e intelligenza per saper eseguire tutti i lavori per il servizio del santuario, faranno ogni cosa secondo che l'Eterno ha ordinato'. Liberalita' del popolo Esodo 36:2 Mose' chiamo' dunque Betsaleel e Oholiab e tutti gli uomini abili nei quali l'Eterno avea messo intelligenza, tutti quelli che il cuore moveva ad applicarsi al lavoro per eseguirlo; Esodo 36:3 ed essi presero in presenza di Mose' tutte le offerte recate dai figliuoli d'Israele per i lavori destinati al servizio del santuario, affin di eseguirli. Ma ogni mattina i figliuoli d'Israele continuavano a portare a Mose' delle offerte volontarie. Esodo 36:4 Allora tutti gli uomini abili ch'erano occupati a tutti i lavori del santuario, lasciato ognuno il lavoro che faceva, vennero a dire a Mose': Esodo 36:5 'Il popolo porta molto piu' di quel che bisogna per eseguire i lavori che l'Eterno ha comandato di fare'. Esodo 36:6 Allora Mose' dette quest'ordine, che fu bandito per il campo: 'Ne' uomo ne' donna faccia piu' alcun lavoro come offerta per il santuario'. Cosi s'impedi che il popolo portasse altro. Esodo 36:7 Poiche' la roba gia' pronta bastava a fare tutto il lavoro, e ve n'era d'avanzo. Costruzione del tabernacolo Esodo 36:8 Tutti gli uomini abili, fra quelli che eseguivano il lavoro, fecero dunque il tabernacolo di dieci teli, di lino fino ritorto, e di filo color violaceo, porporino e scarlatto, con dei cherubini artisticamente lavorati. Esodo 36:9 La lunghezza d'un telo era di ventotto cubiti; e la larghezza, di quattro cubiti; tutti i teli erano d'una stessa misura. Esodo 36:10 Cinque teli furono uniti assieme, e gli altri cinque furon pure uniti assieme. Esodo 36:11 Si fecero de' nastri di color violaceo all'orlo del telo ch'era all'estremita' della prima serie di teli; e lo stesso si fece all'orlo del telo ch'era all'estremita' della seconda serie. Esodo 36:12 Si misero cinquanta nastri al primo telo, e parimente cinquanta nastri all'orlo del telo ch'era all'estremita' della seconda serie: i nastri si corrispondevano l'uno all'altro. Esodo 36:13 Si fecero pure cinquanta fermagli d'oro, e si unirono i teli l'uno all'altro mediante i fermagli; e cosi il tabernacolo formo' un tutto. Esodo 36:14 Si fecero inoltre dei teli di pel di capra, per servir da tenda per coprire il tabernacolo: di questi teli se ne fecero undici. Esodo 36:15 La lunghezza d'ogni telo era di trenta cubiti; e la larghezza, di quattro cubiti; gli undici teli aveano la stessa misura. Esodo 36:16 E si unirono insieme, da una parte, cinque teli, e si uniron insieme, dall'altra parte, gli altri sei. Esodo 36:17 E si misero cinquanta nastri all'orlo del telo ch'era all'estremita' della prima serie di teli, e cinquanta nastri all'orlo del telo ch'era all'estremita' della seconda serie. Esodo 36:18 E si fecero cinquanta fermagli di rame per unire assieme la tenda, in modo che formasse un tutto. Esodo 36:19 Si fece pure per la tenda una coperta di pelli di montone tinte di rosso, e, sopra questa, un'altra di pelli di delfino. Esodo 36:20 Poi si fecero per il tabernacolo le assi di legno d'acacia, messe per ritto. Esodo 36:21 La lunghezza d'un'asse era di dieci cubiti, e la larghezza d'un'asse, di un cubito e mezzo. Esodo 36:22 Ogni asse aveva due incastri paralleli; cosi fu fatto per tutte le assi del tabernacolo. Esodo 36:23 Si fecero dunque le assi per il tabernacolo: venti assi dal lato meridionale, verso il sud; Esodo 36:24 e si fecero quaranta basi d'argento sotto le venti assi: due basi sotto ciascun'asse per i suoi due incastri. Esodo 36:25 E per il secondo lato del tabernacolo, il lato di nord, Esodo 36:26 si fecero venti assi, con le loro quaranta basi d'argento: due basi sotto ciascun'asse. Esodo 36:27 E per la parte posteriore del tabernacolo, verso occidente, si fecero sei assi. Esodo 36:28 Si fecero pure due assi per gli angoli del tabernacolo, dalla parte posteriore. Esodo 36:29 E queste erano doppie dal basso in su, e al tempo stesso formavano un tutto fino in cima, fino al primo anello. Cosi fu fatto per ambedue le assi, ch'erano ai due angoli. Esodo 36:30 V'erano dunque otto assi, con le loro basi d'argento: sedici basi: due basi sotto ciascun'asse. Esodo 36:31 E si fecero delle traverse di legno d'acacia: cinque, per le assi di un lato del tabernacolo; Esodo 36:32 cinque traverse per le assi dell'altro lato del tabernacolo, e cinque traverse per le assi della parte posteriore del tabernacolo, a occidente. Esodo 36:33 E si fece la traversa di mezzo, in mezzo alle assi, per farla passare da una parte all'altra. Esodo 36:34 E le assi furon rivestite d'oro, e furon fatti d'oro i loro anelli per i quali dovean passare le traverse, e le traverse furon rivestite d'oro. Esodo 36:35 Fu fatto pure il velo, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto con de' cherubini artisticamente lavorati; Esodo 36:36 e si fecero per esso quattro colonne di acacia e si rivestirono d'oro; i loro chiodi erano d'oro; e per le colonne si fusero quattro basi d'argento. Esodo 36:37 Si fece anche per l'ingresso della tenda una portiera, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto, in lavoro di ricamo. Esodo 36:38 E si fecero le sue cinque colonne coi loro chiodi; si rivestiron d'oro i loro capitelli e le loro aste; e le loro cinque basi eran di rame. Costruzione dell'arca Esodo 37:1 Poi Betsaleel fece l'arca di legno d'acacia; la sua lunghezza era di due cubiti e mezzo, la sua larghezza di un cubito e mezzo, e la sua altezza di un cubito e mezzo. Esodo 37:2 E la rivesti d'oro puro di dentro e di fuori, e le fece una ghirlanda d'oro che le girava attorno. Esodo 37:3 E fuse per essa quattro anelli d'oro, che mise ai suoi quattro piedi: due anelli da un lato e due anelli dall'altro lato. Esodo 37:4 Fece anche delle stanghe di legno d'acacia, e le rivesti d'oro. Esodo 37:5 E fece passare le stanghe per gli anelli ai lati dell'arca per portar l'arca. Il propiziatorio Esodo 37:6 Fece anche un propiziatorio d'oro puro; la sua lunghezza era di due cubiti e mezzo, e la sua larghezza di un cubito e mezzo. Esodo 37:7 E fece due cherubini d'oro; li fece lavorati al martello, alle due estremita' del propiziatorio: Esodo 37:8 un cherubino a una delle estremita', e un cherubino all'altra; fece che questi cherubini uscissero dal propiziatorio alle due estremita'. Esodo 37:9 E i cherubini aveano le ali spiegate in alto, in modo da coprire il propiziatorio con le ali; aveano la faccia vo'lta l'uno verso l'altro; le facce dei cherubini erano volte verso il propiziatorio. La tavola Esodo 37:10 Fece anche la tavola di legno d'acacia; la sua lunghezza era di due cubiti, la sua larghezza di un cubito, e la sua altezza di un cubito e mezzo. Esodo 37:11 La rivesti d'oro puro e le fece una ghirlanda d'oro che le girava attorno. Esodo 37:12 E le fece attorno una cornice alta quattro dita; e a questa cornice fece tutt'intorno una ghirlanda d'oro. Esodo 37:13 E fuse per essa quattro anelli d'oro; e mise gli anelli ai quattro canti, ai quattro piedi della tavola. Esodo 37:14 Gli anelli erano vicinissimi alla cornice per farvi passare le stanghe destinate a portar la tavola. Esodo 37:15 E fece le stanghe di legno d'acacia, e le rivesti d'oro; esse dovean servire a portar la tavola. Esodo 37:16 Fece anche, d'oro puro, gli utensili da mettere sulla tavola: i suoi piatti, le sue coppe, le sue tazze e i suoi calici da servire per le libazioni. Il candelabro Esodo 37:17 Fece anche il candelabro d'oro puro; fece il candelabro lavorato al martello, col suo piede e il suo tronco; i suoi calici, i suoi pomi e i suoi fiori erano tutti d'un pezzo col candelabro. Esodo 37:18 Gli uscivano sei bracci dai lati: tre bracci del candelabro da un lato e tre bracci del candelabro dall'altro; Esodo 37:19 sull'uno de' bracci erano tre calici in forma di mandorla, con un pomo e un fiore; e sull'altro braccio, tre calici in forma di mandorla, con un pomo e un fiore. Lo stesso per i sei bracci uscenti dal candelabro. Esodo 37:20 E nel tronco del candelabro v'erano quattro calici in forma di mandorla, coi loro pomi e i loro fiori. Esodo 37:21 E c'era un pomo sotto i due primi bracci che partivano dal candelabro; un pomo sotto i due seguenti bracci che partivano dal candelabro, e un pomo sotto i due ultimi bracci che partivano dal candelabro; cosi per i sei rami uscenti dal candelabro. Esodo 37:22 Questi pomi e questi bracci erano tutti d'un pezzo col candelabro; il tutto era d'oro puro lavorato al martello. Esodo 37:23 Fece pure le sue lampade, in numero di sette, i suoi smoccolatoi e i suoi porta smoccolature, d'oro puro. Esodo 37:24 Per fare il candelabro con tutti i suoi utensili impiego' un talento d'oro puro. L'altare dei profumi Esodo 37:25 Poi fece l'altare dei profumi, di legno d'acacia; la sua lunghezza era di un cubito; e la sua larghezza di un cubito; era quadro, e aveva un'altezza di due cubiti; i suoi corni erano tutti d'un pezzo con esso. Esodo 37:26 E lo rivesti d'oro puro: il disopra, i suoi lati tutt'intorno, i suoi corni; e gli fece una ghirlanda d'oro che gli girava attorno. Esodo 37:27 Gli fece pure due anelli d'oro, sotto la ghirlanda, ai suoi due lati; li mise ai suoi due lati per passarvi le stanghe che servivano a portarlo. Esodo 37:28 E fece le stanghe di legno d'acacia, e le rivesti d'oro. L'olio santo e il profumo Esodo 37:29 Poi fece l'olio santo per l'unzione e il profumo fragrante, puro, secondo l'arte del profumiere. Costruzione dell'altare degli olocausti Esodo 38:1 Poi fece l'altare degli olocausti, di legno d'acacia; la sua lunghezza era di cinque cubiti; e la sua larghezza di cinque cubiti; era quadro, e avea un'altezza di tre cubiti. Esodo 38:2 E ai quattro angoli gli fece dei corni, che spuntavano da esso, e lo rivesti di rame. Esodo 38:3 Fece pure tutti gli utensili dell'altare: i vasi per le ceneri, le palette, i bacini, i forchettoni, i bracieri; tutti i suoi utensili fece di rame. Esodo 38:4 E fece per l'altare una gratella di rame in forma di rete, sotto la cornice nella parte inferiore; in modo che la rete raggiungeva la meta' dell'altezza dell'altare. Esodo 38:5 E fuse quattro anelli per i quattro angoli della gratella di rame, per farvi passare le stanghe. Esodo 38:6 Poi fece le stanghe di legno d'acacia, e lo rivesti di rame. Esodo 38:7 E fece passare le stanghe per gli anelli, ai lati dell'altare, le quali dovean servire a portarlo; e lo fece di tavole, vuoto. La conca di rame Esodo 38:8 Poi fece la conca di rame, e la sua base di rame, servendosi degli specchi delle donne che venivano a gruppi a fare il servizio all'ingresso della tenda di convegno. Il cortile Esodo 38:9 Poi fece il cortile; dal lato meridionale, c'erano, per formare il cortile, cento cubiti di cortine di lino fino ritorto, Esodo 38:10 con le loro venti colonne e le loro venti basi di rame; i chiodi e le aste delle colonne erano d'argento. Esodo 38:11 Dal lato di settentrione, c'erano cento cubiti di cortine con le loro venti colonne e le loro venti basi di rame; i chiodi e le aste delle colonne erano d'argento. Esodo 38:12 Dal lato d'occidente, c'erano cinquanta cubiti di cortine con le loro dieci colonne e le loro dieci basi; i chiodi e le aste delle colonne erano d'argento. Esodo 38:13 E sul davanti, dal lato orientale, c'erano cinquanta cubiti: Esodo 38:14 da uno dei lati dell'ingresso c'erano quindici cubiti di cortine, con tre colonne e le loro tre basi; Esodo 38:15 e dall'altro lato (tanto di qua quanto di la' dall'ingresso del cortile) c'erano quindici cubiti di cortine, con le loro tre colonne e le loro tre basi. Esodo 38:16 Tutte le cortine formanti il recinto del cortile erano di lino fino ritorto; Esodo 38:17 e le basi per le colonne eran di rame; i chiodi e le aste delle colonne erano d'argento, e i capitelli delle colonne eran rivestiti d'argento, e tutte le colonne del cortile eran congiunte con delle aste d'argento. Esodo 38:18 La portiera per l'ingresso del cortile era in lavoro di ricamo, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto; aveva una lunghezza di venti cubiti, un'altezza di cinque cubiti, corrispondente alla larghezza delle cortine del cortile. Esodo 38:19 Le colonne erano quattro, e quattro le loro basi, di rame; i loro chiodi eran d'argento, e i loro capitelli e le loro aste eran rivestiti d'argento. Esodo 38:20 Tutti i piuoli del tabernacolo e del recinto del cortile erano di rame. Costo complessivo del tabernacolo Esodo 38:21 Questi sono i conti del tabernacolo, del tabernacolo della testimonianza, che furon fatti per ordine di Mose', per cura dei Leviti, sotto la direzione d'Ithamar, figliuolo del sacerdote Aaronne. Esodo 38:22 Betsaleel, figliuolo d'Uri, figliuolo di Hur della tribu' di Giuda, fece tutto quello che l'Eterno aveva ordinato a Mose', Esodo 38:23 avendo con se' Oholiab, figliuolo di Ahisamac, della tribu' di Dan, scultore, disegnatore, e ricamatore di stoffe violacee, porporine, scarlatte e di lino fino. Esodo 38:24 Tutto l'oro che fu impiegato nell'opera per tutti i lavori del santuario, oro delle offerte, fu ventinove talenti e settecentotrenta sicli, secondo il siclo del santuario. Esodo 38:25 E l'argento di quelli della raunanza de' quali si fece il censimento, fu cento talenti e millesettecentosettantacinque sicli, secondo il siclo del santuario: Esodo 38:26 un beka a testa, vale a dire un mezzo siclo, secondo il siclo del santuario, per ogni uomo compreso nel censimento, dall'eta' di venti anni in su: cioe', per seicentotremilacinquecentocinquanta uomini. Esodo 38:27 I cento talenti d'argento servirono a fondere le basi del santuario e le basi del velo: cento basi per i cento talenti, un talento per base. Esodo 38:28 E coi millesettecentosettantacinque sicli si fecero dei chiodi per le colonne, si rivestirono i capitelli, e si fecero le aste delle colonne. Esodo 38:29 Il rame delle offerte ammontava a settanta talenti e a duemilaquattrocento sicli. Esodo 38:30 E con questi si fecero le basi dell'ingresso della tenda di convegno, l'altare di rame con la sua gratella di rame, e tutti gli utensili dell'altare, Esodo 38:31 le basi del cortile tutt'all'intorno, le basi dell'ingresso del cortile, tutti i piuoli del tabernacolo e tutti i piuoli del recinto del cortile. Descrizione dei paramenti fatti pei sacerdoti Esodo 39:1 Poi, con le stoffe tinte in violaceo, porporino e scarlatto, fecero de' paramenti cerimoniali ben lavorati per le funzioni nel santuario, e fecero i paramenti sacri per Aaronne, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:2 Si fece l'efod, d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto. Esodo 39:3 E batteron l'oro in lamine e lo tagliarono in fili, per intesserlo nella stoffa violacea, porporina, scarlatta, e nel lino fino, e farne un lavoro artistico. Esodo 39:4 Gli fecero delle spallette, unite assieme; in guisa che l'efod era tenuto assieme mediante le sue due estremita'. Esodo 39:5 E la cintura artistica che era sull'efod per fissarlo, era tutta d'un pezzo con l'efod, e del medesimo lavoro d'esso: cioe', d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:6 Poi lavorarono le pietre d'o'nice, incastrate in castoni d'oro, sulle quali incisero i nomi dei figliuoli d'Israele, come s'incidono i sigilli. Esodo 39:7 E le misero sulle spallette dell'efod, come pietre di ricordanza per i figliuoli d'Israele, nel modo che l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:8 Poi si fece il pettorale, artisticamente lavorato come il lavoro dell'efod: d'oro, di filo violaceo, porporino, scarlatto, e di lino fino ritorto. Esodo 39:9 Il pettorale era quadrato; e lo fecero doppio; aveva la lunghezza d'una spanna e una spanna di larghezza; era doppio. Esodo 39:10 E v'incastonarono quattro ordini di pietre; nel primo ordine v'era un sardonio, un topazio e uno smeraldo; Esodo 39:11 nel secondo ordine, un rubino, uno zaffiro, un calcedonio; Esodo 39:12 nel terzo ordine, un'opale, un'agata, un'ametista; Esodo 39:13 nel quarto ordine, un grisolito, un'o'nice e un diaspro. Queste pietre erano incastrate nei loro castoni d'oro. Esodo 39:14 E le pietre corrispondevano ai nomi dei figliuoli d'Israele, ed erano dodici, secondo i loro nomi; erano incise come de' sigilli, ciascuna col nome d'una delle dodici tribu'. Esodo 39:15 Fecero pure sul pettorale delle catenelle d'oro puro, intrecciate a mo' di cordoni. Esodo 39:16 E fecero due castoni d'oro e due anelli d'oro, e misero i due anelli alle due estremita' del pettorale. Esodo 39:17 E fissarono i due cordoni d'oro ai due anelli alle estremita' del pettorale; Esodo 39:18 e attaccarono gli altri due capi dei due cordoni d'oro ai due castoni, e li misero sulle due spallette dell'efod, sul davanti. Esodo 39:19 Fecero anche due anelli d'oro e li misero alle altre due estremita' del pettorale, sull'orlo interiore vo'lto verso l'efod. Esodo 39:20 E fecero due altri anelli d'oro, e li misero alle due spallette dell'efod, in basso, sul davanti, vicino al punto dove avveniva la giuntura, al disopra della cintura artistica dell'efod. Esodo 39:21 E attaccarono il pettorale mediante i suoi anelli agli anelli dell'efod con un cordone violaceo, affinche' il pettorale fosse al disopra della banda artisticamente lavorata dell'efod, e non si potesse staccare dall'efod; come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:22 Si fece pure il manto dell'efod, di lavoro tessuto tutto di color violaceo, Esodo 39:23 e l'apertura, in mezzo al manto, per passarvi il capo: apertura, come quella d'una corazza, con all'intorno un'orlatura tessuta, perche' non si strappasse. Esodo 39:24 E all'orlo inferiore del manto fecero delle melagrane di color violaceo, porporino e scarlatto, di filo ritorto. Esodo 39:25 E fecero de' sonagli d'oro puro; e posero i sonagli in mezzo alle melagrane all'orlo inferiore del manto, tutt'all'intorno, fra le melagrane: Esodo 39:26 un sonaglio e una melagrana, un sonaglio e una melagrana, sull'orlatura del manto, tutt'all'intorno, per fare il servizio, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:27 Si fecero pure le tuniche di lino fino, di lavoro tessuto, per Aaronne e per i suoi figliuoli, Esodo 39:28 e la mitra di lino fino e le tiare di lino fino da servir come ornamento e le brache di lino fino ritorto, Esodo 39:29 e la cintura di lino fino ritorto, di color violaceo, porporino, scarlatto, in lavoro di ricamo, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:30 E fecero d'oro puro la lamina del sacro diadema, e v'incisero, come s'incide sopra un sigillo: SANTO ALL'ETERNO. Esodo 39:31 E v'attaccarono un nastro violaceo per fermarla sulla mitra, in alto, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:32 Cosi fu finito tutto il lavoro del tabernacolo e della tenda di convegno. I figliuoli d'Israele fecero interamente come l'Eterno aveva ordinato a Mose'; fecero a quel modo. Esodo 39:33 Poi portarono a Mose' il tabernacolo, la tenda e tutti i suoi utensili, i suoi fermagli, le sue tavole, le sue traverse, le sue colonne, le sue basi; Esodo 39:34 la coperta di pelli di montone tinte in rosso, la coperta di pelli di delfino, e il velo di separazione; Esodo 39:35 l'arca della testimonianza con le sue stanghe, e il propiziatorio; Esodo 39:36 la tavola con tutti i suoi utensili e il pane della presentazione; Esodo 39:37 il candelabro d'oro puro con le sue lampade, le lampade disposte in ordine, tutti i suoi utensili, e l'olio per il candelabro; Esodo 39:38 l'altare d'oro, l'olio dell'unzione, il profumo fragrante, e la portiera per l'ingresso della tenda; Esodo 39:39 l'altare di rame, la sua gratella di rame, le sue stanghe e tutti i suoi utensili, la conca con la sua base; Esodo 39:40 le cortine del cortile, le sue colonne con le sue basi, la portiera per l'ingresso del cortile, i cordami del cortile, i suoi piuoli e tutti gli utensili per il servizio del tabernacolo, per la tenda di convegno; Esodo 39:41 i paramenti cerimoniali per le funzioni nel santuario, i paramenti sacri per il sacerdote Aaronne e i paramenti de' suoi figliuoli per esercitare il sacerdozio. Esodo 39:42 I figliuoli d'Israele eseguirono tutto il lavoro, secondo che l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 39:43 E Mose' vide tutto il lavoro; ed ecco, essi l'avevano eseguito come l'Eterno aveva ordinato; l'avevano eseguito a quel modo. E Mose' li benedisse. La erezione e la consacrazione del tabernacolo Esodo 40:1 L'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Esodo 40:2 'Il primo giorno del primo mese erigerai il tabernacolo, la tenda di convegno. Esodo 40:3 Vi porrai l'arca della testimonianza, e stenderai il velo dinanzi all'arca. Esodo 40:4 Vi porterai dentro la tavola, e disporrai in ordine le cose che vi son sopra; vi porterai pure il candelabro e accenderai le sue lampade. Esodo 40:5 Porrai l'altare d'oro per i profumi davanti all'arca della testimonianza e metterai la portiera all'ingresso del tabernacolo. Esodo 40:6 Porrai l'altare degli olocausti davanti all'ingresso del tabernacolo, della tenda di convegno. Esodo 40:7 Metterai la conca fra la tenda di convegno e l'altare, e vi metterai dentro dell'acqua. Esodo 40:8 Stabilirai il cortile tutt'intorno, e attaccherai la portiera all'ingresso del cortile. Esodo 40:9 Poi prenderai l'olio dell'unzione e ungerai il tabernacolo e tutto cio' che v'e' dentro, lo consacrerai con tutti i suoi utensili, e sara' santo. Esodo 40:10 Ungerai pure l'altare degli olocausti e tutti i suoi utensili, consacrerai l'altare, e l'altare sara' santissimo. Esodo 40:11 Ungerai anche la conca con la sua base, e la consacrerai. Esodo 40:12 Poi farai accostare Aaronne e i suoi figliuoli all'ingresso della tenda di convegno, e li laverai con acqua. Insedimento d'Aaronne e de' suoi figliuoli Esodo 40:13 Rivestirai Aaronne de' paramenti sacri, e lo ungerai e lo consacrerai, perche' mi eserciti l'ufficio di sacerdote. Esodo 40:14 Farai pure accostare i suoi figliuoli, li rivestirai di tuniche, Esodo 40:15 e li ungerai come avrai unto il loro padre, perche' mi esercitino l'ufficio di sacerdoti; e la loro unzione conferira' loro un sacerdozio perpetuo, di generazione in generazione'. Esodo 40:16 E Mose' fece cosi: fece interamente come l'Eterno gli aveva ordinato. Esodo 40:17 E il primo giorno del primo mese del secondo anno, il tabernacolo fu eretto. Esodo 40:18 Mose' eresse il tabernacolo, ne pose le basi, ne colloco' le assi, ne mise le traverse e ne rizzo' le colonne. Esodo 40:19 Stese la tenda sul tabernacolo, e sopra la tenda pose la coperta d'essa, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:20 Poi prese la testimonianza e la pose dentro l'arca, mise le stanghe all'arca, e colloco' il propiziatorio sull'arca; Esodo 40:21 porto' l'arca nel tabernacolo, sospese il velo di separazione e copri con esso l'arca della testimonianza, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:22 Pose pure la tavola nella tenda di convegno, dal lato settentrionale del tabernacolo, fuori del velo. Esodo 40:23 Vi dispose sopra in ordine il pane, davanti all'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:24 Poi mise il candelabro nella tenda di convegno, dirimpetto alla tavola, dal lato meridionale del tabernacolo; Esodo 40:25 e accese le lampade davanti all'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:26 Poi mise l'altare d'oro nella tenda di convegno, davanti al velo, Esodo 40:27 e vi brucio' su il profumo fragrante, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:28 Mise pure la portiera all'ingresso del tabernacolo. Esodo 40:29 Poi colloco' l'altare degli olocausti all'ingresso del tabernacolo della tenda di convegno, e v'offri sopra l'olocausto e l'oblazione, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:30 E pose la conca fra la tenda di convegno e l'altare, e vi pose dentro dell'acqua per le abluzioni. Esodo 40:31 E Mose' ed Aaronne e i suoi figliuoli vi si lavarono le mani e i piedi; Esodo 40:32 quando entravano nella tenda di convegno e quando s'accostavano all'altare, si lavavano, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Esodo 40:33 Eresse pure il cortile attorno al tabernacolo e all'altare, e sospese la portiera all'ingresso del cortile. Cosi Mose' compie' l'opera. La gloria dell'Eterno sul tabernacolo Esodo 40:34 Allora la nuvola copri la tenda di convegno, e la gloria dell'Eterno riempi il tabernacolo. Esodo 40:35 E Mose' non pote' entrare nella tenda di convegno perche' la nuvola vi s'era posata sopra, e la gloria dell'Eterno riempiva il tabernacolo. Esodo 40:36 Or durante tutti i loro viaggi, quando la nuvola s'alzava di sul tabernacolo, i figliuoli d'Israele partivano; Esodo 40:37 ma se la nuvola non s'alzava, non partivano fino al giorno che s'alzasse. Esodo 40:38 Poiche' la nuvola dell'Eterno stava sul tabernacolo durante il giorno; e di notte vi stava un fuoco, a vista di tutta la casa d'Israele durante tutti i loro viaggi.Levitico 1:1-27:34 Legge dell'olocausto Levitico 1:1 L'Eterno chiamo' Mose' e gli parlo' dalla tenda di convegno, dicendo: Levitico 1:2 'Parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Quando qualcuno tra voi rechera' un'offerta all'Eterno, l'offerta che recherete sara' di bestiame: di capi d'armento o di capi di gregge. Levitico 1:3 Se la sua offerta e' un olocausto di capi d'armento, offrira' un maschio senza difetto; l'offrira' all'ingresso della tenda di convegno, per ottenere il favore dell'Eterno. Levitico 1:4 E posera' la mano sulla testa dell'olocausto, il quale sara' accetto all'Eterno, per fare espiazione per lui. Levitico 1:5 Poi scannera' il vitello davanti all'Eterno; e i sacerdoti, figliuoli d'Aaronne, offriranno il sangue, e lo spargeranno tutt'intorno sull'altare, che e' all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 1:6 Si trarra' quindi la pelle all'olocausto, e lo si tagliera' a pezzi. Levitico 1:7 E i figliuoli del sacerdote Aaronne metteranno del fuoco sull'altare, e accomoderanno delle legna sul fuoco. Levitico 1:8 Poi i sacerdoti, figliuoli d'Aaronne, disporranno que' pezzi, la testa e il grasso, sulle legna messe sul fuoco sopra l'altare; Levitico 1:9 ma le interiora e le gambe si laveranno con acqua, e il sacerdote fara' fumare ogni cosa sull'altare, come un olocausto, un sacrifizio di soave odore, fatto mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 1:10 Se la sua offerta e' un olocausto di capi di gregge, di pecore o di capre, offrira' un maschio senza difetto. Levitico 1:11 Lo scannera' dal lato settentrionale dell'altare, davanti all'Eterno; e i sacerdoti, figliuoli d'Aaronne, ne spargeranno il sangue sull'altare, tutt'intorno. Levitico 1:12 Poi lo si tagliera' a pezzi, che, insieme colla testa e col grasso, il sacerdote disporra' sulle legna messe sul fuoco sopra l'altare; Levitico 1:13 ma le interiora e le gambe si laveranno con acqua, e il sacerdote offrira' ogni cosa e la fara' fumare sull'altare. Questo e' un olocausto, un sacrifizio di soave odore, fatto mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 1:14 Se la sua offerta all'Eterno e' un olocausto d'uccelli, offrira' delle tortore o de' giovani piccioni. Levitico 1:15 Il sacerdote offrira' in sacrifizio l'uccello sull'altare, gli spicchera' la testa, la fara' fumare sull'altare, e il sangue d'esso sara' fatto scorrere sopra uno de' lati dell'altare. Levitico 1:16 Poi gli togliera' il gozzo con quel che contiene, e gettera' tutto allato all'altare, verso oriente, nel luogo delle ceneri. Levitico 1:17 Spacchera' quindi l'uccello per le ali, senza pero' dividerlo in due, e il sacerdote lo fara' fumare sull'altare, sulle legna messe sopra il fuoco. Questo e' un olocausto, un sacrifizio di soave odore, fatto mediante il fuoco all'Eterno. Legge delle oblazioni Levitico 2:1 Quando qualcuno presentera' all'Eterno come offerta una oblazione, la sua offerta sara' di fior di farina; vi versera' sopra dell'olio e v'aggiungera' dell'incenso. Levitico 2:2 E la portera' ai sacerdoti figliuoli d'Aaronne; e il sacerdote prendera' una manata piena del fior di farina spruzzata d'olio, con tutto l'incenso, e fara' fumare ogni cosa sull'altare, come ricordanza. Questo e' un sacrifizio di soave odore, fatto mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 2:3 Cio' che rimarra' dell'oblazione sara' per Aaronne e per i suoi figliuoli; e' cosa santissima tra i sacrifizi fatti mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 2:4 E quando offrirai un'oblazione di cosa cotta in forno, ti servirai di focacce non lievitate di fior di farina impastata con olio, e di gallette senza lievito unte d'olio. Levitico 2:5 E se la tua offerta e' un'oblazione cotta sulla gratella, sara' di fior di farina, impastata con olio, senza lievito. Levitico 2:6 La farai a pezzi, e vi verserai su dell'olio; e' un'oblazione. Levitico 2:7 E se la tua offerta e' un'oblazione cotta in padella, sara' fatta di fior di farina con olio. Levitico 2:8 Porterai all'Eterno l'oblazione fatta di queste cose; sara' presentata al sacerdote, che la portera' sull'altare. Levitico 2:9 Il sacerdote prelevera' dall'oblazione la parte che dev'essere offerta come ricordanza, e la fara' fumare sull'altare. e' un sacrifizio di soave odore, fatto mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 2:10 Cio' che rimarra' dell'oblazione sara' per Aaronne e per i suoi figliuoli; e' cosa santissima tra i sacrifizi fatti mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 2:11 Qualunque oblazione offrirete all'Eterno sara' senza lievito; poiche' non farete fumar nulla che contenga lievito o miele, come sacrifizio fatto mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 2:12 Potrete offrirne all'Eterno come oblazione di primizie; ma queste offerte non saranno poste sull'altare come offerte di soave odore. Levitico 2:13 E ogni oblazione che offrirai la condirai con sale, e non lascerai la tua oblazione mancar di sale, segno del patto del tuo Dio. Su tutte le tue offerte offrirai del sale. Levitico 2:14 E se offri all'Eterno un'oblazione di primizie, offrirai, come oblazione delle tue primizie, delle spighe tostate al fuoco, chicchi di grano nuovo, tritati. Levitico 2:15 E vi porrai su dell'olio e v'aggiungerai dell'incenso: e' un'oblazione. Levitico 2:16 E il sacerdote fara' fumare come ricordanza una parte del grano tritato e dell'olio, con tutto l'incenso. e' un sacrifizio fatto mediante il fuoco all'Eterno. Legge dei sacrifizi d'azione di grazie Levitico 3:1 Quand'uno offrira' un sacrifizio di azioni di grazie, se offre capi d'armenti, un maschio o una femmina, l'offrira' senza difetto davanti all'Eterno. Levitico 3:2 Posera' la mano sulla testa della sua offerta, e la sgozzera' all'ingresso della tenda di convegno; e i sacerdoti, figliuoli d'Aaronne, spargeranno il sangue sull'altare tutt'intorno. Levitico 3:3 E di questo sacrifizio di azioni di grazie offrira', come sacrifizio mediante il fuoco all'Eterno, il grasso che copre le interiora e tutto il grasso che aderisce alle interiora, Levitico 3:4 i due arnioni e il grasso che v'e' sopra e che copre i fianchi, e la rete del fegato, che stacchera' vicino agli arnioni. Levitico 3:5 E i figliuoli d'Aaronne faranno fumare tutto questo sull'altare sopra l'olocausto, che e' sulle legna messe sul fuoco. Questo e' un sacrifizio di soave odore, fatto mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 3:6 Se l'offerta ch'egli fa come sacrifizio di azioni di grazie all'Eterno e' di capi di gregge, un maschio o una femmina, l'offrira' senza difetto. Levitico 3:7 Se presenta come offerta un agnello, l'offrira' davanti all'Eterno. Levitico 3:8 Posera' la mano sulla testa della sua offerta, e la sgozzera' all'ingresso della tenda di convegno; e i figliuoli d'Aaronne ne spargeranno il sangue sull'altare tutt'intorno. Levitico 3:9 E di questo sacrifizio di azioni di grazie offrira', come sacrifizio mediante il fuoco all'Eterno, il grasso, tutta la coda ch'egli stacchera' presso l'estremita' della spina, il grasso che copre le interiora e tutto il grasso che aderisce alle interiora, Levitico 3:10 i due arnioni e il grasso che v'e' sopra e che copre i fianchi, e la rete del fegato, che stacchera' vicino agli arnioni. Levitico 3:11 E il sacerdote fara' fumare tutto questo sull'altare. e' un cibo offerto mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 3:12 Se la sua offerta e' una capra, l'offrira' davanti all'Eterno. Levitico 3:13 Posera' la mano sulla testa della vittima, e la sgozzera' all'ingresso della tenda di convegno; e i figliuoli d'Aaronne ne spargeranno il sangue sull'altare tutt'intorno. Levitico 3:14 E della vittima offrira', come sacrifizio mediante il fuoco all'Eterno, il grasso che copre le interiora e tutto il grasso che aderisce alle interiora, Levitico 3:15 i due arnioni e il grasso che v'e' sopra e che copre i fianchi, e la rete del fegato, che stacchera' vicino agli arnioni. Levitico 3:16 E il sacerdote fara' fumare tutto questo sull'altare. e' un cibo di soave odore, offerto mediante il fuoco. Tutto il grasso appartiene all'Eterno. Levitico 3:17 Questa e' una legge perpetua, per tutte le vostre generazioni, e in tutti i luoghi dove abiterete: non mangerete ne' grasso ne' sangue'. Legge dei sacrifizi per il peccato Levitico 4:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 4:2 'Parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Quando qualcuno avra' peccato per errore e avra' fatto alcuna delle cose che l'Eterno ha vietato di fare, Levitico 4:3 se il sacerdote che ha ricevuto l'unzione e' quegli che ha peccato, rendendo per tal modo colpevole il popolo, offrira' all'Eterno, per il peccato commesso, un giovenco senza difetto, come sacrifizio per il peccato. Levitico 4:4 Menera' il giovenco all'ingresso della tenda di convegno, davanti all'Eterno; posera' la mano sulla testa del giovenco, e sgozzera' il giovenco davanti all'Eterno. Levitico 4:5 Poi il sacerdote che ha ricevuto l'unzione prendera' del sangue del giovenco e lo portera' entro la tenda di convegno; Levitico 4:6 e il sacerdote intingera' il suo dito nel sangue, e fara' aspersione di quel sangue sette volte davanti all'Eterno, di fronte al velo del santuario. Levitico 4:7 Il sacerdote quindi mettera' di quel sangue sui corni dell'altare del profumo fragrante, altare che e' davanti all'Eterno, nella tenda di convegno; e spandera' tutto il sangue del giovenco appie' dell'altare degli olocausti, che e' all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 4:8 E torra' dal giovenco del sacrifizio per il peccato tutto il grasso: il grasso che copre le interiora e tutto il grasso che aderisce alle interiora, Levitico 4:9 i due arnioni e il grasso che v'e' sopra e che copre i fianchi, Levitico 4:10 e la rete del fegato, che stacchera' vicino agli arnioni, nello stesso modo che queste parti si tolgono dal bue del sacrifizio di azioni di grazie; e il sacerdote le fara' fumare sull'altare degli olocausti. Levitico 4:11 Ma la pelle del giovenco e tutta la sua carne, con la sua testa, le sue gambe, le sue interiora e i suoi escrementi, Levitico 4:12 il giovenco intero, lo portera' fuori del campo, in un luogo puro, dove si gettan le ceneri; e lo brucera' col fuoco, su delle legna; sara' bruciato sul mucchio delle ceneri. Levitico 4:13 Se tutta la raunanza d'Israele ha peccato per errore, senz'accorgersene, e ha fatto alcuna delle cose che l'Eterno ha vietato di fare, e si e' cosi resa colpevole, Levitico 4:14 quando il peccato che ha commesso venga ad esser conosciuto, la raunanza offrira', come sacrifizio per il peccato, un giovenco, e lo menera' davanti alla tenda di convegno. Levitico 4:15 Gli anziani della raunanza poseranno le mani sulla testa del giovenco davanti all'Eterno; e il giovenco sara' sgozzato davanti all'Eterno. Levitico 4:16 Poi il sacerdote che ha ricevuto l'unzione portera' del sangue del giovenco entro la tenda di convegno; Levitico 4:17 e il sacerdote intingera' il dito nel sangue e ne fara' aspersione sette volte davanti all'Eterno, di fronte al velo. Levitico 4:18 E mettera' di quel sangue sui corni dell'altare che e' davanti all'Eterno, nella tenda di convegno; e spandera' tutto il sangue appie' dell'altare dell'olocausto, che e' all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 4:19 E torra' dal giovenco tutto il grasso, e lo fara' fumare sull'altare. Levitico 4:20 Fara' di questo giovenco, come ha fatto del giovenco offerto per il peccato. Cosi il sacerdote fara' l'espiazione per la raunanza, e le sara' perdonato. Levitico 4:21 Poi portera' il giovenco fuori del campo, e lo brucera' come ha bruciato il primo giovenco. Questo e' il sacrifizio per il peccato della raunanza. Levitico 4:22 Se uno dei capi ha peccato, e ha fatto per errore alcuna di tutte le cose che l'Eterno Iddio suo ha vietato di fare, e si e' cosi reso colpevole, Levitico 4:23 quando il peccato che ha commesso gli sara' fatto conoscere, menera', come sua offerta, un becco, un maschio fra le capre, senza difetto. Levitico 4:24 Posera' la mano sulla testa del becco, e lo scannera' nel luogo dove si scannano gli olocausti, davanti all'Eterno. e' un sacrifizio per il peccato. Levitico 4:25 Poi il sacerdote prendera' col suo dito del sangue del sacrifizio per il peccato, e lo mettera' sui corni dell'altare degli olocausti, e spandera' il sangue del becco appie' dell'altare dell'olocausto; Levitico 4:26 e fara' fumare tutto il grasso del becco sull'altare, come ha fatto del grasso del sacrifizio di azioni di grazie. Cosi il sacerdote fara' l'espiazione del peccato di lui, e gli sara' perdonato. Levitico 4:27 Se qualcuno del popolo del paese pecchera' per errore e fara' alcuna delle cose che l'Eterno ha vietato di fare, rendendosi cosi colpevole, Levitico 4:28 quando il peccato che ha commesso gli sara' fatto conoscere, dovra' menare, come sua offerta, una capra, una femmina senza difetto, per il peccato che ha commesso. Levitico 4:29 Posera' la mano sulla testa del sacrifizio per il peccato, e sgozzera' il sacrifizio per il peccato nel luogo ove si sgozzano gli olocausti. Levitico 4:30 Poi il sacerdote prendera' col suo dito del sangue della capra e lo mettera' sui corni dell'altare dell'olocausto, e spandera' tutto il sangue della capra appie' dell'altare. Levitico 4:31 E torra' tutto il grasso dalla capra, come ha tolto il grasso dal sacrifizio di azioni di grazie; e il sacerdote lo fara' fumare sull'altare come un soave odore all'Eterno. Cosi il sacerdote fara' l'espiazione per quel tale, e gli sara' perdonato. Levitico 4:32 E se colui menera' un agnello come suo sacrifizio per il peccato, dovra' menare una femmina senza difetto. Levitico 4:33 Posera' la mano sulla testa del sacrifizio per il peccato, e lo sgozzera' come sacrifizio per il peccato nel luogo ove si sgozzano gli olocausti. Levitico 4:34 Poi il sacerdote prendera' col suo dito del sangue del sacrifizio per il peccato, e lo mettera' sui corni dell'altare dell'olocausto, e spandera' tutto il sangue della vittima appie' dell'altare; Levitico 4:35 e torra' dalla vittima tutto il grasso, come si toglie il grasso dall'agnello del sacrifizio di azioni di grazie; e il sacerdote lo fara' fumare sull'altare, sui sacrifizi fatti mediante il fuoco all'Eterno. Cosi il sacerdote fara' per quel tale l'espiazione del peccato che ha commesso, e gli sara' perdonato. Legge dei sacrifizi per il peccato, relativa a varie sorta di contaminazioni Levitico 5:1 Quando una persona, dopo aver udito dal giudice la formula del giuramento, nella sua qualita' di testimonio pecca non dichiarando cio' che ha veduto o altrimenti conosciuto, portera' la pena della sua iniquita'. Levitico 5:2 O quand'uno, senza saperlo, avra' toccato qualcosa d'impuro, come il cadavere d'una bestia selvatica impura, o il cadavere d'un animale domestico impuro, o quello d'un rettile impuro, rimarra' egli stesso impuro e colpevole. Levitico 5:3 O quando, senza saperlo, tocchera' una impurita' umana - una qualunque delle cose per le quali l'uomo diviene impuro - allorche' viene a saperlo, e' colpevole. Levitico 5:4 O quand'uno, senza badarvi, parlando leggermente con le labbra, avra' giurato, con uno di quei giuramenti che gli uomini sogliono proferire alla leggera, di fare qualcosa di male o di bene, allorche' viene ad accorgersene, e' colpevole. Levitico 5:5 Quand'uno dunque si sara' reso colpevole d'una di queste cose, confessera' il peccato che ha commesso; Levitico 5:6 rechera' all'Eterno, come sacrifizio della sua colpa, per il peccato che ha commesso, una femmina del gregge, una pecora o una capra, come sacrifizio per il peccato; e il sacerdote fara' per lui l'espiazione del suo peccato. Levitico 5:7 Se non ha mezzi da procurarsi una pecora o una capra, portera' all'Eterno, come sacrifizio della sua colpa, per il suo peccato, due tortore o due giovani piccioni: uno come sacrifizio per il peccato, l'altro come olocausto. Levitico 5:8 E li portera' al sacerdote, il quale offrira' prima quello per il peccato; gli spicchera' la testa vicino alla nuca, ma senza staccarla del tutto; Levitico 5:9 poi spargera' del sangue del sacrifizio per il peccato sopra uno dei lati dell'altare, e il resto del sangue sara' spremuto appie' dell'altare. Questo e' un sacrifizio per il peccato. Levitico 5:10 Dell'altro uccello fara' un olocausto, secondo le norme stabilite. Cosi il sacerdote fara' per quel tale l'espiazione del peccato che ha commesso, e gli sara' perdonato. Levitico 5:11 Ma se non ha mezzi da procurarsi due tortore o due giovani piccioni, portera', come sua offerta per il peccato che ha commesso, la decima parte di un efa di fior di farina, come sacrifizio per il peccato; non vi mettera' su ne' olio ne' incenso, perche' e' un sacrifizio per il peccato. Levitico 5:12 Portera' la farina al sacerdote, e il sacerdote ne prendera' una manata piena come ricordanza, e la fara' fumare sull'altare sopra i sacrifizi fatti mediante il fuoco all'Eterno. e' un sacrifizio per il peccato. Levitico 5:13 Cosi il sacerdote fara' per quel tale l'espiazione del peccato che ha commesso in uno di quei casi, e gli sara' perdonato. Il resto della farina sara' per il sacerdote come si fa nell'oblazione'. Legge dei sacrifizi di riparazione Levitico 5:14 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 5:15 'Quand'uno commettera' una infedelta' e pecchera' per errore relativamente a cio' che dev'esser consacrato all'Eterno, portera' all'Eterno, come sacrifizio di riparazione, un montone senza difetto, preso dal gregge, secondo la tua stima in sicli d'argento a siclo di santuario, come sacrifizio di riparazione. Levitico 5:16 E risarcira' il danno fatto al santuario, aggiungendovi un quinto in piu' e lo dara' al sacerdote; e il sacerdote fara' per lui l'espiazione col montone offerto come sacrifizio di riparazione, e gli sara' perdonato. Levitico 5:17 E quand'uno pecchera' facendo, senza saperlo, qualcuna delle cose che l'Eterno ha vietato di fare, sara' colpevole e portera' la pena della sua iniquita'. Levitico 5:18 Presentera' al sacerdote, come sacrifizio di riparazione, un montone senza difetto, preso dal gregge, secondo la tua stima; e il sacerdote fara' per lui l'espiazione dell'errore commesso per ignoranza, e gli sara' perdonato. Levitico 5:19 Questo e' un sacrifizio di riparazione; quel tale si e' realmente reso colpevole verso l'Eterno'. Levitico 6:1 E l'Eterno parlo' a Mose' dicendo: Levitico 6:2 'Quand'uno pecchera' e commettera' una infedelta' verso l'Eterno, negando al suo prossimo un deposito da lui ricevuto, o un pegno messo nelle sue mani, o una cosa che ha rubata o estorta con frode al prossimo, Levitico 6:3 o una cosa perduta che ha trovata, e mentendo a questo proposito e giurando il falso circa una delle cose nelle quali l'uomo puo' peccare, Levitico 6:4 quando avra' cosi peccato e si sara' reso colpevole, restituira' la cosa rubata o estorta con frode, o il deposito che gli era stato confidato, o l'oggetto perduto che ha trovato, Levitico 6:5 o qualunque cosa circa la quale abbia giurato il falso. Ne fara' la restituzione per intero e v'aggiungera' un quinto in piu', consegnandola al proprietario il giorno stesso che offrira' il suo sacrifizio di riparazione. Levitico 6:6 E portera' al sacerdote il suo sacrifizio di riparazione all'Eterno: un montone senza difetto, preso dal gregge, secondo la tua stima, come sacrifizio di riparazione. Levitico 6:7 E il sacerdote fara' l'espiazione per lui davanti all'Eterno, e gli sara' perdonato qualunque sia la cosa di cui si e' reso colpevole'. Prescrizioni supplementari relative all'olocausto Levitico 6:8 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 6:9 'Da' quest'ordine ad Aaronne e ai suoi figliuoli, e di' loro: Questa e' la legge dell'olocausto. L'olocausto rimarra' sulle legna accese sopra l'altare tutta la notte, fino al mattino; e il fuoco dell'altare sara' tenuto acceso. Levitico 6:10 Il sacerdote si vestira' della sua tunica di lino e si mettera' sulla carne le brache; levera' la cenere fatta dal fuoco che avra' consumato l'olocausto sull'altare e la porra' allato all'altare. Levitico 6:11 Poi si spogliera' delle vesti e ne indossera' delle altre, e portera' la cenere fuori del campo, in un luogo puro. Levitico 6:12 Il fuoco sara' mantenuto acceso sull'altare e non si lascera' spegnere; e il sacerdote vi brucera' su delle legna ogni mattina, vi disporra' sopra l'olocausto, e vi fara' fumar sopra il grasso dei sacrifizi di azioni di grazie. Levitico 6:13 Il fuoco dev'esser del continuo mantenuto acceso sull'altare, e non si lascera' spegnere. Prescrizioni supplementari relative all'oblazione dei sommi sacerdoti Levitico 6:14 Questa e' la legge dell'oblazione. I figliuoli d'Aaronne l'offriranno davanti all'Eterno, dinanzi all'altare. Levitico 6:15 Si levera' una manata di fior di farina con il suo olio e tutto l'incenso che e' sull'oblazione, e si fara' fumare ogni cosa sull'altare in sacrifizio di soave odore, come una ricordanza per l'Eterno. Levitico 6:16 Aaronne e i suoi figliuoli mangeranno quel che rimarra' dell'oblazione; la si mangera' senza lievito, in luogo santo; la mangeranno nel cortile della tenda di convegno. Levitico 6:17 Non la si cocera' con lievito; e' la parte che ho data loro de' miei sacrifizi fatti mediante il fuoco. e' cosa santissima, come il sacrifizio per il peccato e come il sacrifizio di riparazione. Levitico 6:18 Ogni maschio tra i figliuoli d'Aaronne ne potra' mangiare. e' una parte perpetua, assegnatavi di generazione in generazione, sui sacrifizi fatti mediante il fuoco all'Eterno. Chiunque tocchera' quelle cose dovra' esser santo'. Prescrizioni supplementari relative all'oblazione dei sommi sacerdoti Levitico 6:19 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 6:20 'Questa e' l'offerta che Aaronne e i suoi figliuoli faranno all'Eterno il giorno che riceveranno l'unzione: un decimo d'efa di fior di farina, come oblazione perpetua, meta' la mattina e meta' la sera. Levitico 6:21 Essa sara' preparata con olio, sulla gratella; la porterai quando sara' fritta; l'offrirai in pezzi, come offerta divisa di soave odore all'Eterno; Levitico 6:22 e il sacerdote che, tra i figliuoli d'Aaronne, sara' unto per succedergli, fara' anch'egli quest'offerta; e' la parte assegnata in perpetuo all'Eterno; sara' fatta fumare per intero. Levitico 6:23 Ogni oblazione del sacerdote sara' fatta fumare per intero; non sara' mangiata'. Prescrizioni supplementari relative al sacrifizio per il peccato Levitico 6:24 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 6:25 'Parla ad Aaronne e ai suoi figliuoli, e di' loro: Questa e' la legge del sacrifizio per il peccato. Nel luogo dove si sgozza l'olocausto, sara' sgozzata, davanti all'Eterno, la vittima per il peccato. e' cosa santissima. Levitico 6:26 Il sacerdote che l'offrira' per il peccato, la mangera'; dovra' esser mangiata in luogo santo, nel cortile della tenda di convegno. Levitico 6:27 Chiunque ne tocchera' la carne dovra' esser santo; e se ne schizza del sangue sopra una veste, il posto ove sara' schizzato il sangue lo laverai in luogo santo. Levitico 6:28 Ma il vaso di terra che avra' servito a cuocerla, sara' spezzato; e se e' stata cotta in un vaso di rame, questo si strofini bene e si sciacqui con acqua. Levitico 6:29 Ogni maschio, fra i sacerdoti, ne potra' mangiare; e' cosa santissima. Levitico 6:30 Ma non si mangera' alcuna vittima per il peccato, quando si deve portare del sangue d'essa nella tenda di convegno per fare l'espiazione nel santuario. Essa sara' bruciata col fuoco. Prescrizioni supplementari relative al sacrifizio di riparazione Levitico 7:1 Questa e' la legge del sacrifizio di riparazione; e' cosa santissima. Levitico 7:2 Nel luogo ove si scanna l'olocausto, si scannera' la vittima di riparazione; e se ne spandera' il sangue sull'altare tutt'intorno; Levitico 7:3 e se ne offrira' tutto il grasso, la coda, il grasso che copre le interiora, Levitico 7:4 i due arnioni, il grasso che v'e' sopra e che copre i fianchi, e la rete del fegato, che si stacchera' vicino agli arnioni. Levitico 7:5 Il sacerdote fara' fumare tutto questo sull'altare, come un sacrifizio fatto mediante il fuoco all'Eterno. Questo e' un sacrifizio di riparazione. Levitico 7:6 Ogni maschio tra i sacerdoti ne potra' mangiare; lo si mangera' in luogo santo; e' cosa santissima. Levitico 7:7 Il sacrifizio di riparazione e' come il sacrifizio per il peccato; la stessa legge vale per ambedue; la vittima sara' del sacerdote che fara' l'espiazione. Levitico 7:8 E il sacerdote che offrira' l'olocausto per qualcuno avra' per se' la pelle dell'olocausto che avra' offerto. Levitico 7:9 Cosi pure ogni oblazione cotta in forno, o preparata in padella, o sulla gratella, sara' del sacerdote che l'ha offerta. Levitico 7:10 E ogni oblazione impastata con olio, o asciutta, sara' per tutti i figliuoli d'Aaronne: per l'uno come per l'altro. Prescrizioni supplementari relative al sacrifizio di azioni di grazie Levitico 7:11 Questa e' la legge del sacrifizio di azioni di grazie, che si offrira' all'Eterno. Levitico 7:12 Se uno l'offre per riconoscenza, offrira', col sacrifizio di azioni di grazie, delle focacce senza lievito intrise con olio, delle gallette senza lievito unte con olio, e del fior di farina cotto, in forma di focacce intrise con olio. Levitico 7:13 Presentera' anche, per sua offerta, oltre quelle focacce, delle focacce di pan lievitato, insieme col suo sacrifizio di riconoscenza e di azioni di grazie. Levitico 7:14 D'ognuna di queste offerte si presentera' una parte come oblazione elevata all'Eterno; essa sara' del sacerdote che avra' fatto l'aspersione del sangue del sacrifizio di azioni di grazie. Levitico 7:15 E la carne del sacrifizio di riconoscenza e di azioni di grazie sara' mangiata il giorno stesso ch'esso e' offerto; non se ne lascera' nulla fino alla mattina. Levitico 7:16 Ma se il sacrifizio che uno offre e' votivo o volontario, la vittima sara' mangiata il giorno ch'ei l'offrira', e quel che ne rimane dovra' esser mangiato l'indomani; Levitico 7:17 ma quel che sara' rimasto della carne del sacrifizio fino al terzo giorno, dovra' bruciarsi col fuoco. Levitico 7:18 Che se uno mangia della carne del suo sacrifizio di azioni di grazie il terzo giorno, colui che l'ha offerto non sara' gradito; e dell'offerta non gli sara' tenuto conto; sara' cosa aborrita; e colui che ne avra' mangiato portera' la pena della sua iniquita'. Levitico 7:19 La carne che sara' stata in contatto di qualcosa d'impuro, non sara' mangiata; sara' bruciata col fuoco. Levitico 7:20 Quanto alla carne che si mangia, chiunque e' puro ne potra' mangiare; ma la persona che, essendo impura, mangera' della carne del sacrifizio di azioni di grazie che appartiene all'Eterno, sara' sterminata di fra il suo popolo. Levitico 7:21 E se uno tocchera' qualcosa d'impuro, una impurita' umana, un animale impuro o qualsivoglia cosa abominevole, immonda, e mangera' della carne del sacrifizio di azioni di grazie che appartiene all'Eterno, quel tale sara' sterminato di fra il suo popolo'. Prescrizioni supplementari relative al grasso e al sangue Levitico 7:22 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 7:23 'Parla ai figliuoli d'Israele, e di' loro: Non mangerete alcun grasso, ne' di bue, ne' di pecora, ne' di capra. Levitico 7:24 Il grasso di una bestia morta da se', o il grasso d'una bestia sbranata potra' servire per qualunque altro uso; ma non ne mangerete affatto; Levitico 7:25 perche' chiunque mangera' del grasso degli animali che si offrono in sacrifizio mediante il fuoco all'Eterno, quel tale sara' sterminato di fra il suo popolo. Levitico 7:26 E non mangerete affatto alcun sangue, ne' di uccelli ne' di quadrupedi, in tutti i luoghi dove abiterete. Levitico 7:27 Chiunque mangera' sangue di qualunque specie, sara' sterminato di fra il suo popolo'. Prescrizioni supplementari relative alla parte spettante ai sacerdoti Levitico 7:28 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 7:29 'Parla ai figliuoli d'Israele, e di' loro: Colui che offrira' all'Eterno il suo sacrifizio di azioni di grazie portera' la sua offerta all'Eterno, prelevandola dal suo sacrifizio di azioni di grazie. Levitico 7:30 Portera' con le proprie mani cio' che dev'essere offerto all'Eterno mediante il fuoco; portera' il grasso insieme col petto, il petto per agitarlo come offerta agitata davanti all'Eterno. Levitico 7:31 Il sacerdote fara' fumare il grasso sull'altare; e il petto sara' d'Aaronne e de' suoi figliuoli. Levitico 7:32 Darete pure al sacerdote, come offerta elevata, la coscia destra dei vostri sacrifizi d'azioni di grazie. Levitico 7:33 Colui de' figliuoli d'Aaronne che offrira' il sangue e il grasso dei sacrifizi di azioni di grazie avra', come sua parte, la coscia destra. Levitico 7:34 Poiche', dai sacrifizi di azioni di grazie offerti dai figliuoli d'Israele, io prendo il petto dell'offerta agitata e la coscia dell'offerta elevata, e li do al sacerdote Aaronne e ai suoi figliuoli per legge perpetua, da osservarsi dai figliuoli d'Israele. Levitico 7:35 Questa e' la parte consacrata ad Aaronne e consacrata ai suoi figliuoli, dei sacrifizi fatti mediante il fuoco all'Eterno, dal giorno in cui saranno presentati per esercitare il sacerdozio dell'Eterno. Levitico 7:36 Questo l'Eterno ha ordinato ai figliuoli d'Israele di dar loro dal giorno della loro unzione. e' una parte ch'e' loro dovuta in perpetuo, di generazione in generazione'. Levitico 7:37 Questa e' la legge dell'olocausto, dell'oblazione, del sacrifizio per il peccato, del sacrifizio di riparazione, della consacrazione e del sacrifizio di azioni di grazie: Levitico 7:38 legge che l'Eterno dette a Mose' sul monte Sinai il giorno che ordino' ai figliuoli d'Israele di presentare le loro offerte all'Eterno nel deserto di Sinai. Consacrazione di Aaronne e de' suoi figliuoli Levitico 8:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 8:2 'Prendi Aaronne e i suoi figliuoli con lui, i paramenti, l'olio dell'unzione, il giovenco del sacrifizio per il peccato, i due montoni e il paniere dei pani azzimi; Levitico 8:3 e convoca tutta la raunanza all'ingresso della tenda di convegno'. Levitico 8:4 E Mose' fece come l'Eterno gli aveva ordinato, e la raunanza fu convocata all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 8:5 E Mose' disse alla raunanza: 'Questo e' quello che l'Eterno ha ordinato di fare'. Levitico 8:6 E Mose' fece accostare Aaronne e i suoi figliuoli, e li lavo' con acqua. Levitico 8:7 Poi rivesti Aaronne della tunica, lo cinse della cintura, gli pose addosso il manto, gli mise l'efod, e lo cinse della cintura artistica dell'efod, con la quale gli fisso' l'efod addosso. Levitico 8:8 Gli mise pure il pettorale, e sul pettorale pose l'Urim e il Thummim. Levitico 8:9 Poi gli mise in capo la mitra, e sul davanti della mitra pose la lamina d'oro, il santo diadema, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Levitico 8:10 Poi Mose' prese l'olio dell'unzione, unse il tabernacolo e tutte le cose che vi si trovavano, e le consacro'. Levitico 8:11 Ne fece sette volte l'aspersione sull'altare, unse l'altare e tutti i suoi utensili, e la conca e la sua base, per consacrarli. Levitico 8:12 E verso' dell'olio dell'unzione sul capo d'Aaronne, e unse Aaronne, per consacrarlo. Levitico 8:13 Poi Mose' fece accostare i figliuoli d'Aaronne, li vesti di tuniche, li cinse di cinture, e assicuro' sul loro capo delle tiare, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Levitico 8:14 Fece quindi accostare il giovenco del sacrifizio per il peccato, e Aaronne e i suoi figliuoli posarono le loro mani sulla testa del giovenco del sacrifizio per il peccato. Levitico 8:15 Mose' lo scanno', ne prese del sangue, lo mise col dito sui corni dell'altare tutto all'intorno e purifico' l'altare; poi sparse il resto del sangue appie' dell'altare, e lo consacro' per farvi su l'espiazione. Levitico 8:16 Poi prese tutto il grasso ch'era sulle interiora, la rete del fegato, i due arnioni col loro grasso, e Mose' fece fumar tutto sull'altare. Levitico 8:17 Ma il giovenco, la sua pelle, la sua carne e i suoi escrementi, li brucio' col fuoco fuori del campo, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Levitico 8:18 Fece quindi accostare il montone dell'olocausto, e Aaronne e i suoi figliuoli posarono le mani sulla testa del montone. Levitico 8:19 E Mose' lo scanno', e ne sparse il sangue sull'altare tutto all'intorno. Levitico 8:20 Poi fece a pezzi il montone, e Mose' fece fumare la testa, i pezzi e il grasso. Levitico 8:21 E quando n'ebbe lavato le interiora e le gambe con acqua, Mose' fece fumare tutto il montone sull'altare. Fu un olocausto di soave odore, un sacrifizio fatto mediante il fuoco all'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Levitico 8:22 Poi fece accostare il secondo montone, il montone della consacrazione; e Aaronne e i suoi figliuoli posarono le mani sulla testa del montone. Levitico 8:23 E Mose' lo scanno', e ne prese del sangue e lo mise sull'estremita' dell'orecchio destro d'Aaronne e sul pollice della sua man destra e sul dito grosso del suo piede destro. Levitico 8:24 Poi Mose' fece accostare i figliuoli d'Aaronne, e pose di quel sangue sull'estremita' del loro orecchio destro, sul pollice della loro man destra e sul dito grosso del loro pie' destro; e sparse il resto del sangue sull'altare tutto all'intorno. Levitico 8:25 Poi prese il grasso, la coda, tutto il grasso che copriva le interiora, la rete del fegato, i due arnioni, il loro grasso, e la coscia destra; Levitico 8:26 e dal paniere dei pani azzimi, ch'era davanti all'Eterno, prese una focaccia senza lievito, una focaccia di pasta oliata e una galletta, e le pose sui grassi e sulla coscia destra. Levitico 8:27 Poi mise tutte queste cose sulle palme delle mani d'Aaronne e sulle palme delle mani dei suoi figliuoli, e le agito' come offerta agitata davanti all'Eterno. Levitico 8:28 Mose' quindi le prese dalle loro mani, e le fece fumare sull'altare sopra l'olocausto. Fu un sacrifizio di consacrazione, di soave odore: un sacrifizio fatto mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 8:29 Poi Mose' prese il petto del montone e lo agito' come offerta agitata davanti all'Eterno; questa fu la parte del montone della consacrazione che tocco' a Mose', come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Levitico 8:30 Mose' prese quindi dell'olio dell'unzione e del sangue ch'era sopra l'altare, e ne asperse Aaronne e i suoi paramenti, i figliuoli di lui e i loro paramenti; e consacro' Aaronne e i suoi paramenti, i figliuoli di lui e i loro paramenti con lui. Levitico 8:31 Poi Mose' disse ad Aaronne e ai suoi figliuoli: 'Fate cuocere la carne all'ingresso della tenda di convegno; e quivi la mangerete col pane che e' nel paniere della consacrazione, come ho ordinato, dicendo: Aaronne e i suoi figliuoli la mangeranno. Levitico 8:32 E quel che rimane della carne e del pane lo brucerete col fuoco. Levitico 8:33 E per sette giorni non vi dipartirete dall'ingresso della tenda di convegno, finche' non siano compiuti i giorni delle vostre consacrazioni; poiche' la vostra consacrazione durera' sette giorni. Levitico 8:34 Come s'e' fatto oggi, cosi l'Eterno ha ordinato che si faccia, per fare espiazione per voi. Levitico 8:35 Rimarrete dunque sette giorni all'ingresso della tenda di convegno, giorno e notte, e osserverete il comandamento dell'Eterno, affinche' non muoiate; poiche' cosi m'e' stato ordinato'. Levitico 8:36 E Aaronne e i suoi figliuoli fecero tutte le cose che l'Eterno aveva ordinate per mezzo di Mose'. Primi sacrifizi offerti per mezzo di Aaronne e de' suoi figli Levitico 9:1 L'ottavo giorno, Mose' chiamo' Aaronne, i suoi figliuoli e gli anziani d'Israele, Levitico 9:2 e disse ad Aaronne: 'Prendi un giovine vitello per un sacrifizio per il peccato, e un montone per un olocausto: ambedue senza difetto, e offrili all'Eterno. Levitico 9:3 E dirai cosi ai figliuoli d'Israele: Prendete un capro per un sacrifizio per il peccato, e un vitello e un agnello, ambedue d'un anno, senza difetto, per un olocausto; Levitico 9:4 e un bue e un montone per un sacrifizio di azioni di grazie, per sacrificarli davanti all'Eterno; e un'oblazione intrisa con olio; perche' oggi l'Eterno vi apparira''. Levitico 9:5 Essi dunque menarono davanti alla tenda di convegno le cose che Mose' aveva ordinate; e tutta la raunanza si accosto', e si tenne in pie' davanti all'Eterno. Levitico 9:6 E Mose' disse: 'Questo e' quello che l'Eterno vi ha ordinato; fatelo, e la gloria dell'Eterno vi apparira''. Levitico 9:7 E Mose' disse ad Aaronne: 'Accostati all'altare; offri il tuo sacrifizio per il peccato e il tuo olocausto, e fa' l'espiazione per te e per il popolo; presenta anche l'offerta del popolo e fa' l'espiazione per esso, come l'Eterno ha ordinato'. Levitico 9:8 Aaronne dunque s'accosto' all'altare e scanno' il vitello del sacrifizio per il peccato, ch'era per se'. Levitico 9:9 E i suoi figliuoli gli porsero il sangue, ed egli intinse il dito nel sangue, ne mise sui corni dell'altare, e sparse il resto del sangue appie' dell'altare; Levitico 9:10 ma il grasso, gli arnioni e la rete del fegato della vittima per il peccato, li fece fumare sull'altare, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Levitico 9:11 E la carne e la pelle, le brucio' col fuoco fuori del campo. Levitico 9:12 Poi scanno' l'olocausto; e i figliuoli d'Aaronne gli porsero il sangue ed egli lo sparse sull'altare tutto all'intorno. Levitico 9:13 Gli porsero pure l'olocausto fatto a pezzi, e la testa; ed egli li fece fumare sull'altare. Levitico 9:14 E lavo' le interiora e le gambe, e le fece fumare sull'olocausto, sopra l'altare. Levitico 9:15 Poi presento' l'offerta del popolo. Prese il capro destinato al sacrifizio per il peccato del popolo, lo scanno' e l'offri per il peccato, come la prima volta. Levitico 9:16 Poi offri l'olocausto, e lo fece secondo la regola stabilita. Levitico 9:17 Presento' quindi l'oblazione; ne prese una manata piena, e la fece fumare sull'altare, oltre l'olocausto della mattina. Levitico 9:18 E scanno' il bue e il montone, come sacrifizio di azioni di grazie per il popolo. I figliuoli d'Aaronne gli porsero il sangue, ed egli lo sparse sull'altare, tutto all'intorno. Levitico 9:19 Gli porsero i grassi del bue, del montone, la coda, il grasso che copre le interiora, gli arnioni e la rete del fegato; Levitico 9:20 misero i grassi sui petti, ed egli fece fumare i grassi sull'altare; Levitico 9:21 e i petti e la coscia destra, Aaronne li agito' davanti all'Eterno come offerta agitata, nel modo che Mose' aveva ordinato. Levitico 9:22 Poi Aaronne alzo' le mani verso il popolo, e lo benedisse; e, dopo aver fatto il sacrifizio per il peccato, l'olocausto e i sacrifizi di azioni di grazie, scese giu' dall'altare. Levitico 9:23 E Mose' ed Aaronne entrarono nella tenda di convegno; poi uscirono e benedissero il popolo; e la gloria dell'Eterno apparve a tutto il popolo. Levitico 9:24 Un fuoco usci dalla presenza dell'Eterno e consumo' sull'altare l'olocausto e i grassi; e tutto il popolo lo vide, die' in grida d'esultanza, e si prostro' colla faccia a terra. Nadab ed Abihu consumati dal fuoco dell'eterno Levitico 10:1 Or Nabad ed Abihu, figliuoli d'Aaronne, presero ciascuno il suo turibolo, vi misero dentro del fuoco, vi posero su del profumo, e offrirono davanti all'Eterno del fuoco estraneo: il che egli non aveva loro ordinato. Levitico 10:2 E un fuoco usci dalla presenza dell'Eterno, e li divoro'; e morirono davanti all'Eterno. Levitico 10:3 Allora Mose' disse ad Aaronne: 'Questo e' quello di cui l'Eterno ha parlato, quando ha detto: Io saro' santificato per mezzo di quelli che mi stanno vicino, e saro' glorificato in presenza di tutto il popolo'. E Aaronne si tacque. Levitico 10:4 E Mose' chiamo' Mishael ed Eltsafan, figliuoli di Uziel, zio d'Aaronne, e disse loro: 'Accostatevi, portate via i vostri fratelli di davanti al santuario, fuori del campo'. Levitico 10:5 Ed essi si accostarono, e li portaron via nelle loro tuniche, fuori del campo, come Mose' avea detto. Levitico 10:6 E Mose' disse ad Aaronne, ad Eleazar e ad Ithamar, suoi figliuoli: 'Non andate a capo scoperto, e non vi stracciate le vesti, affinche' non muoiate, e l'Eterno non s'adiri contro tutta la raunanza; ma i vostri fratelli, tutta quanta la casa d'Israele, menino duolo, a motivo dell'arsione che l'Eterno ha fatto. Levitico 10:7 E non vi dipartite dall'ingresso della tenda di convegno, onde non abbiate a perire; perche' l'olio dell'unzione dell'Eterno e' su voi'. Ed essi fecero come Mose' avea detto. Vari doveri e diritti dei sacerdoti Levitico 10:8 L'Eterno parlo' ad Aaronne, dicendo: Levitico 10:9 'Non bevete vino ne' bevande alcooliche tu e i tuoi figliuoli quando entrerete nella tenda di convegno, affinche' non muoiate; sara' una legge perpetua, di generazione in generazione; Levitico 10:10 e questo, perche' possiate discernere cio' ch'e' santo da cio' che e' profano e cio' che e' impuro da cio' ch'e' puro, Levitico 10:11 e possiate insegnare ai figliuoli d'Israele tutte le leggi che l'Eterno ha dato loro per mezzo di Mose''. Levitico 10:12 Poi Mose' disse ad Aaronne, ad Eleazar e ad Ithamar, i due figliuoli che restavano ad Aaronne: 'Prendete quel che rimane dell'oblazione dei sacrifizi fatti mediante il fuoco all'Eterno, e mangiatelo senza lievito, presso l'altare; perche' e' cosa santissima. Levitico 10:13 Lo mangerete in luogo santo, perche' e' la parte che spetta a te e ai tuoi figliuoli, de' sacrifizi fatti mediante il fuoco all'Eterno; poiche' cosi mi e' stato ordinato. Levitico 10:14 E il petto dell'offerta agitata e la coscia dell'offerta elevata li mangerete tu, i tuoi figliuoli e le tue figliuole con te, in luogo puro; perche' vi sono stati dati come parte spettante a te ed ai tuoi figliuoli, dei sacrifizi di azioni di grazie de' figliuoli d'Israele. Levitico 10:15 Oltre ai grassi da ardere si porteranno la coscia dell'offerta elevata e il petto dell'offerta agitata, per esser agitati davanti all'Eterno come offerta agitata; anche questo apparterra' a te e ai tuoi figliuoli con te, per diritto perpetuo, come l'Eterno ha ordinato'. Levitico 10:16 Or Mose' cerco' e ricerco' il capro del sacrifizio per il peccato; ed ecco, era stato bruciato; ond'egli s'adiro' gravemente contro Eleazar e contro Ithamar, i figliuoli ch'eran rimasti ad Aaronne, dicendo: Levitico 10:17 'Perche' non avete mangiato il sacrifizio per il peccato nel luogo santo? giacche' e' cosa santissima, e l'Eterno ve l'ha dato perche' portiate l'iniquita' della raunanza, perche' ne facciate l'espiazione davanti all'Eterno. Levitico 10:18 Ecco, il sangue della vittima non e' stato portato dentro il santuario; voi avreste dovuto mangiarla nel santuario, come io avevo ordinato'. Levitico 10:19 Ed Aaronne disse a Mose': 'Ecco, oggi essi hanno offerto il loro sacrifizio per il peccato e il loro olocausto davanti all'Eterno; e, dopo le cose che mi son successe, se oggi avessi mangiato la vittima del sacrifizio per il peccato, sarebbe cio' piaciuto all'Eterno?' Levitico 10:20 Quando Mose' udi questo, rimase soddisfatto. Degli animali puri e di quelli impuri Levitico 11:1 Poi l'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne, dicendo loro: Levitico 11:2 'Parlate cosi ai figliuoli d'Israele: Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutte le bestie che sono sulla terra. Levitico 11:3 Mangerete d'ogni animale che ha l'unghia spartita e ha il pie' forcuto, e che rumina. Levitico 11:4 Ma di fra quelli che ruminano e di fra quelli che hanno l'unghia spartita, non mangerete questi: il cammello, perche' rumina, ma non ha l'unghia spartita; lo considererete come impuro; Levitico 11:5 il coniglio, perche' rumina, ma non ha l'unghia spartita; lo considererete come impuro; Levitico 11:6 la lepre, perche' rumina, ma non ha l'unghia spartita; la considererete come impura; Levitico 11:7 il porco, perche' ha l'unghia spartita e il pie' forcuto, ma non rumina; lo considererete come impuro. Levitico 11:8 Non mangerete della loro carne e non toccherete i loro corpi morti; li considererete come impuri. Levitico 11:9 Questi sono gli animali che potrete mangiare fra tutti quelli che sono nell'acqua. Mangerete tutto cio' che ha pinne e scaglie nelle acque, tanto ne' mari quanto ne' fiumi. Levitico 11:10 Ma tutto cio' che non ha ne' pinne ne' scaglie, tanto ne' mari quanto ne' fiumi, fra tutto cio' che si muove nelle acque e tutto cio' che vive nelle acque, l'avrete in abominio. Levitico 11:11 Essi vi saranno in abominio; non mangerete della loro carne, e avrete in abominio i loro corpi morti. Levitico 11:12 Tutto cio' che non ha ne' pinne ne' scaglie nelle acque vi sara' in abominio. Levitico 11:13 E fra gli uccelli avrete in abominio questi: non se ne mangi; sono un abominio: l'aquila, l'ossifraga e l'aquila di mare; Levitico 11:14 il nibbio e ogni specie di falco; Levitico 11:15 ogni specie di corvo; Levitico 11:16 lo struzzo, il barbagianni, il gabbiano e ogni specie di sparviere; Levitico 11:17 il gufo, lo smergo, l'ibi; Levitico 11:18 il cigno, il pellicano, l'avvoltoio; Levitico 11:19 la cicogna, ogni specie di airone, l'upupa e il pipistrello. Levitico 11:20 Vi sara' pure in abominio ogni insetto alato che cammina su quattro piedi. Levitico 11:21 Pero', fra tutti gl'insetti alati che camminano su quattro piedi, mangerete quelli che hanno gambe al disopra de' piedi per saltare sulla terra. Levitico 11:22 Di questi potrete mangiare: ogni specie di cavalletta, ogni specie di solam, ogni specie di hargol e ogni specie di hagab. Levitico 11:23 Ogni altro insetto alato che ha quattro piedi vi sara' in abominio. Levitico 11:24 Questi animali vi renderanno impuri; chiunque tocchera' il loro corpo morto sara' impuro fino alla sera. Levitico 11:25 E chiunque portera' i loro corpi morti si lavera' le vesti, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 11:26 Considererete come impuro ogni animale che ha l'unghia spartita, ma non ha il pie' forcuto, e che non rumina; chiunque lo tocchera' sara' impuro. Levitico 11:27 Considererete come impuri tutti i quadrupedi che camminano sulla pianta de' piedi; chiunque tocchera' il loro corpo morto sara' impuro fino alla sera. Levitico 11:28 E chiunque portera' i loro corpi si lavera' le vesti, e sara' immondo fino alla sera. Questi animali considererete come impuri. Levitico 11:29 E fra i piccoli animali che strisciano sulla terra, considererete come impuri questi: la talpa, il topo e ogni specie di lucertola, il toporagno, Levitico 11:30 la rana, la tartaruga, la lumaca, il camaleonte. Levitico 11:31 Questi animali, fra tutto cio' che striscia, saranno impuri per voi; chiunque li tocchera' morti, sara' impuro fino alla sera. Levitico 11:32 Ogni oggetto sul quale cadra' qualcun d'essi quando sara' morto, sara' immondo: siano utensili di legno, o veste, o pelle, o sacco, o qualunque altro oggetto di cui si faccia uso; sara' messo nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera; poi sara' puro. Levitico 11:33 E se ne cade qualcuno in un vaso di terra, tutto quello che vi si trovera' dentro sara' impuro, e spezzerete il vaso. Levitico 11:34 Ogni cibo che serve al nutrimento, sul quale sara' caduta di quell'acqua, sara' impuro; e ogni bevanda di cui si fa uso, qualunque sia il vaso che la contiene, sara' impura. Levitico 11:35 Ogni oggetto sul quale cadra' qualcosa del loro corpo morto, sara' impuro; il forno o il fornello sara' spezzato; sono impuri e li considererete come impuri. Levitico 11:36 Pero', una fonte o una cisterna, dov'e' una raccolta d'acqua, sara' pura; ma chi tocchera' i loro corpi morti sara' impuro. Levitico 11:37 E se qualcosa de' loro corpi morti cade su qualche seme che dev'esser seminato, questo sara' puro; Levitico 11:38 ma se e' stata messa dell'acqua sul seme, e vi cade su qualcosa de' loro corpi morti, lo considererai come impuro. Levitico 11:39 Se muore un animale di quelli che vi servono per nutrimento, colui che ne tocchera' il corpo morto sara' impuro fino alla sera. Levitico 11:40 Colui che mangera' di quel corpo morto si lavera' le vesti, e sara' impuro fino alla sera; parimente colui che portera' quel corpo morto si lavera' le vesti, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 11:41 Ogni cosa che brulica sulla terra e' un abominio; non se ne mangera'. Levitico 11:42 Di tutti gli animali che brulicano sulla terra non ne mangerete alcuno che strisci sul ventre o cammini con quattro piedi o con molti piedi, poiche' sono un abominio. Levitico 11:43 Non rendete le vostre persone abominevoli mediante alcuno di questi animali che strisciano; e non vi rendete impuri per loro mezzo, in guisa da rimaner cosi contaminati. Levitico 11:44 Poiche' io sono l'Eterno, l'Iddio vostro; santificatevi dunque e siate santi, perche' io son santo; e non contaminate le vostre persone mediante alcuno di questi animali che strisciano sulla terra. Levitico 11:45 Poiche' io sono l'Eterno che vi ho fatti salire dal paese d'Egitto, per essere il vostro Dio; siate dunque santi, perche' io son santo. Levitico 11:46 Questa e' la legge concernente i quadrupedi, gli uccelli, ogni essere vivente che si muove nelle acque e ogni essere che striscia sulla terra, Levitico 11:47 affinche' sappiate discernere cio' ch'e' impuro da cio' ch'e' puro, l'animale che si puo' mangiare da quello che non si deve mangiare'. Legge relativa alle donne di parto Levitico 12:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: 'Parla cosi ai figliuoli d'Israele: Levitico 12:2 Quando una donna sara' rimasta incinta e partorira' un maschio, sara' impura sette giorni; sara' impura come nel tempo de' suoi corsi mensuali. Levitico 12:3 L'ottavo giorno si circoncidera' la carne del prepuzio del bambino. Levitico 12:4 Poi, ella restera' ancora trentatre giorni a purificarsi del suo sangue; non tocchera' alcuna cosa santa, e non entrera' nel santuario finche' non siano compiuti i giorni della sua purificazione. Levitico 12:5 Ma, se partorisce una bambina, sara' impura due settimane come al tempo de' suoi corsi mensuali; e restera' sessantasei giorni a purificarsi del suo sangue. Levitico 12:6 E quando i giorni della sua purificazione, per un figliuolo o per una figliuola, saranno compiuti, portera' al sacerdote, all'ingresso della tenda di convegno, un agnello d'un anno come olocausto, e un giovane piccione o una tortora come sacrifizio per il peccato; Levitico 12:7 e il sacerdote li offrira' davanti all'Eterno e fara' l'espiazione per lei; ed ella sara' purificata del flusso del suo sangue. Questa e' la legge relativa alla donna che partorisce un maschio o una femmina. Levitico 12:8 E se non ha mezzi da offrire un agnello, prendera' due tortore o due giovani piccioni: uno per l'olocausto, e l'altro per il sacrifizio per il peccato. Il sacerdote fara' l'espiazione per lei, ed ella sara' pura'. Legge relativa alla lebbra Levitico 13:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Levitico 13:2 'Quand'uno avra' sulla pelle del suo corpo un tumore o una pustola o una macchia lucida che sia sintomo di piaga di lebbra sulla pelle del suo corpo, quel tale sara' menato al sacerdote Aaronne o ad uno de' suoi figliuoli sacerdoti. Levitico 13:3 Il sacerdote esaminera' la piaga sulla pelle del corpo; e se il pelo della piaga e' diventato bianco, e la piaga appare piu' profonda della pelle del corpo, e' piaga di lebbra; e il sacerdote che l'avra' esaminato, dichiarera' quell'uomo impuro. Levitico 13:4 Ma se la macchia lucida sulla pelle del corpo e' bianca, e non appare esser piu' profonda della pelle, e il suo pelo non e' diventato bianco, il sacerdote rinchiudera' per sette giorni colui che ha la piaga. Levitico 13:5 Il sacerdote, il settimo giorno, l'esaminera'; e se gli parra' che la piaga si sia fermata e non si sia allargata sulla pelle, il sacerdote lo rinchiudera' altri sette giorni. Levitico 13:6 Il sacerdote, il settimo giorno, lo esaminera' di nuovo; e se vedra' che la piaga non e' piu' lucida e non s'e' allargata sulla pelle, il sacerdote dichiarera' quell'uomo puro: e' una pustola. Quel tale lavera' le sue vesti, e sara' puro. Levitico 13:7 Ma se la pustola s'e' allargata sulla pelle dopo ch'egli s'e' mostrato al sacerdote per esser dichiarato puro, si fara' esaminare per la seconda volta dal sacerdote; Levitico 13:8 il sacerdote l'esaminera'; e se vedra' che la pustola si e' allargata sulla pelle, il sacerdote lo dichiarera' impuro; e' lebbra. Levitico 13:9 Quand'uno avra' addosso una piaga di lebbra, sara' menato al sacerdote. Levitico 13:10 Il sacerdote lo esaminera'; e se vedra' che sulla pelle c'e' un tumor bianco, che questo tumore ha fatto imbiancare il pelo e che v'e' nel tumore della carne viva, Levitico 13:11 e' lebbra inveterata nella pelle del corpo di colui, e il sacerdote lo dichiarera' impuro; non lo rinchiudera', perche' e' impuro. Levitico 13:12 E se la lebbra produce delle efflorescenze sulla pelle in modo da coprire tutta la pelle di colui che ha la piaga, dal capo ai piedi, dovunque il sacerdote guardi, Levitico 13:13 il sacerdote lo esaminera'; e quando avra' veduto che la lebbra copre tutto il corpo, dichiarera' puro colui che ha la piaga. Egli e' divenuto tutto quanto bianco, quindi e' puro. Levitico 13:14 Ma dal momento che apparira' in lui della carne viva, sara' dichiarato impuro. Levitico 13:15 Quando il sacerdote avra' visto la carne viva, dichiarera' quell'uomo impuro; la carne viva e' impura; e' lebbra. Levitico 13:16 Ma se la carne viva ridiventa bianca, vada colui al sacerdote, e il sacerdote lo esaminera'; Levitico 13:17 e se vedra' che la piaga e' ridiventata bianca, il sacerdote dichiarera' puro colui che ha la piaga: e' puro. Levitico 13:18 Quand'uno avra' avuto sulla pelle della carne un'ulcera che sia guarita, Levitico 13:19 e poi, sul luogo dell'ulcera apparira' un tumor bianco o una macchia lucida, bianca, tendente al rosso, quel tale si mostrera' al sacerdote. Levitico 13:20 Il sacerdote l'esaminera'; e se vedra' che la macchia apparisce piu' profonda della pelle e che il pelo n'e' diventato bianco, il sacerdote lo dichiarera' impuro; e' piaga di lebbra che e' scoppiata nell'ulcera. Levitico 13:21 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che nella macchia non ci sono peli bianchi e che non e' piu' profonda della pelle e non e' piu' lucida, il sacerdote lo rinchiudera' sette giorni. Levitico 13:22 E se la macchia s'allarga sulla pelle, il sacerdote lo dichiarera' impuro; e' piaga di lebbra. Levitico 13:23 Ma se la macchia e' rimasta allo stesso punto e non si e' allargata, e' la cicatrice dell'ulcera, e il sacerdote lo dichiarera' puro. Levitico 13:24 Quand'uno avra' sulla pelle del suo corpo una bruciatura cagionata dal fuoco, e su questa bruciatura apparira' una macchia lucida, bianca, tendente al rosso o soltanto bianca, Levitico 13:25 il sacerdote l'esaminera'; e se vedra' che il pelo della macchia e' diventato bianco e la macchia appare piu' profonda della pelle, e' lebbra scoppiata nella bruciatura. Il sacerdote dichiarera' quel tale impuro; e' piaga di lebbra. Levitico 13:26 Ma se il sacerdote, esaminandola, vede che non c'e' pelo bianco nella macchia, e ch'essa non e' piu' profonda della pelle e non e' piu' lucida, il sacerdote lo rinchiudera' sette giorni. Levitico 13:27 Il sacerdote, il settimo giorno, l'esaminera'; e se la macchia s'e' allargata sulla pelle, il sacerdote dichiarera' quel tale impuro; e' piaga di lebbra. Levitico 13:28 E se la macchia e' rimasta ferma nello stesso luogo, e non si e' allargata sulla pelle, e non e' piu' lucida, e' il tumore della bruciatura; il sacerdote dichiarera' quel tale puro, perch'e' la cicatrice della bruciatura. Levitico 13:29 Quand'un uomo o una donna avra' una piaga sul capo o nella barba, Levitico 13:30 il sacerdote esaminera' la piaga; e se vedra' ch'essa appare piu' profonda della pelle, e che v'e' del pelo gialliccio e sottile, il sacerdote li dichiarera' impuri; e' tigna, e' lebbra del capo o della barba. Levitico 13:31 E se il sacerdote, esaminando la piaga della tigna, vedra' che non appare piu' profonda della pelle e che non v'e' pelo nero, il sacerdote rinchiudera' sette giorni colui che ha la piaga della tigna. Levitico 13:32 E se il sacerdote, esaminando il settimo giorno la piaga, vedra' che la tigna non s'e' allargata, e che non v'e' pelo giallo, e che la tigna non appare piu' profonda della pelle, Levitico 13:33 quel tale si radera', ma non radera' il luogo dov'e' la tigna; e il sacerdote rinchiudera' altri sette giorni colui che ha la tigna. Levitico 13:34 Il sacerdote, il settimo giorno, esaminera' la tigna; e se vedra' che la tigna non s'e' allargata sulla pelle e non appare piu' profonda della pelle, il sacerdote dichiarera' quel tale puro; colui si lavera' le vesti, e sara' puro. Levitico 13:35 Ma se, dopo ch'egli e' stato dichiarato puro, la tigna s'e' allargata sulla pelle, Levitico 13:36 il sacerdote l'esaminera'; e se vedra' che la tigna s'e' allargata sulla pelle, il sacerdote non cerchera' se v'e' del pelo giallo; quel tale e' impuro. Levitico 13:37 Ma se vedra' che la tigna s'e' fermata e che v'e' cresciuto del pelo nero, la tigna e' guarita; quel tale e' puro, e il sacerdote lo dichiarera' puro. Levitico 13:38 Quand'un uomo o una donna avra' sulla pelle del suo corpo delle macchie lucide, delle macchie bianche, Levitico 13:39 il sacerdote l'esaminera'; e se vedra' che le macchie sulla pelle del loro corpo sono di un bianco pallido, e' una eruzione cutanea; quel tale e' puro. Levitico 13:40 Colui al quale son cascati i capelli del capo e' calvo, ma e' puro. Levitico 13:41 Se i capelli gli son cascati dalla parte della faccia, e' calvo di fronte, ma e' puro. Levitico 13:42 Ma se sulla parte calva del di dietro o del davanti del capo appare una piaga bianca tendente al rosso, e' lebbra, scoppiata nella parte calva del di dietro o del davanti del capo. Levitico 13:43 Il sacerdote lo esaminera'; e se vedra' che il tumore della piaga nella parte calva del di dietro o del davanti del capo e' bianco tendente al rosso, simile alla lebbra della pelle del corpo, Levitico 13:44 quel tale e' un lebbroso; e' impuro, e il sacerdote lo dovra' dichiarare impuro; egli ha la sua piaga sul capo. Levitico 13:45 Il lebbroso, affetto da questa piaga, portera' le vesti strappate e il capo scoperto; si coprira' la barba, e andra' gridando: Impuro! impuro! Levitico 13:46 Sara' impuro tutto il tempo che avra' la piaga; e' impuro; se ne stara' solo; abitera' fuori del campo. Levitico 13:47 Quando apparira' una piaga di lebbra sopra una veste, sia veste di lana o veste di lino, Levitico 13:48 un tessuto o un lavoro a maglia, di lino o di lana, un oggetto di pelle o qualunque altra cosa fatta di pelle, Levitico 13:49 se la piaga sara' verdastra o rossastra sulla veste o sulla pelle, sul tessuto, o sulla maglia, o su qualunque cosa fatta di pelle, e' piaga di lebbra, e sara' mostrata al sacerdote. Levitico 13:50 Il sacerdote esaminera' la piaga, e rinchiudera' sette giorni colui che ha la piaga. Levitico 13:51 Il settimo giorno esaminera' la piaga; e se la piaga si sara' allargata sulla veste o sul tessuto o sulla maglia o sulla pelle o sull'oggetto fatto di pelle per un uso qualunque, e' una piaga di lebbra maligna; e' cosa impura. Levitico 13:52 Egli brucera' quella veste o il tessuto o la maglia di lana o di lino o qualunque oggetto fatto di pelle, sul quale e' la piaga; perche' e' lebbra maligna; saran bruciati col fuoco. Levitico 13:53 E se il sacerdote, esaminandola, vedra' che la piaga non s'e' allargata sulla veste o sul tessuto o sulla maglia o sull'oggetto qualunque di pelle, Levitico 13:54 il sacerdote ordinera' che si lavi l'oggetto su cui e' la piaga, e lo rinchiudera' altri sette giorni. Levitico 13:55 Il sacerdote esaminera' la piaga, dopo che sara' stata lavata; e se vedra' che la piaga non ha mutato colore, benche' non si sia allargata, e' un oggetto immondo; lo brucerai col fuoco; v'e' corrosione, sia che la parte corrosa si trovi sul diritto o sul rovescio dell'oggetto. Levitico 13:56 E se il sacerdote, esaminandola, vede che la piaga, dopo essere stata lavata, e' diventata pallida, la strappera' dalla veste o dalla pelle o dal tessuto o dalla maglia. Levitico 13:57 E se apparisce ancora sulla veste o sul tessuto o sulla maglia o sull'oggetto qualunque fatto di pelle, e' una eruzione lebbrosa; brucerai col fuoco l'oggetto su cui e' la piaga. Levitico 13:58 La veste o il tessuto o la maglia o qualunque oggetto fatto di pelle che avrai lavato e dal quale la piaga sara' scomparsa, si lavera' una seconda volta, e sara' puro. Levitico 13:59 Questa e' la legge relativa alla piaga di lebbra sopra una veste di lana o di lino, sul tessuto o sulla maglia o su qualunque oggetto fatto di pelle, per dichiararli puri o impuri'. Legge relativa alla purificazione dei lebbrosi guariti Levitico 14:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 14:2 'Questa e' la legge relativa al lebbroso per il giorno della sua purificazione. Egli sara' menato al sacerdote. Levitico 14:3 Il sacerdote uscira' dal campo, e l'esaminera'; e se vedra' che la piaga della lebbra e' guarita nel lebbroso, Levitico 14:4 il sacerdote ordinera' che si prendano, per colui che dev'esser purificato, due uccelli vivi, puri, del legno di cedro, dello scarlatto e dell'issopo. Levitico 14:5 Il sacerdote ordinera' che si sgozzi uno degli uccelli in un vaso di terra su dell'acqua viva. Levitico 14:6 Poi prendera' l'uccello vivo, il legno di cedro, lo scarlatto e l'issopo, e l'immergera', con l'uccello vivo, nel sangue dell'uccello sgozzato sopra l'acqua viva. Levitico 14:7 Ne aspergera' sette volte colui che dev'esser purificato dalla lebbra; lo dichiarera' puro, e lascera' andar libero per i campi l'uccello vivo. Levitico 14:8 Colui che si purifica si lavera' le vesti, si radera' tutti i peli, si lavera' nell'acqua, e sara' puro. Dopo questo potra' entrar nel campo, ma restera' sette giorni fuori della sua tenda. Levitico 14:9 Il settimo giorno si radera' tutti i peli, il capo, la barba, le ciglia: si radera' insomma tutti i peli, si lavera' le vesti e si lavera' il corpo nell'acqua, e sara' puro. Levitico 14:10 L'ottavo giorno prendera' due agnelli senza difetto, un'agnella d'un anno senza difetto, tre decimi d'un efa di fior di farina, una oblazione, intrisa con olio, e un log d'olio; Levitico 14:11 e il sacerdote che fa la purificazione, presentera' colui che si purifica e quelle cose davanti all'Eterno, all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 14:12 Poi il sacerdote prendera' uno degli agnelli e l'offrira' come sacrifizio di riparazione, con il log d'olio, e li agitera' come offerta agitata davanti all'Eterno. Levitico 14:13 Poi scannera' l'agnello nel luogo dove si scannano i sacrifizi per il peccato e gli olocausti: vale a dire, nel luogo sacro; poiche' il sacrifizio di riparazione appartiene al sacerdote, come quello per il peccato; e' cosa santissima. Levitico 14:14 E il sacerdote prendera' del sangue del sacrifizio di riparazione e lo mettera' sull'estremita' dell'orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della sua man destra e sul dito grosso del suo piede destro. Levitico 14:15 Poi il sacerdote prendera' dell'olio del log, e lo versera' nella palma della sua mano sinistra; Levitico 14:16 quindi il sacerdote intingera' il dito della sua destra nell'olio che avra' nella sinistra, e col dito fara' sette volte aspersione di quell'olio davanti all'Eterno. Levitico 14:17 E del rimanente dell'olio che avra' in mano, il sacerdote ne mettera' sull'estremita' dell'orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della sua man destra e sul dito grosso del suo piede destro, oltre al sangue del sacrifizio di riparazione. Levitico 14:18 Il resto dell'olio che avra' in mano, il sacerdote lo mettera' sul capo di colui che si purifica; e il sacerdote fara' per lui l'espiazione davanti all'Eterno. Levitico 14:19 Poi il sacerdote offrira' il sacrifizio per il peccato, e fara' l'espiazione per colui che si purifica della sua impurita'; quindi, scannera' l'olocausto. Levitico 14:20 Il sacerdote offrira' l'olocausto e l'oblazione sull'altare; fara' per quel tale l'espiazione, ed egli sara' puro. Levitico 14:21 Se colui e' povero e non puo' procurarsi quel tanto, prendera' un solo agnello da offrire in sacrifizio di riparazione come offerta agitata, per fare l'espiazione per lui, e un solo decimo d'un efa di fior di farina intrisa con olio, come oblazione, e un log d'olio. Levitico 14:22 Prendera' pure due tortore o due giovani piccioni, secondo i suoi mezzi; uno sara' per il sacrifizio per il peccato, e l'altro per l'olocausto. Levitico 14:23 L'ottavo giorno portera', per la sua purificazione, queste cose al sacerdote, all'ingresso della tenda di convegno, davanti all'Eterno. Levitico 14:24 E il sacerdote prendera' l'agnello del sacrifizio di riparazione e il log d'olio, e li agitera' come offerta agitata davanti all'Eterno. Levitico 14:25 Poi scannera' l'agnello del sacrifizio di riparazione. Il sacerdote prendera' del sangue del sacrifizio di riparazione, e lo mettera' sull'estremita' dell'orecchio destro di colui che si purifica, e sul pollice della sua man destra e sul dito grosso del suo piede destro. Levitico 14:26 Il sacerdote versera' di quell'olio sulla palma della sua mano sinistra. Levitico 14:27 E col dito della sua man destra il sacerdote fara' aspersione dell'olio che avra' nella mano sinistra, sette volte davanti all'Eterno. Levitico 14:28 Poi il sacerdote mettera' dell'olio che avra' in mano, sull'estremita' dell'orecchio destro di colui che si purifica, sul pollice della sua man destra e sul dito grosso del suo piede destro, nel luogo dove ha messo del sangue del sacrifizio di riparazione. Levitico 14:29 Il resto dell'olio che avra' in mano, il sacerdote lo mettera' sul capo di colui che si purifica, per fare espiazione per lui davanti all'Eterno. Levitico 14:30 Poi sacrifichera' una delle tortore o uno dei due giovani piccioni, secondo che ha potuto procurarsi; Levitico 14:31 delle vittime che ha potuto procurarsi, una offrira' come sacrifizio per il peccato, e l'altra come olocausto, insieme con l'oblazione; e il sacerdote fara' l'espiazione davanti all'Eterno per colui che si purifica. Levitico 14:32 Questa e' la legge relativa a colui ch'e' affetto da piaga di lebbra, e non ha mezzi da procurarsi cio' ch'e' richiesto per la sua purificazione'. Purificazione delle case infette dalla lebbra Levitico 14:33 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Levitico 14:34 'Quando sarete entrati nel paese di Canaan che io vi do come vostro possesso, se mando la piaga della lebbra in una casa del paese che sara' vostro possesso, Levitico 14:35 il padrone della casa andra' a dichiararlo al sacerdote, dicendo: Mi pare che in casa mia ci sia qualcosa di simile alla lebbra. Levitico 14:36 Allora il sacerdote ordinera' che si sgomberi la casa prima ch'egli v'entri per esaminare la piaga, affinche' tutto quello che e' nella casa non diventi impuro. Dopo questo, il sacerdote entrera' per esaminar la casa. Levitico 14:37 Ed esaminera' la piaga; e se vedra' che la piaga che e' sui muri della casa consiste in fossette verdastre o rossastre che appaiono piu' profonde della superficie della parete, Levitico 14:38 il sacerdote uscira' dalla casa; e, giunto alla porta, fara' chiudere la casa per sette giorni. Levitico 14:39 Il settimo giorno, il sacerdote vi tornera'; e se, esaminandola, vedra' che la piaga s'e' allargata sulle pareti della casa, Levitico 14:40 il sacerdote ordinera' che se ne smurino le pietre sulle quali e' la piaga, e che si gettino in luogo immondo, fuori di citta'. Levitico 14:41 Fara' raschiare tutto l'interno della casa, e butteranno i calcinacci raschiati fuor di citta', in luogo impuro. Levitico 14:42 Poi si prenderanno delle altre pietre e si metteranno al posto delle prime, e si prendera' dell'altra calcina per intonacare la casa. Levitico 14:43 E se la piaga torna ed erompe nella casa dopo averne smurate le pietre e dopo che la casa e' stata raschiata e rintonacata, Levitico 14:44 il sacerdote entrera' ad esaminare la casa; e se vedra' che la piaga vi s'e' allargata, nella casa c'e' della lebbra maligna; la casa e' impura. Levitico 14:45 Percio' si demolira' la casa; e se ne porteranno le pietre, il legname e i calcinacci fuori della citta', in luogo impuro. Levitico 14:46 Inoltre, chiunque sara' entrato in quella casa durante tutto il tempo che e' stata chiusa, sara' impuro fino alla sera. Levitico 14:47 Chi avra' dormito in quella casa, si lavera' le vesti; e chi avra' mangiato in quella casa, si lavera' le vesti. Levitico 14:48 E se il sacerdote che e' entrato nella casa e l'ha esaminata vede che la piaga non s'e' allargata nella casa dopo che la casa e' stata rintonacata, il sacerdote dichiarera' la casa pura, perche' la piaga e' guarita. Levitico 14:49 Poi, per purificare la casa, prendera' due uccelli, del legno di cedro, dello scarlatto e dell'issopo; Levitico 14:50 sgozzera' uno degli uccelli in un vaso di terra su dell'acqua viva; Levitico 14:51 e prendera' il legno di cedro, l'issopo, lo scarlatto e l'uccello vivo, e l'immergera' nel sangue dell'uccello sgozzato e nell'acqua viva, e ne aspergera' sette volte la casa. Levitico 14:52 E purifichera' la casa col sangue dell'uccello, dell'acqua viva, dell'uccello vivo, col legno di cedro, con l'issopo e con lo scarlatto; Levitico 14:53 ma lascera' andar libero l'uccello vivo, fuor di citta', per i campi; e cosi fara' l'espiazione per la casa ed essa sara' pura. Levitico 14:54 Questa e' la legge relativa a ogni sorta di piaga di lebbra e alla tigna, Levitico 14:55 alla lebbra delle vesti e della casa, Levitico 14:56 ai tumori, alle pustole e alle macchie lucide, Levitico 14:57 per insegnare quando una cosa e' impura e quando e' pura. Questa e' la legge relativa alla lebbra'. Legge relativa alla impurita' dell'uomo e della donna Levitico 15:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Levitico 15:2 'Parlate ai figliuoli d'Israele e dite loro: Chiunque ha una gonorrea, a motivo della sua gonorrea e' impuro. Levitico 15:3 La sua impurita' sta nella sua gonorrea; sia la sua gonorrea, continua o intermittente, la impurita' esiste. Levitico 15:4 Ogni letto sul quale si corichera' colui che ha la gonorrea, sara' impuro; e ogni oggetto sul quale si sedera' sara' impuro. Levitico 15:5 Chi tocchera' il letto di colui si lavera' le vesti, lavera' se stesso nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:6 Chi si sedera' sopra un oggetto qualunque sul quale si sia seduto colui che ha la gonorrea, si lavera' le vesti, lavera' se stesso nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:7 Chi tocchera' il corpo di colui che ha la gonorrea, si lavera' le vesti, lavera' se stesso nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:8 Se colui che ha la gonorrea sputera' sopra uno che e' puro, questi si lavera' le vesti, lavera' se stesso nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:9 Ogni sella su cui sara' salito chi ha la gonorrea, sara' impura. Levitico 15:10 Chiunque tocchera' qualsivoglia cosa che sia stata sotto quel tale, sara' impuro fino alla sera. E chi portera' cotali oggetti si lavera' le vesti, lavera' se stesso nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:11 Chiunque sara' toccato da colui che ha la gonorrea, se questi non s'era lavato le mani, dovra' lavarsi le vesti, lavare se stesso nell'acqua, e sara' immondo fino alla sera. Levitico 15:12 Il vaso di terra toccato da colui che ha la gonorrea, sara' spezzato; e ogni vaso di legno sara' lavato nell'acqua. Levitico 15:13 Quando colui che ha la gonorrea sara' purificato della sua gonorrea, contera' sette giorni per la sua purificazione; poi si lavera' le vesti, lavera' il suo corpo nell'acqua viva, e sara' puro. Levitico 15:14 L'ottavo giorno prendera' due tortore o due giovani piccioni, verra' davanti all'Eterno all'ingresso della tenda di convegno, e li dara' al sacerdote. Levitico 15:15 E il sacerdote li offrira': uno come sacrifizio per il peccato, l'altro come olocausto; e il sacerdote fara' l'espiazione per lui davanti all'Eterno, a motivo della sua gonorrea. Levitico 15:16 L'uomo da cui sara' uscito seme genitale si lavera' tutto il corpo nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:17 Ogni veste e ogni pelle su cui sara' seme genitale, si laveranno nell'acqua e saranno impuri fino alla sera. Levitico 15:18 La donna e l'uomo che giaceranno insieme carnalmente, si laveranno ambedue nell'acqua e saranno impuri fino alla sera. Levitico 15:19 Quando una donna avra' i suoi corsi e il sangue le fluira' dalla carne, la sua impurita' durera' sette giorni; e chiunque la tocchera' sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:20 Ogni letto sul quale si sara' messa a dormire durante la sua impurita', sara' impuro; e ogni mobile sul quale si sara' messa a sedere, sara' impuro. Levitico 15:21 Chiunque tocchera' il letto di colei si lavera' le vesti, lavera' se stesso nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:22 E chiunque tocchera' qualsivoglia mobile sul quale ella si sara' seduta, si lavera' le vesti, lavera' se stesso nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:23 E se l'uomo si trovava sul letto o sul mobile dov'ella sedeva quand'e' avvenuto il contatto, egli sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:24 E se un uomo giace con essa, e avvien che lo tocchi la impurita' di lei, egli sara' impuro sette giorni; e ogni letto sul quale si corichera', sara' impuro. Levitico 15:25 La donna che avra' un flusso di sangue, per parecchi giorni, fuori del tempo de' suoi corsi, o che avra' questo flusso oltre il tempo de' suoi corsi, sara' impura per tutto il tempo del flusso, com'e' al tempo dei suoi corsi. Levitico 15:26 Ogni letto sul quale si corichera' durante tutto il tempo del suo flusso, sara' per lei come il letto sul quale si corica quando ha i suoi corsi; e ogni mobile sul quale si sedera' sara' impuro, com'e' impuro quand'ella ha i suoi corsi. Levitico 15:27 E chiunque tocchera' quelle cose sara' immondo; si lavera' le vesti, lavera' se stesso nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Levitico 15:28 E quand'ella sara' purificata del suo flusso, contera' sette giorni, e poi sara' pura. Levitico 15:29 L'ottavo giorno prendera' due tortore o due giovani piccioni, e li portera' al sacerdote all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 15:30 E il sacerdote ne offrira' uno come sacrifizio per il peccato e l'altro come olocausto; il sacerdote fara' per lei l'espiazione, davanti all'Eterno, del flusso che la rendeva impura. Levitico 15:31 Cosi terrete lontani i figliuoli d'Israele da cio' che potrebbe contaminarli, affinche' non muoiano a motivo della loro impurita', contaminando il mio tabernacolo ch'e' in mezzo a loro. Levitico 15:32 Questa e' la legge relativa a colui che ha una gonorrea e a colui dal quale e' uscito seme genitale che lo rende immondo, Levitico 15:33 e la legge relativa a colei che e' indisposta a motivo de' suoi corsi, all'uomo o alla donna che ha un flusso, e all'uomo che si corica con donna impura'. Legge relativa alla festa annua delle espiazioni Levitico 16:1 L'Eterno parlo' a Mose' dopo la morte dei due figliuoli d'Aaronne, i quali morirono quando si presentarono davanti all'Eterno. Levitico 16:2 L'Eterno disse a Mose': 'Parla ad Aaronne, tuo fratello, e digli di non entrare in ogni tempo nel santuario, di la' dal velo, davanti al propiziatorio che e' sull'arca, onde non abbia a morire; poiche' io appariro' nella nuvola sul propiziatorio. Levitico 16:3 Aaronne entrera' nel santuario in questo modo: prendera' un giovenco per un sacrifizio per il peccato, e un montone per un olocausto. Levitico 16:4 Si mettera' la tunica sacra di lino, e portera' sulla carne le brache di lino; si cingera' della cintura di lino, e si porra' in capo la mitra di lino. Questi sono i paramenti sacri; egli l'indossera' dopo essersi lavato il corpo nell'acqua. Levitico 16:5 Dalla raunanza de' figliuoli d'Israele prendera' due capri per un sacrifizio per il peccato, e un montone per un olocausto. Levitico 16:6 Aaronne offrira' il giovenco del sacrifizio per il peccato, che e' per se', e fara' l'espiazione per se' e per la sua casa. Levitico 16:7 Poi prendera' i due capri, e li presentera' davanti all'Eterno all'ingresso della tenda di convegno. Levitico 16:8 E Aaronne trarra' le sorti per vedere qual de' due debba essere dell'Eterno e quale di Azazel. Levitico 16:9 E Aaronne fara' accostare il capro ch'e' toccato in sorte all'Eterno, e l'offrira' come sacrifizio per il peccato; Levitico 16:10 ma il capro ch'e' toccato in sorte ad Azazel sara' posto vivo davanti all'Eterno, perche' serva a fare l'espiazione e per mandarlo poi ad Azazel nel deserto. Levitico 16:11 Aaronne offrira' dunque il giovenco del sacrifizio per il peccato per se', e fara' l'espiazione per se' e per la sua casa; e scannera' il giovenco del sacrifizio per il peccato per se'. Levitico 16:12 Poi prendera' un turibolo pieno di carboni accesi tolti di sopra all'altare davanti all'Eterno, e due manate piene di profumo fragrante polverizzato; e portera' ogni cosa di la' dal velo. Levitico 16:13 Mettera' il profumo sul fuoco davanti all'Eterno, affinche' il nuvolo del profumo copra il propiziatorio che e' sulla testimonianza, e non morra'. Levitico 16:14 Poi prendera' del sangue del giovenco, e ne aspergera' col dito il propiziatorio dal lato d'oriente, e fara' sette volte l'aspersione del sangue col dito, davanti al propiziatorio. Levitico 16:15 Poi scannera' il capro del sacrifizio per il peccato, che e' per il popolo, e ne portera' il sangue di la' dal velo; e fara' di questo sangue quello che ha fatto del sangue del giovenco; ne fara' l'aspersione sul propiziatorio e davanti al propiziatorio. Levitico 16:16 Cosi fara' l'espiazione per il santuario, a motivo delle impurita' dei figliuoli d'Israele, delle loro trasgressioni e di tutti i loro peccati. Lo stesso fara' per la tenda di convegno ch'e' stabilita fra loro, in mezzo alle loro impurita'. Levitico 16:17 E nella tenda di convegno, quand'egli entrera' nel santuario per farvi l'espiazione, non ci sara' alcuno, finch'egli non sia uscito e non abbia fatto l'espiazione per se', per la sua casa e per tutta la raunanza d'Israele. Levitico 16:18 Egli uscira' verso l'altare ch'e' davanti all'Eterno, e fara' l'espiazione per esso; prendera' del sangue del giovenco e del sangue del capro, e lo mettera' sui corni dell'altare tutto all'intorno. Levitico 16:19 E fara' sette volte l'aspersione del sangue col dito, sopra l'altare, e cosi lo purifichera' e lo santifichera' a motivo delle impurita' dei figliuoli d'Israele. Levitico 16:20 E quando avra' finito di fare l'espiazione per il santuario, per la tenda di convegno e per l'altare, fara' accostare il capro vivo. Levitico 16:21 Aaronne posera' ambedue le mani sul capo del capro vivo, confessera' sopra esso tutte le iniquita' dei figliuoli d'Israele, tutte le loro trasgressioni, tutti i loro peccati, e li mettera' sulla testa del capro; poi, per mano di un uomo incaricato di questo, lo mandera' via nel deserto. Levitico 16:22 E quel capro portera' su di se' tutte le loro iniquita' in terra solitaria, e sara' lasciato andare nel deserto. Levitico 16:23 Poi Aaronne entrera' nella tenda di convegno, si spogliera' delle vesti di lino che aveva indossate per entrar nel santuario, e le deporra' quivi. Levitico 16:24 Si lavera' il corpo nell'acqua in un luogo santo, si mettera' i suoi paramenti, e uscira' ad offrire il suo olocausto e l'olocausto del popolo, e fara' l'espiazione per se' e per il popolo. Levitico 16:25 E fara' fumare sull'altare il grasso del sacrifizio per il peccato. Levitico 16:26 Colui che avra' lasciato andare il capro destinato ad Azazel si lavera' le vesti, lavera' il suo corpo nell'acqua, e dopo questo rientrera' nel campo. Levitico 16:27 E si portera' fuori del campo il giovenco del sacrifizio per il peccato e il capro del sacrifizio per il peccato, il cui sangue sara' stato portato nel santuario, per farvi l'espiazione; e se ne bruceranno nel fuoco le pelli, la carne e gli escrementi. Levitico 16:28 Poi colui che li avra' bruciati si lavera' le vesti e lavera' il suo corpo nell'acqua; dopo questo, rientrera' nel campo. Levitico 16:29 Questa sara' per voi una legge perpetua: nel settimo mese, il decimo giorno del mese, umilierete le anime vostre, non farete lavoro di sorta, ne' colui che e' nativo del paese, ne' il forestiero che soggiorna fra voi. Levitico 16:30 Poiche' in quel giorno si fara' l'espiazione per voi, affin di purificarvi; voi sarete purificati da tutti i vostri peccati, davanti all'Eterno. Levitico 16:31 e' per voi un sabato di riposo solenne, e voi umilierete le anime vostre; e' una legge perpetua. Levitico 16:32 E il sacerdote che ha ricevuto l'unzione ed e' stato consacrato per esercitare il sacerdozio al posto di suo padre, fara' l'espiazione; si vestira' delle vesti di lino, de' paramenti sacri. Levitico 16:33 E fara' l'espiazione per il santuario sacro; fara' l'espiazione per la tenda di convegno e per l'altare; fara' l'espiazione per i sacerdoti e per tutto il popolo della raunanza. Levitico 16:34 Questa sara' per voi una legge perpetua, per fare una volta all'anno, per i figliuoli d'Israele, l'espiazione di tutti i loro peccati'. E si fece come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Luogo destinato ai sacrifizi Levitico 17:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' dicendo: Levitico 17:2 'Parla ad Aaronne, ai suoi figliuoli e a tutti i figliuoli d'Israele e di' loro: Questo e' quello che l'Eterno ha ordinato, dicendo: Levitico 17:3 Se un uomo qualunque della casa d'Israele scanna un bue o un agnello o una capra entro il campo, o fuori del campo, Levitico 17:4 e non lo mena all'ingresso della tenda di convegno per presentarlo come offerta all'Eterno davanti al tabernacolo dell'Eterno, sara' considerato come colpevole di delitto di sangue; ha sparso del sangue, e cotest'uomo sara' sterminato di fra il suo popolo, Levitico 17:5 affinche' i figliuoli d'Israele, invece d'immolare, come fanno, i loro sacrifizi nei campi, li rechino all'Eterno presentandoli al sacerdote, all'ingresso della tenda di convegno, e li offrano all'Eterno come sacrifizi di azioni di grazie. Levitico 17:6 Il sacerdote ne spandera' il sangue sull'altare dell'Eterno, all'ingresso della tenda di convegno, e fara' fumare il grasso come un profumo soave all'Eterno. Levitico 17:7 Ed essi non offriranno piu' i loro sacrifizi ai demoni, ai quali sogliono prostituirsi. Questa sara' per loro una legge perpetua, di generazione in generazione. Levitico 17:8 Di' loro ancora: Se un uomo qualunque della casa d'Israele o degli stranieri che soggiornano fra loro offrira' un olocausto o un sacrifizio, Levitico 17:9 e non lo portera' all'ingresso della tenda di convegno per immolarlo all'Eterno, cotest'uomo sara' sterminato di fra il suo popolo. Divieto di mangiare il sangue Levitico 17:10 Se un uomo qualunque della casa d'Israele o degli stranieri che soggiornano fra loro mangia di qualsivoglia specie di sangue, io volgero' la mia faccia contro la persona che avra' mangiato del sangue, e la sterminero' di fra il suo popolo. Levitico 17:11 Poiche' la vita della carne e' nel sangue. Per questo vi ho ordinato di porlo sull'altare per far l'espiazione per le vostre persone; perche' il sangue e' quello che fa l'espiazione, mediante la vita. Levitico 17:12 Percio' ho detto ai figliuoli d'Israele: Nessuno tra voi mangera' del sangue; neppure lo straniero che soggiorna fra voi mangera' del sangue. Levitico 17:13 E se uno qualunque de' figliuoli d'Israele o degli stranieri che soggiornano fra loro prende alla caccia un quadrupede o un uccello che si puo' mangiare, ne spargera' il sangue e lo coprira' di polvere; Levitico 17:14 perche' la vita d'ogni carne e' il sangue; nel sangue suo sta la vita; percio' ho detto ai figliuoli d'Israele: Non mangerete sangue d'alcuna specie di carne, poiche' il sangue e' la vita d'ogni carne; chiunque ne mangera' sara' sterminato. Levitico 17:15 E qualunque persona, sia essa nativa del paese o straniera, che mangera' carne di bestia morta da se' o sbranata, si lavera' le vesti, lavera' se stesso nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera; poi sara' puro. Levitico 17:16 Ma se non si lava le vesti e se non lava il suo corpo, portera' la pena della sua iniquita''. Delle unioni illecite e dei peccati contro natura Levitico 18:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: 'Parla ai figliuoli d'Israele, e di' loro: Levitico 18:2 Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro. Levitico 18:3 Non farete quel che si fa nel paese d'Egitto dove avete abitato, e non farete quel che si fa nel paese di Canaan dove io vi conduco, e non seguirete i loro costumi. Levitico 18:4 Metterete in pratica le mie prescrizioni e osserverete le mie leggi, per conformarvi ad esse. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro. Levitico 18:5 Osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni, mediante le quali chiunque le mettera' in pratica, vivra'. Io sono l'Eterno. Levitico 18:6 Nessuno si accostera' ad alcuna sua parente carnale per scoprire la sua nudita'. Io sono l'Eterno. Levitico 18:7 Non scoprirai la nudita' di tuo padre, ne' la nudita' di tua madre: e' tua madre; non scoprirai la sua nudita'. Levitico 18:8 Non scoprirai la nudita' della moglie di tuo padre: e' la nudita' di tuo padre. Levitico 18:9 Non scoprirai la nudita' della tua sorella, figliuola di tuo padre o figliuola di tua madre, sia essa nata in casa o nata fuori. Levitico 18:10 Non scoprirai la nudita' della figliuola del tuo figliuolo o della figliuola della tua figliuola, poiche' e' la tua propria nudita'. Levitico 18:11 Non scoprirai la nudita' della figliuola della moglie di tuo padre, generata da tuo padre: e' tua sorella. Levitico 18:12 Non scoprirai la nudita' della sorella di tuo padre; e' parente stretta di tuo padre. Levitico 18:13 Non scoprirai la nudita' della sorella di tua madre, perch'e' parente stretta di tua madre. Levitico 18:14 Non scoprirai la nudita' del fratello di tuo padre, e non t'accosterai alla sua moglie: e' tua zia. Levitico 18:15 Non scoprirai la nudita' della tua nuora: e' la moglie del tuo figliuolo; non scoprire la sua nudita'. Levitico 18:16 Non scoprirai la nudita' della moglie di tuo fratello: e' la nudita' di tuo fratello. Levitico 18:17 Non scoprirai la nudita' di una donna e della sua figliuola; non prenderai la figliuola del figliuolo di lei, ne' la figliuola della figliuola di lei per scoprirne la nudita': sono parenti stretti: e' un delitto. Levitico 18:18 Non prenderai la sorella di tua moglie per farne una rivale, scoprendo la sua nudita' insieme con quella di tua moglie, mentre questa e' in vita. Levitico 18:19 Non t'accosterai a donna per scoprir la sua nudita' mentre e' impura a motivo dei suoi corsi. Levitico 18:20 Non avrai relazioni carnali con la moglie del tuo prossimo per contaminarti con lei. Levitico 18:21 Non darai de' tuoi figliuoli ad essere immolati a Moloc; e non profanerai il nome del tuo Dio. Io sono l'Eterno. Levitico 18:22 Non avrai con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna: e' cosa abominevole. Levitico 18:23 Non t'accoppierai con alcuna bestia per contaminarti con essa; e la donna non si prostituira' ad una bestia: e' una mostruosita'. Levitico 18:24 Non vi contaminate con alcuna di queste cose; poiche' con tutte queste cose si son contaminate le nazioni ch'io sto per cacciare dinanzi a voi. Levitico 18:25 Il paese n'e' stato contaminato; ond'io puniro' la sua iniquita'; il paese vomitera' i suoi abitanti. Levitico 18:26 Voi dunque osserverete le mie leggi e le mie prescrizioni, e non commetterete alcuna di queste cose abominevoli; ne' colui ch'e' nativo del paese, ne' il forestiero che soggiorna fra voi. Levitico 18:27 Poiche' tutte queste cose abominevoli le ha commesse la gente che v'era prima di voi, e il paese n'e' stato contaminato. Levitico 18:28 Badate che, se lo contaminate, il paese non vi vomiti come vomitera' la gente che vi stava prima di voi. Levitico 18:29 Poiche' tutti quelli che commetteranno alcuna di queste cose abominevoli saranno sterminati di fra il loro popolo. Levitico 18:30 Osserverete dunque i miei ordini, e non seguirete alcuno di quei costumi abominevoli che sono stati seguiti prima di voi, e non vi contaminerete con essi. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro'. Leggi religiose, cerimoniali e morali Levitico 19:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 19:2 'Parla a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, e di' loro: Siate santi, perche' io, l'Eterno, l'Iddio vostro, son santo. Levitico 19:3 Rispetti ciascuno sua madre e suo padre, e osservate i miei sabati. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro. Levitico 19:4 Non vi rivolgete agl'idoli, e non vi fate degli de'i di getto. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro. Levitico 19:5 E quando offrirete un sacrifizio di azioni di grazie all'Eterno, l'offrirete in modo da esser graditi. Levitico 19:6 Lo si mangera' il giorno stesso che l'avrete immolato, e il giorno seguente; e se ne rimarra' qualcosa fino al terzo giorno, lo brucerete col fuoco. Levitico 19:7 Se se ne mangera' il terzo giorno, sara' cosa abominevole; il sacrifizio non sara' gradito. Levitico 19:8 E chiunque ne mangera' portera' la pena della sua iniquita', perche' avra' profanato cio' ch'e' sacro all'Eterno; e quel tale sara' sterminato di fra il suo popolo. Levitico 19:9 Quando mieterete la raccolta della vostra terra, non mieterai fino all'ultimo canto il tuo campo, e non raccoglierai cio' che resta da spigolare della tua raccolta; Levitico 19:10 e nella tua vigna non coglierai i raspolli, ne' raccoglierai i granelli caduti; li lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro. Levitico 19:11 Non ruberete, e non userete inganno ne' menzogna gli uni a danno degli altri. Levitico 19:12 Non giurerete il falso, usando il mio nome; che' profaneresti il nome del tuo Dio. Io sono l'Eterno. Levitico 19:13 Non opprimerai il tuo prossimo, e non gli rapirai cio' ch'e' suo; il salario dell'operaio al tuo servizio non ti resti in mano la notte fino al mattino. Levitico 19:14 Non maledirai il sordo, e non porrai inciampo davanti al cieco, ma temerai il tuo Dio. Io sono l'Eterno. Levitico 19:15 Non commetterete iniquita', nel giudicare; non avrai riguardo alla persona del povero, ne' tributerai speciale onore alla persona del potente; ma giudicherai il tuo prossimo con giustizia. Levitico 19:16 Non andrai qua e la' facendo il diffamatore fra il tuo popolo, ne' ti presenterai ad attestare il falso a danno della vita del tuo prossimo. Io sono l'Eterno. Levitico 19:17 Non odierai il tuo fratello in cuor tuo; riprendi pure il tuo prossimo, ma non ti caricare d'un peccato a cagion di lui. Levitico 19:18 Non ti vendicherai, e non serberai rancore contro i figliuoli del tuo popolo, ma amerai il prossimo tuo come te stesso. Io sono l'Eterno. Osserverete le mie leggi. Levitico 19:19 Non accoppierai bestie di specie differenti; non seminerai il tuo campo con due sorta di seme, ne' porterai veste tessuta di due diverse materie. Levitico 19:20 Se uno si giace carnalmente con donna che sia schiava promessa a un uomo, ma non riscattata o affrancata, saranno ambedue puniti; ma non saranno messi a morte, perche' colei non era libera. Levitico 19:21 L'uomo menera' all'Eterno, all'ingresso della tenda di convegno, come sacrifizio di riparazione, un montone; Levitico 19:22 e il sacerdote fara' per lui l'espiazione davanti all'Eterno, col montone del sacrifizio di riparazione, per il peccato che colui ha commesso, e il peccato che ha commesso gli sara' perdonato. Levitico 19:23 Quando sarete entrati nel paese e vi avrete piantato ogni sorta d'alberi fruttiferi, ne considererete i frutti come incirconcisi; per tre anni saranno per voi come incirconcisi; non si dovranno mangiare. Levitico 19:24 Ma il quarto anno tutti i loro frutti saranno consacrati all'Eterno, per dargli lode. Levitico 19:25 E il quinto anno mangerete il frutto di quegli alberi, affinche' essi vi aumentino il loro prodotto. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro. Levitico 19:26 Non mangerete nulla che contenga sangue. Non praticherete alcuna sorta di divinazione o di magia. Levitico 19:27 Non vi taglierete in tondo i capelli ai lati del capo, ne' toglierai i canti alla tua barba. Levitico 19:28 Non vi farete incisioni nella carne per un morto, ne' vi stamperete segni addosso. Io sono l'Eterno. Levitico 19:29 Non profanare la tua figliuola, prostituendola, affinche' il paese non si dia alla prostituzione e non si riempia di scelleratezze. Levitico 19:30 Osserverete i miei sabati, e porterete rispetto al mio santuario. Io sono l'Eterno. Levitico 19:31 Non vi rivolgete agli spiriti, ne' agl'indovini; non li consultate, per non contaminarvi per mezzo loro. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro. Levitico 19:32 Alzati dinanzi al capo canuto, onora la persona del vecchio, e temi il tuo Dio. Io sono l'Eterno. Levitico 19:33 Quando qualche forestiero soggiornera' con voi nel vostro paese, non gli farete torto. Levitico 19:34 Il forestiero che soggiorna fra voi, lo tratterete come colui ch'e' nato fra voi; tu l'amerai come te stesso; poiche' anche voi foste forestieri nel paese d'Egitto. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro. Levitico 19:35 Non commettere ingiustizie nei giudizi, ne' con le misure di lunghezza, ne' coi pesi, ne' con le misure di capacita'. Levitico 19:36 Avrete stadere giuste, pesi giusti, efa giusto, hin giusto. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro, che v'ho tratto dal paese d'Egitto. Levitico 19:37 Osserverete dunque tutte le mie leggi e tutte le mie prescrizioni, e le metterete in pratica. Io sono l'Eterno'. Pene comminate per vari delitti Levitico 20:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: 'Dirai ai figliuoli d'Israele: Levitico 20:2 Chiunque de' figliuoli d'Israele o de' forestieri che soggiornano in Israele dara' de' suoi figliuoli a Moloc, dovra' esser messo a morte; il popolo del paese lo lapidera'. Levitico 20:3 E anch'io volgero' la mia faccia contro quell'uomo, e lo sterminero' di fra il suo popolo, perche' avra' dato de' suoi figliuoli a Moloc per contaminare il mio santuario e profanare il mio santo nome. Levitico 20:4 E se il popolo del paese chiude gli occhi quando quell'uomo da' dei suoi figliuoli a Moloc, e non lo mette a morte, Levitico 20:5 io volgero' la mia faccia contro quell'uomo e contro la sua famiglia, e sterminero' di fra il suo popolo lui con tutti quelli che si prostituiscono come lui, prostituendosi a Moloc. Levitico 20:6 E se qualche persona si volge agli spiriti e agl'indovini per prostituirsi dietro a loro, io volgero' la mia faccia contro quella persona, e lo sterminero' di fra il suo popolo. Levitico 20:7 Santificatevi dunque e siate santi, perche' io sono l'Eterno, l'Iddio vostro. Levitico 20:8 E osservate le mie leggi, e mettetele in pratica. Io sono l'Eterno che vi santifica. Levitico 20:9 Chiunque maledice suo padre o sua madre dovra' esser messo a morte; ha maledetto suo padre o sua madre; il suo sangue ricadra' su lui. Levitico 20:10 Se uno commette adulterio con la moglie d'un altro, se commette adulterio con la moglie del suo prossimo, l'adultero e l'adultera dovranno esser messi a morte. Levitico 20:11 Se uno si giace con la moglie di suo padre, egli scopre la nudita' di suo padre; ambedue dovranno esser messi a morte; il loro sangue ricadra' su loro. Levitico 20:12 Se uno si giace con la sua nuora, ambedue dovranno esser messi a morte; hanno commesso una cosa abominevole; il loro sangue ricadra' su loro. Levitico 20:13 Se uno ha con un uomo relazioni carnali come si hanno con una donna, ambedue hanno commesso cosa abominevole; dovranno esser messi a morte; il loro sangue ricadra' su loro. Levitico 20:14 Se uno prende per moglie la figlia e la madre, e' un delitto; si bruceranno col fuoco lui e loro, affinche' non si trovi fra voi alcun delitto. Levitico 20:15 L'uomo che s'accoppia con una bestia, dovra' esser messo a morte; e ucciderete la bestia. Levitico 20:16 E se una donna s'accosta a una bestia per prostituirsi ad essa, ucciderai la donna e la bestia; ambedue dovranno esser messe a morte; il loro sangue ricadra' su loro. Levitico 20:17 Se uno prende la propria sorella, figliuola di suo padre o figliuola di sua madre, e vede la nudita' di lei ed ella vede la nudita' di lui e' una infamia; ambedue saranno sterminati in presenza de' figliuoli del loro popolo; quel tale ha scoperto la nudita' della propria sorella; portera' la pena della sua iniquita'. Levitico 20:18 Se uno si giace con una donna che ha i suoi corsi, e scopre la nudita' di lei, quel tale ha scoperto il flusso di quella donna, ed ella ha scoperto il flusso del proprio sangue; percio' ambedue saranno sterminati di fra il loro popolo. Levitico 20:19 Non scoprirai la nudita' della sorella di tua madre o della sorella di tuo padre; chi lo fa scopre la sua stretta parente; ambedue porteranno la pena della loro iniquita'. Levitico 20:20 Se uno si giace con la moglie di suo zio, scopre la nudita' di suo zio; ambedue porteranno la pena del loro peccato; morranno senza figliuoli. Levitico 20:21 Se uno prende la moglie di suo fratello, e' una impurita', egli ha scoperto la nudita' di suo fratello; non avranno figliuoli. Levitico 20:22 Osserverete dunque tutte le mie leggi e le mie prescrizioni, e le metterete in pratica, affinche' il paese dove io vi conduco per abitarvi non vi vomiti fuori. Levitico 20:23 E non adotterete i costumi delle nazioni che io sto per cacciare d'innanzi a voi; esse hanno fatto tutte quelle cose, e percio' le ho avute in abominio; Levitico 20:24 e vi ho detto: Sarete voi quelli che possederete il loro paese; ve lo daro' come vostra proprieta'; e' un paese ove scorre il latte e il miele. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro, che vi ho separato dagli altri popoli. Levitico 20:25 Farete dunque distinzione fra gli animali puri e quelli impuri, fra gli uccelli impuri e quelli puri, e non renderete le vostre persone abominevoli, mangiando animali, uccelli, o cosa alcuna strisciante sulla terra, e che io v'ho fatto distinguere come impuri. Levitico 20:26 E mi sarete santi, perche' io, l'Eterno, son santo, e v'ho separati dagli altri popoli perche' foste miei. Levitico 20:27 Se un uomo o una donna ha uno spirito o indovina, dovranno esser messi a morte; saranno lapidati; il loro sangue ricadra' su loro'. Leggi relative ai sacerdoti Levitico 21:1 L'Eterno disse ancora a Mose': 'Parla ai sacerdoti, figliuoli d'Aaronne, e di' loro: Un sacerdote non si esporra' a divenire impuro in mezzo al suo popolo per il contatto con un morto, Levitico 21:2 a meno che si tratti d'uno de' suoi parenti piu' stretti: di sua madre, di suo padre, del suo figliuolo, della sua figliuola, Levitico 21:3 del suo fratello e della sua sorella ancora vergine che vive con lui, non essendo ancora maritata; per questa puo' esporsi alla impurita'. Levitico 21:4 Capo com'e' in mezzo al suo popolo, non si contaminera', profanando se stesso. Levitico 21:5 I sacerdoti non si faranno tonsure sul capo, non si raderanno i canti della barba, e non si faranno incisioni nella carne. Levitico 21:6 Saranno santi al loro Dio e non profaneranno il nome del loro Dio, poiche' offrono all'Eterno i sacrifizi fatti mediante il fuoco, il pane del loro Dio; percio' saran santi. Levitico 21:7 Non prenderanno una prostituta, ne' una donna disonorata; non prenderanno una donna ripudiata dal suo marito, perche' sono santi al loro Dio. Levitico 21:8 Tu considererai dunque il sacerdote come santo, perch'egli offre il pane del tuo Dio: ei ti sara' santo, perche' io, l'Eterno che vi santifico, son santo. Levitico 21:9 Se la figliuola di un sacerdote si disonora prostituendosi, ella disonora suo padre; sara' arsa col fuoco. Levitico 21:10 Il sommo sacerdote che sta al disopra de' suoi fratelli, sul capo del quale e' stato sparso l'olio dell'unzione e che e' stato consacrato per rivestire i paramenti sacri, non si scoprira' il capo e non si straccera' le vesti. Levitico 21:11 Non si avvicinera' ad alcun cadavere; non si rendera' impuro neppure per suo padre e per sua madre. Levitico 21:12 Non uscira' dal santuario, e non profanera' il santuario del suo Dio, perche' l'olio dell'unzione del suo Dio e' su lui come un diadema. Io sono l'Eterno. Levitico 21:13 Sposera' una vergine. Levitico 21:14 Non sposera' ne' una vedova, ne' una divorziata, ne' una disonorata, ne' una meretrice; ma prendera' per moglie una vergine del suo popolo. Levitico 21:15 Non disonorera' la sua progenie in mezzo al suo popolo; poiche' io sono l'Eterno che lo santifico'. Levitico 21:16 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 21:17 'Parla ad Aaronne e digli: Nelle generazioni a venire nessun uomo della tua stirpe che abbia qualche deformita' s'accostera' per offrire il pane del suo Dio; Levitico 21:18 perche' nessun uomo che abbia qualche deformita' potra' accostarsi: ne' il cieco, ne' lo zoppo, ne' colui che ha una deformita' per difetto o per eccesso, Levitico 21:19 o una frattura al piede o alla mano, Levitico 21:20 ne' il gobbo, ne' il nano, ne' colui che ha una macchia nell'occhio, o ha la rogna o un erpete o i testicoli infranti. Levitico 21:21 Nessun uomo della stirpe del sacerdote Aaronne, che abbia qualche deformita', si accostera' per offrire i sacrifizi fatti mediante il fuoco all'Eterno. Ha un difetto: non s'accosti quindi per offrire il pane del suo Dio. Levitico 21:22 Egli potra' mangiare del pane del suo Dio, delle cose santissime e delle cose sante; Levitico 21:23 ma non si avvicinera' al velo, e non s'accostera' all'altare, perche' ha una deformita'. Non profanera' i miei luoghi santi, perche' io sono l'Eterno che li santifico'. Levitico 21:24 Cosi parlo' Mose' ad Aaronne, ai figliuoli di lui e a tutti i figliuoli d'Israele. Levitico 22:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 22:2 'Di' ad Aaronne e ai suoi figliuoli che si astengano dalle cose sante che mi son consacrate dai figliuoli d'Israele, e non profanino il mio santo nome. Io sono l'Eterno. Levitico 22:3 Di' loro: Qualunque uomo della vostra stirpe che nelle vostre future generazioni, trovandosi in stato d'impurita', s'accostera' alle cose sante che i figliuoli d'Israele consacrano all'Eterno, sara' sterminato dal mio cospetto. Io sono l'Eterno. Levitico 22:4 Qualunque uomo della stirpe d'Aaronne che sia lebbroso o abbia la gonorrea, non mangera' delle cose sante, finche' non sia puro. E cosi sara' di chi avra' toccato una persona impura per contatto con un morto, o avra' avuto una perdita di seme genitale, Levitico 22:5 o di chi avra' toccato un rettile che l'abbia reso impuro, o un uomo che gli abbia comunicato una impurita' di qualsivoglia specie. Levitico 22:6 La persona che avra' avuto di tali contatti sara' impura fino alla sera, e non mangera' delle cose sante prima d'essersi lavato il corpo nell'acqua; Levitico 22:7 dopo il tramonto del sole sara' pura, e potra' poi mangiare delle cose sante, perche' sono il suo pane. Levitico 22:8 Il sacerdote non mangera' carne di bestia morta da se' o sbranata, per non rendersi impuro. Io sono l'Eterno. Levitico 22:9 Osserveranno dunque cio' che ho comandato, onde non portino la pena del loro peccato, e muoiano per aver profanato le cose sante. Io sono l'Eterno che li santifico. Levitico 22:10 Nessun estraneo al sacerdozio mangera' delle cose sante: chi sta da un sacerdote o lavora da lui per un salario non mangera' delle cose sante. Levitico 22:11 Ma una persona che il sacerdote avra' comprata coi suoi danari, ne potra' mangiare; cosi pure colui che gli e' nato in casa: questi potranno mangiare del pane di lui. Levitico 22:12 La figliuola di un sacerdote maritata a un estraneo non mangera' delle cose sante offerte per elevazione. Levitico 22:13 Ma se la figliuola del sacerdote e' vedova, o ripudiata, senza figliuoli, e torna a stare da suo padre come quand'era giovine, potra' mangiare del pane del padre; ma nessun estraneo al sacerdozio ne mangera'. Levitico 22:14 E se uno mangia per sbaglio di una cosa santa, dara' al sacerdote il valore della cosa santa, aggiungendovi un quinto. Levitico 22:15 I sacerdoti non profaneranno dunque le cose sante dei figliuoli d'Israele, ch'essi offrono per elevazione all'Eterno, Levitico 22:16 e non faranno loro portare la pena del peccato di cui si renderebbero colpevoli, mangiando delle loro cose sante; poiche' io sono l'Eterno che li santifico'. Leggi relative alle vittime Levitico 22:17 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 22:18 'Parla ad Aaronne, ai suoi figliuoli, a tutti i figliuoli d'Israele, e di' loro: Chiunque sia della casa d'Israele o de' forestieri in Israele che presenti in olocausto all'Eterno un'offerta per qualche voto o per qualche dono volontario per essere gradito, Levitico 22:19 dovra' offrire un maschio, senza difetto, di fra i buoi, di fra le pecore o di fra le capre. Levitico 22:20 Non offrirete nulla che abbia qualche difetto, perche' non sarebbe gradito. Levitico 22:21 Quand'uno offrira' all'Eterno un sacrifizio di azioni di grazie, di buoi o di pecore, sia per sciogliere un voto, sia come offerta volontaria, la vittima, perche' sia gradita, dovra' esser perfetta: non dovra' aver difetti. Levitico 22:22 Non offrirete all'Eterno una vittima che sia cieca, o storpia, o mutilata, o che abbia delle ulceri, o la rogna, o la scabbia; e non ne farete sull'altare un sacrifizio mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 22:23 Potrai presentare come offerta volontaria un bue o una pecora che abbia un membro troppo lungo o troppo corto; ma, come offerta per qualche voto, non sarebbe gradito. Levitico 22:24 Non offrirete all'Eterno un animale che abbia i testicoli ammaccati o schiacciati o strappati o tagliati; e di queste operazioni non ne farete nel vostro paese. Levitico 22:25 Non accetterete dallo straniero alcuna di queste vittime per offrirla come pane del vostro Dio; siccome sono mutilate, difettose, non sarebbero gradite per il vostro bene'. Levitico 22:26 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 22:27 'Quando sara' nato un vitello, o un agnello, o un capretto, stara' sette giorni sotto la madre; dall'ottavo giorno in poi, sara' gradito come sacrifizio fatto mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 22:28 Sia vacca, sia pecora, non la scannerete lo stesso giorno col suo parto. Levitico 22:29 Quando offrirete all'Eterno un sacrifizio di azioni di grazie, l'offrirete in modo da esser graditi. Levitico 22:30 La vittima sara' mangiata il giorno stesso; non ne lascerete nulla fino al mattino. Io sono l'Eterno. Levitico 22:31 Osserverete dunque i miei comandamenti, e li metterete in pratica. Io sono l'Eterno. Levitico 22:32 Non profanerete il mio santo nome, ond'io sia santificato in mezzo ai figliuoli d'Israele. Io sono l'Eterno che vi santifico, Levitico 22:33 che vi ho tratto dal paese d'Egitto per esser vostro Dio. Io sono l'Eterno'. Le feste solenni Levitico 23:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 23:2 'Parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Ecco le solennita' dell'Eterno, che voi bandirete come sante convocazioni. Le mie solennita' son queste. Levitico 23:3 Durante sei giorni si attendera' al lavoro; ma il settimo giorno e' sabato, giorno di completo riposo e di santa convocazione. Non farete in esso lavoro alcuno; e' un riposo consacrato all'Eterno in tutti i luoghi dove abiterete. Levitico 23:4 Queste sono le solennita' dell'Eterno, le sante convocazioni che bandirete ai tempi stabiliti. Levitico 23:5 Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese, sull'imbrunire, sara' la Pasqua dell'Eterno; Levitico 23:6 e il quindicesimo giorno dello stesso mese sara' la festa dei pani azzimi in onore dell'Eterno; per sette giorni mangerete pane senza lievito. Levitico 23:7 Il primo giorno avrete una santa convocazione; non farete in esso alcuna opera servile; Levitico 23:8 e per sette giorni offrirete all'Eterno de' sacrifizi mediante il fuoco. Il settimo giorno si avra' una santa convocazione, non farete alcuna opera servile'. Levitico 23:9 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 23:10 'Parla ai figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando sarete entrati nel paese che io vi do e ne mieterete la raccolta, porterete al sacerdote una mannella, come primizia della vostra raccolta; Levitico 23:11 e il sacerdote agitera' la mannella davanti all'Eterno, perche' sia gradita per il vostro bene; il sacerdote l'agitera' il giorno dopo il sabato. Levitico 23:12 E il giorno che agiterete la mannella, offrirete un agnello di un anno, che sia senza difetto, come olocausto all'Eterno. Levitico 23:13 L'oblazione che l'accompagna sara' di due decimi di un efa di fior di farina intrisa con olio, come sacrifizio mediante il fuoco, di soave odore all'Eterno; la libazione sara' d'un quarto di un hin di vino. Levitico 23:14 Non mangerete pane, ne' grano arrostito, ne' spighe fresche, fino a quel giorno, fino a che abbiate portata l'offerta al vostro Dio. e' una legge perpetua, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. Levitico 23:15 Dall'indomani del sabato, dal giorno che avrete portato la mannella dell'offerta agitata, conterete sette settimane intere. Levitico 23:16 Conterete cinquanta giorni fino all'indomani del settimo sabato, e offrirete all'Eterno una nuova oblazione. Levitico 23:17 Porterete dai luoghi dove abiterete due pani per un'offerta agitata, i quali saranno di due decimi di un efa di fior di farina e cotti con del lievito; sono le primizie offerte all'Eterno. Levitico 23:18 E con que' pani offrirete sette agnelli dell'anno, senza difetto, un giovenco e due montoni, che saranno un olocausto all'Eterno assieme alla loro oblazione e alle loro libazioni; sara' un sacrifizio di soave odore fatto mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 23:19 E offrirete un capro come sacrifizio per il peccato, e due agnelli dell'anno come sacrifizio di azioni di grazie. Levitico 23:20 Il sacerdote agitera' gli agnelli col pane delle primizie, come offerta agitata davanti all'Eterno; e tanto i pani quanto i due agnelli consacrati all'Eterno apparterranno al sacerdote. Levitico 23:21 In quel medesimo giorno bandirete la festa, e avrete una santa convocazione. Non farete alcuna opera servile. e' una legge perpetua, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. Levitico 23:22 Quando mieterete la raccolta della vostra terra, non mieterai fino all'ultimo canto il tuo campo, e non raccoglierai cio' che resta da spigolare della tua raccolta; lo lascerai per il povero e per il forestiero. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro'. Levitico 23:23 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 23:24 'Parla ai figliuoli d'Israele, e di' loro: Il settimo mese, il primo giorno del mese avrete un riposo solenne, una commemorazione fatta a suon di tromba, una santa convocazione. Levitico 23:25 Non farete alcun'opera servile, e offrirete all'Eterno dei sacrifizi mediante il fuoco'. Levitico 23:26 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 23:27 'Il decimo giorno di questo settimo mese sara' il giorno delle espiazioni; avrete una santa convocazione, umilierete le anime vostre e offrirete all'Eterno de' sacrifizi mediante il fuoco. Levitico 23:28 In quel giorno non farete alcun lavoro; poiche' e' un giorno d'espiazione, destinato a fare espiazione per voi davanti all'Eterno, ch'e' l'Iddio vostro. Levitico 23:29 Poiche', ogni persona che non si umiliera' in quel giorno, sara' sterminata di fra il suo popolo. Levitico 23:30 E ogni persona che fara' in quel giorno qualsivoglia lavoro, io la distruggero' di fra il suo popolo. Levitico 23:31 Non farete alcun lavoro. e' una legge perpetua, di generazione in generazione, in tutti i luoghi dove abiterete. Levitico 23:32 Sara' per voi un sabato di completo riposo, e umilierete le anime vostre; il nono giorno del mese, dalla sera alla sera seguente, celebrerete il vostro sabato'. Levitico 23:33 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 23:34 'Parla ai figliuoli d'Israele, e di' loro: Il quindicesimo giorno di questo settimo mese sara' la festa delle Capanne, durante sette giorni, in onore dell'Eterno. Levitico 23:35 Il primo giorno vi sara' una santa convocazione; non farete alcuna opera servile. Levitico 23:36 Per sette giorni offrirete all'Eterno dei sacrifizi mediante il fuoco. L'ottavo giorno avrete una santa convocazione, e offrirete all'Eterno dei sacrifizi mediante il fuoco. e' giorno di solenne raunanza; non farete alcuna opera servile. Levitico 23:37 Queste sono le solennita' dell'Eterno che voi bandirete come sante convocazioni, perche' si offrano all'Eterno sacrifizi mediante il fuoco, olocausti e oblazioni, vittime e libazioni, ogni cosa al giorno stabilito, Levitico 23:38 oltre i sabati dell'Eterno, oltre i vostri doni, oltre tutti i vostri voti e tutte le offerte volontarie che presenterete all'Eterno. Levitico 23:39 Or il quindicesimo giorno del settimo mese, quando avrete raccolto i frutti della terra, celebrerete una festa all'Eterno, durante sette giorni; il primo giorno sara' di completo riposo; e l'ottavo, di completo riposo. Levitico 23:40 Il primo giorno prenderete del frutto di alberi d'ornamento: rami di palma, rami dalla verzura folta e salci de' torrenti, e vi rallegrerete dinanzi all'Eterno, ch'e' l'Iddio vostro, durante sette giorni. Levitico 23:41 Celebrerete questa festa in onore dell'Eterno per sette giorni, ogni anno. e' una legge perpetua, di generazione in generazione. La celebrerete il settimo mese. Levitico 23:42 Dimorerete in capanne durante sette giorni; tutti quelli che saranno nativi d'Israele dimoreranno in capanne, Levitico 23:43 affinche' i vostri discendenti sappiano che io feci dimorare in capanne i figliuoli d'Israele, quando li trassi fuori dal paese d'Egitto. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro'. Levitico 23:44 Cosi Mose' dette ai figliuoli d'Israele le istruzioni relative alle solennita' dell'Eterno. Norme relative al candelabro Levitico 24:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 24:2 'Ordina ai figliuoli d'Israele che ti portino dell'olio di uliva puro, vergine, per il candelabro, per tener le lampade continuamente accese. Levitico 24:3 Aaronne lo preparera' nella tenda di convegno, fuori del velo che sta davanti alla testimonianza, perche' le lampade ardano del continuo, dalla sera al mattino, davanti all'Eterno. e' una legge perpetua, di generazione in generazione. Levitico 24:4 Egli le disporra' sul candelabro d'oro puro, perche' ardano del continuo davanti all'Eterno. Norme relative al pane della presentazione Levitico 24:5 Prenderai pure del fior di farina, e ne farai cuocere dodici focacce; ogni focaccia sara' di due decimi d'efa. Levitico 24:6 Le metterai in due file, sei per fila, sulla tavola d'oro puro davanti all'Eterno. Levitico 24:7 E porrai dell'incenso puro sopra ogni fila, e sara' sul pane come una ricordanza, come un sacrifizio fatto mediante il fuoco all'Eterno. Levitico 24:8 Ogni giorno di sabato si disporranno i pani davanti all'Eterno, del continuo; saranno forniti dai figliuoli d'Israele; e' un patto perpetuo. Levitico 24:9 I pani apparterranno ad Aaronne e ai suoi figliuoli, ed essi li mangeranno in luogo santo; poiche' saranno per loro cosa santissima tra i sacrifizi fatti mediante il fuoco all'Eterno. e' una legge perpetua'. Legge contro i bestemmiatori Levitico 24:10 Or il figliuolo di una donna israelita e di un Egiziano usci tra i figliuoli d'Israele: e fra questo figliuolo della donna israelita e un Israelita nacque una lite. Levitico 24:11 Il figliuolo della Israelita bestemmio' il nome dell'Eterno, e lo maledisse; onde fu condotto a Mose'. La madre di quel tale si chiamava Shelomith, figliuola di Dibri, della tribu' di Dan. Levitico 24:12 Lo misero in prigione, finche' fosse deciso che cosa fare per ordine dell'Eterno. Levitico 24:13 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Levitico 24:14 'Mena quel bestemmiatore fuori del campo; e tutti quelli che l'hanno udito posino le mani sul suo capo, e tutta la raunanza lo lapidi. Levitico 24:15 E parla ai figliuoli d'Israele, e di' loro: Chiunque maledira' il suo Dio portera' la pena del suo peccato. Levitico 24:16 E chi bestemmia il nome dell'Eterno dovra' esser messo a morte; tutta la raunanza lo dovra' lapidare. Sia straniero o nativo del paese, quando bestemmi il nome dell'Eterno, sara' messo a morte. La legge del taglione Levitico 24:17 Chi percuote mortalmente un uomo qualsivoglia, dovra' esser messo a morte. Levitico 24:18 Chi percuote a morte un capo di bestiame, lo paghera': vita per vita. Levitico 24:19 Quand'uno avra' fatto una lesione al suo prossimo, gli sara' fatto com'egli ha fatto: Levitico 24:20 frattura per frattura, occhio per occhio, dente per dente; gli si fara' la stessa lesione ch'egli ha fatta all'altro. Levitico 24:21 Chi uccide un capo di bestiame, lo paghera'; ma chi uccide un uomo sara' messo a morte. Levitico 24:22 Avrete una stessa legge tanto per il forestiero quanto per il nativo del paese; poiche' io sono l'Eterno, l'Iddio vostro'. Levitico 24:23 E Mose' parlo' ai figliuoli d'Israele, i quali trassero quel bestemmiatore fuori del campo, e lo lapidarono. Cosi i figliuoli d'Israele fecero quello che l'Eterno aveva ordinato a Mose'. L'anno sabatico Levitico 25:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' sul monte Sinai, dicendo: Levitico 25:2 'Parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Quando sarete entrati nel paese che io vi do, la terra dovra' avere il suo tempo di riposo consacrato all'Eterno. Levitico 25:3 Per sei anni seminerai il tuo campo, per sei anni poterai la tua vigna e ne raccoglierai i frutti; Levitico 25:4 ma il settimo anno sara' un sabato, un riposo completo per la terra, un sabato in onore dell'Eterno; non seminerai il tuo campo, ne' poterai la tua vigna. Levitico 25:5 Non mieterai quello che nascera' da se' dal seme caduto nella tua raccolta precedente, e non vendemmierai l'uva della vigna che non avrai potata; sara' un anno di completo riposo per la terra. Levitico 25:6 Cio' che la terra produrra' durante il suo riposo, servira' di nutrimento a te, al tuo servo, alla tua serva, al tuo operaio e al tuo forestiero che stanno da te, Levitico 25:7 al tuo bestiame e agli animali che sono nel tuo paese; tutto il suo prodotto servira' loro di nutrimento. Il giubileo Levitico 25:8 Conterai pure sette settimane d'anni: sette volte sette anni; e queste sette settimane d'anni ti faranno un periodo di quarantanove anni. Levitico 25:9 Poi, il decimo giorno del settimo mese farai squillar la tromba; il giorno delle espiazioni farete squillar la tromba per tutto il paese. Levitico 25:10 E santificherete il cinquantesimo anno, e proclamerete l'affrancamento nel paese per tutti i suoi abitanti. Sara' per voi un giubileo; ognun di voi tornera' nella sua proprieta', e ognun di voi tornera' nella sua famiglia. Levitico 25:11 Il cinquantesimo anno sara' per voi un giubileo; non seminerete e non raccoglierete quello che i campi produrranno da se', e non vendemmierete le vigne non potate. Levitico 25:12 Poiche' e' il giubileo; esso vi sara' sacro; mangerete il prodotto che vi verra' dai campi. Levitico 25:13 In quest'anno del giubileo ciascuno tornera' in possesso del suo. Levitico 25:14 Se vendete qualcosa al vostro prossimo o se comprate qualcosa dal vostro prossimo, nessuno faccia torto al suo fratello. Levitico 25:15 Regolerai la compra che farai dal tuo prossimo, sul numero degli anni passati dall'ultimo giubileo, e quegli vendera' a te in ragione degli anni di rendita. Levitico 25:16 Quanti piu' anni resteranno, tanto piu' aumenterai il prezzo; e quanto minore sara' il tempo, tanto calerai il prezzo; poiche' quegli ti vende il numero delle raccolte. Levitico 25:17 Nessun di voi danneggi il suo fratello, ma temerai il tuo Dio; poiche' io sono l'Eterno, l'Iddio vostro. Levitico 25:18 Voi metterete in pratica le mie leggi, e osserverete le mie prescrizioni e le adempirete, e abiterete il paese in sicurta'. Levitico 25:19 La terra produrra' i suoi frutti, voi ne mangerete a sazieta' e abiterete in essa in sicurta'. Levitico 25:20 E se dite: - Che mangeremo il settimo anno, giacche' non semineremo e non faremo la nostra raccolta? - Levitico 25:21 Io disporro' che la mia benedizione venga su voi il sesto anno, ed esso vi dara' una raccolta per tre anni. Levitico 25:22 E l'ottavo anno seminerete e mangerete della vecchia raccolta fino al nono anno; mangerete della raccolta vecchia finche' sia venuta la nuova. Riscatto delle terre e degli schiavi Levitico 25:23 Le terre non si venderanno per sempre; perche' la terra e' mia, e voi state da me come forestieri e avventizi. Levitico 25:24 Percio', in tutto il paese che sara' vostro possesso, concederete il diritto di riscatto del suolo. Levitico 25:25 Se il tuo fratello diventa povero e vende una parte della sua proprieta', colui che ha il diritto di riscatto, il suo parente piu' prossimo, verra' e riscattera' cio' che il suo fratello ha venduto. Levitico 25:26 E se uno non ha chi possa fare il riscatto, ma giunge a procurarsi da se' la somma necessaria al riscatto, Levitico 25:27 contera' le annate scorse dalla vendita, rendera' il soprappiu' al compratore, e rientrera' cosi nel suo. Levitico 25:28 Ma se non trova da se' la somma sufficiente a rimborsarlo, cio' che ha venduto rimarra' in mano del compratore fino all'anno del giubileo; al giubileo sara' cosa franca, ed egli rientrera' nel suo possesso. Levitico 25:29 Se uno vende una casa da abitare in una citta' murata, avra' il diritto di riscattarla fino al compimento di un anno dalla vendita; il suo diritto di riscatto durera' un anno intero. Levitico 25:30 Ma se quella casa posta in una citta' murata non e' riscattata prima del compimento d'un anno intero, rimarra' in perpetuo proprieta' del compratore e dei suoi discendenti; non sara' franca al giubileo. Levitico 25:31 Pero', le case de' villaggi non attorniati da mura saranno considerate come parte dei fondi di terreno; potranno essere riscattate, e al giubileo saranno franche. Levitico 25:32 Quanto alle citta' de' Leviti e alle case ch'essi vi possederanno, i Leviti avranno il diritto perpetuo di riscatto. Levitico 25:33 E se anche uno de' Leviti ha fatto il riscatto, la casa venduta, con la citta' dove si trova, sara' franca al giubileo, perche' le case delle citta' dei Leviti sono loro proprieta', in mezzo ai figliuoli d'Israele. Levitico 25:34 I campi situati ne' dintorni delle citta' dei Leviti non si potranno vendere, perche' sono loro proprieta' perpetua. Dei poveri Levitico 25:35 Se il tuo fratello ch'e' presso di te e' impoverito e i suoi mezzi vengon meno, tu lo sosterrai, anche se forestiero e avventizio, onde possa vivere presso di te. Levitico 25:36 Non trarre da lui interesse, ne' utile; ma temi il tuo Dio, e viva il tuo fratello presso di te. Levitico 25:37 Non gli darai il tuo danaro a interesse, ne' gli darai i tuoi viveri per ricavarne un utile. Levitico 25:38 Io sono l'Eterno, il vostro Dio, che vi ho tratto dal paese d'Egitto per darvi il paese di Canaan, per essere il vostro Dio. Degli schiavi Levitico 25:39 Se il tuo fratello ch'e' presso di te e' impoverito e si vende a te, non lo farai servire come uno schiavo; Levitico 25:40 stara' da te come un lavorante, come un avventizio. Ti servira' fino all'anno del giubileo; Levitico 25:41 allora se ne andra' da te insieme coi suoi figliuoli, tornera' nella sua famiglia, e rientrera' nella proprieta' de' suoi padri. Levitico 25:42 Poiche' essi sono miei servi, ch'io trassi dal paese d'Egitto; non debbon esser venduti come si vendono gli schiavi. Levitico 25:43 Non lo dominerai con asprezza, ma temerai il tuo Dio. Levitico 25:44 Quanto allo schiavo e alla schiava che potrete avere in proprio, li prenderete dalle nazioni che vi circondano; da queste comprerete lo schiavo e la schiava. Levitico 25:45 Potrete anche comprarne tra i figliuoli degli stranieri stabiliti fra voi e fra le loro famiglie che si troveranno fra voi, tra i figliuoli ch'essi avranno generato nel vostro paese; e saranno vostra proprieta'. Levitico 25:46 E li potrete lasciare in eredita' ai vostri figliuoli dopo di voi, come loro proprieta'; vi servirete di loro come di schiavi in perpetuo; ma quanto ai vostri fratelli, i figliuoli d'Israele, nessun di voi dominera' l'altro con asprezza. Levitico 25:47 Se un forestiero stabilito presso di te arricchisce, e il tuo fratello divien povero presso di lui e si vende al forestiero stabilito presso di te o a qualcuno della famiglia del forestiero, Levitico 25:48 dopo che si sara' venduto, potra' essere riscattato; lo potra' riscattare uno de' suoi fratelli; Levitico 25:49 lo potra' riscattare suo zio, o il figliuolo del suo zio; lo potra' riscattare uno dei parenti dello stesso suo sangue, o, se ha i mezzi di farlo, potra' riscattarsi da se'. Levitico 25:50 Fara' il conto, col suo compratore, dall'anno che gli si e' venduto all'anno del giubileo; e il prezzo da pagare si regolera' secondo il numero degli anni, valutando le sue giornate come quelle di un lavorante. Levitico 25:51 Se vi sono ancora molti anni per arrivare al giubileo, paghera' il suo riscatto in ragione di questi anni, e in proporzione del prezzo per il quale fu comprato: Levitico 25:52 se rimangon pochi anni per arrivare al giubileo, fara' il conto col suo compratore, e paghera' il prezzo del suo riscatto in ragione di quegli anni. Levitico 25:53 Stara' da lui come un lavorante fissato annualmente; il padrone non lo dominera' con asprezza sotto i tuoi occhi. Levitico 25:54 E se non e' riscattato in alcuno di quei modi, se ne uscira' libero l'anno del giubileo: egli, coi suoi figliuoli. Levitico 25:55 Poiche' i figliuoli d'Israele son servi miei; sono miei servi, che ho tratto dal paese d'Egitto. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro. Benedizioni e maledizioni Levitico 26:1 Non vi farete idoli, non vi eleverete immagini scolpite ne' statue, e non collocherete nel vostro paese alcuna pietra ornata di figure per prostrarvi davanti ad essa; poiche' io sono l'Eterno, l'Iddio vostro. Levitico 26:2 Osserverete i miei sabati, e porterete rispetto al mio santuario. Io sono l'Eterno. Levitico 26:3 Se vi conducete secondo le mie leggi, se osservate i miei comandamenti e li mettete in pratica, Levitico 26:4 io vi daro' le piogge nella loro stagione, la terra dara' i suoi prodotti, e gli alberi della campagna daranno i loro frutti. Levitico 26:5 La trebbiatura vi durera' fino alla vendemmia, e la vendemmia vi durera' fino alla sementa; mangerete a sazieta' il vostro pane, e abiterete in sicurta' il vostro paese. Levitico 26:6 Io faro' che la pace regni nel paese; voi vi coricherete, e non ci sara' chi vi spaventi; faro' sparire dal paese le bestie nocive, e la spada non passera' per il vostro paese. Levitico 26:7 Voi inseguirete i vostri nemici, ed essi cadranno dinanzi a voi per la spada. Levitico 26:8 Cinque di voi ne inseguiranno cento, cento di voi ne inseguiranno diecimila, e i vostri nemici cadranno dinanzi a voi per la spada. Levitico 26:9 E io mi volgero' verso voi, vi rendero' fecondi e vi moltiplichero', e raffermero' il mio patto con voi. Levitico 26:10 E voi mangerete delle raccolte vecchie, serbate a lungo, e trarrete fuori la raccolta vecchia per far posto alla nuova. Levitico 26:11 Io stabiliro' la mia dimora in mezzo a voi, e l'anima mia non vi aborrira'. Levitico 26:12 Camminero' tra voi, saro' vostro Dio, e voi sarete mio popolo. Levitico 26:13 Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro, che vi ho tratto dal paese d'Egitto affinche' non vi foste piu' schiavi; ho spezzato il vostro giogo, e v'ho fatto camminare a test'alta. Levitico 26:14 Ma se non mi date ascolto e se non mettete in pratica tutti questi comandamenti, Levitico 26:15 se disprezzate le mie leggi e l'anima vostra disdegna le mie prescrizioni in guisa che non mettiate in pratica tutti i miei comandamenti e rompiate il mio patto, Levitico 26:16 ecco quel che vi faro' a mia volta: mandero' contro voi il terrore, la consunzione e la febbre, che vi faranno venir meno gli occhi e languir l'anima, e seminerete invano la vostra sementa: la mangeranno i vostri nemici. Levitico 26:17 Volgero' la mia faccia contro di voi, e voi sarete sconfitti dai vostri nemici; quelli che vi odiano vi domineranno, e vi darete alla fuga senza che alcuno v'insegua. Levitico 26:18 E se nemmeno dopo questo vorrete darmi ascolto, io vi castighero' sette volte di piu' per i vostri peccati. Levitico 26:19 Spezzero' la superbia della vostra forza, faro' che il vostro cielo sia come di ferro, e la vostra terra come di rame. Levitico 26:20 La vostra forza si consumera' invano, poiche' la vostra terra non dara' i suoi prodotti, e gli alberi della campagna non daranno i loro frutti. Levitico 26:21 E se mi resistete con la vostra condotta e non volete darmi ascolto, io vi colpiro' sette volte di piu', secondo i vostri peccati. Levitico 26:22 Mandero' contro di voi le fiere della campagna, che vi rapiranno i figliuoli, stermineranno il vostro bestiame, vi ridurranno a un piccol numero, e le vostre strade diverranno deserte. Levitico 26:23 E se, nonostante questi castighi, non volete correggervi per tornare a me, ma con la vostra condotta mi resistete, anch'io vi resistero', Levitico 26:24 e vi colpiro' sette volte di piu' per i vostri peccati. Levitico 26:25 E faro' venir contro di voi la spada, vindice del mio patto; voi vi raccoglierete nelle vostre citta', ma io mandero' in mezzo a voi la peste, e sarete dati in man del nemico. Levitico 26:26 Quando vi togliero' il pane che sostiene, dieci donne coceranno il vostro pane in uno stesso forno, vi distribuiranno il vostro pane a peso, e mangerete, ma non vi sazierete. Levitico 26:27 E se, nonostante tutto questo, non volete darmi ascolto ma con la vostra condotta mi resistete, Levitico 26:28 anch'io vi resistero' con furore, e vi castighero' sette volte di piu' per i vostri peccati. Levitico 26:29 Mangerete la carne dei vostri figliuoli, e mangerete la carne delle vostre figliuole. Levitico 26:30 Io devastero' i vostri alti luoghi, distruggero' le vostre statue consacrate al sole, mettero' i vostri cadaveri sui cadaveri dei vostri idoli, e l'anima mia vi aborrira'. Levitico 26:31 E ridurro' le vostre citta' in deserti, desolero' i vostri santuari, e non aspirero' piu' il soave odore dei vostri profumi. Levitico 26:32 Desolero' il paese; e i vostri nemici che vi abiteranno, ne saranno stupefatti. Levitico 26:33 E, quanto a voi, io vi disperdero' fra le nazioni, e vi daro' dietro a spada tratta; il vostro paese sara' desolato, e le vostre citta' saranno deserte. Levitico 26:34 Allora la terra si godra' i suoi sabati per tutto il tempo che rimarra' desolata e che voi sarete nel paese dei vostri nemici; allora la terra si riposera' e si godra' i suoi sabati. Levitico 26:35 Per tutto il tempo che rimarra' desolata avra' il riposo che non ebbe nei vostri sabati, quando voi l'abitavate. Levitico 26:36 Quanto ai superstiti fra voi, io rendero' pusillanime il loro cuore nel paese dei loro nemici: il rumore d'una foglia agitata li mettera' in fuga; fuggiranno come si fugge dinanzi alla spada, e cadranno senza che alcuno l'insegua. Levitico 26:37 Precipiteranno l'uno sopra l'altro come davanti alla spada, senza che alcuno l'insegua, e voi non potrete resistere dinanzi ai vostri nemici. Levitico 26:38 E perirete fra le nazioni, e il paese de' vostri nemici vi divorera'. Levitico 26:39 I superstiti fra voi si struggeranno nei paesi de' loro nemici, a motivo delle proprie iniquita'; e si struggeranno pure a motivo delle iniquita' dei loro padri. Levitico 26:40 E confesseranno la loro iniquita' e l'iniquita' dei loro padri: l'iniquita' delle trasgressioni commesse contro di me e della resistenza oppostami, Levitico 26:41 peccati per i quali anch'io avro' dovuto resister loro, e menarli nel paese de' loro nemici. Ma se allora il cuor loro incirconciso si umiliera', e se accetteranno la punizione della loro iniquita', Levitico 26:42 io mi ricordero' del mio patto con Giacobbe, mi ricordero' del mio patto con Isacco e del mio patto con Abrahamo, e mi ricordero' del paese; Levitico 26:43 poiche' il paese sara' abbandonato da loro, e si godra' i suoi sabati mentre rimarra' desolato, senza di loro, ed essi accetteranno la punizione della loro iniquita' per aver disprezzato le mie prescrizioni e aver avuto in avversione le mie leggi. Levitico 26:44 E, nonostante tutto questo, quando saranno nel paese dei loro nemici, io non li disprezzero' e non li prendero' in avversione fino al punto d'annientarli del tutto e di rompere il mio patto con loro; poiche' io sono l'Eterno, il loro Dio; Levitico 26:45 ma per amor d'essi mi ricordero' del patto stretto coi loro antenati, i quali trassi dal paese d'Egitto, nel cospetto delle nazioni, per essere il loro Dio. Io sono l'Eterno'. Levitico 26:46 Tali sono gli statuti, le prescrizioni e le leggi che l'Eterno stabili fra se' e i figliuoli d'Israele, sul monte Sinai, per mezzo di Mose'. I voti e le decime Levitico 27:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Levitico 27:2 'Parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Quand'uno fara' un voto concernente delle persone, queste persone apparterranno all'Eterno secondo la valutazione che ne farai. Levitico 27:3 E la tua stima sara', per un maschio dai venti ai sessant'anni, cinquanta sicli d'argento, secondo il siclo del santuario; Levitico 27:4 se si tratta di una donna, la tua stima sara' di trenta sicli. Levitico 27:5 Dai cinque ai vent'anni, la tua stima sara' di venti sicli per un maschio, e di dieci sicli per una femmina. Levitico 27:6 Da un mese a cinque anni, la tua stima sara' di cinque sicli d'argento per un maschio, e di tre sicli d'argento per una femmina. Levitico 27:7 Dai sessant'anni in su, la tua stima sara' di quindici sicli per un maschio e di dieci sicli per una femmina. Levitico 27:8 E se colui che ha fatto il voto e' troppo povero per pagare la somma fissata da te, lo si fara' presentare al sacerdote, il quale lo tassera'. Il sacerdote fara' una stima, in proporzione dei mezzi di colui che ha fatto il voto. Levitico 27:9 Se si tratta di animali che possono essere presentati come offerta all'Eterno, ogni animale che si dara' all'Eterno sara' cosa santa. Levitico 27:10 Non lo si dovra' cambiare; non se ne mettera' uno buono al posto di uno cattivo, o uno cattivo al posto di uno buono; e se pure uno sostituisce un animale all'altro, ambedue gli animali saranno cosa sacra. Levitico 27:11 E se si tratta di animali impuri di cui non si puo' fare offerta all'Eterno, l'animale sara' presentato davanti al sacerdote; Levitico 27:12 e il sacerdote ne fara' la stima, secondo che l'animale sara' buono o cattivo; e uno se ne stara' alla stima fattane dal sacerdote. Levitico 27:13 Ma se uno lo vuol riscattare, aggiungera' un quinto alla tua stima. Levitico 27:14 Se uno consacra la sua casa per esser cosa santa all'Eterno, il sacerdote ne fara' la stima secondo ch'essa sara' buona o cattiva; e uno se ne stara' alla stima fattane dal sacerdote. Levitico 27:15 E se colui che ha consacrato la sua casa la vuol riscattare, aggiungera' un quinto al prezzo della stima, e sara' sua. Levitico 27:16 Se uno consacra all'Eterno un pezzo di terra della sua proprieta', ne farai la stima in ragione della sementa: cinquanta sicli d'argento per un omer di seme d'orzo. Levitico 27:17 Se consacra la sua terra dall'anno del giubileo, il prezzo ne restera' fissato secondo la tua stima; Levitico 27:18 ma se la consacra dopo il giubileo, il sacerdote ne valutera' il prezzo in ragione del numero degli anni che rimangono fino al giubileo, e si fara' una detrazione dalla tua stima. Levitico 27:19 E se colui che ha consacrato il pezzo di terra lo vuol riscattare, aggiungera' un quinto al prezzo della tua stima, e restera' suo. Levitico 27:20 Ma se non riscatta il pezzo di terra e lo vende ad un altro, non lo si potra' piu' riscattare; Levitico 27:21 ma quel pezzo di terra, quando rimarra' franco al giubileo, sara' consacrato all'Eterno come una terra interdetta, e diventera' proprieta' del sacerdote. Levitico 27:22 Se uno consacra all'Eterno un pezzo di terra ch'egli ha comprato e che non fa parte della sua proprieta', Levitico 27:23 il sacerdote ne valutera' il prezzo secondo la stima fino all'anno del giubileo; e quel tale paghera' il giorno stesso il prezzo fissato, giacche' e' cosa consacrata all'Eterno. Levitico 27:24 L'anno del giubileo la terra tornera' a colui da cui fu comprata, e del cui patrimonio faceva parte. Levitico 27:25 Tutte le tue stime si faranno in sicli del santuario; il siclo e' di venti ghere. Levitico 27:26 Pero', nessuno potra' consacrare i primogeniti del bestiame, i quali appartengono gia' all'Eterno, perche' primogeniti: sia un bue, sia un agnello, appartiene all'Eterno. Levitico 27:27 E se si tratta di un animale impuro, lo si riscattera' al prezzo della tua stima, aggiungendovi un quinto; se non e' riscattato, sara' venduto al prezzo della tua stima. Levitico 27:28 Nondimeno, tutto cio' che uno avra' consacrato all'Eterno per voto d'interdetto, di fra le cose che gli appartengono, sia che si tratti di una persona, di un animale o di un pezzo di terra del suo patrimonio, non potra' esser ne' venduto, ne' riscattato; ogni interdetto e' cosa interamente consacrata all'Eterno. Levitico 27:29 Nessuna persona consacrata per voto d'interdetto potra' essere riscattata; dovra' essere messa a morte. Levitico 27:30 Ogni decima della terra, sia delle raccolte del suolo sia dei frutti degli alberi, appartiene all'Eterno; e' cosa consacrata all'Eterno. Levitico 27:31 Se uno vuol riscattare una parte della sua decima, vi aggiungera' il quinto. Levitico 27:32 E ogni decima dell'armento o del gregge, il decimo capo di tutto cio' che passa sotto la verga del pastore, sara' consacrata all'Eterno. Levitico 27:33 Non si fara' distinzione fra animale buono e cattivo, e non si faranno sostituzioni; e se si sostituisce un animale all'altro, ambedue saranno cosa sacra; non si potranno riscattare'. Levitico 27:34 Questi sono i comandamenti che l'Eterno diede a Mose' per i figliuoli d'Israele, sul monte Sinai.Deuteronomio 1:1-34:12 Censimento degl'Israeliti nel deserto di Sinai Numeri 1:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', nel deserto di Sinai, nella tenda di convegno, il primo giorno del secondo mese, il secondo anno dell'uscita de' figliuoli d'Israele dal paese d'Egitto, e disse: Numeri 1:2 'Fate la somma di tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, contando i nomi di tutti i maschi, uno per uno, Numeri 1:3 dall'eta' di venti anni in su, tutti quelli che in Israele possono andare alla guerra; tu ed Aaronne ne farete il censimento, secondo le loro schiere. Numeri 1:4 E con voi ci sara' un uomo per tribu', il capo della casa de' suoi padri. Numeri 1:5 Questi sono i nomi degli uomini che staranno con voi. Di Ruben: Elitsur, figliuolo di Scedeur; Numeri 1:6 di Simeone: Scelumiel, figliuolo di Tsurishaddai; Numeri 1:7 di Giuda: Nahshon, figliuolo di Aminadab; Numeri 1:8 di Issacar: Nethaneel, figliuolo di Tsuar; Numeri 1:9 di Zabulon: Eliab, figliuolo di Helon; Numeri 1:10 de' figliuoli di Giuseppe: di Efraim: Elishama, figliuolo di Ammihud; di Manasse: Gamaliel, figliuolo di Pedahtsur; Numeri 1:11 di Beniamino: Abidan, figliuolo di Ghideoni; Numeri 1:12 di Dan: Ahizer, figliuolo di Ammishaddai; Numeri 1:13 di Ascer: Paghiel, figliuolo di Ocran; Numeri 1:14 di Gad: Eliasaf, figliuolo di Deuel; Numeri 1:15 di Neftali: Ahira, figliuolo di Enan'. Numeri 1:16 Questi furono i chiamati dal seno della raunanza, i principi delle tribu' de' loro padri, i capi delle migliaia d'Israele. Numeri 1:17 Mose' ed Aaronne presero dunque questi uomini ch'erano stati designati per nome, Numeri 1:18 e convocarono tutta la raunanza, il primo giorno del secondo mese; e il popolo fu inscritto secondo le famiglie, secondo le case de' padri, contando il numero delle persone dai venti anni in su, uno per uno. Numeri 1:19 Come l'Eterno gli aveva ordinato, Mose' ne fece il censimento nel deserto di Sinai. Numeri 1:20 Figliuoli di Ruben, primogenito d'Israele, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, contando i nomi di tutti i maschi, uno per uno, dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra: Numeri 1:21 il censimento della tribu' di Ruben dette la cifra di quarantaseimilacinquecento. Numeri 1:22 Figliuoli di Simeone, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, inscritti contando i nomi di tutti i maschi, uno per uno, dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra: Numeri 1:23 il censimento della tribu' di Simeone dette la cifra di cinquantanovemilatrecento. Numeri 1:24 Figliuoli di Gad, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra: Numeri 1:25 il censimento della tribu' di Gad dette la cifra di quarantacinquemilaseicentocinquanta. Numeri 1:26 Figliuoli di Giuda, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra: Numeri 1:27 il censimento della tribu' di Giuda dette la cifra di settantaquattromilaseicento. Numeri 1:28 Figliuoli di Issacar, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra: Numeri 1:29 il censimento della tribu' di Issacar dette la cifra di cinquantaquattromilaquattrocento. Numeri 1:30 Figliuoli di Zabulon, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra: Numeri 1:31 il censimento della tribu' di Zabulon dette la cifra di cinquantasettemilaquattrocento. Numeri 1:32 Figliuoli di Giuseppe: Figliuoli d'Efraim, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra: Numeri 1:33 il censimento della tribu' di Efraim dette la cifra di quarantamilacinquecento. Numeri 1:34 Figliuoli di Manasse, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra: Numeri 1:35 il censimento della tribu' di Manasse dette la cifra di trentaduemiladuecento. Numeri 1:36 Figliuoli di Beniamino, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra: Numeri 1:37 il censimento della tribu' di Beniamino dette la cifra di trentacinquemilaquattrocento. Numeri 1:38 Figliuoli di Dan, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra: Numeri 1:39 il censimento della tribu' di Dan dette la cifra di sessantaduemilasettecento. Numeri 1:40 Figliuoli di Ascer, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra: Numeri 1:41 il censimento della tribu' di Ascer dette la cifra di quarantunmilacinquecento. Numeri 1:42 Figliuoli di Neftali, loro discendenti secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, contando i nomi dall'eta' di vent'anni in su, tutti quelli che potevano andare alla guerra: Numeri 1:43 il censimento della tribu' di Neftali dette la cifra di cinquantatremilaquattrocento. Numeri 1:44 Questi son quelli di cui Mose' ed Aaronne fecero il censimento, coi dodici uomini, principi d'Israele: ce n'era uno per ognuna delle case de' loro padri. Numeri 1:45 Cosi' tutti i figliuoli d'Israele dei quali fu fatto il censimento secondo le case dei loro padri, dall'eta' di vent'anni in su, cioe' tutti gli uomini che in Israele potevano andare alla guerra, Numeri 1:46 tutti quelli dei quali fu fatto il censimento, furono seicentotremilacinquecentocinquanta. I Leviti Numeri 1:47 Ma i Leviti, come tribu' dei loro padri, non furon compresi nel censimento con gli altri; Numeri 1:48 poiche' l'Eterno avea parlato a Mose', dicendo: Numeri 1:49 'Soltanto della tribu' di Levi non farai il censimento, e non ne unirai l'ammontare a quello de' figliuoli d'Israele; Numeri 1:50 ma affida ai Leviti la cura del tabernacolo della testimonianza, di tutti i suoi utensili e di tutto cio' che gli appartiene. Essi porteranno il tabernacolo e tutti i suoi utensili, ne faranno il servizio, e staranno accampati attorno al tabernacolo. Numeri 1:51 Quando il tabernacolo dovra' partire, i Leviti lo smonteranno; quando il tabernacolo dovra' accamparsi in qualche luogo, i Leviti lo rizzeranno; e l'estraneo che gli si avvicinera' sara' messo a morte. Numeri 1:52 I figliuoli d'Israele pianteranno le loro tende ognuno nel suo campo, ognuno vicino alla sua bandiera, secondo le loro schiere. Numeri 1:53 Ma i Leviti pianteranno le loro attorno al tabernacolo della testimonianza, affinche' non si accenda l'ira mia contro la raunanza dei figliuoli d'Israele; e i Leviti avranno la cura del tabernacolo della testimonianza'. Numeri 1:54 I figliuoli d'Israele si conformarono in tutto agli ordini che l'Eterno avea dato a Mose'; fecero cosi'. Ordine degli accampamenti e delle marce Numeri 2:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Numeri 2:2 'I figliuoli d'Israele s'accamperanno ciascuno vicino alla sua bandiera sotto le insegne delle case dei loro padri; si accamperanno di faccia e tutt'intorno alla tenda di convegno. Numeri 2:3 Sul davanti, verso oriente, s'accampera' la bandiera del campo di Giuda con le sue schiere: Numeri 2:4 il principe de' figliuoli di Giuda e' Nahshon, figliuolo di Aminadab, e il suo corpo, secondo il censimento, e' di settantaquattromilaseicento uomini. Numeri 2:5 Accanto a lui s'accampera' la tribu' di Issacar; il principe dei figliuoli di Issacar e' Nethaneel, figliuolo di Tsuar, Numeri 2:6 e il suo corpo, secondo il censimento, e' di cinquantaquattromilaquattrocento uomini. Numeri 2:7 Poi la tribu' di Zabulon; il principe dei figliuoli di Zabulon e' Eliab, figliuolo di Helon, e il suo corpo, Numeri 2:8 secondo il censimento, e' di cinquantasettemilaquattrocento uomini. Numeri 2:9 Il totale del censimento del campo di Giuda e' dunque centottantaseimilaquattrocento uomini, secondo le loro schiere. Si metteranno in marcia i primi. Numeri 2:10 A mezzogiorno stara' la bandiera del campo di Ruben con le sue schiere; il principe de' figliuoli di Ruben e' Elitsur, figliuolo di Scedeur, Numeri 2:11 e il suo corpo, secondo il censimento, e' di quarantaseimilacinquecento uomini. Numeri 2:12 Accanto a lui s'accampera' la tribu' di Simeone; il principe de' figliuoli di Simeone e' Scelumiel, figliuolo di Tsurishaddai, Numeri 2:13 e il suo corpo, secondo il censimento, e' di cinquantanovemilatrecento uomini. Numeri 2:14 Poi la tribu' di Gad; il principe de' figliuoli di Gad e' Eliasaf, figliuolo di Reuel, Numeri 2:15 e il suo corpo, secondo il censimento, e' di quarantacinquemilaseicentocinquanta uomini. Numeri 2:16 Il totale del censimento del campo di Ruben e' dunque centocinquantunmila e quattrocentocinquanta uomini, secondo le loro schiere. Si metteranno in marcia in seconda linea. Numeri 2:17 Poi si mettera' in marcia la tenda di convegno col campo dei Leviti in mezzo agli altri campi. Seguiranno nella marcia l'ordine nel quale erano accampati, ciascuno al suo posto, con la sua bandiera. Numeri 2:18 Ad occidente stara' la bandiera del campo di Efraim con le sue schiere; il principe de' figliuoli di Efraim e' Elishama, Numeri 2:19 figliuolo di Ammihud, e il suo corpo, secondo il censimento, e' di quarantamilacinquecento uomini. Numeri 2:20 Accanto a lui s'accampera' la tribu' di Manasse; il principe de' figliuoli di Manasse e' Gamaliel, figliuolo di Pedahtsur, Numeri 2:21 e il suo corpo, secondo il censimento, e' di trentaduemiladuecento uomini. Numeri 2:22 Poi la tribu' di Beniamino; il principe dei figliuoli di Beniamino e' Abidan, figliuolo di Ghideoni, Numeri 2:23 e il suo corpo, secondo il censimento, e' di trentacinquemilaquattrocento uomini. Numeri 2:24 Il totale del censimento del campo d'Efraim e' dunque centottantamilacento uomini, secondo le loro schiere. Si metteranno in marcia in terza linea. Numeri 2:25 A settentrione stara' il campo di Dan con le sue schiere; il principe de' figliuoli di Dan e' Ahiezer, figliuolo di Ammishaddai, Numeri 2:26 e il suo campo, secondo il censimento, e' di sessantaduemilasettecento uomini. Numeri 2:27 Accanto a lui s'accampera' la tribu' di Ascer; il principe de' figliuoli di Ascer e' Paghiel, figliuolo d'Ocran, Numeri 2:28 e il suo campo, secondo il censimento, e' di quarantunmilacinquecento uomini. Numeri 2:29 Poi la tribu' di Neftali; il principe de' figliuoli di Neftali e' Ahira, figliuolo di Enan, Numeri 2:30 e il suo campo, secondo il censimento, e' di cinquantatremilaquattrocento uomini. Numeri 2:31 Il totale del censimento del campo di Dan e' dunque centocinquantasettemilaseicento. Si metteranno in marcia gli ultimi, secondo le loro bandiere'. Numeri 2:32 Questi furono i figliuoli d'Israele de' quali si fece il censimento secondo le case dei loro padri. Tutti gli uomini de' quali si fece il censimento, e che formarono i campi, secondo i loro corpi, furono seicentotremilacinquecentocinquanta. Numeri 2:33 Ma i Leviti, secondo l'ordine che l'Eterno avea dato a Mose', non furono compresi nel censimento coi figliuoli d'Israele. Numeri 2:34 E i figliuoli d'Israele si conformarono in tutto agli ordini che l'Eterno avea dati a Mose': cosi' s'accampavano secondo le loro bandiere, e cosi' si mettevano in marcia, ciascuno secondo la sua famiglia, secondo la casa dei suoi padri. Censimento dei Leviti Numeri 3:1 Or questi sono i discendenti di Aaronne e di Mose' nel tempo in cui l'Eterno parlo' a Mose' sul monte Sinai. Numeri 3:2 Questi sono i nomi dei figliuoli di Aaronne: Nadab, il primogenito, Abihu, Eleazar e Ithamar. Numeri 3:3 Tali i nomi dei figliuoli d'Aaronne, che ricevettero l'unzione come sacerdoti e furon consacrati per esercitare il sacerdozio. Numeri 3:4 Nadab e Abihu morirono davanti all'Eterno quand'offrirono fuoco straniero davanti all'Eterno, nel deserto di Sinai. Essi non aveano figliuoli, ed Eleazar e Ithamar esercitarono il sacerdozio in presenza d'Aaronne, loro padre. Numeri 3:5 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 3:6 'Fa' avvicinare la tribu' de' Leviti e ponila davanti al sacerdote Aaronne, affinche' sia al suo servizio. Numeri 3:7 Essi avranno la cura di tutto cio' che e' affidato a lui e a tutta la raunanza davanti alla tenda di convegno e faranno cosi' il servizio del tabernacolo. Numeri 3:8 Avranno cura di tutti gli utensili della tenda di convegno e di quanto e' affidato ai figliuoli d'Israele, e faranno cosi' il servizio del tabernacolo. Numeri 3:9 Tu darai i Leviti ad Aaronne e ai suoi figliuoli; essi gli sono interamente dati di tra i figliuoli d'Israele. Numeri 3:10 Tu stabilirai Aaronne e i suoi figliuoli, perche' esercitino le funzioni del loro sacerdozio; lo straniero che s'accostera' all'altare sara' messo a morte'. Numeri 3:11 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 3:12 'Ecco, io ho preso i Leviti di tra i figliuoli d'Israele in luogo d'ogni primogenito che apre il seno materno fra i figliuoli d'Israele; e i Leviti saranno miei; Numeri 3:13 poiche' ogni primogenito e' mio; il giorno ch'io colpii tutti i primogeniti nel paese d'Egitto, io mi consacrai tutti i primi parti in Israele, tanto degli uomini quanto degli animali; saranno miei: io sono l'Eterno'. Numeri 3:14 E l'Eterno parlo' a Mose' nel deserto di Sinai, dicendo: Numeri 3:15 'Fa' il censimento de' figliuoli di Levi secondo le case de' loro padri, secondo le loro famiglie; farai il censimento di tutti i maschi dall'eta' d'un mese in su'. Numeri 3:16 E Mose' ne fece il censimento secondo l'ordine dell'Eterno, come gli era stato comandato di fare. Numeri 3:17 Questi sono i figliuoli di Levi, secondo i loro nomi: Gherson, Kehath e Merari. Numeri 3:18 Questi i nomi dei figliuoli di Gherson, secondo le loro famiglie: Libni e Scimei. Numeri 3:19 E i figliuoli di Kehath, secondo le loro famiglie: Amram, Jitsehar, Hebron e Uzziel. Numeri 3:20 E i figliuoli di Merari secondo le loro famiglie: Mahli e Musci. Queste sono le famiglie dei Leviti, secondo le case de' loro padri. Numeri 3:21 Da Gherson discendono la famiglia dei Libniti e la famiglia dei Scimeiti, che formano le famiglie dei Ghersoniti. Numeri 3:22 Quelli dei quali fu fatto il censimento, contando tutti i maschi dall'eta' di un mese in su, furono settemilacinquecento. Numeri 3:23 Le famiglie dei Ghersoniti avevano il campo dietro il tabernacolo, a occidente. Numeri 3:24 Il principe della casa de' padri dei Ghersoniti era Eliasaf, figliuolo di Lael. Numeri 3:25 Per quel che concerne la tenda di convegno, i figliuoli di Gherson doveano aver cura del tabernacolo e della tenda, della sua coperta, della portiera all'ingresso della tenda di convegno, Numeri 3:26 delle tele del cortile e della portiera dell'ingresso del cortile, tutt'intorno al tabernacolo e all'altare, e dei suoi cordami per tutto il servizio del tabernacolo. Numeri 3:27 Da Kehath discendono la famiglia degli Amramiti, la famiglia degli Hitsehariti, la famiglia degli Hebroniti e la famiglia degli Uzzieliti, che formano le famiglie dei Kehathiti. Numeri 3:28 Contando tutti i maschi dall'eta' di un mese in su, furono ottomilaseicento, incaricati della cura del santuario. Numeri 3:29 Le famiglie dei figliuoli di Kehath avevano il campo al lato meridionale del tabernacolo. Numeri 3:30 Il principe della casa dei padri dei Kehathiti era Elitsafan, figliuolo di Uzziel. Numeri 3:31 Alle loro cure erano affidati l'arca, la tavola, il candelabro, gli altari e gli utensili del santuario coi quali si fa il servizio, il velo e tutto cio' che si riferisce al servizio del santuario. Numeri 3:32 Il principe dei principi dei Leviti era Eleazar, figliuolo del sacerdote Aaronne; egli aveva la sorveglianza di quelli ch'erano incaricati della cura del santuario. Numeri 3:33 Da Merari discendono la famiglia dei Mahliti e la famiglia dei Musciti, che formano le famiglie di Merari. Numeri 3:34 Quelli di cui si fece il censimento, contando tutti i maschi dall'eta' di un mese in su, furono seimiladuecento. Numeri 3:35 Il principe della casa de' padri delle famiglie di Merari era Tsuriel, figliuolo di Abihail. Essi aveano il campo dal lato settentrionale del tabernacolo. Numeri 3:36 Alle cure dei figliuoli di Merari furono affidati le tavole del tabernacolo, le sue traverse, le sue colonne e le loro basi, tutti i suoi utensili e tutto cio' che si riferisce al servizio del tabernacolo, Numeri 3:37 le colonne del cortile tutt'intorno, le loro basi, i loro piuoli e il loro cordame. Numeri 3:38 Sul davanti del tabernacolo, a oriente, di faccia alla tenda di convegno, verso il sol levante, avevano il campo Mose', Aaronne e i suoi figliuoli; essi aveano la cura del santuario in luogo de' figliuoli d'Israele; lo straniero che vi si fosse accostato sarebbe stato messo a morte. Numeri 3:39 Tutti i Leviti di cui Mose' ed Aaronne fecero il censimento secondo le loro famiglie per ordine dell'Eterno, tutti i maschi dall'eta' di un mese in su, furono ventiduemila. Riscatto dei primogeniti Numeri 3:40 E l'Eterno disse a Mose': 'Fa' il censimento di tutti i primogeniti maschi tra i figliuoli d'Israele dall'eta' di un mese in su e fa' il conto dei loro nomi. Numeri 3:41 Prenderai i Leviti per me - io sono l'Eterno - invece di tutti i primogeniti de' figliuoli d'Israele, e il bestiame dei Leviti in luogo dei primi parti del bestiame de' figliuoli d'Israele'. Numeri 3:42 E Mose' fece il censimento di tutti i primogeniti tra i figliuoli d'Israele, secondo l'ordine che l'Eterno gli avea dato. Numeri 3:43 Tutti i primogeniti maschi di cui si fece il censimento, contando i nomi dall'eta' di un mese in su, furono ventiduemiladuecentosettantatre. Numeri 3:44 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 3:45 'Prendi i Leviti in luogo di tutti i primogeniti dei figliuoli d'Israele, e il bestiame dei Leviti in luogo del loro bestiame; e i Leviti saranno miei. Io sono l'Eterno. Numeri 3:46 Per il riscatto dei duecentosettantatre primogeniti dei figliuoli d'Israele che oltrepassano il numero dei Leviti, Numeri 3:47 prenderai cinque sicli a testa, li prenderai secondo il siclo del santuario, che e' di venti ghere. Numeri 3:48 Darai il danaro ad Aaronne e ai suoi figliuoli per il riscatto di quelli che oltrepassano il numero dei Leviti'. Numeri 3:49 E Mose' prese il danaro per il riscatto di quelli che oltrepassavano il numero dei primogeniti riscattati dai Leviti; Numeri 3:50 prese il danaro dai primogeniti dei figliuoli d'Israele: milletrecentosessantacinque sicli, secondo il siclo del santuario. Numeri 3:51 E Mose' dette il danaro del riscatto ad Aaronne e ai suoi figliuoli, secondo l'ordine dell'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Funzioni delle varie famiglie levitiche Numeri 4:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Numeri 4:2 'Fate il conto dei figliuoli di Kehath, tra i figliuoli di Levi, secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, Numeri 4:3 dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni, di tutti quelli che possono assumere un ufficio per far l'opera nella tenda di convegno. Numeri 4:4 Questo e' il servizio che i figliuoli di Kehath avranno a fare nella tenda di convegno, e che concerne le cose santissime. Numeri 4:5 Quando il campo si movera', Aaronne e i suoi figliuoli verranno a smontare il velo di separazione, e copriranno con esso l'arca della testimonianza; Numeri 4:6 poi porranno sull'arca una coperta di pelli di delfino, vi stenderanno sopra un panno tutto di stoffa violacea e vi metteranno al posto le stanghe. Numeri 4:7 Poi stenderanno un panno violaceo sulla tavola dei pani della presentazione, e vi metteranno su i piatti, le coppe, i bacini, i calici per le libazioni; e vi sara' su anche il pane perpetuo; Numeri 4:8 e su queste cose stenderanno un panno scarlatto, e sopra questo una coperta di pelli di delfino, e metteranno le stanghe alla tavola. Numeri 4:9 Poi prenderanno un panno violaceo, col quale copriranno il candelabro, le sue lampade, le sue forbici, i suoi smoccolatoi e tutti i suoi vasi dell'olio destinati al servizio del candelabro; Numeri 4:10 metteranno il candelabro con tutti i suoi utensili in una coperta di pelli di delfino, e lo porranno sopra un paio di stanghe. Numeri 4:11 Poi stenderanno sull'altare d'oro un panno violaceo, e sopra questo una coperta di pelli di delfino; e metteranno le stanghe all'altare. Numeri 4:12 E prenderanno tutti gli utensili di cui si fa uso per il servizio nel santuario, li metteranno in un panno violaceo, li avvolgeranno in una coperta di pelli di delfino e li porranno sopra un paio di stanghe. Numeri 4:13 Poi toglieranno le ceneri dall'altare, e stenderanno sull'altare un panno scarlatto; Numeri 4:14 vi metteranno su tutti gli utensili destinati al suo servizio, i bracieri, i forchettoni, le palette, i bacini, tutti gli utensili dell'altare, e vi stenderanno su una coperta di pelli di delfino; poi porranno le stanghe all'altare. Numeri 4:15 E dopo che Aaronne e i suoi figliuoli avranno finito di coprire il santuario e tutti gli arredi del santuario, quando il campo si movera', i figliuoli di Kehath verranno per portar quelle cose; ma non toccheranno le cose sante, che non abbiano a morire. Queste sono le incombenze de' figliuoli di Kehath nella tenda di convegno. Numeri 4:16 Ed Eleazar, figliuolo del sacerdote Aaronne, avra' l'incarico dell'olio per il candelabro, del profumo fragrante, dell'offerta perpetua e dell'olio dell'unzione, e l'incarico di tutto il tabernacolo e di tutto cio' che contiene, del santuario e dei suoi arredi'. Numeri 4:17 Poi l'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne dicendo: Numeri 4:18 'Badate che la tribu' delle famiglie dei Kehathiti non abbia ad essere sterminata di tra i Leviti; Numeri 4:19 ma fate questo per loro, affinche' vivano e non muoiano quando si accosteranno al luogo santissimo: Aaronne e i suoi figliuoli vengano e assegnino a ciascun d'essi il proprio servizio e il proprio incarico. Numeri 4:20 E non entrino quelli a guardare anche per un istante le cose sante, onde non muoiano'. Censimento delle famiglie levitiche Numeri 4:21 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 4:22 'Fa' il conto anche dei figliuoli di Gherson, secondo le case dei loro padri, secondo le loro famiglie. Numeri 4:23 Farai il censimento, dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni, di tutti quelli che possono assumere un ufficio per far l'opera nella tenda di convegno. Numeri 4:24 Questo e' il servizio delle famiglie dei Ghersoniti: quel che debbono fare e quello che debbono portare: Numeri 4:25 porteranno i teli del tabernacolo e la tenda di convegno, la sua coperta, la coperta di pelli di delfino che v'e' sopra, e la portiera all'ingresso della tenda di convegno; Numeri 4:26 le cortine del cortile con la portiera dell'ingresso del cortile, cortine che stanno tutt'intorno al tabernacolo e all'altare, i loro cordami e tutti gli utensili destinati al loro servizio; faranno tutto il servizio che si riferisce a queste cose. Numeri 4:27 Tutto il servizio dei figliuoli dei Ghersoniti sara' sotto gli ordini di Aaronne e dei suoi figliuoli per tutto quello che dovranno portare e per tutto quello che dovranno fare; voi affiderete alla loro cura tutto quello che debbon portare. Numeri 4:28 Tale e' il servizio delle famiglie dei figliuoli dei Ghersoniti nella tenda di convegno; e l'incarico loro sara' eseguito agli ordini di Ithamar figliuolo del sacerdote Aaronne. Numeri 4:29 Farai il censimento dei figliuoli di Merari secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri; Numeri 4:30 farai il censimento, dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni, di tutti quelli che possono assumere un ufficio per far l'opera nella tenda di convegno. Numeri 4:31 Questo e' quanto e' affidato alle loro cure e quello che debbono portare, in conformita' di tutto il loro servizio nella tenda di convegno: le assi del tabernacolo, le sue traverse, le sue colonne, le sue basi; Numeri 4:32 le colonne che sono intorno al cortile, le loro basi, i loro piuoli, i loro cordami, tutti i loro utensili e tutto il servizio che vi si riferisce. Farete l'inventario nominativo degli oggetti affidati alle loro cure e ch'essi dovranno portare. Numeri 4:33 Tale e' il servizio delle famiglie dei figliuoli di Merari, tutto il loro servizio nella tenda di convegno, sotto gli ordini di Ithamar, figliuolo del sacerdote Aaronne'. Numeri 4:34 Mose', Aaronne e i principi della raunanza fecero dunque il censimento dei figliuoli dei Kehathiti secondo le loro famiglie e secondo le case dei loro padri, Numeri 4:35 di tutti quelli che dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni potevano assumere un ufficio per far l'opera nella tenda di convegno. Numeri 4:36 E quelli di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie, furono duemilasettecentocinquanta. Numeri 4:37 Questi son quelli delle famiglie dei Kehathiti dei quali si fece il censimento: tutti quelli che esercitavano un qualche ufficio nella tenda di convegno; Mose' ed Aaronne ne fecero il censimento secondo l'ordine che l'Eterno avea dato per mezzo di Mose'. Numeri 4:38 I figliuoli di Gherson, di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie e secondo le case dei loro padri, Numeri 4:39 dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni, tutti quelli che potevano assumere un ufficio per far l'opera nella tenda di convegno, Numeri 4:40 quelli di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie, secondo le case dei loro padri, furono duemilaseicentotrenta. Numeri 4:41 Questi son quelli delle famiglie dei figliuoli di Gherson, di cui si fece il censimento: tutti quelli che esercitavano un qualche ufficio nella tenda di convegno; Mose' ed Aaronne ne fecero il censimento secondo l'ordine dell'Eterno. Numeri 4:42 Quelli delle famiglie dei figliuoli di Merari dei quali si fece il censimento secondo le loro famiglie, secondo le famiglie dei loro padri, Numeri 4:43 dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni, tutti quelli che potevano assumere un ufficio per far l'opera nella tenda di convegno Numeri 4:44 quelli di cui si fece il censimento secondo le loro famiglie, furono tremiladuecento. Numeri 4:45 Questi son quelli delle famiglie dei figliuoli di Merari, di cui si fece il censimento; Mose' ed Aaronne ne fecero il censimento secondo l'ordine che l'Eterno avea dato per mezzo di Mose'. Numeri 4:46 Tutti i Leviti dei quali Mose', Aaronne e i principi d'Israele fecero il censimento secondo le loro famiglie e secondo le case dei loro padri, Numeri 4:47 dall'eta' di trent'anni in su fino all'eta' di cinquant'anni, tutti quelli che potevano assumere l'ufficio di servitori e l'ufficio di portatori nella tenda di convegno, Numeri 4:48 tutti quelli di cui si fece il censimento, furono ottomilacinquecentottanta. Numeri 4:49 Ne fu fatto il censimento secondo l'ordine che l'Eterno avea dato per mezzo di Mose', assegnando a ciascuno il servizio che dovea fare e quello che dovea portare. Cosi' ne fu fatto il censimento come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. I contaminati messi fuori del campo Numeri 5:1 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 5:2 'Ordina ai figliuoli d'Israele che mandino fuori del campo ogni lebbroso, chiunque ha la gonorrea o e' impuro per il contatto con un morto. Numeri 5:3 Maschi o femmine che siano, li manderete fuori; li manderete fuori del campo perche' non contaminino il loro campo in mezzo al quale io abito'. Numeri 5:4 I figliuoli d'Israele fecero cosi', e li mandarono fuori del campo. Come l'Eterno avea detto a Mose', cosi' fecero i figliuoli d'Israele. Legge relativa alla restituzione delle cose male acquistate Numeri 5:5 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 5:6 'Di' ai figliuoli d'Israele: Quando un uomo o una donna avra' fatto un torto a qualcuno commettendo una infedelta' rispetto all'Eterno, e questa persona si sara' cosi' resa colpevole, Numeri 5:7 ella confessera' il peccato commesso, restituira' per intero il corpo del delitto, aggiungendovi in piu' un quinto, e lo dara' a colui verso il quale si e' resa colpevole. Numeri 5:8 Ma se questi non ha prossimo parente a cui si possa restituire il corpo del delitto, questo corpo del delitto restituito spettera' all'Eterno, cioe' al sacerdote, oltre al montone espiatorio, mediante il quale si fara' l'espiazione per il colpevole. Numeri 5:9 Ogni offerta elevata di tutte le cose consacrate che i figliuoli d'Israele presenteranno al sacerdote, sara' del sacerdote; Numeri 5:10 le cose che uno consacrera' saranno del sacerdote; cio' che uno dara' al sacerdote, apparterra' a lui'. Legge relativa alla gelosia Numeri 5:11 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 5:12 'Parla ai figliuoli d'Israele, e di' loro: Se una donna si svia dal marito e commette una infedelta' contro di lui; Numeri 5:13 se uno ha relazioni carnali con lei e la cosa e' nascosta agli occhi del marito; s'ella si e' contaminata in segreto senza che vi sian testimoni contro di lei o ch'ella sia stata colta sul fatto, Numeri 5:14 ove lo spirito di gelosia s'impossessi del marito e questi diventi geloso della moglie che si e' contaminata, ovvero lo spirito di gelosia s'impossessi di lui e questi diventi geloso della moglie che non si e' contaminata, Numeri 5:15 quell'uomo menera' la moglie al sacerdote, e portera' un'offerta per lei: un decimo d'efa di farina d'orzo; non vi spandera' sopra olio ne' vi mettera' sopra incenso, perche' e' un'oblazione di gelosia, un'oblazione commemorativa, destinata a ricordare una iniquita'. Numeri 5:16 Il sacerdote fara' avvicinare la donna, e la fara' stare in pie' davanti all'Eterno. Numeri 5:17 Poi il sacerdote prendera' dell'acqua santa in un vaso di terra; prendera' pure della polvere ch'e' sul suolo del tabernacolo, e la mettera' nell'acqua. Numeri 5:18 Il sacerdote fara' quindi stare la donna in pie' davanti all'Eterno, le scoprira' il capo e porra' in mano di lei l'oblazione commemorativa, ch'e' l'oblazione di gelosia; e il sacerdote avra' in mano l'acqua amara che arreca maledizione. Numeri 5:19 Il sacerdote fara' giurare quella donna, e le dira': Se nessun uomo ha dormito teco, e se non ti sei sviata per contaminarti ricevendo un altro invece del tuo marito, quest'acqua amara che arreca maledizione, non ti faccia danno! Numeri 5:20 Ma se tu ti sei sviata ricevendo un altro invece del tuo marito e ti sei contaminata, e altri che il tuo marito ha dormito teco... - Numeri 5:21 allora il sacerdote fara' giurare la donna con un giuramento d'imprecazione e le dira': L'Eterno faccia di te un oggetto di maledizione e di esecrazione fra il tuo popolo, facendoti smagrire i fianchi e gonfiare il ventre; Numeri 5:22 e quest'acqua che arreca maledizione, t'entri nelle viscere per farti gonfiare il ventre e smagrire i fianchi! E la donna dira': Amen! amen! Numeri 5:23 Poi il sacerdote scrivera' queste imprecazioni in un rotolo, e le cancellera' con l'acqua amara. Numeri 5:24 Fara' bere alla donna quell'acqua amara che arreca maledizione, e l'acqua che arreca maledizione entrera' in lei per produrle amarezza; Numeri 5:25 e il sacerdote prendera' dalle mani della donna l'oblazione di gelosia, agitera' l'oblazione davanti all'Eterno, e l'offrira' sull'altare; Numeri 5:26 e il sacerdote prendera' una manata di quell'oblazione come ricordanza, e la fara' fumare sull'altare; poi fara' bere l'acqua alla donna. Numeri 5:27 E quando le avra' fatto bere l'acqua, avverra' che, s'ella si e' contaminata ed ha commesso una infedelta' contro il marito, l'acqua che arreca maledizione entrera' in lei per produrre amarezza; il ventre le si gonfiera', i suoi fianchi smagriranno, e quella donna diventera' un oggetto di maledizione in mezzo al suo popolo. Numeri 5:28 Ma se la donna non si e' contaminata ed e' pura, sara' riconosciuta innocente, ed avra' de' figliuoli. Numeri 5:29 Questa e' la legge relativa alla gelosia, per il caso in cui la moglie di uno si svii ricevendo un altro invece del suo marito, e si contamini, Numeri 5:30 e per il caso in cui lo spirito di gelosia s'impossessi del marito, e questi diventi geloso della moglie; egli fara' comparire sua moglie davanti all'Eterno, e il sacerdote le applichera' questa legge integralmente. Numeri 5:31 Il marito sara' immune da colpa, ma la donna portera' la pena della sua iniquita''. Legge relativa al nazireato Numeri 6:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 6:2 'Parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Quando un uomo o una donna avra' fatto un voto speciale, il voto di nazireato, Numeri 6:3 per consacrarsi all'Eterno, si asterra' dal vino e dalle bevande alcooliche; non berra' aceto fatto di vino, ne' aceto fatto di bevanda alcoolica; non berra' liquori tratti dall'uva, e non mangera' uva, ne' fresca ne' secca. Numeri 6:4 Tutto il tempo del suo nazireato non mangera' alcun prodotto della vigna, dagli acini alla buccia. Numeri 6:5 Tutto il tempo del suo voto di nazireato il rasoio non passera' sul suo capo; fino a che non sian compiuti i giorni per i quali ei s'e' consacrato all'Eterno, sara' santo; si lascera' crescer liberamente i capelli sul capo. Numeri 6:6 Tutto il tempo ch'ei s'e' consacrato all'Eterno, non si accostera' a corpo morto; Numeri 6:7 si trattasse anche di suo padre, di sua madre, di suo fratello e della sua sorella, non si contaminera' per loro alla loro morte, perche' porta sul capo il segno della sua consacrazione a Dio. Numeri 6:8 Tutto il tempo del suo nazireato egli e' consacrato all'Eterno. Numeri 6:9 E se uno gli muore accanto improvvisamente, e il suo capo consacrato rimane cosi' contaminato, si radera' il capo il giorno della sua purificazione; se lo radera' il settimo giorno; Numeri 6:10 l'ottavo giorno portera' due tortore o due giovani piccioni al sacerdote, all'ingresso della tenda di convegno. Numeri 6:11 E il sacerdote ne offrira' uno come sacrifizio per il peccato e l'altro come olocausto, e fara' per lui l'espiazione del peccato che ha commesso a cagion di quel morto; e, in quel giorno stesso, il nazireo consacrera' cosi' il suo capo. Numeri 6:12 Consacrera' di nuovo all'Eterno i giorni del suo nazireato, e offrira' un agnello dell'anno come sacrifizio di riparazione; i giorni precedenti non saranno contati, perche' il suo nazireato e' stato contaminato. Numeri 6:13 Questa e' la legge del nazireato: quando i giorni del suo nazireato saranno compiuti, lo si fara' venire all'ingresso della tenda di convegno; Numeri 6:14 ed egli presentera' la sua offerta all'Eterno: un agnello dell'anno, senza difetto, per l'olocausto; una pecora dell'anno, senza difetto, per il sacrifizio per il peccato, e un montone senza difetto, per il sacrifizio di azioni di grazie; Numeri 6:15 un paniere di pani azzimi fatti con fior di farina, di focacce intrise con olio, di gallette senza lievito unte d'olio, insieme con l'oblazione e le libazioni relative. Numeri 6:16 Il sacerdote presentera' quelle cose davanti all'Eterno, e offrira' il suo sacrifizio per il peccato e il suo olocausto; Numeri 6:17 offrira' il montone come sacrifizio di azioni di grazie all'Eterno, col paniere dei pani azzimi; il sacerdote offrira' pure l'oblazione e la libazione. Numeri 6:18 Il nazireo radera', all'ingresso della tenda di convegno, il suo capo consacrato; prendera' i capelli del suo capo consacrato e li mettera' sul fuoco che e' sotto il sacrifizio di azioni di grazie. Numeri 6:19 Il sacerdote prendera' la spalla del montone, quando sara' cotta, una focaccia non lievitata del paniere, una galletta senza lievito, e le porra' nelle mani del nazireo, dopo che questi avra' raso il suo capo consacrato. Numeri 6:20 Il sacerdote le agitera', come offerta agitata, davanti all'Eterno; e' cosa santa che appartiene al sacerdote, assieme al petto dell'offerta agitata e alla spalla dell'offerta elevata. Dopo questo, il nazireo potra' bere del vino. Numeri 6:21 Tale e' la legge relativa a colui che ha fatto voto di nazireato, tale e' la sua offerta all'Eterno per il suo nazireato, oltre quello che i suoi mezzi gli permetteranno di fare. Egli agira' secondo il voto che avra' fatto, conformemente alla legge del suo nazireato'. Formula della benedizione sacerdotale Numeri 6:22 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 6:23 'Parla ad Aaronne e ai suoi figliuoli, e di' loro: Voi benedirete cosi' i figliuoli d'Israele; direte loro: Numeri 6:24 L'Eterno ti benedica e ti guardi! Numeri 6:25 L'Eterno faccia risplendere il suo volto su te e ti sia propizio! Numeri 6:26 L'Eterno volga verso te il suo volto, e ti dia la pace! Numeri 6:27 Cosi' metteranno il mio nome sui figliuoli d'Israele, e io li benediro''. Offerte dei capi delle tribu' per la dedicazione del tabernacolo Numeri 7:1 Il giorno che Mose' ebbe finito di rizzare il tabernacolo e l'ebbe unto e consacrato con tutti i suoi utensili, quando ebbe rizzato l'altare con tutti i suoi utensili, e li ebbe unti e consacrati, Numeri 7:2 i principi d'Israele, capi delle case de' loro padri, che erano i principi delle tribu' ed aveano presieduto al censimento, presentarono un'offerta Numeri 7:3 e la portarono davanti all'Eterno: sei carri-lettiga e dodici buoi; vale a dire un carro per due principi e un bove per ogni principe; e li offrirono davanti al tabernacolo. Numeri 7:4 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 7:5 'Prendili da loro per impiegarli al servizio della tenda di convegno, e dalli ai Leviti; a ciascuno secondo le sue funzioni'. Numeri 7:6 Mose' prese dunque i carri e i buoi, e li dette ai Leviti. Numeri 7:7 Dette due carri e quattro buoi ai figliuoli di Gherson, secondo le loro funzioni, Numeri 7:8 dette quattro carri e otto buoi ai figliuoli di Merari, secondo le loro funzioni, sotto la sorveglianza d'Ithamar, figliuolo del sacerdote Aaronne; Numeri 7:9 ma ai figliuoli di Kehath non ne diede punti, perche' avevano il servizio degli oggetti sacri e doveano portarli sulle spalle. Numeri 7:10 E i principi presentarono la loro offerta per la dedicazione dell'altare, il giorno ch'esso fu unto; i principi presentarono la loro offerta davanti all'altare. Numeri 7:11 E l'Eterno disse a Mose': 'I principi presenteranno la loro offerta uno per giorno, per la dedicazione dell'altare'. Numeri 7:12 Colui che presento' la sua offerta il primo giorno fu Nahshon, figliuolo d'Amminadab della tribu' di Giuda; Numeri 7:13 e la sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione; Numeri 7:14 una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Numeri 7:15 un giovenco, un montone, Numeri 7:16 un agnello dell'anno per l'olocausto, un capro per il sacrifizio per il peccato, Numeri 7:17 e, per il sacrifizio di azioni di grazie, due buoi, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Nahshon, figliuolo d'Amminadab. Numeri 7:18 Il secondo giorno, Nethaneel, figliuolo di Tsuar, principe d'Issacar, presento' la sua offerta. Numeri 7:19 Offri' un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione; Numeri 7:20 una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Numeri 7:21 un giovenco, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, Numeri 7:22 un capro per il sacrifizio per il peccato, Numeri 7:23 e, per il sacrifizio di azioni di grazie, due buoi, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Nethaneel, figliuolo di Tsuar. Numeri 7:24 Il terzo giorno fu Eliab, figliuolo di Helon, principe dei figliuoli di Zabulon. Numeri 7:25 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione; Numeri 7:26 una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Numeri 7:27 un giovenco, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, Numeri 7:28 un capro per il sacrifizio per il peccato, Numeri 7:29 e, per sacrifizio da render grazie, due buoi, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Eliab, figliuolo di Helon. Numeri 7:30 Il quarto giorno fu Elitsur, figliuolo di Scedeur, principe dei figliuoli di Ruben. Numeri 7:31 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione; Numeri 7:32 una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Numeri 7:33 un giovenco, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, Numeri 7:34 un capro per il sacrifizio per il peccato, Numeri 7:35 e, per sacrifizio di azioni di grazie, due buoi, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Elitsur, figliuolo di Scedeur. Numeri 7:36 Il quinto giorno fu Scelumiel, figliuolo di Tsurishaddai, principe dei figliuoli di Simeone. Numeri 7:37 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione; Numeri 7:38 una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Numeri 7:39 un giovenco, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, Numeri 7:40 un capro per il sacrifizio per il peccato, Numeri 7:41 e, per sacrifizio di azioni di grazie, due buoi, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Scelumiel, figliuolo di Tsurishaddai. Numeri 7:42 Il sesto giorno fu Eliasaf, figliuolo di Deuel, principe dei figliuoli di Gad. Numeri 7:43 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione; Numeri 7:44 una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Numeri 7:45 un giovenco, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, Numeri 7:46 un capro per il sacrifizio per il peccato, Numeri 7:47 e, per sacrifizio di azioni di grazie, due buoi, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Eliasaf, figliuolo di Deuel. Numeri 7:48 Il settimo giorno fu Elishama, figliuolo di Ammihud, principe dei figliuoli d'Efraim. Numeri 7:49 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione; Numeri 7:50 una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Numeri 7:51 un giovenco, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, Numeri 7:52 un capro per il sacrifizio per il peccato, Numeri 7:53 e, per il sacrifizio di azioni di grazie, due buoi, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Elishama, figliuolo di Ammihud. Numeri 7:54 L'ottavo giorno fu Gamaliel, figliuolo di Pedahtsur, principe dei figliuoli di Manasse. Numeri 7:55 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione; Numeri 7:56 una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Numeri 7:57 un giovenco, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, Numeri 7:58 un capro per il sacrifizio per il peccato, Numeri 7:59 e, per il sacrifizio di azioni di grazie, due buoi, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Gamaliel, figliuolo di Pedahtsur. Numeri 7:60 Il nono giorno fu Abidan, figliuolo di Ghideoni, principe dei figliuoli di Beniamino. Numeri 7:61 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione; Numeri 7:62 una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Numeri 7:63 un giovenco, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, Numeri 7:64 un capro per il sacrifizio per il peccato, Numeri 7:65 e, per il sacrifizio di azioni di grazie, due buoi, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Abidan, figliuolo di Ghideoni. Numeri 7:66 Il decimo giorno fu Ahiezer, figliuolo di Ammishaddai, principe dei figliuoli di Dan. Numeri 7:67 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione; Numeri 7:68 una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Numeri 7:69 un giovenco, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, Numeri 7:70 un capro per il sacrifizio per il peccato, Numeri 7:71 e, per il sacrifizio di azioni di grazie, due buoi, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Ahiezer, figliuolo di Ammishaddai. Numeri 7:72 L'undecimo giorno fu Paghiel, figliuolo di Ocran, principe dei figliuoli di Ascer. Numeri 7:73 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione; Numeri 7:74 una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Numeri 7:75 un giovenco, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, Numeri 7:76 un capro per il sacrifizio per il peccato, Numeri 7:77 e, per il sacrifizio di azioni di grazie, due buoi, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Paghiel, figliuolo di Ocran. Numeri 7:78 Il dodicesimo giorno fu Ahira, figliuolo d'Enan, principe dei figliuoli di Neftali. Numeri 7:79 La sua offerta fu un piatto d'argento del peso di centotrenta sicli, un bacino d'argento di settanta sicli, secondo il siclo del santuario, ambedue pieni di fior di farina intrisa con olio, per l'oblazione; Numeri 7:80 una coppa d'oro di dieci sicli piena di profumo, Numeri 7:81 un giovenco, un montone, un agnello dell'anno per l'olocausto, Numeri 7:82 un capro per il sacrifizio per il peccato, Numeri 7:83 e, per il sacrifizio di azioni di grazie, due buoi, cinque montoni, cinque capri, cinque agnelli dell'anno. Tale fu l'offerta di Ahira, figliuolo di Enan. Numeri 7:84 Questi furono i doni per la dedicazione dell'altare, da parte dei principi d'Israele, il giorno in cui esso fu unto: dodici piatti d'argento, dodici bacini d'argento, dodici coppe d'oro; Numeri 7:85 ogni piatto d'argento pesava centotrenta sicli e ogni bacino d'argento, settanta; il totale dell'argento dei vasi fu duemilaquattrocento sicli, secondo il siclo del santuario; Numeri 7:86 dodici coppe d'oro piene di profumo, le quali, a dieci sicli per coppa, secondo il siclo del santuario, dettero, per l'oro delle coppe, un totale di centoventi sicli. Numeri 7:87 Totale del bestiame per l'olocausto: dodici giovenchi, dodici montoni, dodici agnelli dell'anno con le oblazioni ordinarie, e dodici capri per il sacrifizio per il peccato. Numeri 7:88 Totale del bestiame per il sacrifizio di azioni di grazie: ventiquattro giovenchi, sessanta montoni, sessanta capri, sessanta agnelli dell'anno. Tali furono i doni per la dedicazione dell'altare, dopo ch'esso fu unto. Numeri 7:89 E quando Mose' entrava nella tenda di convegno per parlare con l'Eterno, udiva la voce che gli parlava dall'alto del propiziatorio che e' sull'arca della testimonianza fra i due cherubini; e l'Eterno gli parlava. Disposizione delle lampade Numeri 8:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 8:2 'Parla ad Aaronne, e digli: Quando collocherai le lampade, le sette lampade dovranno proiettare la luce sul davanti del candelabro'. Numeri 8:3 E Aaronne fece cosi'; colloco' le lampade in modo che facessero luce sul davanti del candelabro, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Numeri 8:4 Or il candelabro era fatto cosi': era d'oro battuto; tanto la sua base quanto i suoi fiori erano lavorati a martello. Mose' avea fatto il candelabro secondo il modello che l'Eterno gli aveva mostrato. Consacrazione dei Leviti Numeri 8:5 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 8:6 'Prendi i Leviti di tra i figliuoli d'Israele, e purificali. Numeri 8:7 E, per purificarli, farai cosi': li aspergerai con l'acqua dell'espiazione, essi faranno passare il rasoio su tutto il loro corpo, laveranno le loro vesti e si purificheranno. Numeri 8:8 Poi prenderanno un giovenco con l'oblazione ordinaria di fior di farina intrisa con olio, e tu prenderai un altro giovenco per il sacrifizio per il peccato. Numeri 8:9 Farai avvicinare i Leviti dinanzi alla tenda di convegno, e convocherai tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele. Numeri 8:10 Farai avvicinare i Leviti dinanzi all'Eterno, e i figliuoli d'Israele poseranno le loro mani sui Leviti; Numeri 8:11 e Aaronne presentera' i Leviti come offerta agitata davanti all'Eterno da parte dei figliuoli d'Israele, ed essi faranno il servizio dell'Eterno. Numeri 8:12 Poi i Leviti poseranno le loro mani sulla testa dei giovenchi, e tu ne offrirai uno come sacrifizio per il peccato e l'altro come olocausto all'Eterno, per fare l'espiazione per i Leviti. Numeri 8:13 E farai stare i Leviti in pie' davanti ad Aaronne e davanti ai suoi figliuoli, e li presenterai come un'offerta agitata all'Eterno. Numeri 8:14 Cosi' separerai i Leviti di tra i figliuoli d'Israele, e i Leviti saranno miei. Numeri 8:15 Dopo questo, i Leviti verranno a fare il servizio nella tenda di convegno; e tu li purificherai, e li presenterai come un'offerta agitata; Numeri 8:16 poiche' mi sono interamente dati di tra i figliuoli d'Israele; io li ho presi per me, invece di tutti quelli che aprono il seno materno, dei primogeniti di tutti i figliuoli d'Israele. Numeri 8:17 Poiche' tutti i primogeniti dei figliuoli d'Israele, tanto degli uomini quanto del bestiame, sono miei; io me li consacrai il giorno che percossi tutti i primogeniti nel paese d'Egitto. Numeri 8:18 E ho preso i Leviti invece di tutti i primogeniti dei figliuoli d'Israele. Numeri 8:19 E ho dato in dono ad Aaronne ed ai suoi figliuoli i Leviti di tra i figliuoli d'Israele, perche' facciano il servizio dei figliuoli d'Israele nella tenda di convegno, e perche' facciano l'espiazione per i figliuoli d'Israele, onde nessuna piaga scoppi tra i figliuoli d'Israele per il loro accostarsi al santuario'. Numeri 8:20 Cosi' fecero Mose', Aaronne e tutta la raunanza dei figliuoli d'Israele rispetto ai Leviti; i figliuoli d'Israele fecero a loro riguardo tutto quello che l'Eterno avea ordinato a Mose' relativamente a loro. Numeri 8:21 E i Leviti si purificarono e lavarono le loro vesti; e Aaronne li presento' come un'offerta agitata davanti all'Eterno, e fece l'espiazione per essi, per purificarli. Numeri 8:22 Dopo questo, i Leviti vennero a fare il loro servizio nella tenda di convegno in presenza di Aaronne e dei suoi figliuoli. Si fece rispetto ai Leviti secondo l'ordine che l'Eterno avea dato a Mose' circa loro. Numeri 8:23 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 8:24 'Questo e' quel che concerne i Leviti: da venticinque anni in su il Levita entrera' in servizio per esercitare un ufficio nella tenda di convegno; Numeri 8:25 e dall'eta' di cinquant'anni si ritirera' dall'esercizio dell'ufficio, e non servira' piu'. Numeri 8:26 Potra' assistere i suoi fratelli nella tenda di convegno, sorvegliando cio' che e' affidato alle loro cure; ma non fara' piu' servizio. Cosi' farai, rispetto ai Leviti, per quel che concerne i loro uffici'. La Pasqua celebrata nel deserto di Sinai Numeri 9:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', nel deserto di Sinai, il primo mese del secondo anno da che furono usciti dal paese d'Egitto, dicendo: Numeri 9:2 'I figliuoli d'Israele celebreranno la pasqua nel tempo stabilito. Numeri 9:3 La celebrerete nel tempo stabilito, il quattordicesimo giorno di questo mese, sull'imbrunire; la celebrerete secondo tutte le leggi e secondo tutte le prescrizioni che vi si riferiscono'. Numeri 9:4 E Mose' parlo' ai figliuoli d'Israele perche' celebrassero la pasqua. Numeri 9:5 Ed essi celebrarono la pasqua il quattordicesimo giorno del primo mese, sull'imbrunire, nel deserto di Sinai; i figliuoli d'Israele si conformarono a tutti gli ordini che l'Eterno avea dati a Mose'. Numeri 9:6 Or v'erano degli uomini che, essendo impuri per aver toccato un morto, non potevan celebrare la pasqua in quel giorno. Si presentarono in quello stesso giorno davanti a Mose' e davanti ad Aaronne; Numeri 9:7 e quegli uomini dissero a Mose': 'Noi siamo impuri per aver toccato un morto; perche' ci sarebb'egli tolto di poter presentare l'offerta dell'Eterno, al tempo stabilito, in mezzo ai figliuoli d'Israele?' Numeri 9:8 E Mose' rispose loro: 'Aspettate, e sentiro' quel che l'Eterno ordinera' a vostro riguardo'. Numeri 9:9 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 9:10 'Parla ai figliuoli d'Israele, e di' loro: Se uno di voi o de' vostri discendenti sara' impuro per il contatto con un morto o sara' lontano in viaggio, celebrera' lo stesso la pasqua in onore dell'Eterno. Numeri 9:11 La celebreranno il quattordicesimo giorno del secondo mese, sull'imbrunire; la mangeranno con del pane senza lievito e con delle erbe amare; Numeri 9:12 non ne lasceranno nulla di resto fino al mattino e non ne spezzeranno alcun osso. La celebreranno secondo tutte le leggi della pasqua. Numeri 9:13 Ma colui ch'e' puro e che non e' in viaggio, se s'astiene dal celebrare la pasqua, quel tale sara' sterminato di fra il suo popolo; siccome non ha presentato l'offerta all'Eterno nel tempo stabilito, quel tale portera' la pena del suo peccato. Numeri 9:14 E se uno straniero che soggiorna tra voi celebra la pasqua dell'Eterno, si conformera' alle leggi e alle prescrizioni della pasqua. Avrete un'unica legge, per lo straniero e per il nativo del paese'. La nuvola Numeri 9:15 Or il giorno in cui il tabernacolo fu eretto, la nuvola copri' il tabernacolo, la tenda della testimonianza; e, dalla sera fino alla mattina, aveva sul tabernacolo l'apparenza d'un fuoco. Numeri 9:16 Cosi' avveniva sempre: la nuvola copriva il tabernacolo, e di notte avea l'apparenza d'un fuoco. Numeri 9:17 E tutte le volte che la nuvola s'alzava di sulla tenda, i figliuoli d'Israele si mettevano in cammino; e dove la nuvola si fermava, quivi i figliuoli d'Israele si accampavano. Numeri 9:18 I figliuoli d'Israele si mettevano in cammino all'ordine dell'Eterno, e all'ordine dell'Eterno si accampavano; rimanevano accampati tutto il tempo che la nuvola restava sul tabernacolo. Numeri 9:19 E quando la nuvola rimaneva per molti giorni sul tabernacolo, i figliuoli d'Israele osservavano la prescrizione dell'Eterno e non si movevano. Numeri 9:20 E se avveniva che la nuvola rimanesse pochi giorni sul tabernacolo, all'ordine dell'Eterno rimanevano accampati, e all'ordine dell'Eterno si mettevano in cammino. Numeri 9:21 E se la nuvola si fermava dalla sera alla mattina, e s'alzava la mattina, si mettevano in cammino; o se dopo un giorno e una notte la nuvola si alzava, si mettevano in cammino. Numeri 9:22 Se la nuvola rimaneva ferma sul tabernacolo due giorni o un mese o un anno, i figliuoli d'Israele rimanevano accampati e non si moveano; ma, quando s'alzava, si mettevano in cammino. Numeri 9:23 All'ordine dell'Eterno si accampavano, e all'ordine dell'Eterno si mettevano in cammino; osservavano le prescrizioni dell'Eterno, secondo l'ordine trasmesso dall'Eterno per mezzo di Mose'. Le due trombe d'argento Numeri 10:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 10:2 'Fatti due trombe d'argento; le farai d'argento battuto; ti serviranno per convocare la raunanza e per far muovere i campi. Numeri 10:3 Al suon d'esse tutta la raunanza si raccogliera' presso di te, all'ingresso della tenda di convegno. Numeri 10:4 Al suono d'una tromba sola, i principi, i capi delle migliaia d'Israele, si aduneranno presso di te. Numeri 10:5 Quando sonerete a lunghi e forti squilli, i campi che sono a levante si metteranno in cammino. Numeri 10:6 Quando sonerete una seconda volta a lunghi e forti squilli, i campi che si trovano a mezzogiorno si metteranno in cammino; si sonera' a lunghi e forti squilli quando dovranno mettersi in cammino. Numeri 10:7 Quando dev'esser convocata la raunanza, sonerete, ma non a lunghi e forti squilli. Numeri 10:8 E i sacerdoti figliuoli d'Aaronne soneranno le trombe; sara' una legge perpetua per voi e per i vostri discendenti. Numeri 10:9 Quando nel vostro paese andrete alla guerra contro il nemico che vi attacchera', sonerete a lunghi e forti squilli con le trombe, e sarete ricordati dinanzi all'Eterno, al vostro Dio, e sarete liberati dai vostri nemici. Numeri 10:10 Cosi' pure nei vostri giorni di gioia, nelle vostre solennita' e al principio de' vostri mesi, sonerete con le trombe quand'offrirete i vostri olocausti e i vostri sacrifizi di azioni di grazie; ed esse vi faranno ricordare nel cospetto del vostro Dio. Io sono l'Eterno, il vostro Dio'. Partenza degl'Israeliti dal Sinai Numeri 10:11 Or avvenne che, il secondo anno, il secondo mese, il ventesimo giorno del mese, la nuvola s'alzo' di sopra il tabernacolo della testimonianza. Numeri 10:12 E i figliuoli d'Israele partirono dal deserto di Sinai, secondo l'ordine fissato per le loro marce; e la nuvola si fermo' nel deserto di Paran. Numeri 10:13 Cosi' si misero in cammino la prima volta, secondo l'ordine dell'Eterno trasmesso per mezzo di Mose'. Numeri 10:14 La bandiera del campo de' figliuoli di Giuda, diviso secondo le loro schiere, si mosse la prima. Nahshon, figliuolo di Amminadab comandava l'esercito di Giuda. Numeri 10:15 Nethaneel, figliuolo di Tsuar, comandava l'esercito della tribu' de' figliuoli d'Issacar, Numeri 10:16 ed Eliab, figliuolo di Helon, comandava l'esercito della tribu' dei figliuoli di Zabulon. Numeri 10:17 Il tabernacolo fu smontato, e i figliuoli di Gherson e i figliuoli di Merari si misero in cammino, portando il tabernacolo. Numeri 10:18 Poi si mosse la bandiera del campo di Ruben, diviso secondo le sue schiere. Elitsur, figliuolo di Scedeur, comandava l'esercito di Ruben. Numeri 10:19 Scelumiel, figliuolo di Tsurishaddai, comandava l'esercito della tribu' de' figliuoli di Simeone, Numeri 10:20 ed Eliasaf, figliuolo di Deuel, comandava l'esercito della tribu' de' figliuoli di Gad. Numeri 10:21 Poi si mossero i Kehathiti, portando gli oggetti sacri; e gli altri rizzavano il tabernacolo, prima che quelli arrivassero. Numeri 10:22 Poi si mosse la bandiera del campo de' figliuoli di Efraim, diviso secondo le sue schiere. Elishama, figliuolo di Ammihud, comandava l'esercito di Efraim. Numeri 10:23 Gamaliel, figliuolo di Pedahtsur, comandava l'esercito della tribu' dei figliuoli di Manasse, Numeri 10:24 e Abidan, figliuolo di Ghideoni, comandava l'esercito della tribu' de' figliuoli di Beniamino. Numeri 10:25 Poi si mosse la bandiera del campo de' figliuoli di Dan, diviso secondo le sue schiere, formando la retroguardia di tutti i campi. Ahiezer, figliuolo di Ammishaddai, comandava l'esercito di Dan. Numeri 10:26 Paghiel, figliuolo di Ocran, comandava l'esercito della tribu' de' figliuoli di Ascer, Numeri 10:27 e Ahira, figliuolo di Enan, comandava l'esercito della tribu' de' figliuoli di Neftali. Numeri 10:28 Tale era l'ordine in cui i figliuoli d'Israele si misero in cammino, secondo le loro schiere. E cosi' partirono. Numeri 10:29 Or Mose' disse a Hobab, figliuolo di Reuel, Madianita, suocero di Mose': 'Noi c'incamminiamo verso il luogo del quale l'Eterno ha detto: Io ve lo daro'. Vieni con noi e ti faremo del bene, perche' l'Eterno ha promesso di far del bene a Israele'. Numeri 10:30 Hobab gli rispose: 'Io non verro', ma andro' al mio paese e dai miei parenti'. Numeri 10:31 E Mose' disse: 'Deh, non ci lasciare; poiche' tu conosci i luoghi dove dovremo accamparci nel deserto, e sarai la nostra guida. Numeri 10:32 E, se vieni con noi, qualunque bene l'Eterno fara' a noi, noi lo faremo a te'. Numeri 10:33 Cosi' partirono dal monte dell'Eterno, e fecero tre giornate di cammino; e l'arca del patto dell'Eterno andava davanti a loro durante le tre giornate di cammino, per cercar loro un luogo di riposo. Numeri 10:34 E la nuvola dell'Eterno era su loro, durante il giorno, quando partivano dal campo. Numeri 10:35 Quando l'arca partiva, Mose' diceva: 'Le'vati, o Eterno, e siano dispersi i tuoi nemici, e fuggano dinanzi alla tua presenza quelli che t'odiano!' Numeri 10:36 E quando si posava, diceva: 'Torna, o Eterno, alle miriadi delle schiere d'Israele!' Mormorii del popolo a Taberah. Il fuoco dell'Eterno Numeri 11:1 Or il popolo fece giungere empi mormorii agli orecchi dell'Eterno; e come l'Eterno li udi', la sua ira si accese, il fuoco dell'Eterno divampo' fra loro e divoro' l'estremita' del campo. Numeri 11:2 E il popolo grido' a Mose'; Mose' prego' l'Eterno, e il fuoco si spense. Numeri 11:3 E a quel luogo fu posto nome Taberah, perche' il fuoco dell'Eterno avea divampato fra loro. Mormorii a Kibroth-Hattaava. Le quaglie Numeri 11:4 E l'accozzaglia di gente raccogliticcia ch'era tra il popolo, fu presa da concupiscenza; e anche i figliuoli d'Israele ricominciarono a piagnucolare e a dire: 'Chi ci dara' da mangiare della carne? Numeri 11:5 Ci ricordiamo de' pesci che mangiavamo in Egitto per nulla, dei cocomeri, de' poponi, de' porri, delle cipolle e degli agli. Numeri 11:6 E ora l'anima nostra e' inaridita; non c'e' piu' nulla! gli occhi nostri non vedono altro che questa manna'. Numeri 11:7 Or la manna era simile al seme di coriandolo e avea l'aspetto del bdellio. Numeri 11:8 Il popolo andava attorno a raccoglierla; poi la riduceva in farina con le macine o la pestava nel mortaio, la faceva cuocere in pentole o ne faceva delle focacce, e aveva il sapore d'una focaccia con l'olio. Numeri 11:9 Quando la rugiada cadeva sul campo, la notte, vi cadeva anche la manna. Numeri 11:10 E Mose' udi' il popolo che piagnucolava, in tutte le famiglie, ognuno all'ingresso della propria tenda; l'ira dell'Eterno si accese gravemente e la cosa dispiacque anche a Mose'. Numeri 11:11 E Mose' disse all'Eterno: 'Perche' hai trattato cosi' male il tuo servo? perche' non ho io trovato grazia agli occhi tuoi, che tu m'abbia messo addosso il carico di tutto questo popolo? Numeri 11:12 L'ho forse concepito io tutto questo popolo? o l'ho forse dato alla luce io, che tu mi dica: Portalo sul tuo seno, come il balio porta il bimbo lattante, fino al paese che tu hai promesso con giuramento ai suoi padri? Numeri 11:13 Donde avrei io della carne da dare a tutto questo popolo? Poiche' piagnucola dietro a me dicendo: Dacci da mangiare della carne! Numeri 11:14 Io non posso, da me solo, portare tutto questo popolo; e' un peso troppo grave per me. Numeri 11:15 E se mi vuoi trattare cosi', uccidimi, ti prego; uccidimi, se ho trovato grazia agli occhi tuoi; e ch'io non vegga la mia sventura!' Numeri 11:16 E l'Eterno disse a Mose': 'Radunami settanta uomini degli anziani d'Israele, conosciuti da te come anziani del popolo e come aventi autorita' sovr'esso; conducili alla tenda di convegno e vi si presentino con te. Numeri 11:17 Io scendero' e parlero' quivi teco; prendero' dello spirito che e' su te e lo mettero' su loro, perche' portino con te il carico del popolo, e tu non lo porti piu' da solo. Numeri 11:18 E dirai al popolo: Santificatevi per domani, e mangerete della carne, poiche' avete pianto agli orecchi dell'Eterno, dicendo: Chi ci fara' mangiar della carne? Stavamo pur bene in Egitto! Ebbene, l'Eterno vi dara' della carne, e voi ne mangerete. Numeri 11:19 E ne mangerete, non per un giorno, non per due giorni, non per cinque giorni, non per dieci giorni, non per venti giorni, ma per un mese intero, Numeri 11:20 finche' vi esca per le narici e vi faccia nausea, poiche' avete rigettato l'Eterno che e' in mezzo a voi, e avete pianto davanti a lui, dicendo: Perche' mai siamo usciti dall'Egitto?' Numeri 11:21 E Mose' disse: 'Questo popolo, in mezzo al quale mi trovo, novera seicentomila adulti, e tu hai detto: Io daro' loro della carne, e ne mangeranno per un mese intero! Numeri 11:22 Si scanneranno per loro greggi ed armenti in modo che n'abbiano abbastanza? o si radunera' per loro tutto il pesce del mare in modo che n'abbiano abbastanza?' Numeri 11:23 E l'Eterno rispose a Mose': 'La mano dell'Eterno e' forse raccorciata? Ora vedrai se la parola che t'ho detta s'adempia o no'. Numeri 11:24 Mose' dunque usci' e riferi' al popolo le parole dell'Eterno; e raduno' settanta uomini degli anziani del popolo, e li pose intorno alla tenda. Numeri 11:25 E l'Eterno scese nella nuvola e gli parlo'; prese dello spirito ch'era su lui, e lo mise sui settanta anziani; e avvenne che, quando lo spirito si fu posato su loro, quelli profetizzarono, ma non continuarono. Numeri 11:26 Intanto, due uomini, l'uno chiamato Eldad e l'altro Medad, erano rimasti nel campo, e lo spirito si poso' su loro; erano fra gl'iscritti, ma non erano usciti per andare alla tenda; e profetizzarono nel campo. Numeri 11:27 Un giovane corse a riferire la cosa a Mose', e disse: 'Eldad e Medad profetizzano nel campo'. Numeri 11:28 Allora Giosue', figliuolo di Nun, servo di Mose' dalla sua giovinezza, prese a dire: 'Mose', signor mio, non glielo permettere!' Numeri 11:29 Ma Mose' gli rispose: 'Sei tu geloso per me? Oh! fossero pur tutti profeti nel popolo dell'Eterno, e volesse l'Eterno metter su loro lo spirito suo!' Numeri 11:30 E Mose' si ritiro' nel campo, insieme con gli anziani d'Israele. Numeri 11:31 E un vento si levo', per ordine dell'Eterno, e porto' delle quaglie dalla parte del mare, e le fe' cadere presso il campo, sulla distesa di circa una giornata di cammino da un lato e una giornata di cammino dall'altro intorno al campo, e a un'altezza di circa due cubiti sulla superficie del suolo. Numeri 11:32 E il popolo si levo', e tutto quel giorno e tutta la notte e tutto il giorno seguente raccolse le quaglie. Chi ne raccolse meno n'ebbe dieci omer; e se le distesero tutt'intorno al campo. Numeri 11:33 Ne avevano ancora la carne fra i denti e non l'avevano peranco masticata, quando l'ira dell'Eterno s'accese contro il popolo, e l'Eterno percosse il popolo con una gravissima piaga. Numeri 11:34 E a quel luogo fu dato il nome di Kibroth-Hattaava, perche' vi si seppelli' la gente ch'era stata presa dalla concupiscenza. Numeri 11:35 Da Kibroth-Hattaava il popolo parti' per Hatseroth, e a Hatseroth si fermo'. Mormorii di Maria e d'Aaronne. Maria colpita di lebbra Numeri 12:1 Maria ed Aaronne parlarono contro Mose' a cagione della moglie Cuscita che avea preso; poiche' avea preso una moglie Cuscita. Numeri 12:2 E dissero: 'L'Eterno ha egli parlato soltanto per mezzo di Mose'? non ha egli parlato anche per mezzo nostro?' E l'Eterno l'udi'. Numeri 12:3 Or Mose' era un uomo molto mansueto, piu' d'ogni altro uomo sulla faccia della terra. Numeri 12:4 E l'Eterno disse a un tratto a Mose', ad Aaronne e a Maria: 'Uscite voi tre, e andate alla tenda di convegno'. E uscirono tutti e tre. Numeri 12:5 E l'Eterno scese in una colonna di nuvola, si fermo' all'ingresso della tenda, e chiamo' Aaronne e Maria; ambedue si fecero avanti. Numeri 12:6 E l'Eterno disse: 'Ascoltate ora le mie parole; se v'e' tra voi alcun profeta, io, l'Eterno, mi faccio conoscere a lui in visione, parlo con lui in sogno. Numeri 12:7 Non cosi' col mio servitore Mose', che e' fedele in tutta la mia casa. Numeri 12:8 Con lui io parlo a tu per tu, facendomi vedere, e non per via d'enimmi; ed egli contempla la sembianza dell'Eterno. Perche' dunque non avete temuto di parlar contro il mio servo, contro Mose'?' Numeri 12:9 E l'ira dell'Eterno s'accese contro loro, ed egli se ne ando', Numeri 12:10 e la nuvola si ritiro' di sopra alla tenda; ed ecco che Maria era lebbrosa, bianca come neve; Aaronne guardo' Maria, ed ecco era lebbrosa. Numeri 12:11 E Aaronne disse a Mose': 'Deh, signor mio, non ci far portare la pena di un peccato che abbiamo stoltamente commesso, e di cui siamo colpevoli. Numeri 12:12 Deh, ch'ella non sia come il bimbo nato morto, la cui carne e' gia' mezzo consumata quand'esce dal seno materno!' Numeri 12:13 E Mose' grido' all'Eterno, dicendo: 'Guariscila, o Dio, te ne prego!' Numeri 12:14 E l'Eterno rispose a Mose': 'Se suo padre le avesse sputato in viso, non ne porterebbe ella la vergogna per sette giorni? Stia dunque rinchiusa fuori del campo sette giorni; poi, vi sara' di nuovo ammessa'. Numeri 12:15 Maria dunque fu rinchiusa fuori del campo sette giorni; e il popolo non si mise in cammino finche' Maria non fu riammessa al campo. Numeri 12:16 Poi il popolo parti' da Hatseroth, e si accampo' nel deserto di Paran. I dodici esploratori mandati in Canaan Numeri 13:1 L'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 13:2 'Manda degli uomini ad esplorare il paese di Canaan che io do ai figliuoli d'Israele. Mandate un uomo per ogni tribu' de' loro padri; siano tutti dei loro principi'. Numeri 13:3 E Mose' li mando' dal deserto di Paran, secondo l'ordine dell'Eterno; quegli uomini erano tutti capi de' figliuoli d'Israele. Numeri 13:4 E questi erano i loro nomi: Per la tribu' di Ruben: Shammua, figliuolo di Zaccur; per la tribu' di Simeone: Numeri 13:5 Shafat, figliuolo di Hori; Numeri 13:6 per la tribu' di Giuda: Caleb, figliuolo di Gefunne; Numeri 13:7 per la tribu' d'Issacar: Igal, figliuolo di Giuseppe; Numeri 13:8 per la tribu' di Efraim: Hoscea, figliuolo di Nun; Numeri 13:9 per la tribu' di Beniamino: Palti, figliuolo di Rafu; Numeri 13:10 per la tribu' di Zabulon: Gaddiel, figliuolo di Sodi; Numeri 13:11 per la tribu' di Giuseppe, cioe', per la tribu' di Manasse: Gaddi figliuolo di Susi; Numeri 13:12 per la tribu' di Dan: Ammiel, figliuolo di Ghemalli; Numeri 13:13 per la tribu' di Ascer: Sethur, figliuolo di Micael; Numeri 13:14 per la tribu' di Neftali: Nahbi, figliuolo di Vofsi; Numeri 13:15 per la tribu' di Gad: Gheual, figliuolo di Machi. Numeri 13:16 Tali i nomi degli uomini che Mose' mando' a esplorare il paese. E Mose' dette ad Hoscea, figliuolo di Nun, il nome di Giosue'. Numeri 13:17 Mose' dunque li mando' ad esplorare il paese di Canaan, e disse loro: 'Andate su di qua per il mezzogiorno; poi salirete sui monti, Numeri 13:18 e vedrete che paese sia, che popolo l'abiti, se forte o debole, se poco o molto numeroso; Numeri 13:19 come sia il paese che abita, se buono o cattivo, e come siano le citta' dove abita, se siano degli accampamenti o dei luoghi fortificati; Numeri 13:20 e come sia il terreno, se grasso o magro, se vi siano alberi o no. Abbiate coraggio, e portate de' frutti del paese'. Era il tempo che cominciava a maturar l'uva. Numeri 13:21 Quelli dunque salirono ed esplorarono il paese dal deserto di Tsin fino a Rehob, sulla via di Hamath. Numeri 13:22 Salirono per il mezzogiorno e andarono fino a Hebron, dov'erano Ahiman, Sceshai e Talmai, figliuoli di Anak. Or Hebron era stata edificata sette anni prima di Tsoan in Egitto. Numeri 13:23 E giunsero fino alla valle d'Eshcol, dove tagliarono un tralcio con un grappolo d'uva, che portarono in due con una stanga, e presero anche delle melagrane e dei fichi. Numeri 13:24 Quel luogo fu chiamato valle d'Eshcol a motivo del grappolo d'uva che i figliuoli d'Israele vi tagliarono. Numeri 13:25 E alla fine di quaranta giorni tornarono dall'esplorazione del paese, Numeri 13:26 e andarono a trovar Mose' ed Aaronne e tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele nel deserto di Paran, a Kades; riferirono ogni cosa a loro e a tutta la raunanza, e mostrarono loro i frutti del paese. Numeri 13:27 E fecero il loro racconto, dicendo: 'Noi arrivammo nel paese dove tu ci mandasti, ed e' davvero un paese dove scorre il latte e il miele, ed ecco de' suoi frutti. Numeri 13:28 Soltanto, il popolo che abita il paese e' potente, le citta' sono fortificate e grandissime, e v'abbiamo anche veduto de' figliuoli di Anak. Numeri 13:29 Gli Amalekiti abitano la parte meridionale del paese; gli Hittei, i Gebusei e gli Amorei, la regione montuosa; e i Cananei abitano presso il mare e lungo il Giordano'. Numeri 13:30 E Caleb calmo' il popolo che mormorava contro Mose', e disse: 'Saliamo pure e conquistiamo il paese; poiche' possiamo benissimo soggiogarlo'. Numeri 13:31 Ma gli uomini che v'erano andati con lui, dissero: 'Noi non siam capaci di salire contro questo popolo; perche' e' piu' forte di noi'. Numeri 13:32 E screditarono presso i figliuoli d'Israele il paese che aveano esplorato, dicendo: 'Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo, e' un paese che divora i suoi abitanti; e tutta la gente che vi abbiam veduta, e' gente d'alta statura; Numeri 13:33 e v'abbiam visto i giganti, figliuoli di Anak, della razza de' giganti, appetto ai quali ci pareva d'esser locuste; e tali parevamo a loro'. Nuovi mormorii del popolo. I quarant'anni nel deserto Numeri 14:1 Allora tutta la raunanza alzo' la voce e diede in alte grida; e il popolo pianse tutta quella notte. Numeri 14:2 E tutti i figliuoli d'Israele mormorarono contro Mose' e contro Aaronne, e tutta la raunanza disse loro: 'Fossimo pur morti nel paese d'Egitto! o fossimo pur morti in questo deserto! Numeri 14:3 E perche' ci mena l'Eterno in quel paese ove cadremo per la spada? Le nostre mogli e i nostri piccini vi saranno preda del nemico. Non sarebb'egli meglio per noi di tornare in Egitto?' Numeri 14:4 E si dissero l'uno all'altro: 'Nominiamoci un capo, e torniamo in Egitto!' Numeri 14:5 Allora Mose' ed Aaronne si prostrarono a terra dinanzi a tutta l'assemblea riunita de' figliuoli d'Israele. Numeri 14:6 E Giosue', figliuolo di Nun, e Caleb, figliuolo di Gefunne, ch'erano di quelli che aveano esplorato il paese, si stracciarono le vesti, Numeri 14:7 e parlarono cosi' a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele: 'Il paese che abbiamo attraversato per esplorarlo, e' un paese buono, buonissimo. Numeri 14:8 Se l'Eterno ci e' favorevole, c'introdurra' in quel paese, e ce lo dara': e' un paese dove scorre il latte e il miele. Numeri 14:9 Soltanto, non vi ribellate all'Eterno, e non abbiate paura del popolo di quel paese; poiche' ne faremo nostro pascolo; l'ombra che li copriva s'e' ritirata, e l'Eterno e' con noi; non ne abbiate paura'. Numeri 14:10 Allora tutta la raunanza parlo' di lapidarli; ma la gloria dell'Eterno apparve sulla tenda di convegno a tutti i figliuoli d'Israele. Numeri 14:11 E l'Eterno disse a Mose': 'Fino a quando mi disprezzera' questo popolo? e fino a quando non avranno fede in me dopo tutti i miracoli che ho fatto in mezzo a loro? Numeri 14:12 Io lo colpiro' con la peste, e lo distruggero', ma faro' di te una nazione piu' grande e piu' potente di lui'. Numeri 14:13 E Mose' disse all'Eterno: 'Ma l'udranno gli Egiziani, di mezzo ai quali tu hai fatto salire questo popolo per la tua potenza, Numeri 14:14 e la cosa sara' risaputa dagli abitanti di questo paese. Essi hanno udito che tu, o Eterno, sei nel mezzo di questo popolo, che apparisci loro faccia a faccia, che la tua nuvola si ferma sopra loro, e che cammini davanti a loro il giorno in una colonna di nuvola, e la notte in una colonna di fuoco; Numeri 14:15 ora, se fai perire questo popolo come un sol uomo, le nazioni che hanno udito la tua fama, diranno: Numeri 14:16 Siccome l'Eterno non e' stato capace di far entrare questo popolo nel paese che avea giurato di dargli, li ha scannati nel deserto. Numeri 14:17 E ora si mostri, ti prego, la potenza del Signore nella sua grandezza, come tu hai promesso dicendo: Numeri 14:18 L'Eterno e' lento all'ira e grande in benignita'; egli perdona l'iniquita' e il peccato, ma non lascia impunito il colpevole, e punisce l'iniquita' dei padri sui figliuoli, fino alla terza e alla quarta generazione. Numeri 14:19 Deh, perdona l'iniquita' di questo popolo, secondo la grandezza della tua benignita', nel modo che hai perdonato a questo popolo dall'Egitto fin qui'. Numeri 14:20 E l'Eterno disse: 'Io perdono, come tu hai chiesto; Numeri 14:21 ma, com'e' vero ch'io vivo, tutta la terra sara' ripiena della gloria dell'Eterno, Numeri 14:22 e tutti quegli uomini che hanno veduto la mia gloria e i miracoli che ho fatto in Egitto e nel deserto, e nonostante m'hanno tentato gia' dieci volte e non hanno ubbidito alla mia voce, Numeri 14:23 certo non vedranno il paese che promisi con giuramento ai loro padri. Nessuno di quelli che m'hanno disprezzato lo vedra'; ma il mio servo Caleb, Numeri 14:24 siccome e' stato animato da un altro spirito e m'ha seguito appieno, io lo introdurro' nel paese nel quale e' andato; e la sua progenie lo possedera'. Numeri 14:25 Or gli Amalekiti e i Cananei abitano nella valle; domani tornate addietro, incamminatevi verso il deserto, in direzione del mar Rosso'. Numeri 14:26 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Numeri 14:27 'Fino a quando sopportero' io questa malvagia raunanza che mormora contro di me? Io ho udito i mormorii che i figliuoli d'Israele fanno contro di me. Numeri 14:28 Di' loro: Com'e' vero ch'io vivo, dice l'Eterno, io vi faro' quello che ho sentito dire da voi. Numeri 14:29 I vostri cadaveri cadranno in questo deserto; e voi tutti, quanti siete, di cui s'e' fatto il censimento, dall'eta' di venti anni in su, e che avete mormorato contro di me, Numeri 14:30 non entrerete di certo nel paese nel quale giurai di farvi abitare; salvo Caleb, figliuolo di Gefunne, e Giosue', figliuolo di Nun. Numeri 14:31 I vostri piccini, che avete detto sarebbero preda de' nemici, quelli vi faro' entrare; ed essi conosceranno il paese che voi avete disdegnato. Numeri 14:32 Ma quanto a voi, i vostri cadaveri cadranno in questo deserto. Numeri 14:33 E i vostri figliuoli andran pascendo i greggi nel deserto per quarant'anni e porteranno la pena delle vostre infedelta', finche' i vostri cadaveri non siano consunti nel deserto. Numeri 14:34 Come avete messo quaranta giorni a esplorare il paese, porterete la pena delle vostre iniquita' quarant'anni; un anno per ogni giorno; e saprete che cosa sia incorrere nella mia disgrazia. Numeri 14:35 Io, l'Eterno, ho parlato; certo, cosi' faro' a tutta questa malvagia raunanza, la quale s'e' messa assieme contro di me; in questo deserto saranno consunti; quivi morranno'. Numeri 14:36 E gli uomini che Mose' avea mandato ad esplorare il paese e che, tornati, avean fatto mormorare tutta la raunanza contro di lui screditando il paese, Numeri 14:37 quegli uomini, dico, che aveano screditato il paese, morirono colpiti da una piaga, dinanzi all'Eterno. Numeri 14:38 Ma Giosue', figliuolo di Nun, e Caleb, figliuolo di Gefunne, rimasero vivi fra quelli ch'erano andati ad esplorare il paese. Numeri 14:39 Or Mose' riferi' quelle parole a tutti i figliuoli d'Israele; e il popolo ne fece gran cordoglio. Numeri 14:40 E la mattina si levarono di buon'ora e salirono sulla cima del monte, dicendo: 'Eccoci qua; noi saliremo al luogo di cui ha parlato l'Eterno, poiche' abbiamo peccato'. Numeri 14:41 Ma Mose' disse: 'Perche' trasgredite l'ordine dell'Eterno? La cosa non v'andra' bene. Numeri 14:42 Non salite, perche' l'Eterno non e' in mezzo a voi; che non abbiate ad essere sconfitti dai vostri nemici! Numeri 14:43 Poiche' la', di fronte a voi, stanno gli Amalekiti e i Cananei, e voi cadrete per la spada; giacche' vi siete sviati dall'Eterno, l'Eterno non sara' con voi'. Numeri 14:44 Nondimeno, s'ostinarono a salire sulla cima del monte; ma l'arca del patto dell'Eterno e Mose' non si mossero di mezzo al campo. Numeri 14:45 Allora gli Amalekiti e i Cananei che abitavano su quel monte scesero giu', li batterono, e li fecero a pezzi fino a Hormah. Norme relative ai sacrifici Numeri 15:1 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 15:2 'Parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Quando sarete entrati nel paese che dovrete abitare e che io vi do, Numeri 15:3 e offrirete all'Eterno un sacrifizio fatto mediante il fuoco, olocausto o sacrifizio, per adempimento d'un voto o come offerta volontaria, o nelle vostre feste solenni, per fare un profumo soave all'Eterno col vostro grosso o minuto bestiame, Numeri 15:4 colui che presentera' la sua offerta all'Eterno, offrira' come oblazione un decimo d'efa di fior di farina stemperata col quarto di un hin d'olio, Numeri 15:5 e farai una libazione d'un quarto di hin di vino con l'olocausto o il sacrifizio, per ogni agnello. Numeri 15:6 Se e' per un montone, offrirai come oblazione due decimi d'efa di fior di farina stemperata col terzo di un hin d'olio, Numeri 15:7 e farai una libazione d'un terzo di hin di vino come offerta di odor soave all'Eterno. Numeri 15:8 E se offri un giovenco come olocausto o come sacrifizio, per adempimento d'un voto o come sacrifizio d'azioni di grazie all'Eterno, Numeri 15:9 si offrira', col giovenco, come oblazione, tre decimi d'efa di fior di farina stemperata con la meta' di un hin d'olio, Numeri 15:10 e farai una libazione di un mezzo hin di vino: e' un sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all'Eterno. Numeri 15:11 Cosi' si fara' per ogni bue, per ogni montone, per ogni agnello o capretto. Numeri 15:12 Qualunque sia il numero degli animali che immolerete, farete cosi' per ciascuna vittima. Numeri 15:13 Tutti quelli che sono nativi del paese faranno le cose cosi', quando offriranno un sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all'Eterno. Numeri 15:14 E se uno straniero che soggiorna da voi, o chiunque dimori fra voi nel futuro, offre un sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all'Eterno, fara' come fate voi. Numeri 15:15 Vi sara' una sola legge per tutta l'assemblea, per voi e per lo straniero che soggiorna fra voi; sara' una legge perpetua, di generazione in generazione; come siete voi, cosi' sara' lo straniero davanti all'Eterno. Numeri 15:16 Ci sara' una stessa legge e uno stesso diritto per voi e per lo straniero che soggiorna da voi'. Numeri 15:17 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 15:18 'Parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Quando sarete arrivati nel paese dove io vi conduco, Numeri 15:19 e mangerete del pane di quel paese, ne preleverete un'offerta da presentare all'Eterno. Numeri 15:20 Delle primizie della vostra pasta metterete da parte una focaccia come offerta; la metterete da parte, come si mette da parte l'offerta dell'aia. Numeri 15:21 Delle primizie della vostra pasta darete all'Eterno una parte come offerta, di generazione in generazione. Dei sacrifizi per i peccati commessi per errore Numeri 15:22 Quando avrete errato e non avrete osservato tutti questi comandamenti che l'Eterno ha dati a Mose', Numeri 15:23 tutto quello che l'Eterno vi ha comandato per mezzo di Mose', dal giorno che l'Eterno vi ha dato dei comandamenti e in appresso, nelle vostre successive generazioni, Numeri 15:24 se il peccato e' stato commesso per errore, senza che la raunanza se ne sia accorta, tutta la raunanza offrira' un giovenco come olocausto di soave odore all'Eterno, con la sua oblazione e la sua libazione secondo le norme stabilite, e un capro come sacrifizio per il peccato. Numeri 15:25 E il sacerdote fara' l'espiazione per tutta la raunanza dei figliuoli d'Israele, e sara' loro perdonato, perche' e' stato un peccato commesso per errore, ed essi hanno portato la loro offerta, un sacrifizio fatto all'Eterno mediante il fuoco, e il loro sacrifizio per il peccato dinanzi all'Eterno, a causa del loro errore. Numeri 15:26 Sara' perdonato a tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele e allo straniero che soggiorna in mezzo a loro, perche' tutto il popolo ha peccato per errore. Numeri 15:27 Se e' una persona sola che pecca per errore, offre una capra d'un anno come sacrifizio per il peccato. Numeri 15:28 E il sacerdote fara' l'espiazione dinanzi all'Eterno per la persona che avra' mancato commettendo un peccato per errore; e quando avra' fatta l'espiazione per essa, le sara' perdonato. Numeri 15:29 Sia che si tratti d'un nativo del paese tra i figliuoli d'Israele o d'uno straniero che soggiorna fra voi, avrete un'unica legge per colui che pecca per errore. Numeri 15:30 Ma la persona che agisce con proposito deliberato, sia nativo del paese o straniero, oltraggia l'Eterno; quella persona sara' sterminata di fra il suo popolo. Numeri 15:31 Siccome ha sprezzato la parola dell'Eterno e ha violato il suo comandamento, quella persona dovra' essere sterminata; portera' il peso della sua iniquita''. Il violatore del sabato punito di morte Numeri 15:32 Or mentre i figliuoli d'Israele erano nel deserto, trovarono un uomo che raccoglieva delle legna in giorno di sabato. Numeri 15:33 Quelli che l'aveano trovato a raccogliere le legna lo menarono a Mose', ad Aaronne e a tutta la raunanza. Numeri 15:34 E lo misero in prigione, perche' non era ancora stato stabilito che cosa gli si dovesse fare. Numeri 15:35 E l'Eterno disse a Mose': 'Quell'uomo dev'esser messo a morte; tutta la raunanza lo lapidera' fuori del campo'. Numeri 15:36 Tutta la raunanza lo meno' fuori del campo e lo lapido'; e quello mori', secondo l'ordine che l'Eterno avea dato a Mose'. Legge relative alle nappe Numeri 15:37 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 15:38 'Parla ai figliuoli d'Israele e di' loro che si facciano, di generazione in generazione, delle nappe agli angoli delle loro vesti, e che mettano alla nappa d'ogni angolo un cordone violetto. Numeri 15:39 Sara' questa una nappa d'ornamento, e quando la guarderete, vi ricorderete di tutti i comandamenti dell'Eterno per metterli in pratica; e non andrete vagando dietro ai desideri del vostro cuore e dei vostri occhi che vi trascinano alla infedelta'. Numeri 15:40 Cosi' vi ricorderete di tutti i miei comandamenti, li metterete in pratica, e sarete santi al vostro Dio. Numeri 15:41 Io sono l'Eterno, il vostro Dio, che vi ho tratti dal paese d'Egitto per essere vostro Dio. Io sono l'Eterno, l'Iddio vostro'. Ribellione di Kore, Dathan e Abiram Numeri 16:1 Or Kore, figliuolo di Itshar, figliuolo di Kehath, figliuolo di Levi, insieme con Dathan e Abiram figliuolo di Eliab, e On, figliuolo di Peleth, tutti e tre figliuoli di Ruben, Numeri 16:2 presero altra gente e si levaron su in presenza di Mose', con duecentocinquanta uomini dei figliuoli d'Israele, principi della raunanza, membri del consiglio, uomini di grido; Numeri 16:3 e, radunatisi contro Mose' e contro Aaronne, dissero loro: 'Basta! tutta la raunanza, tutti fino ad uno son santi, e l'Eterno e' in mezzo a loro; perche' dunque v'innalzate voi sopra la raunanza dell'Eterno?' Numeri 16:4 Quando Mose' ebbe udito questo, si prostro' colla faccia a terra; Numeri 16:5 poi parlo' a Kore e a tutta la gente ch'era con lui, dicendo: 'Domattina l'Eterno fara' conoscere chi e' suo e chi e' santo, e se lo fara' avvicinare: fara' avvicinare a se' colui ch'egli avra' scelto. Numeri 16:6 Fate questo: prendete de' turiboli, tu, Kore, e tutta la gente che e' con te; Numeri 16:7 e domani mettetevi del fuoco, e ponetevi su del profumo dinanzi all'Eterno; e colui che l'Eterno avra' scelto sara' santo. Basta, figliuoli di Levi!' Numeri 16:8 Mose' disse inoltre a Kore: 'Ora ascoltate, o figliuoli di Levi! Numeri 16:9 e' egli poco per voi che l'Iddio d'Israele v'abbia appartati dalla raunanza d'Israele e v'abbia fatto accostare a se' per fare il servizio del tabernacolo dell'Eterno e per tenervi davanti alla raunanza affin d'esercitare a pro suo il vostro ministerio? Numeri 16:10 Egli vi fa accostare a se', te e tutti i tuoi fratelli figliuoli di Levi con te, e cercate anche il sacerdozio? Numeri 16:11 E per questo tu e tutta la gente che e' teco vi siete radunati contro l'Eterno! poiche' chi e' Aaronne che vi mettiate a mormorare contro di lui?' Numeri 16:12 E Mose' mando' a chiamare Dathan e Abiram, figliuoli di Eliab; ma essi dissero: 'Noi non saliremo. Numeri 16:13 e' egli poco per te l'averci tratti fuori da un paese ove scorre il latte e il miele, per farci morire nel deserto, che tu voglia anche farla da principe, si', da principe su noi? Numeri 16:14 E poi, non ci hai davvero condotti in un paese dove scorra il latte e il miele, e non ci hai dato possessi di campi e di vigne! Credi tu di potere render cieca questa gente? Noi non saliremo'. Numeri 16:15 Allora Mose' si adiro' forte e disse all'Eterno: 'Non gradire la loro oblazione; io non ho preso da costoro neppure un asino, e non ho fatto torto ad alcuno di loro'. Numeri 16:16 Poi Mose' disse a Kore: 'Tu e tutta la tua gente trovatevi domani davanti all'Eterno: tu e loro, con Aaronne; Numeri 16:17 e ciascun di voi prenda il suo turibolo, vi metta del profumo, e porti ciascuno il suo turibolo davanti all'Eterno: saranno duecentocinquanta turiboli. Anche tu ed Aaronne prenderete ciascuno il vostro turibolo'. Numeri 16:18 Essi dunque presero ciascuno il suo turibolo, vi misero del fuoco, e vi posero su del profumo, e si fermarono all'ingresso della tenda di convegno; lo stesso fecero Mose' ed Aaronne. Numeri 16:19 E Kore convoco' tutta la raunanza contro Mose' ed Aaronne all'ingresso della tenda di convegno; e la gloria dell'Eterno apparve a tutta la raunanza. Numeri 16:20 E l'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Numeri 16:21 'Separatevi da questa raunanza, e io li consumero' in un attimo'. Numeri 16:22 Ma essi, prostratisi con la faccia a terra, dissero: 'O Dio, Dio degli spiriti d'ogni carne! Un uomo solo ha peccato, e ti adireresti tu contro tutta la raunanza?' Numeri 16:23 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 16:24 'Parla alla raunanza e dille: Ritiratevi d'intorno alla dimora di Kore, di Dathan e di Abiram'. Numeri 16:25 Mose' si levo' e ando' da Dathan e da Abiram; e gli anziani d'Israele lo seguirono. Numeri 16:26 Ed egli parlo' alla raunanza, dicendo: 'Allontanatevi dalle tende di questi uomini malvagi, e non toccate nulla di cio' ch'e' loro, affinche' non abbiate a perire a cagione di tutti i loro peccati'. Numeri 16:27 Cosi' quelli si ritirarono d'intorno alla dimora di Kore, di Dathan e di Abiram. Dathan ed Abiram uscirono, e si fermarono all'ingresso delle loro tende con le loro mogli, i loro figliuoli e i loro piccini. E Mose' disse: Numeri 16:28 'Da questo conoscerete che l'Eterno mi ha mandato per fare tutte queste cose, e che io non le ho fatte di mia testa. Numeri 16:29 Se questa gente muore come muoion tutti gli uomini, se la loro sorte e' la sorte comune a tutti gli uomini, l'Eterno non mi ha mandato; Numeri 16:30 ma se l'Eterno fa una cosa nuova, se la terra apre la sua bocca e li ingoia con tutto quello che appartiene loro e s'essi scendono vivi nel soggiorno dei morti, allora riconoscerete che questi uomini hanno disprezzato l'Eterno'. Numeri 16:31 E avvenne, com'egli ebbe finito di proferire tutte queste parole, che il suolo si spacco' sotto i piedi di coloro, Numeri 16:32 la terra spalanco' la sua bocca e li ingoio': essi e le loro famiglie, con tutta la gente che apparteneva a Kore, e tutta la loro roba. Numeri 16:33 E scesero vivi nel soggiorno de' morti; la terra si richiuse su loro, ed essi scomparvero di mezzo all'assemblea. Numeri 16:34 Tutto Israele ch'era attorno ad essi fuggi' alle loro grida; perche' dicevano: 'Che la terra non inghiottisca noi pure!' Numeri 16:35 E un fuoco usci' dalla presenza dell'Eterno e divoro' i duecentocinquanta uomini che offrivano il profumo. Numeri 16:36 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 16:37 'Di' a Eleazar, figliuolo del sacerdote Aaronne, di trarre i turiboli di mezzo all'incendio e di disperdere qua e la' il fuoco, perche' quelli son sacri; Numeri 16:38 e dei turiboli di quegli uomini che hanno peccato al prezzo della loro vita si facciano tante lamine battute per rivestirne l'altare, poiche' sono stati presentati davanti all'Eterno e quindi son sacri; e serviranno di segno ai figliuoli d'Israele'. Numeri 16:39 E il sacerdote Eleazar prese i turiboli di rame presentati dagli uomini ch'erano stati arsi; e furon tirati in lamine per rivestirne l'altare, Numeri 16:40 affinche' servissero di ricordanza ai figliuoli d'Israele, e niun estraneo che non sia della progenie d'Aaronne s'accosti ad arder profumo davanti all'Eterno ed abbia la sorte di Kore e di quelli ch'eran con lui. Eleazar fece come l'Eterno gli avea detto per mezzo di Mose'. Numeri 16:41 Il giorno seguente, tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele mormoro' contro Mose' ed Aaronne dicendo: 'Voi avete fatto morire il popolo dell'Eterno'. Numeri 16:42 E avvenne che, come la raunanza si faceva numerosa contro Mose' e contro Aaronne, i figliuoli d'Israele si volsero verso la tenda di convegno; ed ecco che la nuvola la ricopri', e apparve la gloria dell'Eterno. Numeri 16:43 Mose' ed Aaronne vennero davanti alla tenda di convegno. Numeri 16:44 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 16:45 'Toglietevi di mezzo a questa raunanza, e io li consumero' in un attimo'. Ed essi si prostrarono con la faccia a terra. Numeri 16:46 E Mose' disse ad Aaronne: 'Prendi il turibolo, mettivi del fuoco di sull'altare, ponvi su del profumo, e portalo presto in mezzo alla raunanza e fa' espiazione per essi; poiche' l'ira dell'Eterno e' scoppiata, la piaga e' gia' cominciata'. Numeri 16:47 E Aaronne prese il turibolo, come Mose' avea detto; corse in mezzo all'assemblea, ed ecco che la piaga era gia' cominciata fra il popolo; mise il profumo nel turibolo e fece l'espiazione per il popolo. Numeri 16:48 E si fermo' tra i morti e i vivi, e la piaga fu arrestata. Numeri 16:49 Or quelli che morirono di quella piaga furono quattordicimilasettecento, oltre quelli che morirono per il fatto di Kore. Numeri 16:50 Aaronne torno' a Mose' all'ingresso della tenda di convegno e la piaga fu arrestata. La verga d'Aaronne Numeri 17:1 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 17:2 'Parla ai figliuoli d'Israele, e fatti dare da loro delle verghe: una per ogni casa dei loro padri: cioe', dodici verghe da parte di tutti i loro principi secondo le case dei loro padri; scriverai il nome d'ognuno sulla sua verga; Numeri 17:3 e scriverai il nome d'Aaronne sulla verga di Levi; poiche' ci sara' una verga per ogni capo delle case dei loro padri. Numeri 17:4 E riporrai quelle verghe nella tenda di convegno, davanti alla testimonianza, dove io mi ritrovo con voi. Numeri 17:5 E avverra' che l'uomo che io avro' scelto sara' quello la cui verga fiorira'; e faro' cessare davanti a me i mormorii che i figliuoli d'Israele fanno contro di voi'. Numeri 17:6 E Mose' parlo' ai figliuoli d'Israele, e tutti i loro principi gli dettero una verga per uno, secondo le case dei loro padri: cioe', dodici verghe; e la verga d'Aaronne era in mezzo alle verghe loro. Numeri 17:7 E Mose' ripose quelle verghe davanti all'Eterno nella tenda della testimonianza. Numeri 17:8 E avvenne, l'indomani, che Mose' entro' nella tenda della testimonianza; ed ecco che la verga d'Aaronne per la casa di Levi aveva fiorito, gettato dei bottoni, sbocciato dei fiori e maturato delle mandorle. Numeri 17:9 Allora Mose' tolse tutte le verghe di davanti all'Eterno e le porto' a tutti i figliuoli d'Israele; ed essi le videro e presero ciascuno la sua verga. Numeri 17:10 E l'Eterno disse a Mose': 'Riporta la verga d'Aaronne davanti alla testimonianza, perche' sia conservata come un segno ai ribelli; onde sia messo fine ai loro mormorii contro di me, ed essi non muoiano'. Numeri 17:11 Mose' fece cosi'; fece come l'Eterno gli avea comandato. Numeri 17:12 E i figliuoli d'Israele dissero a Mose': 'Ecco, periamo! siam perduti! siam tutti perduti! Numeri 17:13 Chiunque s'accosta, chiunque s'accosta al tabernacolo dell'Eterno, muore; dovrem perire tutti quanti?' Funzioni ed entrate dei sacerdoti e dei Leviti Numeri 18:1 E l'Eterno disse ad Aaronne: 'Tu, i tuoi figliuoli e la casa di tuo padre con te porterete il peso delle iniquita' commesse nel santuario; e tu e i tuoi figliuoli porterete il peso delle iniquita' commesse nell'esercizio del vostro sacerdozio. Numeri 18:2 E anche i tuoi fratelli, la tribu' di Levi, la tribu' di tuo padre, farai accostare a te, affinche' ti siano aggiunti e ti servano quando tu e i tuoi figliuoli con te sarete davanti alla tenda della testimonianza. Numeri 18:3 Essi faranno il servizio sotto i tuoi ordini in tutto quel che concerne la tenda; soltanto non si accosteranno agli utensili del santuario ne' all'altare affinche' non moriate e gli uni e gli altri. Numeri 18:4 Essi ti saranno dunque aggiunti, e faranno il servizio della tenda di convegno in tutto cio' che la concerne, e nessun estraneo s'accostera' a voi. Numeri 18:5 E voi farete il servizio del santuario e dell'altare affinche' non vi sia piu' ira contro i figliuoli d'Israele. Numeri 18:6 Quanto a me, ecco, io ho preso i vostri fratelli, i Leviti, di mezzo ai figliuoli d'Israele; dati all'Eterno, essi son rimessi in dono a voi per fare il servizio della tenda di convegno. Numeri 18:7 E tu e i tuoi figliuoli con te eserciterete il vostro sacerdozio in tutto cio' che concerne l'altare e cio' ch'e' di la' dal velo; e farete il vostro servizio. Io vi do l'esercizio del sacerdozio come un dono; l'estraneo che si accostera' sara' messo a morte'. Numeri 18:8 L'Eterno disse ancora ad Aaronne: 'Ecco, di tutte le cose consacrate dai figliuoli d'Israele io ti do quelle che mi sono offerte per elevazione: io te le do, a te e ai tuoi figliuoli, come diritto d'unzione, per legge perpetua. Numeri 18:9 Questo ti apparterra' fra le cose santissime non consumate dal fuoco: tutte le loro offerte, vale a dire ogni oblazione, ogni sacrifizio per il peccato e ogni sacrifizio di riparazione che mi presenteranno; son tutte cose santissime che apparterranno a te ed ai tuoi figliuoli. Numeri 18:10 Le mangerai in luogo santissimo; ne mangera' ogni maschio; ti saranno cose sante. Numeri 18:11 Questo ancora ti apparterra': i doni che i figliuoli d'Israele presenteranno per elevazione, e tutte le loro offerte agitate; io le do a te, ai tuoi figliuoli e alle tue figliuole con te, per legge perpetua. Chiunque sara' puro in casa tua ne potra' mangiare. Numeri 18:12 Ti do pure tutte le primizie ch'essi offriranno all'Eterno: il meglio dell'olio e il meglio del mosto e del grano. Numeri 18:13 Le primizie di tutto cio' che produrra' la loro terra e ch'essi presenteranno all'Eterno saranno tue. Chiunque sara' puro in casa tua ne potra' mangiare. Numeri 18:14 Tutto cio' che sara' consacrato per voto d'interdetto in Israele sara' tuo. Numeri 18:15 Ogni primogenito d'ogni carne ch'essi offriranno all'Eterno, cosi' degli uomini come degli animali, sara' tuo; pero', farai riscattare il primogenito dell'uomo, e farai parimente riscattare il primogenito d'un animale impuro. Numeri 18:16 E quanto al riscatto, li farai riscattare dall'eta' di un mese, secondo la tua stima, per cinque sicli d'argento, a siclo di santuario, che e' di venti ghere. Numeri 18:17 Ma non farai riscattare il primogenito della vacca ne' il primogenito della pecora ne' il primogenito della capra; sono cosa sacra; spanderai il loro sangue sull'altare, e farai fumare il loro grasso come sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all'Eterno. Numeri 18:18 La loro carne sara' tua; sara' tua come il petto dell'offerta agitata e come la coscia destra. Numeri 18:19 Io ti do, a te, ai tuoi figliuoli e alle tue figliuole con te, per legge perpetua, tutte le offerte di cose sante che i figliuoli d'Israele presenteranno all'Eterno per elevazione. e' un patto inalterabile, perpetuo, dinanzi all'Eterno, per te e per la tua progenie con te'. Numeri 18:20 L'Eterno disse ancora ad Aaronne: 'Tu non avrai alcun possesso nel loro paese, e non ci sara' parte per te in mezzo a loro; io sono la tua parte e il tuo possesso in mezzo ai figliuoli d'Israele. Numeri 18:21 E ai figliuoli di Levi io do come possesso tutte le decime in Israele in contraccambio del servizio che fanno, il servizio della tenda di convegno. Numeri 18:22 E i figliuoli d'Israele non s'accosteranno piu' alla tenda di convegno, per non caricarsi d'un peccato che li trarrebbe a morte. Numeri 18:23 Ma il servizio della tenda di convegno lo faranno soltanto i Leviti; ed essi porteranno il peso delle proprie iniquita'; sara' una legge perpetua, di generazione in generazione; e non possederanno nulla tra i figliuoli d'Israele; Numeri 18:24 poiche' io do come possesso ai Leviti le decime che i figliuoli d'Israele presenteranno all'Eterno come offerta elevata; per questo dico di loro: Non possederanno nulla tra i figliuoli d'Israele'. Numeri 18:25 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 18:26 'Parlerai inoltre ai Leviti e dirai loro: Quando riceverete dai figliuoli d'Israele le decime che io vi do per conto loro come vostro possesso, ne metterete da parte un'offerta da fare all'Eterno: una decima della decima; Numeri 18:27 e l'offerta che avrete prelevata vi sara' contata come il grano che vien dall'aia e come il mosto che esce dallo strettoio. Numeri 18:28 Cosi' anche voi metterete da parte un'offerta per l'Eterno da tutte le decime che riceverete dai figliuoli d'Israele, e darete al sacerdote Aaronne l'offerta che avrete messa da parte per l'Eterno. Numeri 18:29 Da tutte le cose che vi saranno donate metterete da parte tutte le offerte per l'Eterno; di tutto cio' che vi sara' di meglio metterete da parte quel tanto ch'e' da consacrare. Numeri 18:30 E dirai loro: Quando ne avrete messo da parte il meglio, quel che rimane sara' contato ai Leviti come il provento dell'aia e come il provento dello strettoio. Numeri 18:31 E lo potrete mangiare in qualunque luogo, voi e le vostre famiglie, perche' e' la vostra mercede, in contraccambio del vostro servizio nella tenda di convegno. Numeri 18:32 E cosi' non vi caricherete d'alcun peccato, giacche' ne avrete messo da parte il meglio; e non profanerete le cose sante de' figliuoli d'Israele, e non morrete'. La giovenca rossa; l'acqua di purificazione Numeri 19:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' e ad Aaronne, dicendo: Numeri 19:2 'Questo e' l'ordine della legge che l'Eterno ha prescritta dicendo: Di' ai figliuoli d'Israele che ti menino una giovenca rossa, senza macchia, senza difetti, e che non abbia mai portato il giogo. Numeri 19:3 E la darete al sacerdote Eleazar, che la condurra' fuori del campo e la fara' scannare in sua presenza. Numeri 19:4 Il sacerdote Eleazar prendera' col dito del sangue della giovenca e ne fara' sette volte l'aspersione dal lato dell'ingresso della tenda di convegno; Numeri 19:5 poi si brucera' la giovenca sotto gli occhi di lui; se ne brucera' la pelle, la carne e il sangue con i suoi escrementi. Numeri 19:6 Il sacerdote prendera' quindi del legno di cedro, dell'issopo, della stoffa scarlatta, e gettera' tutto in mezzo al fuoco che consuma la giovenca. Numeri 19:7 Poi il sacerdote si lavera' le vesti ed il corpo nell'acqua; dopo di che rientrera' nel campo, e il sacerdote sara' impuro fino alla sera. Numeri 19:8 E colui che avra' bruciato la giovenca si lavera' le vesti nell'acqua, fara' un'abluzione del corpo nell'acqua, e sara' impuro fino alla sera. Numeri 19:9 Un uomo puro raccogliera' le ceneri della giovenca e le depositera' fuori del campo in luogo puro, dove saranno conservate per la raunanza de' figliuoli d'Israele come acqua di purificazione: e' un sacrifizio per il peccato. Numeri 19:10 E colui che avra' raccolto le ceneri della giovenca si lavera' le vesti e sara' impuro fino alla sera. E questa sara' una legge perpetua per i figliuoli d'Israele e per lo straniero che soggiornera' da loro: Numeri 19:11 chi avra' toccato il cadavere di una persona umana sara' impuro sette giorni. Numeri 19:12 Quand'uno si sara' purificato con quell'acqua il terzo e il settimo giorno, sara' puro; ma se non si purifica il terzo ed il settimo giorno, non sara' puro. Numeri 19:13 Chiunque avra' toccato un morto, il corpo d'una persona umana che sia morta e non si sara' purificato, avra' contaminato la dimora dell'Eterno; e quel tale sara' sterminato di mezzo a Israele. Siccome l'acqua di purificazione non e' stata spruzzata su lui, egli e' impuro; ha ancora addosso la sua impurita'. Legge relativa alla purificazione delle persone e degli oggetti impuri Numeri 19:14 Questa e' la legge: Quando un uomo sara' morto in una tenda, chiunque entrera' nella tenda e chiunque sara' nella tenda sara' impuro sette giorni. Numeri 19:15 E ogni vaso scoperto sul quale non sia coperchio attaccato, sara' impuro. Numeri 19:16 E chiunque, per i campi, avra' toccato un uomo ucciso per la spada o morto da se', o un osso d'uomo, o un sepolcro, sara' impuro sette giorni. Numeri 19:17 E per colui che sara' divenuto impuro si prendera' della cenere della vittima arsa per il peccato, e vi si versera' su dell'acqua viva, in un vaso: Numeri 19:18 poi un uomo puro prendera' dell'issopo, lo intingera' nell'acqua, e ne spruzzera' la tenda, tutti gli utensili e tutte le persone che son quivi, e colui che ha toccato l'osso o l'ucciso o il morto da se' o il sepolcro. Numeri 19:19 L'uomo puro spruzzera' l'impuro il terzo giorno e il settimo giorno, e lo purifichera' il settimo giorno; poi colui ch'e' stato immondo si lavera' le vesti, lavera' se stesso nell'acqua, e sara' puro la sera. Numeri 19:20 Ma colui che divenuto impuro non si purifichera', sara' sterminato di mezzo alla raunanza, perche' ha contaminato il santuario dell'Eterno; l'acqua della purificazione non e' stata spruzzata su lui; e' impuro. Numeri 19:21 Sara' per loro una legge perpetua: Colui che avra' spruzzato l'acqua di purificazione si lavera' le vesti; e chi avra' toccato l'acqua di purificazione sara' impuro fino alla sera. Numeri 19:22 E tutto quello che l'impuro avra' toccato sara' impuro; e la persona che avra' toccato lui sara' impura fino alla sera'. Morte di Maria. Le acque di Meriba Numeri 20:1 Or tutta la raunanza dei figliuoli d'Israele arrivo' al deserto di Tsin il primo mese, e il popolo si fermo' a Kades. Quivi mori' e fu sepolta Maria. Numeri 20:2 E mancava l'acqua per la raunanza; onde ci fu assembramento contro Mose' e contro Aaronne. Numeri 20:3 E il popolo contese con Mose', dicendo: 'Fossimo pur morti quando morirono i nostri fratelli davanti all'Eterno! Numeri 20:4 E perche' avete menato la raunanza dell'Eterno in questo deserto per morirvi noi e il nostro bestiame? Numeri 20:5 E perche' ci avete fatti salire dall'Egitto per menarci in questo tristo luogo? Non e' un luogo dove si possa seminare; non ci son fichi, non vigne, non melagrane, e non c'e' acqua da bere'. Numeri 20:6 Allora Mose' ed Aaronne s'allontanarono dalla raunanza per recarsi all'ingresso della tenda di convegno; si prostrarono con la faccia in terra, e la gloria dell'Eterno apparve loro. Numeri 20:7 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 20:8 'Prendi il bastone; e tu e tuo fratello Aaronne convocate la raunanza e parlate a quel sasso, in loro presenza, ed esso dara' la sua acqua; e tu farai sgorgare per loro l'acqua dal sasso, e darai da bere alla raunanza e al suo bestiame'. Numeri 20:9 Mose' dunque prese il bastone ch'era davanti all'Eterno, come l'Eterno gli aveva ordinato. Numeri 20:10 E Mose' ed Aaronne convocarono la raunanza dirimpetto al sasso, e Mose' disse loro: 'Ora ascoltate, o ribelli; vi farem noi uscir dell'acqua da questo sasso?' Numeri 20:11 E Mose' alzo' la mano, percosse il sasso col suo bastone due volte, e ne usci' dell'acqua in abbondanza; e la raunanza e il suo bestiame bevvero. Numeri 20:12 Poi l'Eterno disse a Mose' e ad Aaronne: 'Siccome non avete avuto fiducia in me per dar gloria al mio santo nome agli occhi dei figliuoli d'Israele, voi non introdurrete questa raunanza nel paese che io le do'. Numeri 20:13 Queste sono le acque di Meriba dove i figliuoli d'Israele contesero con l'Eterno che si fece riconoscere come il Santo in mezzo a loro. Il re di Edom rifiuta il transito ad Israele Numeri 20:14 Poi Mose' mando' da Kades degli ambasciatori al re di Edom per dirgli: 'Cosi' dice Israele tuo fratello: Tu sai tutte le tribolazioni che ci sono avvenute: Numeri 20:15 come i nostri padri scesero in Egitto e noi in Egitto dimorammo per lungo tempo e gli Egiziani maltrattaron noi e i nostri padri. Numeri 20:16 E noi gridammo all'Eterno ed egli udi' la nostra voce e mando' un angelo e ci fece uscire dall'Egitto; ed eccoci ora in Kades, che e' citta' agli estremi tuoi confini. Numeri 20:17 Deh, lasciaci passare per il tuo paese; noi non passeremo ne' per campi ne' per vigne, e non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la strada pubblica senza deviare ne' a destra ne' a sinistra finche' abbiamo oltrepassato i tuoi confini'. Numeri 20:18 Ma Edom gli rispose: 'Tu non passerai sul mio territorio; altrimenti, ti verro' contro con la spada'. Numeri 20:19 I figliuoli d'Israele gli dissero: 'Noi saliremo per la strada maestra; e se noi e il nostro bestiame berremo dell'acqua tua, te la pagheremo; lasciami semplicemente transitare a piedi'. Numeri 20:20 Ma quello rispose: 'Non passerai!' E Edom mosse contro Israele con molta gente e con potente mano. Numeri 20:21 Cosi' Edom ricuso' a Israele il transito per i suoi confini; onde Israele s'allontano' da lui. Morte di Aaronne Numeri 20:22 Tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele si parti' da Kades e arrivo' al monte Hor. Numeri 20:23 E l'Eterno parlo' a Mose' e ad Aaronne al monte Hor sui confini del paese di Edom, dicendo: Numeri 20:24 'Aaronne sta per esser raccolto presso il suo popolo, e non entrera' nel paese che ho dato ai figliuoli d'Israele, perche' siete stati ribelli al mio comandamento alle acque di Meriba. Numeri 20:25 Prendi Aaronne ed Eleazar suo figliuolo e falli salire sul monte Hor. Numeri 20:26 Spoglia Aaronne de' suoi paramenti, e rivestine Eleazar suo figliuolo; quivi Aaronne sara' raccolto presso il suo popolo, e morra''. Numeri 20:27 E Mose' fece come l'Eterno aveva ordinato; ed essi salirono sul monte Hor, a vista di tutta la raunanza. Numeri 20:28 Mose' spoglio' Aaronne de' suoi paramenti, e ne rivesti' Eleazar, figliuolo di lui; e Aaronne mori' quivi sulla cima del monte. Poi Mose' ed Eleazar scesero dal monte. Numeri 20:29 E quando tutta la raunanza vide che Aaronne era morto, tutta la casa d'Israele lo pianse per trenta giorni. Sconfitta del re di Arad Numeri 21:1 Or il re cananeo di Arad, che abitava il mezzogiorno, avendo udito che Israele veniva per la via di Atharim, combatte' contro Israele, e fece alcuni prigionieri. Numeri 21:2 Allora Israele fece un voto all'Eterno, e disse: 'Se tu da'i nelle mie mani questo popolo, le loro citta' saranno da me votate allo sterminio'. Numeri 21:3 L'Eterno porse ascolto alla voce d'Israele e gli diede nelle mani i Cananei; e Israele voto' allo sterminio i Cananei e le loro citta', e a quel luogo fu posto nome Horma. I serpenti ardenti e il serpente di rame Numeri 21:4 Poi gl'Israeliti si partirono dal monte Hor, movendo verso il mar Rosso per fare il giro del paese di Edom; e il popolo si fe' impaziente nel viaggio. Numeri 21:5 E il popolo parlo' contro Dio e contro Mose', dicendo: 'Perche' ci avete fatti salire fuori d'Egitto per farci morire in questo deserto? Poiche' qui non c'e' ne' pane ne' acqua, e l'anima nostra e' nauseata di questo cibo tanto leggero'. Numeri 21:6 Allora l'Eterno mando' fra il popolo de' serpenti ardenti i quali mordevano la gente, e gran numero d'Israeliti morirono. Numeri 21:7 Allora il popolo venne a Mose' e disse: 'Abbiamo peccato, perche' abbiam parlato contro l'Eterno e contro te; prega l'Eterno che allontani da noi questi serpenti'. E Mose' prego' per il popolo. Numeri 21:8 E l'Eterno disse a Mose': 'Fatti un serpente ardente, e mettilo sopra un'antenna; e avverra' che chiunque sara' morso e lo guardera', scampera''. Numeri 21:9 Mose' allora fece un serpente di rame e lo mise sopra un'antenna; e avveniva che, quando un serpente avea morso qualcuno, se questi guardava il serpente di rame, scampava. Numeri 21:10 Poi i figliuoli d'Israele partirono e si accamparono a Oboth; Numeri 21:11 e partitisi da Oboth, si accamparono a Ije-Abarim nel deserto ch'e' dirimpetto a Moab dal lato dove sorge il sole. Numeri 21:12 Di la' si partirono e si accamparono nella valle di Zered. Numeri 21:13 Poi si partirono di la' e si accamparono dall'altro lato dell'Arnon, che scorre nel deserto e nasce sui confini degli Amorei; poiche' l'Arnon e' il confine di Moab, fra Moab e gli Amorei. Numeri 21:14 Per questo e' detto nel Libro delle Guerre dell'Eterno: «...Vaheb in Sufa, e le valli dell'Arnon Numeri 21:15 e i declivi delle valli che si estendono verso le dimore di Ar, e s'appoggiano alla frontiera di Moab». Numeri 21:16 E di la' andarono a Beer, che e' il pozzo a proposito del quale l'Eterno disse a Mose': 'Raduna il popolo e io gli daro' dell'acqua'. Numeri 21:17 Fu in quell'occasione che Israele canto' questo cantico: «Scaturisci, o pozzo! Salutatelo con canti! Numeri 21:18 Pozzo che i principi hanno scavato, che i nobili del popolo hanno aperto con lo scettro, coi loro bastoni!» Numeri 21:19 Poi dal deserto andarono a Matthana; da Matthana a Nahaliel; da Nahaliel a Bamoth, Numeri 21:20 e da Bamoth nella valle che e' nella campagna di Moab, verso l'altura del Pisga che domina il deserto. Conquista dei due regni Amorei Numeri 21:21 Or Israele mando' ambasciatori a Sihon, re degli Amorei, per dirgli: Numeri 21:22 'Lasciami passare per il tuo paese; noi non ci svieremo per i campi ne' per le vigne, non berremo l'acqua dei pozzi; seguiremo la strada pubblica finche' abbiamo oltrepassato i tuoi confini'. Numeri 21:23 Ma Sihon non permise a Israele di passare per i suoi confini; anzi raduno' tutta la sua gente e usci' fuori contro Israele nel deserto; giunse a Jahats, e die' battaglia a Israele. Numeri 21:24 Israele lo sconfisse passandolo a fil di spada, e conquisto' il suo paese dall'Arnon fino al Jabbok, sino ai confini de' figliuoli di Ammon, poiche' la frontiera dei figliuoli di Ammon era forte. Numeri 21:25 E Israele prese tutte quelle citta', e abito' in tutte le citta' degli Amorei: in Heshbon e in tutte le citta' del suo territorio; Numeri 21:26 poiche' Heshbon era la citta' di Sihon, re degli Amorei, il quale avea mosso guerra al precedente re di Moab, e gli avea tolto tutto il suo paese fino all'Arnon. Numeri 21:27 Per questo dicono i poeti: «Venite a Heshbon! La citta' di Sihon sia ricostruita e fortificata! Numeri 21:28 Poiche' un fuoco e' uscito da Heshbon, una fiamma dalla citta' di Sihon; essa ha divorato Ar di Moab, Numeri 21:29 i padroni delle alture dell'Arnon. Guai a te, o Moab! Sei perduto, o popolo di Kemosh! Kemosh ha fatto de' suoi figliuoli tanti fuggiaschi, e ha dato le sue figliuole come schiave a Sihon, re degli Amorei. Numeri 21:30 Noi abbiamo scagliato su loro le nostre frecce; Heshbon e' distrutta fino a Dibon. Abbiam tutto devastato fino a Nofah, il fuoco e' giunto fino a Medeba». Numeri 21:31 Cosi' Israele si stabili' nel paese degli Amorei. Numeri 21:32 Poi Mose' mando' a esplorare Jaezer, e gl'Israeliti presero le citta' del suo territorio e ne cacciarono gli Amorei che vi si trovavano. Numeri 21:33 E, mutata direzione, risalirono il paese in direzione di Bashan; e Og, re di Bashan, usci' contro loro con tutta la sua gente per dar loro battaglia a Edrei. Numeri 21:34 Ma l'Eterno disse a Mose': 'Non lo temere; poiche' io lo do nelle tue mani: lui, tutta la sua gente e il suo paese; trattalo com'hai trattato Sihon, re degli Amorei che abitava a Heshbon'. Numeri 21:35 E gli Israeliti batteron lui, coi suoi figliuoli e con tutto il suo popolo, in guisa che non gli rimase piu' anima viva; e s'impadronirono del suo paese. Balak e Balaam Numeri 22:1 Poi i figliuoli d'Israele partirono e si accamparono nelle pianure di Moab, oltre il Giordano di Gerico. Numeri 22:2 Or Balak, figliuolo di Tsippor, vide tutto quello che Israele avea fatto agli Amorei; Numeri 22:3 e Moab ebbe grande paura di questo popolo, ch'era cosi' numeroso; Moab fu preso d'angoscia a cagione de' figliuoli d'Israele. Numeri 22:4 Onde Moab disse agli anziani di Madian: 'Ora questa moltitudine divorera' tutto cio' ch'e' dintorno a noi, come il bue divora l'erba dei campi'. Or Balak, figliuolo di Tsippor era, in quel tempo, re di Moab. Numeri 22:5 Egli mando' ambasciatori a Balaam, figliuolo di Beor, a Pethor che sta sul fiume, nel paese de' figliuoli del suo popolo per chiamarlo e dirgli: 'Ecco, un popolo e' uscito d'Egitto; esso ricopre la faccia della terra, e si e' stabilito dirimpetto a me; Numeri 22:6 or dunque vieni, te ne prego, e maledicimi questo popolo; poiche' e' troppo potente per me; forse cosi' riusciremo a sconfiggerlo, e potro' cacciarlo dal paese; poiche' so che chi tu benedici e' benedetto, e chi tu maledici e' maledetto'. Numeri 22:7 Gli anziani di Moab e gli anziani di Madian partirono portando in mano la mercede dell'indovino; e, arrivati da Balaam, gli riferirono le parole di Balak. Numeri 22:8 E Balaam disse loro: 'Alloggiate qui stanotte; e vi daro' la risposta secondo che mi dira' l'Eterno'. E i principi di Moab stettero da Balaam. Numeri 22:9 Or Dio venne a Balaam e gli disse: 'Chi sono questi uomini che stanno da te?' Numeri 22:10 E Balaam rispose a Dio: 'Balak, figliuolo di Tsippor, re di Moab, mi ha mandato a dire: Numeri 22:11 Ecco, il popolo ch'e' uscito d'Egitto ricopre la faccia della terra; or vieni a maledirmelo; forse riusciro' cosi' a batterlo e potro' cacciarlo'. Numeri 22:12 E Dio disse a Balaam: 'Tu non andrai con loro, non maledirai quel popolo, perche' egli e' benedetto'. Numeri 22:13 Balaam si levo', la mattina, e disse ai principi di Balak: 'Andatevene al vostro paese, perche' l'Eterno m'ha rifiutato il permesso di andare con voi'. Numeri 22:14 E i principi di Moab si levarono, tornarono da Balak e dissero: 'Balaam ha rifiutato di venir con noi'. Numeri 22:15 Allora Balak mando' di nuovo de' principi, in maggior numero e piu' ragguardevoli che que' di prima. Numeri 22:16 I quali vennero da Balaam e gli dissero: 'Cosi' dice Balak, figliuolo di Tsippor: Deh, nulla ti trattenga dal venire da me; Numeri 22:17 poiche' io ti ricolmero' di onori e faro' tutto cio' che mi dirai; vieni dunque, te ne prego, e maledicimi questo popolo'. Numeri 22:18 Ma Balaam rispose e disse ai servi di Balak: 'Quand'anche Balak mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine dell'Eterno, del mio Dio, per far cosa piccola o grande che fosse. Numeri 22:19 Nondimeno, trattenetevi qui, anche voi, stanotte, ond'io sappia cio' che l'Eterno mi dira' ancora'. Numeri 22:20 E Dio venne la notte a Balaam e gli disse: 'Se quegli uomini son venuti a chiamarti, le'vati e va' con loro; soltanto, farai cio' che io ti diro''. Numeri 22:21 Balaam quindi si levo' la mattina, sello' la sua asina e se ne ando' coi principi di Moab. Numeri 22:22 Ma l'ira di Dio s'accese perche' egli se n'era andato; e l'angelo dell'Eterno si pose sulla strada per fargli ostacolo. Or egli cavalcava la sua asina e avea seco due servitori. Numeri 22:23 L'asina, vedendo l'angelo dell'Eterno che stava sulla strada con la sua spada sguainata in mano, usci' di via e cominciava ad andare per i campi. Balaam percosse l'asina per rimetterla sulla strada. Numeri 22:24 Allora l'angelo dell'Eterno si fermo' in un sentiero incavato che passava tra le vigne e aveva un muro di qua e un muro di la'. Numeri 22:25 L'asina vide l'angelo dell'Eterno; si serro' al muro e strinse il piede di Balaam al muro; e Balaam la percosse di nuovo. Numeri 22:26 L'angelo dell'Eterno passo' di nuovo oltre, e si fermo' in un luogo stretto dove non c'era modo di volgersi ne' a destra ne' a sinistra. Numeri 22:27 L'asina vide l'angelo dell'Eterno e si sdraio' sotto Balaam; l'ira di Balaam s'accese, ed egli percosse l'asina con un bastone. Numeri 22:28 Allora l'Eterno apri' la bocca all'asina, che disse a Balaam: 'Che t'ho io fatto che tu mi percuoti gia' per la terza volta?' Numeri 22:29 E Balaam rispose all'asina: 'Perche' ti sei fatta beffe di me. Ah se avessi una spada in mano! t'ammazzerei sull'attimo'. Numeri 22:30 L'asina disse a Balaam: 'Non son io la tua asina che hai sempre cavalcata fino a quest'oggi? Sono io solita farti cosi'?' Ed egli rispose: 'No'. Numeri 22:31 Allora l'Eterno apri' gli occhi a Balaam, ed egli vide l'angelo dell'Eterno che stava sulla strada, con la sua spada sguainata. Balaam s'inchino' e si prostro' con la faccia in terra. Numeri 22:32 L'angelo dell'Eterno gli disse: 'Perche' hai percosso la tua asina gia' tre volte? Ecco, io sono uscito per farti ostacolo, perche' la via che batti e' contraria al voler mio; Numeri 22:33 e l'asina m'ha visto ed e' uscita di strada davanti a me queste tre volte; se non fosse uscita di strada davanti a me, certo io avrei gia' ucciso te e lasciato in vita lei'. Numeri 22:34 Allora Balaam disse all'angelo dell'Eterno: 'Io ho peccato, perche' non sapevo che tu ti fossi posto contro di me sulla strada; e ora, se questo ti dispiace, io me ne ritornero''. Numeri 22:35 E l'angelo dell'Eterno disse a Balaam: 'Va' pure con quegli uomini; ma dirai soltanto quello che io ti diro''. E Balaam se ne ando' coi principi di Balak. Numeri 22:36 Quando Balak udi' che Balaam arrivava, gli ando' incontro a Jr-Moab che e' sul confine segnato dall'Arnon, alla frontiera estrema. Numeri 22:37 E Balak disse a Balaam: 'Non t'ho io mandato con insistenza a chiamare? perche' non sei venuto da me? non son io proprio in grado di farti onore?' Numeri 22:38 E Balaam rispose a Balak: 'Ecco, son venuto da te, ma posso io adesso dire qualsiasi cosa? la parola che Dio mi mettera' in bocca, quella diro''. Numeri 22:39 Balaam ando' con Balak, e giunsero a Kiriath-Hutsoth. Numeri 22:40 E Balak sacrifico' buoi e pecore e mando' parte delle carni a Balaam e ai principi ch'eran con lui. Numeri 22:41 La mattina Balak prese Balaam e lo fece salire a Bamoth Baal, donde Balaam vide l'estremita' del campo d'Israele. Balaam offre i suoi sacrifizi e benedice due volte il popolo d'Israele Numeri 23:1 Balaam disse a Balak: 'Edificami qui sette altari e preparami qui sette giovenchi e sette montoni'. Numeri 23:2 Balak fece come Balaam avea detto, e Balak e Balaam offrirono un giovenco e un montone su ciascun altare. Numeri 23:3 E Balaam disse a Balak: 'Stattene presso al tuo olocausto, e io andro': forse l'Eterno mi verra' incontro; e quel che mi avra' fatto vedere, te lo riferiro''. E se ne ando' sopra una nuda altura. Numeri 23:4 E Dio si fece incontro a Balaam, e Balaam gli disse: 'Io ho preparato i sette altari, ed ho offerto un giovenco e un montone su ciascun altare'. Numeri 23:5 Allora l'Eterno mise delle parole in bocca a Balaam e gli disse: 'Torna da Balak, e parla cosi''. Numeri 23:6 Balaam torno' da Balak, ed ecco che questi stava presso al suo olocausto: egli con tutti i principi di Moab. Numeri 23:7 Allora Balaam pronunzio' il suo oracolo e disse: «Balak m'ha fatto venire da Aram, il re di Moab, dalle montagne d'Oriente. - 'Vieni', disse, 'maledicimi Giacobbe! Vieni, ese'cra Israele!' Numeri 23:8 Come faro' a maledire? Iddio non l'ha maledetto. Come faro' ad esecrare? L'Eterno non l'ha esecrato. Numeri 23:9 Io lo guardo dal sommo delle rupi e lo contemplo dall'alto dei colli; ecco, e' un popolo che dimora solo, e non e' contato nel novero delle nazioni. Numeri 23:10 Chi puo' contar la polvere di Giacobbe o calcolare il quarto d'Israele? Possa io morire della morte dei giusti, e possa la mia fine esser simile alla loro!» Numeri 23:11 Allora Balak disse a Balaam: 'Che m'hai tu fatto? T'ho preso per maledire i miei nemici, ed ecco, non hai fatto che benedirli'. Numeri 23:12 L'altro gli rispose e disse: 'Non debbo io stare attento a dire soltanto cio' che l'Eterno mi mette in bocca?' Numeri 23:13 E Balak gli disse: 'Deh, vieni meco in un altro luogo, donde tu lo potrai vedere; tu, di qui, non ne puoi vedere che una estremita'; non lo puoi vedere tutto quanto; e di la' me lo maledirai'. Numeri 23:14 E lo condusse al campo di Tsofim, sulla cima del Pisga; edifico' sette altari, e offri' un giovenco e un montone su ciascun altare. Numeri 23:15 E Balaam disse a Balak: 'Stattene qui presso al tuo olocausto, e io andro' a incontrare l'Eterno'. Numeri 23:16 E l'Eterno si fece incontro a Balaam, gli mise delle parole in bocca e gli disse: 'Torna da Balak, e parla cosi''. Numeri 23:17 Balaam torno' da Balak, ed ecco che questi stava presso al suo olocausto, coi principi di Moab. E Balak gli disse: 'Che ha detto l'Eterno?' Numeri 23:18 Allora Balaam pronunzio' il suo oracolo e disse: «Le'vati, Balak, e ascolta! Porgimi orecchio, figliuolo di Tsippor! Numeri 23:19 Iddio non e' un uomo, perch'ei mentisca, ne' un figliuol d'uomo, perch'ei si penta. Quand'ha detto una cosa non la fara'? o quando ha parlato non manterra' la parola? Numeri 23:20 Ecco, ho ricevuto l'ordine di benedire; egli ha benedetto; io non revochero' la benedizione. Numeri 23:21 Egli non scorge iniquita' in Giacobbe, non vede perversita' in Israele. L'Eterno, il suo Dio, e' con lui, e Israele lo acclama come suo re. Numeri 23:22 Iddio lo ha tratto dall'Egitto, e gli da' il vigore del bufalo. Numeri 23:23 In Giacobbe non v'e' magia, in Israele, non v'e' divinazione; a suo tempo vien detto a Giacobbe e ad Israele qual e' l'opera che Iddio compie. Numeri 23:24 Ecco un popolo che si leva su come una leonessa, e si rizza come un leone; ei non si sdraia prima d'aver divorato la preda e bevuto il sangue di quelli che ha ucciso». Numeri 23:25 Allora Balak disse a Balaam: 'Non lo maledire, ma anche non lo benedire'. Numeri 23:26 Ma Balaam rispose e disse a Balak: 'Non t'ho io detto espressamente: Io faro' tutto quello che l'Eterno dira'?' Numeri 23:27 E Balak disse a Balaam: 'Deh, vieni, io ti condurro' in un altro luogo; forse piacera' a Dio che tu me lo maledica di la''. Numeri 23:28 Balak dunque condusse Balaam in cima al Peor che domina il deserto. Numeri 23:29 E Balaam disse a Balak: 'Edificami qui sette altari, e preparami qui sette giovenchi e sette montoni'. Numeri 23:30 Balak fece come Balaam avea detto, e offri' un giovenco e un montone su ciascun altare. Balaam benedice di nuovo Israele Numeri 24:1 E Balaam, vedendo che piaceva all'Eterno di benedire Israele, non ricorse come le altre volte alla magia, ma volto' la faccia verso il deserto. Numeri 24:2 E, alzati gli occhi, Balaam vide Israele accampato tribu' per tribu'; e lo spirito di Dio fu sopra lui. Numeri 24:3 E Balaam pronunzio' il suo oracolo e disse: «Cosi' dice Balaam, figliuolo di Beor, cosi' dice l'uomo che ha l'occhio aperto, Numeri 24:4 cosi' dice colui che ode le parole di Dio, colui che contempla la visione dell'Onnipotente, colui che si prostra e a cui s'aprono gli occhi: Numeri 24:5 Come son belle le tue tende, o Giacobbe, le tue dimore, o Israele! Numeri 24:6 Esse si estendono come valli, come giardini in riva ad un fiume, come aloe piantati dall'Eterno, come cedri vicini alle acque. Numeri 24:7 L'acqua trabocca dalle sue secchie, la sua semenza e' bene adacquata, il suo re sara' piu' in alto di Agag, e il suo regno sara' esaltato. Numeri 24:8 Iddio che l'ha tratto d'Egitto, gli da' il vigore del bufalo. Egli divorera' i popoli che gli sono avversari, frantumera' loro le ossa, li trafiggera' con le sue frecce. Numeri 24:9 Egli si china, s'accovaccia come un leone, come una leonessa: chi lo fara' rizzare? Benedetto chiunque ti benedice, maledetto chiunque ti maledice!» Balaam cacciato da Balak Numeri 24:10 Allora l'ira di Balak s'accese contro Balaam; e Balak, battendo le mani, disse a Balaam: 'Io t'ho chiamato per maledire i miei nemici, ed ecco che li hai benedetti gia' per la terza volta. Numeri 24:11 Or dunque fuggitene a casa tua! Io avevo detto che ti colmerai di onori; ma, ecco, l'Eterno ti rifiuta gli onori'. Numeri 24:12 E Balaam rispose a Balak: 'E non dissi io, fin da principio, agli ambasciatori che mi mandasti: Numeri 24:13 Quand'anche Balak mi desse la sua casa piena d'argento e d'oro, non potrei trasgredire l'ordine dell'Eterno per far di mia iniziativa alcun che di bene o di male; cio' che l'Eterno dira', quello diro'? Numeri 24:14 Ed ora, ecco, io me ne vado al mio popolo; vieni, io t'annunziero' cio' che questo popolo fara' al popolo tuo nei giorni avvenire'. Balaam preannunzia di nuovo la gloria d'Israele Numeri 24:15 Allora Balaam pronunzio' il suo oracolo e disse: «Cosi' dice Balaam, figliuolo di Beor; cosi' dice l'uomo che ha l'occhio aperto, Numeri 24:16 cosi' dice colui che ode le parole di Dio, che conosce la scienza dell'Altissimo, che contempla la visione dell'Onnipotente, colui che si prostra e a cui s'aprono gli occhi: Numeri 24:17 Lo vedo, ma non ora; lo contemplo, ma non vicino: un astro sorge da Giacobbe, e uno scettro s'eleva da Israele, che colpira' Moab da un capo all'altro e abbattera' tutta quella razza turbolenta. Numeri 24:18 S'impadronira' di Edom, s'impadronira' di Seir, suo nemico; Israele fara' prodezze. Numeri 24:19 Da Giacobbe verra' un dominatore che sterminera' i superstiti delle citta'». Numeri 24:20 Balaam vide anche Amalek, e pronunzio' il suo oracolo, dicendo: «Amalek e' la prima delle nazioni ma il suo avvenire fa capo alla rovina». Numeri 24:21 Vide anche i Kenei, e pronunzio' il suo oracolo, dicendo: «La tua dimora e' solida e il tuo nido e' posto nella roccia; Numeri 24:22 nondimeno, il Keneo dovra' essere devastato, finche' l'Assiro ti meni in cattivita'». Numeri 24:23 Poi pronunzio' di nuovo il suo oracolo e disse: «Ahime'! Chi sussistera' quando Iddio avra' stabilito colui? Numeri 24:24 Ma delle navi verranno dalle parti di Kittim e umilieranno Assur, umilieranno Eber, ed egli pure finira' per esser distrutto». Numeri 24:25 Poi Balaam si levo', parti' e se ne torno' a casa; e Balak pure se ne ando' per la sua strada. Idolatria d'Israele nelle pianure di Moab Numeri 25:1 Or Israele era stanziato a Sittim, e il popolo comincio' a darsi alla impurita' con le figliuole di Moab. Numeri 25:2 Esse invitarono il popolo ai sacrifizi offerti ai loro de'i, e il popolo mangio' e si prostro' dinanzi agli de'i di quelle. Numeri 25:3 Israele si uni' a Baal-Peor, e l'ira dell'Eterno si accese contro Israele. Numeri 25:4 E l'Eterno disse a Mose': 'Prendi tutti i capi del popolo e falli appiccare davanti all'Eterno, in faccia al sole, affinche' l'ardente ira dell'Eterno sia rimossa da Israele'. Numeri 25:5 E Mose' disse ai giudici d'Israele: 'Ciascuno di voi uccida quelli de' suoi uomini che si sono uniti a Baal-Peor'. Numeri 25:6 Ed ecco che uno dei figliuoli d'Israele venne e condusse ai suoi fratelli una donna Madianita, sotto gli occhi di Mose' e di tutta la raunanza dei figliuoli d'Israele, mentr'essi stavano piangendo all'ingresso della tenda di convegno. Numeri 25:7 La qual cosa avendo veduta Fineas, figliuolo di Eleazar, figliuolo del sacerdote Aaronne, si alzo' di mezzo alla raunanza e die' di piglio ad una lancia; Numeri 25:8 ando' dietro a quell'uomo d'Israele nella sua tenda, e li trafisse ambedue, l'uomo d'Israele e la donna, nel basso ventre. E il flagello cesso' tra i figliuoli d'Israele. Numeri 25:9 Di quel flagello morirono ventiquattromila persone. Numeri 25:10 L'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 25:11 'Fineas, figliuolo di Eleazar, figliuolo del sacerdote Aaronne, ha rimossa l'ira mia dai figliuoli d'Israele, perch'egli e' stato animato del mio zelo in mezzo ad essi; ed io, nella mia indignazione, non ho sterminato i figliuoli d'Israele. Numeri 25:12 Percio' digli ch'io fermo con lui un patto di pace, Numeri 25:13 che sara' per lui e per la sua progenie dopo di lui l'alleanza d'un sacerdozio perpetuo, perch'egli ha avuto zelo per il suo Dio, e ha fatta l'espiazione per i figliuoli d'Israele'. Numeri 25:14 Or l'uomo d'Israele che fu ucciso con la donna Madianita, si chiamava Zimri, figliuolo di Salu, capo di una casa patriarcale dei Simeoniti. Numeri 25:15 E la donna che fu uccisa, la Madianita, si chiamava Cozbi, figliuola di Tsur, capo della gente di una casa patriarcale in Madian. Numeri 25:16 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 25:17 'Trattate i Madianiti come nemici e uccideteli, Numeri 25:18 poiche' essi vi hanno trattati da nemici con gl'inganni mediante i quali v'hanno sedotti nell'affare di Peor e nell'affare di Cozbi, figliuola d'un principe di Madian, loro sorella, che fu uccisa il giorno della piaga causata dall'affare di Peor'. Nuovo censimento all'uscita dal deserto Numeri 26:1 Or avvenne che, dopo quella piaga, l'Eterno disse a Mose' e ad Eleazar, figliuolo del sacerdote Aaronne: Numeri 26:2 'Fate il conto di tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele, dall'eta' di vent'anni in su, secondo le case de' loro padri, di tutti quelli che in Israele possono andare alla guerra'. Numeri 26:3 E Mose' e il sacerdote Eleazar parlarono loro nelle pianure di Moab presso al Giordano di faccia a Gerico, dicendo: Numeri 26:4 'Si faccia il censimento dall'eta' di venti anni in su, come l'Eterno ha ordinato a Mose' e ai figliuoli d'Israele, quando furono usciti dal paese d'Egitto'. Numeri 26:5 Ruben, primogenito d'Israele. Figliuoli di Ruben: Hanoch, da cui discende la famiglia degli Hanochiti; Pallu, da cui discende la famiglia de' Palluiti; Numeri 26:6 Hetsron, da cui discende la famiglia degli Hetsroniti; Carmi da cui discende la famiglia de' Carmiti. Numeri 26:7 Tali sono le famiglie dei Rubeniti: e quelli dei quali si fece il censimento furono quarantatremilasettecentotrenta. Numeri 26:8 Figliuoli di Pallu: Eliab. Numeri 26:9 Figliuoli di Eliab: Nemuel, Dathan ed Abiram. Questi sono quel Dathan e quell'Abiram, membri del consiglio, che si sollevarono contro Mose' e contro Aaronne con la gente di Kore, quando si sollevarono contro l'Eterno; Numeri 26:10 e la terra apri' la sua bocca e li inghiotti' assieme con Kore, allorche' quella gente peri', e il fuoco divoro' duecentocinquanta uomini, che servirono d'esempio. Numeri 26:11 Ma i figliuoli di Kore non perirono. Numeri 26:12 Figliuoli di Simeone secondo le loro famiglie. Da Nemuel discende la famiglia dei Nemueliti; da Jamin, la famiglia degli Jaminiti; da Jakin, la famiglia degli Jakiniti; da Zerach, la famiglia de' Zerachiti; Numeri 26:13 da Saul, la famiglia dei Sauliti. Numeri 26:14 Tali sono le famiglie dei Simeoniti: ventiduemiladuecento. Numeri 26:15 Figliuoli di Gad secondo le loro famiglie. Da Tsefon discende la famiglia dei Tsefoniti; da Hagghi, la famiglia degli Hagghiti; da Shuni, la famiglia degli Shuniti; Numeri 26:16 da Ozni, la famiglia degli Ozniti; da Eri, la famiglia degli Eriti; Numeri 26:17 da Arod, la famiglia degli Aroditi; da Areli, la famiglia degli Areliti. Numeri 26:18 Tali sono le famiglie dei figliuoli di Gad secondo il loro censimento: quarantamilacinquecento. Numeri 26:19 Figliuoli di Giuda: Er e Onan; ma Er e Onan morirono nel paese di Canaan. Numeri 26:20 Ecco i figliuoli di Giuda secondo le loro famiglie: da Scelah discende la famiglia degli Shelaniti; da Perets, la famiglia dei Peretsiti; da Zerach, la famiglia dei Zerachiti. Numeri 26:21 I figliuoli di Perets furono: Hetsron da cui discende la famiglia degli Hetsroniti; Hamul da cui discende la famiglia degli Hamuliti. Numeri 26:22 Tali sono le famiglie di Giuda secondo il loro censimento: settantaseimilacinquecento. Numeri 26:23 Figliuoli d'Issacar secondo le loro famiglie: da Thola discende la famiglia dei Tholaiti: da Puva, la famiglia dei Puviti; Numeri 26:24 da Jashub, la famiglia degli Jashubiti; da Scimron, la famiglia dei Scimroniti. Numeri 26:25 Tali sono le famiglie d'Issacar secondo il loro censimento: sessantaquattromilatrecento. Numeri 26:26 Figliuoli di Zabulon secondo le loro famiglie: da Sered discende la famiglia dei Sarditi; da Elon, la famiglia degli Eloniti; da Jahleel, la famiglia degli Jahleeliti. Numeri 26:27 Tali sono le famiglie degli Zabuloniti secondo il loro censimento: sessantamilacinquecento. Numeri 26:28 Figliuoli di Giuseppe secondo le loro famiglie: Manasse ed Efraim. Numeri 26:29 Figliuoli di Manasse: da Makir discende la famiglia dei Makiriti. Makir genero' Galaad. Da Galaad discende la famiglia dei Galaaditi. Numeri 26:30 Questi sono i figliuoli di Galaad: Jezer, da cui discende la famiglia degli Jezeriti; Helek, da cui discende la famiglia degli Helekiti; Numeri 26:31 Asriel, da cui discende la famiglia degli Asrieliti; Sichem, da cui discende la famiglia dei Sichemiti; Numeri 26:32 Scemida, da cui discende la famiglia dei Scemidaiti; Hefer, da cui discende la famiglia degli Heferiti. Numeri 26:33 Or Tselofehad, figliuolo di Hefer, non ebbe maschi ma soltanto delle figliuole; e i nomi delle figliuole di Tselofehad furono: Mahlah, Noah, Hoglah, Milcah e Thirtsah. Numeri 26:34 Tali sono le famiglie di Manasse; le persone censite furono cinquantaduemilasettecento. Numeri 26:35 Ecco i figliuoli di Efraim secondo le loro famiglie: da Shuthelah discende la famiglia dei Shuthelahiti; da Beker, la famiglia dei Bakriti; da Tahan, la famiglia dei Tahaniti. Numeri 26:36 Ed ecco i figliuoli di Shuthelah: da Eran e' discesa la famiglia degli Eraniti. Numeri 26:37 Tali sono le famiglie de' figliuoli d'Efraim secondo il loro censimento: trentaduemilacinquecento. Questi sono i figliuoli di Giuseppe secondo le loro famiglie. Numeri 26:38 Figliuoli di Beniamino secondo le loro famiglie: da Bela discende la famiglia dei Belaiti; da Ashbel, la famiglia degli Ashbeliti; da Ahiram, la famiglia degli Ahiramiti; Numeri 26:39 da Scefulam, la famiglia degli Shufamiti; Numeri 26:40 da Hufam, la famiglia degli Hufamiti. I figliuoli di Bela furono: Ard e Naaman; da Ard discende la famiglia degli Arditi; da Naaman, la famiglia dei Naamiti. Numeri 26:41 Tali sono i figliuoli di Beniamino secondo le loro famiglie. Le persone censite furono quarantacinquemilaseicento. Numeri 26:42 Ecco i figliuoli di Dan secondo le loro famiglie: da Shuham discende la famiglia degli Shuhamiti. Sono queste le famiglie di Dan secondo le loro famiglie. Numeri 26:43 Totale per le famiglie degli Shuhamiti secondo il loro censimento: sessantaquattromilaquattrocento. Numeri 26:44 Figliuoli di Ascer secondo le loro famiglie: da Imna discende la famiglia degli Imniti; da Ishvi, la famiglia degli Ishviti; da Beriah, la famiglia de' Beriiti. Numeri 26:45 Dai figliuoli di Beriah discendono: da Heber, la famiglia degli Hebriti; da Malkiel, la famiglia de' Malkieliti. Numeri 26:46 Il nome della figliuola di Ascer era Serah. Numeri 26:47 Tali sono le famiglie dei figliuoli di Ascer secondo il loro censimento: cinquantatremilaquattrocento. Numeri 26:48 Figliuoli di Neftali secondo le loro famiglie: da Jahtseel discende la famiglia degli Jahtseeliti; da Guni, la famiglia dei Guniti; Numeri 26:49 da Jetser, la famiglia degli Jetseriti; da Scillem la famiglia degli Scillemiti. Numeri 26:50 Tali sono le famiglie di Neftali secondo le loro famiglie. Le persone censite furono quarantacinquemilaquattrocento. Numeri 26:51 Tali sono i figliuoli d'Israele di cui si fece il censimento: seicentunmilasettecentotrenta. Numeri 26:52 L'Eterno parlo' a Mose' dicendo: Numeri 26:53 'Il paese sara' diviso tra essi, per esser loro proprieta' secondo il numero de' nomi. Numeri 26:54 A quelli che sono in maggior numero darai in possesso una porzione maggiore; a quelli che sono in minor numero darai una porzione minore; si dara' a ciascuno la sua porzione secondo il censimento. Numeri 26:55 Ma la spartizione del paese sara' fatta a sorte; essi riceveranno la rispettiva proprieta' secondo i nomi delle loro tribu' paterne. Numeri 26:56 La spartizione delle proprieta' sara' fatta a sorte fra quelli che sono in maggior numero e quelli che sono in numero minore'. Numeri 26:57 Ecco i Leviti dei quali si fece il censimento secondo le loro famiglie; da Gherson discende la famiglia dei Ghersoniti; da Kehath, la famiglia de' Kehathiti; da Merari, la famiglia de' Merariti. Numeri 26:58 Ecco le famiglie di Levi: la famiglia de' Libniti, la famiglia degli Hebroniti, la famiglia dei Mahliti, la famiglia de' Mushiti, la famiglia de' Korahiti. E Kehath genero' Amram. Numeri 26:59 Il nome della moglie di Amram era Jokebed, figliuola di Levi che nacque a Levi in Egitto; ed essa partori' ad Amram Aaronne, Mose' e Maria loro sorella. Numeri 26:60 E ad Aaronne nacquero Nadab e Abihu, Eleazar e Ithamar. Numeri 26:61 Or Nadab e Abihu morirono quando presentarono all'Eterno fuoco estraneo. Numeri 26:62 Quelli de' quali si fece il censimento furono ventitremila: tutti maschi, dell'eta' da un mese in su. Non furon compresi nel censimento dei figliuoli d'Israele perche' non fu loro data alcuna proprieta' tra i figliuoli d'Israele. Numeri 26:63 Tali son quelli de' figliuoli d'Israele dei quali Mose' e il sacerdote Eleazar fecero il censimento nelle pianure di Moab presso al Giordano di Gerico. Numeri 26:64 Fra questi non v'era alcuno di quei figliuoli d'Israele de' quali Mose' e il sacerdote Aaronne aveano fatto il censimento nel deserto di Sinai. Numeri 26:65 Poiche' l'Eterno avea detto di loro: 'Certo, morranno nel deserto!' E non ne rimase neppur uno, salvo Caleb, figliuolo di Gefunne, e Giosue', figliuolo di Nun. Legge relativa alle eredita' Numeri 27:1 Or le figliuole di Tselofehad figliuolo di Hefer, figliuolo di Galaad, figliuolo di Makir, figliuolo di Manasse, delle famiglie di Manasse, figliuolo di Giuseppe, che si chiamavano Mahlah, Noah, Hoglah, Milcah e Thirtsah, Numeri 27:2 si accostarono e si presentarono davanti a Mose', davanti al sacerdote Eleazar, davanti ai principi e a tutta la raunanza all'ingresso della tenda di convegno, e dissero: Numeri 27:3 'Il padre nostro mori' nel deserto, e non fu nella compagnia di quelli che si adunarono contro l'Eterno, non fu della gente di Kore, ma mori' a motivo del suo peccato, e non ebbe figliuoli. Numeri 27:4 Perche' dovrebbe il nome del padre nostro scomparire di mezzo dalla sua famiglia s'egli non ebbe figliuoli? Dacci un possesso in mezzo ai fratelli di nostro padre'. Numeri 27:5 E Mose' porto' la loro causa davanti all'Eterno. Numeri 27:6 E l'Eterno disse a Mose': Numeri 27:7 'Le figliuole di Tselofehad dicono bene. Si', tu darai loro in eredita' un possesso tra i fratelli del padre loro, e farai passare ad esse l'eredita' del padre loro. Numeri 27:8 Parlerai pure ai figliuoli d'Israele, e dirai: Quand'uno sara' morto senza lasciar figliuolo maschio, farete passare l'eredita' sua alla sua figliuola. Numeri 27:9 E, se non ha figliuola, darete la sua eredita' ai suoi fratelli. Numeri 27:10 E, se non ha fratelli, darete la sua eredita' ai fratelli di suo padre. Numeri 27:11 E, se non ci sono fratelli del padre, darete la sua eredita' al parente piu' stretto nella sua famiglia; e quello la possedera'. Questo sara' per i figliuoli d'Israele una norma di diritto, come l'Eterno ha ordinato a Mose''. Giosue' designato come successore di Mose' Numeri 27:12 Poi l'Eterno disse a Mose': 'Sali su questo monte di Abarim e contempla il paese che io do ai figliuoli d'Israele. Numeri 27:13 E quando l'avrai veduto, anche tu sarai raccolto presso il tuo popolo, come fu raccolto Aaronne tuo fratello, Numeri 27:14 perche' vi ribellaste all'ordine che vi detti nel deserto di Tsin quando la raunanza si mise a contendere, e voi non mi santificaste agli occhi loro, a proposito di quelle acque'. - Sono le acque della contesa di Kades, nel deserto di Tsin. - Numeri 27:15 E Mose' parlo' all'Eterno, dicendo: Numeri 27:16 'L'Eterno, l'Iddio degli spiriti d'ogni carne, costituisca su questa raunanza un uomo Numeri 27:17 che esca davanti a loro ed entri davanti a loro, e li faccia uscire e li faccia entrare, affinche' la raunanza dell'Eterno non sia come un gregge senza pastore'. Numeri 27:18 E l'Eterno disse a Mose': 'Prenditi Giosue', figliuolo di Nun, uomo in cui e' lo spirito; poserai la tua mano su lui, Numeri 27:19 lo farai comparire davanti al sacerdote Eleazar e davanti a tutta la raunanza, gli darai i tuoi ordini in loro presenza, Numeri 27:20 e lo farai partecipe della tua autorita', affinche' tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele gli obbedisca. Numeri 27:21 Egli si presentera' davanti al sacerdote Eleazar, che consultera' per lui il giudizio dell'Urim davanti all'Eterno; egli e tutti i figliuoli d'Israele con lui e tutta la raunanza usciranno all'ordine di Eleazar ed entreranno all'ordine suo'. Numeri 27:22 E Mose' fece come l'Eterno gli aveva ordinato; prese Giosue' e lo fece comparire davanti al sacerdote Eleazar e davanti a tutta la raunanza; Numeri 27:23 poso' su lui le sue mani e gli diede i suoi ordini, come l'Eterno aveva comandato per mezzo di Mose'. Tempi stabiliti per i sacrifizi (Cap. 28-29) Numeri 28:1 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 28:2 'Da' quest'ordine ai figliuoli d'Israele, e di' loro: Avrete cura d'offrirmi al tempo stabilito la mia offerta, il cibo de' miei sacrifizi fatti mediante il fuoco, e che mi sono di soave odore. Numeri 28:3 E dirai loro: Questo e' il sacrifizio mediante il fuoco, che offrirete all'Eterno: degli agnelli dell'anno, senza difetti, due al giorno, come olocausto perpetuo. Numeri 28:4 Uno degli agnelli offrirai la mattina, e l'altro agnello offrirai sull'imbrunire: Numeri 28:5 e, come oblazione, un decimo d'efa di fior di farina, intrisa con un quarto di hin d'olio vergine. Numeri 28:6 Tale e' l'olocausto perpetuo, offerto sul monte Sinai: sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all'Eterno. Numeri 28:7 La libazione sara' di un quarto di hin per ciascun agnello; la libazione di vino puro all'Eterno la farai nel luogo santo. Numeri 28:8 E l'altro agnello l'offrirai sull'imbrunire, con un'oblazione e una libazione simili a quelle della mattina: e' un sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all'Eterno. Sacrifizio del sabato Numeri 28:9 Nel giorno di sabato offrirete due agnelli dell'anno, senza difetti; e, come oblazione, due decimi di fior di farina intrisa con olio, con la sua libazione. Numeri 28:10 e' l'olocausto del sabato, per ogni sabato, oltre l'olocausto perpetuo e la sua libazione. I noviluni Numeri 28:11 Al principio de' vostri mesi offrirete come olocausto all'Eterno due giovenchi, un montone, sette agnelli dell'anno, senza difetti, Numeri 28:12 e tre decimi di fior di farina intrisa con olio, come oblazione per ciascun giovenco; due decimi di fior di farina intrisa con olio, come oblazione per il montone, Numeri 28:13 e un decimo di fior di farina intrisa con olio, come oblazione per ogni agnello. e' un olocausto di soave odore, un sacrifizio fatto mediante il fuoco all'Eterno. Numeri 28:14 Le libazioni saranno di un mezzo hin di vino per giovenco, d'un terzo di hin per il montone e di un quarto di hin per agnello. Tale e' l'olocausto del mese, per tutti i mesi dell'anno. Numeri 28:15 E s'offrira' all'Eterno un capro come sacrifizio per il peccato, oltre l'olocausto perpetuo e la sua libazione. La Pasqua Numeri 28:16 Il primo mese, il quattordicesimo giorno del mese sara' la Pasqua in onore dell'Eterno. Numeri 28:17 E il quindicesimo giorno di quel mese sara' giorno di festa. Per sette giorni si mangera' pane senza lievito. Numeri 28:18 Il primo giorno vi sara' una santa convocazione; non farete alcuna opera servile, Numeri 28:19 ma offrirete, come sacrifizio mediante il fuoco, un olocausto all'Eterno: due giovenchi, un montone e sette agnelli dell'anno che siano senza difetti; Numeri 28:20 e, come oblazione, del fior di farina intrisa con olio; e ne offrirete tre decimi per giovenco e due per il montone; Numeri 28:21 ne offrirai un decimo per ciascuno de' sette agnelli, Numeri 28:22 e offrirai un capro come sacrifizio per il peccato, per fare l'espiazione per voi. Numeri 28:23 Offrirete questi sacrifizi oltre l'olocausto della mattina, che e' un olocausto perpetuo. Numeri 28:24 L'offrirete ogni giorno, per sette giorni; e' un cibo di sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all'Eterno. Lo si offrira' oltre l'olocausto perpetuo con la sua libazione. Numeri 28:25 E il settimo giorno avrete una santa convocazione, non farete alcuna opera servile. La Pentecoste Numeri 28:26 Il giorno delle primizie, quando presenterete all'Eterno una oblazione nuova, alla vostra festa delle settimane, avrete una santa convocazione; non farete alcuna opera servile. Numeri 28:27 E offrirete, come olocausto di soave odore all'Eterno, due giovenchi, un montone e sette agnelli dell'anno; Numeri 28:28 e, come oblazione, del fior di farina intrisa con olio: tre decimi per ciascun giovenco, due decimi per il montone, Numeri 28:29 e un decimo per ciascuno dei sette agnelli; Numeri 28:30 e offrirete un capro per fare l'espiazione per voi. Numeri 28:31 Offrirete questi sacrifizi, oltre l'olocausto perpetuo e la sua oblazione. Sceglierete degli animali senza difetti e v'aggiungerete le relative libazioni. Il novilunio del settimo mese Numeri 29:1 Il settimo mese, il primo giorno del mese avrete una santa convocazione; non farete alcuna opera servile; sara' per voi il giorno del suon delle trombe. Numeri 29:2 Offrirete come olocausto di soave odore all'Eterno un giovenco, un montone, sette agnelli dell'anno senza difetti, Numeri 29:3 e, come oblazione, del fior di farina intrisa con olio: tre decimi per il giovenco, due decimi per il montone, Numeri 29:4 un decimo per ciascuno dei sette agnelli; Numeri 29:5 e un capro, come sacrifizio per il peccato, per fare l'espiazione per voi, Numeri 29:6 oltre l'olocausto del mese con la sua oblazione, e l'olocausto perpetuo con la sua oblazione, e le loro libazioni, secondo le regole stabilite. Sara' un sacrifizio, fatto mediante il fuoco, di soave odore all'Eterno. Sacrifizio del decimo giorno del settimo mese Numeri 29:7 Il decimo giorno di questo settimo mese avrete una santa convocazione e umilierete le anime vostre; non farete lavoro di sorta, Numeri 29:8 e offrirete, come olocausto di soave odore all'Eterno, un giovenco, un montone, sette agnelli dell'anno che siano senza difetti, Numeri 29:9 e, come oblazione, del fior di farina intrisa con olio: tre decimi per il giovenco, due decimi per il montone, Numeri 29:10 un decimo per ciascuno dei sette agnelli; Numeri 29:11 e un capro come sacrifizio per il peccato, oltre il sacrifizio d'espiazione, l'olocausto perpetuo con la sua oblazione e le loro libazioni. La festa delle Capanne Numeri 29:12 Il quindicesimo giorno del settimo mese avrete una santa convocazione; non farete alcuna opera servile, e celebrerete una festa in onor dell'Eterno per sette giorni. Numeri 29:13 E offrirete come olocausto, come sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all'Eterno, tredici giovenchi, due montoni, quattordici agnelli dell'anno, che siano senza difetti, Numeri 29:14 e, come oblazione, del fior di farina intrisa con olio: tre decimi per ciascuno dei tredici giovenchi, due decimi per ciascuno dei due montoni, Numeri 29:15 un decimo per ciascuno dei quattordici agnelli, Numeri 29:16 e un capro come sacrifizio per il peccato, oltre l'olocausto perpetuo, con la sua oblazione e la sua libazione. Numeri 29:17 Il secondo giorno offrirete dodici giovenchi, due montoni, quattordici agnelli dell'anno, senza difetti, Numeri 29:18 con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, i montoni e gli agnelli secondo il loro numero, seguendo le regole stabilite; Numeri 29:19 e un capro come sacrifizio per il peccato, oltre l'olocausto perpetuo, la sua oblazione e la sua libazione. Numeri 29:20 Il terzo giorno offrirete undici giovenchi, due montoni, quattordici agnelli dell'anno, senza difetti, Numeri 29:21 con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, i montoni e gli agnelli, secondo il loro numero, seguendo le regole stabilite; Numeri 29:22 e un capro come sacrifizio per il peccato, oltre l'olocausto perpetuo, la sua oblazione e la sua libazione. Numeri 29:23 Il quarto giorno offrirete dieci giovenchi, due montoni e quattordici agnelli dell'anno, senza difetti, Numeri 29:24 con le loro offerte e le loro libazioni per i giovenchi, i montoni e gli agnelli, secondo il loro numero e seguendo le regole stabilite; Numeri 29:25 e un capro, come sacrifizio per il peccato, oltre l'olocausto perpetuo, la sua oblazione e la sua libazione. Numeri 29:26 Il quinto giorno offrirete nove giovenchi, due montoni, quattordici agnelli dell'anno, senza difetti, Numeri 29:27 con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, i montoni e gli agnelli, secondo il loro numero e seguendo le regole stabilite; Numeri 29:28 e un capro, come sacrifizio per il peccato, oltre l'olocausto perpetuo, la sua oblazione e la sua libazione. Numeri 29:29 Il sesto giorno offrirete otto giovenchi, due montoni, quattordici agnelli dell'anno, senza difetti, Numeri 29:30 con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, i montoni e gli agnelli, secondo il loro numero e seguendo le regole stabilite; Numeri 29:31 e un capro, come sacrifizio per il peccato, oltre l'olocausto perpetuo, la sua oblazione e la sua libazione. Numeri 29:32 Il settimo giorno offrirete sette giovenchi, due montoni, quattordici agnelli dell'anno, senza difetti, Numeri 29:33 con le loro oblazioni e le loro libazioni per i giovenchi, i montoni e gli agnelli, secondo il loro numero e seguendo le regole stabilite; Numeri 29:34 e un capro, come sacrifizio per il peccato, oltre l'olocausto perpetuo, la sua oblazione e la sua libazione. La festa di chiusura Numeri 29:35 L'ottavo giorno avrete una solenne raunanza; non farete alcuna opera servile, Numeri 29:36 e offrirete come olocausto, come sacrifizio fatto mediante il fuoco, di soave odore all'Eterno, un giovenco, un montone, sette agnelli dell'anno, senza difetti, Numeri 29:37 con le loro oblazioni e le loro libazioni per il giovenco, il montone e gli agnelli, secondo il loro numero, seguendo le regole stabilite; Numeri 29:38 e un capro, come sacrifizio per il peccato, oltre l'olocausto perpetuo, la sua oblazione e la sua libazione. Numeri 29:39 Tali sono i sacrifizi che offrirete all'Eterno nelle vostre solennita', oltre i vostri voti e le vostre offerte volontarie, sia che si tratti de' vostri olocausti o delle vostre oblazioni o delle vostre libazioni o de' vostri sacrifizi di azioni di grazie'. Numeri 29:40 E Mose' riferi' ai figliuoli d'Israele tutto quello che l'Eterno gli aveva ordinato. Legge relativa ai voti Numeri 30:1 Mose' parlo' ai capi delle tribu' de' figliuoli d'Israele, dicendo: 'Questo e' quel che l'Eterno ha ordinato: Numeri 30:2 Quand'uno avra' fatto un voto all'Eterno od avra' con giuramento contratta una solenne obbligazione, non violera' la sua parola, ma mettera' in esecuzione tutto quello che gli e' uscito di bocca. Numeri 30:3 Cosi' pure quando una donna avra' fatto un voto all'Eterno e si sara' legata con un impegno essendo in casa del padre, durante la sua giovinezza, Numeri 30:4 se il padre, avendo conoscenza del voto di lei e dell'impegno per il quale ella si e' legata, non dice nulla a questo proposito, tutti i voti di lei saranno validi, e saranno validi tutti gli impegni per i quali ella si sara' legata. Numeri 30:5 Ma se il padre, il giorno che ne viene a conoscenza, le fa opposizione, tutti i voti di lei e tutti gl'impegni per i quali si sara' legata, non saranno validi; e l'Eterno le perdonera', perche' il padre le ha fatto opposizione. Numeri 30:6 E se viene a maritarsi essendo legata da voti o da una promessa fatta alla leggera con le labbra, per la quale si sia impegnata, Numeri 30:7 se il marito ne ha conoscenza e il giorno che ne viene a conoscenza non dice nulla a questo proposito, i voti di lei saranno validi, e saranno validi gl'impegni per i quali ella si e' legata. Numeri 30:8 Ma se il marito, il giorno che ne viene a conoscenza, le fa opposizione, egli annullera' il voto ch'ella ha fatto e la promessa che ha proferito alla leggera per la quale s'e' impegnata; e l'Eterno le perdonera'. Numeri 30:9 Ma il voto di una vedova o di una donna ripudiata, qualunque sia l'impegno per il quale si sara' legata, rimarra' valido. Numeri 30:10 Quando una donna, nella casa di suo marito, fara' dei voti o si leghera' con un giuramento, Numeri 30:11 e il marito ne avra' conoscenza, se il marito non dice nulla a questo proposito e non le fa opposizione, tutti i voti di lei saranno validi, e saran validi tutti gl'impegni per i quali ella si sara' legata. Numeri 30:12 Ma se il marito, il giorno che ne viene a conoscenza li annulla, tutto cio' che le sara' uscito dalle labbra, siano voti o impegni per cui s'e' legata, non sara' valido; il marito lo ha annullato; e l'Eterno le perdonera'. Numeri 30:13 Il marito puo' ratificare e il marito puo' annullare qualunque voto e qualunque giuramento, per il quale ella si sia impegnata a mortificare la sua persona. Numeri 30:14 Ma se il marito, giorno dopo giorno, non dice nulla in proposito, egli ratifica cosi' tutti i voti di lei e tutti gl'impegni per i quali ella si e' legata; li ratifica, perche' non ha detto nulla a questo proposito il giorno che ne ha avuto conoscenza. Numeri 30:15 Ma se li annulla qualche tempo dopo averne avuto conoscenza, sara' responsabile del peccato della moglie'. Numeri 30:16 Tali sono le leggi che l'Eterno prescrisse a Mose', riguardo al marito e alla moglie, al padre e alla figliuola, quando questa e' ancora fanciulla, in casa di suo padre. Vittoria d'Israele sui Madianiti Numeri 31:1 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 31:2 'Vendica i figliuoli d'Israele dai Madianiti; poi sarai raccolto col tuo popolo'. Numeri 31:3 E Mose' parlo' al popolo, dicendo: 'Mobilitate fra voi uomini per la guerra, e marcino contro Madian per eseguire la vendetta dell'Eterno su Madian. Numeri 31:4 Manderete alla guerra mille uomini per tribu', di tutte le tribu' d'Israele'. Numeri 31:5 Cosi' furon forniti, fra le migliaia d'Israele, mille uomini per tribu': cioe' dodicimila uomini, armati per la guerra. Numeri 31:6 E Mose' mando' alla guerra que' mille uomini per tribu', e con loro Finea's figliuolo del sacerdote Eleazar, il quale portava gli strumenti sacri ed aveva in mano le trombe d'allarme. Numeri 31:7 Essi marciarono dunque contro Madian, come l'Eterno aveva ordinato a Mose', e uccisero tutti i maschi. Numeri 31:8 Uccisero pure, con tutti gli altri, i re di Madian Evi, Rekem, Tsur, Hur e Reba: cinque re di Madian; uccisero pure con la spada Balaam, figliuolo di Beor. Numeri 31:9 E i figliuoli d'Israele presero prigioniere le donne di Madian e i loro fanciulli, e predarono tutto il loro bestiame, tutti i loro greggi e ogni loro bene; Numeri 31:10 e appiccarono il fuoco a tutte le citta' che quelli abitavano, e a tutti i loro accampamenti, Numeri 31:11 e presero tutte le spoglie e tutta la preda: gente e bestiame; Numeri 31:12 e menarono i prigionieri, la preda e le spoglie a Mose', al sacerdote Eleazar e alla raunanza dei figliuoli d'Israele, accampati nelle pianure di Moab, presso il Giordano, difaccia a Gerico. Numeri 31:13 Mose', il sacerdote Eleazar e tutti i principi della raunanza uscirono loro incontro fuori del campo. Numeri 31:14 E Mose' si adiro' contro i comandanti dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, che tornavano da quella spedizione di guerra. Numeri 31:15 Mose' disse loro: 'Avete lasciato la vita a tutte le donne? Numeri 31:16 Ecco, sono esse che, a suggestione di Balaam, trascinarono i figliuoli d'Israele alla infedelta' verso l'Eterno, nel fatto di Peor, onde la piaga scoppio' nella raunanza dell'Eterno. Numeri 31:17 Or dunque uccidete ogni maschio tra i fanciulli, e uccidete ogni donna che ha avuto relazioni carnali con un uomo; Numeri 31:18 ma tutte le fanciulle che non hanno avuto relazioni carnali con uomini, serbatele in vita per voi. Numeri 31:19 E voi accampatevi per sette giorni fuori del campo; chiunque ha ucciso qualcuno e chiunque ha toccato una persona uccisa, si purifichi il terzo e il settimo giorno: e questo, tanto per voi quanto per i vostri prigionieri. Numeri 31:20 Purificherete anche ogni veste, ogni oggetto di pelle, ogni lavoro di pel di capra e ogni utensile di legno'. Numeri 31:21 E il sacerdote Eleazar disse ai soldati ch'erano andati alla guerra: 'Questo e' l'ordine della legge che l'Eterno ha prescritta a Mose': Numeri 31:22 L'oro, l'argento, il rame, il ferro, lo stagno e il piombo, Numeri 31:23 tutto cio', insomma, che puo' reggere al fuoco, lo farete passare per il fuoco e sara' reso puro; nondimeno, sara' purificato anche con l'acqua di purificazione; e tutto cio' che non puo' reggere al fuoco lo farete passare per l'acqua. Numeri 31:24 E vi laverete le vesti il settimo giorno, e sarete puri; poi potrete entrare nel campo'. Numeri 31:25 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 31:26 'Tu, col sacerdote Eleazar e con i capi delle case della raunanza, fa' il conto di tutta la preda ch'e' stata fatta: della gente e del bestiame; Numeri 31:27 e dividi la preda fra i combattenti che sono andati alla guerra e tutta la raunanza. Numeri 31:28 Dalla parte spettante ai soldati che sono andati alla guerra preleverai un tributo per l'Eterno: cioe' uno su cinquecento, tanto delle persone quanto de' buoi, degli asini e delle pecore. Numeri 31:29 Lo prenderete sulla loro meta' e lo darai al sacerdote Eleazar come un'offerta all'Eterno. Numeri 31:30 E dalla meta' che spetta ai figliuoli d'Israele prenderai uno su cinquanta, tanto delle persone quanto dei buoi, degli asini, delle pecore, di tutto il bestiame; e lo darai ai Leviti, che hanno l'incarico del tabernacolo dell'Eterno'. Numeri 31:31 E Mose' e il sacerdote Eleazar fecero come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Numeri 31:32 Or la preda, cioe' quel che rimaneva del bottino fatto da quelli ch'erano stati alla guerra, consisteva in seicentosettantacinquemila pecore, Numeri 31:33 settantaduemila buoi, Numeri 31:34 sessantamila asini, e trentaduemila persone, ossia donne, Numeri 31:35 che non avevano avuto relazioni carnali con uomini. Numeri 31:36 La meta', cioe' la parte di quelli ch'erano andati alla guerra, fu di trecentotrentasettemilacinquecento pecore, Numeri 31:37 delle quali seicentosettantacinque per il tributo all'Eterno; Numeri 31:38 trentaseimila bovi, dei quali settantadue per il tributo all'Eterno; Numeri 31:39 trentamilacinquecento asini, dei quali sessantuno per il tributo all'Eterno; Numeri 31:40 e sedicimila persone, delle quali trentadue per il tributo all'Eterno. Numeri 31:41 E Mose' dette al sacerdote Eleazar il tributo prelevato per l'offerta all'Eterno, come l'Eterno gli aveva ordinato. Numeri 31:42 La meta' che spettava ai figliuoli d'Israele, dopo che Mose' ebbe fatta la spartizione con gli uomini andati alla guerra, la meta' spettante alla raunanza, Numeri 31:43 fu di trecentotrentasettemilacinquecento pecore, Numeri 31:44 trentaseimila buoi, Numeri 31:45 trentamilacinquecento asini e sedicimila persone. Numeri 31:46 Da questa meta', Numeri 31:47 che spettava ai figliuoli d'Israele, Mose' prese uno su cinquanta, tanto degli uomini quanto degli animali, e li dette ai Leviti che hanno l'incarico del tabernacolo dell'Eterno, come l'Eterno aveva ordinato a Mose'. Numeri 31:48 I comandanti delle migliaia dell'esercito, capi di migliaia e capi di centinaia, s'avvicinarono a Mose' e gli dissero: Numeri 31:49 'I tuoi servi hanno fatto il conto dei soldati che erano sotto i nostri ordini, e non ne manca neppur uno. Numeri 31:50 E noi portiamo, come offerta all'Eterno, ciascuno quel che ha trovato di oggetti d'oro: catenelle, braccialetti, anelli, pendenti, collane, per fare l'espiazione per le nostre persone davanti all'Eterno'. Numeri 31:51 E Mose' e il sacerdote Eleazar presero dalle loro mani tutto quell'oro in gioielli lavorati. Numeri 31:52 Tutto l'oro dell'offerta ch'essi presentarono all'Eterno da parte de' capi di migliaia e de' capi di centinaia, pesava sedicimilasettecentocinquanta sicli. Numeri 31:53 Or gli uomini dell'esercito si tennero il bottino che ognuno avea fatto per conto suo. Numeri 31:54 E Mose' e il sacerdote Eleazar presero l'oro dei capi di migliaia e di centinaia e lo portarono nella tenda di convegno come ricordanza per i figliuoli d'Israele davanti all'Eterno. Il paese di Galaad concesso alle tribu' di Gad e di Ruben Numeri 32:1 Or i figliuoli di Ruben e i figliuoli di Gad aveano del bestiame in grandissimo numero; e quando videro che il paese di Iazer e il paese di Galaad erano luoghi da bestiame, Numeri 32:2 i figliuoli di Gad e i figliuoli di Ruben vennero a parlare a Mose', al sacerdote Eleazar e ai principi della raunanza, e dissero: Numeri 32:3 'Ataroth, Dibon, Iazer, Nimrah, Heshbon, Elealeh, Sebam, Nebo e Beon, Numeri 32:4 terre che l'Eterno ha colpite dinanzi alla raunanza d'Israele, sono terre da bestiame, e i tuoi servi hanno del bestiame'. Numeri 32:5 E dissero ancora: 'Se abbiam trovato grazia agli occhi tuoi, sia concesso ai tuoi servi il possesso di questo paese e non ci far passare il Giordano'. Numeri 32:6 Ma Mose' rispose ai figliuoli di Gad e ai figliuoli di Ruben: 'Andrebbero eglino i vostri fratelli alla guerra e voi ve ne stareste qui? Numeri 32:7 E perche' volete scoraggiare i figliuoli d'Israele dal passare nel paese che l'Eterno ha loro dato? Numeri 32:8 Cosi' fecero i vostri padri, quando li mandai da Kades-Barnea per esplorare il paese. Numeri 32:9 Salirono fino alla valle d'Eshcol; e dopo aver esplorato il paese, scoraggiarono i figliuoli d'Israele dall'entrare nel paese che l'Eterno avea loro dato. Numeri 32:10 E l'ira dell'Eterno s'accese in quel giorno, ed egli giuro' dicendo: Numeri 32:11 Gli uomini che sono saliti dall'Egitto, dall'eta' di vent'anni in su non vedranno mai il paese che promisi con giuramento ad Abrahamo, a Isacco ed a Giacobbe, perche' non m'hanno seguitato fedelmente, Numeri 32:12 salvo Caleb, figliuolo di Gefunne, il Kenizeo, e Giosue', figliuolo di Nun, che hanno seguitato l'Eterno fedelmente. Numeri 32:13 E l'ira dell'Eterno s'accese contro Israele; ed ei lo fece andar vagando per il deserto durante quarant'anni, finche' tutta la generazione che avea fatto quel male agli occhi dell'Eterno, fosse consumata. Numeri 32:14 Ed ecco che voi sorgete al posto de' vostri padri, razza d'uomini peccatori, per rendere l'ira dell'Eterno anche piu' ardente contro Israele. Numeri 32:15 Perche', se voi vi sviate da lui, egli continuera' a lasciare Israele nel deserto, e voi farete perire tutto questo popolo'. Numeri 32:16 Ma quelli s'accostarono a Mose' e gli dissero: 'Noi edificheremo qui dei recinti per il nostro bestiame, e delle citta' per i nostri figliuoli; Numeri 32:17 ma, quanto a noi, ci terremo pronti in armi, per marciare alla testa de' figliuoli d'Israele, finche' li abbiam condotti al luogo destinato loro; intanto, i nostri figliuoli dimoreranno nelle citta' forti a cagione degli abitanti del paese. Numeri 32:18 Non torneremo alle nostre case finche' ciascuno dei figliuoli d'Israele non abbia preso possesso della sua eredita'; Numeri 32:19 e non possederemo nulla con loro al di la' del Giordano e piu' oltre, giacche' la nostra eredita' ci e' toccata da questa parte del Giordano, a oriente'. Numeri 32:20 E Mose' disse loro: 'Se fate questo, se vi armate per andare a combattere davanti all'Eterno, Numeri 32:21 se tutti quelli di voi che s'armeranno passeranno il Giordano davanti all'Eterno finch'egli abbia cacciato i suoi nemici dal suo cospetto, Numeri 32:22 e se non tornate che quando il paese vi sara' sottomesso davanti all'Eterno, voi non sarete colpevoli di fronte all'Eterno e di fronte a Israele, e questo paese sara' vostra proprieta' davanti all'Eterno. Numeri 32:23 Ma, se non fate cosi', voi avrete peccato contro l'Eterno; e sappiate che il vostro peccato vi ritrovera'. Numeri 32:24 Edificatevi delle citta' per i vostri figliuoli e dei recinti per i vostri greggi, e fate quello che la vostra bocca ha proferito'. Numeri 32:25 E i figliuoli di Gad e i figliuoli di Ruben parlarono a Mose', dicendo: 'I tuoi servi faranno quello che il mio signore comanda. Numeri 32:26 I nostri fanciulli, le nostre mogli, i nostri greggi e tutto il nostro bestiame rimarranno qui nelle citta' di Galaad; Numeri 32:27 ma i tuoi servi, tutti quanti armati per la guerra, andranno a combattere davanti all'Eterno, come dice il mio signore'. Numeri 32:28 Allora Mose' dette per loro degli ordini al sacerdote Eleazar, a Giosue' figliuolo di Nun e ai capi famiglia delle tribu' de' figliuoli d'Israele. Numeri 32:29 Mose' disse loro: 'Se i figliuoli di Gad e i figliuoli di Ruben passano con voi il Giordano tutti armati per combattere davanti all'Eterno, e se il paese sara' sottomesso davanti a voi, darete loro come proprieta' il paese di Galaad. Numeri 32:30 Ma se non passano armati con voi, avranno la loro proprieta' tra voi nel paese di Canaan'. Numeri 32:31 E i figliuoli di Gad e i figliuoli di Ruben risposero dicendo: 'Faremo come l'Eterno ha detto ai tuoi servi. Numeri 32:32 Passeremo in armi, davanti all'Eterno, nel paese di Canaan; ma il possesso della nostra eredita' resti per noi di qua dal Giordano'. Numeri 32:33 Mose' dunque dette ai figliuoli di Gad, ai figliuoli di Ruben e alla meta' della tribu' di Manasse, figliuolo di Giuseppe, il regno di Sihon, re degli Amorei, e il regno di Og, re di Basan: il paese, le sue citta' e i territori delle citta' del paese all'intorno. Numeri 32:34 E i figliuoli di Gad edificarono Dibon, Ataroth, Aroer, Atroth-Shofan, Numeri 32:35 Iazer, Iogbehah, Numeri 32:36 Beth-Nimra e Beth-Haran, citta' fortificate, e fecero de' recinti per i greggi. Numeri 32:37 E i figliuoli di Ruben edificarono Heshbon, Elealeh, Kiriathaim, Nebo e Baal-Meon, Numeri 32:38 i cui nomi furon mutati, e Sibmah, e dettero dei nomi alle citta' che edificarono. Numeri 32:39 E i figliuoli di Makir, figliuolo di Manasse, andarono nel paese di Galaad, lo presero, e ne cacciarono gli Amorei che vi stavano. Numeri 32:40 Mose' dunque dette Galaad a Makir, figliuolo di Manasse, che vi si stabili'. Numeri 32:41 Iair, figliuolo di Manasse, ando' anch'egli e prese i loro borghi, e li chiamo' Havvoth-Iair. Numeri 32:42 E Nobah ando' e prese Kenath co' suoi villaggi, e le diede il suo nome di Nobah. Marce e fermate d'Israele, dall'uscita dall'Egitto fino al loro arrivo nelle pianure di Moab Numeri 33:1 Queste sono le tappe dei figliuoli d'Israele che uscirono dal paese d'Egitto, secondo le loro schiere, sotto la guida di Mose' e di Aaronne. Numeri 33:2 Or Mose' mise in iscritto le loro marce, tappa per tappa, per ordine dell'Eterno; e queste sono le loro tappe nell'ordine delle loro marce. Numeri 33:3 Partirono da Rameses il primo mese, il quindicesimo giorno del primo mese. Il giorno dopo la Pasqua i figliuoli d'Israele partirono a test'alta, a vista di tutti gli Egiziani, Numeri 33:4 mentre gli Egiziani seppellivano quelli che l'Eterno avea colpiti fra loro, cioe' tutti i primogeniti, allorche' anche i loro de'i erano stati colpiti dal giudizio dell'Eterno. Numeri 33:5 I figliuoli d'Israele partiron dunque da Rameses e si accamparono a Succoth. Numeri 33:6 Partirono da Succoth e si accamparono a Etham che e' all'estremita' del deserto. Numeri 33:7 Partirono da Etham e piegarono verso Pi-Hahiroth che e' dirimpetto a Baal-Tsefon, e si accamparono davanti a Migdol. Numeri 33:8 Partirono d'innanzi ad Hahiroth, attraversarono il mare in direzione del deserto, fecero tre giornate di marcia nel deserto di Etham e si accamparono a Mara. Numeri 33:9 Partirono da Mara e giunsero ad Elim; ad Elim c'erano dodici sorgenti d'acqua e settanta palme; e quivi si accamparono. Numeri 33:10 Partirono da Elim e si accamparono presso il mar Rosso. Numeri 33:11 Partirono dal mar Rosso e si accamparono nel deserto di Sin. Numeri 33:12 Partirono dal deserto di Sin e si accamparono a Dofka. Numeri 33:13 Partirono da Dofka e si accamparono ad Alush. Numeri 33:14 Partirono da Alush e si accamparono a Refidim dove non c'era acqua da bere per il popolo. Numeri 33:15 Partirono da Refidim e si accamparono nel deserto di Sinai. Numeri 33:16 Partirono dal deserto di Sinai e si accamparono a Kibroth-Hattaava. Numeri 33:17 Partirono da Kibroth-Hattaava e si accamparono a Hatseroth. Numeri 33:18 Partirono da Hatseroth e si accamparono a Rithma. Numeri 33:19 Partirono da Rithma e si accamparono a Rimmon-Perets. Numeri 33:20 Partirono da Rimmon-Perets e si accamparono a Libna. Numeri 33:21 Partirono da Libna e si accamparono a Rissa. Numeri 33:22 Partirono da Rissa e si accamparono a Kehelatha. Numeri 33:23 Partirono da Kehelatha e si accamparono al monte di Scefer. Numeri 33:24 Partirono dal monte di Scefer e si accamparono a Harada. Numeri 33:25 Partirono da Harada e si accamparono a Makheloth. Numeri 33:26 Partirono da Makheloth e si accamparono a Tahath. Numeri 33:27 Partirono da Tahath e si accamparono a Tarach. Numeri 33:28 Partirono da Tarach e si accamparono a Mithka. Numeri 33:29 Partirono da Mithka e si accamparono a Hashmona. Numeri 33:30 Partirono da Hashmona e si accamparono a Moseroth. Numeri 33:31 Partirono da Moseroth e si accamparono a Bene-Jaakan. Numeri 33:32 Partirono da Bene-Jaakan e si accamparono a Hor-Ghidgad. Numeri 33:33 Partirono da Hor-Ghidgad e si accamparono a Jotbathah. Numeri 33:34 Partirono da Jotbathah e si accamparono a Abrona. Numeri 33:35 Partirono da Abrona e si accamparono a Etsion-Gheber. Numeri 33:36 Partirono da Etsion-Gheber e si accamparono nel deserto di Tsin, cioe' a Kades. Numeri 33:37 Poi partirono da Kades e si accamparono al monte Hor all'estremita' del paese di Edom. Numeri 33:38 E il sacerdote Aaronne sali' sul monte Hor per ordine dell'Eterno, e quivi mori' il quarantesimo anno dopo l'uscita de' figliuoli d'Israele dal paese di Egitto, il quinto mese, il primo giorno del mese. Numeri 33:39 Aaronne era in eta' di centoventitre anni quando mori' sul monte Hor. Numeri 33:40 E il Cananeo re di Arad, che abitava il mezzogiorno del paese di Canaan, udi' che i figliuoli d'Israele arrivavano. Numeri 33:41 E quelli partirono dal monte Hor e si accamparono a Tsalmona. Numeri 33:42 Partirono da Tsalmona e si accamparono a Punon. Numeri 33:43 Partirono da Punon e si accamparono a Oboth. Numeri 33:44 Partirono da Oboth e si accamparono a Ije-Abarim sui confini di Moab. Numeri 33:45 Partirono da Ijim e si accamparono a Dibon-Gad. Numeri 33:46 Partirono da Dibon-Gad e si accamparono a Almon-Diblathaim. Numeri 33:47 Partirono da Almon-Diblathaim e si accamparono ai monti d'Abarim dirimpetto a Nebo. Numeri 33:48 Partirono dai monti d'Abarim e si accamparono nelle pianure di Moab, presso il Giordano di faccia a Gerico. Numeri 33:49 E si accamparono presso al Giordano, da Beth-Jescimoth fino ad Abel-Sittim, nelle pianure di Moab. La proscrizione dei Cananei Numeri 33:50 E l'Eterno parlo' a Mose', nelle pianure di Moab, presso al Giordano di faccia a Gerico, dicendo: Numeri 33:51 'Parla ai figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel paese di Canaan, Numeri 33:52 caccerete d'innanzi a voi tutti gli abitanti del paese, distruggerete tutte le loro immagini, distruggerete tutte le loro statue di getto e demolirete tutti i loro alti luoghi. Numeri 33:53 Prenderete possesso del paese, e in esso vi stabilirete, perche' io vi ho dato il paese affinche' lo possediate. Numeri 33:54 Dividerete il paese a sorte, secondo le vostre famiglie. A quelle che sono piu' numerose darete una porzione maggiore, e a quelle che sono meno numerose darete una porzione minore. Ognuno possedera' quello che gli sara' toccato a sorte; vi spartirete il possesso secondo le tribu' dei vostri padri. Numeri 33:55 Ma se non cacciate d'innanzi a voi gli abitanti del paese, quelli di loro che vi avrete lasciato saranno per voi come spine negli occhi e pungoli ne' fianchi, e vi faranno tribolare nel paese che abiterete. Numeri 33:56 E avverra' che io trattero' voi come mi ero proposto di trattar loro'. Frontiere del paese di Canaan. Ordine per la divisione del paese Numeri 34:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose', dicendo: Numeri 34:2 'Da' quest'ordine ai figliuoli d'Israele, e di' loro: Quando entrerete nel paese di Canaan, questo sara' il paese che vi tocchera' come eredita': il paese di Canaan, di cui ecco i confini: Numeri 34:3 la vostra regione meridionale comincera' al deserto di Tsin, vicino a Edom; cosi' la vostra frontiera meridionale partira' dalla estremita' del mar Salato, verso oriente; Numeri 34:4 e questa frontiera volgera' al sud della salita di Akrabbim, passera' per Tsin, e si estendera' a mezzogiorno di Kades-Barnea; poi continuera' verso Hatsar-Addar, e passera' per Atsmon. Numeri 34:5 Da Atsmon la frontiera girera' fino al torrente d'Egitto, e finira' al mare. Numeri 34:6 La vostra frontiera a occidente sara' il mar grande: quella sara' la vostra frontiera occidentale. Numeri 34:7 E questa sara' la vostra frontiera settentrionale: partendo dal mar grande, la traccerete fino al monte Hor; Numeri 34:8 dal monte Hor la traccerete fin la' dove s'entra in Hamath, e l'estremita' della frontiera sara' a Tsedad; Numeri 34:9 la frontiera continuera' fino a Zifron, per finire a Hatsar-Enan: questa sara' la vostra frontiera settentrionale. Numeri 34:10 Traccerete la vostra frontiera orientale da Hatsar-Enan a Scefam; Numeri 34:11 la frontiera scendera' da Scefam verso Ribla, a oriente di Ain; poi la frontiera scendera', e si estendera' lungo il mare di Kinnereth, a oriente; Numeri 34:12 poi la frontiera scendera' verso il Giordano, e finira' al mar Salato. Tale sara' il vostro paese con le sue frontiere tutt'intorno'. Numeri 34:13 E Mose' trasmise quest'ordine ai figliuoli d'Israele, e disse loro: 'Questo e' il paese che vi distribuirete a sorte, e che l'Eterno ha ordinato si dia a nove tribu' e mezzo; Numeri 34:14 poiche' la tribu' dei figliuoli di Ruben, secondo le case dei loro padri, e la tribu' dei figliuoli di Gad, secondo le case de' loro padri, e la mezza tribu' di Manasse hanno ricevuto la loro porzione. Numeri 34:15 Queste due tribu' e mezzo hanno ricevuto la loro porzione di qua dal Giordano di Gerico, dal lato d'oriente'. Numeri 34:16 E l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 34:17 'Questi sono i nomi degli uomini che spartiranno il paese fra voi: il sacerdote Eleazar, e Giosue', figliuolo di Nun. Numeri 34:18 Prenderete anche un principe d'ogni tribu' per fare la spartizione del paese. Numeri 34:19 Ecco i nomi di questi uomini. Per la tribu' di Giuda: Caleb, figliuolo di Gefunne. Numeri 34:20 Per la tribu' de' figliuoli di Simeone: Samuele, figliuolo di Ammihud. Numeri 34:21 Per la tribu' di Beniamino: Elidad, figliuolo di Kislon. Numeri 34:22 Per la tribu' de' figliuoli di Dan: il principe Buki, figliuolo di Iogli. Numeri 34:23 Per i figliuoli di Giuseppe: per la tribu' de' figliuoli di Manasse, il principe Hanniel, figliuolo d'Efod; Numeri 34:24 e per la tribu' de' figliuoli d'Efraim, il principe Kemuel, figliuolo di Sciftan. Numeri 34:25 Per la tribu' de' figliuoli di Zabulon: il principe Elitsafan, figliuolo di Parnac. Numeri 34:26 Per la tribu' de' figliuoli di Issacar: il principe Paltiel, figliuolo d'Azzan. Numeri 34:27 Per la tribu' de' figliuoli di Ascer: il principe Ahihud, figliuolo di Scelomi. Numeri 34:28 E per la tribu' de' figliuoli di Neftali: il principe Pedahel, figliuolo d'Ammihud'. Numeri 34:29 Queste sono le persone alle quali l'Eterno ordino' di spartire il possesso del paese di Canaan tra i figliuoli d'Israele. Citta' levitiche. Citta' di rifugio. Il vindice del sangue Numeri 35:1 L'Eterno parlo' ancora a Mose' nelle pianure di Moab presso il Giordano, di faccia a Gerico, dicendo: Numeri 35:2 'Ordina ai figliuoli d'Israele che, della eredita' che possederanno diano ai Leviti delle citta' da abitare; darete pure ai Leviti il contado ch'e' intorno alle citta'. Numeri 35:3 Ed essi avranno le citta' per abitarvi; e il contado servira' per i loro bestiami, per i loro beni e per tutti i loro animali. Numeri 35:4 Il contado delle citta' che darete ai Leviti si estendera' fuori per lo spazio di mille cubiti dalle mura della citta', tutt'intorno. Numeri 35:5 Misurerete dunque, fuori della citta', duemila cubiti dal lato orientale, duemila cubiti dal lato meridionale, duemila cubiti dal lato occidentale e duemila cubiti dal lato settentrionale; la citta' sara' in mezzo. Tale sara' il contado di ciascuna delle loro citta'. Numeri 35:6 Tra le citta' che darete ai Leviti ci saranno le sei citta' di rifugio, che voi designerete perche' vi si rifugi l'omicida; e a queste aggiungerete altre quarantadue citta'. Numeri 35:7 Tutte le citta' che darete ai Leviti saranno dunque quarantotto, col relativo contado. Numeri 35:8 E di queste citta' che darete ai Leviti, prendendole dalla proprieta' dei figliuoli d'Israele, ne prenderete di piu' da quelli che ne hanno di piu', e di meno da quelli che ne hanno di meno; ognuno dara', delle sue citta', ai Leviti, in proporzione della eredita' che gli sara' toccata'. Numeri 35:9 Poi l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Numeri 35:10 'Parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Quando avrete passato il Giordano e sarete entrati nel paese di Canaan, Numeri 35:11 designerete delle citta' che siano per voi delle citta' di rifugio, dove possa ricoverarsi l'omicida che avra' ucciso qualcuno involontariamente. Numeri 35:12 Queste citta' vi serviranno di rifugio contro il vindice del sangue, affinche' l'omicida non sia messo a morte prima d'esser comparso in giudizio dinanzi alla raunanza. Numeri 35:13 Delle citta' che darete, sei saranno dunque per voi citta' di rifugio. Numeri 35:14 Darete tre citta' di qua dal Giordano, e darete tre altre citta' nel paese di Canaan; e saranno citta' di rifugio. Numeri 35:15 Queste sei citta' serviranno di rifugio ai figliuoli d'Israele, allo straniero e a colui che soggiornera' fra voi, affinche' vi scampi chiunque abbia ucciso qualcuno involontariamente. Numeri 35:16 Ma se uno colpisce un altro con uno stromento di ferro, si' che quello ne muoia, quel tale e' un omicida; l'omicida dovra' esser punito di morte. Numeri 35:17 E se lo colpisce con una pietra che aveva in mano, atta a causare la morte, e il colpito muore, quel tale e' un omicida; l'omicida dovra' esser punito di morte. Numeri 35:18 O se lo colpisce con uno stromento di legno che aveva in mano, atto a causare la morte, e il colpito muore, quel tale e' un omicida; l'omicida dovra' esser punito di morte. Numeri 35:19 Sara' il vindice del sangue quegli che mettera' a morte l'omicida; quando lo incontrera', l'uccidera'. Numeri 35:20 Se uno da' a un altro una spinta per odio, o gli getta contro qualcosa con premeditazione, si' che quello ne muoia, Numeri 35:21 o lo colpisce per inimicizia con la mano, si' che quello ne muoia, colui che ha colpito dovra' esser punito di morte; e' un omicida; il vindice del sangue uccidera' l'omicida quando lo incontrera'. Numeri 35:22 Ma se gli da' una spinta per caso e non per inimicizia, o gli getta contro qualcosa senza premeditazione, Numeri 35:23 o se, senza vederlo, gli fa cadere addosso una pietra che possa causare la morte, e quello ne muore, senza che l'altro gli fosse nemico o gli volesse fare del male, Numeri 35:24 allora ecco le norme secondo le quali la raunanza giudichera' fra colui che ha colpito e il vindice del sangue. Numeri 35:25 La raunanza liberera' l'omicida dalle mani del vindice del sangue e lo fara' tornare alla citta' di rifugio dove s'era ricoverato. Quivi dimorera', fino alla morte del sommo sacerdote che fu unto con l'olio santo. Numeri 35:26 Ma se l'omicida esce dai confini della citta' di rifugio dove s'era ricoverato, Numeri 35:27 e se il vindice del sangue trova l'omicida fuori de' confini della sua citta' di rifugio e l'uccide, il vindice del sangue non sara' responsabile del sangue versato. Numeri 35:28 Poiche' l'omicida deve stare nella sua citta' di rifugio fino alla morte del sommo sacerdote; ma, dopo la morte del sommo sacerdote, l'omicida potra' tornare nella terra di sua proprieta'. Numeri 35:29 Queste vi servano come norme di diritto, di generazione in generazione, dovunque dimorerete. Numeri 35:30 Se uno uccide un altro, l'omicida sara' messo a morte in seguito a deposizione di testimoni; ma un unico testimone non bastera' per far condannare una persona a morte. Numeri 35:31 Non accetterete prezzo di riscatto per la vita d'un omicida colpevole e degno di morte, perche' dovra' esser punito di morte. Numeri 35:32 Non accetterete prezzo di riscatto che permetta a un omicida di ricoverarsi nella sua citta' di rifugio e di tornare ad abitare nel paese prima della morte del sacerdote. Numeri 35:33 Non contaminerete il paese dove sarete, perche' il sangue contamina il paese; e non si potra' fare per il paese alcuna espiazione del sangue che vi sara' stato sparso, se non mediante il sangue di colui che l'avra' sparso. Numeri 35:34 Non contaminerete dunque il paese che andate ad abitare, e in mezzo al quale io dimorero'; poiche' io sono l'Eterno che dimoro in mezzo ai figliuoli d'Israele'. Divieto alle fanciulle eredi di maritarsi fuori delle loro tribu' Numeri 36:1 Or i capi famiglia dei figliuoli di Galaad, figliuolo di Makir, figliuolo di Manasse, di tra le famiglie de' figliuoli di Giuseppe, si fecero avanti a parlare in presenza di Mose' e dei principi capi famiglia dei figliuoli d'Israele, Numeri 36:2 e dissero: 'L'Eterno ha ordinato al mio signore di dare il paese in eredita' ai figliuoli d'Israele, a sorte; e il mio signore ha pure ricevuto l'ordine dall'Eterno di dare l'eredita' di Tselofehad, nostro fratello, alle figliuole di lui. Numeri 36:3 Se queste si maritano a qualcuno de' figliuoli delle altre tribu' de' figliuoli d'Israele, la loro eredita' sara' detratta dall'eredita' de' nostri padri, e aggiunta all'eredita' della tribu' nella quale esse saranno entrate; cosi' sara' detratta dall'eredita' che ci e' toccata a sorte. Numeri 36:4 E quando verra' il giubileo per i figliuoli d'Israele, la loro eredita' sara' aggiunta a quella della tribu' nella quale saranno entrate, e l'eredita' loro sara' detratta dall'eredita' della tribu' de' nostri padri'. Numeri 36:5 E Mose' trasmise ai figliuoli d'Israele questi ordini dell'Eterno, dicendo: 'La tribu' dei figliuoli di Giuseppe dice bene. Numeri 36:6 Questo e' quel che l'Eterno ha ordinato riguardo alle figliuole di Tselofehad: si mariteranno a chi vorranno, purche' si maritino in una famiglia della tribu' de' loro padri. Numeri 36:7 Cosicche', nessuna eredita', tra i figliuoli d'Israele, passera' da una tribu' all'altra, poiche' ciascuno dei figliuoli d'Israele si terra' stretto all'eredita' della tribu' dei suoi padri. Numeri 36:8 E ogni fanciulla che possiede un'eredita' in una delle tribu' dei figliuoli d'Israele, si maritera' a qualcuno d'una famiglia della tribu' di suo padre, affinche' ognuno dei figliuoli d'Israele possegga l'eredita' de' suoi padri. Numeri 36:9 Cosi' nessuna eredita' passera' da una tribu' all'altra, ma ognuna delle tribu' de' figliuoli d'Israele si terra' stretta alla propria eredita''. Numeri 36:10 Le figliuole di Tselofehad si conformarono all'ordine che l'Eterno aveva dato a Mose'. Numeri 36:11 Mahlah, Thirtsah, Hoglah, Milcah e Noah, figliuole di Tselofehad, si maritarono coi figliuoli dei loro zii; Numeri 36:12 si maritarono nelle famiglie de' figliuoli di Manasse, figliuolo di Giuseppe, e la loro eredita' rimase nella tribu' della famiglia del padre loro. Numeri 36:13 Tali sono i comandamenti e le leggi che l'Eterno dette ai figliuoli d'Israele per mezzo di Mose', nelle pianure di Moab, presso al Giordano, di faccia a Gerico. Primo discorso di Mose' che ricorda agl'Israeliti i benefici che Dio ha loro largiti nel deserto Deuteronomio 1:1 Queste sono le parole che Mose' rivolse a Israele di la' dal Giordano, nel deserto, nella pianura dirimpetto a Suf, fra Paran, Tofel, Laban, Hatseroth e Di-Zahab. Deuteronomio 1:2 (Vi sono undici giornate dallo Horeb, per la via del monte Seir, fino a Kades-Barnea). Deuteronomio 1:3 Il quarantesimo anno, l'undecimo mese, il primo giorno del mese, Mose' parlo' ai figliuoli d'Israele, secondo tutto quello che l'Eterno gli aveva ordinato di dir loro. Deuteronomio 1:4 Questo avvenne dopo ch'egli ebbe sconfitto Sihon, re degli Amorei che abitava in Heshbon, e Og, re di Basan che abitava in Astaroth e in Edrei. Deuteronomio 1:5 Di la' dal Giordano, nel paese di Moab, Mose' comincio' a spiegare questa legge, dicendo: Deuteronomio 1:6 L'Eterno, l'Iddio nostro, ci parlo' in Horeb e ci disse: 'Voi avete dimorato abbastanza in queste montagne; Deuteronomio 1:7 voltatevi, partite, e andate nella contrada montuosa degli Amorei e in tutte le vicinanze, nella pianura, sui monti, nella regione bassa, nel mezzogiorno, sulla costa del mare, nel paese dei Cananei ed al Libano, fino al gran fiume, il fiume Eufrate. Deuteronomio 1:8 Ecco, io v'ho posto il paese dinanzi; entrate, prendete possesso del paese che l'Eterno giuro' di dare ai vostri padri, Abrahamo, Isacco e Giacobbe, e alla loro progenie dopo di loro'. Deuteronomio 1:9 In quel tempo io vi parlai e vi dissi: 'Io non posso da solo sostenere il carico del popolo. Deuteronomio 1:10 L'Eterno, ch'e' il vostro Dio, vi ha moltiplicati, ed ecco che oggi siete numerosi come le stelle del cielo. Deuteronomio 1:11 - L'Eterno, l'Iddio de' vostri padri, vi aumenti anche mille volte di piu', e vi benedica come vi ha promesso di fare! - Deuteronomio 1:12 Ma come posso io, da solo, portare il vostro carico, il vostro peso e le vostre liti? Deuteronomio 1:13 Prendete nelle vostre tribu' degli uomini savi, intelligenti e conosciuti, e io ve li stabiliro' come capi'. Deuteronomio 1:14 E voi mi rispondeste, dicendo: 'e' bene che facciamo quel che tu proponi'. Deuteronomio 1:15 Allora presi i capi delle vostre tribu', uomini savi e conosciuti, e li stabilii sopra voi come capi di migliaia, capi di centinaia, capi di cinquantine, capi di diecine, e come ufficiali nelle vostre tribu'. Deuteronomio 1:16 E in quel tempo detti quest'ordine ai vostri giudici: 'Ascoltate le cause de' vostri fratelli, e giudicate con giustizia le questioni che uno puo' avere col fratello o con lo straniero che sta da lui. Deuteronomio 1:17 Nei vostri giudizi non avrete riguardi personali; darete ascolto al piccolo come al grande; non temerete alcun uomo, poiche' il giudizio appartiene a Dio; e le cause troppo difficili per voi le recherete a me, e io le udiro''. Deuteronomio 1:18 Cosi, in quel tempo, io vi ordinai tutte le cose che dovevate fare. Deuteronomio 1:19 Poi partimmo dallo Horeb e attraversammo tutto quel grande e spaventevole deserto che avete veduto, dirigendoci verso la contrada montuosa degli Amorei, come l'Eterno, l'Iddio nostro, ci aveva ordinato di fare, e giungemmo a Kades-Barnea. Deuteronomio 1:20 Allora vi dissi: 'Siete arrivati alla contrada montuosa degli Amorei, che l'Eterno, l'Iddio nostro, ci da'. Deuteronomio 1:21 Ecco, l'Eterno, il tuo Dio, t'ha posto il paese dinanzi; sali, prendine possesso, come l'Eterno, l'Iddio de' tuoi padri, t'ha detto; non temere, e non ti spaventare'. Deuteronomio 1:22 E voi vi accostaste a me tutti quanti, e diceste: 'Mandiamo degli uomini davanti a noi, che ci esplorino il paese, e ci riferiscano qualcosa del cammino per il quale noi dovremo salire, e delle citta' alle quali dovremo arrivare'. Deuteronomio 1:23 La cosa mi piacque, e presi dodici uomini tra voi, uno per tribu'. Deuteronomio 1:24 Quelli si incamminarono, salirono verso i monti, giunsero alla valle d'Eshcol, ed esplorarono il paese. Deuteronomio 1:25 Presero con le loro mani de' frutti del paese, ce li portarono, e ci fecero la loro relazione dicendo: 'Quello che l'Eterno, il nostro Dio, ci da', e' un buon paese'. Deuteronomio 1:26 Ma voi non voleste salirvi, e vi ribellaste all'ordine dell'Eterno, del vostro Dio; Deuteronomio 1:27 mormoraste nelle vostre tende, e diceste: 'L'Eterno ci odia, per questo ci ha fatti uscire dal paese d'Egitto per darci in mano agli Amorei e per distruggerci. Deuteronomio 1:28 Dove saliam noi? I nostri fratelli ci han fatto struggere il cuore, dicendo: Quella gente e' piu' grande e piu' alta di noi; le citta' vi sono grandi e fortificate fino al cielo; e abbiam perfino visto cola' de' figliuoli degli Anakim'. Deuteronomio 1:29 E io vi dissi: 'Non vi sgomentate, e non abbiate paura di loro. Deuteronomio 1:30 L'Eterno, l'Iddio vostro, che va davanti a voi, combattera' egli stesso per voi, come ha fatto tante volte sotto gli occhi vostri, in Egitto Deuteronomio 1:31 e nel deserto, dove hai veduto come l'Eterno, il tuo Dio, ti ha portato come un uomo porta il suo figliuolo, per tutto il cammino che avete fatto, finche' siete arrivati a questo luogo'. Deuteronomio 1:32 Nonostante questo non aveste fiducia nell'Eterno, nell'Iddio vostro, Deuteronomio 1:33 che andava innanzi a voi nel cammino per cercarvi un luogo da piantar le tende: di notte, nel fuoco, per mostrarvi la via per la quale dovevate andare, e, di giorno, nella nuvola. Deuteronomio 1:34 E l'Eterno udi le vostre parole, si adiro' gravemente, e giuro' dicendo: Deuteronomio 1:35 'Certo, nessuno degli uomini di questa malvagia generazione vedra' il buon paese che ho giurato di dare ai vostri padri, Deuteronomio 1:36 salvo Caleb, figliuolo di Gefunne. Egli lo vedra'; e a lui e ai suoi figliuoli daro' la terra che egli ha calcato, perche' ha pienamente seguito l'Eterno'. Deuteronomio 1:37 Anche contro a me l'Eterno si adiro' per via di voi, e disse: 'Neanche tu v'entrerai; Deuteronomio 1:38 Giosue', figliuolo di Nun, che ti serve, v'entrera'; fortificalo, perch'egli mettera' Israele in possesso di questo paese. Deuteronomio 1:39 E i vostri fanciulli, de' quali avete detto: Diventeranno tanta preda! e i vostri figliuoli, che oggi non conoscono ne' il bene ne' il male, sono quelli che v'entreranno; a loro lo daro', e saranno essi che lo possederanno. Deuteronomio 1:40 Ma voi, tornate indietro e avviatevi verso il deserto, in direzione del mar Rosso'. Deuteronomio 1:41 Allora voi rispondeste, dicendomi: 'Abbiam peccato contro l'Eterno; noi saliremo e combatteremo, interamente come l'Eterno, l'Iddio nostro, ci ha ordinato'. E ognun di voi cinse le armi, e vi metteste temerariamente a salire verso i monti. Deuteronomio 1:42 E l'Eterno mi disse: 'Di' loro: Non salite, e non combattete, perche' io non sono in mezzo a voi; voi sareste sconfitti davanti ai vostri nemici'. Deuteronomio 1:43 Io ve lo dissi, ma voi non mi deste ascolto; anzi foste ribelli all'ordine dell'Eterno, foste presuntuosi, e vi metteste a salire verso i monti. Deuteronomio 1:44 Allora gli Amorei, che abitano quella contrada montuosa, uscirono contro a voi, v'inseguirono come fanno le api, e vi batterono in Seir fino a Horma. Deuteronomio 1:45 E voi tornaste e piangeste davanti all'Eterno; ma l'Eterno non dette ascolto alla vostra voce e non vi porse orecchio. Deuteronomio 1:46 Cosi rimaneste in Kades molti giorni; e ben sapete quanti giorni vi siete rimasti. Continua il discorso di Mose'. Il popolo esce dal deserto oltrepassando le frontiere di Edom, di Moab, di Ammon, e s'impadronisce del paese di Sihon, re di Heshbon Deuteronomio 2:1 Poi tornammo indietro e partimmo per il deserto in direzione del mar Rosso, come l'Eterno m'avea detto, e girammo attorno al monte Seir per lungo tempo. Deuteronomio 2:2 E l'Eterno mi parlo' dicendo: Deuteronomio 2:3 'Avete girato abbastanza attorno a questo monte; volgetevi verso settentrione. Deuteronomio 2:4 E da' quest'ordine al popolo: Voi state per passare i confini de' figliuoli d'Esau', vostri fratelli, che dimorano in Seir; ed essi avranno paura di voi; state quindi bene in guardia; Deuteronomio 2:5 non movete lor guerra, poiche' del loro paese io non vi daro' neppur quanto ne puo' calcare un piede; giacche' ho dato il monte di Seir a Esau', come sua proprieta'. Deuteronomio 2:6 Comprerete da loro a danaro contante le vettovaglie che mangerete, e comprerete pure da loro con tanto danaro l'acqua che berrete. Deuteronomio 2:7 Poiche' l'Eterno, il tuo Dio, ti ha benedetto in tutta l'opera delle tue mani, t'ha seguito nel tuo viaggio attraverso questo gran deserto; l'Eterno, il tuo Dio, e' stato teco durante questi quarant'anni, e non t'e' mancato nulla'. Deuteronomio 2:8 Cosi passammo, lasciando a distanza i figliuoli di Esau', nostri fratelli, che abitano in Seir, ed evitando la via della pianura, come pure Elath ed Etsion-Gheber. Poi ci voltammo, e c'incamminammo verso il deserto di Moab. Deuteronomio 2:9 E l'Eterno mi disse: 'Non attaccare Moab e non gli muover guerra, poiche' io non ti daro' nulla da possedere nel suo paese, giacche' ho dato Ar ai figliuoli di Lot, come loro proprieta'. Deuteronomio 2:10 (Prima vi abitavano gli Emim: popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anakim. Deuteronomio 2:11 Erano anch'essi tenuti in conto di Refaim, come gli Anakim; ma i Moabiti li chiamavano Emim. Deuteronomio 2:12 Anche Seir era prima abitata dagli Horei; ma i figliuoli di Esau' li cacciarono, li distrussero e si stabilirono in luogo loro, come ha fatto Israele nel paese che possiede e che l'Eterno gli ha dato). Deuteronomio 2:13 Ora levatevi, e passate il torrente di Zered'. E noi passammo il torrente di Zered. Deuteronomio 2:14 Or il tempo che durarono le nostre marce, da Kades-Barnea al passaggio del torrente di Zered, fu di trentotto anni, finche' tutta quella generazione degli uomini di guerra scomparve interamente dal campo, come l'Eterno l'avea loro giurato. Deuteronomio 2:15 E infatti la mano dell'Eterno fu contro a loro per sterminarli dal campo, finche' fossero del tutto scomparsi. Deuteronomio 2:16 E quando la morte ebbe finito di consumare tutti quegli uomini di guerra, Deuteronomio 2:17 l'Eterno mi parlo' dicendo: Deuteronomio 2:18 'Oggi tu stai per passare i confini di Moab, ad Ar, e ti avvicinerai ai figliuoli di Ammon. Deuteronomio 2:19 Non li attaccare e non muover loro guerra, perche' io non ti daro' nulla da possedere nel paese de' figliuoli di Ammon, giacche' l'ho dato ai figliuoli di Lot, come loro proprieta'. Deuteronomio 2:20 (Anche questo paese era reputato paese di Refaim: prima vi abitavano dei Refaim, e gli Ammoniti li chiamavano Zamzummim: Deuteronomio 2:21 popolo grande, numeroso, alto di statura come gli Anakim; ma l'Eterno li distrusse davanti agli Ammoniti, che li cacciarono e si stabilirono nel luogo loro. Deuteronomio 2:22 Cosi l'Eterno avea fatto per i figliuoli d'Esau' che abitano in Seir, quando distrusse gli Horei davanti a loro; essi li cacciarono e si stabilirono nel luogo loro, e vi son rimasti fino al di d'oggi. Deuteronomio 2:23 E anche gli Avvei, che dimoravano in villaggi fino a Gaza, furon distrutti dai Caftorei, usciti da Caftor, i quali si stabilirono nel luogo loro). Deuteronomio 2:24 Levatevi, partite, e passate la valle dell'Arnon; ecco, io do in tuo potere Sihon, l'Amoreo, re di Heshbon, e il suo paese; comincia a prenderne possesso, e muovigli guerra. Deuteronomio 2:25 Oggi comincero' a ispirare paura e terrore di te ai popoli che sono sotto il cielo intero, si che, all'udire la tua fama, tremeranno e saranno presi d'angoscia dinanzi a te'. Deuteronomio 2:26 Allora mandai ambasciatori dal deserto di Kedemoth a Sihon, re di Heshbon, con parole di pace, e gli feci dire: Deuteronomio 2:27 'Lasciami passare per il tuo paese; io camminero' per la strada maestra, senza volgermi ne' a destra ne' a sinistra. Deuteronomio 2:28 Tu mi venderai a danaro contante le vettovaglie che mangero', e mi darai per danaro contante l'acqua che berro'; permettimi semplicemente il transito Deuteronomio 2:29 (come m'han fatto i figliuoli d'Esau' che abitano in Seir e i Moabiti che abitano in Ar), finche' io abbia passato il Giordano per entrare nel paese che l'Eterno, il nostro Dio, ci da''. Deuteronomio 2:30 Ma Sihon, re di Heshbon, non ci volle lasciar passare per il suo paese, perche' l'Eterno, il tuo Dio, gli aveva indurato lo spirito e reso ostinato il cuore, per dartelo nelle mani, come difatti oggi si vede. Deuteronomio 2:31 E l'Eterno mi disse: 'Vedi, ho principiato a dare in tuo potere Sihon e il suo paese; comincia la conquista, impadronendoti del suo paese'. Deuteronomio 2:32 Allora Sihon usci contro a noi con tutta la sua gente, per darci battaglia a Iahats. Deuteronomio 2:33 E l'Eterno, l'Iddio nostro, ce lo die' nelle mani, e noi ponemmo in rotta lui, i suoi figliuoli e tutta la sua gente. Deuteronomio 2:34 E in quel tempo prendemmo tutte le sue citta' e votammo allo sterminio ogni citta', uomini, donne, bambini; non vi lasciammo anima viva. Deuteronomio 2:35 Ma riserbammo come nostra preda il bestiame e le spoglie delle citta' che avevamo prese. Deuteronomio 2:36 Da Aroer, che e' sull'orlo della valle dell'Arnon e dalla citta' che e' nella valle, fino a Galaad, non ci fu citta' che fosse troppo forte per noi: l'Eterno, l'Iddio nostro, le die' tutte in nostro potere. Deuteronomio 2:37 Ma non ti avvicinasti al paese de' figliuoli di Ammon, ad alcun posto toccato dal torrente di Iabbok, alle citta' del paese montuoso, a tutti i luoghi che l'Eterno il nostro Dio, ci avea proibito d'attaccare. Continua il discorso di Mose'. Disfatta di Og, re di Bashan, e divisione dei paesi conquistati fra le tribu' di Ruben, di Gad e la mezza tribu' di Manasse. Deuteronomio 3:1 Poi ci voltammo, e salimmo per la via di Basan; e Og, re di Basan, con tutta la sua gente, ci usci contro per darci battaglia a Edrei. Deuteronomio 3:2 E l'Eterno mi disse: 'Non lo temere, poiche' io ti do nelle mani lui, tutta la sua gente e il suo paese; e tu farai a lui quel che facesti a Sihon, re degli Amorei, che abitava a Heshbon'. Deuteronomio 3:3 Cosi l'Eterno, il nostro Dio, diede in poter nostro anche Og, re di Basan, con tutta la sua gente; e noi lo battemmo in guisa che non gli resto' anima viva. Deuteronomio 3:4 Gli prendemmo in quel tempo tutte le sue citta'; non ci fu citta' che noi non prendessimo loro: sessanta citta', tutta la contrada d'Argob, il regno di Og in Basan. Deuteronomio 3:5 Tutte queste citta' erano fortificate, con alte mura, porte e sbarre, senza contare le citta' aperte, ch'erano in grandissimo numero. Deuteronomio 3:6 Noi le votammo allo sterminio, come avevamo fatto di Sihon, re di Heshbon: votammo allo sterminio ogni citta', uomini, donne, bambini. Deuteronomio 3:7 Ma riserbammo come nostra preda tutto il bestiame e le spoglie delle citta'. Deuteronomio 3:8 In quel tempo dunque prendemmo ai due re degli Amorei il paese ch'e' al di la' del Giordano, dalla valle dell'Arnon al monte Hermon Deuteronomio 3:9 (il quale Hermon i Sidonii chiamano Sirion, e gli Amorei Senir), Deuteronomio 3:10 tutte le citta' della pianura, tutto Galaad, tutto Basan fino a Salca e a Edrei, citta' del regno di Og, in Basan. Deuteronomio 3:11 (Poiche' Og, re di Basan, era rimasto solo della stirpe dei Refaim. Ecco, il suo letto, un letto di ferro, non e' esso a Rabbah degli Ammoniti? Ha nove cubiti di lunghezza e quattro cubiti di larghezza, a misura di cubito ordinario d'uomo). Deuteronomio 3:12 Fu allora che c'impossessammo di questo paese; io detti ai Rubeniti e ai Gaditi il territorio che si parte da Aroer, presso la valle dell'Arnon, e la meta' della contrada montuosa di Galaad con le sue citta'; Deuteronomio 3:13 e detti alla mezza tribu' di Manasse il resto di Galaad e tutto il regno di Og in Basan: tutta la regione di Argob con tutto Basan, che si chiamava il paese dei Refaim. Deuteronomio 3:14 Iair, figliuolo di Manasse, prese tutta la regione di Argob, sino ai confini dei Gheshuriti, e dei Mahacathiti; e chiamo' col suo nome le borgate di Basan, che si nominano anche oggi Havvoth-Iair. Deuteronomio 3:15 E detti Galaad a Makir. Deuteronomio 3:16 E ai Rubeniti e ai Gaditi detti una parte di Galaad e il paese fino alla valle dell'Arnon, fino al mezzo della valle che serve di confine, e fino al torrente di Iabbok, frontiera dei figliuoli di Ammon, Deuteronomio 3:17 e la pianura col Giordano che ne segna il confine, da Kinnereth fino al mare della pianura, il mar Salato, appie' delle pendici del Pisga verso l'oriente. Deuteronomio 3:18 Or in quel tempo, io vi detti quest'ordine, dicendo: 'L'Eterno, il vostro Dio, vi ha dato questo paese perche' lo possediate. Voi tutti, uomini di valore, marcerete armati alla testa de' figliuoli d'Israele, vostri fratelli. Deuteronomio 3:19 Ma le vostre mogli, i vostri fanciulli e il vostro bestiame (so che del bestiame ne avete molto) rimarranno nelle citta' che vi ho date, Deuteronomio 3:20 finche' l'Eterno abbia dato riposo ai vostri fratelli come ha fatto a voi, e prendano anch'essi possesso del paese che l'Eterno Iddio vostro da' loro al di la' del Giordano. Poi ciascuno tornera' nel possesso che io v'ho dato'. Deuteronomio 3:21 In quel tempo, detti anche a Giosue' quest'ordine, dicendo: 'I tuoi occhi hanno veduto tutto quello che l'Iddio vostro, l'Eterno, ha fatto a questi due re; lo stesso fara' l'Eterno a tutti i regni nei quali tu stai per entrare. Deuteronomio 3:22 Non li temete, poiche' l'Eterno, il vostro Dio, e' quegli che combatte per voi'. Deuteronomio 3:23 In quel medesimo tempo, io supplicai l'Eterno, dicendo: Deuteronomio 3:24 'O Signore, o Eterno, tu hai cominciato a mostrare al tuo servo la tua grandezza e la tua mano potente; poiche' qual e' l'Iddio, in cielo o sulla terra, che possa fare delle opere e dei portenti pari a quelli che fai tu? Deuteronomio 3:25 Deh, lascia ch'io passi e vegga il bel paese ch'e' oltre il Giordano e la bella contrada montuosa e il Libano!' Deuteronomio 3:26 Ma l'Eterno si adiro' contro di me, per cagion vostra; e non mi esaudi. E l'Eterno mi disse: 'Basta cosi; non mi parlar piu' di questa cosa. Deuteronomio 3:27 Sali in vetta al Pisga, volgi lo sguardo a occidente, a settentrione, a mezzogiorno e ad oriente, e contempla il paese con gli occhi tuoi; poiche' tu non passerai questo Giordano. Deuteronomio 3:28 Ma da' i tuoi ordini a Giosue', fortificalo e incoraggialo, perche' sara' lui che lo passera' alla testa di questo popolo, e mettera' Israele in possesso del paese che vedrai'. Deuteronomio 3:29 Cosi ci fermammo nella valle dirimpetto a Beth-Peor. Mose' esorta Israele ad osservare i comandamenti di Dio Deuteronomio 4:1 Ora, dunque, Israele, da' ascolto alle leggi e alle prescrizioni che io v'insegno perche' le mettiate in pratica, affinche' viviate ed entriate in possesso del paese che l'Eterno, l'Iddio de' vostri padri, vi da'. Deuteronomio 4:2 Non aggiungerete nulla a cio' che io vi comando, e non ne toglierete nulla; ma osserverete i comandamenti dell'Eterno Iddio vostro che io vi prescrivo. Deuteronomio 4:3 Gli occhi vostri videro cio' che l'Eterno fece nel caso di Baal-Peor: come l'Eterno, il tuo Dio, distrusse di mezzo a te tutti quelli ch'erano andati dietro a Baal-Peor: Deuteronomio 4:4 ma voi che vi teneste stretti all'Eterno, all'Iddio vostro, siete oggi tutti in vita. Deuteronomio 4:5 Ecco, io vi ho insegnato leggi e prescrizioni, come l'Eterno, l'Iddio mio, mi ha ordinato, affinche' le mettiate in pratica nel paese nel quale state per entrare per prenderne possesso. Deuteronomio 4:6 Le osserverete dunque e le metterete in pratica; poiche' quella sara' la vostra sapienza e la vostra intelligenza agli occhi dei popoli, i quali, udendo parlare di tutte queste leggi, diranno: 'Questa grande nazione e' il solo popolo savio e intelligente!' Deuteronomio 4:7 Qual e' difatti la gran nazione alla quale la divinita' sia cosi vicina come l'Eterno, l'Iddio nostro, e' vicino a noi, ogni volta che l'invochiamo? Deuteronomio 4:8 E qual e' la gran nazione che abbia delle leggi e delle prescrizioni giuste com'e' tutta questa legge ch'io vi espongo quest'oggi? Deuteronomio 4:9 Soltanto, bada bene a te stesso e veglia diligentemente sull'anima tua, onde non avvenga che tu dimentichi le cose che gli occhi tuoi hanno vedute, ed esse non t'escano dal cuore finche' ti duri la vita. Falle anzi sapere ai tuoi figliuoli e ai figliuoli de' tuoi figliuoli. Deuteronomio 4:10 Ricordati del giorno che comparisti davanti all'Eterno, all'Iddio tuo, in Horeb, quando l'Eterno mi disse: 'Adunami il popolo, e io faro' loro udire le mie parole, ond'essi imparino a temermi tutto il tempo che vivranno sulla terra, e le insegnino ai loro figliuoli'. Deuteronomio 4:11 E voi vi avvicinaste, e vi fermaste appie' del monte; e il monte era tutto in fiamme, che s'innalzavano fino al cielo; e v'eran tenebre, nuvole ed oscurita'. Deuteronomio 4:12 E l'Eterno vi parlo' di mezzo al fuoco; voi udiste il suono delle parole, ma non vedeste alcuna figura; non udiste che una voce. Deuteronomio 4:13 Ed egli vi promulgo' il suo patto, che vi comando' di osservare, cioe' le dieci parole; e le scrisse su due tavole di pietra. Deuteronomio 4:14 E a me, in quel tempo, l'Eterno ordino' d'insegnarvi leggi e prescrizioni, perche' voi le metteste in pratica nel paese dove state per passare per prenderne possesso. Deuteronomio 4:15 Or dunque, siccome non vedeste alcuna figura il giorno che l'Eterno vi parlo' in Horeb in mezzo al fuoco, vegliate diligentemente sulle anime vostre, Deuteronomio 4:16 affinche' non vi corrompiate e vi facciate qualche immagine scolpita, la rappresentazione di qualche idolo, la figura d'un uomo o d'una donna, Deuteronomio 4:17 la figura di un animale tra quelli che son sulla terra, la figura d'un uccello che vola nei cieli, Deuteronomio 4:18 la figura d'una bestia che striscia sul suolo, la figura d'un pesce che vive nelle acque sotto la terra; Deuteronomio 4:19 ed anche affinche', alzando gli occhi al cielo e vedendo il sole, la luna, le stelle, tutto l'esercito celeste, tu non sia tratto a prostrarti davanti a quelle cose e ad offrir loro un culto. Quelle cose sono il retaggio che l'Eterno, l'Iddio tuo, ha assegnato a tutti i popoli che sono sotto tutti i cieli; Deuteronomio 4:20 ma voi l'Eterno vi ha presi, v'ha tratti fuori dalla fornace di ferro, dall'Egitto, perche' foste un popolo che gli appartenesse in proprio, come oggi difatti siete. Deuteronomio 4:21 Or l'Eterno s'adiro' contro di me per cagion vostra, e giuro' ch'io non passerei il Giordano e non entrerei nel buon paese che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti da' in eredita'. Deuteronomio 4:22 Poiche', io dovro' morire in questo paese, senza passare il Giordano; ma voi lo passerete, e possederete quel buon paese. Deuteronomio 4:23 Guardatevi dal dimenticare il patto che l'Eterno, il vostro Dio, ha fermato con voi, e dal farvi alcuna immagine scolpita, o rappresentazione di qualsivoglia cosa che l'Eterno, l'Iddio tuo, t'abbia proibita. Deuteronomio 4:24 Poiche' l'Eterno, il tuo Dio, e' un fuoco consumante, un Dio geloso. Deuteronomio 4:25 Quando avrai dei figliuoli e de' figliuoli de' tuoi figliuoli e sarete stati lungo tempo nel paese, se vi corrompete, se vi fate delle immagini scolpite, delle rappresentazioni di qualsivoglia cosa, se fate cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, ch'e' l'Iddio vostro, per irritarlo, Deuteronomio 4:26 io chiamo oggi in testimonio contro di voi il cielo e la terra, che voi ben presto perirete, scomparendo dal paese di cui andate a prender possesso di la' dal Giordano. Voi non vi prolungherete i vostri giorni, ma sarete interamente distrutti. Deuteronomio 4:27 E l'Eterno vi disperdera' fra i popoli e non resterete piu' che un piccolo numero fra le nazioni dove l'Eterno vi condurra'. Deuteronomio 4:28 E quivi servirete a de'i fatti da mano d'uomo, de'i di legno e di pietra, i quali non vedono, non odono, non mangiano, non fiutano. Deuteronomio 4:29 Ma di la' cercherai l'Eterno, il tuo Dio; e lo troverai, se lo cercherai con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua. Deuteronomio 4:30 Nell'angoscia tua, quando tutte queste cose ti saranno avvenute, negli ultimi tempi, tornerai all'Eterno, all'Iddio tuo, e darai ascolto alla sua voce; Deuteronomio 4:31 poiche' l'Eterno, l'Iddio tuo, e' un Dio pietoso; egli non ti abbandonera' e non ti distruggera'; non dimentichera' il patto che giuro' ai tuoi padri. Deuteronomio 4:32 Interroga pure i tempi antichi, che furon prima di te, dal giorno che Dio creo' l'uomo sulla terra, e da un'estremita' de' cieli all'altra: Ci fu egli mai cosa cosi grande come questa, e s'udi egli mai cosa simile a questa? Deuteronomio 4:33 ci fu egli mai popolo che udisse la voce di Dio parlante di mezzo al fuoco come l'hai udita tu, e che rimanesse vivo? Deuteronomio 4:34 ci fu egli mai un dio che provasse di venire a prendersi una nazione di mezzo a un'altra nazione mediante prove, segni, miracoli e battaglie, con mano potente e con braccio steso e con grandi terrori, come fece per voi l'Eterno, l'Iddio vostro, in Egitto, sotto i vostri occhi? Deuteronomio 4:35 Tu sei stato testimone di queste cose affinche' tu riconosca che l'Eterno e' Dio, e che non ve n'e' altri fuori di lui. Deuteronomio 4:36 Dal cielo t'ha fatto udire la sua voce per ammaestrarti; e sulla terra t'ha fatto vedere il suo gran fuoco, e tu hai udito le sue parole di mezzo al fuoco. Deuteronomio 4:37 E perch'egli ha amato i tuoi padri, ha scelto la loro progenie dopo loro, ed egli stesso, in persona, ti ha tratto dall'Egitto con la sua gran potenza, Deuteronomio 4:38 per cacciare d'innanzi a te nazioni piu' grandi e piu' potenti di te, per farti entrare nel loro paese e per dartene il possesso, come oggi si vede. Deuteronomio 4:39 Sappi dunque oggi e ritieni bene in cuor tuo che l'Eterno e' Dio: lassu' ne' cieli, e quaggiu' sulla terra; e che non ve n'e' alcun altro. Deuteronomio 4:40 Osserva dunque le sue leggi e i suoi comandamenti che oggi ti do, affinche' sii felice tu e i tuoi figliuoli dopo di te, e affinche' tu prolunghi in perpetuo i tuoi giorni nel paese che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti da'. Tre citta' di rifugio a oriente del Giordano Deuteronomio 4:41 Allora Mose' apparto' tre citta' di la' dal Giordano, verso oriente, Deuteronomio 4:42 perche' servissero di rifugio all'omicida che avesse ucciso il suo prossimo involontariamente, senz'averlo odiato per l'addietro, e perch'egli potesse aver salva la vita, ricoverandosi in una di quelle citta'. Deuteronomio 4:43 Esse furono Betser, nel deserto, nella regione piana, per i Rubeniti; Ramoth, in Galaad, per i Gaditi, e Golan, in Basan, per i Manassiti. Secondo discorso di Mose'. La legge ripetuta e raccomandata Deuteronomio 4:44 Or questa e' la legge che Mose' espose ai figliuoli d'Israele. Deuteronomio 4:45 Queste sono le istruzioni, le leggi e le prescrizioni che Mose' dette ai figliuoli d'Israele quando furono usciti dall'Egitto, Deuteronomio 4:46 di la' dal Giordano, nella valle, dirimpetto a Beth-Peor, nel paese di Sihon, re degli Amorei che dimorava a Heshbon, e che Mose' e i figliuoli d'Israele sconfissero quando furono usciti dall'Egitto. Deuteronomio 4:47 Essi s'impossessarono del paese di lui e del paese di Og re di Basan - due re degli Amorei, che stavano di la' dal Giordano, verso oriente, - Deuteronomio 4:48 da Aroer, che e' sull'orlo della valle dell'Arnon, fino al monte Sion, che e' lo Hermon, Deuteronomio 4:49 con tutta la pianura oltre il Giordano, verso oriente, fino al mare della pianura appie' delle pendici del Pisga. Deuteronomio 5:1 Mose' convoco' tutto Israele, e disse loro: Ascolta, Israele, le leggi e le prescrizioni che oggi io proclamo dinanzi a voi; imparatele, e mettetele diligentemente in pratica. Deuteronomio 5:2 L'Eterno, l'Iddio nostro, fermo' con noi un patto in Horeb. Deuteronomio 5:3 L'Eterno non fermo' questo patto coi nostri padri, ma con noi, che siam qui oggi tutti quanti in vita. Deuteronomio 5:4 L'Eterno vi parlo' faccia a faccia sul monte, di mezzo al fuoco. Deuteronomio 5:5 Io stavo allora fra l'Eterno e voi per riferirvi la parola dell'Eterno; poiche' voi avevate paura di quel fuoco, e non saliste sul monte. - Egli disse: Deuteronomio 5:6 'Io sono l'Eterno, l'Iddio tuo, che ti ho tratto fuori dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitu'. Deuteronomio 5:7 Non avere altri de'i nel mio cospetto. Deuteronomio 5:8 Non ti fare scultura alcuna ne' immagine alcuna delle cose che sono lassu' nel cielo o quaggiu' sulla terra o nelle acque sotto la terra. Deuteronomio 5:9 Non ti prostrare davanti a quelle cose e non servir loro, perche' io, l'Eterno, il tuo Dio, sono un Dio geloso che punisco l'iniquita' dei padri sopra i figliuoli fino alla terza e alla quarta generazione di quelli che m'odiano, Deuteronomio 5:10 ed uso benignita' fino a mille generazioni verso quelli che mi amano e osservano i miei comandamenti. Deuteronomio 5:11 Non usare il nome dell'Eterno, dell'Iddio tuo, in vano, poiche' l'Eterno non terra' per innocente chi avra' usato il suo nome in vano. Deuteronomio 5:12 Osserva il giorno del riposo per santificarlo, come l'Eterno, l'Iddio tuo, ti ha comandato. Deuteronomio 5:13 Lavora sei giorni, e fa' in essi tutta l'opera tua; Deuteronomio 5:14 ma il settimo giorno e' giorno di riposo consacrato all'Eterno, al tuo Dio: non fare in esso lavoro alcuno, ne' tu, ne' il tuo figliuolo, ne' la tua figliuola, ne' il tuo servo, ne' la tua serva, ne' il tuo bue, ne' il tuo asino, ne' alcuna delle tue bestie, ne' il tuo forestiero che sta dentro le tue porte, affinche' il tuo servo e la tua serva si riposino come tu. Deuteronomio 5:15 E ricordati che sei stato schiavo nel paese d'Egitto, e che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti ha tratto di la' con mano potente e con braccio steso; percio' l'Eterno, il tuo Dio, ti ordina d'osservare il giorno del riposo. Deuteronomio 5:16 Onora tuo padre e tua madre, come l'Eterno, l'Iddio tuo, ti ha comandato, affinche' i tuoi giorni siano prolungati, e tu sii felice sulla terra che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti da'. Deuteronomio 5:17 Non uccidere. Deuteronomio 5:18 Non commettere adulterio. Deuteronomio 5:19 Non rubare. Deuteronomio 5:20 Non attestare il falso contro il tuo prossimo. Deuteronomio 5:21 Non concupire la moglie del tuo prossimo, e non bramare la casa del tuo prossimo, ne' il suo campo, ne' il suo servo, ne' la sua serva, ne' il suo bue, ne' il suo asino, ne' cosa alcuna che sia del tuo prossimo'. Deuteronomio 5:22 Queste parole pronunzio' l'Eterno parlando a tutta la vostra raunanza, sul monte, di mezzo al fuoco, alla nuvola, all'oscurita', con voce forte, e non aggiunse altro. Le scrisse su due tavole di pietra, e me le diede. Deuteronomio 5:23 Or come udiste la voce che usciva dalle tenebre mentre il monte era tutto in fiamme, i vostri capi tribu' e i vostri anziani s'accostarono tutti a me, e diceste: Deuteronomio 5:24 'Ecco, l'Eterno, l'Iddio nostro, ci ha fatto vedere la sua gloria e la sua grandezza, e noi abbiamo udito la sua voce di mezzo al fuoco; oggi abbiam veduto che Dio ha parlato con l'uomo e l'uomo e' rimasto vivo. Deuteronomio 5:25 Or dunque, perche' morremmo noi? giacche' questo gran fuoco ci consumera'; se continuiamo a udire ancora la voce dell'Eterno, dell'Iddio nostro, noi morremo. Deuteronomio 5:26 Poiche' qual e' il mortale, chiunque egli sia, che abbia udito come noi la voce dell'Iddio vivente parlare di mezzo al fuoco e sia rimasto vivo? Deuteronomio 5:27 Acco'stati tu e ascolta tutto cio' che l'Eterno, il nostro Dio, dira'; e ci riferirai tutto cio' che l'Eterno, l'Iddio nostro, ti avra' detto, e noi lo ascolteremo e lo faremo'. Deuteronomio 5:28 E l'Eterno udi le vostre parole, mentre mi parlavate; e l'Eterno mi disse: 'Io ho udito le parole che questo popolo ti ha rivolte; tutto quello che hanno detto, sta bene. Deuteronomio 5:29 Oh avessero pur sempre un tal cuore, da temermi e da osservare tutti i miei comandamenti, per esser felici in perpetuo eglino ed i loro figliuoli! Deuteronomio 5:30 Va' e di' loro: Tornate alle vostre tende; Deuteronomio 5:31 ma tu resta qui meco, e io ti diro' tutti i comandamenti, tutte le leggi e le prescrizioni che insegnerai loro, perche' le mettano in pratica nel paese di cui do loro il possesso'. Deuteronomio 5:32 Abbiate dunque cura di far cio' che l'Eterno, l'Iddio vostro, vi ha comandato; non ve ne sviate ne' a destra ne' a sinistra; Deuteronomio 5:33 camminate in tutto e per tutto per la via che l'Eterno, il vostro Dio, vi ha prescritta, affinche' viviate e siate felici e prolunghiate i vostri giorni nel paese di cui avrete il possesso. Mose' esorta Israele ad amare il Signore e a non dimenticarne i comandamenti e i benefici Deuteronomio 6:1 Or questi sono i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che l'Eterno, il vostro Dio, ha ordinato di insegnarvi, perche' li mettiate in pratica nel paese nel quale state per passare per prenderne possesso; Deuteronomio 6:2 affinche' tu tema l'Iddio tuo, l'Eterno, osservando, tutti i giorni della tua vita, tu, il tuo figliuolo e il figliuolo del tuo figliuolo, tutte le sue leggi e tutti i suoi comandamenti che io ti do, e affinche' i tuoi giorni siano prolungati. Deuteronomio 6:3 Ascolta dunque, Israele, e abbi cura di metterli in pratica, affinche' tu sii felice e moltiplichiate grandemente nel paese ove scorre il latte e il miele, come l'Eterno, l'Iddio de' tuoi padri, ti ha detto. Deuteronomio 6:4 Ascolta, Israele: l'Eterno, l'Iddio nostro, e' l'unico Eterno. Deuteronomio 6:5 Tu amerai dunque l'Eterno, il tuo Dio, con tutto il cuore, con tutta l'anima tua e con tutte le tue forze. Deuteronomio 6:6 E questi comandamenti che oggi ti do ti staranno nel cuore; Deuteronomio 6:7 li inculcherai ai tuoi figliuoli, ne parlerai quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per via, quando ti coricherai e quando ti alzerai. Deuteronomio 6:8 Te li legherai alla mano come un segnale, ti saranno come frontali tra gli occhi, Deuteronomio 6:9 e li scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte. Deuteronomio 6:10 E quando l'Eterno, l'Iddio tuo, t'avra' fatto entrare nel paese che giuro' ai tuoi padri, Abrahamo, Isacco e Giacobbe, di darti; quando t'avra' menato alle grandi e buone citta' che tu non hai edificate, Deuteronomio 6:11 alle case piene d'ogni bene che tu non hai riempite, alle cisterne scavate che tu non hai scavate, alle vigne e agli uliveti che tu non hai piantati, e quando mangerai e sarai satollo, Deuteronomio 6:12 guardati dal dimenticare l'Eterno che ti ha tratto dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitu'. Deuteronomio 6:13 Temerai l'Eterno, l'Iddio tuo, lo servirai e giurerai per il suo nome. Deuteronomio 6:14 Non andrete dietro ad altri de'i, fra gli de'i dei popoli che vi staranno attorno, Deuteronomio 6:15 perche' l'Iddio tuo, l'Eterno, che sta in mezzo a te, e' un Dio geloso; l'ira dell'Eterno, dell'Iddio tuo, s'accenderebbe contro a te e ti sterminerebbe di sulla terra. Deuteronomio 6:16 Non tenterete l'Eterno, il vostro Dio, come lo tentaste a Massa. Deuteronomio 6:17 Osserverete diligentemente i comandamenti dell'Eterno, ch'e' l'Iddio vostro, le sue istruzioni e le sue leggi che v'ha date. Deuteronomio 6:18 E farai cio' ch'e' giusto e buono agli occhi dell'Eterno, affinche' tu sii felice ed entri in possesso del buon paese che l'Eterno giuro' ai tuoi padri di darti, Deuteronomio 6:19 dopo ch'egli avra' cacciati tutti i tuoi nemici d'innanzi a te, come l'Eterno ha promesso. Deuteronomio 6:20 Quando, in avvenire, il tuo figliuolo ti domandera': 'Che significano queste istruzioni, queste leggi e queste prescrizioni che l'Eterno, l'Iddio nostro, vi ha date?' Deuteronomio 6:21 tu risponderai al tuo figliuolo: 'Eravamo schiavi di Faraone in Egitto, e l'Eterno ci trasse dall'Egitto con mano potente. Deuteronomio 6:22 E l'Eterno opero' sotto i nostri occhi miracoli e prodigi grandi e disastrosi contro l'Egitto, contro Faraone e contro tutta la sua casa. Deuteronomio 6:23 E ci trasse di la' per condurci nel paese che avea giurato ai nostri padri di darci. Deuteronomio 6:24 E l'Eterno ci ordino' di mettere in pratica tutte queste leggi, temendo l'Eterno, l'Iddio nostro, affinche' fossimo sempre felici, ed egli ci conservasse in vita, come ha fatto finora. Deuteronomio 6:25 E questa sara' la nostra giustizia: l'aver cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti nel cospetto dell'Eterno, dell'Iddio nostro, com'egli ci ha ordinato'. Ordine di distruggere i Cananei e i loro idoli Deuteronomio 7:1 Quando l'Iddio tuo, l'Eterno, ti avra' introdotto nel paese dove vai per prenderne possesso, e ne avra' cacciate d'innanzi a te molte nazioni: gli Hittei, i Ghirgasei, gli Amorei, i Cananei, i Ferezei, gli Hivvei e i Gebusei, sette nazioni piu' grandi e piu' potenti di te, Deuteronomio 7:2 e quando l'Eterno, l'Iddio tuo, le avra' date in tuo potere e tu le avrai sconfitte, tu le voterai allo sterminio: non farai con esse alleanza, ne' farai loro grazia. Deuteronomio 7:3 Non t'imparenterai con loro, non darai le tue figliuole ai loro figliuoli e non prenderai le loro figliuole per i tuoi figliuoli, Deuteronomio 7:4 perche' stornerebbero i tuoi figliuoli dal seguir me per farli servire a de'i stranieri, e l'ira dell'Eterno s'accenderebbe contro a voi, ed egli ben presto vi distruggerebbe. Deuteronomio 7:5 Ma farete loro cosi: demolirete i loro altari, spezzerete le loro statue, abbatterete i loro idoli e darete alle fiamme le loro immagini scolpite. Deuteronomio 7:6 Poiche' tu sei un popolo consacrato all'Eterno, ch'e' l'Iddio tuo; l'Eterno, l'Iddio tuo, ti ha scelto per essere il suo tesoro particolare fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. Deuteronomio 7:7 L'Eterno ha riposto in voi la sua affezione e vi ha scelti, non perche' foste piu' numerosi di tutti gli altri popoli, che' anzi siete meno numerosi d'ogni altro popolo; Deuteronomio 7:8 ma perche' l'Eterno vi ama, perche' ha voluto mantenere il giuramento fatto ai vostri padri, l'Eterno vi ha tratti fuori con mano potente e vi ha redenti dalla casa di schiavitu', dalla mano di Faraone, re d'Egitto. Deuteronomio 7:9 Riconosci dunque che l'Eterno, l'Iddio tuo, e' Dio: l'Iddio fedele, che mantiene il suo patto e la sua benignita' fino alla millesima generazione a quelli che l'amano e osservano i suoi comandamenti, Deuteronomio 7:10 ma rende immediatamente a quelli che l'odiano cio' che si meritano, distruggendoli; non differisce, ma rende immediatamente a chi l'odia cio' che si merita. Deuteronomio 7:11 Osserva dunque i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che oggi ti do, mettendoli in pratica. Deuteronomio 7:12 E avverra' che, per aver voi dato ascolto a queste prescrizioni e per averle osservate e messe in pratica, il vostro Dio, l'Eterno, vi manterra' il patto e la benignita' che promise con giuramento ai vostri padri. Deuteronomio 7:13 Egli t'amera', ti benedira', ti moltiplichera', benedira' il frutto del tuo seno e il frutto del tuo suolo: il tuo frumento, il tuo mosto e il tuo olio, il figliare delle tue vacche e delle tue pecore, nel paese che giuro' ai tuoi padri di darti. Deuteronomio 7:14 Tu sarai benedetto piu' di tutti i popoli, e non ci sara' in mezzo a te ne' uomo ne' donna sterile, ne' animale sterile fra il tuo bestiame. Deuteronomio 7:15 L'Eterno allontanera' da te ogni malattia, e non mandera' su te alcuno di quei morbi funesti d'Egitto che ben conoscesti, ma li fara' venire addosso a quelli che t'odiano. Deuteronomio 7:16 Sterminerai dunque tutti i popoli che l'Eterno, l'Iddio tuo, sta per dare in tuo potere; l'occhio tuo non n'abbia pieta'; e non servire agli de'i loro, perche' cio' ti sarebbe un laccio. Forse dirai in cuor tuo: Deuteronomio 7:17 'Queste nazioni sono piu' numerose di me; come potro' io cacciarle?' Deuteronomio 7:18 Non le temere; ricordati di quello che l'Eterno, il tuo Dio, fece a Faraone e a tutti gli Egiziani; Deuteronomio 7:19 ricordati delle grandi prove che vedesti con gli occhi tuoi, de' miracoli e dei prodigi, della mano potente e del braccio steso coi quali l'Eterno, l'Iddio tuo, ti trasse dall'Egitto; cosi fara' l'Eterno, l'Iddio tuo, a tutti i popoli, dei quali hai timore. Deuteronomio 7:20 L'Eterno, il tuo Dio, mandera' pure contro a loro i calabroni, finche' quelli che saranno rimasti e quelli che si saranno nascosti per paura di te, siano periti. Deuteronomio 7:21 Non ti sgomentare per via di loro, poiche' l'Iddio tuo, l'Eterno, e' in mezzo a te, Dio grande e terribile. Deuteronomio 7:22 E l'Eterno, l'Iddio tuo, caccera' a poco a poco queste nazioni d'innanzi a te; tu non le potrai distruggere a un tratto, perche' altrimenti le fiere della campagna moltiplicherebbero a tuo danno; Deuteronomio 7:23 ma il tuo Dio, l'Eterno, le dara' in tuo potere, e le mettera' interamente in rotta finche' siano distrutte. Deuteronomio 7:24 Ti dara' nelle mani i loro re, e tu farai scomparire i loro nomi di sotto ai cieli; nessuno potra' starti a fronte, finche' tu le abbia distrutte. Deuteronomio 7:25 Darai alle fiamme le immagini scolpite dei loro de'i; non agognerai e non prenderai per te l'argento ch'e' su quelle, onde tu non abbia a esserne preso come da un laccio; perche' sono un'abominazione per l'Eterno, ch'e' l'Iddio tuo; Deuteronomio 7:26 e non introdurrai cosa abominevole in casa tua, perche' saresti maledetto, com'e' quella cosa; la detesterai e l'abominerai assolutamente, perche' e' un interdetto. Mose' esorta Israele alla gratitudine verso Dio per i benefizi ch'egli sta per godere nella terra promessa Deuteronomio 8:1 Abbiate cura di mettere in pratica tutti i comandamenti che oggi vi do, affinche' viviate, moltiplichiate, ed entriate in possesso del paese che l'Eterno giuro' di dare ai vostri padri. Deuteronomio 8:2 Ricordati di tutto il cammino che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti ha fatto fare questi quarant'anni nel deserto per umiliarti e metterti alla prova, per sapere quello che avevi nel cuore, e se tu osserveresti o no i suoi comandamenti. Deuteronomio 8:3 Egli dunque t'ha umiliato, t'ha fatto provar la fame, poi t'ha nutrito di manna che tu non conoscevi e che i tuoi padri non avean mai conosciuta, per insegnarti che l'uomo non vive soltanto di pane, ma vive di tutto quello che la bocca dell'Eterno avra' ordinato. Deuteronomio 8:4 Il tuo vestito non ti s'e' logorato addosso, e il tuo pie' non s'e' gonfiato durante questi quarant'anni. Deuteronomio 8:5 Riconosci dunque in cuor tuo che, come un uomo corregge il suo figliuolo, cosi l'Iddio tuo, l'Eterno, corregge te. Deuteronomio 8:6 E osserva i comandamenti dell'Eterno, dell'Iddio tuo, camminando nelle sue vie e temendolo; Deuteronomio 8:7 perche' il tuo Dio, l'Eterno, sta per farti entrare in un buon paese: paese di corsi d'acqua, di laghi e di sorgenti che nascono nelle valli e nei monti; Deuteronomio 8:8 paese di frumento, d'orzo, di vigne, di fichi e di melagrani; paese d'ulivi da olio e di miele; Deuteronomio 8:9 paese dove mangerai del pane a volonta', dove non ti manchera' nulla; paese dove le pietre son ferro, e dai cui monti scaverai il rame. Deuteronomio 8:10 Mangerai dunque e ti sazierai, e benedirai l'Eterno, il tuo Dio, a motivo del buon paese che t'avra' dato. Deuteronomio 8:11 Guardati bene dal dimenticare il tuo Dio, l'Eterno, al punto da non osservare i suoi comandamenti, le sue prescrizioni e le sue leggi che oggi ti do; Deuteronomio 8:12 onde non avvenga, dopo che avrai mangiato a sazieta' e avrai edificato e abitato delle belle case, Deuteronomio 8:13 dopo che avrai veduto il tuo grosso e il tuo minuto bestiame moltiplicare, accrescersi il tuo argento e il tuo oro, ed abbondare ogni cosa tua, Deuteronomio 8:14 che il tuo cuore s'innalzi, e tu dimentichi il tuo Dio, l'Eterno, che ti ha tratto dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitu'; Deuteronomio 8:15 che t'ha condotto attraverso questo grande e terribile deserto, pieno di serpenti ardenti e di scorpioni, terra arida, senz'acqua; che ha fatto sgorgare per te dell'acqua dalla durissima rupe; Deuteronomio 8:16 che nel deserto t'ha nutrito di manna che i tuoi padri non avean mai conosciuta, per umiliarti e per provarti, per farti, alla fine, del bene. Deuteronomio 8:17 Guardati dunque dal dire in cuor tuo: 'La mia forza e la potenza della mia mano m'hanno acquistato queste ricchezze'; Deuteronomio 8:18 ma ricordati dell'Eterno, dell'Iddio tuo; poiche' egli ti da' la forza per acquistar ricchezze, affin di confermare, come fa oggi, il patto che giuro' ai tuoi padri. Deuteronomio 8:19 Ma se avvenga che tu dimentichi il tuo Dio, l'Eterno, e vada dietro ad altri de'i e li serva e ti prostri davanti a loro, io vi dichiaro quest'oggi solennemente che certo perirete. Deuteronomio 8:20 Perirete come le nazioni che l'Eterno fa perire davanti a voi, perche' non avrete dato ascolto alla voce dell'Eterno, dell'Iddio vostro. Mose' ricorda che se Dio da' agl'Israeliti il paese di Canaan non e' per la loro giustizia, ma per la empieta' dei Cananei Deuteronomio 9:1 Ascolta, Israele! Oggi tu stai per passare il Giordano per andare a impadronirti di nazioni piu' grandi e piu' potenti di te, di citta' grandi e fortificate fino al cielo, Deuteronomio 9:2 di un popolo grande e alto di statura, de' figliuoli degli Anakim che tu conosci, e dei quali hai sentito dire: 'Chi mai puo' stare a fronte de' figliuoli di Anak?' Deuteronomio 9:3 Sappi dunque oggi che l'Eterno, il tuo Dio, e' quegli che marcera' alla tua testa, come un fuoco divorante; ei li distruggera' e li abbattera' davanti a te; tu li scaccerai e li farai perire in un attimo, come l'Eterno ti ha detto. Deuteronomio 9:4 Quando l'Eterno, il tuo Dio, li avra' cacciati via d'innanzi a te, non dire nel tuo cuore: 'A cagione della mia giustizia l'Eterno mi ha fatto entrare in possesso di questo paese'; poiche' l'Eterno caccia d'innanzi a te queste nazioni, per la loro malvagita'. Deuteronomio 9:5 No, tu non entri in possesso del loro paese a motivo della tua giustizia, ne' a motivo della rettitudine del tuo cuore; ma l'Eterno, il tuo Dio, sta per cacciare quelle nazioni d'innanzi a te per la loro malvagita' e per mantenere la parola giurata ai tuoi padri, ad Abrahamo, a Isacco e a Giacobbe. Deuteronomio 9:6 Sappi dunque che, non a motivo della tua giustizia l'Eterno, il tuo Dio, ti da' il possesso di questo buon paese; poiche' tu sei un popolo di collo duro. Deuteronomio 9:7 Ricordati, non dimenticare come hai provocato ad ira l'Eterno, il tuo Dio, nel deserto. Dal giorno che uscisti dal paese d'Egitto, fino al vostro arrivo in questo luogo, siete stati ribelli all'Eterno. Deuteronomio 9:8 Anche ad Horeb provocaste ad ira l'Eterno; e l'Eterno si adiro' contro di voi, al punto di volervi distruggere. Deuteronomio 9:9 Quand'io fui salito sul monte a prendere le tavole di pietra, le tavole del patto che l'Eterno avea fermato con voi, io rimasi sul monte quaranta giorni e quaranta notti, senza mangiar pane ne' bere acqua; Deuteronomio 9:10 e l'Eterno mi dette le due tavole di pietra, scritte col dito di Dio, sulle quali stavano tutte le parole che l'Eterno vi avea dette sul monte, di mezzo al fuoco, il giorno della raunanza. Deuteronomio 9:11 E fu alla fine dei quaranta giorni e delle quaranta notti che l'Eterno mi dette le due tavole di pietra, le tavole del patto. Deuteronomio 9:12 Poi l'Eterno mi disse: 'Le'vati, scendi prontamente di qui, perche' il tuo popolo che hai tratto dall'Egitto si e' corrotto; hanno ben presto lasciato la via che io avevo loro ordinato di seguire; si son fatti una immagine di getto'. Deuteronomio 9:13 L'Eterno mi parlo' ancora, dicendo: 'Io l'ho visto questo popolo; ecco, esso e' un popolo di collo duro; Deuteronomio 9:14 lasciami fare; io li distruggero' e cancellero' il loro nome di sotto i cieli, e faro' di te una nazione piu' potente e piu' grande di loro'. Deuteronomio 9:15 Cosi io mi volsi e scesi dal monte, dal monte tutto in fiamme, tenendo nelle mie due mani le due tavole del patto. Deuteronomio 9:16 Guardai, ed ecco che avevate peccato contro l'Eterno, il vostro Dio; v'eravate fatto un vitello di getto; avevate ben presto lasciata la via che l'Eterno vi aveva ordinato di seguire. Deuteronomio 9:17 E afferrai le due tavole, le gettai dalle mie due mani, e le spezzai sotto i vostri occhi. Deuteronomio 9:18 Poi mi prostrai davanti all'Eterno, come avevo fatto la prima volta, per quaranta giorni e per quaranta notti; non mangiai pane ne' bevvi acqua, a cagione del gran peccato che avevate commesso, facendo cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, per irritarlo. Deuteronomio 9:19 Poiche' io avevo paura, a veder l'ira e il furore da cui l'Eterno era invaso contro di voi, al punto di volervi distruggere. Ma l'Eterno m'esaudi anche questa volta. Deuteronomio 9:20 L'Eterno s'adiro' anche fortemente contro Aaronne, al punto di volerlo far perire; e io pregai in quell'occasione anche per Aaronne. Deuteronomio 9:21 Poi presi il corpo del vostro delitto, il vitello che avevate fatto, lo detti alle fiamme, lo feci a pezzi, frantumandolo finche' fosse ridotto in polvere, e buttai quella polvere nel torrente che scende dal monte. Deuteronomio 9:22 Anche a Tabeera, a Massa e a Kibroth-Hattaava voi irritaste l'Eterno. Deuteronomio 9:23 E quando l'Eterno vi volle far partire da Kades-Barnea, dicendo: 'Salite, e impossessatevi del paese che io vi do', voi vi ribellaste all'ordine dell'Eterno, del vostro Dio, non aveste fede in lui, e non ubbidiste alla sua voce. Deuteronomio 9:24 Siete stati ribelli all'Eterno, dal giorno che vi conobbi. Deuteronomio 9:25 Io stetti dunque cosi prostrato davanti all'Eterno quei quaranta giorni e quelle quaranta notti, perche' l'Eterno avea detto di volervi distruggere. Deuteronomio 9:26 E pregai l'Eterno e dissi: 'O Signore, o Eterno, non distruggere il tuo popolo, la tua eredita', che hai redento nella tua grandezza, che hai tratto dall'Egitto con mano potente. Deuteronomio 9:27 Ricordati de' tuoi servi, Abrahamo, Isacco e Giacobbe; non guardare alla caparbieta' di questo popolo, e alla sua malvagita', e al suo peccato, Deuteronomio 9:28 affinche' il paese donde ci hai tratti non dica: Siccome l'Eterno non era capace d'introdurli nella terra che aveva loro promessa, e siccome li odiava, li ha fatti uscir di qui per farli morire nel deserto. Deuteronomio 9:29 E nondimeno, essi sono il tuo popolo, la tua eredita', che tu traesti dall'Egitto con la tua gran potenza e col tuo braccio steso'. Seguita il secondo discorso di Mose'. Le due nuove tavole di pietra e l'arca. Israele deve trovare nell'amore di Dio che lo protegge, il motivo della propria ubbidienza Deuteronomio 10:1 In quel tempo, l'Eterno mi disse: 'Tagliati due tavole di pietra simili alle prime, e sali da me sul monte; fatti anche un'arca di legno; Deuteronomio 10:2 e io scrivero' su quelle tavole le parole che erano sulle prime che tu spezzasti, e tu le metterai nell'arca'. Deuteronomio 10:3 Io feci allora un'arca di legno d'acacia, e tagliai due tavole di pietra simili alle prime; poi salii sul monte, tenendo le due tavole in mano. Deuteronomio 10:4 E l'Eterno scrisse su quelle due tavole cio' che era stato scritto la prima volta, cioe' le dieci parole che l'Eterno avea pronunziate per voi sul monte di mezzo al fuoco, il giorno della raunanza. E l'Eterno me le diede. Deuteronomio 10:5 Allora mi volsi e scesi dal monte; misi le tavole nell'arca che avevo fatta, e quivi stanno, come l'Eterno mi aveva ordinato. Deuteronomio 10:6 (Or i figliuoli d'Israele partirono da Beeroth-Bene'-Jaakan per Mosera. Quivi mori Aaronne, e quivi fu sepolto; ed Eleazar, suo figliuolo, divenne sacerdote al posto di lui. Deuteronomio 10:7 Di la' partirono alla volta di Gudgoda; e da Gudgoda alla volta di Jotbatha, paese di corsi d'acqua. Deuteronomio 10:8 In quel tempo l'Eterno separo' la tribu' di Levi per portare l'arca del patto dell'Eterno, per stare davanti all'Eterno ed esser suoi ministri, e per dar la benedizione nel nome di lui, come ha fatto sino al di d'oggi. Deuteronomio 10:9 Percio' Levi non ha parte ne' eredita' coi suoi fratelli; l'Eterno e' la sua eredita', come gli ha detto l'Eterno, l'Iddio tuo). Deuteronomio 10:10 Or io rimasi sul monte, come la prima volta, quaranta giorni e quaranta notti; e l'Eterno mi esaudi anche questa volta: l'Eterno non ti volle distruggere. Deuteronomio 10:11 E l'Eterno mi disse: 'Le'vati, mettiti in cammino alla testa del tuo popolo, ed entrino essi nel paese che giurai ai loro padri di dar loro, e ne prendano possesso'. Deuteronomio 10:12 Ed ora, Israele, che chiede da te l'Eterno, il tuo Dio, se non che tu tema l'Eterno, il tuo Dio, che tu cammini in tutte le sue vie, che tu l'ami e serva all'Eterno, ch'e' il tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua, Deuteronomio 10:13 che tu osservi per il tuo bene i comandamenti dell'Eterno e le sue leggi che oggi ti do? Deuteronomio 10:14 Ecco, all'Eterno, al tuo Dio, appartengono i cieli, i cieli dei cieli, la terra e tutto quanto essa contiene; Deuteronomio 10:15 ma soltanto ne' tuoi padri l'Eterno pose affezione, e li amo'; e, dopo loro, fra tutti i popoli, scelse la loro progenie, cioe' voi, come oggi si vede. Deuteronomio 10:16 Circoncidete dunque il vostro cuore e non indurate piu' il vostro collo; Deuteronomio 10:17 poiche' l'Eterno, il vostro Dio, e' l'Iddio degli de'i, il Signor dei signori, l'Iddio grande, forte e tremendo, che non ha riguardi personali e non accetta presenti, Deuteronomio 10:18 che fa giustizia all'orfano e alla vedova che ama lo straniero e gli da' pane e vestito. Deuteronomio 10:19 Amate dunque lo straniero, poiche' anche voi foste stranieri nel paese d'Egitto. Deuteronomio 10:20 Temi l'Eterno, il tuo Dio, a lui servi, tienti stretto a lui, e giura nel suo nome. Deuteronomio 10:21 Egli e' l'oggetto delle tue lodi, egli e' il tuo Dio, che ha fatto per te queste cose grandi e tremende che gli occhi tuoi hanno vedute. Deuteronomio 10:22 I tuoi padri scesero in Egitto in numero di settanta persone; e ora l'Eterno, il tuo Dio, ha fatto di te una moltitudine pari alle stelle de' cieli. La benedizione e la maledizione poste dinanzi a Israele Deuteronomio 11:1 Ama dunque l'Eterno, il tuo Dio, e osserva sempre quel che ti dice d'osservare, le sue leggi, le sue prescrizioni e i suoi comandamenti. Deuteronomio 11:2 E riconoscete oggi (poiche' non parlo ai vostri figliuoli che non hanno conosciuto ne' hanno veduto le lezioni dell'Eterno, del vostro Dio), riconoscete la sua grandezza, la sua mano potente, il suo braccio steso, Deuteronomio 11:3 i suoi miracoli, le opere che fece in mezzo all'Egitto contro Faraone, re d'Egitto, e contro il suo paese; Deuteronomio 11:4 e quel che fece all'esercito d'Egitto, ai suoi cavalli e ai suoi carri, come fece rifluir su loro le acque del mar Rosso quand'essi v'inseguivano, e come li distrusse per sempre; Deuteronomio 11:5 e quel che ha fatto per voi nel deserto, fino al vostro arrivo in questo luogo; Deuteronomio 11:6 e quel che fece a Dathan e ad Abiram, figliuoli di Eliab, figliuolo di Ruben; come la terra spalanco' la sua bocca e li inghiotti con le loro famiglie, le loro tende e tutti quelli ch'erano al loro seguito, in mezzo a tutto Israele. Deuteronomio 11:7 Poiche' gli occhi vostri hanno veduto le grandi cose che l'Eterno ha fatte. Deuteronomio 11:8 Osservate dunque tutti i comandamenti che oggi vi do, affinche' siate forti e possiate entrare in possesso del paese nel quale state per entrare per impadronirvene, Deuteronomio 11:9 e affinche' prolunghiate i vostri giorni sul suolo che l'Eterno giuro' di dare ai vostri padri e alla loro progenie: terra ove scorre il latte e il miele. Deuteronomio 11:10 Poiche' il paese del quale state per entrare in possesso non e' come il paese d'Egitto donde siete usciti, e nel quale gettavi la tua semenza e poi lo annaffiavi coi piedi, come si fa d'un orto; Deuteronomio 11:11 ma il paese di cui andate a prendere possesso e' paese di monti e di valli, che beve l'acqua della pioggia che vien dal cielo: Deuteronomio 11:12 paese del quale l'Eterno, il tuo Dio, ha cura, e sul quale stanno del continuo gli occhi dell'Eterno, del tuo Dio, dal principio dell'anno sino alla fine. Deuteronomio 11:13 E se ubbidirete diligentemente ai miei comandamenti che oggi vi do, amando il vostro Dio, l'Eterno, e servendogli con tutto il vostro cuore e con tutta l'anima vostra, Deuteronomio 11:14 avverra' ch'io daro' al vostro paese la pioggia a suo tempo: la pioggia d'autunno e di primavera, perche' tu possa raccogliere il tuo grano, il tuo vino e il tuo olio; Deuteronomio 11:15 e faro' pure crescere dell'erba ne' tuoi campi per il tuo bestiame, e tu mangerai e sarai saziato. Deuteronomio 11:16 Vegliate su voi stessi, onde il vostro cuore non sia sedotto e voi lasciate la retta via e serviate a de'i stranieri e vi prostriate dinanzi a loro, Deuteronomio 11:17 e si accenda contro di voi l'ira dell'Eterno, ed egli chiuda i cieli in guisa che non vi sia piu' pioggia, e la terra non dia piu' i suoi prodotti, e voi periate ben presto, scomparendo dal buon paese che l'Eterno vi da'. Deuteronomio 11:18 Vi metterete dunque nel cuore e nell'anima queste mie parole; ve le legherete alla mano come un segnale e vi saranno come frontali tra gli occhi; Deuteronomio 11:19 le insegnerete ai vostri figliuoli, parlandone quando te ne starai seduto in casa tua, quando sarai per viaggio, quando ti coricherai e quando ti alzerai; Deuteronomio 11:20 e le scriverai sugli stipiti della tua casa e sulle tue porte, Deuteronomio 11:21 affinche' i vostri giorni e i giorni de' vostri figliuoli, nel paese che l'Eterno giuro' ai vostri padri di dar loro, siano numerosi come i giorni de' cieli al disopra della terra. Deuteronomio 11:22 Poiche', se osservate diligentemente tutti questi comandamenti che vi do, e li mettete in pratica, amando l'Eterno, il vostro Dio, camminando in tutte le sue vie e tenendovi stretti a lui, Deuteronomio 11:23 l'Eterno caccera' d'innanzi a voi tutte quelle nazioni, e voi v'impadronirete di nazioni piu' grandi e piu' potenti di voi. Deuteronomio 11:24 Ogni luogo che la pianta del vostro piede calchera', sara' vostro; i vostri confini si estenderanno dal deserto al Libano, dal fiume, il fiume Eufrate, al mare occidentale. Deuteronomio 11:25 Nessuno vi potra' stare a fronte; l'Eterno, il vostro Dio, come vi ha detto, spandera' la paura e il terrore di voi per tutto il paese dove camminerete. Deuteronomio 11:26 Guardate, io pongo oggi dinanzi a voi la benedizione e la maledizione: Deuteronomio 11:27 la benedizione, se ubbidite ai comandamenti dell'Eterno, del vostro Dio, i quali oggi vi do; Deuteronomio 11:28 la maledizione, se non ubbidite ai comandamenti dell'Eterno, dell'Iddio vostro, e se vi allontanate dalla via che oggi vi prescrivo, per andar dietro a de'i stranieri che voi non avete mai conosciuti. Deuteronomio 11:29 E quando l'Eterno, il tuo Dio, t'avra' introdotto nel paese nel quale vai per prenderne possesso, tu pronunzierai la benedizione sul monte Gherizim, e la maledizione sul monte Ebal. Deuteronomio 11:30 Questi monti non sono essi di la' dal Giordano, dietro la via di ponente, nel paese dei Cananei che abitano nella pianura dirimpetto a Ghilgal presso la querce di Moreh? Deuteronomio 11:31 Poiche' voi state per passare il Giordano per andare a prender possesso del paese, che l'Eterno, l'Iddio vostro, vi da'; voi lo possederete e vi abiterete. Deuteronomio 11:32 Abbiate dunque cura di mettere in pratica tutte le leggi e le prescrizioni, che oggi io pongo dinanzi a voi. Ordine di servire all'Eterno nel luogo ch'Egli si scegliera' Deuteronomio 12:1 Queste sono le leggi e le prescrizioni che avrete cura d'osservare nel paese che l'Eterno, l'Iddio dei tuoi padri, ti da' perche' tu lo possegga, tutto il tempo che vivrete sulla terra. Deuteronomio 12:2 Distruggerete interamente tutti i luoghi dove le nazioni che state per cacciare servono i loro de'i; sugli alti monti, sui colli, e sotto qualunque albero verdeggiante. Deuteronomio 12:3 Demolirete i loro altari, spezzerete le loro statue, darete alle fiamme i loro idoli d'Astarte, abbatterete le immagini scolpite dei loro de'i, e farete sparire il loro nome da quei luoghi. Deuteronomio 12:4 Non cosi farete riguardo all'Eterno, all'Iddio vostro; Deuteronomio 12:5 ma lo cercherete nella sua dimora, nel luogo che l'Eterno, il vostro Dio, avra' scelto fra tutte le vostre tribu', per mettervi il suo nome; e quivi andrete; Deuteronomio 12:6 quivi recherete i vostri olocausti e i vostri sacrifizi, le vostre decime, quel che le vostre mani avranno prelevato, le vostre offerte votive e le vostre offerte volontarie, e i primogeniti de' vostri armenti e de' vostri greggi; Deuteronomio 12:7 e quivi mangerete davanti all'Eterno, ch'e' il vostro Dio, e vi rallegrerete, voi e le vostre famiglie, godendo di tutto cio' a cui avrete messo mano, e in cui l'Eterno, il vostro Dio, vi avra' benedetti. Deuteronomio 12:8 Non farete come facciamo oggi qui, dove ognuno fa tutto quel che gli par bene, Deuteronomio 12:9 perche' finora non siete giunti al riposo e all'eredita' che l'Eterno, il vostro Dio, vi da'. Deuteronomio 12:10 Ma passerete il Giordano e abiterete il paese che l'Eterno, il vostro Dio, vi da' in eredita', e avrete requie da tutti i vostri nemici che vi circondano e sarete stanziati in sicurta'; Deuteronomio 12:11 e allora, recherete al luogo che l'Eterno, il vostro Dio, avra' scelto per dimora del suo nome, tutto quello che vi comando: i vostri olocausti e i vostri sacrifizi, le vostre decime, quel che le vostre mani avranno prelevato, e tutte le offerte scelte che avrete votate all'Eterno. Deuteronomio 12:12 E vi rallegrerete dinanzi all'Eterno, al vostro Dio, voi, i vostri figliuoli, le vostre figliuole, i vostri servi, le vostre serve e il Levita che sara' entro le vostre porte; poich'egli non ha ne' parte ne' possesso tra voi. Deuteronomio 12:13 Allora ti guarderai bene dall'offrire i tuoi olocausti in qualunque luogo vedrai; Deuteronomio 12:14 ma offrirai i tuoi olocausti nel luogo che l'Eterno avra' scelto in una delle tue tribu'; e quivi farai tutto quello che ti comando. Deuteronomio 12:15 Pero', potrai a tuo piacimento scannare animali e mangiarne la carne in tutte le tue citta', secondo la benedizione che l'Eterno t'avra' largita; tanto colui che sara' impuro come colui che sara' puro ne potranno mangiare, come si fa della carne di gazzella e di cervo; Deuteronomio 12:16 ma non ne mangerete il sangue; lo spargerai per terra come acqua. Deuteronomio 12:17 Non potrai mangiare entro le tue porte le decime del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, ne' i primogeniti de' tuoi armenti e de' tuoi greggi, ne' cio' che avrai consacrato per voto, ne' le tue offerte volontarie, ne' quel che le tue mani avranno prelevato; Deuteronomio 12:18 tali cose mangerai dinanzi all'Eterno, ch'e' il tuo Dio, nel luogo che l'Eterno, il tuo Dio, avra' scelto, tu, il tuo figliuolo, la tua figliuola, il tuo servo, la tua serva, e il Levita che sara' entro le tue porte; e ti rallegrerai dinanzi all'Eterno, ch'e' il tuo Dio, d'ogni cosa a cui avrai messo mano. Deuteronomio 12:19 Guardati bene, tutto il tempo che vivrai nel tuo paese, dall'abbandonare il Levita. Deuteronomio 12:20 Quando l'Eterno, il tuo Dio, avra' ampliato i tuoi confini, come t'ha promesso, e tu, desiderando di mangiar della carne dirai: 'Vorrei mangiar della carne', potrai mangiar della carne a tuo piacimento. Deuteronomio 12:21 Se il luogo che l'Eterno, il tuo Dio, avra' scelto per porvi il suo nome sara' lontano da te, potrai ammazzare del grosso e del minuto bestiame che l'Eterno t'avra' dato, come t'ho prescritto; e potrai mangiarne entro le tue porte a tuo piacimento. Deuteronomio 12:22 Soltanto, ne mangerai come si mangia la carne di gazzella e di cervo; ne potra' mangiare tanto chi sara' impuro quanto chi sara' puro; Deuteronomio 12:23 ma guardati assolutamente dal mangiarne il sangue, perche' il sangue e' la vita; e tu non mangerai la vita insieme con la carne. Deuteronomio 12:24 Non lo mangerai; lo spargerai per terra come acqua. Deuteronomio 12:25 Non lo mangerai affinche' sii felice tu e i tuoi figliuoli dopo di te, quando avrai fatto cio' ch'e' retto agli occhi dell'Eterno. Deuteronomio 12:26 Ma quanto alle cose che avrai consacrate o promesse per voto, le prenderai e andrai al luogo che l'Eterno avra' scelto, Deuteronomio 12:27 e offrirai i tuoi olocausti, la carne e il sangue, sull'altare dell'Eterno, ch'e' il tuo Dio; e il sangue delle altre tue vittime dovra' essere sparso sull'altare dell'Eterno, del tuo Dio, e tu ne mangerai la carne. Deuteronomio 12:28 Osserva e ascolta tutte queste cose che ti comando, affinche' sii sempre felice tu e i tuoi figliuoli dopo di te, quando avrai fatto cio' ch'e' bene e retto agli occhi dell'Eterno, ch'e' il tuo Dio. Deuteronomio 12:29 Quando l'Eterno, l'Iddio tuo, avra' sterminate davanti a te le nazioni la' dove tu stai per entrare a spodestarle, e quando le avrai spodestate e ti sarai stanziato nel loro paese, Deuteronomio 12:30 guardati bene dal cadere nel laccio, seguendo il loro esempio, dopo che saranno state distrutte davanti a te, e dall'informarti de' loro de'i, dicendo: 'Queste nazioni come servivano esse ai loro de'i? Anch'io vo' fare lo stesso'. Deuteronomio 12:31 Non cosi farai riguardo all'Eterno, all'Iddio tuo; poiche' esse praticavano verso i loro de'i tutto cio' ch'e' abominevole per l'Eterno e ch'egli detesta; davan perfino alle fiamme i loro figliuoli e le loro figliuole, in onore dei loro de'i. Deuteronomio 12:32 Avrete cura di mettere in pratica tutte le cose che vi comando; non vi aggiungerai nulla, e nulla ne toglierai. Punizione dei falsi profeti e di chiunque volesse trascinare Israele nell'idolatria Deuteronomio 13:1 Quando sorgera' in mezzo a te un profeta o un sognatore che ti mostri un segno o un prodigio, Deuteronomio 13:2 e il segno o il prodigio di cui t'avra' parlato succeda, ed egli ti dica: 'Andiamo dietro a de'i stranieri (che tu non hai mai conosciuto) e ad essi serviamo', Deuteronomio 13:3 tu non darai retta alle parole di quel profeta o di quel sognatore; perche' l'Eterno, il vostro Dio, vi mette alla prova per sapere se amate l'Eterno, il vostro Dio, con tutto il vostro cuore e con tutta l'anima vostra. Deuteronomio 13:4 Seguirete l'Eterno, l'Iddio vostro, temerete lui, osserverete i suoi comandamenti, ubbidirete alla sua voce, a lui servirete e vi terrete stretti. Deuteronomio 13:5 E quel profeta o quel sognatore sara' messo a morte, perche' avra' predicato l'apostasia dall'Eterno, dal vostro Dio, che vi ha tratti dal paese d'Egitto e vi ha redenti dalla casa di schiavitu', per spingerti fuori della via per la quale l'Eterno, il tuo Dio, t'ha ordinato di camminare. Cosi toglierai il male di mezzo a te. Deuteronomio 13:6 Se il tuo fratello, figliuolo di tua madre, o il tuo figliuolo o la tua figliuola o la moglie che riposa sul tuo seno o l'amico che ti e' come un altro te stesso t'incitera' in segreto, dicendo: 'Andiamo, serviamo ad altri de'i': de'i che ne' tu ne' i tuoi padri avete mai conosciuti, Deuteronomio 13:7 de'i de' popoli che vi circondano, vicini a te o da te lontani, da una estremita' all'altra della terra, Deuteronomio 13:8 tu non acconsentire, non gli dar retta; l'occhio tuo non abbia pieta' per lui; non lo risparmiare, non lo ricettare; Deuteronomio 13:9 anzi uccidilo senz'altro; la tua mano sia la prima a levarsi su lui, per metterlo a morte; poi venga la mano di tutto il popolo; Deuteronomio 13:10 lapidalo, e muoia, perche' ha cercato di spingerti lungi dall'Eterno, dall'Iddio tuo, che ti trasse dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitu'. Deuteronomio 13:11 E tutto Israele l'udra' e temera' e non commettera' piu' nel mezzo di te una simile azione malvagia. Deuteronomio 13:12 Se sentirai dire di una delle tue citta' che l'Eterno, il tuo Dio, ti da' per abitarle: Deuteronomio 13:13 'Degli uomini perversi sono usciti di mezzo a te e hanno sedotto gli abitanti della loro citta' dicendo: Andiamo, serviamo ad altri de'i' (che voi non avete mai conosciuti), Deuteronomio 13:14 tu farai delle ricerche, investigherai, interrogherai con cura; e, se troverai che sia vero, che il fatto sussiste e che una tale abominazione e' stata realmente commessa in mezzo a te, Deuteronomio 13:15 allora metterai senz'altro a fil di spada gli abitanti di quella citta', la voterai allo sterminio, con tutto quel che contiene, e passerai a fil di spada anche il suo bestiame. Deuteronomio 13:16 E radunerai tutto il bottino in mezzo alla piazza, e darai interamente alle fiamme la citta' con tutto il suo bottino, come sacrifizio arso interamente all'Eterno, ch'e' il vostro Dio; essa sara' in perpetuo un mucchio di rovine, e non sara' mai piu' riedificata. Deuteronomio 13:17 E nulla di cio' che sara' cosi votato allo sterminio s'attacchera' alle tue mani, affinche' l'Eterno si distolga dall'ardore della sua ira, ti faccia misericordia, abbia pieta' di te e ti moltiplichi, come giuro' di fare ai tuoi padri, Deuteronomio 13:18 quando tu obbedisca alla voce dell'Eterno, del tuo Dio, osservando tutti i suoi comandamenti che oggi ti do, e facendo cio' ch'e' retto agli occhi dell'Eterno, ch'e' il tuo Dio. Dei segni di lutto. Degli animali puri ed impuri. Delle decime Deuteronomio 14:1 Voi siete i figliuoli dell'Eterno, ch'e' l'Iddio vostro; non vi fate incisioni addosso, e non vi radete i peli tra gli occhi per lutto d'un morto; Deuteronomio 14:2 poiche' tu sei il popolo consacrato all'Eterno, all'Iddio tuo, e l'Eterno ti ha scelto perche' tu gli fossi un popolo specialmente suo, fra tutti i popoli che sono sulla faccia della terra. Deuteronomio 14:3 Non mangerai cosa alcuna abominevole. Deuteronomio 14:4 Questi sono gli animali dei quali potrete mangiare: il bue, la pecora e la capra; Deuteronomio 14:5 il cervo, la gazzella, il daino, lo stambecco, l'antilope, il capriolo e il camoscio. Deuteronomio 14:6 Potrete mangiare d'ogni animale che ha l'unghia spartita, il pie' forcuto, e che rumina. Deuteronomio 14:7 Ma non mangerete di quelli che ruminano soltanto, o che hanno soltanto l'unghia spartita o il pie' forcuto; e sono: il cammello, la lepre, il coniglio, che ruminano ma non hanno l'unghia spartita; considerateli come impuri; Deuteronomio 14:8 e anche il porco, che ha l'unghia spartita ma non rumina; lo considererete come impuro. Non mangerete della loro carne, e non toccherete i loro corpi morti. Deuteronomio 14:9 Fra tutti gli animali che vivono nelle acque, potrete mangiare di tutti quelli che hanno pinne e squame; Deuteronomio 14:10 ma non mangerete di alcuno di quelli che non hanno pinne e squame; considerateli come impuri. Deuteronomio 14:11 Potrete mangiare di qualunque uccello puro; Deuteronomio 14:12 ma ecco quelli dei quali non dovete mangiare: l'aquila, l'ossifraga e l'aquila di mare; Deuteronomio 14:13 il nibbio, il falco e ogni specie d'avvoltoio; Deuteronomio 14:14 ogni specie di corvo; Deuteronomio 14:15 lo struzzo, il barbagianni, il gabbiano e ogni specie di sparviere; Deuteronomio 14:16 il gufo, l'ibi, il cigno; Deuteronomio 14:17 il pellicano, il tu'ffolo, lo smergo; Deuteronomio 14:18 la cicogna, ogni specie di airone, l'upupa e il pipistrello. Deuteronomio 14:19 E considererete come impuro ogni insetto alato; non se ne mangera'. Deuteronomio 14:20 Potrete mangiare d'ogni volatile puro. Deuteronomio 14:21 Non mangerete d'alcuna bestia morta da se'; la darai allo straniero che sara' entro le tue porte perche' la mangi, o la venderai a qualche estraneo; poiche' tu sei un popolo consacrato all'Eterno, ch'e' il tuo Dio. Non farai cuocere il capretto nel latte di sua madre. Deuteronomio 14:22 Avrete cura di prelevare la decima da tutto quello che produrra' la tua semenza, da quello che ti fruttera' il campo ogni anno. Deuteronomio 14:23 Mangerai, nel cospetto dell'Eterno, del tuo Dio, nel luogo ch'egli avra' scelto per dimora del suo nome, la decima del tuo frumento, del tuo mosto, del tuo olio, e i primi parti de' tuoi armenti e de' tuoi greggi, affinche' tu impari a temer sempre l'Eterno, l'Iddio tuo. Deuteronomio 14:24 Ma se il cammino e' troppo lungo per te, si che tu non possa portar cola' quelle decime, essendo il luogo che l'Eterno, il tuo Dio, avra' scelto per stabilirvi il suo nome troppo lontano da te (perche' l'Eterno, il tuo Dio, t'avra' benedetto), Deuteronomio 14:25 allora le convertirai in danaro, terrai stretto in mano questo danaro, andrai al luogo che l'Eterno, il tuo Dio, avra' scelto, Deuteronomio 14:26 e impiegherai quel danaro a comprarti tutto quello che il cuor tuo desiderera': buoi, pecore, vino, bevande alcooliche, o qualunque cosa possa piu' piacerti; e quivi mangerai nel cospetto dell'Eterno, del tuo Dio, e ti rallegrerai: tu con la tua famiglia. Deuteronomio 14:27 E il Levita che abita entro le tue porte, non lo abbandonerai poiche' non ha parte ne' eredita' con te. Deuteronomio 14:28 Alla fine d'ogni triennio, metterai da parte tutte le decime delle tue entrate del terzo anno, e le riporrai entro le tue porte; Deuteronomio 14:29 e il Levita, che non ha parte ne' eredita' con te, e lo straniero e l'orfano e la vedova che saranno entro le tue porte verranno, mangeranno e si sazieranno, affinche' l'Eterno, il tuo Dio, ti benedica in ogni opera a cui porrai mano. L'anno di remissione. I poveri. Gli schiavi. I primogeniti degli animali Deuteronomio 15:1 Alla fine d'ogni settennio celebrerete l'anno di remissione. Deuteronomio 15:2 Ed ecco il modo di questa remissione: Ogni creditore sospendera' il suo diritto relativamente al prestito fatto al suo prossimo; non esigera' il pagamento dal suo prossimo, dal suo fratello, quando si sara' proclamato l'anno di remissione in onore dell'Eterno. Deuteronomio 15:3 Potrai esigerlo dallo straniero; ma quanto a cio' che il tuo fratello avra' del tuo, sospenderai il tuo diritto. Deuteronomio 15:4 Nondimeno, non vi sara' alcun bisognoso tra voi; poiche' l'Eterno senza dubbio ti benedira' nel paese che l'Eterno, il tuo Dio, ti da' in eredita', perche' tu lo possegga, Deuteronomio 15:5 purche' pero' tu ubbidisca diligentemente alla voce dell'Eterno, ch'e' il tuo Dio, avendo cura di mettere in pratica tutti questi comandamenti, che oggi ti do. Deuteronomio 15:6 Il tuo Dio, l'Eterno, ti benedira' come t'ha promesso, e tu farai dei prestiti a molte nazioni, e non prenderai nulla in prestito; dominerai su molte nazioni, ed esse non domineranno su te. Deuteronomio 15:7 Quando vi sara' in mezzo a te qualcuno de' tuoi fratelli che sia bisognoso in una delle tue citta' nel paese che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti da', non indurerai il cuor tuo, e non chiuderai la mano davanti al tuo fratello bisognoso; Deuteronomio 15:8 anzi gli aprirai largamente la mano e gli presterai quanto gli abbisognera' per la necessita' nella quale si trova. Deuteronomio 15:9 Guardati dall'accogliere in cuor tuo un cattivo pensiero, che ti faccia dire: 'Il settimo anno, l'anno di remissione, e' vicino!', e ti spinga ad essere spietato verso il tuo fratello bisognoso, si da non dargli nulla; poich'egli griderebbe contro di te all'Eterno, e ci sarebbe del peccato in te. Deuteronomio 15:10 Dagli liberalmente; e quando gli darai, non te ne dolga il cuore; perche', a motivo di questo, l'Eterno, l'Iddio tuo, ti benedira' in ogni opera tua e in ogni cosa a cui porrai mano. Deuteronomio 15:11 Poiche' i bisognosi non mancheranno mai nel paese; percio' io ti do questo comandamento, e ti dico: 'Apri liberalmente la tua mano al tuo fratello povero e bisognoso nel tuo paese'. Deuteronomio 15:12 Se un tuo fratello ebreo o una sorella ebrea si vende a te, ti servira' sei anni; ma il settimo, lo manderai via da te libero. Deuteronomio 15:13 E quando lo manderai via da te libero, non lo rimanderai a vuoto; Deuteronomio 15:14 lo fornirai liberalmente di doni tratti dal tuo gregge, dalla tua aia e dal tuo strettoio; gli farai parte delle benedizioni che l'Eterno, il tuo Dio, t'avra' largite; Deuteronomio 15:15 e ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d'Egitto, e che l'Eterno, il tuo Dio, ti ha redento; percio' io ti do oggi questo comandamento. Deuteronomio 15:16 Ma se avvenga ch'egli ti dica: 'Non voglio andarmene da te', perche' ama te e la tua casa e sta bene da te, Deuteronomio 15:17 allora prenderai una lesina, gli forerai l'orecchio contro la porta, ed egli ti sara' schiavo per sempre. Lo stesso farai per la tua schiava. Deuteronomio 15:18 Non ti sia grave rimandarlo da te libero, poiche' t'ha servito sei anni, e un mercenario ti sarebbe costato il doppio; e l'Eterno, il tuo Dio, ti benedira' in tutto cio' che farai. Deuteronomio 15:19 Consacrerai all'Eterno, il tuo Dio, ogni primogenito maschio che ti nascera' ne' tuoi armenti e ne' tuoi greggi. Non metterai al lavoro il primogenito della tua vacca, e non toserai il primogenito della tua pecora. Deuteronomio 15:20 Li mangerai ogni anno con la tua famiglia, in presenza dell'Eterno, dell'Iddio tuo, nel luogo che l'Eterno avra' scelto. Deuteronomio 15:21 E se l'animale ha qualche difetto, se e' zoppo o cieco o ha qualche altro grave difetto, non lo sacrificherai all'Eterno, al tuo Dio; Deuteronomio 15:22 lo mangerai entro le tue porte; colui che sara' impuro e colui che sara' puro ne mangeranno senza distinzione, come si mangia della gazzella e del cervo. Deuteronomio 15:23 Pero', non ne mangerai il sangue; lo spargerai per terra come acqua. La Pasqua Deuteronomio 16:1 Osserva il mese di Abib e celebra la Pasqua in onore dell'Eterno, del tuo Dio; poiche', nel mese di Abib, l'Eterno, il tuo Dio, ti trasse dall'Egitto, durante la notte. Deuteronomio 16:2 E immolerai la Pasqua all'Eterno, all'Iddio tuo, con vittime de' tuoi greggi e de' tuoi armenti, nel luogo che l'Eterno avra' scelto per dimora del suo nome. Deuteronomio 16:3 Non mangerai con queste offerte pane lievitato; per sette giorni mangerai con esse pane azzimo, pane d'afflizione (poiche' uscisti in fretta dal paese d'Egitto); affinche' tu ti ricordi del giorno che uscisti dal paese d'Egitto, tutto il tempo della tua vita. Deuteronomio 16:4 Non si vegga lievito presso di te, entro tutti i tuoi confini, per sette giorni; e della carne che avrai immolata la sera del primo giorno, nulla se ne serbi durante la notte fino al mattino. Deuteronomio 16:5 Non potrai immolare la Pasqua in una qualunque delle citta' che l'Eterno, il tuo Dio, ti da'; Deuteronomio 16:6 anzi, immolerai la Pasqua soltanto nel luogo che l'Eterno, il tuo Dio, avra' scelto per dimora del suo nome; la immolerai la sera, al tramontar del sole, nell'ora in cui uscisti dall'Egitto. Deuteronomio 16:7 Farai cuocere la vittima, e la mangerai nel luogo che l'Eterno, il tuo Dio, avra' scelto; e la mattina te ne potrai tornare e andartene alle tue tende. Deuteronomio 16:8 Per sei giorni mangerai pane senza lievito; e il settimo giorno vi sara' una solenne raunanza, in onore dell'Eterno, ch'e' l'Iddio tuo; non farai lavoro di sorta. La Pentecoste Deuteronomio 16:9 Conterai sette settimane; da quando si mettera' la falce nella messe comincerai a contare sette settimane; Deuteronomio 16:10 poi celebrerai la festa delle settimane in onore dell'Eterno, del tuo Dio, mediante offerte volontarie, che presenterai nella misura delle benedizioni che avrai ricevute dall'Eterno, ch'e' il tuo Dio. Deuteronomio 16:11 E ti rallegrerai in presenza dell'Eterno, del tuo Dio, tu, il tuo figliuolo e la tua figliuola, il tuo servo e la tua serva, il Levita che sara' entro le tue porte, e lo straniero, l'orfano e la vedova che saranno in mezzo a te, nel luogo che l'Eterno, il tuo Dio, avra' scelto per dimora del suo nome. Deuteronomio 16:12 Ti ricorderai che fosti schiavo in Egitto, e osserverai e metterai in pratica queste leggi. La festa delle Capanne Deuteronomio 16:13 Celebrerai la festa delle Capanne per sette giorni, quando avrai raccolto il prodotto della tua aia e del tuo strettoio; Deuteronomio 16:14 e ti rallegrerai in questa tua festa, tu, il tuo figliuolo e la tua figliuola, il tuo servo e la tua serva, e il Levita, lo straniero, l'orfano e la vedova che saranno entro le tue porte. Deuteronomio 16:15 Celebrerai la festa per sette giorni in onore dell'Eterno, del tuo Dio, nel luogo che l'Eterno avra' scelto; poiche' l'Eterno, il tuo Dio, ti benedira' in tutta la tua raccolta e in tutta l'opera delle tue mani, e tu ti darai interamente alla gioia. Deuteronomio 16:16 Tre volte all'anno ogni tuo maschio si presentera' davanti all'Eterno, al tuo Dio, nel luogo che questi avra' scelto: nella festa de' pani azzimi, nella festa delle settimane e nella festa delle Capanne; e nessuno si presentera' davanti all'Eterno a mani vuote. Deuteronomio 16:17 Ognuno dara' cio' che potra', secondo le benedizioni che l'Eterno, l'Iddio tuo, t'avra' date. Amministrazione della giustizia. Gl'idoli e le statue Deuteronomio 16:18 Stabilisciti de' giudici e dei magistrati in tutte le citta' che l'Eterno, il tuo Dio, ti da', tribu' per tribu'; ed essi giudicheranno il popolo con giusti giudizi. Deuteronomio 16:19 Non pervertirai il diritto, non avrai riguardi personali, e non accetterai donativi, perche' il donativo acceca gli occhi de' savi e corrompe le parole de' giusti. Deuteronomio 16:20 La giustizia, solo la giustizia seguirai, affinche' tu viva e possegga il paese che l'Eterno, il tuo Dio, ti da'. Deuteronomio 16:21 Non pianterai alcun idolo d'Astarte, di qualsivoglia specie di legno, allato all'altare che edificherai all'Eterno, ch'e' il tuo Dio; Deuteronomio 16:22 e non erigerai alcuna statua; cosa, che l'Eterno, il tuo Dio, odia. Ripressione della idolatria. Giudizi riserbati ai sacerdoti Deuteronomio 17:1 Non immolerai all'Eterno, al tuo Dio, bue o pecora che abbia qualche difetto o qualche deformita', perche' sarebbe cosa abominevole per l'Eterno, ch'e' il tuo Dio. Deuteronomio 17:2 Se si trovera' nel tuo mezzo, in una delle citta' che l'Eterno, il tuo Dio, ti da', un uomo o una donna che faccia cio' che e' male agli occhi dell'Eterno, del tuo Dio, trasgredendo il suo patto Deuteronomio 17:3 e che vada e serva ad altri de'i e si prostri dinanzi a loro, dinanzi al sole o alla luna o a tutto l'esercito celeste, cosa che io non ho comandata, Deuteronomio 17:4 quando cio' ti sia riferito e tu l'abbia saputo, informatene diligentemente; e se e' vero, se il fatto sussiste, se una tale abominazione e' stata realmente commessa in Israele, Deuteronomio 17:5 farai condurre alle porte della tua citta' quell'uomo o quella donna che avra' commesso quell'atto malvagio, e lapiderai quell'uomo o quella donna, si che muoia. Deuteronomio 17:6 Colui che dovra' morire sara' messo a morte sulla deposizione di due o di tre testimoni; non sara' messo a morte sulla deposizione di un solo testimonio. Deuteronomio 17:7 La mano dei testimoni sara' la prima a levarsi contro di lui per farlo morire; poi, la mano di tutto il popolo; cosi torrai il male di mezzo a te. Deuteronomio 17:8 Quando il giudizio d'una causa sara' troppo difficile per te, sia che si tratti d'un omicidio o d'una contestazione o d'un ferimento, di materie da processo entro le tue porte, ti leverai e salirai al luogo che l'Eterno, il tuo Dio, avra' scelto; Deuteronomio 17:9 andrai dai sacerdoti levitici e dal giudice in carica a quel tempo; li consulterai, ed essi ti faranno conoscere cio' che dice il diritto; Deuteronomio 17:10 e tu ti conformerai a quello ch'essi ti dichiareranno nel luogo che l'Eterno avra' scelto, e avrai cura di fare tutto quello che t'avranno insegnato. Deuteronomio 17:11 Ti conformerai alla legge ch'essi t'avranno insegnata e al diritto come te l'avranno dichiarato; non devierai da quello che t'avranno insegnato, ne' a destra ne' a sinistra. Deuteronomio 17:12 E l'uomo che avra' la presunzione di non dare ascolto al sacerdote che sta la' per servire l'Eterno, il tuo Dio, o al giudice, quell'uomo morra'; cosi torrai via il male da Israele; Deuteronomio 17:13 e tutto il popolo udra' la cosa, temera', e non agira' piu' con presunzione. Elezione e doveri dei re Deuteronomio 17:14 Quando sarai entrato nel paese che l'Eterno, il tuo Dio, ti da' e ne avrai preso possesso e l'abiterai, se dici: 'Voglio costituire su di me un re come tutte le nazioni che mi circondano', Deuteronomio 17:15 dovrai costituire su di te come re colui che l'Eterno, il tuo Dio, avra' scelto. Costituirai su di te come re uno de' tuoi fratelli; non potrai costituire su di te uno straniero che non sia tuo fratello. Deuteronomio 17:16 Pero', non abbia egli gran numero di cavalli, e non riconduca il popolo in Egitto per procurarsi gran numero di cavalli, poiche' l'Eterno vi ha detto: 'Non rifarete mai piu' quella via'. Deuteronomio 17:17 E neppure abbia gran numero di mogli; affinche' il suo cuore non si svii; e neppure abbia gran quantita' d'argento e d'oro. Deuteronomio 17:18 E quando s'insediera' sul suo trono reale, scrivera' per suo uso in un libro, una copia di questa legge secondo l'esemplare dei sacerdoti levitici. Deuteronomio 17:19 E terra' il libro presso di se', e vi leggera' dentro tutti i giorni della sua vita, per imparare a temere l'Eterno, il suo Dio, a mettere diligentemente in pratica tutte le parole di questa legge e tutte queste prescrizioni, Deuteronomio 17:20 affinche' il cuor suo non si elevi al disopra de' suoi fratelli, ed egli non devii da questi comandamenti ne' a destra ne' a sinistra, e prolunghi cosi i suoi giorni nel suo regno, egli coi suoi figliuoli, in mezzo ad Israele. Diritti dei sacerdoti e dei Leviti Deuteronomio 18:1 I sacerdoti levitici, tutta quanta la tribu' di Levi, non avranno parte ne' eredita' con Israele; vivranno dei sacrifizi fatti mediante il fuoco all'Eterno, e della eredita' di lui. Deuteronomio 18:2 Non avranno, dico, alcuna eredita' tra i loro fratelli; l'Eterno e' la loro eredita', com'egli ha detto loro. Deuteronomio 18:3 Or questo sara' il diritto de' sacerdoti sul popolo, su quelli che offriranno come sacrifizio sia un bue sia una pecora: essi daranno al sacerdote la spalla, le mascelle e il ventricolo. Deuteronomio 18:4 Gli darai le primizie del tuo frumento, del tuo mosto e del tuo olio, e le primizie della tosatura delle tue pecore; Deuteronomio 18:5 poiche' l'Eterno, il tuo Dio, l'ha scelto fra tutte le tue tribu', perche' si presentino a fare il servizio nel nome dell'Eterno, egli e i suoi figliuoli, in perpetuo. Deuteronomio 18:6 E quando un Levita, partendo da una qualunque delle citta' dove soggiorna in Israele, verra', seguendo il pieno desiderio del suo cuore, al luogo che l'Eterno avra' scelto, Deuteronomio 18:7 e fara' il servizio nel nome dell'Eterno, del tuo Dio, come tutti i suoi fratelli Leviti che stanno quivi davanti all'Eterno, Deuteronomio 18:8 egli ricevera', per il suo mantenimento, una parte uguale a quella degli altri, oltre quello che gli puo' venire dalla vendita del suo patrimonio. La divinazione e la magia Deuteronomio 18:9 Quando sarai entrato nel paese che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti da', non imparerai a imitare le abominazioni delle nazioni che son quivi. Deuteronomio 18:10 Non si trovi in mezzo a te chi faccia passare il suo figliuolo o la sua figliuola per il fuoco, ne' chi eserciti la divinazione, ne' pronosticatore, ne' augure, ne' mago, Deuteronomio 18:11 ne' incantatore, ne' chi consulti gli spiriti, ne' chi dica la buona fortuna, ne' negromante; Deuteronomio 18:12 perche' chiunque fa queste cose e' in abominio all'Eterno; e, a motivo di queste abominazioni, l'Eterno, il tuo Dio, sta per cacciare quelle nazioni d'innanzi a te. Deuteronomio 18:13 Tu sarai integro verso l'Eterno, l'Iddio tuo; Deuteronomio 18:14 poiche' quelle nazioni, del cui paese tu vai ad impossessarti, danno ascolto ai pronosticatori e agli indovini; ma, quanto a te, l'Eterno, il tuo Dio, ha disposto altrimenti. I profeti Deuteronomio 18:15 L'Eterno, il tuo Dio, ti suscitera' un profeta come me, in mezzo a te, d'infra i tuoi fratelli; a quello darete ascolto! Deuteronomio 18:16 Avrai cosi per l'appunto quello che chiedesti all'Eterno, al tuo Dio, in Horeb, il giorno della raunanza, quando dicesti: 'Ch'io non oda piu' la voce dell'Eterno, dell'Iddio mio, e non vegga piu' questo gran fuoco, ond'io non muoia'. Deuteronomio 18:17 E l'Eterno mi disse: 'Quello che han detto, sta bene; Deuteronomio 18:18 io suscitero' loro un profeta come te, di mezzo ai loro fratelli, e porro' le mie parole nella sua bocca, ed egli dira' loro tutto quello che io gli comandero'. Deuteronomio 18:19 E avverra' che se qualcuno non dara' ascolto alle mie parole ch'egli dira' in mio nome, io gliene domandero' conto. Deuteronomio 18:20 Ma il profeta che avra' la presunzione di dire in mio nome qualcosa ch'io non gli abbia comandato di dire o che parlera' in nome di altri de'i, quel profeta sara' punito di morte'. Deuteronomio 18:21 E se tu dici in cuor tuo: 'Come riconosceremo la parola che l'Eterno non ha detta?' Deuteronomio 18:22 Quando il profeta parlera' in nome dell'Eterno, e la cosa non succede e non si avvera, quella sara' una parola che l'Eterno non ha detta; il profeta l'ha detta per presunzione; tu non lo temere. Le citta' di rifugio. I termini delle proprieta' Deuteronomio 19:1 Quando l'Eterno, il tuo Dio, avra' sterminato le nazioni delle quali l'Eterno, il tuo Dio, ti da' il paese, e tu succederai a loro e abiterai nelle loro citta' e nelle loro case, Deuteronomio 19:2 ti metterai da parte tre citta', in mezzo al paese, del quale l'Eterno, il tuo Dio, ti da' il possesso. Deuteronomio 19:3 Preparerai delle strade, e dividerai in tre parti il territorio del paese che l'Eterno, il tuo Dio, ti da' come eredita', affinche' qualsivoglia omicida si possa rifugiare in quelle citta'. Deuteronomio 19:4 Ed ecco in qual caso l'omicida che vi si rifugera' avra' salva la vita: chiunque avra' ucciso il suo prossimo involontariamente, senza che l'abbia odiato prima, Deuteronomio 19:5 - come se uno, ad esempio, va al bosco col suo compagno a tagliar delle legna e, mentre la mano avventa la scure per abbatter l'albero, il ferro gli sfugge dal manico e colpisce il compagno si ch'egli ne muoia, - quel tale si rifugera' in una di queste citta' ed avra' salva la vita; Deuteronomio 19:6 altrimenti, il vindice del sangue, mentre l'ira gli arde in cuore, potrebbe inseguire l'omicida e, quando sia lungo il cammino da fare, raggiungerlo e colpirlo a morte, mentre non era degno di morte, in quanto che non aveva prima odiato il compagno. Deuteronomio 19:7 Percio' ti do quest'ordine: 'Mettiti da parte tre citta''. Deuteronomio 19:8 E se l'Eterno, il tuo Dio, allarga i tuoi confini, come giuro' ai tuoi padri di fare, e ti da' tutto il paese che promise di dare ai tuoi padri, Deuteronomio 19:9 qualora tu abbia cura d'osservare tutti questi comandamenti che oggi ti do, amando l'Eterno, il tuo Dio, e camminando sempre nelle sue vie, aggiungerai tre altre citta' a quelle prime tre, Deuteronomio 19:10 affinche' non si sparga sangue innocente in mezzo al paese che l'Eterno, il tuo Dio, ti da' in eredita', e tu non ti renda colpevole di omicidio. Deuteronomio 19:11 Ma se un uomo odia il suo prossimo, gli tende insidie, l'assale, lo percuote in modo da cagionargli la morte, e poi si rifugia in una di quelle citta', Deuteronomio 19:12 gli anziani della sua citta' lo manderanno a trarre di la', e lo daranno nelle mani del vindice del sangue, affinche' sia messo a morte. Deuteronomio 19:13 L'occhio tuo non ne avra' pieta'; torrai via da Israele il sangue innocente, e cosi sarai felice. Deuteronomio 19:14 Non sposterai i termini del tuo prossimo, posti dai tuoi antenati, nell'eredita' che avrai nel paese di cui l'Eterno, il tuo Dio, ti da' il possesso. I testimoni Deuteronomio 19:15 Un solo testimone non sara' sufficiente contro ad alcuno, qualunque sia il delitto o il peccato che questi abbia commesso; il fatto sara' stabilito sulla deposizione di due o di tre testimoni. Deuteronomio 19:16 Quando un testimonio iniquo si levera' contro qualcuno per accusarlo d'un delitto, Deuteronomio 19:17 i due uomini fra i quali ha luogo la contestazione compariranno davanti all'Eterno, davanti ai sacerdoti e ai giudici in carica in que' giorni. Deuteronomio 19:18 I giudici faranno una diligente inchiesta; e se quel testimonio risulta un testimonio falso, che ha deposto il falso contro il suo fratello, Deuteronomio 19:19 farete a lui quello ch'egli avea intenzione di fare al suo fratello. Cosi torrai via il male di mezzo a te. Deuteronomio 19:20 Gli altri l'udranno e temeranno, e d'allora in poi non si commettera' piu' in mezzo a te una simile malvagita'. Deuteronomio 19:21 L'occhio tuo non avra' pieta': vita per vita, occhio per occhio, dente per dente, mano per mano, piede per piede. Norme relative al servizio militare. L'assedio delle citta' Deuteronomio 20:1 Quando andrai alla guerra contro i tuoi nemici e vedrai cavalli e carri e gente in maggior numero di te, non li temere, perche' l'Eterno, il tuo Dio, che ti fece salire dal paese d'Egitto, e' teco. Deuteronomio 20:2 E quando sarete sul punto di dar battaglia, il sacerdote si fara' avanti, parlera' al popolo Deuteronomio 20:3 e gli dira': 'Ascolta, Israele! Voi state oggi per impegnar battaglia coi vostri nemici; il vostro cuore non venga meno; non temete, non vi smarrite e non vi spaventate dinanzi a loro, Deuteronomio 20:4 perche' l'Eterno, il vostro Dio, e' colui che marcia con voi per combattere per voi contro i vostri nemici, e per salvarvi'. Deuteronomio 20:5 Poi gli ufficiali parleranno al popolo, dicendo: 'C'e' qualcuno che abbia edificata una casa nuova e non l'abbia ancora inaugurata? Vada, torni a casa sua, onde non abbia a morire in battaglia, e un altro inauguri la casa. Deuteronomio 20:6 C'e' qualcuno che abbia piantato una vigna e non ne abbia ancora goduto il frutto? Vada, torni a casa sua, onde non abbia a morire in battaglia, e un altro ne goda il frutto. Deuteronomio 20:7 C'e' qualcuno che si sia fidanzato con una donna e non l'abbia ancora presa? Vada, torni a casa sua, onde non abbia a morire in battaglia, e un altro se la prenda'. Deuteronomio 20:8 E gli ufficiali parleranno ancora al popolo, dicendo: 'C'e' qualcuno che abbia paura e senta venirgli meno il cuore? Vada, torni a casa sua, onde il cuore dei suoi fratelli non abbia ad avvilirsi come il suo'. Deuteronomio 20:9 E come gli ufficiali avranno finito di parlare al popolo, costituiranno i capi delle schiere alla testa del popolo. Deuteronomio 20:10 Quando ti avvicinerai a una citta' per attaccarla, le offrirai prima la pace. Deuteronomio 20:11 E se acconsente alla pace e t'apre le sue porte, tutto il popolo che vi si trovera' ti sara' tributario e soggetto. Deuteronomio 20:12 Ma s'essa non vuol far pace teco e ti vuol far guerra, allora l'assedierai; Deuteronomio 20:13 e quando l'Eterno, il tuo Dio, te l'avra' data nelle mani, ne metterai a fil di spada tutti i maschi; Deuteronomio 20:14 ma le donne, i bambini, il bestiame e tutto cio' che sara' nella citta', tutto quanto il suo bottino, te li prenderai come tua preda; e mangerai il bottino de' tuoi nemici, che l'Eterno, l'Iddio tuo, t'avra' dato. Deuteronomio 20:15 Cosi farai per tutte le citta' che sono molto lontane da te, e che non sono citta' di queste nazioni. Deuteronomio 20:16 Ma nelle citta' di questi popoli che l'Eterno, il tuo Dio, ti da' come eredita', non conserverai in vita nulla che respiri; Deuteronomio 20:17 ma voterai a completo sterminio gli Hittei, gli Amorei, i Cananei, i Ferezei, gli Hivvei e i Gebusei, come l'Eterno, il tuo Dio, ti ha comandato di fare; Deuteronomio 20:18 affinche' essi non v'insegnino a imitare tutte le abominazioni che fanno per i loro de'i, e voi non pecchiate contro l'Eterno, ch'e' il vostro Dio. Deuteronomio 20:19 Quando cingerai d'assedio una citta' per lungo tempo, attaccandola per prenderla, non ne distruggerai gli alberi a colpi di scure; ne mangerai il frutto, ma non li abbatterai; poiche' l'albero della campagna e' forse un uomo che tu l'abbia ad includere nell'assedio? Deuteronomio 20:20 Potrai pero' distruggere e abbattere gli alberi che saprai non esser alberi da frutto, e ne costruirai delle opere d'assedio contro la citta' che fa guerra teco, finch'essa cada. Gli omicidi d'autori ignoti Deuteronomio 21:1 Quando nella terra di cui l'Eterno, il tuo Dio, ti da' il possesso si trovera' un uomo ucciso, disteso in un campo, senza che sappiasi chi l'abbia ucciso, Deuteronomio 21:2 i tuoi anziani e i tuoi giudici usciranno e misureranno la distanza fra l'ucciso e le citta' dei dintorni. Deuteronomio 21:3 Poi gli anziani della citta' piu' vicina all'ucciso prenderanno una giovenca, che non abbia ancora lavorato ne' portato il giogo; Deuteronomio 21:4 e gli anziani di quella citta' faranno scendere la giovenca presso un torrente perenne in luogo dove non si lavora e non si semina, e quivi troncheranno il collo alla giovenca nel torrente. Deuteronomio 21:5 E i sacerdoti figliuoli di Levi, si avvicineranno; poiche' l'Eterno, il tuo Dio, li ha scelti per servirlo e per dare la benedizione nel nome dell'Eterno, e la loro parola ha da decidere ogni controversia e ogni caso di lesione. Deuteronomio 21:6 Allora tutti gli anziani di quella citta' che sono i piu' vicini all'ucciso, si laveranno le mani sulla giovenca a cui si sara' troncato il collo nel torrente; Deuteronomio 21:7 e, prendendo la parola, diranno: 'Le nostre mani non hanno sparso questo sangue, e i nostri occhi non l'hanno visto spargere. Deuteronomio 21:8 O Eterno, perdona al tuo popolo Israele che tu hai riscattato, e non far responsabile il tuo popolo Israele del sangue innocente'. E quel sangue sparso sara' loro perdonato. Deuteronomio 21:9 Cosi tu torrai via di mezzo a te il sangue innocente, perche' avrai fatto cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno. Le donne prigioniere di guerra Deuteronomio 21:10 Quando andrai alla guerra contro i tuoi nemici e l'Eterno, il tuo Dio, te li avra' dati nelle mani e tu avrai fatto de' prigionieri, Deuteronomio 21:11 se vedrai tra i prigionieri una donna bella d'aspetto, e le porrai affezione e vorrai prendertela per moglie, la menerai in casa tua; Deuteronomio 21:12 ella si radera' il capo, si tagliera' le unghie, Deuteronomio 21:13 si levera' il vestito che portava quando fu presa, dimorera' in casa tua, e piangera' suo padre e sua madre per un mese intero; poi entrerai da lei, e tu sarai suo marito, ed ella tua moglie. Deuteronomio 21:14 E se avvenga che non ti piaccia piu', la lascerai andare dove vorra'; ma non la potrai in alcun modo vendere per danaro ne' trattare da schiava, giacche' l'hai umiliata. Diritti dei primogeniti Deuteronomio 21:15 Quand'un uomo avra' due mogli, l'una amata e l'altra odiata, e tanto l'amata quanto l'odiata gli avra' dato de' figliuoli, se il primogenito e' figliuolo dell'odiata, Deuteronomio 21:16 nel giorno ch'ei dividera' tra i suoi figliuoli i beni che possiede, non potra' far primogenito il figliuolo dell'amata, anteponendolo al figliuolo della odiata, che e' il primogenito; Deuteronomio 21:17 ma riconoscera' come primogenito il figliuolo dell'odiata, dandogli una parte doppia di tutto quello che possiede; poich'egli e' la primizia del suo vigore, e a lui appartiene il diritto di primogenitura. I figliuoli ribelli Deuteronomio 21:18 Quando un uomo avra' un figliuolo caparbio e ribelle che non ubbidisce alla voce ne' di suo padre ne' di sua madre, e benche' l'abbian castigato non da' loro retta, Deuteronomio 21:19 suo padre e sua madre lo prenderanno e lo meneranno dagli anziani della sua citta', alla porta del luogo dove abita, Deuteronomio 21:20 e diranno agli anziani della sua citta': 'Questo nostro figliuolo e' caparbio e ribelle; non vuol ubbidire alla nostra voce, e' un ghiotto e un ubriacone'; Deuteronomio 21:21 e tutti gli uomini della sua citta' lo lapideranno, si che muoia; cosi toglierai via di mezzo a te il male, e tutto Israele lo sapra' e temera'. I cadaveri degli appiccati Deuteronomio 21:22 E quand'uno avra' commesso un delitto degno di morte, e tu l'avrai fatto morire e appiccato a un albero, Deuteronomio 21:23 il suo cadavere non dovra' rimanere tutta la notte sull'albero, ma lo seppellirai senza fallo lo stesso giorno; perche' l'appiccato e' maledetto da Dio, e tu non contaminerai la terra che l'Eterno, il tuo Dio, ti da' come eredita'. Animali e oggetti smarriti Deuteronomio 22:1 Se vedi smarriti il bue o la pecora del tuo fratello, tu non farai vista di non averli scorti, ma avrai cura di ricondurli al tuo fratello. Deuteronomio 22:2 E se il tuo fratello non abita vicino a te e non lo conosci, raccoglierai l'animale in casa tua, e rimarra' da te finche' il tuo fratello non ne faccia ricerca; e allora glielo renderai. Deuteronomio 22:3 Lo stesso farai del suo asino, lo stesso della sua veste, lo stesso di qualunque altro oggetto che il tuo fratello abbia perduto e che tu trovi; tu non farai vista di non averli scorti. Deuteronomio 22:4 Se vedi l'asino del tuo fratello o il suo bue caduto nella strada, tu non farai vista di non averli scorti, ma dovrai aiutare il tuo fratello a rizzarlo. I traverstimenti. I nidi. Le case nuove. La mescolanza di cose di genere diverso Deuteronomio 22:5 La donna non si vestira' da uomo, ne' l'uomo si vestira' da donna; poiche' chiunque fa tali cose e' in abominio all'Eterno, il tuo Dio. Deuteronomio 22:6 Quando, cammin facendo, t'avverra' di trovare sopra un albero o per terra un nido d'uccello con de' pulcini o delle uova e la madre che cova i pulcini o le uova, non prenderai la madre coi piccini; Deuteronomio 22:7 avrai cura di lasciar andare la madre, prendendo per te i piccini; e questo affinche' tu sii felice e prolunghi i tuoi giorni. Deuteronomio 22:8 Quando edificherai una casa nuova, farai un parapetto intorno al tuo tetto, per non metter sangue sulla tua casa, nel caso che qualcuno avesse a cascare di lassu'. Deuteronomio 22:9 Non seminerai nella tua vigna semi di specie diverse; perche' altrimenti il prodotto di cio' che avrai seminato e la rendita della vigna saranno cosa consacrata. Deuteronomio 22:10 Non lavorerai con un bue ed un asino aggiogati assieme. Deuteronomio 22:11 Non porterai vestito di tessuto misto, fatto di lana e di lino. Deuteronomio 22:12 Metterai delle frange ai quattro canti del mantello con cui ti cuopri. Le donne accusate. Le relazioni illecite Deuteronomio 22:13 Se un uomo sposa una donna, coabita con lei e poi la prende in odio, Deuteronomio 22:14 l'accusa di cose turpi e la diffama, dicendo: 'Ho preso questa donna, e quando mi sono accostato a lei non l'ho trovata vergine', Deuteronomio 22:15 il padre e la madre della giovane prenderanno i segni della verginita' della giovane e li produrranno dinanzi agli anziani della citta', alla porta; Deuteronomio 22:16 e il padre della giovane dira' agli anziani: 'Io ho dato la mia figliuola per moglie a quest'uomo; egli l'ha presa in odio, Deuteronomio 22:17 ed ecco che l'accusa di cose infami, dicendo: Non ho trovata vergine la tua figliuola; or ecco qua i segni della verginita' della mia figliuola'. E spiegheranno il lenzuolo davanti agli anziani della citta'. Deuteronomio 22:18 Allora gli anziani di quella citta' prenderanno il marito e lo castigheranno; Deuteronomio 22:19 e siccome ha diffamato una vergine d'Israele, lo condanneranno a un'ammenda di cento sicli d'argento, che daranno al padre della giovane. Ella rimarra' sua moglie ed egli non potra' mandarla via per tutto il tempo della sua vita. Deuteronomio 22:20 Ma se la cosa e' vera, se la giovane non e' stata trovata vergine, Deuteronomio 22:21 allora si fara' uscire quella giovane all'ingresso della casa di suo padre, e la gente della sua citta' la lapidera', si ch'ella muoia, perche' ha commesso un atto infame in Israele, prostituendosi in casa di suo padre. Cosi torrai via il male di mezzo a te. Deuteronomio 22:22 Quando si trovera' un uomo a giacere con una donna maritata, ambedue morranno: l'uomo che s'e' giaciuto con la donna, e la donna. Cosi torrai via il male di mezzo ad Israele. Deuteronomio 22:23 Quando una fanciulla vergine e' fidanzata, e un uomo, trovandola in citta', si giace con lei, Deuteronomio 22:24 condurrete ambedue alla porta di quella citta', e li lapiderete si che muoiano: la fanciulla, perche' essendo in citta', non ha gridato; e l'uomo perche' ha disonorato la donna del suo prossimo. Cosi torrai via il male di mezzo a te. Deuteronomio 22:25 Ma se l'uomo trova per i campi la fanciulla fidanzata e facendole violenza, si giace con lei, allora morra' soltanto l'uomo che s'e' giaciuto con lei; Deuteronomio 22:26 ma non farai niente alla fanciulla; nella fanciulla non c'e' colpa degna di morte; si tratta d'un caso come quello d'un uomo che si levi contro il suo prossimo, e l'uccida; Deuteronomio 22:27 poiche' egli l'ha trovata per i campi; la fanciulla fidanzata ha gridato, ma non c'era nessuno per salvarla. Deuteronomio 22:28 Se un uomo trova una fanciulla vergine che non sia fidanzata, e l'afferra, e si giace con lei, e sono sorpresi, Deuteronomio 22:29 l'uomo che s'e' giaciuto con lei dara' al padre della fanciulla cinquanta sicli d'argento, ed ella sara' sua moglie, perche' l'ha disonorata; e non potra' mandarla via per tutto il tempo della sua vita. Deuteronomio 22:30 Nessuno prendera' la moglie di suo padre ne' sollevera' il lembo della coperta di suo padre. Le persone da escludersi dalla raunanza Deuteronomio 23:1 L'eunuco a cui sono state infrante o mutilate le parti, non entrera' nella raunanza dell'Eterno. Deuteronomio 23:2 Il bastardo non entrera' nella raunanza dell'Eterno; nessuno de' suoi, neppure alla decima generazione, entrera' nella raunanza dell'Eterno. Deuteronomio 23:3 L'Ammonita e il Moabita non entreranno nella raunanza dell'Eterno; nessuno dei loro discendenti, neppure alla decima generazione, entrera' nella raunanza dell'Eterno; Deuteronomio 23:4 non v'entreranno mai, perche' non vi vennero incontro col pane e con l'acqua nel vostro viaggio, quand'usciste dall'Egitto, e perche' salariarono a tuo danno Balaam, figliuolo di Beor, da Pethor in Mesopotamia, per maledirti. Deuteronomio 23:5 Ma l'Eterno, il tuo Dio, non volle ascoltar Balaam; ma l'Eterno, il tuo Dio, muto' per te la maledizione in benedizione perche' l'Eterno, il tuo Dio, ti ama. Deuteronomio 23:6 Non cercherai ne' la loro pace ne' la loro prosperita', finche' tu viva, in perpetuo. Deuteronomio 23:7 Non aborrirai l'Idumeo, poich'egli e' tuo fratello; non aborrirai l'Egiziano, perche' fosti straniero nel suo paese; Deuteronomio 23:8 i figliuoli che nasceranno loro potranno, alla terza generazione, entrare nella raunanza dell'Eterno. La purita' negli accampamenti Deuteronomio 23:9 Quando uscirai e ti accamperai contro i tuoi nemici, guardati da ogni cosa malvagia. Deuteronomio 23:10 Se v'e' qualcuno in mezzo a te che sia impuro a motivo d'un accidente notturno, uscira' dal campo, e non vi rientrera'; Deuteronomio 23:11 sulla sera si lavera' con acqua, e dopo il tramonto del sole potra' rientrare nel campo. Deuteronomio 23:12 Avrai pure un luogo fuori del campo; e la' fuori andrai per i tuoi bisogni; Deuteronomio 23:13 e fra i tuoi utensili avrai una pala, con la quale, quando vorrai andar fuori per i tuoi bisogni, scaverai la terra, e coprirai i tuoi escrementi. Deuteronomio 23:14 Poiche' l'Eterno, il tuo Dio, cammina in mezzo al tuo campo per liberarti e per darti nelle mani i tuoi nemici; percio' il tuo campo dovra' esser santo; affinche' l'Eterno non abbia a vedere in mezzo a te alcuna bruttura e a ritrarsi da te. Gli schiavi fuggiaschi. I doni provenienti dalla impurita'. Gl'imprestiti. I voti. Le uve e le spighe Deuteronomio 23:15 Non consegnerai al suo padrone lo schiavo che, dopo averlo lasciato, si sara' rifugiato presso di te. Deuteronomio 23:16 Rimarra' da te, nel tuo paese, nel luogo che avra' scelto, in quella delle tue citta' che gli parra' meglio; e non lo molesterai. Deuteronomio 23:17 Non vi sara' alcuna meretrice tra le figliuole d'Israele, ne' vi sara' alcun uomo che si prostituisca tra i figliuoli d'Israele. Deuteronomio 23:18 Non porterai nella casa dell'Eterno, del tuo Dio, la mercede d'una meretrice ne' il prezzo della vendita d'un cane, per sciogliere qualsivoglia voto; poiche' ambedue son cose abominevoli per l'Eterno, ch'e' il tuo Dio. Deuteronomio 23:19 Non farai al tuo fratello prestiti a interesse, ne' di danaro, ne' di viveri, ne' di qualsivoglia cosa che si presta a interesse. Deuteronomio 23:20 Allo straniero potrai prestare a interesse, ma non al tuo fratello; affinche' l'Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutto cio' a cui porrai mano, nel paese dove stai per entrare per prenderne possesso. Deuteronomio 23:21 Quando avrai fatto un voto all'Eterno, al tuo Dio, non tarderai ad adempirlo; poiche' l'Eterno, il tuo Dio, te ne domanderebbe certamente conto, e tu saresti colpevole; Deuteronomio 23:22 ma se ti astieni dal far voti, non commetti peccato. Deuteronomio 23:23 Mantieni e compi la parola uscita dalle tue labbra; fa' secondo il voto che avrai fatto volontariamente all'Eterno, al tuo Dio, e che la tua bocca avra' pronunziato. Deuteronomio 23:24 Quando entrerai nella vigna del tuo prossimo, potrai a tuo piacere mangiare dell'uva a sazieta', ma non ne metterai nel tuo paniere. Deuteronomio 23:25 Quando entrerai nelle biade del tuo prossimo, potrai coglierne delle spighe con la mano; ma non metterai la falce nelle biade del tuo prossimo. La legge del divorzio. Il nuovo sposo esente dal servizio militare Deuteronomio 24:1 Quand'uno avra' preso una donna e sara' divenuto suo marito, se avvenga ch'ella poi non gli sia piu' gradita perche' ha trovato in lei qualcosa di vergognoso, e scriva per lei un libello di ripudio e glielo consegni in mano e la mandi via di casa sua, Deuteronomio 24:2 s'ella, uscita di casa di colui, va e divien moglie d'un altro marito, Deuteronomio 24:3 e quest'altro marito la prende in odio, scrive per lei un libello di ripudio, glielo consegna in mano e la manda via di casa sua, o se quest'altro marito che l'avea presa per moglie viene a morire, Deuteronomio 24:4 il primo marito che l'avea mandata via non potra' riprenderla per moglie dopo ch'ella e' stata contaminata; poiche' sarebbe un'abominazione agli occhi dell'Eterno; e tu non macchierai di peccato il paese che l'Eterno, il tuo Dio, ti da' come eredita'. Deuteronomio 24:5 Quando un uomo si sara' sposato di fresco, non andra' alla guerra, e non gli sara' imposto alcun incarico; sara' libero per un anno di starsene a casa e fara' lieta la moglie che ha sposata. I pegni. Il ratto d'uomo. La lebbra Deuteronomio 24:6 Nessuno prendera' in pegno sia le due macine, sia la macina superiore, perche' sarebbe come prendere in pegno la vita. Deuteronomio 24:7 Quando si trovera' un uomo che abbia rubato qualcuno dei suoi fratelli di tra i figliuoli d'Israele, ne abbia fatto un suo schiavo e l'abbia venduto, quel ladro sara' messo a morte; cosi torrai via il male di mezzo a te. Deuteronomio 24:8 State in guardia contro la piaga della lebbra, per osservare diligentemente e fare tutto quello che i sacerdoti levitici v'insegneranno; avrete cura di fare come io ho loro ordinato. Deuteronomio 24:9 Ricordati di quello che l'Eterno, il tuo Dio, fece a Maria, durante il viaggio, dopo che foste usciti dall'Egitto. Deuteronomio 24:10 Quando presterai qualsivoglia cosa al tuo prossimo, non entrerai in casa sua per prendere il suo pegno; Deuteronomio 24:11 te ne starai di fuori, e l'uomo a cui avrai fatto il prestito, ti portera' il pegno fuori. Deuteronomio 24:12 E se quell'uomo e' povero, non ti coricherai, avendo ancora il suo pegno. Deuteronomio 24:13 Non mancherai di restituirgli il pegno, al tramonto del sole, affinche' egli possa dormire nel suo mantello, e benedirti; e questo ti sara' contato come un atto di giustizia agli occhi dell'Eterno, ch'e' il tuo Dio. Il mercenario. I diritti dello straniero, dell'orfano e della vedova Deuteronomio 24:14 Non defrauderai il mercenario povero e bisognoso, sia egli uno dei tuoi fratelli o uno degli stranieri che stanno nel tuo paese, entro le tue porte; Deuteronomio 24:15 gli darai il suo salario il giorno stesso, prima che tramonti il sole; poich'egli e' povero, e l'aspetta con impazienza; cosi egli non gridera' contro di te all'Eterno, e tu non commetterai un peccato. Deuteronomio 24:16 Non si metteranno a morte i padri per i figliuoli, ne' si metteranno a morte i figliuoli per i padri; ognuno sara' messo a morte per il proprio peccato. Deuteronomio 24:17 Non conculcherai il diritto dello straniero o dell'orfano, e non prenderai in pegno la veste della vedova; Deuteronomio 24:18 ma ti ricorderai che sei stato schiavo in Egitto, e che di la', ti ha redento l'Eterno, l'Iddio tuo; percio' io ti comando che tu faccia cosi. Deuteronomio 24:19 Allorche', facendo la mietitura nel tuo campo, vi avrai dimenticato qualche manipolo, non tornerai indietro a prenderlo; sara' per lo straniero, per l'orfano e per la vedova, affinche' l'Eterno, il tuo Dio, ti benedica in tutta l'opera delle tue mani. Deuteronomio 24:20 Quando scoterai i tuoi ulivi, non starai a cercar le ulive rimaste sui rami; saranno per lo straniero, per l'orfano e per la vedova. Deuteronomio 24:21 Quando vendemmierai la tua vigna, non starai a coglierne i raspolli; saranno per lo straniero, per l'orfano e per la vedova. Deuteronomio 24:22 E ti ricorderai che sei stato schiavo nel paese d'Egitto; percio' ti comando che tu faccia cosi. La flagellazione. Il matrimonio fra cognati. I pesi e le misure. La distruzione degli Amalekiti Deuteronomio 25:1 Quando sorgera' una lite fra alcuni, e verranno in giudizio, i giudici che li giudicheranno assolveranno l'innocente e condanneranno il colpevole. Deuteronomio 25:2 E se il colpevole avra' meritato d'esser battuto, il giudice lo fara' distendere per terra e battere in sua presenza, con un numero di colpi proporzionato alla gravita' della sua colpa. Deuteronomio 25:3 Gli fara' dare non piu' di quaranta colpi, per tema che il tuo fratello resti avvilito agli occhi tuoi, qualora si oltrepassasse di molto questo numero di colpi. Deuteronomio 25:4 Non metterai la musoliera al bue che trebbia il grano. Deuteronomio 25:5 Quando de' fratelli staranno assieme, e l'un d'essi morra' senza lasciar figliuoli, la moglie del defunto non si maritera' fuori, con uno straniero; il suo cognato verra' da lei e se la prendera' per moglie, compiendo cosi verso di lei il suo dovere di cognato; Deuteronomio 25:6 e il primogenito ch'ella partorira', succedera' al fratello defunto e ne portera' il nome, affinche' questo nome non sia estinto in Israele. Deuteronomio 25:7 E se a quell'uomo non piaccia di prender la sua cognata, la cognata salira' alla porta degli anziani e dira': 'Il mio cognato rifiuta di far rivivere in Israele il nome del suo fratello; ei non vuol compiere verso di me il suo dovere di cognato'. Deuteronomio 25:8 Allora gli anziani della sua citta' lo chiameranno e gli parleranno; e se egli persiste e dice: 'Non mi piace di prenderla', Deuteronomio 25:9 allora la sua cognata gli si avvicinera' in presenza degli anziani, gli levera' il calzare dal piede, gli sputera' in faccia, e dira': 'Cosi sara' fatto all'uomo che non vuol edificare la casa del suo fratello'. Deuteronomio 25:10 E la casa di lui sara' chiamata in Israele 'la casa dello scalzato'. Deuteronomio 25:11 Quando alcuni verranno a contesa fra loro, e la moglie dell'uno s'accostera' per liberare suo marito dalle mani di colui che lo percuote, e stendendo la mano afferrera' quest'ultimo per le sue vergogne, tu le mozzerai la mano; Deuteronomio 25:12 l'occhio tuo non ne abbia pieta'. Deuteronomio 25:13 Non avrai nella tua sacchetta due pesi, uno grande e uno piccolo. Deuteronomio 25:14 Non avrai in casa due misure, una grande e una piccola. Deuteronomio 25:15 Terrai pesi esatti e giusti, terrai misure esatte e giuste, affinche' i tuoi giorni siano prolungati sulla terra che l'Eterno, l'Iddio tuo, ti da'. Deuteronomio 25:16 Poiche' chiunque fa altrimenti, chiunque commette iniquita', e' in abominio all'Eterno, al tuo Dio. Deuteronomio 25:17 Ricordati di cio' che ti fece Amalek, durante il viaggio, quando usciste dall'Egitto: Deuteronomio 25:18 com'egli ti attacco' per via, piombando per di dietro su tutti i deboli che ti seguivano, quand'eri gia' stanco e sfinito, e come non ebbe alcun timore di Dio. Deuteronomio 25:19 Quando dunque l'Eterno, il tuo Dio, t'avra' dato requie, liberandoti da tutti i tuoi nemici all'intorno nel paese che l'Eterno, il tuo Dio, ti da' come eredita' perche' tu lo possegga, cancellerai la memoria di Amalek di sotto al cielo: non te ne scordare! Le primizie. Le decime del terzo anno. Conclusione Deuteronomio 26:1 Or quando sarai entrato nel paese che l'Eterno, il tuo Dio, ti da' come eredita', e lo possederai e ti ci sarai stanziato, Deuteronomio 26:2 prenderai delle primizie di tutti i frutti del suolo da te raccolti nel paese che l'Eterno, il tuo Dio, ti da', le metterai in un paniere, e andrai al luogo che l'Eterno, l'Iddio tuo, avra' scelto per dimora del suo nome. Deuteronomio 26:3 E ti presenterai al sacerdote in carica in que' giorni, e gli dirai: 'Io dichiaro oggi all'Eterno, all'Iddio tuo, che sono entrato nel paese che l'Eterno giuro' ai nostri padri di darci'. Deuteronomio 26:4 Il sacerdote prendera' il paniere dalle tue mani, e lo deporra' davanti all'altare dell'Eterno, del tuo Dio, Deuteronomio 26:5 e tu pronunzierai queste parole davanti all'Eterno, ch'e' il tuo Dio: 'Mio padre era un Arameo errante; scese in Egitto, vi stette come straniero con poca gente, e vi divento' una nazione grande, potente e numerosa. Deuteronomio 26:6 E gli Egiziani ci maltrattarono, ci umiliarono e c'imposero un duro servaggio. Deuteronomio 26:7 Allora gridammo all'Eterno, all'Iddio de' nostri padri, e l'Eterno udi la nostra voce, vide la nostra umiliazione, il nostro travaglio e la nostra oppressione, Deuteronomio 26:8 e l'Eterno ci trasse dall'Egitto con potente mano e con braccio disteso, con grandi terrori, con miracoli e con prodigi, Deuteronomio 26:9 e ci ha condotti in questo luogo e ci ha dato questo paese, paese ove scorre il latte e il miele. Deuteronomio 26:10 Ed ora, ecco, io reco le primizie de' frutti del suolo che tu, o Eterno, m'hai dato!' E le deporrai davanti all'Eterno, al tuo Dio, e ti prostrerai davanti all'Eterno, al tuo Dio; Deuteronomio 26:11 e ti rallegrerai, tu col Levita e con lo straniero che sara' in mezzo a te, di tutto il bene che l'Eterno, il tuo Dio, avra' dato a te e alla tua casa. Deuteronomio 26:12 Quando avrai finito di prelevare tutte le decime delle tue entrate, il terzo anno, l'anno delle decime, e le avrai date al Levita, allo straniero, all'orfano e alla vedova perche' ne mangino entro le tue porte e siano saziati, Deuteronomio 26:13 dirai, dinanzi all'Eterno, al tuo Dio: 'Io ho tolto dalla mia casa cio' che era consacrato, e l'ho dato al Levita, allo straniero, all'orfano e alla vedova, interamente secondo gli ordini che mi hai dato; non ho trasgredito ne' dimenticato alcuno dei tuoi comandamenti. Deuteronomio 26:14 Non ho mangiato cose consacrate, durante il mio lutto; non ne ho tolto nulla quand'ero impuro, e non ne ho dato nulla in occasione di qualche morto; ho ubbidito alla voce dell'Eterno, dell'Iddio mio, ho fatto interamente come tu m'hai comandato. Deuteronomio 26:15 Volgi a noi lo sguardo dalla dimora della tua santita', dal cielo, e benedici il tuo popolo d'Israele e la terra che ci hai dato, come giurasti ai nostri padri, terra ove scorre il latte e il miele'. Deuteronomio 26:16 Oggi, l'Eterno, il tuo Dio, ti comanda di mettere in pratica queste leggi e queste prescrizioni; osservale dunque, mettile in pratica con tutto il tuo cuore, con tutta l'anima tua. Deuteronomio 26:17 Tu hai fatto dichiarare oggi all'Eterno ch'egli sara' il tuo Dio, purche' tu cammini nelle sue vie e osservi le sue leggi, i suoi comandamenti, le sue prescrizioni, e tu ubbidisca alla sua voce. Deuteronomio 26:18 E l'Eterno t'ha fatto oggi dichiarare che gli sarai un popolo specialmente suo, com'egli t'ha detto, e che osserverai tutti i suoi comandamenti, Deuteronomio 26:19 ond'egli ti renda eccelso per gloria, rinomanza e splendore, su tutte le nazioni che ha fatte, e tu sia un popolo consacrato all'Eterno, al tuo Dio, com'egli t'ha detto. Terzo discorso di Mose'. Ordine di rizzar delle pietre dopo il passaggio del Giordano, e di scolpirvi le parole della legge. Benedizioni da pronunziare sul Gherizim, e maledizioni da pronunziare sull'Ebal Deuteronomio 27:1 Or Mose' e gli anziani d'Israele dettero quest'ordine al popolo: 'Osservate tutti i comandamenti che oggi vi do. Deuteronomio 27:2 E quando avrete passato il Giordano per entrare nel paese che l'Eterno, l'Iddio vostro, vi da', rizzerai delle grandi pietre, e le intonacherai di calcina. Deuteronomio 27:3 Poi vi scriverai sopra tutte le parole di questa legge, quand'avrai passato il Giordano per entrare nel paese che l'Eterno, il tuo Dio, ti da': paese ove scorre il latte e il miele, come l'Eterno, l'Iddio de' tuoi padri, ti ha detto. Deuteronomio 27:4 Quando dunque avrete passato il Giordano, rizzerete sul monte Ebal queste pietre, come oggi vi comando, e le intonacherete di calcina. Deuteronomio 27:5 Quivi edificherai pure un altare all'Eterno, ch'e' il tuo Dio: un altare di pietre, sulle quali non passerai ferro. Deuteronomio 27:6 Edificherai l'altare dell'Eterno, del tuo Dio, di pietre intatte, e su d'esso offrirai degli olocausti all'Eterno, al tuo Dio. Deuteronomio 27:7 E offrirai de' sacrifizi di azioni di grazie, e quivi mangerai e ti rallegrerai dinanzi all'Eterno, al tuo Dio. Deuteronomio 27:8 E scriverai su quelle pietre tutte le parole di questa legge, in modo che siano nitidamente scolpite'. Deuteronomio 27:9 E Mose' e i sacerdoti levitici parlarono a tutto Israele, dicendo: 'Fa' silenzio e ascolta, o Israele! Oggi sei divenuto il popolo dell'Eterno, del tuo Dio. Deuteronomio 27:10 Ubbidirai quindi alla voce dell'Eterno, del tuo Dio, e metterai in pratica i suoi comandamenti e le sue leggi che oggi ti do'. Deuteronomio 27:11 In quello stesso giorno Mose' diede pure quest'ordine al popolo: Deuteronomio 27:12 'Quando avrete passato il Giordano, ecco quelli che staranno sul monte Gherizim per benedire il popolo: Simeone, Levi, Giuda, Issacar, Giuseppe e Beniamino; Deuteronomio 27:13 ed ecco quelli che staranno sul monte Ebal, per pronunziare la maledizione: Ruben, Gad, Ascer, Zabulon, Dan e Neftali. Deuteronomio 27:14 I Leviti parleranno e diranno ad alta voce a tutti gli uomini d'Israele: Deuteronomio 27:15 Maledetto l'uomo che fa un'immagine scolpita o di getto, cosa abominevole per l'Eterno, opera di mano d'artefice, e la pone in luogo occulto! E tutto il popolo rispondera' e dira': Amen. Deuteronomio 27:16 Maledetto chi sprezza suo padre o sua madre! E tutto il popolo dira': Amen. Deuteronomio 27:17 Maledetto chi sposta i termini del suo prossimo! E tutto il popolo dira': Amen. Deuteronomio 27:18 Maledetto chi fa smarrire al cieco il suo cammino! E tutto il popolo dira': Amen. Deuteronomio 27:19 Maledetto chi conculca il diritto dello straniero, dell'orfano e della vedova! E tutto il popolo dira': Amen. Deuteronomio 27:20 Maledetto chi giace con la moglie di suo padre, perche' ha sollevato il lembo della coperta di suo padre! E tutto il popolo dira': Amen. Deuteronomio 27:21 Maledetto chi giace con qualsivoglia bestia! E tutto il popolo dira': Amen. Deuteronomio 27:22 Maledetto chi giace con la propria sorella, figliuola di suo padre o figliuola di sua madre! E tutto il popolo dira': Amen. Deuteronomio 27:23 Maledetto chi giace con la sua suocera! E tutto il popolo dira': Amen. Deuteronomio 27:24 Maledetto chi uccide il suo prossimo in occulto! E tutto il popolo dira': Amen. Deuteronomio 27:25 Maledetto chi accetta un donativo per condannare a morte un innocente! E tutto il popolo dira': Amen. Deuteronomio 27:26 Maledetto chi non si attiene alle parole di questa legge, per metterle in pratica! E tutto il popolo dira': Amen. Benedizioni e maledizioni Deuteronomio 28:1 Ora, se tu ubbidisci diligentemente alla voce dell'Eterno, del tuo Dio, avendo cura di mettere in pratica tutti i suoi comandamenti che oggi ti do, avverra' che l'Eterno, il tuo Dio, ti rendera' eccelso sopra tutte le nazioni della terra; Deuteronomio 28:2 e tutte queste benedizioni verranno su te e si compiranno per te, se darai ascolto alla voce dell'Eterno, dell'Iddio tuo: Deuteronomio 28:3 sarai benedetto nelle citta' e sarai benedetto nella campagna. Deuteronomio 28:4 Benedetto sara' il frutto delle tue viscere, il frutto del tuo suolo e il frutto del tuo bestiame; benedetti i parti delle tue vacche e delle tue pecore. Deuteronomio 28:5 Benedetti saranno il tuo paniere e la tua madia. Deuteronomio 28:6 Sarai benedetto al tuo entrare e benedetto al tuo uscire. Deuteronomio 28:7 L'Eterno fara' si che i tuoi nemici, quando si leveranno contro di te, siano sconfitti dinanzi a te; usciranno contro a te per una via, e per sette vie fuggiranno d'innanzi a te. Deuteronomio 28:8 L'Eterno ordinera' alla benedizione d'esser teco ne' tuoi granai e in tutto cio' a cui metterai mano; e ti benedira' nel paese che l'Eterno, il tuo Dio, ti da'. Deuteronomio 28:9 L'Eterno ti stabilira' perche' tu gli sia un popolo santo, come t'ha giurato, se osserverai i comandamenti dell'Eterno, ch'e' il tuo Dio, e se camminerai nelle sue vie; Deuteronomio 28:10 e tutti i popoli della terra vedranno che tu porti il nome dell'Eterno, e ti temeranno. Deuteronomio 28:11 L'Eterno, il tuo Dio, ti colmera' di beni, moltiplicando il frutto delle tue viscere, il frutto del tuo bestiame e il frutto del tuo suolo, nel paese che l'Eterno giuro' ai tuoi padri di darti. Deuteronomio 28:12 L'Eterno aprira' per te il suo buon tesoro, il cielo, per dare alla tua terra la pioggia a suo tempo, e per benedire tutta l'opera delle tue mani, e tu presterai a molte nazioni e non prenderai nulla in prestito. Deuteronomio 28:13 L'Eterno ti mettera' alla testa e non alla coda, e sarai sempre in alto e mai in basso, se ubbidirai ai comandamenti dell'Eterno, del tuo Dio, i quali oggi ti do perche' tu li osservi e li metta in pratica, Deuteronomio 28:14 e se non devierai ne' a destra ne' a sinistra da alcuna delle cose che oggi vi comando, per andar dietro ad altri de'i e per servirli. Deuteronomio 28:15 Ma se non ubbidisci alla voce dell'Eterno, del tuo Dio, se non hai cura di mettere in pratica tutti i suoi comandamenti e tutte le sue leggi che oggi ti do, avverra' che tutte queste maledizioni verranno su te e si compiranno per te: Deuteronomio 28:16 Sarai maledetto nella citta' e sarai maledetto nella campagna. Deuteronomio 28:17 Maledetti saranno il tuo paniere e la tua madia. Deuteronomio 28:18 Maledetto sara' il frutto delle tue viscere, il frutto del tuo suolo; maledetti i parti delle tue vacche e delle tue pecore. Deuteronomio 28:19 Sarai maledetto al tuo entrare e maledetto al tuo uscire. Deuteronomio 28:20 L'Eterno mandera' contro di te la maledizione, lo spavento e la minaccia in ogni cosa a cui metterai mano e che farai, finche' tu sia distrutto e tu perisca rapidamente, a motivo della malvagita' delle tue azioni per la quale m'avrai abbandonato. Deuteronomio 28:21 L'Eterno fara' si che la peste s'attacchera' a te, finch'essa t'abbia consumato nel paese nel quale stai per entrare per prenderne possesso. Deuteronomio 28:22 L'Eterno ti colpira' di consunzione, di febbre, d'infiammazione, d'arsura, di aridita', di carbonchio e di ruggine, che ti perseguiteranno finche' tu sia perito. Deuteronomio 28:23 Il tuo cielo sara' di rame sopra il tuo capo, e la terra sotto di te sara' di ferro. Deuteronomio 28:24 L'Eterno mandera' sul tuo paese, invece di pioggia, sabbia e polvere, che cadranno su te dal cielo, finche' tu sia distrutto. Deuteronomio 28:25 L'Eterno fara' si che sarai messo in rotta dinanzi ai tuoi nemici; uscirai contro a loro per una via e per sette vie fuggirai d'innanzi a loro, e nessuno dei regni della terra ti dara' requie. Deuteronomio 28:26 I tuoi cadaveri saran pasto di tutti gli uccelli del cielo e delle bestie della terra, che nessuno scaccera'. Deuteronomio 28:27 L'Eterno ti colpira' con l'ulcera d'Egitto, con emorroidi, con la rogna e con la tigna, di cui non potrai guarire. Deuteronomio 28:28 L'Eterno ti colpira' di delirio, di cecita' e di smarrimento di cuore; Deuteronomio 28:29 e andrai brancolando in pien mezzodi, come il cieco brancola nel buio; non prospererai nelle tue vie, sarai del continuo oppresso e spogliato, e non vi sara' alcuno che ti soccorra. Deuteronomio 28:30 Ti fidanzerai con una donna, e un altro si giacera' con lei; edificherai una casa, ma non vi abiterai; pianterai una vigna, e non ne godrai il frutto. Deuteronomio 28:31 Il tuo bue sara' ammazzato sotto i tuoi occhi, e tu non ne mangerai; il tuo asino sara' portato via in tua presenza, e non ti sara' reso; le tue pecore saranno date ai tuoi nemici, e non vi sara' chi ti soccorra. Deuteronomio 28:32 I tuoi figliuoli e le tue figliuole saran dati in balia d'un altro popolo: i tuoi occhi lo vedranno e languiranno del continuo dal rimpianto di loro, e la tua mano sara' senza forza. Deuteronomio 28:33 Un popolo, che tu non avrai conosciuto, mangera' il frutto della tua terra e di tutta la tua fatica, e sarai del continuo oppresso e schiacciato. Deuteronomio 28:34 E sarai fuor di te per le cose che vedrai con gli occhi tuoi. Deuteronomio 28:35 L'Eterno ti colpira' sulle ginocchia e sulle cosce con un'ulcera maligna, della quale non potrai guarire; ti colpira' dalle piante dei piedi alla sommita' del capo. Deuteronomio 28:36 L'Eterno fara' andare te e il tuo re che avrai costituito sopra di te, verso una nazione che ne' tu ne' i padri tuoi avrete conosciuta; e quivi servirai a de'i stranieri, al legno e alla pietra; Deuteronomio 28:37 e diverrai lo stupore, il proverbio e la favola di tutti i popoli fra i quali l'Eterno t'avra' condotto. Deuteronomio 28:38 Porterai molta semenza al campo e raccoglierai poco, perche' la locusta la divorera'. Deuteronomio 28:39 Pianterai vigne, le coltiverai, ma non berrai vino ne' coglierai uva, perche' il verme le rodera'. Deuteronomio 28:40 Avrai degli ulivi in tutto il tuo territorio ma non t'ungerai d'olio, perche' i tuoi ulivi perderanno il loro frutto. Deuteronomio 28:41 Genererai figliuoli e figliuole, ma non saranno tuoi, perche' andranno in schiavitu'. Deuteronomio 28:42 Tutti i tuoi alberi e il frutto del tuo suolo saran preda alla locusta. Deuteronomio 28:43 Lo straniero che sara' in mezzo a te salira' sempre piu' in alto al disopra di te, e tu scenderai sempre piu' in basso. Deuteronomio 28:44 Egli prestera' a te, e tu non presterai a lui; egli sara' alla testa, e tu in coda. Deuteronomio 28:45 Tutte queste maledizioni verranno su te, ti perseguiteranno e ti raggiungeranno, finche' tu sia distrutto, perche' non avrai ubbidito alla voce dell'Eterno, del tuo Dio, osservando i comandamenti e le leggi ch'egli t'ha dato. Deuteronomio 28:46 Esse saranno per te e per la tua progenie come un segno e come un prodigio, in perpetuo. Deuteronomio 28:47 E perche' non avrai servito all'Eterno, al tuo Dio, con gioia e di buon cuore in mezzo all'abbondanza d'ogni cosa, Deuteronomio 28:48 servirai ai tuoi nemici che l'Eterno mandera' contro di te, in mezzo alla fame, alla sete, alla nudita' e alla mancanza d'ogni cosa; ed essi ti metteranno un giogo di ferro sul collo, finche' t'abbiano distrutto. Deuteronomio 28:49 L'Eterno fara' muover contro di te, da lontano, dalle estremita' della terra, una nazione, pari all'aquila che vola: una nazione della quale non intenderai la lingua, Deuteronomio 28:50 una nazione dall'aspetto truce, che non avra' riguardo al vecchio e non avra' merce' del fanciullo; Deuteronomio 28:51 che mangera' il frutto del tuo bestiame e il frutto del tuo suolo, finche' tu sia distrutto, e non ti lascera' di resto ne' frumento, ne' mosto, ne' olio, ne' parti delle tue vacche e delle tue pecore, finche' t'abbia fatto perire. Deuteronomio 28:52 E t'assediera' in tutte le tue citta', finche' in tutto il tuo paese cadano le alte e forti mura nelle quali avrai riposto la tua fiducia. Essa ti assediera' in tutte le tue citta', in tutto il paese che l'Eterno, il tuo Dio, t'avra' dato. Deuteronomio 28:53 E durante l'assedio e nella distretta alla quale ti ridurra' il tuo nemico, mangerai il frutto delle tue viscere, le carni de' tuoi figliuoli e delle tue figliuole, che l'Eterno, il tuo Dio, t'avra' dati. Deuteronomio 28:54 L'uomo piu' delicato e piu' molle tra voi guardera' di mal occhio il suo fratello, la donna che riposa sul suo seno, i figliuoli che ancora gli rimangono, Deuteronomio 28:55 non volendo dare ad alcun d'essi delle carni de' suoi figliuoli delle quali si cibera', perche' non gli sara' rimasto nulla in mezzo all'assedio e alla distretta alla quale i nemici t'avranno ridotto in tutte le tue citta'. Deuteronomio 28:56 La donna piu' delicata e piu' molle tra voi, che per mollezza e delicatezza non si sarebbe attentata a posare la pianta del piede in terra, guardera' di mal occhio il marito che le riposa sul seno, il suo figliuolo e la sua figliuola, Deuteronomio 28:57 per non dar loro nulla della placenta uscita dal suo seno e de' figliuoli che mettera' al mondo, perche', mancando di tutto, se ne cibera' di nascosto, in mezzo all'assedio e alla penuria alla quale i nemici t'avranno ridotto in tutte le tue citta'. Deuteronomio 28:58 Se non hai cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge, scritte in questo libro, se non temi questo nome glorioso e tremendo dell'Eterno, dell'Iddio tuo, Deuteronomio 28:59 l'Eterno rendera' straordinarie le piaghe con le quali colpira' te e la tua progenie: piaghe grandi e persistenti e malattie maligne e persistenti, Deuteronomio 28:60 e fara' tornare su te tutte le malattie d'Egitto, dinanzi alle quali tu tremavi, e s'attaccheranno a te. Deuteronomio 28:61 Ed anche le molte malattie e le molte piaghe non menzionate nel libro di questa legge, l'Eterno le fara' venir su te, finche' tu sia distrutto. Deuteronomio 28:62 E voi rimarrete poca gente, dopo essere stati numerosi come le stelle del cielo, perche' non avrai ubbidito alla voce dell'Eterno, ch'e' il tuo Dio. Deuteronomio 28:63 E avverra' che come l'Eterno prendeva piacere a farvi del bene e moltiplicarvi, cosi l'Eterno prendera' piacere a farvi perire e a distruggervi; e sarete strappati dal paese del quale vai a prender possesso. Deuteronomio 28:64 L'Eterno ti disperdera' fra tutti i popoli, da un'estremita' della terra sino all'altra; e la' servirai ad altri de'i, che ne' tu ne' i tuoi padri avete mai conosciuti: al legno e alla pietra. Deuteronomio 28:65 E fra quelle nazioni non avrai requie, e non vi sara' luogo di riposo per la pianta de' tuoi piedi; ma l'Eterno ti dara' quivi un cuor tremante, degli occhi che si spegneranno e un'anima languente. Deuteronomio 28:66 La tua vita ti stara' dinanzi come sospesa; tremerai notte e giorno, e non sarai sicuro della tua esistenza. Deuteronomio 28:67 La mattina dirai: 'Fosse pur sera!' e la sera dirai: 'Fosse pur mattina!' a motivo dello spavento ond'avrai pieno il cuore, e a motivo delle cose che vedrai con gli occhi tuoi. Deuteronomio 28:68 E l'Eterno ti fara' tornare in Egitto su delle navi, per la via della quale t'avevo detto: 'Non la rivedrai mai piu'!' E la' sarete offerti in vendita ai vostri nemici come schiavi e come schiave, e manchera' il compratore! Il patto rinnovato Deuteronomio 29:1 Queste sono le parole del patto che l'Eterno comando' a Mose' di stabilire coi figliuoli d'Israele nel paese di Moab, oltre il patto che avea stabilito con essi a Horeb. Deuteronomio 29:2 Mose' convoco' dunque tutto Israele, e disse loro: 'Voi avete veduto tutto quello che l'Eterno ha fatto sotto gli occhi vostri, nel paese d'Egitto, a Faraone, a tutti i suoi servitori e a tutto il suo paese; Deuteronomio 29:3 gli occhi tuoi han vedute le calamita' grandi con le quali furono provati, quei miracoli, quei gran prodigi; Deuteronomio 29:4 ma, fino a questo giorno, l'Eterno non v'ha dato un cuore per comprendere, ne' occhi per vedere, ne' orecchi per udire. Deuteronomio 29:5 Io vi ho condotti quarant'anni nel deserto; le vostre vesti non vi si son logorate addosso, ne' i vostri calzari vi si son logorati ai piedi. Deuteronomio 29:6 Non avete mangiato pane, non avete bevuto vino ne' bevanda alcoolica, affinche' conosceste che io sono l'Eterno, il vostro Dio. Deuteronomio 29:7 E quando siete arrivati a questo luogo, e Sihon re di Heshbon, e Og re di Basan sono usciti contro noi per combattere, noi li abbiamo sconfitti, Deuteronomio 29:8 abbiamo preso il loro paese, e l'abbiam dato come proprieta' ai Rubeniti, ai Gaditi e alla mezza tribu' di Manasse. Deuteronomio 29:9 Osservate dunque le parole di questo patto e mettetele in pratica, affinche' prosperiate in tutto cio' che farete. Deuteronomio 29:10 Oggi voi comparite tutti davanti all'Eterno, al vostro Dio, i vostri capi, le vostre tribu', i vostri anziani, i vostri ufficiali, tutti gli uomini d'Israele, Deuteronomio 29:11 i vostri bambini, le vostre mogli, lo straniero ch'e' in mezzo al tuo campo, da colui che ti spacca le legna a colui che ti attinge l'acqua, Deuteronomio 29:12 per entrare nel patto dell'Eterno, ch'e' il tuo Dio: patto fermato con giuramento, e che l'Eterno, il tuo Dio, fa oggi con te, Deuteronomio 29:13 per stabilirti oggi come suo popolo, e per esser tuo Dio, come ti disse e come giuro' ai tuoi padri, ad Abrahamo, ad Isacco e a Giacobbe. Deuteronomio 29:14 E non con voi soltanto fo io questo patto e questo giuramento, Deuteronomio 29:15 ma con quelli che stanno qui oggi con noi davanti all'Eterno, ch'e' l'Iddio nostro, e con quelli che non son qui oggi con noi. Deuteronomio 29:16 Poiche' voi sapete come abbiam dimorato nel paese d'Egitto, e come siam passati per mezzo alle nazioni, che avete attraversate; Deuteronomio 29:17 e avete vedute le loro abominazioni e gli idoli di legno, di pietra, d'argento e d'oro, che son fra quelle. Deuteronomio 29:18 Non siavi tra voi uomo o donna o famiglia o tribu' che volga oggi il cuore lungi dall'Eterno, ch'e' il nostro Dio, per andare a servire agli de'i di quelle nazioni; non siavi tra voi radice alcuna che produca veleno e assenzio; Deuteronomio 29:19 e non avvenga che alcuno, dopo aver udito le parole di questo giuramento, si lusinghi in cuor suo dicendo: 'Avro' pace, anche se camminero' secondo la caparbieta' del mio cuore'; in guisa che chi ha bevuto largamente tragga a perdizione chi ha sete. Deuteronomio 29:20 L'Eterno non vorra' perdonargli; ma in tal caso l'ira dell'Eterno e la sua gelosia s'infiammeranno contro quell'uomo, tutte le maledizioni scritte in questo libro si poseranno su lui, e l'Eterno cancellera' il nome di lui di sotto al cielo; Deuteronomio 29:21 l'Eterno lo separera', per sua sventura, da tutte le tribu' d'Israele, secondo tutte le maledizioni del patto scritto in questo libro della legge. Deuteronomio 29:22 La generazione a venire, i vostri figliuoli che sorgeranno dopo di voi, e lo straniero che verra' da paese lontano, anzi tutte le nazioni, quando vedranno le piaghe di questo paese e le malattie onde l'Eterno l'avra' afflitto, Deuteronomio 29:23 e che tutto il suo suolo sara' zolfo, sale, arsura, e non vi sara' piu' sementa, ne' prodotto, ne' erba di sorta che vi cresca, come dopo la ruina di Sodoma, di Gomorra, di Adma e di Tseboim che l'Eterno distrusse nella sua ira e nel suo furore, diranno: Deuteronomio 29:24 'Perche' l'Eterno ha egli trattato cosi questo paese? perche' l'ardore di questa grand'ira?' Deuteronomio 29:25 E si rispondera': 'Perche' hanno abbandonato il patto dell'Eterno, dell'Iddio dei loro padri: il patto che egli fermo' con loro quando li ebbe tratti dal paese d'Egitto; Deuteronomio 29:26 perche' sono andati a servire ad altri de'i e si son prostrati dinanzi a loro de'i, ch'essi non aveano conosciuti, e che l'Eterno non avea assegnati loro. Deuteronomio 29:27 Per questo s'e' accesa l'ira dell'Eterno contro questo paese per far venire su di esso tutte le maledizioni scritte in questo libro; Deuteronomio 29:28 e l'Eterno li ha divelti dal loro suolo con ira, con furore, con grande indignazione, e li ha gettati in un altro paese, come oggi si vede'. Deuteronomio 29:29 Le cose occulte appartengono all'Eterno, al nostro Dio, ma le cose rivelate sono per noi e per i nostri figliuoli, in perpetuo, perche' mettiamo in pratica tutte le parole di questa legge. Promesse e minacce Deuteronomio 30:1 Or quando tutte queste cose che io t'ho poste dinanzi, la benedizione e la maledizione, si saranno effettuate per te, e tu te le ridurrai a memoria fra tutte le nazioni dove l'Eterno, il tuo Dio, t'avra' sospinto, Deuteronomio 30:2 e ti convertirai all'Eterno, al tuo Dio, e ubbidirai alla sua voce, tu e i tuoi figliuoli, con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua, secondo tutto cio' che oggi io ti comando, Deuteronomio 30:3 l'Eterno, il tuo Dio, fara' ritornare i tuoi dalla schiavitu', avra' pieta' di te, e ti raccogliera' di nuovo di fra tutti i popoli, fra i quali l'Eterno, il tuo Dio, t'aveva disperso. Deuteronomio 30:4 Quand'anche i tuoi esuli fossero all'estremita' de' cieli, l'Eterno, il tuo Dio, ti raccogliera' di la', e di la' ti prendera'. Deuteronomio 30:5 L'Eterno, il tuo Dio, ti ricondurra' nel paese che i tuoi padri avevano posseduto, e tu lo possederai; ed Egli ti fara' del bene e ti moltiplichera' piu' dei tuoi padri. Deuteronomio 30:6 L'Eterno, il tuo Dio, circoncidera' il tuo cuore e il cuore della tua progenie affinche' tu ami l'Eterno, il tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua, e cosi tu viva. Deuteronomio 30:7 E l'Eterno, il tuo Dio, fara' cadere tutte queste maledizioni sui tuoi nemici e su tutti quelli che t'avranno odiato e perseguitato. Deuteronomio 30:8 E tu ti convertirai, ubbidirai alla voce dell'Eterno, e metterai in pratica tutti questi comandamenti che oggi ti do. Deuteronomio 30:9 L'Eterno, il tuo Dio, ti colmera' di beni, facendo prosperare tutta l'opera delle tue mani, il frutto delle tue viscere, il frutto del tuo bestiame e il frutto del tuo suolo; poiche' l'Eterno si compiacera' di nuovo nel farti del bene, come si compiacque nel farlo ai tuoi padri, Deuteronomio 30:10 perche' ubbidirai alla voce dell'Eterno, ch'e' il tuo Dio, osservando i suoi comandamenti e i suoi precetti scritti in questo libro della legge, perche' ti sarai convertito all'Eterno, al tuo Dio, con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua. Deuteronomio 30:11 Questo comandamento che oggi ti do, non e' troppo alto per te, ne' troppo lontano da te. Deuteronomio 30:12 Non e' nel cielo, perche' tu dica: 'Chi salira' per noi nel cielo e ce lo rechera' e ce lo fara' udire perche' lo mettiamo in pratica?' Deuteronomio 30:13 Non e' di la' dal mare, perche' tu dica: 'Chi passera' per noi di la' dal mare e ce lo rechera' e ce lo fara' udire perche' lo mettiamo in pratica?' Deuteronomio 30:14 Invece questa parola e' molto vicina a te; e' nella tua bocca e nel tuo cuore, perche' tu la metta in pratica. Deuteronomio 30:15 Vedi, io pongo oggi davanti a te la vita e il bene, la morte e il male; Deuteronomio 30:16 poiche' io ti comando oggi d'amare l'Eterno, il tuo Dio, di camminare nelle sue vie, d'osservare i suoi comandamenti; le sue leggi e i suoi precetti affinche' tu viva e ti moltiplichi, e l'Eterno, il tuo Dio, ti benedica nel paese dove stai per entrare per prenderne possesso. Deuteronomio 30:17 Ma se il tuo cuore si volge indietro, e se tu non ubbidisci, e ti lasci trascinare a prostrarti davanti ad altri de'i e a servir loro, Deuteronomio 30:18 io vi dichiaro oggi che certamente perirete, che non prolungherete i vostri giorni nel paese, per entrare in possesso del quale voi siete in procinto di passare il Giordano. Deuteronomio 30:19 Io prendo oggi a testimoni contro a voi il cielo e la terra, che io ti ho posto davanti la vita e la morte, la benedizione e la maledizione; scegli dunque la vita, onde tu viva, tu e la tua progenie, Deuteronomio 30:20 amando l'Eterno, il tuo Dio, ubbidendo alla sua voce e tenendoti stretto a lui (poich'egli e' la tua vita e colui che prolunga i tuoi giorni), affinche' tu possa abitare sul suolo che l'Eterno giuro' di dare ai tuoi padri Abrahamo, Isacco e Giacobbe. Ultime parole di Mose'. Giosue' successore di Mose' Deuteronomio 31:1 Mose' ando' e rivolse ancora queste parole a tutto Israele. Deuteronomio 31:2 Disse loro: 'Io sono oggi in eta' di centovent'anni; non posso piu' andare e venire, e l'Eterno m'ha detto: Tu non passerai questo Giordano. Deuteronomio 31:3 L'Eterno, il tuo Dio, sara' quegli che passera' davanti a te, che distruggera' d'innanzi a te quelle nazioni, e tu possederai il loro paese; e Giosue' passera' davanti a te, come l'Eterno ha detto. Deuteronomio 31:4 E l'Eterno trattera' quelle nazioni come tratto' Sihon e Og, re degli Amorei, ch'egli distrusse col loro paese. Deuteronomio 31:5 L'Eterno le dara' in vostro potere, e voi le tratterete secondo tutti gli ordini che v'ho dato. Deuteronomio 31:6 Siate forti, fatevi animo, non temete e non vi spaventate di loro, perche' l'Eterno, il tuo Dio, e' quegli che cammina teco; egli non ti lascera' e non ti abbandonera''. Deuteronomio 31:7 Poi Mose' chiamo' Giosue', e gli disse in presenza di tutto Israele: 'Sii forte e fatti animo, perche' tu entrerai con questo popolo nel paese che l'Eterno giuro' ai loro padri di dar loro, e tu sarai quello che gliene darai il possesso. Deuteronomio 31:8 E l'Eterno cammina egli stesso davanti a te; egli sara' con te; non ti lascera' e non ti abbandonera'; non temere e non ti perdere d'animo'. Mose' scrive la legge, e ordina che sia letta ogni sette anni Deuteronomio 31:9 E Mose' scrisse questa legge e la diede ai sacerdoti figliuoli di Levi che portano l'arca del patto dell'Eterno, e a tutti gli anziani d'Israele. Deuteronomio 31:10 Mose' diede loro quest'ordine: 'Alla fine d'ogni settennio, al tempo dell'anno di remissione, alla festa delle Capanne, Deuteronomio 31:11 quando tutto Israele verra' a presentarsi davanti all'Eterno, al tuo Dio, nel luogo ch'egli avra' scelto, leggerai questa legge dinanzi a tutto Israele, in guisa ch'egli l'oda. Deuteronomio 31:12 Radunerai il popolo, uomini, donne, bambini, con lo straniero che sara' entro le tue porte, affinche' odano, imparino a temere l'Eterno, il vostro Dio, e abbiano cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. Deuteronomio 31:13 E i loro figliuoli, che non ne avranno ancora avuto conoscenza, l'udranno e impareranno a temer l'Eterno, il vostro Dio, tutto il tempo che vivrete nel paese del quale voi andate a prender possesso, passando il Giordano'. Violazione futura del patto Deuteronomio 31:14 E l'Eterno disse a Mose': 'Ecco, il giorno della tua morte s'avvicina; chiama Giosue', e presentatevi nella tenda di convegno perch'io gli dia i miei ordini'. Mose' e Giosue' dunque andarono e si presentarono nella tenda di convegno. Deuteronomio 31:15 L'Eterno apparve, nella tenda, in una colonna di nuvola; e la colonna di nuvola si fermo' all'ingresso della tenda. Deuteronomio 31:16 E l'Eterno disse a Mose': 'Ecco, tu stai per addormentarti coi tuoi padri; e questo popolo si levera' e si prostituira', andando dietro agli de'i stranieri del paese nel quale va a stare; e mi abbandonera', e violera' il mio patto che io ho fermato con lui. Deuteronomio 31:17 In quel giorno, l'ira mia s'infiammera' contro a lui; e io li abbandonero', nascondero' loro la mia faccia, e saranno divorati, e molti mali e molte angosce cadranno loro addosso; talche' in quel giorno diranno: Questi mali non ci son eglino caduti addosso perche' il nostro Dio non e' in mezzo a noi? Deuteronomio 31:18 E io, in quel giorno, nascondero' del tutto la mia faccia a cagione di tutto il male che avranno fatto, rivolgendosi ad altri de'i. Deuteronomio 31:19 Scrivetevi dunque questo cantico, e insegnatelo ai figliuoli d'Israele; mettetelo loro in bocca, affinche' questo cantico mi serva di testimonio contro i figliuoli d'Israele. Deuteronomio 31:20 Quando li avro' introdotti nel paese che promisi ai padri loro con giuramento, paese ove scorre il latte e il miele, ed essi avranno mangiato, si saranno saziati e ingrassati, e si saranno rivolti ad altri de'i per servirli, e avranno sprezzato me e violato il mio patto, Deuteronomio 31:21 e quando molti mali e molte angosce saran piombati loro addosso, allora questo cantico levera' la sua voce contro di loro, come un testimonio; poiche' esso non sara' dimenticato, e rimarra' sulle labbra dei loro posteri; giacche' io conosco quali siano i pensieri ch'essi concepiscono, anche ora, prima ch'io li abbia introdotti nel paese che giurai di dar loro'. Deuteronomio 31:22 Cosi Mose' scrisse quel giorno questo cantico, e lo insegno' ai figliuoli d'Israele. Deuteronomio 31:23 Poi l'Eterno dette i suoi ordini a Giosue', figliuolo di Nun, e gli disse: 'Sii forte e fatti animo, poiche' tu sei quello che introdurrai i figliuoli d'Israele nel paese che giurai di dar loro; e io saro' teco'. Deuteronomio 31:24 E quando Mose' ebbe finito di scrivere in un libro tutte quante le parole di questa legge, Deuteronomio 31:25 diede quest'ordine ai Leviti che portavano l'arca del patto dell'Eterno: Deuteronomio 31:26 'Prendete questo libro della legge e mettetelo allato all'arca del patto dell'Eterno, ch'e' il vostro Dio; e quivi rimanga come testimonio contro di te; Deuteronomio 31:27 perche' io conosco il tuo spirito ribelle e la durezza del tuo collo. Ecco, oggi, mentre sono ancora vivente tra voi, siete stati ribelli contro l'Eterno; quanto piu' lo sarete dopo la mia morte! Deuteronomio 31:28 Radunate presso di me tutti gli anziani delle vostre tribu' e i vostri ufficiali; io faro' loro udire queste parole, e prendero' a testimoni contro di loro il cielo e la terra. Deuteronomio 31:29 Poiche' io so che, dopo la mia morte, voi certamente vi corromperete e lascerete la via che v'ho prescritta; e la sventura v'incogliera' nei giorni a venire, perche' avrete fatto cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, provocandolo a sdegno con l'opera delle vostre mani'. Deuteronomio 31:30 Mose' dunque pronunzio' dal principio alla fine le parole di questo cantico, in presenza di tutta la raunanza d'Israele. Cantico di Mose' Deuteronomio 32:1 «Porgete orecchio, o cieli, ed io parlero', e ascolti la terra le parole della mia bocca. Deuteronomio 32:2 Si spanda il mio insegnamento come la pioggia, stilli la mia parola come la rugiada, come la pioggerella sopra la verdura, e come un acquazzone sopra l'erba, Deuteronomio 32:3 poiche' io proclamero' il nome dell'Eterno. Magnificate il nostro Iddio! Deuteronomio 32:4 Quanto alla Ro'cca, l'opera sua e' perfetta, poiche' tutte le sue vie sono giustizia. e' un Dio fedele e senza iniquita'; egli e' giusto e retto. Deuteronomio 32:5 Ma essi si sono condotti male verso di lui; non sono suoi figliuoli, l'infamia e' di loro, razza storta e perversa. Deuteronomio 32:6 e' questa la ricompensa che date all'Eterno, o popolo insensato e privo di saviezza? Non e' egli il padre tuo che t'ha creato? non e' egli colui che t'ha fatto e ti ha stabilito? Deuteronomio 32:7 Ricordati de' giorni antichi, considera gli anni delle eta' passate, interroga tuo padre, ed egli te lo fara' conoscere, i tuoi vecchi, ed essi te lo diranno. Deuteronomio 32:8 Quando l'Altissimo diede alle nazioni la loro eredita', quando separo' i figliuoli degli uomini, egli fisso' i confini dei popoli, tenendo conto del numero de' figliuoli d'Israele. Deuteronomio 32:9 Poiche' la parte dell'Eterno e' il suo popolo, Giacobbe e' la porzione della sua eredita'. Deuteronomio 32:10 Egli lo trovo' in una terra deserta, in una solitudine piena d'urli e di desolazione. Egli lo circondo', ne prese cura, lo custodi come la pupilla dell'occhio suo. Deuteronomio 32:11 Pari all'aquila che desta la sua nidiata, si libra a volo sopra i suoi piccini, spiega le sue ali, li prende e li porta sulle penne, Deuteronomio 32:12 l'Eterno solo l'ha condotto, e nessun dio straniero era con lui. Deuteronomio 32:13 Egli l'ha fatto passare a cavallo sulle alture della terra, e Israele ha mangiato il prodotto de' campi; gli ha fatto succhiare il miele ch'esce dalla rupe, l'olio ch'esce dalle rocce piu' dure, Deuteronomio 32:14 la crema delle vacche e il latte delle pecore. Gli ha dato il grasso degli agnelli, de' montoni di Basan e de' capri, col fior di farina del frumento; e tu hai bevuto il vino generoso, il sangue dell'uva. Deuteronomio 32:15 Ma Ieshurun s'e' fatto grasso ed ha ricalcitrato, - ti sei fatto grasso, grosso e pingue! - ha abbandonato l'Iddio che l'ha fatto, e ha sprezzato la Ro'cca della sua salvezza. Deuteronomio 32:16 Essi l'han mosso a gelosia con divinita' straniere, l'hanno irritato con abominazioni. Deuteronomio 32:17 Han sacrificato a de'moni che non son Dio, a de'i che non avean conosciuti, de'i nuovi, apparsi di recente, dinanzi ai quali i vostri padri non avean tremato. Deuteronomio 32:18 Hai abbandonato la Ro'cca che ti die' la vita, e hai obliato l'Iddio che ti mise al mondo. Deuteronomio 32:19 E l'Eterno l'ha veduto, e ha reietto i suoi figliuoli e le sue figliuole che l'aveano irritato; Deuteronomio 32:20 e ha detto: 'Io nascondero' loro la mia faccia, e staro' a vedere quale ne sara' la fine; poiche' sono una razza quanto mai perversa, figliuoli in cui non e' fedelta' di sorta. Deuteronomio 32:21 Essi m'han mosso a gelosia con cio' che non e' Dio, m'hanno irritato coi loro idoli vani; e io li movero' a gelosia con gente che non e' un popolo, li irritero' con una nazione stolta. Deuteronomio 32:22 Poiche' un fuoco s'e' acceso, nella mia ira, e divampera' fino in fondo al soggiorno de' morti; divorera' la terra e i suoi prodotti, e infiammera' le fondamenta delle montagne. Deuteronomio 32:23 Io accumulero' su loro dei mali, esauriro' contro a loro tutti i miei strali. Deuteronomio 32:24 Essi saran consunti dalla fame, divorati dalla febbre, da mortifera pestilenza; lancero' contro a loro le zanne delle fiere, col veleno delle bestie che striscian nella polvere. Deuteronomio 32:25 Di fuori la spada, e di dentro il terrore spargeranno il lutto, mietendo giovani e fanciulle, lattanti e uomini canuti. Deuteronomio 32:26 Io direi: Li spazzero' via d'un soffio, faro' sparire la loro memoria di fra gli uomini, Deuteronomio 32:27 se non temessi gl'insulti del nemico, e che i loro avversari, prendendo abbaglio, fosser tratti a dire: 'e' stata la nostra potente mano e non l'Eterno, che ha fatto tutto questo!' Deuteronomio 32:28 Poiche' e' una nazione che ha perduto il senno, e non v'e' in essi alcuna intelligenza. Deuteronomio 32:29 Se fosser savi, lo capirebbero, considererebbero la fine che li aspetta. Deuteronomio 32:30 Come potrebbe un solo inseguirne mille, e due metterne in fuga diecimila, se la Ro'cca loro non li avesse venduti, se l'Eterno non li avesse dati in man del nemico? Deuteronomio 32:31 Poiche' la ro'cca loro non e' come la nostra Ro'cca; i nostri stessi nemici ne son giudici; Deuteronomio 32:32 ma la loro vigna vien dalla vigna di Sodoma e dalle campagne di Gomorra; le loro uve son uve avvelenate, i loro grappoli, amari; Deuteronomio 32:33 il loro vino e' un tossico di serpenti, un crudel veleno d'aspidi. Deuteronomio 32:34 'Tutto questo non e' egli tenuto in serbo presso di me, sigillato ne' miei tesori? Deuteronomio 32:35 A me la vendetta e la retribuzione, quando il loro piede vacillera'!' Poiche' il giorno della loro calamita' e' vicino, e cio' che per loro e' preparato, s'affretta a venire. Deuteronomio 32:36 Si, l'Eterno giudichera' il suo popolo, ma avra' pieta' de' suoi servi quando vedra' che la forza e' sparita, e che non riman piu' tra loro ne' schiavo ne' libero. Deuteronomio 32:37 Allora egli dira': 'Ove sono i loro de'i, la ro'cca nella quale confidavano, Deuteronomio 32:38 gli de'i che mangiavano il grasso de' loro sacrifizi e beveano il vino delle loro libazioni? Si levino essi a soccorrervi, a coprirvi della loro protezione! Deuteronomio 32:39 Ora vedete che io solo son Dio, e che non v'e' altro dio accanto a me. Io fo morire e fo vivere, ferisco e risano, e non v'e' chi possa liberare dalla mia mano. Deuteronomio 32:40 Si, io alzo la mia mano al cielo, e dico: Com'e' vero ch'io vivo in perpetuo, Deuteronomio 32:41 quando aguzzero' la mia folgorante spada e mettero' mano a giudicare, faro' vendetta de' miei nemici e daro' cio' che si meritano a quelli che m'odiano. Deuteronomio 32:42 Inebriero' di sangue le mie frecce, del sangue degli uccisi e dei prigionieri, la mia spada divorera' la carne, le teste dei condottieri nemici'. Deuteronomio 32:43 Nazioni, cantate le lodi del suo popolo! poiche' l'Eterno vendica il sangue de' suoi servi, fa ricadere la sua vendetta sopra i suoi avversari, ma si mostra propizio alla sua terra, al suo popolo». Deuteronomio 32:44 E Mose' venne con Giosue', figliuolo di Nun, e pronunzio' in presenza del popolo tutte le parole di questo cantico. Deuteronomio 32:45 E quando Mose' ebbe finito di pronunziare tutte queste parole dinanzi a tutto Israele, disse loro: Deuteronomio 32:46 'Prendete a cuore tutte le parole con le quali testimonio oggi contro a voi. Le prescriverete ai vostri figliuoli, onde abbian cura di mettere in pratica tutte le parole di questa legge. Deuteronomio 32:47 Poiche' questa non e' una parola senza valore per voi: anzi, e' la vostra vita; e per questa parola prolungherete i vostri giorni nel paese del quale andate a prender possesso, passando il Giordano'. Deuteronomio 32:48 E, in quello stesso giorno, l'Eterno parlo' a Mose', dicendo: Deuteronomio 32:49 'Sali su questo monte di Abarim, sul monte Nebo, ch'e' nel paese di Moab, di faccia a Gerico, e mira il paese di Canaan, ch'io do a possedere ai figliuoli d'Israele. Deuteronomio 32:50 Tu morrai sul monte sul quale stai per salire, e sarai riunito al tuo popolo, come Aaronne tuo fratello e' morto sul monte di Hor ed e' stato riunito al suo popolo, Deuteronomio 32:51 perche' commetteste un'infedelta' contro di me in mezzo ai figliuoli d'Israele, alle acque di Meriba a Kades, nel deserto di Tsin, e perche' non mi santificaste in mezzo ai figliuoli d'Israele. Deuteronomio 32:52 Tu vedrai il paese davanti a te, ma la', nel paese che io do ai figliuoli d'Israele, non entrerai'. Benedizione profetica di Mose' Deuteronomio 33:1 Or questa e' la benedizione con la quale Mose', uomo di Dio, benedisse i figliuoli d'Israele, prima di morire. Deuteronomio 33:2 Disse dunque: «L'Eterno e' venuto dal Sinai, e s'e' levato su loro da Seir; ha fatto splendere la sua luce dal monte di Paran, e' giunto dal mezzo delle sante miriadi; dalla sua destra usciva per essi il fuoco della legge. Deuteronomio 33:3 Certo, l'Eterno ama i popoli; ma i suoi santi son tutti agli ordini suoi. Ed essi si tennero ai tuoi piedi, e raccolsero le tue parole. Deuteronomio 33:4 Mose' ci ha dato una legge, eredita' della raunanza di Giacobbe; Deuteronomio 33:5 ed egli e' stato re in Ieshurun, quando s'adunavano i capi del popolo e tutte assieme le tribu' d'Israele. Deuteronomio 33:6 Viva Ruben! ch'egli non muoia; ma siano gli uomini suoi ridotti a pochi!» Deuteronomio 33:7 E questo e' per Giuda. Egli disse: «Ascolta, o Eterno, la voce di Giuda, e riconducilo al suo popolo. Con tutte le sue forze egli lotta per esso; tu gli sarai d'aiuto contro i suoi nemici!» Deuteronomio 33:8 Poi disse di Levi: «I tuoi Thummim e i tuoi Urim appartengono all'uomo pio che ti sei scelto, che tu provasti a Massa, e col quale contendesti alle acque di Meriba. Deuteronomio 33:9 Egli dice di suo padre, e di sua madre: 'Io non li ho visti!' non riconosce i suoi fratelli, e nulla sa de' propri figliuoli; perche' i Leviti osservano la tua parola e sono i custodi del tuo patto. Deuteronomio 33:10 Essi insegnano i tuoi statuti a Giacobbe e la tua legge a Israele; metton l'incenso sotto le tue nari, e l'olocausto sopra il tuo altare. Deuteronomio 33:11 O Eterno, benedici la sua forza, e gradisci l'opera delle sue mani. Trafiggi le reni a quelli che insorgono contro di lui, che gli sono nemici, si che non possan risorgere». Deuteronomio 33:12 Di Beniamino disse: «L'amato dell'Eterno abitera' sicuro presso di lui. L'Eterno gli fara' riparo del continuo, e abitera' fra le colline di lui». Deuteronomio 33:13 Poi disse di Giuseppe: «Il suo paese sara' benedetto dall'Eterno coi doni piu' preziosi del cielo, con la rugiada, con le acque dell'abisso che giace in basso, Deuteronomio 33:14 coi frutti piu' preziosi che il sole matura, con le cose piu' squisite che ogni luna arreca, Deuteronomio 33:15 coi migliori prodotti de' monti antichi, coi doni piu' preziosi de' colli eterni, coi doni piu' preziosi della terra e di quanto essa racchiude. Deuteronomio 33:16 Il favor di colui che stava nel pruno venga sul capo di Giuseppe, sulla fronte di colui ch'e' principe tra i suoi fratelli! Deuteronomio 33:17 Del suo toro primogenito egli ha la maesta'; le sue corna son corna di bufalo. Con esse dara' di cozzo ne' popoli tutti quanti assieme, fino alle estremita' della terra. Tali sono le miriadi d'Efraim, tali sono le migliaia di Manasse». Deuteronomio 33:18 Poi disse di Zabulon: «Rallegrati, o Zabulon, nel tuo uscire, e tu, Issacar, nelle tue tende! Deuteronomio 33:19 Essi chiameranno i popoli al monte, e quivi offriranno sacrifizi di giustizia; poich'essi succhieranno la dovizia del mare e i tesori nascosti nella rena». Deuteronomio 33:20 Poi disse di Gad: «Benedetto colui che mette Gad al largo! Egli sta nella sua dimora come una leonessa, e sbrana braccio e cranio. Deuteronomio 33:21 Ei s'e' scelto le primizie del paese, poiche' quivi e' la parte riserbata al condottiero, ed egli v'e' giunto alla testa del popolo, ha compiuto la giustizia dell'Eterno e i suoi decreti, insieme ad Israele». Deuteronomio 33:22 Poi disse di Dan: «Dan e' un leoncello, che balza da Basan». Deuteronomio 33:23 Poi disse di Neftali: «O Neftali, sazio di favori e ricolmo di benedizioni dell'Eterno, prendi possesso dell'occidente e del mezzodi!» Deuteronomio 33:24 Poi disse di Ascer: «Benedetto sia Ascer tra i figliuoli d'Israele! Sia il favorito de' suoi fratelli, e tuffi il suo pie' nell'olio! Deuteronomio 33:25 Sian le sue sbarre di ferro e di rame, e duri quanto i tuoi giorni la tua quiete! Deuteronomio 33:26 O Ieshurun, nessuno e' pari a Dio che, sul carro dei cieli, corre in tuo aiuto, che, nella sua maesta', s'avanza sulle nubi: Deuteronomio 33:27 l'Iddio che ab antico e' il tuo rifugio; e sotto a te stanno le braccia eterne. Egli scaccia d'innanzi a te il nemico, e ti dice: 'Distruggi!' Deuteronomio 33:28 Israele stara' sicuro nella sua dimora; la sorgente di Giacobbe sgorghera' solitaria in un paese di frumento e di mosto, e dove il cielo stilla la rugiada. Deuteronomio 33:29 Te felice, o Israele! Chi e' pari a te, un popolo salvato dall'Eterno, ch'e' lo scudo che ti protegge, e la spada che ti fa trionfare? I tuoi nemici verranno a blandirti, e tu calpesterai le loro alture». Morte di Mose' Deuteronomio 34:1 Poi Mose' sali dalle pianure di Moab sul Monte Nebo, in vetta al Pisga, che e' di faccia a Gerico. E l'Eterno gli fece vedere tutto il paese: Galaad fino a Dan, Deuteronomio 34:2 tutto Neftali, il paese di Efraim e di Manasse, tutto il paese di Giuda fino al mare occidentale, Deuteronomio 34:3 il mezzogiorno, il bacino del Giordano e la valle di Gerico, citta' delle palme, fino a Tsoar. Deuteronomio 34:4 L'Eterno gli disse: 'Questo e' il paese riguardo al quale io feci ad Abrahamo, a Isacco ed a Giacobbe, questo giuramento: - Io lo daro' alla tua progenie. - Io te l'ho fatto vedere con i tuoi occhi, ma tu non v'entrerai'. Deuteronomio 34:5 Mose', servo dell'Eterno, mori quivi, nel paese di Moab, come l'Eterno avea comandato. Deuteronomio 34:6 E l'Eterno lo seppelli nella valle, nel paese di Moab, dirimpetto a Beth-Peor; e nessuno fino a questo giorno ha mai saputo dove fosse la sua tomba. Deuteronomio 34:7 Or Mose' avea centovent'anni quando mori; la vista non gli s'era indebolita e il vigore non gli era venuto meno. Deuteronomio 34:8 E i figliuoli d'Israele lo piansero nelle pianure di Moab per trenta giorni, e si compieron cosi i giorni del pianto, del lutto per Mose'. Deuteronomio 34:9 E Giosue', figliuolo di Nun, fu riempito dello spirito di sapienza, perche' Mose' gli aveva imposto le mani; e i figliuoli d'Israele gli ubbidirono e fecero quello che l'Eterno avea comandato a Mose'. Deuteronomio 34:10 Non e' mai piu' sorto in Israele un profeta simile a Mose', col quale l'Eterno abbia trattato faccia a faccia. Deuteronomio 34:11 Niuno e' stato simile a lui in tutti quei segni e miracoli che Dio lo mando' a fare nel paese d'Egitto contro Faraone, contro tutti i suoi servi e contro tutto il suo paese; Deuteronomio 34:12 ne' simile a lui in quegli atti potenti e in tutte quelle gran cose tremende, che Mose' fece dinanzi agli occhi di tutto Israele.Giosue' 1:1-24:33 Giosue' a capo del popolo Giosue' 1:1 Or avvenne, dopo la morte di Mose', servo dell'Eterno, che l'Eterno parlo' a Giosue', figliuolo di Nun, ministro di Mose', e gli disse: Giosue' 1:2 'Mose', mio servo e' morto; or dunque le'vati, passa questo Giordano, tu con tutto questo popolo, per entrare nel paese che io do ai figliuoli d'Israele. Giosue' 1:3 Ogni luogo che la pianta del vostro piede calchera', io ve lo do, come ho detto a Mose', Giosue' 1:4 dal deserto, e dal Libano che vedi la', sino al gran fiume, il fiume Eufrate, tutto il paese degli Hittei sino al mar grande, verso occidente: quello sara' il vostro territorio. Giosue' 1:5 Nessuno ti potra' stare a fronte tutti i giorni della tua vita; come sono stato con Mose', cosi saro' teco; io non ti lascero' e non ti abbandonero'. Giosue' 1:6 Sii forte e fatti animo, perche' tu metterai questo popolo in possesso del paese che giurai ai loro padri di dare ad essi. Giosue' 1:7 Solo sii forte e fatti risolutamente animo, avendo cura di mettere in pratica tutta la legge che Mose', mio servo, t'ha data; non te ne sviare ne' a destra ne' a sinistra, affinche' tu prosperi dovunque andrai. Giosue' 1:8 Questo libro della legge non si diparta mai dalla tua bocca, ma meditalo giorno e notte, avendo cura di mettere in pratica tutto cio' che v'e' scritto; poiche' allora riuscirai in tutte le tue imprese, allora prospererai. Giosue' 1:9 Non te l'ho io comandato? Sii forte e fatti animo; non ti spaventare e non ti sgomentare, perche' l'Eterno, il tuo Dio, sara' teco dovunque andrai'. Giosue' da' l'ordine della partenza Giosue' 1:10 Allora Giosue' diede quest'ordine agli ufficiali del popolo: Giosue' 1:11 'Passate per mezzo al campo, e date quest'ordine al popolo: Preparatevi dei viveri, perche' di qui a tre giorni passerete questo Giordano per andare a conquistare il paese che l'Eterno, il vostro Dio, vi da' perche' lo possediate'. Giosue' 1:12 Giosue' parlo' pure ai Rubeniti, ai Gaditi e alla mezza tribu' di Manasse, e disse loro: Giosue' 1:13 'Ricordatevi dell'ordine che Mose', servo dell'Eterno, vi dette quando vi disse: L'Eterno, il vostro Dio, vi ha concesso requie, e vi ha dato questo paese. Giosue' 1:14 Le vostre mogli, i vostri piccini e il vostro bestiame rimarranno nel paese che Mose' vi ha dato di qua dal Giordano; ma voi tutti che siete forti e valorosi passerete in armi alla testa de' vostri fratelli e li aiuterete, Giosue' 1:15 finche' l'Eterno abbia concesso requie ai vostri fratelli come a voi, e siano anch'essi in possesso del paese che l'Eterno, il vostro Dio, da' loro. Poi tornerete al paese che vi appartiene, il quale Mose', servo dell'Eterno, vi ha dato di qua dal Giordano verso il levante, e ne prenderete possesso'. Giosue' 1:16 E quelli risposero a Giosue', dicendo: 'Noi faremo tutto quello che ci hai comandato, e andremo dovunque ci manderai; Giosue' 1:17 ti ubbidiremo interamente, come abbiamo ubbidito a Mose'. Solamente, sia teco l'Eterno, il tuo Dio, com'e' stato con Mose'! Giosue' 1:18 Chiunque sara' ribelle ai tuoi ordini e non ubbidira' alle tue parole, qualunque sia la cosa che gli comanderai, sara' messo a morte. Solo sii forte e fatti animo!' Invio di due spie a Gerico Giosue' 2:1 Or Giosue', figliuolo di Nun, mando' segretamente da Sittim due spie, dicendo: 'Andate, esaminate il paese e Gerico'. E quelle andarono ed entrarono in casa di una meretrice per nome Rahab, e quivi alloggiarono. Giosue' 2:2 La cosa fu riferita al re di Gerico, e gli fu detto: 'Ecco, certi uomini di tra i figliuoli d'Israele son venuti qui stanotte per esplorare il paese'. Giosue' 2:3 Allora il re di Gerico mando' a dire a Rahab: 'Fa' uscire quegli uomini che son venuti da te e sono entrati in casa tua; perche' son venuti a esplorare tutto il paese'. Giosue' 2:4 Ma la donna prese que' due uomini, li nascose, e disse: 'e' vero, quegli uomini son venuti in casa mia, ma io non sapevo donde fossero; Giosue' 2:5 e quando si stava per chiuder la porta sul far della notte, quegli uomini sono usciti; dove siano andati non so; rincorreteli senza perder tempo, e li raggiungerete'. Giosue' 2:6 Or essa li avea fatti salire sul tetto, e li avea nascosti sotto del lino non ancora gramolato, che avea disteso sul tetto. Giosue' 2:7 E la gente li rincorse per la via che mena ai guadi del Giordano; e non appena quelli che li rincorrevano furono usciti, la porta fu chiusa. Giosue' 2:8 Or prima che le spie s'addormentassero, Rahab sali da loro sul tetto, Giosue' 2:9 e disse a quegli uomini: 'Io so che l'Eterno vi ha dato il paese, che il terrore del vostro nome ci ha invasi, e che tutti gli abitanti del paese hanno perso coraggio davanti a voi. Giosue' 2:10 Poiche' noi abbiamo udito come l'Eterno asciugo' le acque del mar Rosso d'innanzi a voi quando usciste dall'Egitto, e quel che faceste ai due re degli Amorei, di la' dal Giordano, Sihon e Og, che votaste allo sterminio. Giosue' 2:11 E non appena l'abbiamo udito, il nostro cuore si e' strutto e non e' piu' rimasto coraggio in alcuno, per via di voi; poiche' l'Eterno, il vostro Dio, e' Dio lassu' nei cieli e quaggiu' sulla terra. Giosue' 2:12 Or dunque, vi prego, giuratemi per l'Eterno, giacche' vi ho trattati con bonta', che anche voi tratterete con bonta' la casa di mio padre; Giosue' 2:13 e datemi un pegno sicuro che salverete la vita a mio padre, a mia madre, ai miei fratelli, alle mie sorelle e a tutti i loro, e che ci preserverete dalla morte'. Giosue' 2:14 E quegli uomini risposero: 'Siamo pronti a dare la nostra vita per voi, se non divulgate questo nostro affare; e quando l'Eterno ci avra' dato il paese, noi ti tratteremo con bonta' e lealta''. Giosue' 2:15 Allora ella li calo' giu' dalla finestra con una fune; poiche' la sua abitazione era addossata alle mura della citta', ed ella stava di casa sulle mura. Giosue' 2:16 E disse loro: 'Andate verso il monte, affinche' quelli che vi rincorrono non v'incontrino; e nascondetevi quivi per tre giorni, fino al ritorno di coloro che v'inseguono; poi ve n'andrete per la vostra strada'. Giosue' 2:17 E quegli uomini le dissero: 'Noi saremo sciolti dal giuramento che ci hai fatto fare, se tu non osservi quello che stiamo per dirti: Giosue' 2:18 Ecco, quando entreremo nel paese, attaccherai alla finestra per la quale ci fai scendere, questa cordicella di filo scarlatto; e radunerai presso di te, in casa, tuo padre, tua madre, i tuoi fratelli e tutta la famiglia di tuo padre. Giosue' 2:19 E se alcuno di questi uscira' in istrada dalla porta di casa tua, il suo sangue ricadra' sul suo capo, e noi non ne avrem colpa; ma il sangue di chiunque sara' teco in casa ricadra' sul nostro capo, se uno gli mettera' le mani addosso. Giosue' 2:20 E se tu divulghi questo nostro affare, saremo sciolti dal giuramento che ci hai fatto fare'. Giosue' 2:21 Ed ella disse: 'Sia come dite!' Poi li accomiato', e quelli se ne andarono. Ed essa attacco' la cordicella scarlatta alla finestra. Giosue' 2:22 Quelli dunque partirono e se ne andarono al monte, dove rimasero tre giorni, fino al ritorno di quelli che li rincorrevano; i quali li cercarono per tutta la strada, ma non li trovarono. Giosue' 2:23 E quei due uomini ritornarono, scesero dal monte, passarono il Giordano, vennero a Giosue', figliuolo di Nun, e gli raccontarono tutto quello ch'era loro successo. Giosue' 2:24 E dissero a Giosue': 'Certo, l'Eterno ha dato in nostra mano tutto il paese; e gia' tutti gli abitanti del paese han perso coraggio dinanzi a noi'. Il passaggio del Giordano Giosue' 3:1 E Giosue' si levo' la mattina di buon'ora e con tutti i figliuoli d'Israele parti da Sittim. Essi arrivarono al Giordano, e quivi fecero sosta, prima di passarlo. Giosue' 3:2 In capo a tre giorni, gli ufficiali percorsero il campo, Giosue' 3:3 e dettero quest'ordine al popolo: 'Quando vedrete l'arca del patto dell'Eterno, ch'e' il vostro Dio, portata dai sacerdoti levitici, partirete dal luogo ove siete accampati, e andrete dietro ad essa. Giosue' 3:4 Pero', vi sara' tra voi e l'arca la distanza d'un tratto di circa duemila cubiti; non v'accostate ad essa, affinche' possiate veder bene la via per la quale dovete andare; poiche' non siete ancora mai passati per questa via'. Giosue' 3:5 E Giosue' disse al popolo: 'Santificatevi, poiche' domani l'Eterno fara' delle maraviglie in mezzo a voi'. Giosue' 3:6 Poi Giosue' parlo' ai sacerdoti, dicendo: 'Prendete in ispalla l'arca del patto e passate davanti al popolo'. Ed essi presero in ispalla l'arca del patto e camminarono davanti al popolo. Giosue' 3:7 E l'Eterno disse a Giosue': 'Oggi comincero' a renderti grande agli occhi di tutto Israele, affinche' riconoscano che, come fui con Mose', cosi saro' con te. Giosue' 3:8 E tu da' ai sacerdoti che portano l'arca del patto, quest'ordine: Quando sarete giunti alla riva delle acque del Giordano, vi fermerete nel Giordano'. Giosue' 3:9 E Giosue' disse ai figliuoli d'Israele: 'Fatevi dappresso e ascoltate le parole dell'Eterno, del vostro Dio'. Giosue' 3:10 Poi Giosue' disse: 'Da questo riconoscerete che l'Iddio vivente e' in mezzo a voi, e ch'egli caccera' certamente d'innanzi a voi i Cananei, gli Hittei, gli Hivvei, i Ferezei, i Ghirgasei, gli Amorei e i Gebusei: Giosue' 3:11 ecco, l'arca del patto del Signore di tutta la terra sta per passare davanti a voi per entrar nel Giordano. Giosue' 3:12 Or dunque prendete dodici uomini fra le tribu' d'Israele, uno per tribu'. Giosue' 3:13 E avverra' che, non appena i sacerdoti recanti l'arca dell'Eterno, del Signor di tutta la terra, avran posato le piante de' piedi nelle acque del Giordano, le acque del Giordano, che scendono d'insu', saranno tagliate, e si fermeranno in un mucchio'. Giosue' 3:14 E avvenne che quando il popolo fu uscito dalle sue tende per passare il Giordano, avendo dinanzi a lui i sacerdoti che portavano l'arca del patto, Giosue' 3:15 appena quelli che portavan l'arca giunsero al Giordano e i sacerdoti che portavan l'arca ebber tuffati i piedi nell'acqua della riva (il Giordano straripa da per tutto durante tutto il tempo della messe), Giosue' 3:16 le acque che scendevano d'insu' si fermarono e si elevarono in un mucchio, a una grandissima distanza, fin presso la citta' di Adam che e' allato di Tsartan; e quelle che scendevano verso il mare della pianura, il mar Salato, furono interamente separate da esse; e il popolo passo' dirimpetto a Gerico. Giosue' 3:17 E i sacerdoti che portavano l'arca del patto dell'Eterno stettero a pie' fermo sull'asciutto, in mezzo al Giordano, mentre tutto Israele passava per l'asciutto, finche' tutta la nazione ebbe finito di passare il Giordano. Le dodici pietre commemorative Giosue' 4:1 Or quando tutta la nazione ebbe finito di passare il Giordano (l'Eterno avea parlato a Giosue' dicendo: Giosue' 4:2 Prendete tra il popolo dodici uomini, uno per tribu', Giosue' 4:3 e date loro quest'ordine: Pigliate di qui, di mezzo al Giordano, dal luogo dove i sacerdoti sono stati a pie' fermo, dodici pietre, portatele con voi di la' dal fiume, e collocatele nel luogo dove accamperete stanotte), Giosue' 4:4 Giosue' chiamo' i dodici uomini che avea designati tra i figliuoli d'Israele, un uomo per tribu', e disse loro: Giosue' 4:5 'Passate davanti all'arca dell'Eterno, del vostro Dio, in mezzo al Giordano, e ognun di voi tolga in ispalla una pietra, secondo il numero delle tribu' dei figliuoli d'Israele, Giosue' 4:6 affinche' questo sia un segno in mezzo a voi. Quando, in avvenire, i vostri figliuoli vi domanderanno: Che significan per voi queste pietre? Giosue' 4:7 Voi risponderete loro: Le acque del Giordano furon tagliate dinanzi all'arca del patto dell'Eterno; quand'essa passo' il Giordano, le acque del Giordano furon tagliate, e queste pietre sono, per i figliuoli d'Israele, una ricordanza in perpetuo'. Giosue' 4:8 I figliuoli d'Israele fecero dunque come Giosue' aveva ordinato; presero dodici pietre di mezzo al Giordano, come l'Eterno avea detto a Giosue', secondo il numero delle tribu' de' figliuoli d'Israele; le portarono con loro di la' dal fiume nel luogo ove doveano passar la notte, e quivi le collocarono. Giosue' 4:9 Giosue' rizzo' pure dodici pietre in mezzo al Giordano, nel luogo ove s'eran fermati i piedi de' sacerdoti che portavano l'arca del patto, e vi son rimaste fino al di d'oggi. Giosue' 4:10 I sacerdoti che portavan l'arca rimasero fermi in mezzo al Giordano finche' tutto quello che l'Eterno avea comandato a Giosue' di dire al popolo fosse eseguito, conformemente agli ordini che Mose' avea dato a Giosue'. E il popolo s'affretto' a passare. Giosue' 4:11 Quando tutto il popolo ebbe finito di passare, l'arca dell'Eterno, coi sacerdoti, passo' anch'essa in presenza del popolo. Giosue' 4:12 E i figliuoli di Ruben, i figliuoli di Gad e mezza la tribu' di Manasse passarono in armi davanti ai figliuoli d'Israele, come Mose' avea lor detto. Giosue' 4:13 Circa quarantamila uomini, pronti di tutto punto per la guerra, passarono davanti all'Eterno nelle pianure di Gerico, per andare a combattere. Giosue' 4:14 In quel giorno, l'Eterno rese grande Giosue' agli occhi di tutto Israele; ed essi lo temettero, come avean temuto Mose' tutti i giorni della sua vita. Giosue' 4:15 Or l'Eterno parlo' a Giosue', e gli disse: Giosue' 4:16 'Ordina ai sacerdoti che portano l'arca della Testimonianza, di uscire dal Giordano'. Giosue' 4:17 Giosue', diede quest'ordine ai sacerdoti: 'Uscite dal Giordano'. Giosue' 4:18 E avvenne che, come i sacerdoti che portavan l'arca del patto dell'Eterno furono usciti di mezzo al Giordano e le piante de' loro piedi si furon alzate e posate sull'asciutto, le acque del Giordano tornarono al loro posto, e strariparon da per tutto, come prima. Il popolo si accampa a Ghilgal Giosue' 4:19 Il popolo usci dal Giordano il decimo giorno del primo mese, e s'accampo' a Ghilgal, all'estremita' orientale di Gerico. Giosue' 4:20 E Giosue' rizzo' in Ghilgal le dodici pietre ch'essi avean prese dal Giordano. Giosue' 4:21 Poi parlo' ai figliuoli d'Israele e disse loro: 'Quando, in avvenire, i vostri figliuoli domanderanno ai loro padri: Che significano queste pietre? Giosue' 4:22 voi lo farete sapere ai vostri figliuoli dicendo: Israele passo' questo Giordano per l'asciutto. Giosue' 4:23 Poiche' l'Eterno, il vostro Dio, ha asciugato le acque del Giordano davanti a voi finche' voi foste passati, come l'Eterno, il vostro Dio, fece al mar Rosso ch'egli asciugo' finche' fossimo passati, Giosue' 4:24 onde tutti i popoli della terra riconoscano che la mano dell'Eterno e' potente, e voi temiate in ogni tempo l'Eterno, il vostro Dio'. La circoncisione e la Pasqua nelle pianure di Gerico. Cessazione della manna. Visione di Giosue' Giosue' 5:1 Or come tutti i re degli Amorei che erano di la' dal Giordano verso occidente e tutti i re dei Cananei che erano presso il mare udirono che l'Eterno aveva asciugate le acque del Giordano davanti ai figliuoli d'Israele finche' fossero passati, il loro cuore si strusse e non rimase piu' in loro alcun coraggio di fronte ai figliuoli d'Israele. Giosue' 5:2 In quel tempo, l'Eterno disse a Giosue': 'Fatti de' coltelli di pietra, e torna di nuovo a circoncidere i figliuoli d'Israele'. Giosue' 5:3 E Giosue' si fece de' coltelli di pietra e circoncise i figliuoli d'Israele sul colle d'Araloth. Giosue' 5:4 Questo fu il motivo per cui li circoncise: tutti i maschi del popolo uscito dall'Egitto, cioe' tutti gli uomini di guerra, erano morti nel deserto durante il viaggio, dopo essere usciti dall'Egitto. Giosue' 5:5 Or tutto questo popolo uscito dall'Egitto era circonciso; ma tutto il popolo nato nel deserto durante il viaggio, dopo l'uscita dall'Egitto, non era stato circonciso. Giosue' 5:6 Poiche' i figliuoli d'Israele avean camminato per quarant'anni nel deserto finche' tutta la nazione, cioe' tutti gli uomini di guerra ch'erano usciti dall'Egitto, furon distrutti, perche' non aveano ubbidito alla voce dell'Eterno. L'Eterno avea loro giurato che non farebbe loro vedere il paese che avea promesso con giuramento ai loro padri di darci: paese ove scorre il latte e il miele; Giosue' 5:7 e sostitui a loro i loro figliuoli. E questi Giosue' li circoncise, perche' erano incirconcisi, non essendo stati circoncisi durante il viaggio. Giosue' 5:8 E quando s'ebbe finito di circoncidere tutta la nazione, quelli rimasero al loro posto nel campo, finche' fossero guariti. Giosue' 5:9 E l'Eterno disse a Giosue': 'Oggi vi ho tolto di dosso il vituperio dell'Egitto'. E quel luogo fu chiamato Ghilgal, nome che dura fino al di d'oggi. Giosue' 5:10 I figliuoli d'Israele si accamparono a Ghilgal, e celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno del mese, sulla sera, nelle pianure di Gerico. Giosue' 5:11 E l'indomani della Pasqua, in quel preciso giorno, mangiarono dei prodotti del paese: pani azzimi e grano arrostito. Giosue' 5:12 E la manna cesso' l'indomani del giorno in cui mangiarono de' prodotti del paese; e i figliuoli d'Israele non ebbero piu' manna, ma mangiarono, quell'anno stesso, del frutto del paese di Canaan. La presa di Gerico Giosue' 5:13 Or avvenne, come Giosue' era presso a Gerico, ch'egli alzo' gli occhi, guardo', ed ecco un uomo che gli stava ritto davanti, con in mano la spada snudata. Giosue' ando' verso di lui, e gli disse: 'Sei tu dei nostri, o dei nostri nemici?' Giosue' 5:14 E quello rispose: 'No, io sono il capo dell'esercito dell'Eterno; arrivo adesso'. Allora Giosue' cadde con la faccia a terra, si prostro', e gli disse: 'Che cosa vuol dire il mio signore al suo servo?' Giosue' 5:15 E il capo dell'esercito dell'Eterno disse a Giosue': 'Le'vati i calzari dai piedi; perche' il luogo dove stai e' santo'. E Giosue' fece cosi. Giosue' 6:1 Or Gerico era ben chiusa e barricata per paura de' figliuoli d'Israele; nessuno ne usciva e nessuno v'entrava. Giosue' 6:2 E l'Eterno disse a Giosue': 'Vedi, io do in tua mano Gerico, il suo re, i suoi prodi guerrieri. Giosue' 6:3 Voi tutti dunque, uomini di guerra, circuite la citta', facendone il giro una volta. Cosi farai per sei giorni; Giosue' 6:4 e sette sacerdoti porteranno davanti all'arca sette trombe squillanti; il settimo giorno farete il giro della citta', sette volte, e i sacerdoti soneranno le trombe. Giosue' 6:5 E avverra' che, quand'essi soneranno a distesa il corno squillante e voi udrete il suono delle trombe, tutto il popolo dara' in un gran grido, e le mura della citta' crolleranno, e il popolo salira', ciascuno diritto dinanzi a se''. Giosue' 6:6 Allora Giosue', figliuolo di Nun, chiamo' i sacerdoti e disse loro: 'Prendete l'arca del patto, e sette sacerdoti portino sette trombe squillanti davanti all'arca dell'Eterno. Giosue' 6:7 Poi disse al popolo: 'Andate, fate il giro della citta', e l'avanguardia preceda l'arca dell'Eterno'. Giosue' 6:8 Quando Giosue' ebbe parlato al popolo, i sette sacerdoti che portavano le sette trombe squillanti davanti all'Eterno, si misero in marcia sonando le trombe; e l'arca del patto dell'Eterno teneva loro dietro. Giosue' 6:9 E l'avanguardia marciava davanti ai sacerdoti che sonavan le trombe, e la retroguardia seguiva l'arca; durante la marcia, i sacerdoti sonavan le trombe. Giosue' 6:10 Or Giosue' avea dato al popolo quest'ordine: 'Non gridate, fate che non s'oda la vostra voce e non v'esca parola di bocca, fino al giorno ch'io vi diro': Gridate! Allora griderete'. Giosue' 6:11 Cosi fece fare all'arca dell'Eterno il giro della citta' una volta; poi rientrarono nel campo, e quivi passarono la notte. Giosue' 6:12 Giosue' si levo' la mattina di buon'ora, e i sacerdoti presero l'arca dell'Eterno. Giosue' 6:13 I sette sacerdoti che portavano le sette trombe squillanti davanti all'arca dell'Eterno s'avanzavano, sonando le trombe durante la marcia. L'avanguardia li precedeva; la retroguardia seguiva l'arca dell'Eterno; e durante la marcia, i sacerdoti sonavan le trombe. Giosue' 6:14 Il secondo giorno circuirono la citta' una volta, e poi tornarono al campo. Cosi fecero per sei giorni. Giosue' 6:15 E il settimo giorno, levatisi la mattina allo spuntar dell'alba, fecero sette volte il giro della citta' in quella stessa maniera; solo quel giorno fecero il giro della citta' sette volte. Giosue' 6:16 La settima volta, come i sacerdoti sonavan le trombe, Giosue' disse al popolo: 'Gridate! perche' l'Eterno v'ha dato la citta'. Giosue' 6:17 E la citta' con tutto quel che contiene sara' sacrata all'Eterno per essere sterminata come un interdetto; solo Rahab, la meretrice, avra' salva la vita: lei e tutti quelli che saranno in casa con lei, perche' nascose i messaggeri che noi avevamo inviati. Giosue' 6:18 E voi guardatevi bene da cio' ch'e' votato all'interdetto, affinche' non siate voi stessi votati allo sterminio, prendendo qualcosa d'interdetto, e non rendiate maledetto il campo d'Israele, gettandovi lo scompiglio. Giosue' 6:19 Ma tutto l'argento, l'oro e gli oggetti di rame e di ferro saranno consacrati all'Eterno; entreranno nel tesoro dell'Eterno'. Giosue' 6:20 Il popolo dunque grido' e i sacerdoti sonaron le trombe; e avvenne che quando il popolo ebbe udito il suono delle trombe die' in un gran grido, e le mura crollarono. Il popolo sali nella citta', ciascuno diritto davanti a se', e s'impadronirono della citta'. Giosue' 6:21 E votarono allo sterminio tutto cio' che era nella citta', passando a fil di spada, uomini, donne, fanciulli e vecchi, e buoi e pecore e asini. Giosue' 6:22 E Giosue' disse ai due uomini che aveano esplorato il paese: 'Andate in casa di quella meretrice, menatela fuori con tutto cio' che le appartiene, come glielo avete giurato'. Giosue' 6:23 E que' giovani che aveano esplorato il paese entrarono nella casa, e ne fecero uscire Rahab, suo padre, sua madre, i suoi fratelli e tutto quello che le apparteneva; ne fecero uscire anche tutte le famiglie de' suoi, e li collocarono fuori del campo d'Israele. Giosue' 6:24 Poi i figliuoli d'Israele diedero fuoco alla citta' e a tutto quello che conteneva; presero soltanto l'argento, l'oro e gli oggetti di rame e di ferro, che misero nel tesoro della casa dell'Eterno. Giosue' 6:25 Ma a Rahab, la meretrice, alla famiglia di suo padre e a tutti i suoi Giosue' lascio' la vita; ed ella ha dimorato in mezzo ad Israele fino al di d'oggi, perche' avea nascosto i messi che Giosue' avea mandati ad esplorar Gerico. Giosue' 6:26 Allora Giosue' fece questo giuramento: 'Sia maledetto, nel cospetto dell'Eterno, l'uomo che si levera' a riedificare questa citta' di Gerico! Ei ne gettera' le fondamenta sul suo primogenito, e ne rizzera' le porte sul piu' giovane de' suoi figliuoli'. Giosue' 6:27 L'Eterno fu con Giosue', e la fama di lui si sparse per tutto il paese. Disfatta d'Israele dinanzi ad Ai. L'infedelta' di Acan e la sua punizione Giosue' 7:1 Ma i figliuoli d'Israele commisero una infedelta' circa l'interdetto; poiche' Acan, figliuolo di Carmi, figliuolo di Zabdi, figliuolo di Zerach, della tribu' di Giuda prese dell'interdetto, e l'ira dell'Eterno s'accese contro i figliuoli d'Israele. Giosue' 7:2 E Giosue' mando' degli uomini da Gerico ad Ai, ch'e' vicina a Beth-Aven a oriente di Bethel, e disse loro: 'Salite ed esplorate il paese'. E quelli salirono ed esplorarono Ai. Giosue' 7:3 Poi tornarono da Giosue' e gli dissero: 'Non occorre che salga tutto il popolo; ma salgano un due o tremila uomini, e sconfiggeranno Ai; non stancare tutto il popolo, mandandolo la', perche' quelli sono in pochi'. Giosue' 7:4 Cosi vi salirono un tremila uomini di tra il popolo, i quali si dettero alla fuga davanti alla gente d'Ai. Giosue' 7:5 E la gente d'Ai ne uccise circa trentasei, li insegui dalla porta fino a Scebarim, e li mise in rotta nella scesa. E il cuore del popolo si strusse e divenne come acqua. Giosue' 7:6 Giosue' si straccio' le vesti e si getto' col viso a terra davanti all'arca dell'Eterno; stette cosi fino alla sera, egli con gli anziani d'Israele, e si gettarono della polvere sul capo. Giosue' 7:7 E Giosue' disse: 'Ahi, Signore, Eterno, perche' hai tu fatto passare il Giordano a questo popolo per darci in mano degli Amorei e farci perire? Oh, ci fossimo pur contentati di rimanere di la' dal Giordano! Giosue' 7:8 Ahime', Signore, che diro' io, ora che Israele ha voltato le spalle ai suoi nemici? Giosue' 7:9 I Cananei e tutti gli abitanti del paese lo verranno a sapere, ci avvolgeranno, e faranno sparire il nostro nome dalla terra; e tu che farai per il tuo gran nome?' Giosue' 7:10 E l'Eterno disse a Giosue': 'Le'vati! Perche' ti sei tu cosi prostrato con la faccia a terra? Giosue' 7:11 Israele ha peccato; essi hanno trasgredito il patto ch'io avevo loro comandato d'osservare; han perfino preso dell'interdetto, l'han perfino rubato, han perfino mentito, e l'han messo fra i loro bagagli. Giosue' 7:12 Percio' i figliuoli d'Israele non potranno stare a fronte dei loro nemici e volteranno le spalle davanti a loro, perche' son divenuti essi stessi interdetti. Io non saro' piu' con voi, se non distruggete l'interdetto di mezzo a voi. Giosue' 7:13 Le'vati, santifica il popolo e digli: Santificatevi per domani, perche' cosi ha detto l'Eterno, l'Iddio d'Israele: O Israele, c'e' dell'interdetto in mezzo a te! Tu non potrai stare a fronte de' tuoi nemici, finche' non abbiate tolto l'interdetto di mezzo a voi. Giosue' 7:14 Domattina dunque v'accosterete tribu' per tribu'; e la tribu' che l'Eterno designera', s'accostera' famiglia per famiglia; e la famiglia che l'Eterno designera', s'accostera' casa per casa; e la casa che l'Eterno avra' designata, s'accostera' persona per persona. Giosue' 7:15 E colui che sara' designato come avendo preso dell'interdetto sara' dato alle fiamme con tutto quello che gli appartiene, perche' ha trasgredito il patto dell'Eterno e ha commesso un'infamia in Israele'. Giosue' 7:16 Giosue' dunque si levo' la mattina di buon'ora, e fece accostare Israele tribu' per tribu'; e la tribu' di Giuda fu designata. Giosue' 7:17 Poi fece accostare le famiglie di Giuda, e la famiglia degli Zerachiti fu designata. Poi fece accostare la famiglia degli Zerachiti persona per persona, e Zabdi fu designato. Giosue' 7:18 Poi fece accostare la casa di Zabdi persona per persona; e fu designato Acan, figliuolo di Carmi, figliuolo di Zabdi, figliuolo di Zerach, della tribu' di Giuda. Giosue' 7:19 Allora Giosue' disse ad Acan: 'Figliuol mio, da' gloria all'Eterno, all'Iddio d'Israele, rendigli omaggio, e dimmi quello che hai fatto; non me lo celare'. Giosue' 7:20 Acan rispose a Giosue' e disse: 'e' vero; ho peccato contro l'Eterno, l'Iddio d'Israele, ed ecco precisamente quello che ho fatto. Giosue' 7:21 Ho veduto fra le spoglie un bel mantello di Scinear, duecento sicli d'argento e una verga d'oro del peso di cinquanta sicli; ho bramato quelle cose, le ho prese; ecco, son nascoste in terra in mezzo alla mia tenda; e l'argento e' sotto'. Giosue' 7:22 Allora Giosue' mando' de' messi, i quali corsero alla tenda; ed ecco che il mantello v'era nascosto; e l'argento stava sotto. Giosue' 7:23 Essi presero quelle cose di mezzo alla tenda, le portarono a Giosue' e a tutti i figliuoli d'Israele, e le deposero davanti all'Eterno. Giosue' 7:24 E Giosue' e tutto Israele con lui presero Acan, figliuolo di Zerach, l'argento, il mantello, la verga d'oro, i suoi figliuoli e le sue figliuole, i suoi bovi, i suoi asini, le sue pecore, la sua tenda e tutto quello che gli apparteneva, e li fecero salire nella valle di Acor. Giosue' 7:25 E Giosue' disse: 'Perche' ci hai tu conturbati? L'Eterno conturbera' te in questo giorno!' E tutto Israele lo lapido'; e dopo aver lapidati gli altri, dettero tutti alle fiamme. Giosue' 7:26 Poi ammassarono sopra Acan un gran mucchio di pietre, che dura fino al di d'oggi. E l'Eterno s'acqueto' dall'ardente sua ira. Percio' quel luogo e' stato chiamato fino al di d'oggi 'valle di Acor'. La presa di Ai Giosue' 8:1 Poi l'Eterno disse a Giosue': 'Non temere, e non ti sgomentare! Prendi teco tutta la gente di guerra, le'vati e sali contro ad Ai. Guarda, io do in tua mano il re di Ai, il suo popolo, la sua citta' e il suo paese. Giosue' 8:2 E tu tratterai Ai e il suo re come hai trattato Gerico e il suo re; ne prenderete per voi soltanto il bottino e il bestiame. Tendi un'imboscata dietro alla citta''. Giosue' 8:3 Giosue' dunque con tutta la gente di guerra si levo' per salire contro ad Ai. Egli scelse trentamila uomini valenti e prodi, li fe' partire di notte, e diede loro quest'ordine: Giosue' 8:4 'Ecco, vi fermerete imboscati dietro alla citta'; non v'allontanate troppo dalla citta', e siate tutti pronti. Giosue' 8:5 Io e tutto il popolo ch'e' meco ci accosteremo alla citta'; e quando essi ci usciranno contro come la prima volta, ci metteremo in fuga dinanzi a loro. Giosue' 8:6 Essi c'inseguiranno finche' noi li abbiam tratti lungi dalla citta', perche' diranno: Essi fuggono dinanzi a noi come la prima volta. E fuggiremo dinanzi a loro. Giosue' 8:7 Voi allora uscirete dall'imboscata e v'impadronirete della citta': l'Eterno, il vostro Dio, la dara' in vostra mano. Giosue' 8:8 E quando avrete preso la citta', la incendierete; farete come ha detto l'Eterno. Badate bene, questo e' l'ordine ch'io vi do'. Giosue' 8:9 Cosi Giosue' li mando', e quelli andarono al luogo dell'imboscata, e si fermarono fra Bethel e Ai, a ponente d'Ai; ma Giosue' rimase quella notte in mezzo al popolo. Giosue' 8:10 E la mattina, levatosi di buon'ora, passo' in rivista il popolo, e sali contro Ai: egli con gli anziani d'Israele, alla testa del popolo. Giosue' 8:11 E tutta la gente di guerra ch'era con lui, sali, si avvicino', giunse dirimpetto alla citta', e si accampo' al nord di Ai. Tra lui ed Ai c'era una valle. Giosue' 8:12 Giosue' prese circa cinquemila uomini, coi quali tese un'imboscata fra Bethel ed Ai, a ponente della citta'. Giosue' 8:13 E dopo che tutto il popolo ebbe preso campo al nord della citta' e tesa l'imboscata a ponente della citta', Giosue', durante quella notte, si spinse avanti in mezzo alla valle. Giosue' 8:14 Quando il re d'Ai vide questo, la gente della citta' si levo' in fretta di buon mattino; e il re e tutto il suo popolo usciron contro a Israele, per dargli battaglia al punto convenuto, al principio della pianura; perche' il re non sapeva che c'era un'imboscata contro di lui dietro la citta'. Giosue' 8:15 Allora Giosue' e tutto Israele, facendo vista d'esser battuti da quelli, si misero in fuga verso il deserto. Giosue' 8:16 E tutto il popolo ch'era nella citta' fu chiamato a raccolta per inseguirli; e inseguirono Giosue' e furon tratti lungi dalla citta'. Giosue' 8:17 Non ci fu uomo, in Ai e in Bethel, che non uscisse dietro a Israele. Lasciaron la citta' aperta e inseguirono Israele. Giosue' 8:18 Allora l'Eterno disse a Giosue': 'Stendi verso Ai la lancia che hai in mano, perche' io sto per dare Ai in tuo potere'. E Giosue' stese verso la citta' la lancia che avea in mano. Giosue' 8:19 E subito, non appena ebbe steso la mano, gli uomini dell'imboscata sorsero dal luogo dov'erano, entraron di corsa nella citta', la presero, e s'affrettarono ad appiccarvi il fuoco. Giosue' 8:20 E la gente d'Ai, volgendosi indietro, guardo', ed ecco che il fumo della citta' saliva al cielo; e non vi fu per loro alcuna possibilita' di fuggire ne' da una parte ne' dall'altra, perche' il popolo che fuggiva verso il deserto s'era voltato contro quelli che lo inseguivano. Giosue' 8:21 E Giosue' e tutto Israele, vedendo che quelli dell'imboscata avean preso la citta' e che il fumo saliva dalla citta', tornarono indietro, e batterono la gente d'Ai. Giosue' 8:22 Anche gli altri usciron dalla citta' contro a loro; cosicche' furon presi in mezzo da Israele, avendo gli uni di qua e gli altri di la'; e Israele li batte' in modo che non ne rimase ne' superstite ne' fuggiasco. Giosue' 8:23 Il re d'Ai lo presero vivo, e lo menarono a Giosue'. Giosue' 8:24 Quando Israele ebbe finito d'uccidere tutti gli abitanti d'Ai nella campagna, nel deserto dove quelli l'avevano inseguito, e tutti furon caduti sotto i colpi della spada finche' non ne rimase piu', tutto Israele torno' verso Ai e la mise a fil di spada. Giosue' 8:25 Tutti quelli che caddero in quel giorno, fra uomini e donne, furon dodicimila: vale a dire tutta la gente d'Ai. Giosue' 8:26 Giosue' non ritiro' la mano che avea stesa con la lancia, finche' non ebbe sterminato tutti gli abitanti d'Ai. Giosue' 8:27 Israele prese per se' soltanto il bestiame e il bottino di quella citta', secondo l'ordine che l'Eterno aveva dato a Giosue'. Giosue' 8:28 Giosue' arse dunque Ai e la ridusse in perpetuo in un mucchio di ruine, com'e' anch'oggi. Giosue' 8:29 Quanto al re d'Ai, l'appicco' a un albero, e ve lo lascio' fino a sera; ma al tramonto del sole Giosue' ordino' che il cadavere fosse calato dall'albero; e lo gittarono all'ingresso della porta della citta', e gli ammassarono sopra un gran mucchio di pietre, che rimane anche al di d'oggi. L'altare sull'Ebal. La conferma del patto Giosue' 8:30 Allora Giosue' edifico' un altare all'Eterno, all'Iddio d'Israele, sul monte Ebal, Giosue' 8:31 come Mose', servo dell'Eterno, avea ordinato ai figliuoli d'Israele, e come sta scritto nel libro della legge di Mose': un altare di pietre intatte sulle quali nessuno avea passato ferro; e i figliuoli d'Israele offriron su di esso degli olocausti all'Eterno, e fecero de' sacrifizi di azioni di grazie. Giosue' 8:32 E la', su delle pietre, Giosue' scrisse una copia della legge che Mose' avea scritta in presenza dei figliuoli d'Israele. Giosue' 8:33 Tutto Israele, i suoi anziani, i suoi ufficiali e i suoi giudici stavano in pie' ai due lati dell'arca, dirimpetto ai sacerdoti levitici che portavan l'arca del patto dell'Eterno: gli stranieri come gl'Israeliti di nascita, meta' dal lato del monte Garizim, meta' dal lato del monte Ebal, come Mose', servo dell'Eterno, avea da prima ordinato che si benedisse il popolo d'Israele. Giosue' 8:34 Dopo questo, Giosue' lesse tutte le parole della legge, le benedizioni e le maledizioni, secondo tutto cio' ch'e' scritto nel libro della legge. Giosue' 8:35 Non vi fu parola di tutto cio' che Mose' avea comandato, che Giosue' non leggesse in presenza di tutta la raunanza d'Israele, delle donne, de' bambini e degli stranieri che camminavano in mezzo a loro. L'astuzia dei Gabaoniti Giosue' 9:1 Or come tutti i re che erano di qua dal Giordano, nella contrada montuosa e nella pianura e lungo tutta la costa del mar grande dirimpetto al Libano, lo Hitteo, l'Amoreo, il Cananeo, il Ferezeo, lo Hivveo e il Gebuseo ebbero udito queste cose, Giosue' 9:2 si adunarono tutti assieme, di comune accordo, per muover guerra a Giosue' e ad Israele. Giosue' 9:3 Gli abitanti di Gabaon, dal canto loro, quand'ebbero udito cio' che Giosue' aveva fatto a Gerico e ad Ai, Giosue' 9:4 procedettero con astuzia: partirono, provvisti di viveri, caricarono sui loro asini dei sacchi vecchi e de' vecchi otri da vino, rotti e ricuciti; Giosue' 9:5 si misero ai piedi de' calzari vecchi rappezzati, e de' vecchi abiti addosso; e tutto il pane di cui s'eran provvisti, era duro e sbriciolato. Giosue' 9:6 Andarono da Giosue', al campo di Ghilgal, e dissero a lui e alla gente d'Israele: 'Noi veniamo di paese lontano; or dunque fate alleanza con noi'. Giosue' 9:7 La gente d'Israele rispose a questi Hivvei: 'Forse voi abitate in mezzo a noi; come dunque faremmo alleanza con voi?' Giosue' 9:8 Ma quelli dissero a Giosue': 'Noi siam tuoi servi!' E Giosue' a loro: 'Chi siete? e donde venite?' E quelli gli risposero: Giosue' 9:9 'I tuoi servi vengono da un paese molto lontano, tratti dalla fama dell'Eterno, del tuo Dio; poiche' abbiam sentito parlare di lui, di tutto quello che ha fatto in Egitto Giosue' 9:10 e di tutto quello che ha fatto ai due re degli Amorei di la' dal Giordano, a Sihon re di Heshbon e ad Og re di Basan, che abitava ad Astaroth. Giosue' 9:11 E i nostri anziani e tutti gli abitanti del nostro paese ci hanno detto: Prendete con voi delle provviste per il viaggio, andate loro incontro e dite: - Noi siamo vostri servi; fate dunque alleanza con noi. - Giosue' 9:12 Ecco il nostro pane; lo prendemmo caldo dalle nostre case, come provvista, il giorno che partimmo per venire da voi, ed ora eccolo duro e sbriciolato; Giosue' 9:13 e questi sono gli otri da vino che empimmo tutti nuovi, ed eccoli rotti; e questi i nostri abiti e i nostri calzari, che si son logorati per la gran lunghezza del viaggio'. Giosue' 9:14 Allora la gente d'Israele prese delle loro provviste, e non consulto' l'Eterno. Giosue' 9:15 E Giosue' fece pace con loro e fermo' con loro un patto, per il quale avrebbe lasciato loro la vita; e i capi della raunanza lo giuraron loro. Giosue' 9:16 Ma tre giorni dopo ch'ebber fermato questo patto, seppero che quelli eran loro vicini e abitavano in mezzo a loro; Giosue' 9:17 poiche' i figliuoli d'Israele partirono, e giunsero alle loro citta' il terzo giorno: le loro citta' erano Gabaon, Kefira, Beeroth e Kiriath-Jearim. Giosue' 9:18 Ma i figliuoli d'Israele non li uccisero, a motivo del giuramento che i capi della raunanza avean fatto loro nel nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele. Pero', tutta la raunanza mormoro' contro i capi. Giosue' 9:19 E tutti i capi dissero all'intera raunanza: 'Noi abbiam giurato loro nel nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele; percio' non li possiamo toccare. Giosue' 9:20 Ecco quel che faremo loro: li lasceremo in vita, per non trarci addosso l'ira dell'Eterno, a motivo del giuramento che abbiam fatto loro'. Giosue' 9:21 I capi dissero dunque: 'Essi vivranno!' Ma quelli furono semplici spaccalegna ed acquaioli per tutta la raunanza, come i capi avean loro detto. Giosue' 9:22 Giosue' dunque li chiamo' e parlo' loro cosi: 'Perche' ci avete ingannati dicendo: - Stiamo molto lontano da voi - mentre abitate in mezzo a noi? Giosue' 9:23 Or dunque siete maledetti, e non cesserete mai d'esser schiavi, spaccalegna ed acquaioli per la casa del mio Dio'. Giosue' 9:24 E quelli risposero a Giosue' e dissero: 'Era stato espressamente riferito ai tuoi servi che il tuo Dio, l'Eterno, aveva ordinato al suo servo Mose' di darvi tutto il paese e di sterminare d'innanzi a voi tutti gli abitanti. E noi, al vostro appressarvi, siamo stati in gran timore per le nostre vite, ed abbiamo fatto questo. Giosue' 9:25 Ed ora eccoci qui nelle tue mani; trattaci come ti par che sia bene e giusto di fare'. Giosue' 9:26 Giosue' li tratto' dunque cosi: li libero' dalle mani de' figliuoli d'Israele, perche' questi non li uccidessero; Giosue' 9:27 ma in quel giorno li destino' ad essere spaccalegna ed acquaioli per la raunanza e per l'altare dell'Eterno, nel luogo che l'Eterno si sceglierebbe: ed e' cio' che fanno anche al di d'oggi. Battaglia di Gabaon. Conquiste nel mezzogiorno Giosue' 10:1 Or quando Adoni-Tsedek, re di Gerusalemme, udi che Giosue' avea preso Ai e l'avea votata allo sterminio, che avea trattato Ai e il suo re nel modo che avea trattato Gerico e il suo re, che gli abitanti di Gabaon avean fatto la pace con gl'Israeliti ed erano in mezzo a loro, Giosue' 10:2 fu tutto spaventato; perche' Gabaon era una citta' grande come una delle citta' reali, anche piu' grandi di Ai, e tutti gli uomini suoi erano valorosi. Giosue' 10:3 Percio' Adoni-Tsedek, re di Gerusalemme, mando' a dire a Hoham re di Hebron, a Piram re di Iarmuth, a Iafia re di Lakis e a Debir re di Eglon: Giosue' 10:4 'Salite da me, soccorretemi, e noi batteremo Gabaon, perche' ha fatto la pace con Giosue' e coi figliuoli d'Israele'. Giosue' 10:5 E cinque re degli Amorei, il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Iarmuth, il re di Lakis e il re di Eglon si radunarono, salirono con tutti i loro eserciti, si accamparono dirimpetto a Gabaon, e l'attaccarono. Giosue' 10:6 Allora i Gabaoniti mandarono a dire a Giosue', al campo di Ghilgal: 'Non negare ai tuoi servi il tuo aiuto, affrettati a salire da noi, liberaci, soccorrici, perche' tutti i re degli Amorei che abitano la contrada montuosa si sono radunati contro di noi'. Giosue' 10:7 E Giosue' sali da Ghilgal, con tutta la gente di guerra e con tutti gli uomini segnalati per valore. Giosue' 10:8 E l'Eterno disse a Giosue': 'Non li temere, perche' io li ho dati in poter tuo; nessun di loro potra' starti a fronte'. Giosue' 10:9 E Giosue' piombo' loro addosso all'improvviso: avea marciato tutta la notte da Ghilgal. Giosue' 10:10 E l'Eterno li mise in rotta davanti ad Israele, che fe' loro subire una grande sconfitta presso Gabaon, li insegui per la via che sale a Beth-Horon, e li batte' fino ad Azeka e a Makkeda. Giosue' 10:11 Mentre fuggivano d'innanzi a Israele ed erano alla scesa di Beth-Horon, l'Eterno fe' cader dal cielo su loro delle grosse pietre fino ad Azeka, ed essi perirono; quelli che morirono per le pietre della grandinata furon piu' numerosi di quelli che i figliuoli d'Israele uccisero con la spada. Giosue' 10:12 Allora Giosue' parlo' all'Eterno, il giorno che l'Eterno diede gli Amorei in potere de' figliuoli d'Israele, e disse in presenza d'Israele: «Sole, fermati su Gabaon, e tu, luna, sulla valle d'Aialon! Giosue' 10:13 E il sole si fermo', e la luna rimase al suo luogo, finche' la nazione si fosse vendicata de' suoi nemici». Questo non sta egli scritto nel libro del Giusto? E il sole si fermo' in mezzo al cielo e non s'affretto' a tramontare per quasi un giorno intero. Giosue' 10:14 E mai, ne' prima ne' poi, s'e' dato un giorno simile a quello, nel quale l'Eterno abbia esaudito la voce d'un uomo; poiche' l'Eterno combatteva per Israele. Giosue' 10:15 E Giosue', con tutto Israele, torno' al campo di Ghilgal. Giosue' 10:16 Or i cinque re eran fuggiti, e s'eran nascosti nella spelonca di Makkeda. Giosue' 10:17 La cosa fu riferita a Giosue' e gli fu detto: 'I cinque re sono stati trovati nascosti nella spelonca di Makkeda'. Giosue' 10:18 Allora Giosue' disse: 'Rotolate delle grosse pietre all'imboccatura della spelonca, e ponetevi degli uomini per far loro la guardia; Giosue' 10:19 ma voi non vi fermate; inseguite i vostri nemici, e colpite le retroguardie; non li lasciate entrare nelle loro citta', perche' l'Eterno, il vostro Dio, li ha dati in poter vostro'. Giosue' 10:20 E quando Giosue' e i figliuoli d'Israele ebbero finito d'infliggere loro una grande, completa disfatta, e quelli che scamparono si furon rifugiati nelle citta' fortificate, Giosue' 10:21 tutto il popolo torno' tranquillamente a Giosue' al campo di Makkeda, senza che alcuno osasse fiatare contro i figliuoli d'Israele. Giosue' 10:22 Allora Giosue' disse: 'Aprite l'imboccatura della caverna, traetene fuori quei cinque re, e menateli a me'. Giosue' 10:23 Quelli fecero cosi, trassero dalla spelonca quei cinque re, il re di Gerusalemme, il re di Hebron, il re di Iarmuth, il re di Lakis, il re di Eglon, e glieli menarono. Giosue' 10:24 E quand'ebbero tratti dalla spelonca e menati a Giosue' quei re, Giosue' chiamo' tutti gli uomini d'Israele, e disse ai capi della gente di guerra ch'era andata con lui: 'Accostatevi, mettete il piede sul collo di questi re'. Quelli s'accostarono e misero loro il piede sul collo. Giosue' 10:25 E Giosue' disse loro: 'Non temete, non vi sgomentate, siate forti, e fatevi animo, perche' cosi fara' l'Eterno a tutti i vostri nemici contro ai quali avete a combattere'. Giosue' 10:26 Dopo cio' Giosue' li percosse e li fece morire, quindi li appicco' a cinque alberi; e quelli rimasero appiccati agli alberi fino a sera. Giosue' 10:27 E sul tramontar del sole, Giosue' ordino' che fossero calati dagli alberi e gettati nella spelonca dove s'erano nascosti; e che all'imboccatura della caverna fossero messe delle grosse pietre, le quali vi son rimaste fino al di d'oggi. Giosue' 10:28 In quel medesimo giorno Giosue' prese Makkeda e fece passare a fil di spada la citta' e il suo re; li voto' allo sterminio con tutte le persone che vi si trovavano; non ne lascio' scampare una, e tratto' il re di Makkeda come avea trattato il re di Gerico. Giosue' 10:29 Poi Giosue' con tutto Israele passo' da Makkeda a Libna, e l'attacco'. Giosue' 10:30 E l'Eterno diede anche quella col suo re nelle mani d'Israele, e Giosue' la mise a fil di spada con tutte le persone che vi si trovavano; non ne lascio' scampare una, e tratto' il re d'essa, come avea trattato il re di Gerico. Giosue' 10:31 Poi Giosue' con tutto Israele passo' da Libna a Lakis; s'accampo' dirimpetto a questa, e l'attacco'. Giosue' 10:32 E l'Eterno diede Lakis nelle mani d'Israele, che la prese il secondo giorno, e la mise a fil di spada, con tutte le persone che vi si trovavano, esattamente come aveva fatto a Libna. Allora Horam, re di Ghezer, sali in soccorso di Lakis; Giosue' 10:33 ma Giosue' batte' lui e il suo popolo cosi da non lasciarne scampare alcuno. Giosue' 10:34 Poi Giosue' con tutto Israele passo' da Lakis ad Eglon; s'accamparono dirimpetto a questa, e l'attaccarono. Giosue' 10:35 La presero quel medesimo giorno e la misero a fil di spada. In quel giorno Giosue' voto' allo sterminio tutte le persone che vi si trovavano, esattamente come avea fatto a Lakis. Giosue' 10:36 Poi Giosue' con tutto Israele sali da Eglon ad Hebron, e l'attaccarono. Giosue' 10:37 La presero, la misero a fil di spada insieme col suo re, con tutte le sue citta' e con tutte le persone che vi si trovavano; non ne lascio' sfuggire una, esattamente come avea fatto ad Eglon; la voto' allo sterminio con tutte le persone che vi si trovavano. Giosue' 10:38 Poi Giosue' con tutto Israele torno' verso Debir, e l'attacco'. Giosue' 10:39 La prese col suo re e con tutte le sue citta'; la misero a fil di spada e votarono allo sterminio tutte le persone che vi si trovavano, senza che ne scampasse una. Egli tratto' Debir e il suo re come avea trattato Hebron, come avea trattato Libna e il suo re. Giosue' 10:40 Giosue' dunque batte' tutto il paese, la contrada montuosa, il mezzogiorno, la regione bassa, le pendici, e tutti i loro re; non lascio' scampare alcuno, ma voto' allo sterminio tutto cio' che avea vita, come l'Eterno, l'Iddio d'Israele, avea comandato. Giosue' 10:41 Cosi Giosue' li batte' da Kades-Barnea fino a Gaza, e batte' tutto il paese di Goscen fino a Gabaon. Giosue' 10:42 E Giosue' prese ad una volta tutti quei re e i loro paesi, perche' l'Eterno, l'Iddio d'Israele, combatteva per Israele. Giosue' 10:43 Poi Giosue', con tutto Israele, fece ritorno al campo di Ghilgal. Grande battaglia presso le acque di Merom. Conquiste nel nord e nel resto del paese Giosue' 11:1 Or come Iabin, re di Hatsor, ebbe udito queste cose, mando' de' messi a Iobab re di Madon, al re di Scimron, al re di Acsaf, Giosue' 11:2 ai re ch'erano al nord nella contrada montuosa, nella pianura al sud di Kinnereth, nella regione bassa, e sulle alture di Dor a ponente, Giosue' 11:3 ai Cananei d'oriente e di ponente, agli Amorei, agli Hittei, ai Ferezei, ai Gebusei nella contrada montuosa, agli Hivvei appie' dello Hermon nel paese di Mitspa. Giosue' 11:4 E quelli uscirono, con tutti i loro eserciti, formando un popolo innumerevole come la rena ch'e' sul lido del mare, e con cavalli e carri in grandissima quantita'. Giosue' 11:5 Tutti questi re si riunirono e vennero ad accamparsi assieme presso le acque di Meron per combattere contro Israele. Giosue' 11:6 E l'Eterno disse a Giosue': 'Non li temere, perche' domani, a quest'ora, io faro' che saran tutti uccisi davanti a Israele; tu taglierai i garetti ai loro cavalli e darai fuoco ai loro carri'. Giosue' 11:7 Giosue' dunque, con tutta la sua gente di guerra, marcio' all'improvviso contro di essi alle acque di Merom, e piombo' loro addosso; Giosue' 11:8 e l'Eterno li diede nelle mani degl'Israeliti, i quali li batterono e l'inseguirono fino a Sidone la grande, fino a Misrefot-Maim e fino alla valle di Mitspa, verso oriente; li batteron cosi da non lasciarne scampare uno. Giosue' 11:9 E Giosue' li tratto' come gli avea detto l'Eterno: taglio' i garetti ai loro cavalli e dette fuoco ai loro carri. Giosue' 11:10 Al suo ritorno, e in quel medesimo tempo, Giosue' prese Hatsor e ne fece perire di spada il re; poiche' Hatsor era stata per l'addietro la capitale di tutti quei regni. Giosue' 11:11 Mise anche a fil di spada tutte le persone che vi si trovavano, votandole allo sterminio; non vi resto' anima viva, e dette Hatsor alle fiamme. Giosue' 11:12 Giosue' prese pure tutte le citta' di quei re e tutti i loro re, e li mise a fil di spada e li voto' allo sterminio, come avea ordinato Mose', servo dell'Eterno. Giosue' 11:13 Ma Israele non arse alcuna delle citta' poste in collina, salvo Hatsor, la sola che Giosue' incendiasse. Giosue' 11:14 E i figliuoli d'Israele si tennero per se' tutto il bottino di quelle citta' e il bestiame, ma misero a fil di spada tutti gli uomini fino al loro completo sterminio, senza lasciare anima viva. Giosue' 11:15 Come l'Eterno avea comandato a Mose' suo servo, cosi Mose' ordino' a Giosue', e cosi fece Giosue', il quale non trascuro' alcuno degli ordini che l'Eterno avea dato a Mose'. Giosue' 11:16 Giosue' dunque prese tutto quel paese, la contrada montuosa, tutto il mezzogiorno, tutto il paese di Goscen, la regione bassa, la pianura, la contrada montuosa d'Israele e le sue regioni basse, Giosue' 11:17 dalla montagna brulla che s'eleva verso Seir, fino a Baal-Gad nella valle del Libano appie' del monte Hermon; prese tutti i loro re, li colpi e li mise a morte. Giosue' 11:18 Giosue' fece per lungo tempo guerra a tutti quei re. Giosue' 11:19 Non ci fu citta' che facesse pace coi figliuoli d'Israele, eccetto gli Hivvei che abitavano Gabaon; le presero tutte, combattendo; Giosue' 11:20 perche' l'Eterno facea si che il lor cuore si ostinasse a dar battaglia ad Israele, onde Israele li votasse allo sterminio senza che ci fosse pieta' per loro, e li distruggesse come l'Eterno avea comandato a Mose'. Giosue' 11:21 In quel medesimo tempo, Giosue' si mise in marcia e stermino' gli Anakiti della contrada montuosa, di Hebron, di Debir, di Anab, di tutta la contrada montuosa di Giuda e di tutta la contrada montuosa d'Israele; Giosue' li voto' allo sterminio con le loro citta'. Giosue' 11:22 Non rimasero piu' Anakiti nel paese dei figliuoli d'Israele; non ne restarono che alcuni in Gaza, in Gath e in Asdod. Giosue' 11:23 Giosue' dunque prese tutto il paese, esattamente come l'Eterno avea detto a Mose'; e Giosue' lo diede in eredita' a Israele, tribu' per tribu', secondo la parte che toccava a ciascuna. E il paese ebbe requie dalla guerra. Elenco dei re vinti Giosue' 12:1 Or questi sono i re del paese battuti dai figliuoli d'Israele, i quali presero possesso del loro territorio di la' dal Giordano, verso levante, dalla valle dell'Arnon fino al monte Hermon, con tutta la pianura orientale: Giosue' 12:2 Sihon, re degli Amorei, che abitava a Heshbon e dominava da Aroer, che e' sull'orlo della valle dell'Arnon, e dalla meta' della valle e dalla meta' di Galaad, fino al torrente di Iabbok, confine de' figliuoli di Ammon; Giosue' 12:3 sulla pianura fino al mare di Kinnereth, verso oriente, e fino al mare della pianura ch'e' il mar Salato, a oriente verso Beth-Iescimoth; e dal lato di mezzogiorno fino appie' delle pendici del Pisga. Giosue' 12:4 Poi il territorio di Og re di Basan, uno dei superstiti dei Refaim, che abitava ad Astaroth e a Edrei, Giosue' 12:5 e dominava sul monte Hermon, su Salca, su tutto Basan sino ai confini dei Ghesuriti e dei Maacatiti, e sulla meta' di Galaad, confine di Sihon re di Heshbon. Giosue' 12:6 Mose', servo dell'Eterno, e i figliuoli d'Israele li batterono; e Mose', servo dell'Eterno, diede il loro paese come possesso ai Rubeniti, ai Gaditi e a mezza la tribu' di Manasse. Giosue' 12:7 Ed ecco i re del paese che Giosue' e i figliuoli d'Israele batterono di qua dal Giordano, a occidente, da Baal-Gad nella valle del Libano fino alla montagna brulla che si eleva verso Seir, paese che Giosue' diede in possesso alle tribu' d'Israele, secondo la parte che ne toccava a ciascuna, Giosue' 12:8 nella contrada montuosa, nella regione bassa, nella pianura, sulle pendici, nel deserto e nel mezzogiorno; il paese degli Hittei, degli Amorei, dei Cananei, dei Ferezei, degli Hivvei e dei Gebusei. Giosue' 12:9 Il re di Gerico, il re di Ai, vicino a Bethel, Giosue' 12:10 il re di Gerusalemme, il re di Hebron, Giosue' 12:11 il re di Iarmuth, il re di Lakis, Giosue' 12:12 il re di Eglon, il re di Ghezer, Giosue' 12:13 il re di Debir, il re di Gheder, Giosue' 12:14 il re di Horma, il re di Arad, Giosue' 12:15 il re di Libna, il re di Adullam, Giosue' 12:16 il re di Makkeda, il re di Bethel, Giosue' 12:17 il re di Tappuah, il re di Hefer, Giosue' 12:18 il re di Afek, il re di Sharon, Giosue' 12:19 il re di Madon, il re di Hatsor, Giosue' 12:20 il re di Scimron-Meron, il re di Acsaf, Giosue' 12:21 il re di Taanac, il re di Meghiddo, Giosue' 12:22 il re di Kedes, il re di Iokneam al Carmelo, Giosue' 12:23 il re di Dor, sulle alture di Dor, il re di Goim nel Ghilgal, Giosue' 12:24 il re di Tirtsa. In tutto trentun re. Divisione del paese di Canaan fra le tribu' d'Israele. Divisione del paese a oriente del Giordano Giosue' 13:1 Or Giosue' era vecchio, ben avanti negli anni; e l'Eterno gli disse: 'Tu sei vecchio, bene avanti negli anni, e rimane ancora una grandissima parte del paese da conquistare. Giosue' 13:2 Ecco quel che rimane: tutti i distretti dei Filistei e tutto il territorio dei Ghesuriti, Giosue' 13:3 dallo Scihor che scorre a oriente dell'Egitto, sino al confine di Ekron a settentrione: regione, che va ritenuta come cananea e che appartiene ai cinque principi dei Filistei: a quello di Gaza, a quello di Asdod, a quello di Askalon, a quello di Gath, a quello di Ekron, e anche agli Avvei, a mezzogiorno; Giosue' 13:4 tutto il paese dei Cananei, e Meara che e' dei Sidonī, sino ad Afek, sino al confine degli Amorei; Giosue' 13:5 il paese dei Ghibliti e tutto il Libano verso il levante, da Baal-Gad, appie' del monte Hermon, sino all'ingresso di Hamath; Giosue' 13:6 tutti gli abitanti della contrada montuosa dal Libano fino a Misrefoth-Maim, tutti i Sidonī. Io li caccero' d'innanzi ai figliuoli d'Israele; e tu spartisci pure a sorte l'eredita' di questo paese fra gl'Israeliti, nel modo che t'ho comandato. Giosue' 13:7 Or dunque spartisci l'eredita' di questo paese fra nove tribu' e la mezza tribu' di Manasse'. Giosue' 13:8 I Rubeniti e i Gaditi, con l'altra meta' della tribu' di Manasse, hanno ricevuto la loro eredita', che Mose', servo dell'Eterno, diede loro di la' dal Giordano, a oriente: Giosue' 13:9 da Aroer sull'orlo della valle d'Arnon, e dalla citta' ch'e' in mezzo alla valle, tutto l'altipiano di Medeba fino a Dibon; Giosue' 13:10 tutte le citta' di Sihon re degli Amorei, che regnava a Heshbon, sino al confine de' figliuoli di Ammon; Giosue' 13:11 Galaad, il territorio dei Ghesuriti e dei Maacatiti, tutto il monte Hermon e tutto Basan fino a Salca; Giosue' 13:12 tutto il regno di Og, in Basan, che regnava a Astaroth e a Edrei, ultimo superstite dei Refaim. Mose' sconfisse questi re e li caccio'. Giosue' 13:13 Ma i figliuoli d'Israele non cacciarono i Ghesuriti e i Maacatiti; e Ghesur e Maacath abitano in mezzo a Israele fino al di d'oggi. Giosue' 13:14 Solo alla tribu' di Levi Mose' non dette alcuna eredita'; i sacrifizi offerti mediante il fuoco all'Eterno, all'Iddio d'Israele, sono la sua eredita', com'egli disse. Giosue' 13:15 Mose' dunque diede alla tribu' dei figliuoli di Ruben la loro parte, secondo le loro famiglie; Giosue' 13:16 essi ebbero per territorio, partendo da Aroer sull'orlo della valle dell'Arnon, e dalla citta' ch'e' in mezzo alla valle, tutto l'altipiano presso Medeba, Giosue' 13:17 Heshbon e tutte le sue citta' che sono sull'altipiano: Dibon, Bamoth-Baal, Beth-Baal-Meon, Giosue' 13:18 Iahats, Kedemoth, Mefaath, Giosue' 13:19 Kiriataim, Sibma, Tsereth-Hashahar sul monte della valle, Giosue' 13:20 Beth-Peor, le pendici del Pisga e Beth-Iescimoth; Giosue' 13:21 tutte le citta' dell'altipiano, tutto il regno di Sihon, re degli Amorei che regnava a Heshbon, quello che Mose' sconfisse coi principi di Madian, Evi, Rekem, Tsur, Hur e Reba, principi vassalli di Sihon, che abitavano il paese. Giosue' 13:22 I figliuoli d'Israele fecer morir di spada anche Balaam, figliuolo di Beor, l'indovino, insieme con gli altri che uccisero. Giosue' 13:23 Al territorio dei figliuoli di Ruben serviva di confine il Giordano. Tale fu l'eredita' de' figliuoli di Ruben secondo le loro famiglie: con le citta' ed i villaggi annessi. Giosue' 13:24 Mose' dette pure alla tribu' di Gad, ai figliuoli di Gad, la loro parte, secondo le loro famiglie. Giosue' 13:25 Essi ebbero per territorio Iaezer, tutte le citta' di Galaad, la meta' del paese dei figliuoli di Ammon fino ad Aroer che e' dirimpetto a Rabba, Giosue' 13:26 da Heshbon fino a Ramath-Mitspe' e Betonim, da Mahanaim sino al confine di Debir, Giosue' 13:27 e, nella valle, Beth-Haram, Beth-Nimra, Succoth e Tsafon, residuo del regno di Sihon re di Heshbon, avendo il Giordano per confine sino all'estremita' del mare di Kinnereth, di la' dal Giordano, a oriente. Giosue' 13:28 Tale fu l'eredita' dei figliuoli di Gad, secondo le loro famiglie, con le citta' e i villaggi annessi. Giosue' 13:29 Mose' diede pure alla mezza tribu' di Manasse, ai figliuoli di Manasse, la loro parte, secondo le loro famiglie. Giosue' 13:30 Il loro territorio comprendeva, da Mahanaim, tutto Basan, tutto il regno di Og re di Basan, tutti i borghi di Iair in Basan, in tutto, sessanta terre. Giosue' 13:31 La meta' di Galaad, Astaroth e Edrei, citta' del regno di Og in Basan, toccarono ai figliuoli di Makir, figliuolo di Manasse, alla meta' de' figliuoli di Makir, secondo le loro famiglie. Giosue' 13:32 Tali sono le parti che Mose' fece quand'era nelle pianure di Moab, di la' dal Giordano, dirimpetto a Gerico, a oriente. Giosue' 13:33 Ma alla tribu' di Levi Mose' non dette alcuna eredita': l'Eterno, l'Iddio d'Israele, e' la sua eredita', com'ei le disse. Divisione del paese a ponente del Giordano. Il territorio di Hebron assegnato a Caleb Giosue' 14:1 Or queste son le terre che i figliuoli d'Israele ebbero come eredita' nel paese di Canaan, e che il sacerdote Eleazar, Giosue' figliuolo di Nun e i capi famiglia delle tribu' dei figliuoli d'Israele distribuiron loro. Giosue' 14:2 L'eredita' fu distribuita a sorte, come l'Eterno avea comandato per mezzo di Mose', alle nove tribu' e alla mezza tribu', Giosue' 14:3 perche' alle altre due tribu' e alla mezza tribu' Mose' avea dato la loro eredita' di la' dal Giordano; mentre ai Leviti non avea dato, tra i figliuoli d'Israele, alcuna eredita', Giosue' 14:4 perche' i figliuoli di Giuseppe formavano due tribu': Manasse ed Efraim; e ai Leviti non fu data alcuna parte nel paese, tranne delle citta' per abitarvi, coi loro dintorni per il loro bestiame e i loro averi. Giosue' 14:5 I figliuoli d'Israele fecero come l'Eterno avea comandato a Mose' e spartirono il paese. Giosue' 14:6 Or i figliuoli di Giuda s'accostarono a Giosue' a Ghilgal; e Caleb, figliuolo di Gefunne, il Kenizeo, gli disse: 'Tu sai quel che l'Eterno disse a Mose', uomo di Dio, riguardo a me ed a te a Kades-Barnea. Giosue' 14:7 Io avevo quarant'anni quando Mose', servo dell'Eterno, mi mando' da Kades-Barnea ad esplorare il paese; e io gli feci la mia relazione con sincerita' di cuore. Giosue' 14:8 Ma i miei fratelli ch'erano saliti con me, scoraggiarono il popolo, mentre io seguii pienamente l'Eterno, il mio Dio. Giosue' 14:9 E in quel giorno Mose' fece questo giuramento: - La terra che il tuo piede ha calcata sara' eredita' tua e dei tuoi figliuoli in perpetuo, perche' hai pienamente seguito l'Eterno, il mio Dio. Giosue' 14:10 - Ed ora ecco, l'Eterno mi ha conservato in vita, come avea detto, durante i quarantacinque anni ormai trascorsi da che l'Eterno disse quella parola a Mose', quando Israele viaggiava nel deserto; ed ora ecco che ho ottantacinque anni; Giosue' 14:11 sono oggi ancora robusto com'ero il giorno che Mose' mi mando'; le mie forze son le stesse d'allora, tanto per combattere quanto per andare e venire. Giosue' 14:12 Or dunque dammi questo monte del quale l'Eterno parlo' quel giorno; poiche' tu udisti allora che vi stanno degli Anakim e che vi sono delle citta' grandi e fortificate. Forse l'Eterno sara' meco, e io li caccero', come disse l'Eterno'. Giosue' 14:13 Allora Giosue' lo benedisse, e dette Hebron come eredita' a Caleb, figliuolo di Gefunne. Giosue' 14:14 Per questo Caleb, figliuolo di Gefunne, il Kenizeo, ha avuto Hebron come eredita', fino al di d'oggi: perche' aveva pienamente seguito l'Eterno, l'Iddio d'Israele. Giosue' 14:15 Ora Hebron si chiamava per l'addietro Kiriath-Arba; Arba era stato l'uomo piu' grande fra gli Anakim. E il paese ebbe requie dalla guerra. Territorio toccato alla tribu' di Giuda Giosue' 15:1 Or la parte toccata a sorte alla tribu' dei figliuoli di Giuda secondo le loro famiglie, si estendeva sino al confine di Edom, al deserto di Tsin verso sud, all'estremita' meridionale di Canaan. Giosue' 15:2 Il loro confine meridionale partiva dall'estremita' del mar Salato, dalla lingua che volge a sud, Giosue' 15:3 e si prolungava al sud della salita d'Akrabbim, passava per Tsin, poi saliva al sud di Kades-Barnea, passava da Hetsron, saliva verso Addar e si volgeva verso Karkaa; Giosue' 15:4 passava quindi da Atsmon e continuava fino al torrente d'Egitto, per far capo al mare. Questo sara', disse Giosue', il vostro confine meridionale. Giosue' 15:5 Il confine orientale era il mar Salato, sino alla foce del Giordano. Il confine settentrionale partiva dal braccio di mare ov'e' la foce del Giordano; Giosue' 15:6 di la' saliva verso Beth-Hogla, passava al nord di Beth-Araba, saliva fino al sasso di Bohan figliuolo di Ruben; Giosue' 15:7 poi, partendo dalla valle di Acor, saliva a Debir e si dirigeva verso il nord dal lato di Ghilgal, che e' dirimpetto alla salita di Adummim, a sud del torrente; poi passava presso le acque di En-Scemesh, e faceva capo a En-Roghel. Giosue' 15:8 Di la' il confine saliva per la valle di Ben-Hinnom fino al versante meridionale del monte de' Gebusei che e' Gerusalemme, poi s'elevava fino al sommo del monte ch'e' dirimpetto alla valle di Hinnom a occidente, e all'estremita' della valle dei Refaim, al nord. Giosue' 15:9 Dal sommo del monte, il confine si estendeva fino alla sorgente delle acque di Neftoah, continuava verso le citta' del monte Efron, e si prolungava fino a Baala, che e' Kiriath-Iearim. Giosue' 15:10 Da Baala volgeva poi a occidente verso la montagna di Seir, passava per il versante settentrionale del monte Iearim, che e' Kesalon, scendeva a Beth-Scemesh e passava per Timna. Giosue' 15:11 Di la' il confine continuava verso il lato settentrionale di Escron, si estendeva verso Scikron, passava per il monte Baala, si prolungava fino a Iabneel, e facea capo al mare. Giosue' 15:12 Il confine occidentale era il mar grande. Tali furono da tutti i lati i confini dei figliuoli di Giuda secondo le loro famiglie. Giosue' 15:13 A Caleb, figliuolo di Gefunne, Giosue' dette una parte in mezzo ai figliuoli di Giuda, come l'Eterno gli avea comandato, cioe': la citta' di Arba, padre di Anak, la quale e' Hebron. Giosue' 15:14 E Caleb ne caccio' i tre figliuoli di Anak, Sceshai, Ahiman e Talmai, discendenti di Anak. Giosue' 15:15 Di la' sali contro gli abitanti di Debir, che prima si chiamava Kiriath-Sefer. Giosue' 15:16 E Caleb disse: 'A chi battera' Kiriath-Sefer e la prendera' io daro' in moglie Acsa mia figliuola'. Giosue' 15:17 Allora Otniel, figliuolo di Kenaz, fratello di Caleb la prese, e Caleb gli diede in moglie Acsa sua figliuola. Giosue' 15:18 E quando ella venne a star con lui, persuase Otniel a chiedere un campo a Caleb, suo padre. Essa scese di sull'asino, e Caleb le disse: 'Che vuoi?' Giosue' 15:19 E quella rispose: 'Fammi un dono; giacche' tu m'hai stabilita in una terra arida, dammi anche delle sorgenti d'acqua'. Ed egli le dono' le sorgenti superiori e le sorgenti sottostanti. Giosue' 15:20 Questa e' l'eredita' della tribu' dei figliuoli di Giuda, secondo le loro famiglie: Giosue' 15:21 Le citta' poste all'estremita' della tribu' dei figliuoli di Giuda, verso il confine di Edom, dal lato di mezzogiorno, erano: Giosue' 15:22 Kabtseel, Eder, Jagur, Kina, Dimona, Adeada, Giosue' 15:23 Kades, Hatsor, Itnan, Giosue' 15:24 Zif, Telem, Bealoth, Giosue' 15:25 Hatsor-Hadatta, Kerioth-Hetsron, che e' Hatsor, Giosue' 15:26 Amam, Scema, Molada, Giosue' 15:27 Hatsar-Gadda, Heshmon, Beth-Palet, Giosue' 15:28 Hatsar-Shual, Beer-Sceba, Biziotia, Baala, Tim, Atsen, Giosue' 15:29 Eltolad, Kesil, Horma, Giosue' 15:30 Tsiklag, Madmanna, Giosue' 15:31 Sansanna, Giosue' 15:32 Lebaoth, Scilhim, Ain, Rimmon; in tutto ventinove citta' e i loro villaggi. Giosue' 15:33 Nella regione bassa: Eshtaol, Tsorea, Ashna, Giosue' 15:34 Zanoah, En-Gannim, Tappuah, Enam, Giosue' 15:35 Iarmuth, Adullam, Soco, Azeka, Giosue' 15:36 Shaaraim, Aditaim, Ghedera e Ghederotaim: quattordici citta' e i loro villaggi; Giosue' 15:37 Tsenan, Hadasha, Migdal-Gad, Giosue' 15:38 Dilean, Mitspe, Iokteel, Giosue' 15:39 Lakis, Botskath, Eglom, Giosue' 15:40 Cabbon, Lahmas, Kitlish, Giosue' 15:41 Ghederoth, Beth-Dagon, Naama e Makkeda: sedici citta' e i loro villaggi; Giosue' 15:42 Libna, Ether, Ashan, Giosue' 15:43 Iftah, Ashna, Netsib, Giosue' 15:44 Keila, Aczib e Maresha: nove citta' e i loro villaggi; Giosue' 15:45 Ekron, le citta' del suo territorio e i suoi villaggi; Giosue' 15:46 da Ekron e a occidente, tutte le citta' vicine a Asdod e i loro villaggi; Giosue' 15:47 Asdod, le citta' del suo territorio e i suoi villaggi; Gaza, le citta' del suo territorio e i suoi villaggi fino al torrente d'Egitto e al mar grande, che serve di confine. Giosue' 15:48 Nella contrada montuosa: Shanoir, Iattir, Soco, Giosue' 15:49 Danna, Kiriath-Sanna, che e' Debir, Giosue' 15:50 Anab, Eshtemo, Anim, Giosue' 15:51 Goscen, Holon e Ghilo: undici citta' e i loro villaggi; Giosue' 15:52 Arab, Duma, Escean, Giosue' 15:53 Ianum, Beth-Tappuah, Afeka, Giosue' 15:54 Humta, Kiriath-Arba, che e' Hebron, e Tsior: nove citta' e i loro villaggi; Giosue' 15:55 Maon, Carmel, Zif, Iuta, Giosue' 15:56 Iizreel, Iokdeam, Zanoah, Giosue' 15:57 Kain, Ghibea e Timna: dieci citta' e i loro villaggi; Giosue' 15:58 Halhul, Beth-Tsur, Ghedor, Giosue' 15:59 Maarath, Beth-Anoth e Eltekon: sei citta' e i loro villaggi; Giosue' 15:60 Kiriath-Baal, che e' Kiriath-Iearim, e Rabba: due citta' e i loro villaggi. Giosue' 15:61 Nel deserto: Beth-Araba, Middin, Secacah, Giosue' 15:62 Nibshan, Ir-Hammelah e Enghedi: sei citta' e i loro villaggi. Giosue' 15:63 Quanto ai Gebusei che abitavano in Gerusalemme, i figliuoli di Giuda non li poteron cacciare; e i Gebusei hanno abitato coi figliuoli di Giuda in Gerusalemme fino al di d'oggi. Territorio toccato ai figliuoli di Giuseppe. Parte di Efraim Giosue' 16:1 La parte toccata a sorte ai figliuoli di Giuseppe si estendeva dal Giordano presso Gerico, verso le acque di Gerico a oriente, seguendo il deserto che sale da Gerico a Bethel per la contrada montuosa. Giosue' 16:2 Il confine continuava poi da Bethel a Luz, e passava per la frontiera degli Arkei ad Ataroth, Giosue' 16:3 scendeva a occidente verso il confine dei Giafletei sino al confine di Beth-Horon disotto e fino a Ghezer, e faceva capo al mare. Giosue' 16:4 I figliuoli di Giuseppe, Manasse ed Efraim, ebbero ciascuno la loro eredita'. Giosue' 16:5 Or questi furono i confini de' figliuoli di Efraim, secondo le loro famiglie. Il confine della loro eredita' era, a oriente, Atharoth-Addar, fino a Beth-Horon disopra; Giosue' 16:6 continuava, dal lato di occidente, verso Micmetath al nord, girava a oriente verso Taanath-Scilo e le passava davanti, a oriente di Ianoah. Giosue' 16:7 Poi da Ianoah scendeva ad Ataroth e a Naarah, toccava Gerico, e faceva capo al Giordano. Giosue' 16:8 Da Tappuah il confine andava verso occidente fino al torrente di Kana, per far capo al mare. Tale fu l'eredita' della tribu' dei figliuoli d'Efraim, secondo le loro famiglie, Giosue' 16:9 con l'aggiunta delle citta' (tutte citta' coi loro villaggi), messe a parte per i figliuoli di Efraim in mezzo all'eredita' dei figliuoli di Manasse. Giosue' 16:10 Or essi non cacciarono i Cananei che abitavano a Ghezer; e i Cananei hanno dimorato in mezzo a Efraim fino al di d'oggi, ma sono stati soggetti a servitu'. Territorio toccato alla mezza tribu' di Manasse. La contrada montuosa ceduta ai figliuoli di Giuseppe Giosue' 17:1 E questa fu la parte toccata a sorte alla tribu' di Manasse, perche' egli era il primogenito di Giuseppe. Quanto a Makir, primogenito di Manasse e padre di Galaad, siccome era uomo di guerra, aveva avuto Galaad e Basan. Giosue' 17:2 Fu dunque data a sorte una parte agli altri figliuoli di Manasse, secondo le loro famiglie: ai figliuoli di Abiezer, ai figliuoli di Helek, ai figliuoli d'Asriel, ai figliuoli di Sichem, ai figliuoli di Hefer, ai figliuoli di Scemida. Questi sono i figliuoli maschi di Manasse, figliuolo di Giuseppe, secondo le loro famiglie. Giosue' 17:3 Or Tselofehad, figliuolo di Hefer, figliuolo di Galaad, figliuolo di Makir, figliuolo di Manasse, non ebbe figliuoli; ma ebbe delle figliuole, delle quali ecco i nomi: Mahlah, Noah, Hoglah, Milcah e Tirtsah. Giosue' 17:4 Queste si presentarono davanti al sacerdote Eleazar, davanti a Giosue' figliuolo di Nun e davanti ai principi, dicendo: 'L'Eterno comando' a Mose' di darci una eredita' in mezzo ai nostri fratelli'. E Giosue' diede loro un'eredita' in mezzo ai fratelli del padre loro, conformemente all'ordine dell'Eterno. Giosue' 17:5 Toccaron cosi dieci parti a Manasse, oltre il paese di Galaad e di Basan che e' di la' dal Giordano; Giosue' 17:6 poiche' le figliuole di Manasse ebbero un'eredita' in mezzo ai figliuoli di lui, e il paese di Galaad fu per gli altri figliuoli di Manasse. Giosue' 17:7 Il confine di Manasse si estendeva da Ascer a Micmetath ch'e' dirimpetto a Sichem, e andava a man destra verso gli abitanti di En-Tappuah. Giosue' 17:8 Il paese di Tappuah appartenne a Manasse; ma Tappuah sul confine di Manasse appartenne ai figliuoli di Efraim. Giosue' 17:9 Poi il confine scendeva al torrente di Kana, a sud del torrente, presso citta' che appartenevano ad Efraim in mezzo alle citta' di Manasse; ma il confine di Manasse era dal lato nord del torrente, e facea capo al mare. Giosue' 17:10 Cio' che era a mezzogiorno apparteneva a Efraim; cio' che era a settentrione apparteneva a Manasse, e il mare era il loro confine; a settentrione confinavano con Ascer, e a oriente con Issacar. Giosue' 17:11 Di piu' Manasse ebbe, in quel d'Issacar e in quel d'Ascer, Beth-Scean con i suoi villaggi, Ibleam con i suoi villaggi, gli abitanti di Dor con i suoi villaggi, gli abitanti di En-Dor con i suoi villaggi, gli abitanti di Taanac con i suoi villaggi, gli abitanti di Meghiddo con i suoi villaggi: vale a dire tre regioni elevate. Giosue' 17:12 Or i figliuoli di Manasse non poteron impadronirsi di quelle citta'; i Cananei eran decisi a restare in quel paese. Giosue' 17:13 Pero', quando i figliuoli d'Israele si furono rinforzati, assoggettarono i Cananei a servitu', ma non li cacciarono del tutto. Giosue' 17:14 Or i figliuoli di Giuseppe parlarono a Giosue' e gli dissero: 'Perche' ci hai dato come eredita' un solo lotto, una parte sola, mentre siamo un gran popolo che l'Eterno ha cotanto benedetto?' Giosue' 17:15 E Giosue' disse loro: 'Se siete un popolo numeroso, salite alla foresta, e dissodatela per farvi del posto nel paese dei Ferezei e dei Refaim, giacche' la contrada montuosa d'Efraim e' troppo stretta per voi'. Giosue' 17:16 Ma i figliuoli di Giuseppe risposero: 'Quella contrada montuosa non ci basta; e quanto alla contrada in pianura, tutti i Cananei che l'abitano hanno dei carri di ferro: tanto quelli che stanno a Beth-Scean e nei suoi villaggi, quanto quelli che stanno nella valle d'Iizreel'. Giosue' 17:17 Allora Giosue' parlo' alla casa di Giuseppe, a Efraim e a Manasse, e disse loro: 'Voi siete un popolo numeroso e avete una gran forza; non avrete una parte sola; ma vostra sara' la contrada montuosa; e siccome e' una foresta, la dissoderete, e sara' vostra in tutta la sua distesa; poiche' voi caccerete i Cananei, benche' abbiano dei carri di ferro e benche' siano potenti'. Territorio toccato alla tribu' di Beniamino Giosue' 18:1 Poi tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele s'aduno' a Sciloh, e quivi rizzarono la tenda di convegno. Il paese era loro sottomesso. Giosue' 18:2 Or rimanevano tra i figliuoli d'Israele sette tribu', che non aveano ricevuto la loro eredita'. Giosue' 18:3 E Giosue' disse ai figliuoli d'Israele: 'Fino a quando vi mostrerete lenti ad andare a prender possesso del paese che l'Eterno, l'Iddio de' vostri padri, v'ha dato? Giosue' 18:4 Sceglietevi tre uomini per tribu' e io li mandero'. Essi si leveranno, percorreranno il paese, ne faranno la descrizione in vista della partizione, poi torneranno da me. Giosue' 18:5 Essi lo divideranno in sette parti: Giuda rimarra' nei suoi confini a mezzogiorno, e la casa di Giuseppe rimarra' nei suoi confini a settentrione. Giosue' 18:6 Voi farete dunque la descrizione del paese, dividendolo in sette parti; me la porterete qui, e io ve le tirero' a sorte qui, davanti all'Eterno, al nostro Dio. Giosue' 18:7 I Leviti non debbono aver parte di sorta in mezzo a voi, giacche' il sacerdozio dell'Eterno e' la parte loro; e Gad, Ruben e la mezza tribu' di Manasse hanno gia' ricevuto, al di la' del Giordano, a oriente, l'eredita' che Mose', servo dell'Eterno, ha dato loro'. Giosue' 18:8 Quegli uomini dunque si levarono e partirono; e a loro, che andavano a fare la descrizione del paese, Giosue' diede quest'ordine: 'Andate, percorrete il paese, e fatene la descrizione; poi tornate da me, e io vi tirero' a sorte le parti qui, davanti all'Eterno, a Sciloh'. Giosue' 18:9 E quegli uomini andarono, percorsero il paese, ne fecero in un libro la descrizione per citta', dividendolo in sette parti; poi tornarono da Giosue', al campo di Sciloh. Giosue' 18:10 Allora Giosue' trasse loro a sorte le parti a Sciloh davanti all'Eterno, e quivi sparti il paese tra i figliuoli d'Israele, assegnando a ciascuno la sua parte. Giosue' 18:11 Fu tirata a sorte la parte della tribu' dei figliuoli di Beniamino, secondo le loro famiglie; e la parte che tocco' loro aveva i suoi confini tra i figliuoli di Giuda e i figliuoli di Giuseppe. Giosue' 18:12 Dal lato di settentrione, il loro confine partiva dal Giordano, risaliva il versante di Gerico al nord, saliva per la contrada montuosa verso occidente, e facea capo al deserto di Beth-Aven. Giosue' 18:13 Di la' passava per Luz, sul versante meridionale di Luz (che e' Bethel), e scendeva ad Ataroth-Addar, presso il monte che e' a mezzogiorno di Beth-Horon disotto. Giosue' 18:14 Poi il confine si prolungava e, dal lato occidentale, girava a mezzogiorno del monte posto difaccia a Beth-Horon, e facea capo a Kiriath-Baal, che e' Kiriath-Iearim, citta' de' figliuoli di Giuda. Questo era il lato occidentale. Giosue' 18:15 Il lato di mezzogiorno cominciava all'estremita' di Kiriath-Iearim. Il confine si prolungava verso occidente fino alla sorgente delle acque di Neftoah; Giosue' 18:16 poi scendeva all'estremita' del monte posto difaccia alla valle di Ben-Hinnom, che e' nella vallata dei Refaim, al nord, e scendeva per la valle di Hinnom, sul versante meridionale dei Gebusei, fino a En-Roghel. Giosue' 18:17 Si estendeva quindi verso il nord, e giungeva a En-Scemesh; di la' si dirigeva verso Gheliloth, che e' dirimpetto alla salita di Adummim, e scendeva al sasso di Bohan, figliuolo di Ruben; Giosue' 18:18 poi passava per il versante settentrionale, difaccia ad Arabah, e scendeva ad Arabah. Giosue' 18:19 Il confine passava quindi per il versante settentrionale di Beth-Hogla e facea capo al braccio nord del mar Salato, all'estremita' meridionale del Giordano. Questo era il confine meridionale. Giosue' 18:20 Il Giordano serviva di confine dal lato orientale. Tale fu l'eredita' dei figliuoli di Beniamino, secondo le loro famiglie, con i suoi confini da tutti i lati. Giosue' 18:21 Le citta' della tribu' dei figliuoli di Beniamino, secondo le loro famiglie, furono: Gerico, Beth-Hogla, Emek-Ketsits, Giosue' 18:22 Beth-Arabah, Tsemaraim, Bethel, Giosue' 18:23 Avvim, Para, Ofra, Giosue' 18:24 Kefar-Ammonai, Ofni e Gheba: dodici citta' e i loro villaggi; Giosue' 18:25 Gabaon, Rama, Beeroth, Giosue' 18:26 Mitspe, Kefira, Motsa, Giosue' 18:27 Rekem, Irpeel, Tareala, Giosue' 18:28 Tsela, Elef, Gebus, che e' Gerusalemme, Ghibeath e Kiriath: quattordici citta' e i loro villaggi. Tale fu l'eredita' dei figliuoli di Beniamino, secondo le loro famiglie. Territorio toccato a Simeone Giosue' 19:1 La seconda parte tirata a sorte tocco' a Simeone, alla tribu' dei figliuoli di Simeone secondo le loro famiglie. La loro eredita' era in mezzo all'eredita' de' figliuoli di Giuda. Giosue' 19:2 Ebbero nella loro eredita': Beer-Sceba, Sceba, Molada, Hatsar-Shual, Giosue' 19:3 Bala, Atsem, Eltolad, Bethul, Giosue' 19:4 Horma, Tsiklag, Giosue' 19:5 Beth-Mareaboth, Hatsar-Susa, Giosue' 19:6 Beth-Lebaoth e Sharuchen: tredici citta' e i loro villaggi; Giosue' 19:7 Ain, Rimmon, Ether e Ashan: quattro citta' e i loro villaggi; Giosue' 19:8 e tutti i villaggi che stavano attorno a queste citta', fino a Baalath-Beer, che e' la Rama del sud. Tale fu l'eredita' della tribu' de' figliuoli di Simeone, secondo le loro famiglie. Giosue' 19:9 L'eredita' dei figliuoli di Simeone fu tolta dalla parte de' figliuoli di Giuda, perche' la parte de' figliuoli di Giuda era troppo grande per loro; ond'e' che i figliuoli di Simeone ebbero la loro eredita' in mezzo all'eredita' di quelli. Territorio toccato a Zabulon Giosue' 19:10 La terza parte tirata a sorte tocco' ai figliuoli di Zabulon, secondo le loro famiglie. Il confine della loro eredita' si estendeva fino a Sarid. Giosue' 19:11 Questo confine saliva a occidente verso Mareala e giungeva a Dabbesceth, e poi al torrente che scorre di faccia a Iokneam. Giosue' 19:12 Da Sarid girava ad oriente, verso il sol levante, sino al confine di Kisloth-Tabor; poi continuava verso Dabrath, e saliva a Iafia. Giosue' 19:13 Di la' passava a oriente per Gath-Hefer, per Eth-Katsin, continuava verso Rimmon, prolungandosi fino a Nea. Giosue' 19:14 Poi il confine girava dal lato di settentrione verso Hannathon, e facea capo alla valle d'Iftah-El. Giosue' 19:15 Esso includeva inoltre: Kattath, Nahalal, Scimron, Ideala e Beth-lehem: dodici citta' e i loro villaggi. Giosue' 19:16 Tale fu l'eredita' dei figliuoli di Zabulon, secondo le loro famiglie: quelle citta' e i loro villaggi. Territorio toccato a Issacar Giosue' 19:17 La quarta parte tirata a sorte tocco' a Issacar, ai figliuoli di Issacar, secondo le loro famiglie. Giosue' 19:18 Il loro territorio comprendeva: Izreel, Kesulloth, Sunem, Giosue' 19:19 Hafaraim, Scion, Anaharat, Giosue' 19:20 Rabbith, Kiscion, Abets, Giosue' 19:21 Remeth, En-Gannim, En-Hadda e Beth-Patsets. Giosue' 19:22 Poi il confine giungeva a Tabor, Shahatsim e Beth-Scemesh, e facea capo al Giordano: sedici citta' e i loro villaggi. Giosue' 19:23 Tale fu l'eredita' della tribu' dei figliuoli d'Issacar, secondo le loro famiglie: quelle citta' e i loro villaggi. Territorio toccato ad Ascer Giosue' 19:24 La quinta parte tirata a sorte tocco' ai figliuoli di Ascer, secondo le loro famiglie. Giosue' 19:25 Il loro territorio comprendeva: Helkath, Hali, Beten, Giosue' 19:26 Acshaf, Allammelec, Amad, Mishal. Il loro confine giungeva, verso occidente, al Carmel e a Scihor-Libnath. Giosue' 19:27 Poi girava dal lato del sol levante verso Beth-Dagon, giungeva a Zabulon e alla valle di Iftah-El al nord di Beth-Emek e di Neiel, e si prolungava verso Cabul a sinistra, Giosue' 19:28 e verso Ebron, Rehob, Hammon e Kana, fino a Sidon la grande. Giosue' 19:29 Poi il confine girava verso Rama, fino alla citta' forte di Tiro, girava verso Hosa, e facea capo al mare dal lato del territorio di Acrib. Giosue' 19:30 Esso includeva inoltre: Ummah, Afek e Rehob: ventidue citta' e i loro villaggi. Giosue' 19:31 Tale fu l'eredita' della tribu' dei figliuoli di Ascer, secondo le loro famiglie: queste citta' e i loro villaggi. Territorio toccato a Neftali Giosue' 19:32 La sesta parte tirata a sorte tocco' ai figliuoli di Neftali, secondo le loro famiglie. Giosue' 19:33 Il loro confine si estendeva da Helef, da Elon-Bezaanannim, Adami-Nekeb e Iabneel fino a Lakkun e facea capo al Giordano. Giosue' 19:34 Poi il confine girava a occidente verso Aznoth-Tabor, e di la' continuava verso Hukkok; giungeva a Zabulon dal lato di mezzogiorno, a Ascer dal lato d'occidente, e a Giuda del Giordano dal lato di levante. Giosue' 19:35 Le citta' forti erano: Tsiddim, Tser, Hammath, Rakkath, Kinnereth, Adama, Rama, Hatsor, Giosue' 19:36 Kedes, Edrei, Giosue' 19:37 En-Hatsor, Ireon, Migdal-El, Giosue' 19:38 Horem, Beth-Anath e Beth-Scemesh: diciannove citta' e i loro villaggi. Giosue' 19:39 Tale fu l'eredita' della tribu' de' figliuoli di Neftali, secondo le loro famiglie: queste citta' e i loro villaggi. Territorio toccato a Dan Giosue' 19:40 La settima parte tirata a sorte tocco' alla tribu' de' figliuoli di Dan, secondo le loro famiglie. Giosue' 19:41 Il confine della loro eredita' comprendeva: Tsorea, Eshtaol, Ir-Scemesh, Giosue' 19:42 Shaalabbin, Aialon, Itla, Elon, Giosue' 19:43 Timnata, Ekron, Giosue' 19:44 Elteke, Ghibbeton, Baalath, Giosue' 19:45 Iehud, Bene-Berak, Gath-Rimmon, Giosue' 19:46 Me-Iarkon e Rakkon col territorio dirimpetto a Iafo. Giosue' 19:47 Or il territorio de' figliuoli di Dan s'estese piu' lungi, poiche' i figliuoli di Dan salirono a combattere contro Lescem; la presero e la misero a fil di spada; ne presero possesso, vi si stabilirono, e la chiamaron Lescem Dan, dal nome di Dan loro padre. Giosue' 19:48 Tale fu l'eredita' della tribu' de' figliuoli di Dan, secondo le loro famiglie: queste citta', e i loro villaggi. Giosue' 19:49 Or quando i figliuoli d'Israele ebbero finito di distribuirsi l'eredita' del paese secondo i suoi confini, dettero a Giosue', figliuolo di Nun, una eredita' in mezzo a loro. Giosue' 19:50 Secondo l'ordine dell'Eterno, gli diedero la citta' ch'egli chiese: Timnath-Serah, nella contrada montuosa di Efraim. Egli costrui la citta' e vi stabili la sua dimora. Giosue' 19:51 Tali sono le eredita' che il sacerdote Eleazar, Giosue' figliuolo di Nun e i capi famiglia delle tribu' de' figliuoli d'Israele distribuirono a sorte a Sciloh, davanti all'Eterno, all'ingresso della tenda di convegno. Cosi compirono la spartizione del paese. Le sei citta' di rifugio Giosue' 20:1 Poi l'Eterno parlo' a Giosue', dicendo: 'Parla ai figliuoli d'Israele e di' loro: Giosue' 20:2 Stabilitevi le citta' di rifugio, delle quali vi parlai per mezzo di Mose', Giosue' 20:3 affinche' l'omicida che avra' ucciso qualcuno senza averne l'intenzione, possa ricoverarvisi; esse vi serviranno di rifugio contro il vindice del sangue. Giosue' 20:4 L'omicida si ricoverera' in una di quelle citta'; e, fermatosi all'ingresso della porta della citta', esporra' il suo caso agli anziani di quella citta'; questi lo accoglieranno presso di loro dentro la citta', gli daranno una dimora, ed egli si stabilira' fra loro. Giosue' 20:5 E se il vindice del sangue lo inseguira', essi non gli daranno nelle mani l'omicida, poiche' ha ucciso il prossimo senza averne l'intenzione, senza averlo odiato prima. Giosue' 20:6 L'omicida rimarra' in quella citta' finche', alla morte del sommo sacerdote che sara' in funzione in quei giorni, comparisca in giudizio davanti alla raunanza. Allora l'omicida potra' tornarsene, e rientrare nella sua citta' e nella sua casa, nella citta' donde era fuggito'. Giosue' 20:7 Essi dunque consacrarono Kedes in Galilea nella contrada montuosa di Neftali, Sichem nella contrada montuosa di Efraim e Kiriath-Arba, che e' Hebron, nella contrada montuosa di Giuda. Giosue' 20:8 E di la' dal Giordano, a oriente di Gerico, stabilirono, nella tribu' di Ruben, Betser, nel deserto, nell'altipiano; Ramoth, in Galaad, nella tribu' di Gad, e Golan in Basan, nella tribu' di Manasse. Giosue' 20:9 Queste furono le citta' assegnate a tutti i figliuoli d'Israele e allo straniero dimorante fra loro, affinche' chiunque avesse ucciso qualcuno involontariamente potesse rifugiarvisi e non avesse a morire per man del vindice del sangue, prima d'esser comparso davanti alla raunanza. Le quarantotto citta' date ai Leviti Giosue' 21:1 Or i capi famiglia de' Leviti si accostarono al sacerdote Eleazar, a Giosue' figliuolo di Nun e ai capi famiglia delle tribu' dei figliuoli d'Israele, Giosue' 21:2 e parlaron loro a Sciloh, nel paese di Canaan, dicendo: 'L'Eterno comando', per mezzo di Mose', che ci fossero date delle citta' da abitare, coi loro contadi per il nostro bestiame'. Giosue' 21:3 E i figliuoli d'Israele diedero, della loro eredita', ai Leviti le seguenti citta' coi loro contadi, secondo il comandamento dell'Eterno. Giosue' 21:4 Si tiro' a sorte per le famiglie dei Kehatiti; e i figliuoli del sacerdote Aaronne, ch'erano Leviti, ebbero a sorte tredici citta' della tribu' di Giuda, della tribu' di Simeone e della tribu' di Beniamino. Giosue' 21:5 Al resto de' figliuoli di Kehath toccarono a sorte dieci citta' delle famiglie della tribu' di Efraim, della tribu' di Dan e della mezza tribu' di Manasse. Giosue' 21:6 Ai figliuoli di Gherson toccarono a sorte tredici citta' delle famiglie della tribu' d'Issacar, della tribu' di Ascer, della tribu' di Neftali e della mezza tribu' di Manasse in Basan. Giosue' 21:7 Ai figliuoli di Merari, secondo le loro famiglie, toccarono dodici citta' della tribu' di Ruben, della tribu' di Gad e della tribu' di Zabulon. Giosue' 21:8 I figliuoli d'Israele diedero dunque a sorte, coteste citta' coi loro contadi ai Leviti, come l'Eterno avea comandato per mezzo di Mose'. Giosue' 21:9 Diedero cioe', della tribu' dei figliuoli di Giuda e della tribu' dei figliuoli di Simeone, le citta' qui menzionate per nome, Giosue' 21:10 le quali toccarono ai figliuoli d'Aaronne di tra le famiglie dei Kehatiti, figliuoli di Levi, perche' il primo lotto fu per loro. Giosue' 21:11 Furono dunque date loro Kiriath-Arba, cioe' Hebron, (Arba fu padre di Anak), nella contrada montuosa di Giuda, col suo contado tutt'intorno; Giosue' 21:12 ma diedero il territorio della citta' e i suoi villaggi come possesso a Caleb, figliuolo di Gefunne. Giosue' 21:13 E diedero ai figliuoli del sacerdote Aaronne la citta' di rifugio per l'omicida, Hebron e il suo contado; poi Libna e il suo contado, Giosue' 21:14 Iattir e il suo contado, Eshtemoa e il suo contado, Giosue' 21:15 Holon e il suo contado, Debir e il suo contado, Giosue' 21:16 Ain e il suo contado, Iutta e il suo contado, e Beth-Scemesh e il suo contado: nove citta' di queste due tribu'. Giosue' 21:17 E della tribu' di Beniamino, Gabaon e il suo contado, Gheba e il suo contado, Giosue' 21:18 Anatoth e il suo contado, e Almon e il suo contado: quattro citta'. Giosue' 21:19 Totale delle citta' dei sacerdoti figliuoli d'Aaronne: tredici citta' e i loro contadi. Giosue' 21:20 Alle famiglie dei figliuoli di Kehath, cioe' al rimanente dei Leviti, figliuoli di Kehath, toccarono delle citta' della tribu' di Efraim. Giosue' 21:21 Fu loro data la citta' di rifugio per l'omicida, Sichem col suo contado nella contrada montuosa di Efraim; poi Ghezer e il suo contado, Giosue' 21:22 Kibetsaim e il suo contado, e Beth-Horon e il suo contado: quattro citta'. Giosue' 21:23 Della tribu' di Dan: Elteke e il suo contado, Ghibbethon e il suo contado, Giosue' 21:24 Aialon e il suo contado, Gath-Rimmon e il suo contado: quattro citta'. Giosue' 21:25 Della mezza tribu' di Manasse: Taanac e il suo contado, Gath-Rimmon e il suo contado: due citta'. Giosue' 21:26 Totale: dieci citta' coi loro contadi, che toccarono alle famiglie degli altri figliuoli di Kehath. Giosue' 21:27 Ai figliuoli di Gherson, che erano delle famiglie de' Leviti, furon date: della mezza tribu' di Manasse, la citta' di rifugio per l'omicida, Golan in Basan e il suo contado, e Beeshtra col suo contado: due citta'; Giosue' 21:28 della tribu' d'Issacar, Kiscion e il suo contado, Dabrath e il suo contado, Giosue' 21:29 Iarmuth e il suo contado, En-Gannim e il suo contado: quattro citta'; Giosue' 21:30 della tribu' di Ascer, Misceal e il suo contado, Abdon e il suo contado, Giosue' 21:31 Helkath e il suo contado, Rehob e il suo contado: quattro citta'; Giosue' 21:32 e della tribu' di Neftali, la citta' di rifugio per l'omicida, Kedes in Galilea e il suo contado, Hammoth-Dor e il suo contado, e Kartan col suo contado: tre citta'. Giosue' 21:33 Totale delle citta' dei Ghersoniti, secondo le loro famiglie: tredici citta' e i loro contadi. Giosue' 21:34 E alle famiglie dei figliuoli di Merari, cioe' al rimanente de' Leviti, furon date: della tribu' di Zabulon, Iokneam e il suo contado, Karta e il suo contado, Giosue' 21:35 Dimna e il suo contado, e Nahalal col suo contado: quattro citta'; Giosue' 21:36 della tribu' di Ruben, Betser e il suo contado, Iahtsa e il suo contado, Giosue' 21:37 Kedemoth e il suo contado e Mefaath e il suo contado: quattro citta'; Giosue' 21:38 e della tribu' di Gad, la citta' di rifugio per l'omicida, Ramoth in Galaad e il suo contado, Mahanaim e il suo contado, Giosue' 21:39 Heshbon e il suo contado, e Iaezer col suo contado: in tutto quattro citta'. Giosue' 21:40 Totale delle citta' date a sorte ai figliuoli di Merari, secondo le loro famiglie formanti il resto delle famiglie dei Leviti: dodici citta'. Giosue' 21:41 Totale delle citta' dei Leviti in mezzo ai possessi de' figliuoli d'Israele: quarantotto citta' e i loro contadi. Giosue' 21:42 Ciascuna di queste citta' aveva il suo contado tutt'intorno; cosi era di tutte queste citta'. Giosue' 21:43 L'Eterno diede dunque a Israele tutto il paese che avea giurato ai padri di dar loro, e i figliuoli d'Israele ne presero possesso, e vi si stanziarono. Giosue' 21:44 E l'Eterno diede loro requie d'ogn'intorno, come avea giurato ai loro padri; nessuno di tutti i lor nemici pote' star loro a fronte; l'Eterno diede loro nelle mani tutti quei nemici. Giosue' 21:45 Di tutte le buone parole che l'Eterno avea dette alla casa d'Israele non una cadde a terra: tutte si compierono. La tribu' di Ruben, di Gad e la mezza tribu' di Manasse rimandate al di la' del Giordano. L'altare da loro costruito in riva al fiume Giosue' 22:1 Allora Giosue' chiamo' i Rubeniti, i Gaditi e la mezza tribu' di Manasse, e disse loro: Giosue' 22:2 'Voi avete osservato tutto cio' che Mose', servo dell'Eterno, vi aveva ordinato, e avete ubbidito alla mia voce in tutto quello che io vi ho comandato. Giosue' 22:3 Voi non avete abbandonato i vostri fratelli durante questo lungo tempo, fino ad oggi, e avete osservato come dovevate il comandamento dell'Eterno, ch'e' il vostro Dio. Giosue' 22:4 E ora che l'Eterno, il vostro Dio, ha dato requie ai vostri fratelli, come avea lor detto, ritornatevene e andatevene alle vostre tende nel paese che vi appartiene, e che Mose', servo dell'Eterno, vi ha dato di la' dal Giordano. Giosue' 22:5 Soltanto abbiate gran cura di mettere in pratica i comandamenti e la legge che Mose', servo dell'Eterno, vi ha dato, amando l'Eterno, il vostro Dio, camminando in tutte le sue vie, osservando i suoi comandamenti, tenendovi stretti a lui, e servendolo con tutto il vostro cuore e con tutta l'anima vostra'. Giosue' 22:6 Poi Giosue' li benedisse e li accomiato'; e quelli se ne tornarono alle loro tende. Giosue' 22:7 (Or Mose' avea dato a una meta' della tribu' di Manasse una eredita' in Basan, e Giosue' dette all'altra meta' un'eredita' tra i loro fratelli, di qua dal Giordano, a occidente). Quando Giosue' li rimando' alle loro tende e li benedisse, disse loro ancora: Giosue' 22:8 'Voi tornate alle vostre tende con grandi ricchezze, con moltissimo bestiame, con argento, oro, rame, ferro e con grandissima quantita' di vestimenta; dividete coi vostri fratelli il bottino dei vostri nemici'. Giosue' 22:9 I figliuoli di Ruben, i figliuoli di Gad e la mezza tribu' di Manasse dunque se ne tornarono, dopo aver lasciato i figliuoli d'Israele a Sciloh, nel paese di Canaan, per andare nel paese di Galaad, il paese di loro proprieta', del quale avean ricevuto il possesso, dietro il comandamento dato dall'Eterno per mezzo di Mose'. Giosue' 22:10 E come giunsero alla regione del Giordano che appartiene al paese di Canaan, i figliuoli di Ruben, i figliuoli di Gad e la mezza tribu' di Manasse vi costruirono un altare, presso il Giordano: un grande altare, che colpiva la vista. Giosue' 22:11 I figliuoli d'Israele udirono che si diceva: 'Ecco, i figliuoli di Ruben, i figliuoli di Gad e la mezza tribu' di Manasse hanno costruito un altare di faccia al paese di Canaan, nella regione del Giordano, dal lato de' figliuoli d'Israele'. Giosue' 22:12 Quando i figliuoli d'Israele udiron questo, tutta la raunanza de' figliuoli d'Israele si riuni a Sciloh per salire a muover loro guerra. Giosue' 22:13 E i figliuoli d'Israele mandarono ai figliuoli di Ruben, ai figliuoli di Gad e alla mezza tribu' di Manasse, nel paese di Galaad, Fineas, figliuolo del sacerdote Eleazar, Giosue' 22:14 e con lui dieci principi, un principe per ciascuna casa paterna di tutte le tribu' d'Israele: Giosue' 22:15 tutti eran capi di una casa paterna fra le migliaia d'Israele. Essi andarono dai figliuoli di Ruben, dai figliuoli di Gad e dalla mezza tribu' di Manasse nel paese di Galaad, e parlaron con loro dicendo: Giosue' 22:16 'Cosi ha detto tutta la raunanza dell'Eterno: Che cos'e' questa infedelta' che avete commesso contro l'Iddio d'Israele, ritraendovi oggi dal seguire l'Eterno col costruirvi un altare per ribellarvi oggi all'Eterno? Giosue' 22:17 e' ella poca cosa per noi l'iniquita' di Peor della quale non ci siamo fino al di d'oggi purificati e che attiro' quella piaga sulla raunanza dell'Eterno? E voi oggi vi ritraete dal seguire l'Eterno! Giosue' 22:18 Avverra' cosi che, ribellandovi voi oggi all'Eterno, domani egli si adirera' contro tutta la raunanza d'Israele. Giosue' 22:19 Se reputate impuro il paese che possedete, ebbene, passate nel paese ch'e' possesso dell'Eterno, dov'e' stabilito il tabernacolo dell'Eterno, e stanziatevi in mezzo a noi; ma non vi ribellate all'Eterno, e non fate di noi dei ribelli, costruendovi un altare oltre l'altare dell'Eterno, del nostro Dio. Giosue' 22:20 Acan, figliuolo di Zerah, non commise egli una infedelta', relativamente all'interdetto, attirando l'ira dell'Eterno su tutta la raunanza d'Israele, talche' quell'uomo non fu solo a perire per la sua iniquita'?' Giosue' 22:21 Allora i figliuoli di Ruben, i figliuoli di Gad e la mezza tribu' di Manasse risposero e dissero ai capi delle migliaia d'Israele: Giosue' 22:22 'Dio, Dio, l'Eterno, Dio, Dio, l'Eterno lo sa, e anche Israele lo sapra'. Se abbiamo agito per ribellione, e per infedelta' verso l'Eterno, o Dio, non ci salvare in questo giorno! Giosue' 22:23 Se abbiam costruito un altare per ritrarci dal seguire l'Eterno; se e' per offrirvi su degli olocausti o delle oblazioni o per farvi su de' sacrifizi di azioni di grazie, l'Eterno stesso ce ne chieda conto! Giosue' 22:24 Egli sa se non l'abbiamo fatto, invece, per tema di questo: che, cioe', in avvenire, i vostri figliuoli potessero dire ai figliuoli nostri: Che avete a far voi con l'Eterno, con l'Iddio d'Israele? Giosue' 22:25 L'Eterno ha posto il Giordano come confine tra noi e voi, o figliuoli di Ruben, o figliuoli di Gad; voi non avete parte alcuna nell'Eterno! E cosi i vostri figliuoli farebbero cessare i figliuoli nostri dal temere l'Eterno. Giosue' 22:26 Percio' abbiam detto: Mettiamo ora mano a costruirci un altare, non per olocausti, ne' per sacrifizi, Giosue' 22:27 ma perche' serva di testimonio fra noi e voi e fra i nostri discendenti dopo noi, che vogliam servire l'Eterno, nel suo cospetto, coi nostri olocausti, coi nostri sacrifizi e con le nostre offerte di azioni di grazie, affinche' i vostri figliuoli non abbiano un giorno a dire ai figliuoli nostri: Voi non avete parte alcuna nell'Eterno! Giosue' 22:28 E abbiam detto: Se in avvenire essi diranno questo a noi o ai nostri discendenti, noi risponderemo: Guardate la forma dell'altare dell'Eterno che i nostri padri fecero, non per olocausti ne' per sacrifizi, ma perche' servisse di testimonio fra noi e voi. Giosue' 22:29 Lungi da noi l'idea di ribellarci all'Eterno e di ritrarci dal seguire l'Eterno, costruendo un altare per olocausti, per oblazioni o per sacrifizi, oltre l'altare dell'Eterno, del nostro Dio, ch'e' davanti al suo tabernacolo!' Giosue' 22:30 Quando il sacerdote Fineas, e i principi della raunanza, i capi delle migliaia d'Israele ch'eran con lui, ebbero udito le parole dette dai figliuoli di Ruben, dai figliuoli di Gad e dai figliuoli di Manasse, rimasero soddisfatti. Giosue' 22:31 E Fineas, figliuolo del sacerdote Eleazar, disse ai figliuoli di Ruben, ai figliuoli di Gad e ai figliuoli di Manasse: 'Oggi riconosciamo che l'Eterno e' in mezzo a noi poiche' non avete commesso questa infedelta' verso l'Eterno; cosi avete scampato i figliuoli d'Israele dalla mano dell'Eterno'. Giosue' 22:32 E Fineas, figliuolo del sacerdote Eleazar, e i principi si partirono dai figliuoli di Ruben e dai figliuoli di Gad e tornarono dal paese di Galaad al paese di Canaan presso i figliuoli d'Israele, ai quali riferiron l'accaduto. Giosue' 22:33 La cosa piacque ai figliuoli d'Israele, i quali benedissero Dio, e non parlaron piu' di salire a muover guerra ai figliuoli di Ruben e di Gad per devastare il paese ch'essi abitavano. Giosue' 22:34 E i figliuoli di Ruben e i figliuoli di Gad diedero a quell'altare il nome di Ed perche' dissero: 'Esso e' testimonio fra noi che l'Eterno e' Dio'. Esortazioni di Giosue' alla raunanza d'Israele Giosue' 23:1 Or molto tempo dopo che l'Eterno ebbe dato requie a Israele liberandolo da tutti i nemici che lo circondavano, Giosue', ormai vecchio e bene innanzi negli anni, Giosue' 23:2 convoco' tutto Israele, gli anziani, i capi, i giudici e gli ufficiali del popolo, e disse loro: 'Io sono vecchio e bene innanzi negli anni. Giosue' 23:3 Voi avete veduto tutto cio' che l'Eterno, il vostro Dio, ha fatto a tutte queste nazioni, cacciandole d'innanzi a voi; poiche' l'Eterno, il vostro Dio, e' quegli che ha combattuto per voi. Giosue' 23:4 Ecco io ho diviso tra voi a sorte, come eredita', secondo le vostre tribu', il paese delle nazioni che restano, e di tutte quelle che ho sterminate, dal Giordano fino al mar grande, ad occidente. Giosue' 23:5 E l'Eterno, l'Iddio vostro, le disperdera' egli stesso d'innanzi a voi e le scaccera' d'innanzi a voi e voi prenderete possesso del loro paese, come l'Eterno, il vostro Dio, v'ha detto. Giosue' 23:6 Applicatevi dunque risolutamente ad osservare e a mettere in pratica tutto cio' ch'e' scritto nel libro della legge di Mose', senza sviarvene ne' a destra ne' a sinistra, Giosue' 23:7 senza mischiarvi con queste nazioni che rimangono fra voi; non mentovate neppure il nome de' loro de'i, non ne fate uso nei giuramenti; non li servite, e non vi prostrate davanti a loro; Giosue' 23:8 ma tenetevi stretti all'Eterno, ch'e' il vostro Dio, come avete fatto fino ad oggi. Giosue' 23:9 L'Eterno ha cacciato d'innanzi a voi nazioni grandi e potenti; e nessuno ha potuto starvi a fronte, fino ad oggi. Giosue' 23:10 Uno solo di voi ne inseguiva mille, perche' l'Eterno, il vostro Dio, era quegli che combatteva per voi, com'egli vi avea detto. Giosue' 23:11 Vegliate dunque attentamente su voi stessi, per amar l'Eterno, il vostro Dio. Giosue' 23:12 Perche', se vi ritraete da lui e v'unite a quel che resta di queste nazioni che son rimaste fra voi e v'imparentate con loro e vi mescolate con esse ed esse con voi, Giosue' 23:13 siate ben certi che l'Eterno, il vostro Dio, non continuera' a scacciare queste genti d'innanzi a voi, ma esse diventeranno per voi una rete, un'insidia, un flagello ai vostri fianchi, tante spine negli occhi vostri, finche' non siate periti e scomparsi da questo buon paese che l'Eterno, il vostro Dio, v'ha dato. Giosue' 23:14 Or ecco, io me ne vo oggi per la via di tutto il mondo; riconoscete dunque con tutto il vostro cuore e con tutta l'anima vostra che neppur una di tutte le buone parole che l'Eterno, il vostro Dio, ha pronunciate su voi e' caduta a terra; tutte si son compiute per voi; neppure una e' caduta a terra. Giosue' 23:15 E avverra' che, come ogni buona parola che l'Eterno, il vostro Dio, vi avea detta si e' compiuta per voi, cosi l'Eterno adempira' a vostro danno tutte le sue parole di minaccia, finche' vi abbia sterminati di su questo buon paese, che il vostro Dio, l'Eterno, vi ha dato. Giosue' 23:16 Se trasgredite il patto che l'Eterno, il vostro Dio, vi ha imposto, e andate a servire altri de'i e vi prostrate davanti a loro, l'ira dell'Eterno s'accendera' contro di voi, e voi perirete presto, scomparendo dal buon paese ch'egli vi ha dato'. Ultima raunanza a Sichem. Ricordi nazionali. Promesse del popolo Giosue' 24:1 Giosue' aduno' pure tutte le tribu' d'Israele in Sichem, e convoco' gli anziani d'Israele, i capi, i giudici e gli ufficiali del popolo, i quali si presentarono davanti a Dio. Giosue' 24:2 E Giosue' disse a tutto il popolo: 'Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: I vostri padri, come Terah padre d'Abrahamo e padre di Nahor, abitarono anticamente di la' dal fiume, e servirono ad altri de'i. Giosue' 24:3 E io presi il padre vostro Abrahamo di la' dal fiume, e gli feci percorrere tutto il paese di Canaan; moltiplicai la sua progenie, e gli diedi Isacco. Giosue' 24:4 E ad Isacco diedi Giacobbe ed Esau', e assegnai ad Esau' il possesso della montagna di Seir, e Giacobbe e i suoi figliuoli scesero in Egitto. Giosue' 24:5 Poi mandai Mose' ed Aaronne, e colpii l'Egitto coi prodigi che feci in mezzo ad esso; e dopo cio', ve ne trassi fuori. Giosue' 24:6 Trassi dunque fuor dall'Egitto i vostri padri, e voi arrivaste al mare. Gli Egiziani inseguirono i vostri padri con carri e cavalieri fino al mar Rosso. Giosue' 24:7 Quelli gridarono all'Eterno, ed egli pose delle fitte tenebre fra voi e gli Egiziani; poi fece venir sopra loro il mare, che li ricoperse; e gli occhi vostri videro quel ch'io feci agli Egiziani. Poi dimoraste lungo tempo nel deserto. Giosue' 24:8 Io vi condussi quindi nel paese degli Amorei, che abitavano di la' dal Giordano; essi combatterono contro di voi, e io li diedi nelle vostre mani; voi prendeste possesso del loro paese, e io li distrussi d'innanzi a voi. Giosue' 24:9 Poi Balak, figliuolo di Tsippor, re di Moab, si levo' a muover guerra ad Israele; e mando' a chiamare Balaam, figliuolo di Beor, perche' vi maledicesse; Giosue' 24:10 ma io non volli dare ascolto a Balaam; egli dovette benedirvi, e vi liberai dalle mani di Balak. Giosue' 24:11 E passaste il Giordano, e arrivaste a Gerico; gli abitanti di Gerico, gli Amorei, i Ferezei, i Cananei, gli Hittei, i Ghirgasei, gli Hivvei e i Gebusei combatteron contro di voi, e io li diedi nelle vostre mani. Giosue' 24:12 E mandai davanti a voi i calabroni, che li scacciarono d'innanzi a voi, com'era avvenuto dei due re Amorei: - non fu per la tua spada ne' per il tuo arco. Giosue' 24:13 - E vi diedi una terra che voi non avevate lavorata, delle citta' che non avevate costruite; voi abitate in esse e mangiate del frutto delle vigne e degli uliveti che non avete piantati. Giosue' 24:14 Or dunque temete l'Eterno, e servitelo con integrita' e fedelta'; togliete via gli de'i ai quali i vostri padri servirono di la' dal fiume, e in Egitto, e servite all'Eterno. Giosue' 24:15 E se vi par mal fatto servire all'Eterno, scegliete oggi a chi volete servire: o agli de'i ai quali i vostri padri servirono di la' dal fiume, o agli de'i degli Amorei, nel paese de' quali abitate; quanto a me e alla casa mia, serviremo all'Eterno'. Giosue' 24:16 Allora il popolo rispose e disse: 'Lungi da noi l'abbandonare l'Eterno per servire ad altri de'i! Giosue' 24:17 Poiche' l'Eterno, il nostro Dio, e' quegli che ha fatto salir noi e i padri nostri fuor dal paese d'Egitto, dalla casa di schiavitu', che ha fatto quei grandi miracoli dinanzi agli occhi nostri, e ci ha protetti per tutto il viaggio che abbiam fatto, e in mezzo a tutti i popoli fra i quali siamo passati; Giosue' 24:18 e l'Eterno ha cacciato d'innanzi a noi tutti questi popoli, e gli Amorei che abitavano il paese, anche noi serviremo all'Eterno, perch'egli e' il nostro Dio'. Giosue' 24:19 E Giosue' disse al popolo: 'Voi non potrete servire all'Eterno, perch'egli e' un Dio santo, e' un Dio geloso; egli non perdonera' le vostre trasgressioni e i vostri peccati. Giosue' 24:20 Quando abbandonerete l'Eterno e servirete de'i stranieri, egli vi si voltera' contro, vi fara' del male e vi consumera', dopo avervi fatto tanto bene'. Giosue' 24:21 E il popolo disse a Giosue': 'No! No! Noi serviremo l'Eterno'. Giosue' 24:22 E Giosue' disse al popolo: 'Voi siete testimoni contro voi stessi, che vi siete scelto l'Eterno per servirgli!' Quelli risposero: 'Siam testimoni!' Giosue' 24:23 E Giosue': 'Togliete dunque via gli de'i stranieri che sono in mezzo a voi, e inclinate il cuor vostro all'Eterno, ch'e' l'Iddio d'Israele!' Giosue' 24:24 Il popolo rispose a Giosue': 'L'Eterno, il nostro Dio, e' quello che serviremo, e alla sua voce ubbidiremo!' Giosue' 24:25 Cosi Giosue' fermo' in quel giorno un patto col popolo, e gli diede delle leggi e delle prescrizioni a Sichem. Giosue' 24:26 Poi Giosue' scrisse queste cose nel libro della legge di Dio; e prese una gran pietra e la rizzo' quivi sotto la quercia ch'era presso il luogo consacrato all'Eterno. Giosue' 24:27 E Giosue' disse a tutto il popolo: 'Ecco, questa pietra sara' una testimonianza contro di noi; perch'essa ha udito tutte le parole che l'Eterno ci ha dette; essa servira' quindi da testimonio contro di voi, affinche' non rinneghiate il vostro Dio'. Giosue' 24:28 Poi Giosue' rimando' il popolo, ognuno alla sua eredita'. Morte di Giosue' e di Eleazar Giosue' 24:29 E, dopo queste cose, avvenne che Giosue', figliuolo di Nun, servo dell'Eterno, mori in eta' di centodieci anni, Giosue' 24:30 e lo seppellirono nel territorio di sua proprieta' a Timnat-Serah, che e' nella contrada montuosa di Efraim, al nord della montagna di Gaash. Giosue' 24:31 E Israele servi all'Eterno durante tutta la vita di Giosue' e durante tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosue', e che aveano conoscenza di tutte le opere che l'Eterno avea fatte per Israele. Giosue' 24:32 E le ossa di Giuseppe, che i figliuoli d'Israele avean portate dall'Egitto, le seppellirono a Sichem, nella parte di campo che Giacobbe avea comprata dai figliuoli di Hemor, padre di Sichem, per cento pezzi di danaro; e i figliuoli di Giuseppe le avean ricevute nella loro eredita'. Giosue' 24:33 Poi mori anche Eleazar, figliuolo di Aaronne, e lo seppellirono a Ghibeah di Fineas, ch'era stata data al suo figliuolo Fineas, nella contrada montuosa di Efraim.Giudici 1:1-21:25 Nuove conquiste d'Israele nel paese di Canaan Giudici 1:1 Dopo la morte di Giosue', i figliuoli d'Israele consultarono l'Eterno, dicendo: 'Chi di noi salira' il primo contro i Cananei a muover loro guerra?' Giudici 1:2 E l'Eterno rispose: 'Salira' Giuda; ecco, io ho dato il paese nelle sue mani'. Giudici 1:3 Allora Giuda disse a Simeone suo fratello: 'Sali meco nel paese che m'e' toccato a sorte, e combatteremo contro i Cananei; poi anch'io andro' teco in quello ch'e' toccato a te'. E Simeone ando' con lui. Giudici 1:4 Giuda dunque sali, e l'Eterno diede nelle loro mani i Cananei e i Ferezei; e sconfissero a Bezek diecimila uomini. Giudici 1:5 E, trovato Adoni-Bezek a Bezek, l'attaccarono, e sconfissero i Cananei e i Ferezei. Giudici 1:6 Adoni-Bezek si die' alla fuga; ma essi lo inseguirono, lo presero, e gli tagliarono i pollici delle mani e dei piedi. Giudici 1:7 E Adoni-Bezek disse: 'Settanta re, a cui erano stati tagliati i pollici delle mani e de' piedi raccoglievano gli avanzi del cibo sotto la mia mensa. Quello che ho fatto io, Iddio me lo rende'. E lo menarono a Gerusalemme, dove mori. Giudici 1:8 I figliuoli di Giuda attaccarono Gerusalemme, e la presero; passarono gli abitanti a fil di spada e misero la citta' a fuoco e fiamma. Giudici 1:9 Poi i figliuoli di Giuda scesero a combattere contro i Cananei che abitavano la contrada montuosa, il mezzogiorno e la regione bassa. Giudici 1:10 Giuda marcio' contro i Cananei che abitavano a Hebron, (il cui nome era prima Kiriath-Arba) e sconfisse Sceshai, Ahiman e Talmai. Giudici 1:11 Di la' marcio' contro gli abitanti di Debir, che prima si chiamava Kiriath-Sefer. Giudici 1:12 E Caleb disse: 'A chi battera' Kiriath-Sefer e la prendera' io daro' in moglie Acsa, mia figliuola'. Giudici 1:13 La prese Othniel, figliuolo di Kenaz, fratello minore di Caleb, e questi gli diede in moglie Acsa sua figliuola. Giudici 1:14 E quand'ella venne a star con lui, lo persuase a chiedere un campo al padre di lei. Essa scese di sull'asino, e Caleb le disse: 'Che vuoi?' Giudici 1:15 E quella rispose: 'Fammi un dono; giacche' tu m'hai data una terra arida dammi anche delle sorgenti d'acqua'. Ed egli le dono' le sorgenti superiori e le sorgenti sottostanti. Giudici 1:16 Or i figliuoli del Keneo, suocero di Mose', salirono dalla citta' delle palme, coi figliuoli di Giuda, nel deserto di Giuda, che e' a mezzogiorno di Arad; andarono, e si stabilirono fra il popolo. Giudici 1:17 Poi Giuda parti con Simeone suo fratello, e sconfissero i Cananei che abitavano in Tsefath; distrussero interamente la citta', che fu chiamata Hormah. Giudici 1:18 Giuda prese anche Gaza col suo territorio, Askalon col suo territorio ed Ekron col suo territorio. Giudici 1:19 L'Eterno fu con Giuda, che caccio' gli abitanti della contrada montuosa, ma non pote' cacciare gli abitanti della valle, perche' aveano de' carri di ferro. Giudici 1:20 E, come Mose' avea detto, Hebron fu data a Caleb, che ne scaccio' i tre figliuoli di Anak. Giudici 1:21 I figliuoli di Beniamino non cacciarono i Gebusei che abitavano Gerusalemme; e i Gebusei hanno abitato coi figliuoli di Beniamino in Gerusalemme fino al di d'oggi. Giudici 1:22 La casa di Giuseppe sali anch'essa contro Bethel, e l'Eterno fu con loro. Giudici 1:23 La casa di Giuseppe mando' ad esplorare Bethel, citta' che prima si chiamava Luz. Giudici 1:24 E gli esploratori videro un uomo che usciva dalla citta', e gli dissero: 'Deh, insegnaci la via per entrare nella citta', e noi ti tratteremo benignamente'. Giudici 1:25 Egli insegno' loro la via per entrare nella citta', ed essi passarono la citta' a fil di spada, ma lasciarono andare quell'uomo con tutta la sua famiglia. Giudici 1:26 E quell'uomo ando' nel paese degli Hittei e vi edifico' una citta', che chiamo' Luz: nome, ch'essa porta anche al di d'oggi. Giudici 1:27 Manasse pure non caccio' gli abitanti di Beth-Scean e delle citta' del suo territorio, ne' quelli di Taanac e delle citta' del suo territorio, ne' quelli di Dor e delle citta' del suo territorio, ne' quelli d'Ibleam e delle citta' del suo territorio, ne' quelli di Meghiddo e delle citta' del suo territorio, essendo i Cananei decisi a restare in quel paese. Giudici 1:28 Pero', quando Israele si fu rinforzato, assoggetto' i Cananei a servitu', ma non li caccio' del tutto. Giudici 1:29 Efraim anch'esso non caccio' i Cananei che abitavano a Ghezer; e i Cananei abitarono in Ghezer in mezzo ad Efraim. Giudici 1:30 Zabulon non caccio' gli abitanti di Kitron, ne' gli abitanti di Nahalol; e i Cananei abitarono in mezzo a Zabulon e furon soggetti a servitu'. Giudici 1:31 Ascer non caccio' gli abitanti di Acco, ne' gli abitanti di Sidone, ne' quelli di Ahlab, di Aczib, di Helba, di Afik, di Rehob; Giudici 1:32 e i figliuoli di Ascer si stabilirono in mezzo ai Cananei che abitavano il paese, perche' non li scacciarono. Giudici 1:33 Neftali non caccio' gli abitanti di Beth-Scemesh, ne' gli abitanti di Beth-Anath, e si stabili in mezzo ai Cananei che abitavano il paese; ma gli abitanti di Beth-Scemesh e di Beth-Anath furon da loro sottoposti a servitu'. Giudici 1:34 Gli Amorei respinsero i figliuoli di Dan nella contrada montuosa e non li lasciarono scendere nella valle. Giudici 1:35 Gli Amorei si mostrarono decisi a restare a Har-Heres, ad Aialon ed a Shaalbim; ma la mano della casa di Giuseppe si aggravo' su loro si che furon soggetti a servitu'. Giudici 1:36 E il confine degli Amorei si estendeva dalla salita di Akrabbim, movendo da Sela, e su verso il nord. Apparizione dell'angelo dell'Eterno a Bokim Giudici 2:1 Or l'angelo dell'Eterno sali da Ghilgal a Bokim e disse: 'Io vi ho fatto salire dall'Egitto e vi ho condotto nel paese che avevo giurato ai vostri padri di darvi. Avevo anche detto: Io non rompero' mai il mio patto con voi; Giudici 2:2 e voi, dal canto vostro, non farete alleanza con gli abitanti di questo paese; demolirete i loro altari. Ma voi non avete ubbidito alla mia voce. Perche' avete fatto questo? Giudici 2:3 Percio' anch'io ho detto: Io non li caccero' d'innanzi a voi; ma essi saranno per voi tanti nemici, e i loro de'i vi saranno un'insidia'. Giudici 2:4 Appena l'angelo dell'Eterno ebbe detto queste parole a tutti i figliuoli d'Israele, il popolo si mise a piangere ad alta voce. Giudici 2:5 E posero nome a quel luogo Bokim e vi offrirono dei sacrifizi all'Eterno. I giudici Giudici 2:6 Or Giosue' rimando' il popolo, e i figliuoli d'Israele se ne andarono, ciascuno nel suo territorio, a prender possesso del paese. Giudici 2:7 E il popolo servi all'Eterno durante tutta la vita di Giosue' e durante tutta la vita degli anziani che sopravvissero a Giosue', e che avean veduto tutte le grandi opere che l'Eterno avea fatte a pro d'Israele. Giudici 2:8 Poi Giosue', figliuolo di Nun, servo dell'Eterno, mori in eta' di centodieci anni; Giudici 2:9 e fu sepolto nel territorio che gli era toccato a Timnath-Heres nella contrada montuosa di Efraim, al nord della montagna di Gaash. Giudici 2:10 Anche tutta quella generazione fu riunita ai suoi padri; poi, dopo di quella, sorse un'altra generazione, che non conosceva l'Eterno, ne' le opere ch'egli avea compiute a pro d'Israele. Giudici 2:11 I figliuoli d'Israele fecero cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, e servirono agl'idoli di Baal; Giudici 2:12 abbandonarono l'Eterno, l'Iddio dei loro padri che li avea tratti dal paese d'Egitto, e andaron dietro ad altri de'i fra gli de'i dei popoli che li attorniavano; si prostrarono dinanzi a loro, e provocarono ad ira l'Eterno; Giudici 2:13 abbandonarono l'Eterno, e servirono a Baal e agl'idoli d'Astarte. Giudici 2:14 E l'ira dell'Eterno s'accese contro Israele ed ei li dette in mano di predoni, che li spogliarono; li vende' ai nemici che stavan loro intorno, in guisa che non poteron piu' tener fronte ai loro nemici. Giudici 2:15 Dovunque andavano, la mano dell'Eterno era contro di loro a loro danno, come l'Eterno avea detto, come l'Eterno avea loro giurato: e furono oltremodo angustiati. Giudici 2:16 E l'Eterno suscitava dei giudici, che li liberavano dalle mani di quelli che li spogliavano. Giudici 2:17 Ma neppure ai loro giudici davano ascolto, poiche' si prostituivano ad altri de'i, e si prostravan dinanzi a loro. E abbandonarono ben presto la via battuta dai loro padri, i quali aveano ubbidito ai comandamenti dell'Eterno; ma essi non fecero cosi. Giudici 2:18 E quando l'Eterno suscitava loro de' giudici, l'Eterno era col giudice, e li liberava dalla mano de' loro nemici durante tutta la vita del giudice; poiche' l'Eterno si pentiva a sentire i gemiti che mandavano a motivo di quelli che li opprimevano e li angariavano. Giudici 2:19 Ma, quando il giudice moriva, tornavano a corrompersi piu' dei loro padri, andando dietro ad altri de'i per servirli e prostrarsi dinanzi a loro; non rinunziavano menomamente alle loro pratiche e alla loro caparbia condotta. Giudici 2:20 Percio' l'ira dell'Eterno si accese contro Israele, ed egli disse: 'Giacche' questa nazione ha violato il patto che avevo stabilito coi loro padri ed essi non hanno ubbidito alla mia voce, Giudici 2:21 anch'io non caccero' piu' d'innanzi a loro alcuna delle nazioni che Giosue' lascio' quando mori; Giudici 2:22 cosi, per mezzo d'esse, mettero' alla prova Israele per vedere se si atterranno alla via dell'Eterno e cammineranno per essa come fecero i loro padri, o no'. Giudici 2:23 E l'Eterno lascio' stare quelle nazioni senz'affrettarsi a cacciarle, e non le diede nelle mani di Giosue'. Giudici 3:1 Or queste son le nazioni che l'Eterno lascio' stare affin di mettere per mezzo d'esse alla prova Israele, cioe' tutti quelli che non avean visto le guerre di Canaan. Giudici 3:2 (Egli volea soltanto che le nuove generazioni de' figliuoli d'Israele conoscessero e imparassero la guerra: quelli, per lo meno, che prima non l'avean mai vista): Giudici 3:3 i cinque principi dei Filistei, tutti i Cananei, i Sidonī, e gli Hivvei, che abitavano la montagna del Libano, dal monte Baal-Hermon fino all'ingresso di Hamath. Giudici 3:4 Queste nazioni servirono a mettere Israele alla prova, per vedere se Israele ubbidirebbe ai comandamenti che l'Eterno avea dati ai loro padri per mezzo di Mose'. Giudici 3:5 Cosi i figliuoli d'Israele abitarono in mezzo ai Cananei, agli Hittei, agli Amorei, ai Ferezei, agli Hivvei ed ai Gebusei; Giudici 3:6 sposarono le loro figliuole, maritaron le proprie figliuole coi loro figliuoli, e servirono ai loro de'i. Othniel, Ehud e Shamgar, giudici d'Israele Giudici 3:7 I figliuoli d'Israele fecero cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno; dimenticarono l'Eterno, il loro Dio, e servirono agl'idoli di Baal e d'Astarte. Giudici 3:8 Percio' l'ira dell'Eterno si accese contro Israele, ed egli li diede nelle mani di Cushan-Rishathaim, re di Mesopotamia; e i figliuoli d'Israele furon servi di Cushan-Rishathaim per otto anni. Giudici 3:9 Poi i figliuoli d'Israele gridarono all'Eterno, e l'Eterno suscito' loro un liberatore: Othniel, figliuolo di Kenaz, fratello minore di Caleb; ed egli li libero'. Giudici 3:10 Lo spirito dell'Eterno fu sopra lui, ed egli fu giudice d'Israele; usci a combattere, e l'Eterno gli diede nelle mani Cushan-Rishathaim, re di Mesopotamia; e la sua mano fu potente contro Cushan-Rishathaim. Giudici 3:11 Il paese ebbe requie per quarant'anni; poi Othniel, figlio di Kenaz, mori. Giudici 3:12 I figliuoli d'Israele continuarono a fare cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno; e l'Eterno rese forte Eglon, re di Moab, contro Israele, perch'essi avean fatto cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno. Giudici 3:13 Ed Eglon raduno' attorno a se' i figliuoli di Ammon e di Amalek, e ando' e batte' Israele e s'impadroni della citta' delle palme. Giudici 3:14 E i figliuoli d'Israele furon servi di Eglon, re di Moab, per diciotto anni. Giudici 3:15 Ma i figliuoli d'Israele gridarono all'Eterno, ed egli suscito' loro un liberatore: Ehud, figliuolo di Ghera, Beniaminita, che era mancino. I figliuoli d'Israele mandarono per mezzo di lui un regalo a Eglon, re di Moab. Giudici 3:16 Ehud si fece una spada a due tagli, lunga un cubito; e se la cinse sotto la veste, al fianco destro. Giudici 3:17 E offri il regalo a Eglon, re di Moab, ch'era uomo molto grasso. Giudici 3:18 E quand'ebbe finita la presentazione del regalo, rimando' la gente che l'avea portato. Giudici 3:19 Ma egli, giunto alla cava di pietre ch'e' presso a Ghilgal, torno' indietro, e disse: 'O re, io ho qualcosa da dirti in segreto'. E il re disse: 'Silenzio!' E tutti quelli che gli stavan dappresso, uscirono. Giudici 3:20 Allora Ehud s'accosto' al re, che stava seduto nella sala disopra, riservata a lui solo per prendervi il fresco, e gli disse: 'Ho una parola da dirti da parte di Dio'. Quegli s'alzo' dal suo seggio: Giudici 3:21 e Ehud, stesa la mano sinistra, trasse la spada dal suo fianco destro, e gliela pianto' nel ventre. Giudici 3:22 Anche l'elsa entro' dopo la lama; e il grasso si rinchiuse attorno alla lama; poich'egli non gli ritiro' dal ventre la spada, che gli usciva per di dietro. Giudici 3:23 Poi Ehud usci nel portico, chiuse le porte della sala disopra, e mise i chiavistelli. Giudici 3:24 Or quando fu uscito, vennero i servi, i quali guardarono, ed ecco che le porte della sala disopra eran chiuse a chiavistello; e dissero: 'Certo egli fa i suoi bisogni nello stanzino della sala fresca'. Giudici 3:25 E tanto aspettarono, che ne furon confusi; e com'egli non apriva le porte della sala, quelli presero la chiave, aprirono, ed ecco che il loro signore era steso per terra, morto. Giudici 3:26 Mentr'essi indugiavano, Ehud si die' alla fuga, passo' oltre le cave di pietra, e si mise in salvo nella Seira. Giudici 3:27 Arrivato che fu, suono' la tromba nella contrada montuosa di Efraim, e i figliuoli d'Israele scesero con lui dalla contrada montuosa, ed egli si mise alla loro testa. Giudici 3:28 E disse loro: 'Seguitemi, perche' l'Eterno v'ha dato nelle mani i Moabiti, vostri nemici'. E quelli scesero dietro a lui, s'impadronirono de' guadi del Giordano per impedirne il passo ai Moabiti, e non lasciaron passare alcuno. Giudici 3:29 In quel tempo sconfissero circa diecimila Moabiti, tutti robusti e valorosi; e non ne scampo' uno. Giudici 3:30 Cosi, in quel giorno, Moab fu umiliato sotto la mano d'Israele, e il paese ebbe requie per ottant'anni. Giudici 3:31 Dopo Ehud, venne Shamgar, figliuolo di Anath. Egli sconfisse seicento Filistei con un pungolo da buoi; e anch'egli libero' Israele. Debora profetessa e giudice d'Israele Giudici 4:1 Morto che fu Ehud, i figliuoli d'Israele continuarono a fare cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno. Giudici 4:2 E l'Eterno li diede nelle mani di Iabin, re di Canaan, che regnava a Hatsor. Il capo del suo esercito era Sisera che abitava a Harosceth-Goim. Giudici 4:3 E i figliuoli d'Israele gridarono all'Eterno, perche' Iabin avea novecento carri di ferro, e gia' da venti anni opprimeva con violenza i figliuoli d'Israele. Giudici 4:4 Or in quel tempo era giudice d'Israele una profetessa, Debora, moglie di Lappidoth. Giudici 4:5 Essa sedeva sotto la palma di Debora, fra Rama e Bethel, nella contrada montuosa di Efraim, e i figliuoli d'Israele salivano a lei per farsi rendere giustizia. Giudici 4:6 Or ella mando' a chiamare Barak, figliuolo di Abinoam, da Kades di Neftali, e gli disse: 'L'Eterno, l'Iddio d'Israele, non t'ha egli dato quest'ordine: Va', raduna sul monte Tabor e prendi teco diecimila uomini de' figliuoli di Neftali e de' figliuoli di Zabulon. Giudici 4:7 E io attirero' verso te, al torrente Kison, Sisera, capo dell'esercito di Iabin, coi suoi carri e la sua numerosa gente, e io lo daro' nelle tue mani'. Giudici 4:8 Barak le rispose: 'Se vieni meco andro'; ma se non vieni meco, non andro''. Giudici 4:9 Ed ella disse: 'Certamente, verro' con te; soltanto, la via per cui ti metti non ridondera' ad onor tuo; poiche' l'Eterno dara' Sisera in man d'una donna'. E Debora si levo' e ando' con Barak a Kades. Giudici 4:10 E Barak convoco' Zabulon e Neftali a Kades; diecimila uomini si misero al suo seguito, e Debora sali con lui. Giudici 4:11 Or Heber, il Keneo, s'era separato dai Kenei, discendenti di Hobab, suocero di Mose', e avea piantate le sue tende fino al querceto di Tsaannaim, ch'e' presso a Kades. Giudici 4:12 Fu riferito a Sisera che Barak, figliuolo di Abinoam, era salito sul monte Tabor. Giudici 4:13 E Sisera aduno' tutti i suoi carri, novecento carri di ferro, e tutta la gente ch'era seco, da Harosceth-Goim fino al torrente Kison. Giudici 4:14 E Debora disse a Barak: 'Le'vati, perche' questo e' il giorno in cui l'Eterno ha dato Sisera nelle tue mani. L'Eterno non va egli dinanzi a te?' Allora Barak scese dal monte Tabor, seguito da diecimila uomini. Giudici 4:15 E l'Eterno mise in rotta, davanti a Barak, Sisera con tutti i suoi carri e con tutto il suo esercito, che fu passato a fil di spada; e Sisera, sceso dal carro, si die' alla fuga a piedi. Giudici 4:16 Ma Barak insegui i carri e l'esercito fino a Harosceth-Goim; e tutto l'esercito di Sisera cadde sotto i colpi della spada, e non ne scampo' un uomo. Giudici 4:17 Sisera fuggi a piedi verso la tenda di Jael, moglie di Heber, il Keneo, perche' v'era pace fra Iabin, re di Hatsor, e la casa di Heber il Keneo. Giudici 4:18 E Jael usci incontro a Sisera e gli disse: 'Entra, signor mio, entra da me: non temere'. Ed egli entro' da lei nella sua tenda, ed essa lo copri con una coperta. Giudici 4:19 Ed egli le disse: 'Deh, dammi un po' d'acqua da bere perche' ho sete'. E quella, aperto l'otre del latte, gli die' da bere, e lo copri. Giudici 4:20 Ed egli le disse: 'Stattene all'ingresso della tenda; e se qualcuno viene a interrogarti dicendo: C'e' qualcuno qui dentro? di' di no'. Giudici 4:21 Allora Jael, moglie di Heber, prese un piuolo della tenda; e, dato di piglio al martello, venne pian piano a lui, e gli pianto' il piuolo nella tempia si ch'esso penetro' in terra. Egli era profondamente addormentato e sfinito; e mori. Giudici 4:22 Ed ecco che, come Barak inseguiva Sisera, Jael usci ad incontrarlo, e gli disse: 'Vieni, e ti mostrero' l'uomo che cerchi'. Ed egli entro' da lei; ed ecco, Sisera era steso morto, col piuolo nella tempia. Giudici 4:23 Cosi Dio umilio' quel giorno Iabin, re di Canaan, dinanzi ai figliuoli d'Israele. Giudici 4:24 E la mano de' figliuoli d'Israele s'ando' sempre piu' aggravando su Iabin, re di Canaan, finche' ebbero sterminato Iabin, re di Canaan. Cantico di Debora Giudici 5:1 In quel giorno, Debora canto' questo cantico con Barak, figliuolo di Abinoam: Giudici 5:2 «Perche' dei capi si son messi alla testa del popolo in Israele, perche' il popolo s'e' mostrato volenteroso, benedite l'Eterno! Giudici 5:3 Ascoltate, o re! Porgete orecchio, o principi! All'Eterno, si, io cantero', salmeggero' all'Eterno, all'Iddio d'Israele. Giudici 5:4 O Eterno, quand'uscisti da Seir, quando venisti dai campi di Edom, la terra tremo', ed anche i cieli si sciolsero, anche le nubi si sciolsero in acqua. Giudici 5:5 I monti furono scossi per la presenza dell'Eterno, anche il Sinai, la', fu scosso dinanzi all'Eterno, all'Iddio d'Israele. Giudici 5:6 Ai giorni di Shamgar, figliuolo di Anath, ai giorni di Jael, le strade erano abbandonate, e i viandanti seguivan sentieri tortuosi. Giudici 5:7 I capi mancavano in Israele; mancavano, finche' non sorsi io, Debora, finche' non sorsi io, come una madre in Israele. Giudici 5:8 Si sceglievan de' nuovi de'i, e la guerra era alle porte. Si scorgeva forse uno scudo, una lancia, fra quarantamila uomini d'Israele? Giudici 5:9 Il mio cuore va ai condottieri d'Israele! O voi che v'offriste volenterosi fra il popolo, benedite l'Eterno! Giudici 5:10 Voi che montate asine bianche, voi che sedete su ricchi tappeti, e voi che camminate per le vie, cantate! Giudici 5:11 Lungi dalle grida degli arcieri la' tra gli abbeveratoi, si celebrino gli atti di giustizia dell'Eterno, gli atti di giustizia de' suoi capi in Israele! Allora il popolo dell'Eterno discese alle porte. Giudici 5:12 De'stati, de'stati, o Debora! de'stati, de'stati, sciogli un canto! Le'vati, o Barak, e prendi i tuoi prigionieri, o figlio d'Abinoam! Giudici 5:13 Allora scese un residuo, alla voce dei nobili scese un popolo, l'Eterno scese con me fra i prodi. Giudici 5:14 Da Efraim vennero quelli che stanno sul monte Amalek; al tuo seguito venne Beniamino fra le tue genti; da Makir scesero de' capi, e da Zabulon quelli che portano il bastone del comando. Giudici 5:15 I principi d'Issacar furon con Debora; quale fu Barak, tale fu Issacar, si slancio' nella valle sulle orme di lui. Presso i rivi di Ruben, grandi furon le risoluzioni del cuore! Giudici 5:16 Perche' sei tu rimasto fra gli ovili ad ascoltare il flauto dei pastori? Presso i rivi di Ruben, grandi furon le deliberazioni del cuore! Giudici 5:17 Galaad non ha lasciato la sua dimora di la' dal Giordano; e Dan perche' s'e' tenuto sulle sue navi? Ascer e' rimasto presso il lido del mare, e s'e' riposato ne' suoi porti. Giudici 5:18 Zabulon e' un popolo che ha esposto la sua vita alla morte, e Neftali, anch'egli, sulle alture della campagna. Giudici 5:19 I re vennero, pugnarono; allora pugnarono i re di Canaan a Taanac, presso le acque di Meghiddo; non ne riportarono un pezzo d'argento. Giudici 5:20 Dai cieli si combatte': gli astri, nel loro corso, combatteron contro Sisera. Giudici 5:21 Il torrente di Kison li travolse, l'antico torrente, il torrente di Kison. Anima mia, avanti, con forza! Giudici 5:22 Allora gli zoccoli de' cavalli martellavano il suolo, al galoppo, al galoppo de' lor guerrieri in fuga. Giudici 5:23 'Maledite Meroz', dice l'angelo dell'Eterno: 'maledite, maledite i suoi abitanti, perche' non vennero in soccorso dell'Eterno, in soccorso dell'Eterno insieme coi prodi!' Giudici 5:24 Benedetta sia fra le donne Jael, moglie di Heber, il Keneo! Fra le donne che stan sotto le tende, sia ella benedetta! Giudici 5:25 Egli chiese dell'acqua, ed ella gli die' del latte; in una coppa d'onore gli offerse della crema. Giudici 5:26 Con una mano, die' di piglio al piuolo; e, con la destra, al martello degli operai; colpi Sisera, gli spacco' la testa, gli fracasso', gli trapasso' le tempie. Giudici 5:27 Ai piedi d'essa ei si piego', cadde, giacque disteso; a' piedi d'essa si piego', e cadde; la' dove si piego', cadde esanime. Giudici 5:28 La madre di Sisera guarda per la finestra, e grida a traverso l'inferriata: 'Perche' il suo carro sta tanto a venire? perche' son cosi lente le ruote de' suoi carri?' Giudici 5:29 Le piu' savie delle sue dame le rispondono, ed ella pure replica a se stessa: Giudici 5:30 'Non trovan bottino? non se lo dividono? Una fanciulla, due fanciulle per ognuno; a Sisera un bottino di vesti variopinte; un bottino di vesti variopinte e ricamate, di vesti variopinte e ricamate d'ambo i lati per le spalle del vincitore!' Giudici 5:31 Cosi periscano tutti i tuoi nemici, o Eterno! E quei che t'amano sian come il sole quando si leva in tutta la sua forza!» Ed il paese ebbe requie per quarant'anni. Israele oppresso da Madianiti. Gedeone chiamato da Dio a salvare il suo popolo Giudici 6:1 Or i figliuoli d'Israele fecero cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, e l'Eterno li diede nelle mani di Madian per sette anni. Giudici 6:2 La mano di Madian fu potente contro Israele; e, per la paura dei Madianiti, i figliuoli d'Israele si fecero quelle caverne che son nei monti, e delle spelonche e dei forti. Giudici 6:3 Quando Israele avea seminato, i Madianiti con gli Amalekiti e coi figliuoli dell'oriente salivano contro di lui, Giudici 6:4 s'accampavano contro gl'Israeliti, distruggevano tutti i prodotti del paese fin verso Gaza, e non lasciavano in Israele ne' viveri, ne' pecore, ne' buoi, ne' asini. Giudici 6:5 Poiche' salivano coi loro greggi e con le loro tende, e arrivavano come una moltitudine di locuste; essi e i loro cammelli erano innumerevoli, e venivano nel paese per devastarlo. Giudici 6:6 Israele dunque fu ridotto in gran miseria a motivo di Madian, e i figliuoli d'Israele gridarono all'Eterno. Giudici 6:7 E avvenne che, quando i figliuoli d'Israele ebbero gridato all'Eterno a motivo di Madian, Giudici 6:8 l'Eterno mando' ai figliuoli d'Israele un profeta, che disse loro: 'Cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Io vi feci salire dall'Egitto e vi trassi dalla casa di schiavitu'; Giudici 6:9 vi liberai dalla mano degli Egiziani e dalla mano di tutti quelli che vi opprimevano; li cacciai d'innanzi a voi, vi detti il loro paese, e vi dissi: Giudici 6:10 Io sono l'Eterno, il vostro Dio; non adorate gli de'i degli Amorei nel paese de' quali abitate; ma voi non avete dato ascolto alla mia voce'. Giudici 6:11 Poi venne l'angelo dell'Eterno, e si assise sotto il terebinto d'Ofra, che apparteneva a Joas, Abiezerita; e Gedeone, figliuolo di Joas, batteva il grano nello strettoio, per metterlo al sicuro dai Madianiti. Giudici 6:12 L'angelo dell'Eterno gli apparve e gli disse: 'L'Eterno e' teco, o uomo forte e valoroso!' Giudici 6:13 E Gedeone gli rispose: 'Ahime', signor mio, se l'Eterno e' con noi, perche' ci e' avvenuto tutto questo? e dove sono tutte quelle sue maraviglie che i nostri padri ci hanno narrate dicendo: - L'Eterno non ci trasse egli dall'Egitto? - Ma ora l'Eterno ci ha abbandonato e ci ha dato nelle mani di Madian'. Giudici 6:14 Allora l'Eterno si volse a lui, e gli disse: 'Va' con cotesta tua forza, e salva Israele dalla mano di Madian; non son io che ti mando?' Giudici 6:15 Ed egli a lui: 'Ah, signor mio, con che salvero' io Israele? Ecco, il mio migliaio e' il piu' povero di Manasse, e io sono il piu' piccolo nella casa di mio padre'. Giudici 6:16 L'Eterno gli disse: 'Perche' io saro' teco, tu sconfiggerai i Madianiti come se fossero un uomo solo'. Giudici 6:17 E Gedeone a lui: 'Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, dammi un segno che sei proprio tu che mi parli. Giudici 6:18 Deh, non te ne andar di qui prima ch'io torni da te, ti rechi la mia offerta, e te la metta dinanzi'. E l'Eterno disse: 'Aspettero' finche' tu ritorni'. Giudici 6:19 Allora Gedeone entro' in casa, preparo' un capretto, e con un efa di farina fece delle focacce azzime; mise la carne in un canestro, il brodo in una pentola, gli porto' tutto sotto il terebinto, e gliel'offri. Giudici 6:20 E l'angelo di Dio gli disse: 'Prendi la carne e le focacce azzime, mettile su questa roccia, e versavi su il brodo'. Ed egli fece cosi. Giudici 6:21 Allora l'angelo dell'Eterno stese la punta del bastone che aveva in mano e tocco' la carne e le focacce azzime; e sali dalla roccia un fuoco, che consumo' la carne e le focacce azzime; e l'angelo dell'Eterno scomparve dalla vista di lui. Giudici 6:22 E Gedeone vide ch'era l'angelo dell'Eterno, e disse: 'Misero me, o Signore, o Eterno! giacche' ho veduto l'angelo dell'Eterno a faccia a faccia!' Giudici 6:23 E l'Eterno gli disse: 'Sta' in pace, non temere, non morrai!' Giudici 6:24 Allora Gedeone edifico' quivi un altare all'Eterno, e lo chiamo' 'l'Eterno pace'. Esso esiste anche al di d'oggi a Ofra degli Abiezeriti. Giudici 6:25 In quella stessa notte, l'Eterno gli disse: 'Prendi il giovenco di tuo padre e il secondo toro di sette anni, demolisci l'altare di Baal che e' di tuo padre, abbatti l'idolo che gli sta vicino, Giudici 6:26 e costruisci un altare all'Eterno, al tuo Dio, in cima a questa roccia, disponendo ogni cosa con ordine; poi prendi il secondo toro, e offrilo in olocausto sulle legna dell'idolo che avrai abbattuto'. Giudici 6:27 Allora Gedeone prese dieci uomini fra i suoi servitori e fece come l'Eterno gli avea detto; ma, non osando farlo di giorno, per paura della casa di suo padre e della gente della citta', lo fece di notte. Giudici 6:28 E quando la gente della citta' l'indomani mattina si levo', ecco che l'altare di Baal era stato demolito, che l'idolo postovi accanto era abbattuto, e che il secondo toro era offerto in olocausto sull'altare ch'era stato costruito. Giudici 6:29 E dissero l'uno all'altro: 'Chi ha fatto questo?' Ed essendosi informati e avendo fatto delle ricerche, fu loro detto: 'Gedeone, figliuolo di Joas, ha fatto questo'. Giudici 6:30 Allora la gente della citta' disse a Joas: 'Mena fuori il tuo figliuolo, e sia messo a morte, perche' ha demolito l'altare di Baal ed ha abbattuto l'idolo che gli stava vicino'. Giudici 6:31 E Joas rispose a tutti quelli che insorgevano contro a lui: 'Volete voi difender la causa di Baal? volete venirgli in soccorso? chi vorra' difendere la sua causa sara' messo a morte prima di domattina; s'esso e' dio, difenda da se' la sua causa, giacche' hanno demolito il suo altare'. Giudici 6:32 Percio' quel giorno Gedeone fu chiamato Ierubbaal, perche' si disse: 'Difenda Baal la sua causa contro a lui, giacche' egli ha demolito il suo altare'. Giudici 6:33 Or tutti i Madianiti, gli Amalekiti e i figliuoli dell'oriente si radunarono, passarono il Giordano, e si accamparono nella valle di Izreel. Giudici 6:34 Ma lo spirito dell'Eterno s'impossesso' di Gedeone, il quale sono' la tromba, e gli Abiezeriti furono convocati per seguirlo. Giudici 6:35 Egli mando' anche dei messi in tutto Manasse, che fu pure convocato per seguirlo; mando' altresi de' messi nelle tribu' di Ascer, di Zabulon e di Neftali, le quali salirono a incontrare gli altri. Giudici 6:36 E Gedeone disse a Dio: 'Se vuoi salvare Israele per mia mano, come hai detto, Giudici 6:37 ecco, io mettero' un vello di lana sull'aia: se c'e' della rugiada sul vello soltanto e tutto il terreno resta asciutto, io conoscero' che tu salverai Israele per mia mano come hai detto'. Giudici 6:38 E cosi avvenne. La mattina dopo, Gedeone si levo' per tempo, strizzo' il vello e ne spreme' la rugiada: una coppa piena d'acqua. Giudici 6:39 E Gedeone disse a Dio: 'Non s'accenda l'ira tua contro di me; io non parlero' piu' che questa volta. Deh, ch'io faccia ancora un'altra prova sola col vello: resti asciutto soltanto il vello, e ci sia della rugiada su tutto il terreno'. Giudici 6:40 E Dio fece cosi quella notte: il vello soltanto resto' asciutto, e ci fu della rugiada su tutto il terreno. Vittoria di Gedeone sui Madianiti Giudici 7:1 Ierubbaal dunque, vale a dire Gedeone, con tutta la gente ch'era con lui, levatosi la mattina di buon'ora, si accampo' presso la sorgente di Harod. Il campo di Madian era al nord di quello di Gedeone, verso la collina di Moreh, nella valle. Giudici 7:2 E l'Eterno disse a Gedeone: 'La gente che e' teco e' troppo numerosa perch'io dia Madian nelle sue mani; Israele potrebbe vantarsi di fronte a me, e dire: - La mia mano e' quella che m'ha salvato. - Giudici 7:3 Or dunque fa' proclamar questo, si che il popolo l'oda: - Chiunque ha paura, e trema, se ne torni indietro e s'allontani dal monte di Galaad'. E tornarono indietro ventiduemila uomini del popolo, e ne rimasero diecimila. Giudici 7:4 L'Eterno disse a Gedeone: 'La gente e' ancora troppo numerosa; falla scendere all'acqua, e quivi io te ne faro' la scelta. Quello del quale ti diro': - Questo vada teco - andra' teco; e quello del quale ti diro': - Questo non vada teco - non andra''. Giudici 7:5 Gedeone fece dunque scender la gente all'acqua; e l'Eterno gli disse: 'Tutti quelli che lambiranno l'acqua con la lingua, come la lambisce il cane, li porrai da parte; cosi pure tutti quelli che, per bere, si metteranno in ginocchio'. Giudici 7:6 E il numero di quelli che lambirono l'acqua portandosela alla bocca nella mano, fu di trecento uomini; tutto il resto della gente si mise in ginocchio per bever l'acqua. Giudici 7:7 Allora l'Eterno disse a Gedeone: 'Mediante questi trecento uomini che hanno lambito l'acqua io vi liberero' e daro' i Madianiti nelle tue mani. Tutto il resto della gente se ne vada, ognuno a casa sua'. Giudici 7:8 I trecento presero i viveri del popolo e le sue trombe; e Gedeone, rimandati tutti gli altri uomini d'Israele, ciascuno alla sua tenda, ritenne questi con se'. Or il campo di Madian era sotto quello di lui, nella valle. Giudici 7:9 In quella stessa notte, l'Eterno disse a Gedeone: 'Le'vati, piomba sul campo, perche' io te l'ho dato nelle mani. Giudici 7:10 Ma se hai paura di farlo, scendivi con Purah tuo servo, Giudici 7:11 e udrai quello che dicono; e, dopo questo, le tue mani saranno fortificate per piombar sul campo'. Egli dunque scese con Purah, suo servo, fino agli avamposti del campo. Giudici 7:12 Or i Madianiti, gli Amalekiti e tutti i figliuoli dell'oriente erano sparsi nella valle come una moltitudine di locuste, e i loro cammelli erano innumerevoli, come la rena ch'e' sul lido del mare. Giudici 7:13 E come Gedeone vi giunse, ecco che un uomo raccontava un sogno al suo compagno, e gli diceva: 'Io ho fatto un sogno; mi pareva che un pan tondo, d'orzo, rotolasse nel campo di Madian, giungesse alla tenda, la investisse, in modo da farla cadere, da rovesciarla, da lasciarla atterrata'. Giudici 7:14 E il suo compagno gli rispose e gli disse: 'Questo non e' altro che la spada di Gedeone, figliuolo di Joas, uomo d'Israele; nelle sue mani Iddio ha dato Madian e tutto il campo'. Giudici 7:15 Quando Gedeone ebbe udito il racconto del sogno e la sua interpretazione, adoro' Dio; poi torno' al campo d'Israele, e disse: 'Levatevi, perche' l'Eterno ha dato nelle vostre mani il campo di Madian!' Giudici 7:16 E divise i trecento uomini in tre schiere, consegno' a tutti quanti delle trombe e delle brocche vuote con delle fiaccole entro le brocche; Giudici 7:17 e disse loro: 'Guardate me, e fate come faro' io; quando saro' giunto all'estremita' del campo, come faro' io, cosi farete voi; Giudici 7:18 e quando io con tutti quelli che son meco sonero' la tromba, anche voi darete nelle trombe intorno a tutto il campo, e direte: - Per l'Eterno e per Gedeone!' Giudici 7:19 Gedeone e i cento uomini ch'eran con lui giunsero alla estremita' del campo, al principio della vigilia di mezzanotte, nel mentre che si era appena data la muta alle sentinelle. Sonaron le trombe, e spezzaron le brocche che tenevano in mano. Giudici 7:20 Allora le tre schiere dettero nelle trombe, spezzaron le brocche; con la sinistra presero le fiaccole, e con la destra le trombe per sonare, e si misero a gridare: 'La spada per l'Eterno e per Gedeone!' Giudici 7:21 Ognuno di loro rimase al suo posto, intorno al campo; e tutto il campo si die' a correre, a gridare, a fuggire. Giudici 7:22 E mentre quelli sonavan le trecento trombe, l'Eterno fece volger la spada di ciascuno contro il compagno, per tutto il campo. E il campo fuggi fino a Beth-Scittah, verso Tserera, sino all'orlo d'Abel-Meholah presso Tabbath. Giudici 7:23 Gl'Israeliti di Neftali, di Ascer e di tutto Manasse si radunarono e inseguirono i Madianiti. Giudici 7:24 E Gedeone mando' de' messi per tutta la contrada montuosa di Efraim a dire: 'Scendete incontro ai Madianiti, e tagliate loro il passo delle acque fino a Beth-Barah, e i guadi del Giordano'. Cosi tutti gli uomini di Efraim si radunarono e s'impadronirono dei passi delle acque fino a Beth-Barah e dei guadi del Giordano. Giudici 7:25 E presero due principi di Madian, Oreb e Zeeb; uccisero Oreb al masso di Oreb, e Zeeb allo strettoio di Zeeb: inseguirono i Madianiti, e portarono le teste di Oreb e di Zeeb a Gedeone, dall'altro lato del Giordano. Altre vittorie di Gedeone sui Madianiti. Morte di Gedeone Giudici 8:1 Gli uomini di Efraim dissero a Gedeone: 'Che azione e' questa che tu ci hai fatto, non chiamandoci quando sei andato a combattere contro Madian?' Ed ebbero con lui una disputa violenta. Giudici 8:2 Ed egli rispose loro: 'Che ho fatto io al paragon di voi? la racimolatura d'Efraim non vale essa piu' della vendemmia d'Abiezer? Giudici 8:3 Iddio v'ha dato nelle mani i principi di Madian, Oreb e Zeeb! che dunque ho potuto far io al paragon di voi?' Quand'egli ebbe lor detto quella parola, la loro ira contro di lui si calmo'. Giudici 8:4 E Gedeone arrivo' al Giordano, e lo passo' con i trecento uomini ch'erano con lui; i quali, benche' stanchi, continuavano a inseguire il nemico. Giudici 8:5 E disse a quelli di Succoth: 'Date, vi prego, dei pani alla gente che mi segue, perche' e' stanca, ed io sto inseguendo Zebah e Tsalmunna, re di Madian'. Giudici 8:6 Ma i capi di Succoth risposero: 'Tieni tu forse gia' nelle tue mani i polsi di Zebah e di Tsalmunna, che abbiamo a dar del pane al tuo esercito?' Giudici 8:7 E Gedeone disse: 'Ebbene! quando l'Eterno mi avra' dato nelle mani Zebah e Tsalmunna, io vi lacerero' le carni con delle spine del deserto e con de' triboli'. Giudici 8:8 Di la' sali a Penuel, e parlo' a quei di Penuel nello stesso modo; ed essi gli risposero come avean fatto quei di Succoth. Giudici 8:9 Ed egli disse anche a quei di Penuel: 'Quando tornero' in pace, abbattero' questa torre'. Giudici 8:10 Or Zebah e Tsalmunna erano a Karkor col loro esercito di circa quindicimila uomini, ch'era tutto quel che rimaneva dell'intero esercito dei figli dell'oriente, poiche' centoventimila uomini che portavano spada erano stati uccisi. Giudici 8:11 Gedeone sali per la via di quelli che abitano sotto tende a oriente di Nobah e di Iogbeha, e sconfisse l'esercito che si credeva sicuro. Giudici 8:12 E Zebah e Tsalmunna si diedero alla fuga; ma egli li insegui, prese i due re di Madian, Zebah e Tsalmunna, e sbaraglio' tutto l'esercito. Giudici 8:13 Poi Gedeone, figliuolo di Joas, torno' dalla battaglia, per la salita di Heres. Giudici 8:14 Mise le mani sopra un giovane della gente di Succoth, e lo interrogo'; ed ei gli die' per iscritto i nomi dei capi e degli anziani di Succoth, ch'erano settantasette uomini. Giudici 8:15 Poi venne alla gente di Succoth, e disse: 'Ecco Zebah e Tsalmunna, a proposito de' quali m'insultaste dicendo: Hai tu forse gia' nelle mani i polsi di Zebah e di Tsalmunna, che noi abbiamo da dar del pane alla tua gente stanca?' Giudici 8:16 E prese gli anziani della citta', e con delle spine del deserto e con de' triboli castigo' gli uomini di Succoth. Giudici 8:17 E abbatte' la torre di Penuel e uccise la gente della citta'. Giudici 8:18 Poi disse a Zebah e a Tsalmunna: 'Com'erano gli uomini che avete uccisi al Tabor?' Quelli risposero: 'Eran come te; ognun d'essi avea l'aspetto d'un figlio di re'. Giudici 8:19 Ed egli riprese: 'Eran miei fratelli, figliuoli di mia madre; com'e' vero che l'Eterno vive, se aveste risparmiato loro la vita, io non vi ucciderei!' Giudici 8:20 Poi disse a Iether, suo primogenito: 'Le'vati, uccidili!' Ma il giovane non tiro' la spada, perche' avea paura, essendo ancora un giovinetto. Giudici 8:21 E Zebah e Tsalmunna dissero: 'Le'vati tu stesso e dacci il colpo mortale; poiche' qual e' l'uomo tal e' la sua forza'. E Gedeone si levo' e uccise Zebah e Tsalmunna, e prese le mezzelune che i loro cammelli portavano al collo. Giudici 8:22 Allora gli uomini d'Israele dissero a Gedeone: 'Regna su noi tu e il tuo figliuolo e il figliuolo del tuo figliuolo, giacche' ci hai salvati dalla mano di Madian'. Giudici 8:23 Ma Gedeone rispose loro: 'Io non regnero' su voi, ne' il mio figliuolo regnera' su voi; l'Eterno e' quegli che regnera' su voi!' Giudici 8:24 Poi Gedeone disse loro: 'Una cosa voglio chiedervi: che ciascun di voi mi dia gli anelli del suo bottino'. (I nemici aveano degli anelli d'oro perche' erano Ismaeliti). Giudici 8:25 Quelli risposero: 'Li daremo volentieri'. E stesero un mantello, sul quale ciascuno getto' gli anelli del suo bottino. Giudici 8:26 Il peso degli anelli d'oro ch'egli avea chiesto fu di millesettecento sicli d'oro, oltre le mezzelune, i pendenti e le vesti di porpora che i re di Madian aveano addosso, e oltre i collari che i loro cammelli aveano al collo. Giudici 8:27 E Gedeone ne fece un efod, che pose in Ofra, sua citta'; tutto Israele v'ando' a prostituirsi, ed esso divento' un'insidia per Gedeone e per la sua casa. Giudici 8:28 Cosi Madian fu umiliato davanti ai figliuoli d'Israele, e non alzo' piu' il capo; e il paese ebbe requie per quarant'anni, durante la vita di Gedeone. Giudici 8:29 Ierubbaal figliuolo di Joas, torno' a dimorare a casa sua. Giudici 8:30 Or Gedeone ebbe settanta figliuoli, che gli nacquero dalle molte mogli che ebbe. Giudici 8:31 E la sua concubina, che stava a Sichem, gli partori anch'ella un figliuolo, al quale pose nome Abimelec. Giudici 8:32 Poi Gedeone, figliuolo di Joas, mori in buona vecchiaia, e fu sepolto nella tomba di Joas suo padre, a Ofra degli Abiezeriti. Giudici 8:33 Dopo che Gedeone fu morto, i figliuoli d'Israele ricominciarono a prostituirsi agl'idoli di Baal, e presero Baal-Berith come loro dio. Giudici 8:34 I figliuoli d'Israele non si ricordarono dell'Eterno, del loro Dio, che li avea liberati dalle mani di tutti i loro nemici d'ogn'intorno; Giudici 8:35 e non dimostrarono alcuna gratitudine alla casa di Ierubbaal, ossia di Gedeone, per tutto il bene ch'egli avea fatto a Israele. Abimelec fa uccidere i suoi fratelli, ed e' proclamato re a Sichem. Sua morte Giudici 9:1 Or Abimelec, figliuolo di Ierubbaal, ando' a Sichem dai fratelli di sua madre e parlo' loro e a tutta la famiglia del padre di sua madre, dicendo: Giudici 9:2 'Deh, dite ai Sichemiti, in modo che tutti odano: Qual cosa e' migliore per voi, che settanta uomini, tutti figliuoli di Ierubbaal, regnino su voi, oppure che regni su voi uno solo? E ricordatevi ancora che io sono vostre ossa e vostra carne'. Giudici 9:3 I fratelli di sua madre parlarono di lui, ripetendo a tutti i Sichemiti tutte quelle parole; e il cuor loro s'inchino' a favore di Abimelec, perche' dissero: 'e' nostro fratello'. Giudici 9:4 E gli diedero settanta sicli d'argento, che tolsero dal tempio di Baal-Berith, coi quali Abimelec assoldo' degli uomini da nulla e audaci che lo seguirono. Giudici 9:5 Ed egli venne alla casa di suo padre, a Ofra, e uccise sopra una stessa pietra i suoi fratelli, figliuoli di Ierubbaal, settanta uomini; ma Jotham, figliuolo minore di Ierubbaal, scampo', perche' s'era nascosto. Giudici 9:6 Poi tutti i Sichemiti e tutta la casa di Millo si radunarono e andarono a proclamar re Abimelec, presso la quercia del monumento che si trova a Sichem. Giudici 9:7 E Jotham, essendo stato informato della cosa, ando' a porsi sulla sommita' del monte Garizim, e alzando la voce grido': 'Ascoltatemi, Sichemiti, e vi ascolti Iddio! Giudici 9:8 Un giorno gli alberi si misero in cammino per ungere un re che regnasse su loro; e dissero all'ulivo: - Regna tu su noi. Giudici 9:9 - Ma l'ulivo rispose loro: Rinunzierei io al mio olio che Dio e gli uomini onorano in me, per andare ad agitarmi al disopra degli alberi? Giudici 9:10 Allora gli alberi dissero al fico: - Vieni tu a regnare su noi. Giudici 9:11 - Ma il fico rispose loro: Rinunzierei io alla mia dolcezza e al mio frutto squisito per andare ad agitarmi al disopra degli alberi? Giudici 9:12 Poi gli alberi dissero alla vite: - Vieni tu a regnare su noi. Giudici 9:13 - Ma la vite rispose loro: Rinunzierei io al mio vino che rallegra Dio e gli uomini, per andare ad agitarmi al disopra degli alberi? Giudici 9:14 Allora tutti gli alberi dissero al pruno: - Vieni tu a regnare su noi. Giudici 9:15 - E il pruno rispose agli alberi: Se e' proprio in buona fede che volete ungermi re per regnare su voi, venite a rifugiarvi sotto l'ombra mia; se no, esca un fuoco dal pruno e divori i cedri del Libano! Giudici 9:16 E ora, se vi siete condotti con fedelta' e con integrita' proclamando re Abimelec, se avete agito bene verso Ierubbaal e la sua casa, se avete ricompensato lui, mio padre, di quel che ha fatto per voi Giudici 9:17 quando ha combattuto per voi, quando ha messo a repentaglio la sua vita e vi ha liberati dalle mani di Madian, Giudici 9:18 mentre voi, oggi, siete insorti contro la casa di mio padre, avete ucciso i suoi figliuoli, settanta uomini, sopra una stessa pietra, e avete proclamato re dei Sichemiti Abimelec, figliuolo della sua serva, perche' e' vostro fratello, Giudici 9:19 se, dico, avete oggi agito con fedelta' e con integrita' verso Ierubbaal e la sua casa, godetevi Abimelec, e Abimelec si goda di voi! Giudici 9:20 Se no, esca da Abimelec un fuoco, che divori i Sichemiti e la casa di Millo, ed esca dai Sichemiti e dalla casa di Millo un fuoco, che divori Abimelec!' Giudici 9:21 Poi Jotham corse via, fuggi e ando' a stare a Beer, per paura di Abimelec, suo fratello. Giudici 9:22 E Abimelec signoreggio' sopra Israele tre anni. Giudici 9:23 Poi Iddio mando' un cattivo spirito fra Abimelec e i Sichemiti, e i Sichemiti ruppero fede ad Abimelec, Giudici 9:24 affinche' la violenza fatta ai settanta figliuoli di Ierubbaal ricevesse il suo castigo, e il loro sangue ricadesse sopra Abimelec, loro fratello, che li aveva uccisi, e sopra i Sichemiti che gli avean prestato mano a uccidere i suoi fratelli. Giudici 9:25 I Sichemiti posero in agguato contro di lui, sulla cima dei monti, della gente che svaligiava sulla strada chiunque le passasse vicino. E Abimelec fu informato della cosa. Giudici 9:26 Poi Gaal, figliuolo di Ebed, e i suoi fratelli vennero e si stabilirono a Sichem, e i Sichemiti riposero in lui la loro fiducia. Giudici 9:27 E, usciti alla campagna, vendemmiarono le loro vigne, pestarono le uve, e fecero festa. Poi entrarono nella casa del loro dio, mangiarono, bevvero, e maledissero Abimelec. Giudici 9:28 E Gaal, figliuolo di Ebed, disse: 'Chi e' Abimelec, e che cos'e' Sichem, che abbiamo a servire ad Abimelec? non e' egli figliuolo di Ierubbaal? e Zebul non e' egli suo commissario? Servite agli uomini di Hamor, padre di Sichem! Ma noi perche' serviremmo a costui? Giudici 9:29 Ah, se avessi in poter mio questo popolo, io caccerei Abimelec!' Poi disse ad Abimelec: 'Rinforza il tuo esercito e fatti avanti!' Giudici 9:30 Or Zebul, governatore della citta', avendo udito le parole di Gaal, figliuolo di Ebed, s'accese d'ira, Giudici 9:31 e mando' segretamente de' messi ad Abimelec per dirgli: 'Ecco, Gaal, figliuolo di Ebed, e i suoi fratelli son venuti a Sichem, e sollevano la citta' contro di te. Giudici 9:32 Or dunque, le'vati di notte con la gente che e' teco, e fa' un'imboscata nella campagna; Giudici 9:33 e domattina, non appena spuntera' il sole, ti leverai e piomberai sulla citta'. E quando Gaal con la gente che e' con lui uscira' contro a te, tu gli farai quel che sara' necessario'. Giudici 9:34 Abimelec e tutta la gente ch'era con lui si levaron di notte, e fecero un'imboscata contro a Sichem, divisi in quattro schiere. Giudici 9:35 Intanto Gaal, figliuolo di Ebed, usci, e si fermo' all'ingresso della porta della citta'; e Abimelec usci dall'imboscata con la gente ch'era con lui. Giudici 9:36 Gaal, veduta quella gente, disse a Zebul: 'Ecco gente che scende dall'alto de' monti'. E Zebul gli rispose: 'Tu vedi l'ombra de' monti e la prendi per uomini'. Giudici 9:37 E Gaal riprese a dire: 'Guarda, c'e' gente che scende dalle alture del paese, e una schiera che giunge per la via della quercia degl'indovini'. Giudici 9:38 Allora Zebul gli disse: 'Dov'e' ora la tua millanteria di quando dicevi: - Chi e' Abimelec, che abbiamo a servirgli? - Non e' questo il popolo che disprezzavi? Orsu', fatti avanti e combatti contro di lui!' Giudici 9:39 Allora Gaal usci alla testa dei Sichemiti, e die' battaglia ad Abimelec. Giudici 9:40 Ma Abimelec gli die' la caccia, ed egli fuggi d'innanzi a lui, e molti uomini caddero morti fino all'ingresso della porta. Giudici 9:41 E Abimelec si fermo' ad Aruma, e Zebul caccio' Gaal e i suoi fratelli, che non poteron piu' rimanere a Sichem. Giudici 9:42 Il giorno seguente, il popolo di Sichem usci alla campagna; e Abimelec ne fu informato. Giudici 9:43 Egli prese allora la sua gente, la divise in tre schiere, e fece un'imboscata ne' campi; e quando vide che il popolo usciva dalla citta', gli si levo' contro e ne fece strage. Giudici 9:44 Poi Abimelec e la gente che avea seco si slanciarono e vennero a porsi all'ingresso della porta della citta', mentre le altre due schiere si gettarono su tutti quelli che erano nella campagna, e ne fecero strage. Giudici 9:45 E Abimelec attacco' la citta' tutto quel giorno, la prese e uccise il popolo che vi si trovava; poi spiano' la citta' e vi semino' del sale. Giudici 9:46 Tutti gli abitanti della torre di Sichem, all'udir questo, si ritirarono nel torrione del tempio di El-Berith. Giudici 9:47 E fu riferito ad Abimelec che tutti gli abitanti della torre di Sichem s'erano adunati quivi. Giudici 9:48 Allora Abimelec sali sul monte Tsalmon con tutta la gente ch'era con lui; die' di piglio ad una scure, taglio' un ramo d'albero, lo sollevo' e se lo mise sulla spalla; poi disse alla gente ch'era con lui: 'Quel che m'avete veduto fare fatelo presto anche voi!' Giudici 9:49 Tutti tagliaron quindi anch'essi dei rami, ognuno il suo, e seguitarono Abimelec; posero i rami contro al torrione, e arsero il torrione con quelli che v'eran dentro. Cosi peri tutta la gente della torre di Sichem, circa mille persone, fra uomini e donne. Giudici 9:50 Poi Abimelec ando' a Thebets, la cinse d'assedio e la prese. Giudici 9:51 Or in mezzo alla citta' c'era una forte torre, dove si rifugiarono tutti gli abitanti della citta', uomini e donne; vi si rinchiusero dentro, e salirono sul tetto della torre. Giudici 9:52 Abimelec, giunto alla torre, l'attacco', e si accosto' alla porta della torre per appiccarvi il fuoco. Giudici 9:53 Ma una donna getto' giu' un pezzo di macina sulla testa di Abimelec e gli spezzo' il cranio. Giudici 9:54 Ed egli chiamo' tosto il giovane che gli portava le armi, e gli disse: 'Tira fuori la spada e uccidimi, affinche' non si dica: L'ha ammazzato una donna!' Il suo giovane allora lo trafisse, ed egli mori. Giudici 9:55 E quando gl'Israeliti ebbero veduto che Abimelec era morto, se ne andarono, ognuno a casa sua. Giudici 9:56 Cosi Dio fece ricader sopra Abimelec il male ch'egli avea fatto contro suo padre, uccidendo settanta suoi fratelli. Giudici 9:57 Iddio fece anche ricadere sul capo della gente di Sichem tutto il male ch'essa avea fatto; e su loro si compie' la maledizione di Jotham, figliuolo di Ierubbaal. Thola e Jair, giudici d'Israele Giudici 10:1 Or dopo Abimelec sorse, per liberare Israele, Thola, figliuolo di Puah, figliuolo di Dodo, uomo d'Issacar. Dimorava a Samir, nella contrada montuosa di Efraim; Giudici 10:2 fu giudice d'Israele per ventitre anni; poi mori e fu sepolto a Samir. Giudici 10:3 Dopo di lui sorse Jair, il Galaadita, che fu giudice d'Israele per ventidue anni; Giudici 10:4 ebbe trenta figliuoli che cavalcavano trenta asinelli e aveano trenta citta', che si chiamano anche oggi i borghi di Jair, e sono nel paese di Galaad. Giudici 10:5 Poi Jair mori e fu sepolto a Kamon. I Filistei e gli Ammoniti opprimono Israele Giudici 10:6 E i figliuoli d'Israele continuarono a fare cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno e servirono agl'idoli di Baal e di Astarte, agli de'i della Siria, agli de'i di Sidon, agli de'i di Moab, agli de'i de' figliuoli di Ammon e agli de'i de' Filistei; abbandonaron l'Eterno e non gli serviron piu'. Giudici 10:7 L'ira dell'Eterno s'accese contro Israele, ed egli li diede nelle mani de' Filistei e nelle mani de' figliuoli di Ammon. Giudici 10:8 E in quell'anno, questi angariarono ed oppressero i figliuoli d'Israele; per diciotto anni oppressero tutti i figliuoli d'Israele ch'erano di la' dal Giordano, nel paese degli Amorei in Galaad. Giudici 10:9 E i figliuoli di Ammon passarono il Giordano per combattere anche contro Giuda, contro Beniamino e contro la casa d'Efraim; e Israele fu in grande angustia. Giudici 10:10 Allora i figliuoli d'Israele gridarono all'Eterno, dicendo: 'Abbiam peccato contro di te, perche' abbiamo abbandonato il nostro Dio, e abbiam servito agl'idoli Baal'. Giudici 10:11 E l'Eterno disse ai figliuoli d'Israele: 'Non vi ho io liberati dagli Egiziani, dagli Amorei, dai figliuoli di Ammon e dai Filistei? Giudici 10:12 Quando i Sidonii, gli Amalekiti e i Maoniti vi opprimevano e voi gridaste a me, non vi liberai io dalle loro mani? Giudici 10:13 Eppure, m'avete abbandonato e avete servito ad altri de'i; percio' io non vi liberero' piu'. Giudici 10:14 Andate a gridare agli de'i che avete scelto; vi salvino essi nel tempo della vostra angoscia!' Giudici 10:15 E i figliuoli d'Israele dissero all'Eterno: 'Abbiamo peccato; facci tutto quello che a te piace; soltanto, te ne preghiamo, liberaci oggi!' Giudici 10:16 Allora tolsero di mezzo a loro gli de'i stranieri e servirono all'Eterno, che si accoro' per l'afflizione d'Israele. Giudici 10:17 I figliuoli di Ammon s'adunarono e si accamparono in Galaad, e i figliuoli d'Israele s'adunaron pure, e si accamparono a Mitspa. Giudici 10:18 Il popolo, i principi di Galaad, si dissero l'uno all'altro: 'Chi sara' l'uomo che comincera' l'attacco contro i figliuoli di Ammon? Quegli sara' il capo di tutti gli abitanti di Galaad'. Jefte, giudice e capo d'Israele. Disfatta degli Ammoniti. Il voto di Jefte Giudici 11:1 Or Jefte, il Galaadita, era un uomo forte e valoroso, figliuolo di una meretrice, e avea Galaad per padre. Giudici 11:2 La moglie di Galaad gli avea dato de' figliuoli; e quando questi figliuoli della moglie furono grandi, cacciarono Jefte e gli dissero: 'Tu non avrai eredita' in casa di nostro padre, perche' sei figliuolo d'un'altra donna'. Giudici 11:3 E Jefte se ne fuggi lungi dai suoi fratelli e si stabili nel paese di Tob. Degli uomini da nulla si raccolsero attorno a Jefte, e facevano delle incursioni con lui. Giudici 11:4 Qualche tempo dopo avvenne che i figliuoli di Ammon mossero guerra a Israele. Giudici 11:5 E come i figliuoli di Ammon movean guerra a Israele, gli anziani di Galaad andarono a cercare Jefte nel paese di Tob. Giudici 11:6 E dissero a Jefte: 'Vieni, sii nostro capitano, e combatteremo contro i figliuoli di Ammon'. Giudici 11:7 Ma Jefte rispose agli anziani di Galaad: 'Non m'avete voi odiato e cacciato dalla casa di mio padre? Perche' venite da me ora che siete nell'angustia?' Giudici 11:8 E gli anziani di Galaad dissero a Jefte: 'Appunto per questo torniamo ora da te, onde tu venga con noi e combatta contro i figliuoli di Ammon, e tu sia capo di noi tutti abitanti di Galaad'. Giudici 11:9 Jefte rispose agli anziani di Galaad: 'Se mi riconducete da voi per combattere contro i figliuoli di Ammon, e l'Eterno li da' in mio potere, io saro' vostro capo'. Giudici 11:10 E gli anziani di Galaad dissero a Jefte: 'L'Eterno sia testimone tra noi, e ci punisca se non facciamo quello che hai detto'. Giudici 11:11 Jefte dunque ando' con gli anziani di Galaad; il popolo lo costitui suo capo e condottiero, e Jefte ripete' davanti all'Eterno, a Mitspa, tutte le parole che avea detto prima. Giudici 11:12 Poi Jefte invio' de' messi al re de' figliuoli di Ammon per dirgli: 'Che questione c'e' fra me e te che tu venga contro di me per far guerra al mio paese?' Giudici 11:13 E il re de' figliuoli di Ammon rispose ai messi di Jefte: 'Mi son mosso perche', quando Israele sali dall'Egitto, s'impadroni del mio paese, dall'Arnon fino allo Jabbok e al Giordano; rendimelo all'amichevole'. Giudici 11:14 Jefte invio' di nuovo de' messi al re de' figliuoli di Ammon per dirgli: Giudici 11:15 'Cosi dice Jefte: Israele non s'impadroni del paese di Moab, ne' del paese de' figliuoli di Ammon; Giudici 11:16 ma, quando Israele sali dall'Egitto e attraverso' il deserto fino al mar Rosso e giunse a Kades, Giudici 11:17 invio' de' messi al re di Edom per dirgli: - Ti prego, lasciami passare per il tuo paese; - ma il re di Edom non acconsenti. Mando' anche al re di Moab, il quale pure rifiuto'; e Israele rimase a Kades. Giudici 11:18 Poi cammino' per il deserto, fece il giro del paese di Edom e del paese di Moab, giunse a oriente del paese di Moab, e si accampo' di la' dall'Arnon, senza entrare nel territorio di Moab; perche' l'Arnon segna il confine di Moab. Giudici 11:19 E Israele invio' dei messi a Sihon, re degli Amorei, re di Heshbon, e gli fe' dire: - Ti preghiamo, lasciaci passare dal tuo paese, per arrivare al nostro. - Giudici 11:20 Ma Sihon non si fido' d'Israele per permettergli di passare per il suo territorio; anzi Sihon raduno' tutta la sua gente, s'accampo' a Jahats, e combatte' contro Israele. Giudici 11:21 E l'Eterno, l'Iddio d'Israele, diede Sihon e tutta la sua gente nelle mani d'Israele, che li sconfisse; cosi Israele conquisto' tutto il paese degli Amorei, che abitavano quella contrada; Giudici 11:22 conquisto' tutto il territorio degli Amorei, dall'Arnon allo Jabbok e dal deserto al Giordano. Giudici 11:23 E ora che l'Eterno, l'Iddio d'Israele, ha cacciato gli Amorei d'innanzi a Israele, ch'e' il suo popolo, dovresti tu possedere il loro paese? Giudici 11:24 Non possiedi tu quello che Kemosh, il tuo dio, t'ha fatto possedere? Cosi anche noi possederemo il paese di quelli che l'Eterno ha cacciati d'innanzi a noi. Giudici 11:25 Sei tu forse da piu' di Balak, figliuolo di Tsippor, re di Moab? Mosse egli querela ad Israele, o gli fece egli guerra? Giudici 11:26 Son trecent'anni che Israele abita ad Heshbon e nelle citta' del suo territorio, ad Aroer e nelle citta' del suo territorio, e in tutte le citta' lungo l'Arnon; perche' non gliele avete tolte durante questo tempo? Giudici 11:27 E io non t'ho offeso, e tu agisci male verso di me, movendomi guerra. L'Eterno, il giudice, giudichi oggi tra i figliuoli d'Israele e i figliuoli di Ammon!' Giudici 11:28 Ma il re de' figliuoli di Ammon non diede ascolto alle parole che Jefte gli avea fatto dire. Giudici 11:29 Allora lo spirito dell'Eterno venne su Jefte, che attraverso' Galaad e Manasse, passo' a Mitspa di Galaad, e da Mitspa di Galaad mosse contro i figliuoli di Ammon. Giudici 11:30 E Jefte fece un voto all'Eterno, e disse: 'Se tu mi dai nelle mani i figliuoli di Ammon, Giudici 11:31 la persona che uscira' dalle porte di casa mia per venirmi incontro quando tornero' vittorioso dai figliuoli di Ammon, sara' dell'Eterno, e io l'offriro' in olocausto'. Giudici 11:32 E Jefte marcio' contro i figliuoli di Ammon per far loro guerra, e l'Eterno glieli diede nelle mani. Giudici 11:33 Ed egli inflisse loro una grandissima sconfitta, da Aroer fin verso Minnith, prendendo loro venti citta', e fino ad Abel-Keramim. Cosi i figliuoli di Ammon furono umiliati dinanzi ai figliuoli d'Israele. Giudici 11:34 Or Jefte se ne torno' a Mitspa, a casa sua; ed ecco uscirgli incontro la sua figliuola, con timpani e danze. Era l'unica sua figlia: non aveva altri figliuoli ne' altre figliuole. Giudici 11:35 E, come la vide, si straccio' le vesti, e disse: 'Ah, figlia mia! tu mi accasci, tu mi accasci; tu sei fra quelli che mi conturbano! poiche' io ho dato parola all'Eterno, e non posso ritrarmene'. Giudici 11:36 Ella gli disse: 'Padre mio, se hai dato parola all'Eterno, fa' di me secondo quel che hai proferito, giacche' l'Eterno t'ha dato di far vendetta de' figliuoli di Ammon, tuoi nemici'. Giudici 11:37 Poi disse a suo padre: 'Mi sia concesso questo: lasciami libera per due mesi, ond'io vada e scenda per i monti a piangere la mia verginita' con le mie compagne'. Giudici 11:38 Egli le rispose: 'Va'!' e la lascio' andare per due mesi. Ed ella se ne ando' con le sue compagne, e pianse sui monti la sua verginita'. Giudici 11:39 Alla fine dei due mesi, ella torno' da suo padre; ed egli fece di lei quello che aveva promesso con voto. Ella non avea conosciuto uomo. Di qui venne in Israele Giudici 11:40 l'usanza che le figliuole d'Israele vanno tutti gli anni a celebrar la figliuola di Jefte, il Galaadita, per quattro giorni. Guerra di Jefte contro Efraim. Morte di Jefte Giudici 12:1 Or gli uomini di Efraim si radunarono, passarono a Tsafon, e dissero a Jefte: 'Perche' sei andato a combattere contro i figliuoli di Ammon e non ci hai chiamati ad andar teco? Noi bruceremo la tua casa e te con essa'. Giudici 12:2 Jefte rispose loro: 'Io e il mio popolo abbiamo avuto gran contesa coi figliuoli di Ammon; e quando v'ho chiamati in aiuto, non mi avete liberato dalle loro mani. Giudici 12:3 E vedendo che voi non venivate in mio soccorso, ho posto a repentaglio la mia vita, ho marciato contro i figliuoli di Ammon, e l'Eterno me li ha dati nelle mani. Perche' dunque siete saliti oggi contro di me per muovermi guerra?' Giudici 12:4 Poi Jefte, radunati tutti gli uomini di Galaad, die' battaglia ad Efraim; e gli uomini di Galaad sconfissero gli Efraimiti, perche' questi dicevano: 'Voi, Galaaditi, siete de' fuggiaschi d'Efraim, in mezzo ad Efraim e in mezzo a Manasse!' Giudici 12:5 E i Galaaditi intercettarono i guadi del Giordano agli Efraimiti; e quando uno de' fuggiaschi d'Efraim diceva: 'Lasciatemi passare', gli uomini di Galaad gli chiedevano: 'Sei tu un Efraimita?' Se quello rispondeva: 'No', i Galaaditi gli dicevano: Giudici 12:6 'Ebbene, di' Scibboleth'; e quello diceva 'Sibboleth', senza fare attenzione a pronunziar bene; allora lo pigliavano e lo scannavano presso i guadi del Giordano. E perirono in quel tempo quarantaduemila uomini d'Efraim. Giudici 12:7 Jefte fu giudice d'Israele per sei anni. Poi Jefte, il Galaadita, mori e fu sepolto in una delle citta' di Galaad. Ibtsan, Elon e Abdon, giudici d'Israele Giudici 12:8 Dopo di lui fu giudice d'Israele Ibtsan di Bethlehem, Giudici 12:9 che ebbe trenta figliuoli, marito' fuori trenta figliuole, e condusse di fuori trenta fanciulle per i suoi figliuoli. Fu giudice d'Israele per sette anni. Giudici 12:10 Poi Ibtsan mori e fu sepolto a Bethlehem. Giudici 12:11 Dopo di lui fu giudice d'Israele Elon, lo Zabulonita; fu giudice d'Israele per dieci anni. Giudici 12:12 Poi Elon, lo Zabulonita, mori e fu sepolto ad Aialon, nel paese di Zabulon. Giudici 12:13 Dopo di lui fu giudice d'Israele Abdon, figliuolo di Hillel, il Pirathonita. Giudici 12:14 Ebbe quaranta figliuoli e trenta nipoti, i quali cavalcarono settanta asinelli. Fu giudice d'Israele per otto anni. Giudici 12:15 Poi Abdon, figliuolo di Hillel, il Pirathonita, mori e fu sepolto a Pirathon, nel paese di Efraim, sul monte Amalek. Israele oppresso dai Filistei. Nascita di Sansone Giudici 13:1 E i figliuoli d'Israele continuarono a fare quel ch'era male agli occhi dell'Eterno, e l'Eterno li diede nelle mani de' Filistei per quarant'anni. Giudici 13:2 Or v'era un uomo di Tsorea, della famiglia dei Daniti, per nome Manoah; sua moglie era sterile e non avea figliuoli. Giudici 13:3 E l'angelo dell'Eterno apparve a questa donna, e le disse: 'Ecco, tu sei sterile e non hai figliuoli; ma concepirai e partorirai un figliuolo. Giudici 13:4 Or dunque, guardati bene dal bere vino o bevanda alcoolica, e dal mangiare alcun che d'impuro. Giudici 13:5 Poiche' ecco, tu concepirai e partorirai un figliuolo, sulla testa del quale non passera' rasoio, giacche' il fanciullo sara' un Nazireo consacrato a Dio dal seno di sua madre, e sara' lui che comincera' a liberare Israele dalle mani de' Filistei'. Giudici 13:6 E la donna ando' a dire a suo marito: 'Un uomo di Dio e' venuto da me; avea il sembiante d'un angelo di Dio: un sembiante terribile fuor di modo. Io non gli ho domandato donde fosse, ed egli non m'ha detto il suo nome; Giudici 13:7 ma mi ha detto: Ecco, tu concepirai e partorirai un figliuolo; or dunque non bere vino ne' bevanda alcoolica, e non mangiare alcun che d'impuro, giacche' il fanciullo sara' un Nazireo, consacrato a Dio dal seno di sua madre e fino al giorno della sua morte'. Giudici 13:8 Allora Manoah supplico' l'Eterno, e disse: 'O Signore, ti prego che l'uomo di Dio mandato da te torni di nuovo a noi e c'insegni quello che dobbiam fare per il bambino che nascera''. Giudici 13:9 E Dio esaudi la preghiera di Manoah; e l'angelo di Dio torno' ancora dalla donna, che stava sedendo nel campo; ma Manoah, suo marito, non era con lei. Giudici 13:10 La donna corse in fretta a informar suo marito del fatto, e gli disse: 'Ecco, quell'uomo che venne da me l'altro giorno, m'e' apparito'. Giudici 13:11 Manoah s'alzo', ando' dietro a sua moglie, e giunto a quell'uomo, gli disse: 'Sei tu che parlasti a questa donna?' E quegli rispose: 'Son io'. Giudici 13:12 E Manoah: 'Quando la tua parola si sara' verificata, qual norma s'avra' da seguire per il bambino? e che si dovra' fare per lui?' Giudici 13:13 L'angelo dell'Eterno rispose a Manoah: 'Si astenga la donna da tutto quello che le ho detto. Giudici 13:14 Non mangi di alcun prodotto della vigna, ne' beva vino o bevanda alcoolica, e non mangi alcun che d'impuro; osservi tutto quello che le ho comandato'. Giudici 13:15 E Manoah disse all'angelo dell'Eterno: 'Deh, permettici di trattenerti, e di prepararti un capretto!' Giudici 13:16 E l'angelo dell'Eterno rispose a Manoah: 'Anche se tu mi trattenessi, non mangerei del tuo cibo; ma, se vuoi fare un olocausto, offrilo all'Eterno'. Or Manoah non sapeva che quello fosse l'angelo dell'Eterno. Giudici 13:17 Poi Manoah disse all'angelo dell'Eterno: 'Qual e' il tuo nome, affinche', adempiute che siano le tue parole, noi ti rendiamo onore?' Giudici 13:18 E l'angelo dell'Eterno gli rispose: 'Perche' mi chiedi il mio nome? esso e' maraviglioso'. Giudici 13:19 E Manoah prese il capretto e l'oblazione e li offri all'Eterno sul sasso. Allora avvenne una cosa prodigiosa, mentre Manoah e sua moglie stavano guardando: Giudici 13:20 come la fiamma saliva dall'altare al cielo, l'angelo dell'Eterno sali con la fiamma dell'altare. E Manoah e sua moglie, vedendo questo, caddero con la faccia a terra. Giudici 13:21 E l'angelo dell'Eterno non apparve piu' ne' a Manoah ne' a sua moglie. Allora Manoah riconobbe che quello era l'angelo dell'Eterno. Giudici 13:22 E Manoah disse a sua moglie: 'Noi morremo sicuramente, perche' abbiam veduto Dio'. Giudici 13:23 Ma sua moglie gli disse: 'Se l'Eterno avesse voluto farci morire, non avrebbe accettato dalle nostre mani l'olocausto e l'oblazione; non ci avrebbe fatto vedere tutte queste cose, e non ci avrebbe fatto udire proprio ora delle cose come queste'. Giudici 13:24 Poi la donna partori un figliuolo, a cui pose nome Sansone. Il bambino crebbe, e l'Eterno lo benedisse. Giudici 13:25 E lo spirito dell'Eterno comincio' ad agitarlo quand'esso era a Mahaneh-Dan, fra Tsorea ed Eshtaol. Matrimonio e prime imprese di Sansone Giudici 14:1 Sansone scese a Timnah, e vide quivi una donna tra le figliuole de' Filistei. Giudici 14:2 Tornato a casa, ne parlo' a suo padre e a sua madre, dicendo: 'Ho veduto a Timnah una donna tra le figliuole de' Filistei; or dunque, prendetemela per moglie'. Giudici 14:3 Suo padre e sua madre gli dissero: 'Non v'e' egli dunque tra le figliuole de' tuoi fratelli e in tutto il nostro popolo una donna per te, che tu vada a prenderti una moglie tra i Filistei incirconcisi?' E Sansone rispose a suo padre: 'Prendimi quella, poiche' mi piace'. Giudici 14:4 Or suo padre e sua madre non sapevano che questo veniva dall'Eterno, poiche' Sansone cercava che i Filistei gli fornissero un'occasione di contesa. In quel tempo, i Filistei dominavano Israele. Giudici 14:5 Poi Sansone scese con suo padre e con sua madre a Timnah; e come furon giunti alle vigne di Timnah, ecco un leoncello farglisi incontro, ruggendo. Giudici 14:6 Lo spirito dell'Eterno investi Sansone, che, senz'aver niente in mano, squarcio' il leone, come uno squarcerebbe un capretto; ma non disse nulla a suo padre ne' a sua madre di cio' che avea fatto. Giudici 14:7 E scese, parlo' alla donna, e questa gli piacque. Giudici 14:8 Di li a qualche tempo, torno' per prenderla, e usci di strada per vedere il carcame del leone; ed ecco, nel corpo del leone c'era uno sciame d'api e del miele. Giudici 14:9 Egli prese in mano di quel miele, e si mise a mangiarlo per istrada; e quando ebbe raggiunto suo padre e sua madre, ne diede loro, ed essi ne mangiarono; ma non disse loro che avea preso il miele dal corpo del leone. Giudici 14:10 Suo padre scese a trovar quella donna, e Sansone fece quivi un convito; perche' tale era il costume dei giovani. Giudici 14:11 Non appena i parenti della sposa videro Sansone, invitarono trenta compagni perche' stessero con lui. Giudici 14:12 Sansone disse loro: 'Io vi proporro' un enimma; e se voi me lo spiegate entro i sette giorni del convito, e se l'indovinate, vi daro' trenta tuniche e trenta mute di vesti; Giudici 14:13 ma, se non me lo potete spiegare, darete trenta tuniche e trenta mute di vesti a me'. Giudici 14:14 E quelli gli risposero: 'Proponi il tuo enimma, e noi l'udremo'. Ed egli disse loro: 'Dal mangiatore e' uscito del cibo, e dal forte e' uscito del dolce'. Per tre giorni quelli non poterono spiegar l'enimma. Giudici 14:15 E il settimo giorno dissero alla moglie di Sansone: 'Induci il tuo marito a spiegarci l'enimma; se no, darem fuoco a te e alla casa di tuo padre. E che? ci avete invitati qui per spogliarci?' Giudici 14:16 La moglie di Sansone si mise a piangere presso di lui, e a dirgli: 'Tu non hai per me che dell'odio, e non mi vuoi bene; hai proposto un enimma ai figliuoli del mio popolo, e non me l'hai spiegato!' Ed egli a lei: 'Ecco, non l'ho spiegato a mio padre ne' a mia madre, e lo spiegherei a te?' Giudici 14:17 Ed ella pianse presso di lui, durante i sette giorni che durava il convito; e il settimo giorno Sansone glielo spiego', perche' lo tormentava; ed essa spiego' l'enimma ai figliuoli del suo popolo. Giudici 14:18 E gli uomini della citta', il settimo giorno, prima che tramontasse il sole, dissero a Sansone: 'Che v'e' di piu' dolce del miele? e che v'e' di piu' forte del leone?' Ed egli rispose loro: 'Se non aveste arato con la mia giovenca, non avreste indovinato il mio enimma'. Giudici 14:19 E lo spirito dell'Eterno lo investi, ed egli scese ad Askalon, vi uccise trenta uomini dei loro, prese le loro spoglie, e dette le mute di vesti a quelli che aveano spiegato l'enimma. E, acceso d'ira, risali a casa di suo padre. Giudici 14:20 Ma la moglie di Sansone fu data al compagno di lui, ch'ei s'era scelto per amico. Imprese di Sansone contro i Filistei Giudici 15:1 Di li a qualche tempo, verso la mietitura del grano, Sansone ando' a visitare sua moglie, le porto' un capretto, e disse: 'Voglio entrare in camera da mia moglie'. Ma il padre di lei non gli permise d'entrare, Giudici 15:2 e gli disse: 'Io credevo sicuramente che tu l'avessi presa in odio, e pero' l'ho data al tuo compagno; la sua sorella minore non e' piu' bella di lei? Prendila dunque in sua vece'. Giudici 15:3 Sansone rispose loro: 'Questa volta, non avro' colpa verso i Filistei, quando faro' loro del male'. Giudici 15:4 E Sansone se ne ando' e acchiappo' trecento sciacalli; prese pure delle fiaccole, vo'lse coda contro coda, e mise una fiaccola in mezzo, fra le due code. Giudici 15:5 Poi accese le fiaccole, dette la via agli sciacalli per i campi di grano de' Filistei, e brucio' i covoni ammassati, il grano tuttora in piedi, e perfino gli uliveti. Giudici 15:6 E i Filistei chiesero: 'Chi ha fatto questo?' Fu risposto: 'Sansone, il genero del Thimneo, perche' questi gli ha preso la moglie, e l'ha data al compagno di lui'. E i Filistei salirono e diedero alle fiamme lei e suo padre. Giudici 15:7 E Sansone disse loro: 'Giacche' agite a questo modo, siate certi che non avro' posa finche' non mi sia vendicato di voi'. Giudici 15:8 E li sbaraglio' interamente, facendone un gran macello. Poi discese, e si ritiro' nella caverna della roccia d'Etam. Giudici 15:9 Allora i Filistei salirono, si accamparono in Giuda, e si distesero fino a Lehi. Giudici 15:10 Gli uomini di Giuda dissero loro: 'Perche' siete saliti contro di noi?' Quelli risposero: 'Siam saliti per legare Sansone; per fare a lui quello che ha fatto a noi'. Giudici 15:11 E tremila uomini di Giuda scesero alla caverna della roccia d'Etam, e dissero a Sansone: 'Non sai tu che i Filistei sono nostri dominatori? Che e' dunque questo che ci hai fatto?' Ed egli rispose loro: 'Quello che hanno fatto a me, l'ho fatto a loro'. Giudici 15:12 E quelli a lui: 'Noi siam discesi per legarti e darti nelle mani de' Filistei'. Sansone replico' loro: 'Giuratemi che voi stessi non mi ucciderete'. Giudici 15:13 Quelli risposero: 'No, ti legheremo soltanto, e ti daremo nelle loro mani; ma certamente non ti metteremo a morte'. E lo legarono con due funi nuove, e lo fecero uscire dalla caverna. Giudici 15:14 Quando giunse a Lehi, i Filistei gli si fecero incontro con grida di gioia; ma lo spirito dell'Eterno lo investi, e le funi che aveva alle braccia divennero come fili di lino a cui si appicchi il fuoco; e i legami gli caddero dalle mani. Giudici 15:15 E, trovata una mascella d'asino ancor fresca, stese la mano, l'afferro', e uccise con essa mille uomini. Giudici 15:16 E Sansone disse: 'Con una mascella d'asino, un mucchio! due mucchi! Con una mascella d'asino ho ucciso mille uomini!' Giudici 15:17 Quand'ebbe finito di parlare, getto' via di mano la mascella, e chiamo' quel luogo Ramath-Lehi. Giudici 15:18 Poi ebbe gran sete; e invoco' l'Eterno, dicendo: 'Tu hai concesso questa gran liberazione per mano del tuo servo; e ora, dovro' io morir di sete e cader nelle mani degli incirconcisi?' Giudici 15:19 Allora Iddio fende' la roccia concava ch'e' a Lehi, e ne usci dell'acqua. Sansone bevve, il suo spirito si rianimo', ed egli riprese vita. Donde il nome di En-Hakkore dato a quella fonte, che esiste anche al di d'oggi a Lehi. Giudici 15:20 Sansone fu giudice d'Israele, al tempo de' Filistei, per vent'anni. Sansone a Gaza. e' tradito da Delila. Sua morte Giudici 16:1 E Sansone ando' a Gaza, vide quivi una meretrice, ed entro' da lei. Giudici 16:2 Fu detto a que' di Gaza: 'Sansone e' venuto qua'. Ed essi lo circondarono, stettero in agguato tutta la notte presso la porta della citta', e tutta quella notte se ne stettero queti dicendo: 'Allo spuntar del giorno l'uccideremo'. Giudici 16:3 E Sansone si giacque fino a mezzanotte; e a mezzanotte si levo', die' di piglio ai battenti della porta della citta' e ai due stipiti, li divelse insieme con la sbarra, se li mise sulle spalle, e li porto' in cima al monte ch'e' dirimpetto a Hebron. Giudici 16:4 Dopo questo, s'innamoro' di una donna della valle di Sorek, che si chiamava Delila. Giudici 16:5 E i principi de' Filistei salirono da lei e le dissero: 'Lusingalo, e vedi dove risieda quella sua gran forza, e come potremmo prevalere contro di lui per giungere a legarlo e a domarlo; e ti daremo ciascuno mille e cento sicli d'argento'. Giudici 16:6 Delila dunque disse a Sansone: 'Dimmi, ti prego, dove risieda la tua gran forza, e in che modo ti si potrebbe legare per domarti'. Giudici 16:7 Sansone le rispose: 'Se mi si legasse con sette corde d'arco fresche, non ancora secche, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque'. Giudici 16:8 Allora i principi dei Filistei le portarono sette corde d'arco fresche, non ancora secche, ed ella lo lego' con esse. Giudici 16:9 Or c'era gente che stava in agguato, da lei, in una camera interna. Ed ella gli disse: 'Sansone, i Filistei ti sono addosso!' Ed egli ruppe le corde, come si rompe un fil di stoppa quando sente il fuoco. Cosi il segreto della sua forza resto' sconosciuto. Giudici 16:10 Poi Delila disse a Sansone: 'Ecco, tu m'hai beffata e m'hai detto delle bugie; or dunque, ti prego, dimmi con che ti si potrebbe legare'. Giudici 16:11 Egli le rispose: 'Se mi si legasse con funi nuove che non fossero ancora state adoperate, io diventerei debole e sarei come un uomo qualunque'. Giudici 16:12 Delila prese dunque delle funi nuove, lo lego', e gli disse: 'Sansone, i Filistei ti sono addosso'. L'agguato era posto nella camera interna. Ed egli ruppe, come un filo, le funi che aveva alle braccia. Giudici 16:13 Delila disse a Sansone: 'Fino ad ora tu m'hai beffata e m'hai detto delle bugie; dimmi con che ti si potrebbe legare'. Ed egli le rispose: 'Non avresti che da tessere le sette trecce del mio capo col tuo ordito'. Giudici 16:14 Essa le fisso' al subbio, poi gli disse: 'Sansone, i Filistei ti sono addosso'. Ma egli si sveglio' dal sonno, e strappo' via il subbio del telaio con l'ordito. Giudici 16:15 Ed ella gli disse: 'Come fai a dirmi: T'amo! mentre il tuo cuore non e' con me? Gia' tre volte m'hai beffata, e non m'hai detto dove risiede la tua gran forza'. Giudici 16:16 Or avvenne che, premendolo ella ogni giorno con le sue parole e tormentandolo, egli se ne accoro' mortalmente, Giudici 16:17 e le aperse tutto il cuor suo e le disse: 'Non e' mai passato rasoio sulla mia testa, perche' sono un Nazireo, consacrato a Dio, dal seno di mia madre; se fossi tosato, la mia forza se ne andrebbe, diventerei debole, e sarei come un uomo qualunque'. Giudici 16:18 Delila, visto ch'egli le aveva aperto tutto il cuor suo, mando' a chiamare i principi de' Filistei, e fece dir loro: 'Venite su, questa volta, perche' egli m'ha aperto tutto il suo cuore'. Allora i principi dei Filistei salirono da lei, e portaron seco il danaro. Giudici 16:19 Ed ella lo addormento' sulle sue ginocchia, chiamo' l'uomo fissato, e gli fece tosare le sette trecce della testa di Sansone; cosi giunse a domarlo; e la sua forza si parti da lui. Giudici 16:20 Allora ella gli disse: 'Sansone, i Filistei ti sono addosso'. Ed egli, svegliatosi dal sonno, disse: 'Io ne usciro' come le altre volte, e mi svincolero''. Ma non sapeva che l'Eterno s'era ritirato da lui. Giudici 16:21 E i Filistei lo presero e gli cavaron gli occhi; lo fecero scendere a Gaza, e lo legarono con catene di rame. Ed egli girava la macina nella prigione. Giudici 16:22 Intanto, la capigliatura che gli avean tosata, cominciava a ricrescergli. Giudici 16:23 Or i principi dei Filistei si radunarono per offrire un gran sacrifizio a Dagon, loro dio, e per rallegrarsi. Dicevano: 'Il nostro dio ci ha dato nelle mani Sansone, nostro nemico'. Giudici 16:24 E quando il popolo lo vide, comincio' a lodare il suo dio e a dire: 'Il nostro dio ci ha dato nelle mani il nostro nemico, colui che ci devastava il paese e che ha ucciso tanti di noi'. Giudici 16:25 E nella gioia del cuor loro, dissero: 'Chiamate Sansone, che ci faccia divertire!' Fecero quindi uscir Sansone dalla prigione, ed egli si mise a fare il buffone in loro presenza. Lo posero fra le colonne; Giudici 16:26 e Sansone disse al fanciullo che lo teneva per la mano: 'Lasciami, ch'io possa toccar le colonne sulle quali posa la casa, e m'appoggi ad esse'. Giudici 16:27 Or la casa era piena d'uomini e di donne; e tutti i principi de' Filistei eran quivi; c'eran sul tetto circa tremila persone, fra uomini e donne, che stavano a guardare mentre Sansone faceva il buffone. Giudici 16:28 Allora Sansone invoco' l'Eterno, e disse: 'O Signore, o Eterno, ti prego, ricordati di me! Dammi forza per questa volta soltanto, o Dio, perch'io mi vendichi in un colpo solo de' Filistei, per la perdita de' miei due occhi'. Giudici 16:29 E Sansone abbraccio' le due colonne di mezzo, sulle quali posava la casa; s'appoggio' ad esse: all'una con la destra, all'altra con la sinistra, e disse: Giudici 16:30 'Ch'io muoia insieme coi Filistei!' Si curvo' con tutta la sua forza, e la casa rovino' addosso ai principi e a tutto il popolo che v'era dentro; talche' piu' ne uccise egli morendo, che non ne avea uccisi da vivo. Giudici 16:31 Poi i suoi fratelli e tutta la casa di suo padre scesero e lo portaron via; quindi risalirono, e lo seppellirono fra Tsorea ed Eshtaol nel sepolcro di Manoah suo padre. Egli era stato giudice d'Israele per venti anni. Mica e il suo idolo Giudici 17:1 Or v'era un uomo nella contrada montuosa d'Efraim, che si chiamava Mica. Giudici 17:2 Egli disse a sua madre: 'I millecento sicli d'argento che t'hanno rubato, e a proposito dei quali hai pronunziato una maledizione, e l'hai pronunziata in mia presenza, ecco, li ho io; quel denaro l'avevo preso io'. E sua madre disse: 'Benedetto sia dall'Eterno il mio figliuolo!' Giudici 17:3 Egli restitui a sua madre i millecento sicli d'argento, e sua madre disse: 'Io consacro di mano mia quest'argento a pro del mio figliuolo, per farne un'immagine scolpita e un'immagine di getto; or dunque te lo rendo'. Giudici 17:4 E quand'egli ebbe restituito l'argento a sua madre, questa prese dugento sicli e li diede al fonditore, il quale ne fece un'immagine scolpita e un'immagine di getto, che furon messe in casa di Mica. Giudici 17:5 E quest'uomo, Mica, ebbe una casa di Dio; e fece un efod e degl'idoli, e consacro' uno de' suoi figliuoli, che li servi da sacerdote. Giudici 17:6 In quel tempo non v'era re in Israele; ognuno faceva quel che gli pareva meglio. Giudici 17:7 Or v'era un giovine di Bethlehem di Giuda, della famiglia di Giuda, il quale era un Levita, e abitava quivi. Giudici 17:8 Quest'uomo si parti dalla citta' di Bethlehem di Giuda, per stabilirsi in luogo che trovasse adatto; e, cammin facendo, giunse nella contrada montuosa di Efraim, alla casa di Mica. Giudici 17:9 Mica gli chiese: 'Donde vieni?' Quello gli rispose: 'Sono un Levita di Bethlehem di Giuda, e vado a stabilirmi dove trovero' un luogo adatto'. Giudici 17:10 Mica gli disse: 'Rimani con me, e siimi padre e sacerdote; ti daro' dieci sicli d'argento all'anno, un vestito completo, e il vitto'. E il Levita entro'. Giudici 17:11 Egli acconsenti a stare con quell'uomo, che tratto' il giovine come uno de' suoi figliuoli. Giudici 17:12 Mica consacro' quel Levita; il giovine gli servi da sacerdote, e si stabili in casa di lui. Giudici 17:13 E Mica disse: 'Ora so che l'Eterno mi fara' del bene, perche' ho un Levita come mio sacerdote'. La tribu' di Dan ruba l'idolo di Mica e s'impadronisce della citta' di Lais Giudici 18:1 In quel tempo, non v'era re in Israele; e in quel medesimo tempo, la tribu' dei Daniti cercava un possesso per stabilirvisi, perche' fino a quei giorni, non le era toccato alcuna eredita' fra le tribu' d'Israele. Giudici 18:2 I figliuoli di Dan mandaron dunque da Tsorea e da Eshtaol cinque uomini della loro tribu', presi di fra loro tutti, uomini valorosi, per esplorare ed esaminare il paese; e dissero loro: 'Andate a esaminare il paese!' Quelli giunsero nella contrada montuosa di Efraim, alla casa di Mica, e pernottarono in quel luogo. Giudici 18:3 Come furon presso alla casa di Mica, riconobbero la voce del giovine Levita; e, avvicinatisi, gli chiesero: 'Chi t'ha condotto qua? che fai in questo luogo? che hai tu qui?' Giudici 18:4 Egli rispose loro: 'Mica mi ha fatto questo e questo: mi stipendia, e io gli servo da sacerdote'. Giudici 18:5 E quelli gli dissero: 'Deh, consulta Iddio, affinche' sappiamo se il viaggio che abbiamo intrapreso sara' prospero'. Giudici 18:6 Il sacerdote rispose loro: 'Andate in pace; il viaggio che fate e' sotto lo sguardo dell'Eterno'. Giudici 18:7 I cinque uomini dunque partirono, giunsero a Lais, e videro che il popolo, il quale vi abitava, viveva in sicurta', al modo de' Sidonii, tranquillo e fidente, poiche' nel paese non c'era alcuno in autorita' che potesse far loro il menomo torto, ed erano lontani dai Sidonii e non aveano relazione con alcuno. Giudici 18:8 Poi tornarono ai loro fratelli a Tsorea ed a Eshtaol; e i fratelli chiesero loro: 'Che dite?' Giudici 18:9 Quelli risposero: 'Leviamoci e saliamo contro quella gente; poiche' abbiam visto il paese, ed ecco, e' eccellente. E voi ve ne state la' senza dir verbo? Non siate pigri a muovervi per andare a prender possesso del paese! Giudici 18:10 Quando arriverete la' troverete un popolo che se ne sta sicuro. Il paese e' vasto, e Dio ve lo ha dato nelle mani: e' un luogo dove non manca nulla di cio' che e' sulla terra'. Giudici 18:11 E seicento uomini della famiglia dei Daniti partirono da Tsorea e da Eshtaol, muniti d'armi. Giudici 18:12 Salirono, e si accamparono a Kiriath-Jearim, in Giuda; percio' quel luogo, che e' dietro a Kiriath-Jearim, fu chiamato e si chiama anche oggi Mahane'-Dan. Giudici 18:13 E di la' passarono nella contrada montuosa di Efraim, e giunsero alla casa di Mica. Giudici 18:14 Allora i cinque uomini che erano andati ad esplorare il paese di Lais, presero a dire ai loro fratelli: 'Sapete voi che in queste case c'e' un efod, ci son degl'idoli, un'immagine scolpita e un'immagine di getto? Considerate ora quel che dovete fare'. Giudici 18:15 Quelli si diressero da quella parte, giunsero alla casa del giovane Levita, alla casa di Mica, e gli chiesero notizie del suo bene stare. Giudici 18:16 I seicento uomini de' figliuoli di Dan, muniti delle loro armi, si misero davanti alla porta. Giudici 18:17 Ma i cinque uomini ch'erano andati ad esplorare il paese, salirono, entrarono in casa, presero l'immagine scolpita, l'efod, gl'idoli e l'immagine di getto, mentre il sacerdote stava davanti alla porta coi seicento uomini armati. Giudici 18:18 E quando furono entrati in casa di Mica ed ebbero preso l'immagine scolpita, l'efod, gl'idoli e l'immagine di getto, il sacerdote disse loro: 'Che fate?' Giudici 18:19 Quelli gli risposero: 'Taci, mettiti la mano sulla bocca, vieni con noi, e sarai per noi un padre e un sacerdote. Che e' meglio per te, esser sacerdote in casa d'un uomo solo, ovvero esser sacerdote di una tribu' e d'una famiglia in Israele?' Giudici 18:20 Il sacerdote si rallegro' in cuor suo; prese l'efod, gl'idoli e l'immagine scolpita, e s'uni a quella gente. Giudici 18:21 Cosi si rimisero in cammino, mettendo innanzi a loro i bambini, il bestiame e i bagagli. Giudici 18:22 Com'erano gia' lungi dalla casa di Mica, la gente che abitava nelle case vicine a quella di Mica, si raduno' e insegui i figliuoli di Dan. Giudici 18:23 E siccome gridava dietro ai figliuoli di Dan, questi, rivoltatisi indietro, dissero a Mica: 'Che cosa hai, che hai radunata cotesta gente?' Giudici 18:24 Egli rispose: 'Avete portato via gli de'i che m'ero fatti e il sacerdote, e ve ne siete andati. Or che mi resta egli piu'? Come potete dunque dirmi: Che hai?' Giudici 18:25 I figliuoli di Dan gli dissero: 'Fa' che non s'oda la tua voce dietro a noi, perche' degli uomini irritati potrebbero scagliarsi su voi, e tu ci perderesti la vita tua e quella della tua famiglia!' Giudici 18:26 I figliuoli di Dan continuarono il loro viaggio; e Mica, vedendo ch'essi eran piu' forti di lui se ne torno' indietro e venne a casa sua. Giudici 18:27 Ed essi, dopo aver preso le cose che Mica avea fatte e il sacerdote che aveva al suo servizio, giunsero a Lais, a un popolo che se ne stava tranquillo e in sicurta'; lo passarono a fil di spada, e dettero la citta' alle fiamme. Giudici 18:28 E non ci fu alcuno che la liberasse, perch'era lontana da Sidon, e i suoi abitanti non avean relazioni con altra gente. Essa era nella valle che si estende verso Beth-Rehob. Giudici 18:29 Poi i Daniti ricostruirono la citta' e l'abitarono. E le posero nome Dan, dal nome di Dan loro padre, che fu figliuolo d'Israele; ma prima, il nome della citta' era Lais. Giudici 18:30 Poi i figliuoli di Dan rizzarono per se' l'immagine scolpita; e Gionathan, figliuolo di Ghershom, figliuolo di Mose', e i suoi figliuoli furono sacerdoti della tribu' dei Daniti fino al giorno in cui gli abitanti del paese furon deportati. Giudici 18:31 Cosi rizzarono per se' l'immagine scolpita che Mica avea fatta, durante tutto il tempo che la casa di Dio rimase a Sciloh. Il Levita d'Efraim Giudici 19:1 Or in quel tempo non v'era re in Israele; ed avvenne che un Levita, il quale dimorava nella parte piu' remota della contrada montuosa di Efraim, si prese per concubina una donna di Bethlehem di Giuda. Giudici 19:2 Questa sua concubina gli fu infedele, e lo lascio' per andarsene a casa di suo padre a Bethlehem di Giuda, ove stette per lo spazio di quattro mesi. Giudici 19:3 E suo marito si levo' e ando' da lei per parlare al suo cuore e ricondurla seco. Egli aveva preso con se' il suo servo e due asini. Essa lo meno' in casa di suo padre; e come il padre della giovane lo vide, gli si fece incontro festosamente. Giudici 19:4 Il suo suocero, il padre della giovane, lo trattenne, ed egli rimase con lui tre giorni; e mangiarono e bevvero e pernottarono quivi. Giudici 19:5 Il quarto giorno si levarono di buon'ora, e il Levita si disponeva a partire; e il padre della giovane disse al suo genero: 'Prendi un boccon di pane per fortificarti il cuore; poi ve ne andrete'. Giudici 19:6 E si posero ambedue a sedere e mangiarono e bevvero assieme. Poi il padre della giovane disse al marito: 'Ti prego, acconsenti a passar qui la notte, e il cuor tuo si rallegri'. Giudici 19:7 Ma quell'uomo si alzo' per andarsene; nondimeno, per le istanze del suocero, pernotto' quivi di nuovo. Giudici 19:8 Il quinto giorno egli si levo' di buon'ora per andarsene; e il padre della giovane gli disse: 'Ti prego, fortificati il cuore, e aspettate finche' declini il giorno'. E si misero a mangiare assieme. Giudici 19:9 E quando quell'uomo si levo' per andarsene con la sua concubina e col suo servo, il suocero, il padre della giovane, gli disse: 'Ecco, il giorno volge ora a sera; ti prego, trattienti qui questa notte; vedi, il giorno sta per finire; pernotta qui, e il cuor tuo si rallegri; e domani vi metterete di buon'ora in cammino e te ne andrai a casa'. Giudici 19:10 Ma il marito non volle passar quivi la notte; si levo', parti, e giunse dirimpetto a Jebus, che e' Gerusalemme, coi suoi due asini sellati e con la sua concubina. Giudici 19:11 Quando furono vicini a Jebus, il giorno era molto calato; e il servo disse al suo padrone: 'Vieni, ti prego, e dirigiamo il cammino verso questa citta' de' Gebusei, e pernottiamo quivi'. Giudici 19:12 Il padrone gli rispose: 'No, non dirigeremo il cammino verso una citta' di stranieri i cui abitanti non sono figliuoli d'Israele, ma andremo fino a Ghibea'. Giudici 19:13 E disse ancora al suo servo: 'Andiamo, cerchiamo d'arrivare a uno di que' luoghi, e pernotteremo a Ghibea o a Rama'. Giudici 19:14 Cosi passarono oltre, e continuarono il viaggio; e il sole tramonto' loro com'eran presso a Ghibea, che appartiene a Beniamino. E volsero il cammino in quella direzione, per andare a pernottare a Ghibea. Giudici 19:15 Il Levita entro' e si fermo' sulla piazza della citta'; ma nessuno li accolse in casa per passar la notte. Giudici 19:16 Quand'ecco un vecchio, che tornava la sera dai campi, dal suo lavoro; era un uomo della contrada montuosa d'Efraim, che abitava come forestiero in Ghibea, la gente del luogo essendo Beniaminita. Giudici 19:17 Alzati gli occhi, vide quel viandante sulla piazza della citta'. E il vecchio gli disse: 'Dove vai, e donde vieni?' Giudici 19:18 E quello gli rispose: 'Siam partiti da Bethlehem di Giuda, e andiamo nella parte piu' remota della contrada montuosa d'Efraim. Io sono di la', ed ero andato a Bethlehem di Giuda; ora mi reco alla casa dell'Eterno, e non v'e' alcuno che m'accolga in casa sua. Giudici 19:19 Eppure abbiamo della paglia e del foraggio per i nostri asini, e anche del pane e del vino per me, per la tua serva e per il garzone che e' coi tuoi servi; a noi non manca nulla'. Giudici 19:20 Il vecchio gli disse: 'La pace sia teco! Io m'incarico d'ogni tuo bisogno; ma non devi passar la notte sulla piazza'. Giudici 19:21 Cosi lo meno' in casa sua, e die' del foraggio agli asini; i viandanti si lavarono i piedi, e mangiarono e bevvero. Giudici 19:22 Mentre stavano rallegrandosi, ecco gli uomini della citta', gente perversa, circondare la casa, picchiare alla porta, e dire al vecchio, padron di casa: 'Mena fuori quell'uomo ch'e' entrato in casa tua che' lo vogliam conoscere!' Giudici 19:23 Ma il padron di casa, uscito fuori, disse loro: 'No, fratelli miei, vi prego, non fate una mala azione; giacche' quest'uomo e' venuto in casa mia, non commettete questa infamia! Giudici 19:24 Ecco qua la mia figliuola ch'e' vergine, e la concubina di quell'uomo; io ve le menero' fuori, e voi servitevene, e fatene quel che vi pare; ma non commettete contro quell'uomo una simile infamia!' Giudici 19:25 Ma quegli uomini non vollero dargli ascolto. Allora l'uomo prese la sua concubina e la meno' fuori a loro; ed essi la conobbero, e abusarono di lei tutta la notte fino al mattino; poi, allo spuntar dell'alba, la lasciaron andare. Giudici 19:26 E quella donna, sul far del giorno, venne a cadere alla porta di casa dell'uomo presso il quale stava il suo marito, e quivi rimase finche' fu giorno chiaro. Giudici 19:27 Il suo marito, la mattina, si levo', apri la porta di casa e usci per continuare il suo viaggio, quand'ecco la donna, la sua concubina, giacer distesa alla porta di casa, con le mani sulla soglia. Giudici 19:28 Egli le disse: 'Le'vati, andiamocene!' Ma non ebbe risposta. Allora il marito la carico' sull'asino, e parti per tornare alla sua dimora. Giudici 19:29 E come fu giunto a casa, si muni d'un coltello, prese la sua concubina e la divise, membro per membro, in dodici pezzi, che mando' per tutto il territorio d'Israele. Giudici 19:30 Di guisa che chiunque vide cio', disse: 'Una cosa simile non e' mai accaduta ne' s'e' mai vista, da quando i figliuoli d'Israele salirono dal paese d'Egitto, fino al di d'oggi! Prendete il fatto a cuore, consigliatevi e parlate'. Guerra contro la tribu' di Beniamino Giudici 20:1 Allora tutti i figliuoli d'Israele uscirono, da Dan fino a Beer-Sceba e al paese di Galaad, e la raunanza si raccolse come un sol uomo dinanzi all'Eterno, a Mitspa. Giudici 20:2 I capi di tutto il popolo, e tutte le tribu' d'Israele si presentarono nella raunanza del popolo di Dio, in numero di quattrocentomila fanti, atti a trar la spada. Giudici 20:3 E i figliuoli di Beniamino udirono che i figliuoli d'Israele eran saliti a Mitspa. I figliuoli d'Israele dissero: 'Parlate! Com'e' stato commesso questo delitto?' Giudici 20:4 Allora il Levita, il marito della donna ch'era stata uccisa, rispose: 'Io ero giunto con la mia concubina a Ghibea di Beniamino per passarvi la notte. Giudici 20:5 Ma gli abitanti di Ghibea si levarono contro di me e attorniarono di notte la casa dove stavo; aveano l'intenzione d'uccidermi; violentarono la mia concubina, ed ella mori. Giudici 20:6 Io presi la mia concubina, la feci in pezzi, che mandai per tutto il territorio della eredita' d'Israele, perche' costoro han commesso un delitto e una infamia in Israele. Giudici 20:7 Eccovi qui tutti, o figliuoli d'Israele; dite qui il vostro parere, e che consigliate di fare'. Giudici 20:8 Tutto il popolo si levo' come un sol uomo, dicendo: 'Nessun di noi tornera' alla sua tenda, nessun di noi rientrera' in casa sua. Giudici 20:9 E ora ecco quel che faremo a Ghibea: l'assaliremo, traendo a sorte chi deve cominciare. Giudici 20:10 Prenderemo in tutte le tribu' d'Israele dieci uomini su cento, cento su mille e mille su diecimila, i quali andranno a cercar dei viveri per il popolo, affinche', al loro ritorno, Ghibea di Beniamino sia trattata secondo tutta l'infamia che ha commessa in Israele'. Giudici 20:11 Cosi tutti gli uomini d'Israele si radunarono contro quella citta', uniti come fossero un sol uomo. Giudici 20:12 E le tribu' d'Israele mandarono degli uomini in tutte le famiglie di Beniamino a dire: 'Che delitto e' questo ch'e' stato commesso fra voi? Giudici 20:13 Or dunque consegnateci quegli uomini, quegli scellerati di Ghibea, perche' li mettiamo a morte, e togliam via il male da Israele'. Ma i figliuoli di Beniamino non vollero dare ascolto alla voce dei loro fratelli, i figliuoli d'Israele. Giudici 20:14 E i figliuoli di Beniamino uscirono dalle loro citta', e si radunarono a Ghibea per andare a combattere contro i figliuoli d'Israele. Giudici 20:15 Il censimento che in quel giorno si fece dei figliuoli di Beniamino usciti dalle citta', fu di ventiseimila uomini atti a trar la spada, senza contare gli abitanti di Ghibea, che ascendevano al numero di settecento uomini scelti. Giudici 20:16 Fra tutta questa gente c'erano settecento uomini scelti, ch'erano mancini. Tutti costoro poteano lanciare una pietra con la fionda ad un capello, senza fallire il colpo. Giudici 20:17 Si fece pure il censimento degli uomini d'Israele, non compresi quelli di Beniamino; ed erano in numero di quattrocentomila uomini atti a trar la spada, tutta gente di guerra. Giudici 20:18 E i figliuoli d'Israele si mossero, salirono a Bethel e consultarono Iddio, dicendo: 'Chi di noi salira' il primo a combattere contro i figliuoli di Beniamino?' L'Eterno rispose: 'Giuda salira' il primo'. Giudici 20:19 E l'indomani mattina, i figliuoli d'Israele si misero in marcia e si accamparono presso Ghibea. Giudici 20:20 E gli uomini d'Israele uscirono per combattere contro Beniamino, e si disposero in ordine di battaglia contro di loro, presso Ghibea. Giudici 20:21 Allora i figliuoli di Beniamino s'avanzarono da Ghibea, e in quel giorno stesero morti al suolo ventiduemila uomini d'Israele. Giudici 20:22 Il popolo, gli uomini d'Israele, ripresero animo, si disposero di nuovo in ordine di battaglia, nel luogo ove s'eran disposti il primo giorno. Giudici 20:23 E i figliuoli d'Israele salirono e piansero davanti all'Eterno fino alla sera; consultarono l'Eterno, dicendo: 'Debbo io seguitare a combattere contro i figliuoli di Beniamino mio fratello?' L'Eterno rispose: 'Salite contro di loro'. Giudici 20:24 I figliuoli d'Israele vennero a battaglia coi figliuoli di Beniamino una seconda volta. Giudici 20:25 E i Beniaminiti una seconda volta usciron da Ghibea contro di loro, e stesero morti al suolo altri diciottomila uomini dei figliuoli d'Israele, tutti atti a trar la spada. Giudici 20:26 Allora tutti i figliuoli d'Israele e tutto il popolo salirono a Bethel, e piansero, e rimasero quivi davanti all'Eterno, e digiunarono quel di fino alla sera, e offriron olocausti e sacrifizi di azioni di grazie davanti all'Eterno. Giudici 20:27 E i figliuoli d'Israele consultarono l'Eterno - l'arca del patto di Dio, in quel tempo, era quivi, Giudici 20:28 e Fineas, figliuolo d'Eleazar, figliuolo d'Aaronne, ne faceva allora il servizio - e dissero: 'Debbo io seguitare ancora a combattere contro i figliuoli di Beniamino mio fratello, o debbo cessare?' E l'Eterno rispose: 'Salite, poiche' domani ve li daro' nelle mani'. Giudici 20:29 E Israele pose un'imboscata tutt'intorno a Ghibea. Giudici 20:30 I figliuoli d'Israele salirono per la terza volta contro i figliuoli di Beniamino, e si disposero in ordine di battaglia presso Ghibea come le altre volte. Giudici 20:31 E i figliuoli di Beniamino, avendo fatto una sortita contro il popolo, si lasciarono attirare lungi dalla citta', e cominciarono a colpire e ad uccidere, come le altre volte, alcuni del popolo d'Israele, per le strade, delle quali una sale a Bethel, e l'altra a Ghibea per la campagna: ne uccisero circa trenta. Giudici 20:32 Allora i figliuoli di Beniamino dissero: 'Eccoli sconfitti davanti a noi come la prima volta!' Ma i figliuoli d'Israele dissero: 'Fuggiamo, e attiriamoli lungi dalla citta' sulle strade maestre!' Giudici 20:33 E tutti gli uomini d'Israele abbandonarono la loro posizione e si disposero in ordine di battaglia a Baal-Thamar, e l'imboscata d'Israele si slancio' fuori dal luogo ove si trovava, da Maareh-Ghibea. Giudici 20:34 Diecimila uomini scelti in tutto Israele giunsero davanti a Ghibea. Il combattimento fu aspro, e i Beniaminiti non si avvedevano del disastro che stava per colpirli. Giudici 20:35 E l'Eterno sconfisse Beniamino davanti ad Israele; e i figliuoli d'Israele uccisero quel giorno venticinquemila e cento uomini di Beniamino, tutti atti a trar la spada. Giudici 20:36 I figliuoli di Beniamino videro che gl'Israeliti eran battuti. Questi, infatti, avean ceduto terreno a Beniamino, perche' confidavano nella imboscata che avean posta presso Ghibea. Giudici 20:37 Quelli dell'imboscata si gettaron prontamente su Ghibea; e, avanzatisi, passarono a fil di spada l'intera citta'. Giudici 20:38 Or v'era un segnale convenuto fra gli uomini d'Israele e quelli dell'imboscata: questi dovean far salire dalla citta' una gran fumata. Giudici 20:39 Gli uomini d'Israele aveano dunque voltate le spalle nel combattimento; e que' di Beniamino avean cominciato a colpire e uccidere circa trenta uomini d'Israele. Essi dicevano: 'Per certo, eccoli sconfitti davanti a noi come nella prima battaglia!' Giudici 20:40 Ma quando il segnale, la colonna di fumo, comincio' ad alzarsi dalla citta', que' di Beniamino si volsero indietro, ed ecco che tutta la citta' saliva in fiamme verso il cielo. Giudici 20:41 Allora gli uomini d'Israele fecero fronte indietro, e que' di Beniamino furono spaventati, vedendo il disastro che piombava loro addosso. Giudici 20:42 E voltaron le spalle davanti agli uomini d'Israele, e presero la via del deserto; ma gli assalitori si misero alle loro calcagna, e stendevano morti sul posto quelli che uscivano dalle citta'. Giudici 20:43 Circondarono i Beniaminiti, l'inseguirono, furon loro sopra dovunque si fermavano, fin dirimpetto a Ghibea dal lato del sol levante. Giudici 20:44 Caddero, de' Beniaminiti, diciottomila uomini, tutta gente di valore. Giudici 20:45 I Beniaminiti voltaron le spalle e fuggiron verso il deserto, in direzione del masso di Rimmon; e gl'Israeliti ne mieterono per le strade cinquemila, li inseguirono da presso fino a Ghideom, e ne colpirono altri duemila. Giudici 20:46 Cosi, il numero totale de' Beniaminiti che caddero quel giorno fu di venticinquemila, atti a trar la spada, tutta gente di valore. Giudici 20:47 Seicento uomini, che avean voltato le spalle ed eran fuggiti verso il deserto in direzione del masso di Rimmon, rimasero al masso di Rimmon quattro mesi. Giudici 20:48 Poi gl'Israeliti tornarono contro i figliuoli di Beniamino, li sconfissero mettendoli a fil di spada, dagli abitanti delle citta' al bestiame, a tutto quel che capitava loro; e dettero alle fiamme tutte le citta' che trovarono. Ristabilimento della tribu' di Beniamino Giudici 21:1 Or gli uomini d'Israele avean giurato a Mitspa, dicendo: 'Nessuno di noi dara' la sua figliuola in moglie a un Beniaminita'. Giudici 21:2 E il popolo venne a Bethel, dove rimase fino alla sera in presenza di Dio, e alzando la voce, pianse dirottamente, e disse: Giudici 21:3 'O Eterno, o Dio d'Israele, perche' mai e' avvenuto questo in Israele, che oggi ci sia in Israele una tribu' di meno?' Giudici 21:4 Il giorno seguente, il popolo si levo' di buon mattino, costrui quivi un altare, e offerse olocausti e sacrifizi di azioni di grazie. Giudici 21:5 E i figliuoli d'Israele dissero: 'Chi e', fra tutte le tribu' d'Israele, che non sia salito alla raunanza davanti all'Eterno?' - Poiche' avean fatto questo giuramento solenne relativamente a chi non fosse salito in presenza dell'Eterno a Mitspa: 'Quel tale dovra' esser messo a morte'. Giudici 21:6 I figliuoli d'Israele si pentivano di quel che avean fatto a Beniamino loro fratello, e dicevano: 'Oggi e' stata soppressa una tribu' d'Israele. Giudici 21:7 Come faremo a procurar delle donne ai superstiti, giacche' abbiam giurato nel nome dell'Eterno di non dar loro in moglie alcuna delle nostre figliuole?' Giudici 21:8 - dissero dunque: 'Qual e' fra le tribu' d'Israele quella che non e' salita in presenza dell'Eterno a Mitspa?' E ecco che nessuno di Jabes in Galaad era venuto al campo, alla raunanza; Giudici 21:9 poiche', fatto il censimento del popolo, si trovo' che quivi non v'era alcuno degli abitanti di Jabes in Galaad. Giudici 21:10 Allora la raunanza mando' la' dodicimila uomini dei piu' valorosi, e diede loro quest'ordine: 'Andate, e mettete a fil di spada gli abitanti di Jabes in Galaad, con le donne e i bambini. Giudici 21:11 E farete questo: voterete allo sterminio ogni maschio e ogni donna che abbia avuto relazioni carnali con uomo'. Giudici 21:12 E quelli trovarono, fra gli abitanti di Jabes in Galaad, quattrocento fanciulle che non aveano avuto relazioni carnali con uomo, e le menarono al campo, a Sciloh, che e' nel paese di Canaan. Giudici 21:13 Tutta la raunanza invio' de' messi per parlare ai figliuoli di Beniamino che erano al masso di Rimmon e per proclamar loro la pace. Giudici 21:14 Allora i Beniaminiti tornarono e furon loro date le donne a cui era stata risparmiata la vita fra le donne di Jabes in Galaad; ma non ve ne fu abbastanza per tutti. Giudici 21:15 Il popolo dunque si pentiva di quel che avea fatto a Beniamino, perche' l'Eterno avea aperta una breccia fra le tribu' d'Israele. Giudici 21:16 E gli anziani della raunanza dissero: 'Come faremo a procurar delle donne ai superstiti, giacche' le donne Beniaminite sono state distrutte?' Poi dissero: Giudici 21:17 'Quelli che sono scampati posseggano cio' che apparteneva a Beniamino, affinche' non sia soppressa una tribu' in Israele. Giudici 21:18 Ma noi non possiamo dar loro delle nostre figliuole in moglie'. Poiche' i figliuoli d'Israele avean giurato, dicendo: 'Maledetto chi dara' una moglie a Beniamino!' Giudici 21:19 E dissero: 'Ecco, ogni anno si fa una festa in onore dell'Eterno a Sciloh, ch'e' al nord di Bethel, a oriente della strada che sale da Bethel a Sichem, e al mezzogiorno di Lebna'. Giudici 21:20 E diedero quest'ordine ai figliuoli di Beniamino: 'Andate, fate un'imboscata nelle vigne; Giudici 21:21 state attenti, e quando le figliuole di Sciloh usciranno per danzare in coro, sbucherete dalle vigne, rapirete ciascuno una delle figliuole di Sciloh per farne vostra moglie, e ve ne andrete nel paese di Beniamino. Giudici 21:22 E quando i loro padri o i loro fratelli verranno a querelarsi con noi, noi diremo loro: Datecele, per favore, giacche' in questa guerra non abbiam preso una donna per uno; ne' siete voi che le avete date loro; nel qual caso, voi sareste colpevoli'. Giudici 21:23 E i figliuoli di Beniamino fecero a quel modo: si presero delle mogli, secondo il loro numero, fra le danzatrici; le rapirono, poi partirono e tornarono nella loro eredita', riedificarono le citta' e vi stabilirono la loro dimora. Giudici 21:24 In quel medesimo tempo, i figliuoli d'Israele se ne andarono di la', ciascuno nella sua tribu' e nella sua famiglia, e ognuno torno' di la' nella sua eredita'. Giudici 21:25 In quel tempo, non v'era re in Israele; ognun facea quel che gli pareva meglio.Rut 1:1-4:22 Partenza di Naomi per il paese di Moab. Suo ritorno con Ruth Rut 1:1 Al tempo dei giudici ci fu nel paese una carestia, e un uomo di Bethlehem di Giuda ando' a stare nelle campagne di Moab con la moglie e i suoi due figliuoli. Rut 1:2 Quest'uomo si chiamava Elimelec; sua moglie, Naomi; e i suoi due figliuoli, Mahlon e Kilion; erano Efratei, di Bethlehem di Giuda. Giunti nelle campagne di Moab, vi fissarono la loro dimora. Rut 1:3 Elimelec, marito di Naomi, mori, ed ella rimase coi suoi due figliuoli. Rut 1:4 Questi sposarono delle Moabite, delle quali una si chiamava Orpa, e l'altra Ruth; e dimoraron quivi per circa dieci anni. Rut 1:5 Poi Mahlon e Kilion morirono anch'essi tutti e due, e la donna resto' priva de' suoi due figliuoli e del marito. Rut 1:6 Allora si levo' con le sue nuore per tornarsene dalle campagne di Moab, perche' nelle campagne di Moab avea sentito dire che l'Eterno avea visitato il suo popolo, dandogli del pane. Rut 1:7 Ella parti dunque con le sue due nuore dal luogo dov'era stata, e si mise in cammino per tornare nel paese di Giuda. Rut 1:8 E Naomi disse alle sue due nuore: 'Andate, tornatevene ciascuna a casa di sua madre; l'Eterno sia buono con voi, come voi siete state con quelli che son morti, e con me! Rut 1:9 L'Eterno dia a ciascuna di voi di trovare riposo in casa d'un marito!' Essa le bacio'; e quelle si misero a piangere ad alta voce, e le dissero: Rut 1:10 'No, noi torneremo con te al tuo popolo'. Rut 1:11 E Naomi rispose: 'Ritornatevene, figliuole mie! Perche' verreste con me? Ho io ancora de' figliuoli in seno che possano diventare vostri mariti? Rut 1:12 Ritornatevene, figliuole mie, andate! Io son troppo vecchia per rimaritarmi; e anche se dicessi: - Ne ho speranza -, e andassi a marito stasera, e partorissi de' figliuoli, Rut 1:13 aspettereste voi finche' fossero grandi? Vi asterreste voi per questo dal maritarvi? No, figliuole mie; l'afflizione mia e' piu' amara della vostra, poiche' la mano dell'Eterno si e' stesa contro di me'. Rut 1:14 Allora esse alzarono la voce e piansero di nuovo; e Orpa bacio' la suocera, ma Ruth non si stacco' da lei. Rut 1:15 Naomi disse a Ruth: 'Ecco, la tua cognata se n'e' tornata al suo popolo e ai suoi de'i; ritornatene anche tu, come la tua cognata!' Rut 1:16 Ma Ruth rispose: 'Non insistere perch'io ti lasci, e me ne torni lungi da te; perche' dove andrai tu, andro' anch'io; e dove starai tu, io pure staro'; il tuo popolo sara' il mio popolo, e il tuo Dio sara' il mio Dio; Rut 1:17 dove morrai tu morro' anch'io, e quivi saro' sepolta. L'Eterno mi tratti col massimo rigore, se altra cosa che la morte mi separera' da te!' Rut 1:18 Quando Naomi la vide fermamente decisa ad andar con lei, non gliene parlo' piu'. Rut 1:19 Cosi fecero il viaggio assieme fino al loro arrivo a Bethlehem. E quando giunsero a Bethlehem, tutta la citta' fu sossopra a motivo di loro. Le donne diceano: 'e' proprio Naomi?' Rut 1:20 Ed ella rispondeva: 'Non mi chiamate Naomi; chiamatemi Mara, poiche' l'Onnipotente m'ha ricolma d'amarezza. Rut 1:21 Io partii nell'abbondanza e l'Eterno mi riconduce spoglia di tutto. Perche' chiamarmi Naomi, quando l'Eterno ha attestato contro di me, e l'Onnipotente m'ha resa infelice?' Rut 1:22 Cosi Naomi se ne torno' con Ruth, la Moabita, sua nuora, venuta dalle campagne di Moab. Esse giunsero a Bethlehem quando si cominciava a mietere l'orzo. Ruth va a spigolare nel campo di Boaz Rut 2:1 Or Naomi aveva un parente di suo marito, uomo potente e ricco, della famiglia di Elimelec, che si chiamava Boaz. Rut 2:2 Ruth, la Moabita, disse a Naomi: 'Lasciami andare nei campi a spigolare dietro a colui agli occhi del quale avro' trovato grazia'. Ed ella le rispose: 'Va' figliuola mia'. Rut 2:3 Ruth ando' dunque e si mise a spigolare in un campo dietro ai mietitori; e per caso le avvenne di trovarsi nella parte di terra appartenente a Boaz, ch'era della famiglia di Elimelec. Rut 2:4 Ed ecco che Boaz giunse da Bethlehem, e disse ai mietitori: 'L'Eterno sia con voi!' E quelli gli risposero: 'L'Eterno ti benedica!' Rut 2:5 Poi Boaz disse al suo servo incaricato di sorvegliare i mietitori: 'Di chi e' questa fanciulla?' Rut 2:6 Il servo incaricato di sorvegliare i mietitori rispose: 'e' una fanciulla Moabita; quella ch'e' tornata con Naomi dalle campagne di Moab. Rut 2:7 Ella ci ha detto: - Vi prego, lasciatemi spigolare e raccogliere le spighe tra le mannelle, dietro ai mietitori. - E da stamattina ch'e' venuta, e' rimasta in pie' fino ad ora; e s'e' ritirata un momento solo per riposarsi'. Rut 2:8 Allora Boaz disse a Ruth: 'Ascolta, figliuola mia; non andare a spigolare in altro campo; e non t'allontanare di qui, ma rimani con le mie serve; Rut 2:9 guarda qual e' il campo che si miete, e va' dietro a loro. Ho ordinato ai miei servi che non ti tocchino; e quando avrai sete andrai ai vasi a bere l'acqua che i servi avranno attinta'. Rut 2:10 Allora Ruth si getto' giu', prostrandosi con la faccia a terra, e gli disse: 'Come mai ho io trovato grazia agli occhi tuoi che tu faccia caso di me che sono una straniera?' Rut 2:11 Boaz le rispose: 'M'e' stato riferito tutto quello che hai fatto per la tua suocera dopo la morte di tuo marito, e come hai abbandonato tuo padre, tua madre e il tuo paese natio, per venire a un popolo che prima non conoscevi. Rut 2:12 L'Eterno ti rimuneri di quel che hai fatto, e la tua ricompensa sia piena da parte dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele, sotto le ali del quale sei venuta a rifugiarti!' Rut 2:13 Ella gli disse: 'Possa io trovar grazia agli occhi tuoi, o mio signore! Poiche' tu m'hai consolata, e hai parlato al cuore della tua serva, quantunque io non sia neppure come una delle tue serve'. Rut 2:14 Poi, al momento del pasto, Boaz le disse: 'Vieni qua, mangia del pane, e intingi il tuo boccone nell'aceto'. Ed ella si pose a sedere accanto ai mietitori. Boaz le porse del grano arrostito, ed ella ne mangio', si satollo', e ne mise a parte gli avanzi. Rut 2:15 Poi si levo' per tornare a spigolare, e Boaz diede quest'ordine ai suoi servi: 'Lasciatela spigolare anche fra le mannelle, e non le fate affronto! Rut 2:16 E cavate anche, per lei, delle spighe dai manipoli; e lasciatele li perch'essa le raccatti, e non la sgridate!' Rut 2:17 Cosi ella spigolo' nel campo fino alla sera; batte' quello che avea raccolto, e n'ebbe circa un efa d'orzo. Rut 2:18 Se lo carico' addosso, entro' in citta', e la sua suocera vide cio' ch'essa avea spigolato; e Ruth trasse fuori quello che le era rimasto del cibo dopo essersi saziata, e glielo diede. Rut 2:19 La suocera le chiese: 'Dove hai spigolato oggi? Dove hai lavorato? Benedetto colui che t'ha fatto cosi buona accoglienza!' E Ruth disse alla suocera presso di chi avea lavorato, e aggiunse: 'L'uomo presso il quale ho lavorato oggi, si chiama Boaz'. Rut 2:20 E Naomi disse alla sua nuora: 'Sia egli benedetto dall'Eterno, poiche' non ha rinunziato a mostrare ai vivi la bonta' ch'ebbe verso i morti!' E aggiunse: 'Quest'uomo e' nostro parente stretto; e' di quelli che hanno su noi il diritto di riscatto'. Rut 2:21 E Ruth, la Moabita: 'M'ha anche detto: Rimani coi miei servi, finche' abbian finita tutta la mia messe'. Rut 2:22 E Naomi disse a Ruth sua nuora: 'e' bene, figliuola mia, che tu vada con le sue serve e non ti si trovi in un altro campo'. Rut 2:23 Ella rimase dunque con le serve di Boaz, a spigolare, sino alla fine della messe degli orzi e del frumento. E stava di casa con la sua suocera. Ruth nell'aia di Boaz Rut 3:1 Naomi, sua suocera, le disse: 'Figliuola mia, io vorrei assicurare il tuo riposo perche' tu fossi felice. Rut 3:2 Ora Boaz, con le serve del quale tu sei stata, non e' egli nostro parente? Ecco, stasera deve ventolar l'orzo nell'aia. Rut 3:3 La'vati dunque, ungiti, ve'stiti, e scendi all'aia; ma non ti far riconoscere da lui, prima ch'egli abbia finito di mangiare e di bere. Rut 3:4 E quando se n'andra' a dormire, osserva il luogo dov'egli dorme; poi va', alzagli la coperta dalla parte de' piedi, e mettiti li a giacere; ed egli ti dira' quello che tu debba fare'. Rut 3:5 Ruth le rispose: 'Faro' tutto quello che dici'. Rut 3:6 E scese all'aia, e fece tutto quello che la suocera le aveva ordinato. Rut 3:7 Boaz mangio' e bevve e, col cuor allegro, se n'ando' a dormire presso al monte delle mannelle. Allora ella venne pian piano, gli alzo' la coperta dalla parte de' piedi, e si mise a giacere. Rut 3:8 Verso mezzanotte, quell'uomo si sveglio' di soprassalto, si volto', ed ecco che una donna gli giaceva ai piedi. Rut 3:9 'Chi sei tu?' le disse. Ed ella rispose: 'Sono Ruth tua serva; stendi il lembo del tuo mantello sulla tua serva, perche' tu hai il diritto di riscatto'. Rut 3:10 Ed egli a lei: 'Sii benedetta dall'Eterno, figliuola mia! La tua bonta' d'adesso supera quella di prima, giacche' non sei andata dietro a de' giovani, poveri o ricchi. Rut 3:11 Ora dunque, non temere, figliuola mia; io faro' per te tutto quello che dici, poiche' tutti qui sanno, che sei una donna virtuosa. Rut 3:12 Or e' vero ch'io ho il diritto di riscatto; ma ve n'e' un altro che t'e' parente piu' prossimo di me. Rut 3:13 Passa qui la notte; e domattina, se quello vorra' far valere il suo diritto su di te, va bene, lo faccia pure; ma se non gli piacera' di far valere il suo diritto, io faro' valere il mio, com'e' vero che l'Eterno vive! Sta' coricata fino al mattino'. Rut 3:14 Ed ella rimase coricata ai suoi piedi fino alla mattina; poi si alzo', prima che due si potessero riconoscere l'un l'altro; giacche' Boaz aveva detto: 'Nessuno sappia che questa donna e' venuta nell'aia!' Rut 3:15 Poi aggiunse: 'Porta qua il mantello che hai addosso, e tienlo con ambe le mani'. Ella lo tenne su, ed egli vi misuro' dentro sei misure d'orzo, e glielo mise in spalla; poi se ne venne in citta'. Rut 3:16 Ruth torno' dalla sua suocera, che le disse: 'Sei tu, figliuola mia?' Ed ella le racconto' tutto quanto quell'uomo aveva fatto per lei, Rut 3:17 e aggiunse: 'M'ha anche dato queste sei misure d'orzo; perche' m'ha detto: Non devi tornare dalla tua suocera con le mani vuote'. Rut 3:18 E Naomi disse: 'Rimani qui, figliuola mia, finche' tu vegga come la cosa riuscira'; poiche' quest'uomo non si dara' posa, finche' non abbia oggi stesso terminato quest'affare'. Matrimonio di Ruth con Boaz. Nascita di Obed, avo di Davide Rut 4:1 Or Boaz sali alla porta della citta' e quivi si pose a sedere. Ed ecco passare colui che aveva il diritto di riscatto e del quale Boaz avea parlato. E Boaz gli disse: 'O tu, tal de' tali, vieni un po' qua, e mettiti qui a sedere!' Quello s'avvicino' e si mise a sedere. Rut 4:2 Boaz allora prese dieci uomini fra gli anziani della citta', e disse loro: 'Sedete qui'. E quelli si misero a sedere. Rut 4:3 Poi Boaz disse a colui che avea il diritto di riscatto: 'Naomi, ch'e' tornata dalle campagne di Moab, mette in vendita la parte di terra che apparteneva ad Elimelec nostro fratello. Rut 4:4 Ho creduto bene d'informartene, e dirti: - Fanne acquisto in presenza degli abitanti del luogo e degli anziani del mio popolo. Se vuoi far valere il tuo diritto di riscatto, fallo; ma, se non lo vuoi far valere, dimmelo, ond'io lo sappia; perche' non c'e' nessuno fuori di te, che abbia il diritto di riscatto; e, dopo di te, vengo io'. - Quegli rispose: 'Faro' valere il mio diritto'. Rut 4:5 Allora Boaz disse: 'Il giorno che acquisterai il campo dalla mano di Naomi, tu lo acquisterai anche da Ruth, la Moabita, moglie del defunto, per far rivivere il nome del defunto nella sua eredita''. Rut 4:6 Colui che aveva il diritto di riscatto rispose: 'Io non posso far valere il mio diritto, perche' rovinerei la mia propria eredita'; subentra tu nel mio diritto di riscatto, giacche' io non posso valermene'. Rut 4:7 - Or v'era in Israele quest'antica usanza, per render valido un contratto di riscatto o di cessione di proprieta': uno si cavava la scarpa e la dava all'altro; era il modo di attestazione in Israele. - Rut 4:8 Cosi, colui che aveva il diritto di riscatto disse a Boaz: 'Fa' l'acquisto per conto tuo'; e si cavo' la scarpa. Rut 4:9 Allora Boaz disse agli anziani e a tutto il popolo: 'Voi siete oggi testimoni che io ho acquistato dalle mani di Naomi tutto quello che apparteneva a Elimelec, a Kilion ed a Mahlon, Rut 4:10 e che ho pure acquistato Ruth, la Moabita, moglie di Mahlon, perche' sia mia moglie, affin di far rivivere il nome del defunto nella sua eredita', onde il nome del defunto non si estingua tra i suoi fratelli e alla porta della sua citta'. Voi ne siete oggi testimoni'. Rut 4:11 E tutto il popolo che si trovava alla porta della citta' e gli anziani risposero: 'Ne siamo testimoni. L'Eterno faccia che la donna ch'entra in casa tua sia come Rachele e come Lea, le due donne che fondarono la casa d'Israele. Spiega la tua forza in Efrata, e fatti un nome in Bethlehem! Rut 4:12 Possa la progenie che l'Eterno ti dara' da questa giovine, render la tua casa simile alla casa di Perets, che Tamar partori a Giuda!' Rut 4:13 Cosi Boaz prese Ruth, che divenne sua moglie. Egli entro' da lei, e l'Eterno le die' la grazia di concepire, ed ella partori un figliuolo. Rut 4:14 E le donne dicevano a Naomi: 'Benedetto l'Eterno, il quale non ha permesso che oggi ti mancasse un continuatore della tua famiglia! Il nome di lui sia celebrato in Israele! Rut 4:15 Egli consolera' l'anima tua e sara' il sostegno della tua vecchiaia; l'ha partorito la tua nuora che t'ama, e che vale per te piu' di sette figliuoli'. Rut 4:16 E Naomi prese il bambino, se lo strinse al seno, e gli fece da nutrice. Rut 4:17 Le vicine gli dettero il nome, e dicevano: 'e' nato un figliuolo a Naomi!' Lo chiamarono Obed. Egli fu padre d'Isai, padre di Davide. Rut 4:18 Ecco la posterita' di Perets: Perets genero' Hetsron; Rut 4:19 Hetsron genero' Ram; Ram genero' Amminadab; Rut 4:20 Amminadab genero' Nahshon; Nahshon genero' Salmon; Rut 4:21 Salmon genero' Boaz; Boaz genero' Obed; Rut 4:22 Obed genero' Isai, e Isai genero' Davide.1Samuele 1:1-31:13 Nascita di Samuele 1Samuele 1:1 V'era un uomo di Ramathaim-Tsofim, della contrada montuosa di Efraim, che si chiamava Elkana, figliuolo di Jeroham, figliuolo d'Elihu, figliuolo di Tohu, figliuolo di Tsuf, Efraimita. 1Samuele 1:2 Aveva due mogli: una per nome Anna, e l'altra per nome Peninna. Peninna avea de' figliuoli, ma Anna non ne aveva. 1Samuele 1:3 E quest'uomo, ogni anno, saliva dalla sua citta' per andare ad adorar l'Eterno degli eserciti e ad offrirgli de' sacrifizi a Sciloh; e quivi erano i due figliuoli di Eli, Hofni e Fineas, sacerdoti dell'Eterno. 1Samuele 1:4 Quando venne il giorno, Elkana offerse il sacrifizio, e diede a Peninna, sua moglie, e a tutti i figliuoli e a tutte le figliuole di lei le loro parti; 1Samuele 1:5 ma ad Anna diede una parte doppia, perche' amava Anna, benche' l'Eterno l'avesse fatta sterile. 1Samuele 1:6 E la rivale mortificava continuamente Anna affin d'inasprirla perche' l'Eterno l'avea fatta sterile. 1Samuele 1:7 Cosi avveniva ogni anno; ogni volta che Anna saliva alla casa dell'Eterno, Peninna la mortificava a quel modo; ond'ella piangeva e non mangiava piu'. 1Samuele 1:8 Elkana, suo marito, le diceva: 'Anna, perche' piangi? Perche' non mangi? Perche' e' triste il cuor tuo? Non ti valgo io piu' di dieci figliuoli?' 1Samuele 1:9 E, dopo ch'ebbero mangiato e bevuto a Sciloh, Anna si levo' (il sacerdote Eli stava in quell'ora seduto sulla sua sedia all'entrata del tempio dell'Eterno); 1Samuele 1:10 ella avea l'anima piena di amarezza, e prego' l'Eterno piangendo dirottamente. 1Samuele 1:11 E fece un voto, dicendo: 'O Eterno degli eserciti! se hai riguardo all'afflizione della tua serva, e ti ricordi di me, e non dimentichi la tua serva, e dai alla tua serva un figliuolo maschio, io lo consacrero' all'Eterno per tutti i giorni della sua vita, e il rasoio non passera' sulla sua testa'. 1Samuele 1:12 E, com'ella prolungava la sua preghiera dinanzi all'Eterno, Eli stava osservando la bocca di lei. 1Samuele 1:13 Anna parlava in cuor suo; e si movevano soltanto le sue labbra ma non si sentiva la sua voce; onde Eli credette ch'ella fosse ubriaca; e le disse: 1Samuele 1:14 'Quanto durera' cotesta tua ebbrezza? Va' a smaltire il tuo vino!' 1Samuele 1:15 Ma Anna, rispondendo, disse: 'No, signor mio, io sono una donna tribolata nello spirito, e non ho bevuto ne' vino ne' bevanda alcoolica, ma stavo spandendo l'anima mia dinanzi all'Eterno. 1Samuele 1:16 Non prender la tua serva per una donna da nulla; perche' l'eccesso del mio dolore e della tristezza mia m'ha fatto parlare fino adesso'. 1Samuele 1:17 Ed Eli replico': 'Va' in pace, e l'Iddio d'Israele esaudisca la preghiera che gli hai rivolta!' 1Samuele 1:18 Ella rispose: 'Possa la tua serva trovar grazia agli occhi tuoi!' Cosi la donna se ne ando' per la sua via, mangio', e il suo sembiante non fu piu' quello di prima. 1Samuele 1:19 L'indomani, ella e suo marito, alzatisi di buon'ora, si prostrarono dinanzi all'Eterno; poi partirono e ritornarono a casa loro a Rama. Elkana conobbe Anna, sua moglie, e l'Eterno si ricordo' di lei. 1Samuele 1:20 Nel corso dell'anno, Anna concepi e partori un figliuolo, al quale pose nome Samuele, 'perche'', disse, 'l'ho chiesto all'Eterno'. 1Samuele 1:21 E quell'uomo, Elkana, sali con tutta la sua famiglia per andare a offrire all'Eterno il sacrifizio annuo e a sciogliere il suo voto. 1Samuele 1:22 Ma Anna non sali, e disse a suo marito: 'Io non saliro' finche' il bambino non sia divezzato; allora lo condurro', perche' sia presentato dinanzi all'Eterno e quivi rimanga per sempre'. 1Samuele 1:23 Elkana, suo marito, le rispose: 'Fa' come ti par bene; rimani finche' tu l'abbia divezzato, purche' l'Eterno adempia la sua parola!' Cosi la donna rimase a casa, e allatto' il suo figliuolo fino al momento di divezzarlo. 1Samuele 1:24 E quando l'ebbe divezzato, lo meno' seco, e prese tre giovenchi, un efa di farina e un otre di vino; e lo meno' nella casa dell'Eterno a Sciloh. Il fanciullo era ancora piccolino. 1Samuele 1:25 Elkana ed Anna immolarono il giovenco, e menarono il fanciullo ad Eli. 1Samuele 1:26 E Anna gli disse: 'Signor mio! Com'e' vero che vive l'anima tua, o mio signore, io son quella donna che stava qui vicina a te, a pregare l'Eterno. 1Samuele 1:27 Pregai per aver questo fanciullo; e l'Eterno mi ha concesso quel che io gli avevo domandato. 1Samuele 1:28 E, dal canto mio, lo dono all'Eterno; e finche' gli durera' la vita, egli sara' donato all'Eterno'. E si prostraron quivi dinanzi all'Eterno. Cantico di Anna 1Samuele 2:1 Allora Anna prego' e disse: «Il mio cuore esulta nell'Eterno, l'Eterno mi ha dato una forza vittoriosa, la mia bocca s'apre contro i miei nemici perche' gioisco per la liberazione che tu m'hai concessa. 1Samuele 2:2 Non v'e' alcuno che sia santo come l'Eterno, poiche' non v'e' altro Dio fuori di te; ne' v'e' ro'cca pari all'Iddio nostro. 1Samuele 2:3 Non parlate piu' con tanto orgoglio; non esca piu' l'arroganza dalla vostra bocca; poiche' l'Eterno e' un Dio che sa tutto, e da lui son pesate le azioni dell'uomo. 1Samuele 2:4 L'arco dei potenti e' spezzato, e i deboli son cinti di forza. 1Samuele 2:5 Quei ch'eran satolli s'allogano per aver del pane, e quei che pativan la fame non la patiscono piu'; perfin la sterile partorisce sette volte, mentre quella che avea molti figli diventa fiacca. 1Samuele 2:6 L'Eterno fa morire e fa vivere; fa scendere nel soggiorno de' morti e ne fa risalire. 1Samuele 2:7 L'Eterno fa impoverire ed arricchisce, egli abbassa ed anche innalza. 1Samuele 2:8 Rileva il misero dalla polvere e trae su il povero dal letame, per farli sedere coi principi, per farli eredi di un trono di gloria; poiche' le colonne della terra son dell'Eterno, e sopra queste Egli ha posato il mondo. 1Samuele 2:9 Egli vegliera' sui passi de' suoi fedeli, ma gli empi periranno nelle tenebre; poiche' l'uomo non trionfera' per la sua forza. 1Samuele 2:10 Gli avversari dell'Eterno saran frantumati. Egli tonera' contr'essi dal cielo; l'Eterno giudichera' gli estremi confini della terra, dara' forza al suo re, fara' grande la potenza del suo unto». 1Samuele 2:11 Elkana se ne ando' a casa sua a Rama, e il fanciullo rimase a servire l'Eterno sotto gli occhi del sacerdote Eli. Scelleraggini dei figliuoli di Eli 1Samuele 2:12 Or i figliuoli di Eli erano uomini scellerati; non conoscevano l'Eterno. 1Samuele 2:13 Ed ecco qual era il modo d'agire di questi sacerdoti riguardo al popolo: quando qualcuno offriva un sacrifizio, il servo del sacerdote veniva, nel momento in cui si faceva cuocere la carne, avendo in mano una forchetta a tre punte; 1Samuele 2:14 la piantava nella caldaia o nel paiuolo o nella pentola o nella marmitta; e tutto quello che la forchetta tirava su, il sacerdote lo pigliava per se'. Cosi facevano a tutti gl'Israeliti, che andavano la', a Sciloh. 1Samuele 2:15 E anche prima che si fosse fatto fumare il grasso, il servo del sacerdote veniva, e diceva all'uomo che faceva il sacrifizio: 'Dammi della carne da fare arrostire, per il sacerdote; giacche' egli non accettera' da te carne cotta, ma cruda'. 1Samuele 2:16 E se quell'uomo gli diceva: 'Si faccia, prima di tutto, fumare il grasso; poi prenderai quel che vorrai', egli rispondeva: 'No, me la devi dare ora; altrimenti la prendero' per forza!' 1Samuele 2:17 Il peccato dunque di que' giovani era grande oltremodo agli occhi dell'Eterno, perche' la gente sprezzava le offerte fatte all'Eterno. 1Samuele 2:18 Ma Samuele faceva il servizio nel cospetto dell'Eterno; era giovinetto, e cinto d'un efod di lino. 1Samuele 2:19 Sua madre gli faceva ogni anno una piccola tonaca, e gliela portava quando saliva con suo marito ad offrire il sacrifizio annuale. 1Samuele 2:20 Eli benedisse Elkana e sua moglie, dicendo: 'L'Eterno ti dia prole da questa donna, in luogo del dono ch'ella ha fatto all'Eterno!' E se ne tornarono a casa loro. 1Samuele 2:21 E l'Eterno visito' Anna, la quale concepi e partori tre figliuoli e due figliuole. E il giovinetto Samuele cresceva presso l'Eterno. 1Samuele 2:22 Or Eli era molto vecchio e udi tutto quello che i suoi figliuoli facevano a tutto Israele, e come si giacevano con le donne che eran di servizio all'ingresso della tenda di convegno. 1Samuele 2:23 E disse loro: 'Perche' fate tali cose? poiche' odo tutto il popolo parlare delle vostre malvage azioni. 1Samuele 2:24 Non fate cosi, figliuoli miei, poiche' quel che odo di voi non e' buono; voi inducete a trasgressione il popolo di Dio. 1Samuele 2:25 Se un uomo pecca contro un altr'uomo, Iddio lo giudica; ma, se pecca contro l'Eterno, chi intercedera' per lui?' Quelli pero' non diedero ascolto alla voce del padre loro, perche' l'Eterno li volea far morire. 1Samuele 2:26 Intanto, il giovinetto Samuele continuava a crescere, ed era gradito cosi all'Eterno come agli uomini. La rovina della casa d'Eli predetta 1Samuele 2:27 Or un uomo di Dio venne da Eli e gli disse: 'Cosi parla l'Eterno: Non mi sono io forse rivelato alla casa di tuo padre, quand'essi erano in Egitto al servizio di Faraone? 1Samuele 2:28 Non lo scelsi io forse, fra tutte le tribu' d'Israele, perche' fosse mio sacerdote, salisse al mio altare, bruciasse il profumo e portasse l'efod in mia presenza? E non diedi io forse alla casa di tuo padre tutti i sacrifizi dei figliuoli d'Israele, fatti mediante il fuoco? 1Samuele 2:29 E allora perche' calpestate i miei sacrifizi e le mie oblazioni che ho comandato mi siano offerti nella mia dimora? E come mai onori i tuoi figliuoli piu' di me, e v'ingrassate col meglio di tutte le oblazioni d'Israele, mio popolo? 1Samuele 2:30 Percio' cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Io avevo dichiarato che la tua casa e la casa di tuo padre sarebbe al mio servizio, in perpetuo; ma ora l'Eterno dice: Lungi da me tal cosa! Poiche' io onoro quelli che m'onorano, e quelli che mi sprezzano saranno avviliti. 1Samuele 2:31 Ecco, i giorni vengono, quand'io tronchero' il tuo braccio e il braccio della casa di tuo padre, in guisa che non vi sara' in casa tua alcun vecchio. 1Samuele 2:32 E vedrai lo squallore nella mia dimora, mentre Israele sara' ricolmo di beni, e non vi sara' piu' mai alcun vecchio nella tua casa. 1Samuele 2:33 E quello de' tuoi che lascero' sussistere presso il mio altare, rimarra' per consumarti gli occhi e illanguidirti il cuore; e tutti i nati e cresciuti in casa tua morranno nel fior degli anni. 1Samuele 2:34 E ti servira' di segno quello che accadra' ai tuoi figliuoli, Hofni e Fineas: ambedue morranno in uno stesso giorno. 1Samuele 2:35 Io mi suscitero' un sacerdote fedele, che agira' secondo il mio cuore e secondo l'anima mia; io gli edifichero' una casa stabile, ed egli sara' al servizio del mio unto per sempre. 1Samuele 2:36 E chiunque rimarra' della tua casa verra' a prostrarsi davanti a lui per avere una moneta d'argento e un tozzo di pane, e dira': - Ammettimi, ti prego, a fare alcuno de' servigi del sacerdozio perch'io abbia un boccon di pane da mangiare'. - Vocazione di Samuele 1Samuele 3:1 Or il giovinetto Samuele serviva all'Eterno sotto gli occhi di Eli. La parola dell'Eterno era rara, a quei tempi, e le visioni non erano frequenti. 1Samuele 3:2 In quel medesimo tempo, Eli, la cui vista cominciava a intorbidarsi in guisa ch'egli non ci poteva vedere, se ne stava un giorno coricato nel suo luogo consueto; 1Samuele 3:3 la lampada di Dio non era ancora spenta, e Samuele era coricato nel tempio dell'Eterno dove si trovava l'arca di Dio. 1Samuele 3:4 E l'Eterno chiamo' Samuele, il quale rispose: 'Eccomi!' 1Samuele 3:5 e corse da Eli e disse: 'Eccomi, poiche' tu m'hai chiamato'. Eli rispose: 'Io non t'ho chiamato, torna a coricarti'. Ed egli se ne ando' a coricarsi. 1Samuele 3:6 L'Eterno chiamo' di nuovo Samuele. E Samuele s'alzo', ando' da Eli e disse: 'Eccomi, poiche' tu m'hai chiamato'. E quegli rispose: 'Figliuol mio, io non t'ho chiamato; torna a coricarti'. 1Samuele 3:7 Or Samuele non conosceva ancora l'Eterno, e la parola dell'Eterno non gli era ancora stata rivelata. 1Samuele 3:8 L'Eterno chiamo' di bel nuovo Samuele, per la terza volta. Ed egli s'alzo', ando' da Eli e disse: 'Eccomi, poiche' tu m'hai chiamato'. Allora Eli comprese che l'Eterno chiamava il giovinetto. 1Samuele 3:9 Ed Eli disse a Samuele: 'Va' a coricarti; e, se sarai chiamato ancora, dirai: Parla, o Eterno, poiche' il tuo servo ascolta'. Samuele ando' dunque a coricarsi al suo posto. 1Samuele 3:10 E l'Eterno venne, si tenne li presso, e chiamo' come le altre volte: 'Samuele, Samuele!' Samuele rispose: 'Parla, poiche' il tuo servo ascolta'. 1Samuele 3:11 Allora l'Eterno disse a Samuele: 'Ecco, io sto per fare in Israele una cosa tale che chi l'udra' ne avra' intronati ambedue gli orecchi. 1Samuele 3:12 In quel giorno io mettero' ad effetto contro ad Eli, dal principio fino alla fine, tutto cio' che ho detto circa la sua casa. 1Samuele 3:13 Gli ho predetto che avrei esercitato i miei giudizi sulla casa di lui in perpetuo, a cagione della iniquita' ch'egli ben conosce, poiche' i suoi figli hanno attratto su di se' la maledizione, ed egli non li ha repressi. 1Samuele 3:14 Percio' io giuro alla casa d'Eli che l'iniquita' della casa d'Eli non sara' mai espiata ne' con sacrifizi ne' con oblazioni'. 1Samuele 3:15 Samuele rimase coricato sino alla mattina, poi apri le porte della casa dell'Eterno. Egli temeva di raccontare ad Eli la visione. 1Samuele 3:16 Ma Eli chiamo' Samuele e disse: 'Samuele, figliuol mio!' Egli rispose: 'Eccomi'. 1Samuele 3:17 Ed Eli: 'Qual e' la parola ch'Egli t'ha detta? Ti prego, non me la celare! Iddio ti tratti col massimo rigore, se mi nascondi qualcosa di tutto quello ch'Egli t'ha detto'. 1Samuele 3:18 Samuele allora gli racconto' tutto, senza celargli nulla. Ed Eli disse: 'Egli e' l'Eterno: faccia quello che gli parra' bene'. 1Samuele 3:19 Samuele intanto cresceva, e l'Eterno era con lui e non lascio' cader a terra alcuna delle parole di lui. 1Samuele 3:20 Tutto Israele, da Dan fino a Beer-Sceba, riconobbe che Samuele era stabilito profeta dell'Eterno. 1Samuele 3:21 L'Eterno continuo' ad apparire a Sciloh, poiche' a Sciloh l'Eterno si rivelava a Samuele mediante la sua parola, e la parola di Samuele era rivolta a tutto Israele. Israele sconfitto dai Filistei, che s'impadroniscono dell'Arca. Morte di Eli e de' suoi figliuoli 1Samuele 4:1 Or Israele usci contro i Filistei per dar battaglia, e si accampo' presso Eben-Ezer; i Filistei erano accampati presso Afek. 1Samuele 4:2 I Filistei si schierarono in battaglia in faccia ad Israele; e, impegnatosi il combattimento, Israele fu sconfitto dai Filistei, che uccisero sul campo di battaglia circa quattromila uomini. 1Samuele 4:3 Quando il popolo fu tornato nell'accampamento, gli anziani d'Israele dissero: 'Perche' l'Eterno ci ha egli oggi sconfitti davanti ai Filistei? Andiamo a prendere a Sciloh l'arca del patto dell'Eterno, e venga essa in mezzo a noi e ci salvi dalle mani de' nostri nemici!' 1Samuele 4:4 Il popolo quindi mando' gente a Sciloh, e di la' fu portata l'arca del patto dell'Eterno degli eserciti, il quale sta fra i cherubini; e i due figliuoli di Eli, Hofni e Fineas, erano la', con l'arca del patto di Dio. 1Samuele 4:5 E quando l'arca del patto dell'Eterno entro' nel campo, tutto Israele die' in grandi grida di gioia, si che ne rimbombo' la terra. 1Samuele 4:6 I Filistei, all'udire quelle alte grida, dissero: 'Che significano queste grandi grida nel campo degli Ebrei?' E seppero che l'arca dell'Eterno era arrivata nell'accampamento. 1Samuele 4:7 E i Filistei ebbero paura, perche' dicevano: 'Dio e' venuto nell'accampamento'. Ed esclamarono: 'Guai a noi! poiche' non era cosi nei giorni passati. 1Samuele 4:8 Guai a noi! Chi ci salvera' dalle mani di questi de'i potenti? Questi son gli de'i che colpiron gli Egiziani d'ogni sorta di piaghe nel deserto. 1Samuele 4:9 Siate forti, Filistei, e comportatevi da uomini, onde non abbiate a diventare schiavi degli Ebrei, com'essi sono stati schiavi vostri! Conducetevi da uomini, e combattete!' 1Samuele 4:10 I Filistei dunque combatterono, e Israele fu sconfitto, e ciascuno se ne fuggi nella sua tenda. La rotta fu enorme, e caddero, d'Israele, trentamila fanti. 1Samuele 4:11 L'arca di Dio fu presa, e i due figliuoli d'Eli, Hofni e Fineas, morirono. 1Samuele 4:12 Un uomo di Beniamino, fuggito dal campo di battaglia, giunse correndo a Sciloh quel medesimo giorno, con le vesti stracciate e la testa coperta di terra. 1Samuele 4:13 Al suo arrivo, ecco che Eli stava sull'orlo della strada, seduto sul suo seggio, aspettando ansiosamente, perche' gli tremava il cuore per l'arca di Dio. E come quell'uomo entro' nella citta' portando la nuova, un grido si levo' da tutta la citta'. 1Samuele 4:14 Ed Eli, udendo lo strepito delle grida, disse: 'Che significa il chiasso di questo tumulto?' E quell'uomo ando' in fretta a portar la nuova ad Eli. 1Samuele 4:15 Or Eli avea novantott'anni; la vista gli era venuta meno, sicche' non potea vedere. 1Samuele 4:16 Quell'uomo gli disse: 'Son io che vengo dal campo di battaglia e che ne son fuggito oggi'. Ed Eli disse: 'Com'e' andata la cosa, figliuol mio?' 1Samuele 4:17 E colui che portava la nuova, rispondendo, disse: 'Israele e' fuggito d'innanzi ai Filistei; e v'e' stata una grande strage fra il popolo; anche i tuoi due figliuoli, Hofni e Fineas, sono morti, e l'arca di Dio e' stata presa'. 1Samuele 4:18 E come ebbe mentovato l'arca di Dio, Eli cadde dal suo seggio all'indietro, allato alla porta, si ruppe la nuca, e mori, perche' era un uomo vecchio e pesante. Era stato giudice d'Israele quarant'anni. 1Samuele 4:19 La nuora di lui, moglie di Fineas, era incinta e prossima al parto; quando udi la nuova che l'arca di Dio era presa e che il suo suocero e il suo marito erano morti, si curvo' e partori, perche' sorpresa a un tratto dai dolori. 1Samuele 4:20 E nel punto che stava per morire, le donne che l'assistevano le dissero: 'Non temere, poiche' hai partorito un figliuolo'. Ma ella non rispose e non ne fece caso. 1Samuele 4:21 E al suo bambino pose nome Icabod, dicendo: 'La gloria ha esulato da Israele', perche' l'arca di Dio era stata presa, e a motivo del suo suocero e del suo marito. 1Samuele 4:22 E disse: 'La gloria ha esulato da Israele, perche' l'arca di Dio e' stata presa'. L'arca presso i Filistei 1Samuele 5:1 I Filistei, dunque, presero l'arca di Dio, e la trasportarono da Eben-Ezer a Asdod; 1Samuele 5:2 presero l'arca di Dio, la portarono nella casa di Dagon, e la posarono allato a Dagon. 1Samuele 5:3 E il giorno dopo, gli Asdodei alzatisi di buon'ora trovarono Dagon caduto con la faccia a terra, davanti all'arca dell'Eterno. Presero Dagon e lo rimisero al suo posto. 1Samuele 5:4 Il giorno dopo, alzatisi di buon'ora, trovarono che Dagon era di nuovo caduto con la faccia a terra, davanti all'arca dell'Eterno; la testa e ambedue le mani di Dagon giacevano mozzate sulla soglia, e non gli restava piu' che il tronco. 1Samuele 5:5 Percio', fino al di d'oggi, i sacerdoti di Dagon e tutti quelli che entrano nella casa di Dagon a Asdod non pongono il piede sulla soglia. 1Samuele 5:6 Poi la mano dell'Eterno si aggravo' su quei di Asdod, porto' fra loro la desolazione, e li colpi di emorroidi, a Asdod e nel suo territorio. 1Samuele 5:7 E quando quelli di Asdod videro che cosi avveniva, dissero: 'L'arca dell'Iddio d'Israele non rimarra' presso di noi, poiche' la mano di lui e' dura su noi e su Dagon, nostro dio'. 1Samuele 5:8 Mandaron quindi a convocare presso di loro tutti i principi dei Filistei, e dissero: 'Che faremo dell'arca dell'Iddio d'Israele?' I principi risposero: 'Si trasporti l'arca dell'Iddio d'Israele a Gath'. 1Samuele 5:9 E trasportaron quivi l'arca dell'Iddio d'Israele. E come l'ebbero trasportata, la mano dell'Eterno si volse contro la citta', e vi fu una immensa costernazione. L'Eterno colpi gli uomini della citta', piccoli e grandi, e un flagello d'emorroidi scoppio' fra loro. 1Samuele 5:10 Allora mandarono l'arca di Dio a Ekron. E come l'arca di Dio giunse a Ekron, que' di Ekron cominciarono a gridare, dicendo: 'Hanno trasportato l'arca dell'Iddio d'Israele da noi, per far morire noi e il nostro popolo!' 1Samuele 5:11 Mandarono quindi a convocare tutti i principi dei Filistei, e dissero: 'Rimandate l'arca dell'Iddio d'Israele; torni essa al suo posto, e non faccia morir noi e il nostro popolo!' Poiche' tutta la citta' era in preda a un terrore di morte, e la mano di Dio s'aggravava grandemente su di essa. 1Samuele 5:12 Quelli che non morivano eran colpiti d'emorroidi, e le grida della citta' salivano fino al cielo. L'arca rimandata ad Israele 1Samuele 6:1 L'arca dell'Eterno rimase nel paese dei Filistei sette mesi. 1Samuele 6:2 Poi i Filistei chiamarono i sacerdoti e gl'indovini, e dissero: 'Che faremo dell'arca dell'Eterno? Insegnateci il modo di rimandarla al suo luogo'. 1Samuele 6:3 E quelli risposero: 'Se rimandate l'arca dell'Iddio d'Israele, non la rimandate senza nulla, ma fategli ad ogni modo un'offerta di riparazione; allora guarirete, e cosi saprete perche' la sua mano non abbia cessato d'aggravarsi su voi'. 1Samuele 6:4 Essi chiesero: 'Quale offerta di riparazione gli offriremo noi?' Quelli risposero: 'Cinque emorroidi d'oro e cinque topi d'oro, secondo il numero dei principi dei Filistei; giacche' una stessa piaga ha colpito voi e i vostri principi. 1Samuele 6:5 Fate dunque delle figure delle vostre emorroidi e delle figure dei topi che vi devastano il paese, e date gloria all'Iddio d'Israele; forse egli cessera' d'aggravare la sua mano su voi, sui vostri de'i e sul vostro paese. 1Samuele 6:6 E perche' indurereste il cuor vostro come gli Egiziani e Faraone indurarono il cuor loro? Dopo ch'Egli ebbe spiegato contro ad essi la sua potenza, gli Egiziani non lasciarono essi partire gl'Israeliti, si che questi poterono andarsene? 1Samuele 6:7 Or dunque fatevi un carro nuovo, e prendete due vacche che allattino e che non abbian mai portato giogo; attaccate al carro le vacche, e riconducete nella stalla i loro vitelli. 1Samuele 6:8 Poi prendete l'arca dell'Eterno e mettetela sul carro; e accanto ad essa ponete, in una cassetta, i lavori d'oro che presentate all'Eterno come offerta di riparazione; e lasciatela, si che se ne vada. 1Samuele 6:9 E state a vedere: se sale per la via che mena al suo paese, verso Beth-Scemesh, vuol dire che l'Eterno e' quegli che ci ha fatto questo gran male; se no, sapremo che non la sua mano ci ha percossi, ma che questo ci e' avvenuto per caso'. 1Samuele 6:10 Quelli dunque fecero cosi; presero due vacche che allattavano, le attaccarono al carro, e chiusero nella stalla i vitelli. 1Samuele 6:11 Poi misero sul carro l'arca dell'Eterno e la cassetta coi topi d'oro e le figure delle emorroidi. 1Samuele 6:12 Le vacche presero direttamente la via che mena a Beth-Scemesh; seguirono sempre la medesima strada, muggendo mentre andavano e non piegarono ne' a destra ne' a sinistra. I principi dei Filistei tennero loro dietro, sino ai confini di Beth-Scemesh. 1Samuele 6:13 Ora quei di Beth-Scemesh mietevano il grano nella valle; e alzando gli occhi videro l'arca, e si rallegrarono vedendola. 1Samuele 6:14 Il carro, giunto al campo di Giosue' di Beth-Scemesh, vi si fermo'. C'era quivi una gran pietra; essi spaccarono il legname del carro, e offrirono le vacche in olocausto all'Eterno. 1Samuele 6:15 I Leviti deposero l'arca dell'Eterno e la cassetta che le stava accanto e conteneva gli oggetti d'oro, e misero ogni cosa sulla gran pietra; e, in quello stesso giorno, quei di Beth-Scemesh offrirono olocausti e presentarono sacrifizi all'Eterno. 1Samuele 6:16 I cinque principi dei Filistei, veduto cio', tornarono il medesimo giorno a Ekron. 1Samuele 6:17 Questo e' il numero delle emorroidi d'oro che i Filistei presentarono all'Eterno come offerta di riparazione; una per Asdod, una per Gaza, una per Askalon, una per Gath, una per Ekron. 1Samuele 6:18 E de' topi d'oro ne offriron tanti quante eran le citta' dei Filistei appartenenti ai cinque principi, dalle citta' murate ai villaggi di campagna che si estendono fino alla gran pietra sulla quale fu posata l'arca dell'Eterno, e che sussiste anche al di d'oggi nel campo di Giosue', il Beth-scemita. 1Samuele 6:19 L'Eterno colpi que' di Beth-Scemesh, perche' aveano portato gli sguardi sull'arca dell'Eterno; colpi settanta uomini del popolo. Il popolo fece cordoglio, perche' l'Eterno l'avea colpito d'una gran piaga. 1Samuele 6:20 E quelli di Beth-Scemesh dissero: 'Chi puo' sussistere in presenza dell'Eterno, di questo Dio santo? E da chi salira' l'arca, partendo da noi?' 1Samuele 6:21 E spedirono de' messi agli abitanti di Kiriath-Jearim per dir loro: 'I Filistei hanno ricondotto l'arca dell'Eterno; scendete e menatela su fra voi'. 1Samuele 7:1 Quei di Kiriath-Jearim vennero, menarono su l'arca dell'Eterno, e la trasportarono in casa di Abinadab, sulla collina, e consacrarono il suo figliuolo Eleazar, perche' custodisse l'arca dell'Eterno. Disfatta dei Filistei a Eben-Ezer. Samuele giudice d'Israele 1Samuele 7:2 Ora dal giorno che l'arca era stata collocata a Kiriath-Jearim era passato molto tempo; vent'anni erano trascorsi e tutta la casa d'Israele sospirava, anelando all'Eterno. 1Samuele 7:3 Allora Samuele parlo' a tutta la casa d'Israele dicendo: 'Se tornate all'Eterno con tutto il vostro cuore, togliete di mezzo a voi gli de'i stranieri e gl'idoli di Astarte, volgete risolutamente il cuor vostro verso l'Eterno, e servite a lui solo; ed egli vi liberera' dalle mani dei Filistei'. 1Samuele 7:4 E i figliuoli d'Israele tolsero via gl'idoli di Baal e di Astarte, e servirono all'Eterno soltanto. 1Samuele 7:5 Poi Samuele disse: 'Radunate tutto Israele a Mitspa, e io preghero' l'Eterno per voi'. 1Samuele 7:6 Ed essi si adunarono a Mitspa, attinsero dell'acqua e la sparsero davanti all'Eterno, e digiunarono quivi quel giorno, e dissero: 'Abbiamo peccato contro l'Eterno'. E Samuele fece la funzione di giudice d'Israele a Mitspa. 1Samuele 7:7 Quando i Filistei seppero che i figliuoli d'Israele s'erano adunati a Mitspa, i principi loro salirono contro Israele. La qual cosa avendo udita i figliuoli d'Israele, ebbero paura dei Filistei, 1Samuele 7:8 e dissero a Samuele: 'Non cessare di gridar per noi all'Eterno, all'Iddio nostro, affinche' ci liberi dalle mani dei Filistei'. 1Samuele 7:9 E Samuele prese un agnello di latte e l'offerse intero in olocausto all'Eterno; e grido' all'Eterno per Israele, e l'Eterno l'esaudi. 1Samuele 7:10 Ora mentre Samuele offriva l'olocausto, i Filistei s'avvicinarono per assalire Israele; ma l'Eterno tuono' quel giorno con gran fracasso contro i Filistei, e li mise in rotta, talche' furono sconfitti dinanzi a Israele. 1Samuele 7:11 Gli uomini d'Israele uscirono da Mitspa, inseguirono i Filistei, e li batterono fin sotto Beth-Car. 1Samuele 7:12 Allora Samuele prese una pietra, la pose tra Mitspa e Scen, e la chiamo' Eben-Ezer dicendo: 'Fin qui l'Eterno ci ha soccorsi'. 1Samuele 7:13 I Filistei furono umiliati, e non tornaron piu' ad invadere il territorio d'Israele; e la mano dell'Eterno fu contro i Filistei per tutto il tempo di Samuele. 1Samuele 7:14 Le citta' che i Filistei aveano prese ad Israele, tornarono ad Israele, da Ekron fino a Gath. Israele libero' il loro territorio dalle mani dei Filistei. E vi fu pace fra Israele e gli Amorei. 1Samuele 7:15 E Samuele fu giudice d'Israele per tutto il tempo della sua vita. 1Samuele 7:16 Egli andava ogni anno a fare il giro di Bethel, di Ghilgal e di Mitspa, ed esercitava il suo ufficio di giudice d'Israele in tutti quei luoghi. 1Samuele 7:17 Poi tornava a Rama, dove stava di casa; quivi fungeva da giudice d'Israele, e quivi edifico' un altare all'Eterno. Israele chiede un re 1Samuele 8:1 Or quando Samuele fu diventato vecchio costitui giudici d'Israele i suoi figliuoli. 1Samuele 8:2 Il suo figliuolo primogenito si chiamava Joel, e il secondo Abia, e faceano le funzioni di giudici a Beer-Sceba. 1Samuele 8:3 I suoi figliuoli pero' non seguivano le sue orme, ma si lasciavano sviare dalla cupidigia, accettavano regali e pervertivano la giustizia. 1Samuele 8:4 Allora tutti gli anziani d'Israele si radunarono, vennero da Samuele a Rama, e gli dissero: 1Samuele 8:5 'Ecco, tu sei oramai vecchio, e i tuoi figliuoli non seguono le tue orme; or dunque stabilisci su di noi un re che ci amministri la giustizia, come l'hanno tutte le nazioni'. 1Samuele 8:6 A Samuele dispiacque questo lor dire: 'Dacci un re che amministri la giustizia fra noi'; e Samuele prego' l'Eterno. 1Samuele 8:7 E l'Eterno disse a Samuele: 'Da' ascolto alla voce del popolo in tutto quello che ti dira', poiche' essi hanno rigettato non te, ma me, perch'io non regni su di loro. 1Samuele 8:8 Agiscono con te come hanno sempre agito dal giorno che li feci salire dall'Egitto a oggi: m'hanno abbandonato per servire altri de'i. 1Samuele 8:9 Ora dunque da' ascolto alla loro voce; abbi cura pero' di avvertirli solennemente e di far loro ben conoscere qual sara' il modo d'agire del re che regnera' su di loro'. 1Samuele 8:10 Samuele riferi tutte le parole dell'Eterno al popolo che gli domandava un re. 1Samuele 8:11 E disse: 'Questo sara' il modo d'agire del re che regnera' su di voi. Egli prendera' i vostri figliuoli e li mettera' sui suoi carri e fra i suoi cavalieri, e dovranno correre davanti al suo carro; 1Samuele 8:12 se ne fara' de' capitani di migliaia e dei capitani di cinquantine; li mettera' ad arare i suoi campi, a mieter le sue biade, a fabbricare i suoi ordigni di guerra e gli attrezzi de' suoi carri. 1Samuele 8:13 Prendera' le vostre figliuole per farsene delle profumiere, delle cuoche, delle fornaie. 1Samuele 8:14 Prendera' i vostri campi, le vostre vigne, i vostri migliori uliveti per darli ai suoi servitori. 1Samuele 8:15 Prendera' la decima delle vostre semente e delle vostre vigne per darla ai suoi eunuchi e ai suoi servitori. 1Samuele 8:16 Prendera' i vostri servi, le vostre serve, il fiore della vostra gioventu' e i vostri asini per adoprarli nei suoi lavori. 1Samuele 8:17 Prendera' la decima de' vostri greggi, e voi sarete suoi schiavi. 1Samuele 8:18 E allora griderete per cagione del re che vi sarete scelto, ma in quel giorno l'Eterno non vi rispondera''. 1Samuele 8:19 Il popolo rifiuto' di dare ascolto alle parole di Samuele, e disse: 'No! ci sara' un re su di noi; 1Samuele 8:20 e anche noi saremo come tutte le nazioni; il nostro re amministrera' la giustizia fra noi, marcera' alla nostra testa e condurra' le nostre guerre'. 1Samuele 8:21 Samuele, udite tutte le parole del popolo, le riferi all'Eterno. 1Samuele 8:22 E l'Eterno disse a Samuele: 'Da' ascolto alla loro voce, e stabilisci su di loro un re'. E Samuele disse agli uomini d'Israele: 'Ognuno se ne torni alla sua citta''. Saul unto re da Samuele 1Samuele 9:1 Or v'era un uomo di Beniamino, per nome Kis, figliuolo d'Abiel, figliuolo di Tseror, figliuolo di Becorath, figliuolo d'Afiac, figliuolo d'un Beniaminita. Era un uomo forte e valoroso; 1Samuele 9:2 aveva un figliuolo per nome Saul, giovine e bello; non ve n'era tra i figliuoli d'Israele uno piu' bello di lui; era piu' alto di tutta la gente dalle spalle in su. 1Samuele 9:3 Or le asine di Kis, padre di Saul, s'erano smarrite; e Kis disse a Saul, suo figliuolo: 'Prendi teco uno dei servi, le'vati e va' in cerca delle asine'. 1Samuele 9:4 Egli passo' per la contrada montuosa di Efraim e attraverso' il paese di Shalisha, senza trovarle; poi passarono per il paese di Shaalim, ma non vi erano; attraversarono il paese dei Beniaminiti, ma non le trovarono. 1Samuele 9:5 Quando furon giunti nel paese di Tsuf, Saul disse al servo che era con lui: 'Vieni, torniamocene, che' altrimenti mio padre cesserebbe dal pensare alle asine e sarebbe in pena per noi'. 1Samuele 9:6 Il servo gli disse: 'Ecco, v'e' in questa citta' un uomo di Dio, ch'e' tenuto in grande onore; tutto quello ch'egli dice, succede sicuramente; andiamoci; forse egli c'indichera' la via che dobbiamo seguire'. 1Samuele 9:7 E Saul disse al suo servo: 'Ma, ecco, se v'andiamo, che porteremo noi all'uomo di Dio? Poiche' non ci son piu' provvisioni nei nostri sacchi, e non abbiamo alcun presente da offrire all'uomo di Dio. Che abbiamo con noi?' 1Samuele 9:8 Il servo replico' a Saul, dicendo: 'Ecco, io mi trovo in possesso del quarto d'un siclo d'argento; lo daro' all'uomo di Dio, ed egli c'indichera' la via'. 1Samuele 9:9 (Anticamente, in Israele, quand'uno andava a consultare Iddio, diceva: 'Venite, andiamo dal Veggente!' poiche' colui che oggi si chiama Profeta, anticamente si chiamava Veggente). 1Samuele 9:10 E Saul disse al suo servo: 'Dici bene; vieni, andiamo'. E andarono alla citta' dove stava l'uomo di Dio. 1Samuele 9:11 Mentre facevano la salita che mena alla citta', trovarono delle fanciulle che uscivano ad attingere acqua, e chiesero loro: 'e' qui il veggente?' 1Samuele 9:12 Quelle risposer loro, dicendo: 'Si, c'e'; e' la' dove sei diretto; ma va' presto, giacche' e' venuto oggi in citta', perche' oggi il popolo fa un sacrifizio sull'alto luogo. 1Samuele 9:13 Quando sarete entrati in citta', lo troverete di certo, prima ch'egli salga all'alto luogo a mangiare. Il popolo non mangera' prima ch'egli sia giunto, perche' e' lui che deve benedire il sacrifizio; dopo di che, i convitati mangeranno. Or dunque salite, perche' proprio ora lo troverete'. 1Samuele 9:14 Ed essi salirono alla citta'; e, come vi furono entrati, ecco Samuele che usciva loro incontro per salire all'alto luogo. 1Samuele 9:15 Or un giorno prima dell'arrivo di Saul, l'Eterno aveva avvertito Samuele, dicendo: 1Samuele 9:16 'Domani, a quest'ora, ti mandero' un uomo del paese di Beniamino, e tu l'ungerai come capo del mio popolo d'Israele. Egli salvera' il mio popolo dalle mani dei Filistei; poiche' io ho rivolto lo sguardo verso il mio popolo, perche' il suo grido e' giunto fino a me'. 1Samuele 9:17 E quando Samuele vide Saul, l'Eterno gli disse: 'Ecco l'uomo di cui t'ho parlato; egli e' colui che signoreggera' sul mio popolo'. 1Samuele 9:18 Saul s'avvicino' a Samuele entro la porta della citta', e gli disse: 'Indicami, ti prego, dove sia la casa del veggente'. 1Samuele 9:19 E Samuele rispose a Saul: 'Sono io il veggente. Sali davanti a me all'alto luogo, e mangerete oggi con me; poi domattina ti lascero' partire, e ti diro' tutto quello che hai nel cuore. 1Samuele 9:20 E quanto alle asine smarrite tre giorni fa, non dartene pensiero, perche' son trovate. E per chi e' tutto quello che v'e' di desiderabile in Israele? Non e' esso per te e per tutta la casa di tuo padre?' 1Samuele 9:21 Saul, rispondendo, disse: 'Non son io un Beniaminita? di una delle piu' piccole tribu' d'Israele? La mia famiglia non e' essa la piu' piccola fra tutte le famiglie della tribu' di Beniamino? Perche' dunque mi parli a questo modo?' 1Samuele 9:22 Samuele prese Saul e il suo servo, li introdusse nella sala e li fe' sedere in capo di tavola fra i convitati, ch'eran circa trenta persone. 1Samuele 9:23 E Samuele disse al cuoco: 'Porta qua la porzione che t'ho data, e della quale t'ho detto: Tienla in serbo presso di te'. 1Samuele 9:24 Il cuoco allora prese la coscia e cio' che v'aderiva, e la mise davanti a Saul. E Samuele disse: 'Ecco cio' ch'e' stato tenuto in serbo; mettitelo dinanzi e mangia, poiche' e' stato serbato apposta per te quand'ho invitato il popolo'. Cosi Saul, quel giorno, mangio' con Samuele. 1Samuele 9:25 Poi scesero dall'alto luogo in citta', e Samuele s'intrattenne con Saul sul terrazzo. 1Samuele 9:26 L'indomani si alzarono presto; allo spuntar dell'alba, Samuele chiamo' Saul sul terrazzo, e gli disse: 'Vieni, ch'io ti lasci partire'. Saul s'alzo', e uscirono fuori ambedue, egli e Samuele. 1Samuele 9:27 Quando furon discesi all'estremita' della citta', Samuele disse a Saul: 'Di' al servo che passi, e vada innanzi a noi (e il servo passo'); ma tu adesso fermati, ed io ti faro' udire la parola di Dio'. 1Samuele 10:1 Allora Samuele prese un vasetto d'olio, lo verso' sul capo di lui, bacio' Saul e disse: 'L'Eterno non t'ha egli unto perche' tu sia il capo della sua eredita'? 1Samuele 10:2 Oggi, quando tu sarai partito da me, troverai due uomini presso al sepolcro di Rachele, ai confini di Beniamino, a Tseltsah, i quali ti diranno: Le asine delle quali andavi in cerca, sono trovate; ed ecco tuo padre non e' piu' in pensiero per le asine, ma e' in pena per voi, e va dicendo: Che faro' io riguardo al mio figliuolo? 1Samuele 10:3 E quando sarai passato piu' innanzi e sarai giunto alla quercia di Tabor, t'incontrerai con tre uomini che salgono ad adorare Iddio a Bethel, portando l'uno tre capretti, l'altro tre pani, e il terzo un otre di vino. 1Samuele 10:4 Essi ti saluteranno, e ti daranno due pani, che riceverai dalla loro mano. 1Samuele 10:5 Poi arriverai a Ghibea-Elohim, dov'e' la guarnigione dei Filistei; e avverra' che, entrando in citta', incontrerai una schiera di profeti che scenderanno dall'alto luogo, preceduti da salte'ri, da timpani, da flauti, da cetre, e che profeteranno. 1Samuele 10:6 E lo spirito dell'Eterno t'investira' e tu profeterai con loro, e sarai mutato in un altr'uomo. 1Samuele 10:7 E quando questi segni ti saranno avvenuti, fa' quello che avrai occasione di fare, poiche' Dio e' teco. 1Samuele 10:8 Poi scenderai prima di me a Ghilgal; ed ecco io scendero' verso te per offrire olocausti e sacrifizi di azioni di grazie. Tu aspetterai sette giorni, finch'io giunga da te e ti faccia sapere quello che devi fare'. 1Samuele 10:9 E non appena egli ebbe voltate le spalle per partirsi da Samuele, Iddio gli muto' il cuore, e tutti quei segni si verificarono in quel medesimo giorno. 1Samuele 10:10 E come giunsero a Ghibea, ecco che una schiera di profeti si fece incontro a Saul; allora lo spirito di Dio lo investi, ed egli si mise a profetare in mezzo a loro. 1Samuele 10:11 Tutti quelli che l'avean conosciuto prima, lo videro che profetava coi profeti, e dicevano l'uno all'altro: 'Che e' mai avvenuto al figliuolo di Kis? Saul e' anch'egli tra i profeti?' 1Samuele 10:12 E un uomo del luogo rispose, dicendo: 'E chi e' il loro padre?' Di qui venne il proverbio: 'Saul e' anch'egli tra i profeti?' 1Samuele 10:13 E come Saul ebbe finito di profetare, si reco' all'alto luogo. 1Samuele 10:14 E lo zio di Saul disse a lui e al suo servo: 'Dove siete andati?' Saul rispose: 'A cercare le asine; ma vedendo che non le potevamo trovare, siamo andati da Samuele'. 1Samuele 10:15 E lo zio di Saul disse: 'Raccontami, ti prego, quello che vi ha detto Samuele'. 1Samuele 10:16 E Saul a suo zio: 'Egli ci ha dichiarato positivamente che le asine erano trovate'. Ma di quel che Samuele avea detto riguardo al regno non gli riferi nulla. Saul eletto re mediante la sorte 1Samuele 10:17 Poi Samuele convoco' il popolo dinanzi all'Eterno a Mitspa, 1Samuele 10:18 e disse ai figliuoli d'Israele: 'Cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Io trassi Israele dall'Egitto, e vi liberai dalle mani degli Egiziani e dalle mani di tutti i regni che vi opprimevano. 1Samuele 10:19 Ma oggi voi rigettate l'Iddio vostro che vi salvo' da tutti i vostri mali e da tutte le vostre tribolazioni, e gli dite: stabilisci su di noi un re! Or dunque presentatevi nel cospetto dell'Eterno per tribu' e per migliaia'. 1Samuele 10:20 Poi Samuele fece accostare tutte le tribu' d'Israele, e la tribu' di Beniamino fu designata dalla sorte. 1Samuele 10:21 Fece quindi accostare la tribu' di Beniamino per famiglie, e la famiglia di Matri fu designata dalla sorte. Poi fu designato Saul, figliuolo di Kis; e lo cercarono, ma non fu trovato. 1Samuele 10:22 Allora consultarono di nuovo l'Eterno: 'Quell'uomo e' egli gia' venuto qua?' L'Eterno rispose: 'Guardate, ei s'e' nascosto fra i bagagli'. 1Samuele 10:23 Corsero a trarlo di la'; e quand'egli si presento' in mezzo al popolo, era piu' alto di tutta la gente dalle spalle in su. 1Samuele 10:24 E Samuele disse a tutto il popolo: 'Vedete colui che l'Eterno si e' scelto? Non v'e' alcuno in tutto il popolo che sia pari a lui'. E tutto il popolo die' in esclamazioni di gioia, gridando: 'Viva il re!' 1Samuele 10:25 Allora Samuele espose al popolo la legge del regno, e la scrisse in un libro, che depose nel cospetto dell'Eterno. Poi Samuele rimando' tutto il popolo, ciascuno a casa sua. 1Samuele 10:26 Saul se ne ando' anch'egli a casa sua a Ghibea, e con lui andarono gli uomini valorosi a cui Dio avea toccato il cuore. 1Samuele 10:27 Nondimeno, ci furono degli uomini da nulla che dissero: 'Come ci salverebbe costui?' E lo disprezzarono, e non gli portaron alcun dono. Ma egli fece vista di non udire. Liberazione di Iabes. Riconoscimento di Saul come re 1Samuele 11:1 Or Nahas, l'Ammonita, sali e s'accampo' contro Iabes di Galaad. E tutti quelli di Iabes dissero a Nahas: 'Fa' alleanza con noi, e noi ti serviremo'. 1Samuele 11:2 E Nahas, l'Ammonita, rispose loro: 'Io faro' alleanza con voi a questa condizione: ch'io vi cavi a tutti l'occhio destro, e getti cosi quest'obbrobrio su tutto Israele'. 1Samuele 11:3 Gli anziani di Iabes gli dissero: 'Concedici sette giorni di tregua perche' inviamo de' messi per tutto il territorio d'Israele; e se non vi sara' chi ci soccorra, ci arrenderemo a te'. 1Samuele 11:4 I messi vennero dunque a Ghibea di Saul, riferirono queste parole in presenza del popolo, e tutto il popolo alzo' la voce e pianse. 1Samuele 11:5 Ed ecco Saul tornava dai campi, seguendo i bovi, e disse: 'Che ha egli il popolo, che piange?' E gli riferiron le parole di quei di Iabes. 1Samuele 11:6 E com'egli ebbe udite quelle parole, lo spirito di Dio investi Saul, che s'infiammo' d'ira; 1Samuele 11:7 e prese un paio di buoi, li taglio' a pezzi, che mando', per mano dei messi, per tutto il territorio d'Israele, dicendo: 'Cosi saranno trattati i buoi di chi non seguira' Saul e Samuele'. Il terrore dell'Eterno s'impadroni del popolo, e partirono come se fossero stati un uomo solo. 1Samuele 11:8 Saul li passo' in rassegna a Bezek, ed erano trecentomila figliuoli d'Israele e trentamila uomini di Giuda. 1Samuele 11:9 E dissero a que' messi ch'eran venuti: 'Dite cosi a quei di Iabes di Galaad: Domani, quando il sole sara' in tutto il suo calore, sarete liberati'. E i messi andarono a riferire queste parole a quei di Iabes, i quali si rallegrarono. 1Samuele 11:10 E quei di Iabes dissero agli Ammoniti: 'Domani verrem da voi, e farete di noi tutto quello che vi parra''. 1Samuele 11:11 Il giorno seguente, Saul divise il popolo in tre schiere, che penetrarono nel campo degli Ammoniti in su la vigilia del mattino, e li batterono fino alle ore calde del giorno. Quelli che scamparono furon dispersi in guisa che non ne rimasero due assieme. 1Samuele 11:12 Il popolo disse a Samuele: 'Chi e' che diceva: Saul regnera' egli su noi? Dateci quegli uomini e li metteremo a morte'. 1Samuele 11:13 Ma Saul rispose: 'Nessuno sara' messo a morte in questo giorno, perche' oggi l'Eterno ha operato una liberazione in Israele'. 1Samuele 11:14 E Samuele disse al popolo: 'Venite, andiamo a Ghilgal, ed ivi confermiamo l'autorita' reale'. 1Samuele 11:15 E tutto il popolo ando' a Ghilgal, e quivi, a Ghilgal, fecero Saul re davanti all'Eterno, e quivi offrirono nel cospetto dell'Eterno sacrifizi di azioni di grazie. E Saul e gli uomini tutti d'Israele fecero gran festa in quel luogo. Samuele si dimette dall'ufficio di giudice 1Samuele 12:1 Allora Samuele disse a tutto Israele: 'Ecco, io vi ho ubbidito in tutto quello che m'avete detto, ed ho costituito un re su di voi. 1Samuele 12:2 Ed ora, ecco il re che andra' dinanzi a voi. Quanto a me, io son vecchio e canuto, e i miei figliuoli sono tra voi; io sono andato innanzi a voi dalla mia giovinezza fino a questo giorno. 1Samuele 12:3 Eccomi qui; rendete la vostra testimonianza a mio carico, in presenza dell'Eterno e in presenza del suo unto: A chi ho preso il bue? A chi ho preso l'asino? Chi ho defraudato? A chi ho fatto violenza? Dalle mani di chi ho accettato doni per chiuder gli occhi a suo riguardo? Io vi restituiro' ogni cosa!' 1Samuele 12:4 Quelli risposero: 'Tu non ci hai defraudati, non ci hai fatto violenza, e non hai preso nulla dalle mani di chicchessia'. 1Samuele 12:5 Ed egli a loro: 'Oggi l'Eterno e' testimone contro di voi, e il suo unto pure e' testimone, che voi non avete trovato nulla nelle mie mani'. Il popolo rispose: 'Egli e' testimone!' 1Samuele 12:6 Allora Samuele disse al popolo: 'Testimone e' l'Eterno, che costitui Mose' ed Aaronne e fe' salire i padri vostri dal paese d'Egitto. 1Samuele 12:7 Or dunque presentatevi, ond'io, dinanzi all'Eterno, dibatta con voi la causa relativa a tutte le opere di giustizia che l'Eterno ha compiute a beneficio vostro e dei vostri padri. 1Samuele 12:8 Dopo che Giacobbe fu entrato in Egitto, i vostri padri gridarono all'Eterno, e l'Eterno mando' Mose' ed Aaronne, i quali trassero i padri vostri fuor dall'Egitto e li fecero abitare in questo luogo. 1Samuele 12:9 Ma essi dimenticarono l'Eterno, il loro Dio, ed egli li diede in potere di Sisera, capo dell'esercito di Hatsor, e in potere dei Filistei e del re di Moab, i quali mossero loro guerra. 1Samuele 12:10 Allora gridarono all'Eterno e dissero: 'Abbiam peccato, perche' abbiamo abbandonato l'Eterno, e abbiam servito agl'idoli di Baal e d'Astarte; ma ora, liberaci dalle mani dei nostri nemici, e serviremo te'. 1Samuele 12:11 E l'Eterno mando' Jerubbaal e Bedan e Jefte e Samuele, e vi libero' dalle mani de' nemici che vi circondavano, e viveste al sicuro. 1Samuele 12:12 Ma quando udiste che Nahas, re de' figliuoli di Ammon, marciava contro di voi, mi diceste: 'No, deve regnar su noi un re', mentre l'Eterno, il vostro Dio, era il vostro re. 1Samuele 12:13 Or dunque, ecco il re che vi siete scelto, che avete chiesto; ecco, l'Eterno ha costituito un re su di voi. 1Samuele 12:14 Se temete l'Eterno, lo servite, e ubbidite alla sua voce, se non siete ribelli al comandamento dell'Eterno, e tanto voi quanto il re che regna su voi siete seguaci dell'Eterno, ch'e' il vostro Dio, bene; 1Samuele 12:15 ma, se non ubbidite alla voce dell'Eterno, se vi ribellate al comandamento dell'Eterno, la mano dell'Eterno sara' contro di voi, come fu contro i vostri padri. 1Samuele 12:16 E anche ora, fermatevi e mirate questa cosa grande che l'Eterno sta per compiere dinanzi agli occhi vostri! 1Samuele 12:17 Non siamo al tempo della messe del grano? Io invochero' l'Eterno, ed egli mandera' tuoni e pioggia affinche' sappiate e veggiate quanto e' grande agli occhi dell'Eterno il male che avete fatto chiedendo per voi un re'. 1Samuele 12:18 Allora Samuele invoco' l'Eterno, e l'Eterno mando' quel giorno tuoni e pioggia e tutto il popolo ebbe gran timore dell'Eterno e di Samuele. 1Samuele 12:19 E tutto il popolo disse a Samuele: 'Prega l'Eterno, il tuo Dio, per i tuoi servi, affinche' non muoiano; poiche' a tutti gli altri nostri peccati abbiamo aggiunto questo torto di chiedere per noi un re'. 1Samuele 12:20 E Samuele rispose al popolo: 'Non temete; e' vero, voi avete fatto tutto questo male; nondimeno, non vi ritraete dal seguir l'Eterno, ma servitelo con tutto il cuor vostro; 1Samuele 12:21 non ve ne ritraete, perche' andreste dietro a cose vane, che non posson giovare ne' liberare, perche' son cose vane. 1Samuele 12:22 Poiche' l'Eterno, per amore del suo gran nome, non abbandonera' il suo popolo, giacche' e' piaciuto all'Eterno di far di voi il popolo suo. 1Samuele 12:23 E, quanto a me, lungi da me il peccare contro l'Eterno cessando di pregare per voi! Anzi, io vi mostrero' la buona e diritta via. 1Samuele 12:24 Solo temete l'Eterno, e servitelo fedelmente, con tutto il cuor vostro; poiche' mirate le cose grandi ch'egli ha fatte per voi! 1Samuele 12:25 Ma, se continuate ad agire malvagiamente, perirete e voi e il vostro re'. Primo peccato di Saul: l'offerta dell'olocausto 1Samuele 13:1 Saul aveva trent'anni quando comincio' a regnare; e regno' quarantadue anni sopra Israele. 1Samuele 13:2 Saul si scelse tremila uomini d'Israele: duemila stavano con lui a Micmas e sul monte di Bethel, e mille con Gionathan a Ghibea di Beniamino; e rimando' il resto del popolo, ognuno alla sua tenda. 1Samuele 13:3 Gionathan batte' la guarnigione de' Filistei che stava a Gheba, e i Filistei lo seppero e Saul fe' sonar la tromba per tutto il paese, dicendo: 'Lo sappiano gli Ebrei!' 1Samuele 13:4 E tutto Israele senti dire: 'Saul ha battuto la guarnigione de' Filistei, e Israele e' venuto in odio ai Filistei'. Cosi il popolo fu convocato a Ghilgal per seguir Saul. 1Samuele 13:5 E i Filistei si radunarono per combattere contro Israele; aveano trentamila carri, seimila cavalieri, e gente numerosa come la rena ch'e' sul lido del mare. Saliron dunque e si accamparono a Micmas, a oriente di Beth-Aven. 1Samuele 13:6 Or gl'Israeliti, vedendosi ridotti a mal partito, perche' il popolo era messo alle strette, si nascosero nelle caverne, nelle macchie, tra le rocce, nelle buche e nelle cisterne. 1Samuele 13:7 Ci furon degli Ebrei che passarono il Giordano, per andare nel paese di Gad e di Galaad. Quanto a Saul, egli era ancora a Ghilgal, e tutto il popolo che lo seguiva, tremava. 1Samuele 13:8 Egli aspetto' sette giorni, secondo il termine fissato da Samuele; ma Samuele non giungeva a Ghilgal, e il popolo comincio' a disperdersi e ad abbandonarlo. 1Samuele 13:9 Allora Saul disse: 'Menatemi l'olocausto e i sacrifizi di azioni di grazie'; e offerse l'olocausto. 1Samuele 13:10 E come finiva d'offrir l'olocausto, ecco che arrivo' Samuele; e Saul gli usci incontro per salutarlo. 1Samuele 13:11 Ma Samuele gli disse: 'Che hai tu fatto?' Saul rispose: 'Siccome vedevo che il popolo si disperdeva e m'abbandonava, che tu non giungevi nel giorno stabilito, e che i Filistei erano adunati a Micmas, mi son detto: 1Samuele 13:12 Ora i Filistei mi piomberanno addosso a Ghilgal, e io non ho ancora implorato l'Eterno! Cosi, mi son fatto violenza, ed ho offerto l'olocausto'. 1Samuele 13:13 Allora Samuele disse a Saul: 'Tu hai agito stoltamente; non hai osservato il comandamento che l'Eterno, il tuo Dio, ti avea dato. L'Eterno avrebbe stabilito il tuo regno sopra Israele in perpetuo; 1Samuele 13:14 ma ora il tuo regno non durera'; l'Eterno s'e' cercato un uomo secondo il cuor suo, e l'Eterno l'ha destinato ad esser principe del suo popolo, giacche' tu non hai osservato quel che l'Eterno t'aveva ordinato'. 1Samuele 13:15 Poi Samuele si levo' e sali da Ghilgal a Ghibea di Beniamino, e Saul fece la rassegna del popolo che si trovava con lui; eran circa seicento uomini. 1Samuele 13:16 Or Saul, Gionathan suo figliuolo, e la gente che si trovava con essi occupavano Ghibea di Beniamino, mentre i Filistei erano accampati a Micmas. 1Samuele 13:17 Dal campo de' Filistei uscirono dei guastatori divisi in tre schiere; una prese la via d'Ofra, verso il paese di Shual; 1Samuele 13:18 l'altra prese la via di Beth-Horon; la terza prese la via della frontiera che guarda la valle di Tseboim, verso il deserto. 1Samuele 13:19 Or in tutto il paese d'Israele non si trovava un fabbro; poiche' i Filistei avevan detto: 'Vediamo che gli Ebrei non si facciano spade o lance'. 1Samuele 13:20 E tutti gl'Israeliti scendevano dai Filistei per farsi aguzzare chi il suo vomero, chi la sua zappa, chi la sua scure, chi la sua vanga. 1Samuele 13:21 E il prezzo dell'arrotatura era di un pim per le vanghe, per le zappe, per i tridenti, per le scuri e per aggiustare i pungoli. 1Samuele 13:22 Cosi avvenne che il di della battaglia non si trovava in mano a tutta la gente, ch'era con Saul e con Gionathan, ne' spada ne' lancia; non se ne trovava che in man di Saul e di Gionathan suo figliuolo. 1Samuele 13:23 E la guarnigione dei Filistei usci ad occupare il passo di Micmas. Vittoria di Gionathan. Temerario giuramento di Saul 1Samuele 14:1 Or avvenne che un giorno, Gionathan, figliuolo di Saul, disse al giovane suo scudiero: 'Vieni, andiamo verso la guarnigione de' Filistei, che e' la' dall'altra parte'. Ma non ne disse nulla a suo padre. 1Samuele 14:2 Saul stava allora all'estremita' di Ghibea sotto il melagrano di Migron, e la gente che avea seco noverava circa seicento uomini; 1Samuele 14:3 e Ahia, figliuolo di Ahitub, fratello d'Icabod, figliuolo di Fineas, figliuolo d'Eli sacerdote dell'Eterno a Sciloh, portava l'efod. Il popolo non sapeva che Gionathan se ne fosse andato. 1Samuele 14:4 Or fra i passi attraverso ai quali Gionathan cercava d'arrivare alla guarnigione de' Filistei, c'era una punta di rupe da una parte e una punta di rupe dall'altra parte: una si chiamava Botsets, e l'altra Seneh. 1Samuele 14:5 Una di queste punte sorgeva al nord, dirimpetto a Micmas, e l'altra a mezzogiorno, dirimpetto a Ghibea. 1Samuele 14:6 Gionathan disse al suo giovane scudiero: 'Vieni, andiamo verso la guarnigione di questi incirconcisi; forse l'Eterno agira' per noi, poiche' nulla puo' impedire all'Eterno di salvare con molta o con poca gente'. 1Samuele 14:7 Il suo scudiero gli rispose: 'Fa' tutto quello che ti sta nel cuore; va' pure; ecco, io son teco dove il cuor ti mena'. 1Samuele 14:8 Allora Gionathan disse: 'Ecco, noi andremo verso quella gente, e ci mostreremo a loro. 1Samuele 14:9 Se ci dicono: - Fermatevi finche' veniam da voi -, ci fermeremo al nostro posto, e non saliremo fino a loro; 1Samuele 14:10 ma se ci dicono - Venite su da noi -, saliremo, perche' l'Eterno li avra' dati nelle nostre mani. Questo ci servira' di segno'. 1Samuele 14:11 Cosi si mostrarono ambedue alla guarnigione de' Filistei; e i Filistei dissero: 'Ecco gli Ebrei che escon dalle grotte dove s'eran nascosti!' 1Samuele 14:12 E gli uomini della guarnigione, rivolgendosi a Gionathan e al suo scudiero, dissero: 'Venite su da noi, e vi faremo saper qualcosa'. Gionathan disse al suo scudiero: 'Sali dietro a me, poiche' l'Eterno li ha dati nelle mani d'Israele'. 1Samuele 14:13 Gionathan sali, arrampicandosi con le mani e coi piedi, seguito dal suo scudiero. E i Filistei caddero dinanzi a Gionathan; e lo scudiero dietro a lui dava loro la morte. 1Samuele 14:14 In questa prima disfatta, inflitta da Gionathan e dal suo scudiero, caddero circa venti uomini, sullo spazio di circa la meta' di un iugero di terra. 1Samuele 14:15 E lo spavento si sparse nell'accampamento, nella campagna e fra tutto il popolo; la guarnigione e i guastatori furono anch'essi spaventati; e il paese tremo'; fu uno spavento di Dio. 1Samuele 14:16 Le sentinelle di Saul a Ghibea di Beniamino guardarono ed ecco che la moltitudine si sbandava e fuggiva di qua e di la'. 1Samuele 14:17 Allora Saul disse alla gente ch'era con lui: 'Fate la rassegna, e vedete chi se n'e' andato da noi'. E, fatta la rassegna, ecco che mancavano Gionathan e il suo scudiero. 1Samuele 14:18 E Saul disse ad Ahia: 'Fa' accostare l'arca di Dio!' Poiche' l'arca di Dio era allora coi figliuoli d'Israele. 1Samuele 14:19 E mentre Saul parlava col sacerdote, il tumulto andava aumentando nel campo de' Filistei; e Saul disse al sacerdote: 'Ritira la mano!' 1Samuele 14:20 Poi Saul e tutto il popolo ch'era con lui si radunarono e s'avanzarono fino al luogo della battaglia; ed ecco che la spada dell'uno era rivolta contro l'altro, e la confusione era grandissima. 1Samuele 14:21 Or gli Ebrei, che gia' prima si trovavan coi Filistei ed eran saliti con essi al campo dal paese d'intorno, fecero voltafaccia e s'unirono anch'essi con gl'Israeliti ch'erano con Saul e con Gionathan. 1Samuele 14:22 E parimenti tutti gl'Israeliti che s'eran nascosti nella contrada montuosa di Efraim, quand'udirono che i Filistei fuggivano, si misero anch'essi a inseguirli da presso, combattendo. 1Samuele 14:23 In quel giorno l'Eterno salvo' Israele, e la battaglia s'estese fin oltre Beth-Aven. 1Samuele 14:24 Or gli uomini d'Israele, in quel giorno, erano sfiniti; ma Saul fece fare al popolo questo giuramento: 'Maledetto l'uomo che tocchera' cibo prima di sera, prima ch'io mi sia vendicato de' miei nemici'. E nessuno del popolo tocco' cibo. 1Samuele 14:25 Or tutto il popolo giunse a una foresta, dove c'era del miele per terra. 1Samuele 14:26 E come il popolo fu entrato nella foresta, vide il miele che colava; ma nessuno si porto' la mano alla bocca, perche' il popolo rispettava il giuramento. 1Samuele 14:27 Ma Gionathan non avea sentito quando suo padre avea fatto giurare il popolo e stese la punta del bastone che teneva in mano, la intinse nel miele che colava, porto' la mano alla bocca, e gli si rischiaro' la vista. 1Samuele 14:28 Uno del popolo, rivolgendosi a lui, gli disse: 'Tuo padre ha espressamente fatto fare al popolo questo giuramento: Maledetto l'uomo che tocchera' oggi cibo; e il popolo e' estenuato'. 1Samuele 14:29 Allora Gionathan disse: 'Mio padre ha recato un danno al paese; vedete come l'aver gustato un po' di questo miele m'ha rischiarato la vista! 1Samuele 14:30 Ah, se il popolo avesse oggi mangiato a sua voglia del bottino che ha trovato presso i nemici! Non si sarebb'egli fatto una piu' grande strage de' Filistei?' 1Samuele 14:31 Essi dunque sconfissero quel giorno i Filistei da Micmas ad Ajalon; il popolo era estenuato, e si getto' sul bottino; 1Samuele 14:32 prese pecore, buoi e vitelli, li scanno' sul suolo, e li mangio' col sangue. 1Samuele 14:33 E questo fu riferito a Saul e gli fu detto: 'Ecco, il popolo pecca contro l'Eterno, mangiando carne col sangue'. Ed egli disse: 'Voi avete commesso un'infedelta'; rotolate subito qua presso di me una gran pietra'. 1Samuele 14:34 E Saul soggiunse: 'Andate attorno fra il popolo, e dite a ognuno di menarmi qua il suo bue e la sua pecora, e di scannarli qui; poi mangiate, e non peccate contro l'Eterno, mangiando carne con sangue!' E, quella notte, ognuno del popolo meno' di propria mano il suo bue, e lo scanno' quivi. 1Samuele 14:35 E Saul edifico' un altare all'Eterno; questo fu il primo altare ch'egli edifico' all'Eterno. 1Samuele 14:36 Poi Saul disse: 'Scendiamo nella notte a inseguire i Filistei; saccheggiamoli fino alla mattina, e facciamo che non ne scampi uno'. Il popolo rispose: 'Fa' tutto quello che ti par bene'. Allora disse il sacerdote: 'Accostiamoci qui a Dio'. 1Samuele 14:37 E Saul consulto' Dio, dicendo: 'Debbo io scendere a inseguire i Filistei? Li darai tu nelle mani d'Israele?' Ma questa volta Iddio non gli diede alcuna risposta. 1Samuele 14:38 E Saul disse: 'Accostatevi qua, voi tutti capi del popolo, riconoscete e vedete in che consista il peccato commesso quest'oggi! 1Samuele 14:39 Poiche', com'e' vero che l'Eterno, il salvatore d'Israele, vive, quand'anche il reo fosse Gionathan mio figliuolo, egli dovra' morire'. Ma in tutto il popolo non ci fu alcuno che gli rispondesse. 1Samuele 14:40 Allora egli disse a tutto Israele: 'Mettetevi da un lato, e io e Gionathan mio figliuolo staremo dall'altro'. E il popolo disse a Saul: 'Fa' quello che ti par bene'. 1Samuele 14:41 Saul disse all'Eterno: 'Dio d'Israele, fa' conoscere la verita'!' E Gionathan e Saul furon designati dalla sorte, e il popolo scampo'. 1Samuele 14:42 Poi Saul disse: 'Tirate a sorte fra me e Gionathan mio figliuolo'. E Gionathan fu designato. 1Samuele 14:43 Allora Saul disse a Gionathan: 'Dimmi quello che hai fatto'. E Gionathan glielo confesso', e disse: 'Si, io assaggiai un po' di miele, con la punta del bastone che avevo in mano; eccomi qui: morro'!' 1Samuele 14:44 Saul disse: 'Mi tratti Iddio con tutto il suo rigore, se non andrai alla morte, o Gionathan!' 1Samuele 14:45 E il popolo disse a Saul: 'Gionathan, che ha operato questa gran liberazione in Israele, dovrebb'egli morire? Non sara' mai! Com'e' vero che l'Eterno vive, non cadra' in terra un capello del suo capo; poiche' oggi egli ha operato con Dio!' Cosi il popolo salvo' Gionathan, che non fu messo a morte. 1Samuele 14:46 Poi Saul torno' dall'inseguimento de' Filistei, e i Filistei se ne tornarono al loro paese. 1Samuele 14:47 Or Saul, quand'ebbe preso possesso del suo regno in Israele, mosse guerra a tutti i suoi nemici d'ogn'intorno: a Moab, ai figliuoli d'Ammon, a Edom, ai re di Tsoba e ai Filistei; e dovunque si volgeva, vinceva. 1Samuele 14:48 Spiego' il suo valore, sconfisse gli Amalekiti, e libero' Israele dalle mani di quelli che lo predavano. 1Samuele 14:49 I figliuoli di Saul erano: Gionathan, Ishvi e Malkishua; e delle sue due figliuole, la primogenita si chiamava Merab, e la minore Mical. 1Samuele 14:50 Il nome della moglie di Saul era Ahinoam, figliuola di Ahimaaz, e il nome del capitano del suo esercito era Abner, figliuolo di Ner, zio di Saul. 1Samuele 14:51 E Kis, padre di Saul, e Ner, padre d'Abner, erano figliuoli d'Abiel. 1Samuele 14:52 Per tutto il tempo di Saul, vi fu guerra accanita contro i Filistei; e, come Saul scorgeva un uomo forte e valoroso, lo prendeva seco. Secondo peccato di Saul dopo la sua vittoria sopra Amalek 1Samuele 15:1 Or Samuele disse a Saul: 'L'Eterno mi ha mandato per ungerti re del suo popolo, d'Israele; ascolta dunque quel che ti dice l'Eterno. 1Samuele 15:2 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Io ricordo cio' che Amalek fece ad Israele quando gli s'oppose nel viaggio mentre saliva dall'Egitto. 1Samuele 15:3 Ora va', sconfiggi Amalek, vota allo sterminio tutto cio' che gli appartiene; non lo risparmiare, ma uccidi uomini e donne, fanciulli e lattanti, buoi e pecore, cammelli ed asini'. 1Samuele 15:4 Saul dunque convoco' il popolo e ne fece la rassegna in Telaim: erano duecentomila fanti e diecimila uomini di Giuda. 1Samuele 15:5 Saul giunse alla citta' di Amalek, pose un'imboscata nella valle, 1Samuele 15:6 e disse ai Kenei: 'Andatevene, ritiratevi, scendete di mezzo agli Amalekiti, perch'io non vi distrugga insieme a loro, giacche' usaste benignita' verso tutti i figliuoli d'Israele quando salirono dall'Egitto'. Cosi i Kenei si ritirarono di mezzo agli Amalekiti. 1Samuele 15:7 E Saul sconfisse gli Amalekiti da Havila fino a Shur, che sta dirimpetto all'Egitto. 1Samuele 15:8 E prese vivo Agag, re degli Amalekiti, e voto' allo sterminio tutto il popolo, passandolo a fil di spada. 1Samuele 15:9 Ma Saul e il popolo risparmiarono Agag e il meglio delle pecore, de' buoi, gli animali della seconda figliatura, gli agnelli e tutto quel che v'era di buono; non vollero votarli allo sterminio, ma votarono allo sterminio tutto cio' che non avea valore ed era meschino. 1Samuele 15:10 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Samuele, dicendo: 1Samuele 15:11 'Io mi pento d'aver stabilito re Saul, perche' si e' sviato da me, e non ha eseguito i miei ordini'. Samuele ne fu irritato, e grido' all'Eterno tutta la notte. 1Samuele 15:12 Poi si levo' la mattina di buon'ora e ando' incontro a Saul; e vennero a dire a Samuele: 'Saul e' andato a Carmel, ed ecco che vi s'e' eretto un trofeo; poi se n'e' ritornato e, passando piu' lungi, e' sceso a Ghilgal'. 1Samuele 15:13 Samuele si reco' da Saul; e Saul gli disse: 'Benedetto sii tu dall'Eterno! Io ho eseguito l'ordine dell'Eterno'. 1Samuele 15:14 E Samuele disse: 'Che e' dunque questo belar di pecore che mi giunge agli orecchi, e questo muggir di buoi che sento?' 1Samuele 15:15 Saul rispose: 'Son bestie menate dal paese degli Amalekiti; perche' il popolo ha risparmiato il meglio delle pecore e de' buoi per farne de' sacrifizi all'Eterno, al tuo Dio; il resto, pero', l'abbiam votato allo sterminio'. 1Samuele 15:16 Allora Samuele disse a Saul: 'Basta! Io t'annunziero' quel che l'Eterno m'ha detto stanotte!' E Saul gli disse: 'Parla'. 1Samuele 15:17 E Samuele disse: 'Non e' egli vero che quando ti reputavi piccolo sei divenuto capo delle tribu' d'Israele, e l'Eterno t'ha unto re d'Israele? 1Samuele 15:18 L'Eterno t'avea dato una missione, dicendo: - Va', vota allo sterminio que' peccatori d'Amalekiti, e fa' loro guerra finche' siano sterminati. - 1Samuele 15:19 E perche' dunque non hai ubbidito alla voce dell'Eterno? Perche' ti sei gettato sul bottino, e hai fatto cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno?' 1Samuele 15:20 E Saul disse a Samuele: 'Ma io ho ubbidito alla voce dell'Eterno, ho compiuto la missione che l'Eterno m'aveva affidata, ho menato Agag, re di Amalek, e ho votato allo sterminio gli Amalekiti; 1Samuele 15:21 ma il popolo ha preso, fra il bottino, delle pecore e de' buoi come primizie di cio' che doveva essere sterminato, per farne de' sacrifizi all'Eterno, al tuo Dio, a Ghilgal'. 1Samuele 15:22 E Samuele disse: 'L'Eterno ha egli a grado gli olocausti e i sacrifizi come che si ubbidisca alla sua voce? Ecco, l'ubbidienza val meglio che il sacrifizio, e dare ascolto val meglio che il grasso dei montoni; 1Samuele 15:23 poiche' la ribellione e' come il peccato della divinazione, e l'ostinatezza e' come l'adorazione degli idoli e degli de'i domestici. Giacche' tu hai rigettata la parola dell'Eterno, anch'egli ti rigetta come re'. 1Samuele 15:24 Allora Saul disse a Samuele: 'Io ho peccato, poiche' ho trasgredito il comandamento dell'Eterno e le tue parole; io ho temuto il popolo, e ho dato ascolto alla sua voce. 1Samuele 15:25 Or dunque, ti prego, perdona il mio peccato, ritorna con me, e io mi prostrero' davanti all'Eterno'. E Samuele disse a Saul: 1Samuele 15:26 'Io non ritornero' con te, poiche' hai rigettato la parola dell'Eterno, e l'Eterno ha rigettato te perche' tu non sia piu' re sopra Israele'. 1Samuele 15:27 E come Samuele si voltava per andarsene, Saul lo prese per il lembo del mantello, che si strappo'. 1Samuele 15:28 Allora Samuele gli disse: 'L'Eterno strappa oggi d'addosso a te il regno d'Israele, e lo da' ad un altro, ch'e' migliore di te. 1Samuele 15:29 E colui ch'e' la gloria d'Israele non mentira' e non si pentira'; poiche' egli non e' un uomo perche' abbia da pentirsi'. 1Samuele 15:30 Allora Saul disse: 'Ho peccato; ma tu adesso onorami, ti prego, in presenza degli anziani del mio popolo e in presenza d'Israele; ritorna con me, ed io mi prostrero' davanti all'Eterno, al tuo Dio'. 1Samuele 15:31 Samuele dunque ritorno', seguendo Saul, e Saul si prostro' davanti all'Eterno. 1Samuele 15:32 Poi Samuele disse: 'Menatemi qua Agag, re degli Amalekiti'. E Agag venne a lui incatenato. E Agag diceva: 'Certo, l'amarezza della morte e' passata'. 1Samuele 15:33 Samuele gli disse: 'Come la tua spada ha privato le donne di figliuoli, cosi la madre tua sara' privata di figliuoli fra le donne'. E Samuele fe' squartare Agag in presenza dell'Eterno a Ghilgal. 1Samuele 15:34 Poi Samuele se ne ando' a Rama, e Saul sali a casa sua, a Ghibea di Saul. 1Samuele 15:35 E Samuele, finche' visse, non ando' piu' a vedere Saul, perche' Samuele faceva cordoglio per Saul; e l'Eterno si pentiva d'aver fatto Saul re d'Israele. Davide unto re da Samuele e chiamato presso Saul 1Samuele 16:1 L'Eterno disse a Samuele: 'Fino a quando farai tu cordoglio per Saul, mentre io l'ho rigettato perche' non regni piu' sopra Israele? Empi d'olio il tuo corno, e va'; io ti mandero' da Isai di Bethlehem, perche' mi son provveduto di un re tra i suoi figliuoli'. 1Samuele 16:2 E Samuele rispose: 'Come andro' io? Saul lo verra' a sapere, e mi uccidera''. L'Eterno disse: 'Prenderai teco una giovenca, e dirai: - Son venuto ad offrire un sacrifizio all'Eterno. - 1Samuele 16:3 Inviterai Isai al sacrifizio; io ti faro' sapere quello che dovrai fare, e mi ungerai colui che ti diro''. 1Samuele 16:4 Samuele dunque fece quello che l'Eterno gli avea detto; si reco' a Bethlehem, e gli anziani della citta' gli si fecero incontro tutti turbati, e gli dissero: 'Porti tu pace?' 1Samuele 16:5 Ed egli rispose: 'Porto pace; vengo ad offrire un sacrifizio all'Eterno; purificatevi, e venite meco al sacrifizio'. Fece anche purificare Isai e i suoi figliuoli, e li invito' al sacrifizio. 1Samuele 16:6 Mentre entravano, egli sco'rse Eliab, e disse: 'Certo, ecco l'unto dell'Eterno davanti a lui'. 1Samuele 16:7 Ma l'Eterno disse a Samuele: 'Non badare al suo aspetto ne' all'altezza della sua statura, perche' io l'ho scartato; giacche' l'Eterno non guarda a quello a cui guarda l'uomo: l'uomo riguarda all'apparenza, ma l'Eterno riguarda al cuore'. 1Samuele 16:8 Allora Isai chiamo' Abinadab, e lo fece passare davanti a Samuele; ma Samuele disse: 'L'Eterno non s'e' scelto neppure questo'. 1Samuele 16:9 Isai fece passare Shamma, ma Samuele disse: 'L'Eterno non s'e' scelto neppur questo'. 1Samuele 16:10 Isai fece passar cosi sette de' suoi figliuoli davanti a Samuele; ma Samuele disse ad Isai: 'L'Eterno non s'e' scelto questi'. 1Samuele 16:11 Poi Samuele disse ad Isai: 'Sono questi tutti i tuoi figli?' Isai rispose: 'Resta ancora il piu' giovane, ma e' a pascere le pecore'. 1Samuele 16:12 E Samuele disse ad Isai: 'Mandalo a cercare, perche' non ci metteremo a tavola prima che sia arrivato qua'. Isai dunque lo mando' a cercare, e lo fece venire. Or egli era biondo, avea dei begli occhi e un bell'aspetto. E l'Eterno disse a Samuele: 'Le'vati, ungilo, perch'egli e' desso'. 1Samuele 16:13 Allora Samuele prese il corno dell'olio, e l'unse in mezzo ai suoi fratelli; e, da quel giorno in poi, lo spirito dell'Eterno investi Davide. E Samuele si levo' e se ne ando' a Rama. 1Samuele 16:14 Or lo spirito dell'Eterno s'era ritirato da Saul, ch'era turbato da un cattivo spirito suscitato dall'Eterno. 1Samuele 16:15 I servitori di Saul gli dissero: 'Ecco, un cattivo spirito suscitato da Dio, ti turba. 1Samuele 16:16 Ordini ora il nostro signore ai tuoi servi che ti stanno dinanzi, di cercare un uomo che sappia sonar l'arpa; e quando il cattivo spirito suscitato da Dio t'investira', quegli si mettera' a sonare, e tu ne sarai sollevato'. 1Samuele 16:17 Saul disse ai suoi servitori: 'Trovatemi un uomo che suoni bene e conducetemelo'. 1Samuele 16:18 Allora uno de' domestici prese a dire: 'Ecco io ho veduto un figliuolo di Isai, il Bethlehemita, che sa sonar bene; e' un uomo forte, valoroso, un guerriero, parla bene, e' di bell'aspetto, e l'Eterno e' con lui'. 1Samuele 16:19 Saul dunque invio' de' messi a Isai per dirgli: 'Mandami Davide, tuo figliuolo, che e' col gregge'. 1Samuele 16:20 Ed Isai prese un asino carico di pane, un otre di vino, un capretto, e mando' tutto a Saul per mezzo di Davide suo figliuolo. 1Samuele 16:21 Davide arrivo' da Saul e si presento' a lui; ed ei gli pose grande affetto e lo fece suo scudiero. 1Samuele 16:22 E Saul mando' a dire ad Isai: 'Ti prego, lascia Davide al mio servizio, poich'egli ha trovato grazia agli occhi miei'. 1Samuele 16:23 Or quando il cattivo spirito suscitato da Dio investiva Saul, Davide pigliava l'arpa e si metteva a sonare; Saul si sentiva sollevato, stava meglio, e il cattivo spirito se n'andava da lui. Davide vince Goliath 1Samuele 17:1 Or i Filistei misero insieme i loro eserciti per combattere, si radunarono a Soco, che appartiene a Giuda, e si accamparono fra Soco e Azeka, a Efes-Dammim. 1Samuele 17:2 Saul e gli uomini d'Israele si radunarono anch'essi, si accamparono nella valle dei terebinti, e si schierarono in battaglia contro ai Filistei. 1Samuele 17:3 I Filistei stavano sul monte da una parte, e Israele stava sul monte dall'altra parte; e fra loro c'era la valle. 1Samuele 17:4 Or dal campo dei Filistei usci come campione un guerriero per nome Goliath, di Gath, alto sei cubiti e un palmo. 1Samuele 17:5 Aveva in testa un elmo di rame, era vestito d'una corazza a squame il cui peso era di cinquemila sicli di rame, 1Samuele 17:6 portava delle gambiere di rame e, sospeso dietro le spalle, un giavellotto di rame. 1Samuele 17:7 L'asta della sua lancia era come un subbio di tessitore; la punta della lancia pesava seicento sicli di ferro, e colui che portava la sua targa lo precedeva. 1Samuele 17:8 Egli dunque si fermo'; e, vo'lto alle schiere d'Israele, grido': 'Perche' uscite a schierarvi in battaglia? Non sono io il Filisteo, e voi de' servi di Saul? Scegliete uno fra voi, e scenda contro a me. 1Samuele 17:9 S'egli potra' lottare con me ed uccidermi, noi sarem vostri servi; ma se io saro' vincitore e l'uccidero', voi sarete nostri sudditi e ci servirete'. 1Samuele 17:10 E il Filisteo aggiunse: 'Io lancio oggi questa sfida a disonore delle schiere d'Israele: Datemi un uomo, e ci batteremo!' 1Samuele 17:11 Quando Saul e tutto Israele udirono queste parole del Filisteo, rimasero sbigottiti e presi da gran paura. 1Samuele 17:12 Or Davide era figliuolo di quell'Efrateo di Bethlehem di Giuda, per nome Isai, che aveva otto figliuoli e che al tempo di Saul, era vecchio, molto innanzi nell'eta'. 1Samuele 17:13 I tre figliuoli maggiori d'Isai erano andati alla guerra con Saul; e i tre figliuoli ch'erano andati alla guerra, si chiamavano: Eliab, il primogenito; Abinadab il secondo, e Shamma il terzo. 1Samuele 17:14 Davide era il piu' giovine; e quando i tre maggiori ebbero seguito Saul, 1Samuele 17:15 Davide si parti da Saul, e torno' a Bethlehem a pascolar le pecore di suo padre. 1Samuele 17:16 E il Filisteo si faceva avanti la mattina e la sera, e si presento' cosi per quaranta giorni. 1Samuele 17:17 Or Isai disse a Davide, suo figliuolo: 'Prendi per i tuoi fratelli quest'efa di grano arrostito e questi dieci pani, e portali presto al campo ai tuoi fratelli. 1Samuele 17:18 Porta anche queste dieci caciole al capitano del loro migliaio; vedi se i tuoi fratelli stanno bene, e riportami da loro un qualche contrassegno. 1Samuele 17:19 Saul ed essi con tutti gli uomini d'Israele sono nella valle dei terebinti a combattere contro i Filistei'. 1Samuele 17:20 L'indomani Davide s'alzo' di buon mattino, lascio' le pecore a un guardiano, prese il suo carico, e parti come Isai gli aveva ordinato; e come giunse al parco dei carri, l'esercito usciva per schierarsi in battaglia e alzava gridi di guerra. 1Samuele 17:21 Israeliti e Filistei s'erano schierati, esercito contro esercito. 1Samuele 17:22 Davide, lasciate in mano del guardiano de' bagagli le cose che portava, corse alla linea di battaglia; e, giuntovi, chiese ai suoi fratelli come stavano. 1Samuele 17:23 Or mentr'egli parlava con loro, ecco avanzarsi di tra le file de' Filistei quel campione, quel Filisteo di Gath, di nome Goliath, e ripetere le solite parole; e Davide le udi. 1Samuele 17:24 E tutti gli uomini d'Israele, alla vista di quell'uomo, fuggiron d'innanzi a lui, presi da gran paura. 1Samuele 17:25 Gli uomini d'Israele dicevano: 'Avete visto quell'uomo che s'avanza? Egli s'avanza per coprir d'obbrobrio Israele. Se qualcuno l'uccide, il re lo fara' grandemente ricco, gli dara' la sua propria figliuola, ed esentera' in Israele la casa del padre di lui da ogni aggravio'. 1Samuele 17:26 E Davide, rivolgendosi a quelli che gli eran vicini, disse: 'Che si fara' egli a quell'uomo che uccidera' questo Filisteo e torra' l'obbrobrio di dosso a Israele? E chi e' dunque questo Filisteo, questo incirconciso, che osa insultare le schiere dell'Iddio vivente?' 1Samuele 17:27 E la gente gli rispose con le stesse parole, dicendo: 'Si fara' questo e questo a colui che lo uccidera''. 1Samuele 17:28 Eliab, suo fratello maggiore, avendo udito Davide parlare a quella gente, s'accese d'ira contro di lui, e disse: 'Perche' sei sceso qua? E a chi hai lasciato quelle poche pecore nel deserto? Io conosco il tuo orgoglio e la malignita' del tuo cuore; tu sei sceso qua per veder la battaglia?' 1Samuele 17:29 Davide rispose: 'Che ho io fatto ora? Non era che una semplice domanda!' 1Samuele 17:30 E, scostandosi da lui, si rivolse ad un altro, facendo la stessa domanda; e la gente gli diede la stessa risposta di prima. 1Samuele 17:31 Or le parole che Davide avea dette essendo state sentite, furon riportate a Saul, che lo fece venire. 1Samuele 17:32 E Davide disse a Saul: 'Nessuno si perda d'animo a motivo di costui! Il tuo servo andra' e si battera' con quel Filisteo'. 1Samuele 17:33 Saul disse a Davide: 'Tu non puoi andare a batterti con questo Filisteo; poiche' tu non sei che un giovanetto, ed egli e' un guerriero fin dalla sua giovinezza'. 1Samuele 17:34 E Davide rispose a Saul: 'Il tuo servo pascolava il gregge di suo padre; e quando un leone o un orso veniva a portar via una pecora di mezzo al gregge, 1Samuele 17:35 io gli correvo dietro, lo colpivo, gli strappavo dalle fauci la preda; e se quello mi si rivoltava contro, io lo pigliavo per le ganasce, lo ferivo e l'ammazzavo. 1Samuele 17:36 Si, il tuo servo ha ucciso il leone e l'orso; e questo incirconciso Filisteo sara' come uno di quelli, perche' ha coperto d'obbrobrio le schiere dell'Iddio vivente'. 1Samuele 17:37 E Davide soggiunse: 'L'Eterno che mi libero' dalla zampa del leone e dalla zampa dell'orso, mi liberera' anche dalla mano di questo Filisteo'. E Saul disse a Davide: 'Va', e l'Eterno sia teco'. 1Samuele 17:38 Saul rivesti Davide della sua propria armatura, gli mise in capo un elmo di rame, e lo armo' di corazza. 1Samuele 17:39 Poi Davide cinse la spada di Saul sopra la sua armatura, e cerco' di camminare, perche' non aveva ancora provato; ma disse a Saul: 'Io non posso camminare con quest'armatura; non ci sono abituato'. E se la tolse di dosso. 1Samuele 17:40 E prese in mano il suo bastone, si scelse nel torrente cinque pietre ben lisce, le pose nella sacchetta da pastore, che gli serviva di carniera, e con la fionda in mano mosse contro il Filisteo. 1Samuele 17:41 Il Filisteo anch'egli si fe' innanzi, avvicinandosi sempre piu' a Davide, ed era preceduto dal suo scudiero. 1Samuele 17:42 E quando il Filisteo ebbe sco'rto Davide, lo disprezzo', perch'egli non era che un giovinetto, biondo e di bell'aspetto. 1Samuele 17:43 Il Filisteo disse a Davide: 'Sono io un cane, che tu vieni contro a me col bastone?' E il Filisteo maledisse Davide in nome de' suoi de'i; 1Samuele 17:44 e il Filisteo disse a Davide: 'Vieni qua ch'io dia la tua carne agli uccelli del cielo e alle bestie de' campi'. 1Samuele 17:45 Allora Davide rispose al Filisteo: 'Tu vieni a me con la spada, con la lancia e col giavellotto; ma io vengo a te nel nome dell'Eterno degli eserciti, dell'Iddio delle schiere d'Israele che tu hai insultato. 1Samuele 17:46 Oggi l'Eterno ti dara' nelle mie mani, e io ti abbattero', ti tagliero' la testa, e daro' oggi stesso i cadaveri dell'esercito de' Filistei agli uccelli del cielo e alle fiere della terra; e tutta la terra riconoscera' che v'e' un Dio in Israele; 1Samuele 17:47 e tutta questa moltitudine riconoscera' che l'Eterno non salva per mezzo di spada ne' per mezzo di lancia; poiche' l'esito della battaglia dipende dall'Eterno, ed egli vi dara' nelle nostre mani'. 1Samuele 17:48 E come il Filisteo si mosse e si fe' innanzi per accostarsi a Davide, Davide anch'egli corse prestamente verso la linea di battaglia incontro al Filisteo; 1Samuele 17:49 mise la mano nella sacchetta, ne cavo' una pietra, la lancio' con la fionda, e colpi il Filisteo nella fronte; la pietra gli si conficco' nella fronte, ed ei cadde bocconi per terra. 1Samuele 17:50 Cosi Davide, con una fionda e con una pietra, vinse il Filisteo; lo colpi e l'uccise, senz'aver spada alla mano. 1Samuele 17:51 Poi Davide corse, si getto' sul Filisteo, gli prese la spada e, sguainatala, lo mise a morte e gli taglio' la testa. E i Filistei, vedendo che il loro eroe era morto, si diedero alla fuga. 1Samuele 17:52 E gli uomini d'Israele e di Giuda sorsero, alzando gridi di guerra, e inseguirono i Filistei fino all'ingresso di Gath e alle porte di Ekron. I Filistei feriti a morte caddero sulla via di Shaaraim, fino a Gath e fino ad Ekron. 1Samuele 17:53 E i figliuoli d'Israele, dopo aver dato la caccia ai Filistei, tornarono e predarono il loro campo. 1Samuele 17:54 E Davide prese la testa del Filisteo, la porto' a Gerusalemme, ma ripose l'armatura di lui nella sua tenda. 1Samuele 17:55 Or quando Saul avea veduto Davide che andava contro il Filisteo, avea chiesto ad Abner, capo dell'esercito: 'Abner, di chi e' figliuolo questo giovinetto?' E Abner avea risposto: 'Com'e' vero che tu vivi, o re, io non lo so'. 1Samuele 17:56 E il re avea detto: 'Informati di chi sia figliuolo questo ragazzo'. 1Samuele 17:57 Or quando Davide, ucciso il Filisteo, fu di ritorno, Abner lo prese e lo meno' alla presenza di Saul, avendo egli in mano la testa del Filisteo. 1Samuele 17:58 E Saul gli disse: 'Giovinetto, di chi sei tu figliuolo?' Davide rispose: 'Sono figliuolo del tuo servo Isai di Bethlehem'. Amicizia di Gionathan per Davide. Gelosia di Saul 1Samuele 18:1 Come Davide ebbe finito di parlare con Saul, l'anima di Gionathan rimase cosi legata all'anima di lui, che Gionathan l'amo' come l'anima sua. 1Samuele 18:2 Da quel giorno Saul lo tenne presso di se' e non permise piu' ch'ei se ne tornasse a casa di suo padre. 1Samuele 18:3 E Gionathan fece alleanza con Davide, perche' lo amava come l'anima propria. 1Samuele 18:4 Quindi Gionathan si tolse di dosso il mantello, e lo diede a Davide; e cosi fece delle sue vesti, fino alla sua spada, al suo arco e alla sua cintura. 1Samuele 18:5 E Davide andava e riusciva bene dovunque Saul lo mandava: Saul lo mise a capo della gente di guerra, ed egli era gradito a tutto il popolo, anche ai servi di Saul. 1Samuele 18:6 Or all'arrivo dell'esercito, quando Davide, ucciso il Filisteo, facea ritorno, le donne uscirono da tutte le citta' d'Israele incontro al re Saul, cantando e danzando al suon de' timpani e de' triangoli, e alzando grida di gioia; 1Samuele 18:7 e le donne, danzando, si rispondevano a vicenda e dicevano: Saul ha ucciso i suoi mille, e Davide i suoi diecimila. 1Samuele 18:8 Saul n'ebbe sdegno fortissimo; quelle parole gli dispiacquero, e disse: 'Ne da'nno diecimila a Davide, e a me non ne dan che mille! Non gli manca piu' che il regno!' 1Samuele 18:9 E Saul, da quel giorno in poi, guardo' Davide di mal occhio. 1Samuele 18:10 Il giorno dopo, un cattivo spirito, suscitato da Dio, s'impossesso' di Saul che era come fuori di se' in mezzo alla casa, mentre Davide sonava l'arpa, come solea fare tutti i giorni. Saul aveva in mano la sua lancia; 1Samuele 18:11 e la scaglio', dicendo: 'Inchiodero' Davide al muro!' Ma Davide schivo' il colpo per due volte. 1Samuele 18:12 Saul avea paura di Davide, perche' l'Eterno era con lui e s'era ritirato da Saul; 1Samuele 18:13 percio' Saul lo allontano' da se', e lo fece capitano di mille uomini; ed egli andava e veniva alla testa del popolo. 1Samuele 18:14 Or Davide riusciva bene in tutte le sue imprese, e l'Eterno era con lui. 1Samuele 18:15 E quando Saul vide ch'egli riusciva splendidamente, comincio' ad aver timore di lui; 1Samuele 18:16 ma tutto Israele e Giuda amavano Davide, perche' andava e veniva alla loro testa. 1Samuele 18:17 Saul disse a Davide: 'Ecco Merab, la mia figliuola maggiore; io te la daro' per moglie; solo siimi valente, e combatti le battaglie dell'Eterno'. Or Saul diceva tra se': 'Non sia la mia mano che lo colpisca, ma sia la mano de' Filistei'. 1Samuele 18:18 Ma Davide rispose a Saul: 'Chi son io, che e' la vita mia, e che e' la famiglia di mio padre in Israele, ch'io abbia ad essere genero del re?' 1Samuele 18:19 Or avvenne che, quando Merab figliuola di Saul doveva esser data a Davide, fu invece sposata ad Adriel di Mehola. 1Samuele 18:20 Ma Mical, figliuola di Saul, amava Davide; lo riferirono a Saul, e la cosa gli piacque. 1Samuele 18:21 E Saul disse: 'Gliela daro', perche' sia per lui un'insidia ed egli cada sotto la mano de' Filistei'. Saul dunque disse a Davide: 'Oggi, per la seconda volta, tu puoi diventar mio genero'. 1Samuele 18:22 Poi Saul diede quest'ordine ai suoi servitori: 'Parlate in confidenza a Davide, e ditegli: Ecco, tu sei in grazia del re, e tutti i suoi servi ti amano, diventa dunque genero del re'. 1Samuele 18:23 I servi di Saul ridissero queste parole a Davide. Ma Davide replico': 'Sembra a voi cosa lieve il diventar genero del re? E io son povero e di basso stato'. 1Samuele 18:24 I servi riferirono a Saul: 'Davide ha risposto cosi e cosi'. 1Samuele 18:25 E Saul disse: 'Dite cosi a Davide: Il re non domanda dote; ma domanda cento prepuzi di Filistei, per trar vendetta de' suoi nemici'. Or Saul aveva in animo di far cadere Davide nelle mani de' Filistei. 1Samuele 18:26 I servitori dunque riferirono quelle parole a Davide, e a Davide piacque di diventar in tal modo genero del re. E prima del termine fissato, 1Samuele 18:27 Davide si levo', parti con la sua gente, uccise duecento uomini de' Filistei, porto' i loro prepuzi e ne consegno' il numero preciso al re, per diventar suo genero. 1Samuele 18:28 E Saul gli diede per moglie Mical, sua figliuola. E Saul vide e riconobbe che l'Eterno era con Davide; e Mical, figliuola di Saul, l'amava. 1Samuele 18:29 E Saul continuo' piu' che mai a temer Davide, e gli fu sempre nemico. 1Samuele 18:30 Or i principi de' Filistei uscivano a combattere; e ogni volta che uscivano, Davide riusciva meglio di tutti i servi di Saul, in guisa che il suo nome divenne molto famoso. Saul attenta alla vita di Davide. Fuga di Davide 1Samuele 19:1 Saul parlo' a Gionathan, suo figliuolo, e a tutti i suoi servi di far morire Davide. Ma Gionathan, figliuolo di Saul, che voleva gran bene a Davide, 1Samuele 19:2 informo' Davide della cosa e gli disse: 'Saul, mio padre, cerca di farti morire; or dunque, ti prego, sta' in guardia domattina, tienti in luogo segreto e nasconditi. 1Samuele 19:3 Io usciro', e mi terro' allato a mio padre, nel campo ove tu sarai; parlero' di te a mio padre, vedro' come vanno le cose, e te lo faro' sapere'. 1Samuele 19:4 Gionathan dunque parlo' a Saul, suo padre, in favore di Davide, e gli disse: 'Non pecchi il re contro al suo servo, contro a Davide, giacche' ei non ha peccato contro a te, e anzi l'opera sua t'e' stata di grande utilita'. 1Samuele 19:5 Egli ha messo la propria vita a repentaglio, ha ucciso il Filisteo, e l'Eterno ha operato una grande liberazione a pro di tutto Israele. Tu l'hai veduto, e te ne sei rallegrato; perche' dunque peccheresti tu contro il sangue innocente facendo morir Davide senza ragione?' 1Samuele 19:6 Saul die' ascolto alla voce di Gionathan, e fece questo giuramento: 'Com'e' vero che l'Eterno vive, egli non sara' fatto morire!' 1Samuele 19:7 Allora Gionathan chiamo' Davide e gli riferi tutto questo. Poi Gionathan ricondusse Davide da Saul, al servizio del quale egli rimase come prima. 1Samuele 19:8 Ricomincio' di nuovo la guerra; e Davide usci a combattere contro i Filistei, inflisse loro una grave sconfitta, e quelli fuggirono d'innanzi a lui. 1Samuele 19:9 E uno spirito cattivo, suscitato dall'Eterno, s'impossesso' di Saul. Egli sedeva in casa sua avendo in mano una lancia; e Davide stava sonando l'arpa. 1Samuele 19:10 E Saul cerco' d'inchiodar Davide al muro con la lancia, ma Davide schivo' il colpo, e la lancia die' nel muro. Davide fuggi e si mise in salvo in quella stessa notte. 1Samuele 19:11 Saul invio' de' messi a casa di Davide per tenerlo d'occhio e farlo morire la mattina dipoi; ma Mical, moglie di Davide, lo informo' della cosa, dicendo: 'Se in questa stessa notte non ti salvi la vita, domani sei morto'. 1Samuele 19:12 E Mical calo' Davide per una finestra; ed egli se ne ando', fuggi, e si mise in salvo. 1Samuele 19:13 Poi Mical prese l'idolo domestico e lo pose nel letto; gli mise in capo un cappuccio di pelo di capra, e lo coperse d'un mantello. 1Samuele 19:14 E quando Saul invio' de' messi a pigliar Davide, ella disse: 'e' malato'. 1Samuele 19:15 Allora Saul invio' di nuovo i messi perche' vedessero Davide, e disse loro: 'Portatemelo nel letto, perch'io lo faccia morire'. 1Samuele 19:16 E quando giunsero i messi, ecco che nel letto c'era l'idolo domestico con in capo un cappuccio di pel di capra. 1Samuele 19:17 E Saul disse a Mical: 'Perche' mi hai ingannato cosi e hai dato campo al mio nemico di fuggire?' E Mical rispose a Saul: 'e' lui che mi ha detto: Lasciami andare; altrimenti, t'ammazzo!' 1Samuele 19:18 Davide dunque fuggi, si pose in salvo, e venne da Samuele a Rama, e gli racconto' tutto quello che Saul gli avea fatto. Poi, egli e Samuele andarono a stare a Naioth. 1Samuele 19:19 Questo fu riferito a Saul, dicendo: 'Ecco, Davide e' a Naioth, presso Rama'. 1Samuele 19:20 E Saul invio' dei messi per pigliar Davide; ma quando questi videro l'adunanza de' profeti che profetavano, con Samuele che tenea la presidenza, lo spirito di Dio investi i messi di Saul che si misero anch'essi a profetare. 1Samuele 19:21 Ne informarono Saul, che invio' altri messi, i quali pure si misero a profetare. Saul ne mando' ancora per la terza volta, e anche questi si misero a profetare. 1Samuele 19:22 Allora si reco' egli stesso a Rama; e, giunto alla gran cisterna ch'e' a Secu, chiese: 'Dove sono Samuele e Davide?' Gli fu risposto: 'Ecco, sono a Naioth, presso Rama'. 1Samuele 19:23 Egli ando' dunque la', a Naioth, presso Rama; e lo spirito di Dio investi anche lui; ed egli continuo' il suo viaggio, profetando, finche' giunse a Naioth, presso Rama. 1Samuele 19:24 E anch'egli si spoglio' delle sue vesti, anch'egli profeto' in presenza di Samuele, e giacque nudo per terra tutto quel giorno e tutta quella notte. Donde il detto: 'Saul e' anch'egli tra i profeti?' Patto fra Davide e Gionathan 1Samuele 20:1 Davide fuggi a Naioth presso Rama, ando' a trovare Gionathan, e gli disse: 'Che ho mai fatto? Qual e' il mio delitto, qual e' il mio peccato verso tuo padre, ch'egli vuole la mia vita?' 1Samuele 20:2 Gionathan gli rispose: 'Tolga cio' Iddio! tu non morrai; ecco, mio padre non fa cosa alcuna o grande o piccola, senza farmene parte; e perche' mi celerebbe egli questa? Non e' possibile'. 1Samuele 20:3 Ma Davide replico', giurando: 'Tuo padre sa molto bene che io ho trovato grazia agli occhi tuoi; percio' avra' detto: Gionathan non sappia questo, affinche' non ne abbia dispiacere; ma com'e' vero che l'Eterno vive e che vive l'anima tua, fra me e la morte non v'ha che un passo'. 1Samuele 20:4 Gionathan disse a Davide: 'Che desideri tu ch'io ti faccia?' 1Samuele 20:5 Davide rispose a Gionathan: 'Ecco, domani e' la luna nuova, e io dovrei sedermi a mensa col re; lasciami andare, e mi nascondero' per la campagna fino alla sera del terzo giorno. 1Samuele 20:6 Se tuo padre nota la mia assenza, tu gli dirai: - Davide mi ha pregato istantemente di poter dare una corsa fino a Bethlehem, sua citta', perche' v'e' il sacrifizio annuo per tutta la sua famiglia -. 1Samuele 20:7 S'egli dice: - Sta bene - il tuo servo avra' pace; ma, se si adira, sappi che il male che mi vuol fare e' deciso. 1Samuele 20:8 Mostra dunque la tua bonta' verso il tuo servo, giacche' hai fatto entrare il tuo servo in un patto con te nel nome dell'Eterno; ma, se v'e' in me qualche iniquita', dammi la morte tu; perche' mi meneresti da tuo padre?' 1Samuele 20:9 Gionathan disse: 'Lungi da te questo pensiero! S'io venissi a sapere che il male e' deciso da parte di mio padre e sta per venirti addosso, non te lo farei io sapere?' 1Samuele 20:10 Davide disse a Gionathan: 'Chi m'informera', nel caso che tuo padre ti dia una risposta dura?' 1Samuele 20:11 E Gionathan disse a Davide: 'Vieni, andiamo fuori alla campagna!' E andarono ambedue fuori alla campagna. 1Samuele 20:12 E Gionathan disse a Davide: 'L'Eterno, l'Iddio d'Israele, mi sia testimonio! Quando domani o posdomani, a quest'ora, io avro' scandagliato mio padre, s'egli e' ben disposto verso Davide, ed io non mando a fartelo sapere, l'Eterno tratti Gionathan con tutto il suo rigore! 1Samuele 20:13 Nel caso poi che piaccia a mio padre di farti del male, te lo faro' sapere, e ti lascero' partire perche' tu te ne vada in pace; e l'Eterno sia teco, com'e' stato con mio padre! 1Samuele 20:14 E se saro' ancora in vita, non e' egli vero? tu agirai verso di me con la bonta' dell'Eterno, ond'io non sia messo a morte; 1Samuele 20:15 e non cesserai mai d'esser buono verso la mia casa, neppur quando l'Eterno avra' sterminato di sulla faccia della terra fino all'ultimo i nemici di Davide'. 1Samuele 20:16 Cosi Gionathan strinse alleanza con la casa di Davide, dicendo: 'L'Eterno faccia vendetta dei nemici di Davide!' 1Samuele 20:17 E, per l'amore che gli portava, Gionathan fece di nuovo giurar Davide; perch'egli l'amava come l'anima propria. 1Samuele 20:18 Poi Gionathan gli disse: 'Domani e' la nuova luna, e la tua assenza sara' notata, perche' il tuo posto sara' vuoto. 1Samuele 20:19 Domani l'altro dunque tu scenderai giu' fino al luogo dove ti nascondesti il giorno del fatto, e rimarrai presso la pietra di Ezel. 1Samuele 20:20 Io tirero' tre frecce da quel lato, come se tirassi a segno. 1Samuele 20:21 Poi subito mandero' il mio ragazzo, dicendogli: - Va' a cercare le frecce. - Se dico al ragazzo: - Guarda, le frecce son di qua da te, prendile! - tu allora vieni, perche' tutto va bene per te, e non hai nulla da temere, come l'Eterno vive! 1Samuele 20:22 Ma se dico al giovanetto: - Guarda, le frecce son di la' da te - allora vattene, perche' l'Eterno vuol che tu parta. 1Samuele 20:23 Quanto a quello che abbiam convenuto fra noi, fra me e te, ecco, l'Eterno n'e' testimonio in perpetuo'. 1Samuele 20:24 Davide dunque si nascose nella campagna; e quando venne il novilunio, il re si pose a sedere a mensa per il pasto. 1Samuele 20:25 Il re, come al solito, si pose a sedere sulla sua sedia ch'era vicina al muro; Gionathan s'alzo' per porsi di faccia, Abner si assise accanto a Saul, ma il posto di Davide rimase vuoto. 1Samuele 20:26 Nondimeno Saul non disse nulla quel giorno, perche' pensava: 'Gli e' successo qualcosa; ei non dev'esser puro; per certo ei non e' puro'. 1Samuele 20:27 Ma l'indomani, secondo giorno della luna nuova, il posto di Davide era ancora vuoto; e Saul disse a Gionathan, suo figliuolo: 'Perche' il figliuolo d'Isai non e' venuto a mangiare ne' ieri ne' oggi?' 1Samuele 20:28 Gionathan rispose a Saul: 'Davide m'ha chiesto istantemente di lasciarlo andare a Bethlehem; 1Samuele 20:29 e ha detto: - Ti prego, lasciami andare, perche' abbiamo in citta' un sacrifizio di famiglia, e il mio fratello mi ha raccomandato d'andarvi; ora dunque, se ho trovato grazia agli occhi tuoi, ti prego, lasciami dare una corsa per vedere i miei fratelli. - Per questa ragione egli non e' venuto alla mensa del re'. 1Samuele 20:30 Allora l'ira di Saul s'accese contro Gionathan, ed ei gli disse: 'Figliuolo perverso e ribelle, non lo so io forse che tieni le parti del figliuol d'Isai, a tua vergogna ed a vergogna del seno di tua madre? 1Samuele 20:31 Poiche', fino a tanto che il figliuol d'Isai avra' vita sulla terra, non vi sara' stabilita' ne' per te ne' per il tuo regno. Or dunque mandalo a cercare e fallo venire da me, perche' deve morire'. 1Samuele 20:32 Gionathan rispose a Saul suo padre e gli disse: 'Perche' dovrebb'egli morire? Che ha fatto?' 1Samuele 20:33 E Saul brandi la lancia contro a lui per colpirlo. Allora Gionathan riconobbe che suo padre avea deciso di far morire Davide. 1Samuele 20:34 E, acceso d'ira, si levo' da mensa, e non mangio' nulla il secondo giorno della luna nuova, addolorato com'era per l'onta che suo padre avea fatta a Davide. 1Samuele 20:35 La mattina dopo, Gionathan usci fuori alla campagna, al luogo fissato con Davide, ed avea seco un ragazzetto. 1Samuele 20:36 E disse al suo ragazzo: 'Corri a cercare le frecce che tiro'. E, come il ragazzo correva, tiro' una freccia che passo' di la' da lui. 1Samuele 20:37 E quando il ragazzo fu giunto al luogo dov'era la freccia che Gionathan avea tirata, Gionathan gli grido' dietro: 'La freccia non e' essa di la' da te?' 1Samuele 20:38 E Gionathan grido' ancora dietro al ragazzo: 'Via, fa' presto, non ti trattenere!' Il ragazzo di Gionathan raccolse le frecce, e torno' dal suo padrone. 1Samuele 20:39 Or il ragazzo non sapeva nulla; Gionathan e Davide soli sapevano di che si trattasse. 1Samuele 20:40 Gionathan diede le sue armi al suo ragazzo e gli disse: 'Va', portale alla citta''. 1Samuele 20:41 E come il ragazzo se ne fu andato, Davide si levo' di dietro il mucchio di pietre, si getto' con la faccia a terra, e si prostro' tre volte; poi i due si baciarono l'un l'altro e piansero assieme; Davide soprattutto die' in pianto dirotto. 1Samuele 20:42 E Gionathan disse a Davide: 'Va' in pace, ora che abbiam fatto ambedue questo giuramento nel nome dell'Eterno: L'Eterno sia testimonio fra me e te e fra la mia progenie e la progenie tua, in perpetuo'. 1Samuele 20:43 Davide si levo' e se ne ando', e Gionathan torno' in citta'. Fuga di Davide a Nob e a Gath 1Samuele 21:1 Davide ando' a Nob dal sacerdote Ahimelec; e Ahimelec gli venne incontro tutto tremante, e gli disse: 'Perche' sei solo e non hai alcuno teco?' 1Samuele 21:2 Davide rispose al sacerdote Ahimelec: 'Il re m'ha dato un'incombenza, e m'ha detto: - Nessuno sappia nulla dell'affare per cui ti mando e dell'ordine che t'ho dato; - e quanto alla mia gente, le ho detto di trovarsi in un dato luogo. 1Samuele 21:3 E ora che hai tu sotto mano? Dammi cinque pani o quel che si potra' trovare'. 1Samuele 21:4 Il sacerdote rispose a Davide, dicendo: 'Non ho sotto mano del pane comune, ma c'e' del pane consacrato; ma la tua gente s'e' almeno astenuta da contatto con donne?' 1Samuele 21:5 Davide rispose al sacerdote: 'Da che son partito, tre giorni fa, siamo rimasti senza donne; e quanto ai vasi della mia gente erano puri; e se anche la nostra incombenza e' profana, essa sara' oggi santificata da quel che si porra' nei vasi'. 1Samuele 21:6 Il sacerdote gli die' dunque del pane consacrato perche' non v'era quivi altro pane tranne quello della presentazione, ch'era stato tolto d'innanzi all'Eterno, per mettervi invece del pan caldo nel momento in cui si toglieva l'altro. 1Samuele 21:7 - Or quel giorno, un cert'uomo di tra i servi di Saul si trovava quivi, trattenuto in presenza dell'Eterno; si chiamava Doeg, era Edomita, e capo de' pastori di Saul. 1Samuele 21:8 E Davide disse ad Ahimelec: 'Non hai tu qui disponibile una lancia o una spada? Perche' io non ho preso meco ne' la mia spada ne' le mie armi, tanto premeva l'incombenza del re'. 1Samuele 21:9 Il sacerdote rispose: 'C'e' la spada di Goliath, il Filisteo, che tu uccidesti nella valle de' terebinti; e' la' involta in un panno dietro all'efod; se la vuoi prendere, prendila, perche' qui non ve n'e' altra fuori di questa'. E Davide disse: 'Nessuna e' pari a quella; dammela!' 1Samuele 21:10 Allora Davide si levo', e quel giorno fuggi per timore di Saul, e ando' da Akis, re di Gath. 1Samuele 21:11 E i servi del re dissero ad Akis: 'Non e' questi Davide, il re del paese? Non e' quegli colui del quale cantavan nelle loro danze: Saul ha uccisi i suoi mille, e Davide i suoi diecimila?' 1Samuele 21:12 Davide si tenne in cuore queste parole, ed ebbe gran timore di Akis, re di Gath. 1Samuele 21:13 Muto' il suo modo di fare in loro presenza, faceva il pazzo in mezzo a loro, tracciava de' segni sui battenti delle porte, e si lasciava scorrer la saliva sulla barba. 1Samuele 21:14 E Akis disse ai suoi servi: 'Guardate, e' un pazzo; perche' me l'avete menato? 1Samuele 21:15 Mi mancan forse de' pazzi, che m'avete condotto questo a fare il pazzo in mia presenza? Costui non entrera' in casa mia!' Davide ad Adullam e nel paese di Moab. Saul fa uccidere i sacerdoti e gli abitanti di Nob 1Samuele 22:1 Or Davide si parti di la' e si rifugio' nella spelonca di Adullam; e quando i suoi fratelli e tutta la famiglia di suo padre lo seppero, scesero quivi per unirsi a lui. 1Samuele 22:2 E tutti quelli ch'erano in angustie, che avean dei debiti o che erano scontenti, si radunaron presso di lui, ed egli divenne loro capo, ed ebbe con se' circa quattrocento uomini. 1Samuele 22:3 Di la' Davide ando' a Mitspa di Moab, e disse al re di Moab: 'Deh, permetti che mio padre e mia madre vengano a stare da voi, fino a tanto ch'io sappia quel che Iddio fara' di me'. 1Samuele 22:4 Egli dunque li condusse davanti al re di Moab, ed essi rimasero con lui tutto il tempo che Davide fu nella sua fortezza. 1Samuele 22:5 E il profeta Gad disse a Davide: 'Non star piu' in questa fortezza; parti, e recati nel paese di Giuda'. Davide allora parti, e venne nella foresta di Hereth. 1Samuele 22:6 Saul seppe che Davide e gli uomini ch'eran con lui erano stati scoperti. Saul si trovava allora a Ghibea, seduto sotto la tamerice, ch'e' sull'altura; aveva in mano la lancia, e tutti i suoi servi gli stavano attorno. 1Samuele 22:7 E Saul disse ai servi che gli stavano intorno: 'Ascoltate ora, Beniaminiti! Il figliuolo d'Isai vi dara' egli forse a tutti dei campi e delle vigne? Fara' egli di tutti voi de' capi di migliaia e de' capi di centinaia, 1Samuele 22:8 che avete tutti congiurato contro di me, e non v'e' alcuno che m'abbia informato dell'alleanza che il mio figliuolo ha fatta col figliuolo d'Isai, e non v'e' alcuno di voi che mi compianga e m'informi che il mio figliuolo ha sollevato contro di me il mio servo perche' mi tenda insidie come fa oggi?' 1Samuele 22:9 E Doeg, l'Idumeo, il quale era preposto ai servi di Saul, rispose e disse: 'Io vidi il figliuolo d'Isai venire a Nob da Ahimelec, figliuolo di Ahitub, 1Samuele 22:10 il quale consulto' l'Eterno per lui, gli diede dei viveri, e gli diede la spada di Goliath il Filisteo'. 1Samuele 22:11 Allora il re mando' a chiamare il sacerdote Ahimelec, figliuolo di Ahitub, e tutta la famiglia del padre di lui, vale a dire i sacerdoti ch'erano a Nob. E tutti vennero al re. 1Samuele 22:12 E Saul disse: 'Ora ascolta, o figliuolo di Ahitub!' Ed egli rispose: 'Eccomi, signor mio!' 1Samuele 22:13 E Saul gli disse: 'Perche' tu e il figliuolo d'Isai avete congiurato contro di me? Perche' gli hai dato del pane e una spada; e hai consultato Dio per lui affinche' insorga contro di me e mi tenda insidie come fa oggi?' 1Samuele 22:14 Allora Ahimelec rispose al re, dicendo: 'E chi v'e' dunque, fra tutti i tuoi servi, fedele come Davide, genero del re, pronto al tuo comando e onorato nella tua casa? 1Samuele 22:15 Ho io forse cominciato oggi a consultare Iddio per lui? Lungi da me il pensiero di tradirti! Non imputi il re nulla di simile al suo servo o a tutta la famiglia di mio padre; perche' il tuo servo non sa cosa alcuna, piccola o grande, di tutto questo'. 1Samuele 22:16 Il re disse: 'Tu morrai senz'altro, Ahimelec, tu con tutta la famiglia del padre tuo!' 1Samuele 22:17 E il re disse alle guardie che gli stavano attorno: 'Volgetevi e uccidete i sacerdoti dell'Eterno, perche' anch'essi son d'accordo con Davide; sapevano ch'egli era fuggito, e non me ne hanno informato'. Ma i servi del re non vollero metter le mani addosso ai sacerdoti dell'Eterno. 1Samuele 22:18 E il re disse a Doeg: 'Volgiti tu, e gettati sui sacerdoti!' E Doeg, l'Idumeo, si volse, si avvento' addosso ai sacerdoti, e uccise in quel giorno ottantacinque persone che portavano l'efod di lino. 1Samuele 22:19 E Saul mise pure a fil di spada Nob, la citta' de' sacerdoti, uomini, donne, fanciulli, bambini di latte, buoi, asini e pecore: tutto mise a fil di spada. 1Samuele 22:20 Nondimeno, uno de' figliuoli di Ahimelec, figliuolo di Ahitub, di nome Abiathar, scampo' e si rifugio' presso Davide. 1Samuele 22:21 Abiathar riferi a Davide che Saul aveva ucciso i sacerdoti dell'Eterno. 1Samuele 22:22 E Davide disse ad Abiathar: 'Io sapevo bene, quel giorno che Doeg, l'Idumeo, era la', ch'egli avrebbe senza dubbio avvertito Saul; io son causa della morte di tutte le persone della famiglia di tuo padre. 1Samuele 22:23 Resta con me, non temere; chi cerca la mia vita cerca la tua; con me sarai al sicuro'. Davide a Keila e nei deserti di Zif e di Maon 1Samuele 23:1 Or vennero a dire a Davide: 'Ecco, i Filistei hanno attaccato Keila e saccheggiano le aie'. 1Samuele 23:2 E Davide consulto' l'Eterno, dicendo: 'Andro' io a sconfiggere questi Filistei?' L'Eterno rispose a Davide: 'Va', sconfiggi i Filistei, e salva Keila'. 1Samuele 23:3 Ma la gente di Davide gli disse: 'Tu vedi che qui in Giuda abbiam paura; e che sara' se andiamo a Keila contro le schiere de' Filistei?' 1Samuele 23:4 Davide consulto' di nuovo l'Eterno, e l'Eterno gli rispose e gli disse: 'Le'vati, scendi a Keila, perche' io daro' i Filistei nelle tue mani'. 1Samuele 23:5 Davide dunque ando' con la sua gente a Keila, combatte' contro i Filistei, porto' via il loro bestiame, e inflisse loro una grande sconfitta. Cosi Davide libero' gli abitanti di Keila. 1Samuele 23:6 - Quando Abiathar, figliuolo di Ahimelec, si rifugio' presso Davide a Keila, porto' seco l'efod. - 1Samuele 23:7 Saul fu informato che Davide era giunto a Keila. E Saul disse: 'Iddio lo da' nelle mie mani, poiche' e' venuto a rinchiudersi in una citta' che ha porte e sbarre'. 1Samuele 23:8 Saul dunque convoco' tutto il popolo per andare alla guerra, per scendere a Keila e cinger d'assedio Davide e la sua gente. 1Samuele 23:9 Ma Davide, avuta conoscenza che Saul gli macchinava del male, disse al sacerdote Abiathar: 'Porta qua l'efod'. 1Samuele 23:10 Poi disse: 'O Eterno, Dio d'Israele, il tuo servo ha sentito come cosa certa che Saul cerca di venire a Keila per distruggere la citta' per causa mia. 1Samuele 23:11 Quei di Keila mi daranno essi nelle sue mani? Saul scendera' egli come il tuo servo ha sentito dire? O Eterno, Dio d'Israele, deh! fallo sapere al tuo servo!' L'Eterno rispose: 'Scendera''. Davide chiese ancora: 1Samuele 23:12 'Quei di Keila daranno essi me e la mia gente nelle mani di Saul?' L'Eterno rispose: 'Vi daranno nelle sue mani'. 1Samuele 23:13 Allora Davide e la sua gente, circa seicento uomini, si levarono, uscirono da Keila e andaron qua e la' a caso; e Saul informato che Davide era fuggito da Keila, rinunzio' alla sua spedizione. 1Samuele 23:14 Davide rimase nel deserto in luoghi forti; e se ne stette nella contrada montuosa del deserto di Zif. Saul lo cercava continuamente, ma Dio non glielo dette nelle mani. 1Samuele 23:15 E Davide, sapendo che Saul s'era mosso per torgli la vita, resto' nel deserto di Zif, nella foresta. 1Samuele 23:16 Allora Gionathan, figliuolo di Saul, si levo', e si reco' da Davide nella foresta. Egli fortifico' la sua fiducia in Dio, 1Samuele 23:17 e gli disse: 'Non temere, poiche' Saul, mio padre, non riuscira' a metterti le mani addosso: tu regnerai sopra Israele, e io saro' il secondo dopo di te; e ben lo sa anche Saul mio padre'. 1Samuele 23:18 E i due fecero alleanza in presenza dell'Eterno; poi Davide rimase nella foresta, e Gionathan se ne ando' a casa sua. 1Samuele 23:19 Or gli Zifei salirono da Saul a Ghibea e gli dissero: 'Davide non sta egli nascosto fra noi, ne' luoghi forti della foresta, sul colle di Hakila che e' a mezzogiorno del deserto? 1Samuele 23:20 Scendi dunque, o re, giacche' tutto il desiderio dell'anima tua e' di scendere, e penserem noi a darlo nelle mani del re'. 1Samuele 23:21 Saul disse: 'Siate benedetti dall'Eterno, voi che avete pieta' di me! 1Samuele 23:22 Andate, vi prego, informatevi anche piu' sicuramente per sapere e scoprire il luogo dove suol fermarsi, e chi l'abbia quivi veduto; poiche' mi si dice ch'egli e' molto astuto. 1Samuele 23:23 E vedete di conoscere tutti i nascondigli dov'ei si ritira; poi tornate da me con notizie sicure, e io andro' con voi. S'egli e' nel paese, io lo cerchero' fra tutte le migliaia di Giuda'. 1Samuele 23:24 Quelli dunque si levarono e se n'andarono a Zif, innanzi a Saul; ma Davide e i suoi erano nel deserto di Maon, nella pianura a mezzogiorno del deserto. 1Samuele 23:25 Saul con la sua gente parti in cerca di lui; ma Davide, che ne fu informato, scese dalla roccia e rimase nel deserto di Maon. E quando Saul lo seppe, ando' in traccia di Davide nel deserto di Maon. 1Samuele 23:26 Saul camminava da un lato del monte, e Davide con la sua gente dall'altro lato; e come Davide affrettava la marcia per sfuggire a Saul e Saul e la sua gente stavano per circondare Davide e i suoi per impadronirsene, 1Samuele 23:27 arrivo' a Saul un messo che disse: 'Affrettati a venire, perche' i Filistei hanno invaso il paese'. 1Samuele 23:28 Cosi Saul cesso' d'inseguire Davide e ando' a far fronte ai Filistei; percio' a quel luogo fu messo nome Sela-Hammahlekoth. Davide nella spelonca di En-Ghedi 1Samuele 24:1 Poi Davide si parti di la' e si stabili nei luoghi forti di En-Ghedi. 1Samuele 24:2 E quando Saul fu tornato dall'inseguire i Filistei, gli vennero a dire: 'Ecco, Davide e' nel deserto di En-Ghedi'. 1Samuele 24:3 Allora Saul prese tremila uomini scelti fra tutto Israele, e ando' in traccia di Davide e della sua gente fin sulle rocce delle capre salvatiche; 1Samuele 24:4 e giunse ai parchi di pecore ch'eran presso la via; quivi era una spelonca, nella quale Saul entro' per fare i suoi bisogni. Or Davide e la sua gente se ne stavano in fondo alla spelonca. 1Samuele 24:5 La gente di Davide gli disse: 'Ecco il giorno nel quale l'Eterno ti dice: Vedi, io ti do nelle mani il tuo nemico; fa' di lui quello che ti piacera''. Allora Davide s'alzo', e senza farsi scorgere taglio' il lembo del mantello di Saul. 1Samuele 24:6 Ma dopo, il cuore gli batte', per aver egli tagliato il lembo del mantello di Saul. 1Samuele 24:7 E Davide disse alla sua gente: 'Mi guardi l'Eterno, dal commettere contro il mio signore, ch'e' l'unto dell'Eterno, l'azione di mettergli le mani addosso; poich'egli e' l'unto dell'Eterno'. 1Samuele 24:8 E colle sue parole Davide raffreno' la sua gente, e non le permise di gettarsi su Saul. E Saul si levo', usci dalla spelonca e continuo' il suo cammino. 1Samuele 24:9 Poi anche Davide si levo', usci dalla spelonca, e grido' dietro a Saul, dicendo: 'O re, mio signore!' Saul si guardo' dietro, e Davide s'inchino' con la faccia a terra e si prostro'. 1Samuele 24:10 Davide disse a Saul: 'Perche' dai tu retta alle parole della gente che dice: Davide cerca di farti del male? 1Samuele 24:11 Ecco in quest'ora stessa tu vedi coi tuoi propri occhi che l'Eterno t'avea dato oggi nelle mie mani in quella spelonca; qualcuno mi disse di ucciderti, ma io t'ho risparmiato, e ho detto: Non mettero' le mani addosso al mio signore, perch'egli e' l'unto dell'Eterno. 1Samuele 24:12 Ora guarda, padre mio, guarda qui nella mia mano il lembo del tuo mantello. Se io t'ho tagliato il lembo del mantello e non t'ho ucciso, puoi da questo veder chiaro che non v'e' nella mia condotta ne' malvagita' ne' ribellione, e che io non ho peccato contro di te, mentre tu mi tendi insidie per to'rmi la vita! 1Samuele 24:13 L'Eterno sia giudice fra me e te, e l'Eterno mi vendichi di te; ma io non ti mettero' le mani addosso. 1Samuele 24:14 Dice il proverbio antico: - Il male vien dai malvagi; - io quindi non ti mettero' le mani addosso. 1Samuele 24:15 Contro chi e' uscito il re d'Israele? Chi vai tu perseguitando? Un can morto, una pulce. 1Samuele 24:16 Sia dunque arbitro l'Eterno, e giudichi fra me e te, e vegga e difenda la mia causa e mi renda giustizia, liberandomi dalle tue mani'. 1Samuele 24:17 Quando Davide ebbe finito di dire queste parole a Saul, Saul disse: 'e' questa la tua voce, figliuol mio Davide?' E Saul alzo' la voce e pianse. 1Samuele 24:18 E disse a Davide: 'Tu sei piu' giusto di me, poiche' tu m'hai reso bene per male, mentre io t'ho reso male per bene. 1Samuele 24:19 Tu hai mostrato oggi la bonta' con la quale ti conduci verso di me; poiche' l'Eterno m'avea dato nelle tue mani, e tu non m'hai ucciso. 1Samuele 24:20 Se uno incontra il suo nemico, lo lascia egli andarsene in pace? Ti renda dunque l'Eterno il contraccambio del bene che m'hai fatto quest'oggi! 1Samuele 24:21 Ora, ecco, io so che per certo tu regnerai, e che il regno d'Israele rimarra' stabile nelle tue mani. 1Samuele 24:22 Or dunque giurami nel nome dell'Eterno che non distruggerai la mia progenie dopo di me, e che non estirperai il mio nome dalla casa di mio padre'. 1Samuele 24:23 E Davide lo giuro' a Saul. Poi Saul se ne ando' a casa sua, e Davide e la sua gente risaliron al loro forte rifugio. Davide e Nabal 1Samuele 25:1 Samuele mori, e tutto Israele si raduno' e ne fece cordoglio; e lo seppellirono nella sua proprieta', a Rama. Allora Davide si levo', e scese verso il deserto di Paran. 1Samuele 25:2 Or v'era un uomo a Maon, che aveva i suoi beni a Carmel; era molto ricco, avea tremila pecore e mille capre, e si trovava a Carmel per la tosatura delle sue pecore. 1Samuele 25:3 Quest'uomo avea nome Nabal, e il nome di sua moglie era Abigail, donna di buon senso e di bell'aspetto; ma l'uomo era duro e malvagio nell'agir suo; discendeva da Caleb. 1Samuele 25:4 Davide, avendo saputo nel deserto che Nabal tosava le sue pecore, 1Samuele 25:5 gli mando' dieci giovani, ai quali disse: 'Salite a Carmel, andate da Nabal, salutatelo a nome mio, 1Samuele 25:6 e dite cosi: Salute! pace a te, pace alla tua casa, e pace a tutto quello che t'appartiene! 1Samuele 25:7 Ho saputo che tu hai i tosatori; ora, i tuoi pastori sono stati con noi, e noi non abbiam fatto loro alcun oltraggio, e nulla e' stato loro portato via per tutto il tempo che sono stati a Carmel. 1Samuele 25:8 Domandane ai tuoi servi, e te lo diranno. Trovin dunque questi giovani grazia agli occhi tuoi, giacche' siam venuti in giorno di gioia; e da', ti prego, ai tuoi servi e al tuo figliuolo Davide cio' che avrai fra mano'. 1Samuele 25:9 Quando i giovani di Davide arrivarono, ripeterono a Nabal tutte queste parole in nome di Davide, poi si tacquero. 1Samuele 25:10 Ma Nabal rispose ai servi di Davide, dicendo: 'Chi e' Davide? E chi e' il figliuolo d'Isai? Sono molti, oggi, i servi che scappano dai loro padroni; 1Samuele 25:11 e prenderei io il mio pane, la mia acqua e la carne che ho macellata pei miei tosatori, per darli a gente che non so donde venga?' 1Samuele 25:12 I giovani ripresero la loro strada, tornarono, e andarono a riferire a Davide tutte queste parole. 1Samuele 25:13 Allora Davide disse ai suoi uomini: 'Ognun di voi si cinga la sua spada'. Ognuno si cinse la sua spada, e Davide pure si cinse la sua, e saliron dietro a Davide circa quattrocento uomini; duecento rimasero presso il bagaglio. 1Samuele 25:14 Or Abigail, moglie di Nabal, fu informata della cosa da uno de' suoi servi, che le disse: 'Ecco, Davide ha inviato dal deserto de' messi per salutare il nostro padrone, ed egli li ha trattati male. 1Samuele 25:15 Eppure, quella gente e' stata molto buona verso di noi; noi non ne abbiam ricevuto alcun oltraggio, e non ci han portato via nulla per tutto il tempo che siamo andati attorno con loro quand'eravamo per la campagna. 1Samuele 25:16 Di giorno e di notte sono stati per noi come una muraglia, per tutto il tempo che siamo stati con loro pascendo i greggi. 1Samuele 25:17 Or dunque rifletti, e vedi quel che tu debba fare; poiche' un guaio e' certo che avverra' al nostro padrone e a tutta la sua casa; ed egli e' uomo cosi malvagio, che non gli si puo' parlare'. 1Samuele 25:18 Allora Abigail prese in fretta duecento pani, due otri di vino, cinque montoni allestiti, cinque misure di grano arrostito, cento picce d'uva secca e duecento masse di fichi, e carico' ogni cosa su degli asini. 1Samuele 25:19 Poi disse ai suoi servi: 'Andate innanzi a me; ecco, io vi seguiro''. Ma non disse nulla a Nabal suo marito. 1Samuele 25:20 E com'ella, a cavallo al suo asino, scendeva il monte per un sentiero coperto, ecco Davide e i suoi uomini che scendevano di fronte a lei, si ch'ella li incontro'. 1Samuele 25:21 - Or Davide avea detto: 'Invano dunque ho io protetto tutto cio' che colui aveva nel deserto, in guisa che nulla e' mancato di tutto cio' ch'ei possiede; ed egli m'ha reso male per bene. 1Samuele 25:22 Cosi tratti Iddio i nemici di Davide col massimo rigore! Fra qui e lo spuntar del giorno, di tutto quel che gli appartiene io non lascero' in vita un sol uomo'. 1Samuele 25:23 E quando Abigail ebbe veduto Davide, scese in fretta dall'asino e gettandosi con la faccia a terra, si prostro' dinanzi a lui. 1Samuele 25:24 Poi, gettandosi ai suoi piedi, disse: 'O mio signore, la colpa e' mia! Deh, lascia che la tua serva parli in tua presenza, e tu ascolta le parole della tua serva! 1Samuele 25:25 Te ne prego, signor mio, non far caso di quell'uomo da nulla ch'e' Nabal; poiche' egli e' quel che dice il suo nome; si chiama Nabal, e in lui non c'e' che stoltezza; ma io, la tua serva, non vidi i giovani mandati dal mio signore. 1Samuele 25:26 Or dunque, signor mio, com'e' vero che vive l'Eterno e che l'anima tua vive, l'Eterno t'ha impedito di spargere il sangue e di farti giustizia con le tue proprie mani. Ed ora, i tuoi nemici e quelli che voglion fare del male al mio signore siano come Nabal! 1Samuele 25:27 E adesso, ecco questo regalo che la tua serva reca al mio signore; sia dato ai giovani che seguono il mio signore. 1Samuele 25:28 Deh, perdona il fallo della tua serva; poiche' per certo l'Eterno rendera' stabile la casa del mio signore, giacche' il mio signore combatte le battaglie dell'Eterno, e in tutto il tempo della tua vita non s'e' trovata malvagita' in te. 1Samuele 25:29 E se mai sorgesse alcuno a perseguitarti e ad attentare alla tua vita, l'anima del mio signore sara' custodita nello scrigno della vita presso l'Eterno, ch'e' il tuo Dio; ma l'anima de' tuoi nemici l'Eterno la lancera' via, come dalla rete d'una frombola. 1Samuele 25:30 E quando l'Eterno avra' fatto al mio signore tutto il bene che t'ha promesso e t'avra' stabilito come capo sopra Israele, 1Samuele 25:31 il mio signore non avra' questo dolore e questo rimorso d'avere sparso del sangue senza motivo e d'essersi fatto giustizia da se'. E quando l'Eterno avra' fatto del bene al mio signore, ricordati della tua serva'. 1Samuele 25:32 E Davide disse ad Abigail: 'Sia benedetto l'Eterno, l'Iddio d'Israele, che t'ha oggi mandata incontro a me! 1Samuele 25:33 E sia benedetto il tuo senno, e benedetta sii tu che m'hai oggi impedito di spargere del sangue e di farmi giustizia con le mie proprie mani! 1Samuele 25:34 Poiche' certo, com'e' vero che vive l'Eterno, l'Iddio d'Israele, che m'ha impedito di farti del male, se tu non ti fossi affrettata a venirmi incontro, fra qui e lo spuntar del giorno a Nabal non sarebbe rimasto un sol uomo'. 1Samuele 25:35 Davide quindi riceve' dalle mani di lei quello ch'essa avea portato, e le disse: 'Risali in pace a casa tua; vedi, io ho dato ascolto alla tua voce, e ho avuto riguardo a te'. 1Samuele 25:36 Ed Abigail venne da Nabal; ed ecco ch'egli faceva banchetto in casa sua; banchetto da re. Nabal aveva il cuore allegro, perch'era ebbro fuor di modo; ond'ella non gli fece sapere alcuna cosa, piccola o grande, fino allo spuntar del giorno. 1Samuele 25:37 Ma la mattina, quando gli fu passata l'ebbrezza, la moglie racconto' a Nabal queste cose; allora gli si freddo' il cuore, ed ei rimase come un sasso. 1Samuele 25:38 E circa dieci giorni dopo, l'Eterno colpi Nabal, ed egli mori. 1Samuele 25:39 Quando Davide seppe che Nabal era morto, disse: 'Sia benedetto l'Eterno, che m'ha reso giustizia dell'oltraggio fattomi da Nabal, e ha preservato il suo servo dal far del male! La malvagita' di Nabal, l'Eterno l'ha fatta ricadere sul capo di lui!' Poi Davide mando' da Abigail a proporle di diventar sua moglie. 1Samuele 25:40 E i servi di Davide vennero da Abigail a Carmel, e le parlarono cosi: 'Davide ci ha mandati da te, perche' vuol prenderti in moglie'. 1Samuele 25:41 Allora ella si levo', si prostro' con la faccia a terra, e disse: 'Ecco, la tua serva fara' da schiava, per lavare i piedi ai servi del mio signore'. 1Samuele 25:42 Poi Abigail si levo' tosto, monto' sopra un asino, e seguita da cinque fanciulle tenne dietro ai messi di Davide, e divenne sua moglie. 1Samuele 25:43 Davide sposo' anche Ahinoam di Izreel, e ambedue furono sue mogli. 1Samuele 25:44 Or Saul avea dato Mical sua figliuola, moglie di Davide, a Palti, figliuolo di Laish, che era di Gallim. Nuovo soggiorno di Davide a Zif. Saul risparmiato un'altra volta da Davide 1Samuele 26:1 Or gli Zifei vennero da Saul a Ghibea e gli dissero: 'Davide non sta egli nascosto sulla collina di Hakila dirimpetto al deserto?' 1Samuele 26:2 Allora Saul si levo': e scese nel deserto di Zif avendo seco tremila uomini scelti d'Israele, per cercar Davide nel deserto di Zif. 1Samuele 26:3 E Saul si accampo' sulla collina di Hakila ch'e' dirimpetto al deserto, presso la strada. E Davide, che stava nel deserto, avendo inteso che Saul veniva nel deserto per cercarlo, 1Samuele 26:4 mando' delle spie, e seppe con certezza che Saul era giunto. 1Samuele 26:5 Allora Davide si levo', venne al luogo dove Saul stava accampato, e noto' il luogo ov'eran coricati Saul ed Abner, il figliuolo di Ner, capo dell'esercito di lui. Saul stava coricato nel parco dei carri, e la sua gente era accampata intorno a lui. 1Samuele 26:6 E Davide prese a dire ad Ahimelec, lo Hitteo, e ad Abishai, figliuolo di Tseruia, fratello di Joab: 'Chi scendera' con me verso Saul nel campo?' E Abishai rispose: 'Scendero' io con te'. 1Samuele 26:7 Davide ed Abishai dunque pervennero di notte a quella gente; ed ecco che Saul giaceva addormentato nel parco dei carri, con la sua lancia fitta in terra, dalla parte del capo; ed Abner e la sua gente gli stavan coricati all'intorno. 1Samuele 26:8 Allora Abishai disse a Davide: 'Oggi Iddio t'ha messo il tuo nemico nelle mani; or lascia, ti prego, ch'io lo colpisca con la lancia e lo inchiodi in terra con un sol colpo; e non ci sara' bisogno d'un secondo'. 1Samuele 26:9 Ma Davide disse ad Abishai: 'Non lo ammazzare; che potrebbe metter le mani addosso all'unto dell'Eterno senza rendersi colpevole?' 1Samuele 26:10 Poi Davide aggiunse: 'Com'e' vero che l'Eterno vive, l'Eterno solo sara' quegli che lo colpira', sia che venga il suo giorno e muoia, sia che scenda in campo di battaglia e vi perisca. 1Samuele 26:11 Mi guardi l'Eterno dal metter le mani addosso all'unto dell'Eterno! Prendi ora soltanto, ti prego, la lancia ch'e' presso al suo capo e la brocca dell'acqua, e andiamocene'. 1Samuele 26:12 Davide dunque prese la lancia e la brocca dell'acqua che Saul avea presso al suo capo, e se ne andarono. Nessuno vide la cosa ne' s'accorse di nulla; e nessuno si sveglio'; tutti dormivano, perche' l'Eterno avea fatto cader su loro un sonno profondo. 1Samuele 26:13 Poi Davide passo' dalla parte opposta e si fermo' in lontananza in vetta al monte, a gran distanza dal campo di Saul; 1Samuele 26:14 e grido' alla gente di Saul e ad Abner, figliuolo di Ner: 'Non rispondi tu, Abner?' Abner rispose e disse: 'Chi sei tu che gridi al re?' 1Samuele 26:15 E Davide disse ad Abner: 'Non sei tu un valoroso? E chi e' pari a te in Israele? Perche' dunque non hai tu fatto buona guardia al re tuo signore? Poiche' uno del popolo e' venuto per ammazzare il re tuo signore. 1Samuele 26:16 Questo che tu hai fatto non sta bene. Com'e' vero che l'Eterno vive, meritate la morte voi che non avete fatto buona guardia al vostro signore, all'unto dell'Eterno! Ed ora guarda dove sia la lancia del re e dove sia la brocca dell'acqua che stava presso il suo capo!' 1Samuele 26:17 Saul riconobbe la voce di Davide e disse: 'e' questa la tua voce, o figliuol mio Davide?' Davide rispose: 'e' la mia voce, o re, mio signore!' 1Samuele 26:18 Poi aggiunse: 'Perche' il mio signore perseguita il suo servo? Che ho io fatto? Che delitto ho io commesso? 1Samuele 26:19 Ora dunque, si degni il re, mio signore, d'ascoltare le parole del suo servo. Se e' l'Eterno quegli che t'incita contro di me, accetti egli un'oblazione! Ma se son gli uomini, siano essi maledetti dinanzi all'Eterno, poiche' m'hanno oggi cacciato per separarmi dall'eredita' dell'Eterno, dicendomi: - Va' a servire a degli de'i stranieri! 1Samuele 26:20 Or dunque non cada il mio sangue in terra lungi dalla presenza dell'Eterno! Poiche' il re d'Israele e' uscito per andar in traccia d'una pulce, come si va dietro a una pernice su per i monti'. 1Samuele 26:21 Allora Saul disse: 'Ho peccato; torna, figliuol mio Davide; poiche' io non ti faro' piu' alcun male, giacche' oggi la mia vita e' stata preziosa agli occhi tuoi; ecco, io ho operato da stolto, e ho commesso un gran fallo'. 1Samuele 26:22 Davide rispose: 'Ecco la lancia del re; passi qua uno dei tuoi giovani a prenderla. 1Samuele 26:23 L'Eterno retribuira' ciascuno secondo la sua giustizia e la sua fedelta'; giacche' l'Eterno t'avea dato oggi nelle mie mani, e io non ho voluto metter le mani addosso all'unto dell'Eterno. 1Samuele 26:24 E come preziosa e' stata oggi la tua vita agli occhi miei, cosi preziosa sara' la vita mia agli occhi dell'Eterno; ed egli mi liberera' da ogni tribolazione'. 1Samuele 26:25 E Saul disse a Davide: 'Sii tu benedetto, figliuol mio Davide. Tu agirai da forte, e riuscirai per certo vittorioso'. Davide continuo' il suo cammino, e Saul torno' a casa sua. Davide nel paese dei Filistei. Suo soggiorno a Tsiklag 1Samuele 27:1 Or Davide disse in cuor suo: 'Un giorno o l'altro io periro' per le mani di Saul; non v'e' nulla di meglio per me che rifugiarmi nel paese dei Filistei, in guisa che Saul, perduta ogni speranza, finisca di cercarmi per tutto il territorio d'Israele; cosi scampero' dalle sue mani'. 1Samuele 27:2 Davide dunque si levo', e coi seicento uomini che avea seco, si reco' da Akis, figlio di Maoc, re di Gath. 1Samuele 27:3 E Davide dimoro' con Akis a Gath, egli e la sua gente, ciascuno con la sua famiglia. Davide avea seco le sue due mogli: Ahinoam, la Izreelita, e Abigail, la Carmelita, ch'era stata moglie di Nabal. 1Samuele 27:4 E Saul, informato che Davide era fuggito a Gath, non si die' piu' a cercarlo. 1Samuele 27:5 Davide disse ad Akis: 'Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, siami dato in una delle citta' della campagna un luogo dove io possa stabilirmi; e perche' il tuo servo dimorerebb'egli con te nella citta' reale?' 1Samuele 27:6 Ed Akis, in quel giorno, gli diede Tsiklag; percio' Tsiklag ha appartenuto ai re di Giuda fino al di d'oggi. 1Samuele 27:7 Or il tempo che Davide passo' nel paese dei Filistei fu di un anno e quattro mesi. 1Samuele 27:8 E Davide e la sua gente salivano e facevano delle scorrerie nel paese dei Gheshuriti, dei Ghirziti e degli Amalekiti; poiche' queste popolazioni abitavano da tempi antichi il paese, dal lato di Shur fino al paese d'Egitto. 1Samuele 27:9 E Davide devastava il paese, non vi lasciava in vita ne' uomo ne' donna, e pigliava pecore, buoi, asini, cammelli e indumenti; poi se ne tornava e andava da Akis. 1Samuele 27:10 Akis domandava: 'Dove avete fatto la scorreria quest'oggi?' E Davide rispondeva: 'Verso il mezzogiorno di Giuda, verso il mezzogiorno degli Jerahmeeliti e verso il mezzogiorno dei Kenei'. 1Samuele 27:11 E Davide non lasciava in vita ne' uomo ne' donna per menarli a Gath, poiche' diceva: 'Potrebbero parlare contro di noi e dire: Cosi ha fatto Davide'. Questo fu il suo modo d'agire tutto il tempo che dimoro' nel paese dei Filistei. 1Samuele 27:12 Ed Akis avea fiducia in Davide e diceva: 'Egli si rende odioso a Israele, suo popolo; e cosi sara' mio servo per sempre'. Saul consulta la evocatrice di spiriti a En-Dor 1Samuele 28:1 Or avvenne in quei giorni che i Filistei radunarono i loro eserciti per muover guerra ad Israele. Ed Akis disse a Davide: 'Sappi per cosa certa che verrai meco alla guerra, tu e la tua gente'. Davide rispose ad Akis: 1Samuele 28:2 'E tu vedrai quello che il tuo servo fara''. E Akis a Davide: 'E io t'affidero' per sempre la guardia della mia persona'. 1Samuele 28:3 Or Samuele era morto; tutto Israele ne avea fatto cordoglio, e l'avean sepolto in Rama, nella sua citta'. E Saul avea cacciato dal paese gli evocatori di spiriti e gl'indovini. 1Samuele 28:4 I Filistei si radunarono e vennero ad accamparsi a Sunem. Saul parimente raduno' tutto Israele, e si accamparono a Ghilboa. 1Samuele 28:5 Quando Saul vide l'accampamento dei Filistei ebbe paura e il cuore gli tremo' forte. 1Samuele 28:6 E Saul consulto' l'Eterno, ma l'Eterno non gli rispose ne' per via di sogni, ne' mediante l'Urim, ne' per mezzo dei profeti. 1Samuele 28:7 Allora Saul disse ai suoi servi: 'Cercatemi una donna che sappia evocar gli spiriti ed io andero' da lei a consultarla'. I servi gli dissero: 'Ecco, a En-Dor v'e' una donna che evoca gli spiriti'. 1Samuele 28:8 E Saul si contraffece, si mise altri abiti, e parti accompagnato da due uomini. Giunsero di notte presso la donna, e Saul le disse: 'Dimmi l'avvenire, ti prego, evocando uno spirito, e fammi salire colui che ti diro''. 1Samuele 28:9 La donna gli rispose: 'Ecco, tu sai quel che Saul ha fatto, com'egli ha sterminato dal paese gli evocatori di spiriti e gl'indovini; perche' dunque tendi un'insidia alla mia vita per farmi morire?' 1Samuele 28:10 E Saul le giuro' per l'Eterno dicendo: 'Com'e' vero che l'Eterno vive, nessuna punizione ti tocchera' per questo!' 1Samuele 28:11 Allora la donna gli disse: 'Chi debbo farti salire?' Ed egli: 'Fammi salire Samuele'. 1Samuele 28:12 E quando la donna vide Samuele levo' un gran grido e disse a Saul: 'Perche' m'hai ingannata? Tu sei Saul!' 1Samuele 28:13 Il re le disse: 'Non temere; ma che vedi?' E la donna a Saul: 'Vedo un essere sovrumano che esce di sotto terra'. 1Samuele 28:14 Ed egli a lei: 'Che forma ha?' Ella rispose: 'e' un vecchio che sale, ed e' avvolto in un mantello'. Allora Saul comprese ch'era Samuele, si chino' con la faccia a terra e gli si prostro' dinanzi. 1Samuele 28:15 E Samuele disse a Saul: 'Perche' mi hai tu disturbato, facendomi salire?' Saul rispose: 'Io sono in grande angustia, poiche' i Filistei mi fanno guerra, e Dio si e' ritirato da me e non mi risponde piu' ne' mediante i profeti ne' per via di sogni; percio' t'ho chiamato perche' tu mi faccia sapere quel che ho da fare'. 1Samuele 28:16 Samuele disse: 'Perche' consulti me, mentre l'Eterno si e' ritirato da te e t'e' divenuto avversario? 1Samuele 28:17 L'Eterno ha agito come aveva annunziato per mio mezzo; l'Eterno ti strappa di mano il regno e lo da' al tuo prossimo, a Davide, 1Samuele 28:18 perche' non hai ubbidito alla voce dell'Eterno e non hai lasciato corso all'ardore della sua ira contro ad Amalek; percio' l'Eterno ti tratta cosi quest'oggi. 1Samuele 28:19 E l'Eterno dara' anche Israele con te nelle mani dei Filistei, e domani tu e i tuoi figliuoli sarete meco; l'Eterno dara' pure il campo d'Israele nelle mani dei Filistei'. 1Samuele 28:20 Allora Saul cadde subitamente lungo disteso per terra, perche' spaventato dalle parole di Samuele; ed era inoltre senza forza, giacche' non avea preso cibo tutto quel giorno e tutta quella notte. 1Samuele 28:21 La donna s'avvicino' a Saul; e vedutolo tutto atterrito, gli disse: 'Ecco, la tua serva ha ubbidito alla tua voce; io ho messo a repentaglio la mia vita per ubbidire alle parole che m'hai dette. 1Samuele 28:22 Or dunque anche tu porgi ascolto alla voce della tua serva, e lascia ch'io ti metta davanti un boccon di pane; e mangia per prender forza da rimetterti in viaggio'. 1Samuele 28:23 Ma egli rifiuto' e disse: 'Non mangero''. I suoi servi, pero', unitamente alla donna gli fecero violenza, ed egli s'arrese alle loro istanze; s'alzo' da terra e si pose a sedere sul letto. 1Samuele 28:24 Or la donna aveva in casa un vitello ingrassato, che ella s'affretto' ad ammazzare; poi prese della farina, la impasto' e ne fece dei pani senza lievito; 1Samuele 28:25 mise quei cibi davanti a Saul e ai suoi servi, e quelli mangiarono, poi si levarono e ripartirono quella stessa notte. Davide rimandato dall'esercito dei Filistei 1Samuele 29:1 I Filistei radunarono tutte le loro truppe ad Afek, e gl'Israeliti si accamparono presso la sorgente di Izreel. 1Samuele 29:2 I principi dei Filistei marciavano alla testa delle loro centinaia e delle loro migliaia, e Davide e la sua gente marciavano alla retroguardia con Akis. 1Samuele 29:3 Allora i capi dei Filistei dissero: 'Che fanno qui questi Ebrei?' E Akis rispose ai capi dei Filistei: 'Ma questi e' Davide, servo di Saul re d'Israele, che e' stato presso di me da giorni, anzi da anni, e contro il quale non ho avuto nulla da ridire dal giorno della sua defezione a oggi!' 1Samuele 29:4 Ma i capi de' Filistei si adirarono contro di lui, e gli dissero: 'Rimanda costui e se ne ritorni al luogo che tu gli hai assegnato, e non scenda con noi alla battaglia, affinche' non sia per noi un nemico durante la battaglia. Poiche' come potrebbe costui riacquistar la grazia del signor suo, se non a prezzo delle teste di questi uomini nostri? 1Samuele 29:5 Non e' egli quel Davide di cui si cantava in mezzo alle danze: Saul ha ucciso i suoi mille, e Davide i suoi diecimila?' 1Samuele 29:6 Allora Akis chiamo' Davide e gli disse: 'Com'e' vero che l'Eterno vive, tu sei un uomo retto, e vedo con piacere il tuo andare e venire con me nel campo, poiche' non ho trovato in te nulla di male dal giorno che arrivasti da me fino ad oggi; ma tu non piaci ai principi. 1Samuele 29:7 Or dunque, ritornatene e vattene in pace, per non disgustare i principi dei Filistei'. 1Samuele 29:8 Davide disse ad Akis: 'Ma che ho mai fatto? e che hai tu trovato nel tuo servo, in tutto il tempo che sono stato presso di te fino al di d'oggi, perch'io non debba andare a combattere contro i nemici del re, mio signore?' 1Samuele 29:9 Akis rispose a Davide, dicendo: 'Lo so; tu sei caro agli occhi miei come un angelo di Dio; ma i principi dei Filistei hanno detto: - Egli non deve salire con noi alla battaglia! 1Samuele 29:10 Or dunque, alzati domattina di buon'ora, coi servi del tuo signore che son venuti teco; alzatevi di buon mattino e appena fara' giorno, andatevene'. 1Samuele 29:11 Davide dunque con la sua gente si levo' di buon'ora, per partire al mattino e tornare nel paese dei Filistei. E i Filistei salirono a Izreel. Gli Amalekiti saccheggiano e incendiano Tsiklag e sono poi sconfitti da Davide 1Samuele 30:1 Tre giorni dopo, quando Davide e la sua gente furon giunti a Tsiklag, ecco che gli Amalekiti avean fatto una scorreria verso il mezzogiorno e verso Tsiklag; aveano presa Tsiklag e l'aveano incendiata; 1Samuele 30:2 avean fatto prigionieri le donne e tutti quelli che vi si trovavano, piccoli e grandi; non avevano ucciso alcuno, ma aveano menato via tutti, e se n'eran tornati donde eran venuti. 1Samuele 30:3 Quando Davide e la sua gente giunsero alla citta', ecco ch'essa era distrutta dal fuoco, e le loro mogli, i loro figliuoli e le loro figliuole erano stati menati via prigionieri. 1Samuele 30:4 Allora Davide e tutti quelli ch'eran con lui alzaron la voce e piansero, finche' non ebbero piu' forza di piangere. 1Samuele 30:5 Le due mogli di Davide, Ahinoam la Izreelita e Abigail la Carmelita ch'era stata moglie di Nabal, erano anch'esse prigioniere. 1Samuele 30:6 E Davide fu grandemente angosciato perche' la gente parlava di lapidarlo, essendo l'animo di tutti amareggiato a motivo dei lor figliuoli e delle loro figliuole; ma Davide si fortifico' nell'Eterno, nel suo Dio. 1Samuele 30:7 Davide disse al sacerdote Abiathar, figliuolo di Ahimelec: 'Ti prego, portami qua l'efod'. E Abiathar porto' l'efod a Davide. 1Samuele 30:8 E Davide consulto' l'Eterno, dicendo: 'Debbo io dar dietro a questa banda di predoni? la raggiungero' io?' L'Eterno rispose: 'Da'lle dietro, poiche' certamente la raggiungerai, e potrai ricuperare ogni cosa'. 1Samuele 30:9 Davide dunque ando' coi seicento uomini che avea seco, e giunsero al torrente Besor, dove quelli ch'erano rimasti indietro si fermarono: 1Samuele 30:10 ma Davide continuo' l'inseguimento con quattrocento uomini: duecento erano rimasti addietro, troppo stanchi per poter attraversare il torrente Besor. 1Samuele 30:11 Trovarono per la campagna un Egiziano, e lo menarono a Davide. Gli diedero del pane, ch'egli mangio', e dell'acqua da bere; 1Samuele 30:12 e gli diedero un pezzo di schiacciata di fichi secchi e due picce d'uva. Quand'egli ebbe mangiato, si riebbe, perche' non avea mangiato pane ne' bevuto acqua per tre giorni e tre notti. 1Samuele 30:13 Davide gli chiese: 'A chi appartieni? e di dove sei?' Quegli rispose: 'Sono un giovine Egiziano, servo di un Amalekita; e il mio padrone m'ha abbandonato perche' tre giorni fa caddi infermo. 1Samuele 30:14 Abbiam fatto una scorreria nel mezzogiorno dei Kerethei, sul territorio di Giuda e nel mezzogiorno di Caleb, e abbiamo incendiato Tsiklag'. 1Samuele 30:15 Davide gli disse: 'Vuoi tu condurmi giu' dov'e' quella banda?' Quegli rispose: 'Giurami per il nome di Dio che non mi ucciderai e non mi darai nelle mani del mio padrone, e io ti menero' giu' dov'e' quella banda'. 1Samuele 30:16 E quand'ei l'ebbe menato la', ecco che gli Amalekiti erano sparsi dappertutto per la campagna, mangiando, bevendo, e facendo festa, a motivo del gran bottino che avean portato via dal paese dei Filistei e dal paese di Giuda. 1Samuele 30:17 Davide die' loro addosso dalla sera di quel giorno fino alla sera dell'indomani; e non uno ne scampo', tranne quattrocento giovani, che montarono su dei cammelli e fuggirono. 1Samuele 30:18 Davide ricupero' tutto quello che gli Amalekiti aveano portato via, e libero' anche le sue due mogli. 1Samuele 30:19 E non vi manco' alcuno, ne' dei piccoli ne' dei grandi, ne' de' figliuoli ne' delle figliuole, ne' alcun che del bottino, ne' cosa alcuna che gli Amalekiti avessero presa. Davide ricondusse via tutto. 1Samuele 30:20 Davide riprese anche tutti i greggi e tutti gli armenti; e quelli che menavano questo bestiame e camminavano alla sua testa, dicevano: 'Questo e' il bottino di Davide!' 1Samuele 30:21 Poi Davide torno' verso quei duecento uomini che per la grande stanchezza non gli avevano potuto tener dietro, e che egli avea fatti rimanere al torrente Besor. Quelli si fecero avanti incontro a Davide e alla gente ch'era con lui. E Davide, accostatosi a loro, li saluto'. 1Samuele 30:22 Allora tutti i tristi e i perversi fra gli uomini che erano andati con Davide, presero a dire: 'Giacche' costoro non son venuti con noi, non darem loro nulla del bottino che abbiamo ricuperato; tranne a ciascun di loro la sua moglie e i suoi figliuoli; se li menino via, e se ne vadano!' 1Samuele 30:23 Ma Davide disse: 'Non fate cosi, fratelli miei, riguardo alle cose che l'Eterno ci ha date: Egli che ci ha protetti, e ha dato nelle nostre mani la banda ch'era venuta contro di noi. 1Samuele 30:24 E chi vi darebbe retta in quest'affare? Qual e' la parte di chi scende alla battaglia, tale dev'essere la parte di colui che rimane presso il bagaglio; faranno tra loro le parti uguali'. 1Samuele 30:25 E da quel giorno in poi si fece cosi; Davide ne fece in Israele una legge e una norma, che han durato fino al di d'oggi. 1Samuele 30:26 Quando Davide fu tornato a Tsiklag, mando' parte di quel bottino agli anziani di Giuda, suoi amici, dicendo: 'Eccovi un dono che viene dal bottino preso ai nemici dell'Eterno'. 1Samuele 30:27 Ne mando' a quelli di Bethel, a quelli di Bamoth del mezzogiorno, a quelli di Jattir, 1Samuele 30:28 a quelli d'Aroer, a quelli di Simoth, a quelli d'Eshtemoa, 1Samuele 30:29 a quelli di Racal, a quelli delle citta' degli Ierahmeeliti, a quelli delle citta' dei Kenei, 1Samuele 30:30 a quelli di Horma, a quelli di Cor Ashan, a quelli di Athac, 1Samuele 30:31 a quelli di Hebron, e a quelli di tutti i luoghi che Davide e la sua gente aveano percorso. Gl'Israeliti disfatti dai Filistei. Morte di Saul 1Samuele 31:1 Or i Filistei vennero a battaglia con Israele, e gl'Israeliti fuggirono dinanzi ai Filistei, e caddero morti in gran numero sul monte Ghilboa. 1Samuele 31:2 I Filistei inseguirono accanitamente Saul e i suoi figliuoli, e uccisero Gionathan, Abinadab e Malkishua, figliuoli di Saul. 1Samuele 31:3 Il forte della battaglia si volse contro Saul; gli arcieri lo raggiunsero, ed egli si trovo' in grande angoscia a motivo degli arcieri. 1Samuele 31:4 Saul disse al suo scudiero: 'Sfodera la spada, e trafiggimi, affinche' questi incirconcisi non vengano a trafiggermi ed a farmi oltraggio'. Ma lo scudiero non volle farlo, perch'era co'lto da gran paura. Allora Saul prese la propria spada e vi si getto' sopra. 1Samuele 31:5 Lo scudiero di Saul, vedendolo morto, si getto' anch'egli sulla propria spada, e mori con lui. 1Samuele 31:6 Cosi, in quel giorno, morirono insieme Saul, i suoi tre figliuoli, il suo scudiero e tutta la sua gente. 1Samuele 31:7 E quando gl'Israeliti che stavano di la' dalla valle e di la' dal Giordano videro che la gente d'Israele s'era data alla fuga e che Saul e i suoi figliuoli erano morti, abbandonarono le citta', e fuggirono; e i Filistei andarono essi ad abitarle. 1Samuele 31:8 L'indomani i Filistei vennero a spogliare i morti, e trovarono Saul e i suoi tre figliuoli caduti sul monte Ghilboa. 1Samuele 31:9 Tagliarono la testa a Saul, lo spogliarono delle sue armi, e mandarono all'intorno per il paese de' Filistei ad annunziare la buona notizia nei tempī dei loro idoli ed al popolo; 1Samuele 31:10 e collocarono le armi di lui nel tempio di Astarte, e appesero il suo cadavere alle mura di Beth-Shan. 1Samuele 31:11 Ma quando gli abitanti di Jabes di Galaad udirono quello che i Filistei avean fatto a Saul, 1Samuele 31:12 tutti gli uomini valorosi si levarono, camminarono tutta la notte, tolsero dalle mura di Beth-Shan il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figliuoli, tornarono a Jabes, e quivi li bruciarono. 1Samuele 31:13 Poi presero le loro ossa, le seppellirono sotto alla tamerice di Jabes, e digiunarono per sette giorni.2Samuele 1:1-24:25 Davide riceve la notizia della morte di Saul e di Gionathan 2Samuele 1:1 Or avvenne che, dopo la morte di Saul, Davide, tornato dalla sconfitta degli Amalekiti, si fermo' due giorni a Tsiklag. 2Samuele 1:2 Quand'ecco, il terzo giorno, arrivare dal campo, di presso a Saul, un uomo colle vesti stracciate e col capo sparso di polvere, il quale, giunto in presenza di Davide, si getto' in terra e gli si prostro' dinanzi. 2Samuele 1:3 Davide gli chiese: 'Donde vieni?' L'altro gli rispose: 'Sono fuggito dal campo d'Israele'. 2Samuele 1:4 Davide gli disse: 'Che e' successo? dimmelo, ti prego'. Quegli rispose: 'Il popolo e' fuggito dal campo di battaglia, e molti uomini son caduti e morti; e anche Saul e Gionathan, suo figliuolo, sono morti'. 2Samuele 1:5 Davide domando' al giovine che gli raccontava queste cose: 'Come sai tu che Saul e Gionathan, suo figliuolo, siano morti?' 2Samuele 1:6 Il giovine che gli raccontava queste cose, disse: 'Mi trovavo per caso sul monte Ghilboa, e vidi Saul che si appoggiava sulla sua lancia, e i carri e i cavalieri lo stringevano da presso. 2Samuele 1:7 Egli si volto' indietro, mi vide e mi chiamo'. Io risposi: 'Eccomi'. 2Samuele 1:8 Egli mi chiese: 'Chi sei tu?' Io gli risposi: 'Sono un Amalekita'. 2Samuele 1:9 Egli mi disse: 'Appressati e uccidimi, poiche' m'ha preso la vertigine, ma sono sempre vivo'. 2Samuele 1:10 Io dunque mi appressai e lo uccisi, perche' sapevo che, una volta caduto, non avrebbe potuto vivere. Poi presi il diadema ch'egli aveva in capo e il braccialetto che aveva al braccio, e li ho portati qui al mio signore'. 2Samuele 1:11 Allora Davide prese le sue vesti e le straccio'; e lo stesso fecero tutti gli uomini che erano con lui. 2Samuele 1:12 E fecero cordoglio e piansero e digiunarono fino a sera, a motivo di Saul, di Gionathan, suo figliuolo, del popolo dell'Eterno e della casa d'Israele, perche' eran caduti per la spada. 2Samuele 1:13 Poi Davide chiese al giovine che gli avea raccontato quelle cose: 'Donde sei tu?' Quegli rispose: 'Son figliuolo d'uno straniero, d'un Amalekita'. 2Samuele 1:14 E Davide gli disse: 'Come mai non hai tu temuto di stender la mano per uccidere l'unto dell'Eterno?' 2Samuele 1:15 Poi chiamo' uno dei suoi uomini, e gli disse: 'Avvicinati, e gettati sopra costui!' Quegli lo colpi, ed egli mori. 2Samuele 1:16 E Davide gli disse: 'Il tuo sangue ricada sul tuo capo, poiche' la tua bocca ha testimoniato contro di te quando hai detto: - Io ho ucciso l'unto dell'Eterno'. Elegia di Davide per la morte di Saul e di Gionathan 2Samuele 1:17 Allora Davide compose questa elegia sopra Saul e sul figlio di lui Gionathan, 2Samuele 1:18 e ordino' che fosse insegnata ai figliuoli di Giuda. e' l'elegia dell'arco. Si trova scritta nel libro del giusto: 2Samuele 1:19 «Il fiore de' tuoi figli, o Israele, giace ucciso sulle tue alture! Come mai son caduti quei prodi? 2Samuele 1:20 Non ne recate la nuova a Gath, non lo pubblicate per le strade d'Askalon; le figliuole de' Filistei ne gioirebbero, le figliuole degl'incirconcisi ne farebbero festa. 2Samuele 1:21 O monti di Ghilboa, su voi non cada piu' ne' rugiada ne' pioggia, ne' piu' vi siano campi da offerte; poiche' la' fu gettato via lo scudo de' prodi, lo scudo di Saul, che l'olio non ungera' piu'. 2Samuele 1:22 L'arco di Gionathan non tornava mai dalla pugna senz'avere sparso sangue di uccisi, senz'aver trafitto grasso di prodi; e la spada di Saul non tornava indietro senz'avere colpito. 2Samuele 1:23 Saul e Gionathan, tanto amati e cari, mentr'erano in vita, non sono stati divisi nella lor morte. Eran piu' veloci delle aquile, piu' forti de' leoni! 2Samuele 1:24 Figliuole d'Israele, piangete su Saul, che vi rivestiva deliziosamente di scarlatto, che alle vostre vesti metteva degli ornamenti d'oro. 2Samuele 1:25 Come mai son caduti i prodi in mezzo alla pugna? Come mai venne ucciso Gionathan sulle tue alture? 2Samuele 1:26 Io sono in angoscia a motivo di te, o fratel mio Gionathan; tu m'eri sommamente caro, e l'amor tuo per me era piu' maraviglioso che l'amore delle donne. Come mai son caduti i prodi? come mai sono state infrante le loro armi?» Davide si reca a Hebron, dove' proclamato re di Giuda 2Samuele 2:1 Dopo questo, Davide consulto' l'Eterno, dicendo: 'Debbo io salire in qualcuna delle citta' di Giuda?' L'Eterno gli rispose: 'Sali'. Davide chiese: 'Dove saliro' io?' L'Eterno rispose: 2Samuele 2:2 'A Hebron'. Davide dunque vi sali con le sue due mogli, Ahinoam la Izreelita, ed Abigail la Carmelita ch'era stata moglie di Nabal. 2Samuele 2:3 Davide vi meno' pure la gente ch'era con lui, ciascuno con la sua famiglia, e si stabilirono nelle citta' di Hebron. 2Samuele 2:4 E gli uomini di Giuda vennero e unsero quivi Davide come re della casa di Giuda. Ora fu riferito a Davide ch'erano stati gli uomini di Jabes di Galaad a seppellire Saul. 2Samuele 2:5 Allora Davide invio' de' messi agli uomini di Jabes di Galaad, e fece dir loro: 'Siate benedetti dall'Eterno, voi che avete mostrato questa benignita' verso Saul, vostro signore, dandogli sepoltura! 2Samuele 2:6 Ed ora l'Eterno mostri a voi la sua benignita' e la sua fedelta'! E anch'io vi faro' del bene, giacche' avete agito cosi. 2Samuele 2:7 Or dunque si rafforzino le vostre mani, e siate valenti; giacche' Saul e' morto, ma la casa di Giuda mi ha unto come re su di essa'. Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, re d'Israele a Mahanaim. Guerra civile. Battaglia di Gabaon 2Samuele 2:8 Or Abner, figliuolo di Ner, capo dell'esercito di Saul, prese Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, e lo fece passare a Mahanaim, 2Samuele 2:9 e lo costitui re di Galaad, degli Ashuriti, di Izreel, d'Efraim, di Beniamino e di tutto Israele. 2Samuele 2:10 Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, avea quarant'anni quando comincio' a regnare sopra Israele, e regno' due anni. Ma la casa di Giuda seguito' Davide. 2Samuele 2:11 Il tempo che Davide regno' a Hebron sulla casa di Giuda fu di sette anni e sei mesi. 2Samuele 2:12 Or Abner, figliuolo di Ner, e la gente di Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, uscirono da Mahanaim per marciare verso Gabaon. 2Samuele 2:13 Joab, figliuolo di Tseruia e la gente di Davide si misero anch'essi in marcia. S'incontrarono presso lo stagno di Gabaon, e si fermarono gli uni da un lato dello stagno, gli altri dall'altro lato. 2Samuele 2:14 Allora Abner disse a Joab: 'Si levino dei giovani, e giochin di spada in nostra presenza!' E Joab rispose: 'Si levino pure!' 2Samuele 2:15 Quelli dunque si levarono, e si fecero avanti in numero uguale: dodici per Beniamino e per Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, e dodici della gente di Davide. 2Samuele 2:16 E ciascun d'essi, preso l'avversario per la testa, gli pianto' la spada nel fianco; cosicche' caddero tutt'insieme. Percio' quel luogo, ch'e' presso a Gabaon, fu chiamato Helkath-Hatsurim. 2Samuele 2:17 In quel giorno vi fu una battaglia aspra assai, nella quale Abner con la gente d'Israele fu sconfitto dalla gente di Davide. 2Samuele 2:18 V'erano quivi i tre figliuoli di Tseruia, Joab, Abishai ed Asael; e Asael era di pie' veloce come una gazzella della campagna. 2Samuele 2:19 Asael si mise ad inseguire Abner; e, dandogli dietro, non si voltava ne' a destra ne' a sinistra. 2Samuele 2:20 Abner, guardandosi alle spalle, disse: 'Sei tu, Asael?' Quegli rispose: 'Son io'. 2Samuele 2:21 E Abner gli disse: 'Volgiti a destra o a sinistra, afferra uno di que' giovani, e prenditi le sue spoglie!' Ma Asael non volle cessare dall'inseguirlo. 2Samuele 2:22 E Abner di bel nuovo gli disse: 'Cessa dal darmi dietro! Perche' obbligarmi a inchiodarti al suolo? Come potrei io poi alzar la fronte dinanzi al tuo fratello Joab?' 2Samuele 2:23 Ma quegli si rifiuto' di cambiare strada; allora Abner con la estremita' inferiore della lancia lo colpi nell'inguine, si che la lancia lo passo' da parte a parte. Asael cadde e mori in quello stesso luogo; e quanti passavano dal punto dov'egli era caduto morto, si fermavano. 2Samuele 2:24 Ma Joab e Abishai inseguirono Abner; e il sole tramontava quando giunsero al colle di Amma, ch'e' dirimpetto a Ghiah, sulla via del deserto di Gabaon. 2Samuele 2:25 E i figliuoli di Beniamino si radunarono dietro ad Abner, formarono un corpo, e si collocarono in vetta a una collina. 2Samuele 2:26 Allora Abner chiamo' Joab e disse: 'La spada divorera' ella in perpetuo? Non sai tu che alla fine ci sara' dell'amaro? Quando verra' dunque il momento che ordinerai al popolo di non dar piu' la caccia ai suoi fratelli?' 2Samuele 2:27 Joab rispose: 'Com'e' vero che Dio vive, se tu non avessi parlato, il popolo non avrebbe cessato d'inseguire i suoi fratelli prima di domani mattina'. 2Samuele 2:28 Allora Joab suono' la tromba, e tutto il popolo si fermo', senza piu' inseguire Israele, e cesso' di combattere. 2Samuele 2:29 Abner e la sua gente camminarono tutta quella notte per la campagna, passarono il Giordano, attraversarono tutto il Bithron e giunsero a Mahanaim. 2Samuele 2:30 Joab torno' anch'egli dall'inseguire Abner; e, radunato tutto il popolo, risulto' che della gente di Davide mancavano diciannove uomini ed Asael. 2Samuele 2:31 Ma la gente di Davide aveva ucciso trecento sessanta uomini de' Beniaminiti e della gente di Abner. 2Samuele 2:32 Poi portaron via Asael e lo seppellirono nel sepolcro di suo padre, a Bethlehem. Poi Joab e la sua gente camminaron tutta la notte; e il giorno spuntava, quando giunsero a Hebron. Guerra fra Davide e Jsh-Bosheth 2Samuele 3:1 La guerra fra la casa di Saul e la casa di Davide fu lunga. Davide si faceva sempre piu' forte, mentre la casa di Saul si andava indebolendo. 2Samuele 3:2 E nacquero a Davide dei figliuoli a Hebron. Il suo primogenito fu Amnon, di Ahinoam, la Izreelita; 2Samuele 3:3 il secondo fu Kileab di Abigail, la Carmelita, ch'era stata moglie di Nabal; il terzo fu Absalom, figliuolo di Maaca, figliuola di Talmai, re di Gheshur; 2Samuele 3:4 il quarto fu Adonija, figliuolo di Hagghith; il quinto fu Scefatia, figliuolo di Abital, 2Samuele 3:5 e il sesto fu Ithream, figliuolo di Egla, moglie di Davide. Questi nacquero a Davide in Hebron. Abner abbandona Jsh-Bosheth e si riunisce con Davide 2Samuele 3:6 Durante la guerra fra la casa di Saul e la casa di Davide, Abner si tenne costante dalla parte della casa di Saul. 2Samuele 3:7 Or Saul aveva avuta una concubina per nome Ritspa, figliuola di Aia; e Jsh-Bosheth disse ad Abner: 'Perche' sei tu andato dalla concubina di mio padre?' 2Samuele 3:8 Abner si adiro' forte per le parole di Jsh-Bosheth, e rispose: 'Sono io una testa di cane che tenga da Giuda? Oggi io do prova di benevolenza, verso la casa di Saul tuo padre, verso i suoi fratelli ed i suoi amici, non t'ho dato nelle mani di Davide, e proprio oggi tu mi rimproveri il fallo commesso con questa donna! 2Samuele 3:9 Iddio tratti Abner col massimo rigore, se io non faccio per Davide tutto quello che l'Eterno gli ha promesso con giuramento, 2Samuele 3:10 trasferendo il regno dalla casa di Saul a quella di lui, e stabilendo il trono di Davide sopra Israele e sopra Giuda, da Dan fino a Beer-Sheba'. 2Samuele 3:11 E Jsh-Bosheth non pote' replicar verbo ad Abner, perche' avea paura di lui. 2Samuele 3:12 E Abner spedi tosto de' messi a Davide per dirgli: 'A chi appartiene il paese?' e 'Fa' alleanza con me, e il mio braccio sara' al tuo servizio per volgere dalla tua parte tutto Israele'. 2Samuele 3:13 Davide rispose: 'Sta bene; io faro' alleanza con te; ma una sola cosa ti chieggo, ed e' che tu non ti presenti davanti a me senza menarmi Mical, figliuola di Saul, quando mi comparirai dinanzi'. 2Samuele 3:14 E Davide spedi de' messi a Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, per dirgli: 'Rendimi Mical, mia moglie, la quale io mi fidanzai a prezzo di cento prepuzi di Filistei'. 2Samuele 3:15 Jsh-Bosheth la mando' a prendere di presso al marito Paltiel, figliuolo di Lais. 2Samuele 3:16 E il marito ando' con lei, l'accompagno' piangendo, e la segui fino a Bahurim. Poi Abner gli disse: 'Va', torna indietro!' Ed egli se ne ritorno'. 2Samuele 3:17 Intanto Abner entro' in trattative con gli anziani d'Israele, dicendo: 'Gia' da lungo tempo state cercando d'aver Davide per vostro re; 2Samuele 3:18 ora e' tempo d'agire; giacche' l'Eterno ha parlato di lui e ha detto: - Per mezzo di Davide, mio servo, io salvero' il mio popolo Israele dalle mani dei Filistei e da quelle di tutti i suoi nemici'. 2Samuele 3:19 Abner si abbocco' pure con quelli di Beniamino; quindi ando' anche a trovar Davide a Hebron per metterlo a parte di tutto quello che Israele e tutta la casa di Beniamino aveano deciso. 2Samuele 3:20 Abner giunse a Hebron presso Davide, accompagnato da venti uomini; e Davide fece un convito ad Abner e agli uomini ch'erano con lui. 2Samuele 3:21 Poi Abner disse a Davide: 'Io mi levero' e andro' a radunare tutto Israele presso il re mio signore, affinche' essi facciano alleanza teco e tu regni su tutto quello che il cuor tuo desidera'. Cosi Davide accomiato' Abner, che se ne ando' in pace. Abner ucciso da Joab 2Samuele 3:22 Or ecco che la gente di Davide e Joab tornavano da una scorreria, portando seco gran bottino; ma Abner non era piu' con Davide in Hebron, poiche' questi lo avea licenziato ed egli se n'era andato in pace. 2Samuele 3:23 Quando Joab e tutta la gente ch'era con lui furono arrivati, qualcuno riferi la nuova a Joab, dicendo: 'Abner, figliuolo di Ner, e' venuto dal re, il quale lo ha licenziato, ed egli se n'e' andato in pace'. 2Samuele 3:24 Allora Joab si reco' dal re, e gli disse: 'Che hai tu fatto? Ecco, Abner era venuto da te; perche' l'hai tu licenziato, si ch'egli ha potuto andarsene liberamente? 2Samuele 3:25 Tu sai chi sia Abner, figliuolo di Ner! egli e' venuto per ingannarti, per spiare i tuoi movimenti e per sapere tutto quello che tu fai'. 2Samuele 3:26 E Joab, uscito che fu da Davide, spedi dei messi dietro ad Abner, i quali lo fecero ritornare dalla cisterna di Siva, senza che Davide ne sapesse nulla. 2Samuele 3:27 E quando Abner fu tornato a Hebron, Joab lo trasse in disparte nello spazio fra le due porte, come volendogli parlare in segreto, e quivi lo colpi nell'inguine, si ch'egli ne mori; e cio', per vendicare il sangue di Asael suo fratello. 2Samuele 3:28 Davide, avendo poi udito il fatto, disse: 'Io e il mio regno siamo in perpetuo innocenti, nel cospetto dell'Eterno, del sangue di Abner, figliuolo di Ner; 2Samuele 3:29 ricada esso sul capo di Joab e su tutta la casa di suo padre, e non manchi mai nella casa di Joab chi patisca di gonorrea o di piaga di lebbra o debba appoggiarsi al bastone o perisca di spada o sia senza pane!' 2Samuele 3:30 Cosi Joab ed Abishai, suo fratello, uccisero Abner, perche' questi aveva ucciso Asael loro fratello, a Gabaon, in battaglia. Davide piange la morte di Abner 2Samuele 3:31 Davide disse a Joab e a tutto il popolo ch'era con lui: 'Stracciatevi le vesti, cingetevi di sacco, e fate cordoglio per la morte di Abner!' E il re Davide ando' dietro alla bara. 2Samuele 3:32 Abner fu seppellito a Hebron, e il re alzo' la voce e pianse sulla tomba di Abner; e pianse tutto il popolo. 2Samuele 3:33 E il re fece un canto funebre su Abner, e disse: «Doveva Abner morire come muore uno stolto? 2Samuele 3:34 Le tue mani non eran legate, ne' i tuoi piedi erano stretti nei ceppi! Sei caduto come si cade per mano di scellerati». 2Samuele 3:35 E tutto il popolo ricomincio' a piangere Abner; poi s'accosto' a Davide per fargli prender qualche cibo mentr'era ancora giorno; ma Davide giuro' dicendo: 'Mi tratti Iddio con tutto il suo rigore se assaggero' pane o alcun'altra cosa prima che tramonti il sole!' 2Samuele 3:36 E tutto il popolo capi e approvo' la cosa; tutto quello che il re fece fu approvato da tutto il popolo. 2Samuele 3:37 Cosi tutto il popolo e tutto Israele riconobbero in quel giorno che il re non entrava per nulla nell'uccisione di Abner, figliuolo di Ner. 2Samuele 3:38 E il re disse ai suoi servi: 'Non sapete voi che un principe ed un grand'uomo e' caduto oggi in Israele? 2Samuele 3:39 Quanto a me, benche' unto re, sono tuttora debole; mentre questa gente, i figliuoli di Tseruia, son troppo forti per me. Renda l'Eterno a chi fa il male secondo la malvagita' di lui'. Morte d'Jsh-Bosheth. Davide punisce gli assassini di Jsh-Bosheth 2Samuele 4:1 Quando Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, ebbe udito che Abner era morto a Hebron, gli caddero le braccia, e tutto Israele fu nello sgomento. 2Samuele 4:2 Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, avea due uomini che erano capitani di schiere: il nome dell'uno era Baana, e il nome dell'altro Recab; erano figliuoli di Rimmon di Beeroth, della tribu' di Beniamino, perche' anche Beeroth e' considerata come appartenente a Beniamino, 2Samuele 4:3 benche' i Beerothiti si siano rifugiati a Ghitthaim, dove sono rimasti fino al di d'oggi. 2Samuele 4:4 (Or Gionathan, figliuolo di Saul, aveva un figlio storpiato de' piedi, il quale era in eta' di cinque anni quando arrivo' da Izreel la nuova della morte di Saul e di Gionathan. La balia lo prese e fuggi; e in questa sua fuga precipitosa avvenne che il bimbo fece una caduta e rimase zoppo. Il suo nome era Mefibosheth). 2Samuele 4:5 I figliuoli di Rimmon Beerothita, Recab e Baana, andaron dunque e si recarono, sul piu' caldo del giorno, in casa di Jsh-Bosheth, il quale stava prendendo il suo riposo del meriggio. 2Samuele 4:6 Penetrarono fino in mezzo alla casa, come volendo prendere del grano; lo colpirono nell'inguine, e si dettero alla fuga. 2Samuele 4:7 Entrarono, dico, in casa, mentre Jsh-Bosheth giaceva sul letto nella sua camera, lo colpirono, l'uccisero, lo decapitarono; e, presane la testa, camminarono tutta la notte attraverso la pianura. 2Samuele 4:8 E portarono la testa di Jsh-Bosheth a Davide a Hebron, e dissero al re: 'Ecco la testa di Jsh-Bosheth, figliuolo di Saul, tuo nemico, il quale cercava di toglierti la vita; l'Eterno ha oggi fatte le vendette del re, mio signore, sopra Saul e sopra la sua progenie'. 2Samuele 4:9 Ma Davide rispose a Recab ed a Baana suo fratello, figliuoli di Rimmon Beerothita, e disse loro: 'Com'e' vero che vive l'Eterno il quale ha liberato l'anima mia da ogni distretta, 2Samuele 4:10 quando venne colui che mi porto' la nuova della morte di Saul, pensandosi di portarmi una buona notizia, io lo feci prendere e uccidere a Tsiklag, per pagarlo della sua buona notizia; 2Samuele 4:11 quanto piu' adesso che uomini scellerati hanno ucciso un innocente in casa sua, sul suo letto, non dovro' io ridomandare a voi ragion del suo sangue sparso dalle vostre mani e sterminarvi di sulla terra?' 2Samuele 4:12 E Davide diede l'ordine ai suoi militi, i quali li uccisero; troncaron loro le mani ed i piedi, poi li appiccarono presso lo stagno di Hebron. Presero quindi la testa di Jsh-Bosheth e la seppellirono nel sepolcro di Abner a Hebron. Davide, riconosciuto come re da tutte le tribu', prende Gerusalemme e sconfigge i Filistei 2Samuele 5:1 Allora tutte le tribu' d'Israele vennero a trovare Davide a Hebron, e gli dissero: 'Ecco, noi siamo tue ossa e tua carne. 2Samuele 5:2 Gia' in passato, quando Saul regnava su noi, eri tu quel che guidavi e riconducevi Israele; e l'Eterno t'ha detto: - Tu pascerai il mio popolo d'Israele, tu sarai il principe d'Israele'. 2Samuele 5:3 Cosi tutti gli anziani d'Israele vennero dal re a Hebron, e il re Davide fece alleanza con loro a Hebron in presenza dell'Eterno; ed essi unsero Davide come re d'Israele. 2Samuele 5:4 Davide avea trent'anni quando comincio' a regnare, e regno' quarant'anni. 2Samuele 5:5 A Hebron regno' su Giuda sette anni e sei mesi; e a Gerusalemme regno' trentatre anni su tutto Israele e Giuda. 2Samuele 5:6 Or il re con la sua gente si mosse verso Gerusalemme contro i Gebusei, che abitavano quel paese. Questi dissero a Davide: 'Tu non entrerai qua; giacche' i ciechi e gli zoppi te ne respingeranno!'; volendo dire: 'Davide non c'entrera' mai'. 2Samuele 5:7 Ma Davide prese la fortezza di Sion, che e' la citta' di Davide. 2Samuele 5:8 E Davide disse in quel giorno: 'Chiunque battera' i Gebusei giungendo fino al canale, e respingera' gli zoppi ed i ciechi che sono odiati da Davide...' donde il detto: 'Il cieco e lo zoppo non entreranno nella Casa'. 2Samuele 5:9 E Davide abito' nella fortezza e la chiamo' 'la citta' di Davide'; e vi fece attorno delle costruzioni cominciando da Millo, e nell'interno. 2Samuele 5:10 Davide andava diventando sempre piu' grande, e l'Eterno, l'Iddio degli eserciti, era con lui. 2Samuele 5:11 E Hiram, re di Tiro, invio' a Davide de' messi, del legname di cedro, dei legnaiuoli e dei muratori, i quali edificarono una casa a Davide. 2Samuele 5:12 Allora Davide riconobbe che l'Eterno lo stabiliva saldamente come re d'Israele e rendeva grande il regno di lui per amore del suo popolo d'Israele. 2Samuele 5:13 Davide si prese ancora delle concubine e delle mogli di Gerusalemme quando fu quivi giunto da Hebron, e gli nacquero altri figliuoli e altre figliuole. 2Samuele 5:14 Questi sono i nomi dei figliuoli che gli nacquero a Gerusalemme: Shammua, Shobab, Nathan, Salomone, 2Samuele 5:15 Ibhar, Elishua, Nefeg, Jafia, 2Samuele 5:16 Elishama, Eliada, Elifelet. 2Samuele 5:17 Or quando i Filistei ebbero udito che Davide era stato unto re d'Israele, saliron tutti in cerca di lui. E Davide, saputolo, scese alla fortezza. 2Samuele 5:18 I Filistei giunsero e si sparsero nella valle dei Refaim. 2Samuele 5:19 Allora Davide consulto' l'Eterno, dicendo: 'Saliro' io contro i Filistei? Me li darai tu nelle mani?' L'Eterno rispose a Davide: 'Sali; poiche' certamente io daro' i Filistei nelle tue mani'. 2Samuele 5:20 Davide dunque si porto' a Baal-Peratsim, dove li sconfisse, e disse: 'L'Eterno ha disperso i miei nemici dinanzi a me come si disperge l'acqua'. Percio' pose nome a quel luogo: Baal-Peratsim. 2Samuele 5:21 I Filistei lasciaron quivi i loro idoli, e Davide e la sua gente li portaron via. 2Samuele 5:22 I Filistei saliron poi di nuovo e si sparsero nella valle dei Refaim. 2Samuele 5:23 E Davide consulto' l'Eterno, il quale gli disse: 'Non salire; gira alle loro spalle, e giungerai su loro dirimpetto ai Gelsi. 2Samuele 5:24 E quando udrai un rumor di passi tra le vette de' gelsi, lanciati subito all'attacco, perche' allora l'Eterno marcera' alla tua testa per sconfiggere l'esercito dei Filistei'. 2Samuele 5:25 Davide fece cosi come l'Eterno gli avea comandato, e sconfisse i Filistei da Gheba fino a Ghezer. Davide fa trasportare l'arca da Baale' da Giuda (Kiriath-Jearim) a Gerusalemme 2Samuele 6:1 Davide raduno' di nuovo tutti gli uomini scelti d'Israele, in numero di trentamila. 2Samuele 6:2 Poi si levo', e con tutto il popolo ch'era con lui, parti da Baale' di Giuda per trasportare di la' l'arca di Dio, sulla quale e' invocato il Nome, il nome dell'Eterno degli eserciti, che siede sovr'essa fra i cherubini. 2Samuele 6:3 E posero l'arca di Dio sopra un carro nuovo, e la levarono dalla casa di Abinadab ch'era sul colle; e Uzza e Ahio, figliuoli di Abinadab, conducevano il carro nuovo 2Samuele 6:4 con l'arca di Dio, e Ahio andava innanzi all'arca. 2Samuele 6:5 E Davide e tutta la casa d'Israele sonavano dinanzi all'Eterno ogni sorta di strumenti di legno di cipresso, e cetre, salte'ri, timpani, sistri e cembali. 2Samuele 6:6 Or come furon giunti all'aia di Nacon, Uzza stese la mano verso l'arca di Dio e la tenne, perche' i buoi la facevano piegare. 2Samuele 6:7 E l'ira dell'Eterno s'accese contro Uzza; Iddio lo colpi quivi per la sua temerita', ed ei mori in quel luogo presso l'arca di Dio. 2Samuele 6:8 Davide si attristo' perche' l'Eterno avea fatto una breccia nel popolo, colpendo Uzza; e quel luogo e' stato chiamato Perets-Uzza fino al di d'oggi. 2Samuele 6:9 E Davide, in quel giorno, ebbe paura dell'Eterno, e disse: 'Come verrebbe ella da me l'arca dell'Eterno?' 2Samuele 6:10 E Davide non volle ritirare l'arca dell'Eterno presso di se' nella citta' di Davide, ma la fece portare in casa di Obed-Edom di Gath. 2Samuele 6:11 E l'arca dell'Eterno rimase tre mesi in casa di Obed-Edom di Gath, e l'Eterno benedisse Obed-Edom e tutta la sua casa. 2Samuele 6:12 Allora fu detto al re Davide: 'L'Eterno ha benedetto la casa di Obed-Edom e tutto quel che gli appartiene, a motivo dell'arca di Dio'. Allora Davide ando' e trasporto' l'arca di Dio dalla casa di Obed-Edom su nella citta' di Davide, con gaudio. 2Samuele 6:13 Quando quelli che portavan l'arca dell'Eterno avean fatto sei passi, s'immolava un bue ed un vitello grasso. 2Samuele 6:14 E Davide danzava a tutta forza davanti all'Eterno, e s'era cinto di un efod di lino. 2Samuele 6:15 Cosi Davide e tutta la casa d'Israele trasportarono su l'arca dell'Eterno con giubilo e a suon di tromba. 2Samuele 6:16 Or avvenne che come l'arca dell'Eterno entrava nella citta' di Davide, Mical, figliuola di Saul, guardo' dalla finestra; e vedendo il re Davide che saltava e danzava dinanzi all'Eterno, lo disprezzo' in cuor suo. 2Samuele 6:17 Portaron dunque l'arca dell'Eterno, e la collocarono al suo posto, in mezzo alla tenda che Davide aveva rizzato per lei; e Davide offri olocausti e sacrifizi di azioni di grazie dinanzi all'Eterno. 2Samuele 6:18 Quand'ebbe finito d'offrire gli olocausti e i sacrifizi di azioni di grazie, Davide benedisse il popolo nel nome dell'Eterno degli eserciti, 2Samuele 6:19 e distribui a tutto il popolo, a tutta la moltitudine d'Israele, uomini e donne, un pane per uno, una porzione di carne e una schiacciata di fichi secchi. Poi tutto il popolo se ne ando', ciascuno a casa sua. 2Samuele 6:20 E come Davide, se ne tornava per benedire la sua famiglia, Mical, figliuola di Saul, gli usci incontro e gli disse: 'Bell'onore s'e' fatto oggi il re d'Israele a scoprirsi davanti agli occhi delle serve de' suoi servi, come si scoprirebbe un uomo da nulla!' 2Samuele 6:21 Davide rispose a Mical: 'L'ho fatto dinanzi all'Eterno che m'ha scelto invece di tuo padre e di tutta la sua casa per stabilirmi principe d'Israele, del popolo dell'Eterno; si, dinanzi all'Eterno ho fatto festa. 2Samuele 6:22 Anzi mi abbassero' anche piu' di cosi, e mi rendero' abbietto agli occhi miei; eppure, da quelle serve di cui tu parli, proprio da loro, io saro' onorato!' 2Samuele 6:23 E Mical, figlia di Saul, non ebbe figliuoli fino al giorno della sua morte. Davide si propone di costruire un tempio. L'Eterno non glielo consente. Promesse fatte alla casa di Davide 2Samuele 7:1 Or avvenne che il re, quando si fu stabilito nella sua casa e l'Eterno gli ebbe dato riposo liberandolo da tutti i suoi nemici d'ogn'intorno, 2Samuele 7:2 disse al profeta Nathan: 'Vedi, io abito in una casa di cedro, e l'arca di Dio sta sotto una tenda'. 2Samuele 7:3 Nathan rispose al re: 'Va', fa' tutto quello che hai in cuore di fare, poiche' l'Eterno e' teco'. 2Samuele 7:4 Ma quella stessa notte la parola dell'Eterno fu diretta a Nathan in questo modo: 2Samuele 7:5 'Va' e di' al mio servo Davide: Cosi dice l'Eterno: - Saresti tu quegli che mi edificherebbe una casa perch'io vi dimori? 2Samuele 7:6 Ma io non ho abitato in una casa, dal giorno che trassi i figliuoli d'Israele dall'Egitto, fino al di d'oggi; ho viaggiato sotto una tenda e in un tabernacolo. 2Samuele 7:7 Dovunque sono andato, or qua, or la', in mezzo a tutti i figliuoli d'Israele, ho io forse mai parlato ad alcuna delle tribu' a cui avevo comandato di pascere il mio popolo d'Israele, dicendole: Perche' non mi edificate una casa di cedro? 2Samuele 7:8 Ora dunque parlerai cosi al mio servo Davide: Cosi dice l'Eterno degli eserciti: - Io ti presi dall'ovile, di dietro alle pecore, perche' tu fossi il principe d'Israele, mio popolo; 2Samuele 7:9 e sono stato teco dovunque sei andato, ho sterminato dinanzi a te tutti i tuoi nemici, e ho reso il tuo nome grande come quello dei grandi che son sulla terra; 2Samuele 7:10 ho assegnato un posto ad Israele, mio popolo, e ve l'ho piantato perche' abiti in casa sua e non sia piu' agitato, ne' seguitino gl'iniqui ad opprimerlo come prima, 2Samuele 7:11 e fin dal tempo in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo d'Israele; e t'ho dato riposo liberandoti da tutti i tuoi nemici. Di piu', l'Eterno t'annunzia che ti fondera' una casa. 2Samuele 7:12 Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu giacerai coi tuoi padri, io innalzero' al trono dopo di te la tua progenie, il figlio che sara' uscito dalle tue viscere, e stabiliro' saldamente il suo regno. 2Samuele 7:13 Egli edifichera' una casa al mio nome, ed io rendero' stabile in perpetuo il trono del suo regno. 2Samuele 7:14 Io saro' per lui un padre, ed egli mi sara' figliuolo; e, se fa del male, lo castighero' con verga d'uomo e con colpi da figli d'uomini, 2Samuele 7:15 ma la mia grazia non si dipartira' da lui, come s'e' dipartita da Saul, ch'io ho rimosso d'innanzi a te. 2Samuele 7:16 E la tua casa e il tuo regno saranno saldi per sempre, dinanzi a te, e il tuo trono sara' reso stabile in perpetuo'. 2Samuele 7:17 Nathan parlo' a Davide, secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione. 2Samuele 7:18 Allora il re Davide ando' a presentarsi davanti all'Eterno e disse: 'Chi son io, o Signore, o Eterno, e che e' la mia casa, che tu m'abbia fatto arrivare fino a questo punto? 2Samuele 7:19 E questo e' parso ancora poca cosa agli occhi tuoi, o Signore, o Eterno; e tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano avvenire, sebbene questa tua legge, o Signore, o Eterno, si riferisca a degli uomini. 2Samuele 7:20 Che potrebbe Davide dirti di piu'? Tu conosci il tuo servo, Signore, Eterno! 2Samuele 7:21 Per amor della tua parola e seguendo il cuor tuo, hai compiuto tutte queste grandi cose per rivelarle al tuo servo. 2Samuele 7:22 Tu sei davvero grande, o Signore, o Eterno! Nessuno e' pari a te, e non v'e' altro Dio fuori di te, secondo tutto quello che abbiamo udito coi nostri orecchi. 2Samuele 7:23 E qual popolo e' come il tuo popolo, come Israele, l'unica nazione sulla terra che Dio sia venuto a redimere per formare il suo popolo, e per farsi un nome, e per compiere a suo pro cose grandi e tremende, cacciando d'innanzi al tuo popolo che ti sei redento dall'Egitto, delle nazioni coi loro de'i? 2Samuele 7:24 Tu hai stabilito il tuo popolo d'Israele per esser tuo popolo in perpetuo; e tu, o Eterno, sei divenuto il suo Dio. 2Samuele 7:25 Or dunque, o Signore, o Eterno, la parola che hai pronunziata riguardo al tuo servo ed alla sua casa mantienila per sempre, e fa' come hai detto. 2Samuele 7:26 E il tuo nome sia magnificato in perpetuo, e si dica: L'Eterno degli eserciti e' l'Iddio d'Israele! E la casa del tuo servo Davide sia stabile dinanzi a te! 2Samuele 7:27 Poiche' tu, o Eterno degli eserciti, Dio d'Israele, hai fatto una rivelazione al tuo servo e gli hai detto: Io ti edifichero' una casa! Percio' il tuo servo ha preso l'ardire di rivolgerti questa preghiera. 2Samuele 7:28 Ed ora, o Signore, o Eterno, tu sei Dio, le tue parole sono verita', e hai promesso questo bene al tuo servo; 2Samuele 7:29 piacciati dunque benedire ora la casa del tuo servo, affinch'ella sussista in perpetuo dinanzi a te! Poiche' tu, o Signore, o Eterno, sei quegli che ha parlato, e per la tua benedizione la casa del tuo servo sara' benedetta in perpetuo!' Vittorie di Davide sui Filistei, i Moabiti, i Sirī, gli Edomiti. Pubblici ufficiali di Davide 2Samuele 8:1 Dopo queste cose, Davide sconfisse i Filistei e li umilio', e tolse di mano ai Filistei la supremazia che aveano. 2Samuele 8:2 Sconfisse pure i Moabiti: e fattili giacere per terra, li misuro' con la corda; ne misuro' due corde per farli mettere a morte, e la lunghezza d'una corda per lasciarli in vita. E i Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide. 2Samuele 8:3 Davide sconfisse anche Hadadezer, figliuolo di Rehob, re di Tsoba, mentr'egli andava a ristabilire il suo dominio sul fiume Eufrate. 2Samuele 8:4 Davide gli prese millesettecento cavalieri e ventimila pedoni, e taglio' i garetti a tutti i cavalli da tiro, ma riserbo' dei cavalli per cento carri. 2Samuele 8:5 E quando i Sirī di Damasco vennero per soccorrere Hadadezer, re di Tsoba, Davide ne uccise ventiduemila. 2Samuele 8:6 Poi Davide mise delle guarnigioni nella Siria di Damasco, e i Sirī divennero sudditi e tributari di Davide; e l'Eterno rendea vittorioso Davide dovunque egli andava. 2Samuele 8:7 E Davide tolse ai servi di Hadadezer i loro scudi d'oro e li porto' a Gerusalemme. 2Samuele 8:8 Il re Davide prese anche una grande quantita' di rame a Betah e a Berothai, citta' di Hadadezer. 2Samuele 8:9 Or quando Toi, re di Hamath, ebbe udito che Davide avea sconfitto tutto l'esercito di Hadadezer, 2Samuele 8:10 mando' al re Davide Joram, suo figliuolo, per salutarlo e per benedirlo perche' avea mosso guerra a Hadadezer e l'avea sconfitto (Hadadezer era sempre in guerra con Toi); e Joram porto' seco de' vasi d'argento, dei vasi d'oro e de' vasi di rame. 2Samuele 8:11 E il re Davide consacro' anche quelli all'Eterno, come avea gia' consacrato l'argento e l'oro tolto alle nazioni che avea soggiogate: 2Samuele 8:12 ai Sirī, ai Moabiti, agli Ammoniti, ai Filistei, agli Amalekiti, e come avea fatto del bottino di Hadadezer, figliuolo di Rehob, re di Tsoba. 2Samuele 8:13 Al ritorno dalla sua vittoria sui Sirī, Davide s'acquisto' ancor fama, sconfiggendo nella valle del Sale diciottomila Idumei. 2Samuele 8:14 E pose delle guarnigioni in Idumea; ne mise per tutta l'Idumea, e tutti gli Edomiti divennero sudditi di Davide; e l'Eterno rendea vittorioso Davide dovunque egli andava. 2Samuele 8:15 Davide regno' su tutto Israele, facendo ragione e amministrando la giustizia a tutto il suo popolo. 2Samuele 8:16 E Joab, figliuolo di Tseruia, comandava l'esercito; Giosafat, figliuolo di Ahilud, era cancelliere; 2Samuele 8:17 Tsadok, figliuolo di Ahitub, e Ahimelec, figliuolo di Abiathar, erano sacerdoti; Seraia era segretario; 2Samuele 8:18 Benaia, figliuolo di Jehoiada, era capo dei Kerethei e dei Pelethei, e i figliuoli di Davide erano ministri di stato. Benevolenza di Davide verso Mefibosheth, figlio di Gionathan 2Samuele 9:1 E Davide disse: 'Evvi egli rimasto alcuno della casa di Saul, a cui io possa far del bene per amore di Gionathan?' 2Samuele 9:2 Or v'era un servo della casa di Saul, per nome Tsiba, che fu fatto venire presso Davide. Il re gli chiese: 'Sei tu Tsiba?' Quegli rispose: 'Servo tuo'. 2Samuele 9:3 Il re gli disse: 'V'e' egli piu' alcuno della casa di Saul a cui io possa far del bene per amor di Dio?' Tsiba rispose al re: 'V'e' ancora un figliuolo di Gionathan, storpiato dei piedi'. 2Samuele 9:4 Il re gli disse: 'Dov'e' egli?' Tsiba rispose al re: 'e' in casa di Makir, figliuolo di Ammiel, a Lodebar'. 2Samuele 9:5 Allora il re lo mando' a prendere in casa di Makir, figliuolo di Ammiel, a Lodebar. 2Samuele 9:6 E Mefibosheth, figliuolo di Gionathan, figliuolo di Saul venne da Davide, si getto' con la faccia a terra e si prostro' dinanzi a lui. Davide disse: 'Mefibosheth!' Ed egli rispose: 2Samuele 9:7 'Ecco il tuo servo!' Davide gli disse: 'Non temere, perche' io non manchero' di trattarti con bonta' per amor di Gionathan tuo padre, e ti rendero' tutte le terre di Saul tuo avolo, e tu mangerai sempre alla mia mensa'. 2Samuele 9:8 Mefibosheth s'inchino' profondamente, e disse: 'Che cos'e' il tuo servo, che tu ti degni guardare un can morto come son io?' 2Samuele 9:9 Allora il re chiamo' Tsiba, servo di Saul, e gli disse: 'Tutto quello che apparteneva a Saul e a tutta la sua casa io lo do al figliuolo del tuo signore. 2Samuele 9:10 Tu dunque, coi tuoi figliuoli e coi tuoi servi, lavoragli le terre e fa' le raccolte, affinche' il figliuolo del tuo signore abbia del pane da mangiare; e Mefibosheth, figliuolo del tuo signore, mangera' sempre alla mia mensa'. Or Tsiba avea quindici figliuoli e venti servi. 2Samuele 9:11 Tsiba disse al re: 'Il tuo servo fara' tutto quello che il re mio signore ordina al suo servo'. E Mefibosheth mangio' alla mensa di Davide come uno dei figliuoli del re. 2Samuele 9:12 Or Mefibosheth avea un figliuoletto per nome Mica; e tutti quelli che stavano in casa di Tsiba erano servi di Mefibosheth. 2Samuele 9:13 Mefibosheth dimorava a Gerusalemme perche' mangiava sempre alla mensa del re. Era zoppo d'ambedue i piedi. Oltraggio fatto dal re degli Ammoniti ai servi di Davide. Guerra contro gli Ammoniti e i loro alleati 2Samuele 10:1 Or avvenne dopo queste cose, che il re dei figliuoli di Ammon mori, e Hanun, suo figliuolo, regno' in luogo di lui. 2Samuele 10:2 Davide disse: 'Io voglio usare verso Hanun, figliuolo di Nahash, la benevolenza che suo padre uso' verso di me'. E Davide mando' i suoi servi a consolarlo della perdita del padre. Ma quando i servi di Davide furon giunti nel paese dei figliuoli di Ammon, 2Samuele 10:3 i principi dei figliuoli di Ammon, dissero ad Hanun, loro signore: 'Credi tu che Davide t'abbia mandato dei consolatori per onorar tuo padre? Non ha egli piuttosto mandato da te i suoi servi per esplorare la citta', per spiarla e distruggerla?' 2Samuele 10:4 Allora Hanun prese i servi di Davide, fece lor radere la meta' della barba e tagliare la meta' delle vesti fino alle natiche, poi li rimando'. 2Samuele 10:5 Quando fu informato della cosa, Davide mando' gente ad incontrarli, perche' quegli uomini erano oltremodo confusi. E il re fece dir loro: 'Restate a Gerico finche' vi sia ricresciuta la barba, poi tornerete'. 2Samuele 10:6 I figliuoli di Ammon, vedendo che s'erano attirato l'odio di Davide, mandarono a prendere al loro soldo ventimila fanti dei Sirī di Beth-Rehob e dei Sirī di Tsoba, mille uomini del re di Maaca, e dodicimila uomini della gente di Tob. 2Samuele 10:7 Quando Davide udi questo, invio' contro di loro Joab con tutto l'esercito degli uomini di valore. 2Samuele 10:8 I figliuoli di Ammon uscirono e si disposero in ordine di battaglia all'ingresso della porta della citta', mentre i Sirī di Tsoba e di Rehob e la gente di Tob e di Maaca stavano a parte nella campagna. 2Samuele 10:9 Or come Joab vide che quelli eran pronti ad attaccarlo di fronte e alle spalle, scelse un corpo fra gli uomini migliori d'Israele, lo dispose in ordine di battaglia contro i Sirī, 2Samuele 10:10 e mise il resto del popolo sotto gli ordini del suo fratello Abishai, per tener fronte ai figliuoli di Ammon; 2Samuele 10:11 e disse ad Abishai: 'Se i Sirī son piu' forti di me, tu mi darai soccorso; e se i figliuoli di Ammon son piu' forti di te, andro' io a soccorrerti. 2Samuele 10:12 Abbi coraggio, e dimostriamoci forti per il nostro popolo e per le citta' del nostro Dio; e faccia l'Eterno quello che a lui piacera''. 2Samuele 10:13 Poi Joab con la gente che avea seco, s'avanzo' per attaccare i Sirī, i quali fuggirono d'innanzi a lui. 2Samuele 10:14 E come i figliuoli di Ammon videro che i Sirī eran fuggiti, fuggirono anch'essi d'innanzi ad Abishai, e rientrarono nella citta'. Allora Joab se ne torno' dalla spedizione contro i figliuoli di Ammon, e venne a Gerusalemme. 2Samuele 10:15 I Sirī, vedendosi sconfitti da Israele, si riunirono in massa. 2Samuele 10:16 Hadadezer mando' a far venire i Sirī che abitavano di la' dal fiume, e quelli giunsero a Helam, con alla testa Shobac, capo dell'esercito di Hadadezer. 2Samuele 10:17 E la cosa fu riferita a Davide, che raduno' tutto Israele, passo' il Giordano, e giunse ad Helam. E i Sirī si ordinarono in battaglia contro Davide, e impegnarono l'azione. 2Samuele 10:18 Ma i Sirī fuggirono d'innanzi a Israele; e Davide uccise ai Sirī gli uomini di settecento carri e quarantamila cavalieri, e sconfisse pure Shobac, capo del loro esercito, che mori quivi. 2Samuele 10:19 E quando tutti i re vassalli di Hadadezer si videro sconfitti da Israele, fecero pace con Israele, e furono a lui soggetti. E i Sirī non osarono piu' recar soccorso ai figliuoli di Ammon. Guerra contro gli Ammoniti. Davide si rende reo di adulterio e di omicidio 2Samuele 11:1 Or avvenne che l'anno seguente, nel tempo in cui i re sogliono andare alla guerra, Davide mando' Joab con la sua gente e con tutto Israele a devastare il paese dei figliuoli di Ammon e ad assediare Rabba; ma Davide rimase a Gerusalemme. 2Samuele 11:2 Una sera Davide, alzatosi dal suo letto, si mise a passeggiare sulla terrazza del palazzo reale; e dalla terrazza vide una donna che si bagnava; e la donna era bellissima. 2Samuele 11:3 Davide mando' ad informarsi chi fosse la donna; e gli fu detto: 'e' Bath-Sheba, figliuola di Eliam, moglie di Uria, lo Hitteo'. 2Samuele 11:4 E Davide invio' gente a prenderla; ed ella venne da lui, ed egli si giacque con lei, che si era purificata della sua contaminazione; poi ella se ne torno' a casa sua. 2Samuele 11:5 La donna rimase incinta, e lo fece sapere a Davide, dicendo: 'Sono incinta'. 2Samuele 11:6 Allora Davide fece dire a Joab: 'Mandami Uria, lo Hitteo'. E Joab mando' Uria da Davide. 2Samuele 11:7 Come Uria fu giunto da Davide, questi gli chiese come stessero Joab ed il popolo, e come andasse la guerra. 2Samuele 11:8 Poi Davide disse ad Uria: 'Scendi a casa tua e la'vati i piedi'. Uria usci dal palazzo reale, e gli furon portate appresso delle vivande del re. 2Samuele 11:9 Ma Uria dormi alla porta del palazzo del re con tutti i servi del suo signore, e non scese a casa sua. 2Samuele 11:10 E come cio' fu riferito a Davide e gli fu detto: 'Uria non e' sceso a casa sua', Davide disse ad Uria: 'Non vieni tu di viaggio? Perche' dunque non sei sceso a casa tua?' 2Samuele 11:11 Uria rispose a Davide: 'L'arca, Israele e Giuda abitano sotto le tende, Joab mio signore e i suoi servi sono accampati in aperta campagna, e io me n'entrerei in casa mia per mangiare e bere e per dormire con mia moglie? Com'e' vero che tu vivi e che vive l'anima tua, io non faro' tal cosa!' 2Samuele 11:12 E Davide disse ad Uria: 'Trattienti qui anche oggi, e domani ti lascero' partire'. Cosi Uria rimase a Gerusalemme quel giorno ed il seguente. 2Samuele 11:13 E Davide lo invito' a mangiare e a bere con se'; e lo ubriaco'; e la sera Uria usci per andarsene a dormire sul suo lettuccio coi servi del suo signore, ma non scese a casa sua. 2Samuele 11:14 La mattina seguente, Davide scrisse una lettera a Joab, e gliela mando' per le mani d'Uria. 2Samuele 11:15 Nella lettera avea scritto cosi: 'Ponete Uria al fronte, dove piu' ferve la mischia; poi ritiratevi da lui, perch'egli resti colpito e muoia'. 2Samuele 11:16 Joab dunque, assediando la citta', pose Uria nel luogo dove sapeva che il nemico avea degli uomini valorosi. 2Samuele 11:17 Gli uomini della citta' fecero una sortita e attaccarono Joab; parecchi del popolo, della gente di Davide, caddero, e peri anche Uria lo Hitteo. 2Samuele 11:18 Allora Joab invio' un messo a Davide per fargli sapere tutte le cose ch'erano avvenute nella battaglia; 2Samuele 11:19 e diede al messo quest'ordine: 'Quando avrai finito di raccontare al re tutto quello ch'e' successo nella battaglia, 2Samuele 11:20 se il re va in collera, e ti dice: - Perche' vi siete accostati cosi alla citta' per dar battaglia? Non sapevate voi che avrebbero tirato di sulle mura? 2Samuele 11:21 Chi fu che uccise Abimelec, figliuolo di Jerubbesheth? Non fu ella una donna che gli getto' addosso un pezzo di macina dalle mura, si ch'egli mori a Thebets? Perche' vi siete accostati cosi alle mura? - tu digli allora: - Il tuo servo Uria lo Hitteo e' morto anch'egli'. 2Samuele 11:22 Il messo dunque parti; e, giunto, riferi a Davide tutto quello che Joab l'aveva incaricato di dire. 2Samuele 11:23 Il messo disse a Davide: 'I nemici avevano avuto del vantaggio su di noi, e avevan fatto una sortita contro di noi nella campagna; ma noi fummo loro addosso fino alla porta della citta'; 2Samuele 11:24 allora gli arcieri tirarono sulla tua gente di sulle mura, e parecchi della gente del re perirono, e Uria lo Hitteo, tuo servo, peri anch'egli'. 2Samuele 11:25 Allora Davide disse al messo: 'Dirai cosi a Joab: - Non ti dolga quest'affare; poiche' la spada or divora l'uno ed ora l'altro; rinforza l'attacco contro la citta', e distruggila. - E tu fagli coraggio'. 2Samuele 11:26 Quando la moglie di Uria udi che Uria suo marito era morto, lo pianse; 2Samuele 11:27 e finito che ella ebbe il lutto, Davide la mando' a cercare e l'accolse in casa sua. Ella divenne sua moglie, e gli partori un figliuolo. Ma quello che Davide avea fatto dispiacque all'Eterno. Pentimento e punizione di Davide 2Samuele 12:1 E l'Eterno mando' Nathan a Davide; e Nathan ando' da lui e gli disse: 'V'erano due uomini nella stessa citta', uno ricco, e l'altro povero. 2Samuele 12:2 Il ricco avea pecore e buoi in grandissimo numero; 2Samuele 12:3 ma il povero non aveva nulla, fuorche' una piccola agnellina ch'egli avea comprata e allevata; essa gli era cresciuta in casa insieme ai figliuoli, mangiando il pane di lui, bevendo alla sua coppa e dormendo sul suo seno; ed essa era per lui come una figliuola. 2Samuele 12:4 Or essendo arrivato un viaggiatore a casa dell'uomo ricco, questi, risparmiando le sue pecore e i suoi buoi, non ne prese per preparare un pasto al viaggiatore ch'era capitato da lui; ma piglio' l'agnella di quel povero uomo, e ne fece delle vivande per colui che gli era venuto in casa'. 2Samuele 12:5 Allora l'ira di Davide s'accese fortemente contro quell'uomo, e disse a Nathan: 'Com'e' vero che l'Eterno vive, colui che ha fatto questo merita la morte; 2Samuele 12:6 e paghera' quattro volte il valore dell'agnella, per aver fatto una tal cosa e non aver avuto pieta''. 2Samuele 12:7 Allora Nathan disse a Davide: 'Tu sei quell'uomo! Cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: - Io t'ho unto re d'Israele e t'ho liberato dalle mani di Saul, 2Samuele 12:8 t'ho dato la casa del tuo signore, e ho messo nelle tue braccia le donne del tuo signore; t'ho dato la casa d'Israele e di Giuda; e, se questo era troppo poco, io v'avrei aggiunto anche dell'altro. 2Samuele 12:9 Perche' dunque hai tu disprezzata la parola dell'Eterno, facendo cio' ch'e' male agli occhi suoi? Tu hai fatto morire colla spada Uria lo Hitteo, hai preso per tua moglie la moglie sua, e hai ucciso lui con la spada dei figliuoli di Ammon. 2Samuele 12:10 Or dunque la spada non si allontanera' mai dalla tua casa, giacche' tu m'hai disprezzato e hai preso per tua moglie la moglie di Uria lo Hitteo. 2Samuele 12:11 Cosi dice l'Eterno: Ecco, io sto per suscitare contro di te la sciagura dalla tua stessa casa, e prendero' le tue mogli sotto i tuoi occhi per darle a un tuo prossimo, che si giacera' con esse in faccia a questo sole; 2Samuele 12:12 poiche' tu l'hai fatto in segreto; ma io faro' questo davanti a tutto Israele e in faccia al sole'. 2Samuele 12:13 Allora Davide disse a Nathan: 'Ho peccato contro l'Eterno'. E Nathan rispose a Davide: 'E l'Eterno ha perdonato il tuo peccato; tu non morrai. 2Samuele 12:14 Nondimeno, siccome facendo cosi tu hai data ai nemici dell'Eterno ampia occasione di bestemmiare, il figliuolo che t'e' nato dovra' morire'. Nathan se ne torno' a casa sua. 2Samuele 12:15 E l'Eterno colpi il bambino che la moglie di Uria avea partorito a Davide, ed esso cadde gravemente ammalato. 2Samuele 12:16 Davide quindi fece supplicazioni a Dio per il bambino, e digiuno'; poi venne e passo' la notte giacendo per terra. 2Samuele 12:17 Gli anziani della sua casa insistettero presso di lui perch'egli si levasse da terra; ma egli non volle, e rifiuto' di prender cibo con essi. 2Samuele 12:18 Or avvenne che il settimo giorno il bambino mori; e i servi di Davide temevano di fargli sapere che il bambino era morto; poiche' dicevano: 'Ecco, quando il bambino era ancora vivo, noi gli abbiam parlato ed egli non ha dato ascolto alle nostre parole; come faremo ora a dirgli che il bambino e' morto? Egli andra' a qualche estremo'. 2Samuele 12:19 Ma Davide, vedendo che i suoi servi bisbigliavano fra loro, comprese che il bambino era morto; e disse ai suoi servi: 'e' morto il bambino?' Quelli risposero: 'e' morto'. 2Samuele 12:20 Allora Davide si alzo' da terra, si lavo', si unse e si muto' le vesti; poi ando' nella casa dell'Eterno e vi si prostro'; e tornato a casa sua, chiese che gli portassero da mangiare, e mangio'. 2Samuele 12:21 I suoi servi gli dissero: 'Che cosa fai? Quando il bambino era vivo ancora, tu digiunavi e piangevi; e ora ch'e' morto, ti alzi e mangi!' 2Samuele 12:22 Egli rispose: 'Quando il bambino era vivo ancora, digiunavo e piangevo, perche' dicevo: - Chi sa che l'Eterno non abbia pieta' di me e il bambino non resti in vita? - Ma ora ch'egli e' morto, perche' digiunerei? 2Samuele 12:23 Posso io farlo ritornare? Io me ne andro' a lui, ma egli non ritornera' a me!' 2Samuele 12:24 Poi Davide consolo' Bath-Sheba sua moglie, entro' da lei e si giacque con essa; ed ella partori un figliuolo, al quale egli pose nome Salomone. 2Samuele 12:25 L'Eterno amo' Salomone e mando' il profeta Nathan che gli pose nome Iedidia, a motivo dell'amore che l'Eterno gli portava. 2Samuele 12:26 Or Joab assedio' Rabba dei figliuoli di Ammon, s'impadroni della citta' reale, 2Samuele 12:27 e invio' dei messi a Davide per dirgli: 'Ho assalito Rabba e mi son gia' impossessato della citta' delle acque. 2Samuele 12:28 Or dunque raduna il rimanente del popolo, accampati contro la citta', e prendila, affinche', prendendola io, non abbia a portare il mio nome'. 2Samuele 12:29 Davide raduno' tutto il popolo, si mosse verso Rabba, l'assali e la prese; 2Samuele 12:30 e tolse dalla testa del loro re la corona, che pesava un talento d'oro e conteneva pietre preziose, ed essa fu posta sulla testa di Davide. Egli riporto' anche dalla citta' grandissima preda. 2Samuele 12:31 Fece uscire gli abitanti ch'erano nella citta', e mise i loro corpi sotto delle seghe, degli erpici di ferro e delle scuri di ferro, e li fe' gettare in fornaci da mattoni; e cosi fece a tutte le citta' de' figliuoli di Ammon. Poi Davide se ne torno' a Gerusalemme con tutto il popolo. Incesto ai Ammon. Ammon assassinato dai servi di Absalom suo fratello. Fuga di Absalom 2Samuele 13:1 Or dopo queste cose avvenne che, avendo Absalom, figliuolo di Davide, una sorella di nome Tamar, ch'era di bell'aspetto, Amnon, figliuolo di Davide, se ne innamoro'. 2Samuele 13:2 Ed Amnon si appassiono' a tal punto per Tamar sua sorella da diventarne malato; perche' ella era vergine, e pareva difficile ad Amnon di poterle fare alcun che. 2Samuele 13:3 Or Amnon aveva un amico, per nome Jonadab, figliuolo di Shimea, fratello di Davide; e Jonadab era un uomo molto accorto. 2Samuele 13:4 Questi gli disse: 'O figliuolo del re, perche' vai tu di giorno in giorno dimagrando a cotesto modo? Non me lo vuoi dire?' Amnon gli rispose: 'Sono innamorato di Tamar, sorella di mio fratello Absalom'. 2Samuele 13:5 Jonadab gli disse: 'Mettiti a letto e fingiti malato; e quando tuo padre verra' a vederti, digli: - Fa', ti prego, che la mia sorella Tamar venga a darmi da mangiare e a preparare il cibo in mia presenza, si ch'io lo vegga; e lo mangero' quando mi sara' po'rto dalle sue mani'. 2Samuele 13:6 Amnon dunque si mise a letto e si finse ammalato; e quando il re lo venne a vedere, Amnon gli disse: 'Fa', ti prego, che la mia sorella Tamar venga e faccia un paio di frittelle in mia presenza; cosi le mangero' quando mi saran po'rte dalle sue mani'. 2Samuele 13:7 Allora Davide mando' a casa di Tamar a dirle: 'Va' a casa di Amnon, tuo fratello, e preparagli qualcosa da mangiare'. 2Samuele 13:8 Tamar ando' a casa di Amnon suo fratello, che giaceva in letto. Ella prese della farina stemperata, l'intrise, ne fece delle frittelle in sua presenza, e le cosse. 2Samuele 13:9 Poi, prese la padella, ne trasse le frittelle e gliele mise dinanzi; ma egli rifiuto' di mangiare, e disse: 'Fate uscire di qui tutta la gente'. 2Samuele 13:10 E tutti uscirono. Allora Amnon disse a Tamar: 'Portami il cibo in camera, e lo prendero' dalle tue mani'. E Tamar prese le frittelle che avea fatte, e le porto' in camera ad Amnon suo fratello. 2Samuele 13:11 E com'essa gliele porgeva perche' mangiasse, egli l'afferro', e le disse: 'Vieni a giacerti meco, sorella mia'. 2Samuele 13:12 Essa gli rispose: 'No, fratel mio, non farmi violenza; questo non si fa in Israele; non commettere una tale infamia! 2Samuele 13:13 Io dove andrei a portar la mia vergogna? E quanto a te, tu saresti messo tra gli scellerati in Israele. Te ne prego, parlane piuttosto al re, ed egli non mi neghera' a te'. 2Samuele 13:14 Ma egli non volle darle ascolto; ed essendo piu' forte di lei, la violento', e si giacque con lei. 2Samuele 13:15 Poi Amnon concepi verso di lei un odio fortissimo; talmente, che l'odio per lei fu maggiore dell'amore di cui l'aveva amata prima. 2Samuele 13:16 E le disse: 'Le'vati, vattene!' Ella gli rispose: 'Non mi fare, cacciandomi, un torto maggiore di quello che m'hai gia' fatto'. Ma egli non volle ascoltarla. 2Samuele 13:17 Anzi, chiamato il servo che lo assisteva, gli disse: 'Caccia via costei lungi da me, e chiudile la porta dietro!' 2Samuele 13:18 - Or ella portava una tunica con le maniche, poiche' le figliuole del re portavano simili vesti finche' erano vergini. - Il servo di Amnon dunque la mise fuori, e le chiuse la porta dietro. 2Samuele 13:19 E Tamar si sparse della cenere sulla testa, si straccio' di dosso la tunica con le maniche, e, mettendosi la mano sul capo, se n'ando' gridando. 2Samuele 13:20 Absalom, suo fratello, le disse: 'Forse che Amnon, tuo fratello, e' stato teco? Per ora, taci, sorella mia; egli e' tuo fratello; non t'accorare per questo'. E Tamar, desolata, rimase in casa di Absalom, suo fratello. 2Samuele 13:21 Il re Davide udi tutte queste cose, e ne fu fortemente adirato. 2Samuele 13:22 Ed Absalom non rivolse ad Amnon alcuna parola, ne' in bene ne' in male; poiche' odiava Amnon, per aver egli violata Tamar, sua sorella. 2Samuele 13:23 Or due anni dopo avvenne che, facendo Absalom tosar le sue pecore a Baal-Hatsor presso Efraim, egli invito' tutti i figliuoli del re. 2Samuele 13:24 Absalom ando' a trovare il re, e gli disse: 'Ecco, il tuo servo ha i tosatori; ti prego, venga anche il re coi suoi servitori a casa del tuo servo!' 2Samuele 13:25 Ma il re disse ad Absalom: 'No, figliuol mio, non andiamo tutti, che non ti siam d'aggravio'. E benche' Absalom insistesse, il re non volle andare; ma gli diede la sua benedizione. 2Samuele 13:26 E Absalom disse: 'Se non vuoi venir tu, ti prego, permetti ad Amnon, mio fratello, di venir con noi'. Il re gli rispose: 'E perche' andrebb'egli teco?' 2Samuele 13:27 Ma Absalom tanto insiste' che Davide lascio' andare con lui Amnon e tutti i figliuoli del re. 2Samuele 13:28 Or Absalom diede quest'ordine ai suoi servi: 'Badate, quando Amnon avra' il cuore riscaldato dal vino, e io vi diro': - Colpite Amnon! - voi uccidetelo, e non abbiate paura; non son io che ve lo comando? Fatevi cuore, e comportatevi da forti!' 2Samuele 13:29 I servi di Absalom fecero ad Amnon come Absalom avea comandato. Allora tutti i figliuoli del re si levarono, montaron ciascuno sul suo mulo e se ne fuggirono. 2Samuele 13:30 Or mentr'essi erano ancora per via, giunse a Davide la notizia che Absalom aveva ucciso tutti i figliuoli del re, e che non uno di loro era scampato. 2Samuele 13:31 Allora il re si levo', si strappo' le vesti, e si getto' per terra; e tutti i suoi servi gli stavan dappresso, con le vesti stracciate. 2Samuele 13:32 Ma Jonadab, figliuolo di Shimea, fratello di Davide, prese a dire: 'Non dica il mio signore che tutti i giovani, figliuoli del re, sono stati uccisi; il solo Amnon e' morto; per Absalom era cosa decisa fin dal giorno che Amnon gli violo' la sorella Tamar. 2Samuele 13:33 Cosi dunque non si accori il re, mio signore, come se tutti i figliuoli del re fossero morti; il solo Amnon e' morto'. Or Absalom aveva preso la fuga. 2Samuele 13:34 E il giovane che stava alle vedette alzo' gli occhi, guardo', ed ecco che una gran turba di gente veniva per la via di ponente dal lato del monte. 2Samuele 13:35 E Jonadab disse al re: 'Ecco i figliuoli del re che arrivano! La cosa sta come il tuo servo ha detto'. 2Samuele 13:36 E com'egli ebbe finito di parlare, ecco giungere i figliuoli del re, i quali alzarono la voce e piansero; ed anche il re e tutti i suoi servi versarono abbondanti lagrime. 2Samuele 13:37 Quanto ad Absalom, se ne fuggi e ando' da Talmai, figliuolo di Ammihur, re di Gheshur. E Davide faceva cordoglio del suo figliuolo ogni giorno. 2Samuele 13:38 Absalom rimase tre anni a Gheshur, dov'era andato dopo aver preso la fuga. 2Samuele 13:39 E l'ira del re Davide contro Absalom si calmo' perche' Davide s'era consolato della morte di Amnon. Ritorno di Absalom. Sua riconciliazione col padre 2Samuele 14:1 Or Joab, figliuolo di Tseruia, avvedutosi che il cuore del re si piegava verso Absalom, mando' a Tekoa, 2Samuele 14:2 e ne fece venire una donna accorta, alla quale disse: 'Fingi d'essere in lutto: mettiti una veste da lutto, non ti ungere con olio, e sii come una donna che pianga da molto tempo un morto; 2Samuele 14:3 poi entra presso il re, e parlagli cosi e cosi'. E Joab le mise in bocca le parole da dire. 2Samuele 14:4 La donna di Tekoa ando' dunque a parlare al re, si getto' con la faccia a terra, si prostro', e disse: 'O re, aiutami!' 2Samuele 14:5 Il re le disse: 'Che hai?' Ed ella rispose: 'Pur troppo, io sono una vedova; mio marito e' morto. 2Samuele 14:6 La tua serva aveva due figliuoli, i quali vennero tra di loro a contesa alla campagna; e, come non v'era chi li separasse, l'uno colpi l'altro, e l'uccise. 2Samuele 14:7 Ed ecco che tutta la famiglia e' insorta contro la tua serva, dicendo: - Consegnaci colui che ha ucciso il fratello, affinche' lo facciam morire per vendicare il fratello ch'egli ha ucciso e per sterminare cosi anche l'erede. - In questo modo spegneranno il tizzo che m'e' rimasto, e non lasceranno a mio marito ne' nome ne' discendenza sulla faccia della terra'. 2Samuele 14:8 Il re disse alla donna: 'Vattene a casa tua: io daro' degli ordini a tuo riguardo'. 2Samuele 14:9 E la donna di Tekoa disse al re: 'O re mio signore, la colpa cada su me e sulla casa di mio padre, ma il re e il suo trono non ne siano responsabili'. 2Samuele 14:10 E il re: 'Se qualcuno parla contro di te, me'nalo da me, e vedrai che non ti tocchera' piu''. 2Samuele 14:11 Allora ella disse: 'Ti prego, menzioni il re l'Eterno, il tuo Dio, perche' il vindice del sangue non aumenti la rovina e non mi sia sterminato il figlio'. Ed egli rispose: 'Com'e' vero che l'Eterno vive, non cadra' a terra un capello del tuo figliuolo!' 2Samuele 14:12 Allora la donna disse: 'Deh! lascia che la tua serva dica ancora una parola al re, mio signore!' Egli rispose: 'Parla'. 2Samuele 14:13 Riprese la donna: 'E perche' pensi tu nel modo che fai quando si tratta del popolo di Dio? Dalla parola che il re ha ora pronunziato risulta esser egli in certo modo colpevole, in quanto non richiama colui che ha proscritto. 2Samuele 14:14 Noi dobbiamo morire, e siamo come acqua versata in terra, che non si puo' piu' raccogliere; ma Dio non toglie la vita, anzi medita il modo di far si che il proscritto non rimanga bandito lungi da lui. 2Samuele 14:15 Ora, se io son venuta a parlar cosi al re mio signore e' perche' il popolo mi ha fatto paura; e la tua serva ha detto: Voglio parlare al re; forse il re fara' quello che gli dira' la sua serva; 2Samuele 14:16 il re ascoltera' la sua serva, e la liberera' dalle mani di quelli che vogliono sterminar me e il mio figliuolo dalla eredita' di Dio. 2Samuele 14:17 E la tua serva diceva: Oh possa la parola del re, mio signore, darmi tranquillita'! poiche' il re mio signore e' come un angelo di Dio per discernere il bene dal male. L'Eterno, il tuo Dio, sia teco!' 2Samuele 14:18 Il re rispose e disse alla donna: 'Ti prego, non celarmi quello ch'io ti domandero''. La donna disse: 'Parli pure il re, mio signore'. 2Samuele 14:19 E il re: 'Joab non t'ha egli dato mano in tutto questo?' La donna rispose: 'Com'e' vero che l'anima tua vive, o re mio signore, la cosa sta ne' piu' ne' meno come ha detto il re mio signore; difatti, il tuo servo Joab e' colui che m'ha dato questi ordini, ed e' lui che ha messe tutte queste parole in bocca alla tua serva. 2Samuele 14:20 Il tuo servo Joab ha fatto cosi per dare un altro aspetto all'affare di Absalom; ma il mio signore ha la saviezza d'un angelo di Dio e conosce tutto quello che avvien sulla terra'. 2Samuele 14:21 Allora il re disse a Joab: 'Ecco, voglio fare quello che hai chiesto; va' dunque, e fa' tornare il giovine Absalom'. 2Samuele 14:22 Joab si getto' con la faccia a terra, si prostro', benedisse il re, e disse: 'Oggi il tuo servo riconosce che ha trovato grazia agli occhi tuoi, o re, mio signore; poiche' il re ha fatto quel che il suo servo gli ha chiesto'. 2Samuele 14:23 Joab dunque si levo', ando' a Gehshur, e meno' Absalom a Gerusalemme. 2Samuele 14:24 E il re disse: 'Ch'ei si ritiri in casa sua e non vegga la mia faccia!' Cosi Absalom si ritiro' in casa sua, e non vide la faccia del re. 2Samuele 14:25 Or in tutto Israele non v'era uomo che fosse celebrato per la sua bellezza al pari di Absalom; dalle piante dei piedi alla cima del capo non v'era in lui difetto alcuno. 2Samuele 14:26 E quando si facea tagliare i capelli (e se li faceva tagliare ogni anno perche' la capigliatura gli pesava troppo) il peso de' suoi capelli era di duecento sicli a peso del re. 2Samuele 14:27 Ad Absalom nacquero tre figliuoli e una figliuola per nome Tamar, che era donna di bell'aspetto. 2Samuele 14:28 Absalom dimoro' in Gerusalemme due anni, senza vedere la faccia del re. 2Samuele 14:29 Poi Absalom fece chiamare Joab per mandarlo dal re; ma egli non volle venire a lui; lo mando' a chiamare una seconda volta, ma Joab non volle venire. 2Samuele 14:30 Allora Absalom disse ai suoi servi: 'Guardate! Il campo di Joab e' vicino al mio, e v'e' dell'orzo; andate a mettervi il fuoco!' E i servi di Absalom misero il fuoco al campo. 2Samuele 14:31 Allora Joab si levo', ando' a casa di Absalom, e gli disse: 'Perche' i tuoi servi hanno eglino dato fuoco al mio campo?' 2Samuele 14:32 Absalom rispose a Joab: 'Io t'avevo mandato a dire: Vieni qua, ch'io possa mandarti dal re a dirgli: Perche' son io tornato da Gheshur? Meglio per me, s'io vi fossi ancora! Or dunque fa' ch'io vegga la faccia del re! e se v'e' in me qualche iniquita', ch'ei mi faccia morire!' 2Samuele 14:33 Joab allora ando' dal re e gli fece l'ambasciata. Il re fece chiamare Absalom, il quale venne a lui, e si prostro' con la faccia a terra in sua presenza; e il re bacio' Absalom. Ribellione di Absalom. Fuga di Davide 2Samuele 15:1 Or dopo queste cose, Absalom si procuro' un cocchio, de' cavalli, e cinquanta uomini che correvano dinanzi a lui. 2Samuele 15:2 Absalom si levava la mattina presto, e si metteva da un lato della via che menava alle porte della citta'; e quando qualcuno, avendo un processo, si recava dal re per chieder giustizia, Absalom lo chiamava, e gli diceva: 'Di qual citta' sei tu?' L'altro gli rispondeva: 'Il tuo servo e' di tale e tale tribu' d'Israele'. 2Samuele 15:3 Allora Absalom gli diceva: 'Vedi, la tua causa e' buona e giusta, ma non v'e' chi sia delegato dal re per sentirti'. 2Samuele 15:4 E Absalom aggiungeva: 'Oh se facessero me giudice del paese! Chiunque avesse un processo o un affare verrebbe da me, e io gli farei giustizia'. 2Samuele 15:5 E quando uno gli s'accostava per prostrarglisi dinanzi, ei gli porgeva la mano, l'abbracciava e lo baciava. 2Samuele 15:6 Absalom faceva cosi con tutti quelli d'Israele che venivano dal re per chieder giustizia; e in questo modo Absalom rubo' il cuore alla gente d'Israele. 2Samuele 15:7 Or avvenne che, in capo a quattro anni Absalom disse al re: 'Ti prego, lasciami andare ad Hebron a sciogliere un voto che feci all'Eterno. 2Samuele 15:8 Poiche', durante la sua dimora a Gheshur, in Siria, il tuo servo fece un voto, dicendo: Se l'Eterno mi riconduce a Gerusalemme, io serviro' l'Eterno!' 2Samuele 15:9 Il re gli disse: 'Va', in pace!' E quegli si levo' e ando' a Hebron. 2Samuele 15:10 Intanto Absalom mando' degli emissari per tutte le tribu' d'Israele, a dire: 'Quando udrete il suon della tromba, direte: Absalom e' proclamato re a Hebron'. 2Samuele 15:11 E con Absalom partirono da Gerusalemme duecento uomini, i quali, essendo stati invitati, partirono in tutta la loro semplicita', senza saper nulla. 2Samuele 15:12 Absalom, mentre offriva i sacrifizi, mando' a chiamare Ahitofel, il Ghilonita, consigliere di Davide, perche' venisse dalla sua citta' di Ghilo. La congiura divenne potente, e il popolo andava vie piu' crescendo di numero attorno ad Absalom. 2Samuele 15:13 Or venne a Davide un messo, che disse: 'Il cuore degli uomini d'Israele s'e' volto verso Absalom'. 2Samuele 15:14 Allora Davide disse a tutti i suoi servi ch'eran con lui a Gerusalemme: 'Levatevi, fuggiamo; altrimenti, nessun di noi scampera' dalle mani di Absalom. Affrettatevi a partire, affinche' con rapida marcia, non ci sorprenda, piombandoci rovinosamente addosso, e non colpisca la citta' mettendola a fil di spada'. 2Samuele 15:15 I servi del re gli dissero: 'Ecco i tuoi servi, pronti a fare tutto quello che piacera' al re, nostro signore'. 2Samuele 15:16 Il re dunque parti, seguito da tutta la sua casa, e lascio' dieci concubine a custodire il palazzo. 2Samuele 15:17 Il re parti, seguito da tutto il popolo, e si fermarono a Beth-Merhak. 2Samuele 15:18 Tutti i servi del re camminavano al suo fianco; e tutti i Kerethei, tutti i Pelethei e tutti i Ghittei, che in seicento eran venuti da Gath, al suo seguito, camminavano davanti al re. 2Samuele 15:19 Allora il re disse a Ittai di Gath: 'Perche' vuoi anche tu venir con noi? Torna indietro, e statti col re; poiche' sei un forestiero, e per di piu' un esule dalla tua patria. 2Samuele 15:20 Pur ieri tu arrivasti; e oggi ti farei io andar errando qua e la', con noi, mentre io stesso non so dove vado? Torna indietro, e riconduci teco i tuoi fratelli; e siano con te la misericordia e la fedelta' dell'Eterno!' 2Samuele 15:21 Ma Ittai rispose al re, dicendo: 'Com'e' vero che l'Eterno vive e che vive il re mio signore, in qualunque luogo sara' il re mio signore, per morire o per vivere, quivi sara' pure il tuo servo'. 2Samuele 15:22 E Davide disse ad Ittai: 'Va', passa oltre!' Ed Ittai, il Ghitteo, passo' oltre con tutta la sua gente e con tutti i fanciulli che eran con lui. 2Samuele 15:23 E tutti quelli del paese piangevano ad alta voce, mentre tutto il popolo passava. Il re passo' il torrente Kidron, e tutto il popolo passo', prendendo la via del deserto. 2Samuele 15:24 Ed ecco venire anche Tsadok con tutti i Leviti, i quali portavano l'arca del patto di Dio. E mentre Abiathar saliva, essi posarono l'arca di Dio, finche' tutto il popolo non ebbe finito di uscir dalla citta'. 2Samuele 15:25 E il re disse a Tsadok: 'Riporta in citta' l'arca di Dio! Se io trovo grazia agli occhi dell'Eterno, egli mi fara' tornare, e mi fara' vedere l'arca e la dimora di lui; 2Samuele 15:26 ma se dice: - Io non ti gradisco - eccomi; faccia egli di me quello che gli parra''. 2Samuele 15:27 Il re disse ancora al sacerdote Tsadok: 'Capisci? Torna in pace in citta' con i due vostri figliuoli: Ahimaats, tuo figliuolo, e Gionathan, figliuolo di Abiathar. 2Samuele 15:28 Guardate, io aspettero' nelle pianure del deserto, finche' mi sia recata qualche notizia da parte vostra'. 2Samuele 15:29 Cosi Tsadok ed Abiathar riportarono a Gerusalemme l'arca di Dio, e dimorarono quivi. 2Samuele 15:30 E Davide saliva il monte degli Ulivi; saliva piangendo, e camminava col capo coperto e a piedi scalzi; e tutta la gente ch'era con lui aveva il capo coperto, e, salendo, piangeva. 2Samuele 15:31 Qualcuno venne a dire a Davide: 'Ahitofel e' con Absalom tra i congiurati'. E Davide disse: 'Deh, o Eterno, rendi vani i consigli di Ahitofel!' 2Samuele 15:32 E come Davide fu giunto in vetta al monte, al luogo dove si adora Dio, ecco farglisi incontro Hushai, l'Arkita, con la tunica stracciata ed il capo coperto di polvere. 2Samuele 15:33 Davide gli disse: 'Se tu passi oltre con me, mi sarai di peso; 2Samuele 15:34 ma se torni in citta' e dici ad Absalom: - Io saro' tuo servo, o re; come fui servo di tuo padre nel passato, cosi saro' adesso servo tuo, - tu dissiperai a mio pro i consigli di Ahitofel. 2Samuele 15:35 E non avrai tu quivi teco i sacerdoti Tsadok ed Abiathar? Tutto quello che sentirai dire della casa del re, lo farai sapere ai sacerdoti Tsadok ed Abiathar. 2Samuele 15:36 E siccome essi hanno seco i loro due figliuoli, Ahimaats figliuolo di Tsadok e Gionathan figliuolo di Abiathar, per mezzo di loro mi farete sapere tutto quello che avrete sentito'. 2Samuele 15:37 Cosi Hushai, amico di Davide, torno' in citta', e Absalom entro' in Gerusalemme. Tsiba tradisce Mefibosheth. Scimei oltraggia Davide. Ingresso di Absalom in Gerusalemme 2Samuele 16:1 Or quando Davide ebbe di poco varcato la cima del monte, ecco che Tsiba, servo di Mefibosheth, gli si fece incontro con un paio d'asini sellati e carichi di duecento pani, cento masse d'uva secca, cento di frutta d'estate e un otre di vino. 2Samuele 16:2 Il re disse a Tsiba: 'Che vuoi tu fare di coteste cose?' Tsiba rispose: 'Gli asini serviranno di cavalcatura alla casa del re; il pane e i frutti d'estate sono per nutrire i giovani, e il vino e' perche' ne bevan quelli che saranno stanchi nel deserto'. 2Samuele 16:3 Il re disse: 'E dov'e' il figliuolo del tuo signore?' Tsiba rispose al re: 'Ecco, e' rimasto a Gerusalemme, perche' ha detto: - Oggi la casa d'Israele mi rendera' il regno di mio padre'. 2Samuele 16:4 Il re disse a Tsiba: 'Tutto quello che appartiene a Mefibosheth e' tuo'. Tsiba replico': 'Io mi prostro dinanzi a te! Possa io trovar grazia agli occhi tuoi, o re, mio signore!' 2Samuele 16:5 E quando il re Davide fu giunto a Bahurim, ecco uscir di la' un uomo, imparentato con la famiglia di Saul, per nome Scimei, figliuolo di Ghera. Egli veniva innanzi proferendo maledizioni 2Samuele 16:6 e gettando sassi contro Davide, e contro tutti i servi del re Davide, mentre tutto il popolo e tutti gli uomini di valore stavano alla destra e alla sinistra del re. 2Samuele 16:7 Scimei, maledicendo Davide, diceva cosi: 'Vattene, vattene, uomo sanguinario, scellerato! 2Samuele 16:8 L'Eterno fa ricadere sul tuo capo tutto il sangue della casa di Saul, in luogo del quale tu hai regnato; e l'Eterno ha dato il regno nelle mani di Absalom, tuo figliuolo; ed eccoti nelle sciagure che ti sei meritato, perche' sei un uomo sanguinario'. 2Samuele 16:9 Allora Abishai, figliuolo di Tseruia, disse al re: 'Perche' questo can morto osa egli maledire il re, mio signore? Ti prego, lasciami andare a troncargli la testa!' 2Samuele 16:10 Ma il re rispose: 'Che ho io da far con voi, figliuoli di Tseruia? S'ei maledice, e' perche' l'Eterno gli ha detto: - Maledici Davide! E chi osera' dire: - Perche' fai cosi?' 2Samuele 16:11 Poi Davide disse ad Abishai e a tutti i suoi servi: 'Ecco, il mio figliuolo, uscito dalle mie viscere, cerca di togliermi la vita! Quanto piu' lo puo' fare ora questo Beniaminita! Lasciate ch'ei maledica, giacche' glielo ha ordinato l'Eterno. 2Samuele 16:12 Forse l'Eterno avra' riguardo alla mia afflizione, e mi fara' del bene in cambio delle maledizioni d'oggi'. 2Samuele 16:13 Davide e la sua gente continuarono il loro cammino; e Scimei camminava sul fianco del monte, dirimpetto a Davide, e cammin facendo lo malediva, gli tirava de' sassi e buttava della polvere. 2Samuele 16:14 Il re e tutta la gente ch'era con lui arrivarono ad Aiefim e quivi ripresero fiato. 2Samuele 16:15 Or Absalom e tutto il popolo, gli uomini d'Israele, erano entrati in Gerusalemme; ed Ahitofel era con lui. 2Samuele 16:16 E quando Hushai, l'Arkita, l'amico di Davide, fu giunto presso Absalom, gli disse: 'Viva il re! Viva il re!' 2Samuele 16:17 Ed Absalom disse a Hushai: 'e' questa dunque l'affezione che hai pel tuo amico? Perche' non sei tu andato col tuo amico?' 2Samuele 16:18 Hushai rispose ad Absalom: 'No, io saro' di colui che l'Eterno e questo popolo e tutti gli uomini d'Israele hanno scelto, e con lui rimarro'. 2Samuele 16:19 E poi, di chi saro' io servo? Non lo saro' io del suo figliuolo? Come ho servito tuo padre, cosi serviro' te'. 2Samuele 16:20 Allora Absalom disse ad Ahitofel: 'Consigliate quello che dobbiam fare'. 2Samuele 16:21 Ahitofel rispose ad Absalom: 'Entra dalle concubine di tuo padre, lasciate da lui a custodia della casa; e quando tutto Israele sapra' che ti sei reso odioso a tuo padre, il coraggio di quelli che son per te, sara' fortificato'. 2Samuele 16:22 Fu dunque rizzata una tenda sulla terrazza per Absalom, ed Absalom entro' dalle concubine di suo padre, a vista di tutto Israele. 2Samuele 16:23 Or in que' giorni, un consiglio dato da Ahitofel era come una parola data da Dio a uno che lo avesse consultato. Cosi era di tutti i consigli di Ahitofel, tanto per Davide quanto per Absalom. Hushai frustra il consiglio di Ahitofel. Davide passa il Giordano. Ahitofel si uccide. Davide a Mahanaim 2Samuele 17:1 Poi Ahitofel disse ad Absalom: 'Lasciami scegliere dodicimila uomini; e partiro' e inseguiro' Davide questa notte stessa; 2Samuele 17:2 e gli piombero' addosso mentr'egli e' stanco ed ha le braccia fiacche; lo spaventero', e tutta la gente ch'e' con lui si dara' alla fuga; io colpiro' il re solo, 2Samuele 17:3 e ricondurro' a te tutto il popolo; l'uomo che tu cerchi vale quanto il ritorno di tutti; e cosi tutto il popolo sara' in pace'. 2Samuele 17:4 Questo parlare piacque ad Absalom e a tutti gli anziani d'Israele. 2Samuele 17:5 Nondimeno Absalom disse: 'Chiamate ancora Hushai, l'Arkita, e sentiamo quel che anch'egli dira''. 2Samuele 17:6 E quando Hushai fu venuto da Absalom, questi gli disse: 'Ahitofel ha parlato cosi e cosi; dobbiam noi fare come ha detto lui? Se no, parla tu!' 2Samuele 17:7 Hushai rispose ad Absalom: 'Questa volta il consiglio dato da Ahitofel non e' buono'. 2Samuele 17:8 E Hushai soggiunse: 'Tu conosci tuo padre e i suoi uomini, e sai come sono gente valorosa e come hanno l'animo esasperato al par d'un'orsa nella campagna quando le sono stati rapiti i figli; e poi tuo padre e' un guerriero, e non passera' la notte col popolo. 2Samuele 17:9 Senza dubbio egli e' ora nascosto in qualche buca o in qualche altro luogo; e avverra' che, se fin da principio ne cadranno alcuni de' tuoi, chiunque lo verra' a sapere dira': - Tra la gente che seguiva Absalom c'e' stata una strage. 2Samuele 17:10 - Allora il piu' valoroso, anche se avesse un cuor di leone, si avvilira', perche' tutto Israele sa che tuo padre e' un prode, e che quelli che ha seco son dei valorosi. 2Samuele 17:11 Percio' io consiglio che tutto Israele da Dan fino a Beer-Sheba, si raduni presso di te, numeroso come la rena ch'e' sul lido del mare, e che tu vada in persona alla battaglia. 2Samuele 17:12 Cosi lo raggiungeranno in qualunque luogo ei si trovera', e gli cadranno addosso come la rugiada cade sul suolo; e di tutti quelli che sono con lui non ne scampera' uno solo. 2Samuele 17:13 E s'egli si ritira in qualche citta', tutto Israele cingera' di funi quella citta' e noi la trascineremo nel torrente in guisa che non se ne trovi piu' nemmeno una pietruzza'. 2Samuele 17:14 Absalom e tutti gli uomini d'Israele dissero: 'Il consiglio di Hushai, l'Arkita, e' migliore di quello di Ahitofel'. L'Eterno avea stabilito di render vano il buon consiglio di Ahitofel, per far cadere la sciagura sopra Absalom. 2Samuele 17:15 Allora Hushai disse ai sacerdoti Tsadok ed Abiathar: 'Ahitofel ha consigliato Absalom e gli anziani d'Israele cosi e cosi, e io ho consigliato in questo e questo modo. 2Samuele 17:16 Or dunque mandate in fretta ad informare Davide e ditegli: - Non passar la notte nelle pianure del deserto, ma senz'altro va' oltre, affinche' il re con tutta la gente che ha seco non rimanga sopraffatto'. 2Samuele 17:17 Or Gionathan e Ahimaats stavano appostati presso En-Roghel; ed essendo la serva andata ad informarli, essi andarono ad informare il re Davide. Poiche' essi non potevano entrare in citta' in modo palese. 2Samuele 17:18 Or un giovinetto li avea sco'rti, e ne aveva avvisato Absalom; ma i due partirono di corsa e giunsero a Bahurim a casa di un uomo che avea nella sua corte una cisterna. 2Samuele 17:19 Quelli vi si calarono; e la donna di casa prese una coperta, la distese sulla bocca della cisterna, e vi sparse su del grano pesto; cosicche' nessuno ne seppe nulla. 2Samuele 17:20 I servi di Absalom vennero in casa di quella donna, e chiesero: 'Dove sono Ahimaats e Gionathan?' La donna rispose loro: 'Hanno passato il ruscello'. Quelli si misero a cercarli; e, non potendoli trovare, se ne tornarono a Gerusalemme. 2Samuele 17:21 E come quelli se ne furono andati, i due usciron fuori dalla cisterna, e andarono ad informare il re Davide. Gli dissero: 'Levatevi, e affrettatevi a passar l'acqua; perche' ecco qual e' il consiglio che Ahitofel ha dato a vostro danno'. 2Samuele 17:22 Allora Davide si levo' con tutta la gente ch'era con lui, e passo' il Giordano. All'apparir del giorno, neppur uno era rimasto, che non avesse passato il Giordano. 2Samuele 17:23 Ahitofel, vedendo che il suo consiglio non era stato seguito, sello' il suo asino, e parti per andarsene a casa sua nella sua citta'. Mise in ordine le cose della sua casa, e s'impicco'. Cosi mori, e fu sepolto nel sepolcro di suo padre. 2Samuele 17:24 Or Davide giunse a Mahanaim, e Absalom anch'egli passo' il Giordano, con tutta la gente d'Israele. 2Samuele 17:25 Absalom avea posto a capo dell'esercito Amasa, invece di Joab. Or Amasa era figliuolo di un uomo chiamato Jithra, l'Ismaelita, il quale aveva avuto relazioni con Abigail, figliuola di Nahash, sorella di Tseruia, madre di Joab. 2Samuele 17:26 E Israele ed Absalom si accamparono nel paese di Galaad. 2Samuele 17:27 Quando Davide fu giunto a Mahanaim, Shobi, figliuolo di Nahash ch'era da Rabba citta' degli Ammoniti, Makir, figliuolo di Ammiel da Lodebar, e Barzillai, il Galaadita di Roghelim, 2Samuele 17:28 portarono dei letti, dei bacini, de' vasi di terra, del grano, dell'orzo, della farina, del grano arrostito, delle fave, delle lenticchie, de' legumi arrostiti, 2Samuele 17:29 del miele, del burro, delle pecore e de' formaggi di vacca, per Davide e per la gente ch'era con lui, affinche' mangiassero; perche' dicevano: 'Questa gente deve aver patito fame, stanchezza e sete nel deserto'. Sconfitta e morte di Absalom 2Samuele 18:1 Or Davide fece la rivista della gente che avea seco, e costitui dei capitani di migliaia e de' capitani di centinaia per comandarla. 2Samuele 18:2 E fece marciare un terzo della sua gente sotto il comando di Joab, un terzo sotto il comando di Abishai, figliuolo di Tseruia, fratello di Joab, e un terzo sotto il comando di Ittai di Gath. Poi il re disse al popolo: 'Voglio andare anch'io con voi!' 2Samuele 18:3 Ma il popolo rispose: 'Tu non devi venire; perche', se noi fossimo messi in fuga, non si farebbe alcun caso di noi; quand'anche perisse la meta' di noi, non se ne farebbe alcun caso; ma tu conti per diecimila di noi; or dunque e' meglio che tu ti tenga pronto a darci aiuto dalla citta''. 2Samuele 18:4 Il re rispose loro: 'Faro' quello che vi par bene'. E il re si fermo' presso la porta, mentre tutto l'esercito usciva a schiere di cento e di mille uomini. 2Samuele 18:5 E il re diede quest'ordine a Joab, ad Abishai e ad Ittai: 'Per amor mio, trattate con riguardo il giovine Absalom!' E tutto il popolo udi quando il re diede a tutti i capitani quest'ordine relativamente ad Absalom. 2Samuele 18:6 L'esercito si mise dunque in campagna contro Israele, e la battaglia ebbe luogo nella foresta di Efraim. 2Samuele 18:7 E il popolo d'Israele fu quivi sconfitto dalla gente di Davide; e la strage ivi fu grande in quel giorno, caddero ventimila uomini. 2Samuele 18:8 La battaglia si estese su tutta la contrada; e la foresta divoro' in quel giorno assai piu' gente di quella che non avesse divorato la spada. 2Samuele 18:9 E Absalom s'imbatte' nella gente di Davide. Absalom cavalcava il suo mulo; il mulo entro' sotto i rami intrecciati di un gran terebinto, e il capo di Absalom s'impiglio' nel terebinto, talche' egli rimase sospeso fra cielo e terra; mentre il mulo, ch'era sotto di lui, passava oltre. 2Samuele 18:10 Un uomo vide questo, e lo venne a riferire a Joab, dicendo: 'Ho veduto Absalom appeso a un terebinto'. 2Samuele 18:11 Joab rispose all'uomo che gli recava la nuova: 'Come! tu l'hai visto? E perche' non l'hai tu, sul posto, steso morto al suolo? Io non avrei mancato di darti dieci sicli d'argento e una cintura'. 2Samuele 18:12 Ma quell'uomo disse a Joab: 'Quand'anche mi fossero messi in mano mille sicli d'argento, io non metterei la mano addosso al figliuolo del re; poiche' noi abbiamo udito l'ordine che il re ha dato a te, ad Abishai e ad Ittai dicendo: - Badate che nessuno tocchi il giovine Absalom! - 2Samuele 18:13 E se io avessi perfidamente attentato alla sua vita, siccome nulla rimane occulto al re, tu stesso saresti sorto contro di me!' 2Samuele 18:14 Allora Joab disse: 'Io non voglio perder cosi il tempo con te'. E, presi in mano tre dardi, li immerse nel cuore di Absalom, che era ancora vivo in mezzo al terebinto. 2Samuele 18:15 Poi dieci giovani scudieri di Joab circondarono Absalom, e coi loro colpi lo finirono. 2Samuele 18:16 Allora Joab fe' sonare la tromba, e il popolo fece ritorno cessando d'inseguire Israele, perche' Joab glielo impedi. 2Samuele 18:17 Poi presero Absalom, lo gettarono in una gran fossa nella foresta, ed elevarono sopra di lui un mucchio grandissimo di pietre; e tutto Israele fuggi, ciascuno nella sua tenda. 2Samuele 18:18 Or Absalom, mentr'era in vita, si era eretto il monumento ch'e' nella Valle del re; perche' diceva: 'Io non ho un figliuolo che conservi il ricordo del mio nome'; e diede il suo nome a quel monumento, che anche oggi si chiama 'monumento di Absalom'. 2Samuele 18:19 Ed Ahimaats, figliuolo di Tsadok, disse a Joab: 'Lasciami correre a portare al re la notizia che l'Eterno gli ha fatto giustizia contro i suoi nemici'. 2Samuele 18:20 Joab gli rispose: 'Non sarai tu che porterai oggi la notizia; la porterai un altro giorno; non porterai oggi la notizia, perche' il figliuolo del re e' morto'. 2Samuele 18:21 Poi Joab disse all'Etiopo: 'Va', e riferisci al re quello che hai veduto'. L'Etiopo s'inchino' a Joab, e corse via. 2Samuele 18:22 Ahimaats, figliuolo di Tsadok, disse di nuovo a Joab: 'Qualunque cosa avvenga, ti prego, lasciami correr dietro all'Etiopo!' Joab gli disse: 'Ma perche', figliuol mio, vuoi tu correre? La notizia non ti rechera' nulla di buono'. 2Samuele 18:23 E l'altro: 'Qualunque cosa avvenga, voglio correre'. E Joab gli disse: 'Corri!' Allora Ahimaats prese la corsa per la via della pianura, e oltrepasso' l'Etiopo. 2Samuele 18:24 Or Davide stava sedendo fra le due porte; la sentinella sali sul tetto della porta dal lato del muro; alzo' gli occhi, guardo', ed ecco un uomo che correva tutto solo. 2Samuele 18:25 La sentinella grido' e avverti il re. Il re disse: 'Se e' solo, porta notizie'. E quello s'andava avvicinando sempre piu'. 2Samuele 18:26 Poi la sentinella vide un altr'uomo che correva, e grido' al guardiano: 'Ecco un altr'uomo che corre tutto solo!' E il re: 'Anche questo porta notizie'. 2Samuele 18:27 La sentinella disse: 'Il modo di correre del primo mi par quello di Ahimaats figliuolo di Tsadok'. E il re disse: 'e' un uomo dabbene, e viene a portare buone notizie'. 2Samuele 18:28 E Ahimaats grido' al re: 'Pace!' E, prostratosi dinanzi al re con la faccia a terra, disse: 'Benedetto sia l'Eterno, l'Iddio tuo, che ha dato in tuo potere gli uomini che aveano alzate le mani contro il re, mio signore!' 2Samuele 18:29 Il re disse: 'Il giovine Absalom sta egli bene?' Ahimaats rispose: 'Quando Joab mandava il servo del re e me tuo servo io vidi un gran tumulto, ma non so di che si trattasse'. 2Samuele 18:30 Il re gli disse: 'Mettiti la' da parte'. E quegli si mise da parte, e aspetto'. 2Samuele 18:31 Quand'ecco arrivare l'Etiopo, che disse: 'Buone notizie per il re mio signore! L'Eterno t'ha reso oggi giustizia, liberandoti dalle mani di tutti quelli ch'erano insorti contro di te'. 2Samuele 18:32 Il re disse all'Etiopo: 'Il giovine Absalom sta egli bene?' L'Etiopo rispose: 'Possano i nemici del re mio signore, e tutti quelli che insorgono contro di te per farti del male, subir la sorte di quel giovane!' 2Samuele 18:33 Allora il re, vivamente commosso, sali nella camera che era sopra la porta, e pianse; e, nell'andare, diceva: 'Absalom figliuolo mio! Figliuolo mio, Absalom figliuol mio! Oh foss'io pur morto in vece tua, o Absalom figliuolo mio, figliuolo mio!' Ritorno di Davide a Gerusalemme 2Samuele 19:1 Or vennero a dire a Joab: 'Ecco, il re piange e fa cordoglio a motivo di Absalom'. 2Samuele 19:2 E la vittoria in quel giorno si cangio' in lutto per tutto il popolo, perche' il popolo senti dire in quel giorno: 'Il re e' molto afflitto a cagione del suo figliuolo'. 2Samuele 19:3 E il popolo in quel giorno rientro' furtivamente in citta', com'avrebbe fatto gente coperta di vergogna per esser fuggita in battaglia. 2Samuele 19:4 E il re s'era coperto la faccia, e ad alta voce gridava: 'Absalom figliuol mio! Absalom figliuol mio, figliuol mio!' 2Samuele 19:5 Allora Joab entro' in casa dal re, e disse: 'Tu copri oggi di rossore il volto di tutta la tua gente, che in questo giorno ha salvato la vita a te, ai tuoi figliuoli e alle tue figliuole, alle tue mogli e alle tue concubine, 2Samuele 19:6 giacche' ami quelli che t'odiano, e odī quelli che t'amano; infatti oggi tu fai vedere che capitani e soldati per te son nulla; e ora io vedo bene che se Absalom fosse vivo e noi fossimo quest'oggi tutti morti, allora saresti contento. 2Samuele 19:7 Or dunque le'vati, esci, e parla al cuore della tua gente; perche' io giuro per l'Eterno che, se non esci, neppure un uomo restera' con te questa notte; e questa sara' per te sventura maggiore di tutte quelle che ti son cadute addosso dalla tua giovinezza fino a oggi'. 2Samuele 19:8 Allora il re si levo' e si pose a sedere alla porta; e se ne fu dato l'annunzio a tutto il popolo, dicendo: 'Ecco il re sta assiso alla porta'. E tutto il popolo venne in presenza del re. Or quei d'Israele se n'eran fuggiti, ognuno nella sua tenda; 2Samuele 19:9 e in tutte le tribu' d'Israele tutto il popolo stava discutendo, e dicevano: 'Il re ci ha liberati dalle mani dei nostri nemici e ci ha salvati dalle mani de' Filistei; e ora ha dovuto fuggire dal paese a cagione di Absalom; 2Samuele 19:10 e Absalom, che noi avevamo unto perche' regnasse su noi, e' morto in battaglia; perche' dunque non parlate di far tornare il re?' 2Samuele 19:11 E il re Davide mando' a dire ai sacerdoti Tsadok ed Abiathar: 'Parlate agli anziani di Giuda, e dite loro: - Perche' sareste voi gli ultimi a ricondurre il re a casa sua? I discorsi che si tengono in tutto Israele sono giunti fino alla casa del re. 2Samuele 19:12 Voi siete miei fratelli, siete mie ossa e mia carne; perche' dunque sareste gli ultimi a far tornare il re? 2Samuele 19:13 - E dite ad Amasa: - Non sei tu mie ossa e mia carne? Iddio mi tratti con tutto il suo rigore, se tu non diventi per sempre capo dell'esercito, invece di Joab'. 2Samuele 19:14 Cosi Davide piego' il cuore di tutti gli uomini di Giuda, come se fosse stato il cuore di un sol uomo; ed essi mandarono a dire al re: 'Ritorna tu con tutta la tua gente'. 2Samuele 19:15 Il re dunque torno', e giunse al Giordano; e quei di Giuda vennero a Ghilgal per andare incontro al re, e per fargli passare il Giordano. Davide persona a Shimei ed a Mefibosheth 2Samuele 19:16 Shimei, figliuolo di Ghera, Beniaminita, ch'era di Bahurim, si affretto' a scendere con gli uomini di Giuda incontro al re Davide. 2Samuele 19:17 Egli avea seco mille uomini di Beniamino, Tsiba, servo della casa di Saul, coi suoi quindici figliuoli e i suoi venti servi. Essi passarono il Giordano davanti al re. 2Samuele 19:18 La chiatta che dovea tragittare la famiglia del re e tenersi a sua disposizione, passo'; e Shimei, figliuolo di Ghera, prostratosi dinanzi al re, nel momento in cui questi stava per passare il Giordano, 2Samuele 19:19 gli disse: 'Non tenga conto il mio signore, della mia iniquita', e dimentichi la perversa condotta tenuta dal suo servo il giorno in cui il re mio signore usciva da Gerusalemme; e non ne serbi il re risentimento! 2Samuele 19:20 Poiche' il tuo servo riconosce che ha peccato; e per questo sono stato oggi il primo di tutta la casa di Giuseppe a scendere incontro al re mio signore'. 2Samuele 19:21 Ma Abishai, figliuolo di Tseruia, prese a dire: 'Nonostante questo, Shimei non dev'egli morire per aver maledetto l'unto dell'Eterno?' 2Samuele 19:22 E Davide disse: 'Che ho io da fare con voi, o figliuoli di Tseruia, che vi mostrate oggi miei avversari? Si farebb'egli morir oggi qualcuno in Israele? Non so io dunque che oggi divento re d'Israele?' 2Samuele 19:23 E il re disse a Shimei: 'Tu non morrai!' E il re glielo giuro'. 2Samuele 19:24 Mefibosheth, nipote di Saul, scese anch'egli incontro al re. Ei non s'era puliti i piedi, ne' spuntata la barba, ne' lavate le vesti dal giorno in cui il re era partito fino a quello in cui tornava in pace. 2Samuele 19:25 E quando fu giunto da Gerusalemme per incontrare il re, il re gli disse: 'Perche' non venisti meco, Mefibosheth?' 2Samuele 19:26 Quegli rispose: 'O re, mio signore, il mio servo m'inganno'; perche' il tuo servo, che e' zoppo, avea detto: - Io mi faro' sellar l'asino, montero', e andro' col re. 2Samuele 19:27 - Ed egli ha calunniato il tuo servo presso il re mio signore; ma il re mio signore e' come un angelo di Dio; fa' dunque cio' che ti piacera'. 2Samuele 19:28 Poiche' tutti quelli della casa di mio padre non avrebbero meritato dal re mio signore altro che la morte; e, nondimeno, tu avevi posto il tuo servo fra quelli che mangiano alla tua mensa. E qual altro diritto poss'io avere? E perche' continuerei io a supplicare il re?' 2Samuele 19:29 E il re gli disse: 'Non occorre che tu aggiunga altre parole. L'ho detto: tu e Tsiba dividetevi le terre'. 2Samuele 19:30 E Mefibosheth rispose al re: 'Si prenda pur egli ogni cosa, giacche' il re mio signore e' tornato in pace a casa sua'. Davide ricompensa Barzillai. Discussione fra gli uomini di Israele e quelli di Giuda 2Samuele 19:31 Or Barzillai, il Galaadita, scese da Roghelim, e passo' il Giordano col re, per accompagnarlo di la' dal Giordano. 2Samuele 19:32 Barzillai era molto vecchio; aveva ottant'anni, ed avea fornito i viveri al re mentre questi si trovava a Mahanaim; poiche' era molto facoltoso. 2Samuele 19:33 Il re disse a Barzillai: 'Vieni con me oltre il fiume; io provvedero' al tuo sostentamento a casa mia a Gerusalemme'. 2Samuele 19:34 Ma Barzillai rispose al re: 'Troppo pochi son gli anni che mi resta da vivere perch'io salga col re a Gerusalemme. 2Samuele 19:35 Io ho adesso ottant'anni: posso io ancora discernere cio' ch'e' buono da cio' che e' cattivo? Puo' il tuo servo gustare ancora cio' che mangia o cio' che beve? Posso io udire ancora la voce dei cantori e delle cantatrici? E perche' dunque il tuo servo sarebb'egli d'aggravio al re mio signore? 2Samuele 19:36 Solo per poco tempo andrebbe il tuo servo oltre il Giordano col re; e perche' il re vorrebb'egli rimunerarmi con un cotal beneficio? 2Samuele 19:37 Deh, lascia che il tuo servo se ne ritorni indietro, e ch'io possa morire nella mia citta' presso la tomba di mio padre e di mia madre! Ma ecco il tuo servo Kimham; passi egli col re mio signore, e fa' per lui quello che ti piacera''. 2Samuele 19:38 Il re rispose: 'Venga meco Kimham, e io faro' per lui quello che a te piacera'; e faro' per te tutto quello che desidererai da me'. 2Samuele 19:39 E quando tutto il popolo ebbe passato il Giordano e l'ebbe passato anche il re, il re bacio' Barzillai e lo benedisse, ed egli se ne torno' a casa sua. 2Samuele 19:40 Cosi il re passo' oltre, e ando' a Ghilgal: e Kimham lo accompagno'. Tutto il popolo di Giuda e anche la meta' del popolo d'Israele aveano fatto scorta al re. 2Samuele 19:41 Allora tutti gli altri Israeliti vennero dal re e gli dissero: 'Perche' i nostri fratelli, gli uomini di Giuda, ti hanno portato via di nascosto, e hanno fatto passare il Giordano al re, alla sua famiglia e a tutta la gente di Davide?' 2Samuele 19:42 E tutti gli uomini di Giuda risposero agli uomini d'Israele: 'Perche' il re appartiene a noi piu' dappresso; e perche' vi adirate voi per questo? Abbiam noi mangiato a spese del re? O abbiam noi ricevuto qualche regalo?' 2Samuele 19:43 E gli uomini d'Israele risposero agli uomini di Giuda: 'Il re appartiene a noi dieci volte piu' che a voi, e quindi Davide e' piu' nostro che vostro; perche' dunque ci avete disprezzati? Non siamo stati noi i primi a proporre di far tornare il nostro re?' Ma il parlare degli uomini di Giuda fu piu' violento di quello degli uomini d'Israele. Ribellione di Sheba. Amasa, antico capo dell'esercito di Absalom, ucciso da Joab. Morte di Sheba 2Samuele 20:1 Or quivi, si trovava un uomo scellerato per nome Sheba, figliuolo di Bicri, un Beniaminita, il quale sono' la tromba, e disse: 'Noi non abbiamo nulla da spartire con Davide, non abbiamo nulla in comune col figliuolo d'Isai! O Israele, ciascuno alla sua tenda!' 2Samuele 20:2 E tutti gli uomini di Israele ripresero la via delle alture, separandosi da Davide per seguire Sheba, figliuolo di Bicri; ma quei di Giuda non si staccarono dal loro re, e l'accompagnarono dal Giordano fino a Gerusalemme. 2Samuele 20:3 Quando Davide fu giunto a casa sua a Gerusalemme, prese le dieci concubine che avea lasciate a custodia della casa e le fece rinchiudere; egli somministrava loro gli alimenti, ma non si accostava ad esse; e rimasero cosi rinchiuse, vivendo come vedove, fino al giorno della loro morte. 2Samuele 20:4 Poi il re disse ad Amasa: 'Radunami tutti gli uomini di Giuda entro tre giorni; e tu trovati qui'. 2Samuele 20:5 Amasa dunque parti per adunare gli uomini di Giuda; ma tardo' oltre il tempo fissatogli dal re. 2Samuele 20:6 Allora Davide disse ad Abishai: 'Sheba, figliuolo di Bicri, ci fara' adesso piu' male di Absalom; prendi tu la gente del tuo signore, e inseguilo onde non trovi delle citta' fortificate e ci sfugga'. 2Samuele 20:7 E Abishai parti, seguito dalla gente di Joab, dai Kerethei, dai Pelethei, e da tutti gli uomini piu' valorosi; e usciron da Gerusalemme per inseguire Sheba, figliuolo di Bicri. 2Samuele 20:8 Si trovavano presso alla gran pietra che e' in Gabaon, quando Amasa venne loro incontro. Or Joab indossava la sua veste militare sulla quale cingeva una spada che, attaccata al cinturino, gli pendea dai fianchi nel suo fodero; mentre Joab si faceva innanzi, la spada gli cadde. 2Samuele 20:9 Joab disse ad Amasa: 'Stai tu bene, fratel mio?' E con la destra prese Amasa per la barba, per baciarlo. 2Samuele 20:10 Amasa non fece attenzione alla spada che Joab aveva in mano; e Joab lo colpi nel ventre si che gli intestini si sparsero per terra; non lo colpi una seconda volta e quegli mori. Poi Joab ed Abishai, suo fratello, si misero a inseguire Sheba, figliuolo di Bicri. 2Samuele 20:11 Uno de' giovani di Joab era rimasto presso Amasa, e diceva: 'Chi vuol bene a Joab e chi e' per Davide segua Joab!' 2Samuele 20:12 Intanto Amasa si rotolava nel sangue in mezzo alla strada. E quell'uomo vedendo che tutto il popolo si fermava, strascino' Amasa fuori della strada in un campo, e gli butto' addosso un mantello; perche' avea visto che tutti quelli che gli arrivavan vicino, si fermavano; 2Samuele 20:13 ma quand'esso fu tolto dalla strada, tutti passavano al seguito di Joab per dar dietro a Sheba figliuolo di Bicri. 2Samuele 20:14 Joab passo' per mezzo a tutte le tribu' d'Israele fino ad Abel ed a Beth-Maaca. E tutto il fior fiore degli uomini si raduno' e lo segui. 2Samuele 20:15 E vennero e assediarono Sheba in Abel-Beth-Maaca, e innalzarono contro la citta' un bastione che dominava le fortificazioni e tutta la gente ch'era con Joab batteva in breccia le mura per abbatterle. 2Samuele 20:16 Allora una donna di senno grido' dalla citta': 'Udite, udite! Vi prego, dite a Joab di appressarsi, che' gli voglio parlare!' 2Samuele 20:17 E quand'egli si fu avvicinato, la donna gli chiese: 'Sei tu Joab?' Egli rispose: 'Son io'. Allora ella gli disse: 'Ascolta la parola della tua serva'. Egli rispose: 'Ascolto'. 2Samuele 20:18 Ed ella riprese: 'Una volta si soleva dire: - Si domandi consiglio ad Abel! - ed era affar finito. 2Samuele 20:19 Abel e' una delle citta' piu' pacifiche e piu' fedeli in Israele; e tu cerchi di far perire una citta' che e' una madre in Israele. Perche' vuoi tu distruggere l'eredita' dell'Eterno?' 2Samuele 20:20 Joab rispose: 'Lungi, lungi da me l'idea di distruggere e di guastare. 2Samuele 20:21 Il fatto non sta cosi; ma un uomo della contrada montuosa d'Efraim, per nome Sheba, figliuolo di Bicri, ha levato la mano contro il re, contro Davide. Consegnatemi lui solo, ed io m'allontanero' dalla citta''. E la donna disse a Joab: 'Ecco, la sua testa ti sara' gettata dalle mura'. 2Samuele 20:22 Allora la donna si rivolse a tutto il popolo col suo savio consiglio; e quelli tagliaron la testa a Sheba, figliuolo di Bicri, e la gettarono a Joab. E questi fece sonar la tromba; tutti si dispersero lungi dalla citta', e ognuno se ne ando' alla sua tenda. E Joab torno' a Gerusalemme presso il re. 2Samuele 20:23 Joab era a capo di tutto l'esercito d'Israele; Benaia, figliuolo di Jehoiada, era a capo dei Kerethei e dei Pelethei; 2Samuele 20:24 Adoram era preposto ai tributi; Joshafat, figliuolo di Ahilud, era archivista; 2Samuele 20:25 Sceia era segretario; Tsadok ed Abiathar erano sacerdoti; e anche Ira di Jair era ministro di stato di Davide. Appendice ove sono raccolti, senza ordine cronologico, sei documenti di natura diversa 1. Riparazione concessa ai Gabaoniti 2Samuele 21:1 Al tempo di Davide ci fu una fame per tre anni continui; Davide cerco' la faccia dell'Eterno, e l'Eterno gli disse: 'Questo avviene a motivo di Saul e della sua casa sanguinaria, perch'egli fece perire i Gabaoniti'. 2Samuele 21:2 Allora il re chiamo' i Gabaoniti, e parlo' loro. - I Gabaoniti non erano del numero de' figliuoli d'Israele, ma avanzi degli Amorei; e i figliuoli d'Israele s'eran legati a loro per giuramento; nondimeno, Saul, nel suo zelo per i figliuoli d'Israele e di Giuda avea cercato di sterminarli. - 2Samuele 21:3 Davide disse ai Gabaoniti: 'Che debbo io fare per voi, e in che modo espiero' il torto fattovi, perche' voi benediciate l'eredita' dell'Eterno?' 2Samuele 21:4 I Gabaoniti gli risposero: 'Fra noi e Saul e la sua casa non e' questione d'argento o d'oro; e non appartiene a noi il far morire alcuno in Israele'. Il re disse: 'Quel che voi direte io lo faro' per voi'. 2Samuele 21:5 E quelli risposero al re: 'Poiche' quell'uomo ci ha consunti e avea fatto il piano di sterminarci per farci sparire da tutto il territorio d'Israele, 2Samuele 21:6 ci siano consegnati sette uomini di tra i suoi figliuoli, e noi li appiccheremo dinanzi all'Eterno a Ghibea di Saul, l'Eletto dell'Eterno'. Il re disse: 'Ve li consegnero''. 2Samuele 21:7 Il re risparmio' Mefibosheth, figliuolo di Gionathan, figliuolo di Saul, per cagione del giuramento che Davide e Gionathan, figliuolo di Saul, avean fatto tra loro davanti all'Eterno; 2Samuele 21:8 ma il re prese i due figliuoli che Ritspa figliuola d'Aiah avea partoriti a Saul, Armoni e Mefibosheth, e i cinque figliuoli che Merab, figliuola di Saul, avea partoriti ad Adriel di Mehola, figliuolo di Barzillai, 2Samuele 21:9 e li consegno' ai Gabaoniti, che li appiccarono sul monte, dinanzi all'Eterno. Tutti e sette perirono assieme; furon messi a morte nei primi giorni della messe, quando si principiava a mietere l'orzo. 2Samuele 21:10 Ritspa, figliuola di Aiah, prese un cilicio, se lo stese sulla roccia, e stette la' dal principio della messe fino a che l'acqua non cadde dal cielo sui cadaveri; e impedi agli uccelli del cielo di posarsi su di essi di giorno, e alle fiere dei campi d'accostarsi di notte. 2Samuele 21:11 E fu riferito a Davide quello che Ritspa, figliuola di Aiah, concubina di Saul, avea fatto. 2Samuele 21:12 E Davide ando' a prendere le ossa di Saul e quelle di Gionathan suo figliuolo presso gli abitanti di Jabes di Galaad, i quali le avea portate via dalla piazza di Beth-Shan, dove i Filistei aveano appesi i cadaveri quando aveano sconfitto Saul sul Ghilboa. 2Samuele 21:13 Egli riporto' di la' le ossa di Saul e quelle di Gionathan suo figliuolo; e anche le ossa di quelli ch'erano stati impiccati furono raccolte. 2Samuele 21:14 E le ossa di Saul e di Gionathan suo figliuolo furon sepolte nel paese di Beniamino, a Tsela, nel sepolcro di Kis, padre di Saul; e fu fatto tutto quello che il re avea ordinato. Dopo questo, Iddio fu placato verso il paese. 2. Ricordi di guerre di Davide 2Samuele 21:15 I Filistei mossero di nuovo guerra ad Israele; e Davide scese con la sua gente a combattere contro i Filistei. Davide era stanco; 2Samuele 21:16 e Ishbi-Benob, uno dei discendenti di Rafa, che aveva una lancia del peso di trecento sicli di rame e portava un'armatura nuova, manifesto' il proposito di uccidere Davide; 2Samuele 21:17 ma Abishai, il figliuolo di Tseruia, venne in soccorso del re, colpi il Filisteo, e lo uccise. Allora la gente di Davide gli fece questo giuramento: 'Tu non uscirai piu' con noi a combattere, e non spegnerai la lampada d'Israele'. 2Samuele 21:18 Dopo questo, ci fu un'altra battaglia coi Filistei, a Gob; e allora Sibbecai di Huslah uccise Saf, uno dei discendenti di Rafa. 2Samuele 21:19 Ci fu un'altra battaglia coi Filistei a Gob; ed Elhanan, figliuolo di Jaare-Oreghim di Bethlehem uccise Goliath di Gath, di cui l'asta della lancia era come un subbio da tessitore. 2Samuele 21:20 Ci fu un'altra battaglia a Gath, dove si trovo' un uomo di grande statura, che avea sei dita a ciascuna mano e a ciascun piede, in tutto ventiquattro dita, e che era anch'esso dei discendenti di Rafa. 2Samuele 21:21 Egli ingiurio' Israele, e Gionathan, figliuolo di Scimea, fratello di Davide, l'uccise. 2Samuele 21:22 Questi quattro erano nati a Gath, della stirpe di Rafa. Essi perirono per mano di Davide e per mano della sua gente. 3. Cantico di azioni di grazie di Davide 2Samuele 22:1 Davide rivolse all'Eterno le parole di questo cantico quando l'Eterno l'ebbe riscosso dalla mano di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. Egli disse: 2Samuele 22:2 «L'Eterno e' la mia ro'cca, la mia fortezza, il mio liberatore; 2Samuele 22:3 l'Iddio ch'e' la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto ricetto, il mio asilo. O mio salvatore, tu mi salvi dalla violenza! 2Samuele 22:4 Io invocai l'Eterno ch'e' degno d'ogni lode, e fui salvato dai miei nemici. 2Samuele 22:5 Le onde della morte m'avean circondato e i torrenti della distruzione m'aveano spaventato. 2Samuele 22:6 I legami del soggiorno dei morti m'aveano attorniato, i lacci della morte m'aveano co'lto. 2Samuele 22:7 Nella mia distretta invocai l'Eterno, e gridai al mio Dio. Egli udi la mia voce dal suo tempio, e il mio grido pervenne ai suoi orecchi. 2Samuele 22:8 Allora la terra fu scossa e tremo', i fondamenti de' cieli furono smossi e scrollati, perch'egli era acceso d'ira. 2Samuele 22:9 Un fumo saliva dalle sue nari; un fuoco consumante gli usciva dalla bocca, e ne procedevano carboni accesi. 2Samuele 22:10 Egli abbasso' i cieli e discese, avendo sotto i piedi una densa caligine. 2Samuele 22:11 Cavalcava sopra un cherubino e volava ed appariva sulle ali del vento. 2Samuele 22:12 Avea posto intorno a se', come un padiglione, le tenebre, le raccolte d'acque, le dense nubi de' cieli. 2Samuele 22:13 Dallo splendore che lo precedeva, si sprigionavano carboni accesi. 2Samuele 22:14 L'Eterno tuono' dai cieli e l'Altissimo die' fuori la sua voce. 2Samuele 22:15 Avvento' saette, e disperse i nemici; lancio' folgori, e li mise in rotta. 2Samuele 22:16 Allora apparve il letto del mare, e i fondamenti del mondo furono scoperti allo sgridare dell'Eterno, al soffio del vento delle sue nari. 2Samuele 22:17 Egli distese dall'alto la mano e mi prese, mi trasse fuori dalle grandi acque. 2Samuele 22:18 Mi riscosse dal mio potente nemico, da quelli che mi odiavano; perch'eran piu' forti di me. 2Samuele 22:19 Essi m'eran piombati addosso nel di della mia calamita', ma l'Eterno fu il mio sostegno. 2Samuele 22:20 Egli mi trasse fuori al largo, mi libero' perche' mi gradisce. 2Samuele 22:21 L'Eterno mi ha retribuito secondo la mia giustizia, mi ha reso secondo la purita' delle mie mani, 2Samuele 22:22 poiche' ho osservato le vie dell'Eterno e non mi sono empiamente sviato dal mio Dio. 2Samuele 22:23 Poiche' ho tenuto tutte le sue leggi davanti a me, e non mi sono allontanato dai suoi statuti. 2Samuele 22:24 E sono stato integro verso di lui, e mi son guardato dalla mia iniquita'. 2Samuele 22:25 Ond'e' che l'Eterno m'ha reso secondo la mia giustizia, secondo la mia purita' nel suo cospetto. 2Samuele 22:26 Tu ti mostri pietoso verso il pio, integro verso l'uomo integro; 2Samuele 22:27 ti mostri puro col puro e ti mostri astuto col perverso; 2Samuele 22:28 tu salvi la gente afflitta, e il tuo sguardo si ferma sugli alteri, per abbassarli. 2Samuele 22:29 Si, tu sei la mia lampada, o Eterno, e l'Eterno illumina le mie tenebre. 2Samuele 22:30 Con te io assalgo tutta una schiera, col mio Dio salgo sulle mura. 2Samuele 22:31 La via di Dio e' perfetta, la parola dell'Eterno e' purgata col fuoco. Egli e' lo scudo di tutti quelli che sperano in lui. 2Samuele 22:32 Poiche' chi e' Dio fuor dell'Eterno? E chi e' Ro'cca fuor del nostro Dio? 2Samuele 22:33 Iddio e' la mia potente fortezza, e rende la mia via perfetta. 2Samuele 22:34 Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve e mi rende saldo sui miei alti luoghi. 2Samuele 22:35 Egli ammaestra le mie mani alla battaglia e le mie braccia tendono un arco di rame. 2Samuele 22:36 Tu m'hai anche dato lo scudo della tua salvezza, e la tua benignita' m'ha fatto grande. 2Samuele 22:37 Tu hai allargato la via ai miei passi; e i miei piedi non hanno vacillato. 2Samuele 22:38 Io ho inseguito i miei nemici e li ho distrutti, e non son tornato addietro prima d'averli annientati. 2Samuele 22:39 Li ho annientati, schiacciati; e non son risorti; son caduti sotto i miei piedi. 2Samuele 22:40 Tu m'hai cinto di forza per la guerra, tu hai fatto piegare sotto di me i miei avversari; 2Samuele 22:41 hai fatto voltar le spalle davanti a me ai miei nemici, a quelli che m'odiavano, ed io li ho distrutti. 2Samuele 22:42 Hanno guardato, ma non vi fu chi li salvasse; han gridato all'Eterno, ma egli non rispose loro; 2Samuele 22:43 io li ho tritati come polvere della terra, li ho pestati, calpestati, come il fango delle strade. 2Samuele 22:44 Tu m'hai liberato dalle dissensioni del mio popolo, m'hai conservato capo di nazioni; un popolo che non conoscevo m'e' stato sottoposto. 2Samuele 22:45 I figli degli stranieri m'hanno reso omaggio, al solo udir parlare di me, m'hanno prestato ubbidienza. 2Samuele 22:46 I figli degli stranieri son venuti meno, sono usciti tremanti dai loro ripari. 2Samuele 22:47 Viva l'Eterno! Sia benedetta la mia ro'cca! e sia esaltato Iddio, la ro'cca della mia salvezza! 2Samuele 22:48 l'Iddio che fa la mia vendetta, e mi sottomette i popoli, 2Samuele 22:49 che mi trae dalle mani dei miei nemici. Si, tu mi sollevi sopra i miei avversari, mi riscuoti dall'uomo violento. 2Samuele 22:50 Percio', o Eterno, ti lodero' fra le nazioni, e salmeggero' al tuo nome. 2Samuele 22:51 Grandi liberazioni egli accorda al suo re, ed usa benignita' verso il suo unto, verso Davide e la sua progenie in perpetuo». 4. Ultime parole di Davide 2Samuele 23:1 Queste sono le ultime parole di Davide: «Parola di Davide, figliuolo d'Isai, parola dell'uomo che fu elevato ad alta dignita', dell'unto dell'Iddio di Giacobbe, del dolce cantore d'Israele: 2Samuele 23:2 Lo spirito dell'Eterno ha parlato per mio mezzo, e la sua parola e' stata sulle mie labbra. 2Samuele 23:3 L'Iddio d'Israele ha parlato, la Ro'cca d'Israele m'ha detto: 'Colui che regna sugli uomini con giustizia, colui che regna con timor di Dio, 2Samuele 23:4 e' come la luce mattutina, quando il sole si leva in un mattino senza nuvole, e col suo splendore, dopo la pioggia, fa spuntare l'erbetta dalla terra'. 2Samuele 23:5 Non e' egli cosi della mia casa dinanzi a Dio? Poich'egli ha fermato con me un patto eterno, in ogni punto ben regolato e sicuro appieno. Non fara' egli germogliare la mia completa salvezza e tutto cio' ch'io bramo? 2Samuele 23:6 Ma gli scellerati tutti quanti son come spine che si buttan via e non si piglian con la mano; 2Samuele 23:7 chi le tocca s'arma d'un ferro o d'un'asta di lancia e si bruciano interamente la' dove sono». 5. Catalogo dei valorosi guerrieri al servizio di Davide 2Samuele 23:8 Questi sono i nomi dei valorosi guerrieri che furono al servizio di Davide: Josheb-Basshebeth, il Tahkemonita, capo dei principali ufficiali. Egli impugno' la lancia contro ottocento uomini, che uccise in un solo scontro. 2Samuele 23:9 Dopo di lui veniva Eleazar, figliuolo di Dodo, figliuolo di Akoi, uno dei tre valorosi guerrieri che erano con Davide, quando sfidarono i Filistei raunati per combattere, mentre gli Israeliti si ritiravano sulle alture. 2Samuele 23:10 Egli si levo', percosse i Filistei, finche' la sua mano, spossata, rimase attaccata alla spada. E l'Eterno concesse in quel giorno una gran vittoria, e il popolo torno' a seguire Eleazar soltanto per spogliar gli uccisi. 2Samuele 23:11 Dopo di lui veniva Shamma, figliuolo di Aghe', lo Hararita. I Filistei s'erano radunati in massa; e in quel luogo v'era un campo pieno di lenticchie; e, come il popolo fuggiva dinanzi ai Filistei, 2Samuele 23:12 Shamma si pianto' in mezzo al campo, lo difese, e sconfisse i Filistei. E l'Eterno concesse una gran vittoria. 2Samuele 23:13 Tre dei trenta capi scesero, al tempo della mietitura, e vennero da Davide nella spelonca di Adullam, mentre una schiera di Filistei era accampata nella valle dei Refaim. 2Samuele 23:14 Davide era allora nella fortezza, e c'era un posto di Filistei a Bethlehem. 2Samuele 23:15 Davide ebbe un desiderio, e disse: 'Oh se qualcuno mi desse da bere dell'acqua del pozzo ch'e' vicino alla porta di Bethlehem!' 2Samuele 23:16 E i tre prodi s'aprirono un varco attraverso al campo filisteo, attinsero dell'acqua dal pozzo di Bethlehem, vicino alla porta; e presala seco, la presentarono a Davide; il quale pero' non ne volle bere, ma la sparse davanti all'Eterno, 2Samuele 23:17 dicendo: 'Lungi da me, o Eterno, ch'io faccia tal cosa! Beverei io il sangue di questi uomini, che sono andati la' a rischio della loro vita?' E non la volle bere. Questo fecero quei tre prodi. 2Samuele 23:18 Abishai, fratello di Joab, figliuolo di Tseruia, fu il capo di altri tre. Egli impugno' la lancia contro trecento uomini, e li uccise; e s'acquisto' fama fra i tre. 2Samuele 23:19 Fu il piu' illustre dei tre, e percio' fu fatto loro capo; nondimeno non giunse ad eguagliare i primi tre. 2Samuele 23:20 Poi veniva Benaia da Kabtseel, figliuolo di Jehoiada, figliuolo di Ish-hai, celebre per le sue prodezze. Egli uccise i due grandi eroi di Moab. Discese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise un leone, un giorno di neve. 2Samuele 23:21 E uccise pure un Egiziano, d'aspetto formidabile, e che teneva una lancia in mano; ma Benaia gli scese contro con un bastone, strappo' di mano all'Egiziano la lancia, e se ne servi per ucciderlo. 2Samuele 23:22 Questo fece Benaia, figliuolo di Jehoiada; e s'acquisto' fama fra i tre prodi. 2Samuele 23:23 Fu il piu' illustre dei trenta; nondimeno non giunse ad eguagliare i primi tre. E Davide lo ammise nel suo consiglio. 2Samuele 23:24 Poi v'erano: Asael, fratello di Joab, uno dei trenta; Elkanan, figliuolo di Dodo, da Bethlehem; 2Samuele 23:25 Shamma da Harod; Elika da Harod; 2Samuele 23:26 Helets da Pelet; Ira, figliuolo di Ikkesh, da Tekoa; 2Samuele 23:27 Abiezer da Anathoth; Mebunnai da Husha; 2Samuele 23:28 Tsalmon da Akoa; Maharai da Netofa; 2Samuele 23:29 Heleb, figliuolo di Baana, da Netofa; Ittai, figliuolo di Ribai, da Ghibea, de' figliuoli di Beniamino; 2Samuele 23:30 Benaia da Pirathon; Hiddai da Nahale-Gaash; 2Samuele 23:31 Abi-Albon d'Arbath; Azmavet da Barhum; 2Samuele 23:32 Eliahba da Shaalbon; Bene-Jashen; Gionathan; 2Samuele 23:33 Shamma da Harar; Ahiam, figliuolo di Sharar, da Arar; 2Samuele 23:34 Elifelet, figliuolo di Ahasbai, figliuolo di un Maacatheo; Eliam, figliuolo di Ahitofel, da Ghilo; 2Samuele 23:35 Hetsrai da Carmel; Paarai da Arab; 2Samuele 23:36 Igal, figliuolo di Nathan, da Tsoba; Bani da Gad; 2Samuele 23:37 Tselek, l'Ammonita; Naharai da Beeroth, scudiero di Joab, figliuolo di Tseruia; 2Samuele 23:38 Ira da Jether; Gareb da Jether; 2Samuele 23:39 Uria, lo Hitteo. In tutto trentasette. 6. Il censimento d'Israele. La peste. Il sacrifizio offerto da Davide 2Samuele 24:1 Or l'Eterno s'accese di nuovo d'ira contro Israele, ed incito' Davide contro il popolo, dicendo: 'Va' e fa' il censimento d'Israele e di Giuda'. 2Samuele 24:2 E il re disse a Joab, ch'era il capo dell'esercito, e ch'era con lui: 'Va' attorno per tutte le tribu' d'Israele, da Dan fino a Beer-Sheba, e fate il censimento del popolo perch'io ne sappia il numero'. 2Samuele 24:3 Joab rispose al re: 'L'Eterno, l'Iddio tuo, moltiplichi il popolo cento volte piu' di quello che e', e faccia si che gli occhi del re, mio signore, possano vederlo! Ma perche' il re mio signore prende egli piacere nel far questo?' 2Samuele 24:4 Ma l'ordine del re prevalse contro Joab e contro i capi dell'esercito, e Joab e i capi dell'esercito partirono dalla presenza del re per andare a fare il censimento del popolo d'Israele. 2Samuele 24:5 Passarono il Giordano, e si accamparono ad Aroer, a destra della citta' ch'e' in mezzo alla valle di Gad, e presso Jazei. 2Samuele 24:6 Poi andarono in Galaad e nel paese di Tahtim-Hodshi; poi andarono a Dan-Jaan e nei dintorni di Sidon; 2Samuele 24:7 andarono alla fortezza di Tiro e in tutte le citta' degli Hivvei e dei Cananei, e finirono col mezzogiorno di Giuda, e Beer-Sheba. 2Samuele 24:8 Percorsero cosi tutto il paese, e in capo a nove mesi e venti giorni tornarono a Gerusalemme. 2Samuele 24:9 Joab rimise al re la cifra del censimento del popolo: c'erano in Israele ottocentomila uomini forti, atti a portare le armi; e in Giuda, cinquecentomila. 2Samuele 24:10 E dopo che Davide ebbe fatto il censimento del popolo, provo' un rimorso al cuore, e disse all'Eterno: 'Io ho gravemente peccato in questo che ho fatto; ma ora, o Eterno, perdona l'iniquita' del tuo servo, poiche' io ho agito con grande stoltezza'. 2Samuele 24:11 E quando Davide si fu alzato la mattina, la parola dell'Eterno fu cosi rivolta al profeta Gad, il veggente di Davide: 2Samuele 24:12 'Va' a dire a Davide: Cosi dice l'Eterno: Io ti propongo tre cose: sceglitene una, e quella ti faro''. 2Samuele 24:13 Gad venne dunque a Davide, gli riferi questo, e disse: 'Vuoi tu sette anni di carestia nel tuo paese, ovvero tre mesi di fuga d'innanzi ai tuoi nemici che t'inseguano, ovvero tre giorni di peste nel tuo paese? Ora rifletti, e vedi che cosa io debba rispondere a colui che mi ha mandato'. 2Samuele 24:14 E Davide disse a Gad: 'Io sono in una grande angoscia! Ebbene, che cadiamo nelle mani dell'Eterno, giacche' le sue compassioni sono immense; ma ch'io non cada nelle mani degli uomini!' 2Samuele 24:15 Cosi l'Eterno mando' la peste in Israele, da quella mattina fino al tempo fissato; e da Dan a Beer-Sheba morirono settantamila persone del popolo. 2Samuele 24:16 E come l'angelo stendeva la sua mano su Gerusalemme per distruggerla, l'Eterno si penti della calamita' ch'egli aveva inflitta, e disse all'angelo che distruggeva il popolo: 'Basta; ritieni ora la tua mano!' Or l'angelo dell'Eterno si trovava presso l'aia di Arauna, il Gebuseo. 2Samuele 24:17 E Davide, vedendo l'angelo che colpiva il popolo, disse all'Eterno: 'Son io che ho peccato; son io che ho agito iniquamente; ma queste pecore che hanno fatto? La tua mano si volga dunque contro di me e contro la casa di mio padre!' 2Samuele 24:18 E quel giorno Gad venne da Davide, e gli disse: 'Sali, erigi un altare all'Eterno nell'aia di Arauna, il Gebuseo'. 2Samuele 24:19 E Davide sali, secondo la parola di Gad, come l'Eterno avea comandato. 2Samuele 24:20 Arauna guardo', e vide il re e i suoi servi, che si dirigevano verso di lui; e Arauna usci e si prostro' dinanzi al re, con la faccia a terra. 2Samuele 24:21 Poi Arauna disse: 'Perche' il re, mio signore, viene dal suo servo?' E Davide rispose: 'Per comprare da te quest'aia ed erigervi un altare all'Eterno, affinche' la piaga cessi d'infierire sul popolo'. 2Samuele 24:22 Arauna disse a Davide: 'Il re, mio signore, prenda e offra quello che gli piacera'! Ecco i buoi per l'olocausto; e le macchine da trebbiare e gli arnesi da buoi serviranno per legna. 2Samuele 24:23 Tutte queste cose, o re, Arauna te le da''. Poi Arauna disse al re: 'L'Eterno, il tuo Dio, ti sia propizio!' 2Samuele 24:24 Ma il re rispose ad Arauna: 'No, io comprero' da te queste cose per il loro prezzo, e non offriro' all'Eterno, al mio Dio, olocausti che non mi costino nulla'. E Davide compro' l'aia ed i buoi per cinquanta sicli d'argento; 2Samuele 24:25 edifico' quivi un altare all'Eterno, e offri olocausti e sacrifizi di azioni di grazie. Cosi l'Eterno fu placato verso il paese, e la piaga cesso' d'infierire sul popolo.2Samuele 1:1-24:25 REGNO DI SALOMONE (Cap. 1 a 11) Vecchiaia di Davide. Adonija, uno dei suoi figli, aspira al reame. Salomone scelto da Davide per succedergli al trono 1Re 1:1 Ora il re Davide era vecchio e molto attempato; e, per quanto lo coprissero di panni, non potea riscaldarsi. 1Re 1:2 Percio' i suoi servi gli dissero: 'Si cerchi per il re nostro signore una fanciulla vergine, la quale stia al servizio del re, n'abbia cura, e dorma fra le sue braccia, si che il re nostro signore possa riscaldarsi'. 1Re 1:3 Cercaron dunque per tutto il paese d'Israele una bella fanciulla; trovarono Abishag, la Sunamita, e la menarono al re. 1Re 1:4 La fanciulla era bellissima, avea cura del re, e lo serviva; ma il re non la conobbe. 1Re 1:5 Or Adonija, figliuolo di Hagghith, mosso dall'ambizione, diceva: 'Saro' io il re!' E si preparo' dei carri, de' cavalieri, e cinquanta uomini che corressero dinanzi a lui. 1Re 1:6 Suo padre non gli avea mai fatto un rimprovero in vita sua, dicendogli: 'Perche' fai cosi?' Adonija era anch'egli di bellissimo aspetto, ed era nato subito dopo Absalom. 1Re 1:7 Egli si abbocco' con Joab, figliuolo di Tseruia, e col sacerdote Abiathar, i quali seguirono il suo partito e lo favorirono. 1Re 1:8 Ma il sacerdote Tsadok, Benaia figliuolo di Jehoiada, il profeta Nathan, Scimei, Rei e gli uomini prodi di Davide non erano per Adonija. 1Re 1:9 Adonija immolo' pecore, buoi e vitelli grassi vicino al masso di Zohelet che e' accanto alla fontana di Roghel, e invito' tutti i suoi fratelli, figliuoli del re, e tutti gli uomini di Giuda ch'erano al servizio del re; 1Re 1:10 ma non invito' il profeta Nathan, ne' Benaia, ne' gli uomini prodi, ne' Salomone suo fratello. 1Re 1:11 Allora Nathan parlo' a Bath-Sceba, madre di Salomone, e le disse: 'Non hai udito che Adonija, figliuolo di Hagghith, e' diventato re senza che Davide nostro signore ne sappia nulla? 1Re 1:12 Or dunque vieni, e permetti ch'io ti dia un consiglio, affinche' tu salvi la vita tua e quella del tuo figliuolo Salomone. 1Re 1:13 Va', entra dal re Davide, e digli: - O re, mio signore, non giurasti tu alla tua serva, dicendo: Salomone, tuo figliuolo, regnera' dopo di me e sedera' sul mio trono? Perche' dunque regna Adonija? 1Re 1:14 Ed ecco che mentre tu starai ancora quivi parlando col re, io entrero' dopo di te, e confermero' le tue parole'. 1Re 1:15 Bath-Sceba entro' dunque nella camera del re. - Il re era molto vecchio, e Abishag, la Sunamita, lo serviva. - 1Re 1:16 Bath-Sceba s'inchino' e si prostro' davanti al re. E il re disse: 'Che vuoi?' 1Re 1:17 Essa gli rispose: 'Signor mio, tu alla tua serva, giurasti per l'Eterno ch'e' il tuo Dio, dicendo: - Salomone, tuo figliuolo, regnera' dopo di me e sedera' sul mio trono; - 1Re 1:18 e intanto, ecco che Adonija e' diventato re senza che tu, o re mio signore, ne sappia nulla. 1Re 1:19 Ed ha immolato buoi, vitelli grassi, e pecore in gran numero, ed ha invitato tutti i figliuoli del re e il sacerdote Abiathar e Joab, il capo dell'esercito, ma non ha invitato il tuo servo Salomone. 1Re 1:20 Ora gli occhi di tutto Israele son rivolti verso di te, o re mio signore, perche' tu gli dichiari chi debba sedere sul trono del re mio signore, dopo di lui. 1Re 1:21 Altrimenti avverra' che, quando il re mio signore giacera' coi suoi padri, io e il mio figliuolo Salomone sarem trattati come colpevoli'. 1Re 1:22 Mentr'ella parlava ancora col re, ecco arrivare il profeta Nathan. 1Re 1:23 La cosa fu riferita al re, dicendo: 'Ecco il profeta Nathan!' E questi venne in presenza del re, e gli si prostro' dinanzi con la faccia a terra. 1Re 1:24 Nathan disse: 'O re, mio signore, hai tu detto: - Adonija regnera' dopo di me e sedera' sul mio trono? - 1Re 1:25 Giacche' oggi egli e' sceso, ha immolato buoi, vitelli grassi, e pecore in gran numero, ed ha invitato tutti i figliuoli del re, i capi dell'esercito e il sacerdote Abiathar; ed ecco che mangiano e bevono davanti a lui, e dicono: - Viva il re Adonija! - 1Re 1:26 Ma egli non ha invitato me, tuo servo, ne' il sacerdote Tsadok, ne' Benaia figliuolo di Jehoiada, ne' Salomone tuo servo. 1Re 1:27 Questa cosa e' ella proprio stata fatta dal re mio signore, senza che tu abbia dichiarato al tuo servo chi sia quegli che deve sedere sul trono del re mio signore dopo di lui?' 1Re 1:28 Il re Davide, rispondendo, disse: 'Chiamatemi Bath-Sceba'. Ella entro' alla presenza del re, e si tenne in piedi davanti a lui. 1Re 1:29 E il re giuro' e disse: 'Com'e' vero che vive l'Eterno il quale ha liberato l'anima mia da ogni distretta, 1Re 1:30 io faro' oggi quel che ti giurai per l'Eterno, per l'Iddio d'Israele, dicendo: - Salomone tuo figliuolo regnera' dopo di me e sedera' sul mio trono in vece mia'. 1Re 1:31 Bath-Sceba s'inchino' con la faccia a terra, si prostro' dinanzi al re, e disse: 'Possa il re Davide mio signore vivere in perpetuo!' 1Re 1:32 Poi il re Davide disse: 'Chiamatemi il sacerdote Tsadok, il profeta Nathan e Benaia, figliuolo di Jehoiada'. Essi vennero in presenza del re, e il re disse loro: 1Re 1:33 'Prendete con voi i servi del vostro signore, fate montare Salomone mio figliuolo sulla mia mula, e menatelo giu' a Ghihon. 1Re 1:34 E quivi il sacerdote Tsadok e il profeta Nathan lo ungano re d'Israele. Poi sonate la tromba e dite: Viva il re Salomone! - 1Re 1:35 Voi risalirete al suo seguito, ed egli verra', si porra' a sedere sul mio trono, e regnera' in mia vece. Io costituisco lui come principe d'Israele e di Giuda'. 1Re 1:36 Benaia, figliuolo di Jehoiada, rispose al re: 'Amen! Cosi voglia l'Eterno, l'Iddio del re mio signore! 1Re 1:37 Come l'Eterno e' stato col re mio signore, cosi sia con Salomone, e innalzi il suo trono al di sopra del trono del re Davide, mio signore!' 1Re 1:38 Allora il sacerdote Tsadok, il profeta Nathan, Benaia figliuolo di Jehoiada, i Kerethei e i Pelethei scesero, fecero montare Salomone sulla mula del re Davide, e lo menarono a Ghihon. 1Re 1:39 Il sacerdote Tsadok prese il corno dell'olio dal tabernacolo e unse Salomone. Sonaron la tromba, e tutto il popolo disse: 'Viva il re Salomone!' 1Re 1:40 E tutto il popolo risali al suo seguito sonando flauti e abbandonandosi a una gran gioia, si che la terra rimbombava delle loro grida. 1Re 1:41 Adonija e tutti i suoi convitati, come stavano per finir di mangiare, udirono questo rumore; e quando Joab udi il suon della tromba, disse: 'Che vuol dire questo strepito della citta' in tumulto?' 1Re 1:42 E mentre egli parlava ancora, ecco giungere Gionathan, figliuolo del sacerdote Abiathar. Adonija gli disse: 'Entra, poiche' tu sei un uomo di valore, e devi recar buone novelle'. 1Re 1:43 E Gionathan, rispondendo a Adonija, disse: 'Tutt'altro! Il re Davide, nostro signore, ha fatto re Salomone. 1Re 1:44 Egli ha mandato con lui il sacerdote Tsadok, il profeta Nathan, Benaia figliuolo di Jehoiada, i Kerethei e i Pelethei, i quali l'hanno fatto montare sulla mula del re. 1Re 1:45 Il sacerdote Tsadok e il profeta Nathan l'hanno unto re a Ghihon, e di la' son risaliti abbandonandosi alla gioia, e la citta' n'e' tutta sossopra. Questo e' lo strepito che avete udito. 1Re 1:46 E c'e' di piu': Salomone s'e' posto a sedere sul trono reale. 1Re 1:47 E i servi del re son venuti a benedire il re Davide signor nostro, dicendo: - Renda Iddio il nome di Salomone piu' glorioso del tuo, e innalzi il suo trono al di sopra del tuo! E il re si e' prostrato sul suo letto, poi il re ha detto cosi: 1Re 1:48 - Benedetto sia l'Eterno, l'Iddio d'Israele, che m'ha dato oggi uno che segga sul mio trono, e m'ha permesso di vederlo coi miei propri occhi!' 1Re 1:49 Allora tutti i convitati di Adonija furono presi da spavento, si alzarono, e se ne andarono ciascuno per il suo cammino. 1Re 1:50 E Adonija, avendo timore di Salomone, si levo' e ando' ad impugnare i corni dell'altare. 1Re 1:51 E vennero a dire a Salomone: 'Ecco, Adonija ha timore del re Salomone, ed ha impugnato i corni dell'altare, dicendo: - Il re Salomone mi giuri oggi che non fara' morir di spada il suo servo'. 1Re 1:52 Salomone rispose: 'S'egli si addimostra uomo dabbene, non cadra' in terra neppure uno dei suoi capelli; ma, se sara' trovato in fallo, morra''. 1Re 1:53 E il re Salomone mando' gente a farlo scendere dall'altare. Ed egli venne a prostrarsi davanti al re Salomone; e Salomone gli disse: 'Vattene a casa tua'. Ultime raccomandazioni di Davide 1Re 2:1 Or avvicinandosi per Davide il giorno della morte, egli diede i suoi ordini a Salomone suo figliuolo, dicendo: 1Re 2:2 'Io me ne vo per la via di tutti gli abitanti della terra; fortificati e portati da uomo! 1Re 2:3 Osserva quello che l'Eterno, il tuo Dio, t'ha comandato d'osservare, camminando nelle sue vie e mettendo in pratica le sue leggi, i suoi comandamenti, i suoi precetti, i suoi insegnamenti, secondo che e' scritto nella legge di Mose', affinche' tu riesca in tutto cio' che farai 1Re 2:4 e dovunque tu ti volga, e affinche' l'Eterno adempia la parola da lui pronunciata a mio riguardo quando disse: - Se i tuoi figliuoli veglieranno sulla loro condotta camminando nel mio cospetto con fedelta', con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro, non ti manchera' mai qualcuno che segga sul trono d'Israele. - 1Re 2:5 Sai anche tu quel che m'ha fatto Joab, figliuolo di Tseruia, quel che ha fatto ai due capi degli eserciti d'Israele, ad Abner figliuolo di Ner, e ad Amasa, figliuolo di Jether, i quali egli uccise, spargendo in tempo di pace sangue di guerra, e macchiando di sangue la cintura che portava ai fianchi e i calzari che portava ai piedi. 1Re 2:6 Agisci dunque secondo la tua saviezza, e non lasciare la sua canizie scendere in pace nel soggiorno de' morti. 1Re 2:7 Ma tratta con bonta' i figliuoli di Barzillai il Galaadita e siano fra quelli che mangiano alla tua mensa; poiche' cosi anch'essi mi trattarono quando vennero a me, allorch'io fuggivo d'innanzi ad Absalom tuo fratello. 1Re 2:8 Ed ecco, tu hai vicino a te Scimei figliuolo di Ghera, il Beniaminita, di Bahurim, il quale proferi contro di me una maledizione atroce il giorno che andavo a Mahanaim. Ma egli scese ad incontrarmi verso il Giordano, e io gli giurai per l'Eterno che non lo farei morire di spada. - 1Re 2:9 Ma ora non lo lasciare impunito; poiche' sei savio per conoscere quel che tu debba fargli, e farai scendere tinta di sangue la sua canizie nel soggiorno de' morti'. 1Re 2:10 E Davide s'addormento' coi suoi padri, e fu sepolto nella citta' di Davide. 1Re 2:11 Il tempo che Davide regno' sopra Israele fu di quarant'anni: regno' sette anni a Hebron e trentatre anni a Gerusalemme. 1Re 2:12 E Salomone si assise sul trono di Davide suo padre, e il suo regno fu saldamente stabilito. Adonija, Joab e Scimei messi a morte da Salomone; il sacredote Abiathar destituito dalle sue funzioni e allontanto da Gerusalemme 1Re 2:13 Or Adonija figliuolo di Hagghith, venne da Bath-Sceba, madre di Salomone. Questa gli disse: 'Vieni tu con intenzioni pacifiche?' Egli rispose: 'Si, pacifiche'. 1Re 2:14 Poi aggiunse: 'Ho da dirti una parola'. Quella rispose: 'Di' pure'. 1Re 2:15 Ed egli disse: 'Tu sai che il regno mi apparteneva, e che tutto Israele mi considerava come suo futuro re; ma il regno e' stato trasferito e fatto passare a mio fratello, perche' glielo ha dato l'Eterno. 1Re 2:16 Or dunque io ti domando una cosa; non me la rifiutare'. Ella rispose: 'Di' pure'. 1Re 2:17 Ed egli disse: 'Ti prego, di' al re Salomone, il quale nulla ti neghera', che mi dia Abishag la Sunamita per moglie'. 1Re 2:18 Bath-Sceba rispose: 'Sta bene, parlero' al re in tuo favore'. 1Re 2:19 Bath-Sceba dunque si reco' dal re Salomone per parlargli in favore di Adonija. Il re si alzo' per andarle incontro, le s'inchino', poi si pose a sedere sul suo trono, e fece mettere un altro trono per sua madre, la quale si assise alla sua destra. 1Re 2:20 Ella gli disse: 'Ho una piccola cosa da chiederti; non me la negare'. Il re rispose: 'Chiedila pure, madre mia; io non te la neghero''. 1Re 2:21 Ed ella: 'Diasi Abishag la Sunamita al tuo fratello Adonija per moglie'. 1Re 2:22 Il re Salomone, rispondendo a sua madre, disse: 'E perche' chiedi tu Abishag la Sunamita per Adonija? Chiedi piuttosto il regno per lui, giacche' egli e' mio fratello maggiore; chiedilo per lui, per il sacerdote Abiathar e per Joab, figliuolo di Tseruia!' 1Re 2:23 Allora il re Salomone giuro' per l'Eterno, dicendo: 'Iddio mi tratti con tutto il suo rigore, se Adonija non ha proferito questa parola a costo della sua vita! 1Re 2:24 Ed ora, com'e' vero che vive l'Eterno, il quale m'ha stabilito, m'ha fatto sedere sul trono di Davide mio padre, e m'ha fondato una casa come avea promesso, oggi Adonija sara' messo a morte!' 1Re 2:25 E il re Salomone mando' Benaia, figliuolo di Jehoiada, il quale s'avvento' addosso ad Adonija si che mori. 1Re 2:26 Poi il re disse al sacerdote Abiathar: 'Vattene ad Anatoth, nelle tue terre, poiche' tu meriti la morte; ma io non ti faro' morire oggi, perche' portasti davanti a Davide mio padre l'arca del Signore, dell'Eterno, e perche' partecipasti a tutte le sofferenze di mio padre'. 1Re 2:27 Cosi Salomone depose Abiathar dalle funzioni di sacerdote dell'Eterno, adempiendo cosi la parola che l'Eterno avea pronunziata contro la casa di Eli a Sciloh. 1Re 2:28 E la notizia ne giunse a Joab, il quale avea seguito il partito di Adonija, benche' non avesse seguito quello di Absalom. Egli si rifugio' nel tabernacolo dell'Eterno, e impugno' i corni dell'altare. 1Re 2:29 E fu detto al re Salomone: 'Joab s'e' rifugiato nel tabernacolo dell'Eterno, e sta presso l'altare'. Allora Salomone mando' Benaia, figliuolo di Jehoiada, dicendogli: 'Va', avventati contro di lui!' 1Re 2:30 Benaia entro' nel tabernacolo dell'Eterno, e disse a Joab: 'Cosi dice il re: Vieni fuori!' Quegli rispose: 'No! voglio morir qui!' E Benaia riferi la cosa al re, dicendo: 'Cosi ha parlato Joab e cosi m'ha risposto'. 1Re 2:31 E il re gli disse: 'Fa' com'egli ha detto; avventati contro di lui e seppelliscilo; cosi toglierai d'addosso a me ed alla casa di mio padre il sangue che Joab sparse senza motivo. 1Re 2:32 E l'Eterno fara' ricadere sul capo di lui il sangue ch'egli sparse, quando s'avvento' contro due uomini piu' giusti e migliori di lui, e li uccise di spada, senza che Davide mio padre ne sapesse nulla: Abner, figliuolo di Ner, capitano dell'esercito d'Israele, e Amasa, figliuolo di Jether, capitano dell'esercito di Giuda. 1Re 2:33 Il loro sangue ricadra' sul capo di Joab e sul capo della sua progenie in perpetuo, ma vi sara' pace per sempre, da parte dell'Eterno, per Davide, per la sua progenie, per la sua casa e per il suo trono'. 1Re 2:34 Allora Benaia, figliuolo di Jehoiada, sali, s'avvento' contro a lui e lo mise a morte; e Joab fu sepolto in casa sua nel deserto. 1Re 2:35 E in vece sua il re fece capo dell'esercito Benaia, figliuolo di Jehoiada, e mise il sacerdote Tsadok al posto di Abiathar. 1Re 2:36 Poi il re mando' a chiamare Scimei e gli disse: 'Costruisciti una casa in Gerusalemme, prendivi dimora, e non ne uscire per andare qua o la'; 1Re 2:37 poiche' il giorno che ne uscirai e passerai il torrente Kidron, sappi per certo che morrai; il tuo sangue ricadra' sul tuo capo'. 1Re 2:38 Scimei rispose al re: 'Sta bene; il tuo servo fara' come il re mio signore ha detto'. E Scimei dimoro' lungo tempo a Gerusalemme. 1Re 2:39 Di li a tre anni avvenne che due servi di Scimei fuggirono presso Akis, figliuolo di Maaca, re di Gath. La cosa fu riferita a Scimei, e gli fu detto: 'Ecco i tuoi servi sono a Gath'. 1Re 2:40 E Scimei si levo', sello' il suo asino, e ando' a Gath, da Akis, in cerca dei suoi servi; ando', e rimeno' via da Gath i suoi servi. 1Re 2:41 E fu riferito a Salomone che Scimei era andato da Gerusalemme a Gath, ed era tornato. 1Re 2:42 Il re mando' a chiamare Scimei, e gli disse: 'Non t'avevo io fatto giurare per l'Eterno, e non t'avevo solennemente avvertito, dicendoti: - Sappi per certo che il giorno che uscirai per andar qua o la', morrai? - E non mi rispondesti tu: - La parola che ho udita sta bene? 1Re 2:43 E perche' dunque non hai mantenuto il giuramento fatto all'Eterno e non hai osservato il comandamento che t'avevo dato?' 1Re 2:44 Il re disse inoltre a Scimei: 'Tu sai tutto il male che facesti a Davide mio padre; il tuo cuore n'e' consapevole; ora l'Eterno fa ricadere sul tuo capo la tua malvagita'; 1Re 2:45 ma il re Salomone sara' benedetto e il trono di Davide sara' reso stabile in perpetuo dinanzi all'Eterno'. 1Re 2:46 E il re diede i suoi ordini a Benaia, figliuolo di Jehoiada, il quale usci, s'avvento' contro Scimei, che mori. Cosi rimase saldo il regno nelle mani di Salomone. Matrimonio di Salomone con la figlia del re d'Egitto. Il sogno e il giudizio di Salomone 1Re 3:1 Or Salomone s'imparento' con Faraone, re di Egitto. Sposo' la figliuola di Faraone, e la meno' nella citta' di Davide, finche' avesse finito di edificare la sua casa, la casa dell'Eterno e le mura di cinta di Gerusalemme. 1Re 3:2 Intanto il popolo non offriva sacrifizi che sugli alti luoghi, perche' fino a quei giorni non era stata edificata casa al nome dell'Eterno. 1Re 3:3 E Salomone amava l'Eterno e seguiva i precetti di Davide suo padre; soltanto offriva sacrifizi e profumi sugli alti luoghi. 1Re 3:4 Il re si reco' a Gabaon per offrirvi sacrifizi, perche' quello era il principale fra gli alti luoghi; e su quell'altare Salomone offerse mille olocausti. 1Re 3:5 A Gabaon, l'Eterno apparve di notte, in sogno, a Salomone. E Dio gli disse: 'Chiedi quello che vuoi ch'io ti dia'. 1Re 3:6 Salomone rispose: 'Tu hai trattato con gran benevolenza il tuo servo Davide, mio padre, perch'egli camminava dinanzi a te con fedelta', con giustizia, con rettitudine di cuore a tuo riguardo; tu gli hai conservata questa gran benevolenza, e gli hai dato un figliuolo che siede sul trono di lui, come oggi avviene. 1Re 3:7 Ora, o Eterno, o mio Dio, tu hai fatto regnar me, tuo servo, in luogo di Davide mio padre, e io non sono che un giovanetto, e non so come condurmi; 1Re 3:8 e il tuo servo e' in mezzo al popolo che tu hai scelto, popolo numeroso, che non puo' essere contato ne' calcolato, tanto e' grande. 1Re 3:9 Da' dunque al tuo servo un cuore intelligente ond'egli possa amministrar la giustizia per il tuo popolo e discernere il bene dal male; poiche' chi mai potrebbe amministrar la giustizia per questo tuo popolo che e' cosi numeroso?' 1Re 3:10 Piacque al Signore che Salomone gli avesse fatta una tale richiesta. 1Re 3:11 E Dio gli disse: 'Giacche' tu hai domandato questo, e non hai chiesto per te lunga vita, ne' ricchezze, ne' la morte de' tuoi nemici, ma hai chiesto intelligenza per poter discernere cio' ch'e' giusto, 1Re 3:12 ecco, io faccio secondo la tua parola; e ti do un cuor savio e intelligente, in guisa che nessuno e' stato simile a te per lo innanzi, e nessuno sorgera' simile a te in appresso. 1Re 3:13 E oltre a questo io ti do quello che non hai domandato: ricchezze e gloria; talmente, che non vi sara' durante tutta la tua vita alcuno fra i re che possa esserti paragonato. 1Re 3:14 E se cammini nelle mie vie osservando le mie leggi e i miei comandamenti, come fece Davide tuo padre, io prolunghero' i tuoi giorni'. 1Re 3:15 Salomone si sveglio', ed ecco era un sogno; torno' a Gerusalemme, si presento' davanti all'arca del patto del Signore, e offerse olocausti, sacrifizi di azioni di grazie e fece un convito a tutti i suoi servi. 1Re 3:16 Allora due meretrici vennero a presentarsi davanti al re. 1Re 3:17 Una delle due disse: 'Permetti, Signor mio! Io e questa donna abitavamo nella medesima casa, e io partorii nella camera, dov'ella pure stava. 1Re 3:18 E il terzo giorno dopo che ebbi partorito io, questa donna partori anch'ella; noi stavamo insieme, e non v'era da noi alcun estraneo; non c'eravamo che noi due in casa. 1Re 3:19 Ora, la notte passata, il bimbo di questa donna mori, perch'ella gli s'era coricata addosso. 1Re 3:20 Ed essa, alzatasi nel cuor della notte, prese il mio figliuolo d'accanto a me, mentre la tua serva dormiva, e lo pose a giacere sul suo seno, e sul mio seno pose il suo figliuolo morto. 1Re 3:21 E quando m'alzai la mattina per far poppare il mio figlio, ecco ch'era morto; ma, mirando meglio a giorno chiaro, m'accorsi che non era il mio figlio ch'io avevo partorito'. 1Re 3:22 L'altra donna disse: 'No, il vivo e' il figliuolo mio, e il morto e' il tuo'. Ma la prima replico': 'No, invece, il morto e' il figliuolo tuo, e il vivo e' il mio'. Cosi altercavano in presenza del re. 1Re 3:23 Allora il re disse: 'Una dice: - Questo ch'e' vivo e' il figliuolo mio, e quello ch'e' morto e' il tuo; - e l'altra dice: - No, invece, il morto e' il figliuolo tuo, e il vivo e' il mio'. - 1Re 3:24 Il re soggiunse: 'Portatemi una spada!' E portarono una spada davanti al re. 1Re 3:25 E il re disse: 'Dividete il bambino vivo in due parti, e datene la meta' all'una, e la meta' all'altra'. 1Re 3:26 Allora la donna di cui era il bambino vivo, sentendosi commuover le viscere per amore del suo figliuolo, disse al re: 'Deh! Signor mio, date a lei il bambino vivo, e non l'uccidete, no!' Ma l'altra diceva: 'Non sia ne' mio ne' tuo; si divida!' 1Re 3:27 Allora il re, rispondendo, disse: 'Date a quella il bambino vivo, e non l'uccidete; la madre del bimbo e' lei!' 1Re 3:28 E tutto Israele udi parlare del giudizio che il re avea pronunziato, e temettero il re perche' vedevano che la sapienza di Dio era in lui per amministrare la giustizia. Principali ufficiali di Salomone. Gloria del suo regno 1Re 4:1 Il re Salomone regnava su tutto Israele. E questi erano i suoi principali ufficiali: 1Re 4:2 Azaria, figliuolo del sacerdote Tsadok, 1Re 4:3 Elihoref ed Ahija, figliuoli di Scisa, erano segretari; Giosafat, figliuolo di Ahilud, era cancelliere; 1Re 4:4 Benaia, figliuolo di Nathan, era capo dell'esercito; Tsadok e Abiathar erano sacerdoti; 1Re 4:5 Azaria, figliuolo di Nathan, era capo degl'intendenti; Zabud, figliuolo di Nathan, era consigliere intimo del re. 1Re 4:6 Ahishar era maggiordomo, e Adoniram, figliuolo di Abda, era preposto ai tributi. 1Re 4:7 Salomone avea dodici intendenti su tutto Israele, i quali provvedevano al mantenimento del re e della sua casa; ciascuno d'essi dovea provvedervi per un mese all'anno. 1Re 4:8 Questi erano i loro nomi: Ben Hur, nella contrada montuosa di Efraim; 1Re 4:9 Ben-Deker, a Makats, a Shaalbim, a Beth-Scemesh, a Elon di Beth-Hanan; 1Re 4:10 Ben-Hesed, ad Arubboth; aveva Soco e tutto il paese di Hefer; 1Re 4:11 Ben-Abinadab, in tutta la regione di Dor; Tafath, figliuola di Salomone era sua moglie; 1Re 4:12 Baana, figliuolo d'Ahilud, avea Taanac, Meghiddo e tutto Beth-Scean, che e' presso a Tsarthan, sotto Jizreel, da Beth-Scean ad Abel-Mehola, e fino al di la' di Iokmeam; 1Re 4:13 Ben-Gheber, a Ramoth di Galaad; egli aveva i villaggi di Jair, figliuolo di Manasse, che sono in Galaad; aveva anche la regione di Argob ch'e' in Basan, sessanta grandi citta' murate e munite di sbarre di rame; 1Re 4:14 Ahinadab, figliuolo d'Iddo, a Mahanaim; 1Re 4:15 Ahimaats, in Neftali; anche questi avea preso per moglie Basmath, figliuola di Salomone; 1Re 4:16 Baana, figliuolo di Hushai, in Ascer e ad Aloth; 1Re 4:17 Giosafat, figliuolo di Parna, in Issacar; 1Re 4:18 Scimei, figliuolo di Ela, in Beniamino; 1Re 4:19 Gheber, figliuolo di Uri, nel paese di Galaad, il paese di Sihon, re degli Amorei, e di Og, re di Basan. V'era un solo intendente per tutta questa regione. 1Re 4:20 Giuda e Israele erano numerosissimi, come la rena ch'e' sulla riva del mare. Essi mangiavano e bevevano allegramente. 1Re 4:21 E Salomone dominava su tutti i regni di qua dal fiume, fino al paese dei Filistei e sino ai confini dell'Egitto. Essi gli recavano dei doni, e gli furon soggetti tutto il tempo ch'ei visse. 1Re 4:22 Or la provvisione de' viveri di Salomone, per ogni giorno, consisteva in trenta cori di fior di farina e sessanta cori di farina ordinaria; 1Re 4:23 in dieci bovi ingrassati, venti bovi di pastura e cento montoni, senza contare i cervi, le gazzelle, i daini e il pollame di stia. 1Re 4:24 Egli dominava su tutto il paese di qua dal fiume, da Tifsa fino a Gaza, su tutti i re di qua dal fiume, ed era in pace con tutti i confinanti all'intorno. 1Re 4:25 E Giuda ed Israele, da Dan fino a Beer-Sceba, vissero al sicuro ognuno all'ombra della sua vite e del suo fico, tutto il tempo che regno' Salomone. 1Re 4:26 Salomone avea pure quarantamila greppie da cavalli per i suoi carri, e dodicimila cavalieri. 1Re 4:27 E quegli intendenti, un mese all'anno per uno, provvedevano al mantenimento del re Salomone e di tutti quelli che si accostavano alla sua mensa; e non lasciavano mancar nulla. 1Re 4:28 Facevano anche portar l'orzo e la paglia per i cavalli da tiro e da corsa nel luogo dove si trovava il re, ciascuno secondo gli ordini che avea ricevuti. 1Re 4:29 E Dio diede a Salomone sapienza, una grandissima intelligenza e una mente vasta com'e' la rena che sta sulla riva del mare. 1Re 4:30 E la sapienza di Salomone supero' la sapienza di tutti gli Orientali e tutta la sapienza degli Egiziani. 1Re 4:31 Era piu' savio d'ogni altro uomo, piu' di Ethan l'Ezrahita, piu' di Heman, di Calcol e di Darda, figliuoli di Mahol; e la sua fama si sparse per tutte le nazioni circonvicine. 1Re 4:32 Pronunzio' tremila massime e i suoi inni furono in numero di mille e cinque. 1Re 4:33 Parlo' degli alberi, dal cedro del Libano all'issopo che spunta dalla muraglia; parlo' pure degli animali, degli uccelli, dei rettili, dei pesci. 1Re 4:34 Da tutti i popoli veniva gente per udire la sapienza di Salomone, da parte di tutti i re della terra che avean sentito parlare della sua sapienza. Alleanza di Salomone con Hiram, re di Tiro. Preparativi per la costruzione del tempio 1Re 5:1 Or Hiram, re di Tiro, avendo udito che Salomone era stato unto re in luogo di suo padre, gli mando' i suoi servi; perche' Hiram era stato sempre amico di Davide. 1Re 5:2 E Salomone mando' a dire a Hiram: 1Re 5:3 'Tu sai che Davide, mio padre, non pote' edificare una casa al nome dell'Eterno, del suo Dio, a motivo delle guerre nelle quali fu impegnato da tutte le parti, finche' l'Eterno non gli ebbe posti i suoi nemici sotto la pianta de' piedi. 1Re 5:4 Ma ora l'Eterno, il mio Dio, m'ha dato riposo d'ogn'intorno; io non ho piu' avversari, ne' mi grava alcuna calamita'. 1Re 5:5 Ho quindi l'intenzione di costruire una casa al nome dell'Eterno, dell'Iddio mio, secondo la promessa che l'Eterno fece a Davide mio padre, quando gli disse: - Il tuo figliuolo ch'io mettero' sul tuo trono in luogo di te, sara' quello che edifichera' una casa al mio nome. - 1Re 5:6 Or dunque da' ordine che mi si taglino dei cedri del Libano. I miei servi saranno insieme coi servi tuoi, e io ti paghero' pel salario de' tuoi servi tutto quello che domanderai; poiche' tu sai che non v'e' alcuno fra noi che sappia tagliare il legname, come quei di Sidone'. 1Re 5:7 Quando Hiram ebbe udite le parole di Salomone, ne provo' una gran gioia e disse: 'Benedetto sia oggi l'Eterno, che ha dato a Davide un figliuolo savio per regnare sopra questo gran popolo'. 1Re 5:8 E Hiram mando' a dire a Salomone: 'Ho udito quello che m'hai fatto dire. Io faro' tutto quello che desideri riguardo al legname di cedro e al legname di cipresso. 1Re 5:9 I miei servi li porteranno dal Libano al mare, e io li spediro' per mare su zattere fino al luogo che tu m'indicherai; quindi li faro' sciogliere, e tu li prenderai; e tu, dal canto tuo, farai quel che desidero io, fornendo di viveri la mia casa'. 1Re 5:10 Cosi Hiram dette a Salomone del legname di cedro e del legname di cipresso, quanto ei ne volle. 1Re 5:11 E Salomone dette a Hiram ventimila cori di grano per il mantenimento della sua casa, e venti cori d'olio vergine; Salomone dava tutto questo a Hiram, anno per anno. 1Re 5:12 L'Eterno diede sapienza a Salomone, come gli aveva promesso; e vi fu pace tra Hiram e Salomone, e fecero tra di loro alleanza. 1Re 5:13 Il re Salomone fece una comandata d'operai in tutto Israele, e furon comandati trentamila uomini. 1Re 5:14 Li mandava al Libano, diecimila al mese, alternativamente; un mese stavano sul Libano, e due mesi a casa; e Adoniram era preposto a questa comandata. 1Re 5:15 Salomone avea inoltre settantamila uomini che portavano i pesi, e ottantamila scalpellini sui monti, 1Re 5:16 senza contare i capi, in numero di tremilatrecento, preposti da Salomone ai lavori, e incaricati di dirigere gli operai. 1Re 5:17 Il re comando' che si scavassero delle pietre grandi, delle pietre di pregio, per fare i fondamenti della casa con pietre da taglio. 1Re 5:18 E gli operai di Salomone e gli operai di Hiram e i Ghiblei tagliarono e prepararono il legname e le pietre per la costruzione della casa. Costruzione del tempio 1Re 6:1 Or il quattrocentottantesimo anno dopo l'uscita dei figliuoli d'Israele dal paese d'Egitto, nel quarto anno del suo regno sopra Israele, nel mese di Ziv, che e' il secondo mese, Salomone comincio' a costruire la casa consacrata all'Eterno. 1Re 6:2 La casa che il re Salomone costrui per l'Eterno, avea sessanta cubiti di lunghezza, venti di larghezza, trenta di altezza. 1Re 6:3 Il portico sul davanti del luogo santo della casa avea venti cubiti di lunghezza rispondenti alla larghezza della casa, e dieci cubiti di larghezza sulla fronte della casa. 1Re 6:4 E il re fece alla casa delle finestre a reticolato fisso. 1Re 6:5 Egli costrui, a ridosso del muro della casa, tutt'intorno, de' piani che circondavano i muri della casa: del luogo santo e del luogo santissimo; e fece delle camere laterali, tutt'all'intorno. 1Re 6:6 Il piano inferiore era largo cinque cubiti; quello di mezzo sei cubiti, e il terzo sette cubiti; perch'egli avea fatto delle sporgenze tutt'intorno ai muri esterni della casa, affinche' le travi non fossero incastrate nei muri della casa. 1Re 6:7 Per la costruzione della casa si servirono di pietre gia' approntate alla cava; in guisa che nella casa, durante la sua costruzione, non s'udi mai rumore di martello, d'ascia o d'altro strumento di ferro. 1Re 6:8 L'ingresso del piano di mezzo si trovava al lato destro della casa; e per una scala a chiocciola si saliva al piano di mezzo, e dal piano di mezzo al terzo. 1Re 6:9 Dopo aver finito di costruire la casa, Salomone la coperse di travi e di assi di legno di cedro. 1Re 6:10 Fece i piani addossati a tutta la casa dando ad ognuno cinque cubiti d'altezza, e li collego' con la casa con delle travi di cedro. 1Re 6:11 E la parola dell'Eterno fu rivolta a Salomone dicendo: 1Re 6:12 'Quanto a questa casa che tu edifichi, se tu cammini secondo le mie leggi, se metti in pratica i miei precetti e osservi e segui tutti i miei comandamenti, io confermero' in tuo favore la promessa che feci a Davide tuo padre: 1Re 6:13 abitero' in mezzo ai figliuoli d'Israele, e non abbandonero' il mio popolo Israele'. 1Re 6:14 Quando Salomone ebbe finito di costruire la casa, 1Re 6:15 ne rivesti le pareti interne di tavole di cedro, dal pavimento sino alla travatura del tetto; rivesti cosi di legno l'interno, e coperse il pavimento della casa di tavole di cipresso. 1Re 6:16 Rivesti di tavole di cedro uno spazio di venti cubiti in fondo alla casa, dal pavimento al soffitto; e riserbo' quello spazio interno per farne un santuario, il luogo santissimo. 1Re 6:17 I quaranta cubiti sul davanti formavano la casa, vale a dire il tempio. 1Re 6:18 Il legno di cedro, nell'interno della casa, presentava delle sculture di colloquintide e di fiori sbocciati; tutto era di cedro, non si vedeva pietra. 1Re 6:19 Salomone stabili il santuario nell'interno, in fondo alla casa, per collocarvi l'arca del patto dell'Eterno. 1Re 6:20 Il santuario avea venti cubiti di lunghezza, venti cubiti di larghezza, e venti cubiti d'altezza. Salomone lo ricopri d'oro finissimo; e davanti al santuario fece un altare di legno di cedro e lo ricopri d'oro. 1Re 6:21 Salomone ricopri d'oro finissimo l'interno della casa, e fece passare un velo per mezzo di catenelle d'oro davanti al santuario, che ricopri d'oro. 1Re 6:22 Ricopri d'oro tutta la casa, tutta quanta la casa, e ricopri pur d'oro tutto l'altare che apparteneva al santuario. 1Re 6:23 E fece nel santuario due cherubini di legno d'ulivo, dell'altezza di dieci cubiti ciascuno. 1Re 6:24 L'una delle ali d'un cherubino misurava cinque cubiti, e l'altra, pure cinque cubiti; il che faceva dieci cubiti, dalla punta d'un'ala alla punta dell'altra. 1Re 6:25 Il secondo cherubino era parimente di dieci cubiti; ambedue i cherubini erano delle stesse dimensioni e della stessa forma. 1Re 6:26 L'altezza dell'uno dei cherubini era di dieci cubiti, e tale era l'altezza dell'altro. 1Re 6:27 E Salomone pose i cherubini in mezzo alla casa, nell'interno. I cherubini aveano le ali spiegate, in guisa che l'ala del primo toccava una delle pareti, e l'ala del secondo toccava l'altra parete; le altre ali si toccavano l'una l'altra con le punte, in mezzo alla casa. 1Re 6:28 Salomone ricopri d'oro i cherubini. 1Re 6:29 E fece ornare tutte le pareti della casa, all'intorno, tanto all'interno quanto all'esterno, di sculture di cherubini, di palme e di fiori sbocciati. 1Re 6:30 E, tanto nella parte interiore quanto nella esteriore, ricopri d'oro il pavimento della casa. 1Re 6:31 All'ingresso del santuario fece una porta a due battenti, di legno d'ulivo; la sua inquadratura, con gli stipiti, occupava la quinta parte della parete. 1Re 6:32 I due battenti erano di legno d'ulivo. Egli vi fece scolpire dei cherubini, delle palme e dei fiori sbocciati, e li ricopri d'oro, stendendo l'oro sui cherubini e sulle palme. 1Re 6:33 Fece pure, per la porta del tempio, degli stipiti di legno d'ulivo, che occupavano il quarto della larghezza del muro, 1Re 6:34 e due battenti di legno di cipresso; ciascun battente si componeva di due pezzi mobili. 1Re 6:35 Salomone vi fece scolpire dei cherubini, delle palme e de' fiori sbocciati e li ricopri d'oro, che distese esattamente sulle sculture. 1Re 6:36 E costrui il muro di cinta del cortile interno con tre ordini di pietre lavorate e un ordine di travatura di cedro. 1Re 6:37 Il quarto anno, nel mese di Ziv, furono gettati i fondamenti della casa dell'Eterno; 1Re 6:38 e l'undicesimo anno, nel mese di Bul, che e' l'ottavo mese, la casa fu terminata in tutte le sue parti, secondo il disegno datone. Salomone mise sette anni a fabbricarla. Fabbrica dei palazzi di Salomone 1Re 7:1 Poi Salomone costrui la sua propria casa, e la compi interamente in tredici anni. 1Re 7:2 Fabbrico' prima di tutto la casa della 'Foresta del Libano', di cento cubiti di lunghezza, di cinquanta di larghezza e di trenta d'altezza. Era basata su quattro ordini di colonne di cedro, sulle quali poggiava una travatura di cedro. 1Re 7:3 Un soffitto di cedro copriva le camere che poggiavano sulle colonne, e che erano in numero di quarantacinque, quindici per fila. 1Re 7:4 E v'erano tre ordini di camere, le cui finestre si trovavano le une dirimpetto alle altre lungo tutti e tre gli ordini. 1Re 7:5 E tutte le porte coi loro stipiti ed architravi erano quadrangolari, e le finestre dei tre ordini di camere si trovavano le une dirimpetto alle altre, in tutti e tre gli ordini. 1Re 7:6 Fece pure il portico di colonne, avente cinquanta cubiti di lunghezza e trenta di larghezza, con un vestibolo davanti, delle colonne, e una scalinata in fronte. 1Re 7:7 Poi fece il portico del trono dove amministrava la giustizia, e che si chiamo' il 'Portico del giudizio'; e lo ricopri di legno di cedro dal pavimento al soffitto. 1Re 7:8 E la casa sua, dov'egli dimorava, fu costruita nello stesso modo, in un altro cortile, dietro il portico. E fece una casa dello stesso stile di questo portico per la figliuola di Faraone, ch'egli avea sposata. 1Re 7:9 Tutte queste costruzioni erano di pietre scelte, tagliate a misura, segate con la sega, internamente ed esternamente, dai fondamenti ai cornicioni, e al di fuori fino al cortile maggiore. 1Re 7:10 Anche i fondamenti erano di pietre scelte, grandi, di pietre di dieci cubiti, e di pietre di otto cubiti. 1Re 7:11 E al di sopra c'erano delle pietre scelte, tagliate a misura, e del legname di cedro. 1Re 7:12 Il gran cortile avea tutto all'intorno tre ordini di pietre lavorate e un ordine di travi di cedro, come il cortile interiore della casa dell'Eterno e come il portico della casa. Descrizione dell'interno del tempio 1Re 7:13 Il re Salomone fece venire da Tiro Hiram, 1Re 7:14 figliuolo d'una vedova della tribu' di Neftali; suo padre era di Tiro. Egli lavorava in rame; era pieno di sapienza, d'intelletto e d'industria per eseguire qualunque lavoro in rame. Egli si reco' dal re Salomone ed esegui tutti i lavori da lui ordinati. 1Re 7:15 Fece le due colonne di rame. La prima avea diciotto cubiti d'altezza, e una corda di dodici cubiti misurava la circonferenza della seconda. 1Re 7:16 E fuse due capitelli di rame, per metterli in cima alle colonne; l'uno avea cinque cubiti d'altezza, e l'altro cinque cubiti d'altezza. 1Re 7:17 Fece un graticolato, un lavoro d'intreccio, dei festoni a guisa di catenelle, per i capitelli ch'erano in cima alle colonne: sette per il primo capitello, e sette per il secondo. 1Re 7:18 E fece due ordini di melagrane attorno all'uno di que' graticolati, per coprire il capitello ch'era in cima all'una delle colonne; e lo stesso fece per l'altro capitello. 1Re 7:19 I capitelli che erano in cima alle colonne nel portico eran fatti a forma di giglio, ed erano di quattro cubiti. 1Re 7:20 I capitelli posti sulle due colonne erano circondati da duecento melagrane, in alto, vicino alla convessita' ch'era al di la' del graticolato; c'eran duecento melagrane disposte attorno al primo, e duecento intorno al secondo capitello. 1Re 7:21 Egli rizzo' le colonne nel portico del tempio; rizzo' la colonna a man destra, e la chiamo' Jakin; poi rizzo' la colonna a man sinistra, e la chiamo' Boaz. 1Re 7:22 In cima alle colonne c'era un lavoro fatto a forma di giglio. Cosi fu compiuto il lavoro delle colonne. 1Re 7:23 Poi fece il mare di getto, che avea dieci cubiti da un orlo all'altro; era di forma perfettamente rotonda, avea cinque cubiti d'altezza, e una corda di trenta cubiti ne misurava la circonferenza. 1Re 7:24 Sotto all'orlo lo circondavano delle colloquintide, dieci per cubito, facendo tutto il giro del mare; le colloquintide, disposte in due ordini, erano state fuse insieme col mare. 1Re 7:25 Questo posava su dodici buoi, dei quali tre guardavano a settentrione, tre a occidente, tre a mezzogiorno, e tre ad oriente; il mare stava su di essi, e le parti posteriori de' buoi erano vo'lte verso il di dentro. 1Re 7:26 Esso avea lo spessore d'un palmo; il suo orlo, fatto come l'orlo d'una coppa, avea la forma d'un fior di giglio; il mare conteneva duemila bati. 1Re 7:27 Fece pure le dieci basi di rame; ciascuna avea quattro cubiti di lunghezza, quattro cubiti di larghezza e tre cubiti d'altezza. 1Re 7:28 E il lavoro delle basi consisteva in questo. Eran formate di riquadri, tenuti assieme per mezzo di sostegni. 1Re 7:29 Sopra i riquadri, fra i sostegni, c'erano dei leoni, de' buoi e dei cherubini; lo stesso, sui sostegni superiori; ma sui sostegni inferiori, sotto i leoni ed i buoi, c'erano delle ghirlande a festoni. 1Re 7:30 Ogni base avea quattro ruote di rame con le sale di rame; e ai quattro angoli c'erano delle mensole, sotto il bacino; queste mensole erano di getto; di faccia a ciascuna stavan delle ghirlande. 1Re 7:31 Al coronamento della base, nell'interno, c'era un'apertura in cui s'adattava il bacino; essa avea un cubito d'altezza, era rotonda, della forma d'una base di colonna, e aveva un cubito e mezzo di diametro; anche li v'erano delle sculture; i riquadri erano quadrati e non circolari. 1Re 7:32 Le quattro ruote eran sotto i riquadri, le sale delle ruote eran fissate alla base, e l'altezza d'ogni ruota era di un cubito e mezzo. 1Re 7:33 Le ruote eran fatte come quelle d'un carro. Le loro sale, i loro quarti, i loro razzi, i loro mo'zzi eran di getto. 1Re 7:34 Ai quattro angoli d'ogni base, c'eran quattro mensole d'un medesimo pezzo con la base. 1Re 7:35 La parte superiore della base terminava con un cerchio di mezzo cubito d'altezza, ed aveva i suoi sostegni e i suoi riquadri tutti d'un pezzo con la base. 1Re 7:36 Sulla parte liscia de' sostegni e sui riquadri, Hiram scolpi dei cherubini, de' leoni e delle palme, secondo gli spazi liberi, e delle ghirlande tutt'intorno. 1Re 7:37 Cosi fece le dieci basi; la fusione, la misura e la forma eran le stesse per tutte. 1Re 7:38 Poi fece le dieci conche di rame, ciascuna delle quali conteneva quaranta bati, ed era di quattro cubiti; e ogni conca posava sopra una delle dieci basi. 1Re 7:39 Egli colloco' le basi cosi: cinque al lato destro della casa, e cinque al lato sinistro; e pose il mare al lato destro della casa, verso sud-est. 1Re 7:40 Hiram fece pure i vasi per le ceneri, le palette ed i bacini. 1Re 7:41 Cosi Hiram compi tutta l'opera che il re Salomone gli fece fare per la casa dell'Eterno: le due colonne, le due palle dei capitelli in cima alle colonne, i due reticolati per coprire le due palle dei capitelli in cima alle colonne, 1Re 7:42 le quattrocento melagrane per i due reticolati, a due ordini di melagrane per ogni reticolato che coprivano le due palle dei capitelli in cima alle colonne, 1Re 7:43 le dieci basi, le dieci conche sulle basi, 1Re 7:44 il mare, ch'era unico, e i dodici buoi sotto il mare; 1Re 7:45 i vasi per le ceneri, le palette e i bacini. Tutti questi utensili che Salomone fece fare a Hiram per la casa dell'Eterno erano di rame tirato a pulimento. 1Re 7:46 Il re li fece fondere nella pianura del Giordano, in un suolo argilloso, fra Succoth e Tsarthan. 1Re 7:47 Salomone lascio' tutti questi utensili senza riscontrare il peso del rame, perche' erano in grandissima quantita'. 1Re 7:48 Salomone fece fabbricare tutti gli arredi della casa dell'Eterno: l'altare d'oro, la tavola d'oro sulla quale si mettevano i pani della presentazione; 1Re 7:49 i candelabri d'oro puro, cinque a destra e cinque a sinistra, davanti al santuario, con i fiori, le lampade e gli smoccolatoi, d'oro; 1Re 7:50 le coppe, i coltelli, i bacini, i cucchiai e i bracieri, d'oro fino; e i cardini d'oro per la porta interna della casa all'ingresso del luogo santissimo, e per la porta della casa all'ingresso del tempio. 1Re 7:51 Cosi fu compiuta tutta l'opera che il re Salomone fece eseguire per la casa dell'Eterno. Poi Salomone fece portare l'argento, l'oro e gli utensili che Davide suo padre avea consacrati, e li mise nei tesori della casa dell'Eterno. Consacrazione del tempio 1Re 8:1 Allora Salomone raduno' presso di se' a Gerusalemme gli anziani d'Israele e tutti i capi delle tribu', i principi delle famiglie de' figliuoli d'Israele, per portar su l'arca del patto dell'Eterno, dalla citta' di Davide, cioe' da Sion. 1Re 8:2 Tutti gli uomini d'Israele si radunarono presso il re Salomone nel mese di Ethanim, che e' il settimo mese, durante la festa. 1Re 8:3 Arrivati che furono gli anziani d'Israele, i sacerdoti presero l'arca, 1Re 8:4 e portarono su l'arca dell'Eterno, la tenda di convegno, e tutti gli utensili sacri ch'erano nella tenda. I sacerdoti ed i Leviti eseguirono il trasporto. 1Re 8:5 Il re Salomone e tutta la raunanza d'Israele convocata presso di lui si raccolsero davanti all'arca, e immolarono pecore e buoi in tal quantita' da non potersi contare ne' calcolare. 1Re 8:6 I sacerdoti portarono l'arca del patto dell'Eterno al luogo destinatole, nel santuario della casa, nel luogo santissimo, sotto le ali dei cherubini; 1Re 8:7 poiche' i cherubini aveano le ali spiegate sopra il sito dell'arca, e coprivano dall'alto l'arca e le sue stanghe. 1Re 8:8 Le stanghe aveano una tale lunghezza che le loro estremita' si vedevano dal luogo santo, davanti al santuario, ma non si vedevano dal di fuori. Esse son rimaste quivi fino al di d'oggi. 1Re 8:9 Nell'arca non v'era altro se non le due tavole di pietra che Mose' vi avea deposte sullo Horeb, quando l'Eterno fece patto coi figliuoli d'Israele, dopo che questi furono usciti dal paese d'Egitto. 1Re 8:10 Or avvenne che, mentre i sacerdoti uscivano dal luogo santo, la nuvola riempi la casa dell'Eterno, 1Re 8:11 e i sacerdoti non poterono rimanervi per farvi l'ufficio loro, a motivo della nuvola; poiche' la gloria dell'Eterno riempiva la casa dell'Eterno. Discorso e preghiera di Salomone 1Re 8:12 Allora Salomone disse: 'L'Eterno ha dichiarato che abiterebbe nella oscurita'! 1Re 8:13 Io t'ho costruito una casa per tua abitazione, un luogo ove tu dimorerai in perpetuo!' 1Re 8:14 Poi il re volto' la faccia, e benedisse tutta la raunanza d'Israele; e tutta la raunanza d'Israele stava in piedi. 1Re 8:15 E disse: 'Benedetto sia l'Eterno, l'Iddio d'Israele, il quale di sua propria bocca parlo' a Davide mio padre, e con la sua potenza ha adempito quel che avea dichiarato dicendo: 1Re 8:16 - Dal giorno che trassi il mio popolo d'Israele dall'Egitto, io non scelsi alcuna citta', fra tutte le tribu' d'Israele, per edificarvi una casa, ove il mio nome dimorasse; ma scelsi Davide per regnare sul mio popolo d'Israele. - 1Re 8:17 Or Davide, mio padre, ebbe in cuore di costruire una casa al nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele; 1Re 8:18 ma l'Eterno disse a Davide mio padre: - Quanto all'aver tu avuto in cuore di costruire una casa al mio nome, hai fatto bene ad aver questo in cuore; 1Re 8:19 pero', non sarai tu che edificherai la casa; ma il tuo figliuolo che uscira' dalle tue viscere, sara' quegli che costruira' la casa al mio nome. - 1Re 8:20 E l'Eterno ha adempita la parola che avea pronunziata; ed io son sorto in luogo di Davide mio padre, e mi sono assiso sul trono d'Israele, come l'Eterno aveva annunziato, ed ho costruita la casa al nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele. 1Re 8:21 E vi ho assegnato un posto all'arca, nella quale e' il patto dell'Eterno: il patto ch'egli fermo' coi nostri padri, quando li trasse fuori dal paese d'Egitto'. 1Re 8:22 Poi Salomone si pose davanti all'altare dell'Eterno, in presenza di tutta la raunanza d'Israele, stese le mani verso il cielo, e disse: 1Re 8:23 'O Eterno, Dio d'Israele! Non v'e' Dio che sia simile a te ne' lassu' in cielo, ne' quaggiu' in terra! Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in tua presenza con tutto il cuor loro. 1Re 8:24 Tu hai mantenuta la promessa da te fatta al tuo servo Davide, mio padre; e cio' che dichiarasti con la tua propria bocca, la tua mano oggi l'adempie. 1Re 8:25 Ora dunque, o Eterno, Dio d'Israele, mantieni al tuo servo Davide, mio padre, la promessa che gli facesti, dicendo: - Non ti manchera' mai qualcuno che segga nel mio cospetto sul trono d'Israele, purche' i tuoi figliuoli veglino sulla loro condotta, e camminino in mia presenza, come tu hai camminato. 1Re 8:26 Or dunque, o Dio d'Israele, s'avveri la parola che dicesti al tuo servo Davide mio padre! 1Re 8:27 Ma e' egli proprio vero che Dio abiti sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli de' cieli non ti posson contenere; quanto meno questa casa che io ho costruita! 1Re 8:28 Nondimeno, o Eterno, Dio mio, abbi riguardo alla preghiera del tuo servo e alla sua supplicazione, ascoltando il grido e la preghiera che il tuo servo ti rivolge quest'oggi. 1Re 8:29 Siano gli occhi tuoi notte e giorno aperti su questa casa, sul luogo di cui dicesti: - Quivi sara' il mio nome! - Ascolta la preghiera che il tuo servo fara' rivolto a questo luogo! 1Re 8:30 Ascolta la supplicazione del tuo servo e del tuo popolo d'Israele quando pregheranno rivolti a questo luogo; ascoltali dal luogo della tua dimora nei cieli; ascolta e perdona! 1Re 8:31 Se uno pecca contro il suo prossimo, e si esige da lui il giuramento per costringerlo a giurare, se quegli viene a giurare davanti al tuo altare in questa casa, 1Re 8:32 tu ascoltalo dal cielo, agisci e giudica i tuoi servi; condanna il colpevole, facendo ricadere sul suo capo i suoi atti, e dichiara giusto l'innocente, trattandolo secondo la sua giustizia. 1Re 8:33 Quando il tuo popolo Israele sara' sconfitto dal nemico per aver peccato contro di te, se torna a te, se da' gloria al tuo nome e ti rivolge preghiere e supplicazioni in questa casa, 1Re 8:34 tu esaudiscilo dal cielo, perdona al tuo popolo d'Israele il suo peccato, e riconducilo nel paese che desti ai suoi padri. 1Re 8:35 Quando il cielo sara' chiuso e non vi sara' piu' pioggia a motivo dei loro peccati contro di te, se essi pregano rivolti a questo luogo, se danno gloria al tuo nome e si convertono dai loro peccati perche' li hai afflitti, 1Re 8:36 tu esaudiscili dal cielo, perdona il loro peccato ai tuoi servi ed al tuo popolo d'Israele, ai quali mostrerai la buona strada per cui debbon camminare; e manda la pioggia sulla terra, che hai data come eredita' al tuo popolo. 1Re 8:37 Quando il paese sara' invaso dalla carestia o dalla peste, dalla ruggine o dal carbone, dalle locuste o dai bruchi, quando il nemico assediera' il tuo popolo, nel suo paese, nelle sue citta', quando scoppiera' qualsivoglia flagello o epidemia, 1Re 8:38 ogni preghiera, ogni supplicazione che ti sara' rivolta da un individuo o dall'intero tuo popolo d'Israele, allorche' ciascuno avra' riconosciuta la piaga del proprio cuore e stendera' le sue mani verso questa casa, 1Re 8:39 tu esaudiscila dal cielo, dal luogo della tua dimora, e perdona; agisci e rendi a ciascuno secondo le sue vie, tu, che conosci il cuore d'ognuno; poiche' tu solo conosci il cuore di tutti i figliuoli degli uomini; 1Re 8:40 e fa' si ch'essi ti temano tutto il tempo che vivranno nel paese che tu desti ai padri nostri. 1Re 8:41 Anche lo straniero, che non e' del tuo popolo d'Israele, quando verra' da un paese lontano a motivo del tuo nome, 1Re 8:42 - perche' si udra' parlare del tuo gran nome, della tua mano potente e del tuo braccio disteso - quando verra' a pregarti in questa casa, 1Re 8:43 tu esaudiscilo dal cielo, dal luogo della tua dimora, e concedi a questo straniero tutto quello che ti domandera', affinche' tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome per temerti, come fa il tuo popolo d'Israele, e sappiano che il tuo nome e' invocato su questa casa che io ho costruita! 1Re 8:44 Quando il tuo popolo partira' per muover guerra al suo nemico seguendo la via per la quale tu l'avrai mandato, se innalza preghiere all'Eterno rivolto alla citta' che tu hai scelta e alla casa che io ho costruita al tuo nome, 1Re 8:45 esaudisci dal cielo le sue preghiere e le sue supplicazioni, e fagli ragione. 1Re 8:46 Quando peccheranno contro di te - poiche' non v'e' uomo che non pecchi - e tu ti sarai mosso a sdegno contro di loro e li avrai abbandonati in balia del nemico che li menera' in cattivita' in un paese ostile, lontano o vicino, 1Re 8:47 se, nel paese dove saranno schiavi, rientrano in se stessi, se tornano a te e ti rivolgono supplicazioni nel paese di quelli che li hanno menati in cattivita' e dicono: - Abbiam peccato, abbiamo operato iniquamente, siamo stati malvagi, 1Re 8:48 - se tornano a te con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro nel paese dei loro nemici che li hanno menati in cattivita', e ti pregano rivolti al loro paese, il paese che tu desti ai loro padri, alla citta' che tu hai scelta e alla casa che io ho costruita al tuo nome, 1Re 8:49 esaudisci dal cielo, dal luogo della tua dimora, le loro preghiere e le loro supplicazioni, e fa' loro ragione; 1Re 8:50 perdona al tuo popolo che ha peccato contro di te, tutte le trasgressioni di cui si e' reso colpevole verso di te, e muovi a pieta' per essi quelli che li hanno menati in cattivita', affinche' abbiano compassione di loro; 1Re 8:51 giacche' essi sono il tuo popolo, la tua eredita', e tu li hai tratti fuor dall'Egitto, di mezzo a una fornace da ferro! 1Re 8:52 Siano aperti gli occhi tuoi alle supplicazioni del tuo servo e alle supplicazioni del tuo popolo Israele, per esaudirli in tutto quello che ti chiederanno; 1Re 8:53 poiche' tu li hai appartati da tutti i popoli della terra per farne la tua eredita'; come dichiarasti per mezzo del tuo servo Mose', quando traesti dall'Egitto i padri nostri, o Signore, o Eterno!' 1Re 8:54 Or quando Salomone ebbe finito di rivolgere all'Eterno tutta questa preghiera e questa supplicazione, s'alzo' di davanti all'altare dell'Eterno dove stava inginocchiato tenendo le mani stese verso il cielo. 1Re 8:55 E, levatosi in pie', benedisse tutta la raunanza d'Israele ad alta voce, dicendo: 1Re 8:56 'Benedetto sia l'Eterno, che ha dato riposo al suo popolo Israele, secondo tutte le promesse che avea fatte; non una delle buone promesse da lui fatte per mezzo del suo servo Mose', e' rimasta inadempiuta. 1Re 8:57 L'Eterno, il nostro Dio, sia con noi, come fu coi nostri padri; non ci lasci e non ci abbandoni, 1Re 8:58 ma inchini i nostri cuori verso di lui, affinche' camminiamo in tutte le sue vie, e osserviamo i suoi comandamenti, le sue leggi e i suoi precetti, ch'egli prescrisse ai nostri padri! 1Re 8:59 E le parole di questa mia supplicazione all'Eterno siano giorno e notte presenti all'Eterno, all'Iddio nostro, ond'egli faccia ragione al suo servo e al suo popolo Israele, secondo occorrera' giorno per giorno, 1Re 8:60 affinche' tutti i popoli della terra riconoscano che l'Eterno e' Dio e non ve n'e' alcun altro. 1Re 8:61 Sia dunque il cuor vostro dato interamente all'Eterno, al nostro Dio, per seguire le sue leggi e osservare i suoi comandamenti come fate oggi'. 1Re 8:62 Poi il re e tutto Israele con lui offriron dei sacrifizi davanti all'Eterno. 1Re 8:63 Salomone immolo', come sacrifizio di azioni di grazie offerto all'Eterno, ventiduemila buoi e centoventimila pecore. Cosi il re e tutti i figliuoli d'Israele dedicarono la casa dell'Eterno. 1Re 8:64 In quel giorno il re consacro' la parte di mezzo del cortile, ch'e' davanti alla casa dell'Eterno; poiche' offri quivi gli olocausti, le oblazioni e i grassi dei sacrifizi di azioni di grazie, giacche' l'altare di rame, ch'e' davanti all'Eterno, era troppo piccolo per contenere gli olocausti, le oblazioni e i grassi dei sacrifizi di azioni di grazie. 1Re 8:65 E in quel tempo Salomone celebro' la festa, e tutto Israele con lui. Ci fu una grande raunanza di gente, venuta da tutto il paese: dai dintorni di Hamath fino al torrente d'Egitto, e raccolta dinanzi all'Eterno, al nostro Dio, per sette giorni e poi per altri sette, in tutto quattordici giorni. 1Re 8:66 L'ottavo giorno licenzio' il popolo; e quelli benedirono il re, e se n'andarono alle loro tende allegri e col cuore contento per tutto il bene che l'Eterno avea fatto a Davide, suo servo, e ad Israele, suo popolo. Seconda apparizione dell'Eterno a Salomone 1Re 9:1 Dopo che Salomone ebbe finito di costruire la casa dell'Eterno, la casa del re e tutto quello ch'ebbe gusto e volonta' di fare, 1Re 9:2 l'Eterno gli apparve per la seconda volta, come gli era apparito a Gabaon, 1Re 9:3 e gli disse: 'Io ho esaudita la tua preghiera e la supplicazione che hai fatta dinanzi a me; ho santificata questa casa che tu hai edificata per mettervi il mio nome in perpetuo; e gli occhi miei ed il mio cuore saran quivi sempre. 1Re 9:4 E quanto a te, se tu cammini dinanzi a me come cammino' Davide, tuo padre, con integrita' di cuore e con rettitudine, facendo tutto quello che t'ho comandato, e se osservi le mie leggi e i miei precetti, 1Re 9:5 io stabiliro' il trono del tuo regno in Israele in perpetuo, come promisi a Davide tuo padre, dicendo: - Non ti manchera' mai qualcuno che segga sul trono d'Israele. 1Re 9:6 - Ma se voi o i vostri figliuoli vi ritraete dal seguir me, se non osservate i miei comandamenti e le mie leggi che io vi ho posti dinanzi, e andate invece a servire altri de'i ed a prostrarvi dinanzi a loro, 1Re 9:7 io sterminero' Israele d'in sulla faccia del paese che gli ho dato, rigettero' dal mio cospetto la casa che ho consacrata al mio nome, e Israele sara' la favola e lo zimbello di tutti i popoli. 1Re 9:8 E questa casa, per quanto sia cosi in alto, sara' desolata; e chiunque le passera' vicino rimarra' stupefatto e si mettera' a fischiare; e si dira': - Perche' l'Eterno ha egli trattato in tal guisa questo paese e questa casa? - e si rispondera': 1Re 9:9 - Perche' hanno abbandonato l'Eterno, l'Iddio loro, il quale trasse i loro padri dal paese d'Egitto, si sono invaghiti d'altri de'i, si sono prostrati dinanzi a loro e li hanno serviti; ecco perche' l'Eterno ha fatto venire tutti questi mali su loro'. Citta' costruite da Salomone. Flotta mandata ad Ofir 1Re 9:10 Or avvenne che, passati i venti anni nei quali Salomone costrui le due case, la casa dell'Eterno e la casa del re, 1Re 9:11 siccome Hiram, re di Tiro, avea fornito a Salomone legname di cedro e di cipresso, e oro, a piacere di lui, il re Salomone diede a Hiram venti citta' nel paese di Galilea. 1Re 9:12 Hiram usci da Tiro per veder le citta' dategli da Salomone; ma non gli piacquero; 1Re 9:13 e disse: 'Che citta' son queste che tu m'hai date, fratel mio?' E le chiamo' 'terra di Kabul' nome ch'e' rimasto loro fino al di d'oggi. 1Re 9:14 Hiram avea mandato al re centoventi talenti d'oro. 1Re 9:15 Or ecco quel che concerne gli operai presi e comandati dal re Salomone per costruire la casa dell'Eterno e la sua propria casa, Millo e le mura di Gerusalemme, Hatsor; Meghiddo e Ghezer. 1Re 9:16 - Faraone, re d'Egitto, era salito a impadronirsi di Ghezer, l'avea data alle fiamme, ed avea ucciso i Cananei che abitavano la citta'; poi l'aveva data per dote alla sua figliuola, moglie di Salomone. 1Re 9:17 E Salomone ricostrui Ghezer, Beth-Horon inferiore, 1Re 9:18 Baalath e Tadmor nella parte deserta del paese, 1Re 9:19 tutte le citta' di rifornimento che gli appartenevano, le citta' per i suoi carri, le citta' per i suoi cavalieri, insomma tutto quello che gli piacque di costruire a Gerusalemme, al Libano e in tutto il paese del suo dominio. 1Re 9:20 - Di tutta la popolazione ch'era rimasta degli Amorei, degli Hittei, dei Ferezei, degli Hivvei e dei Gebusei, che non erano de' figliuoli d'Israele, 1Re 9:21 vale a dire dei loro discendenti ch'eran rimasti dopo di loro nel paese e che gl'Israeliti non avean potuto votare allo sterminio, Salomone fece tanti servi per le comandate; e tali son rimasti fino al di d'oggi. 1Re 9:22 Ma de' figliuoli d'Israele Salomone non impiego' alcuno come servo; essi furono la sua gente di guerra, i suoi ministri, i suoi principi, i suoi capitani, i comandanti dei suoi carri e de' suoi cavalieri. 1Re 9:23 I capi, preposti da Salomone alla direzione dei suoi lavori, erano in numero di cinquecentocinquanta, incaricati di sorvegliare la gente che eseguiva i lavori. 1Re 9:24 Non appena la figliuola di Faraone sali dalla citta' di Davide alla casa che Salomone le avea fatto costruire, questi si mise a costruire Millo. 1Re 9:25 Tre volte all'anno Salomone offriva olocausti e sacrifizi di azioni di grazie sull'altare che egli aveva eretto all'Eterno, e offriva profumi su quello che era posto davanti all'Eterno. Cosi egli termino' definitivamente la casa. 1Re 9:26 Il re Salomone costrui anche una flotta ad Etsion-Gheber, presso Eloth, sul lido del mar Rosso, nel paese di Edom. 1Re 9:27 Hiram mando' su questa flotta, con la gente di Salomone, la sua propria gente: marinai, che conoscevano il mare. 1Re 9:28 Essi andarono ad Ofir, vi presero dell'oro, quattrocentoventi talenti, e li portarono al re Salomone. La regina di Sceba viene a visitare Salomone a Gerusalemme 1Re 10:1 Or la regina di Sceba avendo udito la fama che circondava Salomone a motivo del nome dell'Eterno, venne a metterlo alla prova con degli enimmi. 1Re 10:2 Essa giunse a Gerusalemme con un numerosissimo seguito, con cammelli carichi di aromi, d'oro in gran quantita', e di pietre preziose; e, recatasi da Salomone, gli disse tutto quello che aveva in cuore. 1Re 10:3 Salomone rispose a tutte le questioni propostegli da lei, e non ci fu cosa che fosse oscura per il re, e ch'ei non sapesse spiegare. 1Re 10:4 E quando la regina di Sceba ebbe veduto tutta la sapienza di Salomone e la casa ch'egli aveva costruita 1Re 10:5 e le vivande della sua mensa e gli alloggi de' suoi servi e l'ordine del servizio de' suoi ufficiali e le loro vesti e i suoi coppieri e gli olocausti ch'egli offriva nella casa dell'Eterno, rimase fuori di se' dalla maraviglia. 1Re 10:6 E disse al re: 'Quello che avevo sentito dire nel mio paese dei fatti tuoi e della tua sapienza era dunque vero. 1Re 10:7 Ma non ci ho creduto finche' non son venuta io stessa, e non ho visto con gli occhi miei; ed ora, ecco, non me n'era stata riferita neppure la meta'! La tua sapienza e la tua prosperita' sorpassano la fama che me n'era giunta! 1Re 10:8 Beata la tua gente, beati questi tuoi servi che stanno del continuo dinanzi a te, ed ascoltano la tua sapienza. 1Re 10:9 Sia benedetto l'Eterno, il tuo Dio, il quale t'ha gradito, mettendoti sul trono d'Israele! L'Eterno ti ha stabilito re, per far ragione e giustizia, perch'egli nutre per Israele un amore perpetuo'. 1Re 10:10 Poi ella dono' al re centoventi talenti d'oro, grandissima quantita' di aromi, e delle pietre preziose. Non furon mai piu' portati tanti aromi quanti ne diede la regina di Sceba al re Salomone. 1Re 10:11 (La flotta di Hiram che portava oro da Ofir, portava anche da Ofir del legno di sandalo in grandissima quantita', e delle pietre preziose, 1Re 10:12 e di questo legno di sandalo il re fece delle balaustrate per la casa dell'Eterno e per la casa reale, delle cetre e de' salte'ri per i cantori. Di questo legno di sandalo non ne fu piu' portato, e non se n'e' piu' visto fino al di d'oggi). 1Re 10:13 Il re Salomone diede alla regina di Sceba tutto quel che essa bramo' e chiese, oltre a quello ch'ei le dono' con la sua munificenza sovrana. Poi ella si rimise in cammino, e coi suoi servi se ne torno' al suo paese. Ricchezze di Salomone 1Re 10:14 Or il peso dell'oro che giungeva ogni anno a Salomone, era di seicentosessantasei talenti, 1Re 10:15 oltre quello ch'ei percepiva dai mercanti, dal traffico dei negozianti, da tutti i re d'Arabia e dai governatori del paese. 1Re 10:16 E il re Salomone fece fare duecento scudi grandi d'oro battuto, per ognuno dei quali impiego' seicento sicli d'oro, 1Re 10:17 e trecento scudi d'oro battuto piu' piccoli, per ognuno dei quali impiego' tre mine d'oro; e il re li mise nella casa della 'Foresta del Libano'. 1Re 10:18 Il re fece pure un gran trono d'avorio, che rivesti d'oro finissimo. 1Re 10:19 Questo trono aveva sei gradini; la sommita' del trono era rotonda dalla parte di dietro; il seggio avea due bracci, uno di qua e uno di la'; presso i due bracci stavano due leoni, 1Re 10:20 e dodici leoni stavano sui sei gradini, da una parte e dall'altra. Niente di simile era ancora stato fatto in verun altro regno. 1Re 10:21 E tutte le coppe del re Salomone erano d'oro, e tutto il vasellame della casa della 'Foresta del Libano' era d'oro puro. Nulla era d'argento; dell'argento non si faceva alcun conto al tempo di Salomone. 1Re 10:22 Poiche' il re aveva in mare una flotta di Tarsis insieme con la flotta di Hiram; e la flotta di Tarsis, una volta ogni tre anni, veniva a portare oro, argento, avorio, scimmie e pavoni. 1Re 10:23 Cosi il re Salomone fu il piu' grande di tutti i re della terra per ricchezze e per sapienza. 1Re 10:24 E tutto il mondo cercava di veder Salomone per udir la sapienza che Dio gli avea messa in cuore. 1Re 10:25 E ognuno gli portava il suo dono: vasi d'argento, vasi d'oro, vesti, armi, aromi, cavalli e muli; e questo avveniva ogni anno. 1Re 10:26 Salomone raduno' carri e cavalieri, ed ebbe millequattrocento carri e dodicimila cavalieri, che distribui nelle citta' dove teneva i suoi carri, e in Gerusalemme presso di se'. 1Re 10:27 E il re fece si che l'argento era in Gerusalemme cosi comune come le pietre, e i cedri tanto abbondanti quanto i sicomori della pianura. 1Re 10:28 I cavalli che Salomone aveva, gli venivan menati dall'Egitto; le carovane di mercanti del re li andavano a prendere a mandre, per un prezzo convenuto. 1Re 10:29 Un equipaggio, uscito dall'Egitto e giunto a destinazione, veniva a costare seicento sicli d'argento; un cavallo, centocinquanta. Nello stesso modo, per mezzo di que' mercanti, se ne facean venire per tutti i re degli Hittei e per i re della Siria. Salomone trascinato alla idolatria. Sdegno di Dio contro di lui 1Re 11:1 Or il re Salomone, oltre la figliuola di Faraone, amo' molte donne straniere: delle Moabite, delle Ammonite, delle Idumee, delle Sidonie, delle Hittee, 1Re 11:2 donne appartenenti ai popoli dei quali l'Eterno avea detto ai figliuoli d'Israele: 'Non andate da loro e non vengano essi da voi; poiche' essi certo pervertirebbero il vostro cuore per farvi seguire i loro de'i'. A tali donne s'uni Salomone ne' suoi amori. 1Re 11:3 Ed ebbe settecento principesse per mogli e trecento concubine; e le sue mogli gli pervertirono il cuore; 1Re 11:4 cosicche', al tempo della vecchiaia di Salomone, le sue mogli gl'inclinarono il cuore verso altri de'i; e il cuore di lui non appartenne tutto quanto all'Eterno, al suo Dio, come avea fatto il cuore di Davide suo padre. 1Re 11:5 E Salomone segui Astarte, divinita' dei Sidonī, e Milcom, l'abominazione degli Ammoniti. 1Re 11:6 Cosi Salomone fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno e non segui pienamente l'Eterno, come avea fatto Davide suo padre. 1Re 11:7 Fu allora che Salomone costrui, sul monte che sta dirimpetto a Gerusalemme, un alto luogo per Kemosh, l'abominazione di Moab, e per Molec, l'abominazione dei figliuoli di Ammon. 1Re 11:8 E fece cosi per tutte le sue donne straniere, le quali offrivano profumi e sacrifizi ai loro de'i. 1Re 11:9 E l'Eterno s'indigno' contro Salomone, perche' il cuor di lui s'era alienato dall'Eterno, dall'Iddio d'Israele, che gli era apparito due volte, 1Re 11:10 e gli aveva ordinato, a questo proposito, di non andar dietro ad altri de'i; ma egli non osservo' l'ordine datogli dall'Eterno. 1Re 11:11 E l'Eterno disse a Salomone: 'Giacche' tu hai agito a questo modo, e non hai osservato il mio patto e le leggi che t'avevo date, io ti strappero' di dosso il reame, e lo daro' al tuo servo. 1Re 11:12 Nondimeno, per amor di Davide tuo padre, io non lo faro' a te vivente, ma lo strappero' dalle mani del tuo figliuolo. 1Re 11:13 Pero', non gli strappero' tutto il reame, ma lascero' una tribu' al tuo figliuolo, per amor di Davide mio servo, e per amor di Gerusalemme che io ho scelta'. I nemici di Salomone. Sua morte 1Re 11:14 L'Eterno suscito' un nemico a Salomone: Hadad, l'Idumeo, ch'era della stirpe reale di Edom. 1Re 11:15 Quando Davide sconfisse Edom, e Joab, capo dell'esercito, sali per seppellire i morti, e uccise tutti i maschi che erano in Edom, 1Re 11:16 (poiche' Joab rimase in Edom sei mesi, con tutto Israele, finche' v'ebbe sterminati tutti i maschi), 1Re 11:17 questo Hadad fuggi con alcuni Idumei, servi di suo padre, per andare in Egitto. - Hadad era allora un giovinetto. - 1Re 11:18 Quelli dunque partirono da Madian, andarono a Paran, presero seco degli uomini di Paran, e giunsero in Egitto da Faraone, re d'Egitto, il quale diede a Hadad una casa, provvide al suo mantenimento, e gli assegno' dei terreni. 1Re 11:19 Hadad entro' talmente nelle grazie di Faraone, che questi gli diede per moglie la sorella della propria moglie, la sorella della regina Tahpenes. 1Re 11:20 E la sorella di Tahpenes gli partori un figliuolo, Ghenubath, che Tahpenes divezzo' in casa di Faraone; e Ghenubath rimase in casa di Faraone tra i figliuoli di Faraone. 1Re 11:21 Or quando Hadad ebbe sentito in Egitto che Davide s'era addormentato coi suoi padri e che Joab, capo dell'esercito, era morto, disse a Faraone: 'Dammi licenza ch'io me ne vada al mio paese'. 1Re 11:22 E Faraone gli rispose: 'Che ti manca da me perche' tu cerchi d'andartene al tuo paese?' E quegli replico': 'Nulla; nondimeno, ti prego, lasciami partire'. 1Re 11:23 Iddio suscito' un altro nemico a Salomone: Rezon, figliuolo d'Eliada, ch'era fuggito dal suo signore Hadadezer, re di Tsoba. 1Re 11:24 Ed egli avea radunato gente intorno a se' ed era diventato capo banda, quando Davide massacro' i Sirī. Egli ed i suoi andarono a Damasco, vi si stabilirono, e regnarono in Damasco. 1Re 11:25 E Rezon fu nemico d'Israele per tutto il tempo di Salomone; e questo, oltre il male gia' fatto da Hadad. Aborri Israele e regno' sulla Siria. 1Re 11:26 Anche Geroboamo, servo di Salomone, si ribello' contro il re. Egli era figlio di Nebat, Efrateo di Tsereda, e avea per madre una vedova che si chiamava Tserua. 1Re 11:27 La causa per cui si ribello' contro il re, fu questa. Salomone costruiva Millo e chiudeva la breccia della citta' di Davide suo padre. 1Re 11:28 Or Geroboamo era un uomo forte e valoroso; e Salomone, veduto come questo giovine lavorava, gli diede la sorveglianza di tutta la gente della casa di Giuseppe, comandata ai lavori. 1Re 11:29 In quel tempo avvenne che Geroboamo, essendo uscito di Gerusalemme, s'imbatte' per istrada nel profeta Ahija di Scilo, che portava un mantello nuovo; ed erano loro due soli nella campagna. 1Re 11:30 Ahija prese il mantello nuovo che aveva addosso, lo straccio' in dodici pezzi, 1Re 11:31 e disse a Geroboamo: 'Prendine per te dieci pezzi, perche' l'Eterno, l'Iddio d'Israele, dice cosi: - Ecco, io strappo questo regno dalle mani di Salomone, e te ne daro' dieci tribu', 1Re 11:32 ma gli restera' una tribu' per amor di Davide mio servo, e per amor di Gerusalemme, della citta' che ho scelta fra tutte le tribu' d'Israele. 1Re 11:33 E cio', perche' i figliuoli d'Israele m'hanno abbandonato, si sono prostrati davanti ad Astarte, divinita' dei Sidonī, davanti a Kemosh, dio di Moab e davanti a Milcom, dio dei figliuoli d'Ammon, e non han camminato nelle mie vie per fare cio' ch'e' giusto agli occhi miei e per osservare le mie leggi e i miei precetti, come fece Davide, padre di Salomone. 1Re 11:34 Nondimeno non torro' dalle mani di lui tutto il regno, ma lo manterro' principe tutto il tempo della sua vita, per amor di Davide, mio servo, che io scelsi, e che osservo' i miei comandamenti e le mie leggi; 1Re 11:35 ma torro' il regno dalle mani del suo figliuolo, e te ne daro' dieci tribu'; 1Re 11:36 e al suo figliuolo lascero' una tribu' affinche' Davide, mio servo, abbia sempre una lampada davanti a me in Gerusalemme, nella citta' che ho scelta per mettervi il mio nome. 1Re 11:37 Io prendero' dunque te, e tu regnerai su tutto quello che l'anima tua desiderera', e sarai re sopra Israele. 1Re 11:38 E se tu ubbidisci a tutto quello che ti comandero', e cammini nelle mie vie, e fai cio' ch'e' giusto agli occhi miei, osservando le mie leggi e i miei comandamenti, come fece Davide mio servo, io saro' con te, ti edifichero' una casa stabile, come ne edificai una a Davide, e ti daro' Israele; 1Re 11:39 e umiliero' cosi la progenie di Davide, ma non per sempre'. - 1Re 11:40 Percio' Salomone cerco' di far morire Geroboamo; ma questi si levo' e fuggi in Egitto presso Scishak, re d'Egitto, e rimase in Egitto fino alla morte di Salomone. 1Re 11:41 Or il rimanente delle gesta di Salomone, tutto quello che fece, e la sua sapienza sta scritto nel libro delle gesta di Salomone. 1Re 11:42 Salomone regno' a Gerusalemme, su tutto Israele, quarant'anni. 1Re 11:43 Poi Salomone s'addormento' coi suoi padri, e fu sepolto nella citta' di Davide suo padre; e Roboamo suo figliuolo gli succedette nel regno. LO SCISMA DELLE DIECI TRIBu' I RE DI GIUDA E I RE D'ISRAELE (Cap. 12 a 22) Divisione del regno. Roboamo re di Giuda, Geroboamo re d'Israele 1Re 12:1 Roboamo ando' a Sichem, perche' tutto Israele era venuto a Sichem per farlo re. 1Re 12:2 Quando Geroboamo, figliuolo di Nebat, ebbe di cio' notizia, si trovava ancora in Egitto, dov'era fuggito per scampare dal re Salomone; stava in Egitto, 1Re 12:3 e quivi lo mandarono a chiamare. Allora Geroboamo e tutta la raunanza d'Israele vennero a parlare a Roboamo, e gli dissero: 1Re 12:4 'Tuo padre ha reso duro il nostro giogo; ora rendi tu piu' lieve la dura servitu' e il giogo pesante che tuo padre ci ha imposti, e noi ti serviremo'. 1Re 12:5 Ed egli rispose loro: 'Andatevene, e tornate da me fra tre giorni'. E il popolo se ne ando'. 1Re 12:6 Il re Roboamo si consiglio' coi vecchi ch'erano stati al servizio del re Salomone suo padre mentre era vivo, e disse: 'Che mi consigliate voi di rispondere a questo popolo?' 1Re 12:7 E quelli gli parlarono cosi: 'Se oggi tu ti fai servo di questo popolo, se tu gli cedi, se gli rispondi e gli parli con bonta', ti sara' servo per sempre'. 1Re 12:8 Ma Roboamo abbandono' il consiglio datogli dai vecchi e si consiglio' coi giovani ch'eran cresciuti con lui ed erano al suo servizio, 1Re 12:9 e disse loro: 'Come consigliate voi che rispondiamo a questo popolo che m'ha parlato dicendo: - Allevia il giogo che tuo padre ci ha imposto?' 1Re 12:10 E i giovani ch'erano cresciuti con lui, gli parlarono cosi: 'Ecco quel che dirai a questo popolo che s'e' rivolto a te dicendo: - Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, e tu ce lo allevia! - Gli risponderai cosi: - Il mio dito mignolo e' piu' grosso del corpo di mio padre; 1Re 12:11 ora, mio padre vi ha caricati d'un giogo pesante, ma io lo rendero' piu' pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castighero' coi flagelli a punte'. 1Re 12:12 Tre giorni dopo, Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo, come aveva ordinato il re dicendo: 'Tornate da me fra tre giorni'. 1Re 12:13 E il re rispose aspramente, abbandonando il consiglio che i vecchi gli aveano dato; 1Re 12:14 e parlo' al popolo secondo il consiglio dei giovani, dicendo: 'Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo rendero' piu' pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castighero' coi flagelli a punte'. 1Re 12:15 Cosi il re non diede ascolto al popolo; perche' questa cosa era diretta dall'Eterno, affinche' si adempisse la parola da lui detta per mezzo di Ahija di Scilo a Geroboamo, figliuolo di Nebat. 1Re 12:16 E quando tutto il popolo d'Israele vide che il re non gli dava ascolto, rispose al re, dicendo: 'Che abbiam noi da fare con Davide? Noi non abbiam nulla di comune col figliuolo d'Isai! Alle tue tende, o Israele! Provvedi ora tu alla tua casa, o Davide!' E Israele se ne ando' alle sue tende. 1Re 12:17 Ma sui figliuoli d'Israele che abitavano nelle citta' di Giuda, regno' Roboamo. 1Re 12:18 E il re Roboamo mando' loro Adoram, preposto alle comandate; ma tutto Israele lo lapido', ed egli mori. E il re Roboamo sali in fretta sopra un carro per fuggire a Gerusalemme. 1Re 12:19 Cosi Israele si ribello' alla casa di Davide, ed e' rimasto ribelle fino al di d'oggi. 1Re 12:20 E quando tutto Israele ebbe udito che Geroboamo era tornato, lo mando' a chiamare perche' venisse nella raunanza, e lo fece re su tutto Israele. Nessuno seguito' la casa di Davide, tranne la sola tribu' di Giuda. 1Re 12:21 E Roboamo, giunto che fu a Gerusalemme, raduno' tutta la casa di Giuda e la tribu' di Beniamino, centottantamila uomini, guerrieri scelti, per combattere contro la casa d'Israele e restituire il regno a Roboamo, figliuolo di Salomone. 1Re 12:22 Ma la parola di Dio fu cosi rivolta a Scemaia, uomo di Dio: 1Re 12:23 'Parla a Roboamo, figliuolo di Salomone, re di Giuda, a tutta la casa di Giuda e di Beniamino e al resto del popolo, e di' loro: 1Re 12:24 - Cosi parla l'Eterno: Non salite a combattere contro i vostri fratelli, i figliuoli d'Israele! Ognuno se ne torni a casa sua; perche' questo e' avvenuto per voler mio'. Quelli ubbidirono alla parola dell'Eterno, e se ne tornaron via secondo la parola dell'Eterno. Geroboamo stabilisce l'idolatria 1Re 12:25 Geroboamo edifico' Sichem nella contrada montuosa di Efraim, e vi si stabili; poi usci di la', ed edifico' Penuel. 1Re 12:26 E Geroboamo disse in cuor suo: 'Ora il regno potrebbe benissimo tornare alla casa di Davide. 1Re 12:27 Se questo popolo sale a Gerusalemme per offrir dei sacrifizi nella casa dell'Eterno, il suo cuore si volgera' verso il suo signore, verso Roboamo re di Giuda, e mi uccideranno, e torneranno a Roboamo re di Giuda'. 1Re 12:28 Il re, quindi, dopo essersi consigliato, fece due vitelli d'oro e disse al popolo: 'Siete ormai saliti abbastanza a Gerusalemme! O Israele, ecco i tuoi de'i, che ti hanno tratto dal paese d'Egitto!' 1Re 12:29 E ne mise uno a Bethel, e l'altro a Dan. 1Re 12:30 Questo divento' un'occasione di peccato; perche' il popolo andava fino a Dan per presentarsi davanti ad uno di que' vitelli. 1Re 12:31 Egli fece anche delle case d'alti luoghi, e creo' dei sacerdoti presi qua e la' di fra il popolo, e che non erano de' figliuoli di Levi. 1Re 12:32 Geroboamo istitui pure una solennita' nell'ottavo mese, nel quindicesimo giorno del mese, simile alla solennita' che si celebrava in Giuda, e offri dei sacrifizi sull'altare. Cosi fece a Bethel perche' si offrissero sacrifizi ai vitelli ch'egli avea fatti; e a Bethel stabili i sacerdoti degli alti luoghi che aveva eretti. Geroboamo ripreso da un profeta a Bethel 1Re 12:33 Il quindicesimo giorno dell'ottavo mese, mese che aveva scelto di sua testa, Geroboamo sali all'altare che aveva costruito a Bethel, fece una festa per i figliuoli d'Israele, e sali all'altare per offrire profumi. 1Re 13:1 Ed ecco che un uomo di Dio giunse da Giuda a Bethel per ordine dell'Eterno, mentre Geroboamo stava presso l'altare per ardere il profumo; 1Re 13:2 e per ordine dell'Eterno si mise a gridare contro l'altare e a dire: 'Altare, altare! cosi dice l'Eterno: - Ecco, nascera' alla casa di Davide un figliuolo, per nome Giosia, il quale immolera' su di te i sacerdoti degli alti luoghi che su di te ardono profumi, e s'arderanno su di te ossa umane'. 1Re 13:3 E quello stesso giorno diede un segno miracoloso dicendo: 'Questo e' il segno che l'Eterno ha parlato: ecco, l'altare si spacchera', e la cenere che v'e' sopra si spandera''. 1Re 13:4 Quando il re Geroboamo ebbe udita la parola che l'uomo di Dio aveva gridata contro l'altare di Bethel, stese la mano dall'alto dell'altare, e disse: 'Pigliatelo!' Ma la mano che Geroboamo avea stesa contro di lui si secco', e non pote' piu' ritirarla a se'. 1Re 13:5 E l'altare si spacco'; e la cenere che v'era sopra si disperse, secondo il segno che l'uomo di Dio avea dato per ordine dell'Eterno. 1Re 13:6 Allora il re si rivolse all'uomo di Dio, e gli disse: 'Deh, implora la grazia dell'Eterno, del tuo Dio, e prega per me affinche' mi sia resa la mano'. E l'uomo di Dio imploro' la grazia dell'Eterno, e il re riebbe la sua mano, che torno' com'era prima. 1Re 13:7 E il re disse all'uomo di Dio: 'Vieni meco a casa; ti ristorerai, e io ti faro' un regalo'. 1Re 13:8 Ma l'uomo di Dio rispose al re: 'Quand'anche tu mi dessi la meta' della tua casa, io non entrero' da te, e non mangero' pane ne' berro' acqua in questo luogo; 1Re 13:9 poiche' questo e' l'ordine che m'e' stato dato dall'Eterno: - Tu non vi mangerai pane ne' berrai acqua, e non tornerai per la strada che avrai fatta, andando'. - 1Re 13:10 Cosi egli se ne ando' per un'altra strada, e non torno' per quella che avea fatta, venendo a Bethel. Disubbidienza e punizione del profeta 1Re 13:11 Or v'era un vecchio profeta che abitava a Bethel; e uno de' suoi figliuoli venne a raccontargli tutte le cose che l'uomo di Dio avea fatte in quel giorno a Bethel, e le parole che avea dette al re. Il padre, udito ch'ebbe il racconto, 1Re 13:12 disse ai suoi figliuoli: 'Per qual via se n'e' egli andato?' Poiche' i suoi figliuoli avean veduto la via per la quale se n'era andato l'uomo di Dio venuto da Giuda. 1Re 13:13 Ed egli disse ai suoi figliuoli: 'Sellatemi l'asino'. Quelli gli sellarono l'asino; ed egli vi monto' su, 1Re 13:14 ando' dietro all'uomo di Dio, e lo trovo' a sedere sotto un terebinto, e gli disse: 'Sei tu l'uomo di Dio venuto da Giuda?' Quegli rispose: 'Son io'. 1Re 13:15 Allora il vecchio profeta gli disse: 'Vieni meco a casa mia, e prendi un po' di cibo'. 1Re 13:16 Ma quegli rispose: 'Io non posso tornare indietro teco, ne' entrare da te; e non mangero' pane ne' berro' acqua teco in questo luogo; 1Re 13:17 poiche' m'e' stato detto, per ordine dell'Eterno: - Tu non mangerai quivi pane, ne' berrai acqua, e non tornerai per la strada che avrai fatta, andando'. - 1Re 13:18 L'altro gli disse: 'Anch'io son profeta come sei tu; e un angelo mi ha parlato per ordine dell'Eterno, dicendo: - Rimenalo teco in casa tua, affinche' mangi del pane e beva dell'acqua'. - Costui gli mentiva. - 1Re 13:19 Cosi, l'uomo di Dio torno' indietro con l'altro, e mangio' del pane e bevve dell'acqua in casa di lui. 1Re 13:20 Or mentre sedevano a mensa, la parola dell'Eterno fu rivolta al profeta che avea fatto tornare indietro l'altro; 1Re 13:21 ed egli grido' all'uomo di Dio ch'era venuto da Giuda: 'Cosi parla l'Eterno: - Giacche' tu ti sei ribellato all'ordine dell'Eterno, e non hai osservato il comandamento che l'Eterno, l'Iddio tuo, t'avea dato, 1Re 13:22 e sei tornato indietro, e hai mangiato del pane e bevuto dell'acqua nel luogo del quale egli t'avea detto: Non vi mangiare del pane e non vi bere dell'acqua, il tuo cadavere non entrera' nel sepolcro de' tuoi padri'. - 1Re 13:23 Quando l'uomo di Dio ebbe mangiato e bevuto, il vecchio profeta, che l'avea fatto tornare indietro, gli sello' l'asino. 1Re 13:24 L'uomo di Dio se ne ando', e un leone lo incontro' per istrada, e l'uccise. Il suo cadavere resto' disteso sulla strada; l'asino se ne stava presso di lui, e il leone pure presso il cadavere. 1Re 13:25 Quand'ecco passarono degli uomini che videro il cadavere disteso sulla strada e il leone che stava dappresso al cadavere, e vennero a riferire la cosa nella citta' dove abitava il vecchio profeta. 1Re 13:26 E quando il profeta che avea fatto tornare indietro l'uomo di Dio ebbe cio' udito, disse: 'e' l'uomo di Dio, ch'e' stato ribelle all'ordine dell'Eterno; percio' l'Eterno l'ha dato in balia d'un leone, che l'ha sbranato e ucciso, secondo la parola che l'Eterno gli avea detta'. 1Re 13:27 Poi si rivolse ai suoi figliuoli, e disse loro: 'Sellatemi l'asino'. E quelli glielo sellarono. 1Re 13:28 E quegli ando', trovo' il cadavere disteso sulla strada, e l'asino e il leone che stavano presso il cadavere; il leone non avea divorato il cadavere ne' sbranato l'asino. 1Re 13:29 Il profeta prese il cadavere dell'uomo di Dio, lo pose sull'asino, e lo porto' indietro; e il vecchio profeta rientro' in citta' per piangerlo, e per dargli sepoltura. 1Re 13:30 E pose il cadavere nel proprio sepolcro; ed egli e i suoi figliuoli lo piansero, dicendo: 1Re 13:31 'Ahi fratel mio!' E quando l'ebbe seppellito, il vecchio profeta disse ai suoi figliuoli: 'Quando saro' morto, seppellitemi nel sepolcro dov'e' sepolto l'uomo di Dio; ponete le ossa mie accanto alle sue. 1Re 13:32 Poiche' la parola da lui gridata per ordine dell'Eterno contro l'altare di Bethel e contro tutte le case degli alti luoghi che sono nelle citta' di Samaria, si verifichera' certamente'. 1Re 13:33 Dopo questo fatto, Geroboamo non si distolse dalla sua mala via; creo' anzi di nuovo de' sacerdoti degli alti luoghi, prendendoli qua e la' di fra il popolo; chiunque voleva, era da lui consacrato, e diventava sacerdote degli alti luoghi. 1Re 13:34 E quella fu, per la casa di Geroboamo, un'occasione di peccato, che attiro' su lei la distruzione e lo sterminio di sulla faccia della terra. Ahija predice la rovina della casa di Gerusalemme 1Re 14:1 In quel tempo, Abija, figliuolo di Geroboamo, si ammalo'. 1Re 14:2 E Geroboamo disse a sua moglie: 'Le'vati, ti prego, e trave'stiti, affinche' non si conosca che tu sei moglie di Geroboamo, e va' a Sciloh. Ecco, quivi e' il profeta Ahija, il quale predisse di me che sarei stato re di questo popolo. 1Re 14:3 E prendi teco dieci pani, delle focacce, un vaso di miele, e va' da lui; egli ti dira' quello che avverra' di questo fanciullo'. 1Re 14:4 La moglie di Geroboamo fece cosi; si levo', ando' a Sciloh, e giunse a casa di Ahija. Ahija non potea vedere, poiche' gli s'era offuscata la vista per la vecchiezza. 1Re 14:5 - Or l'Eterno avea detto ad Ahija: 'Ecco, la moglie di Geroboamo sta per venire a consultarti riguardo al suo figliuolo, che e' ammalato. Tu parlale cosi e cosi. Quando entrera', fingera' d'essere un'altra'. - 1Re 14:6 Come dunque Ahija udi il rumore de' piedi di lei che entrava per la porta, disse: 'Entra pure, moglie di Geroboamo; perche' fingi d'essere un'altra? Io sono incaricato di dirti delle cose dure. 1Re 14:7 Va' e di' a Geroboamo: - Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Io t'ho innalzato di mezzo al popolo, t'ho fatto principe del mio popolo Israele, 1Re 14:8 ed ho strappato il regno dalle mani della casa di Davide e l'ho dato a te, ma tu non sei stato come il mio servo Davide il quale osservo' i miei comandamenti e mi segui con tutto il suo cuore, non facendo se non cio' ch'e' giusto agli occhi miei, 1Re 14:9 e hai fatto peggio di tutti quelli che t'hanno preceduto, e sei andato a farti degli altri de'i e delle immagini fuse per provocarmi ad ira ed hai gettato me dietro alle tue spalle; 1Re 14:10 per questo ecco ch'io faccio scender la sventura sulla casa di Geroboamo, e sterminero' dalla casa di Geroboamo fino all'ultimo uomo, tanto chi e' schiavo come chi e' libero in Israele, e spazzero' la casa di Geroboamo, come si spazza lo sterco finche' sia tutto sparito. 1Re 14:11 Quelli della casa di Geroboamo che morranno in citta', saran divorati dai cani; e quelli che morranno per i campi, li divoreranno gli uccelli del cielo; poiche' l'Eterno ha parlato. 1Re 14:12 Quanto a te, le'vati, vattene a casa tua; e non appena avrai messo piede in citta', il bambino morra'. 1Re 14:13 E tutto Israele lo piangera' e gli dara' sepoltura. Egli e' il solo della casa di Geroboamo che sara' messo in un sepolcro, perche' e' il solo nella casa di Geroboamo in cui si sia trovato qualcosa di buono, rispetto all'Eterno, all'Iddio d'Israele. 1Re 14:14 L'Eterno stabilira' sopra Israele un re, che in quel giorno sterminera' la casa di Geroboamo. E che dico? Non e' forse quello che gia' succede? 1Re 14:15 E l'Eterno colpira' Israele, che sara' come una canna agitata nell'acqua; sradichera' Israele da questa buona terra che avea data ai loro padri, e li disperdera' oltre il fiume, perche' si son fatti degl'idoli di Astarte provocando ad ira l'Eterno. 1Re 14:16 E abbandonera' Israele a cagion dei peccati che Geroboamo ha commessi e fatti commettere a Israele'. - 1Re 14:17 La moglie di Geroboamo si levo', parti, e giunse a Tirtsa; e com'ella metteva il piede sulla soglia di casa, il fanciullo mori; 1Re 14:18 e lo seppellirono, e tutto Israele lo pianse, secondo la parola che l'Eterno avea pronunziata per bocca del profeta Ahija, suo servo. 1Re 14:19 Il resto delle azioni di Geroboamo e le sue guerre e il modo come regno', sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 1Re 14:20 E la durata del regno di Geroboamo fu di ventidue anni; poi s'addormento' coi suoi padri, e Nadab suo figliuolo regno' in luogo suo. Il regno di Giuda sotto Roboamo. Invasione di Scishak re d'Egitto. Morte di Roboamo 1Re 14:21 Roboamo, figliuolo di Salomone, regno' in Giuda. Avea quarantun anni quando comincio' a regnare, e regno' diciassette anni in Gerusalemme, nella citta' che l'Eterno s'era scelta fra tutte le tribu' d'Israele per mettervi il suo nome. Sua madre si chiamava Naama, l'Ammonita. 1Re 14:22 Que' di Giuda fecero cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno; e coi peccati che commisero provocarono l'Eterno a gelosia piu' di quanto avesser fatto i loro padri. 1Re 14:23 Si eressero anch'essi degli alti luoghi con delle statue e degl'idoli d'Astarte su tutte le alte colline e sotto ogni albero verdeggiante. 1Re 14:24 V'erano anche nel paese degli uomini che si prostituivano. Essi praticarono tutti gli atti abominevoli delle nazioni che l'Eterno avea cacciate d'innanzi ai figliuoli d'Israele. 1Re 14:25 L'anno quinto del regno di Roboamo, Scishak, re d'Egitto, sali contro Gerusalemme, 1Re 14:26 e porto' via i tesori della casa dell'Eterno e i tesori della casa del re; porto' via ogni cosa; prese pure tutti gli scudi d'oro che Salomone avea fatti; 1Re 14:27 invece de' quali Roboamo fece fare degli scudi di rame, e li affido' ai capitani della guardia che custodiva la porta della casa del re. 1Re 14:28 E ogni volta che il re entrava nella casa dell'Eterno, quei della guardia li portavano; poi li riportavano nella sala della guardia. 1Re 14:29 Il resto delle azioni di Roboamo e tutto quello ch'ei fece, sta scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 1Re 14:30 Or vi fu guerra continua fra Roboamo e Geroboamo. 1Re 14:31 E Roboamo s'addormento' coi suoi padri e con essi fu sepolto nella citta' di Davide. Sua madre si chiamava Naama, l'Ammonita. Ed Abijam, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Abijam, re di Giuda 1Re 15:1 Il diciottesimo anno del regno di Geroboamo, figliuolo di Nebat, Abijam comincio' a regnare sopra Giuda. 1Re 15:2 Regno' tre anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Maaca, figliuola di Abishalom. 1Re 15:3 Egli s'abbandono' a tutti i peccati che suo padre avea commessi prima di lui, e il suo cuore non fu tutto quanto per l'Eterno, l'Iddio suo, com'era stato il cuore di Davide suo padre. 1Re 15:4 Nondimeno, per amor di Davide, l'Eterno, il suo Dio, gli lascio' una lampada a Gerusalemme, stabilendo dopo di lui il suo figliuolo, e lasciando sussistere Gerusalemme; 1Re 15:5 perche' Davide avea fatto cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, e non si era scostato in nulla dai suoi comandamenti per tutto il tempo della sua vita, salvo nel fatto di Uria, lo Hitteo. 1Re 15:6 Or fra Roboamo e Geroboamo vi fu guerra, finche' Roboamo visse. 1Re 15:7 Il resto delle azioni di Abijam e tutto quello ch'ei fece, sta scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. E vi fu guerra fra Abijam e Geroboamo. 1Re 15:8 E Abijam s'addormento' coi suoi padri, e fu sepolto nella citta' di Davide; ed Asa, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Asa, re di Giuda 1Re 15:9 L'anno ventesimo del regno di Geroboamo, re d'Israele, Asa comincio' a regnare sopra Giuda. 1Re 15:10 Regno' quarantun anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Maaca, figliuola d'Abishalom. 1Re 15:11 Asa fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, come avea fatto Davide suo padre, 1Re 15:12 tolse via dal paese quelli che si prostituivano, fece sparire tutti gl'idoli che i suoi padri aveano fatti, 1Re 15:13 e destitui pure dalla dignita' di regina sua madre Maaca, perch'essa avea rizzato un'immagine ad Astarte; Asa abbatte' l'immagine, e la brucio' presso al torrente Kidron. 1Re 15:14 Nondimeno, gli alti luoghi non furono eliminati; quantunque il cuore d'Asa fosse tutto quanto per l'Eterno, durante l'intera sua vita. 1Re 15:15 Egli fece portare nella casa dell'Eterno le cose che suo padre avea consacrate, e quelle che avea consacrate egli stesso: argento, oro, vasi. 1Re 15:16 E ci fu guerra fra Asa e Baasa, re d'Israele, tutto il tempo della lor vita. 1Re 15:17 Baasa, re d'Israele, sali contro Giuda, ed edifico' Rama, per impedire che alcuno andasse e venisse dalla parte di Asa, re di Giuda. 1Re 15:18 Allora Asa prese tutto l'argento e l'oro ch'era rimasto nei tesori della casa dell'Eterno, prese i tesori della casa del re, e mise tutto in mano dei suoi servi, che mando' a Ben-Hadad, figliuolo di Tabrimmon, figliuolo di Hezion, re di Siria, che abitava a Damasco, per dirgli: 1Re 15:19 'Siavi alleanza fra me e te, come vi fu fra il padre mio e il padre tuo. Ecco, io ti mando in dono dell'argento e dell'oro; va', rompi la tua alleanza con Baasa, re d'Israele, ond'egli si ritiri da me'. 1Re 15:20 Ben-Hadad die' ascolto al re Asa; mando' i capi del suo esercito contro le citta' d'Israele ed espugno' Ijon, Dan, Abel-Beth-Maaca, tutta la contrada di Kinneroth con tutto il paese di Neftali. 1Re 15:21 E quando Baasa ebbe udito questo, cesso' di edificare Rama, e rimase a Tirtsa. 1Re 15:22 Allora il re Asa convoco' tutti que' di Giuda, senza eccettuarne alcuno; e quelli portaron via le pietre e il legname di cui Baasa s'era servito per la costruzione di Rama; e con essi il re Asa edifico' Gheba di Beniamino, e Mitspa. 1Re 15:23 Il resto di tutte le azioni di Asa, tutte le sue prodezze, tutto quello ch'ei fece e le citta' che edifico', si trova scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. Ma, nella sua vecchiaia, egli pati di male ai piedi. 1Re 15:24 E Asa si addormento' coi suoi padri, e fu sepolto con essi nella citta' di Davide, suo padre; e Giosafat, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Nadab, re d'Israele 1Re 15:25 Nadab, figliuolo di Geroboamo, comincio' a regnare sopra Israele il secondo anno di Asa, re di Giuda; e regno' sopra Israele due anni. 1Re 15:26 E fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, e segui le tracce di suo padre e il peccato nel quale aveva indotto Israele. 1Re 15:27 Baasa, figliuolo di Ahija, della casa d'Issacar, cospiro' contro di lui, e lo uccise a Ghibbethon, che apparteneva ai Filistei, mentre Nadab e tutto Israele assediavano Ghibbethon. 1Re 15:28 Baasa lo uccise l'anno terzo di Asa, re di Giuda, e regno' in luogo suo. 1Re 15:29 E, non appena fu re, stermino' tutta la casa di Geroboamo; non risparmio' anima viva di quella casa, ma la distrusse interamente, secondo la parola che l'Eterno avea pronunziata, per bocca del suo servo Ahija lo Scilonita, 1Re 15:30 a motivo de' peccati che Geroboamo avea commessi e fatti commettere a Israele, quando avea provocato ad ira l'Iddio d'Israele. 1Re 15:31 Il resto delle azioni di Nadab e tutto quello che fece, non sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re d'Israele? 1Re 15:32 E ci fu guerra fra Asa e Baasa, re d'Israele, tutto il tempo della loro vita. Baasa, re d'Israele 1Re 15:33 L'anno terzo di Asa, re di Giuda, Baasa, figliuolo di Ahija, comincio' a regnare su tutto Israele. Stava a Tirtsa, e regno' ventiquattro anni. 1Re 15:34 Fece quel ch'e' male agli occhi dell'Eterno; e segui le vie di Geroboamo e il peccato che questi avea fatto commettere a Israele. 1Re 16:1 E la parola dell'Eterno fu rivolta a Jehu, figliuolo di Hanani, contro Baasa, in questi termini: 1Re 16:2 'Io t'ho innalzato dalla polvere e t'ho fatto principe del mio popolo Israele, ma tu hai battuto le vie di Geroboamo ed hai indotto il mio popolo Israele a peccare, in guisa da provocarmi a sdegno coi suoi peccati; 1Re 16:3 percio' io spazzero' via Baasa e la sua casa, e faro' della casa tua quel che ho fatto della casa di Geroboamo, figliuolo di Nebat. 1Re 16:4 Quelli della famiglia di Baasa che morranno in citta', saran divorati dai cani; e quelli che morranno per i campi, li mangeranno gli uccelli del cielo'. 1Re 16:5 Le rimanenti azioni di Baasa, le sue gesta, e le sue prodezze, trovansi scritte nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 1Re 16:6 E Baasa si addormento' coi suoi padri, e fu sepolto in Tirtsa; ed Ela, suo figliuolo, regno' in luogo suo. 1Re 16:7 La parola che l'Eterno avea pronunziata per bocca del profeta Jehu, figliuolo di Hanani, fu diretta contro Baasa e contro la casa di lui, non soltanto a motivo di tutto il male che Baasa avea fatto sotto gli occhi dell'Eterno, provocandolo ad ira con l'opera delle sue mani cosi da imitare la casa di Geroboamo, ma anche perche' aveva sterminata quella casa. Ela, re d'Israele 1Re 16:8 L'anno ventesimosesto di Asa, re di Giuda, Ela, figliuolo di Baasa, comincio' a regnare sopra Israele. Stava a Tirtsa, e regno' due anni. 1Re 16:9 Zimri, suo servo, comandante della meta' dei suoi carri, congiuro' contro di lui. Ela era a Tirtsa, bevendo ed ubriacandosi in casa di Artsa, prefetto del palazzo di Tirtsa, 1Re 16:10 quando Zimri entro', lo colpi e l'uccise, l'anno ventisettesimo d'Asa, re di Giuda, e regno' in luogo suo. 1Re 16:11 E quando fu re, non appena si fu assiso sul trono, distrusse tutta la casa di Baasa; non gli lascio' neppure un bimbo: ne' parenti, ne' amici. 1Re 16:12 Cosi Zimri stermino' tutta la casa di Baasa, secondo la parola che l'Eterno avea pronunziata contro Baasa per bocca del profeta Jehu, 1Re 16:13 a motivo di tutti i peccati che Baasa ed Ela, suo figliuolo, aveano commesso e fatto commettere ad Israele, provocando ad ira l'Eterno, l'Iddio d'Israele, con i loro idoli. 1Re 16:14 Il resto delle azioni d'Ela e tutto quello ch'ei fece, trovasi scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele. Zimri, re d'Israele 1Re 16:15 L'anno ventisettesimo di Asa, re di Giuda, Zimri regno' per sette giorni in Tirtsa. Or il popolo era accampato contro Ghibbethon, citta' dei Filistei. 1Re 16:16 Il popolo quivi accampato, senti dire: 'Zimri ha fatto una congiura e ha perfino ucciso il re!' E quello stesso giorno, nell'accampamento, tutto Israele fece re d'Israele Omri, capo dell'esercito. 1Re 16:17 Ed Omri con tutto Israele sali da Ghibbethon e assedio' Tirtsa. 1Re 16:18 Zimri, vedendo che la citta' era presa, si ritiro' nella torre della casa del re, die' fuoco alla casa reale restando sotto alle rovine, e cosi mori, 1Re 16:19 a motivo de' peccati che aveva commessi, facendo cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, battendo la via di Geroboamo e abbandonandosi al peccato che questi avea commesso, inducendo a peccare Israele. 1Re 16:20 Il resto delle azioni di Zimri, la congiura ch'egli ordi, sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 1Re 16:21 Allora il popolo d'Israele si divise in due parti: meta' del popolo seguiva Tibni, figliuolo di Ghinath, per farlo re; l'altra meta' seguiva Omri. 1Re 16:22 Ma il popolo che seguiva Omri la vinse contro quello che seguiva Tibni, figliuolo di Ghinath. Tibni mori, e regno' Omri. Omri, re d'Israele 1Re 16:23 Il trentunesimo anno d'Asa, re di Giuda, Omri comincio' a regnare sopra Israele, e regno' dodici anni. Regno' sei anni in Tirtsa, 1Re 16:24 poi compro' da Scemer il monte di Samaria per due talenti d'argento; edifico' su quel monte una citta', e alla citta' che edifico' diede il nome di Samaria dal nome di Scemer, padrone del monte. 1Re 16:25 Omri fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, e fece peggio di tutti i suoi predecessori; 1Re 16:26 batte' in tutto la via di Geroboamo, figliuolo di Nebat, e s'abbandono' ai peccati che Geroboamo avea fatti commettere a Israele, provocando a sdegno l'Eterno, l'Iddio d'Israele, coi suoi idoli. 1Re 16:27 Il resto delle azioni compiute da Omri e le prodezze da lui fatte, sta tutto scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 1Re 16:28 Ed Omri s'addormento' coi suoi padri, e fu sepolto in Samaria; e Achab, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Achab, re d'Israele 1Re 16:29 Achab, figliuolo di Omri, comincio' a regnare sopra Israele l'anno trentottesimo di Asa, re di Giuda; e regno' in Samaria sopra Israele per ventidue anni. 1Re 16:30 Achab, figliuolo di Omri, fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno piu' di tutti quelli che l'aveano preceduto. 1Re 16:31 E, come se fosse stata per lui poca cosa lo abbandonarsi ai peccati di Geroboamo figliuolo di Nebat, prese per moglie Izebel, figliuola di Ethbaal, re dei Sidonī, ando' a servire Baal, a prostrarsi dinanzi a lui, 1Re 16:32 ed eresse un altare a Baal, nel tempio di Baal, che edifico' a Samaria. 1Re 16:33 Achab fece anche l'idolo d'Astarte. Achab fece piu', per provocare a sdegno l'Eterno, l'Iddio d'Israele, di quello che non avean fatto tutti i re d'Israele che l'avean preceduto. 1Re 16:34 Al tempo di lui, Hiel di Bethel, riedifico' Gerico; ne getto' le fondamenta su Abiram, suo primogenito, e ne rizzo' le porte su Segub, il piu' giovane de' suoi figliuoli, secondo la parola che l'Eterno avea pronunziata per bocca di Giosue', figliuolo di Nun. Il profeta Elia dinanzi ad Achab, al torrente di Kerith e a Sarepta 1Re 17:1 Elia, il Tishbita, uno di quelli che s'erano stabiliti in Galaad, disse ad Achab: 'Com'e' vero che vive l'Eterno, l'Iddio d'Israele, di cui io son servo, non vi sara' ne' rugiada ne' pioggia in questi anni, se non alla mia parola'. 1Re 17:2 E la parola dell'Eterno gli fu rivolta, in questi termini: 1Re 17:3 'Pa'rtiti di qua, vo'lgiti verso oriente, e nasconditi presso al torrente Kerith, che e' dirimpetto al Giordano. 1Re 17:4 Tu berrai al torrente, ed io ho comandato ai corvi che ti dian quivi da mangiare'. 1Re 17:5 Egli dunque parti, e fece secondo la parola dell'Eterno: ando', e si stabili presso il torrente Kerith, che e' dirimpetto al Giordano. 1Re 17:6 E i corvi gli portavano del pane e della carne la mattina, e del pane e della carne la sera; e beveva al torrente. 1Re 17:7 Ma di li a qualche tempo il torrente rimase asciutto, perche' non veniva pioggia sul paese. 1Re 17:8 Allora la parola dell'Eterno gli fu rivolta in questi termini: 1Re 17:9 'Le'vati, va' a Sarepta de' Sidonī, e fa' quivi la tua dimora; ecco, io ho ordinato cola' ad una vedova che ti dia da mangiare'. 1Re 17:10 Egli dunque si levo', e ando' a Sarepta; e, come giunse alla porta della citta', ecco quivi una donna vedova, che raccoglieva delle legna. Egli la chiamo', e le disse: 'Ti prego, vammi a cercare un po' d'acqua in un vaso, affinche' io beva'. 1Re 17:11 E mentr'ella andava a prenderne, egli le grido' dietro: 'Portami, ti prego, anche un pezzo di pane'. 1Re 17:12 Ella rispose: 'Com'e' vero che vive l'Eterno, il tuo Dio, del pane non ne ho, ma ho solo una manata di farina in un vaso, e un po' d'olio in un orciuolo; ed ecco, sto raccogliendo due stecchi, per andare a cuocerla per me e per il mio figliuolo; e la mangeremo, e poi morremo'. 1Re 17:13 Elia le disse: 'Non temere; va' e fa' come tu hai detto; ma fanne prima una piccola stiacciata per me, e po'rtamela; poi ne farai per te e per il tuo figliuolo. 1Re 17:14 Poiche' cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: - Il vaso della farina non si esaurira' e l'orciuolo dell'olio non calera', fino al giorno che l'Eterno mandera' la pioggia sulla terra'. 1Re 17:15 Ed ella ando' e fece come le avea detto Elia; ed essa, la sua famiglia ed Elia ebbero di che mangiare per molto tempo. 1Re 17:16 Il vaso della farina non si esauri, e l'orciuolo dell'olio non calo', secondo la parola che l'Eterno avea pronunziata per bocca d'Elia. 1Re 17:17 Or dopo queste cose avvenne che il figliuolo di quella donna, ch'era la padrona di casa, si ammalo'; e la sua malattia fu cosi grave, che non gli rimase piu' soffio di vita. 1Re 17:18 Allora la donna disse ad Elia: 'Che ho io mai da far teco, o uomo di Dio? Sei tu venuto da me per rinnovar la memoria delle mie iniquita' e far morire il mio figliuolo?' 1Re 17:19 Ei le rispose: 'Dammi il tuo figliuolo'. E lo prese dal seno di lei, lo porto' su nella camera dov'egli albergava, e lo corico' sul suo letto. 1Re 17:20 Poi invoco' l'Eterno, e disse: 'O Eterno, Iddio mio, colpisci tu di sventura anche questa vedova, della quale io sono ospite, facendole morire il figliuolo?' 1Re 17:21 Si distese quindi tre volte sul fanciullo, e invoco' l'Eterno, dicendo: 'O Eterno, Iddio mio, torni, ti prego, l'anima di questo fanciullo in lui!' 1Re 17:22 E l'Eterno esaudi la voce d'Elia: l'anima del fanciullo torno' in lui, ed ei fu reso alla vita. 1Re 17:23 Elia prese il fanciullo, lo porto' giu' dalla camera al pian terreno della casa, e lo rimise a sua madre, dicendole: 'Guarda! il tuo figliuolo e' vivo'. 1Re 17:24 Allora la donna disse ad Elia: 'Ora riconosco che tu sei un uomo di Dio, e che la parola dell'Eterno ch'e' nella tua bocca e' verita''. Elia e i profeti di Baal 1Re 18:1 Molto tempo dopo, nel corso del terzo anno, la parola dell'Eterno fu rivolta ad Elia, in questi termini: 'Va', presentati ad Achab, e io mandero' la pioggia sul paese'. 1Re 18:2 Ed Elia ando' a presentarsi ad Achab. Or la carestia era grave in Samaria. 1Re 18:3 E Achab mando' a chiamare Abdia, ch'era il suo maggiordomo. - Or Abdia era molto timorato dell'Eterno; 1Re 18:4 e quando Izebel sterminava i profeti dell'Eterno, Abdia avea preso cento profeti, li avea nascosti cinquanta in una e cinquanta in un'altra spelonca, e li avea sostentati con del pane e dell'acqua. 1Re 18:5 E Achab disse ad Abdia: 'Va' per il paese, verso tutte le sorgenti e tutti i ruscelli; forse troveremo dell'erba e potremo conservare in vita i cavalli e i muli, e non avrem bisogno di uccidere parte del bestiame'. 1Re 18:6 Si spartirono dunque il paese da percorrere; Achab ando' da se' da una parte, e Abdia da se' dall'altra. 1Re 18:7 E mentre Abdia era in viaggio, ecco farglisi incontro Elia; e Abdia, avendolo riconosciuto, si prostro' con la faccia a terra, e disse: 'Sei tu il mio signore Elia?' 1Re 18:8 Quegli rispose: 'Son io; va' a dire al tuo signore: - Ecco qua Elia'. - 1Re 18:9 Ma Abdia replico': 'Che peccato ho io mai commesso, che tu dia il tuo servo nelle mani di Achab, perch'ei mi faccia morire? 1Re 18:10 Com'e' vero che l'Eterno, il tuo Dio, vive, non v'e' nazione ne' regno dove il mio signore non abbia mandato a cercarti; e quando gli si diceva: - Ei non e' qui, - faceva giurare il regno e la nazione, che proprio non t'avean trovato. 1Re 18:11 E ora tu dici: - Va' a dire al tuo signore: Ecco qua Elia! - 1Re 18:12 Succedera' che, quand'io saro' partito da te, lo spirito dell'Eterno ti trasportera' non so dove; io andro' a fare l'ambasciata ad Achab, ed egli, non trovandoti, mi uccidera'. Eppure, il tuo servo teme l'Eterno fin dalla sua giovinezza! 1Re 18:13 Non hanno riferito al mio signore quello ch'io feci quando Izebel uccideva i profeti dell'Eterno? Com'io nascosi cento uomini di que' profeti dell'Eterno, cinquanta in una e cinquanta in un'altra spelonca, e li sostentai con del pane e dell'acqua? 1Re 18:14 E ora tu dici: - Va' a dire al tuo signore: Ecco qua Elia! Ma egli m'uccidera'!' 1Re 18:15 Ed Elia rispose: 'Com'e' vero che vive l'Eterno degli eserciti di cui son servo, oggi mi presentero' ad Achab'. 1Re 18:16 Abdia dunque ando' a trovare Achab, e gli fece l'ambasciata; e Achab ando' incontro ad Elia. 1Re 18:17 E, non appena Achab vide Elia, gli disse: 'Sei tu colui che mette sossopra Israele?' 1Re 18:18 Elia rispose: 'Non io metto sossopra Israele, ma tu e la casa di tuo padre, perche' avete abbandonati i comandamenti dell'Eterno, e tu sei andato dietro ai Baali. 1Re 18:19 Manda ora a far raunare tutto Israele presso di me sul monte Carmel, insieme ai quattrocentocinquanta profeti di Baal ed ai quattrocento profeti d'Astarte che mangiano alla mensa di Izebel'. 1Re 18:20 E Achab mando' a chiamare tutti i figliuoli d'Israele, e raduno' que' profeti sul monte Carmel. 1Re 18:21 Allora Elia s'accosto' a tutto il popolo, e disse: 'Fino a quando zoppicherete voi dai due lati? Se l'Eterno e' Dio, seguitelo; se poi lo e' Baal, seguite lui'. Il popolo non gli rispose verbo. 1Re 18:22 Allora Elia disse al popolo: 'Son rimasto io solo dei profeti dell'Eterno, mentre i profeti di Baal sono in quattrocentocinquanta. 1Re 18:23 Ci sian dunque dati due giovenchi; quelli ne scelgano uno per loro, lo facciano a pezzi e lo mettano sulle legna, senz'appiccarvi il fuoco; io pure preparero' l'altro giovenco, lo mettero' sulle legna, e non v'appicchero' il fuoco. 1Re 18:24 Quindi invocate voi il nome del vostro dio, e io invochero' il nome dell'Eterno; e il dio che rispondera' mediante il fuoco, egli sia Dio'. Tutto il popolo rispose e disse: 'Ben detto!' 1Re 18:25 Allora Elia disse ai profeti di Baal: 'Sceglietevi uno de' giovenchi; preparatelo i primi, giacche' siete i piu' numerosi; e invocate il vostro dio, ma non appiccate il fuoco'. 1Re 18:26 E quelli presero il giovenco che fu dato loro, e lo prepararono; poi invocarono il nome di Baal dalla mattina fino al mezzodi, dicendo: 'O Baal, rispondici!' Ma non s'udi ne' voce ne' risposta; e saltavano intorno all'altare che aveano fatto. 1Re 18:27 A mezzogiorno, Elia comincio' a beffarsi di loro, e a dire: 'Gridate forte; poich'egli e' dio, ma sta meditando, o e' andato in disparte, o e' in viaggio; fors'anche dorme, e si risvegliera''. 1Re 18:28 E quelli si misero a gridare a gran voce, e a farsi delle incisioni addosso, secondo il loro costume, con delle spade e delle picche, finche' grondavan sangue. 1Re 18:29 E passato che fu il mezzogiorno, quelli profetarono fino all'ora in cui si offriva l'oblazione, senza che s'udisse voce o risposta o ci fosse chi desse loro retta. 1Re 18:30 Allora Elia disse a tutto il popolo: 'Accostatevi a me!' E tutto il popolo s'accosto' a lui; ed Elia restauro' l'altare dell'Eterno ch'era stato demolito. 1Re 18:31 Poi prese dodici pietre, secondo il numero delle tribu' de' figliuoli di Giacobbe, al quale l'Eterno avea detto: 'Il tuo nome sara' Israele'. 1Re 18:32 E con quelle pietre edifico' un altare al nome dell'Eterno, e fece intorno all'altare un fosso, della capacita' di due misure di grano. 1Re 18:33 Poi vi accomodo' le legna, fece a pezzi il giovenco, e lo pose sopra le legna. 1Re 18:34 E disse: 'Empite quattro vasi d'acqua, e versatela sull'olocausto e sulle legna'. Di nuovo disse: 'Fatelo una seconda volta'. E quelli lo fecero una seconda volta. E disse ancora: 'Fatelo per la terza volta'. E quelli lo fecero per la terza volta. 1Re 18:35 L'acqua correva attorno all'altare, ed egli empi d'acqua anche il fosso. 1Re 18:36 E sull'ora in cui si offriva l'oblazione, il profeta Elia si avvicino' e disse: 'O Eterno, Dio d'Abrahamo, d'Isacco e d'Israele, fa' che oggi si conosca che tu sei Dio in Israele, che io sono tuo servo, e che ho fatte tutte queste cose per ordine tuo. 1Re 18:37 Rispondimi, o Eterno, rispondimi, affinche' questo popolo riconosca che tu, o Eterno, sei Dio, e che tu sei quegli che converte il cuor loro!' 1Re 18:38 Allora cadde il fuoco dell'Eterno, e consumo' l'olocausto, le legna, le pietre e la polvere, e prosciugo' l'acqua ch'era nel fosso. 1Re 18:39 Tutto il popolo, veduto cio', si getto' con la faccia a terra, e disse: 'L'Eterno e' Dio! L'Eterno e' Dio!' 1Re 18:40 Ed Elia disse loro: 'Pigliate i profeti di Baal; neppur uno ne scampi!' Quelli li pigliarono, ed Elia li fece scendere al torrente Kison, e quivi li scanno'. 1Re 18:41 Poi Elia disse ad Achab: 'Risali, mangia e bevi, poiche' gia' s'ode rumor di gran pioggia'. 1Re 18:42 Ed Achab risali per mangiare e bere; ma Elia sali in vetta al Carmel; e, gettatosi a terra, si mise la faccia tra le ginocchia, 1Re 18:43 e disse al suo servo: 'Or va' su, e guarda dalla parte del mare!' Quegli ando' su, guardo', e disse: 'Non v'e' nulla'. Elia gli disse: 'Ritornaci sette volte!' 1Re 18:44 E la settima volta, il servo disse: 'Ecco una nuvoletta grossa come la palma della mano, che sale dal mare'. Ed Elia: 'Sali e di' ad Achab: - Attacca i cavalli al carro e scendi, che la pioggia non ti fermi'. - 1Re 18:45 E in un momento il cielo s'oscuro' di nubi, il vento si scateno', e cadde una gran pioggia. Achab monto' sul suo carro, e se n'ando' a Izreel. 1Re 18:46 E la mano dell'Eterno fu sopra Elia, il quale, cintosi i fianchi, corse innanzi ad Achab fino all'ingresso di Izreel. Elia nel deserto 1Re 19:1 Or Achab racconto' a Izebel tutto quello che Elia avea fatto, e come avea ucciso di spada tutti i profeti. 1Re 19:2 Allora Izebel spedi un messo ad Elia per dirgli: 'Gli de'i mi trattino con tutto il loro rigore, se domani a quest'ora non faro' della vita tua quel che tu hai fatto della vita d'ognun di quelli'. 1Re 19:3 Elia, vedendo questo, si levo', e se ne ando' per salvarsi la vita; giunse a Beer-Sceba, che appartiene a Giuda, e vi lascio' il suo servo; 1Re 19:4 ma egli s'inoltro' nel deserto una giornata di cammino, ando' a sedersi sotto una ginestra, ed espresse il desiderio di morire, dicendo: 'Basta! Prendi ora, o Eterno, l'anima mia, poiche' io non valgo meglio de' miei padri!' 1Re 19:5 Poi si corico', e si addormento' sotto la ginestra; quand'ecco che un angelo lo tocco', e gli disse: 'Alzati e mangia'. 1Re 19:6 Egli guardo', e vide presso il suo capo una focaccia cotta su delle pietre calde, e una brocca d'acqua. Egli mangio' e bevve, poi si corico' di nuovo. 1Re 19:7 E l'angelo dell'Eterno torno' la seconda volta, lo tocco', e disse: 'Alzati e mangia, poiche' il cammino e' troppo lungo per te'. 1Re 19:8 Egli s'alzo', mangio' e bevve; e per la forza che quel cibo gli dette, cammino' quaranta giorni e quaranta notti fino a Horeb, il monte di Dio. 1Re 19:9 E quivi entro' in una spelonca, e vi passo' la notte. Ed ecco, gli fu rivolta la parola dell'Eterno, in questi termini: 'Che fai tu qui, Elia?' 1Re 19:10 Egli rispose: 'Io sono stato mosso da una gran gelosia per l'Eterno, per l'Iddio degli eserciti, perche' i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, han demolito i tuoi altari, e hanno ucciso colla spada i tuoi profeti; son rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita'. 1Re 19:11 Iddio gli disse: 'Esci fuori e fermati sul monte, dinanzi all'Eterno'. Ed ecco passava l'Eterno. Un vento forte, impetuoso, schiantava i monti e spezzava le rocce dinanzi all'Eterno, ma l'Eterno non era nel vento. E, dopo il vento, un terremoto; ma l'Eterno non era nel terremoto. 1Re 19:12 E, dopo il terremoto, un fuoco; ma l'Eterno non era nel fuoco. E, dopo il fuoco, un suono dolce e sommesso. 1Re 19:13 Come Elia l'ebbe udito, si coperse il volto col mantello, usci fuori, e si fermo' all'ingresso della spelonca; ed ecco che una voce giunse fino a lui, e disse: 'Che fai tu qui, Elia?' 1Re 19:14 Ed egli rispose: 'Io sono stato mosso da una gran gelosia per l'Eterno, per l'Iddio degli eserciti, perche' i figliuoli d'Israele hanno abbandonato il tuo patto, han demolito i tuoi altari, e hanno ucciso colla spada i tuoi profeti; son rimasto io solo, e cercano di togliermi la vita'. 1Re 19:15 E l'Eterno gli disse: 'Va', rifa' la strada del deserto, fino a Damasco; e quando sarai giunto cola', ungerai Hazael come re di Siria; 1Re 19:16 ungerai pure Jehu, figliuolo di Nimsci, come re d'Israele, e ungerai Eliseo, figliuolo di Shafat da Abel-Mehola, come profeta, in luogo tuo. 1Re 19:17 E avverra' che chi sara' scampato dalla spada di Hazael, sara' ucciso da Jehu; e chi sara' scampato dalla spada di Jehu, sara' ucciso da Eliseo. 1Re 19:18 Ma io lascero' in Israele un resto di settemila uomini, tutti quelli il cui ginocchio non s'e' piegato dinanzi a Baal, e la cui bocca non l'ha baciato'. Vocazione d'Eliseo 1Re 19:19 Elia si parti di la' e trovo' Eliseo, figliuolo di Shafat, il quale arava, avendo dodici paia di buoi davanti a se'; ed egli stesso guidava il dodicesimo paio. Elia, avvicinatosi a lui, gli gitto' addosso il suo mantello. 1Re 19:20 Ed Eliseo, lasciati i buoi, corse dietro ad Elia, e disse: 'Ti prego, lascia ch'io vada a dar un bacio a mio padre e a mia madre, e poi ti seguiro''. Elia gli rispose: 'Va' e torna; ma pensa a quel che t'ho fatto!' 1Re 19:21 Dopo essersi allontanato da Elia, Eliseo torno' a prendere un paio di bovi, e li offri in sacrifizio; con le legna degli arnesi de' buoi ne cosse le carni, e le diede alla gente, che le mangio'. Poi si levo', seguito' Elia, e si mise al suo servizio. Vittorie di Achab sopra Ben-Hadad, re di Siria. Prima vittoria 1Re 20:1 Or Ben-Hadad, re di Siria, raduno' tutto il suo esercito; avea seco trentadue re, cavalli e carri; poi sali, cinse d'assedio Samaria, e l'attacco'. 1Re 20:2 E invio' de' messi nella citta', che dicessero ad Achab, re d'Israele: 1Re 20:3 'Cosi dice Ben-Hadad: - Il tuo argento ed il tuo oro sono miei; cosi pure le tue mogli ed i figliuoli tuoi piu' belli son cosa mia'. - 1Re 20:4 Il re d'Israele rispose: 'Come dici tu, o re signor mio, io son tuo con tutte le cose mie'. 1Re 20:5 I messi tornarono di nuovo e dissero: 'Cosi parla Ben-Hadad: - Io t'avevo mandato a dire che tu mi dessi il tuo argento ed il tuo oro, le tue mogli e i tuoi figliuoli; 1Re 20:6 invece, domani, a quest'ora, mandero' da te i miei servi, i quali rovisteranno la casa tua e le case dei tuoi servi, e metteran le mani su tutto quello che hai di piu' caro, e lo porteranno via'. - 1Re 20:7 Allora il re d'Israele chiamo' tutti gli anziani del paese, e disse: 'Guardate, vi prego, e vedete come quest'uomo cerca la nostra rovina; poiche' mi ha mandato a chiedere le mie mogli, i miei figliuoli, il mio argento e il mio oro, ed io non gli ho rifiutato nulla'. 1Re 20:8 E tutti gli anziani e tutto il popolo gli dissero: 'Non lo ascoltare e non gli condiscendere!' 1Re 20:9 Achab dunque rispose ai messi di Ben-Hadad: 'Dite al re, mio signore: - Tutto quello che facesti dire al tuo servo, la prima volta, io lo faro'; ma questo non lo posso fare'. - I messi se ne andarono e portaron la risposta a Ben-Hadad. 1Re 20:10 E Ben-Hadad mando' a dire ad Achab: 'Gli de'i mi trattino con tutto il loro rigore, se la polvere di Samaria bastera' ad empire il pugno di tutta la gente che mi segue!' 1Re 20:11 Il re d'Israele rispose: 'Ditegli cosi: - Chi cinge l'armi non si glori come chi le depone'. - 1Re 20:12 Quando Ben-Hadad ricevette quella risposta era a bere coi re sotto i frascati; e disse ai suoi servi: 'Disponetevi in ordine!' e quelli si disposero ad attaccar la citta'. 1Re 20:13 Quand'ecco un profeta si accosto' ad Achab, re d'Israele, e disse: 'Cosi dice l'Eterno: - Vedi tu questa gran moltitudine? Ecco, oggi io la daro' in tuo potere, e tu saprai ch'io son l'Eterno'. - 1Re 20:14 Achab disse: 'Per mezzo di chi?' E quegli rispose: 'Cosi dice l'Eterno: - Per mezzo dei servi dei capi delle province'. - Achab riprese: 'Chi comincera' la battaglia?' L'altro rispose: 'Tu'. 1Re 20:15 Allora Achab fece la rassegna de' servi dei capi delle province, ed erano duecentotrentadue; e dopo questi fece la rassegna di tutto il popolo, di tutti i figliuoli d'Israele, ed erano settemila. 1Re 20:16 E fecero una sortita sul mezzogiorno, mentre Ben-Hadad stava a bere e ad ubriacarsi sotto i frascati coi trentadue re, venuti in suo aiuto. 1Re 20:17 I servi dei capi delle province usciron fuori i primi. Ben-Hadad mando' a vedere, e gli fu riferito: 'e' uscita gente fuor di Samaria'. 1Re 20:18 Il re disse: 'Se sono usciti per la pace, pigliateli vivi; se sono usciti per la guerra, e vivi pigliateli!' 1Re 20:19 E quando que' servi dei capi delle province e l'esercito che li seguiva furono usciti dalla citta', 1Re 20:20 ciascuno di quelli uccise il suo uomo. I Sirī si diedero alla fuga, gl'Israeliti li inseguirono, e Ben-Hadad, re di Siria scampo' a cavallo con alcuni cavalieri. 1Re 20:21 Il re d'Israele usci anch'egli, mise in rotta cavalli e carri, e fece una grande strage fra i Sirī. 1Re 20:22 Allora il profeta si avvicino' al re d'Israele, e gli disse: 'Va', rinforzati; considera bene quel che dovrai fare; perche' di qui ad un anno, il re di Siria salira' contro di te'. Seconda vittoria di Achab sopra Ben-Hadad 1Re 20:23 I servi del re di Siria gli dissero: 'Gli de'i d'Israele son de'i di montagna; per questo ci hanno vinti; ma diamo la battaglia in pianura, e li vinceremo di certo. 1Re 20:24 E tu fa' questo: leva ognuno di quei re dal suo luogo, e metti al posto loro de' capitani; 1Re 20:25 formati quindi un esercito pari a quello che hai perduto, con altrettanti cavalli e altrettanti carri; poi daremo battaglia a costoro in pianura e li vinceremo di certo'. Egli accetto' il loro consiglio, e fece cosi. 1Re 20:26 L'anno seguente Ben-Hadad fece la rassegna dei Sirī, e sali verso Afek per combattere con Israele. 1Re 20:27 Anche i figliuoli d'Israele furon passati in rassegna e provveduti di viveri; quindi mossero contro i Sirī, e si accamparono dirimpetto a loro: parevano due minuscoli greggi di capre di fronte ai Sirī che inondavano il paese. 1Re 20:28 Allora l'uomo di Dio si avvicino' al re d'Israele, e gli disse: 'Cosi dice l'Eterno: - Giacche' i Sirī hanno detto: L'Eterno e' Dio de' monti e non e' Dio delle valli, io ti daro' nelle mani tutta questa gran moltitudine; e voi conoscerete che io sono l'Eterno'. - 1Re 20:29 E stettero accampati gli uni di fronte agli altri per sette giorni; il settimo giorno s'impegno' la battaglia, e i figliuoli d'Israele uccisero de' Sirī, in un giorno, centomila pedoni. 1Re 20:30 Il rimanente si rifugio' nella citta' di Afek, dove le mura caddero sui ventisettemila uomini ch'erano restati. Anche Ben-Hadad fuggi e, giunto nella citta', cercava rifugio di camera in camera. 1Re 20:31 I suoi servi gli dissero: 'Ecco, abbiam sentito dire che i re della casa d'Israele sono dei re clementi; lascia dunque che ci mettiam de' sacchi sui fianchi e delle corde al collo e usciamo incontro al re d'Israele; forse egli ti salvera' la vita'. 1Re 20:32 Cosi essi si misero dei sacchi intorno ai fianchi e delle corde al collo, andarono dal re d'Israele, e dissero: 'Il tuo servo Ben-Hadad dice: - Ti prego, lasciami la vita!' - Achab rispose: 'e' ancora vivo? egli e' mio fratello'. 1Re 20:33 La qual cosa presero quegli uomini per buon augurio, e subito vollero accertarsi se quello era proprio il suo sentimento, e gli dissero: 'Ben-Hadad e' dunque tuo fratello!' Egli rispose: 'Andate, e conducetelo qua'. Ben-Hadad si reco' da Achab, il quale lo fece salire sul suo carro. 1Re 20:34 E Ben-Hadad gli disse: 'Io ti restituiro' le citta' che mio padre tolse al padre tuo; e tu ti stabilirai delle vie in Damasco, come mio padre se n'era stabilite in Samaria'. 'Ed io', riprese Achab, 'con questo patto ti lascero' andare'; cosi Achab fermo' il patto con lui, e lo lascio' andare. Achab ripreso per il suo atto 1Re 20:35 Allora uno de' figliuoli dei profeti disse per ordine dell'Eterno al suo compagno: 'Ti prego, percuotimi!' Ma quegli non volle percuoterlo. 1Re 20:36 Allora il primo gli disse: 'Poiche' tu non hai ubbidito alla voce dell'Eterno, ecco, non appena sarai partito da me, un leone ti uccidera''. E, non appena quegli si fu partito da lui, un leone lo incontro' e lo uccise. 1Re 20:37 Poi quel profeta trovo' un altro uomo, e gli disse: 'Ti prego, percuotimi!' E quegli lo percosse e lo feri. 1Re 20:38 Allora il profeta ando' ad aspettare il re sulla strada, e cangio' il suo aspetto mettendosi una benda sugli occhi. 1Re 20:39 E come il re passava, egli si mise a gridare e disse al re: 'Il tuo servo si trovava in piena battaglia; quand'ecco uno s'avvicina, mi mena un uomo e mi dice: - Custodisci quest'uomo; se mai venisse a mancare, la tua vita paghera' per la sua, ovvero pagherai un talento d'argento. - 1Re 20:40 E mentre il tuo servo era occupato qua e la' quell'uomo spari'. Il re d'Israele gli disse: 'Quella e' la tua sentenza; l'hai pronunziata da te stesso'. 1Re 20:41 Allora quegli si tolse immediatamente la benda dagli occhi e il re d'Israele lo riconobbe per uno dei profeti. 1Re 20:42 E il profeta disse al re: 'Cosi dice l'Eterno: - Giacche' ti sei lasciato sfuggir di mano l'uomo che io avevo votato allo sterminio, la tua vita paghera' per la sua, e il tuo popolo per il suo popolo'. 1Re 20:43 E il re d'Israele se ne torno' a casa sua triste ed irritato, e si reco' a Samaria. La vigna di Naboth. Condotta scellerata di Achab e di Izebel sua moglie 1Re 21:1 Or dopo queste cose avvenne che Naboth d'Izreel aveva in Izreel una vigna presso il palazzo di Achab, re di Samaria. 1Re 21:2 Ed Achab parlo' a Naboth, e gli disse: 'Dammi la tua vigna, di cui vo' farmi un orto di erbaggi, perche' e' contigua alla mia casa; e in sua vece ti daro' una vigna migliore; o, se meglio ti conviene, te ne paghero' il valore in danaro'. 1Re 21:3 Ma Naboth rispose ad Achab: 'Mi guardi l'Eterno dal darti l'eredita' dei miei padri!' 1Re 21:4 E Achab se ne torno' a casa sua triste ed irritato per quella parola dettagli da Naboth d'Izreel: 'Io non ti daro' l'eredita' dei miei padri!' Si getto' sul suo letto, volto' la faccia verso il muro, e non prese cibo. 1Re 21:5 Allora Izebel, sua moglie, venne da lui e gli disse: 'Perche' hai lo spirito cosi contristato, e non mangi?' 1Re 21:6 Quegli le rispose: 'Perche' ho parlato a Naboth d'Izreel e gli ho detto: Dammi la tua vigna pel danaro che vale; o, se piu' ti piace, ti daro' un'altra vigna invece di quella; ed egli m'ha risposto: - Io non ti daro' la mia vigna!' - 1Re 21:7 E Izebel, sua moglie, gli disse: 'Sei tu, si o no, che eserciti la sovranita' sopra Israele? Alzati, prendi cibo, e sta' di buon animo; la vigna di Naboth d'Izreel te la faro' aver io'. 1Re 21:8 E scrisse delle lettere a nome di Achab, le sigillo' col sigillo di lui, e le mando' agli anziani ed ai notabili della citta' di Naboth che abitavano insieme con lui. 1Re 21:9 E in quelle lettere scrisse cosi: 'Bandite un digiuno, e fate sedere Naboth in prima fila davanti al popolo; 1Re 21:10 e mettetegli a fronte due scellerati, i quali depongano contro di lui, dicendo: Tu hai maledetto Iddio ed il re; poi menatelo fuor di citta', lapidatelo, e cosi muoia'. 1Re 21:11 La gente della citta' di Naboth, gli anziani e i notabili che abitavano nella citta', fecero come Izebel avea loro fatto dire, secondo ch'era scritto nelle lettere ch'ella avea loro mandate. 1Re 21:12 Bandirono il digiuno, e fecero sedere Naboth davanti al popolo; 1Re 21:13 i due scellerati vennero a metterglisi a fronte; e questi scellerati deposero cosi contro di lui, dinanzi al popolo: 'Naboth ha maledetto Iddio ed il re'. Per la qual cosa lo menarono fuori della citta', lo lapidarono, si ch'egli mori. 1Re 21:14 Poi mandarono a dire a Izebel: 'Naboth e' stato lapidato ed e' morto'. 1Re 21:15 Quando Izebel ebbe udito che Naboth era stato lapidato ed era morto, disse ad Achab: 'Le'vati, prendi possesso della vigna di Naboth d'Izreel, ch'egli rifiuto' di darti per danaro; giacche' Naboth non vive piu', e' morto'. 1Re 21:16 E come Achab ebbe udito che Naboth era morto, si levo' per scendere alla vigna di Naboth d'Izreel, e prenderne possesso. 1Re 21:17 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta ad Elia, il Tishbita, in questi termini: 1Re 21:18 'Le'vati, scendi incontro ad Achab, re d'Israele, che sta in Samaria; ecco, egli e' nella vigna di Naboth, dov'e' sceso per prenderne possesso. 1Re 21:19 E gli parlerai in questo modo: - Cosi dice l'Eterno: Dopo aver commesso un omicidio, vieni a prender possesso! - E gli dirai: - Cosi dice l'Eterno: Nello stesso luogo dove i cani hanno leccato il sangue di Naboth, i cani leccheranno pure il tuo proprio sangue'. - 1Re 21:20 Achab disse ad Elia: 'M'hai tu trovato, nemico mio?' Elia rispose: 'Si t'ho trovato, perche' ti sei venduto a far cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno. 1Re 21:21 Ecco, io ti faro' venire addosso la sciagura, ti spazzero' via, e sterminero' della casa di Achab ogni maschio, schiavo o libero che sia, in Israele; 1Re 21:22 e ridurro' la tua casa come la casa di Geroboamo, figliuolo di Nebat, e come la casa di Baasa, figliuolo d'Ahija, perche' tu m'hai provocato ad ira, ed hai fatto peccare Israele. 1Re 21:23 Anche riguardo a Izebel l'Eterno parla e dice: I cani divoreranno Izebel sotto le mura d'Izreel. - 1Re 21:24 Quei d'Achab che morranno in citta' saran divorati dai cani, e quei che morranno nei campi saran mangiati dagli uccelli del cielo'. - 1Re 21:25 E veramente non v'e' mai stato alcuno che, come Achab, si sia venduto a far cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, perche' v'era istigato da sua moglie Izebel. 1Re 21:26 E si condusse in modo abominevole, andando dietro agl'idoli, come avean fatto gli Amorei che l'Eterno avea cacciati d'innanzi ai figliuoli d'Israele. - 1Re 21:27 Quando Achab ebbe udite queste parole, si straccio' le vesti, si coperse il corpo con un sacco, e digiuno'; dormiva involto nel sacco, e camminava a passo lento. 1Re 21:28 E la parola dell'Eterno fu rivolta ad Elia, il Tishbita, in questi termini: 1Re 21:29 'Hai tu veduto come Achab s'e' umiliato dinanzi a me? Poich'egli s'e' umiliato dinanzi a me, io non faro' venire la sciagura mentr'egli sara' vivo; ma mandero' la sciagura sulla sua casa, durante la vita del suo figliuolo'. Achab e Giosafat in guerra contro i Sirī. Ravvicinamento di Achab e Giosafat 1Re 22:1 Passarono tre anni senza guerra tra la Siria e Israele. 1Re 22:2 Ma il terzo anno Giosafat, re di Giuda, scese a trovare il re d'Israele. 1Re 22:3 Or il re d'Israele avea detto ai suoi servi: 'Non sapete voi che Ramoth di Galaad e' nostra, e noi ce ne stiam li tranquilli senza levarla di mano al re di Siria?' 1Re 22:4 E disse a Giosafat: 'Vuoi venire con me alla guerra contro Ramoth di Galaad?' Giosafat rispose al re d'Israele: 'Fa' conto di me come di te stesso, della mia gente come della tua, de' miei cavalli come dei tuoi'. 1Re 22:5 E Giosafat disse al re d'Israele: 'Ti prego, consulta oggi la parola dell'Eterno'. 1Re 22:6 Allora il re d'Israele raduno' i profeti, in numero di circa quattrocento, e disse loro: 'Debbo io andare a far guerra a Ramoth di Galaad, o no?' Quelli risposero: 'Va', e il Signore la dara' nelle mani del re'. 1Re 22:7 Ma Giosafat disse: 'Non v'ha egli qui alcun altro profeta dell'Eterno da poter consultare?' 1Re 22:8 Il re d'Israele rispose a Giosafat: 'V'e' ancora un uomo per mezzo del quale si potrebbe consultare l'Eterno; ma io l'odio perche' non mi predice mai nulla di buono, ma soltanto del male: e' Micaiah, figliuolo d'Imla'. E Giosafat disse: 'Non dica cosi il re!' 1Re 22:9 E allora il re d'Israele chiamo' un eunuco, e gli disse: 'Fa' venir presto Micaiah, figliuolo d'Imla'. Consultazione di Micaiah 1Re 22:10 Or il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, sedevano ciascuno sul suo trono, vestiti de' loro abiti reali, nell'aia ch'e' all'ingresso della porta di Samaria; e tutti i profeti profetavano dinanzi ad essi. 1Re 22:11 Sedekia, figliuolo di Kenaana, s'era fatto delle corna di ferro, e disse: 'Cosi dice l'Eterno: - Con queste corna darai di cozzo nei Sirī finche' tu li abbia completamente distrutti'. 1Re 22:12 E tutti i profeti profetavano nello stesso modo, dicendo: 'Sali contro Ramoth di Galaad, e vincerai; l'Eterno la dara' nelle mani del re'. 1Re 22:13 Or il messo ch'era andato a chiamar Micaiah, gli parlo' cosi: 'Ecco, i profeti tutti, ad una voce, predicono del bene al re; ti prego, sia il tuo parlare come il parlare d'ognun d'essi, e predici del bene!' 1Re 22:14 Ma Micaiah rispose: 'Com'e' vero che l'Eterno vive, io diro' quel che l'Eterno mi dira''. 1Re 22:15 E, come fu giunto dinanzi al re, il re gli disse: 'Micaiah, dobbiam noi andare a far guerra a Ramoth di Galaad, o no?' Quegli rispose: 'Va' pure, tu vincerai; l'Eterno la dara' nelle mani del re'. 1Re 22:16 E il re gli disse: 'Quante volte dovro' io scongiurarti di non dirmi se non la verita' nel nome dell'Eterno?' 1Re 22:17 Micaiah rispose: 'Ho veduto tutto Israele disperso su per i monti, come pecore che non hanno pastore; e l'Eterno ha detto: - Questa gente non ha padrone; se ne torni ciascuno in pace a casa sua'. - 1Re 22:18 E il re d'Israele disse a Giosafat: 'Non te l'ho io detto che costui non mi predirebbe nulla di buono, ma soltanto del male?' 1Re 22:19 E Micaiah replico': 'Percio' ascolta la parola dell'Eterno. Io ho veduto l'Eterno che sedeva sul suo trono, e tutto l'esercito del cielo che gli stava dappresso a destra e a sinistra. 1Re 22:20 E l'Eterno disse: - Chi sedurra' Achab affinche' salga a Ramoth di Galaad e vi perisca? - E uno rispose in un modo e l'altro in un altro. 1Re 22:21 Allora si fece avanti uno spirito, il quale si presento' dinanzi all'Eterno, e disse: - Lo sedurro' io. - 1Re 22:22 L'Eterno gli disse: - E come? - Quegli rispose: - Io usciro', e saro' spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti. - L'Eterno gli disse: - Si, riuscirai a sedurlo; esci, e fa' cosi. - 1Re 22:23 Ed ora ecco che l'Eterno ha posto uno spirito di menzogna in bocca a tutti questi tuoi profeti; ma l'Eterno ha pronunziato del male contro di te'. 1Re 22:24 Allora Sedekia, figliuolo di Kenaana, si accosto', diede uno schiaffo a Micaiah, e disse: 'Per dove e' passato lo spirito dell'Eterno quand'e' uscito da me per parlare a te?' 1Re 22:25 Micaiah rispose: 'Lo vedrai il giorno che andrai di camera in camera per nasconderti!' 1Re 22:26 E il re d'Israele disse a uno dei suoi servi: 'Prendi Micaiah, menalo da Ammon, governatore della citta', e da Joas, figliuolo del re, e di' loro: 1Re 22:27 Cosi dice il re: Mettete costui in prigione, nutritelo di pan d'afflizione e d'acqua d'afflizione, finch'io ritorni sano e salvo'. 1Re 22:28 E Micaiah disse: 'Se tu ritorni sano e salvo, non sara' l'Eterno quegli che avra' parlato per bocca mia'. E aggiunse: 'Udite questo, o voi popoli tutti!' Esito della battaglia. Morte di Achab 1Re 22:29 Il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, saliron dunque contro Ramoth di Galaad. 1Re 22:30 E il re d'Israele disse a Giosafat: 'Io mi travestiro' per andare in battaglia; ma tu mettiti i tuoi abiti reali'. E il re d'Israele si travesti, e ando' in battaglia. 1Re 22:31 Or il re di Siria avea dato quest'ordine ai trentadue capitani dei suoi carri: 'Non combattete contro veruno, o piccolo o grande, ma contro il solo re d'Israele'. 1Re 22:32 E quando i capitani dei carri scorsero Giosafat dissero: 'Certo, quello e' il re d'Israele', e si volsero contro di lui per attaccarlo; ma Giosafat mando' un grido. 1Re 22:33 E allorche' i capitani s'accorsero ch'egli non era il re d'Israele, cessarono di dargli addosso. 1Re 22:34 Or qualcuno scocco' a caso la freccia del suo arco, e feri il re d'Israele tra la corazza e le falde; onde il re disse al suo cocchiere: 'Vo'lta, menami fuori del campo, perche' son ferito'. 1Re 22:35 Ma la battaglia fu cosi accanita quel giorno, che il re fu trattenuto sul suo carro in faccia ai Sirī, e mori verso sera; il sangue della sua ferita era colato nel fondo del carro. 1Re 22:36 E come il sole tramontava, un grido corse per tutto il campo: 'Ognuno alla sua citta'! Ognuno al suo paese!' 1Re 22:37 Cosi il re mori, fu portato a Samaria, e in Samaria fu sepolto. 1Re 22:38 E quando si lavo' il carro presso allo stagno di Samaria - in quell'acqua si lavavano le prostitute - i cani leccarono il sangue di Achab, secondo la parola che l'Eterno avea pronunziata. 1Re 22:39 Or il resto delle azioni di Achab, tutto quello che fece, la casa d'avorio che costrui e tutte le citta' che edifico', tutto questo sta scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 1Re 22:40 Cosi Achab s'addormento' coi suoi padri, e Achazia, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Giosafat, re di Giuda; Achazia, re d'Israele 1Re 22:41 Giosafat, figliuolo di Asa, comincio' a regnare sopra Giuda, l'anno quarto di Achab, re d'Israele. 1Re 22:42 Giosafat avea trentacinque anni quando comincio' a regnare, e regno' venticinque anni a Gerusalemme. Il nome di sua madre era Azuba, figliuola di Scilhi. 1Re 22:43 Egli cammino' in tutto per le vie di Asa suo padre, e non se ne allontano', facendo cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno. 1Re 22:44 Nondimeno gli alti luoghi non scomparvero; il popolo offriva ancora sacrifizi e profumi sugli alti luoghi. 1Re 22:45 E Giosafat visse in pace col re d'Israele. 1Re 22:46 Or il resto delle azioni di Giosafat, le prodezze che fece e le sue guerre son cose scritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 1Re 22:47 Egli fece sparire dal paese gli avanzi degli uomini che si prostituivano, che v'eran rimasti dal tempo di Asa suo padre. 1Re 22:48 Or a quel tempo non v'era re in Edom; un governatore fungeva da re. 1Re 22:49 Giosafat costrui delle navi di Tarsis per andare a Ofir in cerca d'oro; ma poi non ando', perche' le navi naufragarono a Etsion-Gheber. 1Re 22:50 Allora Achazia, figliuolo d'Achab, disse a Giosafat: 'Lascia che i miei servi vadano coi servi tuoi sulle navi!' Ma Giosafat non volle. 1Re 22:51 E Giosafat si addormento' coi suoi padri, e con essi fu sepolto nella citta' di Davide, suo padre; e Jehoram, suo figliuolo, regno' in luogo suo. 1Re 22:52 Achazia, figliuolo di Achab, comincio' a regnare sopra Israele a Samaria l'anno diciassettesimo di Giosafat, re di Giuda, e regno' due anni sopra Israele. 1Re 22:53 E fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, e cammino' per la via di suo padre, per la via di sua madre, e per la via di Geroboamo, figliuolo di Nebat, che avea fatto peccare Israele. 1Re 22:54 E servi a Baal, si prostro' dinanzi a lui, e provoco' a sdegno l'Eterno, l'Iddio d'Israele, esattamente come avea fatto suo padre.2Re 1:1-25:30 Se'GUITO DEI RE DI GIUDA E DEI RE D'ISRAELE DA GIOSAFAT E DALLA MORTE DI ACHAB ALLA DISTRUZIONE DEL REGNO D'ISRAELE (Cap. 1 a 17) Malattia di Achazia, re d'Israele. Intervento d'Elia. Morte di Achazia 2Re 1:1 Or dopo la morte di Achab, Moab si ribello' contro Israele. 2Re 1:2 Achazia cadde dalla cancellata della sala superiore di un suo appartamento a Samaria, e ne resto' ammalato; e spedi dei messi, dicendo loro: 'Andate a consultare Baal-Zebub, dio di Ekron, per sapere se mi riavro' di questa malattia'. 2Re 1:3 Ma un angelo dell'Eterno disse ad Elia il Tishbita: 'Le'vati, sali incontro ai messi del re di Samaria, e di' loro: e' forse perche' non v'e' Dio in Israele che voi andate a consultare Baal-Zebub, dio di Ekron? 2Re 1:4 Percio', cosi dice l'Eterno: - Tu non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma per certo morrai'. - Ed Elia se ne ando'. 2Re 1:5 I messi tornarono ad Achazia, il quale disse loro: 'Perche' siete tornati?' 2Re 1:6 E quelli risposero: 'Un uomo ci e' venuto incontro, e ci ha detto: Andate, tornate dal re che vi ha mandati, e ditegli: Cosi dice l'Eterno: - e' forse perche' non v'e' alcun Dio in Israele che tu mandi a consultare Baal-Zebub, dio di Ekron? Percio', non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma per certo morrai'. - 2Re 1:7 Ed Achazia chiese loro: 'Com'era l'uomo che vi e' venuto incontro e vi ha detto coteste parole?' 2Re 1:8 Quelli gli risposero: 'Era un uomo vestito di pelo, con una cintola di cuoio intorno ai fianchi'. E Achazia disse: 'e' Elia il Tishbita!' 2Re 1:9 Allora mando' un capitano di cinquanta uomini con la sua compagnia ad Elia; quegli sali e trovo' Elia che stava seduto in cima al monte. Il capitano gli disse: 'O uomo di Dio, il re dice: - Scendi!' - 2Re 1:10 Elia rispose e disse al capitano dei cinquanta: 'Se io sono un uomo di Dio, scenda del fuoco dal cielo, e consumi te e i tuoi cinquanta uomini!' E dal cielo scese del fuoco che consumo' lui e i suoi cinquanta. 2Re 1:11 Achazia mando' di nuovo un altro capitano di cinquanta uomini con la sua compagnia, il quale si rivolse ad Elia e gli disse: 'O uomo di Dio, il re dice cosi: Fa' presto, scendi!' 2Re 1:12 Elia rispose e disse loro: 'Se io sono un uomo di Dio, scenda del fuoco dal cielo, e consumi te e i tuoi cinquanta uomini'. E dal cielo scese il fuoco di Dio che consumo' lui e i suoi cinquanta. 2Re 1:13 Achazia mando' di nuovo un terzo capitano di cinquanta uomini con la sua compagnia. Questo terzo capitano di cinquanta uomini sali da Elia; e, giunto presso a lui, gli si gitto' davanti in ginocchio, e lo supplico', dicendo: 'O uomo di Dio, ti prego, la mia vita e la vita di questi cinquanta tuoi servi sia preziosa agli occhi tuoi! 2Re 1:14 Ecco che del fuoco e' sceso dal cielo, e ha consumato i due primi capitani di cinquanta uomini con le loro compagnie; ma ora sia la vita mia preziosa agli occhi tuoi'. 2Re 1:15 E l'angelo dell'Eterno disse ad Elia: 'Scendi con lui; non aver timore di lui'. Elia dunque si levo', scese col capitano, ando' dal re, e gli disse: 2Re 1:16 'Cosi dice l'Eterno: - Poiche' tu hai spediti de' messi a consultar Baal-Zebub, dio d'Ekron, quasi che non ci fosse in Israele alcun Dio da poter consultare, percio' tu non scenderai dal letto sul quale sei salito, ma per certo morrai'. - 2Re 1:17 E Achazia mori, secondo la parola dell'Eterno pronunziata da Elia; e Jehoram comincio' a regnare invece di lui l'anno secondo di Jehoram, figliuolo di Giosafat re di Giuda, perche' Achazia non aveva figliuoli. 2Re 1:18 Or il resto delle azioni compiute da Achazia sta scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele. Elia rapito in cielo. Eliseo succede ad Elia. Inizī del suo ministero 2Re 2:1 Or quando l'Eterno volle rapire in cielo Elia in un turbine, Elia si parti da Ghilgal con Eliseo. 2Re 2:2 Ed Elia disse ad Eliseo: 'Fermati qui, ti prego, poiche' l'Eterno mi manda fino a Bethel'. Ma Eliseo rispose: 'Com'e' vero che l'Eterno vive, e che vive l'anima tua, io non ti lascero''. Cosi discesero a Bethel. 2Re 2:3 I discepoli dei profeti ch'erano a Bethel andarono a trovare Eliseo, e gli dissero: 'Sai tu che l'Eterno quest'oggi rapira' in alto il tuo signore?' Quegli rispose: 'Si, lo so; tacete!' 2Re 2:4 Ed Elia gli disse: 'Eliseo, fermati qui, ti prego, poiche' l'Eterno mi manda a Gerico'. Quegli rispose: 'Com'e' vero che l'Eterno vive, e che vive l'anima tua, io non ti lascero''. Cosi se ne vennero a Gerico. 2Re 2:5 I discepoli dei profeti ch'erano a Gerico s'accostarono ad Eliseo, e gli dissero: 'Sai tu che l'Eterno quest'oggi rapira' in alto il tuo signore?' Quegli rispose: 'Si, lo so; tacete!' 2Re 2:6 Ed Elia gli disse: 'Fermati qui, ti prego, poiche' l'Eterno mi manda al Giordano'. Quegli rispose: 'Com'e' vero che l'Eterno vive, e che vive l'anima tua, io non ti lascero''. E proseguirono il cammino assieme. 2Re 2:7 E cinquanta uomini di tra i discepoli dei profeti andarono dietro a loro e si fermarono dirimpetto al Giordano, da lungi, mentre Elia ed Eliseo si fermarono sulla riva del Giordano. 2Re 2:8 Allora Elia prese il suo mantello, lo rotolo', e percosse le acque, le quali si divisero di qua e di la', in guisa che passarono ambedue a piedi asciutti. 2Re 2:9 E, passati che furono, Elia disse ad Eliseo: 'Chiedi quello che vuoi ch'io faccia per te, prima ch'io ti sia tolto'. Eliseo rispose: 'Ti prego, siami data una parte doppia del tuo spirito!' 2Re 2:10 Elia disse: 'Tu domandi una cosa difficile; nondimeno, se tu mi vedi quando io ti saro' rapito, ti sara' dato quello che chiedi; ma se non mi vedi, non ti sara' dato'. 2Re 2:11 E com'essi continuavano a camminare discorrendo assieme, ecco un carro di fuoco e de' cavalli di fuoco che li separarono l'uno dall'altro, ed Elia sali al cielo in un turbine. 2Re 2:12 E Eliseo lo vide e si mise a gridare: 'Padre mio, padre mio! Carro d'Israele e sua cavalleria!' Poi non lo vide piu'. E, afferrate le proprie vesti, le strappo' in due pezzi; 2Re 2:13 e raccolse il mantello ch'era caduto di dosso ad Elia, torno' indietro, e si fermo' sulla riva del Giordano. 2Re 2:14 E, preso il mantello ch'era caduto di dosso ad Elia, percosse le acque, e disse: 'Dov'e' l'Eterno, l'Iddio d'Elia?' E quando anch'egli ebbe percosse le acque, queste si divisero di qua e di la', ed Eliseo passo'. 2Re 2:15 Quando i discepoli dei profeti che stavano a Gerico di faccia al Giordano ebbero visto Eliseo, dissero: 'Lo spirito d'Elia s'e' posato sopra Eliseo'. E gli si fecero incontro, s'inchinarono fino a terra davanti a lui, 2Re 2:16 e gli dissero: 'Ecco qui fra i tuoi servi cinquanta uomini robusti: lascia che vadano in cerca del tuo signore, se mai lo spirito dell'Eterno l'avesse preso e gettato su qualche monte o in qualche valle'. Eliseo rispose: 'Non li mandate'. 2Re 2:17 Ma insistettero tanto, presso di lui, ch'ei ne fu confuso, e disse: 'Mandateli'. Allora quelli mandarono cinquanta uomini, i quali cercarono Elia per tre giorni, e non lo trovarono. 2Re 2:18 E quando furono tornati a lui, che s'era fermato a Gerico, egli disse loro: 'Non vi avevo io detto di non andare?' 2Re 2:19 Or gli abitanti della citta' dissero ad Eliseo: 'Ecco, il soggiorno di questa citta' e' gradevole, come vede il mio signore; ma le acque son cattive, e il paese e' sterile'. 2Re 2:20 Ed egli disse: 'Portatemi una scodella nuova, e mettetevi del sale'. Quelli gliela portarono. 2Re 2:21 Ed egli si reco' alla sorgente delle acque, vi getto' il sale, e disse: 'Cosi dice l'Eterno: - Io rendo sane queste acque, ed esse non saran piu' causa di morte ne' di sterilita''. 2Re 2:22 Cosi le acque furon rese sane e tali son rimaste fino al di d'oggi, secondo la parola che Eliseo aveva pronunziata. 2Re 2:23 Poi di la' Eliseo sali a Bethel; e, come saliva per la via, usciron dalla citta' dei piccoli ragazzi, i quali lo beffeggiavano, dicendo: 'Sali calvo! Sali calvo!' 2Re 2:24 Egli si volto', li vide, e li maledisse nel nome dell'Eterno; e due orse uscirono dal bosco, che sbranarono quarantadue di quei ragazzi. 2Re 2:25 Di la' Eliseo si reco' sul monte Carmel, donde poi torno' a Samaria. Guerra di Jehoram e di Giosafat contro i Moabiti 2Re 3:1 Or Jehoram, figliuolo di Achab, comincio' a regnare sopra Israele a Samaria l'anno decimottavo di Giosafat, re di Giuda, e regno' dodici anni. 2Re 3:2 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno; ma non quanto suo padre e sua madre, perche' tolse via la statua di Baal, che suo padre avea fatta. 2Re 3:3 Nondimeno egli rimase attaccato ai peccati coi quali Geroboamo figliuolo di Nebat, aveva fatto peccare Israele e non se ne distolse. 2Re 3:4 Or Mesha, re di Moab, allevava molto bestiame e pagava al re d'Israele un tributo di centomila agnelli e centomila montoni con le loro lane. 2Re 3:5 Ma, morto che fu Achab, il re di Moab si ribello' al re d'Israele. 2Re 3:6 Allora il re Jehoram usci di Samaria e passo' in rassegna tutto Israele; 2Re 3:7 poi si mise in via, e mando' a dire a Giosafat, re di Giuda: 'Il re di Moab mi si e' ribellato; vuoi tu venire con me alla guerra contro Moab?' Quegli rispose: 'Verro'; fa' conto di me come di te stesso, del mio popolo come del tuo, de' miei cavalli come dei tuoi'. 2Re 3:8 E soggiunse: 'Per che via saliremo?' Jehoram rispose: 'Per la via del deserto di Edom'. 2Re 3:9 Cosi il re d'Israele, il re di Giuda e il re di Edom si mossero; e dopo aver girato a mezzodi con una marcia di sette giorni, manco' l'acqua all'esercito e alle bestie che gli andavan dietro. 2Re 3:10 Allora il re d'Israele disse: 'Ahime', l'Eterno ha chiamati assieme questi tre re, per darli nelle mani di Moab!' 2Re 3:11 Ma Giosafat chiese: 'Non v'ha egli qui alcun profeta dell'Eterno mediante il quale possiam consultare l'Eterno?' Uno dei servi del re d'Israele rispose: 'V'e' qui Eliseo, figliuolo di Shafat, il quale versava l'acqua sulle mani d'Elia'. E Giosafat disse: 2Re 3:12 'La parola dell'Eterno e' con lui'. Cosi il re d'Israele, Giosafat e il re di Edom andarono a trovarlo. 2Re 3:13 Eliseo disse al re d'Israele: 'Che ho io da far con te? Vattene ai profeti di tuo padre ed ai profeti di tua madre!' Il re d'Israele gli rispose: 'No, perche' l'Eterno ha chiamati insieme questi tre re per darli nelle mani di Moab'. 2Re 3:14 Allora Eliseo disse: 'Com'e' vero che vive l'Eterno degli eserciti al quale io servo, se non avessi rispetto a Giosafat, re di Giuda, io non avrei badato a te ne' t'avrei degnato d'uno sguardo. 2Re 3:15 Ma ora conducetemi qua un sonatore d'arpa'. E, mentre il sonatore arpeggiava, la mano dell'Eterno fu sopra Eliseo, 2Re 3:16 che disse: 'Cosi parla l'Eterno: Fate in questa valle delle fosse, delle fosse. 2Re 3:17 Poiche' cosi dice l'Eterno: Voi non vedrete vento, non vedrete pioggia, e nondimeno questa valle si riempira' d'acqua; e berrete voi, il vostro bestiame e le vostre bestie da tiro. 2Re 3:18 E questo e' ancora poca cosa agli occhi dell'Eterno; perche' egli dara' anche Moab nelle vostre mani. 2Re 3:19 E voi distruggerete tutte le citta' fortificate e tutte le citta' ragguardevoli, abbatterete tutti i buoni alberi, turerete tutte le sorgenti d'acqua, e guasterete con delle pietre ogni buon pezzo di terra'. - 2Re 3:20 La mattina dopo, nell'ora in cui s'offre l'oblazione, ecco che l'acqua arrivo' dal lato di Edom e il paese ne fu ripieno. 2Re 3:21 Ora tutti i Moabiti, avendo udito che quei re eran saliti per muover loro guerra, avevan radunato tutti quelli ch'erano in eta' di portare le armi, e occupavano la frontiera. 2Re 3:22 La mattina, come furono alzati, il sole splendeva sulle acque, e i Moabiti videro, la' dirimpetto a loro, le acque rosse come sangue; 2Re 3:23 e dissero: 'Quello e' sangue! Quei re son di certo venuti alle mani fra loro e si son distrutti fra loro; or dunque, Moab, alla preda!' 2Re 3:24 E si avanzarono verso il campo d'Israele; ma sorsero gl'Israeliti e sbaragliarono i Moabiti, che fuggirono d'innanzi a loro. Poi penetrarono nel paese, e continuarono a battere Moab. 2Re 3:25 Distrussero le citta'; ogni buon pezzo di terra lo riempirono di pietre, ciascuno gettandovi la sua; turarono tutte le sorgenti d'acque e abbatterono tutti i buoni alberi. Non rimasero che le mura di Kir-Hareseth, e i frombolieri la circondarono e l'attaccarono. 2Re 3:26 Il re di Moab, vedendo che l'attacco era troppo forte per lui, prese seco settecento uomini, per aprirsi, a spada tratta, un varco, fino al re di Edom; ma non poterono. 2Re 3:27 Allora prese il suo figliuolo primogenito, che dovea succedergli nel regno, e l'offerse in olocausto sopra le mura. A questa vista, un profondo orrore s'impadroni degli Israeliti, che s'allontanarono dal re di Moab e se ne tornarono al loro paese. Miracoli d'Eliseo. L'olio dela vedova 2Re 4:1 Or una donna di tra le mogli dei discepoli de' profeti esclamo' e disse ad Eliseo: 'Il mio marito, tuo servo, e' morto; e tu sai che il tuo servo temeva l'Eterno; e il suo creditore e' venuto per prendersi i miei due figliuoli e farsene degli schiavi'. 2Re 4:2 Eliseo le disse: 'Che debbo io fare, per te? Dimmi; che hai tu in casa?' Ella rispose: 'La tua serva non ha nulla in casa, tranne un vasetto d'olio'. 2Re 4:3 Allora egli disse: 'Va' fuori, chiedi in prestito da tutti i tuoi vicini de' vasi vuoti; e non ne chieder pochi. 2Re 4:4 Poi torna, serra l'uscio dietro a te ed ai tuoi figliuoli, e versa dell'olio in tutti que' vasi; e, man mano che saran pieni, falli mettere da parte'. 2Re 4:5 Ella dunque si parti da lui, e si chiuse in casa coi suoi figliuoli; questi le portarono i vasi, ed ella vi versava l'olio. 2Re 4:6 E quando i vasi furono pieni, ella disse al suo figliuolo: 'Portami ancora un vaso'. Quegli le rispose: 'Non ce n'e' piu' dei vasi'. E l'olio si fermo'. 2Re 4:7 Allora ella ando' e riferi tutto all'uomo di Dio, che le disse: 'Va' a vender l'olio, e paga il tuo debito; e di quel che resta sostentati tu ed i tuoi figliuoli'. La risurrezione del figliuolo della Shunamita 2Re 4:8 Or avvenne che un giorno Eliseo passava per Shunem, e c'era quivi una donna ricca che lo trattenne con premura perche' prendesse cibo da lei; e tutte le volte che passava di la', si recava da lei a mangiare. 2Re 4:9 Ed ella disse a suo marito: 'Ecco, io son convinta che quest'uomo che passa sempre da noi, e' un santo uomo di Dio. 2Re 4:10 Ti prego, facciamogli costruire, di sopra, una piccola camera in muratura, e mettiamoci per lui un letto, un tavolino, una sedia e un candeliere, affinche', quando verra' da noi, egli possa ritirarvisi'. 2Re 4:11 Cosi, un giorno ch'egli giunse a Shunem, si ritiro' su in quella camera, e vi dormi. 2Re 4:12 E disse a Ghehazi, suo servo: 'Chiama questa Shunamita'. Quegli la chiamo', ed ella si presento' davanti a lui. 2Re 4:13 Ed Eliseo disse a Ghehazi: 'Or dille cosi: - Ecco, tu hai avuto per noi tutta questa premura; che si puo' fare per te? Hai bisogno che si parli per te al re o al capo dell'esercito?' - Ella rispose: 2Re 4:14 'Io vivo in mezzo al mio popolo'. Ed Eliseo disse: 'Che si potrebbe fare per lei?' Ghehazi rispose: 'Ma! ella non ha figliuoli, e il suo marito e' vecchio'. 2Re 4:15 Eliseo gli disse: 'Chiamala!' Ghehazi la chiamo', ed ella si presento' alla porta. 2Re 4:16 Ed Eliseo le disse: 'L'anno prossimo, in questo stesso tempo, tu abbraccerai un figliuolo'. Ella rispose: 'No, signor mio, tu che sei un uomo di Dio, non ingannare la tua serva!' 2Re 4:17 E questa donna concepi e partori un figliuolo, in quel medesimo tempo, l'anno dopo, come Eliseo le aveva detto. 2Re 4:18 Il bambino si fe' grande; e, un giorno ch'era uscito per andare da suo padre presso i mietitori, 2Re 4:19 disse a suo padre: 'Oh! la mia testa! la mia testa!' Il padre disse al suo servo: 'Portalo a sua madre!' 2Re 4:20 Il servo lo porto' via e lo reco' a sua madre. Il fanciullo rimase sulle ginocchia di lei fino a mezzogiorno, poi si mori. 2Re 4:21 Allora ella sali, lo adagio' sul letto dell'uomo di Dio, chiuse la porta, ed usci. 2Re 4:22 E, chiamato il suo marito, disse: 'Ti prego, mandami uno de' servi e un'asina, perche' voglio correre dall'uomo di Dio, e tornare'. 2Re 4:23 Il marito le chiese: 'Perche' vuoi andar da lui quest'oggi? Non e' il novilunio, e non e' sabato'. Ella rispose: 'Lascia fare!' 2Re 4:24 Poi fece sellar l'asina e disse al suo servo: 'Guidala, e tira via; non mi fermare per istrada, a meno ch'io tel dica'. 2Re 4:25 Ella dunque parti, e giunse dall'uomo di Dio, sul monte Carmel. E come l'uomo di Dio l'ebbe scorta di lontano, disse a Ghehazi, suo servo: 'Ecco la Shunamita che viene! 2Re 4:26 Ti prego, corri ad incontrarla, e dille: - Stai bene? Sta bene tuo marito? E il bimbo sta bene?' - Ella rispose: 'Stanno bene'. 2Re 4:27 E come fu giunta dall'uomo di Dio, sul monte, gli abbraccio' i piedi. Ghehazi si appresso' per respingerla; ma l'uomo di Dio disse: 'Lasciala stare, poiche' l'anima sua e' in amarezza, e l'Eterno me l'ha nascosto, e non me l'ha rivelato'. 2Re 4:28 La donna disse: 'Avevo io forse domandato al mio signore un figliuolo? Non ti diss'io: - Non m'ingannare? -' 2Re 4:29 Allora Eliseo disse a Ghehazi: 'Cingiti i fianchi, prendi in mano il mio bastone, e parti. Se t'imbatti in qualcuno, non lo salutare; e se alcuno ti saluta, non gli rispondere; e poserai il mio bastone sulla faccia del fanciullo'. 2Re 4:30 La madre del fanciullo disse ad Eliseo: 'Com'e' vero che l'Eterno vive, e che vive l'anima tua, io non ti lascero''. Ed Eliseo si levo' e le ando' appresso. 2Re 4:31 Or Ghehazi, che li avea preceduti, pose il bastone sulla faccia del fanciullo, ma non ci fu ne' voce ne' segno alcuno di vita. Torno' quindi incontro ad Eliseo, e gli riferi la cosa, dicendo: 'Il fanciullo non s'e' svegliato'. 2Re 4:32 E quando Eliseo arrivo' in casa, ecco che il fanciullo era morto e adagiato sul letto di lui. 2Re 4:33 Egli entro', si chiuse dentro col fanciullo, e prego' l'Eterno. 2Re 4:34 Poi sali sul letto e si corico' sul fanciullo: pose la sua bocca sulla bocca di lui, i suoi occhi sugli occhi di lui, le sue mani sulle mani di lui; si distese sopra di lui, e le carni del fanciullo si riscaldarono. 2Re 4:35 Poi Eliseo s'allontano', ando' qua e la' per la casa; poi risali e si ridistese sopra il fanciullo; e il fanciullo starnuti sette volte, ed aperse gli occhi. 2Re 4:36 Allora Eliseo chiamo' Ghehazi, e gli disse: 'Chiama questa Shunamita'. Egli la chiamo'; e com'ella fu giunta da Eliseo, questi le disse: 'Prendi il tuo figliuolo'. 2Re 4:37 Ed ella entro', gli si getto' ai piedi, e si prostro' in terra; poi prese il suo figliuolo, ed usci. La minestra risanata 2Re 4:38 Eliseo se ne torno' a Ghilgal, e v'era carestia nel paese. Or mentre i discepoli de' profeti stavan seduti davanti a lui, egli disse al suo servo: 'Metti il marmittone al fuoco, e cuoci una minestra per i discepoli dei profeti'. 2Re 4:39 E uno di questi usci fuori nei campi per coglier delle erbe; trovo' una specie di vite salvatica, ne colse delle colloquintide, e se n'empi la veste; e, tornato che fu, le taglio' a pezzi nella marmitta dov'era la minestra; perche' non si sapeva che cosa fossero. 2Re 4:40 Poi versarono della minestra a quegli uomini perche' mangiassero; ma com'essi l'ebbero gustata, esclamarono: 'C'e' la morte, nella marmitta, o uomo di Dio!' E non ne poteron mangiare. 2Re 4:41 Eliseo disse: 'Ebbene, portatemi della farina!' La getto' nella marmitta, e disse: 'Versatene a questa gente che mangi'. E non c'era piu' nulla di cattivo nella marmitta. La moltiplicazione dei pani 2Re 4:42 Giunse poi un uomo da Baal-Shalisha, che porto' all'uomo di Dio del pane delle primizie: venti pani d'orzo, e del grano nuovo nella sua bisaccia. Eliseo disse al suo servo: 'Danne alla gente che mangi'. 2Re 4:43 Quegli rispose: 'Come fare a por questo davanti a cento persone?' Ma Eliseo disse: 'Danne alla gente che mangi; perche' cosi dice l'Eterno: - Mangeranno, e ne avanzera''. - 2Re 4:44 Cosi egli pose quelle provviste davanti alla gente, che mangio' e ne lascio' d'avanzo, secondo la parola dell'Eterno. Guarigione di Naaman 2Re 5:1 Or Naaman, capo dell'esercito del re di Siria, era un uomo in grande stima ed onore presso il suo signore, perche' per mezzo di lui l'Eterno avea reso vittoriosa la Siria; ma quest'uomo forte e prode era lebbroso. 2Re 5:2 Or alcune bande di Sirī, in una delle loro incursioni, avean condotta prigioniera dal paese d'Israele una piccola fanciulla, ch'era passata al servizio della moglie di Naaman. 2Re 5:3 Ed ella disse alla sua padrona: 'Oh se il mio signore potesse presentarsi al profeta ch'e' a Samaria! Questi lo libererebbe dalla sua lebbra!' 2Re 5:4 Naaman ando' dal suo signore, e gli riferi la cosa, dicendo: 'Quella fanciulla del paese d'Israele ha detto cosi e cosi'. 2Re 5:5 Il re di Siria gli disse: 'Ebbene, va'; io mandero' una lettera al re d'Israele'. Quegli dunque parti, prese seco dieci talenti d'argento, seimila sicli d'oro, e dieci mute di vestiti. 2Re 5:6 E porto' al re d'Israele la lettera, che diceva: 'Or quando questa lettera ti sara' giunta, saprai che ti mando Naaman mio servo, perche' tu lo guarisca dalla sua lebbra'. 2Re 5:7 Quando il re d'Israele ebbe letta la lettera, si straccio' le vesti, e disse: 'Son io forse Dio, col potere di far morire e vivere, che colui manda da me perch'io guarisca un uomo dalla sua lebbra? Tenete per cosa certa ed evidente ch'ei cerca pretesti contro di me'. 2Re 5:8 Quando Eliseo, l'uomo di Dio, ebbe udito che il re s'era stracciato le vesti, gli mando' a dire: 'Perche' ti sei stracciato le vesti? Venga pure colui da me, e vedra' che v'e' un profeta in Israele'. 2Re 5:9 Naaman dunque venne coi suoi cavalli ed i suoi carri, e si fermo' alla porta della casa di Eliseo. 2Re 5:10 Ed Eliseo gl'invio' un messo a dirgli: 'Va', lavati sette volte nel Giordano; la tua carne tornera' sana, e tu sarai puro'. 2Re 5:11 Ma Naaman si adiro' e se ne ando', dicendo: 'Ecco, io pensavo: Egli uscira' senza dubbio incontro a me, si fermera' la', invochera' il nome dell'Eterno, del suo Dio, agitera' la mano sulla parte malata, e guarira' il lebbroso. 2Re 5:12 I fiumi di Damasco, l'Abanah e il Farpar, non son essi migliori di tutte le acque d'Israele? Non posso io lavarmi in quelli ed esser mondato?' E, voltatosi, se n'andava infuriato. 2Re 5:13 Ma i suoi servi gli si accostarono per parlargli, e gli dissero: 'Padre mio, se il profeta t'avesse ordinato una qualche cosa difficile, non l'avresti tu fatta? Quanto piu' ora ch'egli t'ha detto: - Lavati, e sarai mondato'? - 2Re 5:14 Allora egli scese e si tuffo' sette volte nel Giordano, secondo la parola dell'uomo di Dio; e la sua carne torno' come la carne d'un piccolo fanciullo, e rimase puro. 2Re 5:15 Poi torno' con tutto il suo se'guito all'uomo di Dio, ando' a presentarsi davanti a lui, e disse: 'Ecco, io riconosco adesso che non v'e' alcun Dio in tutta la terra, fuorche' in Israele. Ed ora, ti prego, accetta un regalo dal tuo servo'. 2Re 5:16 Ma Eliseo rispose: 'Com'e' vero che vive l'Eterno di cui sono servo, io non accettero' nulla'. Naaman lo pressava ad accettare, ma egli rifiuto'. 2Re 5:17 Allora Naaman disse: 'Poiche' non vuoi, permetti almeno che sia data al tuo servo tanta terra quanta ne portano due muli; giacche' il tuo servo non offrira' piu' olocausti e sacrifizi ad altri de'i, ma solo all'Eterno. 2Re 5:18 Nondimeno, questa cosa voglia l'Eterno perdonare al tuo servo: quando il mio signore entra nella casa di Rimmon per quivi adorare, e s'appoggia al mio braccio, ed anch'io mi prostro nel tempio di Rimmon, voglia l'Eterno perdonare a me, tuo servo, quand'io mi prostrero' cosi nel tempio di Rimmon!' 2Re 5:19 Eliseo gli disse: 'Va' in pace!' Ed egli si parti da lui e fece un buon tratto di strada. Ghehazi colpito di lebbra 2Re 5:20 Ma Ghehazi, servo d'Eliseo, uomo di Dio, disse fra se': 'Ecco, il mio signore e' stato troppo generoso con Naaman, con questo Siro, non accettando dalla sua mano quel ch'egli avea portato; com'e' vero che l'Eterno vive, io gli voglio correr dietro, e voglio aver da lui qualcosa'. 2Re 5:21 Cosi Ghehazi corse dietro a Naaman; e quando Naaman vide che gli correva dietro, salto' giu' dal carro per andargli incontro, e gli disse: 'Va egli tutto bene?' 2Re 5:22 Quegli rispose: 'Tutto bene. Il mio signore mi manda a dirti: - Ecco, proprio ora mi sono arrivati dalla contrada montuosa d'Efraim due giovani de' discepoli dei profeti; ti prego, da' loro un talento d'argento e due mute di vestiti'. - 2Re 5:23 Naaman disse: 'Piacciati accettare due talenti!' E gli fece premura; chiuse due talenti d'argento in due sacchi con due mute di vesti, e li carico' addosso a due de' suoi servi, che li portarono davanti a Ghehazi. 2Re 5:24 E, giunto che fu alla collina, prese i sacchi dalle loro mani, li ripose nella casa, e licenzio' quegli uomini, che se ne andarono. 2Re 5:25 Poi ando' a presentarsi davanti al suo signore. Eliseo gli disse: 'Donde vieni, Ghehazi?' Questi rispose: 'Il tuo servo non e' andato in verun luogo'. 2Re 5:26 Ma Eliseo gli disse: 'Il mio spirito non era egli la' presente, quando quell'uomo si volto' e scese dal suo carro per venirti incontro? e' forse questo il momento di prender danaro, di prender vesti, e uliveti e vigne, pecore e buoi, servi e serve? 2Re 5:27 La lebbra di Naaman s'attacchera' percio' a te e alla tua progenie in perpetuo'. E Ghehazi usci dalla presenza di Eliseo, tutto lebbroso, bianco come la neve. La scure ritirata dal Giordano 2Re 6:1 I discepoli dei profeti dissero ad Eliseo: 'Ecco, il luogo dove noi ci raduniamo in tua presenza e' troppo angusto per noi. 2Re 6:2 Lasciaci andare fino al Giordano; ciascun di noi prendera' la' una trave, e ci farem quivi un luogo dove ci possiam radunare'. Eliseo rispose: 'Andate'. 2Re 6:3 E un di loro disse: 'Abbi, ti prego, la compiacenza di venire anche tu coi tuoi servi'. Egli rispose: 'Verro''. 2Re 6:4 E cosi ando' con loro. Giunti che furono al Giordano, si misero a tagliar legna. 2Re 6:5 E come l'un d'essi abbatteva una trave, il ferro della scure gli cadde nell'acqua; ond'egli comincio' a gridare: - 'Ah, signor mio! e l'avevo presa ad imprestito!' - 2Re 6:6 L'uomo di Dio disse: 'Dov'e' caduta?' E colui gli addito' il luogo. Allora Eliseo taglio' un pezzo di legno, lo getto' in quel medesimo luogo, fece venire a galla il ferro, e disse: 'Prendilo'. 2Re 6:7 E quegli stese la mano e lo prese. I Sirī colpiti di cecita' 2Re 6:8 Ora il re di Siria faceva guerra contro Israele; e in un consiglio che tenne coi suoi servi, disse: 'Io porro' il mio campo nel tale e tal luogo'. 2Re 6:9 E l'uomo di Dio mando' a dire al re d'Israele: 'Guardati dal trascurare quel tal luogo, perche' vi stan calando i Sirī'. 2Re 6:10 E il re d'Israele mando' gente verso il luogo che l'uomo di Dio gli aveva detto, e circa il quale l'avea premunito; e quivi si mise in guardia. Il fatto avvenne non una ne' due ma piu' volte. 2Re 6:11 Questa cosa turbo' molto il cuore del re di Siria, che chiamo' i suoi servi, e disse loro: 'Non mi farete dunque sapere chi dei nostri e' per il re d'Israele?' 2Re 6:12 Uno dei suoi servi rispose: 'Nessuno, o re, mio signore! ma Eliseo, il profeta ch'e' in Israele, fa sapere al re d'Israele perfino le parole che tu dici nella camera ove dormi'. 2Re 6:13 E il re disse: 'Andate, vedete dov'e', ed io lo mandero' a pigliare'. Gli fu riferito ch'era a Dothan. 2Re 6:14 Ed il re vi mando' cavalli, carri e gran numero di soldati, i quali giunsero di nottetempo, e circondarono la citta'. 2Re 6:15 Il servitore dell'uomo di Dio, alzatosi di buon mattino, usci fuori, ed ecco che un gran numero di soldati con cavalli e carri accerchiava la citta'. E il servo disse all'uomo di Dio: 'Ah, signor mio, come faremo?' 2Re 6:16 Quegli rispose: 'Non temere, perche' quelli che son con noi son piu' numerosi di quelli che son con loro'. 2Re 6:17 Ed Eliseo prego' e disse: 'O Eterno, ti prego, aprigli gli occhi, affinche' vegga!' E l'Eterno aperse gli occhi del servo, che vide a un tratto il monte pieno di cavalli e di carri di fuoco intorno ad Eliseo. 2Re 6:18 E come i Sirī scendevano verso Eliseo, questi prego' l'Eterno e disse: 'Ti prego, acceca cotesta gente!' E l'Eterno l'acceco', secondo la parola d'Eliseo. 2Re 6:19 Allora Eliseo disse loro: 'Non e' questa la strada, e non e' questa la citta'; venitemi appresso ed io vi condurro' all'uomo che voi cercate'. E li meno' a Samaria. 2Re 6:20 Quando furono entrati in Samaria, Eliseo disse: 'O Eterno, apri loro gli occhi, affinche' veggano'. L'Eterno aperse loro gli occhi, e a un tratto videro che si trovavano nel mezzo di Samaria. 2Re 6:21 E il re d'Israele, come li ebbe veduti, disse ad Eliseo: 'Padre mio, li debbo colpire? li debbo colpire?' 2Re 6:22 Eliseo rispose: 'Non li colpire! Colpisci tu forse quelli che fai prigionieri con la tua spada e col tuo arco? Metti loro davanti del pane e dell'acqua, affinche' mangino e bevano, e se ne tornino al loro signore'. 2Re 6:23 Il re d'Israele preparo' loro gran copia di cibi; e quand'ebbero mangiato e bevuto, li licenzio', e quelli tornarono al loro signore; e le bande dei Sirī non vennero piu' a fare incursioni sul territorio d'Israele. Assedio e liberazione di Samaria 2Re 6:24 Or dopo queste cose avvenne che Ben-Hadad, re di Siria, radunato tutto il suo esercito, sali contro Samaria, e la cinse d'assedio. 2Re 6:25 E vi fu una gran carestia in Samaria; e i Sirī la strinsero tanto dappresso che una testa d'asino vi si vendeva ottanta sicli d'argento, e il quarto d'un kab di sterco di colombi, cinque sicli d'argento. 2Re 6:26 Or come il re d'Israele passava sulle mura, una donna gli grido': 'Aiutami, o re, mio signore!' 2Re 6:27 Il re le disse: 'Se non t'aiuta l'Eterno, come posso aiutarti io? Con quel che da' l'aia o con quel che da' lo strettoio?' 2Re 6:28 Poi il re aggiunse: 'Che hai?' Ella rispose: 'Questa donna mi disse: - Da' qua il tuo figliuolo, che lo mangiamo oggi; domani mangeremo il mio. - 2Re 6:29 Cosi cocemmo il mio figliuolo, e lo mangiammo. Il giorno seguente io le dissi: - Da' qua il tuo figliuolo, che lo mangiamo. - Ma essa ha nascosto il suo figliuolo'. 2Re 6:30 Quando il re ebbe udite le parole della donna, si straccio' le vesti; e come passava sulle mura, il popolo vide ch'egli portava, sotto, un cilicio sulla carne. 2Re 6:31 E il re disse: 'Mi tratti Iddio con tutto il suo rigore, se oggi la testa di Eliseo, figliuolo di Shafat, rimane ancora sulle sue spalle!' 2Re 6:32 Or Eliseo se ne stava sedendo in casa sua, e con lui stavano a sedere gli anziani. Il re mando' innanzi un uomo; ma prima che questo messo giungesse, Eliseo disse agli anziani: 'Lo vedete voi che questo figliuol d'un assassino manda qualcuno a tagliarmi la testa? Badate bene; quand'arriva il messo, chiudete la porta, e tenetegliela ben chiusa in faccia. Non si sente gia' dietro a lui il rumore de' passi del suo signore?' 2Re 6:33 Egli parlava ancora con essi, quand'ecco scendere verso di lui il messo. E il re disse: 'Ecco, questo male vien dall'Eterno; che ho io piu' da sperar dall'Eterno?' 2Re 7:1 Allora Eliseo disse: 'Ascoltate la parola dell'Eterno! Cosi dice l'Eterno: - Domani, a quest'ora, alla porta di Samaria, la misura di fior di farina si avra' per un siclo, e le due misure d'orzo si avranno per un siclo'. 2Re 7:2 Ma il capitano sul cui braccio il re s'appoggiava, rispose all'uomo di Dio: 'Ecco, anche se l'Eterno facesse delle finestre in cielo, potrebbe mai avvenire una cosa siffatta?' Eliseo rispose: 'Ebbene, lo vedrai con gli occhi tuoi, ma non ne mangerai'. 2Re 7:3 Or v'erano quattro lebbrosi presso all'entrata della porta, i quali dissero tra di loro: 'Perche' vogliam noi restar qui finche' moriamo? 2Re 7:4 Se diciamo: - Entriamo in citta' - in citta' c'e' la fame, e noi vi morremo; se restiamo qui, morremo lo stesso. Or dunque venite, andiamoci a buttare nel campo dei Sirī; se ci lascian vivere, vivremo; se ci danno la morte, morremo'. 2Re 7:5 E, sull'imbrunire, si mossero per andare al campo dei Sirī; e come furon giunti all'estremita' del campo dei Sirī, ecco che non v'era alcuno. 2Re 7:6 Il Signore avea fatto udire nel campo dei Sirī un rumor di carri, un rumor di cavalli, un rumor di grande esercito, si che i Sirī avean detto fra di loro: 'Ecco, il re d'Israele ha assoldato contro di noi i re degli Hittei e i re degli Egiziani, perche' vengano ad assalirci'. 2Re 7:7 E s'eran levati, ed eran fuggiti sull'imbrunire, abbandonando le loro tende, i loro cavalli, i loro asini, e il campo cosi com'era; eran fuggiti per salvarsi la vita. 2Re 7:8 Que' lebbrosi, giunti che furono all'estremita' del campo, entrarono in una tenda, mangiarono, bevvero, e portaron via argento, oro, vesti, e andarono a nascondere ogni cosa. Poi tornarono, entrarono in un'altra tenda, e anche di la' portaron via roba, che andarono a nascondere. 2Re 7:9 Ma poi dissero fra di loro: 'Noi non facciamo bene; questo e' giorno di buone novelle, e noi ci tacciamo! Se aspettiamo finche' si faccia giorno, sarem tenuti per colpevoli. Or dunque venite, andiamo ad informare la casa del re'. 2Re 7:10 Cosi partirono, chiamarono i guardiani della porta di citta', e li informarono della cosa, dicendo: 'Siamo andati al campo dei Sirī, ed ecco che non v'e' alcuno, ne' vi s'ode voce d'uomo; non vi son che i cavalli attaccati, gli asini attaccati, e le tende intatte'. 2Re 7:11 Allora i guardiani chiamarono, e fecero sapere la cosa alla gente del re dentro il palazzo. 2Re 7:12 E il re si levo' nella notte, e disse ai suoi servi: 'Vi voglio dire io quel che ci hanno fatto i Sirī. Sanno che patiamo la fame; sono quindi usciti dal campo a nascondersi per la campagna, dicendo: - Come usciranno dalla citta', li prenderemo vivi, ed entreremo nella citta''. 2Re 7:13 Uno de' suoi servi gli rispose: 'Ti prego, si prendan cinque de' cavalli che rimangono ancora nella citta' - guardate! son come tutta la moltitudine d'Israele che va in consunzione! - e mandiamo a vedere di che si tratta'. 2Re 7:14 Presero dunque due carri coi loro cavalli, e il re mando' degli uomini in traccia dell'esercito dei Sirī, dicendo: 'Andate e vedete'. 2Re 7:15 E quelli andarono in traccia de' Sirī, fino al Giordano; ed ecco, tutta la strada era piena di vesti e di oggetti, che i Sirī avean gettati via nella loro fuga precipitosa. E i messi tornarono e riferiron tutto al re. 2Re 7:16 Allora il popolo usci fuori, e saccheggio' il campo dei Sirī; e una misura di fior di farina si ebbe per un siclo, e due misure d'orzo per un siclo secondo la parola dell'Eterno. 2Re 7:17 Il re aveva affidato la guardia della porta al capitano sul cui braccio s'appoggiava; ma questo capitano fu calpestato dalla folla presso la porta e mori, come avea detto l'uomo di Dio, quando avea parlato al re ch'era sceso a trovarlo. 2Re 7:18 Difatti, quando l'uomo di Dio avea parlato al re dicendo: 'Domani, a quest'ora, alla porta di Samaria, due misure d'orzo s'avranno per un siclo e una misura di fior di farina per un siclo', 2Re 7:19 quel capitano avea risposto all'uomo di Dio e gli avea detto: 'Ecco, anche se l'Eterno facesse delle finestre in cielo, potrebbe mai avvenire una cosa siffatta?' Ed Eliseo gli avea detto: 'Ebbene, lo vedrai con gli occhi tuoi, ma non ne mangerai'. 2Re 7:20 E cosi gli avvenne: fu calpestato dalla folla presso la porta, e mori. La Shunamita ottiene la restituzione dei suoi beni 2Re 8:1 Or Eliseo avea detto alla donna di cui avea risuscitato il figliuolo: 'Le'vati, vattene, tu con la tua famiglia, a soggiornare all'estero, dove potrai; perche' l'Eterno ha chiamata la carestia, e difatti essa verra' nel paese per sette anni'. 2Re 8:2 E la donna si levo', e fece come le avea detto l'uomo di Dio; se ne ando' con la sua famiglia, e soggiorno' per sette anni nel paese de' Filistei. 2Re 8:3 Finiti i sette anni, quella donna torno' dal paese de' Filistei, e ando' a ricorrere al re per riavere la sua casa e le sue terre. 2Re 8:4 Or il re discorreva con Ghehazi, servo dell'uomo di Dio, e gli diceva: 'Ti prego raccontami tutte le cose grandi che ha fatte Eliseo'. 2Re 8:5 E mentre appunto Ghehazi raccontava al re come Eliseo aveva risuscitato il morto, ecco che la donna, di cui era stato risuscitato il figliuolo, venne a ricorrere al re per riavere la sua casa e le sue terre. E Ghehazi disse: 'O re, mio signore, questa e' quella donna, e questo e' il suo figliuolo, che Eliseo ha risuscitato'. 2Re 8:6 Il re interrogo' la donna che gli racconto' tutto; e il re le dette un eunuco, al quale disse: 'Falle restituire tutto quello ch'e' suo, e tutte le rendite delle terre, dal giorno in cui ella lascio' il paese, fino ad ora'. Hazael diventa re di Siria 2Re 8:7 Or Eliseo si reco' a Damasco; Ben-Hadad, re di Siria, era ammalato, e gli fu riferito che l'uomo di Dio era giunto cola'. 2Re 8:8 Allora il re disse ad Hazael: 'Prendi teco un regalo, va' incontro all'uomo di Dio, e consulta per mezzo di lui l'Eterno, per sapere se io guariro' da questa malattia'. 2Re 8:9 Hazael dunque ando' incontro ad Eliseo, portando seco in regalo tutto quello che v'era di meglio in Damasco: un carico di quaranta cammelli. Come fu giunto, si presento' ad Eliseo, e gli disse: 'Il tuo figliuolo Ben-Hadad, re di Siria, mi ha mandato a te per dirti: Guariro' io da questa malattia?' 2Re 8:10 Eliseo gli rispose: 'Vagli a dire: - Guarirai di certo. - Ma l'Eterno m'ha fatto vedere che di sicuro morra''. 2Re 8:11 E l'uomo di Dio poso' lo sguardo sopra Hazael, e lo fisso' cosi a lungo, da farlo arrossire, poi si mise a piangere. 2Re 8:12 Hazael disse: 'Perche' piange il mio signore?' Eliseo rispose: 'Perche' so il male che tu farai ai figliuoli d'Israele; tu darai alle fiamme le loro fortezze, ucciderai la loro gioventu' con la spada, schiaccerai i loro bambini, e sventrerai le loro donne incinte'. 2Re 8:13 Hazael disse: 'Ma che cos'e' mai il tuo servo, questo cane, per fare delle cose si grandi?' Eliseo rispose: 'L'Eterno m'ha fatto vedere che tu sarai re di Siria'. 2Re 8:14 Hazael si parti da Eliseo e torno' dal suo signore, che gli chiese: 'Che t'ha detto Eliseo?' Quegli rispose: 'Mi ha detto che guarirai di certo'. 2Re 8:15 Il giorno dopo, Hazael prese una coperta, la tuffo' nell'acqua, e la distese sulla faccia di Ben-Hadad, che mori. E Hazael regno' in luogo suo. Jehoram e Achazia, re di Giuda 2Re 8:16 Or l'anno quinto di Joram, figliuolo di Achab, re d'Israele, Jehoram, figliuolo di Giosafat re di Giuda, comincio' a regnare su Giuda. 2Re 8:17 Avea trentadue anni quando comincio' a regnare, e regno' otto anni in Gerusalemme. 2Re 8:18 E cammino' per la via dei re d'Israele, come avea fatto la casa di Achab; poiche' avea per moglie una figliuola di Achab; e fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno. 2Re 8:19 Nondimeno l'Eterno non volle distrugger Giuda, per amor di Davide suo servo, conformemente alla promessa fattagli di lasciar sempre una lampada a lui ed ai suoi figliuoli. 2Re 8:20 Ai tempi suoi, Edom si ribello', sottraendosi al giogo di Giuda e si dette un re. 2Re 8:21 Allora Joram passo' a Tsair con tutti i suoi carri; e una notte si levo', e sconfisse gli Edomiti che lo aveano accerchiato e i capitani dei carri; e la gente di Joram pote' fuggire alle proprie case. 2Re 8:22 Cosi Edom si e' ribellato e si e' sottratto al giogo di Giuda fino al di d'oggi. In quel medesimo tempo, anche Libna si ribello'. 2Re 8:23 Il rimanente delle azioni di Joram e tutto quello che fece, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 2Re 8:24 E Joram si addormento' coi suoi padri, e coi suoi padri fu sepolto nella citta' di Davide. E Achazia, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Achazia, re di Giuda 2Re 8:25 L'anno dodicesimo di Joram, figliuolo di Achab, re d'Israele, Achazia, figliuolo di Jehoram re di Giuda, comincio' a regnare. 2Re 8:26 Aveva ventidue anni quando comincio' a regnare, e regno' un anno in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Athalia, nipote di Omri, re d'Israele. 2Re 8:27 Egli cammino' per la via della casa di Achab, e fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, come la casa di Achab, perche' era imparentato con la casa di Achab. 2Re 8:28 E ando' con Joram, figliuolo di Achab, a combattere contro Hazael, re di Siria, a Ramoth di Galaad; e i Sirī ferirono Joram; 2Re 8:29 e il re Joram torno' a Izreel per farsi curare delle ferite che avea ricevute dai Sirī a Ramah, quando combatteva contro Hazael, re di Siria. Ed Achazia, figliuolo di Jehoram re di Giuda, scese ad Izreel a vedere Joram, figliuolo di Achab, perche' questi era ammalato. Jehu, unto re d'Israele 2Re 9:1 Allora il profeta Eliseo chiamo' uno de' discepoli dei profeti, e gli disse: 'Cingiti i fianchi, prendi teco quest'ampolla d'olio, e va' a Ramoth di Galaad. 2Re 9:2 Quando vi sarai arrivato, cerca di vedere Jehu, figliuolo di Jehoshafat, figliuolo di Nimsci; entra, fallo alzare di mezzo ai suoi fratelli, e menalo in una camera appartata. 2Re 9:3 Poi prendi l'ampolla d'olio, versagliela sul capo, e digli: Cosi dice l'Eterno: - Io ti ungo re d'Israele. - Poi apri la porta, e fuggi senza indugiare'. 2Re 9:4 Cosi quel giovine, il servo del profeta, parti per Ramoth di Galaad. 2Re 9:5 E, come vi fu giunto, ecco che i capitani dell'esercito stavan seduti assieme; e disse: 'Capitano, ho da dirti una parola'. Jehu chiese: 'A chi di tutti noi?' Quegli rispose: 'A te, capitano'. 2Re 9:6 Jehu si alzo', ed entro' in casa; e il giovane gli verso' l'olio sul capo, dicendogli: 'Cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: - Io ti ungo re del popolo dell'Eterno, re d'Israele. - 2Re 9:7 E tu colpirai la casa di Achab, tuo signore, ed io faro' vendetta del sangue de' profeti miei servi, e del sangue di tutti i servi dell'Eterno, sopra Izebel; 2Re 9:8 e tutta la casa di Achab perira', e io sterminero' dalla casa di Achab fino all'ultimo uomo, tanto chi e' schiavo quanto chi e' libero in Israele. 2Re 9:9 E ridurro' la casa di Achab come la casa di Geroboamo, figliuolo di Nebat, e come la casa di Baasa, figliuolo di Ahija. 2Re 9:10 E i cani divoreranno Izebel nel campo d'Izreel, e non vi sara' chi le dia sepoltura'. Poi il giovine apri la porta, e fuggi. 2Re 9:11 Quando Jehu usci per raggiungere i servi del suo signore, gli dissero: 'Va tutto bene? Perche' quel pazzo e' egli venuto da te?' Egli rispose loro: 'Voi conoscete l'uomo e i suoi discorsi!' 2Re 9:12 Ma quelli dissero: 'Non e' vero! Orsu', diccelo!' Jehu rispose: 'Ei m'ha parlato cosi e cosi, e m'ha detto: - Cosi dice l'Eterno: Io t'ungo re d'Israele'. 2Re 9:13 Allora ognun d'essi s'affretto' a togliersi il proprio mantello, e a stenderlo sotto Jehu su per i nudi gradini; poi suonarono la tromba, e dissero: 'Jehu e' re!' I re d'Israele e di Giuda, uccisi da Jehu 2Re 9:14 E Jehu, figliuolo di Jehoshafat, figliuolo di Nimsci, fece una congiura contro Joram. - Or Joram, con tutto Israele, stava difendendo Ramoth di Galaad contro Hazael, re di Siria; 2Re 9:15 ma il re Joram era tornato a Izreel per farsi curare delle ferite che avea ricevuto dai Sirī, combattendo contro Hazael, re di Siria. - E Jehu disse: 'Se cosi vi piace, nessuno esca e fugga dalla citta' per andare a portar la nuova a Izreel'. 2Re 9:16 Poi Jehu monto' sopra un carro e parti per Izreel, perche' quivi si trovava Joram allettato; e Achazia, re di Giuda, v'era sceso per visitare Joram. 2Re 9:17 Or la sentinella che stava sulla torre di Izreel, sco'rse la schiera numerosa di Jehu che veniva, e disse: 'Vedo una schiera numerosa!' Joram disse: 'Prendi un cavaliere, e mandalo incontro a coloro a dire: Recate pace?' 2Re 9:18 Un uomo a cavallo ando' dunque incontro a Jehu, e gli disse: 'Cosi dice il re: - Recate pace?' - Jehu rispose: 'Che importa a te della pace? Passa dietro a me'. E la sentinella fece il suo rapporto, dicendo: 'Il messo e' giunto fino a loro, ma non torna indietro'. 2Re 9:19 Allora Joram mando' un secondo cavaliere che, giunto da coloro, disse: 'Cosi dice il re: - Recate pace?' Jehu rispose: 'Che importa a te della pace? Passa dietro a me'. 2Re 9:20 E la sentinella fece il suo rapporto, dicendo: 'Il messo e' giunto fino a loro, e non torna indietro. A vederlo guidare, si direbbe che e' Jehu, figliuolo di Nimsci; perche' va a precipizio'. 2Re 9:21 Allora Joram disse: 'Allestite il carro!' E gli allestirono il carro. E Joram, re d'Israele, e Achazia, re di Giuda, uscirono ciascuno sul suo carro per andare incontro a Jehu, e lo trovarono nel campo di Naboth d'Izreel. 2Re 9:22 E come Joram ebbe veduto Jehu, gli disse: 'Jehu rechi tu pace?' Jehu rispose: 'Che pace vi puo' egli essere finche' duran le fornicazioni di Izebel, tua madre, e le tante sue stregonerie?' 2Re 9:23 Allora Joram volto' indietro, e si die' alla fuga, dicendo ad Achazia: 'Siam traditi, Achazia!' 2Re 9:24 Ma Jehu impugno' l'arco e colpi Joram fra le spalle, si che la freccia gli usci pel cuore, ed egli stramazzo' nel suo carro. 2Re 9:25 Poi Jehu disse a Bidkar, suo aiutante: 'Piglialo, e buttalo nel campo di Naboth d'Izreel; poiche', ricordalo, quando io e tu cavalcavamo assieme al seguito di Achab, suo padre, l'Eterno pronuncio' contro di lui questa sentenza: - 2Re 9:26 Com'e' vero che ieri vidi il sangue di Naboth e il sangue dei suoi figliuoli, dice l'Eterno, io ti rendero' il contraccambio qui in questo campo, dice l'Eterno! - Piglialo dunque e buttalo in cotesto campo, secondo la parola dell'Eterno'. 2Re 9:27 Achazia, re di Giuda, veduto questo, prese la fuga per la strada della casa del giardino; ma Jehu gli tenne dietro, e disse: 'Tirate anche a lui sul carro!' E gli tirarono alla salita di Gur, ch'e' vicino a Ibleam. E Achazia fuggi a Meghiddo, e quivi mori. 2Re 9:28 I suoi servi lo trasportarono sopra un carro a Gerusalemme, e lo seppellirono nel suo sepolcro, coi suoi padri, nella citta' di Davide. - 2Re 9:29 Achazia avea cominciato a regnare sopra Giuda l'undecimo anno di Joram, figliuolo di Achab. Izebel divorata dai cani 2Re 9:30 Poi Jehu giunse ad Izreel. Izebel, che lo seppe, si diede il belletto agli occhi, si acconcio' il capo, e si mise alla finestra a guardare. 2Re 9:31 E come Jehu entrava per la porta di citta', ella gli disse: 'Rechi pace, novello Zimri, uccisore del tuo signore?' 2Re 9:32 Jehu alzo' gli occhi verso la finestra, e disse: 'Chi e' per me? chi?' E due o tre eunuchi, affacciatisi, volsero lo sguardo verso di lui. 2Re 9:33 Egli disse: 'Buttatela giu'!' Quelli la buttarono; e il suo sangue schizzo' contro il muro e contro i cavalli. Jehu le passo' sopra, calpestandola; 2Re 9:34 poi entro', mangio' e bevve, quindi disse: 'Andate a vedere di quella maledetta donna e sotterratela, giacche' e' figliuola di re'. 2Re 9:35 Andaron dunque per sotterrarla, ma non trovarono di lei altro che il cranio, i piedi e le palme delle mani. 2Re 9:36 E tornarono a riferir la cosa a Jehu, il quale disse: 'Questa e' la parola dell'Eterno pronunziata per mezzo del suo servo Elia il Tishbita, quando disse: I cani divoreranno la carne di Izebel nel campo d'Izreel; 2Re 9:37 e il cadavere di Izebel sara', nel campo d'Izreel, come letame sulla superficie del suolo, in guisa che non si potra' dire: - Questa e' Izebel'. Sterminio della famiglia di Achab 2Re 10:1 Or v'erano a Samaria settanta figliuoli d'Achab. Jehu scrisse delle lettere, e le mando' a Samaria ai capi della citta', agli anziani, e agli educatori dei figliuoli d'Achab; in esse diceva: 2Re 10:2 'Subito che avrete ricevuto questa lettera, giacche' avete con voi i figliuoli del vostro signore e avete a vostra disposizione carri e cavalli, nonche' una citta' fortificata e delle armi, 2Re 10:3 scegliete il migliore e il piu' adatto tra i figliuoli del vostro signore, mettetelo sul trono di suo padre, e combattete per la casa del vostro signore'. 2Re 10:4 Ma quelli ebbero gran paura, e dissero: 'Ecco, due re non gli han potuto resistere; come potremo resistergli noi?' 2Re 10:5 E il prefetto del palazzo, il governatore della citta', gli anziani e gli educatori dei figliuoli di Achab mandarono a dire a Jehu: 'Noi siamo tuoi servi, e faremo tutto quello che ci ordinerai; non eleggeremo alcuno come re; fa' tu quel che ti piace'. 2Re 10:6 Allora Jehu scrisse loro una seconda lettera, nella quale diceva: 'Se voi siete per me e volete ubbidire alla mia voce, prendete le teste di quegli uomini, de' figliuoli del vostro signore, e venite da me, domani a quest'ora, a Izreel'. - Or i figliuoli del re, in numero di settanta, stavano dai magnati della citta', che li educavano. - 2Re 10:7 E come questi ebbero ricevuta la lettera, presero i figliuoli del re, li scannarono tutti e settanta; poi misero le loro teste in ceste, e le mandarono a Jehu a Izreel. 2Re 10:8 E un messo venne a Jehu a recargli la notizia, dicendo: 'Hanno portato le teste dei figliuoli del re'. Jehu rispose: 'Mettetele in due mucchi all'entrata della porta, fino a domattina'. 2Re 10:9 La mattina dopo, egli usci fuori; e fermatosi, disse a tutto il popolo: 'Voi siete giusti; ecco, io congiurai contro il mio signore, e l'uccisi; ma chi ha uccisi tutti questi? 2Re 10:10 Riconoscete dunque che non cade a terra una parola di quelle che l'Eterno pronunzio' contro la casa di Achab; l'Eterno ha fatto quello che predisse per mezzo del suo servo Elia'. 2Re 10:11 E Jehu fece morire tutti quelli ch'erano rimasti della casa di Achab a Izreel, tutti i suoi grandi, i suoi amici e i suoi consiglieri, senza che ne scampasse uno. 2Re 10:12 Poi si levo', e parti per andare a Samaria. Cammin facendo, giunto che fu alla casa di ritrovo dei pastori, 2Re 10:13 Jehu s'imbatte' nei fratelli di Achazia, re di Giuda, e disse: 'Chi siete voi?' Quelli risposero: 'Siamo i fratelli di Achazia, e scendiamo a salutare i figliuoli del re e i figliuoli della regina'. 2Re 10:14 Jehu disse ai suoi: 'Pigliateli vivi!' e quelli li presero vivi e li scannarono presso la cisterna della casa di ritrovo. Erano quarantadue, e non ne scampo' uno. 2Re 10:15 Partitosi di la', trovo' Jehonadab, figliuolo di Recab, che gli veniva incontro; lo saluto', e gli disse: 'Il tuo cuore e' egli retto verso il mio, come il mio verso il tuo?' Jehonadab rispose: 'Lo e''. 'Se e' cosi', disse Jehu, 'dammi la mano'. Jehonadab gli dette la mano; Jehu se lo fe' salire vicino sul carro, e gli disse: 2Re 10:16 'Vieni meco, e vedrai il mio zelo per l'Eterno!' E lo meno' via nel suo carro. 2Re 10:17 E, giunto che fu a Samaria, Jehu colpi tutti quelli che rimanevano della casa di Achab a Samaria, finche' l'ebbe distrutta, secondo la parola che l'Eterno avea pronunziata per mezzo di Elia. Sterminio dei profeti di Baal 2Re 10:18 Poi Jehu raduno' tutto il popolo, e gli parlo' cosi: 'Achab ha servito un poco Baal; Jehu lo servira' di molto. 2Re 10:19 Or convocate presso di me tutti i profeti di Baal, tutti i suoi servi, tutti i suoi sacerdoti; che non ne manchi uno! poiche' voglio fare un gran sacrifizio a Baal; chi manchera' non vivra''. - Ma Jehu faceva questo con astuzia, per distruggere gli adoratori di Baal. - 2Re 10:20 E disse: 'Bandite una festa solenne in onore di Baal!' E la festa fu bandita. 2Re 10:21 Jehu invio' dei messi per tutto Israele; e tutti gli adoratori di Baal vennero, e neppur uno vi fu che mancasse di venire; entrarono nel tempio di Baal, e il tempio di Baal fu ripieno da un capo all'altro. 2Re 10:22 E Jehu disse a colui che avea in custodia le vestimenta: 'Metti fuori le vesti per tutti gli adoratori di Baal'. E quegli mise loro fuori le vesti. 2Re 10:23 Allora Jehu, con Jehonadab, figliuolo di Recab, entro' nel tempio di Baal, e disse agli adoratori di Baal: 'Cercate bene, e guardate che non ci sia qui con voi alcun servo dell'Eterno, ma ci sian soltanto degli adoratori di Baal'. 2Re 10:24 E quelli entrarono per offrir dei sacrifizi e degli olocausti. Or Jehu aveva appostati fuori del tempio ottanta uomini, ai quali avea detto: 'Colui che lascera' fuggire qualcuno degli uomini ch'io metto in poter vostro, paghera' con la sua vita la vita di quello'. 2Re 10:25 E, come fu finita l'offerta dell'olocausto, Jehu disse ai soldati e ai capitani: 'Entrate, uccideteli, e che non ne esca uno!' Ed essi li passarono a fil di spada; poi, soldati e capitani ne buttaron la' i cadaveri, e penetrarono nell'edifizio del tempio di Baal; 2Re 10:26 portaron fuori le statue del tempio di Baal, e le bruciarono; 2Re 10:27 mandarono in frantumi la statua di Baal; e demolirono il tempio di Baal, e lo ridussero in un mondezzaio che sussiste anche oggi di. Idolatria e morte di Jehu 2Re 10:28 Cosi Jehu estirpo' Baal da Israele; 2Re 10:29 nondimeno egli non si ritrasse dai peccati coi quali Geroboamo, figliuolo di Nebat, aveva fatto peccare Israele; non abbandono' cioe' i vitelli d'oro ch'erano a Bethel e a Dan. 2Re 10:30 E l'Eterno disse a Jehu: 'Perche' tu hai eseguito puntualmente cio' ch'e' giusto agli occhi miei, e hai fatto alla casa di Achab tutto quello che mi stava nel cuore, i tuoi figliuoli sederanno sul trono d'Israele fino alla quarta generazione'. 2Re 10:31 Ma Jehu non si fe' premura di seguir con tutto il cuore la legge dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele; non si diparti dai peccati coi quali Geroboamo avea fatto peccare Israele. 2Re 10:32 In quel tempo, l'Eterno comincio' a diminuire il territorio d'Israele; Hazael difatti sconfisse gl'Israeliti su tutta la loro frontiera: 2Re 10:33 dal Giordano, verso oriente, soggiogo' tutto il paese di Galaad, i Gaditi, i Rubeniti e i Manassiti, fino ad Aroer ch'e' presso la valle dell'Arnon, vale a dire tutto il paese di Galaad e di Bashan. 2Re 10:34 Il rimanente delle azioni di Jehu, tutto quello che fece e tutte le sue prodezze, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 2Re 10:35 E Jehu s'addormento' coi suoi padri, e lo seppellirono a Samaria. E Jehoachaz, suo figliuolo, regno' in luogo suo. 2Re 10:36 E il tempo che Jehu regno' sopra Israele a Samaria fu di ventott'anni. Athalia, regina di Giuda 2Re 11:1 Or quando Athalia, madre di Achazia, vide che il suo figliuolo era morto, si levo' e distrusse tutta la stirpe reale. 2Re 11:2 Ma Jehosceba, figliuola del re Joram, sorella di Achazia, prese Joas, figliuolo di Achazia, lo trafugo' di mezzo ai figliuoli del re ch'eran messi a morte, e lo pose con la sua balia nella camera dei letti; cosi fu nascosto alle ricerche d'Athalia, e non fu messo a morte. 2Re 11:3 E rimase nascosto con Jehosceba per sei anni nella casa dell'Eterno; intanto Athalia regnava sul paese. 2Re 11:4 Il settimo anno, Jehoiada mando' a chiamare i capi-centurie delle guardie del corpo e dei soldati, e li fece venire a se' nella casa dell'Eterno; fermo' un patto con essi, fece loro pestar giuramento nella casa dell'Eterno, e mostro' loro il figliuolo del re. 2Re 11:5 Poi diede loro i suoi ordini, dicendo: 'Ecco quello che voi farete: un terzo di quelli tra voi che entrano in servizio il giorno del sabato, stara' di guardia alla casa del re; 2Re 11:6 un altro terzo stara' alla porta di Sur, e un altro terzo stara' alla porta ch'e' dietro alla caserma dei soldati. E farete la guardia alla casa, impedendo a tutti l'ingresso. 2Re 11:7 E le altre due parti di voi, tutti quelli cioe' che escon di servizio il giorno del sabato, staranno di guardia alla casa dell'Eterno, intorno al re. 2Re 11:8 E circonderete bene il re, ognuno con le armi alla mano; e chiunque cerchera' di penetrare nelle vostre file, sia messo a morte; e voi starete col re, quando uscira' e quando entrera''. 2Re 11:9 I capi-centurie eseguirono tutti gli ordini dati dal sacerdote Jehoiada; ognun d'essi prese i suoi uomini: quelli che entravano in servizio il giorno del sabato, e quelli che uscivan di servizio il giorno del sabato; e si recarono dal sacerdote Jehoiada. 2Re 11:10 E il sacerdote diede ai capi-centurie le lance e gli scudi che avevano appartenuto al re Davide, e che erano nella casa dell'Eterno. 2Re 11:11 I soldati, con le armi alla mano, presero posto dall'angolo meridionale della casa, fino all'angolo settentrionale della casa, fra l'altare e l'edifizio, in modo da proteggere il re da tutte le parti. 2Re 11:12 Allora il sacerdote meno' fuori il figliuolo del re, e gli pose in testa il diadema, e gli consegno' la legge. E lo proclamarono re, lo unsero, e, battendo le mani, esclamarono: 'Viva il re!' 2Re 11:13 Or Athalia udi il rumore dei soldati e del popolo, e ando' verso il popolo nella casa dell'Eterno. 2Re 11:14 Guardo', ed ecco che il re stava in piedi sul palco, secondo l'uso; i capitani e i trombettieri erano accanto al re; tutto il popolo del paese era in festa, e dava nelle trombe. Allora Athalia si straccio' le vesti, e grido': 'Congiura! Congiura!' 2Re 11:15 Ma il sacerdote Jehoiada diede i suoi ordini ai capi-centurie che comandavano l'esercito, e disse loro: 'Fatela uscire di tra le file; e chiunque la seguira' sia ucciso di spada!' Poiche' il sacerdote avea detto: 'Non sia messa a morte nella casa dell'Eterno'. 2Re 11:16 Cosi quelli le fecero largo, ed ella giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli; e quivi fu uccisa. 2Re 11:17 E Jehoiada fermo' tra l'Eterno, il re ed il popolo il patto, per il quale Israele doveva essere il popolo dell'Eterno; e fermo' pure il patto fra il re ed il popolo. 2Re 11:18 E tutto il popolo del paese entro' nel tempio di Baal, e lo demoli; fece interamente in pezzi i suoi altari e le sue immagini, e uccise dinanzi agli altari Mattan, sacerdote di Baal. Poi il sacerdote Jehoiada pose delle guardie alla casa dell'Eterno. 2Re 11:19 E prese i capi-centurie, le guardie del corpo, i soldati e tutto il popolo del paese; e fecero scendere il re dalla casa dell'Eterno, e giunsero alla casa del re per la strada della porta dei soldati. E Joas si assise sul trono dei re. 2Re 11:20 E tutto il popolo del paese fu in festa, e la citta' rimase tranquilla, quando Athalia fu uccisa di spada, nella casa del re. 2Re 11:21 Joas avea sette anni quando comincio' a regnare. Joas, re di Giuda. Restauro del tempio 2Re 12:1 L'anno settimo di Jehu, Joas comincio' a regnare, e regno' quarant'anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Tsibia di Beer-Sceba. 2Re 12:2 Joas fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno per tutto il tempo in cui fu diretto dal sacerdote Jehoiada. 2Re 12:3 Nondimeno, gli alti luoghi non scomparvero; il popolo continuava ad offrir sacrifizi e profumi sugli alti luoghi. 2Re 12:4 Joas disse ai sacerdoti: 'Tutto il danaro consacrato che sara' recato alla Casa dell'Eterno vale a dire il danaro versato da ogni Israelita censito, il danaro che paga per il suo riscatto personale secondo la stima fatta dal sacerdote, tutto il danaro che a qualunque persona venga in cuore di portare alla casa dell'Eterno, 2Re 12:5 i sacerdoti lo ricevano, ognuno dalle mani dei suoi conoscenti, e se ne servano per fare i restauri alla casa, dovunque si trovera' qualcosa da restaurare'. 2Re 12:6 Ma fino al ventesimoterzo anno del re Joas i sacerdoti non aveano ancora eseguito i restauri alla casa. 2Re 12:7 Allora il re Joas chiamo' il sacerdote Jehoiada e gli altri sacerdoti, e disse loro: 'Perche' non restaurate quel che c'e' da restaurare nella casa? Da ora innanzi dunque non ricevete piu' danaro dalle mani dei vostri conoscenti, ma lasciatelo per i restauri della casa'. 2Re 12:8 I sacerdoti acconsentirono a non ricever piu' danaro dalle mani del popolo, e a non aver piu' l'incarico dei restauri della casa. 2Re 12:9 E il sacerdote Jehoiada prese una cassa, le fece un buco nel coperchio, e la colloco' presso all'altare, a destra, entrando nella casa dell'Eterno; e i sacerdoti che custodivan la soglia vi mettevan tutto il danaro ch'era portato alla casa dell'Eterno. 2Re 12:10 E quando vedevano che v'era molto danaro nella cassa, il segretario del re e il sommo sacerdote salivano a serrare in borse e contare il danaro che si trovava nella casa dell'Eterno. 2Re 12:11 Poi rimettevano il danaro cosi pesato nelle mani dei direttori preposti ai lavori della casa dell'Eterno, i quali ne pagavano i legnaiuoli e i costruttori che lavoravano alla casa dell'Eterno, 2Re 12:12 i muratori e gli scalpellini, compravano i legnami e le pietre da tagliare occorrenti per restaurare la casa dell'Eterno, e provvedevano a tutte le spese relative ai restauri della casa. 2Re 12:13 Ma col danaro ch'era portato alla casa dell'Eterno non si fecero, per la casa dell'Eterno, ne' coppe d'argento, ne' smoccolatoi, ne' bacini, ne' trombe, ne' alcun altro utensile d'oro o d'argento; 2Re 12:14 il danaro si dava a quelli che facevano l'opera, ed essi lo impiegavano a restaurare la casa dell'Eterno. 2Re 12:15 E non si faceva render conto a quelli nelle cui mani si rimetteva il danaro per pagare chi eseguiva il lavoro; perche' agivano con fedelta'. 2Re 12:16 Il danaro dei sacrifizi di riparazione e quello dei sacrifizi per il peccato non si portava nella casa dell'Eterno; era per i sacerdoti. Tributo pagato a Hazael re di Siria. Morte di Joas 2Re 12:17 In quel tempo Hazael, re di Siria, sali a combattere contro Gath, e la prese; poi si dispose a salire contro Gerusalemme. 2Re 12:18 Allora Joas, re di Giuda, prese tutte le cose sacre che i suoi padri Giosafat, Jehoram e Achazia, re di Giuda, aveano consacrato, quelle che avea consacrate egli stesso, e tutto l'oro che si trovava nei tesori della casa dell'Eterno e della casa del re, e mando' ogni cosa ad Hazael, re di Siria, il quale si ritiro' da Gerusalemme. 2Re 12:19 Il rimanente delle azioni di Joas e tutto quello che fece, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 2Re 12:20 I servi di Joas si sollevarono, fecero una congiura, e lo colpirono nella casa di Millo, sulla discesa di Silla. 2Re 12:21 Jozacar, figliuolo di Shimeath, e Jehozabad, figliuolo di Shomer, suoi servi, lo colpirono, ed egli mori e fu sepolto coi suoi padri nella citta' di Davide; e Amatsia, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Joachaz e Joas, re d'Israele 2Re 13:1 L'anno ventesimoterzo di Joas, figliuolo di Achazia, re di Giuda, Joachaz, figliuolo di Jehu, comincio' a regnare sopra Israele a Samaria; e regno' diciassette anni. 2Re 13:2 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, imito' i peccati coi quali Geroboamo, figliuolo di Nebat, aveva fatto peccare Israele, e non se ne ritrasse. 2Re 13:3 E l'ira dell'Eterno si accese contro gl'Israeliti, ed ei li diede nelle mani di Hazael, re di Siria, e nelle mani di Ben-Hadad, figliuolo di Hazael, per tutto quel tempo. 2Re 13:4 Ma Joachaz imploro' l'Eterno, e l'Eterno lo esaudi, perche' vide l'oppressione sotto la quale il re di Siria teneva Israele. 2Re 13:5 - E l'Eterno diede un liberatore agl'Israeliti, i quali riuscirono a sottrarsi al potere dei Sirī, in guisa che i figliuoli d'Israele poteron dimorare nelle loro tende, come per l'addietro. 2Re 13:6 Ma non si ritrassero dai peccati coi quali la casa di Geroboamo aveva fatto peccare Israele; e continuarono a camminare per quella via; perfino l'idolo di Astarte rimase in pie' a Samaria. 2Re 13:7 Di tutta la sua gente, a Joachaz, l'Eterno non avea lasciato che cinquanta cavalieri, dieci carri, e diecimila fanti; perche' il re di Siria li avea distrutti, e li avea ridotti come la polvere che si calpesta. 2Re 13:8 Il rimanente delle azioni di Joachaz, e tutto quello che fece, e tutte le sue prodezze, sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 2Re 13:9 Joachaz si addormento' coi suoi padri, e fu sepolto a Samaria; e Joas, suo figliuolo, regno' in luogo suo. 2Re 13:10 L'anno trentasettesimo di Joas, re di Giuda, Joas, figliuolo di Joachaz, comincio' a regnare sopra Israele a Samaria, e regno' sedici anni. 2Re 13:11 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, e non si ritrasse da alcuno de' peccati coi quali Geroboamo, figliuolo di Nebat, avea fatto peccare Israele, ma batte' anch'egli la stessa strada. 2Re 13:12 Il rimanente delle azioni di Joas, e tutto quello che fece, e il valore col quale combatte' contro Amatsia re di Giuda, sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 2Re 13:13 Joas si addormento' coi suoi padri, e Geroboamo sali sul trono di lui. E Joas fu sepolto a Samaria coi re d'Israele. Morte di Eliseo. Vittoria di Joas sopra i Sirī 2Re 13:14 Or Eliseo cadde malato di quella malattia che lo dovea condurre alla morte; e Joas, re d'Israele, scese a trovarlo, pianse su lui, e disse: 'Padre mio, padre mio! Carro d'Israele e sua cavalleria!' 2Re 13:15 Ed Eliseo gli disse: 'Prendi un arco e delle frecce'; e Joas prese un arco e delle frecce. 2Re 13:16 Eliseo disse al re d'Israele: 'Impugna l'arco'; e quegli impugno' l'arco; ed Eliseo poso' le sue mani sulle mani del re, 2Re 13:17 poi gli disse: 'Apri la finestra a levante!' E Joas l'apri. Allora Eliseo disse: 'Tira!' E quegli tiro'. Ed Eliseo disse: 'Questa e' una freccia di vittoria da parte dell'Eterno: la freccia della vittoria contro la Siria. Tu sconfiggerai i Sirī in Afek fino a sterminarli'. 2Re 13:18 Poi disse: 'Prendi le frecce!' Joas le prese, ed Eliseo disse al re d'Israele: 'Percuoti il suolo'; ed egli lo percosse tre volte, indi si fermo'. 2Re 13:19 L'uomo di Dio si adiro' contro di lui, e disse: 'Avresti dovuto percuoterlo cinque o sei volte; allora tu avresti sconfitto i Sirī fino a sterminarli; mentre adesso non li sconfiggerai che tre volte'. Eliseo mori, e fu sepolto. 2Re 13:20 L'anno seguente delle bande di Moabiti fecero una scorreria nel paese; 2Re 13:21 e avvenne, mentre certuni stavano seppellendo un morto, che sco'rsero una di quelle bande, e gettarono il morto nel sepolcro di Eliseo. Il morto, non appena ebbe toccate le ossa di Eliseo, risuscito', e si levo' in piedi. 2Re 13:22 Or Hazael, re di Siria, aveva oppresso gl'Israeliti durante tutta la vita di Joachaz; 2Re 13:23 ma l'Eterno fece loro grazia, ne ebbe compassione e fu loro favorevole per amor del suo patto con Abrahamo, con Isacco e con Giacobbe; e non li volle distruggere; e, fino ad ora, non li ha rigettati dalla sua presenza. 2Re 13:24 Hazael, re di Siria, mori e Ben-Hadad, suo figliuolo, regno' in luogo suo. 2Re 13:25 E Joas, figliuolo di Joachaz, ritolse di mano a Ben-Hadad, figliuolo di Hazael, le citta' che Hazael avea prese in guerra a Joachaz suo padre. Tre volte Joas lo sconfisse, e ricupero' cosi le citta' d'Israele. Amatsia, re di Giuda 2Re 14:1 L'anno secondo di Joas, figliuolo di Joachaz, re d'Israele, comincio' a regnare Amatsia, figliuolo di Joas, re di Giuda. 2Re 14:2 Avea venticinque anni quando comincio' a regnare, e regno' ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jehoaddan, ed era di Gerusalemme. 2Re 14:3 Egli fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno; non pero' come Davide suo padre; fece interamente come avea fatto Joas suo padre. 2Re 14:4 Nondimeno gli alti luoghi non furon soppressi; il popolo continuava ad offrir sacrifizi e profumi sugli alti luoghi. 2Re 14:5 E, non appena il potere reale fu assicurato nelle sue mani, egli fece morire quei servi suoi che avean ucciso il re suo padre; 2Re 14:6 ma non fece morire i figliuoli degli uccisori, secondo ch'e' scritto nel libro della legge di Mose', dove l'Eterno ha dato questo comandamento: 'I padri non saranno messi a morte a cagione dei figliuoli, ne' i figliuoli saranno messi a morte a cagione dei padri; ma ciascuno sara' messo a morte a cagione del proprio peccato'. 2Re 14:7 Egli uccise diecimila Idumei nella valle del Sale; e in questa guerra prese Sela e le dette il nome di Joktheel, che ha conservato fino al di d'oggi. 2Re 14:8 Allora Amatsia invio' dei messi a Joas, figliuolo di Joachaz, figliuolo di Jehu, re d'Israele, per dirgli: 'Vieni, mettiamoci a faccia a faccia!' 2Re 14:9 E Joas, re d'Israele, fece dire ad Amatsia, re di Giuda: 'Lo spino del Libano mando' a dire al cedro del Libano: - Da' la tua figliuola per moglie al mio figliuolo. - E le bestie selvagge del Libano passarono, e calpestarono lo spino. 2Re 14:10 Tu hai messo in rotta gl'Idumei, e il tuo cuore t'ha reso orgoglioso. Godi della tua gloria, e stattene a casa tua. Perche' impegnarti in una disgraziata impresa che menerebbe alla ruina te e Giuda con te?' 2Re 14:11 Ma Amatsia non gli volle dar retta. Cosi Joas, re d'Israele, sali contro Amatsia; ed egli ed Amatsia, re di Giuda, si trovarono a faccia a faccia a Beth-Scemesh, che apparteneva a Giuda. 2Re 14:12 Giuda rimase sconfitto da Israele; e que' di Giuda fuggirono ognuno alla sua tenda. 2Re 14:13 E Joas, re d'Israele, fece prigioniero a Beth-Scemesh Amatsia, re di Giuda, figliuolo di Joas, figliuolo di Achazia. Poi venne a Gerusalemme, e fece una breccia di quattrocento cubiti nelle mura di Gerusalemme, dalla porta di Efraim alla porta dell'angolo. 2Re 14:14 E prese tutto l'oro e l'argento e tutti i vasi che si trovavano nella casa dell'Eterno e nei tesori della casa del re; prese anche degli ostaggi, e se ne torno' a Samaria. 2Re 14:15 Il rimanente delle azioni compiute da Joas, e il suo valore, e come combatte' contro Amatsia re di Giuda, sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 2Re 14:16 Joas si addormento' coi suoi padri e fu sepolto a Samaria coi re d'Israele; e Geroboamo, suo figliuolo, regno' in luogo suo. 2Re 14:17 Amatsia, figliuolo di Joas, re di Giuda, visse ancora quindici anni dopo la morte di Joas, figliuolo di Joachaz, re d'Israele. 2Re 14:18 Il rimanente delle azioni di Amatsia si trova scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 2Re 14:19 Fu ordita contro di lui una congiura a Gerusalemme; ed egli fuggi a Lakis; ma lo fecero inseguire fino a Lakis, e quivi fu messo a morte. 2Re 14:20 Di la' fu trasportato sopra cavalli, e quindi sepolto a Gerusalemme coi suoi padri nella citta' di Davide. 2Re 14:21 E tutto il popolo di Giuda prese Azaria, che aveva allora sedici anni, e lo fece re in luogo di Amatsia suo padre. 2Re 14:22 Egli riedifico' Elath, e la riconquisto' a Giuda, dopo che il re si fu addormentato coi suoi padri. Geroboamo II, re d'Israele 2Re 14:23 L'anno quindicesimo di Amatsia, figliuolo di Joas, re di Giuda, comincio' a regnare a Samaria Geroboamo, figliuolo di Joas, re d'Israele; e regno' quarantun anni. 2Re 14:24 Egli fece quello ch'e' male agli occhi dell'Eterno; non si ritrasse da alcuno dei peccati coi quali Geroboamo, figliuolo di Nebat, avea fatto peccare Israele. 2Re 14:25 Egli ristabili i confini d'Israele dall'ingresso di Hamath al mare della pianura, secondo la parola che l'Eterno, l'Iddio d'Israele, avea pronunziata per mezzo del suo servitore il profeta Giona, figliuolo di Amittai, che era di Gath-Hefer. 2Re 14:26 Poiche' l'Eterno vide che l'afflizione d'Israele era amarissima, che schiavi e liberi eran ridotti all'estremo, e che non c'era piu' alcuno che soccorresse Israele. 2Re 14:27 L'Eterno non avea parlato ancora di cancellare il nome d'Israele di disotto al cielo; quindi li salvo', per mano di Geroboamo, figliuolo di Joas. 2Re 14:28 Il rimanente delle azioni di Geroboamo, e tutto quello che fece, e il suo valore in guerra, e come riconquisto' a Israele Damasco e Hamath che aveano appartenuto a Giuda, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 2Re 14:29 Geroboamo si addormento' coi suoi padri, i re d'Israele; e Zaccaria, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Regno di Azaria, chiamato anche Uzzia 2Re 15:1 L'anno ventisettesimo di Geroboamo, re d'Israele, comincio' a regnare Azaria, figliuolo di Amatsia, re di Giuda. 2Re 15:2 Avea sedici anni quando comincio' a regnare, e regno' cinquantadue anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jecolia, ed era di Gerusalemme. 2Re 15:3 Egli fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, interamente come avea fatto Amatsia suo padre. 2Re 15:4 Nondimeno, gli alti luoghi non furon soppressi; il popolo continuava ad offrire sacrifizi e profumi sugli alti luoghi. 2Re 15:5 E l'Eterno colpi il re, che fu lebbroso fino al giorno della sua morte e visse nell'infermeria; e Jotham, figliuolo del re, era a capo della casa reale e rendea giustizia al popolo del paese. 2Re 15:6 Il rimanente delle azioni di Azaria, e tutto quello che fece, trovasi scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 2Re 15:7 Azaria si addormento' coi suoi padri, e coi suoi padri lo seppellirono nella citta' di Davide; e Jotham, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Zaccaria, re d'Israele 2Re 15:8 Il trentottesimo anno di Azaria, re di Giuda, Zaccaria, figliuolo di Geroboamo, comincio' a regnare sopra Israele a Samaria; e regno' sei mesi. 2Re 15:9 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, come avean fatto i suoi padri; non si ritrasse dai peccati coi quali Geroboamo, figliuolo di Nebat, avea fatto peccare Israele. 2Re 15:10 E Shallum, figliuolo di Jabesh, congiuro' contro di lui; lo colpi in presenza del popolo, l'uccise, e regno' in sua vece. 2Re 15:11 Il rimanente delle azioni di Zaccaria trovasi scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 2Re 15:12 Cosi si avvero' la parola che l'Eterno avea detta a Jehu: 'I tuoi figliuoli sederanno sul trono d'Israele fino alla quarta generazione'. E cosi avvenne. Shallum, re d'Israele 2Re 15:13 Shallum, figliuolo di Jabesh, comincio' a regnare l'anno trentanovesimo di Uzzia re di Giuda, e regno' un mese a Samaria. 2Re 15:14 E Menahem, figliuolo di Gadi, sali da Tirtsa e venne a Samaria; colpi in Samaria Shallum, figliuolo di Jabesh, l'uccise, e regno' in luogo suo. 2Re 15:15 Il rimanente delle azioni di Shallum, e la congiura ch'egli ordi, sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 2Re 15:16 Allora Menahem, partito da Tirtsa, colpi Tifsah, tutto quello che ci si trovava, e il suo territorio; la colpi, perch'essa non gli aveva aperte le sue porte; e tutte le donne che ci si trovavano incinte, le fece sventrare. Menahem, re d'Israele 2Re 15:17 L'anno trentanovesimo del regno di Azaria, re di Giuda, Menahem, figliuolo di Gadi, comincio' a regnare sopra Israele; e regno' dieci anni a Samaria. 2Re 15:18 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno; non si ritrasse dai peccati coi quali Geroboamo, figliuolo di Nebat, aveva fatto peccare Israele. 2Re 15:19 Ai suoi tempi Pul, re d'Assiria, fece invasione nel paese; e Menahem diede a Pul mille talenti d'argento affinche' gli desse man forte per assicurare nelle sue mani il potere reale. 2Re 15:20 E Menahem fece pagare quel danaro ad Israele, a tutti quelli ch'erano molto ricchi, per darlo al re d'Assiria; li tasso' a ragione di cinquanta sicli d'argento a testa. Cosi il re d'Assiria se ne torno' via, e non si fermo' nel paese. 2Re 15:21 Il rimanente delle azioni di Menahem, e tutto quello che fece, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele. 2Re 15:22 Menahem s'addormento' coi suoi padri, e Pekachia, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Pekachia, re d'Israele 2Re 15:23 Il cinquantesimo anno di Azaria re di Giuda, Pekachia, figliuolo di Menahem, comincio' a regnare sopra Israele a Samaria, e regno' due anni. 2Re 15:24 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno; non si ritrasse dai peccati coi quali Geroboamo, figliuolo di Nebat, avea fatto peccare Israele. 2Re 15:25 E Pekah, figliuolo di Remalia, suo capitano, congiuro' contro di lui, e lo colpi a Samaria, e con lui Argob e Arech, nella torre del palazzo reale. Avea seco cinquanta uomini di Galaad; uccise Pekachia, e regno' in luogo suo. 2Re 15:26 Il rimanente delle azioni di Pekachia, tutto quello che fece, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele. Pekah, re d'Israele 2Re 15:27 L'anno cinquantesimosecondo di Azaria, re di Giuda, Pekah, figliuolo di Remalia, comincio' a regnare sopra Israele a Samaria, e regno' venti anni. 2Re 15:28 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno; non si ritrasse dai peccati coi quali Geroboamo, figliuolo di Nebat, avea fatto peccare Israele. 2Re 15:29 Al tempo di Pekah, re d'Israele, venne Tiglath-Pileser, re di Assiria, e prese Ijon, Abel-Beth-Maaca, Janoah, Kedesh, Hatsor, Galaad, la Galilea, tutto il paese di Neftali, e ne meno' gli abitanti in cattivita' in Assiria. 2Re 15:30 Hosea, figliuolo di Ela, ordi una congiura contro Pekah, figliuolo di Remalia; lo colpi, l'uccise e regno' in luogo suo, l'anno ventesimo del regno di Jotham, figliuolo di Uzzia. 2Re 15:31 Il rimanente delle azioni di Pekah, tutto quello che fece, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re d'Israele. Jotham, re di Giuda 2Re 15:32 L'anno secondo del regno di Pekah, figliuolo di Remalia, re d'Israele, comincio' a regnare Jotham, figliuolo di Uzzia, re di Giuda. 2Re 15:33 Aveva venticinque anni quando comincio' a regnare, e regno' sedici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jerusha, figliuola di Tsadok. 2Re 15:34 Egli fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, interamente come avea fatto Uzzia suo padre. 2Re 15:35 Nondimeno, gli alti luoghi non furono soppressi; il popolo continuava ad offrir sacrifizi e profumi sugli alti luoghi. Jotham costrui la porta superiore della casa dell'Eterno. 2Re 15:36 Il rimanente delle azioni di Jotham, tutto quello che fece, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 2Re 15:37 In quel tempo l'Eterno comincio' a mandare contro Giuda Retsin, re di Siria, e Pekah, figliuolo di Remalia. 2Re 15:38 Jotham s'addormento' coi suoi padri, e coi suoi padri fu sepolto nella citta' di Davide, suo padre. Ed Achaz, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Achaz, re di Giuda 2Re 16:1 L'anno diciassettesimo di Pekah, figliuolo di Remalia, comincio' a regnare Achaz, figliuolo di Jotham, re di Giuda. 2Re 16:2 Achaz avea venti anni quando comincio' a regnare, e regno' sedici anni a Gerusalemme. Egli non fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, il suo Dio, come avea fatto Davide suo padre; 2Re 16:3 ma segui la via dei re d'Israele, e fece perfino passare il suo figliuolo per il fuoco, seguendo le abominazioni delle genti che l'Eterno avea cacciate d'innanzi ai figliuoli d'Israele; 2Re 16:4 e offriva sacrifizi e profumi sugli alti luoghi, sulle colline, e sotto ogni albero verdeggiante. 2Re 16:5 Allora Retsin, re di Siria, e Pekah, figliuolo di Remalia, re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per assalirla; e vi assediarono Achaz, ma non riuscirono a vincerlo. 2Re 16:6 In quel tempo, Retsin, re di Siria, riconquisto' Elath alla Siria, e caccio' i Giudei da Elath, e i Sirī entrarono in Elath dove sono rimasti fino al di d'oggi. 2Re 16:7 Achaz invio' dei messi a Tiglath-Pileser, re degli Assiri, per dirgli: 'Io son tuo servo e tuo figliuolo; sali qua e liberami dalle mani del re di Siria e dalle mani del re d'Israele, che sono sorti contro di me'. 2Re 16:8 E Achaz prese l'argento e l'oro che si pote' trovare nella casa dell'Eterno e nei tesori della casa reale, e li mando' in dono al re degli Assiri. 2Re 16:9 Il re d'Assiria gli die' ascolto; sali contro Damasco, la prese, ne meno' gli abitanti in cattivita' a Kir, e fece morire Retsin. 2Re 16:10 E il re Achaz ando' a Damasco, incontro a Tiglath-Pileser, re d'Assiria; e avendo veduto l'altare ch'era a Damasco, il re Achaz mando' al sacerdote Uria il disegno e il modello di quell'altare, in tutti i suoi particolari. 2Re 16:11 E il sacerdote Uria costrui un altare, esattamente secondo il modello che il re Achaz gli avea mandato da Damasco; e il sacerdote Uria lo costrui prima del ritorno del re Achaz da Damasco. 2Re 16:12 Al suo ritorno da Damasco, il re vide l'altare, vi s'accosto', vi sali, 2Re 16:13 vi fece arder sopra il suo olocausto e la sua offerta, vi verso' la sua libazione, e vi sparse il sangue dei suoi sacrifizi di azioni di grazie. 2Re 16:14 L'altare di rame, ch'era dinanzi all'Eterno, perche' non fosse fra il nuovo altare e la casa dell'Eterno, lo pose allato al nuovo altare, verso settentrione. 2Re 16:15 E il re Achaz diede quest'ordine al sacerdote Uria: 'Fa' fumare sull'altare grande l'olocausto del mattino e l'oblazione della sera, l'olocausto del re e la sua oblazione, gli olocausti di tutto il popolo del paese e le sue oblazioni; versavi le loro libazioni, e spandivi tutto il sangue degli olocausti e tutto il sangue dei sacrifizi; quanto all'altare di rame tocchera' a me a pensarvi'. 2Re 16:16 E il sacerdote Uria fece tutto quello che il re Achaz gli aveva comandato. 2Re 16:17 Il re Achaz spezzo' anche i riquadri delle basi, e ne tolse le conche che v'eran sopra; trasse giu' il mare di su i buoi di rame che lo reggevano, e lo poso' sopra un pavimento di pietra. 2Re 16:18 Muto' pure, nella casa dell'Eterno, a motivo del re d'Assiria, il portico del sabato ch'era stato edificato nella casa, e l'ingresso esterno riserbato al re. 2Re 16:19 Il rimanente delle azioni compiute da Achaz si trova scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 2Re 16:20 Achaz si addormento' coi suoi padri, e coi suoi padri fu sepolto nella citta' di Davide. Ed Ezechia, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Hosea, ultimo re d'Israele. Shalmaneser, re d'Assiria, assedia e prende Samaria. Gli abitanti del regno d'Israele trasportati in Assiria. I Samaritani. 2Re 17:1 L'anno dodicesimo di Achaz, re di Giuda, Hosea, figliuolo di Elah, comincio' a regnare sopra Israele a Samaria, e regno' nove anni. 2Re 17:2 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno; non pero' come gli altri re d'Israele che l'aveano preceduto. 2Re 17:3 Shalmaneser, re d'Assiria sali contro di lui; ed Hosea gli fu assoggettato e gli pago' tributo. 2Re 17:4 Ma il re d'Assiria scopri una congiura ordita da Hosea, il quale aveva inviato de' messi a So, re d'Egitto, e non pagava piu' il consueto annuo tributo al re d'Assiria; percio' il re d'Assiria lo fece imprigionare e mettere in catene. 2Re 17:5 Poi il re d'Assiria invase tutto il paese, sali contro Samaria, e l'assedio' per tre anni. 2Re 17:6 L'anno nono di Hosea, il re d'Assiria prese Samaria, e trasporto' gl'Israeliti in Assiria e li colloco' in Halah, e sullo Habor, fiume di Gozan, e nelle citta' dei Medi. 2Re 17:7 Questo avvenne perche' i figliuoli d'Israele avevan peccato contro l'Eterno, il loro Dio, che li avea tratti dal paese d'Egitto, di sotto al potere di Faraone re d'Egitto; ed aveano riveriti altri de'i; 2Re 17:8 essi aveano imitati i costumi delle nazioni che l'Eterno avea cacciate d'innanzi a loro, e quelli che i re d'Israele aveano introdotti. 2Re 17:9 I figliuoli d'Israele aveano fatto, in segreto, contro l'Eterno, il loro Dio, delle cose non rette; s'erano costruiti degli alti luoghi in tutte le loro citta', dalle torri de' guardiani alle citta' fortificate; 2Re 17:10 aveano eretto colonne ed idoli sopra ogni colle elevato e sotto ogni albero verdeggiante; 2Re 17:11 e quivi, su tutti gli alti luoghi, aveano offerto profumi, come le nazioni che l'Eterno avea cacciate d'innanzi a loro; aveano commesso azioni malvage, provocando ad ira l'Eterno; 2Re 17:12 e avean servito gl'idoli, mentre l'Eterno avea lor detto: 'Non fate una tal cosa!' 2Re 17:13 Eppure l'Eterno avea avvertito Israele e Giuda per mezzo di tutti i profeti e di tutti i veggenti, dicendo: 'Convertitevi dalle vostre vie malvage, e osservate i miei comandamenti e i miei precetti, seguendo in tutta la legge che io prescrissi ai vostri padri, e che ho mandata a voi per mezzo dei miei servi, i profeti'; 2Re 17:14 ma essi non vollero dargli ascolto, e indurarono la loro cervice, come aveano fatto i loro padri, i quali non ebbero fede nell'Eterno, nel loro Dio; 2Re 17:15 e rigettarono le sue leggi e il patto ch'egli avea fermato coi loro padri e gli avvertimenti ch'egli avea loro dato; andaron dietro a cose vacue, diventando vacui essi stessi; e andaron dietro alle nazioni circonvicine, che l'Eterno avea loro proibito d'imitare; 2Re 17:16 e abbandonarono tutti i comandamenti dell'Eterno, del loro Dio; si fecero due vitelli di getto, si fabbricarono degl'idoli d'Astarte, adorarono tutto l'esercito del cielo, servirono Baal; 2Re 17:17 fecero passare per il fuoco i loro figliuoli e le loro figliuole, si applicarono alla divinazione e agli incantesimi, e si dettero a fare cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, provocandolo ad ira. 2Re 17:18 Percio' l'Eterno si adiro' fortemente contro Israele, e lo allontano' dalla sua presenza; non rimase altro che la sola tribu' di Giuda. 2Re 17:19 - E neppure Giuda osservo' i comandamenti dell'Eterno, del suo Dio, ma segui i costumi stabiliti da Israele. 2Re 17:20 E l'Eterno rigetto' tutta la stirpe d'Israele, la umilio', e l'abbandono' in balia di predoni, finche' la caccio' dalla sua presenza. 2Re 17:21 Poiche', quand'egli ebbe strappato Israele dalla casa di Davide e quelli ebbero proclamato re Geroboamo, figliuolo di Nebat, Geroboamo distolse Israele dal seguire l'Eterno, e gli fece commettere un gran peccato. 2Re 17:22 E i figliuoli d'Israele s'abbandonarono a tutti i peccati che Geroboamo avea commessi, e non se ne ritrassero, 2Re 17:23 fino a tanto che l'Eterno mando' via Israele dalla sua presenza, come l'avea predetto per bocca di tutti i profeti suoi servi; e Israele fu trasportato dal suo paese in Assiria, dov'e' rimasto fino al di d'oggi. 2Re 17:24 E il re d'Assiria fece venir genti da Babilonia, da Cutha, da Avva, da Hamath e da Sefarvaim, e le stabili nelle citta' della Samaria in luogo dei figliuoli d'Israele; e quelle presero possesso della Samaria, e dimorarono nelle sue citta'. 2Re 17:25 E quando cominciarono a dimorarvi, non temevano l'Eterno; e l'Eterno mando' contro di loro dei leoni, che faceano strage fra loro. 2Re 17:26 Fu quindi detto al re d'Assiria: 'Le genti che tu hai trasportate e stabilite nelle citta' della Samaria non conoscono il modo di servire l'Iddio del paese; percio' questi ha mandato contro di loro de' leoni, che ne fanno strage, perch'esse non conoscono il modo di servire l'iddio del paese'. 2Re 17:27 Allora il re d'Assiria dette quest'ordine: 'Fate tornare cola' uno dei sacerdoti che avete di la' trasportati; ch'egli vada a stabilirsi quivi, e insegni loro il modo di servire l'iddio del paese'. 2Re 17:28 Cosi uno dei sacerdoti ch'erano stati trasportati dalla Samaria venne a stabilirsi a Bethel, e insegno' loro come doveano temere l'Eterno. 2Re 17:29 Nondimeno, ognuna di quelle genti si fece i propri de'i nelle citta' dove dimorava, e li mise nelle case degli alti luoghi che i Samaritani aveano costruito. 2Re 17:30 Quei di Babilonia fecero Succoth-Benoth; quelli di Cuth fecero Nergal; quelli di Hamath fecero Ascima; 2Re 17:31 quelli di Avva fecero Nibhaz e Tartak; e quelli di Sefarvaim bruciavano i loro figliuoli in onore di Adrammelec e di Anammelec, de'i di Sefarvaim. 2Re 17:32 E temevano anche l'Eterno; e si fecero de' sacerdoti degli alti luoghi ch'essi prendevano di fra loro, e che offrivano per essi de' sacrifizi nelle case degli alti luoghi. 2Re 17:33 Cosi temevano l'Eterno, e servivano al tempo stesso i loro de'i, secondo il costume delle genti di fra le quali erano stati trasportati in Samaria. 2Re 17:34 Anche oggi continuano nell'antico costume: non temono l'Eterno, e non si conformano ne' alle loro leggi e ai loro precetti, ne' alla legge e ai comandamenti che l'Eterno prescrisse ai figliuoli di Giacobbe, da lui chiamato Israele, 2Re 17:35 coi quali l'Eterno avea fermato un patto, dando loro quest'ordine: 'Non temete altri de'i, non vi prostrate dinanzi a loro, non li servite, ne' offrite loro sacrifizi; 2Re 17:36 ma temete l'Eterno, che vi fe' salire dal paese d'Egitto per la sua gran potenza e col suo braccio disteso; dinanzi a lui prostratevi, a lui offrite sacrifizi; 2Re 17:37 e abbiate cura di metter sempre in pratica i precetti, le regole, la legge e i comandamenti ch'egli scrisse per voi; e non temete altri de'i. 2Re 17:38 Non dimenticate il patto ch'io fermai con voi, e non temete altri de'i; 2Re 17:39 ma temete l'Eterno, il vostro Dio, ed egli vi liberera' dalle mani di tutti i vostri nemici'. 2Re 17:40 Ma quelli non ubbidirono, e continuarono invece a seguire l'antico loro costume. 2Re 17:41 Cosi quelle genti temevano l'Eterno, e al tempo stesso servivano i loro idoli; e i loro figliuoli e i figliuoli dei loro figliuoli hanno continuato fino al di d'oggi a fare quello che avean fatto i loro padri. Gli ultimi re di Giuda. Ezechia, re di Giuda 2Re 18:1 Or l'anno terzo di Hosea, figliuolo d'Ela, re d'Israele, comincio' a regnare Ezechia, figliuolo di Achaz, re di Giuda. 2Re 18:2 Avea venticinque anni quando comincio' a regnare, e regno' ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abi, figliuola di Zaccaria. 2Re 18:3 Egli fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, interamente come avea fatto Davide suo padre. 2Re 18:4 Soppresse gli alti luoghi, frantumo' le statue, abbatte' l'idolo d'Astarte, e fece a pezzi il serpente di rame che Mose' avea fatto; perche' i figliuoli d'Israele gli aveano fino a quel tempo offerto profumi; ei lo chiamo' Nehushtan. 2Re 18:5 Egli ripose la sua fiducia nell'Eterno, nell'Iddio d'Israele; e fra tutti i re di Giuda che vennero dopo di lui o che lo precedettero non ve ne fu alcuno simile a lui. 2Re 18:6 Si tenne unito all'Eterno, non cesso' di seguirlo, e osservo' i comandamenti che l'Eterno avea dati a Mose'. 2Re 18:7 E l'Eterno fu con Ezechia, che riusciva in tutte le sue imprese. Si ribello' al re d'Assiria, e non gli fu piu' soggetto; 2Re 18:8 sconfisse i Filistei fino a Gaza, e ne devasto' il territorio, dalle torri dei guardiani alle citta' fortificate. 2Re 18:9 Il quarto anno del re Ezechia, ch'era il settimo anno di Hosea, figliuolo d'Ela re d'Israele, Shalmaneser, re d'Assiria, sali contro Samaria e l'assedio'. 2Re 18:10 In capo a tre anni, la prese; il sesto anno d'Ezechia, ch'era il nono anno di Hosea, re d'Israele, Samaria fu presa. 2Re 18:11 E il re d'Assiria trasporto' gl'Israeliti in Assiria, e li colloco' in Halah, e sullo Habor, fiume di Gozan, e nelle citta' dei Medi, 2Re 18:12 perche' non aveano ubbidito alla voce dell'Eterno, dell'Iddio loro, ed aveano trasgredito il suo patto, cioe' tutto quello che Mose', servo dell'Eterno, avea comandato; essi non l'aveano ne' ascoltato, ne' messo in pratica. Invasione degli Assiri 2Re 18:13 Or il quattordicesimo anno del re Ezechia, Sennacherib, re d'Assiria, sali contro tutte le citta' fortificate di Giuda, e le prese. 2Re 18:14 Ed Ezechia, re di Giuda, mando' a dire al re d'Assiria a Lakis: 'Ho mancato; ritirati da me, ed io mi sottomettero' a tutto quello che m'imporrai'. E il re d'Assiria impose ad Ezechia, re di Giuda, trecento talenti d'argento e trenta talenti d'oro. 2Re 18:15 Ezechia diede tutto l'argento che si trovava nella casa dell'Eterno, e nei tesori della casa del re. 2Re 18:16 E fu allora che Ezechia, re di Giuda, stacco' dalle porte del tempio dell'Eterno e dagli stipiti le lame d'oro di cui egli stesso li aveva ricoperti, e le diede al re d'Assiria. 2Re 18:17 E il re d'Assiria mando' ad Ezechia da Lakis a Gerusalemme, Tartan, Rabsaris e Rabshake' con un grande esercito. Essi salirono e giunsero a Gerusalemme. E, come furon giunti, vennero a fermarsi presso l'acquedotto dello stagno superiore, che e' sulla strada del campo del lavator di panni. 2Re 18:18 Chiamarono il re; ed Eliakim, figliuolo di Hilkia, prefetto del palazzo, si reco' da loro con Scebna, il segretario, e Joah figliuolo di Asaf, l'archivista. 2Re 18:19 E Rabshake' disse loro: 'Andate a dire ad Ezechia: - Cosi parla il gran re, il re d'Assiria: Che fiducia e' cotesta che tu hai? 2Re 18:20 Tu dici che consiglio e forza per far la guerra non son che parole vane; ma in chi metti la tua fiducia per ardire di ribellarti a me? 2Re 18:21 Ecco, tu t'appoggi sull'Egitto, su questo sostegno di canna rotta, che penetra nella mano di chi vi s'appoggia e gliela fora; tal e' Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui. 2Re 18:22 Forse mi direte: - Noi confidiamo nell'Eterno, nel nostro Dio. - Ma non e' egli quello stesso di cui Ezechia ha soppresso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: - Voi adorerete soltanto dinanzi a questo altare, a Gerusalemme? 2Re 18:23 Or dunque fa' una scommessa col mio signore, il re d'Assiria! Io ti daro' duemila cavalli, se tu puoi fornire altrettanti cavalieri da montarli. 2Re 18:24 E come potresti tu far voltar le spalle a un solo capitano tra gl'infimi servi del mio signore? E confidi nell'Egitto, a motivo de' suoi carri e de' suoi cavalieri! 2Re 18:25 E adesso sono io forse salito senza il volere dell'Eterno contro questo luogo per distruggerlo? L'Eterno m'ha detto: - Sali contro questo paese e distruggilo'. - 2Re 18:26 Allora Eliakim, figliuolo di Hilkia, Scebna e Joah dissero a Rabshake': 'Ti prego, parla ai tuoi servi in aramaico, perche' noi lo intendiamo; e non ci parlare in lingua giudaica, in guisa che la gente che sta sulle mura oda'. 2Re 18:27 Ma Rabshake' rispose loro: 'Forse che il mio signore m'ha mandato a dir queste cose al tuo signore e a te? Non m'ha egli mandato a dirle a quegli uomini che stan seduti sulle mura e saran quanto prima ridotti a mangiare il loro sterco e a bere la loro orina con voi?' 2Re 18:28 Allora Rabshake', stando in pie', grido' ad alta voce, e disse in lingua giudaica: 'Udite la parola del gran re, del re d'Assiria! 2Re 18:29 Cosi parla il re: - Non v'inganni Ezechia; poich'egli non potra' liberarvi dalle mie mani; 2Re 18:30 ne' v'induca Ezechia a confidarvi nell'Eterno, dicendo: L'Eterno ci liberera' certamente, e questa citta' non sara' data nelle mani del re d'Assiria. 2Re 18:31 Non date ascolto ad Ezechia, perche' cosi dice il re d'Assiria: - Fate pace con me e arrendetevi a me, e ognuno di voi mangera' del frutto della sua vigna e del suo fico, e berra' dell'acqua della sua cisterna, 2Re 18:32 finch'io venga e vi meni in un paese simile al vostro: paese di grano e di vino, paese di pane e di vigne, paese d'ulivi da olio e di miele; e voi vivrete, e non morrete. - Non date dunque ascolto ad Ezechia, quando cerca d'ingannarvi dicendo: L'Eterno ci liberera'. 2Re 18:33 Ha qualcuno degli de'i delle genti liberato il proprio paese dalle mani del re d'Assiria? 2Re 18:34 Dove sono gli de'i di Hamath e d'Arpad? Dove sono gli de'i di Sefarvaim, di Hena e d'Ivva? Hanno essi liberata Samaria dalla mia mano? 2Re 18:35 Quali sono, fra tutti gli de'i di quei paesi, quelli che abbiano liberato il paese loro dalla mia mano? L'Eterno avrebb'egli a liberar dalla mia mano Gerusalemme?' 2Re 18:36 E il popolo si tacque, e non gli rispose nulla; poiche' il re avea dato quest'ordine: 'Non gli rispondete!' 2Re 18:37 Allora Eliakim, figliuolo di Hilkia, prefetto del palazzo, Scebna il segretario, e Joah figliuolo d'Asaf, l'archivista, vennero da Ezechia con le vesti stracciate, e gli riferirono le parole di Rabshake'. Preghiera di Ezechia. Il messaggio d'Isaia. Gerusalemme salvata, e l'esercito di Sennacherib distrutto 2Re 19:1 Quando il re Ezechia ebbe udito queste cose, si straccio' le vesti, si copri d'un sacco, ed entro' nella casa dell'Eterno. 2Re 19:2 E mando' Eliakim, prefetto del palazzo, Scebna il segretario, e i piu' vecchi tra i sacerdoti, coperti di sacchi, dal profeta Isaia, figliuolo di Amots. 2Re 19:3 Essi gli dissero: 'Cosi parla Ezechia: - Questo e' giorno d'angoscia, di castigo, d'obbrobrio; poiche' i figliuoli stan per uscire dal seno materno, ma la forza manca per partorirli. 2Re 19:4 Forse l'Eterno, il tuo Dio, ha udite tutte le parole di Rabshake', che il re d'Assiria, suo signore, ha mandato ad oltraggiare l'Iddio vivente; e, forse, l'Eterno, il tuo Dio, punira' le parole che ha udite. Rivolgigli dunque una preghiera a pro del resto del popolo che sussiste ancora!' - 2Re 19:5 I servi del re Ezechia si recaron dunque da Isaia. 2Re 19:6 Ed Isaia disse loro: 'Ecco quel che direte al vostro signore: Cosi dice l'Eterno: Non ti spaventare per le parole che hai udite, con le quali i servi del re d'Assiria m'hanno oltraggiato. 2Re 19:7 Ecco, io mettero' in lui uno spirito tale che, all'udire una certa notizia, egli tornera' al suo paese; ed io lo faro' cadere di spada nel suo paese'. 2Re 19:8 Rabshake' torno' al re d'Assiria, e lo trovo' che assediava Libna; poiche' egli avea saputo che il suo signore era partito da Lakis. 2Re 19:9 Or Sennacherib ricevette notizie di Tirhaka, re d'Etiopia, che dicevano: 'Ecco, egli s'e' mosso per darti battaglia'; percio' invio' di nuovo dei messi ad Ezechia, dicendo loro: 2Re 19:10 'Direte cosi ad Ezechia, re di Giuda: - Il tuo Dio, nel quale confidi, non t'inganni dicendo: Gerusalemme non sara' data nelle mani del re d'Assiria. 2Re 19:11 Ecco, tu hai udito quello che i re d'Assiria hanno fatto a tutti i paesi, e come li hanno distrutti; e tu scamperesti? 2Re 19:12 Gli de'i delle nazioni che i miei padri distrussero, gli de'i di Gozan, di Haran, di Retsef, dei figliuoli di Eden ch'erano a Telassar, valsero eglino a liberarle? 2Re 19:13 Dov'e' il re di Hamath, il re d'Arpad, e il re della citta' di Sefarvaim, di Hena e d'Ivva?' 2Re 19:14 Ezechia, ricevuta la lettera per le mani dei messi, la lesse; poi sali alla casa dell'Eterno, e la spiego' davanti all'Eterno; 2Re 19:15 e davanti all'Eterno prego' in questo modo: 'O Eterno, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini, tu, tu solo sei l'Iddio di tutti i regni della terra; tu hai fatti i cieli e la terra. 2Re 19:16 O Eterno, porgi l'orecchio tuo, e ascolta! o Eterno, apri gli occhi tuoi, e guarda! Ascolta le parole di Sennacherib, che ha mandato quest'uomo per insultare l'Iddio vivente! 2Re 19:17 e' vero, o Eterno: i re d'Assiria hanno desolato le nazioni e i loro paesi, 2Re 19:18 e han gettati nel fuoco i loro de'i; perche' quelli non erano de'i; erano opera delle mani degli uomini; eran legno e pietra; ed essi li hanno distrutti. 2Re 19:19 Ma ora, o Eterno, o Dio nostro, salvaci, te ne supplico, dalle mani di costui, affinche' tutti i regni della terra conoscano che tu solo, o Eterno, sei Dio!' 2Re 19:20 Allora Isaia, figliuolo di Amots, mando' a dire ad Ezechia: 'Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: - Ho udito la preghiera che mi hai rivolta riguardo a Sennacherib, re d'Assiria. 2Re 19:21 Questa e' la parola che l'Eterno ha pronunziata contro di lui: «La vergine figliuola di Sion ti sprezza, si fa beffe di te; la figliuola di Gerusalemme scrolla il capo dietro a te. 2Re 19:22 Chi hai tu insultato ed oltraggiato? Contro chi hai tu alzata la voce e levati in alto gli occhi tuoi? contro il Santo d'Israele! 2Re 19:23 Per bocca de' tuoi messi tu hai insultato il Signore, e hai detto: - Con la moltitudine de' miei carri io son salito in vetta alle montagne, son penetrato nei recessi del Libano; io abbattero' i suoi cedri piu' alti, i suoi cipressi piu' belli, e arrivero' al suo piu' remoto ricovero, alla sua piu' magnifica foresta. 2Re 19:24 Io ho scavato e ho bevuto delle acque straniere; con la pianta dei miei piedi prosciughero' tutti i fiumi d'Egitto. - 2Re 19:25 Non hai udito? Da lungo tempo ho preparato questo: dai tempi antichi ne ho formato il disegno; ed ora ho fatto si che si compia: che tu riduca citta' forti in monti di ruine. 2Re 19:26 I loro abitanti, privi di forza, sono spaventati e confusi; son come l'erba de' campi, come il verde tenero dei prati, come l'erbetta che nasce sui tetti, come grano riarso prima che formi la spiga. 2Re 19:27 Ma io so quando ti siedi, quand'esci, quand'entri, e quando t'infurii contro di me. 2Re 19:28 E per codesto tuo infuriare contro di me e perche' la tua arroganza e' giunta alle mie orecchie, io ti mettero' il mio anello nelle narici, il mio morso in bocca, e ti rimenero' indietro per la via che hai fatta, venendo». 2Re 19:29 E questo, o Ezechia, ti servira' di segno: Quest'anno si mangera' il frutto del grano caduto; il secondo anno, quello che crescera' da se'; ma il terzo anno, seminerete e mieterete; pianterete vigne, e ne mangerete il frutto. 2Re 19:30 E cio' che restera' della casa di Giuda e scampera', continuera' a mettere radici all'ingiu' e a portar frutto in alto; 2Re 19:31 poiche' da Gerusalemme uscira' un residuo, e dal monte Sion uscira' quel che sara' scampato. Questo fara' lo zelo ardente dell'Eterno degli eserciti! 2Re 19:32 Percio' cosi parla l'Eterno riguardo al re d'Assiria: - Egli non entrera' in questa citta', e non vi lancera' freccia; non le si fara' innanzi con scudi, e non elevera' trincee contro ad essa. 2Re 19:33 Ei se ne tornera' per la via ond'e' venuto, e non entrera' in questa citta', dice l'Eterno. 2Re 19:34 Io proteggero' questa citta' affin di salvarla, per amor di me stesso, e per amor di Davide, mio servo'. 2Re 19:35 E quella stessa notte avvenne che l'angelo dell'Eterno usci e colpi nel campo degli Assiri cent'ottantacinquemila uomini; e quando la gente si levo' la mattina, ecco, eran tutti cadaveri. 2Re 19:36 Allora Sennacherib re d'Assiria levo' il campo, parti e se ne torno' a Ninive, dove rimase. 2Re 19:37 E avvenne che, mentr'egli stava adorando nella casa del suo dio Nisroc, i suoi figliuoli Adrammelec e Saretser lo uccisero a colpi di spada, e si rifugiarono nel paese di Ararat. Esarhaddon, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Ezechia ammalato. La vita gli e' prolungata per quindici anni 2Re 20:1 In quel tempo, Ezechia fu malato a morte. Il profeta Isaia, figliuolo di Amots, si reco' da lui, e gli disse: 'Cosi parla l'Eterno: - Metti ordine alle cose della tua casa; perche' tu sei un uomo morto; non vivrai'. - 2Re 20:2 Allora Ezechia volse la faccia verso il muro, e fece una preghiera all'Eterno, dicendo: 2Re 20:3 'O Eterno, te ne supplico, ricordati come io ho camminato nel tuo cospetto con fedelta' e con integrita' di cuore, e come ho fatto cio' ch'e' bene agli occhi tuoi'. Ed Ezechia dette in un gran pianto. 2Re 20:4 Isaia non era ancora giunto nel centro della citta', quando la parola dell'Eterno gli fu rivolta in questi termini: 2Re 20:5 'Torna indietro, e di' ad Ezechia, principe del mio popolo: - Cosi parla l'Eterno, l'Iddio di Davide tuo padre: Ho udita la tua preghiera, ho vedute le tue lacrime; ecco, io ti guarisco; fra tre giorni salirai alla casa dell'Eterno. 2Re 20:6 Aggiungero' alla tua vita quindici anni, liberero' te e questa citta' dalle mani del re d'Assiria, e proteggero' questa citta' per amor di me stesso, e per amor di Davide mio servo'. 2Re 20:7 Ed Isaia disse: 'Prendete un impiastro di fichi secchi!' Lo presero, e lo misero sull'ulcera, e il re guari. 2Re 20:8 Or Ezechia avea detto ad Isaia: 'A che segno riconoscero' io che l'Eterno mi guarira' e che fra tre giorni saliro' alla casa dell'Eterno?' 2Re 20:9 E Isaia gli avea risposto: 'Eccoti da parte dell'Eterno il segno, dal quale riconoscerai che l'Eterno adempira' la parola che ha pronunziata: - Vuoi tu che l'ombra s'allunghi per dieci gradini ovvero retroceda di dieci gradini?' - 2Re 20:10 Ezechia rispose: 'e' cosa facile che l'ombra s'allunghi per dieci gradini; no; l'ombra retroceda piuttosto di dieci gradini'. 2Re 20:11 E il profeta Isaia invoco' l'Eterno, il quale fece retrocedere l'ombra di dieci gradini sui gradini d'Achaz, sui quali era discesa. Arrivo di un'ambasciata babilonese 2Re 20:12 In quel tempo, Berodac-Baladan, figliuolo di Baladan, re di Babilonia, mando' una lettera e un dono ad Ezechia, giacche' avea sentito che Ezechia era stato infermo. 2Re 20:13 Ezechia dette udienza agli ambasciatori, e mostro' loro la casa dov'erano tutte le sue cose preziose, l'argento, l'oro, gli aromi, gli olī finissimi, il suo arsenale, e tutto quello che si trovava nei suoi tesori. Non vi fu cosa nella sua casa e in tutti i suoi dominī, che Ezechia non mostrasse loro. 2Re 20:14 Allora il profeta Isaia si reco' dal re Ezechia, e gli disse: 'Che hanno detto quegli uomini? e donde son venuti a te?' Ezechia rispose: 'Son venuti da un paese lontano: da Babilonia'. 2Re 20:15 Isaia disse: 'Che hanno veduto in casa tua?' Ezechia rispose: 'Hanno veduto tutto quello ch'e' in casa mia; non v'e' cosa nei miei tesori, ch'io non abbia mostrata loro'. 2Re 20:16 Allora Isaia disse ad Ezechia: 'Ascolta la parola dell'Eterno: 2Re 20:17 - Ecco, i giorni stanno per venire, quando tutto quello ch'e' in casa tua e tutto quello che i tuoi padri hanno accumulato fino al di d'oggi, sara' trasportato a Babilonia; e nulla ne rimarra', dice l'Eterno. 2Re 20:18 E de' tuoi figliuoli che saranno usciti da te, che tu avrai generati, ne saranno presi per farne degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia'. 2Re 20:19 Ed Ezechia rispose ad Isaia: 'La parola dell'Eterno che tu hai pronunziata, e' buona'. E aggiunse: 'Si, se almeno vi sara' pace e sicurta' durante i giorni miei'. 2Re 20:20 Il rimanente delle azioni di Ezechia, e tutte le sue prodezze, e com'egli fece il serbatoio e l'acquedotto e condusse le acque nella citta', sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 2Re 20:21 Ezechia s'addormento' coi suoi padri, e Manasse, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Idolatria di Manasse, re di Giuda 2Re 21:1 Manasse avea dodici anni quando comincio' a regnare, e regno' cinquantacinque anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Heftsiba. 2Re 21:2 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, seguendo le abominazioni delle nazioni che l'Eterno avea cacciate d'innanzi ai figliuoli d'Israele. 2Re 21:3 Egli riedifico' gli alti luoghi che Ezechia suo padre avea distrutti, eresse altari a Baal, fece un idolo d'Astarte, come avea fatto Achab re d'Israele, e adoro' tutto l'esercito del cielo e lo servi. 2Re 21:4 Eresse pure degli altari ad altri de'i nella casa dell'Eterno, riguardo alla quale l'Eterno avea detto: 'In Gerusalemme io porro' il mio nome'. 2Re 21:5 Eresse altari a tutto l'esercito del cielo nei due cortili della casa dell'Eterno. 2Re 21:6 Fece passare pel fuoco il suo figliuolo, si dette alla magia e agl'incantesimi, e istitui di quelli che evocavano gli spiriti e predicevan l'avvenire; s'abbandono' interamente a fare cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, provocandolo ad ira. 2Re 21:7 Mise l'idolo d'Astarte che avea fatto, nella casa riguardo alla quale l'Eterno avea detto a Davide e a Salomone suo figliuolo: 'In questa casa, e a Gerusalemme, che io ho scelta fra tutte le tribu' d'Israele, porro' il mio nome in perpetuo; 2Re 21:8 e non permettero' piu' che il pie' d'Israele vada errando fuori del paese ch'io detti ai suoi padri, purche' essi abbian cura di mettere in pratica tutto quello che ho loro comandato, e tutta la legge che il mio servo Mose' ha loro prescritta'. 2Re 21:9 Ma essi non obbedirono, e Manasse li indusse a far peggio delle nazioni che l'Eterno avea distrutte dinanzi ai figliuoli d'Israele. 2Re 21:10 E l'Eterno parlo' per mezzo de' suoi servi, i profeti, in questi termini: 2Re 21:11 'Giacche' Manasse, re di Giuda, ha commesso queste abominazioni e ha fatto peggio di quanto fecer mai gli Amorei, prima di lui, e mediante i suoi idoli ha fatto peccare anche Giuda, 2Re 21:12 cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: - Ecco, io faccio venire su Gerusalemme e su Giuda tali sciagure, che chiunque ne udra' parlare n'avra' intronate le orecchie. 2Re 21:13 E stendero' su Gerusalemme la cordella di Samaria e il livello della casa di Achab; e ripuliro' Gerusalemme come si ripulisce un piatto, che, dopo ripulito, si volta sottosopra. 2Re 21:14 E abbandonero' quel che resta della mia eredita'; li daro' nelle mani dei loro nemici, e diverranno preda e bottino di tutti i loro nemici, 2Re 21:15 perche' hanno fatto cio' ch'e' male agli occhi miei, e m'hanno provocato ad ira dal giorno che i loro padri uscirono dall'Egitto, fino al di d'oggi'. - 2Re 21:16 Manasse sparse inoltre moltissimo sangue innocente: tanto, da empirne Gerusalemme da un capo all'altro; senza contare i peccati che fece commettere a Giuda, facendo cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno. 2Re 21:17 Il rimanente delle azioni di Manasse, e tutto quello che fece, e i peccati che commise, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 2Re 21:18 Manasse s'addormento' coi suoi padri, e fu sepolto nel giardino della sua casa, nel giardino di Uzza; e Amon, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Amon, re di Giuda 2Re 21:19 Amon avea ventidue anni quando comincio' a regnare, e regno' due anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Meshullemeth, figliuola di Haruts di Jotha. 2Re 21:20 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, come avea fatto Manasse suo padre; 2Re 21:21 segui in tutto la via battuta dal padre suo, servi agl'idoli ai quali avea servito suo padre, e li adoro'; 2Re 21:22 abbandono' l'Eterno, l'Iddio dei suoi padri, e non cammino' per la via dell'Eterno. 2Re 21:23 Or i servi di Amon ordirono una congiura contro di lui, e uccisero il re in casa sua. 2Re 21:24 Ma il popolo del paese mise a morte tutti quelli che avean congiurato contro il re Amon, e fece re, in sua vece, Giosia suo figliuolo. 2Re 21:25 Il rimanente delle azioni compiute da Amon, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. Egli fu sepolto nel suo sepolcro, nel giardino di Uzza; e Giosia, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Giosia, re di Giuda. Il libro della legge trovato nel tempio 2Re 22:1 Giosia avea otto anni quando incomincio' a regnare, e regno' trentun anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jedida, figliuola d'Adaia, da Botskath. 2Re 22:2 Egli fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, e cammino' in tutto e per tutto per la via di Davide suo padre, senza scostarsene ne' a destra ne' a sinistra. 2Re 22:3 Or l'anno diciottesimo del re Giosia, il re mando' nella casa dell'Eterno Shafan, il segretario, figliuolo di Atsalia, figliuolo di Meshullam, e gli disse: 2Re 22:4 'Sali da Hilkia, il sommo sacerdote, e digli che metta assieme il danaro ch'e' stato portato nella casa dell'Eterno, e che i custodi della soglia hanno raccolto dalle mani del popolo; 2Re 22:5 che lo si consegni ai direttori preposti ai lavori della casa dell'Eterno; e che questi lo diano agli operai addetti alle riparazioni della casa dell'Eterno: 2Re 22:6 ai legnaiuoli, ai costruttori ed ai muratori, e se ne servano per comprare del legname e delle pietre da tagliare, per le riparazioni della casa. 2Re 22:7 Ma non si fara' render conto a quelli in mano ai quali sara' rimesso il danaro, perche' agiscono con fedelta''. 2Re 22:8 Allora il sommo sacerdote Hilkia disse a Shafan, il segretario: 'Ho trovato nella casa dell'Eterno il libro della legge'. E Hilkia diede il libro a Shafan, che lo lesse. 2Re 22:9 E Shafan, il segretario, ando' a riferir la cosa al re, e gli disse: 'I tuoi servi hanno versato il danaro che s'e' trovato nella casa, e l'hanno consegnato a quelli che son preposti ai lavori della casa dell'Eterno'. 2Re 22:10 E Shafan, il segretario, disse ancora al re: 'Il sacerdote Hilkia mi ha dato un libro'. E Shafan lo lesse alla presenza del re. 2Re 22:11 Quando il re ebbe udite le parole del libro della legge, si straccio' le vesti. 2Re 22:12 Poi diede quest'ordine al sacerdote Hilkia, ad Ahikam, figliuolo di Shafan, ad Acbor, figliuolo di Micaia, a Shafan, il segretario, e ad Asaia, servo del re: 2Re 22:13 'Andate a consultare l'Eterno per me, per il popolo e per tutto Giuda, riguardo alle parole di questo libro che s'e' trovato; giacche' grande e' l'ira dell'Eterno che s'e' accesa contro di noi, perche' i nostri padri non hanno ubbidito alle parole di questo libro, e non hanno messo in pratica tutto quello che in esso ci e' prescritto'. 2Re 22:14 Il sacerdote Hilkia, Ahikam, Acbor, Shafan ed Asaia andarono dalla profetessa Hulda, moglie di Shallum, guardaroba, figliuolo di Tikva, figliuolo di Harhas. Essa dimorava a Gerusalemme, nel secondo quartiere; e quando ebbero parlato con lei, ella disse loro: 2Re 22:15 'Cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Dite all'uomo che vi ha mandati da me: 2Re 22:16 - Cosi dice l'Eterno: Ecco, io faro' venire delle sciagure su questo luogo e sopra i suoi abitanti, conformemente a tutte le parole del libro che il re di Giuda ha letto. 2Re 22:17 Essi m'hanno abbandonato ed hanno offerto profumi ad altri de'i per provocarmi ad ira con tutte le opere delle loro mani; percio' la mia ira s'e' accesa contro questo luogo, e non si estinguera'. 2Re 22:18 Quanto al re di Giuda che v'ha mandati a consultare l'Eterno, gli direte questo: Cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele, riguardo alle parole che tu hai udite: 2Re 22:19 Giacche' il tuo cuore e' stato toccato, giacche' ti sei umiliato dinanzi all'Eterno, udendo cio' che io ho detto contro questo luogo e contro i suoi abitanti, che saranno cioe' abbandonati alla desolazione ed alla maledizione; giacche' ti sei stracciate le vesti e hai pianto dinanzi a me, anch'io t'ho ascoltato, dice l'Eterno. 2Re 22:20 Percio', ecco, io ti riuniro' coi tuoi padri, e te n'andrai in pace nel tuo sepolcro; e gli occhi tuoi non vedranno tutte le sciagure ch'io faro' piombare su questo luogo'. - E quelli riferirono al re la risposta. Giosia distrugge l'idolatria 2Re 23:1 Allora il re mando' a far raunare presso di se' tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. 2Re 23:2 E il re sali alla casa dell'Eterno, con tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo, piccoli e grandi, e lesse in loro presenza tutte le parole del libro del patto, ch'era stato trovato nella casa dell'Eterno. 2Re 23:3 Il re, stando in piedi sul palco, stabili un patto dinanzi all'Eterno, impegnandosi di seguire l'Eterno, d'osservare i suoi comandamenti, i suoi precetti e le sue leggi con tutto il cuore e con tutta l'anima, per mettere in pratica le parole di questo patto, scritte in quel libro. E tutto il popolo acconsenti al patto. 2Re 23:4 E il re ordino' al sommo sacerdote Hilkia, ai sacerdoti del secondo ordine e ai custodi della soglia di trar fuori del tempio dell'Eterno tutti gli arredi che erano stati fatti per Baal, per Astarte e per tutto l'esercito celeste, e li arse fuori di Gerusalemme nei campi del Kidron, e ne porto' le ceneri a Bethel. 2Re 23:5 E destitui i sacerdoti idolatri che i re di Giuda aveano istituito per offrir profumi negli alti luoghi nelle citta' di Giuda e nei dintorni di Gerusalemme, e quelli pure che offrivan profumi a Baal, al sole, alla luna, ai segni dello zodiaco, e a tutto l'esercito del cielo. 2Re 23:6 Trasse fuori dalla casa dell'Eterno l'idolo d'Astarte, che trasporto' fuori di Gerusalemme verso il torrente Kidron; l'arse presso il torrente Kidron, lo ridusse in cenere, e ne getto' la cenere sui sepolcri della gente del popolo. 2Re 23:7 Demoli le case di quelli che si prostituivano, le quali si trovavano nella casa dell'Eterno, e dove le donne tessevano delle tende per Astarte. 2Re 23:8 Fece venire tutti i sacerdoti dalle citta' di Giuda, contamino' gli alti luoghi dove i sacerdoti aveano offerto profumi, da Gheba a Beer-Sceba, e abbatte' gli alti luoghi delle porte: quello ch'era all'ingresso della porta di Giosue', governatore della citta', e quello ch'era a sinistra della porta della citta'. 2Re 23:9 Or quei sacerdoti degli alti luoghi non salivano a sacrificare sull'altare dell'Eterno a Gerusalemme; mangiavan pero' pane azzimo in mezzo ai loro fratelli. 2Re 23:10 Contamino' Tofeth, nella valle dei figliuoli di Hinnom, affinche' nessuno facesse piu' passare per il fuoco il suo figliuolo o la sua figliuola in onore di Molec. 2Re 23:11 Non permise piu' che i cavalli consacrati al sole dai re di Giuda entrassero nella casa dell'Eterno, nell'abitazione dell'eunuco Nethan-Melec, ch'era nel recinto del tempio; e diede alle fiamme i carri del sole. 2Re 23:12 Il re demoli gli altari ch'erano sulla terrazza della camera superiore di Achaz, e che i re di Giuda aveano fatti, e gli altari che avea fatti Manasse nei due cortili della casa dell'Eterno; e, dopo averli fatti a pezzi e tolti di la', ne getto' la polvere nel torrente Kidron. 2Re 23:13 E il re contamino' gli alti luoghi ch'erano dirimpetto a Gerusalemme, a destra del monte della perdizione, e che Salomone re d'Israele aveva eretti in onore di Astarte, l'abominazione dei Sidonī, di Kemosh, l'abominazione di Moab, e di Milcom, l'abominazione dei figliuoli d'Ammon. 2Re 23:14 E spezzo' le statue, abbatte' gl'idoli d'Astarte, e riempi que' luoghi d'ossa umane. 2Re 23:15 Abbatte' pure l'altare che era a Bethel, e l'alto luogo, fatto da Geroboamo, figliuolo di Nebat, il quale avea fatto peccare Israele: arse l'alto luogo e lo ridusse in polvere, ed arse l'idolo d'Astarte. 2Re 23:16 Or Giosia, voltatosi, sco'rse i sepolcri ch'eran quivi sul monte, e mando' a trarre le ossa fuori da quei sepolcri, e le arse sull'altare, contaminandolo, secondo la parola dell'Eterno pronunziata dall'uomo di Dio, che aveva annunziate queste cose. 2Re 23:17 Poi disse: 'Che monumento e' quello ch'io vedo la'?' La gente della citta' gli rispose: 'e' il sepolcro dell'uomo di Dio che venne da Giuda, e che proclamo' contro l'altare di Bethel queste cose che tu hai fatte'. 2Re 23:18 Egli disse: 'Lasciatelo stare; nessuno muova le sue ossa!' Cosi le sue ossa furon conservate con le ossa del profeta ch'era venuto da Samaria. 2Re 23:19 Giosia fece anche sparire tutte le case degli alti luoghi che erano nella citta' di Samaria e che i re d'Israele aveano fatte per provocare ad ira l'Eterno, e fece di essi esattamente quel che avea fatto di quei di Bethel. 2Re 23:20 Immolo' sugli altari tutti i sacerdoti degli alti luoghi che eran cola', e su quegli altari brucio' ossa umane. Poi torno' a Gerusalemme. Celebrazione della Pasqua 2Re 23:21 Il re diede a tutto il popolo quest'ordine: 'Fate la Pasqua in onore dell'Eterno, del vostro Dio, secondo che sta scritto in questo libro del patto'. 2Re 23:22 Poiche' Pasqua simile non era stata fatta dal tempo de' giudici che avean governato Israele, e per tutto il tempo dei re d'Israele e dei re di Giuda; 2Re 23:23 ma nel diciottesimo anno del re Giosia cotesta Pasqua fu fatta, in onor dell'Eterno, a Gerusalemme. 2Re 23:24 Giosia fe' pure sparire quelli che evocavano gli spiriti e quelli che predicevano l'avvenire, le divinita' familiari, gl'idoli e tutte le abominazioni che si vedevano nel paese di Giuda e a Gerusalemme, affin di mettere in pratica le parole della legge, scritte nel libro che il sacerdote Hilkia aveva trovato nella casa dell'Eterno. 2Re 23:25 E prima di Giosia non c'e' stato re che come lui si sia convertito all'Eterno con tutto il suo cuore, con tutta l'anima sua e con tutta la sua forza, seguendo in tutto la legge di Mose'; e, dopo di lui, non n'e' sorto alcuno di simile. 2Re 23:26 Tuttavia l'Eterno non desistette dall'ardore della grand'ira ond'era infiammato contro Giuda, a motivo di tutti gli oltraggi coi quali Manasse lo avea provocato ad ira. 2Re 23:27 E l'Eterno disse: 'Anche Giuda io torro' d'innanzi al mio cospetto come n'ho tolto Israele; e rigettero' Gerusalemme, la citta' ch'io m'ero scelta, e la casa della quale avevo detto: - La' sara' il mio nome'. - 2Re 23:28 Il rimanente delle azioni di Giosia, tutto quello che fece, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 2Re 23:29 Al tempo suo, Faraone Neco, re d'Egitto, sali contro il re d'Assiria, verso il fiume Eufrate. Il re Giosia gli marcio' contro, e Faraone, al primo incontro, l'uccise a Meghiddo. 2Re 23:30 I suoi servi lo menaron via morto sopra un carro, e lo trasportarono da Meghiddo a Gerusalemme, dove lo seppellirono nel suo sepolcro. E il popolo del paese prese Joachaz, figliuolo di Giosia, lo unse, e lo fece re in luogo di suo padre. Joachaz, Joiakim, re di Giuda. Invasione di Nebucadnetsar 2Re 23:31 Joachaz avea ventitre anni quando comincio' a regnare, e regno' tre mesi a Gerusalemme. Il nome di sua madre era Hamutal, figliuola di Geremia da Libna. 2Re 23:32 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, in tutto e per tutto come avean fatto i suoi padri. 2Re 23:33 Faraone Neco lo mise in catene a Ribla, nel paese di Hamath, perche' non regnasse piu' a Gerusalemme; e impose al paese un'indennita' di cento talenti d'argento e di un talento d'oro. 2Re 23:34 E Faraone Neco fece re Eliakim, figliuolo di Giosia, in luogo di Giosia suo padre, e gli muto' il nome in quello di Joiakim; e, preso Joachaz, lo meno' in Egitto, dove mori. 2Re 23:35 Joiakim diede a Faraone l'argento e l'oro; ma, per pagare quel danaro secondo l'ordine di Faraone, tasso' il paese; e, imponendo a ciascuno una certa tassa, cavo' dal popolo del paese l'argento e l'oro da dare a Faraone Neco. 2Re 23:36 Joiakim avea venticinque anni quando comincio' a regnare, e regno' undici anni a Gerusalemme. Il nome di sua madre era Zebudda, figliuola di Pedaia da Ruma. 2Re 23:37 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, in tutto e per tutto come aveano fatto i suoi padri. 2Re 24:1 Al suo tempo, venne Nebucadnetsar re di Babilonia, e Joiakim gli fu assoggettato per tre anni; poi torno' a ribellarsi. 2Re 24:2 E l'Eterno mando' contro Joiakim schiere di Caldei, di Sirī, schiere di Moabiti, schiere di Ammoniti, le mando' contro Giuda per distruggerlo, secondo la parola che l'Eterno avea pronunziata per mezzo dei profeti, suoi servi. 2Re 24:3 Questo avvenne solo per ordine dell'Eterno, il quale voleva allontanare Giuda dalla sua presenza, a motivo di tutti i peccati che Manasse avea commessi, 2Re 24:4 e a motivo pure del sangue innocente ch'egli avea sparso, e di cui avea riempito Gerusalemme. Per questo l'Eterno non volle perdonare. 2Re 24:5 Il rimanente delle azioni di Joiakim, tutto quello che fece, si trova scritto nel libro delle Cronache dei re di Giuda. 2Re 24:6 Joiakim s'addormento' coi suoi padri, e Joiakin, suo figliuolo, regno' in luogo suo. 2Re 24:7 Or il re d'Egitto non usci piu' dal suo paese, perche' il re di Babilonia avea preso tutto quello che era stato del re d'Egitto, dal torrente d'Egitto al fiume Eufrate. Joiakin, re di Giuda. In principio della cattivita' di Giuda 2Re 24:8 Joiakin avea diciotto anni quando comincio' a regnare, e regno' a Gerusalemme tre mesi. Sua madre si chiamava Nehushta, figliuola di Elnathan da Gerusalemme. 2Re 24:9 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, in tutto e per tutto come avea fatto suo padre. 2Re 24:10 In quel tempo, i servi di Nebucadnetsar, re di Babilonia, salirono contro Gerusalemme, e la citta' fu cinta d'assedio. 2Re 24:11 E Nebucadnetsar, re di Babilonia, giunse davanti alla citta' mentre la sua gente la stava assediando. 2Re 24:12 Allora Joiakin, re di Giuda, si reco' dal re di Babilonia, con sua madre, i suoi servi, i suoi capi ed i suoi eunuchi. E il re di Babilonia lo fece prigioniero, l'ottavo anno del suo regno. 2Re 24:13 E, come l'Eterno avea predetto, porto' via di la' tutti i tesori della casa dell'Eterno e i tesori della casa del re, e spezzo' tutti gli utensili d'oro che Salomone, re d'Israele, avea fatti per il tempio dell'Eterno. 2Re 24:14 E meno' in cattivita' tutta Gerusalemme, tutti i capi, tutti gli uomini valorosi, in numero di diecimila prigioni, e tutti i legnaiuoli e i fabbri; non vi rimase che la parte piu' povera della popolazione del paese. 2Re 24:15 E deporto' Joiakin a Babilonia; e meno' in cattivita' da Gerusalemme a Babilonia la madre del re, le mogli del re, gli eunuchi di lui, 2Re 24:16 i magnati del paese, tutti i guerrieri, in numero di settemila, i legnaiuoli e i fabbri, in numero di mille, tutta gente valorosa e atta alla guerra. Il re di Babilonia li meno' in cattivita' a Babilonia. 2Re 24:17 E il re di Babilonia fece re, in luogo di Joiakin, Mattania, zio di lui, al quale muto' il nome in quello di Sedekia. Sedekia, ultimo re di Giuda. Presa e distruzione di Gerusalemme. Gli abitanti di Giuda menati in cattivita' a Babilonia 2Re 24:18 Sedekia avea ventun anni quando comincio' a regnare e regno' a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Hamutal, figliuola di Geremia da Libna. 2Re 24:19 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, in tutto e per tutto come avea fatto Joiakim. 2Re 24:20 E a causa dell'ira dell'Eterno contro Gerusalemme e Giuda, le cose arrivarono al punto che l'Eterno li caccio' via dalla sua presenza. 2Re 25:1 E Sedekia si ribello' al re di Babilonia. L'anno nono del regno di Sedekia, il decimo giorno del decimo mese, Nebucadnetsar, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme; s'accampo' contro di lei, e le costrui attorno delle trincee. 2Re 25:2 E la citta' fu assediata fino all'undecimo anno del re Sedekia. 2Re 25:3 Il nono giorno del quarto mese, la carestia era grave nella citta'; e non c'era piu' pane per il popolo del paese. 2Re 25:4 Allora fu fatta una breccia alla citta', e tutta la gente di guerra fuggi, di notte, per la via della porta fra le due mura, in prossimita' del giardino del re, mentre i Caldei stringevano la citta' da ogni parte. E il re prese la via della pianura; 2Re 25:5 ma l'esercito dei Caldei lo insegui, lo raggiunse nelle pianure di Gerico, e tutto l'esercito di lui si disperse e l'abbandono'. 2Re 25:6 Allora i Caldei presero il re, e lo condussero al re di Babilonia a Ribla, dove fu pronunziata sentenza contro di lui. 2Re 25:7 I figliuoli di Sedekia furono scannati in sua presenza; poi cavaron gli occhi a Sedekia; lo incatenarono con una doppia catena di rame e lo menarono a Babilonia. 2Re 25:8 Or il settimo giorno del quinto mese - era il diciannovesimo anno di Nebucadnetsar re di Babilonia - Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, servo del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme, 2Re 25:9 ed arse la casa dell'Eterno e la casa del re, e diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme, tutte le case della gente ragguardevole. 2Re 25:10 E tutto l'esercito dei Caldei ch'era col capitano della guardia atterro' da tutte le parti le mura di Gerusalemme. 2Re 25:11 Nebuzaradan, capitano della guardia, meno' in cattivita' i superstiti ch'erano rimasti nella citta', i fuggiaschi che s'erano arresi al re di Babilonia, e il resto della popolazione. 2Re 25:12 Il capitano della guardia non lascio' che alcuni dei piu' poveri del paese a coltivar le vigne ed i campi. 2Re 25:13 I Caldei spezzarono le colonne di rame ch'erano nella casa dell'Eterno, le basi, il mar di rame ch'era nella casa dell'Eterno, e ne portaron via il rame a Babilonia. 2Re 25:14 Presero le pignatte, le palette, i coltelli, le coppe e tutti gli utensili di rame coi quali si faceva il servizio. 2Re 25:15 Il capitano della guardia prese pure i bracieri, i bacini: l'oro di cio' ch'era d'oro, l'argento di cio' ch'era d'argento. 2Re 25:16 Quanto alle due colonne, al mare e alle basi che Salomone avea fatti per la casa dell'Eterno, il rame di tutti questi oggetti avea un peso incalcolabile. 2Re 25:17 L'altezza di una di queste colonne era di diciotto cubiti, e v'era su un capitello di rame alto tre cubiti; e attorno al capitello v'erano un reticolato e delle melagrane, ogni cosa di rame; lo stesso era della seconda colonna, munita pure di reticolato. 2Re 25:18 Il capitano della guardia prese Seraia, il sommo sacerdote, Sofonia, il secondo sacerdote, 2Re 25:19 e i tre custodi della soglia, e prese nella citta' un eunuco che comandava la gente di guerra, cinque uomini di fra i consiglieri intimi del re che furon trovati nella citta', il segretario del capo dell'esercito che arrolava il popolo del paese, e sessanta privati che furono anch'essi trovati nella citta'. 2Re 25:20 Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li condusse al re di Babilonia a Ribla; 2Re 25:21 e il re di Babilonia li fece colpire a morte a Ribla, nel paese di Hamath. Governo e uccisione di Ghedalia Cosi Giuda fu menato in cattivita' lungi dal suo paese. 2Re 25:22 Quanto al popolo che rimase nel paese di Giuda, lasciatovi da Nebucadnetsar, re di Babilonia, il re pose a governarli Ghedalia, figliuolo di Ahikam, figliuolo di Shafan. 2Re 25:23 Quando tutti i capitani della gente di guerra e i loro uomini ebbero udito che il re di Babilonia avea fatto Ghedalia governatore, si recarono da Ghedalia a Mitspa: erano Ismael figliuolo di Nethania, Johanan figliuolo di Kareah, Seraia figliuolo di Tanhumet da Netofah, Jaazania figliuolo d'uno di Maacah, con la loro gente. 2Re 25:24 Ghedalia fece ad essi e alla loro gente un giuramento, dicendo: 'Non v'incutano timore i servi dei Caldei; restate nel paese, servite al re di Babilonia, e ve ne troverete bene'. 2Re 25:25 Ma il settimo mese, Ismael, figliuolo di Nethania, figliuolo di Elishama, di stirpe reale, venne accompagnato da dieci uomini e colpirono a morte Ghedalia insieme coi Giudei e coi Caldei ch'eran con lui a Mitspa. 2Re 25:26 E tutto il popolo, piccoli e grandi, e i capitani della gente di guerra si levarono e se ne andarono in Egitto, perche' avean paura dei Caldei. 2Re 25:27 Il trentasettesimo anno della cattivita' di Joiakin, re di Giuda, il ventisettesimo giorno del dodicesimo mese, Evilmerodac, re di Babilonia, l'anno stesso che comincio' a regnare, fece grazia a Joiakin, re di Giuda, e lo trasse di prigione; 2Re 25:28 gli parlo' benignamente, e mise il trono d'esso piu' in alto di quello degli altri re ch'eran con lui a Babilonia. 2Re 25:29 Gli fece mutare le vesti di prigione; e Joiakin mangio' sempre a tavola con lui per tutto il tempo ch'ei visse: 2Re 25:30 il re provvide continuamente al suo mantenimento quotidiano, fintanto che visse.1Cronache 1:1-29:30 TAVOLE GENEALOGICHE (Cap. 1 a 9) I dieci patriarchi da Adamo a Noe'. I figliuoli di Noe' e i loro discendenti 1Cronache 1:1 Adamo, Seth, Enosh; 1Cronache 1:2 Kenan, Mahalaleel, Jared; 1Cronache 1:3 Enoc, Methushelah, Lamec; 1Cronache 1:4 Noe', Sem, Cam, e Jafet. 1Cronache 1:5 Figliuoli di Jafet: Gomer, Magog, Madai, Javan, Tubal, Mescec e Tiras. 1Cronache 1:6 - Figliuoli di Gomer: Ashkenaz, Rifat e Togarma. 1Cronache 1:7 - Figliuoli di Javan: Elisha, Tarsis, Kittim e Rodanim. 1Cronache 1:8 Figliuoli di Cam: Cush, Mitsraim, Put e Canaan. 1Cronache 1:9 - Figliuoli di Cush: Seba, Havila, Sabta, Raama e Sabteca. - Figliuoli di Raama: Sceba e Dedan. 1Cronache 1:10 Cush genero' Nimrod, che comincio' ad esser potente sulla terra. 1Cronache 1:11 - Mitsraim genero' i Ludim, gli Anamim, i Lehabim, i Naftuhim, 1Cronache 1:12 i Pathrusim, i Casluhim (donde uscirono i Filistei) e i Caftorim. 1Cronache 1:13 - Canaan genero' Sidon, suo primogenito, e Heth, 1Cronache 1:14 e i Gebusei, gli Amorei, i Ghirgasei, 1Cronache 1:15 gli Hivvei, gli Archei, i Sinei, 1Cronache 1:16 gli Arvadei, i Tsemarei e gli Hamathei. 1Cronache 1:17 Figliuoli di Sem: Elam, Assur, Arpacshad, Lud e Aram; Uz, Hul, Ghether e Mescec. 1Cronache 1:18 - Arpacshad genero' Scelah, e Scelah genero' Eber. 1Cronache 1:19 Ad Eber nacquero due figliuoli: il nome dell'uno fu Peleg, perche' ai suoi giorni la terra fu spartita; e il nome del suo fratello fu Joktan. 1Cronache 1:20 Joktan genero' Almodad, Scelef, Hatsarmaveth, Jerah, 1Cronache 1:21 Hadoram, Uzal, Diklah, 1Cronache 1:22 Ebal, Abimael, Sceba, Ofir, Havila e Jobab. 1Cronache 1:23 Tutti questi furono figliuoli di Joktan. I dieci patriarchi da Sem ad Abrahamo. I figliuoli d'Abrahamo e i loro discendenti 1Cronache 1:24 Sem, Arpacshad, Scelah, 1Cronache 1:25 Eber, Peleg, Reu, Serug, 1Cronache 1:26 Nahor, Terah, 1Cronache 1:27 Abramo, che e' Abrahamo. 1Cronache 1:28 Figliuoli di Abrahamo: Isacco e Ismaele. 1Cronache 1:29 Questi sono i loro discendenti: il primogenito d'Ismaele fu Nebaioth; poi, Kedar, Adbeel, Mibsam, 1Cronache 1:30 Mishma, Duma, Massa, Hadad, Tema, 1Cronache 1:31 Jetur, Nafish e Kedma. Questi furono i figliuoli d'Ismaele. 1Cronache 1:32 Figliuoli di Ketura, concubina d'Abrahamo: essa partori Zimran, Jokshan, Medan, Madian, Jishbak e Shuach. - Figliuoli di Jokshan: Sceba e Dedan. 1Cronache 1:33 - Figliuoli di Madian: Efa, Efer, Hanoch, Abida ed Eldaa. Tutti questi furono i figliuoli di Ketura. 1Cronache 1:34 Abrahamo genero' Isacco. Figliuoli d'Isacco: Esau' e Israele. 1Cronache 1:35 Figliuoli di Esau': Elifaz, Reuel, Ieush, Ialam e Korah. 1Cronache 1:36 - Figliuoli di Elifaz: Teman, Omar, Tsefi, Gatam, Kenaz, Timna ed Amalek. - 1Cronache 1:37 Figliuoli di Reuel: Nahath, Zerach, Shammah e Mizza. 1Cronache 1:38 Figliuoli di Seit: Lotan, Shobal, Tsibeon, Ana, Dishon, Etser e Dishan. 1Cronache 1:39 - Figliuoli di Lotan: Hori e Homam; e la sorella di Lotan fu Timna. 1Cronache 1:40 Figliuoli di Shobal: Alian, Manahath, Ebal, Scefi e Onam. - Figliuoli di Tsibeon: Aiah e Ana. 1Cronache 1:41 - Figliuoli di Ana: Dishon. - Figliuoli di Dishon: Hamran, Eshban, Jthran e Keran. 1Cronache 1:42 - Figliuoli di Etser: Bilhan, Zaavan, Jaakan. - Figliuoli di Dishon: Uts e Aran. 1Cronache 1:43 Questi sono i re che regnarono nel paese di Edom prima che alcun re regnasse sui figliuoli d'Israele: Bela, figliuolo di Beor; e il nome della sua citta' fu Dinhaba. 1Cronache 1:44 Bela mori e Jobab, figliuolo di Zerach, di Botsra, regno' in luogo suo. 1Cronache 1:45 Jobab mori, e Husham, del paese de' Temaniti, regno' in luogo suo. 1Cronache 1:46 Husham mori, e Hadad, figliuolo di Bedad, che sconfisse i Madianiti ne' campi di Moab, regno' in luogo suo; e il nome della sua citta' era Avith. 1Cronache 1:47 Hadad mori, e Samla, di Masreka, regno' in luogo suo. 1Cronache 1:48 Samla mori, e Saul di Rehoboth sul Fiume, regno' in luogo suo. 1Cronache 1:49 Saul mori, e Baal-Hanan, figliuolo di Acbor, regno' in luogo suo. 1Cronache 1:50 Baal-Hanan mori, e Hadad regno' in luogo suo. Il nome della sua citta' fu Pai, e il nome della sua moglie, Mehetabeel, figliuola di Matred, figliuola di Mezahab. 1Cronache 1:51 E Hadad mori. I capi di Edom furono: il capo Timna, il capo Alva, il capo Ietheth, 1Cronache 1:52 il capo Oholibama, il capo Ela, il capo Pinon, 1Cronache 1:53 il capo Kenaz, il capo Teman, il capo Mibtsar, 1Cronache 1:54 il capo Magdiel, il capo Iram. Questi sono i capi di Edom. I dodici figliuoli di Giacobbe e i discendenti di Giuda 1Cronache 2:1 Questi sono i figliuoli d'Israele: Ruben, Simeone, Levi, Giuda, Issacar e Zabulon; 1Cronache 2:2 Dan, Giuseppe, Beniamino, Neftali, Gad e Ascer. 1Cronache 2:3 Figliuoli di Giuda: Er, Onan e Scela; questi tre gli nacquero dalla figliuola di Shua, la Cananea. Er, primogenito di Giuda, era perverso agli occhi dell'Eterno, e l'Eterno lo fece morire. 1Cronache 2:4 Tamar, nuora di Giuda, gli partori Perets e Zerach. Totale dei figliuoli di Giuda: cinque. 1Cronache 2:5 Figliuoli di Perets: Hetsron, Hamul. - 1Cronache 2:6 Figliuoli di Zerach: Zimri, Ethan, Heman, Calcol e Dara: in tutto, cinque. 1Cronache 2:7 Figliuoli di Carmi: Acan che conturbo' Israele quando commise una infedelta' riguardo all'interdetto. 1Cronache 2:8 Figliuoli di Ethan: Azaria. 1Cronache 2:9 Figliuoli che nacquero a Hetsron: Jerahmeel, Ram e Kelubai. 1Cronache 2:10 Ram genero' Amminadab; Amminadab genero' Nahshon, principe dei figliuoli di Giuda; 1Cronache 2:11 e Nahshon genero' Salma; e Salma genero' Boaz. 1Cronache 2:12 Boaz genero' Obed. Obed genero' Isai. 1Cronache 2:13 Isai genero' Eliab, suo primogenito, Abinadab il secondo, Scimea il terzo, 1Cronache 2:14 Nethaneel il quarto, Raddai il quinto, 1Cronache 2:15 Otsem il sesto, Davide il settimo. 1Cronache 2:16 Le loro sorelle erano Tseruia ed Abigail. Figliuoli di Tseruia: Abishai, Joab ed Asael: tre. 1Cronache 2:17 Abigail partori Amasa, il cui padre fu Jether, l'Ismaelita. 1Cronache 2:18 Caleb, figliuolo di Hetsron, ebbe dei figliuoli da Azuba sua moglie, e da Jerioth. Questi sono i figliuoli che ebbe da Azuba: Jescer, Shobab e Ardon. 1Cronache 2:19 Azuba mori e Caleb sposo' Efrath, che gli partori Hur. 1Cronache 2:20 Hur genero' Uri, e Uri genero' Betsaleel. 1Cronache 2:21 - Poi Hetsron prese la figliuola di Makir, padre di Galaad; egli avea sessant'anni quando la sposo'; ed essa gli partori Segub. 1Cronache 2:22 Segub genero' Jair, che ebbe ventitre citta' nel paese di Galaad. 1Cronache 2:23 I Gheshuriti e i Sirī presero loro le borgate di Jair, Kenath e i villaggi che ne dipendevano, sessanta citta'. Tutti cotesti erano figliuoli di Makir, padre di Galaad. 1Cronache 2:24 Dopo la morte di Hetsron, avvenuta a Caleb-Efratha, Abiah, moglie di Hetsron, gli partori Ashhur padre di Tekoa. 1Cronache 2:25 I figliuoli di Jerahmeel, primogenito di Hetsron, furono: Ram, il primogenito, Buna, Oren ed Otsem, nati da Ahija. 1Cronache 2:26 Jerahmeel ebbe un'altra moglie, di nome Atara, che fu madre di Onam. 1Cronache 2:27 I figliuoli di Ram, primogenito di Jerahmeel, furono: Maats, Jamin ed Eker. 1Cronache 2:28 - I figliuoli di Onam furono: Shammai e Jada. Figliuoli di Shammai: Nadab e Abishur. 1Cronache 2:29 La moglie di Abishur si chiamava Abihail, che gli partori Ahban e Molid. 1Cronache 2:30 Figliuoli di Nadab: Seled e Appaim. Seled mori senza figliuoli. 1Cronache 2:31 Figliuoli di Appaim: Jscei. Figliuoli di Jscei: Sceshan. Figliuoli di Sceshan: Ahlai. 1Cronache 2:32 - Figliuoli di Jada, fratello di Shammai: Jether e Jonathan. Jether mori senza figliuoli. 1Cronache 2:33 Figliuoli di Jonathan: Peleth e Zaza. Questi sono i figliuoli di Jerahmeel. - 1Cronache 2:34 Sceshan non ebbe figliuoli, ma si delle figlie. Sceshan aveva uno schiavo egiziano per nome Jarha. 1Cronache 2:35 E Sceshan diede la sua figliuola per moglie a Jarha, suo schiavo; ed essa gli partori Attai. 1Cronache 2:36 Attai genero' Nathan; Nathan genero' Zabad; 1Cronache 2:37 Zabad genero' Efial; Efial genero' Obed; 1Cronache 2:38 Obed genero' Jehu; Jehu genero' Azaria; 1Cronache 2:39 Azaria genero' Helets; Helets genero' Elasa; 1Cronache 2:40 Elasa genero' Sismai; Sismai genero' Shallum; 1Cronache 2:41 Shallum genero' Jekamia e Jekamia genero' Elishama. 1Cronache 2:42 Figliuoli di Caleb, fratello di Jerahmeel: Mesha, suo primogenito che fu padre di Zif, e i figliuoli di Maresha, che fu padre di Hebron. 1Cronache 2:43 Figliuoli di Hebron: Kora, Tappuah, Rekem e Scema. 1Cronache 2:44 Scema genero' Raham, padre di Jorkeam, Rekem genero' Shammai. 1Cronache 2:45 Il figliuolo di Shammai fu Maon; e Maon fu il padre di Beth-Tsur. 1Cronache 2:46 Efa, concubina di Caleb, partori Haran, Motsa e Gazez. Haran genero' Gazez. 1Cronache 2:47 Figliuoli di Jahdai: Reghem, Jotham, Gheshan, Pelet, Efa e Shaaf. 1Cronache 2:48 Maaca, concubina di Caleb, partori Sceber e Tirhana. 1Cronache 2:49 Partori anche Shaaf, padre di Madmanna, Sceva, padre di Macbena e padre di Ghibea. La figliuola di Caleb era Acsa. 1Cronache 2:50 Questi furono i figliuoli di Caleb: Ben-Hur, primogenito di Efrata, Shobal, padre di Kiriath-Jearim; 1Cronache 2:51 Salma, padre di Bethlehem; Haref, padre di Beth-Gader. 1Cronache 2:52 Shobal, padre di Kiriath-Jearim, ebbe per discendenti: Haroe, e la meta' di Menuhoth. 1Cronache 2:53 Le famiglie di Kiriath-Jearim furono: gli Ithrei, i Puthei, gli Shumatei e i Mishraei; dalle quali famiglie derivarono gli Tsorathiti e gli Eshtaoliti. 1Cronache 2:54 Figliuoli di Salma: Bethlehem e i Netofatei, Atroth-Beth-Joab, la meta' dei Manahatei, gli Tsoriti. 1Cronache 2:55 E le famiglie di scribi che abitavano a Jabets: i Tirathei, gli Scimeathei, i Sucathei. Questi sono i Kenei discesi da Hammath, padre della casa di Recab. Discendenti di Davide 1Cronache 3:1 Questi furono i figliuoli di Davide, che gli nacquero a Hebron: il primogenito fu Amnon, di Ahinoam, la Jzreelita; il secondo fu Daniel, da Abigail, la Carmelita; 1Cronache 3:2 il terzo fu Absalom, figliuolo di Maaca, figliuola di Talmai, re di Gheshur; il quarto fu Adonija, figliuolo di Hagghith; 1Cronache 3:3 il quinto fu Scefatia, di Abital; il sesto fu Jithream, di Egla, sua moglie. 1Cronache 3:4 Questi sei figliuoli gli nacquero a Hebron. Quivi regno' sette anni e sei mesi, e in Gerusalemme regno' trentatre anni. 1Cronache 3:5 E questi furono i figliuoli che gli nacquero a Gerusalemme: Scimea, Shobab, Nathan, Salomone: quattro figliuoli natigli da Bath-Shua, figliuola di Ammiel; 1Cronache 3:6 poi Jibhar, Elishama, 1Cronache 3:7 Elifelet, Noga, Nefeg, Jafia, 1Cronache 3:8 Elishama, Eliada ed Elifelet, cioe' nove figliuoli. 1Cronache 3:9 Tutti questi furono i figliuoli di Davide, senza contare i figliuoli delle sue concubine. E Tamar era loro sorella. 1Cronache 3:10 Figliuoli di Salomone: Roboamo, che ebbe per figliuolo Abija, che ebbe per figliuolo Asa, che ebbe per figliuolo Giosafat, 1Cronache 3:11 che ebbe per figliuolo Joram, che ebbe per figliuolo Achazia, che ebbe per figliuolo Joas, 1Cronache 3:12 che ebbe per figliuolo Amatsia, che ebbe per figliuolo Azaria, che ebbe per figliuolo Jotham, 1Cronache 3:13 che ebbe per figliuolo Achaz, che ebbe per figliuolo Ezechia, che ebbe per figliuolo Manasse, 1Cronache 3:14 che ebbe per figliuolo Amon, che ebbe per figliuolo Giosia. 1Cronache 3:15 Figliuoli di Giosia: Johanan, il primogenito; Joiakim, il secondo; Sedekia, il terzo; Shallum, il quarto. 1Cronache 3:16 Figliuoli di Johiakim: Jeconia, ch'ebbe per figliuolo Sedekia. 1Cronache 3:17 Figliuoli di Jeconia, il prigioniero: il suo figliuolo Scealtiel, 1Cronache 3:18 e Malkiram, Pedaia, Scenatsar, Jekamia, Hoshama e Nedabia. 1Cronache 3:19 Figliuoli di Pedaia: Zorobabele e Scimei. Figliuoli di Zorobabele: Meshullam e Hanania, e Scelomith, loro sorella; 1Cronache 3:20 poi Hashuba, Ohel, Berekia, Hasadia, Jushab-Hesed, cinque in tutto. 1Cronache 3:21 Figliuoli di Hanania: Pelatia e Isaia, i figliuoli di Refaia, i figliuoli d'Arnan, i figliuoli di Abdia, i figliuoli di Scecania. 1Cronache 3:22 Figliuoli di Scecania: Scemaia. Figliuoli di Scemaia: Hattush, Jgal, Bariah, Nearia e Shafath, sei in tutto. 1Cronache 3:23 Figliuoli di Nearia: Elioenai, Ezechia e Azrikam, tre in tutto. 1Cronache 3:24 Figliuoli di Elioenai: Hodavia, Eliascib, Pelaia, Akkub, Iohanan, Delaia e Anani, sette in tutto. Discendenti di Giuda 1Cronache 4:1 Figliuoli di Giuda: Perets, Hetseron, Carmi, Hur e Shobal. 1Cronache 4:2 Reaia, figliuolo di Shobal, genero' Jahath; Jahath genero' Ahumai e Lahad. Queste sono le famiglie degli Tsorathei. 1Cronache 4:3 Questi furono i discendenti del padre di Etham: Jzreel, Jshma e Jdbash; la loro sorella si chiamava Hatselelponi. 1Cronache 4:4 Penuel fu padre di Ghedor; ed Ezer, padre di Husha. Questi sono i figliuoli di Hur, primogenito di Efrata, padre di Bethlehem. 1Cronache 4:5 Ashhur, padre di Tekoa, ebbe due mogli: Helea e Naara. 1Cronache 4:6 Naara gli partori Ahuzam, Hefer, Themeni ed Ahashtari. 1Cronache 4:7 Questi sono i figliuoli di Naara. Figliuoli di Helea: Tsereth, Tsohar ed Ethnan. 1Cronache 4:8 Kotz genero' Anub, Hatsobeba, e le famiglie di Aharhel, figliuolo di Harum. 1Cronache 4:9 Jabets fu piu' onorato dei suoi fratelli; sua madre gli aveva messo nome Jabets, perche', diceva, 'l'ho partorito con dolore'. 1Cronache 4:10 Jabets invoco' l'Iddio d'Israele, dicendo: 'Oh se tu mi benedicessi e allargassi i miei confini, e se la tua mano fosse meco e se tu mi preservassi dal male in guisa ch'io non avessi da soffrire!' E Dio gli concedette quello che avea chiesto. 1Cronache 4:11 Kelub, fratello di Shuha genero' Mehir, che fu padre di Eshton. 1Cronache 4:12 Eshton genero' Beth-Rafa, Paseah e Tehinna, padre di Ir-Nahash. Questa e' la gente di Zeca. 1Cronache 4:13 Figliuoli di Kenaz: Othniel e Seraia. Figliuoli di Othniel: Hathath. 1Cronache 4:14 Meonothai genero' Ofra. Seraia genero' Joab, padre degli abitanti la valle degli artigiani, perche' erano artigiani. 1Cronache 4:15 Figliuoli di Caleb figliuolo di Gefunne: Iru, Ela e Naam, i figliuoli d'Ela e Kenaz. 1Cronache 4:16 Figliuoli di Jehallelel: Zif, Zifa, Thiria ed Asareel. 1Cronache 4:17 Figliuoli di Esdra: Jether, Mered, Efer e Jalon. La moglie di Mered partori Miriam, Shammai ed Ishbah, padre di Eshtemoa. 1Cronache 4:18 L'altra sua moglie, la Giudea, partori Jered, padre di Ghedor, Heber, padre di Soco e Jekuthiel, padre di Zanoah. Quelli nominati prima eran figliuoli di Bithia, figliuola di Faraone che Mered avea presa per moglie. 1Cronache 4:19 Figliuoli della moglie di Hodija, sorella di Naham: il padre di Kehila, il Garmeo, ed Eshtemoa, il Maacatheo. 1Cronache 4:20 Figliuoli di Scimon: Ammon, Rinna, Benhanan e Tilon. Figliuoli di Isci: Zozeth e Ben-Zoeth. 1Cronache 4:21 Figliuoli di Scela, figliuolo di Giuda: Er, padre di Leca, Lada, padre di Maresha, e le famiglie della casa dove si lavora il bisso di Beth-Ashbea e Jokim, 1Cronache 4:22 e la gente di Cozeba, e Joas, e Saraf, che signoreggiarono su Moab, e Jashubi-Lehem. Ma queste son cose d'antica data. 1Cronache 4:23 Erano de' vasai e stavano a Netaim e a Ghederah; stavano quivi presso al re per lavorare al suo servizio. Discendenti di Simeone 1Cronache 4:24 Figliuoli di Simeone: Nemuel, Jamin, Jarib, Zerah, Saul, 1Cronache 4:25 ch'ebbe per figliuolo Shallum, ch'ebbe per figliuolo Mibsam, ch'ebbe per figliuolo Mishma. 1Cronache 4:26 Figliuoli di Mishma: Hammuel, ch'ebbe per figliuolo Zaccur, ch'ebbe per figliuolo Scimei. 1Cronache 4:27 Scimei ebbe sedici figliuoli e sei figliuole; ma i suoi fratelli non ebbero molti figliuoli; e le loro famiglie non si moltiplicarono quanto quelle dei figliuoli di Giuda. 1Cronache 4:28 Si stabilirono a Beer-Sceba, a Molada, ad Hatsar-Shual, 1Cronache 4:29 a Bilha, ad Etsem, a Tolad, 1Cronache 4:30 a Bethuel, ad Horma, a Tsiklag, 1Cronache 4:31 a Beth-Marcaboth, ad Hatsar-Susim, a Beth-Biri ed a Shaaraim. Queste furono le loro citta', fino al regno di Davide. 1Cronache 4:32 Aveano pure i villaggi di Etam, Ain, Rimmon, Token ed Ashan: cinque terre, 1Cronache 4:33 e tutti i villaggi ch'erano nei dintorni di quelle citta', fino a Baal. Queste furono le loro dimore, ed essi aveano le loro genealogie. 1Cronache 4:34 Meshobad, Jamlec, Josha, figliuolo di Amatsia, 1Cronache 4:35 Joel, Jehu, figliuolo di Joscibia, figliuolo di Seraia, figliuolo di Asiel, 1Cronache 4:36 Elioenai, Jaakoba, Jeshohaia, Asaia, Adiel, Jesimiel, 1Cronache 4:37 Benaia, Ziza, figliuolo di Scifi, figliuolo di Allon, figliuolo di Jedaia, figliuolo di Scimri, figliuolo di Scemaia, 1Cronache 4:38 questi uomini, enumerati per nome, erano principi nelle loro famiglie, e le loro case patriarcali si accrebbero grandemente. 1Cronache 4:39 Andarono dal lato di Ghedor, fino ad oriente della valle, in cerca di pasture per i loro bestiami. 1Cronache 4:40 Trovarono pasture grasse e buone, e un paese vasto, quieto e tranquillo; poiche' quelli che lo abitavano prima erano discendenti di Cam. 1Cronache 4:41 Questi uomini, ricordati piu' sopra per nome, giunsero, al tempo di Ezechia, re di Giuda, fecero man bassa sulle loro tende e sui Maoniti che si trovavan quivi, e li votarono allo sterminio, ne' sono risorti fino al di d'oggi; poi si stabiliron cola' in luogo di quelli, perche' v'era pastura per i bestiami. 1Cronache 4:42 E una parte di questi figliuoli di Simeone, cinquecento uomini, andarono verso il monte Seir, avendo alla loro testa Pelatia, Nearia, Refaia ed Uziel figliuoli di Isci; 1Cronache 4:43 distrussero gli avanzi degli Amalekiti che avean potuto salvarsi, e si stabiliron quivi, dove son rimasti fino al di d'oggi. Discendenti di Ruben 1Cronache 5:1 Figliuoli di Ruben, primogenito d'Israele. - Poiche' egli era il primogenito; ma siccome profano' il talamo di suo padre, la sua primogenitura fu data ai figliuoli di Giuseppe, figliuolo d'Israele. Nondimeno, Giuseppe non fu iscritto nelle genealogie come primogenito; 1Cronache 5:2 Giuda ebbe, e' vero, la prevalenza tra i suoi fratelli, e da lui e' disceso il principe; ma il diritto di primogenitura appartiene a Giuseppe. 1Cronache 5:3 - Figliuoli di Ruben, primogenito d'Israele: Hanoc, Pallu, Hetsron e Carmi. 1Cronache 5:4 Figliuoli di Joel: Scemaia, ch'ebbe per figliuolo Gog, che ebbe per figliuolo Scimei, 1Cronache 5:5 che ebbe per figliuolo Mica, ch'ebbe per figliuolo Reaia, ch'ebbe per figliuolo Baal, 1Cronache 5:6 ch'ebbe per figliuolo Beera, che Tilgath-Pilneser, re di Assiria, meno' in cattivita'. Esso era principe dei Rubeniti. 1Cronache 5:7 Fratelli di Beera, secondo le loro famiglie, come sono iscritti nelle genealogie secondo le loro generazioni: il primo, Jeiel; poi Zaccaria, 1Cronache 5:8 Bela, figliuolo di Azaz, figliuolo di Scema, figliuolo di Joel. Bela dimorava ad Aroer e si estendeva fino a Nebo ed a Baal-Meon; 1Cronache 5:9 a oriente occupava il paese dal fiume Eufrate fino all'entrata del deserto, perche' avea gran quantita' di bestiame nel paese di Galaad. 1Cronache 5:10 Al tempo di Saul, i discendenti di Bela mossero guerra agli Hagareni, che caddero nelle loro mani; e quelli si stabilirono nelle loro tende, su tutto il lato orientale di Galaad. Discendenti di Gad 1Cronache 5:11 I figliuoli di Gad dimoravano dirimpetto a loro nel paese di Bashan, fino a Salca. 1Cronache 5:12 Joel fu il primo; Shafam, il secondo; poi Janai e Shafat in Bashan. 1Cronache 5:13 I loro fratelli, secondo le loro case patriarcali, furono: Micael, Meshullam, Sceba, Jorai, Jacan, Zia ed Eber: sette in tutto. 1Cronache 5:14 Essi erano figliuoli di Abihail, figliuolo di Huri, figliuolo di Jaroah, figliuolo di Galaad, figliuolo di Micael, figliuolo di Jeshishai, figliuolo di Jahdo, figliuolo di Buz; 1Cronache 5:15 Ahi, figliuolo di Abdiel, figliuolo di Guni, era il capo della loro casa patriarcale. 1Cronache 5:16 Abitavano nel paese di Galaad e di Bashan e nelle citta' che ne dipendevano, e in tutti i pascoli di Sharon fino ai loro estremi limiti. 1Cronache 5:17 Tutti furono iscritti nelle genealogie al tempo di Jotham, re di Giuda, e al tempo di Geroboamo, re d'Israele. 1Cronache 5:18 I figliuoli di Ruben, i Gaditi e la mezza tribu' di Manasse, che aveano degli uomini prodi che portavano scudo e spada, tiravan d'arco ed erano addestrati alla guerra, in numero di quarantaquattromila settecentosessanta, atti a combattere, 1Cronache 5:19 mossero guerra agli Hagareni, a Jetur, a Nafish e a Nodab. 1Cronache 5:20 Furon soccorsi combattendo contro di loro, e gli Hagareni e tutti quelli ch'eran con essi furon dati loro nelle mani, perche' durante il combattimento essi gridarono a Dio, che li esaudi, perche' s'eran confidati in lui. 1Cronache 5:21 Essi presero il bestiame dei vinti: cinquantamila cammelli, duecentocinquantamila pecore, duemila asini, e centomila persone; 1Cronache 5:22 molti ne caddero morti, perche' quella guerra procedeva da Dio. E si stabilirono nel luogo di quelli, fino alla cattivita'. Discendenti della tribu' di Manasse 1Cronache 5:23 I figliuoli della mezza tribu' di Manasse abitarono anch'essi in quel paese, da Bashan fino a Baal-Hermon e a Senir e al monte Hermon. Erano numerosi, 1Cronache 5:24 e questi sono i capi delle loro case patriarcali: Efer, Isci, Eliel, Azriel, Geremia, Hodavia, Jahdiel, uomini forti e valorosi, di gran rinomanza, capi delle loro case patriarcali. 1Cronache 5:25 Ma furono infedeli all'Iddio dei loro padri, e si prostituirono andando dietro agli de'i dei popoli del paese, che Dio avea distrutti dinanzi a loro. 1Cronache 5:26 E l'Iddio d'Israele eccito' lo spirito di Pul, re di Assiria, e lo spirito di Tilgath-Pilneser, re di Assiria; e Tilgath-Pilneser meno' in cattivita' i Rubeniti, i Gaditi e la mezza tribu' di Manasse, e li trasporto' a Halah, ad Habor, ad Hara e presso al fiume di Gozan, dove son rimasti fino al di d'oggi. Discendenti di Levi 1Cronache 6:1 Figliuoli di Levi: Ghershom, Kehath e Merari. 1Cronache 6:2 Figliuoli di Kehath: Amram, Itsehar, Hebron ed Uziel. 1Cronache 6:3 Figliuoli di Amram: Aaronne, Mose' e Maria. Figliuoli d'Aaronne: Nadab, Abihu, Eleazar ed Ithamar. 1Cronache 6:4 Eleazar genero' Fineas; Fineas genero' Abishua; 1Cronache 6:5 Abishua genero' Bukki; Bukki genero' Uzzi; 1Cronache 6:6 Uzzi genero' Zerahia; Zerahia genero' Meraioth; Meraioth genero' Amaria; 1Cronache 6:7 Amaria genero' Ahitub; 1Cronache 6:8 Ahitub genero' Tsadok; Tsadok genero' Ahimaats; 1Cronache 6:9 Ahimaats genero' Azaria; Azaria genero' Johanan; 1Cronache 6:10 Johanan genero' Azaria, che esercito' il sacerdozio nella casa che Salomone edifico' a Gerusalemme. 1Cronache 6:11 Azaria genero' Amaria; Amaria genero' Ahitub; 1Cronache 6:12 Ahitub genero' Tsadok; Tsadok genero' Shallum; 1Cronache 6:13 Shallum genero' Hilkija; 1Cronache 6:14 Hilkija genero' Azaria; Azaria genero' Seraia; Seraia genero' Jehotsadak; 1Cronache 6:15 Jehotsadak se n'ando' in esilio quando l'Eterno fece menare in cattivita' Giuda e Gerusalemme da Nebucadnetsar. 1Cronache 6:16 Figliuoli di Levi: Ghershom, Kehath e Merari. 1Cronache 6:17 - Questi sono i nomi dei figliuoli di Ghershom: Libni e Scimei. - 1Cronache 6:18 Figliuoli di Kehath: Amram, Jtsehar, Hebron e Uziel. - 1Cronache 6:19 Figliuoli di Merari: Mahli e Musci. - Queste sono le famiglie di Levi, secondo le loro case patriarcali. 1Cronache 6:20 Ghershom ebbe per figliuolo Libni, che ebbe per figliuolo Jahath, che ebbe per figliuolo Zimma, 1Cronache 6:21 che ebbe per figliuolo Joah, ch'ebbe per figliuolo Iddo, ch'ebbe per figliuolo Zerah, ch'ebbe per figliuolo Jeathrai. 1Cronache 6:22 - Figliuoli di Kehath: Amminadab, che ebbe per figliuolo Core, che ebbe per figliuolo Assir, 1Cronache 6:23 che ebbe per figliuolo Elkana, che ebbe per figliuolo Ebiasaf, che ebbe per figliuolo Assir, 1Cronache 6:24 che ebbe per figliuolo Tahath, che ebbe per figliuolo Uriel, che ebbe per figliuolo Uzzia, che ebbe per figliuolo Saul. 1Cronache 6:25 Figliuoli di Elkana: Amasai ed Ahimoth, 1Cronache 6:26 che ebbe per figliuolo Elkana, che ebbe per figliuolo Tsofai, che ebbe per figliuolo Nahath, 1Cronache 6:27 che ebbe per figliuolo Eliab, che ebbe per figliuolo Jeroham, che ebbe per figliuolo Elkana. 1Cronache 6:28 Figliuoli di Samuele: Vashni, il primogenito, ed Abia. 1Cronache 6:29 - Figliuoli di Merari: Mahli, che ebbe per figliuolo Libni, che ebbe per figliuolo Scimei, che ebbe per figliuolo Uzza, 1Cronache 6:30 che ebbe per figliuolo Scimea, che ebbe per figliuolo Hagghia, che ebbe per figliuolo Asaia. 1Cronache 6:31 Questi son quelli che Davide stabili per la direzione del canto nella casa dell'Eterno, dopo che l'arca ebbe un luogo di riposo. 1Cronache 6:32 Essi esercitarono il loro ufficio di cantori davanti al tabernacolo, davanti la tenda di convegno, finche' Salomone ebbe edificata la casa dell'Eterno a Gerusalemme; e facevano il loro servizio, secondo la regola loro prescritta. 1Cronache 6:33 Questi sono quelli che facevano il loro servizio, e questi i loro figliuoli. - Dei figliuoli dei Kehathiti: Heman, il cantore, figliuolo di Joel, figliuolo di Samuele, 1Cronache 6:34 figliuolo di Elkana, figliuolo di Jeroham, figliuolo di Eiel, figliuolo di Toah, 1Cronache 6:35 figliuolo di Tsuf, figliuolo di Elkana, figliuolo di Mahath, 1Cronache 6:36 figliuolo d'Amasai, figliuolo d'Elkana, figliuolo di Joel, figliuolo d'Azaria, figliuolo di Sofonia, 1Cronache 6:37 figliuolo di Tahath, figliuolo d'Assir, figliuolo di Ebiasaf, figliuolo di Core, figliuolo di Jtsehar, 1Cronache 6:38 figliuolo di Kehath, figliuolo di Levi, figliuolo d'Israele. - 1Cronache 6:39 Poi v'era il suo fratello Asaf, che gli stava alla destra: Asaf, figliuolo di Berekia, figliuolo di Scimea, 1Cronache 6:40 figliuolo di Micael, figliuolo di Baaseia, figliuolo di Malkija, 1Cronache 6:41 figliuolo d'Ethni, figliuolo di Zerah, figliuolo d'Adaia, 1Cronache 6:42 figliuolo d'Ethan, figliuolo di Zimma, figliuolo di Scimei, 1Cronache 6:43 figliuolo di Jahath, figliuolo di Ghershom, figliuolo di Levi. - 1Cronache 6:44 I figliuoli di Merari, loro fratelli, stavano a sinistra, ed erano: Ethan, figliuolo di Kisci, figliuolo d'Abdi, figliuolo di Malluc, 1Cronache 6:45 figliuolo di Hashabia, figliuolo d'Amatsia, figliuolo di Hilkia, 1Cronache 6:46 figliuolo d'Amtsi, figliuolo di Bani, figliuolo di Scemer, 1Cronache 6:47 figliuolo di Mahli, figliuolo di Musci, figliuolo di Merari, figliuolo di Levi. 1Cronache 6:48 I loro fratelli, i Leviti, erano incaricati di tutto il servizio del tabernacolo della casa di Dio. 1Cronache 6:49 Ma Aaronne ed i suoi figliuoli offrivano i sacrifizi sull'altare degli olocausti e l'incenso sull'altare dei profumi, compiendo tutto il servizio nel luogo santissimo, e facendo l'espiazione per Israele, secondo tutto quello che Mose', servo di Dio, aveva ordinato. 1Cronache 6:50 Questi sono i figliuoli d'Aaronne: Eleazar, che ebbe per figliuolo Fineas, che ebbe per figliuolo Abishua, 1Cronache 6:51 che ebbe per figliuolo Bukki, che ebbe per figliuolo Uzzi, che ebbe per figliuolo Zerahia, 1Cronache 6:52 che ebbe per figliuolo Meraioth, che ebbe per figliuolo Amaria, che ebbe per figliuolo Ahitub, 1Cronache 6:53 che ebbe per figliuolo Tsadok, che ebbe per figliuolo Ahimaats. 1Cronache 6:54 Questi sono i luoghi delle loro dimore, secondo le loro circoscrizioni nei territori loro assegnati. Ai figliuoli d'Aaronne della famiglia dei Kehathiti, che furono i primi tirati a sorte, 1Cronache 6:55 furono dati Hebron, nel paese di Giuda, e il contado all'intorno; 1Cronache 6:56 ma il territorio della citta' e i suoi villaggi furon dati a Caleb, figliuolo di Gefunne. 1Cronache 6:57 Ai figliuoli d'Aaronne fu data Hebron, citta' di rifugio, Libna col suo contado, Jattir, Eshtemoa col suo contado, 1Cronache 6:58 Hilen col suo contado, Debir col suo contado, 1Cronache 6:59 Hasban col suo contado, Beth-Scemesh col suo contado; 1Cronache 6:60 e della tribu' di Beniamino: Gheba e il suo contado, Allemeth col suo contado, Anatoth col suo contado. Le loro citta' erano in tutto in numero di tredici, pari al numero delle loro famiglie. 1Cronache 6:61 Agli altri figliuoli di Kehath toccarono a sorte dieci citta' delle famiglie della tribu' di Efraim, della tribu' di Dan e della mezza tribu' di Manasse. 1Cronache 6:62 Ai figliuoli di Ghershom, secondo le loro famiglie, toccarono tredici citta', della tribu' d'Issacar, della tribu' di Ascer, della tribu' di Neftali e della tribu' di Manasse in Bashan. 1Cronache 6:63 Ai figliuoli di Merari, secondo le loro famiglie, toccarono a sorte dodici citta' della tribu' di Ruben, della tribu' di Gad e della tribu' di Zabulon. 1Cronache 6:64 I figliuoli d'Israele dettero ai Leviti quelle citta' coi loro contadi; 1Cronache 6:65 dettero a sorte, della tribu' dei figliuoli di Giuda, della tribu' dei figliuoli di Simeone e della tribu' dei figliuoli di Beniamino, le dette citta' che furono designate per nome. 1Cronache 6:66 Quanto alle altre famiglie dei figliuoli di Kehath, le citta' del territorio assegnato loro appartenevano alla tribu' di Efraim. 1Cronache 6:67 Dettero loro Sichem, citta' di rifugio, col suo contado, nella contrada montuosa di Efraim, Ghezer col suo contado, 1Cronache 6:68 Jokmeam col suo contado, Beth-Horon col suo contado, 1Cronache 6:69 Ajalon col suo contado, Gath-Rimmon col suo contado; e della mezza tribu' di Manasse, Aner col suo contado, Bileam col suo contado. 1Cronache 6:70 Queste furon le citta' date alle famiglie degli altri figliuoli di Kehath. 1Cronache 6:71 Ai figliuoli di Ghershom toccarono: della famiglia della mezza tribu' di Manasse, Golan in Bashan col suo contado, e Ashtaroth col suo contado; della tribu' d'Issacar, 1Cronache 6:72 Kedesh col suo contado, Dobrath col suo contado; 1Cronache 6:73 Ramoth col suo contado, ed Anem col suo contado; 1Cronache 6:74 della tribu' di Ascer: Mashal col suo contado, Abdon col suo contado, 1Cronache 6:75 Hukok col suo contado, Rehob col suo contado; 1Cronache 6:76 della tribu' di Neftali: Kedesh in Galilea col suo contado, Hammon col suo contado, e Kiriathaim col suo contado. 1Cronache 6:77 Al rimanente dei Leviti, ai figliuoli di Merari, toccarono: della tribu' di Zabulon, Rimmon col suo contado e Tabor col suo contado; 1Cronache 6:78 e di la' dal Giordano di Gerico, all'oriente del Giordano: della tribu' di Ruben, Betser, nel deserto, col suo contado; Jahtsa col suo contado, 1Cronache 6:79 Kedemoth col suo contado, e Mefaath col suo contado; 1Cronache 6:80 e della tribu' di Gad: Ramoth in Galaad, col suo contado, Mahanaim col suo contado, 1Cronache 6:81 Heshbon col suo contado, e Jaezer col suo contado. Discendenti d'Issacar 1Cronache 7:1 Figliuoli d'Issacar: Tola, Puah, Jashub e Scimron: quattro in tutto. 1Cronache 7:2 Figliuoli di Tola: Uzzi, Refaia, Jeriel, Jahmai, Jbsam e Samuele, capi delle case patriarcali discese da Tola; ed erano uomini forti e valorosi nelle loro generazioni; il loro numero, al tempo di Davide, era di ventiduemilaseicento. 1Cronache 7:3 Figliuoli d'Uzzi: Jzrahia. Figliuoli di Jzrahia: Micael, Abdia, Joel ed Jsshia: cinque in tutto, e tutti capi. 1Cronache 7:4 Aveano con loro, secondo le loro genealogie, secondo le loro case patriarcali, trentaseimila uomini in schiere armate per la guerra; perche' aveano molte mogli e molti figliuoli. 1Cronache 7:5 I loro fratelli, contando tutte le famiglie d'Issacar, uomini forti e valorosi, formavano un totale di ottantasettemila, iscritti nelle genealogie. Discendenti di Beniamino 1Cronache 7:6 Figliuoli di Beniamino: Bela, Beker e Jediael: tre in tutto. 1Cronache 7:7 Figliuoli di Bela: Etsbon, Uzzi, Uzziel, Jerimoth ed Iri: cinque capi di case patriarcali, uomini forti e valorosi, iscritti nelle genealogie in numero di ventiduemilatrentaquattro. Figliuoli di Beker: 1Cronache 7:8 Zemira, Joash, Eliezer, Elioenai, Omri, Jeremoth, Abija, Anathoth ed Alemeth. Tutti questi erano figliuoli di Beker, 1Cronache 7:9 e iscritti nelle genealogie, secondo le loro generazioni, come capi di case patriarcali, uomini forti e valorosi, in numero di ventimila duecento. 1Cronache 7:10 Figliuoli di Jediael: Bilhan. Figliuoli di Bilhan: Jeush, Beniamino, Ehud, Kenaana, Zethan, Tarsis ed Ahishahar. 1Cronache 7:11 Tutti questi erano figliuoli di Jediael, capi di case patriarcali, uomini forti e valorosi, in numero di diciassettemiladuecento pronti a partire per la guerra. 1Cronache 7:12 Shuppim e Huppim, figliuoli d'Ir; Huscim, figliuolo d'un altro. Discendenti di Neftali e di Manasse 1Cronache 7:13 Figliuoli di Neftali: Jahtsiel, Guni, Jetser, Shallum, figliuoli di Bilha. 1Cronache 7:14 Figliuoli di Manasse: Asriel, che gli fu partorito dalla moglie. - La sua concubina Sira partori Makir, padre di Galaad; 1Cronache 7:15 Makir prese per moglie una donna di Huppim e di Shuppim, e la sorella di lui avea nome Maaca. - Il nome del suo secondo figliuolo era Tselofehad; e Tselofehad ebbe delle figliuole. 1Cronache 7:16 Maaca, moglie di Makir, partori un figliuolo, al quale pose nome Peresh; questi ebbe un fratello di nome Sceresh, i cui figliuoli furono Ulam e Rekem. 1Cronache 7:17 Figliuoli di Ulam: Bedan. Questi furono i figliuoli di Galaad, figliuolo di Makir, figliuolo di Manasse. 1Cronache 7:18 La sua sorella Hammoleketh partori Ishod, Abiezer e Mahla. 1Cronache 7:19 I figliuoli di Semida furono Ahian, Scekem, Likhi ed Aniam. Discendenti di Efraim 1Cronache 7:20 Figliuoli di Efraim: Shutela, che ebbe per figliuolo Bered, che ebbe per figliuolo Tahath, che ebbe per figliuolo Eleada, che ebbe per figliuolo Tahath, 1Cronache 7:21 che ebbe per figliuolo Zabad, che ebbe per figliuolo Shutelah, - Ezer ed Elead, i quali furono uccisi da quei di Gath, nativi del paese, perch'erano scesi a predare il loro bestiame. 1Cronache 7:22 Efraim, loro padre, li pianse per molto tempo, e i suoi fratelli vennero a consolarlo. 1Cronache 7:23 Poi entro' da sua moglie, la quale concepi e partori un figliuolo; ed egli lo chiamo' Beria, perche' questo era avvenuto mentre avea l'afflizione in casa. 1Cronache 7:24 Efraim ebbe per figliuola Sceera, che edifico' Beth-Horon, la inferiore e la superiore, ed Uzzen-Sceera. 1Cronache 7:25 Ebbe ancora per figliuoli: Refa e Resef; il qual Refa ebbe per figliuolo Telah, che ebbe per figliuolo Tahan, 1Cronache 7:26 che ebbe per figliuolo Ladan, che ebbe per figliuolo Ammihud, che ebbe per figliuolo Elishama, che ebbe per figliuolo Nun, 1Cronache 7:27 che ebbe per figliuolo Giosue'. 1Cronache 7:28 Le loro possessioni e abitazioni furono Bethel e le citta' che ne dipendevano; dalla parte d'oriente, Naaran; da occidente, Ghezer con le citta' che ne dipendevano, Sichem con le citta' che ne dipendevano, fino a Gaza con le citta' che ne dipendevano. 1Cronache 7:29 I figliuoli di Manasse possedevano: Beth-Scean e le citta' che ne dipendevano, Taanac e le citta' che ne dipendevano, Meghiddo e le citta' che ne dipendevano, Dor e le citta' che ne dipendevano. In queste citta' abitarono i figliuoli di Giuseppe, figliuolo d'Israele. Discendenti di Ascer 1Cronache 7:30 Figliuoli di Ascer: Jmna, Ishva, Ishvi, Beria, e Serah, loro sorella. 1Cronache 7:31 Figliuoli di Beria: Heber e Malkiel. Malkiel fu padre di Birzavith. 1Cronache 7:32 Heber genero' Jaflet, Shomer, Hotham e Shua, loro sorella. 1Cronache 7:33 Figliuoli di Jaflet: Pasac, Bimhal ed Asvath. Questi sono i figliuoli di Jaflet. 1Cronache 7:34 Figliuoli di Scemer: Ahi, Rohega, Hubba ed Aram. 1Cronache 7:35 Figliuoli di Helem, suo fratello: Tsofah, Jmna, Scelesh ed Amal. 1Cronache 7:36 Figliuoli di Tsofah: Suah, Harnefer, Shual, Beri, Jmra, 1Cronache 7:37 Betser, Hod, Shamma, Scilsha, Jthran e Beera. 1Cronache 7:38 Figliuoli di Jether: Jefunne, Pispa ed Ara. 1Cronache 7:39 Figliuoli di Ulla: Arah, Hanniel e Ritsia. 1Cronache 7:40 Tutti questi furon figliuoli di Ascer, capi di case patriarcali, uomini scelti, forti e valorosi capi tra i principi, iscritti per servizio di guerra in numero di ventiseimila uomini. Discendenti di Beniamino stabiliti a Gerusalemme 1Cronache 8:1 Beniamino genero' Bela, suo primogenito, Ashbel il secondo, Aharah il terzo, 1Cronache 8:2 Nohah il quarto, e Rafa il quinto. 1Cronache 8:3 I figliuoli di Bela furono: Addar, Ghera, Abihud, 1Cronache 8:4 Abishua, Naaman, Ahoah, 1Cronache 8:5 Ghera, Scefufan e Huram. 1Cronache 8:6 Questi sono i figliuoli di Ehud, che erano capi delle famiglie che abitavano Gheba e che furon trasportati schiavi a Manahath. 1Cronache 8:7 Egli genero' Naaman, Ahija e Ghera, che li meno' via schiavi; e genero' Uzza ed Ahihud. 1Cronache 8:8 Shaharaim ebbe de' figliuoli nella terra di Moab dopo che ebbe ripudiate le sue mogli Huscim e Baara. 1Cronache 8:9 Da Hodesh sua moglie ebbe: Jobab, Tsibia, Mesha, Malcam, 1Cronache 8:10 Jeuts, Sokia e Mirma. Questi furono i suoi figliuoli, capi di famiglie patriarcali. 1Cronache 8:11 Da Huscim ebbe: Abitub ed Elpaal. 1Cronache 8:12 Figliuoli di Elpaal: Eber, Misham, Scemed, che edifico' Ono, Lod, e le citta' che ne dipendevano. 1Cronache 8:13 Beria e Scema erano i capi delle famiglie che abitavano Ajalon, e misero in fuga gli abitanti di Gath. 1Cronache 8:14 Ahio, Shashak, Jeremoth, Zebadia, 1Cronache 8:15 Arad, Eder, 1Cronache 8:16 Micael, Jishpa, Joha erano figliuoli di Beria. 1Cronache 8:17 Zebadia, Meshullam, Hizki, Heber, 1Cronache 8:18 Jshmerai, Jzlia e Jobab erano figliuoli di Elpaal. 1Cronache 8:19 Jakim, Zicri, Zabdi, 1Cronache 8:20 Elienai, Tsilletai, Eliel, 1Cronache 8:21 Adaia, Beraia e Scimrath erano figliuoli di Scimei. 1Cronache 8:22 Jshpan, Eber, Eliel, 1Cronache 8:23 Abdon, Zicri, Hanan, 1Cronache 8:24 Hanania, Elam, Anthotija, 1Cronache 8:25 Jfdeia e Penuel erano figliuoli di Shashak. 1Cronache 8:26 Shamscerai, Sceharia, Atalia, 1Cronache 8:27 Jaaresia, Elija e Zicri erano figliuoli di Jeroham. 1Cronache 8:28 Questi erano capi di famiglie patriarcali: capi secondo le loro generazioni; e abitavano a Gerusalemme. 1Cronache 8:29 Il padre di Gabaon abitava a Gabaon, e sua moglie si chiamava Maaca. 1Cronache 8:30 Il suo figliuolo primogenito fu Abdon; poi ebbe Tsur, Kish, Baal, Nadab, Ghedor, Ahio, Zeker. 1Cronache 8:31 Mikloth genero' Scimea. 1Cronache 8:32 Anche questi abitarono dirimpetto ai loro fratelli a Gerusalemme coi loro fratelli. 1Cronache 8:33 Ner genero' Kis; Kis genero' Saul; Saul genero' Gionathan, Malkishua, Abinadab, Eshbaal. 1Cronache 8:34 Figliuoli di Gionathan: Merib-Baal. Merib-Baal genero' Mica. 1Cronache 8:35 Figliuoli di Mica: Pithon, Melec, Taarea, Ahaz. 1Cronache 8:36 Ahaz genero' Jehoadda; Jehoadda genero' Alemeth, Azmaveth e Zimri; Zimri genero' Motsa; 1Cronache 8:37 Motsa genero' Binea, che ebbe per figliuolo Rafa, che ebbe per figliuolo Eleasa, che ebbe per figliuolo Atsel. 1Cronache 8:38 Atsel ebbe sei figliuoli, dei quali questi sono i nomi: Azrikam, Bocru, Ishmael, Scearia, Obadia e Hanan. Tutti questi erano figliuoli di Atsel. 1Cronache 8:39 Figliuoli di Escek suo fratello: Ulam, il suo primogenito; Jeush il secondo, ed Elifelet il terzo. I figliuoli di Ulam furono uomini forti e valorosi, tiratori d'arco; ebbero molti figliuoli e nipoti: centocinquanta. Tutti questi furon discendenti di Beniamino. Abitanti di Gerusalemme dopo il ritorno dalla cattivita' 1Cronache 9:1 Tutti gl'Israeliti furono registrati nelle genealogie, e si trovano iscritti nel libro dei re d'Israele. Giuda fu menato in cattivita' a Babilonia, a motivo delle sue infedelta'. 1Cronache 9:2 Or i primi abitanti che si stabilirono nei loro possessi e nelle loro citta', erano Israeliti, sacerdoti, Leviti e Nethinei. 1Cronache 9:3 A Gerusalemme si stabilirono dei figliuoli di Giuda, dei figliuoli di Beniamino, e dei figliuoli di Efraim e di Manasse. 1Cronache 9:4 Dei figliuoli di Perets, figliuolo di Giuda: Uthai, figliuolo di Ammihud, figliuolo di Omri, figliuolo di Imri, figliuolo di Bani. 1Cronache 9:5 Dei Sciloniti: Asaia il primogenito, e i suoi figliuoli. 1Cronache 9:6 Dei figliuoli di Zerah: Jeuel e i suoi fratelli: seicentonovanta in tutto. 1Cronache 9:7 Dei figliuoli di Beniamino: Sallu, figliuolo di Meshullam, figliuolo di Hodavia, figliuolo di Hassena; 1Cronache 9:8 Jbneia, figliuolo di Jeroham; Ela, figliuolo di Uzzi, figliuolo di Micri; Meshullam, figliuolo di Scefatia, figliuolo di Reuel, figliuolo d'Jbnia; 1Cronache 9:9 e i loro fratelli, secondo le loro generazioni, novecentocinquantasei in tutto. Tutti questi erano capi delle rispettive case patriarcali. 1Cronache 9:10 Dei sacerdoti: Jedaia, Jehoiarib, Jakin, 1Cronache 9:11 Azaria, figliuolo di Hilkia, figliuolo di Meshullam, figliuolo di Tsadok, figliuolo di Meraioth, figliuolo di Ahitub, preposto alla casa di Dio, 1Cronache 9:12 Adaia, figliuolo di Jeroham, figliuolo di Pashur, figliuolo di Malkija; Maesai, figliuolo di Adiel, figliuolo di Jahzera, figliuolo di Meshullam, figliuolo di Mescillemith, figliuolo di Immer; 1Cronache 9:13 e i loro fratelli, capi delle rispettive case patriarcali: millesettecentosessanta, uomini valentissimi, occupati a compiere il servizio della casa di Dio. 1Cronache 9:14 Dei Leviti: Scemaia, figliuolo di Hasshub, figliuolo di Azrikam, figliuolo di Hashabia, dei figliuoli di Merari; 1Cronache 9:15 Bakbakkar, Heresh, Galal, Mattania, figliuolo di Mica, figliuolo di Zicri, figliuolo di Asaf; 1Cronache 9:16 Obadia, figliuolo di Scemaia, figliuolo di Galal, figliuolo di Jeduthun; Berakia, figliuolo di Asa, figliuolo di Elkana, che abitava nei villaggi dei Netofatiti. 1Cronache 9:17 Dei portinai: Shallum, Akkub, Talmon, Ahiman e i loro fratelli; Shallum era il capo; 1Cronache 9:18 e tale e' rimasto fino al di d'oggi, alla porta del re che e' ad oriente. Essi son quelli che furono i portieri del campo dei figliuoli di Levi. 1Cronache 9:19 Shallum, figliuolo di Kore, figliuolo di Ebiasaf, figliuolo di Korah, e i suoi fratelli, i Korahiti, della casa di suo padre, erano preposti all'opera del servizio, custodendo le porte del tabernacolo; i loro padri erano stati preposti al campo dell'Eterno per custodirne l'entrata; 1Cronache 9:20 e Fineas, figliuolo di Eleazaro, era stato anticamente loro capo; e l'Eterno era con lui. 1Cronache 9:21 Zaccaria, figliuolo di Mescelemia, era portiere all'ingresso della tenda di convegno. 1Cronache 9:22 Tutti questi che furono scelti per essere custodi alle porte erano in numero di duecentododici, ed erano iscritti nelle genealogie, secondo i loro villaggi. Davide e Samuele il veggente li aveano stabiliti nel loro ufficio. 1Cronache 9:23 Essi e i loro figliuoli erano preposti alla custodia delle porte della casa dell'Eterno, cioe' della casa del tabernacolo. 1Cronache 9:24 V'erano dei portinai ai quattro lati: a oriente, a occidente, a settentrione e a mezzogiorno. 1Cronache 9:25 I loro fratelli, che dimoravano nei loro villaggi, doveano di quando in quando venire a stare dagli altri, per sette giorni; 1Cronache 9:26 poiche' i quattro capi portinai, Leviti, erano sempre in funzione, ed avevano anche la sorveglianza delle camere e dei tesori della casa di Dio, 1Cronache 9:27 e passavano la notte intorno alla casa di Dio, perche' aveano l'incarico di custodirla e a loro spettava l'aprirla tutte le mattine. 1Cronache 9:28 Alcuni d'essi dovean prender cura degli arredi del culto, ch'essi contavano quando si portavano nel tempio e quando si riportavan fuori. 1Cronache 9:29 Altri aveano l'incarico di custodire gli utensili, tutti i vasi sacri, il fior di farina, il vino, l'olio, l'incenso e gli aromi. 1Cronache 9:30 Quelli che preparavano i profumi aromatici erano figliuoli di sacerdoti. 1Cronache 9:31 Mattithia, uno dei Leviti, primogenito di Shallum il Korahita, avea l'ufficio di badare alle cose che si dovean cuocere sulla gratella. 1Cronache 9:32 E alcuni dei loro fratelli, tra i Kehathiti, erano incaricati di preparare per ogni sabato i pani della presentazione. 1Cronache 9:33 Tali sono i cantori, capi delle famiglie leviti che dimoravano nelle camere del tempio ed erano esenti da ogni altro servizio, perche' l'ufficio loro li teneva occupati giorno e notte. 1Cronache 9:34 Tali sono i capi delle famiglie levitiche, capi secondo le loro generazioni; essi stavano a Gerusalemme. Genealogia di Saul e di Gionathan 1Cronache 9:35 A Gabaon abitavano Jeiel, padre di Gabaon, la cui moglie si chiamava Maaca, 1Cronache 9:36 Abdon, suo figliuolo primogenito, Tsur-Kis, 1Cronache 9:37 Baal, Ner, Nadab, Ghedor, Ahio, Zaccaria e Mikloth. Mikloth genero' Scimeam. 1Cronache 9:38 Anch'essi dimoravano dirimpetto ai loro fratelli a Gerusalemme coi loro fratelli. 1Cronache 9:39 Ner genero' Kis; Kis genero' Saul; Saul genero' Gionathan, Malkishua, Abinadab ed Eshbaal. 1Cronache 9:40 Il figliuolo di Gionathan fu Merib-Baal, e Merib-Baal genero' Mica. 1Cronache 9:41 Figliuoli di Mica: Pithon, Melec, Taharea ed Ahaz. 1Cronache 9:42 Ahaz genero' Jarah; Jarah genero' Alemeth, Azmaveth e Zimri. Zimri genero' Motsa. 1Cronache 9:43 Motsa genero' Binea, che ebbe per figliuolo Refaia, che ebbe per figliuolo Eleasa, che ebbe per figliuolo Atsel. 1Cronache 9:44 Atsel ebbe sei figliuoli, dei quali questi sono i nomi: Azrikam, Bocru, Ismaele, Scearia, Obadia e Hanan. Questi sono i figliuoli di Atsel. Morte di Saul 1Cronache 10:1 Or i Filistei vennero a battaglia con Israele, e gl'Israeliti fuggirono dinanzi ai Filistei, e caddero morti in gran numero sul monte Ghilboa. 1Cronache 10:2 I Filistei inseguirono accanitamente Saul e i suoi figliuoli, e uccisero Gionathan, Abinadab e Malkishua, figliuoli di Saul. 1Cronache 10:3 Il forte della battaglia si volse contro Saul; gli arcieri lo raggiunsero, ed egli si trovo' in grande angoscia a motivo degli arcieri. 1Cronache 10:4 E Saul disse al suo scudiere: 'Sfodera la spada e trafiggimi, affinche' questi incirconcisi non vengano a trafiggermi ed a farmi oltraggio'. Ma lo scudiere non volle farlo, perch'era co'lto da gran paura. Allora Saul prese la propria spada e vi si getto' sopra. 1Cronache 10:5 Lo scudiere di Saul, vedendolo morto, si getto' anch'egli sulla propria spada, e mori. 1Cronache 10:6 Cosi morirono Saul e i suoi tre figliuoli; e tutta la sua casa peri nel medesimo tempo. 1Cronache 10:7 E tutti gl'Israeliti che abitavano nella valle, quando videro che la gente d'Israele s'era data alla fuga e che Saul e i suoi figliuoli erano morti, abbandonarono le loro citta', e fuggirono; e i Filistei andarono ad abitarle. 1Cronache 10:8 L'indomani i Filistei vennero a spogliare gli uccisi, e trovarono Saul e i suoi figliuoli caduti sul monte Ghilboa. 1Cronache 10:9 Spogliarono Saul, e portaron via la sua testa e le sue armi, e mandarono all'intorno per il paese de' Filistei ad annunziare la buona notizia ai loro idoli ed al popolo; 1Cronache 10:10 e collocarono le armi di lui nella casa del loro dio, e inchiodarono il suo teschio nel tempio di Dagon. 1Cronache 10:11 Tutta la gente di Jabes di Galaad udi tutto quello che i Filistei avean fatto a Saul, 1Cronache 10:12 e tutti gli uomini valorosi si levarono, presero il cadavere di Saul e i cadaveri dei suoi figliuoli, e li portarono a Jabes; seppellirono le loro ossa sotto alla tamerice di Jabes, e digiunarono per sette giorni. 1Cronache 10:13 Cosi mori Saul, a motivo della infedelta' ch'egli avea commessa contro l'Eterno col non aver osservato la parola dell'Eterno, ed anche perche' aveva interrogato e consultato quelli che evocano gli spiriti, 1Cronache 10:14 mentre non avea consultato l'Eterno. E l'Eterno lo fece morire, e trasferi il regno a Davide, figliuolo d'Isai. Davide re conquista Gerusalemme 1Cronache 11:1 Allora tutto Israele si raduno' presso Davide a Hebron, e gli disse: 'Ecco noi siamo tue ossa e tua carne. 1Cronache 11:2 Anche in passato quando era re Saul, eri tu quel che guidavi e riconducevi Israele; e l'Eterno, il tuo Dio, t'ha detto: - Tu pascerai il mio popolo d'Israele, tu sarai il principe del mio popolo d'Israele'. 1Cronache 11:3 Tutti gli anziani d'Israele vennero dunque dal re a Hebron, e Davide fece alleanza con loro a Hebron in presenza dell'Eterno; ed essi unsero Davide come re d'Israele, secondo la parola che l'Eterno avea pronunziata per mezzo di Samuele. 1Cronache 11:4 Davide con tutto Israele si mosse contro Gerusalemme, che e' Gebus. Quivi erano i Gebusei, abitanti del paese. 1Cronache 11:5 E gli abitanti di Gebus dissero a Davide: 'Tu non entrerai qui'. Ma Davide prese la fortezza di Sion che e' la citta' di Davide. 1Cronache 11:6 Or Davide avea detto: 'Chiunque battera' per il primo i Gebusei, sara' capo e principe'. E Joab, figliuolo di Tseruia, sali, il primo, e fu fatto capo. 1Cronache 11:7 E Davide abito' nella fortezza, e per questo essa fu chiamata 'la citta' di Davide'. 1Cronache 11:8 Ed egli cinse la citta' di costruzioni, cominciando da Millo, e tutto all'intorno; e Joab riparo' il resto della citta'. 1Cronache 11:9 E Davide andava diventando sempre piu' grande, e l'Eterno degli eserciti era con lui. Catalogo di valorosi guerrieri al servizio di Davide 1Cronache 11:10 Questi sono i capi dei valorosi guerrieri che furono al servizio di Davide, e che l'aiutarono con tutto Israele ad assicurare il suo dominio per stabilirlo re, secondo la parola dell'Eterno riguardo ad Israele. 1Cronache 11:11 Questa e' la lista dei valorosi guerrieri che furono al servizio di Davide: Jashobeam, figliuolo di un Hakmonita, capo dei principali ufficiali; egli impugno' la lancia contro trecento uomini, che uccise in un solo scontro. 1Cronache 11:12 Dopo di lui veniva Eleazar, figliuolo di Dodo, lo Ahohita, uno dei tre valorosi guerrieri. 1Cronache 11:13 Egli era con Davide a Pas-Dammin, dove i Filistei s'erano raunati per combattere. V'era quivi un campo pieno d'orzo; e il popolo fuggiva dinanzi ai Filistei. 1Cronache 11:14 Ma quelli si piantarono in mezzo al campo, lo difesero e sconfissero i Filistei; e l'Eterno diede una gran vittoria. 1Cronache 11:15 Tre dei trenta capi scesero sulla roccia, presso Davide, nella spelonca di Adullam, mentre l'esercito dei Filistei era accampato nella valle di Refaim. 1Cronache 11:16 Davide era allora nella fortezza, e c'era un posto di Filistei a Bethlehem. 1Cronache 11:17 Davide ebbe un desiderio, e disse: 'Oh se qualcuno mi desse da bere dell'acqua del pozzo ch'e' vicino alla porta di Bethlehem!' 1Cronache 11:18 E quei tre s'aprirono un varco attraverso al campo filisteo, attinsero dell'acqua dal pozzo di Bethlehem, vicino alla porta; e, presala seco, la presentarono a Davide; il quale pero' non ne volle bere, ma la sparse davanti all'Eterno, 1Cronache 11:19 dicendo: 'Mi guardi Iddio dal far tal cosa! Beverei io il sangue di questi uomini, che sono andati la' a rischio della loro vita? Perche' l'han portata a rischio della loro vita'. E non la volle bere. Questo fecero quei tre prodi. 1Cronache 11:20 Abishai, fratello di Joab, fu il capo di altri tre. Egli impugno' la lancia contro trecento uomini, e li uccise; e fu famoso fra i tre. 1Cronache 11:21 Fu il piu' illustre dei tre della seconda serie, e fu fatto loro capo; nondimeno non giunse ad eguagliare i primi tre. 1Cronache 11:22 Poi veniva Benaia, figliuolo di Jehoiada, figliuolo di un uomo da Kabtseel, valoroso, e celebre per le sue prodezze. Egli uccise i due grandi eroi di Moab. Discese anche in mezzo a una cisterna, dove uccise un leone, un giorno di neve. 1Cronache 11:23 Uccise pure un Egiziano di statura enorme, alto cinque cubiti, che teneva in mano una lancia grossa come un subbio da tessitore; ma Benaia gli scese contro con un bastone, strappo' di mano all'Egiziano la lancia, e se ne servi per ucciderlo. 1Cronache 11:24 Questo fece Benaia, figliuolo di Jehoiada; e fu famoso fra i tre prodi. 1Cronache 11:25 Fu il piu' illustre dei trenta; nondimeno non giunse ad eguagliare i primi tre. E Davide lo ammise nel suo consiglio. 1Cronache 11:26 Poi v'erano questi uomini, forti e valorosi: Asael, fratello di Joab; Elhanan, figliuolo di Dodo da Bethlehem; 1Cronache 11:27 Shammoth da Haror; Helets da Palon; 1Cronache 11:28 Ira, figliuolo di Ikkesh, da Tekoa; Abiezer da Anatoth; 1Cronache 11:29 Sibbecai da Husha; 1Cronache 11:30 Ilai da Ahoa; Maharai da Netofa; Heled, figliuolo di Baana, da Netofa; 1Cronache 11:31 Ithai, figliuolo di Ribai, da Ghibea dei figliuoli di Beniamino; Benaia da Pirathon; 1Cronache 11:32 Hurai da Nahale-Gaash; Abiel da Arbath; 1Cronache 11:33 Azmaveth da Baharum; Eliahba da Shaalbon; 1Cronache 11:34 Bene-Hascem da Ghizon; Jonathan, figliuolo di Shaghe', da Harar; 1Cronache 11:35 Hahiam, figliuolo di Sacar, da Harar; Elifal, figliuolo di Ur; 1Cronache 11:36 Hefer da Mekera; Ahija da Palon; 1Cronache 11:37 Hetsro da Carmel; Naarai, figliuolo di Ezbai; 1Cronache 11:38 Joel, fratello di Nathan; Mibhar, figliuolo di Hagri; 1Cronache 11:39 Tselek, l'Ammonita; Naharai da Beroth, scudiero di Joab figliuolo di Tseruia. 1Cronache 11:40 Ira da Jether; Gareb da Jether; 1Cronache 11:41 Uria, lo Hitteo; Zabad, figliuolo di Ahlai; 1Cronache 11:42 Adina, figliuolo di Sciza, il Rubenita, capo dei Rubeniti, e altri trenta con lui. 1Cronache 11:43 Hanan, figliuolo di Maaca; Joshafat da Mithni; 1Cronache 11:44 Uzzia da Ashtaroth; Shama e Jeiel, figliuoli di Hotham, da Aroer; 1Cronache 11:45 Jediael, figliuolo di Scimri; Joha, suo fratello, il Titsita; 1Cronache 11:46 Eliel da Mahavim; Jeribai e Joshavia, figliuoli di Elnaam; Jthma, il Moabita; Eliel, Obed e Jaasiel, il Metsobaita. Guerrieri che s'unirono a Davide durante la vita di Saul 1Cronache 12:1 Or questi son quelli che vennero a Davide a Tsiklag, mentr'egli era ancora fuggiasco per tema di Saul, figliuolo di Kis; essi facean parte dei prodi che gli prestarono aiuto durante la guerra. 1Cronache 12:2 Erano armati d'arco, abili a scagliar sassi ed a tirar frecce tanto con la destra quanto con la sinistra; erano della tribu' di Beniamino, de' fratelli di Saul. 1Cronache 12:3 Il capo Ahiezer e Joas, figliuoli di Scemaa, da Ghibea; Jeziel e Pelet, figliuoli di Azmaveth; Beraca; Jehu da Anathoth; 1Cronache 12:4 Jshmaia da Gabaon, valoroso fra i trenta e capo di trenta; Geremia; Jahaziel; Johanan; Jozabad da Ghedera; 1Cronache 12:5 Eluzai; Jerimoth; Bealia; Scemaria; Scefatia da Harun; 1Cronache 12:6 Elkana; Jscia; Azareel; Joezer e Jashobeam, Koraiti; 1Cronache 12:7 Joela e Zebadia, figliuoli di Jeroham, da Ghedor. 1Cronache 12:8 Fra i Gaditi degli uomini partirono per recarsi da Davide nella fortezza del deserto: erano uomini forti e valorosi, esercitati alla guerra, che sapevan maneggiare scudo e lancia: dalle facce leonine, e veloci come gazzelle sui monti. 1Cronache 12:9 Ezer era il capo; Obadia, il secondo; Eliab, il terzo; 1Cronache 12:10 Mishmanna, il quarto; Geremia, il quinto; 1Cronache 12:11 Attai, il sesto; Eliel, il settimo; 1Cronache 12:12 Johanan, l'ottavo; Elzabad, il nono; 1Cronache 12:13 Geremia, il decimo; Macbannai, l'undecimo. 1Cronache 12:14 Questi erano dei figliuoli di Gad, capi dell'esercito; il minimo tenea fronte a cento; il maggiore, a mille. 1Cronache 12:15 Questi son quelli che passarono il Giordano il primo mese quand'era straripato da per tutto, e misero in fuga tutti gli abitanti delle valli, a oriente e ad occidente. 1Cronache 12:16 Anche dei figliuoli di Beniamino e di Giuda vennero a Davide, nella fortezza. 1Cronache 12:17 Davide usci loro incontro, e si rivolse a loro, dicendo: 'Se venite da me con buon fine per soccorrermi, il mio cuore sara' unito col vostro; ma se venite per tradirmi e darmi nelle mani de' miei avversari, mentre io non commetto alcuna violenza, l'Iddio dei nostri padri lo vegga, e faccia egli giustizia!' 1Cronache 12:18 Allora lo spirito investi Amasai, capo dei trenta, che esclamo': 'Noi siamo tuoi, o Davide; e siam con te, o figliuolo d'Isai! Pace, pace a te, e pace a quei che ti soccorrono, poiche' il tuo Dio ti soccorre!' Allora Davide li accolse, e li fece capi delle sue schiere. 1Cronache 12:19 Anche degli uomini di Manasse passarono a Davide, quando questi ando' coi Filistei a combattere contro Saul; ma Davide e i suoi uomini non furono d'alcun aiuto ai Filistei; giacche' i principi dei Filistei, dopo essersi consultati, rimandarono Davide, dicendo: 'Egli passerebbe dalla parte del suo signore Saul, a prezzo delle nostre teste'. 1Cronache 12:20 Quand'egli torno' a Tsiklag, questi furono quelli di Manasse, che passarono a lui: Adna, Jozabad, Jediael, Micael, Jozabad, Elihu, Tsilletai, capi di migliaia nella tribu' di Manasse. 1Cronache 12:21 Questi uomini diedero aiuto a Davide contro le bande dei predoni, perche' erano tutti uomini forti e valorosi; e furon fatti capi nell'esercito. 1Cronache 12:22 E ogni giorno veniva gente a Davide per soccorrerlo: tanta, che se ne formo' un esercito grande come un esercito di Dio. Guerrieri delle dodici tribu' che si recarono a Hebron per proclamarvi re Davide 1Cronache 12:23 Questo e' il numero degli uomini armati per la guerra, che si recarono da Davide a Hebron per trasferire a lui la potesta' reale di Saul, secondo l'ordine dell'Eterno. 1Cronache 12:24 Figliuoli di Giuda, che portavano scudo e lancia, seimila ottocento, armati per la guerra. 1Cronache 12:25 De' figliuoli di Simeone, uomini forti e valorosi in guerra, settemila cento. 1Cronache 12:26 Dei figliuoli di Levi, quattromila seicento; 1Cronache 12:27 e Jehoiada, principe della famiglia d'Aaronne, e con lui tremila settecento uomini; 1Cronache 12:28 e Tsadok, giovine forte e valoroso, e la sua casa patriarcale, che contava ventidue capi. 1Cronache 12:29 Dei figliuoli di Beniamino, fratelli di Saul, tremila; poiche' la maggior parte d'essi fino allora era rimasta fedele alla casa di Saul. 1Cronache 12:30 Dei figliuoli d'Efraim, ventimila ottocento: uomini forti e valorosi, gente di gran nome, divisi secondo le loro case patriarcali. 1Cronache 12:31 Della mezza tribu' di Manasse, diciottomila che furono designati nominatamente, per andare a proclamare re Davide. 1Cronache 12:32 Dei figliuoli d'Issacar, che intendevano i tempi, in modo da sapere quel che Israele dovea fare, duecento capi, e tutti i loro fratelli sotto i loro ordini. 1Cronache 12:33 Di Zabulon, cinquantamila, atti a servire, forniti per il combattimento di tutte le armi da guerra, e pronti ad impegnar l'azione con cuore risoluto. 1Cronache 12:34 Di Neftali, mille capi, e con essi trentasettemila uomini armati di scudo e lancia. 1Cronache 12:35 Dei Daniti, armati per la guerra, ventottomila seicento. 1Cronache 12:36 Di Ascer, atti a servire, e pronti a ordinarsi in battaglia, quarantamila. 1Cronache 12:37 E di la' dal Giordano, dei Rubeniti, dei Gaditi e della mezza tribu' di Manasse, forniti per il combattimento di tutte le armi da guerra, centoventimila. 1Cronache 12:38 Tutti questi uomini, gente di guerra, pronti a ordinarsi in battaglia, giunsero a Hebron, con sincerita' di cuore, per proclamare Davide re sopra tutto Israele; e anche tutto il rimanente d'Israele era unanime per fare re Davide. 1Cronache 12:39 Essi rimasero quivi tre giorni con Davide a mangiare e a bere, perche' i loro fratelli avean preparato per essi dei viveri. 1Cronache 12:40 E anche quelli ch'eran loro vicini, e perfino gente da Issacar, da Zabulon e da Neftali, portavan dei viveri sopra asini, sopra cammelli, sopra muli e su buoi: farina, fichi secchi, uva secca, vino, olio, buoi e pecore in abbondanza; perche' v'era gioia in Israele. L'arca deposta da Davide nella casa di Obed-Edom 1Cronache 13:1 Davide tenne consiglio coi capi di migliaia e di centinaia, cioe' con tutti i principi del popolo, 1Cronache 13:2 poi disse a tutta la raunanza d'Israele: 'Se vi par bene, e se l'Eterno, il nostro Dio, l'approva, mandiamo da per tutto a dire ai nostri fratelli che son rimasti in tutte le regioni d'Israele, e cosi pure ai sacerdoti ed ai Leviti nelle loro citta' e nei loro contadi, che si uniscano a noi; 1Cronache 13:3 e riconduciamo qui da noi l'arca del nostro Dio; poiche' non ce ne siamo occupati ai tempi di Saul'. 1Cronache 13:4 E tutta la raunanza rispose che si facesse cosi, giacche' la cosa parve buona agli occhi di tutto il popolo. 1Cronache 13:5 Davide dunque raduno' tutto Israele dallo Scihor d'Egitto fino all'ingresso di Hamath, per ricondurre l'arca di Dio da Kiriath-Jearim. 1Cronache 13:6 E Davide, con tutto Israele, sali verso Baala, cioe' verso Kiriath-Jearim, che appartiene a Giuda, per trasferire di la' l'arca di Dio, dinanzi alla quale e' invocato il nome dell'Eterno, che siede sovr'essa fra i cherubini. 1Cronache 13:7 E posero l'arca di Dio sopra un carro nuovo, levandola dalla casa di Abinadab; e Uzza ed Ahio conducevano il carro. 1Cronache 13:8 Davide e tutto Israele danzavano dinanzi a Dio a tutto potere, cantando e sonando cetre, salte'ri, timpani, cembali e trombe. 1Cronache 13:9 Or come furon giunti all'aia di Kidon, Uzza stese la mano per reggere l'arca, perche' i buoi la facevano piegare. 1Cronache 13:10 E l'ira dell'Eterno s'accese contro Uzza, e l'Eterno lo colpi per avere stesa la mano sull'arca; e quivi Uzza mori dinanzi a Dio. 1Cronache 13:11 Davide si attristo' perche' l'Eterno avea fatto una breccia nel popolo, colpendo Uzza; e quel luogo e' stato chiamato Perets-Uzza fino al di d'oggi. 1Cronache 13:12 E Davide in quel giorno, ebbe paura di Dio, e disse: 'Come faro' a portare a casa mia l'arca di Dio?' 1Cronache 13:13 E Davide non ritiro' l'arca presso di se', nella citta' di Davide, ma la fece portare in casa di Obed-Edom di Gath. 1Cronache 13:14 E l'arca di Dio rimase tre mesi dalla famiglia di Obed-Edom, in casa di lui; e l'Eterno benedisse la casa di Obed-Edom e tutto quello che gli apparteneva. Vittorie di Davide sui Filistei 1Cronache 14:1 Hiram, re di Tiro, invio' a Davide de' messi, del legname di cedro, dei muratori e dei legnaiuoli, per edificargli una casa. 1Cronache 14:2 Allora Davide riconobbe che l'Eterno lo stabiliva saldamente come re d'Israele, giacche' la sua dignita' reale era grandemente esaltata per amore d'Israele, del popolo di Dio. 1Cronache 14:3 Davide si prese ancora delle mogli a Gerusalemme, e genero' ancora figliuoli e figliuole. 1Cronache 14:4 Questi sono i nomi dei figliuoli che gli nacquero a Gerusalemme: Shammua, Shobab, Nathan, Salomone, 1Cronache 14:5 Jbhar, Elishua, Elpelet, 1Cronache 14:6 Noga, Nefeg, Jafia, 1Cronache 14:7 Elishama, Beeliada ed Elifelet. 1Cronache 14:8 Or quando i Filistei ebbero udito che Davide era stato unto re di tutto Israele, saliron tutti in cerca di lui; e Davide, saputolo, usci loro incontro. 1Cronache 14:9 I Filistei giunsero e si sparsero per la valle dei Refaim. 1Cronache 14:10 Allora Davide consulto' Dio, dicendo: 'Saliro' io contro i Filistei? E me li darai tu nelle mani?' L'Eterno gli rispose: 'Sali, e io li daro' nelle tue mani'. 1Cronache 14:11 I Filistei dunque salirono a Baal-Peratsim, dove Davide li sconfisse, e disse: 'Iddio ha rotto i miei nemici per mano mia come quando le acque rompono le dighe'. Percio' fu dato a quel luogo il nome di Baal-Peratsim. 1Cronache 14:12 I Filistei lasciaron quivi i loro de'i, che per ordine di Davide, furon dati alle fiamme. 1Cronache 14:13 Di poi i Filistei tornarono a spargersi per quella valle. 1Cronache 14:14 E Davide consulto' di nuovo Dio; e Dio gli disse: 'Non salire dietro ad essi, allontanati e gira intorno a loro, e giungerai su di essi dal lato dei Gelsi. 1Cronache 14:15 E quando udrai un rumor di passi tra le vette dei gelsi, esci subito all'attacco, perche' Dio marcera' alla tua testa per sconfiggere l'esercito dei Filistei'. 1Cronache 14:16 Davide fece come Dio gli avea comandato, e gl'Israeliti sconfissero l'esercito dei Filistei da Gabaon a Ghezer. 1Cronache 14:17 E la fama di Davide si sparse per tutti i paesi, e l'Eterno fece si ch'egli incutesse spavento a tutte le genti. L'arca trasportata a Gerusalemme 1Cronache 15:1 Davide si costrui delle case nella citta' di Davide; preparo' un luogo per l'arca di Dio, e drizzo' una tenda per essa. 1Cronache 15:2 Allora Davide disse: 'Nessuno deve portare l'arca di Dio tranne i Leviti; perche' l'Eterno ha scelti loro per portare l'arca di Dio, e per esser suoi ministri in perpetuo'. 1Cronache 15:3 E Davide convoco' tutto Israele a Gerusalemme per trasportar l'arca dell'Eterno al luogo ch'egli le avea preparato. 1Cronache 15:4 Davide raduno' pure i figliuoli d'Aaronne ed i Leviti: 1Cronache 15:5 dei figliuoli di Kehath, Uriel, il capo, e i suoi fratelli: centoventi; 1Cronache 15:6 dei figliuoli di Merari, Asaia, il capo, e i suoi fratelli: duecentoventi; 1Cronache 15:7 dei figliuoli di Ghershom, Joel, il capo, e i suoi fratelli: centotrenta; 1Cronache 15:8 dei figliuoli di Elitsafan, Scemaia, il capo, e i suoi fratelli: duecento; 1Cronache 15:9 dei figliuoli di Hebron, Eliel, il capo, e i suoi fratelli: ottanta; 1Cronache 15:10 dei figliuoli di Uzziel, Amminadab, il capo, e i suoi fratelli: centododici. 1Cronache 15:11 Poi Davide chiamo' i sacerdoti Tsadok e Abiathar, e i Leviti Uriel, Asaia, Joel, Scemaia, Eliel e Amminadab, 1Cronache 15:12 e disse loro: 'Voi siete i capi delle case patriarcali dei Leviti; santificatevi, voi e i vostri fratelli, affinche' possiate trasportar l'arca dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele, nel luogo che io le ho preparato. 1Cronache 15:13 Siccome voi non c'eravate la prima volta, l'Eterno, il nostro Dio, fece una breccia fra noi, perche' non lo cercammo secondo le regole stabilite'. 1Cronache 15:14 I sacerdoti e i Leviti dunque si santificarono per trasportare l'arca dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele. 1Cronache 15:15 E i figliuoli dei Leviti portarono l'arca di Dio sulle loro spalle, per mezzo di stanghe, come Mose' aveva ordinato, secondo la parola dell'Eterno. 1Cronache 15:16 E Davide ordino' ai capi dei Leviti che chiamassero i loro fratelli cantori a prestar servizio coi loro strumenti musicali, salte'ri, cetre e cembali, da cui trarrebbero suoni vigorosi, in segno di gioia. 1Cronache 15:17 I Leviti dunque chiamarono a prestar servizio Heman, figliuolo di Joel; e fra i suoi fratelli, Asaf, figliuolo di Berekia; tra i figliuoli di Merari, loro fratelli, Ethan, figliuolo di Kushaia. 1Cronache 15:18 Con loro, furon chiamati i loro fratelli del secondo ordine: Zaccaria, Ben, Jaaziel, Scemiramoth, Jehiel, Unni, Eliab, Benaia, Maaseia, Mattithia, Elifalehu, Mikneia, Obed-Edom e Jeiel, i portinai. 1Cronache 15:19 I cantori Heman, Asaf ed Ethan, aveano dei cembali di rame per sonare; 1Cronache 15:20 Zaccaria, Aziel, Scemiramoth, Jehiel, Unni, Eliab, Maaseia e Benaia avean dei salte'ri per accompagnare voci di fanciulle; 1Cronache 15:21 Mattithia, Elifalehu, Mikneia, Obed-Edom, Jeiel ed Azazia sonavano con cetre all'ottava, per guidare il canto; 1Cronache 15:22 Kenania, capo dei Leviti, era preposto al canto; dirigeva la musica, perche' era competente in questo. 1Cronache 15:23 Berekia ed Elkana erano portinai dell'arca. 1Cronache 15:24 Scebania, Joshafat, Nethaneel, Amasai, Zaccaria, Benaia ed Eliezer, sacerdoti, sonavano la tromba davanti all'arca di Dio; e Obed-Edom e Jehija erano portinai dell'arca. 1Cronache 15:25 Davide, gli anziani d'Israele e i capi di migliaia si misero in cammino per trasportare l'arca del patto dell'Eterno dalla casa di Obed-Edom, con gaudio. 1Cronache 15:26 E poiche' Dio presto' assistenza ai Leviti che portavan l'arca del patto dell'Eterno, fu offerto un sacrifizio di sette giovenchi e di sette montoni. 1Cronache 15:27 Davide indossava un manto di lino fino, come anche tutti i Leviti che portavano l'arca, i cantori, e Kenania, capo musica fra i cantori; e Davide avea sul manto un efod di lino. 1Cronache 15:28 Cosi tutto Israele porto' su l'arca del patto dell'Eterno con grida di gioia, a suon di corni, di trombe, di cembali, di salte'ri e d'arpe. 1Cronache 15:29 E come l'arca del patto dell'Eterno giunse alla citta' di Davide, Mical, figliuola di Saul, guardava dalla finestra: e vedendo il re Davide che danzava e saltava, lo sprezzo' in cuor suo. Ordinamento del servizio divino. Cantico 1Cronache 16:1 Portarono dunque l'arca di Dio e la collocarono in mezzo al padiglione che Davide aveva rizzato per lei; e si offrirono olocausti e sacrifizi di azioni di grazie dinanzi a Dio. 1Cronache 16:2 E quando Davide ebbe finito d'offrire gli olocausti e i sacrifizi di azioni di grazie, benedisse il popolo nel nome dell'Eterno; 1Cronache 16:3 e distribui a tutti gl'Israeliti, uomini e donne, un pane per uno, una porzione di carne, e un dolce d'uva secca. 1Cronache 16:4 Poi stabili davanti all'arca dell'Eterno alcuni di fra i Leviti per fare il servizio per ringraziare, lodare e celebrare l'Eterno, l'Iddio d'Israele. 1Cronache 16:5 Erano: Asaf, il capo; Zaccaria, il secondo dopo di lui; poi Jehiel, Scemiramoth, Jehiel, Mattithia, Eliab, Benaia, Obed-Edom ed Jeiel. Essi sonavano salte'ri e cetre, e Asaf sonava i cembali; 1Cronache 16:6 i sacerdoti Benaia e Jahaziel sonavano del continuo la tromba davanti all'arca del patto di Dio. 1Cronache 16:7 Allora, in quel giorno, Davide diede per la prima volta ad Asaf e ai suoi fratelli l'incarico di cantare le lodi dell'Eterno: 1Cronache 16:8 «Celebrate l'Eterno, invocate il suo nome; fate conoscere le sue gesta fra i popoli. 1Cronache 16:9 Cantategli, salmeggiategli, meditate su tutte le sue maraviglie. 1Cronache 16:10 Gloriatevi nel santo suo nome; si rallegri il cuore di quelli che cercano l'Eterno! 1Cronache 16:11 Cercate l'Eterno e la sua forza, cercate del continuo la sua faccia! 1Cronache 16:12 Ricordatevi delle maraviglie ch'egli ha fatte, de' suoi miracoli e dei giudizi della sua bocca, 1Cronache 16:13 o voi, progenie d'Israele, suo servitore, figliuoli di Giacobbe, suoi eletti! 1Cronache 16:14 Egli, l'Eterno, e' l'Iddio nostro; i suoi giudizi s'esercitano su tutta la terra. 1Cronache 16:15 Ricordatevi in perpetuo del suo patto, della parola da lui data per mille generazioni, 1Cronache 16:16 del patto che fece con Abrahamo, che giuro' ad Isacco, 1Cronache 16:17 e che confermo' a Giacobbe come uno statuto, ad Israele come un patto eterno, 1Cronache 16:18 dicendo: 'Io ti daro' il paese di Canaan per vostra parte di eredita''. 1Cronache 16:19 Non erano allora che poca gente, pochissimi e stranieri nel paese, 1Cronache 16:20 e andavano da una nazione all'altra, da un regno a un altro popolo. 1Cronache 16:21 Egli non permise che alcuno li opprimesse; anzi, castigo' dei re per amor loro, 1Cronache 16:22 dicendo: 'Non toccate i miei unti, e non fate alcun male ai miei profeti'. 1Cronache 16:23 Cantate all'Eterno, abitanti di tutta la terra, annunziate di giorno in giorno la sua salvezza! 1Cronache 16:24 Raccontate la sua gloria fra le nazioni e le sue maraviglie fra tutti i popoli! 1Cronache 16:25 Perche' l'Eterno e' grande e degno di sovrana lode; egli e' tremendo sopra tutti gli de'i. 1Cronache 16:26 Poiche' tutti gli de'i dei popoli son idoli vani, ma l'Eterno ha fatto i cieli. 1Cronache 16:27 Splendore e maesta' stanno dinanzi a lui, forza e gioia sono nella sua dimora. 1Cronache 16:28 Date all'Eterno, o famiglie dei popoli, date all'Eterno gloria e forza. 1Cronache 16:29 Date all'Eterno la gloria dovuta al suo nome, portategli offerte e venite in sua presenza. Prostratevi dinanzi all'Eterno vestiti di sacri ornamenti, 1Cronache 16:30 tremate dinanzi a lui, o abitanti di tutta la terra! Il mondo e' stabile e non sara' smosso. 1Cronache 16:31 Si rallegrino i cieli e gioisca la terra; dicasi fra le nazioni: 'L'Eterno regna'. 1Cronache 16:32 Risuoni il mare e quel ch'esso contiene; festeggi la campagna e tutto quello ch'e' in essa. 1Cronache 16:33 Gli alberi delle foreste dian voci di gioia nel cospetto dell'Eterno, poich'egli viene a giudicare la terra. 1Cronache 16:34 Celebrate l'Eterno, perch'egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in perpetuo. 1Cronache 16:35 E dite: 'Salvaci, o Dio della nostra salvezza! Raccoglici di fra le nazioni e liberaci, affinche' celebriamo il tuo santo nome e mettiamo la nostra gloria nel lodarti'. 1Cronache 16:36 Benedetto sia l'Eterno, l'Iddio d'Israele, d'eternita' in eternita'!» E tutto il popolo disse: 'Amen', e lodo' l'Eterno. 1Cronache 16:37 Poi Davide lascio' quivi, davanti all'arca del patto dell'Eterno, Asaf e i suoi fratelli perche' fossero del continuo di servizio davanti all'arca, secondo i bisogni d'ogni giorno. 1Cronache 16:38 Lascio' Obed-Edom e Hosa e i loro fratelli, in numero di sessantotto: Obed-Edom, figliuolo di Jeduthun, e Hosa, come portieri. 1Cronache 16:39 Lascio' pure il sacerdote Tsadok e i sacerdoti suoi fratelli davanti al tabernacolo dell'Eterno, sull'alto luogo che era a Gabaon, 1Cronache 16:40 perche' offrissero del continuo all'Eterno olocausti, mattina e sera, sull'altare degli olocausti, ed eseguissero tutto quello che sta scritto nella legge data dall'Eterno ad Israele. 1Cronache 16:41 E con essi erano Heman, Jeduthun, e gli altri ch'erano stati scelti e designati nominatamente per lodare l'Eterno, perche' la sua benignita' dura in perpetuo. 1Cronache 16:42 Heman e Jeduthun eran con essi, con trombe e cembali per i musici, e con degli strumenti per i cantici in lode di Dio. I figliuoli di Jeduthun erano addetti alla porta. 1Cronache 16:43 Tutto il popolo se ne ando', ciascuno a casa sua, e Davide se ne ritorno' per benedire la propria casa. Davide ha in mente di edificare un tempio. L'Eterno non glielo consente. Promesse di Dio alla casa di Davide 1Cronache 17:1 Or avvenne che Davide quando si fu stabilito nella sua casa, disse al profeta Nathan: 'Ecco, io abito in una casa di cedro, e l'arca del patto dell'Eterno sta sotto una tenda'. 1Cronache 17:2 Nathan rispose a Davide: 'Fa' tutto quello che hai in cuore di fare, poiche' Dio e' teco'. 1Cronache 17:3 Ma quella stessa notte la parola di Dio fu diretta a Nathan in questi termini: 1Cronache 17:4 'Va' e di' al mio servo Davide: Cosi dice l'Eterno: - Non sarai tu quegli che mi edifichera' una casa perch'io vi dimori; 1Cronache 17:5 poiche' io non ho abitato in una casa, dal giorno che trassi Israele dall'Egitto, fino al di d'oggi; ma sono andato di tenda in tenda, di dimora in dimora. 1Cronache 17:6 Dovunque sono andato, or qua or la', in mezzo a tutto Israele, ho io mai fatto parola a qualcuno dei giudici d'Israele ai quali avevo comandato di pascere il mio popolo, dicendogli: Perche' non mi edificate una casa di cedro? 1Cronache 17:7 Ora dunque parlerai cosi al mio servo Davide: Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Io ti presi dall'ovile, di dietro alle pecore, perche' tu fossi il principe d'Israele, mio popolo; 1Cronache 17:8 e sono stato teco dovunque sei andato, ho sterminato dinanzi a te tutti i tuoi nemici, e ho reso il tuo nome grande come quello dei grandi che son sulla terra; 1Cronache 17:9 ho assegnato un posto ad Israele, mio popolo, e ve l'ho piantato perche' abiti in casa sua e non sia piu' agitato, ne' seguitino gl'iniqui a farne scempio come prima, 1Cronache 17:10 e fin dal tempo in cui avevo stabilito dei giudici sul mio popolo d'Israele. Io ho umiliato tutti i tuoi nemici; e t'annunzio che l'Eterno ti fondera' una casa. 1Cronache 17:11 Quando i tuoi giorni saranno compiuti e tu te n'andrai a raggiungere i tuoi padri, io innalzero' al trono dopo di te la tua progenie, uno de' tuoi figliuoli, e stabiliro' saldamente il suo regno. 1Cronache 17:12 Egli mi edifichera' una casa, ed io rendero' stabile in perpetuo il suo trono. 1Cronache 17:13 Io saro' per lui un padre, ed egli mi sara' figliuolo; e non gli ritirero' la mia grazia, come l'ho ritirata da colui che t'ha preceduto. 1Cronache 17:14 Io lo rendero' saldo per sempre nella mia casa e nel mio regno, e il suo trono sara' reso stabile in perpetuo'. 1Cronache 17:15 Nathan parlo' a Davide, secondo tutte queste parole e secondo tutta questa visione. 1Cronache 17:16 Allora il re Davide ando' a presentarsi davanti all'Eterno, e disse: 'Chi son io, o Eterno Iddio, e che e' la mia casa, che tu m'abbia fatto arrivare fino a questo punto? 1Cronache 17:17 E questo e' parso ancora poca cosa agli occhi tuoi, o Dio; e tu hai parlato anche della casa del tuo servo per un lontano avvenire, e hai degnato considerar me come se fossi uomo d'alto grado, o Eterno Iddio. 1Cronache 17:18 Che potrebbe Davide dirti di piu' riguardo all'onore ch'e' fatto al tuo servo? Tu conosci il tuo servo. 1Cronache 17:19 O Eterno, per amor del tuo servo e seguendo il cuor tuo, hai compiuto tutte queste grandi cose per rivelargli tutte le tue maraviglie. 1Cronache 17:20 O Eterno, nessuno e' pari a te, e non v'e' altro Dio fuori di te, secondo tutto quello che abbiamo udito coi nostri orecchi. 1Cronache 17:21 E qual popolo e' come il tuo popolo d'Israele, l'unica nazione sulla terra che Dio sia venuto a redimere per formarne il suo popolo, per farti un nome e per compiere cose grandi e tremende, cacciando delle nazioni d'innanzi al tuo popolo che tu hai redento dall'Egitto? 1Cronache 17:22 Tu hai fatto del tuo popolo d'Israele il popolo tuo speciale in perpetuo; e tu, o Eterno, sei divenuto il suo Dio. 1Cronache 17:23 Or dunque, o Eterno, la parola che tu hai pronunziata riguardo al tuo servo ed alla sua casa rimanga stabile in perpetuo, e fa' come tu hai detto. 1Cronache 17:24 Si, rimanga stabile, affinche' il tuo nome sia magnificato in perpetuo, e si dica: L'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele, e' veramente un Dio per Israele; e la casa del tuo servo Davide sia stabile dinanzi a te! 1Cronache 17:25 Poiche' tu stesso, o mio Dio, hai rivelato al tuo servo di volergli fondare una casa. Percio' il tuo servo ha preso l'ardire di rivolgerti questa preghiera. 1Cronache 17:26 Ed ora, o Eterno, tu sei Dio, e hai promesso questo bene al tuo servo; 1Cronache 17:27 piacciati dunque benedire ora la casa del tuo servo, affinch'ella sussista in perpetuo dinanzi a te! Poiche' cio' che tu benedici, o Eterno, e' benedetto in perpetuo'. Vittorie di Davide sui Filistei, i Moabiti, i Sirī, gli Edomiti. Pubblici ufficiali di Davide 1Cronache 18:1 Dopo queste cose, Davide sconfisse i Filistei e li umilio', e tolse di mano ai Filistei Gath e le citta' che ne dipendevano. 1Cronache 18:2 Sconfisse pure i Moabiti; e i Moabiti divennero sudditi e tributari di Davide. 1Cronache 18:3 Davide sconfisse anche Hadarezer, re di Tsoba, verso Hamath, mentr'egli andava a stabilire il suo dominio sul fiume Eufrate. 1Cronache 18:4 Davide gli prese mille carri, settemila cavalieri e ventimila pedoni; taglio' i garetti a tutti i cavalli da tiro, ma riserbo' de' cavalli per cento carri. 1Cronache 18:5 E quando i Sirī di Damasco vennero per soccorrere Hadarezer, re di Tsoba, Davide ne uccise ventiduemila. 1Cronache 18:6 Poi Davide mise delle guarnigioni nella Siria di Damasco, e i Sirī divennero sudditi e tributari di Davide; e l'Eterno lo rendea vittorioso dovunque egli andava. 1Cronache 18:7 E Davide tolse ai servi di Hadarezer i loro scudi d'oro e li porto' a Gerusalemme. 1Cronache 18:8 Davide prese anche una grande quantita' di rame a Tibhath e a Cun, citta' di Hadarezer. Salomone se ne servi per fare il mar di rame, le colonne e gli utensili di rame. 1Cronache 18:9 Or quando Tou, re di Hamath, ebbe udito che Davide avea sconfitto tutto l'esercito di Hadarezer, re di Tsoba, 1Cronache 18:10 mando' al re Davide Hadoram, suo figliuolo, per salutarlo e per benedirlo perche' avea mosso guerra a Hadarezer e l'avea sconfitto (Hadarezer era sempre in guerra con Tou); e Hadoram porto' seco ogni sorta di vasi d'oro, d'argento, e di rame. 1Cronache 18:11 E il re Davide consacro' anche quelli all'Eterno, come avea gia' consacrato l'argento e l'oro che avea portato via a tutte le nazioni: agli Edomiti, ai Moabiti, agli Ammoniti, ai Filistei ed agli Amalekiti. 1Cronache 18:12 Abishai, figliuolo di Tseruia, sconfisse pure diciottomila Edomiti nella valle del Sale. 1Cronache 18:13 E pose delle guarnigioni in Idumea, e tutti gli Edomiti divennero sudditi di Davide; e l'Eterno rendea Davide vittorioso dovunque egli andava. 1Cronache 18:14 Davide regno' su tutto Israele, facendo ragione e amministrando la giustizia a tutto il suo popolo. 1Cronache 18:15 Joab, figliuolo di Tseruia, comandava l'esercito; Giosafat, figliuolo di Ahilud, era cancelliere; 1Cronache 18:16 Tsadok, figliuolo di Ahitub, e Abimelec, figliuolo di Abiathar, erano sacerdoti; Shavsa era segretario; 1Cronache 18:17 Benaia, figliuolo di Jehoiada, era capo dei Kerethei e dei Pelethei; e i figliuoli di Davide erano i primi al fianco del re. Il re degli Ammoniti oltraggia i servi di Davide. Guerra contro gli Ammoniti e i loro alleati 1Cronache 19:1 Or avvenne, dopo queste cose, che Nahash, re dei figliuoli di Ammon, mori, e il suo figliuolo regno' in luogo di lui. 1Cronache 19:2 Davide disse: 'Io voglio usare benevolenza verso Hanun, figliuolo di Nahash, perche' suo padre ne uso' verso di me'. E Davide invio' dei messi a consolarlo della perdita del padre. Ma quando i servi di Davide furon giunti nel paese dei figliuoli di Ammon presso Hanun per consolarlo, 1Cronache 19:3 i principi de' figliuoli di Ammon dissero ad Hanun: 'Credi tu che Davide t'abbia mandato dei consolatori per onorar tuo padre? I suoi servi non son eglino piuttosto venuti per esplorare la citta' e distruggerla e per spiare il paese?' 1Cronache 19:4 Allora Hanun prese i servi di Davide, li fece radere e fece lor tagliare la meta' delle vesti fino alle natiche, poi li rimando'. 1Cronache 19:5 Intanto vennero alcuni ad informar Davide del modo con cui quegli uomini erano stati trattati; e Davide mando' gente ad incontrarli, perch'essi erano oltremodo confusi. E il re fece dir loro: 'Restate a Gerico finche' vi sia ricresciuta la barba, poi tornerete'. 1Cronache 19:6 I figliuoli di Ammon videro che s'erano attirati l'odio di Davide; e Hanun e gli Ammoniti mandarono mille talenti d'argento per prendere al loro soldo dei carri e dei cavalieri presso i Sirī di Mesopotamia e presso i Sirī di Maaca e di Tsoba. 1Cronache 19:7 E presero al loro soldo trentaduemila carri e il re di Maaca col suo popolo, i quali vennero ad accamparsi dirimpetto a Medeba. E i figliuoli di Ammon si raunarono dalle loro citta', per andare a combattere. 1Cronache 19:8 Quando Davide udi questo, invio' contro di loro Joab e tutto l'esercito degli uomini di valore. 1Cronache 19:9 I figliuoli di Ammon uscirono e si disposero in ordine di battaglia alla porta della citta'; e i re ch'erano venuti in loro soccorso stavano a parte nella campagna. 1Cronache 19:10 Or come Joab vide che quelli eran pronti ad attaccarlo di fronte e alle spalle, scelse un corpo fra gli uomini migliori d'Israele, lo dispose in ordine di battaglia contro i Sirī, 1Cronache 19:11 e mise il resto del popolo sotto gli ordini del suo fratello Abishai, che li dispose di fronte ai figliuoli di Ammon; 1Cronache 19:12 e disse ad Abishai: 'Se i Sirī son piu' forti di me, tu mi darai soccorso; e se i figliuoli di Ammon son piu' forti di te, andro' io a soccorrerti. 1Cronache 19:13 Abbi coraggio, e dimostriamoci forti per il nostro popolo e per le citta' del nostro Dio; e faccia l'Eterno quello che a lui piacera''. 1Cronache 19:14 Poi Joab, con la gente che avea seco, s'avanzo' per attaccare i Sirī, i quali fuggirono d'innanzi a lui. 1Cronache 19:15 E come i figliuoli di Ammon videro che i Sirī eran fuggiti, fuggirono anch'essi d'innanzi ad Abishai, fratello di Joab, e rientrarono nella citta'. Allora Joab se ne torno' a Gerusalemme. 1Cronache 19:16 I Sirī, vedendosi sconfitti da Israele, inviarono de' messi e fecero venire i Sirī che abitavano di la' dal fiume. Shofac, capo dell'esercito di Hadarezer, era alla loro testa. 1Cronache 19:17 E la cosa fu riferita a Davide, che raduno' tutto Israele, passo' il Giordano, marcio' contro di loro e si dispose in ordine di battaglia contro ad essi. E come Davide si fu disposto in ordine di battaglia contro i Sirī, questi impegnarono l'azione con lui. 1Cronache 19:18 Ma i Sirī fuggirono d'innanzi a Israele; e Davide uccise ai Sirī gli uomini di settecento carri e quarantamila fanti, e uccise pure Shofac, capo dell'esercito. 1Cronache 19:19 E quando i servi di Hadarezer si videro sconfitti da Israele, fecero pace con Davide, e furono a lui soggetti. E i Sirī non vollero piu' recar soccorso ai figliuoli di Ammon. La presa di Rabba 1Cronache 20:1 Or avvenne che l'anno seguente, nel tempo in cui i re sogliono andare alla guerra, Joab, alla testa di un poderoso esercito, ando' a devastare il paese dei figliuoli di Ammon e ad assediare Rabba; ma Davide rimase a Gerusalemme. E Joab batte' Rabba e la distrusse. 1Cronache 20:2 E Davide tolse dalla testa del loro re la corona, e trovo' che pesava un talento d'oro e che avea delle pietre preziose; ed essa fu posta sulla testa di Davide. Egli riporto' anche dalla citta' grandissima preda. 1Cronache 20:3 Fece uscire gli abitanti ch'erano nella citta', e li fece a pezzi con delle seghe, degli e'rpici di ferro e delle scuri. Cosi fece Davide a tutte le citta' dei figliuoli di Ammon. Poi Davide se ne torno' a Gerusalemme con tutto il popolo. Vittorie di Davide sui Filistei 1Cronache 20:4 Dopo queste cose, ci fu una battaglia coi Filistei, a Ghezer; allora Sibbecai di Hushah uccise Sippai, uno dei discendenti di Rafa; e i Filistei furono umiliati. 1Cronache 20:5 Ci fu un'altra battaglia coi Filistei; ed Elhanan, figliuolo di Jair, uccise Lahmi, fratello di Goliath di Gath, di cui l'asta della lancia era come un subbio da tessitore. 1Cronache 20:6 Ci fu ancora una battaglia a Gath, dove si trovo' un uomo di grande statura, che avea sei dita a ciascuna mano e a ciascun piede, in tutto ventiquattro dita, e che era anch'esso dei discendenti di Rafa. 1Cronache 20:7 Egli ingiurio' Israele; e Gionathan, figliuolo di Scimea, fratello di Davide, l'uccise. 1Cronache 20:8 Questi quattro uomini erano nati a Gath, della stirpe di Rafa. Essi perirono per man di Davide e per mano della sua gente. Censimento d'Israele 1Cronache 21:1 Or Satana si levo' contro Israele, e incito' Davide a fare il censimento d'Israele. 1Cronache 21:2 E Davide disse a Joab e ai capi del popolo: 'Andate, fate il censimento degl'Israeliti da Beer-Sceba fino a Dan; e venite a riferirmene il risultato, perch'io ne sappia il numero'. 1Cronache 21:3 Joab rispose: 'L'Eterno renda il suo popolo cento volte piu' numeroso di quello che e'! Ma, o re, mio signore, non sono eglino tutti servi del mio signore? Perche' il mio signore domanda egli questo? Perche' render cosi Israele colpevole?' 1Cronache 21:4 Ma l'ordine del re prevalse contro Joab. Joab dunque parti, percorse tutto Israele, poi torno' a Gerusalemme. 1Cronache 21:5 E Joab rimise a Davide la cifra del censimento del popolo: c'erano in tutto Israele un milione e centomila uomini atti a portare le armi; e in Giuda quattrocentosettantamila uomini atti a portar le armi. 1Cronache 21:6 Or Joab non avea fatto il censimento di Levi e di Beniamino come degli altri, perche' l'ordine del re era per lui abominevole. La peste in Israele 1Cronache 21:7 Questa cosa dispiacque a Dio, che percio' colpi Israele. 1Cronache 21:8 E Davide disse a Dio: 'Io ho gravemente peccato in questo che ho fatto; ma ora, ti prego, perdona l'iniquita' del tuo servo, perche' io ho agito con grande stoltezza'. 1Cronache 21:9 E l'Eterno parlo' cosi a Gad, il veggente di Davide: 1Cronache 21:10 'Va', e parla a Davide in questo modo: - Cosi dice l'Eterno: Io ti propongo tre cose; sceglitene una, e quella ti faro''. 1Cronache 21:11 Gad ando' dunque da Davide, e gli disse: 'Cosi dice l'Eterno: Scegli quello che vuoi: 1Cronache 21:12 o tre anni di carestia, o tre mesi durante i quali i tuoi avversari facciano scempio di te e ti raggiunga la spada dei tuoi nemici, ovvero tre giorni di spada dell'Eterno, ossia di peste nel paese, durante i quali l'angelo dell'Eterno portera' la distruzione in tutto il territorio d'Israele. Or dunque vedi che cosa io debba rispondere a colui che mi ha mandato'. 1Cronache 21:13 E Davide disse a Gad: 'Io sono in una grande angoscia! Ebbene, ch'io cada nelle mani dell'Eterno, giacche' le sue compassioni sono immense; ma ch'io non cada nelle mani degli uomini!' L'angelo dell'Eterno nell'aia d'Ornan, il Gebuseo 1Cronache 21:14 Cosi l'Eterno mando' la peste in Israele; e caddero settantamila persone d'Israele. 1Cronache 21:15 E Dio mando' un angelo a Gerusalemme per distruggerla; e come questi si disponeva a distruggerla, l'Eterno getto' su di lei lo sguardo, si penti della calamita' che avea inflitta, e disse all'angelo distruttore: 'Basta; ritieni ora la tua mano!' Or l'angelo dell'Eterno si trovava presso l'aia di Ornan, il Gebuseo. 1Cronache 21:16 E Davide, alzando gli occhi, vide l'angelo dell'Eterno che stava fra terra e cielo, avendo in mano una spada sguainata, vo'lta contro Gerusalemme. Allora Davide e gli anziani, coperti di sacchi, si gettarono con la faccia a terra. 1Cronache 21:17 E Davide disse a Dio: 'Non sono io quegli che ordinai il censimento del popolo? Son io che ho peccato, e che ho agito con tanta malvagita'; ma queste pecore che hanno fatto? Ti prego, o Eterno, o mio Dio, si volga la tua mano contro di me e contro la casa di mio padre, ma non contro il tuo popolo, per colpirlo col flagello!' 1Cronache 21:18 Allora l'angelo dell'Eterno ordino' a Gad di dire a Davide che salisse ad erigere un altare all'Eterno nell'aia di Ornan, il Gebuseo. 1Cronache 21:19 E Davide sali, secondo la parola che Gad avea pronunziata nel nome dell'Eterno. 1Cronache 21:20 Ornan, voltandosi, vide l'angelo; e i suoi quattro figliuoli ch'eran con lui si nascosero. Ornan stava battendo il grano. 1Cronache 21:21 E come Davide giunse presso Ornan, Ornan guardo', e vide Davide; e, uscito dall'aia, si prostro' dinanzi a Davide, con la faccia a terra. 1Cronache 21:22 Allora Davide disse ad Ornan: 'Dammi il sito di quest'aia, perch'io vi eriga un altare all'Eterno; dammelo per tutto il prezzo che vale, affinche' la piaga cessi d'infierire sul popolo'. 1Cronache 21:23 Ornan disse a Davide: 'Prenditelo; e il re, mio signore, faccia quello che par bene agli occhi suoi; guarda, io ti do i buoi per gli olocausti, le macchine da trebbiare per legna, e il grano per l'oblazione; tutto ti do'. 1Cronache 21:24 Ma il re Davide disse ad Ornan: 'No, io comprero' da te queste cose per il loro intero prezzo; giacche' io non prendero' per l'Eterno cio' ch'e' tuo, ne' offriro' un olocausto che non mi costi nulla'. 1Cronache 21:25 E Davide diede ad Ornan come prezzo del luogo il peso di seicento sicli d'oro; 1Cronache 21:26 poi edifico' quivi un altare all'Eterno, offri olocausti e sacrifizi di azioni di grazie, e invoco' l'Eterno, il quale gli rispose mediante il fuoco, che discese dal cielo sull'altare dell'olocausto. 1Cronache 21:27 Poi l'Eterno comando' all'angelo di rimettere la spada nel fodero. 1Cronache 21:28 In quel tempo Davide, vedendo che l'Eterno lo aveva esaudito nell'aia d'Ornan, il Gebuseo, vi offriva dei sacrifizi. 1Cronache 21:29 - Il tabernacolo dell'Eterno che Mose' avea costruito nel deserto e l'altare degli olocausti si trovavano allora sull'alto luogo di Gabaon. 1Cronache 21:30 E Davide non poteva andare davanti a quell'altare a cercare Iddio, per lo spavento che gli avea cagionato la spada dell'angelo dell'Eterno. 1Cronache 22:1 - E Davide disse: 'Qui sara' la casa di Dio, dell'Eterno, e qui sara' l'altare degli olocausti per Israele'. Preparativi di Davide per la costruzione del tempio 1Cronache 22:2 Davide ordino' che si radunassero gli stranieri che erano nel paese d'Israele, e fisso' degli scarpellini per lavorar le pietre da taglio per la costruzione della casa di Dio. 1Cronache 22:3 Davide preparo' pure del ferro in abbondanza per i chiodi per i battenti delle porte e per le commettiture; e una quantita' di rame di peso incalcolabile 1Cronache 22:4 e del legname di cedro da non potersi contare; perche' i Sidonī e i Tirī aveano portato a Davide del legname di cedro in abbondanza. 1Cronache 22:5 Davide diceva: 'Salomone, mio figliuolo, e' giovine e di tenera eta', e la casa che si deve edificare all'Eterno ha da essere talmente magnifica da salire in fama ed in gloria in tutti i paesi; io voglio dunque far dei preparativi per lui'. Cosi Davide preparo' degli abbondanti materiali, prima di morire. 1Cronache 22:6 Poi chiamo' Salomone, suo figliuolo, e gli ordino' di edificare una casa all'Eterno, all'Iddio d'Israele. 1Cronache 22:7 Davide disse a Salomone: 'Figliuol mio, io stesso avevo in cuore di edificare una casa al nome dell'Eterno, del mio Dio; 1Cronache 22:8 ma la parola dell'Eterno mi fu rivolta, e mi fu detto: - Tu hai sparso molto sangue, e hai fatte di gran guerre; tu non edificherai una casa al mio nome, poiche' hai sparso molto sangue sulla terra, dinanzi a me. 1Cronache 22:9 Ma ecco, ti nascera' un figliuolo, che sara' uomo tranquillo, e io gli daro' quiete, liberandolo da tutti i suoi nemici d'ogni intorno. Salomone sara' il suo nome; e io daro' pace e tranquillita' a Israele, durante la vita di lui. 1Cronache 22:10 Egli edifichera' una casa al mio nome; ei mi sara' figliuolo, ed io gli saro' padre; e rendero' stabile il trono del suo regno sopra Israele in perpetuo. - 1Cronache 22:11 Ora, figliuol mio, l'Eterno sia teco, onde tu prosperi, ed edifichi la casa dell'Eterno, del tuo Dio, secondo ch'egli ha detto di te. 1Cronache 22:12 Sol diati l'Eterno senno e intelligenza, e ti costituisca re d'Israele, per osservare la legge dell'Eterno, del tuo Dio. 1Cronache 22:13 Allora prospererai, se tu ti applichi a mettere in pratica le leggi e i precetti che l'Eterno prescrisse a Mose' per Israele. Sii forte e fatti animo; non temere e non ti sgomentare. 1Cronache 22:14 Ora ecco io, colle mie fatiche, ho preparato per la casa dell'Eterno centomila talenti d'oro, un milione di talenti d'argento, e una quantita' di rame e di ferro da non potersi pesare, tant'e' abbondante; ho pur preparato del legname e delle pietre; e tu ve ne potrai aggiungere ancora. 1Cronache 22:15 E tu hai presso di te degli operai in abbondanza: degli scarpellini, de' muratori, de' falegnami, e ogni sorta d'uomini esperti in qualunque specie di lavoro. 1Cronache 22:16 Quanto all'oro, all'argento, al rame, al ferro, ve n'e' una quantita' incalcolabile. Le'vati dunque, mettiti all'opra, e l'Eterno sia teco!' 1Cronache 22:17 Davide ordino' pure a tutti i capi d'Israele d'aiutare Salomone, suo figliuolo, e disse loro: 1Cronache 22:18 'L'Eterno, l'Iddio vostro, non e' egli con voi, e non v'ha egli dato quiete d'ogn'intorno? Infatti egli m'ha dato nelle mani gli abitanti del paese, e il paese e' assoggettato all'Eterno ed al suo popolo. 1Cronache 22:19 Disponete dunque il vostro cuore e l'anima vostra a cercare l'Eterno, ch'e' il vostro Dio; poi levatevi, e costruite il santuario dell'Eterno Iddio, per trasferire l'arca del patto dell'Eterno e gli utensili consacrati a Dio, nella casa che dev'essere edificata al nome dell'Eterno'. Censimento e funzioni dei Leviti 1Cronache 23:1 Davide vecchio e sazio di giorni, stabili Salomone, suo figliuolo, re d'Israele. 1Cronache 23:2 E raduno' tutti i capi d'Israele, i sacerdoti e i Leviti. 1Cronache 23:3 Fu fatto un censimento dei Leviti dall'eta' di trent'anni in su; e, contati testa per testa, uomo per uomo, il loro numero risulto' di trentottomila. 1Cronache 23:4 E Davide disse: 'Ventiquattromila di questi siano addetti a dirigere l'opera della casa dell'Eterno; seimila siano magistrati e giudici; 1Cronache 23:5 quattromila siano portinai, e quattromila celebrino l'Eterno con gli strumenti che io ho fatti per celebrarlo'. 1Cronache 23:6 E Davide li divise in classi, secondo i figliuoli di Levi: Ghershon, Kehath e Merari. 1Cronache 23:7 Dei Ghershoniti: Laedan e Scimei. - 1Cronache 23:8 Figliuoli di Laedan: il capo Jehiel, Zetham, Joel; tre. - 1Cronache 23:9 Figliuoli di Scimei: Scelomith, Haziel, Haran; tre. Questi sono i capi delle famiglie patriarcali di Laedan. 1Cronache 23:10 - Figliuoli di Scimei: Jahath, Zina, Jeush e Beria. Questi sono i quattro figliuoli di Scimei. 1Cronache 23:11 Jahath era il capo; Zina, il secondo; Jeush e Beria non ebbero molti figliuoli, e, nel censimento, formarono una sola casa patriarcale. 1Cronache 23:12 Figliuoli di Kehath: Amram, Jtsehar, Hebron, Uzziel; quattro. - 1Cronache 23:13 Figliuoli di Amram: Aaronne e Mose'. Aaronne fu appartato per esser consacrato come santissimo, egli coi suoi figliuoli, in perpetuo, per offrire i profumi dinanzi all'Eterno, per ministrargli, e per pronunziare in perpetuo la benedizione nel nome di lui. 1Cronache 23:14 Quanto a Mose', l'uomo di Dio, i suoi figliuoli furono contati nella tribu' di Levi. 1Cronache 23:15 Figliuoli di Mose': Ghershom ed Eliezer. 1Cronache 23:16 Figliuoli di Ghershom: Scebuel, il capo. 1Cronache 23:17 E i figliuoli di Eliezer furono: Rehabia, il capo. Eliezer non ebbe altri figliuoli; ma i figliuoli di Rehabia furono numerosissimi. 1Cronache 23:18 - Figliuoli di Jtsehar: Scelomith, il capo. 1Cronache 23:19 - Figliuoli di Hebron: Jerija, il capo; Amaria, il secondo; Jahaziel, il terzo, e Jekameam, il quarto. 1Cronache 23:20 - Figliuoli d'Uzziel: Mica, il capo, e Jscia, il secondo. 1Cronache 23:21 Figliuoli di Merari: Mahli e Musci. - Figliuoli di Mahli: Eleazar e Kis; 1Cronache 23:22 Eleazar mori e non ebbe figliuoli, ma solo delle figliuole; e le sposarono i figliuoli di Kis, loro parenti. 1Cronache 23:23 - Figliuoli di Musci: Mahli, Eder e Jeremoth; tre. 1Cronache 23:24 Questi sono i figliuoli di Levi secondo le loro case patriarcali, i capi famiglia secondo il censimento, fatto contando i nomi, testa per testa. Essi erano addetti a fare il servizio della casa dell'Eterno, dall'eta' di vent'anni in su, 1Cronache 23:25 poiche' Davide avea detto: 'L'Eterno, l'Iddio d'Israele, ha dato riposo al suo popolo, ed esso e' venuto a stabilirsi a Gerusalemme per sempre; 1Cronache 23:26 e anche i Leviti non avranno piu' bisogno di portare il tabernacolo e tutti gli utensili per il suo servizio'. 1Cronache 23:27 Fu secondo le ultime disposizioni di Davide che il censimento dei figliuoli di Levi si fece dai venti anni in su. 1Cronache 23:28 Posti presso i figliuoli d'Aaronne per il servizio della casa dell'Eterno, essi aveano l'incarico dei cortili, delle camere, della purificazione di tutte le cose sacre, dell'opera relativa al servizio della casa di Dio, 1Cronache 23:29 dei pani della presentazione, del fior di farina per le offerte, delle focacce non lievitate, delle cose da cuocere sulla gratella, di quelle da friggere, e di tutte le misure di capacita' e di lunghezza. 1Cronache 23:30 Doveano presentarsi ogni mattina e ogni sera per lodare e celebrare l'Eterno, 1Cronache 23:31 e per offrire del continuo davanti all'Eterno tutti gli olocausti, secondo il numero prescritto loro dalla legge, per i sabati, pei noviluni e per le feste solenni; 1Cronache 23:32 e doveano prender cura della tenda di convegno, del santuario, e stare agli ordini dei figliuoli d'Aaronne loro fratelli, per il servizio della casa dell'Eterno. Censimento e classificazione dei figliuoli d'Aaronne 1Cronache 24:1 Le classi dei figliuoli d'Aaronne furono queste. Figliuoli d'Aaronne: Nadab, Abihu, Eleazar e Ithamar. 1Cronache 24:2 Nadab e Abihu morirono prima del loro padre, e non ebbero figliuoli; Eleazar e Ithamar esercitarono il sacerdozio. 1Cronache 24:3 Or Davide, con Tsadok de' figliuoli di Eleazar, e con Ahimelec de' figliuoli d'Ithamar, classifico' i figliuoli d'Aaronne secondo il servizio che doveano fare. 1Cronache 24:4 Tra i figliuoli di Eleazar si trovavano piu' capi di famiglie che tra i figliuoli d'Ithamar; e furon divisi cosi: per i figliuoli di Eleazar, sedici capi di famiglie patriarcali; per i figliuoli d'Ithamar, otto capi delle loro famiglie patriarcali. 1Cronache 24:5 La classificazione fu fatta a sorte, tanto per gli uni quanto per gli altri; perche' v'erano dei principi del santuario e de' principi di Dio tanto tra i figliuoli d'Eleazar quanto tra i figliuoli d'Ithamar. 1Cronache 24:6 Scemaia, figliuolo di Nathaneel, il segretario, ch'era della tribu' di Levi, li iscrisse in presenza del re e dei principi, in presenza del sacerdote Tsadok, di Ahimelec, figliuolo di Ebiathar, e in presenza dei capi delle famiglie patriarcali dei sacerdoti e dei Leviti. Si tiro' a sorte una casa patriarcale per Eleazar, e, proporzionalmente, per Ithamar. 1Cronache 24:7 Il primo, designato dalla sorte, fu Jehoiarib; il secondo, Jedaia; 1Cronache 24:8 il terzo, Harim; il quarto, Seorim; 1Cronache 24:9 il quinto, Malkija; 1Cronache 24:10 il sesto, Mijamin; il settimo, Hakkots; l'ottavo, Abija; 1Cronache 24:11 il nono, Jeshua; il decimo, Scecania; 1Cronache 24:12 l'undecimo, Eliascib; il dodicesimo, Jakim; 1Cronache 24:13 il tredicesimo, Huppa; il quattordicesimo, Jescebeab; 1Cronache 24:14 il quindicesimo, Bilga; il sedicesimo, Immer; 1Cronache 24:15 il diciassettesimo, Hezir; il diciottesimo, Happitsets; 1Cronache 24:16 il diciannovesimo, Pethahia; il ventesimo, Ezechiele; 1Cronache 24:17 il ventunesimo, Jakin; il ventiduesimo, Gamul; 1Cronache 24:18 il ventitreesimo, Delaia; il ventiquattresimo, Maazia. 1Cronache 24:19 Cosi furono classificati per il loro servizio, affinche' entrassero nella casa dell'Eterno secondo la regola stabilita per loro da Aaronne loro padre, e che l'Eterno, l'Iddio d'Israele, gli aveva prescritta. Classificazione degli altri discendenti di Levi 1Cronache 24:20 Quanto al rimanente de' figliuoli di Levi, questi ne furono i capi. Dei figliuoli d'Amram: Shubael; de' figliuoli di Shubal; Jehdia. 1Cronache 24:21 Di Rehabia, de' figliuoli di Rehabia: il capo Jscia. 1Cronache 24:22 Degli Jtsehariti: Scelomoth; de' figliuoli di Scelomoth: Jahath. 1Cronache 24:23 Figliuoli di Hebron: Jerija, Amaria il secondo, Jahaziel il terzo, Jekameam il quarto. 1Cronache 24:24 Figliuoli di Uzziel: Mica; de' figliuoli di Mica: Shamir; 1Cronache 24:25 fratello di Mica: Jscia; de' figliuoli d'Jscia: Zaccaria. 1Cronache 24:26 Figliuoli di Merari: Mahli e Musci, e i figliuoli di Jaazia, suo figliuolo, 1Cronache 24:27 vale a dire i figliuoli di Merari, per il tramite di Jaazia, suo figliuolo: Shoham, Zaccur e Ibri. 1Cronache 24:28 Di Mahli: Eleazar, che non ebbe figliuoli. 1Cronache 24:29 Di Kis: i figliuoli di Kis: Jerahmeel. 1Cronache 24:30 Figliuoli di Musci: Mahli, Eder e Jerimoth. Questi sono i figliuoli dei Leviti secondo le loro case patriarcali. 1Cronache 24:31 Anch'essi, come i figliuoli d'Aaronne, loro fratelli, tirarono a sorte in presenza del re Davide, di Tsadok, di Ahimelec e dei capi delle famiglie patriarcali dei sacerdoti e dei Leviti. Ogni capo di famiglia patriarcale tiro' a sorte, nello stesso modo che il fratello, piu' giovane di lui. I cantori sacri divisi in ventiquattro classi 1Cronache 25:1 Poi Davide e i capi dell'esercito appartarono per il servizio quelli de' figliuoli di Asaf, di Heman e di Jeduthun che cantavano gl'inni sacri accompagnandosi con cetre, con salte'ri e con cembali; e questo e' il numero di quelli che furono incaricati di questo servizio. 1Cronache 25:2 Dei figliuoli di Asaf: Zaccur, Josef, Nethania, Asarela, figliuoli di Asaf, sotto la direzione di Asaf, che cantava gl'inni sacri, seguendo le istruzioni del re. 1Cronache 25:3 Di Jeduthun: i figliuoli di Jeduthun: Ghedalia, Tseri, Isaia, Hashabia, Mattithia e Scimei, sei, sotto la direzione del loro padre Jeduthun, che cantava gl'inni sacri con la cetra per lodare e celebrare l'Eterno. 1Cronache 25:4 Di Heman: i figliuoli di Heman: Bukkija, Mattania, Uzziel, Scebuel, Jerimoth, Hanania, Hanani, Eliathak, Ghiddalthi, Romamti-Ezer, Joshbekasha, Mallothi, Hothir, Mahazioth. 1Cronache 25:5 Tutti questi erano figliuoli di Heman, veggente del re, secondo la promessa di Dio di accrescer la potenza di Heman. Iddio infatti avea dato a Heman quattordici figliuoli e tre figliuole. 1Cronache 25:6 Tutti questi erano sotto la direzione dei loro padri per il canto della casa dell'Eterno, ed aveano dei cembali, dei salte'ri e delle cetre per il servizio della casa di Dio. Eran sotto la direzione del re, di Asaf, di Jeduthun e di Heman. 1Cronache 25:7 Il loro numero, compresi i loro fratelli istruiti nel canto in onore dell'Eterno, tutti quelli cioe' ch'erano esperti in questo, ascendeva a dugentottantotto. 1Cronache 25:8 Tirarono a sorte il loro ordine di servizio, tanto i piccoli quanto i grandi, tanto i maestri quanto i discepoli. 1Cronache 25:9 Il primo designato dalla sorte per Asaf fu Josef; il secondo, Ghedalia, coi suoi fratelli e i suoi figliuoli, dodici in tutto; 1Cronache 25:10 il terzo fu Zaccur, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:11 il quarto fu Jtseri, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:12 il quinto fu Nethania, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:13 il sesto fu Bukkia, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:14 il settimo fu Jesarela, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:15 l'ottavo fu Isaia, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:16 il nono fu Mattania, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:17 il decimo fu Scimei, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:18 l'undecimo fu Azarel, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:19 il dodicesimo fu Hashabia, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:20 il tredicesimo fu Shubael, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:21 il quattordicesimo fu Mattithia, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:22 il quindicesimo fu Jeremoth, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:23 il sedicesimo fu Hanania, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:24 il diciassettesimo fu Joshbekasha, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:25 il diciottesimo fu Hanani, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:26 il diciannovesimo fu Mallothi, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:27 il ventesimo fu Eliatha, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:28 il ventunesimo fu Hothir, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:29 il ventiduesimo fu Ghiddalti, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:30 il ventesimoterzo fu Mahazioth, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto; 1Cronache 25:31 il ventesimoquarto, fu Romamti-Ezer, coi suoi figliuoli e i suoi fratelli, dodici in tutto. I portinai del tempio 1Cronache 26:1 Quanto alle classi de' portinai, v'erano: dei Korahiti: Mescelemia, figliuolo di Kore, dei figliuoli d'Asaf. 1Cronache 26:2 Figliuoli di Mescelemia: Zaccaria, il primogenito, Jediael il secondo, Zebadia il terzo, Jathniel il quarto, 1Cronache 26:3 Elam il quinto, Johanan il sesto, Eliehoenai il settimo. 1Cronache 26:4 Figliuoli di Obed-Edom: Scemaia, il primogenito, Jehozabad il secondo, Joah il terzo, Sacar il quarto, Nethanel il quinto, 1Cronache 26:5 Ammiel il sesto, Issacar il settimo, Peullethai l'ottavo; poiche' Dio l'aveva benedetto. 1Cronache 26:6 E a Scemaia, suo figliuolo, nacquero dei figliuoli che signoreggiarono sulla casa del padre loro, perche' erano uomini forti e valorosi. 1Cronache 26:7 Figliuoli di Scemaia: Othni, Refael, Obed, Elzabad e i suoi fratelli, uomini valorosi, Elihu e Semachia. 1Cronache 26:8 Tutti questi erano figliuoli di Obed-Edom; essi, i loro figliuoli e i loro fratelli erano uomini valenti e pieni di forza per il servizio: sessantadue di Obed-Edom. 1Cronache 26:9 Mescelemia ebbe figliuoli e fratelli, uomini valenti, in numero di diciotto. 1Cronache 26:10 Hosa, de' figliuoli di Merari, ebbe per figliuoli: Scimri il capo - che il padre avea fatto capo, quantunque non fosse il primogenito - 1Cronache 26:11 Hilkia il secondo, Tebalia il terzo, Zaccaria il quarto. Tutti i figliuoli e i fratelli di Hosa erano in numero di tredici. 1Cronache 26:12 A queste classi di portinai, ai capi di questi uomini, come anche ai loro fratelli, fu affidato l'incarico del servizio della casa dell'Eterno. 1Cronache 26:13 E tirarono a sorte, per ciascuna porta: i piu' piccoli come i piu' grandi, nell'ordine delle loro case patriarcali. 1Cronache 26:14 Per il lato d'oriente la sorte designo' Scelemia. Si tiro' poi a sorte per Zaccaria, suo figliuolo, ch'era un consigliere di senno; e la sorte designo' lui per il lato di settentrione. 1Cronache 26:15 Per il lato di mezzogiorno, la sorte designo' Obed-Edom; e per i magazzini designo' i suoi figliuoli. 1Cronache 26:16 Per il lato d'occidente, con la porta Shalleketh, sulla via che sale, la sorte designo' Shuppim e Hosa: erano due posti di guardia, uno dirimpetto all'altro. 1Cronache 26:17 A oriente v'erano sei Leviti; al settentrione, quattro per giorno; a mezzodi, quattro per giorno, e quattro ai magazzini, due per ogni ingresso; 1Cronache 26:18 al recinto del tempio, a occidente, ve n'erano addetti quattro per la strada, due per il recinto. 1Cronache 26:19 Queste sono le classi dei portinai, scelti fra i figliuoli di Kore e i figliuoli di Merari. Le guardie dei tesori e altri uffici dei Leviti 1Cronache 26:20 I Leviti, loro fratelli, erano preposti ai tesori della casa di Dio e ai tesori delle cose consacrate. 1Cronache 26:21 I figliuoli di Laedan, i figliuoli dei Ghershoniti discesi da Laedan, i capi delle case patriarcali di Laedan il Ghershonita, cioe' Jehieli; 1Cronache 26:22 e i figliuoli di Jehieli: Zetham e Joel suo fratello, erano preposti ai tesori della casa dell'Eterno. 1Cronache 26:23 Fra gli Amramiti, gli Jtsehariti, gli Hebroniti e gli Uzzieliti, 1Cronache 26:24 Scebuel, figliuolo di Ghershom, figliuolo di Mose', era sovrintendente dei tesori. 1Cronache 26:25 Tra i suoi fratelli per il tramite di Eliezer, che ebbe per figliuolo Rehabia, ch'ebbe per figliuolo Isaia, ch'ebbe per figliuolo Joram, ch'ebbe per figliuolo Zicri, ch'ebbe per figliuolo Scelomith, 1Cronache 26:26 questo Scelomith e i suoi fratelli erano preposti a tutti i tesori delle cose sacre, che il re Davide, i capi delle case patriarcali, i capi di migliaia e di centinaia e i capi dell'esercito aveano consacrate 1Cronache 26:27 (prelevandole dal bottino di guerra per il mantenimento della casa dell'Eterno), 1Cronache 26:28 e a tutto quello ch'era stato consacrato da Samuele, il veggente, da Saul, figliuolo di Kis, da Abner, figliuolo di Ner, e da Joab, figliuolo di Tseruia. Chiunque consacrava qualcosa l'affidava alle mani di Scelomith e de' suoi fratelli. 1Cronache 26:29 Fra gli Jtshariti, Kenania e i suoi figliuoli erano addetti agli affari estranei al tempio, come magistrati e giudici in Israele. 1Cronache 26:30 Fra gli Hebroniti, Hashabia e i suoi fratelli, uomini valorosi, in numero di millesettecento furono preposti alla sorveglianza d'Israele, di qua dal Giordano, a occidente, per tutti gli affari che concernevano l'Eterno, e per il servizio del re. 1Cronache 26:31 Fra gli Hebroniti (circa gli Hebroniti, l'anno quarantesimo del regno di Davide si fecero delle ricerche relative alle loro genealogie, secondo le loro case patriarcali, e si trovaron fra loro degli uomini forti e valorosi a Jaezer in Galaad) 1Cronache 26:32 v'erano il capo Ieria e i suoi fratelli, uomini valorosi, in numero di duemila settecento capi di case patriarcali; e il re Davide affido' loro la sorveglianza dei Rubeniti, dei Gaditi, della mezza tribu' di Manasse, per tutte le cose concernenti Dio e per tutti gli affari del re. I capi dell'esercito 1Cronache 27:1 Ora ecco i figliuoli d'Israele, secondo il loro numero, i capi di famiglie patriarcali, i capi di migliaia e di centinaia e i loro ufficiali al servizio del re per tutto quello che concerneva le divisioni che entravano e uscivano di servizio, mese per mese, tutti i mesi dell'anno, ogni divisione essendo di ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:2 A capo della prima divisione per il primo mese, stava Jashobeam, figliuolo di Zabdiel, e la sua divisione era di ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:3 Egli era dei figliuoli di Perets, e capo di tutti gli ufficiali dell'esercito, per il primo mese. 1Cronache 27:4 A capo della divisione del secondo mese stava Dodai, lo Ahohita, con la sua divisione; Mikloth era l'ufficiale superiore e la sua divisione era di ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:5 Il capo della terza divisione per il terzo mese era Benaia, figliuolo del sacerdote Jehoiada; era capo, e la sua divisione noverava ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:6 Questo Benaia era un prode fra i trenta, e a capo dei trenta; e Ammizabad, suo figliuolo, era l'ufficiale superiore della sua divisione. 1Cronache 27:7 Il quarto, per il quarto mese, era Asael, fratello di Joab; e, dopo di lui, Zebadia, suo figliuolo; aveva una divisione di ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:8 Il quinto, per il quinto mese, era il capo Shamehuth, lo Jzrahita, e aveva una divisione di ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:9 Il sesto, per il sesto mese, era Ira, figliuolo di Ikkesh, il Tekoita, e aveva una divisione di ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:10 Il settimo, per il settimo mese, era Helets, il Pelonita, dei figliuoli d'Efraim, e aveva una divisione di ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:11 L'ottavo, per l'ottavo mese, era Sibbecai, lo Hushathita, della famiglia degli Zerahiti, e aveva una divisione di ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:12 Il nono, per il nono mese, era Abiezer da Anatoth, dei Beniaminiti, e aveva una divisione di ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:13 Il decimo, per il decimo mese, era Mahrai da Netofa, della famiglia degli Zerahiti, e aveva una divisione di ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:14 L'undecimo, per l'undecimo mese, era Benaia da Pirathon, de' figliuoli di Efraim, e aveva una divisione di ventiquattromila uomini. 1Cronache 27:15 Il dodicesimo, per il dodicesimo mese, era Heldai da Netofa, della famiglia di Othniel, e aveva una divisione di ventiquattromila uomini. I capi-tribu' 1Cronache 27:16 Questi erano i capi delle tribu' d'Israele. Capo dei Rubeniti: Eliezer, figliuolo di Zicri. Dei Simeoniti: Scefatia, figliuolo di Maaca. 1Cronache 27:17 Dei Leviti: Hashabia, figliuolo di Kemuel. Di Aaronne: Tsadok. 1Cronache 27:18 Di Giuda: Elihu, dei fratelli di Davide. Di Issacar: Omri, figliuolo di Micael. 1Cronache 27:19 Di Zabulon: Ishmaia, figliuolo di Obadia. Di Neftali: Jerimoth, figliuolo di Azriel. 1Cronache 27:20 Dei figliuoli d'Efraim: Osea, figliuolo di Azazia. Della mezza tribu' di Manasse: Ioel, figliuolo di Pedaia. 1Cronache 27:21 Della mezza tribu' di Manasse in Galaad: Iddo, figliuolo di Zaccaria. Di Beniamino: Jaaziel, figliuolo di Abner. 1Cronache 27:22 Di Dan: Azareel, figliuolo di Jeroham. Questi erano i capi delle tribu' d'Israele. 1Cronache 27:23 Davide non fece il censimento di quei d'Israele ch'erano in eta' di vent'anni in giu', perche' l'Eterno avea detto di moltiplicare Israele come le stelle del cielo. 1Cronache 27:24 Joab, figliuolo di Tseruia, avea cominciato il censimento, ma non lo fini; e l'ira dell'Eterno piombo' sopra Israele a motivo di questo censimento, che non fu iscritto fra gli altri nelle Cronache del re Davide. Amministratori dei beni della corona 1Cronache 27:25 Azmaveth, figliuolo di Adiel, era preposto ai tesori del re; Gionathan, figliuolo di Uzzia, ai tesori ch'erano nella campagna, nelle citta', nei villaggi e nelle torri; 1Cronache 27:26 Ezri, figliuolo di Kelub, ai lavoratori della campagna per la cultura del suolo; 1Cronache 27:27 Scimei da Rama, alle vigne; Zabdi da Sefam, al prodotto de' vigneti per fornire le cantine; 1Cronache 27:28 Baal-Hanan da Gheder, agli uliveti ed ai sicomori nella pianura; Joash, alle cantine dell'olio; 1Cronache 27:29 Scitrai da Sharon, al grosso bestiame che pasceva a Sharon; Shafat, figliuolo di Adlai, al grosso bestiame delle valli; 1Cronache 27:30 Obil, l'Ishmaelita, ai cammelli; Jehdeia da Meronoth, agli asini; 1Cronache 27:31 Jaziz, lo Hagarita, al minuto bestiame. Tutti questi erano amministratori dei beni del re Davide. 1Cronache 27:32 E Gionathan, zio di Davide, era consigliere, uomo intelligente e istruito; Jehiel, figliuolo di Hacmoni, stava presso i figliuoli del re; 1Cronache 27:33 Ahitofel era consigliere del re; Hushai, l'Arkita, era amico del re; 1Cronache 27:34 dopo Ahitofel furono consiglieri Jehoiada, figliuolo di Benaia, e Abiathar; il capo dell'esercito del re era Joab. Raccomandazioni di Davide a Salomone circa la costruzione del tempio 1Cronache 28:1 Or Davide convoco' a Gerusalemme tutti i capi d'Israele, i capi delle tribu', i capi delle divisioni al servizio del re, i capi di migliaia, i capi di centinaia, gli amministratori di tutti i beni e del bestiame appartenente al re ed ai suoi figliuoli, insieme con gli ufficiali di corte, cogli uomini prodi e tutti i valorosi. 1Cronache 28:2 Poi Davide, alzatosi e stando in piedi, disse: 'Ascoltatemi, fratelli miei e popolo mio! Io avevo in cuore di edificare una casa di riposo per l'arca del patto dell'Eterno e per lo sgabello de' piedi del nostro Dio, e avevo fatto dei preparativi per la fabbrica. 1Cronache 28:3 Ma Dio mi disse: - Tu non edificherai una casa al mio nome, perche' sei uomo di guerra e hai sparso del sangue. - 1Cronache 28:4 L'Eterno, l'Iddio d'Israele, ha scelto me, in tutta la casa di mio padre, perche' io fossi re d'Israele in perpetuo; poich'egli ha scelto Giuda, come principe; e, nella casa di Giuda, la casa di mio padre; e tra i figliuoli di mio padre gli e' piaciuto di far me re di tutto Israele; 1Cronache 28:5 e fra tutti i miei figliuoli - giacche' l'Eterno mi ha dati molti figliuoli - egli ha scelto il figliuol mio Salomone, perche' segga sul trono dell'Eterno, che regna sopra Israele. 1Cronache 28:6 Egli m'ha detto: - Salomone, tuo figliuolo, sara' quegli che edifichera' la mia casa e i miei cortili; poiche' io l'ho scelto per mio figliuolo, ed io gli saro' padre. 1Cronache 28:7 E stabiliro' saldamente il suo regno in perpetuo, s'egli sara' perseverante nella pratica de' miei comandamenti e dei miei precetti, com'e' oggi. - 1Cronache 28:8 Or dunque, in presenza di tutto Israele, dell'assemblea dell'Eterno, e dinanzi al nostro Dio che ci ascolta, io v'esorto ad osservare e a prendere a cuore tutti i comandamenti dell'Eterno, ch'e' il vostro Dio, affinche' possiate rimanere in possesso di questo buon paese, e lasciarlo in eredita' ai vostri figliuoli, dopo di voi, in perpetuo. 1Cronache 28:9 E tu, Salomone, figliuol mio, riconosci l'Iddio di tuo padre, e servilo con cuore integro e con animo volenteroso; poiche' l'Eterno scruta tutti i cuori, e penetra tutti i disegni e tutti i pensieri. Se tu lo cerchi, egli si lascera' trovare da te; ma, se lo abbandoni, egli ti rigettera' in perpetuo. 1Cronache 28:10 Considera ora che l'Eterno ha scelto te per edificare una casa, che serva da santuario; sii forte, e mettiti all'opra!' 1Cronache 28:11 Allora Davide diede a Salomone suo figliuolo il piano del portico del tempio e degli edifizi, delle stanze dei tesori, delle stanze superiori, delle camere interne e del luogo per il propiziatorio, 1Cronache 28:12 e il piano di tutto quello che aveva in mente relativamente ai cortili della casa dell'Eterno, a tutte le camere all'intorno, ai tesori della casa di Dio, ai tesori delle cose consacrate, 1Cronache 28:13 alle classi dei sacerdoti e dei Leviti, a tutto quello che concerneva il servizio della casa dell'Eterno, e a tutti gli utensili che dovean servire alla casa dell'Eterno. 1Cronache 28:14 Gli diede il modello degli utensili d'oro, col relativo peso d'oro per tutti gli utensili d'ogni specie di servizi, e il modello di tutti gli utensili d'argento, col relativo peso d'argento per tutti gli utensili d'ogni specie di servizi. 1Cronache 28:15 Gli diede l'indicazione del peso dei candelabri d'oro e delle loro lampade d'oro, col peso d'ogni candelabro e delle sue lampade, e l'indicazione del peso dei candelabri d'argento, col peso d'ogni candelabro e delle sue lampade, secondo l'uso al quale ogni candelabro era destinato. 1Cronache 28:16 Gli diede l'indicazione del peso dell'oro necessario per ognuna delle tavole dei pani della presentazione, e del peso dell'argento per le tavole d'argento; 1Cronache 28:17 gli diede ugualmente l'indicazione del peso dell'oro puro per i forchettoni, per i bacini e per i calici; e l'indicazione del peso dell'oro per ciascuna delle coppe d'oro e del peso dell'argento per ciascuna delle coppe d'argento; 1Cronache 28:18 e l'indicazione del peso necessario d'oro purificato per l'altare dei profumi, e il modello del carro ossia dei cherubini d'oro che stendevano le ali e coprivano l'arca del patto dell'Eterno. 1Cronache 28:19 'Tutto questo', disse Davide, 'tutto il piano da eseguire, te lo do per iscritto, giacche' la mano dell'Eterno, che e' stata sopra me, m'ha dato l'intelligenza necessaria'. 1Cronache 28:20 Davide disse ancora a Salomone, suo figliuolo: 'Sii forte, fatti animo, e mettiti all'opra; non temere, non ti sgomentare; poiche' l'Eterno Iddio, il mio Dio, sara' teco; egli non ti lascera' e non ti abbandonera' fino a tanto che tutta l'opera per il servizio della casa dell'Eterno sia compiuta. 1Cronache 28:21 Ed ecco le classi dei sacerdoti e dei Leviti per tutto il servizio della casa di Dio; e tu hai presso di te, per ogni lavoro, ogni sorta di uomini di buona volonta' e abili in ogni specie di servizio; e i capi e tutto il popolo sono pronti ad eseguire tutti i tuoi comandi'. Offerte volontarie per il tempio 1Cronache 29:1 Poi il re Davide disse a tutta la raunanza: 'Salomone, mio figliuolo, il solo che Dio abbia scelto, e' ancora giovine e in tenera eta', e l'opera e' grande; poiche' questo palazzo non e' destinato a un uomo, ma a Dio, all'Eterno. 1Cronache 29:2 Ora io ho impiegato tutte le mie forze a preparare per la casa del mio Dio dell'oro per cio' che dev'esser d'oro, dell'argento per cio' che dev'esser d'argento, del rame per cio' che dev'esser di rame, del ferro per cio' che dev'esser di ferro, e del legname per cio' che dev'esser di legno, delle pietre d'o'nice e delle pietre da incastonare, delle pietre brillanti e di diversi colori, ogni specie di pietre preziose, e del marmo bianco in gran quantita'. 1Cronache 29:3 Di piu', per l'affezione che porto alla casa del mio Dio, siccome io posseggo in proprio un tesoro d'oro e d'argento, io lo do alla casa del mio Dio, oltre a tutto quello che ho preparato per la casa del santuario: 1Cronache 29:4 cioe' tremila talenti d'oro, d'oro d'Ofir, e settemila talenti d'argento purissimo, per rivestirne le pareti delle sale: 1Cronache 29:5 l'oro per cio' che dev'esser d'oro, l'argento per cio' che dev'esser d'argento, e per tutti i lavori da eseguirsi dagli artefici. Chi e' disposto a fare oggi qualche offerta all'Eterno?' 1Cronache 29:6 Allora i capi delle case patriarcali, i capi delle tribu' d'Israele, i capi delle migliaia e delle centinaia e gli amministratori degli affari del re fecero delle offerte volontarie; 1Cronache 29:7 e diedero per il servizio della casa di Dio cinquemila talenti d'oro, diecimila dariche, diecimila talenti d'argento, diciottomila talenti di rame, e centomila talenti di ferro. 1Cronache 29:8 Quelli che possedevano delle pietre preziose, le consegnarono a Jehiel, il Ghershonita, perche' fossero riposte nel tesoro della casa dell'Eterno. 1Cronache 29:9 Il popolo si rallegro' di quelle loro offerte volontarie, perche' avean fatte quelle offerte all'Eterno con tutto il cuore; e anche il re Davide se ne rallegro' grandemente. Preghiera di Davide 1Cronache 29:10 Davide benedisse l'Eterno in presenza di tutta la raunanza, e disse: 'Benedetto sii tu, o Eterno, Dio del padre nostro Israele, di secolo in secolo! 1Cronache 29:11 A te, o Eterno, la grandezza, la potenza, la gloria, lo splendore, la maesta', poiche' tutto quello che sta in cielo e sulla terra e' tuo! A te, o Eterno, il regno; a te, che t'innalzi come sovrano al disopra di tutte le cose! 1Cronache 29:12 Da te vengono la ricchezza e la gloria; tu signoreggi su tutto; in tua mano sono la forza e la potenza, e sta in tuo potere il far grande e il render forte ogni cosa. 1Cronache 29:13 Or dunque, o Dio nostro, noi ti rendiamo grazie, e celebriamo il tuo nome glorioso. 1Cronache 29:14 Poiche' chi son io, e chi e' il mio popolo, che siamo in grado di offrirti volenterosamente cotanto? Giacche' tutto viene da te; e noi t'abbiam dato quello che dalla tua mano abbiam ricevuto. 1Cronache 29:15 Noi siamo dinanzi a te dei forestieri e dei pellegrini, come furon tutti i nostri padri; i nostri giorni sulla terra son come un'ombra, e non v'e' speranza. 1Cronache 29:16 O Eterno, Dio nostro, tutta quest'abbondanza di cose che abbiam preparata per edificare una casa a te, al tuo santo nome, viene dalla tua mano, e tutta ti appartiene. 1Cronache 29:17 Io so, o mio Dio, che tu scruti il cuore, e ti compiaci della rettitudine; percio', nella rettitudine del cuor mio, t'ho fatte tutte queste offerte volontarie, e ho veduto ora con gioia il tuo popolo che si trova qui, farti volenterosamente le offerte sue. 1Cronache 29:18 O Eterno, o Dio d'Abrahamo, d'Isacco e d'Israele nostri padri, mantieni in perpetuo nel cuore del tuo popolo queste disposizioni, questi pensieri, e rendi saldo il suo cuore in te; 1Cronache 29:19 e da' a Salomone, mio figliuolo, un cuore integro, affinch'egli osservi i tuoi comandamenti, i tuoi precetti e le tue leggi, affinche' eseguisca tutti questi miei piani, e costruisca il palazzo, per il quale ho fatto i preparativi'. Disposizioni per la successione al trono, e morte di Davide 1Cronache 29:20 Poi Davide disse a tutta la raunanza: 'Or benedite l'Eterno, il vostro Dio'. E tutta la raunanza benedi l'Eterno, l'Iddio de' loro padri; e s'inchinarono, e si prostrarono dinanzi all'Eterno e dinanzi al re. 1Cronache 29:21 E il giorno seguente immolarono delle vittime in onore dell'Eterno, e gli offrirono degli olocausti: mille giovenchi, mille montoni, mille agnelli, con le relative libazioni, e altri sacrifizi in gran numero, per tutto Israele. 1Cronache 29:22 E mangiarono e bevvero, in quel giorno, nel cospetto dell'Eterno, con gran gioia; proclamarono re, per la seconda volta, Salomone, figliuolo di Davide, e lo unsero, consacrandolo all'Eterno come conduttore del popolo, e unsero Tsadok come sacerdote. 1Cronache 29:23 Salomone si assise dunque sul trono dell'Eterno come re, invece di Davide suo padre; prospero', e tutto Israele gli ubbidi. 1Cronache 29:24 E tutti i capi, gli uomini prodi e anche tutti i figliuoli del re Davide si sottomisero al re Salomone. 1Cronache 29:25 E l'Eterno innalzo' sommamente Salomone nel cospetto di tutto Israele, e gli diede un regale splendore, quale nessun re, prima di lui, ebbe mai in Israele. 1Cronache 29:26 Davide, figliuolo d'Isai, regno' su tutto Israele. 1Cronache 29:27 Il tempo che regno' sopra Israele fu quarant'anni: a Hebron regno' sette anni; e a Gerusalemme, trentatre. 1Cronache 29:28 Mori in prospera vecchiezza, sazio di giorni, di ricchezze, e di gloria; e Salomone, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Or le azioni di Davide, 1Cronache 29:29 le prime e le ultime, sono scritte nel libro di Samuele, il veggente, nel libro di Nathan, il profeta, e nel libro di Gad, il veggente, 1Cronache 29:30 con tutta la storia del suo regno, delle sue gesta, e di quel che avvenne ai suoi tempi tanto in Israele, quanto in tutti i regni degli altri paesi.2Cronache 1:1-36:23 STORIA DI SALOMONE (Cap. 1 a 9) Salomone re. Iddio gli largisce la sapienza e la gloria 2Cronache 1:1 Salomone, figliuolo di Davide, si stabili saldamente nel suo regno; l'Eterno, il suo Dio, fu con lui e lo elevo' a somma grandezza. 2Cronache 1:2 Salomone parlo' a tutto Israele, ai capi delle migliaia e delle centinaia, ai giudici, a tutti i principi capi delle case patriarcali di tutto Israele; 2Cronache 1:3 ed egli, con tutta la raunanza, si reco' all'alto luogo, ch'era a Gabaon; quivi, infatti, si trovava la tenda di convegno di Dio, che Mose', servo dell'Eterno, avea fatta nel deserto. 2Cronache 1:4 Quanto all'arca di Dio, Davide l'avea trasportata da Kiriath-Jearim al luogo ch'ei le avea preparato; poiche' egli avea rizzata per lei una tenda a Gerusalemme; 2Cronache 1:5 e l'altare di rame, fatto da Betsaleel, figliuolo d'Uri, figliuolo di Hur, si trovava anch'esso a Gabaon, davanti al tabernacolo dell'Eterno. Salomone e l'assemblea vennero a ricercarvi l'Eterno. 2Cronache 1:6 E quivi, sull'altare di rame ch'era davanti alla tenda di convegno, Salomone offerse in presenza dell'Eterno mille olocausti. 2Cronache 1:7 In quella notte, Iddio apparve a Salomone, e gli disse: 'Chiedi quello che vuoi ch'io ti dia'. 2Cronache 1:8 Salomone rispose a Dio: 'Tu hai trattato con gran benevolenza Davide, mio padre, e hai fatto regnar me in luogo suo. 2Cronache 1:9 Ora, o Eterno Iddio, si avveri la promessa che hai fatta a Davide mio padre, poiche' tu m'hai fatto re di un popolo numeroso come la polvere della terra! 2Cronache 1:10 Dammi dunque saviezza e intelligenza, affinche' io sappia come condurmi di fronte a questo popolo; poiche' chi mai potrebbe amministrar la giustizia per questo tuo popolo che e' cosi numeroso?' 2Cronache 1:11 E Dio disse a Salomone: 'Giacche' questo e' cio' che hai nel cuore, e non hai chiesto ricchezze, ne' beni, ne' gloria, ne' la morte de' tuoi nemici, e nemmeno una lunga vita, ma hai chiesto per te saviezza e intelligenza per poter amministrare la giustizia per il mio popolo del quale io t'ho fatto re, 2Cronache 1:12 la saviezza e l'intelligenza ti sono concesse; e, oltre a questo, ti daro' ricchezze, beni e gloria, come non n'ebbero mai i re che t'han preceduto, e come non ne avra' mai alcuno dei tuoi successori'. 2Cronache 1:13 E Salomone torno' dall'alto luogo ch'era a Gabaon, e dalla tenda di convegno, a Gerusalemme, e regno' sopra Israele. 2Cronache 1:14 Salomone raduno' carri e cavalieri, ed ebbe millequattrocento carri e dodicimila cavalieri, che stanzio' nelle citta' dove teneva i carri, e presso il re a Gerusalemme. 2Cronache 1:15 E il re fece si che l'argento e l'oro erano a Gerusalemme cosi comuni come le pietre, e i cedri tanto abbondanti quanto i sicomori della pianura. 2Cronache 1:16 I cavalli che Salomone aveva, gli venivan menati dall'Egitto; le carovane di mercanti del re li andavano a prendere a mandre, per un prezzo convenuto; 2Cronache 1:17 e facevano uscire dall'Egitto e giungere a destinazione un equipaggio per il costo di seicento sicli d'argento; un cavallo per il costo di centocinquanta. Nello stesso modo, per mezzo di que' mercanti, se ne facean venire per tutti i re degli Hittei e per i re della Siria. Preparativi per la costruzione del tempio 2Cronache 2:1 Salomone decise di costruire una casa per il nome dell'Eterno, e una casa reale per se'. 2Cronache 2:2 Salomone arruolo' settantamila uomini per portar pesi, ottantamila per tagliar pietre nella montagna, e tremilaseicento per sorvegliarli. 2Cronache 2:3 Poi Salomone mando' a dire a Huram, re di Tiro: 'Fa' con me come facesti con Davide mio padre, al quale mandasti de' cedri per edificarsi una casa di abitazione. 2Cronache 2:4 Ecco, io sto per edificare una casa per il nome dell'Eterno, dell'Iddio mio, per consacrargliela, per bruciare dinanzi a lui il profumo fragrante, per esporvi permanentemente i pani della presentazione, e per offrirvi gli olocausti del mattino e della sera, dei sabati, dei noviluni, e delle feste dell'Eterno, dell'Iddio nostro. Questa e' una legge perpetua per Israele. 2Cronache 2:5 La casa ch'io sto per edificare sara' grande, perche' l'Iddio nostro e' grande sopra tutti gli de'i. 2Cronache 2:6 Ma chi sara' da tanto da edificargli una casa, se i cieli e i cieli de' cieli non lo posson contenere? E chi son io per edificargli una casa, se non sia tutt'al piu' per bruciarvi dei profumi dinanzi a lui? 2Cronache 2:7 Mandami dunque un uomo abile a lavorare l'oro, l'argento, il rame, il ferro, la porpora, lo scarlatto, il violaceo, che sappia fare ogni sorta di lavori d'intagli, collaborando con gli artisti che sono presso di me in Giuda e a Gerusalemme, e che Davide mio padre aveva approntati. 2Cronache 2:8 Mandami anche dal Libano del legname di cedro, di cipresso e di sandalo; perche' io so che i tuoi servi sono abili nel tagliare il legname del Libano; ed ecco, i miei servi saranno coi servi tuoi, 2Cronache 2:9 per prepararmi del legname in abbondanza; giacche' la casa ch'io sto per edificare, sara' grande e maravigliosa. 2Cronache 2:10 E ai tuoi servi che abbatteranno e taglieranno il legname io daro' ventimila cori di grano battuto, ventimila cori d'orzo, ventimila bati di vino e ventimila bati d'olio'. 2Cronache 2:11 E Huram, re di Tiro, rispose cosi in una lettera, che mando' a Salomone: 'L'Eterno, perche' ama il suo popolo, ti ha costituito re su di esso'. 2Cronache 2:12 Huram aggiunse: 'Benedetto sia l'Eterno, l'Iddio d'Israele, che ha fatto i cieli e la terra, perche' ha dato al re Davide un figliuolo savio, pieno di senno e d'intelligenza, il quale edifichera' una casa per l'Eterno, e una casa reale per se'! 2Cronache 2:13 Io ti mando dunque un uomo abile e intelligente, maestro Huram, 2Cronache 2:14 figliuolo d'una donna della tribu' di Dan e di padre Tiro, il quale e' abile a lavorare l'oro, l'argento, il rame, il ferro, la pietra, il legno, la porpora, il violaceo, il bisso, lo scarlatto, e sa pur fare ogni sorta di lavori d'intaglio, ed eseguire qualsivoglia lavoro d'arte gli si affidi. Egli collaborera' coi tuoi artisti e con gli artisti del mio signore Davide, tuo padre. 2Cronache 2:15 Ora dunque mandi il mio signore ai suoi servi il grano, l'orzo, l'olio ed il vino, di cui egli ha parlato; 2Cronache 2:16 e noi, dal canto nostro, taglieremo del legname del Libano, quanto te ne abbisognera'; te lo spediremo per mare su zattere fino a Jafo, e tu lo farai trasportare a Gerusalemme'. 2Cronache 2:17 Salomone fece fare il conto di tutti gli stranieri che si trovavano nel paese d'Israele, e dei quali gia' Davide suo padre avea fatto il censimento; e se ne trovo' centocinquantatremilaseicento; 2Cronache 2:18 e ne prese settantamila per portar pesi, ottantamila per tagliar pietre nella montagna, e tremilaseicento per sorvegliare e far lavorare il popolo. Costruzione del tempio 2Cronache 3:1 Salomone comincio' a costruire la casa dell'Eterno a Gerusalemme, sul monte Moriah, dove l'Eterno era apparso a Davide suo padre, nel luogo che Davide aveva preparato, nell'aia di Ornan, il Gebuseo. 2Cronache 3:2 Egli comincio' la costruzione il secondo giorno del secondo mese del quarto anno del suo regno. 2Cronache 3:3 Or queste son le misure dei fondamenti gettati da Salomone per la costruzione della casa di Dio. La lunghezza, in cubiti dell'antica misura, era di sessanta cubiti; la larghezza, di venti cubiti. 2Cronache 3:4 Il portico, sul davanti della casa, avea venti cubiti di lunghezza, rispondenti alla larghezza della casa, e centoventi d'altezza. Salomone ricopri d'oro finissimo l'interno della casa. 2Cronache 3:5 Egli ricopri la casa maggiore di legno di cipresso, poi la rivesti d'oro finissimo e vi fece scolpire delle palme e delle catenelle. 2Cronache 3:6 Rivesti questa casa di pietre preziose, per ornamento; e l'oro era quello di Parvaim. 2Cronache 3:7 Rivesti pure d'oro la casa, le travi, gli stipiti, le pareti e le porte; e sulle pareti fece dei cherubini d'intaglio. Il luogo santissimo. I cherubini. Le colonne 2Cronache 3:8 E costrui il luogo santissimo. Esso avea venti cubiti di lunghezza, corrispondenti alla larghezza della casa, e venti cubiti di larghezza. Lo ricopri d'oro finissimo, del valore di seicento talenti; 2Cronache 3:9 e il peso dell'oro per i chiodi ascendeva a cinquanta sicli. Rivesti anche d'oro le camere superiori. 2Cronache 3:10 Nel luogo santissimo fece scolpire due statue di cherubini, che furono ricoperti d'oro. 2Cronache 3:11 Le ali dei cherubini aveano venti cubiti di lunghezza. L'ala del primo, lunga cinque cubiti, toccava la parete della casa; l'altra ala, pure di cinque cubiti, toccava l'ala del secondo cherubino. 2Cronache 3:12 L'ala del secondo cherubino, lunga cinque cubiti, toccava la parete della casa; l'altra ala, pure di cinque cubiti, arrivava all'ala dell'altro cherubino. 2Cronache 3:13 Le ali di questi cherubini, spiegate, misuravano venti cubiti. Essi stavano ritti in pie', e aveano le facce volte verso la sala. 2Cronache 3:14 E fece il velo di filo violaceo, porporino, scarlatto e di bisso, e vi fece ricamare dei cherubini. 2Cronache 3:15 Fece pure davanti alla casa due colonne di trentacinque cubiti d'altezza; e il capitello in cima a ciascuna, era di cinque cubiti. 2Cronache 3:16 E fece delle catenelle, come quelle che erano nel santuario, e le pose in cima alle colonne; e fece cento melagrane, che sospese alle catenelle. 2Cronache 3:17 E rizzo' le colonne dinanzi al tempio: una a destra e l'altra a sinistra; e chiamo' quella di destra Jakin, e quella di sinistra Boaz. L'altrare di rame, il mare di rame, i bacini e i vari utensili del tempio 2Cronache 4:1 Poi fece un altare di rame lungo venti cubiti, largo venti cubiti e alto dieci cubiti. 2Cronache 4:2 Fece pure il mare di getto, che avea dieci cubiti da un orlo all'altro; era di forma perfettamente rotonda, avea cinque cubiti d'altezza, e una corda di trenta cubiti ne misurava la circonferenza. 2Cronache 4:3 Sotto all'orlo lo circondavano delle figure di buoi, dieci per cubito, facendo tutto il giro del mare; erano disposti in due ordini ed erano stati fusi insieme col mare. 2Cronache 4:4 Questo posava su dodici buoi, dei quali tre guardavano a settentrione, tre a occidente, tre a mezzogiorno, e tre ad oriente: il mare stava su di essi, e le parti posteriori de' buoi erano vo'lte verso il di dentro. 2Cronache 4:5 Esso aveva lo spessore d'un palmo; il suo orlo, fatto come l'orlo d'una coppa, avea la forma d'un fior di giglio; il mare poteva contenere tremila bati. 2Cronache 4:6 Fece pure dieci conche, e ne pose cinque a destra e cinque a sinistra, perche' servissero alle purificazioni; vi si lavava cio' che serviva agli olocausti. Il mare era destinato alle abluzioni dei sacerdoti. 2Cronache 4:7 E fece i dieci candelabri d'oro, conformemente alle norme che li concernevano, e li pose nel tempio, cinque a destra e cinque a sinistra. 2Cronache 4:8 Fece anche dieci tavole, che pose nel tempio, cinque a destra e cinque a sinistra. E fece cento bacini d'oro. 2Cronache 4:9 Fece pure il cortile dei sacerdoti, e il gran cortile con le sue porte, delle quali ricopri di rame i battenti. 2Cronache 4:10 E pose il mare al lato destro della casa, verso sud-est. 2Cronache 4:11 Huram fece pure i vasi per le ceneri, le palette ed i bacini. Cosi Huram compi l'opera che avea fatta per il re Salomone nella casa di Dio: 2Cronache 4:12 le due colonne, le due palle dei capitelli in cima alle colonne; i due reticolati per coprire le due palle dei capitelli in cima alle colonne, 2Cronache 4:13 le quattrocento melagrane per i due reticolati, a due ordini di melagrane per ogni reticolato, da coprire le due palle dei capitelli in cima alle colonne; 2Cronache 4:14 e fece le basi e le conche sulle basi, 2Cronache 4:15 il mare, ch'era unico, e i dodici buoi sotto il mare, 2Cronache 4:16 e i vasi per le ceneri, le palette, i forchettoni e tutti gli utensili accessori. Maestro Huram li fece per il re Salomone, per la casa dell'Eterno, di rame tirato a pulimento. 2Cronache 4:17 Il re li fece fondere nella pianura del Giordano, in un suolo argilloso, fra Succoth e Tsereda. 2Cronache 4:18 Salomone fece tutti questi utensili in cosi gran quantita', che non se ne riscontro' il peso del rame. 2Cronache 4:19 Salomone fece fabbricare tutti gli arredi della casa di Dio: l'altare d'oro, le tavole sulle quali si mettevano i pani della presentazione; 2Cronache 4:20 i candelabri d'oro puro, con le loro lampade, da accendere, secondo la norma stabilita, davanti al santuario; 2Cronache 4:21 i fiori, le lampade, gli smoccolatoi, d'oro del piu' puro; 2Cronache 4:22 i coltelli, i bacini, le coppe e i bracieri, d'oro fino. Quanto alla porta della casa, i battenti interiori, all'ingresso del luogo santissimo, e le porte della casa, all'ingresso del tempio, erano d'oro. 2Cronache 5:1 Cosi fu compiuta tutta l'opera che Salomone fece eseguire per la casa dell'Eterno. E Salomone fece portare l'argento, l'oro e tutti gli utensili che Davide suo padre avea consacrati, e li mise nei tesori della casa di Dio. Consacrazione del tempio 2Cronache 5:2 Allora Salomone raduno' a Gerusalemme gli anziani d'Israele e tutti i capi delle tribu', i principi delle famiglie patriarcali dei figliuoli d'Israele, per portar su l'arca del patto dell'Eterno, dalla citta' di Davide, cioe' da Sion. 2Cronache 5:3 Tutti gli uomini d'Israele si radunarono presso il re per la festa che cadeva il settimo mese. 2Cronache 5:4 Arrivati che furono tutti gli anziani d'Israele, i Leviti presero l'arca, 2Cronache 5:5 e portarono su l'arca, la tenda di convegno, e tutti gli utensili sacri che erano nella tenda. I sacerdoti ed i Leviti eseguirono il trasporto. 2Cronache 5:6 Il re Salomone e tutta la raunanza d'Israele convocata presso di lui, si raccolsero davanti all'arca, e immolarono pecore e buoi in tal quantita' da non potersi contare ne' calcolare. 2Cronache 5:7 I sacerdoti portarono l'arca del patto dell'Eterno al luogo destinatole, nel santuario della casa, nel luogo santissimo, sotto le ali dei cherubini; 2Cronache 5:8 poiche' i cherubini aveano le ali spiegate sopra il sito dell'arca, e coprivano dall'alto l'arca e le sue stanghe. 2Cronache 5:9 Le stanghe aveano una tale lunghezza che le loro estremita' si vedevano sporgere dall'arca, davanti al santuario, ma non si vedevano dal di fuori. Esse son rimaste quivi fino al di d'oggi. 2Cronache 5:10 Nell'arca non v'era altro se non le due tavole di pietra che Mose' vi avea deposte sullo Horeb, quando l'Eterno fece patto coi figliuoli d'Israele, dopo che questi furono usciti dal paese d'Egitto. 2Cronache 5:11 Or avvenne che mentre i sacerdoti uscivano dal luogo santo - giacche' tutti i sacerdoti presenti s'erano santificati senza osservare l'ordine delle classi, 2Cronache 5:12 e tutti i Leviti cantori, Asaf, Heman, Jeduthun, i loro figliuoli e i loro fratelli, vestiti di bisso, con cembali, salte'ri e cetre stavano in pie' a oriente dell'altare, e con essi centoventi sacerdoti che sonavan la tromba 2Cronache 5:13 - mentre, dico, quelli che sonavan la tromba e quelli che cantavano, come un sol uomo, fecero udire un'unica voce per celebrare e per lodare l'Eterno, e alzarono la voce al suon delle trombe, de' cembali e degli altri strumenti musicali, e celebrarono l'Eterno dicendo: 'Celebrate l'Eterno, perch'egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in perpetuo', avvenne che la casa, la casa dell'Eterno, fu riempita da una nuvola, 2Cronache 5:14 e i sacerdoti non poterono rimanervi per farvi l'ufficio loro, a motivo della nuvola; poiche' la gloria dell'Eterno riempiva la casa di Dio. Discorso e preghiera di Salomone 2Cronache 6:1 Allora Salomone disse: 'L'Eterno ha dichiarato che abiterebbe nella oscurita'! 2Cronache 6:2 E io t'ho costruito una casa per tua abitazione, un luogo ove tu dimorerai in perpetuo!' 2Cronache 6:3 Poi il re volto' la faccia, e benedisse tutta la raunanza d'Israele; e tutta la raunanza d'Israele stava in piedi. 2Cronache 6:4 E disse: 'Benedetto sia l'Eterno, l'Iddio d'Israele, il quale di sua propria bocca parlo' a Davide mio padre, e con la sua potenza ha adempito quel che avea dichiarato dicendo: 2Cronache 6:5 - Dal giorno che trassi il mio popolo d'Israele dal paese d'Egitto, io non scelsi alcuna citta', fra tutte le tribu' d'Israele, per edificarvi una casa, ove il mio nome dimorasse; e non scelsi alcun uomo perche' fosse principe del mio popolo d'Israele; 2Cronache 6:6 ma ho scelto Gerusalemme perche' il mio nome vi dimori, e ho scelto Davide per regnare sul mio popolo d'Israele. - 2Cronache 6:7 Or Davide, mio padre, ebbe in cuore di costruire una casa al nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele; 2Cronache 6:8 ma l'Eterno disse a Davide mio padre: - Quanto all'aver tu avuto in cuore di costruire una casa al mio nome, hai fatto bene ad aver questo in cuore; 2Cronache 6:9 pero', non sarai tu che edificherai la casa; ma il tuo figliuolo che uscira' dalle tue viscere, sara' quegli che costruira' la casa al mio nome. - 2Cronache 6:10 E l'Eterno ha adempita la parola che avea pronunziata; ed io son sorto in luogo di Davide mio padre, e mi sono assiso sul trono d'Israele, come l'Eterno aveva annunziato, ed ho costruita la casa al nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele. 2Cronache 6:11 E quivi ho posto l'arca nella quale e' il patto dell'Eterno: il patto ch'egli fermo' coi figliuoli d'Israele'. 2Cronache 6:12 Poi Salomone si pose davanti all'altare dell'Eterno, in presenza di tutta la raunanza d'Israele, e stese le sue mani. 2Cronache 6:13 Egli, infatti, avea fatto costruire una tribuna di rame, lunga cinque cubiti, larga cinque cubiti e alta tre cubiti, e l'avea posta in mezzo al cortile; egli vi sali, si mise in ginocchio in presenza di tutta la raunanza d'Israele, stese le mani verso il cielo, e disse: 2Cronache 6:14 'O Eterno, Dio d'Israele! Non v'e' Dio che sia simile a te, ne' in cielo ne' in terra! Tu mantieni il patto e la misericordia verso i tuoi servi che camminano in tua presenza con tutto il cuor loro. 2Cronache 6:15 Tu hai mantenuta la promessa da te fatta al tuo servo Davide, mio padre; e cio' che dichiarasti con la tua propria bocca, la tua mano oggi l'adempie. 2Cronache 6:16 Ora dunque, o Eterno, Dio d'Israele, mantieni al tuo servo Davide, mio padre, la promessa che gli facesti, dicendo: - Non ti manchera' mai qualcuno che segga nel mio cospetto sul trono d'Israele, purche' i tuoi figliuoli veglino sulla loro condotta, e camminino secondo la mia legge, come tu hai camminato in mia presenza. 2Cronache 6:17 Ora dunque, o Eterno, Dio d'Israele, s'avveri la parola che dicesti al tuo servo Davide! 2Cronache 6:18 Ma e' egli proprio vero che Dio abiti cogli uomini sulla terra? Ecco, i cieli e i cieli de' cieli non ti posson contenere; quanto meno questa casa che io ho costruita! 2Cronache 6:19 Nondimeno, o Eterno, Dio mio, abbi riguardo alla preghiera del tuo servo e alla sua supplicazione, ascoltando il grido e la preghiera che il tuo servo ti rivolge. 2Cronache 6:20 Siano gli occhi tuoi giorno e notte aperti su questa casa, sul luogo nel quale dicesti di voler mettere il tuo nome! Ascolta la preghiera che il tuo servo fara', rivo'lto a questo luogo! 2Cronache 6:21 Ascolta le supplicazioni del tuo servo e del tuo popolo Israele quando pregheranno, rivo'lti a questo luogo; ascoltali dal luogo della tua dimora, dai cieli; ascolta e perdona! 2Cronache 6:22 Quand'uno avra' peccato contro il suo prossimo e si esigera' da lui il giuramento per costringerlo a giurare, se quegli viene a giurare davanti al tuo altare in questa casa, 2Cronache 6:23 tu ascoltalo dal cielo, agisci e giudica i tuoi servi; condanna il colpevole, facendo ricadere sul suo capo i suoi atti, e dichiara giusto l'innocente, trattandolo secondo la sua giustizia. 2Cronache 6:24 Quando il tuo popolo Israele sara' sconfitto dal nemico per aver peccato contro di te, se torna a te, se da' gloria al tuo nome e ti rivolge preghiere e supplicazioni in questa casa, tu esaudiscilo dal cielo, 2Cronache 6:25 perdona al tuo popolo d'Israele il suo peccato, e riconducilo nel paese che desti a lui ed ai suoi padri. 2Cronache 6:26 Quando il cielo sara' chiuso e non vi sara' piu' pioggia a motivo dei loro peccati contro di te, se essi pregano rivo'lti a questo luogo, se danno gloria al tuo nome e si convertono dai loro peccati perche' li avrai afflitti, 2Cronache 6:27 tu esaudiscili dal cielo, perdona il loro peccato ai tuoi servi ed al tuo popolo d'Israele, ai quali avrai mostrato la buona strada per cui debbon camminare; e manda la pioggia sulla terra, che hai data come eredita' al tuo popolo. 2Cronache 6:28 Quando il paese sara' invaso dalla carestia o dalla peste, dalla ruggine o dal carbone, dalle locuste o dai bruci, quando il nemico assediera' il tuo popolo nel suo paese, nelle sue citta', quando scoppiera' qualsivoglia flagello o epidemia, 2Cronache 6:29 ogni preghiera, ogni supplicazione che ti sara' rivolta da un individuo o dall'intero tuo popolo d'Israele, allorche' ciascuno avra' riconosciuta la sua piaga e il suo dolore e stendera' le sue mani verso questa casa, 2Cronache 6:30 tu esaudiscila dal cielo, dal luogo della tua dimora, e perdona; rendi a ciascuno secondo le sue vie, tu che conosci il cuore d'ognuno; - poiche' tu solo conosci il cuore dei figliuoli degli uomini; - 2Cronache 6:31 affinche' essi ti temano e camminino nelle tue vie tutto il tempo che vivranno nel paese che tu desti ai padri nostri! 2Cronache 6:32 Anche lo straniero, che non e' del tuo popolo d'Israele, quando verra' da un paese lontano a motivo del tuo gran nome, della tua mano potente e del tuo braccio disteso, quando verra' a pregarti in questa casa, 2Cronache 6:33 tu esaudiscilo dal cielo, dal luogo della tua dimora, e concedi a questo straniero tutto quello che ti domandera', affinche' tutti i popoli della terra conoscano il tuo nome per temerti, come fa il tuo popolo d'Israele, e sappiano che il tuo nome e' invocato su questa casa che io ho costruita! 2Cronache 6:34 Quando il tuo popolo partira' per muover guerra al suo nemico seguendo la via per la quale tu l'avrai mandato, se t'innalza preghiere rivo'lto alla citta' che tu hai scelta, e alla casa che io ho costruita al tuo nome, 2Cronache 6:35 esaudisci dal cielo le sue preghiere e le sue supplicazioni, e fagli ragione. 2Cronache 6:36 Quando peccheranno contro di te - poiche' non v'e' uomo che non pecchi - e tu ti sarai mosso a sdegno contro di loro e li avrai abbandonati in balia del nemico che li menera' in cattivita' in un paese lontano o vicino, 2Cronache 6:37 se, nel paese dove saranno schiavi, rientrano in se stessi, se tornano a te e ti rivolgono supplicazioni nel paese del loro servaggio, e dicono: - Abbiam peccato, abbiamo operato iniquamente, siamo stati malvagi, - 2Cronache 6:38 se tornano a te con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro nel paese del loro servaggio dove sono stati menati schiavi, e ti pregano, rivo'lti al loro paese, il paese che tu desti ai loro padri, alla citta' che tu hai scelta, e alla casa che io ho costruita al tuo nome, 2Cronache 6:39 esaudisci dal cielo, dal luogo della tua dimora, la loro preghiera e le loro supplicazioni, e fa' loro ragione; perdona al tuo popolo che ha peccato contro di te! 2Cronache 6:40 Ora, o Dio mio, siano aperti gli occhi tuoi, e siano attente le tue orecchie alla preghiera fatta in questo luogo! 2Cronache 6:41 Ed ora, le'vati, o Eterno, o Dio, vieni al luogo del tuo riposo, tu e l'arca della tua forza! I tuoi sacerdoti, o Eterno, o Dio, siano rivestiti di salvezza, e giubilino nel bene i tuoi fedeli! 2Cronache 6:42 O Eterno, o Dio, non respingere la faccia del tuo unto; ricordati delle grazie fatte a Davide, tuo servo!' Sacrifizi inaugurali 2Cronache 7:1 Quando Salomone ebbe finito di pregare, il fuoco scese dal cielo, consumo' l'olocausto e i sacrifizi, e la gloria dell'Eterno riempi la casa; 2Cronache 7:2 e i sacerdoti non potevano entrare nella casa dell'Eterno a motivo della gloria dell'Eterno che riempiva la casa dell'Eterno. 2Cronache 7:3 Tutti i figliuoli d'Israele videro scendere il fuoco e la gloria dell'Eterno sulla casa, e si chinarono con la faccia a terra, si prostrarono sul pavimento, e lodarono l'Eterno, dicendo: 'Celebrate l'Eterno, perch'egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in perpetuo'. 2Cronache 7:4 Poi il re e tutto il popolo offrirono dei sacrifizi davanti all'Eterno. 2Cronache 7:5 Il re Salomone offri in sacrifizio ventiduemila buoi e centoventimila pecore. Cosi il re e tutto il popolo dedicarono la casa di Dio. 2Cronache 7:6 I sacerdoti stavano in pie', intenti ai loro uffici; cosi pure i Leviti, con gli strumenti musicali consacrati all'Eterno, che il re Davide avea fatti per lodare l'Eterno, la cui 'benignita' dura in perpetuo', quando anche Davide celebrava con essi l'Eterno; e i sacerdoti sonavano la tromba dirimpetto ai Leviti, e tutto Israele stava in piedi. 2Cronache 7:7 Salomone consacro' la parte di mezzo del cortile, ch'e' davanti alla casa dell'Eterno; poiche' offri quivi gli olocausti e i grassi dei sacrifizi di azioni di grazie, giacche' l'altare di rame che Salomone avea fatto, non poteva contenere gli olocausti, le oblazioni e i grassi. 2Cronache 7:8 E in quel tempo Salomone celebro' la festa per sette giorni, e tutto Israele con lui. Ci fu una grandissima raunanza di gente, venuta da tutto il paese: dai dintorni di Hamath fino al torrente d'Egitto. 2Cronache 7:9 L'ottavo giorno fecero una raunanza solenne; poiche' celebrarono la dedicazione dell'altare per sette giorni, e la festa per altri sette giorni. 2Cronache 7:10 Il ventitreesimo giorno del settimo mese Salomone rimando' alle sue tende il popolo allegro e col cuor contento per il bene che l'Eterno avea fatto a Davide, a Salomone e ad Israele, suo popolo. Seconda apparizione dell'Eterno a Salomone 2Cronache 7:11 Salomone dunque termino' la casa dell'Eterno e la casa reale, e meno' a felice compimento tutto quello che aveva avuto in cuore di fare nella casa dell'Eterno e nella sua propria casa. 2Cronache 7:12 E l'Eterno apparve di notte a Salomone, e gli disse: 'Io ho esaudita la tua preghiera, e mi sono scelto questo luogo come casa dei sacrifizi. 2Cronache 7:13 Quand'io chiudero' il cielo in guisa che non vi sara' piu' pioggia, quand'ordinero' alle locuste di divorare il paese, quando mandero' la peste fra il mio popolo, 2Cronache 7:14 se il mio popolo, sul quale e' invocato il mio nome, si umilia, prega, cerca la mia faccia e si converte dalle sue vie malvage, io lo esaudiro' dal cielo, gli perdonero' i suoi peccati, e guariro' il suo paese. 2Cronache 7:15 I miei occhi saranno oramai aperti e le mie orecchie attente alla preghiera fatta in questo luogo; 2Cronache 7:16 poiche' ora ho scelta e santificata questa casa, affinche' il mio nome vi rimanga in perpetuo, e gli occhi miei ed il mio cuore saran quivi sempre. 2Cronache 7:17 E quanto a te, se tu cammini dinanzi a me come cammino' Davide tuo padre, facendo tutto quello che t'ho comandato, e se osservi le mie leggi e i miei precetti, 2Cronache 7:18 io stabiliro' il trono del tuo regno, come promisi a Davide tuo padre, dicendo: - Non ti manchera' mai qualcuno che regni sopra Israele. 2Cronache 7:19 Ma se vi ritraete da me e abbandonate le mie leggi e i miei comandamenti che io vi ho posti dinanzi, e andate invece a servire altri de'i e a prostrarvi dinanzi a loro, 2Cronache 7:20 io vi sradichero' dal mio paese che v'ho dato; e rigettero' dal mio cospetto la casa che ho consacrata al mio nome, e la faro' diventare la favola e lo zimbello di tutti i popoli. 2Cronache 7:21 Chiunque passera' vicino a questa casa, gia' cosi eccelsa, stupira' e dira': - Perche' l'Eterno ha egli trattato in tal guisa questo paese e questa casa? - 2Cronache 7:22 e si rispondera': - Perche' hanno abbandonato l'Eterno, l'Iddio dei loro padri che li trasse dal paese d'Egitto, si sono invaghiti di altri de'i, si son prostrati dinanzi a loro e li hanno serviti; ecco perche' l'Eterno ha fatto venire tutti questi mali su loro'. Citta' costruite da Salomone. Flotta mandata ad Ofir 2Cronache 8:1 Or avvenne che, passati i venti anni nei quali Salomone edifico' la casa dell'Eterno e la sua propria casa, 2Cronache 8:2 egli ricostrui le citta' che Huram gli avea date, e vi fece abitare i figliuoli d'Israele. 2Cronache 8:3 E Salomone marcio' contro Hamath-Tsoba e se ne impadroni. 2Cronache 8:4 E ricostrui Tadmor nella parte deserta del paese, e tutte le citta' di rifornimento in Hamath. 2Cronache 8:5 Ricostrui pure Beth-Horon superiore e Beth-Horon inferiore, citta' forti, munite di mura, di porte e di sbarre; 2Cronache 8:6 riedifico' Baalath e tutte le citta' di rifornimento che appartenevano al re, tutte le citta' per i suoi carri, le citta' per i suoi cavalieri, insomma tutto quello che gli piacque di costruire a Gerusalemme, al Libano e in tutto il paese del suo dominio. 2Cronache 8:7 Di tutta la popolazione ch'era rimasta degli Hittei, degli Amorei, dei Ferezei, degli Hivvei e dei Gebusei, che non erano d'Israele, 2Cronache 8:8 vale a dire dei loro discendenti ch'eran rimasti dopo di loro nel paese e che gl'Israeliti non aveano distrutti, Salomone fece tanti servi per le comandate; e tali son rimasti fino al di d'oggi. 2Cronache 8:9 Ma de' figliuoli d'Israele Salomone non impiego' alcuno come servo per i suoi lavori; essi furono la sua gente di guerra, capi de' suoi condottieri e comandanti dei suoi carri e dei suoi cavalieri. 2Cronache 8:10 I capi preposti al popolo dal re Salomone e incaricati di sorvegliarlo, erano in numero di duecentocinquanta. 2Cronache 8:11 Or Salomone fece salire la figliuola di Faraone dalla citta' di Davide alla casa ch'egli le avea fatto costruire; perche' disse: 'La moglie mia non abitera' nella casa di Davide re d'Israele, perche' i luoghi dov'e' entrata l'arca dell'Eterno son santi'. 2Cronache 8:12 Allora Salomone offri degli olocausti all'Eterno sull'altare dell'Eterno, ch'egli avea costruito davanti al portico; 2Cronache 8:13 offriva quello che bisognava offrire, secondo l'ordine di Mose', ogni giorno, nei sabati, nei noviluni, e nelle feste solenni, tre volte all'anno: alla festa degli azzimi, alla festa delle settimane e alla festa delle capanne. 2Cronache 8:14 E stabili nelle loro funzioni, come le avea regolate Davide suo padre, le classi dei sacerdoti, i Leviti nella loro incombenza di celebrare l'Eterno e fare il servizio in presenza de' sacerdoti giorno per giorno, e i portinai, a ciascuna porta, secondo le loro classi; poiche' cosi aveva ordinato Davide, l'uomo di Dio. 2Cronache 8:15 E non si devio' in nulla dagli ordini che il re avea dato circa i sacerdoti e i Leviti, come pure relativamente ai tesori. 2Cronache 8:16 Cosi fu condotta tutta l'opera di Salomone dal giorno in cui fu fondata la casa dell'Eterno, fino a quando fu terminata. La casa dell'Eterno ebbe il suo perfetto compimento. 2Cronache 8:17 Allora Salomone parti per Etsion-Gheber e per Eloth, sulla riva del mare, nel paese di Edom. 2Cronache 8:18 E Huram, per mezzo della sua gente, gli mando' delle navi e degli uomini che conoscevano il mare; i quali andaron con la gente di Salomone ad Ofir, vi presero quattrocentocinquanta talenti d'oro, e li portarono al re Salomone. La regina di Sceba viene a visitare Salomone a Gerusalemme 2Cronache 9:1 Or la regina di Sceba, avendo udito la fama che circondava Salomone, venne a Gerusalemme per metterlo alla prova con degli enimmi. Essa giunse con un numerosissimo seguito, con cammelli carichi di aromi, d'oro in gran quantita', e di pietre preziose: e, recatasi da Salomone, gli disse tutto quello che aveva in cuore. 2Cronache 9:2 Salomone rispose a tutte le questioni propostegli da lei, e non ci fu cosa che fosse oscura per il re, e ch'ei non sapesse spiegare. 2Cronache 9:3 E quando la regina di Sceba ebbe veduto la sapienza di Salomone e la casa ch'egli avea costruita, 2Cronache 9:4 e le vivande della sua mensa e gli alloggi de' suoi servi e l'ordine di servizio de' suoi ufficiali e le loro vesti e i suoi coppieri e le loro vesti e gli olocausti ch'egli offriva nella casa dell'Eterno, rimase fuor di se' dalla maraviglia. 2Cronache 9:5 E disse al re: 'Quello che avevo sentito dire nel mio paese dei fatti tuoi e della tua sapienza era dunque vero. 2Cronache 9:6 Ma io non ci ho creduto finche' non son venuta io stessa, e non ho visto con gli occhi miei; ed ora, ecco, non m'era stata riferita neppure la meta' della grandezza della tua sapienza! Tu sorpassi la fama che me n'era giunta! 2Cronache 9:7 Beata la tua gente, beati questi tuoi servi che stanno del continuo dinanzi a te, ed ascoltano la tua sapienza! 2Cronache 9:8 Sia benedetto l'Eterno, il tuo Dio, il quale t'ha gradito, mettendoti sul suo trono, onde tu regni per l'Eterno, per il tuo Dio! Iddio ti ha stabilito re per far ragione e giustizia, perch'egli ama Israele e vuol conservarlo in perpetuo'. 2Cronache 9:9 Poi ella dono' al re centoventi talenti d'oro, grandissima quantita' di aromi e delle pietre preziose. Non vi furon piu' tali aromi, come quelli che la regina di Sceba diede al re Salomone. 2Cronache 9:10 (I servi di Huram e i servi di Salomone che portavano oro da Ofir, portavano anche del legno di sandalo e delle pietre preziose; 2Cronache 9:11 e di questo legno di sandalo il re fece delle scale per la casa dell'Eterno e per la casa reale, delle cetre e de' salte'ri per i cantori. Del legno come questo non se n'era mai visto prima nel paese di Giuda). 2Cronache 9:12 Il re Salomone diede alla regina di Sceba tutto quello ch'essa bramo' e chiese, oltre all'equivalente di quello ch'essa avea portato al re. Poi ella si rimise in cammino, e coi suoi servi se ne torno' al suo paese. Ricchezze di Salomone 2Cronache 9:13 Or il peso dell'oro che giungeva ogni anno a Salomone, era di seicentosessantasei talenti, 2Cronache 9:14 oltre quello che percepiva dai trafficanti e dai negozianti che gliene portavano, da tutti i re d'Arabia e dai governatori del paese che recavano a Salomone dell'oro e dell'argento. 2Cronache 9:15 E il re Salomone fece fare duecento scudi grandi d'oro battuto, per ognuno dei quali impiego' seicento sicli d'oro battuto, 2Cronache 9:16 e trecento altri scudi d'oro battuto, per ognuno dei quali impiego' trecento sicli d'oro; e il re li mise nella casa della 'Foresta del Libano'. 2Cronache 9:17 Il re fece pure un gran trono d'avorio, che rivesti d'oro puro. 2Cronache 9:18 Questo trono aveva sei gradini e una predella d'oro connessi col trono; v'erano dei bracci da un lato e dall'altro del seggio, due leoni stavano presso i bracci, 2Cronache 9:19 e dodici leoni stavano sui sei gradini, da una parte e dall'altra. Niente di simile era ancora stato fatto in verun altro regno. 2Cronache 9:20 E tutte le coppe del re Salomone erano d'oro, e tutto il vasellame della casa della 'Foresta del Libano' era d'oro puro; dell'argento non si faceva alcun conto al tempo di Salomone. 2Cronache 9:21 Poiche' il re aveva delle navi che andavano a Tarsis con la gente di Huram; e una volta ogni tre anni venivano le navi da Tarsis, recando oro, argento, avorio, scimmie e pavoni. 2Cronache 9:22 Cosi il re Salomone fu il piu' grande di tutti i re della terra per ricchezze e per sapienza. 2Cronache 9:23 E tutti i re della terra cercavan di veder Salomone per udir la sapienza che Dio gli avea messa in cuore. 2Cronache 9:24 E ognun d'essi gli portava il suo dono: vasi d'argento, vasi d'oro, vesti, armi, aromi, cavalli, muli; e questo avveniva ogni anno. 2Cronache 9:25 Salomone aveva delle scuderie per quattromila cavalli, dei carri, e dodicimila cavalieri, che distribuiva nelle citta' dove teneva i suoi carri, e in Gerusalemme presso di se'. 2Cronache 9:26 Egli signoreggiava su tutti i re, dal fiume sino al paese de' Filistei e sino ai confini d'Egitto. 2Cronache 9:27 E il re fece si che l'argento era in Gerusalemme cosi comune come le pietre, e i cedri tanto abbondanti quanto i sicomori della pianura. 2Cronache 9:28 E si menavano a Salomone de' cavalli dall'Egitto e da tutti i paesi. 2Cronache 9:29 Or il rimanente delle azioni di Salomone, le prime e le ultime, sono scritte nel libro di Nathan, il profeta, nella profezia di Ahija di Scilo, e nelle visioni di Jeddo il veggente, relative a Geroboamo, figliuolo di Nebat. 2Cronache 9:30 Salomone regno' a Gerusalemme, su tutto Israele, quarant'anni. 2Cronache 9:31 Poi Salomone s'addormento' coi suoi padri, e fu sepolto nella citta' di Davide suo padre; e Roboamo suo figliuolo regno' in luogo suo. STORIA DEL REGNO DI GIUDA DALLO SCISMA FINO ALLA CATTIVITa' (Cap. 10 a 36) Divisione del regno. Roboamo re di Giuda. Geroboamo re d'Israele 2Cronache 10:1 Roboamo ando' a Sichem, perche' tutto Israele era venuto a Sichem per farlo re. 2Cronache 10:2 Quando Geroboamo, figliuolo di Nebat, ebbe di cio' notizia, si trovava ancora in Egitto, dov'era fuggito per scampare dal re Salomone; e torno' dall'Egitto. 2Cronache 10:3 Lo mandarono a chiamare, e Geroboamo e tutto Israele vennero a parlare a Roboamo, e gli dissero: 2Cronache 10:4 'Tuo padre ha reso duro il nostro giogo; ora rendi tu piu' lieve la dura servitu' e il giogo pesante che tuo padre ci ha imposti, e noi ti serviremo'. Ed egli rispose loro: 2Cronache 10:5 'Tornate da me fra tre giorni'. E il popolo se ne ando'. 2Cronache 10:6 Il re Roboamo si consiglio' coi vecchi ch'erano stati al servizio del re Salomone suo padre mentre era vivo, e disse: 'Che mi consigliate voi di rispondere a questo popolo?' 2Cronache 10:7 E quelli gli parlarono cosi: 'Se ti mostri benevolo verso questo popolo, e gli compiaci, e se gli parli con bonta', ti sara' servo per sempre'. 2Cronache 10:8 Ma Roboamo abbandono' il consiglio datogli dai vecchi, e si consiglio' coi giovani ch'eran cresciuti con lui ed erano stati al suo servizio, 2Cronache 10:9 e disse loro: 'Come consigliate voi che rispondiamo a questo popolo che m'ha parlato dicendo: - Allevia il giogo che tuo padre ci ha imposto?' - 2Cronache 10:10 E i giovani ch'eran cresciuti con lui gli parlarono cosi: 'Ecco quel che dirai a questo popolo che s'e' rivolto a te dicendo: - Tuo padre ha reso pesante il nostro giogo, e tu ce lo allevia! - Gli risponderai cosi: - Il mio dito mignolo e' piu' grosso del corpo di mio padre; 2Cronache 10:11 ora, mio padre vi ha caricati d'un giogo pesante, ma io lo rendero' piu' pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castighero' coi flagelli a punte'. 2Cronache 10:12 Tre giorni dopo, Geroboamo e tutto il popolo vennero da Roboamo, come aveva ordinato il re dicendo: 'Tornate da me fra tre giorni'. 2Cronache 10:13 E il re rispose loro duramente, abbandonando il consiglio che i vecchi gli aveano dato; 2Cronache 10:14 e parlo' loro secondo il consiglio de' giovani, dicendo: 'Mio padre ha reso pesante il vostro giogo, ma io lo rendero' piu' pesante ancora; mio padre vi ha castigati con la frusta, e io vi castighero' coi flagelli a punte'. 2Cronache 10:15 Cosi il re non diede ascolto al popolo; perche' questa era cosa diretta da Dio, affinche' si adempisse la parola che l'Eterno avea pronunziata per mezzo di Ahija di Scilo a Geroboamo, figliuolo di Nebat. 2Cronache 10:16 E quando tutto Israele vide che il re non gli dava ascolto, rispose al re, dicendo: 'Che abbiam noi da fare con Davide? Noi non abbiamo nulla di comune col figliuolo d'Isai! Ognuno alle sue tende, o Israele! Provvedi ora alla tua casa, o Davide!' E tutto Israele se ne ando' alle sue tende. 2Cronache 10:17 Ma sui figliuoli d'Israele che abitavano nelle citta' di Giuda, regno' Roboamo. 2Cronache 10:18 E il re Roboamo mando' loro Adoram, preposto ai tributi; ma i figliuoli d'Israele lo lapidarono ed egli mori. E il re Roboamo sali in fretta sopra un carro per fuggire a Gerusalemme. 2Cronache 10:19 Cosi Israele si ribello' alla casa di Davide, ed e' rimasto ribelle fino al di d'oggi. Roboamo. Sue precauzioni per rendersi stabile il regno 2Cronache 11:1 Roboamo, giunto che fu a Gerusalemme, raduno' la casa di Giuda e di Beniamino, centottantamila uomini, guerrieri scelti, per combattere contro Israele e restituire il regno a Roboamo. 2Cronache 11:2 Ma la parola dell'Eterno fu cosi rivolta a Scemaia, uomo di Dio: 2Cronache 11:3 'Parla a Roboamo, figliuolo di Salomone, re di Giuda, e a tutto Israele in Giuda e in Beniamino, e di' loro: 2Cronache 11:4 - Cosi parla l'Eterno: Non salite a combattere contro i vostri fratelli! Ognuno se ne torni a casa sua; perche' questo e' avvenuto per voler mio'. Quelli ubbidirono alla parola dell'Eterno, e se ne tornaron via rinunziando a marciare contro Geroboamo. 2Cronache 11:5 Roboamo abito' in Gerusalemme, e costrui delle citta' fortificate in Giuda. 2Cronache 11:6 Costrui Bethlehem, Etam, Tekoa, 2Cronache 11:7 Beth-Tsur, Soco, Adullam, 2Cronache 11:8 Gath, Maresha, Zif, 2Cronache 11:9 Adoraim, Lakis, Azeka, 2Cronache 11:10 Tsorea, Ajalon ed Hebron, che erano in Giuda e in Beniamino, e ne fece delle citta' fortificate. 2Cronache 11:11 Muni queste citta' fortificate, vi pose dei comandanti, e dei magazzini di viveri, d'olio e di vino; 2Cronache 11:12 e in ognuna di queste citta' mise scudi e lance, e le rese straordinariamente forti. E Giuda e Beniamino furon per lui. 2Cronache 11:13 I sacerdoti e i Leviti di tutto Israele vennero da tutte le loro contrade a porsi accanto a lui; 2Cronache 11:14 poiche' i Leviti abbandonarono i loro contadi e le loro proprieta', e vennero in Giuda e a Gerusalemme; perche' Geroboamo, con i suoi figliuoli, li avea cacciati perche' non esercitassero piu' l'ufficio di sacerdoti dell'Eterno, 2Cronache 11:15 e s'era creato dei sacerdoti per gli alti luoghi, per i demoni, e per i vitelli che avea fatti. 2Cronache 11:16 E quelli di tutte le tribu' d'Israele che aveano in cuore di cercare l'Eterno, l'Iddio d'Israele, seguirono i Leviti a Gerusalemme per offrir sacrifizi all'Eterno, all'Iddio dei loro padri; 2Cronache 11:17 e fortificarono cosi il regno di Giuda e resero stabile Roboamo, figliuolo di Salomone, durante tre anni; perche' per tre anni seguiron la via di Davide e di Salomone. 2Cronache 11:18 Roboamo prese per moglie Mahalath, figliuola di Jerimoth, figliuolo di Davide e di Abihail, figliuola di Eliab, figliuolo d'Isai. 2Cronache 11:19 Essa gli partori questi figliuoli: Jeush, Scemaria e Zaham. 2Cronache 11:20 Dopo di lei, prese Maaca, figliuola d'Absalom, la quale gli partori Abija, Attai, Ziza e Scelomith. 2Cronache 11:21 E Roboamo amo' Maaca, figliuola di Absalom, piu' di tutte le sue mogli e di tutte le sue concubine; perche' ebbe diciotto mogli, e sessanta concubine, e genero' ventotto figliuoli e sessanta figliuole. 2Cronache 11:22 Roboamo stabili Abija, figliuolo di Maaca, come capo della famiglia e principe de' suoi fratelli, perche' aveva in mente di farlo re. 2Cronache 11:23 E, con avvedutezza, sparse tutti i suoi figliuoli per tutte le contrade di Giuda e di Beniamino, in tutte le citta' fortificate, dette loro viveri in abbondanza, e cerco' per loro molte mogli. Roboamo abbandona la legge dell'Eterno. Invasione di Scishak 2Cronache 12:1 Quando Roboamo fu bene stabilito e fortificato nel regno, egli, e tutto Israele con lui, abbandono' la legge dell'Eterno. 2Cronache 12:2 E l'anno quinto del regno di Roboamo, Scishak re d'Egitto, sali contro Gerusalemme, perch'essi erano stati infedeli all'Eterno. 2Cronache 12:3 Egli avea milleduecento carri e sessantamila cavalieri; con lui venne dall'Egitto un popolo innumerevole di Libī, di Sukkei e di Etiopi; 2Cronache 12:4 s'impadroni delle citta' fortificate che appartenevano a Giuda, e giunse fino a Gerusalemme. 2Cronache 12:5 E il profeta Scemaia si reco' da Roboamo e dai capi di Giuda, che s'erano raccolti in Gerusalemme all'avvicinarsi di Scishak, e disse loro: 'Cosi dice l'Eterno: - Voi avete abbandonato me, quindi anch'io ho abbandonato voi nelle mani di Scishak'. 2Cronache 12:6 Allora i principi d'Israele e il re si umiliarono, e dissero: 'L'Eterno e' giusto'. 2Cronache 12:7 E quando l'Eterno vide che s'erano umiliati, la parola dell'Eterno fu cosi rivolta a Scemaia: 'Essi si sono umiliati; io non li distruggero', ma concedero' loro fra poco un mezzo di scampo, e la mia ira non si rovescera' su Gerusalemme per mezzo di Scishak. 2Cronache 12:8 Nondimeno gli saranno soggetti, e impareranno la differenza che v'e' tra il servire a me e il servire ai regni degli altri paesi'. 2Cronache 12:9 Scishak, re d'Egitto, sali dunque contro Gerusalemme e porto' via i tesori della casa dell'Eterno e i tesori della casa del re; porto' via ogni cosa; prese pure gli scudi d'oro che Salomone avea fatti; 2Cronache 12:10 invece de' quali, il re Roboamo fece fare degli scudi di rame, e li affido' ai capitani della guardia che custodiva la porta della casa del re. 2Cronache 12:11 E ogni volta che il re entrava nella casa dell'Eterno, quei della guardia venivano, e li portavano; poi li riportavano nella sala della guardia. 2Cronache 12:12 Cosi, perch'egli s'era umiliato, l'Eterno rimosse da lui l'ira sua e non volle distruggerlo del tutto; e v'erano anche in Giuda delle cose buone. 2Cronache 12:13 Il re Roboamo dunque si rese forte in Gerusalemme, e continuo' a regnare. Avea quarantun anni quando comincio' a regnare, e regno' diciassette anni a Gerusalemme, la citta' che l'Eterno s'era scelta fra tutte le tribu' d'Israele, per stabilirvi il suo nome. Sua madre si chiamava Naama, l'Ammonita. 2Cronache 12:14 Ed egli fece il male, perche' non applico' il cuor suo alla ricerca dell'Eterno. 2Cronache 12:15 Or le azioni di Roboamo, le prime e le ultime, sono scritte nelle storie del profeta Scemaia e d'Iddo, il veggente, nei registri genealogici. E vi fu guerra continua fra Roboamo e Geroboamo. 2Cronache 12:16 E Roboamo s'addormento' coi suoi padri e fu sepolto nella citta' di Davide. Ed Abija, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Abija, re di Giuda. Guerra contro Geroboamo, re d'Israele 2Cronache 13:1 Il diciottesimo anno del regno di Geroboamo, Abija comincio' a regnare sopra Giuda. 2Cronache 13:2 Regno' tre anni in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Micaia, figliuola d'Uriel, da Ghibea. E ci fu guerra tra Abija e Geroboamo. 2Cronache 13:3 Abija entro' in guerra con un esercito di prodi guerrieri, quattrocentomila uomini scelti; e Geroboamo si dispose in ordine di battaglia contro di lui con ottocentomila uomini scelti, tutti forti e valorosi. 2Cronache 13:4 Ed Abija si levo' e disse, dall'alto del monte Tsemaraim, ch'e' nella contrada montuosa d'Efraim: 'O Geroboamo, e tutto Israele, ascoltatemi! 2Cronache 13:5 Non dovreste voi sapere che l'Eterno, l'Iddio d'Israele, ha dato per sempre il regno sopra Israele a Davide, a Davide ed ai suoi figliuoli, con un patto inviolabile? 2Cronache 13:6 Eppure, Geroboamo, figliuolo di Nebat, servo di Salomone, figliuolo di Davide, s'e' levato, e s'e' ribellato contro il suo signore; 2Cronache 13:7 e della gente da nulla, degli uomini perversi, si son raccolti attorno a lui, e si son fatti forti contro Roboamo, figliuolo di Salomone, allorche' Roboamo era giovane, e timido di cuore, e non potea tener loro fronte. 2Cronache 13:8 E ora voi credete di poter tener fronte al regno dell'Eterno, ch'e' nelle mani dei figliuoli di Davide; e siete una gran moltitudine, e avete con voi i vitelli d'oro che Geroboamo vi ha fatti per vostri de'i. 2Cronache 13:9 Non avete voi cacciati i sacerdoti dell'Eterno, i figliuoli d'Aaronne ed i Leviti? e non vi siete voi fatti de' sacerdoti al modo de' popoli d'altri paesi? Chiunque e' venuto con un giovenco e con sette montoni per esser consacrato, e' diventato sacerdote di quelli che non sono de'i. 2Cronache 13:10 Quanto a noi, l'Eterno e' nostro Dio, e non l'abbiamo abbandonato; i sacerdoti al servizio dell'Eterno son figliuoli d'Aaronne, e i Leviti son quelli che celebran le funzioni. 2Cronache 13:11 Ogni mattina e ogni sera essi ardono in onor dell'Eterno gli olocausti e il profumo fragrante, mettono in ordine i pani della presentazione sulla tavola pura e ogni sera accendono il candelabro d'oro con le sue lampade; poiche' noi osserviamo i comandamenti dell'Eterno, del nostro Dio; ma voi l'avete abbandonato. 2Cronache 13:12 Ed ecco, noi abbiam con noi, alla nostra testa, Iddio e i suoi sacerdoti e le trombe squillanti, per sonar la carica contro di voi. O figliuoli d'Israele, non combattete contro l'Eterno, ch'e' l'Iddio de' vostri padri, perche' non vincerete!' 2Cronache 13:13 Intanto Geroboamo li prese per di dietro mediante un'imboscata; in modo che le truppe di Geroboamo stavano in faccia a Giuda, che avea dietro l'imboscata. 2Cronache 13:14 Que' di Giuda si volsero indietro, ed eccoli costretti a combattere davanti e di dietro. Allora gridarono all'Eterno, e i sacerdoti dettero nelle trombe. 2Cronache 13:15 La gente di Giuda mando' un grido; e avvenne che, al grido della gente di Giuda, Iddio sconfisse Geroboamo e tutto Israele davanti ad Abija ed a Giuda. 2Cronache 13:16 I figliuoli d'Israele fuggirono d'innanzi a Giuda, e Dio li diede nelle loro mani. 2Cronache 13:17 Abija e il suo popolo ne fecero una grande strage; dalla parte d'Israele caddero morti cinquecentomila uomini scelti. 2Cronache 13:18 Cosi i figliuoli d'Israele, in quel tempo, furono umiliati, e i figliuoli di Giuda ripresero vigore, perche' s'erano appoggiati sull'Eterno, sull'Iddio dei loro padri. 2Cronache 13:19 Abija insegui Geroboamo, e gli prese delle citta': Bethel e le citta' che ne dipendevano, Jeshana e le citta' che ne dipendevano, Efraim e le citta' che ne dipendevano. 2Cronache 13:20 E Geroboamo, al tempo d'Abija, non ebbe piu' forza; e colpito dall'Eterno, egli mori. 2Cronache 13:21 Ma Abija divenne potente, prese quattordici mogli, e genero' ventidue figliuoli e sedici figliuole. 2Cronache 13:22 Il resto delle azioni di Abija, la sua condotta e le sue parole, trovasi scritto nelle memorie del profeta Iddo. 2Cronache 13:23 E Abija s'addormento' coi suoi padri, e fu sepolto nella citta' di Davide; e Asa, suo figliuolo, regno' in luogo suo; e al suo tempo il paese ebbe requie per dieci anni. Asa, re di Giuda. Vittoria su Zerah e sugli Etiopi 2Cronache 14:1 Asa fece cio' ch'e' buono e retto agli occhi dell'Eterno, del suo Dio. 2Cronache 14:2 Tolse via gli altari degli de'i stranieri, e gli alti luoghi; spezzo' le statue, abbatte' gl'idoli d'Astarte; 2Cronache 14:3 e ordino' a Giuda di cercare l'Eterno, l'Iddio de' suoi padri, e di mettere ad effetto la sua legge ed i suoi comandamenti. 2Cronache 14:4 Tolse anche via da tutte le citta' di Giuda gli alti luoghi e le colonne solari; e, sotto di lui, il regno ebbe requie. 2Cronache 14:5 Egli costrui delle citta' fortificate in Giuda, giacche' il paese era tranquillo, e in quegli anni non v'era alcuna guerra contro di lui, perche' l'Eterno gli avea data requie. 2Cronache 14:6 Egli diceva a quei di Giuda: 'Costruiamo queste citta', e circondiamole di mura, di torri, di porte e di sbarre; il paese e' ancora a nostra disposizione, perche' abbiamo cercato l'Eterno, il nostro Dio; noi l'abbiamo cercato, ed egli ci ha dato riposo d'ogni intorno'. Essi dunque si misero a costruire, e prosperarono. 2Cronache 14:7 Asa aveva un esercito di trecentomila uomini di Giuda che portavano scudo e lancia, e di duecentottantamila di Beniamino che portavano scudo e tiravan d'arco, tutti uomini forti e valorosi. 2Cronache 14:8 Zerah, l'Etiopo, usci contro di loro con un esercito d'un milione d'uomini e trecento carri, e si avanzo' fino a Maresha. 2Cronache 14:9 Asa gli mosse contro, e si disposero in ordine di battaglia nella valle di Tsefatha presso Maresha. 2Cronache 14:10 Allora Asa invoco' l'Eterno, il suo Dio, e disse: 'O Eterno, per te non v'e' differenza tra il dar soccorso a chi e' in gran numero, e il darlo a chi e' senza forza; soccorrici, o Eterno, o nostro Dio! poiche' su te noi ci appoggiamo, e nel tuo nome siam venuti contro questa moltitudine. Tu sei l'Eterno, il nostro Dio; non la vinca l'uomo a petto di te!' 2Cronache 14:11 E l'Eterno sconfisse gli Etiopi davanti ad Asa e davanti a Giuda, e gli Etiopi si diedero alla fuga. 2Cronache 14:12 Ed Asa e la gente ch'era con lui li inseguirono fino a Gherar; e degli Etiopi ne caddero tanti, che non ne rimase piu' uno di vivo; poiche' furono rotti davanti all'Eterno e davanti al suo esercito. E Asa ed i suoi portaron via un immenso bottino; 2Cronache 14:13 e batteron tutte le citta' nei dintorni di Gherar, perche' lo spavento dell'Eterno s'era impadronito d'esse; e quelli saccheggiarono tutte le citta'; perche' v'era molto bottino; 2Cronache 14:14 fecero pure man bassa sui chiusi delle mandre, e menaron via gran numero di pecore e di cammelli. Poi tornarono a Gerusalemme. Zelo di Asa per la distruzione dell'idolatria 2Cronache 15:1 Allora lo spirito di Dio s'impadroni di Azaria, figliuolo di Oded, 2Cronache 15:2 il quale usci ad incontrare Asa, e gli disse: 'Asa, e voi tutto Giuda e Beniamino, ascoltatemi! L'Eterno e' con voi, quando voi siete con lui; se lo cercate, egli si fara' trovare da voi; ma, se lo abbandonate, egli vi abbandonera'. 2Cronache 15:3 Per lungo tempo Israele e' stato senza vero Dio, senza sacerdote che lo ammaestrasse, e senza legge; 2Cronache 15:4 ma nella sua distretta ei s'e' convertito all'Eterno, all'Iddio d'Israele, l'ha cercato, ed egli s'e' lasciato trovare da lui. 2Cronache 15:5 In quel tempo, non v'era pace ne' per chi andava ne' per chi veniva; perche' fra tutti gli abitanti de' vari paesi v'erano grandi agitazioni, 2Cronache 15:6 ed essi erano schiacciati, nazione da nazione, e citta' da citta'; poiche' Iddio li conturbava con ogni sorta di tribolazioni. 2Cronache 15:7 Ma voi, siate forti, non vi lasciate illanguidire le braccia, perche' l'opera vostra avra' la sua mercede'. 2Cronache 15:8 Quando Asa ebbe udite queste parole, e la profezia del profeta Oded, prese animo, e fece sparire le abominazioni da tutto il paese di Giuda e di Beniamino, e dalle citta' che avea prese nella contrada montuosa d'Efraim; e ristabili l'altare dell'Eterno, ch'era davanti al portico dell'Eterno. 2Cronache 15:9 Poi raduno' tutto Giuda e Beniamino, e quelli di Efraim, di Manasse e di Simeone, che dimoravano fra loro; giacche' gran numero di quei d'Israele eran passati dalla sua parte, vedendo che l'Eterno, il suo Dio, era con lui. 2Cronache 15:10 Essi dunque si radunarono a Gerusalemme il terzo mese del quindicesimo anno del regno d'Asa. 2Cronache 15:11 E in quel giorno offrirono in sacrifizio all'Eterno, della preda che avean portata, settecento buoi e settemila pecore; 2Cronache 15:12 e convennero nel patto di cercare l'Eterno, l'Iddio dei loro padri, con tutto il loro cuore e con tutta l'anima loro; 2Cronache 15:13 e chiunque non cercasse l'Eterno, l'Iddio d'Israele, doveva esser messo a morte, grande o piccolo che fosse, uomo o donna. 2Cronache 15:14 E si unirono per giuramento all'Eterno con gran voce e con acclamazioni, al suon delle trombe e dei corni. 2Cronache 15:15 Tutto Giuda si rallegro' di questo giuramento; perche' avean giurato di tutto cuore, avean cercato l'Eterno con grande ardore ed egli s'era lasciato trovare da loro. E l'Eterno diede loro requie d'ogn'intorno. 2Cronache 15:16 Il re Asa destitui pure dalla dignita' di regina sua madre Maaca, perch'essa avea rizzato un'immagine ad Astarte; e Asa abbatte' l'immagine, la fece a pezzi e la brucio' presso al torrente Kidron. 2Cronache 15:17 Nondimeno, gli alti luoghi non furono eliminati da Israele; quantunque il cuore d'Asa fosse integro, durante l'intera sua vita. 2Cronache 15:18 Egli fece portare nella casa dell'Eterno le cose che suo padre avea consacrate, e quelle che avea consacrate egli stesso: argento, oro, vasi. 2Cronache 15:19 E non ci fu piu' guerra alcuna fino al trentacinquesimo anno del regno di Asa. Colpa commessa da Asa, alleandosi col re di Siria a danno del re d'Israele 2Cronache 16:1 L'anno trentesimosesto del regno di Asa, Baasa, re d'Israele, sali contro Giuda, ed edifico' Rama per impedire che alcuno andasse e venisse dalla parte di Asa, re di Giuda. 2Cronache 16:2 Allora Asa trasse dell'argento e dell'oro dai tesori della casa dell'Eterno e della casa del re, e invio' dei messi a Ben-Hadad, re di Siria, che abitava a Damasco, per dirgli: 2Cronache 16:3 'Siavi alleanza fra me e te, come vi fu tra il padre mio e il padre tuo. Ecco, io ti mando dell'argento e dell'oro; va', rompi la tua alleanza con Baasa, re d'Israele, ond'egli si ritiri da me'. 2Cronache 16:4 Ben-Hadad die' ascolto al re Asa; mando' i capi del suo esercito contro le citta' d'Israele, i quali espugnarono Ijon, Dan, Abel-Maim, e tutte le citta' d'approvvigionamento di Neftali. 2Cronache 16:5 E quando Baasa ebbe udito questo, cesso' di edificare Rama, e sospese i suoi lavori. 2Cronache 16:6 Allora il re Asa convoco' tutti que' di Giuda, e quelli portaron via le pietre e il legname di cui Baasa s'era servito per la costruzione di Rama; e con essi Asa edifico' Gheba e Mitspa. 2Cronache 16:7 In quel tempo, Hanani, il veggente, si reco' da Asa, re di Giuda, e gli disse: 'Poiche' tu ti sei appoggiato sul re di Siria invece d'appoggiarti sull'Eterno, ch'e' il tuo Dio, l'esercito del re di Siria e' scampato dalle tue mani. 2Cronache 16:8 Gli Etiopi ed i Libī non formavan essi un grande esercito con una moltitudine immensa di carri e di cavalieri? Eppure l'Eterno, perche' tu t'eri appoggiato su lui, li diede nelle tue mani. 2Cronache 16:9 Poiche' l'Eterno scorre collo sguardo tutta la terra per spiegar la sua forza a pro di quelli che hanno il cuore integro verso di lui. In questo tu hai agito da insensato; poiche', da ora innanzi, avrai delle guerre'. 2Cronache 16:10 Asa s'indigno' contro il veggente, e lo fece mettere in prigione, tanto questa cosa lo aveva irritato contro di lui. E, al tempo stesso, Asa incrudeli anche contro alcuni del popolo. 2Cronache 16:11 Or ecco, le azioni d'Asa, le prime e le ultime, si trovano scritte nel libro dei re di Giuda e d'Israele. 2Cronache 16:12 Il trentanovesimo anno del suo regno, Asa ebbe una malattia ai piedi; la sua malattia fu gravissima; e, nondimeno, nella sua malattia non ricorse all'Eterno, ma ai medici. 2Cronache 16:13 E Asa si addormento' coi suoi padri; mori il quarantunesimo anno del suo regno, 2Cronache 16:14 e fu sepolto nel sepolcro ch'egli avea fatto scavare per se' nella citta' di Davide. Fu steso sopra un letto pieno di profumi e di varie sorta d'aromi composti con arte di profumiere; e ne bruciarono una grandissima quantita' in onor suo. Giosafat, re di Giuda. Sua pieta' e sua prosperita' 2Cronache 17:1 Giosafat, figliuolo di Asa, regno' in luogo di lui, e si fortifico' contro Israele; 2Cronache 17:2 colloco' dei presidī in tutte le citta' fortificate di Giuda, e pose delle guarnigioni nel paese di Giuda e nelle citta' di Efraim, che Asa suo padre avea conquistate. 2Cronache 17:3 E l'Eterno fu con Giosafat, perch'egli cammino' nelle vie che Davide suo padre avea seguite da principio, e cerco', non i Baali, 2Cronache 17:4 ma l'Iddio di suo padre; e si condusse secondo i suoi comandamenti, senza imitare quel che faceva Israele. 2Cronache 17:5 Percio' l'Eterno assicuro' il possesso del regno nelle mani di Giosafat; tutto Giuda gli recava dei doni, ed egli ebbe ricchezza e gloria in abbondanza. 2Cronache 17:6 Il suo coraggio crebbe, seguendo le vie dell'Eterno; e fece anche sparire da Giuda gli alti luoghi e gl'idoli d'Astarte. 2Cronache 17:7 Il terzo anno del suo regno mando' i suoi capi Ben-Hail, Obadia, Zaccaria, Natanaele e Micaiah, a insegnare nelle citta' di Giuda; 2Cronache 17:8 e con essi mando' i Leviti Scemaia, Nethania, Zebadia, Asael, Scemiramoth, Gionathan, Adonia, Tobia e Tob-Adonia, e i sacerdoti Elishama e Jehoram. 2Cronache 17:9 Ed essi insegnarono in Giuda, avendo seco il libro della legge dell'Eterno; percorsero tutte le citta' di Giuda, e istruirono il popolo. 2Cronache 17:10 Il terrore dell'Eterno s'impadroni di tutti i regni dei paesi che circondavano Giuda, si che non mossero guerra a Giosafat. 2Cronache 17:11 E una parte de' Filistei reco' a Giosafat dei doni, e un tributo in argento; anche gli Arabi gli menarono del bestiame: settemilasettecento montoni e settemilasettecento capri. 2Cronache 17:12 Giosafat raggiunse un alto grado di grandezza, ed edifico' in Giuda castelli e citta' d'approvvigionamento. 2Cronache 17:13 Fece eseguire molti lavori nelle citta' di Giuda, ed ebbe a Gerusalemme de' guerrieri, uomini forti e valorosi. 2Cronache 17:14 Eccone il censimento secondo le loro case patriarcali. Di Giuda: capi di migliaia: Adna, il capo, con trecentomila uomini forti e valorosi; 2Cronache 17:15 dopo di lui, Johanan, il capo, con duecentottantamila uomini; 2Cronache 17:16 dopo questo, Amasia, figliuolo di Zicri, il quale s'era volontariamente consacrato all'Eterno, con duecentomila uomini forti e valorosi. 2Cronache 17:17 Di Beniamino: Eliada, uomo forte e valoroso, con duecentomila uomini, armati d'arco e di scudo; 2Cronache 17:18 e, dopo di lui, Jozabad con centottantamila uomini pronti per la guerra. 2Cronache 17:19 Tutti questi erano al servizio del re, senza contare quelli ch'egli avea collocati nelle citta' fortificate, in tutto il paese di Giuda. Spedizione di Giosafat e di Achab contro i Sirī 2Cronache 18:1 Giosafat ebbe ricchezze e gloria in abbondanza, e contrasse parentela con Achab. 2Cronache 18:2 In capo a qualche anno, scese a Samaria da Achab; e Achab fece uccidere per lui e per la gente ch'era con lui un gran numero di pecore e di buoi, e lo indusse a salir seco contro Ramoth di Galaad. 2Cronache 18:3 Achab, re d'Israele, disse a Giosafat, re di Giuda: 'Vuoi venire con me a Ramoth di Galaad?' Giosafat gli rispose: 'Fa' conto di me come di te stesso, della mia gente come della tua, e verremo con te alla guerra'. 2Cronache 18:4 E Giosafat disse al re d'Israele: 'Ti prego, consulta oggi la parola dell'Eterno'. 2Cronache 18:5 Allora il re d'Israele raduno' i profeti, in numero di quattrocento, e disse loro: 'Dobbiam noi andare a far guerra a Ramoth di Galaad, o no?' Quelli risposero: 'Va', e Dio la dara' nelle mani del re'. 2Cronache 18:6 Ma Giosafat disse: 'Non v'ha egli qui alcun altro profeta dell'Eterno da poter consultare?' 2Cronache 18:7 Il re d'Israele rispose a Giosafat: 'V'e' ancora un uomo per mezzo del quale si potrebbe consultare l'Eterno; ma io l'odio perche' non mi predice mai nulla di buono, ma sempre del male: e' Micaiah, figliuolo d'Imla'. E Giosafat disse: 'Il re non dica cosi'. 2Cronache 18:8 Allora il re d'Israele chiamo' un eunuco, e gli disse: 'Fa' venir presto Micaiah, figliuolo d'Imla'. Consultazione di Micaiah 2Cronache 18:9 Or il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, sedevano ciascuno sul suo trono, vestiti de' loro abiti reali, nell'aia ch'e' all'ingresso della porta di Samaria; e tutti i profeti profetavano dinanzi ad essi. 2Cronache 18:10 Sedekia, figliuolo di Kenaana, s'era fatto delle corna di ferro, e disse: 'Cosi dice l'Eterno: - Con queste corna darai di cozzo nei Sirī finche' tu li abbia completamente distrutti'. 2Cronache 18:11 E tutti i profeti profetavano nello stesso modo, dicendo: 'Sali contro Ramoth di Galaad, e vincerai; l'Eterno la dara' nelle mani del re'. 2Cronache 18:12 Or il messo ch'era andato a chiamar Micaiah, gli parlo' cosi: 'Ecco, i profeti tutti, ad una voce, predicono del bene al re; ti prego, sia il tuo parlare come quello d'ognun d'essi, e predici del bene!' 2Cronache 18:13 Ma Micaiah rispose: 'Com'e' vero che l'Eterno vive, io diro' quel che l'Eterno mi dira''. 2Cronache 18:14 E, come fu giunto dinanzi al re, il re gli disse: 'Micaiah, dobbiamo noi andare a far guerra a Ramoth di Galaad, o no?' Quegli rispose: 'Andate pure, e vincerete; i nemici saranno dati nelle vostre mani'. 2Cronache 18:15 E il re gli disse: 'Quante volte dovro' io scongiurarti di non dirmi se non la verita' nel nome dell'Eterno?' 2Cronache 18:16 Micaiah rispose: 'Ho veduto tutto Israele disperso su per i monti, come pecore che non hanno pastore; e l'Eterno ha detto: - Questa gente non ha padrone; se ne torni ciascuno in pace a casa sua'. - 2Cronache 18:17 E il re d'Israele disse a Giosafat: 'Non te l'ho io detto che costui non mi predirebbe nulla di buono, ma soltanto del male?' 2Cronache 18:18 E Micaiah replico': 'Percio' ascoltate la parola dell'Eterno. Io ho veduto l'Eterno che sedeva sul suo trono, e tutto l'esercito celeste che gli stava a destra e a sinistra. 2Cronache 18:19 E l'Eterno disse: - Chi sedurra' Achab, re d'Israele, affinche' salga a Ramoth di Galaad e vi perisca? - E uno rispose in un modo e l'altro in un altro. 2Cronache 18:20 Allora si fece avanti uno spirito, il quale si presento' dinanzi all'Eterno, e disse: - Lo sedurro' io. - L'Eterno gli disse: - E come? - 2Cronache 18:21 Quegli rispose: - Io usciro', e saro' spirito di menzogna in bocca a tutti i suoi profeti. - L'Eterno gli disse: - Si, riuscirai a sedurlo; esci, e fa' cosi. - 2Cronache 18:22 Ed ora ecco che l'Eterno ha posto uno spirito di menzogna in bocca a questi tuoi profeti; ma l'Eterno ha pronunziato del male contro di te'. 2Cronache 18:23 Allora Sedekia, figliuolo di Kenaana, si accosto', diede uno schiaffo a Micaiah, e disse: 'Per dove e' passato lo spirito dell'Eterno quand'e' uscito da me per parlare a te?' 2Cronache 18:24 Micaiah rispose: 'Lo vedrai il giorno che andrai di camera in camera per nasconderti!' 2Cronache 18:25 E il re d'Israele disse ai suoi servi: 'Prendete Micaiah, menatelo da Amon, governatore della citta', e da Joas, figliuolo del re, 2Cronache 18:26 e dite loro: - Cosi dice il re: Mettete costui in prigione, nutritelo di pan d'afflizione e d'acqua d'afflizione, finch'io ritorni sano e salvo'. 2Cronache 18:27 E Micaiah disse: 'Se tu ritorni sano e salvo, non sara' l'Eterno quegli che avra' parlato per bocca mia'. E aggiunse: 'Udite questo, o voi, popoli tutti!' Esito della battaglia. Morte d'Achab 2Cronache 18:28 Il re d'Israele e Giosafat, re di Giuda, saliron dunque contro Ramoth di Galaad. 2Cronache 18:29 E il re d'Israele disse a Giosafat: 'Io mi travestiro' per andar in battaglia; ma tu mettiti i tuoi abiti reali'. Il re d'Israele si travesti, e andarono in battaglia. 2Cronache 18:30 Or il re di Siria avea dato quest'ordine ai capitani dei suoi carri: 'Non combattete contro veruno, piccolo o grande, ma contro il solo re d'Israele'. 2Cronache 18:31 E quando i capitani dei carri sco'rsero Giosafat, dissero: 'Quello e' il re d'Israele'; e lo circondarono per attaccarlo; ma Giosafat mando' un grido, e l'Eterno lo soccorse; e Dio li attiro' lungi da lui. 2Cronache 18:32 E allorche' i capitani dei carri s'accorsero ch'egli non era il re d'Israele, cessarono d'assalirlo. 2Cronache 18:33 Or qualcuno scocco' a caso la freccia del suo arco, e feri il re d'Israele tra la corazza e le falde; onde il re disse al suo cocchiere: 'Vo'lta, menami fuori del campo, perche' son ferito'. 2Cronache 18:34 Ma la battaglia fu cosi accanita quel giorno, che il re fu trattenuto sul suo carro in faccia ai Sirī fino alla sera, e sul tramontare del sole mori. L'alleanza di Giosafat con Achab biasimata dal profeta Jehu. Riforme di Giosafat nell'amministrazione della giustizia 2Cronache 19:1 Giosafat, re di Giuda, torno' sano e salvo a casa sua a Gerusalemme. 2Cronache 19:2 E il veggente Jehu, figliuolo di Hanani, ando' incontro a Giosafat, e gli disse: 'Dovevi tu dare aiuto ad un empio e amar quelli che odiano l'Eterno? Per questo fatto hai attirato su di te l'ira dell'Eterno. 2Cronache 19:3 Nondimeno si son trovate in te delle buone cose, giacche' hai fatti sparire dal paese gl'idoli d'Astarte, e hai applicato il cuor tuo alla ricerca di Dio'. 2Cronache 19:4 Giosafat rimase a Gerusalemme; poi fece di nuovo un giro fra il popolo, da Beer-Sceba alla contrada montuosa d'Efraim, e lo ricondusse all'Eterno, all'Iddio de' suoi padri. 2Cronache 19:5 E stabili dei giudici nel paese, in tutte le citta' fortificate di Giuda, citta' per citta', e disse ai giudici: 2Cronache 19:6 'Badate bene a quello che fate; poiche' voi amministrate la giustizia, non per servire ad un uomo ma per servire all'Eterno; il quale sara' con voi negli affari della giustizia. 2Cronache 19:7 Or dunque il timor dell'Eterno sia in voi; agite con circospezione, poiche' presso l'Eterno, ch'e' l'Iddio nostro, non v'e' ne' perversita', ne' riguardo a qualita' di persone, ne' accettazione di doni'. 2Cronache 19:8 Giosafat, tornato che fu a Gerusalemme, stabili anche quivi dei Leviti, dei sacerdoti e dei capi delle case patriarcali d'Israele per render giustizia nel nome dell'Eterno, e per sentenziare nelle liti. 2Cronache 19:9 E diede loro i suoi ordini, dicendo: 'Voi farete cosi, con timore dell'Eterno, con fedelta' e con cuore integro: 2Cronache 19:10 In qualunque lite che vi sia portata dinanzi dai vostri fratelli dimoranti nelle loro citta', sia che si tratti d'un omicidio o d'una legge o d'un comandamento o d'uno statuto o d'un precetto, illuminateli, affinche' non si rendano colpevoli verso l'Eterno, e l'ira sua non piombi su voi e sui vostri fratelli. Cosi facendo, voi non vi renderete colpevoli. 2Cronache 19:11 Ed ecco, il sommo sacerdote Amaria vi sara' preposto per tutti gli affari che concernono l'Eterno; e Zebadia, figliuolo d'Ismaele, capo della casa di Giuda, per tutti gli affari che concernono il re; e avete a vostra disposizione dei Leviti, come magistrati. Fatevi cuore, mettetevi all'opra, e l'Eterno sia con l'uomo dabbene!' Vittoria di Giosafat sui Moabiti e sugli Ammoniti. Fine del suo regno 2Cronache 20:1 Dopo queste cose, i figliuoli di Moab, e i figliuoli di Ammon, e con loro de' Maoniti, mossero contro Giosafat per fargli guerra. 2Cronache 20:2 E vennero dei messi a informare Giosafat, dicendo: 'Una gran moltitudine s'avanza contro di te dall'altra parte del mare, dalla Siria, ed e' giunta a Hatsatson-Thamar', che e' En-Ghedi. 2Cronache 20:3 E Giosafat ebbe paura, si dispose a cercare l'Eterno, e bandi un digiuno per tutto Giuda. 2Cronache 20:4 Giuda si raduno' per implorare aiuto dall'Eterno, e da tutte quante le citta' di Giuda venivan gli abitanti a cercare l'Eterno. 2Cronache 20:5 E Giosafat, stando in pie' in mezzo alla raunanza di Giuda e di Gerusalemme, nella casa dell'Eterno, davanti al cortile nuovo, disse: 2Cronache 20:6 'O Eterno, Dio de' nostri padri, non sei tu l'Iddio dei cieli? e non sei tu che signoreggi su tutti i regni delle nazioni? e non hai tu nelle tue mani la forza e la potenza, in guisa che nessuno ti puo' resistere? 2Cronache 20:7 Non sei tu quegli, o Dio nostro, che cacciasti gli abitanti di questo paese d'innanzi al tuo popolo d'Israele, e lo desti per sempre alla progenie d'Abrahamo, il quale ti amo'? 2Cronache 20:8 E quelli l'hanno abitato e v'hanno edificato un santuario per il tuo nome, dicendo: 2Cronache 20:9 Quando c'incolga qualche calamita', spada, giudizio, peste o carestia, noi ci presenteremo dinanzi a questa casa e dinanzi a te, poiche' il tuo nome e' in questa casa; e a te grideremo nella nostra tribolazione, e tu ci udrai e ci salverai. 2Cronache 20:10 Ed ora ecco che i figliuoli d'Ammon e di Moab e quei del monte di Seir, nelle terre dei quali non permettesti ad Israele d'entrare quando veniva dal paese d'Egitto, ed egli li lascio' da parte e non li distrusse, 2Cronache 20:11 eccoli che ora ci ricompensano, venendo a cacciarci dalla eredita' di cui ci hai dato il possesso. 2Cronache 20:12 O Dio nostro, non farai tu giudizio di costoro? Poiche' noi siamo senza forza, di fronte a questa gran moltitudine che s'avanza contro di noi; e non sappiamo che fare, ma gli occhi nostri sono su te!' - 2Cronache 20:13 E tutto Giuda, perfino i bambini, le mogli, i figliuoli, stavano in pie' davanti all'Eterno. 2Cronache 20:14 Allora lo spirito dell'Eterno investi in mezzo alla raunanza Jahaziel, figliuolo di Zaccaria, figliuolo di Benaia, figliuolo di Jeiel, figliuolo di Mattania, il Levita, di tra i figliuoli d'Asaf. 2Cronache 20:15 E Jahaziel disse: 'Porgete orecchio, voi tutti di Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme, e tu, o re Giosafat! Cosi vi dice l'Eterno: - Non temete e non vi sgomentate a motivo di questa gran moltitudine; poiche' questa non e' battaglia vostra, ma di Dio. 2Cronache 20:16 Domani, scendete contro di loro; eccoli che vengon su per la salita di Tsits, e voi li troverete all'estremita' della valle, dirimpetto al deserto di Jeruel. 2Cronache 20:17 Questa battaglia non l'avete a combatter voi: presentatevi, tenetevi fermi, e vedrete la liberazione che l'Eterno vi dara'. O Giuda, o Gerusalemme, non temete e non vi sgomentate; domani, uscite contro di loro, e l'Eterno sara' con voi'. - 2Cronache 20:18 Allora Giosafat chino' la faccia a terra, e tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme si prostrarono dinanzi all'Eterno e l'adorarono. 2Cronache 20:19 E i Leviti di tra i figliuoli dei Kehathiti e di tra i figliuoli dei Korahiti si levarono per lodare ad altissima voce l'Eterno, l'Iddio d'Israele. 2Cronache 20:20 La mattina seguente si levarono di buon'ora, e si misero in cammino verso il deserto di Tekoa; e come si mettevano in cammino, Giosafat, stando in piedi, disse: 'Ascoltatemi, o Giuda, e voi abitanti di Gerusalemme! Credete nell'Eterno, ch'e' l'Iddio vostro, e sarete al sicuro; credete ai suoi profeti, e trionferete!' 2Cronache 20:21 E dopo aver tenuto consiglio col popolo, stabili dei cantori che, vestiti in santa magnificenza, cantassero le lodi dell'Eterno, e camminando alla testa dell'esercito, dicessero: 'Celebrate l'Eterno, perche' la sua benignita' dura in perpetuo!' 2Cronache 20:22 E com'essi cominciavano i canti di gioia e di lode, l'Eterno tese un'imboscata contro i figliuoli di Ammon e di Moab e contro quelli del monte Seir ch'eran venuti contro Giuda; e rimasero sconfitti. 2Cronache 20:23 I figliuoli di Ammon e di Moab assalirono gli abitanti del monte di Seir per votarli allo sterminio e distruggerli; e quand'ebbero annientati gli abitanti di Seir, si diedero a distruggersi a vicenda. 2Cronache 20:24 E quando que' di Giuda furon giunti sull'altura donde si scorge il deserto, volsero lo sguardo verso la moltitudine, ed ecco i cadaveri che giacevano a terra; nessuno era scampato. 2Cronache 20:25 Allora Giosafat e la sua gente andarono a far bottino delle loro spoglie; e fra i cadaveri trovarono abbondanza di ricchezze, di vesti e di oggetti preziosi; e se ne appropriarono piu' che ne potessero portare; tre giorni misero a portar via il bottino, tant'era copioso. 2Cronache 20:26 Il quarto giorno si radunarono nella Valle di Benedizione, dove benedissero l'Eterno; per questo, quel luogo e' stato chiamato Valle di Benedizione fino al di d'oggi. 2Cronache 20:27 Tutti gli uomini di Giuda e di Gerusalemme, con a capo Giosafat, partirono con gioia per tornare a Gerusalemme, perche' l'Eterno li avea ricolmi d'allegrezza, liberandoli dai loro nemici. 2Cronache 20:28 Ed entrarono in Gerusalemme e nella casa dell'Eterno al suono de' salte'ri, delle cetre e delle trombe. 2Cronache 20:29 E il terrore di Dio s'impadroni di tutti i regni degli altri paesi, quando udirono che l'Eterno avea combattuto contro i nemici d'Israele. 2Cronache 20:30 E il regno di Giosafat ebbe requie; il suo Dio gli diede pace d'ogni intorno. 2Cronache 20:31 Cosi Giosafat regno' sopra Giuda. Avea trentacinque anni quando comincio' a regnare, e regno' venticinque anni a Gerusalemme; e il nome di sua madre era Azuba, figliuola di Scilhi. 2Cronache 20:32 Egli cammino' per le vie di Asa suo padre, e non se ne allontano', facendo quel ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno. 2Cronache 20:33 Nondimeno gli alti luoghi non scomparvero, perche' il popolo non aveva ancora il cuore fermamente unito all'Iddio dei suoi padri. 2Cronache 20:34 Or il rimanente delle azioni di Giosafat, le prime e le ultime, si trovano scritte nella Storia di Jehu, figliuolo di Hanani, inserita nel libro dei re d'Israele. 2Cronache 20:35 Dopo questo, Giosafat, re di Giuda, si associo' col re d'Israele Achazia, che aveva una condotta empia; 2Cronache 20:36 e se lo associo', per costruire delle navi che andassero a Tarsis; e le costruirono ad Etsion-Gheber. 2Cronache 20:37 Allora Eliezer, figliuolo di Dodava da Maresha, profetizzo' contro Giosafat, dicendo: 'Perche' ti sei associato con Achazia, l'Eterno ha disperse le opere tue'. E le navi furono infrante, e non poterono 2Cronache 21:1 fare il viaggio di Tarsis. E Giosafat s'addormento' coi suoi padri, e con essi fu sepolto nella citta' di Davide; e Jehoram, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Jehoram, re di Giuda. Invasione del Filistei e degli Arabi 2Cronache 21:2 Jehoram avea de' fratelli, figliuoli di Giosafat: Azaria, Jehiel, Zaccaria, Azariahu, Micael e Scefatia; tutti questi erano figliuoli di Giosafat, re d'Israele; 2Cronache 21:3 e il padre loro avea fatto ad essi grandi doni d'argento, d'oro e di cose preziose, con delle citta' fortificate in Giuda, ma avea lasciato il regno a Jehoram, perch'era il primogenito. 2Cronache 21:4 Or quando Jehoram ebbe preso possesso del regno di suo padre e vi si fu solidamente stabilito, fece morir di spada tutti i suoi fratelli, come pure alcuni dei capi d'Israele. 2Cronache 21:5 Jehoram avea trentadue anni quando comincio' a regnare, e regno' otto anni in Gerusalemme. 2Cronache 21:6 E cammino' per la via dei re d'Israele come avea fatto la casa di Achab, poiche' avea per moglie una figliuola di Achab; e fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno. 2Cronache 21:7 Nondimeno l'Eterno non volle distrugger la casa di Davide, a motivo del patto che avea fermato con Davide, e della promessa che avea fatta di lasciar sempre una lampada a lui ed ai suoi figliuoli. 2Cronache 21:8 Ai tempi di lui, Edom si ribello', sottraendosi al giogo di Giuda, e si dette un re. 2Cronache 21:9 Allora Jehoram parti coi suoi capi e con tutti i suoi carri; e, levatosi di notte, sconfisse gli Edomiti che l'aveano circondato, e i capi dei carri. 2Cronache 21:10 Cosi Edom si e' ribellato sottraendosi al giogo di Giuda fino al di d'oggi. In quel medesimo tempo, anche Libna si ribello' e si sottrasse al giogo di Giuda, perche' Jehoram aveva abbandonato l'Eterno, l'Iddio de' suoi padri. 2Cronache 21:11 Jehoram fece anch'egli degli alti luoghi sui monti di Giuda, spinse gli abitanti di Gerusalemme alla prostituzione, e svio' Giuda. 2Cronache 21:12 E gli giunse uno scritto da parte del profeta Elia, che diceva: 'Cosi dice l'Eterno, l'Iddio di Davide tuo padre: - Perche' tu non hai camminato per le vie di Giosafat, tuo padre, e per le vie d'Asa, re di Giuda, 2Cronache 21:13 ma hai camminato per la via dei re d'Israele; perche' hai spinto alla prostituzione Giuda e gli abitanti di Gerusalemme; come la casa di Achab v'ha spinto Israele, e perche' hai ucciso i tuoi fratelli, membri della famiglia di tuo padre, ch'eran migliori di te, 2Cronache 21:14 ecco, l'Eterno colpira' con una gran piaga il tuo popolo, i tuoi figliuoli, le tue mogli, e tutto quello che t'appartiene; 2Cronache 21:15 e tu avrai una grave malattia, una malattia d'intestini, che s'inasprira' di giorno in giorno, finche' gl'intestini ti vengan fuori per effetto del male'. 2Cronache 21:16 E l'Eterno risveglio' contro Jehoram lo spirito de' Filistei e degli Arabi, che confinano con gli Etiopi; 2Cronache 21:17 ed essi salirono contro Giuda, l'invasero, e portaron via tutte le ricchezze che si trovavano nella casa del re, e anche i suoi figliuoli e le sue mogli, in guisa che non gli rimase altro figliuolo se non Joachaz, ch'era il piu' piccolo. 2Cronache 21:18 Dopo tutto questo l'Eterno lo colpi con una malattia incurabile d'intestini. 2Cronache 21:19 E, con l'andar del tempo, verso la fine del secondo anno, gl'intestini gli venner fuori, in se'guito alla malattia; e mori, in mezzo ad atroci sofferenze; e il suo popolo non brucio' profumi in onore di lui, come avea fatto per i suoi padri. 2Cronache 21:20 Aveva trentadue anni quando comincio' a regnare, e regno' otto anni in Gerusalemme. Se ne ando' senza esser rimpianto, e fu sepolto nella citta' di Davide, ma non nei sepolcri dei re. Achazia, re di Giuda 2Cronache 22:1 Gli abitanti di Gerusalemme, in luogo di Jehoram, proclamarono re Achazia, il piu' giovine de' suoi figliuoli; poiche' la truppa ch'era entrata con gli Arabi nel campo, aveva ucciso tutti i piu' grandi d'eta'. Cosi regno' Achazia, figliuolo di Jehoram, re di Giuda. 2Cronache 22:2 Achazia avea quarantadue anni quando comincio' a regnare, e regno' un anno in Gerusalemme. Sua madre si chiamava Athalia, figliuola di Omri. 2Cronache 22:3 Anch'egli cammino' per le vie della casa di Achab, perche' sua madre, ch'era sua consigliera, lo spingeva ad agire empiamente. 2Cronache 22:4 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, come quei della casa di Achab, perche', dopo la morte di suo padre, questi furono suoi consiglieri, per sua rovina. 2Cronache 22:5 E fu pure dietro loro consiglio ch'egli ando' con Jehoram, figliuolo di Achab re d'Israele, a combattere contro Hazael, re di Siria, a Ramoth di Galaad, e i Sirī ferirono Joram; 2Cronache 22:6 e questi torno' a Jzreel per farsi curare delle ferite che avea ricevute dai Sirī a Ramah, quando combatteva contro Hazael, re di Siria. Ed Achazia, figliuolo di Jehoram re di Giuda, scese ad Jzreel a vedere Jehoram, figliuolo di Achab, perche' questi era ammalato. 2Cronache 22:7 Or fu volonta' di Dio che Achazia, per sua rovina, si recasse da Joram; perche' quando fu giunto, usci con Jehoram contro Jehu, figliuolo di Nimsci, che l'Eterno aveva unto per sterminare la casa di Achab; 2Cronache 22:8 e come Jehu facea giustizia della casa di Achab, trovo' i capi di Giuda e i figliuoli de' fratelli di Achazia ch'erano al servizio di Achazia, e li uccise. 2Cronache 22:9 E fe' cercare Achazia, che s'era nascosto in Samaria; e Achazia fu preso, menato a Jehu, messo a morte, e poi seppellito; perche' si diceva: 'e' il figliuolo di Giosafat, che cercava l'Eterno con tutto il cuor suo'. E nella casa di Achazia non rimase piu' alcuno che fosse capace di regnare. Athalia, regina di Giuda, detronizzata e messa a morte 2Cronache 22:10 Or quando Athalia, madre di Achazia, vide che il suo figliuolo era morto, si levo' e distrusse tutta la stirpe reale della casa di Giuda. 2Cronache 22:11 Ma Jehoshabet, figliuola del re, prese Joas, figliuolo di Achazia, lo trafugo' di mezzo ai figliuoli del re ch'eran messi a morte, e lo pose con la sua balia nella camera dei letti. Cosi Jehoshabet, figliuola del re Jehoram, moglie del sacerdote Jehoiada (era sorella d'Achazia), lo nascose alle ricerche d'Athalia, che non lo mise a morte. 2Cronache 22:12 Ed egli rimase nascosto presso di loro nella casa di Dio per sei anni; intanto, Athalia regnava sul paese. 2Cronache 23:1 Il settimo anno, Jehoiada, fattosi animo, fece lega coi capi-centurie Azaria figliuolo di Jehoram, Ismaele figliuolo di Johanan, Azaria figliuolo di Obed, Maaseia figliuolo di Adaia, ed Elishafat, figliuolo di Zicri. 2Cronache 23:2 Essi percorsero Giuda, radunarono i Leviti di tutte le citta' di Giuda e i capi delle case patriarcali d'Israele, e vennero a Gerusalemme. 2Cronache 23:3 E tutta la raunanza strinse lega col re nella casa di Dio. E Jehoiada disse loro: 'Ecco, il figliuolo del re regnera', come l'Eterno ha promesso relativamente ai figliuoli di Davide. 2Cronache 23:4 Ecco quello che voi farete: un terzo di quelli tra voi che entrano in servizio il giorno del sabato, sacerdoti e Leviti, stara' di guardia alle porte del tempio; 2Cronache 23:5 un altro terzo stara' nella casa del re, e l'altro terzo alla porta di Jesod. Tutto il popolo stara' nei cortili della casa dell'Eterno. 2Cronache 23:6 Ma nessuno entri nella casa dell'Eterno, tranne i sacerdoti e i Leviti di servizio; questi entreranno, perche' son consacrati; ma tutto il popolo s'atterra' all'ordine dell'Eterno. 2Cronache 23:7 I Leviti circonderanno il re, da ogni lato, ognuno colle armi alla mano; e chiunque cerchera' di penetrare nella casa di Dio, sia messo a morte; e voi starete col re, quando entrera' e quando uscira''. 2Cronache 23:8 I Leviti e tutto Giuda eseguirono tutti gli ordini dati dal sacerdote Jehoiada; ognun d'essi prese i suoi uomini: quelli che entravano in servizio il giorno del sabato, e quelli che uscivan di servizio il giorno del sabato; poiche' il sacerdote Jehoiada non avea licenziato le mute uscenti. 2Cronache 23:9 Il sacerdote Jehoiada diede ai capi-centurie le lance, le targhe e gli scudi che aveano appartenuto a Davide e si trovavano nella casa di Dio. 2Cronache 23:10 E dispose tutto il popolo attorno al re, ciascuno con l'arma in mano, dal lato destro al lato sinistro della casa, presso l'altare e presso la casa. 2Cronache 23:11 Allora menaron fuori il figliuolo del re, gli posero in testa il diadema, gli consegnarono la legge, e lo proclamarono re; Jehoiada e i suoi figliuoli lo unsero, ed esclamarono: 'Viva il re!' 2Cronache 23:12 Or quando Athalia udi il rumore del popolo che accorreva ed acclamava il re, ando' verso il popolo nella casa dell'Eterno; 2Cronache 23:13 guardo', ed ecco che il re stava in piedi sul suo palco, all'ingresso; i capitani e i trombettieri erano accanto al re; tutto il popolo del paese era in festa e sonava le trombe; e i cantori, coi loro strumenti musicali, dirigevano i canti di lode. Allora Athalia si straccio' le vesti, e grido': 'Congiura! congiura!' 2Cronache 23:14 Ma il sacerdote Jehoiada fece venir fuori i capi-centurie che comandavano l'esercito, e disse loro: 'Fatela uscire di tra le file; e chiunque la seguira' sia ucciso di spada!' Poiche' il sacerdote avea detto: 'Non sia messa a morte nella casa dell'Eterno'. 2Cronache 23:15 Cosi quelli le fecero largo, ed ella giunse alla casa del re per la strada della porta dei cavalli; e quivi fu uccisa. 2Cronache 23:16 E Jehoiada fermo' tra se', tutto il popolo ed il re, il patto, per il quale Israele doveva essere il popolo dell'Eterno. 2Cronache 23:17 E tutto il popolo entro' nel tempio di Baal, e lo demoli; fece interamente in pezzi i suoi altari e le sue immagini, e uccise dinanzi agli altari Mattan, sacerdote di Baal. 2Cronache 23:18 Poi Jehoiada affido' la sorveglianza della casa dell'Eterno ai sacerdoti levitici, che Davide avea ripartiti in classi preposte alla casa dell'Eterno per offrire olocausti all'Eterno, com'e' scritto nella legge di Mose', con gioia e con canto di lodi, secondo le disposizioni di Davide. 2Cronache 23:19 E colloco' i portinai alle porte della casa dell'Eterno, affinche' nessuno v'entrasse che fosse impuro per qualsivoglia ragione. 2Cronache 23:20 E prese i capi-centurie, gli uomini ragguardevoli, quelli che avevano autorita' sul popolo e tutto il popolo del paese, e fece scendere il re dalla casa dell'Eterno. Entrarono nella casa del re per la porta superiore, e fecero sedere il re sul trono reale. 2Cronache 23:21 E tutto il popolo del paese fu in festa e la citta' rimase tranquilla, quando Athalia fu uccisa di spada. Joas, re di Giuda. Restauro del tempio. Morto Jehoiada, Joas si da' all'idolatria. Fa uccidere Zaccaria, e muore assassinato 2Cronache 24:1 Joas aveva sette anni quando comincio' a regnare, e regno' quarant'anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Tsibia da Beer-Sceba. 2Cronache 24:2 Joas fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno durante tutto il tempo che visse il sacerdote Jehoiada. 2Cronache 24:3 E Jehoiada prese per lui due mogli, dalle quali egli ebbe de' figliuoli e delle figliuole. 2Cronache 24:4 Dopo queste cose venne in cuore a Joas di restaurare la casa dell'Eterno. 2Cronache 24:5 Raduno' i sacerdoti e i Leviti, e disse loro: 'Andate per le citta' di Giuda, e raccogliete anno per anno in tutto Israele del danaro per restaurare la casa dell'Iddio vostro; e guardate di sollecitar la cosa'. Ma i Leviti non s'affrettarono. 2Cronache 24:6 Allora il re chiamo' Jehoiada loro capo e gli disse: 'Perche' non hai tu procurato che i Leviti portassero da Giuda e da Gerusalemme la tassa che Mose', servo dell'Eterno, e la raunanza d'Israele stabilirono per la tenda della testimonianza?' 2Cronache 24:7 Poiche' i figliuoli di quella scellerata donna d'Athalia aveano saccheggiato la casa di Dio e aveano perfino adoperato per i Baali tutte le cose consacrate della casa dell'Eterno. 2Cronache 24:8 Il re dunque comando' che si facesse una cassa e che la si mettesse fuori, alla porta della casa dell'Eterno. 2Cronache 24:9 Poi fu intimato in Giuda e in Gerusalemme che si portasse all'Eterno la tassa che Mose', servo di Dio, aveva imposta ad Israele nel deserto. 2Cronache 24:10 E tutti i capi e tutto il popolo se ne rallegrarono e portarono il danaro e lo gettarono nella cassa finche' tutti ebbero pagato. 2Cronache 24:11 Or quand'era il momento che i Leviti doveano portar la cassa agl'ispettori reali, perche' vedevano che v'era molto danaro, il segretario del re e il commissario del sommo sacerdote venivano a vuotare la cassa; la prendevano, poi la riportavano al suo posto; facevan cosi ogni giorno, e raccolsero danaro in abbondanza. 2Cronache 24:12 E il re e Jehoiada lo davano a quelli incaricati d'eseguire i lavori della casa dell'Eterno; e questi pagavano degli scalpellini e de' legnaiuoli per restaurare la casa dell'Eterno, e anche de' lavoratori di ferro e di rame per restaurare la casa dell'Eterno. 2Cronache 24:13 Cosi gl'incaricati dei lavori si misero all'opera, e per le loro mani furon compiute le riparazioni; essi rimisero la casa di Dio in buono stato, e la consolidarono. 2Cronache 24:14 E, quand'ebbero finito, portarono davanti al re e davanti a Jehoiada il rimanente del danaro, col quale si fecero degli utensili per la casa dell'Eterno: degli utensili per il servizio e per gli olocausti, delle coppe, e altri utensili d'oro e d'argento. E durante tutta la vita di Jehoiada, si offrirono del continuo olocausti nella casa dell'Eterno. 2Cronache 24:15 Ma Jehoiada, fattosi vecchio e sazio di giorni, mori; quando mori, avea centotrent'anni; 2Cronache 24:16 e fu sepolto nella citta' di Davide coi re, perche' avea fatto del bene in Israele, per il servizio di Dio e della sua casa. 2Cronache 24:17 Dopo la morte di Jehoiada, i capi di Giuda vennero al re e si prostrarono dinanzi a lui; allora il re die' loro ascolto; 2Cronache 24:18 ed essi abbandonarono la casa dell'Eterno, dell'Iddio dei loro padri, servirono gl'idoli d'Astarte e gli altri idoli; e questa loro colpa trasse l'ira dell'Eterno su Giuda e su Gerusalemme. 2Cronache 24:19 L'Eterno mando' loro bensi dei profeti per ricondurli a se' e questi protestarono contro la loro condotta, ma essi non vollero ascoltarli. 2Cronache 24:20 Allora lo spirito di Dio investi Zaccaria, figliuolo del sacerdote Jehoiada, il quale, in pie', dominando il popolo, disse loro: 'Cosi dice Iddio: - Perche' trasgredite voi i comandamenti dell'Eterno? Voi non prospererete; poiche' avete abbandonato l'Eterno, anch'egli vi abbandonera''. 2Cronache 24:21 Ma quelli fecero una congiura contro di lui, e lo lapidarono per ordine del re, nel cortile della casa dell'Eterno. 2Cronache 24:22 E il re Joas non si ricordo' della benevolenza usata verso lui da Jehoiada, padre di Zaccaria, e gli uccise il figliuolo; il quale, morendo, disse: 'L'Eterno lo veda e ne ridomandi conto!' 2Cronache 24:23 E avvenne che, scorso l'anno, l'esercito dei Sirī sali contro Joas, e venne in Giuda e a Gerusalemme. Essi misero a morte fra il popolo tutti i capi, e ne mandarono tutte le spoglie al re di Damasco. 2Cronache 24:24 E benche' l'esercito dei Sirī fosse venuto con piccolo numero d'uomini, pure l'Eterno die' loro nelle mani un esercito grandissimo, perche' quelli aveano abbandonato l'Eterno, l'Iddio dei loro padri. Cosi i Sirī fecero giustizia di Joas. 2Cronache 24:25 E quando questi si furon partiti da lui, lasciandolo in gravi sofferenze, i suoi servi ordirono contro di lui una congiura, perch'egli avea versato il sangue dei figliuoli del sacerdote Jehoiada, e lo uccisero nel suo letto. Cosi mori, e fu sepolto nella citta' di Davide, ma non nei sepolcri dei re. 2Cronache 24:26 Quelli che congiurarono contro di lui furono Zabad, figliuolo di Scimeath, una Ammonita, e Jozabad, figliuolo di Scimrith, una Moabita. 2Cronache 24:27 Or quanto concerne i suoi figliuoli, il gran numero di tributi impostigli e il restauro della casa di Dio, si trova scritto nelle memorie del libro dei re. E Amatsia, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Amatsia, re di Giuda. Vittoria sugli Edomiti. Guerra funesta con Joas, re d'Israele. Morte di Amatsia 2Cronache 25:1 Amatsia avea venticinque anni quando comincio' a regnare, e regno' ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jehoaddan, da Gerusalemme. 2Cronache 25:2 Egli fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, ma non di tutto cuore. 2Cronache 25:3 Or come il regno fu bene assicurato nelle sue mani, egli fece morire quei servi suoi che aveano ucciso il re suo padre. 2Cronache 25:4 Ma non fece morire i loro figliuoli, conformandosi a quello ch'e' scritto nella legge, nel libro di Mose', dove l'Eterno ha dato questo comandamento: 'I padri non saranno messi a morte a cagion dei figliuoli, ne' i figliuoli saranno messi a morte a cagion dei padri; ma ciascuno sara' messo a morte a cagione del proprio peccato'. 2Cronache 25:5 Poi Amatsia raduno' quei di Giuda, e li distribui secondo le loro case patriarcali sotto capi di migliaia e sotto capi di centinaia, per tutto Giuda e Beniamino; ne fece il censimento dall'eta' di venti anni in su, e trovo' trecentomila uomini scelti, atti alla guerra e capaci di maneggiare la lancia e lo scudo. 2Cronache 25:6 E assoldo' anche centomila uomini d'Israele, forti e valorosi, per cento talenti d'argento. 2Cronache 25:7 Ma un uomo di Dio venne a lui, e gli disse: 'O re, l'esercito d'Israele non vada teco, poiche' l'Eterno non e' con Israele, con tutti questi figliuoli d'Efraim! 2Cronache 25:8 Ma, se vuoi andare, portati pure valorosamente nella battaglia; ma Iddio ti abbattera' dinanzi al nemico; perche' Dio ha il potere di soccorrere e di abbattere'. 2Cronache 25:9 Amatsia disse all'uomo di Dio: 'E che fare circa que' cento talenti che ho dati all'esercito d'Israele?' L'uomo di Dio rispose: 'L'Eterno e' in grado di darti molto piu' di questo'. 2Cronache 25:10 Allora Amatsia separo' l'esercito che gli era venuto da Efraim, affinche' se ne tornasse al suo paese; ma questa gente fu gravemente irritata contro Giuda, e se ne torno' a casa, accesa d'ira. 2Cronache 25:11 Amatsia, preso animo, si mise alla testa del suo popolo, ando' nella valle del Sale, e sconfisse diecimila uomini de' figliuoli di Seir; 2Cronache 25:12 e i figliuoli di Giuda ne catturarono vivi altri diecimila; li menarono in cima alla Ro'cca, e li precipitarono giu' dall'alto della Ro'cca, si che tutti rimasero sfracellati. 2Cronache 25:13 Ma gli uomini dell'esercito che Amatsia avea licenziati perche' non andassero seco alla guerra, piombarono sulle citta' di Giuda, da Samaria fino a Beth-Horon; ne uccisero tremila abitanti, e portaron via molta preda. 2Cronache 25:14 E Amatsia, tornato che fu dalla sconfitta degl'Idumei, si fece portare gli de'i de' figliuoli di Seir, li stabili come suoi de'i, si prostro' dinanzi ad essi, e brucio' de' profumi in loro onore. 2Cronache 25:15 Per il che l'Eterno s'accese d'ira contro Amatsia, e gli mando' un profeta per dirgli: 'Perche' hai tu cercato gli de'i di questo popolo, che non hanno liberato il popolo loro dalla tua mano?' 2Cronache 25:16 E mentr'egli parlava al re, questi gli disse: 'T'abbiam noi forse fatto consigliere del re? Vattene! Perche' vorresti essere ucciso?' Allora il profeta se ne ando', dicendo: 'Io so che Dio ha deciso di distruggerti, perche' hai fatto questo, e non hai dato ascolto al mio consiglio'. 2Cronache 25:17 Allora Amatsia, re di Giuda, dopo aver preso consiglio, invio' de' messi a Joas, figliuolo di Joahaz, figliuolo di Jehu, re d'Israele, per dirgli: 'Vieni, mettiamoci a faccia a faccia!' 2Cronache 25:18 E Joas, re d'Israele, fece dire ad Amatsia, re di Giuda: 'Lo spino del Libano mando' a dire al cedro del Libano: - Da' la tua figliuola per moglie al mio figliuolo. - Ma le bestie selvagge del Libano passarono, e calpestarono lo spino. 2Cronache 25:19 Tu hai detto: - Ecco, io ho sconfitto gl'Idumei! - e il tuo cuore, reso orgoglioso, t'ha portato a gloriarti. Stattene a casa tua. Perche' impegnarti in una disgraziata impresa che menerebbe alla ruina te e Giuda con te?' 2Cronache 25:20 Ma Amatsia non gli volle dar retta; perche' la cosa era diretta da Dio affinche' fossero dati in man del nemico, perche' avean cercato gli de'i di Edom. 2Cronache 25:21 Allora Joas, re d'Israele, sali, ed egli ed Amatsia, re di Giuda, si trovarono a faccia a faccia a Beth-Scemesh, che apparteneva a Giuda. 2Cronache 25:22 Giuda rimase sconfitto da Israele, e que' di Giuda fuggirono, ognuno alla sua tenda. 2Cronache 25:23 E Joas, re d'Israele, fece prigioniero a Beth-Scemesh Amatsia, re di Giuda, figliuolo di Joas, figliuolo di Joahaz; lo meno' a Gerusalemme, e fece una breccia di quattrocento cubiti nelle mura di Gerusalemme, dalla porta di Efraim alla porta dell'angolo. 2Cronache 25:24 E prese tutto l'oro e l'argento e tutti i vasi che si trovavano nella casa di Dio in custodia di Obed-Edom, e i tesori della casa del re; prese pure degli ostaggi, e se ne torno' a Samaria. 2Cronache 25:25 Amatsia, figliuolo di Joas, re di Giuda, visse ancora quindici anni, dopo la morte di Joas, figliuolo di Joahaz, re d'Israele. 2Cronache 25:26 Il rimanente delle azioni di Amatsia, le prime e le ultime, si trova scritto nel libro dei re di Giuda e d'Israele. 2Cronache 25:27 Dopo che Amatsia ebbe abbandonato l'Eterno, fu ordita contro di lui una congiura a Gerusalemme, ed egli fuggi a Lakis; ma lo fecero inseguire fino a Lakis, e quivi fu messo a morte. 2Cronache 25:28 Di la' fu trasportato sopra cavalli, e quindi sepolto coi suoi padri nella citta' di Giuda. Uzzia, re di Giuda. Sua prosperita'. Atto di profanazione del tempio. Uzzia colpito di lebbra 2Cronache 26:1 Allora tutto il popolo di Giuda prese Uzzia che aveva allora sedici anni, e lo fece re in luogo di Amatsia suo padre. 2Cronache 26:2 Egli riedifico' Eloth e la riconquisto' a Giuda, dopo che il re si fu addormentato coi suoi padri. 2Cronache 26:3 Uzzia avea sedici anni quando comincio' a regnare, e regno' cinquantadue anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jecolia, ed era di Gerusalemme. 2Cronache 26:4 Egli fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, interamente come avea fatto Amatsia suo padre. 2Cronache 26:5 Si die' con diligenza a cercare Iddio mentre visse Zaccaria, che avea l'intelligenza delle visioni di Dio; e finche' cerco' l'Eterno, Iddio lo fece prosperare. 2Cronache 26:6 Egli usci e mosse guerra ai Filistei, abbatte' le mura di Gath, le mura di Jabne e le mura di Asdod, ed edifico' delle citta' nel territorio di Asdod e in quello dei Filistei. 2Cronache 26:7 E Dio gli diede aiuto contro i Filistei, contro gli Arabi che abitavano a Gur-Baal, e contro i Maoniti. 2Cronache 26:8 E gli Ammoniti pagavano un tributo ad Uzzia; e la sua fama si sparse sino ai confini dell'Egitto, perch'era divenuto potentissimo. 2Cronache 26:9 Uzzia costrui pure delle torri a Gerusalemme sulla porta dell'angolo, sulla porta della valle e sullo svolto, e le fortifico'. 2Cronache 26:10 Costrui delle torri nel deserto, e scavo' molte cisterne perche' avea gran quantita' di bestiame; e ne scavo' pure nella parte bassa del paese e nella pianura; ed avea de' lavoranti e de' vignaiuoli per i monti e nelle terre fruttifere, perche' amava l'agricoltura. 2Cronache 26:11 Uzzia aveva inoltre un esercito di combattenti che andava alla guerra per schiere, composte secondo il numero del censimento fattone dal segretario Jeiel e dal commissario Maaseia, e messe sotto il comando di Hanania, uno dei generali del re. 2Cronache 26:12 Il numero totale dei capi delle case patriarcali, degli uomini forti e valorosi, era di duemilaseicento. 2Cronache 26:13 Essi avevano al loro comando un esercito di trecentosettemilacinquecento combattenti, atti a entrare in guerra con gran valore, per sostenere il re contro il nemico. 2Cronache 26:14 E Uzzia forni a tutto l'esercito, scudi, lance, elmi, corazze, archi, e fionde da scagliar sassi. 2Cronache 26:15 E fece fare a Gerusalemme delle macchine inventate da ingegneri per collocarle sulle torri e sugli angoli, per scagliar saette e grosse pietre. La sua fama ando' lungi, perch'egli fu maravigliosamente soccorso, finche' divenne potente. 2Cronache 26:16 Ma quando fu divenuto potente, il suo cuore, insuperbitosi, si perverti, ed egli commise una infedelta' contro l'Eterno, il suo Dio, entrando nel tempio dell'Eterno per bruciare dell'incenso sull'altare dei profumi. 2Cronache 26:17 Ma il sacerdote Azaria entro' dopo di lui con ottanta sacerdoti dell'Eterno, uomini coraggiosi, 2Cronache 26:18 i quali si opposero al re Uzzia, e gli dissero: 'Non spetta a te, o Uzzia, di offrir de' profumi all'Eterno; ma ai sacerdoti, figliuoli d'Aaronne, che son consacrati per offrire i profumi! Esci dal santuario, poiche' tu hai commesso una infedelta'! E questo non ti tornera' a gloria dinanzi a Dio, all'Eterno'. 2Cronache 26:19 Allora Uzzia, che teneva in mano un turibolo per offrire il profumo, si adiro'; e mentre s'adirava contro i sacerdoti, la lebbra gli scoppio' sulla fronte, in presenza dei sacerdoti, nella casa dell'Eterno, presso l'altare dei profumi. 2Cronache 26:20 Il sommo sacerdote Azaria e tutti gli altri sacerdoti lo guardarono, ed ecco che avea la lebbra sulla fronte; lo fecero uscire precipitosamente, ed egli stesso s'affretto' ad andarsene fuori, perche' l'Eterno l'avea colpito. 2Cronache 26:21 Il re Uzzia fu lebbroso fino al giorno della sua morte e stette nell'infermeria come lebbroso, perche' era escluso dalla casa dell'Eterno; e Jotham, suo figliuolo, era a capo della casa reale e rendea giustizia al popolo del paese. 2Cronache 26:22 Il rimanente delle azioni di Uzzia, le prime e le ultime, e' stato scritto dal profeta Isaia, figliuolo di Amots. 2Cronache 26:23 Uzzia s'addormento' coi suoi padri e fu sepolto coi suoi padri nel campo delle sepolture destinato ai re, perche' si diceva: 'e' lebbroso'. E Jotham, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Jotham, re di Giuda 2Cronache 27:1 Jotham avea venticinque anni quando comincio' a regnare, e regno' sedici anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Jerusha, figliuola di Tsadok. 2Cronache 27:2 Egli fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, interamente come avea fatto Uzzia suo padre; soltanto non entro' nel tempio dell'Eterno, e il popolo continuava a corrompersi. 2Cronache 27:3 Egli costrui la porta superiore della casa dell'Eterno, e fece molti lavori sulle mura di Ofel. 2Cronache 27:4 Costrui parimente delle citta' nella contrada montuosa di Giuda, e dei castelli e delle torri nelle foreste. 2Cronache 27:5 E mosse guerra al re dei figliuoli di Ammon, e vinse gli Ammoniti. I figliuoli di Ammon gli diedero quell'anno cento talenti d'argento, diecimila cori di grano e diecimila d'orzo; e altrettanto gli pagarono il secondo e il terzo anno. 2Cronache 27:6 Cosi Jotham divenne potente, perche' cammino' con costanza nel cospetto dell'Eterno, del suo Dio. 2Cronache 27:7 Il rimanente delle azioni di Jotham, tutte le sue guerre e le sue imprese si trovano scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda. 2Cronache 27:8 Avea venticinque anni quando comincio' a regnare, e regno' sedici anni a Gerusalemme. 2Cronache 27:9 Jotham s'addormento' coi suoi padri, e fu sepolto nella citta' di Davide. Ed Achaz, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Achaz, re di Giuda. Idolatria e disastri 2Cronache 28:1 Achaz avea vent'anni quando comincio' a regnare, e regno' sedici anni a Gerusalemme. Egli non fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, come avea fatto Davide suo padre; 2Cronache 28:2 ma segui la via dei re d'Israele, e fece perfino delle immagini di getto per i Baali, 2Cronache 28:3 brucio' dei profumi nella valle del figliuolo di Hinnom, ed arse i suoi figliuoli nel fuoco, seguendo le abominazioni delle genti che l'Eterno avea cacciate d'innanzi ai figliuoli d'Israele; 2Cronache 28:4 e offriva sacrifizi e profumi sugli alti luoghi, sulle colline, e sotto ogni albero verdeggiante. 2Cronache 28:5 Percio' l'Eterno, il suo Dio, lo die' nelle mani del re di Siria; e i Sirī lo sconfissero, e gli presero un gran numero di prigionieri che menarono a Damasco. E fu anche dato in mano del re d'Israele, che gl'inflisse una grande sconfitta. 2Cronache 28:6 Infatti Pekah, figliuolo di Remalia, uccise in un giorno, in Giuda, centoventimila uomini, tutta gente valorosa, perche' aveano abbandonato l'Eterno, l'Iddio dei loro padri. 2Cronache 28:7 Zicri, un prode d'Efraim, uccise Maaseia, figliuolo del re, Azrikam, maggiordomo della casa reale, ed Elkana, che teneva il secondo posto dopo il re. 2Cronache 28:8 E i figliuoli d'Israele menaron via, di tra i loro fratelli, duecentomila prigionieri, fra donne, figliuoli e figliuole; e ne trassero pure una gran preda, che portarono a Samaria. 2Cronache 28:9 Or v'era quivi un profeta dell'Eterno, per nome Oded. Egli usci incontro all'esercito che tornava a Samaria, e disse loro: 'Ecco, l'Eterno, l'Iddio de' vostri padri, nella sua ira contro Giuda, ve li ha dati nelle mani; e voi li avete uccisi con tal furore, ch'e' giunto fino al cielo. 2Cronache 28:10 Ed ora, pretendete di sottomettervi come schiavi e come schiave i figliuoli e le figliuole di Giuda e di Gerusalemme! Ma voi, voi stessi, non siete forse colpevoli verso l'Eterno, l'Iddio vostro? 2Cronache 28:11 Ascoltatemi dunque, e rimandate i prigionieri che avete fatti tra i vostri fratelli; poiche' l'ardente ira dell'Eterno vi sovrasta'. 2Cronache 28:12 Allora alcuni tra i capi de' figliuoli d'Efraim, Azaria figliuolo di Johanan, Berekia figliuolo di Mescillemoth, Ezechia figliuolo di Shallum e Amasa figliuolo di Hadlai, sorsero contro quelli che tornavano dalla guerra, 2Cronache 28:13 e dissero loro: 'Voi non menerete qua dentro i prigionieri; perche' voi vi proponete cosa che ci rendera' colpevoli dinanzi all'Eterno, accrescendo il numero dei nostri peccati e delle nostre colpe; poiche' noi siamo gia' grandemente colpevoli, e l'ira dell'Eterno arde contro Israele'. 2Cronache 28:14 Allora i soldati abbandonarono i prigionieri e la preda in presenza dei capi e di tutta la raunanza. 2Cronache 28:15 E gli uomini gia' ricordati per nome si levarono e presero i prigionieri; del bottino si servirono per rivestire tutti quelli di loro ch'erano ignudi; li rivestirono, li calzarono, diedero loro da mangiare e da bere, li unsero, condussero sopra degli asini tutti quelli che cascavan dalla fatica, e li menarono a Gerico, la citta' delle palme, dai loro fratelli; poi se ne tornarono a Samaria. 2Cronache 28:16 In quel tempo, il re Achaz mando' a chieder soccorso ai re d'Assiria. 2Cronache 28:17 - Or gli Edomiti erano venuti di nuovo, aveano sconfitto Giuda e menati via de' prigionieri. 2Cronache 28:18 I Filistei pure aveano invaso le citta' della pianura e del mezzogiorno di Giuda, e avean preso Beth-Scemesh, Ajalon, Ghederoth, Soco e le citta' che ne dipendevano, Timnah e le citta' che ne dipendevano, Ghimzo e le citta' che ne dipendevano, e vi s'erano stabiliti. 2Cronache 28:19 Poiche' l'Eterno aveva umiliato Giuda a motivo di Achaz, re d'Israele, perche' avea rotto ogni freno in Giuda, e avea commesso ogni sorta d'infedelta' contro l'Eterno. - 2Cronache 28:20 E Tilgath-Pilneser, re d'Assiria, mosse contro di lui, lo ridusse alle strette, e non lo sostenne affatto. 2Cronache 28:21 Poiche' Achaz avea spogliato la casa dell'Eterno, la casa del re e dei capi, e avea dato tutto al re d'Assiria; ma a nulla gli era giovato. 2Cronache 28:22 E nel tempo in cui si trovava alle strette, questo medesimo re Achaz continuo' piu' che mai a commettere delle infedelta' contro l'Eterno. 2Cronache 28:23 Offri dei sacrifizi agli de'i di Damasco, che l'avevano sconfitto, e disse: 'Giacche' gli de'i dei re di Siria aiutan quelli, io offriro' loro de' sacrifizi ed aiuteranno anche me'. Ma furono invece la rovina di lui e di tutto Israele. 2Cronache 28:24 Achaz raduno' gli utensili della casa di Dio, fece a pezzi gli utensili della casa di Dio, chiuse le porte della casa dell'Eterno, si fece degli altari a tutte le cantonate di Gerusalemme, 2Cronache 28:25 e stabili degli alti luoghi in ognuna delle citta' di Giuda per offrire dei profumi ad altri de'i. Cosi provoco' ad ira l'Eterno, l'Iddio de' suoi padri. 2Cronache 28:26 Il rimanente delle sue azioni e di tutti i suoi portamenti, i primi e gli ultimi, si trova scritto nel libro dei re di Giuda e d'Israele. 2Cronache 28:27 Achaz si addormento' coi suoi padri, e fu sepolto in citta', a Gerusalemme, perche' non lo vollero mettere nei sepolcri dei re d'Israele. Ed Ezechia, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Ezechia, re di Giuda, purifica il tempio e ristabilisce il culto 2Cronache 29:1 Ezechia avea venticinque anni quando comincio' a regnare, e regno' ventinove anni a Gerusalemme. Sua madre si chiamava Abija, figliuola di Zaccaria. 2Cronache 29:2 Egli fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, interamente come avea fatto Davide suo padre. 2Cronache 29:3 Nel primo anno del suo regno, nel primo mese, riaperse le porte della casa dell'Eterno, e le restauro'. 2Cronache 29:4 Fece venire i sacerdoti e i Leviti, li raduno' sulla piazza orientale, 2Cronache 29:5 e disse loro: 'Ascoltatemi, o Leviti! Ora santificatevi, e santificate la casa dell'Eterno, dell'Iddio de' vostri padri, e portate fuori dal santuario ogni immondezza. 2Cronache 29:6 Poiche' i nostri padri sono stati infedeli e hanno fatto cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, dell'Iddio nostro, l'hanno abbandonato, han cessato di volger la faccia verso la dimora dell'Eterno, e le han voltato le spalle. 2Cronache 29:7 Ed hanno chiuse le porte del portico, hanno spente le lampade, non hanno piu' bruciato profumi ne' offerto olocausti nel santuario all'Iddio d'Israele. 2Cronache 29:8 Percio' l'ira dell'Eterno ha colpito Giuda e Gerusalemme; ed ei li ha abbandonati alle vessazioni, alla desolazione ed agli scherni, come vedete con gli occhi vostri. 2Cronache 29:9 Ed ecco che, a causa di questo, i nostri padri son periti di spada, e i nostri figliuoli, le nostre figliuole e le nostre mogli sono in cattivita'. 2Cronache 29:10 Or io ho in cuore di fare un patto con l'Eterno, coll'Iddio d'Israele, affinche' l'ardore della sua ira si allontani da noi. 2Cronache 29:11 Figliuoli miei, non siate negligenti; poiche' l'Eterno vi ha scelti affinche' stiate davanti a lui per servirgli, per esser suoi ministri, e per offrirgli profumi'. 2Cronache 29:12 Allora i Leviti si levarono: Mahath, figliuolo d'Amasai, Joel, figliuolo di Azaria, de' figliuoli di Kehath. Dei figliuoli di Merari: Kish, figliuolo d'Abdi, e Azaria, figliuolo di Jehalleleel. Dei Ghershoniti: Joah, figliuolo di Zimma, e Edem, figliuolo di Joah. 2Cronache 29:13 Dei figliuoli di Elitsafan: Scimri e Jeiel. Dei figliuoli di Asaf: Zaccaria e Mattania. 2Cronache 29:14 Dei figliuoli di Heman: Jehiel e Scimei. Dei figliuoli di Jeduthun: Scemaia e Uzziel. 2Cronache 29:15 Ed essi adunarono i loro fratelli e, dopo essersi santificati, vennero a purificare la casa dell'Eterno, secondo l'ordine del re, conformemente alle parole dell'Eterno. 2Cronache 29:16 E i sacerdoti entrarono nell'interno della casa dell'Eterno per purificarla, e portaron fuori, nel cortile della casa dell'Eterno, tutte le immondezze che trovarono nel tempio dell'Eterno; e i Leviti le presero per portarle fuori e gettarle nel torrente Kidron. 2Cronache 29:17 Cominciarono queste purificazioni il primo giorno del primo mese; e l'ottavo giorno dello stesso mese vennero al portico dell'Eterno, e misero otto giorni a purificare la casa dell'Eterno; il sedicesimo giorno del primo mese aveano finito. 2Cronache 29:18 Allora vennero al re Ezechia, nel suo palazzo, e gli dissero: 'Noi abbiam purificata tutta la casa dell'Eterno, l'altare degli olocausti con tutti i suoi utensili, la tavola dei pani della presentazione con tutti i suoi utensili; 2Cronache 29:19 come pure abbiamo rimesso in buono stato e purificati tutti gli utensili che il re Achaz avea profanati durante il suo regno, quando si rese infedele; ed ecco, stanno davanti all'altare dell'Eterno'. 2Cronache 29:20 Allora Ezechia, levatosi di buon'ora, aduno' i capi della citta', e sali alla casa dell'Eterno. 2Cronache 29:21 Essi menarono sette giovenchi, sette montoni e sette agnelli; e sette capri, come sacrifizio per il peccato, a pro del regno, del santuario e di Giuda. E il re ordino' ai sacerdoti, figliuoli d'Aaronne, d'offrirli sull'altare dell'Eterno. 2Cronache 29:22 I sacerdoti scannarono i giovenchi, e ne raccolsero il sangue, e lo sparsero sull'altare; scannarono i montoni, e ne sparsero il sangue sull'altare; e scannarono gli agnelli, e ne sparsero il sangue sull'altare. 2Cronache 29:23 Poi menarono i capri del sacrifizio per il peccato, davanti al re e alla raunanza, e questi posarono su d'essi le loro mani. 2Cronache 29:24 I sacerdoti li scannarono, e ne offrirono il sangue sull'altare come sacrifizio per il peccato, per fare l'espiazione dei peccati di tutto Israele; giacche' il re aveva ordinato che si offrisse l'olocausto e il sacrifizio per il peccato, a pro di tutto Israele. 2Cronache 29:25 Il re stabili i Leviti nella casa dell'Eterno, con cembali, con salte'ri e con cetre, secondo l'ordine di Davide, di Gad, il veggente del re, e del profeta Nathan; poiche' tale era il comandamento dato dall'Eterno per mezzo de' suoi profeti. 2Cronache 29:26 E i Leviti presero il loro posto con gli strumenti di Davide; e i sacerdoti, con le trombe. 2Cronache 29:27 Allora Ezechia ordino' che si offrisse l'olocausto sull'altare; e nel momento in cui si comincio' l'olocausto, comincio' pure il canto dell'Eterno e il suono delle trombe, con l'accompagnamento degli strumenti di Davide, re d'Israele. 2Cronache 29:28 E tutta la raunanza si prostro', e i cantori cominciarono a cantare e le trombe a sonare; e tutto questo continuo' sino alla fine dell'olocausto. 2Cronache 29:29 E quando l'offerta dell'olocausto fu finita, il re e tutti quelli ch'erano con lui s'inchinarono e si prostrarono. 2Cronache 29:30 Poi il re Ezechia e i capi ordinarono ai Leviti di celebrare le lodi dell'Eterno con le parole di Davide e del veggente Asaf; e quelli le celebrarono con gioia, e s'inchinarono e si prostrarono. 2Cronache 29:31 Allora Ezechia prese a dire: 'Ora che vi siete consacrati all'Eterno, avvicinatevi, e offrite vittime e sacrifizi di lode nella casa dell'Eterno'. E la raunanza meno' vittime e offri sacrifizi di azioni di grazie; e tutti quelli che aveano il cuore ben disposto, offrirono olocausti. 2Cronache 29:32 Il numero degli olocausti offerti dalla raunanza fu di settanta giovenchi, cento montoni, duecento agnelli: tutto per l'olocausto all'Eterno. 2Cronache 29:33 E furon pure consacrati seicento buoi e tremila pecore. 2Cronache 29:34 Ma i sacerdoti erano troppo pochi, e non potevano scorticare tutti gli olocausti; percio' i loro fratelli, i Leviti, li aiutarono finche' l'opera fu compiuta, e finche' gli altri sacerdoti si furon santificati; perche' i Leviti avean messo piu' rettitudine di cuore a santificarsi, dei sacerdoti. 2Cronache 29:35 E v'era pure abbondanza d'olocausti, oltre ai grassi de' sacrifizi d'azioni di grazie e alle libazioni degli olocausti. Cosi fu ristabilito il servizio della casa dell'Eterno. 2Cronache 29:36 Ed Ezechia e tutto il popolo si rallegrarono che Dio avesse ben disposto il popolo, perche' la cosa s'era fatta subitamente. Ezechia celebra solennemente la Pasqua 2Cronache 30:1 Poi Ezechia invio' de' messi a tutto Israele e a Giuda, e scrisse pure lettere ad Efraim ed a Manasse, perche' venissero alla casa dell'Eterno a Gerusalemme, a celebrar la Pasqua in onore dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele. 2Cronache 30:2 Il re, i suoi capi e tutta la raunanza, in un consiglio tenuto a Gerusalemme, avevano deciso di celebrare la Pasqua il secondo mese; 2Cronache 30:3 giacche' non la potevan celebrare al tempo debito, perche' i sacerdoti non s'erano santificati in numero sufficiente, e il popolo non s'era radunato in Gerusalemme. 2Cronache 30:4 La cosa piacque al re e a tutta la raunanza; 2Cronache 30:5 e stabilirono di proclamare un bando per tutto Israele, da Beer-Sceba fino a Dan, perche' la gente venisse a Gerusalemme a celebrar la Pasqua in onore dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele; poiche' per l'addietro essa non era stata celebrata in modo generale, secondo ch'e' prescritto. 2Cronache 30:6 I corrieri dunque andarono con le lettere del re e dei suoi capi per tutto Israele e Giuda; e, conformemente all'ordine del re, dissero: 'Figliuoli d'Israele, tornate all'Eterno, all'Iddio d'Abrahamo, d'Isacco e d'Israele, ond'egli torni al residuo che di voi e' scampato dalle mani dei re d'Assiria. 2Cronache 30:7 E non siate come i vostri padri e come i vostri fratelli, che sono stati infedeli all'Eterno, all'Iddio dei loro padri, in guisa ch'ei li ha dati in preda alla desolazione, come voi vedete. 2Cronache 30:8 Ora non indurate le vostre cervici, come i padri vostri; date la mano all'Eterno, venite al suo santuario ch'egli ha santificato in perpetuo, e servite l'Eterno, il vostro Dio, onde l'ardente ira sua si ritiri da voi. 2Cronache 30:9 Poiche', se tornate all'Eterno, i vostri fratelli e i vostri figliuoli troveranno pieta' in quelli che li hanno menati schiavi, e ritorneranno in questo paese; giacche' l'Eterno, il vostro Dio, e' clemente e misericordioso, e non volgera' la faccia lungi da voi, se a lui tornate'. 2Cronache 30:10 Quei corrieri dunque passarono di citta' in citta' nel paese di Efraim e di Manasse, e fino a Zabulon; ma la gente si facea beffe di loro e li scherniva. 2Cronache 30:11 Nondimeno, alcuni uomini di Ascer, di Manasse e di Zabulon si umiliarono, e vennero a Gerusalemme. 2Cronache 30:12 Anche in Giuda la mano di Dio opero' in guisa da dar loro un medesimo cuore per mettere ad effetto l'ordine del re e dei capi, secondo la parola dell'Eterno. 2Cronache 30:13 Un gran popolo si riuni a Gerusalemme per celebrare la festa degli azzimi, il secondo mese: fu una raunanza immensa. 2Cronache 30:14 Si levarono e tolsero via gli altari sui quali si offrivan sacrifizi a Gerusalemme, tolsero via tutti gli altari sui quali si offrivan profumi, e li gettarono nel torrente Kidron. 2Cronache 30:15 Poi immolarono l'agnello pasquale, il quattordicesimo giorno del secondo mese. I sacerdoti e i Leviti, i quali, presi da vergogna, s'eran santificati, offrirono olocausti nella casa dell'Eterno; 2Cronache 30:16 e occuparono il posto assegnato loro dalla legge di Mose', uomo di Dio. I sacerdoti facevano l'aspersione del sangue, che ricevevano dalle mani de' Leviti. 2Cronache 30:17 Siccome ve n'erano molti, nella raunanza, che non s'erano santificati, i Leviti aveano l'incarico d'immolare gli agnelli pasquali, consacrandoli all'Eterno, per tutti quelli che non eran puri. 2Cronache 30:18 Poiche' una gran parte del popolo, molti d'Efraim, di Manasse, d'Issacar e di Zabulon non s'erano purificati, e mangiarono la Pasqua, senza conformarsi a quello ch'e' scritto. Ma Ezechia prego' per loro, dicendo: 2Cronache 30:19 'L'Eterno, che e' buono, perdoni a chiunque ha disposto il proprio cuore alla ricerca di Dio, dell'Eterno, ch'e' l'Iddio de' suoi padri, anche senz'avere la purificazione richiesta dal santuario'. 2Cronache 30:20 E l'Eterno esaudi Ezechia, e perdono' al popolo. 2Cronache 30:21 Cosi i figliuoli d'Israele che si trovarono a Gerusalemme, celebrarono la festa degli azzimi per sette giorni con grande allegrezza; e ogni giorno i Leviti e i sacerdoti celebravano l'Eterno con gli strumenti consacrati ad accompagnar le sue lodi. 2Cronache 30:22 Ezechia parlo' al cuore di tutti i Leviti che mostravano grande intelligenza nel servizio dell'Eterno; e si fecero i pasti della festa durante i sette giorni, offrendo sacrifizi di azioni di grazie, e lodando l'Eterno, l'Iddio dei loro padri. 2Cronache 30:23 E tutta la raunanza delibero' di celebrare la festa per altri sette giorni; e la celebrarono con allegrezza durante questi sette giorni; 2Cronache 30:24 poiche' Ezechia, re di Giuda, avea donato alla raunanza mille giovenchi e settemila pecore, e i capi pure avean donato alla raunanza mille tori e diecimila pecore; e i sacerdoti in gran numero, s'erano santificati. 2Cronache 30:25 Tutta la raunanza di Giuda, i sacerdoti, i Leviti, tutta la raunanza di quelli venuti da Israele e gli stranieri giunti dal paese d'Israele o stabiliti in Giuda, furono in festa. 2Cronache 30:26 Cosi vi fu gran gioia in Gerusalemme; dal tempo di Salomone, figliuolo di Davide, re d'Israele, non v'era stato nulla di simile in Gerusalemme. 2Cronache 30:27 Poi i sacerdoti Leviti si levarono e benedissero il popolo, e la loro voce fu udita, e la loro preghiera giunse fino al cielo, fino alla santa dimora dell'Eterno. Ezechia riordina il culto levitico 2Cronache 31:1 Quando tutte queste cose furon compiute, tutti gl'Israeliti che si trovavano quivi partirono per le citta' di Giuda, e frantumarono le statue, abbatterono gl'idoli d'Astarte, demolirono gli alti luoghi e gli altari in tutto Giuda e Beniamino, e in Efraim e in Manasse, in guisa che nulla piu' ne rimase. Poi tutti i figliuoli d'Israele se ne tornarono nelle loro citta', ciascuno nel proprio possesso. 2Cronache 31:2 Ezechia ristabili le classi de' sacerdoti e de' Leviti nelle loro funzioni, ognuno secondo il genere del suo servizio, sacerdoti e Leviti, per gli olocausti e i sacrifizi di azioni di grazie, per il servizio, per la lode e per il canto, entro le porte del campo dell'Eterno. 2Cronache 31:3 Stabili pure la parte che il re preleverebbe dai suoi beni per gli olocausti, per gli olocausti del mattino e della sera, per gli olocausti dei sabati, dei noviluni e delle feste, come sta scritto nella legge dell'Eterno; 2Cronache 31:4 e ordino' al popolo, agli abitanti di Gerusalemme, di dare ai sacerdoti e ai Leviti la loro parte, affinche' potessero darsi all'adempimento della legge dell'Eterno. 2Cronache 31:5 Non appena quest'ordine fu pubblicato, i figliuoli d'Israele dettero in gran quantita' le primizie del grano, del vino, dell'olio, del miele, e di tutti i prodotti dei campi; e portarono la decima d'ogni cosa, in abbondanza. 2Cronache 31:6 I figliuoli d'Israele e di Giuda che abitavano nelle citta' di Giuda menarono anch'essi la decima dei buoi e delle pecore, e la decima delle cose sante che erano consacrate all'Eterno, al loro Dio, e delle quali si fecero tanti mucchi. 2Cronache 31:7 Cominciarono a fare quei mucchi il terzo mese, e finirono il settimo mese. 2Cronache 31:8 Ezechia e i capi vennero a vedere que' mucchi, e benedissero l'Eterno e il suo popolo d'Israele. 2Cronache 31:9 Ed Ezechia interrogo' i sacerdoti e i Leviti, relativamente a que' mucchi; 2Cronache 31:10 e il sommo sacerdote Azaria, della casa di Tsadok, gli rispose: 'Da che s'e' cominciato a portar le offerte nella casa dell'Eterno, noi abbiam mangiato, ci siamo saziati, e v'e' rimasta roba in abbondanza, perche' l'Eterno ha benedetto il suo popolo; ed ecco qui la gran quantita' ch'e' rimasta'. 2Cronache 31:11 Allora Ezechia ordino' che si preparassero delle stanze nella casa dell'Eterno; e furon preparate. 2Cronache 31:12 E vi riposero fedelmente le offerte, la decima e le cose consacrate; Conania, il Levita, n'ebbe la sovrintendenza, e Scimei, suo fratello, veniva in secondo luogo. 2Cronache 31:13 Jehiel, Ahazia, Nahath, Asahel, Jerimoth, Jozabad, Eliel, Ismakia, Mahath e Benaia erano impiegati sotto la direzione di Conania e del suo fratello Scimei, per ordine del re Ezechia e d'Azaria, capo della casa di Dio. 2Cronache 31:14 Il Levita Kore, figliuolo di Imna, guardiano della porta orientale, era preposto ai doni volontari fatti a Dio per distribuire le offerte fatte all'Eterno e le cose santissime. 2Cronache 31:15 Sotto di lui stavano Eden, Miniamin, Jeshua, Scemaia, Amaria, Scecania, nelle citta' dei sacerdoti, come uomini di fiducia, per fare le distribuzioni ai loro fratelli grandi e piccoli, secondo le loro classi, 2Cronache 31:16 eccettuati i maschi ch'erano registrati nelle loro genealogie dall'eta' di tre anni in su, cioe' tutti quelli che entravano giornalmente nella casa dell'Eterno per fare il loro servizio secondo le loro funzioni e secondo le loro classi. 2Cronache 31:17 (La registrazione dei sacerdoti si faceva secondo le loro case patriarcali, e quella dei Leviti dall'eta' di vent'anni in su, secondo le loro funzioni e secondo le loro classi). 2Cronache 31:18 Dovean fare le distribuzioni a quelli di tutta la raunanza ch'eran registrati con tutti i loro bambini, con le loro mogli, coi loro figliuoli e con le loro figliuole; poiche' nel loro ufficio di fiducia amministravano i doni sacri. 2Cronache 31:19 E per i sacerdoti, figliuoli d'Aaronne, che dimoravano in campagna, nei contadi delle loro citta', v'erano in ogni citta' degli uomini designati per nome per distribuire le porzioni a tutti i maschi di tra i sacerdoti, e a tutti i Leviti registrati nelle genealogie. 2Cronache 31:20 Ezechia fece cosi per tutto Giuda; fece cio' ch'e' buono, retto e vero dinanzi all'Eterno, al suo Dio. 2Cronache 31:21 In tutto quello che prese a fare per il servizio della casa di Dio, per la legge e per i comandamenti, cercando il suo Dio, mise tutto il cuore nell'opera sua, e prospero'. Invasione di Sennacherib, re d'Assiria, e distruzione del suo esercito 2Cronache 32:1 Dopo queste cose e questi atti di fedelta' di Ezechia, Sennacherib, re d'Assiria, venne, entro' in Giuda, e cinse d'assedio le citta' fortificate, con l'intenzione d'impadronirsene. 2Cronache 32:2 E quando Ezechia vide che Sennacherib era giunto e si proponeva d'attaccar Gerusalemme, 2Cronache 32:3 delibero' coi suoi capi e con i suoi uomini valorosi di turar le sorgenti d'acqua ch'eran fuori della citta'; ed essi gli prestarono aiuto. 2Cronache 32:4 Si raduno' dunque un gran numero di gente e turarono tutte le sorgenti e il torrente che scorreva attraverso il paese. 'E perche'', dicevan essi, 'i re d'Assiria, venendo, troverebbero essi abbondanza d'acqua?' 2Cronache 32:5 Ezechia prese animo, ricostrui tutte le mura dov'erano rotte, rialzo' le torri, costrui l'altro muro di fuori, fortifico' Millo nella citta' di Davide, e fece fare gran quantita' d'armi e di scudi. 2Cronache 32:6 Diede dei capi militari al popolo, li riuni presso di se' sulla piazza della porta della citta', e parlo' al loro cuore, dicendo: 2Cronache 32:7 'Siate forti, e fatevi animo! Non temete e non vi sgomentate a motivo del re d'Assiria e della gran gente che l'accompagna; giacche' con noi e' uno piu' grande di cio' ch'e' con lui. 2Cronache 32:8 Con lui e' un braccio di carne; con noi e' l'Eterno, il nostro Dio, per aiutarci e combattere le nostre battaglie'. E il popolo fu rassicurato dalle parole di Ezechia, re di Giuda. 2Cronache 32:9 Dopo questo, Sennacherib, re d'Assiria, mentre stava di fronte a Lakis con tutte le sue forze, mando' i suoi servi a Gerusalemme per dire a Ezechia, re di Giuda, e a tutti que' di Giuda che si trovavano a Gerusalemme: 2Cronache 32:10 'Cosi parla Sennacherib, re degli Assiri: In chi confidate voi per rimanervene cosi assediati in Gerusalemme? 2Cronache 32:11 Ezechia non v'inganna egli per ridurvi a morir di fame e di sete, quando dice: - L'Eterno, il nostro Dio, ci liberera' dalle mani del re d'Assiria? - 2Cronache 32:12 Non e' egli lo stesso Ezechia che ha soppresso gli alti luoghi e gli altari dell'Eterno, e che ha detto a Giuda e a Gerusalemme: - Voi adorerete dinanzi a un unico altare e su quello offrirete profumi? - 2Cronache 32:13 Non sapete voi quello che io e i miei padri abbiam fatto a tutti i popoli degli altri paesi? Gli de'i delle nazioni di que' paesi hanno essi potuto liberare i loro paesi dalla mia mano? 2Cronache 32:14 Qual e' fra tutti gli de'i di queste nazioni che i miei padri hanno sterminate, quello che abbia potuto liberare il suo popolo dalla mia mano? E potrebbe il vostro Dio liberar voi dalla mia mano?! 2Cronache 32:15 Or dunque Ezechia non v'inganni e non vi seduca in questa maniera; non gli prestate fede! Poiche' nessun dio d'alcuna nazione o d'alcun regno ha potuto liberare il suo popolo dalla mia mano o dalla mano de' miei padri; quanto meno potra' l'Iddio vostro liberar voi dalla mia mano!' 2Cronache 32:16 I servi di Sennacherib parlarono ancora contro l'Eterno Iddio e contro il suo servo Ezechia. 2Cronache 32:17 Sennacherib scrisse pure delle lettere, insultando l'Eterno, l'Iddio d'Israele, e parlando contro di lui, in questi termini: 'Come gli de'i delle nazioni degli altri paesi non han potuto liberare i loro popoli dalla mia mano, cosi neanche l'Iddio d'Ezechia potra' liberare dalla mia mano il popolo suo'. 2Cronache 32:18 I servi di Sennacherib gridarono ad alta voce, in lingua giudaica, rivolgendosi al popolo di Gerusalemme che stava sulle mura, per spaventarlo e atterrirlo, e potersi cosi impadronire della citta'. 2Cronache 32:19 E parlarono dell'Iddio di Gerusalemme come degli de'i dei popoli della terra, che sono opera di mano d'uomo. 2Cronache 32:20 Allora il re Ezechia e il profeta Isaia, figliuolo di Amots, pregarono a questo proposito, e alzarono fino al cielo il loro grido. 2Cronache 32:21 E l'Eterno mando' un angelo che stermino' nel campo del re d'Assiria tutti gli uomini forti e valorosi, i principi ed i capi. E il re se ne torno' svergognato al suo paese. E come fu entrato nella casa del suo dio, i suoi propri figliuoli lo uccisero quivi di spada. 2Cronache 32:22 Cosi l'Eterno salvo' Ezechia e gli abitanti di Gerusalemme dalla mano di Sennacherib, re d'Assiria, e dalla mano di tutti gli altri, e li protesse d'ogn'intorno. 2Cronache 32:23 E molti portarono a Gerusalemme delle offerte all'Eterno, e degli oggetti preziosi a Ezechia, re di Giuda, il quale, da allora, sorse in gran considerazione agli occhi di tutte le nazioni. Malattia e guarigione di Ezechia. Sua morte 2Cronache 32:24 In quel tempo, Ezechia fu malato a morte; egli prego' l'Eterno, e l'Eterno gli parlo', e gli concesse un segno. 2Cronache 32:25 Ma Ezechia non fu riconoscente del beneficio che avea ricevuto; giacche' il suo cuore s'inorgogli, e l'ira dell'Eterno si volse contro di lui, contro Giuda e contro Gerusalemme. 2Cronache 32:26 Nondimeno Ezechia si umilio' dell'essersi inorgoglito in cuor suo: tanto egli, quanto gli abitanti di Gerusalemme; percio' l'ira dell'Eterno non venne sopra loro durante la vita d'Ezechia. 2Cronache 32:27 Ezechia ebbe immense ricchezze e grandissima gloria: e si fece de' tesori per riporvi argento, oro, pietre preziose, aromi, scudi, ogni sorta d'oggetti di valore; 2Cronache 32:28 de' magazzini per i prodotti di grano, vino, olio; delle stalle per ogni sorta di bestiame, e degli ovili per le pecore. 2Cronache 32:29 Si edifico' delle citta', ed ebbe greggi e mandre in abbondanza, perche' Dio gli avea dato dei beni in gran copia. 2Cronache 32:30 Ezechia fu quegli che turo' la sorgente superiore delle acque di Ghihon, che condusse giu' direttamente, dal lato occidentale della citta' di Davide. Ezechia riusci felicemente in tutte le sue imprese. 2Cronache 32:31 Nondimeno, quando i capi di Babilonia gl'inviarono dei messi per informarsi del prodigio ch'era avvenuto nel paese, Iddio lo abbandono', per metterlo alla prova, affin di conoscere tutto quello ch'egli aveva in cuore. 2Cronache 32:32 Le rimanenti azioni di Ezechia e le sue opere pie trovansi scritte nella visione del profeta Isaia, figliuolo d'Amots, inserita nel libro dei re di Giuda e d'Israele. 2Cronache 32:33 Ezechia s'addormento' coi suoi padri, e fu sepolto sulla salita dei sepolcri de' figliuoli di Davide; e alla sua morte, tutto Giuda e gli abitanti di Gerusalemme gli resero onore. E Manasse, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Idolatria di Manasse, re di Giuda 2Cronache 33:1 Manasse avea dodici anni quando comincio' a regnare, e regno' cinquantacinque anni a Gerusalemme. 2Cronache 33:2 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, seguendo le abominazioni delle nazioni che l'Eterno avea cacciate d'innanzi ai figliuoli d'Israele. 2Cronache 33:3 Riedifico' gli alti luoghi che Ezechia suo padre avea demoliti, eresse altari ai Baali, fece degl'idoli d'Astarte, e adoro' tutto l'esercito del cielo e lo servi. 2Cronache 33:4 Eresse pure degli altari ad altri de'i nella casa dell'Eterno, riguardo alla quale l'Eterno avea detto: 'In Gerusalemme sara' in perpetuo il mio nome!' 2Cronache 33:5 Eresse altari a tutto l'esercito del cielo nei due cortili della casa dell'Eterno. 2Cronache 33:6 Fece passare i suoi figliuoli pel fuoco nella valle del figliuolo di Hinnom; si dette alla magia, agl'incantesimi, alla stregoneria, e istitui di quelli che evocavano gli spiriti e predicevan l'avvenire; s'abbandono' interamente a fare cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, provocandolo ad ira. 2Cronache 33:7 Mise l'immagine scolpita dell'idolo che avea fatto, nella casa di Dio, riguardo alla quale Dio avea detto a Davide e a Salomone suo figliuolo: 'In questa casa, e a Gerusalemme, che io ho scelta fra tutte le tribu' d'Israele, porro' il mio nome in perpetuo; 2Cronache 33:8 e faro' che Israele non muova piu' il piede dal paese ch'io ho assegnato ai vostri padri, purche' essi abbian cura di mettere in pratica tutto quello che ho loro comandato, cioe' tutta la legge, i precetti e le prescrizioni, dati per mezzo di Mose''. 2Cronache 33:9 Ma Manasse indusse Giuda e gli abitanti di Gerusalemme a sviarsi, e a far peggio delle nazioni che l'Eterno avea distrutte d'innanzi ai figliuoli d'Israele. 2Cronache 33:10 L'Eterno parlo' a Manasse e al suo popolo, ma essi non ne fecero caso. 2Cronache 33:11 Allora l'Eterno fece venire contro di loro i capi dell'esercito del re d'Assiria, che misero Manasse nei ferri; e, legatolo con catene di rame, lo menarono a Babilonia. 2Cronache 33:12 E quand'ei fu in distretta, imploro' l'Eterno, il suo Dio, e s'umilio' profondamente davanti all'Iddio de' suoi padri. 2Cronache 33:13 A lui rivolse le sue preghiere, ed egli s'arrese ad esse, esaudi le sue supplicazioni, e lo ricondusse a Gerusalemme nel suo regno. Allora Manasse riconobbe che l'Eterno e' Dio. 2Cronache 33:14 Dopo questo, Manasse costrui, fuori della citta' di Davide, a occidente, verso Ghihon nella valle, un muro che si prolungava fino alla porta dei pesci; lo fe' girare attorno ad Ofel, e lo tiro' su a grande altezza; e pose dei capi militari in tutte le citta' fortificate di Giuda; 2Cronache 33:15 e tolse dalla casa dell'Eterno gli de'i stranieri e l'idolo, abbatte' tutti gli altari che aveva costruiti sul monte della casa dell'Eterno e a Gerusalemme, e getto' tutto fuori della citta'. 2Cronache 33:16 Poi ristabili l'altare dell'Eterno e v'offri sopra dei sacrifizi di azioni di grazie e di lode, e ordino' a Giuda che servisse all'Eterno, all'Iddio d'Israele. 2Cronache 33:17 Nondimeno il popolo continuava a offrir sacrifizi sugli alti luoghi; pero', soltanto all'Eterno, al suo Dio. 2Cronache 33:18 Il rimanente delle azioni di Manasse, la preghiera che rivolse al suo Dio, e le parole che i veggenti gli rivolsero nel nome dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele, son cose scritte nella storia dei re d'Israele. 2Cronache 33:19 E la sua preghiera, e come Dio s'arrese ad essa, tutti i suoi peccati e tutte le sue infedelta', i luoghi dove costrui degli alti luoghi e pose degl'idoli d'Astarte e delle immagini scolpite, prima che si fosse umiliato, sono cose scritte nel libro di Hozai. 2Cronache 33:20 Poi Manasse s'addormento' coi suoi padri, e fu sepolto in casa sua. E Amon, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Amon, re di Giuda 2Cronache 33:21 Amon avea ventidue anni quando comincio' a regnare, e regno' due anni a Gerusalemme. 2Cronache 33:22 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, come avea fatto Manasse suo padre; offriva sacrifizi a tutte le immagini scolpite fatte da Manasse suo padre, e le serviva. 2Cronache 33:23 Egli non s'umilio' dinanzi all'Eterno, come s'era umiliato Manasse suo padre; anzi Amon si rese sempre piu' colpevole. 2Cronache 33:24 E i suoi servi ordirono una congiura contro di lui, e lo uccisero in casa sua. 2Cronache 33:25 Ma il popolo del paese mise a morte tutti quelli che avean congiurato contro il re Amon, e fece re, in sua vece, Giosia suo figliuolo. Giosia, re di Giuda. Il libro della legge trovato nel tempio 2Cronache 34:1 Giosia aveva otto anni quando comincio' a regnare, e regno' trentun anni a Gerusalemme. 2Cronache 34:2 Egli fece cio' ch'e' giusto agli occhi dell'Eterno, e cammino' per le vie di Davide suo padre senza scostarsene ne' a destra ne' a sinistra. 2Cronache 34:3 L'ottavo anno del suo regno, mentre era ancora giovinetto, comincio' a cercare l'Iddio di Davide suo padre; e il dodicesimo anno comincio' a purificare Giuda e Gerusalemme dagli alti luoghi, dagl'idoli d'Astarte, dalle immagini scolpite e dalle immagini fuse. 2Cronache 34:4 E in sua presenza furon demoliti gli altari de' Baali e abbattute le colonne solari che v'eran sopra; e frantumo' gl'idoli d'Astarte, le immagini scolpite e le statue; e le ridusse in polvere, che sparse sui sepolcri di quelli che aveano offerto loro de' sacrifizi; 2Cronache 34:5 e brucio' le ossa dei sacerdoti sui loro altari, e cosi purifico' Giuda e Gerusalemme. 2Cronache 34:6 Lo stesso fece nelle citta' di Manasse, d'Efraim, di Simeone, e fino a Neftali: da per tutto, in mezzo alle loro rovine, 2Cronache 34:7 demoli gli altari, frantumo' e ridusse in polvere gl'idoli d'Astarte e le immagini scolpite, abbatte' tutte le colonne solari in tutto il paese d'Israele, e torno' a Gerusalemme. 2Cronache 34:8 L'anno diciottesimo del suo regno, dopo aver purificato il paese e la casa dell'Eterno, mando' Shafan, figliuolo di Atsalia, Maaseia, governatore della citta', e Joah, figliuolo di Joachaz, l'archivista, per restaurare la casa dell'Eterno, del suo Dio. 2Cronache 34:9 E quelli si recarono dal sommo sacerdote Hilkia, e fu loro consegnato il danaro ch'era stato portato nella casa di Dio, e che i Leviti custodi della soglia aveano raccolto in Manasse, in Efraim, in tutto il rimanente d'Israele, in tutto Giuda e Beniamino, e fra gli abitanti di Gerusalemme. 2Cronache 34:10 Ed essi lo rimisero nelle mani dei direttori preposti ai lavori della casa dell'Eterno, e i direttori lo dettero a quelli che lavoravano nella casa dell'Eterno per ripararla e restaurarla. 2Cronache 34:11 Lo dettero ai legnaiuoli ed ai costruttori, per comprar delle pietre da tagliare, e del legname per l'armatura e la travatura delle case che i re di Giuda aveano distrutte. 2Cronache 34:12 E quegli uomini facevano il loro lavoro con fedelta'; e ad essi eran preposti Jahath e Obadia, Leviti di tra i figliuoli di Merari, e Zaccaria e Meshullam di tra i figliuoli di Kehath, per la direzione, e tutti quelli tra i Leviti ch'erano abili a sonare strumenti musicali. 2Cronache 34:13 Questi sorvegliavan pure i portatori di pesi, e dirigevano tutti gli operai occupati nei diversi lavori; e fra i Leviti addetti a que' lavori ve n'eran di quelli ch'erano segretari, commissari, portinai. 2Cronache 34:14 Or mentre si traeva fuori il danaro ch'era stato portato nella casa dell'Eterno, il sacerdote Hilkia trovo' il libro della Legge dell'Eterno, data per mezzo di Mose'. 2Cronache 34:15 E Hilkia parlo' a Shafan, il segretario, e gli disse: 'Ho trovato nella casa dell'Eterno il libro della legge'. E Hilkia diede il libro a Shafan. 2Cronache 34:16 E Shafan porto' il libro al re, e gli fece al tempo stesso la sua relazione, dicendo: 'I tuoi servi hanno fatto tutto quello ch'e' stato loro ordinato. 2Cronache 34:17 Hanno versato il danaro che s'e' trovato nella casa dell'Eterno, e l'hanno consegnato a quelli che son preposti ai lavori e agli operai'. 2Cronache 34:18 E Shafan, il segretario, disse ancora al re: 'Il sacerdote Hilkia m'ha dato un libro'. E Shafan lo lesse in presenza del re. 2Cronache 34:19 Quando il re ebbe udite le parole della legge, si straccio' le vesti. 2Cronache 34:20 Poi il re diede quest'ordine a Hilkia, ad Ahikam, figliuolo di Shafan, ad Abdon, figliuolo di Mica, a Shafan il segretario, e ad Asaia, servo del re: 2Cronache 34:21 'Andate a consultare l'Eterno per me e per cio' che rimane d'Israele e di Giuda, riguardo alle parole di questo libro che s'e' trovato; giacche' grande e' l'ira dell'Eterno che s'e' riversata su noi, perche' i nostri padri non hanno osservata la parola dell'Eterno, e non hanno messo in pratica tutto quello ch'e' scritto in questo libro'. 2Cronache 34:22 Hilkia e quelli che il re avea designati andarono dalla profetessa Hulda, moglie di Shallum, figliuolo di Tokhath, figliuolo di Hasra, il guardaroba. Essa dimorava a Gerusalemme, nel secondo quartiere; e quelli le parlarono nel senso indicato dal re. 2Cronache 34:23 Ed ella disse loro: 'Cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Dite all'uomo che vi ha mandati da me: 2Cronache 34:24 - Cosi dice l'Eterno: Ecco, io faro' venire delle sciagure su questo luogo e sopra i suoi abitanti, faro' venire tutte le maledizioni che sono scritte nel libro, ch'e' stato letto in presenza del re di Giuda. 2Cronache 34:25 Poiche' essi m'hanno abbandonato ed hanno offerto profumi ad altri de'i per provocarmi ad ira con tutte le opere delle loro mani, la mia ira s'e' riversata su questo luogo e non si estinguera'. - 2Cronache 34:26 Quanto al re di Giuda che v'ha mandati a consultare l'Eterno, gli direte questo: Cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele, riguardo alle parole che tu hai udite: 2Cronache 34:27 Giacche' il tuo cuore e' stato toccato, giacche' ti sei umiliato dinanzi a Dio, udendo le sue parole contro questo luogo e contro i suoi abitanti, giacche' ti sei umiliato dinanzi a me e ti sei stracciate le vesti e hai pianto dinanzi a me, anch'io t'ho ascoltato, dice l'Eterno. 2Cronache 34:28 Ecco, io ti riuniro' coi tuoi padri, e sarai raccolto in pace nel tuo sepolcro; e gli occhi tuoi non vedranno tutte le sciagure ch'io faro' venire su questo luogo e sopra i suoi abitanti'. E quelli riferirono al re la risposta. 2Cronache 34:29 Allora il re mando' a far raunare presso di se' tutti gli anziani di Giuda e di Gerusalemme. 2Cronache 34:30 E il re sali alla casa dell'Eterno con tutti gli uomini di Giuda, tutti gli abitanti di Gerusalemme, i sacerdoti e i Leviti, e tutto il popolo, grandi e piccoli, e lesse in loro presenza tutte le parole del libro del patto, ch'era stato trovato nella casa dell'Eterno. 2Cronache 34:31 Il re, stando in piedi sul palco, fece un patto dinanzi all'Eterno, impegnandosi di seguire l'Eterno, d'osservare i suoi comandamenti, i suoi precetti e le sue leggi con tutto il cuore e con tutta l'anima, per mettere in pratica le parole del patto scritte in quel libro. 2Cronache 34:32 E fece aderire al patto tutti quelli che si trovavano a Gerusalemme e in Beniamino; e gli abitanti di Gerusalemme si conformarono al patto di Dio, dell'Iddio de' loro padri. 2Cronache 34:33 E Giosia fece sparire tutte le abominazioni da tutti i paesi che appartenevano ai figliuoli d'Israele, e impose a tutti quelli che si trovavano in Israele, di servire all'Eterno, al loro Dio. Durante tutto il tempo della vita di Giosia essi non cessarono di seguire l'Eterno, l'Iddio dei loro padri. Celebrazione solenne della Pasqua sotto Giosia 2Cronache 35:1 Giosia celebro' la Pasqua in onore dell'Eterno a Gerusalemme; e l'agnello pasquale fu immolato il quattordicesimo giorno del mese. 2Cronache 35:2 Egli stabili i sacerdoti nei loro uffici, e li incoraggio' a compiere il servizio nella casa dell'Eterno. 2Cronache 35:3 E disse ai Leviti che ammaestravano tutto Israele ed erano consacrati all'Eterno: 'Collocate pure l'arca santa nella casa che Salomone, figliuolo di Davide, re d'Israele, ha edificata; voi non dovete piu' portarla sulle spalle; ora servite l'Eterno, il vostro Dio, e il suo popolo d'Israele; 2Cronache 35:4 e tenetevi pronti secondo le vostre case patriarcali, secondo le vostre classi, conformemente a quello che hanno disposto per iscritto Davide, re d'Israele e Salomone suo figliuolo; 2Cronache 35:5 e statevene nel santuario secondo i rami delle case patriarcali dei vostri fratelli, figliuoli del popolo, e secondo la classificazione della casa paterna dei Leviti. 2Cronache 35:6 Immolate la Pasqua, santificatevi, e preparatela per i vostri fratelli, conformandovi alla parola dell'Eterno trasmessa per mezzo di Mose''. 2Cronache 35:7 Giosia diede alla gente del popolo, a tutti quelli che si trovavan quivi, del bestiame minuto: agnelli e capretti, in numero di trentamila: tutti per la Pasqua; e tremila buoi; e questo proveniva dai beni particolari del re. 2Cronache 35:8 E i suoi principi fecero anch'essi un dono spontaneo al popolo, ai sacerdoti ed ai Leviti. Hilkia, Zaccaria e Jehiel, conduttori della casa di Dio, dettero ai sacerdoti per i sacrifizi della Pasqua, duemilaseicento capi di minuto bestiame e trecento buoi. 2Cronache 35:9 Conania, Scemaia e Nethaneel suoi fratelli, e Hashabia, Jeiel e Jozabad, capi dei Leviti, dettero ai Leviti, per i sacrifizi della Pasqua, cinquemila capi di minuto bestiame e cinquecento buoi. 2Cronache 35:10 Cosi, il servizio essendo preparato, i sacerdoti si misero al loro posto; e cosi pure i Leviti, secondo le loro classi, conformemente all'ordine del re. 2Cronache 35:11 Poi fu immolata la Pasqua; i sacerdoti sparsero il sangue ricevuto dalle mani dei Leviti, e questi scorticarono le vittime. 2Cronache 35:12 E i Leviti misero da parte quello che doveva essere arso, per darlo ai figliuoli del popolo, secondo i rami delle case paterne, perche' l'offrissero all'Eterno, secondo ch'e' scritto nel libro di Mose'. E lo stesso fecero per i buoi. 2Cronache 35:13 Poi arrostirono le vittime pasquali sul fuoco, secondo ch'e' prescritto; ma le altre vivande consacrate le cossero in pignatte, in caldaie ed in pentole, e s'affrettarono a portarle a tutti i figliuoli del popolo. 2Cronache 35:14 Poi prepararono la Pasqua per se stessi e per i sacerdoti, perche' i sacerdoti, figliuoli d'Aaronne, furono occupati fino alla notte a mettere sull'altare cio' che doveva esser arso, e i grassi; percio' i Leviti fecero preparativi per se stessi e per i sacerdoti, figliuoli d'Aaronne. 2Cronache 35:15 I cantori, figliuoli d'Asaf, erano al loro posto, conformemente all'ordine di Davide, d'Asaf, di Heman e di Jeduthun, il veggente del re; e i portinai stavano a ciascuna porta; essi non ebbero bisogno d'allontanarsi dal loro servizio, perche' i Leviti, loro fratelli, preparavan la Pasqua per loro. 2Cronache 35:16 Cosi, in quel giorno, tutto il servizio dell'Eterno fu preparato per far la Pasqua e per offrire olocausti sull'altare dell'Eterno, conformemente all'ordine del re Giosia. 2Cronache 35:17 I figliuoli d'Israele che si trovavan quivi, celebrarono allora la Pasqua e la festa degli azzimi per sette giorni. 2Cronache 35:18 Nessuna Pasqua, come quella, era stata celebrata in Israele dai giorni del profeta Samuele; ne' alcuno dei re d'Israele avea celebrato una Pasqua pari a quella celebrata da Giosia, dai sacerdoti e dai Leviti, da tutto Giuda e Israele che si trovavan cola', e dagli abitanti di Gerusalemme. 2Cronache 35:19 Questa Pasqua fu celebrata il diciottesimo anno del regno di Giosia. Morte di Giosia 2Cronache 35:20 Dopo tutto questo, quando Giosia ebbe restaurato il tempio, Neco, re d'Egitto, sali per combattere a Carkemish, sull'Eufrate; e Giosia gli mosse contro. 2Cronache 35:21 Ma Neco gl'invio' dei messi per dirgli: 'Che v'e' egli fra me e te, o re di Giuda? Io non salgo oggi contro di te, ma contro una casa con la quale sono in guerra; e Dio m'ha comandato di far presto; bada dunque di non opporti a Dio, il quale e' meco, affinch'egli non ti distrugga'. 2Cronache 35:22 Ma Giosia non volle tornare indietro; anzi, si travesti per assalirlo, e non diede ascolto alle parole di Neco, che venivano dalla bocca di Dio. E venne a dar battaglia nella valle di Meghiddo. 2Cronache 35:23 E gli arcieri tirarono al re Giosia; e il re disse ai suoi servi: 'Portatemi via di qui, perche' son ferito gravemente'. 2Cronache 35:24 I suoi servi lo tolsero dal carro e lo misero sopra un secondo carro ch'era pur suo, e lo menarono a Gerusalemme. E mori, e fu sepolto nel sepolcreto de' suoi padri. Tutto Giuda e Gerusalemme piansero Giosia. 2Cronache 35:25 Geremia compose un lamento sopra Giosia; e tutti i cantori e tutte le cantatrici hanno parlato di Giosia nei loro lamenti fino al di d'oggi, e ne hanno stabilito un'usanza in Israele. Essi si trovano scritti tra i lamenti. 2Cronache 35:26 Il rimanente delle azioni di Giosia, le sue opere pie secondo i precetti della legge dell'Eterno, 2Cronache 35:27 le sue azioni prime ed ultime, sono cose scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda. Joachaz, Joiakim, Joiakin, re di Giuda 2Cronache 36:1 Allora il popolo del paese prese Joachaz, figliuolo di Giosia, e lo fece re a Gerusalemme, in luogo di suo padre. 2Cronache 36:2 Joachaz avea ventitre anni quando comincio' a regnare e regno' tre mesi a Gerusalemme. 2Cronache 36:3 Il re d'Egitto lo depose a Gerusalemme, e gravo' il paese di un'indennita' di cento talenti d'argento e d'un talento d'oro. 2Cronache 36:4 E il re d'Egitto fece re sopra Giuda e sopra Gerusalemme Eliakim, fratello di Joachaz, e gli muto' il nome in quello di Joiakim. Neco prese Joachaz, fratello di lui, e lo meno' in Egitto. 2Cronache 36:5 Joiakim avea venticinque anni quando comincio' a regnare; regno' undici anni a Gerusalemme, e fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, il suo Dio. 2Cronache 36:6 Nebucadnetsar, re di Babilonia, sali contro di lui, e lo lego' con catene di rame per menarlo a Babilonia. 2Cronache 36:7 Nebucadnetsar porto' pure a Babilonia parte degli utensili della casa dell'Eterno, e li mise nel suo palazzo a Babilonia. 2Cronache 36:8 Il rimanente delle azioni di Joiakim, le abominazioni che commise e tutto quello di cui si rese colpevole, sono cose scritte nel libro dei re d'Israele e di Giuda. E Joiakin, suo figliuolo, regno' in luogo suo. 2Cronache 36:9 Joiakin aveva otto anni quando comincio' a regnare; regno' tre mesi e dieci giorni a Gerusalemme, e fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno. 2Cronache 36:10 L'anno seguente il re Nebucadnetsar mando' a prenderlo, lo fece menare a Babilonia con gli utensili preziosi della casa dell'Eterno, e fece re di Giuda e di Gerusalemme Sedekia, fratello di Joiakin. Sedekia, ultimo re di Giuda. Presa e distruzione di Gerusalemme. Gli abitanti del regno di Giuda menati in cattivita' a Babilonia 2Cronache 36:11 Sedekia avea ventun anni quando comincio' a regnare, e regno' a Gerusalemme undici anni. 2Cronache 36:12 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, del suo Dio, e non s'umilio' dinanzi al profeta Geremia, che gli parlava da parte dell'Eterno. 2Cronache 36:13 E si ribello' pure a Nebucadnetsar, che l'avea fatto giurare nel nome di Dio; e induro' la sua cervice ed il suo cuore rifiutando di convertirsi all'Eterno, all'Iddio d'Israele. 2Cronache 36:14 Tutti i capi dei sacerdoti e il popolo moltiplicarono anch'essi le loro infedelta', seguendo tutte le abominazioni delle genti; e contaminarono la casa dell'Eterno, ch'egli avea santificata a Gerusalemme. 2Cronache 36:15 E l'Eterno, l'Iddio de' loro padri, mando' loro a piu' riprese degli ammonimenti, per mezzo dei suoi messaggeri, poiche' voleva risparmiare il suo popolo e la sua propria dimora: 2Cronache 36:16 ma quelli si beffarono de' messaggeri di Dio, sprezzarono le sue parole e schernirono i suoi profeti, finche' l'ira dell'Eterno contro il suo popolo arrivo' al punto che non ci fu piu' rimedio. 2Cronache 36:17 Allora egli fece salire contro ad essi il re dei Caldei, che uccise di spada i loro giovani nella casa del loro santuario, e non risparmio' ne' giovane, ne' fanciulla, ne' vecchiaia, ne' canizie. L'Eterno gli die' nelle mani ogni cosa. 2Cronache 36:18 Nebucadnetsar porto' a Babilonia tutti gli utensili della casa di Dio, grandi e piccoli, i tesori della casa dell'Eterno, e i tesori del re e dei suoi capi. 2Cronache 36:19 I Caldei incendiarono la casa di Dio, demolirono le mura di Gerusalemme, dettero alle fiamme tutti i suoi palazzi, e ne distrussero tutti gli oggetti preziosi. 2Cronache 36:20 E Nebucadnetsar meno' in cattivita' a Babilonia quelli ch'erano scampati dalla spada; ed essi furono assoggettati a lui ed ai suoi figliuoli, fino all'avvento del regno di Persia 2Cronache 36:21 (affinche' s'adempisse la parola dell'Eterno pronunziata per bocca di Geremia), fino a che il paese avesse goduto de' suoi sabati; difatti esso dovette riposare per tutto il tempo della sua desolazione, finche' furon compiuti i settant'anni. Editto di Ciro 2Cronache 36:22 Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinche' s'adempisse la parola dell'Eterno pronunziata per bocca di Geremia, l'Eterno desto' lo spirito di Ciro, re di Persia, il quale, a voce e per iscritto, fece pubblicare per tutto il suo regno quest'editto: 2Cronache 36:23 'Cosi dice Ciro, re di Persia: L'Eterno, l'Iddio de' cieli, m'ha dato tutti i regni della terra, ed egli m'ha comandato di edificargli una casa in Gerusalemme, ch'e' in Giuda. Chiunque tra voi e' del suo popolo, sia l'Eterno, il suo Dio, con lui, e parta!'Esdra 1:1-10:44 Editto di Ciro. Ritorno alla cattivita' di Babilonia Esdra 1:1 Nel primo anno di Ciro, re di Persia, affinche' s'adempisse la parola dell'Eterno pronunziata per bocca di Geremia, l'Eterno desto' lo spirito di Ciro, re di Persia, il quale, a voce e per iscritto, fece pubblicare per tutto il suo regno quest'editto: Esdra 1:2 'Cosi dice Ciro, re di Persia: L'Eterno, l'Iddio de' cieli, m'ha dato tutti i regni della terra, ed egli m'ha comandato di edificargli una casa a Gerusalemme, ch'e' in Giuda. Esdra 1:3 Chiunque tra voi e' del suo popolo, sia il suo Dio con lui, e salga a Gerusalemme, ch'e' in Giuda, ed edifichi la casa dell'Eterno, dell'Iddio d'Israele, dell'Iddio ch'e' a Gerusalemme. Esdra 1:4 Tutti quelli che rimangono ancora del popolo dell'Eterno, in qualunque luogo dimorino, la gente del luogo li assista con argento, con oro, con doni in natura, bestiame, aggiungendovi offerte volontarie per la casa dell'Iddio ch'e' a Gerusalemme'. Esdra 1:5 Allora i capi famiglia di Giuda e di Beniamino, i sacerdoti e i Leviti, tutti quelli ai quali Iddio avea destato lo spirito, si levarono per andare a ricostruire la casa dell'Eterno ch'e' a Gerusalemme. Esdra 1:6 E tutti i loro vicini d'ogn'intorno li fornirono d'oggetti d'argento, d'oro, di doni in natura, di bestiame, di cose preziose, oltre a tutte le offerte volontarie. Esdra 1:7 Il re Ciro trasse fuori gli utensili della casa dell'Eterno che Nebucadnetsar avea portati via da Gerusalemme e posti nella casa del suo dio. Esdra 1:8 Ciro, re di Persia, li fece ritirare per mezzo di Mithredath, il tesoriere, che li consegno' a Sceshbatsar, principe di Giuda. Esdra 1:9 Eccone il numero: trenta bacini d'oro, mille bacini d'argento, ventinove coltelli, Esdra 1:10 trenta coppe d'oro, quattrocentodieci coppe d'argento di second'ordine, mille altri utensili. Esdra 1:11 Tutti gli oggetti d'oro e d'argento erano in numero di cinquemilaquattrocento. Sceshbatsar li riporto' tutti, quando gli esuli furon ricondotti da Babilonia a Gerusalemme. Censimento degl'Israeliti reduci da Babilonia in Giudea con Zorobabel Esdra 2:1 Questi son gli uomini della provincia che tornarono dalla cattivita', quelli che Nebucadnetsar, re di Babilonia, avea menati schiavi a Babilonia, e che tornarono a Gerusalemme e in Giuda, ognuno nella sua citta'. Esdra 2:2 Essi vennero con Zorobabel, Jeshua, Nehemia, Seraia, Reelaia, Mardocheo, Bishan, Mispar, Bigvai, Rehum, Baana. Numero degli uomini del popolo d'Israele. Esdra 2:3 Figliuoli di Parosh, duemilacentosettantadue. Esdra 2:4 Figliuoli di Scefatia, trecentosettantadue. Esdra 2:5 Figliuoli di Arah, settecentosettantacinque. Esdra 2:6 Figliuoli di Pahath-Moab, discendenti di Jeshua e di Joab, duemilaottocentododici. Esdra 2:7 Figliuoli di Elam, milleduecentocinquantaquattro. Esdra 2:8 Figliuoli di Zattu, novecentoquarantacinque. Esdra 2:9 Figliuoli di Zaccai, settecentosessanta. Esdra 2:10 Figliuoli di Bani, seicentoquarantadue. Esdra 2:11 Figliuoli di Bebai, seicentoventitre. Esdra 2:12 Figliuoli di Azgad, milleduecentoventidue. Esdra 2:13 Figliuoli di Adonikam, seicentosessantasei. Esdra 2:14 Figliuoli di Bigvai, duemilacinquantasei. Esdra 2:15 Figliuoli di Adin, quattrocentocinquantaquattro. Esdra 2:16 Figliuoli di Ater, della famiglia di Ezechia, novantotto. Esdra 2:17 Figliuoli di Betsai, trecentoventitre. Esdra 2:18 Figliuoli di Jorah, centododici. Esdra 2:19 Figliuoli di Hashum, duecentoventitre. Esdra 2:20 Figliuoli di Ghibbar, novantacinque. Esdra 2:21 Figliuoli di Bethlehem, centoventitre. Esdra 2:22 Gli uomini di Netofa, cinquantasei. Esdra 2:23 Gli uomini di Anatoth, centoventotto. Esdra 2:24 Gli uomini di Azmaveth, quarantadue. Esdra 2:25 Gli uomini di Kiriath-Arim, di Kefira e di Beeroth, settecentoquarantatre. Esdra 2:26 Gli uomini di Rama e di Gheba, seicentoventuno. Esdra 2:27 Gli uomini di Micmas, centoventidue. Esdra 2:28 Gli uomini di Bethel e d'Ai, duecentoventitre. Esdra 2:29 I figliuoli di Nebo, cinquantadue. Esdra 2:30 I figliuoli di Magbish, centocinquantasei. Esdra 2:31 I figliuoli d'un altro Elam, milleduecentocinquantaquattro. Esdra 2:32 I figliuoli di Harim, trecentoventi. Esdra 2:33 I figliuoli di Lod, di Hadid e d'Ono, settecentoventicinque. Esdra 2:34 I figliuoli di Gerico, trecentoquarantacinque. Esdra 2:35 I figliuoli di Senea, tremilaseicentotrenta. Esdra 2:36 Sacerdoti: figliuoli di Jedaia, della casa di Jeshua, novecentosettantatre. Esdra 2:37 Figliuoli d'Immer, millecinquantadue. Esdra 2:38 Figliuoli di Pashur, milleduecentoquarantasette. Esdra 2:39 Figliuoli di Harim, millediciassette. Esdra 2:40 Leviti: figliuoli di Jeshua e di Kadmiel, discendenti di Hodavia, settantaquattro. Esdra 2:41 Cantori: figliuoli di Asaf, centoventotto. Esdra 2:42 Figliuoli de' portinai: figliuoli di Shallum, figliuoli di Ater, figliuoli di Talmon, figliuoli di Akkub, figliuoli di Hatita, figliuoli di Shobai, in tutto, centotrentanove. Esdra 2:43 Nethinei: i figliuoli di Tsiha, i figliuoli di Hasufa, i figliuoli di Tabbaoth, Esdra 2:44 i figliuoli di Keros, i figliuoli di Siaha, i figliuoli di Padon, Esdra 2:45 i figliuoli di Lebana, i figliuoli di Hagaba, i figliuoli di Akkub, Esdra 2:46 i figliuoli di Hagab, i figliuoli di Samlai, i figliuoli di Hanan, Esdra 2:47 i figliuoli di Ghiddel, i figliuoli di Gahar, i figliuoli di Reaia, Esdra 2:48 i figliuoli di Retsin, i figliuoli di Nekoda, i figliuoli di Gazzam, Esdra 2:49 i figliuoli di Uzza, i figliuoli di Paseah, i figliuoli di Besai, Esdra 2:50 i figliuoli d'Asna, i figliuoli di Mehunim, i figliuoli di Nefusim, Esdra 2:51 i figliuoli di Bakbuk, i figliuoli di Hakufa, i figliuoli di Harhur, Esdra 2:52 i figliuoli di Batsluth, i figliuoli di Mehida, i figliuoli di Harsha, i figliuoli di Barkos, Esdra 2:53 i figliuoli di Sisera, i figliuoli di Thamah, Esdra 2:54 i figliuoli di Netsiah, i figliuoli di Hatifa. Esdra 2:55 Figliuoli dei servi di Salomone: i figliuoli di Sotai, i figliuoli di Soferet, i figliuoli di Peruda, i figliuoli di Jaala, Esdra 2:56 i figliuoli di Darkon, i figliuoli di Ghiddel, Esdra 2:57 i figliuoli di Scefatia, i figliuoli di Hattil, i figliuoli di Pokereth-Hatsebaim, i figliuoli d'Ami. Esdra 2:58 Tutti i Nethinei e i figliuoli de' servi di Salomone ammontarono a trecentonovantadue. Esdra 2:59 Ed ecco quelli che tornarono da Tel-Melah, da Tel-Harsha, da Kerub-Addan, da Immer, e che non poterono indicare la loro casa patriarcale e la loro discendenza per provare ch'erano d'Israele: Esdra 2:60 i figliuoli di Delaia, i figliuoli di Tobia, i figliuoli di Nekoda, in tutto, seicentocinquantadue. Esdra 2:61 E di tra i figliuoli de' sacerdoti: i figliuoli di Habaia, i figliuoli di Hakkots, i figliuoli di Barzillai, che avea preso per moglie una delle figliuole di Barzillai, il Galaadita, e fu chiamato col nome loro. Esdra 2:62 Questi cercarono i loro titoli genealogici, ma non li trovarono; furon quindi esclusi, come impuri, dal sacerdozio; Esdra 2:63 e il governatore disse loro di non mangiare cose santissime finche' non si presentasse un sacerdote per consultar Dio con l'Urim e il Thummim. Esdra 2:64 La raunanza, tutt'assieme, noverava quarantaduemilatrecentosessanta persone, Esdra 2:65 senza contare i loro servi e le loro serve, che ammontavano a settemilatrecentotrentasette. Avean pure duecento cantori e cantatrici. Esdra 2:66 Aveano settecentotrentasei cavalli, duecentoquarantacinque muli, Esdra 2:67 quattrocentotrentacinque cammelli e seimilasettecentoventi asini. Esdra 2:68 Alcuni dei capi famiglia, come furon giunti alla casa dell'Eterno ch'e' a Gerusalemme, offriron dei doni volontari per la casa di Dio, per rimetterla in pie' sul luogo di prima. Esdra 2:69 Dettero al tesoro dell'opera, secondo i loro mezzi, sessantunmila dariche d'oro, cinquemila mine d'argento e cento vesti sacerdotali. Esdra 2:70 I sacerdoti, i Leviti, la gente del popolo, i cantori, i portinai, i Nethinei, si stabiliron nelle loro citta'; e tutti gl'Israeliti, nelle citta' rispettive. Ristabilimento dell'altare e del culto. Si gettano le fondamenta del tempio Esdra 3:1 Or come fu giunto il settimo mese, e i figliuoli d'Israele si furono stabiliti nelle loro citta', il popolo si aduno' come un sol uomo a Gerusalemme. Esdra 3:2 Allora Jeshua, figliuolo di Jotsadak, coi suoi fratelli sacerdoti, e Zorobabel, figliuolo di Scealtiel, coi suoi fratelli, si levarono e costruirono l'altare dell'Iddio d'Israele, per offrirvi sopra degli olocausti, com'e' scritto nella legge di Mose', uomo di Dio. Esdra 3:3 Ristabilirono l'altare sulle sue basi, benche' avessero paura a motivo dei popoli delle terre vicine, e vi offriron sopra olocausti all'Eterno: gli olocausti del mattino e della sera. Esdra 3:4 E celebrarono la festa delle Capanne, nel modo ch'e' scritto, e offersero giorno per giorno olocausti, secondo il numero prescritto per ciascun giorno; Esdra 3:5 poi offersero l'olocausto perpetuo, gli olocausti dei noviluni e di tutte le solennita' sacre all'Eterno, e quelli di chiunque faceva qualche offerta volontaria all'Eterno. Esdra 3:6 Dal primo giorno del settimo mese cominciarono a offrire olocausti all'Eterno; ma le fondamenta del tempio dell'Eterno non erano ancora state gettate. Esdra 3:7 E diedero del danaro agli scalpellini ed ai legnaiuoli, e de' viveri e delle bevande e dell'olio ai Sidonī e ai Tirī perche' portassero per mare sino a Jafo del legname di cedro del Libano, secondo la concessione che Ciro, re di Persia, avea loro fatta. Esdra 3:8 Il secondo anno del loro arrivo alla casa di Dio a Gerusalemme, il secondo mese, Zorobabel, figliuolo di Scealtiel, Jeshua, figliuolo di Jotsadak, con gli altri loro fratelli sacerdoti e Leviti, e tutti quelli ch'eran tornati dalla cattivita' a Gerusalemme, si misero all'opra; e incaricarono i Leviti dai vent'anni in su di dirigere i lavori della casa dell'Eterno. Esdra 3:9 E Jeshua, coi suoi figliuoli, e i suoi fratelli, Kadmiel coi suoi figliuoli, figliuoli di Giuda, si presentarono come un sol uomo per dirigere quelli che lavoravano alla casa di Dio; lo stesso fecero i figliuoli di Henadad coi loro figliuoli e coi loro fratelli Leviti. Esdra 3:10 E quando i costruttori gettaron le fondamenta del tempio dell'Eterno, vi si fecero assistere i sacerdoti vestiti de' loro paramenti, con delle trombe, e i Leviti, figliuoli d'Asaf, con de' cembali, per lodare l'Eterno, secondo le direzioni date da Davide, re d'Israele. Esdra 3:11 Ed essi cantavano rispondendosi a vicenda, celebrando e lodando l'Eterno, «perch'egli e' buono, perche' la sua benignita' verso Israele dura in perpetuo». E tutto il popolo mandava alti gridi di gioia, lodando l'Eterno, perche' s'eran gettate le fondamenta della casa dell'Eterno. Esdra 3:12 E molti sacerdoti, Leviti e capi famiglia anziani che avean veduta la prima casa, piangevano ad alta voce mentre si gettavano le fondamenta della nuova casa. Molti altri invece alzavan le loro voci, gridando per allegrezza; Esdra 3:13 in guisa che non si potea discernere il rumore delle grida d'allegrezza da quello del pianto del popolo; perche' il popolo mandava di gran gridi, e il rumore se n'udiva di lontano. La costruzoine del tempio interrotta Esdra 4:1 Or i nemici di Giuda e di Beniamino, avendo saputo che quelli ch'erano stati in cattivita' edificavano un tempio all'Eterno, all'Iddio d'Israele, Esdra 4:2 s'avvicinarono a Zorobabel ed ai capi famiglia, e dissero loro: 'Noi edificheremo con voi, giacche', come voi, noi cerchiamo il vostro Dio, e gli offriamo de' sacrifizi dal tempo di Esar-Haddon, re d'Assiria, che ci fece salir qui'. Esdra 4:3 Ma Zorobabel, Jeshua, e gli altri capi famiglia d'Israele risposero loro: 'Non spetta a voi ed a noi insieme di edificare una casa al nostro Dio; noi soli la edificheremo all'Eterno, all'Iddio d'Israele, come Ciro, re di Persia, ce l'ha comandato'. Esdra 4:4 Allora la gente del paese si mise a scoraggiare il popolo di Giuda, a molestarlo per impedirgli di fabbricare, Esdra 4:5 e a comprare de' consiglieri per frustrare il suo divisamento; e questo duro' per tutta la vita di Ciro, re di Persia, e fino al regno di Dario, re di Persia. Esdra 4:6 Sotto il regno d'Assuero, al principio del suo regno, scrissero un'accusa contro gli abitanti di Giuda e di Gerusalemme. Esdra 4:7 Poi, al tempo d'Artaserse, Bishlam, Mithredath, Tabeel e gli altri loro colleghi scrissero ad Artaserse, re di Persia. La lettera era scritta in caratteri aramaici e tradotta in aramaico. Esdra 4:8 Rehum il governatore e Scimshai il segretario scrissero una lettera contro Gerusalemme al re Artaserse, in questi termini: Esdra 4:9 - La data: 'Rehum il governatore, Scimshai il segretario, e gli altri loro colleghi di Din, d'Afarsathac, di Tarpel, d'Afaras, d'Erec, di Babilonia, di Shushan, di Deha, d'Elam, Esdra 4:10 e gli altri popoli che il grande e illustre Osnapar ha trasportati e stabiliti nella citta' di Samaria, e gli altri che stanno di la' dal fiume...' ecc. Esdra 4:11 Ecco la copia della lettera che inviarono al re Artaserse: 'I tuoi servi, la gente d'oltre il fiume, ecc. Esdra 4:12 Sappia il re che i Giudei che son partiti da te e giunti fra noi a Gerusalemme, riedificano la citta' ribelle e malvagia, ne rialzano le mura e ne restaurano le fondamenta. Esdra 4:13 Sappia dunque il re che, se questa citta' si riedifica e se le sue mura si rialzano, essi non pagheranno piu' ne' tributo ne' imposta ne' pedaggio, e il tesoro dei re n'avra' a soffrire. Esdra 4:14 Or siccome noi mangiamo il sale del palazzo e non ci sembra conveniente lo stare a vedere il danno del re, mandiamo al re questa informazione. Esdra 4:15 Si facciano delle ricerche nel libro delle memorie de' tuoi padri; e nel libro delle memorie troverai e apprenderai che questa citta' e' una citta' ribelle, perniciosa a re ed a province, e che fin da tempi antichi vi si son fatte delle sedizioni; per queste ragioni, la citta' e' stata distrutta. Esdra 4:16 Noi facciamo sapere al re che, se questa citta' si riedifica e le sue mura si rialzano, tu non avrai piu' possessi da questo lato del fiume'. Esdra 4:17 Il re mando' questa risposta a Rehum il governatore, a Scimshai il segretario, e al resto dei loro colleghi che stavano a Samaria e altrove di la' dal fiume: 'Salute, ecc. Esdra 4:18 La lettera che ci avete mandata, e' stata esattamente letta in mia presenza; Esdra 4:19 ed io ho dato ordine di far delle ricerche; e s'e' trovato che fin da tempi antichi cotesta citta' e' insorta contro ai re e vi si son fatte delle sedizioni e delle rivolte. Esdra 4:20 Vi sono stati a Gerusalemme dei re potenti, che signoreggiarono su tutto il paese ch'e' di la' dal fiume, e ai quali si pagavano tributi, imposte e pedaggi. Esdra 4:21 Date dunque ordine che quella gente sospenda i lavori, e che cotesta citta' non si riedifichi prima che ordine ne sia dato da me. Esdra 4:22 E badate di non esser negligenti in questo, onde il danno non venga a crescere in pregiudizio dei re'. Esdra 4:23 Non appena la copia della lettera del re Artaserse fu letta in presenza di Rehum, di Scimshai il segretario, e dei loro colleghi, essi andarono in fretta a Gerusalemme dai Giudei, e li obbligarono, a mano armata, a sospendere i lavori. Esdra 4:24 Allora fu sospesa l'opera della casa di Dio a Gerusalemme e rimase sospesa fino al secondo anno del regno di Dario, re di Persia. La costruzione del tempio ripresa Esdra 5:1 Or i profeti Aggeo e Zaccaria, figliuolo d'Iddo, profetarono nel nome dell'Iddio d'Israele, ai Giudei ch'erano in Giuda ed a Gerusalemme. Esdra 5:2 Allora Zorobabel, figliuolo di Scealtiel, e Jeshua, figliuolo di Jotsadak, si levarono e ricominciarono a edificare la casa di Dio a Gerusalemme; e con essi erano i profeti di Dio, che li secondavano. Esdra 5:3 In quel medesimo tempo giunsero da loro Tattenai, governatore d'oltre il fiume, Scethar-Boznai e i loro colleghi, e parlaron loro cosi: 'Chi v'ha dato ordine di edificare questa casa e di rialzare queste mura?' Esdra 5:4 Poi aggiunsero: 'Quali sono i nomi degli uomini che costruirono quest'edifizio?' Esdra 5:5 Ma sugli anziani dei Giudei vegliava l'occhio del loro Dio e quelli non li fecero cessare i lavori, finche' la cosa non fosse stata sottoposta a Dario, e da lui fosse giunta una risposta in proposito. Esdra 5:6 Copia della lettera mandata al re Dario da Tattenai, governatore d'oltre il fiume, da Scethar-Boznai, e dai suoi colleghi, gli Afarsakiti, ch'erano oltre il fiume. Esdra 5:7 Gl'inviarono un rapporto cosi concepito: 'Al re Dario, perfetta salute! Esdra 5:8 Sappia il re che noi siamo andati nella provincia di Giuda, alla casa del gran Dio. Essa si costruisce con blocchi di pietra, e nelle pareti s'interpongono dei legnami; l'opera vien fatta con cura e progredisce nelle loro mani. Esdra 5:9 Noi abbiamo interrogato quegli anziani, e abbiam parlato loro cosi: - Chi v'ha dato ordine di edificare questa casa e di rialzare queste mura? - Esdra 5:10 Abbiamo anche domandato loro i loro nomi per notificarteli, mettendo in iscritto i nomi degli uomini che stanno loro a capo. Esdra 5:11 E questa e' la risposta che ci hanno data: - Noi siamo i servi dell'Iddio del cielo e della terra, e riedifichiamo la casa ch'era stata edificata gia' molti anni fa: un gran re d'Israele l'aveva edificata e compiuta. Esdra 5:12 Ma avendo i nostri padri provocato ad ira l'Iddio del cielo, Iddio li diede in mano di Nebucadnetsar, re di Babilonia, il Caldeo, il quale distrusse questa casa, e meno' il popolo in cattivita' a Babilonia. Esdra 5:13 Ma il primo anno di Ciro, re di Babilonia, il re Ciro die' ordine che questa casa di Dio fosse riedificata. Esdra 5:14 E il re Ciro trasse pure dal tempio di Babilonia gli utensili d'oro e d'argento della casa di Dio, che Nebucadnetsar avea portati via dal tempio di Gerusalemme e trasportati nel tempio di Babilonia; li fece consegnare a uno chiamato Sceshbatsar, ch'egli aveva fatto governatore, e gli disse: Esdra 5:15 Prendi questi utensili, va' a riporli nel tempio di Gerusalemme, e la casa di Dio sia riedificata dov'era. Esdra 5:16 Allora lo stesso Sceshbatsar venne e getto' le fondamenta della casa di Dio a Gerusalemme; da quel tempo fino ad ora essa e' in costruzione, ma non e' ancora finita. Esdra 5:17 Or dunque, se cosi piaccia al re, si faccian delle ricerche nella casa dei tesori del re a Babilonia, per accertare se vi sia stato un ordine dato dal re Ciro per la costruzione di questa casa a Gerusalemme; e ci trasmetta il re il suo beneplacito a questo riguardo'. - Editto di Dario. Dedicazione del tempio Esdra 6:1 Allora il re Dario ordino' che si facessero delle ricerche nella casa degli archivi dov'erano riposti i tesori a Babilonia; Esdra 6:2 e nel castello d'Ahmetha, ch'e' nella provincia di Media, si trovo' un rotolo, nel quale stava scritto cosi: Esdra 6:3 'Memoria. - Il primo anno del re Ciro, il re Ciro ha pubblicato quest'editto, concernente la casa di Dio a Gerusalemme: La casa sia riedificata per essere un luogo dove si offrono dei sacrifizi; e le fondamenta che se ne getteranno, siano solide. Abbia sessanta cubiti d'altezza, sessanta cubiti di larghezza, Esdra 6:4 tre ordini di blocchi di pietra e un ordine di travatura nuova; e la spesa sia pagata dalla casa reale. Esdra 6:5 E inoltre, gli utensili d'oro e d'argento della casa di Dio, che Nebucadnetsar avea tratti dal tempio di Gerusalemme e trasportati a Babilonia, siano restituiti e riportati al tempio di Gerusalemme, nel luogo dov'erano prima, e posti nella casa di Dio'. Esdra 6:6 'Or dunque tu, Tattenai, governatore d'oltre il fiume, tu, Scethar-Boznai, e voi, loro colleghi d'Afarsak, che state di la' dal fiume, statevene lontani da quel luogo! Esdra 6:7 Lasciate continuare i lavori di quella casa di Dio; il governatore de' Giudei e gli anziani de' Giudei riedifichino quella casa di Dio nel sito di prima. Esdra 6:8 E questo e' l'ordine ch'io do relativamente al vostro modo di procedere verso quegli anziani de' Giudei nella ricostruzione di quella casa di Dio: le spese, detratte dalle entrate del re provenienti dai tributi d'oltre il fiume, siano puntualmente pagate a quegli uomini, affinche' i lavori non siano interrotti. Esdra 6:9 E le cose necessarie per gli olocausti all'Iddio dei cieli: vitelli, montoni, agnelli; e frumento, sale, vino, olio, siano forniti ai sacerdoti di Gerusalemme a loro richiesta, giorno per giorno e senza fallo, Esdra 6:10 affinche' offrano sacrifizi di odor soave all'Iddio del cielo, e preghino per la vita del re e de' suoi figliuoli. Esdra 6:11 E questo e' pure l'ordine ch'io do: Se qualcuno contravverra' a questo decreto, si tragga dalla casa di lui una trave, la si rizzi, vi sia egli inchiodato sopra, e la sua casa, per questo motivo, diventi un letamaio. Esdra 6:12 L'Iddio che ha fatto di quel luogo la dimora del suo nome, distrugga ogni re ed ogni popolo che stendesse la mano per trasgredire la mia parola, per distruggere la casa di Dio ch'e' in Gerusalemme! Io, Dario, ho emanato questo decreto: sia eseguito con ogni prontezza'. Esdra 6:13 Allora Tattenai, governatore d'oltre il fiume, Scethar-Boznai e i loro colleghi, poiche' il re Dario avea cosi decretato, eseguirono puntualmente i suoi ordini. Esdra 6:14 E gli anziani de' Giudei tirarono innanzi e fecero progredire la fabbrica, aiutati dalle parole ispirate del profeta Aggeo, e di Zaccaria figliuolo d'Iddo. E finirono i loro lavori di costruzione secondo il comandamento dell'Iddio d'Israele, e secondo gli ordini di Ciro, di Dario e d'Artaserse, re di Persia. Esdra 6:15 E la casa fu finita il terzo giorno del mese d'Adar, il sesto anno del regno di Dario. Esdra 6:16 I figliuoli d'Israele, i sacerdoti, i Leviti e gli altri reduci dalla cattivita' celebrarono con gioia la dedicazione di questa casa di Dio. Esdra 6:17 E per la dedicazione di questa casa di Dio offrirono cento giovenchi, duecento montoni, quattrocento agnelli; e come sacrifizio per il peccato per tutto Israele, dodici capri, secondo il numero delle tribu' d'Israele. Esdra 6:18 E stabilirono i sacerdoti secondo le loro classi, e i Leviti secondo le loro divisioni, per il servizio di Dio a Gerusalemme, come sta scritto nel libro di Mose'. Esdra 6:19 Poi, i reduci dalla cattivita' celebrarono la Pasqua il quattordicesimo giorno del primo mese, Esdra 6:20 poiche' i sacerdoti e i Leviti s'erano purificati come se non fossero stati che un sol uomo; tutti erano puri; e immolarono la Pasqua per tutti i reduci dalla cattivita', per i sacerdoti loro fratelli, e per loro stessi. Esdra 6:21 Cosi i figliuoli d'Israele ch'eran tornati dalla cattivita' e tutti quelli che s'eran separati dall'impurita' della gente del paese e che s'unirono a loro per cercare l'Eterno, l'Iddio d'Israele, mangiarono la Pasqua. Esdra 6:22 E celebrarono con gioia la festa degli azzimi per sette giorni, perche' l'Eterno li avea rallegrati, e avea piegato in lor favore il cuore del re d'Assiria, in modo da fortificare le loro mani nell'opera della casa di Dio, dell'Iddio d'Israele. Arrivo d'Esdra a Gerusalemme Esdra 7:1 Or dopo queste cose, sotto il regno d'Artaserse, re di Persia, giunse Esdra, figliuolo di Seraia, figliuolo d'Azaria, figliuolo di Hilkia, Esdra 7:2 figliuolo di Shallum, figliuolo di Tsadok, figliuolo d'Ahitub, Esdra 7:3 figliuolo d'Amaria, figliuolo d'Azaria, figliuolo di Meraioth, Esdra 7:4 figliuolo di Zerahia, figliuolo di Uzzi, Esdra 7:5 figliuolo di Bukki, figliuolo di Abishua, figliuolo di Fineas, figliuolo di Eleazar, figliuolo d'Aaronne, il sommo sacerdote. Esdra 7:6 Quest'Esdra veniva da Babilonia; era uno scriba versato nella legge di Mose' data dall'Eterno, dall'Iddio d'Israele; e siccome la mano dell'Eterno, del suo Dio, era su lui, il re gli concedette tutto quello che domando'. Esdra 7:7 E alcuni dei figliuoli d'Israele e alcuni de' sacerdoti, de' Leviti, de' cantori, de' portinai e de' Nethinei saliron pure con lui a Gerusalemme, il settimo anno del re Artaserse. Esdra 7:8 Esdra giunse a Gerusalemme il quinto mese, nel settimo anno del re. Esdra 7:9 Infatti, avea fissata la partenza da Babilonia per il primo giorno del primo mese, e arrivo' a Gerusalemme il primo giorno del quinto mese, assistito dalla benefica mano del suo Dio. Esdra 7:10 Poiche' Esdra aveva applicato il cuore allo studio ed alla pratica della legge dell'Eterno, e ad insegnare in Israele le leggi e le prescrizioni divine. Esdra 7:11 Or ecco la copia della lettera data dal re Artaserse a Esdra, sacerdote e scriba, scriba versato nei comandamenti e nelle leggi dati dall'Eterno ad Israele: Esdra 7:12 'Artaserse, re dei re, a Esdra, sacerdote, scriba versato nella legge dell'Iddio del cielo, ecc. Esdra 7:13 Da me e' decretato che nel mio regno, chiunque del popolo d'Israele, de' suoi sacerdoti e dei Leviti sara' disposto a partire con te per Gerusalemme, vada pure; Esdra 7:14 giacche' tu sei mandato da parte del re e dai suoi sette consiglieri per informarti in Giuda e in Gerusalemme come vi sia osservata la legge del tuo Dio, la quale tu hai nelle mani, Esdra 7:15 e per portare l'argento e l'oro che il re ed i suoi consiglieri hanno volenterosamente offerto all'Iddio d'Israele, la cui dimora e' a Gerusalemme, Esdra 7:16 e tutto l'argento e l'oro che troverai in tutta la provincia di Babilonia, e i doni volontari fatti dal popolo e dai sacerdoti per la casa del loro Dio a Gerusalemme. Esdra 7:17 Tu avrai quindi cura di comprare con questo danaro de' giovenchi, dei montoni, degli agnelli, e cio' che occorre per le relative oblazioni e libazioni, e li offrirai sull'altare della casa del vostro Dio ch'e' a Gerusalemme. Esdra 7:18 Del rimanente dell'argento e dell'oro farete, tu e i tuoi fratelli, quel che meglio vi parra', conformandovi alla volonta' del vostro Dio. Esdra 7:19 Quanto agli utensili che ti son dati per il servizio della casa dell'Iddio tuo, rimettili davanti all'Iddio di Gerusalemme. Esdra 7:20 E qualunque altra spesa ti occorrera' di fare per la casa del tuo Dio, ne trarrai l'ammontare dal tesoro della casa reale. Esdra 7:21 Io, il re Artaserse, do ordine a tutti i tesorieri d'oltre il fiume di consegnare senza dilazione a Esdra, sacerdote e scriba, versato nella legge dell'Iddio del cielo, tutto quello che vi chiedera', Esdra 7:22 fino a cento talenti d'argento, a cento cori di grano, a cento bati di vino, a cento bati d'olio, e a una quantita' illimitata di sale. Esdra 7:23 Tutto quello ch'e' comandato dall'Iddio del cielo sia puntualmente fatto per la casa dell'Iddio del cielo. Perche' l'ira di Dio dovrebbe ella venire sopra il regno, sopra il re e i suoi figliuoli? Esdra 7:24 Vi facciamo inoltre sapere che non e' lecito a nessuno esigere alcun tributo o imposta o pedaggio da alcuno de' sacerdoti, de' Leviti, de' cantori, de' portinai, de' Nethinei e de' servi di questa casa di Dio. Esdra 7:25 E tu, Esdra, secondo la sapienza di cui il tuo Dio ti ha dotato, stabilisci de' magistrati e de' giudici che amministrino la giustizia a tutto il popolo d'oltre il fiume, a tutti quelli che conoscono le leggi del tuo Dio; e fatele voi conoscere a chi non le conosce. Esdra 7:26 E di chiunque non osservera' la legge del tuo Dio e la legge del re farete pronta giustizia, punendolo con la morte o col bando o con multa pecuniaria o col carcere'. Esdra 7:27 Benedetto sia l'Eterno, l'Iddio de' nostri padri, che ha cosi disposto il cuore del re ad onorare la casa dell'Eterno, a Gerusalemme, Esdra 7:28 e che m'ha conciliato la benevolenza del re, de' suoi consiglieri e di tutti i suoi potenti capi! Ed io, fortificato dalla mano dell'Eterno, del mio Dio, ch'era su me, radunai i capi d'Israele perche' partissero meco. Lista degli esuli tornati con Esdra. Viaggio e arrivo a Gerusalemme Esdra 8:1 Questi sono i capi delle case patriarcali e la lista genealogica di quelli che tornaron meco da Babilonia, sotto il regno di Artaserse. Esdra 8:2 Dei figliuoli di Fineas, Ghershom; de' figliuoli d'Ithamar, Daniele; dei figliuoli di Davide, Hattush. Esdra 8:3 Dei figliuoli di Scecania: dei figliuoli di Parosh, Zaccaria, e con lui furono registrati centocinquanta maschi. Esdra 8:4 Dei figliuoli di Pahath-Moab, Elioenai, figliuolo di Zerahia, e con lui duecento maschi. Esdra 8:5 Dei figliuoli di Scecania, il figliuolo di Jahaziel, e con lui trecento maschi. Esdra 8:6 Dei figliuoli di Adin, Ebed, figliuolo di Jonathan, e con lui cinquanta maschi. Esdra 8:7 Dei figliuoli di Elam, Isaia, figliuolo di Athalia, e con lui settanta maschi. Esdra 8:8 Dei figliuoli di Scefatia, Zebadia, figliuolo di Micael, e con lui ottanta maschi. Esdra 8:9 Dei figliuoli di Joab, Obadia, figliuolo di Jehiel, e con lui duecentodiciotto maschi. Esdra 8:10 Dei figliuoli di Scelomith, il figliuolo di Josifia, e con lui centosessanta maschi. Esdra 8:11 Dei figliuoli di Bebai, Zaccaria, figliuolo di Bebai, e con lui ventotto maschi. Esdra 8:12 Dei figliuoli d'Azgad, Johanan, figliuolo di Hakkatan, e con lui centodieci maschi. Esdra 8:13 Dei figliuoli d'Adonikam, gli ultimi, de' quali questi sono i nomi: Elifelet, Jehiel, Scemaia, e con loro sessanta maschi. Esdra 8:14 E dei figliuoli di Bigvai, Uthai e Zabbud, e con lui settanta maschi. Esdra 8:15 Io li radunai presso al fiume che scorre verso Ahava, e quivi stemmo accampati tre giorni; e, avendo fatta la rassegna del popolo e dei sacerdoti, non trovai tra loro alcun figliuolo di Levi. Esdra 8:16 Allora feci chiamare i capi Eliezer, Ariel, Scemaia, Elnathan, Jarib, Elnathan, Nathan, Zaccaria, Meshullam, e i dottori Joiarib ed Elnathan, Esdra 8:17 e ordinai loro d'andare dal capo Iddo, che stava a Casifia, e posi loro in bocca le parole che dovean dire a Iddo e a suo fratello, ch'eran preposti al luogo di Casifia, perche' ci menassero degli uomini per fare il servizio della casa del nostro Dio. Esdra 8:18 E siccome la benefica mano del nostro Dio era su noi, ci menarono Scerebia, uomo intelligente, dei figliuoli di Mahli, figliuolo di Levi, figliuolo d'Israele, e con lui i suoi figliuoli e i suoi fratelli, in numero di diciotto; Esdra 8:19 Hashabia, e con lui Isaia, dei figliuoli di Merari, i suoi fratelli e i suoi figliuoli, in numero di venti; Esdra 8:20 e dei Nethinei, che Davide e i capi aveano messo al servizio de' Leviti, duecentoventi Nethinei, tutti quanti designati per nome. Esdra 8:21 E cola', presso il fiume Ahava, io bandii un digiuno per umiliarci nel cospetto del nostro Dio, per chiedergli un buon viaggio per noi, per i nostri bambini, e per tutto quello che ci apparteneva; Esdra 8:22 perche', io mi vergognavo di chiedere al re una scorta armata e de' cavalieri per difenderci per istrada dal nemico, giacche' avevamo detto al re: 'La mano del nostro Dio assiste tutti quelli che lo cercano; ma la sua potenza e la sua ira sono contro tutti quelli che l'abbandonano'. Esdra 8:23 Cosi digiunammo e invocammo il nostro Dio a questo proposito, ed egli ci esaudi. Esdra 8:24 Allora io separai dodici dei capi sacerdoti: Scerebia, Hashabia e dieci dei loro fratelli, Esdra 8:25 e pesai loro l'argento, l'oro, gli utensili, ch'eran l'offerta fatta per la casa del nostro Dio dal re, dai suoi consiglieri, dai suoi capi, e da tutti quei d'Israele che si trovan cola'. Esdra 8:26 Rimisi dunque nelle loro mani seicentocinquanta talenti d'argento, degli utensili d'argento per il valore di cento talenti, cento talenti d'oro, Esdra 8:27 venti coppe d'oro del valore di mille dariche, due vasi di rame lucente finissimo, prezioso come l'oro, Esdra 8:28 e dissi loro: 'Voi siete consacrati all'Eterno; questi utensili sono sacri, e quest'argento e quest'oro sono un'offerta volontaria fatta all'Eterno, all'Iddio de' vostri padri; Esdra 8:29 vigilate e custoditeli, finche' li pesiate in presenza dei capi sacerdoti, dei Leviti e dei capi delle famiglie d'Israele a Gerusalemme, nelle camere della casa dell'Eterno'. Esdra 8:30 I sacerdoti e i Leviti dunque ricevettero pesato l'argento e l'oro, e gli utensili, per portarli a Gerusalemme nella casa del nostro Dio. Esdra 8:31 E noi ci partimmo dal fiume d'Ahava il dodicesimo giorno del primo mese per andare a Gerusalemme; e la mano di Dio fu su noi, e ci libero' dalla mano del nemico e da ogni insidia, durante il viaggio. Esdra 8:32 Arrivammo a Gerusalemme; e dopo esserci riposati quivi tre giorni, Esdra 8:33 il quarto giorno pesammo nella casa del nostro Dio l'argento, l'oro e gli utensili, che consegnammo al sacerdote Meremoth, figliuolo d'Uria; con lui era Eleazar, figliuolo di Fineas, e con loro erano i Leviti Jozabad, figliuolo di Jeshua, e Noadia, figliuolo di Binnu. Esdra 8:34 Tutto fu contato e pesato, e nello stesso tempo il peso di tutto fu messo per iscritto. Esdra 8:35 Gli esuli, tornati dalla cattivita', offersero in olocausti all'Iddio d'Israele dodici giovenchi per tutto Israele, novantasei montoni, settantasette agnelli; e, come sacrifizio per il peccato, dodici capri: tutto questo, in olocausto all'Eterno. Esdra 8:36 E presentarono i decreti del re ai satrapi del re e ai governatori d'oltre il fiume, i quali favoreggiarono il popolo e la casa di Dio. Tristezza e preghiera d'Esdra in occasione di matrimoni d'Israeliti con donne straniere Esdra 9:1 Or quando queste cose furon finite, i capi s'accostarono a me, dicendo: 'Il popolo d'Israele, i sacerdoti e i Leviti non si son separati dai popoli di questi paesi, ma si conformano alle abominazioni de' Cananei, degli Hittei, de' Ferezei, dei Gebusei, degli Ammoniti, dei Moabiti, degli Egiziani e degli Amorei. Esdra 9:2 Poiche' hanno preso delle loro figliuole per se' e per i propri figliuoli, e hanno mescolato la stirpe santa coi popoli di questi paesi; e i capi e i magistrati sono stati i primi a commettere questa infedelta''. Esdra 9:3 Quand'io ebbi udito questo, mi stracciai le vesti e il mantello, mi strappai i capelli della testa e della barba, e mi misi a sedere, costernato. Esdra 9:4 Allora tutti quelli che tremavano alle parole dell'Iddio d'Israele si radunarono presso di me a motivo della infedelta' di quelli ch'eran tornati dalla cattivita'; e io rimasi cosi seduto e costernato, fino al tempo dell'oblazione della sera. Esdra 9:5 E al momento dell'oblazione della sera, m'alzai dalla mia umiliazione, colle vesti e col mantello stracciati; caddi in ginocchio; stesi le mani verso l'Eterno, il mio Dio, e dissi: Esdra 9:6 'O mio Dio, io son confuso; e mi vergogno, o mio Dio, d'alzare a te la mia faccia; poiche' le nostre iniquita' si son moltiplicate fino al disopra del nostro capo, e la nostra colpa e' si grande che arriva al cielo. Esdra 9:7 Dal tempo dei nostri padri fino al di d'oggi siamo stati grandemente colpevoli; e a motivo delle nostre iniquita', noi, i nostri re, i nostri sacerdoti, siamo stati dati in mano dei re dei paesi stranieri, in balia della spada, dell'esilio, della rapina e dell'obbrobrio, come anch'oggi si vede. Esdra 9:8 Ed ora, per un breve istante, l'Eterno, il nostro Dio, ci ha fatto grazia, lasciandoci alcuni superstiti, e concedendoci un asilo nel suo santo luogo, affin d'illuminare gli occhi nostri, e di darci un po' di respiro in mezzo al nostro servaggio. Esdra 9:9 Poiche' noi siamo schiavi; ma il nostro Dio non ci ha abbandonati nel nostro servaggio; che' anzi ha fatto si che trovassimo benevolenza presso i re di Persia, i quali ci hanno dato tanto respiro da poter rimettere in pie' la casa dell'Iddio nostro e restaurarne le rovine, e ci hanno concesso un ricovero in Giuda ed in Gerusalemme. Esdra 9:10 Ed ora, o nostro Dio, che direm noi dopo questo? Poiche' noi abbiamo abbandonati i tuoi comandamenti, Esdra 9:11 quelli che ci desti per mezzo de' tuoi servi i profeti, dicendo: - Il paese nel quale entrate per prenderne possesso, e' un paese reso impuro dalla impurita' dei popoli di questi paesi, dalle abominazioni con le quali l'hanno riempito da un capo all'altro con le loro contaminazioni. Esdra 9:12 Or dunque non date le vostre figliuole ai loro figliuoli, e non prendete le loro figliuole per i vostri figliuoli, e non cercate mai la loro prosperita' ne' il loro benessere, e cosi diventerete forti, mangerete i migliori prodotti del paese, e lo lascerete in retaggio perpetuo ai vostri figliuoli. Esdra 9:13 - Ora, dopo tutto quello che ci e' avvenuto a motivo delle nostre azioni malvage e delle nostre grandi colpe, giacche' tu, o nostro Dio, ci hai puniti meno severamente di quanto le nostre iniquita' avrebbero meritato, e hai conservato di noi un residuo come questo, Esdra 9:14 torneremmo noi di nuovo a violare i tuoi comandamenti e ad imparentarci coi popoli che commettono queste abominazioni? L'ira tua non s'infiammerebbe essa contro di noi sino a consumarci e a non lasciar piu' ne' residuo ne' superstite? Esdra 9:15 O Eterno, Dio d'Israele, tu sei giusto, e percio' noi siamo oggi ridotti ad un residuo di scampati. Ed eccoci dinanzi a te a riconoscere la nostra colpa; poiche' per cagion d'essa, noi non potremmo sussistere nel tuo cospetto!' Licenziamento delle mogli straniere Esdra 10:1 Or mentre Esdra pregava e faceva questa confessione piangendo e prostrato davanti alla casa di Dio, si rauno' intorno a lui una grandissima moltitudine di gente d'Israele, uomini, donne e fanciulli; e il popolo piangeva dirottamente. Esdra 10:2 Allora Scecania, figliuolo di Jehiel, uno de' figliuoli di Elam, prese a dire a Esdra: 'Noi siamo stati infedeli al nostro Dio, sposando donne straniere prese dai popoli di questo paese; nondimeno, rimane ancora, a questo riguardo, una speranza a Israele. Esdra 10:3 Facciamo un patto col nostro Dio impegnandoci a rimandare tutte queste donne e i figliuoli nati da esse, come consigliano il mio signore e quelli che tremano dinanzi ai comandamenti del nostro Dio. E facciasi quel che vuole la legge. Esdra 10:4 Le'vati, poiche' questo e' affar tuo, e noi sarem teco. Fatti animo, ed agisci!' Esdra 10:5 Allora Esdra si levo', fece giurare ai capi de' sacerdoti, de' Leviti, e di tutto Israele che farebbero com'era stato detto. E quelli giurarono. Esdra 10:6 Poi Esdra si levo' d'innanzi alla casa di Dio, e ando' nella camera di Johanan, figliuolo di Eliascib; e come vi fu entrato, non mangio' pane ne' bevve acqua, perche' facea cordoglio per la infedelta' di quelli ch'erano stati in esilio. Esdra 10:7 E si bandi in Giuda e a Gerusalemme che tutti quelli della cattivita' si adunassero a Gerusalemme; Esdra 10:8 e che chiunque non venisse entro tre giorni seguendo il consiglio dei capi e degli anziani, tutti i suoi beni gli sarebbero confiscati, ed egli stesso sarebbe escluso dalla raunanza de' reduci dalla cattivita'. Esdra 10:9 Cosi tutti gli uomini di Giuda e di Beniamino s'adunarono a Gerusalemme entro i tre giorni. Era il ventesimo giorno del nono mese. Tutto il popolo stava sulla piazza della casa di Dio, tremante per cagion di questa cosa ed a causa della gran pioggia. Esdra 10:10 E il sacerdote Esdra si levo' e disse loro: 'Voi avete commesso una infedelta', sposando donne straniere, e avete accresciuta la colpa d'Israele. Esdra 10:11 Ma ora rendete omaggio all'Eterno, all'Iddio de' vostri padri, e fate quel che a lui piace! Separatevi dai popoli di questo paese e dalle donne straniere!' Esdra 10:12 Allora tutta la raunanza rispose e disse ad alta voce: 'Si, dobbiam fare come tu hai detto! Esdra 10:13 Ma il popolo e' in gran numero, e il tempo e' molto piovoso e non possiamo stare allo scoperto; e questo non e' affar d'un giorno o due, poiche' siamo stati numerosi a commettere questo peccato. Esdra 10:14 Rimangano dunque qui i capi di tutta la raunanza; e tutti quelli che nelle nostre citta' hanno sposato donne straniere vengano a tempi determinati, con gli anziani e i giudici d'ogni citta', finche' non sia rimossa da noi l'ardente ira del nostro Dio, per questa infedelta''. Esdra 10:15 Jonathan, figliuolo di Asael, e Jahzia, figliuolo di Tikva, appoggiati da Meshullam e dal Levita Hubbetai, furono i soli ad opporsi a questo; Esdra 10:16 ma quei della cattivita' fecero a quel modo; e furono scelti il sacerdote Esdra e alcuni capi famiglia secondo le loro case patriarcali, tutti designati per nome, i quali cominciarono a tener adunanza il primo giorno del decimo mese, per esaminare i fatti. Esdra 10:17 Il primo giorno del primo mese aveano finito quanto concerneva tutti quelli che aveano sposato donne straniere. Esdra 10:18 Tra i figliuoli de' sacerdoti questi si trovarono, che aveano sposato donne straniere: de' figliuoli di Jeshua, figliuolo di Jotsadak, e tra i suoi fratelli: Maaseia, Eliezer, Jarib e Ghedalia, Esdra 10:19 i quali promisero, dando la mano, di mandar via le loro mogli, e offrirono un montone come sacrifizio per la loro colpa. Esdra 10:20 Dei figliuoli d'Immer: Hanani e Zebadia. Esdra 10:21 De' figliuoli di Harim: Maaseia, Elia, Scemaia, Jehiel ed Uzzia. Esdra 10:22 Dei figliuoli di Pashur: Elioenai, Maaseia, Ishmael, Nethaneel, Jozabad, Elasa. Esdra 10:23 Dei Leviti: Jozabad, Scimei, Kelaia, detto anche Kelita, Petahia, Giuda, ed Eliezer. Esdra 10:24 De' cantori: Eliascib. De' portinai: Shallum, Telem e Uri. Esdra 10:25 E degl'Israeliti: de' figliuoli di Parosh: Ramia, Izzia, Malkia, Mijamin, Eleazar, Malkia e Benaia. Esdra 10:26 De' figliuoli di Elam: Mattania, Zaccaria, Jehiel, Abdi, Jeremoth ed Elia. Esdra 10:27 De' figliuoli di Zattu: Elioenai, Eliascib, Mattania, Jeremoth, Zabad e Aziza. Esdra 10:28 De' figliuoli di Bebai: Johanan, Hanania, Zabbai, Athlai. Esdra 10:29 De' figliuoli di Bani: Meshullam, Malluc, Adaia, Jashub, Sceal, e Ramoth. Esdra 10:30 De' figliuoli di Pahath-Moab: Adna, Kelal, Benaia, Maaseia, Mattania, Betsaleel, Binnui e Manasse. Esdra 10:31 De' figliuoli di Harim: Eliezer, Isscia, Malkia, Scemaia, Simeone, Esdra 10:32 Beniamino, Malluc, Scemaria. Esdra 10:33 De' figliuoli di Hashum: Mattenai, Mattatta, Zabad, Elifelet, Jeremai, Manasse, Scimei. Esdra 10:34 De' figliuoli di Bani: Maadai, Amram, Uel, Esdra 10:35 Benaia, Bedia, Keluhu, Esdra 10:36 Vania, Meremoth, Eliascib, Esdra 10:37 Mattania, Mattenai, Jaasai, Esdra 10:38 Bani, Binnui, Scimei, Esdra 10:39 Scelemia, Nathan, Adaia, Esdra 10:40 Macnadbai, Shashai, Sharai, Esdra 10:41 Azarel, Scelemia, Scemaria, Esdra 10:42 Shallum, Amaria, Giuseppe. Esdra 10:43 De' figliuoli di Nebo: Jeiel, Mattithia, Zabad, Zebina, Jaddai, Joel, Benaia. Esdra 10:44 Tutti questi avevan preso delle mogli straniere; e ve n'eran di quelli che da queste mogli avevano avuto de' figliuoli.Neemia 1:1-13:32 Preghiera di Nehemia per i figliuoli d'Israele Neemia 1:1 Parole di Nehemia, figliuolo di Hacalia. Or avvenne che nel mese di Kisleu dell'anno ventesimo, mentr'io mi trovavo nel castello di Susan, Neemia 1:2 Hanani, uno de' miei fratelli, e alcuni altri uomini arrivarono da Giuda. Io li interrogai riguardo ai Giudei scampati, superstiti della cattivita', e riguardo a Gerusalemme. Neemia 1:3 E quelli mi dissero: 'I superstiti della cattivita' son la', nella provincia, in gran miseria e nell'obbrobrio; le mura di Gerusalemme restano rotte, e le sue porte, consumate dal fuoco'. Neemia 1:4 Com'ebbi udite queste parole, io mi posi a sedere, piansi, feci cordoglio per parecchi giorni, e digiunai e pregai dinanzi all'Iddio del cielo. Neemia 1:5 E dissi: 'O Eterno, Dio del cielo, Dio grande e tremendo; che mantieni il patto, e la misericordia con quei che t'amano e osservano i tuoi comandamenti, Neemia 1:6 siano le tue orecchie attente, i tuoi occhi aperti, ed ascolta la preghiera del tuo servo, la quale io fo adesso dinanzi a te, giorno e notte, per i figliuoli d'Israele, tuoi servi, confessando i peccati de' figliuoli d'Israele: peccati, che noi abbiam commessi contro di te; si, che io e la casa di mio padre abbiamo commessi! Neemia 1:7 Noi ci siam condotti malvagiamente contro di te, e non abbiamo osservato i comandamenti, le leggi e le prescrizioni che tu desti a Mose', tuo servo. Neemia 1:8 Deh, ricordati della parola che ordinasti a Mose', tuo servo, di pronunziare: - Se sarete infedeli, io vi disperdero' fra i popoli; Neemia 1:9 ma se tornerete a me e osserverete i miei comandamenti e li metterete in pratica, quand'anche i vostri dispersi fossero agli estremi confini del mondo, io di la' li raccogliero'; e li ricondurro' al luogo che ho scelto per farne la dimora del mio nome. - Neemia 1:10 Or questi sono tuoi servi, tuo popolo; tu li hai redenti con la tua gran potenza e con la tua forte mano. Neemia 1:11 O Signore, te ne prego, siano le tue orecchie attente alla preghiera del tuo servo e alla preghiera de' tuoi servi, che hanno a cuore di temere il tuo nome; e concedi oggi, ti prego, buon successo al tuo servo, e fa' ch'ei trovi pieta' agli occhi di quest'uomo'. Allora io ero coppiere del re. Nehemia a Gerusalemme Neemia 2:1 L'anno ventesimo del re Artaserse, nel mese di Nisan, come il vino stava dinanzi al re, io presi il vino e glielo porsi. Or io non ero mai stato triste in sua presenza. Neemia 2:2 E il re mi disse: 'Perche' hai l'aspetto triste? eppure non sei malato; non puo' esser altro che un'afflizione del cuore'. Allora io ebbi grandissima paura, Neemia 2:3 e dissi al re: 'Viva il re in eterno! Come potrebbe il mio aspetto non esser triste quando la citta' dove sono i sepolcri de' miei padri e' distrutta e le sue porte son consumate dal fuoco?' Neemia 2:4 E il re mi disse: 'Che cosa domandi?' Allora io pregai l'Iddio del cielo; Neemia 2:5 poi risposi al re: 'Se cosi piace al re e il tuo servo ha incontrato favore agli occhi tuoi, mandami in Giudea, nella citta' dove sono i sepolcri de' miei padri, perche' io la riedifichi'. Neemia 2:6 E il re, che avea la regina seduta allato, mi disse: 'Quanto durera' il tuo viaggio? e quando ritornerai?' La cosa piacque al re, ei mi lascio' andare, e io gli fissai un termine di tempo. Neemia 2:7 Poi dissi al re: 'Se cosi piace al re, mi si diano delle lettere per i governatori d'oltre il fiume affinche' mi lascino passare ed entrare in Giuda, Neemia 2:8 e una lettera per Asaf, guardiano del parco del re, affinche' mi dia del legname per costruire le porte del castello annesso alla casa dell'Eterno, per le mura della citta', e per la casa che abitero' io'. E il re mi diede le lettere, perche' la benefica mano del mio Dio era su me. Neemia 2:9 Io giunsi presso i governatori d'oltre il fiume, e diedi loro le lettere del re. Il re avea mandati meco dei capi dell'esercito e dei cavalieri. Neemia 2:10 E quando Samballat, lo Horonita, e Tobia, il servo Ammonita, furono informati del mio arrivo, ebbero gran dispiacere della venuta d'un uomo che procurava il bene de' figliuoli d'Israele. Neemia 2:11 Cosi giunsi a Gerusalemme; e quando v'ebbi passato tre giorni, Neemia 2:12 mi levai di notte, presi meco pochi uomini, e non dissi nulla ad alcuno di quello che Dio m'avea messo in cuore di fare per Gerusalemme; non avevo meco altro giumento che quello ch'io cavalcavo. Neemia 2:13 Ed uscii di notte per la porta della Valle, e mi diressi verso la sorgente del Dragone e la porta del Letame, considerando le mura di Gerusalemme, com'erano rotte e come le sue porte erano consumate dal fuoco. Neemia 2:14 Passai presso la porta della Sorgente e il serbatoio del Re, ma non v'era posto per cui il giumento ch'io cavalcavo potesse passare. Neemia 2:15 Allora risalii di notte la valle, sempre considerando le mura; poi, rientrato per la porta della Valle, me ne tornai a casa. Neemia 2:16 I magistrati non sapevano ne' dov'io fossi andato ne' che cosa facessi. Fino a quel momento, io non avevo detto nulla ne' ai Giudei ne' ai sacerdoti ne' ai notabili ne' ai magistrati ne' ad alcuno di quelli che si occupavano di lavori. Neemia 2:17 Allora io dissi loro: 'Voi vedete la misera condizione nella quale ci troviamo; Gerusalemme e' distrutta, e le sue porte son consumate dal fuoco! Venite, riedifichiamo le mura di Gerusalemme, e non sarem piu' nell'obbrobrio!' Neemia 2:18 E narrai loro come la benefica mano del mio Dio era stata su me, senza omettere le parole che il re m'avea dette. E quelli dissero: 'Leviamoci, e mettiamoci a costruire!' E si fecero animo per metter mano alla buona impresa. Neemia 2:19 Ma quando Samballat, lo Horonita, e Tobia, il servo Ammonita, e Ghescem, l'Arabo, seppero la cosa, si fecero beffe di noi, e ci sprezzarono dicendo: 'Che cosa state facendo? Vi volete forse ribellare contro al re?' Neemia 2:20 Allora io risposi e dissi loro: 'L'Iddio del cielo e' quegli che ci dara' buon successo. Noi, suoi servi, ci leveremo e costruiremo; ma voi non avete ne' parte ne' diritto ne' ricordanza in Gerusalemme'. Ricostruzione delle mura di Gerusalemme Neemia 3:1 Eliascib, sommo sacerdote, si levo' co' suoi fratelli sacerdoti e costruirono la porta delle Pecore; la consacrarono e vi misero le sue imposte; continuarono a costruire fino alla torre di Mea, che consacrarono, e fino alla Torre di Hananeel. Neemia 3:2 Allato a Eliascib lavorarono gli uomini di Gerico, e allato a loro lavoro' Zaccur, figliuolo d'Imri. Neemia 3:3 I figliuoli di Senaa costruirono la porta de' Pesci, ne fecero l'intelaiatura, e vi posero le imposte, le serrature e le sbarre. Neemia 3:4 Allato a loro lavoro' alle riparazioni Meremoth, figliuolo d'Uria, figliuolo di Hakkots; allato a loro lavoro' alle riparazioni Meshullam, figliuolo di Berekia, figliuolo di Mescezabeel; allato a loro lavoro' alle riparazioni Tsadok, figliuolo di Baana; Neemia 3:5 allato a loro lavorarono alle riparazioni i Tekoiti; ma i principali fra loro non piegarono i loro colli a lavorare all'opera del loro signore. Neemia 3:6 Joiada, figliuolo di Paseah, e Meshullam, figliuolo di Besodeia, restaurarono la porta Vecchia; ne fecero l'intelaiatura, e vi posero le imposte, le serrature e le sbarre. Neemia 3:7 Allato a loro lavorarono alle riparazioni Melatia, il Gabaonita, Jadon, il Meronothita, e gli uomini di Gabaon e di Mitspa, che dipendevano dalla sede del governatore d'oltre il fiume; Neemia 3:8 allato a loro lavoro' alle riparazioni Uzziel, figliuolo di Harhaia, di tra gli orefici, e allato a lui lavoro' Hanania, di tra i profumieri. Essi lasciarono stare Gerusalemme com'era, fino al muro largo. Neemia 3:9 Allato a loro lavoro' alle riparazioni Refaia, figliuolo di Hur, capo della meta' del distretto di Gerusalemme. Neemia 3:10 Allato a loro lavoro' alle riparazioni dirimpetto alla sua casa, Jedaia, figliuolo di Harumaf, e allato a lui lavoro' Hattush, figliuolo di Hashabneia. Neemia 3:11 Malkia, figliuolo di Harim e Hasshub, figliuolo di Pahath-Moab, restaurarono un'altra parte delle mura e la torre de' Forni. Neemia 3:12 Allato a loro lavoro' alle riparazioni, con le sue figliuole, Shallum, figliuolo di Hallohesh, capo della meta' del distretto di Gerusalemme. Neemia 3:13 Hanun e gli abitanti di Zanoah restaurarono la porta della Valle; la costruirono, vi posero le imposte, le serrature e le sbarre. Fecero inoltre mille cubiti di muro fino alla porta del Letame. Neemia 3:14 Malkia, figliuolo di Recab, capo del distretto di Beth-Hakkerem restauro' la porta del Letame; la costrui, vi pose le imposte, le serrature, le sbarre. Neemia 3:15 Shallum, figliuolo di Col-Hozeh, capo del distretto di Mitspa, restauro' la porta della Sorgente; la costrui, la coperse, vi pose le imposte, le serrature e le sbarre. Fece inoltre il muro del serbatoio di Scelah, presso il giardino del re, fino alla scalinata per cui si scende dalla citta' di Davide. Neemia 3:16 Dopo di lui Neemia, figliuolo di Azbuk, capo della meta' del distretto di Beth-Zur, lavoro' alle riparazioni fin dirimpetto ai sepolcri di Davide, fino al serbatoio ch'era stato costruito, e fino alla casa de' prodi. Neemia 3:17 Dopo di lui lavorarono alle riparazioni i Leviti, sotto Rehum, figliuolo di Bani; e allato a lui lavoro' per il suo distretto Hashabia, capo della meta' del distretto di Keila. Neemia 3:18 Dopo di lui lavorarono alle riparazioni i loro fratelli, sotto Bavvai, figliuolo di Henadad, capo della meta' del distretto di Keila; Neemia 3:19 e allato a lui Ezer, figliuolo di Jeshua, capo di Mitspa, restauro' un'altra parte delle mura, dirimpetto alla salita dell'arsenale, all'angolo. Neemia 3:20 Dopo di lui Baruc, figliuolo di Zaccai, ne restauro' con ardore un'altra parte, dall'angolo fino alla porta della casa di Eliascib, il sommo sacerdote. Neemia 3:21 Dopo di lui Meremoth, figliuolo di Uria, figliuolo di Hakkoz, ne restauro' un'altra parte, dalla porta della casa di Eliascib fino all'estremita' della casa di Eliascib. Neemia 3:22 Dopo di lui lavorarono i sacerdoti che abitavano il contado. Neemia 3:23 Dopo di loro Beniamino e Hashub lavorarono dirimpetto alla loro casa. Dopo di loro Azaria, figliuolo di Maaseia, figliuolo di Anania, lavoro' presso la sua casa. Neemia 3:24 Dopo di lui Binnui, figliuolo di Henadad, restauro' un'altra parte delle mura, dalla casa di Azaria fino allo svolto, e fino all'angolo. Neemia 3:25 Palal, figliuolo d'Uzai, lavoro' dirimpetto allo svolto e alla torre sporgente dalla casa superiore del re, che da' sul cortile della prigione. Dopo di lui lavoro' Pedaia, figliuolo di Parosh. Neemia 3:26 - I Nethinei che abitavano sulla collina, lavorarono fino dirimpetto alla porta delle Acque, verso oriente, e dirimpetto alla torre sporgente. Neemia 3:27 Dopo di loro i Tekoiti ne restaurarono un'altra parte, dirimpetto alla gran torre sporgente e fino al muro della collina. Neemia 3:28 I sacerdoti lavorarono alle riparazioni al disopra della porta de' Cavalli, ciascuno dirimpetto alla propria casa. Neemia 3:29 Dopo di loro Tsadok, figliuolo d'Immer, lavoro' dirimpetto alla sua casa. Dopo di lui lavoro' Scemaia, figliuolo di Scecania, guardiano della porta orientale. Neemia 3:30 Dopo di lui Hanania, figliuolo di Scelemia, e Hanun, sesto figliuolo di Tsalaf, restaurarono un'altra parte delle mura. Dopo di loro Meshullam, figliuolo di Berekia, lavoro' difaccia alla sua camera. Neemia 3:31 Dopo di lui Malkja, uno degli orefici, lavoro' fino alle case de' Nethinei e de' mercanti, dirimpetto alla porta di Hammifkad e fino alla salita dell'angolo. Neemia 3:32 E gli orefici e i mercanti lavorarono alle riparazioni fra la salita dell'angolo e la porta delle Pecore. I lavori continuati nonostante gli ostacoli dai nemici de' Giudei Neemia 4:1 Quando Samballat udi che noi edificavamo le mura, si adiro', s'indigno' fuor di modo, si fe' beffe de' Giudei, Neemia 4:2 e disse in presenza de' suoi fratelli e de' soldati di Samaria: 'Che fanno questi spossati Giudei? Si lasceranno fare? Offriranno sacrifizi? Finiranno in un giorno? Faranno essi rivivere delle pietre sepolte sotto mucchi di polvere e consumate dal fuoco?' Neemia 4:3 Tobia l'Ammonita, che gli stava accanto, disse: 'Edifichino pure! Se una volpe vi salta su fara' crollare il loro muro di pietra!' Neemia 4:4 Ascolta, o Dio nostro, come siamo sprezzati! Fa' ricadere sul loro capo il loro vituperio, e abbandonali al saccheggio in un paese di schiavitu'! Neemia 4:5 E non coprire la loro iniquita', e non sia cancellato dal tuo cospetto il loro peccato; poiche' t'hanno provocato ad ira in presenza dei costruttori. Neemia 4:6 Noi dunque riedificammo le mura, che furon da pertutto compiute fino alla meta' della loro altezza; e il popolo avea preso a cuore il lavoro. Neemia 4:7 Ma quando Samballat, Tobia, gli Arabi, gli Ammoniti e gli Asdodei ebbero udito che la riparazione delle mura di Gerusalemme progrediva, e che le brecce cominciavano a chiudersi, n'ebbero grandissimo sdegno, Neemia 4:8 e tutti quanti assieme congiurarono di venire ad attaccare Gerusalemme e a crearvi del disordine. Neemia 4:9 Allora noi pregammo l'Iddio nostro e mettemmo contro di loro delle sentinelle di giorno e di notte per difenderci dai loro attacchi. Neemia 4:10 Que' di Giuda dicevano: 'Le forze de' portatori di pesi vengon meno, e le macerie sono molte; noi non potremo costruir le mura!' Neemia 4:11 E i nostri avversari dicevano: 'Essi non sapranno e non vedranno nulla, finche' noi giungiamo in mezzo a loro; allora li uccideremo, e farem cessare i lavori'. Neemia 4:12 E siccome i Giudei che dimoravano vicino a loro vennero dieci volte a riferirci la cosa da tutti i luoghi di loro provenienza, Neemia 4:13 io, nelle parti piu' basse del posto, dietro le mura, in luoghi aperti, disposi il popolo per famiglie, con le loro spade, le loro lance, i loro archi. Neemia 4:14 E, dopo aver tutto ben esaminato, mi levai, e dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: 'Non li temete! Ricordatevi del Signore, grande e tremendo; e combattete per i vostri fratelli, per i vostri figliuoli e figliuole, per le vostre mogli e per le vostre case!' Neemia 4:15 Quando i nostri nemici udirono ch'eravamo informati della cosa, Iddio frustro' il loro disegno, e noi tutti tornammo alle mura, ognuno al suo lavoro. Neemia 4:16 Da quel giorno, la meta' de' miei servi lavorava, e l'altra meta' stava armata di lance, di scudi, d'archi, di corazze; e i capi eran dietro a tutta la casa di Giuda. Neemia 4:17 Quelli che costruivan le mura e quelli che portavano o caricavano i pesi, con una mano lavoravano, e con l'altra tenevano la loro arma; Neemia 4:18 e tutti i costruttori, lavorando, portavan ciascuno la spada cinta ai fianchi. Il trombettiere stava accanto a me. Neemia 4:19 E io dissi ai notabili, ai magistrati e al resto del popolo: 'L'opera e' grande ed estesa, e noi siamo sparsi sulle mura, e distanti l'uno dall'altro. Neemia 4:20 Dovunque udrete il suon della tromba, quivi raccoglietevi presso di noi; l'Iddio nostro combattera' per noi'. Neemia 4:21 Cosi continuavamo i lavori, mentre la meta' della mia gente teneva impugnata la lancia, dallo spuntar dell'alba all'apparir delle stelle. Neemia 4:22 In quel medesimo tempo, io dissi al popolo: 'Ciascuno di voi resti la notte dentro Gerusalemme coi suoi servi, per far con noi la guardia durante la notte e riprendere il lavoro di giorno'. Neemia 4:23 Io poi, i miei fratelli, i miei servi e gli uomini di guardia che mi seguivano, non ci spogliavamo; ognuno avea l'arma a portata di mano. Lamenti del popolo contro la cupidiglia de' grandi. Disinteresse di Nehemia Neemia 5:1 Or si levo' un gran lamento da parte di que' del popolo e delle loro mogli contro ai Giudei, loro fratelli. Neemia 5:2 Ve n'eran che dicevano: 'Noi, i nostri figliuoli e le nostre figliuole siamo numerosi; ci si dia del grano perche' possiam mangiare e vivere!' Neemia 5:3 Altri dicevano: 'Impegniamo i nostri campi, le nostre vigne e le nostre case per assicurarci del grano durante la carestia!' Neemia 5:4 Altri ancora dicevano: 'Noi abbiam preso del danaro a imprestito sui nostri campi e sulle nostre vigne per pagare il tributo del re. Neemia 5:5 Ora la nostra carne e' come la carne de' nostri fratelli, i nostri figliuoli son come i loro figliuoli; ed ecco che dobbiam sottoporre i nostri figliuoli e le nostre figliuole alla schiavitu', e alcune delle nostre figliuole son gia' ridotte schiave; e noi non possiamo farci nulla, giacche' i nostri campi e le nostre vigne sono in mano d'altri'. Neemia 5:6 Quand'udii i loro lamenti e queste parole, io m'indignai forte. Neemia 5:7 E, dopo matura riflessione, ripresi aspramente i notabili e i magistrati, e dissi loro: 'Come! voi prestate su pegno ai vostri fratelli?' E convocai contro di loro una grande raunanza, Neemia 5:8 e dissi loro: 'Noi secondo la nostra possibilita', abbiamo riscattato i nostri fratelli Giudei che s'eran venduti ai pagani; e voi stessi vendereste i vostri fratelli, ed essi si venderebbero a noi!' Allora quelli si tacquero, e non seppero che rispondere. Neemia 5:9 Io dissi pure: 'Quello che voi fate non e' ben fatto. Non dovreste voi camminare nel timore del nostro Dio per non essere oltraggiati dai pagani nostri nemici? Neemia 5:10 Anch'io e i miei fratelli e i miei servi abbiam dato loro in prestito danaro e grano. Vi prego, condoniamo loro questo debito. Neemia 5:11 Rendete loro oggi i loro campi, le loro vigne, i loro uliveti e le loro case, e la centesima del danaro, del grano, del vino e dell'olio, che avete esatto da loro come interesse'. Neemia 5:12 Quelli risposero: 'Restituiremo tutto, e non domanderemo piu' nulla da loro; faremo come tu dici'. Allora chiamai i sacerdoti, e in loro presenza li feci giurare che avrebbero mantenuta la promessa. Neemia 5:13 Io scossi inoltre il mio mantello, e dissi: 'Cosi scuota Iddio dalla sua casa e dai suoi beni chiunque non avra' mantenuto questa promessa, e cosi sia egli scosso e resti senza nulla!' E tutta la raunanza disse: 'Amen!' E celebrarono l'Eterno. E il popolo mantenne la promessa. Neemia 5:14 Di piu', dal giorno che il re mi stabili loro governatore nel paese di Giuda, dal ventesimo anno fino al trentaduesimo anno del re Artaserse, durante dodici anni, io e i miei fratelli non mangiammo della provvisione assegnata al governatore. Neemia 5:15 I governatori che mi avean preceduto aveano gravato il popolo, ricevendone pane e vino, oltre a quaranta sicli d'argento; perfino i loro servi angariavano il popolo; ma io non ho fatto cosi, perche' ho avuto timor di Dio. Neemia 5:16 Anzi ho messo mano ai lavori di riparazione di queste mura, e non abbiamo comprato verun campo, e tutta la mia gente s'e' raccolta la' a lavorare. Neemia 5:17 E avevo alla mia mensa centocinquanta uomini, Giudei e magistrati, oltre quelli che venivano a noi dalle nazioni circonvicine. Neemia 5:18 E quel che mi si preparava per ogni giorno era un bue, sei capri scelti di bestiame minuto, e dell'uccellame; e ogni dieci giorni si preparava ogni sorta di vini in abbondanza; e, nondimeno, io non ho mai chiesta la provvisione assegnata al governatore, perche' il popolo era gia' gravato abbastanza a motivo dei lavori. Neemia 5:19 O mio Dio, ricordati, per farmi del bene, di tutto quello che ho fatto per questo popolo. Nuovi ostacoli sormontati da Nehemia. Compimento dell'opera Neemia 6:1 Or quando Samballat e Tobia e Ghescem, l'Arabo, e gli altri nostri nemici ebbero udito che io avevo riedificate le mura e che non v'era piu' rimasta alcuna breccia - quantunque allora io non avessi ancora messe le imposte alle porte - Neemia 6:2 Samballat e Ghescem mi mandarono a dire: 'Vieni, e troviamoci assieme in uno dei villaggi della valle di Ono'. Or essi pensavano a farmi del male. Neemia 6:3 E io inviai loro dei messi per dire: 'Io sto facendo un gran lavoro, e non posso scendere. Perche' il lavoro rimarrebb'egli sospeso mentr'io lo lascerei per scendere da voi?' Neemia 6:4 Essi mandarono quattro volte a dirmi la stessa cosa, e io risposi loro nello stesso modo. Neemia 6:5 Allora Samballat mi mando' a dire la stessa cosa la quinta volta per mezzo del suo servo che aveva in mano una lettera aperta, Neemia 6:6 nella quale stava scritto: 'Corre voce fra queste genti, e Gashmu l'afferma, che tu e i Giudei meditate di ribellarvi; e che percio' tu ricostruisci le mura; e, stando a quel che si dice, tu diventeresti loro re, Neemia 6:7 e avresti perfino stabiliti de' profeti per far la tua proclamazione a Gerusalemme, dicendo: - V'e' un re in Giuda! - Or questi discorsi saranno riferiti al re. Vieni dunque, e consultiamoci assieme'. Neemia 6:8 Ma io gli feci rispondere: 'Le cose non stanno come tu dici, ma sei tu che le inventi!' Neemia 6:9 Perche' tutta quella gente ci voleva impaurire e diceva: 'Le loro mani si rilasseranno e il lavoro non si fara' piu''. Ma tu, o Dio, fortifica ora le mie mani! Neemia 6:10 Ed io andai a casa di Scemaia, figliuolo di Delaia, figliuolo di Mehetabeel, che s'era quivi rinchiuso; ed egli mi disse: 'Troviamoci assieme nella casa di Dio, dentro al tempio, e chiudiamo le porte del tempio; poiche' coloro verranno ad ucciderti, e verranno a ucciderti di notte'. Neemia 6:11 Ma io risposi: 'Un uomo come me si da' egli alla fuga? E un uomo qual son io potrebb'egli entrare nel tempio e vivere? No, io non v'entrero''. Neemia 6:12 E io compresi ch'ei non era mandato da Dio, ma avea pronunziata quella profezia contro di me, perche' Tobia e Samballat l'aveano pagato. Neemia 6:13 E l'aveano pagato per impaurirmi e indurmi ad agire a quel modo e a peccare, affin di aver materia da farmi una cattiva riputazione e da coprirmi d'onta. Neemia 6:14 O mio Dio, ricordati di Tobia, di Samballat e di queste loro opere! Ricordati anche della profetessa Noadia e degli altri profeti che han cercato di spaventarmi! Neemia 6:15 Or le mura furon condotte a fine il venticinquesimo giorno di Elul, in cinquantadue giorni. Neemia 6:16 E quando tutti i nostri nemici l'ebber saputo, tutte le nazioni circonvicine furon prese da timore, e restarono grandemente avvilite ai loro propri occhi, perche' riconobbero che quest'opera s'era compiuta con l'aiuto del nostro Dio. Neemia 6:17 In quei giorni, anche dei notabili di Giuda mandavano frequenti lettere a Tobia, e ne ricevevano da Tobia, Neemia 6:18 giacche' molti in Giuda gli eran legati per giuramento, perch'egli era genero di Scecania figliuolo di Arah, e Johanan, suo figliuolo, avea sposata la figliuola di Meshullam, figliuolo di Berekia. Neemia 6:19 Essi dicevan del bene di lui perfino in presenza mia, e gli riferivan le mie parole. E Tobia mandava lettere per impaurirmi. Censimento degli Israeliti tornati nel paese di Giuda sotto la guida di Zorobabele Neemia 7:1 Or quando le mura furon riedificate ed io ebbi messo a posto le porte, e i portinai, i cantori e i Leviti furono stabiliti nei loro uffici, Neemia 7:2 io detti il comando di Gerusalemme ad Hanani, mio fratello, e ad Hanania governatore del castello, perch'era un uomo fedele e timorato di Dio piu' di tanti altri. Neemia 7:3 E dissi loro: 'Le porte di Gerusalemme non s'aprano finche' il sole scotti; e mentre le guardie saranno ancora al loro posto, si chiudano e si sbarrino le porte; e si stabiliscano per far la guardia, gli abitanti di Gerusalemme, ciascuno al suo turno e ciascuno davanti alla propria casa'. Neemia 7:4 Or la citta' era spaziosa e grande; ma dentro v'era poca gente, e non vi s'eran fabbricate case. Neemia 7:5 E il mio Dio mi mise in cuore di radunare i notabili, i magistrati e il popolo, per farne il censimento. E trovai il registro genealogico di quelli ch'eran tornati dall'esilio la prima volta, e vi trovai scritto quanto segue: Neemia 7:6 Questi son quei della provincia che tornarono dalla cattivita'; quelli che Nebucadnetsar, re di Babilonia, avea menati in cattivita', e che tornarono a Gerusalemme e in Giuda, ciascuno nella sua citta'. Neemia 7:7 Essi tornarono con Zorobabele, Jeshua, Nehemia, Azaria, Raamia, Nahamani, Mardocheo, Bilshan, Mispereth, Bigvai, Nehum e Baana. Censimento degli uomini del popolo d'Israele: Neemia 7:8 Figliuoli di Parosh, duemilacentosettantadue. Neemia 7:9 Figliuoli di Scefatia, trecentosettantadue. Neemia 7:10 Figliuoli di Ara, seicentocinquantadue. Neemia 7:11 Figliuoli di Pahath-Moab, dei figliuoli di Jeshua e di Joab, duemilaottocentodiciotto. Neemia 7:12 Figliuoli di Elam, milleduecentocinquantaquattro. Neemia 7:13 Figliuoli di Zattu, ottocentoquarantacinque. Neemia 7:14 Figliuoli di Zaccai, settecentosessanta. Neemia 7:15 Figliuoli di Binnui, seicentoquarantotto. Neemia 7:16 Figliuoli di Bebai, seicentoventotto. Neemia 7:17 Figliuoli di Azgad, duemilatrecentoventidue. Neemia 7:18 Figliuoli di Adonikam, seicentosessantasette. Neemia 7:19 Figliuoli di Bigvai, duemilasessantasette. Neemia 7:20 Figliuoli di Adin, seicentocinquantacinque. Neemia 7:21 Figliuoli di Ater, della famiglia d'Ezechia, novantotto. Neemia 7:22 Figliuoli di Hashum, trecentoventotto. Neemia 7:23 Figliuoli di Bezai, trecentoventiquattro. Neemia 7:24 Figliuoli di Harif, centododici. Neemia 7:25 Figliuoli di Gabaon, novantacinque. Neemia 7:26 Uomini di Bethlehem e di Netofa, centottantotto. Neemia 7:27 Uomini di Anathoth, centoventotto. Neemia 7:28 Uomini di Beth-Azmaveth, quarantadue. Neemia 7:29 Uomini di Kiriath-Jearim, di Kefira e di Beeroth, settecentoquarantatre. Neemia 7:30 Uomini di Rama e di Gheba, seicentoventuno. Neemia 7:31 Uomini di Micmas, centoventidue. Neemia 7:32 Uomini di Bethel e d'Ai, centoventitre. Neemia 7:33 Uomini d'un altro Nebo, cinquantadue. Neemia 7:34 Figliuoli d'un altro Elam, milleduecentocinquantaquattro. Neemia 7:35 Figliuoli di Harim, trecentoventi. Neemia 7:36 Figliuoli di Gerico, trecentoquarantacinque. Neemia 7:37 Figliuoli di Lod, di Hadid e d'Ono, settecentoventuno. Neemia 7:38 Figliuoli di Senaa, tremilanovecentotrenta. Neemia 7:39 Sacerdoti: figliuoli di Jedaia, della casa di Jeshua, novecentosessantatre. Neemia 7:40 Figliuoli di Immer, millecinquantadue. Neemia 7:41 Figliuoli di Pashur, milleduecentoquarantasette. Neemia 7:42 Figliuoli di Harim, millediciassette. Neemia 7:43 Leviti: figliuoli di Jeshua e di Kadmiel, de' figliuoli di Hodeva, settantaquattro. Neemia 7:44 Cantori: figliuoli di Asaf, centoquarantotto. Neemia 7:45 Portinai: figliuoli di Shallum, figliuoli di Ater, figliuoli di Talmon, figliuoli di Akkub, figliuoli di Hatita, figliuoli di Shobai, centotrentotto. Neemia 7:46 Nethinei: figliuoli di Tsiha, figliuoli di Hasufa, figliuoli di Tabbaoth, Neemia 7:47 figliuoli di Keros, figliuoli di Sia, figliuoli di Padon, Neemia 7:48 figliuoli di Lebana, figliuoli di Hagaba, figliuoli di Salmai, Neemia 7:49 figliuoli di Hanan, figliuoli di Ghiddel, figliuoli di Gahar, Neemia 7:50 figliuoli di Reaia, figliuoli di Retsin, figliuoli di Nekoda, Neemia 7:51 figliuoli di Gazzam, figliuoli di Uzza, figliuoli di Paseah, Neemia 7:52 figliuoli di Besai, figliuoli di Meunim, figliuoli di Nefiscesim, Neemia 7:53 figliuoli di Bakbuk, figliuoli di Hakufa, figliuoli di Harhur, Neemia 7:54 figliuoli di Bazlith, figliuoli di Mehida, figliuoli di Harsha, Neemia 7:55 figliuoli di Barkos, figliuoli di Sisera, figliuoli di Temah, Neemia 7:56 figliuoli di Netsiah, figliuoli di Hatifa. Neemia 7:57 Figliuoli dei servi di Salomone: figliuoli di Satai, figliuoli di Sofereth, figliuoli di Perida, Neemia 7:58 figliuoli di Jala, figliuoli di Darkon, figliuoli di Ghiddel, Neemia 7:59 figliuoli di Scefatia, figliuoli di Hattil, figliuoli di Pokereth-Hatsebaim, figliuoli di Amon. Neemia 7:60 Totale dei Nethinei e de' figliuoli dei servi di Salomone, trecentonovantadue. Neemia 7:61 Ed ecco quelli che tornarono da Tel-Melah, da Tel-Harsha, da Kerub-Addon e da Immer, e che non avean potuto stabilire la loro genealogia patriarcale per dimostrare ch'erano Israeliti: Neemia 7:62 figliuoli di Delaia, figliuoli di Tobia, figliuoli di Nekoda, seicentoquarantadue. Neemia 7:63 Di tra i sacerdoti: figliuoli di Habaia, figliuoli di Hakkots, figliuoli di Barzillai, il quale avea sposato una delle figliuole di Barzillai, il Galaadita, e fu chiamato col nome loro. Neemia 7:64 Questi cercarono i loro titoli genealogici, ma non li trovarono, e furon quindi esclusi, come impuri, dal sacerdozio; Neemia 7:65 e il governatore disse loro di non mangiare cose santissime finche' non si presentasse un sacerdote per consultar Dio con l'Urim e il Thummim. Neemia 7:66 La raunanza, tutt'assieme, noverava quarantaduemilatrecentosessanta persone, Neemia 7:67 senza contare i loro servi e le loro serve, che ammontavano a settemilatrecentotrentasette. Avevan pure duecentoquarantacinque cantori e cantatrici. Neemia 7:68 Avevano settecentotrentasei cavalli, duecentoquarantacinque muli, Neemia 7:69 quattrocentotrentacinque cammelli, seimilasettecentoventi asini. Neemia 7:70 Alcuni dei capi famiglia offriron dei doni per l'opera. Il governatore diede al tesoro mille dariche d'oro, cinquanta coppe, cinquecentotrenta vesti sacerdotali. Neemia 7:71 E tra i capi famiglia ve ne furono che dettero al tesoro dell'opera ventimila dariche d'oro e duemiladuecento mine d'argento. Neemia 7:72 Il resto del popolo dette ventimila dariche d'oro, duemila mine d'argento e sessantasette vesti sacerdotali. Neemia 7:73 I sacerdoti, i Leviti, i portinai, i cantori, la gente del popolo, i Nethinei e tutti gl'Israeliti si stabilirono nelle loro citta'. Lettura pubblica della legge. Festa solenne delle Capanne Come fu giunto il settimo mese, e i figliuoli d'Israele si furono stabiliti nelle loro citta', Neemia 8:1 tutto il popolo si raduno' come un sol uomo sulla piazza ch'e' davanti alla porta delle Acque, e disse a Esdra, lo scriba, che portasse il libro della legge di Mose' che l'Eterno avea data a Israele. Neemia 8:2 E il primo giorno del settimo mese, il sacerdote Esdra porto' la legge davanti alla raunanza, composta d'uomini, di donne e di tutti quelli ch'eran capaci d'intendere. Neemia 8:3 E lesse il libro sulla piazza ch'e' davanti alla porta delle Acque, dalla mattina presto fino a mezzogiorno, in presenza degli uomini, delle donne, e di quelli ch'eran capaci d'intendere; e tutto il popolo teneva tese le orecchie a sentire il libro della legge. Neemia 8:4 Esdra, lo scriba, stava sopra una tribuna di legno, ch'era stata fatta apposta, e accanto a lui stavano, a destra, Mattithia, Scema, Anaia, Uria, Hilkia e Maaseia; a sinistra, Pedaia, Mishael, Malkia, Hashum, Hashbaddana, Zaccaria e Meshullam. Neemia 8:5 Esdra apri il libro in presenza di tutto il popolo, poiche' stava in luogo piu' eminente; e, com'ebbe aperto il libro, tutto il popolo s'alzo' in piedi. Neemia 8:6 Esdra benedisse l'Eterno, l'Iddio grande, e tutto il popolo rispose: 'Amen, amen', alzando le mani; e s'inchinarono, e si prostrarono con la faccia a terra dinanzi all'Eterno. Neemia 8:7 Jeshua, Bani, Scerebia, Jamin, Akkub, Shabbethai, Hodia, Maaseia, Kelita, Azaria, Jozabad, Hanan, Pelaia e gli altri Leviti spiegavano la legge al popolo, e il popolo stava in piedi al suo posto. Neemia 8:8 Essi leggevano nel libro della legge di Dio distintamente; e ne davano il senso, per far capire al popolo quel che s'andava leggendo. Neemia 8:9 Nehemia, ch'era il governatore, Esdra, sacerdote e scriba, e i Leviti che ammaestravano il popolo, dissero a tutto il popolo: 'Questo giorno e' consacrato all'Eterno, al vostro Dio; non fate cordoglio e non piangete!' Poiche' tutto il popolo piangeva, ascoltando le parole della legge. Neemia 8:10 Poi Nehemia disse loro: 'Andate, mangiate vivande grasse e bevete vini dolci, e mandate delle porzioni a quelli che nulla hanno di preparato per loro; perche' questo giorno e' consacrato al Signor nostro; non v'attristate; perche' il gaudio dell'Eterno e' la vostra forza'. Neemia 8:11 I Leviti facevano far silenzio a tutto il popolo, dicendo: 'Tacete, perche' questo giorno e' santo; non v'attristate!' Neemia 8:12 E tutto il popolo se n'ando' a mangiare, a bere, a mandar porzioni ai poveri, e a far gran festa, perche' aveano intese le parole ch'erano state loro spiegate. Neemia 8:13 Il secondo giorno, i capi famiglia di tutto il popolo, i sacerdoti e i Leviti si radunarono presso Esdra, lo scriba, per esaminare le parole della legge. Neemia 8:14 E trovarono scritto nella legge che l'Eterno avea data per mezzo di Mose', che i figliuoli d'Israele doveano dimorare in capanne durante la festa del settimo mese, Neemia 8:15 e che in tutte le loro citta' e in Gerusalemme si dovea pubblicar questo bando: 'Andate al monte, e portatene rami d'ulivo, rami d'ulivastro, rami di mirto, rami di palma e rami d'alberi ombrosi, per fare delle capanne, come sta scritto'. Neemia 8:16 Allora il popolo ando' fuori, porto' i rami, e si fecero ciascuno la sua capanna sul tetto della propria casa, nei loro cortili, nei cortili della casa di Dio, sulla piazza della porta delle Acque, e sulla piazza della porta d'Efraim. Neemia 8:17 Cosi tutta la raunanza di quelli ch'eran tornati dalla cattivita' si fece delle capanne, e dimoro' nelle capanne. Dal tempo di Giosue', figliuolo di Nun, fino a quel giorno, i figliuoli d'Israele non avean piu' fatto nulla di simile. E vi fu grandissima allegrezza. Neemia 8:18 Ed Esdra fece la lettura del libro della legge di Dio ogni giorno, dal primo all'ultimo; la festa si celebro' durante sette giorni, e l'ottavo vi fu solenne raunanza, com'e' ordinato. Digiuno e confessione dei peccati del popolo Neemia 9:1 Or il ventiquattresimo giorno dello stesso mese, i figliuoli d'Israele si radunarono, vestiti di sacco e coperti di terra, per celebrare un digiuno. Neemia 9:2 Quelli che appartenevano alla progenie d'Israele si separarono da tutti gli stranieri, si presentarono dinanzi a Dio, e confessarono i loro peccati e le iniquita' dei loro padri. Neemia 9:3 S'alzarono in pie' nel posto dove si trovavano, e fu fatta la lettura del libro della legge dell'Eterno, del loro Dio, per un quarto del giorno; e per un altro quarto essi fecero la confessione de' peccati, e si prostrarono davanti all'Eterno, al loro Dio. Neemia 9:4 Jeshua, Bani, Kadmiel, Scebania, Bunni, Scerebia, Bani e Kenani salirono sulla tribuna dei Leviti e gridarono ad alta voce all'Eterno, al loro Dio. Neemia 9:5 E i Leviti Jeshua, Kadmiel, Bani, Hashabneia, Scerebia, Hodia, Scebania e Pethahia dissero: 'Levatevi e benedite l'Eterno, il vostro Dio, d'eternita' in eternita'! Si benedica il nome tuo glorioso, ch'e' esaltato al disopra d'ogni benedizione e d'ogni lode! Neemia 9:6 Tu, tu solo sei l'Eterno! tu hai fatto i cieli, i cieli de' cieli e tutto il loro esercito, la terra e tutto cio' che sta sovr'essa, i mari e tutto cio' ch'e' in essi, e tu fai vivere tutte queste cose, e l'esercito de' cieli t'adora. Neemia 9:7 Tu sei l'Eterno, l'Iddio che scegliesti Abramo, lo traesti fuori da Ur de' Caldei, e gli desti il nome d'Abrahamo; Neemia 9:8 tu trovasti il cuor suo fedele davanti a te, e fermasti con lui un patto, promettendogli di dare alla sua progenie il paese de' Cananei, degli Hittei, degli Amorei, de' Ferezei, de' Gebusei e de' Ghirgasei; tu hai mantenuta la tua parola, perche' sei giusto. Neemia 9:9 Tu vedesti l'afflizione de' nostri padri in Egitto e udisti il loro grido presso il mar Rosso; Neemia 9:10 e operasti miracoli e prodigi contro Faraone, contro tutti i suoi servi, contro tutto il popolo del suo paese, perche' sapevi ch'essi aveano trattato i nostri padri con prepotenza; e ti facesti un nome com'e' quello che hai al di d'oggi. Neemia 9:11 E fendesti il mare davanti a loro, si che passarono per mezzo al mare sull'asciutto; e quelli che l'inseguivano tu li precipitasti nell'abisso, come una pietra in fondo ad acque potenti. Neemia 9:12 E li conducesti di giorno con una colonna di nuvola, e di notte con una colonna di fuoco per rischiarar loro la via per la quale dovean camminare. Neemia 9:13 E scendesti sul monte Sinai e parlasti con loro dal cielo e desti loro prescrizioni giuste e leggi di verita', buoni precetti e buoni comandamenti: Neemia 9:14 e facesti loro conoscere il tuo santo sabato, e desti loro comandamenti, precetti e una legge per mezzo di Mose', tuo servo; Neemia 9:15 e desti loro pane dal cielo quand'erano affamati, e facesti scaturire acqua dalla rupe quand'erano assetati e dicesti loro che andassero a prender possesso del paese che avevi giurato di dar loro. Neemia 9:16 Ma essi, i nostri padri, si condussero con superbia, indurarono le loro cervici, e non ubbidirono ai tuoi comandamenti; Neemia 9:17 rifiutarono d'ubbidire, e non si ricordarono delle maraviglie che tu avevi fatte a pro loro; e indurarono le loro cervici; e, nella loro ribellione, si vollero dare un capo per tornare alla loro schiavitu'. Ma tu sei un Dio pronto a perdonare, misericordioso, pieno di compassione, lento all'ira e di gran benignita', e non li abbandonasti. Neemia 9:18 Neppure quando si fecero un vitello di getto e dissero: - Ecco il tuo Dio che t'ha tratto fuori dall'Egitto! e t'oltraggiarono gravemente, Neemia 9:19 tu nella tua immensa misericordia, non li abbandonasti nel deserto: la colonna di nuvola che stava su loro non cesso' di guidarli durante il giorno per il loro cammino, e la colonna di fuoco non cesso' di rischiarar loro la via per la quale doveano camminare. Neemia 9:20 E desti loro il tuo buono spirito per istruirli, e non rifiutasti la tua manna alle loro bocche, e desti loro dell'acqua quand'erano assetati. Neemia 9:21 Per quarant'anni li sostentasti nel deserto, e non manco' loro nulla; le loro vesti non si logorarono e i loro piedi non si gonfiarono. Neemia 9:22 E desti loro regni e popoli, e li spartisti fra loro per contrade; ed essi possedettero il paese di Sihon, cioe' il paese del re di Heshbon, e il paese di Og re di Bashan. Neemia 9:23 E moltiplicasti i loro figliuoli come le stelle del cielo, e li introducesti nel paese in cui avevi detto ai padri loro che li faresti entrare per possederlo. Neemia 9:24 E i loro figliuoli v'entrarono e presero possesso del paese; tu umiliasti dinanzi a loro i Cananei che abitavano il paese, e li desti nelle loro mani coi loro re e coi popoli del paese, perche' li trattassero come loro piaceva. Neemia 9:25 Ed essi s'impadronirono di citta' fortificate e d'una terra fertile, e possedettero case piene d'ogni bene, cisterne bell'e scavate, vigne, uliveti, alberi fruttiferi in abbondanza, e mangiarono e si saziarono e ingrassarono e vissero in delizie, per la tua gran bonta'. Neemia 9:26 Ma essi furon disubbidienti, si ribellarono contro di te, si gettaron la tua legge dietro le spalle, uccisero i tuoi profeti che li scongiuravano di tornare a te, e t'oltraggiarono gravemente. Neemia 9:27 Percio' tu li desti nelle mani de' loro nemici, che li oppressero; ma al tempo della loro distretta essi gridarono a te, e tu li esaudisti dal cielo; e, nella tua immensa misericordia, tu desti loro de' liberatori, che li salvarono dalle mani dei loro nemici. Neemia 9:28 Ma quando aveano riposo, ricominciavano a fare il male dinanzi a te; percio' tu li abbandonavi nelle mani dei loro nemici, i quali diventavan loro dominatori; poi, quando ricominciavano a gridare a te, tu li esaudivi dal cielo; e cosi, nella tua misericordia, piu' volte li salvasti. Neemia 9:29 Tu li scongiuravi per farli tornare alla tua legge; ma essi s'inorgoglivano e non ubbidivano ai tuoi comandamenti, peccavano contro le tue prescrizioni che fanno vivere chi le mette in pratica; la loro spalla rifiutava il giogo, essi induravano le loro cervici e non voleano ubbidire. Neemia 9:30 E pazientasti con essi molti anni, e li scongiurasti per mezzo del tuo spirito e per bocca dei tuoi profeti; ma essi non vollero prestare orecchio, e tu li desti nelle mani de' popoli de' paesi stranieri. Neemia 9:31 Pero', nella tua immensa compassione, tu non li sterminasti del tutto, e non li abbandonasti, perche' sei un Dio clemente e misericordioso. Neemia 9:32 Ora dunque, o Dio nostro, Dio grande, potente e tremendo, che mantieni il patto e la misericordia, non paian poca cosa agli occhi tuoi tutte queste afflizioni che son piombate addosso a noi, ai nostri re, ai nostri capi, ai nostri sacerdoti, ai nostri profeti, ai nostri padri, a tutto il tuo popolo, dal tempo dei re d'Assiria al di d'oggi. Neemia 9:33 Tu sei stato giusto in tutto quello che ci e' avvenuto, poiche' tu hai agito fedelmente, mentre noi ci siam condotti empiamente. Neemia 9:34 I nostri re, i nostri capi, i nostri sacerdoti, i nostri padri non hanno messa in pratica la tua legge e non hanno ubbidito ne' ai comandamenti ne' agli ammonimenti coi quali tu li scongiuravi. Neemia 9:35 Ed essi, mentre godevano del loro regno, dei grandi benefizi che tu largivi loro e del vasto e fertile paese che tu avevi messo a loro disposizione, non ti servirono e non abbandonarono le loro opere malvage. Neemia 9:36 E oggi eccoci schiavi! eccoci schiavi nel paese che tu desti ai nostri padri, perche' ne mangiassero i frutti e ne godessero i beni. Neemia 9:37 Ed esso moltiplica i suoi prodotti per i re ai quali tu ci hai sottoposti a cagion dei nostri peccati, e che son padroni dei nostri corpi e del nostro bestiame a loro talento; e noi siamo in gran distretta'. Il popolo rinnova solennemente il patto con Dio Neemia 9:38 A motivo di tutto questo, noi fermammo un patto stabile e lo mettemmo per iscritto; e i nostri capi, i nostri Leviti e i nostri sacerdoti vi apposero il loro sigillo. Neemia 10:1 Quelli che v'apposero il loro sigillo furono i seguenti: Nehemia, il governatore, figliuolo di Hacalia, e Sedecia, Neemia 10:2 Seraia, Azaria, Geremia, Neemia 10:3 Pashur, Amaria, Malkija, Neemia 10:4 Hattush, Scebania, Malluc, Neemia 10:5 Harim, Meremoth, Obadia, Neemia 10:6 Daniele, Ghinnethon, Baruc, Neemia 10:7 Meshullam, Abija, Mijamin, Neemia 10:8 Maazia, Bilgai, Scemaia. Questi erano sacerdoti. Neemia 10:9 Leviti: Jeshua, figliuolo di Azania, Binnui de' figliuoli di Henadad, Kadmiel, Neemia 10:10 e i loro fratelli Scebania, Hodia, Neemia 10:11 Kelita, Pelaia, Hanan, Mica, Neemia 10:12 Rehob, Hashabia, Zaccur, Scerebia, Neemia 10:13 Scebania, Hodia, Bani, Beninu. Neemia 10:14 Capi del popolo: Parosh, Pahath-Moab, Elam, Zattu, Bani, Neemia 10:15 Bunni, Azgad, Neemia 10:16 Bebai, Adonia, Bigvai, Adin, Neemia 10:17 Ater, Ezechia, Azzur, Neemia 10:18 Hodia, Hashum, Neemia 10:19 Betsai, Harif, Anatoth, Neemia 10:20 Nebai, Magpiash, Meshullam, Neemia 10:21 Hezir, Mescezabeel, Tsadok, Neemia 10:22 Jaddua, Pelatia, Hanan, Anaia, Neemia 10:23 Hosea, Hanania, Hasshub, Neemia 10:24 Hallohesh, Pilha, Shobek, Neemia 10:25 Rehum, Hashabna, Maaseia, Neemia 10:26 Ahiah, Hanan, Anan, Neemia 10:27 Malluc, Harim, Baana. Neemia 10:28 Il resto del popolo, i sacerdoti, i Leviti, i portinai, i cantori, i Nethinei e tutti quelli che s'eran separati dai popoli dei paesi stranieri per aderire alla legge di Dio, le loro mogli, i loro figliuoli e le loro figliuole, tutti quelli che aveano conoscimento e intelligenza, Neemia 10:29 s'unirono ai loro fratelli piu' ragguardevoli tra loro, e s'impegnarono con esecrazione e giuramento a camminare nella legge di Dio data per mezzo di Mose' servo di Dio, ad osservare e mettere in pratica tutti i comandamenti dell'Eterno, del Signor nostro, le sue prescrizioni e le sue leggi, Neemia 10:30 a non dare le nostre figliuole ai popoli del paese e a non prendere le figliuole loro per i nostri figliuoli, Neemia 10:31 a non comprar nulla in giorno di sabato o in altro giorno sacro, dai popoli che portassero a vendere in giorno di sabato qualsivoglia sorta di merci o di derrate, a lasciare in riposo la terra ogni settimo anno, e a non esigere il pagamento di verun debito. Neemia 10:32 C'imponemmo pure per legge di dare ogni anno il terzo d'un siclo per il servizio della casa del nostro Dio, Neemia 10:33 per i pani della presentazione, per l'oblazione perpetua, per l'olocausto perpetuo dei sabati, dei noviluni, delle feste, per le cose consacrate, per i sacrifizi d'espiazione a pro d'Israele, e per tutta l'opera della casa del nostro Dio; Neemia 10:34 e tirando a sorte, noi sacerdoti, Leviti e popolo, regolammo quel che concerne l'offerta delle legna, affin di portarle, secondo le nostre case patriarcali, alla casa del nostro Dio, a tempi fissi, anno per anno, perche' bruciassero sull'altare dell'Eterno, del nostro Dio, come sta scritto nella legge; Neemia 10:35 e c'impegnammo a portare ogni anno nella casa dell'Eterno le primizie del nostro suolo e le primizie d'ogni frutto di qualunque albero, Neemia 10:36 come anche i primogeniti de' nostri figliuoli e del nostro bestiame conforme sta scritto nella legge, e i primogeniti delle nostre mandre e de' nostri greggi per presentarli nella casa del nostro Dio ai sacerdoti che fanno il servizio nella casa del nostro Dio. Neemia 10:37 E c'impegnammo pure di portare ai sacerdoti nelle camere della casa del nostro Dio, le primizie della nostra pasta, le nostre offerte prelevate, le primizie de' frutti di qualunque albero, del vino e dell'olio, e di dare la decima delle rendite del nostro suolo ai Leviti, i quali debbon prendere essi stessi queste decime in tutti i luoghi da noi coltivati. Neemia 10:38 E un sacerdote, figliuolo d'Aaronne, sara' coi Leviti quando preleveranno le decime; e i Leviti porteranno la decima della decima alla casa del nostro Dio nelle stanze che servono di magazzino, Neemia 10:39 poiche' in quelle stanze i figliuoli d'Israele e i figliuoli di Levi debbon portare l'offerta prelevata sul frumento, sul vino e sull'olio; quivi sono gli utensili del santuario, i sacerdoti che fanno il servizio, i portinai e i cantori. Noi c'impegnammo cosi a non abbandonare la casa del nostro Dio. Ripartizione dei reduci dalla cattivita', fra Gerusalemme e il resto del paese Neemia 11:1 I capi del popolo si stabilirono a Gerusalemme; il resto del popolo tiro' a sorte per farne venire uno su dieci ad abitar Gerusalemme, la citta' santa; gli altri nove doveano rimanere nelle altre citta'. Neemia 11:2 E il popolo benedisse tutti quelli che s'offrirono volenterosamente d'abitare in Gerusalemme. Neemia 11:3 Ecco i capi della provincia che si stabilirono a Gerusalemme, mentre che, nelle citta' di Giuda, ognuno si stabili nella sua proprieta', nella sua citta': Israeliti, sacerdoti, Leviti, Nethinei, e figliuoli dei servi di Salomone. Neemia 11:4 A Gerusalemme dunque si stabilirono de' figliuoli di Giuda, e de' figliuoli di Beniamino. - Dei figliuoli di Giuda: Atahia, figliuolo d'Uzzia, figliuolo di Zaccaria, figliuolo d'Amaria, figliuolo di Scefatia, figliuolo di Mahalaleel, de' figliuoli di Perets, Neemia 11:5 e Maaseia, figliuolo di Baruc, figliuolo di Col-Hozeh, figliuolo di Hazaia, figliuolo di Adaia, figliuolo di Joiarib, figliuolo di Zaccaria, figliuolo dello Scilonita. Neemia 11:6 Totale dei figliuoli di Perets che si stabilirono a Gerusalemme: quattrocentosessantotto uomini valorosi. Neemia 11:7 De' figliuoli di Beniamino, questi: Sallu, figliuolo di Mashullam, figliuolo di Joed, figliuolo di Pedaia, figliuolo di Kolaia, figliuolo di Maaseia, figliuolo d'Ithiel, figliuolo d'Isaia; Neemia 11:8 e, dopo lui, Gabbai, Sallai: in tutto, novecentoventotto. Neemia 11:9 Gioele, figliuolo di Zicri, era loro capo, e Giuda, figliuolo di Hassenua, era il secondo capo della citta'. Neemia 11:10 Dei sacerdoti: Jedaia, figliuolo di Joiarib, Jakin, Neemia 11:11 Seraia, figliuolo di Hilkia, figliuolo di Meshullam, figliuolo di Tsadok, figliuolo di Meraioth, figliuolo di Ahitub, preposto alla casa di Dio, Neemia 11:12 e i loro fratelli addetti all'opera della casa, in numero di ottocentoventidue; e Adaia, figliuolo di Jeroham, figliuolo di Pelalia, figliuolo di Amtsi, figliuolo di Zaccaria, figliuolo di Pashur, figliuolo di Malkija, Neemia 11:13 e i suoi fratelli, capi delle case patriarcali, in numero di duecentoquarantadue; e Amashsai, figliuolo d'Azareel, figliuolo d'Ahzai, figliuolo di Meshillemoth, figliuolo d'Immer, Neemia 11:14 e i loro fratelli, uomini valorosi, in numero di centoventotto. Zabdiel, figliuolo di Ghedolim, era loro capo. Neemia 11:15 Dei Leviti: Scemaia, figliuolo di Hashub, figliuolo di Azricam, figliuolo di Hashabia, figliuolo di Bunni, Neemia 11:16 Shabhethai e Jozabad, preposti al servizio esterno della casa di Dio, di fra i capi dei Leviti; Neemia 11:17 e Mattania, figliuolo di Mica, figliuolo di Zabdi, figliuolo d'Asaf, il capo cantore che intonava le laudi al momento della preghiera, e Bakbukia che gli veniva secondo tra i suoi fratelli, e Abda figliuolo di Shammua, figliuolo di Galal, figliuolo di Jeduthun. Neemia 11:18 Totale de' Leviti nella citta' santa: duecentottantaquattro. Neemia 11:19 I portinai: Akkub, Talmon e i loro fratelli, custodi delle porte, centosettantadue. Neemia 11:20 Il resto d'Israele, i sacerdoti, i Leviti, si stabilirono in tutte le citta' di Giuda, ciascuno nella sua proprieta'. Neemia 11:21 I Nethinei si stabilirono sulla collina, e Tsiha e Ghishpa erano a capo dei Nethinei. Neemia 11:22 Il capo dei Leviti a Gerusalemme era Uzzi, figliuolo di Bani, figliuolo di Hashabia, figliuolo di Mattania, figliuolo di Mica, de' figliuoli d'Asaf, ch'erano i cantori addetti al servizio della casa di Dio; Neemia 11:23 poiche' v'era un ordine del re che concerneva i cantori, e v'era una provvisione assicurata loro giorno per giorno. Neemia 11:24 E Pethahia, figliuolo di Mescezabeel, de' figliuoli di Zerach, figliuolo di Giuda, era commissario del re per tutti gli affari del popolo. Neemia 11:25 Quanto ai villaggi con le loro campagne, alcuni de' figliuoli di Giuda si stabilirono in Kiriath-Arba e ne' luoghi che ne dipendevano, in Dibon e nei luoghi che ne dipendevano, in Jekabtseel e ne' villaggi che ne dipendevano, Neemia 11:26 in Jeshua, in Molada, in Beth-Paleth, Neemia 11:27 in Atsar-Shual, in Beer-Sceba e ne' luoghi che ne dipendevano, Neemia 11:28 in Tsiklag, in Mecona e ne' luoghi che ne dipendevano, Neemia 11:29 in En-Rimmon, in Tsora, Neemia 11:30 in Jarmuth, in Zanoah, in Adullam e nei loro villaggi, in Lakis e nelle sue campagne, in Azeka e ne' luoghi che ne dipendevano. Si stabilirono da Beer-Sceba fino alla valle di Hinnom. Neemia 11:31 I figliuoli di Beniamino si stabilirono da Gheba in la', a Micmas, ad Aijah, a Bethel e ne' luoghi che ne dipendevano, Neemia 11:32 ad Anathoth, a Nob, ad Anania, Neemia 11:33 a Atsor, a Rama, a Ghittaim, Neemia 11:34 a Hadid, a Tseboim, a Neballath, Neemia 11:35 a Lod ed a Ono, valle degli artigiani. Neemia 11:36 Dei Leviti alcune classi appartenenti a Giuda furono unite a Beniamino. Censimento de' sacerdoti e de' Leviti Neemia 12:1 Questi sono i sacerdoti e i Leviti che tornarono con Zorobabel, figliuolo di Scealthiel, e con Jeshua: Seraia, Geremia, Neemia 12:2 Esdra, Amaria, Malluc, Neemia 12:3 Hattush, Scecania, Rehum, Neemia 12:4 Meremoth, Iddo, Ghinnethoi, Neemia 12:5 Abija, Mijamin, Maadia, Neemia 12:6 Bilga, Scemaia, Joiarib, Neemia 12:7 Jedaia, Sallu, Amok, Hilkia, Jedaia. Questi erano i capi de' sacerdoti e dei loro fratelli al tempo di Jeshua. Neemia 12:8 Leviti: Jeshua, Binnui, Kadmiel, Scerebia, Giuda, Mattania, che dirigeva coi suoi fratelli il canto delle laudi. Neemia 12:9 Bakbukia e Unni, loro fratelli, s'alternavan con loro secondo il loro turno. Neemia 12:10 Jeshua genero' Joiakim; Joiakim genero' Eliascib; Eliascib genero' Joiada; Neemia 12:11 Joiada genero' Jonathan; Jonathan genero' Jaddua. Neemia 12:12 Ecco quali erano, al tempo di Joiakim, i capi di famiglie sacerdotali: della famiglia di Seraia, Meraia; di quella di Geremia, Hanania; Neemia 12:13 di quella d'Esdra, Meshullam; di quella d'Amaria, Johanan; Neemia 12:14 di quella di Melicu, Jonathan; di quella di Scebania, Giuseppe; Neemia 12:15 di quella di Harim, Adna; di quella di Meraioth, Helkai; Neemia 12:16 di quella d'Iddo, Zaccaria; di quella di Ghinnethon, Meshullam; Neemia 12:17 di quella d'Abija, Zicri; di quella di Miniamin...; di quella di Moadia, Piltai; Neemia 12:18 di quella di Bilga, Shammua; di quella di Scemaia, Jonathan; Neemia 12:19 di quella di Joiarib, Mattenai; di quella di Jedaia, Uzzi; Neemia 12:20 di quella di Sallai, Kallai; di quella di Amok, Eber; Neemia 12:21 di quella di Hilkia, Hashabia; di quella di Jedaia, Nethaneel. Neemia 12:22 Quanto ai Leviti, i capi famiglia furono iscritti al tempo di Eliascib, di Joiada, di Johanan e di Jaddua; e i sacerdoti, sotto il regno di Dario, il Persiano. Neemia 12:23 I capi delle famiglie levitiche furono iscritti nel libro delle Cronache fino al tempo di Johanan, figliuolo di Eliascib. Neemia 12:24 I capi dei Leviti Hashabia, Scerebia, Jeshua, figliuolo di Kadmiel, e i loro fratelli s'alternavano con essi per lodare e celebrare l'Eterno, conforme all'ordine di Davide, uomo di Dio, per mute, secondo il loro turno. Neemia 12:25 Mattania, Bakbukia, Obadia, Meshullam, Talmon, Akkub erano portinai, e facevan la guardia ai magazzini delle porte. Neemia 12:26 Questi vivevano al tempo di Joiakim, figliuolo di Jeshua, figliuolo di Jotsadak e al tempo di Nehemia, il governatore, e di Esdra, sacerdote e scriba. Dedicazione delle mura di Gerusalemme Neemia 12:27 Alla dedicazione delle mura di Gerusalemme si mandarono a cercare i Leviti di tutti i luoghi dov'erano, per farli venire a Gerusalemme affin di fare la dedicazione con gioia, con laudi e cantici e suon di cembali, salte'ri e cetre. Neemia 12:28 E i figliuoli dei cantori si radunarono dal distretto intorno a Gerusalemme, dai villaggi dei Netofathiti, Neemia 12:29 da Beth-Ghilgal e dal territorio di Gheba e d'Azmaveth; poiche' i cantori s'erano edificati dei villaggi ne' dintorni di Gerusalemme. Neemia 12:30 I sacerdoti e i Leviti si purificarono e purificarono il popolo, le porte e le mura. Neemia 12:31 Poi io feci salire sulle mura i capi di Giuda, e formai due grandi cori coi relativi cortei. Il primo s'incammino' dal lato destro, sulle mura, verso la porta del Letame; Neemia 12:32 e dietro questo coro camminavano Hoshaia, la meta' dei capi di Giuda, Neemia 12:33 Azaria, Esdra, Meshullam, Giuda, Neemia 12:34 Beniamino, Scemaia, Geremia, Neemia 12:35 dei figliuoli di sacerdoti con le trombe, Zaccaria, figliuolo di Jonathan, figliuolo di Scemaia, figliuolo di Mattania, figliuolo di Micaia, figliuolo di Zaccur, figliuolo d'Asaf, Neemia 12:36 e i suoi fratelli Scemaia, Azareel, Milalai, Ghilalai, Maai, Nethaneel, Giuda, Hanani, con gli strumenti musicali di Davide, uomo di Dio. Esdra, lo scriba, camminava alla loro testa. Neemia 12:37 Giunti che furono alla porta della Sorgente, montarono, dirimpetto a loro, la scalinata della citta' di Davide, la' dove le mura salgono al di sopra del livello della casa di Davide, e giunsero alla porta delle Acque, a oriente. Neemia 12:38 Il secondo coro s'incammino' nel senso opposto; e io gli andavo dietro, con l'altra meta' del popolo, sopra le mura. Passando al disopra della torre de' Forni, esso ando' fino alle mura larghe; Neemia 12:39 poi al disopra della porta d'Efraim, della porta Vecchia, della porta dei Pesci, della torre di Hananeel, della torre di Mea, fino alla porta delle Pecore; e il coro si fermo' alla porta della Prigione. Neemia 12:40 I due cori si fermarono nella casa di Dio; e cosi feci io, con la meta' de' magistrati ch'era meco, Neemia 12:41 e i sacerdoti Eliakim, Maaseia, Miniamin, Micaia, Elioenai, Zaccaria, Hanania con le trombe, Neemia 12:42 e Maaseia, Scemaia, Eleazar, Uzzi, Johanan, Malkija, Elam, Ezer. E i cantori fecero risonar forte le loro voci, diretti da Izrahia. Neemia 12:43 In quel giorno il popolo offri numerosi sacrifizi, e si rallegro' perche' Iddio gli avea concesso una gran gioia. Anche le donne e i fanciulli si rallegrarono; e la gioia di Gerusalemme si sentiva di lontano. Riordinamento delle decimi Neemia 12:44 In quel tempo, degli uomini furon preposti alle stanze che servivan da magazzini delle offerte, delle primizie e delle decime, onde vi raccogliessero dai contadi delle citta' le parti assegnate dalla legge ai sacerdoti e ai Leviti; poiche' i Giudei gioivano a vedere i sacerdoti ed i Leviti ai loro posti; Neemia 12:45 e questi osservavano cio' che si riferiva al servizio del loro Dio e alle purificazioni; come facevano, dal canto loro, i cantori e i portinai conforme all'ordine di Davide e di Salomone suo figliuolo. Neemia 12:46 Poiche', anticamente, al tempo di Davide e di Asaf v'erano de' capi de' cantori e de' canti di laude e di azioni di grazie a Dio. Neemia 12:47 Tutto Israele, al tempo di Zorobabele e di Nehemia, dava giorno per giorno le porzioni assegnate ai cantori ed ai portinai; dava ai Leviti le cose consacrate, e i Leviti davano ai figliuoli d'Aaronne le cose consacrate che loro spettavano. Abusi aboliti da Nehemia Neemia 13:1 In quel tempo si lesse in presenza del popolo il libro di Mose', e vi si trovo' scritto che l'Ammonita e il Moabita non debbono mai in perpetuo entrare nella raunanza di Dio, Neemia 13:2 perche' non eran venuti incontro ai figliuoli d'Israele con del pane e dell'acqua, e perche' aveano prezzolato a loro danno Balaam, per maledirli; ma il nostro Dio converti la maledizione in benedizione. Neemia 13:3 E quando il popolo ebbe udita la legge, separo' da Israele ogni elemento straniero. Neemia 13:4 Or prima di questo, il sacerdote Eliascib, ch'era preposto alle camere della casa del nostro Dio ed era parente di Tobia, Neemia 13:5 avea messo a disposizione di quest'ultimo una camera grande la' dove, prima d'allora, si riponevano le offerte, l'incenso, gli utensili, la decima del grano, del vino e dell'olio, tutto cio' che spettava per legge ai Leviti, ai cantori, ai portinai, e la parte che se ne prelevava per i sacerdoti. Neemia 13:6 Ma quando si faceva tutto questo, io non ero a Gerusalemme; perche' l'anno trentaduesimo di Artaserse, re di Babilonia, ero tornato presso il re; e in capo a qualche tempo avendo ottenuto un congedo dal re, Neemia 13:7 tornai a Gerusalemme, e m'accorsi del male che Eliascib avea fatto per amor di Tobia, mettendo a sua disposizione una camera nei cortili della casa di Dio. Neemia 13:8 La cosa mi dispiacque fortemente, e feci gettare fuori dalla camera tutte le masserizie appartenenti a Tobia; Neemia 13:9 poi ordinai che si purificassero quelle camere, e vi feci ricollocare gli utensili della casa di Dio, le offerte e l'incenso. Neemia 13:10 Seppi pure che le porzioni dovute ai Leviti non erano state date, e che i Leviti e i cantori, incaricati del servizio, se n'eran fuggiti, ciascuno alla sua terra. Neemia 13:11 E io censurai i magistrati, e dissi loro: 'Perche' la casa di Dio e' ella stata abbandonata?' Poi radunai i Leviti e i cantori e li ristabilii nei loro uffici. Neemia 13:12 Allora tutto Giuda porto' nei magazzini le decime del frumento, del vino e dell'olio; Neemia 13:13 e affidai la sorveglianza dei magazzini al sacerdote Scelemia, allo scriba Tsadok, e a Pedaia uno dei Leviti; ai quali aggiunsi Hanan, figliuolo di Zaccur, figliuolo di Mattania, perche' erano reputati uomini fedeli. Il loro ufficio era di fare le ripartizioni tra i loro fratelli. Neemia 13:14 Rico'rdati per questo di me, o Dio mio, e non cancellare le opere pie che ho fatte per la casa del mio Dio e per il suo servizio! Neemia 13:15 In que' giorni osservai in Giuda di quelli che calcavano l'uva negli strettoi in giorno di sabato, altri che portavano, caricandolo sugli asini, del grano od anche del vino, dell'uva, dei fichi, e ogni sorta di cose, che facean venire a Gerusalemme in giorno di sabato; e io li rimproverai a motivo del giorno in cui vendevano le loro derrate. Neemia 13:16 C'erano anche dei Sirī, stabiliti a Gerusalemme, che portavano del pesce e ogni sorta di cose, e le vendevano ai figliuoli di Giuda in giorno di sabato, e in Gerusalemme. Neemia 13:17 Allora io censurai i notabili di Giuda, e dissi loro: 'Che vuol dire questa mala azione che fate, profanando il giorno del sabato? Neemia 13:18 I nostri padri non fecero essi cosi? e l'Iddio nostro fece, per questo, cader su noi e su questa citta' tutti questi mali. E voi accrescete l'ira ardente contro ad Israele, profanando il sabato!' Neemia 13:19 E non appena le porte di Gerusalemme cominciarono ad esser nell'ombra, prima del sabato, io ordinai che le porte fossero chiuse, e che non si riaprissero fino a dopo il sabato; e collocai alcuni de' miei servi alle porte, affinche' nessun carico entrasse in citta' durante il sabato. Neemia 13:20 Cosi i mercanti e i venditori d'ogni sorta di cose una o due volte passarono la notte fuori di Gerusalemme. Neemia 13:21 Allora io li rimproverai, e dissi loro: 'Perche' passate voi la notte davanti alle mura? Se lo rifate, vi faro' arrestare'. Da quel momento non vennero piu' il sabato. Neemia 13:22 Io ordinai anche ai Leviti che si purificassero e venissero a custodire le porte per santificare il giorno del sabato. Anche per questo rico'rdati di me, o mio Dio, e abbi pieta' di me secondo la grandezza della tua misericordia! Neemia 13:23 In quei giorni vidi pure dei Giudei che s'erano ammogliati con donne di Ashdod, di Ammon e di Moab; Neemia 13:24 e la meta' dei loro figliuoli parlava l'asdodeo, ma non sapeva parlare la lingua de' Giudei; conosceva soltanto la lingua di questo o quest'altro popolo. Neemia 13:25 E io li censurai, li maledissi, ne picchiai alcuni, strappai loro i capelli, e li feci giurare nel nome di Dio che non darebbero le loro figliuole ai figliuoli di costoro, e non prenderebbero le figliuole di coloro per i loro figliuoli ne' per loro stessi. Neemia 13:26 E dissi: 'Salomone, re d'Israele, non pecco' egli forse appunto in questo? e, certo, fra le molte nazioni, non ci fu re simile a lui; era amato dal suo Dio, e Dio l'aveva fatto re di tutto Israele; nondimeno, le donne straniere fecero peccare anche lui. Neemia 13:27 E s'avra' egli a dir di voi che commettete questo gran male, che siete infedeli al nostro Dio, prendendo mogli straniere?' Neemia 13:28 Uno de' figliuoli di Joiada, figliuolo di Eliascib, il sommo sacerdote, era genero di Samballat, lo Horonita; e io lo cacciai lungi da me. Neemia 13:29 Rico'rdati di loro, o mio Dio, poiche' hanno contaminato il sacerdozio e il patto fermato dal sacerdozio e dai Leviti! Neemia 13:30 Cosi purificai il popolo da ogni elemento straniero, e ristabilii i servizi varī de' sacerdoti e de' Leviti, assegnando a ciascuno il suo lavoro. Neemia 13:31 Ordinai pure il da farsi circa l'offerta delle legna ai tempi stabiliti, e circa le primizie. Neemia 13:32 Rico'rdati di me, mio Dio, per farmi del bene!Ester 1:1-10:3 Convito del re Assuero. La regina Vashti ripudiata a motivo della sua disubbidienza Ester 1:1 Al tempo d'Assuero, di quell'Assuero che regnava dall'India sino all'Etiopia sopra centoventisette province, Ester 1:2 in quel tempo, dico, il re Assuero, che sedeva sul trono del suo regno a Susa, la residenza reale, Ester 1:3 l'anno terzo del suo regno, fece un convito a tutti i suoi principi e ai suoi servi; l'esercito di Persia e di Media, i nobili e i governatori delle province furono riuniti in sua presenza, Ester 1:4 ed egli mostro' le ricchezze e la gloria del suo regno e il fasto magnifico della sua grandezza per molti giorni, per centottanta giorni. Ester 1:5 Scorsi che furon questi giorni, il re fece un altro convito di sette giorni, nel cortile del giardino del palazzo reale, per tutto il popolo che si trovava a Susa, la residenza reale, dal piu' grande al piu' piccolo. Ester 1:6 Arazzi di cotone finissimo, bianchi e violacei, stavan sospesi con cordoni di bisso e di scarlatto a degli anelli d'argento e a delle colonne di marmo. V'eran dei divani d'oro e d'argento sopra un pavimento di porfido, di marmo bianco, di madreperla e di pietre nere. Ester 1:7 Si porgeva da bere in vasi d'oro di forme svariate, e il vino reale era abbondante, grazie alla liberalita' del re. Ester 1:8 E l'ordine era dato di non forzare alcuno a bere, poiche' il re avea prescritto a tutti i grandi della sua casa che lasciassero fare a ciascuno secondo la propria volonta'. Ester 1:9 La regina Vashti fece anch'ella un convito alle donne nella casa reale del re Assuero. Ester 1:10 Il settimo giorno, il re, che aveva il cuore reso allegro dal vino, ordino' a Mehuman, a Biztha, a Harbona, a Bigtha, ad Abagtha, a Zethar ed a Carcas, i sette eunuchi che servivano in presenza del re Assuero, Ester 1:11 che conducessero davanti a lui la regina Vashti con la corona reale, per far vedere ai popoli ed ai grandi la sua bellezza; poich'essa era bella d'aspetto. Ester 1:12 Ma la regina Vashti rifiuto' di venire secondo l'ordine che il re le avea dato per mezzo degli eunuchi; e il re ne fu irritatissimo, e l'ira divampo' dentro di lui. Ester 1:13 Allora il re interrogo' i savi che aveano la conoscenza de' tempi. - Poiche' gli affari del re si trattavano cosi in presenza di tutti quelli che conoscevano la legge e il diritto; Ester 1:14 e i piu' vicini a lui erano Carscena, Scethar, Admatha, Tarscish, Meres, Marsena e Memucan, sette principi di Persia e di Media che vedevano la faccia del re e occupavano i primi posti nel regno. - Ester 1:15 'Secondo la legge', disse, 'che si dev'egli fare alla regina Vashti per non aver ella eseguito l'ordine datole dal re Assuero per mezzo degli eunuchi?' Ester 1:16 Memucan rispose in presenza del re e dei principi: 'La regina Vashti ha mancato non solo verso il re, ma anche verso tutti i principi e tutti i popoli che sono in tutte le province del re Assuero. Ester 1:17 Poiche' quello che la regina ha fatto si sapra' da tutte le donne, e le indurra' a disprezzare i loro propri mariti; giacche' esse diranno: - Il re Assuero aveva ordinato che si conducesse in sua presenza la regina Vashti, ed ella non v'e' andata. - Ester 1:18 Da ora innanzi le principesse di Persia e di Media che avranno udito il fatto della regina ne parleranno a tutti i principi del re, e ne nascera' un gran disprezzo e molto sdegno. Ester 1:19 Se cosi piaccia al re, venga da lui emanato un editto reale, e sia iscritto fra le leggi di Persia e di Media talche' sia irrevocabile, per il quale Vashti non possa piu' comparire in presenza del re Assuero, e il re conferisca la dignita' reale ad una sua compagna migliore di lei. Ester 1:20 E quando l'editto che il re avra' emanato sara' conosciuto nell'intero suo regno ch'e' vasto, tutte le donne renderanno onore ai loro mariti, dal piu' grande al piu' piccolo'. Ester 1:21 La cosa piacque al re ed ai principi, e il re fece come avea detto Memucan; Ester 1:22 e mando' lettere a tutte le province del regno, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere e ad ogni popolo secondo la sua lingua; per esse lettere ogni uomo doveva esser padrone in casa propria, e parlare la lingua del suo popolo. Ester scelto come regina. Congiura contro il re, sventata da Mardocheo Ester 2:1 Dopo queste cose, quando l'ira del re fu calmata, egli si ricordo' di Vashti, di cio' ch'ella avea fatto, e di quanto era stato deciso a suo riguardo. Ester 2:2 E quelli che stavano al servizio del re dissero: 'Si cerchino per il re delle fanciulle vergini e belle d'aspetto; Ester 2:3 stabilisca il re in tutte le province del suo regno de' commissari, i quali radunino tutte le fanciulle vergini e belle alla residenza reale di Susa, nella casa delle donne, sotto la sorveglianza di Hegai, eunuco del re, guardiano delle donne, che dara' loro i cosmetici di cui abbisognano; Ester 2:4 e la fanciulla che piacera' al re diventi regina invece di Vashti'. La cosa piacque al re, e cosi si fece. Ester 2:5 Or nella residenza reale di Susa v'era un Giudeo per nome Mardocheo, figliuolo di Jair, figliuolo di Scimei, figliuolo di Kis, un Beniaminita, Ester 2:6 ch'era stato menato via da Gerusalemme fra gli schiavi trasportati in cattivita' con Jeconia, re di Giuda, da Nebucadnetsar, re di Babilonia. Ester 2:7 Egli aveva allevata la figliuola di suo zio, Hadassa, che e' Ester, perch'essa non avea ne' padre ne' madre; la fanciulla era formosa e di bell'aspetto; e alla morte del padre e della madre, Mardocheo l'aveva adottata per figliuola. Ester 2:8 E come l'ordine del re e il suo editto furon divulgati, e un gran numero di fanciulle furon radunate nella residenza reale di Susa sotto la sorveglianza di Hegai, Ester fu menata anch'essa nella casa del re, sotto la sorveglianza di Hegai, guardiano delle donne. Ester 2:9 La fanciulla piacque a Hegai, ed entro' nelle buone grazie di lui; ei s'affretto' a fornirle i cosmetici di cui ell'avea bisogno e i suoi alimenti, le diede sette donzelle scelte nella casa del re, e assegno' a lei e alle sue donzelle l'appartamento migliore della casa delle donne. Ester 2:10 Ester non avea detto nulla ne' del suo popolo ne' del suo parentado, perche' Mardocheo le avea proibito di parlarne. Ester 2:11 E Mardocheo tutti i giorni passeggiava davanti al cortile della casa delle donne per sapere se Ester stava bene e che cosa si farebbe di lei. Ester 2:12 Or quando veniva la volta per una fanciulla d'andare dal re Assuero alla fine dei dodici mesi prescritti alle donne per i loro preparativi - perche' tanto durava il tempo dei loro preparativi: sei mesi per profumarsi con olio di mirra e sei mesi con aromi e altri cosmetici usati dalle donne, - la fanciulla andava dal re, Ester 2:13 e le si permetteva di portar seco, dalla casa delle donne alla casa del re, tutto quello che chiedeva. Ester 2:14 V'andava la sera, e la mattina dipoi passava nella seconda casa delle donne, sotto la sorveglianza di Shaashgaz, eunuco del re, guardiano delle concubine. Ella non tornava piu' dal re, a meno che il re la desiderasse ed ella fosse chiamata nominatamente. Ester 2:15 Quando venne la volta per Ester - la figliuola d'Abihail, zio di Mardocheo che l'aveva adottata per figliuola - d'andare dal re, ella non domando' altro fuori di quello che le fu indicato da Hegai, eunuco del re, guardiano delle donne. Ed Ester si guadagnava il favore di tutti quelli che la vedevano. Ester 2:16 Ester fu dunque condotta dal re Assuero, nella casa reale, il decimo mese, ch'e' il mese di Tebeth, il settimo anno del regno di lui. Ester 2:17 E il re amo' Ester piu' di tutte le altre donne, ed ella trovo' grazia e favore agli occhi di lui piu' di tutte le altre fanciulle. Ei le pose in testa la corona reale e la fece regina in luogo di Vashti. Ester 2:18 E il re fece un gran convito a tutti i suoi principi ed ai suoi servi, che fu il convito d'Ester; concedette sgravi alle province, e fece doni con munificenza di re. Ester 2:19 Or la seconda volta che si radunavano delle fanciulle, Mardocheo stava seduto alla porta del re. Ester 2:20 Ester, secondo l'ordine che Mardocheo le avea dato, non avea detto nulla ne' del suo parentado ne' del suo popolo; perche' ella faceva quello che Mardocheo le diceva, come quand'era sotto la tutela di lui. Ester 2:21 In que' giorni, come Mardocheo stava seduto alla porta del re, Bigthan e Teresh, due eunuchi del re di fra le guardie della soglia, irritatisi contro il re Assuero, cercarono d'attentargli alla vita. Ester 2:22 Mardocheo, avuto sentore della cosa, ne informo' la regina Ester, ed Ester ne parlo' al re in nome di Mardocheo. Ester 2:23 Investigato e verificato il fatto, i due eunuchi furono appiccati a un legno; e la cosa fu registrata nel libro delle Cronache, in presenza del re. Haman, favorito del re, ottiene un editto di morte contro i Giudei Ester 3:1 Dopo queste cose, il re Assuero promosse Haman, figliuolo di Hammedatha, l'Agaghita, alla piu' alta dignita', e pose il suo seggio al disopra di quelli di tutti i principi ch'eran con lui. Ester 3:2 E tutti i servi del re che stavano alla porta del re s'inchinavano e si prostravano davanti a Haman, perche' cosi aveva ordinato il re a suo riguardo. Ma Mardocheo non s'inchinava ne' si prostrava. Ester 3:3 E i servi del re che stavano alla porta del re dissero a Mardocheo: 'Perche' trasgredisci l'ordine del re?' Ester 3:4 Or com'essi glielo ripetevano tutti i giorni, ed egli non dava loro ascolto, quelli riferirono la cosa a Haman, per vedere se Mardocheo persisterebbe nel suo dire; perch'egli avea lor detto ch'era Giudeo. Ester 3:5 Haman vide che Mardocheo non s'inchinava ne' si prostrava davanti a lui, e ne fu ripieno d'ira; Ester 3:6 ma sdegno' di metter le mani addosso a Mardocheo soltanto, giacche' gli avean detto a qual popolo Mardocheo apparteneva; e cerco' di distruggere il popolo di Mardocheo, tutti i Giudei che si trovavano in tutto il regno d'Assuero. Ester 3:7 Il primo mese ch'e' il mese di Nisan, il dodicesimo anno del re Assuero, si tiro' il Pur, vale a dire si tiro' a sorte, in presenza di Haman, un giorno dopo l'altro e un mese dopo l'altro, finche' sorti designato il dodicesimo mese, ch'e' il mese di Adar. Ester 3:8 E Haman disse al re Assuero: 'V'e' un popolo appartato e disperso fra i popoli di tutte le province del tuo regno, le cui leggi sono diverse da quelle d'ogni altro popolo, e che non osserva le leggi del re; non conviene quindi che il re lo tolleri. Ester 3:9 Se cosi piace al re, si scriva ch'esso sia distrutto; e io paghero' diecimila talenti d'argento in mano di quelli che fanno gli affari del re, perche' sian portati nel tesoro reale'. Ester 3:10 Allora il re si tolse l'anello di mano, e lo diede a Haman l'Agaghita figliuolo di Hammedatha, e nemico de' Giudei. Ester 3:11 E il re disse a Haman: 'Il danaro t'e' dato, e il popolo pure; fagli quel che ti pare'. Ester 3:12 Il tredicesimo giorno del primo mese furon chiamati i segretari del re, e fu scritto, seguendo in tutto gli ordini di Haman, ai satrapi del re, ai governatori d'ogni provincia e ai capi d'ogni popolo, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere, e ad ogni popolo nella sua lingua. Lo scritto fu redatto in nome del re Assuero e sigillato col sigillo reale. Ester 3:13 E furon mandate delle lettere, a mezzo di corrieri, in tutte le province del re perche' si distruggessero, si uccidessero, si sterminassero tutti i Giudei, giovani e vecchi, bambini e donne, in un medesimo giorno, il tredici del dodicesimo mese, ch'e' il mese d'Adar, e si abbandonassero al saccheggio i loro beni. Ester 3:14 Queste lettere contenevano una copia dell'editto che doveva esser pubblicato in ogni provincia, e invitavano tutti i popoli a tenersi pronti per quel giorno. Ester 3:15 I corrieri partirono in tutta fretta per ordine del re, e il decreto fu promulgato nella residenza reale di Susa; e mentre il re e Haman se ne stavano a sedere bevendo, la citta' di Susa era costernata. Angoscia e digiuno de' Giudei Ester 4:1 Or quando Mardocheo seppe tutto quello ch'era stato fatto, si straccio' le vesti, si copri d'un sacco, si cosparse di cenere, e usci fuori in mezzo alla citta', mandando alte ed amare grida; Ester 4:2 e venne fin davanti alla porta del re, poiche' a nessuno che fosse coperto di sacco era permesso di passare per la porta del re. Ester 4:3 In ogni provincia, dovunque giungevano l'ordine del re e il suo decreto, ci fu gran desolazione fra i Giudei: digiunavano, piangevano, si lamentavano, e a molti serviron di letto il sacco e la cenere. Ester 4:4 Le donzelle d'Ester e i suoi eunuchi vennero a riferirle la cosa; e la regina ne fu fortemente angosciata; e mando' delle vesti a Mardocheo, perche' se le mettesse e si levasse di dosso il sacco; ma egli non le accetto'. Ester 4:5 Allora Ester chiamo' Hathac, uno degli eunuchi che il re avea messo al servizio di lei, e gli ordino' d'andare da Mardocheo per domandargli che cosa questo significasse, e perche' agisse cosi. Ester 4:6 Hathac dunque si reco' da Mardocheo sulla piazza della citta', di faccia alla porta del re. Ester 4:7 E Mardocheo gli narro' tutto quello che gli era avvenuto, e gl'indico' la somma di danaro che Haman avea promesso di versare al tesoro reale per far distruggere i Giudei; Ester 4:8 e gli diede pure una copia del testo del decreto ch'era stato promulgato a Susa per il loro sterminio, affinche' lo mostrasse a Ester, la informasse di tutto, e le ordinasse di presentarsi al re per domandargli grazia e per intercedere a pro del suo popolo. Ester 4:9 E Hathac torno' da Ester, e le riferi le parole di Mardocheo. Ester 4:10 Allora Ester ordino' a Hathac d'andare a dire a Mardocheo: Ester 4:11 'Tutti i servi del re e il popolo delle sue province sanno che se qualcuno, uomo o donna che sia, entra dal re nel cortile interno, senza essere stato chiamato, per una legge ch'e' la stessa per tutti, ei dev'esser messo a morte, a meno che il re non stenda verso di lui il suo scettro d'oro; nel qual caso, colui ha salva la vita. E io son gia' trenta giorni che non sono stata chiamata per andare dal re'. Ester 4:12 Le parole di Ester furon riferite a Mardocheo; Ester 4:13 e Mardocheo fece dare questa risposta a Ester: 'Non ti mettere in mente che tu sola scamperai fra tutti i Giudei perche' sei nella casa del re. Ester 4:14 Poiche' se oggi tu ti taci, soccorso e liberazione sorgeranno per i Giudei da qualche altra parte; ma tu e la casa di tuo padre perirete; e chi sa se non sei pervenuta ad esser regina appunto per un tempo come questo?' Ester 4:15 Allora Ester ordino' che si rispondesse a Mardocheo: Ester 4:16 'Va', raduna tutti i Giudei che si trovano a Susa, e digiunate per me; state senza mangiare e senza bere per tre giorni, notte e giorno. Anch'io con le mie donzelle digiunero' nello stesso modo; e dopo entrero' dal re, quantunque cio' sia contro la legge; e, s'io debbo perire ch'io perisca!' Ester 4:17 Mardocheo se ne ando', e fece tutto quello che Ester gli aveva ordinato. Ester da' un convito al re ed a Haman. Haman cerca di far morire Mardocheo Ester 5:1 Il terzo giorno, Ester si mise la veste reale, e si presento' nel cortile interno della casa del re, di faccia all'appartamento del re. Il re era assiso sul trono reale nella casa reale, di faccia alla porta della casa. Ester 5:2 E come il re ebbe veduta la regina Ester in piedi nel cortile, ella si guadagno' la sua grazia; e il re stese verso Ester lo scettro d'oro che teneva in mano; ed Ester s'appresso', e tocco' la punta dello scettro. Ester 5:3 Allora il re le disse: 'Che hai, regina Ester? che domandi? Quand'anche tu chiedessi la meta' del regno, ti sara' data'. Ester 5:4 Ester rispose: 'Se cosi piace al re, venga oggi il re con Haman al convito che gli ho preparato'. Ester 5:5 E il re disse: 'Fate venir subito Haman, per fare cio' che Ester ha detto'. Cosi il re e Haman vennero al convito che Ester avea preparato. Ester 5:6 E il re disse ad Ester, mentre si beveva il vino: 'Qual e' la tua richiesta? Ti sara' concessa. Che desideri? Fosse anche la meta' del regno, l'avrai'. Ester 5:7 Ester rispose: 'Ecco la mia richiesta, e quel che desidero: Ester 5:8 se ho trovato grazia agli occhi del re, e se piace al re di concedermi quello che chiedo e di soddisfare il mio desiderio, venga il re con Haman al convito ch'io preparero' loro, e domani faro' come il re ha detto'. Ester 5:9 E Haman usci, quel giorno, tutto allegro e col cuor contento; ma quando vide, alla porta del re, Mardocheo che non s'alzava ne' si moveva per lui, fu pieno d'ira contro Mardocheo. Ester 5:10 Nondimeno Haman si contenne, se ne ando' a casa, e mando' a chiamare i suoi amici e Zeresh, sua moglie. Ester 5:11 E Haman parlo' loro della magnificenza delle sue ricchezze, del gran numero de' suoi figliuoli, di tutto quello che il re aveva fatto per aggrandirlo, e del come l'aveva innalzato al disopra dei capi e dei servi del re. Ester 5:12 E aggiunse: 'Anche la regina Ester non ha fatto venire col re altri che me al convito che ha dato; e anche per domani sono invitato da lei col re. Ester 5:13 Ma tutto questo non mi soddisfa finche' vedro' quel Giudeo di Mardocheo sedere alla porta del re'. Ester 5:14 Allora Zeresh sua moglie, e tutti i suoi amici gli dissero: 'Si prepari una forca alta cinquanta cubiti; e domattina di' al re che vi s'appicchi Mardocheo; poi vattene allegro al convito col re'. E la cosa piacque a Haman, che fece preparare la forca. Onori resi a Mardocheo. Haman umiliato Ester 6:1 Quella notte il re, non potendo prender sonno, ordino' che gli si portasse il libro delle Memorie, le Cronache; e ne fu fatta la lettura in presenza del re. Ester 6:2 Vi si trovo' scritto che Mardocheo avea denunziato Bigthan e Teresh, i due eunuchi del re di fra i guardiani della soglia, i quali avean cercato d'attentare alla vita del re Assuero. Ester 6:3 Allora il re chiese: 'Qual onore e qual distinzione s'e' dato a Mardocheo per questo?' Quelli che servivano il re risposero: 'Non s'e' fatto nulla per lui'. Ester 6:4 E il re disse: 'Chi e' nel cortile?' - Or Haman era venuto nel cortile esterno della casa del re, per dire al re di fare appiccare Mardocheo alla forca ch'egli avea preparata per lui. - Ester 6:5 I servi del re gli risposero: - 'Ecco, c'e' Haman nel cortile'. E il re: 'Fatelo entrare'. Ester 6:6 Haman entro', e il re gli disse: 'Che bisogna fare a un uomo che il re voglia onorare?' Haman disse in cuor suo: 'Chi altri vorrebbe il re onorare, se non me?' Ester 6:7 E Haman rispose al re: 'All'uomo che il re voglia onorare? Ester 6:8 Si prenda la veste reale che il re suol portare, e il cavallo che il re suol montare, e sulla cui testa e' posta una corona reale; Ester 6:9 si consegni la veste e il cavallo a uno dei principi piu' nobili del re; si rivesta di quella veste l'uomo che il re vuole onorare, lo si faccia percorrere a cavallo le vie della citta', e si gridi davanti a lui: - Cosi si fa all'uomo che il re vuole onorare!' - Ester 6:10 Allora il re disse a Haman: 'Fa' presto, e prendi la veste e il cavallo, come hai detto, e fa' a quel modo a Mardocheo, a quel Giudeo che siede alla porta del re; e non tralasciar nulla di quello che hai detto'. Ester 6:11 E Haman prese la veste e il cavallo, rivesti della veste Mardocheo, lo fece percorrere a cavallo le vie della citta', e gridava davanti a lui: 'Cosi si fa all'uomo che il re vuole onorare!' Ester 6:12 Poi Mardocheo torno' alla porta del re, ma Haman s'affretto' d'andare a casa sua, tutto addolorato, e col capo coperto. Ester 6:13 E Haman racconto' a Zeresh sua moglie e a tutti i suoi amici tutto quello che gli era accaduto. E i suoi savi e Zeresh sua moglie gli dissero: 'Se Mardocheo davanti al quale tu hai cominciato a cadere e' della stirpe de' Giudei, tu non potrai nulla contro di lui e cadrai completamente davanti ad esso'. Ester 6:14 Mentr'essi parlavano ancora con lui, giunsero gli eunuchi del re, i quali s'affrettarono a condurre Haman al convito che Ester aveva preparato. Haman denunziato da Ester, e messo a morte Ester 7:1 Il re e Haman andarono dunque al convito con la regina Ester. Ester 7:2 E il re anche questo secondo giorno disse a Ester, mentre si beveva il vino: 'Qual e' la tua richiesta, o regina Ester? Ti sara' concessa. Che desideri? Fosse anche la meta' del regno, l'avrai'. Ester 7:3 Allora la regina Ester rispose dicendo: 'Se ho trovato grazia agli occhi tuoi, o re, e se cosi piace al re, la mia richiesta e' che mi sia donata la vita; e il mio desiderio, che mi sia donato il mio popolo. Ester 7:4 Perche' io e il mio popolo siamo stati venduti per esser distrutti, uccisi, sterminati. Ora se fossimo stati venduti per diventare schiavi e schiave, mi sarei taciuta; ma il nostro avversario non potrebbe riparare al danno fatto al re con la nostra morte'. Ester 7:5 Il re Assuero prese a dire alla regina Ester: 'Chi e', e dov'e' colui che ha tanta presunzione da far questo?' Ester 7:6 Ester rispose: 'L'avversario, il nemico, e' quel malvagio di Haman'. Allora Haman fu preso da terrore in presenza del re e della regina. Ester 7:7 E il re tutto adirato si alzo', e dal luogo del convito ando' nel giardino del palazzo; ma Haman rimase per chiedere la grazia della vita alla regina Ester, perche' vedeva bene che nell'animo del re la sua rovina era decisa. Ester 7:8 Poi il re torno' dal giardino del palazzo nel luogo del convito; intanto Haman s'era gettato sul divano sul quale si trovava Ester; e il re esclamo': 'Vuol egli anche far violenza alla regina, davanti a me, in casa mia?' Non appena questa parola fu uscita dalla bocca del re, copersero a Haman la faccia; Ester 7:9 e Harbona, uno degli eunuchi, disse in presenza del re: 'Ecco, e' perfino rizzata, in casa d'Haman, la forca alta cinquanta cubiti che Haman ha fatto preparare per Mardocheo, il qual avea parlato per il bene del re'. E il re disse: 'Appiccatevi lui!' Ester 7:10 Cosi Haman fu appiccato alla forca ch'egli avea preparata per Mardocheo. E l'ira del re si calmo'. Editto in favore dei Giudei Ester 8:1 In quello stesso giorno il re Assuero dono' alla regina Ester la casa di Haman, il nemico dei Giudei. E Mardocheo si presento' al re, al quale Ester avea dichiarato la parentela che l'univa a lui. Ester 8:2 E il re si cavo' l'anello che avea fatto togliere a Haman, e lo diede a Mardocheo. Ed Ester diede a Mardocheo il governo della casa di Haman. Ester 8:3 Poi Ester parlo' di nuovo in presenza del re, gli si gitto' ai piedi, e lo supplico' con le lacrime agli occhi d'impedire gli effetti della malvagita' di Haman, l'Agaghita, e delle trame ch'egli aveva ordite contro i Giudei. Ester 8:4 Allora il re stese lo scettro d'oro verso Ester; ed Ester s'alzo', rimase in piedi davanti al re, Ester 8:5 e disse: 'Se cosi piace al re, se io ho trovato grazia agli occhi suoi, se la cosa gli par giusta, e se io gli sono gradita, si scriva per revocare le lettere scritte da Haman, figliuolo di Hammedatha, l'Agaghita, col perfido disegno di far perire i Giudei che sono in tutte le province del re. Ester 8:6 Perche' come potrei io reggere a vedere la calamita' che colpirebbe il mio popolo? Come potrei reggere a vedere la distruzione della mia stirpe?' Ester 8:7 Allora il re Assuero disse alla regina Ester e a Mardocheo, il Giudeo: 'Ecco, io ho dato a Ester la casa di Haman, e questi e' stato appeso alla forca, perche' avea voluto metter la mano addosso ai Giudei. Ester 8:8 Scrivete dunque, a pro dei Giudei, come vi parra' meglio, nel nome del re, e suggellate coll'anello reale; perche' cio' ch'e' scritto in nome del re e sigillato con l'anello reale, e' irrevocabile?' Ester 8:9 Senza perdere tempo, il ventitreesimo giorno del terzo mese, ch'e' il mese di Sivan, furon chiamati i segretari del re, e fu scritto, seguendo in tutto l'ordine di Mardocheo, ai Giudei, ai satrapi, ai governatori e ai capi delle centoventisette province, dall'India all'Etiopia, a ogni provincia secondo il suo modo di scrivere, a ogni popolo nella sua lingua, e ai Giudei secondo il loro modo di scrivere e nella loro lingua. Ester 8:10 Fu dunque scritto in nome del re Assuero, si sigillaron le lettere con l'anello reale, e le si mandarono per mezzo di corrieri che cavalcavano veloci corsieri usati per il servizio del re, nati da stalloni reali. Ester 8:11 In esse il re permetteva ai Giudei, in qualunque citta' si trovassero, di radunarsi e di difendere la loro vita, di distruggere, uccidere, sterminare, non esclusi i bambini e le donne, tutta la gente armata, di qualunque popolo e di qualunque provincia si fosse, che li assalisse, e di abbandonare al saccheggio i suoi beni; Ester 8:12 e cio', in un medesimo giorno, in tutte le province del re Assuero: il tredici del dodicesimo mese, ch'e' il mese di Adar. Ester 8:13 Queste lettere contenevano una copia dell'editto che doveva esser bandito in ogni provincia e pubblicato fra tutti i popoli, perche' i Giudei si tenessero pronti per quel giorno a vendicarsi dei loro nemici. Ester 8:14 Cosi i corrieri che montavano veloci corsieri usati per il servizio del re partirono tosto, in tutta fretta, per ordine del re; e il decreto fu promulgato nella residenza reale di Susa. Ester 8:15 Mardocheo usci dalla presenza del re con una veste reale di porpora e di lino bianco, con una grande corona d'oro, e un manto di bisso e di scarlatto; la citta' di Susa mandava gridi di gioia, ed era in festa. Ester 8:16 I Giudei poi erano raggianti di gioia, d'allegrezza, di gloria. Ester 8:17 E in ogni provincia, in ogni citta', dovunque giungevano l'ordine del re e il suo decreto, vi furon, tra i Giudei, gioia, allegrezza, conviti, e giorni lieti. E molti appartenenti ai popoli del paese si fecero Giudei, perche' lo spavento dei Giudei s'era impossessato di loro. Vendetta de' Giudei. La festa dei Purim Ester 9:1 Il dodicesimo mese, ch'e' il mese d'Adar, il tredicesimo giorno del mese, quando l'ordine del re e il suo decreto doveano esser mandati ad effetto, il giorno che i nemici de' Giudei speravano d'averli in loro potere, avvenne invece tutto il contrario; poiche' furono i Giudei ch'ebbero in loro potere i loro nemici. Ester 9:2 I Giudei si radunarono nelle loro citta', in tutte le province del re Assuero, per metter la mano su quelli che cercavano far ad essi del male; e nessuno pote' resister loro, perche' lo spavento de' Giudei s'era impossessato di tutti i popoli. Ester 9:3 E tutti i capi delle province, i satrapi, i governatori e quelli che facevano gli affari del re dettero man forte ai Giudei, perche' lo spavento di Mardocheo s'era impossessato di loro. Ester 9:4 Poiche' Mardocheo era grande nella casa del re, e la sua fama si spandeva per tutte le province, perche' quest'uomo, Mardocheo, diventava sempre piu' grande. Ester 9:5 I Giudei dunque colpirono tutti i loro nemici, mettendoli a fil di spada, uccidendoli e sterminandoli; fecero dei loro nemici quello che vollero. Ester 9:6 Alla residenza reale di Susa i Giudei uccisero e sterminarono cinquecento uomini, Ester 9:7 e misero a morte Parshandatha, Dalfon, Aspatha, Poratha, Ester 9:8 Adalia, Aridatha, Ester 9:9 Parmashta, Arisai, Aridai, e Vaizatha, i dieci figliuoli di Haman, Ester 9:10 figliuolo di Hammedatha, il nemico de' Giudei, ma non si diedero al saccheggio. Ester 9:11 Quel giorno stesso il numero di quelli ch'erano stati uccisi alla residenza reale di Susa fu recato a conoscenza del re. Ester 9:12 E il re disse alla regina Ester: 'Alla residenza reale di Susa i Giudei hanno ucciso, hanno sterminato cinquecento uomini e dieci figliuoli di Haman; che avranno essi mai fatto nelle altre province del re? Or che chiedi tu ancora? Ti sara' dato. Che altro desideri? L'avrai'. Ester 9:13 Allora Ester disse: 'Se cosi piace al re, sia permesso ai Giudei che sono a Susa di fare anche domani quello ch'era stato decretato per oggi; e siano appesi alla forca i dieci figliuoli di Haman'. Ester 9:14 E il re ordino' che cosi fosse fatto. Il decreto fu promulgato a Susa, e i dieci figliuoli di Haman furono appiccati. Ester 9:15 E i Giudei ch'erano a Susa si radunarono ancora il quattordicesimo giorno del mese d'Adar e uccisero a Susa trecento uomini; ma non si diedero al saccheggio. Ester 9:16 Gli altri Giudei ch'erano nelle province del re si radunarono anch'essi, difesero la loro vita, ed ebbero requie dagli attacchi de' loro nemici; uccisero settantacinquemila di quelli che li aveano in odio, ma non si diedero al saccheggio. Ester 9:17 Questo avvenne il tredicesimo giorno del mese d'Adar; il quattordicesimo giorno si riposarono, e ne fecero un giorno di convito e di gioia. Ester 9:18 Ma i Giudei ch'erano a Susa si radunarono il tredicesimo e il quattordicesimo giorno di quel mese; il quindicesimo giorno si riposarono, e ne fecero un giorno di conviti e di gioia. Ester 9:19 Percio' i Giudei della campagna che abitano in citta' non murate fanno del quattordicesimo giorno del mese di Adar un giorno di gioia, di conviti e di festa, nel quale gli uni mandano dei regali agli altri. Ester 9:20 Mardocheo scrisse queste cose, e mando' delle lettere a tutti i Giudei ch'erano in tutte le province del re Assuero, vicini e lontani, Ester 9:21 ordinando loro che ogni anno celebrassero il quattordicesimo e il quindicesimo giorno del mese d'Adar, Ester 9:22 come i giorni ne' quali i Giudei ebbero requie dagli attacchi de' loro nemici, e il mese in cui il loro dolore era stato mutato in gioia, il loro lutto in festa, e facessero di questi giorni de' giorni di conviti e di gioia, nei quali gli uni manderebbero de' regali agli altri, e si farebbero dei doni ai bisognosi. Ester 9:23 I Giudei s'impegnarono a continuare quello che avean gia' cominciato a fare, e che Mardocheo avea loro scritto; Ester 9:24 poiche' Haman, figliuolo di Hammedatha, l'Agaghita, il nemico di tutti i Giudei, aveva ordito una trama contro i Giudei per distruggerli, e avea gettato il Pur, vale a dire la sorte, per sgominarli e farli perire; Ester 9:25 ma quando Ester si fu presentata al cospetto del re, questi ordino' per iscritto che la scellerata macchinazione che Haman aveva ordita contro i Giudei fosse fatta ricadere sul capo di lui, e ch'egli e i suoi figliuoli fossero appesi alla forca. Ester 9:26 Percio' que' giorni furon detti Purim, dal termine Pur. Conforme quindi a tutto il contenuto di quella lettera, in seguito a tutto quello che avean visto a questo proposito e ch'era loro avvenuto, Ester 9:27 i Giudei stabilirono e presero per se', per la loro progenie e per tutti quelli che si aggiungerebbero a loro, l'impegno inviolabile di celebrare ogni anno que' due giorni secondo il tenore di quello scritto e al tempo fissato. Ester 9:28 Que' giorni dovevano esser commemorati e celebrati di generazione in generazione, in ogni famiglia, in ogni provincia, in ogni citta'; e que' giorni di Purim non dovevano cessar mai d'esser celebrati fra i Giudei, e il loro ricordo non dovea mai cancellarsi fra i loro discendenti. Ester 9:29 La regina Ester, figliuola d'Abihail, e il Giudeo Mardocheo riscrissero con ogni autorita', per dar peso a questa loro seconda lettera relativa ai Purim. Ester 9:30 E si mandaron delle lettere a tutti i Giudei nelle centoventisette province del regno di Assuero: lettere contenenti parole di pace e di fedelta', Ester 9:31 per fissar bene que' giorni di Purim nelle loro date precise, come li aveano ordinati il Giudeo Mardocheo e la regina Ester, e com'essi stessi li aveano stabiliti per se' e per i loro discendenti, in occasione del loro digiuno e del loro grido. Ester 9:32 Cosi l'ordine d'Ester fisso' l'istituzione dei Purim, e cio' fu scritto in un libro. Elogio di Mardocheo Ester 10:1 Il re Assuero impose un tributo al paese e alle isole del mare. Ester 10:2 Or quanto a tutti i fatti concernenti la potenza e il valore di Mardocheo e quanto alla completa descrizione della sua grandezza e del come il re lo ingrandi, sono cose scritte nel libro delle Cronache dei re di Media e di Persia. Ester 10:3 Poiche' il Giudeo Mardocheo era il secondo dopo il re Assuero: grande fra i Giudei, e amato dalla moltitudine dei suoi fratelli; cerco' il bene del suo popolo, e parlo' per la pace di tutta la sua stirpe.Giobbe 1:1-42:17 Il prologo Giobbe 1:1 C'era nel paese di Uz un uomo che si chiamava Giobbe. Quest'uomo era integro e retto; temeva Iddio e fuggiva il male. Giobbe 1:2 Gli erano nati sette figliuoli e tre figliuole; Giobbe 1:3 possedeva settemila pecore, tremila cammelli, cinquecento paia di bovi, cinquecento asine e una servitu' molto numerosa. E quest'uomo era il piu' grande di tutti gli Orientali. Giobbe 1:4 I suoi figliuoli solevano andare gli uni dagli altri e darsi un convito, ciascuno nel suo giorno: e mandavano a chiamare le loro tre sorelle perche' venissero a mangiare e a bere con loro. Giobbe 1:5 E quando la serie dei giorni di convito era finita, Giobbe li faceva venire per purificarli; si levava di buon mattino, e offriva un olocausto per ciascun d'essi, perche' diceva: 'Puo' darsi che i miei figliuoli abbian peccato ed abbiano rinnegato Iddio in cuor loro'. E Giobbe faceva sempre cosi. Giobbe 1:6 Or accadde un giorno, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi davanti all'Eterno, e Satana venne anch'egli in mezzo a loro. Giobbe 1:7 E l'Eterno disse a Satana: 'Donde vieni?' E Satana rispose all'Eterno: 'Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa'. Giobbe 1:8 E l'Eterno disse a Satana: 'Hai tu notato il mio servo Giobbe? Non ce n'e' un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Iddio e fugga il male'. Giobbe 1:9 E Satana rispose all'Eterno: 'e' egli forse per nulla che Giobbe teme Iddio? Giobbe 1:10 Non l'hai tu circondato d'un riparo, lui, la sua casa, e tutto quel che possiede? Tu hai benedetto l'opera delle sue mani, e il suo bestiame ricopre tutto il paese. Giobbe 1:11 Ma stendi un po' la tua mano, tocca quanto egli possiede, e vedrai se non ti rinnega in faccia'. Giobbe 1:12 E l'Eterno disse a Satana: 'Ebbene! tutto quello che possiede e' in tuo potere; soltanto, non stender la mano sulla sua persona'. - E Satana si ritiro' dalla presenza dell'Eterno. Giobbe 1:13 Or accadde che un giorno, mentre i suoi figliuoli e le sue figliuole mangiavano e bevevano del vino in casa del loro fratello maggiore, giunse a Giobbe un messaggero a dirgli: Giobbe 1:14 'I buoi stavano arando e le asine pascevano li appresso, Giobbe 1:15 quand'ecco i Sabei son piombati loro addosso e li hanno portati via; hanno passato a fil di spada i servitori, e io solo son potuto scampare per venire a dirtelo'. Giobbe 1:16 Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: 'Il fuoco di Dio e' caduto dal cielo, ha colpito le pecore e i servitori, e li ha divorati; e io solo son potuto scampare per venire a dirtelo'. Giobbe 1:17 Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: 'I Caldei hanno formato tre bande, si son gettati sui cammelli e li han portati via; hanno passato a fil di spada i servitori, e io solo son potuto scampare per venire a dirtelo'. Giobbe 1:18 Quello parlava ancora, quando ne giunse un altro a dire: 'I tuoi figliuoli e le tue figliuole mangiavano e bevevano del vino in casa del loro fratello maggiore; Giobbe 1:19 ed ecco che un gran vento, venuto dall'altra parte del deserto, ha investito i quattro canti della casa, ch'e' caduta sui giovani; ed essi sono morti; e io solo son potuto scampare per venire a dirtelo'. Giobbe 1:20 Allora Giobbe si alzo' e si straccio' il mantello e si rase il capo e si prostro' a terra e adoro' e disse: Giobbe 1:21 'Nudo sono uscito dal seno di mia madre, e nudo tornero' in seno della terra; l'Eterno ha dato, l'Eterno ha tolto; sia benedetto il nome dell'Eterno'. Giobbe 1:22 In tutto questo Giobbe non pecco' e non attribui a Dio nulla di mal fatto. Giobbe 2:1 Or accadde un giorno, che i figliuoli di Dio vennero a presentarsi davanti all'Eterno, e Satana venne anch'egli in mezzo a loro a presentarsi davanti all'Eterno. Giobbe 2:2 E l'Eterno disse a Satana: 'Donde vieni?' E Satana rispose all'Eterno: 'Dal percorrere la terra e dal passeggiare per essa'. E l'Eterno disse a Satana: Giobbe 2:3 'Hai tu notato il mio servo Giobbe? Non ce n'e' un altro sulla terra che come lui sia integro, retto, tema Iddio e fugga il male. Egli si mantiene saldo nella sua integrita' benche' tu m'abbia incitato contro di lui per rovinarlo senza alcun motivo'. Giobbe 2:4 E Satana rispose all'Eterno: 'Pelle per pelle! L'uomo da' tutto quel che possiede per la sua vita; Giobbe 2:5 ma stendi un po' la tua mano, toccagli le ossa e la carne, e vedrai se non ti rinnega in faccia'. Giobbe 2:6 E l'Eterno disse a Satana: 'Ebbene esso e' in tuo potere; soltanto, rispetta la sua vita'. Giobbe 2:7 E Satana si ritiro' dalla presenza dell'Eterno e colpi Giobbe d'un'ulcera maligna dalla pianta de' piedi al sommo del capo; e Giobbe prese un co'ccio per grattarsi, e stava seduto nella cenere. Giobbe 2:8 E sua moglie gli disse: 'Ancora stai saldo nella tua integrita'? Giobbe 2:9 Ma lascia stare Iddio, e muori!' Giobbe 2:10 E Giobbe a lei: 'Tu parli da donna insensata! Abbiamo accettato il bene dalla mano di Dio, e rifiuteremmo d'accettare il male?' - In tutto questo Giobbe non pecco' con le sue labbra. Giobbe 2:11 Or tre amici di Giobbe, Elifaz di Teman, Bildad di Suach e Tsofar di Naama, avendo udito tutti questi mali che gli eran piombati addosso, partirono, ciascuno dal suo paese e si misero d'accordo per venire a condolersi con lui e a consolarlo. Giobbe 2:12 E, levati gli occhi da lontano, essi non lo riconobbero, e alzarono la voce e piansero; si stracciarono i mantelli e si cosparsero il capo di polvere gittandola verso il cielo. Giobbe 2:13 E rimasero seduti per terra, presso a lui, sette giorni e sette notti; e nessuno di loro gli disse verbo, perche' vedevano che il suo dolore era molto grande. Il lamento di Giobbe Giobbe 3:1 Allora Giobbe apri la bocca e maledisse il giorno della sua nascita. Giobbe 3:2 E prese a dire cosi: Giobbe 3:3 «Perisca il giorno ch'io nacqui e la notte che disse: 'e' concepito un maschio!' Giobbe 3:4 Quel giorno si converta in tenebre, non se ne curi Iddio dall'alto, ne' splenda sovr'esso raggio di luce! Giobbe 3:5 Se lo riprendano le tenebre e l'ombra di morte, resti sovr'esso una fitta nuvola, le ecclissi lo riempian di paura! Giobbe 3:6 Quella notte diventi preda d'un buio cupo, non abbia la gioia di contar tra i giorni dell'anno, non entri nel novero de' mesi! Giobbe 3:7 Quella notte sia notte sterile, e non vi s'oda grido di gioia. Giobbe 3:8 La maledicano quei che maledicono i giorni e sono esperti nell'evocare il drago. Giobbe 3:9 Si oscurino le stelle del suo crepuscolo, aspetti la luce e la luce non venga, e non miri le palpebre dell'alba, Giobbe 3:10 poiche' non chiuse la porta del seno che mi portava, e non celo' l'affanno agli occhi miei. Giobbe 3:11 Perche' non morii nel seno di mia madre? Perche' non spirai appena uscito dalle sue viscere? Giobbe 3:12 Perche' trovai delle ginocchia per ricevermi e delle mammelle da poppare? Giobbe 3:13 Ora mi giacerei tranquillo, dormirei, ed avrei cosi riposo Giobbe 3:14 coi re e coi consiglieri della terra che si edificarono mausolei, Giobbe 3:15 coi principi che possedean dell'oro e che empiron d'argento le lor case; Giobbe 3:16 o, come l'aborto nascosto, non esisterei, sarei come i feti che non videro la luce. Giobbe 3:17 La' cessano gli empi di tormentare gli altri. La' riposano gli stanchi, Giobbe 3:18 la' i prigioni han requie tutti insieme, senz'udir voce d'aguzzino. Giobbe 3:19 Piccoli e grandi sono la' del pari, e lo schiavo e' libero del suo padrone. Giobbe 3:20 Perche' dar la luce all'infelice e la vita a chi ha l'anima nell'amarezza, Giobbe 3:21 i quali aspettano la morte che non viene, e la ricercano piu' che i tesori nascosti, Giobbe 3:22 e si rallegrerebbero fino a giubilarne, esulterebbero se trovassero una tomba? Giobbe 3:23 Perche' dar vita a un uomo la cui via e' oscura, e che Dio ha stretto in un cerchio? Giobbe 3:24 Io sospiro anche quando prendo il mio cibo, e i miei gemiti si spandono com'acqua. Giobbe 3:25 Non appena temo un male, ch'esso mi colpisce; e quel che pavento, mi piomba addosso. Giobbe 3:26 Non trovo posa, ne' requie, ne' pace, il tormento e' continuo!» Primo discorso di Elifaz di Teman Giobbe 4:1 Allora Elifaz di Teman rispose e disse: Giobbe 4:2 «Se provassimo a dirti una parola ti darebbe fastidio? Ma chi potrebbe trattener le parole? Giobbe 4:3 Ecco tu n'hai ammaestrati molti, hai fortificato le mani stanche; Giobbe 4:4 le tue parole hanno rialzato chi stava cadendo, hai raffermato le ginocchia vacillanti; Giobbe 4:5 e ora che il male piomba su te, tu ti lasci abbattere; ora ch'e' giunto fino a te, sei tutto smarrito. Giobbe 4:6 La tua pieta' non e' forse la tua fiducia, e l'integrita' della tua vita la speranza tua? Giobbe 4:7 Ricorda: quale innocente peri mai? e dove furono gli uomini retti mai distrutti? Giobbe 4:8 Io per me ho visto che coloro che arano iniquita' e seminano tormenti, ne mietono i frutti. Giobbe 4:9 Al soffio di Dio essi periscono, dal vento del suo corruccio son consumati. Giobbe 4:10 Spenta e' la voce del ruggente, sono spezzati i denti dei leoncelli. Giobbe 4:11 Perisce per mancanza di preda il forte leone, e restan dispersi i piccini della leonessa. Giobbe 4:12 Una parola m'e' furtivamente giunta, e il mio orecchio ne ha co'lto il lieve sussurro. Giobbe 4:13 Fra i pensieri delle visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, Giobbe 4:14 uno spavento mi prese, un tremore, che mi fece fremer tutte l'ossa. Giobbe 4:15 Uno spirito mi passo' dinanzi, e i peli mi si rizzarono addosso. Giobbe 4:16 Si fermo', ma non riconobbi il suo sembiante; una figura mi stava davanti agli occhi e udii una voce sommessa che diceva: Giobbe 4:17 'Puo' il mortale esser giusto dinanzi a Dio? Puo' l'uomo esser puro dinanzi al suo Fattore? Giobbe 4:18 Ecco, Iddio non si fida de' suoi propri servi, e trova difetti nei suoi angeli; Giobbe 4:19 quanto piu' in quelli che stanno in case d'argilla, che han per fondamento la polvere e son schiacciati al par delle tignuole! Giobbe 4:20 Tra la mattina e la sera sono infranti; periscono per sempre, senza che alcuno se ne accorga. Giobbe 4:21 La corda della lor tenda, ecco, e' strappata, e muoion senza posseder la sapienza'. Giobbe 5:1 Chiama pure! C'e' forse chi ti risponda? E a qual dei santi vorrai tu rivolgerti? Giobbe 5:2 No, il cruccio non uccide che l'insensato e l'irritazione non fa morir che lo stolto. Giobbe 5:3 Io ho veduto l'insensato prender radice, ma ben tosto ho dovuto maledirne la dimora. Giobbe 5:4 I suoi figli van privi di soccorso, sono oppressi alla porta, e non c'e' chi li difenda. Giobbe 5:5 L'affamato gli divora la raccolta, gliela rapisce perfino di tra le spine; e l'assetato gli trangugia i beni. Giobbe 5:6 Che' la sventura non spunta dalla terra ne' il dolore germina dal suolo; Giobbe 5:7 ma l'uomo nasce per soffrire, come la favilla per volare in alto. Giobbe 5:8 Io pero' vorrei cercar di Dio, e a Dio vorrei esporre la mia causa: Giobbe 5:9 a lui, che fa cose grandi, imperscrutabili, maraviglie senza numero; Giobbe 5:10 che spande la pioggia sopra la terra e manda le acque sui campi; Giobbe 5:11 che innalza quelli ch'erano abbassati e pone in salvo gli afflitti in luogo elevato; Giobbe 5:12 che sventa i disegni degli astuti sicche' le loro mani non giungono ad eseguirli: Giobbe 5:13 che prende gli abili nella loro astuzia, si che il consiglio degli scaltri va in rovina. Giobbe 5:14 Di giorno essi incorron nelle tenebre, in pien mezzodi brancolan come di notte; Giobbe 5:15 ma Iddio salva il meschino dalla spada della lor bocca, e il povero di man del potente. Giobbe 5:16 E cosi pel misero v'e' speranza, mentre l'iniquita' ha la bocca chiusa. Giobbe 5:17 Beato l'uomo che Dio castiga! E tu non isdegnar la correzione dell'Onnipotente; Giobbe 5:18 giacche' egli fa la piaga, poi la fascia; egli ferisce, ma le sue mani guariscono. Giobbe 5:19 In sei distrette egli sara' il tuo liberatore e in sette il male non ti tocchera'. Giobbe 5:20 In tempo di carestia ti scampera' dalla morte, in tempo di guerra dai colpi della spada. Giobbe 5:21 Sarai sottratto al flagello della lingua, non temerai quando verra' il disastro. Giobbe 5:22 In mezzo al disastro e alla fame riderai, non paventerai le belve della terra; Giobbe 5:23 perche' avrai per alleate le pietre del suolo, e gli animali de' campi saran teco in pace. Giobbe 5:24 Saprai sicura la tua tenda; e, visitando i tuoi pascoli, vedrai che non ti manca nulla. Giobbe 5:25 Saprai che la tua progenie moltiplica, che i tuoi rampolli crescono come l'erba dei campi. Giobbe 5:26 Scenderai maturo nella tomba, come la bica di mannelle che si ripone a suo tempo. Giobbe 5:27 Ecco quel che abbiam trovato, riflettendo. Cosi e'. Tu ascolta, e fanne tuo pro». Prima replica di Giobbe Giobbe 6:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 6:2 «Ah, se il mio travaglio si pesasse, se le mie calamita' si mettessero tutte insieme sulla bilancia! Giobbe 6:3 Sarebbero trovati piu' pesanti che la sabbia del mare. Ecco perche' le mie parole sono temerarie. Giobbe 6:4 Che' le saette dell'Onnipotente mi trafiggono, lo spirito mio ne sugge il veleno; i terrori di Dio si schierano in battaglia contro me. Giobbe 6:5 L'asino salvatico raglia forse quand'ha l'erba davanti? mugghia forse il bue davanti alla pastura? Giobbe 6:6 Si puo' egli mangiar cio' ch'e' scipito e senza sale? c'e' qualche gusto in un chiaro d'uovo? Giobbe 6:7 L'anima mia rifiuta di toccare una simil cosa, essa e' per me come un cibo ripugnante. Giobbe 6:8 Oh, m'avvenisse pur quello che chiedo, e mi desse Iddio quello che spero! Giobbe 6:9 Volesse pure Iddio schiacciarmi, stender la mano e tagliare il filo de' miei giorni! Giobbe 6:10 Sarebbe questo un conforto per me, esulterei nei dolori ch'egli non mi risparmia; giacche' non ho rinnegato le parole del Santo. Giobbe 6:11 Che e' mai la mia forza perch'io speri ancora? Che fine m'aspetta perch'io sia paziente? Giobbe 6:12 La mia forza e' essa forza di pietra? e la mia carne, carne di rame? Giobbe 6:13 Non son io ridotto senza energia, e non m'e' forse tolta ogni speranza di guarire? Giobbe 6:14 Pieta' deve l'amico a colui che soccombe, quand'anche abbandoni il timor dell'Onnipotente. Giobbe 6:15 Ma i fratelli miei si son mostrati infidi come un torrente, come l'acqua di torrenti che passano. Giobbe 6:16 Il ghiaccio li rende torbidi, e la neve vi si scioglie; Giobbe 6:17 ma passato il tempo delle piene, svaniscono; quando sentono il caldo, scompariscono dal loro luogo. Giobbe 6:18 Le carovane che si dirigon la' mutano strada, s'inoltran nel deserto, e vi periscono. Giobbe 6:19 Le carovane di Tema li cercavan collo sguardo, i viandanti di Sceba ci contavan su, Giobbe 6:20 ma furon delusi nella loro fiducia; giunti sul luogo, rimasero confusi. Giobbe 6:21 Tali siete divenuti voi per me: vedete uno che fa orrore, e vi prende la paura. Giobbe 6:22 V'ho forse detto: 'Datemi qualcosa' o 'co' vostri beni fate un donativo a favor mio', Giobbe 6:23 o 'liberatemi dalla stretta del nemico', o 'scampatemi di man dei prepotenti'? Giobbe 6:24 Ammaestratemi, e mi staro' in silenzio; fatemi capire in che cosa ho errato. Giobbe 6:25 Quanto sono efficaci le parole rette! Ma la vostra riprensione che vale? Giobbe 6:26 Volete dunque biasimar delle parole? Ma le parole d'un disperato se le porta il vento! Giobbe 6:27 Voi sareste capaci di trar la sorte sull'orfano, e di contrattare il vostro amico! Giobbe 6:28 Ma pure vi piaccia di rivolgervi a guardarmi, e vedete s'io vi menta in faccia. Giobbe 6:29 Mutate consiglio! Non vi sia in voi iniquita'! Mutate consiglio, la mia giustizia sussiste. Giobbe 6:30 V'e' qualche iniquita' sulla mia lingua? Il mio palato non distingue piu' quel ch'e' male? Giobbe 7:1 La vita dell'uomo sulla terra e' una milizia; i giorni suoi son simili ai giorni d'un operaio. Giobbe 7:2 Come lo schiavo anela l'ombra e come l'operaio aspetta il suo salario, Giobbe 7:3 cosi a me toccan mesi di sciagura, e mi sono assegnate notti di dolore. Giobbe 7:4 Non appena mi corico, dico: 'Quando mi levero'?' Ma la notte si prolunga, e mi sazio d'agitazioni infino all'alba. Giobbe 7:5 La mia carne e' coperta di vermi e di croste terrose, la mia pelle si richiude, poi riprende a suppurare. Giobbe 7:6 I miei giorni sen vanno piu' veloci della spola, si consumano senza speranza. Giobbe 7:7 Ricordati, che la mia vita e' un soffio! L'occhio mio non vedra' piu' il bene. Giobbe 7:8 Lo sguardo di chi ora mi vede non mi potra' piu' scorgere; gli occhi tuoi mi cercheranno, ma io non saro' piu'. Giobbe 7:9 La nuvola svanisce e si dilegua; cosi chi scende nel soggiorno de' morti non ne risalira'; Giobbe 7:10 non tornera' piu' nella sua casa, e il luogo ove stava non lo riconoscera' piu'. Giobbe 7:11 Io, percio', non terro' chiusa la bocca; nell'angoscia del mio spirito io parlero', mi lamentero' nell'amarezza dell'anima mia. Giobbe 7:12 Son io forse il mare o un mostro marino che tu ponga intorno a me una guardia? Giobbe 7:13 Quando dico: 'Il mio letto mi dara' sollievo, il mio giaciglio alleviera' la mia pena', Giobbe 7:14 tu mi sgomenti con sogni, e mi spaventi con visioni; Giobbe 7:15 sicche' l'anima mia preferisce soffocare, preferisce a queste ossa la morte. Giobbe 7:16 Io mi vo struggendo; non vivro' sempre; deh, lasciami stare; i giorni miei non son che un soffio. Giobbe 7:17 Che cosa e' l'uomo che tu ne faccia tanto caso, che tu ponga mente ad esso, Giobbe 7:18 e lo visiti ogni mattina e lo metta alla prova ad ogni istante? Giobbe 7:19 Quando cesserai di tener lo sguardo fisso su me? Quando mi darai tempo d'inghiottir la mia saliva? Giobbe 7:20 Se ho peccato, che ho fatto a te, o guardiano degli uomini? Perche' hai fatto di me il tuo bersaglio? A tal punto che son divenuto un peso a me stesso? Giobbe 7:21 E perche' non perdoni le mie trasgressioni e non cancelli la mia iniquita'? Poiche' presto giacero' nella polvere; e tu mi cercherai, ma io non saro' piu'». Primo discorso di Bildad di Suach Giobbe 8:1 Allora Bildad di Suach rispose e disse: Giobbe 8:2 «Fino a quando terrai tu questi discorsi e saran le parole della tua bocca come un vento impetuoso? Giobbe 8:3 Iddio perverte egli il giudizio? L'Onnipotente perverte egli la giustizia? Giobbe 8:4 Se i tuoi figliuoli han peccato contro lui, egli li ha dati in balia del loro misfatto; Giobbe 8:5 ma tu, se ricorri a Dio e implori grazia dall'Onnipotente, Giobbe 8:6 se proprio sei puro e integro, certo egli sorgera' in tuo favore, e restaurera' la dimora della tua giustizia. Giobbe 8:7 Cosi sara' stato piccolo il tuo principio, ma la tua fine sara' grande oltre modo. Giobbe 8:8 Interroga le passate generazioni, rifletti sull'esperienza de' padri; Giobbe 8:9 giacche' noi siam d'ieri e non sappiamo nulla; i nostri giorni sulla terra non son che un'ombra; Giobbe 8:10 ma quelli certo t'insegneranno, ti parleranno, e dal loro cuore trarranno discorsi. Giobbe 8:11 Puo' il papiro crescere ove non c'e' limo? Il giunco viene egli su senz'acqua? Giobbe 8:12 Mentre son verdi ancora, e senza che li si tagli, prima di tutte l'erbe, seccano. Giobbe 8:13 Tale la sorte di tutti quei che dimenticano Dio, e la speranza dell'empio perira'. Giobbe 8:14 La sua baldanza e' troncata, la sua fiducia, e' come una tela di ragno. Giobbe 8:15 Egli s'appoggia alla sua casa, ma essa non regge; vi s'aggrappa, ma quella non sta salda. Giobbe 8:16 Egli verdeggia al sole, e i suoi rami si protendono sul suo giardino; Giobbe 8:17 le sue radici s'intrecciano sul mucchio delle macerie, penetra fra le pietre della casa. Giobbe 8:18 Ma divelto che sia dal suo luogo, questo lo rinnega e gli dice: 'Non ti ho mai veduto!' Giobbe 8:19 Ecco il gaudio che gli procura la sua condotta! E dalla polvere altri dopo lui germoglieranno. Giobbe 8:20 No, Iddio non rigetta l'uomo integro, ne' porge aiuto a quelli che fanno il male. Giobbe 8:21 Egli rendera' ancora il sorriso alla tua bocca, e sulle tue labbra mettera' canti d'esultanza. Giobbe 8:22 Quelli che t'odiano saran coperti di vergogna, e la tenda degli empi sparira'». Seconda replica di Giobbe Giobbe 9:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 9:2 «Si, certo, io so ch'egli e' cosi; e come sarebbe il mortale giusto davanti a Dio? Giobbe 9:3 Se all'uomo piacesse di piatir con Dio, non potrebbe rispondergli sovra un punto fra mille. Giobbe 9:4 Dio e' savio di cuore, e' grande in potenza; chi gli ha tenuto fronte e se n'e' trovato bene? Giobbe 9:5 Egli trasporta le montagne senza che se ne avvedano, nel suo furore le sconvolge. Giobbe 9:6 Egli scuote la terra dalle sue basi, e le sue colonne tremano. Giobbe 9:7 Comanda al sole, ed esso non si leva; mette un sigillo sulle stelle. Giobbe 9:8 Da solo spiega i cieli, e cammina sulle piu' alte onde del mare. Giobbe 9:9 e' il creatore dell'Orsa, d'Orione, delle Pleiadi, e delle misteriose regioni del cielo australe. Giobbe 9:10 Egli fa cose grandi e imperscrutabili, maraviglie senza numero. Giobbe 9:11 Ecco, ei mi passa vicino, ed io nol veggo; mi scivola daccanto e non me n'accorgo. Giobbe 9:12 Ecco afferra la preda, e chi si opporra'? Chi osera' dirgli: 'Che fai?' Giobbe 9:13 Iddio non ritira la sua collera; sotto di lui si curvano i campioni della superbia. Giobbe 9:14 E io, come farei a rispondergli, a sceglier le mie parole per discuter con lui? Giobbe 9:15 Avessi anche ragione, non gli replicherei, ma chiederei merce' al mio giudice. Giobbe 9:16 S'io lo invocassi ed egli mi rispondesse, non pero' crederei che avesse dato ascolto alla mia voce; Giobbe 9:17 egli che mi piomba addosso dal seno della tempesta, che moltiplica senza motivo le mie piaghe, Giobbe 9:18 che non mi lascia riprender fiato, e mi sazia d'amarezza. Giobbe 9:19 Se si tratta di forza, ecco, egli e' potente; se di diritto, ei dice: 'Chi mi fissera' un giorno per comparire'? Giobbe 9:20 Fossi pur giusto, la mia bocca stessa mi condannerebbe; fossi pure integro, essa mi farebbe dichiarar perverso. Giobbe 9:21 Integro! Si, lo sono! di me non mi preme, io disprezzo la vita! Giobbe 9:22 Per me e' tutt'uno! percio' dico: 'Egli distrugge ugualmente l'integro ed il malvagio. Giobbe 9:23 Se un flagello, a un tratto, semina la morte, egli ride dello sgomento degli innocenti. Giobbe 9:24 La terra e' data in balia dei malvagi; ei vela gli occhi ai giudici di essa; se non e' lui, chi e' dunque'? Giobbe 9:25 E i miei giorni se ne vanno piu' veloci d'un corriere; fuggono via senz'aver visto il bene; Giobbe 9:26 passan rapidi come navicelle di giunchi, come l'aquila che piomba sulla preda. Giobbe 9:27 Se dico: 'Voglio dimenticare il mio lamento, deporre quest'aria triste e rasserenarmi', Giobbe 9:28 sono spaventato di tutti i miei dolori, so che non mi terrai per innocente. Giobbe 9:29 Io saro' condannato; perche' dunque affaticarmi invano? Giobbe 9:30 Quand'anche mi lavassi con la neve e mi nettassi le mani col sapone, Giobbe 9:31 tu mi tufferesti nel fango d'una fossa, le mie vesti stesse m'avrebbero in orrore. Giobbe 9:32 Dio non e' un uomo come me, perch'io gli risponda e che possiam comparire in giudizio assieme. Giobbe 9:33 Non c'e' fra noi un arbitro, che posi la mano su tutti e due! Giobbe 9:34 Ritiri Iddio d'addosso a me la sua verga; cessi dallo spaventarmi il suo terrore; Giobbe 9:35 allora io parlero' senza temerlo, giacche' sento di non essere quel colpevole che sembro. Giobbe 10:1 L'anima mia prova disgusto della vita; vo' dar libero corso al mio lamento, vo' parlar nell'amarezza dell'anima mia! Giobbe 10:2 Io diro' a Dio: 'Non mi condannare! Fammi sapere perche' contendi meco!' Giobbe 10:3 Ti par egli ben fatto d'opprimere, di sprezzare l'opera delle tue mani e di favorire i disegni de' malvagi? Giobbe 10:4 Hai tu occhi di carne? Vedi tu come vede l'uomo? Giobbe 10:5 I tuoi giorni son essi come i giorni del mortale, i tuoi anni son essi come gli anni degli umani, Giobbe 10:6 che tu investighi tanto la mia iniquita', che t'informi cosi del mio peccato, Giobbe 10:7 pur sapendo ch'io non son colpevole, e che non v'e' chi mi liberi dalla tua mano? Giobbe 10:8 Le tue mani m'hanno formato, m'hanno fatto tutto quanto... e tu mi distruggi! Giobbe 10:9 Deh, ricordati che m'hai plasmato come argilla... e tu mi fai ritornare in polvere! Giobbe 10:10 Non m'hai tu colato come il latte e fatto rapprender come il cacio? Giobbe 10:11 Tu m'hai rivestito di pelle e di carne, e m'hai intessuto d'ossa e di nervi. Giobbe 10:12 Mi sei stato largo di vita e di grazia, la tua provvidenza ha vegliato sul mio spirito, Giobbe 10:13 ed ecco quello che nascondevi in cuore! Si, lo so, questo meditavi: Giobbe 10:14 se avessi peccato, l'avresti ben tenuto a mente, e non m'avresti assolto dalla mia iniquita'. Giobbe 10:15 Se fossi stato malvagio, guai a me! Se giusto, non avrei osato alzar la fronte, sazio d'ignominia, spettatore della mia miseria. Giobbe 10:16 Se l'avessi alzata, m'avresti dato la caccia come ad un leone e contro di me avresti rinnovato le tue maraviglie; Giobbe 10:17 m'avresti messo a fronte nuovi testimoni, e avresti raddoppiato il tuo sdegno contro di me; legioni su legioni m'avrebbero assalito. Giobbe 10:18 E allora, perche' m'hai tratto dal seno di mia madre? Sarei spirato senza che occhio mi vedesse! Giobbe 10:19 Sarei stato come se non fossi mai esistito, m'avrebbero portato dal seno materno alla tomba! Giobbe 10:20 Non son forse pochi i giorni che mi restano? Cessi egli dunque, mi lasci stare, ond'io mi rassereni un poco, Giobbe 10:21 prima ch'io me ne vada, per non piu' tornare, nella terra delle tenebre e dell'ombra di morte: Giobbe 10:22 terra oscura come notte profonda, ove regnano l'ombra di morte ed il caos, il cui chiarore e' come notte oscura». Primo discorso di Tsofar di Naama Giobbe 11:1 Allora Tsofar di Naama rispose e disse: Giobbe 11:2 «Cotesta abbondanza di parole rimarra' ella senza risposta? Bastera' egli esser loquace per aver ragione? Giobbe 11:3 Varranno le tue ciance a far tacere la gente? Farai tu il beffardo, senza che alcuno ti confonda? Giobbe 11:4 Tu dici a Dio: 'Quel che sostengo e' giusto, e io sono puro nel tuo cospetto'. Giobbe 11:5 Ma, oh se Iddio volesse parlare e aprir la bocca per risponderti Giobbe 11:6 e rivelarti i segreti della sua sapienza - poiche' infinita e' la sua intelligenza - vedresti allora come Iddio dimentichi parte della colpa tua. Giobbe 11:7 Puoi tu scandagliare le profondita' di Dio? arrivare a conoscere appieno l'Onnipotente? Giobbe 11:8 Si tratta di cose piu' alte del cielo... e tu che faresti? di cose piu' profonde del soggiorno de' morti... come le conosceresti? Giobbe 11:9 La lor misura e' piu' lunga della terra, piu' larga del mare. Giobbe 11:10 Se Dio passa, se incarcera, se chiama in giudizio, chi s'opporra'? Giobbe 11:11 Poich'egli conosce gli uomini perversi, scopre senza sforzo l'iniquita'. Giobbe 11:12 Ma l'insensato diventera' savio, quando un puledro d'ona'gro diventera' uomo. Giobbe 11:13 Tu, pero', se ben disponi il cuore, e protendi verso Dio le palme, Giobbe 11:14 se allontani il male ch'e' nelle tue mani, e non alberghi l'iniquita' nelle tue tende, Giobbe 11:15 allora alzerai la fronte senza macchia, sarai incrollabile, e non avrai paura di nulla; Giobbe 11:16 dimenticherai i tuoi affanni; te ne ricorderai come d'acqua passata; Giobbe 11:17 la tua vita sorgera' piu' fulgida del meriggio, l'oscurita' sara' come la luce del mattino. Giobbe 11:18 Sarai fiducioso perche' avrai speranza; ti guarderai bene attorno e ti coricherai sicuro. Giobbe 11:19 Ti metterai a giacere e niuno ti spaventera'; e molti cercheranno il tuo favore. Giobbe 11:20 Ma gli occhi degli empi verranno meno; non vi sara' piu' rifugio per loro, e non avranno altra speranza che di esalar l'anima». Terza replica di Giobbe Giobbe 12:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 12:2 «Voi, certo, valete quanto un popolo, e con voi morra' la sapienza. Giobbe 12:3 Ma del senno ne ho anch'io al par di voi, non vi son punto inferiore; e cose come codeste chi non le sa? Giobbe 12:4 Io dunque dovrei essere il ludibrio degli amici! Io che invocavo Iddio, ed ei mi rispondeva; il ludibrio io, l'uomo giusto, integro! Giobbe 12:5 Lo sprezzo alla sventura e' nel pensiero di chi vive contento; esso e' sempre pronto per coloro a cui vacilla il piede. Giobbe 12:6 Sono invece tranquille le tende de' ladroni e chi provoca Iddio, chi si fa un dio della propria forza, se ne sta al sicuro. Giobbe 12:7 Ma interroga un po' gli animali, e te lo insegneranno; gli uccelli del cielo, e te lo mostreranno; Giobbe 12:8 o parla alla terra ed essa te lo insegnera', e i pesci del mare te lo racconteranno. Giobbe 12:9 Chi non sa, fra tutte queste creature, che la mano dell'Eterno ha fatto ogni cosa, Giobbe 12:10 ch'egli tiene in mano l'anima di tutto quel che vive, e lo spirito di ogni essere umano? Giobbe 12:11 L'orecchio non discerne esso le parole, come il palato assaggia le vivande? Giobbe 12:12 Nei vecchi si trova la sapienza e la lunghezza di giorni da' intelligenza. Giobbe 12:13 Ma in Dio stanno la saviezza e la potenza, a lui appartengono il consiglio e l'intelligenza. Giobbe 12:14 Ecco, egli abbatte, e niuno puo' ricostruire; chiude un uomo in prigione, e non v'e' chi gli apra. Giobbe 12:15 Ecco, egli trattiene le acque, e tutto inaridisce; le lascia andare, ed esse sconvolgono la terra. Giobbe 12:16 Egli possiede la forza e l'abilita'; da lui dipendono chi erra e chi fa errare. Giobbe 12:17 Egli manda scalzi i consiglieri, colpisce di demenza i giudici. Giobbe 12:18 Scioglie i legami dell'autorita' dei re e cinge i loro fianchi di catene. Giobbe 12:19 Manda scalzi i sacerdoti, e rovescia i potenti. Giobbe 12:20 Priva della parola i piu' eloquenti, e toglie il discernimento ai vecchi. Giobbe 12:21 Sparge lo sprezzo sui nobili, e rallenta la cintura ai forti. Giobbe 12:22 Rivela le cose recondite, facendole uscir dalle tenebre, e trae alla luce cio' ch'e' avvolto in ombra di morte. Giobbe 12:23 Aggrandisce i popoli e li annienta, amplia le nazioni e le riconduce nei loro confini; Giobbe 12:24 toglie il senno ai capi della terra, e li fa errare in solitudini senza sentiero. Giobbe 12:25 Van brancolando nelle tenebre, senza alcuna luce, e li fa barcollare come ubriachi. Giobbe 13:1 Ecco, l'occhio mio tutto questo l'ha veduto; l'orecchio mio l'ha udito e l'ha inteso. Giobbe 13:2 Quel che sapete voi lo so pur io, non vi sono punto inferiore. Giobbe 13:3 Ma io vorrei parlare con l'Onnipotente, avrei caro di ragionar con Dio; Giobbe 13:4 giacche' voi siete de' fabbri di menzogne, siete tutti quanti dei medici da nulla. Giobbe 13:5 Oh se serbaste il silenzio! esso vi conterebbe come sapienza. Giobbe 13:6 Ascoltate, vi prego, quel che ho da rimproverarvi; state attenti alle ragioni delle mie labbra! Giobbe 13:7 Volete dunque difendere Iddio parlando iniquamente? sostener la sua causa con parole di frode? Giobbe 13:8 Volete aver riguardo alla sua persona? e costituirvi gli avvocati di Dio? Giobbe 13:9 Sara' egli un bene per voi quando vi scrutera' a fondo? credete ingannarlo come s'inganna un uomo? Giobbe 13:10 Certo egli vi riprendera' severamente se nel vostro segreto avete dei riguardi personali. Giobbe 13:11 La maesta' sua non vi fara' sgomenti? Il suo terrore non piombera' su di voi? Giobbe 13:12 I vostri detti memorandi son massime di cenere; i vostri baluardi son baluardi d'argilla. Giobbe 13:13 Tacete! lasciatemi stare! voglio parlare io, e m'avvenga quello che puo'! Giobbe 13:14 Perche' prenderei la mia carne coi denti? Mettero' piuttosto la mia vita nelle mie mani. Giobbe 13:15 Ecco, egli m'uccidera'; non spero piu' nulla; ma io difendero' in faccia a lui la mia condotta! Giobbe 13:16 Anche questo servira' alla mia salvezza; poiche' un empio non ardirebbe presentarsi a lui. Giobbe 13:17 Ascoltate attentamente il mio discorso, porgete orecchio a quanto sto per dichiararvi. Giobbe 13:18 Ecco, io ho disposto ogni cosa per la causa, so che saro' riconosciuto giusto. Giobbe 13:19 V'e' qualcuno che voglia farmi opposizione? Se v'e' io mi taccio e vo' morire. Giobbe 13:20 Ma, o Dio, concedimi solo due cose, e non mi nascondero' dal tuo cospetto: Giobbe 13:21 ritirami d'addosso la tua mano, e fa' che i tuoi terrori non mi spaventin piu'. Giobbe 13:22 Poi interpellami, ed io rispondero'; o parlero' io, e tu replicherai. Giobbe 13:23 Quante sono le mie iniquita', quanti i miei peccati? Fammi conoscere la mia trasgressione, il mio peccato! Giobbe 13:24 Perche' nascondi il tuo volto, e mi tieni in conto di nemico? Giobbe 13:25 Vuoi tu atterrire una foglia portata via dal vento? Vuoi tu perseguitare una pagliuzza inaridita? Giobbe 13:26 tu che mi condanni a pene cosi amare, e mi fai espiare i falli della mia giovinezza, Giobbe 13:27 tu che metti i miei piedi nei ceppi; che spii tutti i miei movimenti, e tracci una linea intorno alla pianta de' miei piedi? Giobbe 13:28 Intanto questo mio corpo si disfa come legno tarlato, come un abito ro'so dalle tignuole. Giobbe 14:1 L'uomo, nato di donna, vive pochi giorni, e sazio d'affanni. Giobbe 14:2 Spunta come un fiore, poi e' reciso; fugge come un'ombra, e non dura. Giobbe 14:3 E sopra un essere cosi tu tieni gli occhi aperti! e mi fai comparir teco in giudizio! Giobbe 14:4 Chi puo' trarre una cosa pura da una impura? Nessuno. Giobbe 14:5 Giacche' i suoi giorni son fissati, e il numero de' suoi mesi dipende da te, e tu gli hai posto un termine ch'egli non puo' varcare, Giobbe 14:6 storna da lui lo sguardo, si ch'egli abbia un po' di requie, e possa godere come un operaio la fine della sua giornata. Giobbe 14:7 Per l'albero, almeno c'e' speranza; se e' tagliato, rigermoglia e continua a mettere rampolli. Giobbe 14:8 Quando la sua radice e' invecchiata sotto terra, e il suo tronco muore nel suolo, Giobbe 14:9 a sentir l'acqua, rinverdisce e mette rami come una pianta nuova. Giobbe 14:10 Ma l'uomo muore e perde ogni forza; il mortale spira e... dov'e' egli? Giobbe 14:11 Le acque del lago se ne vanno, il fiume vien meno e si prosciuga; Giobbe 14:12 cosi l'uomo giace, e non risorge piu'; finche' non vi sian piu' cieli, ei non si risvegliera' ne' sara' piu' destato dal suo sonno. Giobbe 14:13 Oh, volessi tu nascondermi nel soggiorno dei morti, tenermi occulto finche' l'ira tua sia passata, fissarmi un termine, e poi ricordarti di me!... Giobbe 14:14 Se l'uomo, dopo morto, potesse ritornare in vita, aspetterei tutti i giorni della mia fazione, finche' giungesse l'ora del mio cambio; Giobbe 14:15 tu mi chiameresti e io risponderei, tu brameresti rivedere l'opera delle tue mani. Giobbe 14:16 Ma ora tu conti i miei passi, tu osservi i miei peccati; Giobbe 14:17 le mie trasgressioni sono sigillate in un sacco, e alle mie iniquita', altre ne aggiungi. Giobbe 14:18 La montagna frana e scompare, la rupe e' divelta dal suo luogo, Giobbe 14:19 le acque rodono la pietra, le loro inondazioni trascinan via la terra: cosi tu distruggi la speranza dell'uomo. Giobbe 14:20 Tu lo sopraffai una volta per sempre, ed egli se ne va; gli muti il sembiante, e lo mandi via. Giobbe 14:21 Se i suoi figliuoli salgono in onore, egli lo ignora; se vengono in dispregio, ei non lo vede; Giobbe 14:22 questo solo sente: che il suo corpo soffre, che l'anima sua e' in lutto». Secondo discorso di Elifaz di Teman Giobbe 15:1 Allora Elifaz di Teman rispose e disse: Giobbe 15:2 «Il savio risponde egli con vana scienza? si gonfia egli il petto di vento? Giobbe 15:3 Si difende egli con ciarle inutili e con parole che non giovan nulla? Giobbe 15:4 Tu, poi, distruggi il timor di Dio, menomi il rispetto religioso che gli e' dovuto. Giobbe 15:5 La tua iniquita' ti detta le parole, e adoperi il linguaggio degli astuti. Giobbe 15:6 Non io, la tua bocca stessa ti condanna; le tue labbra stesse depongono contro a te. Giobbe 15:7 Sei tu il primo uomo che nacque? Fosti tu formato prima de' monti? Giobbe 15:8 Hai tu sentito quel che s'e' detto nel Consiglio di Dio? Hai tu fatto incetta della sapienza per te solo? Giobbe 15:9 Che sai tu che noi non sappiamo? Che conoscenza hai tu che non sia pur nostra? Giobbe 15:10 Ci son fra noi degli uomini canuti ed anche de' vecchi piu' attempati di tuo padre. Giobbe 15:11 Fai tu si poco caso delle consolazioni di Dio e delle dolci parole che t'abbiam rivolte? Giobbe 15:12 Dove ti trascina il cuore, e che voglion dire codeste torve occhiate? Giobbe 15:13 Come! tu volgi la tua collera contro Dio, e ti lasci uscir di bocca tali parole? Giobbe 15:14 Che e' mai l'uomo per esser puro, il nato di donna per esser giusto? Giobbe 15:15 Ecco, Iddio non si fida nemmeno de' suoi santi, i cieli non son puri agli occhi suoi; Giobbe 15:16 quanto meno quest'essere abominevole e corrotto, l'uomo, che tracanna l'iniquita' come l'acqua! Giobbe 15:17 Io voglio ammaestrarti; porgimi ascolto, e ti raccontero' quello che ho visto, Giobbe 15:18 quello che i Savi hanno riferito senza nulla celare di quel che sapean dai padri, Giobbe 15:19 ai quali soli e' stato dato il paese; e in mezzo ai quali non e' passato lo straniero. Giobbe 15:20 L'empio e' tormentato tutti i suoi giorni, e pochi son gli anni riservati al prepotente. Giobbe 15:21 Sempre ha negli orecchi rumori spaventosi, e in piena pace gli piomba addosso il distruttore. Giobbe 15:22 Non ha speranza d'uscir dalle tenebre, e si sente destinato alla spada. Giobbe 15:23 Va errando in cerca di pane; dove trovarne? ei sa che a lui dappresso e' pronto il giorno tenebroso. Giobbe 15:24 La distretta e l'angoscia lo riempion di paura, l'assalgono a guisa di re pronto alla pugna, Giobbe 15:25 perche' ha teso la mano contro Dio, ha sfidato l'Onnipotente, Giobbe 15:26 gli s'e' slanciato, audacemente contro, sotto il folto de' suoi scudi convessi. Giobbe 15:27 Avea la faccia coperta di grasso, i fianchi carichi di pinguedine; Giobbe 15:28 s'era stabilito in citta' distrutte, in case disabitate, destinate a diventar mucchi di sassi. Giobbe 15:29 Ei non s'arricchira', la sua fortuna non sara' stabile; ne' le sue possessioni si stenderanno sulla terra. Giobbe 15:30 Non potra' liberarsi dalle tenebre, il vento infocato fara' seccare i suoi rampolli, e sara' portato via dal soffio della bocca di Dio. Giobbe 15:31 Non confidi nella vanita'; e' un'illusione; poiche' avra' la vanita' per ricompensa. Giobbe 15:32 La sua fine verra' prima del tempo, e i suoi rami non rinverdiranno piu'. Giobbe 15:33 Sara' come vigna da cui si strappi l'uva ancor acerba, come l'ulivo da cui si scuota il fiore; Giobbe 15:34 poiche' sterile e' la famiglia del profano, e il fuoco divora le tende ov'entrano presenti. Giobbe 15:35 L'empio concepisce malizia, e partorisce rovina; ei si prepara in seno il disinganno». Quarta replica di Giobbe Giobbe 16:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 16:2 «Di cose come codeste, ne ho udite tante! Siete tutti dei consolatori molesti! Giobbe 16:3 Non ci sara' egli una fine alle parole vane? Che cosa ti provoca a rispondere? Giobbe 16:4 Anch'io potrei parlare come voi, se voi foste al posto mio; potrei mettere assieme delle parole contro a voi e su di voi scrollare il capo; Giobbe 16:5 potrei farvi coraggio con la bocca; e il conforto delle mie labbra vi calmerebbe. Giobbe 16:6 Se parlo, il mio dolore non ne sara' lenito; e se cesso di parlare, che sollievo ne avro'? Giobbe 16:7 Ora, purtroppo, Dio, m'ha ridotto senza forze, ha desolato tutta la mia casa; Giobbe 16:8 m'ha coperto di grinze e questo testimonia contro a me, la mia magrezza si leva ad accusarmi in faccia. Giobbe 16:9 La sua ira mi lacera, mi perseguita, digrigna i denti contro di me. Il mio nemico aguzza gli occhi su di me. Giobbe 16:10 Apron larga contro a me la bocca, mi percuoton per obbrobrio le guance, si metton tutt'insieme a darmi addosso. Giobbe 16:11 Iddio mi da' in balia degli empi, mi getta in mano dei malvagi. Giobbe 16:12 Vivevo in pace, ed egli m'ha scosso con violenza, m'ha preso per la nuca, m'ha frantumato, m'ha posto per suo bersaglio. Giobbe 16:13 I suoi arcieri mi circondano, egli mi trafigge i reni senza pieta', sparge a terra il mio fiele. Giobbe 16:14 Apre sopra di me breccia su breccia, mi corre addosso come un guerriero. Giobbe 16:15 Mi son cucito un cilicio sulla pelle, ho prostrato la mia fronte nella polvere. Giobbe 16:16 Il mio viso e' rosso di pianto, e sulle mie palpebre si stende l'ombra di morte. Giobbe 16:17 Eppure, le mie mani non commisero mai violenza, e la mia preghiera fu sempre pura. Giobbe 16:18 O terra, non coprire il mio sangue, e non vi sia luogo ove si fermi il mio grido! Giobbe 16:19 Gia' fin d'ora, ecco, il mio Testimonio e' in cielo, il mio Garante e' nei luoghi altissimi. Giobbe 16:20 Gli amici mi deridono, ma a Dio si volgon piangenti gli occhi miei; Giobbe 16:21 sostenga egli le ragioni dell'uomo presso Dio, le ragioni del figliuol d'uomo contro i suoi compagni! Giobbe 16:22 Poiche', pochi anni ancora, e me ne andro' per una via senza ritorno. Giobbe 17:1 Il mio soffio vitale si spegne, i miei giorni si estinguono, il sepolcro m'aspetta! Giobbe 17:2 Sono attorniato di schernitori e non posso chiuder occhio per via delle lor parole amare. Giobbe 17:3 O Dio, da' un pegno, sii tu il mio mallevadore presso di te; se no, chi mettera' la sua nella mia mano? Giobbe 17:4 Poiche' tu hai chiuso il cuor di costoro alla ragione, e pero' non li farai trionfare. Giobbe 17:5 Chi denunzia un amico si che diventi preda altrui, vedra' venir meno gli occhi de' suoi figli. Giobbe 17:6 Egli m'ha reso la favola dei popoli, e son divenuto un essere a cui si sputa in faccia. Giobbe 17:7 L'occhio mio si oscura pel dolore, tutte le mie membra non son piu' che un'ombra. Giobbe 17:8 Gli uomini retti ne son colpiti di stupore, e l'innocente insorge contro l'empio; Giobbe 17:9 ma il giusto si attiene saldo alla sua via, e chi ha le mani pure viepiu' si fortifica. Giobbe 17:10 Quanto a voi tutti, tornate pure, fatevi avanti, ma fra voi non trovero' alcun savio. Giobbe 17:11 I miei giorni passano, i miei disegni, i disegni cari al mio cuore, sono distrutti, Giobbe 17:12 e costoro pretendon che la notte sia giorno, che la luce sia vicina, quando tutto e' buio! Giobbe 17:13 Se aspetto come casa mia il soggiorno de' morti, se gia' mi son fatto il letto nelle tenebre, Giobbe 17:14 se ormai dico al sepolcro 'tu sei mio padre' e ai vermi: 'siete mia madre e mia sorella', Giobbe 17:15 dov'e' dunque la mia speranza? questa speranza mia chi la puo' scorgere? Giobbe 17:16 Essa scendera' alle porte del soggiorno de' morti, quando nella polvere troverem riposo assieme». Secondo discorso di Bildad di Suach Giobbe 18:1 Allora Bildad di Suach rispose e disse: Giobbe 18:2 «Quando porrete fine alle parole? Fate senno, e poi parleremo. Giobbe 18:3 Perche' siamo considerati come bruti e perche' siamo agli occhi vostri degli esseri impuri? Giobbe 18:4 O tu, che nel tuo cruccio laceri te stesso, dovra' la terra, per cagion tua, essere abbandonata e la roccia esser rimossa dal suo luogo? Giobbe 18:5 Si, la luce dell'empio si spegne, e la fiamma del suo fuoco non brilla. Giobbe 18:6 La luce si oscura nella sua tenda, e la lampada che gli sta sopra si spegne. Giobbe 18:7 I passi che facea nella sua forza si raccorciano, e i suoi propri disegni lo menano a ruina. Giobbe 18:8 Poiche' i suoi piedi lo traggon nel tranello, e va camminando sulle reti. Giobbe 18:9 Il laccio l'afferra pel tallone, e la trappola lo ghermisce. Giobbe 18:10 Sta nascosta in terra per lui un'insidia, e sul sentiero lo aspetta un agguato. Giobbe 18:11 Paure lo atterriscono d'ogn'intorno, lo inseguono, gli stanno alle calcagna. Giobbe 18:12 La sua forza vien meno dalla fame, la calamita' gli sta pronta al fianco. Giobbe 18:13 Gli divora a pezzo a pezzo la pelle, gli divora le membra il primogenito della morte. Giobbe 18:14 Egli e' strappato dalla sua tenda che credea sicura, e fatto scendere verso il re degli spaventi. Giobbe 18:15 Nella sua tenda dimora chi non e' de' suoi, e la sua casa e' cosparsa di zolfo. Giobbe 18:16 In basso s'inaridiscono le sue radici, in alto son tagliati i suoi rami. Giobbe 18:17 La sua memoria scompare dal paese, piu' non s'ode il suo nome per le campagne. Giobbe 18:18 e' cacciato dalla luce nelle tenebre, ed e' bandito dal mondo. Giobbe 18:19 Non lascia tra il suo popolo ne' figli, ne' nipoti, nessun superstite dov'egli soggiornava. Giobbe 18:20 Quei d'occidente son stupiti della sua sorte, e quei d'oriente ne son presi d'orrore. Giobbe 18:21 Certo son tali le dimore dei perversi e tale e' il luogo di chi non conosce Iddio». Quinta replica di Giobbe Giobbe 19:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 19:2 «Fino a quando affliggerete l'anima mia e mi tormenterete coi vostri discorsi? Giobbe 19:3 Son gia' dieci volte che m'insultate, e non vi vergognate di malmenarmi. Giobbe 19:4 Dato pure ch'io abbia errato, il mio errore concerne me solo. Giobbe 19:5 Ma se proprio volete insuperbire contro di me e rimproverarmi la vergogna in cui mi trovo, Giobbe 19:6 allora sappiatelo: chi m'ha fatto torto e m'ha avvolto nelle sue reti e' Dio. Giobbe 19:7 Ecco, io grido: 'Violenza!' e nessuno risponde; imploro aiuto, ma non c'e' giustizia! Giobbe 19:8 Dio m'ha sbarrato la via e non posso passare, ha coperto di tenebre il mio cammino. Giobbe 19:9 M'ha spogliato della mia gloria, m'ha tolto dal capo la corona. Giobbe 19:10 M'ha demolito a brano a brano, e io me ne vo! ha sradicata come un albero la mia speranza. Giobbe 19:11 Ha acceso l'ira sua contro di me, e m'ha considerato come suo nemico. Giobbe 19:12 Le sue schiere son venute tutte insieme, si sono spianata la via fino a me, han posto il campo intorno alla mia tenda. Giobbe 19:13 Egli ha allontanato da me i miei fratelli, i miei conoscenti si son del tutto alienati da me. Giobbe 19:14 M'hanno abbandonato i miei parenti, gl'intimi miei m'hanno dimenticato. Giobbe 19:15 I miei domestici e le mie serve mi trattan da straniero; agli occhi loro io sono un estraneo. Giobbe 19:16 Chiamo il mio servo, e non risponde, devo supplicarlo con la mia bocca. Giobbe 19:17 Il mio fiato ripugna alla mia moglie, faccio pieta' a chi nacque dal seno di mia madre. Giobbe 19:18 Perfino i bimbi mi sprezzano; se cerco d'alzarmi, mi scherniscono. Giobbe 19:19 Tutti gli amici piu' stretti m'hanno in orrore, e quelli che amavo mi si son vo'lti contro. Giobbe 19:20 Le mie ossa stanno attaccate alla mia pelle, alla mia carne, non m'e' rimasto che la pelle de' denti. Giobbe 19:21 Pieta', pieta' di me, voi, miei amici! che' la man di Dio m'ha colpito. Giobbe 19:22 Perche' perseguitarmi come fa Dio? Perche' non siete mai sazi della mia carne? Giobbe 19:23 Oh se le mie parole fossero scritte! se fossero consegnate in un libro! Giobbe 19:24 se con lo scarpello di ferro e col piombo fossero incise nella roccia per sempre!... Giobbe 19:25 Ma io so che il mio Vindice vive, e che alla fine si levera' sulla polvere. Giobbe 19:26 E quando, dopo la mia pelle, sara' distrutto questo corpo, senza la mia carne, vedro' Iddio. Giobbe 19:27 Io lo vedro' a me favorevole; lo contempleranno gli occhi miei, non quelli d'un altro... il cuore, dalla brama, mi si strugge in seno! Giobbe 19:28 Se voi dite: Come lo perseguiteremo, come troveremo in lui la causa prima dei suoi mali? Giobbe 19:29 Temete per voi stessi la spada, che' furiosi sono i castighi della spada, affinche' sappiate che v'e' una giustizia». Secondo discorso di Tsofar di Naama Giobbe 20:1 Allora Tsofar di Naama rispose e disse: Giobbe 20:2 «Quel che tu dici mi spinge a risponderti e ne suscita in me il fervido impulso. Giobbe 20:3 Ho udito rimproveri che mi fanno oltraggio; ma lo spirito mio mi dara' una risposta assennata. Giobbe 20:4 Non lo sai tu che in ogni tempo, da che l'uomo e' stato posto sulla terra, Giobbe 20:5 il trionfo de' malvagi e' breve, e la gioia degli empi non dura che un istante? Giobbe 20:6 Quando la sua altezza giungesse fino al cielo ed il suo capo toccasse le nubi, Giobbe 20:7 l'empio perira' per sempre come lo sterco suo; quelli che lo vedevano diranno: 'Dov'e'?' Giobbe 20:8 Se ne volera' via come un sogno, e non si trovera' piu'; dileguera' come una visione notturna. Giobbe 20:9 L'occhio che lo guardava, cessera' di vederlo, e la sua dimora piu' non lo scorgera'. Giobbe 20:10 I suoi figli si raccomanderanno ai poveri, e le sue mani restituiranno la sua ricchezza. Giobbe 20:11 Il vigor giovanile che gli riempiva l'ossa giacera' nella polvere con lui. Giobbe 20:12 Il male e' dolce alla sua bocca, se lo nasconde sotto la lingua, Giobbe 20:13 lo risparmia, non lo lascia andar giu', lo trattiene sotto al suo palato: Giobbe 20:14 ma il cibo gli si trasforma nelle viscere, e gli diventa in corpo veleno d'aspide. Giobbe 20:15 Ha trangugiato ricchezze e le vomitera'; Iddio stesso gliele ricaccera' dal ventre. Giobbe 20:16 Ha succhiato veleno d'aspide, la lingua della vipera l'uccidera'. Giobbe 20:17 Non godra' piu' la vista d'acque perenni, ne' di rivi fluenti di miele e di latte. Giobbe 20:18 Rendera' il frutto delle sue fatiche, senza poterlo ingoiare. Pari alla sua ricchezza sara' la restituzione che ne dovra' fare, e cosi non godra' dei suoi beni. Giobbe 20:19 Perche' ha oppresso e abbandonato il povero, s'e' impadronito di case che non avea costruite; Giobbe 20:20 perche' la sua ingordigia non conobbe requie, egli non salvera' nulla di cio' che ha tanto bramato. Giobbe 20:21 La sua voracita' non risparmiava nulla, percio' il suo benessere non durera'. Giobbe 20:22 Nel colmo dell'abbondanza, si trovera' in penuria; la mano di chiunque ebbe a soffrir tormenti si levera' contro lui. Giobbe 20:23 Quando stara' per riempirsi il ventre, ecco Iddio mandera' contro a lui l'ardor della sua ira; gliela fara' piovere addosso per servirgli il cibo. Giobbe 20:24 Se scampa alle armi di ferro, lo trafigge l'arco di rame. Giobbe 20:25 Si strappa il dardo, esso gli esce dal corpo, la punta sfolgorante gli vien fuori dal fiele, lo assalgono i terrori della morte. Giobbe 20:26 Buio profondo e' riservato a' suoi tesori; lo consumera' un fuoco non attizzato dall'uomo, che divorera' quel che resta nella sua tenda. Giobbe 20:27 Il cielo rivelera' la sua iniquita', e la terra insorgera' contro di lui. Giobbe 20:28 Le rendite della sua casa se n'andranno, portate via nel giorno dell'ira di Dio. Giobbe 20:29 Tale la parte che Dio riserba all'empio, tale il retaggio che Dio gli destina». Sesta replica di Giobbe Giobbe 21:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 21:2 «Porgete bene ascolto alle mie parole, e sia questa la consolazione che mi date. Giobbe 21:3 Sopportatemi, lasciate ch'io parli, e quando avro' parlato tu mi potrai deridere. Giobbe 21:4 Mi lagno io forse d'un uomo? E come farei a non perder la pazienza? Giobbe 21:5 Guardatemi, stupite, e mettetevi la mano sulla bocca. Giobbe 21:6 Quando ci penso, ne sono smarrito, e la mia carne e' presa da raccapriccio. Giobbe 21:7 Perche' mai vivono gli empi? Perche' arrivano alla vecchiaia ed anche crescon di forze? Giobbe 21:8 La loro progenie prospera, sotto ai loro sguardi, intorno ad essi, e i lor rampolli fioriscon sotto gli occhi loro. Giobbe 21:9 La loro casa e' in pace, al sicuro da spaventi, e la verga di Dio non li colpisce. Giobbe 21:10 Il loro toro monta e non falla, la loro vacca figlia senz'abortire. Giobbe 21:11 Mandan fuori come un gregge i loro piccini, e i loro figliuoli saltano e ballano. Giobbe 21:12 Cantano a suon di timpano e di cetra, e si rallegrano al suon della zampogna. Giobbe 21:13 Passano felici i loro giorni, poi scendono in un attimo nel soggiorno dei morti. Giobbe 21:14 Eppure, diceano a Dio: 'Ritirati da noi! Noi non ci curiamo di conoscer le tue vie! Giobbe 21:15 Che e' l'Onnipotente perche' lo serviamo? che guadagneremo a pregarlo?' Giobbe 21:16 Ecco, non hanno essi in mano la loro felicita'? (lungi da me il consiglio degli empi!) Giobbe 21:17 Quando avvien mai che la lucerna degli empi si spenga, che piombi loro addosso la ruina, e che Dio, nella sua ira, li retribuisca di pene? Giobbe 21:18 Quando son essi mai come paglia al vento, come pula portata via dall'uragano? Giobbe 21:19 'Iddio', mi dite, 'serba castigo pei figli dell'empio'. Ma punisca lui stesso! che lo senta lui, Giobbe 21:20 che vegga con gli occhi propri la sua ruina, e beva egli stesso l'ira dell'Onnipotente! Giobbe 21:21 E che importa all'empio della sua famiglia dopo di lui, quando il numero dei suoi mesi e' ormai compiuto? Giobbe 21:22 S'insegnera' forse a Dio la scienza? a lui che giudica quelli di lassu'? Giobbe 21:23 L'uno muore in mezzo al suo benessere, quand'e' pienamente tranquillo e felice, Giobbe 21:24 ha i secchi pieni di latte, e fresco il midollo dell'ossa. Giobbe 21:25 L'altro muore con l'amarezza nell'anima, senz'aver mai gustato il bene. Giobbe 21:26 Ambedue giacciono ugualmente nella polvere e i vermi li ricoprono. Giobbe 21:27 Ah! li conosco i vostri pensieri, e i piani che formate per abbattermi! Giobbe 21:28 Voi dite: 'E dov'e' la casa del prepotente? dov'e' la tenda che albergava gli empi?' Giobbe 21:29 Non avete dunque interrogato quelli che hanno viaggiato? Voi non vorrete negare quello che attestano; Giobbe 21:30 che, cioe', il malvagio e' risparmiato nel di della ruina, che nel giorno dell'ira egli sfugge. Giobbe 21:31 Chi gli rimprovera in faccia la sua condotta? Chi gli rende quel che ha fatto? Giobbe 21:32 Egli e' portato alla sepoltura con onore, e veglia egli stesso sulla sua tomba. Giobbe 21:33 Lievi sono a lui le zolle della valle; dopo, tutta la gente segue le sue orme; e, anche prima, una folla immensa fu come lui. Giobbe 21:34 Perche' dunque m'offrite consolazioni vane? Delle vostre risposte altro non resta che falsita'». Terzo discorso di Elifaz di Teman Giobbe 22:1 Allora Elifaz di Teman rispose e disse: Giobbe 22:2 «Puo' l'uomo recar qualche vantaggio a Dio? No; il savio non reca vantaggio che a se stesso. Giobbe 22:3 Se sei giusto, ne vien forse qualche diletto all'Onnipotente? Se sei integro nella tua condotta, ne ritrae egli un guadagno? Giobbe 22:4 e' forse per la paura che ha di te ch'egli ti castiga o vien teco in giudizio? Giobbe 22:5 La tua malvagita' non e' essa grande e le tue iniquita' non sono esse infinite? Giobbe 22:6 Tu, per un nulla, prendevi pegno da' tuoi fratelli, spogliavi delle loro vesti i mezzo ignudi. Giobbe 22:7 Allo stanco non davi a bere dell'acqua, all'affamato rifiutavi del pane. Giobbe 22:8 La terra apparteneva al piu' forte, e l'uomo influente vi piantava la sua dimora. Giobbe 22:9 Rimandavi a vuoto le vedove, e le braccia degli orfani eran spezzate. Giobbe 22:10 Ecco perche' sei circondato di lacci, e spaventato da su'biti terrori. Giobbe 22:11 O non vedi le tenebre che t'avvolgono e la piena d'acque che ti sommerge? Giobbe 22:12 Iddio non e' egli lassu' ne' cieli? Guarda lassu' le stelle eccelse, come stanno in alto! Giobbe 22:13 E tu dici: 'Iddio che sa? Puo' egli giudicare attraverso il buio? Giobbe 22:14 Fitte nubi lo coprono e nulla vede; egli passeggia sulla volta de' cieli'. Giobbe 22:15 Vuoi tu dunque seguir l'antica via per cui camminarono gli uomini iniqui, Giobbe 22:16 che furon portati via prima del tempo, e il cui fondamento fu come un torrente che scorre? Giobbe 22:17 Essi dicevano a Dio: 'Ritirati da noi!' e chiedevano che mai potesse far per loro l'Onnipotente. Giobbe 22:18 Eppure Iddio avea riempito le loro case di beni! Ah lungi da me il consiglio degli empi! Giobbe 22:19 I giusti, vedendo la loro ruina, ne gioiscono e l'innocente si fa beffe di loro: Giobbe 22:20 'Vedete se non son distrutti gli avversari nostri! la loro abbondanza l'ha divorata il fuoco!' Giobbe 22:21 Riconciliati dunque con Dio; avrai pace, e ti sara' resa la prosperita'. Giobbe 22:22 Ricevi istruzioni dalla sua bocca, e riponi le sue parole nel tuo cuore. Giobbe 22:23 Se torni all'Onnipotente, se allontani l'iniquita' dalle tue tende, sarai ristabilito. Giobbe 22:24 Getta l'oro nella polvere e l'oro d'Ophir tra i ciottoli del fiume Giobbe 22:25 e l'Onnipotente sara' il tuo oro, egli ti sara' come l'argento acquistato con fatica. Giobbe 22:26 Allora farai dell'Onnipotente la tua delizia, e alzerai la faccia verso Dio. Giobbe 22:27 Lo pregherai, egli t'esaudira', e tu scioglierai i voti che avrai fatto. Giobbe 22:28 Quello che imprenderai, ti riuscira'; sul tuo cammino risplendera' la luce. Giobbe 22:29 Se ti abbassano, tu dirai: 'In alto!' e Dio soccorrera' chi ha gli occhi a terra; Giobbe 22:30 liberera' anche chi non e' innocente, ei sara' salvo per la purita' delle tue mani». Settima replica di Giobbe Giobbe 23:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 23:2 «Anche oggi il mio lamento e' una rivolta, per quanto io cerchi di comprimere il mio gemito. Giobbe 23:3 Oh sapessi dove trovarlo! potessi arrivare fino al suo trono! Giobbe 23:4 Esporrei la mia causa dinanzi a lui, riempirei d'argomenti la mia bocca. Giobbe 23:5 Saprei quel che mi risponderebbe, e capirei quello che avrebbe da dirmi. Giobbe 23:6 Contenderebbe egli meco con la sua gran potenza? No! invece, mi presterebbe attenzione. Giobbe 23:7 La' sarebbe un uomo retto a discutere con lui, e sarei dal mio giudice assolto per sempre. Giobbe 23:8 Ma, ecco, se vo ad oriente, egli non c'e'; se ad occidente, non lo trovo; Giobbe 23:9 se a settentrione, quando vi opera, io non lo veggo; si nasconde egli nel mezzodi, io non lo scorgo. Giobbe 23:10 Ma la via ch'io batto ei la sa; se mi mettesse alla prova, ne uscirei come l'oro. Giobbe 23:11 Il mio piede ha seguito fedelmente le sue orme, mi son tenuto sulla sua via senza deviare; Giobbe 23:12 non mi sono scostato dai comandamenti delle sue labbra, ho riposto nel mio seno le parole della sua bocca. Giobbe 23:13 Ma la sua decisione e' una; chi lo fara' mutare? Quello ch'ei desidera, lo fa; Giobbe 23:14 egli seguira' quel che di me ha decretato; e di cose come queste ne ha molte in mente. Giobbe 23:15 Percio' nel suo cospetto io sono atterrito; quando ci penso, ho paura di lui. Giobbe 23:16 Iddio m'ha tolto il coraggio, l'Onnipotente mi ha spaventato. Giobbe 23:17 Questo mi annienta: non le tenebre, non la fitta oscurita' che mi ricopre. Giobbe 24:1 Perche' non sono dall'Onnipotente fissati dei tempi in cui renda la giustizia? Perche' quelli che lo conoscono non veggono quei giorni? Giobbe 24:2 Gli empi spostano i termini, rapiscono greggi e li menano a pascere; Giobbe 24:3 portano via l'asino dell'orfano, prendono in pegno il bove della vedova; Giobbe 24:4 mandano via dalla strada i bisognosi, i poveri del paese si nascondono tutti insieme. Giobbe 24:5 Eccoli, che come ona'gri del deserto escono al loro lavoro in cerca di cibo; solo il deserto da' pane a' lor figliuoli. Giobbe 24:6 Raccolgono nei campi la loro pastura, raspollano nella vigna dell'empio; Giobbe 24:7 passan la notte ignudi, senza vestito, senza una coperta che li ripari dal freddo. Giobbe 24:8 Bagnati dagli acquazzoni di montagna, per mancanza di rifugio, si stringono alle rocce. Giobbe 24:9 Ce n'e' di quelli che strappano dalla mammella l'orfano, che prendono pegni dai poveri! Giobbe 24:10 E questi se ne vanno, ignudi, senza vestiti; hanno fame, e portano i covoni. Giobbe 24:11 Fanno l'olio nel recinto dell'empio; calcan l'uva nel tino e patiscon la sete. Giobbe 24:12 Sale dalle citta' il gemito de' morenti; l'anima de' feriti implora aiuto, e Dio non si cura di codeste infamie! Giobbe 24:13 Ve ne son di quelli che si ribellano alla luce, non ne conoscono le vie, non ne battono i sentieri. Giobbe 24:14 L'assassino si leva sul far del giorno, e ammazza il meschino e il povero; la notte fa il ladro. Giobbe 24:15 L'occhio dell'adultero spia il crepuscolo, dicendo: 'Nessuno mi vedra'!' e si copre d'un velo la faccia. Giobbe 24:16 I ladri, di notte, sfondano le case; di giorno, si tengono rinchiusi; non conoscono la luce. Giobbe 24:17 Il mattino e' per essi come ombra di morte: appena lo scorgono provano i terrori del buio. Giobbe 24:18 Voi dite: 'L'empio e' una festuca sulla faccia dell'acque; la sua parte sulla terra e' maledetta: non prendera' piu' la via delle vigne. Giobbe 24:19 Come la siccita' e il calore assorbon le acque della neve, cosi il soggiorno de' morti inghiottisce chi ha peccato. Giobbe 24:20 Il seno che lo porto', l'oblia; i vermi ne fanno il loro pasto delizioso, nessuno piu' lo ricorda. Giobbe 24:21 L'iniquo sara' troncato come un albero: ei che divorava la sterile, priva di figli, e non faceva del bene alla vedova!' Giobbe 24:22 Invece, Iddio con la sua forza prolunga i giorni dei prepotenti, i quali risorgono, quand'ormai disperavan della vita. Giobbe 24:23 Da' loro sicurezza, fiducia, e i suoi occhi vegliano sul loro cammino. Giobbe 24:24 Salgono in alto, poi scompaiono ad un tratto; cadono, son mietuti come gli altri mortali; son falciati come le spighe del grano maturo. Giobbe 24:25 Se cosi non e', chi mi smentira', chi annientera' il mio dire?» Terzo discorso di Bildad di Suach Giobbe 25:1 Allora Bildad di Suach rispose e disse: Giobbe 25:2 «A Dio appartiene il dominio e il terrore: egli fa regnare la pace ne' suoi luoghi altissimi. Giobbe 25:3 Le sue legioni si posson forse contare? Su chi non si leva la sua luce? Giobbe 25:4 Come puo' dunque l'uomo esser giusto dinanzi a Dio? Come puo' esser puro il nato dalla donna? Giobbe 25:5 Ecco, la luna stessa manca di chiarore, e le stelle non son pure agli occhi di lui; Giobbe 25:6 quanto meno l'uomo, ch'e' un verme, il figliuol d'uomo ch'e' un vermicciuolo!» Ottava replica di Giobbe Giobbe 26:1 Allora Giobbe rispose e disse: Giobbe 26:2 «Come hai bene aiutato il debole! Come hai sorretto il braccio senza forza! Giobbe 26:3 Come hai ben consigliato chi e' privo di sapienza! E che abbondanza di sapere tu gli hai comunicato! Giobbe 26:4 Ma a chi ti credi di aver parlato? E di chi e' lo spirito che parla per mezzo tuo? Giobbe 26:5 Dinanzi a Dio tremano le ombre disotto alle acque ed ai loro abitanti. Giobbe 26:6 Dinanzi a lui il soggiorno dei morti e' nudo, l'abisso e' senza velo. Giobbe 26:7 Egli distende il settentrione sul vuoto, sospende la terra sul nulla. Giobbe 26:8 Rinchiude le acque nelle sue nubi, e le nubi non scoppiano per il peso. Giobbe 26:9 Nasconde l'aspetto del suo trono, vi distende sopra le sue nuvole. Giobbe 26:10 Ha tracciato un cerchio sulla faccia dell'acque, la' dove la luce confina colle tenebre. Giobbe 26:11 Le colonne del cielo sono scosse, e tremano alla sua minaccia. Giobbe 26:12 Con la sua forza egli solleva il mare, con la sua intelligenza ne abbatte l'orgoglio. Giobbe 26:13 Al suo soffio il cielo torna sereno, la sua mano trafigge il drago fuggente. Giobbe 26:14 Ecco, questi non son che gli estremi lembi dell'azione sua. Non ce ne giunge all'orecchio che un breve sussurro; ma il tuono delle sue potenti opere chi lo puo' intendere?» Giobbe 27:1 Giobbe riprese il suo discorso e disse: Giobbe 27:2 «Come vive Iddio che mi nega giustizia, come vive l'Onnipotente che mi amareggia l'anima, Giobbe 27:3 finche' avro' fiato e il soffio di Dio sara' nelle mie nari, Giobbe 27:4 le mie labbra, no, non diranno nulla d'ingiusto, e la mia lingua non proferira' falsita'. Giobbe 27:5 Lungi da me l'idea di darvi ragione! Fino all'ultimo respiro non mi lascero' togliere la mia integrita'. Giobbe 27:6 Ho preso a difendere la mia giustizia e non cedero'; il cuore non mi rimprovera uno solo de' miei giorni. Giobbe 27:7 Sia trattato da malvagio il mio nemico e da perverso chi si leva contro di me! Giobbe 27:8 Quale speranza rimane mai all'empio quando Iddio gli toglie, gli rapisce l'anima? Giobbe 27:9 Iddio prestera' egli orecchio al grido di lui, quando gli verra' sopra la distretta? Giobbe 27:10 Potra' egli prendere il suo diletto nell'Onnipotente? invocare Iddio in ogni tempo? Giobbe 27:11 Io vi mostrero' il modo d'agire di Dio, non vi nascondero' i disegni dell'Onnipotente. Giobbe 27:12 Ma queste cose voi tutti le avete osservate e perche' dunque vi perdete in vani discorsi? Giobbe 27:13 Ecco la parte che Dio riserba all'empio, l'eredita' che l'uomo violento riceve dall'Onnipotente. Giobbe 27:14 Se ha figli in gran numero son per la spada; la sua progenie non avra' pane da saziarsi. Giobbe 27:15 I superstiti son sepolti dalla morte, e le vedove loro non li piangono. Giobbe 27:16 Se accumula l'argento come polvere, se ammucchia vestiti come fango; Giobbe 27:17 li ammucchia, si, ma se ne vestira' il giusto, e l'argento l'avra' come sua parte l'innocente. Giobbe 27:18 La casa ch'ei si edifica e' come quella della tignuola, come il capanno che fa il guardiano della vigna. Giobbe 27:19 Va a letto ricco, ma per l'ultima volta; apre gli occhi e non e' piu'. Giobbe 27:20 Terrori lo sorprendono come acque; nel cuor della notte lo rapisce un uragano. Giobbe 27:21 Il vento d'oriente lo porta via, ed egli se ne va; lo spazza in un turbine al luogo suo. Giobbe 27:22 Iddio gli scaglia addosso i suoi dardi, senza pieta', per quanto egli tenti di scampare a' suoi colpi. Giobbe 27:23 La gente batte le mani quando cade, e fischia dietro a lui quando lascia il luogo dove stava. Il mistero della Sapienza divina Giobbe 28:1 Ha una miniera l'argento, e l'oro un luogo dove lo si affina. Giobbe 28:2 Il ferro si cava dal suolo, e la pietra fusa da' il rame. Giobbe 28:3 L'uomo ha posto fine alle tenebre, egli esplora i piu' profondi recessi, per trovar le pietre che son nel buio, nell'ombra di morte. Giobbe 28:4 Scava un pozzo lontan dall'abitato; il piede piu' non serve a quei che vi lavorano; son sospesi, oscillano lungi dai mortali. Giobbe 28:5 Dalla terra esce il pane, ma, nelle sue viscere, e' sconvolta come dal fuoco. Giobbe 28:6 Le sue rocce son la dimora dello zaffiro, e vi si trova della polvere d'oro. Giobbe 28:7 L'uccello di rapina non conosce il sentiero che vi mena, ne' l'ha mai scorto l'occhio del falco. Giobbe 28:8 Le fiere superbe non vi hanno messo piede, e il leone non v'e' passato mai. Giobbe 28:9 L'uomo stende la mano sul granito, rovescia dalle radici le montagne. Giobbe 28:10 Pratica trafori per entro le rocce, e l'occhio suo scorge quanto v'e' di prezioso. Giobbe 28:11 Infrena le acque perche' non gemano, e le cose nascoste trae fuori alla luce. Giobbe 28:12 Ma la Sapienza, dove trovarla? E dov'e' il luogo della Intelligenza? Giobbe 28:13 L'uomo non ne sa la via, non la si trova sulla terra de' viventi. Giobbe 28:14 L'abisso dice: 'Non e' in me'; il mare dice: 'Non sta da me'. Giobbe 28:15 Non la si ottiene in cambio d'oro, ne' la si compra a peso d'argento. Giobbe 28:16 Non la si acquista con l'oro di Ofir, con l'o'nice prezioso o con lo zaffiro. Giobbe 28:17 L'oro ed il vetro non reggono al suo confronto, non la si da' in cambio di vasi d'oro fino. Giobbe 28:18 Non si parli di corallo, di cristallo; la Sapienza val piu' delle perle. Giobbe 28:19 Il topazio d'Etiopia non puo' starle a fronte, l'oro puro non ne bilancia il valore. Giobbe 28:20 Donde vien dunque la Sapienza? E dov'e' il luogo della Intelligenza? Giobbe 28:21 Essa e' nascosta agli occhi d'ogni vivente, e' celata agli uccelli del cielo. Giobbe 28:22 L'abisso e la morte dicono: 'Ne abbiamo avuto qualche sentore'. Giobbe 28:23 Dio solo conosce la via che vi mena, egli solo sa il luogo dove dimora, Giobbe 28:24 perche' il suo sguardo giunge sino alle estremita' della terra, perch'egli vede tutto quel ch'e' sotto i cieli. Giobbe 28:25 Quando regolo' il peso del vento e fisso' la misura dell'acque, Giobbe 28:26 quando dette una legge alla pioggia e traccio' la strada al lampo dei tuoni, Giobbe 28:27 allora la vide e la rivelo', la stabili ed anche l'investigo'. Giobbe 28:28 E disse all'uomo: 'Ecco: temere il Signore: questa e' la Sapienza, e fuggire il male e' l'Intelligenza'.» Nona e ultima replica di Giobbe Giobbe 29:1 Giobbe riprese il suo discorso e disse: Giobbe 29:2 «Oh foss'io come ne' mesi d'una volta, come ne' giorni in cui Dio mi proteggeva, Giobbe 29:3 quando la sua lampada mi risplendeva sul capo, e alla sua luce io camminavo nelle tenebre! Giobbe 29:4 Oh fossi com'ero a' giorni della mia maturita', quando Iddio vegliava amico sulla mia tenda, Giobbe 29:5 quando l'Onnipotente stava ancora meco, e avevo i miei figliuoli dintorno; Giobbe 29:6 quando mi lavavo i piedi nel latte e dalla roccia mi fluivano ruscelli d'olio! Giobbe 29:7 Allorche' uscivo per andare alla porta della citta' e mi facevo preparare il seggio sulla piazza, Giobbe 29:8 i giovani, al vedermi, si ritiravano, i vecchi s'alzavano e rimanevano in piedi; Giobbe 29:9 i maggiorenti cessavan di parlare e si mettevan la mano sulla bocca; Giobbe 29:10 la voce dei capi diventava muta, la lingua s'attaccava al loro palato. Giobbe 29:11 L'orecchio che mi udiva, mi diceva beato; l'occhio che mi vedeva mi rendea testimonianza, Giobbe 29:12 perche' salvavo il misero che gridava aiuto, e l'orfano che non aveva chi lo soccorresse. Giobbe 29:13 Scendea su me la benedizione di chi stava per perire, e facevo esultare il cuor della vedova. Giobbe 29:14 La giustizia era il mio vestimento ed io il suo; la probita' era come il mio mantello e il mio turbante. Giobbe 29:15 Ero l'occhio del cieco, il piede dello zoppo; Giobbe 29:16 ero il padre de' poveri, e studiavo a fondo la causa dello sconosciuto. Giobbe 29:17 Spezzavo la ganascia all'iniquo, e gli facevo lasciar la preda che avea fra i denti. Giobbe 29:18 E dicevo: 'Morro' nel mio nido, e moltiplichero' i miei giorni come la rena; Giobbe 29:19 le mie radici si stenderanno verso l'acque, la rugiada passera' la notte sui miei rami; Giobbe 29:20 la mia gloria sempre si rinnovera', e l'arco rinverdira' nella mia mano'. Giobbe 29:21 Gli astanti m'ascoltavano pieni d'aspettazione, si tacevan per udire il mio parere. Giobbe 29:22 Quand'avevo parlato, non replicavano; la mia parola scendeva su loro come una rugiada. Giobbe 29:23 E m'aspettavan come s'aspetta la pioggia; aprivan larga la bocca come a un acquazzone di primavera. Giobbe 29:24 Io sorridevo loro quand'erano sfiduciati; e non potevano oscurar la luce del mio volto. Giobbe 29:25 Quando andavo da loro, mi sedevo come capo, ed ero come un re fra le sue schiere, come un consolatore in mezzo agli afflitti. Giobbe 30:1 E ora servo di zimbello a dei piu' giovani di me, i cui padri non mi sarei degnato di mettere fra i cani del mio gregge! Giobbe 30:2 E a che m'avrebbe servito la forza delle lor mani? Gente incapace a raggiungere l'eta' matura, Giobbe 30:3 smunta dalla miseria e dalla fame, ridotta a brucare il deserto, la terra da tempo nuda e desolata, Giobbe 30:4 strappando erba salsa presso ai cespugli, ed avendo per pane radici di ginestra. Giobbe 30:5 Sono scacciati di mezzo agli uomini, grida lor dietro la gente come dietro al ladro, Giobbe 30:6 abitano in burroni orrendi, nelle caverne della terra e fra le rocce; Giobbe 30:7 ragliano fra i cespugli, si sdraiano alla rinfusa sotto i rovi; Giobbe 30:8 gente da nulla, razza senza nome, cacciata via dal paese a bastonate. Giobbe 30:9 E ora io sono il tema delle loro canzoni, il soggetto dei loro discorsi. Giobbe 30:10 Mi aborrono, mi fuggono, non si trattengono dallo sputarmi in faccia. Giobbe 30:11 Non han piu' ritegno, m'umiliano, rompono ogni freno in mia presenza. Giobbe 30:12 Questa genia si leva alla mia destra, m'incalzano, e si appianano le vie contro di me per distruggermi. Giobbe 30:13 Hanno sovvertito il mio cammino, lavorano alla mia ruina, essi che nessuno vorrebbe soccorrere! Giobbe 30:14 S'avanzano come per un'ampia breccia, si precipitano innanzi in mezzo alle ruine. Giobbe 30:15 Terrori mi si rovesciano addosso; l'onor mio e' portato via come dal vento, e' passata come una nube la mia felicita'. Giobbe 30:16 E ora l'anima mia si strugge in me, m'hanno colto i giorni dell'afflizione. Giobbe 30:17 La notte mi trafigge, mi stacca l'ossa, e i dolori che mi rodono non hanno posa. Giobbe 30:18 Per la gran violenza del mio male la mia veste si sforma, mi si serra addosso come la tunica. Giobbe 30:19 Iddio m'ha gettato nel fango, e rassomiglio alla polvere e alla cenere. Giobbe 30:20 Io grido a te, e tu non mi rispondi; ti sto dinanzi, e tu mi stai a considerare! Giobbe 30:21 Ti sei mutato in nemico crudele verso di me; mi perseguiti con la potenza della tua mano. Giobbe 30:22 Mi levi per aria, mi fai portar via dal vento, e mi annienti nella tempesta. Giobbe 30:23 Giacche', lo so, tu mi meni alla morte, alla casa di convegno di tutti i viventi. Giobbe 30:24 Ma chi sta per perire non protende la mano? e nell'angoscia sua non grida al soccorso? Giobbe 30:25 Non piangevo io forse per chi era nell'avversita'? l'anima mia non era ella angustiata per il povero? Giobbe 30:26 Speravo il bene, ed e' venuto il male; aspettavo la luce, ed e' venuta l'oscurita'! Giobbe 30:27 Le mie viscere bollono e non hanno requie, son venuti per me giorni d'afflizione. Giobbe 30:28 Me ne vo tutto annerito, ma non dal sole; mi levo in mezzo alla raunanza, e grido aiuto; Giobbe 30:29 son diventato fratello degli sciacalli, compagno degli struzzi. Giobbe 30:30 La mia pelle e' nera, e cade a pezzi; le mie ossa son calcinate dall'arsura. Giobbe 30:31 La mia cetra non da' piu' che accenti di lutto, e la mia zampogna voce di pianto. Giobbe 31:1 Io avevo stretto un patto con gli occhi miei; come dunque avrei fissati gli sguardi sopra una vergine? Giobbe 31:2 Che parte mi avrebbe assegnata Iddio dall'alto e quale eredita' m'avrebbe data l'Onnipotente dai luoghi eccelsi? Giobbe 31:3 La sventura non e' ella per il perverso e le sciagure per quelli che fanno il male? Giobbe 31:4 Iddio non vede egli le mie vie? non conta tutti i miei passi? Giobbe 31:5 Se ho camminato insieme alla menzogna, se il piede mio s'e' affrettato dietro alla frode Giobbe 31:6 (Iddio mi pesi con la bilancia giusta e riconoscera' la mia integrita') Giobbe 31:7 se i miei passi sono usciti dalla retta via, se il mio cuore e' ito dietro ai miei occhi, se qualche sozzura mi s'e' attaccata alle mani, Giobbe 31:8 ch'io semini e un altro mangi, e quel ch'e' cresciuto nei miei campi sia sradicato! Giobbe 31:9 Se il mio cuore s'e' lasciato sedurre per amor d'una donna, se ho spiato la porta del mio prossimo, Giobbe 31:10 che mia moglie giri la macina ad un altro, e che altri abusino di lei! Giobbe 31:11 Poiche' quella e' una scelleratezza, un misfatto punito dai giudici, Giobbe 31:12 un fuoco che consuma fino a perdizione, e che avrebbe distrutto fin dalle radici ogni mia fortuna. Giobbe 31:13 Se ho disconosciuto il diritto del mio servo e della mia serva, quand'eran meco in lite, Giobbe 31:14 che farei quando Iddio si levasse per giudicarmi, e che risponderei quando mi esaminasse? Giobbe 31:15 Chi fece me nel seno di mia madre non fece anche lui? non ci ha formati nel seno materno uno stesso Iddio? Giobbe 31:16 Se ho rifiutato ai poveri quel che desideravano, se ho fatto languire gli occhi della vedova, Giobbe 31:17 se ho mangiato da solo il mio pezzo di pane senza che l'orfano ne mangiasse la sua parte, Giobbe 31:18 io che fin da giovane l'ho allevato come un padre, io che fin dal seno di mia madre sono stato guida alla vedova, Giobbe 31:19 se ho visto uno perire per mancanza di vesti o il povero senza una coperta, Giobbe 31:20 se non m'hanno benedetto i suoi fianchi, ed egli non s'e' riscaldato colla lana dei miei agnelli, Giobbe 31:21 se ho levato la mano contro l'orfano perche' mi sapevo sostenuto alla porta... Giobbe 31:22 che la mia spalla si stacchi dalla sua giuntura, il mio braccio si spezzi e cada! Giobbe 31:23 E invero mi spaventava il castigo di Dio, ed ero trattenuto dalla maesta' di lui. Giobbe 31:24 Se ho riposto la mia fiducia nell'oro, se all'oro fino ho detto: 'Tu sei la mia speranza', Giobbe 31:25 se mi son rallegrato che le mie ricchezze fosser grandi e la mia mano avesse molto accumulato, Giobbe 31:26 se, contemplando il sole che raggiava e la luna che procedeva lucente nel suo corso, Giobbe 31:27 il mio cuore, in segreto, s'e' lasciato sedurre e la mia bocca ha posato un bacio sulla mano Giobbe 31:28 (misfatto anche questo punito dai giudici che' avrei difatti rinnegato l'Iddio ch'e' di sopra), Giobbe 31:29 se mi son rallegrato della sciagura del mio nemico ed ho esultato quando gli ha inco'lto sventura Giobbe 31:30 (io, che non ho permesso alle mie labbra di peccare chiedendo la sua morte con imprecazione), Giobbe 31:31 se la gente della mia tenda non ha detto: 'Chi e' che non si sia saziato della carne delle sue bestie?' Giobbe 31:32 (lo straniero non passava la notte fuori; le mie porte erano aperte al viandante), Giobbe 31:33 se, come fan gli uomini, ho coperto i miei falli celando nel petto la mia iniquita', Giobbe 31:34 perche' avevo paura della folla e dello sprezzo delle famiglie al punto da starmene queto e non uscir di casa... Giobbe 31:35 Oh, avessi pure chi m'ascoltasse!... ecco qua la mia firma! l'Onnipotente mi risponda! Scriva l'avversario mio la sua querela, Giobbe 31:36 ed io la portero' attaccata alla mia spalla, me la cingero' come un diadema! Giobbe 31:37 Gli rendero' conto di tutt'i miei passi, a lui m'appressero' come un principe! Giobbe 31:38 Se la mia terra mi grida contro, se tutti i suoi solchi piangono, Giobbe 31:39 se ne ho mangiato il frutto senza pagarla, se ho fatto sospirare chi la coltivava, Giobbe 31:40 che invece di grano mi nascano spine, invece d'orzo mi crescano zizzanie!» Qui finiscono i discorsi di Giobbe. I discorsi di Elihu Giobbe 32:1 Quei tre uomini cessarono di rispondere a Giobbe perche' egli si credeva giusto. Giobbe 32:2 Allora l'ira di Elihu, figliuolo di Barakeel il Buzita, della tribu' di Ram, s'accese: Giobbe 32:3 s'accese contro Giobbe, perche' riteneva giusto se stesso anziche' Dio; s'accese anche contro i tre amici di lui perche' non avean trovato che rispondere, sebbene condannassero Giobbe. Giobbe 32:4 Ora, siccome quelli erano piu' attempati di lui, Giobbe 32:5 Elihu aveva aspettato a parlare a Giobbe; ma quando vide che dalla bocca di quei tre uomini non usciva piu' risposta, s'accese d'ira. Giobbe 32:6 Ed Elihu, figliuolo di Barakeel il Buzita, rispose e disse: «Io son giovine d'eta' e voi siete vecchi; percio' mi son tenuto indietro e non ho ardito esporvi il mio pensiero. Giobbe 32:7 Dicevo: 'Parleranno i giorni, e il gran numero degli anni insegnera' la sapienza'. Giobbe 32:8 Ma, nell'uomo, quel che lo rende intelligente e' lo spirito, e' il soffio dell'Onnipotente. Giobbe 32:9 Non quelli di lunga eta' sono sapienti, ne' i vecchi son quelli che comprendono il giusto. Giobbe 32:10 Percio' dico: 'Ascoltatemi; vi esporro' anch'io il mio pensiero'. Giobbe 32:11 Ecco, ho aspettato i vostri discorsi, ho ascoltato i vostri argomenti, mentre andavate cercando altre parole. Giobbe 32:12 V'ho seguito attentamente, ed ecco, nessun di voi ha convinto Giobbe, nessuno ha risposto alle sue parole. Giobbe 32:13 Non avete dunque ragione di dire: 'Abbiam trovato la sapienza! Dio soltanto lo fara' cedere; non l'uomo!' Giobbe 32:14 Egli non ha diretto i suoi discorsi contro a me, ed io non gli rispondero' colle vostre parole. Giobbe 32:15 Eccoli sconcertati! non rispondon piu', non trovan piu' parole. Giobbe 32:16 Ed ho aspettato che non parlassero piu', che restassero e non rispondessero piu'. Giobbe 32:17 Ma ora rispondero' anch'io per mio conto, esporro' anch'io il mio pensiero! Giobbe 32:18 Perche' son pieno di parole, e lo spirito ch'e' dentro di me mi stimola. Giobbe 32:19 Ecco, il mio seno e' come vin rinchiuso, e' simile ad otri pieni di vin nuovo, che stanno per scoppiare. Giobbe 32:20 Parlero' dunque e mi sollevero', apriro' le labbra e rispondero'! Giobbe 32:21 E lasciate ch'io parli senza riguardi personali, senza adulare alcuno; Giobbe 32:22 poiche' adulare io non so; se lo facessi, il mio Fattore tosto mi torrebbe di mezzo. Primo discorso di Elihu Giobbe 33:1 Ma pure, ascolta, o Giobbe, il mio dire, porgi orecchio a tutte le mie parole! Giobbe 33:2 Ecco, apro la bocca, la lingua parla sotto il mio palato. Giobbe 33:3 Nelle mie parole e' la rettitudine del mio cuore; e le mie labbra diran sinceramente quello che so. Giobbe 33:4 Lo spirito di Dio mi ha creato, e il soffio dell'Onnipotente mi da' la vita. Giobbe 33:5 Se puoi, rispondimi; prepara le tue ragioni, fatti avanti! Giobbe 33:6 Ecco, io sono uguale a te davanti a Dio; anch'io, fui tratto dall'argilla. Giobbe 33:7 Spavento di me non potra' quindi sgomentarti, e il peso della mia autorita' non ti potra' schiacciare. Giobbe 33:8 Davanti a me tu dunque hai detto (e ho bene udito il suono delle tue parole): Giobbe 33:9 'Io sono puro, senza peccato; sono innocente, non c'e' iniquita' in me; Giobbe 33:10 ma Dio trova contro me degli appigli ostili, mi tiene per suo nemico; Giobbe 33:11 mi mette i piedi nei ceppi, spia tutti i miei movimenti'. Giobbe 33:12 E io ti rispondo: In questo non hai ragione; giacche' Dio e' piu' grande dell'uomo. Giobbe 33:13 Perche' contendi con lui? poich'egli non rende conto d'alcuno dei suoi atti. Giobbe 33:14 Iddio parla, bensi, una volta ed anche due, ma l'uomo non ci bada; Giobbe 33:15 parla per via di sogni, di visioni notturne, quando un sonno profondo cade sui mortali, quando sui loro letti essi giacciono assopiti; Giobbe 33:16 allora egli apre i loro orecchi e da' loro in segreto degli ammonimenti, Giobbe 33:17 per distoglier l'uomo dal suo modo d'agire e tener lungi da lui la superbia; Giobbe 33:18 per salvargli l'anima dalla fossa, la vita dal dardo mortale. Giobbe 33:19 L'uomo e' anche ammonito sul suo letto, dal dolore, dall'agitazione incessante delle sue ossa; Giobbe 33:20 quand'egli ha in avversione il pane, e l'anima sua schifa i cibi piu' squisiti; Giobbe 33:21 la carne gli si consuma, e sparisce, mentre le ossa, prima invisibili, gli escon fuori, Giobbe 33:22 l'anima sua si avvicina alla fossa, e la sua vita a quelli che danno la morte. Giobbe 33:23 Ma se, presso a lui, v'e' un angelo, un interprete, uno solo fra i mille, che mostri all'uomo il suo dovere, Giobbe 33:24 Iddio ha pieta' di lui e dice: 'Risparmialo, che non scenda nella fossa! Ho trovato il suo riscatto'. Giobbe 33:25 Allora la sua carne divien fresca piu' di quella d'un bimbo; egli torna ai giorni della sua giovinezza; Giobbe 33:26 implora Dio, e Dio gli e' propizio; gli da' di contemplare il suo volto con giubilo, e lo considera di nuovo come giusto. Giobbe 33:27 Ed egli va cantando fra la gente e dice: 'Avevo peccato, pervertito la giustizia, e non sono stato punito come meritavo. Giobbe 33:28 Iddio ha riscattato l'anima mia, onde non scendesse nella fossa e la mia vita si schiude alla luce!' Giobbe 33:29 Ecco, tutto questo Iddio lo fa due, tre volte, all'uomo, Giobbe 33:30 per ritrarre l'anima di lui dalla fossa, perche' su di lei splenda la luce della vita. Giobbe 33:31 Sta' attento, Giobbe, dammi ascolto; taci, ed io parlero'. Giobbe 33:32 Se hai qualcosa da dire, rispondi, parla, che' io vorrei poterti dar ragione. Giobbe 33:33 Se no, tu dammi ascolto, taci, e t'insegnero' la saviezza». Secondo discorso di Elihu Giobbe 34:1 Elihu riprese a parlare e disse: Giobbe 34:2 «O voi savi, ascoltate le mie parole! Voi che siete intelligenti, prestatemi orecchio! Giobbe 34:3 Poiche' l'orecchio giudica dei discorsi, come il palato assapora le vivande. Giobbe 34:4 Scegliamo quello ch'e' giusto, riconosciamo fra noi quello ch'e' buono. Giobbe 34:5 Giobbe ha detto: 'Sono giusto, ma Dio mi nega giustizia; Giobbe 34:6 ho ragione, e passo da bugiardo; la mia ferita e' incurabile, e sono senza peccato'. Giobbe 34:7 Dov'e' l'uomo che al par di Giobbe tracanni gli empi scherni come l'acqua, Giobbe 34:8 cammini in compagnia de' malfattori, e vada assieme con gli scellerati? Giobbe 34:9 Poiche' ha detto: 'Non giova nulla all'uomo l'avere il suo diletto in Dio'. Giobbe 34:10 Ascoltatemi dunque, o uomini di senno! Lungi da Dio il male, lungi dall'Onnipotente l'iniquita'! Giobbe 34:11 Poich'egli rende all'uomo secondo le sue opere, e fa trovare a ognuno il salario della sua condotta. Giobbe 34:12 No, di certo Iddio non commette ingiustizie! l'Onnipotente non perverte il diritto. Giobbe 34:13 Chi gli ha dato il governo della terra? Chi ha affidato l'universo alla sua cura? Giobbe 34:14 S'ei non ponesse mente che a se stesso, se ritirasse a se' il suo spirito e il suo soffio, Giobbe 34:15 ogni carne perirebbe d'un tratto, e l'uomo ritornerebbe in polvere. Giobbe 34:16 Se tu se' intelligente, ascolta questo, porgi orecchio alla voce delle mie parole. Giobbe 34:17 Uno che odiasse la giustizia potrebbe governare? E osi tu condannare il Giusto, il Potente, Giobbe 34:18 che chiama i re 'uomini da nulla' e i principi 'scellerati', Giobbe 34:19 che non porta rispetto all'apparenza de' grandi, che non considera il ricco piu' del povero, perche' son tutti opera delle sue mani? Giobbe 34:20 In un attimo, essi muoiono; nel cuor della notte, la gente del popolo e' scossa e scompare, i potenti son portati via, senza man d'uomo. Giobbe 34:21 Perche' Iddio tien gli occhi aperti sulle vie de' mortali, e vede tutti i lor passi. Giobbe 34:22 Non vi son tenebre, non v'e' ombra di morte, ove possa nascondersi chi opera iniquamente. Giobbe 34:23 Dio non ha bisogno d'osservare a lungo un uomo per trarlo davanti a lui in giudizio. Giobbe 34:24 Egli fiacca i potenti, senza inchiesta; e ne stabilisce altri al loro posto; Giobbe 34:25 poich'egli conosce le loro azioni; li abbatte nella notte, e son fiaccati; Giobbe 34:26 li colpisce come dei malvagi, in presenza di tutti, Giobbe 34:27 perche' si sono sviati da lui e non hanno posto mente ad alcuna delle sue vie; Giobbe 34:28 han fatto salire a lui il gemito del povero, ed egli ha dato ascolto al gemito degli infelici. Giobbe 34:29 Quando Iddio da' requie chi lo condannera'? Chi potra' contemplarlo quando nasconde il suo volto a una nazione ovvero a un individuo, Giobbe 34:30 per impedire all'empio di regnare, per allontanar dal popolo le insidie? Giobbe 34:31 Quell'empio ha egli detto a Dio: 'Io porto la mia pena, non faro' piu' il male, Giobbe 34:32 mostrami tu quel che non so vedere; se ho agito perversamente, non lo faro' piu''? Giobbe 34:33 Dovra' forse Iddio render la giustizia a modo tuo, che tu lo critichi? Ti dira' forse: 'Scegli tu, non io, quello che sai, dillo'? Giobbe 34:34 La gente assennata e ogni uomo savio che m'ascolta, mi diranno: Giobbe 34:35 'Giobbe parla senza giudizio, le sue parole sono senza intendimento'. Giobbe 34:36 Ebbene, sia Giobbe provato sino alla fine! poiche' le sue risposte son quelle degli iniqui, Giobbe 34:37 poiche' aggiunge al peccato suo la ribellione, batte le mani in mezzo a noi, e moltiplica le sue parole contro Dio». Terzo discorso di Elihu Giobbe 35:1 Poi Elihu riprese il discorso e disse: Giobbe 35:2 «Credi tu d'aver ragione quando dici: 'Dio non si cura della mia giustizia'? Giobbe 35:3 Infatti hai detto: 'Che mi giova? che guadagno io di piu' a non peccare?' Giobbe 35:4 Io ti daro' la risposta: a te ed agli amici tuoi. Giobbe 35:5 Considera i cieli, e vedi! guarda le nuvole, come sono piu' in alto di te! Giobbe 35:6 Se pecchi, che torto gli fai? Se moltiplichi i tuoi misfatti, che danno gli rechi? Giobbe 35:7 Se sei giusto, che gli dai? Che ricev'egli dalla tua mano? Giobbe 35:8 La tua malvagita' non nuoce che al tuo simile, e la tua giustizia non giova che ai figli degli uomini. Giobbe 35:9 Si grida per le molte oppressioni, si levano lamenti per la violenza dei grandi; Giobbe 35:10 ma nessuno dice: 'Dov'e' Dio, il mio creatore, che nella notte concede canti di gioia, Giobbe 35:11 che ci fa piu' intelligenti delle bestie de' campi e piu' savi degli uccelli del cielo?' Giobbe 35:12 Si grida, si, ma egli non risponde, a motivo della superbia dei malvagi. Giobbe 35:13 Certo, Dio non da' ascolto a lamenti vani; l'Onnipotente non ne fa nessun caso. Giobbe 35:14 E tu, quando dici che non lo scorgi, la causa tua gli sta dinanzi; sappilo aspettare! Giobbe 35:15 Ma ora, perche' la sua ira non punisce, perch'egli non prende rigorosa conoscenza delle trasgressioni, Giobbe 35:16 Giobbe apre vanamente le labbra e accumula parole senza conoscimento». Quarto discorso di Elihu Giobbe 36:1 Poi Elihu seguitando disse: Giobbe 36:2 «Aspetta un po', io t'istruiro'; perche' c'e' da dire ancora a pro di Dio. Giobbe 36:3 Io trarro' la mia scienza da lontano e rendero' giustizia a colui che m'ha fatto. Giobbe 36:4 Per certo, le mie parole non son bugiarde; ti sta dinanzi un uomo dotato di perfetta scienza. Giobbe 36:5 Ecco, Iddio e' potente, ma non disdegna nessuno; e' potente per la forza dell'intelletto suo. Giobbe 36:6 Ei non lascia viver l'empio, e fa ragione ai miseri. Giobbe 36:7 Non storna lo sguardo suo dai giusti, ma li pone coi re sul trono, ve li fa sedere per sempre, e cosi li esalta. Giobbe 36:8 Se gli uomini son talora stretti da catene, se son presi nei legami dell'afflizione, Giobbe 36:9 Dio fa lor conoscere la lor condotta, le loro trasgressioni, giacche' si sono insuperbiti; Giobbe 36:10 egli apre cosi i loro orecchi a' suoi ammonimenti, e li esorta ad abbandonare il male. Giobbe 36:11 Se l'ascoltano, se si sottomettono, finiscono i loro giorni nel benessere, e gli anni loro nella gioia; Giobbe 36:12 ma, se non l'ascoltano, periscon trafitti da' suoi dardi, muoiono per mancanza d'intendimento. Giobbe 36:13 Gli empi di cuore s'abbandonano alla collera, non implorano Iddio quand'ei gl'incatena; Giobbe 36:14 cosi muoiono nel fior degli anni, e la lor vita finisce come quella dei dissoluti; Giobbe 36:15 ma Dio libera l'afflitto mediante l'afflizione, e gli apre gli orecchi mediante la sventura. Giobbe 36:16 Te pure ei vuol trarre dalle fauci della distretta, al largo, dove non e' piu' angustia, e coprir la tua mensa tranquilla di cibi succulenti. Giobbe 36:17 Ma, se giudichi le vie di Dio come fan gli empi, il giudizio e la sentenza di lui ti piomberanno addosso. Giobbe 36:18 Bada che la collera non ti trasporti alla bestemmia, e la grandezza del riscatto non t'induca a fuorviare! Giobbe 36:19 Farebbe egli caso delle tue ricchezze? Non han valore per lui, ne' l'oro, ne' tutta la possanza dell'opulenza. Giobbe 36:20 Non anelare a quella notte che porta via i popoli dal luogo loro. Giobbe 36:21 Gua'rdati bene dal volgerti all'iniquita', tu che sembri preferirla all'afflizione! Giobbe 36:22 Vedi, Iddio e' eccelso nella sua potenza; chi puo' insegnare come lui? Giobbe 36:23 Chi gli prescrive la via da seguire? Chi osa dirgli: 'Tu hai fatto male?' Giobbe 36:24 Pensa piuttosto a magnificar le sue opere; gli uomini le celebrano nei loro canti, Giobbe 36:25 tutti le ammirano, il mortale le contempla da lungi. Giobbe 36:26 Si, Iddio e' grande e noi non lo possiam conoscere; incalcolabile e' il numero degli anni suoi. Giobbe 36:27 Egli attrae a se' le gocciole dell'acqua; dai vapori ch'egli ha formato stilla la pioggia. Giobbe 36:28 Le nubi la spandono, la rovesciano sulla folla dei mortali. Giobbe 36:29 E chi puo' capire lo spiegamento delle nubi, i fragori che scoppiano nel suo padiglione? Giobbe 36:30 Ecco, ora egli spiega intorno a se' la sua luce, or prende per coperta le profondita' del mare. Giobbe 36:31 Per tal modo punisce i popoli, e da' loro del cibo in abbondanza. Giobbe 36:32 S'empie di fulmini le mani, e li lancia contro gli avversari. Giobbe 36:33 Il rombo del tuono annunzia ch'ei viene, gli animali lo presenton vicino. Giobbe 37:1 A tale spettacolo il cuor mi trema e balza fuor del suo luogo. Giobbe 37:2 Udite, udite il fragore della sua voce, il rombo che esce dalla sua bocca! Giobbe 37:3 Egli lo lancia sotto tutti i cieli e il suo lampo guizza fino ai lembi della terra. Giobbe 37:4 Dopo il lampo, una voce rugge; egli tuona con la sua voce maestosa; e quando s'ode la voce, il fulmine non e' gia' piu' nella sua mano. Giobbe 37:5 Iddio tuona con la sua voce maravigliosamente; grandi cose egli fa che noi non intendiamo. Giobbe 37:6 Dice alla neve: 'Cadi sulla terra!' lo dice al nembo della pioggia, al nembo delle piogge torrenziali. Giobbe 37:7 Rende inerte ogni mano d'uomo, onde tutti i mortali, che son opera sua, imparino a conoscerlo. Giobbe 37:8 Le bestie selvagge vanno nel covo, e stan ritirate entro le tane. Giobbe 37:9 Dai recessi del sud viene l'uragano, dagli aquiloni il freddo. Giobbe 37:10 Al soffio di Dio si forma il ghiaccio e si contrae la distesa dell'acque. Giobbe 37:11 Egli carica pure le nubi d'umidita', disperde lontano le nuvole che portano i suoi lampi Giobbe 37:12 ed esse, da lui guidate, vanno vagando nei lor giri per eseguir quanto ei loro comanda sopra la faccia di tutta la terra; Giobbe 37:13 e le manda o come flagello, o come beneficio alla sua terra, o come prova della sua bonta'. Giobbe 37:14 Porgi l'orecchio a questo, o Giobbe; fermati, e considera le maraviglie di Dio! Giobbe 37:15 Sai tu come Iddio le diriga e faccia guizzare il lampo dalle sue nubi? Giobbe 37:16 Conosci tu l'equilibrio delle nuvole, le maraviglie di colui la cui scienza e' perfetta? Giobbe 37:17 Sai tu come mai gli abiti tuoi sono caldi quando la terra s'assopisce sotto il soffio dello scirocco? Giobbe 37:18 Puoi tu, come lui, distendere i cieli e farli solidi come uno specchio di metallo? Giobbe 37:19 Insegnaci tu che dirgli!... Nelle tenebre nostre, noi non abbiam parole. Giobbe 37:20 Gli si annunziera' forse ch'io voglio parlare? Ma chi mai puo' bramare d'essere inghiottito? Giobbe 37:21 Nessuno puo' fissare il sole che sfolgora ne' cieli quando v'e' passato il vento a renderli tersi. Giobbe 37:22 Dal settentrione viene l'oro; ma Dio e' circondato da una maesta' terribile; Giobbe 37:23 l'Onnipotente noi non lo possiam scoprire. Egli e' grande in forza, in equita', in perfetta giustizia; egli non opprime alcuno. Giobbe 37:24 Percio' gli uomini lo temono; ei non degna d'uno sguardo chi si presume savio». Prima risposta dell'Eterno a Giobbe Giobbe 38:1 Allora l'Eterno rispose a Giobbe dal seno della tempesta, e disse: Giobbe 38:2 «Chi e' costui che oscura i miei disegni con parole prive di senno? Giobbe 38:3 Orsu', cingiti i lombi come un prode; io ti faro' delle domande e tu insegnami! Giobbe 38:4 Dov'eri tu quand'io fondavo la terra? Dillo, se hai tanta intelligenza. Giobbe 38:5 Chi ne fisso' le dimensioni? giacche' tu il sai! O chi tiro' sovr'essa la corda da misurare? Giobbe 38:6 Su che furon poggiate le sue fondamenta, o chi ne pose la pietra angolare Giobbe 38:7 quando le stelle del mattino cantavan tutte assieme e tutti i figli di Dio davan in gridi di giubilo? Giobbe 38:8 Chi chiuse con porte il mare balzante fuor dal seno materno, Giobbe 38:9 quando gli detti le nubi per vestimento e per fasce l'oscurita', Giobbe 38:10 quando gli tracciai de' confini, gli misi sbarre e porte, Giobbe 38:11 e dissi: 'Fin qui tu verrai, e non oltre; qui si fermera' l'orgoglio de' tuoi flutti?' Giobbe 38:12 Hai tu mai, in vita tua, comandato al mattino? o insegnato il suo luogo all'aurora, Giobbe 38:13 perch'ella afferri i lembi della terra, e ne scuota via i malvagi? Giobbe 38:14 La terra si trasfigura come creta sotto il sigillo, e appar come vestita d'un ricco manto; Giobbe 38:15 i malfattori sono privati della luce loro, e il braccio, alzato gia', e' spezzato. Giobbe 38:16 Sei tu penetrato fino alle sorgenti del mare? hai tu passeggiato in fondo all'abisso? Giobbe 38:17 Le porte della morte ti son esse state scoperte? Hai tu veduto le porte dell'ombra di morte? Giobbe 38:18 Hai tu abbracciato collo sguardo l'ampiezza della terra? Parla, se la conosci tutta! Giobbe 38:19 Dov'e' la via che guida al soggiorno della luce? E la tenebra dov'e' la sua dimora? Giobbe 38:20 Le puoi tu menare verso i loro domini, e sai tu bene i sentieri per ricondurle a casa? Giobbe 38:21 Lo sai di sicuro! che' tu eri, allora, gia' nato, e il numero de' tuoi giorni e' grande!... Giobbe 38:22 Sei tu entrato ne' depositi della neve? Li hai visti i depositi della grandine Giobbe 38:23 ch'io tengo in serbo per i tempi della distretta, pel giorno della battaglia e della guerra? Giobbe 38:24 Per quali vie si diffonde la luce e si sparge il vento orientale sulla terra? Giobbe 38:25 Chi ha aperto i canali all'acquazzone e segnato la via al lampo dei tuoni, Giobbe 38:26 perche' la pioggia cada sulla terra inabitata, sul deserto ove non sta alcun uomo, Giobbe 38:27 e disseti le solitudini desolate, si che vi germogli e cresca l'erba? Giobbe 38:28 Ha forse la pioggia un padre? o chi genera le gocce della rugiada? Giobbe 38:29 Dal seno di chi esce il ghiaccio, e la brina del cielo chi la da' alla luce? Giobbe 38:30 Le acque, divenute come pietra, si nascondono, e la superficie dell'abisso si congela. Giobbe 38:31 Sei tu che stringi i legami delle Pleiadi, o potresti tu scioglier le catene d'Orione? Giobbe 38:32 Sei tu che, al suo tempo, fai apparire le costellazioni e guidi la grand'Orsa insieme a' suoi piccini? Giobbe 38:33 Conosci tu le leggi del cielo? e regoli tu il dominio di esso sulla terra? Giobbe 38:34 Puoi tu levar la voce fino alle nubi, e far che abbondanza di pioggia ti ricopra? Giobbe 38:35 I fulmini parton forse al tuo comando? Ti dicono essi: 'Eccoci qua'? Giobbe 38:36 Chi ha messo negli strati delle nubi sapienza, o chi ha dato intelletto alla meteora? Giobbe 38:37 Chi conta con sapienza le nubi? e gli otri del cielo chi li versa Giobbe 38:38 allorche' la polvere stemperata diventa come una massa in fusione e le zolle de' campi si saldan fra loro? Giobbe 38:39 Sei tu che cacci la preda per la leonessa, che sazi la fame de' leoncelli Giobbe 38:40 quando si appiattano nelle tane e si mettono in agguato nella macchia? Giobbe 38:41 Chi provvede il pasto al corvo quando i suoi piccini gridano a Dio e vanno errando senza cibo? Giobbe 39:1 Sai tu quando le capre selvagge delle rocce figliano? Hai tu osservato quando le cerve partoriscono? Giobbe 39:2 Conti tu i mesi della lor pregnanza e sai tu il momento in cui debbono sgravarsi? Giobbe 39:3 S'accosciano, fanno i lor piccini, e son tosto liberate delle loro doglie; Giobbe 39:4 i lor piccini si fanno forti, crescono all'aperto, se ne vanno, e non tornan piu' alle madri. Giobbe 39:5 Chi manda libero l'ona'gro, e chi scioglie i legami all'asino selvatico, Giobbe 39:6 al quale ho dato per dimora il deserto, e la terra salata per abitazione? Giobbe 39:7 Egli si beffa del frastuono della citta', e non ode grida di padrone. Giobbe 39:8 Batte le montagne della sua pastura, e va in traccia d'ogni filo di verde. Giobbe 39:9 Il bufalo vorra' egli servirti o passar la notte presso alla tua mangiatoia? Giobbe 39:10 Legherai tu il bufalo con una corda perche' faccia il solco? erpichera' egli le valli dietro a te? Giobbe 39:11 Ti fiderai di lui perche' la sua forza e' grande? Lascerai a lui il tuo lavoro? Giobbe 39:12 Conterai su lui perche' ti porti a casa la raccolta e ti ammonti il grano sull'aia? Giobbe 39:13 Lo struzzo batte allegramente l'ali; ma le penne e le piume di lui son esse pietose? Giobbe 39:14 No, poich'egli abbandona sulla terra le proprie uova e le lascia scaldar sopra la sabbia. Giobbe 39:15 Egli dimentica che un piede le potra' schiacciare, e che le bestie dei campi le potran calpestare. Giobbe 39:16 Tratta duramente i suoi piccini, quasi non fosser suoi; la sua fatica sara' vana, ma cio' non lo turba, Giobbe 39:17 che' Iddio l'ha privato di sapienza, e non gli ha impartito intelligenza. Giobbe 39:18 Ma quando si leva e piglia lo slancio, si beffa del cavallo e di chi lo cavalca. Giobbe 39:19 Sei tu che da'i al cavallo il coraggio? che gli vesti il collo d'una fremente criniera? Giobbe 39:20 Sei tu che lo fai saltar come la locusta? Il fiero suo nitrito incute spavento. Giobbe 39:21 Raspa la terra nella valle ed esulta della sua forza; si slancia incontro alle armi. Giobbe 39:22 Della paura si ride, non trema, non indietreggia davanti alla spada. Giobbe 39:23 Gli risuona addosso il turcasso, la folgorante lancia e il dardo. Giobbe 39:24 Con fremente furia divora la terra. Non sta piu' fermo quando suona la tromba. Giobbe 39:25 Com'ode lo squillo, dice: Aha! e fiuta da lontano la battaglia, la voce tonante dei capi, e il grido di guerra. Giobbe 39:26 e' l'intelligenza tua che allo sparviere fa spiccare il volo e spiegar l'ali verso mezzogiorno? Giobbe 39:27 e' forse al tuo comando che l'aquila si leva in alto e fa il suo nido nei luoghi elevati? Giobbe 39:28 Abita nelle rocce e vi pernotta; sta sulla punta delle rupi, sulle vette scoscese; Giobbe 39:29 di la' spia la preda, e i suoi occhi miran lontano. I suoi piccini s'abbeveran di sangue, e dove son de' corpi morti, ivi ella si trova». Giobbe 40:1 L'Eterno continuo' a rispondere a Giobbe e disse: Giobbe 40:2 «Il censore dell'Onnipotente vuole ancora contendere con lui? Colui che censura Iddio ha egli una risposta a tutto questo?» Giobbe 40:3 Allora Giobbe rispose all'Eterno e disse: Giobbe 40:4 «Ecco, io son troppo meschino; che ti risponderei? Io mi metto la mano sulla bocca. Giobbe 40:5 Ho parlato una volta, ma non riprendero' la parola, due volte... ma non lo faro' piu'». Seconda risposta dell'Eterno a Giobbe Giobbe 40:6 L'Eterno allora rispose a Giobbe dal seno della tempesta, e disse: Giobbe 40:7 «Orsu', cingiti i lombi come un prode; ti faro' delle domande e tu insegnami! Giobbe 40:8 Vuoi tu proprio annullare il mio giudizio? condannar me per giustificar te stesso? Giobbe 40:9 Hai tu un braccio pari a quello di Dio? o una voce che tuoni come la sua? Giobbe 40:10 Su via, adornati di maesta', di grandezza, rivestiti di splendore, di magnificenza! Giobbe 40:11 Da' libero corso ai furori dell'ira tua; mira tutti i superbi e abbassali! Giobbe 40:12 Mira tutti i superbi e umiliali! e schiaccia gli empi dovunque stanno! Giobbe 40:13 Seppelliscili tutti assieme nella polvere, copri di bende la lor faccia nel buio della tomba! Giobbe 40:14 Allora, anch'io ti lodero', perche' la tua destra t'avra' dato la vittoria. Giobbe 40:15 Guarda l'ippopotamo che ho fatto al par di te; esso mangia l'erba come il bove. Giobbe 40:16 Ecco la sua forza e' nei suoi lombi, e il vigor suo nei muscoli del ventre. Giobbe 40:17 Stende rigida come un cedro la coda; i nervi delle sue cosce sono intrecciati insieme. Giobbe 40:18 Le sue ossa sono tubi di rame; le sue membra, sbarre di ferro. Giobbe 40:19 Esso e' il capolavoro di Dio; colui che lo fece l'ha fornito di falce, Giobbe 40:20 perche' i monti gli producon la pastura; e la' tutte le bestie de' campi gli scherzano intorno. Giobbe 40:21 Si giace sotto i loti, nel folto de' canneti, in mezzo alle paludi. Giobbe 40:22 I loti lo copron dell'ombra loro, i salci del torrente lo circondano. Giobbe 40:23 Straripi pure il fiume, ei non trema; rimane calmo, anche se avesse un Giordano alla gola. Giobbe 40:24 Potrebbe alcuno impadronirsene assalendolo di fronte? o prenderlo colle reti per forargli il naso? Giobbe 40:25 Prenderai tu il coccodrillo all'amo? Gli assicurerai la lingua colla corda? Giobbe 40:26 Gli passerai un giunco per le narici? Gli forerai le mascelle con l'uncino? Giobbe 40:27 Ti rivolgera' egli molte supplicazioni? Ti dira' egli delle parole dolci? Giobbe 40:28 Fara' egli teco un patto perche' tu lo prenda per sempre al tuo servizio? Giobbe 40:29 Scherzerai tu con lui come fosse un uccello? L'attaccherai a un filo per divertir le tue ragazze? Giobbe 40:30 Ne trafficheranno forse i pescatori? Lo spartiranno essi fra i negozianti? Giobbe 40:31 Gli coprirai tu la pelle di dardi e la testa di ramponi? Giobbe 40:32 Mettigli un po' le mani addosso!... Ti ricorderai del combattimento e non ci tornerai! Giobbe 41:1 Ecco, fallace e' la speranza di chi l'assale; basta scorgerlo e s'e' atterrati. Giobbe 41:2 Nessuno e' tanto ardito da provocarlo. E chi dunque osera' starmi a fronte? Giobbe 41:3 Chi mi ha anticipato alcun che perch'io glielo debba rendere? Sotto tutti i cieli, ogni cosa e' mia. Giobbe 41:4 E non vo' tacer delle sue membra, della sua gran forza, della bellezza della sua armatura. Giobbe 41:5 Chi l'ha mai spogliato della sua corazza? Chi e' penetrato fra la doppia fila dei suoi denti? Giobbe 41:6 Chi gli ha aperti i due battenti della gola? Intorno alla chiostra de' suoi denti sta il terrore. Giobbe 41:7 Superbe son le file de' suoi scudi, strettamente uniti come da un sigillo. Giobbe 41:8 Uno tocca l'altro, e tra loro non passa l'aria. Giobbe 41:9 Sono saldati assieme, si tengono stretti, sono inseparabili. Giobbe 41:10 I suoi starnuti danno sprazzi di luce; i suoi occhi son come le palpebre dell'aurora. Giobbe 41:11 Dalla sua bocca partono vampe, ne scappan fuori scintille di fuoco. Giobbe 41:12 Dalle sue narici esce un fumo, come da una pignatta che bolla o da una caldaia. Giobbe 41:13 L'alito suo accende i carboni, e una fiamma gli erompe dalla gola. Giobbe 41:14 Nel suo collo risiede la forza, dinanzi a lui salta il terrore. Giobbe 41:15 Compatte sono in lui le parti flosce della carne, gli stanno salde addosso, non si muovono. Giobbe 41:16 Il suo cuore e' duro come il sasso, duro come la macina di sotto. Giobbe 41:17 Quando si rizza, tremano i piu' forti, e dalla paura son fuori di se'. Giobbe 41:18 Invano lo si attacca con la spada; a nulla valgon lancia, giavellotto, corazza. Giobbe 41:19 Il ferro e' per lui come paglia; il rame, come legno tarlato. Giobbe 41:20 La figlia dell'arco non lo mette in fuga; le pietre della fionda si mutano per lui in stoppia. Giobbe 41:21 Stoppia gli par la mazza e si ride del fremer della lancia. Giobbe 41:22 Il suo ventre e' armato di punte acute, e lascia come tracce d'erpice sul fango. Giobbe 41:23 Fa bollire l'abisso come una caldaia, del mare fa come un gran vaso da profumi. Giobbe 41:24 Si lascia dietro una scia di luce; l'abisso par coperto di bianca chioma. Giobbe 41:25 Non v'e' sulla terra chi lo domi; e' stato fatto per non aver paura. Giobbe 41:26 Guarda in faccia tutto cio' ch'e' eccelso, e' re su tutte le belve piu' superbe». Giobbe 42:1 Allora Giobbe rispose all'Eterno e disse: Giobbe 42:2 «Io riconosco che tu puoi tutto, e che nulla puo' impedirti d'eseguire un tuo disegno. Giobbe 42:3 Chi e' colui che senza intendimento offusca il tuo disegno?... Si, ne ho parlato; ma non lo capivo; son cose per me troppo maravigliose ed io non le conosco. Giobbe 42:4 Deh, ascoltami, io parlero'; io ti faro' delle domande e tu insegnami! Giobbe 42:5 Il mio orecchio avea sentito parlar di te ma ora l'occhio mio t'ha veduto. Giobbe 42:6 Percio' mi ritratto, mi pento sulla polvere e sulla cenere». L'Epilogo Giobbe 42:7 Dopo che ebbe rivolto questi discorsi a Giobbe, l'Eterno disse a Elifaz di Teman: 'L'ira mia e' accesa contro te e contro i tuoi due amici, perche' non avete parlato di me secondo la verita', come ha fatto il mio servo Giobbe. Giobbe 42:8 Ora dunque prendetevi sette tori e sette montoni, venite a trovare il mio servo Giobbe e offriteli in olocausto per voi stessi. Il mio servo Giobbe preghera' per voi; ed io avro' riguardo a lui per non punir la vostra follia; poiche' non avete parlato di me secondo la verita', come ha fatto il mio servo Giobbe'. Giobbe 42:9 Elifaz di Teman e Bildad di Suach e Tsofar di Naama se ne andarono e fecero come l'Eterno aveva loro ordinato; e l'Eterno ebbe riguardo a Giobbe. Giobbe 42:10 E quando Giobbe ebbe pregato per i suoi amici, l'Eterno lo ristabili nella condizione di prima e gli rese il doppio di tutto quello che gia' gli era appartenuto. Giobbe 42:11 Tutti i suoi fratelli, tutte le sue sorelle e tutte le sue conoscenze di prima vennero a trovarlo, mangiarono con lui in casa sua, gli fecero le loro condoglianze e lo consolarono di tutti i mali che l'Eterno gli avea fatto cadere addosso; e ognuno d'essi gli dette un pezzo d'argento e un anello d'oro. Giobbe 42:12 E l'Eterno benedi gli ultimi anni di Giobbe piu' de' primi; ed ei s'ebbe quattordicimila pecore, seimila cammelli, mille paia di bovi e mille asine. Giobbe 42:13 E s'ebbe pure sette figliuoli e tre figliuole; Giobbe 42:14 e chiamo' la prima, Colomba; la seconda, Cassia; la terza, Cornustibia. Giobbe 42:15 E in tutto il paese non c'eran donne cosi belle come le figliuole di Giobbe; e il padre assegno' loro una eredita' tra i loro fratelli. Giobbe 42:16 Giobbe, dopo questo, visse centoquarant'anni, e vide i suoi figliuoli e i figliuoli dei suoi figliuoli, fino alla quarta generazione. Giobbe 42:17 Poi Giobbe mori vecchio e sazio di giorni.Salmi 1:1-150:6 LIBRO PRIMO (Salmi 1 a 41) Salmi 1:1 Beato l'uomo che non cammina secondo il consiglio degli empi, che non si ferma nella via de' peccatori; ne' si siede sul banco degli schernitori; Salmi 1:2 ma il cui diletto e' nella legge dell'Eterno, e su quella legge medita giorno e notte. Salmi 1:3 Egli sara' come un albero piantato presso a rivi d'acqua, il quale da' il suo frutto nella sua stagione, e la cui fronda non appassisce; e tutto quello che fa, prosperera'. Salmi 1:4 Non cosi gli empi; anzi son come pula che il vento porta via. Salmi 1:5 Percio' gli empi non reggeranno dinanzi al giudizio, ne' i peccatori nella raunanza dei giusti. Salmi 1:6 Poiche' l'Eterno conosce la via dei giusti, ma la via degli empi mena alla rovina. Salmi 2:1 Perche' tumultuano le nazioni, e meditano i popoli cose vane? Salmi 2:2 I re della terra si ritrovano e i principi si consigliano assieme contro l'Eterno e contro il suo Unto, dicendo: Salmi 2:3 Rompiamo i loro legami e gettiam via da noi le loro funi. Salmi 2:4 Colui che siede ne' cieli ne ridera'; il Signore si beffera' di loro. Salmi 2:5 Allora parlera' loro nella sua ira, e nel suo furore li rendera' smarriti: Salmi 2:6 Eppure, dira', io ho stabilito il mio re sopra Sion, monte della mia santita'. Salmi 2:7 Io spieghero' il decreto: L'Eterno mi disse: Tu sei il mio figliuolo, oggi io t'ho generato. Salmi 2:8 Chiedimi, io ti daro' le nazioni per la tua eredita' e le estremita' della terra per tuo possesso. Salmi 2:9 Tu le fiaccherai con uno scettro di ferro; tu le spezzerai come un vaso di vasellaio. Salmi 2:10 Ora dunque, o re, siate savi; lasciatevi correggere, o giudici della terra. Salmi 2:11 Servite l'Eterno con timore, e gioite con tremore. Salmi 2:12 Rendete omaggio al figlio, che talora l'Eterno non si adiri e voi non periate nella vostra via, perche' d'un tratto l'ira sua puo' divampare. Beati tutti quelli che confidano in lui! Salmi 3:1 Salmo di Davide composto quand'egli fuggi dinanzi ad Absalom suo figliuolo. O Eterno, quanto numerosi sono i miei nemici! Molti son quelli che si levano contro di me, Salmi 3:2 molti quelli che dicono dell'anima mia: Non c'e' salvezza per lui presso Dio! Sela. Salmi 3:3 Ma tu, o Eterno, sei uno scudo attorno a me, sei la mia gloria, colui che mi rialza il capo. Salmi 3:4 Con la mia voce io grido all'Eterno, ed egli mi risponde dal monte della sua santita'. Sela. Salmi 3:5 Io mi son coricato e ho dormito, poi mi sono risvegliato, perche' l'Eterno mi sostiene. Salmi 3:6 Io non temo le miriadi di popolo che si sono accampate contro a me d'ogni intorno. Salmi 3:7 Levati, o Eterno, salvami, Dio mio; giacche' tu hai percosso tutti i miei nemici sulla guancia, hai rotto i denti degli empi. Salmi 3:8 All'Eterno appartiene la salvezza; la tua benedizione riposi sul tuo popolo! Sela. Salmi 4:1 Al Capo de' musici. Per strumenti a corda. Salmo di Davide. Quand'io grido, rispondimi, o Dio della mia giustizia; quand'ero in distretta, tu m'hai messo al largo; abbi pieta' di me ed esaudisci la mia preghiera! Salmi 4:2 Figliuoli degli uomini, fino a quando sara' la mia gloria coperta d'obbrobrio? Fino a quando amerete vanita' e andrete dietro a menzogna? Sela. Salmi 4:3 Sappiate che l'Eterno s'e' appartato uno ch'egli ama; l'Eterno m'esaudira' quando gridero' a lui. Salmi 4:4 Tremate e non peccate; ragionate nel cuor vostro sui vostri letti e tacete. Sela. Salmi 4:5 Offrite sacrifizi di giustizia, e confidate nell'Eterno. Salmi 4:6 Molti van dicendo: Chi ci fara' veder la prosperita'? O Eterno, fa' levare su noi la luce del tuo volto! Salmi 4:7 Tu m'hai messo piu' gioia nel cuore che non provino essi quando il loro grano e il loro mosto abbondano. Salmi 4:8 In pace io mi corichero' e in pace dormiro', perche' tu solo, o Eterno, mi fai abitare in sicurta'. Salmi 5:1 Al capo de' musici. Per strumenti a fiato. Salmo di Davide. Porgi l'orecchio alle mie parole, o Eterno, sii attento ai miei sospiri. Salmi 5:2 Odi la voce del mio grido, o mio Re e mio Dio, perche' a te rivolgo la mia preghiera. Salmi 5:3 O Eterno, al mattino tu ascolterai la mia voce; al mattino ti offriro' la mia preghiera e aspettero'; Salmi 5:4 poiche' tu non sei un Dio che prenda piacere nell'empieta'; il malvagio non sara' tuo ospite. Salmi 5:5 Quelli che si gloriano non sussisteranno dinanzi agli occhi tuoi; tu odii tutti gli operatori d'iniquita'. Salmi 5:6 Tu farai perire quelli che dicon menzogne; l'Eterno aborrisce l'uomo di sangue e di frode. Salmi 5:7 Ma io, per la grandezza della tua benignita', entrero' nella tua casa; e, vo'lto al tempio della tua santita', adorero' nel tuo timore. Salmi 5:8 O Eterno, guidami per la tua giustizia, a cagion de' miei insidiatori; ch'io veda diritta innanzi a me la tua via; Salmi 5:9 poiche' in bocca loro non v'e' sincerita', il loro interno e' pieno di malizia; la loro gola e' un sepolcro aperto, lusingano con la loro lingua. Salmi 5:10 Condannali, o Dio! non riescano nei loro disegni! Scacciali per la moltitudine de' loro misfatti, poiche' si son ribellati contro a te. Salmi 5:11 E si rallegreranno tutti quelli che in te confidano; manderanno in perpetuo grida di gioia. Tu stenderai su loro la tua protezione, e quelli che amano il tuo nome festeggeranno in te, Salmi 5:12 perche' tu, o Eterno, benedirai il giusto; tu lo circonderai di benevolenza, come d'uno scudo. Salmi 6:1 Al Capo de' musici. Per strumenti a corda. Su Sheminith. Salmo di Davide. O Eterno, non correggermi nella tua ira, e non castigarmi nel tuo cruccio. Salmi 6:2 Abbi pieta' di me, o Eterno, perche' son tutto fiacco; sanami, o Eterno, perche' le mie ossa son tutte tremanti. Salmi 6:3 Anche l'anima mia e' tutta tremante; e tu, o Eterno, infino a quando? Salmi 6:4 Ritorna, o Eterno, libera l'anima mia; salvami, per amor della tua benignita'. Salmi 6:5 Poiche' nella morte non c'e' memoria di te; chi ti celebrera' nel soggiorno de' morti? Salmi 6:6 Io sono esausto a forza di gemere; ogni notte allago di pianto il mio letto e bagno delle mie lacrime il mio giaciglio. Salmi 6:7 L'occhio mio si consuma dal dolore, invecchia a cagione di tutti i miei nemici. Salmi 6:8 Ritraetevi da me, voi tutti operatori d'iniquita'; poiche' l'Eterno ha udita la voce del mio pianto. Salmi 6:9 L'Eterno ha udita la mia supplicazione, l'Eterno accoglie la mia preghiera. Salmi 6:10 Tutti i miei nemici saran confusi e grandemente smarriti; volteranno le spalle e saranno svergognati in un attimo. Salmi 7:1 Shiggaion di Davide, ch'egli canto' all'Eterno, a proposito delle parole di Cush, beniaminita. O Eterno, Dio mio, io mi confido in te; salvami da tutti quelli che mi perseguitano, e liberami; Salmi 7:2 che talora il nemico, come un leone, non sbrani l'anima mia lacerandola, senza che alcuno mi liberi. Salmi 7:3 O Eterno, Dio mio, se ho fatto questo, se v'e' perversita' nelle mie mani, Salmi 7:4 se ho reso mal per bene a chi viveva meco in pace (io che ho liberato colui che m'era nemico senza cagione), Salmi 7:5 perseguiti pure il nemico l'anima mia e la raggiunga, e calpesti al suolo la mia vita, e stenda la mia gloria nella polvere. Sela. Salmi 7:6 Le'vati, o Eterno, nell'ira tua, innalzati contro i furori de' miei nemici, e de'stati in mio favore. Salmi 7:7 Tu hai ordinato il giudicio. Ti circondi l'assemblea de' popoli, e ponti a sedere al disopra d'essa in luogo elevato. Salmi 7:8 L'Eterno giudica i popoli; giudica me, o Eterno, secondo la mia giustizia e la mia integrita'. Salmi 7:9 Deh, venga meno la malvagita' de' malvagi, ma stabilisci il giusto; poiche' sei l'Iddio giusto che prova i cuori e le reni. Salmi 7:10 Il mio scudo e' in Dio, che salva i diritti di cuore. Salmi 7:11 Iddio e' un giusto giudice, un Dio che s'adira ogni giorno. Salmi 7:12 Se il malvagio non si converte egli aguzzera' la sua spada; egli ha teso l'arco suo e lo tien pronto; Salmi 7:13 dispone contro di lui strumenti di morte; le sue frecce le rende infocate. Salmi 7:14 Ecco, il malvagio e' in doglie per produrre iniquita'. Egli ha concepito malizia e partorisce menzogna. Salmi 7:15 Ha scavato una fossa e l'ha resa profonda, ma e' caduto nella fossa che ha fatta. Salmi 7:16 La sua malizia gli ritornera' sul capo, e la sua violenza gli scendera' sulla testa. Salmi 7:17 Io lodero' l'Eterno per la sua giustizia, e salmeggero' al nome dell'Eterno, dell'Altissimo. Salmi 8:1 Al Capo de' musici. Sulla Ghittea. Salmo di Davide. O Eterno, Signor nostro, quant'e' magnifico il tuo nome in tutta la terra! O Tu che hai posta la tua maesta' nei cieli. Salmi 8:2 Dalla bocca de' fanciulli e de' lattanti tu hai tratto una forza, per cagione de' tuoi nemici, per ridurre al silenzio l'avversario e il vendicatore. Salmi 8:3 Quand'io considero i tuoi cieli, opra delle tue dita, la luna e le stelle che tu hai disposte - Salmi 8:4 che cos'e' l'uomo che tu n'abbia memoria? e il figliuol dell'uomo che tu ne prenda cura? Salmi 8:5 Eppure tu l'hai fatto poco minor di Dio, e l'hai coronato di gloria e d'onore. Salmi 8:6 Tu l'hai fatto signoreggiare sulle opere delle tue mani, hai posto ogni cosa sotto i suoi piedi: Salmi 8:7 pecore e buoi tutti quanti ed anche le fiere della campagna; Salmi 8:8 gli uccelli del cielo e i pesci del mare, tutto quel che percorre i sentieri de' mari. Salmi 8:9 O Eterno, Signor nostro, quant'e' magnifico il tuo nome in tutta la terra! Salmi 9:1 Al Capo dei musici. Su «Muori pel figlio». Salmo di Davide. Io celebrero' l'Eterno con tutto il mio cuore, io narrero' tutte le tue maraviglie. Salmi 9:2 Io mi rallegrero' e festeggero' in te, salmeggero' al tuo nome, o Altissimo. Salmi 9:3 Poiche' i miei nemici voltan le spalle, cadono e periscono dinanzi al tuo cospetto. Salmi 9:4 Poiche' tu hai sostenuto il mio diritto e la mia causa; ti sei assiso sul trono come giusto giudice. Salmi 9:5 Tu hai sgridate le nazioni, hai distrutto l'empio, hai cancellato il loro nome in sempiterno. Salmi 9:6 e' finita per il nemico! Son rovine perpetue! e delle citta' che tu hai distrutte perfin la memoria e' perita. Salmi 9:7 Ma l'Eterno siede come re in eterno; egli ha preparato il suo trono per il giudizio. Salmi 9:8 Ed egli giudichera' il mondo con giustizia, giudichera' i popoli con rettitudine. Salmi 9:9 E l'Eterno sara' un alto ricetto all'oppresso, un alto ricetto in tempi di distretta; Salmi 9:10 e quelli che conoscono il tuo nome confideranno in te, perche', o Eterno, tu non abbandoni quelli che ti cercano. Salmi 9:11 Salmeggiate l'Eterno che abita in Sion, raccontate tra i popoli le sue gesta. Salmi 9:12 Perche' colui che domanda ragion del sangue, si ricorda dei miseri e non ne dimentica il grido. Salmi 9:13 Abbi pieta' di me, o Eterno! Vedi l'afflizione che soffro da quelli che m'odiano, o tu che mi trai su dalle porte della morte, Salmi 9:14 acciocche' io racconti tutte le tue lodi. Nelle porte della figliuola di Sion, io festeggero' per la tua salvazione. Salmi 9:15 Le nazioni sono sprofondate nella fossa che avean fatta; il loro piede e' stato preso nella rete che aveano nascosta. Salmi 9:16 L'Eterno s'e' fatto conoscere, ha fatto giustizia; l'empio e' stato preso al laccio nell'opera delle proprie mani. Higgaion. Sela. Salmi 9:17 Gli empi se n'andranno al soggiorno de' morti, si, tutte le nazioni che dimenticano Iddio. Salmi 9:18 Poiche' il povero non sara' dimenticato per sempre, ne' la speranza de' miseri perira' in perpetuo. Salmi 9:19 Le'vati, o Eterno! Non lasciar che prevalga il mortale; sian giudicate le nazioni in tua presenza. Salmi 9:20 O Eterno, infondi spavento in loro; sappian le nazioni che non son altro che mortali. Sela. Salmi 10:1 O Eterno, perche' te ne stai lontano? Perche' ti nascondi in tempi di distretta? Salmi 10:2 L'empio nella sua superbia perseguita con furore i miseri; essi rimangon presi nelle macchinazioni che gli empi hanno ordite; Salmi 10:3 poiche' l'empio si gloria delle brame dell'anima sua, benedice il rapace e disprezza l'Eterno. Salmi 10:4 L'empio, nell'alterezza della sua faccia, dice: L'Eterno non fara' inchieste. Tutti i suoi pensieri sono: Non c'e' Dio! Salmi 10:5 Le sue vie son prospere in ogni tempo; cosa troppo alta per lui sono i tuoi giudizi; egli soffia contro tutti i suoi nemici. Salmi 10:6 Egli dice nel suo cuore: Non saro' mai smosso; d'eta' in eta' non m'accadra' male alcuno. Salmi 10:7 La sua bocca e' piena di esecrazione, di frodi, e di oppressione; sotto la sua lingua v'e' malizia ed iniquita'. Salmi 10:8 Egli sta negli agguati de' villaggi; uccide l'innocente in luoghi nascosti; i suoi occhi spiano il meschino. Salmi 10:9 Sta in agguato nel suo nascondiglio come un leone nella sua spelonca; sta in agguato per sorprendere il misero; egli sorprende il misero traendolo nella sua rete. Salmi 10:10 Se ne sta quattro e chino, ed i meschini cadono tra le sue unghie. Salmi 10:11 Egli dice nel cuor suo: Iddio dimentica, nasconde la sua faccia, mai lo vedra'. Salmi 10:12 Le'vati o Eterno! o Dio, alza la mano! Non dimenticare i miseri. Salmi 10:13 Perche' l'empio disprezza Iddio? perche' dice in cuor suo: Non ne farai ricerca? Salmi 10:14 Tu l'hai pur veduto; poiche' tu riguardi ai travagli ed alle pene per prender la cosa in mano. A te si abbandona il meschino; tu sei l'aiutator dell'orfano. Salmi 10:15 Fiacca il braccio dell'empio, cerca l'empieta' del malvagio finche' tu non ne trovi piu'. Salmi 10:16 L'Eterno e' re in sempiterno; le nazioni sono state sterminate dalla sua terra. Salmi 10:17 O Eterno, tu esaudisci il desiderio degli umili; tu raffermerai il cuor loro, inclinerai le orecchie tue Salmi 10:18 per far ragione all'orfano e all'oppresso, onde l'uomo, che e' della terra, cessi dall'incutere spavento. Salmi 11:1 Al Capo de' musici. Di Davide. Io mi confido nell'Eterno. Come dite voi all'anima mia: Fuggi al tuo monte come un uccello? Salmi 11:2 Poiche', ecco, gli empi tendono l'arco, accoccan le loro saette sulla corda per tirarle nell'oscurita' contro i retti di cuore. Salmi 11:3 Quando i fondamenti son rovinati che puo' fare il giusto? Salmi 11:4 L'Eterno e' nel tempio della sua santita'; l'Eterno ha il suo trono nei cieli; i suoi occhi veggono, le sue palpebre scrutano i figliuoli degli uomini. Salmi 11:5 L'Eterno scruta il giusto, ma l'anima sua odia l'empio e colui che ama la violenza. Salmi 11:6 Egli fara' piovere sull'empio carboni accesi; zolfo e vento infocato sara' la parte del loro calice. Salmi 11:7 Poiche' l'Eterno e' giusto; egli ama la giustizia; gli uomini retti contempleranno la sua faccia. Salmi 12:1 Al Capo de' musici. Sopra l'ottava. Salmo di Davide. Salva, o Eterno, poiche' l'uomo pio vien meno, e i fedeli vengono a mancare tra i figliuoli degli uomini. Salmi 12:2 Ciascuno mentisce parlando col prossimo; parlano con labbro lusinghiero e con cuor doppio. Salmi 12:3 L'Eterno recida tutte le labbra lusinghiere, la lingua che parla alteramente, Salmi 12:4 quelli che dicono: Con le nostre lingue prevarremo; le nostre labbra sono per noi; chi sara' signore su noi? Salmi 12:5 Per l'oppressione dei miseri, per il grido d'angoscia de' bisognosi, ora mi levero', dice l'Eterno; daro' loro la salvezza alla quale anelano. Salmi 12:6 Le parole dell'Eterno son parole pure, sono argento affinato in un crogiuolo di terra, purificato sette volte. Salmi 12:7 Tu, o Eterno, li proteggerai, li preserverai da questa generazione in perpetuo. Salmi 12:8 Gli empi vanno attorno da tutte le parti quando la bassezza siede in alto tra i figliuoli degli uomini. Salmi 13:1 Al Capo de' musici. Salmo di Davide. Fino a quando, o Eterno, mi dimenticherai tu? sara' egli per sempre? Fino a quando mi nasconderai la tua faccia? Salmi 13:2 Fino a quando avro' l'ansia nell'anima e l'affanno nel cuore tutto il giorno? Fino a quando s'innalzera' il mio nemico sopra me? Salmi 13:3 Riguarda, rispondimi, o Eterno, Iddio mio! Illumina gli occhi miei che talora io non m'addormenti del sonno della morte, Salmi 13:4 che talora il mio nemico non dica: L'ho vinto! e i miei avversari non festeggino se io vacillo. Salmi 13:5 Quant'e' a me, io confido nella tua benignita'; il mio cuore giubilera' per la tua salvazione; io cantero' all'Eterno perche' m'ha fatto del bene. Salmi 14:1 Al Capo de' musici. Di Davide. Lo stolto ha detto nel suo cuore: Non c'e' Dio. Si sono corrotti, si son resi abominevoli nella loro condotta; non v'e' alcuno che faccia il bene. Salmi 14:2 L'Eterno ha riguardato dal cielo sui figliuoli degli uomini per vedere se vi fosse alcuno che avesse intelletto, che cercasse Iddio. Salmi 14:3 Tutti si sono sviati, tutti quanti si son corrotti, non v'e' alcuno che faccia il bene, neppur uno. Salmi 14:4 Son essi senza conoscenza tutti questi operatori d'iniquita', che mangiano il mio popolo come mangiano il pane e non invocano l'Eterno? Salmi 14:5 Ecco la', son presi da grande spavento perche' Iddio e' con la gente giusta. Salmi 14:6 Voi, invece, fate onta al consiglio del misero, perche' l'Eterno e' il suo rifugio. Salmi 14:7 Oh, chi rechera' da Sion la salvezza d'Israele? Quando l'Eterno ritrarra' dalla cattivita' il suo popolo, Giacobbe festeggera', Israele si rallegrera'. Salmi 15:1 Salmo di Davide. O Eterno, chi dimorera' nella tua tenda? chi abitera' sul monte della tua santita'? Salmi 15:2 Colui che cammina in integrita' ed opera giustizia e dice il vero come l'ha nel cuore; Salmi 15:3 che non calunnia con la sua lingua, ne' fa male alcuno al suo compagno, ne' getta vituperio contro il suo prossimo. Salmi 15:4 Agli occhi suoi e' sprezzato chi e' spregevole, ma onora quelli che temono l'Eterno. Se ha giurato, foss'anche a suo danno, non muta; Salmi 15:5 non da' il suo danaro ad usura, ne' accetta presenti a danno dell'innocente. Chi fa queste cose non sara' mai smosso. Salmi 16:1 Inno di Davide. Preservami, o Dio, perche' io confido in te. Salmi 16:2 Io ho detto all'Eterno: Tu sei il mio Signore; io non ho bene all'infuori di te; Salmi 16:3 e quanto ai santi che sono in terra essi sono la gente onorata in cui ripongo tutta la mia affezione. Salmi 16:4 I dolori di quelli che corron dietro ad altri dii saran moltiplicati; io non offriro' le loro libazioni di sangue, ne' le mie labbra proferiranno i loro nomi. Salmi 16:5 L'Eterno e' la parte della mia eredita' e il mio calice; tu mantieni quel che m'e' toccato in sorte. Salmi 16:6 La sorte e' caduta per me in luoghi dilettevoli; una bella eredita' mi e' pur toccata! Salmi 16:7 Io benediro' l'Eterno che mi consiglia; anche la notte le mie reni mi ammaestrano. Salmi 16:8 Io ho sempre posto l'Eterno davanti agli occhi miei; poich'egli e' alla mia destra, io non saro' punto smosso. Salmi 16:9 Percio' il mio cuore si rallegra e l'anima mia festeggia; anche la mia carne dimorera' al sicuro; Salmi 16:10 poiche' tu non abbandonerai l'anima mia in poter della morte, ne' permetterai che il tuo santo vegga la fossa. Salmi 16:11 Tu mi mostrerai il sentiero della vita; vi son gioie a sazieta' nella tua presenza; vi son diletti alla tua destra in eterno. Salmi 17:1 Preghiera di Davide. O Eterno, ascolta la giustizia, attendi al mio grido; porgi l'orecchio alla mia preghiera che non viene da labbra di frode. Salmi 17:2 Dalla tua presenza venga alla luce il mio diritto, gli occhi tuoi riconoscano la rettitudine. Salmi 17:3 Tu hai scrutato il mio cuore, l'hai visitato nella notte; m'hai provato e non hai rinvenuto nulla; la mia bocca non trapassa il mio pensiero. Salmi 17:4 Quanto alle opere degli uomini, io, per ubbidire alla parola delle tue labbra, mi son guardato dalle vie de' violenti. Salmi 17:5 I miei passi si son tenuti saldi sui tuoi sentieri, i miei piedi non han vacillato. Salmi 17:6 Io t'invoco, perche' tu m'esaudisci, o Dio; inclina verso me il tuo orecchio, ascolta le mie parole! Salmi 17:7 Spiega le maraviglie della tua bonta', o tu che con la tua destra salvi quelli che cercano un rifugio contro ai loro avversari. Salmi 17:8 Preservami come la pupilla dell'occhio, nascondimi all'ombra delle tue ali Salmi 17:9 dagli empi che voglion la mia rovina, dai miei mortali nemici che mi circondano. Salmi 17:10 Chiudono il loro cuore nel grasso, parlano alteramente colla lor bocca. Salmi 17:11 Ora ci attorniano, seguendo i nostri passi; ci spiano per atterrarci. Salmi 17:12 Il mio nemico somiglia ad un leone che brama lacerare, ad un leoncello che s'appiatta ne' nascondigli. Salmi 17:13 Le'vati, o Eterno, vagli incontro, abbattilo; libera l'anima mia dall'empio con la tua spada; Salmi 17:14 liberami, con la tua mano, dagli uomini, o Eterno, dagli uomini del mondo la cui parte e' in questa vita, e il cui ventre tu empi co' tuoi tesori; hanno figliuoli in abbondanza, e lasciano il resto de' loro averi ai loro fanciulli. Salmi 17:15 Quanto a me, per la mia giustizia, contemplero' la tua faccia, mi saziero', al mio risveglio, della tua sembianza. Salmi 18:1 Al Capo de' musici. Di Davide, servo dell'Eterno, il quale rivolse all'Eterno le parole di questo cantico quando l'Eterno l'ebbe riscosso dalla mano di tutti i suoi nemici e dalla mano di Saul. Egli disse: Io t'amo, o Eterno, mia forza! Salmi 18:2 L'Eterno e' la mia ro'cca, la mia fortezza, il mio liberatore; il mio Dio, la mia rupe, in cui mi rifugio, il mio scudo, il mio potente salvatore, il mio alto ricetto. Salmi 18:3 Io invocai l'Eterno ch'e' degno d'ogni lode e fui salvato dai miei nemici. Salmi 18:4 I legami della morte m'aveano circondato e i torrenti della distruzione m'aveano spaventato. Salmi 18:5 I legami del soggiorno de' morti m'aveano attorniato, i lacci della morte m'aveano co'lto. Salmi 18:6 Nella mia distretta invocai l'Eterno e gridai al mio Dio. gli udi la mia voce dal suo tempio e il mio grido pervenne a lui, ai suoi orecchi. Salmi 18:7 Allora la terra fu scossa e tremo', i fondamenti de' monti furono smossi e scrollati; perch'egli era acceso d'ira. Salmi 18:8 Un fumo saliva dalle sue nari; un fuoco consumante gli usciva dalla bocca, e ne procedevano carboni accesi. Salmi 18:9 Egli abbasso' i cieli e discese, avendo sotto i piedi una densa caligine. Salmi 18:10 Cavalcava sopra un cherubino e volava; volava veloce sulle ali del vento; Salmi 18:11 avea fatto delle tenebre la sua stanza nascosta, avea posto intorno a se' per suo padiglione l'oscurita' dell'acque, le dense nubi de' cieli. Salmi 18:12 Per lo splendore che lo precedeva, le dense nubi si sciolsero con gragnuola e con carboni accesi. Salmi 18:13 L'Eterno tuono' ne' cieli e l'Altissimo die' fuori la sua voce con gragnuola e con carboni accesi. Salmi 18:14 E avvento' le sue saette e disperse i nemici; lancio' folgori in gran numero e li mise in rotta. Salmi 18:15 Allora apparve il letto delle acque, e i fondamenti del mondo furono scoperti al tuo sgridare, o Eterno, al soffio del vento delle tue nari. Salmi 18:16 Egli distese dall'alto la mano e mi prese, mi trasse fuori delle grandi acque. Salmi 18:17 Mi riscosse dal mio potente nemico, e da quelli che mi odiavano perch'erano piu' forti di me. Salmi 18:18 Essi m'eran piombati addosso nel di della mia calamita', ma l'Eterno fu il mio sostegno. Salmi 18:19 Egli mi trasse fuori al largo, mi libero', perche' mi gradisce. Salmi 18:20 L'Eterno mi ha retribuito secondo la mia giustizia, mi ha reso secondo la purita' delle mie mani, Salmi 18:21 poiche' ho osservato le vie dell'Eterno e non mi sono empiamente sviato dal mio Dio. Salmi 18:22 Poiche' ho tenuto tutte le sue leggi davanti a me, e non ho rimosso da me i suoi statuti. Salmi 18:23 E sono stato integro verso lui, e mi son guardato dalla mia iniquita'. Salmi 18:24 Ond'e' che l'Eterno m'ha reso secondo la mia giustizia, secondo la purita' delle mie mani nel suo cospetto. Salmi 18:25 Tu ti mostri pietoso verso il pio, integro verso l'uomo integro; Salmi 18:26 ti mostri puro col puro e ti mostri astuto col perverso; Salmi 18:27 poiche' tu sei quel che salvi la gente afflitta e fai abbassare gli occhi alteri. Salmi 18:28 Si, tu sei quel che fa risplendere la mia lampada; l'Eterno, il mio Dio, e' quel che illumina le mie tenebre. Salmi 18:29 Con te io assalgo tutta una schiera e col mio Dio salgo sulle mura. Salmi 18:30 La via di Dio e' perfetta; la parola dell'Eterno e' purgata col fuoco; egli e' lo scudo di tutti quelli che sperano in lui. Salmi 18:31 Poiche' chi e' Dio fuor dell'Eterno? E chi e' Ro'cca fuor del nostro Dio, Salmi 18:32 l'Iddio che mi cinge di forza e rende la mia vita perfetta? Salmi 18:33 Egli rende i miei piedi simili a quelli delle cerve, e mi rende saldo sui miei alti luoghi; Salmi 18:34 ammaestra le mie mani alla battaglia e le mie braccia tendono un arco di rame. Salmi 18:35 Tu m'hai anche dato lo scudo della tua salvezza, e la tua destra m'ha sostenuto, e la tua benignita' m'ha fatto grande. Salmi 18:36 Tu hai allargato la via ai miei passi; e i miei piedi non hanno vacillato. Salmi 18:37 Io ho inseguito i miei nemici e li ho raggiunti; e non son tornato indietro prima d'averli distrutti. Salmi 18:38 Io li ho abbattuti e non son potuti risorgere; son caduti sotto i miei piedi. Salmi 18:39 Tu m'hai cinto di forza per la guerra; tu hai fatto piegare sotto di me i miei avversari; Salmi 18:40 hai fatto voltar le spalle davanti a me ai miei nemici, e ho distrutto quelli che m'odiavano. Salmi 18:41 Hanno gridato, ma non vi fu chi li salvasse; hanno gridato all'Eterno, ma egli non rispose loro. Salmi 18:42 Io li ho tritati come polvere esposta al vento, li ho spazzati via come il fango delle strade. Salmi 18:43 Tu m'hai liberato dalle dissensioni del popolo, m'hai costituito capo di nazioni; un popolo che non conoscevo mi e' stato sottoposto. Salmi 18:44 Al solo udir parlare di me, m'hanno ubbidito; i figli degli stranieri m'hanno reso omaggio. Salmi 18:45 I figli degli stranieri son venuti meno, sono usciti tremanti dai loro ripari. Salmi 18:46 Vive l'Eterno! Sia benedetta la mia ro'cca! E sia esaltato l'Iddio della mia salvezza! Salmi 18:47 l'Iddio che fa la mia vendetta e mi sottomette i popoli, Salmi 18:48 che mi scampa dai miei nemici. Si, tu mi sollevi sopra i miei avversari, mi riscuoti dall'uomo violento. Salmi 18:49 Percio', o Eterno, ti lodero' fra le nazioni, e salmeggero' al tuo nome. Salmi 18:50 Grandi liberazioni egli accorda al suo re, ed usa benignita' verso il suo unto, verso Davide e la sua progenie in perpetuo. Salmi 19:1 Al Capo de' musici. Salmo di Davide. I cieli raccontano la gloria di Dio e il firmamento annunzia l'opera delle sue mani. Salmi 19:2 Un giorno sgorga parole all'altro, una notte comunica conoscenza all'altra. Salmi 19:3 Non hanno favella ne' parole; la loro voce non s'ode. Salmi 19:4 Ma il loro suono esce fuori per tutta la terra, e i loro accenti vanno fino all'estremita' del mondo. Quivi Iddio ha posto una tenda per il sole, Salmi 19:5 ed egli e' simile a uno sposo ch'esce dalla sua camera nuziale; gioisce come un prode a correre l'arringo. Salmi 19:6 La sua uscita e' da una estremita' de' cieli, e il suo giro arriva fino all'altra estremita'; e niente e' nascosto al suo calore. Salmi 19:7 La legge dell'Eterno e' perfetta, ella ristora l'anima; la testimonianza dell'Eterno e' verace, rende savio il semplice. Salmi 19:8 I precetti dell'Eterno son giusti, rallegrano il cuore; il comandamento dell'Eterno e' puro, illumina gli occhi. Salmi 19:9 Il timore dell'Eterno e' puro, dimora in perpetuo; i giudizi dell'Eterno sono verita', tutti quanti son giusti, Salmi 19:10 son piu' desiderabili dell'oro, anzi, piu' di molto oro finissimo, son piu' dolci del miele, anzi, di quello che stilla dai favi. Salmi 19:11 Anche il tuo servitore e' da essi ammaestrato; v'e' gran ricompensa ad osservarli. Salmi 19:12 Chi conosce i suoi errori? Purificami da quelli che mi sono occulti. Salmi 19:13 Trattieni pure il tuo servitore dai peccati volontari, e fa' che non signoreggino su me; allora saro' integro, e puro di grandi trasgressioni. Salmi 19:14 Siano grate nel tuo cospetto le parole della mia bocca e la meditazione del cuor mio, o Eterno, mia ro'cca e mio redentore! Salmi 20:1 Al Capo de' musici. Salmo di Davide. L'Eterno ti risponda nel di della distretta; il nome dell'Iddio di Giacobbe ti levi in alto in salvo; Salmi 20:2 ti mandi soccorso dal santuario, e ti sostenga da Sion; Salmi 20:3 si ricordi di tutte le tue offerte ed accetti il tuo olocausto. Sela. Salmi 20:4 Ti dia egli quel che il tuo cuore desidera, e adempia ogni tuo disegno. Salmi 20:5 Noi canteremo d'allegrezza per la tua vittoria, e alzeremo le nostre bandiere nel nome dell'Iddio nostro. L'Eterno esaudisca tutte le tue domande. Salmi 20:6 Gia' io so che l'Eterno ha salvato il suo unto, e gli rispondera' dal cielo della sua santita', con le potenti liberazioni della sua destra. Salmi 20:7 Gli uni confidano in carri, e gli altri in cavalli; ma noi ricorderemo il nome dell'Eterno, dell'Iddio nostro. Salmi 20:8 Quelli piegano e cadono; ma noi restiamo in pie' e teniam fermo. Salmi 20:9 O Eterno, salva il re! L'Eterno ci risponda nel giorno che noi l'invochiamo! Salmi 21:1 Per il Capo de' musici. Salmo di Davide. O Eterno, il re si rallegra nella tua forza; ed oh quanto esulta per la tua salvezza! Salmi 21:2 Tu gli hai dato il desiderio del suo cuore e non gli hai rifiutata la richiesta delle sue labbra. Sela. Salmi 21:3 Poiche' tu gli sei venuto incontro con benedizioni eccellenti, gli hai posta in capo una corona d'oro finissimo. Salmi 21:4 Egli t'avea chiesto vita, e tu gliel'hai data: lunghezza di giorni perpetua ed eterna. Salmi 21:5 Grande e' la sua gloria merce' la tua salvezza. Tu lo rivesti di maesta' e di magnificenza; Salmi 21:6 poiche' lo ricolmi delle tue benedizioni in perpetuo, lo riempi di gioia nella tua presenza. Salmi 21:7 Perche' il re si confida nell'Eterno, e, per la benignita' dell'Altissimo, non sara' smosso. Salmi 21:8 La tua mano trovera' tutti i tuoi nemici; la tua destra raggiungera' quelli che t'odiano. Salmi 21:9 Tu li metterai come in una fornace ardente, quando apparirai; l'Eterno, nel suo cruccio, li inabissera', e il fuoco li divorera'. Salmi 21:10 Tu farai sparire il loro frutto dalla terra e la loro progenie di tra i figli degli uomini; Salmi 21:11 perche' hanno ordito del male contro a te; han formato malvagi disegni, che non potranno attuare; Salmi 21:12 poiche' tu farai loro voltar le spalle, col tuo arco mirerai diritto alla loro faccia. Salmi 21:13 Innalzati, o Eterno, con la tua forza; noi canteremo e celebreremo la tua potenza. Salmi 22:1 Per il Capo de' musici. Su 'Cerva dell'aurora'. Salmo di Davide. Dio mio, Dio mio, perche' mi hai abbandonato? Perche' te ne stai lontano, senza soccorrermi, senza dare ascolto alle parole del mio gemito? Salmi 22:2 Dio mio, io grido di giorno, e tu non rispondi; di notte ancora, e non ho posa alcuna. Salmi 22:3 Eppure tu sei il Santo, che siedi circondato dalle lodi d'Israele. Salmi 22:4 I nostri padri confidarono in te; confidarono e tu li liberasti. Salmi 22:5 Gridarono a te, e furono salvati; confidarono in te, e non furon confusi. Salmi 22:6 Ma io sono un verme e non un uomo; il vituperio degli uomini, e lo sprezzato dal popolo. Salmi 22:7 Chiunque mi vede si fa beffe di me; allunga il labbro, scuote il capo, dicendo: Salmi 22:8 Ei si rimette nell'Eterno; lo liberi dunque; lo salvi, poiche' lo gradisce! Salmi 22:9 Si, tu sei quello che m'hai tratto dal seno materno; m'hai fatto riposar fidente sulle mammelle di mia madre. Salmi 22:10 A te fui affidato fin dalla mia nascita, tu sei il mio Dio fin dal seno di mia madre. Salmi 22:11 Non t'allontanare da me, perche' l'angoscia e' vicina, e non v'e' alcuno che m'aiuti. Salmi 22:12 Grandi tori m'han circondato; potenti tori di Basan m'hanno attorniato; Salmi 22:13 apron la loro gola contro a me, come un leone rapace e ruggente. Salmi 22:14 Io son come acqua che si sparge, e tutte le mie ossa si sconnettono; il mio cuore e' come la cera, si strugge in mezzo alle mie viscere. Salmi 22:15 Il mio vigore s'inaridisce come terra cotta, e la lingua mi s'attacca al palato; tu m'hai posto nella polvere della morte. Salmi 22:16 Poiche' cani m'han circondato; uno stuolo di malfattori m'ha attorniato; m'hanno forato le mani e i piedi. Salmi 22:17 Posso contare tutte le mie ossa. Essi mi guardano e m'osservano; Salmi 22:18 spartiscon fra loro i miei vestimenti e tirano a sorte la mia veste. Salmi 22:19 Tu dunque, o Eterno, non allontanarti, tu che sei la mia forza, t'affretta a soccorrermi. Salmi 22:20 Libera l'anima mia dalla spada, l'unica mia, dalla zampa del cane; Salmi 22:21 salvami dalla gola del leone. Tu mi risponderai liberandomi dalle corna dei bufali. Salmi 22:22 Io annunziero' il tuo nome ai miei fratelli, ti lodero' in mezzo all'assemblea. Salmi 22:23 O voi che temete l'Eterno, lodatelo! Glorificatelo voi, tutta la progenie di Giacobbe, e voi tutta la progenie d'Israele, abbiate timor di lui! Salmi 22:24 Poich'egli non ha sprezzata ne' disdegnata l'afflizione dell'afflitto, e non ha nascosta la sua faccia da lui; ma quand'ha gridato a lui, ei l'ha esaudito. Salmi 22:25 Tu sei l'argomento della mia lode nella grande assemblea; io adempiro' i miei voti in presenza di quelli che ti temono. Salmi 22:26 Gli umili mangeranno e saranno saziati; quei che cercano l'Eterno lo loderanno; il loro cuore vivra' in perpetuo. Salmi 22:27 Tutte le estremita' della terra si ricorderan dell'Eterno e si convertiranno a lui; e tutte le famiglie delle nazioni adoreranno nel tuo cospetto. Salmi 22:28 Poiche' all'Eterno appartiene il regno, ed egli signoreggia sulle nazioni. Salmi 22:29 Tutti gli opulenti della terra mangeranno e adoreranno; tutti quelli che scendon nella polvere e non posson mantenersi in vita s'inginocchieranno dinanzi a lui. Salmi 22:30 La posterita' lo servira'; si parlera' del Signore alla ventura generazione. Salmi 22:31 Essi verranno e proclameranno la sua giustizia, e al popolo che nascera' diranno come egli ha operato. Salmi 23:1 Salmo di Davide. L'Eterno e' il mio pastore, nulla mi manchera'. Salmi 23:2 Egli mi fa giacere in verdeggianti paschi, mi guida lungo le acque chete. Salmi 23:3 Egli mi ristora l'anima, mi conduce per sentieri di giustizia, per amor del suo nome. Salmi 23:4 Quand'anche camminassi nella valle dell'ombra della morte, io non temerei male alcuno, perche' tu sei meco; il tuo bastone e la tua verga son quelli che mi consolano. Salmi 23:5 Tu apparecchi davanti a me la mensa al cospetto dei miei nemici; tu ungi il mio capo con olio; la mia coppa trabocca. Salmi 23:6 Certo, beni e benignita' m'accompagneranno tutti i giorni della mia vita; ed io abitero' nella casa dell'Eterno per lunghi giorni. Salmi 24:1 Salmo di Davide. All'Eterno appartiene la terra e tutto cio' ch'e' in essa, il mondo e i suoi abitanti. Salmi 24:2 Poich'egli l'ha fondata sui mari e l'ha stabilita sui fiumi. Salmi 24:3 Chi salira' al monte dell'Eterno? e chi potra' stare nel luogo suo santo? Salmi 24:4 L'uomo innocente di mani e puro di cuore, che non eleva l'animo a vanita', e non giura con intenti di frode. Salmi 24:5 Egli ricevera' benedizione dall'Eterno, e giustizia dall'Iddio della sua salvezza. Salmi 24:6 Tale e' la generazione di quelli che lo cercano, di quelli che cercan la tua faccia, o Dio di Giacobbe. Sela. Salmi 24:7 O porte, alzate i vostri capi; e voi, porte eterne, alzatevi; e il Re di gloria entrera'. Salmi 24:8 Chi e' questo Re di gloria? e' l'Eterno, forte e potente, l'Eterno potente in battaglia. Salmi 24:9 O porte, alzate i vostri capi; alzatevi, o porte eterne, e il Re di gloria entrera'. Salmi 24:10 Chi e' questo Re di gloria? e' l'Eterno degli eserciti; egli e' il Re di gloria. Sela. Salmi 25:1 Di Davide. A te, o Eterno, io levo l'anima mia. Salmi 25:2 Dio mio, in te mi confido; fa' ch'io non sia confuso, che i miei nemici non trionfino di me. Salmi 25:3 Nessuno di quelli che sperano in te sia confuso; sian confusi quelli che si conducono slealmente senza cagione. Salmi 25:4 O Eterno, fammi conoscere le tue vie, insegnami i tuoi sentieri. Salmi 25:5 Guidami nella tua verita' ed ammaestrami; poiche' tu sei l'Iddio della mia salvezza: io spero in te del continuo. Salmi 25:6 Ricordati, o Eterno, delle tue compassioni e delle tue benignita'; perche' sono ab eterno. Salmi 25:7 Non ti ricordar de' peccati della mia giovinezza, ne' delle mie trasgressioni; secondo la tua benignita' ricordati di me per amor della tua bonta', o Eterno. Salmi 25:8 L'Eterno e' buono e diritto; percio' insegnera' la via ai peccatori. Salmi 25:9 Guidera' i mansueti nella giustizia, insegnera' ai mansueti la sua via. Salmi 25:10 Tutti i sentieri dell'Eterno sono benignita' e verita' per quelli che osservano il suo patto e le sue testimonianze. Salmi 25:11 Per amor del tuo nome, o Eterno, perdona la mia iniquita', perch'ella e' grande. Salmi 25:12 Chi e' l'uomo che tema l'Eterno? Ei gl'insegnera' la via che deve scegliere. Salmi 25:13 L'anima sua dimorera' nel benessere, e la sua progenie eredera' la terra. Salmi 25:14 Il segreto dell'Eterno e' per quelli che lo temono ed egli fa loro conoscere il suo patto. Salmi 25:15 I miei occhi son del continuo verso l'Eterno, perch'egli e' quel che trarra' i miei piedi dalla rete. Salmi 25:16 Volgiti a me, ed abbi pieta' di me, perch'io son solo ed afflitto. Salmi 25:17 Le angosce del mio cuore si sono aumentate; traimi fuori delle mie distrette. Salmi 25:18 Vedi la mia afflizione ed il mio affanno, e perdonami tutti i miei peccati. Salmi 25:19 Vedi i miei nemici, perche' son molti, e m'odiano d'un odio violento. Salmi 25:20 Guarda l'anima mia e salvami; fa' ch'io non sia confuso, perche' mi confido in te. Salmi 25:21 L'integrita' e la dirittura mi proteggano, perche' spero in te. Salmi 25:22 O Dio, libera Israele da tutte le sue tribolazioni. Salmi 26:1 Di Davide. Fammi giustizia, o Eterno, perch'io cammino nella mia integrita', e confido nell'Eterno senza vacillare. Salmi 26:2 Scrutami o Eterno, e sperimentami; prova le mie reni ed il mio cuore. Salmi 26:3 Poiche' ho davanti agli occhi la tua benignita' e cammino nella tua verita'. Salmi 26:4 Io non mi seggo con uomini bugiardi, e non vo con gente che simula. Salmi 26:5 Io odio l'assemblea de' malvagi, e non mi seggo con gli empi. Salmi 26:6 Io lavo le mie mani nell'innocenza, e cosi fo il giro del tuo altare, o Eterno, Salmi 26:7 per far risonare voci di lode, e per raccontare tutte le tue maraviglie. Salmi 26:8 O Eterno, io amo il soggiorno della tua casa e il luogo ove risiede la tua gloria. Salmi 26:9 Non metter l'anima mia in un fascio coi peccatori, ne' la mia vita con gli uomini di sangue, Salmi 26:10 nelle cui mani e' scelleratezza, e la cui destra e' colma di presenti. Salmi 26:11 Quant'e' a me, io cammino nella mia integrita'; liberami, ed abbi pieta' di me. Salmi 26:12 Il mio pie' sta fermo in luogo piano. Io benediro' l'Eterno nelle assemblee. Salmi 27:1 Di Davide. L'Eterno e' la mia luce e la mia salvezza; di chi temero'? L'Eterno e' il baluardo della mia vita; di chi avro' paura? Salmi 27:2 Quando i malvagi che mi sono avversari e nemici, m'hanno assalito per divorar la mia carne, eglino stessi han vacillato e sono caduti. Salmi 27:3 Quand'anche un esercito si accampasse contro a me, il mio cuore non avrebbe paura; quand'anche la guerra si levasse contro a me, anche allora sarei fiducioso. Salmi 27:4 Una cosa ho chiesto all'Eterno, e quella ricerco: ch'io dimori nella casa dell'Eterno tutti i giorni della mia vita, per mirare la bellezza dell'Eterno e meditare nel suo tempio. Salmi 27:5 Poich'egli mi nascondera' nella sua tenda nel giorno dell'avversita', m'occultera' nel luogo piu' segreto del suo padiglione, mi levera' in alto sopra una roccia. Salmi 27:6 Gia' fin d'ora il mio capo s'eleva sui miei nemici che m'attorniano. Io offriro' nel suo padiglione sacrifici con giubilo; io cantero' e salmeggero' all'Eterno. Salmi 27:7 O Eterno, ascolta la mia voce, io t'invoco; abbi pieta' di me, e rispondimi. Salmi 27:8 Il mio cuore mi dice da parte tua: Cercate la mia faccia! Io cerco la tua faccia, o Eterno. Salmi 27:9 Non mi nascondere il tuo volto, non rigettar con ira il tuo servitore; tu sei stato il mio aiuto; non mi lasciare, non m'abbandonare, o Dio della mia salvezza! Salmi 27:10 Quando mio padre e mia madre m'avessero abbandonato, pure l'Eterno mi accogliera'. Salmi 27:11 O Eterno, insegnami la tua via, e guidami per un sentiero diritto, a cagione de' miei nemici. Salmi 27:12 Non darmi in balia de' miei nemici; perche' son sorti contro di me falsi testimoni, gente che respira violenza. Salmi 27:13 Ah! se non avessi avuto fede di veder la bonta' dell'Eterno sulla terra de' viventi!... Salmi 27:14 Spera nell'Eterno! Sii forte, il tuo cuore si rinfranchi, si, spera nell'Eterno! Salmi 28:1 Di Davide. Io grido a te, o Eterno; Ro'cca mia, non esser sordo alla mia voce, che talora, se t'allontani senza rispondermi, io non diventi simile a quelli che scendon nella fossa. Salmi 28:2 Ascolta la voce delle mie supplicazioni quando grido a te, quando alzo le mani verso il santuario della tua santita'. Salmi 28:3 Non trascinarmi via con gli empi e con gli operatori d'iniquita', i quali parlano di pace col prossimo ma hanno la malizia nel cuore. Salmi 28:4 Rendi loro secondo le loro opere, secondo la malvagita' dei loro atti; rendi loro secondo l'opera delle loro mani; da' loro cio' che si meritano. Salmi 28:5 Perche' non considerano gli atti dell'Eterno, ne' l'opera delle sue mani, ei li abbattera' e non li rilevera'. Salmi 28:6 Benedetto sia l'Eterno, poiche' ha udito la voce delle mie supplicazioni. Salmi 28:7 L'Eterno e' la mia forza ed il mio scudo; in lui s'e' confidato il mio cuore, e sono stato soccorso; percio' il mio cuore festeggia, ed io lo celebrero' col mio cantico. Salmi 28:8 L'Eterno e' la forza del suo popolo; egli e' un baluardo di salvezza per il suo unto. Salmi 28:9 Salva il tuo popolo e benedici la tua eredita'; e pascili, e sostienili in perpetuo. Salmi 29:1 Salmo di Davide. Date all'Eterno, o figliuoli de' potenti, date all'Eterno gloria e forza! Salmi 29:2 Date all'Eterno la gloria dovuta al suo nome; adorate l'Eterno, con santa magnificenza. Salmi 29:3 La voce dell'Eterno e' sulle acque; l'Iddio di gloria tuona; l'Eterno e' sulle grandi acque. Salmi 29:4 La voce dell'Eterno e' potente, la voce dell'Eterno e' piena di maesta'. Salmi 29:5 La voce dell'Eterno rompe i cedri; l'Eterno spezza i cedri del Libano. Salmi 29:6 Fa saltellare i monti come vitelli, il Libano e il Sirio come giovani bufali. Salmi 29:7 La voce dell'Eterno fa guizzare fiamme di fuoco. Salmi 29:8 La voce dell'Eterno fa tremare il deserto; l'Eterno fa tremare il deserto di Cades. Salmi 29:9 La voce dell'Eterno fa partorire le cerve e sfronda le selve. E nel suo tempio tutto esclama: Gloria! Salmi 29:10 L'Eterno sedeva sovrano sul diluvio, anzi l'Eterno siede re in perpetuo. Salmi 29:11 L'Eterno dara' forza al suo popolo; l'Eterno benedira' il suo popolo dandogli pace. Salmi 30:1 Salmo. Cantico per la dedicazione della Casa. Di Davide. Io t'esalto, o Eterno, perche' m'hai tratto in alto, e non hai permesso che i miei nemici si rallegrassero di me. Salmi 30:2 O Eterno, Dio mio, io ho gridato a te, e tu m'hai sanato. Salmi 30:3 O Eterno, tu hai fatto risalir l'anima mia dal soggiorno de' morti, tu m'hai ridato la vita perch'io non scendessi nella fossa. Salmi 30:4 Salmeggiate all'Eterno, voi suoi fedeli, e celebrate la memoria della sua santita'. Salmi 30:5 Poiche' l'ira sua e' sol per un momento, ma la sua benevolenza e' per tutta una vita. La sera alberga da noi il pianto; ma la mattina viene il giubilo. Salmi 30:6 Quanto a me, nella mia prosperita', dicevo: Non saro' mai smosso. Salmi 30:7 O Eterno, per il tuo favore, avevi reso forte il mio monte; tu nascondesti la tua faccia, ed io fui smarrito. Salmi 30:8 Io ho gridato a te, o Eterno; ho supplicato l'Eterno, dicendo: Salmi 30:9 Che profitto avrai dal mio sangue s'io scendo nella fossa? Forse che la polvere ti celebrera'? predichera' essa la tua verita'? Salmi 30:10 Ascolta, o Eterno, ed abbi pieta' di me; o Eterno, sii tu il mio aiuto! Salmi 30:11 Tu hai mutato il mio duolo, in danza; hai sciolto il mio cilicio e m'hai cinto d'allegrezza, Salmi 30:12 affinche' l'anima mia salmeggia a te e non si taccia. O Eterno, Dio mio, io ti celebrero' in perpetuo. Salmi 31:1 Per il Capo de' musici. Salmo di Davide. O Eterno, io mi son confidato in te, fa' ch'io non sia giammai confuso; liberami per la tua giustizia. Salmi 31:2 Inclina a me il tuo orecchio; affrettati a liberarmi; siimi una forte ro'cca, una fortezza ove tu mi salvi. Salmi 31:3 Poiche' tu sei la mia ro'cca e la mia fortezza; per amor del tuo nome guidami e conducimi. Salmi 31:4 Trammi dalla rete che m'han tesa di nascosto; poiche' tu sei il mio baluardo. Salmi 31:5 Io rimetto il mio spirito nelle tue mani; tu m'hai riscattato, o Eterno, Dio di verita'. Salmi 31:6 Io odio quelli che attendono alle vanita' menzognere; e quanto a me confido nell'Eterno. Salmi 31:7 Io festeggero' e mi rallegrero' per la tua benignita'; poiche' tu hai veduta la mia afflizione, hai preso conoscenza delle distrette dell'anima mia, Salmi 31:8 e non m'hai dato in man del nemico; tu m'hai messo i piedi al largo. Salmi 31:9 Abbi pieta' di me, o Eterno, perche' sono in distretta; l'occhio mio, l'anima mia, le mie viscere son rosi dal cordoglio. Salmi 31:10 Poiche' la mia vita vien meno dal dolore e i miei anni per il sospirare; la forza m'e' venuta a mancare per la mia afflizione, e le mie ossa si consumano. Salmi 31:11 A cagione di tutti i miei nemici son diventato un obbrobrio, e un grande obbrobrio ai miei vicini, e uno spavento ai miei conoscenti. Quelli che mi veggono fuori fuggon lungi da me. Salmi 31:12 Io son del tutto dimenticato come un morto; son simile a un vaso rotto. Salmi 31:13 Perche' odo il diffamare di molti, spavento m'e' d'ogn'intorno, mentr'essi si consigliano a mio danno, e macchinano di tormi la vita. Salmi 31:14 Ma io mi confido in te, o Eterno; io ho detto: Tu sei l'Iddio mio. Salmi 31:15 I miei giorni sono in tua mano; liberami dalla mano de' miei nemici e dai miei persecutori. Salmi 31:16 Fa' risplendere il tuo volto sul tuo servitore; salvami per la tua benignita'. Salmi 31:17 O Eterno, fa' ch'io non sia confuso, perche' io t'invoco; siano confusi gli empi, sian ridotti al silenzio nel soggiorno de' morti. Salmi 31:18 Ammutoliscano le labbra bugiarde che parlano arrogantemente contro al giusto con alterigia e con disprezzo. Salmi 31:19 Quant'e' grande la bonta' che tu riserbi a quelli che ti temono, e di cui dai prova in presenza de' figliuoli degli uomini, verso quelli che si confidano in te! Salmi 31:20 Tu li nascondi all'ombra della tua presenza, lungi dalle macchinazioni degli uomini; tu li occulti in una tenda, lungi dagli attacchi delle lingue. Salmi 31:21 Sia benedetto l'Eterno! poich'egli ha reso mirabile la sua benignita' per me, ponendomi come in una citta' fortificata. Salmi 31:22 Quanto a me, nel mio smarrimento, dicevo: Io son reietto dalla tua presenza; ma tu hai udita la voce delle mie supplicazioni, quand'ho gridato a te. Salmi 31:23 Amate l'Eterno, voi tutti i suoi santi! L'Eterno preserva i fedeli, e rende ampia retribuzione a chi procede alteramente. Salmi 31:24 Siate saldi, e il vostro cuore si fortifichi, o voi tutti che sperate nell'Eterno! Salmi 32:1 Di Davide. Cantico. Beato colui la cui trasgressione e' rimessa e il cui peccato e' coperto! Salmi 32:2 Beato l'uomo a cui l'Eterno non imputa l'iniquita' e nel cui spirito non e' frode alcuna! Salmi 32:3 Mentr'io mi son taciuto le mie ossa si son consumate pel ruggire ch'io facevo tutto il giorno. Salmi 32:4 Poiche' giorno e notte la tua mano s'aggravava su me, il mio succo vitale s'era mutato come per arsura d'estate. Sela. Salmi 32:5 Io t'ho dichiarato il mio peccato, non ho coperta la mia iniquita'. Io ho detto: Confessero' le mie trasgressioni all'Eterno; e tu hai perdonato l'iniquita' del mio peccato. Sela. Salmi 32:6 Percio' ogni uomo pio t'invochi nel tempo che puoi esser trovato; e quando straripino le grandi acque, esse, per certo, non giungeranno fino a lui. Salmi 32:7 Tu sei il mio ricetto, tu mi guarderai da distretta, tu mi circonderai di canti di liberazione. Sela. Salmi 32:8 Io t'ammaestrero' e t'insegnero' la via per la quale devi camminare; io ti consigliero' e avro' gli occhi su te. Salmi 32:9 Non siate come il cavallo e come il mulo che non hanno intelletto, la cui bocca bisogna frenare con morso e con briglia, altrimenti non ti s'accostano! Salmi 32:10 Molti dolori aspettano l'empio; ma chi confida nell'Eterno, la sua grazia lo circondera'. Salmi 32:11 Rallegratevi nell'Eterno, e fate festa, o giusti! Giubilate voi tutti che siete diritti di cuore! Salmi 33:1 Giubilate, o giusti, nell'Eterno; la lode s'addice agli uomini retti. Salmi 33:2 Celebrate l'Eterno con la cetra; salmeggiate a lui col salte'ro a dieci corde. Salmi 33:3 Cantategli un cantico nuovo, sonate maestrevolmente con giubilo. Salmi 33:4 Poiche' la parola dell'Eterno e' diritta e tutta l'opera sua e' fatta con fedelta'. Salmi 33:5 Egli ama la giustizia e l'equita'; la terra e' piena della benignita' dell'Eterno. Salmi 33:6 I cieli furon fatti dalla parola dell'Eterno, e tutto il loro esercito dal soffio della sua bocca. Salmi 33:7 Egli aduno' le acque del mare come in un mucchio; egli ammasso' gli abissi in serbatoi. Salmi 33:8 Tutta la terra tema l'Eterno; lo paventino tutti gli abitanti del mondo. Salmi 33:9 Poich'egli parlo', e la cosa fu; egli comando' e la cosa sorse. Salmi 33:10 L'Eterno dissipa il consiglio delle nazioni, egli annulla i disegni dei popoli. Salmi 33:11 Il consiglio dell'Eterno sussiste in perpetuo, i disegni del suo cuore durano d'eta' in eta'. Salmi 33:12 Beata la nazione il cui Dio e' l'Eterno; beato il popolo ch'egli ha scelto per sua eredita'. Salmi 33:13 L'Eterno guarda dal cielo; egli vede tutti i figliuoli degli uomini: Salmi 33:14 dal luogo ove dimora, osserva tutti gli abitanti della terra; Salmi 33:15 egli, che ha formato il cuore di loro tutti, che considera tutte le opere loro. Salmi 33:16 Il re non e' salvato per grandezza d'esercito; il prode non scampa per la sua gran forza. Salmi 33:17 Il cavallo e' cosa fallace per salvare; esso non puo' liberare alcuno col suo grande vigore. Salmi 33:18 Ecco, l'occhio dell'Eterno e' su quelli che lo temono, su quelli che sperano nella sua benignita', Salmi 33:19 per liberare l'anima loro dalla morte e per conservarli in vita in tempo di fame. Salmi 33:20 L'anima nostra aspetta l'Eterno; egli e' il nostro aiuto e il nostro scudo. Salmi 33:21 In lui, certo, si rallegrera' il cuor nostro, perche' abbiam confidato nel nome della sua santita'. Salmi 33:22 La tua benignita', o Eterno, sia sopra noi, poiche' noi abbiamo sperato in te. Salmi 34:1 Di Davide, quando si finse insensato davanti ad Abimelec e, cacciato da lui, se ne ando'. Io benediro' l'Eterno in ogni tempo; la sua lode sara' del continuo nella mia bocca. Salmi 34:2 L'anima mia si gloriera' nell'Eterno; gli umili l'udranno e si rallegreranno. Salmi 34:3 Magnificate meco l'Eterno, ed esaltiamo il suo nome tutt'insieme. Salmi 34:4 Io ho cercato l'Eterno, ed egli m'ha risposto e m'ha liberato da tutti i miei spaventi. Salmi 34:5 Quelli che riguardano a lui sono illuminati, e le loro facce non sono svergognate. Salmi 34:6 Quest'afflitto ha gridato, e l'Eterno l'ha esaudito e l'ha salvato da tutte le sue distrette. Salmi 34:7 L'Angelo dell'Eterno s'accampa intorno a quelli che lo temono, e li libera. Salmi 34:8 Gustate e vedete quanto l'Eterno e' buono! Beato l'uomo che confida in lui. Salmi 34:9 Temete l'Eterno, voi suoi santi, poiche' nulla manca a quelli che lo temono. Salmi 34:10 I leoncelli soffron penuria e fame, ma quelli che cercano l'Eterno non mancano d'alcun bene. Salmi 34:11 Venite, figliuoli, ascoltatemi; io v'insegnero' il timor dell'Eterno. Salmi 34:12 Qual e' l'uomo che prenda piacere nella vita, ed ami lunghezza di giorni per goder del bene? Salmi 34:13 Guarda la tua lingua dal male e le tue labbra dal parlar con frode. Salmi 34:14 Dipartiti dal male e fa' il bene; cerca la pace, e procacciala. Salmi 34:15 Gli occhi dell'Eterno sono sui giusti e le sue orecchie sono attente al loro grido. Salmi 34:16 La faccia dell'Eterno e' contro quelli che fanno il male per sterminare di sulla terra la loro memoria. Salmi 34:17 I giusti gridano e l'Eterno li esaudisce e li libera da tutte le loro distrette. Salmi 34:18 L'Eterno e' vicino a quelli che hanno il cuor rotto, e salva quelli che hanno lo spirito contrito. Salmi 34:19 Molte sono le afflizioni del giusto; ma l'Eterno lo libera da tutte. Salmi 34:20 Egli preserva tutte le ossa di lui, non uno ne e' rotto. Salmi 34:21 La malvagita' fara' perire il malvagio, e quelli che odiano il giusto saranno condannati. Salmi 34:22 L'Eterno riscatta l'anima de' suoi servitori, e nessun di quelli che confidano in lui sara' condannato. Salmi 35:1 Di Davide. O Eterno, contendi con quelli che contendono meco, combatti con quelli che combattono meco. Salmi 35:2 Prendi lo scudo e la targa e le'vati in mio aiuto. Salmi 35:3 Tira fuori la lancia e chiudi il passo ai miei persecutori; di' all'anima mia: Io son la tua salvezza. Salmi 35:4 Sian confusi e svergognati quelli che cercano l'anima mia; voltin le spalle e arrossiscano quei che macchinano la mia rovina. Salmi 35:5 Sian come pula al vento e l'angelo dell'Eterno li scacci. Salmi 35:6 Sia la via loro tenebrosa e sdrucciolevole, e l'insegua l'angelo dell'Eterno. Salmi 35:7 Poiche', senza cagione, m'hanno teso di nascosto la loro rete, senza cagione hanno scavato una fossa per togliermi la vita. Salmi 35:8 Li colga una ruina improvvisa e sian presi nella rete ch'essi hanno nascosta; scendano nella rovina apparecchiata per me. Salmi 35:9 Allora l'anima mia festeggera' nell'Eterno, e si rallegrera' nella sua salvezza. Salmi 35:10 Tutte le mie ossa diranno: O Eterno, chi e' pari a te che liberi il misero da chi e' piu' forte di lui, il misero e il bisognoso da chi lo spoglia? Salmi 35:11 Iniqui testimoni si levano; mi domandano cose delle quali non so nulla. Salmi 35:12 Mi rendono male per bene; derelitta e' l'anima mia. Salmi 35:13 Eppure io, quand'eran malati, vestivo il cilicio, affliggevo l'anima mia col digiuno, e pregavo col capo curvo sul seno... Salmi 35:14 Camminavo triste come per la perdita d'un amico, d'un fratello, andavo chino, abbrunato, come uno che pianga sua madre. Salmi 35:15 Ma, quand'io vacillo, essi si rallegrano, s'adunano assieme; s'aduna contro di me gente abietta che io non conosco; mi lacerano senza posa. Salmi 35:16 Come profani buffoni da mensa, digrignano i denti contro di me. Salmi 35:17 O Signore, fino a quando vedrai tu questo? Ritrai l'anima mia dalle loro ruine, l'unica mia, di fra i leoncelli. Salmi 35:18 Io ti celebrero' nella grande assemblea, ti lodero' in mezzo a gran popolo. Salmi 35:19 Non si rallegrino di me quelli che a torto mi sono nemici, ne' ammicchino con l'occhio quelli che m'odian senza cagione. Salmi 35:20 Poiche' non parlan di pace, anzi macchinan frodi contro la gente pacifica del paese. Salmi 35:21 Apron larga la bocca contro me e dicono: Ah, ah! l'occhio nostro l'ha visto. Salmi 35:22 Anche tu hai visto, o Eterno; non tacere! O Signore, non allontanarti da me. Salmi 35:23 Risvegliati, destati, per farmi ragione, o mio Dio, mio Signore, per difender la mia causa. Salmi 35:24 Giudicami secondo la tua giustizia, o Eterno, Iddio mio, e fa' ch'essi non si rallegrino su me; Salmi 35:25 che non dicano in cuor loro: Ah, ecco il nostro desiderio! che non dican: L'abbiamo inghiottito. Salmi 35:26 Siano tutti insieme svergognati e confusi quelli che si rallegrano del mio male; sian rivestiti d'onta e di vituperio quelli che si levano superbi contro di me. Salmi 35:27 Cantino e si rallegrino quelli che si compiacciono della mia giustizia, e dican del continuo: Magnificato sia l'Eterno che vuole la pace del suo servitore! Salmi 35:28 E la mia lingua parlera' della tua giustizia, e dira' del continuo la tua lode. Salmi 36:1 Per il Capo de' musici. Di Davide, servo dell'Eterno. L'iniquita' parla all'empio nell'intimo del suo cuore; non c'e' timor di Dio davanti ai suoi occhi. Salmi 36:2 Essa lo lusinga che la sua empieta' non sara' scoperta ne' presa in odio. Salmi 36:3 Le parole della sua bocca sono iniquita' e frode; egli ha cessato d'esser savio e di fare il bene. Salmi 36:4 Egli medita iniquita' sopra il suo letto; si tiene nella via che non e' buona; non aborre il male. Salmi 36:5 O Eterno, la tua benignita' va fino al cielo, e la tua fedelta' fino alle nuvole. Salmi 36:6 La tua giustizia e' come le montagne di Dio, i tuoi giudizi sono un grande abisso. O Eterno, tu conservi uomini e bestie. Salmi 36:7 O Dio, com'e' preziosa la tua benignita'! Percio' i figliuoli degli uomini si rifugiano all'ombra delle tue ali, Salmi 36:8 son saziati dell'abbondanza della tua casa, e tu li abbeveri al torrente delle tue delizie. Salmi 36:9 Poiche' in te e' la fonte della vita, e per la tua luce noi vediamo la luce. Salmi 36:10 Continua la tua benignita' verso di quelli che ti conoscono, e la tua giustizia verso i retti di cuore. Salmi 36:11 Non mi venga sopra il pie' del superbo, e la mano degli empi non mi metta in fuga. Salmi 36:12 Ecco la', gli operatori d'iniquita' sono caduti; sono atterrati, e non possono risorgere. Salmi 37:1 Di Davide. Non ti crucciare a cagion de' malvagi; non portare invidia a quelli che operano perversamente; Salmi 37:2 perche' saran di subito falciati come il fieno, e appassiranno come l'erba verde. Salmi 37:3 Confidati nell'Eterno e fa' il bene; abita il paese e coltiva la fedelta'. Salmi 37:4 Prendi il tuo diletto nell'Eterno, ed egli ti dara' quel che il tuo cuore domanda. Salmi 37:5 Rimetti la tua sorte nell'Eterno; confidati in lui, ed egli operera'. Salmi 37:6 Egli fara' risplendere la tua giustizia come la luce, il tuo diritto come il mezzodi. Salmi 37:7 Sta' in silenzio dinanzi all'Eterno, e aspettalo; non ti crucciare per colui che prospera nella sua via, per l'uomo che riesce ne' suoi malvagi disegni. Salmi 37:8 Cessa dall'ira e lascia lo sdegno; non crucciarti cio' non conduce che al mal fare. Salmi 37:9 Poiche' i malvagi saranno sterminati; ma quelli che sperano nell'Eterno possederanno la terra. Salmi 37:10 Ancora un poco e l'empio non sara' piu'; tu osserverai il suo luogo, ed egli non vi sara' piu'. Salmi 37:11 Ma i mansueti erederanno la terra e godranno abbondanza di pace. Salmi 37:12 L'empio macchina contro il giusto e digrigna i denti contro lui. Salmi 37:13 Il Signore si ride di lui, perche' vede che il suo giorno viene. Salmi 37:14 Gli empi han tratto la spada e teso il loro arco per abbattere il misero e il bisognoso, per sgozzare quelli che vanno per la via diritta. Salmi 37:15 La loro spada entrera' loro nel cuore, e gli archi loro saranno rotti. Salmi 37:16 Meglio vale il poco del giusto che l'abbondanza di molti empi. Salmi 37:17 Perche' le braccia degli empi saranno rotte; ma l'Eterno sostiene i giusti. Salmi 37:18 L'Eterno conosce i giorni degli uomini integri; e la loro eredita' durera' in perpetuo. Salmi 37:19 Essi non saran confusi nel tempo dell'avversita', e saranno saziati nel tempo della fame. Salmi 37:20 Ma gli empi periranno; e i nemici dell'Eterno come grasso d'agnelli, saran consumati e andranno in fumo. Salmi 37:21 L'empio prende a prestito e non rende: ma il giusto e' pietoso e dona. Salmi 37:22 Poiche' quelli che Dio benedice erederanno la terra, ma quelli ch'ei maledice saranno sterminati. Salmi 37:23 I passi dell'uomo dabbene son diretti dall'Eterno ed egli gradisce le vie di lui. Salmi 37:24 Se cade, non e' pero' atterrato, perche' l'Eterno lo sostiene per la mano. Salmi 37:25 Io sono stato giovane e son anche divenuto vecchio, ma non ho visto il giusto abbandonato, ne' la sua progenie accattare il pane. Salmi 37:26 Egli tutti i giorni e' pietoso e presta, e la sua progenie e' in benedizione. Salmi 37:27 Ritraiti dal male e fa' il bene, e dimorerai nel paese in perpetuo. Salmi 37:28 Poiche' l'Eterno ama la giustizia e non abbandona i suoi santi; essi son conservati in perpetuo; ma la progenie degli empi sara' sterminata. Salmi 37:29 I giusti erederanno la terra e l'abiteranno in perpetuo. Salmi 37:30 La bocca del giusto proferisce sapienza e la sua lingua pronunzia giustizia. Salmi 37:31 La legge del suo Dio e' nel suo cuore; i suoi passi non vacilleranno. Salmi 37:32 L'empio spia il giusto e cerca di farlo morire. Salmi 37:33 L'Eterno non l'abbandonera' nelle sue mani, e non lo condannera' quando verra' in giudicio. Salmi 37:34 Aspetta l'Eterno e osserva la sua via; egli t'innalzera' perche' tu eredi la terra; e quando gli empi saranno sterminati, tu lo vedrai. Salmi 37:35 Io ho veduto l'empio potente, e distendersi come albero verde sul suolo natio; Salmi 37:36 ma e' passato via, ed ecco, non e' piu'; io l'ho cercato, ma non s'e' piu' trovato. Salmi 37:37 Osserva l'uomo integro e considera l'uomo retto; perche' v'e' una posterita' per l'uomo di pace. Salmi 37:38 Mentre i trasgressori saranno tutti quanti distrutti; la posterita' degli empi sara' sterminata. Salmi 37:39 Ma la salvezza dei giusti procede dall'Eterno; egli e' la loro fortezza nel tempo della distretta. Salmi 37:40 L'Eterno li aiuta e li libera: li libera dagli empi e li salva, perche' si sono rifugiati in lui. Salmi 38:1 Salmo di Davide. Per far ricordare. O Eterno, non mi correggere nella tua ira, e non castigarmi nel tuo cruccio! Salmi 38:2 Poiche' le tue saette si sono confitte in me e la tua mano m'e' calata addosso. Salmi 38:3 Non v'e' nulla d'intatto nella mia carne a cagion della tua ira; non v'e' requie per le mie ossa a cagion del mio peccato. Salmi 38:4 Poiche' le mie iniquita' sorpassano il mio capo; son come un grave carico, troppo pesante per me. Salmi 38:5 Le mie piaghe son fetide e purulenti per la mia follia. Salmi 38:6 Io son tutto curvo e abbattuto, vo attorno tuttodi vestito a bruno. Salmi 38:7 Poiche' i miei fianchi son pieni d'infiammazione, e non v'e' nulla d'intatto nella mia carne. Salmi 38:8 Son tutto fiacco e rotto; io ruggisco per il fremito del mio cuore. Salmi 38:9 Signore, ogni mio desiderio e' nel tuo cospetto, e i miei sospiri non ti son nascosti. Salmi 38:10 Il mio cuore palpita, la mia forza mi lascia, ed anche la luce de' miei occhi m'e' venuta meno. Salmi 38:11 I miei amici, i miei compagni stan lontani dalla mia piaga, e i miei prossimi si fermano da lungi. Salmi 38:12 Quelli che cercan la mia vita mi tendono reti, e quelli che procurano il mio male proferiscon cose maligne e tutto il giorno meditano frodi. Salmi 38:13 Ma io, come un sordo, non odo: son come un muto che non apre la bocca. Salmi 38:14 Son come un uomo che non ascolta, e nella cui bocca non e' replica di sorta. Salmi 38:15 Poiche', in te io spero, o Eterno; tu risponderai, o Signore, Iddio mio! Salmi 38:16 Io ho detto: Non si rallegrino di me; e quando il mio pie' vacilla, non s'innalzano superbi contro a me. Salmi 38:17 Perche' io sto per cadere, e il mio dolore e' del continuo davanti a me. Salmi 38:18 Io confesso la mia iniquita', e sono angosciato per il mio peccato. Salmi 38:19 Ma quelli che senza motivo mi sono nemici sono forti, e quelli che m'odiano a torto son moltiplicati. Salmi 38:20 Anche quelli che mi rendon male per bene sono miei avversari, perche' seguo il bene. Salmi 38:21 O Eterno, non abbandonarmi; Dio mio, non allontanarti da me; Salmi 38:22 affrettati in mio aiuto, o Signore, mia salvezza! Salmi 39:1 Per il Capo de' musici. Per Jeduthun. Salmo di Davide. Io dicevo: Faro' attenzione alle mie vie per non peccare con la mia lingua; mettero' un freno alla mia bocca, finche' l'empio mi stara' davanti. Salmi 39:2 Io sono stato muto, in silenzio, mi son taciuto senz'averne bene; anzi il mio dolore s'e' inasprito. Salmi 39:3 Il mio cuore si riscaldava dentro di me; mentre meditavo, un fuoco s'e' acceso; allora la mia lingua ha parlato. Salmi 39:4 O Eterno, fammi conoscere la mia fine e qual e' la misura de' miei giorni. Fa' ch'io sappia quanto son frale. Salmi 39:5 Ecco, tu hai ridotto i miei giorni alla lunghezza di qualche palmo, e la mia durata e' come nulla dinanzi a te; certo, ogni uomo, benche' saldo in pie', non e' che vanita'. Sela. Salmi 39:6 Certo, l'uomo va e viene come un'ombra; certo, s'affanna per quel ch'e' vanita': egli ammassa, senza sapere chi raccogliera'. Salmi 39:7 E ora, o Signore, che aspetto? La mia speranza e' in te. Salmi 39:8 Liberami da tutte le mie trasgressioni; non far di me il vituperio dello stolto. Salmi 39:9 Io me ne sto muto, non apriro' bocca, perche' sei tu che hai agito. Salmi 39:10 Toglimi d'addosso il tuo flagello! Io mi consumo sotto i colpi della tua mano. Salmi 39:11 Quando castigando l'iniquita' tu correggi l'uomo, tu distruggi come la tignuola quel che ha di piu' caro; certo, ogni uomo non e' che vanita'. Sela. Salmi 39:12 O Eterno, ascolta la mia preghiera, e porgi l'orecchio al mio grido; non esser sordo alle mie lacrime; poiche' io sono uno straniero presso a te, un pellegrino, come tutti i miei padri. Salmi 39:13 Distogli da me il tuo sguardo ond'io mi rianimi, prima che me ne vada, e non sia piu'. Salmi 40:1 Per il Capo de' musici. Di Davide. Salmo. Io ho pazientemente aspettato l'Eterno, ed egli s'e' inclinato a me ed ha ascoltato il mio grido. Salmi 40:2 Egli m'ha tratto fuori da una fossa di perdizione, dal pantano fangoso; ha fatto posare i miei piedi sulla roccia, ed ha stabilito i miei passi. Salmi 40:3 Egli ha messo nella mia bocca un nuovo cantico a lode del nostro Dio. Molti vedran questo e temeranno e confideranno nell'Eterno. Salmi 40:4 Beato l'uomo che ripone nell'Eterno la sua fiducia, e non riguarda ai superbi ne' a quei che si svian dietro alla menzogna! Salmi 40:5 O Eterno, Iddio mio, hai moltiplicato le tue maraviglie e i tuoi pensieri in favor nostro; non si puo' farne il conto dinanzi a te. Se volessi narrarli e parlarne, son tanti che non si posson contare. Salmi 40:6 Tu non prendi piacere ne' in sacrifizio ne' in offerta; tu m'hai aperto gli orecchi. Tu non domandi ne' olocausto ne' sacrifizio per il peccato. Salmi 40:7 Allora ho detto: Eccomi, vengo! Sta scritto di me nel rotolo del libro. Salmi 40:8 Dio mio, io prendo piacere a far la tua volonta', e la tua legge e' dentro al mio cuore. Salmi 40:9 Io ho proclamato la tua giustizia nella grande assemblea; ecco, io non tengo chiuse le mie labbra, tu lo sai, o Eterno. Salmi 40:10 Io non ho nascosto la tua giustizia entro il mio cuore; ho narrato la tua fedelta' e la tua salvezza; non ho celato la tua benignita' ne' la tua verita' alla grande assemblea. Salmi 40:11 Tu, o Eterno, non rifiutarmi le tue compassioni; la tua benignita' e la tua verita' mi guardino del continuo! Salmi 40:12 Poiche' mali innumerevoli mi circondano; le mie iniquita' m'hanno raggiunto, e non posso abbracciarle con lo sguardo. Sono in maggior numero dei capelli del mio capo, e il mio cuore vien meno! Salmi 40:13 Piacciati, o Eterno, di liberarmi! O Eterno, affrettati in mio aiuto! Salmi 40:14 Siano confusi e svergognati tutti quanti quelli che cercano l'anima mia per farla perire! Voltin le spalle e siano coperti d'onta quelli che prendon piacere nel mio male! Salmi 40:15 Restino muti di stupore per la loro ignominia quelli che mi dicono: Ah, ah!... Salmi 40:16 Gioiscano e si rallegrino in te, tutti quelli che ti cercano; quelli che amano la tua salvezza dicano del continuo: Sia magnificato l'Eterno! Salmi 40:17 Quanto a me son misero e bisognoso, ma il Signore ha cura di me. Tu sei il mio aiuto e il mio liberatore; o Dio mio, non tardare! Salmi 41:1 Per il Capo de' musici. Salmo di Davide. Beato colui che si da' pensiero del povero! nel giorno della sventura l'Eterno lo liberera'. Salmi 41:2 L'Eterno lo guardera' e lo manterra' in vita; egli sara' reso felice sulla terra, e tu non lo darai in balia de' suoi nemici. Salmi 41:3 L'Eterno lo sosterra' quando sara' nel letto della infermita'; tu trasformerai interamente il suo letto di malattia. Salmi 41:4 Io ho detto: O Eterno, abbi pieta' di me; sana l'anima mia, perche' ho peccato contro a te. Salmi 41:5 I miei nemici mi augurano del male, dicendo: Quando morra'? e quando perira' il suo nome? Salmi 41:6 E se un di loro viene a vedermi, parla con menzogna: il suo cuore intanto ammassa iniquita' dentro di se'; appena uscito, egli parla. Salmi 41:7 Tutti quelli che m'odiano bisbiglian fra loro contro a me; contro a me macchinano del male. Salmi 41:8 Un male incurabile, essi dicono, gli s'e' attaccato addosso; ed ora che giace, non si rilevera' mai piu'. Salmi 41:9 Perfino l'uomo col quale vivevo in pace, nel quale confidavo, che mangiava il mio pane, ha alzato il calcagno contro a me. Salmi 41:10 Ma tu, o Eterno, abbi pieta' di me e rialzami, ed io rendero' loro quel che si meritano. Salmi 41:11 Da questo io riconoscero' che tu mi gradisci, se il mio nemico non trionfera' di me. Salmi 41:12 Quanto a me, tu mi sostieni nella mia integrita' e mi stabilisci nel tuo cospetto in perpetuo. Salmi 41:13 SIA BENEDETTO L'ETERNO, L'IDDIO D'ISRAELE, DI SECOLO IN SECOLO. AMEN! AMEN! LIBRO SECONDO (Salmi 42-72) Salmi 42:1 Per il Capo de' musici. Cantico dei figliuoli di Core. Come la cerva agogna i rivi dell'acque, cosi l'anima mia agogna te, o Dio. Salmi 42:2 L'anima mia e' assetata di Dio, dell'Iddio vivente: Quando verro' e compariro' al cospetto di Dio? Salmi 42:3 Le mie lacrime son diventate il mio cibo giorno e notte, da che mi van dicendo del continuo: Dov'e' il tuo Dio? Salmi 42:4 Non posso non ricordare con profonda commozione il tempo in cui procedevo con la folla e la guidavo alla casa di Dio, tra i canti di giubilo e di lode d'una moltitudine in festa. Salmi 42:5 Perche' t'abbatti anima mia? perche' ti commuovi in me? Spera in Dio, perch'io lo celebrero' ancora; egli e' la mia salvezza e il mio Dio. Salmi 42:6 L'anima mia e' abbattuta in me; percio' io ripenso a te dal paese del Giordano, dai monti dell'Hermon, dal monte Mitsar. Salmi 42:7 Un abisso chiama un altro abisso al rumore delle tue cascate; tutte le tue onde ed i tuoi flutti mi son passati addosso. Salmi 42:8 L'Eterno, di giorno, mandava la sua benignita', e la notte eran meco i suoi cantici, la preghiera all'Iddio della mia vita. Salmi 42:9 Io diro' a Dio, ch'e' la mia ro'cca: Perche' mi hai dimenticato? Perche' vo io vestito a bruno per l'oppression del nemico? Salmi 42:10 Trafiggendomi le ossa, i miei nemici mi fanno onta dicendomi continuamente: Dov'e' il tuo Dio? Salmi 42:11 Perche' t'abbatti anima mia? perche' ti commuovi in me? Spera in Dio, perche' lo celebrero' ancora; egli e' la mia salvezza e il mio Dio. Salmi 43:1 Fammi ragione, o Dio, difendi la mia causa contro un'empia gente; liberami dall'uomo frodolento e iniquo. Salmi 43:2 Poiche' tu sei l'Iddio ch'e' la mia fortezza; perche' mi hai rigettato? Perche' vo io vestito a bruno per l'oppression del nemico? Salmi 43:3 Manda la tua luce e la tua verita'; mi guidino esse, mi conducano al monte della tua santita', nei tuoi tabernacoli. Salmi 43:4 Allora andro' all'altare di Dio, all'Iddio, ch'e' la mia allegrezza ed il mio giubilo; e ti celebrero' con la cetra, o Dio, Dio mio! Salmi 43:5 Perche' t'abbatti anima mia? perche' ti commuovi in me? Spera in Dio, perche' lo celebrero' ancora; egli e' la mia salvezza ed il mio Dio. Salmi 44:1 Al Capo de' musici. Dei figliuoli di Core. Cantico. O Dio, noi abbiamo udito coi nostri orecchi, i nostri padri ci hanno raccontato l'opera che compisti ai loro giorni, ai giorni antichi. Salmi 44:2 Tu con la tua mano scacciasti le nazioni e stabilisti i nostri padri; distruggesti dei popoli per estender loro. Salmi 44:3 Poiche' essi non conquistarono il paese con la loro spada, ne' fu il loro braccio che li salvo', ma la tua destra, il tuo braccio, la luce del tuo volto, perche' li gradivi. Salmi 44:4 Tu sei il mio re, o Dio, ordina la salvezza di Giacobbe! Salmi 44:5 Con te noi abbatteremo i nostri nemici, nel tuo nome calpesteremo quelli che si levan contro a noi. Salmi 44:6 Poiche' non e' nel mio arco che io confido, e non e' la mia spada che mi salvera'; Salmi 44:7 ma sei tu che ci salvi dai nostri nemici e rendi confusi quelli che ci odiano. Salmi 44:8 In Dio noi ci glorieremo ogni giorno, e celebreremo il tuo nome in perpetuo. Sela. Salmi 44:9 Ma ora ci hai reietti e coperti d'onta, e non esci piu' coi nostri eserciti. Salmi 44:10 Tu ci fai voltar le spalle davanti al nemico, e quelli che ci odiano ci depredano. Salmi 44:11 Ci hai dati via come pecore da mangiare, e ci hai dispersi fra le nazioni. Salmi 44:12 Tu vendi il tuo popolo per un nulla, e non ti sei tenuto alto nel fissarne il prezzo. Salmi 44:13 Tu ci fai oggetto d'obbrobrio per i nostri vicini, di beffe e di scherno per quelli che ci stan d'intorno. Salmi 44:14 Tu ci rendi la favola delle nazioni, e i popoli scuotono il capo, quando si tratta di noi. Salmi 44:15 Tuttodi l'onta mia mi sta dinanzi, e la vergogna mi cuopre la faccia Salmi 44:16 all'udire chi mi vitupera e m'oltraggia, al vedere il nemico ed il vendicativo. Salmi 44:17 Tutto questo ci e' avvenuto. Eppure non t'abbiam dimenticato e non siamo stati infedeli al tuo patto. Salmi 44:18 Il nostro cuore non si e' rivolto indietro, e i nostri passi non si sono sviati dal tuo sentiero, Salmi 44:19 perche' tu ci avessi a fiaccare cacciandoci in dimore di sciacalli, perche' tu avessi a stender su noi l'ombra della morte. Salmi 44:20 Se avessimo dimenticato il nome del nostro Dio e avessimo teso le mani verso un dio straniero, Salmi 44:21 Dio non l'avrebbe egli scoperto? Poich'egli conosce i segreti del cuore. Salmi 44:22 Anzi e' per cagion tua che siamo ogni di messi a morte, e reputati come pecore da macello. Salmi 44:23 Risvegliati! Perche' dormi, o Signore? Destati, non rigettarci in perpetuo! Salmi 44:24 Perche' nascondi la tua faccia e dimentichi la nostra afflizione e la nostra oppressione? Salmi 44:25 Poiche' l'anima nostra e' abbattuta nella polvere; il nostro corpo aderisce alla terra. Salmi 44:26 Le'vati in nostro aiuto, e liberaci, per amor della tua benignita'. Salmi 45:1 Per il Capo de' musici. Sopra 'i gigli'. De' figliuoli di Core. Cantico. Inno nuziale. Mi ferve in cuore una parola soave; io dico: l'opera mia e' per un re; la mia lingua sara' come la penna d'un veloce scrittore. Salmi 45:2 Tu sei bello, piu' bello di tutti i figliuoli degli uomini; la grazia e' sparsa sulle tue labbra; percio' Iddio ti ha benedetto in eterno. Salmi 45:3 Cingiti la spada al fianco, o prode; vestiti della tua gloria e della tua magnificenza. Salmi 45:4 E, nella tua magnificenza, avanza sul carro, per la causa della verita', della clemenza e della giustizia; e la tua destra ti fara' vedere cose tremende. Salmi 45:5 Le tue frecce sono aguzze; i popoli cadranno sotto di te; esse penetreranno nel cuore dei nemici del re. Salmi 45:6 Il tuo trono, o Dio, e' per ogni eternita'; lo scettro del tuo regno e' uno scettro di dirittura. Salmi 45:7 Tu ami la giustizia e odii l'empieta'. Percio' Iddio, l'Iddio tuo, ti ha unto d'olio di letizia a preferenza de' tuoi colleghi. Salmi 45:8 Tutti i tuoi vestimenti sanno di mirra, d'aloe, di cassia; dai palazzi d'avorio la musica degli strumenti ti rallegra. Salmi 45:9 Figliuole di re son fra le tue dame d'onore, alla tua destra sta la regina, adorna d'oro d'Ophir. Salmi 45:10 Ascolta, o fanciulla, e guarda e porgi l'orecchio; dimentica il tuo popolo e la casa di tuo padre; Salmi 45:11 e il re porra' amore alla tua bellezza. Poich'egli e' il tuo signore, prostrati dinanzi a lui. Salmi 45:12 E la figliuola di Tiro, con de' doni, e i ricchi del popolo ricercheranno il tuo favore. Salmi 45:13 Tutta splendore e' la figliuola del re, nelle sue stanze; la sua veste e' tutta trapunta d'oro. Salmi 45:14 Ella sara' condotta al re in vesti ricamate; seguita dalle vergini sue compagne, che gli saranno presentate; Salmi 45:15 saran condotte con letizia e con giubilo; ed esse entreranno nel palazzo del re. Salmi 45:16 I tuoi figliuoli prenderanno il posto de' tuoi padri; tu li costituirai principi per tutta la terra. Salmi 45:17 Io rendero' il tuo nome celebre per ogni eta'; percio' i popoli ti loderanno in sempiterno. Salmi 46:1 Per il Capo de' musici. Dei figliuoli di Core. Per voci di fanciulle. Canto. Dio e' per noi un rifugio ed una forza, un aiuto sempre pronto nelle distrette. Salmi 46:2 Percio' noi non temeremo, anche quando fosse sconvolta la terra, quando i monti fossero smossi in seno ai mari, Salmi 46:3 quando le acque del mare muggissero e schiumassero, e per il loro gonfiarsi tremassero i monti. Salmi 46:4 V'e' un fiume, i cui rivi rallegrano la citta' di Dio, il luogo santo della dimora dell'Altissimo. Salmi 46:5 Iddio e' nel mezzo di lei; essa non sara' smossa. Iddio la soccorrera' allo schiarire del mattino. Salmi 46:6 Le nazioni rumoreggiano, i regni si commuovono; egli fa udire la sua voce, la terra si strugge. Salmi 46:7 L'Eterno degli eserciti e' con noi, l'Iddio di Giacobbe e' il nostro alto ricetto. Sela. Salmi 46:8 Venite, mirate le opere dell'Eterno, il quale compie sulla terra cose stupende. Salmi 46:9 Egli fa cessar le guerre fino all'estremita' della terra; rompe gli archi e spezza le lance, arde i carri nel fuoco. Salmi 46:10 Fermatevi, ei dice, e riconoscete che io sono Dio. Io saro' esaltato fra le nazioni, saro' esaltato sulla terra. Salmi 46:11 L'Eterno degli eserciti e' con noi; l'Iddio di Giacobbe e' il nostro alto ricetto. Sela. Salmi 47:1 Per il Capo de' musici. Dei figliuoli di Core. Salmo. Battete le mani, o popoli tutti; acclamate Iddio con grida d'allegrezza! Salmi 47:2 Poiche' l'Eterno, l'Altissimo, e' tremendo, re supremo su tutta la terra. Salmi 47:3 Egli riduce i popoli sotto di noi, e le nazioni sotto i nostri piedi. Salmi 47:4 Egli scelse per noi la nostra eredita', gloria di Giacobbe ch'egli ama. Sela. Salmi 47:5 Iddio e' salito in mezzo alle acclamazioni, l'Eterno e' salito al suon delle trombe. Salmi 47:6 Salmeggiate a Dio, salmeggiate; salmeggiate al nostro re, salmeggiate! Salmi 47:7 Poiche' Dio e' re di tutta la terra; cantategli un bell'inno. Salmi 47:8 Iddio regna sulle nazioni; Iddio siede sul trono della sua santita'. Salmi 47:9 I principi de' popoli s'adunano assieme per essere il popolo dell'Iddio d'Abramo: perche' a Dio appartengono i potenti della terra; egli e' sommamente elevato. Salmi 48:1 Canto. Salmo de' figliuoli di Core. Grande e' l'Eterno e lodato altamente nella citta' dell'Iddio nostro, sul monte della sua santita'. Salmi 48:2 Bello si erge, gioia di tutta la terra, il monte di Sion, dalle parti del settentrione, bella e' la citta' del gran re. Salmi 48:3 Nei palazzi d'essa Dio s'e' fatto conoscere come un'altra fortezza. Salmi 48:4 Poiche' ecco, i re s'erano adunati, e si avanzavano assieme. Salmi 48:5 Appena la videro, rimasero attoniti, smarriti, si misero in fuga, Salmi 48:6 un tremore li colse quivi, una doglia come di donna che partorisce. Salmi 48:7 Col vento orientale tu spezzi le navi di Tarsis. Salmi 48:8 Quel che avevamo udito l'abbiamo veduto nella citta' dell'Eterno degli eserciti, nella citta' del nostro Dio. Dio la rendera' stabile in perpetuo. Sela. Salmi 48:9 O Dio, noi abbiam meditato sulla tua benignita' dentro al tuo tempio. Salmi 48:10 O Dio, qual e' il tuo nome, tale e' la tua lode fino all'estremita' della terra; la tua destra e' piena di giustizia. Salmi 48:11 Si rallegri il monte di Sion, festeggino le figliuole di Giuda per i tuoi giudizi! Salmi 48:12 Circuite Sion, giratele attorno, contatene le torri, Salmi 48:13 osservatene i bastioni, considerate i suoi palazzi, onde possiate parlarne alla futura generazione. Salmi 48:14 Poiche' questo Dio e' il nostro Dio in sempiterno: egli sara' la nostra guida fino alla morte. Salmi 49:1 Per il Capo de' musici. De' figliuoli di Core. Salmo. Udite questo, popoli tutti; porgete orecchio, voi tutti gli abitanti del mondo! Salmi 49:2 Plebei e nobili, ricchi e poveri tutti insieme. Salmi 49:3 La mia bocca proferira' cose savie, e la meditazione del mio cuore sara' piena di senno. Salmi 49:4 Io prestero' orecchio alle sentenze, spieghero' a suon di cetra il mio enigma. Salmi 49:5 Perche' temerei ne' giorni dell'avversita' quando mi circonda l'iniquita' dei miei insidiatori, Salmi 49:6 i quali confidano ne' loro grandi averi e si gloriano della grandezza delle loro ricchezze? Salmi 49:7 Nessuno pero' puo' in alcun modo redimere il fratello, ne' dare a Dio il prezzo del riscatto d'esso. Salmi 49:8 Il riscatto dell'anima dell'uomo e' troppo caro e fara' mai sempre difetto. Salmi 49:9 Non puo' farsi ch'ei continui a vivere in perpetuo e non vegga la fossa. Salmi 49:10 Perche' la vedra'. I savi muoiono; periscono del pari il pazzo e lo stolto e lasciano ad altri i loro beni. Salmi 49:11 L'intimo lor pensiero e' che le loro case dureranno in eterno e le loro abitazioni d'eta' in eta'; danno i loro nomi alle loro terre. Salmi 49:12 Ma l'uomo ch'e' in onore non dura; egli e' simile alle bestie che periscono. Salmi 49:13 Questa loro condotta e' una follia; eppure i loro successori approvano i lor detti. Sela. Salmi 49:14 Son cacciati come pecore nel soggiorno de' morti; la morte e' il loro pastore; ed al mattino gli uomini retti li calpestano. La lor gloria ha da consumarsi nel soggiorno de' morti, ne' avra' altra dimora. Salmi 49:15 Ma Iddio riscattera' l'anima mia dal potere del soggiorno dei morti, perche' mi prendera' con se'. Sela. Salmi 49:16 Non temere quand'uno s'arricchisce, quando si accresce la gloria della sua casa. Salmi 49:17 Perche', quando morra', non portera' seco nulla; la sua gloria non scendera' dietro a lui. Salmi 49:18 Benche' tu, mentre vivi, ti reputi felice, e la gente ti lodi per i godimenti che ti procuri, Salmi 49:19 tu te ne andrai alla generazione de' tuoi padri, che non vedranno mai piu' la tua luce. Salmi 49:20 L'uomo ch'e' in onore e non ha intendimento e' simile alle bestie che periscono. Salmi 50:1 Salmo di Asaf. Il Potente, Iddio, l'Eterno ha parlato e ha convocato la terra dal sol levante al ponente. Salmi 50:2 Da Sion, perfetta in bellezza, Dio e' apparso nel suo fulgore. Salmi 50:3 L'Iddio nostro viene e non se ne stara' cheto: lo precede un fuoco divorante, lo circonda una fiera tempesta. Salmi 50:4 Egli chiama i cieli di sopra e la terra per assistere al giudicio del suo popolo: Salmi 50:5 Adunatemi, dice, i miei fedeli che han fatto meco un patto mediante sacrifizio. Salmi 50:6 E i cieli proclameranno la sua giustizia; perche' Dio stesso sta per giudicare. Sela. Salmi 50:7 Ascolta, popolo mio, ed io parlero'; ascolta, o Israele, e io ti faro' le mie rimostranze. Io sono Iddio, l'Iddio tuo. Salmi 50:8 Io non ti riprendero' a motivo dei tuoi sacrifizi; i tuoi olocausti stanno dinanzi a me del continuo. Salmi 50:9 Io non prendero' giovenchi dalla tua casa ne' becchi dai tuoi ovili; Salmi 50:10 perche' mie son tutte le bestie della foresta, mio e' il bestiame ch'e' per i monti a migliaia. Salmi 50:11 Io conosco tutti gli uccelli dei monti, e quel che si muove per la campagna e' a mia disposizione. Salmi 50:12 Se avessi fame, non te lo direi, perche' il mondo, con tutto quel che contiene, e' mio. Salmi 50:13 Mangio io carne di tori, o bevo io sangue di becchi? Salmi 50:14 Offri a Dio il sacrifizio della lode, e paga all'Altissimo i tuoi voti; Salmi 50:15 e invocami nel giorno della distretta: io te ne trarro' fuori, e tu mi glorificherai. Salmi 50:16 Ma quanto all'empio, Iddio gli dice: Spetta egli a te di parlar de' miei statuti, e di aver sulle labbra il mio patto? Salmi 50:17 A te che odii la correzione e ti getti dietro alle spalle le mie parole? Salmi 50:18 Se vedi un ladro, tu ti diletti nella sua compagnia, e sei il socio degli adulteri. Salmi 50:19 Tu abbandoni la tua bocca al male, e la tua lingua intesse frodi. Salmi 50:20 Tu siedi e parli contro il tuo fratello, tu diffami il figlio di tua madre. Salmi 50:21 Tu hai fatto queste cose, ed io mi son taciuto, e tu hai pensato ch'io fossi del tutto come te; ma io ti riprendero', e ti mettero' tutto davanti agli occhi. Salmi 50:22 Deh, intendete questo, voi che dimenticate Iddio; che talora io non vi dilanii e non vi sia chi vi liberi. Salmi 50:23 Chi mi offre il sacrifizio della lode mi glorifica, e a chi regola bene la sua condotta, io faro' vedere la salvezza di Dio. Salmi 51:1 Per il Capo de' musici. Salmo di Davide, quando il profeta Natan venne a lui, dopo che Davide era stato da Batseba. Abbi pieta' di me, o Dio, secondo la tua benignita'; secondo la moltitudine delle tue compassioni, cancella i miei misfatti. Salmi 51:2 Lavami del tutto della mia iniquita' e nettami del mio peccato! Salmi 51:3 Poiche' io conosco i miei misfatti, e il mio peccato e' del continuo davanti a me. Salmi 51:4 Io ho peccato contro te, contro te solo, e ho fatto cio' ch'e' male agli occhi tuoi; lo confesso, affinche' tu sia riconosciuto giusto quando parli, e irreprensibile quando giudichi. Salmi 51:5 Ecco, io sono stato formato nella iniquita', e la madre mia mi ha concepito nel peccato. Salmi 51:6 Ecco, tu ami la sincerita' nell'interiore; insegnami dunque sapienza nel segreto del cuore. Salmi 51:7 Purificami con l'issopo, e saro' netto; lavami, e saro' piu' bianco che neve. Salmi 51:8 Fammi udire gioia ed allegrezza; fa' che le ossa che tu hai tritate festeggino. Salmi 51:9 Nascondi la tua faccia dai miei peccati, e cancella tutte le mie iniquita'. Salmi 51:10 O Dio, crea in me un cuor puro e rinnova dentro di me uno spirito ben saldo. Salmi 51:11 Non rigettarmi dalla tua presenza e non togliermi lo spirito tuo santo. Salmi 51:12 Rendimi la gioia della tua salvezza e fa' che uno spirito volonteroso mi sostenga. Salmi 51:13 Io insegnero' le tue vie ai trasgressori, e i peccatori si convertiranno a te. Salmi 51:14 Liberami dal sangue versato, o Dio, Dio della mia salvezza, e la mia lingua celebrera' la tua giustizia. Salmi 51:15 Signore, aprimi le labbra, e la mia bocca pubblichera' la tua lode. Salmi 51:16 Poiche' tu non prendi piacere nei sacrifizi, altrimenti io li offrirei; tu non gradisci olocausto. Salmi 51:17 I sacrifizi di Dio sono lo spirito rotto; o Dio, tu non sprezzi il cuor rotto e contrito. Salmi 51:18 Fa' del bene a Sion, per la tua benevolenza; edifica le mura di Gerusalemme. Salmi 51:19 Allora prenderai piacere in sacrifizi di giustizia, in olocausti e in vittime arse per intero; allora si offriranno giovenchi sul tuo altare. Salmi 52:1 Per il Capo de' musici. Cantico di Davide, quando Doeg l'Edomita venne a riferire a Saul che Davide era entrato in casa di Ahimelec. Perche' ti glorii del male, uomo potente? La benignita' di Dio dura per sempre. Salmi 52:2 La tua lingua medita rovine; essa e' simile a un rasoio affilato, o artefice d'inganni. Salmi 52:3 Tu ami il male piu' che il bene, e la menzogna piu' che il parlar secondo giustizia. Sela. Salmi 52:4 Tu ami ogni parola che cagiona distruzione, o lingua fraudolenta! Salmi 52:5 Iddio altresi ti distruggera' per sempre; ti afferrera', ti strappera' dalla tua tenda e ti sradichera' dalla terra de' viventi. Sela. Salmi 52:6 I giusti lo vedranno e temeranno e si rideranno di quel tale, dicendo: Salmi 52:7 Ecco l'uomo che non avea fatto di Dio la sua fortezza, ma confidava nell'abbondanza delle sue ricchezze, e si faceva forte della sua perversita'! Salmi 52:8 Ma io sono come un ulivo verdeggiante nella casa di Dio; io confido nella benignita' di Dio in sempiterno. Salmi 52:9 Io ti celebrero' del continuo per quel che tu avrai operato, e, nel cospetto dei tuoi fedeli, sperero' nel tuo nome, perch'esso e' buono. Salmi 53:1 Al Capo de' musici. Mestamente. Cantico di Davide. Lo stolto ha detto nel suo cuore: Non c'e' Dio. Si sono corrotti, si son resi abominevoli con la loro malvagita', non v'e' alcuno che faccia il bene. Salmi 53:2 Iddio ha riguardato dal cielo sui figliuoli degli uomini per vedere se vi fosse alcuno che avesse intelletto, che cercasse Iddio. Salmi 53:3 Tutti si son tratti indietro, tutti quanti si son corrotti, non v'e' alcuno che faccia il bene, neppur uno. Salmi 53:4 Son essi senza conoscenza questi operatori d'iniquita', che mangiano il mio popolo come mangiano il pane, e non invocano Iddio? Salmi 53:5 Ecco la', son presi da grande spavento, ove prima non c'era spavento; poiche' Dio ha disperse le ossa di quelli che ti assediavano; tu li hai coperti di confusione, perche' Iddio li disdegna. Salmi 53:6 Oh chi rechera' da Sion la salvezza d'Israele? Quando Iddio fara' ritornare gli esuli del suo popolo, Giacobbe festeggera', Israele si rallegrera'. Salmi 54:1 Per il Capo de' musici. Per strumenti a corda. Cantico di Davide quando gli Zifei vennero a dire a Saul: Davide non si tiene egli nascosto fra noi? O Dio, salvami per il tuo nome, e fammi giustizia per la tua potenza. Salmi 54:2 O Dio, ascolta la mia preghiera, porgi orecchio alle parole della mia bocca! Salmi 54:3 Poiche' degli stranieri si son levati contro a me e de' violenti cercano l'anima mia. Essi non tengono Iddio presente innanzi a loro. Sela. Salmi 54:4 Ecco, Iddio e' colui che m'aiuta; il Signore e' fra quelli che sostengon l'anima mia. Salmi 54:5 Egli fara' ricadere il male sopra i miei nemici. Nella tua fedelta', distruggili! Salmi 54:6 Con animo volonteroso io t'offriro' sacrifizi; celebrero' il tuo nome, o Eterno, perch'esso e' buono; Salmi 54:7 perche' m'ha liberato da ogni distretta, e l'occhio mio ha visto sui miei nemici quel che desideravo. Salmi 55:1 Per il Capo de' musici. Per strumenti a corda. Cantico di Davide. Porgi orecchio alla mia preghiera, o Dio, e non rifiutar di udir la mia supplicazione. Salmi 55:2 Attendi a me, e rispondimi; io non ho requie nel mio lamento, e gemo, Salmi 55:3 per la voce del nemico, per l'oppressione dell'empio; poiche' mi gettano addosso delle iniquita' e mi perseguitano con furore. Salmi 55:4 Il mio cuore spasima dentro di me e spaventi mortali mi son caduti addosso. Salmi 55:5 Paura e tremito m'hanno assalito, e il terrore mi ha sopraffatto; Salmi 55:6 onde ho detto: Oh avess'io delle ali come la colomba! me ne volerei via, e troverei riposo. Salmi 55:7 Ecco, me ne fuggirei lontano, andrei a dimorar nel deserto; Sela. Salmi 55:8 m'affretterei a ripararmi dal vento impetuoso e dalla tempesta. Salmi 55:9 Annienta, Signore, dividi le loro lingue, poiche' io vedo violenza e rissa nella citta'. Salmi 55:10 Giorno e notte essi fanno la ronda sulle sue mura; dentro di essa sono iniquita' e vessazioni. Salmi 55:11 Malvagita' e' in mezzo a lei, violenza e frode non si dipartono dalle sue piazze. Salmi 55:12 Poiche' non e' stato un nemico che mi ha fatto vituperio; altrimenti, l'avrei comportato; non e' stato uno che m'odiasse a levarmisi contro; altrimenti, mi sarei nascosto da lui; Salmi 55:13 ma sei stato tu, l'uomo ch'io stimavo come mio pari, il mio compagno e il mio intimo amico. Salmi 55:14 Insieme avevamo dolci colloqui, insieme ce n'andavamo tra la folla alla casa di Dio. Salmi 55:15 Li sorprenda la morte! Scendano vivi nel soggiorno de' morti! poiche' nelle lor dimore e dentro di loro non v'e' che malvagita'. Salmi 55:16 Quanto a me: io gridero' a Dio, e l'Eterno mi salvera'. Salmi 55:17 La sera, la mattina e sul mezzodi mi lamentero' e gemero', ed egli udra' la mia voce. Salmi 55:18 Egli dara' pace all'anima mia, riscuotendola dall'assalto che m'e' dato, perche' sono in molti contro di me. Salmi 55:19 Iddio udira' e li umiliera', egli che siede sul trono ab antico; Sela. poiche' in essi non v'e' mutamento, e non temono Iddio. Salmi 55:20 Il nemico ha steso la mano contro quelli ch'erano in pace con lui, ha violato il patto concluso. Salmi 55:21 La sua bocca e' piu' dolce del burro, ma nel cuore ha la guerra; le sue parole son piu' morbide dell'olio, ma son spade sguainate. Salmi 55:22 Getta sull'Eterno il tuo peso, ed egli ti sosterra'; egli non permettera' mai che il giusto sia smosso. Salmi 55:23 Ma tu, o Dio, farai cader costoro nel profondo della fossa; gli uomini di sangue e di frode non arriveranno alla meta' de' lor giorni; ma io confidero' in te. Salmi 56:1 Per il Capo de' musici. Su: 'Colomba de' terebinti lontani'. Inno di Davide quando i Filistei lo presero in Gat. Abbi pieta' di me, o Dio, poiche' gli uomini anelano a divorarmi; mi tormentano con una guerra di tutti i giorni; Salmi 56:2 i miei nemici anelano del continuo a divorarmi, poiche' sono molti quelli che m'assalgono con superbia. Salmi 56:3 Nel giorno in cui temero', io confidero' in te. Salmi 56:4 Coll'aiuto di Dio celebrero' la sua parola; in Dio confido, e non temero'; che mi puo' fare il mortale? Salmi 56:5 Torcon del continuo le mie parole; tutti i lor pensieri son vo'lti a farmi del male. Salmi 56:6 Si radunano, stanno in agguato, spiano i miei passi, come gente che vuole la mia vita. Salmi 56:7 Rendi loro secondo la loro iniquita'! O Dio, abbatti i popoli nella tua ira! Salmi 56:8 Tu conti i passi della mia vita errante; raccogli le mie lacrime negli otri tuoi; non sono esse nel tuo registro? Salmi 56:9 Nel giorno ch'io gridero', i miei nemici indietreggeranno. Questo io so: che Dio e' per me. Salmi 56:10 Coll'aiuto di Dio celebrero' la sua parola; coll'aiuto dell'Eterno celebrero' la sua parola. Salmi 56:11 In Dio confido e non temero'; che mi puo' far l'uomo? Salmi 56:12 Tengo presenti i voti che t'ho fatti, o Dio; io t'offriro' sacrifizi di lode; Salmi 56:13 poiche' tu hai riscosso l'anima mia dalla morte, hai guardato i miei piedi da caduta, ond'io cammini, al cospetto di Dio, nella luce de' viventi. Salmi 57:1 Per il Capo de' musici. 'Non distruggere'. Inno di Davide, quando, perseguitato da Saul, fuggi nella spelonca. Abbi pieta' di me, o Dio, abbi pieta' di me, perche' l'anima mia cerca rifugio in te; e all'ombra delle tue ali io mi rifugio, finche' le calamita' siano passate. Salmi 57:2 Io gridero' all'Iddio altissimo: a Dio, che compie i suoi disegni su me. Salmi 57:3 Egli mandera' dal cielo a salvarmi. Mentre colui che anela a divorarmi m'oltraggia. Sela. Iddio mandera' la sua grazia e la sua fedelta'. Salmi 57:4 L'anima mia e' in mezzo a leoni; dimoro tra gente che vomita fiamme, in mezzo ad uomini, i cui denti son lance e saette, e la cui lingua e' una spada acuta. Salmi 57:5 Inna'lzati, o Dio, al disopra de' cieli, risplenda su tutta la terra la tua gloria! Salmi 57:6 Essi avevano teso una rete ai miei passi; l'anima mia era accasciata; avevano scavata una fossa dinanzi a me, ma essi vi son caduti dentro. Sela. Salmi 57:7 Il mio cuore e' ben disposto, o Dio, il mio cuore e' ben disposto; io cantero' e salmeggero'. Salmi 57:8 De'stati, o gloria mia, destatevi, salte'ro e cetra, io voglio risvegliare l'alba. Salmi 57:9 Io ti celebrero' fra i popoli, o Signore, a te salmeggero' fra le nazioni, Salmi 57:10 perche' grande fino al cielo e' la tua benignita', e la tua fedelta' fino alle nuvole. Salmi 57:11 Inna'lzati, o Dio, al di sopra de' cieli, risplenda su tutta la terra la tua gloria! Salmi 58:1 Per il Capo de' musici. 'Non distruggere'. Inno di Davide. e' egli proprio secondo giustizia che voi parlate, o potenti? Giudicate voi rettamente i figliuoli degli uomini? Salmi 58:2 Anzi, nel cuore voi commettete delle iniquita'; nel paese, voi gettate nella bilancia la violenza delle vostre mani. Salmi 58:3 Gli empi sono sviati fin dalla matrice, i mentitori son traviati fino dal seno materno. Salmi 58:4 Han del veleno simile al veleno del serpente, son come l'aspide sordo che si tura le orecchie, Salmi 58:5 che non ascolta la voce degl'incantatori, del mago esperto nell'affascinare. Salmi 58:6 O Dio, rompi loro i denti in bocca; o Eterno, fracassa i mascellari de' leoncelli! Salmi 58:7 Si struggano com'acqua che scorre via; quando tirano le loro frecce, sian come spuntate. Salmi 58:8 Siano essi come lumaca che si strugge mentre va: come l'aborto d'una donna, non veggano il sole. Salmi 58:9 Prima che le vostre pignatte sentano il fuoco del pruno, verde od acceso che sia il legno, lo porti via la bufera. Salmi 58:10 Il giusto si rallegrera' quando avra' visto la vendetta; si lavera' i piedi nel sangue dell'empio; Salmi 58:11 e la gente dira': Certo, vi e' una ricompensa per il giusto; certo c'e' un Dio che giudica sulla terra! Salmi 59:1 Per il capo de' musici. 'Non distruggere'. Inno di Davide, quando Saul mando' a guardargli la casa per ucciderlo. Liberami dai miei nemici, o mio Dio; ponimi in luogo alto al sicuro dai miei aggressori. Salmi 59:2 Liberami dagli operatori d'iniquita', e salvami dagli uomini di sangue. Salmi 59:3 Perche', ecco, essi pongono agguati all'anima mia; uomini potenti si radunano contro a me, senza che in me vi sia misfatto ne' peccato, o Eterno! Salmi 59:4 Senza che in me vi sia iniquita', essi corrono e si preparano. De'stati, vieni a me, e vedi! Salmi 59:5 Tu, o Eterno, che sei l'Iddio degli eserciti, l'Iddio d'Israele, le'vati a visitare tutte le genti! Non far grazia ad alcuno dei perfidi malfattori! Sela. Salmi 59:6 Tornan la sera, urlano come cani e vanno attorno per la citta'. Salmi 59:7 Ecco, vomitano ingiurie dalla lor bocca; hanno delle spade sulle labbra. Tanto, dicono essi, chi ci ode? Salmi 59:8 Ma tu, o Eterno, ti riderai di loro; ti farai beffe di tutte le genti. Salmi 59:9 O mia forza, a te io riguardero', perche' Dio e' il mio alto ricetto. Salmi 59:10 L'Iddio mio mi verra' incontro colla sua benignita', Iddio mi fara' veder sui miei nemici quel che desidero. Salmi 59:11 Non li uccidere, che talora il mio popolo non lo dimentichi: falli, per la tua potenza, andar vagando ed abbattili, o Signore, nostro scudo. Salmi 59:12 Ogni parola delle loro labbra e' peccato della lor bocca; siano dunque presi nel laccio della lor superbia; siano presi per le maledizioni e le menzogne che proferiscono. Salmi 59:13 Distruggili nel tuo furore, distruggili si che non siano piu'; e si conoscera' fino alle estremita' della terra che Dio signoreggia su Giacobbe. Sela. Salmi 59:14 Tornino pure la sera, urlino come cani e vadano attorno per la citta'. Salmi 59:15 Vadano vagando per trovar da mangiare, e se non trovano da saziarsi, passino cosi la notte. Salmi 59:16 Ma io cantero' la tua potenza, e al mattino lodero' ad alta voce la tua benignita', perche' tu sei stato per me un alto ricetto, un rifugio nel giorno della mia distretta. Salmi 59:17 O mia forza, a te salmeggero', perche' Dio e' il mio alto ricetto, l'Iddio benigno per me. Salmi 60:1 Per il Capo de' musici. Su 'il giglio della testimonianza'. Inno di Davide da insegnare; quand'egli mosse guerra ai Sirī di Mesopotamia e ai Sirī di Soba, e Joab torno', e sconfisse 12000 Idumei nella valle del sale. O Dio, tu ci hai rigettati, ci hai dispersi, tu ti sei adirato; deh, ci ristabilisci! Salmi 60:2 Tu hai fatto tremare la terra, tu l'hai schiantata; restaura le sue rotture, perche' vacilla. Salmi 60:3 Tu hai fatto vedere al tuo popolo cose dure; tu ci hai dato a bere un vino che stordisce. Salmi 60:4 Ma tu hai dato a quelli che ti temono una bandiera, perche' si levino in favor della verita'. Sela. Salmi 60:5 Perche' i tuoi diletti sian liberati, salvaci con la tua destra e rispondici. Salmi 60:6 Iddio ha parlato nella sua santita': Io trionfero', spartiro' Sichem e misurero' la valle di Succot. Salmi 60:7 Mio e' Galaad e mio e' Manasse, ed Efraim e' la forte difesa del mio capo; Giuda e' il mio scettro. Salmi 60:8 Moab e' il bacino dove mi lavo; sopra Edom gettero' il mio sandalo; o Filistia, fammi delle acclamazioni! Salmi 60:9 Chi mi condurra' nella citta' forte? Chi mi menera' fino in Edom? Salmi 60:10 Non sarai tu, o Dio, che ci hai rigettati e non esci piu', o Dio, coi nostri eserciti? Salmi 60:11 Dacci aiuto per uscir dalla distretta, poiche' vano e' il soccorso dell'uomo. Salmi 60:12 Con Dio noi faremo prodezze, ed egli schiaccera' i nostri nemici. Salmi 61:1 Per il Capo de' musici. Per strumenti a corda. Di Davide. O Dio, ascolta il mio grido, attendi alla mia preghiera. Salmi 61:2 Dall'estremita' della terra io grido a te, con cuore abbattuto; conducimi alla ro'cca ch'e' troppo alta per me; Salmi 61:3 poiche' tu mi sei stato un rifugio, una forte torre dinanzi al nemico. Salmi 61:4 Io dimorero' nel tuo tabernacolo per sempre, mi riparero' all'ombra delle tue ali. Sela. Salmi 61:5 Poiche' tu, o Dio, hai esaudito i miei voti, m'hai dato l'eredita' di quelli che temono il tuo nome. Salmi 61:6 Aggiungi dei giorni ai giorni del re, siano i suoi anni come molte eta'! Salmi 61:7 Segga sul trono nel cospetto di Dio in perpetuo! Ordina alla benignita' e alla verita' di guardarlo; Salmi 61:8 cosi salmeggero' al tuo nome in perpetuo, e adempiro' ogni giorno i miei voti. Salmi 62:1 Per il Capo de' musici. Per Jeduthun. Salmo di Davide. L'anima mia s'acqueta in Dio solo; da lui viene la mia salvezza. Salmi 62:2 Egli solo e' la mia rocca e la mia salvezza, il mio alto ricetto; io non saro' grandemente smosso. Salmi 62:3 Fino a quando vi avventerete sopra un uomo e cercherete tutti insieme di abbatterlo come una parete che pende, come un muricciuolo che cede? Salmi 62:4 Essi non pensano che a farlo cadere dalla sua altezza; prendon piacere nella menzogna; benedicono con la bocca, ma internamente maledicono. Sela. Salmi 62:5 Anima mia, acque'tati in Dio solo, poiche' da lui viene la mia speranza. Salmi 62:6 Egli solo e' la mia ro'cca e la mia salvezza; egli e' il mio alto ricetto; io non saro' smosso. Salmi 62:7 In Dio e' la mia salvezza e la mia gloria; la mia forte ro'cca e il mio rifugio sono in Dio. Salmi 62:8 Confida in lui ogni tempo, o popolo; espandi il tuo cuore nel suo cospetto; Dio e' il nostro rifugio. Sela. Salmi 62:9 Gli uomini del volgo non sono che vanita', e i nobili non sono che menzogna; messi sulla bilancia vanno su, tutti assieme son piu' leggeri della vanita'. Salmi 62:10 Non confidate nell'oppressione, e non mettete vane speranze nella rapina; se le ricchezze abbondano, non vi mettete il cuore. Salmi 62:11 Dio ha parlato una volta, due volte ho udito questo: Che la potenza appartiene a Dio; Salmi 62:12 e a te pure, o Signore, appartiene la misericordia; perche' tu renderai a ciascuno secondo le sue opere. Salmi 63:1 Salmo di Davide: quand'era nel deserto di Giuda. O Dio, tu sei l'Iddio mio, io ti cerco dall'alba; l'anima mia e' assetata di te, la mia carne ti brama in una terra arida, che langue, senz'acqua. Salmi 63:2 Cosi t'ho io mirato nel santuario per veder la tua forza e la tua gloria. Salmi 63:3 Poiche' la tua benignita' val meglio della vita; le mie labbra ti loderanno. Salmi 63:4 Cosi ti benediro' finche' io viva, e alzero' le mani invocando il tuo nome. Salmi 63:5 L'anima mia sara' saziata come di midollo e di grasso, e la mia bocca ti lodera' con labbra giubilanti. Salmi 63:6 Quand'io mi ricordo di te sul mio letto, medito di te nelle veglie della notte. Salmi 63:7 Poiche' tu sei stato il mio aiuto, ed io giubilo all'ombra delle tue ali. Salmi 63:8 L'anima mia s'attacca a te per seguirti; la tua destra mi sostiene. Salmi 63:9 Ma costoro che cercano la rovina dell'anima mia, entreranno nelle parti piu' basse della terra. Salmi 63:10 Saran dati in balia della spada, saranno la preda degli sciacalli. Salmi 63:11 Ma il re si rallegrera' in Dio; chiunque giura per lui si gloriera', perche' la bocca di quelli che dicon menzogne sara' turata. Salmi 64:1 Per il Capo de' musici. Salmo di Davide. O Dio, ascolta la mia voce nel mio lamento! Guarda la mia vita dallo spavento del nemico. Salmi 64:2 Mettimi al coperto dalle trame de' maligni, dalla turba degli operatori d'iniquita', Salmi 64:3 che hanno aguzzato la loro lingua come una spada e hanno scoccato come frecce le loro parole amare, Salmi 64:4 per colpire da luoghi nascosti l'uomo integro; lo colpiscono all'improvviso, e non hanno paura. Salmi 64:5 S'incoraggiano a vicenda in un'impresa malvagia; concertano di tender lacci di nascosto; e dicono: Chi li vedra'? Salmi 64:6 Divisano nequizia e dicono: Abbiam compiuto il nostro divisamento. L'intimo pensiero e il cuore d'ognun di loro e' un abisso. Salmi 64:7 Ma Dio scocchera' contro di essi le sue frecce, e subito saran coperti di ferite; Salmi 64:8 saranno fatti cadere; e il male fatto dalle loro lingue ricadra' su loro. Tutti quelli che li vedranno scrolleranno il capo, Salmi 64:9 e tutti gli uomini temeranno, e racconteranno l'opera di Dio, e considereranno quello ch'egli avra' fatto. Salmi 64:10 Il giusto si rallegrera' nell'Eterno e in lui cerchera' rifugio; e tutti i diritti di cuore si glorieranno. Salmi 65:1 Per il Capo de' musici. Salmo di Davide. Canto. A te, o Dio, nel raccoglimento, sale la lode in Sion, a te l'omaggio dei voti che si compiono. Salmi 65:2 O tu ch'esaudisci la preghiera, ogni carne verra' a te. Salmi 65:3 Le iniquita' mi hanno sopraffatto, ma tu farai l'espiazione delle nostre trasgressioni. Salmi 65:4 Beato colui che tu eleggi e fai accostare a te perche' abiti ne' tuoi cortili! Noi sarem saziati de' beni della tua casa, della santita' del tuo tempio. Salmi 65:5 In modi tremendi tu ci rispondi, nella tua giustizia, o Dio della nostra salvezza, confidanza di tutte le estremita' della terra e dei mari lontani. Salmi 65:6 Egli con la sua potenza rende stabili i monti; egli e' cinto di forza. Salmi 65:7 Egli acqueta il rumore de' mari, il rumore de' loro flutti, e il tumulto de' popoli. Salmi 65:8 Percio' quelli che abitano alle estremita' della terra temono alla vista de' tuoi prodigi; tu fai giubilare i luoghi ond'escono la mattina e la sera. Salmi 65:9 Tu visiti la terra e l'adacqui, tu l'arricchisci grandemente. I ruscelli di Dio son pieni d'acqua; tu prepari agli uomini il grano, quando prepari cosi la terra; Salmi 65:10 tu adacqui largamente i suoi solchi, ne pareggi le zolle, l'ammollisci con le piogge, ne benedici i germogli. Salmi 65:11 Tu coroni de' tuoi beni l'annata, e dove passa il tuo carro stilla il grasso. Salmi 65:12 Esso stilla sui pascoli del deserto, e i colli son cinti di gioia. Salmi 65:13 I pascoli si riveston di greggi, e le valli si copron di frumento; dan voci di allegrezza e cantano. Salmi 66:1 Al Capo de' musici. Canto. Salmo. Fate acclamazioni a Dio, voi tutti abitanti della terra! Salmi 66:2 Cantate la gloria del suo nome, rendete gloriosa la sua lode! Salmi 66:3 Dite a Dio: Come son tremende le opere tue! Per la grandezza della tua forza i tuoi nemici ti aduleranno. Salmi 66:4 Tutta la terra si prostrera' dinanzi a te e a te salmeggera', salmeggera' al tuo nome. Sela. Salmi 66:5 Venite e mirate le opere di Dio; egli e' tremendo ne' suoi atti verso i figliuoli degli uomini. Salmi 66:6 Egli muto' il mare in terra asciutta; il popolo passo' il fiume a piedi; quivi ci rallegrammo in lui. Salmi 66:7 Egli, con la sua potenza, signoreggia in eterno; i suoi occhi osservan le nazioni; i ribelli non facciano i superbi! Sela. Salmi 66:8 Benedite il nostro Dio, o popoli, e fate risonar la voce della sua lode! Salmi 66:9 Egli ha conservato in vita l'anima nostra, e non ha permesso che il nostro pie' vacillasse. Salmi 66:10 Poiche' tu ci hai provati, o Dio, ci hai passati al crogiuolo come l'argento. Salmi 66:11 Ci hai fatti entrar nella rete, hai posto un grave peso sulle nostre reni. Salmi 66:12 Hai fatto cavalcar degli uomini sul nostro capo; siamo entrati nel fuoco e nell'acqua, ma tu ci traesti fuori in luogo di refrigerio. Salmi 66:13 Io entrero' nella tua casa con olocausti, ti paghero' i miei voti, Salmi 66:14 i voti che le mie labbra han proferito, che la mia bocca ha pronunziato nella mia distretta. Salmi 66:15 Io t'offriro' olocausti di bestie grasse, con profumo di montoni; sacrifichero' buoi e becchi. Sela. Salmi 66:16 Venite e ascoltate, o voi tutti che temete Iddio! Io vi raccontero' quel ch'egli ha fatto per l'anima mia. Salmi 66:17 Io gridai a lui con la mia bocca, ed egli fu esaltato dalla mia lingua. Salmi 66:18 Se nel mio cuore avessi avuto di mira l'iniquita', il Signore non m'avrebbe ascoltato. Salmi 66:19 Ma certo Iddio m'ha ascoltato; egli ha atteso alla voce della mia preghiera. Salmi 66:20 Benedetto sia Iddio, che non ha rigettato la mia preghiera, ne' m'ha ritirato la sua benignita'. Salmi 67:1 Per il Capo de' musici. Per strumenti a corda. Salmo. Canto. Iddio abbia merce' di noi, e ci benedica, Iddio faccia risplendere il suo volto su noi; Sela. Salmi 67:2 affinche' la tua via sia conosciuta sulla terra, e la tua salvezza fra tutte le genti. Salmi 67:3 Ti celebrino i popoli, o Dio, tutti quanti i popoli ti celebrino! Salmi 67:4 Le nazioni si rallegrino e giubilino, perche' tu giudichi i popoli con equita', e sei la guida delle nazioni sulla terra. Sela. Salmi 67:5 Ti celebrino i popoli, o Dio, tutti quanti i popoli ti celebrino! Salmi 67:6 La terra ha prodotto il suo frutto; Dio, l'Iddio nostro, ci benedira'. Salmi 67:7 Iddio ci benedira', e tutte le estremita' della terra lo temeranno. Salmi 68:1 Al Capo de' musici. Di Davide. Salmo. Canto. Le'visi Iddio, e i suoi nemici saranno dispersi, e quelli che l'odiano fuggiranno dinanzi a lui. Salmi 68:2 Tu li dissiperai come si dissipa il fumo; come la cera si strugge dinanzi al fuoco, cosi periranno gli empi dinanzi a Dio. Salmi 68:3 Ma i giusti si rallegreranno, esulteranno nel cospetto di Dio, e gioiranno con letizia. Salmi 68:4 Cantate a Dio, salmeggiate al suo nome, preparate la via a colui che cavalca attraverso i deserti; il suo nome e': l'Eterno, ed esultate dinanzi a lui. Salmi 68:5 Padre degli orfani e difensore delle vedove e' Iddio nella dimora della sua santita'; Salmi 68:6 Iddio dona al solitario una famiglia, trae fuori i prigionieri e da' loro prosperita'; solo i ribelli dimorano in terra arida. Salmi 68:7 O Dio, quando tu uscisti davanti al tuo popolo, quando ti avanzasti attraverso il deserto, Sela. Salmi 68:8 la terra tremo'; anche i cieli si strussero in pioggia per la presenza di Dio; lo stesso Sinai tremo' alla presenza di Dio, dell'Iddio d'Israele. Salmi 68:9 O Dio, tu spandesti una pioggia di benefizī sulla tua eredita'; quand'essa era sfinita, tu la ristorasti. Salmi 68:10 La tua greggia prese dimora nel paese, che tu avevi, o Dio, preparato nella tua bonta' pei miseri. Salmi 68:11 Il Signore da' un ordine: le messaggere di buone novelle sono una grande schiera. Salmi 68:12 I re degli eserciti fuggono, fuggono, e la rimasta a casa divide le spoglie. Salmi 68:13 Quando vi siete riposati tra gli ovili, le ali della colomba si son coperte d'argento, e le sue penne hanno preso il giallo dell'oro. Salmi 68:14 Quando l'Onnipotente disperse i re nel paese, lo Tsalmon si coperse di neve. Salmi 68:15 O monte di Dio, o monte di Basan, o monte dalle molte cime, o monte di Basan, Salmi 68:16 perche', o monti dalle molte cime, guardate con invidia al monte che Dio s'e' scelto per sua dimora? Si, l'Eterno vi abitera' in perpetuo. Salmi 68:17 I carri di Dio si contano a miriadi e miriadi, a migliaia di migliaia; il Signore viene dal Sinai nel santuario. Salmi 68:18 Tu sei salito in alto, hai menato in cattivita' dei prigioni, hai preso doni dagli uomini, anche dai ribelli, per far quivi la tua dimora, o Eterno Iddio. Salmi 68:19 Sia benedetto il Signore! Giorno per giorno porta per noi il nostro peso; egli ch'e' l'Iddio della nostra salvezza. Sela. Salmi 68:20 Iddio e' per noi l'Iddio delle liberazioni; e all'Eterno, al Signore, appartiene il preservar dalla morte. Salmi 68:21 Ma Dio schiaccera' il capo de' suoi nemici, la testa chiomata di colui che cammina nelle sue colpe. Salmi 68:22 Il Signore ha detto: Io ti ritrarro' da Basan, ti ritrarro' dalle profondita' del mare, Salmi 68:23 affinche' tu affondi il tuo pie' nel sangue, e la lingua de' tuoi cani abbia la sua parte de' tuoi nemici. Salmi 68:24 Essi han veduto la tua entrata, o Dio, l'entrata del mio Dio, del mio Re, nel santuario. Salmi 68:25 Precedevano i cantori, dietro venivano i sonatori, in mezzo alle fanciulle, che battevano i tamburi. Salmi 68:26 Benedite Iddio nelle raunanze, benedite il Signore, voi che siete della fonte d'Israele! Salmi 68:27 Ecco il piccolo Beniamino, che domina gli altri; i principi di Giuda e la loro schiera, i principi di Zabulon, i principi di Neftali. Salmi 68:28 Il tuo Dio ha ordinato la tua forza; rafferma, o Dio, cio' che hai operato per noi! Salmi 68:29 Nel tuo tempio, ch'e' sopra Gerusalemme, i re ti recheranno doni. Salmi 68:30 Minaccia la bestia de' canneti, la moltitudine de' tori coi giovenchi de' popoli, che si prostrano recando verghe d'argento. Dissipa i popoli che si dilettano in guerre. Salmi 68:31 Gran signori verranno dall'Egitto, l'Etiopia s'affrettera' a tender le mani verso Dio. Salmi 68:32 O regni della terra, cantate a Dio, salmeggiate al Signore, Sela. Salmi 68:33 a colui che cavalca sui cieli dei cieli eterni! Ecco, egli fa risonar la sua voce, la sua voce potente. Salmi 68:34 Riconoscete la potenza di Dio; la sua maesta' e' sopra Israele, e la sua potenza e' ne' cieli. Salmi 68:35 O Dio, tu sei tremendo dai tuoi santuari! L'Iddio d'Israele e' quel che da' forza e potenza al suo popolo. Benedetto sia Iddio! Salmi 69:1 Al Capo de' musici. Sopra 'i gigli'. Di Davide. Salvami, o Dio, poiche' le acque mi son giunte fino all'anima. Salmi 69:2 Io sono affondato in un profondo pantano, ove non v'e' da fermare il piede; son giunto in acque profonde e la corrente mi sommerge. Salmi 69:3 Sono stanco di gridare, la mia gola e' riarsa; gli occhi mi vengon meno, mentre aspetto il mio Dio. Salmi 69:4 Quelli che m'odiano senza cagione sono piu' numerosi de' capelli del mio capo; sono potenti quelli che mi vorrebbero distrutto e che a torto mi sono nemici; perfino quello che non avevo preso, l'ho dovuto restituire. Salmi 69:5 O Dio, tu conosci la mia follia, e le mie colpe non ti sono occulte. Salmi 69:6 Non sian confusi, per cagion mia, quelli che sperano in te, o Signore, Eterno degli eserciti! Non siano svergognati per cagion mia, quelli che ti cercano, o Dio d'Israele! Salmi 69:7 Perche' per amor tuo io porto il vituperio, e la vergogna mi copre la faccia. Salmi 69:8 Io son divenuto un estraneo ai miei fratelli, e un forestiero, ai figliuoli di mia madre. Salmi 69:9 Poiche' lo zelo della tua casa mi ha roso, e i vituperī di quelli che ti vituperano son caduti su me. Salmi 69:10 Io ho pianto, ho afflitto l'anima mia col digiuno, ma questo e' divenuto un motivo d'obbrobrio. Salmi 69:11 Ho fatto d'un cilicio il mio vestito, ma son diventato il loro ludibrio. Salmi 69:12 Quelli che seggono alla porta discorron di me e sono oggetto di canzone ai bevitori di cervogia. Salmi 69:13 Ma, quanto a me, la mia preghiera sale a te, o Eterno, nel tempo accettevole; o Dio, nella grandezza della tua misericordia, rispondimi, secondo la verita' della tua salvezza. Salmi 69:14 Tirami fuor del pantano, e ch'io non affondi! Fa' ch'io sia liberato da quelli che m'odiano, e dalle acque profonde. Salmi 69:15 Non mi sommerga la corrente delle acque, non m'inghiottisca il gorgo, e non chiuda il pozzo la sua bocca su di me! Salmi 69:16 Rispondimi, o Eterno, perche' la tua grazia e' piena di bonta'; secondo la grandezza delle tue compassioni vo'lgiti a me. Salmi 69:17 E non nascondere il tuo volto dal tuo servo, perche' sono in distretta; affrettati a rispondermi. Salmi 69:18 Accostati all'anima mia, e redimila; riscattami per cagion de' miei nemici. Salmi 69:19 Tu conosci il mio vituperio, la mia onta e la mia ignominia; i miei nemici son tutti davanti a te. Salmi 69:20 Il vituperio m'ha spezzato il cuore e son tutto dolente; ho aspettato chi si condolesse meco, non v'e' stato alcuno; ho aspettato dei consolatori, ma non ne ho trovati. Salmi 69:21 Anzi mi han dato del fiele per cibo, e, nella mia sete, m'han dato a ber dell'aceto. Salmi 69:22 Sia la mensa, che sta loro dinanzi, un laccio per essi; e, quando si credon sicuri, sia per loro un tranello! Salmi 69:23 gli occhi loro si oscurino, si che non veggan piu', e fa' loro del continuo vacillare i lombi. Salmi 69:24 Spandi l'ira tua su loro, e l'ardore del tuo corruccio li colga. Salmi 69:25 La loro dimora sia desolata, nessuno abiti nelle loro tende. Salmi 69:26 Poiche' perseguitano colui che tu hai percosso, e si raccontano i dolori di quelli che tu hai feriti. Salmi 69:27 Aggiungi iniquita' alla loro iniquita', e non abbian parte alcuna nella tua giustizia. Salmi 69:28 Sian cancellati dal libro della vita, e non siano iscritti con i giusti. Salmi 69:29 Quanto a me, io son misero e addolorato; la tua salvezza, o Dio, mi levi ad alto. Salmi 69:30 Io celebrero' il nome di Dio con un canto, e lo magnifichero' con le mie lodi. Salmi 69:31 E cio' sara' accettevole all'Eterno piu' d'un bue, piu' d'un giovenco con corna ed unghie. Salmi 69:32 I mansueti lo vedranno e si rallegreranno; o voi che cercate Iddio, il cuor vostro riviva! Salmi 69:33 Poiche' l'Eterno ascolta i bisognosi, e non sprezza i suoi prigionieri. Salmi 69:34 Lo lodino i cieli e la terra, i mari e tutto cio' che si muove in essi! Salmi 69:35 Poiche' Dio salvera' Sion, e riedifichera' le citta' di Giuda; il suo popolo abitera' in Sion e la possedera'. Salmi 69:36 Anche la progenie de' suoi servitori l'avra' per sua eredita', e quelli che amano il suo nome vi abiteranno. Salmi 70:1 Per il Capo de' musici. Di Davide; per far ricordare. Affrettati, o Dio, a liberarmi! O Eterno, affrettati in mio aiuto! Salmi 70:2 Sian confusi e svergognati quelli che cercano l'anima mia! Voltin le spalle e sian coperti d'onta quelli che prendon piacere nel mio male! Salmi 70:3 Indietreggino, in premio del loro vituperio, quelli che dicono: Ah! Ah!... Salmi 70:4 Gioiscano e si rallegrino in te, tutti quelli che ti cercano; e quelli che amano la tua salvezza dicano del continuo: Sia magnificato Iddio! Salmi 70:5 Quanto a me son misero e bisognoso; o Dio, affrettati a venire a me; tu sei il mio aiuto e il mio liberatore, o Eterno, non tardare! Salmi 71:1 In te, o Eterno, io mi confido, fa' ch'io non sia giammai confuso. Salmi 71:2 Per la tua giustizia, liberami, fammi scampare! Inchina a me il tuo orecchio, e salvami! Salmi 71:3 Siimi una ro'cca, una dimora ove io possa sempre rifugiarmi! Tu hai prescritto ch'io sia salvato, perche' sei la mia rupe e la mia fortezza. Salmi 71:4 O mio Dio, liberami dalla man dell'empio, dalla man del perverso e del violento! Salmi 71:5 Poiche' tu sei la mia speranza, o Signore, o Eterno, la mia fiducia fin dalla mia fanciullezza. Salmi 71:6 Tu sei stato il mio sostegno fin dal seno materno, sei tu che m'hai tratto dalle viscere di mia madre; tu sei del continuo l'oggetto della mia lode. Salmi 71:7 Io son per molti come un prodigio, ma tu sei il mio forte ricetto. Salmi 71:8 Sia la mia bocca ripiena della tua lode, e celebri ogni giorno la tua gloria! Salmi 71:9 Non rigettarmi al tempo della vecchiezza, non abbandonarmi quando le mie forze declinano. Salmi 71:10 Perche' i miei nemici parlan di me, e quelli che spiano l'anima mia cospirano assieme, Salmi 71:11 dicendo: Iddio l'ha abbandonato; inseguitelo e prendetelo, perche' non c'e' alcuno che lo liberi. Salmi 71:12 O Dio, non allontanarti da me, mio Dio, affrettati in mio aiuto! Salmi 71:13 Sian confusi, siano consumati gli avversari dell'anima mia, sian coperti d'onta e di vituperio quelli che cercano il mio male! Salmi 71:14 Ma io sperero' del continuo, e a tutte le tue lodi ne aggiungero' delle altre. Salmi 71:15 La mia bocca raccontera' tuttodi la tua giustizia e le tue liberazioni, perche' non ne conosco il numero. Salmi 71:16 Io mi faro' innanzi a dir de' potenti atti del Signore, dell'Eterno, ricordero' la tua giustizia, la tua soltanto. Salmi 71:17 O Dio, tu m'hai ammaestrato dalla mia fanciullezza, ed io, fino ad ora, ho annunziato le tue maraviglie. Salmi 71:18 Ed anche quando sia giunto alla vecchiaia ed alla canizie, o Dio, non abbandonarmi, finche' non abbia fatto conoscere il tuo braccio a questa generazione, e la tua potenza a quelli che verranno. Salmi 71:19 Anche la tua giustizia, o Dio, e' eccelsa; tu hai fatto cose grandi; o Dio, chi e' pari a te? Salmi 71:20 Tu, che ci hai fatto veder molte e gravi distrette, ci darai di nuovo la vita e ci trarrai di nuovo dagli abissi della terra; Salmi 71:21 tu accrescerai la mia grandezza, e ti volgerai di nuovo a me per consolarmi. Salmi 71:22 Io altresi ti celebrero' col salte'ro, celebrero' la tua verita', o mio Dio! A te salmeggero' con la cetra, o Santo d'Israele! Salmi 71:23 Le mie labbra giubileranno, quando salmeggero' a te e l'anima mia pure, che tu hai riscattata. Salmi 71:24 Anche la mia lingua parlera' tuttodi della tua giustizia, perche' sono stati svergognati, sono stati confusi quelli che cercavano il mio male. Salmi 72:1 Di Salomone. O Dio, da' i tuoi giudizi al re, e la tua giustizia al figliuolo del re; Salmi 72:2 ed egli giudichera' il tuo popolo con giustizia, e i tuoi miseri con equita'! Salmi 72:3 I monti produrranno pace al popolo, e i colli pure, mediante la giustizia! Salmi 72:4 Egli fara' ragione ai miseri del popolo, salvera' i figliuoli del bisognoso, e fiacchera' l'oppressore! Salmi 72:5 Ti temeranno fin che duri il sole, finche' duri la luna, per ogni eta'! Salmi 72:6 Ei scendera' come pioggia sul prato segato, come acquazzone che adacqua la terra. Salmi 72:7 Ai di d'esso il giusto fiorira', e vi sara' abbondanza di pace finche' non vi sia piu' luna. Salmi 72:8 Egli signoreggera' da un mare all'altro, e dal fiume fino all'estremita' della terra. Salmi 72:9 Davanti a lui s'inchineranno gli abitanti del deserto e i suoi nemici leccheranno la polvere. Salmi 72:10 I re di Tarsis e le isole gli pagheranno il tributo, i re di Sceba e di Seba gli offriranno doni; Salmi 72:11 e tutti i re gli si prostreranno dinanzi, tutte le nazioni lo serviranno. Salmi 72:12 Poich'egli liberera' il bisognoso che grida, e il misero che non ha chi l'aiuti. Salmi 72:13 Egli avra' compassione dell'infelice e del bisognoso, e salvera' l'anima dei poveri. Salmi 72:14 Egli redimera' l'anima loro dall'oppressione e dalla violenza, e il loro sangue sara' prezioso agli occhi suoi. Salmi 72:15 Egli vivra'; e a lui sara' dato dell'oro di Sceba, e la gente preghera' per lui tuttodi, lo benedira' del continuo. Salmi 72:16 Vi sara' abbondanza di grano nel paese, sulla sommita' dei monti. Ondeggeranno le spighe come fanno gli alberi del Libano, e gli abitanti delle citta' fioriranno come l'erba della terra! Salmi 72:17 Il suo nome durera' in eterno, il suo nome sara' perpetuato finche' duri il sole; e gli uomini si benediranno a vicenda in lui; tutte le nazioni lo chiameranno beato! Salmi 72:18 SIA BENEDETTO L'ETERNO IDDIO, L'IDDIO D'ISRAELE, IL QUALE SOLO FA MARAVIGLIE! Salmi 72:19 SIA BENEDETTO IN ETERNO IL SUO NOME GLORIOSO, E TUTTA LA TERRA SIA RIPIENA DELLA SUA GLORIA! AMEN! AMEN! Salmi 72:20 Qui finiscono le preghiere di Davide, figliuolo d'Isai. LIBRO TERZO (Salmi 73-89) Salmi 73:1 Salmo di Asaf. Certo, Iddio e' buono verso Israele, verso quelli che son puri di cuore. Salmi 73:2 Ma, quant'e' a me, quasi inciamparono i miei piedi; poco manco' che i miei passi non sdrucciolassero. Salmi 73:3 Poiche' io portavo invidia agli orgogliosi, vedendo la prosperita' degli empi. Salmi 73:4 Poiche' per loro non vi son dolori, il loro corpo e' sano e pingue. Salmi 73:5 Non son travagliati come gli altri mortali, ne' son colpiti come gli altri uomini. Salmi 73:6 Percio' la superbia li cinge a guisa di collana, la violenza li cuopre a guisa di vestito. Salmi 73:7 Dal loro cuore insensibile esce l'iniquita'; le immaginazioni del cuor loro traboccano. Salmi 73:8 Sbeffeggiano e malvagiamente ragionan d'opprimere; parlano altezzosamente. Salmi 73:9 Metton la loro bocca nel cielo, e la loro lingua passeggia per la terra. Salmi 73:10 Percio' il popolo si volge dalla loro parte, e beve copiosamente alla loro sorgente, Salmi 73:11 e dice: Com'e' possibile che Dio sappia ogni cosa, che vi sia conoscenza nell'Altissimo? Salmi 73:12 Ecco, costoro sono empi: eppure, tranquilli sempre, essi accrescono i loro averi. Salmi 73:13 Invano dunque ho purificato il mio cuore, e ho lavato le mie mani nell'innocenza! Salmi 73:14 Poiche' son percosso ogni giorno, e il mio castigo si rinnova ogni mattina. Salmi 73:15 Se avessi detto: Parlero' a quel modo, ecco, sarei stato infedele alla schiatta de' tuoi figliuoli. Salmi 73:16 Ho voluto riflettere per intender questo, ma la cosa mi e' parsa molto ardua, Salmi 73:17 finche' non sono entrato nel santuario di Dio, e non ho considerata la fine di costoro. Salmi 73:18 Certo, tu li metti in luoghi sdrucciolevoli, tu li fai cadere in rovina. Salmi 73:19 Come sono stati distrutti in un momento, portati via, consumati per casi spaventevoli! Salmi 73:20 Come avviene d'un sogno quand'uno si sveglia, cosi tu, o Signore, quando ti desterai, sprezzerai la loro vana apparenza. Salmi 73:21 Quando il mio cuore s'inacerbiva ed io mi sentivo trafitto internamente, Salmi 73:22 ero insensato e senza conoscimento; io ero verso di te come una bestia. Salmi 73:23 Ma pure, io resto del continuo con te; tu m'hai preso per la man destra; Salmi 73:24 tu mi condurrai col tuo consiglio, e poi mi riceverai in gloria. Salmi 73:25 Chi ho io in cielo fuori di te? E sulla terra non desidero che te. Salmi 73:26 La mia carne e il mio cuore posson venir meno, ma Dio e' la ro'cca del mio cuore e la mia parte in eterno. Salmi 73:27 Poiche', ecco, quelli che s'allontanan da te periranno; tu distruggi chiunque, fornicando, ti abbandona. Salmi 73:28 Ma quanto a me, il mio bene e' d'accostarmi a Dio; io ho fatto del Signore, dell'Eterno, il mio rifugio, per raccontare, o Dio, tutte le opere tue. Salmi 74:1 Cantico di Asaf. O Dio, perche' ci hai rigettati per sempre? Perche' arde l'ira tua contro il gregge del tuo pasco? Salmi 74:2 Ricordati della tua raunanza che acquistasti in antico, che redimesti per esser la tribu' della tua eredita'; ricordati del monte di Sion, di cui hai fatto la tua dimora! Salmi 74:3 Dirigi i tuoi passi verso le ruine perpetue; il nemico ha tutto devastato nel tuo santuario. Salmi 74:4 I tuoi avversari hanno ruggito dentro al luogo delle tue raunanze; vi hanno posto le loro insegne per emblemi. Salmi 74:5 Parevano uomini levanti in alto le scuri nel folto d'un bosco. Salmi 74:6 E invero con l'ascia e col martello, hanno spezzato tutte le sculture della tua casa. Salmi 74:7 Hanno appiccato il fuoco al tuo santuario, han profanato, gettandola a terra, la dimora del tuo nome. Salmi 74:8 Han detto in cuor loro: Distruggiamo tutto! Hanno arso tutti i luoghi delle raunanze divine nel paese. Salmi 74:9 Noi non vediam piu' i nostri emblemi; non v'e' piu' profeta, ne' v'e' fra noi alcuno che sappia fino a quando. Salmi 74:10 Fino a quando, o Dio, oltraggera' l'avversario? Il nemico sprezzera' egli il tuo nome in perpetuo? Salmi 74:11 Perche' ritiri la tua mano, la tua destra? Traila fuori dal tuo seno, e distruggili! Salmi 74:12 Ma Dio e' il mio Re ab antico, colui che opera liberazioni in mezzo alla terra. Salmi 74:13 Tu, con la tua forza, spartisti il mare, tu spezzasti il capo ai mostri marini sulle acque, Salmi 74:14 tu spezzasti il capo del leviatan, tu lo desti in pasto al popolo del deserto. Salmi 74:15 Tu facesti sgorgare fonti e torrenti, tu asciugasti fiumi perenni. Salmi 74:16 Tuo e' il giorno, la notte pure e' tua; tu hai stabilito la luna e il sole. Salmi 74:17 Tu hai fissato tutti i confini della terra, tu hai fatto l'estate e l'inverno. Salmi 74:18 Ricordati questo: che il nemico ha oltraggiato l'Eterno, e che un popolo stolto ha sprezzato il tuo nome. Salmi 74:19 Non dare alle fiere la vita della tua tortora, non dimenticare per sempre il gregge dei tuoi poveri afflitti! Salmi 74:20 Abbi riguardo al patto, poiche' i luoghi tenebrosi della terra son pieni di ricetti di violenza. Salmi 74:21 L'oppresso non se ne torni svergognato; fa' che il misero e il bisognoso lodino il tuo nome. Salmi 74:22 Le'vati, o Dio, difendi la tua causa! Ricordati dell'oltraggio che ti e' fatto del continuo dallo stolto. Salmi 74:23 Non dimenticare il grido de' tuoi nemici, lo strepito incessante di quelli che si levano contro di te. Salmi 75:1 Per il Capo de' musici. 'Non distruggere'. Salmo di Asaf. Canto. Noi ti celebriamo, o Dio, ti celebriamo; quelli che invocano il tuo nome narrano le tue maraviglie. Salmi 75:2 Quando verra' il tempo che avro' fissato, io giudichero' dirittamente. Salmi 75:3 Si dissolva la terra con tutti i suoi abitanti, io ne rendo stabili le colonne. Sela. Salmi 75:4 Io dico agli orgogliosi: Non vi gloriate! e agli empi: Non alzate il corno! Salmi 75:5 Non levate il vostro corno in alto, non parlate col collo duro! Salmi 75:6 Poiche' non e' dal levante ne' dal ponente, ne' dal mezzogiorno che vien l'elevazione; Salmi 75:7 ma Dio e' quel che giudica; egli abbassa l'uno ed innalza l'altro. Salmi 75:8 L'Eterno ha in mano una coppa, ove spumeggia un vino pien di mistura. Egli ne mesce; certo, tutti gli empi della terra ne succeranno e berranno le fecce. Salmi 75:9 Ma io proclamero' del continuo queste cose, salmeggero' all'Iddio di Giacobbe; Salmi 75:10 spezzero' tutta la potenza degli empi, ma la potenza dei giusti sara' accresciuta. Salmi 76:1 Per il Capo de' musici. Per strumenti a corda. Salmo di Asaf. Canto. Iddio e' conosciuto in Giuda; il suo nome e' grande in Israele. Salmi 76:2 Il suo tabernacolo e' in Salem, e la sua dimora in Sion. Salmi 76:3 Quivi ha spezzato le saette dell'arco, lo scudo, la spada e gli arnesi di guerra. Sela. Salmi 76:4 Tremendo sei tu, o Potente, quando ritorni dalle montagne di preda. Salmi 76:5 Gli animosi sono stati spogliati, han dormito il loro ultimo sonno, e tutti gli uomini prodi sono stati ridotti all'impotenza. Salmi 76:6 Alla tua minaccia, o Dio di Giacobbe, carri e cavalli sono stati presi da torpore. Salmi 76:7 Tu, tu sei tremendo; e chi puo' reggere davanti a te quando t'adiri? Salmi 76:8 Dal cielo facesti udir la tua sentenza; la terra temette e tacque, Salmi 76:9 quando Iddio si levo' per far giudicio, per salvare tutti gl'infelici della terra. Sela. Salmi 76:10 Certo, il furore degli uomini ridondera' alla tua lode; ti cingerai degli ultimi avanzi dei loro furori. Salmi 76:11 Fate voti all'Eterno, all'Iddio vostro, e adempiteli; tutti quelli che gli stanno attorno portin doni al Tremendo. Salmi 76:12 Egli recide lo spirito dei principi, egli e' tremendo ai re della terra. Salmi 77:1 Per il Capo de' musici. Secondo Jeduthun. Salmo di Asaf. La mia voce s'eleva a Dio, e io grido; la mia voce s'eleva a Dio, ed egli mi porge l'orecchio. Salmi 77:2 Nel giorno della mia distretta, io ho cercato il Signore; la mia mano e' stata tesa durante la notte senza stancarsi, l'anima mia ha rifiutato d'essere consolata. Salmi 77:3 Io mi ricordo di Dio, e gemo; medito, e il mio spirito e' abbattuto. Sela. Salmi 77:4 Tu tieni desti gli occhi miei, sono turbato e non posso parlare. Salmi 77:5 Ripenso ai giorni antichi, agli anni da lungo tempo passati. Salmi 77:6 Mi ricordo de' miei canti durante la notte, medito nel mio cuore, e lo spirito mio va investigando: Salmi 77:7 Il Signore ripudia egli in perpetuo? E non mostrera' egli piu' il suo favore? Salmi 77:8 e' la sua benignita' venuta meno per sempre? La sua parola ha ella cessato per ogni eta'? Salmi 77:9 Iddio ha egli dimenticato d'aver pieta'? Ha egli nell'ira chiuse le sue compassioni? Sela. Salmi 77:10 E ho detto: La mia afflizione sta in questo, che la destra dell'Altissimo e' mutata. Salmi 77:11 Io rievochero' la memoria delle opere dell'Eterno; si, ricordero' le tue maraviglie antiche, Salmi 77:12 meditero' su tutte le opere tue, e ripensero' alle tue gesta. Salmi 77:13 O Dio, le tue vie son sante; qual e' l'Iddio grande come Dio? Salmi 77:14 Tu sei l'Iddio che fai maraviglie; tu hai fatto conoscere la tua forza fra i popoli. Salmi 77:15 Tu hai, col tuo braccio, redento il tuo popolo, i figliuoli di Giacobbe e di Giuseppe. Sela. Salmi 77:16 Le acque ti videro, o Dio; le acque ti videro e furono spaventate; anche gli abissi tremarono. Salmi 77:17 Le nubi versarono diluvi d'acqua; i cieli tuonarono; ed anche i tuoi strali volarono da ogni parte. Salmi 77:18 La voce del tuo tuono era nel turbine; i lampi illuminarono il mondo; la terra fu scossa e tremo'. Salmi 77:19 La tua via fu in mezzo al mare, i tuoi sentieri in mezzo alle grandi acque, e le tue orme non furon riconosciute. Salmi 77:20 Tu conducesti il tuo popolo come un gregge, per mano di Mose' e d'Aaronne. Salmi 78:1 Cantico di Asaf. Ascolta, popolo mio, il mio insegnamento; porgete gli orecchi alle parole della mia bocca! Salmi 78:2 Io apriro' la mia bocca per proferir parabole, esporro' i misteri de' tempi antichi. Salmi 78:3 Quel che noi abbiamo udito e conosciuto, e che i nostri padri ci hanno raccontato, Salmi 78:4 non lo celeremo ai loro figliuoli; diremo alla generazione avvenire le lodi dell'Eterno, e la sua potenza e le maraviglie ch'egli ha operato. Salmi 78:5 Egli stabili una testimonianza in Giacobbe, e pose una legge in Israele, ch'egli ordino' ai nostri padri di far conoscere ai loro figliuoli, Salmi 78:6 perche' fossero note alla generazione avvenire, ai figliuoli che nascerebbero, i quali alla loro volta le narrerebbero ai loro figliuoli, Salmi 78:7 ond'essi ponessero in Dio la loro speranza e non dimenticassero le opere di Dio, ma osservassero i suoi comandamenti; Salmi 78:8 e non fossero come i loro padri, una generazione caparbia e ribelle, una generazione dal cuore incostante, e il cui spirito non fu fedele a Dio. Salmi 78:9 I figliuoli di Efraim, gente di guerra, buoni arcieri, voltaron le spalle il di della battaglia. Salmi 78:10 Non osservarono il patto di Dio, e ricusarono di camminar secondo la sua legge; Salmi 78:11 e dimenticarono le sue opere e i prodigi ch'egli avea loro fatto vedere. Salmi 78:12 Egli aveva compiuto maraviglie in presenza de' loro padri, nel paese d'Egitto, nelle campagne di Zoan. Salmi 78:13 Fende' il mare e li fece passare, e fermo' le acque come in un mucchio. Salmi 78:14 Di giorno li guido' con una nuvola, e tutta la notte con una luce di fuoco. Salmi 78:15 Schianto' rupi nel deserto, e li abbevero' copiosamente, come da gorghi. Salmi 78:16 Fece scaturire ruscelli dalla roccia e ne fece scender dell'acqua a guisa di fiumi. Salmi 78:17 Ma essi continuarono a peccare contro di lui, a ribellarsi contro l'Altissimo, nel deserto; Salmi 78:18 e tentarono Dio in cuor loro, chiedendo cibo a lor voglia. Salmi 78:19 E parlarono contro Dio, dicendo: Potrebbe Dio imbandirci una mensa nel deserto? Salmi 78:20 Ecco, egli percosse la roccia e ne colarono acque, ne traboccaron torrenti; potrebb'egli darci anche del pane, e provveder di carne il suo popolo? Salmi 78:21 Percio' l'Eterno, avendoli uditi, s'adiro' fieramente, e un fuoco s'accese contro Giacobbe, e l'ira sua si levo' contro Israele, Salmi 78:22 perche' non aveano creduto in Dio, ne' avevano avuto fiducia nella sua salvazione; Salmi 78:23 eppure egli comando' alle nuvole di sopra, e apri le porte del cielo, Salmi 78:24 e fece piover su loro manna da mangiare, e dette loro del frumento del cielo. Salmi 78:25 L'uomo mangio' del pane dei potenti; egli mando' loro del cibo a sazieta'. Salmi 78:26 Fece levare in cielo il vento orientale, e con la sua potenza addusse il vento di mezzodi; Salmi 78:27 fece piover su loro della carne come polvere, degli uccelli alati, numerosi come la rena del mare; Salmi 78:28 e li fece cadere in mezzo al loro campo, d'intorno alle loro tende. Salmi 78:29 Cosi essi mangiarono e furon ben satollati, e Dio mando' loro quel che aveano bramato. Salmi 78:30 Non si erano ancora distolti dalle loro brame, avevano ancora il loro cibo in bocca, Salmi 78:31 quando l'ira di Dio si levo' contro a loro, e ne uccise tra i piu' fiorenti, e abbatte' i giovani d'Israele. Salmi 78:32 Con tutto cio' peccarono ancora, e non credettero alle sue maraviglie. Salmi 78:33 Ond'egli consumo' i loro giorni in vanita', e i loro anni in ispaventi. Salmi 78:34 Quand'ei li uccideva, essi lo ricercavano e tornavano bramosi di ritrovare Iddio; Salmi 78:35 e si ricordavano che Dio era la loro ro'cca, e l'Iddio altissimo il loro redentore. Salmi 78:36 Essi pero' lo lusingavano con la loro bocca, e gli mentivano con la loro lingua. Salmi 78:37 Il loro cuore non era diritto verso lui, e non eran fedeli al suo patto. Salmi 78:38 Ma egli, che e' pietoso, che perdona l'iniquita' e non distrugge il peccatore, piu' volte rattenne la sua ira, e non lascio' divampare tutto il suo cruccio. Salmi 78:39 Ei si ricordo' ch'essi erano carne, un fiato che passa e non ritorna. Salmi 78:40 Quante volte si ribellarono a lui nel deserto, e lo contristarono nella solitudine! Salmi 78:41 E tornarono a tentare Iddio e a provocare il Santo d'Israele. Salmi 78:42 Non si ricordaron piu' della sua mano, del giorno in cui egli li libero' dal nemico, Salmi 78:43 quando opero' i suoi miracoli in Egitto, e i suoi prodigi nelle campagne di Zoan; Salmi 78:44 muto' i loro fiumi in sangue, e i loro rivi in guisa che non potean piu' bere; Salmi 78:45 mando' contro loro mosche velenose che li divoravano, e rane che li distruggevano; Salmi 78:46 dette il loro raccolto ai bruchi, e la loro fatica alle locuste; Salmi 78:47 distrusse le loro vigne con la gragnuola e i loro sicomori coi grossi chicchi d'essa; Salmi 78:48 abbandono' il loro bestiame alla grandine e le lor gregge ai fulmini. Salmi 78:49 Scateno' su loro l'ardore del suo cruccio, ira, indignazione e distretta, una torma di messaggeri di malanni. Salmi 78:50 Dette libero corso alla sua ira; non preservo' dalla morte la loro anima, ma abbandono' la loro vita alla pestilenza. Salmi 78:51 Percosse tutti i primogeniti d'Egitto, le primizie del vigore nelle tende di Cham; Salmi 78:52 ma fece partire il suo popolo a guisa di pecore, e lo condusse a traverso il deserto come una mandra. Salmi 78:53 Lo guido' sicuramente si che non ebbero da spaventarsi; mentre il mare inghiottiva i loro nemici. Salmi 78:54 Li fece arrivare alla sua santa frontiera, alla montagna che la sua destra avea conquistato. Salmi 78:55 Scaccio' le nazioni dinanzi a loro, ne assegno' loro a sorte il paese quale eredita', e nelle tende d'esse fece abitare le tribu' d'Israele. Salmi 78:56 E nondimeno tentarono l'Iddio altissimo e si ribellarono e non osservarono le sue testimonianze. Salmi 78:57 Si trassero indietro e furono sleali come i loro padri; si rivoltarono come un arco fallace; Salmi 78:58 lo provocarono ad ira coi loro alti luoghi, lo mossero a gelosia con le loro sculture. Salmi 78:59 Dio udi questo, e si adiro', prese Israele in grande avversione, Salmi 78:60 onde abbandono' il tabernacolo di Silo, la tenda ov'era dimorato fra gli uomini; Salmi 78:61 e lascio' menare la sua Forza in cattivita' e lascio' cader la sua Gloria in mano del nemico. Salmi 78:62 Abbandono' il suo popolo alla spada, e s'adiro' contro la sua eredita'. Salmi 78:63 Il fuoco consumo' i loro giovani, e le loro vergini non ebber canto nuziale. Salmi 78:64 I loro sacerdoti caddero per la spada, e le loro vedove non fecer lamento. Salmi 78:65 Poi il Signore si risveglio' come uno che dormisse, come un prode che grida eccitato dal vino. Salmi 78:66 E percosse i suoi nemici alle spalle, e mise loro addosso un eterno vituperio. Salmi 78:67 Ma ripudio' la tenda di Giuseppe, e non elesse la tribu' di Efraim; Salmi 78:68 ma elesse la tribu' di Giuda, il monte di Sion ch'egli amava. Salmi 78:69 Edifico' il suo santuario a guisa de' luoghi eccelsi, come la terra ch'egli ha fondata per sempre. Salmi 78:70 Elesse Davide, suo servitore, lo prese dagli ovili; Salmi 78:71 lo trasse di dietro alle pecore lattanti, per pascere Giacobbe suo popolo, ed Israele sua eredita'. Salmi 78:72 Ed egli li pasturo' secondo l'integrita' del suo cuore, e li guido' con mano assennata. Salmi 79:1 Salmo di Asaf. O Dio, le nazioni sono entrate nella tua eredita', hanno contaminato il tempio della tua santita', han ridotto Gerusalemme in un mucchio di rovine; Salmi 79:2 hanno dato i cadaveri de' tuoi servitori in pasto agli uccelli del cielo, la carne de' tuoi santi alle fiere della terra. Salmi 79:3 Hanno sparso il loro sangue come acqua intorno a Gerusalemme, e non v'e' stato alcuno che li seppellisse. Salmi 79:4 Noi siam diventati un vituperio per i nostri vicini, un oggetto di scherno e di derisione per quelli che ci circondano. Salmi 79:5 Fino a quando, o Eterno? Sarai tu adirato per sempre? La tua gelosia ardera' essa come un fuoco? Salmi 79:6 Spandi l'ira tua sulle nazioni che non ti conoscono, e sopra i regni che non invocano il tuo nome. Salmi 79:7 Poiche' hanno divorato Giacobbe, e hanno desolato la sua dimora. Salmi 79:8 Non ricordare contro noi le iniquita' de' nostri antenati; affre'ttati, ci vengano incontro le tue compassioni, poiche' siamo in molto misero stato. Salmi 79:9 Soccorrici, o Dio della nostra salvezza, per la gloria del tuo nome, e liberaci, e perdona i nostri peccati, per amor del tuo nome. Salmi 79:10 Perche' direbbero le nazioni: Dov'e' l'Iddio loro? Fa' che la vendetta del sangue sparso de' tuoi servitori sia nota fra le nazioni, dinanzi agli occhi nostri. Salmi 79:11 Giunga dinanzi a te il gemito de' prigionieri; secondo la potenza del tuo braccio, scampa quelli che son condannati a morte. Salmi 79:12 E rendi ai nostri vicini a sette doppi in seno di vituperio che t'hanno fatto, o Signore! Salmi 79:13 E noi, tuo popolo e gregge del tuo pasco, ti celebreremo in perpetuo, pubblicheremo la tua lode per ogni eta'. Salmi 80:1 Per il Capo de' musici. Sopra 'i gigli della testimonianza'. Salmo di Asaf. Porgi orecchio, o Pastore d'Israele, che guidi Giuseppe come un gregge; o tu che siedi sopra i cherubini, fa' risplender la tua gloria! Salmi 80:2 Dinanzi ad Efraim, a Beniamino ed a Manasse, risveglia la tua potenza, e vieni a salvarci! Salmi 80:3 O Dio, ristabiliscici, fa' risplendere il tuo volto, e saremo salvati. Salmi 80:4 O Eterno, Dio degli eserciti, fino a quando sarai tu irritato contro la preghiera del tuo popolo? Salmi 80:5 Tu li hai cibati di pan di pianto, e li hai abbeverati di lagrime in larga misura. Salmi 80:6 Tu fai di noi un oggetto di contesa per i nostri vicini, e i nostri nemici ridon di noi fra loro. Salmi 80:7 O Dio degli eserciti, ristabiliscici, fa' risplendere il tuo volto, e saremo salvati. Salmi 80:8 Tu trasportasti dall'Egitto una vite; cacciasti le nazioni e la piantasti; Salmi 80:9 tu sgombrasti il terreno dinanzi a lei, ed essa mise radici, ed empi la terra. Salmi 80:10 I monti furon coperti della sua ombra, e i suoi tralci furon come cedri di Dio. Salmi 80:11 Stese i suoi rami fino al mare, e i suoi rampolli fino al fiume. Salmi 80:12 Perche' hai tu rotto i suoi ripari, si che tutti i passanti la spogliano? Salmi 80:13 Il cinghiale del bosco la devasta, e le bestie della campagna ne fanno il loro pascolo. Salmi 80:14 O Dio degli eserciti, deh, ritorna; riguarda dal cielo, e vedi, e visita questa vigna; Salmi 80:15 proteggi quel che la tua destra ha piantato, e il rampollo che hai fatto crescer forte per te. Salmi 80:16 Essa e' arsa dal fuoco, e' recisa; il popolo perisce alla minaccia del tuo volto. Salmi 80:17 Sia la tua mano sull'uomo della tua destra, sul figliuol dell'uomo che hai reso forte per te, Salmi 80:18 e noi non ci ritrarremo da te. Facci rivivere, e noi invocheremo il tuo nome. Salmi 80:19 O Eterno, Iddio degli eserciti, ristabiliscici, fa' risplendere il tuo volto, e sarem salvati. Salmi 81:1 Per il Capo de' musici. Sulla Ghittea. Salmo di Asaf. Cantate con gioia a Dio nostra forza; mandate grida di allegrezza all'Iddio di Giacobbe! Salmi 81:2 Intonate un salmo e fate risonare il cembalo, l'arpa deliziosa, col salte'ro. Salmi 81:3 Sonate la tromba alla nuova luna, alla luna piena, al giorno della nostra festa. Salmi 81:4 Poiche' questo e' uno statuto per Israele, una legge dell'Iddio di Giacobbe. Salmi 81:5 Egli lo stabili come una testimonianza in Giuseppe, quando usci contro il paese d'Egitto. Io udii allora il linguaggio di uno che m'era ignoto: Salmi 81:6 O Israele, io sottrassi le tue spalle ai pesi, le tue mani han lasciato le corbe. Salmi 81:7 Nella distretta gridasti a me ed io ti liberai; ti risposi nascosto in mezzo ai tuoni, ti provai alle acque di Meriba. Sela. Salmi 81:8 Ascolta, o popolo mio, ed io ti daro' degli ammonimenti; o Israele, volessi tu pure ascoltarmi! Salmi 81:9 Non vi sia nel mezzo di te alcun dio straniero, e non adorare alcun dio forestiero: Salmi 81:10 Io sono l'Eterno, l'Iddio tuo, che ti fece risalire dal paese d'Egitto; allarga la tua bocca, ed io l'empiro'. Salmi 81:11 Ma il mio popolo non ha ascoltato la mia voce, e Israele non mi ha ubbidito. Salmi 81:12 Ond'io li abbandonai alla durezza del cuor loro, perche' camminassero secondo i loro consigli. Salmi 81:13 Oh se il mio popolo volesse ascoltarmi, se Israele volesse camminare nelle mie vie! Salmi 81:14 Tosto farei piegare i loro nemici, e rivolgerei la mia mano contro i loro avversari. Salmi 81:15 Quelli che odiano l'Eterno dovrebbero sottomettersi a lui, ma la loro durata sarebbe in perpetuo. Salmi 81:16 Io li nutrirei del fior di frumento, e li sazierei di miele stillante dalla roccia. Salmi 82:1 Salmo di Asaf. Iddio sta nella raunanza di Dio; egli giudica in mezzo agli de'i. Salmi 82:2 Fino a quando giudicherete ingiustamente, e avrete riguardo alle persone degli empi? Sela. Salmi 82:3 Fate ragione al misero e all'orfano, rendete giustizia all'afflitto e al povero! Salmi 82:4 Liberate il misero ed il bisognoso, salvatelo dalla mano degli empi! Salmi 82:5 Essi non conoscono ne' intendono nulla; camminano nelle tenebre; tutti i fondamenti della terra sono smossi. Salmi 82:6 Io ho detto: Voi siete dii, siete tutti figliuoli dell'Altissimo. Salmi 82:7 Nondimeno morrete come gli altri uomini, e cadrete come qualunque altro dei principi. Salmi 82:8 Le'vati, o Dio, giudica la terra, poiche' tutte le nazioni hanno da esser la tua eredita'. Salmi 83:1 Canto. Salmo di Asaf. O Dio, non startene cheto; non rimaner muto ed inerte, o Dio! Salmi 83:2 Poiche', ecco, i tuoi nemici si agitano rumorosamente, e quelli che t'odiano alzano il capo. Salmi 83:3 Tramano astuti disegni contro il tuo popolo, e si concertano contro quelli che tu nascondi presso di te. Salmi 83:4 Dicono: Venite, distruggiamoli come nazione, e il nome d'Israele non sia piu' ricordato. Salmi 83:5 Poiche' si sono concertati con uno stesso sentimento, fanno un patto contro di te: Salmi 83:6 le tende di Edom e gl'Ismaeliti; Moab e gli Hagareni; Salmi 83:7 Ghebal, Ammon ed Amalek; la Filistia con gli abitanti di Tiro; Salmi 83:8 anche l'Assiria s'e' aggiunta a loro; prestano il loro braccio ai figliuoli di Lot. Sela. Salmi 83:9 Fa' a loro come facesti a Madian, a Sisera, a Jabin presso al torrente di Chison, Salmi 83:10 i quali furon distrutti a Endor, e serviron di letame alla terra. Salmi 83:11 Rendi i loro capi simili ad Oreb e Zeeb, e tutti i loro principi simili a Zeba e Tsalmunna; Salmi 83:12 poiche' dicono: Impossessiamoci delle dimore di Dio. Salmi 83:13 Dio mio, rendili simili al turbine, simili a stoppia dinanzi al vento. Salmi 83:14 Come il fuoco brucia la foresta, e come la fiamma incendia i monti, Salmi 83:15 cosi perseguitali con la tua tempesta, e spaventali col tuo uragano. Salmi 83:16 Cuopri la loro faccia di vituperio, onde cerchino il tuo nome, o Eterno! Salmi 83:17 Siano svergognati, e costernati in perpetuo, siano confusi e periscano! Salmi 83:18 E conoscano che tu, il cui nome e' l'Eterno, sei il solo Altissimo sopra tutta la terra. Salmi 84:1 Per il Capo de' musici. Sulla Ghittea. Salmo de' figliuoli di Kore. Oh quanto sono amabili le tue dimore, o Eterno degli eserciti! Salmi 84:2 L'anima mia langue e vien meno, bramando i cortili dell'Eterno; il mio cuore e la mia carne mandan grida di gioia all'Iddio vivente. Salmi 84:3 Anche il passero si trova una casa e la rondine un nido ove posare i suoi piccini... I tuoi altari, o Eterno degli eserciti, Re mio, Dio mio!... Salmi 84:4 Beati quelli che abitano nella tua casa, e ti lodano del continuo! Sela. Salmi 84:5 Beati quelli che hanno in te la loro forza, che hanno il cuore alle vie del Santuario! Salmi 84:6 Quando attraversano la valle di Baca essi la trasformano in luogo di fonti; e la pioggia d'autunno la cuopre di benedizioni. Salmi 84:7 Essi vanno di forza in forza, e compariscono alfine davanti a Dio in Sion. Salmi 84:8 O Eterno, Iddio degli eserciti, ascolta la mia preghiera; porgi l'orecchio, o Dio di Giacobbe! Sela. Salmi 84:9 O Dio, scudo nostro, vedi e riguarda la faccia del tuo unto! Salmi 84:10 Poiche' un giorno ne' tuoi cortili val meglio che mille altrove. Io vorrei piuttosto starmene sulla soglia della casa del mio Dio, che abitare nelle tende degli empi. Salmi 84:11 Perche' l'Eterno Iddio e' sole e scudo; l'Eterno dara' grazia e gloria. Egli non ricusera' alcun bene a quelli che camminano nella integrita'. Salmi 84:12 O Eterno degli eserciti, beato l'uomo che confida in te! Salmi 85:1 Per il Capo de' musici. Salmo dei figliuoli di Kore. O Eterno, tu sei stato propizio alla tua terra, tu hai ricondotto Giacobbe dalla cattivita'. Salmi 85:2 Tu hai perdonato l'iniquita' del tuo popolo, hai coperto tutti i loro peccati. Sela. Salmi 85:3 Tu hai acquietato tutto il tuo cruccio, ti sei distolto dall'ardore della tua ira. Salmi 85:4 Ristabiliscici, o Dio della nostra salvezza, e fa' cessar la tua indignazione contro di noi. Salmi 85:5 Sarai tu adirato contro di noi in perpetuo? Farai tu durar l'ira tua d'eta' in eta'? Salmi 85:6 Non tornerai tu a ravvivarci, onde il tuo popolo si rallegri in te? Salmi 85:7 Mostraci la tua benignita', o Eterno, e dacci la tua salvezza. Salmi 85:8 Io ascoltero' quel che dira' Iddio, l'Eterno, poiche' egli parlera' di pace al suo popolo ed ai suoi fedeli; ma non ritornino piu' alla follia! Salmi 85:9 Certo, la sua salvezza e' vicina a quelli che lo temono, affinche' la gloria abiti nel nostro paese. Salmi 85:10 La benignita' e la verita' si sono incontrate, la giustizia e la pace si son baciate. Salmi 85:11 La verita' germoglia dalla terra, e la giustizia riguarda dal cielo. Salmi 85:12 Anche l'Eterno largira' ogni bene, e la nostra terra produrra' il suo frutto. Salmi 85:13 La giustizia camminera' dinanzi a lui, e seguira' la via dei suoi passi. Salmi 86:1 Preghiera di Davide. Inclina l'orecchio tuo, o Eterno, e rispondimi, perche' io sono afflitto e misero. Salmi 86:2 Proteggi l'anima mia, perche' sono di quelli che t'amano. Tu, mio Dio, salva il tuo servitore che confida in te! Salmi 86:3 Abbi pieta' di me, o Signore, perche' io grido a te tutto il giorno. Salmi 86:4 Rallegra l'anima del tuo servitore, perche' a te, o Signore, io elevo l'anima mia. Salmi 86:5 Poiche' tu, o Signore, sei buono, pronto a perdonare, e di gran benignita' verso tutti quelli che t'invocano. Salmi 86:6 Porgi l'orecchio, o Eterno, alla mia preghiera, e sii attento alla voce delle mie supplicazioni. Salmi 86:7 Io t'invoco nel giorno della mia distretta, perche' tu mi risponderai. Salmi 86:8 Non v'e' nessuno pari a te fra gli de'i, o Signore, ne' vi sono alcune opere pari alle tue. Salmi 86:9 Tutte le nazioni che tu hai fatte verranno ad adorare nel tuo cospetto, o Signore, e glorificheranno il tuo nome. Salmi 86:10 Poiche' tu sei grande e fai maraviglie; tu solo sei Dio. Salmi 86:11 O Eterno, insegnami la tua via; io camminero' nella tua verita'; unisci il mio cuore al timor del tuo nome. Salmi 86:12 Io ti celebrero', Signore, Iddio mio, con tutto il mio cuore, e glorifichero' il tuo nome in perpetuo. Salmi 86:13 Perche' grande e' la tua benignita' verso me, e tu hai riscossa l'anima mia dal fondo del soggiorno de' morti. Salmi 86:14 O Dio, gente superba s'e' levata contro di me, e una turba di violenti cerca l'anima mia, e non pongono te davanti agli occhi loro. Salmi 86:15 Ma tu, o Signore, sei un Dio pietoso e misericordioso, lento all'ira e grande in benignita' e in verita'. Salmi 86:16 Volgiti a me, ed abbi pieta' di me; da' la tua forza al tuo servitore, e salva il figliuolo della tua servente. Salmi 86:17 Mostrami un segno del tuo favore, onde quelli che m'odiano lo veggano e sian confusi, perche' tu, o Eterno, m'avrai soccorso e consolato. Salmi 87:1 Salmo dei figliuoli di Kore. Canto. L'Eterno ha fondato la sua citta' sui monti santi. Salmi 87:2 Egli ama le porte di Sion piu' di tutte le dimore di Giacobbe. Salmi 87:3 Cose gloriose son dette di te, o citta' di Dio! Sela. Salmi 87:4 Io mentovero' l'Egitto e Babilonia fra quelli che mi conoscono: Ecco la Filistia e Tiro con l'Etiopia: ciascun d'essi e' nato in Sion! Salmi 87:5 E si dira' di Sion: Questo qui e quello la' son nati in lei; e l'Altissimo stesso la rendera' stabile. Salmi 87:6 L'Eterno iscrivera', passando in rassegna i popoli: Questo e' nato la'. Sela. Salmi 87:7 E cantando e danzando diranno: Tutte le fonti della mia gioia sono in te. Salmi 88:1 Canto. Salmo dei figliuoli di Kore. Per il Capo de' musici. Da cantarsi mestamente. Cantico di Heman, l'Ezrahita. O Eterno, Dio della mia salvezza, io grido giorno e notte nel tuo cospetto. Salmi 88:2 Venga la mia preghiera dinanzi a te, inclina il tuo orecchio al mio grido; Salmi 88:3 poiche' l'anima mia e' sazia di mali, e la mia vita e' giunta presso al soggiorno dei morti. Salmi 88:4 Io son contato fra quelli che scendon nella fossa; son come un uomo che non ha piu' forza. Salmi 88:5 Prostrato sto fra i morti, come gli uccisi che giaccion nella tomba, de' quali tu non ti ricordi piu', e che son fuor della portata della tua mano. Salmi 88:6 Tu m'hai posto nella fossa piu' profonda, in luoghi tenebrosi, negli abissi. Salmi 88:7 L'ira tua pesa su me, e tu m'hai abbattuto con tutti i tuoi flutti. Sela. Salmi 88:8 Tu hai allontanato da me i miei conoscenti, m'hai reso un'abominazione per loro. Io son rinchiuso e non posso uscire. Salmi 88:9 L'occhio mio si consuma per l'afflizione; io t'invoco ogni giorno, o Eterno, stendo verso te le mie mani. Salmi 88:10 Opererai tu qualche miracolo per i morti? I trapassati risorgeranno essi a celebrarti? Sela. Salmi 88:11 La tua benignita' sara' ella narrata nel sepolcro, o la tua fedelta' nel luogo della distruzione? Salmi 88:12 Le tue maraviglie saranno esse note nelle tenebre, e la tua giustizia nella terra dell'oblio? Salmi 88:13 Ma, quant'e' a me, o Eterno, io grido a te, e la mattina la mia preghiera ti viene incontro. Salmi 88:14 Perche', o Eterno, rigetti tu l'anima mia? Perche' nascondi il tuo volto da me? Salmi 88:15 Io sono afflitto, e morente fin da giovane; io porto il peso dei tuoi terrori e sono smarrito. Salmi 88:16 I tuoi furori mi son passati addosso; i tuoi terrori m'annientano, Salmi 88:17 mi circondano come acque ogni giorno, mi attornian tutti assieme. Salmi 88:18 Hai allontanato da me amici e compagni; i miei conoscenti sono le tenebre. Salmi 89:1 Cantico di Etan l'Ezrahita. Io cantero' in perpetuo le benignita' dell'Eterno; con la mia bocca faro' nota la tua fedelta' d'eta' in eta'. Salmi 89:2 Poiche' ho detto: La tua benignita' sara' stabile in eterno; nei cieli stessi tu stabilisci la tua fedelta'. Salmi 89:3 Io, dice l'Eterno, ho fatto un patto col mio eletto; ho fatto questo giuramento a Davide, mio servitore: Salmi 89:4 Io stabiliro' la tua progenie in eterno, ed edifichero' il tuo trono per ogni eta'. Sela. Salmi 89:5 Anche i cieli celebrano le tue maraviglie, o Eterno, la tua fedelta' nell'assemblea dei santi. Salmi 89:6 Poiche' chi, nei cieli, e' paragonabile all'Eterno? Chi e' simile all'Eterno tra i figli di Dio? Salmi 89:7 Iddio e' molto terribile nell'assemblea dei santi, e' piu' tremendo di tutti quelli che l'attorniano. Salmi 89:8 O Eterno, Iddio degli eserciti, chi e' potente come te, o Eterno? E la tua fedelta' ti circonda da ogni parte. Salmi 89:9 Tu domi l'orgoglio del mare; quando le sue onde s'innalzano, tu le acqueti. Salmi 89:10 Tu hai fiaccato l'Egitto, ferendolo a morte; col tuo braccio potente, hai disperso i tuoi nemici. Salmi 89:11 I cieli son tuoi, tua pure e' la terra; tu hai fondato il mondo e tutto cio' ch'e' in esso. Salmi 89:12 Hai creato il settentrione e il mezzodi; il Tabor e l'Hermon mandan grida di gioia al tuo nome. Salmi 89:13 Tu hai un braccio potente; la tua mano e' forte, alta e' la tua destra. Salmi 89:14 Giustizia e diritto son la base del tuo trono, benignita' e verita' van davanti alla tua faccia. Salmi 89:15 Beato il popolo che conosce il grido di giubilo; esso cammina, o Eterno, alla luce del tuo volto; Salmi 89:16 festeggia del continuo nel tuo nome, ed e' esaltato dalla tua giustizia. Salmi 89:17 Perche' tu sei la gloria della loro forza; e la nostra potenza e' esaltata dal tuo favore. Salmi 89:18 Poiche' il nostro scudo appartiene all'Eterno, e il nostro re al Santo d'Israele. Salmi 89:19 Tu parlasti gia' in visione al tuo diletto, e dicesti: Ho prestato aiuto a un prode, ho innalzato un eletto d'infra il popolo. Salmi 89:20 Ho trovato Davide, mio servitore, l'ho unto con l'olio mio santo; Salmi 89:21 la mia mano sara' salda nel sostenerlo, e il mio braccio lo fortifichera'. Salmi 89:22 Il nemico non lo sorprendera', e il perverso non l'opprimera'. Salmi 89:23 Io fiacchero' dinanzi a lui i suoi nemici, e sconfiggero' quelli che l'odiano. Salmi 89:24 La mia fedelta' e la mia benignita' saranno con lui, e nel mio nome la sua potenza sara' esaltata. Salmi 89:25 E stendero' la sua mano sul mare, e la sua destra sui fiumi. Salmi 89:26 Egli m'invochera', dicendo: Tu sei il mio Padre, il mio Dio, e la ro'cca della mia salvezza. Salmi 89:27 Io altresi lo faro' il primogenito, il piu' eccelso dei re della terra. Salmi 89:28 Io gli conservero' la mia benignita' in perpetuo, e il mio patto rimarra' fermo con lui. Salmi 89:29 Io rendero' la sua progenie eterna, e il suo trono simile ai giorni dei cieli. Salmi 89:30 Se i suoi figliuoli abbandonan la mia legge e non camminano secondo i miei ordini, Salmi 89:31 se violano i miei statuti e non osservano i miei comandamenti, Salmi 89:32 io puniro' la loro trasgressione con la verga, e la loro iniquita' con percosse; Salmi 89:33 ma non gli ritirero' la mia benignita', e non smentiro' la mia fedelta'. Salmi 89:34 Io non violero' il mio patto, e non mutero' cio' ch'e' uscito dalle mie labbra. Salmi 89:35 Una cosa ho giurata per la mia santita', e non mentiro' a Davide: Salmi 89:36 La sua progenie durera' in eterno, e il suo trono sara' davanti a me come il sole, Salmi 89:37 sara' stabile in perpetuo come la luna; e il testimone ch'e' nei cieli e' fedele. Sela. Salmi 89:38 Eppure tu l'hai reietto e sprezzato, ti sei gravemente adirato contro il tuo unto. Salmi 89:39 Tu hai rinnegato il patto stretto col tuo servitore, hai profanato la sua corona gettandola a terra. Salmi 89:40 Tu hai rotto i suoi ripari, hai ridotto in ruine le sue fortezze. Salmi 89:41 Tutti i passanti l'han saccheggiato, e' diventato il vituperio de' suoi vicini. Salmi 89:42 Tu hai esaltato la destra de' suoi avversari, hai rallegrato tutti i suoi nemici. Salmi 89:43 Tu hai fatto ripiegare il taglio della sua spada, e non l'hai sostenuto nella battaglia. Salmi 89:44 Tu hai fatto cessare il suo splendore, e hai gettato a terra il suo trono. Salmi 89:45 Tu hai scorciato i giorni della sua giovinezza, l'hai coperto di vergogna. Sela. Salmi 89:46 Fino a quando, o Eterno, ti nasconderai tu del continuo, e l'ira tua ardera' come un fuoco? Salmi 89:47 Ricordati quant'e' fugace la mia vita, per qual nulla tu hai creato tutti i figliuoli degli uomini! Salmi 89:48 Qual e' l'uomo che viva senza veder la morte? che scampi l'anima sua dal potere del soggiorno de' morti? Sela. Salmi 89:49 Signore, dove sono le tue benignita' antiche, le quali giurasti a Davide nella tua fedelta'? Salmi 89:50 Ricorda, o Signore, il vituperio fatto ai tuoi servitori: ricordati ch'io porto in seno quello di tutti i grandi popoli, Salmi 89:51 il vituperio di cui t'hanno coperto i tuoi nemici, o Eterno, il vituperio che han gettato sui passi del tuo unto. Salmi 89:52 BENEDETTO SIA L'ETERNO IN PERPETUO. AMEN, AMEN! LIBRO QUARTO (Salmi 90 a 106) Salmi 90:1 Preghiera di Mose', uomo di Dio. O Signore, tu sei stato per noi un rifugio d'eta' in eta'. Salmi 90:2 Avanti che i monti fossero nati e che tu avessi formato la terra e il mondo, anzi, ab eterno in eterno, tu sei Dio. Salmi 90:3 Tu fai tornare i mortali in polvere e dici: Ritornate, o figliuoli degli uomini. Salmi 90:4 Perche' mille anni, agli occhi tuoi, sono come il giorno d'ieri quand'e' passato, e come una veglia nella notte. Salmi 90:5 Tu li porti via come in una piena; son come un sogno. Son come l'erba che verdeggia la mattina; Salmi 90:6 la mattina essa fiorisce e verdeggia, la sera e' segata e si secca. Salmi 90:7 Poiche' noi siam consumati per la tua ira, e siamo atterriti per il tuo cruccio. Salmi 90:8 Tu metti le nostre iniquita' davanti a te, e i nostri peccati occulti, alla luce della tua faccia. Salmi 90:9 Tutti i nostri giorni spariscono per il tuo cruccio; noi finiamo gli anni nostri come un soffio. Salmi 90:10 I giorni de' nostri anni arrivano a settant'anni; o, per i piu' forti, a ottant'anni; e quel che ne fa l'orgoglio, non e' che travaglio e vanita'; perche' passa presto, e noi ce ne voliam via. Salmi 90:11 Chi conosce la forza della tua ira e il tuo cruccio secondo il timore che t'e' dovuto? Salmi 90:12 Insegnaci dunque a cosi contare i nostri giorni, che acquistiamo un cuor savio. Salmi 90:13 Ritorna, o Eterno; fino a quando? e muoviti a pieta' dei tuoi servitori. Salmi 90:14 Saziaci al mattino della tua benignita', e noi giubileremo, ci rallegreremo tutti i di nostri. Salmi 90:15 Rallegraci in proporzione de' giorni che ci hai afflitti, e degli anni che abbiam sentito il male. Salmi 90:16 Apparisca l'opera tua a pro de' tuoi servitori, e la tua gloria sui loro figliuoli. Salmi 90:17 La grazia del Signore Iddio nostro sia sopra noi, e rendi stabile l'opera delle nostre mani; si, l'opera delle nostre mani rendila stabile. Salmi 91:1 Chi dimora nel ritiro dell'Altissimo alberga all'ombra dell'Onnipotente. Salmi 91:2 Io dico all'Eterno: Tu sei il mio rifugio e la mia fortezza, il mio Dio, in cui confido! Salmi 91:3 Certo egli ti liberera' dal laccio dell'uccellatore e dalla peste mortifera. Salmi 91:4 Egli ti coprira' con le sue penne, e sotto le sue ali troverai rifugio. La sua fedelta' ti e' scudo e targa. Salmi 91:5 Tu non temerai lo spavento notturno, ne' la saetta che vola di giorno, Salmi 91:6 ne' la peste che va attorno nelle tenebre, ne' lo sterminio che infierisce in pien mezzodi. Salmi 91:7 Mille te ne cadranno al fianco, e diecimila alla destra; ma tu non ne sarai colpito. Salmi 91:8 Solo contemplerai coi tuoi occhi e vedrai la retribuzione degli empi. Salmi 91:9 Poiche' tu hai detto: O Eterno, tu sei il mio rifugio; tu hai preso l'Altissimo per il tuo asilo, Salmi 91:10 male alcuno non ti cogliera', ne' piaga alcuna s'accostera' alla tua tenda. Salmi 91:11 Poiche' egli comandera' ai suoi angeli di guardarti in tutte le tue vie. Salmi 91:12 Essi ti porteranno in palma di mano, che talora il tuo pie' non urti in alcuna pietra. Salmi 91:13 Tu camminerai sul leone e sull'aspide, calpesterai il leoncello e il serpente. Salmi 91:14 Poich'egli ha posta in me la sua affezione io lo liberero'; lo levero' in alto, perche' conosce il mio nome. Salmi 91:15 Egli m'invochera', ed io gli rispondero'; saro' con lui nella distretta; lo liberero', e lo glorifichero'. Salmi 91:16 Lo saziero' di lunga vita, e gli faro' vedere la mia salvezza. Salmi 92:1 Salmo. Canto per il giorno del sabato. Buona cosa e' celebrare l'Eterno, e salmeggiare al tuo nome, o Altissimo; Salmi 92:2 proclamare la mattina la tua benignita', e la tua fedelta' ogni notte, Salmi 92:3 sul decacordo e sul salte'ro, con l'accordo solenne dell'arpa! Salmi 92:4 Poiche', o Eterno, tu m'hai rallegrato col tuo operare; io celebro con giubilo le opere delle tue mani. Salmi 92:5 Come son grandi le tue opere, o Eterno! I tuoi pensieri sono immensamente profondi. Salmi 92:6 L'uomo insensato non conosce e il pazzo non intende questo: Salmi 92:7 che gli empi germoglian come l'erba e gli operatori d'iniquita' fioriscono, per esser distrutti in perpetuo. Salmi 92:8 Ma tu, o Eterno, siedi per sempre in alto. Salmi 92:9 Poiche', ecco, i tuoi nemici, o Eterno, ecco, i tuoi nemici periranno, tutti gli operatori d'iniquita' saranno dispersi. Salmi 92:10 Ma tu mi dai la forza del bufalo; io son unto d'olio fresco. Salmi 92:11 L'occhio mio si compiace nel veder la sorte di quelli che m'insidiano, le mie orecchie nell'udire quel che avviene ai malvagi che si levano contro di me. Salmi 92:12 Il giusto fiorira' come la palma, crescera' come il cedro sul Libano. Salmi 92:13 Quelli che son piantati nella casa dell'Eterno fioriranno nei cortili del nostro Dio. Salmi 92:14 Porteranno ancora del frutto nella vecchiaia; saranno pieni di vigore e verdeggianti, Salmi 92:15 per annunziare che l'Eterno e' giusto; egli e' la mia ro'cca, e non v'e' ingiustizia in lui. Salmi 93:1 L'Eterno regna; egli s'e' rivestito di maesta'; l'Eterno s'e' rivestito, s'e' cinto di forza; il mondo quindi e' stabile, e non sara' smosso. Salmi 93:2 Il tuo trono e' saldo ab antico, tu sei ab eterno. Salmi 93:3 I fiumi hanno elevato, o Eterno, i fiumi hanno elevato la loro voce; i fiumi elevano il loro fragore. Salmi 93:4 Piu' delle voci delle grandi, delle potenti acque, piu' dei flutti del mare, l'Eterno e' potente ne' luoghi alti. Salmi 93:5 Le tue testimonianze sono perfettamente veraci; la santita' s'addice alla tua casa, o Eterno, in perpetuo. Salmi 94:1 O Dio delle vendette, o Eterno, Iddio delle vendette, apparisci nel tuo fulgore! Salmi 94:2 Le'vati, o giudice della terra, rendi ai superbi la loro retribuzione! Salmi 94:3 Fino a quando gli empi, o Eterno, fino a quando gli empi trionferanno? Salmi 94:4 Si espandono in discorsi arroganti, si vantano tutti questi operatori d'iniquita'. Salmi 94:5 Schiacciano il tuo popolo, o Eterno, e affliggono la tua eredita'. Salmi 94:6 Uccidono la vedova e lo straniero, ammazzano gli orfani, Salmi 94:7 e dicono: L'Eterno non vede, l'Iddio di Giacobbe non ci fa attenzione. Salmi 94:8 Abbiate intendimento, voi gli stolti fra il popolo! E voi, pazzi, quando sarete savi? Salmi 94:9 Colui che ha piantato l'orecchio non udira' egli? Colui che ha formato l'occhio non vedra' egli? Salmi 94:10 Colui che castiga le nazioni non correggera', egli che imparte all'uomo la conoscenza? Salmi 94:11 L'Eterno conosce i pensieri dell'uomo, sa che son vanita'. Salmi 94:12 Beato l'uomo che tu correggi, o Eterno, ed ammaestri con la tua legge Salmi 94:13 per dargli requie dai giorni dell'avversita', finche' la fossa sia scavata per l'empio. Salmi 94:14 Poiche' l'Eterno non rigettera' il suo popolo, e non abbandonera' la sua eredita'. Salmi 94:15 Poiche' il giudizio tornera' conforme a giustizia, e tutti i diritti di cuore lo seguiranno. Salmi 94:16 Chi si levera' per me contro i malvagi? Chi si presentera' per me contro gli operatori d'iniquita'? Salmi 94:17 Se l'Eterno non fosse stato il mio aiuto, a quest'ora l'anima mia abiterebbe il luogo del silenzio. Salmi 94:18 Quand'ho detto: il mio pie' vacilla, la tua benignita', o Eterno, m'ha sostenuto. Salmi 94:19 Quando sono stato in grandi pensieri dentro di me, le tue consolazioni han rallegrato l'anima mia. Salmi 94:20 Il trono della nequizia t'avra' egli per complice? esso, che ordisce oppressioni in nome della legge? Salmi 94:21 Essi si gettano assieme contro l'anima del giusto, e condannano il sangue innocente. Salmi 94:22 Ma l'Eterno e' il mio alto ricetto, e il mio Dio e' la ro'cca in cui mi rifugio. Salmi 94:23 Egli fara' ricader sovr'essi la loro propria iniquita', e li distruggera' mediante la loro propria malizia; l'Eterno, il nostro Dio, li distruggera'. Salmi 95:1 Venite, cantiamo con giubilo all'Eterno, mandiamo grida di gioia alla ro'cca della nostra salvezza! Salmi 95:2 Presentiamoci a lui con lodi, celebriamolo con salmi! Salmi 95:3 Poiche' l'Eterno e' un Dio grande, e un gran Re sopra tutti gli de'i. Salmi 95:4 Nelle sue mani stanno le profondita' della terra, e le altezze de' monti son sue. Salmi 95:5 Suo e' il mare perch'egli l'ha fatto, e le sue mani han formato la terra asciutta. Salmi 95:6 Venite, adoriamo e inchiniamoci, inginocchiamoci davanti all'Eterno che ci ha fatti! Salmi 95:7 Poich'egli e' il nostro Dio, e noi siamo il popolo ch'egli pasce, e il gregge che la sua mano conduce. Salmi 95:8 Oggi, se udite la sua voce, non indurate il vostro cuore come a Meriba, come nel giorno di Massa nel deserto, Salmi 95:9 quando i vostri padri mi tentarono, mi provarono e videro l'opera mia. Salmi 95:10 Quarant'anni ebbi in disgusto quella generazione, e dissi: e' un popolo sviato di cuore, e non han conosciute le mie vie. Salmi 95:11 Percio' giurai nell'ira mia: Non entreranno nel mio riposo! Salmi 96:1 Cantate all'Eterno un cantico nuovo, cantate all'Eterno, abitanti di tutta la terra! Salmi 96:2 Cantate all'Eterno, benedite il suo nome, annunziate di giorno in giorno la sua salvezza! Salmi 96:3 Raccontate la sua gloria fra le nazioni e le sue maraviglie fra tutti i popoli! Salmi 96:4 Perche' l'Eterno e' grande e degno di sovrana lode; egli e' tremendo sopra tutti gli de'i. Salmi 96:5 Poiche' tutti gli de'i dei popoli son idoli vani, ma l'Eterno ha fatto i cieli. Salmi 96:6 Splendore e maesta' stanno dinanzi a lui, forza e bellezza stanno nel suo santuario. Salmi 96:7 Date all'Eterno, o famiglie dei popoli, date all'Eterno gloria e forza. Salmi 96:8 Date all'Eterno la gloria dovuta al suo nome, portategli offerte e venite ne' suoi cortili. Salmi 96:9 Prostratevi dinanzi all'Eterno vestiti di sacri ornamenti, tremate dinanzi a lui, o abitanti di tutta la terra! Salmi 96:10 Dite fra le nazioni: l'Eterno regna; il mondo quindi e' stabile e non sara' smosso; l'Eterno giudichera' i popoli con rettitudine. Salmi 96:11 Si rallegrino i cieli e gioisca la terra; risuoni il mare e quel ch'esso contiene; Salmi 96:12 festeggi la campagna e tutto quello ch'e' in essa; tutti gli alberi delle foreste dian voci di gioia Salmi 96:13 nel cospetto dell'Eterno; poich'egli viene, viene a giudicare la terra. Egli giudichera' il mondo con giustizia, e i popoli secondo la sua fedelta'. Salmi 97:1 L'Eterno regna, gioisca la terra, la moltitudine delle isole si rallegri. Salmi 97:2 Nuvole ed oscurita' lo circondano; giustizia ed equita' son le basi del suo trono. Salmi 97:3 Un fuoco lo precede e consuma i suoi nemici d'ogn'intorno. Salmi 97:4 I suoi lampi illuminano il mondo; la terra lo vede e trema. Salmi 97:5 I monti si struggono come cera alla presenza dell'Eterno, alla presenza del Signore di tutta la terra. Salmi 97:6 I cieli annunziano la sua giustizia, e tutti i popoli vedono la sua gloria. Salmi 97:7 Son confusi tutti quelli che adoran le immagini, che si glorian degl'idoli; si prostrano dinanzi a lui tutti gli de'i. Salmi 97:8 Sion l'ha udito e si e' rallegrata, e le figliuole di Giuda hanno esultato per i tuoi giudizi, o Eterno! Salmi 97:9 Poiche' tu, o Eterno, sei l'Altissimo su tutta la terra; tu sei sommamente elevato sopra tutti gli de'i. Salmi 97:10 O voi che amate l'Eterno, odiate il male! Egli custodisce le anime dei suoi fedeli, li libera dalla mano degli empi. Salmi 97:11 La luce e' seminata per il giusto, e la gioia per i diritti di cuore. Salmi 97:12 Rallegratevi nell'Eterno, o giusti, e lodate il santo suo nome! Salmi 98:1 Salmo. Cantate all'Eterno un cantico nuovo, perch'egli ha compiuto maraviglie; la sua destra e il braccio suo santo l'hanno reso vittorioso. Salmi 98:2 L'Eterno ha fatto conoscere la sua salvezza, ha manifestato la sua giustizia nel cospetto delle nazioni. Salmi 98:3 Si e' ricordato della sua bonta' e della sua fedelta' verso la casa d'Israele; tutte le estremita' della terra han veduto la salvezza del nostro Dio. Salmi 98:4 Acclamate l'Eterno, abitanti di tutta la terra, date in canti di giubilo e salmeggiate, Salmi 98:5 salmeggiate all'Eterno con la cetra, con la cetra e la voce del canto. Salmi 98:6 Con trombe e col suon del corno, fate acclamazioni al Re, all'Eterno. Salmi 98:7 Risuoni il mare e tutto cio' ch'e' in esso; il mondo ed i suoi abitanti. Salmi 98:8 I fiumi battan le mani, i monti cantino assieme per gioia, dinanzi all'Eterno. Poich'egli viene a giudicare la terra; egli giudichera' il mondo con giustizia, e i popoli con rettitudine. Salmi 99:1 L'Eterno regna; tremino i popoli; egli siede sui cherubini, la terra sia scossa. Salmi 99:2 L'Eterno e' grande in Sion, ed eccelso sopra tutti i popoli. Salmi 99:3 Lodino essi il tuo nome grande e tremendo. Egli e' santo. Salmi 99:4 Lodino la forza del Re che ama la giustizia; sei tu che hai fondato il diritto, che hai esercitato in Giacobbe il giudicio e la giustizia. Salmi 99:5 Esaltate l'Eterno, l'Iddio nostro, e prostratevi dinanzi allo sgabello de' suoi piedi. Egli e' santo. Salmi 99:6 Mose' ed Aaronne fra i suoi sacerdoti, e Samuele fra quelli che invocavano il suo nome, invocaron l'Eterno, ed egli rispose loro. Salmi 99:7 Parlo' loro dalla colonna della nuvola; essi osservarono le sue testimonianze e gli statuti che diede loro. Salmi 99:8 Tu li esaudisti, o Eterno, Iddio nostro! Fosti per loro un Dio perdonatore, benche' tu punissi le loro male azioni. Salmi 99:9 Esaltate l'Eterno, l'Iddio nostro, e adorate sul monte della sua santita'; perche' l'Eterno, l'Iddio nostro, e' santo. Salmi 100:1 Salmo di lode. Mandate gridi di gioia all'Eterno, o abitanti di tutta la terra! Salmi 100:2 Servite l'Eterno con gioia, venite al suo cospetto con canti! Salmi 100:3 Riconoscete che l'Eterno e' Dio; e' lui che ci ha fatti, e noi siam suoi; siamo il suo popolo e il gregge ch'egli pasce. Salmi 100:4 Entrate nelle sue porte con ringraziamento, e nei suoi cortili con lode; celebratelo, benedite il suo nome. Salmi 100:5 Poiche' l'Eterno e' buono; la sua benignita' dura in perpetuo, e la sua fedelta' per ogni eta'. Salmi 101:1 Salmo di Davide. Io cantero' la benignita' e la giustizia; a te, o Eterno, salmeggero'. Salmi 101:2 Io m'applichero' a seguire la via perfetta; quando verrai a me?... Io camminero' con integrita' di cuore, in seno alla mia casa. Salmi 101:3 Non mi proporro' cosa alcuna scellerata; io odio il fare degli sviati; esso non mi s'attacchera'. Salmi 101:4 Il cuor perverso s'allontanera' da me; il malvagio non lo conoscero'. Salmi 101:5 Io sterminero' chi sparla in segreto del suo prossimo; e chi ha l'occhio altero ed il cuor gonfio non lo sopportero'. Salmi 101:6 Avro' gli occhi sui fedeli del paese perche' dimorino meco; chi cammina per la via dell'integrita', quello sara' mio servitore. Salmi 101:7 Chi pratica la frode non abitera' nella mia casa; chi proferisce menzogna non sussistera' davanti agli occhi miei. Salmi 101:8 Ogni mattina distruggero' tutti gli empi del paese per estirpare dalla citta' dell'Eterno tutti gli operatori d'iniquita'. Salmi 102:1 Preghiera dell'afflitto quand'e' abbattuto e spande il suo lamento dinanzi all'Eterno. Deh ascolta la mia preghiera, o Eterno, e venga fino a te il mio grido! Salmi 102:2 Non mi nasconder la tua faccia nel di della mia distretta; inclina a me il tuo orecchio; nel giorno che io grido, affrettati a rispondermi. Salmi 102:3 Poiche' i miei giorni svaniscono come fumo, e le mie ossa si consumano come un tizzone. Salmi 102:4 Colpito e' il mio cuore come l'erba, si e' seccato; perche' ho dimenticato perfino di mangiare il mio pane. Salmi 102:5 A cagion della voce dei miei gemiti, le mie ossa s'attaccano alla mia carne. Salmi 102:6 Son simile al pellicano del deserto, son come il gufo de' luoghi desolati. Salmi 102:7 Io veglio, e sono come il passero solitario sul tetto. Salmi 102:8 I miei nemici m'oltraggiano ogni giorno; quelli che son furibondi contro di me si servon del mio nome per imprecare. Salmi 102:9 Poiche' io mangio cenere come fosse pane, e mescolo con lagrime la mia bevanda, Salmi 102:10 a cagione della tua indignazione e del tuo cruccio; poiche' m'hai levato in alto e gettato via. Salmi 102:11 I miei giorni son come l'ombra che s'allunga, e io son disseccato come l'erba. Salmi 102:12 Ma tu, o Eterno, dimori in perpetuo, e la tua memoria dura per ogni eta'. Salmi 102:13 Tu ti leverai ed avrai compassione di Sion, poiche' e' tempo d'averne pieta'; il tempo fissato e' giunto. Salmi 102:14 Perche' i tuoi servitori hanno affezione alle sue pietre, ed hanno pieta' della sua polvere. Salmi 102:15 Allora le nazioni temeranno il nome dell'Eterno, e tutti i re della terra la tua gloria, Salmi 102:16 quando l'Eterno avra' riedificata Sion, sara' apparso nella sua gloria, Salmi 102:17 avra' avuto riguardo alla preghiera dei desolati, e non avra' sprezzato la loro supplicazione. Salmi 102:18 Questo sara' scritto per l'eta' a venire, e il popolo che sara' creato lodera' l'Eterno, Salmi 102:19 perch'egli avra' guardato dall'alto del suo santuario; dal cielo l'Eterno avra' mirato la terra Salmi 102:20 per udire i gemiti de' prigionieri, per liberare i condannati a morte, Salmi 102:21 affinche' pubblichino il nome dell'Eterno in Sion e la sua lode in Gerusalemme, Salmi 102:22 quando i popoli e i regni si raduneranno insieme per servire l'Eterno. Salmi 102:23 Egli ha abbattuto le mie forze durante il mio cammino; ha accorciato i miei giorni. Salmi 102:24 Io ho detto: Dio mio, non mi portar via nel mezzo dei miei giorni; i tuoi anni durano per ogni eta'. Salmi 102:25 Tu fondasti ab antico la terra, e i cieli son l'opera delle tue mani. Salmi 102:26 Essi periranno, ma tu rimani; tutti quanti si logoreranno come un vestito; tu li muterai come una veste e saranno mutati. Salmi 102:27 Ma tu sei sempre lo stesso, e gli anni tuoi non avranno mai fine. Salmi 102:28 I figliuoli de' tuoi servitori avranno una dimora, e la loro progenie sara' stabilita nel tuo cospetto. Salmi 103:1 Di Davide. Benedici, anima mia, l'Eterno; e tutto quello ch'e' in me, benedica il nome suo santo. Salmi 103:2 Benedici, anima mia, l'Eterno, e non dimenticare alcuno de' suoi benefici. Salmi 103:3 Egli e' quel che ti perdona tutte le tue iniquita', che sana tutte le tue infermita', Salmi 103:4 che redime la tua vita dalla fossa, che ti corona di benignita' e di compassioni, Salmi 103:5 che sazia di beni la tua bocca, che ti fa ringiovanire come l'aquila. Salmi 103:6 L'Eterno fa giustizia e ragione a tutti quelli che sono oppressi. Salmi 103:7 Egli fece conoscere a Mose' le sue vie e ai figliuoli d'Israele le sue opere. Salmi 103:8 L'Eterno e' pietoso e clemente, lento all'ira e di gran benignita'. Salmi 103:9 Egli non contende in eterno, ne' serba l'ira sua in perpetuo. Salmi 103:10 Egli non ci ha trattato secondo i nostri peccati, ne' ci ha retribuiti secondo le nostre iniquita'. Salmi 103:11 Poiche' quanto i cieli sono alti al disopra della terra, tanto e' grande la sua benignita' verso quelli che lo temono. Salmi 103:12 Quanto e' lontano il levante dal ponente, tanto ha egli allontanato da noi le nostre trasgressioni. Salmi 103:13 Come un padre e' pietoso verso i suoi figliuoli, cosi e' pietoso l'Eterno verso quelli che lo temono. Salmi 103:14 Poiche' egli conosce la nostra natura; egli si ricorda che siam polvere. Salmi 103:15 I giorni dell'uomo son come l'erba; egli fiorisce come il fiore del campo; Salmi 103:16 se un vento gli passa sopra ei non e' piu', e il luogo dov'era non lo riconosce piu'. Salmi 103:17 Ma la benignita' dell'Eterno dura ab eterno e in eterno, sopra quelli che lo temono, e la sua giustizia sopra i figliuoli de' figliuoli Salmi 103:18 di quelli che osservano il suo patto, e si ricordano de' suoi comandamenti per metterli in opra. Salmi 103:19 L'Eterno ha stabilito il suo trono ne' cieli, e il suo regno signoreggia su tutto. Salmi 103:20 Benedite l'Eterno, voi suoi angeli, potenti e forti, che fate cio' ch'egli dice, ubbidendo alla voce della sua parola! Salmi 103:21 Benedite l'Eterno, voi tutti gli eserciti suoi, che siete suoi ministri, e fate cio' che gli piace! Salmi 103:22 Benedite l'Eterno, voi tutte le opere sue, in tutti i luoghi della sua signoria! Anima mia, benedici l'Eterno! Salmi 104:1 Anima mia, benedici l'Eterno! o Eterno, mio Dio, tu sei sommamente grande; sei vestito di splendore e di maesta'. Salmi 104:2 Egli s'ammanta di luce come d'una veste; distende i cieli come un padiglione; Salmi 104:3 egli costruisce le sue alte stanze nelle acque; fa delle nuvole il suo carro, s'avanza sulle ali del vento; Salmi 104:4 fa dei venti i suoi messaggeri, delle fiamme di fuoco i suoi ministri. Salmi 104:5 Egli ha fondato la terra sulle sue basi; non sara' smossa mai in perpetuo. Salmi 104:6 Tu l'avevi coperta dell'abisso come d'una veste, le acque s'erano fermate sui monti. Salmi 104:7 Alla tua minaccia esse si ritirarono, alla voce del tuo tuono fuggirono spaventate. Salmi 104:8 Le montagne sorsero, le valli s'abbassarono nel luogo che tu avevi stabilito per loro. Salmi 104:9 Tu hai posto alle acque un limite che non trapasseranno; esse non torneranno a coprire la terra. Salmi 104:10 Egli manda fonti nelle valli, ed esse scorrono fra le montagne; Salmi 104:11 abbeverano tutte le bestie della campagna, gli asini salvatici vi si dissetano. Salmi 104:12 Presso a quelle si riparano gli uccelli del cielo; di mezzo alle fronde fanno udir la loro voce. Salmi 104:13 Egli adacqua i monti dall'alto delle sue stanze, la terra e' saziata col frutto delle tue opere. Salmi 104:14 Egli fa germogliar l'erba per il bestiame e le piante per il servizio dell'uomo, facendo uscir dalla terra il nutrimento, Salmi 104:15 e il vino che rallegra il cuor dell'uomo, e l'olio che gli fa risplender la faccia, e il pane che sostenta il cuore dei mortali. Salmi 104:16 Gli alberi dell'Eterno sono saziati, i cedri del Libano, ch'egli ha piantati. Salmi 104:17 Gli uccelli vi fanno i loro nidi; la cicogna fa dei cipressi la sua dimora; Salmi 104:18 le alte montagne son per i camosci, le rocce sono il rifugio de' conigli. Salmi 104:19 Egli ha fatto la luna per le stagioni; il sole conosce il suo tramonto. Salmi 104:20 Tu mandi le tenebre e vien la notte, nella quale tutte le bestie delle foreste si mettono in moto. Salmi 104:21 I leoncelli ruggono dietro la preda e chiedono il loro pasto a Dio. Salmi 104:22 Si leva il sole, esse si ritirano e vanno a giacere nei loro covi. Salmi 104:23 L'uomo esce all'opera sua e al suo lavoro fino alla sera. Salmi 104:24 Quanto son numerose le tue opere, o Eterno! Tu le hai fatte tutte con sapienza; la terra e' piena delle tue ricchezze. Salmi 104:25 Ecco il mare, grande ed ampio, dove si muovon creature senza numero, animali piccoli e grandi. Salmi 104:26 La' vogano le navi e quel leviatan che hai creato per scherzare in esso. Salmi 104:27 Tutti quanti sperano in te che tu dia loro il lor cibo a suo tempo. Salmi 104:28 Tu lo dai loro ed essi lo raccolgono; tu apri la mano ed essi son saziati di beni. Salmi 104:29 Tu nascondi la tua faccia, essi sono smarriti; tu ritiri il loro fiato, ed essi muoiono e tornano nella loro polvere. Salmi 104:30 Tu mandi il tuo spirito, essi sono creati, e tu rinnovi la faccia della terra. Salmi 104:31 Duri in perpetuo la gloria dell'Eterno, si rallegri l'Eterno nelle opere sue! Salmi 104:32 Egli riguarda la terra, ed essa trema; egli tocca i monti, ed essi fumano. Salmi 104:33 Io cantero' all'Eterno finche' io viva; salmeggero' al mio Dio finche' io esista. Salmi 104:34 Possa la mia meditazione essergli gradita! Io mi rallegrero' nell'Eterno. Salmi 104:35 Spariscano i peccatori dalla terra, e gli empi non sian piu'! Anima mia, benedici l'Eterno. Alleluia. Salmi 105:1 Celebrate l'Eterno, invocate il suo nome; fate conoscere le sue gesta fra i popoli. Salmi 105:2 Cantategli, salmeggiategli, meditate su tutte le sue maraviglie. Salmi 105:3 Gloriatevi nel santo suo nome; si rallegri il cuore di quelli che cercano l'Eterno! Salmi 105:4 Cercate l'Eterno e la sua forza, cercate del continuo la sua faccia! Salmi 105:5 Ricordatevi delle maraviglie ch'egli ha fatte, de' suoi miracoli e dei giudizi della sua bocca, Salmi 105:6 o voi, progenie d'Abrahamo, suo servitore, figliuoli di Giacobbe, suoi eletti! Salmi 105:7 Egli, l'Eterno e' l'Iddio nostro; i suoi giudizi s'esercitano su tutta la terra. Salmi 105:8 Egli si ricorda in perpetuo del suo patto, della parola da lui data per mille generazioni, Salmi 105:9 del patto che fece con Abrahamo, del giuramento che fece ad Isacco, Salmi 105:10 e che confermo' a Giacobbe come uno statuto, ad Israele come un patto eterno, Salmi 105:11 dicendo: Io ti daro' il paese di Canaan per vostra parte di eredita'. Salmi 105:12 Non erano allora che poca gente, pochissimi e stranieri nel paese, Salmi 105:13 e andavano da una nazione all'altra, da un regno a un altro popolo. Salmi 105:14 Egli non permise che alcuno li opprimesse; anzi, castigo' dei re per amor loro, Salmi 105:15 dicendo: Non toccate i miei unti, e non fate alcun male ai miei profeti. Salmi 105:16 Poi chiamo' la fame sul paese, e fece mancar del tutto il sostegno del pane. Salmi 105:17 Mando' dinanzi a loro un uomo. Giuseppe fu venduto come schiavo. Salmi 105:18 I suoi piedi furon serrati nei ceppi, ei fu messo in catene di ferro, Salmi 105:19 fino al tempo che avvenne quello che avea detto, e la parola dell'Eterno, nella prova, gli rese giustizia. Salmi 105:20 Il re mando' a farlo sciogliere, il dominatore di popoli lo mise in liberta'; Salmi 105:21 lo costitui signore della sua casa e governatore di tutti i suoi beni Salmi 105:22 per incatenare i principi a suo talento, e insegnare ai suoi anziani la sapienza. Salmi 105:23 Allora Israele venne in Egitto, e Giacobbe soggiorno' nel paese di Cham. Salmi 105:24 Iddio fece moltiplicar grandemente il suo popolo, e lo rese piu' potente dei suoi avversari. Salmi 105:25 Poi volto' il cuor loro perche' odiassero il suo popolo, e macchinassero frodi contro i suoi servitori. Salmi 105:26 Egli mando' Mose', suo servitore, e Aaronne, che aveva eletto. Salmi 105:27 Essi compiron fra loro i miracoli da lui ordinati, fecero dei prodigi nella terra di Cham. Salmi 105:28 Mando' le tenebre e fece oscurar l'aria, eppur non osservarono le sue parole. Salmi 105:29 Cangio' le acque loro in sangue, e fece morire i loro pesci. Salmi 105:30 La loro terra brulico' di rane, fin nelle camere dei loro re. Salmi 105:31 Egli parlo', e vennero mosche velenose e zanzare in tutto il loro territorio. Salmi 105:32 Dette loro grandine invece di pioggia, fiamme di fuoco sul loro paese. Salmi 105:33 Percosse le loro vigne e i loro fichi e fracasso' gli alberi del loro territorio. Salmi 105:34 Egli parlo' e vennero le locuste e i bruchi senza numero, Salmi 105:35 che divorarono tutta l'erba nel loro paese e mangiarono il frutto della loro terra. Salmi 105:36 Poi percosse tutti i primogeniti nel loro paese, le primizie d'ogni loro forza. Salmi 105:37 E fece uscire gli Israeliti con argento ed oro, e non vi fu alcuno, fra le sue tribu', che fosse fiacco. Salmi 105:38 L'Egitto si rallegro' della loro partenza, poiche' la paura d'essi era caduta su loro. Salmi 105:39 Egli distese una nuvola per ripararli, e accese un fuoco per rischiararli di notte. Salmi 105:40 A loro richiesta fece venire delle quaglie, e li sazio' col pane del cielo. Salmi 105:41 Egli apri la roccia e ne scaturirono acque; esse corsero per luoghi aridi, come un fiume. Salmi 105:42 Poiche' egli si ricordo' della sua parola santa e d'Abrahamo, suo servitore; Salmi 105:43 e trasse fuori il suo popolo con allegrezza, i suoi eletti con giubilo. Salmi 105:44 E dette loro i paesi delle nazioni, ed essi presero possesso della fatica dei popoli, Salmi 105:45 perche' osservassero i suoi statuti e ubbidissero alle sue leggi. Alleluia. Salmi 106:1 Alleluia! Celebrate l'Eterno, perch'egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in perpetuo. Salmi 106:2 Chi puo' raccontare le gesta dell'Eterno, o pubblicar tutta la sua lode? Salmi 106:3 Beati coloro che osservano cio' ch'e' prescritto, che fanno cio' ch'e' giusto, in ogni tempo! Salmi 106:4 O Eterno, ricordati di me, con la benevolenza che usi verso il tuo popolo; visitami con la tua salvazione, Salmi 106:5 affinche' io vegga il bene de' tuoi eletti, mi rallegri dell'allegrezza della tua nazione, e mi glorī con la tua eredita'. Salmi 106:6 Noi e i nostri padri abbiamo peccato, abbiamo commesso l'iniquita', abbiamo agito empiamente. Salmi 106:7 I nostri padri non prestarono attenzione alle tue maraviglie in Egitto; non si ricordarono della moltitudine delle tue benignita', ma si ribellarono presso al mare, al Mar rosso. Salmi 106:8 Nondimeno egli li salvo' per amor del suo nome, per far conoscere la sua potenza. Salmi 106:9 Sgrido' il Mar rosso ed esso si secco'; li condusse attraverso gli abissi come attraverso un deserto. Salmi 106:10 E li salvo' dalla mano di chi li odiava, e li redense dalla mano del nemico. Salmi 106:11 E le acque copersero i loro avversari; non ne scampo' neppur uno. Salmi 106:12 Allora credettero alle sue parole, e cantarono la sua lode. Salmi 106:13 Ben presto dimenticarono le sue opere; non aspettaron fiduciosi l'esecuzione dei suoi disegni, Salmi 106:14 ma si accesero di cupidigia nel deserto, e tentarono Dio nella solitudine. Salmi 106:15 Ed egli dette loro quel che chiedevano, ma mando' la consunzione nelle loro persone. Salmi 106:16 Furon mossi d'invidia contro Mose' nel campo, e contro Aaronne, il santo dell'Eterno. Salmi 106:17 La terra s'apri, inghiotti Datan e coperse il se'guito d'Abiram. Salmi 106:18 Un fuoco s'accese nella loro assemblea, la fiamma consumo' gli empi. Salmi 106:19 Fecero un vitello in Horeb, e adorarono un'immagine di getto; Salmi 106:20 cosi mutarono la loro gloria nella figura d'un bue che mangia l'erba. Salmi 106:21 Dimenticarono Dio, loro salvatore, che avea fatto cose grandi in Egitto, Salmi 106:22 cose maravigliose nel paese di Cham, cose tremende al Mar rosso. Salmi 106:23 Ond'egli parlo' di sterminarli; ma Mose', suo eletto, stette sulla breccia dinanzi a lui per stornar l'ira sua onde non li distruggesse. Salmi 106:24 Essi disdegnarono il paese delizioso, non credettero alla sua parola; Salmi 106:25 e mormorarono nelle loro tende, e non dettero ascolto alla voce dell'Eterno. Salmi 106:26 Ond'egli, alzando la mano, giuro' loro che li farebbe cader nel deserto, Salmi 106:27 che farebbe perire la loro progenie fra le nazioni e li disperderebbe per tutti i paesi. Salmi 106:28 Si congiunsero anche con Baal-Peor e mangiarono dei sacrifizi dei morti. Salmi 106:29 Cosi irritarono Iddio colle loro azioni, e un flagello irruppe fra loro. Salmi 106:30 Ma Fineas si levo' e fece giustizia, e il flagello fu arrestato. Salmi 106:31 E cio' gli fu imputato come giustizia per ogni eta', in perpetuo. Salmi 106:32 Lo provocarono ad ira anche alle acque di Meriba, e venne del male a Mose' per cagion loro; Salmi 106:33 perche' inasprirono il suo spirito ed egli parlo' sconsigliatamente con le sue labbra. Salmi 106:34 Essi non distrussero i popoli, come l'Eterno avea loro comandato; Salmi 106:35 ma si mescolarono con le nazioni, e impararono le opere d'esse: Salmi 106:36 e servirono ai loro idoli, i quali divennero per essi un laccio; Salmi 106:37 e sacrificarono i loro figliuoli e le loro figliuole ai demoni, Salmi 106:38 e sparsero il sangue innocente, il sangue dei loro figliuoli e delle loro figliuole, che sacrificarono agl'idoli di Canaan; e il paese fu profanato dal sangue versato. Salmi 106:39 Essi si contaminarono con le loro opere, e si prostituirono coi loro atti. Salmi 106:40 Onde l'ira dell'Eterno si accese contro il suo popolo, ed egli ebbe in abominio la sua eredita'. Salmi 106:41 E li dette nelle mani delle nazioni, e quelli che li odiavano li signoreggiarono. Salmi 106:42 E i loro nemici li oppressero, e furono umiliati sotto la loro mano. Salmi 106:43 Molte volte li libero', ma essi si ribellavano, seguendo i loro propri voleri, e si rovinavano per la loro iniquita'. Salmi 106:44 Tuttavia, volse a loro lo sguardo quando furono in distretta, quando udi il loro grido; Salmi 106:45 e si ricordo' per loro del suo patto, e si penti secondo la moltitudine delle sue benignita'. Salmi 106:46 Fece loro anche trovar compassione presso tutti quelli che li avevano menati in cattivita'. Salmi 106:47 Salvaci, o Eterno, Iddio nostro e raccoglici di fra le nazioni, affinche' celebriamo il tuo santo nome, e mettiamo la nostra gloria nel lodarti. Salmi 106:48 BENEDETTO SIA L'ETERNO, L'IDDIO D'ISRAELE, D'ETERNITa' IN ETERNITa'! E TUTTO IL POPOLO DICA: AMEN! ALLELUIA. LIBRO QUINTO (Salmi 107-150) Salmi 107:1 Celebrate l'Eterno, perch'egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno! Salmi 107:2 Cosi dicano i riscattati dall'Eterno, ch'egli ha riscattati dalla mano dell'avversario Salmi 107:3 e raccolti da tutti i paesi, dal levante e dal ponente, dal settentrione e dal mezzogiorno. Salmi 107:4 Essi andavano errando nel deserto per vie desolate; non trovavano citta' da abitare. Salmi 107:5 Affamati e assetati, l'anima veniva meno in loro. Salmi 107:6 Allora gridarono all'Eterno nella loro distretta, ed ei li trasse fuori dalle loro angosce. Salmi 107:7 Li condusse per la diritta via perche' giungessero a una citta' da abitare. Salmi 107:8 Celebrino l'Eterno per la sua benignita', e per le sue maraviglie a pro dei figliuoli degli uomini! Salmi 107:9 Poich'egli ha saziato l'anima assetata, ed ha ricolmato di beni l'anima affamata. Salmi 107:10 Altri dimoravano in tenebre e in ombra di morte, prigionieri nell'afflizione e nei ferri, Salmi 107:11 perche' s'erano ribellati alle parole di Dio e aveano sprezzato il consiglio dell'Altissimo; Salmi 107:12 ond'egli abbatte' il cuor loro con affanno; essi caddero, e non ci fu alcuno che li soccorresse. Salmi 107:13 Allora gridarono all'Eterno nella loro distretta, e li salvo' dalle loro angosce; Salmi 107:14 li trasse fuori dalle tenebre e dall'ombra di morte, e ruppe i loro legami. Salmi 107:15 Celebrino l'Eterno per la sua benignita', e per le sue maraviglie a pro dei figliuoli degli uomini! Salmi 107:16 Poich'egli ha rotte le porte di rame, e ha spezzato le sbarre di ferro. Salmi 107:17 Degli stolti erano afflitti per la loro condotta ribelle e per le loro iniquita'. Salmi 107:18 L'anima loro aborriva ogni cibo, ed eran giunti fino alle porte della morte. Salmi 107:19 Allora gridarono all'Eterno nella loro distretta, e li salvo' dalle loro angosce. Salmi 107:20 Mando' la sua parola e li guari, e li scampo' dalla fossa. Salmi 107:21 Celebrino l'Eterno per la sua benignita', e per le sue maraviglie a pro dei figliuoli degli uomini! Salmi 107:22 Offrano sacrifizi di lode, e raccontino le sue opere con giubilo! Salmi 107:23 Ecco quelli che scendon nel mare su navi, che trafficano sulle grandi acque; Salmi 107:24 essi veggono le opere dell'Eterno e le sue maraviglie nell'abisso. Salmi 107:25 Poich'egli comanda e fa levare il vento di tempesta, che solleva le onde del mare. Salmi 107:26 Salgono al cielo, scendono negli abissi; l'anima loro si strugge per l'angoscia. Salmi 107:27 Traballano e barcollano come un ubriaco, e tutta la loro saviezza vien meno. Salmi 107:28 Ma, gridando essi all'Eterno nella loro distretta, egli li trae fuori dalle loro angosce. Salmi 107:29 Egli muta la tempesta in quiete, e le onde si calmano. Salmi 107:30 Essi si rallegrano perche' si sono calmate, ed ei li conduce al porto da loro desiderato. Salmi 107:31 Celebrino l'Eterno per la sua benignita', e per le sue maraviglie a pro dei figliuoli degli uomini! Salmi 107:32 Lo esaltino nell'assemblea del popolo, e lo lodino nel consiglio degli anziani! Salmi 107:33 Egli cambia i fiumi in deserto, e le fonti dell'acqua in luogo arido; Salmi 107:34 la terra fertile in pianura di sale, per la malvagita' de' suoi abitanti. Salmi 107:35 Egli cambia il deserto in uno stagno, e la terra arida in fonti d'acqua. Salmi 107:36 Egli fa quivi abitar gli affamati ed essi fondano una citta' da abitare. Salmi 107:37 Vi seminano campi e vi piantano vigne, e ne raccolgono frutti abbondanti. Salmi 107:38 Egli li benedice talche' moltiplicano grandemente, ed egli non lascia scemare il loro bestiame. Salmi 107:39 Ma poi sono ridotti a pochi, umiliati per l'oppressione, per l'avversita' e gli affanni. Salmi 107:40 Egli spande lo sprezzo sui principi, e li fa errare per deserti senza via; Salmi 107:41 ma innalza il povero traendolo dall'afflizione, e fa moltiplicar le famiglie a guisa di gregge. Salmi 107:42 Gli uomini retti lo vedono e si rallegrano, ed ogni iniquita' ha la bocca chiusa. Salmi 107:43 Chi e' savio osservi queste cose, e consideri la benignita' dell'Eterno. Salmi 108:1 Canto. Salmo di Davide. Il mio cuore e' ben disposto, o Dio, io cantero' e salmeggero', e la mia gloria pure. Salmi 108:2 Destatevi, salte'ro e cetra, io voglio risvegliare l'alba. Salmi 108:3 Io ti celebrero' fra i popoli, o Eterno, e a te salmeggero' fra le nazioni. Salmi 108:4 Perche' grande al disopra de' cieli e' la tua benignita' e la tua fedelta' giunge fino alle nuvole. Salmi 108:5 Inna'lzati, o Dio, al disopra de' cieli, risplenda su tutta la terra la tua gloria! Salmi 108:6 Affinche' i tuoi diletti sian liberati, salvaci con la tua destra e ci esaudisci. Salmi 108:7 Iddio ha parlato nella sua santita': Io trionfero', spartiro' Sichem e misurero' la valle di Succot. Salmi 108:8 Mio e' Galaad e mio e' Manasse, ed Efraim e' la forte difesa del mio capo; Giuda e' il mio scettro. Salmi 108:9 Moab e' il bacino dove mi lavo; sopra Edom gettero' il mio sandalo; sulla Filistia mandero' gridi di trionfo. Salmi 108:10 Chi mi condurra' nella citta' forte? Chi mi menera' fino in Edom? Salmi 108:11 Non sarai tu, o Dio, che ci hai rigettati e non esci piu', o Dio, coi nostri eserciti? Salmi 108:12 Dacci aiuto per uscir dalla distretta, poiche' vano e' il soccorso dell'uomo. Salmi 108:13 Con Dio noi faremo prodezze, ed egli schiaccera' i nostri nemici. Salmi 109:1 Per il Capo de' musici. Salmo di Davide. O Dio della mia lode, non tacere, Salmi 109:2 perche' la bocca dell'empio e la bocca di frode si sono aperte contro di me; hanno parlato contro di me con lingua bugiarda. Salmi 109:3 M'hanno assediato con parole d'odio, e m'hanno fatto guerra senza cagione. Salmi 109:4 Invece dell'amore che porto loro, mi sono avversari, ed io non faccio che pregare. Salmi 109:5 Essi m'hanno reso male per bene, e odio per il mio amore. Salmi 109:6 Costituisci un empio su di lui, si tenga alla sua destra un avversario. Salmi 109:7 Quando sara' giudicato, esca condannato, e la sua preghiera gli sia imputata come peccato. Salmi 109:8 Siano i suoi giorni pochi: un altro prenda il suo ufficio. Salmi 109:9 Siano i suoi figliuoli orfani e la sua moglie vedova. Salmi 109:10 I suoi figliuoli vadan vagando e accattino, e cerchino il pane lungi dalle loro case in rovina. Salmi 109:11 Getti l'usuraio le sue reti su tutto cio' ch'egli ha, e gli stranieri faccian lor preda delle sue fatiche. Salmi 109:12 Nessuno estenda a lui la sua benignita', e non vi sia chi abbia pieta' de' suoi orfani. Salmi 109:13 La sua progenie sia distrutta; nella seconda generazione sia cancellato il loro nome! Salmi 109:14 L'iniquita' dei suoi padri sia ricordata dall'Eterno, e il peccato di sua madre non sia cancellato. Salmi 109:15 Sian quei peccati del continuo davanti all'Eterno, e faccia egli sparire dalla terra la di lui memoria, Salmi 109:16 perch'egli non si e' ricordato d'usar benignita', ma ha perseguitato il misero, il povero, il tribolato di cuore per ucciderlo. Salmi 109:17 Egli ha amato la maledizione, e questa gli e' venuta addosso; non si e' compiaciuto nella benedizione, ed essa si tien lungi da lui. Salmi 109:18 S'e' vestito di maledizione come della sua veste, ed essa e' penetrata come acqua, dentro di lui, e come olio, nelle sue ossa. Salmi 109:19 Siagli essa come un vestito di cui si cuopra, come una cintura di cui sia sempre cinto! Salmi 109:20 Tal sia, da parte dell'Eterno, la ricompensa dei miei avversari, e di quelli che proferiscono del male contro l'anima mia. Salmi 109:21 Ma tu, o Eterno, o Signore, opera in mio favore, per amor del tuo nome; poiche' la tua misericordia e' buona, liberami, Salmi 109:22 perche' io son misero e povero, e il mio cuore e' piagato dentro di me. Salmi 109:23 Io me ne vo come l'ombra quando s'allunga, sono cacciato via come la locusta. Salmi 109:24 Le mie ginocchia vacillano per i miei digiuni e la mia carne deperisce e dimagra. Salmi 109:25 Son diventato un obbrobrio per loro; quando mi vedono, scuotono il capo. Salmi 109:26 Aiutami, o Eterno, mio Dio, salvami secondo la tua benignita', Salmi 109:27 e sappiano essi che questo e' opera della tua mano, che sei tu, o Eterno, che l'hai fatto. Salmi 109:28 Essi malediranno, ma tu benedirai; s'innalzeranno e resteran confusi, ma il tuo servitore si rallegrera'. Salmi 109:29 I miei avversari saranno vestiti di vituperio e avvolti nella loro vergogna come in un mantello! Salmi 109:30 Io celebrero' altamente l'Eterno con la mia bocca, lo lodero' in mezzo alla moltitudine; Salmi 109:31 poiche' egli sta alla destra del povero per salvarlo da quelli che lo condannano a morte. Salmi 110:1 Salmo di Davide. L'Eterno ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra finche' io abbia fatto de' tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi. Salmi 110:2 L'Eterno estendera' da Sion lo scettro della sua potenza: Signoreggia in mezzo ai tuoi nemici! Salmi 110:3 Il tuo popolo s'offre volenteroso nel giorno che raduni il tuo esercito. Parata di santita', dal seno dell'alba, la tua gioventu' viene a te come la rugiada. Salmi 110:4 L'Eterno l'ha giurato e non si pentira': Tu sei sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedec. Salmi 110:5 Il Signore, alla tua destra, schiaccera' dei re nel giorno della sua ira, Salmi 110:6 esercitera' il giudizio fra le nazioni, riempira' ogni luogo di cadaveri, Salmi 110:7 schiaccera' il capo ai nemici sopra un vasto paese; berra' dal torrente per via, e percio' alzera' il capo. Salmi 111:1 Alleluia. Io celebrero' l'Eterno con tutto il cuore nel consiglio degli uomini diritti, e nell'assemblea. Salmi 111:2 Grandi sono le opere dell'Eterno, ricercate da tutti quelli che si dilettano in esse. Salmi 111:3 Quel ch'egli fa e' splendore e magnificenza, e la sua giustizia dimora in eterno. Salmi 111:4 Egli ha fatto si che le sue maraviglie fosser ricordate; l'Eterno e' misericordioso e pieno di compassione. Salmi 111:5 Egli ha dato da vivere a quelli che lo temono, egli si ricorda in eterno del suo patto. Salmi 111:6 Egli ha fatto conoscere al suo popolo la potenza delle sue opere, dandogli l'eredita' delle nazioni. Salmi 111:7 Le opere delle sue mani sono verita' e giustizia; tutti i suoi precetti sono fermi, Salmi 111:8 stabili in sempiterno, fatti con verita' e con dirittura. Salmi 111:9 Egli ha mandato la redenzione al suo popolo, ha stabilito il suo patto per sempre; santo e tremendo e' il suo nome. Salmi 111:10 Il timor dell'Eterno e' il principio della sapienza; buon senno hanno tutti quelli che mettono in pratica la sua legge. La sua lode dimora in perpetuo. Salmi 112:1 Alleluia. Beato l'uomo che teme l'Eterno, che si diletta grandemente nei suoi comandamenti. Salmi 112:2 Forte sulla terra sara' la sua progenie; la generazione degli uomini retti sara' benedetta. Salmi 112:3 Abbondanza e ricchezze sono nella sua casa, e la sua giustizia dimora in perpetuo. Salmi 112:4 La luce si leva nelle tenebre per quelli che son retti, per chi e' misericordioso, pietoso e giusto. Salmi 112:5 Felice l'uomo che ha compassione e presta! Egli guadagnera' la sua causa in giudizio, Salmi 112:6 poiche' non sara' mai smosso; la memoria del giusto sara' perpetua. Salmi 112:7 Egli non temera' alcun sinistro rumore; il suo cuore e' fermo, fidente nell'Eterno. Salmi 112:8 Il suo cuore e' saldo, esente da timori, e alla fine vedra' sui suoi nemici quel che desidera. Salmi 112:9 Egli ha sparso, ha dato ai bisognosi, la sua giustizia dimora in perpetuo, la sua potenza s'innalzera' gloriosa. Salmi 112:10 L'empio lo vedra' e ne avra' dispetto, digrignera' i denti e si struggera'; il desiderio degli empi perira'. Salmi 113:1 Alleluia. Lodate, o servi dell'Eterno, lodate il nome dell'Eterno! Salmi 113:2 Sia benedetto il nome dell'Eterno da ora in perpetuo! Salmi 113:3 Dal sol levante fino al ponente sia lodato il nome dell'Eterno! Salmi 113:4 L'Eterno e' eccelso sopra tutte le nazioni, e la sua gloria e' al disopra dei cieli. Salmi 113:5 Chi e' simile all'Eterno, all'Iddio nostro, che siede sul trono in alto, Salmi 113:6 che s'abbassa a riguardare nei cieli e sulla terra? Salmi 113:7 Egli rileva il misero dalla polvere, e trae su il povero dal letame Salmi 113:8 per farlo sedere coi principi, coi principi del suo popolo. Salmi 113:9 Fa abitar la sterile in famiglia qual madre felice di figliuoli. Alleluia. Salmi 114:1 Quando Israele usci dall'Egitto, e la casa di Giacobbe di fra un popolo dal linguaggio strano, Salmi 114:2 Giuda divenne il santuario dell'Eterno; Israele, suo dominio. Salmi 114:3 Il mare lo vide e fuggi, il Giordano torno' addietro. Salmi 114:4 I monti saltarono come montoni, i colli come agnelli. Salmi 114:5 Che avevi, o mare, che fuggisti? E tu, Giordano, che tornasti addietro? Salmi 114:6 E voi, monti, che saltaste come montoni, e voi, colli, come agnelli? Salmi 114:7 Trema, o terra, alla presenza del Signore, alla presenza dell'Iddio di Giacobbe, Salmi 114:8 che muto' la roccia in istagno, il macigno in sorgente d'acqua. Salmi 115:1 Non a noi, o Eterno, non a noi, ma al tuo nome da' gloria, per la tua benignita' e per la tua fedelta'! Salmi 115:2 Perche' direbbero le nazioni: Dov'e' il loro Dio? Salmi 115:3 Ma il nostro Dio e' nei cieli; egli fa tutto cio' che gli piace. Salmi 115:4 I loro idoli sono argento ed oro, opera di mano d'uomo. Salmi 115:5 Hanno bocca e non parlano, hanno occhi e non vedono, Salmi 115:6 hanno orecchi e non odono, hanno naso e non odorano, Salmi 115:7 hanno mani e non toccano, hanno piedi e non camminano, la loro gola non rende alcun suono. Salmi 115:8 Come loro sian quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano. Salmi 115:9 O Israele, confida nell'Eterno! - Egli e' il loro aiuto e il loro scudo. Salmi 115:10 O casa d'Aaronne, confida nell'Eterno! - Egli e' il loro aiuto e il loro scudo. Salmi 115:11 O voi che temete l'Eterno, confidate nell'Eterno! - Egli e' il loro aiuto e il loro scudo. Salmi 115:12 L'Eterno si e' ricordato di noi; egli benedira', si, benedira' la casa d'Israele, benedira' la casa d'Aaronne, Salmi 115:13 benedira' quelli che temono l'Eterno, piccoli e grandi. Salmi 115:14 L'Eterno vi moltiplichi le sue grazie, a voi ed ai vostri figliuoli. Salmi 115:15 Siate benedetti dall'Eterno, che ha fatto il cielo e la terra. Salmi 115:16 I cieli sono i cieli dell'Eterno, ma la terra l'ha data ai figliuoli degli uomini. Salmi 115:17 Non sono i morti che lodano l'Eterno, ne' alcuno di quelli che scendono nel luogo del silenzio; Salmi 115:18 ma noi benediremo l'Eterno da ora in perpetuo. Alleluia. Salmi 116:1 Io amo l'Eterno perch'egli ha udito la mia voce e le mie supplicazioni. Salmi 116:2 Poiche' egli ha inclinato verso me il suo orecchio, io lo invochero' per tutto il corso dei miei giorni. Salmi 116:3 I legami della morte mi aveano circondato, le angosce del soggiorno dei morti m'aveano co'lto; io avevo incontrato distretta e cordoglio. Salmi 116:4 Ma io invocai il nome dell'Eterno: Deh, o Eterno, libera l'anima mia! Salmi 116:5 L'Eterno e' pietoso e giusto, e il nostro Dio e' misericordioso. Salmi 116:6 L'Eterno protegge i semplici; io ero ridotto in misero stato, egli mi ha salvato. Salmi 116:7 Ritorna, anima mia, al tuo riposo, perche' l'Eterno t'ha colmata di beni. Salmi 116:8 Poiche' tu hai liberata l'anima mia dalla morte, gli occhi miei da lacrime, i miei piedi da caduta. Salmi 116:9 Io camminero' nel cospetto dell'Eterno, sulla terra dei viventi. Salmi 116:10 Io ho creduto, percio' parlero'. Io ero grandemente afflitto. Salmi 116:11 Io dicevo nel mio smarrimento: Ogni uomo e' bugiardo. Salmi 116:12 Che rendero' io all'Eterno? tutti i suoi benefizi son sopra me. Salmi 116:13 Io prendero' il calice della salvezza e invochero' il nome dell'Eterno. Salmi 116:14 Io compiro' i miei voti all'Eterno, e lo faro' in presenza di tutto il suo popolo. Salmi 116:15 Cosa di gran momento e' agli occhi dell'Eterno la morte de' suoi diletti. Salmi 116:16 Si, o Eterno, io son tuo servitore, son tuo servitore, figliuolo della tua servente; tu hai sciolto i miei legami. Salmi 116:17 Io t'offriro' il sacrifizio di lode e invochero' il nome dell'Eterno. Salmi 116:18 Io compiro' i miei voti all'Eterno, e lo faro' in presenza di tutto il suo popolo, Salmi 116:19 nei cortili della casa dell'Eterno, in mezzo a te, o Gerusalemme. Alleluia. Salmi 117:1 Lodate l'Eterno, voi nazioni tutte! Celebratelo, voi tutti i popoli! Salmi 117:2 Poiche' la sua benignita' verso noi e' grande, e la fedelta' dell'Eterno dura in perpetuo. Alleluia. Salmi 118:1 Celebrate l'Eterno, poiche' egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 118:2 Si, dica Israele: La sua benignita' dura in eterno. Salmi 118:3 Si, dica la casa d'Aaronne: La sua benignita' dura in eterno. Salmi 118:4 Si, dicano quelli che temono l'Eterno: La sua benignita' dura in eterno. Salmi 118:5 Dal fondo della mia distretta invocai l'Eterno; l'Eterno mi rispose e mi mise al largo. Salmi 118:6 L'Eterno e' per me; io non temero'; che cosa mi puo' far l'uomo? Salmi 118:7 L'Eterno e' per me, fra quelli che mi soccorrono; ed io vedro' quel che desidero su quelli che m'odiano. Salmi 118:8 e' meglio rifugiarsi nell'Eterno che confidare nell'uomo; Salmi 118:9 e' meglio rifugiarsi nell'Eterno che confidare nei principi. Salmi 118:10 Tutte le nazioni m'hanno circondato; nel nome dell'Eterno, eccole da me sconfitte. Salmi 118:11 M'hanno circondato, si, m'hanno accerchiato; nel nome dell'Eterno, eccole da me sconfitte. Salmi 118:12 M'hanno circondato come api, ma sono state spente come fuoco di spine; nel nome dell'Eterno io le ho sconfitte. Salmi 118:13 Tu m'hai spinto con violenza per farmi cadere, ma l'Eterno mi ha soccorso. Salmi 118:14 L'Eterno e' la mia forza e il mio cantico, ed e' stato la mia salvezza. Salmi 118:15 Un grido d'esultanza e di vittoria risuona nelle tende dei giusti: La destra dell'Eterno fa prodezze. Salmi 118:16 La destra dell'Eterno e' levata in alto, la destra dell'Eterno fa prodezze. Salmi 118:17 Io non morro', anzi vivro', e raccontero' le opere dell'Eterno. Salmi 118:18 Certo, l'Eterno mi ha castigato, ma non mi ha dato in balia della morte. Salmi 118:19 Apritemi le porte della giustizia; io entrero' per esse, e celebrero' l'Eterno. Salmi 118:20 Questa e' la porta dell'Eterno; i giusti entreranno per essa. Salmi 118:21 Io ti celebrero' perche' tu m'hai risposto, e sei stato la mia salvezza. Salmi 118:22 La pietra che gli edificatori avevano rigettata e' divenuta la pietra angolare. Salmi 118:23 Questa e' opera dell'Eterno, e' cosa maravigliosa agli occhi nostri. Salmi 118:24 Questo e' il giorno che l'Eterno ha fatto; festeggiamo e rallegriamoci in esso. Salmi 118:25 Deh, o Eterno, salva! Deh, o Eterno, facci prosperare! Salmi 118:26 Benedetto colui che viene nel nome dell'Eterno! Noi vi benediciamo dalla casa dell'Eterno. Salmi 118:27 L'Eterno e' Dio ed ha fatto risplender su noi la sua luce; legate con funi la vittima della solennita', e menatela ai corni dell'altare. Salmi 118:28 Tu sei il mio Dio, io ti celebrero'; tu sei il mio Dio, io ti esaltero'. Salmi 118:29 Celebrate l'Eterno, perch'egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno. ALEF Salmi 119:1 Beati quelli che sono integri nelle loro vie, che camminano secondo la legge dell'Eterno. Salmi 119:2 Beati quelli che osservano le sue testimonianze, che lo cercano con tutto il cuore, Salmi 119:3 ed anche non operano iniquita', ma camminano nelle sue vie. Salmi 119:4 Tu hai ordinato i tuoi precetti perche' siano osservati con cura. Salmi 119:5 Oh siano le mie vie dirette all'osservanza dei tuoi statuti! Salmi 119:6 Allora non saro' svergognato quando considerero' tutti i tuoi comandamenti. Salmi 119:7 Io ti celebrero' con dirittura di cuore, quando avro' imparato i tuoi giusti decreti. Salmi 119:8 Io osservero' i tuoi statuti, non abbandonarmi del tutto. BET Salmi 119:9 Come rendera' il giovane la sua via pura? Col badare ad essa secondo la tua parola. Salmi 119:10 Io ti ho cercato con tutto il mio cuore; non lasciarmi deviare dai tuoi comandamenti. Salmi 119:11 Io ho riposto la tua parola nel mio cuore per non peccare contro di te. Salmi 119:12 Tu sei benedetto, o Eterno; insegnami i tuoi statuti. Salmi 119:13 Ho raccontato con le mie labbra tutti i giudizi della tua bocca. Salmi 119:14 Io gioisco nella via delle tue testimonianze, come se possedessi tutte le ricchezze. Salmi 119:15 Io meditero' sui tuoi precetti e considerero' i tuoi sentieri. Salmi 119:16 Io mi dilettero' nei tuoi statuti, non dimentichero' la tua parola. GHIMEL Salmi 119:17 Fa' del bene al tuo servitore perche' io viva ed osservi la tua parola. Salmi 119:18 Apri gli occhi miei ond'io contempli le maraviglie della tua legge. Salmi 119:19 Io sono un forestiero sulla terra; non mi nascondere i tuoi comandamenti. Salmi 119:20 L'anima mia si strugge dalla brama che ha dei tuoi giudizi in ogni tempo. Salmi 119:21 Tu sgridi i superbi, i maledetti, che deviano dai tuoi comandamenti. Salmi 119:22 Togli di sopra a me il vituperio e lo sprezzo, perche' io ho osservato le tue testimonianze. Salmi 119:23 Anche quando i principi siedono e parlano contro di me, il tuo servitore medita i tuoi statuti. Salmi 119:24 Si, le tue testimonianze sono il mio diletto e i miei consiglieri. DALET Salmi 119:25 L'anima mia e' attaccata alla polvere; vivificami secondo la tua parola. Salmi 119:26 Io ti ho narrato le mie vie e tu m'hai risposto; insegnami i tuoi statuti. Salmi 119:27 Fammi intendere la via dei tuoi precetti, ed io meditero' le tue maraviglie. Salmi 119:28 L'anima mia, dal dolore, si strugge in lacrime; rialzami secondo la tua parola. Salmi 119:29 Tieni lontana da me la via della menzogna, e, nella tua grazia, fammi intender la tua legge. Salmi 119:30 Io ho scelto la via della fedelta', mi son posto i tuoi giudizi dinanzi agli occhi. Salmi 119:31 Io mi tengo attaccato alle tue testimonianze; o Eterno, non lasciare che io sia confuso. Salmi 119:32 Io correro' per la via dei tuoi comandamenti, quando m'avrai allargato il cuore. HE Salmi 119:33 Insegnami, o Eterno, la via dei tuoi statuti ed io la seguiro' sino alla fine. Salmi 119:34 Dammi intelletto e osservero' la tua legge; la pratichero' con tutto il cuore. Salmi 119:35 Conducimi per il sentiero dei tuoi comandamenti, poiche' io mi diletto in esso. Salmi 119:36 Inclina il mio cuore alle tue testimonianze e non alla cupidigia. Salmi 119:37 Distogli gli occhi miei dal contemplare la vanita', e vivificami nelle tue vie. Salmi 119:38 Mantieni al tuo servitore la tua parola, che inculca il tuo timore. Salmi 119:39 Rimuovi da me il vituperio ch'io temo, perche' i tuoi giudizi son buoni. Salmi 119:40 Ecco, io bramo i tuoi precetti, vivificami nella tua giustizia. VAU Salmi 119:41 Vengano su me le tue benignita', o Eterno, e la tua salvezza, secondo la tua parola. Salmi 119:42 E avro' di che rispondere a chi mi fa vituperio, perche' confido nella tua parola. Salmi 119:43 Non mi toglier del tutto dalla bocca la parola della verita', perche' spero nei tuoi giudizi. Salmi 119:44 Ed io osservero' la tua legge del continuo, in sempiterno. Salmi 119:45 E camminero' con liberta', perche' ho cercato i tuoi precetti. Salmi 119:46 Parlero' delle tue testimonianze davanti ai re e non saro' svergognato. Salmi 119:47 E mi dilettero' nei tuoi comandamenti, i quali io amo. Salmi 119:48 Alzero' le mie mani verso i tuoi comandamenti che amo, e meditero' i tuoi statuti. ZAIN Salmi 119:49 Ricordati della parola detta al tuo servitore; su di essa m'hai fatto sperare. Salmi 119:50 Questo e' il mio conforto nella mia afflizione; che la tua parola mi vivifica. Salmi 119:51 I superbi mi cuopron di scherno, ma io non devio dalla tua legge. Salmi 119:52 Io mi ricordo de' tuoi giudizi antichi, o Eterno, e mi consolo. Salmi 119:53 Un'ira ardente mi prende a motivo degli empi, che abbandonano la tua legge. Salmi 119:54 I tuoi statuti sono i miei cantici, nella casa del mio pellegrinaggio. Salmi 119:55 Io mi ricordo la notte del tuo nome, o Eterno, e osservo la tua legge. Salmi 119:56 Questo bene mi e' toccato, di osservare i tuoi precetti. CHET Salmi 119:57 L'Eterno e' la mia parte; ho promesso d'osservare le tue parole. Salmi 119:58 Io ho cercato il tuo favore con tutto il cuore: abbi pieta' di me, secondo la tua parola. Salmi 119:59 Io ho riflettuto alle mie vie e ho rivolto i miei passi verso le tue testimonianze. Salmi 119:60 Mi sono affrettato, e non ho indugiato ad osservare i tuoi comandamenti. Salmi 119:61 I lacci degli empi m'hanno avviluppato, ma io non ho dimenticato la tua legge. Salmi 119:62 A mezzanotte io mi levo per celebrarti a motivo dei tuoi giusti giudizi. Salmi 119:63 Io sono il compagno di tutti quelli che ti temono e di quelli che osservano i tuoi precetti. Salmi 119:64 O Eterno, la terra e' piena della tua benignita'; insegnami i tuoi statuti. TETH Salmi 119:65 Tu hai fatto del bene al tuo servitore, o Eterno, secondo la tua parola. Salmi 119:66 Dammi buon senno e intelligenza, perche' ho creduto nei tuoi comandamenti. Salmi 119:67 Prima che io fossi afflitto, andavo errando; ma ora osservo la tua parola. Salmi 119:68 Tu sei buono e fai del bene; insegnami i tuoi statuti. Salmi 119:69 I superbi hanno ordito menzogne contro a me, ma io osservo i tuoi precetti con tutto il cuore. Salmi 119:70 Il loro cuore e' denso come grasso, ma io mi diletto nella tua legge. Salmi 119:71 e' stato un bene per me l'essere afflitto, ond'io imparassi i tuoi statuti. Salmi 119:72 La legge della tua bocca mi val meglio di migliaia di monete d'oro e d'argento. IOD Salmi 119:73 Le tue mani m'hanno fatto e formato; dammi intelletto e imparero' i tuoi comandamenti. Salmi 119:74 Quelli che ti temono mi vedranno e si rallegreranno, perche' ho sperato nella tua parola. Salmi 119:75 Io so, o Eterno, che i tuoi giudizi son giusti, e che nella tua fedelta' m'hai afflitto. Salmi 119:76 Deh, sia la tua benignita' il mio conforto, secondo la tua parola detta al tuo servitore. Salmi 119:77 Vengan su me le tue compassioni, ond'io viva; perche' la tua legge e' il mio diletto. Salmi 119:78 Sian confusi i superbi, perche', mentendo, pervertono la mia causa; ma io medito i tuoi precetti. Salmi 119:79 Rivolgansi a me quelli che ti temono e quelli che conoscono le tue testimonianze. Salmi 119:80 Sia il mio cuore integro nei tuoi statuti ond'io non sia confuso. CAF Salmi 119:81 L'anima mia vien meno bramando la tua salvezza; io spero nella tua parola. Salmi 119:82 Gli occhi miei vengon meno bramando la tua parola, mentre dico: Quando mi consolerai? Salmi 119:83 Poiche' io son divenuto come un otre al fumo; ma non dimentico i tuoi statuti. Salmi 119:84 Quanti sono i giorni del tuo servitore? Quando farai giustizia di quelli che mi perseguitano? Salmi 119:85 I superbi mi hanno scavato delle fosse; essi, che non agiscono secondo la tua legge. Salmi 119:86 Tutti i tuoi comandamenti sono fedelta'; costoro mi perseguitano a torto; soccorrimi! Salmi 119:87 Mi hanno fatto quasi sparire dalla terra; ma io non ho abbandonato i tuoi precetti. Salmi 119:88 Vivificami secondo la tua benignita', ed io osservero' la testimonianza della tua bocca. LAMED Salmi 119:89 In perpetuo, o Eterno, la tua parola e' stabile nei cieli. Salmi 119:90 La tua fedelta' dura d'eta' in eta'; tu hai fondato la terra ed essa sussiste. Salmi 119:91 Tutto sussiste anche oggi secondo i tuoi ordini, perche' ogni cosa e' al tuo servigio. Salmi 119:92 Se la tua legge non fosse stata il mio diletto, sarei gia' perito nella mia afflizione. Salmi 119:93 Io non dimentichero' mai i tuoi precetti, perche' per essi tu mi hai vivificato. Salmi 119:94 Io son tuo, salvami, perche' ho cercato i tuoi precetti. Salmi 119:95 Gli empi m'hanno aspettato per farmi perire, ma io considero le tue testimonianze. Salmi 119:96 Io ho veduto che ogni cosa perfetta ha un limite, ma il tuo comandamento ha una estensione infinita. MEM Salmi 119:97 Oh, quanto amo la tua legge! e' la mia meditazione di tutto il giorno. Salmi 119:98 I tuoi comandamenti mi rendon piu' savio dei miei nemici; perche' sono sempre meco. Salmi 119:99 Io ho piu' intelletto di tutti i miei maestri, perche' le tue testimonianze son la mia meditazione. Salmi 119:100 Io ho piu' intelligenza de' vecchi, perche' ho osservato i tuoi precetti. Salmi 119:101 Io ho trattenuto i miei piedi da ogni sentiero malvagio, per osservare la tua parola. Salmi 119:102 Io non mi sono distolto dai tuoi giudizi, perche' tu m'hai ammaestrato. Salmi 119:103 Oh come son dolci le tue parole al mio palato! Son piu' dolci del miele alla mia bocca. Salmi 119:104 Mediante i tuoi precetti io divento intelligente; percio' odio ogni sentiero di falsita'. NUN Salmi 119:105 La tua parola e' una lampada al mio pie' ed una luce sul mio sentiero. Salmi 119:106 Io ho giurato, e lo manterro', d'osservare i tuoi giusti giudizi. Salmi 119:107 Io sono sommamente afflitto; o Eterno, vivificami secondo la tua parola. Salmi 119:108 Deh, o Eterno, gradisci le offerte volontarie della mia bocca, e insegnami i tuoi giudizi. Salmi 119:109 La vita mia e' del continuo in pericolo ma io non dimentico la tua legge. Salmi 119:110 Gli empi mi hanno teso dei lacci, ma io non mi sono sviato dai tuoi precetti. Salmi 119:111 Le tue testimonianze son la mia eredita' in perpetuo, perche' son la letizia del mio cuore. Salmi 119:112 Io ho inclinato il mio cuore a praticare i tuoi statuti, in perpetuo, sino alla fine. SAMEC Salmi 119:113 Io odio gli uomini dal cuor doppio, ma amo la tua legge. Salmi 119:114 Tu sei il mio rifugio ed il mio scudo; io spero nella tua parola. Salmi 119:115 Dipartitevi da me, o malvagi, ed io osservero' i comandamenti del mio Dio. Salmi 119:116 Sostienimi secondo la tua parola, ond'io viva, e non rendermi confuso nella mia speranza. Salmi 119:117 Sii il mio sostegno, e saro' salvo, e terro' del continuo i tuoi statuti dinanzi agli occhi. Salmi 119:118 Tu disprezzi tutti quelli che deviano dai tuoi statuti, perche' la loro frode e' falsita'. Salmi 119:119 Tu togli via come schiuma tutti gli empi dalla terra; percio' amo le tue testimonianze. Salmi 119:120 La mia carne rabbrividisce per lo spavento di te, e io temo i tuoi giudizi. AIN Salmi 119:121 Io ho fatto cio' che e' diritto e giusto; non abbandonarmi ai miei oppressori. Salmi 119:122 Da' sicurta' per il bene del tuo servitore, e non lasciare che i superbi m'opprimano. Salmi 119:123 Gli occhi miei vengon meno, bramando la tua salvezza e la parola della tua giustizia. Salmi 119:124 Opera verso il tuo servitore secondo la tua benignita', e insegnami i tuoi statuti. Salmi 119:125 Io sono tuo servitore; dammi intelletto, perche' possa conoscere le tue testimonianze. Salmi 119:126 e' tempo che l'Eterno operi; essi hanno annullato la tua legge. Salmi 119:127 Percio' io amo i tuoi comandamenti piu' dell'oro, piu' dell'oro finissimo. Salmi 119:128 Percio' ritengo diritti tutti i tuoi precetti, e odio ogni sentiero di menzogna. PE Salmi 119:129 Le tue testimonianze sono maravigliose; percio' l'anima mia le osserva. Salmi 119:130 La dichiarazione delle tue parole illumina; da' intelletto ai semplici. Salmi 119:131 Io ho aperto la bocca e ho sospirato perche' ho bramato i tuoi comandamenti. Salmi 119:132 Volgiti a me ed abbi pieta' di me, com'e' giusto che tu faccia a chi ama il tuo nome. Salmi 119:133 Rafferma i miei passi nella tua parola, e non lasciare che alcuna iniquita' mi domini. Salmi 119:134 Liberami dall'oppressione degli uomini, ed io osservero' i tuoi precetti. Salmi 119:135 Fa' risplendere il tuo volto sul tuo servitore, e insegnami i tuoi statuti. Salmi 119:136 Rivi di lacrime mi scendon giu' dagli occhi, perche' la tua legge non e' osservata. TSADE Salmi 119:137 Tu sei giusto, o Eterno, e diritti sono i tuoi giudizi. Salmi 119:138 Tu hai prescritto le tue testimonianze con giustizia e con grande fedelta'. Salmi 119:139 Il mio zelo mi consuma perche' i miei nemici han dimenticato le tue parole. Salmi 119:140 La tua parola e' pura d'ogni scoria; percio' il tuo servitore l'ama. Salmi 119:141 Io son piccolo e sprezzato, ma non dimentico i tuoi precetti. Salmi 119:142 La tua giustizia e' una giustizia eterna, e la tua legge e' verita'. Salmi 119:143 Distretta e tribolazione m'hanno co'lto, ma i tuoi comandamenti sono il mio diletto. Salmi 119:144 Le tue testimonianze sono giuste in eterno; dammi intelletto ed io vivro'. KOF Salmi 119:145 Io grido con tutto il cuore; rispondimi, o Eterno! Io osservero' i tuoi statuti. Salmi 119:146 Io t'invoco; salvami, e osservero' le tue testimonianze. Salmi 119:147 Io prevengo l'alba e grido; io spero nella tua parola. Salmi 119:148 Gli occhi miei prevengono le vigilie della notte, per meditare la tua parola. Salmi 119:149 Ascolta la mia voce secondo la tua benignita'; o Eterno, vivificami secondo la tua giustizia. Salmi 119:150 Si accostano a me quelli che van dietro alla scelleratezza; essi son lontani dalla tua legge. Salmi 119:151 Tu sei vicino, o Eterno, e tutti i tuoi comandamenti son verita'. Salmi 119:152 Da lungo tempo so dalle tue testimonianze che tu le hai stabilite in eterno. RESCH Salmi 119:153 Considera la mia afflizione, e liberami; perche' non ho dimenticato la tua legge. Salmi 119:154 Difendi tu la mia causa e riscattami; vivificami secondo la tua parola. Salmi 119:155 La salvezza e' lungi dagli empi, perche' non cercano i tuoi statuti. Salmi 119:156 Le tue compassioni son grandi, o Eterno; vivificami secondo i tuoi giudizi. Salmi 119:157 I miei persecutori e i miei avversari son molti, ma io non devio dalle tue testimonianze. Salmi 119:158 Io ho veduto gli sleali e ne ho provato orrore; perche' non osservano la tua parola. Salmi 119:159 Vedi come amo i tuoi precetti! O Eterno, vivificami secondo la tua benignita'. Salmi 119:160 La somma della tua parola e' verita'; e tutti i giudizi della tua giustizia durano in eterno. SCHIN Salmi 119:161 I principi m'hanno perseguitato senza ragione, ma il mio cuore ha timore delle tue parole. Salmi 119:162 Io mi rallegro della tua parola, come uno che trova grandi spoglie. Salmi 119:163 Io odio e abomino la menzogna, ma amo la tua legge. Salmi 119:164 Io ti lodo sette volte al giorno per i giudizi della tua giustizia. Salmi 119:165 Gran pace hanno quelli che amano la tua legge, e non c'e' nulla che possa farli cadere. Salmi 119:166 Io ho sperato nella tua salvezza, o Eterno, e ho messo in pratica i tuoi comandamenti. Salmi 119:167 L'anima mia ha osservato le tue testimonianze, ed io le amo grandemente. Salmi 119:168 Io ho osservato i tuoi precetti e le tue testimonianze, perche' tutte le mie vie ti stanno dinanzi. TAU Salmi 119:169 Giunga il mio grido dinanzi a te, o Eterno; dammi intelletto secondo la tua parola. Salmi 119:170 Giunga la mia supplicazione in tua presenza; liberami secondo la tua parola. Salmi 119:171 Le mie labbra esprimeranno la tua lode, perche' tu m'insegni i tuoi statuti. Salmi 119:172 La mia lingua celebrera' la tua parola, perche' tutti i tuoi comandamenti sono giustizia. Salmi 119:173 La tua mano mi aiuti, perche' ho scelto i tuoi precetti. Salmi 119:174 Io bramo la tua salvezza, o Eterno, e la tua legge e' il mio diletto. Salmi 119:175 L'anima mia viva, ed essa ti lodera'; e mi soccorrano i tuoi giudizi. Salmi 119:176 Io vo errando come pecora smarrita; cerca il tuo servitore, perche' io non dimentico i tuoi comandamenti. Salmi 120:1 Canto dei pellegrinaggi. Nella mia distretta ho invocato l'Eterno, ed egli m'ha risposto. Salmi 120:2 O Eterno, libera l'anima mia dalle labbra bugiarde, dalla lingua fraudolenta. Salmi 120:3 Che ti sara' dato e che ti sara' aggiunto, o lingua fraudolenta? Salmi 120:4 Frecce di guerriero, acute, con carboni di ginepro. Salmi 120:5 Misero me che soggiorno in Mesec, e dimoro fra le tende di Kedar! Salmi 120:6 L'anima mia troppo a lungo ha dimorato con colui che odia la pace! Salmi 120:7 Io sono per la pace; ma, non appena parlo, essi sono per la guerra. Salmi 121:1 Canto dei pellegrinaggi. Io alzo gli occhi ai monti... Donde mi verra' l'aiuto? Salmi 121:2 Il mio aiuto vien dall'Eterno che ha fatto il cielo e la terra. Salmi 121:3 Egli non permettera' che il tuo pie' vacilli; colui che ti protegge non sonnecchiera'. Salmi 121:4 Ecco, colui che protegge Israele non sonnecchiera' ne' dormira'. Salmi 121:5 L'Eterno e' colui che ti protegge; l'Eterno e' la tua ombra; egli sta alla tua destra. Salmi 121:6 Di giorno il sole non ti colpira', ne' la luna di notte. Salmi 121:7 L'Eterno ti proteggera' da ogni male; egli proteggera' l'anima tua. Salmi 121:8 L'Eterno proteggera' il tuo uscire e il tuo entrare da ora in eterno. Salmi 122:1 Canto dei pellegrinaggi. Di Davide. Io mi son rallegrato quando m'han detto: Andiamo alla casa dell'Eterno. Salmi 122:2 I nostri passi si son fermati entro le tue porte, o Gerusalemme; Salmi 122:3 Gerusalemme, che sei edificata, come una citta' ben compatta, Salmi 122:4 dove salgono le tribu', le tribu' dell'Eterno, secondo l'ingiunzione fattane ad Israele, per celebrare il nome dell'Eterno. Salmi 122:5 Perche' quivi sono posti i troni per il giudizio, i troni della casa di Davide. Salmi 122:6 Pregate per la pace di Gerusalemme! Prosperino quelli che t'amano! Salmi 122:7 Pace sia entro i tuoi bastioni, e tranquillita' nei tuoi palazzi! Salmi 122:8 Per amore dei miei fratelli e dei miei amici, io diro' adesso: Sia pace in te! Salmi 122:9 Per amore della casa dell'Eterno, dell'Iddio nostro, io procaccero' il tuo bene. Salmi 123:1 Canto dei pellegrinaggi. A te io alzo gli occhi miei o tu che siedi nei cieli! Salmi 123:2 Ecco, come gli occhi dei servi guardano la mano del loro padrone, come gli occhi della serva guardano la mano della sua padrona, Salmi 123:3 cosi gli occhi nostri guardano all'Eterno, all'Iddio nostro, finche' egli abbia pieta' di noi. Salmi 123:4 Abbi pieta' di noi, o Eterno, abbi pieta' di noi, perche' siamo piu' che sazi di disprezzo. Salmi 123:5 L'anima nostra e' piu' che sazia dello scherno della gente agiata e del disprezzo dei superbi. Salmi 124:1 Canto dei pellegrinaggi. Di Davide. Se non fosse stato l'Eterno che fu per noi, lo dica pure ora Israele, Salmi 124:2 se non fosse stato l'Eterno che fu per noi, quando gli uomini si levarono contro noi, Salmi 124:3 allora ci avrebbero inghiottiti tutti vivi, quando l'ira loro ardeva contro noi; Salmi 124:4 allora le acque ci avrebbero sommerso, il torrente sarebbe passato sull'anima nostra; Salmi 124:5 allora le acque orgogliose sarebbero passate sull'anima nostra. Salmi 124:6 Benedetto sia l'Eterno che non ci ha dato in preda ai loro denti! Salmi 124:7 L'anima nostra e' scampata, come un uccello dal laccio degli uccellatori; il laccio e' stato rotto, e noi siamo scampati. Salmi 124:8 Il nostro aiuto e' nel nome dell'Eterno, che ha fatto il cielo e la terra. Salmi 125:1 Canto dei pellegrinaggi. Quelli che confidano nell'Eterno sono come il monte di Sion, che non puo' essere smosso, ma dimora in perpetuo. Salmi 125:2 Gerusalemme e' circondata dai monti; e cosi l'Eterno circonda il suo popolo, da ora in perpetuo. Salmi 125:3 Poiche' lo scettro dell'empieta' non sempre rimarra' sulla eredita' dei giusti, onde i giusti non mettan mano all'iniquita'. Salmi 125:4 O Eterno, fa' del bene a quelli che son buoni, e a quelli che son retti nel loro cuore. Salmi 125:5 Ma quanto a quelli che deviano per le loro vie tortuose, l'Eterno li fara' andare con gli operatori d'iniquita'. Pace sia sopra Israele. Salmi 126:1 Canto dei pellegrinaggi. Quando l'Eterno fece tornare i reduci di Sion, ci pareva di sognare. Salmi 126:2 Allora la nostra bocca fu piena di sorrisi, e la nostra lingua di canti d'allegrezza. Allora fu detto fra le nazioni: L'Eterno ha fatto cose grandi per loro. Salmi 126:3 L'Eterno ha fatto cose grandi per noi, e noi siamo nella gioia. Salmi 126:4 O Eterno, fa' tornare i nostri che sono in cattivita', come tornano i rivi nella terra del Mezzodi. Salmi 126:5 Quelli che seminano con lagrime, mieteranno con canti di gioia. Salmi 126:6 Ben va piangendo colui che porta il seme da spargere, ma tornera' con canti di gioia quando portera' i suoi covoni. Salmi 127:1 Canto dei pellegrinaggi. Di Salomone. Se l'Eterno non edifica la casa, invano vi si affaticano gli edificatori; se l'Eterno non guarda la citta', invano vegliano le guardie. Salmi 127:2 Invano vi levate di buon'ora e tardi andate a riposare e mangiate il pan di doglie; egli da' altrettanto ai suoi diletti, mentr'essi dormono. Salmi 127:3 Ecco, i figliuoli sono un'eredita' che viene dall'Eterno; il frutto del seno materno e' un premio. Salmi 127:4 Quali le frecce in man d'un prode, tali sono i figliuoli della giovinezza. Salmi 127:5 Beati coloro che ne hanno il turcasso pieno! Non saranno confusi quando parleranno coi loro nemici alla porta. Salmi 128:1 Canto dei pellegrinaggi. Beato chiunque teme l'Eterno e cammina nelle sue vie! Salmi 128:2 Tu allora mangerai della fatica delle tue mani; sarai felice e prospererai. Salmi 128:3 La tua moglie sara' come una vigna fruttifera nell'interno della tua casa; i tuoi figliuoli, come piante d'ulivo intorno alla tua tavola. Salmi 128:4 Ecco, cosi sara' benedetto l'uomo che teme l'Eterno. Salmi 128:5 L'Eterno ti benedica da Sion, e vedrai il bene di Gerusalemme tutti i giorni della tua vita, Salmi 128:6 e vedrai i figliuoli dei tuoi figliuoli. Pace sia sopra Israele. Salmi 129:1 Canto dei pellegrinaggi. Molte volte m'hanno oppresso dalla mia giovinezza! Lo dica pure Israele: Salmi 129:2 Molte volte m'hanno oppresso dalla mia giovinezza; eppure, non hanno potuto vincermi. Salmi 129:3 Degli aratori hanno arato sul mio dorso, v'hanno tracciato i loro lunghi solchi. Salmi 129:4 L'Eterno e' giusto; egli ha tagliato le funi degli empi. Salmi 129:5 Siano confusi e voltin le spalle tutti quelli che odiano Sion! Salmi 129:6 Siano come l'erba dei tetti, che secca prima di crescere! Salmi 129:7 Non se n'empie la mano il mietitore, ne' le braccia chi lega i covoni; Salmi 129:8 e i passanti non dicono: La benedizione dell'Eterno sia sopra voi; noi vi benediciamo nel nome dell'Eterno! Salmi 130:1 Canto dei pellegrinaggi. O Eterno, io grido a te da luoghi profondi! Salmi 130:2 Signore, ascolta il mio grido; siano le tue orecchie attente alla voce delle mie supplicazioni! Salmi 130:3 O Eterno, se tu poni mente alle iniquita', Signore, chi potra' reggere? Salmi 130:4 Ma presso te v'e' perdono affinche' tu sia temuto. Salmi 130:5 Io aspetto l'Eterno, l'anima mia l'aspetta, ed io spero nella sua parola. Salmi 130:6 L'anima mia anela al Signore piu' che le guardie non anelino al mattino, piu' che le guardie al mattino. Salmi 130:7 O Israele, spera nell'Eterno, poiche' presso l'Eterno e' benignita' e presso di lui e' abbondanza di redenzione. Salmi 130:8 Ed egli redimera' Israele da tutte le sue iniquita'. Salmi 131:1 Canto dei pellegrinaggi. Di Davide. O Eterno, il mio cuore non e' gonfio di superbia, e i miei occhi non sono alte'ri; non attendo a cose troppo grandi e troppo alte per me. Salmi 131:2 In verita' ho calmata e quietata l'anima mia com'e' quieto il bimbo divezzato sul seno di sua madre. Quale e' il bimbo divezzato, tale e' in me l'anima mia. Salmi 131:3 O Israele, spera nell'Eterno, da ora in perpetuo. Salmi 132:1 Canto dei pellegrinaggi. Ricordati, o Eterno, a favor di Davide, di tutte le sue fatiche: Salmi 132:2 com'egli giuro' all'Eterno e fece voto al Potente di Giacobbe, dicendo: Salmi 132:3 Certo, non entrero' nella tenda della mia casa, ne' saliro' sul tetto ove mi corico, Salmi 132:4 non daro' sonno ai miei occhi, ne' riposo alle mie palpebre, Salmi 132:5 finche' abbia trovato un luogo per l'Eterno, una dimora per il Potente di Giacobbe. Salmi 132:6 Ecco abbiamo udito che l'Arca era in Efrata; l'abbiam trovata nei campi di Jaar. Salmi 132:7 Andiamo nella dimora dell'Eterno, adoriamo dinanzi allo sgabello de' suoi piedi! Salmi 132:8 Le'vati, o Eterno, vieni al luogo del tuo riposo, tu e l'Arca della tua forza. Salmi 132:9 I tuoi sacerdoti siano rivestiti di giustizia, e giubilino i tuoi fedeli. Salmi 132:10 Per amor di Davide tuo servitore, non respingere la faccia del tuo unto. Salmi 132:11 L'Eterno ha fatto a Davide questo giuramento di verita', e non lo revochera': Io mettero' sul tuo trono un frutto delle tue viscere. Salmi 132:12 Se i tuoi figliuoli osserveranno il mio patto e la mia testimonianza che insegnero' loro, anche i loro figliuoli sederanno sul tuo trono in perpetuo. Salmi 132:13 Poiche' l'Eterno ha scelto Sion, l'ha desiderata per sua dimora. Salmi 132:14 Questo e' il mio luogo di riposo in eterno; qui abitero', perche' l'ho desiderata. Salmi 132:15 Io benediro' largamente i suoi viveri, saziero' di pane i suoi poveri. Salmi 132:16 I suoi sacerdoti li vestiro' di salvezza, e i suoi fedeli giubileranno con gran gioia. Salmi 132:17 Quivi faro' crescere la potenza di Davide, e quivi terro' accesa una lampada al mio unto. Salmi 132:18 I suoi nemici li vestiro' di vergogna, ma su di lui fiorira' la sua corona. Salmi 133:1 Canto dei pellegrinaggi. Di Davide. Ecco, quant'e' buono e quant'e' piacevole che fratelli dimorino assieme! Salmi 133:2 e' come l'olio squisito che, sparso sul capo, scende sulla barba, sulla barba d'Aaronne, che scende fino all'orlo de' suoi vestimenti; Salmi 133:3 e' come la rugiada dell'Hermon, che scende sui monti di Sion; poiche' quivi l'Eterno ha ordinato che sia la benedizione, la vita in eterno. Salmi 134:1 Canto dei pellegrinaggi. Ecco, benedite l'Eterno, voi tutti servitori dell'Eterno, che state durante la notte nella casa dell'Eterno! Salmi 134:2 Levate le vostre mani verso il santuario, e benedite l'Eterno! Salmi 134:3 L'Eterno ti benedica da Sion, egli che ha fatto il cielo e la terra. Salmi 135:1 Alleluia. Lodate il nome dell'Eterno. Lodatelo, o servi dell'Eterno, Salmi 135:2 che state nella casa dell'Eterno, nei cortili della casa del nostro Dio. Salmi 135:3 Lodate l'Eterno, perche' l'Eterno e' buono; salmeggiate al suo nome, perche' e' amabile. Salmi 135:4 Poiche' l'Eterno ha scelto per se' Giacobbe, ha scelto Israele per suo speciale possesso. Salmi 135:5 Si, io conosco che l'Eterno e' grande e che il nostro Signore e' al disopra di tutti gli de'i. Salmi 135:6 L'Eterno fa tutto cio' che gli piace, in cielo e in terra, nei mari e in tutti gli abissi. Salmi 135:7 Egli fa salire i vapori dalle estremita' della terra, fa i lampi per la pioggia, fa uscire il vento dai suoi tesori. Salmi 135:8 Egli percosse i primogeniti d'Egitto, cosi degli uomini come degli animali. Salmi 135:9 Mando' segni e prodigi in mezzo a te, o Egitto, su Faraone e su tutti i suoi servitori. Salmi 135:10 Egli percosse grandi nazioni, e uccise re potenti: Salmi 135:11 Sihon, re degli Amorei, e Og, re di Basan, e tutti i regni di Canaan. Salmi 135:12 E dette il loro paese in eredita', in eredita' a Israele, suo popolo. Salmi 135:13 O Eterno, il tuo nome dura in perpetuo; la memoria di te, o Eterno, dura per ogni eta'. Salmi 135:14 Poiche' l'Eterno fara' giustizia al suo popolo, ed avra' compassione dei suoi servitori. Salmi 135:15 Gl'idoli delle nazioni sono argento e oro, opera di mano d'uomo. Salmi 135:16 Hanno bocca e non parlano; hanno occhi e non vedono; Salmi 135:17 hanno orecchi e non odono, e non hanno fiato alcuno nella loro bocca. Salmi 135:18 Simili ad essi siano quelli che li fanno, tutti quelli che in essi confidano. Salmi 135:19 Casa d'Israele, benedite l'Eterno! Casa d'Aaronne, benedite l'Eterno! Salmi 135:20 Casa di Levi, benedite l'Eterno! Voi che temete l'Eterno, benedite l'Eterno! Salmi 135:21 Sia benedetto da Sion l'Eterno, che abita in Gerusalemme! Alleluia. Salmi 136:1 Celebrate l'Eterno, perche' egli e' buono, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:2 Celebrate l'Iddio degli de'i, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:3 Celebrate il Signor dei signori, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:4 Colui che solo opera grandi maraviglie, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:5 Colui che ha fatto con intendimento i cieli, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:6 Colui che ha steso la terra sopra le acque, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:7 Colui che ha fatto i grandi luminari, perche' la sua benignita' dura in eterno: Salmi 136:8 il sole per regnare sul giorno, perche' la sua benignita' dura in eterno; Salmi 136:9 e la luna e le stelle per regnare sulla notte, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:10 Colui che percosse gli Egizi nei loro primogeniti, perche' la sua benignita' dura in eterno; Salmi 136:11 e trasse fuori Israele dal mezzo di loro, perche' la sua benignita' dura in eterno; Salmi 136:12 con mano potente e con braccio steso, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:13 Colui che divise il Mar rosso in due, perche' la sua benignita' dura in eterno; Salmi 136:14 e fece passare Israele in mezzo ad esso, perche' la sua benignita' dura in eterno; Salmi 136:15 e travolse Faraone e il suo esercito nel Mar Rosso, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:16 Colui che condusse il suo popolo attraverso il deserto, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:17 Colui che percosse re grandi, perche' la sua benignita' dura in eterno; Salmi 136:18 e uccise re potenti, perche' la sua benignita' dura in eterno: Salmi 136:19 Sihon, re degli Amorei, perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:20 e Og, re di Basan, perche' la sua benignita' dura in eterno; Salmi 136:21 e dette il loro paese in eredita', perche' la sua benignita' dura in eterno, Salmi 136:22 in eredita' ad Israele, suo servitore, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:23 Colui che si ricordo' di noi nel nostro abbassamento, perche' la sua benignita' dura in eterno; Salmi 136:24 e ci ha liberati dai nostri nemici, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:25 Colui che da' il cibo ad ogni carne, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 136:26 Celebrate l'Iddio dei cieli, perche' la sua benignita' dura in eterno. Salmi 137:1 La' presso i fiumi di Babilonia, sedevamo ed anche piangevamo ricordandoci di Sion. Salmi 137:2 Ai salici delle sponde avevamo appese le nostre cetre. Salmi 137:3 Poiche' la' quelli che ci avevan menati in cattivita' ci chiedevano dei canti, e quelli che ci predavano, delle canzoni d'allegrezza, dicendo: Cantateci delle canzoni di Sion! Salmi 137:4 Come potremmo noi cantare le canzoni dell'Eterno in terra straniera? Salmi 137:5 Se io ti dimentico, o Gerusalemme, dimentichi la mia destra e le sue funzioni, Salmi 137:6 resti la mia lingua attaccata al palato se io non mi ricordo di te, se non metto Gerusalemme al disopra d'ogni mia allegrezza. Salmi 137:7 Ricordati, o Eterno, dei figliuoli di Edom, che nel giorno di Gerusalemme dicevano: Spianatela, spianatela fin dalle fondamenta! Salmi 137:8 O figliuola di Babilonia, che devi esser distrutta, beato chi ti dara' la retribuzione del male che ci hai fatto! Salmi 137:9 Beato chi pigliera' i tuoi piccoli bambini e li sbattera' contro la roccia! Salmi 138:1 Salmo di Davide. Io ti celebrero' con tutto il mio cuore, dinanzi agli de'i salmeggero' a te. Salmi 138:2 Adorero' vo'lto al tempio della tua santita', e celebrero' il tuo nome per la tua benignita' e per la tua fedelta'; poiche' tu hai magnificato la tua parola oltre ogni tua rinomanza. Salmi 138:3 Nel giorno che ho gridato a te, tu m'hai risposto, m'hai riempito di coraggio, dando forza all'anima mia. Salmi 138:4 Tutti i re della terra ti celebreranno, o Eterno, quando avranno udito le parole della tua bocca; Salmi 138:5 e canteranno le vie dell'Eterno, perche' grande e' la gloria dell'Eterno. Salmi 138:6 Si, eccelso e' l'Eterno, eppure ha riguardo agli umili, e da lungi conosce l'altero. Salmi 138:7 Se io cammino in mezzo alla distretta, tu mi ridai la vita; tu stendi la mano contro l'ira dei miei nemici, e la tua destra mi salva. Salmi 138:8 L'Eterno compira' in mio favore l'opera sua; la tua benignita', o Eterno, dura in perpetuo; non abbandonare le opere delle tue mani. Salmi 139:1 Per il capo de' musici. Salmo di Davide. O Eterno tu m'hai investigato e mi conosci. Salmi 139:2 Tu sai quando mi seggo e quando m'alzo, tu intendi da lungi il mio pensiero. Salmi 139:3 Tu mi scruti quando cammino e quando mi giaccio, e conosci a fondo tutte le mie vie. Salmi 139:4 Poiche' la parola non e' ancora sulla mia lingua, che tu, o Eterno, gia' la conosci appieno. Salmi 139:5 Tu mi stringi di dietro e davanti, e mi metti la mano addosso. Salmi 139:6 Una tal conoscenza e' troppo maravigliosa per me, tanto alta, che io non posso arrivarci. Salmi 139:7 Dove me ne andro' lungi dal tuo spirito? e dove fuggiro' dal tuo cospetto? Salmi 139:8 Se salgo in cielo tu vi sei; se mi metto a giacere nel soggiorno dei morti, eccoti quivi. Salmi 139:9 Se prendo le ali dell'alba e vo a dimorare all'estremita' del mare, Salmi 139:10 anche quivi mi condurra' la tua mano, e la tua destra mi afferrera'. Salmi 139:11 Se dico: Certo le tenebre mi nasconderanno, e la luce diventera' notte intorno a me, Salmi 139:12 le tenebre stesse non possono nasconderti nulla, e la notte risplende come il giorno; le tenebre e la luce son tutt'uno per te. Salmi 139:13 Poiche' sei tu che hai formato le mie reni, che m'hai intessuto nel seno di mia madre. Salmi 139:14 Io ti celebrero', perche' sono stato fatto in modo maraviglioso, stupendo. Maravigliose sono le tue opere, e l'anima mia lo sa molto bene. Salmi 139:15 Le mie ossa non t'erano nascoste, quand'io fui formato in occulto e tessuto nelle parti piu' basse della terra. Salmi 139:16 I tuoi occhi videro la massa informe del mio corpo; e nel tuo libro erano tutti scritti i giorni che m'eran destinati, quando nessun d'essi era sorto ancora. Salmi 139:17 Oh quanto mi son preziosi i tuoi pensieri, o Dio! Quant'e' grande la somma d'essi! Salmi 139:18 Se li voglio contare, son piu' numerosi della rena; quando mi sveglio sono ancora con te. Salmi 139:19 Certo, tu ucciderai l'empio, o Dio; percio' dipartitevi da me, uomini di sangue. Salmi 139:20 Essi parlano contro di te malvagiamente; i tuoi nemici usano il tuo nome a sostener la menzogna. Salmi 139:21 O Eterno, non odio io quelli che t'odiano? E non aborro io quelli che si levano contro di te? Salmi 139:22 Io li odio di un odio perfetto; li tengo per miei nemici. Salmi 139:23 Investigami, o Dio, e conosci il mio cuore. Provami, e conosci i miei pensieri. Salmi 139:24 E vedi se v'e' in me qualche via iniqua, e guidami per la via eterna. Salmi 140:1 Per il capo de' musici. Salmo di Davide. Liberami, o Eterno, dall'uomo malvagio; guardami dall'uomo violento, Salmi 140:2 i quali macchinano delle malvagita' nel loro cuore, e continuamente muovono guerre. Salmi 140:3 Aguzzano la loro lingua come il serpente, hanno un veleno d'aspide sotto le loro labbra. Sela. Salmi 140:4 Preservami, o Eterno, dalle mani dell'empio, guardami dall'uomo violento, i quali han macchinato di farmi cadere. Salmi 140:5 I superbi hanno nascosto per me un laccio e delle funi, m'hanno teso una rete sull'orlo del sentiero, m'hanno posto degli agguati. Sela. Salmi 140:6 Io ho detto all'Eterno: Tu sei il mio Dio; porgi l'orecchio, o Eterno, al grido delle mie supplicazioni. Salmi 140:7 O Eterno, o Signore, che sei la forza della mia salvezza, tu hai coperto il mio capo nel giorno dell'armi. Salmi 140:8 Non concedere, o Eterno, agli empi quel che desiderano; non dar compimento ai loro disegni, che talora non s'esaltino. Sela. Salmi 140:9 Sulla testa di quelli che m'attorniano ricada la perversita' delle loro labbra! Salmi 140:10 Cadano loro addosso dei carboni accesi! Siano gettati nel fuoco, in fosse profonde, donde non possano risorgere. Salmi 140:11 Il maldicente non sara' stabilito sulla terra; il male dara' senza posa la caccia all'uomo violento. Salmi 140:12 Io so che l'Eterno fara' ragione all'afflitto e giustizia ai poveri. Salmi 140:13 Certo i giusti celebreranno il tuo nome; gli uomini retti abiteranno alla tua presenza. Salmi 141:1 Salmo di Davide. O Eterno io t'invoco; affrettati a rispondermi. Porgi l'orecchio alla mia voce quand'io grido a te. Salmi 141:2 La mia preghiera stia nel tuo cospetto come l'incenso, l'elevazione delle mie mani come il sacrifizio della sera. Salmi 141:3 O Eterno, poni una guardia dinanzi alla mia bocca, guarda l'uscio delle mie labbra. Salmi 141:4 Non inclinare il mio cuore ad alcuna cosa malvagia, per commettere azioni empie con gli operatori d'iniquita'; e fa' ch'io non mangi delle loro delizie. Salmi 141:5 Mi percuota pure il giusto; sara' un favore; mi riprenda pure; sara' come olio sul capo; il mio capo non lo rifiutera'; anzi malgrado la loro malvagita', continuero' a pregare. Salmi 141:6 I loro giudici saran precipitati per il fianco delle rocce, e si dara' ascolto alle mie parole, perche' sono piacevoli. Salmi 141:7 Come quando si ara e si rompe la terra, le nostre ossa sono sparse all'ingresso del soggiorno dei morti. Salmi 141:8 Poiche' a te son vo'lti gli occhi miei, o Eterno, o Signore; in te mi rifugio, non abbandonare l'anima mia. Salmi 141:9 Guardami dal laccio che m'hanno teso, e dagli agguati degli operatori d'iniquita'. Salmi 141:10 Cadano gli empi nelle loro proprie reti, mentre io passero' oltre. Salmi 142:1 Cantico di Davide, quand'era nella spelonca. Preghiera. Io grido con la mia voce all'Eterno; con la mia voce supplico l'Eterno. Salmi 142:2 Effondo il mio lamento dinanzi a lui, espongo dinanzi a lui la mia tribolazione. Salmi 142:3 Quando lo spirito mio e' abbattuto in me, tu conosci il mio sentiero. Sulla via per la quale io cammino, essi hanno nascosto un laccio per me. Salmi 142:4 Guarda alla mia destra e vedi; non v'e' alcuno che mi riconosca. Ogni rifugio m'e' venuto a mancare; non v'e' alcuno che abbia cura dell'anima mia. Salmi 142:5 Io grido a te, o Eterno. Io dico: Tu sei il mio rifugio, la mia parte nella terra dei viventi. Salmi 142:6 Sii attento al mio grido, perche' son ridotto in molto misero stato. Liberami da quelli che mi perseguitano, perche' sono piu' forti di me. Salmi 142:7 Trai di prigione l'anima mia, ond'io celebri il tuo nome. I giusti trionferanno meco, perche' m'avrai colmato di beni. Salmi 143:1 Salmo di Davide. O Eterno, ascolta la mia preghiera, porgi l'orecchio alle mie supplicazioni; nella tua fedelta' e nella tua giustizia, rispondimi, Salmi 143:2 e non venire a giudicio col tuo servitore, perche' nessun vivente sara' trovato giusto nel tuo cospetto. Salmi 143:3 Poiche' il nemico perseguita l'anima mia; egli calpesta al suolo la mia vita; mi fa abitare in luoghi tenebrosi come quelli che son morti gia' da lungo tempo. Salmi 143:4 Il mio spirito e' abbattuto in me, il mio cuore e' tutto smarrito dentro di me. Salmi 143:5 Io mi ricordo dei giorni antichi; io medito tutti i tuoi fatti; io rifletto sull'opera delle tue mani. Salmi 143:6 Io stendo le mie mani verso te; l'anima mia e' assetata di te come terra asciutta. Sela. Salmi 143:7 Affrettati a rispondermi, o Eterno; lo spirito mio vien meno; non nascondere da me la tua faccia, che talora io non diventi simile a quelli che scendono nella fossa. Salmi 143:8 Fammi sentire la mattina la tua benignita', poiche' in te mi confido; fammi conoscer la via per la quale devo camminare, poiche' io elevo l'anima mia a te. Salmi 143:9 Liberami dai miei nemici, o Eterno; io cerco rifugio presso di te. Salmi 143:10 Insegnami a far la tua volonta', poiche' tu sei il mio Dio; il tuo buono Spirito mi guidi in terra piana. Salmi 143:11 O Eterno, vivificami, per amor del tuo nome; nella tua giustizia, ritrai l'anima mia dalla distretta! Salmi 143:12 E nella tua benignita' distruggi i miei nemici, e fa' perire tutti quelli che affliggono l'anima mia; perche' io son tuo servitore. Salmi 144:1 Salmo di Davide. Benedetto sia l'Eterno, la mia ro'cca, che ammaestra le mie mani alla pugna e le mie dita alla battaglia; Salmi 144:2 ch'e' il mio benefattore e la mia fortezza, il mio alto ricetto e il mio liberatore, il mio scudo, colui nel quale mi rifugio, che mi rende soggetto il mio popolo. Salmi 144:3 O Eterno, che cos'e' l'uomo, che tu ne prenda conoscenza? o il figliuol dell'uomo che tu ne tenga conto? Salmi 144:4 L'uomo e' simile a un soffio, i suoi giorni son come l'ombra che passa. Salmi 144:5 O Eterno, abbassa i tuoi cieli e scendi; tocca i monti e fa' che fumino. Salmi 144:6 Fa' guizzare il lampo e disperdi i miei nemici. Lancia le tue saette, e mettili in rotta. Salmi 144:7 Stendi le tue mani dall'alto, salvami e liberami dalle grandi acque, dalla mano degli stranieri, Salmi 144:8 la cui bocca parla menzogna, e la cui destra e' destra di frode. Salmi 144:9 O Dio, a te cantero' un nuovo cantico; sul salte'ro a dieci corde a te salmeggero', Salmi 144:10 che dai la vittoria ai re, che liberi Davide tuo servitore dalla spada micidiale. Salmi 144:11 Salvami e liberami dalla mano degli stranieri, la cui bocca parla menzogna, e la cui destra e' destra di frode. Salmi 144:12 I nostri figliuoli, nella loro giovinezza, sian come piante novelle che crescono e le nostre figliuole come colonne scolpite nella struttura d'un palazzo. Salmi 144:13 I nostri granai siano pieni e forniscano ogni specie di beni. Le nostre gregge moltiplichino a migliaia e a diecine di migliaia nelle nostre campagne. Salmi 144:14 Le nostre giovenche siano feconde; e non vi sia ne' breccia, ne' fuga, ne' grido nelle nostre piazze. Salmi 144:15 Beato il popolo che e' in tale stato, beato il popolo il cui Dio e' l'Eterno. Salmi 145:1 Salmo di lode. Di Davide. Io t'esaltero', o mio Dio, mio Re, e benediro' il tuo nome in sempiterno. Salmi 145:2 Ogni giorno ti benediro' e lodero' il tuo nome in sempiterno. Salmi 145:3 L'Eterno e' grande e degno di somma lode, e la sua grandezza non si puo' investigare. Salmi 145:4 Un'eta' dira' all'altra le lodi delle tue opere, e fara' conoscer le tue gesta. Salmi 145:5 Io meditero' sul glorioso splendore della tua maesta' e sulle tue opere maravigliose. Salmi 145:6 E gli uomini diranno la potenza dei tuoi atti tremendi, e io raccontero' la tua grandezza. Salmi 145:7 Essi proclameranno il ricordo della tua gran bonta', e canteranno con giubilo la tua giustizia. Salmi 145:8 L'Eterno e' misericordioso e pieno di compassione, lento all'ira e di gran benignita'. Salmi 145:9 L'Eterno e' buono verso tutti, e le sue compassioni s'estendono a tutte le sue opere. Salmi 145:10 Tutte le tue opere ti celebreranno, o Eterno, e i tuoi fedeli ti benediranno. Salmi 145:11 Diranno la gloria del tuo regno, e narreranno la tua potenza Salmi 145:12 per far note ai figliuoli degli uomini le tue gesta e la gloria della maesta' del tuo regno. Salmi 145:13 Il tuo regno e' un regno eterno, e la tua signoria dura per ogni eta'. Salmi 145:14 L'Eterno sostiene tutti quelli che cadono e rialza tutti quelli che son depressi. Salmi 145:15 Gli occhi di tutti sono intenti verso di te, e tu dai loro il loro cibo a suo tempo. Salmi 145:16 Tu apri la tua mano, e sazi il desiderio di tutto cio' che vive. Salmi 145:17 L'Eterno e' giusto in tutte le sue vie e benigno in tutte le sue opere. Salmi 145:18 L'Eterno e' presso a tutti quelli che lo invocano, a tutti quelli che lo invocano in verita'. Salmi 145:19 Egli adempie il desiderio di quelli che lo temono, ode il loro grido, e li salva. Salmi 145:20 L'Eterno guarda tutti quelli che l'amano, ma distruggera' tutti gli empi. Salmi 145:21 La mia bocca proclamera' la lode dell'Eterno, e ogni carne benedira' il nome della sua santita', in sempiterno. Salmi 146:1 Alleluia. Anima mia, loda l'Eterno. Salmi 146:2 Io lodero' l'Eterno finche' vivro', salmeggero' al mio Dio, finche' esistero'. Salmi 146:3 Non confidate nei principi, ne' in alcun figliuol d'uomo, che non puo' salvare. Salmi 146:4 Il suo fiato se ne va, ed egli torna alla sua terra; in quel giorno periscono i suoi disegni. Salmi 146:5 Beato colui che ha l'Iddio di Giacobbe per suo aiuto, e la cui speranza e' nell'Eterno, suo Dio, Salmi 146:6 che ha fatto il cielo e la terra, il mare e tutto cio' ch'e' in essi; che mantiene la fedelta' in eterno, Salmi 146:7 che fa ragione agli oppressi, che da' del cibo agli affamati. L'Eterno libera i prigionieri, Salmi 146:8 l'Eterno apre gli occhi ai ciechi, l'Eterno rialza gli oppressi, l'Eterno ama i giusti, Salmi 146:9 l'Eterno protegge i forestieri, solleva l'orfano e la vedova, ma sovverte la via degli empi. Salmi 146:10 L'Eterno regna in perpetuo; il tuo Dio, o Sion, regna per ogni eta'. Alleluia. Salmi 147:1 Lodate l'Eterno, perche' e' cosa buona salmeggiare al nostro Dio; perche' e' cosa dolce, e la lode e' convenevole. Salmi 147:2 L'Eterno edifica Gerusalemme, raccoglie i dispersi d'Israele; Salmi 147:3 egli guarisce chi ha il cuor rotto, e fascia le loro piaghe. Salmi 147:4 Egli conta il numero delle stelle, le chiama tutte per nome. Salmi 147:5 Grande e' il Signor nostro, e immenso e' il suo potere; la sua intelligenza e' infinita. Salmi 147:6 L'Eterno sostiene gli umili, ma abbatte gli empi fino a terra. Salmi 147:7 Cantate all'Eterno inni di lode, salmeggiate con la cetra all'Iddio nostro, Salmi 147:8 che cuopre il cielo di nuvole, e prepara la pioggia per la terra, e fa germogliare l'erba sui monti. Salmi 147:9 Egli da' la pastura al bestiame e ai piccini dei corvi che gridano. Salmi 147:10 Egli non si compiace della forza del cavallo, non prende piacere nelle gambe dell'uomo. Salmi 147:11 L'Eterno prende piacere in quelli che lo temono, in quelli che sperano nella sua benignita'. Salmi 147:12 Celebra l'Eterno, o Gerusalemme! Loda il tuo Dio, o Sion! Salmi 147:13 Perch'egli ha rinforzato le sbarre delle tue porte, ha benedetto i tuoi figliuoli in mezzo a te. Salmi 147:14 Egli mantiene la pace entro i tuoi confini, ti sazia col frumento piu' fino. Salmi 147:15 Egli manda i suoi ordini sulla terra, la sua parola corre velocissima. Salmi 147:16 Egli da' la neve a guisa di lana, sparge la brina a guisa di cenere. Salmi 147:17 Egli getta il suo ghiaccio come a pezzi; e chi puo' reggere dinanzi al suo freddo? Salmi 147:18 Egli manda la sua parola e li fa struggere; fa soffiare il suo vento e le acque corrono. Salmi 147:19 Egli fa conoscere la sua parola a Giacobbe, i suoi statuti e i suoi decreti a Israele. Salmi 147:20 Egli non ha fatto cosi con tutte le nazioni; e i suoi decreti esse non li conoscono. Alleluia. Salmi 148:1 Alleluia. Lodate l'Eterno dai cieli, lodatelo nei luoghi altissimi. Salmi 148:2 Lodatelo, voi tutti gli angeli suoi, lodatelo, voi tutti i suoi eserciti! Salmi 148:3 Lodatelo, sole e luna, lodatelo voi tutte, stelle lucenti! Salmi 148:4 Lodatelo, cieli dei cieli, e voi acque al disopra dei cieli! Salmi 148:5 Tutte queste cose lodino il nome dell'Eterno, perch'egli comando', e furon create; Salmi 148:6 ed egli le ha stabilite in sempiterno; ha dato loro una legge che non trapassera'. Salmi 148:7 Lodate l'Eterno dalla terra, voi mostri marini e abissi tutti, Salmi 148:8 fuoco e gragnuola, neve e vapori, vento impetuoso che eseguisci la sua parola; Salmi 148:9 monti e colli tutti, alberi fruttiferi e cedri tutti; Salmi 148:10 fiere e tutto il bestiame, rettili e uccelli alati; Salmi 148:11 re della terra e popoli tutti, principi e tutti i giudici della terra; Salmi 148:12 giovani ed anche fanciulle, vecchi e bambini! Salmi 148:13 Lodino il nome dell'Eterno; perche' il nome suo solo e' esaltato; la sua maesta' e' al disopra della terra e del cielo. Salmi 148:14 Egli ha ridato forza al suo popolo, dando motivo di lode a tutti i suoi fedeli, ai figliuoli d'Israele, al popolo che gli sta vicino. Alleluia. Salmi 149:1 Alleluia. Cantate all'Eterno un nuovo cantico, cantate la sua lode nell'assemblea dei fedeli. Salmi 149:2 Si rallegri Israele in colui che lo ha fatto, esultino i figliuoli di Sion nel loro re. Salmi 149:3 Lodino il suo nome con danze, gli salmeggino col timpano e la cetra, Salmi 149:4 perche' l'Eterno prende piacere nel suo popolo, egli adorna di salvezza gli umili. Salmi 149:5 Esultino i fedeli adorni di gloria, cantino di gioia sui loro letti. Salmi 149:6 Abbiano in bocca le alte lodi di Dio, e una spada a due tagli in mano Salmi 149:7 per far vendetta delle nazioni e infligger castighi ai popoli; Salmi 149:8 per legare i loro re con catene e i loro nobili con ceppi di ferro, Salmi 149:9 per eseguir su loro il giudizio scritto. Questo e' l'onore che hanno tutti i suoi fedeli. Alleluia. Salmi 150:1 Alleluia. Lodate Iddio nel suo santuario, lodatelo nella distesa ove risplende la sua potenza. Salmi 150:2 Lodatelo per le sue gesta, lodatelo secondo la sua somma grandezza. Salmi 150:3 Lodatelo col suon della tromba, lodatelo col salte'ro e la cetra. Salmi 150:4 Lodatelo col timpano e le danze, lodatelo con gli strumenti a corda e col flauto. Salmi 150:5 Lodatelo con cembali risonanti, lodatelo con cembali squillanti. Salmi 150:6 Ogni cosa che respira lodi l'Eterno. Alleluia.Proverbi 1:1-31:31 Introduzione Proverbi 1:1 Proverbi di Salomone, figliuolo di Davide, re d'Israele; Proverbi 1:2 perche' l'uomo conosca la sapienza e l'istruzione, e intenda i detti sensati; Proverbi 1:3 perche' riceva istruzione circa l'assennatezza, la giustizia, l'equita', la dirittura; Proverbi 1:4 per dare accorgimento ai semplici, e conoscenza e riflessione al giovane. Proverbi 1:5 Il savio ascoltera', e accrescera' il suo sapere; l'uomo intelligente ne ritrarra' buone direzioni Proverbi 1:6 per capire i proverbi e le allegorie, le parole dei savi e i loro enigmi. 1. ELOGIO DELLA SAPIENZA (Cap. 1:7 a 9) Esortazioni a fuggire i sentieri del vizio Proverbi 1:7 Il timore dell'Eterno e' il principio della scienza; gli stolti disprezzano la sapienza e l'istruzione. Proverbi 1:8 Ascolta, figliuol mio, l'istruzione di tuo padre e non ricusare l'insegnamento di tua madre; Proverbi 1:9 poiche' saranno una corona di grazia sul tuo capo, e monili al tuo collo. Proverbi 1:10 Figliuol mio, se i peccatori ti voglion sedurre, non dar loro retta. Proverbi 1:11 Se dicono: - 'Vieni con noi; mettiamoci in agguato per uccidere; tendiamo insidie senza motivo all'innocente; Proverbi 1:12 inghiottiamoli vivi, come il soggiorno de' morti, e tutt'interi come quelli che scendon nella fossa; Proverbi 1:13 noi troveremo ogni sorta di beni preziosi, empiremo le nostre case di bottino; Proverbi 1:14 tu trarrai a sorte la tua parte con noi, non ci sara' fra noi tutti che una borsa sola' - Proverbi 1:15 figliuol mio, non t'incamminare con essi; trattieni il tuo pie' lungi dal loro sentiero; Proverbi 1:16 poiche' i loro piedi corrono al male ed essi s'affrettano a spargere il sangue. Proverbi 1:17 Si tende invano la rete dinanzi a ogni sorta d'uccelli; Proverbi 1:18 ma costoro pongono agguati al loro proprio sangue, e tendono insidie alla stessa loro vita. Proverbi 1:19 Tal e' la sorte di chiunque e' avido di guadagno; esso to'glie la vita a chi lo possiede. Esortazione della sapienza Proverbi 1:20 La sapienza grida per le vie, fa udire la sua voce per le piazze; Proverbi 1:21 nei crocicchi affollati ella chiama, all'ingresso delle porte, in citta', pronunzia i suoi discorsi: Proverbi 1:22 'Fino a quando, o scempi, amerete la scempiaggine? fino a quando gli schernitori prenderanno gusto a schernire e gli stolti avranno in odio la scienza? Proverbi 1:23 Volgetevi a udire la mia riprensione; ecco, io faro' sgorgare su voi lo spirito mio, vi faro' conoscere le mie parole... Proverbi 1:24 Ma poiche', quand'ho chiamato avete rifiutato d'ascoltare, quand'ho steso la mano nessun vi ha badato, Proverbi 1:25 anzi avete respinto ogni mio consiglio e della mia correzione non ne avete voluto sapere, Proverbi 1:26 anch'io mi ridero' delle vostre sventure, mi faro' beffe quando lo spavento vi piombera' addosso; Proverbi 1:27 quando lo spavento vi piombera' addosso come una tempesta, quando la sventura v'investira' come un uragano, e vi cadranno addosso la distretta e l'angoscia. Proverbi 1:28 Allora mi chiameranno, ma io non rispondero'; mi cercheranno con premura ma non mi troveranno. Proverbi 1:29 Poiche' hanno odiato la scienza e non hanno scelto il timor dell'Eterno Proverbi 1:30 e non hanno voluto sapere dei miei consigli e hanno disdegnato ogni mia riprensione, Proverbi 1:31 si pasceranno del frutto della loro condotta, e saranno saziati dei loro propri consigli. Proverbi 1:32 Poiche' il pervertimento degli scempi li uccide, e lo sviarsi degli stolti li fa perire; Proverbi 1:33 ma chi m'ascolta se ne stara' al sicuro, sara' tranquillo, senza paura d'alcun male'. I frutti della sapienza Proverbi 2:1 Figliuol mio, se ricevi le mie parole e serbi con cura i miei comandamenti, Proverbi 2:2 prestando orecchio alla sapienza e inclinando il cuore all'intelligenza; Proverbi 2:3 si, se chiami il discernimento e rivolgi la tua voce all'intelligenza, Proverbi 2:4 se la cerchi come l'argento e ti dai a scavarla come un tesoro, Proverbi 2:5 allora intenderai il timor dell'Eterno, e troverai la conoscenza di Dio. Proverbi 2:6 Poiche' l'Eterno da' la sapienza; dalla sua bocca procedono la scienza e l'intelligenza. Proverbi 2:7 Egli tiene in serbo per gli uomini retti un aiuto potente, uno scudo per quelli che camminano integramente, Proverbi 2:8 affin di proteggere i sentieri della equita' e di custodire la via dei suoi fedeli. Proverbi 2:9 Allora intenderai la giustizia, l'equita', la rettitudine, tutte le vie del bene. Proverbi 2:10 Perche' la sapienza t'entrera' nel cuore, e la scienza sara' gradevole all'anima tua; Proverbi 2:11 la riflessione vegliera' su te, e l'intelligenza ti proteggera'; Proverbi 2:12 ti scampera' cosi dalla via malvagia, dalla gente che parla di cose perverse, Proverbi 2:13 da quelli che lasciano i sentieri della rettitudine per camminare nella via delle tenebre, Proverbi 2:14 che godono a fare il male e si compiacciono delle perversita' del malvagio, Proverbi 2:15 che seguono sentieri storti e battono vie tortuose. Proverbi 2:16 Ti scampera' dalla donna adultera, dalla infedele che usa parole melate, Proverbi 2:17 che ha abbandonato il compagno della sua giovinezza e ha dimenticato il patto del suo Dio. Proverbi 2:18 Poiche' la sua casa pende verso la morte, e i suoi sentieri menano ai defunti. Proverbi 2:19 Nessuno di quelli che vanno da lei ne ritorna, nessuno riprende i sentieri della vita. Proverbi 2:20 Cosi camminerai per la via dei buoni, e rimarrai nei sentieri dei giusti. Proverbi 2:21 Che' gli uomini retti abiteranno la terra, e quelli che sono integri vi rimarranno; Proverbi 2:22 ma gli empi saranno sterminati di sulla terra e gli sleali ne saranno divelti. Esortazione a seguire la sapienza nelle relazioni con Dio Proverbi 3:1 Figliuol mio, non dimenticare il mio insegnamento, e il tuo cuore osservi i miei comandamenti, Proverbi 3:2 perche' ti procureranno lunghi giorni, anni di vita e di prosperita'. Proverbi 3:3 Bonta' e verita' non ti abbandonino; le'gatele al collo, scrivile sulla tavola del tuo cuore; Proverbi 3:4 troverai cosi grazia e buon senno agli occhi di Dio e degli uomini. Proverbi 3:5 Confidati nell'Eterno con tutto il cuore, e non t'appoggiare sul tuo discernimento. Proverbi 3:6 Riconoscilo in tutte le tue vie, ed egli appianera' i tuoi sentieri. Proverbi 3:7 Non ti stimar savio da te stesso; temi l'Eterno e ritirati dal male; Proverbi 3:8 questo sara' la salute del tuo corpo, e un refrigerio alle tue ossa. Proverbi 3:9 Onora l'Eterno con i tuoi beni e con le primizie d'ogni tua rendita; Proverbi 3:10 i tuoi granai saran ripieni d'abbondanza e i tuoi tini traboccheranno di mosto. Proverbi 3:11 Figliuol mio, non disdegnare la correzione dell'Eterno, e non ti ripugni la sua riprensione; Proverbi 3:12 che' l'Eterno riprende colui ch'egli ama, come un padre il figliuolo che gradisce. Proverbi 3:13 Beato l'uomo che ha trovato la sapienza, e l'uomo che ottiene l'intelligenza! Proverbi 3:14 Poiche' il guadagno ch'essa procura e' preferibile a quel dell'argento, e il profitto che se ne trae val piu' dell'oro fino. Proverbi 3:15 Essa e' piu' pregevole delle perle, e quanto hai di piu' prezioso non l'equivale. Proverbi 3:16 Lunghezza di vita e' nella sua destra; ricchezza e gloria nella sua sinistra. Proverbi 3:17 Le sue vie son vie dilettevoli, e tutti i suoi sentieri sono pace. Proverbi 3:18 Essa e' un albero di vita per quei che l'afferrano, e quei che la ritengon fermamente sono beati. Proverbi 3:19 Con la sapienza l'Eterno fondo' la terra, e con l'intelligenza rese stabili i cieli. Proverbi 3:20 Per la sua scienza gli abissi furono aperti, e le nubi distillano la rugiada. Proverbi 3:21 Figliuol mio, queste cose non si dipartano mai dagli occhi tuoi! Ritieni la saviezza e la riflessione! Proverbi 3:22 Esse saranno la vita dell'anima tua e un ornamento al tuo collo. Proverbi 3:23 Allora camminerai sicuro per la tua via, e il tuo piede non inciampera'. Proverbi 3:24 Quando ti metterai a giacere non avrai paura; giacerai, e il sonno tuo sara' dolce. Proverbi 3:25 Non avrai da temere i su'biti spaventi, ne' la ruina degli empi, quando avverra'; Proverbi 3:26 perche' l'Eterno sara' la tua sicurezza, e preservera' il tuo piede da ogn'insidia. La sapienza nelle relazioni col prossimo Proverbi 3:27 Non rifiutare un benefizio a chi vi ha diritto, quand'e' in tuo potere di farlo. Proverbi 3:28 Non dire al tuo prossimo: 'Va' e torna' e 'te lo daro' domani', quand'hai di che dare. Proverbi 3:29 Non macchinare il male contro il tuo prossimo, mentr'egli abita fiducioso con te. Proverbi 3:30 Non intentar causa ad alcuno senza motivo, allorche' non t'ha fatto alcun torto. Proverbi 3:31 Non portare invidia all'uomo violento, e non scegliere alcuna delle sue vie; Proverbi 3:32 poiche' l'Eterno ha in abominio l'uomo perverso, ma l'amicizia sua e' per gli uomini retti. Proverbi 3:33 La maledizione dell'Eterno e' nella casa dell'empio, ma egli benedice la dimora dei giusti. Proverbi 3:34 Se schernisce gli schernitori, fa grazia agli umili. Proverbi 3:35 I savi erederanno la gloria, ma l'ignominia e' la parte degli stolti. Le benedizioni che accompagnano la sapienza Proverbi 4:1 Figliuoli, ascoltate l'istruzione di un padre, e state attenti a imparare il discernimento; Proverbi 4:2 perche' io vi do una buona dottrina; non abbandonate il mio insegnamento. Proverbi 4:3 Quand'ero ancora fanciullo presso mio padre, tenero ed unico presso mia madre, Proverbi 4:4 egli mi ammaestrava e mi diceva: 'Il tuo cuore ritenga le mie parole; osserva i miei comandamenti, e vivrai. Proverbi 4:5 Acquista sapienza, acquista intelligenza; non dimenticare le parole della mia bocca, e non te ne sviare; Proverbi 4:6 non abbandonare la sapienza, ed essa ti custodira'; amala, ed essa ti proteggera'. Proverbi 4:7 Il principio della sapienza e': Acquista la sapienza. Si, a costo di quanto possiedi, acquista l'intelligenza. Proverbi 4:8 Esaltala, ed essa t'innalzera'; essa ti coprira' di gloria, quando l'avrai abbracciata. Proverbi 4:9 Essa ti mettera' sul capo una corona di grazia, ti fara' dono d'un magnifico diadema'. Proverbi 4:10 Ascolta, figliuol mio, ricevi le mie parole, e anni di vita ti saranno moltiplicati. Proverbi 4:11 Io ti mostro la via della sapienza, t'avvio per i sentieri della rettitudine. Proverbi 4:12 Se cammini, i tuoi passi non saran raccorciati; e se corri, non inciamperai. Proverbi 4:13 Afferra saldamente l'istruzione, non la lasciar andare; serbala, perch'essa e' la tua vita. Proverbi 4:14 Non entrare nel sentiero degli empi, e non t'inoltrare per la via de' malvagi; Proverbi 4:15 schivala, non passare per essa; allontanatene, e va' oltre. Proverbi 4:16 Poiche' essi non posson dormire se non han fatto del male, e il sonno e' loro tolto se non han fatto cader qualcuno. Proverbi 4:17 Essi mangiano il pane dell'empieta', e bevono il vino della violenza; Proverbi 4:18 ma il sentiero dei giusti e' come la luce che spunta e va via piu' risplendendo, finche' sia giorno perfetto. Proverbi 4:19 La via degli empi e' come il buio; essi non scorgono cio' che li fara' cadere. Proverbi 4:20 Figliuol mio, sta' attento alle mie parole, inclina l'orecchio ai miei detti; Proverbi 4:21 non si dipartano mai dai tuoi occhi, serbali nel fondo del cuore; Proverbi 4:22 poiche' sono vita per quelli che li trovano, e salute per tutto il loro corpo. Proverbi 4:23 Custodisci il tuo cuore piu' d'ogni altra cosa, poiche' da esso procedono le sorgenti della vita. Proverbi 4:24 Rimuovi da te la perversita' della bocca, e allontana da te la falsita' delle labbra. Proverbi 4:25 Gli occhi tuoi guardino bene in faccia, e le tue palpebre si dirigano dritto davanti a te. Proverbi 4:26 Appiana il sentiero dei tuoi piedi, e tutte le tue vie siano ben preparate. Proverbi 4:27 Non piegare ne' a destra ne' a sinistra; ritira il tuo piede dal male. Esortazione a fuggire la donna corrotta Proverbi 5:1 Figliuol mio, sta' attento alla mia sapienza, inclina l'orecchio alla mia intelligenza, Proverbi 5:2 affinche' tu conservi l'accorgimento, e le tue labbra ritengano la scienza. Proverbi 5:3 Poiche' le labbra dell'adultera stillano miele, e la sua bocca e' piu' morbida dell'olio; Proverbi 5:4 ma la fine cui mena e' amara come l'assenzio, e' acuta come una spada a due tagli. Proverbi 5:5 I suoi piedi scendono alla morte, i suoi passi fan capo al soggiorno dei defunti. Proverbi 5:6 Lungi dal prendere il sentiero della vita, le sue vie sono erranti, e non sa dove va. Proverbi 5:7 Or dunque, figliuoli, ascoltatemi, e non vi dipartite dalle parole della mia bocca. Proverbi 5:8 Tieni lontana da lei la tua via, e non t'accostare alla porta della sua casa, Proverbi 5:9 per non dare ad altri il fiore della tua gioventu', e i tuoi anni al tiranno crudele; Proverbi 5:10 perche' degli stranieri non si sazino de' tuoi beni, e le tue fatiche non vadano in casa d'altri; Proverbi 5:11 perche' tu non abbia a gemere quando verra' la tua fine, quando la tua carne e il tuo corpo saran consumati, Proverbi 5:12 e tu non dica: 'Come ho fatto a odiare la correzione, e come ha potuto il cuor mio sprezzare la riprensione? Proverbi 5:13 come ho fatto a non ascoltare la voce di chi m'ammaestrava, e a non porger l'orecchio a chi m'insegnava? Proverbi 5:14 poco manco' che non mi trovassi immerso in ogni male, in mezzo al popolo ed all'assemblea'. Proverbi 5:15 Bevi l'acqua della tua cisterna, l'acqua viva del tuo pozzo. Proverbi 5:16 Le tue fonti debbon esse spargersi al di fuori? e i tuoi rivi debbon essi scorrer per le strade? Proverbi 5:17 Siano per te solo, e non per degli stranieri con te. Proverbi 5:18 Sia benedetta la tua fonte, e vivi lieto con la sposa della tua gioventu'. Proverbi 5:19 Cerva d'amore, cavriola di grazia, le sue carezze t'inebrino in ogni tempo, e sii del continuo rapito nell'affetto suo. Proverbi 5:20 E perche', figliuol mio, t'invaghiresti d'un'estranea, e abbracceresti il seno della donna altrui? Proverbi 5:21 Che' le vie dell'uomo stan davanti agli occhi dell'Eterno, il quale osserva tutti i sentieri di lui. Proverbi 5:22 L'empio sara' preso nelle proprie iniquita', e tenuto stretto dalle funi del suo peccato. Proverbi 5:23 Egli morra' per mancanza di correzione, andra' vacillando per la grandezza della sua follia. Delle mallevadorie Proverbi 6:1 Figliuol mio, se ti sei reso garante per il tuo prossimo, se ti sei impegnato per un estraneo, Proverbi 6:2 sei co'lto nel laccio dalle parole della tua bocca, sei preso dalle parole della tua bocca. Proverbi 6:3 Fa' questo, figliuol mio; disimpegnati, perche' sei caduto in mano del tuo prossimo. Va', gettati ai suoi piedi, insisti, Proverbi 6:4 non dar sonno ai tuoi occhi ne' sopore alle tue palpebre; Proverbi 6:5 disimpegnati come il cavriolo di man del cacciatore, come l'uccello di mano dell'uccellatore. Della pigrizia Proverbi 6:6 Va', pigro, alla formica; considera il suo fare, e diventa savio! Proverbi 6:7 Essa non ha ne' capo, ne' sorvegliante, ne' padrone; Proverbi 6:8 prepara il suo cibo nell'estate, e raduna il suo mangiare durante la raccolta. Proverbi 6:9 Fino a quando, o pigro, giacerai? quando ti desterai dal tuo sonno? Proverbi 6:10 Dormire un po', sonnecchiare un po', incrociare un po' le mani per riposare... Proverbi 6:11 e la tua poverta' verra' come un ladro, e la tua indigenza, come un uomo armato. Della doppiezza Proverbi 6:12 L'uomo da nulla, l'uomo iniquo cammina colla falsita' sulle labbra; Proverbi 6:13 ammicca cogli occhi, parla coi piedi, fa segni con le dita; Proverbi 6:14 ha la perversita' nel cuore, macchina del male in ogni tempo, semina discordie; Proverbi 6:15 percio' la sua ruina verra' ad un tratto, in un attimo sara' distrutto, senza rimedio. Cose che dispiacciono all'Eterno Proverbi 6:16 Sei cose odia l'Eterno, anzi sette gli sono in abominio: Proverbi 6:17 gli occhi alteri, la lingua bugiarda, le mani che spandono sangue innocente, Proverbi 6:18 il cuore che medita disegni iniqui, i piedi che corron frettolosi al male, Proverbi 6:19 il falso testimonio che proferisce menzogne, e chi semina discordie tra fratelli. Dell'adultera Proverbi 6:20 Figliuol mio, osserva i precetti di tuo padre, e non trascurare gl'insegnamenti di tua madre; Proverbi 6:21 tienteli del continuo legati sul cuore e attaccati al collo. Proverbi 6:22 Quando camminerai, ti guideranno; quando giacerai, veglieranno su te; quando ti risveglierai, ragioneranno teco. Proverbi 6:23 Poiche' il precetto e' una lampada e l'insegnamento una luce, e le correzioni della disciplina son la via della vita, Proverbi 6:24 per guardarti dalla donna malvagia, dalle parole lusinghevoli della straniera. Proverbi 6:25 Non bramare in cuor tuo la sua bellezza, e non ti lasciar prendere dalle sue palpebre; Proverbi 6:26 che' per una donna corrotta uno si riduce a un pezzo di pane, e la donna adultera sta in agguato contro un'anima preziosa. Proverbi 6:27 Uno si mettera' forse del fuoco in seno senza che i suoi abiti si brucino? Proverbi 6:28 camminera' forse sui carboni accesi senza scottarsi i piedi? Proverbi 6:29 Cosi e' di chi va dalla moglie del prossimo; chi la tocca non rimarra' impunito. Proverbi 6:30 Non si disprezza il ladro che ruba per saziarsi quand'ha fame; Proverbi 6:31 se e' co'lto, restituira' anche il settuplo, dara' tutti i beni della sua casa. Proverbi 6:32 Ma chi commette un adulterio e' privo di senno; chi fa questo vuol rovinar se stesso. Proverbi 6:33 Trovera' ferite ed ignominia, e l'obbrobrio suo non sara' mai cancellato; Proverbi 6:34 che' la gelosia rende furioso il marito, il quale sara' senza pieta' nel di della vendetta; Proverbi 6:35 non avra' riguardo a riscatto di sorta, e anche se tu moltiplichi i regali, non sara' soddisfatto. Le seduzioni della donna corrotta menano alla morte Proverbi 7:1 Figliuol mio, ritieni le mie parole, e fa' tesoro de' miei comandamenti. Proverbi 7:2 Osserva i miei comandamenti e vivrai; custodisci il mio insegnamento come la pupilla degli occhi. Proverbi 7:3 Le'gateli alle dita, scrivili sulla tavola del tuo cuore. Proverbi 7:4 Di' alla sapienza: 'Tu sei mia sorella', e chiama l'intelligenza amica tua, Proverbi 7:5 affinche' ti preservino dalla donna altrui, dall'estranea che usa parole melate. Proverbi 7:6 Ero alla finestra della mia casa, e dietro alla mia persiana stavo guardando, Proverbi 7:7 quando vidi, tra gli sciocchi, sco'rsi, tra i giovani, un ragazzo privo di senno, Proverbi 7:8 che passava per la strada, presso all'angolo dov'essa abitava, e si dirigeva verso la casa di lei, Proverbi 7:9 al crepuscolo, sul declinar del giorno, allorche' la notte si faceva nera, oscura. Proverbi 7:10 Ed ecco farglisi incontro una donna in abito da meretrice e astuta di cuore, Proverbi 7:11 turbolenta e proterva, che non teneva piede in casa: Proverbi 7:12 ora in istrada, ora per le piazze, e in agguato presso ogni canto. Proverbi 7:13 Essa lo prese, lo bacio', e sfacciatamente gli disse: Proverbi 7:14 'Dovevo fare un sacrifizio di azioni di grazie; oggi ho sciolto i miei voti; Proverbi 7:15 percio' ti son venuta incontro per cercarti, e t'ho trovato. Proverbi 7:16 Ho guarnito il mio letto di morbidi tappeti, di coperte ricamate con filo d'Egitto; Proverbi 7:17 l'ho profumato di mirra, d'aloe' e di cinnamomo. Proverbi 7:18 Vieni inebriamoci d'amore fino al mattino, sollazziamoci in amorosi piaceri; Proverbi 7:19 giacche' il mio marito non e' a casa; e' andato in viaggio lontano; Proverbi 7:20 ha preso seco un sacchetto di danaro, non tornera' a casa che al plenilunio'. Proverbi 7:21 Ella lo sedusse con le sue molte lusinghe, lo trascino' con la dolcezza delle sue labbra. Proverbi 7:22 Egli le ando' dietro subito, come un bove va al macello, come uno stolto e' menato ai ceppi che lo castigheranno, Proverbi 7:23 come un uccello s'affretta al laccio, senza sapere ch'e' teso contro la sua vita, finche' una freccia gli trapassi il fegato. Proverbi 7:24 Or dunque, figliuoli, ascoltatemi, e state attenti alle parole della mia bocca. Proverbi 7:25 Il tuo cuore non si lasci trascinare nelle vie d'una tal donna; non ti sviare per i suoi sentieri; Proverbi 7:26 che' molti ne ha fatti cadere feriti a morte, e grande e' la moltitudine di quelli che ha uccisi. Proverbi 7:27 La sua casa e' la via del soggiorno de' defunti, la strada che scende ai penetrali della morte. I mirabili precetti della sapienza Proverbi 8:1 La sapienza non grida ella? e l'intelligenza non fa ella udire la sua voce? Proverbi 8:2 Ella sta in pie' al sommo dei luoghi elevati, sulla strada, ai crocicchi; Proverbi 8:3 grida presso le porte, all'ingresso della citta', nei viali che menano alle porte; Proverbi 8:4 'Chiamo voi, o uomini principali, e la mia voce si rivolge ai figli del popolo. Proverbi 8:5 Imparate, o semplici, l'accorgimento, e voi, stolti, diventate intelligenti di cuore! Proverbi 8:6 Ascoltate, perche' diro' cose eccellenti, e le mie labbra s'apriranno a insegnar cose rette. Proverbi 8:7 Poiche' la mia bocca esprime il vero, e le mie labbra abominano l'empieta'. Proverbi 8:8 Tutte le parole della mia bocca son conformi a giustizia, non v'e' nulla di torto o di perverso in esse. Proverbi 8:9 Son tutte piane per l'uomo intelligente, e rette per quelli che han trovato la scienza. Proverbi 8:10 Ricevete la mia istruzione anziche' l'argento, e la scienza anziche' l'oro scelto; Proverbi 8:11 poiche' la sapienza val piu' delle perle, e tutti gli oggetti preziosi non la equivalgono. Proverbi 8:12 Io, la sapienza, sto con l'accorgimento, e trovo la scienza della riflessione. Proverbi 8:13 Il timore dell'Eterno e' odiare il male; io odio la superbia, l'arroganza, la via del male e la bocca perversa. Proverbi 8:14 A me appartiene il consiglio e il buon successo; io sono l'intelligenza, a me appartiene la forza. Proverbi 8:15 Per mio mezzo regnano i re, e i principi decretano cio' ch'e' giusto. Proverbi 8:16 Per mio mezzo governano i capi, i nobili, tutti i giudici della terra. Proverbi 8:17 Io amo quelli che m'amano, e quelli che mi cercano mi trovano. Proverbi 8:18 Con me sono ricchezze e gloria, i beni permanenti e la giustizia. Proverbi 8:19 Il mio frutto e' migliore dell'oro fino, e il mio prodotto val piu' che argento eletto. Proverbi 8:20 Io cammino per la via della giustizia, per i sentieri dell'equita', Proverbi 8:21 per far eredi di beni reali quelli che m'amano, e per riempire i loro tesori. Proverbi 8:22 L'Eterno mi formo' al principio de' suoi atti, prima di fare alcuna delle opere sue, ab antico. Proverbi 8:23 Fui stabilita ab eterno, dal principio, prima che la terra fosse. Proverbi 8:24 Fui generata quando non c'erano ancora abissi, quando ancora non c'erano sorgenti rigurgitanti d'acqua. Proverbi 8:25 Fui generata prima che i monti fossero fondati, prima ch'esistessero le colline, Proverbi 8:26 quand'egli ancora non avea fatto ne' la terra ne' i campi ne' le prime zolle della terra coltivabile. Proverbi 8:27 Quand'egli disponeva i cieli io ero la'; quando tracciava un circolo sulla superficie dell'abisso, Proverbi 8:28 quando condensava le nuvole in alto, quando rafforzava le fonti dell'abisso, Proverbi 8:29 quando assegnava al mare il suo limite perche' le acque non oltrepassassero il suo cenno, quando poneva i fondamenti della terra, Proverbi 8:30 io ero presso di lui come un artefice, ero del continuo esuberante di gioia, mi rallegravo in ogni tempo nel suo cospetto; Proverbi 8:31 mi rallegravo nella parte abitabile della sua terra, e trovavo la mia gioia tra i figliuoli degli uomini. Proverbi 8:32 Ed ora, figliuoli, ascoltatemi; beati quelli che osservano le mie vie! Proverbi 8:33 Ascoltate l'istruzione, siate savi, e non la rigettate! Proverbi 8:34 Beato l'uomo che m'ascolta, che veglia ogni giorno alle mie porte, che vigila alla soglia della mia casa! Proverbi 8:35 Poiche' chi mi trova trova la vita, e ottiene favore dall'Eterno. Proverbi 8:36 Ma chi pecca contro di me, fa torto all'anima sua; tutti quelli che m'odiano, amano la morte'. L'invito della sapienza e l'invito della follia Proverbi 9:1 La sapienza ha fabbricato la sua casa, ha lavorato le sue colonne, in numero di sette; Proverbi 9:2 ha ammazzato i suoi animali, ha drogato il suo vino, ed ha anche apparecchiato la sua mensa. Proverbi 9:3 Ha mandato fuori le sue ancelle; dall'alto dei luoghi elevati della citta' ella grida: Proverbi 9:4 'Chi e' sciocco venga qua!' A quelli che son privi di senno dice: Proverbi 9:5 'Venite, mangiate del mio pane e bevete del vino che ho drogato! Proverbi 9:6 Lasciate, o sciocchi, la stoltezza e vivrete, e camminate per la via dell'intelligenza!' Proverbi 9:7 Chi corregge il beffardo s'attira vituperio, e chi riprende l'empio riceve affronto. Proverbi 9:8 Non riprendere il beffardo, per tema che t'odi; riprendi il savio, e t'amera'. Proverbi 9:9 Istruisci il savio e diventera' piu' savio che mai; ammaestra il giusto e accrescera' il suo sapere. Proverbi 9:10 Il principio della sapienza e' il timor dell'Eterno, e conoscere il Santo e' l'intelligenza. Proverbi 9:11 Poiche' per mio mezzo ti saran moltiplicati i giorni, e ti saranno aumentati anni di vita. Proverbi 9:12 Se sei savio, sei savio per te stesso; se sei beffardo tu solo ne porterai la pena. Proverbi 9:13 La follia e' una donna turbolenta, sciocca, che non sa nulla, nulla. Proverbi 9:14 Siede alla porta di casa, sopra una sedia, ne' luoghi elevati della citta', Proverbi 9:15 per gridare a quelli che passan per la via, che van diritti per la loro strada: Proverbi 9:16 'Chi e' sciocco venga qua!' E a chi e' privo di senno dice: Proverbi 9:17 'Le acque rubate son dolci, e il pane mangiato di nascosto e' soave'. Proverbi 9:18 Ma egli non sa che quivi sono i defunti, che i suoi convitati son nel fondo del soggiorno de' morti. 2. PROVERBI DI SALOMONE (Cap. 10 a 22:16) Proverbi 10:1 Proverbi di Salomone. Un figliuol savio rallegra suo padre, ma un figliuolo stolto e' il cordoglio di sua madre. Proverbi 10:2 I tesori d'empieta' non giovano, ma la giustizia libera dalla morte. Proverbi 10:3 L'Eterno non permette che il giusto soffra la fame, ma respinge insoddisfatta l'avidita' degli empi. Proverbi 10:4 Chi lavora con mano pigra impoverisce, ma la mano dei diligenti fa arricchire. Proverbi 10:5 Chi raccoglie nella estate e' un figliuolo prudente, ma chi dorme durante la raccolta e' un figliuolo che fa vergogna. Proverbi 10:6 Benedizioni vengono sul capo dei giusti, ma la violenza cuopre la bocca degli empi. Proverbi 10:7 La memoria del giusto e' in benedizione, ma il nome degli empi marcisce. Proverbi 10:8 Il savio di cuore accetta i precetti, ma lo stolto di labbra va in precipizio. Proverbi 10:9 Chi cammina nella integrita' cammina sicuro, ma chi va per vie tortuose sara' scoperto. Proverbi 10:10 Chi ammicca con l'occhio cagiona dolore, e lo stolto di labbra va in precipizio. Proverbi 10:11 La bocca del giusto e' una fonte di vita, ma la bocca degli empi nasconde violenza. Proverbi 10:12 L'odio provoca liti, ma l'amore cuopre ogni fallo. Proverbi 10:13 Sulle labbra dell'uomo intelligente si trova la sapienza, ma il bastone e' per il dosso di chi e' privo di senno. Proverbi 10:14 I savi tengono in serbo la scienza, ma la bocca dello stolto e' una rovina imminente. Proverbi 10:15 I beni del ricco sono la sua citta' forte; la rovina de' poveri e' la loro poverta'. Proverbi 10:16 Il lavoro del giusto serve alla vita, le entrate dell'empio servono al peccato. Proverbi 10:17 Chi tien conto della correzione, segue il cammino della vita; ma chi non fa caso della riprensione si smarrisce. Proverbi 10:18 Chi dissimula l'odio ha labbra bugiarde, e chi spande la calunnia e' uno stolto. Proverbi 10:19 Nella moltitudine delle parole non manca la colpa, ma chi frena le sue labbra e' prudente. Proverbi 10:20 La lingua del giusto e' argento eletto; il cuore degli empi val poco. Proverbi 10:21 Le labbra del giusto pascono molti, ma gli stolti muoiono per mancanza di senno. Proverbi 10:22 Quel che fa ricchi e' la benedizione dell'Eterno e il tormento che uno si da' non le aggiunge nulla. Proverbi 10:23 Commettere un delitto, per lo stolto, e' come uno spasso; tale e' la sapienza per l'uomo accorto. Proverbi 10:24 All'empio succede quello che teme, ma ai giusti e' concesso quel che desiderano. Proverbi 10:25 Come procella che passa, l'empio non e' piu', ma il giusto ha un fondamento eterno. Proverbi 10:26 Come l'aceto ai denti e il fumo agli occhi, cosi e' il pigro per chi lo manda. Proverbi 10:27 Il timor dell'Eterno accresce i giorni ma gli anni degli empi saranno accorciati. Proverbi 10:28 L'aspettazione dei giusti e' letizia, ma la speranza degli empi perira'. Proverbi 10:29 La via dell'Eterno e' una fortezza per l'uomo integro, ma una rovina per gli operatori d'iniquita'. Proverbi 10:30 Il giusto non sara' mai smosso, ma gli empi non abiteranno la terra. Proverbi 10:31 La bocca del giusto sgorga sapienza, ma la lingua perversa sara' soppressa. Proverbi 10:32 Le labbra del giusto conoscono cio' che e' grato, ma la bocca degli empi e' piena di perversita'. Proverbi 11:1 La bilancia falsa e' un abominio per l'Eterno, ma il peso giusto gli e' grato. Proverbi 11:2 Venuta la superbia, viene anche l'ignominia; ma la sapienza e' con gli umili. Proverbi 11:3 L'integrita' degli uomini retti li guida, ma la perversita' dei perfidi e' la loro rovina. Proverbi 11:4 Le ricchezze non servono a nulla nel giorno dell'ira, ma la giustizia salva da morte. Proverbi 11:5 La giustizia dell'uomo integro gli appiana la via, ma l'empio cade per la sua empieta'. Proverbi 11:6 La giustizia degli uomini retti li libera, ma i perfidi restan presi nella loro propria malizia. Proverbi 11:7 Quando un empio muore, la sua speranza perisce, e l'aspettazione degl'iniqui e' annientata. Proverbi 11:8 Il giusto e' tratto fuor dalla distretta, e l'empio ne prende il posto. Proverbi 11:9 Con la sua bocca l'ipocrita rovina il suo prossimo, ma i giusti sono liberati dalla loro perspicacia. Proverbi 11:10 Quando i giusti prosperano, la citta' gioisce; ma quando periscono gli empi son gridi di giubilo. Proverbi 11:11 Per la benedizione degli uomini retti la citta' e' esaltata, ma e' sovvertita dalla bocca degli empi. Proverbi 11:12 Chi sprezza il prossimo e' privo di senno, ma l'uomo accorto tace. Proverbi 11:13 Chi va sparlando svela i segreti, ma chi ha lo spirito leale tien celata la cosa. Proverbi 11:14 Quando manca una savia direzione il popolo cade; nel gran numero de' consiglieri sta la salvezza. Proverbi 11:15 Chi si fa mallevadore d'un altro ne soffre danno, ma chi odia la mallevadoria e' sicuro. Proverbi 11:16 La donna graziosa ottiene la gloria, e gli uomini forti ottengon la ricchezza. Proverbi 11:17 L'uomo benigno fa del bene a se stesso, ma il crudele tortura la sua propria carne. Proverbi 11:18 L'empio fa un'opera fallace, ma chi semina giustizia ha una ricompensa sicura. Proverbi 11:19 Cosi la giustizia mena alla vita, ma chi va dietro al male s'incammina alla morte. Proverbi 11:20 I perversi di cuore sono un abominio per l'Eterno, ma gl'integri nella loro condotta gli sono graditi. Proverbi 11:21 No, certo, il malvagio non rimarra' impunito, ma la progenie dei giusti scampera'. Proverbi 11:22 Una donna bella, ma senza giudizio, e' un anello d'oro nel grifo d'un porco. Proverbi 11:23 Il desiderio dei giusti e' il bene soltanto, ma la prospettiva degli empi e' l'ira. Proverbi 11:24 C'e' chi spande liberalmente e diventa piu' ricco, e c'e' chi risparmia piu' del dovere e non fa che impoverire. Proverbi 11:25 L'anima benefica sara' nell'abbondanza, e chi annaffia sara' egli pure annaffiato. Proverbi 11:26 Chi detiene il grano e' maledetto dal popolo, ma la benedizione e' sul capo di chi lo vende. Proverbi 11:27 Chi procaccia il bene s'attira benevolenza, ma chi cerca il male, male gl'incogliera'. Proverbi 11:28 Chi confida nelle sue ricchezze cadra', ma i giusti rinverdiranno a guisa di fronde. Proverbi 11:29 Chi getta lo scompiglio in casa sua ereditera' vento, e lo stolto sara' lo schiavo di chi ha il cuor savio. Proverbi 11:30 Il frutto del giusto e' un albero di vita, e il savio fa conquista d'anime. Proverbi 11:31 Ecco, il giusto riceve la sua retribuzione sulla terra, quanto piu' l'empio e il peccatore! Proverbi 12:1 Chi ama la correzione ama la scienza, ma chi odia la riprensione e' uno stupido. Proverbi 12:2 L'uomo buono ottiene il favore dell'Eterno, ma l'Eterno condanna l'uomo pien di malizia. Proverbi 12:3 L'uomo non diventa stabile con l'empieta', ma la radice dei giusti non sara' mai smossa. Proverbi 12:4 La donna virtuosa e' la corona del marito, ma quella che fa vergogna gli e' un tarlo nell'ossa. Proverbi 12:5 I pensieri dei giusti sono equita', ma i disegni degli empi son frode. Proverbi 12:6 Le parole degli empi insidiano la vita, ma la bocca degli uomini retti procura liberazione. Proverbi 12:7 Gli empi, una volta rovesciati, non sono piu', ma la casa dei giusti rimane in piedi. Proverbi 12:8 L'uomo e' lodato in proporzione del suo senno, ma chi ha il cuore pervertito sara' sprezzato. Proverbi 12:9 e' meglio essere in umile stato ed avere un servo, che fare il borioso e mancar di pane. Proverbi 12:10 Il giusto ha cura della vita del suo bestiame, ma le viscere degli empi sono crudeli. Proverbi 12:11 Chi coltiva la sua terra avra' pane da saziarsi, ma chi va dietro ai fannulloni e' privo di senno. Proverbi 12:12 L'empio agogna la preda de' malvagi, ma la radice dei giusti porta il suo frutto. Proverbi 12:13 Nel peccato delle labbra sta un'insidia funesta, ma il giusto uscira' dalla distretta. Proverbi 12:14 Per il frutto della sua bocca l'uomo e' saziato di beni, e ad ognuno e' reso secondo l'opera delle sue mani. Proverbi 12:15 La via dello stolto e' diritta agli occhi suoi, ma chi ascolta i consigli e' savio. Proverbi 12:16 Lo stolto lascia scorger subito il suo cruccio, ma chi dissimula un affronto e' uomo accorto. Proverbi 12:17 Chi dice la verita' proclama cio' ch'e' giusto, ma il falso testimonio parla con inganno. Proverbi 12:18 C'e' chi, parlando inconsultamente, trafigge come spada, ma la lingua de' savi reca guarigione. Proverbi 12:19 Il labbro veridico e' stabile in perpetuo, ma la lingua bugiarda non dura che un istante. Proverbi 12:20 L'inganno e' nel cuore di chi macchina il male, ma per chi nutre propositi di pace v'e' gioia. Proverbi 12:21 Nessun male incoglie al giusto, ma gli empi son pieni di guai. Proverbi 12:22 Le labbra bugiarde sono un abominio per l'Eterno, ma quelli che agiscono con sincerita' gli sono graditi. Proverbi 12:23 L'uomo accorto nasconde quello che sa, ma il cuor degli stolti proclama la loro follia. Proverbi 12:24 La mano dei diligenti dominera', ma la pigra sara' tributaria. Proverbi 12:25 Il cordoglio ch'e' nel cuore dell'uomo l'abbatte, ma la parola buona lo rallegra. Proverbi 12:26 Il giusto indica la strada al suo compagno, ma la via degli empi li fa smarrire. Proverbi 12:27 Il pigro non arrostisce la sua caccia, ma la solerzia e' per l'uomo un tesoro prezioso. Proverbi 12:28 Nel sentiero della giustizia sta la vita, e nella via ch'essa traccia non v'e' morte. Proverbi 13:1 Il figliuol savio ascolta l'istruzione di suo padre, ma il beffardo non ascolta rimproveri. Proverbi 13:2 Per il frutto delle sue labbra uno gode del bene, ma il desiderio dei perfidi e' la violenza. Proverbi 13:3 Chi custodisce la sua bocca preserva la propria vita; chi apre troppo le labbra va incontro alla rovina. Proverbi 13:4 L'anima del pigro desidera, e non ha nulla, ma l'anima dei diligenti sara' soddisfatta appieno. Proverbi 13:5 Il giusto odia la menzogna, ma l'empio getta sugli altri vituperio ed onta. Proverbi 13:6 La giustizia protegge l'uomo che cammina nella integrita', ma l'empieta' atterra il peccatore. Proverbi 13:7 C'e' chi fa il ricco e non ha nulla; c'e' chi fa il povero e ha di gran beni. Proverbi 13:8 La ricchezza d'un uomo serve come riscatto della sua vita, ma il povero non ode mai minacce. Proverbi 13:9 La luce dei giusti e' gaia, ma la lampada degli empi si spegne. Proverbi 13:10 Dall'orgoglio non vien che contesa, ma la sapienza e' con chi da' retta ai consigli. Proverbi 13:11 La ricchezza male acquistata va scemando, ma chi accumula a poco a poco l'aumenta. Proverbi 13:12 La speranza differita fa languire il cuore, ma il desiderio adempiuto e' un albero di vita. Proverbi 13:13 Chi sprezza la parola si costituisce, di fronte ad essa, debitore, ma chi rispetta il comandamento sara' ricompensato. Proverbi 13:14 L'insegnamento del savio e' una fonte di vita per schivare le insidie della morte. Proverbi 13:15 Buon senno procura favore, ma il procedere dei perfidi e' duro. Proverbi 13:16 Ogni uomo accorto agisce con conoscenza, ma l'insensato fa sfoggio di follia. Proverbi 13:17 Il messo malvagio cade in sciagure, ma l'ambasciatore fedele reca guarigione. Proverbi 13:18 Miseria e vergogna a chi rigetta la correzione, ma chi da' retta alla riprensione e' onorato. Proverbi 13:19 Il desiderio adempiuto e' dolce all'anima, ma agl'insensati fa orrore l'evitare il male. Proverbi 13:20 Chi va coi savi diventa savio, ma il compagno degl'insensati diventa cattivo. Proverbi 13:21 Il male perseguita i peccatori ma il giusto e' ricompensato col bene. Proverbi 13:22 L'uomo buono lascia una eredita' ai figli de' suoi figli, ma la ricchezza del peccatore e' riserbata al giusto. Proverbi 13:23 Il campo lavorato dal povero da' cibo in abbondanza, ma v'e' chi perisce per mancanza di equita'. Proverbi 13:24 Chi risparmia la verga odia il suo figliuolo, ma chi l'ama, lo corregge per tempo. Proverbi 13:25 Il giusto ha di che mangiare a sazieta', ma il ventre degli empi manca di cibo. Proverbi 14:1 La donna savia edifica la sua casa, ma la stolta l'abbatte con le proprie mani. Proverbi 14:2 Chi cammina nella rettitudine teme l'Eterno, ma chi e' pervertito nelle sue vie lo sprezza. Proverbi 14:3 Nella bocca dello stolto germoglia la superbia, ma le labbra dei savi son la loro custodia. Proverbi 14:4 Dove mancano i buoi e' vuoto il granaio, ma l'abbondanza della raccolta sta nella forza del bove. Proverbi 14:5 Il testimonio fedele non mentisce, ma il testimonio falso spaccia menzogne. Proverbi 14:6 Il beffardo cerca la sapienza e non la trova, ma per l'uomo intelligente la scienza e' cosa facile. Proverbi 14:7 Vattene lungi dallo stolto; sulle sue labbra certo non hai trovato scienza. Proverbi 14:8 La sapienza dell'uomo accorto sta nel discernere la propria strada; ma la follia degli stolti non e' che inganno. Proverbi 14:9 Gli insensati si burlano delle colpe commesse, ma il favore dell'Eterno sta fra gli uomini retti. Proverbi 14:10 Il cuore conosce la sua propria amarezza, e alla sua gioia non puo' prender parte un estraneo. Proverbi 14:11 La casa degli empi sara' distrutta, ma la tenda degli uomini retti fiorira'. Proverbi 14:12 V'e' tal via che all'uomo par dritta, ma finisce col menare alla morte. Proverbi 14:13 Anche ridendo, il cuore puo' esser triste; e l'allegrezza puo' finire in dolore. Proverbi 14:14 Lo sviato di cuore avra' la ricompensa dal suo modo di vivere, e l'uomo dabbene, quella delle opere sue. Proverbi 14:15 Lo scemo crede tutto quel che si dice, ma l'uomo prudente bada ai suoi passi. Proverbi 14:16 Il savio teme, ed evita il male; ma lo stolto e' arrogante e presuntuoso. Proverbi 14:17 Chi e' pronto all'ira commette follie, e l'uomo pien di malizia diventa odioso. Proverbi 14:18 Gli scemi ereditano stoltezza, ma i prudenti s'incoronano di scienza. Proverbi 14:19 I malvagi si chinano dinanzi ai buoni, e gli empi alle porte de' giusti. Proverbi 14:20 Il povero e' odiato anche dal suo compagno, ma gli amici del ricco son molti. Proverbi 14:21 Chi sprezza il prossimo pecca, ma beato chi ha pieta' dei miseri! Proverbi 14:22 Quelli che meditano il male non son forse traviati? ma quelli che meditano il bene trovan grazia e fedelta'. Proverbi 14:23 In ogni fatica v'e' profitto, ma il chiacchierare mena all'indigenza. Proverbi 14:24 La corona de' savi e' la loro ricchezza, ma la follia degli stolti non e' che follia. Proverbi 14:25 Il testimonio verace salva delle vite, ma chi spaccia bugie non fa che ingannare. Proverbi 14:26 V'e' una gran sicurezza nel timor dell'Eterno; Egli sara' un rifugio per i figli di chi lo teme. Proverbi 14:27 Il timor dell'Eterno e' fonte di vita e fa schivare le insidie della morte. Proverbi 14:28 La moltitudine del popolo e' la gloria del re, ma la scarsezza de' sudditi e' la rovina del principe. Proverbi 14:29 Chi e' lento all'ira ha un gran buon senso, ma chi e' pronto ad andare in collera mostra la sua follia. Proverbi 14:30 Un cuor calmo e' la vita del corpo, ma l'invidia e' la carie dell'ossa. Proverbi 14:31 Chi opprime il povero oltraggia Colui che l'ha fatto, ma chi ha pieta' del bisognoso, l'onora. Proverbi 14:32 L'empio e' travolto dalla sua sventura, ma il giusto spera anche nella morte. Proverbi 14:33 La sapienza riposa nel cuore dell'uomo intelligente, ma in mezzo agli stolti si fa tosto conoscere. Proverbi 14:34 La giustizia innalza una nazione, ma il peccato e' la vergogna dei popoli. Proverbi 14:35 Il favore del re e' per il servo prudente, ma la sua ira e' per chi gli fa onta. Proverbi 15:1 La risposta dolce calma il furore, ma la parola dura eccita l'ira. Proverbi 15:2 La lingua dei savi e' ricca di scienza, ma la bocca degli stolti sgorga follia. Proverbi 15:3 Gli occhi dell'Eterno sono in ogni luogo, osservando i cattivi ed i buoni. Proverbi 15:4 La lingua che calma, e' un albero di vita; ma la lingua perversa strazia lo spirito. Proverbi 15:5 L'insensato disdegna l'istruzione di suo padre, ma chi tien conto della riprensione diviene accorto. Proverbi 15:6 Nella casa del giusto v'e' grande abbondanza, ma nell'entrate dell'empio c'e' turbolenza. Proverbi 15:7 Le labbra dei savi spargono scienza, ma non cosi il cuore degli stolti. Proverbi 15:8 Il sacrifizio degli empi e' in abominio all'Eterno, ma la preghiera degli uomini retti gli e' grata. Proverbi 15:9 La via dell'empio e' in abominio all'Eterno, ma egli ama chi segue la giustizia. Proverbi 15:10 Una dura correzione aspetta chi lascia la diritta via; chi odia la riprensione morra'. Proverbi 15:11 Il soggiorno de' morti e l'abisso stanno dinanzi all'Eterno; quanto piu' i cuori de' figliuoli degli uomini! Proverbi 15:12 Il beffardo non ama che altri lo riprenda; egli non va dai savi. Proverbi 15:13 Il cuore allegro rende ilare il volto, ma quando il cuore e' triste, lo spirito e' abbattuto. Proverbi 15:14 Il cuor dell'uomo intelligente cerca la scienza, ma la bocca degli stolti si pasce di follia. Proverbi 15:15 Tutt'i giorni dell'afflitto sono cattivi, ma il cuor contento e' un convito perenne. Proverbi 15:16 Meglio poco col timor dell'Eterno, che gran tesoro con turbolenza. Proverbi 15:17 Meglio un piatto d'erbe, dov'e' l'amore, che un bove ingrassato, dov'e' l'odio. Proverbi 15:18 L'uomo iracondo fa nascere contese, ma chi e' lento all'ira acqueta le liti. Proverbi 15:19 La via del pigro e' come una siepe di spine, ma il sentiero degli uomini retti e' piano. Proverbi 15:20 Il figliuol savio rallegra il padre, ma l'uomo stolto disprezza sua madre. Proverbi 15:21 La follia e' una gioia per chi e' privo di senno, ma l'uomo prudente cammina retto per la sua via. Proverbi 15:22 I disegni falliscono, dove mancano i consigli; ma riescono, dove son molti i consiglieri. Proverbi 15:23 Uno prova allegrezza quando risponde bene; e com'e' buona una parola detta a tempo! Proverbi 15:24 Per l'uomo sagace la via della vita mena in alto, e gli fa evitare il soggiorno de' morti, in basso. Proverbi 15:25 L'Eterno spianta la casa dei superbi, ma rende stabili i confini della vedova. Proverbi 15:26 I pensieri malvagi sono in abominio all'Eterno, ma le parole benevole son pure agli occhi suoi. Proverbi 15:27 Chi e' avido di lucro conturba la sua casa, ma chi odia i regali vivra'. Proverbi 15:28 Il cuor del giusto medita la sua risposta, ma la bocca degli empi sgorga cose malvage. Proverbi 15:29 L'Eterno e' lungi dagli empi, ma ascolta la preghiera dei giusti. Proverbi 15:30 Uno sguardo lucente rallegra il cuore; una buona notizia impingua l'ossa. Proverbi 15:31 L'orecchio attento alla riprensione che mena a vita, dimorera' fra i savi. Proverbi 15:32 Chi rigetta l'istruzione disprezza l'anima sua, ma chi da' retta alla riprensione acquista senno. Proverbi 15:33 Il timor dell'Eterno e' scuola di sapienza; e l'umilta' precede la gloria. Proverbi 16:1 All'uomo, i disegni del cuore; ma la risposta della lingua vien dall'Eterno. Proverbi 16:2 Tutte le vie dell'uomo a lui sembran pure, ma l'Eterno pesa gli spiriti. Proverbi 16:3 Rimetti le cose tue nell'Eterno, e i tuoi disegni avran buona riuscita. Proverbi 16:4 L'Eterno ha fatto ogni cosa per uno scopo; anche l'empio, per il di della sventura. Proverbi 16:5 Chi e' altero d'animo e' in abominio all'Eterno; certo e' che non rimarra' impunito. Proverbi 16:6 Con la bonta' e con la fedelta' l'iniquita' si espia, e col timor dell'Eterno si evita il male. Proverbi 16:7 Quando l'Eterno gradisce le vie d'un uomo, riconcilia con lui anche i nemici. Proverbi 16:8 Meglio poco con giustizia, che grandi entrate senza equita'. Proverbi 16:9 Il cuor dell'uomo medita la sua via, ma l'Eterno dirige i suoi passi. Proverbi 16:10 Sulle labbra del re sta una sentenza divina; quando pronunzia il giudizio la sua bocca non erra. Proverbi 16:11 La stadera e le bilance giuste appartengono all'Eterno, tutti i pesi del sacchetto son opera sua. Proverbi 16:12 I re hanno orrore di fare il male, perche' il trono e' reso stabile con la giustizia. Proverbi 16:13 Le labbra giuste sono gradite ai re; essi amano chi parla rettamente. Proverbi 16:14 Ira del re vuol dire messaggeri di morte, ma l'uomo savio la plachera'. Proverbi 16:15 La serenita' del volto del re da' la vita, e il suo favore e' come nube di pioggia primaverile. Proverbi 16:16 L'acquisto della sapienza oh quanto e' migliore di quello dell'oro, e l'acquisto dell'intelligenza preferibile a quel dell'argento! Proverbi 16:17 La strada maestra dell'uomo retto e' evitare il male; chi bada alla sua via preserva l'anima sua. Proverbi 16:18 La superbia precede la rovina, e l'alterezza dello spirito precede la caduta. Proverbi 16:19 Meglio esser umile di spirito coi miseri, che spartir la preda coi superbi. Proverbi 16:20 Chi presta attenzione alla Parola se ne trovera' bene, e beato colui che confida nell'Eterno! Proverbi 16:21 Il savio di cuore e' chiamato intelligente, e la dolcezza delle labbra aumenta il sapere. Proverbi 16:22 Il senno, per chi lo possiede, e' fonte di vita, ma la stoltezza e' il castigo degli stolti. Proverbi 16:23 Il cuore del savio gli rende assennata la bocca, e aumenta il sapere sulle sue labbra. Proverbi 16:24 Le parole soavi sono un favo di miele: dolcezza all'anima, salute al corpo. Proverbi 16:25 V'e' tal via che all'uomo par diritta, ma finisce col menare alla morte. Proverbi 16:26 La fame del lavoratore lavora per lui, perche' la sua bocca lo stimola. Proverbi 16:27 L'uomo cattivo va scavando ad altri del male; sulle sue labbra c'e' come un fuoco divorante. Proverbi 16:28 L'uomo perverso semina contese, e il maldicente disunisce gli amici migliori. Proverbi 16:29 L'uomo violento trascina il compagno, e lo mena per una via non buona. Proverbi 16:30 Chi chiude gli occhi per macchinar cose perverse, chi si morde le labbra, ha gia' compiuto il male. Proverbi 16:31 I capelli bianchi sono una corona d'onore; la si trova sulla via della giustizia. Proverbi 16:32 Chi e' lento all'ira val piu' del prode guerriero; chi padroneggia se stesso val piu' di chi espugna citta'. Proverbi 16:33 Si gettan le sorti nel grembo, ma ogni decisione vien dall'Eterno. Proverbi 17:1 e' meglio un tozzo di pan secco con la pace, che una casa piena di carni con la discordia. Proverbi 17:2 Il servo sagace dominera' sul figlio che fa onta, e avra' parte all'eredita' insieme coi fratelli. Proverbi 17:3 La coppella e' per l'argento e il fornello per l'oro, ma chi prova i cuori e' l'Eterno. Proverbi 17:4 Il malvagio da' ascolto alle labbra inique, e il bugiardo da' retta alla cattiva lingua. Proverbi 17:5 Chi beffa il povero oltraggia Colui che l'ha fatto; chi si rallegra dell'altrui sventura non rimarra' impunito. Proverbi 17:6 I figliuoli de' figliuoli son la corona de' vecchi, e i padri son la gloria dei loro figliuoli. Proverbi 17:7 Un parlar solenne non s'addice all'uomo da nulla; quanto meno s'addicono ad un principe labbra bugiarde! Proverbi 17:8 Il regalo e' una pietra preziosa agli occhi di chi lo possiede; dovunque si volga, egli riesce. Proverbi 17:9 Chi copre i falli si procura amore, ma chi sempre vi torna su, disunisce gli amici migliori. Proverbi 17:10 Un rimprovero fa piu' impressione all'uomo intelligente, che cento percosse allo stolto. Proverbi 17:11 Il malvagio non cerca che ribellione, ma un messaggero crudele gli sara' mandato contro. Proverbi 17:12 Meglio imbattersi in un'orsa derubata dei suoi piccini, che in un insensato nella sua follia. Proverbi 17:13 Il male non si dipartira' dalla casa di chi rende il male per il bene. Proverbi 17:14 Cominciare una contesa e' dar la stura all'acqua; percio' ritirati prima che la lite s'inasprisca. Proverbi 17:15 Chi assolve il reo e chi condanna il giusto sono ambedue in abominio all'Eterno. Proverbi 17:16 A che serve il danaro in mano allo stolto? ad acquistar saviezza?... Ma se non ha senno. Proverbi 17:17 L'amico ama in ogni tempo; e' nato per essere un fratello nella distretta. Proverbi 17:18 L'uomo privo di senno da' la mano e fa sicurta' per altri davanti al suo prossimo. Proverbi 17:19 Chi ama le liti ama il peccato; chi alza troppo la sua porta, cerca la rovina. Proverbi 17:20 Chi ha il cuor falso non trova bene, e chi ha la lingua perversa cade nella sciagura. Proverbi 17:21 Chi genera uno stolto ne avra' cordoglio, e il padre dell'uomo da nulla non avra' gioia. Proverbi 17:22 Un cuore allegro e' un buon rimedio, ma uno spirito abbattuto secca l'ossa. Proverbi 17:23 L'empio accetta regali di sottomano per pervertire le vie della giustizia. Proverbi 17:24 La sapienza sta dinanzi a chi ha intelligenza, ma gli occhi dello stolto vagano agli estremi confini della terra. Proverbi 17:25 Il figliuolo stolto e' il cordoglio del padre e l'amarezza di colei che l'ha partorito. Proverbi 17:26 Non e' bene condannare il giusto, foss'anche ad un'ammenda, ne' colpire i principi per la loro probita'. Proverbi 17:27 Chi modera le sue parole possiede la scienza, e chi ha lo spirito calmo e' un uomo prudente. Proverbi 17:28 Anche lo stolto, quando tace, passa per savio; chi tien chiuse le labbra e' uomo intelligente. Proverbi 18:1 Chi si separa dagli altri cerca la propria soddisfazione e s'arrabbia contro tutto cio' ch'e' profittevole. Proverbi 18:2 Lo stolto prende piacere, non nella prudenza, ma soltanto nel manifestare cio' che ha nel cuore. Proverbi 18:3 Quando viene l'empio, viene anche lo sprezzo; e, con la vergogna, viene l'obbrobrio. Proverbi 18:4 Le parole della bocca d'un uomo sono acque profonde; la fonte di sapienza e' un rivo che scorre perenne. Proverbi 18:5 Non e' bene aver per l'empio dei riguardi personali, per far torto al giusto nel giudizio. Proverbi 18:6 Le labbra dello stolto menano alle liti, e la sua bocca chiama le percosse. Proverbi 18:7 La bocca dello stolto e' la sua rovina, e le sue labbra, sono un laccio per l'anima sua. Proverbi 18:8 Le parole del maldicente son come ghiottonerie, e penetrano fino nell'intimo delle viscere. Proverbi 18:9 Anche colui ch'e' infingardo nel suo lavoro e' fratello del dissipatore. Proverbi 18:10 Il nome dell'Eterno e' una forte torre; il giusto vi corre, e vi trova un alto rifugio. Proverbi 18:11 I beni del ricco son la sua citta' forte; son come un'alta muraglia... nella sua immaginazione. Proverbi 18:12 Prima della rovina, il cuor dell'uomo s'innalza, ma l'umilta' precede la gloria. Proverbi 18:13 Chi risponde prima d'aver ascoltato, mostra la sua follia, e rimane confuso. Proverbi 18:14 Lo spirito dell'uomo lo sostiene quand'egli e' infermo; ma lo spirito abbattuto chi lo sollevera'? Proverbi 18:15 Il cuore dell'uomo intelligente acquista la scienza, e l'orecchio dei savi la cerca. Proverbi 18:16 I regali che uno fa gli apron la strada e gli danno adito ai grandi. Proverbi 18:17 Il primo a perorare la propria causa par che abbia ragione; ma vien l'altra parte, e scruta quello a fondo. Proverbi 18:18 La sorte fa cessare le liti e decide fra i grandi. Proverbi 18:19 Un fratello offeso e' piu' inespugnabile d'una citta' forte; e le liti tra fratelli son come le sbarre d'un castello. Proverbi 18:20 Col frutto della sua bocca l'uomo sazia il corpo; si sazia col provento delle sue labbra. Proverbi 18:21 Morte e vita sono in potere della lingua; chi l'ama ne mangera' i frutti. Proverbi 18:22 Chi ha trovato moglie ha trovato un bene e ha ottenuto un favore dall'Eterno. Proverbi 18:23 Il povero parla supplicando, e il ricco risponde con durezza. Proverbi 18:24 Chi ha molti amici li ha per sua disgrazia; ma v'e' tale amico, ch'e' piu' affezionato d'un fratello. Proverbi 19:1 Meglio un povero che cammina nella sua integrita', di colui ch'e' perverso di labbra ed anche stolto. Proverbi 19:2 L'ardore stesso, senza conoscenza, non e' cosa buona: e chi cammina in fretta sbaglia strada. Proverbi 19:3 La stoltezza dell'uomo ne perverte la via, ma il cuor di lui s'irrita contro l'Eterno. Proverbi 19:4 Le ricchezze procurano gran numero d'amici, ma il povero e' abbandonato anche dal suo compagno. Proverbi 19:5 Il falso testimonio non rimarra' impunito, e chi spaccia menzogne non avra' scampo. Proverbi 19:6 Molti corteggiano l'uomo generoso, e tutti sono amici dell'uomo munificente. Proverbi 19:7 Tutti i fratelli del povero l'odiano; quanto piu' gli amici suoi s'allontaneranno da lui! Ei li sollecita con parole, ma gia' sono scomparsi. Proverbi 19:8 Chi acquista senno ama l'anima sua; e chi serba con cura la prudenza trovera' del bene. Proverbi 19:9 Il falso testimonio non rimarra' impunito, e chi spaccia menzogne perira'. Proverbi 19:10 Vivere in delizie non s'addice allo stolto; quanto meno s'addice allo schiavo dominare sui principi! Proverbi 19:11 Il senno rende l'uomo lento all'ira, ed egli stima sua gloria il passar sopra le offese. Proverbi 19:12 L'ira del re e' come il ruggito d'un leone, ma il suo favore e' come rugiada sull'erba. Proverbi 19:13 Un figliuolo stolto e' una grande sciagura per suo padre, e le risse d'una moglie sono il gocciolar continuo d'un tetto. Proverbi 19:14 Casa e ricchezze sono un'eredita' dei padri, ma una moglie giudiziosa e' un dono dell'Eterno. Proverbi 19:15 La pigrizia fa cadere nel torpore, e l'anima indolente patira' la fame. Proverbi 19:16 Chi osserva il comandamento ha cura dell'anima sua, ma chi non si da' pensiero della propria condotta morra'. Proverbi 19:17 Chi ha pieta' del povero presta all'Eterno, che gli contraccambiera' l'opera buona. Proverbi 19:18 Castiga il tuo figliuolo, mentre c'e' ancora speranza, ma non ti lasciar andare sino a farlo morire. Proverbi 19:19 L'uomo dalla collera violenta dev'esser punito; che', se lo scampi, dovrai tornare daccapo. Proverbi 19:20 Ascolta il consiglio e ricevi l'istruzione, affinche' tu diventi savio per il resto della vita. Proverbi 19:21 Ci sono molti disegni nel cuor dell'uomo, ma il piano dell'Eterno e' quello che sussiste. Proverbi 19:22 Cio' che rende caro l'uomo e' la bonta', e un povero val piu' d'un bugiardo. Proverbi 19:23 Il timor dell'Eterno mena alla vita; chi l'ha si sazia, e passa la notte non visitato da alcun male. Proverbi 19:24 Il pigro tuffa la mano nel piatto, e non fa neppure tanto da portarla alla bocca. Proverbi 19:25 Percuoti il beffardo, e il semplice si fara' accorto; riprendi l'intelligente, e imparera' la scienza. Proverbi 19:26 Il figlio che fa vergogna e disonore, rovina suo padre e scaccia sua madre. Proverbi 19:27 Cessa, figliuol mio, d'ascoltar l'istruzione, se ti vuoi allontanare dalle parole della scienza. Proverbi 19:28 Il testimonio iniquo si burla della giustizia, e la bocca degli empi trangugia l'iniquita'. Proverbi 19:29 I giudicī son preparati per i beffardi e le percosse per il dosso degli stolti. Proverbi 20:1 Il vino e' schernitore, la bevanda alcoolica e' turbolenta, e chiunque se ne lascia sopraffare non e' savio. Proverbi 20:2 Il terrore che incute il re e' come il ruggito d'un leone; chi lo irrita pecca contro la propria vita. Proverbi 20:3 e' una gloria per l'uomo l'astenersi dalle contese, ma chiunque e' insensato mostra i denti. Proverbi 20:4 Il pigro non ara a causa del freddo; alla raccolta verra' a cercare, ma non ci sara' nulla. Proverbi 20:5 I disegni nel cuor dell'uomo sono acque profonde, ma l'uomo intelligente sapra' attingervi. Proverbi 20:6 Molta gente vanta la propria bonta'; ma un uomo fedele chi lo trovera'? Proverbi 20:7 I figliuoli del giusto, che cammina nella sua integrita', saranno beati dopo di lui. Proverbi 20:8 Il re, assiso sul trono dove rende giustizia, dissipa col suo sguardo ogni male. Proverbi 20:9 Chi puo' dire: 'Ho nettato il mio cuore, sono puro dal mio peccato?' Proverbi 20:10 Doppio peso e doppia misura sono ambedue in abominio all'Eterno. Proverbi 20:11 Anche il fanciullo da' a conoscere con i suoi atti se la sua condotta sara' pura e retta. Proverbi 20:12 L'orecchio che ascolta e l'occhio che vede, li ha fatti ambedue l'Eterno. Proverbi 20:13 Non amare il sonno, che tu non abbia a impoverire; tieni aperti gli occhi, e avrai pane da saziarti. Proverbi 20:14 'Cattivo! cattivo!' dice il compratore; ma, andandosene, si vanta dell'acquisto. Proverbi 20:15 C'e' dell'oro e abbondanza di perle, ma le labbra ricche di scienza son cosa piu' preziosa. Proverbi 20:16 Prendigli il vestito, giacche' ha fatta cauzione per altri; fatti dare dei pegni, poiche' s'e' reso garante di stranieri. Proverbi 20:17 Il pane frodato e' dolce all'uomo; ma, dopo, avra' la bocca piena di ghiaia. Proverbi 20:18 I disegni son resi stabili dal consiglio; fa' dunque la guerra con una savia direzione. Proverbi 20:19 Chi va sparlando palesa i segreti; percio' non t'immischiare con chi apre troppo le labbra. Proverbi 20:20 Chi maledice suo padre e sua madre, la sua lucerna si spegnera' nelle tenebre piu' fitte. Proverbi 20:21 L'eredita' acquistata troppo presto da principio, alla fine non sara' benedetta. Proverbi 20:22 Non dire: 'Rendero' il male'; spera nell'Eterno, ed egli ti salvera'. Proverbi 20:23 Il peso doppio e' in abominio all'Eterno, e la bilancia falsa non e' cosa buona. Proverbi 20:24 I passi dell'uomo li dirige l'Eterno; come puo' quindi l'uomo capir la propria via? Proverbi 20:25 e' pericoloso per l'uomo prender leggermente un impegno sacro, e non riflettere che dopo aver fatto un voto. Proverbi 20:26 Il re savio passa gli empi al vaglio, dopo aver fatto passare la ruota su loro. Proverbi 20:27 Lo spirito dell'uomo e' una lucerna dell'Eterno che scruta tutti i recessi del cuore. Proverbi 20:28 La bonta' e la fedelta' custodiscono il re; e con la bonta' egli rende stabile il suo trono. Proverbi 20:29 La gloria dei giovani sta nella loro forza, e la bellezza dei vecchi, nella loro canizie. Proverbi 20:30 Le battiture che piagano guariscono il male; e cosi le percosse che vanno al fondo delle viscere. Proverbi 21:1 Il cuore del re, nella mano dell'Eterno, e' come un corso d'acqua; egli lo volge dovunque gli piace. Proverbi 21:2 Tutte le vie dell'uomo gli paion diritte, ma l'Eterno pesa i cuori. Proverbi 21:3 Praticare la giustizia e l'equita' e' cosa che l'Eterno preferisce ai sacrifizi. Proverbi 21:4 Gli occhi alteri e il cuor gonfio, lucerna degli empi, sono peccato. Proverbi 21:5 I disegni dell'uomo diligente menano sicuramente all'abbondanza, ma chi troppo s'affretta non fa che cader nella miseria. Proverbi 21:6 I tesori acquistati con lingua bugiarda sono un soffio fugace di gente che cerca la morte. Proverbi 21:7 La violenza degli empi li porta via, perche' rifiutano di praticare l'equita'. Proverbi 21:8 La via del colpevole e' tortuosa, ma l'innocente opera con rettitudine. Proverbi 21:9 Meglio abitare sul canto d'un tetto, che una gran casa con una moglie rissosa. Proverbi 21:10 L'anima dell'empio desidera il male; il suo amico stesso non trova pieta' agli occhi di lui. Proverbi 21:11 Quando il beffardo e' punito, il semplice diventa savio; e quando s'istruisce il savio, egli acquista scienza. Proverbi 21:12 Il Giusto tien d'occhio la casa dell'empio, e precipita gli empi nelle sciagure. Proverbi 21:13 Chi chiude l'orecchio al grido del povero, gridera' anch'egli, e non gli sara' risposto. Proverbi 21:14 Un dono fatto in segreto placa la collera, e un regalo dato di sottomano, l'ira violenta. Proverbi 21:15 Far cio' ch'e' retto e' una gioia per il giusto, ma e' una rovina per gli artefici d'iniquita'. Proverbi 21:16 L'uomo che erra lungi dalle vie del buon senso, riposera' nell'assemblea dei trapassati. Proverbi 21:17 Chi ama godere sara' bisognoso, chi ama il vino e l'olio non arricchira'. Proverbi 21:18 L'empio serve di riscatto al giusto; e il perfido, agli uomini retti. Proverbi 21:19 Meglio abitare in un deserto, che con una donna rissosa e stizzosa. Proverbi 21:20 In casa del savio c'e' dei tesori preziosi e dell'olio, ma l'uomo stolto da' fondo a tutto. Proverbi 21:21 Chi ricerca la giustizia e la bonta' trovera' vita, giustizia e gloria. Proverbi 21:22 Il savio da' la scalata alla citta' dei forti, e abbatte il baluardo in cui essa confidava. Proverbi 21:23 Chi custodisce la sua bocca e la sua lingua preserva l'anima sua dalle distrette. Proverbi 21:24 Il nome del superbo insolente e': beffardo; egli fa ogni cosa con furore di superbia. Proverbi 21:25 I desideri del pigro l'uccidono perche' le sue mani rifiutano di lavorare. Proverbi 21:26 C'e' chi da mane a sera brama avidamente, ma il giusto dona senza mai rifiutare. Proverbi 21:27 Il sacrifizio dell'empio e' cosa abominevole; quanto piu' se l'offre con intento malvagio! Proverbi 21:28 Il testimonio bugiardo perira', ma l'uomo che ascolta potra' sempre parlare. Proverbi 21:29 L'empio fa la faccia tosta, ma l'uomo retto rende ferma la sua condotta. Proverbi 21:30 Non c'e' sapienza, non intelligenza, non consiglio che valga contro l'Eterno. Proverbi 21:31 Il cavallo e' pronto per il di della battaglia, ma la vittoria appartiene all'Eterno. Proverbi 22:1 La buona riputazione e' da preferirsi alle molte ricchezze; e la stima, all'argento e all'oro. Proverbi 22:2 Il ricco e il povero s'incontrano; l'Eterno li ha fatti tutti e due. Proverbi 22:3 L'uomo accorto vede venire il male, e si nasconde; ma i semplici tirano innanzi, e ne portan la pena. Proverbi 22:4 Il frutto dell'umilta' e del timor dell'Eterno e' ricchezza e gloria e vita. Proverbi 22:5 Spine e lacci sono sulla via del perverso; chi ha cura dell'anima sua se ne tien lontano. Proverbi 22:6 Inculca al fanciullo la condotta che deve tenere; anche quando sara' vecchio non se ne dipartira'. Proverbi 22:7 Il ricco signoreggia sui poveri, e chi prende in prestito e' schiavo di chi presta. Proverbi 22:8 Chi semina iniquita' miete sciagura, e la verga della sua collera e' infranta. Proverbi 22:9 L'uomo dallo sguardo benevolo sara' benedetto, perche' da' del suo pane al povero. Proverbi 22:10 Caccia via il beffardo, se n'andranno le contese, e cesseran le liti e gli oltraggi. Proverbi 22:11 Chi ama la purita' del cuore e ha la grazia sulle labbra, ha il re per amico. Proverbi 22:12 Gli occhi dell'Eterno proteggono la scienza, ma egli rende vane le parole del perfido. Proverbi 22:13 Il pigro dice: 'La' fuori c'e' un leone; saro' ucciso per la strada'. Proverbi 22:14 La bocca delle donne corrotte e' una fossa profonda; colui ch'e' in ira all'Eterno, vi cadra' dentro. Proverbi 22:15 La follia e' legata al cuore del fanciullo, ma la verga della correzione l'allontanera' da lui. Proverbi 22:16 Chi opprime il povero, l'arricchisce; chi dona al ricco, non fa che impoverirlo. 3. PRIMA COLLEZIONE DI MASSIME DEI SAVI (Cap. 22:17 a 24:22) Proverbi 22:17 Porgi l'orecchio e ascolta le parole dei Savi ed applica il cuore alla mia scienza. Proverbi 22:18 Ti sara' dolce custodirle in petto, e averle tutte pronte sulle tue labbra. Proverbi 22:19 Ho voluto istruirti oggi, si, proprio te, perche' la tua fiducia sia posta nell'Eterno. Proverbi 22:20 Non ho io gia' da tempo scritto per te consigli e insegnamenti Proverbi 22:21 per farti conoscere cose certe, parole vere, onde tu possa risponder parole vere a chi t'interroga? Proverbi 22:22 Non derubare il povero perch'e' povero, e non opprimere il misero alla porta; Proverbi 22:23 che' l'Eterno difendera' la loro causa, e spogliera' della vita chi avra' spogliato loro. Proverbi 22:24 Non fare amicizia con l'uomo iracondo e non andare con l'uomo violento, Proverbi 22:25 che tu non abbia ad imparare le sue vie e ad esporre a un'insidia l'anima tua. Proverbi 22:26 Non esser di quelli che dan la mano, che fanno sicurta' per debiti. Proverbi 22:27 Se non hai di che pagare, perche' esporti a farti portar via il letto? Proverbi 22:28 Non spostare il termine antico, che fu messo dai tuoi padri. Proverbi 22:29 Hai tu veduto un uomo spedito nelle sue faccende? Egli stara' al servizio dei re; non stara' al servizio della gente oscura. Proverbi 23:1 Quando ti siedi a mensa con un principe, rifletti bene a chi ti sta dinanzi; Proverbi 23:2 e mettiti un coltello alla gola, se tu sei ingordo. Proverbi 23:3 Non bramare i suoi bocconi delicati; sono un cibo ingannatore. Proverbi 23:4 Non t'affannare per diventar ricco, smetti dall'applicarvi la tua intelligenza. Proverbi 23:5 Vuoi tu fissar lo sguardo su cio' che scompare? Giacche' la ricchezza si fa dell'ali, come l'aquila che vola verso il cielo. Proverbi 23:6 Non mangiare il pane di chi ha l'occhio maligno, e non bramare i suoi cibi delicati; Proverbi 23:7 poiche', nell'intimo suo, egli e' calcolatore: 'Mangia e bevi!' ti dira'; ma il cuor suo non e' con te. Proverbi 23:8 Vomiterai il boccone che avrai mangiato, e avrai perduto le tue belle parole. Proverbi 23:9 Non rivolger la parola allo stolto, perche' sprezzera' il senno de' tuoi discorsi. Proverbi 23:10 Non spostare il termine antico, e non entrare nei campi degli orfani; Proverbi 23:11 che' il Vindice loro e' potente; egli difendera' la causa loro contro di te. Proverbi 23:12 Applica il tuo cuore all'istruzione, e gli orecchi alle parole della scienza. Proverbi 23:13 Non risparmiare la correzione al fanciullo; se lo batti con la verga, non ne morra'; Proverbi 23:14 lo batterai con la verga, ma libererai l'anima sua dal soggiorno de' morti. Proverbi 23:15 Figliuol mio, se il tuo cuore e' savio, anche il mio cuore si rallegrera'; Proverbi 23:16 le viscere mie esulteranno quando le tue labbra diranno cose rette. Proverbi 23:17 Il tuo cuore non porti invidia ai peccatori, ma perseveri sempre nel timor dell'Eterno; Proverbi 23:18 poiche' c'e' un avvenire, e la tua speranza non sara' frustrata. Proverbi 23:19 Ascolta, figliuol mio, sii savio, e dirigi il cuore per la diritta via. Proverbi 23:20 Non esser di quelli che son bevitori di vino, che son ghiotti mangiatori di carne; Proverbi 23:21 che' il beone ed il ghiotto impoveriranno e i dormiglioni n'andran vestiti di cenci. Proverbi 23:22 Da' retta a tuo padre che t'ha generato, e non disprezzar tua madre quando sara' vecchia. Proverbi 23:23 Acquista verita' e non la vendere, acquista sapienza, istruzione e intelligenza. Proverbi 23:24 Il padre del giusto esulta grandemente; chi ha generato un savio, ne avra' gioia. Proverbi 23:25 Possan tuo padre e tua madre rallegrarsi, e possa gioire colei che t'ha partorito! Proverbi 23:26 Figliuol mio, dammi il tuo cuore, e gli occhi tuoi prendano piacere nelle mie vie; Proverbi 23:27 perche' la meretrice e' una fossa profonda, e la straniera, un pozzo stretto. Proverbi 23:28 Anch'essa sta in agguato come un ladro, e accresce fra gli uomini il numero de' traditori. Proverbi 23:29 Per chi sono gli 'ahi'? per chi gli 'ahime''? per chi le liti? per chi i lamenti? per chi le ferite senza ragione? per chi gli occhi rossi? Proverbi 23:30 Per chi s'indugia a lungo presso il vino, per quei che vanno a gustare il vin drogato. Proverbi 23:31 Non guardare il vino quando rosseggia, quando scintilla nel calice e va giu' cosi facilmente! Proverbi 23:32 Alla fine, esso morde come un serpente e punge come un basilisco. Proverbi 23:33 I tuoi occhi vedranno cose strane, e il tuo cuore fara' dei discorsi pazzi. Proverbi 23:34 Sarai come chi giace in mezzo al mare, come chi giace in cima a un albero di nave. Proverbi 23:35 Dirai: 'M'hanno picchiato... e non m'han fatto male; m'hanno percosso... e non me ne sono accorto; quando mi svegliero'?... tornero' a cercarne ancora!' Proverbi 24:1 Non portare invidia ai malvagi, e non desiderare di star con loro, Proverbi 24:2 perche' il loro cuore medita rapine, e le loro labbra parlan di nuocere. Proverbi 24:3 La casa si edifica con la sapienza, e si rende stabile con la prudenza; Proverbi 24:4 mediante la scienza, se ne riempiono le stanze d'ogni specie di beni preziosi e gradevoli. Proverbi 24:5 L'uomo savio e' pien di forza, e chi ha conoscimento accresce la sua potenza; Proverbi 24:6 infatti, con savie direzioni potrai condur bene la guerra, e la vittoria sta nel gran numero de' consiglieri. Proverbi 24:7 La sapienza e' troppo in alto per lo stolto; egli non apre mai la bocca alla porta di citta'. Proverbi 24:8 Chi pensa a mal fare sara' chiamato esperto in malizia. Proverbi 24:9 I disegni dello stolto sono peccato, e il beffardo e' l'abominio degli uomini. Proverbi 24:10 Se ti perdi d'animo nel giorno dell'avversita', la tua forza e' poca. Proverbi 24:11 Libera quelli che son condotti a morte, e salva quei che, vacillando, vanno al supplizio. Proverbi 24:12 Se dici: 'Ma noi non ne sapevamo nulla!...' Colui che pesa i cuori, non lo vede egli? Colui che veglia sull'anima tua non lo sa forse? E non rendera' egli a ciascuno secondo le opere sue? Proverbi 24:13 Figliuol mio, mangia del miele perche' e' buono; un favo di miele sara' dolce al tuo palato. Proverbi 24:14 Cosi conosci la sapienza per il bene dell'anima tua! Se la trovi, c'e' un avvenire, e la speranza tua non sara' frustrata. Proverbi 24:15 O empio, non tendere insidie alla dimora del giusto! non devastare il luogo ove riposa! Proverbi 24:16 che' il giusto cade sette volte e si rialza, ma gli empi son travolti dalla sventura. Proverbi 24:17 Quando il tuo nemico cade, non ti rallegrare; quand'e' rovesciato, il cuor tuo non ne gioisca, Proverbi 24:18 che l'Eterno nol vegga e gli dispiaccia e non storni l'ira sua da lui. Proverbi 24:19 Non t'irritare a motivo di chi fa il male, e non portare invidia agli empi; Proverbi 24:20 perche' non c'e' avvenire per il malvagio; la lucerna degli empi sara' spenta. Proverbi 24:21 Figliuol mio, temi l'Eterno e il re, e non far lega cogli amatori di novita'; Proverbi 24:22 la loro calamita' sopraggiungera' improvvisa, e chi sa la triste fine dei loro anni? 4. SECONDA COLLEZIONE DI MASSIME DEI SAVI (Cap. 24:23-34) Proverbi 24:23 Anche queste sono massime dei Savi. Non e' bene, in giudizio, aver dei riguardi personali. Proverbi 24:24 Chi dice all'empio: 'Tu sei giusto', i popoli lo malediranno, lo esecreranno le nazioni. Proverbi 24:25 Ma quelli che sanno punire se ne troveranno bene, e su loro scenderanno benedizioni e prosperita'. Proverbi 24:26 Da' un bacio sulle labbra chi da' una risposta giusta. Proverbi 24:27 Metti in buon ordine gli affari tuoi di fuori, metti in assetto i tuoi campi, poi ti fabbricherai la casa. Proverbi 24:28 Non testimoniare, senza motivo, contro il tuo prossimo; vorresti tu farti ingannatore con le tue parole? Proverbi 24:29 Non dire: 'Come ha fatto a me cosi faro' a lui; rendero' a costui secondo l'opera sua'. Proverbi 24:30 Passai presso il campo del pigro e presso la vigna dell'uomo privo di senno; Proverbi 24:31 ed ecco le spine vi crescean da per tutto, i rovi ne coprivano il suolo, e il muro di cinta era in rovina. Proverbi 24:32 Considerai la cosa, e mi posi a riflettere; e da quel che vidi trassi una lezione: Proverbi 24:33 Dormire un po', sonnecchiare un po', incrociare un po' le mani per riposare... Proverbi 24:34 e la tua poverta' verra' come un ladro, e la tua indigenza, come un uomo armato. 5. SECONDA RACCOLTA DI PROVERBI DI SALOMONE (Cap. 25 a 29) Proverbi 25:1 Ecco altri proverbi di Salomone, raccolti dalla gente di Ezechia, re di Giuda. Proverbi 25:2 e' gloria di Dio nascondere le cose; ma la gloria dei re sta nell'investigarle. Proverbi 25:3 L'altezza del cielo, la profondita' della terra e il cuore dei re non si possono investigare. Proverbi 25:4 Togli dall'argento le scorie, e ne uscira' un vaso per l'artefice, Proverbi 25:5 togli l'empio dalla presenza del re, e il suo trono sara' reso stabile dalla giustizia. Proverbi 25:6 Non fare il vanaglorioso in presenza del re, e non ti porre nel luogo dei grandi; Proverbi 25:7 poiche' e' meglio ti sia detto: 'Sali qui', anziche' essere abbassato davanti al principe che gli occhi tuoi hanno veduto. Proverbi 25:8 Non t'affrettare a intentar processi, che alla fine tu non sappia che fare, quando il tuo prossimo t'avra' svergognato. Proverbi 25:9 Difendi la tua causa contro il tuo prossimo, ma non rivelare il segreto d'un altro, Proverbi 25:10 onde chi t'ode non t'abbia a vituperare, e la tua infamia non si cancelli piu'. Proverbi 25:11 Le parole dette a tempo son come pomi d'oro in vasi d'argento cesellato. Proverbi 25:12 Per un orecchio docile, chi riprende con saviezza e' un anello d'oro, un ornamento d'oro fino. Proverbi 25:13 Il messaggero fedele, per quelli che lo mandano, e' come il fresco della neve al tempo della me'sse; esso ristora l'anima del suo padrone. Proverbi 25:14 Nuvole e vento, ma punta pioggia; ecco l'uomo che si vanta falsamente della sua liberalita'. Proverbi 25:15 Con la pazienza si piega un principe, e la lingua dolce spezza dell'ossa. Proverbi 25:16 Se trovi del miele, mangiane quanto ti basta; che, satollandotene, tu non abbia poi a vomitarlo. Proverbi 25:17 Metti di rado il piede in casa del prossimo, ond'egli, stufandosi di te, non abbia ad odiarti. Proverbi 25:18 L'uomo che attesta il falso contro il suo prossimo, e' un martello, una spada, una freccia acuta. Proverbi 25:19 La fiducia in un perfido, nel di della distretta, e' un dente rotto, un piede slogato. Proverbi 25:20 Cantar delle canzoni a un cuor dolente e' come togliersi l'abito in giorno di freddo, e mettere aceto sul nitro. Proverbi 25:21 Se il tuo nemico ha fame, dagli del pane da mangiare; se ha sete, dagli dell'acqua da bere; Proverbi 25:22 che', cosi, raunerai dei carboni accesi sul suo capo, e l'Eterno ti ricompensera'. Proverbi 25:23 Il vento del nord porta la pioggia, e la lingua che sparla di nascosto fa oscurare il viso. Proverbi 25:24 Meglio abitare sul canto d'un tetto, che in una gran casa con una moglie rissosa. Proverbi 25:25 Una buona notizia da paese lontano e' come acqua fresca a persona stanca ed assetata. Proverbi 25:26 Il giusto che vacilla davanti all'empio, e' come una fontana torbida e una sorgente inquinata. Proverbi 25:27 Mangiar troppo miele non e' bene, ma scrutare cose difficili e' un onore. Proverbi 25:28 L'uomo che non si sa padroneggiare, e' una citta' smantellata, priva di mura. Proverbi 26:1 Come la neve non conviene all'estate, ne' la pioggia al tempo della me'sse, cosi non conviene la gloria allo stolto. Proverbi 26:2 Come il passero vaga qua e la' e la rondine vola, cosi la maledizione senza motivo, non raggiunge l'effetto. Proverbi 26:3 La frusta per il cavallo, la briglia per l'asino, e il bastone per il dosso degli stolti. Proverbi 26:4 Non rispondere allo stolto secondo la sua follia, che tu non gli abbia a somigliare. Proverbi 26:5 Rispondi allo stolto secondo la sua follia, perche' non abbia a credersi savio. Proverbi 26:6 Chi affida messaggi a uno stolto si taglia i piedi e s'abbevera di pene. Proverbi 26:7 Come le gambe dello zoppo son senza forza, cosi e' una massima in bocca degli stolti. Proverbi 26:8 Chi onora uno stolto fa come chi getta una gemma in un mucchio di sassi. Proverbi 26:9 Una massima in bocca agli stolti e' come un ramo spinoso in mano a un ubriaco. Proverbi 26:10 Chi impiega lo stolto e il primo che capita, e' come un arciere che ferisce tutti. Proverbi 26:11 Lo stolto che ricade nella sua follia, e' come il cane che torna al suo vomito. Proverbi 26:12 Hai tu visto un uomo che si crede savio? C'e' piu' da sperare da uno stolto che da lui. Proverbi 26:13 Il pigro dice: 'C'e' un leone nella strada, c'e' un leone per le vie!' Proverbi 26:14 Come la porta si volge sui cardini, cosi il pigro sul suo letto. Proverbi 26:15 Il pigro tuffa la mano nel piatto; gli par fatica riportarla alla bocca. Proverbi 26:16 Il pigro si crede piu' savio di sette uomini che danno risposte sensate. Proverbi 26:17 Il passante che si riscalda per una contesa che non lo concerne, e' come chi afferra un cane per le orecchie. Proverbi 26:18 Come un pazzo che avventa tizzoni, frecce e morte, Proverbi 26:19 cosi e' colui che inganna il prossimo, e dice: 'Ho fatto per ridere!' Proverbi 26:20 Quando mancan le legna, il fuoco si spegne; e quando non c'e' maldicente, cessan le contese. Proverbi 26:21 Come il carbone da' la brace, e le legna danno la fiamma, cosi l'uomo rissoso accende le liti. Proverbi 26:22 Le parole del maldicente son come ghiottonerie, e penetrano fino nell'intimo delle viscere. Proverbi 26:23 Labbra ardenti e un cuor malvagio son come schiuma d'argento spalmata sopra un vaso di terra. Proverbi 26:24 Chi odia, parla con dissimulazione; ma, dentro, cova la frode. Proverbi 26:25 Quando parla con voce graziosa, non te ne fidare, perche' ha sette abominazioni in cuore. Proverbi 26:26 L'odio suo si nasconde sotto la finzione, ma la sua malvagita' si rivelera' nell'assemblea. Proverbi 26:27 Chi scava una fossa vi cadra', e la pietra torna addosso a chi la rotola. Proverbi 26:28 La lingua bugiarda odia quelli che ha ferito, e la bocca lusinghiera produce rovina. Proverbi 27:1 Non ti vantare del domani, poiche' non sai quel che un giorno possa produrre. Proverbi 27:2 Altri ti lodi, non la tua bocca; un estraneo, non le tue labbra. Proverbi 27:3 La pietra e' grave e la rena pesante, ma l'irritazione dello stolto pesa piu' dell'uno e dell'altra. Proverbi 27:4 L'ira e' crudele e la collera impetuosa; ma chi puo' resistere alla gelosia? Proverbi 27:5 Meglio riprensione aperta, che amore occulto. Proverbi 27:6 Fedeli son le ferite di chi ama; frequenti i baci di chi odia. Proverbi 27:7 Chi e' sazio calpesta il favo di miele; ma, per chi ha fame, ogni cosa amara e' dolce. Proverbi 27:8 Come l'uccello che va ramingo lungi dal nido, cosi e' l'uomo che va ramingo lungi da casa. Proverbi 27:9 L'olio e il profumo rallegrano il cuore; cosi fa la dolcezza d'un amico coi suoi consigli cordiali. Proverbi 27:10 Non abbandonare il tuo amico ne' l'amico di tuo padre, e non andare in casa del tuo fratello nel di della tua sventura; un vicino dappresso val meglio d'un fratello lontano. Proverbi 27:11 Figliuolo mio, sii savio e rallegrami il cuore, cosi potro' rispondere a chi mi vitupera. Proverbi 27:12 L'uomo accorto vede il male e si nasconde, ma gli scempi passan oltre e ne portan la pena. Proverbi 27:13 Prendigli il vestito giacche' ha fatto cauzione per altri; fatti dare dei pegni, poiche' s'e' reso garante di stranieri. Proverbi 27:14 Chi benedice il prossimo ad alta voce, di buon mattino, sara' considerato come se lo maledicesse. Proverbi 27:15 Un gocciolar continuo in giorno di gran pioggia e una donna rissosa son cose che si somigliano. Proverbi 27:16 Chi la vuol trattenere vuol trattenere il vento, e stringer l'olio nella sua destra. Proverbi 27:17 Il ferro forbisce il ferro; cosi un uomo ne forbisce un altro. Proverbi 27:18 Chi ha cura del fico ne mangera' il frutto; e chi veglia sul suo padrone sara' onorato. Proverbi 27:19 Come nell'acqua il viso risponde al viso, cosi il cuor dell'uomo risponde al cuore dell'uomo. Proverbi 27:20 Il soggiorno dei morti e l'abisso sono insaziabili, e insaziabili son gli occhi degli uomini. Proverbi 27:21 Il crogiuolo e' per l'argento, il forno fusorio per l'oro, e l'uomo e' provato dalla bocca di chi lo loda. Proverbi 27:22 Anche se tu pestassi lo stolto in un mortaio in mezzo al grano col pestello, la sua follia non lo lascerebbe. Proverbi 27:23 Guarda di conoscer bene lo stato delle tue pecore, abbi gran cura delle tue mandre; Proverbi 27:24 perche' le ricchezze non duran sempre, e neanche una corona dura d'eta' in eta'. Proverbi 27:25 Quando e' levato il fieno, subito rispunta la fresca verdura e le erbe dei monti sono raccolte. Proverbi 27:26 Gli agnelli ti danno da vestire, i becchi di che comprarti un campo, Proverbi 27:27 e il latte delle capre basta a nutrir te, a nutrir la tua famiglia e a far vivere le tue serve. Proverbi 28:1 L'empio fugge senza che alcuno lo perseguiti, ma il giusto se ne sta sicuro come un leone. Proverbi 28:2 Per i suoi misfatti i capi d'un paese son numerosi, ma, con un uomo intelligente e pratico delle cose, l'ordine dura. Proverbi 28:3 Un povero che opprime i miseri e' come una pioggia che devasta e non da' pane. Proverbi 28:4 Quelli che abbandonano la legge, lodano gli empi; ma quelli che l'osservano, fan loro la guerra. Proverbi 28:5 Gli uomini dati al male non comprendono cio' ch'e' giusto, ma quelli che cercano l'Eterno comprendono ogni cosa. Proverbi 28:6 Meglio il povero che cammina nella sua integrita', del perverso che cammina nella doppiezza, ed e' ricco. Proverbi 28:7 Chi osserva la legge e' un figliuolo intelligente, ma il compagno dei ghiottoni fa vergogna a suo padre. Proverbi 28:8 Chi accresce i suoi beni con gl'interessi e l'usura, li aduna per colui che ha pieta' dei poveri. Proverbi 28:9 Se uno volge altrove gli orecchi per non udire la legge, la sua stessa preghiera e' un abominio. Proverbi 28:10 Chi induce i giusti a battere una mala via cadra' egli stesso nella fossa che ha scavata; ma gli uomini integri erediteranno il bene. Proverbi 28:11 Il ricco si reputa savio, ma il povero ch'e' intelligente, lo scruta. Proverbi 28:12 Quando i giusti trionfano, la gloria e' grande; ma, quando gli empi s'innalzano, la gente si nasconde. Proverbi 28:13 Chi copre le sue trasgressioni non prosperera', ma chi le confessa e le abbandona otterra' misericordia. Proverbi 28:14 Beato l'uomo ch'e' sempre timoroso! ma chi indura il suo cuore cadra' nella sfortuna. Proverbi 28:15 Un empio che domina un popolo povero, e' un leone ruggente, un orso affamato. Proverbi 28:16 Il principe senza prudenza fa molte estorsioni, ma chi odia il lucro disonesto prolunga i suoi giorni. Proverbi 28:17 L'uomo su cui pesa un omicidio, fuggira' fino alla fossa; nessuno lo fermi! Proverbi 28:18 Chi cammina integramente sara' salvato, ma il perverso che batte doppie vie, cadra' a un tratto. Proverbi 28:19 Chi lavora la sua terra avra' abbondanza di pane; ma chi va dietro ai fannulloni avra' abbondanza di miseria. Proverbi 28:20 L'uomo fedele sara' colmato di benedizioni, ma chi ha fretta d'arricchire non rimarra' impunito. Proverbi 28:21 Aver de' riguardi personali non e' bene; per un pezzo di pane l'uomo talvolta diventa trasgressore. Proverbi 28:22 L'uomo invidioso ha fretta d'arricchire, e non sa che gli piombera' addosso la miseria. Proverbi 28:23 Chi riprende qualcuno gli sara' alla fine piu' accetto di chi lo lusinga con le sue parole. Proverbi 28:24 Chi ruba a suo padre e a sua madre e dice: 'Non e' un delitto!', e' compagno del dissipatore. Proverbi 28:25 Chi ha l'animo avido fa nascere contese, ma chi confida nell'Eterno sara' saziato. Proverbi 28:26 Chi confida nel proprio cuore e' uno stolto, ma chi cammina saviamente scampera'. Proverbi 28:27 Chi dona al povero non sara' mai nel bisogno, ma colui che chiude gli occhi, sara' coperto di maledizioni. Proverbi 28:28 Quando gli empi s'innalzano, la gente si nasconde; ma quando periscono, si moltiplicano i giusti. Proverbi 29:1 L'uomo che, essendo spesso ripreso, irrigidisce il collo, sara' di subito fiaccato, senza rimedio. Proverbi 29:2 Quando i giusti son numerosi, il popolo si rallegra: ma quando domina l'empio, il popolo geme. Proverbi 29:3 L'uomo che ama la sapienza, rallegra suo padre; ma chi frequenta le meretrici dissipa i suoi beni. Proverbi 29:4 Il re, con la giustizia, rende stabile il paese; ma chi pensa solo a imporre tasse, lo rovina. Proverbi 29:5 L'uomo che lusinga il prossimo, gli tende una rete davanti ai piedi. Proverbi 29:6 Nella trasgressione del malvagio v'e' un'insidia; ma il giusto canta e si rallegra. Proverbi 29:7 Il giusto prende conoscenza della causa de' miseri, ma l'empio non ha intendimento ne' conoscenza. Proverbi 29:8 I beffardi soffian nel fuoco delle discordie cittadine, ma i savi calmano le ire. Proverbi 29:9 Se un savio viene a contesa con uno stolto, quello va in collera e ride, e non c'e' da intendersi. Proverbi 29:10 Gli uomini di sangue odiano chi e' integro, ma gli uomini retti ne proteggono la vita. Proverbi 29:11 Lo stolto da' sfogo a tutta la sua ira, ma il savio rattiene la propria. Proverbi 29:12 Quando il sovrano da' retta alle parole menzognere, tutti i suoi ministri sono empi. Proverbi 29:13 Il povero e l'oppressore s'incontrano; l'Eterno illumina gli occhi d'ambedue. Proverbi 29:14 Il re che fa ragione ai miseri secondo verita', avra' il trono stabilito in perpetuo. Proverbi 29:15 La verga e la riprensione danno sapienza; ma il fanciullo lasciato a se stesso, fa vergogna a sua madre. Proverbi 29:16 Quando abbondano gli empi, abbondano le trasgressioni; ma i giusti ne vedranno la ruina. Proverbi 29:17 Correggi il tuo figliuolo; egli ti dara' conforto, e procurera' delizie all'anima tua. Proverbi 29:18 Quando non c'e' visioni, il popolo e' senza freno; ma beato colui che osserva la legge! Proverbi 29:19 Uno schiavo non si corregge a parole; anche se comprende, non ubbidisce. Proverbi 29:20 Hai tu visto un uomo precipitoso nel suo parlare? C'e' piu' da sperare da uno stolto che da lui. Proverbi 29:21 Se uno alleva delicatamente da fanciullo il suo servo, questo finira' per voler essere figliuolo. Proverbi 29:22 L'uomo iracondo fa nascere contese, e l'uomo collerico abbonda in trasgressioni. Proverbi 29:23 L'orgoglio abbassa l'uomo, ma chi e' umile di spirito ottiene gloria. Proverbi 29:24 Chi fa societa' col ladro odia l'anima sua; egli ode la esecrazione e non dice nulla. Proverbi 29:25 La paura degli uomini costituisce un laccio, ma chi confida nell'Eterno e' al sicuro. Proverbi 29:26 Molti cercano il favore del principe, ma l'Eterno fa giustizia ad ognuno. Proverbi 29:27 L'uomo iniquo e' un abominio per i giusti, e colui che cammina rettamente e' un abominio per gli empi. 6. PAROLE DI AGUR (Cap. 30:1-33) Proverbi 30:1 Parole di Agur, figliuolo di Jake'. Sentenze pronunziate da quest'uomo per Itiel, per Itiel ed Ucal. Proverbi 30:2 Certo, io sono piu' stupido d'ogni altro, e non ho l'intelligenza d'un uomo. Proverbi 30:3 Non ho imparato la sapienza, e non ho la conoscenza del Santo. Proverbi 30:4 Chi e' salito in cielo e n'e' disceso? Chi ha raccolto il vento nel suo pugno? Chi ha racchiuse l'acque nella sua veste? Chi ha stabilito tutti i confini della terra? Qual e' il suo nome e il nome del suo figlio? Lo sai tu? Proverbi 30:5 Ogni parola di Dio e' affinata col fuoco. Egli e' uno scudo per chi confida in lui. Proverbi 30:6 Non aggiunger nulla alle sue parole, ch'egli non t'abbia a riprendere, e tu non sia trovato bugiardo. Proverbi 30:7 Io t'ho chiesto due cose: non me le rifiutare, prima ch'io muoia: Proverbi 30:8 allontana da me vanita' e parola mendace; non mi dare ne' poverta' ne' ricchezze, cibami del pane che m'e' necessario, Proverbi 30:9 ond'io, essendo sazio, non giunga a rinnegarti, e a dire: 'Chi e' l'Eterno?' ovvero, diventato povero, non rubi, e profani il nome del mio Dio. Proverbi 30:10 Non calunniare il servo presso al suo padrone, ch'ei non ti maledica e tu non abbia a subirne la pena. Proverbi 30:11 V'e' una razza di gente che maledice suo padre e non benedice sua madre. Proverbi 30:12 V'e' una razza di gente che si crede pura, e non e' lavata dalla sua sozzura. Proverbi 30:13 V'e' una razza di gente che ha gli occhi alteri e come! e le palpebre superbe. Proverbi 30:14 V'e' una razza di gente i cui denti sono spade e i mascellari, coltelli, per divorare del tutto i miseri sulla terra, e i bisognosi fra gli uomini. Proverbi 30:15 La mignatta ha due figliuole, che dicono: 'Dammi' 'dammi!' Ci son tre cose che non si sazian mai, anzi quattro, che non dicon mai: 'Basta!' Proverbi 30:16 Il soggiorno dei morti, il seno sterile, la terra che non si sazia d'acqua, e il fuoco, che non dice mai: 'Basta!' Proverbi 30:17 L'occhio di chi si fa beffe del padre e disdegna d'ubbidire alla madre, lo caveranno i corvi del torrente, lo divoreranno gli aquilotti. Proverbi 30:18 Ci son tre cose per me troppo maravigliose; anzi quattro, ch'io non capisco: Proverbi 30:19 la traccia dell'aquila nell'aria, la traccia del serpente sulla roccia, la traccia della nave in mezzo al mare, la traccia dell'uomo nella giovane. Proverbi 30:20 Tale e' la condotta della donna adultera: essa mangia, si pulisce la bocca, e dice: 'Non ho fatto nulla di male!' Proverbi 30:21 Per tre cose la terra trema, anzi per quattro, che non puo' sopportare: Proverbi 30:22 per un servo quando diventa re, per un uomo da nulla quando ha pane a sazieta', Proverbi 30:23 per una donna, non mai chiesta, quando giunge a maritarsi, e per una serva quando diventa erede della padrona. Proverbi 30:24 Ci son quattro animali fra i piu' piccoli della terra, e nondimeno pieni di saviezza: Proverbi 30:25 le formiche, popolo senza forze, che si preparano il cibo durante l'estate; Proverbi 30:26 i conigli, popolo non potente, che fissano la loro dimora nelle rocce; Proverbi 30:27 le locuste, che non hanno re, e procedon tutte, divise per schiere; Proverbi 30:28 la lucertola, che puoi prender con le mani, eppur si trova nei palazzi dei re. Proverbi 30:29 Queste tre creature hanno una bella andatura, anche queste quattro hanno un passo magnifico: Proverbi 30:30 il leone, ch'e' il piu' forte degli animali, e non indietreggia dinanzi ad alcuno; Proverbi 30:31 il cavallo dai fianchi serrati, il capro, e il re alla testa dei suoi eserciti. Proverbi 30:32 Se hai agito follemente cercando d'innalzarti, o se hai pensato del male, mettiti la mano sulla bocca; Proverbi 30:33 perche', come chi sbatte la panna ne fa uscire il burro, chi comprime il naso ne fa uscire il sangue, cosi chi spreme l'ira ne fa uscire contese. 7. PAROLE DEL RE LEMUEL (Cap. 31:1-9) Proverbi 31:1 Parole del re Lemuel. Sentenze con le quali sua madre lo ammaestro'. Proverbi 31:2 Che ti diro', figlio mio? che ti diro', figlio delle mie viscere? che ti diro', o figlio dei miei voti? Proverbi 31:3 Non dare il tuo vigore alle donne, ne' i tuoi costumi a quelle che perdono i re. Proverbi 31:4 Non s'addice ai re, o Lemuel, non s'addice ai re bere del vino, ne' ai principi, bramar la cervogia: Proverbi 31:5 che a volte, avendo bevuto, non dimentichino la legge, e non disconoscano i diritti d'ogni povero afflitto. Proverbi 31:6 Date della cervogia a chi sta per perire, e del vino a chi ha l'anima amareggiata; Proverbi 31:7 affinche' bevano, dimentichino la loro miseria, e non si ricordin piu' dei loro travagli. Proverbi 31:8 Apri la tua bocca in favore del mutolo, per sostener la causa di tutti i derelitti; Proverbi 31:9 apri la tua bocca, giudica con giustizia, fa' ragione al misero ed al bisognoso. 8. ELOGIO DELLA DONNA FORTE E VIRTUOSA (Cap. 31:10-31) Proverbi 31:10 Una donna forte e virtuosa chi la trovera'? il suo pregio sorpassa di molto quello delle perle. Proverbi 31:11 Il cuore del suo marito confida in lei, ed egli non manchera' mai di provviste. Proverbi 31:12 Ella gli fa del bene, e non del male, tutti i giorni della sua vita. Proverbi 31:13 Ella si procura della lana e del lino, e lavora con diletto con le proprie mani. Proverbi 31:14 Ella e' simile alle navi dei mercanti: fa venire il suo cibo da lontano. Proverbi 31:15 Ella si alza quando ancora e' notte, distribuisce il cibo alla famiglia e il co'mpito alle sue donne di servizio. Proverbi 31:16 Ella posa gli occhi sopra un campo, e l'acquista; col guadagno delle sue mani pianta una vigna. Proverbi 31:17 Ella si ricinge di forza i fianchi, e fa robuste le sue braccia. Proverbi 31:18 Ella s'accorge che il suo lavoro rende bene; la sua lucerna non si spegne la notte. Proverbi 31:19 Ella mette la mano alla ro'cca, e le sue dita maneggiano il fuso. Proverbi 31:20 Ella stende le palme al misero, e porge le mani al bisognoso. Proverbi 31:21 Ella non teme la neve per la sua famiglia, perche' tutta la sua famiglia e' vestita di lana scarlatta. Proverbi 31:22 Ella si fa dei tappeti, ha delle vesti di lino finissimo e di porpora. Proverbi 31:23 Il suo marito e' rispettato alle porte, quando si siede fra gli Anziani del paese. Proverbi 31:24 Ella fa delle tuniche e le vende, e delle cinture che da' al mercante. Proverbi 31:25 Forza e dignita' sono il suo manto, ed ella si ride dell'avvenire. Proverbi 31:26 Ella apre la bocca con sapienza, ed ha sulla lingua insegnamenti di bonta'. Proverbi 31:27 Ella sorveglia l'andamento della sua casa, e non mangia il pane di pigrizia. Proverbi 31:28 I suoi figliuoli sorgono e la proclaman beata, e il suo marito la loda, dicendo: Proverbi 31:29 'Molte donne si son portate valorosamente, ma tu le superi tutte!' Proverbi 31:30 La grazia e' fallace e la bellezza e' cosa vana; ma la donna che teme l'Eterno e' quella che sara' lodata. Proverbi 31:31 Datele del frutto delle sue mani, e le opere sue la lodino alle porte!Ecclesiaste 1:1-12:16 Vanita' di tutte le cose Ecclesiaste 1:1 Parole dell'Ecclesiaste, figliuolo di Davide, re di Gerusalemme. Ecclesiaste 1:2 Vanita' delle vanita', dice l'Ecclesiaste; Ecclesiaste 1:3 vanita' delle vanita'; tutto e' vanita'. Che profitto ha l'uomo di tutta la fatica che dura sotto il sole? Ecclesiaste 1:4 Una generazione se ne va, un'altra viene, e la terra sussiste in perpetuo. Ecclesiaste 1:5 Anche il sole si leva, poi tramonta, e s'affretta verso il luogo donde si leva di nuovo. Ecclesiaste 1:6 Il vento soffia verso il mezzogiorno, poi gira verso settentrione; va girando, girando continuamente, per ricominciare gli stessi giri. Ecclesiaste 1:7 Tutti i fiumi corrono al mare, eppure il mare non s'empie; al luogo dove i fiumi si dirigono, tornano a dirigersi sempre. Ecclesiaste 1:8 Ogni cosa e' in travaglio, piu' di quel che l'uomo possa dire; l'occhio non si sazia mai di vedere, e l'orecchio non e' mai stanco d'udire. Ecclesiaste 1:9 Quello ch'e' stato e' quel che sara'; quel che s'e' fatto e' quel che si fara'; non v'e' nulla di nuovo sotto il sole. Ecclesiaste 1:10 V'ha egli qualcosa della quale si dica: 'Guarda questo e' nuovo?' Quella cosa esisteva gia' nei secoli che ci hanno preceduto. Ecclesiaste 1:11 Non rimane memoria delle cose d'altri tempi; e di quel che succedera' in se'guito non rimarra' memoria fra quelli che verranno piu' tardi. Vanita' della sapienza Ecclesiaste 1:12 Io, l'Ecclesiaste, sono stato re d'Israele a Gerusalemme, Ecclesiaste 1:13 ed ho applicato il cuore a cercare e ad investigare con sapienza tutto cio' che si fa sotto il cielo: occupazione penosa, che Dio ha data ai figliuoli degli uomini perche' vi si affatichino. Ecclesiaste 1:14 Io ho veduto tutto cio' che si fa sotto il sole; ed ecco tutto e' vanita' e un correr dietro al vento. Ecclesiaste 1:15 Cio' che e' storto non puo' essere raddrizzato, cio' che manca non puo' esser contato. Ecclesiaste 1:16 Io ho detto, parlando in cuor mio: 'Ecco io ho acquistato maggior sapienza di tutti quelli che hanno regnato prima di me in Gerusalemme'; si, il mio cuore ha posseduto molta sapienza e molta scienza. Ecclesiaste 1:17 Ed ho applicato il cuore a conoscer la sapienza, e a conoscere la follia e la stoltezza, ed ho riconosciuto che anche questo e' un correr dietro al vento. Ecclesiaste 1:18 Poiche' dov'e' molta sapienza v'e' molto affanno, e chi accresce la sua scienza accresce il suo dolore. I piaceri e le ricchezze non procurano la felicita' Ecclesiaste 2:1 Io ho detto in cuor mio: 'Andiamo! Io ti voglio mettere alla prova con la gioia, e tu godrai il piacere!' Ed ecco che anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 2:2 Io ho detto del riso: 'e' una follia'; e della gioia: 'A che giova?' Ecclesiaste 2:3 Io presi in cuor mio la risoluzione di abbandonar la mia carne alle attrattive del vino, e, pur lasciando che il mio cuore mi guidasse saviamente, d'attenermi alla follia, finch'io vedessi cio' ch'e' bene che gli uomini facciano sotto il cielo, durante il numero de' giorni della loro vita. Ecclesiaste 2:4 Io intrapresi dei grandi lavori; mi edificai delle case; mi piantai delle vigne; Ecclesiaste 2:5 mi feci dei giardini e dei parchi, e vi piantai degli alberi fruttiferi d'ogni specie; Ecclesiaste 2:6 mi costrussi degli stagni per adacquare con essi il bosco dove crescevano gli alberi; Ecclesiaste 2:7 comprai servi e serve, ed ebbi de' servi nati in casa; ebbi pure greggi ed armenti, in gran numero, piu' di tutti quelli ch'erano stati prima di me a Gerusalemme; Ecclesiaste 2:8 accumulai argento, oro, e le ricchezze dei re e delle province; mi procurai dei cantanti e delle cantanti, e cio' che fa la delizia de' figliuoli degli uomini, delle donne in gran numero. Ecclesiaste 2:9 Cosi divenni grande, e sorpassai tutti quelli ch'erano stati prima di me a Gerusalemme; e la mia sapienza rimase pur sempre meco. Ecclesiaste 2:10 Di tutto quello che i miei occhi desideravano io nulla rifiutai loro; non privai il cuore d'alcuna gioia; poiche' il mio cuore si rallegrava d'ogni mia fatica, ed e' la ricompensa che m'e' toccata d'ogni mia fatica. Ecclesiaste 2:11 Poi considerai tutte le opere che le mie mani avevano fatte, e la fatica che avevo durata a farle, ed ecco che tutto era vanita' e un correr dietro al vento, e che non se ne trae alcun profitto sotto il sole. Ecclesiaste 2:12 Allora mi misi ad esaminare la sapienza, la follia e la stoltezza. - Che fara' l'uomo che succedera' al re? Quello ch'e' gia' stato fatto. - Ecclesiaste 2:13 E vidi che la sapienza ha un vantaggio sulla stoltezza, come la luce ha un vantaggio sulle tenebre. Ecclesiaste 2:14 Il savio ha gli occhi in testa, mentre lo stolto cammina nelle tenebre; ma ho riconosciuto pure che tutti e due hanno la medesima sorte. Ecclesiaste 2:15 Ond'io ho detto in cuor mio: 'La sorte che tocca allo stolto tocchera' anche a me; perche' dunque essere stato cosi savio?' E ho detto in cuor mio che anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 2:16 Poiche' tanto del savio quanto dello stolto non rimane ricordo eterno; giacche', nei giorni a venire, tutto sara' da tempo dimenticato. Pur troppo il savio muore, al pari dello stolto! Ecclesiaste 2:17 Percio' io ho odiata la vita, perche' tutto cio' che si fa sotto il sole m'e' divenuto odioso, poiche' tutto e' vanita' e un correr dietro al vento. Ecclesiaste 2:18 Ed ho odiata ogni fatica che ho durata sotto il sole, e di cui debbo lasciare il godimento a colui che verra' dopo di me. Ecclesiaste 2:19 E chi sa s'egli sara' savio o stolto? Eppure sara' padrone di tutto il lavoro che io ho compiuto con fatica e con saviezza sotto il sole. Anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 2:20 Cosi sono arrivato a far perdere al mio cuore ogni speranza circa tutta la fatica che ho durata sotto il sole. Ecclesiaste 2:21 Poiche', ecco un uomo che ha lavorato con saviezza, con intelligenza e con successo, e lascia il frutto del suo lavoro in eredita' a un altro, che non v'ha speso intorno alcuna fatica! Anche questo e' vanita', e un male grande. Ecclesiaste 2:22 Difatti, che profitto trae l'uomo da tutto il suo lavoro, dalle preoccupazioni del suo cuore, da tutto quel che gli e' costato tanta fatica sotto il sole? Ecclesiaste 2:23 Tutti i suoi giorni non sono che dolore, la sua occupazione non e' che fastidio; perfino la notte il suo cuore non ha posa. Anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 2:24 Non v'e' nulla di meglio per l'uomo del mangiare, del bere, e del far godere all'anima sua il benessere in mezzo alla fatica ch'ei dura; ma anche questo ho veduto che viene dalla mano di Dio. Ecclesiaste 2:25 Difatti, chi, senza di lui, puo' mangiare o godere? Ecclesiaste 2:26 Poiche' Iddio da' all'uomo ch'egli gradisce, sapienza, intelligenza e gioia; ma al peccatore da' la cura di raccogliere, d'accumulare, per lasciar poi tutto a colui ch'e' gradito agli occhi di Dio. Anche questo e' vanita' e un correre dietro al vento. Per tutte le cose v'e' un tempo fissato da Dio Ecclesiaste 3:1 Per tutto v'e' il suo tempo, v'e' il suo momento per ogni cosa sotto il cielo: Ecclesiaste 3:2 un tempo per nascere e un tempo per morire; un tempo per piantare e un tempo per svellere cio' ch'e' piantato; Ecclesiaste 3:3 un tempo per uccidere e un tempo per guarire; un tempo per demolire e un tempo per costruire; Ecclesiaste 3:4 un tempo per piangere e un tempo per ridere; un tempo per far cordoglio e un tempo per ballare; Ecclesiaste 3:5 un tempo per gettar via pietre e un tempo per raccoglierle; un tempo per abbracciare e un tempo per astenersi dagli abbracciamenti; Ecclesiaste 3:6 un tempo per cercare e un tempo per perdere; un tempo per conservare e un tempo per buttar via; Ecclesiaste 3:7 un tempo per strappare e un tempo per cucire; un tempo per tacere e un tempo per parlare; Ecclesiaste 3:8 un tempo per amare e un tempo per odiare; un tempo per la guerra e un tempo per la pace. Ecclesiaste 3:9 Che profitto trae dalla sua fatica colui che lavora? Ecclesiaste 3:10 Io ho visto le occupazioni che Dio da' agli uomini perche' vi si affatichino. Ecclesiaste 3:11 Dio ha fatto ogni cosa bella al suo tempo; egli ha perfino messo nei loro cuori il pensiero della eternita', quantunque l'uomo non possa comprendere dal principio alla fine l'opera che Dio ha fatta. Ecclesiaste 3:12 Io ho riconosciuto che non v'e' nulla di meglio per loro del rallegrarsi e del procurarsi del benessere durante la loro vita, Ecclesiaste 3:13 ma che se uno mangia, beve e gode del benessere in mezzo a tutto il suo lavoro, e' un dono di Dio. Ecclesiaste 3:14 Io ho riconosciuto che tutto quello che Dio fa e' per sempre; niente v'e' da aggiungervi, niente da togliervi; e che Dio fa cosi perche' gli uomini lo temano. Ecclesiaste 3:15 Cio' che e', e' gia' stato prima, e cio' che sara' e' gia' stato, e Dio riconduce cio' ch'e' passato. Ecclesiaste 3:16 Ho anche visto sotto il sole che nel luogo stabilito per giudicare v'e' della empieta', e che nel luogo stabilito per la giustizia v'e' della empieta', Ecclesiaste 3:17 e ho detto in cuor mio: 'Iddio giudichera' il giusto e l'empio poiche' v'e' un tempo per il giudicio di qualsivoglia azione e, nel luogo fissato, sara' giudicata ogni opera'. Ecclesiaste 3:18 Io ho detto in cuor mio: 'Cosi e', a motivo dei figliuoli degli uomini, perche' Dio li metta alla prova, ed essi stessi riconoscano che non sono che bestie'. Ecclesiaste 3:19 Poiche' la sorte de' figliuoli degli uomini e' la sorte delle bestie; agli uni e alle altre tocca la stessa sorte; come muore l'uno, cosi muore l'altra; hanno tutti un medesimo soffio, e l'uomo non ha superiorita' di sorta sulla bestia; poiche' tutto e' vanita'. Ecclesiaste 3:20 Tutti vanno in un medesimo luogo; tutti vengon dalla polvere, e tutti ritornano alla polvere. Ecclesiaste 3:21 Chi sa se il soffio dell'uomo sale in alto, e se il soffio della bestia scende in basso nella terra? Ecclesiaste 3:22 Io ho dunque visto che non v'e' nulla di meglio per l'uomo del rallegrarsi, nel compiere il suo lavoro; tale e' la sua parte; poiche' chi lo fara' tornare per godere di cio' che verra' dopo di lui? I mali e i tormenti della vita Ecclesiaste 4:1 Mi son messo poi a considerare tutte le oppressioni che si commettono sotto il sole; ed ecco, le lacrime degli oppressi, i quali non hanno chi li consoli e dal lato dei loro oppressori la violenza, mentre quelli non hanno chi li consoli. Ecclesiaste 4:2 Ond'io ho stimato i morti, che son gia' morti, piu' felici de' vivi che son vivi tuttora; Ecclesiaste 4:3 e piu' felice degli uni e degli altri, colui che non e' ancora venuto all'esistenza, e non ha ancora vedute le azioni malvage che si commettono sotto il sole. Ecclesiaste 4:4 E ho visto che ogni fatica e ogni buona riuscita nel lavoro provocano invidia dell'uno contro l'altro. Anche questo e' vanita' e un correr dietro al vento. Ecclesiaste 4:5 Lo stolto incrocia le braccia e mangia la sua propria carne. Ecclesiaste 4:6 Val meglio una mano piena di riposo, che ambo le mani piene di travaglio e di corsa dietro al vento. Ecclesiaste 4:7 E ho visto anche un'altra vanita' sotto il sole: Ecclesiaste 4:8 un tale e' solo, senz'alcuno che gli stia da presso; non ha ne' figlio ne' fratello, e nondimeno s'affatica senza fine, e i suoi occhi non si sazian mai di ricchezze. E non riflette: Ma per chi dunque m'affatico e privo l'anima mia d'ogni bene? Anche questa e' una vanita' e un'ingrata occupazione. Ecclesiaste 4:9 Due valgon meglio d'un solo, perche' sono ben ricompensati della loro fatica. Ecclesiaste 4:10 Poiche', se l'uno cade, l'altro rialza il suo compagno; ma guai a colui ch'e' solo, e cade senz'avere un altro che lo rialzi! Ecclesiaste 4:11 Cosi pure, se due dormono assieme, si riscaldano; ma chi e' solo, come fara' a riscaldarsi? Ecclesiaste 4:12 E se uno tenta di sopraffare colui ch'e' solo, due gli terranno testa; una corda a tre capi non si rompe cosi presto. Ecclesiaste 4:13 Meglio un giovinetto povero e savio, d'un re vecchio e stolto che non sa piu' ricevere ammonimenti. Ecclesiaste 4:14 e' uscito di prigione per esser re: egli, ch'era nato povero nel suo futuro regno. Ecclesiaste 4:15 Io ho visto tutti i viventi che vanno e vengono sotto il sole unirsi al giovinetto, che dovea succedere al re e regnare al suo posto. Ecclesiaste 4:16 Senza fine eran tutto il popolo, tutti quelli alla testa dei quali ei si trovava. Eppure, quelli che verranno in seguito non si rallegreranno di lui! Anche questo e' vanita' e un correr dietro al vento. Consigli relativi alla pieta' e al buon uso delle ricchezze Ecclesiaste 5:1 Bada ai tuoi passi quando vai alla casa di Dio, e appressati per ascoltare, anziche' per offrire il sacrifizio degli stolti, i quali non sanno neppure che fanno male. Ecclesiaste 5:2 Non esser precipitoso nel parlare, e il tuo cuore non s'affretti a proferir verbo davanti a Dio; perche' Dio e' in cielo e tu sei sulla terra; le tue parole sian dunque poche; Ecclesiaste 5:3 poiche' colla moltitudine delle occupazioni vengono i sogni, e colla moltitudine delle parole, i ragionamenti insensati. Ecclesiaste 5:4 Quand'hai fatto un voto a Dio, non indugiare ad adempierlo; poich'egli non si compiace degli stolti; adempi il voto che hai fatto. Ecclesiaste 5:5 Meglio e' per te non far voti, che farne e poi non adempierli. Ecclesiaste 5:6 Non permettere alla tua bocca di render colpevole la tua persona; e non dire davanti al messaggero di Dio: 'e' stato uno sbaglio'. Perche' Iddio s'adirerebbe egli per le tue parole, e distruggerebbe l'opera delle tue mani? Ecclesiaste 5:7 Poiche', se vi son delle vanita' nella moltitudine de' sogni, ve ne sono anche nella moltitudine delle parole; percio' temi Iddio! Ecclesiaste 5:8 Se vedi nella provincia l'oppressione del povero e la violazione del diritto e della giustizia, non te ne maravigliare; poiche' sopra un uomo in alto veglia uno che sta piu' in alto, e sovr'essi, sta un Altissimo. Ecclesiaste 5:9 Ma vantaggioso per un paese e', per ogni rispetto, un re, che si faccia servo de' campi. Ecclesiaste 5:10 Chi ama l'argento non e' saziato con l'argento; e chi ama le ricchezze non ne trae profitto di sorta. Anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 5:11 Quando abbondano i beni, abbondano anche quei che li mangiano; e che pro ne viene ai possessori, se non di veder quei beni coi loro occhi? Ecclesiaste 5:12 Dolce e' il sonno del lavoratore, abbia egli poco o molto da mangiare; ma la sazieta' del ricco non lo lascia dormire. Ecclesiaste 5:13 V'e' un male grave ch'io ho visto sotto il sole; delle ricchezze conservate dal loro possessore, per sua sventura. Ecclesiaste 5:14 Queste ricchezze vanno perdute per qualche avvenimento funesto; e se ha generato un figliuolo, questi resta con nulla in mano. Ecclesiaste 5:15 Uscito ignudo dal seno di sua madre, quel possessore se ne va com'era venuto; e di tutta la sua fatica non puo' prender nulla da portar seco in mano. Ecclesiaste 5:16 Anche questo e' un male grave: ch'ei se ne vada tal e quale era venuto; e qual profitto gli viene dall'aver faticato per il vento? Ecclesiaste 5:17 E per di piu', durante tutta la vita egli mangia nelle tenebre, e ha molti fastidi, malanni e crucci. Ecclesiaste 5:18 Ecco quello che ho veduto: buona e bella cosa e' per l'uomo mangiare, bere, godere del benessere in mezzo a tutta la fatica ch'ei dura sotto il sole, tutti i giorni di vita che Dio gli ha dati; poiche' questa e' la sua parte. Ecclesiaste 5:19 E ancora se Dio ha dato a un uomo delle ricchezze e dei tesori, e gli ha dato potere di goderne, di prenderne la sua parte e di gioire della sua fatica, e' questo un dono di Dio; Ecclesiaste 5:20 poiche' un tal uomo non si ricordera' troppo dei giorni della sua vita, giacche' Dio gli concede gioia nel cuore. Non godere e' male; il godere non da' sodisfazione intera Ecclesiaste 6:1 V'e' un male che ho veduto sotto il sole e che grava di frequente sugli uomini: Ecclesiaste 6:2 eccone uno a cui Dio da' ricchezze, tesori e gloria, in guisa che nulla manca all'anima sua di tutto cio' che puo' desiderare, ma Dio non gli da' il potere di goderne; ne gode uno straniero. Ecco una vanita' e un male grave. Ecclesiaste 6:3 Se uno generasse cento figliuoli, vivesse molti anni si che i giorni de' suoi anni si moltiplicassero, se l'anima sua non si sazia di beni ed ei non ha sepoltura, io dico che un aborto e' piu' felice di lui; Ecclesiaste 6:4 poiche' l'aborto nasce invano, se ne va nelle tenebre, e il suo nome resta coperto di tenebre; Ecclesiaste 6:5 non ha neppur visto ne' conosciuto il sole, e nondimeno ha piu' riposo di quell'altro. Ecclesiaste 6:6 Quand'anche questi vivesse due volte mille anni, se non gode benessere, a che pro? Non va tutto a finire in un medesimo luogo? Ecclesiaste 6:7 Tutta la fatica dell'uomo e' per la sua bocca, e nondimeno l'appetito suo non e' mai sazio. Ecclesiaste 6:8 Che vantaggio ha il savio sopra lo stolto? O che vantaggio ha il povero che sa come condursi in presenza dei viventi? Ecclesiaste 6:9 Veder con gli occhi val meglio del lasciar vagare i propri desideri. Anche questo e' vanita' e un correr dietro al vento. Ecclesiaste 6:10 Cio' che esiste e' gia' stato chiamato per nome da tempo, ed e' noto che cosa l'uomo e', e che non puo' contendere con Colui ch'e' piu' forte di lui. Ecclesiaste 6:11 Moltiplicar le parole e' moltiplicare la vanita'; che pro ne viene all'uomo? Ecclesiaste 6:12 Poiche' chi sa cio' ch'e' buono per l'uomo nella sua vita, durante tutti i giorni della sua vita vana, ch'egli passa come un'ombra? E chi sa dire all'uomo quel che sara' dopo di lui sotto il sole? Massime relative alle prove della vita, alla saviezza e alla moderazione Ecclesiaste 7:1 Una buona reputazione val meglio dell'olio odorifero; e il giorno della morte, meglio del giorno della nascita. Ecclesiaste 7:2 e' meglio andare in una casa di duolo, che andare in una casa di convito; poiche' la' e' la fine d'ogni uomo, e colui che vive vi porra' mente. Ecclesiaste 7:3 La tristezza val meglio del riso; poiche' quando il viso e' mesto, il cuore diventa migliore. Ecclesiaste 7:4 Il cuore del savio e' nella casa del duolo; ma il cuore degli stolti e' nella casa della gioia. Ecclesiaste 7:5 Meglio vale udire la riprensione del savio, che udire la canzone degli stolti. Ecclesiaste 7:6 Poiche' qual e' lo scoppiettio de' pruni sotto una pentola, tal e' il riso dello stolto. Anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 7:7 Certo, l'oppressione rende insensato il savio, e il dono fa perdere il senno. Ecclesiaste 7:8 Meglio vale la fine d'una cosa, che il suo principio; e lo spirito paziente val meglio dello spirito altero. Ecclesiaste 7:9 Non t'affrettare a irritarti nello spirito tuo, perche' l'irritazione riposa in seno agli stolti. Ecclesiaste 7:10 Non dire: 'Come mai i giorni di prima eran migliori di questi?' poiche' non e' per sapienza che tu chiederesti questo. Ecclesiaste 7:11 La sapienza e' buona quanto un'eredita', e anche di piu', per quelli che vedono il sole. Ecclesiaste 7:12 Poiche' la sapienza offre un riparo, come l'offre il danaro; ma l'eccellenza della scienza sta in questo, che la sapienza fa vivere quelli che la possiedono. Ecclesiaste 7:13 Considera l'opera di Dio; chi potra' raddrizzare cio' che egli ha ricurvo? Ecclesiaste 7:14 Nel giorno della prosperita' godi del bene, e nel giorno dell'avversita' rifletti. Dio ha fatto l'uno come l'altro, affinche' l'uomo non scopra nulla di cio' che sara' dopo di lui. Ecclesiaste 7:15 Io ho veduto tutto questo nei giorni della mia vanita'. V'e' tal giusto che perisce per la sua giustizia, e v'e' tal empio che prolunga la sua vita con la sua malvagita'. Ecclesiaste 7:16 Non esser troppo giusto, e non ti far savio oltremisura; perche' ti distruggeresti? Ecclesiaste 7:17 Non esser troppo empio, ne' essere stolto; perche' morresti tu prima del tempo? Ecclesiaste 7:18 e' bene che tu t'attenga fermamente a questo, e che tu non ritragga la mano da quello; poiche' chi teme Iddio evita tutte queste cose. Ecclesiaste 7:19 La sapienza da' al savio piu' forza che non facciano dieci capi in una citta'. Ecclesiaste 7:20 Certo, non v'e' sulla terra alcun uomo giusto che faccia il bene e non pecchi mai. Ecclesiaste 7:21 Non porre dunque mente a tutte le parole che si dicono, per non sentirti maledire dal tuo servo; Ecclesiaste 7:22 poiche' il tuo cuore sa che sovente anche tu hai maledetto altri. Ecclesiaste 7:23 Io ho esaminato tutto questo con sapienza. Ho detto: 'Voglio acquistare sapienza'; ma la sapienza e' rimasta lungi da me. Ecclesiaste 7:24 Una cosa ch'e' tanto lontana e tanto profonda chi la potra' trovare? Ecclesiaste 7:25 Io mi sono applicato nel cuor mio a riflettere, a investigare, a cercare la sapienza e la ragion delle cose, e a riconoscere che l'empieta' e' una follia e la stoltezza una pazzia; Ecclesiaste 7:26 e ho trovato una cosa piu' amara della morte: la donna ch'e' tutta tranelli, il cui cuore non e' altro che reti, e le cui mani sono catene; colui ch'e' gradito a Dio le sfugge, ma il peccatore riman preso da lei. Ecclesiaste 7:27 Ecco, questo ho trovato, dice l'Ecclesiaste, dopo aver esaminato le cose una ad una per afferrarne la ragione; Ecclesiaste 7:28 ecco quello che l'anima mia cerca ancora, senza ch'io l'abbia trovato: un uomo fra mille, l'ho trovato; ma una donna fra tutte, non l'ho trovata. Ecclesiaste 7:29 Questo soltanto ho trovato: che Dio ha fatto l'uomo retto, ma gli uomini hanno cercato molti sotterfugi. Del rispetto dovuto ai re. Lo spirito umano non puo' risolvere tutti i problemi Ecclesiaste 8:1 Chi e' come il savio? e chi conosce la spiegazione delle cose? La sapienza d'un uomo gli fa risplendere la faccia, e la durezza del suo volto n'e' mutata. Ecclesiaste 8:2 Io ti dico: 'Osserva gli ordini del re'; e questo, a motivo del giuramento che hai fatto dinanzi a Dio. Ecclesiaste 8:3 Non t'affrettare ad allontanarti dalla sua presenza, e non persistere in una cosa cattiva; poich'egli puo' fare tutto quello che gli piace, Ecclesiaste 8:4 perche' la parola del re e' potente; e chi gli puo' dire: 'Che fai?' Ecclesiaste 8:5 Chi osserva il comandamento non conosce disgrazia, e il cuore dell'uomo savio sa che v'e' un tempo e un giudizio; Ecclesiaste 8:6 perche' per ogni cosa v'e' un tempo e un giudizio; giacche' la malvagita' dell'uomo pesa grave addosso a lui. Ecclesiaste 8:7 L'uomo, infatti, non sa quel che avverra'; poiche' chi gli dira' come andranno le cose? Ecclesiaste 8:8 Non v'e' uomo che abbia potere sul vento per poterlo trattenere, o che abbia potere sul giorno della morte; non v'e' congedo in tempo di guerra, e l'iniquita' non puo' salvare chi la commette. Ecclesiaste 8:9 Io ho veduto tutto questo, ed ho posto mente a tutto quello che si fa sotto il sole, quando l'uomo signoreggia sugli uomini per loro sventura. Ecclesiaste 8:10 Ed ho veduto allora degli empi ricever sepoltura ed entrare nel loro riposo, e di quelli che s'eran condotti con rettitudine andarsene lungi dal luogo santo, ed esser dimenticati nella citta'. Anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 8:11 Siccome la sentenza contro una mala azione non si eseguisce prontamente, il cuore dei figliuoli degli uomini e' pieno della voglia di fare il male. Ecclesiaste 8:12 Quantunque il peccatore faccia cento volte il male e pur prolunghi i suoi giorni, pure io so che il bene e' per quelli che temono Dio, che provan timore nel suo cospetto. Ecclesiaste 8:13 Ma non v'e' bene per l'empio, ed ei non prolunghera' i suoi giorni come fa l'ombra che s'allunga; perche' non prova timore nel cospetto di Dio. Ecclesiaste 8:14 V'e' una vanita' che avviene sulla terra; ed e' che vi son dei giusti i quali son trattati come se avessero fatto l'opera degli empi, e vi son degli empi i quali son trattati come se avessero fatto l'opera de' giusti. Io ho detto che anche questo e' vanita'. Ecclesiaste 8:15 Cosi io ho lodata la gioia, perche' non v'e' per l'uomo altro bene sotto il sole, fuori del mangiare, del bere e del gioire; questo e' quello che lo accompagnera' in mezzo al suo lavoro, durante i giorni di vita che Dio gli da' sotto il sole. Ecclesiaste 8:16 Quand'io ho applicato il mio cuore a conoscere la sapienza e a considerare le cose che si fanno sulla terra - perche' gli occhi dell'uomo non godono sonno ne' giorno ne' notte, - Ecclesiaste 8:17 allora ho mirato tutta l'opera di Dio, e ho veduto che l'uomo e' impotente a spiegare quello che si fa sotto il sole; egli ha un bell'affaticarsi a cercarne la spiegazione; non riesce a trovarla; e anche se il savio pretende di saperla, non pero' puo' trovarla. Giacche' una medesima sorte attende il giusto e l'iniquo, godiamo i beni che Dio ci da' Ecclesiaste 9:1 Si, io ho applicato a tutto questo il mio cuore, e ho cercato di chiarirlo: che cioe' i giusti e i savi e le loro opere sono nelle mani di Dio; l'uomo non sa neppure se amera' o se odiera'; tutto e' possibile. Ecclesiaste 9:2 Tutto succede ugualmente a tutti; la medesima sorte attende il giusto e l'empio, il buono e puro e l'impuro, chi offre sacrifizi e chi non li offre; tanto e' il buono quanto il peccatore, tanto e' colui che giura quanto chi teme di giurare. Ecclesiaste 9:3 Questo e' un male fra tutto quello che si fa sotto il sole: che tutti abbiano una medesima sorte; e cosi il cuore dei figliuoli degli uomini e' pieno di malvagita' e hanno la follia nel cuore mentre vivono; poi, se ne vanno ai morti. Ecclesiaste 9:4 Per chi e' associato a tutti gli altri viventi c'e' speranza; perche' un cane vivo val meglio d'un leone morto. Ecclesiaste 9:5 Difatti, i viventi sanno che morranno; ma i morti non sanno nulla, e non v'e' piu' per essi alcun salario; poiche' la loro memoria e' dimenticata. Ecclesiaste 9:6 E il loro amore come il loro odio e la loro invidia sono da lungo tempo periti, ed essi non hanno piu' ne' avranno mai alcuna parte in tutto quello che si fa sotto il sole. Ecclesiaste 9:7 Va', mangia il tuo pane con gioia, e bevi il tuo vino con cuore allegro, perche' Dio ha gia' gradito le tue opere. Ecclesiaste 9:8 Siano le tue vesti bianche in ogni tempo, e l'olio non manchi mai sul tuo capo. Ecclesiaste 9:9 Godi la vita con la moglie che ami, durante tutti i giorni della vita della tua vanita', che Dio t'ha data sotto il sole per tutto il tempo della tua vanita'; poiche' questa e' la tua parte nella vita, in mezzo a tutta la fatica che duri sotto il sole. Ecclesiaste 9:10 Tutto quello che la tua mano trova da fare, fallo con tutte le tue forze; poiche' nel soggiorno de' morti dove vai, non v'e' piu' ne' lavoro, ne' pensiero, ne' scienza, ne' sapienza. La sapienza e' spesso piu' utile agli altri che a chi la possiede Ecclesiaste 9:11 Io mi son rimesso a considerare che sotto il sole, per correre non basta esser agili, ne' basta per combattere esser valorosi, ne' esser savi per aver del pane, ne' essere intelligenti per aver delle ricchezze, ne' esser abili per ottener favore; poiche' tutti dipendono dal tempo e dalle circostanze. Ecclesiaste 9:12 Poiche' l'uomo non conosce la sua ora; come i pesci che son presi nella rete fatale, e come gli uccelli che son co'lti nel laccio, cosi i figliuoli degli uomini son presi nel laccio al tempo dell'avversita', quando essa piomba su loro improvvisa. Ecclesiaste 9:13 Ho visto sotto il sole anche questo esempio di sapienza che m'e' parsa grande. Ecclesiaste 9:14 C'era una piccola citta', con entro pochi uomini; un gran re le marcio' contro, la cinse d'assedio, e le costrui contro de' grandi bastioni. Ecclesiaste 9:15 Ora in essa si trovo' un uomo povero e savio, che con la sua sapienza salvo' la citta'. Eppure nessuno conservo' ricordo di quell'uomo povero. Ecclesiaste 9:16 Allora io dissi: 'La sapienza val meglio della forza; ma la sapienza del povero e' disprezzata, e le sue parole non sono ascoltate'. Ecclesiaste 9:17 Le parole de' savi, udite nella quiete, valgon meglio delle grida di chi domina fra gli stolti. Ecclesiaste 9:18 La sapienza val meglio degli strumenti di guerra; ma un solo peccatore distrugge un gran bene. Sentenze diverse Ecclesiaste 10:1 Le mosche morte fanno puzzare e imputridire l'olio del profumiere; un po' di follia guasta il pregio della sapienza e della gloria. Ecclesiaste 10:2 Il savio ha il cuore alla sua destra, ma lo stolto l'ha alla sua sinistra. Ecclesiaste 10:3 Anche quando lo stolto va per la via, il senno gli manca e mostra a tutti ch'e' uno stolto. Ecclesiaste 10:4 Se il sovrano sale in ira contro di te, non lasciare il tuo posto; perche' la dolcezza previene grandi peccati. Ecclesiaste 10:5 C'e' un male che ho veduto sotto il sole, un errore che procede da chi governa: Ecclesiaste 10:6 che, cioe' la stoltezza occupa posti altissimi, e i ricchi seggono in luoghi bassi. Ecclesiaste 10:7 Ho veduto degli schiavi a cavallo, e dei principi camminare a piedi come degli schiavi. Ecclesiaste 10:8 Chi scava una fossa vi cadra' dentro, e chi demolisce un muro sara' morso dalla serpe. Ecclesiaste 10:9 Chi smuove le pietre ne rimarra' contuso, e chi spacca le legna corre un pericolo. Ecclesiaste 10:10 Se il ferro perde il taglio e uno non l'arrota, bisogna che raddoppi la forza; ma la sapienza ha il vantaggio di sempre riuscire. Ecclesiaste 10:11 Se il serpente morde prima d'essere incantato, l'incantatore diventa inutile. Ecclesiaste 10:12 Le parole della bocca del savio son piene di grazia; ma le labbra dello stolto son causa della sua rovina. Ecclesiaste 10:13 Il principio delle parole della sua bocca e' stoltezza, e la fine del suo dire e' malvagia pazzia. Ecclesiaste 10:14 Lo stolto moltiplica le parole; eppure l'uomo non sa quel che gli avverra'; e chi gli dira' quel che succedera' dopo di lui? Ecclesiaste 10:15 La fatica dello stolto lo stanca, perch'egli non sa neppur la via della citta'. Ecclesiaste 10:16 Guai a te, o paese il cui re e' un fanciullo, e i cui principi mangiano fin dal mattino! Ecclesiaste 10:17 Beato te, o paese, il cui re e' di nobile lignaggio, ed i cui principi si mettono a tavola al tempo convenevole, per ristorare le forze e non per ubriacarsi! Ecclesiaste 10:18 Per la pigrizia sprofonda il soffitto; per la rilassatezza delle mani piove in casa. Ecclesiaste 10:19 Il convito e' fatto per gioire, il vino rende gaia la vita, e il danaro risponde a tutto. Ecclesiaste 10:20 Non maledire il re, neppure col pensiero; e non maledire il ricco nella camera ove tu dormi; poiche' un uccello del cielo potrebbe spargerne la voce, e un messaggero alato pubblicare la cosa. Del fare il bene mentre se n'ha tempo Ecclesiaste 11:1 Getta il tuo pane sulle acque, perche' dopo molto tempo tu lo ritroverai. Ecclesiaste 11:2 Fanne parte a sette, ed anche a otto, perche' tu non sai che male puo' avvenire sulla terra. Ecclesiaste 11:3 Quando le nuvole son piene di pioggia, la riversano sulla terra; e se un albero cade verso il sud o verso il nord, dove cade, quivi resta. Ecclesiaste 11:4 Chi bada al vento non seminera'; chi guarda alle nuvole non mietera'. Ecclesiaste 11:5 Come tu non conosci la via del vento, ne' come si formino le ossa in seno alla donna incinta, cosi non conosci l'opera di Dio, che fa tutto. Ecclesiaste 11:6 Fin dal mattino semina la tua semenza, e la sera non dar posa alle tue mani; poiche' tu non sai quale dei due lavori riuscira' meglio: se questo o quello, o se ambedue saranno ugualmente buoni. Ecclesiaste 11:7 La luce e' dolce, ed e' cosa piacevole agli occhi vedere il sole. Ecclesiaste 11:8 Se dunque un uomo vive molti anni, si rallegri tutti questi anni, e pensi ai giorni delle tenebre, che saran molti; tutto quello che avverra' e' vanita'. Ecclesiaste 12:1 Rallegrati pure, o giovane, durante la tua adolescenza, e gioisca pure il cuor tuo durante i giorni della tua giovinezza; cammina pure nelle vie dove ti mena il cuore e seguendo gli sguardi degli occhi tuoi; ma sappi che, per tutte queste cose, Iddio ti chiamera' in giudizio! Ecclesiaste 12:2 Bandisci dal tuo cuore la tristezza, e allontana dalla tua carne la sofferenza; poiche' la giovinezza e l'aurora sono vanita'. Ecclesiaste 12:3 Ma ricordati del tuo Creatore nei giorni della tua giovinezza, prima che vengano i cattivi giorni e giungano gli anni dei quali dirai: 'Io non ci ho piu' alcun piacere'; Ecclesiaste 12:4 prima che il sole, la luce, la luna e le stelle s'oscurino, e le nuvole tornino dopo la pioggia; Ecclesiaste 12:5 prima dell'eta' in cui i guardiani della casa tremano, gli uomini forti si curvano, le macinatrici si fermano perche' son ridotte a poche, quelli che guardan dalle finestre si oscurano, Ecclesiaste 12:6 e i due battenti della porta si chiudono sulla strada perche' diminuisce il rumore della macina; in cui l'uomo si leva al canto dell'uccello, tutte le figlie del canto s'affievoliscono, Ecclesiaste 12:7 in cui uno ha paura delle alture, ha degli spaventi mentre cammina, in cui fiorisce il mandorlo, la locusta si fa pesante, e il cappero non fa piu' effetto perche' l'uomo se ne va alla sua dimora eterna e i piagnoni percorrono le strade; Ecclesiaste 12:8 prima che il cordone d'argento si stacchi, il vaso d'oro si spezzi, la brocca si rompa sulla fonte, la ruota infranta cada nel pozzo; Ecclesiaste 12:9 prima che la polvere torni alla terra com'era prima, e lo spirito torni a Dio che l'ha dato. Ecclesiaste 12:10 Vanita' delle vanita', dice l'Ecclesiaste, tutto e' vanita'. Conclusione Ecclesiaste 12:11 L'Ecclesiaste, oltre ad essere un savio, ha anche insegnato al popolo la scienza, e ha ponderato, scrutato e messo in ordine un gran numero di sentenze. Ecclesiaste 12:12 L'Ecclesiaste s'e' applicato a trovare delle parole gradevoli; esse sono state scritte con dirittura, e sono parole di verita'. Ecclesiaste 12:13 Le parole dei savi son come degli stimoli, e le collezioni delle sentenze sono come dei chiodi ben piantati; esse sono date da un solo pastore. Ecclesiaste 12:14 Del resto, figliuol mio, sta' in guardia: si fanno dei libri in numero infinito; e molto studiare e' una fatica per il corpo. Ecclesiaste 12:15 Ascoltiamo dunque la conclusione di tutto il discorso: - Temi Dio e osserva i suoi comandamenti, perche' questo e' il tutto dell'uomo. - Ecclesiaste 12:16 Poiche' Dio fara' venire in giudizio ogni opera, tutto cio' ch'e' occulto, sia bene, sia male.Cantico 1:1-8:14 Cantico 1:1 Il Cantico de' cantici di Salomone. Cantico 1:2 Mi baci egli de' baci della sua bocca!... poiche' le tue carezze son migliori del vino. Cantico 1:3 I tuoi profumi hanno un odore soave; il tuo nome e' un profumo che si spande; percio' t'aman le fanciulle! Cantico 1:4 Attirami a te! Noi ti correremo dietro! Il re m'ha condotta ne' suoi appartamenti; noi gioiremo, ci rallegreremo a motivo di te; noi celebreremo le tue carezze piu' del vino! A ragione sei amato! Cantico 1:5 Io son nera ma son bella, o figliuole di Gerusalemme, come le tende di Chedar, come i padiglioni di Salomone. Cantico 1:6 Non guardate se son nera; e' il sole che m'ha bruciata; i figliuoli di mia madre si sono adirati contro di me; m'hanno fatta guardiana delle vigne, ma io, la mia vigna, non l'ho guardata. Cantico 1:7 O tu che il mio cuore ama, dimmi dove meni a pascere il tuo gregge, e dove lo fai riposare sul mezzogiorno. Poiche', perche' sarei io come una donna sperduta, presso i greggi de' tuoi compagni? Cantico 1:8 Se non lo sai, o la piu' bella delle donne, esci e segui le tracce delle pecore, e fa' pascere i tuoi capretti presso alle tende de' pastori. Cantico 1:9 Amica mia io t'assomiglio alla mia cavalla che s'attacca ai carri di Faraone. Cantico 1:10 Le tue guance son belle in mezzo alle collane, e il tuo collo e' bello tra i filari di perle. Cantico 1:11 Noi ti faremo delle collane d'oro con de' punti d'argento. Cantico 1:12 Mentre il re e' nel suo convito, il mio nardo esala il suo profumo. Cantico 1:13 Il mio amico m'e' un sacchetto di mirra, che passa la notte sul mio seno. Cantico 1:14 Il mio amico m'e' un grappolo di cipro delle vigne d'Enghedi. Cantico 1:15 Come sei bella, amica mia, come sei bella! I tuoi occhi son come quelli dei colombi. Cantico 1:16 Come sei bello, amico mio, come sei amabile! Anche il nostro letto e' verdeggiante. Cantico 1:17 Le travi delle nostre case sono cedri, i nostri soffitti sono di cipresso. Cantico 2:1 Io sono la rosa di Saron, il giglio delle valli. Cantico 2:2 Quale un giglio tra le spine, tale e' l'amica mia tra le fanciulle. Cantico 2:3 Qual e' un melo fra gli alberi del bosco, tal e' l'amico mio fra i giovani. Io desidero sedermi alla sua ombra, e il suo frutto e' dolce al mio palato. Cantico 2:4 Egli m'ha condotta nella casa del convito, e l'insegna che spiega su di me e' Amore. Cantico 2:5 Fortificatemi con delle schiacciate d'uva, sostentatemi con de' pomi, perch'io son malata d'amore. Cantico 2:6 La sua sinistra sia sotto al mio capo, e la sua destra m'abbracci! Cantico 2:7 O figliuole di Gerusalemme, io vi scongiuro per le gazzelle, per le cerve dei campi, non svegliate, non svegliate l'amor mio, finch'essa non lo desideri! Cantico 2:8 Ecco la voce del mio amico! Eccolo che viene, saltando per i monti, balzando per i colli. Cantico 2:9 L'amico mio e' simile a una gazzella o ad un cerbiatto. Eccolo, egli sta dietro al nostro muro, e guarda per la finestra, lancia occhiate attraverso alle persiane. Cantico 2:10 Il mio amico parla e mi dice: 'Le'vati, amica mia, mia bella, e vientene, Cantico 2:11 poiche', ecco, l'inverno e' passato, il tempo delle piogge e' finito, se n'e' andato; Cantico 2:12 i fiori appaion sulla terra, il tempo del cantare e' giunto, e la voce della tortora si fa udire nelle nostre contrade. Cantico 2:13 Il fico ha messo i suoi ficucci, e le viti fiorite esalano il loro profumo. Le'vati, amica mia, mia bella, e vientene'. Cantico 2:14 O mia colomba, che stai nelle fessure delle rocce, nel nascondiglio delle balze, mostrami il tuo viso, fammi udire la tua voce; poiche' la tua voce e' soave, e il tuo viso e' bello. Cantico 2:15 Pigliateci le volpi, le volpicine che guastano le vigne, poiche' le nostre vigne sono in fiore! Cantico 2:16 Il mio amico e' mio, ed io son sua: di lui, che pastura il gregge fra i gigli. Cantico 2:17 Prima che spiri l'aura del giorno e che le ombre fuggano, torna, amico mio, come la gazzella od il cerbiatto sui monti che si separano! Cantico 3:1 Sul mio letto, durante la notte, ho cercato colui che l'anima mia ama; l'ho cercato, ma non l'ho trovato. Cantico 3:2 Ora mi levero', e andro' attorno per la citta', per le strade e per le piazze; cerchero' colui che l'anima mia ama; l'ho cercato, ma non l'ho trovato. Cantico 3:3 Le guardie che vanno attorno per la citta' m'hanno incontrata; e ho chiesto loro: 'Avete visto colui che l'anima mia ama?' Cantico 3:4 Di poco le avevo passate, quando trovai colui che l'anima mia ama; io l'ho preso, e non lo lascero', finche' non l'abbia menato in casa di mia madre, e nella camera di colei che m'ha concepita. Cantico 3:5 Io vi scongiuro, o figliuole di Gerusalemme, per le gazzelle, per le cerve de' campi, non svegliate, non svegliate l'amor mio, finch'essa non lo desideri! Cantico 3:6 Chi e' colei che sale dal deserto, simile a colonne di fumo, profumata di mirra e d'incenso e d'ogni aroma de' mercanti? Cantico 3:7 Ecco la lettiga di Salomone, intorno alla quale stanno sessanta prodi, fra i piu' prodi d'Israele. Cantico 3:8 Tutti maneggiano la spada, sono esperti nelle armi; ciascuno ha la sua spada al fianco, per gli spaventi notturni. Cantico 3:9 Il re Salomone s'e' fatto una lettiga di legno del Libano. Cantico 3:10 Ne ha fatto le colonne d'argento, la spalliera d'oro, il sedile di porpora; in mezzo e' un ricamo, lavoro d'amore delle figliuole di Gerusalemme. Cantico 3:11 Uscite, figliuole di Sion, mirate il re Salomone con la corona di cui l'ha incoronato sua madre, il giorno de' suoi sponsali, il giorno dell'allegrezza del suo cuore. Cantico 4:1 Come sei bella, amica mia, come sei bella! I tuoi occhi, dietro al tuo velo, somiglian quelli delle colombe; i tuoi capelli son come un gregge di capre, sospese ai fianchi del monte di Galaad. Cantico 4:2 I tuoi denti son come un branco di pecore tosate, che tornano dal lavatoio; tutte hanno de' gemelli, non ve n'e' alcuna che sia sterile. Cantico 4:3 Le tue labbra somigliano un filo di scarlatto, e la tua bocca e' graziosa; le tue gote, dietro al tuo velo, son come un pezzo di melagrana. Cantico 4:4 Il tuo collo e' come la torre di Davide, edificata per essere un'armeria; mille scudi vi sono appesi, tutte le targhe dei prodi. Cantico 4:5 Le tue due mammelle son due gemelli di gazzella, che pasturano, fra i gigli. Cantico 4:6 Prima che spiri l'aura del giorno e che le ombre fuggano, io me ne andro' al monte della mirra e al colle dell'incenso. Cantico 4:7 Tu sei tutta bella, amica mia, e non v'e' difetto alcuno in te. Cantico 4:8 Vieni meco dal Libano, o mia sposa, vieni meco dal Libano! Guarda dalla sommita' dell'Amana, dalla sommita' del Senir e dell'Hermon, dalle spelonche de' leoni, dai monti dei leopardi. Cantico 4:9 Tu m'hai rapito il cuore, o mia sorella, o sposa mia! Tu m'hai rapito il cuore con un solo de' tuoi sguardi, con un solo de' monili del tuo collo. Cantico 4:10 Quanto son dolci le tue carezze, o mia sorella, o sposa mia! Come le tue carezze son migliori del vino, come l'odore de' tuoi profumi e' piu' soave di tutti gli aromi! Cantico 4:11 O sposa mia, le tue labbra stillano miele, miele e latte son sotto la tua lingua, e l'odore delle tue vesti e' come l'odore del Libano. Cantico 4:12 O mia sorella, o sposa mia, tu sei un giardino serrato, una sorgente chiusa, una fonte sigillata. Cantico 4:13 I tuoi germogli sono un giardino di melagrani e d'alberi di frutti deliziosi, di piante di cipro e di nardo; Cantico 4:14 di nardo e di croco, di canna odorosa e di cinnamomo, e d'ogni albero da incenso; di mirra e d'aloe, e d'ogni piu' squisito aroma. Cantico 4:15 Tu sei una fontana di giardino, una sorgente d'acqua viva, un ruscello che scende giu' dal Libano. Cantico 4:16 Le'vati, Aquilone, e vieni, o Austro! Soffiate sul mio giardino, si che se ne spandano gli aromi! Venga l'amico mio nel suo giardino, e ne mangi i frutti deliziosi! Cantico 5:1 Son venuto nel mio giardino, o mia sorella, o sposa mia; ho co'lto la mia mirra e i miei aromi; ho mangiato il mio favo di miele; ho bevuto il mio vino ed il mio latte. Amici, mangiate, bevete, inebriatevi d'amore! Cantico 5:2 Io dormivo, ma il mio cuore vegliava. Sento la voce del mio amico, che picchia e dice: 'Aprimi, sorella mia, amica mia, colomba mia, o mia perfetta! Poiche' il mio capo e' coperto di rugiada e le mie chiome son piene di gocce della notte'. Cantico 5:3 Io mi son tolta la gonna; come me la rimetterei? Mi son lavata i piedi; come l'insudicerei? Cantico 5:4 L'amico mio ha passato la mano per il buco della porta, e le mie viscere si son commosse per lui. Cantico 5:5 Mi son levata per aprire al mio amico, e le mie mani hanno stillato mirra, le mie dita mirra liquida, sulla maniglia della serratura. Cantico 5:6 Ho aperto all'amico mio, ma l'amico mio s'era ritirato, era partito. Ero fuori di me mentr'egli parlava; l'ho cercato, ma non l'ho trovato; l'ho chiamato, ma non m'ha risposto. Cantico 5:7 Le guardie che vanno attorno per la citta' m'hanno incontrata, m'hanno battuta, m'hanno ferita; le guardie delle mura m'hanno strappato il velo. Cantico 5:8 Io vi scongiuro, o figliuole di Gerusalemme, se trovate il mio amico, che gli direte?... Che son malata d'amore. Cantico 5:9 Che e' dunque, l'amico tuo, piu' d'un altro amico, o la piu' bella fra le donne? Che e' dunque, l'amico tuo, piu' d'un altro amico, che cosi ci scongiuri? Cantico 5:10 L'amico mio e' bianco e vermiglio, e si distingue fra diecimila. Cantico 5:11 Il suo capo e' oro finissimo, le sue chiome sono crespe, nere come il corvo. Cantico 5:12 I suoi occhi paion colombe in riva a de' ruscelli, lavati nel latte, incassati ne' castoni d'un anello. Cantico 5:13 Le sue gote son come un'aia d'aromi, come aiuole di fiori odorosi; le sue labbra son gigli, e stillano mirra liquida. Cantico 5:14 Le sue mani sono anelli d'oro, incastonati di berilli; il suo corpo e' d'avorio terso, coperto di zaffiri. Cantico 5:15 Le sue gambe son colonne di marmo, fondate su basi d'oro puro. Il suo aspetto e' come il Libano, superbo come i cedri; Cantico 5:16 il suo palato e' tutto dolcezza, tutta la sua persona e' un incanto. Tal e' l'amor mio, tal e' l'amico mio, o figliuole di Gerusalemme. Cantico 6:1 Dov'e' andato il tuo amico, o la piu' bella fra le donne? Da che parte s'e' vo'lto l'amico tuo? Noi lo cercheremo teco. Cantico 6:2 Il mio amico e' disceso nel suo giardino, nell'aie degli aromi a pasturare i greggi ne' giardini, e coglier gigli. Cantico 6:3 Io sono dell'amico mio; e l'amico mio, che pastura il gregge fra i gigli, e' mio. Cantico 6:4 Amica mia, tu sei bella come Tirtsa, vaga come Gerusalemme, tremenda come un esercito a bandiere spiegate. Cantico 6:5 Storna da me gli occhi tuoi, che mi turbano. I tuoi capelli son come una mandra di capre, sospese ai fianchi di Galaad. Cantico 6:6 I tuoi denti son come un branco di pecore, che tornano dal lavatoio; tutte hanno de' gemelli, non ve n'e' alcuna che sia sterile; Cantico 6:7 le tue gote, dietro al tuo velo, son come un pezzo di melagrana. Cantico 6:8 Ci son sessanta regine, ottanta concubine, e fanciulle senza numero; Cantico 6:9 ma la mia colomba, la perfetta mia, e' unica; e' l'unica di sua madre, la prescelta di colei che l'ha partorita. Le fanciulle la vedono, e la proclaman beata; la vedon pure le regine e le concubine, e la lodano. Cantico 6:10 Chi e' colei che appare come l'alba, bella come la luna, pura come il sole, tremenda come un esercito a bandiere spiegate? Cantico 6:11 Io son discesa nel giardino dei noci a vedere le piante verdi della valle, a veder se le viti mettevan le loro gemme, se i melagrani erano in fiore. Cantico 6:12 Io non so come, il mio desiderio m'ha resa simile ai carri d'Amminadab. Cantico 7:1 Torna, torna, o Sulamita, torna, torna che ti miriamo. Perche' mirate la Sulamita come una danza a due schiere? Cantico 7:2 Come son belli i tuoi piedi ne' loro calzari, o figliuola di principe! I contorni delle tue anche son come monili, opera di mano d'artefice. Cantico 7:3 Il tuo seno e' una tazza rotonda, dove non manca mai vino profumato. Il tuo corpo e' un mucchio di grano, circondato di gigli. Cantico 7:4 Le tue due mammelle paion due gemelli di gazzella. Cantico 7:5 Il tuo collo e' come una torre d'avorio; i tuoi occhi son come le piscine d'Heshbon presso la porta di Bath-Rabbim. Il tuo naso e' come la torre del Libano, che guarda verso Damasco. Cantico 7:6 Il tuo capo s'eleva come il Carmelo, e la chioma del tuo capo sembra di porpora; un re e' incatenato dalle tue trecce! Cantico 7:7 Quanto sei bella, quanto sei piacevole, o amor mio, in mezzo alle delizie! Cantico 7:8 La tua statura e' simile alla palma, e le tue mammelle a de' grappoli d'uva. Cantico 7:9 Io ho detto: 'Io saliro' sulla palma, e m'appigliero' ai suoi rami'. Siano le tue mammelle come grappoli di vite, il profumo del tuo fiato, come quello dei pomi, Cantico 7:10 e la tua bocca come un vino generoso, che cola dolcemente per il mio amico, e scivola fra le labbra di quelli che dormono. Cantico 7:11 Io sono del mio amico, e verso me va il suo desiderio. Cantico 7:12 Vieni, amico mio, usciamo ai campi, passiam la notte ne' villaggi! Cantico 7:13 Fin dal mattino andremo nelle vigne; vedremo se la vite ha sbocciato, se il suo fiore s'apre, se i melagrani fioriscono. Quivi ti daro' le mie carezze. Cantico 7:14 Le mandragole mandano profumo, e sulle nostre porte stanno frutti deliziosi d'ogni sorta, nuovi e vecchi, che ho serbati per te, amico mio. Cantico 8:1 Oh perche' non sei tu come un mio fratello, allattato dalle mammelle di mia madre! Trovandoti fuori, ti bacerei, e nessuno mi sprezzerebbe. Cantico 8:2 Ti condurrei, t'introdurrei in casa di mia madre, tu mi ammaestreresti, e io ti darei a bere del vino aromatico, del succo del mio melagrano. Cantico 8:3 La sua sinistra sia sotto il mio capo, e la sua destra m'abbracci! Cantico 8:4 O figliuole di Gerusalemme, io vi scongiuro, non svegliate, non svegliate l'amor mio, finch'essa non lo desideri! Cantico 8:5 Chi e' colei che sale dal deserto appoggiata all'amico suo? Io t'ho svegliata sotto il melo, dove tua madre t'ha partorito, dove quella che t'ha partorito, s'e' sgravata di te. Cantico 8:6 Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio; perche' l'amore e' forte come la morte, la gelosia e' dura come il soggiorno de' morti. I suoi ardori sono ardori di fuoco, fiamma dell'Eterno. Cantico 8:7 Le grandi acque non potrebbero spegnere l'amore, e dei fiumi non potrebbero sommergerlo. Se uno desse tutti i beni di casa sua in cambio dell'amore, sarebbe del tutto disprezzato. Cantico 8:8 Noi abbiamo una piccola sorella, che non ha ancora mammelle; che farem noi della nostra sorella, quando si trattera' di lei? Cantico 8:9 S'ella e' un muro, costruiremo su lei una torretta d'argento; se ella e' un uscio, la chiuderemo con una tavola di cedro. Cantico 8:10 Io sono un muro, e le mie mammelle sono come torri; io sono stata ai suoi occhi come colei che ha trovato pace. Cantico 8:11 Salomone aveva una vigna a Baal-Hamon; egli affido' la vigna a de' guardiani, ognun de' quali portava, come frutto, mille sicli d'argento. Cantico 8:12 La mia vigna, ch'e' mia, la guardo da me; tu, Salomone, tienti pure i tuoi mille sicli, e se n'abbian duecento quei che guardano il frutto della tua! Cantico 8:13 O tu che dimori ne' giardini, dei compagni stanno intenti alla tua voce! Fammela udire! Cantico 8:14 Fuggi, amico mio, come una gazzella od un cerbiatto, sui monti degli aromi!Isaia 1:1-66:24 PROFEZIE RELATIVE AI REGNI DI GIUDA E D'EFRAIM (Cap. 1-12) Descrizione dei peccati e delle sofferenze del popolo. Esortazioni e minacce Isaia 1:1 La visione d'Isaia, figliuolo d'Amots, ch'egli ebbe relativamente a Giuda e a Gerusalemme ai giorni di Uzzia, di Jotham, di Achaz e di Ezechia, re di Giuda. Isaia 1:2 Udite, o cieli! e tu, terra, presta orecchio! poiche' l'Eterno parla: Io dic'egli, ho nutrito de' figliuoli e li ho allevati, ma essi si son ribellati a me. Isaia 1:3 Il bue conosce il suo possessore, e l'asino la greppia del suo padrone; ma Israele non ha conoscenza, il mio popolo non ha discernimento. Isaia 1:4 Ahi, nazione peccatrice, popolo carico d'iniquita', razza di malvagi, figliuoli corrotti! Hanno abbandonato l'Eterno, hanno sprezzato il Santo d'Israele, si son vo'lti e ritratti indietro. Isaia 1:5 A che pro colpirvi ancora? Aggiungereste altre rivolte. Tutto il capo e' malato, tutto il cuore e' languente. Isaia 1:6 Dalla pianta del pie' fino alla testa non v'e' nulla di sano in esso: non vi son che ferite, contusioni, piaghe aperte, che non sono state nettate, ne' fasciate, ne' lenite con olio. Isaia 1:7 Il vostro paese e' desolato, le vostre citta' son consumate dal fuoco, i vostri campi li divorano degli stranieri, sotto agli occhi vostri; tutto e' devastato, come per un sovvertimento di barbari. Isaia 1:8 E la figliuola di Sion e' rimasta come un frascato in una vigna, come una capanna in un campo di cocomeri, come una citta' assediata. Isaia 1:9 Se l'Eterno degli eserciti non ci avesse lasciato un piccol residuo, saremmo come Sodoma, somiglieremmo a Gomorra. Isaia 1:10 Ascoltate la parola dell'Eterno, o capi di Sodoma! Prestate orecchio alla legge del nostro Dio, o popolo di Gomorra! Isaia 1:11 Che m'importa la moltitudine de' vostri sacrifizi? dice l'Eterno; io son sazio d'olocausti di montoni e di grasso di bestie ingrassate; il sangue dei giovenchi, degli agnelli e dei capri, io non lo gradisco. Isaia 1:12 Quando venite a presentarvi nel mio cospetto, chi v'ha chiesto di calcare i miei cortili? Isaia 1:13 Cessate dal recare oblazioni vane; il profumo io l'ho in abominio; e quanto ai noviluni, ai sabati, al convocar raunanze, io non posso soffrire l'iniquita' unita all'assemblea solenne. Isaia 1:14 I vostri noviluni, le vostre feste stabilite l'anima mia li odia, mi sono un peso che sono stanco di portare. Isaia 1:15 Quando stendete le mani, io rifiuto di vederlo; anche quando moltiplicate le preghiere, io non ascolto; le vostre mani son piene di sangue. Isaia 1:16 Lavatevi, purificatevi, togliete d'innanzi agli occhi miei la malvagita' delle vostre azioni; cessate dal fare il male; Isaia 1:17 imparate a fare il bene; cercate la giustizia, rialzate l'oppresso, fate ragione all'orfano, difendete la causa della vedova! Isaia 1:18 Eppoi venite, e discutiamo assieme, dice l'Eterno; quand'anche i vostri peccati fossero come lo scarlatto, diventeranno bianchi come la neve; quand'anche fossero rossi come la porpora, diventeranno come la lana. Isaia 1:19 Se siete disposti ad ubbidire, mangerete i prodotti migliori del paese; Isaia 1:20 ma se rifiutate e siete ribelli, sarete divorati dalla spada; poiche' la bocca dell'Eterno ha parlato. Isaia 1:21 Come mai la citta' fedele e' ella diventata una prostituta? Era piena di rettitudine, la giustizia dimorava in lei, ed ora e' ricetto d'assassini! Isaia 1:22 Il tuo argento s'e' cangiato in scorie, il tuo vino e' stato tagliato con acqua. Isaia 1:23 I tuoi principi sono ribelli e compagni di ladri; tutti amano i regali e corron dietro alle ricompense; non fanno ragione all'orfano, e la causa della vedova non vien davanti a loro. Isaia 1:24 Percio' il Signore, l'Eterno degli eserciti, il Potente d'Israele, dice: Ah, io avro' soddisfazione dai miei avversari, e mi vendichero' de' miei nemici! Isaia 1:25 E ti rimettero' la mano addosso, ti purghero' delle tue scorie come colla potassa, e togliero' da te ogni particella di piombo. Isaia 1:26 Ristabiliro' i tuoi giudici com'erano anticamente, e i tuoi consiglieri com'erano al principio. Dopo questo, sarai chiamata 'la citta' della giustizia', 'la citta' fedele'. Isaia 1:27 Sion sara' redenta mediante la rettitudine, e quelli che in lei si convertiranno saran redenti mediante la giustizia; Isaia 1:28 ma i ribelli e i peccatori saran fiaccati assieme, e quelli che abbandonano l'Eterno saranno distrutti. Isaia 1:29 Allora avrete vergogna de' terebinti che avete amati, e arrossirete dei giardini che vi siete scelti. Isaia 1:30 Poiche' sarete come un terebinto dalle foglie appassite, e come un giardino senz'acqua. Isaia 1:31 L'uomo forte sara' come stoppa, e l'opera sua come una favilla; ambedue bruceranno assieme, e non vi sara' chi spenga. Gloria futura del vero Israele. Giudizi di Dio contro gl'infedeli e sue promesse Isaia 2:1 Parola che Isaia, figliuolo d'Amots, ebbe in visione, relativamente a Giuda e a Gerusalemme. Isaia 2:2 Avverra', negli ultimi giorni, che il monte della casa dell'Eterno si ergera' sulla vetta dei monti, e sara' elevato al disopra dei colli; e tutte le nazioni affluiranno ad esso. Isaia 2:3 Molti popoli v'accorreranno, e diranno: 'Venite, saliamo al monte dell'Eterno, alla casa dell'Iddio di Giacobbe; egli ci ammaestrera' intorno alle sue vie, e noi cammineremo per i suoi sentieri'. Poiche' da Sion uscira' la legge, e da Gerusalemme la parola dell'Eterno. Isaia 2:4 Egli giudichera' tra nazione e nazione e sara' l'arbitro fra molti popoli; ed essi delle loro spade fabbricheranno vomeri d'aratro, e delle loro lance, roncole; una nazione non levera' piu' la spada contro un'altra, e non impareranno piu' la guerra. Isaia 2:5 O casa di Giacobbe, venite, e camminiamo alla luce dell'Eterno! Isaia 2:6 Poiche' tu, o Eterno, hai abbandonato il tuo popolo, la casa di Giacobbe, perche' son pieni di pratiche orientali, praticano le arti occulte come i Filistei, fanno alleanza coi figli degli stranieri. Isaia 2:7 Il loro paese e' pieno d'argento e d'oro, e hanno tesori senza fine; il loro paese e' pieno di cavalli, e hanno carri senza fine. Isaia 2:8 Il loro paese e' pieno d'idoli; si prostrano dinanzi all'opera delle loro mani, dinanzi a cio' che le lor dita han fatto. Isaia 2:9 Percio' l'uomo del volgo e' umiliato, e i grandi sono abbassati, e tu non li perdoni. Isaia 2:10 Entra nella roccia, e nasconditi nella polvere per sottrarti al terrore dell'Eterno e allo splendore della sua maesta'. Isaia 2:11 Lo sguardo altero dell'uomo del volgo sara' abbassato, e l'orgoglio de' grandi sara' umiliato; l'Eterno solo sara' esaltato in quel giorno. Isaia 2:12 Poiche' l'Eterno degli eserciti ha un giorno contro tutto cio' ch'e' orgoglioso ed altero, e contro chiunque s'innalza, per abbassarlo; Isaia 2:13 contro tutti i cedri del Libano, alti, elevati, e contro tutte le querce di Basan; Isaia 2:14 contro tutti i monti alti, e contro tutti i colli elevati; Isaia 2:15 contro ogni torre eccelsa, e contro ogni muro fortificato; Isaia 2:16 contro tutte le navi di Tarsis, e contro tutto cio' che piace allo sguardo. Isaia 2:17 L'alterigia dell'uomo del volgo sara' abbassata, e l'orgoglio de' grandi sara' umiliato; l'Eterno solo sara' esaltato in quel giorno. Isaia 2:18 Gl'idoli scompariranno del tutto. Isaia 2:19 Gli uomini entreranno nelle caverne delle rocce e negli antri della terra per sottrarsi al terrore dell'Eterno e allo splendore della sua maesta', quand'ei si levera' per far tremar la terra. Isaia 2:20 In quel giorno, gli uomini getteranno ai topi ed ai pipistrelli gl'idoli d'argento e gl'idoli d'oro, che s'eran fatti per adorarli; Isaia 2:21 ed entreranno nelle fessure delle rocce e nei crepacci delle rupi per sottrarsi al terrore dell'Eterno e allo splendore della sua maesta', quand'ei si levera' per far tremar la terra. Isaia 2:22 Cessate di confidarvi nell'uomo, nelle cui narici non e' che un soffio; poiche' qual caso se ne puo' fare? Isaia 3:1 Ecco, il Signore, l'Eterno degli eserciti, sta per togliere a Gerusalemme ed a Giuda ogni risorsa di pane e ogni appoggio, ogni risorsa di pane e ogni risorsa d'acqua, Isaia 3:2 il prode ed il guerriero, il giudice ed il profeta, l'indovino e l'anziano, Isaia 3:3 il capo di cinquantina e il notabile, il consigliere, l'artefice esperto, e l'abile incantatore. Isaia 3:4 Io daro' loro de' giovinetti per principi, e de' bambini domineranno sovr'essi. Isaia 3:5 Il popolo sara' oppresso, uomo da uomo, ciascuno dal suo prossimo; il giovane insolentira' contro il vecchio, l'abietto contro colui ch'e' onorato. Isaia 3:6 Quand'uno prendera' il fratello nella sua casa paterna e gli dira': 'Tu hai un mantello, sii nostro capo, prendi queste ruine sotto la tua mano', Isaia 3:7 egli, in quel giorno, alzera' la voce, dicendo: 'Io non saro' vostro medico, e nella mia casa non v'e' ne' pane ne' mantello; non mi fate capo del popolo!' Isaia 3:8 Poiche' Gerusalemme vacilla e Giuda crolla, perche' la loro lingua e le loro opere son contro l'Eterno, si da provocare ad ira il suo sguardo maestoso. Isaia 3:9 L'aspetto del loro volto testimonia contr'essi, pubblicano il loro peccato, come Sodoma, e non lo nascondono. Guai all'anima loro! perche' procurano a se stessi del male. Isaia 3:10 Ditelo che il giusto avra' del bene, perch'ei mangera' il frutto delle opere sue! Isaia 3:11 Guai all'empio! male gl'incogliera', perche' gli sara' reso quel che le sue mani han fatto. Isaia 3:12 Il mio popolo ha per oppressori dei fanciulli, e delle donne lo signoreggiano. O popolo mio, quei che ti guidano ti sviano, e distruggono il sentiero per cui devi passare! Isaia 3:13 L'Eterno si presenta per discuter la causa, e sta in pie' per giudicare i popoli. Isaia 3:14 L'Eterno entra in giudizio con gli anziani del suo popolo e coi principi d'esso: 'Voi siete quelli che avete divorato la vigna! Le spoglie del povero sono nelle vostre case! Isaia 3:15 Con qual diritto schiacciate voi il mio popolo e pestate la faccia de' miseri?' dice il Signore, l'Eterno degli eserciti. Isaia 3:16 L'Eterno dice ancora: Poiche' le figliuole di Sion sono altere, sen vanno col collo teso, lanciando sguardi provocanti, camminando a piccoli passi e facendo tintinnare gli anelli de' lor piedi, Isaia 3:17 il Signore rendera' calvo il sommo del capo alle figliuole di Sion, e l'Eterno mettera' a nudo le loro vergogne. Isaia 3:18 In quel giorno, il Signore torra' via il lusso degli anelli de' piedi, delle reti e delle mezzelune; Isaia 3:19 gli orecchini, i braccialetti ed i veli; Isaia 3:20 i diademi, le catenelle de' piedi, le cinture, i vasetti di profumo e gli amuleti; Isaia 3:21 gli anelli, i cerchietti da naso; Isaia 3:22 gli abiti da festa, le mantelline, gli scialli e le borse; Isaia 3:23 gli specchi, le camicie finissime, le tiare e le mantiglie. Isaia 3:24 Invece del profumo s'avra' fetore; invece di cintura, una corda; invece di riccioli, calvizie; invece d'ampio manto, un sacco stretto; un marchio di fuoco invece di bellezza. Isaia 3:25 I tuoi uomini cadranno di spada, e i tuoi prodi, in battaglia. Isaia 3:26 Le porte di Sion gemeranno e saranno in lutto; tutta desolata, ella sedera' per terra. Isaia 4:1 E, in quel giorno, sette donne afferreranno un uomo e diranno: 'Noi mangeremo il nostro pane, ci vestiremo delle nostre vesti; facci solo portare il tuo nome! togli via il nostro obbrobrio!' Isaia 4:2 In quel giorno, il germoglio dell'Eterno sara' lo splendore e la gloria degli scampati d'Israele, e il frutto della terra sara' il loro orgoglio ed il loro ornamento. Isaia 4:3 Ed avverra' che i superstiti di Sion e i rimasti di Gerusalemme saran chiamati santi: chiunque, cioe', in Gerusalemme, sara' iscritto tra i vivi, Isaia 4:4 una volta che il Signore avra' lavato le brutture delle figliuole di Sion, e avra' nettato Gerusalemme dal sangue ch'e' in mezzo a lei, col soffio della giustizia, e col soffio dello sterminio. Isaia 4:5 E l'Eterno creera' su tutta la distesa del monte Sion e sulle sue raunanze una nuvola di fumo durante il giorno, e uno splendore di fuoco fiammeggiante durante la notte; poiche', su tutta questa gloria vi sara' un padiglione. Isaia 4:6 E vi sara' una tenda per far ombra di giorno e proteggere dal caldo, e per servir di rifugio e d'asilo durante la tempesta e la pioggia. La vigna dell'Eterno Isaia 5:1 Io vo' cantare per il mio benamato il cantico dell'amico mio circa la sua vigna. Il mio benamato aveva una vigna sopra una fertile collina. Isaia 5:2 La dissodo', ne tolse via le pietre, vi pianto' delle viti di scelta, vi fabbrico' in mezzo una torre, e vi scavo' uno strettoio. Ei s'aspettava ch'essa gli facesse dell'uva, e gli ha fatto invece delle lambrusche. Isaia 5:3 Or dunque, o abitanti di Gerusalemme e voi uomini di Giuda, giudicate voi fra me e la mia vigna! Isaia 5:4 Che piu' si sarebbe potuto fare alla mia vigna di quello che io ho fatto per essa? Perche', mentr'io m'aspettavo che facesse dell'uva, ha essa fatto delle lambrusche? Isaia 5:5 Ebbene, ora io vi faro' conoscere quel che sto per fare alla mia vigna: ne torro' via la siepe e vi pascoleranno le bestie; ne abbattero' il muro di cinta e sara' calpestata. Isaia 5:6 Ne faro' un deserto; non sara' piu' ne' potata ne' zappata, vi cresceranno i rovi e le spine; e daro' ordine alle nuvole che su lei non lascino cader pioggia. Isaia 5:7 Or la vigna dell'Eterno degli eserciti e' la casa d'Israele, e gli uomini di Giuda son la piantagione ch'era la sua delizia; ei s'era aspettato rettitudine, ed ecco spargimento di sangue; giustizia, ed ecco grida d'angoscia! Isaia 5:8 Guai a quelli che aggiungon casa a casa, che uniscon campo a campo, finche' non rimanga piu' spazio, e voi restiate soli ad abitare in mezzo al paese! Isaia 5:9 Questo m'ha detto all'orecchio l'Eterno degli eserciti: In verita' queste case numerose saran desolate, queste case grandi e belle saran private d'abitanti; Isaia 5:10 dieci iugeri di vigna non daranno che un bato, e un omer di seme non dara' che un efa. Isaia 5:11 Guai a quelli che la mattina s'alzan di buon'ora per correr dietro alle bevande alcooliche, e fan tardi la sera, finche' il vino l'infiammi! Isaia 5:12 La cetra, il salte'ro, il tamburello, il flauto ed il vino, ecco i loro conviti! ma non pongon mente a quel che fa l'Eterno, e non considerano l'opera delle sue mani. Isaia 5:13 Percio' il mio popolo sen va in cattivita' per mancanza di conoscimento, la sua nobilta' muore di fame, e le sue folle sono inaridite dalla sete. Isaia 5:14 Percio' il soggiorno de' morti s'e' aperto bramoso, ed ha spalancata fuor di modo la gola; e laggiu' scende lo splendore di Sion, la sua folla, il suo chiasso, e colui che in mezzo ad essa festeggia. Isaia 5:15 E l'uomo del volgo e' umiliato, i grandi sono abbassati, e abbassati son gli sguardi alteri; Isaia 5:16 ma l'Eterno degli eserciti e' esaltato mediante il giudizio e l'Iddio santo e' santificato per la sua giustizia. Isaia 5:17 Gli agnelli pastureranno come nei loro pascoli, e gli stranieri divoreranno i campi deserti dei ricchi! Isaia 5:18 Guai a quelli che tiran l'iniquita' con le corde del vizio, e il peccato come con le corde d'un cocchio, Isaia 5:19 e dicono: 'Faccia presto, affretti l'opera sua, che noi la veggiamo! Venga e si eseguisca il disegno del Santo d'Israele, che noi lo conosciamo!' Isaia 5:20 Guai a quelli che chiaman bene il male, e male il bene, che mutan le tenebre in luce e la luce in tenebre, che mutan l'amaro in dolce e il dolce in amaro! Isaia 5:21 Guai a quelli che si reputano savi e si credono intelligenti! Isaia 5:22 Guai a quelli che son prodi nel bevere il vino, e valorosi nel mescolar le bevande alcooliche; Isaia 5:23 che assolvono il malvagio per un regalo, e privano il giusto del suo diritto! Isaia 5:24 Percio', come una lingua di fuoco divora la stoppia e come la fiamma consuma l'erba secca, cosi la loro radice sara' come marciume, e il loro fiore sara' portato via come polvere, perche' hanno rigettata la legge dell'Eterno degli eserciti, e hanno sprezzata la parola del Santo d'Israele. Isaia 5:25 Per questo avvampa l'ira dell'Eterno contro il suo popolo; ed egli stende contr'esso la sua mano, e lo colpisce; tremano i monti, e i cadaveri son come spazzatura in mezzo alle vie; e, con tutto cio', l'ira sua non si calma, e la sua mano rimane distesa. Isaia 5:26 Egli alza un vessillo per le nazioni lontane; fischia ad un popolo, ch'e' all'estremita' della terra; ed eccolo che arriva, pronto, leggero. Isaia 5:27 In esso nessuno e' stanco o vacilla, nessuno sonnecchia o dorme; a nessuno si scioglie la cintura de' fianchi o si rompe il legaccio de' calzari. Isaia 5:28 Le sue frecce son acute, tutti i suoi archi son tesi; gli zoccoli de' suoi cavalli paiono pietre, le ruote de' suoi carri, un turbine. Isaia 5:29 Il suo ruggito e' come quello d'un leone; rugge come i leoncelli; rugge, afferra la preda, la porta via al sicuro, senza che alcuno gliela strappi. Isaia 5:30 In quel giorno, ei muggira' contro Giuda, come mugge il mare; e a guardare il paese, ecco tenebre, angoscia, e la luce che s'oscura nel suo cielo. Consacrazione d'Isaia al ministerio profetico Isaia 6:1 Nell'anno della morte del re Uzzia, io vidi il Signore assiso sopra un trono alto, molto elevato, e i lembi del suo manto riempivano il tempio. Isaia 6:2 Sopra di lui stavano dei serafini, ognun de' quali aveva sei ali: con due si copriva la faccia, con due si copriva i piedi, e con due volava. Isaia 6:3 E l'uno gridava all'altro e diceva: Santo, santo, santo e' l'Eterno degli eserciti! Tutta la terra e' piena della sua gloria! Isaia 6:4 Le porte furono scosse fin dalle loro fondamenta dalla voce di loro che gridavano, e la casa fu ripiena di fumo. Isaia 6:5 Allora io dissi: 'Ahi, lasso me, ch'io son perduto! Poiche' io sono un uomo dalle labbra impure, e abito in mezzo a un popolo dalle labbra impure; e gli occhi miei han veduto il Re, l'Eterno degli eserciti!' Isaia 6:6 Ma uno de' serafini volo' verso di me, tenendo in mano un carbone ardente, che avea tolto con le molle di sull'altare. Isaia 6:7 Mi tocco' con esso la bocca, e disse: 'Ecco, questo t'ha toccato le labbra, la tua iniquita' e' tolta e il tuo peccato e' espiato'. Isaia 6:8 Poi udii la voce del Signore che diceva: 'Chi mandero'? E chi andra' per noi?' Allora io risposi: 'Eccomi, manda me!' Isaia 6:9 Ed egli disse: 'Va', e di' a questo popolo: Ascoltate, si, ma senza capire; guardate, si, ma senza discernere! Isaia 6:10 Rendi insensibile il cuore di questo popolo, rendigli duri gli orecchi, e chiudigli gli occhi, in guisa che non vegga co' suoi occhi, non oda co' suoi orecchi, non intenda col cuore, non si converta e non sia guarito!' Isaia 6:11 E io dissi: 'Fino a quando, Signore?' Ed egli rispose: 'Finche' le citta' siano devastate e senza abitanti e non vi sia piu' alcuno nelle case e il paese sia ridotto in desolazione; Isaia 6:12 finche' l'Eterno abbia allontanati gli uomini, e la solitudine sia grande in mezzo al paese. Isaia 6:13 E se vi rimane ancora un decimo della popolazione, esso a sua volta sara' distrutto; ma, come al terebinto e alla querce, quando sono abbattuti, rimane il ceppo, cosi rimarra' al popolo, come ceppo, una progenie santa'. Profezia contro Israele e la Siria. Minacce contro Giuda Isaia 7:1 Or avvenne ai giorni d'Achaz, figliuolo di Jotham, figliuolo d'Uzzia, re di Giuda, che Retsin, re di Siria, e Pekah, figliuolo di Remalia, re d'Israele, salirono contro Gerusalemme per muoverle guerra; ma non riuscirono ad espugnarla. Isaia 7:2 E fu riferita alla casa di Davide questa notizia: 'La Siria s'e' confederata con Efraim'. E il cuore di Achaz e il cuore del suo popolo furono agitati, come gli alberi della foresta sono agitati dal vento. Isaia 7:3 Allora l'Eterno disse ad Isaia: 'Va' incontro ad Achaz, tu con Scear-Jashub, tuo figliuolo, verso l'estremita' dell'acquedotto dello stagno superiore, sulla strada del campo del gualchieraio, e digli: Isaia 7:4 Guarda di startene calmo e tranquillo, non temere e non ti s'avvilisca il cuore a motivo di questi due avanzi di tizzoni fumanti, a motivo dell'ira ardente di Retsin e della Siria, e del figliuolo di Remalia. Isaia 7:5 Siccome la Siria, Efraim e il figliuolo di Remalia meditano del male a tuo danno, dicendo: Isaia 7:6 - Saliamo contro Giuda, terrorizziamolo, apriamovi una breccia e proclamiamo re in mezzo ad esso il figliuolo di Tabbeel, - Isaia 7:7 cosi dice il Signore, l'Eterno: - questo non avra' effetto; non succedera'; Isaia 7:8 poiche' Damasco e' il capo della Siria, e Retsin e' il capo di Damasco. Fra sessantacinque anni Efraim sara' fiaccato in guisa che non sara' piu' popolo. Isaia 7:9 E Samaria e' il capo d'Efraim, e il figliuolo di Remalia e' il capo di Samaria. Se voi non avete fede, certo, non potrete sussistere'. Isaia 7:10 L'Eterno parlo' di nuovo ad Achaz, e gli disse: Isaia 7:11 'Chiedi un segno all'Eterno, al tuo Dio! chiedilo giu' nei luoghi sotterra o nei luoghi eccelsi!' Isaia 7:12 Achaz rispose: 'Io non chiedero' nulla; non tentero' l'Eterno'. Isaia 7:13 E Isaia disse: 'Or ascoltate, o casa di Davide! e' egli poca cosa per voi lo stancar gli uomini, che volete stancare anche l'Iddio mio? Isaia 7:14 Percio' il Signore stesso vi dara' un segno: Ecco, la giovane concepira', partorira' un figliuolo, e gli porra' nome Emmanuele. Isaia 7:15 Egli mangera' crema e miele finche' sappia riprovare il male e scegliere il bene. Isaia 7:16 Ma prima che il fanciullo sappia riprovare il male e scegliere il bene, il paese del quale tu paventi i due re, sara' devastato. Isaia 7:17 L'Eterno fara' venire su te, sul tuo popolo e sulla casa di tuo padre dei giorni, come non se n'ebbero mai dal giorno che Efraim s'e' separato da Giuda: vale a dire, il re d'Assiria. Isaia 7:18 E in quel giorno l'Eterno fischiera' alle mosche che sono all'estremita' de' fiumi d'Egitto, e alle api che sono nel paese d'Assiria. Isaia 7:19 Esse verranno e si poseranno tutte nelle valli deserte, nelle fessure delle rocce, su tutti gli spini e su tutti i pascoli. Isaia 7:20 In quel giorno, il Signore, con un rasoio preso a nolo di la' dal fiume, cioe' col re d'Assiria, radera' la testa, i peli delle gambe, e portera' via anche la barba. Isaia 7:21 In quel giorno avverra' che uno nutrira' una giovine vacca e due pecore, Isaia 7:22 ed esse daranno tale abbondanza di latte, che egli mangera' della crema; poiche' crema e miele mangera' chiunque sara' rimasto superstite in mezzo al paese. Isaia 7:23 In quel giorno, ogni terreno contenente mille viti del valore di mille sicli d'argento, sara' abbandonato in balia de' rovi e de' pruni. Isaia 7:24 Vi s'entrera' con le frecce e con l'arco, perche' tutto il paese non sara' che rovi e pruni. Isaia 7:25 E tutti i colli che si dissodavan con la vanga, non saran piu' frequentati per timore de' rovi e dei pruni; vi si lasceran andare i buoi, e le pecore ne calpesteranno il suolo'. Rovina dei regni di Siria e d'Israele. Tempi messianici Isaia 8:1 L'Eterno mi disse: 'Prenditi una tavoletta grande e scrivici sopra in caratteri leggibili: 'Affrettate il saccheggio! Presto, al bottino!' Isaia 8:2 E presi meco come testimoni, dei testimoni fededegni: il sacerdote Uria e Zaccaria, figliuolo di Jeberekia. Isaia 8:3 M'accostai pure alla profetessa, ed ella concepi e partori un figliuolo. Allora l'Eterno mi disse: 'Chiamalo Maher-Shalal-Hash-Baz; Isaia 8:4 poiche' prima che il bambino sappia gridare: - Padre mio, madre mia, - le ricchezze di Damasco e il bottino di Samaria saran portati davanti al re d'Assiria'. Isaia 8:5 E l'Eterno mi parlo' ancora e mi disse: Isaia 8:6 Poiche' questo popolo ha sprezzate le acque di Siloe che scorrono placidamente, e si rallegra a motivo di Retsin e del figliuolo di Remalia, Isaia 8:7 percio' ecco, il Signore sta per far salire su loro le potenti e grandi acque del fiume, cioe' il re d'Assiria e tutta la sua gloria; esso s'elevera' da per tutto sopra il suo livello, e straripera' su tutte le sue sponde. Isaia 8:8 Passera' sopra Giuda, inondera', e passera' oltre; arrivera' fino al collo, e le sue ali spiegate copriranno tutta la larghezza del tuo paese, o Emmanuele! Isaia 8:9 Mandate pur gridi di guerra, o popoli; sarete frantumati! prestate orecchio, o voi tutti di paesi lontani! Preparatevi pure alla lotta; sarete frantumati! Isaia 8:10 Fate pure de' piani, e saranno sventati! Dite pur la parola, e rimarra' senza effetto, perche' Dio e' con noi! Isaia 8:11 Poiche' cosi m'ha parlato l'Eterno, quando la sua mano m'ha afferrato, ed egli m'ha avvertito di non camminare per la via di questo popolo, dicendo: Isaia 8:12 'Non chiamate congiura tutto cio' che questo popolo chiama congiura; e non temete cio' ch'esso teme, e non vi spaventate! Isaia 8:13 L'Eterno degli eserciti, quello, santificate! Sia lui quello che temete e paventate! Isaia 8:14 Ed egli sara' un santuario, ma anche una pietra d'intoppo, un sasso d'inciampo per le due case d'Israele, un laccio e una rete per gli abitanti di Gerusalemme. Isaia 8:15 Molti tra loro inciamperanno, cadranno, saranno infranti, rimarranno nel laccio, e saranno presi'. Isaia 8:16 'Chiudi questa testimonianza, suggella questa legge fra i miei discepoli'. Isaia 8:17 Io aspetto l'Eterno che nasconde la sua faccia alla casa di Giacobbe; in lui ripongo la mia speranza. Isaia 8:18 Ecco me, e i figliuoli che l'Eterno m'ha dati; noi siam de' segni e dei presagi in Israele da parte dell'Eterno degli eserciti, che abita sul monte di Sion. Isaia 8:19 Se vi si dice: 'Consultate quelli che evocano gli spiriti e gl'indovini, quelli che sussurrano e bisbigliano', rispondete: 'Un popolo non dev'egli consultare il suo Dio? Si rivolgera' egli ai morti a pro de' vivi?' Isaia 8:20 Alla legge! alla testimonianza. Se il popolo non parla cosi, non vi sara' per lui alcuna aurora! Isaia 8:21 Andra' errando per il paese, affranto, affamato; e quando avra' fame, s'irritera', maledira' il suo re ed il suo Dio. Volgera' lo sguardo in alto, Isaia 8:22 lo volgera' verso la terra, ed ecco, non vedra' che distretta, tenebre, oscurita' piena d'angoscia, e sara' sospinto in fitta tenebria. Isaia 8:23 Ma le tenebre non dureranno sempre per la terra ch'e' ora nell'angoscia. Come ne' tempi passati Iddio copri d'obbrobrio il paese di Zabulon e il paese di Neftali, cosi ne' tempi avvenire coprira' di gloria la terra vicina al mare, di la' dal Giordano, la Galilea de' Gentili. Isaia 9:1 Il popolo che camminava nelle tenebre, vede una gran luce; su quelli che abitavano il paese dell'ombra della morte, la luce risplende. Isaia 9:2 Tu moltiplichi il popolo, tu gli largisci una gran gioia; ed egli si rallegra nel tuo cospetto come uno si rallegra al tempo della me'sse, come uno giubila quando si spartisce il bottino. Isaia 9:3 Poiche' il giogo che gravava su lui, il bastone che gli percoteva il dosso, la verga di chi l'opprimeva tu li spezzi, come nel giorno di Madian. Isaia 9:4 Poiche' ogni calzatura portata dal guerriero nella mischia, ogni mantello avvoltolato nel sangue, saran dati alle fiamme, saran divorati dal fuoco. Isaia 9:5 Poiche' un fanciullo ci e' nato, un figliuolo ci e' stato dato, e l'imperio riposera' sulle sue spalle; sara' chiamato Consigliere ammirabile, Dio potente, Padre eterno, Principe della pace, Isaia 9:6 per dare incremento all'impero e una pace senza fine al trono di Davide e al suo regno, per stabilirlo fermamente e sostenerlo mediante il diritto e la giustizia, da ora in perpetuo: questo fara' lo zelo dell'Eterno degli eserciti. Minacce contro il regno d'Israele Isaia 9:7 Il Signore manda una parola a Giacobbe, ed essa cade sopra Israele. Isaia 9:8 Tutto il popolo ne avra' conoscenza, Efraim e gli abitanti di Samaria, che nel loro orgoglio e nella superbia del loro cuore dicono: Isaia 9:9 'I mattoni son caduti, ma noi costruiremo con pietre squadrate; i sicomori sono stati tagliati, ma noi li sostituiremo con dei cedri'. Isaia 9:10 Per questo l'Eterno fara' sorgere contro il popolo gli avversari di Retsin, ed eccitera' i suoi nemici: Isaia 9:11 i Sirī da oriente, i Filistei da occidente; ed essi divoreranno Israele a bocca spalancata. E, con tutto cio', l'ira sua non si calma, e la sua mano rimane distesa. Isaia 9:12 Ma il popolo non torna a colui che lo colpisce, e non cerca l'Eterno degli eserciti. Isaia 9:13 Percio' l'Eterno recidera' da Israele capo e coda, palmizio e giunco, in un medesimo giorno. Isaia 9:14 (L'anziano e il notabile sono il capo, e il profeta che insegna la menzogna e' la coda). Isaia 9:15 Quelli che guidano questo popolo lo sviano, e quelli che si lascian guidare vanno in perdizione. Isaia 9:16 Percio' l'Eterno non si compiacera' de' giovani del popolo, ne' avra' compassione de' suoi orfani e delle sue vedove; poiche' tutti quanti sono empi e perversi, ed ogni bocca proferisce follia. E, con tutto cio', la sua ira non si calma, e la sua mano rimane distesa. Isaia 9:17 Poiche' la malvagita' arde come il fuoco, che divora rovi e pruni e divampa nel folto della foresta, donde s'elevano vorticosamente colonne di fumo. Isaia 9:18 Per l'ira dell'Eterno degli eserciti il paese e' in fiamme, e il popolo e' in preda al fuoco; nessuno risparmia il fratello. Isaia 9:19 Si saccheggia a destra, e si ha fame; si divora a sinistra, e non si e' saziati; ognun divora la carne del proprio braccio: Isaia 9:20 Manasse divora Efraim, ed Efraim Manasse; e insieme piomban su Giuda. E, con tutto cio', l'ira sua non si calma, e la sua mano rimane distesa. Isaia 10:1 Guai a quelli che fanno decreti iniqui e a quelli che redigono in iscritto sentenze ingiuste, Isaia 10:2 per negare giustizia ai miseri, per spogliare del loro diritto i poveri del mio popolo, per far delle vedove la loro preda e degli orfani il loro bottino! Isaia 10:3 E che farete il giorno che Dio vi visitera', nel giorno che la ruina verra' di lontano? A chi fuggirete in cerca di soccorso? e dove lascerete quel ch'e' la vostra gloria? Isaia 10:4 Non rimarra' loro che curvarsi fra i prigionieri o cadere fra gli uccisi. E, con tutto cio', l'ira sua non si calma, e la sua mano rimane distesa. L'Assiria umiliata Isaia 10:5 Guai all'Assiria, verga della mia ira! Il bastone che ha in mano, e' lo strumento della mia indignazione. Isaia 10:6 Io l'ho mandato contro una nazione empia, gli ho dato, contro il popolo del mio cruccio, l'ordine di darsi al saccheggio, di far bottino, di calpestarlo come il fango delle strade. Isaia 10:7 Ma egli non la intende cosi; non cosi la pensa in cuor suo; egli ha in cuore di distruggere, di sterminare nazioni in gran numero. Isaia 10:8 Poiche' dice: 'I miei principi non son eglino tanti re? Isaia 10:9 Non e' egli avvenuto di Calno come di Carkemish? Di Hamath come d'Arpad? di Samaria come di Damasco? Isaia 10:10 Come la mia mano e' giunta a colpire i regni degl'idoli dove le immagini eran piu' numerose che a Gerusalemme e a Samaria, Isaia 10:11 come ho fatto a Samaria e ai suoi idoli, non faro' io cosi a Gerusalemme e alle sue statue?' Isaia 10:12 Ma quando il Signore avra' compiuta tutta l'opera sua sul monte di Sion ed a Gerusalemme, io, dice l'Eterno, puniro' il re d'Assiria per il frutto della superbia del cuor suo e dell'arroganza de' suoi sguardi alteri. Isaia 10:13 Poiche' egli dice: 'Io l'ho fatto per la forza della mia mano, e per la mia sapienza, perche' sono intelligente; ho rimosso i confini de' popoli, ho predato i loro tesori; e, potente come sono, ho detronizzato dei re, Isaia 10:14 la mia mano ha trovato, come un nido, le ricchezze dei popoli; e come uno raccoglie delle uova abbandonate, cosi ho io raccolta tutta la terra; e nessuno ha mosso l'ala o aperto il becco o mandato un grido'. Isaia 10:15 La scure si gloria essa contro colui che la maneggia? la sega si magnifica essa contro colui che la mena? Come se la verga facesse muovere colui che l'alza, come se il bastone alzasse colui che non e' di legno! Isaia 10:16 Percio' il Signore, l'Eterno degli eserciti, mandera' la consunzione tra i suoi piu' robusti; e sotto la sua gloria accendera' un fuoco, come il fuoco d'un incendio. Isaia 10:17 La luce d'Israele diventera' un fuoco, e il suo Santo una fiamma, che ardera' e divorera' i suoi rovi ed i suoi pruni in un sol giorno. Isaia 10:18 E la gloria della sua foresta e della sua ferace campagna egli la consumera', anima e corpo; sara' come il deperimento d'un uomo che langue. Isaia 10:19 Il resto degli alberi della sua foresta sara' cosi minimo che un bambino potrebbe farne il conto. Isaia 10:20 In quel giorno, il residuo d'Israele e gli scampati della casa di Giacobbe cesseranno d'appoggiarsi su colui che li colpiva, e s'appoggeranno con sincerita' sull'Eterno, sul Santo d'Israele. Isaia 10:21 Un residuo, il residuo di Giacobbe, tornera' all'Iddio potente. Isaia 10:22 Poiche', quand'anche il tuo popolo, o Israele, fosse come la rena del mare, un residuo soltanto ne tornera'; uno sterminio e' decretato, che fara' traboccare la giustizia. Isaia 10:23 Poiche' lo sterminio che l'ha decretato, il Signore, l'Eterno degli eserciti, lo effettuera' in mezzo a tutta la terra. Isaia 10:24 Cosi dunque dice il Signore, l'Eterno degli eserciti: O popolo mio, che abiti in Sion, non temere l'Assiro, benche' ti batta di verga e alzi su te il bastone, come fece l'Egitto! Isaia 10:25 Ancora un breve, brevissimo tempo, e la mia indignazione sara' finita, e l'ira mia si volgera' alla loro distruzione. Isaia 10:26 L'Eterno degli eserciti levera' contro di lui la frusta, come quando colpi Madian, alla roccia d'Oreb; e come alzo' il suo bastone sul mare, cosi l'alzera' ancora, come in Egitto. Isaia 10:27 E, in quel giorno, il suo carico ti cadra' dalle spalle, e il suo giogo di sul collo; il giogo sara' scosso dalla tua forza rigogliosa. Isaia 10:28 L'Assiro marcia contro Aiath, attraversa Migron, depone i suoi bagagli a Micmash. Isaia 10:29 Valicano il passo, passano la notte a Gheba; Rama trema, Ghibea di Saul e' in fuga. Isaia 10:30 Grida forte a tutta voce, o figlia di Gallim! Tendi l'orecchio, o Laish! Povera Anathoth! Isaia 10:31 Madmenah e' in fuga precipitosa, gli abitanti di Ghebim cercano un rifugio. Isaia 10:32 Oggi stesso sostera' a Nob, agitando il pugno contro il monte della figlia di Sion, contro la collina di Gerusalemme. Isaia 10:33 Ecco, il Signore, l'Eterno degli eserciti, stronca i rami in modo tremendo; i piu' alti sono tagliati, i piu' superbi sono atterrati. Isaia 10:34 Egli abbatte col ferro il folto della foresta, e il Libano cade sotto i colpi del Potente. Tempi Messianici Isaia 11:1 Poi un ramo uscira' dal tronco d'Isai, e un rampollo spuntera' dalle sue radici. Isaia 11:2 Lo spirito dell'Eterno riposera' su lui: spirito di sapienza e d'intelligenza, spirito di consiglio e di forza, spirito di conoscenza e di timor dell'Eterno. Isaia 11:3 Respirera' come profumo il timor dell'Eterno, non giudichera' dall'apparenza, non dara' sentenze stando al sentito dire, Isaia 11:4 ma giudichera' i poveri con giustizia, fara' ragione con equita' agli umili del paese. Colpira' il paese con la verga della sua bocca, e col soffio delle sue labbra fara' morir l'empio. Isaia 11:5 La giustizia sara' la cintura delle sue reni, e la fedelta' la cintura dei suoi fianchi. Isaia 11:6 Il lupo abitera' con l'agnello, e il leopardo giacera' col capretto; il vitello, il giovin leone e il bestiame ingrassato staranno assieme, e un bambino li condurra'. Isaia 11:7 La vacca pascolera' con l'orsa, i loro piccini giaceranno assieme, e il leone mangera' lo strame come il bue. Isaia 11:8 Il lattante si trastullera' sul buco dell'aspide, e il divezzato stendera' la mano sul covo del basilisco. Isaia 11:9 Non si fara' ne' male ne' guasto su tutto il mio monte santo, poiche' la terra sara' ripiena della conoscenza dell'Eterno, come il fondo del mare dall'acque che lo coprono. Isaia 11:10 In quel giorno, verso la radice d'Isai, issata come vessillo de' popoli, si volgeranno premurose le nazioni, e il luogo del suo riposo sara' glorioso. Isaia 11:11 In quel giorno, il Signore stendera' una seconda volta la mano per riscattare il residuo del suo popolo rimasto in Assiria e in Egitto, a Pathros e in Etiopia, ad Elam, a Scinear ed a Hamath, e nelle isole del mare. Isaia 11:12 Egli alzera' un vessillo verso le nazioni, raccogliera' gli esuli d'Israele e radunera' i dispersi di Giuda dai quattro canti della terra. Isaia 11:13 La gelosia d'Efraim scomparira', e gli avversari di Giuda saranno annientati; Efraim non invidiera' piu' Giuda, e Giuda non sara' piu' ostile ad Efraim. Isaia 11:14 Essi piomberanno a volo sulle spalle de' Filistei ad occidente, insieme prenderanno i figliuoli dell'oriente; metteran le mani addosso a Edom ed a Moab, e i figliuoli d'Ammon saran loro sudditi. Isaia 11:15 L'Eterno mettera' interamente a secco la lingua del mar d'Egitto; scuotera' minacciosamente la mano sul fiume, e, col suo soffio impetuoso, lo spartira' in sette canali, e fara' si che lo si passi coi sandali. Isaia 11:16 E vi sara' una strada per il residuo del suo popolo rimasto in Assiria, come ve ne fu una per Israele il giorno che usci dal paese d'Egitto. Isaia 12:1 In quel giorno, dirai: 'Io ti celebro, o Eterno! Poiche', dopo esserti adirato con me, l'ira tua s'e' calmata, e tu m'hai consolato. Isaia 12:2 Ecco, Iddio e' la mia salvezza; io avro' fiducia, e non avro' paura di nulla; poiche' l'Eterno, l'Eterno e' la mia forza ed il mio cantico, ed egli e' stato la mia salvezza'. Isaia 12:3 Voi attingerete con gioia l'acqua dalle fonti della salvezza, Isaia 12:4 e in quel giorno direte: 'Celebrate l'Eterno, invocate il suo nome, fate conoscere le sue opere tra i popoli, proclamate che il suo nome e' eccelso! Isaia 12:5 Salmeggiate all'Eterno, perche' ha fatte cose magnifiche: siano esse note a tutta la terra! Isaia 12:6 Manda de' gridi, de' gridi di gioia, o abitatrice di Sion! poiche' il Santo d'Israele e' grande in mezzo a te'. PROFEZIE RELATIVE ALLE NAZIONI PAGANE (Cap. 13-27) Rovina di Babilonia e liberazione d'Israele Isaia 13:1 Oracolo contro Babilonia, rivelato a Isaia, figliuolo di Amots. Isaia 13:2 Su di un nudo monte, innalzate un vessillo, chiamateli a gran voce, fate segno con la mano, ed entrino nelle porte de' principi! Isaia 13:3 Io ho dato ordini a quelli che mi son consacrati, ho chiamato i miei prodi, ministri della mia ira, quelli che esultano nella mia grandezza. Isaia 13:4 S'ode sui monti un rumore di gente, come quello d'un popolo immenso; il rumor d'un tumulto di regni, di nazioni raunate: l'Eterno degli eserciti passa in rivista l'esercito, che va a combattere. Isaia 13:5 Vengono da lontano paese, dalla estremita' de' cieli, l'Eterno e gli strumenti della sua ira, per distruggere tutta la terra. Isaia 13:6 Urlate, poiche' il giorno dell'Eterno e' vicino; esso viene come una devastazione dell'Onnipotente. Isaia 13:7 Percio', tutte le mani diventan fiacche, ed ogni cuor d'uomo vien meno. Isaia 13:8 Son co'lti da spavento, son presi da spasimi e da doglie; si contorcono come donna che partorisce, si guardan l'un l'altro sbigottiti, le loro facce son facce di fuoco. Isaia 13:9 Ecco, il giorno dell'Eterno giunge: giorno crudele, d'indignazione d'ira ardente, che fara' della terra un deserto, e ne distruggera' i peccatori. Isaia 13:10 Poiche' le stelle e le costellazioni del cielo non faran piu' brillare la loro luce; il sole s'oscurera' fin dalla sua levata, e la luna non fara' piu' risplendere il suo chiarore. Isaia 13:11 Io puniro' il mondo per la sua malvagita', e gli empi per la loro iniquita'; faro' cessare l'alterigia de' superbi e abbattero' l'arroganza de' tiranni. Isaia 13:12 Rendero' gli uomini piu' rari dell'oro fino, piu' rari dell'oro d'Ofir. Isaia 13:13 Percio' faro' tremare i cieli, e la terra sara' scossa dal suo luogo per l'indignazione dell'Eterno degli eserciti, nel giorno della sua ira ardente. Isaia 13:14 Allora, come gazzella inseguita o come pecora che nessuno raccoglie, ognuno si volgera' verso il suo popolo, ognuno fuggira' al proprio paese. Isaia 13:15 Chiunque sara' trovato sara' trafitto, chiunque sara' co'lto cadra' di spada. Isaia 13:16 I loro bimbi saranno schiacciati davanti ai loro occhi, le loro case saran saccheggiate, le loro mogli saranno violate. Isaia 13:17 Ecco, io suscito contro di lor i Medi, i quali non fanno alcun caso dell'argento, e non prendono alcun piacere nell'oro. Isaia 13:18 I loro archi atterreranno i giovani, ed essi non avran pieta' del frutto delle viscere: l'occhio loro non risparmiera' i bambini. Isaia 13:19 E Babilonia, lo splendore de' regni, la superba bellezza de' Caldei, sara' come Sodoma e Gomorra quando Iddio le sovverti. Isaia 13:20 Essa non sara' mai piu' abitata, d'eta' in eta' nessuno vi si stabilira' piu'; l'Arabo non vi piantera' piu' la sua tenda, ne' i pastori vi faran piu' riposare i lor greggi; Isaia 13:21 ma vi riposeranno le bestie del deserto, e le sue case saran piene di gufi; vi faran la loro dimora gli struzzi, i satiri vi balleranno. Isaia 13:22 Gli sciacalli ululeranno nei suoi palazzi, i cani salvatici nelle sue ville deliziose. Il suo tempo sta per venire, i suoi giorni non saran prolungati. Isaia 14:1 Poiche' l'Eterno avra' pieta' di Giacobbe, scegliera' ancora Israele, e li ristabilira' sul loro suolo; lo straniero s'unira' ad essi, e si stringera' alla casa di Giacobbe. Isaia 14:2 I popoli li prenderanno e li ricondurranno al loro luogo, e la casa d'Israele li possedera' nel paese dell'Eterno come servi e come serve; essi terranno in cattivita' quelli che li avean ridotti in cattivita', e signoreggeranno sui loro oppressori. Isaia 14:3 E il giorno che l'Eterno t'avra' dato requie dal tuo affanno, dalle tue agitazioni e dalla dura schiavitu' alla quale eri stato assoggettato, tu pronunzierai questo canto sul re di Babilonia e dirai: Isaia 14:4 Come! l'oppressore ha finito? ha finito l'esattrice d'oro? Isaia 14:5 L'Eterno ha spezzato il bastone degli empi, lo scettro dei despoti. Isaia 14:6 Colui che furiosamente percoteva i popoli di colpi senza tregua, colui che dominava irosamente sulle nazioni, e' inseguito senza misericordia. Isaia 14:7 Tutta la terra e' in riposo, e' tranquilla, la gente manda gridi di gioia. Isaia 14:8 Perfino i cipressi e i cedri del Libano si rallegrano a motivo di te. 'Da che sei atterrato, essi dicono, il boscaiolo non sale piu' contro di noi'. Isaia 14:9 Il soggiorno de' morti, laggiu' s'e' commosso per te, per venire ad incontrarti alla tua venuta; esso sveglia per te le ombre, tutti i principi della terra; fa alzare dai loro troni tutti i re delle nazioni. Isaia 14:10 Tutti prendon la parola e ti dicono: 'Anche tu dunque sei diventato debole come noi? anche tu sei dunque divenuto simile a noi? Isaia 14:11 Il tuo fasto e il suon de' tuoi salte'ri sono stati fatti scendere nel soggiorno de' morti; sotto di te sta un letto di vermi, e i vermi son la tua coperta'. Isaia 14:12 Come mai sei caduto dal cielo, o astro mattutino, figliuol dell'aurora?! Come mai sei atterrato, tu che calpestavi le nazioni?! Isaia 14:13 Tu dicevi in cuor tuo: 'Io saliro' in cielo, elevero' il mio trono al disopra delle stelle di Dio; io m'assidero' sul monte dell'assemblea, nella parte estrema del settentrione; Isaia 14:14 saliro' sulle sommita' delle nubi, saro' simile all'Altissimo'. Isaia 14:15 Invece t'han fatto discendere nel soggiorno de' morti, nelle profondita' della fossa! Isaia 14:16 Quei che ti vedono fissano in te lo sguardo, ti considerano attentamente, e dicono: 'e' questo l'uomo che faceva tremare la terra, che scoteva i regni, Isaia 14:17 che riduceva il mondo in un deserto, ne distruggeva le citta', e non rimandava mai liberi a casa i suoi prigionieri?' Isaia 14:18 Tutti i re delle nazioni, tutti quanti riposano in gloria ciascuno nella propria dimora; Isaia 14:19 ma tu sei stato gettato lungi dalla tua tomba come un rampollo abominevole coperto di uccisi trafitti colla spada, calati sotto i sassi della fossa, come un cadavere calpestato. Isaia 14:20 Tu non sarai riunito a loro nel sepolcro perche' hai distrutto il tuo paese, hai ucciso il tuo popolo; della razza de' malfattori non si ragionera' mai piu'. Isaia 14:21 Preparate il massacro dei suoi figli, a motivo della iniquita' dei loro padri! Che non si rialzino piu' a conquistare la terra, a riempire il mondo di citta'! Isaia 14:22 Io mi levero' contro di loro, dice l'Eterno degli eserciti; sterminero' di Babilonia il nome, ed i superstiti, la razza e la progenie, dice l'Eterno. Isaia 14:23 Ne faro' il dominio del porcospino, un luogo di paludi, la spazzero' con la scopa della distruzione, dice l'Eterno degli eserciti. Oracolo contro gli Assiri Isaia 14:24 L'Eterno degli eserciti l'ha giurato, dicendo: In verita', com'io penso, cosi sara'; come ho deciso, cosi avverra'. Isaia 14:25 Frantumero' l'Assiro nel mio paese, lo calpestero' sui miei monti; allora il suo giogo sara' tolto di sovr'essi, e il suo carico sara' tolto di su le loro spalle. Isaia 14:26 Questo e' il piano deciso contro tutta la terra; questa e' la mano stesa contro tutte le nazioni. Isaia 14:27 L'Eterno degli eserciti ha fatto questo piano; chi lo frustrera'? La sua mano e' stesa, chi gliela fara' ritirare? Oracolo contro i Filistei Isaia 14:28 L'anno della morte di Achaz fu pronunziato quest'oracolo: Isaia 14:29 Non ti rallegrare, o Filistia tutta quanta, perche' la verga che ti colpiva e' spezzata! giacche' dalla radice del serpente uscira' un basilisco, e il suo frutto sara' un serpente ardente e volante. Isaia 14:30 I piu' poveri avran di che pascersi, e i bisognosi riposeranno al sicuro; ma io faro' morir di fame la tua radice, e quel che rimarra' di te sara' ucciso. Isaia 14:31 Urla, o porta! grida, o citta'! Struggiti, o Filistia tutta quanta! Poiche' dal nord viene un fumo, e niuno si sbanda dalla sua schiera. Isaia 14:32 E che si rispondera' ai messi di questa nazione? Che l'Eterno ha fondata Sion, e che in essa gli afflitti del suo popolo trovano rifugio. Oracolo contro Moab Isaia 15:1 Oracolo su Moab. Si, nella notte in cui e' devastata, Ar-Moab perisce! Si, nella notte in cui e' devastata, Kir-Moab perisce! Isaia 15:2 Si sale al tempio e a Dibon, sugli alti luoghi, per piangere; Moab urla su Nebo e su Medeba: tutte le teste son rase, tutte le barbe, tagliate. Isaia 15:3 Per le strade tutti indossano sacchi, sui tetti e per le piazze ognuno urla, piangendo a dirotto. Isaia 15:4 Heshbon ed Elealeh gridano; la loro voce s'ode fino a Jahats; percio' i guerrieri di Moab si lamentano, l'anima loro trema. Isaia 15:5 Il mio cuore geme per Moab, i cui fuggiaschi son gia' a Tsoar, a Eglath-Scelisciah; perche' fanno, piangendo, la salita di Luhith e mandan grida d'angoscia sulla via di Horonaim; Isaia 15:6 perche' le acque di Nimrim sono una desolazione, l'erba e' seccata, l'erba minuta e' scomparsa, non c'e' piu' verdura; Isaia 15:7 onde le ricchezze che hanno accumulate, le provvisioni che han tenuto accumulate in serbo, essi le trasportano oltre il torrente de' salici. Isaia 15:8 Le grida fanno il giro de' confini di Moab, il suo urlo rintrona fino ad Eglaim, il suo urlo rintrona fino a Beer-Elim. Isaia 15:9 Perche' le acque di Dimon son piene di sangue, perche' infliggero' a Dimon de' nuovi guai: un leone contro gli scampati di Moab e contro quel che resta del paese. Isaia 16:1 'Mandate gli agnelli per il dominatore del paese, mandateli da Sela, per la via del deserto, al monte della figliuola di Sion!' - Isaia 16:2 Come uccelli che fuggono, come una nidiata dispersa, cosi saranno le figliuole di Moab ai guadi dell'Arnon. Isaia 16:3 - 'Consigliaci, fa' giustizia! In pien mezzodi, stendi su noi l'ombra tua densa come la notte, nascondi gli esuli, non tradire i fuggiaschi; Isaia 16:4 lascia dimorare presso di te gli esuli di Moab, sii tu per loro un rifugio contro il devastatore! Poiche' l'oppressione e' finita, la devastazione e' cessata, gl'invasori sono scomparsi dal paese, Isaia 16:5 il trono e' stabilito fermamente sulla clemenza, e sul trono sta assiso fedelmente, nella tenda di Davide, un giudice amico del diritto, e pronto a far giustizia'. - Isaia 16:6 - 'Noi conosciamo l'orgoglio di Moab, l'orgogliosissima, la sua alterigia, la sua superbia, la sua arroganza, il suo vantarsi senza fondamento!' - Isaia 16:7 Percio' gema Moab per Moab, tutti gemano! Rimpiangete, costernati, le schiacciate d'uva di Kir-Hareseth! Isaia 16:8 Poiche' le campagne di Heshbon languono; languono i vigneti di Sibmah, le cui viti scelte, che inebriavano i padroni delle nazioni, arrivavano fino a Jazer, erravano per il deserto, ed avean propaggini che s'espandevan lontano, e passavano il mare. Isaia 16:9 Piango, percio', come piange Jazer, i vigneti di Sibmah; io v'irrigo delle mie lacrime, o Heshbon, o Elealeh! poiche' sui vostri frutti d'estate e sulle vostre me'sse s'e' abbattuto un grido di guerra. Isaia 16:10 La gioia, il giubilo sono scomparsi dalla ferace campagna; e nelle vigne non ci son piu' canti, ne' grida d'allegrezza; il vendemmiatore non pigia piu' l'uva nei tini; io ho fatto cessare il grido di gioia della vendemmia. Isaia 16:11 Percio' le mie viscere fremono per Moab come un'arpa, e geme il mio cuore per Kir-Heres. Isaia 16:12 E quando Moab si presentera', quando si affatichera' su l'alto luogo ed entrera' nel suo santuario a pregare, esso nulla otterra'. Isaia 16:13 Questa e' la parola che l'Eterno gia' da lungo tempo pronunzio' contro Moab. Isaia 16:14 E ora l'Eterno parla e dice: 'Fra tre anni, contati come quelli d'un mercenario, la gloria di Moab cadra' in disprezzo, nonostante la sua gran moltitudine; e cio' che ne restera' sara' poca, pochissima cosa, senza forza'. Oracolo contro Damasco ed Efraim Isaia 17:1 Oracolo contro Damasco. Ecco, Damasco e' tolto dal numero delle citta', e non sara' piu' che un ammasso di rovine. Isaia 17:2 Le citta' d'Aroer sono abbandonate; son lasciate alle mandrie che vi si riposano, e niuno le spaventa. Isaia 17:3 Non vi sara' piu' fortezza in Efraim ne' reame in Damasco; e del residuo di Siria avverra' quel ch'e' avvenuto della gloria de' figliuoli d'Israele, dice l'Eterno degli eserciti. Isaia 17:4 In quel giorno, la gloria di Giacobbe sara' menomata, e la pinguedine del suo corpo dimagrera'. Isaia 17:5 Avverra' come quando il mietitore raccoglie il grano, e col braccio falcia le spighe; avverra' come quando si raccolgon le spighe nella valle di Rafaim. Isaia 17:6 Vi rimarra' qualcosa da spigolare, come quando si scuote l'ulivo restano due o tre ulive nelle cime piu' alte, quattro o cinque ne' rami piu' carichi, dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele. Isaia 17:7 In quel giorno, l'uomo volgera' lo sguardo verso il suo Creatore, e i suoi occhi guarderanno al Santo d'Israele; Isaia 17:8 e non volgera' piu' lo sguardo verso gli altari, opra delle sue mani; e non guardera' piu' a quel che le sue dita han fatto, agl'idoli d'Astarte e alle colonne solari. Isaia 17:9 In quel giorno, le sue citta' forti saranno abbandonate, come le foreste e le sommita' dei monti furono abbandonate all'avvicinarsi de' figliuoli d'Israele: sara' una desolazione. Isaia 17:10 Perche' hai dimenticato l'Iddio della tua salvezza e non ti sei ricordato della ro'cca della tua forza; tu ti sei fatto delle piantagioni piacevoli, e hai piantato de' magliuoli stranieri. Isaia 17:11 Il giorno che li piantasti li circondasti d'una siepe, e ben presto facesti fiorire le tue piante: ma la raccolta ti sfugge nel di dell'angoscia, del disperato dolore. L'esercito assiro distrutto Isaia 17:12 Oh che rumore di popoli numerosi! muggono, come muggono i mari. Isaia 17:13 Che tumulto di nazioni! le nazioni tumultuano come tumultuan le grandi acque. Ma Egli le minaccia, ed esse fuggon lontano, cacciate, come la pula de' monti dal vento, come un turbine di polvere dall'uragano. Isaia 17:14 Alla sera, ecco il terrore; prima del mattino, non sono piu'. Ecco la parte di quei che ci spogliano, ecco la sorte di chi ci saccheggia! Il disastro degli Assiri annunziato all'Etiopia Isaia 18:1 Oh paese dall'ali strepitanti oltre i fiumi d'Etiopia, Isaia 18:2 che invia messi per mare in navicelle di papiro, voganti a pel d'acqua! Andate, o veloci messaggeri, verso la nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida, verso il popolo temuto fin nelle regioni lontane, nazione potente che calpesta tutto, il cui paese e' solcato da fiumi! Isaia 18:3 Voi tutti, abitanti del mondo, voi tutti che abitate sulla terra, quando il vessillo sara' issato sui monti, guardate! quando la tromba sonera', ascoltate! Isaia 18:4 Poiche' cosi m'ha detto l'Eterno: Io me ne staro' tranquillo e guardero' dalla mia dimora, come un calore sereno alla luce del sole, come una nube di rugiada nel calor della me'sse. Isaia 18:5 Ma prima della me'sse, quando la fioritura sara' passata e il fiore sara' divenuto grappolo formato, Egli tagliera' i tralci con delle roncole, torra' via e recidera' i pampini. Isaia 18:6 Gli Assiri saran tutti assieme abbandonati agli uccelli rapaci de' monti e alle bestie della terra: gli uccelli rapaci passeran l'estate sui loro cadaveri, e le bestie della terra vi passeranno l'inverno. Isaia 18:7 In quel tempo, delle offerte saran recate all'Eterno degli eserciti dalla nazione dall'alta statura e dalla pelle lucida, dal popolo temuto fin nelle regioni lontane, dalla nazione potente che calpesta tutto, il cui paese e' solcato da fiumi: saran recate al luogo dov'e' il nome dell'Eterno degli eserciti, sul monte di Sion. Oracolo contro l'Egitto Isaia 19:1 Oracolo sull'Egitto. Ecco l'Eterno, che cavalca portato da una nuvola leggera, e viene in Egitto; gl'idoli d'Egitto tremano dinanzi a lui, e all'Egitto si strugge, dentro, il cuore. Isaia 19:2 Io incitero' Egiziani contro Egiziani, combatteranno il fratello contro il fratello, il vicino contro il vicino, citta' contro citta', regno contro regno. Isaia 19:3 Lo spirito che anima l'Egitto svanira', io frustrero' i suoi disegni; e quelli consulteranno gl'idoli, gl'incantatori, gli evocatori di spiriti e gl'indovini. Isaia 19:4 Io daro' l'Egitto in mano d'un signore duro, e un re crudele signoreggera' su lui, dice il Signore, l'Eterno degli eserciti. Isaia 19:5 Le acque verranno meno al mare, il fiume diverra' secco, arido; Isaia 19:6 i rivi diventeranno infetti, i canali d'Egitto scemeranno e resteranno asciutti, le canne ed i giunchi deperiranno. Isaia 19:7 Le praterie sul Nilo, lungo le rive del Nilo, tutti i seminati presso il fiume seccheranno, diverranno brulli, spariranno. Isaia 19:8 I pescatori gemeranno, tutti quelli che gettan l'amo nel Nilo saranno in lutto, e quei che stendon le reti sull'acque languiranno. Isaia 19:9 Quei che lavorano il lino pettinato e i tessitori di cotone saranno confusi. Isaia 19:10 Le colonne del paese saranno infrante, tutti quelli che vivon d'un salario avran l'anima attristata. Isaia 19:11 I principi di Tsoan non son che degli stolti; i piu' savi tra i consiglieri di Faraone danno dei consigli insensati. Come potete mai dire a Faraone: 'Io sono figliuolo de' savi, figliuolo degli antichi re?' Isaia 19:12 E dove sono i tuoi savi? Te lo annunzino essi e lo riconoscano essi stessi quel che l'Eterno degli eserciti ha deciso contro l'Egitto! Isaia 19:13 I principi di Tsoan son diventati stolti, i principi di Nof s'ingannano; han traviato l'Egitto, essi, la pietra angolare delle sue tribu'. Isaia 19:14 L'Eterno ha messo in loro uno spirito di vertigine, ed essi fan barcollare l'Egitto in ogni sua impresa, come l'ubriaco, che barcolla vomitando. Isaia 19:15 E nulla giovera' all'Egitto di quel che potran fare il capo o la coda, la palma o il giunco. Isaia 19:16 In quel giorno, l'Egitto sara' come le donne: tremera', sara' spaventato, vedendo la mano dell'Eterno degli eserciti che s'agita, che s'agita minacciosa contro di lui. Isaia 19:17 E il paese di Giuda sara' il terrore dell'Egitto; tutte le volte che gli se ne fara' menzione, l'Egitto sara' spaventato a motivo della decisione presa contro di lui dall'Eterno degli eserciti. Isaia 19:18 In quel giorno, vi saranno nel paese d'Egitto cinque citta' che parleranno la lingua di Canaan, e che giureranno per l'Eterno degli eserciti; una d'esse si chiamera' 'la citta' del sole'. Isaia 19:19 In quel giorno, in mezzo al paese d'Egitto, vi sara' un altare eretto all'Eterno; e presso la frontiera, una colonna consacrata all'Eterno. Isaia 19:20 Sara' per l'Eterno degli eserciti un segno e una testimonianza nel paese d'Egitto; quand'essi grideranno all'Eterno a motivo dei loro oppressori, egli mandera' loro un salvatore e un difensore a liberarli. Isaia 19:21 E l'Eterno si fara' conoscere all'Egitto e gli Egiziani, in quel giorno, conosceranno l'Eterno, gli offriranno un culto con sacrifizi ed offerte, faranno voti all'Eterno e li adempiranno. Isaia 19:22 Cosi l'Eterno colpira' gli Egiziani: li colpira' e li guarira'; ed essi si convertiranno all'Eterno, che s'arrendera' alle loro supplicazioni e li guarira'. Isaia 19:23 In quel giorno, vi sara' una strada dall'Egitto in Assiria; gli Assiri andranno in Egitto, e gli Egiziani in Assiria, e gli Egiziani serviranno l'Eterno con gli Assiri. Isaia 19:24 In quel giorno, Israele sara' terzo con l'Egitto e con l'Assiria, e tutti e tre saranno una benedizione in mezzo alla terra. Isaia 19:25 L'Eterno degli eserciti li benedira', dicendo: 'Benedetti siano l'Egitto, mio popolo, l'Assiria, opera delle mie mani, e Israele, mia eredita'!' Gli Egiziani e gli Etiopi, schiavi del re di Assiria Isaia 20:1 L'anno che Tartan, mandato da Sargon, re d'Assiria, mosse contro Asdod, la cinse d'assedio e la prese, Isaia 20:2 verso quel tempo, l'Eterno parlo' per mezzo d'Isaia, figliuolo di Amots, e gli disse: 'Va', sciogliti il sacco di sui fianchi, e togliti i calzari dai piedi'. Questi fece cosi, e cammino' seminudo e scalzo. Isaia 20:3 E l'Eterno disse: 'Come il mio servo Isaia va seminudo e scalzo, segno e presagio, durante tre anni, contro l'Egitto e contro l'Etiopia, Isaia 20:4 cosi il re d'Assiria menera' via i prigionieri dall'Egitto e i deportati dell'Etiopia, giovani e vecchi, seminudi e scalzi, con le natiche scoperte, a vergogna dell'Egitto. Isaia 20:5 E quelli saranno costernati e confusi, a motivo dell'Etiopia in cui avean riposta la loro speranza, e a motivo dell'Egitto di cui si gloriavano. Isaia 20:6 E gli abitanti di questa costa diranno in quel giorno: 'Ecco a che e' ridotto il paese in cui speravamo, al quale avevamo ricorso in cerca d'aiuto, per esser liberati dal re d'Assiria! Come scamperemo noi?' La caduta di Babilonia Isaia 21:1 Oracolo contro il deserto marittimo. Come gli uragani del mezzodi quando si scatenano, ei viene dal deserto, da un paese spaventoso. Isaia 21:2 Una visione terribile m'e' stata data: 'Il perfido agisce con perfidia, il devastatore devasta. Sali, o Elam! Metti l'assedio, o Media! Io fo cessare ogni gemito'. Isaia 21:3 Percio' i miei fianchi son pieni di dolori; delle doglie m'han co'lto, pari alle doglie d'una donna di parto; io mi contorco, per quel che sento; sono spaventato da quel che vedo. Isaia 21:4 Il mio cuore si smarrisce, il terrore s'impossessa di me; la sera, alla quale anelavo, e' diventata per me uno spavento. Isaia 21:5 Si prepara la mensa, veglian le guardie, si mangia, si beve... 'In piedi, o capi! ungete lo scudo!' Isaia 21:6 Poiche' cosi m'ha parlato il Signore: 'Va', metti una sentinella; ch'essa annunzi quel che vedra'!' Isaia 21:7 Essa vide della cavalleria, de' cavalieri a due a due, della truppa a dorso d'asini, della truppa a dorso di cammelli; e quella ascoltava, ascoltava attentamente. Isaia 21:8 Poi grido' come un leone: 'O Signore, di giorno io sto del continuo sulla torre di vedetta, e tutte le notti sono in pie' nel mio posto di guardia. Isaia 21:9 Ed ecco venir della cavalleria, dei cavalieri a due a due'. E quella riprese a dire: 'Caduta, caduta e' Babilonia! e tutte le immagini scolpite de' suoi de'i giaccion frantumate al suolo'. Isaia 21:10 O popolo mio, che sei trebbiato come il grano della mia aia, cio' che ho udito dall'Eterno degli eserciti, dall'Iddio d'Israele, io te l'ho annunziato! Oracolo contro Duma Isaia 21:11 Oracolo contro Duma. Mi si grida da Seir: 'Sentinella, a che punto e' la notte? Sentinella, a che punto e' la notte?' Isaia 21:12 La sentinella risponde: 'Vien la mattina, e vien anche la notte. Se volete interrogare, interrogate pure; tornate un'altra volta'. Oracolo contro l'Arabia Isaia 21:13 Oracolo contro l'Arabia. Passerete la notte nelle foreste, in Arabia, o carovane dei Dedaniti! Isaia 21:14 Venite incontro all'assetato con dell'acqua, o abitanti del paese di Tema; recate del pane ai fuggiaschi. Isaia 21:15 Poich'essi fuggon dinanzi alle spade, dinanzi alla spada snudata, dinanzi all'arco teso, dinanzi al furor della battaglia. Isaia 21:16 Poiche' cosi m'ha parlato il Signore: 'Fra un anno, contato come quello d'un mercenario, tutta la gloria di Kedar sara' venuta meno; Isaia 21:17 e cio' che restera' del numero dei valorosi arcieri di Kedar sara' poca cosa; poiche' l'Eterno, l'Iddio d'Israele, l'ha detto'. Gerusalemme stretta dal nemico Isaia 22:1 Oracolo contro la Valle della Visione. Che hai tu dunque che tu sia tutta quanta salita sui tetti, Isaia 22:2 o citta' piena di clamori, citta' di tumulti, citta' piena di gaiezza? I tuoi uccisi non sono uccisi di spada ne' morti in battaglia. Isaia 22:3 Tutti i tuoi capi fuggono assieme, son fatti prigionieri senza che l'arco sia stato tirato; tutti quelli de' tuoi che sono trovati son fatti prigionieri, benche' fuggiti lontano. Isaia 22:4 Percio' dico: 'Stornate da me lo sguardo, io vo' piangere amaramente; non insistete a volermi consolare del disastro della figliuola del mio popolo!' Isaia 22:5 Poiche' e' un giorno di tumulto, di calpestamento, di perplessita', il giorno del Signore, dell'Eterno degli eserciti, nella Valle delle Visioni. Si abbatton le mura, il grido d'angoscia giunge fino ai monti. Isaia 22:6 Elam porta il turcasso con delle truppe sui carri, e dei cavalieri; Kir snuda lo scudo. Isaia 22:7 Le tue piu' belle valli son piene di carri, e i cavalieri prendon posizione davanti alle tue porte. Isaia 22:8 Il velo e' strappato a Giuda; in quel giorno, ecco che volgete lo sguardo all'arsenale del palazzo della Foresta, Isaia 22:9 osservate che le brecce della citta' di Davide son numerose, e raccogliete le acque del serbatoio disotto; Isaia 22:10 contate le case di Gerusalemme, e demolite le case per fortificare le mura; Isaia 22:11 fate un bacino fra le due mura per le acque del serbatoio antico, ma non volgete lo sguardo a Colui che ha fatto queste cose, e non vedete Colui che da lungo tempo le ha preparate. Isaia 22:12 Il Signore, l'Eterno degli eserciti, vi chiama in questo giorno a piangere, a far lamento, a radervi il capo, a cingere il sacco, Isaia 22:13 ed ecco che tutto e' gioia, tutto e' festa! Si ammazzano buoi, si scannano pecore, si mangia carne, si beve vino... 'Mangiamo e beviamo poiche' domani morremo!' Isaia 22:14 Ma l'Eterno degli eserciti me l'ha rivelato chiaramente: No, questa iniquita' non la potrete espiare che con la vostra morte, dice il Signore, l'Iddio degli eserciti. Annunzio della destituzione di Scebna Isaia 22:15 Cosi parla il Signore, l'Eterno degli eserciti: Va' a trovare questo cortigiano, Scebna, prefetto del palazzo, e digli: Isaia 22:16 Che hai tu qui, e chi hai tu qui, che ti sei fatto scavar qui un sepolcro? Scavarsi un sepolcro in alto!... Lavorarsi una dimora nella roccia!... Isaia 22:17 Ecco, l'Eterno ti lancera' via con braccio vigoroso, fara' di te un gomitolo, Isaia 22:18 ti fara' rotolare, rotolare, come una palla sopra una spaziosa pianura. Quivi morrai, quivi saranno i tuoi carri superbi, o vituperio della casa del tuo Signore! Isaia 22:19 Io ti caccero' dal tuo ufficio, e tu sarai buttato giu' dal tuo posto! Isaia 22:20 In quel giorno, io chiamero' il mio servo Eliakim, figliuolo di Hilkia; Isaia 22:21 lo vestiro' della tua tunica, lo ricingero' della tua cintura, rimettero' la tua autorita' nelle sue mani; ed egli sara' un padre per gli abitanti di Gerusalemme e per la casa di Giuda. Isaia 22:22 Mettero' sulla sua spalla la chiave della casa di Davide: egli aprira', e niuno chiudera'; egli chiudera', e niuno aprira'. Isaia 22:23 Lo piantero' come un chiodo in un luogo solido; ed egli diverra' un trono di gloria per la casa di suo padre. Isaia 22:24 A lui sara' sospesa tutta la gloria della casa di suo padre, i suoi rampolli nobili e ignobili, tutti i vasi piu' piccoli, dalle coppe alle bottiglie. Isaia 22:25 In quel giorno, dice l'Eterno degli eserciti, il chiodo piantato in luogo solido sara' tolto, sara' strappato, cadra'; e tutto cio' che v'era appeso sara' distrutto, poiche' l'Eterno l'ha detto. Oracolo contro Tiro Isaia 23:1 Oracolo contro Tiro. Urlate, o navi di Tarsis! Poich'essa e' distrutta; non piu' case! non piu' alcuno ch'entri in essa! Dalla terra di Kittim n'e' giunta loro la notizia. Isaia 23:2 Siate stupefatti, o abitanti della costa, che i mercanti di Sidon, passando il mare, affollavano! Isaia 23:3 Attraverso le grandi acque, i grani del Nilo, la me'sse del fiume, eran la sua entrata; ell'era il mercato delle nazioni. Isaia 23:4 Sii confusa, o Sidon! Poiche' cosi parla il mare, la fortezza del mare: 'Io non sono stata in doglie, e non ho partorito, non ho nutrito dei giovani, non ho allevato delle vergini'. Isaia 23:5 Quando la notizia giungera' in Egitto, tutti saranno addolorati a sentir le notizie di Tiro. Isaia 23:6 Passate a Tarsis, urlate, o abitanti della costa! Isaia 23:7 e' questa la vostra citta' sempre gaia, la cui origine data dai giorni antichi? I suoi piedi la portavano in terre lontane a soggiornarvi. Isaia 23:8 Chi mai ha decretato questo contro Tiro, la dispensatrice di corone, i cui mercanti erano principi, i cui negozianti eran dei nobili della terra? Isaia 23:9 L'ha decretato l'Eterno degli eserciti, per offuscare l'orgoglio d'ogni splendore, per avvilire tutti i grandi della terra. Isaia 23:10 Percorri liberamente il tuo paese, come fa il Nilo, figliuola di Tarsis! Nessun giogo piu'! Isaia 23:11 L'Eterno ha steso la sua mano sul mare, ha fatto tremare i regni, ha ordinato riguardo a Canaan che sian distrutte le sue fortezze, Isaia 23:12 e ha detto: 'Tu non continuerai piu' a rallegrarti, o figliuola di Sidon, vergine disonorata!' Le'vati, passa nel paese di Kittim! Neppur quivi troverai requie. Isaia 23:13 Ecco il paese de' Caldei, di questo popolo che gia' non esisteva, il paese che l'Assiro assegno' a questi abitatori del deserto. Essi innalzano le loro torri d'assedio, distruggono i palazzi di Tiro, ne fanno un monte di rovine. Isaia 23:14 Urlate, o navi di Tarsis, perche' la vostra fortezza e' distrutta. Isaia 23:15 In quel giorno, Tiro cadra' nell'oblio per settant'anni, per la durata della vita d'un re. In capo a settant'anni, avverra' di Tiro quel che dice la canzone della meretrice: Isaia 23:16 Prendi la cetra, va' attorno per la citta', o meretrice dimenticata; suona bene, moltiplica i canti, perche' qualcuno si ricordi di te. Isaia 23:17 E in capo a settant'anni, l'Eterno visitera' Tiro, ed essa tornera' ai suoi guadagni, e si prostituira' con tutti i regni del mondo sulla faccia della terra. Isaia 23:18 Ma i suoi guadagni e i suoi salari impuri saran consacrati all'Eterno; non saranno accumulati ne' riposti; poiche' i suoi guadagni andranno a quelli che stanno nel cospetto dell'Eterno, perche' mangino, si sazino, e si vestano d'abiti sontuosi. Il mondo giudicato. Israele restaurato Isaia 24:1 Ecco, l'Eterno vuota la terra, e la rende deserta; ne sconvolge la faccia e ne disperde gli abitanti. Isaia 24:2 Avverra' al sacerdote lo stesso che al popolo, al padrone lo stesso che al suo servo, alla padrona lo stesso che alla serva, a chi vende lo stesso che a chi compra, a chi presta lo stesso che a chi prende ad imprestito, al creditore lo stesso che al debitore. Isaia 24:3 La terra sara' del tutto vuotata, sara' del tutto abbandonata al saccheggio, poiche' l'Eterno ha pronunziato questa parola. Isaia 24:4 La terra e' in lutto, e' spossata, il mondo langue, e' spossato, gli altolocati fra il popolo della terra languono. Isaia 24:5 La terra e' profanata dai suoi abitanti, perch'essi han trasgredito le leggi, han violato il comandamento, han rotto il patto eterno. Isaia 24:6 Percio' una maledizione ha divorato la terra, e i suoi abitanti ne portan la pena; percio' gli abitanti della terra son consumati, e poca e' la gente che n'e' rimasta. Isaia 24:7 Il mosto e' in lutto, la vigna langue, tutti quelli che avean la gioia nel cuore sospirano. Isaia 24:8 L'allegria de' tamburelli e' cessata, il chiasso de' festanti e' finito, il suono allegro dell'arpa e' cessato. Isaia 24:9 Non si beve piu' vino in mezzo ai canti, la bevanda alcoolica e' amara ai bevitori. Isaia 24:10 La citta' deserta e' in rovina; ogni casa e' serrata, nessuno piu' v'entra. Isaia 24:11 Per le strade s'odon lamenti, perche' non c'e' vino; ogni gioia e' tramontata, l'allegrezza ha esulato dalla terra. Isaia 24:12 Nella citta' non resta che la desolazione, e la porta sfondata cade in rovina. Isaia 24:13 Poiche' avviene in mezzo alla terra, fra i popoli, quel che avviene quando si scuoton gli ulivi, quando si racimola dopo la vendemmia. Isaia 24:14 I superstiti alzan la voce, mandan gridi di gioia, acclaman dal mare la maesta' dell'Eterno: Isaia 24:15 'Glorificate dunque l'Eterno nelle regioni dell'aurora, glorificate il nome dell'Eterno, l'Iddio d'Israele, nelle isole del mare!' Isaia 24:16 Dall'estremita' della terra udiam cantare: 'Gloria al giusto!' Ma io dico: Ahime' lasso! ahime' lasso! Guai a me! I perfidi agiscon perfidamente, si, i perfidi raddoppian di perfidia. Isaia 24:17 Spavento, fossa, laccio ti sovra'stano, o abitante della terra! Isaia 24:18 E avverra' che chi fuggira' dinanzi alle grida di spavento cadra' nella fossa; e chi risalira' dalla fossa restera' preso nel laccio. Poiche' si apriranno dall'alto le cateratte, e le fondamenta della terra tremeranno. Isaia 24:19 La terra si schiantera' tutta; la terra si screpolera' interamente, la terra tremera', traballera'. Isaia 24:20 La terra barcollera' come un ebbro, vacillera' come una capanna. Il suo peccato grava su lei; essa cade, e non si rialzera' mai piu'. Isaia 24:21 In quel giorno, l'Eterno punira' nei luoghi eccelsi l'esercito di lassu', e giu' sulla terra, i re della terra; Isaia 24:22 saranno raunati assieme, come si fa dei prigionieri nel carcere sotterra; saranno rinchiusi nella prigione, e dopo gran numero di giorni saranno puniti. Isaia 24:23 La luna sara' coperta di rossore, e il sole di vergogna; poiche' l'Eterno degli eserciti regnera' sul monte di Sion ed in Gerusalemme, fulgido di gloria in presenza de' suoi anziani. Isaia 25:1 O Eterno, tu sei il mio Dio; io t'esaltero', celebrero' il tuo nome, perche' hai fatto cose maravigliose; i tuoi disegni, concepiti da tempo, sono fedeli e stabili. Isaia 25:2 Poiche' tu hai ridotto la citta' in un mucchio di pietre, la citta' forte in un monte di rovine; il castello degli stranieri non e' piu' una citta', non sara' mai piu' riedificato. Isaia 25:3 Percio' il popolo forte ti glorifica, le citta' delle nazioni possenti ti temono, Isaia 25:4 poiche' tu sei stato una fortezza per il povero, una fortezza per il misero nella sua distretta, un rifugio contro la tempesta, un'ombra contro l'arsura; giacche' il soffio de' tiranni era come una tempesta che batte la muraglia. Isaia 25:5 Come il calore e' domato in una terra arida, cosi tu hai domato il tumulto degli stranieri; come il calore e' diminuito dall'ombra d'una nuvola, cosi il canto de' tiranni e' stato abbassato. Isaia 25:6 L'Eterno degli eserciti preparera' su questo monte a tutti i popoli un convito di cibi succulenti, un convito di vini vecchi, di cibi succulenti, pieni di midollo, di vini vecchi, ben chiariti. Isaia 25:7 Distruggera' su quel monte il velo che cuopre la faccia di tutti i popoli, e la coperta stesa su tutte le nazioni. Isaia 25:8 Annientera' per sempre la morte; il Signore, l'Eterno, asciughera' le lacrime da ogni viso, torra' via di su tutta la terra l'onta del suo popolo, perche' l'Eterno ha parlato. Isaia 25:9 In quel giorno, si dira': 'Ecco, questo e' il nostro Dio: in lui abbiamo sperato, ed egli ci ha salvati. Questo e' l'Eterno in cui abbiamo sperato; esultiamo, rallegriamoci per la sua salvezza!' Isaia 25:10 Poiche' la mano dell'Eterno riposera' su questo monte, mentre Moab sara' trebbiato sulla sua terra come si pigia la paglia nel letamaio. Isaia 25:11 Di mezzo al letamaio egli stendera' le mani come le stende il nuotatore per nuotare, ma l'Eterno fara' cadere la sua superbia in un con le trame che ha ordite. Isaia 25:12 E l'alta fortezza delle tue mura Ei la demolira', l'abbattera', l'atterrera' fin nella polvere. Cantico dei redenti Isaia 26:1 In quel giorno, si cantera' questo cantico nel paese di Giuda: Noi abbiamo una citta' forte; l'Eterno vi pone la salvezza per mura e per bastioni. Isaia 26:2 Aprite le porte ed entri la nazione giusta, che si mantiene fedele. Isaia 26:3 A colui ch'e' fermo nei suoi sentimenti tu conservi la pace, la pace, perche' in te confida. Isaia 26:4 Confidate in perpetuo nell'Eterno, poiche' l'Eterno, si l'Eterno, e' la roccia de' secoli. Isaia 26:5 Egli ha umiliato quelli che stavano in alto; Egli ha abbassato la citta' elevata, l'ha abbassata fino a terra, l'ha stesa nella polvere; Isaia 26:6 i piedi la calpestano, i piedi del povero, vi passan sopra i meschini. Isaia 26:7 La via del giusto e' diritta; Tu rendi perfettamente piano il sentiero del giusto. Isaia 26:8 Sulla via dei tuoi giudizi, o Eterno, noi t'abbiamo aspettato! Al tuo nome, al tuo ricordo anela l'anima nostra. Isaia 26:9 Con l'anima mia ti desidero, durante la notte; con lo spirito ch'e' dentro di me, ti cerco; poiche', quando i tuoi giudizi si compion sulla terra, gli abitanti del mondo imparan la giustizia. Isaia 26:10 Se si fa grazia all'empio, ei non impara la giustizia; agisce da perverso nel paese della rettitudine, e non considera la maesta' dell'Eterno. Isaia 26:11 O Eterno, la tua mano e' levata, ma quelli non la scorgono! Essi vedranno lo zelo che hai per il tuo popolo, e saranno confusi; il fuoco divorera' i tuoi nemici. Isaia 26:12 O Eterno, tu ci darai la pace; poiche' ogni opera nostra sei tu che la compi per noi. Isaia 26:13 O Eterno, Dio nostro, altri signori, fuori di te, han dominato su di noi; ma, grazie a te solo, noi possiamo celebrare il tuo nome. Isaia 26:14 Quelli son morti, e non rivivranno piu'; sono ombre e non risorgeranno piu'; tu li hai cosi puniti, li hai distrutti, ne hai fatto perire ogni ricordo. Isaia 26:15 Tu hai aumentata la nazione, o Eterno! hai aumentata la nazione, ti sei glorificato, hai allargato tutti i confini del paese. Isaia 26:16 O Eterno, essi, nella distretta ti hanno cercato; si sono effusi in umile preghiera, quando il tuo castigo li colpiva. Isaia 26:17 Come una donna incinta che sta per partorire si contorce e grida in mezzo alle sue doglie, cosi siamo stati noi dinanzi a te, o Eterno. Isaia 26:18 Abbiam concepito, siamo stati in doglie, e, quando abbiam partorito, era vento; non abbiam recata alcuna salvezza al paese, e non son nati degli abitanti del mondo. Isaia 26:19 Rivivano i tuoi morti! risorgano i miei cadaveri! Svegliatevi e giubilate, o voi che abitate nella polvere! Poiche' la tua rugiada e' come la rugiada dell'aurora, e la terra ridara' alla vita le ombre. Isaia 26:20 Va', o mio popolo, entra nelle tue camere, chiudi le tue porte dietro a te; nasconditi per un istante, finche' sia passata l'indignazione. Isaia 26:21 Poiche', ecco, l'Eterno esce dalla sua dimora per punire l'iniquita' degli abitanti della terra; e la terra mettera' allo scoperto il sangue che ha bevuto, e non terra' piu' coperti gli uccisi. Annunzio della restaurazione d'Israele Isaia 27:1 In quel giorno, l'Eterno punira' con la sua spada dura, grande e forte, il leviathan, l'agile serpente, il leviathan, il serpente tortuoso, e uccidera' il mostro ch'e' nel mare! Isaia 27:2 In quel giorno, cantate la vigna dal vin vermiglio! Isaia 27:3 Io, l'Eterno, ne sono il guardiano, io l'adacquo ad ogni istante; la custodisco notte e giorno, affinche' niuno la danneggi. Isaia 27:4 Nessuna ira e' in me. Ah! se avessi a combattere contro rovi e pruni, io muoverei contro a loro, e li brucerei tutti assieme! Isaia 27:5 A meno che non mi si prenda per rifugio, che non si faccia la pace meco, che non si faccia la pace meco. Isaia 27:6 In avvenire, Giacobbe mettera' radice, Israele fiorira' e germogliera', e copriranno di frutta la faccia del mondo. Isaia 27:7 L'Eterno ha egli colpito il suo popolo come ha colpito quelli che colpivan lui? L'ha egli ucciso come ha ucciso quelli che uccidevan lui? Isaia 27:8 Tu l'hai punito con misura, mandandolo lontano, portandolo via col tuo soffio impetuoso, in un giorno di vento orientale. Isaia 27:9 In questo modo e' stata espiata l'iniquita' di Giacobbe, e questo e' il frutto della rimozione del suo peccato: ch'Egli ha ridotte tutte le pietre degli altari come pietre di calce frantumate, in guisa che gl'idoli d'Astarte e le colonne solari non risorgeranno piu'. Isaia 27:10 La citta' forte e' una solitudine, una dimora inabitata, abbandonata come il deserto; vi pascoleranno i vitelli, vi giaceranno, e ne divoreranno gli arbusti. Isaia 27:11 Quando i rami saran secchi, saranno rotti; e verranno le donne a bruciarli; poiche' e' un popolo senza intelligenza; percio' Colui che l'ha fatto non ne avra' compassione. Colui che l'ha formato non gli fara' grazia. Isaia 27:12 In quel giorno, l'Eterno scotera' i suoi frutti, dal corso del fiume al torrente d'Egitto; e voi sarete raccolti ad uno ad uno, o figliuoli d'Israele. Isaia 27:13 E in quel giorno sonera' una gran tromba; e quelli ch'eran perduti nel paese d'Assiria, e quelli ch'eran dispersi nel paese d'Egitto verranno e si prostreranno dinanzi all'Eterno, sul monte santo, a Gerusalemme. Il giudizio di Samaria e di Gerusalemme Isaia 28:1 Guai alla superba corona degli ubriachi d'Efraim, e al fiore che appassisce, splendido ornamento che sta sul capo della grassa valle degli storditi dal vino! Isaia 28:2 Ecco venire, da parte del Signore, un uomo forte, potente, come una tempesta di grandine, un uragano distruttore, come una piena di grandi acque che straripano; ei getta quella corona a terra con violenza. Isaia 28:3 La superba corona degli ubriachi d'Efraim sara' calpestata; Isaia 28:4 e il fiore che appassisce, lo splendido ornamento che sta sul capo della grassa valle sara' come fico primaticcio d'avanti l'estate; appena uno lo scorge, l'ha in mano, e lo trangugia. Isaia 28:5 In quel giorno, l'Eterno degli eserciti sara' una splendida corona, un diadema d'onore al resto del suo popolo, Isaia 28:6 uno spirito di giustizia a colui che siede come giudice, la forza di quelli che respingono il nemico fino alle sue porte. Isaia 28:7 Ma anche questi barcollan per il vino, e vacillano per le bevande inebrianti; sacerdote e profeta barcollan per le bevande inebrianti, affogano nel vino, vacillano per le bevande inebrianti, barcollano profetizzando, tentennano rendendo giustizia. Isaia 28:8 Tutte le tavole son piene di vomito, di lordure, non v'e' piu' posto pulito. Isaia 28:9 - 'A chi vuol egli dare insegnamenti? A chi vuol egli far capire la lezione? A de' bambini appena divezzati, staccati dalle mammelle? Isaia 28:10 Poiche' e' un continuo dar precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco la'!' - Isaia 28:11 Ebbene, sara' mediante labbra balbuzienti e mediante una lingua barbara che l'Eterno parlera' a questo popolo. Isaia 28:12 Egli avea detto loro: 'Ecco il riposo: lasciar riposare lo stanco; questo e' il refrigerio!' Isaia 28:13 Ma quelli non han voluto ascoltare; e la parola dell'Eterno e' stata per loro precetto dopo precetto, precetto dopo precetto, regola dopo regola, regola dopo regola, un poco qui, un poco la', ond'essi andassero a cadere a rovescio, fossero fiaccati, co'lti al laccio, e presi! Isaia 28:14 Ascoltate dunque la parola dell'Eterno, o schernitori, che dominate questo popolo di Gerusalemme! Isaia 28:15 Voi dite: 'Noi abbiam fatto alleanza con la morte, abbiam fermato un patto col soggiorno de' morti; quando l'inondante flagello passera', non giungera' fino a noi, perche' abbiam fatto della menzogna il nostro rifugio e ci siam messi al sicuro dietro la frode'. Isaia 28:16 Percio' cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io ho posto come fondamento in Sion una pietra, una pietra provata, una pietra angolare preziosa, un fondamento solido; chi confidera' in essa non avra' fretta di fuggire. Isaia 28:17 Io prendero' il diritto per livello, e la giustizia per piombino; la grandine spazzera' via il rifugio di menzogna, e le acque inonderanno il vostro ricetto. Isaia 28:18 La vostra alleanza con la morte sara' annullata, e il vostro patto col soggiorno de' morti non reggera'; quando l'inondante flagello passera', voi sarete da esso calpestati. Isaia 28:19 Ogni volta che passera', vi afferrera': poiche' passera' mattina dopo mattina, di giorno e di notte; e sara' spaventevole imparare una tal lezione! Isaia 28:20 Poiche' il letto sara' troppo corto per distendervisi, e la coperta troppo stretta per avvolgervisi. Isaia 28:21 Giacche' l'Eterno si levera' come al monte Peratsim, s'adirera' come nella valle di Gabaon, per fare l'opera sua, l'opera sua singolare, per compiere il suo lavoro, lavoro inaudito. Isaia 28:22 Or dunque, non fate gli schernitori, che i vostri legami non s'abbian a rafforzare! Poiche' io ho udito, da parte del Signore, dell'Eterno degli eserciti, ch'e' deciso uno sterminio completo di tutto il paese. Isaia 28:23 Porgete orecchi, e date ascolto alla mia voce! State attenti, e ascoltate la mia parola! Isaia 28:24 L'agricoltore ara egli sempre per seminare? Rompe ed erpica egli sempre la sua terra? Isaia 28:25 Quando ne ha appianata la superficie, non vi semina egli l'aneto, non vi sparge il comino, non vi mette il frumento a solchi, l'orzo nel luogo designato, e il farro entro i limiti ad esso assegnati? Isaia 28:26 Il suo Dio gl'insegna la regola da seguire e l'ammaestra. Isaia 28:27 L'aneto non si trebbia con la trebbia, ne' si fa passar sul comino la ruota del carro; ma l'aneto si batte col bastone, e il comino con la verga. Isaia 28:28 Si trebbia il grano; nondimeno, non lo si trebbia sempre; vi si fan passare sopra la ruota del carro ed i cavalli, ma non si schiaccia. Isaia 28:29 Anche questo procede dall'Eterno degli eserciti; maravigliosi sono i suoi disegni, grande e' la sua sapienza. Profezia contro Gerusalemme Isaia 29:1 Guai ad Ariel, ad Ariel, citta' dove accampo' Davide! Aggiungete anno ad anno, compiano le feste il loro ciclo! Isaia 29:2 Poi stringero' Ariel da presso; vi saranno lamenti e gemiti, ed ella mi sara' come un Ariel. Isaia 29:3 Io porro' il mio campo attorno a te come un cerchio, io ti ricingero' di fortilizi, elevero' contro di te opere d'assedio. Isaia 29:4 Sarai abbassata, parlerai da terra, e la tua parola uscira' sommessamente dalla polvere; la tua voce salira' dal suolo come quella di uno spettro, e la tua parola sorgera' dalla polvere come un bisbiglio. Isaia 29:5 Ma la moltitudine dei tuoi nemici diventera' come polvere minuta, e la folla di que' terribili, come pula che vola; e cio' avverra' ad un tratto, in un attimo. Isaia 29:6 Sara' una visitazione dell'Eterno degli eserciti con tuoni, terremoti e grandi rumori, con turbine, tempesta, con fiamma di fuoco divorante. Isaia 29:7 E la folla di tutte le nazioni che marciano contro ad Ariel, di tutti quelli che attaccano lei e la sua cittadella, e la stringono da presso, sara' come un sogno, come una visione notturna. Isaia 29:8 E come un affamato sogna ed ecco che mangia, poi si sveglia ed ha lo stomaco vuoto, e come uno che ha sete sogna che beve, poi si sveglia ed eccolo stanco ed assetato, cosi avverra' della folla di tutte le nazioni che marciano contro al monte Sion. Isaia 29:9 Stupitevi pure... sarete stupiti! Chiudete pure gli occhi... diventerete ciechi! Costoro sono ubriachi, ma non di vino; barcollano, ma non per bevande spiritose. Isaia 29:10 e' l'Eterno che ha sparso su di voi uno spirito di torpore; ha chiuso i vostri occhi (i profeti), ha velato i vostri capi (i veggenti). Isaia 29:11 Tutte le visioni profetiche son divenute per voi come le parole d'uno scritto sigillato che si desse a uno che sa leggere, dicendogli: 'Ti prego, leggi questo!' il quale risponderebbe: 'Non posso perch'e' sigillato!' Isaia 29:12 Ovvero come uno scritto che si desse ad uno che non sa leggere, dicendogli: 'Ti prego leggi questo!' il quale risponderebbe: 'Non so leggere'. Isaia 29:13 Il signore ha detto: Giacche' questo popolo s'avvicina a me colla bocca e mi onora con le labbra, mentre il suo cuore e' lungi da me e il timore che ha di me non e' altro che un comandamento imparato dagli uomini, Isaia 29:14 ecco ch'io continuero' a fare tra questo popolo delle maraviglie, maraviglie su maraviglie; e la saviezza dei suoi savi perira', e l'intelligenza degl'intelligenti di esso sparira'. Isaia 29:15 Guai a quelli che si ritraggono lungi dall'Eterno in luoghi profondi per nascondere i loro disegni, che fanno le opere loro nelle tenebre, e dicono: 'Chi ci vede? chi ci conosce?' Isaia 29:16 Che perversita' e' la vostra! Il vasaio sara' egli reputato al par dell'argilla si che l'opera dica dell'operaio: 'Ei non m'ha fatto?' si che il vaso dica del vasaio: 'Non ci capisce nulla?' Isaia 29:17 Ancora un brevissimo tempo, e il Libano sara' mutato in un frutteto, e il frutteto sara' considerato come una foresta. Isaia 29:18 In quel giorno, i sordi udranno le parole del libro, e, liberati dall'oscurita' e dalle tenebre, gli occhi dei ciechi vedranno; Isaia 29:19 gli umili avranno abbondanza di gioia nell'Eterno, e i piu' poveri fra gli uomini esulteranno nel Santo d'Israele. Isaia 29:20 Poiche' il violento sara' scomparso, il beffardo non sara' piu', e saran distrutti tutti quelli che vegliano per commettere iniquita', Isaia 29:21 che condannano un uomo per una parola, che tendon tranelli a chi difende le cause alla porta, e violano il diritto del giusto per un nulla. Isaia 29:22 Percio' cosi dice l'Eterno alla casa di Giacobbe, l'Eterno che riscatto' Abrahamo: Giacobbe non avra' piu' da vergognarsi, e la sua faccia non impallidira' piu'. Isaia 29:23 Poiche' quando i suoi figliuoli vedranno in mezzo a loro l'opera delle mie mani, santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe, e temeranno grandemente l'Iddio d'Israele; Isaia 29:24 i traviati di spirito impareranno la saviezza, e i mormoratori accetteranno l'istruzione. Minacce rivolte agli uomini di Giuda Isaia 30:1 Guai, dice l'Eterno, ai figliuoli ribelli che forman dei disegni, ma senza di me, che contraggono alleanze, ma senza il mio spirito, per accumulare peccato su peccato; Isaia 30:2 che vanno giu' in Egitto senz'aver consultato la mia bocca, per rifugiarsi sotto la protezione di Faraone, e cercar ricetto all'ombra dell'Egitto! Isaia 30:3 Ma la protezione di Faraone vi tornera' a confusione, e il ricetto all'ombra dell'Egitto, ad ignominia. Isaia 30:4 I principi di Giuda son gia' a Tsoan, e i suoi ambasciatori sono gia' arrivati a Hanes; Isaia 30:5 ma tutti arrossiscono d'un popolo che a nulla giova loro, che non reca aiuto ne' giovamento alcuno, ma e' la loro onta e la loro vergogna. Isaia 30:6 e' pronto il carico delle bestie pel mezzogiorno: attraverso un paese di distretta e d'angoscia, donde vengono la leonessa e il leone, la vipera e il serpente ardente che vola, essi portan le loro ricchezze sul dorso degli asinelli e i loro tesori sulla gobba de' cammelli, a un popolo che non giovera' loro nulla. Isaia 30:7 Poiche' il soccorso dell'Egitto e' un soffio, una vanita'; per questo io chiamo quel paese: 'Gran rumore per nulla'. Isaia 30:8 Or vieni e traccia queste cose in loro presenza sopra una tavola, e scrivile in un libro, perche' rimangano per i di a venire, sempre, in perpetuo. Isaia 30:9 Giacche' questo e' un popolo ribelle, son de' figliuoli bugiardi, de' figliuoli che non vogliono ascoltare la legge dell'Eterno, Isaia 30:10 che dicono ai veggenti: 'Non vedete!' e a quelli che han delle visioni: 'Non ci annunziate visioni di cose vere! Diteci delle cose piacevoli, profetateci delle chimere! Isaia 30:11 Uscite fuor di strada, abbandonate il sentiero retto, toglieteci d'innanzi agli occhi il Santo d'Israele!' Isaia 30:12 Percio' cosi dice il Santo d'Israele: Giacche' voi disprezzate questa parola e confidate nell'oppressione e nelle vie oblique, e ne fate il vostro appoggio, Isaia 30:13 questa iniquita' sara' per voi come una breccia che minaccia rovina, che fa pancia in un alto muro, il cui crollo avviene a un tratto, in un istante, Isaia 30:14 e che si spezza come si spezza un vaso del vasaio che uno frantuma senza pieta', e tra i rottami del quale non si trova frammento che serva a prender del fuoco dal focolare o ad attinger dell'acqua dalla cisterna. Isaia 30:15 Poiche' cosi avea detto il Signore, l'Eterno, il Santo d'Israele: Nel tornare a me e nel tenervi in riposo stara' la vostra salvezza; nella calma e nella fiducia stara' la vostra forza; ma voi non l'avete voluto! Isaia 30:16 Avete detto: 'No, noi galopperemo sui nostri cavalli!' E per questo galopperete!... E: 'Cavalcheremo su veloci destrieri!' E per questo quelli che v'inseguiranno saranno veloci!... Isaia 30:17 Mille di voi fuggiranno alla minaccia d'un solo; alla minaccia di cinque vi darete alla fuga, finche' rimaniate come un palo in vetta a un monte, come un'antenna sopra un colle. Isaia 30:18 Percio' l'Eterno aspettera' onde farvi grazia, poi si levera' per aver compassione di voi; poiche' l'Eterno e' un Dio di giustizia. Beati tutti quelli che sperano in lui! Isaia 30:19 Perocche', o popolo di Sion che abiti a Gerusalemme, tu non piangerai piu'! Ei, certo, ti fara' grazia, all'udire il tuo grido; tosto che t'avra' udito, ti rispondera'. Isaia 30:20 E il Signore vi dara', si del pane d'angoscia e dell'acqua d'oppressione, ma quei che t'ammaestrano non dovran piu' nascondersi; e i tuoi occhi vedranno chi t'ammaestra; Isaia 30:21 e quando andrete a destra o quando andrete a sinistra, le tue orecchie udranno dietro a te una voce che dira': 'Questa e' la via; camminate per essa!' Isaia 30:22 E considererete come cose contaminate le vostre immagini scolpite ricoperte d'argento, e le vostre immagini fuse rivestite d'oro; le getterete via come una cosa impura, 'Fuori di qui' direte loro! Isaia 30:23 Egli ti dara' la pioggia per la semenza di cui avrai seminato il suolo, e il pane, che il suolo produrra' saporito ed abbondante; e, in quel giorno, il tuo bestiame pascolera' in vasti pascoli; Isaia 30:24 i buoi e gli asini che lavoran la terra mangeranno foraggi salati, ventilati con la pala e il ventilabro. Isaia 30:25 Sopra ogni alto monte e sopra ogni elevato colle vi saranno ruscelli, acque correnti, nel giorno del gran massacro, quando cadran le torri. Isaia 30:26 La luce della luna sara' come la luce del sole, e la luce del sole sara' sette volte piu' viva, come la luce di sette giorni assieme, nel giorno che l'Eterno fascera' la ferita del suo popolo e guarira' la piaga da lui fatta con le sue percosse. Isaia 30:27 Ecco, il nome dell'Eterno viene da lungi; la sua ira e' ardente, grande n'e' la conflagrazione; le sue labbra son piene d'indignazione, la sua lingua e' come un fuoco divorante; Isaia 30:28 il suo fiato e' come un torrente che straripa, che arriva fino al collo. Ei viene a vagliar le nazioni col vaglio della distruzione, e a mettere, tra le mascelle dei popoli, un freno che li faccia fuorviare. Isaia 30:29 Allora intonerete de' canti, come la notte quando si celebra una festa; e avrete la gioia nel cuore, come colui che cammina al suon del flauto per andare al monte dell'Eterno, alla Ro'cca d'Israele. Isaia 30:30 E l'Eterno fara' udire la sua voce maestosa, e mostrera' come colpisce col suo braccio nel furore della sua ira, tra le fiamme d'un fuoco divorante, in mezzo alla tempesta, a un diluvio di pioggia, a una gragnuola di sassi. Isaia 30:31 Poiche', alla voce dell'Eterno, l'Assiro sara' costernato; l'Eterno lo colpira' col suo bastone; Isaia 30:32 ed ogni passaggio del flagello destinatogli che l'Eterno gli fara' piombare addosso, sara' accompagnato dal suono di tamburelli e di cetre; l'Eterno combattera' contro di lui a colpi raddoppiati. Isaia 30:33 Poiche', da lungo tempo Tofet e' preparato; e' pronto anche per il re; e' profondo ed ampio; sul suo rogo v'e' del fuoco e legna in abbondanza; il soffio dell'Eterno, come un torrente di zolfo, sta per accenderlo. Altra maledizione contro l'alleanza con l'Egitto. Dio solo puo' liberare il suo popolo Isaia 31:1 Guai a quelli che scendono in Egitto in cerca di soccorso, e s'appoggian su cavalli, e confidano nei carri perche' son numerosi, e ne' cavalieri, perche' molto potenti, ma non guardano al Santo d'Israele, e non cercano l'Eterno! Isaia 31:2 Eppure, anch'Egli e' savio; fa venire il male, e non revoca le sue parole; ma insorge contro la casa de' malvagi, e contro il soccorso degli artefici d'iniquita'. Isaia 31:3 Or gli Egiziani son uomini, e non Dio; i loro cavalli son carne, e non spirito; e quando l'Eterno stendera' la sua mano, il protettore inciampera', cadra' il protetto, e periranno tutti assieme. Isaia 31:4 Poiche' cosi m'ha detto l'Eterno: Come il leone o il leoncello rugge sulla sua preda, e benche' una folla di pastori gli sia chiamata contro non si spaventa alla lor voce ne' si lascia intimidire dallo strepito che fanno, cosi scendera' l'Eterno degli eserciti a combattere sul monte Sion e sul suo colle. Isaia 31:5 Come gli uccelli spiegan l'ali sulla loro nidiata, cosi l'Eterno degli eserciti proteggera' Gerusalemme; la proteggera', la liberera', la risparmiera', la fara' scampare. Isaia 31:6 Tornate a colui dal quale vi siete cosi profondamente allontanati, o figliuoli d'Israele! Isaia 31:7 Poiche', in quel giorno, ognuno gettera' via i suoi idoli d'argento e i suoi idoli d'oro, che le vostre proprie mani han fatti per peccare. Isaia 31:8 Allora l'Assiro cadra' per una spada non d'uomo, e una spada, che non e' d'uomo, lo divorera'; ed ei fuggira' d'innanzi alla spada, e i suoi giovani saranno asserviti. Isaia 31:9 La sua ro'cca fuggira' spaventata, e i suoi principi saranno atterriti dinanzi al vessillo, dice l'Eterno che ha il suo fuoco in Sion e la sua fornace in Gerusalemme. Promessa di tempi felici sotto il regno della giustizia Isaia 32:1 Ecco, un re regnera' secondo giustizia, e i principi governeranno con equita'. Isaia 32:2 Ognun d'essi sara' come un riparo dal vento, come un rifugio contro l'uragano, come de' corsi d'acqua in luogo arido, come l'ombra d'una gran roccia in una terra che langue. Isaia 32:3 Gli occhi di quei che veggono non saranno piu' accecati, e gli orecchi di quei che odono staranno attenti. Isaia 32:4 Il cuore degli inconsiderati capira' la saviezza, e la lingua dei balbuzienti parlera' spedita e distinta. Isaia 32:5 Lo scellerato non sara' piu' chiamato nobile, e l'impostore non sara' piu' chiamato magnanimo. Isaia 32:6 Poiche' lo scellerato proferisce scelleratezze e il suo cuore si da' all'iniquita' per commettere cose empie e dir cose malvage contro l'Eterno; per lasciar vuota l'anima di chi ha fame, e far mancar la bevanda a chi ha sete. Isaia 32:7 Le armi dell'impostore sono malvage; ei forma criminosi disegni per distruggere il misero con parole bugiarde, e il bisognoso quando afferma il giusto. Isaia 32:8 Ma l'uomo nobile forma nobili disegni, e sorge a pro di nobili cose. Isaia 32:9 O donne spensierate, levatevi, e ascoltate la mia voce! O figlie troppo fiduciose, porgete orecchio alla mia parola! Isaia 32:10 Fra un anno e qualche giorno, voi tremerete, o donne troppo fiduciose, poiche' la vendemmia e' ita, e non si fara' raccolta. Isaia 32:11 Abbiate spavento, o donne spensierate! tremate, o troppo fiduciose! Spogliatevi, nudatevi, cingetevi di cilicio i fianchi, Isaia 32:12 picchiandovi il seno a motivo dei campi gia' cosi belli, e delle vigne gia' cosi feconde. Isaia 32:13 Sulla terra del mio popolo, cresceranno pruni e rovi; si, su tutte le case di piacere della citta' gioconda. Isaia 32:14 Poiche' il palazzo sara' abbandonato, la citta' rumorosa sara' resa deserta, la collina e la torre saran per sempre ridotte in caverne, in luogo di spasso per gli ona'gri e di pascolo pe' greggi, Isaia 32:15 finche' su noi sia sparso lo spirito dall'alto e il deserto divenga un frutteto, e il frutteto sia considerato come una foresta. Isaia 32:16 Allora l'equita' abitera' nel deserto, e la giustizia avra' la sua dimora nel frutteto. Isaia 32:17 Il frutto della giustizia sara' la pace, e l'effetto della giustizia, tranquillita' e sicurezza per sempre. Isaia 32:18 Il mio popolo abitera' in un soggiorno di pace, in dimore sicure, in quieti luoghi di riposo. Isaia 32:19 Ma la foresta cadra' sotto la grandine, e la citta' sara' profondamente abbassata. Isaia 32:20 Beati voi che seminate in riva a tutte le acque, e che lasciate andar libero il pie' del bove e dell'asino! L'Assiro confuso: Gerusalemme salvata Isaia 33:1 Guai a te che devasti, e non sei stato devastato! che sei perfido, e non t'e' stata usata perfidia! Quand'avrai finito di devastare sarai devastato; quand'avrai finito d'esser perfido, ti sara' usata perfidia. Isaia 33:2 O Eterno, abbi pieta' di noi! Noi speriamo in te. Sii tu il braccio del popolo ogni mattina, la nostra salvezza in tempo di distretta! Isaia 33:3 Alla tua voce tonante fuggono i popoli, quando tu sorgi si disperdon le nazioni. Isaia 33:4 Il vostro bottino sara' mietuto, come miete il bruco; altri vi si precipitera' sopra, come si precipita la locusta. Isaia 33:5 L'Eterno e' esaltato perche' abita in alto; egli riempie Sion di equita' e di giustizia. Isaia 33:6 I tuoi giorni saranno resi sicuri; la saviezza e la conoscenza sono una ricchezza di liberazione, il timor dell'Eterno e' il tesoro di Sion. Isaia 33:7 Ecco, i loro eroi gridan di fuori, i messaggeri di pace piangono amaramente. Isaia 33:8 Le strade son deserte, nessuno passa piu' per le vie. Il nemico ha rotto il patto, disprezza le citta', non tiene in alcun conto gli uomini. Isaia 33:9 Il paese e' nel lutto e langue; il Libano si vergogna ed intristisce; Saron e' come un deserto, Basan e Carmel han perduto il fogliame. Isaia 33:10 Ora mi levero', dice l'Eterno; ora saro' esaltato, ora m'ergero' in alto. Isaia 33:11 Voi avete concepito pula, e partorirete stoppia; il vostro fiato e' un fuoco che vi divorera'. Isaia 33:12 I popoli saranno come fornaci da calce, come rovi tagliati, che si danno alle fiamme. Isaia 33:13 O voi che siete lontani, udite quello che ho fatto! e voi che siete vicini, riconoscete la mia potenza! Isaia 33:14 I peccatori son presi da spavento in Sion, un tremito s'e' impadronito degli empi: 'Chi di noi potra' resistere al fuoco divorante? Chi di noi potra' resistere alle fiamme eterne?' Isaia 33:15 Colui che cammina per le vie della giustizia, e parla rettamente; colui che sprezza i guadagni estorti, che scuote le mani per non accettar regali, che si tura gli orecchi per non udire parlar di sangue, e chiude gli occhi per non vedere il male. Isaia 33:16 Quegli dimorera' in luoghi elevati, le ro'cche fortificate saranno il suo rifugio; il suo pane gli sara' dato, la sua acqua gli sara' assicurata. Isaia 33:17 Gli occhi tuoi mireranno il re nella sua bellezza, contempleranno il paese, che si estende lontano. Isaia 33:18 Il tuo cuore meditera' sui terrori passati: 'Dov'e' il commissario? dove colui che pesava il danaro? dove colui che teneva il conto delle torri?' Isaia 33:19 Tu non lo vedrai piu' quel popolo feroce, quel popolo dal linguaggio oscuro che non s'intende, che balbetta una lingua che non si capisce. Isaia 33:20 Mira Sion, la citta' delle nostre solennita'! I tuoi occhi vedranno Gerusalemme, soggiorno tranquillo, tenda che non sara' mai trasportata, i cui piuoli non saran mai divelti, il cui cordame non sara' mai strappato. Isaia 33:21 Quivi l'Eterno sta per noi in tutta la sua maesta', in luogo di torrenti e di larghi fiumi, dove non giunge nave da remi, dove non passa potente vascello. Isaia 33:22 Poiche' l'Eterno e' il nostro giudice, l'Eterno e' il nostro legislatore, l'Eterno e' il nostro re, egli e' colui che ci salva. Isaia 33:23 I tuoi cordami, o nemico, son rallentati, non tengon piu' fermo in pie' l'albero, e non spiegan piu' le vele. Allora si spartira' la preda d'un ricco bottino; gli stessi zoppi prenderanno parte al saccheggio. Isaia 33:24 Nessun abitante dira': 'Io sono malato'. Il popolo che abita Sion ha ottenuto il perdono della sua iniquita'. Il giudizio delle nazioni. Rovina d'Edom Isaia 34:1 Accostatevi nazioni, per ascoltare! e voi, popoli, state attenti! Ascolti la terra con cio' che la riempie, e il mondo con tutto cio' che produce! Isaia 34:2 Poiche' l'Eterno e' indignato contro tutte le nazioni, e' adirato contro tutti i loro eserciti; ei le vota allo sterminio, le da' in balia alla strage. Isaia 34:3 I loro uccisi son gettati via, i loro cadaveri esalan fetore, e i monti si sciolgono nel loro sangue. Isaia 34:4 Tutto l'esercito del cielo si dissolve; i cieli sono arrotolati come un libro, e tutto il loro esercito cade, come cade la foglia dalla vite, come cade il fogliame morto dal fico. Isaia 34:5 La mia spada s'e' inebriata nel cielo; ecco, essa sta per piombare su Edom, sul popolo che ho votato allo sterminio, per farne giustizia. Isaia 34:6 La spada dell'Eterno e' piena di sangue, e' coperta di grasso, di sangue d'agnelli e di capri, di grasso d'arnioni di montoni; poiche' l'Eterno fa un sacrifizio a Botsra, e un gran macello nel paese d'Edom. Isaia 34:7 Cadon con quelli i bufali, i giovenchi ed i tori; il loro suolo e' inebriato di sangue, la loro polvere e' impregnata di grasso. Isaia 34:8 Poiche' e' il giorno della vendetta dell'Eterno, l'anno della retribuzione per la causa di Sion. Isaia 34:9 I torrenti d'Edom saran mutati in pece, e la sua polvere in zolfo, e la sua terra diventera' pece ardente. Isaia 34:10 Non si spegnera' ne' notte ne' giorno, il fumo ne salira' in perpetuo; d'eta' in eta' rimarra' deserta, nessuno vi passera' mai piu'. Isaia 34:11 Il pellicano e il porcospino ne prenderanno possesso, la civetta ed il corvo v'abiteranno; l'Eterno vi stendera' la corda della desolazione, il livello del deserto. Isaia 34:12 Quanto ai suoi nobili, non ve ne saran piu' per proclamare un re, e tutti i suoi principi saran ridotti a nulla. Isaia 34:13 Nei suoi palazzi cresceranno le spine; nelle sue fortezze, le ortiche ed i cardi; diventera' una dimora di sciacalli, un chiuso per gli struzzi. Isaia 34:14 Le bestie del deserto vi s'incontreranno coi cani selvatici, il satiro vi chiamera' il compagno; quivi lo spettro notturno fara' la sua dimora, e vi trovera' il suo luogo di riposo. Isaia 34:15 Quivi il serpente fara' il suo nido, deporra' le sue uova, le covera', e raccogliera' i suoi piccini sotto di se'; quivi si raccoglieranno gli avvoltoi, l'uno chiamando l'altro. Isaia 34:16 Cercate nel libro dell'Eterno, e leggete; nessuna di quelle bestie vi manchera'; nessuna sara' privata della sua compagna; poiche' la sua bocca l'ha comandato, e il suo soffio li radunera'. Isaia 34:17 Egli stesso ha tirato a sorte per essi, e la sua mano ha diviso tra loro con la corda il paese; quelli ne avranno il possesso in perpetuo, v'abiteranno d'eta' in eta'. Liberazione e ritorno d'Israele Isaia 35:1 Il deserto e la terra arida si rallegreranno, la solitudine gioira' e fiorira' come la rosa; Isaia 35:2 si coprira' di fiori e festeggera' con giubilo e canti d'esultanza; le sara' data la gloria del Libano, la magnificenza del Carmel e di Saron. Essi vedranno la gloria dell'Eterno, la magnificenza del nostro Dio. Isaia 35:3 Fortificate le mani infiacchite, raffermate le ginocchia vacillanti! Isaia 35:4 Dite a quelli che hanno il cuore smarrito: 'Siate forti, non temete!' Ecco il vostro Dio! Verra' la vendetta, la retribuzione di Dio! Verra' egli stesso a salvarvi. Isaia 35:5 Allora s'apriranno gli occhi dei ciechi, e saranno sturati gli orecchi de' sordi; Isaia 35:6 allora lo zoppo saltera' come un cervo, e la lingua del muto cantera' di gioia; perche' delle acque sgorgheranno nel deserto, e de' torrenti nella solitudine; Isaia 35:7 il miraggio diventera' un lago, e il suolo assetato, un luogo di sorgenti d'acqua; nel ricetto che accoglieva gli sciacalli s'avra' un luogo da canne e da giunchi. Isaia 35:8 Quivi sara' una strada maestra, una via che sara' chiamata 'la via santa'; nessuno impuro vi passera'; essa sara' per quelli soltanto; quei che la seguiranno, anche gl'insensati, non potranno smarrirvisi. Isaia 35:9 In quella via non ci saranno leoni; nessuna bestia feroce vi mettera' piede o vi apparira'; ma vi cammineranno i redenti; Isaia 35:10 e i riscattati dell'Eterno torneranno, verranno a Sion con canti di gioia; un'allegrezza eterna coronera' il loro capo; otterranno gioia e letizia, e il dolore ed il gemito fuggiranno. Sennacherib marcia contro Gerusalemme. Minacce di Rabshake Isaia 36:1 Or avvenne, il quattordicesimo anno del re Ezechia, che Sennacherib, re d'Assiria, sali contro tutte le citta' fortificate di Giuda, e le prese. Isaia 36:2 E il re d'Assiria mando' Rabshake da Lakis a Gerusalemme al re Ezechia con un grande esercito; e Rabshake si fermo' presso l'acquedotto dello stagno superiore, sulla strada del campo del gualchieraio. Isaia 36:3 Allora Eliakim, figliuolo di Hilkia, prefetto del palazzo, Scebna, il segretario, e Joah, figliuolo d'Asaf, l'archivista, si recarono da lui. Isaia 36:4 E Rabshake disse loro: 'Dite ad Ezechia: Cosi parla il gran re, il re d'Assiria: Che fiducia e' cotesta che tu hai? Isaia 36:5 Io te lo dico; non sono che parole delle labbra; per la guerra ci vuol prudenza e forza; ora, in chi hai tu riposta la tua fiducia per ribellarti a me? Isaia 36:6 Ecco, tu confidi nell'Egitto, in quel sostegno di canna rotta, ch'entra nella mano e la fora a chi vi s'appoggia; tal e' Faraone, re d'Egitto, per tutti quelli che confidano in lui. Isaia 36:7 E se mi dici: - Noi confidiamo nell'Eterno, nel nostro Dio, - non e' egli quello stesso di cui Ezechia ha soppresso gli alti luoghi e gli altari, dicendo a Giuda e a Gerusalemme: - Vi prostrerete dinanzi a questo altare qui? - Isaia 36:8 Or dunque fa' una scommessa col mio signore, il re d'Assiria: io ti daro' duemila cavalli, se tu puoi fornire tanti cavalieri da montarli. Isaia 36:9 E come potresti tu far voltar le spalle a un solo capitano fra i minimi servi del mio signore? Ma tu confidi nell'Egitto per aver de' carri e dei cavalieri. Isaia 36:10 E d'altronde e' egli forse senza il voler dell'Eterno ch'io son salito contro questo paese per distruggerlo? e' stato l'Eterno che m'ha detto: Sali contro questo paese e distruggilo!' Isaia 36:11 Allora Eliakim, Scebna e Joah dissero a Rabshake: 'Deh! parla ai tuoi servi in lingua aramaica, poiche' noi la intendiamo; e non ci parlare in lingua giudaica, in guisa che il popolo ch'e' sulle mura l'oda'. Isaia 36:12 Ma Rabshake rispose: 'Il mio signore m'ha egli forse mandato a dire queste parole al tuo signore e a te? Non m'ha egli mandato a dirle a questi uomini che stanno sulle mura, e che presto saran ridotti a mangiare i loro escrementi e a bere la loro orina con voi?' Isaia 36:13 Poi Rabshake si levo' in piedi e grido' con forte voce in lingua giudaica: 'Ascoltate le parole del gran re, del re d'Assiria! Isaia 36:14 Cosi parla il re: Ezechia non v'inganni, perch'egli non vi potra' liberare; Isaia 36:15 ne' vi faccia Ezechia riporre la vostra fiducia nell'Eterno, dicendo: - L'Eterno ci liberera' di certo; questa citta' non sara' data nelle mani del re d'Assiria. - Isaia 36:16 Non date retta ad Ezechia, perche' cosi dice il re d'Assiria: Fate la pace con me, arrendetevi, e ciascun di voi mangera' della sua vite e del suo fico, e berra' dell'acqua della sua cisterna, Isaia 36:17 finch'io venga a menarvi in un paese simile al vostro: paese di grano e di vino, paese di pane e di vigne. Isaia 36:18 Guardate ch'Ezechia non vi seduca, dicendo: L'Eterno ci liberera'. Ha qualcuno degli de'i delle nazioni potuto liberare il suo paese dalle mani del re d'Assiria? Isaia 36:19 Dove sono gli de'i di Hamath e d'Arpad? Dove sono gli de'i di Sefarvaim? Hanno essi forse liberata Samaria dalle mie mani? Isaia 36:20 Fra tutti gli de'i di quei paesi, quali son quelli che abbian liberato il loro paese dalle mie mani? E l'Eterno avrebbe a liberare Gerusalemme dalle mie mani?' Isaia 36:21 E quelli si tacquero e non risposero verbo, perche' il re avea dato quest'ordine: 'Non gli rispondete'. Isaia 36:22 Ed Eliakim, figliuolo di Hilkia, prefetto del palazzo, Scebna, il segretario, e Joah, figliuolo d'Asaf, l'archivista, vennero ad Ezechia con le vesti stracciate, e gli riferirono le parole di Rabshake. Preghiera d'Ezechia. Profezia d'Isaia. Liberazione di Gerusalemme Isaia 37:1 Quando il re Ezechia ebbe udito questo, si straccio' le vesti, si copri d'un sacco, ed entro' nella casa dell'Eterno. Isaia 37:2 E mando' Eliakim, prefetto del palazzo, Scebna, il segretario, e i piu' anziani dei sacerdoti, coperti di sacchi, al profeta Isaia, figliuolo di Amots, i quali gli dissero: Isaia 37:3 'Cosi parla Ezechia: Questo giorno e' giorno d'angoscia, di castigo e d'onta; poiche' i figliuoli sono giunti al punto d'uscir dal seno materno, e manca la forza per partorire. Isaia 37:4 Forse, l'Eterno, il tuo Dio, ha udite le parole di Rabshake, il quale il re d'Assiria, suo signore, ha mandato a oltraggiare l'Iddio vivente; e forse l'Eterno, il tuo Dio, punira' le parole che ha udite. Fa' dunque salire a Dio una preghiera per il residuo del popolo che sussiste ancora'. Isaia 37:5 I servi del re Ezechia si recaron dunque da Isaia. Isaia 37:6 E Isaia disse loro: 'Dite al vostro signore: - Cosi parla l'Eterno: Non temere per le parole che hai udite, con le quali i servi del re d'Assiria m'hanno oltraggiato. Isaia 37:7 Ecco, io stesso mettero' in lui un tale spirito che, all'udire una certa notizia, egli tornera' nel suo paese; e io lo faro' cader di spada nel suo paese'. - Isaia 37:8 Or Rabshake se ne torno', e trovo' il re d'Assiria che assediava Libna; poiche' avea saputo che il suo signore era partito da Lakis. Isaia 37:9 Allora il re d'Assiria ricevette questa notizia, concernente Tirhaka, re d'Etiopia: - 'Egli s'e' messo in marcia per farti guerra'. - E com'ebbe udito questo, invio' de' messi ad Ezechia, con questo messaggio: Isaia 37:10 'Dite cosi a Ezechia, re di Giuda: Il tuo Dio, nel quale confidi, non t'inganni dicendo: - Gerusalemme non sara' data nelle mani del re d'Assiria. Isaia 37:11 Ecco, tu hai udito quello che i re d'Assiria hanno fatto a tutti gli altri paesi, votandoli allo sterminio; e tu scamperesti? Isaia 37:12 Gli de'i delle nazioni che i miei padri distrussero, gli de'i di Gozan, di Charan, di Retsef, e dei figliuoli di Eden che sono a Telassar, valsero essi a liberarle? Isaia 37:13 Dove sono il re di Hamath, il re d'Arpad, e il re della citta' di Sefarvaim, e quelli di Hena e d'Ivva?' Isaia 37:14 Ezechia prese la lettera dalle mani de' messi, e la lesse; poi sali alla casa dell'Eterno, e la spiego' dinanzi all'Eterno. Isaia 37:15 Ed Ezechia prego' l'Eterno, dicendo: Isaia 37:16 'O Eterno degli eserciti, Dio d'Israele, che siedi sopra i cherubini! Tu solo sei l'Iddio di tutti i regni della terra; tu hai fatto il cielo e la terra. Isaia 37:17 O Eterno, inclina il tuo orecchio, ed ascolta! O Eterno, apri i tuoi occhi, e vedi! Ascolta tutte le parole che Sennacherib ha mandate a dire per oltraggiare l'Iddio vivente! Isaia 37:18 e' vero, o Eterno; i re d'Assiria hanno devastato tutte quelle nazioni e le loro terre, Isaia 37:19 e hanno dato alle fiamme i loro de'i; perche' quelli non erano de'i; ma erano opera di man d'uomo, legno e pietra, e li hanno distrutti. Isaia 37:20 Ma ora, o Eterno, o Dio nostro, liberaci dalle mani di Sennacherib, affinche' tutti i regni della terra conoscano che tu solo sei l'Eterno!' Isaia 37:21 Allora Isaia, figliuolo di Amots, mando' a dire ad Ezechia: 'Cosi dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele: - La preghiera che tu m'hai rivolta riguardo a Sennacherib, re d'Assiria, io l'ho udita; Isaia 37:22 e questa e' la parola che l'Eterno ha pronunziata contro di lui: La vergine, figliuola di Sion, ti disprezza e si fa beffe di te; la figliuola di Gerusalemme scuote la testa dietro a te. Isaia 37:23 Chi hai tu insultato e oltraggiato? Contro chi hai tu alzata la voce e levati in alto gli occhi tuoi? Contro il Santo d'Israele. Isaia 37:24 Per mezzo dei tuoi servi tu hai insultato il Signore, e hai detto: - 'Con la moltitudine de' miei carri io son salito in vetta ai monti, nei recessi del Libano; io tagliero' i suoi cedri piu' alti, i suoi cipressi piu' belli; io giungero' alla piu' alta sua cima, alla sua foresta piu' magnifica. Isaia 37:25 Io ho scavato, e bevuto dell'acqua; con la pianta dei miei piedi prosciughero' tutti i fiumi d'Egitto'. Isaia 37:26 - Non hai tu udito? Gia' da lungo tempo io ho preparato queste cose, da tempi antichi ne ho formato il disegno. Ed ora le faccio accadere, e tu sei la' per ridurre citta' forti in monti di rovine. Isaia 37:27 I loro abitanti, ridotti all'impotenza, sono smarriti e confusi; sono come l'erba de' campi, come la tenera verdura, come l'erba dei tetti, come grano riarso prima di spigare. Isaia 37:28 Ma io so quando ti siedi, quand'esci, quand'entri, e quando t'infuri contro di me. Isaia 37:29 E per codesto tuo infuriare contro di me, e perche' la tua insolenza e' giunta ai miei orecchi, io ti mettero' nel naso il mio anello, e fra le labbra il mio freno, e ti faro' tornare per la via donde sei venuto. Isaia 37:30 E questo, o Ezechia, te ne sara' il segno: quest'anno si mangera' il frutto del grano caduto; il secondo anno, quello che cresce da se'; ma il terz'anno seminerete, mieterete, pianterete vigne, e ne mangerete il frutto. Isaia 37:31 E il residuo della casa di Giuda che sara' scampato mettera' ancora radici in basso, e portera' frutto in alto. Isaia 37:32 Poiche' da Gerusalemme uscira' un residuo, e dal monte di Sion usciranno degli scampati. Lo zelo dell'Eterno degli eserciti fara' questo. Isaia 37:33 Percio' cosi parla l'Eterno circa il re d'Assiria: - Egli non entrera' in questa citta', e non vi tirera' dentro alcuna freccia; non verra' davanti ad essa con scudi, e non elevera' trincee contro di lei. Isaia 37:34 Ei se ne tornera' per la via donde e' venuto, e non entrera' in questa citta', dice l'Eterno. Isaia 37:35 Poiche' io proteggero' questa citta' per salvarla, per amor di me stesso e per amor di Davide, mio servo'. Isaia 37:36 E l'angelo dell'Eterno usci e colpi, nel campo degli Assiri, centottantacinquemila uomini; e quando la gente si levo' la mattina, ecco ch'eran tanti cadaveri. Isaia 37:37 Allora Sennacherib, re d'Assiria, levo' il suo campo, parti, e torno' a Ninive, dove rimase. Isaia 37:38 E avvenne che, com'egli stava prostrato nella casa di Nisroc, suo dio, Adrammelec e Saretser, suoi figliuoli, l'uccisero a colpi di spada, e si rifugiarono nel paese d'Ararat. Ed Esarhaddon, suo figliuolo, regno' in luogo suo. Malattia, guarigione, e cantico d'Ezechia Isaia 38:1 In quel tempo, Ezechia infermo' a morte; e il profeta Isaia, figliuolo di Amots, venne a lui, e gli disse: 'Cosi parla l'Eterno: Da' i tuoi ordini alla tua casa, perche' sei un uomo morto, e non vivrai piu''. Isaia 38:2 Allora Ezechia volto' la faccia verso la parete, e fece all'Eterno questa preghiera: Isaia 38:3 'O Eterno, ricordati, ti prego, che io ho camminato nel tuo cospetto con fedelta' e con cuore integro, e che ho fatto quel ch'e' bene agli occhi tuoi!' Ed Ezechia diede in un gran pianto. Isaia 38:4 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Isaia, in questi termini: Isaia 38:5 'Va' e di' ad Ezechia: Cosi parla l'Eterno, l'Iddio di Davide, tuo padre: Io ho udita la tua preghiera, ho vedute le tue lacrime: ecco, io aggiungero' ai tuoi giorni quindici anni; Isaia 38:6 liberero' te e questa citta' dalle mani del re d'Assiria, e proteggero' questa citta'. Isaia 38:7 E questo ti sara', da parte dell'Eterno, il segno che l'Eterno adempira' la parola che ha pronunziata: Isaia 38:8 ecco, io faro' retrocedere di dieci gradini l'ombra dei gradini che, per effetto del sole, s'e' allungata sui gradini d'Achaz'. E il sole retrocedette di dieci gradini sui gradini dov'era disceso. Isaia 38:9 Scritto di Ezechia, re di Giuda, in occasione della sua malattia e della guarigione dal suo male. Isaia 38:10 «Io dicevo: Nel meriggio de' miei giorni debbo andarmene alle porte del soggiorno de' morti; io son privato del resto de' miei anni! Isaia 38:11 Io dicevo: Non vedro' piu' l'Eterno, l'Eterno, sulla terra de' viventi; fra gli abitanti del mondo dei trapassati, non vedro' piu' alcun uomo. Isaia 38:12 La mia dimora e' divelta e portata via lungi da me, come una tenda di pastore. Io ho arrotolata la mia vita, come fa il tessitore; Egli mi taglia via dalla trama; dal giorno alla notte tu m'avrai finito. Isaia 38:13 Io speravo fino al mattino... ma come un leone, egli mi spezzava tutte l'ossa; dal giorno alla notte tu m'avrai finito. Isaia 38:14 Io stridevo come la rondine, come la gru, io gemevo come la colomba: i miei occhi erano stanchi dal guardare in alto. O Eterno, mi si fa violenza; sii tu il mio garante. Isaia 38:15 Che diro'? Ei m'ha parlato, ed ei l'ha fatto; io camminero' con umilta' durante tutti i miei anni, ricordando l'amarezza dell'anima mia. Isaia 38:16 O Signore, mediante queste cose si vive, e in tutte queste cose sta la vita del mio spirito; guariscimi dunque, e rendimi la vita. Isaia 38:17 Ecco, e' per la mia pace ch'io ho avuto grande amarezza; ma tu, nel tuo amore, hai liberata l'anima mia dalla fossa della corruzione, perche' ti sei gettato dietro alle spalle tutti i miei peccati. Isaia 38:18 Poiche' non e' il soggiorno de' morti che possa lodarti, non e' la morte che ti possa celebrare; quei che scendon nella fossa non posson piu' sperare nella tua fedelta'. Isaia 38:19 Il vivente, il vivente e' quel che ti loda, come fo io quest'oggi; il padre fara' conoscere ai suoi figliuoli la tua fedelta'. Isaia 38:20 Io ho l'Eterno che mi salva! e noi canteremo cantici al suon degli strumenti a corda, tutti i giorni della nostra vita, nella casa dell'Eterno». Isaia 38:21 Or Isaia avea detto: 'Si prenda una quantita' di fichi, se ne faccia un impiastro, e lo si applichi sull'ulcera; ed Ezechia guarira''. Isaia 38:22 Ed Ezechia avea detto: 'A qual segno riconoscero' ch'io saliro' alla casa dell'Eterno?' L'ambasciata babilonese Isaia 39:1 In quel tempo, Merodac-Baladan figliuolo di Baladan, re di Babilonia, mando' una lettera e un dono ad Ezechia, perche' aveva udito ch'egli era stato infermo ed era guarito. Isaia 39:2 Ed Ezechia se ne rallegro', e mostro' ai messi la casa ove teneva i suoi oggetti di valore, l'argento, l'oro, gli aromi, gli oli preziosi, tutto il suo arsenale, e tutto quello che si trovava nei suoi tesori; non ci fu nulla, nella sua casa e in tutti i suoi domini, che Ezechia non mostrasse loro. Isaia 39:3 Allora il profeta Isaia venne al re Ezechia, e gli disse: 'Che hanno detto quegli uomini? e donde son venuti a te?' Ezechia rispose: 'Son venuti a me da un paese lontano, da Babilonia'. Isaia 39:4 E Isaia gli disse: 'Che hanno veduto in casa tua?' Ezechia rispose: 'Hanno veduto tutto quello ch'e' in casa mia; non v'e' nulla ne' miei tesori ch'io non abbia mostrato loro'. Isaia 39:5 Allora Isaia disse ad Ezechia: 'Ascolta la parola dell'Eterno degli eserciti: Isaia 39:6 Ecco, verranno dei giorni in cui tutto quello ch'e' in casa tua e quello che i tuoi padri hanno accumulato fino a questo giorno sara' trasportato a Babilonia; e non ne rimarra' nulla, dice l'Eterno. Isaia 39:7 E vi saranno de' tuoi figliuoli usciti da te e da te generati, che saranno presi e diventeranno degli eunuchi nel palazzo del re di Babilonia'. Isaia 39:8 Ed Ezechia disse a Isaia: 'La parola dell'Eterno che tu hai pronunziato, e' buona'. Poi aggiunse: 'Perche' vi sara' almeno pace e sicurezza durante la mia vita'. LA CONSOLAZIONE D'ISRAELE (Cap. 40-66) La liberazione promessa al popolo d'Israele Isaia 40:1 Consolate, consolate il mio popolo, dice il vostro Dio. Isaia 40:2 Parlate al cuore di Gerusalemme, e proclamatele che il tempo della sua servitu' e' compiuto; che il debito della sua iniquita' e' pagato, ch'ella ha ricevuto dalla mano dell'Eterno il doppio per tutti i suoi peccati. Isaia 40:3 La voce d'uno grida: 'Preparate nel deserto la via dell'Eterno, appianate ne' luoghi aridi una strada per il nostro Dio! Isaia 40:4 Ogni valle sia colmata, ogni monte ed ogni colle siano abbassati; i luoghi erti siano livellati, i luoghi scabri diventino pianura. Isaia 40:5 Allora la gloria dell'Eterno sara' rivelata, e ogni carne, ad un tempo, la vedra'; perche' la bocca dell'Eterno l'ha detto'. Isaia 40:6 Una voce dice: 'Grida!' E si risponde: 'Che gridero'?' 'Grida che ogni carne e' come l'erba, e che tutta la sua grazia e' come il fiore del campo. Isaia 40:7 L'erba si secca, il fiore appassisce quando il soffio dell'Eterno vi passa sopra; certo, il popolo e' come l'erba. Isaia 40:8 L'erba si secca, il fiore appassisce, ma la parola del nostro Dio sussiste in eterno'. Isaia 40:9 O tu che rechi la buona novella a Sion, sali sopra un alto monte! O tu che rechi la buona novella a Gerusalemme, alza forte la voce! Alzala, non temere! Di' alle citta' di Giuda: 'Ecco il vostro Dio!' Isaia 40:10 Ecco, il Signore, l'Eterno, viene con potenza, e col suo braccio Ei domina. Ecco, la sua mercede e' con lui, e la sua ricompensa lo precede. Isaia 40:11 Come un pastore, egli pascera' il suo gregge; raccogliera' gli agnelli in braccio, se li torra' in seno, e condurra' pian piano le pecore che allattano. Isaia 40:12 Chi ha misurato le acque nel cavo della sua mano o preso le dimensioni del cielo con la spanna? Chi ha raccolto la polvere della terra in una misura o pesato le montagne con la stadera ed i colli con la bilancia? Isaia 40:13 Chi ha preso le dimensioni dello spirito dell'Eterno o chi gli e' stato consigliere per insegnargli qualcosa? Isaia 40:14 Chi ha egli consultato perche' gli desse istruzione e gl'insegnasse il sentiero della giustizia, gl'impartisse la sapienza, e gli facesse conoscere la via del discernimento? Isaia 40:15 Ecco, le nazioni sono, agli occhi suoi, come una gocciola della secchia, come la polvere minuta delle bilance; ecco, le isole son come pulviscolo che vola. Isaia 40:16 Il Libano non basterebbe a procurar il fuoco, e i suoi animali non basterebbero per l'olocausto. Isaia 40:17 Tutte le nazioni son come nulla dinanzi a lui; ei le reputa meno che nulla, una vanita'. Isaia 40:18 A chi vorreste voi assomigliare Iddio? e con quale immagine lo rappresentereste? Isaia 40:19 Un artista fonde l'idolo, l'orafo lo ricopre d'oro e vi salda delle catenelle d'argento. Isaia 40:20 Colui che la poverta' costrinse ad offrir poco sceglie un legno che non marcisca, e si procura un abile artista, che metta su un idolo che non si smova. Isaia 40:21 Ma non lo sapete? non l'avete sentito? Non v'e' stato annunziato fin da principio? Non avete riflettuto alla fondazione della terra? Isaia 40:22 Egli e' colui che sta assiso sul globo della terra, e gli abitanti d'essa sono per lui come locuste; egli distende i cieli come una cortina, e li spiega come una tenda per abitarvi; Isaia 40:23 egli riduce i principi a nulla, e annienta i giudici della terra; Isaia 40:24 appena piantati, appena seminati, appena il loro fusto ha preso radici in terra, Egli vi soffia contro, e quelli seccano, e l'uragano li porta via come stoppia. Isaia 40:25 A chi dunque mi vorreste assomigliare perch'io gli sia pari? dice il Santo. Isaia 40:26 Levate gli occhi in alto, e guardate: Chi ha create queste cose? Colui che fa uscir fuori, e conta il loro esercito, che le chiama tutte per nome; e per la grandezza del suo potere e per la potenza della sua forza, non una manca. Isaia 40:27 Perche' dici tu, o Giacobbe, e perche' parli cosi, o Israele: 'La mia via e' occulta all'Eterno e al mio diritto non bada il mio Dio?' Isaia 40:28 Non lo sai tu? non l'hai tu udito? L'Eterno e' l'Iddio d'eternita', il creatore degli estremi confini della terra. Egli non s'affatica e non si stanca; la sua intelligenza e' imperscrutabile. Isaia 40:29 Egli da' forza allo stanco, e accresce vigore a colui ch'e' spossato. Isaia 40:30 I giovani s'affaticano e si stancano; i giovani scelti vacillano e cadono, Isaia 40:31 ma quelli che sperano nell'Eterno acquistan nuove forze, s'alzano a volo come aquile; corrono e non si stancano, camminano e non s'affaticano. Israele deve riporre la sua fiducia nell'Eterno Isaia 41:1 Isole, fate silenzio dinanzi a me! Riprendano nuove forze i popoli, s'accostino, e poi parlino! Veniamo assieme in giudizio! Isaia 41:2 Chi ha suscitato dall'oriente colui che la giustizia chiama sui suoi passi? Egli da' in balia di lui le nazioni, e lo fa dominare sui re; egli riduce la loro spada in polvere, e il loro arco come pula portata via dal vento. Isaia 41:3 Ei li insegue, e passa in trionfo per una via che i suoi piedi non hanno mai calcato. Isaia 41:4 Chi ha operato, chi ha fatto questo? Colui che fin dal principio ha chiamato le generazioni alla vita; io, l'Eterno, che sono il primo, e che saro' cogli ultimi sempre lo stesso. Isaia 41:5 Le isole lo vedono, e son prese da paura; le estremita' della terra tremano. Essi s'avvicinano, arrivano! Isaia 41:6 S'aiutano a vicenda; ognuno dice al suo fratello: 'Coraggio!' Isaia 41:7 Il fabbro incoraggia l'orafo; il battiloro incoraggia colui che batte l'incudine, e dice della saldatura: 'e' buona!' e fissa l'idolo con de' chiodi, perche' non si smova. Isaia 41:8 Ma tu, Israele, mio servo, Giacobbe che io ho scelto, progenie d'Abrahamo, l'amico mio, Isaia 41:9 tu che ho preso dalle estremita' della terra, che ho chiamato dalle parti piu' remote d'essa, e a cui ho detto: 'Tu sei il mio servo; t'ho scelto e non t'ho reietto', Isaia 41:10 tu, non temere, perche' io son teco; non ti smarrire, perche' io sono il tuo Dio; io ti fortifico, io ti soccorro, io ti sostengo con la destra della mia giustizia. Isaia 41:11 Ecco, tutti quelli che si sono infiammati contro di te saranno svergognati e confusi; i tuoi avversari saranno ridotti a nulla, e periranno. Isaia 41:12 Tu li cercherai, e non li troverai piu' quelli che contendevano teco; quelli che ti facevano guerra saranno come nulla, come cosa che piu' non e'; Isaia 41:13 perche' io, l'Eterno, il tuo Dio, son quegli che ti prendo per la man destra e ti dico: 'Non temere, io t'aiuto!' Isaia 41:14 Non temere, o Giacobbe che sei come un verme, o residuo d'Israele! Son io che t'aiuto, dice l'Eterno; e il tuo redentore e' il Santo d'Israele. Isaia 41:15 Ecco, io faccio di te un erpice nuovo dai denti aguzzi; tu trebbierai i monti e li ridurrai in polvere, e renderai le colline simili alla pula. Isaia 41:16 Tu li ventilerai, e il vento li portera' via, e il turbine li disperdera'; ma tu giubilerai nell'Eterno, e ti glorierai nel Santo d'Israele. Isaia 41:17 I miseri e poveri cercano acqua, e non ve n'e'; la loro lingua e' secca dalla sete; io, l'Eterno, li esaudiro'; io, l'Iddio d'Israele, non li abbandonero'. Isaia 41:18 Io faro' scaturir de' fiumi sulle nude alture, e delle fonti in mezzo alle valli; faro' del deserto uno stagno d'acqua, e della terra arida una terra di sorgenti; Isaia 41:19 piantero' nel deserto il cedro, l'acacia, il mirto e l'albero da olio; mettero' ne' luoghi sterili il cipresso, il platano ed il larice tutti assieme, Isaia 41:20 affinche' quelli veggano, sappiano, considerino e capiscano tutti quanti che la mano dell'Eterno ha operato questo, e che il Santo d'Israele n'e' il creatore. Isaia 41:21 Presentate la vostra causa, dice l'Eterno; esponete le vostre ragioni, dice il Re di Giacobbe. Isaia 41:22 Le espongan essi, e ci dichiarino quel che dovra' avvenire. Le vostre predizioni di prima quali sono? Ditecele, perche' possiam porvi mente, e riconoscerne il compimento; ovvero fateci udire le cose avvenire. Isaia 41:23 Annunziateci quel che succedera' piu' tardi, e sapremo che siete degli de'i; si, fate del bene o del male onde noi lo veggiamo, e lo consideriamo assieme. Isaia 41:24 Ecco, voi siete niente, e l'opera vostra e' da nulla: e' un abominio lo sceglier voi! Isaia 41:25 Io l'ho suscitato dal settentrione, ed egli viene; dall'oriente, ed egli invoca il mio nome; egli calpesta i principi come fango, come il vasaio che calca l'argilla. Isaia 41:26 Chi ha annunziato questo fin dal principio perche' lo sapessimo? e molto prima perche' dicessimo: 'e' vero?' Nessuno l'ha annunziato, nessuno l'ha predetto, e nessuno ha udito i vostri discorsi. Isaia 41:27 Io pel primo ho detto a Sion: 'Guardate, eccoli!' e a Gerusalemme ho inviato un messo di buone novelle. Isaia 41:28 E guardo... e non v'e' alcuno; non v'e' tra loro alcuno che sappia dare un consiglio, e che, s'io l'interrogo, possa darmi risposta. Isaia 41:29 Ecco, tutti quanti costoro non sono che vanita'; le loro opere sono nulla, e i loro idoli non sono che vento e cose da niente. Il servo dell'Eterno Isaia 42:1 Ecco il mio servo, io lo sosterro'; il mio eletto in cui si compiace l'anima mia; io ho messo il mio spirito su lui, egli insegnera' la giustizia alle nazioni. Isaia 42:2 Egli non gridera', non alzera' la voce, non la fara' udire per le strade. Isaia 42:3 Non spezzera' la canna rotta e non spegnera' il lucignolo fumante; insegnera' la giustizia secondo verita'. Isaia 42:4 Egli non verra' meno e non s'abbattera' finche' abbia stabilita la giustizia sulla terra; e le isole aspetteranno fiduciose la sua legge. Isaia 42:5 Cosi parla Iddio, l'Eterno, che ha creato i cieli e li ha spiegati, che ha distesa la terra con tutto quello ch'essa produce, che da' il respiro al popolo che v'e' sopra, e lo spirito a quelli che vi camminano. Isaia 42:6 Io, l'Eterno, t'ho chiamato secondo giustizia, e ti prendero' per la mano, ti custodiro' e faro' di te l'alleanza del popolo, la luce delle nazioni, Isaia 42:7 per aprire gli occhi dei ciechi, per trarre dal carcere i prigioni, e dalle segrete quei che giacciono nelle tenebre. Isaia 42:8 Io sono l'Eterno; tale e' il mio nome; e io non daro' la mia gloria ad un altro, ne' la lode che m'appartiene agl'idoli. Isaia 42:9 Ecco, le cose di prima sono avvenute, e io ve ne annunzio delle nuove; prima che germoglino, ve le rendo note. Isaia 42:10 Cantate all'Eterno un cantico nuovo, cantate le sue lodi alle estremita' della terra, o voi che scendete sul mare, ed anche gli esseri ch'esso contiene, le isole e i loro abitanti! Isaia 42:11 Il deserto e le sue citta' levino la voce! Levin la voce i villaggi occupati da Kedar! Esultino gli abitanti di Sela, diano in gridi di gioia dalla vetta dei monti! Isaia 42:12 Diano gloria all'Eterno, proclamino la sua lode nelle isole! Isaia 42:13 L'Eterno s'avanzera' come un eroe, eccitera' il suo ardore come un guerriero; mandera' un grido, un grido tremendo, trionfera' dei suoi nemici. Isaia 42:14 Per lungo tempo mi son taciuto, me ne sono stato cheto, mi son trattenuto; ora gridero' come donna ch'e' sopra parto, respirero' affannosamente e sbuffero' ad un tempo. Isaia 42:15 Io devastero' montagne e colline, ne faro' seccare tutte l'erbe; ridurro' i fiumi in isole, asciughero' gli stagni. Isaia 42:16 Faro' camminare i ciechi per una via che ignorano, li menero' per sentieri che non conoscono; mutero' dinanzi a loro le tenebre in luce, rendero' piani i luoghi scabri. Son queste le cose ch'io faro', e non li abbandonero'. Isaia 42:17 E volgeran le spalle, coperti d'onta, quelli che confidano negl'idoli scolpiti e dicono alle immagini fuse: 'Voi siete i nostri de'i!' Isaia 42:18 Ascoltate, o sordi, e voi, ciechi, guardate e vedete! Isaia 42:19 Chi e' cieco, se non il mio servo, e sordo come il messo che io invio? Chi e' cieco come colui ch'e' mio amico, cieco come il servo dell'Eterno? Isaia 42:20 Tu hai visto molte cose, ma non v'hai posto mente; gli orecchi erano aperti, ma non hai udito nulla. Isaia 42:21 L'Eterno s'e' compiaciuto, per amor della sua giustizia, di rendere la sua legge grande e magnifica; Isaia 42:22 ma questo e' un popolo saccheggiato e spogliato; sono tutti legati in caverne, rinchiusi nelle segrete. Sono abbandonati al saccheggio, e non v'e' chi li liberi; spogliati, e non v'e' chi dica: 'Restituisci!' Isaia 42:23 Chi di voi prestera' orecchi a questo? Chi stara' attento e ascoltera' in avvenire? Isaia 42:24 Chi ha abbandonato Giacobbe al saccheggio e Israele in balia de' predoni? Non e' egli stato l'Eterno? Colui contro il quale abbiamo peccato, e nelle cui vie non s'e' voluto camminare, e alla cui legge non s'e' ubbidito? Isaia 42:25 Percio' egli ha riversato su Israele l'ardore della sua ira e la violenza della guerra; e la guerra l'ha avvolto nelle sue fiamme, ed ei non ha capito; l'ha consumato, ed egli non se l'e' presa a cuore. L'Eterno solo e' colui che riscatta Israele Isaia 43:1 Ma ora cosi parla l'Eterno, il tuo Creatore, o Giacobbe, Colui che t'ha formato, o Israele! Non temere, perche' io t'ho riscattato, t'ho chiamato per nome; tu sei mio! Isaia 43:2 Quando passerai per delle acque, io saro' teco; quando traverserai de' fiumi, non ti sommergeranno; quando camminerai nel fuoco, non ne sarai arso, e la fiamma non ti consumera'. Isaia 43:3 Poiche' io sono l'Eterno, il tuo Dio, il Santo d'Israele, il tuo salvatore; io ho dato l'Egitto come tuo riscatto, l'Etiopia e Seba in vece tua. Isaia 43:4 Perche' tu sei prezioso agli occhi miei, perche' sei pregiato ed io t'amo, io do degli uomini in vece tua, e dei popoli in cambio della tua vita. Isaia 43:5 Non temere, perche' io son teco; io ricondurro' la tua progenie dal levante, e ti raccogliero' dal ponente. Isaia 43:6 Diro' al settentrione: 'Da'!' e al mezzogiorno: 'Non ritenere; fa' venire i miei figliuoli da lontano, e le mie figliuole dalle estremita' della terra, Isaia 43:7 tutti quelli cioe' che portano il mio nome, che io ho creati per la mia gloria, che ho formati, che ho fatti'. Isaia 43:8 Fa' uscire il popolo cieco che ha degli occhi, e i sordi che han degli orecchi! Isaia 43:9 S'adunino tutte assieme le nazioni, si riuniscano i popoli! Chi fra loro puo' annunziar queste cose e farci udire delle predizioni antiche? Producano i loro testimoni e stabiliscano il loro diritto, affinche', dopo averli uditi, si dica: 'e' vero!' Isaia 43:10 I miei testimoni siete voi, dice l'Eterno, voi, e il mio servo ch'io ho scelto, affinche' voi lo sappiate, mi crediate, e riconosciate che son io. Prima di me nessun Dio fu formato, e dopo di me, non ve ne sara' alcuno. Isaia 43:11 Io, io sono l'Eterno, e fuori di me non v'e' salvatore. Isaia 43:12 Io ho annunziato, salvato, predetto, e non e' stato un dio straniero che fosse tra voi; e voi me ne siete testimoni, dice l'Eterno: Io sono Iddio. Isaia 43:13 Lo sono da che fu il giorno, e nessuno puo' liberare dalla mia mano; io operero'; chi potra' impedire l'opera mia? Isaia 43:14 Cosi parla l'Eterno, il vostro redentore, il Santo d'Israele: Per amor vostro io mando il nemico contro Babilonia; volgero' tutti in fuga, e i Caldei scenderanno sulle navi di cui sono si fieri. Isaia 43:15 Io sono l'Eterno, il vostro Santo, il creatore d'Israele, il vostro re. Isaia 43:16 Cosi parla l'Eterno, che apri una strada nel mare e un sentiero fra le acque potenti, Isaia 43:17 che fece uscire carri e cavalli, un esercito di prodi guerrieri; e tutti quanti furono atterrati, ne' piu' si rialzarono; furono estinti, spenti come un lucignolo. Isaia 43:18 Non ricordate piu' le cose passate, e non considerate piu' le cose antiche; Isaia 43:19 ecco, io sto per fare una cosa nuova; essa sta per germogliare; non la riconoscerete voi? Si, io apriro' una strada nel deserto, faro' scorrer de' fiumi nella solitudine. Isaia 43:20 Le bestie de' campi, gli sciacalli e gli struzzi, mi glorificheranno perche' avro' dato dell'acqua al deserto, de' fiumi alla solitudine per dar da bere al mio popolo, al mio eletto. Isaia 43:21 Il popolo che mi sono formato pubblichera' le mie lodi. Isaia 43:22 E tu non m'hai invocato, o Giacobbe, anzi ti sei stancato di me, o Israele! Isaia 43:23 Tu non m'hai portato l'agnello de' tuoi olocausti, e non m'hai onorato coi tuoi sacrifizi; io non ti ho tormentato col chiederti offerte, ne' t'ho stancato col domandarti incenso. Isaia 43:24 Tu non m'hai comprato con danaro della canna odorosa, e non m'hai saziato col grasso de' tuoi sacrifizi; ma tu m'hai tormentato coi tuoi peccati, m'hai stancato con le tue iniquita'. Isaia 43:25 Io, io son quegli che per amor di me stesso cancello le tue trasgressioni, e non mi ricordero' piu' dei tuoi peccati. Isaia 43:26 Risveglia la mia memoria, discutiamo assieme, parla tu stesso per giustificarti! Isaia 43:27 Il tuo primo padre ha peccato, i tuoi interpreti si sono ribellati a me; Isaia 43:28 percio' io ho trattato come profani i capi del santuario, ho votato Giacobbe allo sterminio, ho abbandonato Israele all'obbrobrio. L'Eterno e gl'idoli. Invio di Ciro Isaia 44:1 Ed ora ascolta, o Giacobbe, mio servo, o Israele, che io ho scelto! Isaia 44:2 Cosi parla l'Eterno che t'ha fatto, che t'ha formato fin dal seno materno, Colui che ti soccorre: Non temere, o Giacobbe mio servo, o Jeshurum ch'io ho scelto! Isaia 44:3 Poiche' io spandero' delle acque sul suolo assetato, e dei ruscelli sulla terra arida; spandero' il mio spirito sulla tua progenie, e la mia benedizione sui tuoi rampolli; Isaia 44:4 ed essi germoglieranno come in mezzo all'erba, come salci in riva a correnti d'acque. Isaia 44:5 L'uno dira': 'Io sono dell'Eterno'; l'altro si chiamera' del nome di Giacobbe, e un altro scrivera' sulla sua mano: 'Dell'Eterno', e si onorera' di portare il nome d'Israele. Isaia 44:6 Cosi parla l'Eterno, re d'Israele e suo redentore, l'Eterno degli eserciti: Io sono il primo e sono l'ultimo, e fuori di me non v'e' Dio. Isaia 44:7 Chi, come me, proclama l'avvenire fin da quando fondai questo popolo antico? Ch'ei lo dichiari e me lo provi! Lo annunzino essi l'avvenire, e quel che avverra'! Isaia 44:8 Non vi spaventate, non temete! Non te l'ho io annunziato e dichiarato da tempo? Voi me ne siete testimoni. V'ha egli un Dio fuori di me? Non v'e' altra Ro'cca; io non ne conosco alcuna. Isaia 44:9 Quelli che fabbricano immagini scolpite son tutti vanita'; i loro idoli piu' cari non giovano a nulla; i loro propri testimoni non vedono, non capiscono nulla, perch'essi siano coperti d'onta. Isaia 44:10 Chi e' che fabbrica un dio o fonde un'immagine perche' non gli serva a nulla? Isaia 44:11 Ecco, tutti quelli che vi lavorano saranno confusi, e gli artefici stessi non sono che uomini! Si radunino tutti, si presentino!... Saranno spaventati e coperti d'onta tutt'insieme. Isaia 44:12 Il fabbro lima il ferro, lo mette nel fuoco, forma l'idolo a colpi di martello, e lo lavora con braccio vigoroso; soffre perfino la fame, e la forza gli vien meno; non beve acqua, e si spossa. Isaia 44:13 Il falegname stende la sua corda, disegna l'idolo con la matita, lo lavora con lo scalpello, lo misura col compasso, e ne fa una figura umana, una bella forma d'uomo, perche' abiti una casa. Isaia 44:14 Si tagliano de' cedri, si prendono degli elci, delle querce, si fa la scelta fra gli alberi della foresta, si piantano de' pini che la pioggia fa crescere. Isaia 44:15 Poi tutto questo serve all'uomo per far del fuoco, ed ei ne prende per riscaldarsi, ne accende anche il forno per cuocere il pane; e ne fa pure un dio e l'adora, ne scolpisce un'immagine, dinanzi alla quale si prostra. Isaia 44:16 Ne brucia la meta' nel fuoco, con l'altra meta' allestisce la carne, ne cuoce l'arrosto, e si sazia. Ed anche si scalda e dice: 'Ah! mi riscaldo, godo di veder questa fiamma!' Isaia 44:17 E con l'avanzo si fa un dio, il suo idolo, gli si prostra davanti, l'adora, lo prega e gli dice: 'Salvami, poiche' tu sei il mio dio!' Isaia 44:18 Non sanno nulla, non capiscono nulla; hanno impiastrato loro gli occhi perche' non veggano, e il cuore perche' non comprendano. Isaia 44:19 Nessuno rientra in se stesso, ed ha conoscimento e intelletto per dire: 'Ne ho bruciata la meta' nel fuoco, sui suoi carboni ho fatto cuocere il pane, v'ho arrostito la carne che ho mangiata, e faro' col resto un'abominazione? e mi prostrero' davanti ad un pezzo di legno?' Isaia 44:20 Un tal uomo si pasce di cenere, il suo cuore sedotto lo travia, si ch'ei non puo' liberare l'anima sua e dire: 'Questo che tengo nella mia destra non e' una menzogna?' Isaia 44:21 Rico'rdati di queste cose, o Giacobbe, o Israele, perche' tu sei mio servo, io t'ho formato, tu sei il mio servo, o Israele, tu non sarai da me dimenticato. Isaia 44:22 Io ho fatto sparire le tue trasgressioni come una densa nube, e i tuoi peccati, come una nuvola; torna a me, perche' io t'ho riscattato. Isaia 44:23 Cantate, o cieli, poiche' l'Eterno ha operato! Giubilate, o profondita' della terra! Date in grida di gioia, o montagne, o foreste con tutti gli alberi vostri! Poiche' l'Eterno ha riscattato Giacobbe, e manifesta la sua gloria in Israele! Isaia 44:24 Cosi parla l'Eterno, il tuo redentore, Colui che t'ha formato fin dal seno materno: Io sono l'Eterno, che ha fatto tutte le cose; io solo ho spiegato i cieli, ho distesa la terra, senza che vi fosse alcuno meco; Isaia 44:25 io rendo vani i presagi degl'impostori, e rendo insensati gl'indovini; io faccio indietreggiare i savi, e muto la loro scienza in follia; Isaia 44:26 io confermo la parola del mio servo, e mando ad effetto le predizioni de' miei messaggeri; io dico di Gerusalemme: 'Essa sara' abitata!' e delle citta' di Giuda: 'Saranno riedificate' ed io ne rialzero' le rovine; Isaia 44:27 io dico all'abisso: 'Fatti asciutto, io prosciughero' i tuoi fiumi!' Isaia 44:28 io dico di Ciro: 'Egli e' il mio pastore; egli adempira' tutta la mia volonta', dicendo a Gerusalemme: 'Sarai ricostruita!' e al tempio: 'Sarai fondato!' Isaia 45:1 Cosi parla l'Eterno al suo unto, a Ciro, che io ho preso per la destra per atterrare dinanzi a lui le nazioni, per sciogliere le cinture ai fianchi dei re, per aprire davanti a lui le porte, si che niuna gli resti chiusa. Isaia 45:2 Io camminero' dinanzi a te, e appianero' i luoghi scabri; frantumero' le porte di rame, e spezzero' le sbarre di ferro; Isaia 45:3 ti daro' i tesori occulti nelle tenebre, e le ricchezze nascoste in luoghi segreti, affinche' tu riconosca che io sono l'Eterno che ti chiama per nome, l'Iddio d'Israele. Isaia 45:4 Per amor di Giacobbe, mio servo, e d'Israele, mio eletto, io t'ho chiamato per nome, t'ho designato con speciale favore, quando non mi conoscevi. Isaia 45:5 Io sono l'Eterno, e non ve n'e' alcun altro; fuori di me non v'e' altro Dio! Io t'ho cinto, quando non mi conoscevi, Isaia 45:6 perche' dal levante al ponente si riconosca che non v'e' altro Dio fuori di me. Io sono l'Eterno, e non ve n'e' alcun altro; Isaia 45:7 io formo la luce, creo le tenebre, do il benessere, creo l'avversita'; io, l'Eterno, son quegli che fa tutte queste cose. Isaia 45:8 Cieli, stillate dall'alto, e faccian le nuvole piover la giustizia! S'apra la terra, e sia ferace di salvezza, e faccia germogliar la giustizia al tempo stesso. Io, l'Eterno, creo tutto questo. Isaia 45:9 Guai a colui che contende col suo creatore, egli, rottame fra i rottami di vasi di terra! L'argilla dira' essa a colui che la forma: 'Che fai?' o l'opera tua dira' essa: 'Ei non ha mani?' Isaia 45:10 Guai a colui che dice a suo padre: 'Perche' generi?' e a sua madre: 'Perche' partorisci?' Isaia 45:11 Cosi parla l'Eterno, il Santo d'Israele, colui che l'ha formato: Voi m'interrogate circa le cose avvenire! Mi date degli ordini circa i miei figliuoli e circa l'opera delle mie mani! Isaia 45:12 Ma io, io son quegli che ho fatto la terra, e che ho creato l'uomo sovr'essa; io, con le mie mani, ho spiegato i cieli, e comando a tutto l'esercito loro. Isaia 45:13 Io ho suscitato Ciro, nella mia giustizia, e appianero' tutte le sue vie; egli riedifichera' la mia citta', e rimandera' liberi i miei esuli senza prezzo di riscatto e senza doni, dice l'Eterno degli eserciti. Isaia 45:14 Cosi parla l'Eterno: Il frutto delle fatiche dell'Egitto e del traffico dell'Etiopia e dei Sabei dalla grande statura passeranno a te, e saranno tuoi; que' popoli cammineranno dietro a te, passeranno incatenati, si prostreranno davanti a te, e ti supplicheranno dicendo: 'Certo, Iddio e' in te, e non ve n'e' alcun altro; non v'e' altro Dio'. Isaia 45:15 In verita' tu sei un Dio che ti nascondi, o Dio d'Israele, o Salvatore! Isaia 45:16 Saranno svergognati, si, tutti quanti confusi, se n'andranno tutti assieme coperti d'onta i fabbricanti d'idoli; Isaia 45:17 ma Israele sara' salvato dall'Eterno d'una salvezza eterna, voi non sarete svergognati ne' confusi, mai piu' in eterno. Isaia 45:18 Poiche' cosi parla l'Eterno che ha creato i cieli, l'Iddio che ha formato la terra, l'ha fatta, l'ha stabilita, non l'ha creata perche' rimanesse deserta, ma l'ha formata perche' fosse abitata: Io sono l'Eterno e non ve n'e' alcun altro. Isaia 45:19 Io non ho parlato in segreto: in qualche luogo tenebroso della terra; io non ho detto alla progenie di Giacobbe: 'Cercatemi invano!' Io, l'Eterno, parlo con giustizia, dichiaro le cose che son rette. Isaia 45:20 Adunatevi, venite, accostatevi tutti assieme, voi che siete scampati dalle nazioni! Non hanno intelletto quelli che portano il loro idolo di legno, e pregano un dio che non puo' salvare. Isaia 45:21 Annunziatelo, fateli appressare, prendano pure consigli assieme! Chi ha annunziato queste cose fin dai tempi antichi e l'ha predette da lungo tempo? Non sono forse io, l'Eterno? E non v'e' altro Dio fuori di me, un Dio giusto, e non v'e' Salvatore fuori di me. Isaia 45:22 Volgetevi a me e siate salvati, voi tutte le estremita' della terra! Poiche' io sono Dio, e non ve n'e' alcun altro. Isaia 45:23 Per me stesso io l'ho giurato; e' uscita dalla mia bocca una parola di giustizia, e non sara' revocata: Ogni ginocchio si pieghera' davanti a me, ogni lingua mi prestera' giuramento. Isaia 45:24 Solo nell'Eterno, si dira' di me, e' la giustizia e la forza; a lui verranno, pieni di confusione, tutti quelli ch'erano accesi d'ira contro di lui. Isaia 45:25 Nell'Eterno sara' giustificata e si gloriera' tutta la progenie d'Israele. Isaia 46:1 Bel crolla, Nebo cade; le loro statue son messe sopra animali, su bestie da soma; quest'idoli che voi portavate qua e la' son diventati un carico; un peso per la bestia stanca! Isaia 46:2 Son caduti, son crollati assieme, non possono salvare il carico, ed essi stessi se ne vanno in cattivita'. Isaia 46:3 Ascoltatemi, o casa di Giacobbe, e voi tutti, residuo della casa d'Israele, voi di cui mi son caricato dal di che nasceste, che siete stati portati fin dal seno materno! Isaia 46:4 Fino alla vostra vecchiaia io saro' lo stesso, fino alla vostra canizie io vi portero'; io vi ho fatti, ed io vi sosterro'; si, vi portero' e vi salvero'. Isaia 46:5 A chi mi assomigliereste, a chi mi uguagliereste, a chi mi paragonereste quasi fossimo pari? Isaia 46:6 Costoro profondono l'oro dalla loro borsa, pesano l'argento nella bilancia; pagano un orefice perche' ne faccia un dio per prostrarglisi dinanzi, per adorarlo. Isaia 46:7 Se lo caricano sulle spalle, lo portano, lo mettono al suo posto, ed esso sta in pie', e non si muove dal suo posto; e benche' uno gridi a lui, esso non risponde ne' lo salva dalla sua distretta. Isaia 46:8 Ricordatevi di questo, e mostratevi uomini! O trasgressori, rientrate in voi stessi! Isaia 46:9 Ricordate il passato, le cose antiche: perche' io son Dio, e non ve n'e' alcun altro; son Dio, e niuno e' simile a me; Isaia 46:10 che annunzio la fine sin dal principio, e molto tempo prima predico le cose non ancora avvenute; che dico: 'Il mio piano sussistera', e mettero' ad effetto tutta la mia volonta''; Isaia 46:11 che chiamo dal levante un uccello da preda, e da una terra lontana l'uomo che effettui il mio disegno. Si, io l'ho detto, e lo faro' avvenire; ne ho formato il disegno e l'eseguiro'. Isaia 46:12 Ascoltatemi, o gente dal cuore ostinato, che siete lontani dalla giustizia! Isaia 46:13 Io faccio avvicinare la mia giustizia; essa non e' lungi, e la mia salvezza non tardera'; io porro' la salvezza in Sion, e la mia gloria sopra Israele. La caduta di Babilonia Isaia 47:1 Scendi, e siedi sulla polvere, o vergine figliuola di Babilonia! Siediti in terra, senza trono, o figliuola de' Caldei! poiche' non ti si chiamera' piu' la delicata, la voluttuosa. Isaia 47:2 Metti mano alle macine, e macina farina; le'vati il velo, alzati lo stra'scico, scopriti la gamba, e passa i fiumi! Isaia 47:3 Si scopra la tua nudita', si vegga la tua onta; io faro' vendetta, e non risparmiero' anima viva. Isaia 47:4 Il nostro redentore ha nome l'Eterno degli eserciti, il Santo d'Israele. Isaia 47:5 Siediti in silenzio e va' nelle tenebre, o figliuola de' Caldei, poiche' non sarai piu' chiamata la signora dei regni. Isaia 47:6 Io mi corrucciai contro il mio popolo, profanai la mia eredita' e li diedi in mano tua; tu non avesti per essi alcuna pieta'; facesti gravar duramente il tuo giogo sul vecchio, Isaia 47:7 e dicesti: 'Io saro' signora in perpetuo'; talche' non prendesti a cuore e non ricordasti la fine di tutto questo. Isaia 47:8 Or dunque ascolta questo, o voluttuosa, che te ne stai assisa in sicurta', e dici in cuor tuo: 'Io, e nessun altro che io! Io non rimarro' mai vedova, e non sapro' che sia l'esser orbata di figliuoli'; Isaia 47:9 ma queste due cose t'avverranno in un attimo, in uno stesso giorno: privazione di figliuoli e vedovanza; ti piomberanno addosso tutte assieme, nonostante la moltitudine de' tuoi sortilegi e la grande abbondanza de' tuoi incantesimi. Isaia 47:10 Tu ti fidavi della tua malizia, tu dicevi: 'Nessuno mi vede', la tua saviezza e la tua scienza t'hanno sedotta, e tu dicevi in cuor tuo: Isaia 47:11 'Io, e nessun altro che io'. Ma un male verra' sopra te, che non saprai come scongiurare; una calamita' ti piombera' addosso, che non potrai allontanar con alcuna espiazione; e ti cadra' repentinamente addosso una ruina, che non avrai preveduta. Isaia 47:12 Stattene or la' co' tuoi incantesimi e con la moltitudine de' tuoi sortilegi, ne' quali ti sei affaticata fin dalla tua giovinezza! forse potrai trarne profitto, forse riuscirai ad incutere terrore. Isaia 47:13 Tu sei stanca di tutte le tue consultazioni; si levino dunque quelli che misurano il cielo, che osservano le stelle, che fanno pronostici ad ogni novilunio, e ti salvino dalle cose che ti piomberanno addosso! Isaia 47:14 Ecco, essi sono come stoppia; il fuoco li consuma; non salveranno la loro vita dalla violenza della fiamma; non ne rimarra' brace a cui scaldarsi, ne' fuoco dinanzi al quale sedersi. Isaia 47:15 Tale sara' la sorte di quelli intorno a cui ti sei affaticata. Quelli che han trafficato teco fin dalla tua giovinezza andranno errando ognuno dal suo lato, e non vi sara' alcuno che ti salvi. Le antiche e le nuove predizioni Isaia 48:1 Ascoltate questo, o casa di Giacobbe, voi che siete chiamati del nome d'Israele, e che siete usciti dalla sorgente di Giuda; voi che giurate per il nome dell'Eterno, e menzionate l'Iddio d'Israele ma senza sincerita', senza rettitudine! Isaia 48:2 - Poiche' prendono il loro nome dalla citta' santa, s'appoggiano sull'Iddio d'Israele, che ha nome l'Eterno degli eserciti! - Isaia 48:3 Gia' anticamente io annunziai le cose precedenti; esse usciron dalla mia bocca, io le feci sapere; a un tratto io le effettuai, ed esse avvennero. Isaia 48:4 Siccome io sapevo, o Israele, che tu sei ostinato, che il tuo collo ha muscoli di ferro e che la tua fronte e' di rame, Isaia 48:5 io t'annunziai queste cose anticamente; te le feci sapere prima che avvenissero, perche' tu non avessi a dire: 'Le ha fatte il mio idolo, le ha ordinate la mia immagine scolpita, la mia immagine fusa'. Isaia 48:6 Tu ne hai udito l'annunzio; mirale avvenute tutte quante. Non lo proclamerete voi stessi? Ora io t'annunzio delle cose nuove, delle cose occulte, a te ignote. Isaia 48:7 Esse stanno per prodursi adesso, non da tempo antico; e, prima d'oggi, non ne avevi udito parlare, perche' tu non abbia a dire: 'Ecco, io le sapevo'. Isaia 48:8 No, tu non ne hai udito nulla, non ne hai saputo nulla, nulla in passato te n'e' mai venuto agli orecchi, perche' sapevo che ti saresti condotto perfidamente, e che ti chiami 'Ribelle' fin dal seno materno. Isaia 48:9 Per amor del mio nome io differiro' la mia ira, e per amor della mia gloria io mi raffreno per non sterminarti. Isaia 48:10 Ecco, io t'ho voluto affinare, ma senza ottenerne argento; t'ho provato nel crogiuolo dell'afflizione. Isaia 48:11 Per amor di me stesso, per amor di me stesso io voglio agire; poiche', come lascerei io profanare il mio nome? e la mia gloria io non la daro' ad un altro. Isaia 48:12 Ascoltami, o Giacobbe, e tu, Israele, che io ho chiamato. Io son Colui che e'; io sono il primo, e son pure l'ultimo. Isaia 48:13 La mia mano ha fondato la terra, e la mia destra ha spiegato i cieli; quand'io li chiamo, si presentano assieme. Isaia 48:14 Adunatevi tutti quanti, ed ascoltate! Chi tra voi ha annunziato queste cose? Colui che l'Eterno ama eseguira' il suo volere contro Babilonia, e levera' il suo braccio contro i Caldei. Isaia 48:15 Io, io ho parlato, io l'ho chiamato; io l'ho fatto venire, e la sua impresa riuscira'. Isaia 48:16 Avvicinatevi a me, ascoltate questo: Fin dal principio io non ho parlato in segreto; quando questi fatti avvenivano, io ero presente; e ora, il Signore, l'Eterno, mi manda col suo spirito. Isaia 48:17 Cosi parla l'Eterno, il tuo redentore, il Santo d'Israele: Io sono l'Eterno, il tuo Dio, che t'insegna per il tuo bene, che ti guida per la via che devi seguire. Isaia 48:18 Oh fossi tu pur attento ai miei comandamenti! la tua pace sarebbe come un fiume, e la tua giustizia, come le onde del mare; Isaia 48:19 la tua posterita' sarebbe come la rena, e il frutto delle tue viscere come la sabbia ch'e' nel mare; il suo nome non sarebbe cancellato ne' distrutto d'innanzi al mio cospetto. Isaia 48:20 Uscite da Babilonia, fuggitevene lungi dai Caldei! Con voce di giubilo, annunziatelo, banditelo, datene voce fino alle estremita' della terra! Dite: 'L'Eterno ha redento il suo servo Giacobbe. Isaia 48:21 Ed essi non hanno avuto sete quand'ei li ha condotti attraverso i deserti; egli ha fatto scaturire per essi dell'acqua dalla roccia; ha fenduto la roccia, e n'e' colata l'acqua'. Isaia 48:22 Non v'e' pace per gli empi, dice l'Eterno. Il servo dell'Eterno, luce delle nazioni Isaia 49:1 Isole, ascoltatemi! Popoli lontani, state attenti! L'Eterno m'ha chiamato fin dal seno materno, ha mentovato il mio nome fin dalle viscere di mia madre. Isaia 49:2 Egli ha reso la mia bocca come una spada tagliente, m'ha nascosto nell'ombra della sua mano; ha fatto di me una freccia aguzza, m'ha riposto nel suo turcasso, Isaia 49:3 e m'ha detto: 'Tu sei il mio servo, Israele, nel quale io manifestero' la mia gloria'. Isaia 49:4 Ma io dicevo: 'Invano ho faticato, inutilmente, per nulla ho consumato la mia forza; ma certo, il mio diritto e' presso l'Eterno, e la mia ricompensa e' presso all'Iddio mio'. Isaia 49:5 Ed ora parla l'Eterno che m'ha formato fin dal seno materno per esser suo servo, per ricondurgli Giacobbe, e per raccogliere intorno a lui Israele; ed io sono onorato agli occhi dell'Eterno, e il mio Dio e' la mia forza. Isaia 49:6 Egli dice: 'e' troppo poco che tu sia mio servo per rialzare le tribu' di Giacobbe e per ricondurre gli scampati d'Israele; voglio far di te la luce delle nazioni, lo strumento della mia salvezza fino alle estremita' della terra'. Isaia 49:7 Cosi parla l'Eterno, il redentore, il Santo d'Israele, a colui ch'e' disprezzato dagli uomini, detestato dalla nazione, schiavo de' potenti: Dei re lo vedranno e si leveranno; dei principi pure, e si prostreranno, a motivo dell'Eterno ch'e' fedele, del Santo d'Israele che t'ha scelto. Isaia 49:8 Cosi parla l'Eterno: Nel tempo della grazia io t'esaudiro', nel giorno della salvezza t'aiutero'; ti preservero', e faro' di te l'alleanza del popolo, per rialzare il paese, per rimetterli in possesso delle eredita' devastate, Isaia 49:9 per dire ai prigioni: 'Uscite!' e a quelli che sono nelle tenebre: 'Mostratevi!' Essi pasceranno lungo le vie, e troveranno il loro pascolo su tutte le alture; Isaia 49:10 non avranno fame ne' sete, ne' miraggio ne' sole li colpira' piu'; poiche' Colui che ha pieta' di loro li guidera', e li menera' alle sorgenti d'acqua. Isaia 49:11 Io mutero' tutte le mie montagne in vie, e le mie strade saranno riattate. Isaia 49:12 Guardate! Questi vengon di lontano; ecco, questi altri vengon da settentrione e da occidente, e questi dal paese de' Sinim. Isaia 49:13 Giubilate, o cieli, e tu, terra, festeggia! Date in gridi di gioia, o monti, poiche' l'Eterno consola il suo popolo, ed ha pieta' de' suoi afflitti. Isaia 49:14 Ma Sion ha detto: 'L'Eterno m'ha abbandonata, il Signore m'ha dimenticata'. Isaia 49:15 Una donna dimentica ella il bimbo che allatta, cessando d'aver pieta' del frutto delle sue viscere? Quand'anche le madri dimenticassero, non io dimentichero' te. Isaia 49:16 Ecco, io t'ho scolpita sulle palme delle mie mani; le tue mura mi stan del continuo davanti agli occhi. Isaia 49:17 I tuoi figliuoli accorrono; i tuoi distruttori, i tuoi devastatori s'allontanano da te. Isaia 49:18 Volgi lo sguardo all'intorno, e mira: Essi tutti si radunano, e vengono a te. Com'e' vero ch'io vivo, dice l'Eterno, tu ti rivestirai d'essi come d'un ornamento, te ne cingerai come una sposa. Isaia 49:19 Nelle tue ruine, ne' tuoi luoghi desolati, nel tuo paese distrutto, sarai ora troppo allo stretto per i tuoi abitanti; e quelli che ti divoravano s'allontaneranno da te. Isaia 49:20 I figliuoli di cui fosti orbata ti diranno ancora all'orecchio: 'Questo posto e' troppo stretto per me; fammi largo, perch'io possa stanziarmi'. Isaia 49:21 E tu dirai in cuor tuo: 'Questi, chi me li ha generati? Giacche' io ero orbata dei miei figliuoli, sterile, esule, scacciata. Questi, chi li ha allevati? Ecco, io ero rimasta sola; questi, dov'erano?' Isaia 49:22 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io levero' la mia mano verso le nazioni, alzero' la mia bandiera verso i popoli ed essi ti ricondurranno i tuoi figliuoli in braccio, e ti riporteranno le tue figliuole sulle spalle. Isaia 49:23 Dei re saranno tuoi balii, e le loro regine saranno le tue balie; essi si prostreranno dinanzi a te con la faccia a terra, e leccheranno la polvere de' tuoi piedi; e tu riconoscerai che io sono l'Eterno, e che coloro che sperano in me non saranno confusi. Isaia 49:24 Si strappera' egli il bottino al potente? e i giusti fatti prigioni saranno essi liberati? Isaia 49:25 Si; cosi dice l'Eterno: Anche i prigioni del potente saran portati via, e il bottino del tiranno sara' ripreso; io combattero' con chi combatte teco, e salvero' i tuoi figliuoli. Isaia 49:26 E faro' mangiare ai tuoi oppressori la loro propria carne, e s'inebrieranno col loro proprio sangue, come col mosto; e ogni carne riconoscera' che io, l'Eterno, sono il tuo salvatore, il tuo redentore, il Potente di Giacobbe. Il servo dell'Eterno, oltraggiato e soccorso Isaia 50:1 Cosi parla l'Eterno: Dov'e' la lettera di divorzio di vostra madre per la quale io l'ho ripudiata? O qual e' quello de' miei creditori al quale io vi ho venduto? Ecco, per le vostre iniquita' siete stati venduti, e per le vostre trasgressioni vostra madre e' stata ripudiata. Isaia 50:2 Perche', quand'io son venuto, non s'e' trovato alcuno? Perche', quand'ho chiamato, nessuno ha risposto? La mia mano e' ella davvero troppo corta per redimere? o non ho io forza da liberare? Ecco, con la mia minaccia io prosciugo il mare, riduco i fiumi in deserto; il loro pesce diventa fetido per mancanza d'acqua, e muore di sete. Isaia 50:3 Io rivesto i cieli di nero, e do loro un cilicio per coperta. Isaia 50:4 Il Signore, l'Eterno, m'ha dato una lingua esercitata perch'io sappia sostenere con la parola lo stanco; egli risveglia, ogni mattina, risveglia il mio orecchio, perch'io ascolti, come fanno i discepoli. Isaia 50:5 Il Signore, l'Eterno, m'ha aperto l'orecchio, ed io non sono stato ribelle e non mi son tratto indietro. Isaia 50:6 Io ho presentato il mio dorso a chi mi percoteva, e le mie guance, a chi mi strappava la barba; io non ho nascosto il mio volto all'onta e agli sputi. Isaia 50:7 Ma il Signore, l'Eterno, m'ha soccorso; percio' non sono stato confuso; percio' ho reso la mia faccia simile ad un macigno, e so che non saro' svergognato. Isaia 50:8 Vicino e' colui che mi giustifica; chi contendera' meco? compariamo assieme! Chi e' il mio avversario? Mi venga vicino! Isaia 50:9 Ecco, il Signore, l'Eterno, mi verra' in aiuto; chi e' colui che mi condannera'? Ecco, tutti costoro diventeranno logori come un vestito, la tignola li rodera'. Isaia 50:10 Chi e' tra voi che tema l'Eterno, che ascolti la voce del servo di lui? Benche' cammini nelle tenebre, privo di luce, confidi nel nome dell'Eterno, e s'appoggi sul suo Dio! Isaia 50:11 Ecco, voi tutti che accendete un fuoco, che vi cingete di tizzoni, andatevene nelle fiamme del vostro fuoco, e fra i tizzoni che avete accesi! Questo avrete dalla mia mano; voi giacerete nel dolore. La liberazione e il ritorno d'Israele Isaia 51:1 Ascoltatemi, voi che procacciate la giustizia, che cercate l'Eterno! Considerate la roccia onde foste tagliati, e la buca della cava onde foste cavati. Isaia 51:2 Considerate Abrahamo vostro padre, e Sara che vi partori; poiche' io lo chiamai, quand'egli era solo, lo benedissi e lo moltiplicai. Isaia 51:3 Cosi l'Eterno sta per consolare Sion, consolera' tutte le sue ruine; rendera' il deserto di lei pari ad un Eden, e la sua solitudine pari a un giardino dell'Eterno. Gioia ed allegrezza si troveranno in mezzo a lei, inni di lode e melodia di canti. Isaia 51:4 Prestami attenzione, o popolo mio! Porgimi orecchio, o mia nazione! Poiche' la legge procedera' da me, ed io porro' il mio diritto come luce dei popoli. Isaia 51:5 La mia giustizia e' vicina, la mia salvezza sta per apparire, e le mie braccia giudicheranno i popoli; le isole spereranno in me, e confideranno nel mio braccio. Isaia 51:6 Alzate gli occhi vostri al cielo, e abbassateli sulla terra! Poiche' i cieli si dilegueranno come fumo, la terra invecchiera' come un vestito, e i suoi abitanti parimente morranno; ma la mia salvezza durera' in eterno, e la mia giustizia non verra' mai meno. Isaia 51:7 Ascoltatemi, o voi che conoscete la giustizia, o popolo che hai nel cuore la mia legge! Non temete l'obbrobrio degli uomini, ne' siate sgomenti per i loro oltraggi. Isaia 51:8 Poiche' la tignola li divorera' come un vestito, e la tarma li rodera' come la lana; ma la mia giustizia rimarra' in eterno, e la mia salvezza, per ogni eta'. Isaia 51:9 Risvegliati, risvegliati, rivestiti di forza, o braccio dell'Eterno! Risvegliati come ne' giorni andati, come nelle antiche eta'! Non sei tu che facesti a pezzi Rahab, che trafiggesti il dragone? Isaia 51:10 Non sei tu che prosciugasti il mare, le acque del grande abisso, che facesti delle profondita' del mare una via per il passaggio dei redenti? Isaia 51:11 E i riscattati dell'Eterno torneranno, verranno con canti di gioia a Sion, e un'allegrezza eterna coronera' il loro capo; otterranno letizia, allegrezza, il dolore e il gemito fuggiranno. Isaia 51:12 Io, io son colui che vi consola; chi sei tu che tema l'uomo che deve morire, e il figliuol dell'uomo che passera' com'erba; Isaia 51:13 che tu dimentichi l'Eterno, che t'ha fatto, che ha disteso i cieli e fondata la terra; che tu tremi continuamente, tutto il giorno, dinanzi al furore dell'oppressore, quando s'appresta a distruggere? E dov'e' dunque il furore dell'oppressore? Isaia 51:14 Colui ch'e' curvo nei ceppi sara' bentosto liberato; non morra' nella fossa, e non gli manchera' il pane. Isaia 51:15 Poiche' io sono l'Eterno, il tuo Dio, che solleva il mare, e ne fa muggir le onde; il cui nome e': l'Eterno degli eserciti. Isaia 51:16 Ed io ho messo le mie parole nella tua bocca, e t'ho coperto con l'ombra della mia mano per piantare de' cieli e fondare una terra, e per dire a Sion: 'Tu sei il mio popolo'. Isaia 51:17 Risvegliati, risvegliati, le'vati, o Gerusalemme, che hai bevuto dalla mano dell'Eterno la coppa del suo furore, che hai bevuto il calice, la coppa di stordimento, e l'hai succhiata fino in fondo! Isaia 51:18 Fra tutti i figliuoli ch'ell'ha partoriti non v'e' alcuno che la guidi; fra tutti i figliuoli ch'ell'ha allevati non v'e' alcuno che la prenda per mano. Isaia 51:19 Queste due cose ti sono avvenute: - chi ti compiangera'? - desolazione e rovina, fame e spada: - Chi ti consolera'? - Isaia 51:20 I tuoi figliuoli venivano meno, giacevano a tutti i capi delle strade, come un'antilope nella rete, prostrati dal furore dell'Eterno, dalle minacce del tuo Dio. Isaia 51:21 Percio', ascolta or questo, o infelice, ed ebbra, ma non di vino! Isaia 51:22 Cosi parla il tuo Signore, l'Eterno, il tuo Dio, che difende la causa del suo popolo: Ecco, io ti tolgo di mano la coppa di stordimento, il calice, la coppa del mio furore; tu non la berrai piu'! Isaia 51:23 Io la mettero' in mano de' tuoi persecutori, che dicevano all'anima tua: 'Chinati, che ti passiamo addosso!' e tu facevi del tuo dosso un suolo, una strada per i passanti! Isaia 52:1 Risvegliati, risvegliati, rivestiti della tua forza, o Sion! Mettiti le tue piu' splendide vesti, o Gerusalemme, citta' santa! Poiche' da ora innanzi non entreranno piu' in te ne' l'incirconciso ne' l'impuro. Isaia 52:2 Scuotiti di dosso la polvere, le'vati, mettiti a sedere, o Gerusalemme! Sciogliti le catene dal collo, o figliuola di Sion che sei in cattivita'! Isaia 52:3 Poiche' cosi parla l'Eterno: Voi siete stati venduti per nulla, e sarete riscattati senza danaro. Isaia 52:4 Poiche' cosi parla il Signore, l'Eterno: Il mio popolo discese gia' in Egitto per dimorarvi; poi l'Assiro l'oppresse senza motivo. Isaia 52:5 Ed ora che faccio io qui, dice l'Eterno, quando il mio popolo e' stato portato via per nulla? Quelli che lo dominano mandano urli, dice l'Eterno, e il mio nome e' del continuo, tutto il giorno schernito; Isaia 52:6 percio' il mio popolo conoscera' il mio nome; percio' sapra', in quel giorno, che sono io che ho parlato: 'Eccomi!' Isaia 52:7 Quanto son belli, sui monti, i piedi del messaggero di buone novelle, che annunzia la pace, ch'e' araldo di notizie liete, che annunzia la salvezza, che dice a Sion: 'Il tuo Dio regna!' Isaia 52:8 Odi le tue sentinelle! Esse levan la voce, mandan tutte assieme gridi di gioia; poich'esse veggon coi loro propri occhi l'Eterno che ritorna a Sion. Isaia 52:9 Date assieme in gridi di giubilo, o ruine di Gerusalemme! Poiche' l'Eterno consola il suo popolo, redime Gerusalemme. Isaia 52:10 L'Eterno ha nudato il suo braccio santo agli occhi di tutte le nazioni; e tutte le estremita' della terra vedranno la salvezza del nostro Dio. Isaia 52:11 Dipartitevi, dipartitevi, uscite di la'! Non toccate nulla d'impuro! Uscite di mezzo a lei! Purificatevi, voi che portate i vasi dell'Eterno! Isaia 52:12 Poiche' voi non partirete in fretta, e non ve n'andrete come chi fugge; giacche' l'Eterno camminera' dinanzi a voi, e l'Iddio d'Israele sara' la vostra retroguardia. Il servo dell'Eterno e l'opera sua Isaia 52:13 Ecco, il mio servo prosperera', sara' elevato, esaltato, reso sommamente eccelso. Isaia 52:14 Come molti, vedendolo, son rimasti sbigottiti (tanto era disfatto il suo sembiante si da non parer piu' un uomo, e il suo aspetto si da non parer piu' un figliuol d'uomo), Isaia 52:15 cosi molte saran le nazioni, di cui egli destera' l'ammirazione; i re chiuderanno la bocca dinanzi a lui, poiche' vedranno quello che non era loro mai stato narrato, e apprenderanno quello che non avevano udito. Isaia 53:1 Chi ha creduto a quel che noi abbiamo annunziato? e a chi e' stato rivelato il braccio dell'Eterno? Isaia 53:2 Egli e' venuto su dinanzi a lui come un rampollo, come una radice ch'esce da un arido suolo; non avea forma ne' bellezza da attirare i nostri sguardi, ne' apparenza, da farcelo desiderare. Isaia 53:3 Disprezzato e abbandonato dagli uomini, uomo di dolore, familiare col patire, pari a colui dinanzi al quale ciascuno si nasconde la faccia, era spregiato, e noi non ne facemmo stima alcuna. Isaia 53:4 E, nondimeno, eran le nostre malattie ch'egli portava, erano i nostri dolori quelli di cui s'era caricato; e noi lo reputavamo colpito, battuto da Dio, ed umiliato! Isaia 53:5 Ma egli e' stato trafitto a motivo delle nostre trasgressioni, fiaccato a motivo delle nostre iniquita'; il castigo, per cui abbiam pace, e' stato su lui, e per le sue lividure noi abbiamo avuto guarigione. Isaia 53:6 Noi tutti eravamo erranti come pecore, ognuno di noi seguiva la sua propria via; e l'Eterno ha fatto cader su lui l'iniquita' di noi tutti. Isaia 53:7 Maltrattato, umilio' se stesso, e non aperse la bocca. Come l'agnello menato allo scannatoio, come la pecora muta dinanzi a chi la tosa, egli non aperse la bocca. Isaia 53:8 Dall'oppressione e dal giudizio fu portato via; e fra quelli della sua generazione chi riflette' ch'egli era strappato dalla terra de' viventi e colpito a motivo delle trasgressioni del mio popolo? Isaia 53:9 Gli avevano assegnata la sepoltura fra gli empi, ma nella sua morte, egli e' stato col ricco, perche' non aveva commesso violenze ne' v'era stata frode nella sua bocca. Isaia 53:10 Ma piacque all'Eterno di fiaccarlo coi patimenti. Dopo aver dato la sua vita in sacrifizio per la colpa, egli vedra' una progenie, prolunghera' i suoi giorni, e l'opera dell'Eterno prosperera' nelle sue mani. Isaia 53:11 Egli vedra' il frutto del tormento dell'anima sua, e ne sara' saziato; per la sua conoscenza, il mio servo, il giusto, rendera' giusti i molti, e si carichera' egli stesso delle loro iniquita'. Isaia 53:12 Percio' io gli daro' la sua parte fra i grandi, ed egli dividera' il bottino coi potenti, perche' ha dato se stesso alla morte, ed e' stato annoverato fra i trasgressori, perch'egli ha portato i peccati di molti, e ha interceduto per i trasgressori. L'avvenire glorioso d'Israele Isaia 54:1 Giubila, o sterile, tu che non partorivi! Da' in gridi di gioia ed esulta, tu che non provavi doglie di parto! Poiche' i figliuoli della derelitta saran piu' numerosi dei figliuoli di colei che ha marito, dice l'Eterno. Isaia 54:2 Allarga il luogo della tua tenda e si spieghino le tele delle tue dimore, senza risparmio; allunga i tuoi cordami, rafforza i tuoi piuoli! Isaia 54:3 Poiche' tu ti spanderai a destra ed a sinistra; la tua progenie possedera' le nazioni e popolera' le citta' deserte. Isaia 54:4 Non temere, poiche' tu non sarai piu' confusa; non aver vergogna, che' non avrai piu' da arrossire; ma dimenticherai l'onta della tua giovinezza, e non ricorderai piu' l'obbrobrio della tua vedovanza. Isaia 54:5 Poiche' il tuo creatore e' il tuo sposo; il suo nome e': l'Eterno degli eserciti; e il tuo redentore e' il Santo d'Israele, che sara' chiamato l'Iddio di tutta la terra. Isaia 54:6 Poiche' l'Eterno ti richiama come una donna abbandonata e afflitta nel suo spirito, come la sposa della giovinezza ch'e' stata ripudiata, dice il tuo Dio. Isaia 54:7 Per un breve istante io t'ho abbandonata, ma con immensa compassione io ti raccogliero'. Isaia 54:8 In un eccesso d'ira, t'ho per un momento nascosta la mia faccia, ma con un amore eterno io avro' pieta' di te, dice l'Eterno, il tuo redentore. Isaia 54:9 Avverra' per me come delle acque di Noe'; poiche', come giurai che le acque di Noe' non si spanderebbero piu' sopra la terra, cosi io giuro di non piu' irritarmi contro di te, e di non minacciarti piu'. Isaia 54:10 Quand'anche i monti s'allontanassero e i colli fossero rimossi, l'amor mio non s'allontanera' da te, ne' il mio patto di pace sara' rimosso, dice l'Eterno, che ha pieta' di te. Isaia 54:11 O afflitta, sbattuta dalla tempesta, sconsolata, ecco, io incassero' le tue pietre nell'antimonio, e ti fondero' sopra zaffiri. Isaia 54:12 Faro' i tuoi merli di rubini, le tue porte di carbonchi, e tutto il tuo recinto di pietre preziose. Isaia 54:13 Tutti i tuoi figliuoli saran discepoli dell'Eterno, e grande sara' la pace dei tuoi figliuoli. Isaia 54:14 Tu sarai stabilita fermamente mediante la giustizia; sarai lungi dall'oppressione, che' non avrai niente da temere; e dalla ruina, che' non si accostera' a te. Isaia 54:15 Ecco, potranno far delle leghe; ma senza di me. Chiunque fara' lega contro di te, cadra' dinanzi a te. Isaia 54:16 Ecco, io ho creato il fabbro che soffia nel fuoco sui carboni e ne trae uno strumento per il suo lavoro; ed io pure ho creato il devastatore per distruggere. Isaia 54:17 Nessun'arma fabbricata contro di te riuscira'; e ogni lingua che sorgera' in giudizio contro di te, tu la condannerai. Tal e' l'eredita' dei servi dell'Eterno, e la giusta ricompensa che verra' loro da me, dice l'Eterno. L'invito a tutti i popoli Isaia 55:1 O voi tutti che siete assetati, venite alle acque, e voi che non avete danaro venite, comprate, mangiate! Venite, comprate senza danaro, senza pagare, vino e latte! Isaia 55:2 Perche' spendete danaro per cio' che non e' pane? e il frutto delle vostre fatiche per cio' che non sazia? Ascoltatemi attentamente e mangerete cio' ch'e' buono, e l'anima vostra godra' di cibi succulenti! Isaia 55:3 Inclinate l'orecchio, e venite a me; ascoltate, e l'anima vostra vivra'; io fermero' con voi un patto eterno, vi largiro' le grazie stabili promesse a Davide. Isaia 55:4 Ecco, io l'ho dato come testimonio ai popoli, come principe e governatore dei popoli. Isaia 55:5 Ecco, tu chiamerai nazioni che non conosci, e nazioni che non ti conoscono accorreranno a te, a motivo dell'Eterno, del tuo Dio, del Santo d'Israele, perch'Ei ti avra' glorificato. Isaia 55:6 Cercate l'Eterno, mentre lo si puo' trovare; invocatelo, mentr'e' vicino. Isaia 55:7 Lasci l'empio la sua via, e l'uomo iniquo i suoi pensieri: e si converta all'Eterno che avra' pieta' di lui, e al nostro Dio ch'e' largo nel perdonare. Isaia 55:8 Poiche' i miei pensieri non sono i vostri pensieri, ne' le vostre vie sono le mie vie, dice l'Eterno. Isaia 55:9 Come i cieli sono alti al di sopra della terra, cosi son le mie vie piu' alte delle vostre vie, e i miei pensieri piu' alti dei vostri pensieri. Isaia 55:10 E come la pioggia e la neve scendon dal cielo e non vi ritornano senz'aver annaffiata la terra, senz'averla fecondata e fatta germogliare si da dar seme al seminatore e pane da mangiare, Isaia 55:11 cosi e' della mia parola, uscita dalla mia bocca: essa non torna a me a vuoto, senz'aver compiuto quello ch'io voglio, e menato a buon fine cio' per cui l'ho mandata. Isaia 55:12 Si, voi partirete con gioia, e sarete ricondotti in pace; i monti e i colli daranno in gridi di gioia dinanzi a voi, e tutti gli alberi della campagna batteranno le mani. Isaia 55:13 Nel luogo del pruno s'elevera' il cipresso, nel luogo del rovo crescera' il mirto; e sara' per l'Eterno un titolo di gloria, un monumento perpetuo che non sara' distrutto. Isaia 56:1 Cosi parla l'Eterno: Rispettate il diritto, e fate cio' ch'e' giusto; poiche' la mia salvezza sta per venire, e la mia giustizia sta per essere rivelata. Isaia 56:2 Beato l'uomo che fa cosi, e il figliuol dell'uomo che s'attiene a questo, che osserva il sabato astenendosi dal profanarlo, che trattiene la mano dal fare qualsiasi male! Isaia 56:3 Lo straniero che s'e' unito all'Eterno non dica: 'Certo, l'Eterno m'escludera' dal suo popolo!' Ne' dica l'eunuco: 'Ecco, io sono un albero secco!' Isaia 56:4 Poiche' cosi parla l'Eterno circa gli eunuchi che osserveranno i miei sabati, che sceglieranno cio' che a me piace, e s'atterranno al mio patto: Isaia 56:5 Io daro' loro, nella mia casa e dentro le mie mura, un posto ed un nome, che varranno meglio di figli e di figlie; daro' loro un nome eterno, che non perira' piu'. Isaia 56:6 E anche gli stranieri che si sono uniti all'Eterno per servirlo, per amare il nome dell'Eterno, per esser suoi servi, tutti quelli che osserveranno il sabato astenendosi dal profanarlo e s'atterranno al mio patto, Isaia 56:7 io li condurro' sul mio monte santo, e li rallegrero' nella mia casa d'orazione; i loro olocausti e i loro sacrifizi saranno graditi sul mio altare, perche' la mia casa sara' chiamata una casa d'orazione per tutti i popoli. Isaia 56:8 Il Signore, l'Eterno, che raccoglie gli esuli d'Israele, dice: Io ne raccogliero' intorno a lui anche degli altri, oltre quelli de' suoi che son gia' raccolti. Rimproveri e conforti Isaia 56:9 O voi tutte, bestie de' campi, venite a mangiare, venite, o voi tutte, bestie della foresta! Isaia 56:10 I guardiani d'Israele son tutti ciechi, senza intelligenza; son tutti de' cani muti, incapaci d'abbaiare; sognano, stanno sdraiati, amano sonnecchiare. Isaia 56:11 Son cani ingordi, che non sanno cosa sia l'esser satolli; son dei pastori che non capiscono nulla; son tutti vo'lti alla loro propria via, ognuno mira al proprio interesse, dal primo all'ultimo. Isaia 56:12 'Venite', dicono, 'io andro' a cercare del vino, e c'inebrieremo di bevande forti! E il giorno di domani sara' come questo, anzi sara' piu' grandioso ancora!' Isaia 57:1 Il giusto muore, e nessuno vi pon mente; gli uomini pii sono tolti via, e nessuno considera che il giusto e' tolto via per sottrarlo ai mali che vengono. Isaia 57:2 Egli entra nella pace; quelli che han camminato per la diritta via riposano sui loro letti. Isaia 57:3 Ma voi, avvicinatevi qua, o figliuoli della incantatrice, progenie dell'adultero e della prostituta! Isaia 57:4 Alle spalle di chi vi divertite? Verso chi aprite larga la bocca e cacciate fuori la lingua? Non siete voi figliuoli della ribellione, progenie della menzogna, Isaia 57:5 voi che v'infiammate fra i terebinti sotto ogni albero verdeggiante, che scannate i figliuoli nelle valli sotto le grotte delle rocce? Isaia 57:6 La tua parte e' fra le pietre lisce del torrente; quelle, quelle son la sorte che ti e' toccata; a quelle tu hai fatto libazioni, e hai presentato oblazioni. Posso io tollerare in pace coteste cose? Isaia 57:7 Tu poni il tuo letto sopra un monte alto, elevato, e quivi pure sali ad offrire sacrifizi. Isaia 57:8 Hai messo il tuo memoriale dietro le porte e dietro gli stipiti; poiche', lungi da me, tu scuopri il tuo letto, vi monti, l'allarghi, e fermi il patto con loro; tu ami il loro letto e in esso ti scegli un posto. Isaia 57:9 Tu vai dal re con dell'olio, e gli rechi dei profumi in quantita', mandi lontano i tuoi ambasciatori, e t'abbassi fino al soggiorno de' morti. Isaia 57:10 Per il tuo lungo cammino ti stanchi, ma non dici: 'e' inutile!' Tu trovi ancora del vigore nella tua mano, e percio' non ti senti esausta. Isaia 57:11 Chi dunque paventi! di chi hai paura per rinnegarmi cosi? per non piu' ricordarti di me, per non dartene piu' pensiero? Non me ne sono io rimasto in silenzio e da gran tempo? Per questo tu non mi temi piu'. Isaia 57:12 Io proclamero' la tua rettitudine, e le tue opere... che non ti gioveranno nulla. Isaia 57:13 Quando tu griderai, venga a salvarti la folla de' tuoi idoli! Il vento li portera' via tutti, un soffio li torra' via; ma chi si rifugia in me possedera' il paese ed ereditera' il mio monte santo. Isaia 57:14 E si dira': Acconciate, acconciate, preparate la via, togliete gli ostacoli dalla via del mio popolo! Isaia 57:15 Poiche' cosi parla Colui ch'e' l'Alto, l'eccelso, che abita l'eternita', e che ha nome 'il Santo': Io dimoro nel luogo alto e santo, ma son con colui ch'e' contrito ed umile di spirito, per ravvivare lo spirito degli umili, per ravvivare il cuore dei contriti. Isaia 57:16 Poiche' io non voglio contendere in perpetuo ne' serbar l'ira in eterno, affinche' gli spiriti, le anime che io ho fatte, non vengan meno dinanzi a me. Isaia 57:17 Per la iniquita' della sua cupidigia io mi sono adirato, e l'ho colpito; mi sono nascosto, mi sono indignato; ed egli, ribelle, ha seguito la via del suo cuore. Isaia 57:18 Io ho vedute le sue vie, e lo guariro'; lo guidero', e ridaro' le mie consolazioni a lui e a quelli dei suoi che sono afflitti. Isaia 57:19 Io creo la lode ch'esce dalle labbra. Pace, pace a colui ch'e' lontano e a colui ch'e' vicino! dice l'Eterno; io lo guariro'. Isaia 57:20 Ma gli empi sono come il mare agitato, quando non si puo' calmare e le sue acque caccian fuori fango e pantano. Isaia 57:21 Non v'e' pace per gli empi, dice il mio Dio. Il vero digiuno Isaia 58:1 Grida a piena gola, non ti rattenere, alza la tua voce a guisa di tromba, e dichiara al mio popolo le sue trasgressioni, e alla casa di Giacobbe i suoi peccati! Isaia 58:2 Mi cercano ogni giorno, prendon piacere a conoscer le mie vie; come una nazione che avesse praticato la giustizia e non avesse abbandonata la legge del suo Dio, mi domandano de' giudizi giusti, prendon piacere ad accostarsi a Dio. Isaia 58:3 'Perche', dicono essi, quando abbiam digiunato, non ci hai tu avuto riguardo?' 'Perche' quando abbiamo afflitte le anime nostre, non v'hai tu posto mente?' Ecco, nel giorno del vostro digiuno voi fate i vostri affari, ed esigete che sian fatti tutti i vostri lavori. Isaia 58:4 Ecco, voi digiunate per litigare, per questionare, e percuotere empiamente col pugno; oggi, voi non digiunate in modo da far ascoltare la vostra voce in alto. Isaia 58:5 e' questo il digiuno di cui io mi compiaccio? il giorno in cui l'uomo affligge l'anima sua? Curvar la testa come un giunco, sdraiarsi sul sacco e sulla cenere, e' egli questo che tu chiami un digiuno, un giorno accetto all'Eterno? Isaia 58:6 Il digiuno di cui mi compiaccio non e' egli questo: che si spezzino le catene della malvagita', che si sciolgano i legami del giogo, che si lascino liberi gli oppressi, e che s'infranga ogni sorta di giogo? Isaia 58:7 Non e' egli questo: che tu divida il tuo pane con chi ha fame, che tu meni a casa tua gl'infelici senz'asilo, che quando vedi uno ignudo tu lo copra, e che tu non ti nasconda a colui ch'e' carne della tua carne? Isaia 58:8 Allora la tua luce spuntera' come l'aurora, e la tua guarigione germogliera' prontamente; la tua giustizia ti precedera', e la gloria dell'Eterno sara' la tua retroguardia. Isaia 58:9 Allora chiamerai, e l'Eterno ti rispondera'; griderai, ed egli dira': 'Eccomi!' Se tu togli di mezzo a te il giogo, il gesto minaccioso ed il parlare iniquo; Isaia 58:10 se l'anima tua supplisce ai bisogni dell'affamato, e sazi l'anima afflitta, la tua luce si levera' nelle tenebre, e la tua notte oscura sara' come il mezzodi; Isaia 58:11 l'Eterno ti guidera' del continuo, saziera' l'anima tua ne' luoghi aridi, dara' vigore alle tue ossa; e tu sarai come un giardino ben annaffiato, come una sorgente la cui acqua non manca mai. Isaia 58:12 I tuoi riedificheranno le antiche ruine; tu rialzerai le fondamenta gettate da molte eta', e sarai chiamato 'il riparatore delle brecce', 'il restauratore de' sentieri per rendere abitabile il paese'. Isaia 58:13 Se tu trattieni il pie' per non violare il sabato facendo i tuoi affari nel mio santo giorno; se chiami il sabato una delizia, e venerabile cio' ch'e' sacro all'Eterno, e se onori quel giorno anziche' seguir le tue vie e fare i tuoi affari e discuter le tue cause, Isaia 58:14 allora troverai la tua delizia nell'Eterno; io ti faro' passare in cocchio sulle alture del paese, ti nutriro' della eredita' di Giacobbe tuo padre, poiche' la bocca dell'Eterno ha parlato. Le colpe d'Israele. Promessa di una liberazione Isaia 59:1 Ecco, la mano dell'Eterno non e' troppo corta per salvare, ne' il suo orecchio troppo duro per udire; Isaia 59:2 ma son le vostre iniquita' quelle che han posto una barriera fra voi e il vostro Dio; sono i vostri peccati quelli che han fatto si ch'egli nasconda la sua faccia da voi, per non darvi piu' ascolto. Isaia 59:3 Poiche' le vostre mani son contaminate dal sangue, e le vostre dita dalla iniquita'; le vostre labbra proferiscon menzogna, la vostra lingua sussurra perversita'. Isaia 59:4 Nessuno muove causa con giustizia, nessuno la discute con verita'; s'appoggiano su quel che non e', dicon menzogne, concepiscono il male, partoriscono l'iniquita'. Isaia 59:5 Covano uova di basilisco, tessono tele di ragno; chi mangia delle loro uova muore, e l'uovo che uno schiaccia, da' fuori una vipera. Isaia 59:6 Le loro tele non diventeranno vestiti, ne' costoro si copriranno delle loro opere; le loro opere son opere d'iniquita', e nelle loro mani vi sono atti di violenza. Isaia 59:7 I loro piedi corrono al male, ed essi s'affrettano a spargere sangue innocente; i loro pensieri son pensieri d'iniquita', la desolazione e la ruina sono sulla loro strada. Isaia 59:8 La via della pace non la conoscono, e non v'e' equita' nel loro procedere; si fanno de' sentieri tortuosi, chiunque vi cammina non conosce la pace. Isaia 59:9 Percio' la sentenza liberatrice e' lunghe da noi, e non arriva fino a noi la giustizia; noi aspettiamo la luce, ed ecco le tenebre; aspettiamo il chiarore del di, e camminiamo nel buio. Isaia 59:10 Andiam tastando la parete come i ciechi, andiamo a tastoni come chi non ha occhi; inciampiamo in pien mezzogiorno come nel crepuscolo, in mezzo all'abbondanza sembriamo de' morti. Isaia 59:11 Tutti quanti mugghiamo come orsi, andiam gemendo come colombe; aspettiamo la sentenza liberatrice, ed essa non viene; la salvezza, ed ella s'allontana da noi. Isaia 59:12 Poiche' le nostre trasgressioni si son moltiplicate dinanzi a te, e i nostri peccati testimoniano contro di noi; si, le nostre trasgressioni ci sono presenti, e le nostre iniquita', le conosciamo. Isaia 59:13 Siamo stati ribelli all'Eterno e l'abbiam rinnegato, ci siam ritratti dal seguire il nostro Dio, abbiam parlato d'oppressione e di rivolta, abbiam concepito e meditato in cuore parole di menzogna... Isaia 59:14 E la sentenza liberatrice s'e' ritirata, e la salvezza s'e' tenuta lontana; poiche' la verita' soccombe sulla piazza pubblica, e la rettitudine non puo' avervi accesso; Isaia 59:15 la verita' e' scomparsa, e chi si ritrae dal male s'espone ad essere spogliato. E l'Eterno l'ha veduto, e gli e' dispiaciuto che non vi sia piu' rettitudine; Isaia 59:16 ha veduto che non v'era piu' un uomo, e s'e' stupito che niuno s'interponesse; allora il suo braccio gli e' venuto in aiuto, e la sua giustizia l'ha sostenuto; Isaia 59:17 ei s'e' rivestito di giustizia come d'una corazza, s'e' messo in capo l'elmo della salvezza, ha indossato gli abiti della vendetta, s'e' avvolto di gelosia come in un manto. Isaia 59:18 Egli rendera' a ciascuno secondo le sue opere: il furore ai suoi avversari, il contraccambio ai suoi nemici; alle isole dara' la lor retribuzione. Isaia 59:19 Cosi si temera' il nome dell'Eterno dall'occidente, e la sua gloria dall'oriente; quando l'avversario verra' come una fiumana, lo spirito dell'Eterno lo mettera' in fuga. Isaia 59:20 E un redentore verra' per Sion e per quelli di Giacobbe che si convertiranno dalla loro rivolta, dice l'Eterno. Isaia 59:21 Quanto a me, dice l'Eterno, questo e' il patto ch'io fermero' con loro: il mio spirito che riposa su te e le mie parole che ho messe nella tua bocca non si dipartiranno mai dalla tua bocca ne' dalla bocca della tua progenie ne' dalla bocca della progenie della tua progenie, dice l'Eterno, da ora in perpetuo. La gloria della nuova Gerusalemme Isaia 60:1 Sorgi, risplendi, poiche' la tua luce e' giunta, e la gloria dell'Eterno s'e' levata su te! Isaia 60:2 Poiche', ecco, le tenebre coprono la terra, e una fitta oscurita' avvolge i popoli; ma su te si leva l'Eterno, e la sua gloria appare su te. Isaia 60:3 Le nazioni cammineranno alla tua luce, e i re allo splendore del tuo levare. Isaia 60:4 Alza gli occhi tuoi, e guardati attorno: tutti s'adunano, e vengono a te; i tuoi figli giungono di lontano, arrivan le tue figliuole, portate in braccio. Isaia 60:5 Allora guarderai e sarai raggiante, il tuo cuore palpitera' forte e s'allarghera', poiche' l'abbondanza del mare si volgera' verso te, la ricchezza delle nazioni verra' a te. Isaia 60:6 Stuoli di cammelli ti copriranno, dromedari di Madian e d'Efa; quelli di Sceba verranno tutti, portando oro ed incenso, e proclamando le lodi dell'Eterno. Isaia 60:7 Tutti i greggi di Kedar s'aduneranno presso di te, i montoni di Nebaioth saranno al tuo servizio; saliranno sul mio altare come offerta gradita, ed io faro' risplender la gloria della mia casa gloriosa. Isaia 60:8 Chi mai son costoro che volan come una nuvola, come colombi verso il loro colombario? Isaia 60:9 Son le isole che spereranno in me, ed avranno alla loro testa le navi di Tarsis, per ricondurre i tuoi figliuoli di lontano col loro argento o col loro oro, per onorare il nome dell'Eterno, del tuo Dio, del Santo d'Israele, che t'avra' glorificata. Isaia 60:10 I figli dello straniero ricostruiranno le tue mura, e i loro re saranno al tuo servizio; poiche' io t'ho colpita nel mio sdegno, ma nella mia benevolenza ho avuto pieta' di te. Isaia 60:11 Le tue porte saranno sempre aperte; non saran chiuse ne' giorno ne' notte, per lasciar entrare in te la ricchezza delle nazioni, e i loro re in corteggio. Isaia 60:12 Poiche' la nazione e il regno che non ti serviranno, periranno: quelle nazioni saranno interamente distrutte. Isaia 60:13 La gloria del Libano verra' a te, il cipresso, il platano e il larice verranno assieme per ornare il luogo del mio santuario, ed io rendero' glorioso il luogo ove posano i miei piedi. Isaia 60:14 E i figliuoli di quelli che t'avranno oppressa verranno a te, abbassandosi; e tutti quelli che t'avranno disprezzata si prostreranno fino alla pianta dei tuoi piedi, e ti chiameranno 'la citta' dell'Eterno', 'la Sion del Santo d'Israele'. Isaia 60:15 Invece d'essere abbandonata, odiata, si che anima viva piu' non passava per te, io faro' di te l'orgoglio de' secoli, la gioia di tutte le eta'. Isaia 60:16 Tu popperai il latte delle nazioni, popperai il seno dei re, e riconoscerai che io, l'Eterno, sono il tuo salvatore, io, il Potente di Giacobbe, sono il tuo redentore. Isaia 60:17 Invece del rame, faro' venire dell'oro; invece del ferro, faro' venir dell'argento; invece del legno, del rame; invece di pietre, ferro; io ti daro' per magistrato la pace, per governatore la giustizia. Isaia 60:18 Non s'udra' piu' parlar di violenza nel tuo paese, di devastazione e di ruina entro i tuoi confini; ma chiamerai le tue mura: 'Salvezza', e le tue porte: 'Lode'. Isaia 60:19 Non piu' il sole sara' la tua luce, nel giorno; e non piu' la luna t'illuminera' col suo chiarore; ma l'Eterno sara' la tua luce perpetua, e il tuo Dio sara' la tua gloria. Isaia 60:20 Il tuo sole non tramontera' piu', e la tua luna non scemera' piu'; poiche' l'Eterno sara' la tua luce perpetua, e i giorni del tuo lutto saranno finiti. Isaia 60:21 Il tuo popolo sara' tutto quanto un popolo di giusti; essi possederanno il paese in perpetuo: essi, che sono il rampollo da me piantato, l'opera delle mie mani, da servire alla mia gloria. Isaia 60:22 Il piu' piccolo diventera' un migliaio; il minimo, una nazione potente. Io, l'Eterno, affrettero' le cose a suo tempo. La salvezza proclamata Isaia 61:1 Lo spirito del Signore, dell'Eterno e' su me, perche' l'Eterno m'ha unto per recare una buona novella agli umili; m'ha inviato per fasciare quelli che hanno il cuore rotto, per proclamare la liberta' a quelli che sono in cattivita', l'apertura del carcere ai prigionieri, Isaia 61:2 per proclamare l'anno di grazia dell'Eterno, e il giorno di vendetta del nostro Dio; per consolare tutti quelli che fanno cordoglio; Isaia 61:3 per mettere, per dare a quelli che fanno cordoglio in Sion, un diadema in luogo di cenere, l'olio della gioia in luogo di duolo, il manto della lode in luogo d'uno spirito abbattuto, onde possano esser chiamati terebinti di giustizia, la piantagione dell'Eterno da servire alla sua gloria. Isaia 61:4 Ed essi riedificheranno le antiche ruine, rialzeranno i luoghi desolati nel passato, rinnoveranno le citta' devastate, i luoghi desolati delle trascorse generazioni. Isaia 61:5 E degli stranieri staran quivi a pascere i vostri greggi, i figli dello straniero saranno i vostri agricoltori e i vostri vignaiuoli. Isaia 61:6 Ma voi sarete chiamati 'sacerdoti dell'Eterno', e la gente vi dira' 'ministri del nostro Dio'; voi mangerete le ricchezze delle nazioni, e a voi tocchera' la loro gloria. Isaia 61:7 Invece della vostra onta, avrete una parte doppia; invece d'obbrobrio, giubilerete della vostra sorte. Si, nel loro paese possederanno il doppio, ed avranno un'allegrezza eterna. Isaia 61:8 Poiche' io, l'Eterno amo la giustizia, odio la rapina, frutto d'iniquita'; io daro' loro fedelmente la lor ricompensa, e fermero' con loro un patto eterno. Isaia 61:9 E la lor razza sara' nota fra le nazioni, e la loro progenie, fra i popoli; tutti quelli che li vedranno riconosceranno che sono una razza benedetta dall'Eterno. Isaia 61:10 Io mi rallegrero' grandemente nell'Eterno, l'anima mia festeggera' nel mio Dio; poich'egli m'ha rivestito delle vesti della salvezza, m'ha avvolto nel manto della giustizia, come uno sposo che s'adorna d'un diadema, come una sposa che si para de' suoi gioielli. Isaia 61:11 Si, come la terra da' fuori la sua vegetazione, e come un giardino fa germogliare le sue semenze, cosi il Signore, l'Eterno, fara' germogliare la giustizia e la lode nel cospetto di tutte le nazioni. La salvezza chiesta ed ottenuta Isaia 62:1 Per amor di Sion io non mi tacero', e per amor di Gerusalemme io non mi daro' posa finche' la sua giustizia non apparisca come l'aurora, e la sua salvezza, come una face ardente. Isaia 62:2 Allora le nazioni vedranno la tua giustizia, e tutti i re, la tua gloria; e sarai chiamata con un nome nuovo, che la bocca dell'Eterno fissera'; Isaia 62:3 e sarai una splendida corona in mano all'Eterno, un diadema regale nella palma del tuo Dio. Isaia 62:4 Non ti si dira' piu' 'Abbandonata', la tua terra non sara' piu' detta 'Desolazione', ma tu sarai chiamata 'La mia delizia e' in lei', e la tua terra 'Maritata'; poiche' l'Eterno riporra' in te il suo diletto, e la tua terra avra' uno sposo. Isaia 62:5 Come un giovine sposa una vergine, cosi i tuoi figliuoli sposeranno te; e come la sposa e' la gioia dello sposo, cosi tu sarai la gioia del tuo Dio. Isaia 62:6 Sulle tue mura, o Gerusalemme, io ho posto delle sentinelle, che non si taceranno mai, ne' giorno ne' notte: 'O voi che destate il ricordo dell'Eterno, non abbiate requie, Isaia 62:7 e non date requie a lui, finch'egli non abbia ristabilita Gerusalemme, e n'abbia fatto la lode di tutta la terra'. Isaia 62:8 L'Eterno l'ha giurato per la sua destra e pel suo braccio potente: Io non daro' mai piu' il tuo frumento per cibo ai tuoi nemici; e i figli dello straniero non berranno piu' il tuo vino, frutto delle tue fatiche; Isaia 62:9 ma quelli che avranno raccolto il frumento lo mangeranno e loderanno l'Eterno, e quelli che avran vendemmiato berranno il vino nei cortili del mio santuario. Isaia 62:10 Passate, passate per le porte! Preparate la via per il popolo! Acconciate, acconciate la strada, toglietene le pietre, alzate una bandiera dinanzi ai popoli! Isaia 62:11 Ecco, l'Eterno proclama fino agli estremi confini della terra: 'Dite alla figliuola di Sion: Ecco, la tua salvezza giunge; ecco, egli ha seco il suo salario, e la sua retribuzione lo precede'. Isaia 62:12 Quelli saran chiamati 'Il popolo santo', 'I redenti dell'Eterno', e tu sarai chiamata 'Ricercata', 'La citta' non abbandonata'. Il giorno della vendetta Isaia 63:1 - 'Chi e' questi che giunge da Edom, da Botsra, in vestimenti splendidi? questi, magnificamente ammantato, che cammina fiero nella grandezza della sua forza?' - 'Son io, che parlo con giustizia, che son potente a salvare'. - Isaia 63:2 - 'Perche' questo rosso nel tuo manto, e perche' le tue vesti son come quelle di chi calca l'uva nello strettoio?' Isaia 63:3 - 'Io sono stato solo a calcar l'uva nello strettoio, e nessun uomo fra i popoli e' stato meco; io li ho calcati nella mia ira, e li ho calpestati nel mio furore; il loro sangue e' spruzzato sulle mie vesti, e ho macchiati tutti i miei abiti. Isaia 63:4 Poiche' il giorno della vendetta, ch'era nel mio cuore, e il mio anno di redenzione son giunti. Isaia 63:5 Io guardai, ma non v'era chi m'aiutasse; mi volsi attorno stupito, ma nessuno mi sosteneva; allora il mio braccio m'ha salvato, e il mio furore m'ha sostenuto. Isaia 63:6 Ed ho calpestato dei popoli nella mia ira, li ho ubriacati del mio furore, e ho fatto scorrere il loro sangue sulla terra'. Preghiera del popolo Isaia 63:7 Io voglio ricordare le benignita' dell'Eterno, le lodi dell'Eterno, considerando tutto quello che l'Eterno ci ha largito; ricordero' la bonta' di cui e' stato largo verso la casa d'Israele, secondo le sue compassioni e secondo l'abbondanza delle sue grazie. Isaia 63:8 Egli avea detto: 'Certo, essi sono mio popolo, figliuoli che non m'inganneranno'; e fu il loro salvatore. Isaia 63:9 In tutte le loro distrette egli stesso fu in distretta, e l'angelo della sua faccia li salvo'; nel suo amore e nella sua longanimita' ei li redense; se li tolse in ispalla, e sempre li porto' nei tempi andati; Isaia 63:10 ma essi furon ribelli, contristarono il suo spirito santo: ond'egli si converti in loro nemico, ed egli stesso combatte' contro di loro. Isaia 63:11 Allora il suo popolo si ricordo' de' giorni antichi di Mose': 'Dov'e' colui che li trasse fuori dal mare col pastore del suo gregge? Dov'e' colui che metteva in mezzo a loro lo spirito suo santo? Isaia 63:12 che faceva andare il suo braccio glorioso alla destra di Mose'? che divise le acque dinanzi a loro per acquistarsi una rinomanza eterna? Isaia 63:13 che li meno' attraverso gli abissi, come un cavallo nel deserto, senza che inciampassero? Isaia 63:14 Come il bestiame che scende nella valle, lo spirito dell'Eterno li condusse al riposo. Cosi tu guidasti il tuo popolo, per acquistarti una rinomanza gloriosa'. Isaia 63:15 Guarda dal cielo, e mira, dalla tua dimora santa e gloriosa: Dove sono il tuo zelo, i tuoi atti potenti? Il fremito delle tue viscere e le tue compassioni non si fan piu' sentire verso di me. Isaia 63:16 Nondimeno, tu sei nostro padre; poiche' Abrahamo non sa chi siamo, e Israele non ci riconosce; tu, o Eterno, sei nostro padre, il tuo nome, in ogni tempo, e' 'Redentor nostro'. Isaia 63:17 O Eterno, perche' ci fai errare lungi dalle tue vie, e induri il nostro cuore perche' non ti tema? Ritorna, per amor dei tuoi servi, delle tribu' della tua eredita'! Isaia 63:18 Per ben poco tempo il tuo popolo santo ha posseduto il paese; i nostri nemici han calpestato il tuo santuario. Isaia 63:19 Noi siam diventati come quelli che tu non hai mai governati, come quelli che non portano il tuo nome! Isaia 64:1 Oh squarciassi tu pure i cieli, e scendessi! Dinanzi a te sarebbero scossi i monti. Isaia 64:2 Come il fuoco accende i rami secchi, come il fuoco fa bollir l'acqua, tu faresti conoscere il tuo nome ai tuoi avversari, e le nazioni tremerebbero dinanzi a te. Isaia 64:3 Quando facesti delle cose tremende che noi non aspettavamo, tu discendesti, e i monti furono scossi dinanzi a te. Isaia 64:4 Mai s'era inteso, mai orecchio avea sentito dire, mai occhio aveva veduto che un altro Dio, fuori di te, agisse a pro di quegli che spera in lui. Isaia 64:5 Tu vai incontro a chi gode nel praticar la giustizia, a chi, camminando nelle tue vie, si ricorda di te; ma tu ti sei adirato contro di noi, perche' abbiamo peccato; e cio' ha durato da tanto tempo... sarem noi salvati? Isaia 64:6 Tutti quanti siam diventati come l'uomo impuro e tutta la nostra giustizia come un abito lordato; tutti quanti appassiamo come una foglia, e le nostre iniquita' ci portan via come il vento. Isaia 64:7 Non v'e' piu' alcuno che invochi il tuo nome, che si risvegli per attenersi a te; poiche' tu ci hai nascosta la tua faccia, e ci lasci consumare dalle nostre iniquita'. Isaia 64:8 Nondimeno, o Eterno, tu sei nostro padre; noi siamo l'argilla; tu, colui che ci formi; e noi siam tutti l'opera delle tue mani. Isaia 64:9 Non t'adirare fino all'estremo, o Eterno! e non ti ricordare dell'iniquita' in perpetuo; ecco, guarda, ten preghiamo; noi siam tutti tuo popolo. Isaia 64:10 Le tue citta' sante sono un deserto; Sion e' un deserto, Gerusalemme, una desolazione. Isaia 64:11 La nostra casa santa e magnifica, dove i nostri padri ti celebrarono, e' stata preda alle fiamme, e tutto quel che avevamo di piu' caro e' stato devastato. Isaia 64:12 Dinanzi a queste cose ti conterrai tu, o Eterno? tacerai tu e ci affliggerai fino all'estremo? La risposta dell'Eterno alla preghiera del popolo Isaia 65:1 Io sono stato ricercato da quelli che prima non chiedevano di me, sono stato trovato da quelli che prima non mi cercavano; ho detto: 'Eccomi, eccomi', a una nazione che non portava il mio nome. Isaia 65:2 Ho stese tutto il giorno le mani verso un popolo ribelle che cammina per una via non buona, seguendo i propri pensieri; Isaia 65:3 verso un popolo che del continuo mi provoca sfacciatamente ad ira, che offre sacrifizi nei giardini e fa fumare profumi sui mattoni; Isaia 65:4 che sta fra i sepolcri e passa le notti nelle caverne, che mangia carne di porco ed ha nei suoi vasi vivande impure; Isaia 65:5 che dice: 'Fatti in la', non t'accostare perch'io son piu' santo di te'. Cose siffatte, sono per me un fumo nel naso, un fuoco che arde da mane a sera. Isaia 65:6 Ecco, tutto cio' sta scritto dinanzi a me; io non mi tacero', anzi vi daro' la retribuzione, si, vi versero' in seno la retribuzione Isaia 65:7 delle iniquita' vostre, dice l'Eterno, e al tempo stesso delle iniquita' dei vostri padri, che hanno fatto fumare profumi sui monti e mi hanno oltraggiato sui colli; io misurero' loro in seno il salario della loro condotta passata. Isaia 65:8 Cosi parla l'Eterno: Come quando si trova del succo nel grappolo si dice: 'Non lo distruggere perche' li v'e' una benedizione', cosi faro' io, per amor de' miei servi, e non distruggero' tutto. Isaia 65:9 Io faro' uscire da Giacobbe una progenie e da Giuda un erede dei miei monti; e i miei eletti possederanno il paese, e i miei servi v'abiteranno. Isaia 65:10 Saron sara' un chiuso di greggi, e la valle d'Acor, un luogo di riposo alle mandre, per il mio popolo che m'avra' cercato. Isaia 65:11 Ma voi, che abbandonate l'Eterno, che dimenticate il monte mio santo, che apparecchiate la mensa a Gad ed empite la coppa del vin profumato a Meni, Isaia 65:12 io vi destino alla spada, e vi chinerete tutti per essere scannati; poiche' io ho chiamato, e voi non avete risposto; ho parlato, e voi non avete dato ascolto; ma avete fatto cio' ch'e' male agli occhi miei, e avete preferito cio' che mi dispiace. Isaia 65:13 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, i miei servi mangeranno, ma voi avrete fame; ecco, i miei servi berranno, ma voi avrete sete; ecco, i miei servi gioiranno, ma voi sarete confusi; Isaia 65:14 ecco, i miei servi canteranno per la gioia del loro cuore, ma voi griderete per l'angoscia del cuor vostro, e urlerete perche' avrete lo spirito affranto. Isaia 65:15 E lascerete il vostro nome come una imprecazione fra i miei eletti: 'Cosi il Signore, l'Eterno, faccia morir te!'; ma Egli dara' ai suoi servi un altro nome, Isaia 65:16 in guisa che chi s'augurera' d'esser benedetto nel paese, lo fara' per l'Iddio di verita', e colui che giurera' nel paese, giurera' per l'Iddio di verita'; perche' le afflizioni di prima saran dimenticate, e saranno nascoste agli occhi miei. Isaia 65:17 Poiche', ecco, io creo de' nuovi cieli e una nuova terra; non ci si ricordera' piu' delle cose di prima; esse non torneranno piu' in memoria. Isaia 65:18 Rallegratevi, si, festeggiate in perpetuo per quanto io sto per creare; poiche', ecco, io creo Gerusalemme per il gaudio, e il suo popolo per la gioia. Isaia 65:19 Ed io festeggero' a motivo di Gerusalemme, e gioiro' del mio popolo; quivi non si udran piu' voci di pianto ne' gridi d'angoscia; Isaia 65:20 non vi sara' piu', in avvenire, bimbo nato per pochi giorni, ne' vecchio che non compia il numero de' suoi anni; chi morra' a cent'anni morra' giovane, e il peccatore sara' colpito dalla maledizione a cent'anni. Isaia 65:21 Essi costruiranno case e le abiteranno; pianteranno vigne e ne mangeranno il frutto. Isaia 65:22 Non costruiranno piu' perche' un altro abiti, non pianteranno piu' perche' un altro mangi; poiche' i giorni del mio popolo saran come i giorni degli alberi; e i miei eletti godranno a lungo dell'opera delle loro mani. Isaia 65:23 Non si affaticheranno invano, e non avranno piu' figliuoli per vederli morire a un tratto; poiche' saranno la progenie dei benedetti dall'Eterno, e i loro rampolli staran con essi. Isaia 65:24 E avverra' che, prima che mi invochino, io rispondero'; parleranno ancora, che gia' li avro' esauditi. Isaia 65:25 Il lupo e l'agnello pasceranno assieme, il leone mangera' la paglia come il bue, e il serpente si nutrira' di polvere. Non si fara' piu' danno ne' guasto su tutto il mio monte santo, dice l'Eterno. La nuova Gerusalemme. Giudizio degli empi e loro esclusione dalla salvezza Isaia 66:1 Cosi parla l'Eterno: Il cielo e' il mio trono, e la terra e' lo sgabello de' miei piedi; qual casa mi potreste voi edificare? e qual potrebb'essere il luogo del mio riposo? Isaia 66:2 Tutte queste cose le ha fatte la mia mano, e cosi son tutte venute all'esistenza, dice l'Eterno. Ecco su chi io posero' lo sguardo: su colui ch'e' umile, che ha lo spirito contrito, e trema alla mia parola. Isaia 66:3 Chi immola un bue e' come se uccidesse un uomo; chi sacrifica un agnello, come se accoppasse un cane; chi presenta un'oblazione, come se offrisse sangue di porco; chi fa un profumo d'incenso, come se benedicesse un idolo. Come costoro hanno scelto le lor proprie vie e l'anima loro prende piacere nelle loro abominazioni, Isaia 66:4 cosi scegliero' io la loro sventura, e faro' piombar loro addosso quel che paventano; poiche' io ho chiamato, e nessuno ha risposto; ho parlato, ed essi non han dato ascolto; ma han fatto cio' ch'e' male agli occhi miei, e han preferito cio' che mi dispiace. Isaia 66:5 Ascoltate la parola dell'Eterno, voi che tremate alla sua parola. I vostri fratelli che vi odiano e vi scacciano a motivo del mio nome, dicono: 'Si mostri l'Eterno nella sua gloria, onde possiam mirare la vostra gioia!' Ma essi saran confusi. Isaia 66:6 Uno strepito esce dalla citta', un clamore viene dal tempio. e' la voce dell'Eterno, che da' la retribuzione ai suoi nemici. Isaia 66:7 Prima di provar le doglie del parto, ella ha partorito; prima che le venissero i dolori, ha dato alla luce un maschio. Isaia 66:8 Chi ha udito mai cosa siffatta? chi ha mai veduto alcun che di simile? Un paese nasce egli in un giorno? una nazione vien essa alla luce in una volta? Ma Sion, non appena ha sentito le doglie, ha subito partorito i suoi figli. Isaia 66:9 Io che preparo la nascita non farei partorire? dice l'Eterno; Io che fo partorire chiuderei il seno materno? dice il tuo Dio. Isaia 66:10 Rallegratevi con Gerusalemme e festeggiate a motivo di lei, o voi tutti che l'amate! Giubilate grandemente con lei, o voi tutti che siete in lutto per essa! Isaia 66:11 onde siate allattati e saziati al seno delle sue consolazioni; onde beviate a lunghi sorsi e con delizia l'abbondanza della sua gloria. Isaia 66:12 Poiche' cosi parla l'Eterno: Ecco, io dirigero' la pace verso di lei come un fiume, e la ricchezza delle nazioni come un torrente che straripa, e voi sarete allattati, sarete portati in braccio, carezzati sulle ginocchia. Isaia 66:13 Come un uomo cui sua madre consola, cosi io consolero' voi, e sarete consolati in Gerusalemme. Isaia 66:14 Voi lo vedrete; il vostro cuore si rallegrera', e le vostre ossa, come l'erba, riprenderanno vigore; la mano dell'Eterno si fara' conoscere a pro dei suoi servi, e la sua indignazione, contro i suoi nemici. Isaia 66:15 Poiche' ecco, l'Eterno verra' nel fuoco, e i suoi carri saranno come l'uragano per dare la retribuzione della sua ira con furore, per eseguire le sue minacce con fiamme di fuoco. Isaia 66:16 Poiche' l'Eterno esercitera' il suo giudizio col fuoco e colla sua spada, contro ogni carne; e gli uccisi dall'Eterno saranno molti. Isaia 66:17 Quelli che si santificano e si purificano per andar nei giardini dietro all'idolo ch'e' quivi in mezzo, quelli che mangiano carne di porco, cose esecrande e dei topi, saranno tutti quanti consumati, dice l'Eterno. Isaia 66:18 Io conosco le loro opere e i loro pensieri; il tempo e' giunto per raccogliere tutte le nazioni e tutte le lingue; ed esse verranno, e vedranno la mia gloria. Isaia 66:19 Ed io mettero' un segnale fra loro, e mandero' degli scampati di fra loro alle nazioni, a Tarsis, a Pul e a Lud che tiran d'arco, a Tubal e a Javan, alle isole lontane che non han mai udito la mia fama e non han mai veduta la mia gloria; ed essi proclameranno la mia gloria fra le nazioni. Isaia 66:20 E ricondurranno tutti i vostri fratelli, di fra tutte le nazioni, come un'offerta all'Eterno, su cavalli, su carri, su lettighe, su muli, su dromedari, al monte mio santo, a Gerusalemme, dice l'Eterno, nel modo che i figliuoli d'Israele portano le loro offerte in un vaso puro alla casa dell'Eterno. Isaia 66:21 E di tra loro ne prendero' pure per sacerdoti e per Leviti, dice l'Eterno. Isaia 66:22 Poiche' come i nuovi cieli e la nuova terra ch'io sto per creare sussisteranno stabili dinanzi a me, dice l'Eterno, cosi sussisteranno la vostra progenie, e il vostro nome. Isaia 66:23 E avverra' che, di novilunio in novilunio e di sabato in sabato, ogni carne verra' a prostrarsi dinanzi a me, dice l'Eterno. Isaia 66:24 E quando gli adoratori usciranno, vedranno i cadaveri degli uomini che si son ribellati a me; poiche' il loro verme non morra', e il loro fuoco non si estinguera'; e saranno in orrore ad ogni carne.Geremia 1:1-52:34 Vocazione di Geremia Geremia 1:1 Parole di Geremia, figliuolo di Hilkia, uno dei sacerdoti che stavano ad Anatoth, nel paese di Beniamino. Geremia 1:2 La parola dell'Eterno gli fu rivolta al tempo di Giosia, figliuolo d'Amon, re di Giuda, l'anno tredicesimo del suo regno, e al tempo di Jehoiakim, Geremia 1:3 figliuolo di Giosia, re di Giuda, sino alla fine dell'anno undecimo di Sedechia, figliuolo di Giosia, re di Giuda, fino a quando Gerusalemme fu menata in cattivita', il che avvenne nel quinto mese. Geremia 1:4 La parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: Geremia 1:5 'Prima ch'io ti avessi formato nel seno di tua madre, io t'ho conosciuto; e prima che tu uscissi dal suo seno, io t'ho consacrato e t'ho costituito profeta delle nazioni'. Geremia 1:6 E io risposi: 'Ahime', Signore, Eterno, io non so parlare, poiche' non sono che un fanciullo'. Geremia 1:7 Ma l'Eterno mi disse: 'Non dire: - Sono un fanciullo, - poiche' tu andrai da tutti quelli ai quali ti mandero', e dirai tutto quello che io ti comandero'. Geremia 1:8 Non li temere, perche' io son teco per liberarti, dice l'Eterno'. Geremia 1:9 Poi l'Eterno stese la mano e mi tocco' la bocca; e l'Eterno disse: 'Ecco, io ho messo le mie parole nella tua bocca. Geremia 1:10 Vedi, io ti costituisco oggi sulle nazioni e sopra i regni, per svellere, per demolire, per abbattere, per distruggere, per edificare e per piantare'. Geremia 1:11 Poi la parola dell'Eterno mi fu rivolta, dicendo: - 'Geremia, che vedi?' Io risposi: 'Vedo un ramo di mandorlo'. E l'Eterno mi disse: Geremia 1:12 'Hai veduto bene, poiche' io vigilo sulla mia parola per mandarla ad effetto'. Geremia 1:13 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta per la seconda volta, dicendo: 'Che vedi?' Io risposi: 'Vedo una caldaia che bolle ed ha la bocca vo'lta dal settentrione in qua'. E l'Eterno mi disse: Geremia 1:14 'Dal settentrione verra' fuori la calamita' su tutti gli abitanti del paese. Geremia 1:15 Poiche', ecco, io sto per chiamare tutti i popoli dei regni del settentrione, dice l'Eterno; essi verranno, e porranno ognuno il suo trono all'ingresso delle porte di Gerusalemme, contro tutte le sue mura all'intorno, e contro tutte le citta' di Giuda. Geremia 1:16 E pronunziero' i miei giudizi contro di loro, a motivo di tutta la loro malvagita', perche' m'hanno abbandonato e hanno offerto il loro profumo ad altri de'i e si son prostrati dinanzi all'opera delle loro mani. Geremia 1:17 Tu dunque, cingiti i lombi, le'vati, e di' loro tutto quello che io ti comandero'. Non ti sgomentare per via di loro, ond'io non ti renda sgomento in loro presenza. Geremia 1:18 Ecco, oggi io ti stabilisco come una citta' fortificata, come una colonna di ferro e come un muro di rame contro tutto il paese, contro i re di Giuda, contro i suoi principi, contro i suoi sacerdoti e contro il popolo del paese. Geremia 1:19 Essi ti faranno la guerra, ma non ti vinceranno, perche' io son teco per liberarti, dice l'Eterno'. Rimproveri al popolo d'Israele Geremia 2:1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta, dicendo: Va', e grida agli orecchi di Gerusalemme: Geremia 2:2 Cosi dice l'Eterno: Io mi ricordo dell'affezione che avevi per me quand'eri giovane, del tuo amore quand'eri fidanzata, allorche' tu mi seguivi nel deserto, in una terra non seminata. Geremia 2:3 Israele era consacrato all'Eterno, le primizie della sua rendita; tutti quelli che lo divoravano si rendevan colpevoli, e la calamita' piombava su loro, dice l'Eterno. Geremia 2:4 Ascoltate la parola dell'Eterno, o casa di Giacobbe, e voi tutte le famiglie della casa d'Israele! Geremia 2:5 Cosi parla l'Eterno: Quale iniquita' hanno trovata i vostri padri in me, che si sono allontanati da me, e sono andati dietro alla vanita', e son diventati essi stessi vanita'? Geremia 2:6 Essi non hanno detto: 'Dov'e' l'Eterno che ci ha tratti fuori dal paese d'Egitto, che ci ha menati per il deserto, per un paese di solitudine e di crepacci, per un paese d'aridita' e d'ombra di morte, per un paese per il quale nessuno passo' mai e dove non abito' mai nessuno?' Geremia 2:7 E io v'ho condotti in un paese ch'e' un frutteto, perche' ne mangiaste i frutti ed i buoni prodotti; ma voi, quando vi siete entrati, avete contaminato il mio paese e avete fatto della mia eredita' un'abominazione. Geremia 2:8 I sacerdoti non hanno detto: 'Dov'e' l'Eterno?' i depositari della legge non m'hanno conosciuto, i pastori mi sono stati infedeli, i profeti hanno profetato nel nome di Baal, e sono andati dietro a cose che non giovano a nulla. Geremia 2:9 Percio' io contendero' ancora in giudizio con voi, dice l'Eterno, e contendero' coi figliuoli de' vostri figliuoli. Geremia 2:10 Passate dunque nelle isole di Kittim, e guardate! Mandate a Kedar e osservate bene, e guardate se avvenne mai qualcosa di simile! Geremia 2:11 V'ha egli una nazione che abbia cambiato i suoi de'i, quantunque non siano de'i? Ma il mio popolo ha cambiato la sua gloria per cio' che non giova a nulla. Geremia 2:12 O cieli, stupite di questo; inorridite e restate attoniti, dice l'Eterno. Geremia 2:13 Poiche' il mio popolo ha commesso due mali: ha abbandonato me, la sorgente d'acqua viva, e s'e' scavato delle cisterne, delle cisterne screpolate, che non tengono l'acqua. Geremia 2:14 Israele e' egli uno schiavo? e' egli uno schiavo nato in casa? Perche' dunque e' egli diventato una preda? Geremia 2:15 I leoncelli ruggono contro di lui, e fanno udire la loro voce, e riducono il suo paese in una desolazione; le sue citta' sono arse, e non vi son piu' abitanti. Geremia 2:16 Perfino gli abitanti di Nof e di Tahpanes ti divorano il cranio. Geremia 2:17 Tutto questo non ti succede egli perche' hai abbandonato l'Eterno, il tuo Dio, mentr'egli ti menava per la buona via? Geremia 2:18 E ora, che hai tu da fare sulla via che mena in Egitto per andare a bere l'acqua del Nilo? o che hai tu da fare sulla via che mena in Assiria per andare a bere l'acqua del fiume? Geremia 2:19 La tua propria malvagita' e' quella che ti castiga, e le tue infedelta' sono la tua punizione. Sappi dunque e vedi che mala ed amara cosa e' abbandonare l'Eterno, il tuo Dio, e il non aver di me alcun timore, dice il Signore, l'Eterno degli eserciti. Geremia 2:20 Gia' da lungo tempo tu hai spezzato il tuo giogo, rotti i tuoi legami, e hai detto: 'Non voglio piu' servire!' Ma sopra ogni alto colle e sotto ogni albero verdeggiante ti sei buttata giu' come una prostituta. Geremia 2:21 Eppure, io t'avevo piantato come una nobile vigna tutta del miglior ceppo; come dunque mi ti sei mutato in rampolli degenerati di una vigna straniera? Geremia 2:22 Quand'anche tu ti lavassi col nitro e usassi molto sapone, la tua iniquita' lascerebbe una macchia dinanzi a me, dice il Signore, l'Eterno. Geremia 2:23 Come puoi tu dire: 'Io non mi son contaminata, non sono andata dietro ai Baal?' Guarda i tuoi passi nella valle, riconosci quello che hai fatto, dromedaria leggera e vagabonda! Geremia 2:24 Asina selvatica, avvezza al deserto, che aspira l'aria nell'ardore della sua passione, chi le impedira' di soddisfare la sua brama? Tutti quelli che la cercano non hanno da affaticarsi; la trovano nel suo mese. Geremia 2:25 Guarda che il tuo piede non si scalzi e che la tua gola non s'inaridisca! Ma tu hai detto: 'Non c'e' rimedio; no, io amo gli stranieri, e andro' dietro a loro!' Geremia 2:26 Come il ladro e' confuso quand'e' co'lto sul fatto, cosi son confusi quelli della casa d'Israele: essi, i loro re, i loro capi, i loro sacerdoti e i loro profeti, Geremia 2:27 i quali dicono al legno: 'Tu sei mio padre', e alla pietra: 'Tu ci hai dato la vita!' Poich'essi m'han voltato le spalle e non la faccia; ma nel tempo della loro sventura dicono: 'Le'vati e salvaci!' Geremia 2:28 E dove sono i tuoi de'i che ti sei fatti? Si le'vino, se ti posson salvare nel tempo della tua sventura! Perche', o Giuda, tu hai tanti de'i quante citta'. Geremia 2:29 Perche' contendereste meco? Voi tutti mi siete stati infedeli, dice l'Eterno. Geremia 2:30 Invano ho colpito i vostri figliuoli; non ne hanno ricevuto correzione; la vostra spada ha divorato i vostri profeti, come un leone distruttore. Geremia 2:31 O generazione, considera la parola dell'Eterno! Son io stato un deserto per Israele? o un paese di fitte tenebre? Perche' dice il mio popolo: 'Noi siamo liberi, non vogliamo tornar piu' a te?' Geremia 2:32 La fanciulla puo' essa dimenticare i suoi ornamenti, o la sposa la sua cintura? Eppure, il mio popolo ha dimenticato me, da giorni innumerevoli. Geremia 2:33 Come sei brava a trovar la via per correr dietro ai tuoi amori! Perfino alle male femmine hai insegnato i tuoi modi! Geremia 2:34 Fino nei lembi della tua veste si trova il sangue di poveri innocenti, che tu non hai co'lto in flagrante delitto di scasso; Geremia 2:35 eppure, dopo tutto questo, tu dici: 'Io sono innocente; certo, l'ira sua s'e' stornata da me'. Ecco, io entrero' in giudizio con te, perche' hai detto: 'Non ho peccato'. Geremia 2:36 Perche' hai tanta premura di mutare il tuo cammino? Anche dall'Egitto riceverai confusione, come gia' l'hai ricevuta dall'Assiria. Geremia 2:37 Anche di la' uscirai con le mani sul capo; perche' l'Eterno rigetta quelli ne' quali tu confidi, e tu non riuscirai nel tuo intento per loro mezzo. Geremia 3:1 L'Eterno dice: Se un uomo ripudia la sua moglie e questa se ne va da lui e si marita a un altro, quell'uomo torna egli forse ancora da lei? Il paese stesso non ne sarebb'egli tutto profanato? E tu, che ti sei prostituita con molti amanti, ritorneresti a me? dice l'Eterno. Geremia 3:2 Alza gli occhi verso le alture, e guarda: Dov'e' che non ti sei prostituita? Tu sedevi per le vie ad aspettare i passanti, come fa l'Arabo nel deserto, e hai contaminato il paese con le tue prostituzioni e con le tue malvagita'. Geremia 3:3 Percio' le grandi piogge sono state trattenute, e non v'e' stata pioggia di primavera; ma tu hai avuto una fronte da prostituta, e non hai voluto vergognarti. Geremia 3:4 E ora, non e' egli vero? tu gridi a me: 'Padre mio, tu sei stato l'amico della mia giovinezza! Geremia 3:5 Sara' egli adirato in perpetuo? Serbera' egli la sua ira sino alla fine?' Ecco, tu parli cosi, ma intanto commetti a tutto potere delle male azioni! Esortazioni al pentimento Geremia 3:6 L'Eterno mi disse al tempo del re Giosia: 'Hai tu veduto quello che la infedele Israele ha fatto? e' andata sopra ogni alto monte e sotto ogni albero verdeggiante, e quivi s'e' prostituita. Geremia 3:7 Io dicevo: Dopo che avra' fatto tutte queste cose, essa tornera' a me; ma non e' ritornata; e la sua sorella, la perfida Giuda, l'ha visto. Geremia 3:8 E benche' io avessi ripudiato l'infedele Israele a cagione di tutti i suoi adulteri e le avessi dato la sua lettera di divorzio, ho visto che la sua sorella, la perfida Giuda, non ha avuto alcun timore, ed e' andata a prostituirsi anch'essa. Geremia 3:9 Col rumore delle sue prostituzioni Israele ha contaminato il paese, e ha commesso adulterio con la pietra e col legno; Geremia 3:10 e nonostante tutto questo, la sua perfida sorella non e' tornata a me con tutto il suo cuore, ma con finzione, dice l'Eterno'. Geremia 3:11 E l'Eterno mi disse: 'La infedele Israele s'e' mostrata piu' giusta della perfida Giuda'. Geremia 3:12 Va', proclama queste parole verso il settentrione, e di': Torna, o infedele Israele, dice l'Eterno; io non vi mostrero' un viso accigliato, giacche' io son misericordioso, dice l'Eterno, e non serbo l'ira in perpetuo. Geremia 3:13 Soltanto riconosci la tua iniquita': tu sei stata infedele all'Eterno, al tuo Dio, hai vo'lto qua e la' i tuoi passi verso gli stranieri, sotto ogni albero verdeggiante, e non hai dato ascolto alla mia voce, dice l'Eterno. Geremia 3:14 Tornate o figliuoli traviati, dice l'Eterno, poiche' io sono il vostro signore, e vi prendero', uno da una citta', due da una famiglia, e vi ricondurro' a Sion; Geremia 3:15 e vi daro' dei pastori secondo il mio cuore, che vi pasceranno con conoscenza e con intelligenza. Geremia 3:16 E quando sarete moltiplicati e avrete fruttato nel paese, allora, dice l'Eterno, non si dira' piu': 'L'arca del patto dell'Eterno!' non vi si pensera' piu', non la si menzionera' piu', non la si rimpiangera' piu', non se ne fara' un'altra. Geremia 3:17 Allora Gerusalemme sara' chiamata 'il trono dell'Eterno'; tutte le nazioni si raduneranno a Gerusalemme nel nome dell'Eterno, e non cammineranno piu' secondo la caparbieta' del loro cuore malvagio. Geremia 3:18 In quei giorni, la casa di Giuda camminera' con la casa d'Israele, e verranno assieme dal paese del settentrione al paese ch'io detti in eredita' ai vostri padri. Geremia 3:19 Io avevo detto: 'Oh qual posto ti daro' tra i miei figliuoli! Che paese delizioso ti daro'! la piu' bella eredita' delle nazioni!' Avevo detto: 'Tu mi chiamerai: - Padre mio! - e non cesserai di seguirmi'. Geremia 3:20 Ma, proprio come una donna e' infedele al suo amante, cosi voi mi siete stati infedeli, o casa d'Israele! dice l'Eterno. Geremia 3:21 Una voce s'e' fatta udire sulle alture; sono i pianti, le supplicazioni de' figliuoli d'Israele, perche' hanno pervertito la loro via, hanno dimenticato l'Eterno, il loro Dio. Geremia 3:22 'Tornate, o figliuoli traviati, io vi guariro' dei vostri traviamenti!' 'Eccoci, noi veniamo a te, perche' tu sei l'Eterno, il nostro Dio. Geremia 3:23 Si, certo, vano e' il soccorso che s'aspetta dalle alture, dalle feste strepitose sui monti; si, nell'Eterno, nel nostro Dio, sta la salvezza d'Israele. Geremia 3:24 Quella vergogna, che son gl'idoli, ha divorato il prodotto della fatica de' nostri padri fin dalla nostra giovinezza, le loro pecore e i loro buoi, i loro figliuoli e le loro figliuole. Geremia 3:25 Giaciamoci nella nostra vergogna e ci copra la nostra ignominia! poiche' abbiam peccato contro l'Eterno, il nostro Dio: noi e i nostri padri, dalla nostra fanciullezza fino a questo giorno; e non abbiam dato ascolto alla voce dell'Eterno, ch'e' il nostro Dio'. Geremia 4:1 O Israele, se tu torni, dice l'Eterno, se tu torni a me, e se togli dal mio cospetto le tue abominazioni, se non vai piu' vagando qua e la' Geremia 4:2 e giuri per l'Eterno che vive! con verita', con rettitudine e con giustizia, allora le nazioni saranno benedette in te, e in te si glorieranno. Geremia 4:3 Poiche' cosi parla l'Eterno a quei di Giuda e di Gerusalemme: Dissodatevi un campo nuovo, e non seminate fra le spine! Geremia 4:4 Circoncidetevi per l'Eterno, circoncidete i vostri cuori, o uomini di Giuda e abitanti di Gerusalemme, affinche' il mio furore non scoppi come un fuoco, e non si infiammi si che nessuno possa spegnerlo, a motivo della malvagita' delle vostre azioni! Annunzio d'una invasione straniera Geremia 4:5 Annunziate in Giuda, bandite questo in Gerusalemme, e dite: 'Suonate le trombe nel paese!' gridate forte e dite: 'Adunatevi ed entriamo nelle citta' forti!' Geremia 4:6 Alzate la bandiera verso Sion, cercate un rifugio, non vi fermate, perch'io faccio venire dal settentrione una calamita' e una grande rovina. Geremia 4:7 Un leone balza fuori dal folto del bosco, e un distruttore di nazioni s'e' messo in via, ha lasciato il suo luogo, per ridurre il tuo paese in desolazione, si che le tue citta' saranno rovinate e prive d'abitanti. Geremia 4:8 Percio', cingetevi di sacchi, fate cordoglio, mandate lamenti! perche' l'ardente ira dell'Eterno non s'e' stornata da noi. Geremia 4:9 E in quel giorno avverra', dice l'Eterno, che il cuore del re e il cuore de' capi verranno meno, i sacerdoti saranno attoniti, e i profeti stupefatti. Geremia 4:10 Allora io dissi: 'Ahi! Signore, Eterno! tu hai dunque ingannato questo popolo e Gerusalemme dicendo: Voi avrete pace mentre la spada penetra fino all'anima'. Geremia 4:11 In quel tempo si dira' a questo popolo e a Gerusalemme: Un vento ardente viene dalle alture del deserto verso la figliuola del mio popolo, non per vagliare, non per nettare il grano; Geremia 4:12 un vento anche piu' impetuoso di quello verra' da parte mia; ora anch'io pronunziero' la sentenza contro di loro. Geremia 4:13 Ecco, l'invasore sale come fan le nuvole, e i suoi carri sono come un turbine; i suoi cavalli son piu' rapidi delle aquile. 'Guai a noi! poiche' siam devastati!' Geremia 4:14 O Gerusalemme, netta il tuo cuore dalla malvagita', affinche' tu sia salvata. Fino a quando albergheranno in te i tuoi pensieri iniqui? Geremia 4:15 Poiche' una voce che viene da Dan annunzia la calamita', e la bandisce dai colli d'Efraim. Geremia 4:16 'Avvertitene le nazioni, fatelo sapere a Gerusalemme: degli assedianti vengono da un paese lontano, e mandan le loro grida contro le citta' di Giuda'. Geremia 4:17 Si son posti contro Gerusalemme da ogni lato, a guisa di guardie d'un campo, perch'ella s'e' ribellata contro di me, dice l'Eterno. Geremia 4:18 Il tuo procedere e le tue azioni t'hanno attirato queste cose; quest'e' il frutto della tua malvagita'; si, e' amaro; si, e' cosa che t'arriva al cuore. Geremia 4:19 Le mie viscere! le mie viscere! Io sento un gran dolore! Oh le pareti del mio cuore! Il mio cuore mi batte in petto! Io non posso tacermi; poiche', anima mia, tu odi il suon della tromba, il grido di guerra. Geremia 4:20 S'annunzia rovina sopra rovina, poiche' tutto il paese e' devastato. Le mie tende sono distrutte ad un tratto, i miei padiglioni, in un attimo. Geremia 4:21 Fino a quando vedro' la bandiera e udro' il suon della tromba? Geremia 4:22 Veramente il mio popolo e' stolto, non mi conosce; son de' figliuoli insensati, e non hanno intelligenza; sono sapienti per fare il male; ma il bene non lo sanno fare. Geremia 4:23 Io guardo la terra, ed ecco e' desolata e deserta; i cieli, e son senza luce. Geremia 4:24 Guardo i monti, ed ecco tremano, e tutti i colli sono agitati. Geremia 4:25 Guardo, ed ecco non c'e' uomo, e tutti gli uccelli del cielo son volati via. Geremia 4:26 Guardo, ed ecco il Carmelo e' un deserto, e tutte le sue citta' sono abbattute dinanzi all'Eterno, dinanzi all'ardente sua ira. Geremia 4:27 Poiche' cosi parla l'Eterno: Tutto il paese sara' desolato, ma io non lo finiro' del tutto. Geremia 4:28 A motivo di questo, la terra fa cordoglio, e i cieli di sopra s'oscurano; perche' io l'ho detto, l'ho stabilito, e non me ne pento, e non mi ritrattero'. Geremia 4:29 Al rumore dei cavalieri e degli arcieri tutte le citta' sono in fuga; tutti entrano nel folto de' boschi, montano sulle rocce; tutte le citta' sono abbandonate, e non v'e' piu' alcun abitante. Geremia 4:30 E tu che stai per esser devastata, che fai? Hai un bel vestirti di scarlatto, un bel metterti i tuoi ornamenti d'oro, un bell'ingrandirti gli occhi col belletto! Invano t'abbellisci; i tuoi amanti ti sprezzano, voglion la tua vita. Geremia 4:31 Poiche' io odo de' gridi come di donna ch'e' nei dolori; un'angoscia come quella di donna nel suo primo parto; e' la voce della figliuola di Sion, che sospira ansimando e stende le mani: 'Ahi me lassa! che l'anima mia vien meno dinanzi agli uccisori'. Geremia 5:1 Andate attorno per le vie di Gerusalemme, e guardate, e informatevi, e cercate per le sue piazze se vi trovate un uomo, se ve n'e' uno solo che operi giustamente, che cerchi la fedelta'; e io perdonero' Gerusalemme. Geremia 5:2 Anche quando dicono: 'Com'e' vero che l'Eterno vive', e' certo che giurano il falso. Geremia 5:3 O Eterno, gli occhi tuoi non cercano essi la fedelta'? Tu li colpisci, e quelli non sentono nulla; tu li consumi, e quelli rifiutano di ricevere la correzione; essi han reso il loro volto piu' duro della roccia, rifiutano di convertirsi. Geremia 5:4 Io dicevo: 'Questi non son che i miseri; sono insensati perche' non conoscono la via dell'Eterno, la legge del loro Dio; Geremia 5:5 io andro' dai grandi e parlero' loro, perch'essi conoscono la via dell'Eterno, la legge del loro Dio'; ma anch'essi tutti quanti hanno spezzato il giogo, hanno rotto i legami. Geremia 5:6 Percio' il leone della foresta li uccide, il lupo del deserto li distrugge, il leopardo sta in agguato presso le loro citta'; chiunque ne uscira' sara' sbranato, perche' le loro trasgressioni son numerose, le loro infedelta' sono aumentate. Geremia 5:7 Perche' ti perdonerei io? I tuoi figliuoli m'hanno abbandonato, e giurano per degli de'i che non esistono. Io li ho satollati ed essi si danno all'adulterio, e s'affollano nelle case di prostituzione. Geremia 5:8 Sono come tanti stalloni ben pasciuti ed ardenti; ognun d'essi nitrisce dietro la moglie del prossimo. Geremia 5:9 Non li punirei io per queste cose? dice l'Eterno; e l'anima mia non si vendicherebbe d'una simile nazione? Geremia 5:10 Salite sulle sue mura e distruggete, ma non la finite del tutto; portate via i suoi tralci, perche' non son dell'Eterno! Geremia 5:11 Poiche' la casa d'Israele e la casa di Giuda m'hanno tradito, dice l'Eterno. Geremia 5:12 Rinnegano l'Eterno, e dicono: 'Non esiste; nessun male ci verra' addosso, noi non vedremo ne' spada ne' fame; Geremia 5:13 i profeti non sono che vento, e nessuno parla in essi. Quel che minacciano sia fatto a loro!' Geremia 5:14 Percio' cosi parla l'Eterno, l'Iddio degli eserciti: Perche' avete detto quelle parole, ecco, io faro' che la parola mia sia come fuoco nella tua bocca, che questo popolo sia come legno, e che quel fuoco lo divori. Geremia 5:15 Ecco, io faccio venire da lungi una nazione contro di voi, o casa d'Israele, dice l'Eterno; una nazione valorosa, una nazione antica, una nazione della quale tu non conosci la lingua e non intendi le parole. Geremia 5:16 Il suo turcasso e' un sepolcro aperto; tutti quanti son dei prodi. Geremia 5:17 Essa divorera' le tue me'ssi e il tuo pane, divorera' i tuoi figliuoli e le tue figliuole, divorera' le tue pecore e i tuoi buoi, divorera' le tue vigne e i tuoi fichi; abbattera' con la spada le tue citta' forti nelle quali confidi. Geremia 5:18 Ma anche in quei giorni, dice l'Eterno, io non ti finiro' del tutto. Geremia 5:19 E quando direte: 'Perche' l'Eterno, il nostro Dio, ci ha egli fatto tutto questo?' tu risponderai loro: 'Come voi m'avete abbandonato e avete servito degli de'i stranieri nel vostro paese, cosi servirete degli stranieri in un paese che non e' vostro'. Geremia 5:20 Annunziate questo alla casa di Giacobbe, banditelo in Giuda, e dite: Geremia 5:21 Ascoltate ora questo, o popolo stolto e senza cuore, che ha occhi e non vede, che ha orecchi e non ode. Geremia 5:22 Non mi temerete voi? dice l'Eterno; non temerete voi dinanzi a me che ho posto la rena per limite al mare, barriera eterna, ch'esso non oltrepassera' mai? I suoi flutti s'agitano, ma sono impotenti; muggono, ma non la sormontano. Geremia 5:23 Ma questo popolo ha un cuore indocile e ribelle; si voltano indietro e se ne vanno. Geremia 5:24 Non dicono in cuor loro: 'Temiamo l'Eterno, il nostro Dio, che da' la pioggia a suo tempo: la pioggia della prima e dell'ultima stagione, che ci mantiene le settimane fissate per la mietitura'. Geremia 5:25 Le vostre iniquita' hanno sconvolto queste cose, e i vostri peccati v'han privato del benessere. Geremia 5:26 Poiche' fra il mio popolo si trovan degli empi che spiano, come uccellatori in agguato; essi tendon tranelli, acchiappano uomini. Geremia 5:27 Come una gabbia e' piena d'uccelli, cosi le loro case son piene di frode; percio' diventan grandi e s'arricchiscono. Geremia 5:28 Ingrassano, hanno il volto lucente, oltrepassano ogni limite di male. Non difendono la causa, la causa dell'orfano, eppur prosperano; e non fanno giustizia nei processi de' poveri. Geremia 5:29 E non punirei io queste cose? dice l'Eterno; e l'anima mia non si vendicherebbe di una simile nazione? Geremia 5:30 Cose spaventevoli e orride si fanno nel paese: Geremia 5:31 i profeti profetano bugiardamente; i sacerdoti governano agli ordini de' profeti; e il mio popolo ha piacere che sia cosi. E che farete voi quando verra' la fine? Geremia 6:1 O figliuoli di Beniamino, cercate un rifugio lungi dal mezzo di Gerusalemme, e sonate la tromba in Tekoa, e innalzate un segnale su Bethkerem! perche' dal settentrione s'avanza una calamita', una grande ruina. Geremia 6:2 La bella, la voluttuosa figliuola di Sion io la distruggo! Geremia 6:3 Verso di lei vengono de' pastori coi loro greggi; essi piantano le loro tende intorno a lei; ognun d'essi bruca dal suo lato. Geremia 6:4 'Preparate l'attacco contro di lei; levatevi, saliamo in pien mezzodi!' 'Guai a noi! che' il giorno declina, e le ombre della sera s'allungano!' Geremia 6:5 'Levatevi, saliamo di notte, e distruggiamo i suoi palazzi!' Geremia 6:6 Poiche' cosi parla l'Eterno degli eserciti: Abbattete i suoi alberi, ed elevate un bastione contro Gerusalemme; quella e' la citta' che dev'esser punita; dovunque, in mezzo a lei, non v'e' che oppressione. Geremia 6:7 Come un pozzo fa scaturire le sue acque, cosi ella fa scaturire la sua malvagita'; in lei non si sente parlar che di violenza e di rovina; dinanzi a me stanno continuamente sofferenze e piaghe. Geremia 6:8 Correggiti, o Gerusalemme, affinche' l'anima mia non si alieni da te, e io non faccia di te un deserto, una terra disabitata! Geremia 6:9 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Il resto d'Israele sara' interamente racimolato come una vigna; mettivi e rimettivi la mano, come fa il vendemmiatore sui tralci. Geremia 6:10 A chi parlero' io, chi prendero' a testimonio perche' m'ascolti? Ecco, l'orecchio loro e' incirconciso, ed essi sono incapaci di prestare attenzione; ecco, la parola dell'Eterno e' diventata per loro un obbrobrio, e non vi trovano piu' alcun piacere. Geremia 6:11 Ma io son pieno del furore dell'Eterno; sono stanco di contenermi. Rive'rsalo ad un tempo sui bambini per la strada e sulle adunate dei giovani; poiche' il marito e la moglie, il vecchio e l'uomo carico d'anni saranno tutti presi. Geremia 6:12 Le loro case saran passate ad altri; e cosi pure i loro campi e le loro mogli; poiche' io stendero' la mia mano sugli abitanti del paese, dice l'Eterno. Geremia 6:13 Perche' dal piu' piccolo al piu' grande, son tutti quanti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. Geremia 6:14 Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo; dicono: 'Pace, pace', mentre pace non v'e'. Geremia 6:15 Saranno confusi perche' commettono delle abominazioni; non si vergognano affatto, non sanno che cosa sia arrossire; percio' cadranno fra quelli che cadono; quand'io li visitero' saranno rovesciati, dice l'Eterno. Geremia 6:16 Cosi dice l'Eterno: Fermatevi sulle vie, e guardate, e domandate quali siano i sentieri antichi, dove sia la buona strada, e incamminatevi per essa; e voi troverete riposo alle anime vostre! Ma quelli rispondono: 'Non c'incammineremo per essa!' Geremia 6:17 Io ho posto presso a voi delle sentinelle: 'State attenti al suon della tromba!' Ma quelli rispondono: 'Non staremo attenti'. Geremia 6:18 Percio', ascoltate, o nazioni! Sappiate, o assemblea de' popoli, quello che avverra' loro. Geremia 6:19 Ascolta, o terra! Ecco, io fo venire su questo popolo una calamita', frutto de' loro pensieri; perche' non hanno prestato attenzione alle mie parole; e quanto alla mia legge, l'hanno rigettata. Geremia 6:20 Che m'importa dell'incenso che viene da Seba, della canna odorosa che vien dal paese lontano? I vostri olocausti non mi sono graditi, e i vostri sacrifizi non mi piacciono. Geremia 6:21 Percio' cosi parla l'Eterno: Ecco, io porro' dinanzi a questo popolo delle pietre d'intoppo, nelle quali inciamperanno assieme padri e figliuoli, vicini ed amici, e periranno. Geremia 6:22 Cosi parla l'Eterno: Ecco, un popolo viene dal paese di settentrione, e una grande nazione si muove dalle estremita' della terra. Geremia 6:23 Essi impugnano l'arco ed il dardo; son crudeli, non hanno pieta'; la loro voce e' come il muggito del mare; montan cavalli; son pronti a combattere come un solo guerriero, contro di te, o figliuola di Sion. Geremia 6:24 Noi ne abbiamo udito la fama, e le nostre mani si sono infiacchite; l'angoscia ci coglie, un dolore come di donna che partorisce. Geremia 6:25 Non uscite nei campi, non camminate per le vie, perche' la spada del nemico e' la', e il terrore d'ogn'intorno. Geremia 6:26 O figliuola del mio popolo, cingiti d'un sacco, avvoltolati nella cenere, prendi il lutto come per un figliuolo unico, fa' udire un amaro lamento, perche' il devastatore ci piomba addosso improvviso. Geremia 6:27 Io t'avevo messo fra il mio popolo come un saggiatore di metalli, perche' tu conoscessi e saggiassi la loro via. Geremia 6:28 Essi son tutti de' ribelli fra i ribelli, vanno attorno seminando calunnie, son rame e ferro, son tutti dei corrotti. Geremia 6:29 Il mantice soffia con forza, il piombo e' consumato dal fuoco; invano si cerca di raffinare, che' le scorie non si staccano. Geremia 6:30 Saranno chiamati: argento di rifiuto, perche' l'Eterno li ha rigettati. Censure e minacce Geremia 7:1 La parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno, dicendo: Geremia 7:2 Fermati alla porta della casa dell'Eterno, e quivi proclama questa parola: Ascoltate la parola dell'Eterno, o voi tutti uomini di Giuda ch'entrate per queste porte per prostrarvi dinanzi all'Eterno! Geremia 7:3 Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Emendate le vostre vie e le vostre opere, ed io vi faro' dimorare in questo luogo. Geremia 7:4 Non ponete la vostra fiducia in parole fallaci, dicendo: 'Questo e' il tempio dell'Eterno, il tempio dell'Eterno, il tempio dell'Eterno!' Geremia 7:5 Ma se emendate veramente le vostre vie e le vostre opere, se praticate sul serio la giustizia gli uni verso gli altri, Geremia 7:6 se non opprimete lo straniero, l'orfano e la vedova, se non spargete sangue innocente in questo luogo e non andate per vostra sciagura dietro ad altri de'i, Geremia 7:7 io altresi vi faro' abitare in questo luogo, nel paese che ho dato ai vostri padri in sempiterno. Geremia 7:8 Ecco, voi mettete la vostra fiducia in parole fallaci, che non giovano a nulla. Geremia 7:9 Come! Voi rubate, uccidete, commettete adulterī, giurate il falso, offrite profumi a Baal, andate dietro ad altri de'i che prima non conoscevate, Geremia 7:10 e poi venite a presentarvi davanti a me, in questa casa, sulla quale e' invocato il mio nome, e dite 'Siamo salvi!' - e cio' per compiere tutte queste abominazioni?! e' ella forse, agli occhi vostri, una spelonca di ladroni Geremia 7:11 questa casa sulla quale e' invocato il mio nome? Ecco, tutto questo io l'ho veduto, dice l'Eterno. Geremia 7:12 Andate dunque al mio luogo ch'era a Silo, dove avevo da prima stanziato il mio nome, e guardate come l'ho trattato, a motivo della malvagita' del mio popolo d'Israele. Geremia 7:13 Ed ora, poiche' avete commesso tutte queste cose, dice l'Eterno, poiche' v'ho parlato, parlato fin dal mattino, e voi non avete dato ascolto, poiche' v'ho chiamati e voi non avete risposto, Geremia 7:14 io trattero' questa casa, sulla quale e' invocato il mio nome e nella quale riponete la vostra fiducia, e il luogo che ho dato a voi e ai vostri padri, come ho trattato Silo; Geremia 7:15 e vi caccero' dal mio cospetto, come ho cacciato tutti i vostri fratelli, tutta la progenie d'Efraim. Geremia 7:16 E tu non intercedere per questo popolo, non innalzare per essi supplicazioni o preghiere, e non insistere presso di me, perche' non t'esaudiro'. Geremia 7:17 Non vedi tu quello che fanno nelle citta' di Giuda e nelle vie di Gerusalemme? Geremia 7:18 I figliuoli raccolgon le legna, i padri accendono il fuoco, e le donne intridon la pasta per far delle focacce alla regina del cielo e per far delle libazioni ad altri de'i, per offendermi. Geremia 7:19 e' proprio me che offendono? dice l'Eterno; non offendon essi loro stessi, a loro propria confusione? Geremia 7:20 Percio' cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, la mia ira, il mio furore, si riversa su questo luogo, sugli uomini e sulle bestie, sugli alberi della campagna e sui frutti della terra; essa consumera' ogni cosa e non si estinguera'. Geremia 7:21 Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Aggiungete i vostri olocausti ai vostri sacrifizi, e mangiatene la carne! Geremia 7:22 Poiche' io non parlai ai vostri padri e non diedi loro alcun comandamento, quando li trassi fuori dal paese d'Egitto, intorno ad olocausti ed a sacrifizi; Geremia 7:23 ma questo comandai loro: 'Ascoltate la mia voce, e saro' il vostro Dio, e voi sarete il mio popolo; camminate in tutte le vie ch'io vi prescrivo affinche' siate felici'. Geremia 7:24 Ma essi non ascoltarono, non prestarono orecchio, ma camminarono seguendo i consigli e la caparbieta' del loro cuore malvagio, e invece di andare avanti si sono vo'lti indietro. Geremia 7:25 Dal giorno che i vostri padri uscirono dal paese d'Egitto fino al di d'oggi, io v'ho mandato tutti i miei servi, i profeti, e ve l'ho mandati ogni giorno, fin dal mattino; Geremia 7:26 ma essi non m'hanno ascoltato, non hanno prestato orecchio; hanno fatto il collo duro; si son condotti peggio de' loro padri. Geremia 7:27 Di' loro tutte queste cose, ma essi non t'ascolteranno; chiamali, ma essi non ti risponderanno. Geremia 7:28 Percio' dirai loro: Questa e' la nazione che non ascolta la voce dell'Eterno, del suo Dio, e che non vuol accettare correzione; la fedelta' e' perita, e' venuta meno nella loro bocca. Geremia 7:29 Ra'diti la chioma, e buttala via, e leva sulle alture un lamento, poiche' l'Eterno rigetta e abbandona la generazione ch'e' divenuta oggetto della sua ira. Geremia 7:30 I figliuoli di Giuda hanno fatto cio' ch'e' male agli occhi miei, dice l'Eterno; hanno collocato le loro abominazioni nella casa sulla quale e' invocato il mio nome, per contaminarla. Geremia 7:31 Hanno edificato gli alti luoghi di Tofet, nella valle del figliuolo di Hinnom, per bruciarvi nel fuoco i loro figliuoli e le loro figliuole: cosa che io non avevo comandata, e che non m'era mai venuta in mente. Geremia 7:32 Percio', ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, che non si dira' piu' 'Tofet' ne' 'la valle del figliuolo di Hinnom', ma 'la valle del massacro', e, per mancanza di spazio, si seppelliranno i morti a Tofet. Geremia 7:33 E i cadaveri di questo popolo serviran di pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra; e non vi sara' alcuno che li scacci. Geremia 7:34 E faro' cessare nelle citta' di Giuda e per le strade di Gerusalemme i gridi di gioia e i gridi d'esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, perche' il paese sara' una desolazione. Geremia 8:1 In quel tempo, dice l'Eterno, si trarranno dai loro sepolcri le ossa dei re di Giuda, e le ossa dei suoi principi, le ossa dei sacerdoti, le ossa dei profeti, le ossa degli abitanti di Gerusalemme, Geremia 8:2 e le si esporranno dinanzi al sole, dinanzi alla luna e dinanzi a tutto l'esercito del cielo, i quali essi hanno amato, hanno servito, hanno seguito, hanno consultato, e dinanzi ai quali si sono prostrati; non si raccoglieranno, non si seppelliranno, ma saranno come letame sulla faccia della terra. Geremia 8:3 E la morte sara' preferibile alla vita per tutto il residuo che rimarra' di questa razza malvagia, in tutti i luoghi dove li avro' cacciati, dice l'Eterno degli eserciti. Geremia 8:4 E tu di' loro: Cosi parla l'Eterno: Se uno cade non si rialza forse? Se uno si svia, non torna egli indietro? Geremia 8:5 Perche' dunque questo popolo di Gerusalemme si svia egli d'uno sviamento perpetuo? Essi persistono nella malafede, e rifiutano di convertirsi. Geremia 8:6 Io sto attento ed ascolto: essi non parlano come dovrebbero; nessuno si pente della sua malvagita' e dice: 'Che ho io fatto?' Ognuno riprende la sua corsa, come il cavallo che si slancia alla battaglia. Geremia 8:7 Anche la cicogna conosce nel cielo le sue stagioni; la tortora, la rondine e la gru osservano il tempo quando debbon venire, ma il mio popolo non conosce quel che l'Eterno ha ordinato. Geremia 8:8 Come potete voi dire: 'Noi siam savi e la legge dell'Eterno e' con noi!' Si certo, ma la penna bugiarda degli scribi ne ha falsato il senso. Geremia 8:9 I savi saranno confusi, saranno costernati, saranno presi; ecco, hanno rigettato la parola dell'Eterno; che sapienza possono essi avere? Geremia 8:10 Percio' io daro' le loro mogli ad altri, e i loro campi a de' nuovi possessori; poiche' dal piu' piccolo al piu' grande, son tutti avidi di guadagno; dal profeta al sacerdote, tutti praticano la menzogna. Geremia 8:11 Essi curano alla leggera la piaga del mio popolo; dicono: 'Pace, pace', mentre pace non v'e'. Geremia 8:12 Essi saranno confusi perche' commettono delle abominazioni: non si vergognano affatto, non sanno che cosa sia arrossire; percio' cadranno fra quelli che cadono; quand'io li visitero' saranno rovesciati, dice l'Eterno. Geremia 8:13 Certo io li sterminero', dice l'Eterno. Non v'e' piu' uva sulla vite, non piu' fichi sul fico, e le foglie sono appassite! Io ho dato loro de' nemici che passeranno sui loro corpi. Geremia 8:14 'Perche' ce ne stiamo qui seduti? Adunatevi ed entriamo nelle citta' forti, per quivi perire! Poiche' l'Eterno, il nostro Dio, ci condanna a perire, ci fa bere delle acque avvelenate, perche' abbiam peccato contro l'Eterno. Geremia 8:15 Noi aspettavamo la pace, ma nessun bene giunge; aspettavamo un tempo di guarigione, ed ecco il terrore!' Geremia 8:16 S'ode da Dan lo sbuffare de' suoi cavalli; al rumore del nitrito de' suoi destrieri, trema tutto il paese; poiche' vengono, divorano il paese e tutto cio' che contiene, la citta' e i suoi abitanti. Geremia 8:17 Poiche', ecco, io mando contro di voi de' serpenti, degli aspidi, contro i quali non v'e' incantagione che valga; e vi morderanno, dice l'Eterno. Geremia 8:18 Ove trovar conforto nel mio dolore? Il cuore mi langue in seno. Geremia 8:19 Ecco il grido d'angoscia della figliuola del mio popolo da terra lontana: 'L'Eterno non e' egli piu' in Sion? Il suo re non e' egli piu' in mezzo a lei?' 'Perche' m'hanno provocato ad ira con le loro immagini scolpite e con vanita' straniere?' Geremia 8:20 'La me'sse e' passata, l'estate e' finita, e noi non siamo salvati'. Geremia 8:21 Per la piaga della figliuola del mio popolo io son tutto affranto; sono in lutto, sono in preda alla costernazione. Geremia 8:22 Non v'e' egli balsamo in Galaad? Non v'e' egli cola' alcun medico? Perche' dunque la piaga della figliuola del mio popolo non e' stata medicata? Geremia 9:1 Oh fosse pur la mia testa mutata in acqua, e fosser gli occhi miei una fonte di lacrime! Io piangerei giorno e notte gli uccisi della figliuola del mio popolo! Geremia 9:2 Oh se avessi nel deserto un rifugio da viandanti! Io abbandonerei il mio popolo e me n'andrei lungi da costoro, perche' son tutti adulteri, un'adunata di traditori. Geremia 9:3 Tendono la lingua, ch'e' il loro arco, per scoccar menzogne; son diventati potenti nel paese, ma non per agir con fedelta'; poiche' procedono di malvagita' in malvagita', e non conoscono me, dice l'Eterno. Geremia 9:4 Si guardi ciascuno dal suo amico, e nessuno si fidi del suo fratello; poiche' ogni fratello non fa che ingannare, ed ogni amico va spargendo calunnie. Geremia 9:5 L'uno gabba l'altro, e non dice la verita', esercitano la loro lingua a mentire, s'affannano a fare il male. Geremia 9:6 La tua dimora e' la malafede; ed e' per malafede che costoro rifiutano di conoscermi, dice l'Eterno. Geremia 9:7 Percio', cosi parla l'Eterno degli eserciti: Ecco, io li fondero' nel crogiuolo per saggiarli; poiche' che altro farei riguardo alla figliuola del mio popolo? Geremia 9:8 La loro lingua e' un dardo micidiale; essa non dice che menzogne; con la bocca ognuno parla di pace al suo prossimo, ma nel cuore gli tende insidie. Geremia 9:9 Non li punirei io per queste cose? dice l'Eterno; e l'anima mia non si vendicherebbe di una simile nazione? Geremia 9:10 Io vo' dare in pianto ed in gemito, per i monti, e vo' dare in lamento per i pascoli del deserto, perche' son arsi, talche' niuno piu' vi passa, e non vi s'ode piu' voce di bestiame; gli uccelli del cielo e le bestie sono fuggite, sono scomparse. Geremia 9:11 Io ridurro' Gerusalemme in un monte di ruine, in un ricetto di sciacalli; e faro' delle citta' di Giuda una desolazione senza abitanti. Geremia 9:12 Chi e' il savio che capisca queste cose? Chi e' colui al quale la bocca dell'Eterno ha parlato perche' ei ne dia l'annunzio? Perche' il paese e' egli distrutto, desolato come un deserto talche' niuno vi passa? Geremia 9:13 L'Eterno risponde: Perche' costoro hanno abbandonato la mia legge ch'io avevo loro posta dinanzi, e non hanno dato ascolto alla mia voce, e non l'hanno seguita nella lor condotta, Geremia 9:14 ma han seguito la caparbieta' del cuor loro, e sono andati dietro ai Baali, come i loro padri insegnaron loro. Geremia 9:15 Percio', cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio di Israele: Ecco, io faro' mangiar dell'assenzio a questo popolo e gli faro' bere dell'acqua avvelenata. Geremia 9:16 Io li disperdero' fra le nazioni, che ne' loro ne' i loro padri han conosciuto; e mandero' dietro a loro la spada, finche' io li abbia consumati. Geremia 9:17 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Pensate a chiamare delle piagnone, e ch'esse vengano! Mandate a cercare le piu' avvedute e ch'esse vengano Geremia 9:18 e s'affrettino a fare un lamento su noi, si che i nostri occhi si struggano in lacrime, e l'acqua fluisca dalle nostre palpebre. Geremia 9:19 Poiche' una voce di lamento si fa udire da Sion: 'Come siamo devastati! Siamo coperti di confusione, perche' dobbiamo abbandonare il paese, ora che hanno abbattuto le nostre dimore'. Geremia 9:20 Donne, ascoltate la parola dell'Eterno, e i vostri orecchi ricevan la parola della sua bocca! Insegnate alle vostre figliuole de' lamenti, e ognuna insegni alla sua compagna de' canti funebri! Geremia 9:21 Poiche' la morte e' salita per le nostre finestre, e' entrata nei nostri palazzi per far sparire i bambini dalle strade e i giovani dalle piazze. Geremia 9:22 Di': Cosi parla l'Eterno: I cadaveri degli uomini giaceranno come letame sull'aperta campagna, come una mannella che il mietitore si lascia dietro e che nessuno raccoglie. Geremia 9:23 Cosi parla l'Eterno: Il savio non si glorī della sua saviezza, il forte non si glorī della sua forza, il ricco non si glorī della sua ricchezza; Geremia 9:24 ma chi si gloria si glorī di questo: che ha intelligenza e conosce me, che sono l'Eterno, che esercita la benignita', il diritto e la giustizia sulla terra; perche' di queste cose mi compiaccio, dice l'Eterno. Geremia 9:25 Ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, ch'io puniro' tutti i circoncisi che sono incirconcisi: Geremia 9:26 l'Egitto, Giuda, Edom, i figliuoli di Ammon, Moab, e tutti quelli che si tagliano i canti della barba, e abitano nel deserto; poiche' tutte le nazioni sono incirconcise, e tutta la casa d'Israele e' incirconcisa di cuore. Gl'idoli e l'Eterno Geremia 10:1 Ascoltate la parola che l'Eterno vi rivolge, o casa d'Israele! Geremia 10:2 Cosi parla l'Eterno: Non imparate a camminare nella via delle nazioni, e non abbiate paura de' segni del cielo, perche' sono le nazioni quelle che ne hanno paura. Geremia 10:3 Poiche' i costumi dei popoli sono vanita'; giacche' si taglia un albero nella foresta e le mani dell'operaio lo lavorano con l'ascia; Geremia 10:4 lo si adorna d'argento e d'oro, lo si fissa con chiodi e coi martelli perche' non si muova. Geremia 10:5 Cotesti de'i son come pali in un orto di cocomeri, e non parlano; bisogna portarli, perche' non possono camminare. Non li temete! perche' non possono fare alcun male, e non e' in loro potere di far del bene. Geremia 10:6 Non v'e' alcuno pari a te, o Eterno; tu sei grande, e grande in potenza e' il tuo nome. Geremia 10:7 Chi non ti temerebbe, o re delle nazioni? Poiche' questo t'e' dovuto; giacche' fra tutti i savi delle nazioni e in tutti i loro regni non v'e' alcuno pari a te. Geremia 10:8 Ma costoro tutti insieme sono stupidi e insensati; non e' che una dottrina di vanita'; non e' altro che legno; Geremia 10:9 argento battuto in lastre portato da Tarsis, oro venuto da Ufaz, opera di scultore e di man d'orefice; son vestiti di porpora e di scarlatto, son tutti lavoro d'abili artefici. Geremia 10:10 Ma l'Eterno e' il vero Dio, egli e' l'Iddio vivente, e il re eterno; per l'ira sua trema la terra, e le nazioni non possono reggere dinanzi al suo sdegno. Geremia 10:11 Cosi direte loro: 'Gli de'i che non han fatto i cieli e la terra, scompariranno di sulla terra e di sotto il cielo'. Geremia 10:12 Egli, con la sua potenza, ha fatto la terra; con la sua sapienza ha stabilito fermamente il mondo; con la sua intelligenza ha disteso i cieli. Geremia 10:13 Quando fa udire la sua voce c'e' un rumor d'acque nel cielo; ei fa salire i vapori dalle estremita' della terra, fa guizzare i lampi per la pioggia e trae il vento dai suoi serbatoi; Geremia 10:14 ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza; ogni orafo ha vergogna delle sue immagini scolpite; perche' le sue immagini fuse sono una menzogna, e non v'e' soffio vitale in loro. Geremia 10:15 Sono vanita', lavoro d'inganno; nel giorno del castigo, periranno. Geremia 10:16 A loro non somiglia Colui ch'e' la parte di Giacobbe; perche' Egli e' quel che ha formato tutte le cose, e Israele e' la tribu' della sua eredita'. Il suo nome e' l'Eterno degli eserciti. L'imminenza del castigo Geremia 10:17 Raccogli da terra il tuo bagaglio, o tu che sei cinta d'assedio! Geremia 10:18 Poiche' cosi parla l'Eterno: Ecco, questa volta io lancero' lontano gli abitanti del paese, e li stringero' da presso affinche' non isfuggano. Geremia 10:19 Guai a me a motivo della mia ferita! La mia piaga e' dolorosa; ma io ho detto: 'Questo e' il mio male, e lo devo sopportare'. Geremia 10:20 Le mie tende son guaste, e tutto il mio cordame e' rotto; i miei figliuoli sono andati lungi da me e non sono piu'; non v'e' piu' alcuno che stenda la mia tenda, che drizzi i miei padiglioni. Geremia 10:21 Perche' i pastori sono stati stupidi, e non hanno cercato l'Eterno; percio' non hanno prosperato, e tutto il loro gregge e' stato disperso. Geremia 10:22 Ecco, un rumore giunge, un gran tumulto arriva dal paese del settentrione, per ridurre le citta' di Giuda in desolazione, in un ricetto di sciacalli. Geremia 10:23 O Eterno, io so che la via dell'uomo non e' in suo potere, e che non e' in poter dell'uomo che cammina il dirigere i suoi passi. Geremia 10:24 O Eterno, correggimi, ma con giusta misura; non nella tua ira, che tu non abbia a ridurmi a poca cosa! Geremia 10:25 Riversa la tua ira sulle nazioni che non ti conoscono, e sui popoli che non invocano il tuo nome; poiche' hanno divorato Giacobbe; si, lo hanno divorato, l'han consumato, han desolato la sua dimora. Il patto violato Geremia 11:1 La parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno, in questi termini: Geremia 11:2 'Ascoltate le parole di questo patto, e parlate agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme! Geremia 11:3 Di' loro: - Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Maledetto l'uomo che non ascolta le parole di questo patto, Geremia 11:4 che io comandai ai vostri padri il giorno che li feci uscire dal paese d'Egitto, dalla fornace di ferro, dicendo: Ascoltate la mia voce e fate tutto quello che vi comandero', e voi sarete mio popolo e io saro' vostro Dio, Geremia 11:5 affinche' io possa mantenere il giuramento che feci ai vostri padri, di dar loro un paese dove scorre il latte e il miele, come oggi vedete ch'esso e''. Allora io risposi: 'Amen, o Eterno!' Geremia 11:6 L'Eterno mi disse: 'Proclama tutte queste parole nelle citta' di Giuda e per le strade di Gerusalemme, dicendo: - Ascoltate le parole di questo patto, e mettetele ad effetto! Geremia 11:7 Poiche' io ho scongiurato i vostri padri dal giorno che li trassi fuori dal paese d'Egitto fino a questo giorno, li ho scongiurati fin dal mattino, dicendo: - Ascoltate la mia voce! - Geremia 11:8 Ma essi non l'hanno ascoltata, non hanno prestato orecchio, e hanno camminato, seguendo ciascuno la caparbieta' del loro cuore malvagio; percio' io ho fatto venir su loro tutto quello che avevo detto in quel patto che io avevo comandato loro d'osservare, e ch'essi non hanno osservato'. Geremia 11:9 Poi l'Eterno mi disse: 'Esiste una congiura fra gli uomini di Giuda e fra gli abitanti di Gerusalemme. Geremia 11:10 Son tornati alle iniquita' dei loro padri antichi, i quali ricusarono di ascoltare le mie parole; e sono andati anch'essi dietro ad altri de'i, per servirli; la casa d'Israele e la casa di Giuda hanno rotto il patto, che io avevo fatto coi loro padri. Geremia 11:11 Percio', cosi parla l'Eterno: - Ecco, io faccio venir su loro una calamita', alla quale non potranno sfuggire. Essi grideranno a me, ma io non li ascoltero'. Geremia 11:12 Allora le citta' di Giuda e gli abitanti di Gerusalemme andranno a gridare agli de'i ai quali offron profumi; ma essi non li salveranno, nel tempo della calamita'! Geremia 11:13 Poiche', o Giuda, tu hai tanti de'i quante sono le tue citta'; e quante sono le strade di Gerusalemme, tanti altari avete eretti all'infamia, altari per offrir profumi a Baal. Geremia 11:14 E tu non pregare per questo popolo, non ti mettere a gridare ne' a far supplicazioni per loro; perche' io non li esaudiro' quando grideranno a me a motivo della calamita' che li avra' colpiti. Geremia 11:15 Che ha da fare l'amato mio nella mia casa? Delle scelleratezze? Forse che dei voti e della carne consacrata allontaneranno da te la calamita' perche' tu possa rallegrarti? Geremia 11:16 L'Eterno t'aveva chiamato 'Ulivo verdeggiante, adorno di bei frutti'. Al rumore di un gran tumulto, egli v'appicca il fuoco e i rami ne sono infranti. Geremia 11:17 L'Eterno degli eserciti che t'avea piantato pronunzia del male contro di te, a motivo della malvagita' commessa a loro danno dalla casa d'Israele e dalla casa di Giuda allorche' m'hanno provocato ad ira, offrendo profumi a Baal'. Congiura contro Geremia Geremia 11:18 L'Eterno me l'ha fatto sapere, ed io l'ho saputo; allora tu m'hai mostrato le loro azioni. Geremia 11:19 Io ero come un docile agnello che si mena al macello; io non sapevo che ordissero macchinazioni contro di me, dicendo: - 'Distruggiamo l'albero col suo frutto e sterminiamolo dalla terra dei viventi; affinche' il suo nome non sia piu' ricordato'. - Geremia 11:20 Ma, o Eterno degli eserciti, giusto giudice, che scruti le reni ed il cuore, io vedro' la tua vendetta su di loro, poiche' a te io rimetto la mia causa. Geremia 11:21 Percio', cosi parla l'Eterno riguardo a que' di Anatoth, che cercan la tua vita e dicono: 'Non profetare nel nome dell'Eterno, se non vuoi morire per le nostre mani'; Geremia 11:22 percio', cosi parla l'Eterno degli eserciti: Ecco, io sto per punirli; i giovani morranno per la spada, i loro figliuoli e le loro figliuole morranno di fame; Geremia 11:23 e non restera' di loro alcun residuo; poiche' io faro' venire la calamita' su quei d'Anatoth, l'anno in cui li visitero'. Geremia 12:1 Tu sei giusto, o Eterno, quand'io contendo teco; nondimeno io proporro' le mie ragioni: Perche' prospera la via degli empi? Perche' son tutti a loro agio quelli che procedono perfidamente? Geremia 12:2 Tu li hai piantati, essi hanno messo radice, crescono ed anche portano frutto; tu sei vicino alla loro bocca, ma lontano dal loro interiore. Geremia 12:3 E tu, o Eterno, tu mi conosci, tu mi vedi, tu provi qual sia il mio cuore verso di te. Trascinali al macello come pecore, e preparali per il giorno del massacro! Geremia 12:4 Fino a quando fara' cordoglio il paese, e si secchera' l'erba di tutta la campagna? Per la malvagita' degli abitanti, le bestie e gli uccelli sono sterminati. Poiche' quelli dicono: 'Egli non vedra' la nostra fine'. Geremia 12:5 - Se, correndo con de' pedoni, questi ti stancano, come potrai lottare coi cavalli? E se non ti senti al sicuro che in terra di pace, come farai quando il Giordano sara' gonfio? Geremia 12:6 Perche' perfino i tuoi fratelli e la casa di tuo padre ti tradiscono; anch'essi ti gridan dietro a piena voce: non li credere quando ti diranno delle buone parole. Il paese devestato. Profezia contro i devastatori Geremia 12:7 Io ho lasciato la mia casa, ho abbandonato la mia eredita'; ho dato quello che l'anima mia ha di piu' caro, nelle mani de' suoi nemici. Geremia 12:8 La mia eredita' e' divenuta per me come un leone nella foresta; ha mandato contro di me il suo ruggito; percio' io l'ho odiata. Geremia 12:9 La mia eredita' e' stata per me come l'uccello rapace screziato; gli uccelli rapaci si gettan contro di lei da ogni parte. Andate, radunate tutte le bestie della campagna, fatele venire a divorare! Geremia 12:10 Molti pastori guastano la mia vigna, calpestano la porzione che m'e' toccata, riducono la mia deliziosa porzione in un deserto desolato. Geremia 12:11 La riducono in una desolazione; e, tutta desolata, fa cordoglio dinanzi a me; tutto il paese e' desolato, perche' nessuno lo prende a cuore. Geremia 12:12 Su tutte le alture del deserto giungono devastatori, perche' la spada dell'Eterno divora il paese da un'estremita' all'altra; nessuna carne ha pace. Geremia 12:13 Han seminato grano, e raccolgono spine; si sono affannati senz'alcun profitto. Vergognatevi di cio' che raccogliete a motivo dell'ardente ira dell'Eterno! Geremia 12:14 Cosi parla l'Eterno contro tutti i miei malvagi vicini, che toccano l'eredita' ch'io ho data a possedere al mio popolo d'Israele: Ecco, io li svellero' dal loro paese, svellero' la casa di Giuda di fra loro; Geremia 12:15 ma, dopo che li avro' divelti, avro' di nuovo compassione di loro, e li ricondurro' ciascuno nella sua eredita', ciascuno nel suo paese. Geremia 12:16 E se pure imparano le vie del mio popolo e a giurare per il mio nome dicendo: 'l'Eterno vive', come hanno insegnato al mio popolo a giurare per Baal, saranno saldamente stabiliti in mezzo al mio popolo. Geremia 12:17 Ma, se non danno ascolto, io svellero' quella nazione; la svellero' e la distruggero', dice l'Eterno. La cattivita' predetta sotto l'immagine d'una cintura di lino Geremia 13:1 Cosi mi ha detto l'Eterno: 'Va', comprati una cintura di lino, mettitela sui fianchi, ma non la porre nell'acqua'. Geremia 13:2 Cosi io comprai la cintura, secondo la parola dell'Eterno, e me la misi sui fianchi. Geremia 13:3 E la parola dell'Eterno mi fu indirizzata per la seconda volta, in questi termini: Geremia 13:4 'Prendi la cintura che hai comprata e che hai sui fianchi; va' verso l'Eufrate, e quivi nascondila nella fessura d'una roccia'. Geremia 13:5 E io andai, e la nascosi presso l'Eufrate, come l'Eterno mi aveva comandato. Geremia 13:6 Dopo molti giorni l'Eterno mi disse: 'Le'vati, va' verso l'Eufrate, e togli di la' la cintura, che io t'avevo comandato di nascondervi'. Geremia 13:7 E io andai verso l'Eufrate, e scavai, e tolsi la cintura dal luogo dove l'avevo nascosta; ed ecco, la cintura era guasta, e non era piu' buona a nulla. Geremia 13:8 Allora la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Geremia 13:9 Cosi parla l'Eterno: 'In questo modo io distruggero' l'orgoglio di Giuda e il grande orgoglio di Gerusalemme, Geremia 13:10 di questo popolo malvagio che ricusa di ascoltare le mie parole, che cammina seguendo la caparbieta' del suo cuore, e va dietro ad altri de'i per servirli e per prostrarsi dinanzi a loro; esso diventera' come questa cintura, che non e' piu' buona a nulla. Geremia 13:11 Poiche', come la cintura aderisce ai fianchi dell'uomo, cosi io avevo strettamente unita a me tutta la casa d'Israele e tutta la casa di Giuda, dice l'Eterno, perche' fossero mio popolo, mia fama, mia lode, mia gloria; ma essi non han voluto dare ascolto. Geremia 13:12 Tu dirai dunque loro questa parola: Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: 'Ogni vaso sara' riempito di vino'; e quando essi ti diranno: 'Non lo sappiamo noi che ogni vaso si riempie di vino?' Geremia 13:13 Allora tu di' loro: Cosi parla l'Eterno: Ecco, io empiro' d'ebbrezza tutti gli abitanti di questo paese, i re che seggono sul trono di Davide, i sacerdoti, i profeti, e tutti gli abitanti di Gerusalemme. Geremia 13:14 Li sbattero' l'uno contro l'altro, padri e figli assieme, dice l'Eterno; io non risparmiero' alcuno; nessuna pieta', nessuna compassione, m'impedira' di distruggerli. Geremia 13:15 Ascoltate, porgete orecchio! non insuperbite, perche' l'Eterno parla. Geremia 13:16 Date gloria all'Eterno, al vostro Dio, prima ch'ei faccia venir le tenebre, e prima che i vostri piedi inciampino sui monti avvolti nel crepuscolo, e voi aspettiate la luce ed egli ne faccia un'ombra di morte, e la muti in oscurita' profonda. Geremia 13:17 Ma se voi non date ascolto, l'anima mia piangera' in segreto, a motivo del vostro orgoglio, gli occhi miei piangeranno dirottamente, si scioglieranno in lacrime, perche' il gregge dell'Eterno sara' menato in cattivita'. Geremia 13:18 Di' al re e alla regina: 'Sedetevi in terra! perche' la vostra gloriosa corona vi cade di testa'. Geremia 13:19 Le citta' del mezzogiorno sono chiuse, e non v'e' piu' chi le apra; tutto Giuda e' menato in cattivita', e' menato in esilio tutto quanto. Geremia 13:20 Alzate gli occhi, e guardate quelli che vengono dal settentrione; dov'e' il gregge, il magnifico gregge, che t'era stato dato? Geremia 13:21 Che dirai tu quand'Egli ti punira'? Ma tu stessa hai insegnato ai tuoi amici a dominar su te. Non ti piglieranno i dolori, come piglian la donna che sta per partorire? Geremia 13:22 E se tu dici in cuor tuo: 'Perche' m'avvengon queste cose?' Per la grandezza della tua iniquita' i lembi della tua veste ti son rimboccati, e i tuoi calcagni sono violentemente scoperti. Geremia 13:23 Un moro puo' egli mutar la sua pelle o un leopardo le sue macchie? Allora anche voi, abituati come siete a fare il male, potrete fare il bene? Geremia 13:24 E io li disperdero', come stoppia portata via dal vento del deserto. Geremia 13:25 e' questa la tua sorte, la parte ch'io ti misuro, dice l'Eterno, perche' tu m'hai dimenticato, e hai riposto la tua fiducia nella menzogna. Geremia 13:26 E io pure ti rovescero' i lembi della veste sul viso, si che si vegga la tua vergogna. Geremia 13:27 Io ho visto le tue abominazioni, i tuoi adulterī, i tuoi nitriti, l'infamia della tua prostituzione sulle colline e per i campi. Guai a te, o Gerusalemme! Quando avverra' mai che tu ti purifichi?' In occasione di siccita' prolungata Geremia 14:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta a Geremia in occasione della siccita'. Geremia 14:2 Giuda e' in lutto, e le assemblee delle sue porte languiscono, giacciono per terra in abito lugubre; il grido di Gerusalemme sale al cielo. Geremia 14:3 I nobili fra loro mandano i piccoli a cercar dell'acqua; e questi vanno alle cisterne, non trovano acqua, e tornano coi loro vasi vuoti; sono pieni di vergogna, di confusione, e si coprono il capo. Geremia 14:4 Il suolo e' costernato perche' non v'e' stata pioggia nel paese; i lavoratori sono pieni di confusione e si cuoprono il capo. Geremia 14:5 Perfino la cerva nella campagna figlia, e abbandona il suo parto perche' non v'e' erba; Geremia 14:6 e gli ona'gri si fermano sulle alture, aspirano l'aria come gli sciacalli; i loro occhi sono spenti, perche' non c'e' verdura. Geremia 14:7 O Eterno, se le nostre iniquita' testimoniano contro di noi, opera per amor del tuo nome; poiche' le nostre infedelta' son molte; noi abbiam peccato contro di te. Geremia 14:8 O speranza d'Israele, suo salvatore in tempo di distretta, perche' saresti nel paese come un forestiero, come un viandante che vi si ferma per passarvi la notte? Geremia 14:9 Perche' saresti come un uomo sopraffatto, come un prode che non puo' salvare? Eppure, o Eterno, tu sei in mezzo a noi, e il tuo nome e' invocato su noi; non ci abbandonare! Geremia 14:10 Cosi parla l'Eterno a questo popolo: Essi amano andar vagando; non trattengono i loro piedi; percio' l'Eterno non li gradisce, si ricorda ora della loro iniquita', e punisce i loro peccati. Geremia 14:11 E l'Eterno mi disse: 'Non pregare per il bene di questo popolo. Geremia 14:12 Se digiunano, non ascoltero' il loro grido; se fanno degli olocausti e delle offerte, non li gradiro'; anzi io sto per consumarli con la spada, con la fame, con la peste'. Geremia 14:13 Allora io dissi: 'Ah, Signore, Eterno! ecco, i profeti dicon loro: - Voi non vedrete la spada, ne' avrete mai la fame; ma io vi daro' una pace sicura in questo luogo'. - Geremia 14:14 E l'Eterno mi disse: 'Que' profeti profetizzano menzogne nel mio nome; io non li ho mandati, non ho dato loro alcun ordine, e non ho parlato loro; le profezie che vi fanno sono visioni menzognere, divinazioni, vanita', imposture del loro proprio cuore. Geremia 14:15 Percio' cosi parla l'Eterno riguardo ai profeti che profetano nel mio nome benche' io non li abbia mandati, e dicono: - Non vi sara' ne' spada ne' fame in questo paese; - que' profeti saranno consumati dalla spada e dalla fame; Geremia 14:16 e quelli ai quali essi profetizzano saranno gettati per le vie di Gerusalemme morti di fame e di spada, essi, le loro mogli, e i loro figliuoli e le loro figliuole, ne' vi sara' chi dia loro sepoltura; e riversero' su loro la loro malvagita''. Geremia 14:17 Di' loro dunque questa parola: Struggansi gli occhi miei in lacrime giorno e notte, senza posa; poiche' la vergine figliuola del mio popolo e' stata fiaccata in modo straziante, ha ricevuto un colpo tremendo. Geremia 14:18 Se esco per i campi, ecco degli uccisi per la spada; se entro in citta', ecco i languenti per fame; perfino il profeta, perfino il sacerdote vanno a mendicare in un paese che non conoscono. Geremia 14:19 Hai tu dunque reietto Giuda? Ha l'anima tua preso in disgusto Sion? Perche' ci colpisci senza che ci sia guarigione per noi? Noi aspettavamo la pace, ma nessun bene giunge; aspettavamo un tempo di guarigione, ed ecco il terrore. Geremia 14:20 O Eterno, noi riconosciamo la nostra malvagita', l'iniquita' dei nostri padri; poiche' noi abbiam peccato contro di te. Geremia 14:21 Per amor del tuo nome, non disdegnare, non disonorare il trono della tua gloria; ricordati del tuo patto con noi; non lo annullare! Geremia 14:22 Fra gl'idoli vani delle genti, ve n'ha egli che possa far piovere? O e' forse il cielo che da' gli acquazzoni? Non sei tu, o Eterno, tu, l'Iddio nostro? Percio' noi speriamo in te, poiche' tu hai fatto tutte queste cose. Geremia 15:1 Ma l'Eterno mi disse: 'Quand'anche Mose' e Samuele si presentassero davanti a me, l'anima mia non si piegherebbe verso questo popolo; caccialo via dalla mia presenza, e ch'ei se ne vada! Geremia 15:2 E se pur ti dicono: - Dove ce ne andremo? tu risponderai loro: - Cosi dice l'Eterno: Alla morte, i destinati alla morte; alla spada, i destinati alla spada; alla fame, i destinati alla fame; alla cattivita', i destinati alla cattivita'. Geremia 15:3 Io mandero' contro di loro quattro specie di flagelli, dice l'Eterno: la spada, per ucciderli; i cani, per trascinarli; gli uccelli del cielo e le bestie della terra, per divorarli e per distruggerli. Geremia 15:4 E faro' si che saranno agitati per tutti i regni della terra, a cagione di Manasse, figliuolo di Ezechia, re di Giuda, e di tutto quello ch'egli ha fatto in Gerusalemme. Geremia 15:5 Poiche' chi avrebbe pieta' di te, o Gerusalemme? Chi ti compiangerebbe? Chi s'incomoderebbe per domandarti come stai? Geremia 15:6 Tu m'hai respinto, dice l'Eterno; ti sei tirata indietro; percio' io stendo la mano contro di te, e ti distruggo; sono stanco di pentirmi. Geremia 15:7 Io ti ventolo col ventilabro alle porte del paese, privo di figli il mio popolo, e lo faccio perire, poiche' non si converte dalle sue vie. Geremia 15:8 Le sue vedove son piu' numerose della rena del mare; io faccio venire contro di loro, contro la madre de' giovani, un nemico che devasta in pien mezzodi; faccio piombar su lei, a un tratto, angoscia e terrore. Geremia 15:9 Colei che avea partorito sette figliuoli e' languente, esala lo spirito; il suo sole tramonta mentr'e' giorno ancora; e' coperta di vergogna, di confusione; e il rimanente di loro io lo do in balia della spada de' loro nemici, dice l'Eterno'. Geremia 15:10 Me infelice! o madre mia, poiche' m'hai fatto nascere uomo di lite e di contesa per tutto il paese! Io non do ne' prendo in imprestito, e nondimeno tutti mi maledicono. Geremia 15:11 L'Eterno dice: Per certo, io ti riserbo un avvenire felice; io faro' che il nemico ti rivolga supplicazioni nel tempo dell'avversita', nel tempo dell'angoscia. Geremia 15:12 Il ferro potra' esso spezzare il ferro del settentrione ed il rame? Geremia 15:13 Le tue facolta' e i tuoi tesori io li daro' gratuitamente come preda, a cagione di tutti i tuoi peccati, e dentro tutti i tuoi confini. Geremia 15:14 E li faro' passare coi tuoi nemici in un paese che non conosci; perche' un fuoco s'e' acceso nella mia ira, che ardera' contro di voi. Geremia 15:15 Tu sai tutto, o Eterno; ricordati di me, visitami, e vendicami dei miei persecutori; nella tua longanimita', non mi portar via! riconosci che per amor tuo io porto l'obbrobrio. Geremia 15:16 Tosto che ho trovato le tue parole, io le ho divorate; e le tue parole sono state la mia gioia, l'allegrezza del mio cuore, perche' il tuo nome e' invocato su me, o Eterno, Dio degli eserciti. Geremia 15:17 Io non mi son seduto nell'assemblea di quelli che ridono, e non mi son rallegrato, ma per cagion della tua mano mi son seduto solitario, perche' tu mi riempivi d'indignazione. Geremia 15:18 Perche' il mio dolore e' desso perpetuo, e la mia piaga, incurabile, ricusa di guarire? Vuoi tu essere per me come una sorgente fallace, come un'acqua che non dura? Geremia 15:19 Percio', cosi parla l'Eterno: Se tu torni a me, io ti ricondurro', e tu ti terrai dinanzi a me; e se tu separi cio' ch'e' prezioso da cio' ch'e' vile, tu sarai come la mia bocca; ritorneranno essi a te, ma tu non tornerai a loro. Geremia 15:20 Io ti faro' essere per questo popolo un forte muro di rame; essi combatteranno contro di te, ma non potranno vincerti, perche' io saro' teco per salvarti e per liberarti, dice l'Eterno. E ti liberero' dalla mano dei malvagi, e ti redimero' dalla mano dei violenti. Flagelli e cattivita' Geremia 16:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Geremia 16:2 Non ti prender moglie e non aver figliuoli ne' figliuole in questo luogo. Geremia 16:3 Poiche' cosi parla l'Eterno riguardo ai figliuoli e alle figliuole che nascono in questo paese, e alle madri che li partoriscono, e ai padri che li generano in questo paese: Geremia 16:4 Essi morranno consunti dalle malattie, non saranno rimpianti, e non avranno sepoltura; serviranno di letame sulla faccia del suolo; saranno consumati dalla spada e dalla fame, e i loro cadaveri saran pasto agli uccelli del cielo, e alle bestie della terra. Geremia 16:5 Poiche' cosi parla l'Eterno: Non entrare nella casa del lutto, non andare a far cordoglio con loro ne' a compiangerli, perche', dice l'Eterno, io ho ritirato da questo popolo la mia pace, la mia benignita', la mia compassione. Geremia 16:6 Grandi e piccoli morranno in questo paese; non avranno sepoltura, non si fara' cordoglio per loro, nessuno si fara' incisioni addosso o si radera' per loro; Geremia 16:7 non si rompera' per loro il pane del lutto per consolarli d'un morto, e non si offrira' loro a bere la coppa della consolazione per un padre o per una madre. Geremia 16:8 Parimente non entrare in alcuna casa di convito per sederti con loro a mangiare ed a bere. Geremia 16:9 Poiche' cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io faro' cessare in questo luogo, davanti ai vostri occhi, ai giorni vostri, il grido di gioia, il grido d'allegrezza, la voce dello sposo e la voce della sposa. Geremia 16:10 E avverra' che quando tu annunzierai a questo popolo tutte queste cose, essi ti diranno: - Perche' l'Eterno ha egli pronunziato contro di noi tutta questa grande calamita'? Qual e' la nostra iniquita'? Qual e' il peccato che abbiam commesso contro l'Eterno, il nostro Dio? - Geremia 16:11 Allora tu risponderai loro: 'Perche' i vostri padri m'hanno abbandonato, dice l'Eterno, sono andati dietro ad altri de'i, li hanno serviti e si son prostrati dinanzi a loro, hanno abbandonato me e non hanno osservato la mia legge. Geremia 16:12 E voi avete fatto anche peggio dei vostri padri; perche', ecco, ciascuno cammina seguendo la caparbieta' del suo cuore malvagio, per non dare ascolto a me; Geremia 16:13 percio' io vi caccero' da questo paese in un paese che ne' voi ne' i vostri padri avete conosciuto; e quivi servirete giorno e notte ad altri de'i, perche' io non vi faro' grazia di sorta'. Geremia 16:14 Percio', ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, che non si dira' piu': 'L'Eterno e' vivente, egli che trasse i figliuoli d'Israele fuori del paese d'Egitto', Geremia 16:15 ma: 'L'Eterno e' vivente, egli che ha tratto i figliuoli d'Israele fuori del paese del settentrione e di tutti gli altri paesi ne' quali egli li aveva cacciati'; e io li ricondurro' nel loro paese, che avevo dato ai loro padri. Geremia 16:16 Ecco, io mando gran numero di pescatori a pescarli, dice l'Eterno; e poi, mandero' gran numero di cacciatori a dar loro la caccia sopra ogni monte, sopra ogni collina e nelle fessure delle rocce. Geremia 16:17 Poiche' i miei occhi sono su tutte le loro vie; esse non sono nascoste d'innanzi alla mia faccia, e la loro iniquita' non rimane occulta agli occhi miei. Geremia 16:18 E prima daro' loro al doppio la retribuzione della loro iniquita' e del loro peccato, perche' hanno profanato il mio paese, con quei cadaveri che sono i loro idoli esecrandi, ed hanno empito la mia eredita' delle loro abominazioni. Geremia 16:19 O Eterno, mia forza, mia fortezza, e mio rifugio nel giorno della distretta! A te verranno le nazioni dalle estremita' della terra, e diranno: 'I nostri padri non hanno ereditato che menzogne, vanita', e cose che non giovano a nulla'. Geremia 16:20 L'uomo si farebbe egli degli de'i? Ma gia' cotesti non sono de'i. Geremia 16:21 Percio', ecco, io faro' loro conoscere, questa volta faro' loro conoscere la mia mano e la mia potenza; e sapranno che il mio nome e' l'Eterno. Geremia 17:1 Il peccato di Giuda e' scritto con uno stilo di ferro, con una punta di diamante; e' scolpito sulla tavola del loro cuore e sui corni de' vostri altari. Geremia 17:2 Come si ricordano dei loro figliuoli, cosi si ricordano dei loro altari e dei loro idoli d'Astarte presso gli alberi verdeggianti sugli alti colli. Geremia 17:3 O mia montagna che domini la campagna, io daro' i tuoi beni e tutti i tuoi tesori e i tuoi alti luoghi come preda, a cagione de' peccati che tu hai commessi entro tutti i tuoi confini! Geremia 17:4 E tu, per tua colpa, perderai l'eredita' ch'io t'avevo data, e ti faro' servire ai tuoi nemici in un paese che non conosci; perche' avete acceso il fuoco della mia ira, ed esso ardera' in perpetuo. Geremia 17:5 Cosi parla l'Eterno: Maledetto l'uomo che confida nell'uomo e fa della carne il suo braccio, e il cui cuore si ritrae dall'Eterno! Geremia 17:6 Egli e' come una tamerice nella pianura sterile; e quando giunge il bene, ei non lo vede; dimora in luoghi aridi, nel deserto, in terra salata, senza abitanti. Geremia 17:7 Benedetto l'uomo che confida nell'Eterno, e la cui fiducia e' l'Eterno! Geremia 17:8 Egli e' come un albero piantato presso all'acque, che distende le sue radici lungo il fiume; non s'accorge quando vien la caldura, e il suo fogliame riman verde; nell'anno della siccita' non e' in affanno, e non cessa di portar frutto. Geremia 17:9 Il cuore e' ingannevole piu' d'ogni altra cosa, e insanabilmente maligno; chi lo conoscera'? Geremia 17:10 - Io, l'Eterno, che investigo il cuore, che metto alla prova le reni, per retribuire ciascuno secondo le sue vie, secondo il frutto delle sue azioni. Geremia 17:11 Chi acquista ricchezze, ma non con giustizia, e' come la pernice che cova uova che non ha fatte; nel bel mezzo de' suoi giorni egli deve lasciarle, e quando arriva la sua fine, non e' che uno stolto. Geremia 17:12 Trono di gloria, eccelso fin dal principio, e' il luogo del nostro santuario. Geremia 17:13 Speranza d'Israele, o Eterno, tutti quelli che t'abbandonano saranno confusi; quelli che s'allontanano da te saranno iscritti sulla polvere, perche' hanno abbandonato l'Eterno, la sorgente delle acque vive. Geremia 17:14 Guariscimi, o Eterno, e saro' guarito; salvami e saro' salvo; poiche' tu sei la mia lode. Geremia 17:15 Ecco, essi mi dicono: 'Dov'e' la parola dell'Eterno? ch'essa si compia, dunque!' Geremia 17:16 Quanto a me, io non mi son rifiutato d'esser loro pastore agli ordini tuoi, ne' ho desiderato il giorno funesto, tu lo sai; quello ch'e' uscito dalle mie labbra e' stato manifesto dinanzi a te. Geremia 17:17 Non esser per me uno spavento; tu sei il mio rifugio nel giorno della calamita'. Geremia 17:18 Siano confusi i miei persecutori; non io sia confuso; siano spaventati essi; non io sia spaventato; fa' venir su loro il giorno della calamita', e colpiscili di doppia distruzione! La santificazione del sabato Geremia 17:19 Cosi m'ha detto l'Eterno: Va', e fermati alla porta de' figliuoli del popolo per la quale entrano ed escono i re di Giuda, e a tutte le porte di Gerusalemme e di' loro: Geremia 17:20 Ascoltate la parola dell'Eterno, o re di Giuda, e tutto Giuda, e voi tutti gli abitanti di Gerusalemme, ch'entrate per queste porte! Geremia 17:21 Cosi parla l'Eterno: Per amore delle anime vostre, guardatevi dal portare alcun carico e dal farlo passare per le porte di Gerusalemme, in giorno di sabato; Geremia 17:22 e non traete fuori delle vostre case alcun carico e non fate lavoro alcuno in giorno di sabato; ma santificate il giorno del sabato, com'io comandai ai vostri padri. Geremia 17:23 Essi, pero', non diedero ascolto, non porsero orecchio, ma indurarono la loro cervice per non ascoltare, e per non ricevere istruzione. Geremia 17:24 E se voi mi date attentamente ascolto, dice l'Eterno, se non fate entrare alcun carico per le porte di questa citta' in giorno di sabato, ma santificate il giorno del sabato e non fate in esso alcun lavoro, Geremia 17:25 i re ed i principi che seggono sul trono di Davide entreranno per le porte di questa citta' montati su carri e su cavalli: v'entreranno essi, i loro principi, gli uomini di Giuda, gli abitanti di Gerusalemme; e questa citta' sara' abitata in perpetuo, Geremia 17:26 e dalle citta' di Giuda, dai luoghi circonvicini di Gerusalemme, dal paese di Beniamino, dal piano, dal monte e dal mezzodi, si verra' a portare olocausti, vittime, oblazioni, incenso, e ad offrire sacrifizi d'azioni di grazie nella casa dell'Eterno. Geremia 17:27 Ma, se non mi date ascolto e non santificate il giorno del sabato e non v'astenete dal portar de' carichi e dall'introdurne per le porte di Gerusalemme in giorno di sabato, io accendero' un fuoco alle porte della citta', ed esso divorera' i palazzi di Gerusalemme, e non s'estinguera'. Il vaso del vasaio e la impenitenza del popolo Geremia 18:1 La parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno, in questi termini: Geremia 18:2 'Le'vati, scendi in casa del vasaio, e quivi ti faro' udire le mie parole'. Geremia 18:3 Allora io scesi in casa del vasaio, ed ecco egli stava lavorando alla ruota; Geremia 18:4 e il vaso che faceva si guasto', come succede all'argilla in man del vasaio, ed egli da capo ne fece un altro vaso come a lui parve bene di farlo. Geremia 18:5 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Geremia 18:6 'O casa d'Israele, non posso io far di voi quello che fa questo vasaio? dice l'Eterno. Ecco, quel che l'argilla e' in mano al vasaio, voi lo siete in mano mia, o casa d'Israele! Geremia 18:7 A un dato momento io parlo riguardo a una nazione, riguardo a un regno, di svellere, d'abbattere, di distruggere; Geremia 18:8 ma se quella nazione contro la quale ho parlato, si converte dalla sua malvagita', io mi pento del male che avevo pensato di farle. Geremia 18:9 Ed ad un altro dato momento io parlo riguardo a una nazione, a un regno, di edificare e di piantare; Geremia 18:10 ma, se quella nazione fa cio' ch'e' male agli occhi miei senza dare ascolto alla mia voce, io mi pento del bene di cui avevo parlato di colmarla'. Geremia 18:11 Or dunque parla agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme, e di': Cosi parla l'Eterno: Ecco, io preparo contro di voi del male, e formo contro di voi un disegno. Si converta ora ciascun di voi dalla sua via malvagia, ed emendate le vostre vie e le vostre azioni! Geremia 18:12 Ma costoro dicono: 'e' inutile; noi vogliamo camminare seguendo i nostri propri pensieri, e vogliamo agire ciascuno seguendo la caparbieta' del nostro cuore malvagio'. Geremia 18:13 Percio', cosi parla l'Eterno: Chiedete dunque fra le nazioni chi ha udito cotali cose! La vergine d'Israele ha fatto una cosa orribile, enorme. Geremia 18:14 La neve del Libano scompare essa mai dalle rocce che dominano la campagna? O le acque che vengon di lontano, fresche, correnti, s'asciugan esse mai? Geremia 18:15 Eppure il mio popolo m'ha dimenticato, offre profumi agl'idoli vani; l'han tratto a inciampare nelle sue vie, ch'erano i sentieri antichi, per seguire sentieri laterali, una via non appianata, Geremia 18:16 e per far cosi del loro paese una desolazione, un oggetto di perpetuo scherno; talche' tutti quelli che vi passano rimangono stupiti e scuotono il capo. Geremia 18:17 Io li disperdero' dinanzi al nemico, come fa il vento orientale; io voltero' loro le spalle e non la faccia nel giorno della loro calamita'. Geremia 18:18 Ed essi hanno detto: 'Venite, ordiamo macchinazioni contro Geremia; poiche' l'insegnamento della legge non verra' meno per mancanza di sacerdoti, ne' il consiglio per mancanza di savi, ne' la parola per mancanza di profeti. Venite, colpiamolo con la lingua, e non diamo retta ad alcuna delle sue parole'. Geremia 18:19 Tu dunque, o Eterno, volgi a me la tua attenzione, e odi la voce di quelli che contendono meco. Geremia 18:20 Il male sara' esso reso per il bene? Poiche' essi hanno scavato una fossa per l'anima mia. Ricordati com'io mi son presentato dinanzi a te per parlare in loro favore, e per stornare da loro l'ira tua. Geremia 18:21 Percio' abbandona i loro figliuoli alla fame; da'lli essi stessi in balia della spada; le loro mogli siano orbate di figliuoli, e rimangan vedove; i loro mariti sian feriti a morte; i loro giovani sian colpiti dalla spada in battaglia. Geremia 18:22 Un grido s'oda uscire dalle loro case, quando tu farai piombar su loro a un tratto le bande nemiche: poiche' hanno scavata una fossa per pigliarmi, e han teso de' lacci ai miei piedi. Geremia 18:23 E tu, o Eterno, conosci tutti i loro disegni contro di me per farmi morire; non perdonare la loro iniquita', non cancellare il loro peccato d'innanzi ai tuoi occhi! Siano essi rovesciati davanti a te! Agisci contro di loro nel giorno della tua ira! Il vaso infranto e la rovina di Gerusalemme Geremia 19:1 Cosi ha detto l'Eterno: Va', compra una brocca di terra da un vasaio, e prendi teco alcuni degli anziani del popolo e degli anziani dei sacerdoti; Geremia 19:2 re'cati nella valle del figliuolo d'Hinnom ch'e' all'ingresso della porta dei Vasai, e quivi proclama le parole che io ti diro'. Geremia 19:3 Dirai cosi: Ascoltate la parola dell'Eterno, o re di Giuda, e abitanti di Gerusalemme! Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io fo venire sopra questo luogo una calamita', che fara' intronar gli orecchi di chi n'udra' parlare; Geremia 19:4 poiche' m'hanno abbandonato, hanno profanato questo luogo e vi hanno offerto profumi ad altri de'i, che ne' essi, ne' i loro padri, ne' i re di Giuda hanno conosciuti, e hanno riempito questo luogo di sangue d'innocenti; Geremia 19:5 hanno edificato degli alti luoghi a Baal, per bruciare nel fuoco i loro figliuoli in olocausto a Baal; cosa che io non avevo comandata, della quale non avevo parlato mai, e che non m'era mai venuta in cuore. Geremia 19:6 Percio', ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, che questo luogo non sara' piu' chiamato 'Tofet', ne' 'la valle del figliuolo d'Hinnom', ma 'la valle del Massacro'. Geremia 19:7 Ed io frustrero' i disegni di Giuda e di Gerusalemme in questo luogo, e faro' si che costoro cadano per la spada dinanzi ai loro nemici, e per man di coloro che cercano la loro vita; e daro' i loro cadaveri in pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra. Geremia 19:8 E faro' di questa citta' una desolazione, un oggetto di scherno; chiunque passera' presso di lei rimarra' stupito, e si mettera' a fischiare per tutte le sue piaghe. Geremia 19:9 E faro' loro mangiare la carne de' loro figliuoli e la carne delle loro figliuole, e mangeranno la carne gli uni degli altri, durante l'assedio e la distretta in cui li stringeranno i loro nemici e quelli che cercano la loro vita. Geremia 19:10 Poi tu spezzerai la brocca in presenza di quegli uomini che saranno andati teco, e dirai loro: Geremia 19:11 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Cosi spezzero' questo popolo e questa citta', come si spezza un vaso di vasaio, che non si puo' piu' accomodare; e si seppelliranno i morti a Tofet, per mancanza di luogo per seppellire. Geremia 19:12 Cosi, dice l'Eterno, faro' a questo luogo ed ai suoi abitanti, rendendo questa citta' simile a Tofet. Geremia 19:13 E le case di Gerusalemme, e le case dei re di Giuda, saranno come il luogo di Tofet, immonde; tutte le case, cioe', sopra i cui tetti essi hanno offerto profumi a tutto l'esercito del cielo, e han fatto libazioni ad altri de'i. Geremia 19:14 E Geremia torno' da Tofet, dove l'Eterno l'avea mandato a profetare; si fermo' nel cortile della casa dell'Eterno, e disse a tutto il popolo: Geremia 19:15 'Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io fo venire sopra questa citta' e sopra tutte le citta' che da lei dipendono tutte le calamita' che ho annunziate contro di lei, perche' hanno indurato la loro cervice, per non dare ascolto alle mie parole'. Pashur fa incarcerare Geremia. Lamento del profeta Geremia 20:1 Or Pashur, figliuolo d'Immer, sacerdote e capo-soprintendente della casa dell'Eterno, udi Geremia che profetizzava queste cose. Geremia 20:2 E Pashur percosse il profeta Geremia, e lo mise nei ceppi nella prigione ch'era nella porta superiore di Beniamino, nella casa dell'Eterno. Geremia 20:3 E il giorno seguente, Pashur fe' uscire Geremia di carcere. E Geremia gli disse: 'L'Eterno non ti chiama piu' Pashur, ma Magor-Missabib. Geremia 20:4 Poiche' cosi parla l'Eterno: Io ti rendero' un oggetto di terrore a te stesso e a tutti i tuoi amici; essi cadranno per la spada dei loro nemici, e i tuoi occhi lo vedranno; e daro' tutto Giuda in mano del re di Babilonia, che li menera' in cattivita' in Babilonia, e li colpira' con la spada. Geremia 20:5 E daro' tutte le ricchezze di questa citta' e tutto il suo guadagno e tutte le sue cose preziose, daro' tutti i tesori dei re di Giuda in mano dei loro nemici che ne faranno lor preda, li piglieranno, e li porteranno via a Babilonia. Geremia 20:6 E tu, Pashur, e tutti quelli che abitano in casa tua, andrete in cattivita'; tu andrai a Babilonia, e quivi morrai, e quivi sarai sepolto, tu, con tutti i tuoi amici, ai quali hai profetizzato menzogne'. Geremia 20:7 Tu m'hai persuaso, o Eterno, e io mi son lasciato persuadere, tu m'hai fatto forza, e m'hai vinto; io son diventato ogni giorno un oggetto di scherno, ognuno si fa beffe di me. Geremia 20:8 Poiche' ogni volta ch'io parlo, grido, grido: 'Violenza e saccheggio!' Si, la parola dell'Eterno e' per me un obbrobrio, uno scherno d'ogni giorno. Geremia 20:9 E s'io dico: 'Io non lo mentovero' piu', non parlero' piu' nel suo nome', v'e' nel mio cuore come un fuoco ardente, chiuso nelle mie ossa; e mi sforzo di contenerlo, ma non posso. Geremia 20:10 Poiche' odo le diffamazioni di molti, lo spavento mi vien da ogni lato: 'Denunziatelo, e noi lo denunzieremo'. Tutti quelli coi quali vivevo in pace spiano s'io inciampo, e dicono: 'Forse si lascera' sedurre, e noi prevarremo contro di lui, e ci vendicheremo di lui'. Geremia 20:11 Ma l'Eterno e' meco, come un potente eroe; percio' i miei persecutori inciamperanno e non prevarranno; saranno coperti di confusione, perche' non sono riusciti; l'onta loro sara' eterna, non sara' dimenticata. Geremia 20:12 Ma, o Eterno degli eserciti, che provi il giusto, che vedi le reni e il cuore, io vedro', si, la vendetta che prenderai di loro, poiche' a te io affido la mia causa! Geremia 20:13 Cantate all'Eterno, lodate l'Eterno, poich'egli libera l'anima dell'infelice dalla mano dei malfattori! Geremia 20:14 Maledetto sia il giorno ch'io nacqui! Il giorno che mia madre mi partori non sia benedetto! Geremia 20:15 Maledetto sia l'uomo che porto' a mio padre la notizia: 'T'e' nato un maschio', e lo colmo' di gioia! Geremia 20:16 Sia quell'uomo come le citta' che l'Eterno ha distrutte senza pentirsene! Oda egli delle grida il mattino, e clamori di guerra sul mezzodi; Geremia 20:17 poich'egli non m'ha fatto morire fin dal seno materno. Cosi mia madre sarebbe stata la mia tomba, e la sua gravidanza, senza fine. Geremia 20:18 Perche' son io uscito dal seno materno per vedere tormento e dolore, e per finire i miei giorni nella vergogna? Profezia della presa di Gerusalemme per mano di Nebucadnetsar Geremia 21:1 La parola che fu rivolta a Geremia da parte dell'Eterno, quando il re Sedekia gli mando' Pashur, figliuolo di Malchia, e Sefonia, figliuolo di Maaseia, il sacerdote, per dirgli: Geremia 21:2 'Deh, consulta per noi l'Eterno; poiche' Nebucadnetsar, re di Babilonia, ci fa la guerra; forse l'Eterno fara' a pro nostro qualcuna delle sue maraviglie, in guisa che quegli si ritragga da noi'. Geremia 21:3 Allora Geremia disse loro: Direte cosi a Sedekia: Geremia 21:4 - Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Ecco, io sto per far rientrare nelle citta' le armi di guerra che sono nelle vostre mani e con le quali voi combattete, fuori delle mura, contro il re di Babilonia, e contro i Caldei che vi assediano, e le raccogliero' in mezzo a questa citta'. Geremia 21:5 E io stesso combattero' contro di voi con mano distesa e con braccio potente, con ira, con furore, con grande indignazione. Geremia 21:6 E colpiro' gli abitanti di questa citta', uomini e bestie; e morranno d'un'orrenda peste. Geremia 21:7 Poi, dice l'Eterno, io daro' Sedekia, re di Giuda, e i suoi servi, e il popolo, e coloro che in questa citta' saranno scampati dalla peste, dalla spada e dalla fame, in mano di Nebucadnetsar re di Babilonia, in mano dei loro nemici, in mano di quelli che cercano la loro vita; e Nebucadnetsar li passera' a fil di spada; non li risparmiera', e non ne avra' ne' pieta' ne' compassione. Geremia 21:8 E a questo popolo dirai: Cosi parla l'Eterno: Ecco, io pongo dinanzi a voi la via della vita e la via della morte. Geremia 21:9 Colui che rimarra' in questa citta' morra' per la spada, per la fame o per la peste; ma chi ne uscira' per arrendersi ai Caldei che vi assediano vivra', e avra' la vita per suo bottino. Geremia 21:10 Poiche' io volgo la mia faccia contro questa citta' per farle del male e non del bene, dice l'Eterno; essa sara' data in mano del re di Babilonia, ed egli la dara' alle fiamme. Geremia 21:11 Alla casa dei re di Giuda di': Ascoltate la parola dell'Eterno: Geremia 21:12 O casa di Davide, cosi dice l'Eterno: Amministrate la giustizia fin dal mattino, e liberate dalla mano dell'oppressore, colui a cui e' tolto il suo, affinche' l'ira mia non divampi a guisa di fuoco, e arda si che nessuno la possa spegnere, per la malvagita' delle vostre azioni. Geremia 21:13 Eccomi contro te, o abitatrice della valle, roccia della pianura, dice l'Eterno. Voi che dite: 'Chi scendera' contro di noi? Chi entrera' nelle nostre dimore?' Geremia 21:14 io vi puniro' secondo il frutto delle vostre azioni, dice l'Eterno; e appicchero' il fuoco a questa selva di Gerusalemme, ed esso divorera' tutto quello che la circonda. Contro la casa reale di Giuda Geremia 22:1 Cosi parla l'Eterno: Scendi nella casa del re di Giuda, e pronunzia quivi questa parola, e di': Geremia 22:2 Ascolta la parola dell'Eterno, o re di Giuda, che siedi sul trono di Davide: tu, i tuoi servitori e il tuo popolo, che entrate per queste porte! Geremia 22:3 Cosi parla l'Eterno: Fate ragione e giustizia, liberate dalla mano dell'oppressore colui al quale e' tolto il suo, non fate torto ne' violenza allo straniero, all'orfano e alla vedova, e non spargete sangue innocente, in questo luogo. Geremia 22:4 Poiche', se metterete realmente ad effetto questa parola, dei re assisi sul trono di Davide entreranno per le porte di questa casa, montati su carri e su cavalli: essi, i loro servitori e il loro popolo. Geremia 22:5 Ma, se non date ascolto a queste parole, io giuro per me stesso, dice l'Eterno, che questa casa sara' ridotta in una rovina. Geremia 22:6 Poiche' cosi parla l'Eterno riguardo alla casa del re di Giuda: Tu eri per me come Galaad, come la vetta del Libano. Ma, certo, io ti ridurro' simile a un deserto, a delle citta' disabitate. Geremia 22:7 Preparo contro di te dei devastatori, armati ciascuno delle sue armi; essi abbatteranno i cedri tuoi piu' belli, e li getteranno nel fuoco. Geremia 22:8 Molte nazioni passeranno presso questa citta', e ognuno dira' all'altro: 'Perche' l'Eterno ha egli fatto cosi a questa grande citta'?' Geremia 22:9 E si rispondera': 'Perche' hanno abbandonato il patto dell'Eterno, del loro Dio, perche' si son prostrati davanti ad altri de'i, e li hanno serviti'. Geremia 22:10 Non piangete per il morto, non vi affliggete per lui; ma piangete, piangete per colui che se ne va, perche' non tornera' piu' e non vedra' piu' il suo paese natio. Geremia 22:11 Poiche' cosi parla l'Eterno, riguardo a Shallum, figliuolo di Giosia, re di Giuda, che regnava in luogo di Giosia suo padre, e ch'e' uscito da questo luogo: Egli non vi ritornera' piu'; Geremia 22:12 ma morra' nel luogo dove l'hanno menato in cattivita', e non vedra' piu' questo paese. Geremia 22:13 Guai a colui ch'edifica la sua casa senza giustizia, e le sue camere senza equita'; che fa lavorare il prossimo per nulla, e non gli paga il suo salario; Geremia 22:14 e dice: 'Mi edifichero' una casa grande e delle camere spaziose', e vi fa eseguire delle finestre, la riveste di legno di cedro e la dipinge di rosso! Geremia 22:15 Regni tu forse perche' hai la passione del cedro? Tuo padre non mangiava egli e non beveva? Ma faceva cio' ch'e' retto e giusto, e tutto gli andava bene. Geremia 22:16 Egli giudicava la causa del povero e del bisognoso, e tutto gli andava bene. Questo non e' egli conoscermi? dice l'Eterno. Geremia 22:17 Ma tu non hai occhi ne' cuore che per la tua cupidigia, per spargere sangue innocente, e per fare oppressione e violenza. Geremia 22:18 Percio', cosi parla l'Eterno riguardo a Joiakim, figliuolo di Giosia, re di Giuda: Non se ne fara' cordoglio, dicendo: 'Ahime', fratel mio, ahime' sorella!' Non se ne fara' cordoglio, dicendo: 'Ahime', signore, ahime' sua maesta'!' Geremia 22:19 Sara' sepolto come si seppellisce un asino, trascinato e gettato fuori delle porte di Gerusalemme. Geremia 22:20 Sali sul Libano e grida, alza la voce in Basan, e grida dall'Abarim, perche' tutti i tuoi amanti sono distrutti. Geremia 22:21 Io t'ho parlato al tempo della tua prosperita', ma tu dicevi: 'Io non ascoltero''. Questo e' stato il tuo modo di fare fin dalla tua fanciullezza; tu non hai mai dato ascolto alla mia voce. Geremia 22:22 Tutti i tuoi pastori saranno pastura del vento, e i tuoi amanti andranno in cattivita'; e allora sarai svergognata, confusa, per tutta la tua malvagita'. Geremia 22:23 O tu che dimori sul Libano, che t'annidi fra i cedri, come farai pieta' quando ti coglieranno i dolori, le doglie pari a quelle d'una donna di parto! Geremia 22:24 Com'e' vero ch'io vivo, dice l'Eterno, quand'anche Conia, figliuolo di Joiakim, re di Giuda, fosse un sigillo nella mia destra, io ti strapperei di li. Geremia 22:25 Io ti daro' in mano di quelli che cercan la tua vita, in mano di quelli de' quali hai paura, in mano di Nebucadnetsar, re di Babilonia, in mano de' Caldei. Geremia 22:26 E caccero' te e tua madre che t'ha partorito, in un paese straniero dove non siete nati, e quivi morrete. Geremia 22:27 Ma quanto al paese al quale brameranno tornare, essi non vi torneranno. Geremia 22:28 Questo Conia e' egli dunque un vaso spezzato, infranto? e' egli un oggetto che non fa piu' alcun piacere? Perche' son dunque cacciati, egli e la sua progenie, lanciati in un paese che non conoscono? Geremia 22:29 O paese, o paese, o paese, ascolta la parola dell'Eterno! Geremia 22:30 Cosi parla l'Eterno: Inscrivete quest'uomo come privo di figliuoli, come un uomo che non prosperera' durante i suoi giorni; perche' nessuno della sua progenie giungera' a sedersi sul trono di Davide, ed a regnare ancora su Giuda. Geremia 23:1 Guai ai pastori che distruggono e disperdono il gregge del mio pascolo! dice l'Eterno. Geremia 23:2 Percio' cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele, riguardo ai pastori che pascono il mio popolo: Voi avete disperse le mie pecore, le avete scacciate, e non ne avete avuto cura; ecco, io vi puniro', per la malvagita' delle vostre azioni, dice l'Eterno. Geremia 23:3 E raccogliero' il rimanente delle mie pecore da tutti i paesi dove le ho cacciate, e le ricondurro' ai loro pascoli, e saranno feconde, e moltiplicheranno. Geremia 23:4 E costituiro' su loro de' pastori che le pastureranno, ed esse non avranno piu' paura ne' spavento, e non ne manchera' alcuna, dice l'Eterno. Geremia 23:5 Ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, quand'io faro' sorgere a Davide un germoglio giusto, il quale regnera' da re e prosperera', e fara' ragione e giustizia nel paese. Geremia 23:6 Ai giorni d'esso, Giuda sara' salvato, e Israele stara' sicuro nella sua dimora: e questo sara' il nome col quale sara' chiamato: 'l'Eterno nostra giustizia'. Geremia 23:7 Percio', ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, che non si dira' piu': 'L'Eterno e' vivente, egli che ha tratto i figliuoli d'Israele fuori del paese d'Egitto', Geremia 23:8 ma: 'l'Eterno e' vivente, egli che ha tratto fuori e ha ricondotto la progenie della casa d'Israele dal paese del settentrione, e da tutti i paesi dove io li avevo cacciati'; ed essi dimoreranno nel loro paese. Contro i falsi profeti Geremia 23:9 Contro i profeti. Il cuore mi si spezza in seno, tutte le mie ossa tremano; io sono come un ubriaco, come un uomo sopraffatto dal vino, a cagione dell'Eterno e a cagione delle sue parole sante. Geremia 23:10 Poiche' il paese e' pieno di adulteri; poiche' il paese fa cordoglio a motivo della maledizione che lo colpisce; i pascoli del deserto sono inariditi. La corsa di costoro e' diretta al male, la loro forza non tende al bene. Geremia 23:11 Profeti e sacerdoti sono empi, nella mia casa stessa ho trovato la loro malvagita', dice l'Eterno. Geremia 23:12 Percio' la loro via sara' per loro come luoghi lu'brici in mezzo alle tenebre; essi vi saranno spinti, e cadranno; poiche' io faro' venir su loro la calamita', l'anno in cui li visitero', dice l'Eterno. Geremia 23:13 Avevo ben visto cose insulse tra i profeti di Samaria; profetizzavano nel nome di Baal, e traviavano il mio popolo d'Israele. Geremia 23:14 Ma fra i profeti di Gerusalemme ho visto cose nefande: commettono adulteri, procedono con falsita', fortificano le mani dei malfattori, talche' nessuno si converte dalla sua malvagita'; tutti quanti sono per me come Sodoma, e gli abitanti di Gerusalemme, come quei di Gomorra. Geremia 23:15 Percio' cosi parla l'Eterno degli eserciti riguardo ai profeti: Ecco, io faro' loro mangiare dell'assenzio, e faro' loro bere dell'acqua avvelenata; poiche' dai profeti di Gerusalemme l'empieta' s'e' sparsa per tutto il paese. Geremia 23:16 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Non ascoltate le parole de' profeti che vi profetizzano; essi vi pascono di cose vane; vi espongono le visioni del loro proprio cuore, e non cio' che procede dalla bocca dell'Eterno. Geremia 23:17 Dicono del continuo a quei che mi sprezzano: 'L'Eterno ha detto: Avrete pace'; e a tutti quelli che camminano seguendo la caparbieta' del proprio cuore: 'Nessun male v'incogliera''; Geremia 23:18 poiche' chi ha assistito al consiglio dell'Eterno, chi ha veduto, chi ha udito la sua parola? Chi ha prestato orecchio alla sua parola e l'ha udita? Geremia 23:19 Ecco, la tempesta dell'Eterno, il furore scoppia, la tempesta scroscia, scroscia sul capo degli empi. Geremia 23:20 L'ira dell'Eterno non si acquetera', finche' non abbia eseguito, compiuto i disegni del suo cuore; negli ultimi giorni, lo capirete appieno. Geremia 23:21 Io non ho mandato quei profeti; ed essi son corsi; io non ho parlato loro, ed essi hanno profetizzato. Geremia 23:22 Se avessero assistito al mio consiglio, avrebbero fatto udire le mie parole al mio popolo, e li avrebbero stornati dalla loro cattiva via e dalla malvagita' delle loro azioni. Geremia 23:23 Son io soltanto un Dio da vicino, dice l'Eterno, e non un Dio da lungi? Geremia 23:24 Potrebbe uno nascondersi in luogo occulto si ch'io non lo vegga? dice l'Eterno. Non riempio io il cielo e la terra? dice l'Eterno. Geremia 23:25 Io ho udito quel che dicono i profeti che profetizzano menzogne nel mio nome, dicendo: 'Ho avuto un sogno! ho avuto un sogno!' Geremia 23:26 Fino a quando durera' questo? Hanno essi in mente, questi profeti che profetizzan menzogne, questi profeti dell'inganno del cuor loro, Geremia 23:27 pensan essi di far dimenticare il mio nome al mio popolo coi loro sogni che si raccontan l'un l'altro, come i loro padri dimenticarono il mio nome per Baal? Geremia 23:28 Il profeta che ha avuto un sogno, racconti il sogno, e colui che ha udito la mia parola riferisca la mia parola fedelmente. Che ha da fare la paglia col frumento? dice l'Eterno. Geremia 23:29 La mia parola non e' essa come il fuoco? dice l'Eterno; e come un martello che spezza il sasso? Geremia 23:30 Percio', ecco, dice l'Eterno, io vengo contro i profeti che ruban gli uni agli altri le mie parole. Geremia 23:31 Ecco, dice l'Eterno, io vengo contro i profeti che fan parlar la loro propria lingua, eppure dicono: 'Egli dice'. Geremia 23:32 Ecco, dice l'Eterno, io vengo contro quelli che profetizzano sogni falsi, che li raccontano e traviano il mio popolo con le loro menzogne e con la loro temerita', benche' io non li abbia mandati e non abbia dato loro alcun ordine, ed essi non possan recare alcun giovamento a questo popolo, dice l'Eterno. Geremia 23:33 Se questo popolo o un profeta o un sacerdote ti domandano: 'Qual e' l'oracolo dell'Eterno?' Tu risponderai loro: 'Qual oracolo? Io vi rigettero', dice l'Eterno'. Geremia 23:34 E quanto al profeta, al sacerdote, o al popolo che dira': 'Oracolo dell'Eterno', io lo puniro': lui, e la sua casa. Geremia 23:35 Direte cosi, ognuno al suo vicino, ognuno al suo fratello: 'Che ha risposto l'Eterno?' e: 'Che ha detto l'Eterno?' Geremia 23:36 Ma l'oracolo dell'Eterno non lo mentoverete piu'; poiche' la parola di ciascuno sara' per lui il suo oracolo, giacche' avete to'rte le parole dell'Iddio vivente, dell'Eterno degli eserciti, dell'Iddio nostro. Geremia 23:37 Tu dirai cosi al profeta: 'Che t'ha risposto l'Eterno?' e: 'Che ha detto l'Eterno?' Geremia 23:38 E se dite ancora: 'Oracolo dell'Eterno', allora l'Eterno parla cosi: 'Siccome avete detto questa parola 'oracolo dell'Eterno', benche' io v'avessi mandato a dire: 'Non dite piu': - Oracolo dell'Eterno', Geremia 23:39 ecco, io vi dimentichero' del tutto, e vi rigettero' lungi dalla mia faccia, voi e la citta' che avevo data a voi e ai vostri padri, Geremia 23:40 e vi copriro' d'un obbrobrio eterno e d'un'eterna vergogna, che non saran mai dimenticati'. I due canestri di fichi e l'avvenire del popolo Geremia 24:1 L'Eterno mi fece vedere due canestri di fichi, posti davanti al tempio dell'Eterno, dopo che Nebucadnetsar, re di Babilonia, ebbe menato via da Gerusalemme e trasportato in cattivita' a Babilonia Jeconia, figliuolo di Joiakim, re di Giuda, i capi di Giuda, i falegnami e i fabbri. Geremia 24:2 Uno de' canestri conteneva de' fichi molto buoni, come sono i fichi primaticci; e l'altro canestro conteneva dei fichi molto cattivi, che non si potevano mangiare, tanto eran cattivi. Geremia 24:3 E l'Eterno mi disse: 'Che vedi, Geremia?' Io risposi: 'De' fichi; quelli buoni, molto buoni, e quelli cattivi, molto cattivi, da non potersi mangiare, tanto sono cattivi'. Geremia 24:4 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Geremia 24:5 'Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Quali sono questi fichi buoni, tali saranno que' di Giuda che ho mandati da questo luogo in cattivita' nel paese de' Caldei; io li riguardero' con favore; Geremia 24:6 l'occhio mio si posera' con favore su loro; e li ricondurro' in questo paese; li stabiliro' fermamente, e non li distruggero' piu'; li piantero', e non li sradichero' piu'. Geremia 24:7 E daro' loro un cuore, per conoscer me che sono l'Eterno; saranno mio popolo, e io saro' loro Dio, perche' si convertiranno a me con tutto il loro cuore. Geremia 24:8 E come si trattano questi fichi cattivi che non si posson mangiare, tanto son cattivi, cosi, dice l'Eterno, io trattero' Sedekia, re di Giuda, e i suoi principi, e il residuo di que' di Gerusalemme, quelli che son rimasti in questo paese e quelli che abitano nel paese d'Egitto; Geremia 24:9 e faro' si che saranno agitati e maltrattati per tutti i regni della terra; che diventeranno oggetto d'obbrobrio, di proverbio, di sarcasmo e di maledizione in tutti i luoghi dove li caccero'. Geremia 24:10 E mandero' contro di loro la spada, la fame, la peste, finche' siano scomparsi dal suolo che avevo dato a loro e ai loro padri. La cattivita' di settant'anni. Castigo di Babilonia e di tutte le nazioni Geremia 25:1 La parola che fu rivolta a Geremia riguardo a tutto il popolo di Giuda, nel quarto anno di Joiakim, figliuolo di Giosia, re di Giuda (era il primo anno di Nebucadnetsar, re di Babilonia), Geremia 25:2 e che Geremia pronunzio' davanti a tutto il popolo di Giuda e a tutti gli abitanti di Gerusalemme, dicendo: Geremia 25:3 Dal tredicesimo anno di Giosia, figliuolo di Amon, re di Giuda, fino ad oggi, son gia' ventitre anni che la parola dell'Eterno m'e' stata rivolta, e che io v'ho parlato del continuo, fin dal mattino, ma voi non avete dato ascolto. Geremia 25:4 L'Eterno vi ha pure mandato tutti i suoi servitori, i profeti; ve li ha mandati del continuo fin dal mattino, ma voi non avete ubbidito, ne' avete po'rto l'orecchio per ascoltare. Geremia 25:5 Essi hanno detto: 'Convertasi ciascun di voi dalla sua cattiva via e dalla malvagita' delle sue azioni, e voi abiterete di secolo in secolo sul suolo che l'Eterno ha dato a voi e ai vostri padri; Geremia 25:6 e non andate dietro ad altri de'i per servirli e per prostrarvi dinanzi a loro; non mi provocate con l'opera delle vostre mani, e io non vi faro' male alcuno'. Geremia 25:7 Ma voi non mi avete dato ascolto, dice l'Eterno, per provocarmi, a vostro danno, con l'opera delle vostre mani. Geremia 25:8 Percio', cosi dice l'Eterno degli eserciti: Giacche' non avete dato ascolto alle mie parole, ecco, Geremia 25:9 io mandero' a prendere tutte le nazioni del settentrione, dice l'Eterno, e mandero' a chiamare Nebucadnetsar re di Babilonia, mio servitore, e le faro' venire contro questo paese e contro i suoi abitanti, e contro tutte le nazioni che gli stanno d'intorno, e li votero' allo sterminio e li abbandonero' alla desolazione, alla derisione, a una solitudine perpetua. Geremia 25:10 E faro' cessare fra loro i gridi di gioia e i gridi d'esultanza, il canto dello sposo e il canto della sposa, il rumore della macina, e la luce della lampada. Geremia 25:11 E tutto questo paese sara' ridotto in una solitudine e in una desolazione, e queste nazioni serviranno il re di Babilonia per settant'anni. Geremia 25:12 Ma quando saran compiuti i settant'anni, io puniro' il re di Babilonia e quella nazione, dice l'Eterno, a motivo della loro iniquita', e puniro' il paese de' Caldei, e lo ridurro' in una desolazione perpetua. Geremia 25:13 E faro' venire su quel paese tutte le cose che ho annunziate contro di lui, tutto cio' ch'e' scritto in questo libro, cio' che Geremia ha profetizzato contro tutte le nazioni. Geremia 25:14 Infatti, nazioni numerose e re potenti ridurranno in servitu' i Caldei stessi; e io li retribuiro' secondo le loro azioni, secondo l'opera delle loro mani. Geremia 25:15 Poiche' cosi m'ha parlato l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Prendi di mano mia questa coppa del vino della mia ira, e danne a bere a tutte le nazioni alle quali ti mandero'. Geremia 25:16 Esse berranno, barcolleranno, saran come pazze, a motivo della spada ch'io mandero' fra loro. Geremia 25:17 E io presi la coppa di mano dell'Eterno, e ne diedi a bere a tutte le nazioni alle quali l'Eterno mi mandava: Geremia 25:18 a Gerusalemme e alle citta' di Giuda, ai suoi re ed ai suoi principi, per abbandonarli alla rovina, alla desolazione, alla derisione, alla maledizione, come oggi si vede; Geremia 25:19 a Faraone, re d'Egitto, ai suoi servitori, ai suoi principi, a tutto il suo popolo; Geremia 25:20 a tutta la mescolanza di popoli, a tutti i re del paese di Ur, a tutti i re del paese de' Filistei, ad Askalon, a Gaza, a Ekron, e al residuo d'Asdod; Geremia 25:21 a Edom, a Moab, e ai figliuoli d'Ammon; Geremia 25:22 a tutti i re di Tiro, a tutti i re di Sidon, e ai re delle isole d'oltremare; Geremia 25:23 a Dedan, a Tema, a Buz, e a tutti quelli che si radono i canti della barba; Geremia 25:24 a tutti i re d'Arabia, e a tutti i re della mescolanza di popoli che abita nel deserto; Geremia 25:25 a tutti i re di Zimri, a tutti i re d'Elam, Geremia 25:26 e a tutti i re di Media e a tutti i re del settentrione, vicini o lontani, agli uni e agli altri, e a tutti i regni del mondo che sono sulla faccia della terra. E il re di Sceshac ne berra' dopo di loro. Geremia 25:27 Tu dirai loro: Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Bevete, ubriacatevi, vomitate, cadete senza rialzarvi piu', dinanzi alla spada ch'io mando fra voi. Geremia 25:28 E se ricusano di prender dalla tua mano la coppa per bere, di' loro: Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Voi berrete in ogni modo! Geremia 25:29 Poiche', ecco, io comincio a punire la citta' sulla quale e' invocato il mio nome, e voi rimarreste del tutto impuniti? Voi non rimarrete impuniti; poiche' io chiamero' la spada su tutti gli abitanti della terra, dice l'Eterno degli eserciti. Geremia 25:30 E tu, profetizza loro tutte queste cose, e di' loro: L'Eterno rugge dall'alto, e fa risonare la sua voce dalla sua santa dimora; egli rugge fieramente contro la sua residenza; manda un grido, come quelli che calcan l'uva, contro tutti gli abitanti della terra. Geremia 25:31 Il rumore ne giunge fino all'estremita' della terra; poiche' l'Eterno ha una lite con le nazioni, egli entra in giudizio contro ogni carne; gli empi, li da' in balia della spada, dice l'Eterno. Geremia 25:32 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Ecco, una calamita' passa di nazione in nazione, e un gran turbine si leva dalle estremita' della terra. Geremia 25:33 In quel giorno, gli uccisi dall'Eterno copriranno la terra dall'una all'altra estremita' di essa, e non saranno rimpianti, ne' raccolti, ne' seppelliti; serviranno di letame sulla faccia del suolo. Geremia 25:34 Urlate, o pastori, gridate, voltolatevi nella polvere, o guide del gregge! Poiche' e' giunto il tempo in cui dovete essere scannati; io vi frantumero', e cadrete, come un vaso prezioso. Geremia 25:35 Ai pastori manchera' ogni rifugio, e le guide del gregge non avranno via di scampo. Geremia 25:36 S'ode il grido de' pastori e l'urlo delle guide del gregge; poiche' l'Eterno devasta il loro pascolo; Geremia 25:37 e i tranquilli ovili son ridotti al silenzio, a motivo dell'ardente ira dell'Eterno. Geremia 25:38 Egli ha abbandonato il suo ricetto, come un leoncello, perche' il loro paese e' diventato una desolazione, a motivo del furor della spada crudele, a motivo dell'ardente ira dell'Eterno. Geremia predice la distruzione di Gerusalemme e del tempio, e corre pericolo di morte Geremia 26:1 Nel principio del regno di Joiakim figliuolo di Giosia, re di Giuda, fu pronunziata questa parola da parte dell'Eterno: Geremia 26:2 Cosi parla l'Eterno: Prese'ntati nel cortile della casa dell'Eterno, e di' a tutte le citta' di Giuda che vengono a prostrarsi nella casa dell'Eterno, tutte le parole che io ti comando di dir loro; non ne detrarre verbo. Geremia 26:3 Forse daranno ascolto, e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; e io mi pentiro' del male che penso di far loro per la malvagita' delle loro azioni. Geremia 26:4 Tu dirai loro: Cosi parla l'Eterno: Se non date ascolto, se non camminate secondo la mia legge che vi ho posta dinanzi, Geremia 26:5 se non date ascolto alle parole dei miei servitori, i profeti, i quali vi mando, che vi ho mandati fin dal mattino e non li avete ascoltati, Geremia 26:6 io trattero' questa casa come Sciloh, e faro' che questa citta' serva di maledizione presso tutte le nazioni della terra. Geremia 26:7 Or i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo udirono Geremia che pronunziava queste parole nella casa dell'Eterno. Geremia 26:8 E avvenne che, come Geremia ebbe finito di pronunziare tutto quello che l'Eterno gli aveva comandato di dire a tutto il popolo, i sacerdoti, i profeti e tutto il popolo lo presero, dicendo: - 'Tu devi morire! - Geremia 26:9 Perche' hai profetizzato nel nome dell'Eterno dicendo: - Questa casa sara' come Sciloh e questa citta' sara' devastata, e priva d'abitanti?' - E tutto il popolo s'aduno' contro Geremia nella casa dell'Eterno. Geremia 26:10 Quando i capi di Giuda ebbero udite queste cose, salirono dalla casa del re alla casa dell'Eterno, e si sedettero all'ingresso della porta nuova della casa dell'Eterno. Geremia 26:11 E i sacerdoti e i profeti parlarono ai capi e a tutto il popolo, dicendo: 'Quest'uomo merita la morte, perche' ha profetizzato contro questa citta', nel modo che avete udito coi vostri propri orecchi'. Geremia 26:12 Allora Geremia parlo' a tutti i capi e a tutto il popolo, dicendo: 'L'Eterno mi ha mandato a profetizzare contro questa casa e contro questa citta' tutte le cose che avete udite. Geremia 26:13 Or dunque, emendate le vostre vie e le vostre azioni, date ascolto alla voce dell'Eterno, del vostro Dio, e l'Eterno si pentira' del male che ha pronunziato contro di voi. Geremia 26:14 Quanto a me, eccomi nelle vostre mani; fate di me quello che vi parra' buono e giusto. Geremia 26:15 Soltanto sappiate per certo che, se mi fate morire, mettete del sangue innocente addosso a voi, a questa citta' e ai suoi abitanti, perche' l'Eterno m'ha veramente mandato a voi per farvi udire tutte queste parole'. Geremia 26:16 Allora i capi e tutto il popolo dissero ai sacerdoti e ai profeti: 'Quest'uomo non merita la morte, perche' ci ha parlato nel nome dell'Eterno, del nostro Dio'. Geremia 26:17 E alcuni degli anziani del paese si levarono e parlaron cosi a tutta la raunanza del popolo: Geremia 26:18 'Michea, il Morashtita, profetizzo' ai giorni d'Ezechia, re di Giuda, e parlo' a tutto il popolo di Giuda in questi termini: Cosi dice l'Eterno degli eserciti: Sion sara' arata come un campo, Gerusalemme diventera' un monte di ruine, e la montagna del tempio, un'altura boscosa. Geremia 26:19 Ezechia, re di Giuda, e tutto Giuda lo misero essi a morte? Ezechia non temette egli l'Eterno, e non supplico' egli l'Eterno, si che l'Eterno si penti del male che aveva pronunziato contro di loro? E noi stiamo per fare un gran male a danno delle anime nostre'. Geremia 26:20 Vi fu anche un altro uomo che profetizzo' nel nome dell'Eterno: Uria, figliuolo di Scemaia di Kiriath-Jearim, il quale profetizzo' contro questa citta' e contro questo paese, in tutto e per tutto come Geremia; Geremia 26:21 e quando il re Joiakim, tutti i suoi uomini prodi e tutti i suoi capi ebbero udito le sue parole, il re cerco' di farlo morire; ma Uria lo seppe, ebbe paura, fuggi e ando' in Egitto; Geremia 26:22 e il re Joiakim mando' degli uomini in Egitto, cioe' Elnathan, figliuolo di Acbor, e altra gente con lui. Geremia 26:23 Questi trassero Uria fuori d'Egitto, e lo menarono al re Joiakim, il quale lo colpi con la spada, e getto' il suo cadavere fra le sepolture de' figliuoli del popolo. Geremia 26:24 Ma la mano di Ahikam, figliuolo di Shafan, fu con Geremia, e impedi che fosse dato in man del popolo per esser messo a morte. Geremia consiglia i Giudei di sottomettersi al re di Babilonia Geremia 27:1 Nel principio del regno di Joiakim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, questa parola fu rivolta dall'Eterno a Geremia in questi termini: Geremia 27:2 'Cosi m'ha detto l'Eterno: Fatti de' legami e dei gioghi, e mettiteli sul collo; Geremia 27:3 poi mandali al re di Edom, al re di Moab, al re de' figliuoli di Ammon, al re di Tiro e al re di Sidone, mediante gli ambasciatori che son venuti a Gerusalemme da Sedekia, re di Giuda; Geremia 27:4 e ordina loro che dicano ai loro signori: Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Direte questo ai vostri signori: Geremia 27:5 Io ho fatto la terra, gli uomini e gli animali che sono sulla faccia della terra, con la mia gran potenza e col mio braccio steso; e do la terra a chi mi par bene. Geremia 27:6 E ora do tutti questi paesi in mano di Nebucadnetsar, re di Babilonia, mio servitore; e gli do pure gli animali della campagna perche' gli siano soggetti. Geremia 27:7 E tutte le nazioni saranno soggette a lui, al suo figliuolo e al figliuolo del suo figliuolo, finche' giunga il tempo anche pel suo paese; e allora molte nazioni e grandi re lo ridurranno in servitu'. Geremia 27:8 E avverra' che la nazione o il regno che non vorra' sottomettersi a lui, a Nebucadnetsar re di Babilonia, e non vorra' piegare il collo sotto il giogo del re di Babilonia, quella nazione io la puniro', dice l'Eterno, con la spada, con la fame, con la peste, finche' io non l'abbia sterminata per mano di lui. Geremia 27:9 Voi dunque non ascoltate i vostri profeti, ne' i vostri indovini, ne' i vostri sognatori, ne' i vostri pronosticatori, ne' i vostri maghi che vi dicono: - Non sarete asserviti al re di Babilonia! - Geremia 27:10 Poiche' essi vi profetizzano menzogna, per allontanarvi dal vostro paese, perche' io vi scacci e voi periate. Geremia 27:11 Ma la nazione che pieghera' il suo collo sotto il giogo del re di Babilonia e gli sara' soggetta, io la lascero' stare nel suo paese, dice l'Eterno; ed essa lo coltivera' e vi dimorera''. Geremia 27:12 Io parlai dunque a Sedekia, re di Giuda, in conformita' di tutte queste parole, e dissi: 'Piegate il collo sotto il giogo del re di Babilonia, sottomettetevi a lui e al suo popolo, e vivrete. Geremia 27:13 Perche' morreste, tu e il tuo popolo, per la spada, per la fame e per la peste, come l'Eterno ha detto della nazione che non si assoggettera' al re di Babilonia? Geremia 27:14 E non date ascolto alle parole de' profeti che vi dicono: - Non sarete asserviti al re di Babilonia! - perche' vi profetizzano menzogna. Geremia 27:15 Poiche' io non li ho mandati, dice l'Eterno; ma profetizzano falsamente nel mio nome, perche' io vi scacci, e voi periate: voi e i profeti che vi profetizzano'. Geremia 27:16 Parlai pure ai sacerdoti e a tutto questo popolo, e dissi: 'Cosi parla l'Eterno: Non date ascolto alle parole dei vostri profeti i quali vi profetizzano, dicendo: - Ecco, gli arredi della casa dell'Eterno saranno in breve riportati da Babilonia, - perche' vi profetizzano menzogna. Geremia 27:17 Non date loro ascolto; sottomettetevi al re di Babilonia, e vivrete. Perche' questa citta' sarebb'ella ridotta una desolazione? Geremia 27:18 Se sono profeti, e se la parola dell'Eterno e' con loro, intercedano ora presso l'Eterno degli eserciti perche' gli arredi che son rimasti nella casa dell'Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme, non vadano a Babilonia. Geremia 27:19 Perche' cosi parla l'Eterno degli eserciti riguardo alle colonne, al mare, alle basi e al resto degli arredi rimasti in questa citta', Geremia 27:20 e che non furon presi da Nebucadnetsar, re di Babilonia, quando meno' in cattivita' da Gerusalemme in Babilonia, Jeconia, figliuolo di Joiakim, re di Giuda, e tutti i nobili di Giuda e di Gerusalemme; Geremia 27:21 cosi, dico, parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele, riguardo agli arredi che rimangono nella casa dell'Eterno, nella casa del re di Giuda e in Gerusalemme: Geremia 27:22 saranno portati a Babilonia, e quivi resteranno, finche' io li cerchero', dice l'Eterno, e li faro' risalire e ritornare in questo luogo'. Lotta di Geremia col falso profeta Anania Geremia 28:1 In quello stesso anno, al principio del regno di Sedekia, re di Giuda, l'anno quarto, il quinto mese, Anania, figliuolo di Azzur, profeta, ch'era di Gabaon, mi parlo' nella casa dell'Eterno, in presenza dei sacerdoti e di tutto il popolo, dicendo: Geremia 28:2 'Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Io spezzo il giogo del re di Babilonia. Geremia 28:3 Entro due anni, io faro' tornare in questo luogo tutti gli arredi della casa dell'Eterno, che Nebucadnetsar, re di Babilonia, ha tolti da questo luogo e ha portati a Babilonia; Geremia 28:4 e ricondurro' in questo luogo, dice l'Eterno, Jeconia, figliuolo di Joiakim, re di Giuda, e tutti que' di Giuda che sono stati menati in cattivita' in Babilonia; perche' spezzero' il giogo del re di Babilonia'. Geremia 28:5 E il profeta Geremia rispose al profeta Anania in presenza de' sacerdoti e in presenza di tutto il popolo che si trovava nella casa dell'Eterno. Geremia 28:6 Il profeta Geremia disse: 'Amen! Cosi faccia l'Eterno! L'Eterno mandi ad effetto quel che tu hai profetizzato, e faccia tornare da Babilonia in questo luogo gli arredi della casa dell'Eterno e tutti quelli che sono stati menati in cattivita'! Geremia 28:7 Pero', ascolta ora questa parola che io pronunzio in presenza tua e in presenza di tutto il popolo. Geremia 28:8 I profeti che apparvero prima di me e prima di te fin dai tempi antichi, profetarono contro molti paesi e contro grandi regni la guerra, la fame, la peste. Geremia 28:9 Quanto al profeta che profetizza la pace, allorche' si sara' adempiuta la sua parola, egli sara' riconosciuto come un vero mandato dall'Eterno'. Geremia 28:10 Allora il profeta Anania prese il giogo di sul collo del profeta Geremia e lo spezzo'. Geremia 28:11 E Anania parlo' in presenza di tutto il popolo, e disse: 'Cosi parla l'Eterno: In questo modo io spezzero' il giogo di Nebucadnetsar, re di Babilonia, di sul collo di tutte le nazioni, entro lo spazio di due anni'. E il profeta Geremia se ne ando'. Geremia 28:12 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dopo che il profeta Anania ebbe spezzato il giogo di sul collo del profeta Geremia, e disse: Geremia 28:13 'Va', e di' ad Anania: Cosi parla l'Eterno: Tu hai spezzato un giogo di legno, ma hai fatto, invece di quello, un giogo di ferro. Geremia 28:14 Poiche' cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Io metto un giogo di ferro sul collo di tutte queste nazioni perche' siano assoggettate a Nebucadnetsar, re di Babilonia; ed esse gli saranno assoggettate; e gli do pure gli animali della campagna'. Geremia 28:15 E il profeta Geremia disse al profeta Anania: 'Ascolta, Anania! L'Eterno non t'ha mandato, e tu hai indotto questo popolo a confidar nella menzogna. Geremia 28:16 Percio', cosi parla l'Eterno: Ecco, io ti scaccio di sulla faccia della terra; quest'anno morrai, perche' hai parlato di ribellione contro l'Eterno'. Geremia 28:17 E il profeta Anania mori quello stesso anno, nel settimo mese. Lettera di Geremia agli esuli di Babilonia Geremia 29:1 Or queste son le parole della lettera che il profeta Geremia mando' da Gerusalemme al residuo degli anziani in cattivita', ai sacerdoti, ai profeti e a tutto il popolo che Nebucadnetsar avea menato in cattivita' da Gerusalemme in Babilonia, Geremia 29:2 dopo che il re Jeconia, la regina, gli eunuchi, i principi di Giuda e di Gerusalemme, i falegnami e i fabbri furono usciti da Gerusalemme. Geremia 29:3 La lettera fu portata per man di Elasa, figliuolo di Shafan, e di Ghemaria, figliuolo di Hilkia, che Sedekia, re di Giuda, mandava a Babilonia da Nebucadnetsar, re di Babilonia. Essa diceva: Geremia 29:4 Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele, a tutti i deportati ch'egli ha fatto menare in cattivita' da Gerusalemme in Babilonia: Geremia 29:5 Fabbricate delle case e abitatele; piantate de' giardini e mangiatene il frutto; Geremia 29:6 prendete delle mogli e generate figliuoli e figliuole; prendete delle mogli per i vostri figliuoli, date marito alle vostre figliuole perche' faccian figliuoli e figliuole; e moltiplicate la' dove siete, e non diminuite. Geremia 29:7 Cercate il bene della citta' dove io vi ho fatti menare in cattivita' e pregate l'Eterno per essa; poiche' dal bene d'essa dipende il vostro bene. Geremia 29:8 Poiche' cosi dice l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: I vostri profeti che sono in mezzo a voi e i vostri indovini non v'ingannino, e non date retta ai sogni che fate. Geremia 29:9 Giacche' quelli vi profetano falsamente nel mio nome; io non li ho mandati, dice l'Eterno. Geremia 29:10 Poiche' cosi parla l'Eterno: Quando settant'anni saranno compiuti per Babilonia, io vi visitero' e mandero' ad effetto per voi la mia buona parola, facendovi tornare in questo luogo. Geremia 29:11 Poiche' io so i pensieri che medito per voi, dice l'Eterno: pensieri di pace e non di male, per darvi un avvenire e una speranza. Geremia 29:12 Voi m'invocherete, verrete a pregarmi e io v'esaudiro'. Geremia 29:13 Voi mi cercherete e mi troverete, perche' mi cercherete con tutto il vostro cuore; Geremia 29:14 e io mi lascero' trovare da voi, dice l'Eterno, e vi faro' tornare dalla vostra cattivita'; vi raccogliero' di fra tutte le nazioni e da tutti i luoghi dove vi ho cacciati, dice l'Eterno; e vi ricondurro' nel luogo donde vi ho fatti andare in cattivita'. Geremia 29:15 Voi dite: 'L'Eterno ci ha suscitato de' profeti in Babilonia'. Geremia 29:16 Ebbene, cosi parla l'Eterno riguardo al re che siede sul trono di Davide, riguardo a tutto il popolo che abita in questa citta', ai vostri fratelli che non sono andati con voi in cattivita'; Geremia 29:17 cosi parla l'Eterno degli eserciti: Ecco, io mandero' contro di loro la spada, la fame, la peste, e li rendero' come quegli orribili fichi che non si posson mangiare, tanto sono cattivi. Geremia 29:18 E li inseguiro' con la spada, con la fame, con la peste; faro' si che saranno agitati fra tutti i regni della terra, e li abbandonero' alla esecrazione, allo stupore, alla derisione e al vituperio fra tutte le nazioni dove li caccero'; Geremia 29:19 perche' non han dato ascolto alle mie parole, dice l'Eterno, che io ho mandate loro a dire dai miei servitori i profeti, del continuo, fin dal mattino; ma essi non han dato ascolto, dice l'Eterno. Geremia 29:20 Ascoltate dunque la parola dell'Eterno, o voi tutti, che io ho mandati in cattivita' da Gerusalemme in Babilonia! Geremia 29:21 Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele, riguardo ad Achab, figliuolo di Kolaia, e riguardo a Sedekia, figliuolo di Maaseia, che vi profetizzano la menzogna nel mio nome: Ecco, io do costoro in mano di Nebucadnetsar, re di Babilonia, ed ei li mettera' a morte davanti agli occhi vostri; Geremia 29:22 da essi trarra' una formula di maledizione fra tutti quei di Giuda che sono in cattivita' in Babilonia, e si dira': 'L'Eterno ti tratti come Sedekia e come Achab, che il re di Babilonia ha fatti arrostire al fuoco!' Geremia 29:23 Perche' costoro han fatto delle cose nefande in Israele, han commesso adulterio con le mogli del loro prossimo, e hanno pronunziato in mio nome parole di menzogna; il che io non avevo loro comandato. Io stesso lo so, e ne son testimone, dice l'Eterno. Geremia 29:24 E quanto a Scemaia il Nehelamita, gli parlerai in questo modo: Geremia 29:25 Cosi dice l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Tu hai mandato in tuo nome una lettera a tutto il popolo che e' in Gerusalemme, a Sofonia, figliuolo di Maaseia, il sacerdote, e a tutti i sacerdoti, per dire: Geremia 29:26 'L'Eterno ti ha costituito sacerdote in luogo del sacerdote Jehoiada, perche' vi siano nella casa dell'Eterno de' sovrintendenti per sorvegliare ogni uomo che e' pazzo e che fa il profeta, e perche' tu lo metta ne' ceppi e ai ferri. Geremia 29:27 E ora perche' non reprimi tu Geremia d'Anatoth che fa il profeta tra voi, Geremia 29:28 e ci ha perfino mandato a dire a Babilonia: La cattivita' sara' lunga; fabbricate delle case e abitatele; piantate dei giardini e mangiatene il frutto?' Geremia 29:29 - Or il sacerdote Sofonia lesse questa lettera in presenza del profeta Geremia. - Geremia 29:30 E la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia, dicendo: Geremia 29:31 Manda a dire a tutti quelli che sono in cattivita': Cosi parla l'Eterno riguardo a Scemaia il Nehelamita: Poiche' Scemaia vi ha profetato, benche' io non l'abbia mandato, e vi ha fatto confidare nella menzogna, Geremia 29:32 cosi parla l'Eterno: Ecco, io puniro' Scemaia il Nehelamita, e la sua progenie; non vi sara' alcuno de' suoi discendenti che abiti in mezzo a questo popolo, ed egli non vedra' il bene che io faro' al mio popolo, dice l'Eterno; poich'egli ha parlato di ribellione contro l'Eterno. Il ritorno della cattivita' e il ristabilimento d'Israele Geremia 30:1 La parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno, in questi termini: Geremia 30:2 'Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Scriviti in un libro tutte le parole che t'ho dette; Geremia 30:3 poiche', ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, quando io ritrarro' dalla cattivita' il mio popolo d'Israele e di Giuda, dice l'Eterno, e li ricondurro' nel paese che diedi ai loro padri, ed essi lo possederanno'. Geremia 30:4 Queste sono le parole che l'Eterno ha pronunziate riguardo ad Israele ed a Giuda. Geremia 30:5 Cosi parla l'Eterno: Noi udiamo un grido di terrore, di spavento, e non di pace. Geremia 30:6 Informatevi e guardate se un maschio partorisce! Perche' dunque vedo io tutti gli uomini con le mani sui fianchi come donna partoriente? Perche' tutte le facce son diventate pallide? Geremia 30:7 Ahime', perche' quel giorno e' grande; non ve ne fu mai altro di simile; e' un tempo di distretta per Giacobbe; ma pure ei ne sara' salvato. Geremia 30:8 In quel giorno, dice l'Eterno degli eserciti, io spezzero' il suo giogo di sul tuo collo, e rompero' i tuoi legami; e gli stranieri non ti faran piu' loro schiavo; Geremia 30:9 ma quei d'Israele serviranno l'Eterno, il loro Dio, e Davide lor re, che io suscitero' loro. Geremia 30:10 Tu dunque, o Giacobbe, mio servitore, non temere, dice l'Eterno; non ti sgomentare, o Israele; poiche', ecco, io ti salvero' dal lontano paese, salvero' la tua progenie dalla terra della sua cattivita'; Giacobbe ritornera', sara' in riposo, sara' tranquillo, e nessuno piu' lo spaventera'. Geremia 30:11 Poiche' io son teco, dice l'Eterno, per salvarti; io annientero' tutte le nazioni fra le quali t'ho disperso, ma non annientero' te; pero', ti castighero' con giusta misura, e non ti lascero' del tutto impunito. Geremia 30:12 Cosi parla l'Eterno: La tua ferita e' incurabile, la tua piaga e' grave. Geremia 30:13 Nessuno prende in mano la tua causa per fasciar la tua piaga; tu non hai medicamenti atti a guarirla. Geremia 30:14 Tutti i tuoi amanti t'hanno dimenticata, non si curano piu' di te; poiche' io t'ho percossa come si percuote un nemico, t'ho inflitto la correzione d'un uomo crudele, per la grandezza della tua iniquita', perche' i tuoi peccati sono andati aumentando. Geremia 30:15 Perche' gridi a causa della tua ferita? Il tuo dolore e' insanabile. Io ti ho fatto queste cose per la grandezza della tua iniquita', perche' i tuoi peccati sono andati aumentando. Geremia 30:16 Nondimeno, tutti quelli che ti divorano saran divorati, tutti i tuoi nemici, tutti quanti, andranno in cattivita'; quelli che ti spogliano saranno spogliati, quelli che ti saccheggiano li abbandonero' al saccheggio. Geremia 30:17 Ma io medichero' le tue ferite, ti guariro' delle tue piaghe, dice l'Eterno, poiche' ti chiaman 'la scacciata', 'la Sion di cui nessuno si cura'. Geremia 30:18 Cosi parla l'Eterno: Ecco, io traggo dalla cattivita' le tende di Giacobbe, ed ho pieta' delle sue dimore; le citta' saranno riedificate sulle loro rovine, e i palazzi saranno abitati come di consueto. Geremia 30:19 E ne usciranno azioni di grazie, voci di gente festeggiante. Io li moltiplichero' e non saranno piu' ridotti a pochi; li rendero' onorati e non saran piu' avviliti. Geremia 30:20 I suoi figliuoli saranno come furono un tempo, la sua raunanza sara' stabilita dinanzi a me, e io puniro' tutti i loro oppressori. Geremia 30:21 Il loro principe sara' uno d'essi, e chi li signoreggera' uscira' di mezzo a loro; io lo faro' avvicinare, ed egli verra' a me; poiche' chi disporrebbe il suo cuore ad accostarsi a me? dice l'Eterno. Geremia 30:22 Voi sarete mio popolo, e io saro' vostro Dio. Geremia 30:23 Ecco la tempesta dell'Eterno; il furore scoppia; la tempesta imperversa; scroscia sul capo degli empi. Geremia 30:24 L'ardente ira dell'Eterno non s'acquetera', finche' non abbia eseguiti, compiuti i disegni del suo cuore; negli ultimi giorni, lo capirete. Geremia 31:1 In quel tempo, dice l'Eterno, io saro' l'Iddio di tutte le famiglie d'Israele, ed esse saranno il mio popolo. Geremia 31:2 Cosi parla l'Eterno: Il popolo scampato dalla spada ha trovato grazia nel deserto; io sto per dar riposo a Israele. Geremia 31:3 Da tempi lontani l'Eterno m'e' apparso. 'Si, io t'amo d'un amore eterno; percio' ti prolungo la mia bonta'. Geremia 31:4 Io ti riedifichero', e tu sarai riedificata, o vergine d'Israele! Tu sarai di nuovo adorna de' tuoi tamburelli, e uscirai in mezzo alle danze di quei che si rallegrano. Geremia 31:5 Pianterai ancora delle vigne sui monti di Samaria; i piantatori pianteranno e raccoglieranno il frutto. Geremia 31:6 Poiche' il giorno verra', quando le guardie grideranno sul monte d'Efraim: Levatevi, saliamo a Sion, all'Eterno, ch'e' il nostro Dio'. Geremia 31:7 Poiche' cosi parla l'Eterno: Levate canti di gioia per Giacobbe, date in gridi, per il capo delle nazioni; fate udire delle laudi, e dite: 'O Eterno, salva il tuo popolo, il residuo d'Israele!' Geremia 31:8 Ecco, io li riconduco dal paese del settentrione, e li raccolgo dalle estremita' della terra; fra loro sono il cieco e lo zoppo, la donna incinta e quella in doglie di parto: una gran moltitudine, che ritorna qua. Geremia 31:9 Vengono piangenti; li conduco supplichevoli; li meno ai torrenti d'acqua, per una via diritta dove non inciamperanno; perche' son diventato un padre per Israele, ed Efraim e' il mio primogenito. Geremia 31:10 O nazioni, ascoltate la parola dell'Eterno, e proclamatela alle isole lontane, e dite: 'Colui che ha disperso Israele lo raccoglie, e lo custodisce come un pastore il suo gregge'. Geremia 31:11 Poiche' l'Eterno ha riscattato Giacobbe, l'ha redento dalla mano d'uno piu' forte di lui. Geremia 31:12 E quelli verranno e canteranno di gioia sulle alture di Sion, e affluiranno verso i beni dell'Eterno: al frumento, al vino, all'olio, al frutto de' greggi e degli armenti; e l'anima loro sara' come un giardino annaffiato, e non continueranno piu' a languire. Geremia 31:13 Allora la vergine si rallegrera' nella danza, i giovani gioiranno insieme ai vecchi; io mutero' il loro lutto in gioia, li consolero', li rallegrero' liberandoli del loro dolore. Geremia 31:14 Satollero' di grasso l'anima de' sacerdoti, ed il mio popolo sara' saziato dei miei beni, dice l'Eterno. Geremia 31:15 Cosi parla l'Eterno: S'e' udita una voce in Rama, un lamento, un pianto amaro; Rachele piange i suoi figliuoli; ella rifiuta d'esser consolata de' suoi figliuoli, perche' non sono piu'. Geremia 31:16 Cosi parla l'Eterno: Trattieni la tua voce dal piangere, i tuoi occhi dal versar lagrime; poiche' l'opera tua sara' ricompensata, dice l'Eterno: essi ritorneranno dal paese del nemico; Geremia 31:17 e v'e' speranza per il tuo avvenire, dice l'Eterno; i tuoi figliuoli ritorneranno nelle loro frontiere. Geremia 31:18 Io odo, odo Efraim che si rammarica: 'Tu m'hai castigato, e io sono stato castigato, come un giovenco non domato; convertimi, e io mi convertiro', giacche' tu sei l'Eterno, il mio Dio. Geremia 31:19 Dopo che mi sono sviato, io mi son pentito; e dopo che ho riconosciuto il mio stato, mi son battuto l'anca; io son coperto di vergogna, confuso, perche' porto l'obbrobrio della mia giovinezza'. Geremia 31:20 - Efraim e' egli dunque per me un figliuolo si caro? un figliuolo prediletto? Dacche' io parlo contro di lui, e' piu' vivo e continuo il ricordo che ho di esso; percio' le mie viscere si commuovono per lui, ed io certo ne avro' pieta', dice l'Eterno. Geremia 31:21 Rizza delle pietre miliari, fatti de' pali indicatori, poni ben mente alla strada, alla via che hai seguita. Ritorna, o vergine d'Israele, torna a queste citta' che son tue! Geremia 31:22 Fino a quando n'andrai tu vagabonda, o figliuola infedele? Poiche' l'Eterno crea una cosa nuova sulla terra: la donna che corteggia l'uomo. Geremia 31:23 Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ancora si dira' questa parola nel paese di Giuda e nelle sue citta', quando li avro' fatti tornare dalla cattivita': 'L'Eterno ti benedica, o dimora di giustizia, o monte di santita'!' Geremia 31:24 La' si stabiliranno assieme Giuda e tutte le sue citta': gli agricoltori e quei che menano i greggi. Geremia 31:25 Poiche' io ristorero' l'anima stanca, e saziero' ogni anima languente. Geremia 31:26 A questo punto mi sono svegliato e ho guardato; e il mio sonno m'e' stato dolce. Geremia 31:27 Ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, ch'io seminero' la casa d'Israele e la casa di Giuda di semenza d'uomini e di semenza d'animali. Geremia 31:28 E avverra' che, come ho vegliato su loro per svellere e per demolire, per rovesciare, per distruggere e per nuocere, cosi vegliero' su loro per edificare e per piantare, dice l'Eterno. Geremia 31:29 In quei giorni non si dira' piu': 'I padri han mangiato l'agresto, e i denti de' figliuoli si sono allegati', Geremia 31:30 ma ognuno morra' per la propria iniquita': chiunque mangera' l'agresto ne avra' i denti allegati. Geremia 31:31 Ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, che io faro' un nuovo patto con la casa d'Israele e con la casa di Giuda; Geremia 31:32 non come il patto che fermai coi loro padri il giorno che li presi per mano per trarli fuori dal paese d'Egitto: patto ch'essi violarono, benche' io fossi loro Signore, dice l'Eterno; Geremia 31:33 ma questo e' il patto che faro' con la casa d'Israele, dopo quei giorni, dice l'Eterno: io mettero' la mia legge nell'intimo loro, la scrivero' sul loro cuore, e io saro' loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Geremia 31:34 E non insegneranno piu' ciascuno il suo compagno e ciascuno il suo fratello, dicendo: 'Conoscete l'Eterno!' poiche' tutti mi conosceranno, dal piu' piccolo al piu' grande, dice l'Eterno. Poiche' io perdonero' la loro iniquita', e non mi ricordero' piu' del loro peccato. Geremia 31:35 Cosi parla l'Eterno, che ha dato il sole come luce del giorno, e le leggi alla luna e alle stelle perche' sian luce alla notte; che solleva il mare si che ne muggon le onde; colui che ha nome: l'Eterno degli eserciti. Geremia 31:36 Se quelle leggi vengono a mancare dinanzi a me, dice l'Eterno, allora anche la progenie d'Israele cessera' d'essere in perpetuo una nazione nel mio cospetto. Geremia 31:37 Cosi parla l'Eterno: Se i cieli di sopra possono esser misurati, e le fondamenta della terra di sotto, scandagliate, allora anch'io rigettero' tutta la progenie d'Israele per tutto quello ch'essi hanno fatto, dice l'Eterno. Geremia 31:38 Ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, che questa citta' sara' riedificata in onore dell'Eterno, dalla torre di Hananeel alla porta dell'angolo. Geremia 31:39 E di la' la corda per misurare sara' tirata in linea retta fino al colle di Gareb, e girera' dal lato di Goah. Geremia 31:40 E tutta la valle de' cadaveri e delle ceneri e tutti i campi fino al torrente di Kidron, fino all'angolo della porta de' cavalli verso oriente, saranno consacrati all'Eterno, e non saranno piu' sconvolti ne' distrutti in perpetuo. Prossima rovina di Gerusalemme e ritorno degli esuli dalla cattivita' Geremia 32:1 La parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno nel decimo anno di Sedekia, re di Giuda, che fu l'anno diciottesimo di Nebucadnetsar. Geremia 32:2 L'esercito del re di Babilonia assediava allora Gerusalemme, e il profeta Geremia era rinchiuso nel cortile della prigione ch'era nella casa del re di Giuda. Geremia 32:3 Ve l'aveva fatto rinchiudere Sedekia, re di Giuda, col dirgli: 'Perche' vai tu profetizzando dicendo: - Cosi parla l'Eterno: Ecco, io do questa citta' in man del re di Babilonia, ed ei la prendera'; Geremia 32:4 e Sedekia, re di Giuda, non scampera' dalle mani de' Caldei, ma sara' per certo dato in mano del re di Babilonia, e parlera' con lui bocca a bocca, e lo vedra' faccia a faccia; Geremia 32:5 e Nebucadnetsar menera' Sedekia a Babilonia, ed egli restera' quivi finch'io lo visiti, dice l'Eterno; se combattete contro i Caldei voi non riuscirete a nulla'. Geremia 32:6 E Geremia disse: 'La parola dell'Eterno m'e' stata rivolta in questi termini: Geremia 32:7 Ecco, Hanameel, figliuolo di Shallum, tuo zio, viene da te per dirti: Co'mprati il mio campo ch'e' ad Anatoth, poiche' tu hai diritto di riscatto per comprarlo'. Geremia 32:8 E Hanameel, figliuolo del mio zio, venne da me, secondo la parola dell'Eterno, nel cortile della prigione, e mi disse: 'Ti prego, compra il mio campo ch'e' ad Anatoth, nel territorio di Beniamino; giacche' tu hai il diritto di successione e il diritto di riscatto, co'mpratelo!' Allora riconobbi che questa era parola dell'Eterno. Geremia 32:9 E io comprai da Hanameel, figliuolo del mio zio, il campo ch'era ad Anatoth, gli pesai il danaro, diciassette sicli d'argento. Geremia 32:10 Scrissi tutto questo in un atto, lo sigillai, chiamai i testimoni, e pesai il danaro nella bilancia. Geremia 32:11 Poi presi l'atto di compra, quello sigillato contenente i termini e le condizioni, e quello aperto, Geremia 32:12 e consegnai l'atto di compra a Baruc, figliuolo di Neria, figliuolo di Mahseia, in presenza di Hanameel mio cugino, in presenza dei testimoni che avevano sottoscritto l'atto di compra, e in presenza di tutti i Giudei che sedevano nel cortile della prigione. Geremia 32:13 Poi, davanti a loro, diedi quest'ordine a Baruc: Geremia 32:14 'Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Prendi questi atti, l'atto di compra, tanto quello ch'e' sigillato, quanto quello ch'e' aperto, e mettili in un vaso di terra, perche' si conservino lungo tempo. Geremia 32:15 Poiche' cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Si compreranno ancora delle case, de' campi e delle vigne, in questo paese'. Geremia 32:16 E dopo ch'io ebbi consegnato l'atto di compra a Baruc, figliuolo di Neria, pregai l'Eterno, dicendo: Geremia 32:17 'Ah, Signore, Eterno! Ecco, tu hai fatto il cielo e la terra con la tua gran potenza e col tuo braccio disteso: non v'e' nulla di troppo difficile per te; Geremia 32:18 tu usi benignita' verso mille generazioni, e retribuisci l'iniquita' dei padri in seno ai figliuoli, dopo di loro; tu sei l'Iddio grande, potente, il cui nome e' l'Eterno degli eserciti; Geremia 32:19 tu sei grande in consiglio e potente in opere; e hai gli occhi aperti su tutte le vie de' figliuoli degli uomini, per rendere a ciascuno secondo le sue opere e secondo il frutto delle sue azioni; Geremia 32:20 tu hai fatto nel paese d'Egitto, in Israele e fra gli altri uomini, fino a questo giorno, miracoli e prodigi, e ti sei acquistato un nome qual e' oggi; Geremia 32:21 tu traesti il tuo popolo fuori dal paese d'Egitto con miracoli e prodigi, con mano potente e braccio steso, con gran terrore; Geremia 32:22 e desti loro questo paese che avevi giurato ai loro padri di dar loro: un paese dove scorre il latte e il miele. Geremia 32:23 Ed essi v'entrarono e ne presero possesso, ma non hanno ubbidito alla tua voce e non han camminato secondo la tua legge; tutto quello che avevi loro comandato di fare essi non l'hanno fatto; percio' tu hai fatto venir su di essi tutti questi mali. Geremia 32:24 Ecco, le opere d'assedio giungono fino alla citta' per prenderla; e la citta', vinta dalla spada, dalla fame e dalla peste, e' data in man dei Caldei che combattono contro di lei. Quello che tu hai detto e' avvenuto, ed ecco, tu lo vedi. Geremia 32:25 Eppure, o Signore, o Eterno, tu m'hai detto: Co'mprati con danaro il campo, e chiama de' testimoni... e la citta' e' data in man de' Caldei'. Geremia 32:26 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia in questi termini: Geremia 32:27 'Ecco, io sono l'Eterno, l'Iddio d'ogni carne; v'ha egli qualcosa di troppo difficile per me? Geremia 32:28 Percio', cosi parla l'Eterno: Ecco, io do questa citta' in man dei Caldei, in mano di Nebucadnetsar, re di Babilonia, il quale la prendera'; Geremia 32:29 e i Caldei che combattono contro questa citta' v'entreranno, v'appiccheranno il fuoco e la incendieranno, con le case sui tetti delle quali hanno offerto profumi a Baal e fatto libazioni ad altri de'i, per provocarmi ad ira. Geremia 32:30 Poiche' i figliuoli d'Israele e i figliuoli di Giuda, non hanno fatto altro, fin dalla loro fanciullezza, che quel ch'e' male agli occhi miei; giacche' i figliuoli d'Israele non hanno fatto che provocarmi ad ira con l'opera delle loro mani, dice l'Eterno. Geremia 32:31 Poiche' questa citta', dal giorno che fu edificata fino ad oggi, e' stata una continua provocazione alla mia ira e al mio furore, sicche' la voglio toglier via dalla mia presenza, Geremia 32:32 a motivo di tutto il male che i figliuoli d'Israele e i figliuoli di Giuda hanno fatto per provocarmi ad ira; essi, i loro re, i loro principi, i loro sacerdoti, i loro profeti, gli uomini di Giuda, e gli abitanti di Gerusalemme. Geremia 32:33 E m'hanno voltato non la faccia, ma le spalle; e sebbene io li abbia ammaestrati del continuo fin dalla mattina, essi non han dato ascolto per ricevere la correzione. Geremia 32:34 Ma hanno messo le loro abominazioni nella casa sulla quale e' invocato il mio nome, per contaminarla. Geremia 32:35 E hanno edificato gli alti luoghi di Baal che sono nella valle de' figliuoli d'Hinnom, per far passare per il fuoco i loro figliuoli e le loro figliuole offrendoli a Moloc; una cosa siffatta io non l'ho comandata loro; e non m'e' venuto mai in mente che si dovesse commettere una tale abominazione, facendo peccare Giuda. Geremia 32:36 Ma ora, in seguito a tutto questo, cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele, riguardo a questa citta', della quale voi dite: Ella e' data in mano del re di Babilonia, per la spada, per la fame e per la peste: Geremia 32:37 Ecco, li raccogliero' da tutti i paesi dove li ho cacciati nella mia ira, nel mio furore, nella mia grande indignazione; e li faro' tornare in questo luogo, e ve li faro' dimorare al sicuro; Geremia 32:38 ed essi saranno mio popolo, e io saro' loro Dio; Geremia 32:39 e daro' loro uno stesso cuore, una stessa via, perche' mi temano in perpetuo per il loro bene e per quello dei loro figliuoli dopo di loro. Geremia 32:40 E faro' con loro un patto eterno, che non mi ritrarro' piu' da loro per cessare di far loro del bene; e mettero' il mio timore nel loro cuore, perche' non si dipartano da me. Geremia 32:41 E mettero' la mia gioia nel far loro del bene e li piantero' in questo paese con fedelta', con tutto il mio cuore, con tutta l'anima mia. Geremia 32:42 Poiche' cosi parla l'Eterno: Come ho fatto venire su questo popolo tutto questo gran male, cosi faro' venire su lui tutto il bene che gli prometto. Geremia 32:43 Si compreranno de' campi in questo paese, del quale voi dite: e' desolato; non v'e' piu' ne' uomo ne' bestia; e' dato in man de' Caldei. Geremia 32:44 Si compreranno dei campi con danaro, se ne scriveranno gli atti, si sigilleranno, si chiameranno testimoni, nel paese di Beniamino e ne' luoghi intorno a Gerusalemme, nelle citta' di Giuda, nelle citta' della contrada montuosa, nelle citta' della pianura, nelle citta' del mezzogiorno; poiche' io faro' tornare quelli che sono in cattivita', dice l'Eterno'. Geremia 33:1 La parola dell'Eterno fu rivolta per la seconda volta a Geremia in questi termini, mentr'egli era ancora rinchiuso nel cortile della prigione: Geremia 33:2 Cosi parla l'Eterno, che sta per far questo, l'Eterno che lo concepisce per mandarlo ad effetto, colui che ha nome l'Eterno: Geremia 33:3 Invocami, e io ti rispondero', e t'annunziero' cose grandi e impenetrabili, che tu non conosci. Geremia 33:4 Poiche' cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele, riguardo alle case di questa citta', e riguardo alle case dei re di Giuda che saran diroccate per far fronte ai terrapieni ed alla spada del nemico Geremia 33:5 quando si verra' a combattere contro i Caldei, e a riempire quelle case di cadaveri d'uomini, che io percuotero' nella mia ira e nel mio furore, e per le cui malvagita' io nascondero' la mia faccia a questa citta': Geremia 33:6 Ecco, io rechero' ad essa medicazione e rimedi, e guariro' i suoi abitanti, e apriro' loro un tesoro di pace e di verita'. Geremia 33:7 E faro' tornare dalla cattivita' Giuda e Israele, e li ristabiliro' com'erano prima; Geremia 33:8 e li purifichero' di tutta l'iniquita' colla quale hanno peccato contro di me; e perdonero' loro tutte le iniquita' colle quali hanno peccato contro di me, e si sono ribellati a me. Geremia 33:9 E questa citta' sara' per me un palese argomento di gioia, di lode e di gloria fra tutte le nazioni della terra, che udranno tutto il bene ch'io sto per far loro, e temeranno e tremeranno a motivo di tutto il bene e di tutta la pace ch'io procurero' a Gerusalemme. Geremia 33:10 Cosi parla l'Eterno: In questo luogo, del quale voi dite: 'e' un deserto, non v'e' piu' uomo ne' bestia', nelle citta' di Giuda, e per le strade di Gerusalemme che son desolate e dove non e' piu' ne' uomo, ne' abitante, ne' bestia, Geremia 33:11 s'udranno ancora i gridi di gioia, i gridi d'esultanza, la voce dello sposo e la voce della sposa, la voce di quelli che dicono: 'Celebrate l'Eterno degli eserciti, poiche' l'Eterno e' buono, poiche' la sua benignita' dura in perpetuo', e che portano offerte di azioni di grazie nella casa dell'Eterno. Poiche' io faro' tornare i deportati del paese, e lo ristabiliro' com'era prima, dice l'Eterno. Geremia 33:12 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: In questo luogo ch'e' deserto, dove non v'e' piu' ne' uomo ne' bestia, e in tutte le sue citta' vi saranno ancora delle dimore di pastori, che faranno riposare i loro greggi. Geremia 33:13 Nelle citta' della contrada montuosa, nelle citta' della pianura, nelle citta' del mezzogiorno, nel paese di Beniamino, nei dintorni di Gerusalemme e nelle citta' di Giuda le pecore passeranno ancora sotto la mano di colui che le conta, dice l'Eterno. Geremia 33:14 Ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, che io mandero' ad effetto la buona parola che ho pronunziata riguardo alla casa d'Israele e riguardo alla casa di Giuda. Geremia 33:15 In que' giorni e in quel tempo, io faro' germogliare a Davide un germe di giustizia, ed esso fara' ragione e giustizia nel paese. Geremia 33:16 In que' giorni, Giuda sara' salvato, e Gerusalemme abitera' al sicuro, e questo e' il nome onde sara' chiamato: 'l'Eterno, nostra giustizia'. Geremia 33:17 Poiche' cosi parla l'Eterno: Non verra' mai meno a Davide chi segga sul trono della casa d'Israele, Geremia 33:18 e ai sacerdoti levitici non verra' mai meno nel mio cospetto chi offra olocausti, chi faccia fumare le offerte, e chi faccia tutti i giorni i sacrifizi. Geremia 33:19 E la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia in questi termini: Geremia 33:20 Cosi parla l'Eterno: Se voi potete annullare il mio patto col giorno e il mio patto con la notte, si che il giorno e la notte non vengano al tempo loro, Geremia 33:21 allora si potra' anche annullare il mio patto con Davide mio servitore, si ch'egli non abbia piu' figliuolo che regni sul suo trono, e coi sacerdoti levitici miei ministri. Geremia 33:22 Come non si puo' contare l'esercito del cielo ne' misurare la rena del mare, cosi io moltiplichero' la progenie di Davide, mio servitore, e i Leviti che fanno il mio servizio. Geremia 33:23 La parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia in questi termini: Geremia 33:24 Non hai tu posto mente alle parole di questo popolo quando va dicendo: 'Le due famiglie che l'Eterno aveva scelte, le ha rigettate?' Cosi disprezzano il mio popolo, che agli occhi loro non e' piu' una nazione. Geremia 33:25 Cosi parla l'Eterno: Se io non ho stabilito il mio patto col giorno e con la notte, e se non ho fissato le leggi del cielo e della terra, Geremia 33:26 allora rigettero' anche la progenie di Giacobbe e di Davide mio servitore, e non prendero' piu' dal suo legnaggio i reggitori della progenie d'Abrahamo, d'Isacco e di Giacobbe! poiche' io faro' tornare i loro esuli, e avro' pieta' di loro. Profezia sulla sorte di Sedekia Geremia 34:1 La parola che fu rivolta dall'Eterno in questi termini a Geremia, quando Nebucadnetsar, re di Babilonia, e tutto il suo esercito, e tutti i regni della terra sottoposti al suo dominio, e tutti i popoli combattevano contro Gerusalemme e contro tutte le sue citta': Geremia 34:2 Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Va', parla a Sedekia, re di Giuda, e digli: Cosi parla l'Eterno: Ecco, io do questa citta' in mano del re di Babilonia, il quale la dara' alle fiamme; Geremia 34:3 e tu non scamperai dalla sua mano, ma sarai certamente preso, e sarai dato in sua mano; i tuoi occhi vedranno gli occhi del re di Babilonia; egli ti parlera' da bocca a bocca, e tu andrai a Babilonia. Geremia 34:4 Nondimeno, o Sedekia, re di Giuda, ascolta la parola dell'Eterno: Cosi parla l'Eterno riguardo a te: Tu non morrai per la spada; Geremia 34:5 tu morrai in pace; e come si arsero aromi per i tuoi padri, gli antichi re tuoi predecessori, cosi se ne arderanno per te; e si fara' cordoglio per te, dicendo: 'Ahime', signore!...' poiche' son io quegli che pronunzia questa parola, dice l'Eterno. Geremia 34:6 E il profeta Geremia disse tutte queste parole a Sedekia, re di Giuda, a Gerusalemme, Geremia 34:7 mentre l'esercito del re di Babilonia combatteva contro Gerusalemme e contro tutte le citta' di Giuda che resistevano ancora, cioe' contro Lachis e Azeka, ch'eran tutto quello che rimaneva, in fatto di citta' fortificate, fra le citta' di Giuda. Minacce a motivo dell'asservimento degli schiavi affrancati Geremia 34:8 La parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dopo che il re Sedekia ebbe fatto un patto con tutto il popolo di Gerusalemme di proclamare l'emancipazione, Geremia 34:9 per la quale ognuno doveva rimandare in liberta' il suo schiavo e la sua schiava, ebreo ed ebrea, e nessuno doveva tener piu' in schiavitu' alcun suo fratello giudeo. Geremia 34:10 E tutti i capi e tutto il popolo ch'erano entrati nel patto di rimandare in liberta' ciascuno il proprio servo e la propria serva e di non tenerli piu' in ischiavitu' ubbidirono, e li rimandarono; Geremia 34:11 ma poi mutarono, e fecero ritornare gli schiavi e le schiave che avevano affrancati, e li riassoggettarono ad essere loro schiavi e schiave. Geremia 34:12 La parola dell'Eterno fu dunque rivolta dall'Eterno a Geremia, in questi termini: Geremia 34:13 Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Io fermai un patto coi vostri padri il giorno che li trassi fuori dal paese d'Egitto, dalla casa di servitu', e dissi loro: Geremia 34:14 'Al termine di sette anni, ciascuno di voi rimandi libero il suo fratello ebreo, che si sara' venduto a lui; ti serva sei anni, poi rimandalo da casa tua libero'; ma i vostri padri non ubbidirono e non prestarono orecchio. Geremia 34:15 E voi eravate oggi tornati a fare cio' ch'e' retto agli occhi miei, proclamando l'emancipazione ciascuno al suo prossimo, e avevate fermato un patto nel mio cospetto, nella casa sulla quale e' invocato il mio nome; Geremia 34:16 ma siete tornati indietro, e avete profanato il mio nome; ciascun di voi ha fatto ritornare il suo schiavo e la sua schiava che avevate rimandati in liberta' a loro piacere, e li avete assoggettati ad essere vostri schiavi e schiave. Geremia 34:17 Percio', cosi parla l'Eterno: Voi non mi avete ubbidito proclamando l'emancipazione ciascuno al suo fratello e ciascuno al suo prossimo; ecco: io proclamo la vostra emancipazione, dice l'Eterno, per andare incontro alla spada, alla peste e alla fame, e faro' che sarete agitati per tutti i regni della terra. Geremia 34:18 E daro' gli uomini che hanno trasgredito il mio patto e non hanno messo ad effetto le parole del patto che aveano fermato nel mio cospetto, passando in mezzo alle parti del vitello che aveano tagliato in due; Geremia 34:19 daro', dico, i capi di Giuda e i capi di Gerusalemme, gli eunuchi, i sacerdoti e tutto il popolo del paese che passarono in mezzo alle parti del vitello, Geremia 34:20 in mano dei loro nemici, e in mano di quelli che cercano la loro vita; e i loro cadaveri serviranno di pasto agli uccelli del cielo e alle bestie della terra. Geremia 34:21 E daro' Sedekia, re di Giuda, e i suoi capi in mano dei loro nemici, e in mano di quelli che cercano la loro vita, e in mano dell'esercito del re di Babilonia, che s'e' allontanato da voi. Geremia 34:22 Ecco, io daro' l'ordine, dice l'Eterno, e li faro' ritornare contro questa citta'; essi combatteranno contro di lei, la prenderanno, la daranno alle fiamme; e io faro' delle citta' di Giuda una desolazione senz'abitanti. La fedelta' dei Recabiti contrapposta alla infedelta' di Giuda Geremia 35:1 La parola che fu rivolta a Geremia dall'Eterno, al tempo di Joiakim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, in questi termini: Geremia 35:2 'Va' alla casa dei Recabiti, e parla loro: me'nali nella casa dell'Eterno, in una delle camere, e offri loro del vino da bere'. Geremia 35:3 Allora io presi Jaazania, figliuolo di Geremia, figliuolo di Habazzinia, i suoi fratelli, tutti i suoi figliuoli e tutta la casa dei Recabiti, Geremia 35:4 e li menai nella casa dell'Eterno, nella camera dei figliuoli di Hanan figliuolo d'Igdalia, uomo di Dio, la quale era presso alla camera de' capi, sopra la camera di Maaseia, figliuolo di Shallum, guardiano della soglia; Geremia 35:5 e misi davanti ai figliuoli della casa dei Recabiti dei vasi pieni di vino e delle coppe, e dissi loro: 'Bevete del vino'. Geremia 35:6 Ma quelli risposero: 'Noi non beviamo vino; perche' Gionadab, figliuolo di Recab, nostro padre, ce l'ha proibito, dicendo: - Non berrete mai in perpetuo vino, ne' voi ne' i vostri figliuoli; Geremia 35:7 e non edificherete case, non seminerete alcuna semenza, non pianterete vigne, e non ne possederete alcuna, ma abiterete in tende tutti i giorni della vostra vita, affinche' viviate lungamente nel paese dove state come forestieri. Geremia 35:8 E noi abbiamo ubbidito alla voce di Gionadab, figliuolo di Recab, nostro padre, in tutto quello che ci ha comandato: non beviamo vino durante tutti i nostri giorni, tanto noi, che le nostre mogli, i nostri figliuoli e le nostre figliuole; Geremia 35:9 non edifichiamo case per abitarvi, non abbiamo vigna, campo, ne' sementa; Geremia 35:10 abitiamo in tende, e abbiamo ubbidito e fatto tutto quello che Gionadab, nostro padre, ci ha comandato. Geremia 35:11 Ma quando Nebucadnetsar, re di Babilonia, e' salito contro il paese, abbiam detto: - Venite, ritiriamoci a Gerusalemme, per paura dell'esercito dei Caldei e dell'esercito di Siria. E cosi ci siamo stabiliti a Gerusalemme'. Geremia 35:12 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia in questi termini: Geremia 35:13 'Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Va' e di' agli uomini di Giuda e agli abitanti di Gerusalemme: - Non riceverete voi dunque la lezione, imparando ad ubbidire alle mie parole? dice l'Eterno. Geremia 35:14 Le parole di Gionadab, figliuolo di Recab, che comando' ai suoi figliuoli di non bever vino, sono state messe ad effetto; ed essi fino al di d'oggi non hanno bevuto vino, in ubbidienza all'ordine del padre loro; e io v'ho parlato, parlato fin dal mattino, e voi non m'avete dato ascolto; Geremia 35:15 ho continuato a mandarvi ogni mattina tutti i miei servitori i profeti per dirvi: - Convertitevi dunque ciascuno dalla sua via malvagia, emendate le vostre azioni, non andate dietro ad altri de'i per servirli, e abiterete nel paese che ho dato a voi ed ai vostri padri; ma voi non avete prestato orecchio, e non m'avete ubbidito. Geremia 35:16 Si, i figliuoli di Gionadab, figliuolo di Recab, hanno messo ad effetto l'ordine dato dal padre loro, ma questo popolo non mi ha ubbidito! Geremia 35:17 Percio', cosi parla l'Eterno, l'Iddio degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io faccio venire su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme tutto il male che ho pronunziato contro di loro, perche' ho parlato loro, ed essi non hanno ascoltato; perche' li ho chiamati, ed essi non hanno risposto'. Geremia 35:18 E alla casa dei Recabiti Geremia disse: 'Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Poiche' avete ubbidito all'ordine di Gionadab, vostro padre, e avete osservato tutti i suoi precetti, e avete fatto tutto quello ch'egli vi avea prescritto, Geremia 35:19 cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: A Gionadab, figliuolo di Recab, non verranno mai meno in perpetuo discendenti, che stiano davanti alla mia faccia'. Il libro delle profezie di Geremia arso dal re Joiakim Geremia 36:1 Or avvenne, l'anno quarto di Joiakim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, che questa parola fu rivolta dall'Eterno a Geremia, in questi termini: Geremia 36:2 'Prenditi un rotolo da scrivere e scrivici tutte le parole che t'ho dette contro Israele, contro Giuda e contro tutte le nazioni, dal giorno che cominciai a parlarti, cioe' dal tempo di Giosia, fino a quest'oggi. Geremia 36:3 Forse quei della casa di Giuda, udendo tutto il male ch'io penso di far loro, si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia, e io perdonero' la loro iniquita' e il loro peccato'. Geremia 36:4 Allora Geremia chiamo' Baruc, figliuolo di Neria; e Baruc scrisse in un rotolo da scrivere, a dettatura di Geremia, tutte le parole che l'Eterno avea dette a Geremia. Geremia 36:5 Poi Geremia diede quest'ordine a Baruc: 'Io sono impedito, e non posso entrare nella casa dell'Eterno; Geremia 36:6 percio', va' tu, e leggi dal libro che hai scritto a mia dettatura, le parole dell'Eterno, in presenza del popolo, nella casa dell'Eterno, il giorno del digiuno; e leggile anche in presenza di tutti quei di Giuda, che saran venuti dalle loro citta'. Geremia 36:7 Forse, presenteranno le loro supplicazioni all'Eterno, e si convertiranno ciascuno dalla sua via malvagia; perche' l'ira e il furore che l'Eterno ha espresso contro questo popolo, sono grandi'. Geremia 36:8 E Baruc, figliuolo di Neria, fece tutto quello che gli aveva ordinato il profeta Geremia, e lesse dal libro le parole dell'Eterno. Geremia 36:9 Or l'anno quinto di Joiakim, figliuolo di Giosia, re di Giuda, il nono mese, fu pubblicato un digiuno nel cospetto dell'Eterno, per tutto il popolo di Gerusalemme e per tutto il popolo venuto dalle citta' di Giuda a Gerusalemme. Geremia 36:10 E Baruc lesse dal libro le parole di Geremia in presenza di tutto il popolo, nella casa dell'Eterno, nella camera di Ghemaria, figliuolo di Shafan, segretario, nel cortile superiore, all'ingresso della porta nuova della casa dell'Eterno. Geremia 36:11 Or Micaia, figliuolo di Ghemaria, figliuolo di Shafan, udi tutte le parole dell'Eterno, lette dal libro; Geremia 36:12 scese nella casa del re, nella camera del segretario, ed ecco che quivi stavan seduti tutti i capi: Elishama il segretario, Delaia figliuolo di Scemaia, Elnathan figliuolo di Acbor, Ghemaria figliuolo di Shafan, Sedekia figliuolo di Hanania, e tutti gli altri capi. Geremia 36:13 E Micaia riferi loro tutte le parole che aveva udite mentre Baruc leggeva il libro in presenza del popolo. Geremia 36:14 Allora tutti i capi mandarono Jehudi, figliuolo di Nethania, figliuolo di Scelemia, figliuolo di Cusci, a Baruc per dirgli: 'Prendi in mano il rotolo dal quale tu hai letto in presenza del popolo, e vieni'. E Baruc, figliuolo di Neria, prese in mano il rotolo, e venne a loro. Geremia 36:15 Ed essi gli dissero: 'Siediti, e leggilo qui a noi'. E Baruc lo lesse in loro presenza. Geremia 36:16 E quand'essi ebbero udito tutte quelle parole, si volsero spaventati gli uni agli altri, e dissero a Baruc: 'Non mancheremo di riferire tutte queste parole al re'. Geremia 36:17 Poi chiesero a Baruc: 'Dicci ora come hai scritto tutte queste parole uscite dalla sua bocca'. Geremia 36:18 E Baruc rispose loro: 'Egli m'ha dettato di bocca sua tutte queste parole, e io le ho scritte con inchiostro nel libro'. Geremia 36:19 Allora i capi dissero a Baruc: 'Vatti a nascondere tanto tu quanto Geremia; e nessuno sappia dove siete'. Geremia 36:20 Poi andarono dal re, nel cortile, riposero il rotolo nella camera di Elishama, segretario, e riferirono al re tutte quelle parole. Geremia 36:21 E il re mando' Jehudi a prendere il rotolo; ed egli lo prese dalla camera di Elishama, segretario. E Jehudi lo lesse in presenza del re, e in presenza di tutti i capi che stavano in pie' allato al re. Geremia 36:22 Or il re stava seduto nel suo palazzo d'inverno - era il nono mese -, e il braciere ardeva davanti a lui. Geremia 36:23 E quando Jehudi ebbe letto tre o quattro colonne, il re taglio' il libro col temperino e lo getto' nel fuoco del braciere, dove il rotolo fu interamente consumato dal fuoco del braciere. Geremia 36:24 Ne' il re ne' alcuno dei suoi servitori che udirono tutte quelle parole, rimasero spaventati o si stracciarono le vesti. Geremia 36:25 E benche' Elnathan, Delaia e Ghemaria supplicassero il re perche' non bruciasse il rotolo, egli non volle dar loro ascolto. Geremia 36:26 E il re ordino' a Jerahmeel, figliuolo del re, a Sesaia figliuolo di Azriel, e a Scelemia figliuolo di Abdeel, di pigliare Baruc, segretario, e il profeta Geremia. Ma l'Eterno li nascose. Geremia 36:27 E dopo che il re ebbe bruciato il rotolo e le parole che Baruc aveva scritte a dettatura di Geremia, la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia in questi termini: Geremia 36:28 'Prenditi di nuovo un altro rotolo, e scrivici tutte le parole di prima ch'erano nel primo rotolo, che Joiakim re di Giuda ha bruciato. Geremia 36:29 E riguardo a Joiakim, re di Giuda, tu dirai: Cosi parla l'Eterno: Tu hai bruciato quel rotolo, dicendo: - Perche' hai scritto in esso che il re di Babilonia verra' certamente e distruggera' questo paese e fara' si che non vi sara' piu' ne' uomo ne' bestia? - Geremia 36:30 Percio' cosi parla l'Eterno riguardo a Joiakim re di Giuda: Egli non avra' alcuno che segga sul trono di Davide, e il suo cadavere sara' gettato fuori, esposto al caldo del giorno e al gelo della notte. Geremia 36:31 E io puniro' lui, la sua progenie e i suoi servitori della loro iniquita', e faro' venire su loro, sugli abitanti di Gerusalemme e sugli uomini di Giuda tutto il male che ho pronunziato contro di loro senza ch'essi abbian dato ascolto'. Geremia 36:32 E Geremia prese un altro rotolo e lo diede a Baruc, figliuolo di Neria, segretario, il quale vi scrisse, a dettatura di Geremia, tutte le parole del libro che Joiakim, re di Giuda, avea bruciato nel fuoco; e vi furono aggiunte molte altre parole simili a quelle. Geremia in prigione Geremia 37:1 Or il re Sedekia, figliuolo di Giosia, regno' in luogo di Conia, figliuolo di Joiakim, e fu costituito re nel paese di Giuda da Nebucadnetsar, re di Babilonia. Geremia 37:2 Ma ne' egli, ne' i suoi servitori, ne' il popolo del paese dettero ascolto alle parole che l'Eterno avea pronunziate per mezzo del profeta Geremia. Geremia 37:3 Il re Sedekia mando' Jehucal, figliuolo di Scelemia, e Sofonia, figliuolo di Maaseia, il sacerdote, dal profeta Geremia, per dirgli: 'Deh, prega per noi l'Eterno, l'Iddio nostro'. Geremia 37:4 Or Geremia andava e veniva fra il popolo, e non era ancora stato messo in prigione. Geremia 37:5 L'esercito di Faraone era uscito d'Egitto; e come i Caldei che assediavano Gerusalemme n'ebbero ricevuto la notizia, tolsero l'assedio a Gerusalemme. Geremia 37:6 Allora la parola dell'Eterno fu rivolta al profeta Geremia, in questi termini: Geremia 37:7 'Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele: Dite cosi al re di Giuda che vi ha mandati da me per consultarmi: Ecco, l'esercito di Faraone ch'era uscito in vostro soccorso, e' tornato nel suo paese, in Egitto; Geremia 37:8 e i Caldei torneranno, e combatteranno contro questa citta', la prenderanno, e la daranno alle fiamme. Geremia 37:9 Cosi parla l'Eterno: Non ingannate voi stessi dicendo: - Certo, i Caldei se n'andranno da noi, - perche' non se n'andranno. Geremia 37:10 Anzi, quand'anche voi sconfiggeste tutto l'esercito de' Caldei che combatte contro di voi, e non ne rimanesse che degli uomini feriti, questi si leverebbero, ciascuno nella sua tenda, e darebbero questa citta' alle fiamme'. Geremia 37:11 Or quando l'esercito de' Caldei si fu ritirato d'innanzi a Gerusalemme a motivo dell'esercito di Faraone, Geremia 37:12 Geremia usci da Gerusalemme per andare nel paese di Beniamino, per ricever quivi la sua porzione in mezzo al popolo. Geremia 37:13 Ma quando fu alla porta di Beniamino, c'era quivi un capitano della guardia, per nome Ireia, figliuolo di Scelemia, figliuolo di Hanania, il quale arresto' il profeta Geremia dicendo: 'Tu vai ad arrenderti ai Caldei'. Geremia 37:14 E Geremia rispose: 'e' falso; io non vado ad arrendermi ai Caldei'; ma l'altro non gli diede ascolto; arresto' Geremia, e lo meno' dai capi. Geremia 37:15 E i capi s'adirarono contro Geremia, lo percossero, e lo misero in prigione nella casa di Gionathan, il segretario; perche' di quella avean fatto un carcere. Geremia 37:16 Quando Geremia fu entrato nella prigione sotterranea fra le segrete, e vi fu rimasto molti giorni, Geremia 37:17 il re Sedekia lo mando' a prendere, lo interrogo' in casa sua, di nascosto, e gli disse: 'C'e' egli qualche parola da parte dell'Eterno?' E Geremia rispose: 'Si, c'e''. E aggiunse: 'Tu sarai dato in mano del re di Babilonia'. Geremia 37:18 E Geremia disse inoltre al re Sedekia: 'Che peccato ho io commesso contro di te o contro i tuoi servitori o contro questo popolo, che m'avete messo in prigione? Geremia 37:19 E dove sono ora i vostri profeti che vi profetavano dicendo: - Il re di Babilonia non verra' contro di voi ne' contro questo paese? - Geremia 37:20 Ora ascolta, ti prego, o re, mio signore; e la mia supplicazione giunga bene accolta nel tuo cospetto; non mi far tornare nella casa di Gionathan lo scriba, si ch'io vi muoia'. Geremia 37:21 Allora il re Sedekia ordino' che Geremia fosse custodito nel cortile della prigione, e gli fosse dato tutti i giorni un pane dalla via de' fornai, finche' tutto il pane della citta' fosse consumato. Cosi Geremia rimase nel cortile della prigione. Geremia gettato in una cisterna Geremia 38:1 Scefatia figliuolo di Mattan, Ghedalia figliuolo di Pashur, Jucal figliuolo di Scelamia e Pashur figliuolo di Malkia, udirono le parole che Geremia rivolgeva a tutto il popolo, dicendo: Geremia 38:2 'Cosi parla l'Eterno: Chi rimarra' in questa citta' morra' di spada, di fame o di peste; ma chi andra' ad arrendersi ai Caldei avra' salva la vita, la vita sara' il suo bottino, e vivra'. Geremia 38:3 Cosi parla l'Eterno: Questa citta' sara' certamente data in mano dell'esercito del re di Babilonia, che la prendera''. Geremia 38:4 E i capi dissero al re: 'Deh, sia quest'uomo messo a morte! poich'egli rende fiacche le mani degli uomini di guerra che rimangono in questa citta', e le mani di tutto il popolo, tenendo loro cotali discorsi; quest'uomo non cerca il bene, ma il male di questo popolo'. Geremia 38:5 Allora il re Sedekia disse: 'Ecco, egli e' in mano vostra; poiche' il re non puo' nulla contro di voi'. Geremia 38:6 Allora essi presero Geremia e lo gettarono nella cisterna di Malkia, figliuolo del re, ch'era nel cortile della prigione; vi calarono Geremia con delle funi. Nella cisterna non c'era acqua ma solo fango, e Geremia affondo' nel fango. Geremia 38:7 Or Ebed-melec, etiopo, eunuco che stava nella casa del re, udi che aveano messo Geremia nella cisterna. - Il re stava allora seduto alla porta di Beniamino. - Geremia 38:8 Ebed-melec usci dalla casa del re, e parlo' al re dicendo: Geremia 38:9 'O re, mio signore, quegli uomini hanno male agito in tutto quello che hanno fatto al profeta Geremia, che hanno gettato nella cisterna; egli morra' di fame la' dov'e', giacche' non v'e' piu' pane in citta''. Geremia 38:10 E il re diede quest'ordine ad Ebed-melec, l'etiopo: 'Prendi teco di qui trenta uomini, e tira su il profeta Geremia dalla cisterna prima che muoia'. Geremia 38:11 Ebed-melec prese seco quegli uomini, entro' nella casa del re, sotto il Tesoro; prese di li dei pezzi di stoffa logora e de' vecchi stracci, e li calo' a Geremia, nella cisterna, con delle funi. Geremia 38:12 Ed Ebed-melec, l'etiopo, disse a Geremia: 'Mettiti ora questi pezzi di stoffa logora e questi stracci sotto le ascelle, sotto le funi'. E Geremia fece cosi. Geremia 38:13 E quelli trassero su Geremia con quelle funi, e lo fecero salir fuori dalla cisterna. E Geremia rimase nel cortile della prigione. Geremia 38:14 Allora il re Sedekia mando' a prendere il profeta Geremia, e se lo fece condurre al terzo ingresso della casa dell'Eterno; e il re disse a Geremia: 'Io ti domando una cosa; non mi celar nulla'. Geremia 38:15 E Geremia rispose a Sedekia: 'Se te la dico, non e' egli certo che mi farai morire? E se ti do qualche consiglio, non mi darai ascolto'. Geremia 38:16 E il re Sedekia giuro' in segreto a Geremia, dicendo: 'Com'e' vero che l'Eterno, il quale ci ha dato questa vita, vive, io non ti faro' morire, e non ti daro' in mano di questi uomini che cercan la tua vita'. Geremia 38:17 Allora Geremia disse a Sedekia: 'Cosi parla l'Eterno, l'Iddio degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Se tu ti vai ad arrendere ai capi del re di Babilonia, avrai salva la vita; questa citta' non sara' data alle fiamme, e vivrai tu con la tua casa; Geremia 38:18 ma se non vai ad arrenderti ai capi del re di Babilonia, questa citta' sara' data in mano de' Caldei che la daranno alle fiamme, e tu non scamperai dalle loro mani'. Geremia 38:19 E il re Sedekia disse a Geremia: 'Io temo que' Giudei che si sono arresi ai Caldei, ch'io non abbia ad esser dato nelle loro mani, e ch'essi non mi scherniscano'. Geremia 38:20 Ma Geremia rispose: 'Tu non sarai dato nelle loro mani. Deh! ascolta la voce dell'Eterno in questo che ti dico: tutto andra' bene per te, e tu vivrai. Geremia 38:21 Ma se rifiuti d'uscire, ecco quello che l'Eterno m'ha fatto vedere: Geremia 38:22 Tutte le donne rimaste nella casa del re di Giuda saranno menate fuori ai capi del re di Babilonia; e queste donne diranno: - 'I tuoi familiari amici t'hanno incitato, t'hanno vinto; i tuoi piedi sono affondati nel fango, e quelli si son ritirati'. - Geremia 38:23 E tutte le tue mogli coi tuoi figliuoli saranno menate ai Caldei; e tu non scamperai dalle loro mani, ma sarai preso e dato in mano del re di Babilonia, e questa citta' sara' data alle fiamme'. Geremia 38:24 E Sedekia disse a Geremia: 'Nessuno sappia nulla di queste parole, e tu non morrai. Geremia 38:25 E se i capi odono che io ho parlato teco e vengono da te a dirti: - Dichiaraci quello che tu hai detto al re; non ce lo celare, e non ti faremo morire; e il re che t'ha detto?... - Geremia 38:26 rispondi loro: Io ho presentato al re la mia supplicazione, ch'egli non mi facesse ritornare nella casa di Giona'than, per morirvi'. Geremia 38:27 E tutti i capi vennero a Geremia, e lo interrogarono; ma egli rispose loro secondo tutte le parole che il re gli aveva comandate, e quelli lo lasciarono in pace, perche' la cosa non s'era divulgata. Geremia 38:28 E Geremia rimase nel cortile della prigione fino al giorno che Gerusalemme fu presa. Presa di Gerusalemme Geremia 39:1 Quando Gerusalemme fu presa - il nono anno di Sedekia, re di Giuda, il decimo mese, Nebucadnetsar, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme e la cinse d'assedio; Geremia 39:2 l'undecimo anno di Sedekia, il quarto mese, il nono giorno, una breccia fu fatta nella citta' Geremia 39:3 - tutti i capi del re di Babilonia entrarono, e si stabilirono alla porta di mezzo: Nergalsaretser, Samgarnebu, Sarsekim, capo degli eunuchi, Nergalsaretser, capo dei magi, e tutti gli altri capi del re di Babilonia. Geremia 39:4 E quando Sedekia, re di Giuda, e tutta la gente di guerra li ebbero veduti, fuggirono, uscirono di notte dalla citta' per la via del giardino reale, per la porta fra le due mura, e presero la via della pianura. Geremia 39:5 Ma l'esercito de' Caldei li insegui, e raggiunse Sedekia nelle campagne di Gerico. Lo presero, lo menaron su da Nebucadnetsar, re di Babilonia, a Ribla, nel paese di Hamath, dove il re pronunzio' la sua sentenza su di lui. Geremia 39:6 E il re di Babilonia fece scannare i figliuoli di Sedekia, a Ribla, sotto gli occhi di lui; il re di Babilonia fece pure scannare tutti i notabili di Giuda; Geremia 39:7 poi fece cavar gli occhi a Sedekia, e lo fe' legare con una doppia catena di rame per menarlo in Babilonia. Geremia 39:8 I Caldei incendiarono la casa del re e le case del popolo, e abbatterono le mura di Gerusalemme; Geremia 39:9 e Nebuzaradan, capo delle guardie, meno' in cattivita' a Babilonia il residuo della gente ch'era ancora nella citta', quelli ch'erano andati ad arrendersi a lui, e il resto del popolo. Geremia 39:10 Ma Nebuzaradan, capo delle guardie, lascio' nel paese di Giuda alcuni de' piu' poveri fra il popolo i quali non avevano nulla, e diede loro in quel giorno vigne e campi. Geremia 39:11 Or Nebucadnetsar, re di Babilonia, avea dato a Nebuzaradan, capo delle guardie, quest'ordine riguardo a Geremia: Geremia 39:12 'Prendilo, veglia su lui, e non gli fare alcun male, ma comportati verso di lui com'egli ti dira''. Geremia 39:13 Cosi Nebuzaradan, capo delle guardie, Nebushazban, capo degli eunuchi, Nergal-saretser, capo de' magi, e tutti i capi del re di Babilonia Geremia 39:14 mandarono a far trarre Geremia fuori dal cortile della prigione, e lo consegnarono a Ghedalia, figliuolo di Ahikam, figliuolo di Shafan, perche' fosse menato a casa; e cosi egli abito' fra il popolo. Geremia 39:15 Or la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia in questi termini, mentr'egli era rinchiuso nel cortile della prigione: Geremia 39:16 'Va' e parla ad Ebed-melec l'etiopo e digli: Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io sto per adempiere su questa citta', per il suo male e non per il suo bene, le parole che ho pronunziate, ed in quel giorno esse si avvereranno in tua presenza. Geremia 39:17 Ma in quel giorno io ti liberero', dice l'Eterno; e tu non sarai dato in mano degli uomini che temi; Geremia 39:18 poiche', certo, io ti faro' scampare, e tu non cadrai per la spada; la tua vita sara' il tuo bottino, giacche' hai posto la tua fiducia in me, dice l'Eterno'. Geremia in liberta'. Ghedalia governatore del paese di Giuda Geremia 40:1 La parola che fu rivolta dall'Eterno a Geremia, dopo che Nebuzaradan, capo delle guardie, l'ebbe rimandato da Rama. Quando questi lo fece prendere, Geremia era incatenato in mezzo a tutti quelli di Gerusalemme e di Giuda, che dovevano esser menati in cattivita' a Babilonia. Geremia 40:2 Il capo delle guardie prese dunque Geremia, e gli disse: 'L'Eterno, il tuo Dio, aveva pronunziato questo male contro questo luogo; Geremia 40:3 e l'Eterno l'ha fatto venire e ha fatto come aveva detto, perche' voi avete peccato contro l'Eterno, e non avete dato ascolto alla sua voce; percio' questo v'e' avvenuto. Geremia 40:4 Ora ecco, io ti sciolgo oggi dalle catene che hai alle mani; se ti piace di venire con me a Babilonia, vieni; e io avro' cura di te; ma se non t'aggrada di venir con me a Babilonia, rimantene; ecco, tutto il paese ti sta dinanzi; va' dove ti piacera' e ti converra' d'andare'. Geremia 40:5 E come Geremia non si decideva a tornare con lui, l'altro aggiunse: 'Torna da Ghedalia, figliuolo di Ahikam, figliuolo di Shafan, che il re di Babilonia ha stabilito sulle citta' di Giuda, e dimora con lui in mezzo al popolo; ovvero va' dovunque ti piacera''. E il capo delle guardie gli diede delle provviste e un regalo, e l'accomiato'. Geremia 40:6 E Geremia ando' da Ghedalia, figliuolo di Ahikam, a Mitspa, e dimoro' con lui in mezzo al popolo che era rimasto nel paese. Geremia 40:7 Or quando tutti i capi delle forze che erano per le campagne ebbero inteso, essi e la loro gente, che il re di Babilonia aveva stabilito Ghedalia, figliuolo di Ahikam, sul paese, e che gli aveva affidato gli uomini, le donne, i bambini, e quelli tra i poveri del paese che non erano stati menati in cattivita' a Babilonia, Geremia 40:8 si recarono da Ghedalia a Mitspa: erano Ismael, figliuolo di Nethania, Johanan e Gionathan, figliuoli di Kareah, Seraia, figliuolo di Tanhumeth, i figliuoli di Efai di Netofa, e Jezania, figliuolo del Maacatita: essi e i loro uomini. Geremia 40:9 E Ghedalia, figliuolo di Ahikam, figliuolo di Shafan, giuro' loro e alla lor gente, dicendo: 'Non temete di servire i Caldei; abitate nel paese, servite il re di Babilonia, e tutto andra' bene per voi. Geremia 40:10 Quanto a me, ecco, io risiedero' a Mitspa per tenermi agli ordini dei Caldei, che verranno da noi; e voi raccogliete il vino, le frutta d'estate e l'olio; metteteli nei vostri vasi, e dimorate nelle citta' di cui avete preso possesso'. Geremia 40:11 Anche tutti i Giudei ch'erano in Moab, fra gli Ammoniti, nel paese d'Edom e in tutti i paesi, quand'udirono che il re di Babilonia aveva lasciato un residuo in Giuda e che avea stabilito su di loro Ghedalia, figliuolo di Ahikam, figliuolo di Shafan, Geremia 40:12 se ne tornarono da tutti i luoghi dov'erano stati dispersi, e si recarono nel paese di Giuda da Ghedalia, a Mitspa; e raccolsero vino e frutta d'estate in grande abbondanza. Geremia 40:13 Or Johanan, figliuolo di Kareah, e tutti i capi delle forze che erano per la campagna, vennero da Ghedalia a Mitspa, e gli dissero: Geremia 40:14 'Sai tu che Baalis, re degli Ammoniti, ha mandato Ismael, figliuolo di Nethania, per toglierti la vita?' Ma Ghedalia, figliuolo di Ahikam, non credette loro. Geremia 40:15 Allora Johanan, figliuolo di Kareah, disse segretamente a Ghedalia, a Mitspa: 'Lasciami andare a uccidere Ismael, figliuolo di Nethania; nessuno lo risapra'; e perche' ti toglierebbe egli la vita, e tutti i Giudei che si son raccolti presso di te andrebbero essi dispersi, e il residuo di Giuda perirebb'egli?' Geremia 40:16 Ma Ghedalia, figliuolo di Ahikam, disse a Johanan, figliuolo di Kareah: 'Non lo fare, perche' quello che tu dici d'Ismael e' falso'. Assassinio di Ghedalia Geremia 41:1 E il settimo mese, Ismael, figliuolo di Nethania, figliuolo di Elishama, della stirpe reale e uno dei grandi del re, venne con dieci uomini, da Ghedalia, figliuolo di Ahikam, a Mitspa; e quivi, a Mitspa, mangiarono assieme. Geremia 41:2 Poi Ismael, figliuolo di Nethania, si levo' coi dieci uomini ch'eran con lui, e colpirono con la spada Ghedalia, figliuolo di Ahikam, figliuolo di Shafan. Cosi fecero morire colui che il re di Babilonia aveva stabilito sul paese. Geremia 41:3 Ismael uccise pure tutti i Giudei ch'erano con Ghedalia a Mitspa, e i Caldei, uomini di guerra, che si trovavan quivi. Geremia 41:4 Il giorno dopo ch'egli ebbe ucciso Ghedalia, prima che alcuno ne sapesse nulla, Geremia 41:5 giunsero da Sichem, da Sciloh e da Samaria, ottanta uomini che avevano la barba rasa, le vesti stracciate e delle incisioni sul corpo; e avevano in mano delle offerte e dell'incenso per presentarli nella casa dell'Eterno. Geremia 41:6 E Ismael, figliuolo di Nethania, usci loro incontro da Mitspa; e, camminando, piangeva; e come li ebbe incontrati, disse loro: 'Venite da Ghedalia, figliuolo di Ahikam'. Geremia 41:7 E quando furono entrati in mezzo alla citta', Ismael, figliuolo di Nethania, assieme agli uomini che aveva seco, li scanno' e li getto' nella cisterna. Geremia 41:8 Or fra quelli, ci furon dieci uomini, che dissero a Ismael: 'Non ci uccidere, perche' abbiamo nei campi delle provviste nascoste di grano, d'orzo, d'olio e di miele'. Allora egli si trattenne, e non li mise a morte coi loro fratelli. Geremia 41:9 Or la cisterna nella quale Ismael getto' tutti i cadaveri degli uomini ch'egli uccise con Ghedalia, e' quella che il re Asa aveva fatta fare per tema di Baasa, re d'Israele; e Ismael, figliuolo di Nethania, la riempi di uccisi. Geremia 41:10 Poi Ismael meno' via prigionieri tutto il rimanente del popolo che si trovava a Mitspa: le figliuole del re, e tutto il suo popolo ch'era rimasto a Mitspa, e sul quale Nebuzaradan, capo delle guardie, aveva stabilito Ghedalia, figliuolo di Ahikam; Ismael, figliuolo di Nethania, li meno' via prigionieri, e parti per recarsi dagli Ammoniti. Geremia 41:11 Ma quando Johanan, figliuolo di Kareah, e tutti i capi delle forze ch'eran con lui furono informati di tutto il male che Ismael, figliuolo di Nethania, aveva fatto, Geremia 41:12 presero tutti gli uomini, e andarono a combattere contro Ismael, figliuolo di Nethania; e lo trovarono presso le grandi acque che sono a Gabaon. Geremia 41:13 E quando tutto il popolo ch'era con Ismael vide Johanan, figliuolo di Kareah, e tutti i capi delle forze ch'erano con lui, si rallegro'; Geremia 41:14 e tutto il popolo che Ismael aveva menato prigioniero da Mitspa fece voltafaccia, e ando' a unirsi a Johanan, figliuolo di Kareah. Geremia 41:15 Ma Ismael, figliuolo di Nethania, scampo' con otto uomini d'innanzi a Johanan, e se ne ando' fra gli Ammoniti. Geremia 41:16 E Johanan, figliuolo di Kareah, e tutti i capi delle forze ch'erano con lui, presero tutto il rimanente del popolo, che Ismael, figliuolo di Nethania, aveva menati via da Mitspa, dopo ch'egli ebbe ucciso Ghedalia, figliuolo d'Ahikam: uomini, gente di guerra, donne, fanciulli, eunuchi; e li ricondussero da Gabaon; Geremia 41:17 e partirono, e si fermarono a Geruth-Kimham presso Bethlehem, per poi continuare a recarsi in Egitto, Geremia 41:18 a motivo de' Caldei dei quali avevano paura, perche' Ismael, figliuolo di Nethania, aveva ucciso Ghedalia, figliuolo di Ahikam, che il re di Babilonia aveva stabilito sul paese. Geremia si oppone ai Giudei che vogliono ritirarsi in Egitto Geremia 42:1 Tutti i capi delle forze, Johanan, figliuolo di Kareah, Jezania, figliuolo di Hosaia, e tutto il popolo, dal piu' piccolo al piu' grande, s'accostarono, Geremia 42:2 e dissero al profeta Geremia: 'Deh, siati accetta la nostra supplicazione, e prega l'Eterno, il tuo Dio, per noi, per tutto questo residuo (poiche', di molti che eravamo, siamo rimasti pochi, come lo vedono gli occhi tuoi); Geremia 42:3 affinche' l'Eterno, il tuo Dio, ci mostri la via per la quale dobbiamo camminare, e che cosa dobbiam fare'. Geremia 42:4 E il profeta Geremia disse loro: 'Ho inteso; ecco, io preghero' l'Eterno, il vostro Dio, come avete detto; e tutto quello che l'Eterno vi rispondera', ve lo faro' conoscere; e nulla ve ne celero''. Geremia 42:5 E quelli dissero a Geremia: 'L'Eterno sia un testimonio verace e fedele contro di noi, se non facciamo tutto quello che l'Eterno, il tuo Dio, ti mandera' a dirci. Geremia 42:6 Sia la sua risposta gradevole o sgradevole, noi ubbidiremo alla voce dell'Eterno, del nostro Dio, al quale ti mandiamo, affinche' bene ce ne venga, per aver ubbidito alla voce dell'Eterno, del nostro Dio'. Geremia 42:7 Dopo dieci giorni, la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia. Geremia 42:8 E Geremia chiamo' Johanan, figliuolo di Kareah; tutti i capi delle forze ch'erano con lui, e tutto il popolo, dal piu' piccolo al piu' grande, e disse loro: Geremia 42:9 'Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele, al quale m'avete mandato perche' io gli presentassi la vostra supplicazione: Geremia 42:10 Se continuate a dimorare in questo paese, io vi ci stabiliro', e non vi distruggero'; vi piantero', e non vi sradichero'; perche' mi pento del male che v'ho fatto. Geremia 42:11 Non temete il re di Babilonia, del quale avete paura; non lo temete, dice l'Eterno, perche' io sono con voi per salvarvi e per liberarvi dalla sua mano; Geremia 42:12 io vi faro' trovar compassione dinanzi a lui; egli avra' compassione di voi, e vi fara' tornare nel vostro paese. Geremia 42:13 Ma se dite: - Noi non rimarremo in questo paese, - se non ubbidite alla voce dell'Eterno, del vostro Dio, e dite: Geremia 42:14 - No, andremo nel paese d'Egitto, dove non vedremo la guerra, non udremo suon di tromba, e dove non avrem piu' fame di pane, e quivi dimoreremo, - Geremia 42:15 ebbene, ascoltate allora la parola dell'Eterno, o superstiti di Giuda! Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Se siete decisi a recarvi in Egitto, e se andate a dimorarvi, Geremia 42:16 la spada che temete vi raggiungera' la', nel paese d'Egitto, e la fame che paventate vi stara' alle calcagna la' in Egitto, e quivi morrete. Geremia 42:17 Tutti quelli che avranno deciso di andare in Egitto per dimorarvi, vi morranno di spada, di fame o di peste; nessun di loro scampera', sfuggira' al male ch'io faro' venire su loro. Geremia 42:18 Poiche' cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Come la mia ira e il mio furore si son riversati sugli abitanti di Gerusalemme, cosi il mio furore si riversera' su voi, quando sarete entrati in Egitto; e sarete abbandonati alla esecrazione, alla desolazione, alla maledizione e all'obbrobrio, e non vedrete mai piu' questo luogo. Geremia 42:19 O superstiti di Giuda! l'Eterno parla a voi: Non andate in Egitto! Sappiate bene che quest'oggi io v'ho premuniti. Geremia 42:20 Voi ingannate voi stessi, a rischio della vostra vita; poiche' m'avete mandato dall'Eterno, dal vostro Dio, dicendo: - Prega l'Eterno, il nostro Dio, per noi; e tutto quello che l'Eterno, il nostro Dio, dira', faccelo sapere esattamente, e noi lo faremo. - Geremia 42:21 E io ve l'ho fatto sapere quest'oggi; ma voi non ubbidite alla voce dell'Eterno, del vostro Dio, ne' a nulla di quanto egli m'ha mandato a dirvi. Geremia 42:22 Or dunque sappiate bene che voi morrete di spada, di fame e di peste, nel luogo dove desiderate andare per dimorarvi'. Geremia trascinato in Egitto Geremia 43:1 Or quando Geremia ebbe finito di dire al popolo tutte le parole dell'Eterno, del loro Dio, tutte le parole che l'Eterno, il loro Dio, l'aveva incaricato di dir loro, Geremia 43:2 Azaria, figliuolo di Hosaia, e Johanan, figliuolo di Kareah, e tutti gli uomini superbi dissero a Geremia: 'Tu dici il falso; l'Eterno, il nostro Dio, non t'ha mandato a dire: - Non entrate in Egitto per dimorarvi, - Geremia 43:3 ma Baruc, figliuolo di Neria, t'incita contro di noi per darci in man de' Caldei, per farci morire o per farci menare in cattivita' a Babilonia'. Geremia 43:4 Cosi Johanan, figliuolo di Kareah, tutti i capi delle forze e tutto il popolo non ubbidirono alla voce dell'Eterno, che ordinava loro di dimorare nel paese di Giuda. Geremia 43:5 E Johanan, figliuolo di Kareah, e tutti i capi delle forze presero tutti i superstiti di Giuda i quali, di fra tutte le nazioni dov'erano stati dispersi, erano ritornati per dimorare nel paese di Giuda: Geremia 43:6 gli uomini, le donne, i fanciulli, le figliuole del re e tutte le persone che Nebuzaradan, capo delle guardie, aveva lasciate con Ghedalia, figliuolo di Ahikam, figliuolo di Shafan, come pure il profeta Geremia, e Baruc, figliuolo di Neria, Geremia 43:7 ed entrarono nel paese d'Egitto, perche' non ubbidirono alla voce dell'Eterno; e giunsero a Tahpanes. Profezia della conquista dell'Egitto per mano di Nebucadnetsar Geremia 43:8 E la parola dell'Eterno fu rivolta a Geremia a Tahpanes in questi termini: Geremia 43:9 'Prendi nelle tue mani delle grosse pietre, e nascondile nell'argilla della fornace da mattoni ch'e' all'ingresso della casa di Faraone a Tahpanes, in presenza degli uomini di Giuda. Geremia 43:10 E di' loro: Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io mandero' a prendere Nebucadnetsar, re di Babilonia, mio servitore, e porro' il suo trono su queste pietre che io ho nascoste, ed egli stendera' su d'esse il suo padiglione reale, Geremia 43:11 e verra' e colpira' il paese d'Egitto: chi deve andare alla morte, andra' alla morte; chi in cattivita', andra' in cattivita'; chi deve cader di spada, cadra' per la spada. Geremia 43:12 Ed io appicchero' il fuoco alle case degli de'i d'Egitto. Nebucadnetsar brucera' le case e menera' in cattivita' gl'idoli, e s'avvolgera' del paese d'Egitto come il pastore s'avvolge nella sua veste; e ne uscira' in pace. Geremia 43:13 Frantumera' pure le statue del tempio del sole, che e' nel paese d'Egitto, e dara' alle fiamme le case degli de'i d'Egitto'. Censure contro i Giudei rifugiati in Egitto Geremia 44:1 La parola che fu rivolta a Geremia in questi termini, riguardo a tutti i Giudei che dimoravano nel paese di Egitto, che dimoravano a Migdol, a Tahpanes, a Nof e nel paese di Pathros: Geremia 44:2 Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Voi avete veduto tutto il male che io ho fatto venire sopra Gerusalemme e sopra tutte le citta' di Giuda; ed ecco, oggi sono una desolazione e non v'e' chi abiti in esse, Geremia 44:3 a motivo della malvagita' che hanno commessa per provocarmi ad ira, andando a far profumi e servire altri de'i, i quali ne' essi, ne' voi, ne' i vostri padri avevate mai conosciuti. Geremia 44:4 E io vi ho mandato tutti i miei servitori, i profeti, ve li ho mandati del continuo, fin dal mattino, a dirvi: - Deh, non fate questa cosa abominevole che io odio; - Geremia 44:5 ma essi non hanno ubbidito, non han prestato orecchio, non si sono stornati dalla loro malvagita', non han cessato di offrir profumi ad altri de'i; Geremia 44:6 percio' il mio furore, la mia ira si son riversati, e han divampato nelle citta' di Giuda e nelle vie di Gerusalemme, che son ridotte deserte e desolate, come oggi si vede. Geremia 44:7 E ora cosi parla l'Eterno, l'Iddio degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Perche' commettete questo gran male contro voi stessi, tanto da farvi sterminare dal mezzo di Giuda, uomini e donne, bambini e lattanti, si che non rimanga di voi alcun residuo? Geremia 44:8 Perche' provocarmi ad ira con l'opera delle vostre mani, facendo profumi ad altri de'i nel paese d'Egitto dove siete venuti a dimorare? Cosi vi farete sterminare e sarete abbandonati alla maledizione e all'obbrobrio fra tutte le nazioni della terra. Geremia 44:9 Avete voi dimenticato le malvagita' dei vostri padri, le malvagita' dei re di Giuda, le malvagita' delle loro mogli, le malvagita' vostre e le malvagita' commesse dalle vostre mogli nel paese di Giuda e per le vie di Gerusalemme? Geremia 44:10 Fino ad oggi, non v'e' stata contrizione da parte loro, non hanno avuto timore, non hanno camminato secondo la mia legge e secondo i miei statuti, che io avevo messo dinanzi a voi e dinanzi ai vostri padri. Geremia 44:11 Percio' cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io volgo la mia faccia contro di voi per il vostro male, e per distruggere tutto Giuda. Geremia 44:12 E prendero' i superstiti di Giuda che si sono ostinati a venire nel paese d'Egitto per dimorarvi, e saranno tutti consumati; cadranno nel paese d'Egitto; saranno consumati dalla spada e dalla fame, dal piu' piccolo al piu' grande; periranno per la spada e per la fame, e saranno abbandonati alla esecrazione, alla desolazione, alla maledizione e all'obbrobrio. Geremia 44:13 E puniro' quelli che dimorano nel paese d'Egitto, come ho punito Gerusalemme con la spada, con la fame e con la peste; Geremia 44:14 e nessuno si salvera' o scampera' dei superstiti di Giuda che son venuti a stare nel paese d'Egitto colla speranza di tornare poi nel paese di Giuda, ove desiderano rientrare per dimorarvi; essi, ad eccezione di alcuni fuggiaschi, non vi ritorneranno. Geremia 44:15 Allora tutti gli uomini i quali sapevano che le loro mogli offrivan profumi ad altri de'i, tutte le donne che si trovavano quivi, riunite in gran numero, e tutto il popolo che dimorava nel paese d'Egitto a Pathros, risposero a Geremia, dicendo: Geremia 44:16 'Quanto alla parola che ci hai detta nel nome dell'Eterno, noi non ti ubbidiremo, Geremia 44:17 ma vogliamo mettere interamente ad effetto tutto quello che la nostra bocca ha espresso: offrir profumi alla regina del cielo, farle delle libazioni, come gia' abbiam fatto noi, i nostri padri, i nostri re, i nostri capi, nelle citta' di Giuda e per le vie di Gerusalemme; e avevamo allora abbondanza di pane, stavamo bene e non sentivamo alcun male; Geremia 44:18 ma da che abbiam cessato d'offrir profumi alla regina del cielo e di farle delle libazioni, abbiamo avuto mancanza d'ogni cosa, e siamo stati consumati dalla spada e dalla fame. Geremia 44:19 E quando offriamo profumi alla regina del cielo e le facciamo delle libazioni, e' egli senza il consenso dei nostri mariti che le facciamo delle focacce a sua immagine e le offriamo delle libazioni?' Geremia 44:20 E Geremia parlo' a tutto il popolo, agli uomini, alle donne e a tutto il popolo che gli aveva risposto a quel modo, e disse: Geremia 44:21 'Non sono forse i profumi che avete offerti nelle citta' di Giuda e per le vie di Gerusalemme, voi, i vostri padri, i vostri re, i vostri capi e il popolo del paese, quelli che l'Eterno ha ricordato e che gli son tornati in mente? Geremia 44:22 L'Eterno non l'ha piu' potuto sopportare, a motivo della malvagita' delle vostre azioni, e a motivo delle abominazioni che avete commesse; percio' il vostro paese e' stato abbandonato alla devastazione, alla desolazione e alla maledizione, senza che vi sia piu' chi l'abiti, come si vede al di d'oggi. Geremia 44:23 Perche' voi avete offerto que' profumi e avete peccato contro l'Eterno e non avete ubbidito alla voce dell'Eterno e non avete camminato secondo la sua legge, i suoi statuti e le sue testimonianze, percio' v'e' avvenuto questo male che oggi si vede'. Geremia 44:24 Poi Geremia disse a tutto il popolo e a tutte le donne: 'Ascoltate la parola dell'Eterno, o voi tutti di Giuda, che siete nel paese d'Egitto! Geremia 44:25 Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Voi e le vostre mogli lo dite con la vostra bocca e lo mettete ad effetto con le vostre mani; voi dite: - Vogliamo adempiere i voti che abbiamo fatti, offrendo profumi alla regina del cielo e facendole delle libazioni. - Si, voi adempite i vostri voti: si, voi mandate ad effetto i vostri voti; Geremia 44:26 percio' ascoltate la parola dell'Eterno, o voi tutti di Giuda, che dimorate nel paese d'Egitto! Ecco, io lo giuro per il mio gran nome, dice l'Eterno; in tutto il paese d'Egitto il mio nome non sara' piu' invocato dalla bocca d'alcun uomo di Giuda che dica: - Il Signore, l'Eterno, vive! - Geremia 44:27 Ecco, io vigilo su loro per il loro male, e non per il loro bene; e tutti gli uomini di Giuda che sono nel paese d'Egitto saranno consumati dalla spada e dalla fame, finche' non siano interamente scomparsi. Geremia 44:28 E quelli che saranno scampati dalla spada ritorneranno dal paese d'Egitto nel paese di Giuda in ben piccolo numero; e tutto il rimanente di Giuda, quelli che son venuti nel paese d'Egitto per dimorarvi, riconosceranno qual e' la parola che sussiste, la mia o la loro. Geremia 44:29 E questo vi sara' per segno, dice l'Eterno, che io vi puniro' in questo luogo, affinche' riconosciate che le mie parole contro di voi saranno del tutto messe ad effetto, per il vostro male: Geremia 44:30 cosi parla l'Eterno: - Ecco, io daro' Faraone Hofra, re d'Egitto, in mano de' suoi nemici, in mano di quelli che cercano la sua vita, come ho dato Sedekia, re di Giuda, in mano di Nebucadnetsar, re di Babilonia, suo nemico, che cercava la vita di lui'. Promessa a Baruc Geremia 45:1 La parola che il profeta Geremia rivolse a Baruc, figliuolo di Neria, quando questi scrisse queste parole in un libro, a dettatura di Geremia, l'anno quarto di Joiakim, figliuolo di Giosia, re di Giuda. Egli disse: Geremia 45:2 'Cosi parla l'Eterno, l'Iddio d'Israele, riguardo a te, Baruc: Geremia 45:3 Tu dici: Guai a me! poiche' l'Eterno aggiunge tristezza al mio dolore; io m'affanno a gemere, e non trovo requie. Geremia 45:4 Digli cosi: Cosi parla l'Eterno: Ecco, cio' che ho edificato, io lo distruggero'; cio' che ho piantato, io lo sradichero'; e questo faro' in tutto il paese. Geremia 45:5 E tu cercheresti grandi cose per te? Non le cercare! poiche', ecco, io faro' venir del male sopra ogni carne, dice l'Eterno, ma a te daro' la vita come bottino, in tutti i luoghi dove tu andrai'. Profezie concernenti i popoli pagani Geremia 46:1 Parola dell'Eterno che fu rivolta a Geremia riguardo alle nazioni. L'Egitto. Primo discorso Geremia 46:2 Riguardo all'Egitto. Circa l'esercito di Faraone Neco, re d'Egitto, che era presso al fiume Eufrate a Carkemish, e che Nebucadnetsar, re di Babilonia, sconfisse il quarto anno di Joiakim, figliuolo di Giosia, re di Giuda. Geremia 46:3 Preparate lo scudo e la targa, e avvicinatevi per la battaglia. Geremia 46:4 Attaccate i cavalli, e voi, cavalieri, montate, e presentatevi con gli elmi in capo; forbite le lance, indossate le corazze! Geremia 46:5 Perche' li veggo io sbigottiti, vo'lti in rotta? I loro prodi sono sconfitti, si danno alla fuga senza volgersi indietro; d'ogn'intorno e' terrore, dice l'Eterno. Geremia 46:6 Il veloce non fugga, il prode non scampi! Al settentrione, presso il fiume Eufrate vacillano e cadono. Geremia 46:7 Chi e' colui che sale come il Nilo, e le cui acque s'agitano come quelle de' fiumi? Geremia 46:8 e' l'Egitto, che sale come il Nilo, e le cui acque s'agitano come quelle de' fiumi. Egli dice: 'Io saliro', ricopriro' la terra, distruggero' le citta' e i loro abitanti'. Geremia 46:9 All'assalto! cavalli; al galoppo! carri; si facciano avanti i prodi, quei d'Etiopia e di Put che portan lo scudo e que' di Lud che maneggiano e tendono l'arco. Geremia 46:10 Questo giorno, per il Signore, per l'Eterno degli eserciti, e' giorno di vendetta in cui si vendica de' suoi nemici. La spada divorera', si saziera', s'inebriera' del loro sangue; poiche' il Signore, l'Eterno degli eserciti, immola le vittime nel paese del settentrione, presso il fiume Eufrate. Geremia 46:11 Sali a Galaad, prendi del balsamo, o vergine, figliuola d'Egitto! Invano moltiplichi i rimedi; non v'e' medicatura che valga per te. Geremia 46:12 Le nazioni odono la tua ignominia, e la terra e' piena del tuo grido; poiche' il prode vacilla appoggiandosi al prode, ambedue cadono assieme. L'Egitto. Secondo discorso Geremia 46:13 Parola che l'Eterno rivolse al profeta Geremia sulla venuta di Nebucadnetsar, re di Babilonia, per colpire il paese d'Egitto. Geremia 46:14 Annunziatelo in Egitto, banditelo a Migdol, banditelo a Nof e Tahpanes! Dite: 'Le'vati, preparati, poiche' la spada divora tutto cio' che ti circonda'. Geremia 46:15 Perche' i tuoi prodi son essi atterrati? Non posson resistere perche' l'Eterno li abbatte. Geremia 46:16 Egli ne fa vacillar molti; essi cadono l'un sopra l'altro, e dicono: 'Andiamo, torniamo al nostro popolo e al nostro paese natio, sottraendoci alla spada micidiale'. Geremia 46:17 La' essi gridano: 'Faraone, re d'Egitto, non e' che un vano rumore, ha lasciato passare il tempo fissato'. Geremia 46:18 Com'e' vero ch'io vivo, dice il Re che ha nome l'Eterno degli eserciti, il nemico verra' come un Tabor fra le montagne, come un Carmel che s'avanza sul mare. Geremia 46:19 O figliuola che abiti l'Egitto, fa' il tuo bagaglio per la cattivita'! poiche' Nof diventera' una desolazione; sara' devastata, nessuno v'abitera' piu'. Geremia 46:20 L'Egitto e' una giovenca bellissima, ma viene un tafano, viene dal settentrione. Geremia 46:21 Anche i mercenari che sono in mezzo all'Egitto son come vitelli da ingrasso; anch'essi volgono il dorso, fuggon tutti assieme, non resistono; poiche' piomba su loro il giorno della loro calamita', il tempo della loro visitazione. Geremia 46:22 La sua voce giunge come quella d'un serpente; poiche' s'avanzano con un esercito, marcian contro a lui con scuri, come tanti tagliaboschi. Geremia 46:23 Essi abbattono la sua foresta, dice l'Eterno, benche' sia impenetrabile, perche' quelli son piu' numerosi delle locuste, non si posson contare. Geremia 46:24 La figliuola dell'Egitto e' coperta d'onta, e' data in mano del popolo del settentrione. Geremia 46:25 L'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele, dice: Ecco, io puniro' Amon di No, Faraone, l'Egitto, i suoi de'i, i suoi re, Faraone e quelli che confidano in lui; Geremia 46:26 li daro' in mano di quei che cercano la loro vita, in mano di Nebucadnetsar, re di Babilonia, e in mano de' suoi servitori; ma, dopo questo, l'Egitto sara' abitato come ai giorni di prima, dice l'Eterno. Geremia 46:27 Tu dunque non temere, o Giacobbe, mio servitore, non ti sgomentare, o Israele! poiche', ecco, io ti salvero' dal lontano paese, salvero' la tua progenie dalla terra della sua cattivita'; Giacobbe ritornera', sara' in riposo, sara' tranquillo, e nessuno piu' lo spaventera'. Geremia 46:28 Tu non temere, o Giacobbe, mio servitore, dice l'Eterno; poiche' io son teco, io annientero' tutte le nazioni fra le quali t'ho disperso, ma non annientero' te; pero' ti castighero' con giusta misura, e non ti lascero' del tutto impunito. I Filistei Geremia 47:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta al profeta Geremia riguardo ai Filistei, prima che Faraone colpisse Gaza. Geremia 47:2 Cosi parla l'Eterno: Ecco, delle acque salgono dal settentrione; formano un torrente che straripa; esse inondano il paese e tutto cio' che contiene, le citta' e i loro abitanti; gli uomini mandano grida, tutti gli abitanti del paese urlano. Geremia 47:3 Per lo strepito dell'unghie de' suoi potenti destrieri, per il rumore de' suoi carri e il fracasso delle ruote, i padri non si voltan verso i figliuoli, tanto le lor mani son divenute fiacche, Geremia 47:4 perche' giunge il giorno in cui tutti i Filistei saranno devastati, in cui saran soppressi i restanti ausiliari di Tiro e di Sidone, poiche' l'Eterno devastera' i Filistei, cio' che resta dell'isola di Caftor. Geremia 47:5 Gaza e' divenuta calva, Askalon e' ridotta al silenzio. Resti degli Anakim, fino a quando vi farete delle incisioni? Geremia 47:6 O spada dell'Eterno, quando sara' che ti riposerai? Rientra nel tuo fodero, fermati e rimani tranquilla! Geremia 47:7 Come ti potresti tu riposare? L'Eterno le da' i suoi ordini, le addita Askalon e il lido del mare. I Moabiti Geremia 48:1 Riguardo a Moab. Cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Guai a Nebo! poiche' e' devastata; Kiriathaim e' coperta d'onta, e' presa; Misgab e' coperta d'onta e sbigottita. Geremia 48:2 Il vanto di Moab non e' piu'; in Heshbon macchinan del male contro di lui: 'Venite, distruggiamolo, e non sia piu' nazione'. Tu pure, o Madmen, sarai ridotta al silenzio; la spada t'inseguira'. Geremia 48:3 Delle grida vengon da Horonaim: Devastazione e gran rovina! Geremia 48:4 Moab e' infranto, i suoi piccini fanno udire i lor gridi. Geremia 48:5 Poiche' su per la salita di Luhith si piange, si sale piangendo perche' giu' per la discesa di Horonaim s'ode il grido angoscioso della rotta. Geremia 48:6 Fuggite, salvate le vostre persone, siano esse come una tamerice nel deserto! Geremia 48:7 Poiche', siccome ti sei confidato nelle tue opere e nei tuoi tesori, anche tu sarai preso; e Kemosh andra' in cattivita', coi suoi sacerdoti e coi suoi capi. Geremia 48:8 Il devastatore verra' contro tutte le citta', e nessuna citta' scampera'; la valle perira' e la pianura sara' distrutta, come l'Eterno ha detto. Geremia 48:9 Date delle ali a Moab, poiche' bisogna che voli via; le sue citta' diventeranno una desolazione, senza che piu' v'abiti alcuno. Geremia 48:10 Maledetto colui che fa l'opera dell'Eterno fiaccamente, maledetto colui che trattiene la spada dallo spargere il sangue! Geremia 48:11 Moab era tranquillo fin dalla sua giovinezza, riposava sulle sue fecce non e' stato travasato da vaso a vaso, non e' andato in cattivita'; per questo ha conservato il suo sapore, e il suo profumo non s'e' alterato. Geremia 48:12 Percio' ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, ch'io gli mandero' de' travasatori, che lo travaseranno; vuoteranno i suoi vasi, frantumeranno le sue a'nfore. Geremia 48:13 E Moab avra' vergogna di Kemosh, come la casa d'Israele ha avuto vergogna di Bethel, in cui avea riposto la sua fiducia. Geremia 48:14 Come potete dire: 'Noi siamo uomini prodi, uomini valorosi per la battaglia?' Geremia 48:15 Moab e' devastato; le sue citta' salgono in fumo, il fiore dei suoi giovani scende al macello, dice il re, che ha nome l'Eterno degli eserciti. Geremia 48:16 La calamita' di Moab sta per giungere, la sua sciagura viene a gran passi. Geremia 48:17 Compiangetelo voi tutti che lo circondate, e voi tutti che conoscete il suo nome, dite: 'Come s'e' spezzato quel forte scettro, quel magnifico bastone?' Geremia 48:18 O figliuola che abiti in Dibon, scendi dalla tua gloria, siedi sul suolo riarso, poiche' il devastatore di Moab sale contro di te, distrugge le tue fortezze. Geremia 48:19 O tu che abiti in Aroer, fermati per la strada, e guarda; interroga il fuggiasco e colei che scampa, e di': 'Che e' successo?' Geremia 48:20 Moab e' coperto d'onta, perche' e' infranto; mandate urli! gridate! annunziate sull'Arnon che Moab e' devastato! Geremia 48:21 Un castigo e' venuto sul paese della pianura, sopra Holon, sopra Jahats, su Mefaath, Geremia 48:22 su Dibon, su Nebo, su Beth-Diblathaim, Geremia 48:23 su Kiriathaim, su Beth-Gamul, su Beth-Meon, Geremia 48:24 su Kerioth, su Botsra, su tutte le citta' del paese di Moab, lontane e vicine. Geremia 48:25 Il corno di Moab e' tagliato, il suo braccio e' spezzato, dice l'Eterno. Geremia 48:26 Inebriatelo, poich'egli s'e' innalzato contro l'Eterno, e si rotoli Moab nel suo vomito, e diventi anch'egli un oggetto di scherno! Geremia 48:27 Israele non e' egli stato per te un oggetto di scherno? Era egli forse stato trovato fra i ladri, che ogni volta che parli di lui tu scuoti il capo? Geremia 48:28 Abbandonate le citta' e andate a stare nelle rocce, o abitanti di Moab! Siate come le colombe che fanno il lor nido sull'orlo de' precipizi. Geremia 48:29 Noi abbiamo udito l'orgoglio di Moab, l'orgogliosissimo popolo, la sua arroganza, la sua superbia, la sua fierezza, l'alterigia del suo cuore. Geremia 48:30 Io conosco la sua tracotanza, dice l'Eterno, ch'e' mal fondata; le sue vanterie non hanno approdato a nulla di stabile. Geremia 48:31 Percio', io alzo un lamento su Moab, io do in gridi per tutto Moab; percio' si geme per quei di Kir-Heres. Geremia 48:32 O vigna di Sibma, io piango per te piu' ancora che per Jazer; i tuoi rami andavan oltre il mare, arrivavano fino al mare di Jazer; il devastatore e' piombato sui tuoi frutti d'estate e sulla tua vendemmia. Geremia 48:33 La gioia e l'allegrezza sono scomparse dalla fertile campagna e dal paese di Moab; io ho fatto venir meno il vino negli strettoi; non si pigia piu' l'uva con gridi di gioia; il grido che s'ode non e' piu' il grido di gioia. Geremia 48:34 Gli alti lamenti di Heshbon giungon fino a Elealeh; si fanno udire fin verso Jahats; da Tsoar fino a Horonaim, fino a Eglath-Sceliscia; perfino le acque di Nimrim son prosciugate. Geremia 48:35 E io faro' venir meno in Moab dice l'Eterno, chi salga sull'alto luogo, e chi offra profumi ai suoi de'i. Geremia 48:36 Percio' il mio cuore geme per Moab come gemono i flauti, il mio cuore geme come gemono i flauti per quei di Kir-Heres, perche' tutto quello che aveano ammassato e' perduto. Geremia 48:37 Poiche' tutte le teste sono rasate, tutte le barbe sono tagliate, su tutte le mani ci son delle incisioni, e sui fianchi, dei sacchi. Geremia 48:38 Su tutti i tetti di Moab e nelle sue piazze, da per tutto, e' lamento; poiche' io ho frantumato Moab, come un vaso di cui non si fa stima di sorta, dice l'Eterno. Geremia 48:39 Com'e' stato infranto! Urlate! Come Moab ha vo'lto vergognosamente le spalle! Come Moab e' diventato lo scherno e lo spavento di tutti quelli che gli stanno dintorno! Geremia 48:40 Poiche' cosi parla l'Eterno: Ecco, il nemico fende l'aria come l'aquila, spiega le sue ali verso Moab. Geremia 48:41 Kerioth e' presa, le fortezze sono occupate, e il cuore dei prodi di Moab, in quel giorno, e' come il cuore d'una donna in doglie di parto. Geremia 48:42 Moab sara' distrutto, non sara' piu' popolo, perche' s'e' innalzato contro l'Eterno. Geremia 48:43 Spavento, fossa, laccio ti soprastanno, o abitante di Moab! dice l'Eterno. Geremia 48:44 Chi fugge dinanzi allo spavento, cade nella fossa; chi risale dalla fossa, riman preso al laccio; perche' io fo venire su lui, su Moab, l'anno in cui dovra' render conto, dice l'Eterno. Geremia 48:45 All'ombra di Heshbon i fuggiaschi si fermano, spossati; ma un fuoco esce da Heshbon, una fiamma di mezzo a Sihon, che divora i fianchi di Moab, il sommo del capo dei figli del tumulto. Geremia 48:46 Guai a te, o Moab! Il popolo di Kemosh e' perduto! poiche' i tuoi figliuoli son portati via in cattivita', e in cattivita' son menate le tue figliuole. Geremia 48:47 Ma io faro' tornar Moab dalla cattivita' negli ultimi giorni, dice l'Eterno. Fin qui il giudizio su Moab. Gli Ammoniti Geremia 49:1 Riguardo ai figliuoli di Ammon. Cosi parla l'Eterno: Israele non ha egli figliuoli? Non ha egli erede? Perche' dunque Malcom prend'egli possesso di Gad, e il suo popolo abita nelle citta' d'esso? Geremia 49:2 Percio', ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, ch'io faro' udire il grido di guerra contro Rabbah de' figliuoli d'Ammon; essa diventera' un mucchio di ruine, le sue citta' saranno consumate dal fuoco; allora Israele spodestera' quelli che l'aveano spodestato, dice l'Eterno. Geremia 49:3 Urla, o Heshbon, poiche' Ai e' devastata; gridate, o citta' di Rabbah, cingetevi di sacchi, date in lamenti, correte qua e la' lungo le chiusure, poiche' Malcom va in cattivita' insieme coi suoi sacerdoti e coi suoi capi. Geremia 49:4 Perche' ti glori tu delle tue valli, della tua fertile valle, o figliuola infedele, che confidavi nei tuoi tesori e dicevi: 'Chi verra' contro di me?' Geremia 49:5 Ecco, io ti fo venire addosso da tutti i tuoi dintorni del terrore, dice il Signore, l'Eterno degli eserciti; e voi sarete scacciati, in tutte le direzioni, e non vi sara' chi raduni i fuggiaschi. Geremia 49:6 Ma, dopo questo, io trarro' dalla cattivita' i figliuoli di Ammon, dice l'Eterno. Gli Edomiti Geremia 49:7 Riguardo a Edom. Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Non v'e' egli piu' saviezza in Teman? Gl'intelligenti non sanno essi piu' consigliare? La loro saviezza e' dessa svanita? Geremia 49:8 Fuggite, voltate le spalle, nascondetevi profondamente, o abitanti di Dedan! Poiche' io fo venire la calamita' sopra Esau', il tempo della sua punizione. Geremia 49:9 Se de' vendemmiatori venissero a te non lascerebbero essi dei racimoli? Se de' ladri venissero a te di notte non guasterebbero piu' di quanto a loro bastasse. Geremia 49:10 Ma io nudero' Esau', scopriro' i suoi nascondigli, ed ei non si potra' nascondere; la sua prole, i suoi fratelli, i suoi vicini saran distrutti, ed ei non sara' piu'. Geremia 49:11 Lascia i tuoi orfani, io li faro' vivere, e le tue vedove confidino in me! Geremia 49:12 Poiche' cosi parla l'Eterno: Ecco, quelli che non eran destinati a bere la coppa, la dovranno bere; e tu andresti del tutto impunito? Non andrai impunito, tu la berrai certamente. Geremia 49:13 Poiche' io lo giuro per me stesso, dice l'Eterno, Botsra diverra' una desolazione, un obbrobrio, un deserto, una maledizione, e tutte le sue citta' saranno delle solitudini eterne. Geremia 49:14 Io ho ricevuto un messaggio dall'Eterno, e un messaggero e' stato inviato fra le nazioni: 'Adunatevi, venite contro di lei, levatevi per la battaglia!' Geremia 49:15 Poiche', ecco, io ti rendo piccolo fra le nazioni, e sprezzato fra gli uomini. Geremia 49:16 Lo spavento che ispiravi, l'orgoglio del tuo cuore t'han sedotto, o tu che abiti nelle fessure delle rocce, che occupi il sommo delle colline; ma quand'anche tu facessi il tuo nido tant'alto quanto quello dell'aquila, io ti faro' precipitar di lassu', dice l'Eterno. Geremia 49:17 E Edom diventera' una desolazione; chiunque passera' presso di lui rimarra' stupito, e si dara' a fischiare a motivo di tutte le sue piaghe. Geremia 49:18 Come avvenne al sovvertimento di Sodoma, di Gomorra e di tutte le citta' a loro vicine, dice l'Eterno, nessuno piu' abitera' quivi, non vi dimorera' piu' alcun figliuol d'uomo. Geremia 49:19 Ecco, egli sale come un leone dalle rive lussureggianti del Giordano contro la forte dimora; io ne faro' fuggire a un tratto Edom, e stabiliro' su di essa colui che io ho scelto. Poiche' chi e' simile a me? Chi m'ordinera' di comparire in giudizio? Qual e' il pastore che possa starmi a fronte? Geremia 49:20 Percio', ascoltate il disegno che l'Eterno ha concepito contro Edom, e i pensieri che medita contro gli abitanti di Teman! Certo, saran trascinati via come i piu' piccoli del gregge, certo, la loro dimora sara' devastata. Geremia 49:21 Al rumore della loro caduta trema la terra; s'ode il loro grido fino al mar Rosso. Geremia 49:22 Ecco, il nemico sale, fende l'aria, come l'aquila, spiega le sue ali verso Botsra; e il cuore dei prodi d'Edom, in quel giorno, e' come il cuore d'una donna in doglie di parto. La Siria Geremia 49:23 Riguardo a Damasco. Hamath e Arpad sono confuse, poiche' hanno udito una cattiva notizia; vengon meno; e' un'agitazione come quella del mare, che non puo' calmarsi. Geremia 49:24 Damasco divien fiacca, si volta per fuggire, un tremito l'ha co'lta; angoscia e dolori si sono impadroniti di lei, come di donna che partorisce. Geremia 49:25 'Come mai non e' stata risparmiata la citta' famosa, la citta' della mia gioia?' Geremia 49:26 Cosi i suoi giovani cadranno nelle sue piazze, e tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno, dice l'Eterno degli eserciti. Geremia 49:27 Ed io appicchero' il fuoco alle mura di Damasco, ed esso divorera' i palazzi di Ben-Hadad. Le tribu' arabe Geremia 49:28 Riguardo a Kedar e ai regni di Hatsor, che Nebucadnetsar, re di Babilonia, sconfisse. Cosi parla l'Eterno: Levatevi, salite contro Kedar, distruggete i figliuoli dell'oriente! Geremia 49:29 Le lor tende, i loro greggi saranno presi; saranno portati via i loro padiglioni, tutti i loro bagagli, i loro cammelli; si gridera' loro: 'Spavento da tutte le parti!' Geremia 49:30 Fuggite, dileguatevi ben lungi, nascondetevi profondamente, o abitanti di Hatsor, dice l'Eterno; poiche' Nebucadnetsar, re di Babilonia, ha formato un disegno contro di voi, ha concepito un piano contro di voi. Geremia 49:31 Levatevi, salite contro una nazione che gode pace ed abita in sicurta', dice l'Eterno; che non ha ne' porte ne' sbarre, e dimora solitaria. Geremia 49:32 Siano i loro cammelli dati in preda, e la moltitudine del loro bestiame diventi bottino! Io disperdero' a tutti i venti quelli che si tagliano i canti della barba, e faro' venire la loro calamita' da tutte le parti, dice l'Eterno. Geremia 49:33 Hatsor diventera' un ricetto di sciacalli, una desolazione in perpetuo; nessuno piu' abitera' quivi, non vi dimorera' piu' alcun figliuol d'uomo. Gli Elamiti Geremia 49:34 La parola dell'Eterno che fu rivolta in questi termini al profeta Geremia riguardo ad Elam, al principio del regno di Sedekia, re di Giuda: Geremia 49:35 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Ecco, io spezzo l'arco di Elam, la sua principal forza. Geremia 49:36 Io faro' venire contro Elam i quattro venti dalle quattro estremita' del cielo; li disperdero' a tutti quei venti, e non ci sara' nazione, dove non arrivino de' fuggiaschi d'Elam. Geremia 49:37 Rendero' gli Elamiti spaventati dinanzi ai loro nemici, e dinanzi a quelli che cercan la loro vita; faro' piombare su loro la calamita', la mia ira ardente, dice l'Eterno; mandero' la spada ad inseguirli, finch'io non li abbia consumati. Geremia 49:38 E mettero' il mio trono in Elam, e ne faro' perire i re ed i capi, dice l'Eterno. Geremia 49:39 Ma negli ultimi giorni avverra' ch'io trarro' Elam dalla cattivita', dice l'Eterno. Babilonia Geremia 50:1 Parola che l'Eterno pronunzio' riguardo a Babilonia, riguardo al paese de' Caldei, per mezzo del profeta Geremia: Geremia 50:2 Annunziatelo fra le nazioni, proclamatelo, issate una bandiera, proclamatelo, non lo celate! Dite: 'Babilonia e' presa! Bel e' coperto d'onta, Merodac e' infranto! le sue immagini son coperte d'onta; i suoi idoli, infranti!' Geremia 50:3 Poiche' dal settentrione sale contro di lei una nazione che ne ridurra' il paese in un deserto, e non vi sara' piu' alcuno che abiti in lei; uomini e bestie fuggiranno, se n'andranno. Geremia 50:4 In que' giorni, in quel tempo, dice l'Eterno, i figliuoli d'Israele e i figliuoli di Giuda torneranno assieme; cammineranno piangendo, e cercheranno l'Eterno, il loro Dio. Geremia 50:5 Domanderanno qual e' la via di Sion, volgeranno le loro facce in direzione d'essa, e diranno: 'Venite, unitevi all'Eterno con un patto eterno, che non si dimentichi piu'!' Geremia 50:6 Il mio popolo era un gregge di pecore smarrite; i loro pastori le aveano sviate, sui monti dell'infedelta'; esse andavano di monte in colle, avean dimenticato il luogo del loro riposo. Geremia 50:7 Tutti quelli che le trovavano, le divoravano; e i loro nemici, dicevano: 'Noi non siamo colpevoli, poich'essi han peccato contro l'Eterno, dimora della giustizia, contro l'Eterno, speranza de' loro padri'. Geremia 50:8 Fuggite di mezzo a Babilonia, uscite dal paese de' Caldei, e siate come de' capri davanti al gregge! Geremia 50:9 Poiche', ecco, io suscito e fo salire contro Babilonia un'adunata di grandi nazioni dal paese del settentrione, ed esse si schiereranno contro di lei; e da quel lato sara' presa. Le loro frecce son come quelle d'un valente arciere: nessuna d'esse ritorna a vuoto. Geremia 50:10 E la Caldea sara' depredata; tutti quelli che la prederanno saranno saziati, dice l'Eterno. Geremia 50:11 Si, gioite, si, rallegratevi, o voi che avete saccheggiato la mia eredita', si, saltate come una giovenca che trebbia il grano, nitrite come forti destrieri! Geremia 50:12 La madre vostra e' tutta coperta d'onta, colei che v'ha partoriti, arrossisce; ecco, essa e' l'ultima delle nazioni, un deserto, una terra arida, una solitudine. Geremia 50:13 A motivo dell'ira dell'Eterno non sara' piu' abitata, sara' una completa solitudine; chiunque passera' presso a Babilonia rimarra' stupito, e fischiera' per tutte le sue piaghe. Geremia 50:14 Schieratevi contro Babilonia d'ogn'intorno, o voi tutti che tirate d'arco! Tirate contro di lei, non risparmiate le frecce! poich'essa ha peccato contro l'Eterno. Geremia 50:15 Levate contro di lei il grido di guerra, d'ogn'intorno; ella si arrende; le sue colonne cadono, le sue mura crollano, perche' questa e' la vendetta dell'Eterno! Vendicatevi di lei! Fate a lei com'essa ha fatto! Geremia 50:16 Sterminate da Babilonia colui che semina, e colui che maneggia la falce al tempo della me'sse. Per scampare alla spada micidiale ritorni ciascuno al suo popolo, fugga ciascuno verso il proprio paese! Geremia 50:17 Israele e' una pecora smarrita, a cui de' leoni han dato la caccia; il re d'Assiria, pel primo, l'ha divorata; e quest'ultimo, Nebucadnetsar, re di Babilonia, le ha frantumate le ossa. Geremia 50:18 Percio' cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: Ecco, io puniro' il re di Babilonia e il suo paese, come ho punito il re d'Assiria. Geremia 50:19 E ricondurro' Israele ai suoi pascoli; egli pasturera' al Carmel e in Basan, e l'anima sua si saziera' sui colli d'Efraim e in Galaad. Geremia 50:20 In quei giorni, in quel tempo, dice l'Eterno, si cerchera' l'iniquita' d'Israele, ma essa non sara' piu', e i peccati di Giuda, ma non si troveranno; poiche' io perdonero' a quelli che avro' lasciati di resto. Geremia 50:21 Sali contro il paese di Merathaim e contro gli abitanti di Pekod! Inseguili colla spada, votali allo sterminio, dice l'Eterno, e fa' esattamente come io t'ho comandato! Geremia 50:22 S'ode nel paese un grido di guerra, e grande e' il disastro. Geremia 50:23 Come mai s'e' rotto, s'e' spezzato il martello di tutta la terra? Come mai Babilonia e' divenuta una desolazione fra le nazioni? Geremia 50:24 Io t'ho teso un laccio, e tu, o Babilonia, vi sei stata presa, senza che te n'accorgessi; sei stata trovata, ed arrestata, perche' ti sei messa in guerra contro l'Eterno. Geremia 50:25 L'Eterno ha aperto la sua armeria, e ha tratto fuori le armi della sua indignazione; poiche' questa e' un'opera che il Signore, l'Eterno degli eserciti, ha da compiere nel paese de' Caldei. Geremia 50:26 Venite contro a lei da tutte le parti, aprite i suoi granai, ammucchiatela come tante mannelle, votatela allo sterminio, che nulla ne resti! Geremia 50:27 Uccidete tutti i suoi tori, fateli scendere al macello! Guai a loro! poiche' il loro giorno e' giunto, il giorno della loro visitazione. Geremia 50:28 S'ode la voce di quelli che fuggono, che scampano dal paese di Babilonia per annunziare in Sion la vendetta dell'Eterno, del nostro Dio, la vendetta del suo tempio. Geremia 50:29 Convocate contro Babilonia gli arcieri, tutti quelli che tirano d'arco; accampatevi contro a lei d'ogn'intorno, nessuno ne scampi; rendetele secondo le sue opere, fate interamente a lei com'ella ha fatto; poich'ella e' stata arrogante contro l'Eterno, contro il Santo d'Israele. Geremia 50:30 Percio' i suoi giovani cadranno nelle sue piazze, e tutti i suoi uomini di guerra periranno in quel giorno, dice l'Eterno. Geremia 50:31 Eccomi a te, o arrogante, dice il Signore, l'Eterno degli eserciti; poiche' il tuo giorno e' giunto, il tempo ch'io ti visitero'. Geremia 50:32 L'arrogante vacillera', cadra', e non vi sara' chi la rialzi; e io appicchero' il fuoco alle sue citta', ed esso divorera' tutti i suoi dintorni. Geremia 50:33 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: I figliuoli d'Israele e i figliuoli di Giuda sono oppressi insieme; tutti quelli che li han menati in cattivita' li tengono, e rifiutano di lasciarli andare. Geremia 50:34 Il loro vindice e' forte; ha nome l'Eterno degli eserciti; certo egli difendera' la loro causa, dando requie alla terra e gettando lo scompiglio fra gli abitanti di Babilonia. Geremia 50:35 La spada sovrasta ai Caldei, dice l'Eterno, agli abitanti di Babilonia, ai suoi capi, ai suoi savi. Geremia 50:36 La spada sovrasta ai millantatori, che risulteranno insensati; la spada sovrasta ai suoi prodi, che saranno atterriti; Geremia 50:37 la spada sovrasta ai suoi cavalli, ai suoi carri, a tutta l'accozzaglia di gente ch'e' in mezzo a lei, la quale diventera' come tante donne; la spada sovrasta ai suoi tesori, che saran saccheggiati. Geremia 50:38 La siccita' sovrasta alle sue acque, che saran prosciugate; poiche' e' un paese d'immagini scolpite, vanno in delirio per quegli spauracchi dei loro idoli. Geremia 50:39 Percio' gli animali del deserto con gli sciacalli si stabiliranno quivi, e vi si stabiliranno gli struzzi; nessuno vi dimorera' piu' in perpetuo, non sara' piu' abitata d'eta' in eta'. Geremia 50:40 Come avvenne quando Dio sovverti Sodoma, Gomorra, e le citta' loro vicine, dice l'Eterno, nessuno piu' abitera' quivi, non vi dimorera' piu' alcun figliuol d'uomo. Geremia 50:41 Ecco, un popolo viene dal settentrione; una grande nazione e molti re sorgono dalle estremita' della terra. Geremia 50:42 Essi impugnano l'arco ed il dardo; son crudeli, non hanno pieta'; la loro voce e' come il muggito del mare; montan cavalli; son pronti a combattere come un solo guerriero, contro di te, o figliuola di Babilonia! Geremia 50:43 Il re di Babilonia n'ode la fama, e le sue mani s'illanguidiscono; l'angoscia lo coglie, un dolore come di donna che partorisce. Geremia 50:44 Ecco, egli sale come un leone dalle rive lussureggianti del Giordano contro la forte dimora; io ne faro' fuggire ad un tratto gli abitanti e stabiliro' su di essa colui che io ho scelto. Poiche' chi e' simile a me? chi m'ordinera' di comparire in giudizio? Qual e' il pastore che possa starmi a fronte? Geremia 50:45 Percio', ascoltate il disegno che l'Eterno ha concepito contro Babilonia, e i pensieri che medita contro il paese de' Caldei! Certo, saran trascinati via come i piu' piccoli del gregge, certo, la loro dimora sara' devastata. Geremia 50:46 Al rumore della presa di Babilonia trema la terra, e se n'ode il grido fra le nazioni. Geremia 51:1 Cosi parla l'Eterno: Ecco, io faccio levare contro Babilonia e contro gli abitanti di questo paese, ch'e' il cuore de' miei nemici, un vento distruttore. Geremia 51:2 E mando contro Babilonia degli stranieri che la ventoleranno, e vuoteranno il suo paese; poiche', nel giorno della calamita', piomberanno su di lei da tutte le parti. Geremia 51:3 Tenda l'arciere il suo arco contro chi tende l'arco, e contro chi s'erge fieramente nella sua corazza! Non risparmiate i suoi giovani, votate allo sterminio tutto il suo esercito! Geremia 51:4 Cadano uccisi nel paese de' Caldei, crivellati di ferite per le vie di Babilonia! Geremia 51:5 Poiche' Israele e Giuda non son vedovati del loro Dio, dell'Eterno degli eserciti; e il paese de' Caldei e' pieno di colpe contro il Santo d'Israele. Geremia 51:6 Fuggite di mezzo a Babilonia, e salvi ognuno la sua vita, guardate di non perire per l'iniquita' di lei! Poiche' questo e' il tempo della vendetta dell'Eterno; egli le da' la sua retribuzione. Geremia 51:7 Babilonia era nelle mani dell'Eterno una coppa d'oro, che inebriava tutta la terra; le nazioni han bevuto del suo vino, percio' le nazioni son divenute deliranti. Geremia 51:8 A un tratto Babilonia e' caduta, e' frantumata. Mandate su di lei alti lamenti, prendete del balsamo pel suo dolore; forse guarira'! Geremia 51:9 Noi abbiam voluto guarire Babilonia, ma essa non e' guarita; abbandonatela, e andiamocene ognuno al nostro paese; poiche' la sua punizione arriva sino al cielo, s'innalza fino alle nuvole. Geremia 51:10 L'Eterno ha prodotto in luce la giustizia della nostra causa; venite, raccontiamo in Sion l'opera dell'Eterno, del nostro Dio. Geremia 51:11 Forbite le saette, imbracciate gli scudi! L'Eterno ha eccitato lo spirito dei re dei Medi, perche' il suo disegno contro Babilonia e' di distruggerla; poiche' questa e' la vendetta dell'Eterno, la vendetta del suo tempio. Geremia 51:12 Alzate la bandiera contro le mura di Babilonia! Rinforzate le guardie, ponete le sentinelle, preparate gli agguati! Poiche' l'Eterno ha divisato e gia' mette ad effetto cio' che ha detto contro gli abitanti di Babilonia. Geremia 51:13 O tu che abiti in riva alle grandi acque, tu che abbondi di tesori, la tua fine e' giunta, il termine delle tue rapine! Geremia 51:14 L'Eterno degli eserciti l'ha giurato per se stesso: Si, certo, io t'empiro' d'uomini come di locuste ed essi leveranno contro di te gridi di trionfo. Geremia 51:15 Egli, con la sua potenza, ha fatto la terra, con la sua sapienza ha stabilito fermamente il mondo; con la sua intelligenza ha disteso i cieli. Geremia 51:16 Quando fa udire la sua voce, v'e' un rumor d'acque nel cielo, ei fa salire i vapori dalle estremita' della terra, fa guizzare i lampi per la pioggia e trae il vento dai suoi serbatoi; Geremia 51:17 ogni uomo allora diventa stupido, privo di conoscenza, ogni orafo ha vergogna delle sue immagini scolpite; perche' le sue immagini fuse sono una menzogna, e non v'e' soffio vitale in loro. Geremia 51:18 Sono vanita', lavoro d'inganno; nel giorno del castigo, periranno. Geremia 51:19 A loro non somiglia Colui ch'e' la parte di Giacobbe; perche' Egli e' quel che ha formato tutte le cose, e Israele e' la tribu' della sua eredita'. Il suo nome e' l'Eterno degli eserciti. Geremia 51:20 O Babilonia, tu sei stata per me un martello, uno strumento di guerra; con te ho schiacciato le nazioni, con te ho distrutto i regni; Geremia 51:21 con te ho schiacciato cavalli e cavalieri, con te ho schiacciato i carri e chi vi stava sopra; Geremia 51:22 con te ho schiacciato uomini e donne, con te ho schiacciato vecchi e bambini, con te ho schiacciato giovani e fanciulle; Geremia 51:23 con te ho schiacciato i pastori e i lor greggi, con te ho schiacciato i lavoratori e i lor buoi aggiogati; con te ho schiacciato governatori e magistrati. Geremia 51:24 Ma, sotto gli occhi vostri, io rendero' a Babilonia e a tutti gli abitanti della Caldea tutto il male che han fatto a Sion, dice l'Eterno. Geremia 51:25 Eccomi a te, o montagna di distruzione, dice l'Eterno; a te che distruggi tutta la terra! Io stendero' la mia mano su di te, ti rotolero' giu' dalle rocce, e faro' di te una montagna bruciata. Geremia 51:26 E da te non si trarra' piu' pietra angolare, ne' pietre da fondamenta; ma tu sarai una desolazione perpetua, dice l'Eterno. Geremia 51:27 Issate una bandiera sulla terra! Sonate la tromba fra le nazioni! Preparate le nazioni contro di lei, chiamate a raccolta contro di lei i regni d'Ararat, di Minni e d'Ashkenaz! Costituite contro di lei de' generali! Fate avanzare i cavalli come locuste dalle ali ritte. Geremia 51:28 Preparate contro di lei le nazioni, i re di Media, i suoi governatori, tutti i suoi magistrati, e tutti i paesi de' suoi dominī. Geremia 51:29 La terra trema, e' in doglia perche' i disegni dell'Eterno contro Babilonia s'effettuano: di ridurre il paese di Babilonia in un deserto senz'abitanti. Geremia 51:30 I prodi di Babilonia cessan di combattere; se ne stanno nelle loro fortezze; la loro bravura e' venuta meno, son come donne; le sue abitazioni sono in fiamme, le sbarre delle sue porte sono spezzate. Geremia 51:31 Un corriere incrocia l'altro, un messaggero incrocia l'altro, per annunziare al re di Babilonia che la sua citta' e' presa da ogni lato, Geremia 51:32 che i guadi son occupati, che le paludi sono in preda alle fiamme, che gli uomini di guerra sono allibiti. Geremia 51:33 Poiche' cosi parla l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele: La figliuola di Babilonia e' come un'aia al tempo in cui la si trebbia; ancora un poco, e verra' per lei il tempo della mietitura. Geremia 51:34 Nebucadnetsar, re di Babilonia, ci ha divorati, ci ha schiacciati, ci ha posti la' come un vaso vuoto; ci ha inghiottiti come un dragone; ha empito il suo ventre con le nostre delizie, ci ha cacciati via. Geremia 51:35 'La violenza che m'e' fatta e la mia carne ricadano su Babilonia', dira' l'abitante di Sion; 'Il mio sangue ricada sugli abitanti di Caldea', dira' Gerusalemme. Geremia 51:36 Percio', cosi parla l'Eterno: Ecco, io difendero' la tua causa, e faro' la tua vendetta! io prosciughero' il suo mare, dissecchero' la sua sorgente, Geremia 51:37 e Babilonia diventera' un monte di ruine, un ricetto di sciacalli, un oggetto di stupore e di scherno, un luogo senz'abitanti. Geremia 51:38 Essi ruggiranno assieme come leoni, grideranno come piccini di leonesse. Geremia 51:39 Quando saranno riscaldati, daro' loro da bere, li inebriero' perche' stiano allegri, e poi s'addormentino d'un sonno perpetuo, e non si risveglino piu', dice l'Eterno. Geremia 51:40 Io li faro' scendere al macello come agnelli, come montoni, come capri. Geremia 51:41 Come mai e' stata presa Sceshac, ed e' stata conquistata colei ch'era il vanto di tutta la terra? Come mai Babilonia e' ella diventata una desolazione fra le nazioni? Geremia 51:42 Il mare e' salito su Babilonia; essa e' stata coperta dal tumulto de' suoi flutti. Geremia 51:43 Le sue citta' son diventate una desolazione, una terra arida, un deserto, un paese dove non abita alcuno, per dove non passa alcun figliuol d'uomo. Geremia 51:44 Io puniro' Bel in Babilonia, e gli trarro' di gola cio' che ha trangugiato, e le nazioni non affluiranno piu' a lui; perfin le mura di Babilonia son cadute. Geremia 51:45 O popolo mio, uscite di mezzo a lei, e salvi ciascuno la sua vita d'innanzi all'ardente ira dell'Eterno! Geremia 51:46 Il vostro cuore non s'avvilisca, e non vi spaventate delle voci che s'udranno nel paese; poiche' un anno correra' una voce, e l'anno seguente correra' un'altra voce; vi sara' nel paese violenza, dominatore contro dominatore. Geremia 51:47 Percio', ecco, i giorni vengono ch'io faro' giustizia delle immagini scolpite di Babilonia, e tutto il suo paese sara' coperto d'onta, e tutti i suoi feriti a morte cadranno in mezzo a lei. Geremia 51:48 E i cieli, la terra, e tutto cio' ch'e' in essi, giubileranno su Babilonia, perche' i devastatori piomberanno su lei dal settentrione, dice l'Eterno. Geremia 51:49 Come Babilonia ha fatto cadere i feriti a morte d'Israele, cosi in Babilonia cadranno i feriti a morte di tutto il paese. Geremia 51:50 O voi che siete scampati dalla spada, partite, non vi fermate, ricordatevi da lungi dell'Eterno, e Gerusalemme vi ritorni in cuore! Geremia 51:51 Noi eravamo coperti d'onta all'udire gli oltraggi, la vergogna ci copriva la faccia, perche' gli stranieri eran venuti nel santuario della casa dell'Eterno. Geremia 51:52 Percio', ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, ch'io faro' giustizia delle sue immagini scolpite, e in tutto il suo paese gemeranno i feriti a morte. Geremia 51:53 Quand'anche Babilonia s'elevasse fino al cielo, quand'anche rendesse inaccessibili i suoi alti baluardi, le verranno da parte mia dei devastatori, dice l'Eterno. Geremia 51:54 Giunge da Babilonia un grido, la notizia d'un gran disastro dalla terra de' Caldei. Geremia 51:55 Poiche' l'Eterno devasta Babilonia, e fa cessare il suo grande rumore; le onde dei devastatori muggono come grandi acque, se ne ode il fracasso; Geremia 51:56 poiche' il devastatore piomba su lei, su Babilonia, i suoi prodi son presi, i loro archi spezzati, giacche' l'Eterno e' l'Iddio delle retribuzioni, non manca di rendere cio' ch'e' dovuto. Geremia 51:57 Io inebriero' i suoi capi e i suoi savi, i suoi governatori, i suoi magistrati, i suoi prodi, ed essi s'addormenteranno d'un sonno eterno, e non si risveglieranno piu', dice il Re, che ha nome l'Eterno degli eserciti. Geremia 51:58 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Le larghe mura di Babilonia saranno spianate al suolo, le sue alte porte saranno incendiate, sicche' i popoli avran lavorato per nulla, le nazioni si saranno stancate per il fuoco. Geremia 51:59 Ordine, dato dal profeta Geremia a Seraia, figliuolo di Neria, figliuolo di Mahaseia, quando si reco' a Babilonia con Sedekia, re di Giuda, il quarto anno del regno di Sedekia. Seraia era capo dei ciambellani. Geremia 51:60 Geremia scrisse in un libro tutto il male che doveva accadere a Babilonia, cioe' tutte queste parole che sono scritte riguardo a Babilonia. Geremia 51:61 E Geremia disse a Seraia: 'Quando sarai arrivato a Babilonia, avrai cura di leggere tutte queste parole, Geremia 51:62 e dirai: - O Eterno, tu hai detto di questo luogo che lo avresti distrutto, si che non sarebbe piu' abitato ne' da uomo, ne' da bestia, e che sarebbe ridotto in una desolazione perpetua. - Geremia 51:63 E quando avrai finito di leggere questo libro, tu vi legherai una pietra, lo getterai in mezzo all'Eufrate, Geremia 51:64 e dirai: - Cosi affondera' Babilonia, e non si rialzera' piu', a motivo del male ch'io faccio venire su di lei; cadra' esausta'. Fin qui, le parole di Geremia. Assedio e presa di Gerusalemme Geremia 52:1 Sedekia aveva ventun anni quando comincio' a regnare, e regno' a Gerusalemme undici anni. Sua madre si chiamava Hamutal, figliuola di Geremia da Libna. Geremia 52:2 Egli fece cio' ch'e' male agli occhi dell'Eterno, in tutto e per tutto come avea fatto Joiakim. Geremia 52:3 E a causa dell'ira dell'Eterno contro Gerusalemme e Giuda, le cose arrivarono al punto che l'Eterno li caccio' dalla sua presenza. E Sedekia si ribello' al re di Babilonia. Geremia 52:4 L'anno nono del regno di Sedekia, il decimo giorno del decimo mese, Nebucadnetsar, re di Babilonia, venne con tutto il suo esercito contro Gerusalemme; s'accampo' contro di lei, e la circondo' di posti fortificati. Geremia 52:5 E la citta' fu assediata fino all'undecimo anno del re Sedekia. Geremia 52:6 Il nono giorno del quarto mese, la carestia era grave nella citta'; e non c'era piu' pane per il popolo del paese. Geremia 52:7 Allora fu fatta una breccia alla citta', e tutta la gente di guerra fuggi uscendo di notte dalla citta', per la via della porta fra le due mura, in prossimita' del giardino del re, mentre i Caldei stringevano la citta' da ogni parte; e i fuggiaschi presero la via della pianura; Geremia 52:8 ma l'esercito dei Caldei insegui il re, raggiunse Sedekia nelle pianure di Gerico, e tutto l'esercito di lui si disperse e l'abbandono'. Geremia 52:9 Allora i Caldei presero il re, e lo condussero al re di Babilonia a Ribla nel paese di Hamath; ed egli pronunzio' la sua sentenza contro di lui. Geremia 52:10 Il re di Babilonia fece scannare i figliuoli di Sedekia in presenza di lui, fece pure scannare tutti i capi di Giuda a Ribla. Geremia 52:11 Poi fece cavar gli occhi a Sedekia; e il re di Babilonia lo fece incatenare con una doppia catena di rame e lo meno' a Babilonia, e lo mise in prigione, dove rimase fino al giorno della sua morte. Geremia 52:12 Or il decimo giorno del quinto mese - era il diciannovesimo anno di Nebucadnetsar, re di Babilonia - Nebuzaradan, capitano della guardia del corpo, al servizio del re di Babilonia, giunse a Gerusalemme, Geremia 52:13 e arse la casa dell'Eterno e la casa del re, diede alle fiamme tutte le case di Gerusalemme, e arse tutte le case ragguardevoli. Geremia 52:14 E tutto l'esercito dei Caldei ch'era col capitano della guardia atterro' da tutte le parti le mura di Gerusalemme. Geremia 52:15 Nebuzaradan, capitano della guardia, meno' in cattivita' una parte dei piu' poveri del popolo, i superstiti ch'erano rimasti nella citta', i fuggiaschi che s'erano arresi al re di Babilonia, e il resto della popolazione. Geremia 52:16 Ma Nebuzaradan, capitano della guardia, lascio' alcuni dei piu' poveri del paese a coltivar le vigne ed i campi. Geremia 52:17 I Caldei spezzarono le colonne di rame ch'erano nella casa dell'Eterno, le basi, il mar di rame ch'era nella casa dell'Eterno, e ne portaron via il rame a Babilonia. Geremia 52:18 Presero le pignatte, le palette, i coltelli, i bacini, le coppe, e tutti gli utensili di rame coi quali si faceva il servizio. Geremia 52:19 Il capo della guardia prese pure le coppe, i bracieri, i bacini, le pignatte, i candelabri, le tazze e i calici, l'oro di cio' ch'era d'oro e l'argento di cio' ch'era d'argento. Geremia 52:20 Quanto alle due colonne, al mare e ai dodici buoi di rame che servivano di base e che Salomone avea fatti per la casa dell'Eterno, il rame di tutti questi oggetti aveva un peso incalcolabile. Geremia 52:21 L'altezza di una di queste colonne era di diciotto cubiti, e a misurarla in giro ci voleva un filo di dodici cubiti; aveva uno spessore di quattro dita, ed era vuota; Geremia 52:22 e v'era su un capitello di rame; e l'altezza d'ogni capitello era di cinque cubiti; attorno al capitello v'erano un reticolato e delle melagrane, ogni cosa di rame; lo stesso era della seconda colonna, adorna pure di melagrane. Geremia 52:23 V'erano novantasei melagrane da ogni lato, e tutte le melagrane attorno al reticolato ammontavano a cento. Geremia 52:24 Il capitano della guardia prese Seraia, il sommo sacerdote, Sofonia, il secondo sacerdote, e i tre custodi della soglia, Geremia 52:25 e prese nella citta' un eunuco che comandava la gente di guerra, sette uomini di fra i consiglieri intimi del re che furon trovati nella citta', il segretario del capo dell'esercito che arruolava il popolo del paese, e sessanta privati che furono anch'essi trovati nella citta'. Geremia 52:26 Nebuzaradan, capitano della guardia, li prese e li condusse al re di Babilonia a Ribla, Geremia 52:27 e il re di Babilonia li fece colpire e mettere a morte a Ribla, nel paese di Hamath. Geremia 52:28 Cosi Giuda fu menato in cattivita' lungi dal suo paese. Questo e' il popolo che Nebucadnetsar meno' in cattivita': il settimo anno, tremilaventitre Giudei; Geremia 52:29 il diciottesimo anno del suo regno, meno' in cattivita' da Gerusalemme ottocentotrentadue persone; Geremia 52:30 il ventitreesimo anno di Nebucadnetsar, Nebuzaradan, capitano della guardia, meno' in cattivita' settecentoquarantacinque Giudei: in tutto, quattromilaseicento persone. Geremia 52:31 Il trentasettesimo anno della cattivita' di Joiakin, re di Giuda, il venticinquesimo giorno del dodicesimo mese, Evil-Merodac, re di Babilonia, l'anno stesso che comincio' a regnare, fece grazia a Joiakin, re di Giuda, e lo trasse di prigione; Geremia 52:32 gli parlo' benignamente, e mise il trono d'esso piu' in alto di quello degli altri re ch'eran con lui a Babilonia. Geremia 52:33 Gli fece mutare i suoi vestiti di prigione; e Joiakin mangio' sempre a tavola con lui per tutto il tempo ch'ei visse. Geremia 52:34 E quanto al suo mantenimento, durante tutto il tempo che visse, esso gli fu dato del continuo da parte del re di Babilonia, giorno per giorno, fino al giorno della sua morte.Lamentazioni 1:1-5:22 Lamento del profeta e di Gerusalemme Lamentazioni 1:1 Come mai siede solitaria la citta' gia' cosi popolata? Come mai e' diventata simile a una vedova, quella ch'era grande fra le nazioni; ed e' stata ridotta tributaria colei ch'era principessa fra le province? Lamentazioni 1:2 Ella piange, piange, durante la notte, le lacrime le copron le guance; fra tutti i suoi amanti non ha chi la consoli; tutti i suoi amici l'hanno tradita, le son diventati nemici. Lamentazioni 1:3 Giuda e' andato in esilio, a motivo dell'afflizione e del duro servaggio; abita in mezzo alle nazioni, non trova riposo; tutti i suoi persecutori l'han raggiunto quand'era fra le gole strette. Lamentazioni 1:4 Le vie di Sion fanno cordoglio, perche' nessuno vien piu' alle solenni assemblee; tutte le sue porte sono deserte; i suoi sacerdoti sospirano, le sue vergini sono addolorate, ed ella stessa e' piena d'amarezza. Lamentazioni 1:5 I suoi avversari han preso il sopravvento, i suoi nemici prosperano; poiche' l'Eterno l'ha afflitta per la moltitudine delle sue trasgressioni; i suoi bambini sono andati in cattivita', davanti all'avversario. Lamentazioni 1:6 E dalla figliuola di Sion se n'e' andato tutto il suo splendore; i suoi capi sono diventati come cervi che non trovan pastura e se ne vanno spossati dinanzi a colui che l'insegue. Lamentazioni 1:7 Nei giorni della sua afflizione, della sua vita errante, Gerusalemme si ricorda di tutti i beni preziosi che possedeva fino dai giorni antichi; ora che il suo popolo e' caduto in man dell'avversario, e nessuno la soccorre, i suoi avversari la guardano, e ridono del suo misero stato. Lamentazioni 1:8 Gerusalemme ha gravemente peccato; percio' e' divenuta come una cosa impura; tutti quelli che l'onoravano la sprezzano, perche' han visto la sua nudita'; ella stessa sospira, e volta la faccia. Lamentazioni 1:9 La sua lordura era nelle pieghe della sua veste; ella non pensava alla sua fine; percio' e' caduta in modo sorprendente, non ha chi la consoli. 'O Eterno, vedi la mia afflizione, poiche' il nemico trionfa!' Lamentazioni 1:10 L'avversario ha steso la mano su quanto ella avea di piu' caro; poich'ella ha visto i pagani entrare nel suo santuario; que' pagani, riguardo ai quali tu avevi comandato che non entrassero nella tua raunanza. Lamentazioni 1:11 Tutto il suo popolo sospira, cerca del pane; da' le cose sue piu' preziose in cambio di cibo, per rianimar la sua vita. 'Guarda, o Eterno, vedi in che stato abietto io son ridotta! Lamentazioni 1:12 Nulla di simile v'avvenga, o voi che passate di qui! Mirate, guardate, se v'e' dolore pari al dolore da cui sono oppressa, e col quale l'Eterno m'ha afflitta nel giorno dell'ardente sua ira. Lamentazioni 1:13 Dall'alto egli ha mandato un fuoco nelle mie ossa, che se n'e' impadronito; egli ha teso una rete ai miei piedi, m'ha rovesciata a terra; m'ha gettata nella desolazione, in un languore di tutti i giorni. Lamentazioni 1:14 Dalla sua mano e' legato il giogo delle mie trasgressioni, che s'intrecciano, gravano sul mio collo; egli ha fiaccato la mia forza; il Signore m'ha dato in mani alle quali non posso resistere. Lamentazioni 1:15 Il Signore ha atterrati entro il mio recinto tutti i miei prodi; ha convocato contro di me una gran raunanza, per schiacciare i miei giovani; il Signore ha calcato, come in un tino, la vergine figliuola di Giuda. Lamentazioni 1:16 Per questo, io piango; i miei occhi, i miei occhi si struggono in lacrime, perche' lungi da me e' il consolatore, che potrebbe rianimarmi la vita. I miei figliuoli son desolati, perche' il nemico ha trionfato'. Lamentazioni 1:17 Sion stende le mani... non v'e' alcuno che la consoli; l'Eterno ha comandato ai nemici di Giacobbe di circondarlo da tutte le parti. Gerusalemme e', in mezzo a loro, come una cosa impura. Lamentazioni 1:18 'L'Eterno e' giusto', poiche' io mi son ribellata alla sua parola. Deh, ascoltate, o popoli tutti, e vedete il mio dolore! Le mie vergini ed i miei giovani sono andati in cattivita'. Lamentazioni 1:19 Io ho chiamato i miei amanti, ma essi m'hanno ingannata; i miei sacerdoti e i miei anziani hanno esalato l'anima nella citta', mentre cercavan del cibo per rianimarsi la vita. Lamentazioni 1:20 O Eterno, guarda, ch'io sono in angoscia! Le mie viscere si commuovono, il cuore mi si sconvolge in seno, perche' la mia ribellione e' stata grave. Fuori, la spada mi orba de' miei figliuoli; dentro, sta la morte. Lamentazioni 1:21 M'odon sospirare... non v'e' chi mi consoli. Tutti i miei nemici hanno udita la mia sciagura, e si rallegrano che tu l'abbia cagionata; tu farai venire il giorno che hai annunziato, e allora saranno come me. Lamentazioni 1:22 Venga dinanzi a te tutta la loro malvagita', e tra'ttali come hai trattato me a motivo di tutte le mie trasgressioni! Poiche' i miei sospiri son numerosi, e il mio cuore e' languente. La rovina di Gerusalemme Lamentazioni 2:1 Come mai ha il Signore, nella sua ira, coperto d'una nube oscura la figliuola di Sion? Egli ha gettato di cielo in terra la gloria d'Israele, e non s'e' ricordato dello sgabello de' suoi piedi, nel giorno della sua ira! Lamentazioni 2:2 Il Signore ha distrutto senza pieta' tutte le dimore di Giacobbe; nella sua ira, ha rovesciato, ha stese al suolo le fortezze della figliuola di Giuda, ne ha profanato il regno e i capi. Lamentazioni 2:3 Nell'ardente sua ira, ha infranta tutta la potenza d'Israele; ha ritirato la propria destra in presenza del nemico; ha consumato Giacobbe a guisa di fuoco fiammeggiante che divora d'ogn'intorno. Lamentazioni 2:4 Ha teso il suo arco come il nemico, ha alzata la destra come un avversario, ha trucidato tutti quelli ch'eran piu' cari a vedersi; ha riversato il suo furore come un fuoco sulla tenda della figliuola di Sion. Lamentazioni 2:5 Il Signore e' divenuto come un nemico; ha divorato Israele; ha divorato tutti i suoi palazzi, ha distrutto le sue fortezze, ha moltiplicato nella figliuola di Giuda i lamenti e i gemiti. Lamentazioni 2:6 Ha devastato la propria tenda come un giardino, ha distrutto il luogo della sua raunanza; l'Eterno ha fatto dimenticare in Sion le feste solenni ed i sabati, e, nell'indignazione della sua ira, ha reietto re e sacerdoti. Lamentazioni 2:7 Il Signore ha preso in disgusto il suo altare, ha aborrito il suo santuario, ha dato i muri de' palazzi di Sion in mano dei nemici, i quali han levato grida nella casa dell'Eterno, come in un giorno di festa. Lamentazioni 2:8 L'Eterno ha deciso di distruggere le mura della figliuola di Sion; ha steso la corda, non ha ritirato la mano, prima d'averli distrutti; ha coperto di lutto bastioni e mura; gli uni e le altre languiscono. Lamentazioni 2:9 Le sue porte sono affondate in terra; egli ha distrutto, spezzato le sue sbarre; il suo re e i suoi capi sono fra le nazioni; non v'e' piu' legge, ed anche i suoi profeti non ricevono piu' visioni dall'Eterno. Lamentazioni 2:10 Gli anziani della figliuola di Sion seggono in terra in silenzio; si son gettati della polvere sul capo, si son cinti di sacchi; le vergini di Gerusalemme curvano il capo al suolo. Lamentazioni 2:11 I miei occhi si consumano pel tanto lacrimare, le mie viscere si commuovono, il mio fegato si spande in terra per il disastro della figliuola del mio popolo, al pensiero de' bambini e de' lattanti che venivano meno per le piazze della citta'. Lamentazioni 2:12 Essi chiedevano alle loro madri: 'Dov'e' il pane, dov'e' il vino?...' e intanto venivano meno come de' feriti a morte nelle piazze della citta', e rendevano l'anima sul seno delle madri loro. Lamentazioni 2:13 Che ti diro'? A che ti paragonero', o figliuola di Gerusalemme? Che trovero' di simile a te per consolarti, o vergine figliuola di Gerusalemme? Poiche' la tua ferita e' larga quanto il mare; chi ti potra' guarire? Lamentazioni 2:14 I tuoi profeti hanno avuto per te visioni vane e delusorie; non hanno messo a nudo la tua nequizia, per stornare da te la cattivita'; le profezie che hanno fatto a tuo riguardo non erano che oracoli vani e seduttori. Lamentazioni 2:15 Tutti i passanti batton le mani al vederti; fischiano e scuotono il capo al veder la figliuola di Gerusalemme: 'e' questa la citta' che la gente chiamava una bellezza perfetta, la gioia di tutta la terra?' Lamentazioni 2:16 Tutti i tuoi nemici apron larga la bocca contro di te; fischiano, digrignano i denti, dicono: 'L'abbiamo inghiottita! Si, questo e' il giorno che aspettavamo; ci siam giunti, lo vediamo!' Lamentazioni 2:17 L'Eterno ha fatto quello che s'era proposto; ha adempiuta la parola che avea pronunziato fino dai giorni antichi; ha distrutto senza pieta', ha fatto di te la gioia del nemico, ha esaltato la potenza de' tuoi avversari. Lamentazioni 2:18 Il loro cuore grida al Signore: 'O mura della figliuola di Sion, spandete lacrime come un torrente, giorno e notte! Non vi date requie, non abbian riposo le pupille degli occhi vostri! Lamentazioni 2:19 Levatevi, gridate di notte, al principio d'ogni vigilia! Spandete com'acqua il cuor vostro davanti alla faccia del Signore! Levate le mani verso di lui per la vita de' vostri bambini, che vengon meno per la fame ai canti di tutte le strade! Lamentazioni 2:20 Guarda, o Eterno, considera! Chi mai hai trattato cosi? Delle donne han divorato il frutto delle loro viscere, i bambini che accarezzavano! Sacerdoti e profeti sono stati massacrati nel santuario del Signore! Lamentazioni 2:21 Fanciulli e vecchi giacciono per terra nelle vie; le mie vergini e i miei giovani son caduti per la spada; tu li hai uccisi nel di della tua ira, li hai massacrati senza pieta'. Lamentazioni 2:22 Tu hai convocato, come ad un giorno di festa solenne, i miei terrori da tutte le parti; e nel giorno dell'ira dell'Eterno non v'e' stato ne' scampato ne' fuggiasco; quelli ch'io avevo accarezzati e allevati, il mio nemico li ha consumati!' Dolori e conforti Lamentazioni 3:1 Io sono un uomo che ha veduto l'afflizione sotto la verga del suo furore. Lamentazioni 3:2 Egli m'ha condotto, m'ha fatto camminare nelle tenebre e non nella luce. Lamentazioni 3:3 Si, contro di me di nuovo volge la sua mano tutto il giorno. Lamentazioni 3:4 Egli ha consunta la mia carne e la mia pelle, ha fiaccato le mie ossa. Lamentazioni 3:5 Ha costituito una cinta contro di me, m'ha circondato d'amarezza e d'affanno. Lamentazioni 3:6 M'ha fatto abitare in luoghi tenebrosi, come quelli che son morti da lungo tempo. Lamentazioni 3:7 Egli m'ha circondato d'un muro, perche' non esca: m'ha caricato di pesanti catene. Lamentazioni 3:8 Anche quando grido e chiamo al soccorso, egli chiude l'accesso alla mia preghiera. Lamentazioni 3:9 Egli m'ha sbarrato la via di blocchi di pietra, ha sconvolto i miei sentieri. Lamentazioni 3:10 Egli e' stato per me come un orso in agguato, come un leone in luoghi nascosti. Lamentazioni 3:11 Egli m'ha sviato dal mio cammino, e m'ha squarciato, m'ha reso desolato. Lamentazioni 3:12 Ha teso il suo arco, m'ha preso come mira delle sue frecce. Lamentazioni 3:13 M'ha fatto penetrar nelle reni le saette del suo turcasso. Lamentazioni 3:14 Io son diventato lo scherno di tutto il mio popolo, la sua canzone di tutto il giorno. Lamentazioni 3:15 Egli m'ha saziato d'amarezza, m'ha abbeverato d'assenzio. Lamentazioni 3:16 M'ha spezzato i denti con della ghiaia, m'ha affondato nella cenere. Lamentazioni 3:17 Tu hai allontanata l'anima mia dalla pace, io ho dimenticato il benessere. Lamentazioni 3:18 Io ho detto: 'e' sparita la mia fiducia, non ho piu' speranza nell'Eterno!' Lamentazioni 3:19 Rico'rdati della mia afflizione, della mia vita raminga, dell'assenzio e dell'amarezza! Lamentazioni 3:20 L'anima mia se ne ricorda del continuo, e n'e' abbattuta dentro di me. Lamentazioni 3:21 Questo voglio richiamarmi alla mente, per questo voglio sperare: Lamentazioni 3:22 e' una grazia dell'Eterno che non siamo stati interamente distrutti; poiche' le sue compassioni non sono esaurite; Lamentazioni 3:23 si rinnovano ogni mattina. Grande e' la tua fedelta'! Lamentazioni 3:24 'L'Eterno e' la mia parte', dice l'anima mia, 'percio' sperero' in lui'. Lamentazioni 3:25 L'Eterno e' buono per quelli che sperano in lui, per l'anima che lo cerca. Lamentazioni 3:26 Buona cosa e' aspettare in silenzio la salvezza dell'Eterno. Lamentazioni 3:27 Buona cosa e' per l'uomo portare il giogo nella sua giovinezza. Lamentazioni 3:28 Si segga egli solitario e stia in silenzio quando l'Eterno glielo impone! Lamentazioni 3:29 Metta la sua bocca nella polvere! forse, v'e' ancora speranza. Lamentazioni 3:30 Porga la guancia a chi lo percuote, si sazi pure di vituperio! Lamentazioni 3:31 Poiche' il Signore non ripudia in perpetuo; Lamentazioni 3:32 ma, se affligge, ha altresi compassione, secondo la moltitudine delle sue benignita'; Lamentazioni 3:33 giacche' non e' volentieri ch'egli umilia ed affligge i figliuoli degli uomini. Lamentazioni 3:34 Quand'uno schiaccia sotto i piedi tutti i prigionieri della terra, Lamentazioni 3:35 quand'uno perverte il diritto d'un uomo nel cospetto dell'Altissimo, Lamentazioni 3:36 quando si fa torto ad alcuno nella sua causa, il Signore non lo vede egli? Lamentazioni 3:37 Chi mai dice una cosa che s'avveri, se il Signore non l'ha comandato? Lamentazioni 3:38 Il male ed il bene non procedon essi dalla bocca dell'Altissimo? Lamentazioni 3:39 Perche' il vivente si rammaricherebbe? Ognuno si rammarichi del proprio peccato! Lamentazioni 3:40 Esaminiamo le nostre vie, scrutiamole, e torniamo all'Eterno! Lamentazioni 3:41 Eleviamo insiem con le mani, i nostri cuori a Dio ne' cieli! Lamentazioni 3:42 Noi abbiam peccato, siamo stati ribelli e tu non hai perdonato. Lamentazioni 3:43 Tu ti sei avvolto nella tua ira, e ci hai inseguiti; tu hai ucciso senza pieta'; Lamentazioni 3:44 ti sei avvolto in una nuvola, perche' la preghiera non potesse passare; Lamentazioni 3:45 tu hai fatto di noi delle spazzature, dei rifiuti, in mezzo ai popoli. Lamentazioni 3:46 Tutti i nostri nemici aprono larga la bocca contro di noi. Lamentazioni 3:47 Ci son toccati il terrore, la fossa, la desolazione e la ruina. Lamentazioni 3:48 I miei occhi si sciolgono in rivi d'acqua, a motivo della ruina della figliuola del mio popolo. Lamentazioni 3:49 L'occhio mio si scioglie in lacrime, senza posa, senza intermittenza, Lamentazioni 3:50 finche' dal cielo l'Eterno non guardi e non veda il nostro stato. Lamentazioni 3:51 L'occhio mio m'affanna l'anima a motivo di tutte le figliuole della mia citta'. Lamentazioni 3:52 Quelli che mi son nemici senza cagione, m'han dato la caccia come a un uccello. Lamentazioni 3:53 M'hanno annientato la vita nella fossa, m'han gettato delle pietre addosso. Lamentazioni 3:54 Le acque salivano fin sopra al mio capo, io dicevo: 'e' finita per me!' Lamentazioni 3:55 Io ho invocato il tuo nome, o Eterno, dal fondo della fossa; Lamentazioni 3:56 tu hai udito la mia voce; non nascondere il tuo orecchio al mio sospiro, al mio grido! Lamentazioni 3:57 Nel giorno ch'io t'ho invocato ti sei avvicinato; tu hai detto: 'Non temere!' Lamentazioni 3:58 O Signore, tu hai difesa la causa dell'anima mia, tu hai redento la mia vita. Lamentazioni 3:59 O Eterno, tu vedi il torto che m'e' fatto, giudica tu la mia causa! Lamentazioni 3:60 Tu vedi tutto il loro rancore, tutte le loro macchinazioni contro di me. Lamentazioni 3:61 Tu odi i loro oltraggi, o Eterno, tutte le loro macchinazioni contro di me, Lamentazioni 3:62 il linguaggio di quelli che si levano contro di me, quello che meditano contro di me tutto il giorno! Lamentazioni 3:63 Guarda! quando si seggono, quando s'alzano, io sono la loro canzone. Lamentazioni 3:64 Tu li retribuirai, o Eterno, secondo l'opera delle loro mani. Lamentazioni 3:65 Darai loro induramento di cuore, la tua maledizione. Lamentazioni 3:66 Li inseguirai nella tua ira, e li sterminerai di sotto i cieli dell'Eterno. Lamentazioni sulla sorte del popolo Lamentazioni 4:1 Come mai s'e' oscurato l'oro, s'e' alterato l'oro piu' puro? Come mai le pietre del santuario si trovano sparse qua e la' ai canti di tutte le strade? Lamentazioni 4:2 I nobili figliuoli di Sion, pregiati al pari dell'oro fino, come mai son reputati quali vasi di terra, opera di mani di vasaio? Lamentazioni 4:3 Perfino gli sciacalli porgon le mammelle e allattano i lor piccini; la figliuola del mio popolo e' divenuta crudele, come gli struzzi del deserto. Lamentazioni 4:4 La lingua del lattante gli s'attacca al palato, per la sete; i bambini chiedon del pane, e non v'e' chi gliene dia. Lamentazioni 4:5 Quelli che si nutrivano di cibi delicati cadon d'inedia per le strade; quelli ch'erano allevati nella porpora abbracciano il letamaio. Lamentazioni 4:6 Il castigo dell'iniquita' della figliuola del mio popolo e' maggiore di quello del peccato di Sodoma, che fu distrutta in un attimo, senza che mano d'uomo la colpisse. Lamentazioni 4:7 I suoi principi erano piu' splendenti della neve, piu' bianchi del latte; aveano il corpo piu' vermiglio del corallo, il loro volto era uno zaffiro. Lamentazioni 4:8 Il loro aspetto e' ora piu' cupo del nero; non si riconoscon piu' per le vie; la loro pelle e' attaccata alle ossa, e' secca, e' diventata come un legno. Lamentazioni 4:9 Piu' felici sono stati gli uccisi di spada di quelli che muoion di fame; poiche' questi deperiscono estenuati, per mancanza de' prodotti dei campi. Lamentazioni 4:10 Delle donne, pur si pietose, hanno con le lor mani fatto cuocere i loro bambini, che han servito loro di cibo, nella ruina della figliuola del mio popolo. Lamentazioni 4:11 L'Eterno ha esaurito il suo furore, ha riversata l'ardente sua ira, ha acceso in Sion un fuoco, che ne ha divorato le fondamenta. Lamentazioni 4:12 Ne' i re della terra ne' alcun abitante del mondo avrebbero mai creduto che l'avversario, il nemico, sarebbe entrato nelle porte di Gerusalemme. Lamentazioni 4:13 Cosi e' avvenuto per via de' peccati de' suoi profeti, delle iniquita' dei suoi sacerdoti, che hanno sparso nel mezzo di lei il sangue dei giusti. Lamentazioni 4:14 Essi erravan come ciechi per le strade, lordati di sangue, in guisa che non si potevano toccare le loro vesti. Lamentazioni 4:15 'Fatevi in la'! Un impuro!' si gridava al loro apparire; 'Fatevi in la'! Fatevi in la'! Non lo toccate!' Quando fuggivano, erravan qua e la', e si diceva fra le nazioni: 'Non restino piu' qui!' Lamentazioni 4:16 La faccia dell'Eterno li ha dispersi, egli non volge piu' verso loro il suo sguardo; non s'e' portato rispetto ai sacerdoti, ne' s'e' avuto pieta' dei vecchi. Lamentazioni 4:17 E a noi si consumavano ancora gli occhi in cerca d'un soccorso, aspettato invano; dai nostri posti di vedetta scrutavamo la venuta d'una nazione che non potea salvarci. Lamentazioni 4:18 Si spiavano i nostri passi, impedendoci di camminare per le nostre piazze. 'La nostra fine e' prossima', dicevamo: 'I nostri giorni son compiuti, la nostra fine e' giunta!' Lamentazioni 4:19 I nostri persecutori sono stati piu' leggeri delle aquile de' cieli; ci han dato la caccia su per le montagne, ci han teso agguati nel deserto. Lamentazioni 4:20 Colui che ci fa respirare, l'unto dell'Eterno, e' stato preso nelle loro fosse; egli, del quale dicevamo: 'Alla sua ombra noi vivremo fra le nazioni'. Lamentazioni 4:21 Rallegrati, gioisci, o figliuola d'Edom, che dimori nel paese di Uts! Anche fino a te passera' la coppa; tu t'inebrierai e ti nuderai. Lamentazioni 4:22 Il castigo della tua iniquita' e' finito, o figliuola di Sion! Egli non ti mandera' piu' in cattivita'; egli punisce l'iniquita' tua, o figliuola d'Edom, mette allo scoperto i tuoi peccati. Mali presenti e dolorose ricordanze Lamentazioni 5:1 Rico'rdati, Eterno, di quello che ci e' avvenuto! Guarda e vedi il nostro obbrobrio! Lamentazioni 5:2 La nostra eredita' e' passata a degli stranieri, le nostre case, a degli estranei. Lamentazioni 5:3 Noi siam diventati orfani, senza padre, le nostre madri son come vedove. Lamentazioni 5:4 Noi beviamo la nostr'acqua a prezzo di danaro, le nostre legna ci vengono a pagamento. Lamentazioni 5:5 Col collo carico noi siamo inseguiti; siamo spossati, non abbiamo requie. Lamentazioni 5:6 Abbiam teso la mano verso l'Egitto e verso l'Assiria, per saziarci di pane. Lamentazioni 5:7 I nostri padri hanno peccato, e non sono piu'; e noi portiamo la pena delle loro iniquita'. Lamentazioni 5:8 Degli schiavi dominano su noi, e non v'e' chi ci liberi dalle loro mani. Lamentazioni 5:9 Noi raccogliamo il nostro pane col rischio della nostra vita, affrontando la spada del deserto. Lamentazioni 5:10 La nostra pelle brucia come un forno, per l'arsura della fame. Lamentazioni 5:11 Essi hanno disonorato le donne in Sion, le vergini nelle citta' di Giuda. Lamentazioni 5:12 I capi sono stati impiccati dalle loro mani, la persona de' vecchi non e' stata rispettata. Lamentazioni 5:13 I giovani han portato le macine, i giovanetti han vacillato sotto il carico delle legna. Lamentazioni 5:14 I vecchi hanno abbandonato la porta, i giovani la musica dei loro strumenti. Lamentazioni 5:15 La gioia de' nostri cuori e' cessata, le nostre danze son mutate in lutto. Lamentazioni 5:16 La corona ci e' caduta dal capo; guai a noi, poiche' abbiamo peccato! Lamentazioni 5:17 Per questo langue il nostro cuore, per questo s'oscuran gli occhi nostri: Lamentazioni 5:18 perche' il monte di Sion e' desolato, e vi passeggian le volpi. Lamentazioni 5:19 Ma tu, o Eterno, regni in perpetuo; il tuo trono sussiste d'eta' in eta'. Lamentazioni 5:20 Perche' ci dimenticheresti tu in perpetuo, e ci abbandoneresti per un lungo tempo? Lamentazioni 5:21 Facci tornare a te, o Eterno, e noi torneremo! Ridonaci de' giorni come quelli d'un tempo! Lamentazioni 5:22 Che', ora, tu ci hai veramente reietti, e ti sei grandemente adirato contro di noi!Ezechiele 1:1-48:35 Vocazione d'Ezechiele Ezechiele 1:1 Or avvenne l'anno trentesimo, il quinto giorno del quarto mese, che, essendo presso al fiume Kebar, fra quelli ch'erano stati menati in cattivita', i cieli s'aprirono, e io ebbi delle visioni divine. Ezechiele 1:2 Il quinto giorno del mese (era il quinto anno della cattivita' del re Joiakin), Ezechiele 1:3 la parola dell'Eterno fu espressamente rivolta al sacerdote Ezechiele, figliuolo di Buzi, nel paese dei Caldei, presso al fiume Kebar; e la mano dell'Eterno fu quivi sopra lui. Ezechiele 1:4 Io guardai, ed ecco venire dal settentrione un vento di tempesta, una grossa nuvola con un globo di fuoco che spandeva tutto all'intorno d'essa uno splendore; e nel centro di quel fuoco si vedeva come del rame sfavillante in mezzo al fuoco. Ezechiele 1:5 Nel centro del fuoco appariva la forma di quattro esseri viventi; e questo era l'aspetto loro: avevano sembianza umana. Ezechiele 1:6 Ognuno d'essi aveva quattro facce, e ognuno quattro ali. Ezechiele 1:7 I loro piedi eran diritti, e la pianta de' loro piedi era come la pianta del piede d'un vitello; e sfavillavano come il rame terso. Ezechiele 1:8 Avevano delle mani d'uomo sotto le ali ai loro quattro lati; e tutti e quattro avevano le loro facce e le loro ali. Ezechiele 1:9 Le loro ali si univano l'una all'altra; camminando, non si voltavano; ognuno camminava dritto dinanzi a se'. Ezechiele 1:10 Quanto all'aspetto delle loro facce, essi avevan tutti una faccia d'uomo, tutti e quattro una faccia di leone a destra, tutti e quattro una faccia di bue a sinistra, e tutti e quattro una faccia d'aquila. Ezechiele 1:11 Le loro facce e le loro ali erano separate nella parte superiore; ognuno aveva due ali che s'univano a quelle dell'altro, e due che coprivan loro il corpo. Ezechiele 1:12 Camminavano ognuno dritto davanti a se', andavano dove lo spirito li faceva andare, e, camminando, non si voltavano. Ezechiele 1:13 Quanto all'aspetto degli esseri viventi, esso era come di carboni ardenti, come di fiaccole; quel fuoco circolava in mezzo agli esseri viventi, era un fuoco sfavillante, e dal fuoco uscivan de' lampi. Ezechiele 1:14 E gli esseri viventi correvano in tutti i sensi, simili al fulmine. Ezechiele 1:15 Or com'io stavo guardando gli esseri viventi, ecco una ruota in terra, presso a ciascun d'essi, verso le loro quattro facce. Ezechiele 1:16 L'aspetto delle ruote e la loro forma eran come l'aspetto del crisolito; tutte e quattro si somigliavano; il loro aspetto e la loro forma eran quelli d'una ruota che fosse attraversata da un'altra ruota. Ezechiele 1:17 Quando si movevano, andavano tutte e quattro dal proprio lato, e, andando, non si voltavano. Ezechiele 1:18 Quanto ai loro cerchi, essi erano alti e formidabili; e i cerchi di tutte e quattro eran pieni d'occhi d'ogn'intorno. Ezechiele 1:19 Quando gli esseri viventi camminavano, le ruote si movevano allato a loro; e quando gli esseri viventi s'alzavan su da terra, s'alzavano anche le ruote. Ezechiele 1:20 Dovunque lo spirito voleva andare, andavano anch'essi; e le ruote s'alzavano allato a quelli, perche' lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote. Ezechiele 1:21 Quando quelli camminavano, anche le ruote si movevano; quando quelli si fermavano, anche queste si fermavano; e quando quelli s'alzavano su dalla terra, anche queste s'alzavano allato ad essi perche' lo spirito degli esseri viventi era nelle ruote. Ezechiele 1:22 Sopra le teste degli esseri viventi c'era come una distesa di cielo, di colore simile a cristallo d'ammirabile splendore, e s'espandeva su in alto, sopra alle loro teste. Ezechiele 1:23 E sotto la distesa si drizzavano le loro ali, l'una verso l'altra; e ne avevano ciascuno due che coprivano loro il corpo. Ezechiele 1:24 E quand'essi camminavano, io sentivo il rumore delle loro ali, come il rumore delle grandi acque, come la voce dell'Onnipotente: un rumore di gran tumulto, come il rumore d'un accampamento; quando si fermavano, abbassavano le loro ali; Ezechiele 1:25 e s'udiva un rumore che veniva dall'alto della distesa ch'era sopra le loro teste. Ezechiele 1:26 E al disopra della distesa che stava sopra le loro teste, c'era come una pietra di zaffiro, che pareva un trono; e su questa specie di trono appariva come la figura d'un uomo, che vi stava assiso sopra, su in alto. Ezechiele 1:27 Vidi pure come del rame terso, come del fuoco, che lo circondava d'ogn'intorno dalla sembianza dei suoi fianchi in su; e dalla sembianza dei suoi fianchi in giu' vidi come del fuoco, come uno splendore tutto attorno a lui. Ezechiele 1:28 Qual e' l'aspetto dell'arco ch'e' nella nuvola in un giorno di pioggia, tal era l'aspetto di quello splendore che lo circondava. Era una apparizione dell'immagine della gloria dell'Eterno. A questa vista caddi sulla mia faccia, e udii la voce d'uno che parlava. Ezechiele 2:1 E mi disse: 'Figliuol d'uomo, rizzati in piedi, e io ti parlero''. Ezechiele 2:2 E com'egli mi parlava, lo spirito entro' in me, e mi fece rizzare in piedi; e io udii colui che mi parlava. Ezechiele 2:3 Egli mi disse: 'Figliuol d'uomo, io ti mando ai figliuoli d'Israele, a nazioni ribelli, che si son ribellate a me; essi e i loro padri si son rivoltati contro di me fino a questo giorno. Ezechiele 2:4 A questi figliuoli dalla faccia dura e dal cuore ostinato io ti mando, e tu dirai loro: Cosi parla il Signore, l'Eterno. Ezechiele 2:5 E sia che t'ascoltino o non t'ascoltino - giacche' e' una casa ribelle - essi sapranno che v'e' un profeta in mezzo a loro. Ezechiele 2:6 E tu, figliuol d'uomo, non aver paura di loro, ne' delle loro parole, giacche' tu stai colle ortiche e colle spine, e abiti fra gli scorpioni; non aver paura delle loro parole, non ti sgomentare davanti a loro, poiche' sono una casa ribelle. Ezechiele 2:7 Ma tu riferirai loro le mie parole, sia che t'ascoltino o non t'ascoltino, poiche' sono ribelli. Ezechiele 2:8 E tu, figliuol d'uomo, ascolta cio' che ti dico; non esser ribelle com'e' ribelle questa casa; apri la bocca, e mangia cio' che ti do'. Ezechiele 2:9 Io guardai, ed ecco una mano stava stesa verso di me, la quale teneva il rotolo d'un libro; Ezechiele 2:10 ed egli lo spiego' davanti a me; era scritto di dentro e di fuori, e conteneva delle lamentazioni, de' gemiti e de' guai. Ezechiele 3:1 Ed egli mi disse: 'Figliuol d'uomo, mangia cio' che tu trovi; mangia questo rotolo, e va' e parla alla casa d'Israele'. Ezechiele 3:2 Io aprii la bocca, ed egli mi fece mangiare quel rotolo. Ezechiele 3:3 E mi disse: 'Figliuol d'uomo, nutriti il ventre e riempiti le viscere di questo rotolo che ti do''. E io lo mangiai, e mi fu dolce in bocca, come del miele. Ezechiele 3:4 Ed egli mi disse: 'Figliuol d'uomo, va', recati alla casa d'Israele, e riferisci loro le mie parole; Ezechiele 3:5 poiche' tu sei mandato, non a un popolo dal parlare oscuro e dalla lingua non intelligibile, ma alla casa d'Israele: Ezechiele 3:6 non a molti popoli dal parlare oscuro e dalla lingua non intelligibile, di cui tu non intenda le parole. Certo, s'io ti mandassi a loro, essi ti darebbero ascolto; Ezechiele 3:7 ma la casa d'Israele non ti vorra' ascoltare, perche' non vogliono ascoltar me; giacche' tutta la casa d'Israele ha la fronte dura e il cuore ostinato. Ezechiele 3:8 Ecco, io t'induro la faccia, perche' tu l'opponga alla faccia loro; induro la tua fronte, perche' tu l'opponga alla fronte loro; Ezechiele 3:9 io rendo la tua fronte come un diamante piu' dura della selce; non li temere, non ti sgomentare davanti a loro, perche' sono una casa ribelle'. Ezechiele 3:10 Poi mi disse: 'Figliuol d'uomo, ricevi nel cuor tuo tutte le parole che io ti diro', e ascoltale con le tue orecchie. Ezechiele 3:11 E va' dai figliuoli del tuo popolo che sono in cattivita', parla loro, e di' loro: - Cosi parla il Signore, l'Eterno; sia che t'ascoltino o non ti ascoltino'. Ezechiele 3:12 E lo spirito mi levo' in alto, e io udii dietro a me il suono d'un gran fragore che diceva: 'Benedetta sia la gloria dell'Eterno dalla sua dimora!' Ezechiele 3:13 e udii pure il rumore delle ali degli esseri viventi che battevano l'una contro l'altra, il rumore delle ruote allato ad esse e il suono d'un gran fragore. Ezechiele 3:14 E lo spirito mi levo' in alto, e mi porto' via; e io andai, pieno d'amarezza nello sdegno del mio spirito; e la mano dell'Eterno era forte su di me. Ezechiele 3:15 E giunsi da quelli ch'erano in cattivita' a Tel-abib presso al fiume Kebar, e mi fermai dov'essi dimoravano; e dimorai quivi sette giorni, mesto e silenzioso, in mezzo a loro. Annunzio della rovina di Gerusalemme e della cattivita' Ezechiele 3:16 E in capo a sette giorni, la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 3:17 'Figliuol d'uomo, io t'ho stabilito come sentinella per la casa d'Israele; e quando tu udrai dalla mia bocca una parola, tu li avvertirai da parte mia. Ezechiele 3:18 Quando io diro' all'empio: - Certo morrai, - se tu non l'avverti, e non parli per avvertire quell'empio di abbandonar la sua via malvagia, e salvargli cosi la vita, quell'empio morra' per la sua iniquita'; ma io domandero' conto del suo sangue alla tua mano. Ezechiele 3:19 Ma, se tu avverti l'empio, ed egli non si ritrae dalla sua empieta' e dalla sua via malvagia, egli morra' per la sua iniquita', ma tu avrai salvata l'anima tua. Ezechiele 3:20 E quando un giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette l'iniquita', se io gli pongo davanti una qualche occasione di caduta, egli morra', perche' tu non l'avrai avvertito; morra' per il suo peccato, e le cose giuste che avra' fatte non saranno piu' ricordate; ma io domandero' conto del suo sangue alla tua mano. Ezechiele 3:21 Pero' se tu avverti quel giusto perche' non pecchi, e non pecca, egli certamente vivra', perch'e' stato avvertito, e tu avrai salvata l'anima tua'. Ezechiele 3:22 E la mano dell'Eterno fu quivi sopra me, ed egli mi disse: 'Le'vati, va' nella pianura, e quivi io parlero' teco'. Ezechiele 3:23 Io dunque mi levai, uscii nella pianura, ed ecco che quivi stava la gloria dell'Eterno, gloria simile a quella che avevo veduta presso il fiume Kebar; e caddi sulla mia faccia. Ezechiele 3:24 Ma lo spirito entro' in me; mi fece rizzare in piedi, e l'Eterno mi parlo' e mi disse: 'Va', chiuditi in casa tua! Ezechiele 3:25 E a te, figliuol d'uomo, ecco, ti si metteranno addosso delle corde, con esse ti si leghera', e tu non andrai in mezzo a loro. Ezechiele 3:26 E io faro' che la lingua ti s'attacchi al palato, perche' tu rimanga muto e tu non possa esser per essi un censore; perche' sono una casa ribelle. Ezechiele 3:27 Ma quando io ti parlero', t'apriro' la bocca, e tu dirai loro: - Cosi parla il Signore, l'Eterno; chi ascolta, ascolti; chi non vuole ascoltare non ascolti; poiche' sono una casa ribelle. Ezechiele 4:1 E tu, figliuol d'uomo, prenditi un mattone, mettitelo davanti e disegnavi sopra una citta', Gerusalemme; Ezechiele 4:2 cingila d'assedio, costruisci contro di lei una torre, fa' contro di lei dei bastioni, circondala di vari accampamenti, e disponi contro di lei, d'ogn'intorno, degli arieti. Ezechiele 4:3 Prenditi poi una piastra di ferro, e collocala come un muro di ferro fra te e la citta'; vo'lta la tua faccia contro di lei; sia ella assediata, e tu cingila d'assedio. Questo sara' un segno per la casa d'Israele. Ezechiele 4:4 Poi sdra'iati sul tuo lato sinistro, e metti su questo lato l'iniquita' della casa d'Israele; e per il numero di giorni che starai sdraiato su quel lato, tu porterai la loro iniquita'. Ezechiele 4:5 E io ti contero' gli anni della loro iniquita' in un numero pari a quello di que' giorni: trecentonovanta giorni. Tu porterai cosi l'iniquita' della casa d'Israele. Ezechiele 4:6 E quando avrai compiuti que' giorni, ti sdraierai di nuovo sul tuo lato destro, e porterai l'iniquita' della casa di Giuda per quaranta giorni: t'impongo un giorno per ogni anno. Ezechiele 4:7 Tu volgerai la tua faccia e il tuo braccio nudo verso l'assedio di Gerusalemme, e profeterai contro di lei. Ezechiele 4:8 Ed ecco, io ti mettero' addosso delle corde, e tu non potrai voltarti da un lato sull'altro, finche' tu non abbia compiuti i giorni del tuo assedio. Ezechiele 4:9 Prenditi anche del frumento, dell'orzo, delle fave, delle lenticchie, del miglio, del farro, mettili in un vaso, fattene del pane durante tutto il tempo che starai sdraiato sul tuo lato; ne mangerai per trecentonovanta giorni. Ezechiele 4:10 Il cibo che mangerai sara' del peso di venti sicli per giorno; lo mangerai di tempo in tempo. Ezechiele 4:11 Berrai pure dell'acqua a misura: la sesta parte d'un hin; la berrai di tempo in tempo. Ezechiele 4:12 Mangerai delle focacce d'orzo, che cuocerai in loro presenza con escrementi d'uomo'. Ezechiele 4:13 E l'Eterno disse: 'Cosi i figliuoli d'Israele mangeranno il loro pane contaminato, fra le nazioni dove io li caccero''. Ezechiele 4:14 Allora io dissi: 'Ahime', Signore, Eterno, ecco, l'anima mia non e' stata contaminata; dalla mia fanciullezza a ora, non ho mai mangiato carne di bestia morta da se' o sbranata, e non m'e' mai entrata in bocca alcuna carne infetta'. Ezechiele 4:15 Ed egli mi disse: 'Guarda io ti do dello sterco bovino, invece d'escrementi d'uomo; sopra quello cuocerai il tuo pane!' Ezechiele 4:16 Poi mi disse: 'Figliuol d'uomo, io faro' mancar del tutto il sostegno del pane a Gerusalemme; essi mangeranno il pane a peso e con angoscia e berranno l'acqua a misura e con costernazione, Ezechiele 4:17 perche' mancheranno di pane e d'acqua; e saranno costernati tutti quanti, e si struggeranno a motivo della loro iniquita'. Ezechiele 5:1 E tu, figliuol d'uomo, prenditi un ferro tagliente, prenditi un rasoio da barbiere, e fattelo passare sul capo e sulla barba; poi prenditi una bilancia da pesare, e dividi i peli che avrai tagliati. Ezechiele 5:2 Bruciane una terza parte nel fuoco in mezzo alla citta', quando i giorni dell'assedio saranno compiuti; poi prendine un'altra terza parte, e percuotila con la spada attorno alla citta'; e disperdi al vento l'ultima terza parte, dietro alla quale io sguainero' la spada. Ezechiele 5:3 E di questa prendi una piccola quantita', e le'gala nei lembi della tua veste; Ezechiele 5:4 e di questa prendi ancora una parte, gettala nel fuoco, e bruciala nel fuoco; di la' uscira' un fuoco contro tutta la casa d'Israele. Ezechiele 5:5 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco Gerusalemme! Io l'avevo posta in mezzo alle nazioni e agli altri paesi che la circondavano; Ezechiele 5:6 ed ella, per darsi all'empieta', s'e' ribellata alle mie leggi, piu' delle nazioni, e alle mie prescrizioni piu' de' paesi che la circondano; poiche' ha sprezzato le mie leggi; e non ha camminato seguendo le mie prescrizioni. Ezechiele 5:7 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' voi siete stati piu' insubordinati delle nazioni che vi circondano, in quanto non avete camminato seguendo le mie prescrizioni e non avete messo ad effetto le mie leggi e non avete neppur agito seguendo le leggi delle nazioni che vi circondano, Ezechiele 5:8 cosi parla il Signore, l'Eterno: Eccomi, vengo io da te! ed eseguiro' in mezzo a te i miei giudizi, nel cospetto delle nazioni; Ezechiele 5:9 e faro' a te quello che non ho mai fatto e che non faro' mai piu' cosi, a motivo di tutte le tue abominazioni. Ezechiele 5:10 Percio', in mezzo a te, dei padri mangeranno i loro figliuoli, e dei figliuoli mangeranno i loro padri; ed io eseguiro' su di te dei giudizi, e disperdero' a tutti i venti quel che rimarra' di te. Ezechiele 5:11 Percio', com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, perche' tu hai contaminato il mio santuario con tutte le tue infamie e con tutte le tue abominazioni, anch'io ti radero', l'occhio mio non risparmiera' nessuno e anch'io non avro' pieta'. Ezechiele 5:12 Una terza parte di te morra' di peste, e sara' consumata dalla fame in mezzo a te; una terza parte cadra' per la spada attorno a te, e ne disperdero' a tutti i venti l'altra terza parte, e sguainero' contro ad essa la spada. Ezechiele 5:13 Cosi si sfoghera' la mia ira, e io soddisfaro' su loro il mio furore, e saro' pago; ed essi conosceranno che io, l'Eterno, ho parlato nella mia gelosia, quando avro' sfogato su loro il mio furore. Ezechiele 5:14 E faro' di te, sotto gli occhi di tutti i passanti, una desolazione, il vituperio delle nazioni che ti circondano. Ezechiele 5:15 E il tuo obbrobrio e la tua ignominia saranno un ammaestramento e un oggetto di stupore per le nazioni che ti circondano, quand'io avro' eseguito su di te i miei giudizi con ira, con furore, con indignati castighi - son io l'Eterno, che parlo - Ezechiele 5:16 quando avro' scoccato contro di loro i letali dardi della fame, apportatori di distruzione e che io tirero' per distruggervi, quando avro' aggravata su di voi la fame e vi avro' fatto venir meno il sostegno del pane, Ezechiele 5:17 quando avro' mandato contro di voi la fame e le male bestie che ti priveranno de' figliuoli, quando la peste e il sangue saran passati per mezzo a te, e quando io avro' fatto venire su di te la spada. Io, l'Eterno, son quegli che parla!' Minacce contro il paese d'Israele Ezechiele 6:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: 'Figliuol d'uomo, Ezechiele 6:2 volgi la tua faccia verso i monti d'Israele, profetizza contro di loro, e di': Ezechiele 6:3 O monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore, dell'Eterno! Cosi parla il Signore, l'Eterno, ai monti ed ai colli, ai burroni ed alle valli: Eccomi, io fo venire su di voi la spada, e distruggero' i vostri alti luoghi. Ezechiele 6:4 I vostri altari saranno desolati, le vostre colonne solari saranno infrante, e io faro' cadere i vostri uccisi davanti ai vostri idoli. Ezechiele 6:5 E mettero' i cadaveri de' figliuoli d'Israele davanti ai loro idoli, e spargero' le vostre ossa attorno ai vostri altari. Ezechiele 6:6 Dovunque abitate, le citta' saranno deserte e gli alti luoghi desolati, affinche' i vostri altari siano deserti e desolati, i vostri idoli siano infranti e scompaiano, le vostre colonne solari siano abbattute, e tutte le vostre opere siano spazzate via. Ezechiele 6:7 I morti cadranno in mezzo a voi, e voi conoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 6:8 Nondimeno, io vi lascero' un residuo; poiche' avrete alcuni scampati dalla spada fra le nazioni, quando sarete dispersi in vari paesi. Ezechiele 6:9 E i vostri scampati si ricorderanno di me fra le genti dove saranno stati menati in cattivita', poiche' io spezzero' il loro cuore adultero che s'e' stornato da me, e faro' piangere i loro occhi che han commesso adulterio coi loro idoli; e avranno disgusto di loro stessi, per i mali che hanno commessi con tutte le loro abominazioni. Ezechiele 6:10 E conosceranno che io sono l'Eterno, e che non invano li ho minacciati di far loro questo male. Ezechiele 6:11 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Batti le mani, batti del piede, e di': Ahime'! a motivo di tutte le scellerate abominazioni della casa d'Israele, che cadra' per la spada, per la fame, per la peste. Ezechiele 6:12 Chi sara' lontano morira' di peste; chi sara' vicino cadra' per la spada; e chi sara' rimasto e sara' assediato, perira' di fame; e io sfoghero' cosi il mio furore su di loro. Ezechiele 6:13 E voi conoscerete che io sono l'Eterno, quando i loro morti saranno in mezzo ai loro idoli, attorno ai loro altari, sopra ogni alto colle, su tutte le vette dei monti, sotto ogni albero verdeggiante, sotto ogni querce dal folto fogliame, la' dove essi offrivano profumi d'odor soave a tutti i loro idoli. Ezechiele 6:14 E io stendero' su di loro la mia mano, e rendero' il paese piu' solitario e desolato del deserto di Dibla, dovunque essi abitano; e conosceranno che io sono l'Eterno'. Imminenza del castigo Ezechiele 7:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 7:2 'E tu, figliuol d'uomo, cosi parla il Signore, l'Eterno, riguardo al paese d'Israele: La fine! la fine viene sulle quattro estremita' del paese! Ezechiele 7:3 Ora ti sovrasta la fine, e io mandero' contro di te la mia ira, ti giudichero' secondo la tua condotta, e ti faro' ricadere addosso tutte le tue abominazioni. Ezechiele 7:4 E l'occhio mio non ti risparmiera', io saro' senza pieta', ti faro' ricadere addosso la tua condotta e le tue abominazioni saranno in mezzo a te; e voi conoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 7:5 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Una calamita'! ecco viene una calamita'! Ezechiele 7:6 La fine viene! viene la fine! Ella si desta per te! ecco ella viene! Ezechiele 7:7 Vien la tua volta, o abitante del paese! Il tempo viene, il giorno s'avvicina: giorno di tumulto, e non di grida di gioia su per i monti. Ezechiele 7:8 Ora, in breve, io spandero' su di te il mio furore sfoghero' su di te la mia ira, ti giudichero' secondo la tua condotta, e ti faro' ricadere addosso tutte le tue abominazioni. Ezechiele 7:9 E l'occhio mio non ti risparmiera', io non avro' pieta', ti faro' ricadere addosso la tua condotta, le tue abominazioni saranno in mezzo a te, e voi conoscerete che io, l'Eterno, son quegli che colpisce. Ezechiele 7:10 Ecco il giorno! ecco ei viene! giunge la tua volta! La verga e' fiorita! l'orgoglio e' sbocciato! Ezechiele 7:11 La violenza s'eleva e divien la verga dell'empieta'; nulla piu' riman d'essi, della loro folla tumultuosa, del loro fracasso, nulla della loro magnificenza! Ezechiele 7:12 Giunge il tempo, il giorno s'avvicina! Chi compra non si rallegri, chi vende non si dolga, perche' un'ira ardente sovrasta a tutta la loro moltitudine. Ezechiele 7:13 Poiche' chi vende non tornera' in possesso di cio' che avra' venduto, anche se fosse tuttora in vita; poiche' la visione contro tutta la loro moltitudine non sara' revocata, e nessuno potra' col suo peccato mantenere la propria vita. Ezechiele 7:14 Suona la tromba, tutto e' pronto, ma nessuno va alla battaglia; poiche' l'ardore della mia ira sovrasta a tutta la loro moltitudine. Ezechiele 7:15 Di fuori, la spada; di dentro, la peste e la fame! Chi e' nei campi morra' per la spada: chi e' in citta' sara' divorato dalla fame e dalla peste. Ezechiele 7:16 E quelli di loro che riusciranno a scampare staranno su per i monti come le colombe delle valli, tutti quanti gemendo, ognuno per la propria iniquita'. Ezechiele 7:17 Tutte le mani diverranno fiacche, tutte le ginocchia si scioglieranno in acqua. Ezechiele 7:18 E si cingeranno di sacchi, e lo spavento sara' la loro coperta; la vergogna sara' su tutti i volti, e avran tutti il capo rasato. Ezechiele 7:19 Getteranno il loro argento per le strade, e il loro oro sara' per essi una immondezza; il loro argento e il loro oro non li potranno salvare nel giorno del furore dell'Eterno; non potranno saziare la loro fame, ne' empir loro le viscere, perche' furon quelli la pietra d'intoppo per cui caddero nella loro iniquita'. Ezechiele 7:20 La bellezza dei loro ornamenti era per loro fonte d'orgoglio; e ne han fatto delle immagini delle loro abominazioni, delle loro divinita' esecrande; percio' io faro' che siano per essi una cosa immonda Ezechiele 7:21 e abbandonero' tutto come preda in man degli stranieri e come bottino in man degli empi della terra, che lo profaneranno. Ezechiele 7:22 E stornero' la mia faccia da loro; e i nemici profaneranno il mio intimo santuario; de' furibondi entreranno in Gerusalemme, e la profaneranno. Ezechiele 7:23 Prepara le catene! poiche' questo paese e' pieno di delitti di sangue, e questa citta' e' piena di violenza. Ezechiele 7:24 E io faro' venire le piu' malvage delle nazioni, che s'impossesseranno delle loro case: faro' venir meno la superbia de' potenti, e i loro santuari saran profanati. Ezechiele 7:25 Vien la ruina! Essi cercheranno la pace, ma non ve ne sara' alcuna. Ezechiele 7:26 Verra' calamita' su calamita', allarme sopra allarme; essi chiederanno delle visioni al profeta e la legge manchera' ai sacerdoti, il consiglio agli anziani. Ezechiele 7:27 Il re fara' cordoglio, il principe si rivestira' di desolazione, e le mani del popolo del paese tremeranno di spavento. Io li trattero' secondo la loro condotta, e li giudichero' secondo che meritano: e conosceranno che io sono l'Eterno'. La visione della gloria dell'Eterno e Gerusalemme Ezechiele 8:1 E il sesto anno, il quinto giorno del sesto mese, avvenne che, come io stavo seduto in casa mia e gli anziani di Giuda eran seduti in mia presenza, la mano del Signore, dell'Eterno, cadde quivi su me. Ezechiele 8:2 Io guardai, ed ecco una figura d'uomo, che aveva l'aspetto del fuoco; dai fianchi in giu' pareva di fuoco; e dai fianchi in su aveva un aspetto risplendente, come di terso rame. Ezechiele 8:3 Egli stese una forma di mano, e mi prese per una ciocca de' miei capelli; e lo spirito mi sollevo' fra terra e cielo, e mi trasporto' in visioni divine a Gerusalemme, all'ingresso della porta interna che guarda verso il settentrione, dov'era posto l'idolo della gelosia, che eccita a gelosia. Ezechiele 8:4 Ed ecco che quivi era la gloria dell'Iddio d'Israele, come nella visione che avevo avuta nella valle. Ezechiele 8:5 Ed egli mi disse: 'Figliuol d'uomo, alza ora gli occhi verso il settentrione'. Ed io alzai gli occhi verso il settentrione, ed ecco che al settentrione della porta dell'altare, all'ingresso, stava quell'idolo della gelosia. Ezechiele 8:6 Ed egli mi disse: 'Figliuol d'uomo, vedi tu quello che costoro fanno? le grandi abominazioni che la casa d'Israele commette qui, perche' io m'allontani dal mio santuario? Ma tu vedrai ancora altre piu' grandi abominazioni'. Ezechiele 8:7 Ed egli mi condusse all'ingresso del cortile. Io guardai, ed ecco un buco nel muro. Ezechiele 8:8 Allora egli mi disse: 'Figliuol d'uomo, adesso fora il muro'. E quand'io ebbi forato il muro, ecco una porta. Ezechiele 8:9 Ed egli mi disse: 'Entra, e guarda le scellerate abominazioni che costoro commettono qui'. Ezechiele 8:10 Io entrai, e guardai: ed ecco ogni sorta di figure di rettili e di bestie abominevoli, e tutti gl'idoli della casa d'Israele dipinti sul muro attorno attorno; Ezechiele 8:11 e settanta fra gli anziani della casa d'Israele, in mezzo ai quali era Jaazania, figliuolo di Shafan, stavano in pie' davanti a quelli, avendo ciascuno un turibolo in mano, dal quale saliva il profumo d'una nuvola d'incenso. Ezechiele 8:12 Ed egli mi disse: 'Figliuol d'uomo, hai tu visto quello che gli anziani della casa d'Israele fanno nelle tenebre, ciascuno nelle camere riservate alle sue immagini? poiche' dicono: - L'Eterno non ci vede, l'Eterno ha abbandonato il paese'. Ezechiele 8:13 Poi mi disse: 'Tu vedrai ancora altre piu' grandi abominazioni che costoro commettono'. Ezechiele 8:14 E mi meno' all'ingresso della porta della casa dell'Eterno, che e' verso il settentrione; ed ecco quivi sedevano delle donne che piangevano Tammuz. Ezechiele 8:15 Ed egli mi disse: 'Hai tu visto figliuol d'uomo? Tu vedrai ancora delle abominazioni piu' grandi di queste'. Ezechiele 8:16 E mi meno' nel cortile della casa dell'Eterno; ed ecco, all'ingresso del tempio dell'Eterno, fra il portico e l'altare, circa venticinque uomini che voltavano le spalle alla casa dell'Eterno, e la faccia verso l'oriente; e si prostravano verso l'oriente, davanti al sole. Ezechiele 8:17 Ed egli mi disse: 'Hai visto, figliuol d'uomo? e' egli poca cosa per la casa di Giuda di commettere le abominazioni che commette qui, perche' abbia anche a riempire il paese di violenza, e a tornar sempre a provocarmi ad ira? Ed ecco che s'accostano il ramo al naso. Ezechiele 8:18 E anch'io agiro' con furore; l'occhio mio non li risparmiera', e io non avro' pieta'; e per quanto gridino ad alta voce ai miei orecchi, io non daro' loro ascolto'. Ezechiele 9:1 Poi grido' ad alta voce ai miei orecchi, dicendo: 'Fate accostare quelli che debbon punire la citta', e ciascuno abbia in mano la sua arma di distruzione'. Ezechiele 9:2 Ed ecco venire dal lato della porta superiore che guarda verso settentrione sei uomini, ognun dei quali aveva in mano la sua arma di distruzione; e in mezzo a loro stava un uomo vestito di lino, che aveva un corno da scrivano alla cintura; e vennero a mettersi di fianco all'altare di rame. Ezechiele 9:3 E la gloria dell'Iddio d'Israele s'alzo' di sul cherubino sul quale stava, e ando' verso la soglia della casa; e l'Eterno chiamo' l'uomo vestito di lino, che aveva il corno da scrivano alla cintura, e gli disse: Ezechiele 9:4 'Passa in mezzo alla citta', in mezzo a Gerusalemme, e fa' un segno sulla fronte degli uomini che sospirano e gemono per tutte le abominazioni che si commettono in mezzo di lei'. Ezechiele 9:5 E agli altri disse, in modo ch'io intesi: 'Passate per la citta' dietro a lui, e colpite; il vostro occhio non risparmi alcuno, e siate senza pieta'; Ezechiele 9:6 uccidete, sterminate vecchi, giovani, vergini, bambini e donne, ma non vi avvicinate ad alcuno che porti il segno; e cominciate dal mio santuario'. Ed essi cominciarono da quegli anziani che stavano davanti alla casa. Ezechiele 9:7 Poi egli disse loro: 'Contaminate la casa ed empite di morti i cortili! Uscite!' E quelli uscirono, e andarono colpendo per la citta'. Ezechiele 9:8 E com'essi colpivano ed io ero rimasto solo, caddi sulla mia faccia, e gridai: 'Ahime', Signore, Eterno, distruggerai tu tutto cio' che rimane d'Israele, riversando il tuo furore su Gerusalemme?' Ezechiele 9:9 Ed egli mi rispose: 'L'iniquita' della casa d'Israele e di Giuda e' oltremodo grande; il paese e' pieno di sangue, e la citta' e' piena di prevaricazioni; poiche' dicono: - L'Eterno ha abbandonato il paese, l'Eterno non vede nulla. - Ezechiele 9:10 Percio', anche l'occhio mio non risparmiera' nessuno, io non avro' pieta', e faro' ricadere sul loro capo la loro condotta'. Ezechiele 9:11 Ed ecco, l'uomo vestito di lino, che aveva il corno dello scrivano alla cintura, venne a fare il suo rapporto, dicendo: 'Ho fatto come tu m'hai comandato'. Ezechiele 10:1 Io guardai, ed ecco, sulla distesa sopra il capo dei cherubini, v'era come una pietra di zaffiro; si vedeva come una specie di trono che stava sopra loro. Ezechiele 10:2 E l'Eterno parlo' all'uomo vestito di lino, e disse: 'Va' fra le ruote sotto i cherubini, empiti le mani di carboni ardenti tolti di fra i cherubini, e spargili sulla citta''. Ed egli v'ando' in mia presenza. Ezechiele 10:3 Or i cherubini stavano al lato destro della casa, quando l'uomo entro' la'; e la nuvola riempi il cortile interno. Ezechiele 10:4 E la gloria dell'Eterno s'alzo' di sui cherubini, movendo verso la soglia della casa; e la casa fu ripiena della nuvola; e il cortile fu ripieno dello splendore della gloria dell'Eterno. Ezechiele 10:5 E il rumore delle ali dei cherubini s'udi fino al cortile esterno, simile alla voce dell'Iddio onnipotente quand'egli parla. Ezechiele 10:6 E quando l'Eterno ebbe dato all'uomo vestito di lino l'ordine di prender del fuoco di fra le ruote che son tra i cherubini, quegli venne a fermarsi presso una delle ruote. Ezechiele 10:7 E uno dei cherubini stese la mano fra gli altri cherubini verso il fuoco ch'era fra i cherubini, ne prese e lo mise nelle mani dell'uomo vestito di lino, che lo ricevette, ed usci. Ezechiele 10:8 Or ai cherubini si vedeva una forma di mano d'uomo sotto alle ali. Ezechiele 10:9 E io guardai, ed ecco quattro ruote presso ai cherubini, una ruota presso ogni cherubino; e le ruote avevano l'aspetto di una pietra di crisolito. Ezechiele 10:10 E, a vederle, tutte e quattro avevano una medesima forma, come se una ruota passasse attraverso all'altra. Ezechiele 10:11 Quando si movevano, si movevano dai loro quattro lati; e, movendosi non si voltavano, ma seguivano la direzione del luogo verso il quale guardava il capo, e, andando, non si voltavano. Ezechiele 10:12 E tutto il corpo dei cherubini, i loro dossi, le loro mani, le loro ali, come pure le ruote di tutti e quattro, eran pieni d'occhi tutto attorno. Ezechiele 10:13 E udii che le ruote eran chiamate 'Il Turbine'. Ezechiele 10:14 E ogni cherubino aveva quattro facce: la prima faccia era una faccia di cherubino; la seconda faccia, una faccia d'uomo; la terza, una faccia di leone; la quarta, una faccia d'aquila. Ezechiele 10:15 E i cherubini s'alzarono. Erano gli stessi esseri viventi, che avevo veduti presso il fiume Kebar. Ezechiele 10:16 E quando i cherubini si movevano, anche le ruote si movevano allato a loro; e quando i cherubini spiegavano le ali per alzarsi da terra, anche le ruote non deviavano da presso a loro. Ezechiele 10:17 Quando quelli si fermavano, anche queste si fermavano; quando quelli s'innalzavano anche queste s'innalzavano con loro, perche' lo spirito degli esseri viventi era in esse. Ezechiele 10:18 E la gloria dell'Eterno si parti di sulla soglia della casa, e si fermo' sui cherubini. Ezechiele 10:19 E i cherubini spiegarono le loro ali e s'innalzarono su dalla terra; e io li vidi partire, con le ruote allato a loro. Si fermarono all'ingresso della porta orientale della casa dell'Eterno; e la gloria dell'Iddio d'Israele stava sopra di loro, su in alto. Ezechiele 10:20 Erano gli stessi esseri viventi, che avevo veduti sotto l'Iddio d'Israele presso il fiume Kebar; e riconobbi che erano cherubini. Ezechiele 10:21 Ognun d'essi avea quattro facce, ognuno quattro ali; e sotto le loro ali appariva la forma di mani d'uomo. Ezechiele 10:22 E quanto all'aspetto delle loro facce, eran le facce che avevo vedute presso il fiume Kebar; erano gli stessi aspetti, i medesimi cherubini. Ognuno andava dritto davanti a se'. Ezechiele 11:1 Poi lo spirito mi levo' in alto, e mi meno' alla porta orientale della casa dell'Eterno che guarda verso levante; ed ecco, all'ingresso della porta, venticinque uomini; e in mezzo ad essi vidi Jaazania, figliuolo di Azzur, e Pelatia, figliuolo di Benaia, capi del popolo. Ezechiele 11:2 E l'Eterno mi disse: 'Figliuol d'uomo, questi sono gli uomini che meditano l'iniquita', e danno cattivi consigli in questa citta'. Ezechiele 11:3 Essi dicono: - Il tempo non e' cosi vicino! Edifichiamo pur case! Questa citta' e' la pentola e noi siamo la carne. - Ezechiele 11:4 Percio' profetizza contro di loro, profetizza, figliuol d'uomo!' Ezechiele 11:5 E lo spirito dell'Eterno cadde su di me, e mi disse: 'Di': Cosi parla l'Eterno: Voi parlate a quel modo, o casa d'Israele, e io conosco le cose che vi passan per la mente. Ezechiele 11:6 Voi avete moltiplicato i vostri omicidi in questa citta', e ne avete riempite d'uccisi le strade. Ezechiele 11:7 Percio' cosi parla il Signore, l'Eterno: I vostri morti che avete stesi in mezzo a questa citta' sono la carne, e la citta' e' la pentola; ma voi ne sarete tratti fuori. Ezechiele 11:8 Voi avete paura della spada, e io faro' venire su di voi la spada, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 11:9 Io vi trarro' fuori dalla citta', e vi daro' in man di stranieri; ed eseguiro' su di voi i miei giudizi. Ezechiele 11:10 Voi cadrete per la spada, io vi giudichero' sulle frontiere d'Israele, e voi conoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 11:11 Questa citta' non sara' per voi una pentola, e voi non sarete in mezzo a lei la carne; io vi giudichero' sulle frontiere d'Israele; Ezechiele 11:12 e voi conoscerete che io sono l'Eterno, del quale non avete seguito le prescrizioni ne' messe in pratica le leggi, ma avete agito secondo le leggi delle nazioni che vi circondano'. Ezechiele 11:13 Or avvenne che, come io profetavo a Pelatia, figliuolo di Benaia, mori; e io mi gettai con la faccia a terra, e gridai ad alta voce: 'Ahime', Signore, Eterno, farai tu una completa distruzione di quel che rimane d'Israele?' Ezechiele 11:14 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 11:15 'Figliuol d'uomo, i tuoi fratelli, gli uomini del tuo parentado e tutta quanta la casa d'Israele son quelli ai quali gli abitanti di Gerusalemme hanno detto: - Statevene lontani dall'Eterno! a noi e' dato il possesso del paese. - Ezechiele 11:16 Percio' di': Cosi parla il Signore, l'Eterno: Benche' io li abbia allontanati fra le nazioni e li abbia dispersi per i paesi, io saro' per loro, per qualche tempo, un santuario nei paesi dove sono andati. Ezechiele 11:17 Percio' di': Cosi parla il Signore, l'Eterno: Io vi raccogliero' di fra i popoli, vi radunero' dai paesi dove siete stati dispersi, e vi daro' il suolo d'Israele. Ezechiele 11:18 E quelli vi verranno, e ne torranno via tutte le cose esecrande e tutte le abominazioni. Ezechiele 11:19 E io daro' loro un medesimo cuore, mettero' dentro di loro un nuovo spirito, torro' via dalla loro carne il cuore di pietra, e daro' loro un cuor di carne, Ezechiele 11:20 perche' camminino secondo le mie prescrizioni, e osservino le mie leggi e le mettano in pratica; ed essi saranno il mio popolo, e io saro' il loro Dio. Ezechiele 11:21 Ma quanto a quelli il cui cuore segue l'affetto che hanno alle loro cose esecrande e alle loro abominazioni, io faro' ricadere sul loro capo la loro condotta, dice il Signore, l'Eterno'. Ezechiele 11:22 Poi i cherubini spiegarono le loro ali, e le ruote si mossero allato a loro; e la gloria dell'Iddio d'Israele stava su loro, in alto. Ezechiele 11:23 E la gloria dell'Eterno s'innalzo' di sul mezzo della citta', e si fermo' sul monte ch'e' ad oriente della citta'. Ezechiele 11:24 E lo spirito mi trasse in alto, e mi meno' in Caldea presso quelli ch'erano in cattivita', in visione, mediante lo spirito di Dio; e la visione che avevo avuta scomparve d'innanzi a me; Ezechiele 11:25 e io riferii a quelli ch'erano in cattivita' tutte le parole che l'Eterno m'aveva dette in visione. Annunzio della fuga del re Sedekia e della dispersione del popolo Ezechiele 12:1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta in questi termini: Ezechiele 12:2 'Figliuol d'uomo, tu abiti in mezzo a una casa ribelle che ha occhi per vedere e non vede, orecchi per udire e non ode perche' e' una casa ribelle. Ezechiele 12:3 Percio', figliuol d'uomo, prepa'rati un bagaglio da esiliato, e parti di giorno in loro presenza, come se tu andassi in esilio; parti, in loro presenza, dal luogo dove tu sei, per un altro luogo; forse vi porranno mente; perche' sono una casa ribelle. Ezechiele 12:4 Metti dunque fuori, di giorno, in loro presenza, il tuo bagaglio, simile a quello di chi va in esilio; poi la sera, esci tu stesso, in loro presenza, come fanno quelli che sen vanno esuli. Ezechiele 12:5 Fa', in loro presenza, un foro nel muro, e porta fuori per esso il tuo bagaglio. Ezechiele 12:6 Portalo sulle spalle, in loro presenza; portalo fuori quando fara' buio; copriti la faccia per non veder la terra; perche' io faccio di te un segno per la casa d'Israele'. Ezechiele 12:7 E io feci cosi come m'era stato comandato; trassi fuori di giorno il mio bagaglio, bagaglio di esiliato, e sulla sera feci con le mie mani un foro nel muro; e quando fu buio portai fuori il bagaglio, e me lo misi sulle spalle in loro presenza. Ezechiele 12:8 E la mattina la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 12:9 'Figliuol d'uomo, la casa d'Israele, questa casa ribelle, non t'ha ella detto: - Che fai? - Ezechiele 12:10 Di' loro: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Quest'oracolo concerne il principe ch'e' in Gerusalemme, e tutta la casa d'Israele di cui essi fan parte. Ezechiele 12:11 Di': Io sono per voi un segno: come ho fatto io, cosi sara' fatto a loro: essi andranno in esilio, in cattivita'. Ezechiele 12:12 Il principe ch'e' in mezzo a loro portera' il suo bagaglio sulle spalle quando fara' buio, e partira'; si fara' un foro nel muro, per farlo uscire di li; egli si coprira' la faccia per non veder coi suoi occhi la terra; Ezechiele 12:13 e io stendero' su di lui la mia rete, ed egli sara' preso nel mio laccio; lo menero' a Babilonia, nella terra dei Caldei, ma egli non la vedra', e quivi morra'. Ezechiele 12:14 E io disperdero' a tutti i venti quelli che lo circondano per aiutarlo, e tutti i suoi eserciti, e sguainero' la spada dietro a loro. Ezechiele 12:15 Ed essi conosceranno che io sono l'Eterno quando li avro' sparsi fra le nazioni e dispersi nei paesi stranieri. Ezechiele 12:16 Ma lascero' di loro alcuni pochi uomini scampati dalla spada, dalla fame e dalla peste, affinche' narrino tutte le loro abominazioni fra le nazioni dove saran giunti; e conosceranno che io sono l'Eterno'. Ezechiele 12:17 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta in questi termini: Ezechiele 12:18 'Figliuol d'uomo, mangia il tuo pane con tremore, e bevi la tua acqua con trepidazione ed ansieta'; Ezechiele 12:19 e di' al popolo del paese: Cosi parla il Signore, l'Eterno, riguardo agli abitanti di Gerusalemme nella terra d'Israele: Mangeranno il loro pane con ansieta' e berranno la loro acqua con desolazione, poiche' il loro paese sara' desolato, spogliato di tutto cio' che contiene, a motivo della violenza di tutti quelli che l'abitano. Ezechiele 12:20 Le citta' abitate saranno ridotte in rovine, e il paese sara' desolato; e voi conoscerete che io sono l'Eterno'. Ezechiele 12:21 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 12:22 'Figliuol d'uomo: Che proverbio e' questo che voi ripetete nel paese d'Israele quando dite - I giorni si prolungano e ogni visione e' venuta meno? Ezechiele 12:23 - Percio' di' loro: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Io faro' cessare questo proverbio, e non lo si ripetera' piu' in Israele; di' loro, invece: I giorni s'avvicinano, s'avvicina l'avveramento d'ogni visione; Ezechiele 12:24 poiche' nessuna visione sara' piu' vana, ne' vi sara' piu' divinazione ingannevole in mezzo alla casa d'Israele. Ezechiele 12:25 Poiche' io sono l'Eterno; qualunque sia la parola che avro' detta, ella sara' messa ad effetto; non sara' piu' differita; poiche' nei vostri giorni, o casa ribelle, io pronunziero' una parola, e la mettero' ad effetto, dice il Signore, l'Eterno'. Ezechiele 12:26 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta in questi termini: Ezechiele 12:27 'Figliuol d'uomo, ecco, quelli della casa d'Israele dicono: - La visione che costui contempla concerne lunghi giorni avvenire, ed egli profetizza per dei tempi lontani. - Ezechiele 12:28 Percio' di' loro: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Nessuna delle mie parole sara' piu' differita; la parola che avro' pronunziata sara' messa ad effetto, dice il Signore, l'Eterno'. Contro i falsi profeti e le false profetesse Ezechiele 13:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 13:2 'Figliuol d'uomo, profetizza contro i profeti d'Israele che profetano, e di' a quelli che profetano di loro senno: Ascoltate la parola dell'Eterno. Ezechiele 13:3 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Guai ai profeti stolti, che seguono il loro proprio spirito, e parlano di cose che non hanno vedute! Ezechiele 13:4 O Israele, i tuoi profeti sono stati come volpi tra le ruine! Ezechiele 13:5 Voi non siete saliti alle brecce e non avete costruito riparo attorno alla casa d'Israele, per poter resistere alla battaglia nel giorno dell'Eterno. Ezechiele 13:6 Hanno delle visioni vane, delle divinazioni menzognere, costoro che dicono: - L'Eterno ha detto! - mentre l'Eterno non li ha mandati; e sperano che la loro parola s'adempira'! Ezechiele 13:7 Non avete voi delle visioni vane e non pronunziate voi divinazioni menzognere, quando dite: - L'Eterno ha detto - e io non ho parlato? Ezechiele 13:8 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' profferite cose vane e avete visioni menzognere, eccomi contro di voi, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 13:9 La mia mano sara' contro i profeti dalle visioni vane e dalle divinazioni menzognere; essi non saranno piu' nel consiglio del mio popolo, non saranno piu' iscritti nel registro della casa d'Israele, e non entreranno nel paese d'Israele; e voi conoscerete che io sono il Signore, l'Eterno. Ezechiele 13:10 Giacche', si, giacche' sviano il mio popolo, dicendo: Pace! quando non v'e' alcuna pace, e giacche' quando il popolo edifica un muro, ecco che costoro lo into'nacano di malta che non regge, Ezechiele 13:11 di' a quelli che lo into'nacano di malta che non regge, ch'esso cadra'; verra' una pioggia scrosciante, e voi, o pietre di grandine, cadrete; e si scatenera' un vento tempestoso; Ezechiele 13:12 ed ecco, quando il muro cadra', non vi si dira' egli: E dov'e' la malta con cui l'avevate intonacato? Ezechiele 13:13 Percio' cosi parla il Signore, l'Eterno: Io, nel mio furore, faro' scatenare un vento tempestoso, e, nella mia ira, faro' cadere una pioggia scrosciante, e, nella mia indignazione, delle pietre di grandine sterminatrice. Ezechiele 13:14 E demoliro' il muro che voi avete intonacato con malta che non regge, lo rovescero' a terra, e i suoi fondamenti saranno messi allo scoperto; ed esso cadra', e voi sarete distrutti in mezzo alle sue ruine, e conoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 13:15 Cosi sfoghero' il mio furore su quel muro, e su quelli che l'hanno intonacato di malta che non regge; e vi diro': Il muro non e' piu', e quelli che lo intonacavano non sono piu': Ezechiele 13:16 cioe' i profeti d'Israele, che profetano riguardo a Gerusalemme e hanno per lei delle visioni di pace, benche' non vi sia pace alcuna, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 13:17 E tu, figliuol d'uomo, volgi la faccia verso le figliuole del tuo popolo che profetano di loro senno, e profetizza contro di loro, Ezechiele 13:18 e di': Cosi parla il Signore, l'Eterno: Guai alle donne che cuciono de' cuscini per tutti i gomiti, e fanno de' guanciali per le teste d'ogni altezza, per prendere le anime al laccio! Vorreste voi prendere al laccio le anime del mio popolo e salvare le vostre proprie anime? Ezechiele 13:19 Voi mi profanate fra il mio popolo per delle manate d'orzo e per de' pezzi di pane, facendo morire anime che non devono morire, e facendo vivere anime che non devono vivere, mentendo al mio popolo, che da' ascolto alle menzogne. Ezechiele 13:20 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Eccomi ai vostri cuscini, coi quali voi prendete le anime al laccio, come uccelli! io ve li strappero' dalle braccia, e lascero' andare le anime: le anime, che voi prendete al laccio come gli uccelli. Ezechiele 13:21 Strappero' pure i vostri guanciali, e liberero' il mio popolo dalle vostre mani; ed egli non sara' piu' nelle vostre mani per cadere nei lacci, e voi saprete che io sono l'Eterno. Ezechiele 13:22 Poiche' avete contristato il cuore del giusto con delle menzogne, quand'io non lo contristavo, e avete fortificate le mani dell'empio perche' non si convertisse dalla sua via malvagia per ottenere la vita, Ezechiele 13:23 voi non avrete piu' visioni vane e non praticherete piu' la divinazione; e io liberero' il mio popolo dalle vostre mani e voi conoscerete che io sono l'Eterno'. Inutilita' d'interrogare il profeta e d'intercedere presso Dio Ezechiele 14:1 Or vennero a me alcuni degli anziani d'Israele, e si sedettero davanti a me. Ezechiele 14:2 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 14:3 'Figliuol d'uomo, questi uomini hanno innalzato i loro idoli nel loro cuore, e si son messi davanti l'intoppo che li fa cadere nella loro iniquita'; come potrei io esser consultato da costoro? Ezechiele 14:4 Percio' parla e di' loro: Cosi dice il Signore, l'Eterno: Chiunque della casa d'Israele innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a se' l'intoppo che lo fa cadere nella sua iniquita', e poi viene al profeta, io, l'Eterno, gli rispondero' come si merita per la moltitudine de' suoi idoli, Ezechiele 14:5 affin di prendere per il loro cuore quelli della casa d'Israele che si sono alienati da me tutti quanti per i loro idoli. Ezechiele 14:6 Percio' di' alla casa d'Israele: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Tornate, ritraetevi dai vostri idoli, stornate le vostre facce da tutte le vostre abominazioni. Ezechiele 14:7 Poiche', a chiunque della casa d'Israele o degli stranieri che soggiornano in Israele si separa da me, innalza i suoi idoli nel suo cuore e pone davanti a se' l'intoppo che lo fa cadere nella sua iniquita' e poi viene al profeta per consultarmi per suo mezzo, rispondero' io, l'Eterno, da me stesso. Ezechiele 14:8 Io volgero' la mia faccia contro a quell'uomo, ne faro' un segno e un proverbio, e lo sterminero' di mezzo al mio popolo; e voi conoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 14:9 E se il profeta si lascia sedurre e dice qualche parola, io, l'Eterno, sono quegli che avro' sedotto quel profeta; e stendero' la mia mano contro di lui, e lo distruggero' di mezzo al mio popolo d'Israele. Ezechiele 14:10 E ambedue porteranno la pena della loro iniquita': la pena del profeta sara' pari alla pena di colui che lo consulta, Ezechiele 14:11 affinche' quelli della casa d'Israele non vadano piu' errando lungi da me, e non si contaminino piu' con tutte le loro trasgressioni, e siano invece mio popolo, e io sia il loro Dio, dice il Signore, l'Eterno'. Giustizia dei castighi dell'Eterno Ezechiele 14:12 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta in questi termini: Ezechiele 14:13 'Figliuol d'uomo, se un paese peccasse contro di me commettendo qualche prevaricazione, e io stendessi la mia mano contro di lui, e gli spezzassi il sostegno del pane, e gli mandassi contro la fame, e ne sterminassi uomini e bestie, Ezechiele 14:14 e in mezzo ad esso si trovassero questi tre uomini: Noe', Daniele e Giobbe, questi non salverebbero che le loro persone, per la loro giustizia, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 14:15 Se io facessi passare per quel paese delle male bestie che lo spopolassero, si ch'esso rimanesse un deserto dove nessuno passasse piu' a motivo di quelle bestie, Ezechiele 14:16 se in mezzo ad esso si trovassero quei tre uomini, com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, essi non salverebbero ne' figliuoli ne' figliuole; essi soltanto sarebbero salvati, ma il paese rimarrebbe desolato. Ezechiele 14:17 O se io facessi venire la spada contro quel paese, e dicessi: - Passi la spada per il paese! - in guisa che ne sterminasse uomini e bestie, Ezechiele 14:18 se in mezzo ad esso si trovassero quei tre uomini, com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, essi non salverebbero ne' figliuoli ne' figliuole, ma essi soltanto sarebbero salvati. Ezechiele 14:19 O se contro quel paese mandassi la peste, e riversassi su d'esso il mio furore fino al sangue, per sterminare uomini e bestie, Ezechiele 14:20 se in mezzo ad esso si trovassero Noe', Daniele e Giobbe, com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, essi non salverebbero ne' figliuoli ne' figliuole; non salverebbero che le loro persone, per la loro giustizia. Ezechiele 14:21 Poiche' cosi parla il Signore, l'Eterno: Non altrimenti avverra' quando mandero' contro Gerusalemme i miei quattro tremendi giudizi: la spada, la fame, le male bestie e la peste, per sterminare uomini e bestie. Ezechiele 14:22 Ma ecco, ne scampera' un residuo, de' figliuoli e delle figliuole, che saran menati fuori, che giungeranno a voi, e di cui vedrete la condotta e le azioni; e allora vi consolerete del male che io faccio venire su Gerusalemme, di tutto quello che faccio venire su di lei. Ezechiele 14:23 Essi vi consoleranno quando vedrete la loro condotta e le loro azioni, e riconoscerete che, non senza ragione, io faccio quello che faccio contro di lei, dice il Signore, l'Eterno'. La inutilita' dell'Israele infedele Ezechiele 15:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 15:2 'Figliuol d'uomo, il legno della vite che cos'e' egli piu' di qualunque altro legno? che cos'e' il tralcio ch'e' fra gli alberi della foresta? Ezechiele 15:3 Se ne puo' egli prendere il legno per farne un qualunque lavoro? Si puo' egli trarne un cavicchio da appendervi un qualche oggetto? Ezechiele 15:4 Ecco, esso e' gettato nel fuoco, perche' si consumi; il fuoco ne consuma i due capi, e il mezzo si carbonizza; e' egli atto a farne qualcosa? Ezechiele 15:5 Ecco, mentr'era intatto, non se ne poteva fare alcun lavoro; quanto meno se ne potra' fare qualche lavoro, quando il fuoco l'abbia consumato o carbonizzato! Ezechiele 15:6 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Com'e' fra gli alberi della foresta il legno della vite che io destino al fuoco perche' lo consumi, cosi faro' degli abitanti di Gerusalemme. Ezechiele 15:7 Io volgero' la mia faccia contro di loro; dal fuoco sono usciti, e il fuoco li consumera'; e riconoscerete che io sono l'Eterno, quando avro' vo'lto la mia faccia contro di loro. Ezechiele 15:8 E rendero' il paese desolato, perche' hanno agito in modo infedele, dice il Signore, l'Eterno'. L'ingratitudine di Gerusalemme Ezechiele 16:1 La parola dell'Eterno mi fu ancora rivolta in questi termini: Ezechiele 16:2 'Figliuol d'uomo, fa' conoscere a Gerusalemme le sue abominazioni, Ezechiele 16:3 e di': Cosi parla il Signore, l'Eterno, a Gerusalemme: Per la tua origine e per la tua nascita sei del paese del Cananeo; tuo padre era un Amoreo, tua madre una Hittea. Ezechiele 16:4 Quanto alla tua nascita, il giorno che nascesti l'ombelico non ti fu tagliato, non fosti lavata con acqua per nettarti, non fosti sfregata con sale, ne' fosti fasciata. Ezechiele 16:5 Nessuno ebbe sguardi di pieta' per te, per farti una sola di queste cose, avendo compassione di te; ma fosti gettata nell'aperta campagna, il giorno che nascesti, pel disprezzo che si aveva di te. Ezechiele 16:6 E io ti passai accanto, vidi che ti dibattevi nel sangue, e ti dissi: - Vivi, tu che sei nel sangue! - E ti ripetei: - Vivi, tu che sei nel sangue! Ezechiele 16:7 Io ti faro' moltiplicare per miriadi, come il germe dei campi. - E tu ti sviluppasti, crescesti, giungesti al colmo della bellezza, il tuo seno si formo', la tua capigliatura crebbe abbondante, ma tu eri nuda e scoperta. Ezechiele 16:8 Io ti passai accanto, ti guardai, ed ecco il tuo tempo era giunto: il tempo degli amori; io stesi su di te il lembo della mia veste, e copersi la tua nudita'; ti feci un giuramento, fermai un patto con te, dice il Signore, l'Eterno, e tu fosti mia. Ezechiele 16:9 Ti lavai con acqua, ti ripulii del sangue che avevi addosso, e ti unsi con olio. Ezechiele 16:10 Ti misi delle vesti ricamate, de' calzari di pelle di tasso, ti cinsi il capo di lino fino, ti ricopersi di seta. Ezechiele 16:11 Ti fornii d'ornamenti, ti misi de' braccialetti ai polsi, e una collana al collo. Ezechiele 16:12 Ti misi un anello al naso, dei pendenti agli orecchi, e una magnifica corona in capo. Ezechiele 16:13 Cosi fosti adorna d'oro e d'argento, e fosti vestita di lino fino, di seta e di ricami; e tu mangiasti fior di farina, miele e olio; diventasti sommamente bella, e giungesti fino a regnare. Ezechiele 16:14 E la tua fama si sparse fra le nazioni, per la tua bellezza; poich'essa era perfetta, avendoti io coperta della mia magnificenza, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 16:15 Ma tu confidasti nella tua bellezza, e ti prostituisti in grazia della tua fama, e prodigasti le tue prostituzioni a ogni passante, a chi voleva. Ezechiele 16:16 Tu prendesti delle tue vesti, ti facesti degli alti luoghi parati di vari colori, e quivi ti prostituisti: cose tali, che non ne avvennero mai, e non ne avverranno piu'. Ezechiele 16:17 Prendesti pure i tuoi bei gioielli fatti del mio oro e del mio argento, che io t'avevo dati, te ne facesti delle immagini d'uomo, e ad esse ti prostituisti; Ezechiele 16:18 e prendesti le tue vesti ricamate e ne ricopristi quelle immagini, dinanzi alle quali tu ponesti il mio olio e il mio profumo. Ezechiele 16:19 Parimente il mio pane che t'avevo dato, il fior di farina, l'olio e il miele con cui ti nutrivo, tu li ponesti davanti a loro, come un profumo di soave odore. Questo si fece! dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 16:20 Prendesti inoltre i tuoi figliuoli e le tue figliuole che mi avevi partoriti, e li offristi loro in sacrificio, perche' li divorassero. Non bastavan esse le tue prostituzioni, Ezechiele 16:21 perche' tu avessi anche a scannare i miei figliuoli, e a darli loro facendoli passare per il fuoco? Ezechiele 16:22 E in mezzo a tutte le tue abominazioni e alle tue prostituzioni, non ti sei ricordata de' giorni della tua giovinezza, quand'eri nuda, scoperta, e ti dibattevi nel sangue. Ezechiele 16:23 Ora dopo tutta la tua malvagita' - guai! guai a te! dice il Signore, l'Eterno, - Ezechiele 16:24 ti sei costruita un bordello, e ti sei fatto un alto luogo in ogni piazza pubblica: Ezechiele 16:25 hai costruito un alto luogo a ogni capo di strada, hai reso abominevole la tua bellezza, ti sei offerta ad ogni passante, ed hai moltiplicato le tue prostituzioni. Ezechiele 16:26 Ti sei pure prostituita agli Egiziani, tuoi vicini dalle membra vigorose, e hai moltiplicato le tue prostituzioni per provocarmi ad ira. Ezechiele 16:27 Percio', ecco, io ho steso la mia mano contro di te, ho diminuito la provvisione che t'avevo fissata, e t'ho abbandonata in balia delle figliuole dei Filistei, che t'odiano e hanno vergogna della tua condotta scellerata. Ezechiele 16:28 Non sazia ancora, ti sei pure prostituita agli Assiri; ti sei prostituita a loro; e neppure allora sei stata sazia; Ezechiele 16:29 e hai moltiplicato le tue prostituzioni col paese di Canaan fino in Caldea, e neppure con questo sei stata sazia. Ezechiele 16:30 Com'e' vile il tuo cuore, dice il Signore, l'Eterno, a ridurti a fare tutte queste cose, da sfacciata prostituta! Ezechiele 16:31 Quando ti costruivi il bordello a ogni capo di strada e ti facevi gli alti luoghi in ogni piazza pubblica, tu non eri come una prostituta, giacche' sprezzavi il salario, Ezechiele 16:32 ma come una donna adultera, che riceve gli stranieri invece del suo marito. Ezechiele 16:33 A tutte le prostitute si danno dei regali: ma tu hai fatto de' regali a tutti i tuoi amanti, e li hai sedotti con de' doni, perche' venissero da te, da tutte le parti, per le tue prostituzioni. Ezechiele 16:34 Con te, nelle tue prostituzioni, e' avvenuto il contrario delle altre donne; giacche' non eri tu la sollecitata; in quanto tu pagavi, invece d'esser pagata, facevi il contrario delle altre. Ezechiele 16:35 Percio', o prostituta, ascolta la parola dell'Eterno. Ezechiele 16:36 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' il tuo danaro e' stato dissipato e la tua nudita' e' stata scoperta nelle tue prostituzioni coi tuoi amanti, e a motivo di tutti i tuoi idoli abominevoli, e a cagione del sangue dei tuoi figliuoli che hai dato loro, Ezechiele 16:37 ecco, io radunero' tutti i tuoi amanti ai quali ti sei resa gradita, e tutti quelli che hai amati insieme a quelli che hai odiati; li radunero' da tutte le parti contro di te, e scopriro' davanti a loro la tua nudita', ed essi vedranno tutta la tua nudita'. Ezechiele 16:38 Io ti giudichero' alla stregua delle donne che commettono adulterio e spandono il sangue, e faro' che il tuo sangue sia sparso dal furore e dalla gelosia. Ezechiele 16:39 E ti daro' nelle loro mani, ed essi abbatteranno il tuo bordello, distruggeranno i tuoi alti luoghi, ti spoglieranno delle tue vesti, ti prenderanno i bei gioielli, e ti lasceranno nuda e scoperta; Ezechiele 16:40 e faranno salire contro di te una folla, e ti lapideranno e ti trafiggeranno con le loro spade; Ezechiele 16:41 daranno alle fiamme le tue case, faranno giustizia di te nel cospetto di molte donne, e io ti faro' cessare dal far la prostituta, e tu non pagherai piu' nessuno. Ezechiele 16:42 Cosi io sfoghero' il mio furore su di te, e la mia gelosia si stornera' da te; m'acquetero', e non saro' piu' adirato. Ezechiele 16:43 Poiche' tu non ti sei ricordata dei giorni della tua giovinezza e m'hai provocato ad ira con tutte queste cose, ecco, anch'io ti faro' ricadere sul capo la tua condotta, dice il Signore, l'Eterno, e tu non aggiungerai altri delitti a tutte le tue abominazioni. Ezechiele 16:44 Ecco, tutti quelli che usano proverbi faranno di te un proverbio, e diranno: - Quale la madre, tale la figlia. Ezechiele 16:45 Tu sei figliuola di tua madre, ch'ebbe a sdegno il suo marito e i suoi figliuoli, e sei sorella delle tue sorelle, ch'ebbero a sdegno i loro mariti e i loro figliuoli. Vostra madre era una Hittea, e vostro padre un Amoreo. Ezechiele 16:46 La tua sorella maggiore, che ti sta a sinistra, e' Samaria, con le sue figliuole; e la tua sorella minore, che ti sta a destra, e' Sodoma, con le sue figliuole. Ezechiele 16:47 E tu, non soltanto hai camminato nelle loro vie e commesso le stesse loro abominazioni; era troppo poco; ma in tutte le tue vie ti sei corrotta piu' di loro. Ezechiele 16:48 Com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, Sodoma, la tua sorella, e le sue figliuole, non hanno fatto quel che avete fatto tu e le figliuole tue. Ezechiele 16:49 Ecco questa fu l'iniquita' di Sodoma, tua sorella: lei e le sue figliuole vivevano nell'orgoglio, nell'abbondanza del pane, e nell'ozio indolente; ma non sostenevano la mano dell'afflitto e del povero. Ezechiele 16:50 Erano altezzose, e commettevano abominazioni nel mio cospetto; percio' le feci sparire, quando vidi cio'. Ezechiele 16:51 E Samaria non ha commesso la meta' de' tuoi peccati; tu hai moltiplicato le tue abominazioni piu' che l'una e l'altra, e hai giustificato le tue sorelle, con tutte le abominazioni che hai commesse. Ezechiele 16:52 Anche tu porta il vituperio che hai inflitto alle tue sorelle! Coi tuoi peccati tu ti sei resa piu' abominevole di loro, ed esse son piu' giuste di te; tu pure dunque, vergognati e porta il tuo vituperio, poiche' tu hai giustificato le tue sorelle! Ezechiele 16:53 Io faro' tornare dalla cattivita' quelli che la' si trovano di Sodoma e delle sue figliuole, quelli di Samaria e delle sue figliuole e quelli de' tuoi che sono in mezzo ad essi, Ezechiele 16:54 affinche' tu porti il tuo vituperio, che tu senta l'onta di tutto quello che hai fatto, e sii cosi loro di conforto. Ezechiele 16:55 La tua sorella Sodoma e le sue figliuole torneranno nella loro condizione di prima, Samaria e le sue figliuole torneranno nella loro condizione di prima, e tu e le tue figliuole tornerete nella vostra condizione di prima. Ezechiele 16:56 Sodoma, la tua sorella, non era neppur mentovata dalla tua bocca, ne' giorni della tua superbia, Ezechiele 16:57 prima che la tua malvagita' fosse messa a nudo, come avvenne quando fosti oltraggiata dalle figliuole della Siria e da tutti i paesi circonvicini, dalle figliuole dei Filistei, che t'insultavano da tutte le parti. Ezechiele 16:58 Tu porti alla tua volta il peso della tua scelleratezza e delle tue abominazioni, dice l'Eterno. Ezechiele 16:59 Poiche', cosi parla il Signore, l'Eterno: Io faro' a te come hai fatto tu, che hai sprezzato il giuramento, infrangendo il patto. Ezechiele 16:60 Nondimeno io mi ricordero' del patto che fermai teco nei giorni della tua giovinezza, e stabiliro' per te un patto eterno. Ezechiele 16:61 E tu ti ricorderai della tua condotta, e ne avrai vergogna, quando riceverai le tue sorelle, quelle che sono piu' grandi e quelle che sono piu' piccole di te, e io te le daro' per figliuole, ma non in virtu' del tuo patto. Ezechiele 16:62 E io fermero' il mio patto con te, e tu conoscerai che io sono l'Eterno, Ezechiele 16:63 affinche' tu ricordi, e tu arrossisca, e tu non possa piu' aprir bocca dalla vergogna, quand'io t'avro' perdonato tutto quello che hai fatto, dice il Signore, l'Eterno'. Caduta e rilevamento della casa di Davide Ezechiele 17:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 17:2 'Figliuol d'uomo, proponi un enigma e narra una parabola alla casa d'Israele, e di': Ezechiele 17:3 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Una grande aquila, dalle ampie ali, dalle lunghe penne, coperta di piume di svariati colori, venne al Libano, e tolse la cima a un cedro; Ezechiele 17:4 ne spicco' il piu' alto dei ramoscelli, lo porto' in un paese di commercio, e lo mise in una citta' di mercanti. Ezechiele 17:5 Poi prese un germoglio del paese, e lo mise in un campo da sementa; lo colloco' presso acque abbondanti, e lo pianto' a guisa di magliolo. Ezechiele 17:6 Esso crebbe, e divento' una vite estesa, di pianta bassa, in modo da avere i suoi tralci vo'lti verso l'aquila, e le sue radici sotto di lei. Cosi divento' una vite che fece de' pampini e mise de' rami. Ezechiele 17:7 Ma c'era un'altra grande aquila, dalle ampie ali, e dalle piume abbondanti; ed ecco che questa vite volse le sue radici verso di lei; e, dal suolo dov'era piantata, stese verso l'aquila i suoi tralci perch'essa l'annaffiasse. Ezechiele 17:8 Or essa era piantata in buon terreno, presso acque abbondanti, in modo da poter mettere de' rami, portar frutto e diventare una vite magnifica. Ezechiele 17:9 Di': Cosi parla il Signore, l'Eterno: puo' essa prosperare? La prima aquila non svellera' essa le sue radici e non tagliera' essa via i suoi frutti si che si secchi, e si secchino tutte le giovani foglie che metteva? Ne' ci sara' bisogno di molta forza ne' di molta gente per svellerla dalle radici. Ezechiele 17:10 Ecco, essa e' piantata. Prosperera'? Non si secchera' essa del tutto dacche' l'avra' toccata il vento d'oriente? Secchera' sul suolo dove ha germogliato'. Ezechiele 17:11 Poi la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 17:12 'Di' dunque a questa casa ribelle: Non sapete voi che cosa voglian dire queste cose? Di' loro: Ecco, il re di Babilonia e' venuto a Gerusalemme, ne ha preso il re ed i capi, e li ha menati con se' a Babilonia. Ezechiele 17:13 Poi ha preso uno del sangue reale, ha fermato un patto con lui, e gli ha fatto prestar giuramento; e ha preso pure gli uomini potenti del paese, Ezechiele 17:14 perche' il regno fosse tenuto basso senza potersi innalzare, e quegli osservasse il patto fermato con lui, per poter sussistere. Ezechiele 17:15 Ma il nuovo re s'e' ribellato contro di lui, e ha mandato i suoi ambasciatori in Egitto perche' gli fossero dati cavalli e gran gente. Colui che fa tali cose potra' prosperare? Scampera'? Ha rotto il patto e scamperebbe? Ezechiele 17:16 Com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, nella residenza stessa di quel re che l'avea fatto re, e verso il quale non ha tenuto il giuramento fatto ne' osservato il patto concluso, vicino a lui, in mezzo a Babilonia, egli morra': Ezechiele 17:17 Faraone non andra' col suo potente esercito e con gran gente a soccorrerlo in guerra, quando si eleveranno dei bastioni e si costruiranno delle torri per sterminare gran numero d'uomini. Ezechiele 17:18 Egli ha violato il giuramento infrangendo il patto, eppure, avea dato la mano! Ha fatto tutte queste cose, e non scampera'. Ezechiele 17:19 Percio' cosi parla il Signore, l'Eterno: Com'e' vero ch'io vivo, il mio giuramento ch'egli ha violato, il mio patto ch'egli ha infranto, io glieli faro' ricadere sul capo. Ezechiele 17:20 Io stendero' su di lui la mia rete, ed egli rimarra' preso nel mio laccio; lo menero' a Babilonia, e quivi entrero' in giudizio con lui, per la perfidia di cui s'e' reso colpevole verso di me. Ezechiele 17:21 E tutti i fuggiaschi delle sue schiere cadranno per la spada; e quelli che rimarranno saranno dispersi a tutti i venti; e voi conoscerete che io, l'Eterno, son quegli che ho parlato. Ezechiele 17:22 Cosi dice il Signore, l'Eterno: Ma io prendero' l'alta vetta del cedro, e la porro' in terra; dai piu' elevati dei suoi giovani rami spicchero' un tenero ramoscello, e lo piantero' sopra un monte alto, eminente. Ezechiele 17:23 Lo piantero' sull'alto monte d'Israele; ed esso mettera' rami, portera' frutto, e diventera' un cedro magnifico. Gli uccelli d'ogni specie faranno sotto di lui la loro dimora; faran la loro dimora all'ombra dei suoi rami. Ezechiele 17:24 E tutti gli alberi della campagna sapranno che io, l'Eterno, son quegli che ho abbassato l'albero ch'era su in alto, che ho innalzato l'albero ch'era giu' in basso, che ho fatto seccare l'albero verde, e che ho fatto germogliare l'albero secco. Io, l'Eterno, l'ho detto, e lo faro''. La giustizia delle retribuzioni divine Ezechiele 18:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 18:2 'Perche' dite nel paese d'Israele questo proverbio: - I padri han mangiato l'agresto e ai figliuoli s'allegano i denti? - Ezechiele 18:3 Com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, non avrete piu' occasione di dire questo proverbio in Israele. Ezechiele 18:4 Ecco, tutte le anime sono mie; e' mia tanto l'anima del padre quanto quella del figliuolo; l'anima che pecca sara' quella che morra'. Ezechiele 18:5 Se uno e' giusto e pratica l'equita' e la giustizia, Ezechiele 18:6 se non mangia sui monti e non alza gli occhi verso gl'idoli della casa d'Israele, se non contamina la moglie del suo prossimo, se non s'accosta a donna mentre e' impura, Ezechiele 18:7 se non opprime alcuno, se rende al debitore il suo pegno, se non commette rapine, se da' il suo pane a chi ha fame e copre di vesti l'ignudo, Ezechiele 18:8 se non presta a interesse e non da' ad usura, se ritrae la sua mano dall'iniquita' e giudica secondo verita' fra uomo e uomo, Ezechiele 18:9 se segue le mie leggi e osserva le mie prescrizioni operando con fedelta', quel tale e' giusto; certamente egli vivra', dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 18:10 Ma se ha generato un figliuolo ch'e' un violento, che spande il sangue e fa al suo fratello qualcuna di queste cose Ezechiele 18:11 (cose che il padre non commette affatto), e mangia sui monti, e contamina la moglie del suo prossimo, Ezechiele 18:12 opprime l'afflitto e il povero, commette rapine, non rende il pegno, alza gli occhi verso gl'idoli, fa delle abominazioni, Ezechiele 18:13 presta a interesse e da' ad usura, questo figlio vivra' egli? No, non vivra'! Egli ha commesso tutte queste abominazioni, e sara' certamente messo a morte; il suo sangue ricadra' su lui. Ezechiele 18:14 Ma ecco che questi ha generato un figliuolo, il quale, avendo veduto tutti i peccati che suo padre ha commesso, vi pon mente, e non fa cotali cose: Ezechiele 18:15 non mangia sui monti, non alza gli occhi verso gl'idoli della casa d'Israele, non contamina la moglie del suo prossimo, Ezechiele 18:16 non opprime alcuno, non prende pegni, non commette rapine, ma da' il suo pane a chi ha fame, copre di vesti l'ignudo, Ezechiele 18:17 non fa pesar la mano sul povero, non prende interesse ne' usura, osserva le mie prescrizioni e segue le mie leggi, questo figliuolo non morra' per l'iniquita' del padre; egli certamente vivra'. Ezechiele 18:18 Suo padre, siccome e' stato un oppressore, ha commesso rapine a danno del fratello e ha fatto cio' che non e' bene in mezzo al suo popolo, ecco che muore per la sua iniquita'. Ezechiele 18:19 Che se diceste: - Perche' il figliuolo non porta l'iniquita' del padre? - Egli e' perche' quel figliuolo pratica l'equita' e la giustizia, osserva tutte le mie leggi e le mette ad effetto. Certamente egli vivra'. Ezechiele 18:20 L'anima che pecca e' quella che morra', il figliuolo non portera' l'iniquita' del padre, e il padre non portera' l'iniquita' del figliuolo; la giustizia del giusto sara' sul giusto, l'empieta' dell'empio sara' sull'empio. Ezechiele 18:21 E se l'empio si ritrae da tutti i peccati che commetteva, se osserva tutte le mie leggi e pratica l'equita' e la giustizia, egli certamente vivra', non morra'. Ezechiele 18:22 Nessuna delle trasgressioni che ha commesse sara' piu' ricordata contro di lui; per la giustizia che pratica, egli vivra'. Ezechiele 18:23 Provo io forse piacere se l'empio muore? dice il Signore, l'Eterno. Non ne provo piuttosto quand'egli si converte dalle sue vie e vive? Ezechiele 18:24 E se il giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette l'iniquita' e imita tutte le abominazioni che l'empio fa, vivra' egli? Nessuno de' suoi atti di giustizia sara' ricordato; per la prevaricazione di cui s'e' reso colpevole e per il peccato che ha commesso, per tutto questo, morra'. Ezechiele 18:25 Ma voi dite: 'La via del Signore non e' retta...' Ascoltate dunque, o casa d'Israele! - e' proprio la mia via quella che non e' retta? Non son piuttosto le vie vostre quelle che non son rette? Ezechiele 18:26 Se il giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette l'iniquita', e per questo muore, muore per l'iniquita' che ha commessa. Ezechiele 18:27 E se l'empio si ritrae dall'empieta' che commetteva e pratica l'equita' e la giustizia, fara' vivere l'anima sua. Ezechiele 18:28 Se ha cura di ritrarsi da tutte le trasgressioni che commetteva, certamente vivra'; non morra'. Ezechiele 18:29 Ma la casa d'Israele dice: - La via del Signore non e' retta. - Son proprio le mie vie quelle che non son rette, o casa d'Israele? Non son piuttosto le vie vostre quelle che non son rette? Ezechiele 18:30 Percio', io vi giudichero' ciascuno secondo le vie sue, o casa d'Israele! dice il Signore, l'Eterno. Tornate, convertitevi da tutte le vostre trasgressioni, e non avrete piu' occasione di caduta nell'iniquita'! Ezechiele 18:31 Gettate lungi da voi tutte le vostre trasgressioni per le quali avete peccato, e fatevi un cuor nuovo e uno spirito nuovo; e perche' morreste, o casa d'Israele? Ezechiele 18:32 Poiche' io non ho alcun piacere nella morte di colui che muore, dice il Signore, l'Eterno. Convertitevi dunque, e vivrete! Lamentazioni sui principi d'Israele Ezechiele 19:1 E tu pronunzia una lamentazione sui principi d'Israele, e di': Ezechiele 19:2 Che cos'era tua madre? Una leonessa. Fra i leoni stava accovacciata; in mezzo ai leoncelli, allevava i suoi piccini. Ezechiele 19:3 Allevo' uno de' suoi piccini, il quale divenne un leoncello, imparo' a sbranar la preda, e divoro' gli uomini. Ezechiele 19:4 Ma le nazioni ne sentiron parlare, ed ei fu preso nella lor fossa; lo menaron, con de' raffi alle mascelle, nel paese d'Egitto. Ezechiele 19:5 E quando ella vide che aspettava invano e la sua speranza era delusa, prese un altro de' suoi piccini, e ne fece un leoncello. Ezechiele 19:6 Questo andava e veniva fra i leoni, e divenne un leoncello; imparo' a sbranar la preda, e divoro' gli uomini. Ezechiele 19:7 Devasto' i loro palazzi, desolo' le loro citta'; il paese, con tutto quello che conteneva, fu atterrito al rumor dei suoi ruggiti. Ezechiele 19:8 Ma da tutte le province all'intorno le nazioni gli diedero addosso, gli tesero contro le loro reti, e fu preso nella loro fossa. Ezechiele 19:9 Lo misero in una gabbia con dei raffi alle mascelle e lo menarono al re di Babilonia; lo menarono in una fortezza, perche' la sua voce non fosse piu' udita sui monti d'Israele. Ezechiele 19:10 Tua madre era, come te, simile a una vigna, piantata presso alle acque; era feconda, ricca di tralci, per l'abbondanza dell'acque. Ezechiele 19:11 Aveva de' rami forti, da servire di scettri a sovrani; s'ergeva nella sua sublimita', tra il folto dei tralci; era appariscente per la sua elevatezza, per la moltitudine de' suoi sarmenti. Ezechiele 19:12 Ma e' stata divelta con furore, e gettata a terra; il vento orientale ne ha seccato il frutto; i rami forti ne sono stati rotti e seccati, il fuoco li ha divorati. Ezechiele 19:13 Ed ora e' piantata nel deserto in un suolo arido ed assetato; Ezechiele 19:14 un fuoco e' uscito dal suo ramo fronzuto, e ne ha divorato il frutto, si che non v'e' in essa piu' ramo forte ne' scettro per governare'. Questa la lamentazione, ch'e' diventata una lamentazione. Caduta del popolo per le sue infedelta', e suo rilevamento per la fedelta' di Dio Ezechiele 20:1 Or avvenne, il settimo anno, il decimo giorno del quinto mese, che alcuni degli anziani d'Israele vennero a consultare l'Eterno, e si misero a sedere davanti a me. Ezechiele 20:2 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 20:3 'Figliuol d'uomo, parla agli anziani d'Israele, e di' loro: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Siete venuti per consultarmi? Com'e' vero ch'io vivo, io non mi lascero' consultare da voi! dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 20:4 Giudicali tu, figliuol d'uomo! giudicali tu! Fa' loro conoscere le abominazioni dei loro padri; e di' loro: Ezechiele 20:5 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Il giorno ch'io scelsi Israele e alzai la mano per fare un giuramento alla progenie della casa di Giacobbe, e mi feci loro conoscere nel paese d'Egitto, e alzai la mano per loro, dicendo: Io son l'Eterno, il vostro Dio, Ezechiele 20:6 quel giorno alzai la mano, giurando che li trarrei fuori del paese d'Egitto per introdurli in un paese che io avevo cercato per loro, paese ove scorre il latte e il miele, il piu' splendido di tutti i paesi. Ezechiele 20:7 E dissi loro: Gettate via, ognun di voi, le abominazioni che attirano i vostri sguardi, e non vi contaminate con gl'idoli d'Egitto; io sono l'Eterno, il vostro Dio! Ezechiele 20:8 Ma essi si ribellarono contro di me, e non mi vollero dare ascolto; nessun d'essi getto' via le abominazioni che attiravano il suo sguardo, e non abbandono' gl'idoli d'Egitto; allora parlai di voler riversare su loro il mio furore e sfogare su loro la mia ira in mezzo al paese d'Egitto. Ezechiele 20:9 Nondimeno, io agii per amor del mio nome, perche' non fosse profanato agli occhi delle nazioni in mezzo alle quali essi si trovavano, in presenza delle quali io m'ero fatto loro conoscere, allo scopo di trarli fuori dal paese d'Egitto. Ezechiele 20:10 E li trassi fuori dal paese d'Egitto, e li condussi nel deserto. Ezechiele 20:11 Diedi loro le mie leggi e feci loro conoscere le mie prescrizioni, per le quali l'uomo che le mettera' in pratica vivra'. Ezechiele 20:12 E diedi pur loro i miei sabati perche' servissero di segno fra me e loro, perche' conoscessero che io sono l'Eterno che li santifico. Ezechiele 20:13 Ma la casa d'Israele si ribello' contro di me nel deserto; non camminarono secondo le mie leggi e rigettarono le mie prescrizioni, per le quali l'uomo che le mettera' in pratica vivra', e profanarono gravemente i miei sabati; percio' io parlai di riversare su loro il mio furore sul deserto, per consumarli. Ezechiele 20:14 Nondimeno io agii per amor del mio nome, perche' non fosse profanato agli occhi delle nazioni, in presenza delle quali io li avevo tratti fuori dall'Egitto. Ezechiele 20:15 E alzai perfino la mano nel deserto, giurando loro che non li farei entrare nel paese che avevo loro dato, paese ove scorre il latte e il miele, il piu' splendido di tutti i paesi, Ezechiele 20:16 perche' aveano rigettato le mie prescrizioni, non avean camminato secondo le mie leggi e aveano profanato i miei sabati, poiche' il loro cuore andava dietro ai loro idoli. Ezechiele 20:17 Ma l'occhio mio li risparmio' dalla distruzione, e io non li sterminai del tutto nel deserto. Ezechiele 20:18 E dissi ai loro figliuoli nel deserto: Non camminate secondo i precetti de' vostri padri, non osservate le loro prescrizioni, e non vi contaminate mediante i loro idoli! Ezechiele 20:19 Io sono l'Eterno, il vostro Dio; camminate secondo le mie leggi, osservate le mie prescrizioni, e mettetele in pratica; Ezechiele 20:20 santificate i miei sabati, e siano essi un segno fra me e voi, dal quale si conosca che io sono l'Eterno, il vostro Dio. Ezechiele 20:21 Ma i figliuoli si ribellarono contro di me; non camminarono secondo le mie leggi, e non osservarono le mie prescrizioni per metterle in pratica: le leggi per le quali l'uomo che le mette in pratica vivra'; profanarono i miei sabati, ond'io parlai di riversare su loro il mio furore e di sfogare su loro la mia ira nel deserto. Ezechiele 20:22 Nondimeno io ritirai la mia mano, ed agii per amor del mio nome, perche' non fosse profanato agli occhi delle nazioni, in presenza delle quali li avevo tratti fuori dall'Egitto. Ezechiele 20:23 Ma alzai pure la mano nel deserto, giurando loro che li disperderei fra le nazioni e li spargerei per tutti i paesi, Ezechiele 20:24 perche' non mettevano in pratica le mie prescrizioni, rigettavano le mie leggi, profanavano i miei sabati, e i loro occhi andavan dietro agl'idoli dei loro padri. Ezechiele 20:25 E detti loro perfino delle leggi non buone e delle prescrizioni per le quali non potevano vivere; Ezechiele 20:26 e li contaminai coi loro propri doni, quando facevan passare per il fuoco ogni primogenito, per ridurli alla desolazione affinche' conoscessero che io sono l'Eterno. Ezechiele 20:27 Percio', figliuol d'uomo, parla alla casa d'Israele e di' loro: Cosi parla il Signore, l'Eterno: I vostri padri m'hanno ancora oltraggiato in questo, conducendosi perfidamente verso di me: Ezechiele 20:28 quando li ebbi introdotti nel paese che avevo giurato di dar loro, portarono i loro sguardi sopra ogni alto colle, e sopra ogni albero fronzuto, e quivi offrirono i loro sacrifizi, quivi presentarono le loro offerte provocanti, quivi misero i loro profumi d'odor soave, e quivi sparsero le loro libazioni. Ezechiele 20:29 Ed io dissi loro: Che cos'e' l'alto luogo dove andate? E nondimeno, s'e' continuato a chiamarlo 'alto luogo' fino al di d'oggi. Ezechiele 20:30 Percio', di' alla casa d'Israele: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Quando vi contaminate seguendo le vie de' vostri padri e vi prostituite ai loro idoli esecrandi Ezechiele 20:31 e quando, offrendo i vostri doni e facendo passare per il fuoco i vostri figliuoli, vi contaminate fino al di d'oggi con tutti i vostri idoli, mi lascerei io consultare da voi, o casa d'Israele? Com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, io non mi lascero' consultare da voi! Ezechiele 20:32 E non avverra' affatto quello che vi passa per la mente quando dite: Noi saremo come le nazioni, come le famiglie degli altri paesi, e renderemo un culto al legno ed alla pietra! Ezechiele 20:33 Com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, con mano forte, con braccio disteso, con scatenamento di furore, io regnero' su voi! Ezechiele 20:34 E vi trarro' fuori di tra i popoli, e vi raccogliero' dai paesi dove sarete stati dispersi, con mano forte, con braccio disteso e con scatenamento di furore, Ezechiele 20:35 e vi condurro' nel deserto dei popoli, e quivi verro' in giudizio con voi a faccia a faccia; Ezechiele 20:36 come venni in giudizio coi vostri padri nel deserto del paese d'Egitto, cosi verro' in giudizio con voi, dice il Signore, l'Eterno; Ezechiele 20:37 e vi faro' passare sotto la verga, e vi rimettero' nei vincoli del patto; Ezechiele 20:38 e separero' da voi i ribelli e quelli che mi sono infedeli; io li trarro' fuori dal paese dove sono stranieri, ma non entreranno nel paese d'Israele, e voi conoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 20:39 Voi dunque, casa d'Israele, cosi parla il Signore, l'Eterno: Andate, servite ognuno ai vostri idoli, giacche' non mi volete ascoltare! Ma il mio santo nome non lo profanerete piu' coi vostri doni e coi vostri idoli! Ezechiele 20:40 Poiche' sul mio monte santo, e sull'alto monte d'Israele, dice il Signore, l'Eterno, la' tutti quelli della casa d'Israele, tutti quanti saranno nel paese, mi serviranno; la' io mi compiacero' di loro, la' io chiedero' le vostre offerte e le primizie dei vostri doni in tutto quello che mi consacrerete. Ezechiele 20:41 Io mi compiacero' di voi come di un profumo d'odor soave, quando vi avro' tratto fuori di tra i popoli, e vi avro' radunati dai paesi dove sarete stati dispersi; e io saro' santificato in voi nel cospetto delle nazioni; Ezechiele 20:42 e voi conoscerete che io sono l'Eterno, quando vi avro' condotti nella terra d'Israele, paese che giurai di dare ai vostri padri. Ezechiele 20:43 E la' vi ricorderete della vostra condotta e di tutte le azioni con le quali vi siete contaminati, e sarete disgustati di voi stessi, per tutte le malvagita' che avete commesse; Ezechiele 20:44 e conoscerete che io sono l'Eterno, quando avro' agito con voi per amor del mio nome, e non secondo la vostra condotta malvagia, ne' secondo le vostre azioni corrotte, o casa d'Israele! dice il Signore, l'Eterno'. La spada dell'Eterno contro Gerusalemme e contro Ammon Ezechiele 21:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 21:2 'Figliuol d'uomo, volta la faccia dal lato di mezzogiorno, rivolgi la parola al mezzogiorno, e profetizza contro la foresta della campagna meridionale, Ezechiele 21:3 e di' alla foresta del mezzodi: Ascolta la parola dell'Eterno! Cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io accendo in te un fuoco che divorera' in te ogni albero verde e ogni albero secco; la fiamma dell'incendio non si estinguera', e tutto cio' ch'e' sulla faccia del suolo ne sara' divampato, dal mezzogiorno al settentrione; Ezechiele 21:4 e ogni carne vedra' che io, l'Eterno, son quegli che ho acceso il fuoco, che non s'estinguera''. Ezechiele 21:5 E io dissi: 'Ahime', Signore, Eterno! Costoro dicon di me: Egli non fa che parlare in parabole'. Ezechiele 21:6 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 21:7 'Figliuol d'uomo, volta la faccia verso Gerusalemme, e rivolgi la parola ai luoghi santi, e profetizza contro il paese d'Israele; Ezechiele 21:8 e di' al paese d'Israele: Cosi parla l'Eterno: Eccomi a te! Io trarro' la mia spada dal suo fodero, e sterminero' in mezzo a te giusti e malvagi. Ezechiele 21:9 Appunto perche' voglio sterminare in mezzo a te giusti e malvagi, la mia spada uscira' dal suo fodero per colpire ogni carne dal mezzogiorno al settentrione; Ezechiele 21:10 e ogni carne conoscera' che io, l'Eterno, ho tratto la mia spada dal suo fodero; e non vi sara' piu' rimessa. Ezechiele 21:11 E tu, figliuol d'uomo, gemi! Coi lombi rotti e con dolore amaro, gemi dinanzi agli occhi loro. Ezechiele 21:12 E quando ti chiederanno: Perche' gemi? rispondi: Per la notizia che sta per giungere; ogni cuore si struggera', tutte le mani diverran fiacche, tutti gli spiriti verranno meno, tutte le ginocchia si scioglieranno in acqua. Ecco, la cosa giunge, ed avverra'! dice il Signore, l'Eterno'. Ezechiele 21:13 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 21:14 'Figliuol d'uomo, profetizza, e di': Cosi parla il Signore. Di': La spada! la spada! e' aguzzata ed anche forbita: Ezechiele 21:15 aguzzata, per fare un macello; forbita, perche' folgoreggi. Ci rallegrerem noi dunque? ripetendo: 'Lo scettro del mio figliuolo disprezza ogni legno'. Ezechiele 21:16 Il Signore l'ha data a forbire, perche' la s'impugni; la spada e' aguzza, essa e' forbita, per metterla in mano di chi uccide. Ezechiele 21:17 Grida e urla, figliuol d'uomo, poich'essa e' per il mio popolo, e' per tutti i principi d'Israele; essi son dati in balia della spada col mio popolo; percio' percuotiti la coscia! Ezechiele 21:18 Poiche' la prova e' stata fatta; e che dunque, se perfino lo scettro sprezzante non sara' piu'? dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 21:19 E tu, figliuol d'uomo, profetizza, e batti le mani; la spada raddoppi, triplichi i suoi colpi, la spada che fa strage, la spada che uccide anche chi e' grande, la spada che li attornia. Ezechiele 21:20 Io ho rivolto la punta della spada contro tutte le loro porte, perche' il loro cuore si strugga e cresca il numero dei caduti; si, essa e' fatta per folgoreggiare, e' aguzzata per il macello. Ezechiele 21:21 Spada! raccogliti! volgiti a destra, attenta! volgiti a sinistra, dovunque e' diretto il tuo filo! Ezechiele 21:22 E anch'io battero' le mani, e sfoghero' il mio furore! Io, l'Eterno, son quegli che ho parlato'. Ezechiele 21:23 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 21:24 'E tu, figliuol d'uomo, fatti due vie, per le quali passi la spada del re di Babilonia; partano ambedue dal medesimo paese; e traccia un indicatore, tracciato al capo della strada d'una citta'. Ezechiele 21:25 Fa' una strada per la quale la spada vada a Rabba, citta' de' figliuoli d'Ammon, e un'altra perche' vada in Giuda, a Gerusalemme, citta' fortificata. Ezechiele 21:26 Poiche' il re di Babilonia sta sul bivio, in capo alle due strade, per tirare presagi: scuote le frecce, consulta gl'idoli, esamina il fegato. Ezechiele 21:27 La sorte, ch'e' nella destra, designa Gerusalemme per collocarvi degli arieti, per aprir la bocca a ordinare il massacro, per alzar la voce in gridi di guerra, per collocare gli arieti contro le porte, per elevare bastioni, per costruire delle torri. Ezechiele 21:28 Ma essi non vedono in questo che una divinazione bugiarda; essi, a cui sono stati fatti tanti giuramenti! Ma ora egli si ricordera' della loro iniquita', perche' siano presi. Ezechiele 21:29 Percio' cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' avete fatto ricordare la vostra iniquita' mediante le vostre manifeste trasgressioni, si che i vostri peccati si manifestano in tutte le vostre azioni, poiche' ne rievocate il ricordo, sarete presi dalla sua mano. Ezechiele 21:30 E tu, o empio, dannato alla spada, o principe d'Israele, il cui giorno e' giunto al tempo del colmo dell'iniquita'; Ezechiele 21:31 cosi parla il Signore, l'Eterno: La tiara sara' tolta, il diadema sara' levato; tutto sara' mutato; cio' ch'e' in basso sara' innalzato; cio' ch'e' in alto sara' abbassato. Ezechiele 21:32 Ruina! ruina! ruina! Questo faro' di lei; anch'essa non sara' piu', finche' non venga colui a cui appartiene il giudizio, e al quale lo rimettero'. Ezechiele 21:33 E tu, figliuol d'uomo, profetizza, e di': Cosi parla il Signore, l'Eterno, riguardo ai figliuoli d'Ammon ed al loro obbrobrio; e di': La spada, la spada e' sguainata; e' forbita per massacrare, per divorare, per folgoreggiare. Ezechiele 21:34 Mentre s'hanno per te delle visioni vane, mentre s'hanno per te divinazioni bugiarde, essa ti fara' cadere fra i cadaveri degli empi, il cui giorno e' giunto al tempo del colmo dell'iniquita'. Ezechiele 21:35 Riponi la spada nel suo fodero! Io ti giudichero' nel luogo stesso dove fosti creata, nel paese della tua origine; Ezechiele 21:36 e riversero' su di te la mia indignazione, soffiero' contro di te nel fuoco della mia ira, e ti daro' in mano d'uomini brutali, artefici di distruzione. Ezechiele 21:37 Tu sarai pascolo al fuoco, il tuo sangue sara' in mezzo al paese; tu non sarai piu' ricordata, perche' io, l'Eterno, son quegli che ho parlato'. I delitti di Gerusalemme Ezechiele 22:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 22:2 'Ora, figliuol d'uomo, non giudicherai tu, non giudicherai tu questa citta' di sangue? Falle dunque conoscere tutte le sue abominazioni! e di': Ezechiele 22:3 Cosi parla il Signore, l'Eterno: O citta', che spandi il sangue in mezzo a te perche' il tuo tempo giunga, e che ti fai degl'idoli per contaminarti! Ezechiele 22:4 Per il sangue che hai sparso ti sei resa colpevole, e per gl'idoli che hai fatto ti sei contaminata; tu hai fatto avvicinare i tuoi giorni, e sei giunta al termine de' tuoi anni; percio' io ti espongo al vituperio delle nazioni e allo scherno di tutti i paesi. Ezechiele 22:5 Quelli che ti son vicini e quelli che son lontani da te si faran beffe di te, o tu contaminata di fama, e piena di disordine! Ezechiele 22:6 Ecco, i principi d'Israele, ognuno secondo il suo potere, sono occupati in te a spandere il sangue; Ezechiele 22:7 in te si sprezza padre e madre; in mezzo a te si opprime lo straniero; in te si calpesta l'orfano e la vedova. Ezechiele 22:8 Tu disprezzi le mie cose sante, tu profani i miei sabati. Ezechiele 22:9 In te c'e' della gente che calunnia per spandere il sangue, in te si mangia sui monti, in mezzo a te si commettono scelleratezze. Ezechiele 22:10 In te si scoprono le vergogne del padre, in te si violenta la donna durante la sua impurita'; Ezechiele 22:11 in te l'uno commette abominazione con la moglie del suo prossimo, l'altro contamina d'incesto la sua nuora, l'altro violenta la sua sorella, figliuola di suo padre. Ezechiele 22:12 In te si ricevono regali per spandere del sangue; tu prendi interesse, da'i ad usura, trai guadagno dal prossimo con la violenza, e dimentichi me, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 22:13 Ma ecco, io batto le mani, a motivo del disonesto guadagno che fai, e del sangue da te sparso, ch'e' in mezzo di te. Ezechiele 22:14 Il tuo cuore reggera' egli, o le tue mani saranno esse forti il giorno che io agiro' contro di te? Io, l'Eterno, son quegli che ho parlato, e lo faro'. Ezechiele 22:15 Io ti disperdero' fra le nazioni, ti spargero' per i paesi, e torro' via da te tutta la tua immondezza; Ezechiele 22:16 e tu sarai profanata da te stessa agli occhi delle nazioni, e conoscerai che io sono l'Eterno'. Ezechiele 22:17 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 22:18 'Figliuol d'uomo, quelli della casa d'Israele mi son diventati tante scorie: tutti quanti non son che rame, stagno, ferro, piombo, in mezzo al fornello; son tutti scorie d'argento. Ezechiele 22:19 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' siete tutti diventati tante scorie, ecco, io vi raduno in mezzo a Gerusalemme. Ezechiele 22:20 Come si raduna l'argento, il rame, il ferro, il piombo e lo stagno in mezzo al fornello e si soffia nel fuoco per fonderli, cosi, nella mia ira e nel mio furore io vi radunero', vi mettero' la', e vi fondero'. Ezechiele 22:21 Vi radunero', soffiero' contro di voi nel fuoco del mio furore e voi sarete fusi in mezzo a Gerusalemme. Ezechiele 22:22 Come l'argento e' fuso in mezzo al fornello, cosi voi sarete fusi in mezzo alla citta'; e voi saprete che io, l'Eterno, son quegli che riverso su di voi il mio furore'. Ezechiele 22:23 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 22:24 'Figliuol d'uomo, di' a Gerusalemme: Tu sei una terra che non e' stata purificata, che non e' stata bagnata da pioggia in un giorno d'indignazione. Ezechiele 22:25 V'e' una cospirazione de' suoi profeti in mezzo a lei; come un leone ruggente che sbrana una preda, costoro divorano le anime, piglian tesori e cose preziose, moltiplican le vedove in mezzo a lei. Ezechiele 22:26 I suoi sacerdoti violano la mia legge e profanano le mie cose sante; non distinguono fra santo e profano, non fan conoscere la differenza che passa fra cio' ch'e' impuro e cio' ch'e' puro, chiudon gli occhi sui miei sabati, e io son profanato in mezzo a loro. Ezechiele 22:27 I suoi capi, in mezzo a lei, son come lupi che sbranano la loro preda: spandono il sangue, perdono le anime per saziare la loro cupidigia. Ezechiele 22:28 E i loro profeti intonacan loro tutto questo con malta che non regge: hanno delle visioni vane, pronostican loro la menzogna, e dicono: - Cosi parla il Signore, l'Eterno - mentre l'Eterno non ha parlato affatto. Ezechiele 22:29 Il popolo del paese si da' alla violenza, commette rapine, calpesta l'afflitto e il povero, opprime lo straniero, contro ogni equita'. Ezechiele 22:30 Ed io ho cercato fra loro qualcuno che riparasse la cinta e stesse sulla breccia davanti a me in favore del paese, perche' io non lo distruggessi; ma non l'ho trovato. Ezechiele 22:31 Percio', io riversero' su loro la mia indignazione; io li consumero' col fuoco della mia ira, e faro' ricadere sul loro capo la loro condotta, dice il Signore, l'Eterno'. Le due sorelle prostitute: Samaria e Gerusalemme Ezechiele 23:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 23:2 'Figliuol d'uomo, c'erano due donne, figliuole d'una medesima madre, Ezechiele 23:3 le quali si prostituirono in Egitto; si prostituirono nella loro giovinezza; la' furon premute le loro mammelle, e la' fu compromesso il loro vergine seno. Ezechiele 23:4 I loro nomi sono: quello della maggiore, Ohola; quello della sorella, Oholiba. Esse divennero mie, e mi partorirono figliuoli e figliuole; e questi sono i loro veri nomi: Ohola e' Samaria, Oholiba e' Gerusalemme. Ezechiele 23:5 E, mentre era mia, Ohola si prostitui, e s'appassiono' per i suoi amanti, Ezechiele 23:6 gli Assiri, ch'eran suoi vicini, vestiti di porpora, governatori e magistrati, tutti bei giovani, cavalieri montati sui loro cavalli. Ezechiele 23:7 Ella si prostitui con loro, ch'eran tutti il fior fiore de' figliuoli d'Assiria, e si contamino' con tutti quelli per i quali s'appassionava, con tutti i loro idoli. Ezechiele 23:8 Ed ella non abbandono' le prostituzioni che commetteva con gli Egiziani, quando questi giacevano con lei nella sua giovinezza, quando comprimevano il suo vergine seno e sfogavano su lei la loro lussuria. Ezechiele 23:9 Percio' io l'abbandonai in balia de' suoi amanti, in balia de' figliuoli d'Assiria, per i quali s'era appassionata. Ezechiele 23:10 Essi scoprirono la sua nudita', presero i suoi figliuoli e le sue figliuole e la uccisero con la spada. Ed ella divento' famosa fra le donne, e su lei furono eseguiti dei giudizi. Ezechiele 23:11 E la sua sorella vide questo, e nondimeno si corruppe piu' di lei ne' suoi amori, e le sue prostituzioni sorpassarono le prostituzioni della sua sorella. Ezechiele 23:12 S'appassiono' per i figliuoli d'Assiria, che eran suoi vicini, governatori e magistrati, vestiti pomposamente, cavalieri montati sui loro cavalli, tutti giovani e belli. Ezechiele 23:13 E io vidi ch'ella si contaminava; ambedue seguivano la medesima via; Ezechiele 23:14 ma questa supero' l'altra nelle sue prostituzioni; vide degli uomini disegnati sui muri, delle immagini di Caldei dipinte in rosso, Ezechiele 23:15 con delle cinture ai fianchi, con degli ampi turbanti in capo, dall'aspetto di capitani, tutti quanti, ritratti de' figliuoli di Babilonia, della Caldea, loro terra natia; Ezechiele 23:16 e, come li vide, s'appassiono' per loro e mando' ad essi de' messaggeri, in Caldea. Ezechiele 23:17 E i figliuoli di Babilonia vennero a lei, al letto degli amori, e la contaminarono con le loro fornicazioni; ed ella si contamino' con essi; poi, l'anima sua s'alieno' da loro. Ezechiele 23:18 Ella mise a nudo le sue prostituzioni, mise a nudo la sua vergogna, e l'anima mia s'alieno' da lei, come l'anima mia s'era alienata dalla sua sorella. Ezechiele 23:19 Nondimeno, ella moltiplico' le sue prostituzioni, ricordandosi dei giorni della sua giovinezza quando s'era prostituita nel paese d'Egitto; Ezechiele 23:20 e s'appassiono' per quei fornicatori dalle membra d'asino, dall'ardor di stalloni. Ezechiele 23:21 Cosi tu tornasti alle turpitudini della tua giovinezza, quando gli Egiziani ti premevan le mammelle a motivo del tuo vergine seno. Ezechiele 23:22 Percio', Oholiba, cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io suscitero' contro di te i tuoi amanti, dai quali l'anima tua s'e' alienata, e li faro' venire contro di te da tutte le parti: Ezechiele 23:23 i figliuoli di Babilonia e tutti i Caldei, principi, ricchi e grandi, e tutti i figliuoli d'Assiria con loro, giovani e belli, tutti governatori e magistrati, capitani e consiglieri, tutti montati sui loro cavalli. Ezechiele 23:24 Essi vengono contro di te con armi, carri e ruote, e con una folla di popoli; con targhe, scudi, ed elmi si schierano contro di te d'ogni intorno; io rimetto in mano loro il giudizio, ed essi ti giudicheranno secondo le loro leggi. Ezechiele 23:25 Io daro' corso alla mia gelosia contro di te, ed essi ti tratteranno con furore: ti taglieranno il naso e gli orecchi, e cio' che rimarra' di te cadra' per la spada; prenderanno i tuoi figliuoli e le tue figliuole, e cio' che rimarra' di te sara' divorato dal fuoco. Ezechiele 23:26 E ti spoglieranno delle tue vesti, e porteran via gli oggetti di cui t'adorni. Ezechiele 23:27 E io faro' cessare la tua lussuria e la tua prostituzione cominciata nel paese d'Egitto, e tu non alzerai piu' gli occhi verso di loro, e non ti ricorderai piu' dell'Egitto. Ezechiele 23:28 Poiche' cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io ti do in mano di quelli che tu hai in odio, in mano di quelli, dai quali l'anima tua s'e' alienata. Ezechiele 23:29 Essi ti tratteranno con odio, porteran via tutto il frutto del tuo lavoro, e ti lasceranno nuda e scoperta; e cosi saran messe allo scoperto la vergogna della tua impudicizia, la tua lussuria e le tue prostituzioni. Ezechiele 23:30 Queste cose ti saran fatte, perche' ti sei prostituita correndo dietro alle nazioni, perche' ti sei contaminata coi loro idoli. Ezechiele 23:31 Tu hai camminato per la via della tua sorella, e io ti metto in mano la sua coppa. Ezechiele 23:32 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Tu berrai la coppa della tua sorella: coppa profonda ed ampia; sarai esposta alle risa ed alle beffe; la coppa e' di gran capacita'. Ezechiele 23:33 Tu sarai riempita d'ebbrezza e di dolore: e' la coppa della desolazione e della devastazione, e' la coppa della tua sorella Samaria. Ezechiele 23:34 E tu la berrai, la vuoterai, ne morderai i pezzi, e te ne squarcerai il seno; poiche' son io quegli che ho parlato, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 23:35 Percio' cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' tu m'hai dimenticato e m'hai buttato dietro alle spalle, porta dunque anche tu, la pena della tua scelleratezza e delle tue prostituzioni'. Ezechiele 23:36 E l'Eterno mi disse: 'Figliuol d'uomo, non giudicherai tu Ohola e Oholiba? Dichiara loro adunque le loro abominazioni! Ezechiele 23:37 Poiche' han commesso adulterio, han del sangue sulle loro mani; han commesso adulterio coi loro idoli, e gli stessi figliuoli che m'avean partorito, li han fatti passare per il fuoco perche' servissero loro di pasto. Ezechiele 23:38 E anche questo m'hanno fatto: in quel medesimo giorno han contaminato il mio santuario e han profanato i miei sabati. Ezechiele 23:39 Dopo aver immolato i loro figliuoli ai loro idoli, in quello stesso giorno sono venute nel mio santuario per profanarlo; ecco, quello che hanno fatto in mezzo alla mia casa. Ezechiele 23:40 E, oltre a questo, hanno mandato a cercare uomini che vengon da lontano; ad essi hanno inviato de' messaggeri, ed ecco che son venuti. Per loro ti sei lavata, ti sei imbellettata gli occhi, ti sei parata d'ornamenti; Ezechiele 23:41 ti sei assisa sopra un letto sontuoso, davanti al quale era disposta una tavola; e su quella hai messo il mio profumo e il mio olio. Ezechiele 23:42 E la' s'udiva il rumore d'una folla sollazzante, e oltre alla gente presa tra la folla degli uomini, sono stati introdotti degli ubriachi venuti dal deserto, che han messo de' braccialetti ai polsi delle due sorelle, e de' magnifici diademi sul loro capo. Ezechiele 23:43 E io ho detto di quella invecchiata negli adulterī: Anche ora commettono prostituzioni con lei!... proprio con lei! Ezechiele 23:44 E si viene ad essa, come si va da una prostituta! Cosi si viene da Ohola e da Oholiba, da queste donne scellerate. Ezechiele 23:45 Ma degli uomini giusti le giudicheranno, come si giudican le adultere, come si giudican le donne che spandon il sangue; perche' sono adultere, e hanno del sangue sulle mani. Ezechiele 23:46 Percio' cosi parla il Signore, l'Eterno: Sara' fatta salire contro di loro una moltitudine, ed esse saranno date in balia del terrore e del saccheggio. Ezechiele 23:47 E quella moltitudine le lapidera', e le fara' a pezzi con la spada; uccidera' i loro figliuoli e le loro figliuole, e dara' alle fiamme le loro case. Ezechiele 23:48 E io faro' cessare la scelleratezza nel paese, e tutte le donne saranno ammaestrate a non commetter piu' turpitudini come le vostre. Ezechiele 23:49 E la vostra scelleratezza vi sara' fatta ricadere addosso, e voi porterete la pena della vostra idolatria, e conoscerete che io sono il Signore, l'Eterno'. Annunzio della rovina di Gerusalemme Ezechiele 24:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta il nono anno, il decimo mese, il decimo giorno del mese, in questi termini: Ezechiele 24:2 'Figliuol d'uomo, scriviti la data di questo giorno, di quest'oggi! Oggi stesso, il re di Babilonia investe Gerusalemme. Ezechiele 24:3 E proponi una parabola a questa casa ribelle, e di' loro: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Metti, metti la pentola al fuoco, e versaci dentro dell'acqua; Ezechiele 24:4 raccoglici dentro i pezzi di carne, tutti i buoni pezzi, coscia e spalla; riempila d'ossa scelte. Ezechiele 24:5 Prendi il meglio del gregge, ammonta sotto la pentola la legna per far bollire le ossa; falla bollire a gran bollore, affinche' anche le ossa che ci son dentro, cuociano. Ezechiele 24:6 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Guai alla citta' sanguinaria, pentola piena di verderame, il cui verderame non si stacca! Vuotala de' pezzi, uno a uno, senza tirare a sorte! Ezechiele 24:7 Poiche' il sangue che ha versato e' in mezzo a lei; essa lo ha posto sulla roccia nuda; non l'ha sparso in terra, per coprirlo di polvere. Ezechiele 24:8 Per eccitare il furore, per farne vendetta, ho fatto mettere quel sangue sulla roccia nuda, perche' non fosse coperto. Ezechiele 24:9 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Guai alla citta' sanguinaria! Anch'io voglio fare un gran fuoco! Ezechiele 24:10 Ammonta le legna, fa' levar la fiamma, fa' cuocer bene la carne, fa' struggere il grasso, e fa' che le ossa si consumino! Ezechiele 24:11 Poi metti la pentola vuota sui carboni perche' si riscaldi e il suo rame diventi rovente, affinche' la sua impurita' si strugga in mezzo ad essa, e il suo verderame sia consumato. Ezechiele 24:12 Ogni sforzo e' inutile; il suo abbondante verderame non si stacca; il suo verderame non se n'andra' che mediante il fuoco. Ezechiele 24:13 V'e' della scelleratezza nella tua impurita'; poiche' io t'ho voluto purificare e tu non sei diventata pura; non sarai piu' purificata della tua impurita', finche' io non abbia sfogato su di te il mio furore. Ezechiele 24:14 Io, l'Eterno, son quegli che ho parlato; la cosa avverra', io la compiro'; non indietreggero', non avro' pieta', non mi pentiro'; tu sarai giudicata secondo la tua condotta, secondo le tue azioni, dice il Signore, l'Eterno'. Ezechiele 24:15 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 24:16 'Figliuol d'uomo, ecco, con un colpo improvviso io ti tolgo la delizia dei tuoi occhi; e tu non far cordoglio, non piangere, non spander lacrime. Ezechiele 24:17 Sospira in silenzio; non portar lutto per i morti, cingiti il capo col turbante, mettiti i calzari ai piedi, non ti coprire la barba, e non mangiare il pane che la gente ti manda'. Ezechiele 24:18 La mattina parlai al popolo, e la sera mi mori la moglie; e la mattina dopo feci come mi era stato comandato. Ezechiele 24:19 E il popolo mi disse: 'Non ci spiegherai tu che cosa significhi quello che fai?' Ezechiele 24:20 E io risposi loro: 'La parola dell'Eterno m'e' stata rivolta, in questi termini: Ezechiele 24:21 Di' alla casa d'Israele: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io profanero' il mio santuario, l'orgoglio della vostra forza, la delizia degli occhi vostri, il desio dell'anima vostra; e i vostri figliuoli e le vostre figliuole che avete lasciati a Gerusalemme, cadranno per la spada. Ezechiele 24:22 E voi farete come ho fatto io: non vi coprirete la barba e non mangerete il pane che la gente vi manda; Ezechiele 24:23 avrete i vostri turbanti in capo, i vostri calzari ai piedi; non farete cordoglio e non piangerete, ma vi consumerete di languore per le vostre iniquita', e gemerete l'uno con l'altro. Ezechiele 24:24 Ed Ezechiele sara' per voi un simbolo; tutto quello che fa lui, lo farete voi; e, quando queste cose accadranno, voi conoscerete che io sono il Signore, l'Eterno. Ezechiele 24:25 E tu, figliuol d'uomo, il giorno ch'io torro' loro cio' che fa la loro forza, la gioia della loro gloria, il desio de' loro occhi, la brama dell'anima loro, i loro figliuoli e le loro figliuole, Ezechiele 24:26 in quel giorno un fuggiasco verra' da te a recartene la notizia. Ezechiele 24:27 In quel giorno la tua bocca s'aprira', all'arrivo del fuggiasco; e tu parlerai, non sarai piu' muto, e sarai per loro un simbolo; ed essi conosceranno che io sono l'Eterno'. Profezie contro alcuni popoli pagani: Ammon, Moab, Edom, i Filistei Ezechiele 25:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 25:2 'Figliuol d'uomo, volgi la tua faccia verso i figliuoli d'Ammon, e profetizza contro di loro; e di' ai figliuoli d'Ammon: Ezechiele 25:3 Ascoltate la parola del Signore, dell'Eterno: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' tu hai detto: Ah! Ah! quando il mio santuario e' stato profanato, quando il suolo d'Israele e' stato desolato, e quando la casa di Giuda e' andata in cattivita', Ezechiele 25:4 ecco, io ti do in possesso de' figliuoli dell'Oriente, ed essi porranno in te i loro accampamenti, e stabiliranno in mezzo a te le loro dimore; e saranno essi che mangeranno i tuoi frutti, essi che berranno il tuo latte. Ezechiele 25:5 Io faro' di Rabba un pascolo per i cammelli, e del paese de' figliuoli d'Ammon, un ovile per le pecore; e voi conoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 25:6 Poiche' cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' tu hai applaudito, e battuto de' piedi, e ti sei rallegrato con tutto lo sprezzo che nutrivi nell'anima per la terra d'Israele, Ezechiele 25:7 ecco, io stendo la mia mano contro di te, ti do in pascolo alle nazioni, ti stermino di fra i popoli, ti fo sparire dal novero dei paesi, ti distruggo, e tu conoscerai che io sono l'Eterno. Ezechiele 25:8 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' Moab e Seir dicono: Ecco, la casa di Giuda e' come tutte le altre nazioni, Ezechiele 25:9 ecco, io apriro' il fianco di Moab dal lato delle citta', dal lato delle citta' che stanno alle sue frontiere e sono lo splendore del paese, Beth-Ieschimoth, Baal-meon e Kiriathaim; Ezechiele 25:10 apriro' il fianco di Moab ai figliuoli dell'Oriente, nello stesso modo che apriro' loro il fianco de' figliuoli d'Ammon; e daro' questi paesi in loro possesso, affinche' i figliuoli d'Ammon non sian piu' mentovati fra le nazioni; Ezechiele 25:11 ed esercitero' i miei giudizi su Moab, ed essi conosceranno che io sono l'Eterno. Ezechiele 25:12 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' quelli d'Edom si sono crudelmente vendicati della casa di Giuda e si sono resi gravemente colpevoli vendicandosi d'essa, Ezechiele 25:13 cosi parla il Signore, l'Eterno: Io stendero' la mia mano contro Edom, ne sterminero' uomini e bestie, ne faro' un deserto fino da Theman, e fino a Dedan cadranno per la spada. Ezechiele 25:14 E rimettero' la mia vendetta sopra Edom nelle mani del mio popolo d'Israele; esso trattera' Edom secondo la mia ira e secondo il mio furore; ed essi conosceranno la mia vendetta, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 25:15 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' i Filistei si sono abbandonati alla vendetta e si sono crudelmente vendicati, collo sprezzo che nutrivano nell'anima, dandosi alla distruzione per odio antico, Ezechiele 25:16 cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io stendero' la mia mano contro i Filistei, sterminero' i Kerethei, e distruggero' il rimanente della costa del mare; Ezechiele 25:17 ed esercitero' su loro grandi vendette, e li riprendero' con furore; ed essi conosceranno che io sono l'Eterno, quando avro' fatto loro sentire la mia vendetta'. La rovina di Tiro Ezechiele 26:1 E avvenne, l'anno undecimo, il primo giorno del mese, che la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 26:2 'Figliuol d'uomo, poiche' Tiro ha detto di Gerusalemme: - Ah! Ah! e' infranta colei ch'era la porta dei popoli! La gente si volge verso me! Io mi riempiro' di lei ch'e' deserta! - Ezechiele 26:3 percio' cosi parla il Signore, l'Eterno: Eccomi contro di te, o Tiro! Io faro' salire contro di te molti popoli, come il mare fa salire le proprie onde. Ezechiele 26:4 Ed essi distruggeranno le mura di Tiro, e abbatteranno le sue torri: io spazzero' via di su lei la sua polvere, e faro' di lei una roccia nuda. Ezechiele 26:5 Ella sara', in mezzo al mare, un luogo da stender le reti, poiche' son io quegli che ho parlato, dice il Signore, l'Eterno; ella sara' abbandonata al saccheggio delle nazioni; Ezechiele 26:6 e le sue figliuole che sono nei campi saranno uccise dalla spada, e quei di Tiro sapranno che io sono l'Eterno. Ezechiele 26:7 Poiche' cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io fo venire dal settentrione contro Tiro Nebucadnetsar, re di Babilonia, il re dei re, con de' cavalli, con de' carri e con de' cavalieri, e una gran folla di gente. Ezechiele 26:8 Egli uccidera' con la spada le tue figliuole che sono nei campi, fara' contro di te delle torri, innalzera' contro di te de' bastioni, levera' contro di te le targhe; Ezechiele 26:9 dirigera' contro le tue mura i suoi arieti, e coi suoi picconi abbattera' le tue torri. Ezechiele 26:10 La moltitudine de' suoi cavalli sara' tale che la polvere sollevata da loro ti coprira'; lo strepito de' suoi cavalieri, delle sue ruote e de' suoi carri, fara' tremare le tue mura, quand'egli entrera' per le tue porte, come s'entra in una citta' dove s'e' aperta una breccia. Ezechiele 26:11 Con gli zoccoli de' suoi cavalli egli calpestera' tutte le tue strade; uccidera' il tuo popolo con la spada, e le colonne in cui riponi la tua forza cadranno a terra. Ezechiele 26:12 Essi faranno lor bottino delle tue ricchezze, saccheggeranno le tue mercanzie, abbatteranno le tue mura, distruggeranno le tue case deliziose, e getteranno in mezzo alle acque le tue pietre, il tuo legname, la tua polvere. Ezechiele 26:13 Io faro' cessare il rumore de' tuoi canti, e il suono delle tue arpe non s'udra' piu'. Ezechiele 26:14 E ti ridurro' ad essere una roccia nuda; tu sarai un luogo da stendervi le reti; tu non sarai piu' riedificata, perche' io, l'Eterno, son quegli che ho parlato, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 26:15 Cosi parla il Signore, l'Eterno, a Tiro: Si, al rumore della tua caduta, al gemito dei feriti a morte, al massacro che si fara' in mezzo a te, tremeranno le isole. Ezechiele 26:16 Tutti i principi del mare scenderanno dai loro troni, si torranno i loro manti, deporranno le loro vesti ricamate; s'avvolgeranno nello spavento, si sederanno per terra, tremeranno ad ogni istante saranno costernati per via di te. Ezechiele 26:17 E prenderanno a fare su di te un lamento, e ti diranno: Come mai sei distrutta, tu che eri abitata da gente di mare, la citta' famosa, ch'eri cosi potente in mare, tu che al pari dei tuoi abitanti incutevi terrore a tutti gli abitanti della terra! Ezechiele 26:18 Ora le isole tremeranno il giorno della tua caduta, le isole del mare saranno spaventate per la tua fine. Ezechiele 26:19 Poiche' cosi parla il Signore, l'Eterno: Quando faro' di te una citta' desolata come le citta' che non han piu' abitanti, quando faro' salire su di te l'abisso e le grandi acque ti copriranno, Ezechiele 26:20 allora ti trarro' giu', con quelli che scendon nella fossa, fra il popolo d'un tempo, ti faro' dimorare nelle profondita' della terra, nelle solitudini eterne, con quelli che scendon nella fossa, perche' tu non sia piu' abitata; mentre rimettero' lo splendore sulla terra de' viventi. Ezechiele 26:21 Io ti ridurro' uno spavento, e non sarai piu'; ti si cerchera' ma non ti si trovera' mai piu', dice il Signore, l'Eterno'. Lamentazione sulla rovina di Tiro Ezechiele 27:1 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 27:2 'E tu, figliuol d'uomo, pronunzia una lamentazione su Tiro, Ezechiele 27:3 e di' a Tiro che sta agli approdi del mare, che porta le mercanzie de' popoli a molte isole: Cosi parla il Signore, l'Eterno: O Tiro, tu dici: Io sono di una perfetta bellezza. Ezechiele 27:4 Il tuo dominio e' nel cuore dei mari; i tuoi edificatori t'hanno fatto di una bellezza perfetta; Ezechiele 27:5 hanno costruito di cipresso di Senir tutte le tue pareti; hanno preso dei cedri del Libano per fare l'alberatura delle tue navi; Ezechiele 27:6 han fatto i tuoi remi di quercia di Bashan, han fatto i ponti del tuo naviglio d'avorio incastonato in larice, portato dalle isole di Kittim. Ezechiele 27:7 Il lino fino d'Egitto lavorato a ricami, t'ha servito per le tue vele e per le tue bandiere; la porpora e lo scarlatto delle isole d'Elisha formano i tuoi padiglioni. Ezechiele 27:8 Gli abitanti di Sidon e d'Arvad sono i tuoi rematori; i tuoi savi, o Tiro, sono in mezzo a te; son dessi i tuoi piloti. Ezechiele 27:9 Tu hai in mezzo a te gli anziani di Ghebel e i suoi savi, a calafatare le tue falle; in te son tutte le navi del mare coi loro marinai, per far lo scambio delle tue mercanzie. Ezechiele 27:10 Dei Persiani, dei Lidī, dei Libī servono nel tuo esercito; son uomini di guerra, che sospendono in mezzo a te lo scudo e l'elmo; sono la tua magnificenza. Ezechiele 27:11 I figliuoli d'Arvad e il tuo esercito guarniscono d'ogn'intorno le tue mura, e degli uomini prodi stanno nelle tue torri; essi sospendono le loro targhe tutt'intorno alle tue mura; essi rendon perfetta la tua bellezza. Ezechiele 27:12 Tarsis traffica teco con la sua abbondanza d'ogni sorta di ricchezze; fornisce i tuoi mercati d'argento, di ferro, di stagno e di piombo. Ezechiele 27:13 Javan, Tubal e Mescec anch'essi traffican teco; danno anime umane e utensili di rame in scambio delle tue mercanzie. Ezechiele 27:14 Quelli della casa di Togarma pagano le tue mercanzie con cavalli da tiro, con cavalli da corsa, e con muli. Ezechiele 27:15 I figliuoli di Dedan trafficano teco; il commercio di molte isole passa per le tue mani; ti pagano con denti d'avorio e con ebano. Ezechiele 27:16 La Siria commercia con te, per la moltitudine de' tuoi prodotti; fornisce i tuoi scambi di carbonchi, di porpora, di stoffe ricamate, di bisso, di corallo, di rubini. Ezechiele 27:17 Giuda e il paese d'Israele anch'essi trafficano teco, ti danno in pagamento grano di Minnith, pasticcerie, miele, olio e balsamo. Ezechiele 27:18 Damasco commercia teco, scambiando i tuoi numerosi prodotti con abbondanza d'ogni sorta di beni, con vino di Helbon e con lana candida. Ezechiele 27:19 Vedan e Javan d'Uzzal provvedono i tuoi mercati; ferro lavorato, cassia, canna aromatica, sono fra i prodotti di scambio. Ezechiele 27:20 Dedan traffica teco in coperte da cavalcatura. Ezechiele 27:21 L'Arabia e tutti i principi di Kedar fanno commercio teco, trafficando in agnelli, in montoni, in capri. Ezechiele 27:22 I mercanti di Sceba e di Raama anch'essi trafficano teco; provvedono i tuoi mercati di tutti i migliori aromi, d'ogni sorta di pietre preziose, e d'oro. Ezechiele 27:23 Haran, Canne' e Eden, i mercanti di Sceba, d'Assiria, di Kilmad, trafficano teco; Ezechiele 27:24 trafficano teco in oggetti di lusso, in mantelli di porpora, in ricami, in casse di stoffe preziose legate con corde, e fatte di cedro. Ezechiele 27:25 Le navi di Tarsis son la tua flotta per il tuo commercio. Cosi ti sei riempita, e ti sei grandemente arricchita nel cuore dei mari. Ezechiele 27:26 I tuoi rematori t'han menata nelle grandi acque; il vento d'oriente s'infrange nel cuore de' mari. Ezechiele 27:27 Le tue ricchezze, i tuoi mercati, la tua mercanzia, i tuoi marinai, i tuoi piloti, i tuoi calafati, i tuoi negozianti, tutta la tua gente di guerra ch'e' in te, e tutta la moltitudine ch'e' in mezzo a te, cadranno nel cuore de' mari, il giorno della tua rovina. Ezechiele 27:28 Alle grida de' tuoi piloti, i lidi tremeranno; Ezechiele 27:29 e tutti quelli che maneggiano il remo, i marinai e tutti i piloti del mare scenderanno dalle loro navi, e si terranno sulla terra ferma. Ezechiele 27:30 E faranno sentire la lor voce su di te; grideranno amaramente, si getteranno della polvere sul capo, si rotoleranno nella cenere. Ezechiele 27:31 A causa di te si raderanno il capo, si cingeranno di sacchi; per te piangeranno con amarezza d'animo, con cordoglio amaro; Ezechiele 27:32 e, nella loro angoscia, pronunzieranno su di te una lamentazione, e si lamenteranno cosi riguardo a te: Chi fu mai come Tiro, come questa citta', ora muta in mezzo al mare? Ezechiele 27:33 Quando i tuoi prodotti uscivano dai mari, tu saziavi gran numero di popoli; con l'abbondanza delle ricchezze e del tuo traffico, arricchivi i re della terra. Ezechiele 27:34 Quando sei stata infranta dai mari, nelle profondita' delle acque, la tua mercanzia e tutta la moltitudine ch'era in mezzo di te, sono cadute. Ezechiele 27:35 Tutti gli abitanti delle isole sono sbigottiti a causa di te; i loro re son presi da orribile paura, il loro aspetto e' sconvolto. Ezechiele 27:36 I mercanti fra i popoli fischiano su di te; sei diventata uno spavento, e non esisterai mai piu'!' Il re di Tiro Ezechiele 28:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 28:2 'Figliuol d'uomo, di' al principe di Tiro: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Il tuo cuore s'e' fatto altero, e tu dici: Io sono un dio! Io sto assiso sopra un trono di Dio nel cuore de' mari! mentre sei un uomo non un Dio, quantunque tu ti faccia un cuore simile al cuore d'un Dio. Ezechiele 28:3 Ecco, tu sei piu' savio di Daniele, nessun mistero e' oscuro per te; Ezechiele 28:4 con la tua saviezza e con la tua intelligenza ti sei procurato ricchezza, hai ammassato oro e argento nei tuoi tesori; Ezechiele 28:5 con la tua gran saviezza e col tuo commercio hai accresciuto le tue ricchezze, e a motivo delle tue ricchezze il tuo cuore s'e' fatto altero. Ezechiele 28:6 Percio' cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' tu ti sei fatto un cuore come un cuore di Dio, Ezechiele 28:7 ecco, io fo venire contro di te degli stranieri, i piu' violenti di fra le nazioni; ed essi sguaineranno le loro spade contro lo splendore della tua saviezza, e contamineranno la tua bellezza; Ezechiele 28:8 ti trarranno giu' nella fossa, e tu morrai della morte di quelli che sono trafitti nel cuore de' mari. Ezechiele 28:9 Continuerai tu a dire: 'Io sono un Dio', in presenza di colui che ti uccidera'? Sarai un uomo e non un Dio nelle mani di chi ti trafiggera'! Ezechiele 28:10 Tu morrai della morte degl'incirconcisi, per man di stranieri; poiche' io ho parlato, dice il Signore, l'Eterno'. Lamentazione sul re di Tiro Ezechiele 28:11 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 28:12 'Figliuol d'uomo, pronunzia una lamentazione sul re di Tiro, e digli: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Tu mettevi il suggello alla perfezione, eri pieno di saviezza, di una bellezza perfetta; Ezechiele 28:13 eri in Eden il giardino di Dio; eri coperto d'ogni sorta di pietre preziose: rubini, topazi, diamanti, crisoliti, onici, diaspri, zaffiri, carbonchi, smeraldi, oro; tamburi e flauti erano al tuo servizio, preparati il giorno che fosti creato. Ezechiele 28:14 Eri un cherubino dalle ali distese, un protettore. Io t'avevo stabilito, tu stavi sul monte santo di Dio, camminavi in mezzo a pietre di fuoco. Ezechiele 28:15 Tu fosti perfetto nelle tue vie dal giorno che fosti creato, perche' non si trovo' in te la perversita'. Ezechiele 28:16 Per l'abbondanza del tuo commercio, tutto in te s'e' riempito di violenza, e tu hai peccato; percio' io ti caccio come un profano dal monte di Dio, e ti faro' sparire, o cherubino protettore, di mezzo alle pietre di fuoco. Ezechiele 28:17 Il tuo cuore s'e' fatto altero per la tua bellezza; tu hai corrotto la tua saviezza a motivo del tuo splendore; io ti getto a terra, ti do in ispettacolo ai re. Ezechiele 28:18 Con la moltitudine delle tue iniquita', colla disonesta' del tuo commercio, tu hai profanato i tuoi santuari; ed io faccio uscire di mezzo a te un fuoco che ti divori, e ti riduco in cenere sulla terra, in presenza di tutti quelli che ti guardano. Ezechiele 28:19 Tutti quelli che ti conoscevano fra i popoli restano stupefatti al vederti; tu sei diventato oggetto di terrore e non esisterai mai piu''. La rovina di Sidon Ezechiele 28:20 La parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 28:21 'Figliuol d'uomo, volgi la faccia verso Sidon, profetizza contro di lei, Ezechiele 28:22 e di': Cosi parla il Signore, l'Eterno: Eccomi contro di te, o Sidon! e io mi glorifichero' in mezzo di te: e si conoscera' che io sono l'Eterno, quando avro' eseguiti i miei giudizi contro di lei, e mi saro' santificato in lei. Ezechiele 28:23 Io mandero' contro di lei la peste, e ci sara' del sangue nelle sue strade; e in mezzo ad essa cadranno gli uccisi dalla spada, che piombera' su lei da tutte le parti; e si conoscera' che io sono l'Eterno. Ezechiele 28:24 E non ci sara' piu' per la casa d'Israele ne' spina maligna ne' rovo irritante fra tutti i suoi vicini che la disprezzano; e si conoscera' che io sono il Signore, l'Eterno. Ezechiele 28:25 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Quando avro' raccolto la casa d'Israele di mezzo ai popoli fra i quali essa e' dispersa, io mi santifichero' in loro nel cospetto delle nazioni, ed essi abiteranno il loro paese che io ho dato al mio servo Giacobbe; Ezechiele 28:26 vi abiteranno al sicuro; edificheranno case e pianteranno vigne; abiteranno al sicuro, quand'io avro' eseguito i miei giudizi su tutti quelli che li circondano e li disprezzano; e conosceranno che io sono l'Eterno, il loro Dio'. Profezie contro l'Egitto Ezechiele 29:1 L'anno decimo, il decimo mese, il dodicesimo giorno del mese, la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 29:2 'Figliuol d'uomo volgi la tua faccia contro Faraone, re d'Egitto, e profetizza contro di lui e contro l'Egitto tutto quanto; Ezechiele 29:3 parla e di': Cosi parla il Signore, l'Eterno: Eccomi contro di te, Faraone, re d'Egitto, gran coccodrillo, che giaci in mezzo ai tuoi fiumi, e dici: - Il mio fiume e' mio, e son io che me lo son fatto! Ezechiele 29:4 Io mettero' dei ganci nelle tue mascelle, e faro' si che i pesci de' tuoi fiumi s'attaccheranno alle tue scaglie, e ti trarro' fuori di mezzo ai tuoi fiumi, con tutti i pesci de' tuoi fiumi attaccati alle tue scaglie. Ezechiele 29:5 E ti gettero' nel deserto, te e tutti i pesci de' tuoi fiumi, e tu cadrai sulla faccia de' campi; non sarai ne' adunato ne' raccolto, e io ti daro' in pasto alle bestie della terra e agli uccelli del cielo. Ezechiele 29:6 E tutti gli abitanti dell'Egitto conosceranno che io sono l'Eterno, perche' essi sono stati per la casa d'Israele un sostegno di canna. Ezechiele 29:7 Quando t'hanno preso in mano tu ti sei rotto e hai forato loro tutta la spalla, e quando si sono appoggiati su di te tu ti sei spezzato e li hai fatti stare tutti ritti sui loro fianchi. Ezechiele 29:8 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io faro' venire sopra di te la spada e sterminero' in mezzo a te uomini e bestie: Ezechiele 29:9 il paese d'Egitto sara' ridotto in una desolazione, in un deserto, e si conoscera' che io sono l'Eterno, perche' Faraone ha detto: - Il fiume e' mio, e son io che l'ho fatto! - Ezechiele 29:10 Percio', eccomi contro di te e contro il tuo fiume; e ridurro' il paese d'Egitto in un deserto, in una desolazione, da Migdol a Syene, fino alle frontiere dell'Etiopia. Ezechiele 29:11 Non vi passera' pie' d'uomo, non vi passera' pie' di bestia, ne' sara' piu' abitato per quarant'anni; Ezechiele 29:12 e ridurro' il paese d'Egitto in una desolazione in mezzo a contrade desolate, e le sue citta' saranno una desolazione, per quarant'anni, in mezzo a citta' devastate; e disperdero' gli Egiziani fra le nazioni, e li spargero' per tutti i paesi. Ezechiele 29:13 Poiche', cosi parla il Signore, l'Eterno: Alla fine dei quarant'anni io raccogliero' gli Egiziani di fra i popoli dove saranno stati dispersi, Ezechiele 29:14 e faro' tornare gli Egiziani dalla loro cattivita' e li ricondurro' nel paese di Patros, nel loro paese natio, e quivi saranno un umile regno. Ezechiele 29:15 L'Egitto sara' il piu' umile dei regni, e non si elevera' piu' sopra le nazioni; e io ridurro' il loro numero, perche' non dominino piu' sulle nazioni; Ezechiele 29:16 e la casa d'Israele non riporra' piu' la sua fiducia in quelli che le ricorderanno l'iniquita' da lei commessa quando si volgeva verso di loro; e si conoscera' che io sono il Signore, l'Eterno'. Ezechiele 29:17 E il ventisettesimo anno, il primo mese, il primo giorno del mese, la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 29:18 'Figliuol d'uomo, Nebucadnetsar, re di Babilonia, ha fatto fare al suo esercito un duro servizio contro Tiro; ogni testa n'e' divenuta calva, ogni spalla scorticata; e ne' egli ne' il suo esercito hanno ricavato da Tiro alcun salario del servizio ch'egli ha fatto contro di essa. Ezechiele 29:19 Percio' cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io do a Nebucadnetsar, re di Babilonia, il paese d'Egitto; ed egli ne portera' via le ricchezze, lo spogliera' d'ogni sua spoglia, vi predera' cio' che v'e' da predare, e questo sara' il salario del suo esercito. Ezechiele 29:20 Come retribuzione del servizio ch'egli ha fatto contro Tiro, io gli do il paese d'Egitto, poiche' han lavorato per me, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 29:21 In quel giorno io faro' rispuntare la potenza della casa d'Israele, e daro' a te di parlar liberamente in mezzo a loro, ed essi conosceranno che io sono l'Eterno'. Ezechiele 30:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 30:2 'Figliuol d'uomo, profetizza e di': Cosi parla il Signore, l'Eterno: Urlate: Ahi, che giorno! Ezechiele 30:3 Poiche' il giorno e' vicino, e' vicino il giorno dell'Eterno: giorno di nuvole, il tempo delle nazioni. Ezechiele 30:4 La spada verra' sull'Egitto, e vi sara' terrore in Etiopia quando in Egitto cadranno i feriti a morte, quando si porteran via le sue ricchezze, e le sue fondamenta saranno rovesciate. Ezechiele 30:5 L'Etiopia, la Libia, la Lidia, Put, Lud, gli stranieri d'ogni sorta, Cub e i figli del paese dell'alleanza, cadranno con loro per la spada. Ezechiele 30:6 Cosi parla l'Eterno: Quelli che sostengono l'Egitto cadranno, e l'orgoglio della sua forza sara' abbattuto: da Migdol a Syene essi cadranno per la spada, dice il Signore, l'Eterno, Ezechiele 30:7 e saranno desolati in mezzo a terre desolate, le loro citta' saranno devastate in mezzo a citta' devastate; Ezechiele 30:8 e conosceranno che io sono l'Eterno, quando mettero' il fuoco all'Egitto, e tutti i suoi ausiliari saranno fiaccati. Ezechiele 30:9 In quel giorno, partiranno de' messi dalla mia presenza su delle navi per spaventare l'Etiopia nella sua sicurta'; e regnera' fra loro il terrore come nel giorno dell'Egitto; poiche', ecco, la cosa sta per avvenire. Ezechiele 30:10 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Io faro' sparire la moltitudine dell'Egitto, per man di Nebucadnetsar, re di Babilonia. Ezechiele 30:11 Egli e il suo popolo con lui, i piu' violenti fra le nazioni, saranno condotti a distruggere il paese; sguaineranno le spade contro l'Egitto, e riempiranno il paese d'uccisi. Ezechiele 30:12 E io mutero' i fiumi in luoghi aridi, daro' il paese in balia di gente malvagia, e per man di stranieri desolero' il paese e tutto cio' che contiene. Io, l'Eterno, sono quegli che ho parlato. Ezechiele 30:13 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Io sterminero' da Nof gl'idoli, e ne faro' sparire i falsi de'i; non ci sara' piu' principe che venga dal paese d'Egitto, e mettero' lo spavento nel paese d'Egitto. Ezechiele 30:14 Desolero' Patros, daro' alle fiamme Tsoan, esercitero' i miei giudizi su No, Ezechiele 30:15 riversero' il mio furore sopra Sin, la fortezza dell'Egitto, e sterminero' la moltitudine di No. Ezechiele 30:16 Applichero' il fuoco all'Egitto; Sin si torcera' dal dolore, No sara' squarciata, Nof sara' presa da nemici in pieno giorno. Ezechiele 30:17 I giovani di Aven e di Pibeseth cadranno per la spada, e queste citta' andranno in cattivita'. Ezechiele 30:18 E a Tahpanes il giorno s'oscurera', quand'io spezzero' quivi i gioghi imposti dall'Egitto; e l'orgoglio della sua forza avra' fine. Quanto a lei, una nuvola la coprira', e le sue figliuole andranno in cattivita'. Ezechiele 30:19 Cosi esercitero' i miei giudizi sull'Egitto, e si conoscera' che io sono l'Eterno'. Ezechiele 30:20 L'anno undicesimo, il primo mese, il settimo giorno del mese, la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 30:21 'Figliuol d'uomo, io ho spezzato il braccio di Faraone, re d'Egitto; ed ecco, il suo braccio non e' stato fasciato applicandovi rimedi e mettendovi delle bende per fasciarlo e fortificarlo, in guisa da poter maneggiare una spada. Ezechiele 30:22 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Eccomi contro Faraone, re d'Egitto, per spezzargli le braccia, tanto quello ch'e' ancora forte, quanto quello ch'e' gia' spezzato; e gli faro' cader di mano la spada. Ezechiele 30:23 E disperdero' gli Egiziani fra le nazioni, e li spargero' per tutti i paesi; Ezechiele 30:24 e fortifichero' le braccia del re di Babilonia, e gli mettero' in mano la mia spada; e spezzero' le braccia di Faraone, ed egli gemera' davanti a lui, come geme un uomo ferito a morte. Ezechiele 30:25 Fortifichero' le braccia del re di Babilonia, e le braccia di Faraone cadranno; e si conoscera' che io sono l'Eterno, quando mettero' la mia spada in man del re di Babilonia, ed egli la volgera' contro il paese d'Egitto. Ezechiele 30:26 E io disperdero' gli Egiziani fra le nazioni, e li spargero' per tutti i paesi; e si conoscera' che io sono l'Eterno'. Ezechiele 31:1 L'anno undecimo, il terzo mese, il primo giorno del mese, la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 31:2 'Figliuol d'uomo, di' a Faraone re d'Egitto, e alla sua moltitudine: A chi somigli tu nella tua grandezza? Ezechiele 31:3 Ecco, l'Assiro era un cedro del Libano, dai bei rami, dall'ombra folta, dal tronco slanciato, dalla vetta sporgente fra il folto de' rami. Ezechiele 31:4 Le acque lo nutrivano, l'abisso lo facea crescere, andando, coi suoi fiumi, intorno al luogo dov'era piantato, mentre mandava i suoi canali a tutti gli alberi dei campi. Ezechiele 31:5 Percio' la sua altezza era superiore a quella di tutti gli alberi della campagna, i suoi rami s'eran moltiplicati, i suoi ramoscelli s'erano allungati per l'abbondanza delle acque che lo faceano sviluppare. Ezechiele 31:6 Tutti gli uccelli del cielo s'annidavano fra i suoi rami, tutte le bestie de' campi figliavano sotto i suoi ramoscelli, e tutte le grandi nazioni dimoravano alla sua ombra. Ezechiele 31:7 Era bello per la sua grandezza, per la lunghezza dei suoi rami, perche' la sua radice era presso acque abbondanti. Ezechiele 31:8 I cedri non lo sorpassavano nel giardino di Dio; i cipressi non uguagliavano i suoi ramoscelli, e i platani non eran neppure come i suoi rami; nessun albero nel giardino di Dio lo pareggiava in bellezza. Ezechiele 31:9 Io l'avevo reso bello per l'abbondanza de' suoi rami, e tutti gli alberi d'Eden, che sono nel giardino di Dio, gli portavano invidia. Ezechiele 31:10 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Perche' era salito a tanta altezza e sporgeva la sua vetta tra il folto de' rami e perche' il suo cuore s'era insuperbito della sua altezza, Ezechiele 31:11 io lo diedi in mano del piu' forte fra le nazioni perche' lo trattasse a suo piacimento; per la sua empieta' io lo scacciai. Ezechiele 31:12 Degli stranieri, i piu' violenti fra le nazioni, l'hanno tagliato e l'han lasciato in abbandono; sui monti e in tutte le valli son caduti i suoi rami, i suoi ramoscelli sono stati spezzati in tutti i burroni del paese, e tutti i popoli della terra si son ritirati dalla sua ombra, e l'hanno abbandonato. Ezechiele 31:13 Sul suo tronco caduto si posano tutti gli uccelli del cielo, e sopra i suoi rami stanno tutte le bestie de' campi. Ezechiele 31:14 Cosi e' avvenuto affinche' gli alberi tutti piantati presso alle acque non sian fieri della propria altezza, non sporgan piu' la vetta fra il folto de' rami, e tutti gli alberi potenti che si dissetano alle acque non persistano nella loro fierezza; poiche' tutti quanti son dati alla morte, alle profondita' della terra, assieme ai figliuoli degli uomini, a quelli che scendono nella fossa. Ezechiele 31:15 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Il giorno ch'ei discese nel soggiorno de' morti, io feci fare cordoglio; a motivo di lui velai l'abisso, ne arrestai i fiumi, e le grandi acque furon fermate; a motivo di lui abbrunai il Libano, e tutti gli alberi de' campi vennero meno a motivo di lui. Ezechiele 31:16 Al rumore della sua caduta feci tremare le nazioni, quando lo feci scendere nel soggiorno de' morti con quelli che scendon nella fossa; e nelle profondita' della terra si consolarono tutti gli alberi di Eden, i piu' scelti e i piu' belli del Libano, tutti quelli che si dissetavano alle acque. Ezechiele 31:17 Anch'essi discesero con lui nel soggiorno de' morti, verso quelli che la spada ha uccisi: verso quelli che erano il suo braccio, e stavano alla sua ombra in mezzo alle nazioni. Ezechiele 31:18 A chi dunque somigli tu per gloria e per grandezza fra gli alberi d'Eden? Cosi tu sarai precipitato con gli alberi d'Eden nelle profondita' della terra; tu giacerai in mezzo agl'incirconcisi, fra quelli che la spada ha uccisi. Tal sara' di Faraone con tutta la sua moltitudine, dice il Signore, l'Eterno'. Ezechiele 32:1 L'anno dodicesimo, il dodicesimo mese, il primo giorno del mese, la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 32:2 'Figliuol d'uomo, pronunzia una lamentazione su Faraone, re d'Egitto, e digli: Tu eri simile ad un leoncello fra le nazioni; eri come un coccodrillo nei mari; ti slanciavi ne' tuoi fiumi, e coi tuoi piedi agitavi le acque e ne intorbidavi i canali. Ezechiele 32:3 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Io stendero' su di te la mia rete mediante gran moltitudine di popoli, i quali ti trarranno fuori con la mia rete; Ezechiele 32:4 e t'abbandonero' sulla terra e ti gettero' sulla faccia dei campi, e faro' che su di te verranno a posarsi tutti gli uccelli del cielo, e saziero' di te le bestie di tutta la terra; Ezechiele 32:5 mettero' la tua carne su per i monti, e riempiro' le valli de' tuoi avanzi; Ezechiele 32:6 annaffiero' del tuo sangue, fin sui monti, il paese dove nuoti; e i canali saran ripieni di te. Ezechiele 32:7 Quando t'estinguero', velero' i cieli e ne oscurero' le stelle; copriro' il sole di nuvole, e la luna non dara' la sua luce. Ezechiele 32:8 Per via di te, oscurero' tutti i luminari che splendono in cielo, e stendero' le tenebre sul tuo paese, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 32:9 Affliggero' il cuore di molti popoli, quando faro' giungere la notizia della tua ruina fra le nazioni, in paesi che tu non conosci; Ezechiele 32:10 e faro' si che di te resteranno attoniti molti popoli, e i loro re saran presi da spavento per causa tua, quand'io brandiro' la mia spada dinanzi a loro; e ognun d'essi tremera' ad ogni istante per la sua vita, nel giorno della tua caduta. Ezechiele 32:11 Poiche' cosi parla il Signore, l'Eterno: La spada del re di Babilonia ti piombera' addosso. Ezechiele 32:12 Io faro' cadere la moltitudine del tuo popolo per la spada d'uomini potenti, tutti quanti i piu' violenti fra le nazioni, ed essi distruggeranno il fasto dell'Egitto, e tutta la sua moltitudine sara' annientata. Ezechiele 32:13 E faro' perire tutto il suo bestiame di sulle rive delle grandi acque; nessun piede d'uomo le intorbidera' piu', non le intorbidera' piu' unghia di bestia. Ezechiele 32:14 Allora lascero' posare le loro acque, e faro' scorrere i loro fiumi come olio, dice il Signore, l'Eterno, Ezechiele 32:15 quando avro' ridotto il paese d'Egitto in una desolazione, in un paese spogliato di cio' che conteneva, e quando ne avro' colpito tutti gli abitanti; e si conoscera' che io sono l'Eterno. Ezechiele 32:16 Ecco la lamentazione che sara' pronunziata; la pronunzieranno le figliuole delle nazioni; pronunzieranno questa lamentazione sull'Egitto e su tutta la sua moltitudine, dice il Signore, l'Eterno'. Ezechiele 32:17 Il dodicesimo anno, il quindicesimo giorno del mese, la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 32:18 'Figliuol d'uomo, intuona un lamento sulla moltitudine dell'Egitto, e falle scendere, lei e le figliuole delle nazioni illustri, nelle profondita' della terra, con quelli che scendon nella fossa. Ezechiele 32:19 Chi mai sorpassi tu in bellezza? Scendi, e sarai posto a giacere con gl'incirconcisi! Ezechiele 32:20 Essi cadranno in mezzo agli uccisi per la spada. La spada v'e' data; trascinate l'Egitto con tutte le sue moltitudini! Ezechiele 32:21 I piu' forti fra i prodi e quelli che gli davan soccorso gli rivolgeranno la parola, di mezzo al soggiorno de' morti. Sono scesi, gl'incirconcisi; giacciono uccisi dalla spada. Ezechiele 32:22 La' e' l'Assiro con tutta la sua moltitudine; attorno a lui stanno i suoi sepolcri; tutti son uccisi, caduti per la spada. Ezechiele 32:23 I suoi sepolcri son posti nelle profondita' della fossa, e la sua moltitudine sta attorno al suo sepolcro; tutti sono uccisi, caduti per la spada, essi che spandevano il terrore sulla terra de' viventi. Ezechiele 32:24 La' e' Elam con tutta la sua moltitudine, attorno al suo sepolcro; tutti sono uccisi, caduti per la spada, incirconcisi scesi nelle profondita' della terra: essi, che spandevano il terrore sulla terra de' viventi; e han portato il loro obbrobrio con quelli che scendon nella fossa. Ezechiele 32:25 Han fatto un letto, per lui e per la sua moltitudine, in mezzo a quelli che sono stati uccisi; attorno a lui stanno i suoi sepolcri; tutti costoro sono incirconcisi, sono morti per la spada, perche' spandevano il terrore sulla terra de' viventi; e hanno portato il loro obbrobrio con quelli che scendono nella fossa; sono stati messi fra gli uccisi. Ezechiele 32:26 La' e' Mescec, Tubal e tutta la loro moltitudine; attorno a loro stanno i lor sepolcri; tutti costoro sono incirconcisi, uccisi dalla spada, perche' spandevano il terrore sulla terra de' viventi. Ezechiele 32:27 Non giacciono coi prodi che sono caduti fra gl'incirconcisi, che sono scesi nel soggiorno de' morti con le loro armi da guerra, e sotto il capo de' quali sono state poste le loro spade; ma le loro iniquita' stanno sulle loro ossa, perche' erano il terrore de' prodi sulla terra de' viventi. Ezechiele 32:28 Tu pure sarai fiaccato in mezzo agl'incirconcisi e giacerai con gli uccisi dalla spada. Ezechiele 32:29 La' e' Edom coi suoi re e con tutti i suoi principi, i quali, nonostante tutto il loro valore, sono stati messi cogli uccisi di spada. Anch'essi giacciono con gl'incirconcisi e con quelli che scendono nella fossa. Ezechiele 32:30 La' son tutti principi del settentrione e tutti i Sidonī, che son discesi in mezzo agli uccisi, coperti d'onta, nonostante il terrore che incuteva la loro bravura. Giacciono incirconcisi con gli uccisi di spada, e portano il loro obbrobrio con quelli che scendono nella fossa. Ezechiele 32:31 Faraone li vedra', e si consolera' d'aver perduto tutta la sua moltitudine; Faraone e tutto il suo esercito saranno uccisi per la spada, dice il Signore, l'Eterno, Ezechiele 32:32 poiche' io spandero' il mio terrore nella terra de' viventi; e Faraone con tutta la sua moltitudine sara' posto a giacere in mezzo agl'incirconcisi, con quelli che sono stati uccisi dalla spada, dice il Signore, l'Eterno'. Doveri dei profeti Ezechiele 33:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 33:2 'Figliuol d'uomo, parla ai figliuoli del tuo popolo, e di' loro: Quando io faro' venire la spada contro un paese, e il popolo di quel paese prendera' nel proprio seno un uomo e se lo stabilira' come sentinella, Ezechiele 33:3 ed egli, vedendo venire la spada contro il paese, sonera' il corno e avvertira' il popolo, Ezechiele 33:4 se qualcuno, pur udendo il suono del corno, non se ne cura, e la spada viene e lo porta via, il sangue di quel tale sara' sopra il suo capo; Ezechiele 33:5 egli ha udito il suono del corno, e non se n'e' curato; il suo sangue sara' sopra lui; se se ne fosse curato, avrebbe scampato la sua vita. Ezechiele 33:6 Ma se la sentinella vede venir la spada e non suona il corno, e il popolo non e' stato avvertito, e la spada viene e porta via qualcuno di loro, questi sara' portato via per la propria iniquita', ma io domandero' conto del suo sangue alla sentinella. Ezechiele 33:7 Ora, o figliuol d'uomo, io ho stabilito te come sentinella per la casa d'Israele; quando dunque udrai qualche parola dalla mia bocca, avvertili da parte mia. Ezechiele 33:8 Quando avro' detto all'empio: - Empio, per certo tu morrai! - e tu non avrai parlato per avvertir l'empio che si ritragga dalla sua via, quell'empio morra' per la sua iniquita', ma io domandero' conto del suo sangue alla tua mano. Ezechiele 33:9 Ma, se tu avverti l'empio che si ritragga dalla sua via, e quegli non se ne ritrae, esso morra' per la sua iniquita', ma tu avrai scampato l'anima tua. Ezechiele 33:10 E tu, figliuol d'uomo, di' alla casa d'Israele: Voi dite cosi: - Le nostre trasgressioni e i nostri peccati sono su noi, e a motivo d'essi noi languiamo: come potremmo noi vivere? - Ezechiele 33:11 Di' loro: Com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, io non mi compiaccio della morte dell'empio, ma che l'empio si converta dalla sua via e viva; convertitevi, convertitevi dalle vostre vie malvagie! E perche' morreste voi, o casa d'Israele? Ezechiele 33:12 E tu, figliuol d'uomo, di' ai figliuoli del tuo popolo: La giustizia del giusto non lo salvera' nel giorno della sua trasgressione; e l'empio non cadra' per la sua empieta' nel giorno in cui si sara' ritratto dalla sua empieta'; nello stesso modo che il giusto non potra' vivere per la sua giustizia nel giorno in cui pecchera'. Ezechiele 33:13 Quand'io avro' detto al giusto che per certo egli vivra', s'egli confida nella propria giustizia e commette l'iniquita', tutti i suoi atti giusti non saranno piu' ricordati, e morra' per l'iniquita' che avra' commessa. Ezechiele 33:14 E quando avro' detto all'empio: - Per certo tu morrai, - s'egli si ritrae dal suo peccato e pratica cio' ch'e' conforme al diritto e alla giustizia, Ezechiele 33:15 se rende il pegno, se restituisce cio' che ha rapito, se cammina secondo i precetti che danno la vita, senza commettere l'iniquita', per certo egli vivra', non morra'; Ezechiele 33:16 tutti i peccati che ha commessi non saranno piu' ricordati contro di lui; egli ha praticato cio' ch'e' conforme al diritto ed alla giustizia; per certo vivra'. Ezechiele 33:17 Ma i figliuoli del tuo popolo dicono: - La via del Signore non e' ben regolata; - ma e' la via loro quella che non e' ben regolata. Ezechiele 33:18 Quando il giusto si ritrae dalla sua giustizia e commette l'iniquita', egli muore a motivo di questo; Ezechiele 33:19 e quando l'empio si ritrae dalla sua empieta' e si conduce secondo il diritto e la giustizia, a motivo di questo, vive. Ezechiele 33:20 Voi dite: - La via del Signore non e' ben regolata! - Io vi giudichero' ciascuno secondo le vostre vie, o casa d'Israele!' In occasione della presa di Gerusalemme Ezechiele 33:21 Il dodicesimo anno della nostra cattivita', il decimo mese, il quinto giorno del mese, un fuggiasco da Gerusalemme venne a me, e mi disse: - La citta' e' presa! - Ezechiele 33:22 La sera avanti la venuta del fuggiasco, la mano dell'Eterno era stata sopra di me, ed egli m'aveva aperto la bocca, prima che quegli venisse a me la mattina; la bocca mi fu aperta, ed io non fui piu' muto. Ezechiele 33:23 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 33:24 'Figliuol d'uomo, gli abitanti di quelle rovine, nel paese d'Israele, dicono: - Abrahamo era solo, eppure ebbe il possesso del paese; e noi siamo molti, il possesso del paese e' dato a noi. Ezechiele 33:25 Percio', di' loro: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Voi mangiate la carne col sangue, alzate gli occhi verso i vostri idoli, spargete il sangue, e possedereste il paese? Ezechiele 33:26 Voi v'appoggiate sulla vostra spada, commettete abominazioni, ciascun di voi contamina la moglie del prossimo, e possedereste il paese? Ezechiele 33:27 Di' loro cosi: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Com'e' vero ch'io vivo, quelli che stanno fra quelle ruine cadranno per la spada; quelli che son per i campi li daro' in pasto alle bestie; e quelli che son nelle fortezze e nelle caserme morranno di peste! Ezechiele 33:28 E io ridurro' il paese in una desolazione, in un deserto; l'orgoglio della sua forza verra' meno, e i monti d'Israele saranno cosi desolati, che nessuno vi passera' piu'. Ezechiele 33:29 Ed essi conosceranno che io sono l'Eterno, quando avro' ridotto il paese in una desolazione, in un deserto, per tutte le abominazioni che hanno commesse. Ezechiele 33:30 E quant'e' a te, figliuol d'uomo, i figliuoli del tuo popolo discorrono di te presso le mura e sulle porte delle case; e parlano l'uno con l'altro e ognuno col suo fratello, e dicono: - Venite dunque ad ascoltare qual e' la parola che procede dall'Eterno! - Ezechiele 33:31 E vengon da te come fa la folla, e il mio popolo si siede davanti a te, e ascolta le tue parole, ma non le mette in pratica; perche', con la bocca fa mostra di molto amore, ma il suo cuore va dietro alla sua cupidigia. Ezechiele 33:32 Ed ecco, tu sei per loro come una canzone d'amore d'uno che abbia una bella voce, e sappia suonar bene; essi ascoltano le tue parole, ma non le mettono in pratica; Ezechiele 33:33 ma quando la cosa avverra' - ed ecco che sta per avvenire - essi conosceranno che in mezzo a loro c'e' stato un profeta'. Contro i capi d'Israele. Promesse al popolo Ezechiele 34:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 34:2 'Figliuol d'uomo, profetizza contro i pastori d'Israele; profetizza, e di' a quei pastori: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Guai ai pastori d'Israele, che non han fatto se non pascer se stessi! Non e' forse il gregge quello che i pastori debbon pascere? Ezechiele 34:3 Voi mangiate il latte, vi vestite della lana, ammazzate cio' ch'e' ingrassato, ma non pascete il gregge. Ezechiele 34:4 Voi non avete fortificato le pecore deboli, non avete guarito la malata, non avete fasciato quella ch'era ferita, non avete ricondotto la smarrita, non avete cercato la perduta, ma avete dominato su loro con violenza e con asprezza. Ezechiele 34:5 Ed esse, per mancanza di pastore, si sono disperse, son diventate pasto a tutte le fiere dei campi, e si sono disperse. Ezechiele 34:6 Le mie pecore vanno errando per tutti i monti e per ogni alto colle; le mie pecore si disperdono su tutta la faccia del paese, e non v'e' alcuno che ne domandi, alcuno che le cerchi! Ezechiele 34:7 Percio', o pastori, ascoltate la parola dell'Eterno! Ezechiele 34:8 Com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, poiche' le mie pecore sono abbandonate alla rapina; poiche' le mie pecore, essendo senza pastore, servon di pasto a tutte le fiere de' campi, e i miei pastori non cercano le mie pecore; poiche' i pastori pascon se stessi e non pascono le mie pecore, Ezechiele 34:9 percio', ascoltate, o pastori, la parola dell'Eterno! Ezechiele 34:10 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Eccomi contro i pastori; io ridomandero' le mie pecore alle loro mani; li faro' cessare dal pascer le pecore; i pastori non pasceranno piu' se stessi; io strappero' le mie pecore dalla loro bocca, ed esse non serviran piu' loro di pasto. Ezechiele 34:11 Poiche', cosi dice il Signore, l'Eterno: Eccomi! io stesso domandero' delle mie pecore, e ne andro' in cerca. Ezechiele 34:12 Come un pastore va in cerca del suo gregge il giorno che si trova in mezzo alle sue pecore disperse, cosi io andro' in cerca delle mie pecore, e le ritrarro' da tutti i luoghi dove sono state disperse in un giorno di nuvole e di tenebre; Ezechiele 34:13 e le trarro' di fra i popoli e le radunero' dai diversi paesi, e le ricondurro' sul loro suolo, e le pascero' sui monti d'Israele, lungo i ruscelli e in tutti i luoghi abitati del paese. Ezechiele 34:14 Io le pascero' in buoni pascoli, e i loro ovili saranno sugli alti monti d'Israele; esse riposeranno quivi in buoni ovili, e pascoleranno in grassi pascoli sui monti d'Israele. Ezechiele 34:15 Io stesso pascero' le mie pecore, e io stesso le faro' riposare, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 34:16 Io cerchero' la perduta, ricondurro' la smarrita, fascero' la ferita, fortifichero' la malata, ma distruggero' la grassa e la forte: io le pascero' con giustizia. Ezechiele 34:17 E quant'e' a voi, o pecore mie, cosi dice il Signore, l'Eterno: Ecco, io giudichero' fra pecora e pecora, fra montoni e capri. Ezechiele 34:18 Vi par egli troppo poco il pascolare in questo buon pascolo, che abbiate a pestare co' piedi cio' che rimane del vostro pascolo? Il bere le acque piu' chiare, che abbiate a intorbidare co' piedi quel che ne resta? Ezechiele 34:19 E le mie pecore hanno per pascolo quello che i vostri piedi han calpestato; e devono bere, cio' che i vostri piedi hanno intorbidato! Ezechiele 34:20 Percio', cosi dice loro il Signore, l'Eterno: Eccomi, io stesso giudichero' fra la pecora grassa e la pecora magra. Ezechiele 34:21 Siccome voi avete spinto col fianco e con la spalla e avete cozzato con le corna tutte le pecore deboli finche' non le avete disperse e cacciate fuori, Ezechiele 34:22 io salvero' le mie pecore, ed esse non saranno piu' abbandonate alla rapina; e giudichero' fra pecora e pecora. Ezechiele 34:23 E suscitero' sopra d'esse un solo pastore, che le pascolera': il mio servo Davide; egli le pascolera', egli sara' il loro pastore. Ezechiele 34:24 E io, l'Eterno, saro' il loro Dio, e il mio servo Davide sara' principe in mezzo a loro. Io, l'Eterno, son quegli che ho parlato. Ezechiele 34:25 E fermero' con esse un patto di pace; faro' sparire le male bestie dal paese, e le mie pecore dimoreranno al sicuro nel deserto e dormiranno nelle foreste. Ezechiele 34:26 E faro' ch'esse e i luoghi attorno al mio colle saranno una benedizione; faro' scender la pioggia a suo tempo, e saran piogge di benedizione. Ezechiele 34:27 L'albero dei campi dara' il suo frutto, e la terra dara' i suoi prodotti. Esse staranno al sicuro sul loro suolo, e conosceranno che io sono l'Eterno, quando spezzero' le sbarre del loro giogo e le liberero' dalla mano di quelli che le tenevano schiave. Ezechiele 34:28 E non saranno piu' preda alle nazioni; le fiere dei campi non le divoreranno piu', ma se ne staranno al sicuro, senza che nessuno piu' le spaventi. Ezechiele 34:29 E faro' sorgere per loro una vegetazione, che le fara' salire in fama; e non saranno piu' consumate dalla fame nel paese, e non porteranno piu' l'obbrobrio delle nazioni. Ezechiele 34:30 E conosceranno che io, l'Eterno, l'Iddio loro, sono con esse, e che esse, la casa d'Israele, sono il mio popolo, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 34:31 E voi, pecore mie, pecore del mio pascolo, siete uomini, e io sono il vostro Dio, dice l'Eterno'. Profezia contro gli Edomiti Ezechiele 35:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 35:2 'Figliuol d'uomo, volgi la tua faccia verso il monte di Seir, e profetizza contro di esso, Ezechiele 35:3 e digli: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Eccomi a te, o monte di Seir! Io stendero' la mia mano contro di te, e ti rendero' una solitudine, un deserto. Ezechiele 35:4 Io ridurro' le tue citta' in rovine, tu diventerai una solitudine, e conoscerai che io sono l'Eterno. Ezechiele 35:5 Poiche' tu hai avuto una inimicizia eterna e hai abbandonato i figliuoli d'Israele in balia della spada nel giorno della loro calamita', nel giorno che l'iniquita' era giunta al colmo, Ezechiele 35:6 com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, io ti mettero' a sangue, e il sangue t'inseguira'; giacche' non hai avuto in odio il sangue, il sangue t'inseguira'. Ezechiele 35:7 E ridurro' il monte di Seir in una solitudine, in un deserto, e ne sterminero' chi va e chi viene. Ezechiele 35:8 Io riempiro' i suoi monti dei suoi uccisi; sopra i tuoi colli, nelle tue valli, in tutti i tuoi burroni cadranno gli uccisi dalla spada. Ezechiele 35:9 Io ti ridurro' in una desolazione perpetua, e le tue citta' non saranno piu' abitate; e voi conoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 35:10 Siccome tu hai detto: - Quelle due nazioni e que' due paesi saranno miei, e noi ne prenderemo possesso - (e l'Eterno era quivi!), Ezechiele 35:11 com'e' vero ch'io vivo, dice il Signore, l'Eterno, io agiro' con l'ira e con la gelosia, che tu hai mostrate nel tuo odio contro di loro; e mi faro' conoscere in mezzo a loro, quando ti giudichero'. Ezechiele 35:12 Tu conoscerai che io, l'Eterno, ho udito tutti gli oltraggi che hai proferiti contro i monti d'Israele, dicendo: - Essi son desolati; son dati a noi, perche' ne facciam nostra preda. - Ezechiele 35:13 Voi, con la vostra bocca, vi siete inorgogliti contro di me, e avete moltiplicato contro di me i vostri discorsi. Io l'ho udito! Ezechiele 35:14 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Quando tutta la terra si rallegrera', io ti ridurro' in una desolazione. Ezechiele 35:15 Siccome tu ti sei rallegrato perche' l'eredita' della casa d'Israele era devastata, io faro' lo stesso di te: tu diventerai una desolazione, o monte di Seir: tu, e Edom tutto quanto; e si conoscera' che io sono l'Eterno. Il ristabilimento d'Israele Ezechiele 36:1 E tu, figliuol d'uomo, profetizza ai monti d'Israele, e di': O monti d'Israele, ascoltate la parola dell'Eterno! Ezechiele 36:2 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' il nemico ha detto di voi: - Ah! ah! Queste alture eterne sono diventate nostro possesso! - tu profetizza, e di': Ezechiele 36:3 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Si, poiche' da tutte le parti han voluto distruggervi e inghiottirvi perche' diventaste possesso del resto delle nazioni, e perche' siete stati oggetto de' discorsi delle male lingue e delle maldicenze della gente, Ezechiele 36:4 percio', o monti d'Israele, ascoltate la parola del Signore, dell'Eterno! Cosi parla il Signore, l'Eterno, ai monti e ai colli, ai burroni ed alle valli, alle ruine desolate e alle citta' abbandonate, che sono state date in balia del saccheggio e delle beffe delle altre nazioni d'ogn'intorno; Ezechiele 36:5 cosi parla il Signore, l'Eterno: Si, nel fuoco della mia gelosia, io parlo contro il resto delle altre nazioni e contro Edom tutto quanto, che hanno fatto del mio paese il loro possesso con tutta la gioia del loro cuore e con tutto lo sprezzo dell'anima loro, per ridurlo in bottino. Ezechiele 36:6 Percio', profetizza sopra la terra d'Israele, e di' ai monti e ai colli, ai burroni ed alle valli: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io parlo nella mia gelosia e nel mio furore, perche' voi portate l'obbrobrio delle nazioni. Ezechiele 36:7 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Io l'ho giurato! Le nazioni che vi circondano porteranno anch'esse il loro obbrobrio; Ezechiele 36:8 ma voi, o monti d'Israele, metterete i vostri rami e porterete i vostri frutti al mio popolo d'Israele, perch'egli sta per arrivare. Ezechiele 36:9 Poiche', ecco, io vengo a voi, mi volgero' verso voi, e voi sarete coltivati e seminati; Ezechiele 36:10 io moltiplichero' su voi gli uomini, tutta quanta la casa d'Israele; le citta' saranno abitate e le ruine saranno ricostruite; Ezechiele 36:11 moltiplichero' su voi uomini e bestie; essi moltiplicheranno e saranno fecondi, e faro' si che sarete abitati com'eravate prima, e vi faro' del bene piu' che nei vostri primi tempi; e voi conoscerete che io sono l'Eterno. Ezechiele 36:12 Io faro' camminar su voi degli uomini, il mio popolo d'Israele. Essi ti possederanno, o paese; tu sarai la loro eredita', e non li priverai piu' de' loro figliuoli. Ezechiele 36:13 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Poiche' vi si dice: - Tu, o paese, hai divorato gli uomini, hai privato la tua nazione dei suoi figliuoli, - Ezechiele 36:14 tu non divorerai piu' gli uomini, e non priverai piu' la tua nazione de' suoi figliuoli, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 36:15 Io non ti faro' piu' udire gli oltraggi delle nazioni, e tu non porterai piu' l'obbrobrio dei popoli, e non farai piu' cader la tua gente, dice il Signore, l'Eterno'. Ezechiele 36:16 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 36:17 'Figliuol d'uomo, quando quelli della casa d'Israele abitavano il loro paese, lo contaminavano con la loro condotta e con le loro azioni; la loro condotta era nel mio cospetto come la immondezza della donna quand'e' impura. Ezechiele 36:18 Ond'io riversai su loro il mio furore a motivo del sangue che aveano sparso sul paese, e perche' l'aveano contaminato coi loro idoli; Ezechiele 36:19 e li dispersi fra le nazioni, ed essi furono sparsi per tutti i paesi; io li giudicai secondo la loro condotta e secondo le loro azioni. Ezechiele 36:20 E, giunti fra le nazioni dove sono andati, hanno profanato il nome mio santo, giacche' si diceva di loro: - Costoro sono il popolo dell'Eterno, e sono usciti dal suo paese. - Ezechiele 36:21 Ed io ho avuto pieta' del nome mio santo, che la casa d'Israele profanava fra le nazioni dov'e' andata. Ezechiele 36:22 Percio', di' alla casa d'Israele: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Io agisco cosi, non per cagion di voi, o casa d'Israele, ma per amore del nome mio santo, che voi avete profanato fra le nazioni dove siete andati. Ezechiele 36:23 E io santifichero' il mio gran nome che e' stato profanato fra le nazioni, in mezzo alle quali voi l'avete profanato; e le nazioni conosceranno che io sono l'Eterno, dice il Signore, l'Eterno, quand'io mi santifichero' in voi, sotto gli occhi loro. Ezechiele 36:24 Io vi trarro' di fra le nazioni, vi radunero' da tutti i paesi, e vi ricondurro' nel vostro paese; Ezechiele 36:25 v'aspergero' d'acqua pura, e sarete puri; io vi purifichero' di tutte le vostre impurita' e di tutti i vostri idoli. Ezechiele 36:26 E vi daro' un cuor nuovo, e mettero' dentro di voi uno spirito nuovo; torro' dalla vostra carne il cuore di pietra, e vi daro' un cuore di carne. Ezechiele 36:27 Mettero' dentro di voi il mio spirito, e faro' si che camminerete secondo le mie leggi, e osserverete e metterete in pratica le mie prescrizioni. Ezechiele 36:28 E voi abiterete nel paese ch'io detti ai vostri padri, e voi sarete mio popolo, e io saro' vostro Dio. Ezechiele 36:29 Io vi liberero' da tutte le vostre impurita'; chiamero' il frumento, lo faro' abbondare, e non mandero' piu' contro di voi la fame; Ezechiele 36:30 e faro' moltiplicare il frutto degli alberi e il prodotto de' campi, affinche' non siate piu' esposti all'obbrobrio della fame tra le nazioni. Ezechiele 36:31 Allora vi ricorderete delle vostre vie malvage e delle vostre azioni, che non eran buone, e prenderete disgusto di voi stessi a motivo delle vostre iniquita' e delle vostre abominazioni. Ezechiele 36:32 Non e' per amor di voi, che agisco cosi, dice il Signore, l'Eterno: siavi pur noto! Vergognatevi, e siate confusi a motivo delle vostre vie, o casa d'Israele! Ezechiele 36:33 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Il giorno che io vi purifichero' di tutte le vostre iniquita', faro' si che le citta' saranno abitate, e le ruine saranno ricostruite; Ezechiele 36:34 la terra desolata sara' coltivata, invece d'essere una desolazione agli occhi di tutti i passanti; Ezechiele 36:35 e si dira': Questa terra ch'era desolata, e' divenuta come il giardino d'Eden; e queste citta' ch'erano deserte, desolate, ruinate, sono fortificate e abitate. Ezechiele 36:36 E le nazioni che saran rimaste attorno a voi conosceranno che io, l'Eterno, son quegli che ho ricostruito i luoghi ruinati, e ripiantato il luogo deserto. Io, l'Eterno, son quegli che parlo, e che mando la cosa ad effetto. Ezechiele 36:37 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Anche in questo mi lascero' supplicare dalla casa d'Israele, e glielo concedero': io moltiplichero' loro gli uomini come un gregge. Ezechiele 36:38 Come greggi di pecore consacrate, come i greggi di Gerusalemme nelle sue feste solenni, cosi le citta' deserte saranno riempite di greggi d'uomini; e si conoscera' che io sono l'Eterno'. Il ritorno d'Israele, e la riunione dei due regni Ezechiele 37:1 La mano dell'Eterno fu sopra di me, e l'Eterno mi trasporto' in ispirito, e mi depose in mezzo a una valle ch'era piena d'ossa. Ezechiele 37:2 E mi fece passare presso d'esse, tutt'attorno; ed ecco erano numerosissime sulla superficie della valle ed erano anche molto secche. Ezechiele 37:3 E mi disse: 'Figliuol d'uomo, queste ossa potrebbero esse rivivere?' E io risposi: 'O Signore, o Eterno, tu il sai'. Ezechiele 37:4 Ed egli mi disse: 'Profetizza su queste ossa, e di' loro: Ossa secche, ascoltate la parola dell'Eterno! Ezechiele 37:5 Cosi dice il Signore, l'Eterno, a queste ossa: Ecco, io faccio entrare in voi lo spirito, e voi rivivrete; Ezechiele 37:6 e mettero' su voi de' muscoli, faro' nascere su voi della carne, vi copriro' di pelle, mettero' in voi lo spirito, e rivivrete; e conoscerete che io sono l'Eterno'. Ezechiele 37:7 E io profetizzai come mi era stato comandato; e come io profetizzavo, si fece un rumore; ed ecco un movimento, e le ossa si accostarono le une alle altre. Ezechiele 37:8 Io guardai, ed ecco venir su d'esse de' muscoli, crescervi della carne, e la pelle ricoprirle; ma non c'era in esse spirito alcuno. Ezechiele 37:9 Allora egli mi disse: 'Profetizza allo spirito, profetizza, figliuol d'uomo, e di' allo spirito: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Vieni dai quattro venti, o spirito, soffia su questi uccisi, e fa' che rivivano!' Ezechiele 37:10 E io profetizzai, com'egli m'aveva comandato; e lo spirito entro' in essi, e tornarono alla vita, e si rizzarono in piedi: erano un esercito grande, grandissimo. Ezechiele 37:11 Ed egli mi disse: 'Figliuol d'uomo, queste ossa sono tutta la casa d'Israele. Ecco, essi dicono: - Le nostre ossa sono secche, la nostra speranza e' perita noi siam perduti! - Ezechiele 37:12 Percio', profetizza e di' loro: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io apriro' i vostri sepolcri, vi trarro' fuori dalle vostre tombe, o popolo mio, e vi ricondurro' nel paese d'Israele. Ezechiele 37:13 E voi conoscerete che io sono l'Eterno, quando apriro' i vostri sepolcri e vi trarro' fuori dalle vostre tombe, o popolo mio! Ezechiele 37:14 E mettero' in voi il mio spirito, e voi tornerete alla vita; vi porro' sul vostro suolo, e conoscerete che io, l'Eterno, ho parlato e ho messo la cosa ad effetto, dice l'Eterno'. Ezechiele 37:15 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 37:16 'E tu, figliuol d'uomo, prenditi un pezzo di legno, e scrivici sopra: - Per Giuda e per i figliuoli d'Israele, che gli sono associati. - Poi prenditi un altro pezzo di legno, e scrivici sopra: - Per Giuseppe, bastone d'Efraim e di tutta la casa d'Israele, che gli e' associata. - Ezechiele 37:17 Poi accostali l'uno all'altro per farne un solo pezzo di legno, in modo che siano uniti nella tua mano. Ezechiele 37:18 E quando i figliuoli del tuo popolo ti parleranno e ti diranno: - Non ci spiegherai tu che cosa vuoi dire con queste cose? - Ezechiele 37:19 tu rispondi loro: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io prendero' il pezzo di legno di Giuseppe ch'e' in mano d'Efraim e le tribu' d'Israele che sono a lui associate, e li uniro' a questo, ch'e' il pezzo di legno di Giuda, e ne faro' un solo legno, in modo che saranno una sola cosa nella mia mano. Ezechiele 37:20 E i legni sui quali tu avrai scritto, li terrai in mano tua, sotto i loro occhi. Ezechiele 37:21 E di' loro: Cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco, io prendero' i figliuoli d'Israele di fra le nazioni dove sono andati, li radunero' da tutte le parti, e li ricondurro' nel loro paese; Ezechiele 37:22 e faro' di loro una stessa nazione, nel paese, sui monti d'Israele; un solo re sara' re di tutti loro; e non saranno piu' due nazioni, e non saranno piu' divisi in due regni. Ezechiele 37:23 E non si contamineranno piu' coi loro idoli, con le loro abominazioni ne' colle loro numerose trasgressioni; io li trarro' fuori da tutti i luoghi dove hanno abitato e dove hanno peccato, e li purifichero'; essi saranno mio popolo, e io saro' loro Dio. Ezechiele 37:24 Il mio servo Davide sara' re sopra loro, ed essi avranno tutti un medesimo pastore; cammineranno secondo le mie prescrizioni, osserveranno le mie leggi, e le metteranno in pratica; Ezechiele 37:25 e abiteranno nel paese che io detti al mio servo Giacobbe, e dove abitarono i vostri padri; vi abiteranno essi, i loro figliuoli e i figliuoli dei loro figliuoli in perpetuo; e il mio servo Davide sara' loro principe in perpetuo. Ezechiele 37:26 E io fermero' con loro un patto di pace: sara' un patto perpetuo con loro; li stabiliro' fermamente, li moltiplichero', e mettero' il mio santuario in mezzo a loro per sempre; Ezechiele 37:27 la mia dimora sara' presso di loro, e io saro' loro Dio, ed essi saranno mio popolo. Ezechiele 37:28 E le nazioni conosceranno che io sono l'Eterno che santifico Israele, quando il mio santuario sara' per sempre in mezzo ad essi. Profezia contro Gog Ezechiele 38:1 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Ezechiele 38:2 'Figliuol d'uomo, volgi la tua faccia verso Gog del paese di Magog, principe sovrano di Mescec e di Tubal, e profetizza contro di lui, e di': Ezechiele 38:3 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Eccomi da te, o Gog, principe sovrano di Mescec e di Tubal! Ezechiele 38:4 Io ti menero' via, ti mettero' degli uncini nelle mascelle e ti trarro' fuori, te e tutto il tuo esercito, cavalli e cavalieri, tutti quanti vestiti pomposamente, gran moltitudine con targhe e scudi, tutti maneggianti la spada; Ezechiele 38:5 e con loro Persiani, Etiopi e gente di Put, tutti con scudi ed elmi. Ezechiele 38:6 Gomer e tutte le sue schiere, la casa di Togarma dell'estremita' del settentrione e tutte le sue schiere, de' popoli numerosi saranno con te. Ezechiele 38:7 Mettiti in ordine, prepa'rati, tu con tutte le tue moltitudini che s'adunano attorno a te, e sii tu per essi colui al quale si ubbidisce. Ezechiele 38:8 Dopo molti giorni tu riceverai l'ordine; negli ultimi anni verrai contro il paese sottratto alla spada, contro la nazione raccolta di fra molti popoli sui monti d'Israele, che sono stati per tanto tempo deserti; ma, tratta fuori di fra i popoli, essa abitera' tutta quanta al sicuro. Ezechiele 38:9 Tu salirai, verrai come un uragano, sarai come una nuvola che sta per coprire il paese, tu con tutte le tue schiere e coi popoli numerosi che son teco. Ezechiele 38:10 Cosi parla il Signore, l'Eterno: In quel giorno, de' pensieri ti sorgeranno in cuore, e concepirai un malvagio disegno. Ezechiele 38:11 Dirai: - Io saliro' contro questo paese di villaggi aperti; piombero' su questa gente che vive tranquilla ed abita al sicuro, che dimora tutta in luoghi senza mura, e non ha ne' sbarre ne' porte. Ezechiele 38:12 Verrai per far bottino e predare, per stendere la tua mano contro queste ruine ora ripopolate, contro questo popolo raccolto di fra le nazioni, che s'e' procurato bestiame e facolta', e dimora sulle alture del paese. Ezechiele 38:13 Sceba, Dedan, i mercanti di Tarsis e tutti i suoi leoncelli ti diranno: - Vieni tu per far bottino? Hai tu adunato la tua moltitudine per predare, per portar via l'argento e l'oro, per pigliare bestiame e beni, per fare un gran bottino? - Ezechiele 38:14 Percio', figliuol d'uomo, profetizza, e di' a Gog: Cosi parla il Signore, l'Eterno: In quel giorno, quando il mio popolo d'Israele dimorera' al sicuro, tu lo saprai; Ezechiele 38:15 e verrai dal luogo dove stai, dall'estremita' del settentrione, tu con de' popoli numerosi teco, tutti quanti a cavallo, una grande moltitudine, un potente esercito; Ezechiele 38:16 e salirai contro il mio popolo d'Israele, come una nuvola che sta per coprire il paese. Questo avverra' alla fine de' giorni: io ti condurro' contro il mio paese affinche' le nazioni mi conoscano, quand'io mi santifichero' in te sotto gli occhi di loro, o Gog! Ezechiele 38:17 Cosi parla il Signore, l'Eterno: non sei tu quello del quale io parlai ai tempi antichi mediante i miei servi, i profeti d'Israele, i quali profetarono allora per degli anni che io ti farei venire contro di loro? Ezechiele 38:18 In quel giorno, nel giorno che Gog verra' contro la terra d'Israele, dice il Signore, l'Eterno, il mio furore mi montera' nelle narici; Ezechiele 38:19 e nella mia gelosia, e nel fuoco della mia ira, io lo dico, certo, in quel giorno, vi sara' un gran commovimento nel paese d'Israele: Ezechiele 38:20 i pesci del mare, gli uccelli del cielo, le bestie de' campi, tutti i rettili che strisciano sul suolo e tutti gli uomini che sono sulla faccia della terra, tremeranno alla mia presenza; i monti saranno rovesciati, le balze crolleranno, e tutte le mura cadranno al suolo. Ezechiele 38:21 Io chiamero' contro di lui la spada su tutti i miei monti, dice il Signore, l'Eterno; la spada d'ognuno si volgera' contro il suo fratello. Ezechiele 38:22 E verro' in giudizio contro di lui, con la peste e col sangue; e faro' piovere torrenti di pioggia e grandine, e fuoco e zolfo su lui, sulle sue schiere e sui popoli numerosi che saranno con lui. Ezechiele 38:23 Cosi mi magnifichero' e mi santifichero' e mi faro' conoscere agli occhi di molte nazioni, ed esse sapranno che io sono l'Eterno. Ezechiele 39:1 E tu, figliuol d'uomo, profetizza contro Gog, e di': Cosi parla il Signore, l'Eterno: Eccomi da te, o Gog, principe sovrano di Mescec e di Tubal! Ezechiele 39:2 Io ti menero' via, ti spingero' innanzi, ti faro' salire dalle estremita' del settentrione e ti condurro' sui monti d'Israele; Ezechiele 39:3 buttero' giu' l'arco dalla tua mano sinistra, e ti faro' cadere le frecce dalla destra. Ezechiele 39:4 Tu cadrai sui monti d'Israele, tu con tutte le tue schiere e coi popoli che saranno teco; ti daro' in pasto agli uccelli rapaci, agli uccelli d'ogni specie, e alle bestie de' campi. Ezechiele 39:5 Tu cadrai sulla faccia de' campi, poiche' io ho parlato, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 39:6 E mandero' il fuoco su Magog e su quelli che abitano sicuri nelle isole; e conosceranno che io sono l'Eterno. Ezechiele 39:7 E faro' conoscere il mio nome santo in mezzo al mio popolo d'Israele, e non lascero' piu' profanare il mio nome santo; e le nazioni conosceranno che io sono l'Eterno, il Santo in Israele. Ezechiele 39:8 Ecco, la cosa sta per avvenire, si effettuera', dice il Signore, l'Eterno; questo e' il giorno di cui io ho parlato. Ezechiele 39:9 E gli abitanti delle citta' d'Israele usciranno e faranno de' fuochi, bruciando armi, scudi, targhe, archi, frecce, picche e lance; e ne faranno del fuoco per sette anni; Ezechiele 39:10 non porteranno legna dai campi, e non ne taglieranno nelle foreste; giacche' faran del fuoco con quelle armi; e spoglieranno quelli che li spogliavano, e prederanno quelli che li predavano, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 39:11 In quel giorno, io daro' a Gog un luogo che gli servira' di sepoltura in Israele, la Valle de' viandanti, a oriente del mare; e quel sepolcro chiudera' la via ai viandanti; quivi sara' sepolto Gog con tutta la sua moltitudine; e quel luogo sara' chiamato la Valle d'Hamon-Gog. Ezechiele 39:12 La casa d'Israele li sotterrera' per purificare il paese; e cio' durera' sette mesi. Ezechiele 39:13 Tutto il popolo del paese li sotterrera'; e per questo ei salira' in fama il giorno in cui mi glorifichero', dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 39:14 E metteranno da parte degli uomini i quali percorreranno del continuo il paese a sotterrare, con l'aiuto de' viandanti, i corpi che saran rimasti sul suolo del paese, per purificarlo; alla fine dei sette mesi faranno questa ricerca. Ezechiele 39:15 E quando i viandanti passeranno per il paese, chiunque di loro vedra' delle ossa umane, rizzera' li vicino un segnale, finche' i seppellitori non le abbiano sotterrate nella Valle di Hamon-Gog. Ezechiele 39:16 E Hamonah sara' pure il nome d'una citta'. E cosi purificheranno il paese. Ezechiele 39:17 E tu, figliuol d'uomo, cosi parla il Signore, l'Eterno: Di' agli uccelli d'ogni specie e a tutte le bestie dei campi: Riunitevi, e venite! Raccoglietevi da tutte le parti attorno al banchetto del sacrificio che sto per immolare per voi, del gran sacrificio sui monti d'Israele! Voi mangerete carne e berrete sangue. Ezechiele 39:18 Mangerete carne di prodi e berrete sangue di principi della terra: montoni, agnelli, capri, giovenchi, tutti quanti ingrassati in Basan. Ezechiele 39:19 Mangerete del grasso a sazieta', e berrete del sangue fino a inebriarvi, al banchetto del sacrificio che io immolero' per voi; Ezechiele 39:20 e alla mia mensa sarete saziati di carne di cavalli e di bestie da tiro, di prodi e di guerrieri d'ogni sorta, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 39:21 E io manifestero' la mia gloria fra le nazioni, e tutte le nazioni vedranno il giudizio che io eseguiro', e la mia mano che mettero' su loro. Ezechiele 39:22 E da quel giorno in poi la casa d'Israele conoscera' che io sono l'Eterno, il suo Dio; Ezechiele 39:23 e le nazioni conosceranno che la casa d'Israele e' stata menata in cattivita' a motivo della sua iniquita', perche' m'era stata infedele; ond'io ho nascosto a loro la mia faccia, e li ho dati in mano de' loro nemici; e tutti quanti sono caduti per la spada. Ezechiele 39:24 Io li ho trattati secondo la loro impurita' e secondo le loro trasgressioni, e ho nascosto loro la mia faccia. Ezechiele 39:25 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Ora io faro' tornare Giacobbe dalla cattivita', e avro' pieta' di tutta la casa d'Israele, e saro' geloso del mio santo nome. Ezechiele 39:26 Ed essi avran finito di portare il loro obbrobrio e la pena di tutte le infedelta' che hanno commesse contro di me, quando dimoreranno al sicuro nel loro paese, e non vi sara' piu' alcuno che li spaventi; Ezechiele 39:27 quando li ricondurro' di fra i popoli e li raccogliero' dai paesi de' loro nemici, e mi santifichero' in loro in presenza di molte nazioni; Ezechiele 39:28 ed essi conosceranno che io sono l'Eterno, il loro Dio, quando, dopo averli fatti andare in cattivita' fra le nazioni, li avro' raccolti nel loro paese; e non lascero' la' piu' alcuno d'essi; Ezechiele 39:29 e non nascondero' piu' loro la mia faccia, perche' avro' sparso il mio spirito sulla casa d'Israele, dice il Signore, l'Eterno'. La visione della nuova Gerusalemme. Il nuovo tempio Ezechiele 40:1 L'anno venticinquesimo della nostra cattivita', al principio dell'anno, il decimo giorno del mese, quattordici anni dopo la presa della citta', in quello stesso giorno, la mano dell'Eterno fu sopra me, ed egli mi trasporto' nel paese d'Israele. Ezechiele 40:2 In una visione divina mi trasporto' la', e mi poso' sopra un monte altissimo, sul quale stava, dal lato di mezzogiorno, come la costruzione di una citta'. Ezechiele 40:3 Egli mi meno' la', ed ecco che v'era un uomo, il cui aspetto era come aspetto di rame; aveva in mano una corda di lino e una canna da misurare, e stava in pie' sulla porta. Ezechiele 40:4 E quell'uomo mi disse: 'Figliuol d'uomo, apri gli occhi e guarda, porgi l'orecchio e ascolta, e poni mente a tutte le cose che io ti mostrero'; poiche' tu sei stato menato qua perche' io te le mostri. Riferisci alla casa d'Israele tutto quello che vedrai'. Ezechiele 40:5 Ed ecco un muro esterno circondava la casa d'ogn'intorno. L'uomo aveva in mano una canna da misurare, lunga sei cubiti, ogni cubito d'un cubito e un palmo. Egli misuro' la larghezza del muro, ed era una canna; l'altezza, ed era una canna. Ezechiele 40:6 Poi venne alla porta che guardava verso oriente, ne sali la gradinata, e misuro' la soglia della porta, ch'era della larghezza d'una canna: questa prima soglia aveva la larghezza d'una canna. Ezechiele 40:7 Ogni camera di guardia aveva una canna di lunghezza, e una canna di larghezza. Fra le camere era uno spazio di cinque cubiti. La soglia della porta verso il vestibolo della porta, dal lato della casa, era d'una canna. Ezechiele 40:8 Misuro' il vestibolo della porta dal lato della casa, ed era una canna. Ezechiele 40:9 Misuro' il vestibolo della porta, ed era otto cubiti; i suoi pilastri, ed erano due cubiti. Il vestibolo della porta era dal lato della casa. Ezechiele 40:10 Le camere di guardia della porta orientale erano tre da un lato e tre dall'altro; tutte e tre avevano la stessa misura; e i pilastri, da ogni lato, avevano pure la stessa misura. Ezechiele 40:11 Misuro' la larghezza dell'apertura della porta, ed era dieci cubiti; e la lunghezza della porta, ed era tredici cubiti. Ezechiele 40:12 E davanti alle camere c'era una chiusura d'un cubito da un lato, e una chiusura d'un cubito dall'altro; e ogni camera aveva sei cubiti da un lato, e sei dall'altro. Ezechiele 40:13 E misuro' la porta dal tetto d'una delle camere al tetto dell'altra; e c'era una larghezza di venticinque cubiti, da porta a porta. Ezechiele 40:14 Conto' sessanta cubiti per i pilastri, e dopo i pilastri veniva il cortile tutt'attorno alle porte. Ezechiele 40:15 Lo spazio fra la porta d'ingresso e il vestibolo della porta interna era di cinquanta cubiti. Ezechiele 40:16 E c'erano delle finestre, con delle grate, alle camere e ai loro pilastri, verso l'interno della porta, tutt'all'intorno; lo stesso agli archi; cosi c'erano delle finestre tutt'all'intorno, verso l'interno; e sopra i pilastri c'erano delle palme. Ezechiele 40:17 Poi mi meno' nel cortile esterno, ed ecco c'erano delle camere, e un lastrico tutt'all'intorno del cortile: trenta camere davano su quel lastrico. Ezechiele 40:18 Il lastrico era allato alle porte, e corrispondeva alla lunghezza delle porte; era il lastrico inferiore. Ezechiele 40:19 Poi misuro' la larghezza, dal davanti della porta inferiore fino alla cinta del cortile interno: cento cubiti a oriente e a settentrione. Ezechiele 40:20 Misuro' la lunghezza e la larghezza della porta settentrionale del cortile esterno; Ezechiele 40:21 le sue camere di guardia erano tre di qua e tre di la'; i suoi pilastri e i suoi archi avevano la stessa misura della prima porta: cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque di larghezza. Ezechiele 40:22 Le sue finestre, i suoi archi, le sue palme avevano la stessa misura della porta orientale; vi si saliva per sette gradini, davanti ai quali stavano i suoi archi. Ezechiele 40:23 Al cortile interno c'era una porta difaccia alla porta settentrionale e difaccia alla porta orientale; ed egli misuro' da porta a porta: cento cubiti. Ezechiele 40:24 Poi mi meno' verso mezzogiorno, ed ecco una porta che guardava a mezzogiorno; egli ne misuro' i pilastri e gli archi, che avevano le stesse dimensioni. Ezechiele 40:25 Questa porta e i suoi archi avevano delle finestre tutt'all'intorno, come le altre finestre: cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza. Ezechiele 40:26 Vi si saliva per sette gradini, davanti ai quali stavano gli archi; ed essa aveva le sue palme, una di qua e una di la' sopra i suoi pilastri. Ezechiele 40:27 E il cortile interno aveva una porta dal lato di mezzogiorno; ed egli misuro' da porta a porta, in direzione di mezzogiorno, cento cubiti. Ezechiele 40:28 Poi mi meno' nel cortile interno per la porta di mezzogiorno, e misuro' la porta di mezzogiorno, che aveva quelle stesse dimensioni. Ezechiele 40:29 Le sue camere di guardia, i suoi pilastri e i suoi archi avevano le stesse dimensioni. Questa porta e i suoi archi avevano delle finestre tutt'all'intorno; aveva cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque di larghezza. Ezechiele 40:30 E c'erano tutt'all'intorno degli archi di venticinque cubiti di lunghezza e di cinque cubiti di larghezza. Ezechiele 40:31 Gli archi della porta erano dal lato del cortile esterno, c'erano delle palme sui suoi pilastri, e vi si saliva per otto gradini. Ezechiele 40:32 Poi mi meno' nel cortile interno per la porta orientale, e misuro' la porta, che aveva le stesse dimensioni. Ezechiele 40:33 Le sue camere, i suoi pilastri e i suoi archi avevano quelle stesse dimensioni. Questa porta e i suoi archi avevano tutt'all'intorno delle finestre; aveva cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza. Ezechiele 40:34 Gli archi della porta erano dal lato del cortile esterno, c'erano delle palme sui suoi pilastri di qua e di la' e vi si saliva per otto gradini. Ezechiele 40:35 E mi meno' alla porta settentrionale; la misuro', e aveva le stesse dimensioni; Ezechiele 40:36 cosi delle sue camere, de' suoi pilastri e de' suoi archi; e c'erano delle finestre tutt'all'intorno, e aveva cinquanta cubiti di lunghezza e venticinque cubiti di larghezza. Ezechiele 40:37 I pilastri della porta erano dal lato del cortile esterno, c'erano delle palme sui suoi pilastri di qua e di la', e vi si saliva per otto gradini. Ezechiele 40:38 E c'era una camera con l'ingresso vicino ai pilastri delle porte; quivi si lavavano gli olocausti. Ezechiele 40:39 E nel vestibolo delle porte c'erano due tavole di qua e due tavole di la' per scannarvi su gli olocausti, i sacrifizi per il peccato e per la colpa. Ezechiele 40:40 E a uno de' lati esterni, a settentrione di chi saliva all'ingresso della porta, c'erano due tavole; e dall'altro lato, verso il vestibolo della porta, c'erano due tavole. Ezechiele 40:41 Cosi c'erano quattro tavole di qua e quattro tavole di la', ai lati della porta: in tutto otto tavole, per scannarvi su i sacrifizi. Ezechiele 40:42 C'erano ancora, per gli olocausti, quattro tavole di pietra tagliata, lunghe un cubito e mezzo, larghe un cubito e mezzo e alte un cubito, per porvi su gli strumenti coi quali si scannavano gli olocausti e gli altri sacrifizi. Ezechiele 40:43 E degli uncini d'un palmo eran fissati nella casa tutt'all'intorno; e sulle tavole doveva esser messa la carne delle offerte. Ezechiele 40:44 E fuori dalla porta interna c'erano due camere, nel cortile interno: una era allato alla porta settentrionale, e guardava a mezzogiorno; l'altra era allato alla porta meridionale, e guardava a settentrione. Ezechiele 40:45 Ed egli mi disse: 'Questa camera che guarda verso mezzogiorno e' per i sacerdoti che sono incaricati del servizio della casa; Ezechiele 40:46 e la camera che guarda verso settentrione e' per i sacerdoti incaricati del servizio dell'altare; i figliuoli di Tsadok son quelli che, tra i figliuoli di Levi, s'accostano all'Eterno per fare il suo servizio'. Ezechiele 40:47 Ed egli misuro' il cortile, che era quadrato, e aveva cento cubiti di lunghezza, e cento cubiti di larghezza; e l'altare stava davanti alla casa. Ezechiele 40:48 Poi mi meno' nel vestibolo della casa, e misuro' i pilastri del vestibolo: cinque cubiti di qua e cinque di la'; la larghezza della porta era di tre cubiti di qua e di tre di la'. Ezechiele 40:49 La lunghezza del vestibolo era di venti cubiti; e la larghezza, di undici cubiti; vi si saliva per de' gradini; e presso ai pilastri c'erano delle colonne, una di qua e una di la'. Il tempio e il santuario Ezechiele 41:1 Poi mi condusse nel tempio, e misuro' i pilastri: sei cubiti di larghezza da un lato e sei cubiti di larghezza dall'altro, larghezza della tenda. Ezechiele 41:2 La larghezza dell'ingresso era di dieci cubiti; le pareti laterali dell'ingresso avevano cinque cubiti da un lato e cinque cubiti dall'altro. Egli misuro' la lunghezza del tempio: quaranta cubiti, e venti cubiti di larghezza. Ezechiele 41:3 Poi entro' dentro, e misuro' i pilastri dell'ingresso: due cubiti; e l'ingresso: sei cubiti; e la larghezza dell'ingresso: sette cubiti. Ezechiele 41:4 E misuro' una lunghezza di venti cubiti e una larghezza di venti cubiti in fondo al tempio; e mi disse: 'Questo e' il luogo santissimo'. Ezechiele 41:5 Poi misuro' il muro della casa: sei cubiti; e la larghezza delle camere laterali tutt'attorno alla casa: quattro cubiti. Ezechiele 41:6 Le camere laterali erano una accanto all'altra, in numero di trenta, e c'eran tre piani; stavano in un muro, costruito per queste camere tutt'attorno alla casa, perche' fossero appoggiate senz'appoggiarsi al muro della casa. Ezechiele 41:7 E le camere occupavano maggiore spazio man mano che si saliva di piano in piano, poiche' la casa aveva una scala circolare a ogni piano tutt'attorno alla casa; percio' questa parte della casa si allargava a ogni piano, e si saliva dal piano inferiore al superiore per quello di mezzo. Ezechiele 41:8 E io vidi pure che la casa tutta intorno stava sopra un piano elevato; cosi le camere laterali avevano un fondamento: una buona canna, e sei cubiti fino all'angolo. Ezechiele 41:9 La larghezza del muro esterno delle camere laterali era di cinque cubiti; Ezechiele 41:10 e lo spazio libero intorno alle camere laterali della casa e fino alle stanze attorno alla casa aveva una larghezza di venti cubiti tutt'attorno. Ezechiele 41:11 Le porte delle camere laterali davano sullo spazio libero: una porta a settentrione, una porta a mezzogiorno; e la larghezza dello spazio libero era di cinque cubiti tutt'all'intorno. Ezechiele 41:12 L'edifizio ch'era davanti allo spazio vuoto dal lato d'occidente aveva settanta cubiti di larghezza, il muro dell'edifizio aveva cinque cubiti di spessore tutt'attorno, e una lunghezza di novanta cubiti. Ezechiele 41:13 Poi misuro' la casa, che aveva cento cubiti di lunghezza. Lo spazio vuoto, l'edifizio e i suoi muri avevano una lunghezza di cento cubiti. Ezechiele 41:14 La larghezza della facciata della casa e dello spazio vuoto dal lato d'oriente era di cento cubiti. Ezechiele 41:15 Egli misuro' la lunghezza dell'edifizio davanti allo spazio vuoto, sul di dietro, e le sue gallerie da ogni lato: cento cubiti. L'interno del tempio, i vestiboli che davano sul cortile, Ezechiele 41:16 gli stipiti, le finestre a grata, le gallerie tutt'attorno ai tre piani erano ricoperti, all'altezza degli stipiti, di legno tutt'attorno. Dall'impiantito fino alle finestre (le finestre erano sbarrate), Ezechiele 41:17 fino al disopra della porta, l'interno della casa, l'esterno, e tutte le pareti tutt'attorno, all'interno e all'esterno, tutto era fatto secondo precise misure. Ezechiele 41:18 E v'erano degli ornamenti di cherubini e di palme, una palma fra cherubino e cherubino, Ezechiele 41:19 e ogni cherubino aveva due facce: una faccia d'uomo, vo'lta verso la palma da un lato, e una faccia di leone vo'lta verso l'altra palma, dall'altro lato. E ve n'era per tutta la casa, tutt'attorno. Ezechiele 41:20 Dall'impiantito fino al disopra della porta c'erano dei cherubini e delle palme; cosi pure sul muro del tempio. Ezechiele 41:21 Gli stipiti del tempio erano quadrati, e la facciata del santuario aveva lo stesso aspetto. Ezechiele 41:22 L'altare era di legno, alto tre cubiti, lungo due cubiti; aveva degli angoli; e le sue pareti, per tutta la lunghezza, erano di legno. L'uomo mi disse: 'Questa e' la tavola che sta davanti all'Eterno'. Ezechiele 41:23 Il tempio e il santuario avevano due porte; Ezechiele 41:24 e ogni porta aveva due battenti; due battenti che si piegavano in due pezzi: due pezzi per ogni battente. Ezechiele 41:25 E su d'esse, sulle porte del tempio, erano scolpiti dei cherubini e delle palme, come quelli sulle pareti. E sulla facciata del vestibolo, all'esterno, c'era una tettoia di legno. Ezechiele 41:26 E c'erano delle finestre a grata e delle palme, da ogni lato, alle pareti laterali del vestibolo, alle camere laterali della casa e alle tettoie. Le camere del cortile interno Ezechiele 42:1 Poi egli mi meno' fuori verso il cortile esterno dal lato di settentrione, e mi condusse nelle camere che si trovavano davanti allo spazio vuoto, e di fronte all'edifizio verso settentrione. Ezechiele 42:2 Sulla facciata, dov'era la porta settentrionale, la lunghezza era di cento cubiti, e la larghezza era di cinquanta cubiti: Ezechiele 42:3 dirimpetto ai venti cubiti del cortile interno, e dirimpetto al lastrico del cortile esterno, dove si trovavano tre gallerie a tre piani. Ezechiele 42:4 Davanti alle camere c'era un corridoio largo dieci cubiti; e per andare nell'interno c'era un passaggio d'un cubito; e le loro porte guardavano a settentrione. Ezechiele 42:5 Le camere superiori erano piu' strette di quelle inferiori e di quelle del centro dell'edifizio, perche' le loro gallerie toglievano dello spazio. Ezechiele 42:6 Poiche' esse erano a tre piani, e non avevano colonne come le colonne dei cortili; percio' a partire dal suolo, le camere superiori erano piu' strette di quelle in basso, e di quelle del centro. Ezechiele 42:7 Il muro esterno, parallelo alle camere dal lato del cortile esterno, difaccia alle camere, aveva cinquanta cubiti di lunghezza; Ezechiele 42:8 poiche' la lunghezza delle camere, dal lato del cortile esterno, era di cinquanta cubiti, mentre dal lato della facciata del tempio era di cento cubiti. Ezechiele 42:9 In basso a queste camere c'era un ingresso dal lato d'oriente per chi v'entrava dal cortile esterno. Ezechiele 42:10 Nella larghezza del muro del cortile, in direzione d'oriente, difaccia allo spazio vuoto e difaccia all'edifizio, c'erano delle camere; Ezechiele 42:11 e, davanti a queste, c'era un corridoio come quello delle camere di settentrione; la loro lunghezza e la loro larghezza erano come la lunghezza e la larghezza di quelle, e cosi tutte le loro uscite, le loro disposizioni e le loro porte. Ezechiele 42:12 Cosi erano anche le porte delle camere di mezzogiorno; c'era parimente una porta in capo al corridoio: al corridoio che si trovava proprio davanti al muro, dal lato d'oriente di chi v'entrava. Ezechiele 42:13 Ed egli mi disse: 'Le camere di settentrione e le camere di mezzogiorno che stanno difaccia allo spazio vuoto, sono le camere sante, dove i sacerdoti che s'accostano all'Eterno mangeranno le cose santissime; quivi deporranno le cose santissime, le oblazioni e le vittime per il peccato e per la colpa; poiche' quel luogo e' santo. Ezechiele 42:14 Quando i sacerdoti saranno entrati, non usciranno dal luogo santo per andare nel cortile esterno, senz'aver prima deposti quivi i paramenti coi quali fanno il servizio, perche' questi paramenti sono santi; indosseranno altre vesti, poi potranno accostarsi alla parte che e' riservata al popolo'. Dimensioni del recinto Ezechiele 42:15 Quando ebbe finito di misurare cosi l'interno della casa, egli mi meno' fuori per la porta ch'era al lato d'oriente e misuro' il recinto tutt'attorno. Ezechiele 42:16 Misuro' il lato orientale con la canna da misurare: cinquecento cubiti della canna da misurare, tutto attorno. Ezechiele 42:17 Misuro' il lato settentrionale: cinquecento cubiti della canna da misurare, tutt'attorno. Ezechiele 42:18 Misuro' il lato meridionale con la canna da misurare: cinquecento cubiti. Ezechiele 42:19 Si volse al lato occidentale, e misuro': cinquecento cubiti della canna da misurare. Ezechiele 42:20 Misuro' dai quattro lati il muro che formava il recinto: tutt'attorno la lunghezza era di cinquecento, e la larghezza di cinquecento; il muro faceva la separazione fra il sacro e il profano. La gloria dell'Eterno nel nuovo tempio Ezechiele 43:1 Poi mi condusse alla porta, alla porta che guardava a oriente. Ezechiele 43:2 Ed ecco, la gloria dell'Iddio d'Israele veniva dal lato d'oriente. La sua voce era come il rumore di grandi acque, e la terra risplendeva della sua gloria. Ezechiele 43:3 La visione ch'io n'ebbi era simile a quella ch'io ebbi quando venni per distruggere la citta'; e queste visioni erano simili a quella che avevo avuta presso il fiume Kebar; e io caddi sulla mia faccia. Ezechiele 43:4 E la gloria dell'Eterno entro' nella casa per la via della porta che guardava a oriente. Ezechiele 43:5 Lo spirito mi levo' in alto, e mi meno' nel cortile interno; ed ecco, la gloria dell'Eterno riempiva la casa. Ezechiele 43:6 Ed io udii qualcuno che mi parlava dalla casa, e un uomo era in piedi presso di me. Ezechiele 43:7 Egli mi disse: 'Figliuol d'uomo, questo e' il luogo del mio trono, e il luogo dove posero' la pianta dei miei piedi; io vi abitero' in perpetuo in mezzo ai figliuoli d'Israele; e la casa d'Israele e i suoi re non contamineranno piu' il mio santo nome con le loro prostituzioni e con le carogne dei loro re sui loro alti luoghi, Ezechiele 43:8 come facevano quando mettevano la loro soglia presso la mia soglia, i loro stipiti presso i miei stipiti, talche' non c'era che una parete fra me e loro. Essi contaminavano cosi il mio santo nome con le abominazioni che commettevano; ond'io li consumai, nella mia ira. Ezechiele 43:9 Ora allontaneranno da me le loro prostituzioni e le carogne dei loro re, e io abitero' in mezzo a loro in perpetuo. Ezechiele 43:10 E tu, figliuol d'uomo, mostra questa casa alla casa d'Israele, e si vergognino delle loro iniquita'. Ezechiele 43:11 Ne misurino il piano, e se si vergognano di tutto quello che hanno fatto, fa' loro conoscere la forma di questa casa, la sua disposizione, le sue uscite e i suoi ingressi, tutti i suoi disegni e tutti i suoi regolamenti, tutti i suoi riti e tutte le sue leggi; mettili per iscritto sotto ai loro occhi affinche' osservino tutti i suoi riti e tutti i suoi regolamenti, e li mettano in pratica. Ezechiele 43:12 Tal e' la legge della casa. Sulla sommita' del monte, tutto lo spazio che deve occupare tutt'attorno sara' santissimo. Ecco, tal e' la legge della casa. L'altare degli olocausti Ezechiele 43:13 E queste sono le misure dell'altare, in cubiti, de' quali ogni cubito e' un cubito e un palmo. La base ha un cubito d'altezza e un cubito di larghezza; l'orlo che termina tutto il suo contorno, una spanna di larghezza; tale, il sostegno dell'altare. Ezechiele 43:14 Dalla base, sul suolo, fino al gradino inferiore, due cubiti, e un cubito di larghezza; dal piccolo gradino fino al gran gradino, quattro cubiti, e un cubito di larghezza. Ezechiele 43:15 La parte superiore dell'altare ha quattro cubiti d'altezza: e dal fornello dell'altare s'elevano quattro corni; Ezechiele 43:16 il fornello dell'altare ha dodici cubiti di lunghezza e dodici cubiti di larghezza, e forma un quadrato perfetto. Ezechiele 43:17 Il gradino ha dai quattro lati quattordici cubiti di lunghezza e quattordici cubiti di larghezza; e l'orlo che termina il suo contorno ha un mezzo cubito; la base ha tutt'attorno un cubito, e i suoi scalini son vo'lti verso oriente'. Ezechiele 43:18 Ed egli mi disse: 'Figliuol d'uomo, cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco i regolamenti dell'altare per il giorno che sara' costruito per offrirvi su l'olocausto e per farvi l'aspersione del sangue. Ezechiele 43:19 Ai sacerdoti levitici che sono della stirpe di Tsadok, i quali s'accostano a me per servirmi, dice il Signore, l'Eterno, darai un giovenco per un sacrifizio per il peccato. Ezechiele 43:20 E prenderai del suo sangue, e ne metterai sopra i quattro corni dell'altare e ai quattro angoli dei gradini e sull'orlo tutt'attorno, e purificherai cosi l'altare e farai l'espiazione per esso. Ezechiele 43:21 E prenderai il giovenco del sacrifizio per il peccato, e lo si brucera' in un luogo designato della casa, fuori del santuario. Ezechiele 43:22 E il secondo giorno offrirai come sacrifizio per il peccato un capro senza difetto, e con esso si purifichera' l'altare come lo si e' purificato col giovenco. Ezechiele 43:23 Quando avrai finito di fare quella purificazione, offrirai un giovenco senza difetto, e un capro del gregge, senza difetto. Ezechiele 43:24 Li presenterai davanti all'Eterno; e i sacerdoti vi getteranno su del sale, e li offriranno in olocausto all'Eterno. Ezechiele 43:25 Per sette giorni offrirai ogni giorno un capro, come sacrifizio per il peccato; e s'offrira' pure un giovenco e un montone del gregge, senza difetto. Ezechiele 43:26 Per sette giorni si fara' l'espiazione per l'altare, lo si purifichera', e lo si consacrera'. Ezechiele 43:27 E quando que' giorni saranno compiuti, l'ottavo giorno e in se'guito, i sacerdoti offriranno sull'altare i vostri olocausti e i vostri sacrifizi d'azione di grazie; e io vi gradiro', dice il Signore, l'Eterno'. Il personale del santuario Ezechiele 44:1 Poi egli mi ricondusse verso la porta esterna del santuario, che guarda a oriente. Essa era chiusa. Ezechiele 44:2 E l'Eterno mi disse: 'Questa porta sara' chiusa; essa non s'aprira', e nessuno entrera' per essa, poiche' per essa e' entrato l'Eterno, l'Iddio d'Israele; percio' rimarra' chiusa. Ezechiele 44:3 Quanto al principe, siccome e' principe, egli potra' sedervi per mangiare il pane davanti all'Eterno; egli entrera' per la via del vestibolo della porta, e uscira' per la medesima via'. Ezechiele 44:4 Poi mi meno' davanti alla casa per la via della porta settentrionale. Io guardai, ed ecco, la gloria dell'Eterno riempiva la casa dell'Eterno; e io caddi sulla mia faccia. Ezechiele 44:5 E l'Eterno mi disse: 'Figliuol d'uomo, sta' bene attento, apri gli occhi per guardare e gli orecchi per udire tutto quello che ti diro' circa tutti i regolamenti della casa dell'Eterno e tutte le sue leggi; e considera attentamente l'ingresso della casa, e tutti gli egressi del santuario. Ezechiele 44:6 E di' a questi ribelli, alla casa d'Israele: Cosi parla il Signore, l'Eterno: O casa d'Israele, bastano tutte le vostre abominazioni! Ezechiele 44:7 Avete fatto entrare degli stranieri, incirconcisi di cuore e incirconcisi di carne, perche' stessero nel mio santuario a profanare la mia casa, quando offrivate il mio pane, il grasso e il sangue, violando cosi il mio patto con tutte le vostre abominazioni. Ezechiele 44:8 Voi non avete serbato l'incarico che avevate delle mie cose sante; ma ne avete fatti custodi quegli stranieri, nel mio santuario, a vostro pro. Ezechiele 44:9 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Nessun straniero incirconciso di cuore, e incirconciso di carne, entrera' nel mio santuario: nessuno degli stranieri che saranno in mezzo ai figliuoli d'Israele. Ezechiele 44:10 Inoltre, i Leviti che si sono allontanati da me quando Israele si sviava, e si sono sviati da me per seguire i loro idoli, porteranno la pena della loro iniquita'; Ezechiele 44:11 e saranno nel mio santuario come de' servi, con l'incarico di guardare le porte della casa; e faranno il servizio della casa; scanneranno per il popolo le vittime degli olocausti e degli altri sacrifizi, e si terranno davanti a lui per essere al tuo servizio. Ezechiele 44:12 Siccome han servito il popolo davanti agl'idoli suoi e sono stati per la casa d'Israele un'occasione di caduta nell'iniquita', io alzo la mia mano contro di loro, dice il Signore, l'Eterno, giurando ch'essi porteranno la pena della loro iniquita'. Ezechiele 44:13 E non s'accosteranno piu' a me per esercitare il sacerdozio, e non s'accosteranno ad alcuna delle mie cose sante, alle cose che sono santissime; ma porteranno il loro obbrobrio, e la pena delle abominazioni che hanno commesse; Ezechiele 44:14 ne faro' de' guardiani della casa, incaricati di tutto il servigio d'essa e di tutto cio' che vi si deve fare. Ezechiele 44:15 Ma i sacerdoti Leviti, figliuoli di Tsadok, i quali hanno serbato l'incarico che avevano del mio santuario quando i figliuoli d'Israele si sviavano da me, saranno quelli che si accosteranno a me per fare il mio servizio, e che si terranno davanti a me per offrirmi il grasso e il sangue, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 44:16 Essi entreranno nel mio santuario, essi s'accosteranno alla mia tavola per servirmi, e compiranno tutto il mio servizio. Ezechiele 44:17 E quando entreranno per le porte del cortile interno, indosseranno vesti di lino; non avranno addosso lana di sorta, quando faranno il servizio alle porte del cortile interno e nella casa. Ezechiele 44:18 Avranno in capo delle tiare di lino, e delle brache di lino ai fianchi; non si cingeranno con cio' che fa sudare. Ezechiele 44:19 Ma quando usciranno per andare nel cortile esterno, nel cortile esterno verso il popolo, si toglieranno i paramenti coi quali avranno fatto il servizio, e li deporranno nelle camere del santuario; e indosseranno altre vesti, per non santificare il popolo con i loro paramenti. Ezechiele 44:20 Non si raderanno il capo, e non si lasceranno crescere i capelli; ma porteranno i capelli corti. Ezechiele 44:21 Nessun sacerdote berra' vino, quand'entrera' nel cortile interno. Ezechiele 44:22 Non prenderanno per moglie ne' una vedova, ne' una donna ripudiata, ma prenderanno delle vergini della progenie della casa d'Israele; potranno pero' prendere delle vedove, che sian vedove di sacerdoti. Ezechiele 44:23 Insegneranno al mio popolo a distinguere fra il sacro e il profano, e gli faranno conoscere la differenza tra cio' ch'e' impuro e cio' ch'e' puro. Ezechiele 44:24 In casi di processo, spettera' a loro il giudicare; e giudicheranno secondo le mie prescrizioni, e osserveranno le mie leggi e i miei statuti in tutte le mie feste, e santificheranno i miei sabati. Ezechiele 44:25 Il sacerdote non entrera' dov'e' un morto, per non rendersi impuro; non si potra' rendere impuro che per un padre, per una madre, per un figliuolo, per una figliuola, per un fratello o per una sorella non maritata. Ezechiele 44:26 Dopo la sua purificazione, gli conteranno sette giorni; Ezechiele 44:27 e il giorno che entrera' nel santuario, nel cortile interno, per fare il servizio nel santuario, offrira' il suo sacrifizio per il peccato, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 44:28 E avranno una eredita': Io saro' la loro eredita'; e voi non darete loro alcun possesso in Israele: Io sono il loro possesso. Ezechiele 44:29 Essi si nutriranno delle oblazioni, dei sacrifizi per il peccato e dei sacrifizi per la colpa: e ogni cosa votata allo sterminio in Israele sara' loro. Ezechiele 44:30 E le primizie dei primi prodotti d'ogni sorta, tutte le offerte di qualsivoglia cosa che offrirete per elevazione, saranno dei sacerdoti; darete parimente al sacerdote le primizie della vostra pasta, affinche' la benedizione riposi sulla vostra casa. Ezechiele 44:31 I sacerdoti non mangeranno carne di nessun uccello ne' d'alcun animale morto da se' o sbranato. Le offerte d'Israele Ezechiele 45:1 Quando spartirete a sorte il paese per esser vostra eredita', preleverete come offerta all'Eterno una parte consacrata del paese, della lunghezza di venticinquemila cubiti e della larghezza di diecimila; sara' sacra in tutta la sua estensione. Ezechiele 45:2 Di questa parte prenderete per il santuario un quadrato di cinquecento per cinquecento cubiti, e cinquanta cubiti per uno spazio libero, tutt'attorno. Ezechiele 45:3 Su questa estensione di venticinquemila cubiti di lunghezza per diecimila di larghezza misurerai un'area per il santuario, per il luogo santissimo. Ezechiele 45:4 e' la parte consacrata del paese, la quale apparterra' ai sacerdoti, che fanno il servizio del santuario che s'accostano all'Eterno per servirlo; sara' un luogo per le loro case, un santuario per il santuario. Ezechiele 45:5 Venticinquemila cubiti di lunghezza e diecimila di larghezza saranno per i Leviti che faranno il servizio della casa; sara' il loro possesso, con venti camere. Ezechiele 45:6 Come possesso della citta' destinerete cinquemila cubiti di larghezza e venticinquemila di lunghezza, parallelamente alla parte sacra prelevata; esso sara' per tutta la casa d'Israele. Ezechiele 45:7 Per il principe riserberete uno spazio ai due lati della parte sacra e del possesso della citta', difaccia alla parte sacra offerta, e difaccia al possesso della citta', dal lato d'occidente verso occidente, e dal lato d'oriente verso oriente, per una lunghezza parallela a una delle divisioni del paese, dal confine occidentale al confine orientale. Ezechiele 45:8 Questo sara' territorio suo, suo possesso in Israele; e i miei principi non opprimeranno piu' il mio popolo, ma lasceranno il paese alla casa d'Israele secondo le sue tribu'. Ezechiele 45:9 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Basta, o principi d'Israele! Lasciate da parte la violenza e le rapine, praticate il diritto e la giustizia, liberate il mio popolo dalle vostre estorsioni! dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 45:10 Abbiate bilance giuste, efa giusto, bat giusto. Ezechiele 45:11 L'efa e il bat avranno la stessa capacita': il bat conterra' la decima parte d'un omer e l'efa la decima parte d'un omer; la loro capacita' sara' regolata dall'omer. Ezechiele 45:12 Il siclo sara' di venti ghere; venti sicli, venticinque sicli, quindici sicli, formeranno la vostra mina. Ezechiele 45:13 Questa e' l'offerta che preleverete: la sesta parte d'un efa da un omer di frumento, e la sesta parte d'un efa da un omer d'orzo. Ezechiele 45:14 Questa e' la norma per l'olio: un decimo di bat d'olio per un cor, che e' dieci bati, cioe' un omer; poiche' dieci bati fanno un omer. Ezechiele 45:15 Una pecora su d'un gregge di dugento capi nei grassi pascoli d'Israele sara' offerta per le oblazioni, gli olocausti e i sacrifizi di azioni di grazie, per fare la propiziazione per essi, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 45:16 Tutto il popolo del paese dovra' prelevare quest'offerta per il principe d'Israele. Ezechiele 45:17 E al principe tocchera' di fornire gli olocausti, le oblazioni e le libazioni per le feste, per i noviluni, per i sabati, per tutte le solennita' della casa d'Israele; egli provvedera' i sacrifizi per il peccato, l'oblazione, l'olocausto e i sacrifizi d'azioni di grazie, per fare la propiziazione per la casa d'Israele. Il rituale delle feste Ezechiele 45:18 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Il primo mese, il primo giorno del mese, prenderai un giovenco senza difetto, e purificherai il santuario. Ezechiele 45:19 Il sacerdote prendera' del sangue della vittima per il peccato, e ne mettera' sugli stipiti della porta della casa, sui quattro angoli de' gradini dell'altare, e sugli stipiti della porta del cortile interno. Ezechiele 45:20 Farai lo stesso il settimo giorno del mese per chi avra' peccato per errore, e per il semplice; e cosi purificherete la casa. Ezechiele 45:21 Il quattordicesimo giorno del primo mese avrete la Pasqua. La festa durera' sette giorni; si mangeranno pani senza lievito. Ezechiele 45:22 In quel giorno, il principe offrira' per se' e per tutto il popolo del paese un giovenco, come sacrifizio per il peccato. Ezechiele 45:23 Durante i sette giorni della festa, offrira' in olocausto all'Eterno, sette giovenchi e sette montoni senza difetto, ognuno de' sette giorni, e un capro per giorno come sacrifizio per il peccato. Ezechiele 45:24 E v'aggiungera' l'offerta d'un efa per ogni giovenco e d'un efa per ogni montone, con un hin d'olio per efa. Ezechiele 45:25 Il settimo mese, il quindicesimo giorno del mese, alla festa, egli offrira' per sette giorni gli stessi sacrifizi per il peccato, gli stessi olocausti, le stesse oblazioni e la stessa quantita' d'olio. Ezechiele 46:1 Cosi parla il Signore, l'Eterno: La porta del cortile interno, che guarda verso levante, restera' chiusa durante i sei giorni di lavoro; ma sara' aperta il giorno di sabato; sara' pure aperta il giorno del novilunio. Ezechiele 46:2 Il principe entrera' per la via del vestibolo della porta esteriore, e si fermera' presso allo stipite della porta; e i sacerdoti offriranno il suo olocausto e i suoi sacrifizi di azioni di grazie. Egli si prostrera' sulla soglia della porta, poi uscira'; ma la porta non sara' chiusa fino alla sera. Ezechiele 46:3 Parimente il popolo del paese si prostrera' davanti all'Eterno all'ingresso di quella porta, nei giorni di sabato e nei noviluni. Ezechiele 46:4 E l'olocausto che il principe offrira' all'Eterno il giorno del sabato sara' di sei agnelli senza difetto, e d'un montone senza difetto; Ezechiele 46:5 e la sua oblazione sara' d'un efa per il montone, e l'oblazione per gli agnelli sara' quello che vorra' dare, e d'un hin d'olio per efa. Ezechiele 46:6 Il giorno del novilunio offrira' un giovenco senza difetto, sei agnelli e un montone, che saranno senza difetti; Ezechiele 46:7 e dara' come oblazione un efa per il giovenco, un efa per il montone, per gli agnelli nella misura de' suoi mezzi, e un hin d'olio per efa. Ezechiele 46:8 Quando il principe entrera', passera' per la via del vestibolo della porta, e uscira' per la stessa via. Ezechiele 46:9 Ma quando il popolo del paese verra' davanti all'Eterno nelle solennita', chi sara' entrato per la via della porta settentrionale per prostrarsi, uscira' per la via della porta meridionale; e chi sara' entrato per la via della porta meridionale uscira' per la via della porta settentrionale; nessuno se ne tornera' per la via della porta per la quale sara' entrato, ma si uscira' per la porta opposta. Ezechiele 46:10 E il principe, quando quelli entreranno, entrera' in mezzo a loro; e quando quelli usciranno, egli uscira' insieme ad essi. Ezechiele 46:11 Nelle feste e nelle solennita', l'oblazione sara' d'un efa per giovenco, d'un efa per montone, per gli agnelli quello che vorra' dare, e un hin d'olio per efa. Ezechiele 46:12 E quando il principe fara' all'Eterno un'offerta volontaria, olocausto o sacrifizio di azioni di grazie, come offerta volontaria all'Eterno, gli si aprira' la porta che guarda a levante, ed egli offrira' il suo olocausto e il suo sacrifizio di azioni di grazie come fa nel giorno del sabato; poi uscira'; e, quando sara' uscito, si chiudera' la porta. Ezechiele 46:13 Tu offrirai ogni giorno, come olocausto all'Eterno, un agnello d'un anno, senza difetto; l'offrirai ogni mattina. Ezechiele 46:14 E v'aggiungerai ogni mattina, come oblazione, la sesta parte d'un efa e la terza parte d'un hin d'olio per intridere il fior di farina: e' un'oblazione all'Eterno, da offrirsi del continuo per prescrizione perpetua. Ezechiele 46:15 Si offriranno l'agnello, l'oblazione e l'olio ogni mattina, come olocausto continuo. Prescrizioni varie Ezechiele 46:16 Cosi parla il Signore, l'Eterno: Se il principe fa a qualcuno de' suoi figliuoli un dono preso dal proprio possesso, questo dono apparterra' ai suoi figliuoli; sara' loro proprieta' ereditaria. Ezechiele 46:17 Ma s'egli fa a uno de' suoi servi un dono preso dal proprio possesso, questo dono apparterra' al servo fino all'anno della liberazione; poi, tornera' al principe; la sua eredita' apparterra' soltanto ai suoi figliuoli. Ezechiele 46:18 E il principe non prendera' nulla dell'eredita' del popolo, spogliandolo delle sue possessioni; quello che dara' come eredita' ai suoi figliuoli, lo prendera' da cio' che possiede, affinche' nessuno del mio popolo sia cacciato dalla sua possessione'. Ezechiele 46:19 Poi egli mi meno', per l'ingresso ch'era allato alla porta, nelle camere sante destinate ai sacerdoti, le quali guardavano a settentrione; ed ecco che la' in fondo, verso occidente, c'era un luogo. Ezechiele 46:20 Ed egli mi disse: 'Questo e' il luogo dove i sacerdoti faranno cuocere la carne dei sacrifizi per la colpa e per il peccato, e faranno cuocere l'oblazione, per non farle portare fuori nel cortile esterno, in guisa che il popolo sia santificato'. Ezechiele 46:21 Poi mi meno' fuori nel cortile esterno, e mi fece passare presso i quattro angoli del cortile; ed ecco, in ciascun angolo del cortile c'era un cortile. Ezechiele 46:22 Nei quattro angoli del cortile c'erano de' cortili chiusi, di quaranta cubiti di lunghezza e di trenta di larghezza; questi quattro cortili negli angoli avevano le stesse dimensioni. Ezechiele 46:23 E intorno a tutti e quattro c'era un recinto, e de' fornelli per cuocere erano praticati in basso al recinto, tutt'attorno. Ezechiele 46:24 Ed egli mi disse: 'Queste son le cucine dove quelli che fanno il servizio della casa faranno cuocere i sacrifizi del popolo'. Il torrente del tempio Ezechiele 47:1 Ed egli mi rimeno' all'ingresso della casa; ed ecco delle acque uscivano di sotto la soglia della casa, dal lato d'oriente; perche' la facciata della casa guardava a oriente; e le acque uscite di la' scendevano dal lato meridionale della casa, a mezzogiorno dell'altare. Ezechiele 47:2 Poi mi meno' fuori per la via della porta settentrionale, e mi fece fare il giro, di fuori, fino alla porta esterna, che guarda a oriente; ed ecco, le acque scendevano dal lato destro. Ezechiele 47:3 Quando l'uomo fu uscito verso oriente, aveva in mano una cordicella, e misuro' mille cubiti; mi fece attraversare le acque, ed esse m'arrivavano alle calcagna. Ezechiele 47:4 Misuro' altri mille cubiti, e mi fece attraversare le acque, ed esse m'arrivavano alle ginocchia. Misuro' altri mille cubiti, e mi fece attraversare le acque, ed esse m'arrivavano sino ai fianchi. Ezechiele 47:5 E ne misuro' altri mille: era un torrente che io non potevo attraversare, perche' le acque erano ingrossate; erano acque che bisognava attraversare a nuoto: un torrente, che non si poteva guadare. Ezechiele 47:6 Ed egli mi disse: 'Hai visto, figliuol d'uomo?' E mi ricondusse sulla riva del torrente. Ezechiele 47:7 Tornato che vi fu, ecco che sulla riva del torrente c'erano moltissimi alberi, da un lato e dall'altro. Ezechiele 47:8 Ed egli mi disse: 'Queste acque si dirigono verso la regione orientale, scenderanno nella pianura ed entreranno nel mare; e quando saranno entrate nel mare, le acque del mare saran rese sane. Ezechiele 47:9 E avverra' che ogni essere vivente che si muove, dovunque giungera' il torrente ingrossato, vivra', e ci sara' grande abbondanza di pesce; poiche' queste acque entreranno la', quelle del mare saranno risanate, e tutto vivra' dovunque arrivera' il torrente. Ezechiele 47:10 E dei pescatori staranno sulle rive del mare; da En-ghedi fino ad En-eglaim si stenderanno le reti; vi sara' del pesce di diverse specie come il pesce del mar Grande, e in grande abbondanza. Ezechiele 47:11 Ma le sue paludi e le sue lagune non saranno rese sane; saranno abbandonate al sale. Ezechiele 47:12 E presso il torrente, sulle sue rive, da un lato e dall'altro, crescera' ogni specie d'alberi fruttiferi, le cui foglie non appassiranno e il cui frutto non verra' mai meno; ogni mese faranno dei frutti nuovi, perche' quelle acque escono dal santuario; e quel loro frutto servira' di cibo, e quelle loro foglie, di medicamento'. La frontiera e la distribuzione del paese Ezechiele 47:13 Cosi parla il Signore, l'Eterno: 'Questa e' la frontiera del paese che voi spartirete come eredita' fra le dodici tribu' d'Israele. Giuseppe ne avra' due parti. Ezechiele 47:14 Voi avrete ciascuno, tanto l'uno quanto l'altro, una parte di questo paese, che io giurai di dare ai vostri padri. Questo paese vi tocchera' quindi in eredita'. Ezechiele 47:15 E queste saranno le frontiere del paese. Dalla parte di settentrione: partendo dal mar Grande, in direzione di Hethlon, venendo verso Tsedad; Ezechiele 47:16 Hamath, Berotha, Sibraim, che e' tra la frontiera di Damasco, e la frontiera di Hamath; Hatser-hattikon, che e' sulla frontiera dell'Hauran. Ezechiele 47:17 Cosi la frontiera sara' dal mare fino a Hatsar-Enon, frontiera di Damasco, avendo a settentrione il paese settentrionale e la frontiera di Hamath. Tale, la parte di settentrione. Ezechiele 47:18 Dalla parte d'oriente: partendo di fra l'Hauran e Damasco, poi di fra Galaad e il paese d'Israele, verso il Giordano, misurerete dalla frontiera di settentrione, fino al mare orientale. Tale, la parte d'oriente. Ezechiele 47:19 La parte meridionale si dirigera' verso mezzogiorno, da Tamar fino alle acque di Meriboth di Kades, fino al torrente che va nel mar Grande. Tale, la parte meridionale, verso mezzogiorno. Ezechiele 47:20 La parte occidentale sara' il mar Grande, da quest'ultima frontiera, fino difaccia all'entrata di Hamath. Tale, la parte occidentale. Ezechiele 47:21 Dividerete cosi questo paese fra voi, secondo le tribu' d'Israele. Ezechiele 47:22 Ne spartirete a sorte de' lotti d'eredita' fra voi e gli stranieri che soggiorneranno fra voi, i quali avranno generato de' figliuoli fra voi. Questi saranno per voi come dei nativi di tra i figliuoli d'Israele; trarranno a sorte con voi la loro parte d'eredita' in mezzo alle tribu' d'Israele. Ezechiele 47:23 E nella tribu' nella quale lo straniero soggiorna, quivi gli darete la sua parte, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 48:1 E questi sono i nomi delle tribu'. Partendo dall'estremita' settentrionale, lungo la via di Hethlon per andare ad Hamath, fino ad Hatsar-Enon, frontiera di Damasco a settentrione verso Hamath, avranno questo: dal confine orientale al confine occidentale, Dan, una parte. Ezechiele 48:2 Sulla frontiera di Dan, dal confine orientale al confine occidentale: Ascer, una parte. Ezechiele 48:3 Sulla frontiera di Ascer, dal confine orientale al confine occidentale: Neftali, una parte. Ezechiele 48:4 Sulla frontiera di Neftali, dal confine orientale al confine occidentale: Manasse, una parte. Ezechiele 48:5 Sulla frontiera di Manasse, dal confine orientale al confine occidentale: Efraim, una parte. Ezechiele 48:6 Sulla frontiera di Efraim, dal confine orientale al confine occidentale: Ruben, una parte. Ezechiele 48:7 Sulla frontiera di Ruben, dal confine orientale al confine occidentale: Giuda, una parte. Ezechiele 48:8 Sulla frontiera di Giuda, dal confine orientale al confine occidentale, sara' la parte che preleverete di venticinquemila cubiti di larghezza e lunga come una delle altre parti dal confine orientale al confine occidentale; e quivi in mezzo sara' il santuario. Ezechiele 48:9 La parte che preleverete per l'Eterno avra' venticinquemila cubiti di lunghezza e diecimila di larghezza. Ezechiele 48:10 E questa parte santa prelevata apparterra' ai sacerdoti: venticinquemila cubiti di lunghezza al settentrione, diecimila di larghezza all'occidente, diecimila di larghezza all'oriente, e venticinquemila di lunghezza al mezzogiorno; e il santuario dell'Eterno sara' quivi in mezzo. Ezechiele 48:11 Essa apparterra' ai sacerdoti consacrati di tra i figliuoli di Tsadok che hanno fatto il mio servizio, e non si sono sviati quando i figliuoli d'Israele si sviavano, come si sviavano i Leviti. Ezechiele 48:12 Essa apparterra' loro come parte prelevata dalla parte del paese che sara' stata prelevata: una cosa santissima verso la frontiera di Leviti. Ezechiele 48:13 I Leviti avranno, parallelamente alla frontiera de' sacerdoti, una lunghezza di venticinquemila cubiti e una larghezza di diecimila: tutta la lunghezza sara' di venticinquemila e la larghezza di diecimila. Ezechiele 48:14 Essi non potranno venderne nulla; questa primizia del paese non potra' essere ne' scambiata ne' alienata, perche' e' cosa consacrata all'Eterno. Ezechiele 48:15 I cinquemila cubiti che rimarranno di larghezza sui venticinquemila, formeranno un'area non consacrata destinata alla citta', per le abitazioni e per il contado; la citta' sara' in mezzo, Ezechiele 48:16 ed eccone le dimensioni: dal lato settentrionale, quattromilacinquecento cubiti; dal lato meridionale, quattromilacinquecento; dal lato orientale, quattromilacinquecento; dal lato occidentale, quattromilacinquecento. Ezechiele 48:17 La citta' avra' un contado di duecentocinquanta cubiti a settentrione, di duecentocinquanta a mezzogiorno; di duecentocinquanta a oriente; e di duecentocinquanta a occidente. Ezechiele 48:18 Il resto della lunghezza, parallelamente alla parte santa, cioe' diecimila cubiti a oriente e diecimila a occidente, parallelamente alla parte santa, servira', coi suoi prodotti, al mantenimento dei lavoratori della citta'. Ezechiele 48:19 I lavoratori della citta', di tutte le tribu' d'Israele, ne lavoreranno il suolo. Ezechiele 48:20 Tutta la parte prelevata sara' di venticinquemila cubiti di lunghezza per venticinquemila di larghezza; ne preleverete cosi una parte uguale al quarto della parte santa, come possesso della citta'. Ezechiele 48:21 Il rimanente sara' del principe; da un lato e dall'altro della parte santa prelevata e del possesso della citta', difaccia ai venticinquemila cubiti della parte santa sino alla frontiera d'oriente e a occidente difaccia ai venticinquemila cubiti verso la frontiera d'occidente, parallelamente alle parti; questo sara' del principe; e la parte santa e il santuario della casa saranno in mezzo. Ezechiele 48:22 Cosi, toltone il possesso dei Leviti e il possesso della citta' situati in mezzo a quello del principe, cio' che si trovera' tra la frontiera di Giuda e la frontiera di Beniamino, apparterra' al principe. Ezechiele 48:23 Poi verra' il resto delle tribu'. Dal confine orientale al confine occidentale: Beniamino, una parte. Ezechiele 48:24 Sulla frontiera di Beniamino, dal confine orientale al confine occidentale: Simeone, una parte. Ezechiele 48:25 Sulla frontiera di Simeone, dal confine orientale al confine occidentale: Issacar, una parte. Ezechiele 48:26 Sulla frontiera d'Issacar, dal confine orientale al confine occidentale: Zabulon, una parte. Ezechiele 48:27 Sulla frontiera di Zabulon, dal confine orientale al confine occidentale: Gad, una parte. Ezechiele 48:28 Sulla frontiera di Gad, dal lato meridionale, verso mezzogiorno, la frontiera sara' da Tamar fino alle acque di Meriba di Kades, fino al torrente che va nel mar Grande. Ezechiele 48:29 Tale e' il paese che vi spartirete a sorte, come eredita' delle tribu' d'Israele, e tali ne sono le parti, dice il Signore, l'Eterno. Ezechiele 48:30 E queste sono le uscite della citta'. Dal lato settentrionale, quattromilacinquecento cubiti misurati; Ezechiele 48:31 le porte della citta' porteranno i nomi delle tribu' d'Israele, e ci saranno tre porte a settentrione: la Porta di Ruben, l'una; la Porta di Giuda, l'altra; la Porta di Levi, l'altra. Ezechiele 48:32 Dal lato orientale, quattromilacinquecento cubiti, e tre porte: la Porta di Giuseppe, l'una; la Porta di Beniamino, l'altra; la Porta di Dan, l'altra. Ezechiele 48:33 Dal lato meridionale, quattromilacinquecento cubiti, e tre porte: la Porta di Simeone, l'una; la Porta d'Issacar, l'altra; la Porta di Zabulon, l'altra. Ezechiele 48:34 Dal lato occidentale, quattromilacinquecento cubiti, e tre porte: la Porta di Gad, l'una; la Porta d'Ascer, l'altra; la Porta di Neftali, l'altra. Ezechiele 48:35 La circonferenza sara' di diciottomila cubiti. E, da quel giorno, il nome della citta' sara': L'Eterno e' quivi'.Daniele 1:1-12:13 Daniele a Babilonia Daniele 1:1 Il terzo anno del regno di Joiakim, re di Giuda, Nebucadnetsar, re di Babilonia, venne contro Gerusalemme, e l'assedio'. Daniele 1:2 Il Signore gli diede nelle mani Joiakim, re di Giuda, e una parte degli utensili della casa di Dio; e Nebucadnetsar porto' gli utensili nel paese di Scinear, nella casa del suo dio, e li mise nella casa del tesoro del suo dio. Daniele 1:3 E il re disse ad Ashpenaz, capo de' suoi eunuchi, di menargli alcuni de' figliuoli d'Israele di stirpe reale e di famiglie nobili, Daniele 1:4 giovani senza difetti fisici, belli d'aspetto, dotati d'ogni sorta di talenti, istruiti e intelligenti, tali che avessero attitudine a stare nel palazzo del re; e d'insegnar loro la letteratura e la lingua de' Caldei. Daniele 1:5 Il re assegno' loro una porzione giornaliera delle vivande della mensa reale, e del vino ch'egli beveva; e disse di mantenerli per tre anni, dopo i quali sarebbero passati al servizio del re. Daniele 1:6 Or fra questi c'erano, di tra i figliuoli di Giuda, Daniele, Hanania, Mishael e Azaria; Daniele 1:7 e il capo degli eunuchi diede loro altri nomi: a Daniele pose nome Beltsatsar; ad Hanania, Shadrac; a Mishael, Meshac, e ad Azaria, Abed-nego. Daniele 1:8 E Daniele prese in cuor suo la risoluzione di non contaminarsi con le vivande del re e col vino che il re beveva; e chiese al capo degli eunuchi di non obbligarlo a contaminarsi; Daniele 1:9 e Dio fece trovare a Daniele grazia e compassione presso il capo degli eunuchi. Daniele 1:10 E il capo degli eunuchi disse a Daniele: 'Io temo il re, mio signore, il quale ha fissato il vostro cibo e le vostre bevande; e perche' vedrebb'egli il vostro volto piu' triste di quello dei giovani della vostra medesima eta'? Voi mettereste in pericolo la mia testa presso il re'. Daniele 1:11 Allora Daniele disse al maggiordomo, al quale il capo degli eunuchi aveva affidato la cura di Daniele, di Hanania, di Mishael e d'Azaria: Daniele 1:12 'Ti prego, fa' coi tuoi servi una prova di dieci giorni, e ci siano dati de' legumi per mangiare, e dell'acqua per bere; Daniele 1:13 poi ti si faccia vedere l'aspetto nostro e l'aspetto de' giovani che mangiano le vivande del re; e secondo quel che vedrai, ti regolerai coi tuoi servi'. Daniele 1:14 Quegli accordo' loro quanto domandavano, e li mise alla prova per dieci giorni. Daniele 1:15 E alla fine de' dieci giorni, essi avevano miglior aspetto ed erano piu' grassi di tutti i giovani che aveano mangiato le vivande del re. Daniele 1:16 Cosi il maggiordomo porto' via il cibo e il vino ch'eran loro destinati, e dette loro de' legumi. Daniele 1:17 E a tutti questi quattro giovani Iddio dette conoscenza e intelligenza in tutta la letteratura, e sapienza; e Daniele s'intendeva d'ogni sorta di visioni e di sogni. Daniele 1:18 E alla fine del tempo fissato dal re perche' que' giovani gli fossero menati, il capo degli eunuchi li presento' a Nebucadnetsar. Daniele 1:19 Il re parlo' con loro; e fra tutti que' giovani non se ne trovo' alcuno che fosse come Daniele, Hanania, Mishael e Azaria; e questi furono ammessi al servizio del re. Daniele 1:20 E su tutti i punti che richiedevano sapienza e intelletto, e sui quali il re li interrogasse, il re li trovava dieci volte superiori a tutti i magi ed astrologi ch'erano in tutto il suo regno. Daniele 1:21 Cosi continuo' Daniele fino al primo anno del re Ciro. La statua. Sogno di Nebucadnetsar Daniele 2:1 Il secondo anno del regno di Nebucadnetsar, Nebucadnetsar ebbe dei sogni; il suo spirito ne fu turbato, e il suo sonno fu rotto. Daniele 2:2 Il re fece chiamare i magi, gli astrologi, gl'incantatori e i Caldei, perche' gli spiegassero i suoi sogni. Ed essi vennero e si presentarono al re. Daniele 2:3 E il re disse loro: 'Ho fatto un sogno; e il mio spirito e' turbato, perche' vorrei comprendere il sogno'. Daniele 2:4 Allora i Caldei risposero al re, in aramaico: 'O re, possa tu vivere in perpetuo! Racconta il sogno ai tuoi servi, e noi ne daremo la interpretazione'. Daniele 2:5 Il re replico', e disse ai Caldei: 'La mia decisione e' presa: se voi non mi fate conoscere il sogno e la sua interpretazione, sarete fatti a pezzi; e le vostre case saran ridotte in tanti immondezzai; Daniele 2:6 ma se mi dite il sogno e la sua interpretazione, riceverete da me doni, ricompense e grandi onori; ditemi dunque il sogno e la sua interpretazione'. Daniele 2:7 Quelli risposero una seconda volta, e dissero: 'Dica il re il sogno ai suoi servi, e noi ne daremo l'interpretazione'. Daniele 2:8 Il re replico', e disse: 'Io m'accorgo che di certo voi volete guadagnar tempo, perche' vedete che la mia decisione e' presa; Daniele 2:9 se dunque non mi fate conoscere il sogno, non c'e' che un'unica sentenza per voi; e voi vi siete messi d'accordo per dire davanti a me delle parole bugiarde e perverse, aspettando che mutino i tempi. Percio' ditemi il sogno, e io sapro' che siete in grado di darmene l'interpretazione'. Daniele 2:10 I Caldei risposero in presenza del re, e dissero: 'Non c'e' uomo sulla terra che possa far conoscere quello che il re domanda; cosi non c'e' mai stato re, per grande e potente che fosse, il quale abbia domandato una cosa siffatta a un mago, a un astrologo, o a un Caldeo. Daniele 2:11 La cosa che il re domanda e' ardua; e non v'e' alcuno che la possa far conoscere al re, tranne gli de'i, la cui dimora non e' fra i mortali'. Daniele 2:12 A questo, il re s'adiro', monto' in furia, e ordino' che tutti i savi di Babilonia fossero fatti perire. Daniele 2:13 E il decreto fu promulgato, e i savi dovevano essere uccisi; e si cercavano Daniele e i suoi compagni per uccidere anche loro. Daniele 2:14 Allora Daniele si rivolse in modo prudente e sensato ad Arioc, capo delle guardie del re, il quale era uscito per uccidere i savi di Babilonia. Daniele 2:15 Prese la parola e disse ad Arioc, ufficiale del re: 'Perche' questo decreto cosi perentorio da parte del re?' Allora Arioc fece sapere la cosa a Daniele. Daniele 2:16 E Daniele entro' dal re, e gli chiese di dargli tempo; che avrebbe fatto conoscere al re l'interpretazione del sogno. Daniele 2:17 Allora Daniele ando' a casa sua, e informo' della cosa Hanania, Mishael e Azaria, suoi compagni, Daniele 2:18 perche' implorassero la misericordia dell'Iddio del cielo, a proposito di questo segreto, onde Daniele e i suoi compagni non fossero messi a morte col resto dei savi di Babilonia. Daniele 2:19 Allora il segreto fu rivelato a Daniele in una visione notturna. E Daniele benedisse l'Iddio del cielo. Daniele 2:20 Daniele prese a dire: 'Sia benedetto il nome di Dio, d'eternita' in eternita'! poiche' a lui appartengono la sapienza e la forza. Daniele 2:21 Egli muta i tempi e le stagioni; depone i re e li stabilisce, da' la sapienza ai savi, e la scienza a quelli che hanno intelletto. Daniele 2:22 Egli rivela le cose profonde e occulte; conosce cio' ch'e' nelle tenebre, e la luce dimora con lui. Daniele 2:23 O Dio de' miei padri, io ti rendo gloria e lode, perche' m'hai dato sapienza e forza, e m'hai fatto conoscere quello che t'abbiam domandato, rivelandoci la cosa che il re vuole'. Daniele 2:24 Daniele entro' quindi da Arioc, a cui il re aveva dato l'incarico di far perire i savi di Babilonia; entro', e gli disse cosi: 'Non far perire i savi di Babilonia! Conducimi davanti al re, e io daro' al re l'interpretazione'. Daniele 2:25 Allora Arioc meno' in tutta fretta Daniele davanti al re, e gli parlo' cosi: 'Io ho trovato, fra i Giudei che sono in cattivita', un uomo che dara' al re l'interpretazione'. Daniele 2:26 Il re prese a dire a Daniele, che si chiamava Beltsatsar: 'Sei tu capace di farmi conoscere il sogno che ho fatto e la sua interpretazione?' Daniele 2:27 Daniele rispose in presenza del re, e disse: 'Il segreto che il re domanda, ne' savi, ne' incantatori, ne' magi, ne' astrologi possono svelarlo al re; Daniele 2:28 ma v'e' nel cielo un Dio che rivela i segreti, ed egli ha fatto conoscere al re Nebucadnetsar quello che avverra' negli ultimi giorni. Ecco quali erano il tuo sogno e le visioni della tua mente quand'eri a letto. Daniele 2:29 I tuoi pensieri, o re, quand'eri a letto, si riferivano a quello che deve avvenire da ora innanzi; e colui che rivela i segreti t'ha fatto conoscere quello che avverra'. Daniele 2:30 E quanto a me, questo segreto m'e' stato rivelato, non per una sapienza ch'io possegga superiore a quella di tutti gli altri viventi, ma perche' l'interpretazione ne sia data al re, e tu possa conoscere quel che preoccupava il tuo cuore. Daniele 2:31 Tu, o re, guardavi, ed ecco una grande statua; questa statua, ch'era immensa e d'uno splendore straordinario, si ergeva dinanzi a te, e il suo aspetto era terribile. Daniele 2:32 La testa di questa statua era d'oro fino; il suo petto e le sue braccia eran d'argento; il suo ventre e le sue cosce, di rame; Daniele 2:33 le sue gambe, di ferro; i suoi piedi, in parte di ferro e in parte d'argilla. Daniele 2:34 Tu stavi guardando, quand'ecco una pietra si stacco', senz'opera di mano, e colpi i piedi di ferro e d'argilla della statua, e li frantumo'. Daniele 2:35 Allora il ferro, l'argilla, il rame, l'argento e l'oro furon frantumati insieme, e diventarono come la pula sulle aie d'estate; il vento li porto' via, e non se ne trovo' piu' traccia; ma la pietra che avea colpito la statua divento' un gran monte, che riempi tutta la terra. Daniele 2:36 Questo e' il sogno; ora ne daremo l'interpretazione davanti al re. Daniele 2:37 Tu, o re, sei il re dei re, al quale l'Iddio del cielo ha dato l'impero, la potenza, la forza e la gloria; Daniele 2:38 e dovunque dimorano i figliuoli degli uomini, le bestie della campagna e gli uccelli del cielo, egli te li ha dati nelle mani, e t'ha fatto dominare sopra essi tutti. La testa d'oro sei tu; Daniele 2:39 e dopo di te sorgera' un altro regno, inferiore al tuo; poi un terzo regno, di rame, che dominera' sulla terra; Daniele 2:40 poi vi sara' un quarto regno, forte come il ferro; poiche', come il ferro spezza ed abbatte ogni cosa, cosi, pari al ferro che tutto frantuma, esso spezzera' ogni cosa. Daniele 2:41 E come hai visto i piedi e le dita, in parte d'argilla di vasaio e in parte di ferro, cosi quel regno sara' diviso; ma vi sara' in lui qualcosa della consistenza del ferro, giacche' tu hai visto il ferro mescolato con la molle argilla. Daniele 2:42 E come le dita de' piedi erano in parte di ferro e in parte d'argilla, cosi quel regno sara' in parte forte e in parte fragile. Daniele 2:43 Tu hai visto il ferro mescolato con la molle argilla, perche' quelli si mescoleranno mediante connubī umani; ma non saranno uniti l'uno all'altro, nello stesso modo che il ferro non s'amalgama con l'argilla. Daniele 2:44 E al tempo di questi re, l'Iddio del cielo fara' sorgere un regno, che non sara' mai distrutto, e che non passera' sotto la dominazione d'un altro popolo; quello spezzera' e annientera' tutti quei regni; ma esso sussistera' in perpetuo, Daniele 2:45 nel modo che hai visto la pietra staccarsi dal monte, senz'opera di mano, e spezzare il ferro, il rame, l'argilla, l'argento e l'oro. Il grande Iddio ha fatto conoscere al re cio' che deve avvenire d'ora innanzi; il sogno e' verace, e la interpretazione n'e' sicura'. Daniele 2:46 Allora il re Nebucadnetsar cadde sulla sua faccia, si prostro' davanti a Daniele, e ordino' che gli fossero presentati offerte e profumi. Daniele 2:47 Il re parlo' a Daniele, e disse: 'In verita' il vostro Dio e' l'Iddio degli de'i, il Signore dei re, e il rivelatore dei segreti, giacche' tu hai potuto rivelare questo segreto'. Daniele 2:48 Allora il re elevo' Daniele in dignita', lo colmo' di numerosi e ricchi doni, gli diede il comando di tutta la provincia di Babilonia, e lo stabili capo supremo di tutti i savi di Babilonia. Daniele 2:49 E Daniele ottenne dal re che Shadrac, Meshac e Abed-nego fossero preposti agli affari della provincia di Babilonia; ma Daniele stava alla corte del re. I tre compagni di Daniele nella fornace Daniele 3:1 Il re Nebucadnetsar fece una statua d'oro, alta sessanta cubiti e larga sei cubiti, e la eresse nella pianura di Dura, nella provincia di Babilonia. Daniele 3:2 E il re Nebucadnetsar mando' a radunare i satrapi, i prefetti, i governatori, i giudici, i tesorieri, i giureconsulti, i presidenti e tutte le autorita' delle province, perche' venissero alla inaugurazione della statua che il re Nebucadnetsar aveva eretta. Daniele 3:3 Allora i satrapi, i prefetti e i governatori, i giudici, i tesorieri, i giureconsulti, i presidenti e tutte le autorita' delle province s'adunarono per la inaugurazione della statua, che il re Nebucadnetsar aveva eretta; e stavano in piedi davanti alla statua che Nebucadnetsar aveva eretta. Daniele 3:4 E l'araldo grido' forte: 'A voi, popoli, nazioni e lingue e' imposto che, Daniele 3:5 nel momento in cui udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salte'ro, della zampogna e d'ogni sorta di strumenti, vi prostriate per adorare la statua d'oro che il re Nebucadnetsar ha eretta; Daniele 3:6 e chiunque non si prostrera' per adorare, sara' immantinente gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente'. Daniele 3:7 Non appena quindi tutti i popoli ebbero udito il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salte'ro e d'ogni sorta di strumenti, tutti i popoli, tutte le nazioni e lingue si prostrarono e adorarono la statua d'oro, che il re Nebucadnetsar aveva eretta. Daniele 3:8 Allora, in quello stesso momento, alcuni uomini caldei si fecero avanti, e accusarono i Giudei; Daniele 3:9 e, rivolgendosi al re Nebucadnetsar, gli dissero: 'O re, possa tu vivere in perpetuo! Daniele 3:10 Tu, o re, hai emanato un decreto, per il quale chiunque ha udito il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salte'ro, della zampogna e d'ogni sorta di strumenti deve prostrarsi per adorare la statua d'oro; Daniele 3:11 e chiunque non si prostra e non adora, dev'esser gettato in mezzo a una fornace di fuoco ardente. Daniele 3:12 Or vi sono degli uomini giudei, che tu hai preposti agli affari della provincia di Babilonia: Shadrac, Meshac e Abed-nego; cotesti uomini, o re, non ti tengono in alcun conto; non servono i tuoi de'i, e non adorano la statua d'oro che tu hai eretta'. Daniele 3:13 Allora Nebucadnetsar, irritato e furioso, ordino' che gli fossero menati Shadrac, Meshac e Abed-nego; e quegli uomini furon menati in presenza del re. Daniele 3:14 Nebucadnetsar, rivolgendosi a loro, disse: 'Shadrac, Meshac, Abed-nego, lo fate deliberatamente di non servire i miei de'i e di non adorare la statua d'oro che io ho eretto? Daniele 3:15 Ora, se non appena udrete il suono del corno, del flauto, della cetra, della lira, del salte'ro, della zampogna e d'ogni sorta di strumenti, siete pronti a prostrarvi per adorare la statua che io ho fatto, bene; ma se non l'adorate, sarete immantinente gettati in mezzo a una fornace di fuoco ardente; e qual e' quel dio che vi liberera' dalle mie mani?' Daniele 3:16 Shadrac, Meshac e Abed-nego risposero al re, dicendo: 'O Nebucadnetsar, noi non abbiam bisogno di darti risposta su questo. Daniele 3:17 Ecco, il nostro Dio che noi serviamo, e' potente da liberarci, e ci liberera' dalla fornace del fuoco ardente, e dalla tua mano, o re. Daniele 3:18 Se no, sappi o re, che noi non serviremo i tuoi de'i e non adoreremo la statua d'oro che tu hai eretto'. Daniele 3:19 Allora Nebucadnetsar fu ripieno di furore, e l'aspetto del suo viso fu mutato verso Shadrac, Meshac e Abed-nego. Egli riprese la parola, e ordino' che si accendesse la fornace sette volte piu' di quello che s'era pensato di fare; Daniele 3:20 poi comando' ad alcuni uomini de' piu' vigorosi del suo esercito di legare Shadrac, Meshac e Abed-nego, e di gettarli nella fornace del fuoco ardente. Daniele 3:21 Allora questi tre uomini furon legati con le loro tuniche, le loro sopravvesti, i loro mantelli e tutti i loro vestiti, e furon gettati in mezzo alla fornace del fuoco ardente. Daniele 3:22 E siccome l'ordine del re era perentorio e la fornace era straordinariamente riscaldata, la fiamma del fuoco uccise gli uomini che vi avevano gettato dentro Shadrac, Meshac e Abed-nego. Daniele 3:23 E quei tre uomini, Shadrac, Meshac e Abed-nego, caddero legati in mezzo alla fornace del fuoco ardente. Daniele 3:24 Allora il re Nebucadnetsar fu spaventato, si levo' in gran fretta, e prese a dire ai suoi consiglieri: 'Non abbiam noi gettato in mezzo al fuoco tre uomini legati?' Quelli risposero e dissero al re: 'Certo o re!' Daniele 3:25 Ed egli riprese a dire: 'Ecco, io vedo quattro uomini, sciolti, che camminano in mezzo al fuoco, senz'aver sofferto danno alcuno; e l'aspetto del quarto e' come quello d'un figlio degli de'i'. Daniele 3:26 Poi Nebucadnetsar s'avvicino' alla bocca della fornace del fuoco ardente, e prese a dire: 'Shadrac, Meshac, Abed-nego, servi dell'Iddio altissimo, uscite, venite!' E Shadrac, Meshac e Abed-nego uscirono di mezzo al fuoco. Daniele 3:27 E i satrapi, i prefetti, i governatori e i consiglieri del re, essendosi adunati, guardarono quegli uomini, e videro che il fuoco non aveva avuto alcun potere sul loro corpo, che i capelli del loro capo non erano stati arsi, che le loro tuniche non erano alterate, e ch'essi non avevano odor di fuoco. Daniele 3:28 E Nebucadnetsar prese a dire: 'Benedetto sia l'Iddio di Shadrac, di Meshac e di Abed-nego, il quale ha mandato il suo angelo, e ha liberato i suoi servi, che hanno confidato in lui, hanno trasgredito l'ordine del re, e hanno esposto i loro corpi, per non servire e non adorare altro dio che il loro! Daniele 3:29 Percio', io faccio questo decreto: che chiunque, a qualsiasi popolo, nazione o lingua appartenga, dira' male dell'Iddio di Shadrac, Meshac e Abed-nego, sia fatto a pezzi, e la sua casa sia ridotta in un immondezzaio; perche' non v'e' alcun altro dio che possa salvare a questo modo'. Daniele 3:30 Allora il re fece prosperare Shadrac, Meshac e Abed-nego nella provincia di Babilonia. Editto del re Nebucadnetsar. Il grande albro. Sogno di Nebucadnetsar spiegato da Daniele Daniele 4:1 'Il re Nebucadnetsar a tutti i popoli, a tutte le nazioni e lingue, che abitano su tutta la terra. La vostra pace abbondi. Daniele 4:2 M'e' parso bene di far conoscere i segni e i prodigi che l'Iddio altissimo ha fatto nella mia persona. Daniele 4:3 Come son grandi i suoi segni! Come son potenti i suoi prodigi! Il suo regno e' un regno eterno, e il suo dominio dura di generazione in generazione. Daniele 4:4 Io, Nebucadnetsar, stavo tranquillo in casa mia, e fiorente nel mio palazzo. Daniele 4:5 Ebbi un sogno, che mi spavento'; e i pensieri che m'assalivano sul mio letto, e le visioni del mio spirito m'empiron di terrore. Daniele 4:6 Ordine fu dato da parte mia di condurre davanti a me tutti i savi di Babilonia, perche' mi facessero conoscere l'interpretazione del sogno. Daniele 4:7 Allora vennero i magi, gl'incantatori, i Caldei e gli astrologi; io dissi loro il sogno, ma essi non poterono farmene conoscere l'interpretazione. Daniele 4:8 Alla fine si presento' davanti a me Daniele, che si chiama Beltsatsar, dal nome del mio dio, e nel quale e' lo spirito degli de'i santi; e io gli raccontai il sogno: - Daniele 4:9 Beltsatsar, capo de' magi, siccome io so che lo spirito degli de'i santi e' in te, e che nessun segreto t'e' difficile, dimmi le visioni che ho avuto nel mio sogno, e la loro interpretazione. Daniele 4:10 Ed ecco le visioni della mia mente quand'ero sul mio letto. Io guardavo, ed ecco un albero in mezzo alla terra, la cui altezza era grande. Daniele 4:11 L'albero era cresciuto e diventato forte, e la sua vetta giungeva al cielo, e lo si vedeva dalle estremita' di tutta la terra. Daniele 4:12 Il suo fogliame era bello, il suo frutto abbondante, c'era in lui nutrimento per tutti; le bestie de' campi si riparavano sotto la sua ombra, gli uccelli del cielo dimoravano fra i suoi rami, e ogni creatura si nutriva d'esso. Daniele 4:13 Nelle visioni della mia mente, quand'ero sul mio letto, io guardavo, ed ecco uno dei santi Veglianti scese dal cielo, Daniele 4:14 grido' con forza, e disse cosi: - Abbattete l'albero, e tagliatene i rami; scote'tene il fogliame, e dispergetene il frutto; fuggano gli animali di sotto a lui, e gli uccelli di tra i suoi rami! Daniele 4:15 Pero', lasciate in terra il ceppo delle sue radici, ma in catene di ferro e di rame, fra l'erba de' campi; e sia bagnato dalla rugiada del cielo, e abbia con gli animali la sua parte d'erba della terra. Daniele 4:16 Gli sia mutato il cuore; e invece d'un cuor d'uomo, gli sia dato un cuore di bestia; e passino su di lui sette tempi. Daniele 4:17 La cosa e' decretata dai Veglianti, e la sentenza emana dai santi, affinche' i viventi conoscano che l'Altissimo domina sul regno degli uomini, ch'egli lo da' a chi vuole, e vi innalza l'infimo degli uomini. Daniele 4:18 Questo e' il sogno che io, il re Nebucadnetsar, ho fatto; e tu, Beltsatsar, danne l'interpretazione, giacche' tutti i savi del mio regno non me lo possono interpretare; ma tu puoi, perche' lo spirito degli de'i santi e' in te'. - Daniele 4:19 Allora Daniele, il cui nome e' Beltsatsar, rimase per un momento stupefatto, e i suoi pensieri lo spaventavano. Il re prese a dire: 'Beltsatsar, il sogno e la interpretazione non ti spaventino!' Beltsatsar rispose, e disse: 'Signor mio, il sogno s'avveri per i tuoi nemici, e la sua interpretazione per i tuoi avversari! Daniele 4:20 L'albero che il re ha visto, ch'era divenuto grande e forte, la cui vetta giungeva al cielo e che si vedeva da tutti i punti della terra, Daniele 4:21 l'albero dal fogliame bello, dal frutto abbondante e in cui era nutrimento per tutti, sotto il quale si riparavano le bestie dei campi e fra i cui rami dimoravano gli uccelli del cielo, Daniele 4:22 sei tu, o re; tu, che sei divenuto grande e forte, la cui grandezza s'e' accresciuta e giunge fino al cielo, e il cui dominio s'estende fino alle estremita' della terra. Daniele 4:23 E quanto al santo Vegliante che hai visto scendere dal cielo e che ha detto: - Abbattete l'albero e distruggetelo, ma lasciatene in terra il ceppo delle radici, in catene di ferro e di rame, fra l'erba de' campi, e sia bagnato dalla rugiada del cielo, e abbia la sua parte con gli animali della campagna finche' sian passati sopra di lui sette tempi - Daniele 4:24 eccone l'interpretazione, o re; e' un decreto dell'Altissimo, che sara' eseguito sul re mio signore: Daniele 4:25 tu sarai cacciato di fra gli uomini e la tua dimora sara' con le bestie dei campi; ti sara' data a mangiare dell'erba come ai buoi; sarai bagnato dalla rugiada del cielo, e passeranno su di te sette tempi, finche' tu non riconosca che l'Altissimo domina sul regno degli uomini, e lo da' a chi vuole. Daniele 4:26 E quanto all'ordine di lasciare il ceppo delle radici dell'albero, cio' significa che il tuo regno ti sara' ristabilito, dopo che avrai riconosciuto che il cielo domina. Daniele 4:27 Percio', o re, ti sia gradito il mio consiglio! Poni fine ai tuoi peccati con la giustizia, e alle tue iniquita' con la compassione verso gli afflitti; e, forse, la tua prosperita' potra' esser prolungata'. Daniele 4:28 Tutto questo avvenne al re Nebucadnetsar. Daniele 4:29 In capo a dodici mesi egli passeggiava sul palazzo reale di Babilonia. Daniele 4:30 Il re prese a dire: 'Non e' questa la gran Babilonia che io ho edificata come residenza reale con la forza della mia potenza e per la gloria della mia maesta'?' Daniele 4:31 Il re aveva ancora la parola in bocca, quando una voce discese dal cielo: 'Sappi, o re Nebucadnetsar, che il tuo regno t'e' tolto; Daniele 4:32 e tu sarai cacciato di fra gli uomini, la tua dimora sara' con le bestie dei campi; ti sara' data a mangiare dell'erba come ai buoi, e passeranno su di te sette tempi, finche' tu non riconosca che l'Altissimo domina sul regno degli uomini e lo da' a chi vuole'. Daniele 4:33 In quel medesimo istante quella parola si adempi su Nebucadnetsar. Egli fu cacciato di fra gli uomini, mangio' l'erba come i buoi, e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finche' il pelo gli crebbe come le penne alle aquile, e le unghie come agli uccelli. Daniele 4:34 'Alla fine di que' giorni, io, Nebucadnetsar, alzai gli occhi al cielo, la ragione mi torno', e benedissi l'Altissimo, e lodai e glorificai colui che vive in eterno, il cui dominio e' un dominio perpetuo, e il cui regno dura di generazione in generazione. Daniele 4:35 Tutti gli abitanti della terra son da lui reputati un nulla; egli agisce come vuole con l'esercito del cielo e con gli abitanti della terra; e non v'e' alcuno che possa fermare la sua mano o dirgli: - Che fai? - Daniele 4:36 In quel tempo la ragione mi torno'; la gloria del mio regno, la mia maesta', il mio splendore mi furono restituiti; i miei consiglieri e i miei grandi mi cercarono, e io fui ristabilito nel mio regno, e la mia grandezza fu accresciuta piu' che mai. Daniele 4:37 Ora, io, Nebucadnetsar, lodo, esalto e glorifico il Re del cielo, perche' tutte le sue opere sono verita', e le sue vie, giustizia, ed egli ha il potere di umiliare quelli che camminano superbamente'. Il convito di Belsatsar Daniele 5:1 Il re Belsatsar fece un gran convito a mille de' suoi grandi; e bevve del vino in presenza dei mille. Daniele 5:2 Belsatsar, mentre stava assaporando il vino, ordino' che si recassero i vasi d'oro e d'argento che Nebucadnetsar suo padre aveva portati via dal tempio di Gerusalemme, perche' il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine se ne servissero per bere. Daniele 5:3 Allora furon recati i vasi d'oro ch'erano stati portati via dal tempio, dalla casa di Dio, ch'era in Gerusalemme; e il re, i suoi grandi, le sue mogli e le sue concubine se ne servirono per bere. Daniele 5:4 Bevvero del vino, e lodarono gli de'i d'oro, d'argento, di rame, di ferro, di legno e di pietra. Daniele 5:5 In quel momento, apparvero delle dita d'una mano d'uomo, che si misero a scrivere, difaccia al candelabro, sull'intonaco della parete del palazzo reale. E il re vide quel mozzicone di mano che scriveva. Daniele 5:6 Allora il re muto' di colore, e i suoi pensieri lo spaventarono; le giunture de' suoi fianchi si rilassarono, e i suoi ginocchi cominciarono a urtarsi l'uno contro l'altro. Daniele 5:7 Il re grido' forte che si facessero entrare gl'incantatori, i Caldei e gli astrologi; e il re prese a dire ai savi di Babilonia: 'Chiunque leggera' questo scritto e me ne dara' l'interpretazione sara' rivestito di porpora, avra' al collo una collana d'oro, e sara' terzo nel governo del regno'. Daniele 5:8 Allora entrarono tutti i savi del re; ma non poteron leggere lo scritto, ne' darne al re l'interpretazione. Daniele 5:9 Allora il re Belsatsar fu preso da grande spavento, muto' di colore, e i suoi grandi furono costernati. Daniele 5:10 La regina, com'ebbe udite le parole del re e dei suoi grandi, entro' nella sala del convito. La regina prese a dire: 'O re, possa tu vivere in perpetuo! I tuoi pensieri non ti spaventino, e non mutar di colore! Daniele 5:11 C'e' un uomo nel tuo regno, in cui e' lo spirito degli de'i santi; e al tempo di tuo padre si trovo' in lui una luce, un intelletto e una sapienza, pari alla sapienza degli de'i; e il re Nebucadnetsar tuo padre, il padre tuo, o re, lo stabili capo dei magi, degli incantatori, de' Caldei e degli astrologi, Daniele 5:12 perche' in lui, in questo Daniele, a cui il re avea posto nome Beltsatsar, fu trovato uno spirito straordinario, conoscenza, intelletto, facolta' di interpretare i sogni, di spiegare enigmi, e di risolvere questioni difficili. Si chiami dunque Daniele ed egli dara' l'interpretazione'. Daniele 5:13 Allora Daniele fu introdotto alla presenza del re; e il re parlo' a Daniele, e gli disse: 'Sei tu Daniele, uno de' Giudei che il re mio padre meno' in cattivita' da Giuda? Daniele 5:14 Io ho sentito dire di te che lo spirito degli de'i e' in te, e che in te si trova luce, intelletto, e una sapienza straordinaria. Daniele 5:15 Ora, i savi e gl'incantatori sono stati introdotti alla mia presenza, per leggere questo scritto e per farmene conoscere l'interpretazione; ma non han potuto darmi l'interpretazione della cosa. Daniele 5:16 Pero', ho sentito dire di te che tu puoi dare interpretazioni e risolvere questioni difficili; ora, se puoi leggere questo scritto e farmene conoscere l'interpretazione, tu sarai rivestito di porpora, avrai al collo una collana d'oro, e sarai terzo nel governo del regno'. Daniele 5:17 Allora Daniele prese a dire in presenza del re: 'Tienti i tuoi doni, e da' a un altro le tue ricompense; nondimeno io leggero' lo scritto al re e gliene faro' conoscere l'interpretazione. Daniele 5:18 O re, l'Iddio altissimo avea dato a Nebucadnetsar tuo padre, regno, grandezza, gloria e maesta'; Daniele 5:19 e a motivo della grandezza ch'Egli gli aveva dato, tutti i popoli, tutte le nazioni e lingue temevano e tremavano alla sua presenza; egli faceva morire chi voleva, lasciava in vita chi voleva; innalzava chi voleva, abbassava chi voleva. Daniele 5:20 Ma quando il suo cuore divenne altero e il suo spirito s'induro' fino a diventare arrogante, fu deposto dal suo trono reale, e gli fu tolta la sua gloria; Daniele 5:21 fu cacciato di tra i figliuoli degli uomini, il suo cuore fu reso simile a quello delle bestie, e la sua dimora fu con gli asini selvatici; gli fu data a mangiare dell'erba come ai buoi, e il suo corpo fu bagnato dalla rugiada del cielo, finche' non riconobbe che l'Iddio altissimo domina sul regno degli uomini, e ch'egli vi stabilisce sopra chi vuole. Daniele 5:22 E tu, o Belsatsar, suo figliuolo, non hai umiliato il tuo cuore, quantunque tu sapessi tutto questo; Daniele 5:23 ma ti sei innalzato contro il Signore del cielo; ti sono stati portati davanti i vasi della sua casa, e tu, i tuoi grandi, le tue mogli e le tue concubine ve ne siete serviti per bere; e tu hai lodato gli de'i d'argento, d'oro, di rame, di ferro, di legno e di pietra, i quali non vedono, non odono, non hanno conoscenza di sorta, e non hai glorificato l'Iddio che ha nella sua mano il tuo soffio vitale, e da cui dipendono tutte le tue vie. Daniele 5:24 Percio' e' stato mandato, da parte sua, quel mozzicone di mano, che ha tracciato quello scritto. Daniele 5:25 Questo e' lo scritto ch'e' stato tracciato: MENE, MENE, TEKEL, UFARSIN. Daniele 5:26 E questa e' l'interpretazione delle parole: MENE: Dio ha fatto il conto del tuo regno, e vi ha posto fine. Daniele 5:27 TEKEL: tu sei stato pesato con la bilancia e sei stato trovato mancante. Daniele 5:28 PERES: il tuo regno e' diviso, e dato ai Medi e ai Persiani'. Daniele 5:29 Allora, per ordine di Belsatsar, Daniele fu rivestito di porpora, gli fu messa al collo una collana d'oro, e fu proclamato che egli sarebbe terzo nel governo del regno. Daniele 5:30 In quella stessa notte, Belsatsar, re de' Caldei, fu ucciso; Daniele 5:31 e Dario, il Medo, ricevette il regno, all'eta' di sessantadue anni. Daniele nella fossa dei leoni Daniele 6:1 Parve bene a Dario di stabilire sul regno centoventi satrapi, i quali fossero per tutto il regno; Daniele 6:2 e sopra questi, tre capi, uno de' quali era Daniele, perche' questi satrapi rendessero loro conto, e il re non avesse a soffrire alcun danno. Daniele 6:3 Or questo Daniele si distingueva piu' dei capi e dei satrapi, perche' c'era in lui uno spirito straordinario; e il re pensava di stabilirlo sopra tutto il regno. Daniele 6:4 Allora i capi e i satrapi cercarono di trovare un'occasione d'accusar Daniele circa l'amministrazione del regno; ma non potevano trovare alcuna occasione, ne' alcun motivo di riprensione, perch'egli era fedele, e non c'era da trovare in lui alcunche' di male o da riprendere. Daniele 6:5 Quegli uomini dissero dunque: 'Noi non troveremo occasione alcuna d'accusar questo Daniele, se non la troviamo in quel che concerne la legge del suo Dio'. Daniele 6:6 Allora quei capi e quei satrapi vennero tumultuosamente presso al re, e gli dissero: 'O re Dario, possa tu vivere in perpetuo! Daniele 6:7 Tutti i capi del regno, i prefetti e i satrapi, i consiglieri e i governatori si sono concertati perche' il re promulghi un decreto e pubblichi un severo divieto, per i quali, chiunque, entro lo spazio di trenta giorni, rivolgera' qualche richiesta a qualsivoglia dio o uomo tranne che a te, o re, sia gettato nella fossa de' leoni. Daniele 6:8 Ora, o re, promulga il divieto e firmane l'atto perche' sia immutabile, conformemente alla legge dei Medi e de' Persiani, che e' irrevocabile'. Daniele 6:9 Il re Dario quindi firmo' il decreto e il divieto. Daniele 6:10 E quando Daniele seppe che il decreto era firmato, entro' in casa sua; e, tenendo le finestre della sua camera superiore aperte verso Gerusalemme, tre volte al giorno si metteva in ginocchi, pregava e rendeva grazie al suo Dio, come soleva fare per l'addietro. Daniele 6:11 Allora quegli uomini accorsero tumultuosamente, e trovaron Daniele che faceva richieste e supplicazioni al suo Dio. Daniele 6:12 Poi s'accostarono al re, e gli parlarono del divieto reale: 'Non hai tu firmato un divieto, per il quale chiunque entro lo spazio di trenta giorni fara' qualche richiesta a qualsivoglia dio o uomo tranne che a te, o re, dev'esser gettato nella fossa de' leoni?' Il re rispose e disse: 'La cosa e' stabilita, conformemente alla legge dei Medi e dei Persiani, che e' irrevocabile'. Daniele 6:13 Allora quelli ripresero a dire in presenza del re: 'Daniele, che e' fra quelli che sono stati menati in cattivita' da Giuda, non tiene in alcun conto ne' te, o re, ne' il divieto che tu hai firmato, ma prega il suo Dio tre volte al giorno'. Daniele 6:14 Quand'ebbe udito questo, il re ne fu dolentissimo, e si mise in cuore di liberar Daniele; e fino al tramonto del sole fece di tutto per salvarlo. Daniele 6:15 Ma quegli uomini vennero tumultuosamente al re, e gli dissero: 'Sappi, o re, che e' legge dei Medi e de' Persiani che nessun divieto o decreto promulgato dal re possa essere mutato'. Daniele 6:16 Allora il re diede l'ordine, e Daniele fu menato e gettato nella fossa de' leoni. E il re parlo' a Daniele, e gli disse: 'L'Iddio tuo, che tu servi del continuo, sara' quegli che ti liberera''. Daniele 6:17 E fu portata una pietra, che fu messa sulla bocca della fossa; e il re la sigillo' col suo anello e con l'anello de' suoi grandi, perche' nulla fosse mutato riguardo a Daniele. Daniele 6:18 Allora il re se ne ando' al suo palazzo, e passo' la notte in digiuno; non si fece venir alcuna concubina e il sonno fuggi da lui. Daniele 6:19 Poi il re si levo' la mattina di buon'ora, appena fu giorno, e si reco' in fretta alla fossa de' leoni. Daniele 6:20 E come fu vicino alla fossa, chiamo' Daniele con voce dolorosa, e il re prese a dire a Daniele: 'Daniele, servo dell'Iddio vivente! Il tuo Dio, che tu servi del continuo, t'ha egli potuto liberare dai leoni?' Daniele 6:21 Allora Daniele disse al re: 'O re, possa tu vivere in perpetuo! Daniele 6:22 Il mio Dio ha mandato il suo angelo, e ha chiuso la bocca de' leoni che non m'hanno fatto alcun male, perche' io sono stato trovato innocente nel suo cospetto; e anche davanti a te, o re, non ho fatto alcun male'. Daniele 6:23 Allora il re fu ricolmo di gioia, e ordino' che Daniele fosse tratto fuori dalla fossa; e Daniele fu tratto fuori dalla fossa, e non si trovo' su di lui lesione di sorta, perche' s'era confidato nel suo Dio. Daniele 6:24 E per ordine del re furon menati quegli uomini che avevano accusato Daniele, e furon gettati nella fossa de' leoni, essi, i loro figliuoli e le loro mogli; e non erano ancora giunti in fondo alla fossa, che i leoni furono loro addosso, e fiaccaron loro tutte le ossa. Daniele 6:25 Allora il re Dario scrisse a tutti i popoli, a tutte le nazioni e lingue che abitavano su tutta la terra: 'La vostra pace abbondi! Daniele 6:26 Io decreto che in tutto il dominio del mio regno si tema e si tremi nel cospetto dell'Iddio di Daniele; poich'Egli e' l'Iddio vivente, che sussiste in eterno; il suo regno non sara' mai distrutto, e il suo dominio durera' sino alla fine. Daniele 6:27 Egli libera e salva, e opera segni e prodigi in cielo e in terra; Egli e' quei che ha liberato Daniele dalle branche dei leoni'. Daniele 6:28 E questo Daniele prospero' sotto il regno di Dario, e sotto il regno di Ciro, il Persiano. Visioni di Daniele. La visione dei quattro animali e del regno dei santi Daniele 7:1 Il primo anno di Belsatsar, re di Babilonia, Daniele, mentr'era a letto, fece un sogno, ed ebbe delle visioni nella sua mente. Poi scrisse il sogno, e narro' la sostanza delle cose. Daniele 7:2 Daniele dunque prese a dire: Io guardavo, nella mia visione notturna, ed ecco scatenarsi sul mar grande i quattro venti del cielo. Daniele 7:3 E quattro grandi bestie salirono dal mare, una diversa dall'altra. Daniele 7:4 La prima era come un leone, ed avea delle ali d'aquila. Io guardai, finche' non le furono strappate le ali; e fu sollevata da terra, fu fatta stare in piedi come un uomo, e le fu dato un cuor d'uomo. Daniele 7:5 Ed ecco una seconda bestia, simile ad un orso; essa rizzavasi sopra un lato, avea tre costole in bocca fra i denti; e le fu detto: 'Le'vati, mangia molta carne!' Daniele 7:6 Dopo questo, io guardavo, ed eccone un'altra simile ad un leopardo, che aveva addosso quattro ali d'uccello; questa bestia avea quattro teste, e le fu dato il dominio. Daniele 7:7 Dopo questo, io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco una quarta bestia spaventevole, terribile e straordinariamente forte; aveva dei denti grandi, di ferro; divorava e sbranava, e calpestava il resto coi piedi; era diversa da tutte le bestie che l'avevano preceduta, e aveva dieci corna. Daniele 7:8 Io esaminavo quelle corna, ed ecco che un altro piccolo corno spunto' tra quelle, e tre delle prime corna furono divelte dinanzi ad esso; ed ecco che quel corno avea degli occhi simili a occhi d'uomo, e una bocca che proferiva grandi cose. Daniele 7:9 Io continuai a guardare fino al momento in cui furono collocati de' troni, e un vegliardo s'assise. La sua veste era bianca come la neve, e i capelli del suo capo eran come lana pura; fiamme di fuoco erano il suo trono e le ruote d'esso erano fuoco ardente. Daniele 7:10 Un fiume di fuoco sgorgava e scendeva dalla sua presenza; mille migliaia lo servivano, e diecimila miriadi gli stavan davanti. Il giudizio si tenne, e i libri furono aperti. Daniele 7:11 Allora io guardai a motivo delle parole orgogliose che il corno proferiva; guardai, finche' la bestia non fu uccisa, e il suo corpo distrutto, gettato nel fuoco per esser arso. Daniele 7:12 Quanto alle altre bestie, il dominio fu loro tolto; ma fu loro concesso un prolungamento di vita per un tempo determinato. Daniele 7:13 Io guardavo, nelle visioni notturne, ed ecco venire sulle nuvole del cielo uno simile a un figliuol d'uomo; egli giunse fino al vegliardo, e fu fatto accostare a lui. Daniele 7:14 E gli furon dati dominio, gloria e regno, perche' tutti i popoli, tutte le nazioni e lingue lo servissero; il suo dominio e' un dominio eterno che non passera', e il suo regno, un regno che non sara' distrutto. Daniele 7:15 Quanto a me, Daniele, il mio spirito fu turbato dentro di me, e le visioni della mia mente mi spaventarono. Daniele 7:16 M'accostai a uno degli astanti, e gli domandai la verita' intorno a tutto questo; ed egli mi parlo', e mi dette l'interpretazione di quelle cose: Daniele 7:17 'Queste quattro grandi bestie, sono quattro re che sorgeranno dalla terra; Daniele 7:18 poi i santi dell'Altissimo riceveranno il regno e lo possederanno per sempre, d'eternita' in eternita''. Daniele 7:19 Allora desiderai saper la verita' intorno alla quarta bestia, ch'era diversa da tutte le altre, straordinariamente terribile, che aveva i denti di ferro e le unghie di rame, che divorava, sbranava, e calpestava il resto coi piedi, Daniele 7:20 e intorno alle dieci corna che aveva in capo, e intorno all'altro corno che spuntava, e davanti al quale tre erano cadute: a quel corno che avea degli occhi, e una bocca proferente cose grandi, e che appariva maggiore delle altre corna. Daniele 7:21 Io guardai, e quello stesso corno faceva guerra ai santi e aveva il sopravvento, Daniele 7:22 finche' non giunse il vegliardo e il giudicio fu dato ai santi dell'Altissimo, e venne il tempo che i santi possederono il regno. Daniele 7:23 Ed egli mi parlo' cosi: 'La quarta bestia e' un quarto regno sulla terra, che differira' da tutti i regni, divorera' tutta la terra, la calpestera' e la frantumera'. Daniele 7:24 Le dieci corna sono dieci re che sorgeranno da questo regno; e, dopo quelli, ne sorgera' un altro, che sara' diverso dai precedenti, e abbattera' tre re. Daniele 7:25 Egli proferira' parole contro l'Altissimo, ridurra' allo stremo i santi dell'Altissimo, e pensera' di mutare i tempi e la legge; i santi saran dati nelle sue mani per un tempo, dei tempi, e la meta' d'un tempo. Daniele 7:26 Poi si terra' il giudizio e gli sara' tolto il dominio, che verra' distrutto ed annientato per sempre. Daniele 7:27 E il regno e il dominio e la grandezza dei regni che sono sotto tutti i cieli saranno dati al popolo dei santi dell'Altissimo; il suo regno e' un regno eterno, e tutti i domini lo serviranno e gli ubbidiranno'. Daniele 7:28 Qui finirono le parole rivoltemi. Quanto a me, Daniele, i miei pensieri mi spaventarono molto, e mutai di colore; ma serbai la cosa nel cuore. Visione del montone e del capro Daniele 8:1 Il terzo anno del regno del re Belsatsar, io, Daniele, ebbi una visione, dopo quella che avevo avuta al principio del regno. Daniele 8:2 Ero in visione; e, mentre guardavo, ero a Susan, la residenza reale, che e' nella provincia di Elam; e, nella visione, mi trovavo presso il fiume Ulai. Daniele 8:3 Alzai gli occhi, guardai, ed ecco, ritto davanti al fiume, un montone che aveva due corna; e le due corna erano alte, ma una era piu' alta dell'altra, e la piu' alta veniva sull'ultima. Daniele 8:4 Vidi il montone che cozzava a occidente, a settentrione e a mezzogiorno; nessuna bestia gli poteva tener fronte, e non c'era nessuno che la potesse liberare dalla sua potenza; esso faceva quel che voleva, e divento' grande. Daniele 8:5 E com'io stavo considerando questo, ecco venire dall'occidente un capro, che percorreva tutta la superficie della terra senza toccare il suolo; e questo capro aveva un corno cospicuo fra i suoi occhi. Daniele 8:6 Esso venne fino al montone dalle due corna che avevo visto ritto davanti al fiume, e gli s'avvento' contro, nel furore della sua forza. Daniele 8:7 E lo vidi giungere vicino al montone, pieno di rabbia contro di lui, investirlo, e spezzargli le due corna; il montone non ebbe la forza di tenergli fronte, e il capro lo atterro' e lo calpesto'; e non ci fu nessuno che potesse liberare il montone dalla potenza d'esso. Daniele 8:8 Il capro divento' sommamente grande; ma, quando fu potente, il suo gran corno si spezzo'; e, in luogo di quello, sorsero quattro corna cospicue, verso i quattro venti del cielo. Daniele 8:9 E dall'una d'esse usci un piccolo corno, che divento' molto grande verso mezzogiorno, verso levante, e verso il paese splendido. Daniele 8:10 S'ingrandi, fino a giungere all'esercito del cielo; fece cadere in terra parte di quell'esercito e delle stelle, e le calpesto'. Daniele 8:11 S'elevo' anzi fino al capo di quell'esercito, gli tolse il sacrifizio perpetuo, e il luogo del suo santuario fu abbattuto. Daniele 8:12 L'esercito gli fu dato in mano col sacrifizio perpetuo a motivo della ribellione; e il corno getto' a terra la verita', e prospero' nelle sue imprese. Daniele 8:13 Poi udii un santo che parlava; e un altro santo disse a quello che parlava: 'Fino a quando durera' la visione del sacrifizio continuo e la ribellione che produce la desolazione, abbandonando il luogo santo e l'esercito ad esser calpestati?' Daniele 8:14 Egli mi disse: 'Fino a duemilatrecento sere e mattine; poi il santuario sara' purificato'. Daniele 8:15 E avvenne che, mentre io, Daniele, avevo questa visione e cercavo d'intenderla, ecco starmi ritta davanti come una figura d'uomo. Daniele 8:16 E udii la voce d'un uomo in mezzo all'Ulai, che grido', e disse: 'Gabriele, spiega a colui la visione'. Daniele 8:17 Ed esso venne presso al luogo dove io stavo; alla sua venuta io fui spaventato, e caddi sulla mia faccia; ma egli mi disse: 'Intendi bene, o figliuol d'uomo! perche' questa visione concerne il tempo della fine'. Daniele 8:18 E com'egli mi parlava, io mi lasciai andare con la faccia a terra, profondamente assopito; ma egli mi tocco', e mi fece stare in piedi. Daniele 8:19 E disse: 'Ecco, io ti faro' conoscere quello che avverra' nell'ultimo tempo dell'indignazione; poiche' si tratta del tempo fissato per la fine. Daniele 8:20 Il montone con due corna che hai veduto, rappresenta i re di Media e di Persia. Daniele 8:21 Il becco peloso e' il re di Grecia; e il gran corno fra i suoi due occhi e' il primo re. Daniele 8:22 Quanto al corno spezzato, al cui posto ne son sorti quattro, questi sono quattro regni che sorgeranno da questa nazione, ma non con la stessa sua potenza. Daniele 8:23 E alla fine del loro regno, quando i ribelli avranno colmato la misura delle loro ribellioni, sorgera' un re dall'aspetto feroce, ed esperto in stratagemmi. Daniele 8:24 La sua potenza sara' grande, ma non sara' potenza sua; egli fara' prodigiose ruine, prosperera' nelle sue imprese, e distruggera' i potenti e il popolo dei santi. Daniele 8:25 A motivo della sua astuzia fara' prosperare la frode nelle sue mani; s'inorgoglira' in cuor suo, e in piena pace distruggera' molta gente; insorgera' contro il principe de' principi, ma sara' infranto, senz'opera di mano. Daniele 8:26 E la visione delle sere e delle mattine, di cui e' stato parlato, e' vera. Tu tieni segreta la visione, perche' si riferisce a un tempo lontano'. Daniele 8:27 E io, Daniele, svenni, e fui malato vari giorni; poi m'alzai, e feci gli affari del re. Io ero stupito della visione, ma nessuno se ne avvide. La settanta settimane Daniele 9:1 Nell'anno primo di Dario, figliuolo d'Assuero, della stirpe dei Medi, che fu fatto re del regno dei Caldei, Daniele 9:2 il primo anno del suo regno, io, Daniele, meditando sui libri, vidi che il numero degli anni di cui l'Eterno avea parlato al profeta Geremia, e durante i quali Gerusalemme dovea essere in ruine, era di settant'anni. Daniele 9:3 E volsi la mia faccia verso il Signore Iddio, per dispormi alla preghiera e alle supplicazioni, col digiuno, col sacco e con la cenere. Daniele 9:4 E feci la mia preghiera e la mia confessione all'Eterno, al mio Dio, dicendo: 'O Signore, Dio grande e tremendo, che mantieni il patto e continui la benignita' a quelli che t'amano e osservano i tuoi comandamenti! Daniele 9:5 Noi abbiamo peccato, ci siam condotti iniquamente, abbiamo operato malvagiamente, ci siamo ribellati, e ci siamo allontanati dai tuoi comandamenti e dalle tue prescrizioni, Daniele 9:6 non abbiam dato ascolto ai profeti, tuoi servi, che hanno parlato in tuo nome ai nostri re, ai nostri capi, ai nostri padri, e a tutto il popolo del paese. Daniele 9:7 A te, o Signore, la giustizia; a noi, la confusione della faccia, come avviene al di d'oggi: agli uomini di Giuda, agli abitanti di Gerusalemme e a tutto Israele, vicini e lontani, in tutti i paesi dove li hai cacciati, a motivo delle infedelta' che hanno commesse contro di te. Daniele 9:8 O Signore, a noi la confusione della faccia, ai nostri re, ai nostri capi e ai nostri padri, perche' abbiam peccato contro di te. Daniele 9:9 Al Signore, ch'e' il nostro Dio, appartengono la misericordia e il perdono; poiche' noi ci siamo ribellati a lui, Daniele 9:10 e non abbiam dato ascolto alla voce dell'Eterno, dell'Iddio nostro, per camminare secondo le sue leggi, ch'egli ci avea poste dinanzi mediante i profeti suoi servi. Daniele 9:11 Si, tutto Israele ha trasgredito la tua legge, s'e' sviato per non ubbidire alla tua voce; e cosi su noi si son riversate le maledizioni e imprecazioni che sono scritte nella legge di Mose', servo di Dio, perche' noi abbiam peccato contro di lui. Daniele 9:12 Ed egli ha mandato ad effetto le parole che aveva pronunziate contro di noi e contro i nostri giudici che ci governano, facendo venir su noi una calamita' cosi grande, che sotto tutto il cielo nulla mai e' stato fatto di simile a quello ch'e' stato fatto a Gerusalemme. Daniele 9:13 Com'e' scritto nella legge di Mose', tutta questa calamita' ci e' venuta addosso; e, nondimeno, non abbiamo implorato il favore dell'Eterno, del nostro Dio, ritraendoci dalle nostre iniquita' e rendendoci attenti alla sua verita'. Daniele 9:14 E l'Eterno ha vegliato su questa calamita', e ce l'ha fatta venire addosso; perche' l'Eterno, il nostro Dio, e' giusto in tutto quello che ha fatto, ma noi non abbiamo ubbidito alla sua voce. Daniele 9:15 Ed ora, o Signore, Iddio nostro, che traesti il tuo popolo fuori del paese d'Egitto con mano potente, e ti facesti il nome che hai oggi, noi abbiamo peccato, abbiamo operato malvagiamente. Daniele 9:16 O Signore, secondo tutte le tue opere di giustizia, fa', ti prego, che la tua ira e il tuo furore si ritraggano dalla tua citta' di Gerusalemme, il tuo monte santo; poiche' per i nostri peccati e per le iniquita' de' nostri padri, Gerusalemme e il tuo popolo sono esposti al vituperio di tutti quelli che ci circondano. Daniele 9:17 Ora dunque, o Dio nostro, ascolta la preghiera del tuo servo e le sue supplicazioni, e fa' risplendere il tuo volto sul tuo desolato santuario, per amor del Signore! Daniele 9:18 O mio Dio, inclina il tuo orecchio ed ascolta; apri gli occhi e guarda le nostre desolazioni, e la citta' sulla quale e' invocato il tuo nome; poiche' noi umilmente presentiamo le nostre supplicazioni nel tuo cospetto, fondati non sulle nostre opere giuste, ma sulle tue grandi compassioni. Daniele 9:19 O Signore, ascolta! Signore, perdona! Signore, sii attento ed agisci; non indugiare, per amor di te stesso, o mio Dio, perche' il tuo nome e' invocato sulla tua citta' e sul tuo popolo!' Daniele 9:20 Mentre io parlavo ancora, pregando e confessando il mio peccato e il peccato del mio popolo d'Israele, e presentavo la mia supplicazione all'Eterno, al mio Dio, per il monte santo del mio Dio, Daniele 9:21 mentre stavo ancora parlando in preghiera, quell'uomo, Gabriele, che avevo visto nella visione da principio, mandato con rapido volo, s'avvicino' a me, verso l'ora dell'oblazione della sera. Daniele 9:22 E mi ammaestro', mi parlo', e disse: 'Daniele, io son venuto ora per darti intendimento. Daniele 9:23 Al principio delle tue supplicazioni, una parola e' uscita; e io son venuto a comunicartela, poiche' tu sei grandemente amato. Fa' dunque attenzione alla parola, e intendi la visione! Daniele 9:24 Settanta settimane son fissate riguardo al tuo popolo e alla tua santa citta', per far cessare la trasgressione, per metter fine al peccato, per espiare l'iniquita', e addurre una giustizia eterna, per suggellare visione e profezia, e per ungere un luogo santissimo. Daniele 9:25 Sappilo dunque, e intendi! Dal momento in cui e' uscito l'ordine di restaurare e riedificare Gerusalemme fino all'apparire di un unto, di un capo, vi sono sette settimane; e in sessantadue settimane essa sara' restaurata e ricostruita, piazze e mura, ma in tempi angosciosi. Daniele 9:26 Dopo le sessantadue settimane, un unto sara' soppresso, nessuno sara' per lui. E il popolo d'un capo che verra', distruggera' la citta' e il santuario; la sua fine verra' come un'inondazione; ed e' decretato che vi saranno delle devastazioni sino alla fine della guerra. Daniele 9:27 Egli stabilira' un saldo patto con molti, durante una settimana; e in mezzo alla settimana fara' cessare sacrifizio e oblazione; e sulle ali delle abominazioni verra' un devastatore; e questo, finche' la completa distruzione, che e' decretata, non piombi sul devastatore'. Le sofferenze e la liberazione d'Israele in lotta con le potenze pagane Daniele 10:1 Il terzo anno di Ciro, re di Persia, una parola fu rivelata a Daniele, che si chiamava Beltsatsar; e la parola e' verace, e predice una gran lotta. Egli capi la parola, ed ebbe l'intelligenza della visione. Daniele 10:2 In quel tempo, io, Daniele, feci cordoglio per tre settimane intere. Daniele 10:3 Non mangiai alcun cibo prelibato, ne' carne ne' vino entrarono nella mia bocca, e non mi unsi affatto, sino alla fine delle tre settimane. Daniele 10:4 E il ventiquattresimo giorno del primo mese, come io mi trovavo in riva al gran fiume, che e' lo Hiddekel, Daniele 10:5 alzai gli occhi, guardai, ed ecco un uomo, vestito di lino, con attorno ai fianchi una cintura d'oro d'Ufaz. Daniele 10:6 Il suo corpo era come un crisolito, la sua faccia avea l'aspetto della folgore, i suoi occhi eran come fiamme di fuoco, le sue braccia e i suoi piedi parevano terso rame, e il suono della sua voce era come il rumore d'una moltitudine. Daniele 10:7 Io solo, Daniele, vidi la visione; gli uomini ch'erano meco non la videro, ma un gran terrore piombo' su loro, e fuggirono a nascondersi. Daniele 10:8 E io rimasi solo, ed ebbi questa grande visione. In me non rimase piu' forza; il mio viso muto' colore fino a rimanere sfigurato, e non mi resto' alcun vigore. Daniele 10:9 Udii il suono delle sue parole; e, all'udire il suono delle sue parole caddi profondamente assopito, con la faccia a terra. Daniele 10:10 Ed ecco, una mano mi tocco', e mi fece stare sulle ginocchia e sulle palme delle mani. Daniele 10:11 E mi disse: 'Daniele, uomo grandemente amato, cerca d'intendere le parole che ti diro', e rizzati in piedi nel luogo dove sei; perche' ora io sono mandato da te'. E quand'egli m'ebbe detta questa parola, io mi rizzai in piedi, tutto tremante. Daniele 10:12 Ed egli mi disse: 'Non temere, Daniele; poiche' dal primo giorno che ti mettesti in cuore d'intendere e d'umiliarti nel cospetto del tuo Dio, le tue parole furono udite, e io son venuto a motivo delle tue parole. Daniele 10:13 Ma il capo del regno di Persia m'ha resistito ventun giorni; pero' ecco, Micael, uno dei primi capi, e' venuto in mio soccorso, e io son rimasto la' presso i re di Persia. Daniele 10:14 E ora son venuto a farti comprendere cio' che avverra' al tuo popolo negli ultimi giorni; perche' e' ancora una visione che concerne l'avvenire'. Daniele 10:15 E mentr'egli mi rivolgeva queste parole, io abbassai gli occhi al suolo, e rimasi muto. Daniele 10:16 Ed ecco uno che avea sembianza d'un figliuol d'uomo, mi tocco' le labbra. Allora io aprii la bocca, parlai, e dissi a colui che mi stava davanti: 'Signor mio, a motivo di questa visione m'ha colto lo spasimo, e non m'e' piu' rimasto alcun vigore. Daniele 10:17 E come potrebbe questo servo del mio signore parlare a cotesto signor mio? Poiche' oramai nessun vigore mi resta, e mi manca fino il respiro'. Daniele 10:18 Allora colui che avea la sembianza d'uomo mi tocco' di nuovo, e mi fortifico'. Daniele 10:19 E disse: 'O uomo grandemente amato, non temere! La pace sia teco! Sii forte, sii forte'. E quand'egli ebbe parlato meco, io ripresi forza, e dissi: 'Il mio signore parli pure poiche' tu m'hai fortificato'. Daniele 10:20 Ed egli disse: 'Sai tu perche' io son venuto da te? Ora me ne torno a combattere col capo della Persia; e quand'io usciro' a combattere ecco che verra' il capo di Javan. Daniele 10:21 Ma io ti voglio far conoscere cio' che e' scritto nel libro della verita'; e non v'e' nessuno che mi sostenga contro quelli la' Daniele 11:1 tranne Micael vostro capo; e io, il primo anno di Dario, il Medo, mi tenni presso di lui per sostenerlo e difenderlo. Daniele 11:2 E ora ti faro' conoscere la verita'. Ecco, sorgeranno ancora in Persia tre re; poi il quarto diventera' molto piu' ricco di tutti gli altri; e quando sara' diventato forte per le sue ricchezze, sollevera' tutti contro il regno di Javan. Daniele 11:3 Allora sorgera' un re potente, che esercitera' un gran dominio e fara' quel che vorra'. Daniele 11:4 Ma quando sara' sorto, il suo regno sara' infranto, e sara' diviso verso i quattro venti del cielo; esso non apparterra' alla progenie di lui, ne' avra' una potenza pari a quella che aveva lui; giacche' il suo regno sara' sradicato e passera' ad altri; non ai suoi eredi. Daniele 11:5 E il re del mezzogiorno diventera' forte; ma uno dei suoi capi diventera' piu' forte di lui, e dominera'; e il suo dominio sara' potente. Daniele 11:6 E alla fine di vari anni, essi faran lega assieme; e la figliuola del re del mezzogiorno verra' al re del settentrione per fare un accordo; ma essa non potra' conservare la forza del proprio braccio, ne' quegli e il suo braccio potranno resistere; e lei e quelli che l'hanno condotta, e colui che l'ha generata, e colui che l'ha sostenuta per un tempo, saran dati alla morte. Daniele 11:7 E uno de' rampolli delle sue radici sorgera' a prendere il posto di quello; esso verra' all'esercito, entrera' nelle fortezze del re di settentrione, verra' alle prese con quelli, e rimarra' vittorioso; Daniele 11:8 e menera' anche in cattivita' in Egitto i loro de'i, con le loro immagini fuse e coi loro preziosi arredi d'argento e d'oro; e per vari anni si terra' lungi dal re del settentrione. Daniele 11:9 E questi marcera' contro il re del mezzogiorno, ma tornera' nel proprio paese. Daniele 11:10 E i suoi figliuoli entreranno in guerra, e raduneranno una moltitudine di grandi forze; l'un d'essi si fara' avanti, si spandera' come un torrente, e passera' oltre; poi tornera' e spingera' le ostilita' sino alla fortezza del re del mezzogiorno. Daniele 11:11 Il re del mezzogiorno s'inasprira', si fara' innanzi e movera' guerra a lui, al re del settentrione, il quale arrolera' una gran moltitudine; ma quella moltitudine sara' data in mano del re del mezzogiorno. Daniele 11:12 La moltitudine sara' portata via, e il cuore di lui s'inorgoglira'; ma, per quanto ne abbia abbattuto delle diecine di migliaia, non sara' per questo piu' forte. Daniele 11:13 E il re del settentrione arrolera' di nuovo una moltitudine piu' numerosa della prima; e in capo a un certo numero d'anni egli si fara' avanti con un grosso esercito e con molto materiale. Daniele 11:14 E in quel tempo molti insorgeranno contro il re del mezzogiorno; e degli uomini violenti di fra il tuo popolo insorgeranno per dar compimento alla visione, ma cadranno. Daniele 11:15 E il re del settentrione verra'; innalzera' de' bastioni, e s'impadronira' di una citta' fortificata; e ne' le forze del mezzogiorno, ne' le truppe scelte avran la forza di resistere. Daniele 11:16 E quegli che sara' venuto contro di lui fara' cio' che gli piacera', non essendovi chi possa stargli a fronte; e si fermera' nel paese splendido, il quale sara' interamente in suo potere. Daniele 11:17 Egli si proporra' di venire con le forze di tutto il suo regno, ma fara' un accomodamento col re del mezzogiorno; e gli dara' la figliuola per distruggergli il regno; ma il piano non riuscira', e il paese non gli apparterra'. Daniele 11:18 Poi si dirigera' verso le isole, e ne prendera' molte; ma un generale fara' cessare l'obbrobrio ch'ei voleva infliggergli, e lo fara' ricadere addosso a lui. Daniele 11:19 Poi il re si dirigera' verso le fortezze del proprio paese; ma inciampera', cadra', e non lo si trovera' piu'. Daniele 11:20 Poi, in luogo di lui, sorgera' uno che fara' passare un esattore di tributi attraverso il paese che e' la gloria del regno; ma in pochi giorni sara' distrutto, non nell'ira, ne' in battaglia. Daniele 11:21 Poi, in luogo suo, sorgera' un uomo spregevole, a cui non sara' stata conferita la maesta' reale; ma verra' senza rumore, e s'impadronira' del regno a forza di lusinghe. Daniele 11:22 E le forze che inonderanno il paese saranno sommerse davanti a lui, saranno infrante, come pure un capo dell'alleanza. Daniele 11:23 E, nonostante la lega fatta con quest'ultimo, agira' con frode, salira', e diverra' vittorioso con poca gente. Daniele 11:24 E, senza rumore, invadera' le parti piu' grasse della provincia, e fara' quello che non fecero mai ne' i suoi padri, ne' i padri dei suoi padri: distribuira' bottino, spoglie e beni e meditera' progetti contro le fortezze; questo, per un certo tempo. Daniele 11:25 Poi raccogliera' le sue forze e il suo coraggio contro il re del mezzogiorno, mediante un grande esercito. E il re del mezzogiorno s'impegnera' in guerra con un grande e potentissimo esercito; ma non potra' tener fronte, perche' si faranno delle macchinazioni contro di lui. Daniele 11:26 Quelli che mangeranno alla sua mensa saranno la sua rovina, il suo esercito si dileguera' come un torrente, e molti cadranno uccisi. Daniele 11:27 E quei due re cercheranno in cuor loro di farsi del male; e, alla stessa mensa, si diranno delle menzogne; ma cio' non riuscira', perche' la fine non verra' che al tempo fissato. Daniele 11:28 E quegli tornera' al suo paese con grandi ricchezze; il suo cuore formera' dei disegni contro al patto santo, ed egli li eseguira', poi tornera' al suo paese. Daniele 11:29 Al tempo stabilito, egli marcera' di nuovo contro il mezzogiorno; ma quest'ultima volta la cosa non riuscira' come la prima; Daniele 11:30 poiche' delle navi di Kittim moveranno contro di lui; ed egli si perdera' d'animo; poi di nuovo s'indignera' contro il patto santo, ed eseguira' i suoi disegni, e tornera' ad intendersi con quelli che avranno abbandonato il patto santo. Daniele 11:31 Delle forze mandate da lui si presenteranno e profaneranno il santuario, la fortezza, sopprimeranno il sacrifizio continuo, e vi collocheranno l'abominazione, che cagiona la desolazione. Daniele 11:32 E per via di lusinghe corrompera' quelli che agiscono empiamente contro il patto; ma il popolo di quelli che conoscono il loro Dio mostrera' fermezza, e agira'. Daniele 11:33 E i savi fra il popolo ne istruiranno molti; ma saranno abbattuti dalla spada e dal fuoco, dalla cattivita' e dal saccheggio, per un certo tempo. Daniele 11:34 E quando saranno cosi abbattuti, saran soccorsi con qualche piccolo aiuto; ma molti s'uniranno a loro con finti sembianti. Daniele 11:35 E di que' savi ne saranno abbattuti alcuni, per affinarli, per purificarli e per imbiancarli sino al tempo della fine, perche' questa non avverra' che al tempo stabilito. Daniele 11:36 E il re agira' a suo talento, si estollera', si magnifichera' al disopra d'ogni dio, e proferira' cose inaudite contro l'Iddio degli de'i; prosperera' finche' l'indignazione sia esaurita; poiche' quello ch'e' decretato si compira'. Daniele 11:37 Egli non avra' riguardo agli de'i de' suoi padri; non avra' riguardo ne' alla divinita' favorita delle donne, ne' ad alcun dio, perche' si magnifichera' al disopra di tutti. Daniele 11:38 Ma onorera' l'iddio delle fortezze nel suo luogo di culto; onorera' con oro, con argento, con pietre preziose e con oggetti di valore un dio che i suoi padri non conobbero. Daniele 11:39 E agira' contro le fortezze ben munite, aiutato da un dio straniero; quelli che lo riconosceranno egli ricolmera' di gloria, li fara' dominare su molti, e spartira' fra loro delle terre come ricompense. Daniele 11:40 E al tempo della fine, il re del mezzogiorno verra' a cozzo con lui; e il re del settentrione gli piombera' addosso come la tempesta, con carri e cavalieri, e con molte navi; penetrera' ne' paesi e, tutto inondando, passera' oltre. Daniele 11:41 Entrera' pure nel paese splendido, e molte popolazioni saranno abbattute; ma queste scamperanno dalle sue mani: Edom, Moab e la parte principale de' figliuoli di Ammon. Daniele 11:42 Egli stendera' la mano anche su diversi paesi, e il paese d'Egitto non scampera'. Daniele 11:43 E s'impadronira' de' tesori d'oro e d'argento, e di tutte le cose preziose dell'Egitto; e i Libi e gli Etiopi saranno al suo se'guito. Daniele 11:44 Ma notizie dall'oriente e dal settentrione lo spaventeranno; ed egli partira' con gran furore, per distruggere e votare allo sterminio molti. Daniele 11:45 E piantera' le tende del suo palazzo fra i mari e il bel monte santo; poi giungera' alla sua fine, e nessuno gli dara' aiuto. Daniele 12:1 E in quel tempo sorgera' Micael, il gran capo, il difensore de' figliuoli del tuo popolo; e sara' un tempo d'angoscia, quale non se n'ebbe mai da quando esiston nazioni fino a quell'epoca; e in quel tempo, il tuo popolo sara' salvato; tutti quelli, cioe', che saran trovati iscritti nel libro. Daniele 12:2 E molti di coloro che dormono nella polvere della terra si risveglieranno: gli uni per la vita eterna, gli altri per l'obbrobrio, per una eterna infamia. Daniele 12:3 E i savi risplenderanno come lo splendore della distesa, e quelli che ne avranno condotti molti alla giustizia, risplenderanno come le stelle, in sempiterno. Daniele 12:4 E tu, Daniele, tieni nascoste queste parole, e sigilla il libro sino al tempo della fine; molti lo studieranno con cura, e la conoscenza aumentera''. Daniele 12:5 Poi, io, Daniele, guardai, ed ecco due altri uomini in piedi: l'uno di qua sulla sponda del fiume, Daniele 12:6 e l'altro di la', sull'altra sponda del fiume. E l'un d'essi disse all'uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume: 'Quando sara' la fine di queste maraviglie?' Daniele 12:7 E io udii l'uomo vestito di lino, che stava sopra le acque del fiume, il quale, alzata la man destra e la man sinistra al cielo, giuro' per colui che vive in eterno, che cio' sara' per un tempo, per dei tempi e per la meta' d'un tempo; e quando la forza del popolo santo sara' interamente infranta, allora tutte queste cose si compiranno. Daniele 12:8 E io udii, ma non compresi; e dissi: 'Signor mio, qual sara' la fine di queste cose?' Daniele 12:9 Ed egli rispose: 'Va', Daniele; poiche' queste parole son nascoste e sigillate sino al tempo della fine. Daniele 12:10 Molti saranno purificati, imbiancati, affinati; ma gli empi agiranno empiamente, e nessuno degli empi capira', ma capiranno i savi. Daniele 12:11 E dal tempo che sara' soppresso il sacrifizio continuo e sara' rizzata l'abominazione che cagiona la desolazione, vi saranno milleduecentonovanta giorni. Daniele 12:12 Beato chi aspetta e giunge a milletrecentotrentacinque giorni! Daniele 12:13 Ma tu avviati verso la fine; tu ti riposerai, e poi sorgerai per ricevere la tua parte d'eredita' alla fine de' giorni'.Osea 1:1-14:9 Idolatria e corruzione d'Israele. Minacce e promesse di grazia Osea 1:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta a Osea, figliuolo di Beeri, ai giorni di Uzzia, di Jotham, d'Acaz, di Ezechia, re di Giuda, e ai giorni di Geroboamo, figliuolo di Joas, re d'Israele. Osea 1:2 Quando l'Eterno comincio' a parlare a Osea, l'Eterno disse ad Osea: 'Va', prenditi per moglie una meretrice, e genera de' figliuoli di prostituzione; perche' il paese si prostituisce, abbandonando l'Eterno'. Osea 1:3 Ed egli ando' e prese Gomer, figliuola di Diblaim: ed essa concepi, e gli partori un figliuolo. Osea 1:4 E l'Eterno gli disse: 'Mettigli nome Jizreel; poiche', ancora un po' di tempo, e io puniro' la casa di Jehu a motivo del sangue sparso a Jizreel e faro' cessare il regno della casa d'Israele. Osea 1:5 E in quel giorno avverra' che io spezzero' l'arco d'Israele nella valle d'Jizreel'. Osea 1:6 Ed essa concepi di nuovo, e partori una figliuola. E l'Eterno disse ad Osea: 'Mettile nome Lo-ruhama; perche' io non avro' piu' compassione della casa d'Israele in guisa da perdonarla. Osea 1:7 Ma avro' compassione della casa di Giuda; li salvero' mediante l'Eterno, il loro Dio; non li salvero' mediante arco, ne' spada, ne' battaglia, ne' cavalli, ne' cavalieri'. Osea 1:8 Or quand'ella ebbe divezzato Lo-ruhama, concepi e partori un figliuolo. Osea 1:9 E l'Eterno disse ad Osea: 'Mettigli nome Lo-ammi; poiche' voi non siete mio popolo, e io non son vostro'. Osea 1:10 Nondimeno, il numero de' figliuoli d'Israele sara' come la rena del mare, che non si puo' misurare ne' contare; e avverra' che invece di dir loro, come si diceva: 'Voi non siete mio popolo', sara' loro detto: 'Siete figliuoli dell'Iddio vivente'. Osea 1:11 E i figliuoli di Giuda e i figliuoli d'Israele si aduneranno assieme, si daranno un capo unico, e saliranno fuor dal paese; poiche' grande e' il giorno d'Jizreel. Osea 2:1 Dite ai vostri fratelli: 'Ammi!' e alle vostre sorelle 'Ruhama!' Osea 2:2 Contendete con vostra madre, contendete! poich'essa non e' mia moglie, ne' io son suo marito! Allontani dalla sua faccia le sue prostituzioni, e i suoi adulteri di fra le sue mammelle; Osea 2:3 altrimenti, io la spogliero' nuda, la mettero' com'era nel di che nacque, la rendero' simile a un deserto, la ridurro' come una terra arida, e la faro' morir di sete. Osea 2:4 E non avro' pieta' de' suoi figliuoli, perche' son figliuoli di prostituzione; Osea 2:5 giacche' la madre loro s'e' prostituita; colei che li ha concepiti ha fatto cose vergognose, poiche' ha detto: 'Andro' dietro ai miei amanti, che mi danno il mio pane, la mia acqua, la mia lana, il mio lino, il mio olio e le mie bevande'. Osea 2:6 Percio', ecco, io ti sbarrero' la via con delle spine; la circondero' d'un muro, si che non trovera' piu' i suoi sentieri. Osea 2:7 E correra' dietro ai suoi amanti, ma non li raggiungera'; li cerchera', ma non li trovera'. Allora dira': 'Tornero' al mio primo marito, perche' allora stavo meglio d'adesso'. Osea 2:8 Essa non ha riconosciuto ch'ero io che le davo il grano, il vino, l'olio, che le prodigavo l'argento e l'oro, di cui essi hanno fatto uso per Baal! Osea 2:9 Percio' io riprendero' il mio grano a suo tempo, e il mio vino nella sua stagione; e le strappero' la mia lana e il mio lino, che servivano a coprir la sua nudita'. Osea 2:10 E ora scopriro' la sua vergogna agli occhi de' suoi amanti, e nessuno la salvera' dalla mia mano. Osea 2:11 E faro' cessare tutte le sue gioie, le sue feste, i suoi noviluni, e i suoi sabati, e tutte le sue solennita'. Osea 2:12 E devastero' le sue vigne e i suoi fichi, di cui diceva: 'Sono il salario, che m'han dato i miei amanti'; e li ridurro' in un bosco, e le bestie della campagna li divoreranno. Osea 2:13 E la puniro' a motivo de' giorni de' Baali, quando offriva loro profumi, e s'adornava de' suoi pendenti e de' suoi gioielli e se n'andava dietro ai suoi amanti, e mi dimenticava, dice l'Eterno. Osea 2:14 Percio', ecco, io l'attrarro', la condurro' nel deserto, e parlero' al suo cuore. Osea 2:15 Di la' le daro' le sue vigne, e la valle d'Acor come porta di speranza; quivi ella mi rispondera' come ai giorni della sua giovinezza, come ai giorni che usci fuori dal paese d'Egitto. Osea 2:16 E in quel giorno avverra', dice l'Eterno, che tu mi chiamerai: 'Marito mio!' e non mi chiamerai piu': 'Mio Baal!' Osea 2:17 Io torro' via dalla sua bocca i nomi de' Baali, ed il loro nome non sara' piu' mentovato. Osea 2:18 E in quel giorno io faro' per loro un patto con le bestie de' campi, con gli uccelli del cielo, e coi rettili del suolo; e spezzero' e allontanero' dal paese l'arco, la spada, la guerra, e faro' ch'essi riposino al sicuro. Osea 2:19 E io ti fidanzero' a me per l'eternita'; ti fidanzero' a me in giustizia, in equita', in benignita' e in compassioni. Osea 2:20 Ti fidanzero' a me in fedelta', e tu conoscerai l'Eterno. Osea 2:21 E in quel giorno avverra' ch'io ti rispondero', dice l'Eterno: rispondero' al cielo, ed esso rispondera' alla terra; Osea 2:22 e la terra rispondera' al grano, al vino, all'olio, e questi risponderanno ad Jizreel. Osea 2:23 Io lo seminero' per me in questa terra, e avro' compassione di Lo-ruhama; e diro' a Lo-ammi: 'Tu sei il popolo mio!' ed egli mi rispondera': 'Mio Dio!' Osea 3:1 E l'Eterno mi disse: 'Va' ancora, e ama una donna amata da un amante e adultera, come l'Eterno ama i figliuoli d'Israele, i quali anch'essi si volgono ad altri de'i, e amano le schiacciate d'uva'. Osea 3:2 Io me la comprai dunque per quindici sicli d'argento, per un omer d'orzo e per un lethec d'orzo, Osea 3:3 e le dissi: 'Stattene per parecchio tempo aspettando me: non ti prostituire e non darti ad alcun uomo; e io faro' lo stesso per te'. Osea 3:4 Poiche' i figliuoli d'Israele staranno per parecchio tempo senza re, senza capo, senza sacrifizio e senza statua, senza efod e senza idoli domestici. Osea 3:5 Poi i figliuoli d'Israele torneranno a cercare l'Eterno, il loro Dio, e Davide loro re, e ricorreranno tremanti all'Eterno e alla sua bonta', negli ultimi giorni. Osea 4:1 Ascoltate la parola dell'Eterno, o figliuoli d'Israele; poiche' l'Eterno ha una contestazione con gli abitanti del paese, poiche' non v'e' ne' verita', ne' misericordia, ne' conoscenza di Dio nel paese. Osea 4:2 Si spergiura, si mentisce, si uccide, si ruba, si commette adulterio; si rompe ogni limite, sangue tocca sangue. Osea 4:3 Per questo il paese sara' in lutto, tutti quelli che l'abitano languiranno, e con essi le bestie de' campi e gli uccelli del cielo; perfino i pesci del mare scompariranno. Osea 4:4 Pur nondimeno, nessuno contenda, nessuno rimproveri! poiche' il tuo popolo e' come quelli che contendono col sacerdote. Osea 4:5 Percio' tu cadrai di giorno, e anche il profeta cadra' con te di notte; e io distruggero' tua madre. Osea 4:6 Il mio popolo perisce per mancanza di conoscenza. Poiche' tu hai sdegnata la conoscenza, anch'io sdegnero' d'averti per sacerdote; giacche' tu hai dimenticata la legge del tuo Dio, anch'io dimentichero' i tuoi figliuoli. Osea 4:7 Piu' si son moltiplicati, e piu' han peccato contro di me; io mutero' la loro gloria in ignominia. Osea 4:8 Si nutrono de' peccati del mio popolo, e il loro cuore brama la sua iniquita'. Osea 4:9 E sara' del sacerdote quello che del popolo: io lo puniro' per la sua condotta, e gli daro' la retribuzione delle sue azioni. Osea 4:10 Mangeranno, ma non saranno saziati; si prostituiranno, ma non moltiplicheranno, perche' hanno disertato il servizio dell'Eterno. Osea 4:11 Prostituzione, vino e mosto tolgono il senno. Osea 4:12 Il mio popolo consulta il suo legno, e il suo bastone gli da' delle istruzioni; poiche' lo spirito della prostituzione lo svia, egli si prostituisce, sottraendosi al suo Dio. Osea 4:13 Sacrificano sulla sommita' dei monti, offron profumi sui colli, sotto la quercia, il pioppo e il terebinto, perche' l'ombra n'e' buona; percio' le vostre figliuole si prostituiscono, e le vostre nuore commettono adulterio. Osea 4:14 Io non puniro' le vostre figliuole perche' si prostituiscono, ne' le vostre nuore perche' commettono adulterio; poiche' essi stessi s'appartano con le meretrici, e sacrificano con donne impudiche; e il popolo, ch'e' senza intelletto, corre alla rovina. Osea 4:15 Se tu, o Israele, ti prostituisci, Giuda almeno non si renda colpevole! Non andate a Ghilgal, e non salite a Beth-aven, e non giurate dicendo: 'Vive l'Eterno!' Osea 4:16 Poiche' Israele e' restio come una giovenca restia, ora l'Eterno lo fara' pascere come un agnello abbandonato al largo. Osea 4:17 Efraim s'e' congiunto con gl'idoli; lascialo! Osea 4:18 Quando han finito di sbevazzare si danno alla prostituzione; i loro capi amano con passione l'ignominia. Osea 4:19 Il vento si leghera' Efraim alle proprie ali ed essi avranno vergogna dei loro sacrifizi. Osea 5:1 Ascoltate questo, o sacerdoti! State attenti, voi della casa d'Israele! Porgete l'orecchio, voi della casa del re! Poiche' contro di voi e' il giudizio, perche' siete stati un laccio a Mitspa, e una rete tesa sul Tabor. Osea 5:2 Coi loro sacrifizi rendon piu' profonde le loro infedelta', ma io li castighero' tutti. Osea 5:3 Io conosco Efraim, e Israele non mi e' occulto; poiche' ora, o Efraim, tu ti sei prostituito, e Israele s'e' contaminato. Osea 5:4 Le loro azioni non permetton loro di tornare al loro Dio; poiche' lo spirito di prostituzione e' in loro, e non conoscono l'Eterno. Osea 5:5 Ma l'orgoglio d'Israele testimonia contro di lui, e Israele ed Efraim cadranno per la loro iniquita'; e Giuda pure cadra' con essi. Osea 5:6 Andranno coi loro greggi e con le loro mandre in cerca dell'Eterno, ma non lo troveranno; egli s'e' ritirato da loro. Osea 5:7 Hanno agito perfidamente contro l'Eterno, poiche' han generato de' figliuoli bastardi; ora bastera' un mese a divorarli coi loro beni. Osea 5:8 Sonate il corno in Ghibea, sonate la tromba in Rama! Date l'allarme a Beth-aven! Alle tue spalle, o Beniamino! Osea 5:9 Efraim sara' desolato nel giorno del castigo; io annunzio fra le tribu' d'Israele una cosa certa. Osea 5:10 I capi di Giuda son come quelli che spostano i termini; io riversero' la mia ira su loro come acqua. Osea 5:11 Efraim e' oppresso, schiacciato nel suo diritto, perche' ha seguito i precetti che piu' gli piacevano; Osea 5:12 percio' io sono per Efraim come una tignuola, e per la casa di Giuda come un tarlo. Osea 5:13 Quando Efraim ha veduto il suo male e Giuda la sua piaga, Efraim e' andato verso l'Assiria, ed ha mandato dei messi a un re che lo difendesse; ma questi non potra' risanarvi, ne' vi guarira' della vostra piaga. Osea 5:14 Poiche' io saro' per Efraim come un leone, e per la casa di Giuda come un leoncello; io, io sbranero' e me ne andro'; portero' via, e non vi sara' chi salvi. Osea 5:15 Io me n'andro' e tornero' al mio luogo, finch'essi non si riconoscan colpevoli, e cerchino la mia faccia; quando saranno nell'angoscia, ricorreranno a me. Osea 6:1 E diranno: 'Venite, torniamo all'Eterno, perch'egli ha lacerato, ma ci risanera'; ha percosso, ma ci fascera'. Osea 6:2 In due giorni ci ridara' la vita; il terzo giorno ci rimettera' in piedi, e noi vivremo alla sua presenza. Osea 6:3 Conosciamo l'Eterno, sforziamoci di conoscerlo! Il suo levarsi e' certo, come quello dell'aurora; egli verra' a noi come la pioggia, come la pioggia di primavera che annaffia la terra'. Osea 6:4 Che ti faro', o Efraim? Che ti faro', o Giuda? La vostra pieta' e' come una nuvola mattutina, come la rugiada che di buon'ora scompare. Osea 6:5 Per questo li taglio colla scure dei profeti, li uccido con le parole della mia bocca, e il mio giudizio verra' fuori come la luce. Osea 6:6 Poiche' io amo la pieta' e non i sacrifizi, e la conoscenza di Dio anziche' gli olocausti. Osea 6:7 Ma essi, come Adamo, han trasgredito il patto, si son condotti perfidamente verso di me. Osea 6:8 Galaad e' una citta' d'operatori d'iniquita', e' coperta d'orme di sangue. Osea 6:9 Come una banda di briganti aspetta la gente, cosi fa la congrega de' sacerdoti: assassinano sulla via di Sichem, commettono scelleratezze. Osea 6:10 Nella casa d'Israele ho visto cose orribili: la' e' la prostituzione d'Efraim! la' Israele si contamina. Osea 6:11 A te pure, o Giuda, una me'sse e' assegnata, quando io ricondurro' dalla cattivita' il mio popolo. Osea 7:1 Quand'ho voluto guarire Israele, allora s'e' scoperta l'iniquita' d'Efraim e la malvagita' di Samaria; poiche' praticano la falsita'; il ladro entra, e i briganti scorrazzano fuori. Osea 7:2 E non dicono in cuor loro che io tengo a mente tutta la loro malvagita'. Ora le loro azioni li circondano; esse stanno davanti alla mia faccia. Osea 7:3 Essi rallegrano il re con la loro malvagita', e i capi con le loro menzogne. Osea 7:4 Sono tutti degli adu'lteri; sono come un forno scaldato dal fornaio, che cessa d'attizzare il fuoco dacche' ha intriso la pasta finche' sia lievitata. Osea 7:5 Nel giorno del nostro re, i capi si rendon malati a forza di scaldarsi col vino; il re stende la mano ai giullari. Osea 7:6 Nelle loro insidie, essi rendono il cuor loro simile ad un forno; il loro fornaio dorme tutta la notte, e la mattina il forno arde come un fuoco divampante. Osea 7:7 Tutti sono ardenti come un forno, e divorano i loro reggitori; tutti i loro re cadono, non v'e' uno fra loro che gridi a me. Osea 7:8 Efraim si mescola coi popoli, Efraim e' una focaccia non rivoltata. Osea 7:9 Degli stranieri divorano la sua forza, ed egli non vi pon mente; dei capelli bianchi gli appaiono qua e la' sul capo, ed egli non vi pon mente. Osea 7:10 L'orgoglio d'Israele testimonia contro di lui, ma essi non tornano all'Eterno, al loro Dio, e non lo cercano, nonostante tutto questo. Osea 7:11 Efraim e' come una colomba stupida e senza giudizio; essi invocano l'Egitto, vanno in Assiria. Osea 7:12 Mentre andranno, io stendero' su loro la mia rete; ve li faro' cascare, come gli uccelli del cielo; li castighero', com'e' stato annunziato alla loro raunanza. Osea 7:13 Guai a loro, perche' si sono sviati da me! Ruina su loro perche' mi si son ribellati! Io li redimerei, ma essi dicon menzogne contro di me. Osea 7:14 Essi non gridano a me col cuor loro, ma si lamentano sui loro letti; si radunano ansiosi per il grano ed il vino, e si ribellano a me! Osea 7:15 Io li ho educati, ho fortificato le loro braccia, ma essi macchinano del male contro di me. Osea 7:16 Essi tornano, ma non all'Altissimo; son diventati come un arco fallace; i loro capi cadranno per la spada, a motivo della rabbia della lor lingua; nel paese d'Egitto si faran beffe di loro. Osea 8:1 Imbocca il corno! Come un'aquila, piomba il nemico sulla casa dell'Eterno, perche' han violato il mio patto, han trasgredito la mia legge. Osea 8:2 Essi grideranno a me: 'Mio Dio, noi d'Israele ti conosciamo!...' Osea 8:3 Israele ha in avversione il bene; il nemico lo inseguira'. Osea 8:4 Si sono stabiliti dei re, senz'ordine mio; si sono eletti dei capi a mia insaputa; si son fatti, col loro argento e col loro oro, degl'idoli destinati ad esser distrutti. Osea 8:5 Il tuo vitello, o Samaria, e' un'abominazione. La mia ira e' accesa contro di loro; quanto tempo passera' prima che possano essere assolti? Osea 8:6 Poiche' vien da Israele anche questo vitello; un operaio l'ha fatto, e non e' un dio; e infatti il vitello di Samaria sara' ridotto in frantumi. Osea 8:7 Poiche' costoro seminano vento, e mieteranno tempesta; la semenza non fara' stelo, i germogli non daranno farina; e, se ne facessero, gli stranieri la divorerebbero. Osea 8:8 Israele e' divorato; essi son diventati fra le nazioni, come un vaso di cui non si fa caso. Osea 8:9 Poiche' son saliti in Assiria, come un ona'gro cui piace appartarsi; Efraim coi suoi doni s'e' procurato degli amanti. Osea 8:10 Benche' spandano i loro doni fra le nazioni, ora io li radunero', e cominceranno a decrescere sotto il peso del re dei principi. Osea 8:11 Efraim ha moltiplicato gli altari per peccare, e gli altari lo faran cadere in peccato. Osea 8:12 Scrivessi pur per lui le mie leggi a miriadi, sarebbero considerate come cosa che non lo concerne. Osea 8:13 Quanto ai sacrifizi che m'offrono, immolano carne e la mangiano; l'Eterno non li gradisce. Ora l'Eterno si ricordera' della loro iniquita', e punira' i loro peccati; essi torneranno in Egitto. Osea 8:14 Israele ha dimenticato colui che li ha fatti, e ha edificato palazzi, e Giuda ha moltiplicato le citta' fortificate; ma io mandero' il fuoco nelle loro citta', ed esso divorera' i loro castelli. Osea 9:1 Non ti rallegrare, o Israele, fino all'esultanza, come i popoli; poiche' ti sei prostituito, abbandonando il tuo Dio; hai amato il salario della prostituzione sopra tutte le aie da frumento! Osea 9:2 L'aia e lo strettoio non li nutriranno, e il mosto deludera' la loro speranza. Osea 9:3 Essi non dimoreranno nel paese dell'Eterno, ma Efraim tornera' in Egitto, e, in Assiria, mangeranno cibi impuri. Osea 9:4 Non faranno piu' libazioni di vino all'Eterno, e i loro sacrifizi non gli saranno accetti; saran per essi come un cibo di lutto; chiunque ne mangera' sara' contaminato; poiche' il loro pane sara' per loro; non entrera' nella casa dell'Eterno. Osea 9:5 Che farete nei giorni delle solennita', e nei giorni di festa dell'Eterno? Osea 9:6 Poiche', ecco, essi se ne vanno a motivo della devastazione; l'Egitto li raccogliera', Memfi li seppellira'; le loro cose preziose, comprate con danaro, le possederanno le ortiche; le spine cresceranno nelle loro tende. Osea 9:7 I giorni della punizione vengono; vengono i giorni della retribuzione; Israele lo sapra'! Il profeta e' fuor de' sensi, l'uomo ispirato e' in delirio, a motivo della grandezza della tua iniquita' e della grandezza della tua ostilita': Osea 9:8 Efraim sta alla vedetta contro il mio Dio; il profeta trova un laccio d'uccellatore su tutte le sue vie, e ostilita' nella casa del suo Dio. Osea 9:9 Essi si sono profondamente corrotti come ai giorni di Ghibea! L'Eterno si ricordera' della loro iniquita', punira' i loro peccati. Osea 9:10 Io trovai Israele come delle uve nel deserto; vidi i vostri padri come i fichi primaticci d'un fico che frutta la prima volta; ma, non appena giunsero a Baal-peor, si appartarono per darsi all'ignominia degl'idoli, e divennero abominevoli come la cosa che amavano. Osea 9:11 La gloria d'Efraim volera' via come un uccello; non piu' nascita, non piu' gravidanza, non piu' concepimento! Osea 9:12 Se pure allevano i loro figliuoli, io li privero' d'essi, in guisa che non rimanga loro alcun uomo; si, guai ad essi quando m'allontanero' da loro! Osea 9:13 Efraim, quand'io lo vedo stendendo lo sguardo fino a Tiro, e' piantato in luogo gradevole; ma Efraim dovra' menare i suoi figliuoli a colui che li uccidera'. Osea 9:14 Da' loro, o Eterno!... Che darai tu loro?... Da' loro un seno che abortisce e delle mammelle asciutte. Osea 9:15 Tutta la loro malvagita' e' a Ghilgal; quivi li ho presi in odio. Per la malvagita' delle loro azioni io li caccero' dalla mia casa; non li amero' piu'; tutti i loro capi sono ribelli. Osea 9:16 Efraim e' colpito, la sua radice e' seccata; essi non faranno piu' frutto; anche se generassero, io farei morire i cari frutti delle loro viscere. Osea 9:17 Il mio Dio li rigettera', perche' non gli han dato ascolto; ed essi andranno errando fra le nazioni. Osea 10:1 Israele era una vigna lussureggiante, che dava frutto in abbondanza; piu' abbondava il suo frutto, piu' moltiplicava gli altari; piu' bello era il suo paese, piu' belle faceva le sue statue. Osea 10:2 Il loro cuore e' ingannatore; ora ne porteranno la pena; egli abbattera' i loro altari, distruggera' le loro statue. Osea 10:3 Si, allora diranno: 'Non abbiamo piu' re, perche' non abbiam temuto l'Eterno; e il re che potrebbe fare per noi?' Osea 10:4 Essi dicon delle parole, giurano il falso, fermano patti; percio' il castigo germoglia, com'erba venefica nei solchi dei campi. Osea 10:5 Gli abitanti di Samaria trepideranno per le vitelle di Beth-aven; si, il popolo fara' cordoglio per l'idolo, e i suoi sacerdoti tremeranno per esso, per la sua gloria, perch'ella si dipartira' da lui. Osea 10:6 E l'idolo stesso sara' portato in Assiria, come un dono al re difensore; la vergogna s'impadronira' d'Efraim, e Israele sara' coperto d'onta per i suoi disegni. Osea 10:7 Quanto a Samaria, il suo re sara' annientato, come schiuma sull'acqua. Osea 10:8 Gli alti luoghi di Aven, peccato d'Israele, saran pure distrutti. Le spine e i rovi cresceranno sui loro altari; ed essi diranno ai monti: 'Copriteci!' e ai colli: 'Cadeteci addosso!' Osea 10:9 Fin dai giorni di Ghibea tu hai peccato, o Israele! Quivi essi resistettero, perche' la guerra, mossa ai figliuoli d'iniquita', non li colpisse in Ghibea. Osea 10:10 Io li castighero' a mio talento; e i popoli s'aduneranno contro di loro, quando saran legati alle loro due iniquita'. Osea 10:11 Efraim e' una giovenca bene ammaestrata, che ama trebbiare; ma io passero' il mio giogo sul suo bel collo; attacchero' Efraim al carro, Giuda arera', Giacobbe erpichera'. Osea 10:12 Seminate secondo la giustizia, mietete secondo la misericordia, dissodatevi un campo nuovo! Poiche' e' tempo di cercare l'Eterno, finch'egli non venga, e non spanda su voi la pioggia della giustizia. Osea 10:13 Voi avete arata la malvagita', avete mietuto l'iniquita', avete mangiato il frutto della menzogna; poiche' tu hai confidato nelle tue vie, nella moltitudine de' tuoi prodi. Osea 10:14 Percio' un tumulto si levera' fra il tuo popolo, e tutte le tue fortezze saranno distrutte, come Salman distrusse Beth-arbel, il di della battaglia, quando la madre fu schiacciata coi figliuoli. Osea 10:15 Cosi vi fara' Bethel, a motivo della vostra immensa malvagita'. All'alba, il re d'Israele sara' perduto senza rimedio. Osea 11:1 Quando Israele era fanciullo, io l'amai, e fin dall'Egitto, chiamai il mio figliuolo. Osea 11:2 Egli e' stato chiamato, ma s'e' allontanato da chi lo chiamava; hanno sacrificato ai Baali, hanno offerto profumi a immagini scolpite! Osea 11:3 Son io che insegnai ad Efraim a camminare, sorreggendolo per le braccia; ma essi non hanno riconosciuto ch'io cercavo di guarirli. Osea 11:4 Io li attiravo con corde umane, con legami d'amore; ero per loro come chi sollevasse il giogo d'in su le loro mascelle, e porgevo loro dolcemente da mangiare. Osea 11:5 Israele non tornera' nel paese d'Egitto; ma l'Assiro sara' il suo re, perche' han rifiutato di convertirsi. Osea 11:6 E la spada sara' brandita contro alle sue citta', ne spezzera' le sbarre, ne divorera' gli abitanti, a motivo de' loro disegni. Osea 11:7 Il mio popolo persiste a sviarsi da me; lo s'invita a guardare in alto, ma nessun d'essi alza lo sguardo. Osea 11:8 ...Come farei a lasciarti, o Efraim? Come farei a darti in mano altrui, o Israele? a renderti simile ad Adma? a ridurti allo stato di Tseboim? Il mio cuore si commuove tutto dentro di me, tutte le mie compassioni s'accendono. Osea 11:9 Io non sfoghero' l'ardente mia ira, non distruggero' Efraim di nuovo, perche' sono Dio, e non un uomo, sono il Santo in mezzo a te, e non verro' nel mio furore. Osea 11:10 Essi seguiranno l'Eterno, che ruggira' come un leone, poich'egli ruggira', e i figliuoli accorreranno in fretta dall'occidente. Osea 11:11 Accorreranno in fretta dall'Egitto come uccelli, e dal paese d'Assiria come colombe; e io li faro' abitare nelle loro case, dice l'Eterno. Osea 12:1 Efraim mi circonda di menzogne, e la casa d'Israele, di frode. Giuda pure e' sempre ancora incostante di fronte a Dio, di fronte al Santo fedele. Osea 12:2 Efraim si pasce di vento e va dietro al vento d'oriente; ogni giorno moltiplica le menzogne e le violenze; fa alleanza con l'Assiria, e porta dell'olio in Egitto. Osea 12:3 L'Eterno e' anche in lite con Giuda, e punira' Giacobbe per la sua condotta, gli rendera' secondo le sue opere. Osea 12:4 Nel seno materno egli prese il fratello per il calcagno, e, nel suo vigore, lotto' con Dio; Osea 12:5 lotto' con l'angelo, e resto' vincitore; egli pianse e lo supplico'. A Bethel lo trovo', e quivi egli parlo' con noi. Osea 12:6 Or l'Eterno e' l'Iddio degli eserciti; il suo nome e' l'Eterno. Osea 12:7 Tu, dunque, torna al tuo Dio, pratica la misericordia e la giustizia, e spera sempre nel tuo Dio. Osea 12:8 Efraim e' un Cananeo che tiene in mano bilance false; egli ama estorcere. Osea 12:9 Efraim dice: 'e' vero, io mi sono arricchito, mi sono acquistato de' beni; pero', in tutti i frutti delle mie fatiche non si trovera' alcuna mia iniquita', alcunche' di peccaminoso'. Osea 12:10 Ma io sono l'Eterno, il tuo Dio, fin dal paese d'Egitto: io ti faro' ancora abitare in tende, come nei giorni di solennita'. Osea 12:11 Ed ho parlato ai profeti, ho moltiplicato le visioni, e per mezzo de' profeti ho proposto parabole. Osea 12:12 Se Galaad e' vanita', sara' ridotto in nulla. A Ghilgal immolano buoi; cosi i loro altari saran come mucchi di pietre sui solchi dei campi. Osea 12:13 Giacobbe fuggi nella pianura d'Aram, e Israele servi per una moglie, e per una moglie si fe' guardiano di greggi. Osea 12:14 Mediante un profeta, l'Eterno trasse Israele fuori d'Egitto; e Israele fu custodito da un profeta. Osea 12:15 Efraim ha provocato amaramente il suo Signore; percio' questi gli fara' ricadere addosso il sangue che ha versato; e fara' tornare su lui i suoi obbrobri. Osea 13:1 Quando Efraim parlava, era uno spavento; egli s'era innalzato in Israele, ma, quando si rese colpevole col servire a Baal, mori. Osea 13:2 E ora continuano a peccare, si fanno col loro argento delle immagini fuse, degl'idoli di loro invenzione, che son tutti opera d'artefici. E di loro si dice: 'Scannano uomini, ba'ciano vitelli!' Osea 13:3 Percio' saranno come la nuvola mattutina, come la rugiada che di buon'ora scompare, come la pula che il vento porta via dall'aia, come il fumo ch'esce dalla finestra. Osea 13:4 Eppure, io son l'Eterno, il tuo Dio, fin dal paese d'Egitto; e tu non devi riconoscere altro Dio fuori di me, e fuori di me non c'e' altro salvatore. Osea 13:5 Io ti conobbi nel deserto, nel paese della grande aridita'. Osea 13:6 Quando aveano pastura, si saziavano; quand'erano sazi, il loro cuore s'inorgogliva; percio' mi dimenticarono. Osea 13:7 Ond'e' ch'io son diventato per loro come un leone; e li spiero' sulla strada come un leopardo; Osea 13:8 li affrontero' come un'orsa privata de' suoi piccini, e sbranero' loro l'involucro del cuore; li divorero' come una leonessa, le belve de' campi li squarceranno. Osea 13:9 e' la tua perdizione, o Israele, l'essere contro di me, contro il tuo aiuto. Osea 13:10 Dov'e' dunque il tuo re? Ti salvi egli in tutte le tue citta'! E dove sono i tuoi giudici, de' quali dicevi: 'Dammi un re e dei capi!' Osea 13:11 Io ti do un re nella mia ira, e te lo ripiglio nel mio furore. Osea 13:12 L'iniquita' di Efraim e' legata in fascio, il suo peccato e' tenuto in serbo. Osea 13:13 Dolori di donna di parto verranno per lui; egli e' un figliuolo non savio; poiche', quand'e' giunto il momento, non si presenta per nascere. Osea 13:14 Io li riscatterei dal potere del soggiorno de' morti, li redimerei dalla morte; sarei la tua peste, o morte, sarei la tua distruzione, o soggiorno de' morti; ma il loro pentimento e' nascosto agli occhi miei! Osea 13:15 Sia egli pur fertile tra i suoi fratelli; il vento d'oriente verra', il vento dell'Eterno, che sale dal deserto; e le sue sorgenti saranno essiccate, e le sue fonti, prosciugate. Il nemico portera' via il tesoro de' suoi oggetti preziosi. Osea 13:16 Samaria sara' punita della sua colpa, perche' si e' ribellata al suo Dio. Cadranno per la spada; i loro bambini saranno schiacciati, le loro donne incinte saranno sventrate. Osea 14:1 O Israele, torna all'Eterno, al tuo Dio! poiche' tu sei caduto per la tua iniquita'. Osea 14:2 Prendete con voi delle parole, e tornate all'Eterno! Ditegli: 'Perdona tutta l'iniquita', e accetta questo bene; e noi t'offriremo, invece di giovenchi, l'offerta di lode delle nostre labbra. Osea 14:3 L'Assiria non ci salvera', noi non monteremo piu' su cavalli, e non diremo piu' - Dio nostro - all'opera delle nostre mani; poiche' presso di te l'orfano trova misericordia'. Osea 14:4 Io guariro' la loro infedelta', io li amero' di cuore, poiche' la mia ira s'e' stornata da loro. Osea 14:5 Io saro' per Israele come la rugiada; egli fiorira' come il giglio, e spandera' le sue radici come il Libano. Osea 14:6 I suoi rami si stenderanno; la sua bellezza sara' come quella dell'ulivo, e la sua fragranza, come quella del Libano. Osea 14:7 Quelli che abiteranno alla sua ombra faranno di nuovo crescere il grano, e fioriranno come la vite; saranno famosi come il vino del Libano. Osea 14:8 Efraim potra' dire: 'Che cosa ho io piu' da fare con gl'idoli?' Io lo esaudiro', e vegliero' su lui; io, che sono come un verdeggiante cipresso; da me verra' il tuo frutto. Osea 14:9 Chi e' savio ponga mente a queste cose! Chi e' intelligente le riconosca! Poiche' le vie dell'Eterno son rette; i giusti cammineranno per esse, ma i trasgressori vi cadranno.Gioele 1:1-3:21 Locuste e siccita'. Esortazione al pentimento Gioele 1:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta a Gioele, figliuolo di Pethuel. Gioele 1:2 Udite questo, o vecchi! Porgete orecchio, voi tutti abitanti del paese! Avvenne egli mai simil cosa ai giorni vostri o ai giorni de' vostri padri? Gioele 1:3 Raccontatelo ai vostri figliuoli, e i vostri figliuoli ai loro figliuoli, e i loro figliuoli all'altra generazione! Gioele 1:4 L'avanzo lasciato dal bruco l'ha mangiato il grillo; l'avanzo lasciato dal grillo l'ha mangiato la cavalletta; l'avanzo lasciato dalla cavalletta, l'ha mangiato la locusta. Gioele 1:5 Destatevi, ubriachi, e piangete! Urlate voi tutti, bevitori di vino, poiche' il mosto v'e' tolto di bocca! Gioele 1:6 Un popolo forte e senza numero e' salito contro al mio paese. I suoi denti son denti di leone, e ha mascellari da leonessa. Gioele 1:7 Ha devastato la mia vigna, ha ridotto in minuti pezzi i miei fichi, li ha del tutto scorzati, e lasciati la', coi rami tutti bianchi. Gioele 1:8 Lame'ntati come vergine cinta di sacco che piange lo sposo della sua giovinezza! Gioele 1:9 Offerta e libazione sono scomparsi dalla casa dell'Eterno; i sacerdoti, ministri dell'Eterno, fanno cordoglio. Gioele 1:10 La campagna e' devastata, il suolo fa cordoglio, perche' il frumento e' distrutto, il mosto e' seccato, e l'olio languisce. Gioele 1:11 Siate confusi, o agricoltori, urlate, o vignaiuoli, a motivo del frumento e dell'orzo, perche' il raccolto dei campi e' perduto. Gioele 1:12 La vite e' secca, il fico languisce; il melagrano, la palma, il melo, tutti gli alberi della campagna son secchi; la gioia e' venuta meno tra i figliuoli degli uomini. Gioele 1:13 Cingetevi di sacchi e fate cordoglio, o sacerdoti! Urlate, voi ministri dell'altare! Venite, passate la notte vestiti di sacchi, o ministri del mio Dio! poiche' l'offerta e la libazione sono scomparse dalla casa del nostro Dio. Gioele 1:14 Bandite un digiuno, convocate una solenne raunanza! Radunate gli anziani, tutti gli abitanti del paese, nella casa dell'Eterno, del vostro Dio e gridate all'Eterno! Gioele 1:15 Ahi, che giorno! Poiche' il giorno dell'Eterno e' vicino, e verra' come una devastazione mandata dall'Onnipotente. Gioele 1:16 Il nutrimento non ci e' esso tolto sotto ai nostri occhi? La gioia e l'esultanza non son esse scomparse dalla casa del nostro Dio? Gioele 1:17 I semi marciscono sotto le zolle, i depositi sono vuoti, i granai cadono in rovina, perche' il grano e' perito per la siccita'. Gioele 1:18 Oh come geme il bestiame! Gli armenti son costernati, perche' non c'e' pastura per loro; i greggi di pecore patiscono anch'essi. Gioele 1:19 A te, o Eterno, io grido, perche' un fuoco ha divorato i pascoli del deserto, e una fiamma ha divampato tutti gli alberi della campagna. Gioele 1:20 Anche le bestie dei campi anelano a te, perche' i rivi d'acqua sono seccati, e un fuoco ha divorato i pascoli del deserto. Gioele 2:1 Sonate la tromba in Sion! Date l'allarme sul monte mio santo! Tremino tutti gli abitanti del paese, poiche' il giorno dell'Eterno viene, perch'e' vicino, Gioele 2:2 giorno di tenebre, di densa oscurita', giorno di nubi, di fitta nebbia! Come l'alba si spande sui monti, viene un popolo numeroso e potente, quale non si vide mai prima, ne' mai piu' si vedra' poi negli anni delle eta' piu' remote. Gioele 2:3 Davanti a lui un fuoco divora, e dietro a lui divampa una fiamma; prima di lui, il paese era come un giardino d'Eden; dopo di lui, e' un desolato deserto; nulla gli sfugge. Gioele 2:4 A vederli, paion cavalli, e corron come de' cavalieri. Gioele 2:5 Si fa come uno strepito di carri, quando saltano sulle vette de' monti; fanno un crepitio di fiamma che divora la stoppia; son come un popolo poderoso, schierato in battaglia. Gioele 2:6 Davanti a loro i popoli sono in angoscia, ogni volto impallidisce. Gioele 2:7 Corrono come uomini prodi, danno la scalata alle mura come gente di guerra; ognuno va diritto davanti a se', e non devia dal proprio sentiero; Gioele 2:8 nessuno sospinge il suo vicino, ognuno avanza per la sua strada; si slanciano in mezzo ai dardi, non rompon le file. Gioele 2:9 Invadono la citta', corrono sulle mura; montano sulle case, entrano per le finestre come un ladro. Gioele 2:10 Davanti a loro trema la terra, i cieli sono scossi, il sole e la luna s'oscurano, le stelle ritirano il loro splendore. Gioele 2:11 L'Eterno da' fuori la sua voce davanti al suo esercito, perche' immenso e' il suo campo e potente l'esecutore della sua parola. Si, il giorno dell'Eterno e' grande, oltremodo terribile; chi lo potra' sopportare? Gioele 2:12 E, nondimeno, anche adesso, dice l'Eterno, tornate a me con tutto il cuor vostro, con digiuni, con pianti, con lamenti! Gioele 2:13 Stracciatevi il cuore, e non le vesti, e tornate all'Eterno, al vostro Dio, poich'egli e' misericordioso e pietoso, lento all'ira e pieno di bonta', e si pente del male che manda. Gioele 2:14 Chi sa ch'ei non si volga e si penta, lasciando dietro a se' una benedizione, delle offerte e delle libazioni per l'Eterno, per l'Iddio vostro? Gioele 2:15 Sonate la tromba in Sion, bandite un digiuno, convocate una solenne raunanza! Gioele 2:16 Radunate il popolo, bandite una santa assemblea! Radunate i vecchi, radunate i fanciulli, e quelli che poppano ancora! Esca lo sposo dalla sua camera, e la sposa dalla propria alcova! Gioele 2:17 Fra il portico e l'altare piangano i sacerdoti, ministri dell'Eterno, e dicano: 'Risparmia, o Eterno, il tuo popolo, e non esporre la tua eredita' all'obbrobrio, ai motteggi delle nazioni! Perche' si direbbe fra i popoli: - Dov'e' il loro Dio?' Promesse di grazia divina Gioele 2:18 L'Eterno s'e' mosso a gelosia per il suo paese, ed ha avuto pieta' del suo popolo. Gioele 2:19 L'Eterno ha risposto, e ha detto al suo popolo: 'Ecco, io vi mandero' del grano, del vino, dell'olio, e voi ne sarete saziati; e non vi esporro' piu' all'obbrobrio fra le nazioni. Gioele 2:20 Allontanero' da voi il nemico che viene dal settentrione e lo caccero' in una terra arida e desolata; la sua avanguardia, verso il mare orientale; la sua retroguardia, verso il mare occidentale; la sua infezione salira', salira' il suo fetore, perche' ha fatto cose grandi'. Gioele 2:21 Non temere, o suolo del paese, gioisci, rallegrati, poiche' l'Eterno ha fatto cose grandi! Gioele 2:22 Non temete, o bestie della campagna, perche' i pascoli del deserto riverdeggiano, perche' gli alberi portano il loro frutto, il fico e la vite producono largamente! Gioele 2:23 E voi, figliuoli di Sion, gioite, rallegratevi nell'Eterno, nel vostro Dio, perche' vi da' la pioggia d'autunno in giusta misura, e fa cadere per voi la pioggia, quella d'autunno e quella di primavera, al principio della stagione. Gioele 2:24 Le aie saran piene di grano, e i tini traboccheranno di vino e d'olio; Gioele 2:25 e vi compensero' delle annate che han mangiato il grillo, la cavalletta, la locusta e il bruco, il mio grande esercito che avevo mandato contro di voi. Gioele 2:26 E voi mangerete a sazieta', e loderete il nome dell'Eterno, del vostro Dio, che avra' operato per voi delle maraviglie, e il mio popolo non sara' mai piu' coperto d'onta. Gioele 2:27 E voi conoscerete che io sono in mezzo ad Israele, e che io sono l'Eterno, il vostro Dio, e non ve n'e' alcun altro; e il mio popolo non sara' mai piu' coperto d'onta. Gioele 2:28 E, dopo questo, avverra' che io spandero' il mio spirito sopra ogni carne, e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profetizzeranno, i vostri vecchi avranno dei sogni, i vostri giovani avranno delle visioni. Gioele 2:29 E anche sui servi e sulle serve, spandero' in quei giorni il mio spirito. Gioele 2:30 E faro' dei prodigi nei cieli e sulla terra: sangue, fuoco, e colonne di fumo. Gioele 2:31 Il sole sara' mutato in tenebre, e la luna in sangue prima che venga il grande e terribile giorno dell'Eterno. Gioele 2:32 E avverra' che chiunque invochera' il nome dell'Eterno sara' salvato; poiche' sul monte Sion ed in Gerusalemme vi sara' salvezza, come ha detto l'Eterno, e fra gli scampati che l'Eterno chiamera'. Promessa di retribuzione dei nemici. La valle del Giudizio. Prosperita' di Giuda Gioele 3:1 Poiche' ecco, in quei giorni, in quel tempo, quando ricondurro' dalla cattivita' quei di Giuda e di Gerusalemme, Gioele 3:2 io radunero' tutte le nazioni, e le faro' scendere nella valle di Giosafat: e verro' quivi in giudizio con esse, a proposito del mio popolo e d'Israele, mia eredita', ch'esse hanno disperso fra le nazioni, e del mio paese che hanno spartito fra loro. Gioele 3:3 Han tirato a sorte il mio popolo; han dato un fanciullo in cambio d'una meretrice, han venduto una fanciulla per del vino, e si son messi a bere. Gioele 3:4 E anche voi, che pretendete da me, Tiro e Sidone, e voi tutte, regioni di Filistia? Volete voi darmi una retribuzione, o volete far del male contro di me? Tosto, in un attimo, io faro' ricadere la vostra retribuzione sul vostro capo, Gioele 3:5 poiche' avete preso il mio argento e il mio oro, e avete portato nei vostri templi il meglio delle mie cose preziose, Gioele 3:6 e avete venduto ai figliuoli degli Javaniti i figliuoli di Giuda e i figliuoli di Gerusalemme, per allontanarli dai loro confini. Gioele 3:7 Ecco, io li faro' muovere dal luogo dove voi li avete venduti, e faro' ricadere la vostra retribuzione sul vostro capo; Gioele 3:8 e vendero' i vostri figliuoli e le vostre figliuole ai figliuoli di Giuda, che li venderanno ai Sabei, nazione lontana; poiche' l'Eterno ha parlato. Gioele 3:9 Proclamate questo fra le nazioni! Preparate la guerra! Fate sorgere i prodi! S'accostino, salgano tutti gli uomini di guerra! Gioele 3:10 Fabbricate spade coi vostri vomeri, e lance con le vostre roncole! Dica il debole: 'Son forte!' Gioele 3:11 Affrettatevi, venite, nazioni d'ogn'intorno, e radunatevi! La', o Eterno, fa' scendere i tuoi prodi! Gioele 3:12 Si muovano e salgan le nazioni alla valle di Giosafat! Poiche' la' io mi assidero' a giudicar le nazioni d'ogn'intorno. Gioele 3:13 Mettete la falce, poiche' la me'sse e' matura! Venite, calcate, poiche' lo strettoio e' pieno, i tini traboccano; poiche' grande e' la loro malvagita'. Gioele 3:14 Moltitudini! moltitudini! nella valle del Giudizio! Poiche' il giorno dell'Eterno e' vicino, nella valle del Giudizio. Gioele 3:15 Il sole e la luna s'oscurano, e le stelle ritirano il loro splendore. Gioele 3:16 L'Eterno ruggira' da Sion, fara' risonar la sua voce da Gerusalemme, e i cieli e la terra saranno scossi; ma l'Eterno sara' un rifugio per il suo popolo, una fortezza per i figliuoli d'Israele. Gioele 3:17 E voi saprete che io sono l'Eterno, il vostro Dio, che dimora in Sion, mio monte santo; e Gerusalemme sara' santa, e gli stranieri non vi passeranno piu'. Gioele 3:18 E in quel giorno avverra' che i monti stilleranno mosto, il latte scorrera' dai colli, e l'acqua fluira' da tutti i rivi di Giuda; e dalla casa dell'Eterno sgorghera' una fonte, che irrighera' la valle di Sittim. Gioele 3:19 L'Egitto diventera' una desolazione, e Edom diventera' un desolato deserto a motivo della violenza fatta ai figliuoli di Giuda, sulla terra de' quali hanno sparso sangue innocente. Gioele 3:20 Ma Giuda sussistera' per sempre, e Gerusalemme, d'eta' in eta'; Gioele 3:21 io vendichero' il loro sangue, non lo lascero' impunito; e l'Eterno dimorera' in Sion.Amos 1:1-9:15 Giudizio di Dio su sette popoli vicini d'Israele, e sopra Israele stesso Amos 1:1 Parole di Amos, uno dei pastori di Tekoa, rivelategli in visione, intorno ad Israele, ai giorni di Uzzia, re di Giuda, e ai giorni di Geroboamo, figliuolo di Joas, re d'Israele, due anni prima del terremoto. Amos 1:2 Egli disse: L'Eterno rugge da Sion, e fa risonar la sua voce da Gerusalemme; i pascoli dei pastori fanno cordoglio, e la vetta del Carmelo e' inaridita. Amos 1:3 Cosi parla l'Eterno: Per tre misfatti di Damasco, anzi per quattro, io non revochero' la mia sentenza. Perche' hanno tritato Galaad con trebbie di ferro, Amos 1:4 io mandero' nella casa di Hazael un fuoco, che divorera' i palazzi di Ben-hadad; Amos 1:5 e rompero' le sbarre di Damasco, sterminero' da Bikath-aven ogni abitante, e da Beth-eden colui che tiene lo scettro; e il popolo di Siria andra' in cattivita' a Kir, dice l'Eterno. Amos 1:6 Cosi parla l'Eterno: Per tre misfatti di Gaza, anzi per quattro, io non revochero' la mia sentenza. Perche' hanno menato in cattivita' intere popolazioni per darle in mano ad Edom, Amos 1:7 io mandero' dentro alle mura di Gaza un fuoco, che ne divorera' i palazzi; Amos 1:8 e sterminero' da Asdod ogni abitante, e da Askalon colui che tiene lo scettro; volgero' la mia mano contro Ekron, e il resto dei Filistei perira', dice il Signore, l'Eterno. Amos 1:9 Cosi parla l'Eterno: Per tre misfatti di Tiro, anzi per quattro, io non revochero' la mia sentenza. Perche' han dato in mano ad Edom intere popolazioni, da loro menate in cattivita', e non si son ricordati del patto fraterno, Amos 1:10 io mandero' dentro alle mura di Tiro un fuoco, che ne divorera' i palazzi. Amos 1:11 Cosi parla l'Eterno: Per tre misfatti d'Edom, anzi per quattro, io non revochero' la mia sentenza. Perche' ha inseguito il suo fratello con la spada, soffocando ogni compassione, e perche' la sua ira dilania sempre, ed egli serba la sua collera in perpetuo, Amos 1:12 io mandero' in Teman un fuoco, che divorera' i palazzi di Botsra. Amos 1:13 Cosi parla l'Eterno: Per tre misfatti dei figliuoli d'Ammon, anzi per quattro, io non revochero' la mia sentenza. Perche' hanno sventrato le donne incinte di Galaad per allargare i loro confini, Amos 1:14 io accendero' dentro alle mura di Rabba un fuoco, che ne divorera' i palazzi in mezzo ai clamori d'un giorno di battaglia, in mezzo alla burrasca in un giorno di tempesta; Amos 1:15 e il loro re andra' in cattivita': egli, insieme coi suoi capi, dice l'Eterno. Amos 2:1 Cosi parla l'Eterno: Per tre misfatti di Moab, anzi per quattro, io non revochero' la mia sentenza. Perche' ha bruciato, calcinato le ossa del re d'Edom, Amos 2:2 io mandero' in Moab un fuoco, che divorera' i palazzi di Keriot; e Moab perira' in mezzo al tumulto, ai gridi di guerra e al suon delle trombe; Amos 2:3 e sterminero' di mezzo ad esso il giudice, e uccidero' tutti i suoi capi con lui, dice l'Eterno. Amos 2:4 Cosi parla l'Eterno: Per tre misfatti di Giuda, anzi per quattro, io non revochero' la mia sentenza. Perche' hanno sprezzato la legge dell'Eterno e non hanno osservato i suoi statuti, e perche' si sono lasciati sviare dai loro falsi de'i, dietro ai quali gia' i padri loro erano andati, Amos 2:5 io mandero' in Giuda un fuoco, che divorera' i palazzi di Gerusalemme. Amos 2:6 Cosi parla l'Eterno: Per tre misfatti d'Israele, anzi per quattro, io non revochero' la mia sentenza. Perche' vendono il giusto per danaro, e il povero se deve loro un paio di sandali; Amos 2:7 perche' bramano veder la polvere della terra sul capo de' miseri, e violano il diritto degli umili, e figlio e padre vanno dalla stessa femmina, per profanare il nome mio santo. Amos 2:8 Si stendono presso ogni altare su vesti ricevute in pegno, e nella casa dei loro de'i bevono il vino di quelli che han colpito d'ammenda. Amos 2:9 Eppure, io distrussi d'innanzi a loro l'Amoreo, la cui altezza era come l'altezza dei cedri, e ch'era forte come le querce; e io distrussi il suo frutto in alto e le sue radici in basso. Amos 2:10 Eppure, io vi trassi fuori del paese d'Egitto, e vi condussi per quarant'anni nel deserto, per farvi possedere il paese dell'Amoreo. Amos 2:11 E suscitai tra i vostri figliuoli de' profeti, e fra i vostri giovani dei nazirei. Non e' egli cosi, o figliuoli d'Israele? dice l'Eterno. Amos 2:12 Ma voi avete dato a bere del vino ai nazirei, e avete ordinato ai profeti di non profetare! Amos 2:13 Ecco, io faro' scricchiolare il suolo sotto di voi, come lo fa scricchiolare un carro pien di covoni. Amos 2:14 All'agile manchera' modo di darsi alla fuga, al forte non giovera' la sua forza, e il valoroso non salvera' la sua vita; Amos 2:15 colui che maneggia l'arco non potra' resistere, chi ha il pie' veloce non potra' scampare, e il cavaliere sul suo cavallo non salvera' la sua vita; Amos 2:16 il piu' coraggioso fra i prodi, fuggira' nudo in quel giorno, dice l'Eterno. Rimproveri e minacce Amos 3:1 Ascoltate questa parola che l'Eterno pronunzia contro di voi, o figliuoli d'Israele, contro tutta la famiglia ch'io trassi fuori dal paese d'Egitto: Amos 3:2 Voi soli ho conosciuto fra tutte le famiglie della terra; percio' io vi puniro' per tutte le vostre iniquita'. Amos 3:3 Due uomini camminano eglino assieme, se prima non si sono concertati? Amos 3:4 Il leone rugge egli nella foresta, se non ha una preda? Il leoncello fa egli udir la sua voce dalla sua tana, se non ha preso nulla? Amos 3:5 L'uccello cade egli nella rete in terra, se non gli e' tesa un'insidia? La tagliuola scatta essa dal suolo, se non ha preso qualcosa? Amos 3:6 La tromba suona essa in una citta', senza che il popolo tremi? Una sciagura piomba ella sopra una citta', senza che l'Eterno ne sia l'autore? Amos 3:7 Poiche' il Signore, l'Eterno, non fa nulla, senza rivelare il suo segreto ai suoi servi, i profeti. Amos 3:8 Il leone rugge, chi non temera'? Il Signore, l'Eterno, parla, chi non profetera'? Amos 3:9 Proclamate questo sui palazzi d'Asdod e sui palazzi del paese d'Egitto; dite: 'Adunatevi sui monti di Samaria, e vedete che grandi disordini esistono in mezzo ad essa, e quali oppressioni han luogo nel suo seno'. Amos 3:10 Essi non sanno fare cio' ch'e' retto, dice l'Eterno; accumulano nei loro palazzi i frutti della violenza e della rapina. Amos 3:11 Percio', cosi parla il Signore, l'Eterno: Ecco il nemico, tutt'attorno al paese; egli abbattera' la tua forza e i tuoi palazzi saran saccheggiati. Amos 3:12 Cosi parla l'Eterno: Come il pastore strappa dalla gola del leone due gambe o un pezzo d'orecchio, cosi scamperanno i figliuoli d'Israele che in Samaria stanno ora seduti sull'angolo d'un divano o sui damaschi d'un letto. Amos 3:13 Ascoltate questo e attestatelo alla casa di Giacobbe! dice il Signore, l'Eterno, l'Iddio degli eserciti: Il giorno che io puniro' Israele delle sue trasgressioni, puniro' anche gli altari di Bethel; e i corni dell'altare saranno spezzati, e cadranno al suolo. Amos 3:14 E abbattero' le case d'inverno e le case d'estate; le case d'avorio saranno distrutte, e le grandi case spariranno, dice l'Eterno. Amos 4:1 Ascoltate questa parola, vacche di Basan, che state sul monte di Samaria, voi, che opprimete gli umili, che maltrattate i poveri, che dite ai vostri signori: 'Portate qua, che beviamo!' Amos 4:2 Il Signore, l'Eterno l'ha giurato per la sua santita': Ecco, verranno per voi de' giorni, in cui sarete tratte fuori con degli uncini, e i vostri figliuoli con gli ami da pesca; Amos 4:3 voi uscirete per le brecce, ognuna dritto davanti a se', e abbandonerete i vostri palazzi. Amos 4:4 Andate a Bethel, e peccate! a Ghilgal, e peccate anche di piu'! Recate ogni mattina i vostri sacrifizi, e ogni tre giorni le vostre decime! Amos 4:5 Fate fumare sacrifizi d'azioni di grazie con lievito! Bandite delle offerte volontarie, proclamatele! Poiche' cosi amate di fare, o figliuoli d'Israele, dice il Signore, l'Eterno. Amos 4:6 E io, dal canto mio, v'ho lasciati a denti asciutti in tutte le vostre citta'; v'ho fatto mancare il pane in tutte le vostre dimore; ma voi non siete tornati a me, dice l'Eterno. Amos 4:7 E v'ho pure rifiutato la pioggia, quando mancavano ancora tre mesi alla mietitura; ho fatto piovere sopra una citta', e non ho fatto piovere sopra un'altra citta'; una parte di campo ha ricevuto la pioggia, e la parte su cui non ha piovuto e' seccata. Amos 4:8 Due, tre citta' vagavano verso un'altra citta' per bever dell'acqua, e non potean dissetarsi; ma voi non siete tornati a me, dice l'Eterno. Amos 4:9 Io vi ho colpito di ruggine e di carbonchio; le locuste han divorato i vostri numerosi giardini, le vostre vigne, i vostri fichi, i vostri ulivi; ma voi non siete tornati a me, dice l'Eterno. Amos 4:10 Io ho mandato fra voi la peste, come in Egitto; ho ucciso i vostri giovani per la spada, e ho catturato i vostri cavalli; v'ho fatto salire al naso il puzzo de' vostri accampamenti; ma voi non siete tornati a me dice l'Eterno. Amos 4:11 Io vi ho sovvertiti, come quando Dio sovverti Sodoma e Gomorra, e voi siete stati come un tizzone strappato dal fuoco; ma voi non siete tornati a me, dice l'Eterno. Amos 4:12 Percio', io ti faro' come ho detto, o Israele; e poiche' io faro' questo contro di te, prepa'rati, o Israele, a incontrare il tuo Dio! Amos 4:13 Poiche', eccolo colui che forma i monti e crea il vento, e fa conoscere all'uomo qual e' il suo pensiero; colui che muta l'aurora in tenebre, e cammina sugli alti luoghi della terra; il suo nome e' l'Eterno, l'Iddio degli eserciti. Amos 5:1 Ascoltate questa parola, questo lamento ch'io pronunzio su voi, o casa d'Israele! Amos 5:2 La vergine d'Israele e' caduta, e non risorgera' piu'; giace distesa sul suo suolo ne' v'e' chi la rialzi. Amos 5:3 Poiche' cosi parla il Signore, l'Eterno: Alla citta' che metteva in campagna mille uomini, non ne resteranno che cento; alla citta' che ne metteva in campagna cento, non ne resteranno che dieci per la casa d'Israele. Amos 5:4 Poiche' cosi parla l'Eterno alla casa d'Israele: Cercatemi e vivrete! Amos 5:5 Non cercate Bethel, non andate a Ghilgal, non vi recate fino a Beer-Sceba; perche' Ghilgal andra' di sicuro in cattivita', e Bethel sara' ridotto a niente. Amos 5:6 Cercate l'Eterno e vivrete, - per tema ch'egli non s'avventi come un fuoco sulla casa di Giuseppe, e la divori senza che in Bethel ci sia chi spenga - Amos 5:7 o voi che mutate il diritto in assenzio, e gettate a terra la giustizia! Amos 5:8 Egli ha fatto le Pleiadi e Orione, muta l'ombra di morte in aurora, e fa del giorno una notte oscura; chiama le acque del mare, e le riversa sulla faccia della terra: il suo nome e' l'Eterno. Amos 5:9 Egli fa sorger d'improvviso la ruina sui potenti, si che la ruina piomba sulle fortezze. Amos 5:10 Essi odiano colui che li riprende alla porta, e hanno in orrore chi parla con integrita'. Amos 5:11 Percio', visto che calpestate il povero ed esigete da lui donativi di frumento, voi fabbricate case di pietre da taglio, ma non le abiterete; piantate vigne deliziose, ma non ne berrete il vino. Amos 5:12 Poiche' io conosco come son numerose le vostre trasgressioni, come son gravi i vostri peccati; voi sopprimete il giusto, accettate regali e fate torto ai poveri alla porta. Amos 5:13 Ecco perche' in tempi come questi, il savio si tace; perche' i tempi sono malvagi. Amos 5:14 Cercate il bene e non il male, onde viviate, e l'Eterno, l'Iddio degli eserciti, sia con voi, come dite. Amos 5:15 Odiate il male, amate il bene, e, alle porte, stabilite saldamente il diritto. Forse, l'Eterno, l'Iddio degli eserciti, avra' pieta' del rimanente di Giuseppe. Amos 5:16 Percio', cosi dice l'Eterno, l'Iddio degli eserciti, il Signore: In tutte le piazze si fara' lamento, e in tutte le strade si dira': 'Ahime'! ahime'!' Si chiameranno gli agricoltori perche' prendano il lutto, e si ordineranno lamentazioni a quelli che le sanno fare. Amos 5:17 In tutte le vigne si fara' lamento, perche' io passero' in mezzo a te, dice l'Eterno. Amos 5:18 Guai a voi che desiderate il giorno dell'Eterno! Che v'aspettate voi dal giorno dell'Eterno? Sara' un giorno di tenebre, non di luce. Amos 5:19 Sara' di voi come d'uno che fugge davanti a un leone, e lo incontra un orso; come d'uno ch'entra in casa, appoggia la mano alla parete, e un serpente lo morde. Amos 5:20 Il giorno dell'Eterno non e' esso forse tenebre, e non luce? oscurissimo e senza splendore? Amos 5:21 Io odio, disprezzo le vostre feste, non prendo piacere nelle vostre solenni raunanze. Amos 5:22 Se m'offrite i vostri olocausti e le vostre oblazioni, io non li gradisco; e non fo conto delle bestie grasse, che m'offrite in sacrifizi di azioni di grazie. Amos 5:23 Lungi da me il rumore de' tuoi canti! ch'io non oda piu' la musica de' tuoi salte'ri! Amos 5:24 Ma corra il diritto com'acqua, e la giustizia, come un rivo perenne! Amos 5:25 O casa d'Israele, mi presentaste voi sacrifizi e oblazioni nel deserto, durante i quarant'anni? Amos 5:26 Orbene voi vi toglierete in ispalla il baldacchino del vostro re, e il piedistallo delle vostre immagini, la stella dei vostri de'i, che voi vi siete fatti; Amos 5:27 e io vi faro' andare in cattivita' al di la' di Damasco, dice l'Eterno, che ha nome l'Iddio degli eserciti. Amos 6:1 Guai a quelli che vivon tranquilli in Sion, e fiduciosi sul monte di Samaria! Ai notabili della prima fra le nazioni, dietro ai quali va la casa d'Israele! Amos 6:2 Passate a Calne e guardate, e di la' andate fino ad Hamath la grande, poi scendete a Gath dei Filistei: quelle citta' stanno esse meglio di questi regni? o il loro territorio e' esso piu' vasto del vostro? Amos 6:3 Voi volete allontanare il giorno malvagio e fate avvicinare il regno della violenza. Amos 6:4 Giacciono su letti d'avorio, si sdraiano sui loro divani, mangiano gli agnelli del gregge e i vitelli tratti dalla stalla. Amos 6:5 Vaneggiano al suon del salte'ro, s'inventano strumenti musicali come Davide; Amos 6:6 bevono il vino in larghe coppe e s'ungono con gli oli piu' squisiti, ma non s'addolorano per la ruina di Giuseppe. Amos 6:7 Percio' se n'andranno in cattivita' alla testa dei deportati; e cesseranno i clamori di questi banchettanti. Amos 6:8 Il Signore, l'Eterno l'ha giurato per se stesso, dice l'Eterno, l'Iddio degli eserciti: Io detesto la magnificenza di Giacobbe, odio i suoi palazzi, e daro' in man del nemico la citta' con tutto quel che contiene. Amos 6:9 E avverra' che, se restan dieci uomini in una casa, morranno. Amos 6:10 Un parente verra' con colui che brucia i corpi a prendere il morto, e portarne via di casa le ossa; e dira' a colui che e' in fondo alla casa: 'Ce n'e' altri con te?' L'altro rispondera': 'No'. E il primo dira': 'Zitto! Non e' il momento di menzionare il nome dell'Eterno'. Amos 6:11 Poiche', ecco, l'Eterno comanda, e fa cadere a pezzi la casa grande e riduce la piccola in frantumi. Amos 6:12 I cavalli corrono essi sulle rocce, vi si ara egli coi bovi, che voi mutiate il diritto in veleno, e il frutto della giustizia in assenzio? Amos 6:13 Voi, che vi rallegrate di cose da nulla; voi, che dite: 'Non e' egli con la nostra forza che abbiamo acquistato potenza?' Amos 6:14 Poiche', ecco, o casa d'Israele, dice l'Eterno, l'Iddio degli eserciti, io faccio sorgere contro di voi una nazione, che vi opprimera' dall'ingresso di Hamath fino al torrente del deserto. Visioni relative alla rovina d'Israele. Promesse Amos 7:1 Il Signore, l'Eterno, mi diede questa visione: Ecco ch'egli formava delle locuste al primo spuntare del guaime: era il guaime dopo la falciatura per il re. Amos 7:2 E quand'esse ebbero finito di divorare l'erba della terra, io dissi: 'Signore, Eterno, deh, perdona! Come potrebbe sussistere Giacobbe, piccolo com'egli e'?' Amos 7:3 L'Eterno si penti di questo: 'Cio' non avverra''; disse l'Eterno. Amos 7:4 Il Signore, l'Eterno, mi diede questa visione: Ecco, il Signore, l'Eterno, proclamava di voler difender la sua causa mediante il fuoco; e il fuoco divoro' il grande abisso, e stava per divorare l'eredita'. Amos 7:5 Allora io dissi: 'Signore, Eterno, deh, cessa! Come potrebbe sussistere Giacobbe, piccolo com'egli e'?' Amos 7:6 L'Eterno si penti di questo: 'Neppur quello avverra'', disse il Signore, l'Eterno. Amos 7:7 Egli mi diede questa visione: Ecco, il Signore stava sopra un muro tirato a piombo, e aveva in mano un piombino. Amos 7:8 E l'Eterno mi disse: 'Amos, che vedi?' Io risposi: 'Un piombino'. E il Signore disse: - 'Ecco, io pongo il piombino in mezzo al mio popolo d'Israele; io non gli usero' piu' oltre tolleranza; Amos 7:9 saranno devastati gli alti luoghi d'Isacco, i santuari d'Israele saranno distrutti, ed io mi levero' con la spada contro la casa di Geroboamo'. Amos 7:10 Allora Amatsia, sacerdote di Bethel, mando' a dire a Geroboamo, re d'Israele: 'Amos congiura contro di te in mezzo alla casa d'Israele; il paese non puo' sopportare tutte le sue parole. Amos 7:11 Amos, infatti, ha detto: - Geroboamo morra' di spada e Israele sara' menato in cattivita' lungi dal suo paese'. Amos 7:12 E Amatsia disse ad Amos: 'Veggente, vattene, fuggi nel paese di Giuda; mangia cola' il tuo pane, e la' profetizza; Amos 7:13 ma a Bethel non profetar piu', perche' e' un santuario del re e una residenza reale'. Amos 7:14 Allora Amos rispose e disse: 'Io non sono profeta, ne' discepolo di profeta; ero un mandriano, e coltivavo i sicomori; Amos 7:15 l'Eterno mi prese di dietro al gregge, e l'Eterno mi disse: - Va', profetizza al mio popolo d'Israele. - Amos 7:16 Or dunque ascolta la parola dell'Eterno: - Tu dici: Non profetare contro Israele, e non predicare contro la casa d'Isacco! - Amos 7:17 Percio' cosi parla l'Eterno: - La tua moglie si prostituira' nella citta', i tuoi figliuoli e le tue figliuole cadranno per la spada, il tuo paese sara' spartito con la cordicella, e tu stesso morrai su terra impura, e Israele sara' certamente menato in cattivita', lungi dal suo paese'. Amos 8:1 Il Signore, l'Eterno, mi diede questa visione: Ecco, era un paniere di frutti maturi. Amos 8:2 Egli mi disse: 'Amos, che vedi?' Io risposi: 'Un paniere di frutti maturi'. E l'Eterno mi disse: Matura e' la fine del mio popolo d'Israele; io non gli usero' piu' tolleranza. Amos 8:3 In quel giorno, dice il Signore, l'Eterno, i canti del palazzo diventeranno degli urli; grande sara' il numero dei cadaveri; saran gettati da per tutto in silenzio. Amos 8:4 Ascoltate questo, o voi che vorreste trangugiare il povero e distruggere gli umili del paese; Amos 8:5 voi che dite: 'Quando finira' il novilunio, perche' possiam vendere il grano? Quando finira' il sabato, perche' possiamo aprire i granai, scemando l'efa, aumentando il siclo, falsificando le bilance per frodare, Amos 8:6 comprando il misero per danaro, e il povero se deve un paio di sandali? E venderemo anche la vagliatura del grano!' Amos 8:7 L'Eterno l'ha giurato per colui ch'e' la gloria di Giacobbe: Mai dimentichero' alcuna delle vostre opere. Amos 8:8 Il paese non tremera' esso a motivo di questo? Ogni suo abitante non ne fara' egli cordoglio? Il paese si sollevera' tutto quanto come il fiume, ondeggera', e s'abbassera' come il fiume d'Egitto. Amos 8:9 E in quel giorno avverra', dice il Signore, l'Eterno, che io faro' tramontare il sole a mezzodi, e in pieno giorno faro' venire le tenebre sulla terra. Amos 8:10 Mutero' le vostre feste in lutto, e tutti i vostri canti in lamento; copriro' di sacchi tutti i fianchi, e ogni testa sara' rasa. Gettero' il paese in lutto come per un figlio unico, e la sua fine sara' come un giorno d'amarezza. Amos 8:11 Ecco, vengono i giorni, dice il Signore, l'Eterno, ch'io mandero' la fame nel paese, non fame di pane o sete d'acqua, ma la fame e la sete d'udire le parole dell'Eterno. Amos 8:12 Allora, errando da un mare all'altro, dal settentrione al levante, correranno qua e la' in cerca della parola dell'Eterno, e non la troveranno. Amos 8:13 In quel giorno, le belle vergini e i giovani verranno meno per la sete. Amos 8:14 Quelli che giurano per il peccato di Samaria e dicono: 'Com'e' vero che il tuo Dio vive, o Dan' e: 'Viva la via di Beer-Sceba!' cadranno e non risorgeranno piu'. Amos 9:1 Io vidi il Signore che stava in piedi sull'altare, e disse: Percuoti i capitelli e siano scrollati gli architravi! Spe'zzali sul capo di tutti quanti, ed io uccidero' il resto con la spada! Nessun d'essi si salvera' con la fuga, nessun d'essi scampera'. Amos 9:2 Quand'anche penetrassero nel soggiorno dei morti, la mia mano li strappera' di la'; quand'anche salissero in cielo, di la' io li trarro' giu'. Amos 9:3 Quand'anche si nascondessero in vetta al Carmelo, io li scovero' cola' e li prendero'; quand'anche s'occultassero al mio sguardo in fondo al mare, la' comandero' al serpente di morderli, Amos 9:4 e quand'anche andassero in cattivita' davanti ai loro nemici, la' comandero' alla spada d'ucciderli; io fissero' su di essi i miei occhi per il loro male, e non per il loro bene. Amos 9:5 Il Signore, l'Iddio degli eserciti, e' quegli che tocca la terra, ed essa si strugge, e tutti i suoi abitanti fanno cordoglio; essa si solleva tutta quanta come il fiume, e s'abbassa come il fiume d'Egitto. Amos 9:6 Egli e' colui che costruisce nei cieli le sue stanze superiori, e ha fondato la sua vo'lta sulla terra; egli chiama le acque del mare, e le spande sulla faccia della terra; il suo nome e' l'Eterno. Amos 9:7 Non siete voi per me come i figliuoli degli Etiopi, o figliuoli d'Israele? dice l'Eterno. Non trassi io Israele fuor del paese d'Egitto, e i Filistei da Caftor, e i Sirī da Kir? Amos 9:8 Ecco, gli occhi del Signore, dell'Eterno, stanno sul regno peccatore, e io lo distruggero' di sulla faccia della terra; nondimeno, io non distruggero' del tutto la casa di Giacobbe, dice l'Eterno. Amos 9:9 Poiche', ecco, io daro' l'ordine, e scuotero' la casa d'Israele fra tutte le nazioni, come si fa col vaglio; e non cadra' un granello in terra. Amos 9:10 Tutti i peccatori del mio popolo morranno per la spada; essi, che dicono: 'Il male non giungera' fino a noi, e non ci tocchera''. Amos 9:11 In quel giorno, io rialzero' la capanna di Davide ch'e' caduta, ne riparero' le rotture, ne rilevero' le rovine, la ricostruiro' com'era ai giorni antichi, Amos 9:12 affinche' possegga il resto d'Edom e tutte le nazioni sulle quali e' invocato il mio nome, dice l'Eterno che fara' questo. Amos 9:13 Ecco, i giorni vengono, dice l'Eterno, quando l'aratore raggiungera' il mietitore, e il pigiator dell'uva colui che sparge il seme; quando i monti stilleranno mosto, e tutti i colli si struggeranno. Amos 9:14 E io trarro' dalla cattivita' il mio popolo d'Israele; ed essi riedificheranno le citta' desolate, e le abiteranno; pianteranno vigne, e ne berranno il vino; faranno giardini, e ne mangeranno i frutti. Amos 9:15 Io li piantero' sul loro suolo, e non saranno mai piu' divelti dal suolo che io ho dato loro, dice l'Eterno, il tuo Dio.Abdia 1-21 La rovina di Edom Abdia 1 Visione di Abdia. Cosi parla il Signore, l'Eterno, riguardo a Edom: Noi abbiam ricevuto un messaggio dall'Eterno, e un ambasciatore e' stato mandato alle nazioni: 'Levatevi! Leviamoci contro Edom a combattere!' Abdia 2 Ecco, io ti rendo piccolo fra le nazioni, tu sei profondamente sprezzato. Abdia 3 L'orgoglio del tuo cuore t'ha ingannato, o tu che abiti fra le spaccature delle rocce, che son l'alta tua dimora, tu che dici in cuor tuo: 'Chi mi trarra' giu' a terra?' Abdia 4 Quand'anche tu facessi il tuo nido in alto come l'aquila, quand'anche tu lo ponessi fra le stelle, io ti trarro' giu' di la', dice l'Eterno. Abdia 5 Se dei ladri o de' briganti venissero a te di notte, come saresti ruinato! Non ruberebbero essi quanto bastasse loro? Se venissero da te de' vendemmiatori, non lascerebbero qualcosa da racimolare? Abdia 6 Oh com'e' stato frugato Esau'! Come sono stati cercati i suoi tesori nascosti! Abdia 7 Tutti i tuoi alleati t'han menato alla frontiera; quelli che erano in pace con te t'hanno ingannato, hanno prevalso contro di te; quelli che mangiano il tuo pane tendono un'insidia sotto i tuoi piedi, e tu non hai discernimento! Abdia 8 In quel giorno, dice l'Eterno, io faro' sparire da Edom i savi e dal monte d'Esau' il discernimento. Abdia 9 E i tuoi prodi, o Teman, saranno costernati, affinche' l'ultimo uomo sia sterminato dal monte di Esau', nel massacro. I delitti di Edom Abdia 10 A cagione della violenza fatta al tuo fratello Giacobbe, tu sarai coperto d'onta e sarai sterminato per sempre. Abdia 11 Il giorno che tu gli stavi a fronte, il giorno che degli stranieri menavano in cattivita' il suo esercito, e degli estranei entravano per le sue porte e gettavan le sorti su Gerusalemme, anche tu eri come uno di loro. Abdia 12 Ah! non ti pascer lo sguardo del giorno del tuo fratello, del giorno della sua sventura. Non gioire de' figliuoli di Giuda il giorno della loro ruina; e non parlare con tanta arroganza nel giorno della distretta. Abdia 13 Non entrare per la porta del mio popolo il giorno della sua calamita'; non pascerti lo sguardo, anche tu, della sua afflizione il giorno della sua calamita'; e non metter le mani sulle sue sostanze il giorno della sua calamita'. Abdia 14 Non ti fermare sui bivi per sterminare i suoi fuggiaschi; e non dare in man del nemico i suoi superstiti, nel giorno della distretta! Abdia 15 Poiche' il giorno dell'Eterno e' vicino per tutte le nazioni; come hai fatto, cosi ti sara' fatto; le tue azioni ti ricadranno sul capo. Abdia 16 Poiche' come voi avete bevuto sul mio monte santo, cosi berranno tutte le nazioni, del continuo; berranno, inghiottiranno, e saranno come se non fossero mai state. Trionfo finale di Giuda Abdia 17 Ma sul monte di Sion vi saranno degli scampati, ed esso sara' santo; e la casa di Giacobbe riavra' le sue possessioni. Abdia 18 La casa di Giacobbe sara' un fuoco, e la casa di Giuseppe una fiamma; e la casa d'Esau' come stoppia, ch'essi incendieranno e divoreranno: e nulla piu' rimarra' della casa d'Esau', perche' l'Eterno ha parlato. Abdia 19 Quelli del mezzogiorno possederanno il monte d'Esau'; quelli della pianura il paese de' Filistei; possederanno i campi d'Efraim e i campi di Samaria; e Beniamino possedera' Galaad. Abdia 20 I deportati di questo esercito dei figliuoli d'Israele che sono fra i Cananei fino a Sarepta, e i deportati di Gerusalemme che sono a Sefarad, possederanno le citta' del mezzogiorno. Abdia 21 E dei liberatori saliranno sul monte Sion per giudicare il monte d'Esau'; e il regno sara' dell'Eterno.Giona 1:1-4:11 Vocazione di Giona. Fuga e punizione del profeta Giona 1:1 La parola dell'Eterno fu rivolta a Giona, figliuolo di Amittai, in questi termini: Giona 1:2 'Le'vati, va' a Ninive, la gran citta', e predica contro di lei; perche' la loro malvagita' e' salita nel mio cospetto'. Giona 1:3 Ma Giona si levo' per fuggirsene a Tarsis, lungi dal cospetto dell'Eterno; e scese a Giaffa, dove trovo' una nave che andava a Tarsis; e, pagato il prezzo del suo passaggio, s'imbarco' per andare con quei della nave a Tarsis, lungi dal cospetto dell'Eterno. Giona 1:4 Ma l'Eterno scateno' un gran vento sul mare, e vi fu sul mare una forte tempesta, si che la nave minacciava di sfasciarsi. Giona 1:5 I marinai ebbero paura, e ognuno grido' al suo dio e gettarono a mare le mercanzie ch'erano a bordo, per alleggerire la nave; ma Giona era sceso nel fondo della nave, s'era coricato, e dormiva profondamente. Giona 1:6 Il capitano gli si avvicino', e gli disse: 'Che fai tu qui a dormire? Le'vati, invoca il tuo dio! Forse Dio si dara' pensiero di noi, e non periremo'. Giona 1:7 Poi dissero l'uno all'altro: 'Venite, tiriamo a sorte, per sapere a cagione di chi ci capita questa disgrazia'. Tirarono a sorte, e la sorte cadde su Giona. Giona 1:8 Allora essi gli dissero: 'Dicci dunque a cagione di chi ci capita questa disgrazia! Qual e' la tua occupazione? donde vieni? qual e' il tuo paese? e a che popolo appartieni?' Giona 1:9 Egli rispose loro: 'Sono Ebreo, e temo l'Eterno, l'Iddio del cielo, che ha fatto il mare e la terra ferma'. Giona 1:10 Allora quegli uomini furon presi da grande spavento, e gli dissero: 'Perche' hai fatto questo?' Poiche' quegli uomini sapevano ch'egli fuggiva lungi dal cospetto dell'Eterno, giacche' egli avea dichiarato loro la cosa. Giona 1:11 E quelli gli dissero: 'Che ti dobbiam fare perche' il mare si calmi per noi?' Poiche' il mare si faceva sempre piu' tempestoso. Giona 1:12 Egli rispose loro: 'Pigliatemi e gettatemi in mare, e il mare si calmera' per voi; perche' io so che questa forte tempesta vi piomba addosso per cagion mia'. Giona 1:13 Nondimeno quegli uomini davan forte nei remi per ripigliar terra; ma non potevano, perche' il mare si faceva sempre piu' tempestoso e minaccioso. Giona 1:14 Allora gridarono all'Eterno, e dissero: 'Deh, o Eterno, non lasciar che periamo per risparmiar la vita di quest'uomo, e non ci mettere addosso del sangue innocente; perche' tu, o Eterno, hai fatto quel che ti e' piaciuto'. Giona 1:15 Poi presero Giona e lo gettarono in mare; e la furia del mare si calmo'. Giona 1:16 E quegli uomini furon presi da un gran timore dell'Eterno; offrirono un sacrifizio all'Eterno, e fecero dei voti. Giona nel ventre d'un pesce. Sua preghiera e sua liberazione Giona 2:1 E l'Eterno fece venire un gran pesce per inghiottir Giona; e Giona fu nel ventre del pesce tre giorni e tre notti. Giona 2:2 E Giona prego' l'Eterno, il suo Dio, dal ventre del pesce, e disse: Giona 2:3 Io ho gridato all'Eterno dal fondo della mia distretta, ed egli m'ha risposto; dalle viscere del soggiorno dei morti ho gridato, e tu hai udito la mia voce. Giona 2:4 Tu m'hai gettato nell'abisso, nel cuore del mare; la corrente mi ha circondato e tutte le tue onde e tutti i tuoi flutti mi son passati sopra. Giona 2:5 E io dicevo: Io son cacciato via lungi dal tuo sguardo! Come vedrei io ancora il tuo tempio santo? Giona 2:6 Le acque m'hanno attorniato fino all'anima; l'abisso m'ha avvolto; le alghe mi si sono attorcigliate al capo. Giona 2:7 Io son disceso fino alle radici dei monti; la terra con le sue sbarre mi ha rinchiuso per sempre; ma tu hai fatto risalir la mia vita dalla fossa, o Eterno, Dio mio! Giona 2:8 Quando l'anima mia veniva meno in me, io mi son ricordato dell'Eterno, e la mia preghiera e' giunta fino a te, nel tuo tempio santo. Giona 2:9 Quelli che onorano le vanita' bugiarde abbandonano la fonte della loro grazia; Giona 2:10 ma io t'offriro' sacrifizi, con canti di lode; adempiro' i voti che ho fatto. La salvezza appartiene all'Eterno. Giona 2:11 E l'Eterno die' l'ordine al pesce, e il pesce vomito' Giona sull'asciutto. Predicazione di Giona a Ninive, e pentimento dei Niniviti Giona 3:1 E la parola dell'Eterno fu rivolta a Giona per la seconda volta, in questi termini: Giona 3:2 'Le'vati, va' a Ninive, la gran citta', e proclamale quello che io ti comando'. Giona 3:3 E Giona si levo', e ando' a Ninive, secondo la parola dell'Eterno. Or Ninive era una grande citta' dinanzi a Dio, di tre giornate di cammino. Giona 3:4 E Giona comincio' a inoltrarsi nella citta' per il cammino d'una giornata, e predicava e diceva: 'Ancora quaranta giorni, e Ninive sara' distrutta!' Giona 3:5 E i Niniviti credettero a Dio, bandirono un digiuno, e si vestirono di sacchi, dai piu' grandi ai piu' piccoli. Giona 3:6 Ed essendo la notizia giunta al re di Ninive, questi s'alzo' dal trono, si tolse di dosso il manto, si copri d'un sacco, e si mise a sedere sulla cenere. Giona 3:7 E per decreto del re e dei suoi grandi, fu pubblicato in Ninive un bando di questo tenore: 'Uomini e bestie, armenti e greggi, non assaggino nulla; non si pascano e non bevano acqua; Giona 3:8 uomini e bestie si coprano di sacchi e gridino con forza a Dio; e ognuno si converta dalla sua via malvagia, e dalla violenza perpetrata dalle sue mani. Giona 3:9 Chi sa che Dio non si volga, non si penta, e non acqueti l'ardente sua ira, si che noi non periamo'. Giona 3:10 E Dio vide quel che facevano, vide che si convertivano dalla loro via malvagia, e si penti del male che avea parlato di far loro; e non lo fece. Giona 4:1 Ma Giona ne provo' un gran dispiacere, e ne fu irritato; e prego' l'Eterno, dicendo: Giona 4:2 'O Eterno, non e' egli questo ch'io dicevo, mentr'ero ancora nel mio paese? Percio' m'affrettai a fuggirmene a Tarsis; perche' sapevo che sei un Dio misericordioso, pietoso, lento all'ira, di gran benignita', e che ti penti del male minacciato. Giona 4:3 Or dunque, o Eterno, ti prego, riprenditi la mia vita; poiche' per me val meglio morire che vivere'. Giona 4:4 E l'Eterno gli disse: 'Fai tu bene a irritarti cosi?' Giona 4:5 Poi Giona usci dalla citta', e si mise a sedere a oriente della citta'; si fece quivi una capanna, e vi sedette sotto, all'ombra, stando a vedere quello che succederebbe alla citta'. Giona 4:6 E Dio, l'Eterno, per guarirlo della sua irritazione, fece crescere un ricino, che monto' su di sopra a Giona per fargli ombra al capo; e Giona provo' una grandissima gioia a motivo di quel ricino. Giona 4:7 Ma l'indomani, allo spuntar dell'alba, Iddio fece venire un verme, il quale attacco' il ricino, ed esso si secco'. Giona 4:8 E come il sole fu levato, Iddio fece soffiare un vento soffocante d'oriente, e il sole picchio' sul capo di Giona, si ch'egli venne meno, e chiese di morire, dicendo: 'Meglio e' per me morire che vivere'. Giona 4:9 E Dio disse a Giona: 'Fai tu bene a irritarti cosi a motivo del ricino?' Egli rispose: 'Si, faccio bene a irritarmi fino alla morte'. Giona 4:10 E l'Eterno disse: 'Tu hai pieta' del ricino per il quale non hai faticato, e che non hai fatto crescere, che e' nato in una notte e in una notte e' perito: Giona 4:11 e io non avrei pieta' di Ninive, la gran citta', nella quale si trovano piu' di centoventimila persone che non sanno distinguere la loro destra dalla loro sinistra, e tanta quantita' di bestiame?'Michea 1:1-7:20 Minacce dell'Eterno contro Israele e Giuda Michea 1:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta a Michea, il Morashtita, ai giorni di Jotham, di Achaz e di Ezechia, re di Giuda, e ch'egli ebbe in visione intorno a Samaria e a Gerusalemme. Michea 1:2 Ascoltate, o popoli tutti! Presta attenzione, o terra, con tutto quello ch'e' in te! E il Signore, l'Eterno, sia testimonio contro di voi: il Signore, dal suo tempio santo. Michea 1:3 Poiche', ecco, l'Eterno esce dalla sua dimora, scende, cammina sulle alture della terra; Michea 1:4 i monti si struggono sotto di lui, e le valli si schiantano, come cera davanti al fuoco, come acque sopra un pendio. Michea 1:5 E tutto questo, per via della trasgressione di Giacobbe, e per via dei peccati della casa d'Israele. Qual e' la trasgressione di Giacobbe? Non e' Samaria? Quali sono gli alti luoghi di Giuda? Non sono Gerusalemme? Michea 1:6 Percio' io faro' di Samaria un mucchio di pietre nella campagna, un luogo da piantarci le vigne; ne faro' rotolar le pietre giu' nella valle, ne mettero' allo scoperto le fondamenta. Michea 1:7 Tutte le sue immagini scolpite saranno spezzate, tutti i salari della sua impudicizia saranno arsi col fuoco, e tutti i suoi idoli io li distruggero'; raccolti col salario della prostituzione, torneranno ad essere salari di prostituzione. Michea 1:8 Per questo io faro' cordoglio e urlero', andro' spogliato e nudo; mandero' de' lamenti come lo sciacallo, grida lugubri come lo struzzo. Michea 1:9 Poiche' la sua piaga e' incurabile; si estende fino a Giuda, giunge fino alla porta del mio popolo, fino a Gerusalemme. Michea 1:10 Non l'annunziate in Gath! Non piangete in Acco! A Beth-Leafra io mi rotolo nella polvere. Michea 1:11 Passa, vattene, o abitatrice di Shafir, in vergognosa nudita'; non esce piu' l'abitatrice di Tsaanan; il cordoglio di Beth-Haetsel vi priva di questo rifugio. Michea 1:12 L'abitatrice di Marot e' dolente per i suoi beni, perche' una sciagura e' scesa da parte dell'Eterno fino alla porta di Gerusalemme. Michea 1:13 Attacca i destrieri al carro, o abitatrice di Lakis! Essa e' stata il principio del peccato per la figliuola di Sion, poiche' in te si son trovate le trasgressioni d'Israele. Michea 1:14 Percio' tu darai un regalo d'addio a Moresheth-Gath; le case d'Aczib saranno una cosa ingannevole per i re d'Israele. Michea 1:15 Io ti condurro' un nuovo possessore, o abitatrice di Maresha; fino ad Adullam andra' la gloria d'Israele! Michea 1:16 Ta'gliati i capelli, ra'diti il capo, a motivo de' figliuoli delle tue delizie! Fatti calva come l'avvoltoio, poich'essi vanno in cattivita', lungi da te! Michea 2:1 Guai a quelli che meditano l'iniquita' e macchinano il male sui loro letti, per metterlo ad effetto allo spuntar del giorno, quando ne hanno il potere in mano! Michea 2:2 Agognano dei campi, e li rapiscono; delle case, e se le prendono; cosi opprimono l'uomo e la sua casa, l'individuo e la sua proprieta'. Michea 2:3 Percio' cosi parla l'Eterno: Ecco, io medito contro questa stirpe un male, al quale non potrete sottrarre il collo; e non camminerete piu' a test'alta, perche' saranno tempi cattivi. Michea 2:4 In quel giorno si fara' su di voi un proverbio, si cantera' un lamento, e si dira': 'e' finito! Noi siamo interamente rovinati! Egli passa ad altri la parte del mio popolo! Vedete, com'egli me la toglie! I nostri campi li distribuisce agl'infedeli!' Michea 2:5 Percio' tu non avrai piu' alcuno che tiri la cordicella per far le parti, nella raunanza dell'Eterno. Michea 2:6 'Non profetate!' vanno essi ripetendo. Anche se non si profetizzino cotali cose, non si evitera' l'ignominia. Michea 2:7 O tu che porti il nome di casa di Giacobbe, e' forse l'Eterno pronto all'ira? e' questo il suo modo d'agire? Le mie parole non son esse favorevoli a colui che cammina rettamente? Michea 2:8 Ma da qualche tempo il mio popolo insorge come un nemico; voi portate via il mantello di sopra alla veste a quelli che passan tranquillamente, che tornano dalla guerra. Michea 2:9 Voi cacciate le donne del mio popolo dalle case che son la loro delizia; voi rapite per sempre la mia gloria ai loro figliuoletti. Michea 2:10 Levatevi, anda'tevene! perche' questo non e' luogo di riposo; a motivo della sua contaminazione, esso vi distruggera' d'una distruzione orrenda. Michea 2:11 Se uno andasse dietro al vento, e spacciasse menzogne, dicendo: 'Io prediro' per te vino e bevande forti!' quello sarebbe l'oracolo di questo popolo. Michea 2:12 Io ti radunero', o Giacobbe, ti radunero' tutto quanto! Certo io raccogliero' il rimanente d'Israele; io li faro' venire assieme come pecore in un ovile, come un gregge in mezzo al suo pascolo; il luogo sara' affollato di uomini. Michea 2:13 Chi fara' la breccia salira' innanzi a loro; essi faran la breccia, e passeranno per la porta e per essa usciranno; il loro re camminera' davanti a loro, e l'Eterno sara' alla loro testa. Minacce contro i capi del popolo e i falsi profeti Michea 3:1 Io dissi: Ascoltate, vi prego, o capi di Giacobbe, e voi magistrati della casa d'Israele: Non spetta a voi conoscer cio' ch'e' giusto? Michea 3:2 Ma voi odiate il bene e amate il male, scorticate il mio popolo e gli strappate la carne di sulle ossa. Michea 3:3 Costoro divorano la carne del mio popolo, gli strappan di dosso la pelle, gli fiaccan le ossa; lo fanno a pezzi come cio' che si mette in pentola, come carne da metter nella caldaia. Michea 3:4 Allora grideranno all'Eterno, ma egli non rispondera' loro; in quel tempo, egli nascondera' loro la sua faccia, perche' le loro azioni sono state malvage. Michea 3:5 Cosi parla l'Eterno riguardo ai profeti che traviano il mio popolo, che gridano: 'Pace', quando i loro denti han di che mordere, e bandiscono la guerra contro a chi non mette loro nulla in bocca. Michea 3:6 Percio' vi si fara' notte, e non avrete piu' visioni; vi si fara' buio e non avrete piu' divinazioni; il sole tramontera' su questi profeti, e il giorno s'oscurera' su loro. Michea 3:7 I veggenti saran coperti d'onta, e gli indovini arrossiranno; tutti quanti si copriranno la barba, perche' non vi sara' risposta da Dio. Michea 3:8 Ma, quanto a me, io son pieno di forza, dello spirito dell'Eterno, di retto giudizio e di coraggio, per far conoscere a Giacobbe la sua trasgressione, e ad Israele il suo peccato. Michea 3:9 Deh! ascoltate, vi prego, o capi della casa di Giacobbe, e voi magistrati della casa d'Israele, che aborrite cio' ch'e' giusto e pervertite tutto cio' ch'e' retto, Michea 3:10 che edificate Sion col sangue e Gerusalemme con l'iniquita'! Michea 3:11 I suoi capi giudicano per dei presenti, i suoi sacerdoti insegnano per un salario, i suoi profeti fanno predizioni per danaro, e nondimeno s'appoggiano all'Eterno, e dicono: 'L'Eterno non e' egli in mezzo a noi? non ci verra' addosso male alcuno!' Michea 3:12 Percio', per cagion vostra, Sion sara' arata come un campo, Gerusalemme diventera' un mucchio di rovine, e il monte del tempio un'altura boscosa. Promesse Michea 4:1 Ma avverra', negli ultimi tempi, che il monte della casa dell'Eterno si ergera' sopra la sommita' de' monti, e s'innalzera' al disopra delle colline, e i popoli affluiranno ad esso. Michea 4:2 Verranno delle nazioni in gran numero e diranno: 'Venite, saliamo al monte dell'Eterno e alla casa dell'Iddio di Giacobbe; egli c'insegnera' le sue vie, e noi cammineremo nei suoi sentieri!' Poiche' da Sion uscira' la legge, e da Gerusalemme la parola dell'Eterno. Michea 4:3 Egli sara' giudice fra molti popoli, e sedera' come arbitro fra nazioni potenti e lontane. Delle loro spade fabbricheranno vo'meri, delle loro lance, ro'ncole; una nazione non levera' piu' la spada contro l'altra, e non impareranno piu' la guerra. Michea 4:4 Sederanno ciascuno sotto la sua vigna e sotto il suo fico, senza che alcuno li spaventi; poiche' la bocca dell'Eterno degli eserciti ha parlato. Michea 4:5 Mentre tutti i popoli camminano ciascuno nel nome del suo dio, noi cammineremo nel nome dell'Eterno, del nostro Dio, in perpetuo. Michea 4:6 In quel giorno, dice l'Eterno, io raccogliero' le pecore zoppe, radunero' quelle ch'erano state scacciate, e quelle ch'io avevo trattato duramente. Michea 4:7 Di quelle che zoppicano faro' un resto, che sussistera'; di quelle scacciate lontano una nazione potente; e l'Eterno regnera' su loro sul monte Sion, da allora in perpetuo. Michea 4:8 E tu, torre del gregge, colle della figliuola di Sion, a te verra', a te verra' l'antico dominio, il regno che spetta alla figliuola di Gerusalemme. Michea 4:9 Ora, perche' gridi tu cosi forte? Non v'e' egli alcun re dentro di te? il tuo consigliere e' egli perito, che l'angoscia ti colga come di donna che partorisce? Michea 4:10 Soffri e gemi, o figliuola di Sion, come donna che partorisce! Poiche' ora uscirai dalla citta', dimorerai per i campi, e andrai fino a Babilonia. La' tu sarai liberata, la' l'Eterno ti riscattera' dalla mano de' tuoi nemici. Michea 4:11 Ora molte nazioni si son radunate contro di te, le quali dicono: 'Sia profanata! e i nostri occhi si pascan della vista di Sion!' Michea 4:12 Ma esse non conoscono i pensieri dell'Eterno, non intendono i suoi disegni: poich'egli le raduna come mannelle sull'aia. Michea 4:13 Figliuola di Sion, le'vati, trebbia! perche' io faro' che sia di ferro il tuo corno, che le tue unghie sian di rame; e tu triterai molti popoli; e consacrero' come interdetto i loro guadagni all'Eterno, e le loro ricchezze al Signore di tutta la terra. Michea 4:14 Ora, o figliuola di schiere, raduna le tue schiere! Ci cingono d'assedio; colpiscon con la verga la guancia del giudice d'Israele! Michea 5:1 Ma da te, o Bethlehem Efrata, piccola per esser tra i migliai di Giuda, da te mi uscira' colui che sara' dominatore in Israele, le cui origini risalgono ai tempi antichi, ai giorni eterni. Michea 5:2 Percio' egli li dara' in man dei loro nemici, fino al tempo in cui colei che deve partorire, partorira'; e il resto de' suoi fratelli tornera' a raggiungere i figliuoli d'Israele. Michea 5:3 Egli stara' la' e pascera' il suo gregge colla forza dell'Eterno, colla maesta' del nome dell'Eterno, del suo Dio. E quelli dimoreranno in pace, perche' allora ei sara' grande fino all'estremita' della terra. Michea 5:4 E sara' lui che rechera' la pace. Quando l'Assiro verra' nel nostro paese, e mettera' il piede nei nostri palazzi, noi faremo sorgere contro di lui sette pastori e otto principi di fra il popolo. Michea 5:5 Essi pasceranno il paese dell'Assiro con la spada, e la terra di Nimrod nelle sue proprie citta'; ed egli ci liberera' dall'Assiro, quando questi verra' nel nostro paese, e mettera' il piede nei nostri confini. Michea 5:6 Il resto di Giacobbe sara', in mezzo a molti popoli, come una rugiada che vien dall'Eterno, come una fitta pioggia sull'erba, le quali non aspettano ordine d'uomo, e non dipendono dai figliuoli degli uomini. Michea 5:7 Il resto di Giacobbe sara' fra le nazioni, in mezzo a molti popoli, come un leone tra le bestie della foresta, come un leoncello fra i greggi di pecore, il quale, quando passa, calpesta e sbrana, senza che alcuno possa liberare. Michea 5:8 Si levi la tua mano sopra i tuoi avversari, e tutti i tuoi nemici siano sterminati! Michea 5:9 E in quel giorno avverra', dice l'Eterno, che io sterminero' i tuoi cavalli in mezzo a te, e distruggero' i tuoi carri; Michea 5:10 sterminero' le citta' del tuo paese, e atterrero' tutte le tue fortezze; Michea 5:11 sterminero' dalla tua mano i sortilegi e tu non avrai piu' pronosticatori; Michea 5:12 sterminero' in mezzo a te le tue immagini scolpite e le tue statue, e tu non ti prostrerai piu' avanti all'opera delle tue mani. Michea 5:13 Io estirpero' di mezzo a te i tuoi idoli d'Astarte, e distruggero' le tue citta'. Michea 5:14 E faro' vendetta nella mia ira e nel mio furore, delle nazioni che non avran dato ascolto. Michea 6:1 Deh, ascoltate cio' che dice l'Eterno: Le'vati, pe'rora davanti a questi monti, e odano i colli la tua voce! Michea 6:2 Ascoltate, o monti, la causa dell'Eterno, e voi, saldi fondamenti della terra! poiche' l'Eterno ha una causa col suo popolo, e vuol discutere con Israele. Michea 6:3 Popolo mio, che t'ho io fatto? In che t'ho io travagliato? Testimonia pure contro di me! Michea 6:4 Poiche' io ti trassi fuori dal paese d'Egitto, ti redensi dalla casa di schiavitu', mandai davanti a te Mose', Aaronne e Maria. Michea 6:5 O popolo mio, ricorda dunque quel che Balak, re di Moab, macchinava, e che cosa gli rispose Balaam, figliuolo di Beor, da Sittim a Ghilgal, affinche' tu riconosca il giusto procedere dell'Eterno. Michea 6:6 'Con che verro' io davanti all'Eterno e m'inchinero' davanti all'Iddio eccelso? Verro' io davanti a lui con degli olocausti, con de' vitelli d'un anno? Michea 6:7 L'Eterno gradira' egli le migliaia de' montoni, le miriadi dei rivi d'olio? Daro' il mio primogenito per la mia trasgressione? il frutto delle mie viscere per il peccato dell'anima mia?' Michea 6:8 O uomo, Egli t'ha fatto conoscere cio' ch'e' bene; e che altro richiede da te l'Eterno, se non che tu pratichi cio' ch'e' giusto, che tu ami la misericordia, e cammini umilmente col tuo Dio? Michea 6:9 La voce dell'Eterno grida alla citta', (e chi ha senno avra' riguardo al suo nome): Ascoltate la verga, e colui che l'ha fatta venire! Michea 6:10 Vi son eglino ancora, nella casa dell'empio, dei tesori empiamente acquistati, e l'efa scarso, ch'e' cosa abominevole? Michea 6:11 Sarei io puro se tollerassi bilance false e il sacchetto dai pesi frodolenti? Michea 6:12 Poiche' i ricchi della citta' son pieni di violenza, i suoi abitanti proferiscono menzogne, e la loro lingua non e' che frode nella loro bocca. Michea 6:13 Percio' anch'io ti colpiro', e ti produrro' gravi ferite, ti desolero' a motivo de' tuoi peccati. Michea 6:14 Tu mangerai, ma non sarai saziato, e l'inanizione rimarra' dentro di te; porterai via, ma non salverai, e cio' che avrai salvato, lo daro' in balia della spada. Michea 6:15 Tu seminerai, ma non mieterai; pigerai le ulive, ma non t'ungerai d'olio; spremerai il mosto, ma non berrai il vino. Michea 6:16 Si osservano con cura gli statuti d'Omri, e tutte le pratiche della casa d'Achab, e voi camminate seguendo i loro consigli, perch'io abbandoni te alla desolazione, e i tuoi abitanti ai fischi! E voi porterete l'obbrobrio del mio popolo! Confessione del popolo. Promesse salutari Michea 7:1 Ahime'! ch'io mi trovo come dopo la raccolta de' frutti, come dopo la racimolatura, quand'e' fatta la vendemmia; non v'e' piu' grappolo da mangiare; l'anima mia brama invano un fico primaticcio. Michea 7:2 L'uomo pio e' scomparso dalla terra; non c'e' piu', fra gli uomini, gente retta; tutti stanno in agguato per spargere il sangue, ognuno fa la caccia al suo fratello con la rete. Michea 7:3 Le loro mani sono pronte al male, per farlo con tutta cura: il principe chiede, il giudice acconsente mediante ricompensa, il grande manifesta la cupidigia dell'anima sua, e ordiscono cosi le loro trame. Michea 7:4 Il migliore di loro e' come un pruno; il piu' retto e' peggiore d'una siepe di spine. Il giorno annunziato dalle tue sentinelle, il giorno della tua punizione viene; allora saranno nella costernazione. Michea 7:5 Non vi fidate del compagno, non riponete fiducia nell'intimo amico; guarda gli usci della tua bocca davanti a colei che riposa sul tuo seno. Michea 7:6 Poiche' il figliuolo svillaneggia il padre, la figliuola insorge contro la madre, la nuora contro la suocera, i nemici d'ognuno son la sua gente di casa. Michea 7:7 'Quanto a me, io volgero' lo sguardo verso l'Eterno, sperero' nell'Iddio della mia salvezza; il mio Dio mi ascoltera'. Michea 7:8 Non ti rallegrare di me, o mia nemica! Se son caduta, mi rialzero'; se seggo nelle tenebre, l'Eterno e' la mia luce. Michea 7:9 Io sopportero' l'indignazione dell'Eterno, perche' ho peccato contro di lui, finch'egli prenda in mano la mia causa, e mi faccia ragione; egli mi trarra' fuori alla luce, e io contemplero' la sua giustizia. Michea 7:10 Allora la mia nemica lo vedra', e sara' coperta d'onta; lei, che mi diceva: - Dov'e' l'Eterno, il tuo Dio? - I miei occhi la mireranno, quando sara' calpestata come il fango delle strade'. Michea 7:11 Verra' giorno che la tua cinta sara' riedificata; in quel giorno sara' rimosso il decreto che ti concerne. Michea 7:12 In quel giorno si verra' a te, dall'Assiria fino alle citta' d'Egitto, dall'Egitto sino al fiume, da un mare all'altro, e da monte a monte. Michea 7:13 Ma il paese ha da esser ridotto in desolazione a cagione de' suoi abitanti, a motivo del frutto delle loro azioni. Michea 7:14 Pasci il tuo popolo con la tua verga, il gregge della tua eredita', che sta solitario nella foresta in mezzo al Carmelo. Pasturi esso in Basan e in Galaad, come ai giorni antichi. Michea 7:15 Come ai giorni in cui uscisti dal paese d'Egitto, io ti faro' vedere cose maravigliose. Michea 7:16 Le nazioni lo vedranno e saran confuse, nonostante tutta la loro potenza; si metteranno la mano sulla bocca, le loro orecchie saranno assordite. Michea 7:17 Leccheranno la polvere come il serpente; come i rettili della terra usciranno spaventate dai loro ripari; verranno tremanti all'Eterno, al nostro Dio, e avranno timore di te. Michea 7:18 Qual Dio e' come te, che perdoni l'iniquita' e passi sopra alla trasgressione del residuo della tua eredita'? Egli non serba l'ira sua in perpetuo, perche' si compiace d'usar misericordia. Michea 7:19 Egli tornera' ad aver pieta' di noi, si mettera' sotto i piedi le nostre iniquita', e gettera' nel fondo del mare tutti i nostri peccati. Michea 7:20 Tu mostrerai la tua fedelta' a Giacobbe, la tua misericordia ad Abrahamo, come giurasti ai nostri padri, fino dai giorni antichi.Naum 1:1-3:19 Oracolo contro Ninive Naum 1:1 Oracolo relativo a Ninive; libro della visione di Nahum d'Elkosh. Naum 1:2 L'Eterno e' un Dio geloso e vendicatore; l'Eterno e' vendicatore e pieno di furore; l'Eterno si vendica dei suoi avversari, e serba il cruccio per i suoi nemici. Naum 1:3 L'Eterno e' lento all'ira, e' grande in forza, ma non tiene il colpevole per innocente. L'Eterno cammina nel turbine e nella tempesta, e le nuvole son la polvere de' suoi piedi. Naum 1:4 Egli sgrida il mare e lo prosciuga, dissecca tutti i fiumi. Basan langue, langue il Carmelo, e langue il fiore del Libano. Naum 1:5 I monti tremano davanti a lui, si struggono i colli; la terra si solleva alla sua presenza, e il mondo con tutti i suoi abitanti. Naum 1:6 Chi puo' reggere davanti alla sua indignazione? chi puo' sussistere sotto l'ardore della sua ira? Il suo furore si spande come fuoco, e le roccie scoscendono davanti a lui. Naum 1:7 L'Eterno e' buono; e' una fortezza nel giorno della distretta, ed egli conosce quelli che si rifugiano in lui. Naum 1:8 Ma con una irrompente inondazione egli fara' una totale distruzione del luogo ov'e' Ninive, e inseguira' i propri nemici fin nelle tenebre. Naum 1:9 Che meditate voi contro l'Eterno? Egli fara' una distruzione totale; la distretta non sorgera' due volte. Naum 1:10 Poiche' fossero pur intrecciati come spine e fradici pel vino ingollato, saran divorati del tutto, come stoppia secca. Naum 1:11 Da te e' uscito colui che ha meditato del male contro l'Eterno, che ha macchinato scelleratezze. Naum 1:12 Cosi parla l'Eterno: Anche se in piena forza e numerosi, saranno falciati e scompariranno; e s'io t'ho afflitta non t'affliggero' piu'. Naum 1:13 Ora spezzero' il suo giogo d'addosso a te, e infrangero' i tuoi legami. Naum 1:14 E quanto a te, popolo di Ninive, l'Eterno ha dato quest'ordine: che non vi sia piu' posterita' del tuo nome; io sterminero' dalla casa delle tue divinita' le immagini scolpite e le immagini fuse; io ti preparero' la tomba perche' sei divenuto spregevole. Il giudizio di Ninive Naum 1:15 Ecco, sui monti, i piedi di colui che reca buone novelle, che annunzia la pace! Celebra le tue feste, o Giuda, sciogli i tuoi voti; poiche' lo scellerato non passera' piu' in mezzo a te; egli e' sterminato interamente. Naum 2:1 Un distruttore sale contro di te o Ninive; custodisci bene la fortezza, sorveglia le strade, fortificati i fianchi, raccogli tutte quante le tue forze! Naum 2:2 Poiche' l'Eterno ristabilisce la gloria di Giacobbe, e la gloria d'Israele; perche' i saccheggiatori li han saccheggiati, e han distrutto i loro tralci. Naum 2:3 Lo scudo de' suoi prodi e' tinto in rosso, i suoi guerrieri veston di scarlatto; il giorno in cui ei si prepara, l'acciaio de' carri scintilla, e si brandiscon le lance di cipresso. Naum 2:4 I carri si slancian furiosamente per le strade, si precipitano per le piazze; il loro aspetto e' come di fiaccole, guizzan come folgori. Naum 2:5 Il re si ricorda de' suoi prodi ufficiali; essi inciampano nella loro marcia, si precipitano verso le mura, e la difesa e' preparata. Naum 2:6 Le porte de' fiumi s'aprono, e il palazzo crolla. Naum 2:7 e' fatto! Ninive e' spogliata nuda e portata via; le sue serve gemono con voce di colombe, e si picchiano il petto. Naum 2:8 Essa e' stata come un serbatoio pieno d'acqua, dal giorno che esiste; e ora fuggono! 'Fermate! fermate!' ma nessuno si volta. Naum 2:9 Predate l'argento, predate l'oro! Vi son de' tesori senza fine, dei monti d'oggetti preziosi d'ogni sorta. Naum 2:10 Essa e' vuotata, spogliata, devastata; i cuori si struggono, le ginocchia tremano, tutti i fianchi si contorcono, tutti i volti impallidiscono. Naum 2:11 Dov'e' questo ricetto di leoni, questo luogo dove facevano il pasto i leoncelli, dove passeggiavano il leone, la leonessa e i leoncini, senza che alcuno li spaventasse? Naum 2:12 Quivi il leone sbranava per i suoi piccini, strangolava per le sue leonesse, ed empiva le sue grotte di preda, e le sue tane di rapina. Naum 2:13 Eccomi a te, dice l'Eterno degli eserciti; io ardero' i tuoi carri che andranno in fumo, e la spada divorera' i tuoi leoncelli; io sterminero' dalla terra la tua preda, e piu' non s'udra' la voce de' tuoi messaggeri. Naum 3:1 Guai alla citta' di sangue, che e' tutta piena di menzogna e di violenza e che non cessa di far preda! Naum 3:2 S'ode rumor di sferza, strepito di ruote, galoppo di cavalli, balzar di carri. Naum 3:3 I cavalieri danno la carica, fiammeggiano le spade, sfolgoran le lance, i feriti abbondano, s'ammontano i cadaveri, sono infiniti i morti, s'inciampa nei cadaveri. Naum 3:4 E questo a cagione delle tante fornicazioni dell'avvenente prostituta, dell'abile incantatrice, che vendeva le nazioni con le sue fornicazioni, e i popoli coi suoi incantesimi. Naum 3:5 Eccomi a te, dice l'Eterno degli eserciti; io t'alzero' i lembi della veste fin sulla faccia e mostrero' alle nazioni la tua nudita', e ai regni la tua vergogna; Naum 3:6 e ti gettero' addosso delle immondizie, t'avviliro', e ti esporro' in spettacolo. Naum 3:7 Tutti quelli che ti vedranno fuggiranno lungi da te, e diranno: 'Ninive e' devastata! Chi la compiangera'? Dove ti cercherei dei consolatori?' Naum 3:8 Vali tu meglio di No-Amon, ch'era assisa tra i fiumi, circondata dalle acque, che aveva il mare per baluardo, il mare per mura? Naum 3:9 L'Etiopia e l'Egitto eran la sua forza, e non avea limiti; Put ed i Libī erano i suoi ausiliari. Naum 3:10 Eppure, anch'essa e' stata deportata, e' andata in cattivita'; anche i bambini suoi sono stati sfracellati a ogni canto di strada; s'e' tirata la sorte sopra i suoi uomini onorati, e tutti i suoi grandi sono stati messi in catene. Naum 3:11 Tu pure sarai ubriacata, t'andrai a nascondere; tu pure cercherai un rifugio davanti al nemico. Naum 3:12 Tutte le tue fortezze saranno come fichi dai frutti primaticci, che, quando li si scuote, cadono in bocca di chi li vuol mangiare. Naum 3:13 Ecco, il tuo popolo, in mezzo a te, son tante donne; le porte del tuo paese sono spalancate davanti ai tuoi nemici, il fuoco ha divorato le tue sbarre. Naum 3:14 Attingiti pure acqua per l'assedio! Rinforza le tue fortificazioni! Entra nella malta, pesta l'argilla! Restaura la fornace da mattoni! Naum 3:15 La' il fuoco ti divorera', la spada ti distruggera'; ti divorera' come la cavalletta, fossi tu pur numerosa come le cavallette, fossi tu pur numerosa come le locuste. Naum 3:16 Tu hai moltiplicato i tuoi mercanti, piu' delle stelle del cielo; le cavallette spogliano ogni cosa e volano via. Naum 3:17 I tuoi principi son come le locuste, i tuoi ufficiali come sciami di giovani locuste che s'accampano lungo le siepi in giorno di freddo, e quando il sole si leva volano via, e non si conosce piu' il posto dov'erano. Naum 3:18 O re d'Assiria, i tuoi pastori si sono addormentati; i tuoi valorosi ufficiali riposano; il tuo popolo e' disperso su per i monti, e non v'e' chi li raduni. Naum 3:19 Non v'e' rimedio per la tua ferita; la tua piaga e' grave; tutti quelli che udranno parlare di te batteranno le mani alla tua sorte; poiche' su chi non e' passata del continuo la tua malvagita'?Abacuc 1:1-3:19 Il castigo di Giuda mediante l'invasione dei Caldei Abacuc 1:1 Oracolo che il profeta Habacuc ebbe per visione. Abacuc 1:2 Fino a quando, o Eterno, gridero', senza che tu mi dia ascolto? Io grido a te: 'Violenza!' e tu non salvi. Abacuc 1:3 Perche' mi fai veder l'iniquita', e tolleri lo spettacolo della perversita'? e perche' mi stanno dinanzi la rapina e la violenza? Vi son liti, e sorge la discordia. Abacuc 1:4 Percio' la legge e' senza forza e il diritto non fa strada, perche' l'empio aggira il giusto, e il diritto n'esce pervertito. Abacuc 1:5 Vedete fra le nazioni, guardate, maravigliatevi e siate stupefatti! Poiche' io sto per fare ai vostri giorni un'opera, che voi non credereste, se ve la raccontassero. Abacuc 1:6 Perche', ecco, io sto per suscitare i Caldei, questa nazione aspra e impetuosa, che percorre la terra quant'e' larga, per impadronirsi di dimore che non son sue. Abacuc 1:7 e' terribile, formidabile; il suo diritto e la sua grandezza emanano da lui stesso. Abacuc 1:8 I suoi cavalli son piu' veloci de' leopardi, piu' agili de' lupi sulla sera; i suoi cavalieri procedon con fierezza; i suoi cavalieri vengon di lontano, volan come l'aquila che piomba sulla preda. Abacuc 1:9 Tutta quella gente viene per darsi alla violenza, le lor facce bramose son tese in avanti, e ammassan prigionieri senza numero come la rena. Abacuc 1:10 Si fan beffe dei re, e i principi son per essi oggetto di scherno; si ridono di tutte le fortezze; ammontano un po' di terra, e le prendono. Abacuc 1:11 Poi passan come il vento; passan oltre e si rendon colpevoli, questa lor forza e' il loro dio. Abacuc 1:12 Non sei tu ab antico, o Eterno, il mio Dio, il mio Santo? Noi non morremo! O Eterno, tu l'hai posto, questo popolo, per esercitare i tuoi giudizi, tu, o Ro'cca, l'hai stabilito per infliggere i tuoi castighi. Abacuc 1:13 Tu, che hai gli occhi troppo puri per sopportar la vista del male, e che non puoi tollerar lo spettacolo dell'iniquita', perche' guardi i perfidi, e taci quando il malvagio divora l'uomo ch'e' piu' giusto di lui? Abacuc 1:14 E perche' rendi gli uomini come i pesci del mare e come i rettili, che non hanno signore? Abacuc 1:15 Il Caldeo li trae tutti su con l'amo, li piglia nella sua rete, li raccoglie nel suo giacchio; percio' si rallegra ed esulta. Abacuc 1:16 Per questo fa sacrifizi alla sua rete, e offre profumi al suo giacchio; perche' per essi la sua parte e' grassa, e il suo cibo e' succulento. Abacuc 1:17 Dev'egli per questo seguitare a vuotar la sua rete, e massacrar del continuo le nazioni senza pieta'? Il giudizio dei Caldei Abacuc 2:1 Io staro' alla mia vedetta, mi porro' sopra una torre, e staro' attento a quello che l'Eterno mi dira', e a quello che dovro' rispondere circa la rimostranza che ho fatto. Abacuc 2:2 E l'Eterno mi rispose e disse: 'Scrivi la visione, incidila su delle tavole, perche' si possa leggere speditamente; Abacuc 2:3 poiche' e' una visione per un tempo gia' fissato; ella s'affretta verso la fine, e non mentira'; se tarda, aspettala; poiche' per certo verra'; non tardera''. Abacuc 2:4 Ecco, l'anima sua e' gonfia, non e' retta in lui; ma il giusto vivra' per la sua fede. Abacuc 2:5 E poi, il vino e' perfido; l'uomo arrogante non puo' starsene tranquillo; egli allarga le sue brame come il soggiorno de' morti; e' come la morte e non si puo' saziare, ma raduna presso di se' tutte le nazioni, raccoglie intorno a se' tutti i popoli. Abacuc 2:6 Tutti questi non faranno contro di lui proverbi, sarcasmi, enigmi? Si dira': 'Guai a colui che accumula cio' che non e' suo! Fino a quando? Guai a colui che si carica di pegni!' Abacuc 2:7 I tuoi creditori non si leveranno essi ad un tratto? I tuoi tormentatori non si desteranno essi? E tu diventerai loro preda. Abacuc 2:8 Poiche' tu hai saccheggiato molte nazioni, tutto il resto dei popoli ti saccheggera', a motivo del sangue umano sparso, della violenza fatta ai paesi, alle citta' e a tutti i loro abitanti. Abacuc 2:9 Guai a colui ch'e' avido d'illecito guadagno per la sua casa, per porre il suo nido in alto e mettersi al sicuro dalla mano della sventura! Abacuc 2:10 Tu hai divisato l'onta della tua casa, sterminando molti popoli; e hai peccato contro te stesso. Abacuc 2:11 Poiche' la pietra grida dalla parete, e la trave le risponde dall'armatura di legname. Abacuc 2:12 Guai a colui che edifica la citta' col sangue, e fonda una citta' sull'iniquita'! Abacuc 2:13 Ecco, questo non procede egli dall'Eterno che i popoli s'affatichino per il fuoco, e le nazioni si stanchino per nulla? Abacuc 2:14 Poiche' la terra sara' ripiena della conoscenza della gloria dell'Eterno, come le acque coprono il fondo del mare. Abacuc 2:15 Guai a colui che da' da bere al prossimo, a te che gli versi il tuo veleno e l'ubriachi, per guardare la sua nudita'! Abacuc 2:16 Tu sarai saziato d'onta anziche' di gloria; bevi anche tu, e scopri la tua incirconcisione! La coppa della destra dell'Eterno fara' il giro fino a te, e l'ignominia coprira' la tua gloria. Abacuc 2:17 Poiche' la violenza fatta al Libano e la devastazione che spaventava le bestie, ricadranno su te, a motivo del sangue umano sparso, della violenza fatta ai paesi, alle citta' e a tutti i loro abitanti. Abacuc 2:18 A che giova l'immagine scolpita perche' l'artefice la scolpisca? A che giova l'immagine fusa che insegna la menzogna, perche' l'artefice si confidi nel suo lavoro, fabbricando idoli muti? Abacuc 2:19 Guai a chi dice al legno: 'Sve'gliati!' e alla pietra muta: 'Le'vati!' Puo' essa ammaestrare? Ecco, e' ricoperta d'oro e d'argento, ma non v'e' in lei spirito alcuno. Abacuc 2:20 Ma l'Eterno e' nel suo tempio santo; tutta la terra faccia silenzio in presenza sua! Abacuc 3:1 Preghiera del profeta Habacuc. Sopra Scighionoth. Abacuc 3:2 O Eterno, io ho udito il tuo messaggio, e son preso da timore; o Eterno, da' vita all'opera tua nel corso degli anni! Nel corso degli anni falla conoscere! Nell'ira, ricordati d'aver pieta'! Abacuc 3:3 Iddio viene da Teman, e il santo viene dal monte di Paran. Sela. La sua gloria copre i cieli, e la terra e' piena della sua lode. Abacuc 3:4 Il suo splendore e' pari alla luce; dei raggi partono dalla sua mano; ivi si nasconde la sua potenza. Abacuc 3:5 Davanti a lui cammina la peste, la febbre ardente segue i suoi passi. Abacuc 3:6 Egli si ferma, e scuote la terra; guarda, e fa tremar le nazioni; i monti eterni si frantumano, i colli antichi s'abbassano; le sue vie son quelle d'un tempo. Abacuc 3:7 Io vedo nell'afflizione le tende d'Etiopia; i padiglioni del paese di Madian tremano. Abacuc 3:8 O Eterno, t'adiri tu contro i fiumi? e' egli contro i fiumi che s'accende l'ira tua, o contro il mare che va il tuo sdegno, che tu avanzi sui tuoi cavalli, sui tuoi carri di vittoria? Abacuc 3:9 Il tuo arco e' messo a nudo; i dardi lanciati dalla tua parola sono esecrazioni. Sela. Tu fendi la terra in tanti letti di fiumi. Abacuc 3:10 I monti ti vedono e tremano; passa una piena d'acque: l'abisso fa udir la sua voce, e leva in alto le mani. Abacuc 3:11 Il sole e la luna si fermano nella loro dimora; si cammina alla luce delle tue saette, al lampeggiare della tua lancia sfolgorante. Abacuc 3:12 Tu percorri la terra nella tua indignazione, tu schiacci le nazioni nella tua ira. Abacuc 3:13 Tu esci per salvare il tuo popolo, per liberare il tuo unto; tu abbatti la sommita' della casa dell'empio, e la demolisci da capo a fondo. Sela. Abacuc 3:14 Tu trafiggi coi lor propri dardi la testa de' suoi capi, che vengon come un uragano per disperdermi, mandando gridi di gioia, come se gia' divorassero il misero nei loro nascondigli. Abacuc 3:15 Coi tuoi cavalli tu calpesti il mare, le grandi acque spumeggianti. Abacuc 3:16 Ho udito, e le mie viscere fremono, le mie labbra tremano a quella voce; un tarlo m'entra nelle ossa, e io tremo qui dove sto, a dover aspettare in silenzio il di della distretta, quando il nemico salira' contro il popolo per assalirlo. Abacuc 3:17 Poiche' il fico non fiorira', non ci sara' piu' frutto nelle vigne; il prodotto dell'ulivo fallira', i campi non daran piu' cibo, i greggi verranno a mancare negli ovili, e non ci saran piu' buoi nelle stalle; Abacuc 3:18 ma io mi rallegrero' nell'Eterno, esultero' nell'Iddio della mia salvezza. Abacuc 3:19 L'Eterno, il Signore, e' la mia forza; egli rendera' i miei piedi come quelli delle cerve, e mi fara' camminare sui miei alti luoghi. Al capo de' musici. Per strumenti a corda.Sofonia 1:1-3:20 Minacce contro Giuda e Gerusalemme Sofonia 1:1 La parola dell'Eterno che fu rivolta a Sofonia, figliuolo di Cusci, figliuolo di Ghedalia, figliuolo d'Amaria, figliuolo d'Ezechia, ai giorni di Giosia, figliuolo d'Amon, re di Giuda. Sofonia 1:2 Io faro' del tutto perire ogni cosa di sulla faccia della terra, dice l'Eterno. Sofonia 1:3 Faro' perire uomini e bestie; faro' perire uccelli del cielo e pesci del mare, le cause d'intoppo assieme con gli empi, e sterminero' gli uomini di sulla faccia della terra, dice l'Eterno. Sofonia 1:4 Estendero' la mano su Giuda e su tutti gli abitanti di Gerusalemme; e sterminero' da questo luogo i resti di Baal, il nome dei preti degli idoli, coi sacerdoti, Sofonia 1:5 e quelli che si prostrano sui tetti davanti all'esercito celeste, e quelli che si prostrano prestando giuramento all'Eterno, e prestando giuramento anche a Malcom, Sofonia 1:6 e quelli che si ritraggono dall'Eterno, e quelli che non cercano l'Eterno e non lo consultano. Sofonia 1:7 Silenzio, davanti al Signore, all'Eterno! Poiche' il giorno dell'Eterno e' vicino, poiche' l'Eterno ha preparato un sacrifizio, ha santificato i suoi convitati. Sofonia 1:8 E, nel giorno del sacrifizio dell'Eterno, avverra' che io puniro' tutti i principi e i figliuoli del re, e tutti quelli che indossano vesti straniere. Sofonia 1:9 In quel giorno, puniro' tutti quelli che saltano sopra la soglia, che riempion di violenza e di frode le case dei loro signori. Sofonia 1:10 In quel giorno, dice l'Eterno, s'udra' un grido dalla porta dei pesci, un urlo dalla seconda cinta, e un gran fracasso dalle colline. Sofonia 1:11 Urlate, o abitanti del Mortaio! poiche' tutto il popolo de' mercanti e' annientato, tutti quelli ch'eran carichi di danaro sono sterminati. Sofonia 1:12 E in quel tempo avverra' che io frughero' Gerusalemme con delle torce, e puniro' gli uomini che, immobili sulle loro fecce, dicono in cuor loro: 'L'Eterno non fa ne' ben ne' male'. Sofonia 1:13 Le loro ricchezze saranno abbandonate al saccheggio, e le loro case ridotte in una desolazione; essi avranno costruito delle case, ma non le abiteranno; avran piantato delle vigne, ma non ne berranno il vino. Sofonia 1:14 Il gran giorno dell'Eterno e' vicino; e' vicino, e viene in gran fretta; s'ode venire il giorno dell'Eterno, e il piu' valoroso grida amaramente. Sofonia 1:15 Quel giorno e' un giorno d'ira, un giorno di distretta e d'angoscia, un giorno di rovina e di desolazione, un giorno di tenebre e caligine, un giorno di nuvole e di fitta oscurita', Sofonia 1:16 un giorno di suon di tromba e d'allarme contro le citta' fortificate e le alte torri. Sofonia 1:17 E io mettero' gli uomini nella distretta, ed essi cammineranno come ciechi, perche' han peccato contro l'Eterno; e il loro sangue sara' sparso come polvere, e la loro carne come escrementi. Sofonia 1:18 Ne' il loro argento ne' il loro oro li potra' liberare nel giorno dell'ira dell'Eterno; ma tutto il paese sara' divorato dal fuoco della sua gelosia; giacche' egli fara' una totale, una subitanea distruzione di tutti gli abitanti del paese. Giudizio dei popoli nemici di Giuda Sofonia 2:1 Raccoglietevi, raccoglietevi, o nazione spudorata, Sofonia 2:2 prima che il decreto partorisca, e il giorno passi come la pula, prima che vi piombi addosso l'ardente ira dell'Eterno, prima che vi sorprenda il giorno dell'ira dell'Eterno! Sofonia 2:3 Cercate l'Eterno, voi tutti, umili della terra, che avete praticato le sue prescrizioni! Cercate la giustizia, cercate l'umilta'! Forse, sarete messi al coperto nel giorno dell'ira dell'Eterno. Sofonia 2:4 Poiche' Gaza sara' abbandonata, e Askalon ridotta una desolazione; Asdod sara' cacciata in pien mezzogiorno, ed Ekron sara' sradicata. Sofonia 2:5 Guai agli abitanti della regione marittima, alla nazione dei Keretei! La parola dell'Eterno e' rivolta contro di te, o Canaan, paese de' Filistei! E io ti distruggero', si che nessuno piu' ti abitera'. Sofonia 2:6 E la regione marittima non sara' piu' che pascoli, grotte di pastori e chiusi da greggi. Sofonia 2:7 E sara' una regione per il resto della casa di Giuda; quivi pascoleranno; la sera si coricheranno nelle case di Askalon, perche' l'Eterno, il loro Dio, li visitera', e li fara' tornare dalla cattivita'. Sofonia 2:8 Io ho udito gl'insulti di Moab e gli oltraggi de' figliuoli d'Ammon, che hanno insultato il mio popolo e si sono ingranditi invadendo i suoi confini. Sofonia 2:9 Percio', com'e' vero ch'io vivo, dice l'Eterno degli eserciti, l'Iddio d'Israele, Moab sara' come Sodoma, e i figliuoli d'Ammon come Gomorra, un dominio d'ortiche, una salina, una desolazione in perpetuo. Il resto del mio popolo li saccheggera', e il residuo della mia nazione li possedera'. Sofonia 2:10 Questo avverra' loro per il loro orgoglio, perche' hanno insultato e trattato con insolenza il popolo dell'Eterno degli eserciti. Sofonia 2:11 L'Eterno sara' terribile contro di loro; perche' annientera' tutti gli de'i della terra; e tutte le isole delle nazioni lo adoreranno, ciascuno dal luogo ove si trova. Sofonia 2:12 Voi pure, Etiopi, sarete uccisi dalla mia spada. Sofonia 2:13 Ed egli stendera' la mano contro il settentrione e distruggera' l'Assiria, e ridurra' Ninive una desolazione, un luogo arido come il deserto. Sofonia 2:14 E in mezzo a lei giaceranno greggi e animali d'ogni specie; perfino il pellicano ed il riccio pernotteranno tra i suoi capitelli; s'udranno canti d'uccelli dalle finestre; la devastazione sara' sulle soglie, perche' sara' spogliata dei suoi rivestimenti di cedro. Sofonia 2:15 Tale sara' la festante citta', che se ne sta sicura, e dice in cuor suo: 'Io, e nessun altro fuori di me!' Come mai e' diventata una desolazione, un ricetto di bestie? Chiunque le passera' vicino fischiera' e agitera' la mano. Castigo di Gerusalemme. Promesse ai fedeli Sofonia 3:1 Guai alla citta' ribelle, contaminata, alla citta' d'oppressione! Sofonia 3:2 Essa non da' ascolto ad alcuna voce, non accetta correzione, non si confida nell'Eterno, non s'accosta al suo Dio. Sofonia 3:3 I suoi capi, in mezzo a lei, sono leoni ruggenti; i suoi giudici son lupi della sera, che non serban nulla per la mattina. Sofonia 3:4 I suoi profeti sono millantatori, perfidi, i suoi sacerdoti profanano le cose sante, fanno violenza alla legge. Sofonia 3:5 L'Eterno e' giusto in mezzo a lei; egli non commette iniquita'; ogni mattina egli mette in luce i suoi giudizi, e non manca mai; ma il perverso non conosce vergogna. Sofonia 3:6 Io ho sterminato delle nazioni; le loro torri sono distrutte; ho rovinato le loro strade, si che non vi passa piu' alcuno; le loro citta' son distrutte, si che non v'e' piu' alcuno, piu' alcun abitante. Sofonia 3:7 Io dicevo: 'Se soltanto tu volessi temermi, accettar la correzione! la tua dimora non sarebbe distrutta, nonostante tutte le punizioni che ti ho inflitte'. Ma essi si sono affrettati a pervertire tutte le loro azioni. Sofonia 3:8 Percio', aspettami, dice l'Eterno, per il giorno che mi levero' per il bottino; poiche' il mio decreto e' di radunare le nazioni, di riunire i regni, per versare su di loro la mia indignazione, tutto l'ardore della mia ira; poiche' tutta la terra sara' divorata dal fuoco della mia gelosia. Sofonia 3:9 Poiche' allora io mutero' in labbra pure le labbra dei popoli, affinche' tutti invochino il nome dell'Eterno, per servirlo di pari consentimento. Sofonia 3:10 Di la' dai fiumi d'Etiopia i miei supplicanti, i miei figliuoli dispersi, mi porteranno le loro offerte. Sofonia 3:11 In quel giorno, tu non avrai da vergognarti di tutte le tue azioni con le quali hai peccato contro di me; perche', allora, io torro' in mezzo a te quelli che trionfano superbamente, e tu non farai piu' l'altera sul mio monte santo. Sofonia 3:12 E lascero' in mezzo a te un popolo umile e povero, che confidera' nel nome dell'Eterno. Sofonia 3:13 Il residuo d'Israele non commettera' iniquita', non dira' menzogne, ne' si trovera' nella lor bocca lingua ingannatrice; poiche' essi pascoleranno, si coricheranno, ne' vi sara' chi li spaventi. Sofonia 3:14 Manda gridi di gioia, o figliuola di Sion! Manda gridi d'allegrezza, o Israele! Rallegrati ed esulta con tutto il cuore, o figliuola di Gerusalemme! Sofonia 3:15 L'Eterno ha revocato le sue sentenze contro di te, ha cacciato via il tuo nemico; il Re d'Israele, l'Eterno, e' in mezzo a te, non avrai piu' da temere alcun male. Sofonia 3:16 In quel giorno, si dira' a Gerusalemme: 'Non temere, o Sion, le tue mani non s'infiacchiscano! Sofonia 3:17 L'Eterno, il tuo Dio, e' in mezzo a te, come un Potente che salva; egli si rallegrera' con gran gioia per via di te, si acquetera' nell'amor suo, esultera', per via di te, con gridi di gioia'. Sofonia 3:18 Io raccogliero' quelli che sono nel dolore lungi dalle feste solenni; sono tuoi; su loro grava l'obbrobrio! Sofonia 3:19 Ecco, in quel tempo, io agiro' contro tutti quelli che t'opprimono; salvero' la pecora che zoppica, e raccogliero' quella ch'e' stata cacciata; e li rendero' gloriosi e rinomati, in tutti i paesi dove sono stati nell'onta. Sofonia 3:20 In quel tempo, io vi ricondurro', in quel tempo, vi raccogliero' poiche' vi rendero' rinomati e gloriosi fra tutti i popoli della terra, quando faro' tornare, sotto i vostri occhi, quelli che sono in cattivita', dice l'Eterno.Aggeo 1:1-2:23 Esortazione a ricostruire il tempio di Gerusalemme Aggeo 1:1 Il secondo anno del re Dario, il sesto mese, il primo giorno del mese, la parola dell'Eterno fu rivolta, per mezzo del profeta Aggeo, a Zorobabele, figliuolo di Scealtiel, governatore di Giuda, e a Giosue', figliuolo di Jehotsadak, sommo sacerdote, in questi termini: Aggeo 1:2 'Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Questo popolo dice: Il tempo non e' giunto, il tempo in cui la casa dell'Eterno dev'essere riedificata'. Aggeo 1:3 Percio' la parola dell'Eterno fu rivolta loro per mezzo del profeta Aggeo, in questi termini: Aggeo 1:4 'e' egli il tempo per voi stessi d'abitare le vostre case ben rivestite di legno, mentre questa casa giace in rovina? Aggeo 1:5 Or dunque cosi parla l'Eterno degli eserciti: Ponete ben mente alle vostre vie! Aggeo 1:6 Voi avete seminato molto, e avete raccolto poco; voi mangiate, ma non fino ad esser sazi; bevete, ma non fino a soddisfare la sete; vi vestite, ma non v'e' chi si riscaldi; chi guadagna un salario mette il suo salario in una borsa forata. Aggeo 1:7 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Ponete ben mente alle vostre vie! Aggeo 1:8 Salite nella contrada montuosa, recate del legname, e costruite la casa; e io mi compiacero' d'essa, e saro' glorificato, dice l'Eterno. Aggeo 1:9 Voi v'aspettavate molto, ed ecco v'e' poco; e quando l'avete portato in casa, io ci ho soffiato sopra. Perche'? dice l'Eterno degli eserciti. A motivo della mia casa che giace in rovina, mentre ognun di voi si da' premura per la propria casa. Aggeo 1:10 Percio' il cielo, sopra di voi, e' rimasto chiuso, si che non c'e' stata rugiada, e la terra ha ritenuto il suo prodotto. Aggeo 1:11 Ed io ho chiamato la siccita' sul paese, sui monti, sul grano, sul vino, sull'olio, su tutto cio' che il suolo produce, sugli uomini, sul bestiame, e su tutto il lavoro delle mani'. Aggeo 1:12 E Zorobabele, figliuolo di Scealtiel, e Giosue', figliuolo di Jehotsadak, il sommo sacerdote, e tutto il rimanente del popolo, diedero ascolto alla voce dell'Eterno, del loro Dio, e alle parole del profeta Aggeo, secondo il messaggio che l'Eterno, il loro Dio, gli aveva affidato; e il popolo temette l'Eterno. Aggeo 1:13 E Aggeo, messaggero dell'Eterno, disse al popolo, in virtu' della missione avuta dall'Eterno: 'Io son con voi, dice l'Eterno'. Aggeo 1:14 E l'Eterno desto' lo spirito di Zorobabele, figliuolo di Scealtiel, governatore di Giuda, e lo spirito di Giosue', figliuolo di Jehotsadak, sommo sacerdote, e lo spirito di tutto il resto del popolo; ed essi vennero e misero mano all'opera nella casa dell'Eterno degli eserciti, il loro Dio, Aggeo 1:15 il ventiquattresimo giorno del mese, il sesto mese, il secondo anno del re Dario. La gloria del secondo tempio Aggeo 2:1 Il settimo mese, il ventunesimo giorno del mese, la parola dell'Eterno fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo, in questi termini: Aggeo 2:2 'Parla ora a Zorobabele, figliuolo di Scealtiel, governatore di Giuda, e a Giosue', figliuolo di Jehotsadak, sommo sacerdote, e al resto del popolo, e di' loro: Aggeo 2:3 Chi e' rimasto fra voi che abbia veduto questa casa nella sua prima gloria? E come la vedete adesso? Cosi com'e', non e' essa come nulla agli occhi vostri? Aggeo 2:4 E ora, fortificati, Zorobabele! dice l'Eterno, fortificati, Giosue', figliuolo di Jehotsadak, sommo sacerdote! fortificati, o popolo tutto del paese! dice l'Eterno; e mettetevi all'opra! poiche' io sono con voi, dice l'Eterno degli eserciti, Aggeo 2:5 secondo il patto che feci con voi quando usciste dall'Egitto, e il mio spirito dimora tra voi, non temete! Aggeo 2:6 Poiche' cosi parla l'Eterno degli eserciti: Ancora una volta, fra poco, io faro' tremare i cieli, la terra, il mare, e l'asciutto; Aggeo 2:7 faro' tremare tutte le nazioni, le cose piu' preziose di tutte le nazioni affluiranno, ed io empiro' di gloria questa casa, dice l'Eterno degli eserciti. Aggeo 2:8 Mio e' l'argento e mio e' l'oro, dice l'Eterno degli eserciti. Aggeo 2:9 La gloria di quest'ultima casa sara' piu' grande di quella della prima, dice l'Eterno degli eserciti; e in questo luogo io daro' la pace, dice l'Eterno degli eserciti'. Promesse di benedizioni Aggeo 2:10 Il ventiquattresimo giorno del nono mese, il secondo anno di Dario, la parola dell'Eterno fu rivelata per mezzo del profeta Aggeo, in questi termini: Aggeo 2:11 'Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Interroga i sacerdoti sulla legge intorno a questo punto: Aggeo 2:12 - Se uno porta nel lembo della sua veste della carne consacrata, e con quel suo lembo tocca del pane, o una vivanda cotta, o del vino, o dell'olio, o qualsivoglia altro cibo, quelle cose diventeranno esse consacrate? - I sacerdoti risposero e dissero: - No. - Aggeo 2:13 E Aggeo disse: - Se uno, essendo impuro a motivo d'un morto, tocca qualcuna di quelle cose, diventera' essa impura? - I sacerdoti risposero e dissero: - Si, diventera' impura. - Aggeo 2:14 Allora Aggeo replico' e disse: - Cosi e' questo popolo, cosi e' questa nazione nel mio cospetto, dice l'Eterno; e cosi e' tutta l'opera delle loro mani; e tutto quello che m'offrono la' e' impuro. Aggeo 2:15 Ed ora, ponete ben mente a cio' ch'e' avvenuto fino a questo giorno, prima che fosse messa pietra su pietra nel tempio dell'Eterno! Aggeo 2:16 Durante tutto quel tempo, quand'uno veniva a un mucchio di venti misure, non ve n'erano che dieci; quand'uno veniva al tino per cavarne cinquanta misure, non ve n'eran che venti. Aggeo 2:17 Io vi colpii col carbonchio, colla ruggine, con la grandine, in tutta l'opera delle vostre mani; ma voi non tornaste a me, dice l'Eterno. Aggeo 2:18 Ponete ben mente a cio' ch'e' avvenuto fino a questo giorno, fino al ventiquattresimo giorno del nono mese, dal giorno che il tempio dell'Eterno fu fondato; ponetevi ben mente! Aggeo 2:19 V'e' egli ancora del grano nel granaio? La stessa vigna, il fico, il melagrano, l'ulivo, nulla producono! Da questo giorno, io vi benediro''. Distruzione dei nemici. Elevazione di Zorobabele Aggeo 2:20 E la parola dell'Eterno fu indirizzata per la seconda volta ad Aggeo, il ventiquattresimo giorno del mese, in questi termini: Aggeo 2:21 'Parla a Zorobabele, governatore di Giuda, e digli: Io faro' tremare i cieli e la terra, Aggeo 2:22 rovescero' il trono dei regni e distruggero' la forza dei regni delle nazioni; rovescero' i carri e quelli che vi montano; i cavalli e i loro cavalieri cadranno, l'uno per la spada dell'altro. Aggeo 2:23 In quel giorno, dice l'Eterno degli eserciti, io ti prendero', o Zorobabele, figliuolo di Scealtiel, mio servo, dice l'Eterno, e ti terro' come un sigillo, perche' io t'ho scelto, dice l'Eterno degli eserciti'.Zaccaria 1:1-14:21 Esortazione alla conversione Zaccaria 1:1 L'ottavo mese, il secondo anno di Dario, la parola dell'Eterno fu rivolta al profeta Zaccaria, figliuolo di Berekia, figliuolo d'Iddo, il profeta, in questi termini: Zaccaria 1:2 'L'Eterno e' stato gravemente adirato contro i vostri padri. Zaccaria 1:3 Tu, dunque, di' loro: Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Tornate a me, dice l'Eterno degli eserciti, e io tornero' a voi; dice l'Eterno degli eserciti. Zaccaria 1:4 Non siate come i vostri padri, ai quali i profeti precedenti si rivolgevano, dicendo: Cosi parla l'Eterno degli eserciti: - Ritraetevi dalle vostre vie malvage, dalle vostre malvage azioni! Ma essi non dettero ascolto, e non prestarono attenzione a me, dice l'Eterno. Zaccaria 1:5 I vostri padri dove son essi? E i profeti potevan essi vivere in perpetuo? Zaccaria 1:6 Ma le mie parole e i miei decreti, dei quali avevo dato incarico ai miei servi i profeti, non arrivarono essi a colpire i padri vostri? Allora essi si convertirono, e dissero: L'Eterno degli eserciti ci ha trattati secondo le nostre vie e secondo le nostre azioni, come avea risoluto di fare'. Visioni Zaccaria 1:7 Il ventiquattresimo giorno dell'undicesimo mese, che e' il mese di Scebat, nel secondo anno di Dario, la parola dell'Eterno fu rivolta a Zaccaria, figliuolo di Berekia, figliuolo d'Iddo, il profeta, in questi termini: Zaccaria 1:8 Io ebbi, di notte, una visione; ed ecco un uomo montato sopra un cavallo rosso; egli stava fra le piante di mortella in un luogo profondo; e dietro a lui c'erano de' cavalli rossi, sauri e bianchi. Zaccaria 1:9 E io dissi: 'Che son questi, signor mio?' E l'angelo che parlava meco mi disse: 'Io ti faro' vedere che cosa son questi'. Zaccaria 1:10 E l'uomo che stava fra le piante di mortella prese a dire: 'Questi son quelli che l'Eterno ha mandati a percorrere la terra'. Zaccaria 1:11 E quelli si rivolsero all'angelo dell'Eterno che stava fra le piante di mortella, e dissero: 'Noi abbiamo percorso la terra, ed ecco tutta la terra e' in riposo e tranquilla'. Zaccaria 1:12 Allora l'angelo dell'Eterno prese a dire: 'O Eterno degli eserciti, fino a quando non avrai tu pieta' di Gerusalemme e delle citta' di Giuda, contro le quali sei stato indignato durante questi settant'anni?' Zaccaria 1:13 E l'Eterno rivolse all'angelo che parlava meco, delle buone parole, delle parole di conforto. Zaccaria 1:14 E l'angelo che parlava meco mi disse: 'Grida e di': Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Io provo una gran gelosia per Gerusalemme e per Sion; Zaccaria 1:15 e provo un grande sdegno contro le nazioni che se ne stanno ora tranquille, e che, quand'io m'indignai un poco contro di essa, contribuirono ad accrescer la sua disgrazia. Zaccaria 1:16 Percio' cosi parla l'Eterno: Io mi volgo di nuovo a Gerusalemme con compassione; la mia casa vi sara' ricostruita, dice l'Eterno degli eserciti, e la corda sara' di nuovo tirata su Gerusalemme. Zaccaria 1:17 Grida ancora, e di': Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Le mie citta' rigurgiteranno ancora di beni, e l'Eterno consolera' ancora Sion, e scegliera' ancora Gerusalemme'. Zaccaria 1:18 Poi alzai gli occhi, guardai, ed ecco quattro corna. Zaccaria 1:19 E io dissi all'angelo che parlava meco: 'Che son queste?' Egli mi rispose: 'Queste son le corna che hanno disperso Giuda, Israele e Gerusalemme'. Zaccaria 1:20 E l'Eterno mi fece vedere quattro fabbri. Zaccaria 1:21 E io dissi: 'Questi, che vengono a fare?' Egli rispose e mi disse: 'Quelle la' son le corna che hanno disperso Giuda, si che nessuno alzava piu' il capo; ma questi qui vengono per spaventarle, per abbattere le corna delle nazioni, che hanno alzato il loro corno contro il paese di Giuda per disperderne gli abitanti'. Zaccaria 2:1 E alzai gli occhi, guardai, ed ecco un uomo che aveva in mano una corda da misurare. Zaccaria 2:2 E io dissi: 'Dove vai?' Egli mi rispose: 'Vado a misurare Gerusalemme, per vedere qual ne sia la larghezza, e quale la lunghezza'. Zaccaria 2:3 Ed ecco, l'angelo che parlava meco si fece avanti, e un altro gli usci incontro, Zaccaria 2:4 e gli disse: 'Corri, parla a quel giovane, e digli: Gerusalemme sara' abitata come una citta' senza mura, tanta sara' la quantita' di gente e di bestiame che si trovera' in mezzo ad essa; Zaccaria 2:5 e io, dice l'Eterno, saro' per lei un muro di fuoco tutt'attorno, e saro' la sua gloria in mezzo a lei. Zaccaria 2:6 Ola', fuggite dal paese del settentrione, dice l'Eterno: perche' io vi ho sparsi ai quattro venti dei cieli, dice l'Eterno. Zaccaria 2:7 Ola', Sion, mettiti in salvo, tu che abiti con la figliuola di Babilonia! Zaccaria 2:8 Poiche' cosi parla l'Eterno degli eserciti: e' per rivendicare la sua gloria, ch'egli mi ha mandato verso le nazioni che han fatto di voi la loro preda; perche' chi tocca voi tocca la pupilla dell'occhio suo; Zaccaria 2:9 infatti, ecco, io sto per agitare la mia mano contro di loro, ed esse diventeranno preda di quelli ch'eran loro asserviti, e voi conoscerete che l'Eterno degli eserciti m'ha mandato. Zaccaria 2:10 Manda gridi di gioia, rallegrati, o figliuola di Sion! poiche' ecco, io sto per venire, e abitero' in mezzo a te, dice l'Eterno. Zaccaria 2:11 E in quel giorno molte nazioni s'uniranno all'Eterno, e diventeranno mio popolo; e io abitero' in mezzo a te, e tu conoscerai che l'Eterno degli eserciti m'ha mandato a te. Zaccaria 2:12 E l'Eterno possedera' Giuda come sua parte nella terra santa, e scegliera' ancora Gerusalemme. Zaccaria 2:13 Ogni carne faccia silenzio in presenza dell'Eterno! poich'egli s'e' destato dalla sua santa dimora'. Zaccaria 3:1 E mi fece vedere il sommo sacerdote Giosue', che stava in pie' davanti all'angelo dell'Eterno, e Satana che gli stava alla destra per accusarlo. Zaccaria 3:2 E l'Eterno disse a Satana: 'Ti sgridi l'Eterno, o Satana! ti sgridi l'Eterno che ha scelto Gerusalemme! Non e' questi un tizzone strappato dal fuoco?' Zaccaria 3:3 Or Giosue' era vestito di vestiti sudici, e stava in pie' davanti all'angelo. Zaccaria 3:4 E l'angelo prese a dire a quelli che gli stavano davanti: 'Levategli di dosso i vestiti sudici!' Poi disse a Giosue': 'Guarda, io ti ho tolto di dosso la tua iniquita', e t'ho vestito di abiti magnifici'. Zaccaria 3:5 E io dissi: 'Gli sia messa in capo una tiara pura!' E quelli gli posero in capo una tiara pura, e gli misero delle vesti; e l'angelo dell'Eterno era quivi presente. Zaccaria 3:6 E l'angelo dell'Eterno fece a Giosue' questo solenne ammonimento: Zaccaria 3:7 'Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Se tu cammini nelle mie vie, e osservi quello che t'ho comandato, anche tu governerai la mia casa e custodirai i miei cortili, e io ti daro' libero accesso fra quelli che stanno qui davanti a me. Zaccaria 3:8 Ascolta dunque, o Giosue', sommo sacerdote, tu e i tuoi compagni che stan seduti davanti a te! Poiche' questi uomini servon di segni. Ecco, io faccio venire il mio servo, il Germoglio. Zaccaria 3:9 Poiche', guardate la pietra che io ho posta davanti a Giosue'; sopra un'unica pietra stanno sette occhi; ecco, io v'incidero' quello che vi deve essere inciso, dice l'Eterno degli eserciti; e torro' via l'iniquita' di questo paese in un sol giorno. Zaccaria 3:10 In quel giorno, dice l'Eterno degli eserciti, voi vi inviterete gli uni gli altri sotto la vigna e sotto il fico'. Zaccaria 4:1 E l'angelo che parlava meco torno', e mi sveglio' come si sveglia un uomo dal sonno. Zaccaria 4:2 E mi disse: 'Che vedi?' Io risposi: 'Ecco, vedo un candelabro tutto d'oro, che ha in cima un vaso, ed e' munito delle sue sette lampade, e di sette tubi per le lampade che stanno in cima; Zaccaria 4:3 e vicino al candelabro stanno due ulivi; l'uno a destra del vaso, e l'altro alla sua sinistra'. Zaccaria 4:4 E io presi a dire all'angelo che parlava meco: 'Che significan queste cose, signor mio?' Zaccaria 4:5 L'angelo che parlava meco rispose e mi disse: 'Non sai quel che significhino queste cose?' E io dissi: 'No, mio signore'. Zaccaria 4:6 Allora egli rispondendo, mi disse: 'e' questa la parola che l'Eterno rivolge a Zorobabele: Non per potenza ne' per forza, ma per lo spirito mio, dice l'Eterno degli eserciti. Zaccaria 4:7 Chi sei tu, o gran monte, davanti a Zorobabele? Tu diventerai pianura; ed egli portera' innanzi la pietra della vetta, in mezzo alle grida di: Grazia, grazia su di lei!' Zaccaria 4:8 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Zaccaria 4:9 'Le mani di Zorobabele hanno gettato le fondamenta di questa casa, e le sue mani la finiranno; e tu saprai che l'Eterno degli eserciti mi ha mandato a voi. Zaccaria 4:10 Poiche' chi potrebbe sprezzare il giorno delle piccole cose, quando quei sette la', gli occhi dell'Eterno che percorrono tutta la terra, vedono con gioia il piombino in mano a Zorobabele?' Zaccaria 4:11 E io risposi e gli dissi: 'Che significano questi due ulivi a destra e a sinistra del candelabro?' Zaccaria 4:12 E per la seconda volta io presi a dire: 'Che significano questi due ramoscelli d'ulivo che stanno allato ai due condotti d'oro per cui scorre l'olio dorato?' Zaccaria 4:13 Ed egli rispose e mi disse: 'Non sai che significhino queste cose?' Io risposi: 'No, signor mio'. Zaccaria 4:14 Allora egli disse: 'Questi sono i due unti che stanno presso il Signore di tutta la terra'. Zaccaria 5:1 E io alzai di nuovo gli occhi, guardai, ed ecco un rotolo che volava. Zaccaria 5:2 E l'angelo mi disse: 'Che vedi?' Io risposi: 'Vedo un rotolo che vola, la cui lunghezza e' di venti cubiti, e la larghezza di dieci cubiti'. Zaccaria 5:3 Ed egli mi disse: 'Questa e' la maledizione che si spande sopra tutto il paese; poiche' ogni ladro, a tenor di essa, sara' estirpato da questo luogo, e ogni spergiuro, a tenor di essa, sara' estirpato da questo luogo. Zaccaria 5:4 Io la faccio uscire, dice l'Eterno degli eserciti, ed essa entrera' nella casa del ladro, e nella casa di colui che giura il falso nel mio nome; si stabilira' in mezzo a quella casa, e la consumera' col legname e le pietre che contiene'. Zaccaria 5:5 E l'angelo che parlava meco usci, e mi disse: 'Alza gli occhi, e guarda che cosa esce la''. Zaccaria 5:6 Io risposi: 'Che cos'e'?' Egli disse: 'e' l'efa che esce'. Poi aggiunse: 'In tutto il paese non hanno occhio che per quello'. Zaccaria 5:7 Ed ecco, fu alzata una piastra di piombo, e in mezzo all'efa stava seduta una donna. Zaccaria 5:8 Ed egli disse: 'Questa e' la malvagita''; e la getto' in mezzo all'efa, poi getto' la piastra di piombo sulla bocca dell'efa. Zaccaria 5:9 Poi alzai gli occhi, guardai, ed ecco due donne che s'avanzavano; il vento soffiava nelle loro ali, e le ali che avevano eran come ali di cicogna; ed esse sollevarono l'efa fra terra e cielo. Zaccaria 5:10 E io dissi all'angelo che parlava meco: 'Dove portano esse l'efa?' Zaccaria 5:11 Egli mi rispose: 'Nel paese di Scinear, per costruirgli quivi una casa; e quando sara' preparata, esso sara' posto quivi al suo luogo'. Zaccaria 6:1 E alzai di nuovo gli occhi, guardai, ed ecco quattro carri che uscivano di fra i due monti; e i monti eran monti di rame. Zaccaria 6:2 Al primo carro c'erano dei cavalli rossi; al secondo carro, dei cavalli neri; Zaccaria 6:3 al terzo carro dei cavalli bianchi, e al quarto carro dei cavalli chiazzati di rosso. Zaccaria 6:4 E io presi a dire all'angelo che parlava meco: 'Che son questi, mio signore?' Zaccaria 6:5 L'angelo rispose e mi disse: 'Questi sono i quattro venti del cielo, che escono, dopo essersi presentati al Signore di tutta la terra. Zaccaria 6:6 Il carro dei cavalli neri va verso il paese del settentrione; i cavalli bianchi lo seguono; i chiazzati vanno verso il paese del mezzogiorno, Zaccaria 6:7 e i rossi escono e chiedono d'andare a percorrere la terra'. E l'angelo disse loro: 'Andate, percorrete la terra!' Ed essi percorsero la terra. Zaccaria 6:8 Poi egli mi chiamo', e mi parlo' cosi: 'Ecco, quelli che escono verso il paese del settentrione acquetano la mia ira sul paese del settentrione'. Zaccaria 6:9 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Zaccaria 6:10 Prendi da quelli della cattivita', cioe' da Heldai, da Tobia e da Jedaia - e re'cati oggi stesso in casa di Giosia, figliuolo di Sofonia, dov'essi sono giunti da Babilonia, - Zaccaria 6:11 prendi dell'argento e dell'oro, fanne delle corone, e mettile sul capo di Giosue', figliuolo di Jehotsadak, sommo sacerdote, Zaccaria 6:12 e parlagli e digli: 'Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Ecco un uomo, che ha nome il Germoglio; egli germogliera' nel suo luogo, ed edifichera' il tempio dell'Eterno; Zaccaria 6:13 egli edifichera' il tempio dell'Eterno, e portera' le insegne della gloria, e si assidera' e dominera' sul suo trono, sara' sacerdote sul suo trono, e vi sara' fra i due un consiglio di pace. Zaccaria 6:14 E le corone saranno per Helem, per Tobia, per Jedaia e per Hen, figliuolo di Sofonia, un ricordo nel tempio dell'Eterno. Zaccaria 6:15 E quelli che son lontani verranno e lavoreranno alla costruzione del tempio dell'Eterno; e voi conoscerete che l'Eterno degli eserciti m'ha mandato a voi. Questo avverra' se date veramente ascolto alla voce dell'Eterno, del vostro Dio'. Zaccaria 7:1 E avvenne che il quarto anno del re Dario la parola dell'Eterno fu rivolta a Zaccaria, il quarto giorno del nono mese, cioe' di Chisleu. Zaccaria 7:2 Quelli di Bethel avean mandato Saretser e Reghem-melec con la loro gente per implorare il favore dell'Eterno, Zaccaria 7:3 e per parlare ai sacerdoti della casa dell'Eterno degli eserciti e ai profeti, in questo modo: 'Dobbiam noi continuare a piangere il quinto mese e a fare astinenza come abbiam fatto per tanti anni?' Zaccaria 7:4 E la parola dell'Eterno mi fu rivolta in questi termini: Zaccaria 7:5 'Parla a tutto il popolo del paese e ai sacerdoti, e di': Quando avete digiunato e fatto cordoglio il quinto e il settimo mese durante questi settant'anni, avete voi digiunato per me, proprio per me? Zaccaria 7:6 E quando mangiate e quando bevete, non siete voi che mangiate, voi che bevete? Zaccaria 7:7 Non dovreste voi dare ascolto alle parole che l'Eterno degli eserciti ha proclamate per mezzo dei profeti di prima, quando Gerusalemme era abitata e tranquilla, con le sue citta' all'intorno, ed eran pure abitati il mezzogiorno e la pianura?' Zaccaria 7:8 E la parola dell'Eterno fu rivolta a Zaccaria, in questi termini: Zaccaria 7:9 'Cosi parlava l'Eterno degli eserciti: Fate giustizia fedelmente, e mostrate l'uno per l'altro bonta' e compassione; Zaccaria 7:10 non opprimete la vedova ne' l'orfano, lo straniero ne' il povero; e nessuno di voi macchini del male contro il fratello nel suo cuore. Zaccaria 7:11 Ma essi rifiutarono di fare attenzione, opposero una spalla ribelle, e si tapparono gli orecchi per non udire. Zaccaria 7:12 Resero il loro cuore duro come il diamante, per non ascoltare la legge e le parole che l'Eterno degli eserciti mandava loro per mezzo del suo spirito, per mezzo dei profeti di prima; percio' ci fu grande indignazione da parte dell'Eterno degli eserciti. Zaccaria 7:13 E avvenne che siccome egli chiamava, e quelli non davano ascolto, cosi quelli chiameranno, e io non daro' ascolto, dice l'Eterno degli eserciti; Zaccaria 7:14 e li disperdero' fra tutte le nazioni ch'essi non hanno mai conosciute, e il paese rimarra' desolato dietro a loro, senza piu' nessuno che vi passi o vi ritorni. D'un paese delizioso essi han fatto una desolazione'. Promesse di benedizioni Zaccaria 8:1 E la parola dell'Eterno degli eserciti mi fu rivolta in questi termini: Zaccaria 8:2 'Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Io provo per Sion una grande gelosia, e sono furiosamente geloso di lei. Zaccaria 8:3 Cosi parla l'Eterno: Io torno a Sion, e dimorero' in mezzo a Gerusalemme; Gerusalemme si chiamera' la Citta' della fedelta', e il monte dell'Eterno degli eserciti, Monte della santita'. Zaccaria 8:4 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Ci saranno ancora dei vecchi e delle vecchie che si sederanno nelle piazze di Gerusalemme, e ognuno avra' il bastone in mano a motivo della grave eta'. Zaccaria 8:5 E le piazze della citta' saranno piene di ragazzi e di ragazze che si divertiranno nelle piazze. Zaccaria 8:6 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Se questo parra' maraviglioso agli occhi del resto di questo popolo in quei giorni, sara' esso maraviglioso anche agli occhi miei? dice l'Eterno degli eserciti. Zaccaria 8:7 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Ecco, io salvo il mio popolo dal paese del levante e dal paese del ponente; Zaccaria 8:8 e li ricondurro', ed essi abiteranno in mezzo a Gerusalemme; ed essi saranno mio popolo, e io saro' loro Dio con fedelta' e con giustizia. Zaccaria 8:9 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Le vostre mani sian forti, o voi che udite in questi giorni queste parole dalla bocca dei profeti che parlarono al tempo che la casa dell'Eterno, il tempio, fu fondata, per essere ricostruita. Zaccaria 8:10 Prima di quel tempo non v'era salario per il lavoro dell'uomo, ne' salario per il lavoro delle bestie; non v'era alcuna sicurezza per quelli che andavano e venivano, a motivo del nemico; e io mettevo gli uni alle prese con gli altri. Zaccaria 8:11 Ma ora io non son piu' per il rimanente di questo popolo com'ero nei tempi addietro, dice l'Eterno degli eserciti. Zaccaria 8:12 Poiche' vi sara' sementa di pace; la vigna dara' il suo frutto, il suolo i suoi prodotti, e i cieli daranno la loro rugiada; e daro' al rimanente di questo popolo il possesso di tutte queste cose. Zaccaria 8:13 E avverra' che, come siete stati una maledizione fra le nazioni, cosi, o casa di Giuda e casa d'Israele, io vi salvero' e sarete una benedizione. Non temete! Le vostre mani siano forti! Zaccaria 8:14 Poiche' cosi parla l'Eterno degli eserciti: Come io pensai di farvi del male quando i vostri padri mi provocarono ad ira, dice l'Eterno degli eserciti, e non mi pentii, Zaccaria 8:15 cosi di nuovo ho pensato in questi giorni di far del bene a Gerusalemme e alla casa di Giuda; non temete! Zaccaria 8:16 Queste son le cose che dovete fare: dite la verita' ciascuno al suo prossimo; fate giustizia, alle vostre porte, secondo verita' e per la pace; Zaccaria 8:17 nessuno macchini in cuor suo alcun male contro il suo prossimo, e non amate il falso giuramento; perche' tutte queste cose io le odio, dice l'Eterno'. Zaccaria 8:18 E la parola dell'Eterno degli eserciti mi fu rivolta in questi termini: Zaccaria 8:19 'Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Il digiuno del quarto, il digiuno del quinto, il digiuno del settimo e il digiuno del decimo mese diventeranno per la casa di Giuda una gioia, un gaudio, delle feste d'esultanza; amate dunque la verita' e la pace. Zaccaria 8:20 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: Verranno ancora dei popoli e gli abitanti di molte citta'; Zaccaria 8:21 e gli abitanti dell'una andranno all'altra e diranno: Andiamo, andiamo a implorare il favore dell'Eterno, e a cercare l'Eterno degli eserciti! Anch'io voglio andare! Zaccaria 8:22 E molti popoli e delle nazioni potenti verranno a cercare l'Eterno degli eserciti a Gerusalemme, e a implorare il favore dell'Eterno. Zaccaria 8:23 Cosi parla l'Eterno degli eserciti: In quei giorni avverra' che dieci uomini di tutte le lingue delle nazioni piglieranno un Giudeo per il lembo della veste, e diranno: Noi andremo con voi, perche' abbiamo udito che Dio e' con voi'. Contrasto fra la sorte d'Israele e quella de' popoli pagani suoi vicini Zaccaria 9:1 Oracolo, parola dell'Eterno, contro il paese di Hadrac, e che si ferma sopra Damasco; poiche' l'Eterno ha l'occhio su tutti gli uomini e su tutte le tribu' d'Israele. Zaccaria 9:2 Essa si ferma pure sopra Hamath, ai confini di Damasco, su Tiro e Sidone perche' son cosi savie! Zaccaria 9:3 Tiro s'e' costruita una fortezza, ed ha ammassato argento come polvere, e oro come fango di strada. Zaccaria 9:4 Ecco, l'Eterno s'impadronira' di essa, gettera' la sua potenza nel mare, ed essa sara' consumata dal fuoco. Zaccaria 9:5 Askalon lo vedra' e avra' paura; anche Gaza, e si torcera' dal gran dolore; e cosi Ekron, perche' la sua speranza sara' confusa; e Gaza non avra' piu' re, e Askalon non sara' piu' abitata. Zaccaria 9:6 Dei bastardi abiteranno in Asdod, ed io annientero' l'orgoglio dei Filistei. Zaccaria 9:7 Ma io togliero' il sangue dalla bocca del Filisteo e le abominazioni di fra i suoi denti, e anch'egli sara' un residuo per il nostro Dio; sara' come un capo in Giuda, ed Ekron, come il Gebuseo. Zaccaria 9:8 Ed io m'accampero' attorno alla mia casa per difenderla da ogni esercito, da chi va e viene; e nessun esattor di tributi passera' piu' da loro, perche' ora ho visto con gli occhi miei. Zaccaria 9:9 Esulta grandemente, o figliuola di Sion, manda gridi d'allegrezza, o figliuola di Gerusalemme; ecco, il tuo re viene a te; egli e' giusto e vittorioso, umile e montato sopra un asino, sopra un puledro d'asina. Zaccaria 9:10 Io faro' sparire i carri da Efraim, i cavalli da Gerusalemme, e gli archi di guerra saranno annientati. Egli parlera' di pace alle nazioni, il suo dominio si estendera' da un mare all'altro, e dal fiume sino alle estremita' della terra. Zaccaria 9:11 E te pure, Israele, a motivo del sangue del tuo patto, io trarro' i tuoi prigionieri dalla fossa senz'acqua. Zaccaria 9:12 Tornate alla fortezza, o voi prigionieri della speranza! Anch'oggi io ti dichiaro che ti rendero' il doppio. Zaccaria 9:13 Poiche' io piego Giuda come un arco, armo l'arco con Efraim, e sollevero' i tuoi figliuoli, o Sion, contro i tuoi figliuoli, o Javan, e ti rendero' simile alla spada di un prode. Zaccaria 9:14 L'Eterno apparira' sopra di loro, e la sua freccia partira' come il lampo. Il Signore, l'Eterno, sonera' la tromba, e avanzera' coi turbini del mezzogiorno. Zaccaria 9:15 L'Eterno degli eserciti li proteggera'; ed essi divoreranno, calpesteranno le pietre di fionda: berranno, schiamazzeranno come eccitati dal vino, e saran pieni come coppe da sacrifizi, come i canti dell'altare. Zaccaria 9:16 E l'Eterno, il loro Dio, li salvera', in quel giorno, come il gregge del suo popolo; poiche' saranno come pietre d'un diadema, che rifulgeranno sulla sua terra. Zaccaria 9:17 Poiche' qual prosperita' sara' la loro! e quanta sara' la loro bellezza! Il grano fara' crescere i giovani, e il mosto le fanciulle. Zaccaria 10:1 Chiedete all'Eterno la pioggia nella stagione di primavera! L'Eterno che produce i lampi, dara' loro abbondanza di pioggia, ad ognuno erba nel proprio campo. Zaccaria 10:2 Poiche' gl'idoli domestici dicono cose vane, gl'indovini vedono menzogne, i sogni mentiscono e danno un vano conforto; percio' costoro vanno errando come pecore, sono afflitti, perche' non v'e' pastore. Zaccaria 10:3 La mia ira s'e' accesa contro i pastori, e io puniro' i capri; poiche' l'Eterno degli eserciti visita il suo gregge, la casa di Giuda, e ne fa come il suo cavallo d'onore nella battaglia. Zaccaria 10:4 Da lui uscira' la pietra angolare, da lui il piuolo, da lui l'arco di battaglia, da lui usciranno tutti i capi assieme. Zaccaria 10:5 E saranno come prodi che calpesteranno il nemico in battaglia, nel fango delle strade; e combatteranno perche' l'Eterno e' con loro; ma quelli che son montati sui cavalli saran confusi. Zaccaria 10:6 E io fortifichero' la casa di Giuda, e salvero' la casa di Giuseppe, e li ricondurro' perche' ho pieta' di loro; e saranno come se non li avessi mai scacciati, perche' io sono l'Eterno, il loro Dio, e li esaudiro'. Zaccaria 10:7 E quelli d'Efraim saranno come un prode, e il loro cuore si rallegrera' come per effetto del vino; i loro figliuoli lo vedranno e si rallegreranno, il loro cuore esultera' nell'Eterno. Zaccaria 10:8 Io fischiero' loro e li raccogliero', perche' io li voglio riscattare; ed essi moltiplicheranno come gia' moltiplicarono. Zaccaria 10:9 Io li disseminero' fra i popoli, ed essi si ricorderanno di me nei paesi lontani; e vivranno coi loro figliuoli, e torneranno. Zaccaria 10:10 Io li faro' tornare dal paese d'Egitto, e li raccogliero' dall'Assiria; li faro' venire nel paese di Galaad e al Libano, e non vi si trovera' posto sufficiente per loro. Zaccaria 10:11 Egli passera' per il mare della distretta; ma nel mare egli colpira' i flutti, e tutte le profondita' del fiume saranno prosciugate; l'orgoglio dell'Assiria sara' abbattuto, e lo scettro d'Egitto sara' tolto via. Zaccaria 10:12 Io li rendero' forti nell'Eterno, ed essi cammineranno nel suo nome, dice l'Eterno. La reiezione del Messia, causa di una nuova riuna d'Israele Zaccaria 11:1 Libano, apri le tue porte, e il fuoco divori i tuoi cedri! Zaccaria 11:2 Urla, cipresso, perche' il cedro e' caduto, e gli alberi magnifici son devastati! Urlate, querce di Basan, perche' la foresta impenetrabile e' abbattuta! Zaccaria 11:3 S'odono i lamenti de' pastori perche' la loro magnificenza e' devastata; s'ode il ruggito dei leoncelli perche' le rive lussureggianti del Giordano son devastate. Zaccaria 11:4 Cosi parla l'Eterno, il mio Dio: 'Pasci le mie pecore destinate al macello, Zaccaria 11:5 che i compratori uccidono senza rendersi colpevoli, e delle quali i venditori dicono: - Sia benedetto l'Eterno! io m'arricchisco, - e che i loro pastori non risparmiano affatto. Zaccaria 11:6 Poiche' io non risparmiero' piu' gli abitanti del paese, dice l'Eterno, anzi, ecco, io abbandonero' gli uomini, ognuno in balia del suo prossimo e in balia del suo re; essi schiacceranno il paese, e io non liberero' alcuno dalle lor mani'. Zaccaria 11:7 Allora io mi misi a pascere le pecore destinate al macello, e percio' le piu' misere del gregge; e mi presi due verghe; chiamai l'una Favore e l'altra Vincoli, e mi misi a pascere il gregge. Zaccaria 11:8 E sterminai i tre pastori in un mese; l'anima mia perdette la pazienza con loro, e anche l'anima loro m'avea preso a sdegno. Zaccaria 11:9 E io dissi: 'Non vi pascero' piu'; la moribonda muoia, quella che sta per perire perisca, e quelle che restano, divorino l'una la carne dell'altra'. Zaccaria 11:10 E presi la mia verga Favore e la spezzai, per annullare il patto che avevo stretto con tutti i popoli. Zaccaria 11:11 E quello fu annullato in quel giorno; e le pecore piu' misere del gregge che m'osservavano, conobbero che quella era la parola dell'Eterno. Zaccaria 11:12 E io dissi loro: 'Se vi par bene, datemi il mio salario; se no, lasciate stare'. Ed essi mi pesarono il mio salario; trenta sicli d'argento. Zaccaria 11:13 E l'Eterno mi disse: 'Gettalo per il vasaio, questo magnifico prezzo al quale m'hanno stimato!' E io presi i trenta sicli d'argento, e li gettai nella casa dell'Eterno per il vasaio. Zaccaria 11:14 Poi spezzai l'altra verga Vincoli, per rompere la fratellanza fra Giuda e Israele. Zaccaria 11:15 E l'Eterno mi disse: 'Prenditi anche gli arnesi d'un pastore insensato. Zaccaria 11:16 Perche', ecco, io suscitero' nel paese un pastore che non si curera' delle pecore che periscono, non cerchera' le disperse, non guarira' le ferite, non nutrira' quelle che stanno in pie', ma mangera' la carne delle grasse, e strappera' loro fino le unghie'. Zaccaria 11:17 Guai al pastore da nulla, che abbandona il gregge! La spada gli colpira' il braccio e l'occhio destro. Il braccio gli secchera' del tutto, e l'occhio destro gli si spegnera' interamente. I destini d'Israele dopo la venuta del Messia Zaccaria 12:1 Oracolo, parola dell'Eterno, riguardo a Israele. Parola dell'Eterno che ha disteso i cieli e fondata la terra, e che ha formato lo spirito dell'uomo dentro di lui: Zaccaria 12:2 Ecco, io faro' di Gerusalemme una coppa di stordimento per tutti i popoli all'intorno; e questo concernera' anche Giuda, quando si cingera' d'assedio Gerusalemme. Zaccaria 12:3 E in quel giorno avverra' che io faro' di Gerusalemme una pietra pesante per tutti i popoli; tutti quelli che se la caricheranno addosso ne saranno malamente feriti, e tutte le nazioni della terra s'aduneranno contro di lei. Zaccaria 12:4 In quel giorno, dice l'Eterno, io colpiro' di smarrimento tutti i cavalli, e di delirio quelli che li montano; io apriro' i miei occhi sulla casa di Giuda, ma colpiro' di cecita' tutti i cavalli dei popoli. Zaccaria 12:5 E i capi di Giuda diranno in cuor loro: 'Gli abitanti di Gerusalemme son la mia forza nell'Eterno degli eserciti, loro Dio'. Zaccaria 12:6 In quel giorno, io rendero' i capi di Giuda come un braciere ardente in mezzo a delle legna, come una torcia accesa in mezzo a dei covoni; essi divoreranno a destra e a sinistra tutti i popoli d'ogn'intorno; e Gerusalemme sara' ancora abitata nel suo proprio luogo, a Gerusalemme. Zaccaria 12:7 L'Eterno salvera' prima le tende di Giuda, perche' la gloria della casa di Davide e la gloria degli abitanti di Gerusalemme non s'innalzi al disopra di Giuda. Zaccaria 12:8 In quel giorno l'Eterno proteggera' gli abitanti di Gerusalemme; e colui che fra loro vacilla sara' in quel giorno come Davide, e la casa di Davide sara' come Dio, come l'angelo dell'Eterno davanti a loro. Zaccaria 12:9 E in quel giorno avverra' che io avro' cura di distruggere tutte le nazioni che verranno contro Gerusalemme. Zaccaria 12:10 E spandero' sulla casa di Davide e sugli abitanti di Gerusalemme lo spirito di grazia e di supplicazione; ed essi riguarderanno a me, a colui ch'essi hanno trafitto, e ne faran cordoglio come si fa cordoglio per un figliuolo unico, e lo piangeranno amaramente come si piange amaramente un primogenito. Zaccaria 12:11 In quel giorno vi sara' un gran lutto in Gerusalemme, pari al lutto di Hadadrimmon nella valle di Meghiddon. Zaccaria 12:12 E il paese fara' cordoglio, ogni famiglia da se'; la famiglia della casa di Davide da se', e le loro mogli da se'; la famiglia della casa di Nathan da se', e le loro mogli da se'; Zaccaria 12:13 la famiglia della casa di Levi da se', e le loro mogli da se'; la famiglia degli Scimeiti da se', e le loro mogli da se'; Zaccaria 12:14 tutte le famiglie rimaste ognuna da se', e le mogli da se'. Zaccaria 13:1 In quel giorno vi sara' una fonte aperta per la casa di Davide e per gli abitanti di Gerusalemme, per il peccato e per l'impurita'. Zaccaria 13:2 E in quel giorno avverra', dice l'Eterno degli eserciti, che io sterminero' dal paese i nomi degl'idoli, e non se ne fara' piu' menzione; e i profeti pure, e gli spiriti immondi faro' sparire dal paese. Zaccaria 13:3 E avverra' che, se qualcuno fara' ancora il profeta, suo padre e sua madre che l'hanno generato gli diranno: 'Tu non vivrai, perche' dici delle menzogne nel nome dell'Eterno'; e suo padre e sua madre che l'hanno generato lo trafiggeranno perche' fa il profeta. Zaccaria 13:4 E in quel giorno avverra' che i profeti avranno vergogna, ognuno della visione che proferiva quando profetava; e non si metteranno piu' il mantello di pelo per mentire. Zaccaria 13:5 E ognuno d'essi dira': 'Io non son profeta; sono un coltivatore del suolo; qualcuno mi compro' fin dalla mia giovinezza'. Zaccaria 13:6 E gli si dira': 'Che son quelle ferite che hai nelle mani?' Ed egli rispondera': 'Son le ferite che ho ricevuto nella casa dei miei amici'. Israele dopo la sua conversione Zaccaria 13:7 De'stati, o spada, contro il mio pastore, e contro l'uomo che mi e' compagno! dice l'Eterno degli eserciti. Colpisci il pastore, e sian disperse le pecore! ma io volgero' la mia mano sui piccoli. Zaccaria 13:8 E in tutto il paese avverra', dice l'Eterno, che i due terzi vi saranno sterminati, periranno, ma l'altro terzo vi sara' lasciato. Zaccaria 13:9 E mettero' quel terzo nel fuoco, e lo affinero' come si affina l'argento, lo provero' come si prova l'oro; essi invocheranno il mio nome e io li esaudiro'; io diro': 'e' il mio popolo!' ed esso dira': 'L'Eterno e' il mio Dio!' Zaccaria 14:1 Ecco, viene un giorno dell'Eterno, in cui le tue spoglie saranno spartite in mezzo a te. Zaccaria 14:2 Io adunero' tutte le nazioni per far guerra a Gerusalemme, e la citta' sara' presa, le case saranno saccheggiate, e le donne violate; la meta' della citta' andra' in cattivita', ma il resto del popolo non sara' sterminato dalla citta'. Zaccaria 14:3 Poi l'Eterno si fara' innanzi e combattera' contro quelle nazioni, com'egli combatte', le tante volte, il di della battaglia. Zaccaria 14:4 I suoi piedi si poseranno in quel giorno sul monte degli Ulivi ch'e' dirimpetto a Gerusalemme a levante, e il monte degli Ulivi si spacchera' per il mezzo, da levante a ponente, si da formare una gran valle; e meta' del monte si ritirera' verso settentrione, e l'altra meta' verso mezzogiorno. Zaccaria 14:5 E voi fuggirete per la valle de' miei monti, poiche' la valle de' monti s'estendera' fino ad Atsal; fuggirete, come fuggiste davanti al terremoto ai giorni di Uzzia, re di Giuda; e l'Eterno, il mio Dio, verra', e tutti i suoi santi con lui. Zaccaria 14:6 E in quel giorno avverra' che non vi sara' piu' luce; gli astri brillanti ritireranno il loro splendore. Zaccaria 14:7 Sara' un giorno unico, conosciuto dall'Eterno; non sara' ne' giorno ne' notte, ma in sulla sera vi sara' luce. Zaccaria 14:8 E in quel giorno avverra' che delle acque vive usciranno da Gerusalemme; meta' delle quali volgera' verso il mare orientale, e meta' verso il mare occidentale, tanto d'estate quanto d'inverno. Zaccaria 14:9 E l'Eterno sara' re di tutta la terra; in quel giorno l'Eterno sara' l'unico, e unico sara' il suo nome. Zaccaria 14:10 Tutto il paese sara' mutato in pianura, da Gheba a Rimmon a mezzogiorno di Gerusalemme; e Gerusalemme sara' innalzata e abitata nel suo luogo, dalla porta di Beniamino al luogo della prima porta, la porta degli angoli, e dalla torre di Hananeel agli strettoi del re. Zaccaria 14:11 E la gente abitera' in essa, e non ci sara' piu' nulla di votato allo sterminio, e Gerusalemme se ne stara' al sicuro. Zaccaria 14:12 E questa sara' la piaga con la quale l'Eterno colpira' tutti i popoli che avran mosso guerra a Gerusalemme: la loro carne si consumera' mentre stanno in piedi, gli occhi si struggeranno loro nelle orbite, la lor lingua si consumera' nella lor bocca. Zaccaria 14:13 E avverra' in quel giorno che vi sara' tra loro un gran tumulto prodotto dall'Eterno; ognun d'essi afferrera' la mano dell'altro, e la mano dell'uno si levera' contro la mano dell'altro. Zaccaria 14:14 E Giuda stesso combattera' contro Gerusalemme; e le ricchezze di tutte le nazioni all'intorno saranno ammassate: oro, argento, vesti in grande abbondanza. Zaccaria 14:15 E la piaga che colpira' i cavalli, i muli, i cammelli, gli asini e tutte le bestie che saranno in quegli accampamenti, sara' simile a quell'altra piaga. Zaccaria 14:16 E avverra' che tutti quelli che saran rimasti di tutte le nazioni venute contro Gerusalemme, saliranno d'anno in anno a prostrarsi davanti al Re, all'Eterno degli eserciti, e a celebrare la festa delle Capanne. Zaccaria 14:17 E quanto a quelli delle famiglie della terra che non saliranno a Gerusalemme per prostrarsi davanti al Re, all'Eterno degli eserciti, non cadra' pioggia su loro. Zaccaria 14:18 E se la famiglia d'Egitto non sale e non viene, neppur su lei ne cadra'; sara' colpita dalla piaga con cui l'Eterno colpira' le nazioni che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne. Zaccaria 14:19 Tale sara' la punizione dell'Egitto, e la punizione di tutte le nazioni che non saliranno a celebrare la festa delle Capanne. Zaccaria 14:20 In quel giorno si leggera' sui sonagli dei cavalli: SANTITa' ALL'ETERNO! E le caldaie nella casa dell'Eterno saranno come i bacini davanti all'altare. Zaccaria 14:21 Ogni caldaia in Gerusalemme ed in Giuda sara' consacrata all'Eterno degli eserciti; tutti quelli che offriranno sacrifizi ne verranno a prendere per cuocervi le carni; e in quel giorno non vi saran piu' Cananei nella casa dell'Eterno degli eserciti.Malachia 1:1-4:6 L'ingratitudine del popolo. Rimproveri ai sacerdoti Malachia 1:1 Oracolo, parola dell'Eterno, rivolta a Israele per mezzo di Malachia. Malachia 1:2 Io v'ho amati, dice l'Eterno; e voi dite: 'In che ci hai tu amati?' Esau' non era egli fratello di Giacobbe? dice l'Eterno; e nondimeno io ho amato Giacobbe, Malachia 1:3 e ho odiato Esau', ho fatto de' suoi monti una desolazione, ho dato la sua eredita' agli sciacalli del deserto. Malachia 1:4 Se Edom dice: 'Noi siamo stati atterrati, ma torneremo e riedificheremo i luoghi ridotti in ruina', cosi parla l'Eterno degli eserciti: Essi edificheranno, ma io distruggero'; e saran chiamati Territorio della nequizia, e 'Popolo contro il quale l'Eterno e' indignato per sempre'. Malachia 1:5 E i vostri occhi lo vedranno, e voi direte: L'Eterno e' magnificato oltre i confini d'Israele. Malachia 1:6 Un figlio onora suo padre, e un servo il suo signore; se dunque io son padre, dov'e' l'onore che m'e' dovuto? E se son signore, dov'e' il timore che m'appartiene? dice l'Eterno degli eserciti a voi, o sacerdoti, che sprezzate il mio nome, e che pur dite: 'In che abbiamo sprezzato il tuo nome?' Malachia 1:7 Voi offrite sul mio altare cibi contaminati, e dite: 'In che t'abbiam contaminato?' L'avete fatto col dire: 'La mensa dell'Eterno e' spregevole'. Malachia 1:8 Quand'offrite una bestia cieca per immolarla, non e' male? quando ne offrite una zoppa o malata, non e' male? Prese'ntala dunque al tuo governatore! Te ne sapra' egli grado? Avra' egli de' riguardi per la tua persona? dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 1:9 Ora dunque, implorate pure il favore di Dio, perch'egli abbia pieta' di noi! Sono le vostre mani quelle che han fatto cio'; e avrebbe egli riguardo alla persona di alcuno di voi? dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 1:10 Oh ci fosse pur qualcuno di voi che chiudesse le porte! Voi non accendereste invano il fuoco sul mio altare! Io non prendo alcun piacere in voi, dice l'Eterno degli eserciti, e le offerte delle vostre mani io non le gradisco. Malachia 1:11 Poiche' dal sol levante fino al ponente grande e' il mio nome fra le nazioni, e in ogni luogo s'offrono al mio nome profumo e oblazioni pure; poiche' grande e' il mio nome fra le nazioni, dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 1:12 Ma voi lo profanate, col dire: 'La mensa dell'Eterno e' contaminata, e cio' che rende, come alimento, e' cosa di nessun conto'. Malachia 1:13 Voi dite pure: 'Ah, che fatica!' e la trattate con disprezzo, dice l'Eterno degli eserciti. E menate vittime rubate, zoppe o malate, e queste sono le offerte che fate! Potrei io gradirle dalle vostre mani? dice l'Eterno. Malachia 1:14 Maledetto il fraudolento che ha nel suo gregge un maschio, e vota e offre in sacrifizio all'Eterno una bestia difettosa! Poiche' io sono un re grande, dice l'Eterno degli eserciti, e il mio nome e' tremendo fra le nazioni. Malachia 2:1 E ora, questo comandamento e' per voi, o sacerdoti! Malachia 2:2 Se non date ascolto, se non prendete a cuore di dar gloria al mio nome, dice l'Eterno degli eserciti, io mandero' su voi la maledizione, e malediro' le vostre benedizioni; si, gia' le ho maledette perche' non prendete la cosa a cuore. Malachia 2:3 Ecco, io sgridero' le vostre semente perche' non producano, vi gettero' degli escrementi in faccia, gli escrementi delle vittime offerte nelle vostre feste, e voi sarete portati fuori con essi. Malachia 2:4 Allora saprete ch'io v'ho mandato questo comandamento affinche' il mio patto con Levi sussista, dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 2:5 Il mio patto con lui era un patto di vita e di pace, cose ch'io gli detti, perche' mi temesse; ed ei mi temette, e tremo' dinanzi al mio nome. Malachia 2:6 La legge di verita' era nella sua bocca, e non si trovava perversita' sulle sue labbra; camminava con me nella pace e nella rettitudine, e molti ne ritrasse dall'iniquita'. Malachia 2:7 Poiche' le labbra del sacerdote son le guardiane della scienza, e dalla sua bocca uno cerca la legge, perch'egli e' il messaggero dell'Eterno degli eserciti. Malachia 2:8 Ma voi vi siete sviati, avete fatto intoppar molti nella legge, avete violato il patto di Levi, dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 2:9 E io pure vi rendo spregevoli e abietti agli occhi di tutto il popolo, perche' non osservate le mie vie, e avete de' riguardi personali quando applicate la legge. Contro i divorzi illeciti e contro i matrimoni con donne straniere Malachia 2:10 Non abbiam noi tutti uno stesso padre? Non ci ha creati uno stesso Dio? Perche' dunque siamo perfidi l'uno verso l'altro profanando il patto dei nostri padri? Malachia 2:11 Giuda agisce perfidamente, e l'abominazione si commette in Israele e in Gerusalemme; perche' Giuda profana cio' ch'e' santo all'Eterno, cio' ch'Egli ama, e sposa figliuole di de'i stranieri. Malachia 2:12 A colui che fa questo, l'Eterno sterminera' dalle tende di Giacobbe chi veglia e chi risponde, e chi offre l'oblazione all'Eterno degli eserciti! Malachia 2:13 Ed ecco un'altra cosa che voi fate: coprite l'altare dell'Eterno di lacrime, di pianto e di gemiti, in guisa ch'egli non bada piu' alle offerte, e non le accetta con gradimento dalle vostre mani. Malachia 2:14 Eppure dite: 'Perche'?' Perche' l'Eterno e' testimonio fra te e la moglie della tua giovinezza, verso la quale ti conduci perfidamente, bench'ella sia la tua compagna, la moglie alla quale sei legato da un patto. Malachia 2:15 Ma, direte voi, non ve n'e' uno che fece cosi? E nondimeno, lo spirito rimase in lui. Ma perche' quell'uno lo fece? Perche' cercava la progenie promessagli da Dio. Badate dunque allo spirito vostro, e niuno agisca perfidamente verso la moglie della sua giovinezza. Malachia 2:16 Poiche' io odio il ripudio, dice l'Eterno, l'Iddio d'Israele; e chi ripudia copre di violenza la sua veste, dice l'Eterno degli eserciti. Badate dunque allo spirito vostro, e non agite perfidamente. La retribuzione divina Malachia 2:17 Voi stancate l'Eterno con le vostre parole, eppur dite: 'In che lo stanchiamo noi?' In questo, che dite: 'Chiunque fa il male e' gradito all'Eterno, il quale prende piacere in lui!' o quando dite: 'Dov'e' l'Iddio di giustizia?' Malachia 3:1 Ecco, io vi mando il mio messaggero; egli preparera' la via davanti a me. E subito il Signore, che voi cercate, l'Angelo del patto, che voi bramate, entrera' nel suo tempio. Ecco ei viene, dice l'Eterno degli eserciti; Malachia 3:2 e chi potra' sostenere il giorno della sua venuta? Chi potra' rimanere in pie' quand'egli apparira'? Poich'egli e' come un fuoco d'affinatore, come la potassa dei lavatori di panni. Malachia 3:3 Egli si sedera', affinando e purificando l'argento; e purifichera' i figliuoli di Levi, e li depurera' come si fa dell'oro e dell'argento; ed essi offriranno all'Eterno offerte con giustizia. Malachia 3:4 Allora l'offerta di Giuda e di Gerusalemme sara' gradevole all'Eterno, come ne' giorni antichi, come negli anni di prima. Malachia 3:5 E io m'accostero' a voi per il giudizio, e, senza indugio, io saro' testimonio contro gl'incantatori, contro gli adulteri, contro quelli che giurano il falso, contro quelli che frodano l'operaio del suo salario, che opprimono la vedova e l'orfano, che fanno torto allo straniero, e non temono me, dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 3:6 Poiche' io, l'Eterno, non muto; e percio' voi, o figliuoli di Giacobbe, non siete consumati. Malachia 3:7 Fin dai giorni de' vostri padri voi vi siete scostati dalle mie prescrizioni, e non le avete osservate. Tornate a me, ed io tornero' a voi, dice l'Eterno degli eserciti. Ma voi dite: 'In che dobbiam tornare?' Malachia 3:8 L'uomo dev'egli derubare Iddio? Eppure voi mi derubate. Ma voi dite: 'In che t'abbiam noi derubato?' Nelle decime e nelle offerte. Malachia 3:9 Voi siete colpiti di maledizione, perche' mi derubate, voi, tutta quanta la nazione! Malachia 3:10 Portate tutte le decime alla casa del tesoro, perche' vi sia del cibo nella mia casa, e mettetemi alla prova in questo, dice l'Eterno degli eserciti; e vedrete s'io non v'apro le cateratte del cielo e non riverso su voi tanta benedizione, che non vi sia piu' dove riporla. Malachia 3:11 E, per amor vostro, io minaccero' l'insetto divoratore; ed egli non distruggera' piu' i frutti del vostro suolo, e la vostra vigna non abortira' piu' nella campagna, dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 3:12 E tutte le nazioni vi diranno beati, perche' sarete un paese di delizie, dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 3:13 Voi usate parole dure contro di me, dice l'Eterno. Eppure voi dite: 'Che abbiam detto contro di te?' Malachia 3:14 Voi avete detto: 'e' vano servire Iddio; e che abbiam guadagnato a osservare le sue prescrizioni, e ad andare vestiti a lutto a motivo dell'Eterno degli eserciti? Malachia 3:15 Ora dunque noi proclamiam beati i superbi; si, quelli che operano malvagiamente prosperano; si, tentano Dio, e scampano!'. Malachia 3:16 Allora quelli che temono l'Eterno si son parlati l'uno all'altro e l'Eterno e' stato attento ed ha ascoltato; e un libro e' stato scritto davanti a lui, per conservare il ricordo di quelli che temono l'Eterno e rispettano il suo nome. Malachia 3:17 Essi saranno, nel giorno ch'io preparo, saranno la mia proprieta' particolare, dice l'Eterno degli eserciti; e io li risparmiero', come uno risparmia il figlio che lo serve. Malachia 3:18 E voi vedrete di nuovo la differenza che v'e' fra il giusto e l'empio, fra colui che serve Dio e colui che non lo serve. Malachia 4:1 Poiche', ecco, il giorno viene, ardente come una fornace; e tutti i superbi e chiunque opera empiamente saranno come stoppia; e il giorno che viene li divampera', dice l'Eterno degli eserciti, e non lascera' loro ne' radice ne' ramo. Malachia 4:2 Ma per voi che temete il mio nome si levera' il sole della giustizia, e la guarigione sara' nelle sue ali; e voi uscirete e salterete, come vitelli di stalla. Malachia 4:3 E calpesterete gli empi, perche' saran come cenere sotto la pianta de' vostri piedi, nel giorno ch'io preparo, dice l'Eterno degli eserciti. Malachia 4:4 Ricordatevi della legge di Mose', mio servo, al quale io diedi in Horeb, per tutto Israele, leggi e prescrizioni. Malachia 4:5 Ecco, io vi mando Elia, il profeta, prima che venga il giorno dell'Eterno, giorno grande e spaventevole. Malachia 4:6 Egli ricondurra' il cuore dei padri verso i figliuoli, e il cuore dei figliuoli verso i padri, ond'io, venendo, non abbia a colpire il paese di sterminio.Matteo 1:1-28:20 Genealogia di Gesu' Cristo (Luca 3:23-28) Matteo 1:1 Genealogia di Gesu' Cristo figliuolo di Davide, figliuolo d'Abramo. Matteo 1:2 Abramo genero' Isacco; Isacco genero' Giacobbe; Giacobbe genero' Giuda e i suoi fratelli; Matteo 1:3 Giuda genero' Fares e Zara da Tamar; Fares genero' Esrom; Esrom genero' Aram; Matteo 1:4 Aram genero' Aminadab; Aminadab genero' Naasson; Naasson genero' Salmon; Matteo 1:5 Salmon genero' Booz da Rahab; Booz genero' Obed da Ruth; Obed genero' Iesse, Matteo 1:6 e Iesse genero' Davide, il re. E Davide genero' Salomone da quella ch'era stata moglie d'Uria; Matteo 1:7 Salomone genero' Roboamo; Roboamo genero' Abia; Abia genero' Asa; Matteo 1:8 Asa genero' Giosafat; Giosafat genero' Ioram; Ioram genero' Uzzia; Matteo 1:9 Uzzia genero' Ioatam; Ioatam genero' Achaz; Achaz genero' Ezechia; Matteo 1:10 Ezechia genero' Manasse; Manasse genero' Amon; Amon genero' Giosia; Matteo 1:11 Giosia genero' Ieconia e i suoi fratelli al tempo della deportazione in Babilonia. Matteo 1:12 E dopo la deportazione in Babilonia, Ieconia genero' Salatiel; Salatiel genero' Zorobabel; Matteo 1:13 Zorobabel genero' Abiud; Abiud genero' Eliachim; Eliachim genero' Azor; Matteo 1:14 Azor genero' Sadoc; Sadoc genero' Achim; Achim genero' Eliud; Matteo 1:15 Eliud genero' Eleazaro; Eleazaro genero' Mattan; Mattan genero' Giacobbe; Matteo 1:16 Giacobbe genero' Giuseppe, il marito di Maria, dalla quale nacque Gesu', che e' chiamato Cristo. Matteo 1:17 Cosi da Abramo fino a Davide sono in tutto quattordici generazioni; e da Davide fino alla deportazione in Babilonia, quattordici generazioni; e dalla deportazione in Babilonia fino a Cristo, quattordici generazioni. Nascita di Gesu' Cristo Matteo 1:18 Or la nascita di Gesu' Cristo avvenne in questo modo. Maria, sua madre, era stata promessa sposa a Giuseppe; e prima che fossero venuti a stare insieme, si trovo' incinta per virtu' dello Spirito Santo. Matteo 1:19 E Giuseppe, suo marito, essendo uomo giusto e non volendo esporla ad infamia, si propose di lasciarla occultamente. Matteo 1:20 Ma mentre avea queste cose nell'animo, ecco che un angelo del Signore gli apparve in sogno, dicendo: Giuseppe, figliuol di Davide, non temere di prender teco Maria tua moglie; perche' cio' che in lei e' generato, e' dallo Spirito Santo. Matteo 1:21 Ed ella partorira' un figliuolo, e tu gli porrai nome Gesu', perche' e' lui che salvera' il suo popolo dai loro peccati. Matteo 1:22 Or tutto cio' avvenne, affinche' si adempiesse quello che era stato detto dal Signore per mezzo del profeta: Matteo 1:23 Ecco, la vergine sara' incinta e partorira' un figliuolo, al quale sara' posto nome Emmanuele, che, interpretato, vuol dire: «Iddio con noi». Matteo 1:24 E Giuseppe, destatosi dal sonno, fece come l'angelo del Signore gli avea comandato, e prese con se' sua moglie; Matteo 1:25 e non la conobbe finch'ella non ebbe partorito un figlio; e gli pose nome Gesu'. I magi d'Oriente Matteo 2:1 Or essendo Gesu' nato in Betleem di Giudea, ai di del re Erode, ecco dei magi d'Oriente arrivarono in Gerusalemme, dicendo: Matteo 2:2 Dov'e' il re de' Giudei che e' nato? Poiche' noi abbiam veduto la sua stella in Oriente e siam venuti per adorarlo. Matteo 2:3 Udito questo, il re Erode fu turbato, e tutta Gerusalemme con lui. Matteo 2:4 E radunati tutti i capi sacerdoti e gli scribi del popolo, s'informo' da loro dove il Cristo dovea nascere. Matteo 2:5 Ed essi gli dissero: In Betleem di Giudea; poiche' cosi e' scritto per mezzo del profeta: Matteo 2:6 E tu, Betleem, terra di Giuda, non sei punto la minima fra le citta' principali di Giuda; perche' da te uscira' un Principe, che pascera' il mio popolo Israele. Matteo 2:7 Allora Erode, chiamati di nascosto i magi, s'informo' esattamente da loro del tempo in cui la stella era apparita; Matteo 2:8 e mandandoli a Betleem, disse loro: Andate e domandate diligentemente del fanciullino; e quando lo avrete trovato, fatemelo sapere, affinche' io pure venga ad adorarlo. Matteo 2:9 Essi dunque, udito il re, partirono; ed ecco la stella che aveano veduta in Oriente, andava dinanzi a loro, finche', giunta al luogo dov'era il fanciullino, vi si fermo' sopra. Matteo 2:10 Ed essi, veduta la stella, si rallegrarono di grandissima allegrezza. Matteo 2:11 Ed entrati nella casa, videro il fanciullino con Maria sua madre; e prostratisi, lo adorarono; ed aperti i loro tesori, gli offrirono dei doni: oro, incenso e mirra. Matteo 2:12 Poi, essendo stati divinamente avvertiti in sogno di non ripassare da Erode, per altra via tornarono al loro paese. La fuga in Egitto. La strage degl'innocenti Matteo 2:13 Partiti che furono, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe e gli disse: Le'vati, prendi il fanciullino e sua madre, e fuggi in Egitto, e sta' quivi finch'io non tel dica; perche' Erode cerchera' il fanciullino per farlo morire. Matteo 2:14 Egli dunque, levatosi, prese di notte il fanciullino e sua madre, e si ritiro' in Egitto; Matteo 2:15 ed ivi stette fino alla morte di Erode, affinche' si adempiesse quello che fu detto dal Signore per mezzo del profeta: Fuor d'Egitto chiamai il mio figliuolo. Matteo 2:16 Allora Erode, vedutosi beffato dai magi, si adiro' gravemente, e mando' ad uccidere tutti i maschi ch'erano in Betleem e in tutto il suo territorio dall'eta' di due anni in giu', secondo il tempo del quale s'era esattamente informato dai magi. Matteo 2:17 Allora si adempie' quello che fu detto per bocca del profeta Geremia: Matteo 2:18 Un grido e' stato udito in Rama; un pianto ed un lamento grande: Rachele piange i suoi figliuoli e ricusa d'esser consolata, perche' non sono piu'. Il ritorno dell'Egitto Matteo 2:19 Ma dopo che Erode fu morto, ecco un angelo del Signore apparve in sogno a Giuseppe in Egitto, e gli disse: Matteo 2:20 Le'vati, prendi il fanciullino e sua madre, e vattene nel paese d'Israele; perche' son morti coloro che cercavano la vita del fanciullino. Matteo 2:21 Ed egli, levatosi, prese il fanciullino e sua madre ed entro' nel paese d'Israele. Matteo 2:22 Ma udito che in Giudea regnava Archelao invece d'Erode, suo padre, temette d'andar cola'; ed essendo stato divinamente avvertito in sogno, si ritiro' nelle parti della Galilea; Matteo 2:23 e venne ad abitare in una citta' detta Nazaret, affinche' si adempiesse quello ch'era stato detto dai profeti, ch'egli sarebbe chiamato Nazareno. La predicazione di Giovanni Battista (Marco 1:1-8; Luca 3:1-18; Giovanni 1:6-8; 19:36; 3:23-30) Matteo 3:1 Or in que' giorni comparve Giovanni il Battista, predicando nel deserto della Giudea e dicendo: Matteo 3:2 Ravvedetevi, poiche' il regno de' cieli e' vicino. Matteo 3:3 Di lui parlo' infatti il profeta Isaia quando disse: V'e' una voce d'uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri. Matteo 3:4 Or esso Giovanni aveva il vestimento di pelo di cammello ed una cintura di cuoio intorno a' fianchi; ed il suo cibo erano locuste e miele selvatico. Matteo 3:5 Allora Gerusalemme e tutta la Giudea e tutto il paese d'intorno al Giordano presero ad accorrere a lui; Matteo 3:6 ed erano battezzati da lui nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Matteo 3:7 Ma vedendo egli molti dei Farisei e dei Sadducei venire al suo battesimo, disse loro: Razza di vipere, chi v'ha insegnato a fuggir dall'ira a venire? Matteo 3:8 Fate dunque de' frutti degni del ravvedimento. Matteo 3:9 E non pensate di dir dentro di voi: Abbiamo per padre Abramo; perche' io vi dico che Iddio puo' da queste pietre far sorgere de' figliuoli ad Abramo. Matteo 3:10 E gia' la scure e' posta alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, sta per esser tagliato e gittato nel fuoco. Matteo 3:11 Ben vi battezzo io con acqua, in vista del ravvedimento; ma colui che viene dietro a me e' piu' forte di me, ed io non son degno di portargli i calzari; egli vi battezzera' con lo Spirito Santo e con fuoco. Matteo 3:12 Egli ha il suo ventilabro in mano, e nettera' interamente l'aia sua, e raccogliera' il suo grano nel granaio, ma ardera' la pula con fuoco inestinguibile. Il battesimo di Gesu' (Marco 1:9-11; Luca 3:21,22; Giovanni 1:32-34) Matteo 3:13 Allora Gesu' dalla Galilea si reco' al Giordano da Giovanni per esser da lui battezzato. Matteo 3:14 Ma questi vi si opponeva dicendo: Son io che ho bisogno d'esser battezzato da te, e tu vieni a me? Matteo 3:15 Ma Gesu' gli rispose: Lascia fare per ora; poiche' conviene che noi adempiamo cosi ogni giustizia. Allora Giovanni lo lascio' fare. Matteo 3:16 E Gesu', tosto che fu battezzato, sali fuor dell'acqua; ed ecco i cieli s'apersero, ed egli vide lo Spirito di Dio scendere come una colomba e venir sopra lui. Matteo 3:17 Ed ecco una voce dai cieli che disse: Questo e' il mio diletto Figliuolo, nel quale mi sono compiaciuto. La tentazione di Gesu' (Marco 1:12,13; Luca 4:1-13) Matteo 4:1 Allora Gesu' fu condotto dallo Spirito su nel deserto, per esser tentato dal diavolo. Matteo 4:2 E dopo che ebbe digiunato quaranta giorni e quaranta notti, alla fine ebbe fame. Matteo 4:3 E il tentatore, accostatosi, gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, di' che queste pietre divengan pani. Matteo 4:4 Ma egli rispondendo disse: Sta scritto: Non di pane soltanto vivra' l'uomo, ma d'ogni parola che procede dalla bocca di Dio. Matteo 4:5 Allora il diavolo lo meno' seco nella santa citta' e lo pose sul pinnacolo del tempio, Matteo 4:6 e gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, gettati giu'; poiche' sta scritto: Egli dara' ordine ai suoi angeli intorno a te, ed essi ti porteranno sulle loro mani, che talora tu non urti col piede contro una pietra. Matteo 4:7 Gesu' gli disse: Egli e' altresi scritto: Non tentare il Signore Iddio tuo. Matteo 4:8 Di nuovo il diavolo lo meno' seco sopra un monte altissimo, e gli mostro' tutti i regni del mondo e la lor gloria, e gli disse: Matteo 4:9 Tutte queste cose io te le daro', se, prostrandoti, tu mi adori. Matteo 4:10 Allora Gesu' gli disse: Va', Satana, poiche' sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, ed a lui solo rendi il culto. Matteo 4:11 Allora il diavolo lo lascio'; ed ecco degli angeli vennero a lui e lo servivano. Ministero di Gesu' in Galilea. I primi discepoli (Marco 1:14 e seg.; Luca 4:14 e seg.; 5:1-11) Matteo 4:12 Or Gesu', avendo udito che Giovanni era stato messo in prigione, si ritiro' in Galilea. Matteo 4:13 E, lasciata Nazaret, venne ad abitare in Capernaum, citta' sul mare, ai confini di Zabulon e di Neftali, Matteo 4:14 affinche' si adempiesse quello ch'era stato detto dal profeta Isaia: Matteo 4:15 Il paese di Zabulon e il paese di Neftali, sulla via del mare, al di la' del Giordano, la Galilea dei Gentili, Matteo 4:16 il popolo che giaceva nelle tenebre, ha veduto una gran luce; su quelli che giacevano nella contrada e nell'ombra della morte, una luce s'e' levata. Matteo 4:17 Da quel tempo Gesu' comincio' a predicare e a dire: Ravvedetevi, perche' il regno de' cieli e' vicino. Matteo 4:18 Or passeggiando lungo il mare della Galilea, egli vide due fratelli, Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello, i quali gettavano la rete in mare; poiche' erano pescatori. Matteo 4:19 E disse loro: Venite dietro a me, e vi faro' pescatori d'uomini. Matteo 4:20 Ed essi, lasciate prontamente le reti, lo seguirono. Matteo 4:21 E passato piu' oltre, vide due altri fratelli, Giacomo di Zebedeo e Giovanni, suo fratello, i quali nella barca, con Zebedeo loro padre, rassettavano le reti: e li chiamo'. Matteo 4:22 Ed essi, lasciata subito la barca e il padre loro, lo seguirono. Matteo 4:23 E Gesu' andava attorno per tutta la Galilea, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando l'evangelo del Regno, sanando ogni malattia ed ogni infermita' fra il popolo. Matteo 4:24 E la sua fama si sparse per tutta la Siria; e gli recarono tutti i malati colpiti da varie infermita' e da varī dolori, indemoniati, lunatici, paralitici; ed ei li guari. Matteo 4:25 E grandi folle lo seguirono dalla Galilea e dalla Decapoli e da Gerusalemme e dalla Giudea e d'oltre il Giordano. IL SERMONE SUL MONTE (Luca 6:17-49) Le beatitudini Matteo 5:1 E Gesu', vedendo le folle, sali sul monte; e postosi a sedere, i suoi discepoli si accostarono a lui. Matteo 5:2 Ed egli, aperta la bocca, li ammaestrava dicendo: Matteo 5:3 Beati i poveri in ispirito, perche' di loro e' il regno de' cieli. Matteo 5:4 Beati quelli che fanno cordoglio, perche' essi saranno consolati. Matteo 5:5 Beati i mansueti, perche' essi erederanno la terra. Matteo 5:6 Beati quelli che sono affamati ed assetati della giustizia, perche' essi saranno saziati. Matteo 5:7 Beati i misericordiosi, perche' a loro misericordia sara' fatta. Matteo 5:8 Beati i puri di cuore, perche' essi vedranno Iddio. Matteo 5:9 Beati quelli che s'adoperano alla pace, perche' essi saran chiamati figliuoli di Dio. Matteo 5:10 Beati i perseguitati per cagion di giustizia, perche' di loro e' il regno dei cieli. Matteo 5:11 Beati voi, quando v'oltraggeranno e vi perseguiteranno e, mentendo, diranno contro di voi ogni sorta di male per cagion mia. Matteo 5:12 Rallegratevi e giubilate, perche' il vostro premio e' grande ne' cieli; poiche' cosi hanno perseguitato i profeti che sono stati prima di voi. I discepoli, sale della terra e luce del mondo Matteo 5:13 Voi siete il sale della terra; ora, se il sale diviene insipido, con che lo si salera'? Non e' piu' buono a nulla se non ad esser gettato via e calpestato dagli uomini. Matteo 5:14 Voi siete la luce del mondo; una citta' posta sopra un monte non puo' rimaner nascosta; Matteo 5:15 e non si accende una lampada per metterla sotto il moggio; anzi la si mette sul candeliere ed ella fa lume a tutti quelli che sono in casa. Matteo 5:16 Cosi risplenda la vostra luce nel cospetto degli uomini, affinche' veggano le vostre buone opere e glorifichino il Padre vostro che e' ne' cieli. Cristo e la legge antica Matteo 5:17 Non pensate ch'io sia venuto per abolire la legge od i profeti; io son venuto non per abolire ma per compire: Matteo 5:18 poiche' io vi dico in verita' che finche' non siano passati il cielo e la terra, neppure un iota o un apice della legge passera', che tutto non sia adempiuto. Matteo 5:19 Chi dunque avra' violato uno di questi minimi comandamenti ed avra' cosi insegnato agli uomini, sara' chiamato minimo nel regno de' cieli; ma chi li avra' messi in pratica ed insegnati, esso sara' chiamato grande nel regno dei cieli. Matteo 5:20 Poiche' io vi dico che se la vostra giustizia non supera quella degli scribi e de' Farisei, voi non entrerete punto nel regno dei cieli. Matteo 5:21 Voi avete udito che fu detto agli antichi: Non uccidere, e Chiunque avra' ucciso sara' sottoposto al tribunale; Matteo 5:22 ma io vi dico: Chiunque s'adira contro al suo fratello, sara' sottoposto al tribunale; e chi avra' detto al suo fratello 'raca', sara' sottoposto al Sinedrio; e chi gli avra' detto 'pazzo', sara' condannato alla geenna del fuoco. Matteo 5:23 Se dunque tu stai per offrire la tua offerta sull'altare, e quivi ti ricordi che il tuo fratello ha qualcosa contro di te, Matteo 5:24 lascia quivi la tua offerta dinanzi all'altare, e va' prima a riconciliarti col tuo fratello; e poi vieni ad offrir la tua offerta. Matteo 5:25 Fa' presto amichevole accordo col tuo avversario mentre sei ancora per via con lui; che talora il tuo avversario non ti dia in man del giudice, e il giudice in man delle guardie, e tu sii cacciato in prigione. Matteo 5:26 Io ti dico in verita' che di la' non uscirai, finche' tu non abbia pagato l'ultimo quattrino. Matteo 5:27 Voi avete udito che fu detto: Non commettere adulterio. Matteo 5:28 Ma io vi dico che chiunque guarda una donna per appetirla, ha gia' commesso adulterio con lei nel suo cuore. Matteo 5:29 Ora, se l'occhio tuo destro ti fa cadere in peccato, cavalo e gettalo via da te; poiche' val meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, e non sia gettato l'intero tuo corpo nella geenna. Matteo 5:30 E se la tua man destra ti fa cadere in peccato, mozzala e gettala via da te; poiche' val meglio per te che uno dei tuoi membri perisca, e non vada l'intero tuo corpo nella geenna. Matteo 5:31 Fu detto: Chiunque ripudia sua moglie, le dia l'atto del divorzio. Matteo 5:32 Ma io vi dico: Chiunque manda via la moglie, salvo che per cagion di fornicazione, la fa essere adultera; e chiunque sposa colei ch'e' mandata via, commette adulterio. Matteo 5:33 Avete udito pure che fu detto agli antichi: Non ispergiurare, ma attieni al Signore i tuoi giuramenti. Matteo 5:34 Ma io vi dico: Del tutto non giurate, ne' per il cielo, perche' e' il trono di Dio; Matteo 5:35 ne' per la terra, perche' e' lo sgabello dei suoi piedi; ne' per Gerusalemme, perche' e' la citta' del gran Re. Matteo 5:36 Non giurar neppure per il tuo capo, poiche' tu non puoi fare un solo capello bianco o nero. Matteo 5:37 Ma sia il vostro parlare: Si, si; no, no; poiche' il di piu' vien dal maligno. Matteo 5:38 Voi avete udito che fu detto: Occhio per occhio e dente per dente. Matteo 5:39 Ma io vi dico: Non contrastate al malvagio; anzi, se uno ti percuote sulla guancia destra, porgigli anche l'altra; Matteo 5:40 ed a chi vuol litigar teco e toglierti la tunica, lasciagli anche il mantello. Matteo 5:41 E se uno ti vuol costringere a far seco un miglio, fanne con lui due. Matteo 5:42 Da' a chi ti chiede, e a chi desidera da te un imprestito, non voltar le spalle. Matteo 5:43 Voi avete udito che fu detto: Ama il tuo prossimo e odia il tuo nemico. Matteo 5:44 Ma io vi dico: Amate i vostri nemici e pregate per quelli che vi perseguitano, Matteo 5:45 affinche' siate figliuoli del Padre vostro che e' nei cieli; poiche' Egli fa levare il suo sole sopra i malvagi e sopra i buoni, e fa piovere sui giusti e sugli ingiusti. Matteo 5:46 Se infatti amate quelli che vi amano, che premio ne avete? Non fanno anche i pubblicani lo stesso? Matteo 5:47 E se fate accoglienze soltanto ai vostri fratelli, che fate di singolare? Non fanno anche i pagani altrettanto? Matteo 5:48 Voi dunque siate perfetti, com'e' perfetto il Padre vostro celeste. Della elemosina, dell'orazione, del digiuno Matteo 6:1 Guardatevi dal praticare la vostra giustizia nel cospetto degli uomini per esser osservati da loro; altrimenti non ne avrete premio presso il Padre vostro che e' nei cieli. Matteo 6:2 Quando dunque fai limosina, non far sonar la tromba dinanzi a te, come fanno gl'ipocriti nelle sinagoghe e nelle strade, per essere onorati dagli uomini. Io vi dico in verita' che cotesto e' il premio che ne hanno. Matteo 6:3 Ma quando tu fai limosina, non sappia la tua sinistra quel che fa la destra, Matteo 6:4 affinche' la tua limosina si faccia in segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, te ne dara' la ricompensa. Matteo 6:5 E quando pregate, non siate come gl'ipocriti; poiche' essi amano di fare orazione stando in pie' nelle sinagoghe e ai canti delle piazze per esser veduti dagli uomini. Io vi dico in verita' che cotesto e' il premio che ne hanno. Matteo 6:6 Ma tu, quando preghi, entra nella tua cameretta, e serratone l'uscio fa' orazione al Padre tuo che e' nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto, te ne dara' la ricompensa. Matteo 6:7 E nel pregare non usate soverchie dicerie come fanno i pagani, i quali pensano d'essere esauditi per la moltitudine delle loro parole. Matteo 6:8 Non li rassomigliate dunque, poiche' il Padre vostro sa le cose di cui avete bisogno, prima che gliele chiediate. Matteo 6:9 Voi dunque pregate cosi: Padre nostro che sei nei cieli, sia santificato il tuo nome; Matteo 6:10 venga il tuo regno; sia fatta la tua volonta' anche in terra com'e' fatta nel cielo. Matteo 6:11 Dacci oggi il nostro pane cotidiano; Matteo 6:12 e rimettici i nostri debiti come anche noi li abbiamo rimessi ai nostri debitori; Matteo 6:13 e non ci esporre alla tentazione, ma liberaci dal maligno. Matteo 6:14 Poiche' se voi perdonate agli uomini i loro falli, il Padre vostro celeste perdonera' anche a voi; Matteo 6:15 ma se voi non perdonate agli uomini, neppure il Padre vostro perdonera' i vostri falli. Matteo 6:16 E quando digiunate, non siate mesti d'aspetto come gl'ipocriti; poiche' essi si sfigurano la faccia per far vedere agli uomini che digiunano. Io vi dico in verita' che cotesto e' il premio che ne hanno. Matteo 6:17 Ma tu, quando digiuni, ungiti il capo e lavati la faccia, Matteo 6:18 affinche' non apparisca agli uomini che tu digiuni, ma al Padre tuo che e' nel segreto; e il Padre tuo, che vede nel segreto, te ne dara' la ricompensa. I veri tesori. L'occhio puro. I due signori. Le sollecitudini ansiose Matteo 6:19 Non vi fate tesori sulla terra, ove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri sconficcano e rubano; Matteo 6:20 ma fatevi tesori in cielo, ove ne' tignola ne' ruggine consumano, e dove i ladri non sconficcano ne' rubano. Matteo 6:21 Perche' dov'e' il tuo tesoro, quivi sara' anche il tuo cuore. Matteo 6:22 La lampada del corpo e' l'occhio. Se dunque l'occhio tuo e' sano, tutto il tuo corpo sara' illuminato; Matteo 6:23 ma se l'occhio tuo e' viziato, tutto il tuo corpo sara' nelle tenebre. Se dunque la luce che e' in te e' tenebre, esse tenebre quanto grandi saranno! Matteo 6:24 Niuno puo' servire a due padroni; perche' o odiera' l'uno ed amera' l'altro, o si atterra' all'uno e sprezzera' l'altro. Voi non potete servire a Dio ed a Mammona. Matteo 6:25 Percio' vi dico: Non siate con ansieta' solleciti per la vita vostra di quel che mangerete o di quel che berrete; ne' per il vostro corpo, di che vi vestirete. Non e' la vita piu' del nutrimento, e il corpo piu' del vestito? Matteo 6:26 Guardate gli uccelli del cielo: non seminano, non mietono, non raccolgono in granai, e il Padre vostro celeste li nutrisce. Non siete voi assai piu' di loro? Matteo 6:27 E chi di voi puo' con la sua sollecitudine aggiungere alla sua statura pure un cubito? Matteo 6:28 E intorno al vestire, perche' siete con ansieta' solleciti? Considerate come crescono i gigli della campagna; essi non faticano e non filano; Matteo 6:29 eppure io vi dico che nemmeno Salomone, con tutta la sua gloria, fu vestito come uno di loro. Matteo 6:30 Or se Iddio riveste in questa maniera l'erba de' campi che oggi e' e domani e' gettata nel forno, non vestira' Egli molto piu' voi, o gente di poca fede? Matteo 6:31 Non siate dunque con ansieta' solleciti, dicendo: Che mangeremo? che berremo? o di che ci vestiremo? Matteo 6:32 Poiche' sono i pagani che ricercano tutte queste cose; e il Padre vostro celeste sa che avete bisogno di tutte queste cose. Matteo 6:33 Ma cercate prima il regno e la giustizia di Dio, e tutte queste cose vi saranno sopraggiunte. Matteo 6:34 Non siate dunque con ansieta' solleciti del domani; perche' il domani sara' sollecito di se stesso. Basta a ciascun giorno il suo affanno. Del giudicare altrui. Della preghiera Matteo 7:1 Non giudicate acciocche' non siate giudicati; Matteo 7:2 perche' col giudicio col quale giudicate, sarete giudicati; e con la misura onde misurate, sara' misurato a voi. Matteo 7:3 E perche' guardi tu il bruscolo che e' nell'occhio del tuo fratello, mentre non iscorgi la trave che e' nell'occhio tuo? Matteo 7:4 Ovvero, come potrai tu dire al tuo fratello: Lascia ch'io ti tragga dall'occhio il bruscolo, mentre ecco la trave e' nell'occhio tuo? Matteo 7:5 Ipocrita, trai prima dall'occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per trarre il bruscolo dall'occhio del tuo fratello. Matteo 7:6 Non date cio' ch'e' santo ai cani e non gettate le vostre perle dinanzi ai porci, che talora non le pestino co' piedi e rivolti contro a voi non vi sbranino. Matteo 7:7 Chiedete e vi sara' dato; cercate e troverete; picchiate e vi sara' aperto; Matteo 7:8 perche' chiunque chiede riceve; chi cerca trova, e sara' aperto a chi picchia. Matteo 7:9 E qual e' l'uomo fra voi, il quale, se il figliuolo gli chiede un pane gli dia una pietra? Matteo 7:10 Oppure se gli chiede un pesce gli dia un serpente? Matteo 7:11 Se dunque voi che siete malvagi, sapete dar buoni doni ai vostri figliuoli, quanto piu' il Padre vostro che e' ne' cieli dara' Egli cose buone a coloro che gliele domandano! Matteo 7:12 Tutte le cose dunque che voi volete che gli uomini vi facciano, fatele anche voi a loro; perche' questa e' la legge ed i profeti. Matteo 7:13 Entrate per la porta stretta, poiche' larga e' la porta e spaziosa la via che mena alla perdizione, e molti son quelli che entran per essa. Matteo 7:14 Stretta invece e' la porta ed angusta la via che mena alla vita, e pochi son quelli che la trovano. I falsi profeti. Udire, e mettere in pratica Matteo 7:15 Guardatevi dai falsi profeti i quali vengono a voi in vesti da pecore, ma dentro son lupi rapaci. Matteo 7:16 Voi li riconoscerete dai loro frutti. Si colgon forse delle uve dalle spine, o dei fichi dai triboli? Matteo 7:17 Cosi, ogni albero buono fa frutti buoni; ma l'albero cattivo fa frutti cattivi. Matteo 7:18 Un albero buono non puo' far frutti cattivi, ne' un albero cattivo far frutti buoni. Matteo 7:19 Ogni albero che non fa buon frutto, e' tagliato e gettato nel fuoco. Matteo 7:20 Voi li riconoscerete dunque dai loro frutti. Matteo 7:21 Non chiunque mi dice: Signore, Signore, entrera' nel regno dei cieli, ma chi fa la volonta' del Padre mio che e' ne' cieli. Matteo 7:22 Molti mi diranno in quel giorno: Signore, Signore, non abbiam noi profetizzato in nome tuo, e in nome tuo cacciato demonī, e fatte in nome tuo molte opere potenti? Matteo 7:23 E allora dichiarero' loro: Io non vi conobbi mai; dipartitevi da me, voi tutti operatori d'iniquita'. Matteo 7:24 Percio' chiunque ode queste mie parole e le mette in pratica sara' paragonato ad un uomo avveduto che ha edificata la sua casa sopra la roccia. Matteo 7:25 E la pioggia e' caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato e hanno investito quella casa; ma ella non e' caduta, perche' era fondata sulla roccia. Matteo 7:26 E chiunque ode queste mie parole e non le mette in pratica sara' paragonato ad un uomo stolto che ha edificata la sua casa sulla rena. Matteo 7:27 E la pioggia e' caduta, e son venuti i torrenti, e i venti hanno soffiato ed hanno fatto impeto contro quella casa; ed ella e' caduta, e la sua ruina e' stata grande. Matteo 7:28 Ed avvenne che quando Gesu' ebbe finiti questi discorsi, le turbe stupivano del suo insegnamento, perch'egli le ammaestrava come avendo autorita', e non come i loro scribi. Guarigione d'un lebbroso (Marco 1:40-45; Luca 5:12-14) Matteo 8:1 Or quando egli fu sceso dal monte, molte turbe lo seguirono. Matteo 8:2 Ed ecco un lebbroso, accostatosi, gli si prostro' dinanzi dicendo: Signore, se vuoi, tu puoi mondarmi. Matteo 8:3 E Gesu', stesa la mano, lo tocco' dicendo: Lo voglio, sii mondato. E in quell'istante egli fu mondato dalla sua lebbra. Matteo 8:4 E Gesu' gli disse: Guarda di non dirlo a nessuno: ma va', mostrati al sacerdote e fa' l'offerta che Mose' ha prescritto; e cio' serva loro di testimonianza. Il centurione di Capernaum (Luca 7:1-10) Matteo 8:5 Or quand'egli fu entrato in Capernaum, un centurione venne a lui pregandolo e dicendo: Matteo 8:6 Signore, il mio servitore giace in casa paralitico, gravemente tormentato. Matteo 8:7 Gesu' gli disse: Io verro' e lo guariro'. Ma il centurione, rispondendo disse: Matteo 8:8 Signore, io non son degno che tu entri sotto al mio tetto; ma di' soltanto una parola e il mio servitore sara' guarito. Matteo 8:9 Poiche' anch'io son uomo sottoposto ad altri ed ho sotto di me dei soldati; e dico a uno: Va', ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servo: Fa' questo, ed egli lo fa. Matteo 8:10 E Gesu', udito questo, ne resto' maravigliato, e disse a quelli che lo seguivano: Io vi dico in verita' che in nessuno, in Israele, ho trovato cotanta fede. Matteo 8:11 Or io vi dico che molti verranno di Levante e di Ponente e sederanno a tavola con Abramo e Isacco e Giacobbe, nel regno dei cieli; Matteo 8:12 ma i figliuoli del regno saranno gettati nelle tenebre di fuori. Quivi sara' il pianto e lo stridor dei denti. Matteo 8:13 E Gesu' disse al centurione: Va'; e come hai creduto, siati fatto. E il servitore fu guarito in quell'ora stessa. La suocera di Pietro, ed altre guarigioni (Marco 1:29-34; Luca 4:38-41) Matteo 8:14 Poi Gesu', entrato nella casa di Pietro, vide la suocera di lui che giaceva in letto con la febbre; ed egli le tocco' la mano e la febbre la lascio'. Matteo 8:15 Ella si alzo' e si mise a servirlo. Matteo 8:16 Poi, venuta la sera, gli presentarono molti indemoniati; ed egli, con la parola, scaccio' gli spiriti e guari tutti i malati, Matteo 8:17 affinche' si adempisse quel che fu detto per bocca del profeta Isaia: Egli stesso ha preso le nostre infermita', ed ha portato le nostre malattie. Del seguitar Gesu' (Luca 9:57-62) Matteo 8:18 Or Gesu', vedendo una gran folla intorno a se', comando' che si passasse all'altra riva. Matteo 8:19 Allora uno scriba, accostatosi, gli disse: Maestro, io ti seguiro' dovunque tu vada. Matteo 8:20 E Gesu' gli disse: Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figliuol dell'uomo non ha dove posare il capo. Matteo 8:21 E un altro dei discepoli gli disse: Signore, permettimi d'andare prima a seppellir mio padre. Matteo 8:22 Ma Gesu' gli disse: Se'guitami, e lascia i morti seppellire i loro morti. Gesu' seda la tempesta (Marco 4:35-41; Luca 8:22-25) Matteo 8:23 Ed essendo egli entrato nella barca, i suoi discepoli lo seguirono. Matteo 8:24 Ed ecco farsi in mare una cosi gran burrasca, che la barca era coperta dalle onde; ma Gesu' dormiva. Matteo 8:25 E i suoi discepoli, accostatisi, lo svegliarono dicendo: Signore, salvaci, siam perduti. Matteo 8:26 Ed egli disse loro: Perche' avete paura, o gente di poca fede? Allora, levatosi, sgrido' i venti ed il mare, e si fece gran bonaccia. Matteo 8:27 E quegli uomini ne restaron maravigliati e dicevano: Che uomo e' mai questo che anche i venti e il mare gli obbediscono? Gli indemoniati di Gadara (Gli indemoniati di Gadara) Matteo 8:28 E quando fu giunto all'altra riva, nel paese de' Gadareni, gli si fecero incontro due indemoniati, usciti dai sepolcri, cosi furiosi, che niuno potea passar per quella via. Matteo 8:29 Ed ecco si misero a gridare: Che v'e' fra noi e te, Figliuol di Dio? Sei tu venuto qua prima del tempo per tormentarci? Matteo 8:30 Or lungi da loro v'era un gran branco di porci che pasceva. Matteo 8:31 E i demonī lo pregavano dicendo: Se tu ci scacci, mandaci in quel branco di porci. Matteo 8:32 Ed egli disse loro: Andate. Ed essi, usciti, se ne andarono nei porci; ed ecco tutto il branco si getto' a precipizio giu' nel mare, e perirono nelle acque. Matteo 8:33 E quelli che li pasturavano fuggirono; e andati nella citta' raccontarono ogni cosa e il fatto degl'indemoniati. Matteo 8:34 Ed ecco tutta la citta' usci incontro a Gesu'; e, come lo videro, lo pregarono che si partisse dai loro confini. Il paralitico di Capernaum (Marco 2:1-12; Luca 5:17-26) Matteo 9:1 E Gesu', entrato in una barca, passo' all'altra riva e venne nella sua citta'. Matteo 9:2 Ed ecco gli portarono un paralitico steso sopra un letto. E Gesu', veduta la fede loro, disse al paralitico: Figliuolo, sta' di buon animo, i tuoi peccati ti sono rimessi. Matteo 9:3 Ed ecco alcuni degli scribi dissero dentro di se': Costui bestemmia. Matteo 9:4 E Gesu', conosciuti i loro pensieri, disse: Perche' pensate voi cose malvage ne' vostri cuori? Matteo 9:5 Poiche', che cos'e' piu' facile, dire: I tuoi peccati ti sono rimessi o dire: Le'vati e cammina? Matteo 9:6 Or affinche' sappiate che il Figliuol dell'uomo ha sulla terra autorita' di rimettere i peccati: Le'vati (disse al paralitico), prendi il tuo letto e vattene a casa. Matteo 9:7 Ed egli, levatosi, se ne ando' a casa sua. Matteo 9:8 E le turbe, veduto cio', furon prese da timore, e glorificarono Iddio che avea data cotale autorita' agli uomini. Vocazione di Matteo (Marco 2:13-17; Luca 5:27-32) Matteo 9:9 Poi Gesu', partitosi di la', passando, vide un uomo, chiamato Matteo, che sedeva al banco della gabella; e gli disse: Seguimi. Ed egli, levatosi, lo segui. Matteo 9:10 Ed avvenne che, essendo Gesu' a tavola in casa di Matteo, ecco, molti pubblicani e peccatori vennero e si misero a tavola con Gesu' e co' suoi discepoli. Matteo 9:11 E i Farisei, veduto cio', dicevano ai suoi discepoli: Perche' il vostro maestro mangia coi pubblicani e coi peccatori? Matteo 9:12 Ma Gesu', avendoli uditi, disse: Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Matteo 9:13 Or andate e imparate che cosa significhi: Voglio misericordia, e non sacrifizio; poiche' io non son venuto a chiamar de' giusti, ma dei peccatori. Il digiuno (Marco 2:18-22; Luca 5:33-39) Matteo 9:14 Allora gli s'accostarono i discepoli di Giovanni e gli dissero: Perche' noi ed i Farisei digiuniamo, e i tuoi discepoli non digiunano? Matteo 9:15 E Gesu' disse loro: Gli amici dello sposo possono essi far cordoglio, finche' lo sposo e' con loro? Ma verranno i giorni che lo sposo sara' loro tolto, ed allora digiuneranno. Matteo 9:16 Or niuno mette un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; perche' quella toppa porta via qualcosa dal vestito, e lo strappo si fa peggiore. Matteo 9:17 Neppur si mette del vin nuovo in otri vecchi; altrimenti gli otri si rompono, il vino si spande e gli otri si perdono; ma si mette il vin nuovo in otri nuovi, e l'uno e gli altri si conservano. La donna dal flusso di sangue. La figliuola di Iairo (Marco 5:22-41; e parall.) Matteo 9:18 Mentr'egli diceva loro queste cose, ecco uno dei capi della sinagoga, accostatosi, s'inchino' dinanzi a lui e gli disse: La mia figliuola e' pur ora trapassata; ma vieni, metti la mano su lei ed ella vivra'. Matteo 9:19 E Gesu', alzatosi, lo seguiva co' suoi discepoli. Matteo 9:20 Ed ecco una donna, malata d'un flusso di sangue da dodici anni, accostatasi per di dietro, gli tocco' il lembo della veste. Matteo 9:21 Perche' diceva fra se': Sol ch'io tocchi la sua veste, saro' guarita. Matteo 9:22 E Gesu', voltatosi e vedutala, disse: Sta' di buon animo, figliuola; la tua fede t'ha guarita. E da quell'ora la donna fu guarita. Matteo 9:23 E quando Gesu' fu giunto alla casa del capo della sinagoga, ed ebbe veduto i sonatori di flauto e la moltitudine che facea grande strepito, disse loro: Ritiratevi; Matteo 9:24 perche' la fanciulla non e' morta, ma dorme. E si ridevano di lui. Matteo 9:25 Ma quando la moltitudine fu messa fuori, egli entro', e prese la fanciulla per la mano, ed ella si alzo'. Matteo 9:26 E se ne divulgo' la fama per tutto quel paese. Guarigione di due ciechi e di un indemoniato muto Matteo 9:27 Come Gesu' partiva di la', due ciechi lo seguirono, gridando e dicendo: Abbi pieta' di noi, o Figliuol di Davide! Matteo 9:28 E quand'egli fu entrato nella casa, que' ciechi si accostarono a lui. E Gesu' disse loro: Credete voi ch'io possa far questo? Essi gli risposero: Si, o Signore. Matteo 9:29 Allora tocco' loro gli occhi dicendo: Siavi fatto secondo la vostra fede. Matteo 9:30 E gli occhi loro furono aperti. E Gesu' fece loro un severo divieto, dicendo: Guardate che niuno lo sappia. Matteo 9:31 Ma quelli, usciti fuori, sparsero la fama di lui per tutto quel paese. Matteo 9:32 Or come quei ciechi uscivano, ecco che gli fu presentato un uomo muto indemoniato. Matteo 9:33 E cacciato che fu il demonio, il muto parlo'. E le turbe si maravigliarono dicendo: Mai non s'e' vista cosa tale in Israele. Matteo 9:34 Ma i Farisei dicevano: Egli caccia i demonī per l'aiuto del principe dei demonī. La me'sse e gli operai (Luca 10:2) Matteo 9:35 E Gesu' andava attorno per tutte le citta' e per i villaggi, insegnando nelle loro sinagoghe e predicando l'evangelo del Regno, e sanando ogni malattia ed ogni infermita'. Matteo 9:36 E vedendo le turbe, n'ebbe compassione, perch'erano stanche e sfinite, come pecore che non hanno pastore. Matteo 9:37 Allora egli disse ai suoi discepoli: Ben e' la me'sse grande, ma pochi son gli operai. Matteo 9:38 Pregate dunque il Signor della me'sse che spinga degli operai nella sua me'sse. I dodici e la loro missione (Marco 6:7-13; Luca 9:1-6) Matteo 10:1 Poi, chiamati a se' i suoi dodici discepoli, diede loro potesta' di cacciare gli spiriti immondi, e di sanare qualunque malattia e qualunque infermita'. Matteo 10:2 Or i nomi de' dodici apostoli son questi: Il primo Simone detto Pietro, e Andrea suo fratello; Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello; Matteo 10:3 Filippo e Bartolommeo; Toma e Matteo il pubblicano; Giacomo d'Alfeo e Taddeo; Matteo 10:4 Simone il Cananeo e Giuda l'Iscariota, quello stesso che poi lo tradi. Matteo 10:5 Questi dodici mando' Gesu', dando loro queste istruzioni: Non andate fra i Gentili, e non entrate in alcuna citta' de' Samaritani, Matteo 10:6 ma andate piuttosto alle pecore perdute della casa d'Israele. Matteo 10:7 E andando, predicate e dite: Il regno de' cieli e' vicino. Matteo 10:8 Sanate gl'infermi, risuscitate i morti, mondate i lebbrosi, cacciate i demonī; gratuitamente avete ricevuto, gratuitamente date. Matteo 10:9 Non fate provvisione ne' d'oro, ne' d'argento, ne' di rame nelle vostre cinture, Matteo 10:10 ne' di sacca da viaggio, ne' di due tuniche, ne' di calzari, ne' di bastone, perche' l'operaio e' degno del suo nutrimento. Matteo 10:11 Or in qualunque citta' o villaggio sarete entrati, informatevi chi sia ivi degno; e dimorate da lui finche' partiate. Matteo 10:12 E quando entrerete nella casa, salutatela. Matteo 10:13 E se quella casa n'e' degna, venga la pace vostra su lei: se poi non ne e' degna la vostra pace torni a voi. Matteo 10:14 E se alcuno non vi riceve ne' ascolta le vostre parole, uscendo da quella casa o da quella citta', scotete la polvere da' vostri piedi. Matteo 10:15 In verita' io vi dico che il paese di Sodoma e di Gomorra, nel giorno del giudizio, sara' trattato con meno rigore di quella citta'. Matteo 10:16 Ecco, io vi mando come pecore in mezzo ai lupi; siate dunque prudenti come i serpenti e semplici come le colombe. Matteo 10:17 E guardatevi dagli uomini; perche' vi metteranno in man de' tribunali e vi flagelleranno nelle loro sinagoghe; Matteo 10:18 e sarete menati davanti a governatori e re per cagion mia, per servir di testimonianza dinanzi a loro ed ai Gentili. Matteo 10:19 Ma quando vi metteranno nelle loro mani, non siate in ansieta' del come parlerete o di quel che avrete a dire; perche' in quell'ora stessa vi sara' dato cio' che avrete a dire. Matteo 10:20 Poiche' non siete voi che parlate, ma e' lo Spirito del Padre vostro che parla in voi. Matteo 10:21 Or il fratello dara' il fratello a morte, e il padre il figliuolo; e i figliuoli si leveranno contro i genitori e li faranno morire. Matteo 10:22 E sarete odiati da tutti a cagion del mio nome; ma chi avra' perseverato sino alla fine sara' salvato. Matteo 10:23 E quando vi perseguiteranno in una citta', fuggite in un'altra; perche' io vi dico in verita' che non avrete finito di percorrere le citta' d'Israele, prima che il Figliuol dell'uomo sia venuto. Matteo 10:24 Un discepolo non e' da piu' del maestro, ne' un servo da piu' del suo signore. Matteo 10:25 Basti al discepolo di essere come il suo maestro, e al servo d'essere come il suo signore. Se hanno chiamato Beelzebub il padrone, quanto piu' chiameranno cosi quei di casa sua! Matteo 10:26 Non li temete dunque; poiche' non v'e' niente di nascosto che non abbia ad essere scoperto, ne' di occulto che non abbia a venire a notizia. Matteo 10:27 Quello ch'io vi dico nelle tenebre, ditelo voi nella luce; e quel che udite dettovi all'orecchio, predicatelo sui tetti. Matteo 10:28 E non temete coloro che uccidono il corpo, ma non possono uccider l'anima; temete piuttosto colui che puo' far perire e l'anima e il corpo nella geenna. Matteo 10:29 Due passeri non si vendon essi per un soldo? Eppure non ne cade uno solo in terra senza del Padre vostro. Matteo 10:30 Ma quant'e' a voi, perfino i capelli del vostro capo son tutti contati. Matteo 10:31 Non temete dunque; voi siete da piu' di molti passeri. Matteo 10:32 Chiunque adunque mi riconoscera' davanti agli uomini, anch'io riconoscero' lui davanti al Padre mio che e' ne' cieli. Matteo 10:33 Ma chiunque mi rinneghera' davanti agli uomini, anch'io rinneghero' lui davanti al Padre mio che e' nei cieli. Matteo 10:34 Non pensate ch'io sia venuto a metter pace sulla terra; non son venuto a metter pace, ma spada. Matteo 10:35 Perche' son venuto a dividere il figlio da suo padre, e la figlia da sua madre, e la nuora dalla suocera; Matteo 10:36 e i nemici dell'uomo saranno quelli stessi di casa sua. Matteo 10:37 Chi ama padre o madre piu' di me, non e' degno di me; e chi ama figliuolo o figliuola piu' di me, non e' degno di me; Matteo 10:38 e chi non prende la sua croce e non vien dietro a me, non e' degno di me. Matteo 10:39 Chi avra' trovato la vita sua la perdera'; e chi avra' perduto la sua vita per cagion mia, la trovera'. Matteo 10:40 Chi riceve voi riceve me; e chi riceve me, riceve colui che mi ha mandato. Matteo 10:41 Chi riceve un profeta come profeta, ricevera' premio di profeta; e chi riceve un giusto come giusto, ricevera' premio di giusto. Matteo 10:42 E chi avra' dato da bere soltanto un bicchier d'acqua fresca ad uno di questi piccoli, perche' e' un mio discepolo, io vi dico in verita' che non perdera' punto il suo premio. Matteo 11:1 Ed avvenne che quando ebbe finito di dar le sue istruzioni ai suoi dodici discepoli, Gesu' si parti di la' per insegnare e predicare nelle loro citta'. L'ambasciata di Giovanni Battista (Luca 7:18-35; 16:16) Matteo 11:2 Or Giovanni, avendo nella prigione udito parlare delle opere del Cristo, mando' a dirgli per mezzo dei suoi discepoli: Matteo 11:3 Sei tu colui che ha da venire, o ne aspetteremo noi un altro? Matteo 11:4 E Gesu' rispondendo disse loro: Andate a riferire a Giovanni quello che udite e vedete: Matteo 11:5 i ciechi ricuperano la vista e gli zoppi camminano; i lebbrosi sono mondati e i sordi odono; i morti risuscitano, e l'Evangelo e' annunziato ai poveri. Matteo 11:6 E beato colui che non si sara' scandalizzato di me! Matteo 11:7 Or com'essi se ne andavano, Gesu' prese a dire alle turbe intorno a Giovanni: Che andaste a vedere nel deserto? Una canna dimenata dal vento? Ma che andaste a vedere? Matteo 11:8 Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano delle vesti morbide stanno nelle dimore dei re. Matteo 11:9 Ma perche' andaste? Per vedere un profeta? Si, vi dico e uno piu' che profeta. Matteo 11:10 Egli e' colui del quale e' scritto: Ecco, io mando il mio messaggero davanti al tuo cospetto, che preparera' la via dinanzi a te. Matteo 11:11 In verita' io vi dico, che fra i nati di donna non e' sorto alcuno maggiore di Giovanni Battista; pero', il minimo nel regno dei cieli e' maggiore di lui. Matteo 11:12 Or dai giorni di Giovanni Battista fino ad ora, il regno de' cieli e' preso a forza ed i violenti se ne impadroniscono. Matteo 11:13 Poiche' tutti i profeti e la legge hanno profetato fino a Giovanni. Matteo 11:14 E se lo volete accettare, egli e' l'Elia che dovea venire. Chi ha orecchi oda. Matteo 11:15 Ma a chi assomigliero' io questa generazione? Matteo 11:16 Ella e' simile ai fanciulli seduti nelle piazze che gridano ai loro compagni e dicono: Matteo 11:17 Vi abbiam sonato il flauto, e voi non avete ballato; abbiam cantato de' lamenti, e voi non avete fatto cordoglio. Matteo 11:18 Difatti e' venuto Giovanni non mangiando ne' bevendo, e dicono: Ha un demonio! Matteo 11:19 e' venuto il Figliuol dell'uomo mangiando e bevendo, e dicono: Ecco un mangiatore ed un beone, un amico dei pubblicani e de' peccatori! Ma la sapienza e' stata giustificata dalle opere sue. Rimprovero alle citta' impenitenti (Luca 10:12-15) Matteo 11:20 Allora egli prese a rimproverare le citta' nelle quali era stata fatta la maggior parte delle sue opere potenti, perche' non si erano ravvedute. Matteo 11:21 Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida! Perche' se in Tiro e Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, gia' da gran tempo si sarebbero pentite, con cilicio e cenere. Matteo 11:22 E pero' vi dichiaro che nel giorno del giudizio la sorte di Tiro e di Sidone sara' piu' tollerabile della vostra. Matteo 11:23 E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu scenderai fino nell'Ades. Perche' se in Sodoma fossero state fatte le opere potenti compiute in te, ella sarebbe durata fino ad oggi. Matteo 11:24 E pero', io lo dichiaro, nel giorno del giudizio la sorte del paese di Sodoma sara' piu' tollerabile della tua. L'evangelo rivelato ai piccoli (Luca 10:21-22) Matteo 11:25 In quel tempo Gesu' prese a dire: Io ti rendo lode, o Padre, Signor del cielo e della terra, perche' hai nascoste queste cose ai savī e agli intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli. Matteo 11:26 Si, Padre, perche' cosi t'e' piaciuto. Matteo 11:27 Ogni cosa m'e' stata data in mano dal Padre mio; e niuno conosce appieno il Figliuolo, se non il Padre, e niuno conosce appieno il Padre, se non il Figliuolo e colui al quale il Figliuolo avra' voluto rivelarlo. Matteo 11:28 Venite a me, voi tutti che siete travagliati ed aggravati, e io vi daro' riposo. Matteo 11:29 Prendete su voi il mio giogo ed imparate da me, perch'io son mansueto ed umile di cuore; e voi troverete riposo alle anime vostre; Matteo 11:30 poiche' il mio giogo e' dolce e il mio carico e' leggero. Le spighe di grano e il Sabato (Marco 2:23-28; Luca 6:1-15) Matteo 12:1 In quel tempo Gesu' passo' in giorno di sabato per i seminati; e i suoi discepoli ebbero fame e presero a svellere delle spighe ed a mangiare. Matteo 12:2 E i Farisei, veduto cio', gli dissero: Ecco, i tuoi discepoli fanno quel che non e' lecito di fare in giorno di sabato. Matteo 12:3 Ma egli disse loro: Non avete voi letto quel che fece Davide, quando ebbe fame, egli e coloro ch'eran con lui? Matteo 12:4 Come egli entro' nella casa di Dio, e come mangiarono i pani di presentazione i quali non era lecito di mangiare ne' a lui, ne' a quelli ch'eran con lui, ma ai soli sacerdoti? Matteo 12:5 Ovvero, non avete voi letto nella legge che nei giorni di sabato, i sacerdoti nel tempio violano il sabato e non ne son colpevoli? Matteo 12:6 Or io vi dico che v'e' qui qualcosa di piu' grande del tempio. Matteo 12:7 E se sapeste che cosa significhi: Voglio misericordia e non sacrifizio, voi non avreste condannato gl'innocenti; Matteo 12:8 perche' il Figliuol dell'uomo e' signore del sabato. L'uomo dalla mano secca (Marco 3:1-6; Luca 6:6-11) Matteo 12:9 E, partitosi di la', venne nella loro sinagoga. Matteo 12:10 Ed ecco un uomo che avea una mano secca. Ed essi, affin di poterlo accusare, fecero a Gesu' questa domanda: e' egli lecito far delle guarigioni in giorno di sabato? Matteo 12:11 Ed egli disse loro: Chi e' colui fra voi che, avendo una pecora, s'ella cade in giorno di sabato in una fossa non la prenda e la tragga fuori? Matteo 12:12 Or quant'e' un uomo da piu' d'una pecora! e' dunque lecito di far del bene in giorno di sabato. Matteo 12:13 Allora disse a quell'uomo: Stendi la tua mano. E colui la stese, ed ella torno' sana come l'altra. Matteo 12:14 Ma i Farisei, usciti, tennero consiglio contro di lui, col fine di farlo morire. Matteo 12:15 Ma Gesu', saputolo, si parti di la'; e molti lo seguirono, ed egli li guari tutti; Matteo 12:16 e ordino' loro severamente di non farlo conoscere, Matteo 12:17 affinche' si adempisse quanto era stato detto per bocca del profeta Isaia: Matteo 12:18 Ecco il mio Servitore che ho scelto; il mio diletto, in cui l'anima mia si e' compiaciuta. Io mettero' lo Spirito mio sopra lui, ed egli annunziera' giudicio alle genti. Matteo 12:19 Non contendera', ne' gridera', ne' alcuno udra' la sua voce nelle piazze. Matteo 12:20 Ei non tritera' la canna rotta e non spegnera' il lucignolo fumante, finche' non abbia fatto trionfar la giustizia. Matteo 12:21 E nel nome di lui le genti spereranno. L'indemoniato cieco e muto. La bestemmia contro lo Spirito Santo (Marco 3:20-30; Luca 11:14 e seg.) Matteo 12:22 Allora gli fu presentato un indemoniato, cieco e muto; ed egli lo sano', talche' il mutolo parlava e vedeva. Matteo 12:23 E tutte le turbe stupivano e dicevano: Non e' costui il figliuol di Davide? Matteo 12:24 Ma i Farisei, udendo cio', dissero: Costui non caccia i demonī se non per l'aiuto di Beelzebub, principe dei demonī. Matteo 12:25 E Gesu', conosciuti i loro pensieri, disse loro: Ogni regno diviso in parti contrarie sara' ridotto in deserto; ed ogni citta' o casa divisa in parti contrarie non potra' reggere. Matteo 12:26 E se Satana caccia Satana, egli e' diviso contro se stesso; come dunque potra' sussistere il suo regno? Matteo 12:27 E se io caccio i demonī per l'aiuto di Beelzebub, per l'aiuto di chi li cacciano i vostri figliuoli? Per questo, essi stessi saranno i vostri giudici. Matteo 12:28 Ma se e' per l'aiuto dello Spirito di Dio che io caccio i demonī, e' dunque pervenuto fino a voi il regno di Dio. Matteo 12:29 Ovvero, come puo' uno entrar nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue masserizie, se prima non abbia legato l'uomo forte? Allora soltanto gli predera' la casa. Matteo 12:30 Chi non e' con me, e' contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. Matteo 12:31 Percio' io vi dico: Ogni peccato e bestemmia sara' perdonata agli uomini; ma la bestemmia contro lo Spirito non sara' perdonata. Matteo 12:32 Ed a chiunque parli contro il Figliuol dell'uomo, sara' perdonato; ma a chiunque parli contro lo Spirito Santo, non sara' perdonato ne' in questo mondo ne' in quello avvenire. Matteo 12:33 O voi fate l'albero buono e buono pure il suo frutto, o fate l'albero cattivo e cattivo pure il suo frutto; perche' dal frutto si conosce l'albero. Matteo 12:34 Razza di vipere, come potete dir cose buone, essendo malvagi? Poiche' dall'abbondanza del cuore la bocca parla. Matteo 12:35 L'uomo dabbene dal suo buon tesoro trae cose buone; e l'uomo malvagio dal suo malvagio tesoro trae cose malvage. Matteo 12:36 Or io vi dico che d'ogni parola oziosa che avranno detta, gli uomini renderan conto nel giorno del giudizio; Matteo 12:37 poiche' dalle tue parole sarai giustificato, e dalle tue parole sarai condannato. Gesu' rifiuta di fare un miracolo (Luca 11:29-32) Matteo 12:38 Allora alcuni degli scribi e dei Farisei presero a dirgli: Maestro, noi vorremmo vederti operare un segno. Matteo 12:39 Ma egli rispose loro: Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno; e segno non le sara' dato, tranne il segno del profeta Giona. Matteo 12:40 Poiche', come Giona stette nel ventre del pesce tre giorni e tre notti, cosi stara' il Figliuol dell'uomo nel cuor della terra tre giorni e tre notti. Matteo 12:41 I Niniviti risorgeranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno, perche' essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco qui vi e' piu' che Giona! Matteo 12:42 La regina del Mezzodi risuscitera' nel giudizio con questa generazione e la condannera'; perche' ella venne dalle estremita' della terra per udir la sapienza di Salomone; ed ecco qui v'e' piu' che Salomone! Matteo 12:43 Or quando lo spirito immondo e' uscito da un uomo, va attorno per luoghi aridi, cercando riposo e non lo trova. Matteo 12:44 Allora dice: Ritornero' nella mia casa donde sono uscito; e giuntovi, la trova vuota, spazzata e adorna. Matteo 12:45 Allora va e prende seco altri sette spiriti peggiori di lui, i quali, entrati, prendon quivi dimora; e l'ultima condizione di cotest'uomo divien peggiore della prima. Cosi avverra' anche a questa malvagia generazione. La famiglia di Gesu' (Marco 3:31-35; Luca 8:19-21) Matteo 12:46 Mentre Gesu' parlava ancora alle turbe, ecco sua madre e i suoi fratelli che, fermatisi di fuori, cercavano di parlargli. Matteo 12:47 E uno gli disse: Ecco, tua madre e i tuoi fratelli son la' fuori che cercano di parlarti. Matteo 12:48 Ma egli, rispondendo, disse a colui che gli parlava: Chi e' mia madre, e chi sono i miei fratelli? Matteo 12:49 E, stendendo la mano sui suoi discepoli, disse: Ecco mia madre e i miei fratelli! Matteo 12:50 Poiche' chiunque avra' fatta la volonta' del Padre mio che e' ne' cieli, esso mi e' fratello e sorella e madre. Parabola del seminatore (Marco 4:1-20; Luca 8:4-15) Matteo 13:1 In quel giorno Gesu', uscito di casa, si pose a sedere presso al mare; Matteo 13:2 e molte turbe si raunarono attorno a lui; talche' egli, montato in una barca, vi sedette; e tutta la moltitudine stava sulla riva. Matteo 13:3 Ed egli insegno' loro molte cose in parabole, dicendo: Matteo 13:4 Ecco, il seminatore usci a seminare. E mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; gli uccelli vennero e la mangiarono. Matteo 13:5 E un'altra cadde ne' luoghi rocciosi ove non avea molta terra; e subito spunto', perche' non avea terreno profondo; Matteo 13:6 ma, levatosi il sole, fu riarsa; e perche' non avea radice, si secco'. Matteo 13:7 E un'altra cadde sulle spine; e le spine crebbero e l'affogarono. Matteo 13:8 E un'altra cadde nella buona terra e porto' frutto, dando qual cento, qual sessanta, qual trenta per uno. Matteo 13:9 Chi ha orecchi da udire oda. Matteo 13:10 Allora i discepoli, accostatisi, gli dissero: Perche' parli loro in parabole? Matteo 13:11 Ed egli rispose loro: Perche' a voi e' dato di conoscere i misteri del regno dei cieli; ma a loro non e' dato. Matteo 13:12 Perche' a chiunque ha, sara' dato, e sara' nell'abbondanza; ma a chiunque non ha, sara' tolto anche quello che ha. Matteo 13:13 Percio' parlo loro in parabole, perche', vedendo, non vedono; e udendo, non odono e non intendono. Matteo 13:14 E s'adempie in loro la profezia d'Isaia che dice: Udrete co' vostri orecchi e non intenderete; guarderete co' vostri occhi e non vedrete: Matteo 13:15 perche' il cuore di questo popolo s'e' fatto insensibile, son divenuti duri d'orecchi ed hanno chiuso gli occhi, che talora non veggano con gli occhi e non odano con gli orecchi e non intendano col cuore e non si convertano, ed io non li guarisca. Matteo 13:16 Ma beati gli occhi vostri, perche' veggono; ed i vostri orecchi, perche' odono! Matteo 13:17 Poiche' in verita' io vi dico che molti profeti e giusti desiderarono di vedere le cose che voi vedete, e non le videro; e di udire le cose che voi udite, e non le udirono. Matteo 13:18 Voi dunque ascoltate che cosa significhi la parabola del seminatore: Matteo 13:19 Tutte le volte che uno ode la parola del Regno e non la intende, viene il maligno e porta via quel ch'e' stato seminato nel cuore di lui: questi e' colui che ha ricevuto la semenza lungo la strada. Matteo 13:20 E quegli che ha ricevuto la semenza in luoghi rocciosi, e' colui che ode la Parola e subito la riceve con allegrezza; Matteo 13:21 pero' non ha radice in se', ma e' di corta durata; e quando venga tribolazione o persecuzione a cagion della parola, e' subito scandalizzato. Matteo 13:22 E quegli che ha ricevuto la semenza fra le spine, e' colui che ode la Parola; poi le cure mondane e l'inganno delle ricchezze affogano la Parola, e cosi riesce infruttuosa. Matteo 13:23 Ma quei che ha ricevuto la semenza in buona terra, e' colui che ode la Parola e l'intende; che porta del frutto e rende l'uno il cento, l'altro il sessanta e l'altro il trenta. Parabola delle zizzanie Matteo 13:24 Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: il regno de' cieli e' simile ad un uomo che ha seminato buona semenza nel suo campo. Matteo 13:25 Ma mentre gli uomini dormivano, venne il suo nemico e semino' delle zizzanie in mezzo al grano e se ne ando'. Matteo 13:26 E quando l'erba fu nata ed ebbe fatto frutto, allora apparvero anche le zizzanie. Matteo 13:27 E i servitori del padron di casa vennero a dirgli: Signore, non hai tu seminato buona semenza nel tuo campo? Come mai, dunque, c'e' della zizzania? Matteo 13:28 Ed egli disse loro: Un nemico ha fatto questo. E i servitori gli dissero: Vuoi tu che l'andiamo a cogliere? Matteo 13:29 Ma egli rispose: No, che talora, cogliendo le zizzanie, non sradichiate insiem con esse il grano. Matteo 13:30 Lasciate che ambedue crescano assieme fino alla mietitura; e al tempo della mietitura, io diro' ai mietitori: Cogliete prima le zizzanie, e legatele in fasci per bruciarle; ma il grano, raccoglietelo nel mio granaio. Parabole del granel di senapa e del lievito (Marco 4:30-32; Luca 13:18-21) Matteo 13:31 Egli propose loro un'altra parabola, dicendo: Il regno de' cieli e' simile ad un granel di senapa che un uomo prende e semina nel suo campo. Matteo 13:32 Esso e' bene il piu' piccolo di tutti i semi; ma quando e' cresciuto, e' maggiore de' legumi e diviene albero; tanto che gli uccelli del cielo vengono a ripararsi tra i suoi rami. Matteo 13:33 Disse loro un'altra parabola: Il regno de' cieli e' simile al lievito che una donna prende e nasconde in tre staia di farina, finche' la pasta sia tutta lievitata. Matteo 13:34 Tutte queste cose disse Gesu' in parabole alle turbe e senza parabola non diceva loro nulla, Matteo 13:35 affinche' si adempisse quel ch'era stato detto per mezzo del profeta: Apriro' in parabole la mia bocca; esporro' cose occulte fin dalla fondazione del mondo. Spiegazione della parabola delle zizzanie Matteo 13:36 Allora Gesu', lasciate le turbe, torno' a casa; e i suoi discepoli gli s'accostarono, dicendo: Spiegaci la parabola delle zizzanie del campo. Matteo 13:37 Ed egli, rispondendo, disse loro: Colui che semina la buona semenza, e' il Figliuol dell'uomo; Matteo 13:38 il campo e' il mondo, la buona semenza sono i figliuoli del Regno; le zizzanie sono i figliuoli del maligno; Matteo 13:39 il nemico che le ha seminate, e' il diavolo; la mietitura e' la fine dell'eta' presente; i mietitori sono angeli. Matteo 13:40 Come dunque si raccolgono le zizzanie e si bruciano col fuoco, cosi avverra' alla fine dell'eta' presente. Matteo 13:41 Il Figliuol dell'uomo mandera' i suoi angeli che raccoglieranno dal suo regno tutti gli scandali e tutti gli operatori d'iniquita', Matteo 13:42 e li getteranno nella fornace del fuoco. Quivi sara' il pianto e lo stridor dei denti. Matteo 13:43 Allora i giusti risplenderanno come il sole nel regno del Padre loro. Chi ha orecchi, oda. Parabole del tesoro nascosto, della perla e della rete Matteo 13:44 Il regno de' cieli e' simile ad un tesoro nascosto nel campo, che un uomo, dopo averlo trovato, nasconde; e per l'allegrezza che ne ha, va e vende tutto quello che ha, e compra quel campo. Matteo 13:45 Il regno de' cieli e' anche simile ad un mercante che va in cerca di belle perle, Matteo 13:46 e trovata una perla di gran prezzo, se n'e' andato, ha venduto tutto quel che aveva, e l'ha comperata. Matteo 13:47 Il regno de' cieli e' anche simile ad una rete che, gettata in mare, ha raccolto ogni sorta di pesci; Matteo 13:48 quando e' piena, i pescatori la traggono a riva; e, postisi a sedere, raccolgono il buono in vasi, e buttano via quel che non val nulla. Matteo 13:49 Cosi avverra' alla fine dell'eta' presente. Verranno gli angeli, toglieranno i malvagi di mezzo ai giusti, Matteo 13:50 e li getteranno nella fornace del fuoco. Ivi sara' il pianto e lo stridor de' denti. Matteo 13:51 Avete intese tutte queste cose? Essi gli risposero: Si. Matteo 13:52 Allora disse loro: Per questo, ogni scriba ammaestrato pel regno de' cieli e' simile ad un padron di casa il quale trae fuori dal suo tesoro cose nuove e cose vecchie. Gesu' a Nazaret (Marco 6:1-6; Luca 4:16-30) Matteo 13:53 Or quando Gesu' ebbe finite queste parabole, parti di la'. Matteo 13:54 E recatosi nella sua patria, li ammaestrava nella lor sinagoga, talche' stupivano e dicevano: Onde ha costui questa sapienza e queste opere potenti? Matteo 13:55 Non e' questi il figliuol del falegname? Sua madre non si chiama ella Maria, e i suoi fratelli, Giacomo, Giuseppe, Simone e Giuda? Matteo 13:56 E le sue sorelle non sono tutte fra noi? Donde dunque vengono a lui tutte queste cose? Matteo 13:57 E si scandalizzavano di lui. Ma Gesu' disse loro: Un profeta non e' sprezzato che nella sua patria e in casa sua. Matteo 13:58 E non fece quivi molte opere potenti a cagione della loro incredulita'. Morte di Giovanni Battista (Marco 6:14-29; Luca 3:19-20; 9:7-9) Matteo 14:1 In quel tempo Erode, il tetrarca, udi la fama di Gesu', Matteo 14:2 e disse ai suoi servitori: Costui e' Giovanni Battista; egli e' risuscitato dai morti, e pero' agiscono in lui le potenze miracolose. Matteo 14:3 Perche' Erode, fatto arrestare Giovanni, lo aveva incatenato e messo in prigione a motivo di Erodiada, moglie di Filippo suo fratello; perche' Giovanni gli diceva: Matteo 14:4 e' non t'e' lecito d'averla. Matteo 14:5 E benche' desiderasse farlo morire, temette il popolo che lo teneva per profeta. Matteo 14:6 Ora, come si celebrava il giorno natalizio di Erode, la figliuola di Erodiada ballo' nel convito e piacque ad Erode; Matteo 14:7 ond'egli promise con giuramento di darle tutto quello che domanderebbe. Matteo 14:8 Ed ella, spintavi da sua madre, disse: Dammi qui in un piatto la testa di Giovanni Battista. Matteo 14:9 E il re ne fu contristato; ma, a motivo de' giuramenti e de' commensali, comando' che le fosse data, Matteo 14:10 e mando' a far decapitare Giovanni nella prigione. Matteo 14:11 E la testa di lui fu portata in un piatto e data alla fanciulla, che la porto' a sua madre. Matteo 14:12 E i discepoli di Giovanni andarono a prenderne il corpo e lo seppellirono; poi vennero a darne la nuova a Gesu'. Prima moltiplicazione de' pani (Marco 6:30-44; Luca 9:10-17; Giovanni 6:1-15) Matteo 14:13 Udito cio', Gesu' si ritiro' di la' in barca verso un luogo deserto, in disparte; e le turbe, saputolo, lo seguitarono a piedi dalle citta'. Matteo 14:14 E Gesu', smontato dalla barca, vide una gran moltitudine; n'ebbe compassione, e ne guari gl'infermi. Matteo 14:15 Or, facendosi sera, i suoi discepoli gli si accostarono e gli dissero: Il luogo e' deserto e l'ora e' gia' passata; licenzia dunque le folle, affinche' vadano pei villaggi a comprarsi da mangiare. Matteo 14:16 Ma Gesu' disse loro: Non hanno bisogno d'andarsene; date lor voi da mangiare! Matteo 14:17 Ed essi gli risposero: Non abbiam qui altro che cinque pani e due pesci. Matteo 14:18 Ed egli disse: Portatemeli qua. Matteo 14:19 Ed avendo ordinato alle turbe di accomodarsi sull'erba, prese i cinque pani e i due pesci e, levati gli occhi al cielo, rese grazie; poi, spezzati i pani, li diede ai discepoli e i discepoli alle turbe. Matteo 14:20 E tutti mangiarono e furon sazī; e si portaron via, dei pezzi avanzati, dodici ceste piene. Matteo 14:21 E quelli che avevano mangiato eran circa cinquemila uomini, oltre le donne e i fanciulli. Gesu' cammina sul mare (Marco 6:45-56; Giovanni 6:16-21) Matteo 14:22 Subito dopo, Gesu' obbligo' i suoi discepoli a montar nella barca ed a precederlo sull'altra riva, mentr'egli licenzierebbe le turbe. Matteo 14:23 E licenziatele, si ritiro' in disparte sul monte per pregare. E fattosi sera, era quivi tutto solo. Matteo 14:24 Frattanto la barca, gia' di molti stadi lontana da terra, era sbattuta dalle onde perche' il vento era contrario. Matteo 14:25 Ma alla quarta vigilia della notte Gesu' ando' verso loro, camminando sul mare. Matteo 14:26 E i discepoli, vedendolo camminar sul mare, si turbarono e dissero: e' un fantasma! E dalla paura gridarono. Matteo 14:27 Ma subito Gesu' parlo' loro e disse: State di buon animo, son io; non temete! Matteo 14:28 E Pietro gli rispose: Signore, se sei tu, comandami di venir a te sulle acque. Matteo 14:29 Ed egli disse: Vieni! E Pietro, smontato dalla barca, cammino' sulle acque e ando' verso Gesu'. Matteo 14:30 Ma vedendo il vento, ebbe paura; e cominciando a sommergersi, grido': Signore, salvami! Matteo 14:31 E Gesu', stesa subito la mano, lo afferro' e gli disse: O uomo di poca fede, perche' hai dubitato? Matteo 14:32 E quando furono montati nella barca, il vento s'acqueto'. Matteo 14:33 Allora quelli che erano nella barca si prostrarono dinanzi a lui, dicendo: veramente tu sei Figliuol di Dio! Matteo 14:34 E, passati all'altra riva, vennero nel paese di Gennezaret. Matteo 14:35 E la gente di quel luogo, avendolo riconosciuto, mando' per tutto il paese all'intorno, e gli presentaron tutti i malati, Matteo 14:36 e lo pregavano che lasciasse loro toccare non foss'altro che il lembo del suo vestito; e tutti quelli che lo toccarono, furon completamente guariti. I Farisei e la tradizione (Marco 7:1-23) Matteo 15:1 Allora s'accostarono a Gesu' dei Farisei e degli scribi venuti da Gerusalemme, e gli dissero: Perche' i tuoi discepoli trasgrediscono la tradizione degli antichi? Matteo 15:2 poiche' non si lavano le mani quando prendono cibo. Matteo 15:3 Ma egli rispose loro: E voi, perche' trasgredite il comandamento di Dio a motivo della vostra tradizione? Matteo 15:4 Dio, infatti, ha detto: Onora tuo padre e tua madre; e: Chi maledice padre o madre sia punito di morte; voi, invece, dite: Matteo 15:5 Se uno dice a suo padre o a sua madre: 'Quello con cui potrei assisterti e' offerta a Dio', Matteo 15:6 egli non e' piu' obbligato ad onorar suo padre o sua madre. E avete annullata la parola di Dio a cagion della vostra tradizione. Matteo 15:7 Ipocriti, ben profeto' Isaia di voi quando disse: Matteo 15:8 Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro e' lontano da me. Matteo 15:9 Ma invano mi rendono il loro culto, insegnando dottrine che son precetti d'uomini. Matteo 15:10 E chiamata a se' la moltitudine, disse loro: Ascoltate e intendete. Matteo 15:11 Non e' quel che entra nella bocca che contamina l'uomo; ma quel che esce dalla bocca, ecco quel che contamina l'uomo. Matteo 15:12 Allora i suoi discepoli, accostatisi, gli dissero: Sai tu che i Farisei, quand'hanno udito questo discorso, ne son rimasti scandalizzati? Matteo 15:13 Ed egli rispose loro: Ogni pianta che il Padre mio celeste non ha piantata, sara' sradicata. Matteo 15:14 Lasciateli; sono ciechi, guide di ciechi; or se un cieco guida un altro cieco, ambedue cadranno nella fossa. Matteo 15:15 Pietro allora prese a dirgli: Spiegaci la parabola. Matteo 15:16 E Gesu' disse: Siete anche voi tuttora privi d'intendimento? Matteo 15:17 Non capite voi che tutto quello che entra nella bocca va nel ventre ed e' gittato fuori nella latrina? Matteo 15:18 Ma quel che esce dalla bocca viene dal cuore, ed e' quello che contamina l'uomo. Matteo 15:19 Poiche' dal cuore vengono pensieri malvagi, omicidī, adulterī, fornicazioni, furti, false testimonianze, diffamazioni. Matteo 15:20 Queste son le cose che contaminano l'uomo; ma il mangiare con le mani non lavate non contamina l'uomo. La donna cananea (Marco 7:24-30) Matteo 15:21 E partitosi di la', Gesu' si ritiro' nelle parti di Tiro e di Sidone. Matteo 15:22 Quand'ecco una donna cananea di que' luoghi venne fuori e si mise a gridare: Abbi pieta' di me, Signore, figliuol di Davide; la mia figliuola e' gravemente tormentata da un demonio. Matteo 15:23 Ma egli non le rispose parola. E i suoi discepoli, accostatisi, lo pregavano dicendo: Licenziala, perche' ci grida dietro. Matteo 15:24 Ma egli rispose: Io non sono stato mandato che alle pecore perdute della casa d'Israele. Matteo 15:25 Ella pero' venne e gli si prostro' dinanzi, dicendo: Signore, aiutami! Matteo 15:26 Ma egli rispose: Non e' bene prendere il pan dei figliuoli per buttarlo ai cagnolini. Matteo 15:27 Ma ella disse: Dici bene, Signore; eppure anche i cagnolini mangiano dei minuzzoli che cadono dalla tavola dei lor padroni. Matteo 15:28 Allora Gesu' le disse: O donna, grande e' la tua fede; ti sia fatto come vuoi. E da quell'ora la sua figliuola fu guarita. Seconda moltiplicazione de' pani (Marco 8:1-9) Matteo 15:29 Partitosi di la', Gesu' venne presso al mar di Galilea; e, salito sul monte, si pose quivi a sedere. Matteo 15:30 E gli si accostarono molte turbe che avean seco degli zoppi, dei ciechi, de' muti, degli storpi e molti altri malati; li deposero a' suoi piedi, e Gesu' li guari; Matteo 15:31 talche' la folla resto' ammirata a veder che i muti parlavano, che gli storpi eran guariti, che gli zoppi camminavano, che i ciechi vedevano, e ne dette gloria all'Iddio d'Israele. Matteo 15:32 E Gesu', chiamati a se' i suoi discepoli, disse: Io ho pieta' di questa moltitudine; poiche' gia' da tre giorni sta con me e non ha da mangiare; e non voglio rimandarli digiuni, che talora non vengano meno per via. Matteo 15:33 E i discepoli gli dissero: Donde potremmo avere, in un luogo deserto, tanti pani da saziare cosi gran folla? Matteo 15:34 E Gesu' chiese loro: Quanti pani avete? Ed essi risposero: Sette e pochi pescetti. Matteo 15:35 Allora egli ordino' alla folla di accomodarsi per terra. Matteo 15:36 Poi prese i sette pani ed i pesci; e dopo aver rese grazie, li spezzo' e diede ai discepoli, e i discepoli alle folle. Matteo 15:37 E tutti mangiarono e furon saziati; e de' pezzi avanzati si levaron sette panieri pieni. Matteo 15:38 Or quelli che aveano mangiato eran quattromila persone, senza contare le donne e i fanciulli. Matteo 15:39 E, licenziate le turbe, Gesu' entro' nella barca e venne al paese di Magadan. Il segno dal cielo. Il lievito de' Farisei (Marco 8:11-21; Luca 12:54-56) Matteo 16:1 Ed accostatisi a lui i Farisei e i Sadducei, per metterlo alla prova, gli chiesero di mostrar loro un segno dal cielo. Matteo 16:2 Ma egli, rispondendo, disse loro: Quando si fa sera, voi dite: Bel tempo, perche' il cielo rosseggia! Matteo 16:3 e la mattina dite: Oggi tempesta, perche' il cielo rosseggia cupo! L'aspetto del cielo lo sapete dunque discernere, e i segni de' tempi non arrivate a discernerli? Matteo 16:4 Questa generazione malvagia e adultera chiede un segno, e segno non le sara' dato se non quello di Giona. E, lasciatili, se ne ando'. Matteo 16:5 Or i discepoli, passati all'altra riva, s'erano dimenticati di prender de' pani. Matteo 16:6 E Gesu' disse loro: Vedete di guardarvi dal lievito dei Farisei e de' Sadducei. Matteo 16:7 Ed essi ragionavan fra loro e dicevano: Egli e' perche' non abbiam preso de' pani. Matteo 16:8 Ma Gesu', accortosene, disse: O gente di poca fede, perche' ragionate fra voi del non aver de' pani? Matteo 16:9 Non capite ancora e non vi ricordate de' cinque pani dei cinquemila uomini e quante ceste ne levaste? Matteo 16:10 ne' dei sette pani de' quattromila uomini e quanti panieri ne levaste? Matteo 16:11 Come mai non capite che non e' di pani ch'io vi parlavo? Ma guardatevi dal lievito de' Farisei e de' Sadducei. Matteo 16:12 Allora intesero che non avea lor detto di guardarsi dal lievito del pane, ma dalla dottrina dei Farisei e de' Sadducei. La confessione di Pietro (Marco 8:27-33; Luca 9:18-22; Giovanni 6:66-69) Matteo 16:13 Poi Gesu', venuto nelle parti di Cesarea di Filippo, domando' ai suoi discepoli: Chi dice la gente che sia il Figliuol dell'uomo? Matteo 16:14 Ed essi risposero: Gli uni dicono Giovanni Battista; altri, Elia; altri, Geremia o uno de' profeti. Ed egli disse loro: E voi, chi dite ch'io sia? Matteo 16:15 Simon Pietro, rispondendo, disse: Matteo 16:16 Tu sei il Cristo, il Figliuol dell'Iddio vivente. Matteo 16:17 E Gesu', replicando, gli disse: Tu sei beato, o Simone, figliuol di Giona, perche' non la carne e il sangue t'hanno rivelato questo, ma il Padre mio che e' ne' cieli. Matteo 16:18 E io altresi ti dico: Tu sei Pietro, e su questa pietra edifichero' la mia Chiesa, e le porte dell'Ades non la potranno vincere. Matteo 16:19 Io ti daro' le chiavi del regno dei cieli; e tutto cio' che avrai legato sulla terra sara' legato ne' cieli, e tutto cio' che avrai sciolto in terra sara' sciolto ne' cieli. Matteo 16:20 Allora vieto' ai suoi discepoli di dire ad alcuno ch'egli era il Cristo. Matteo 16:21 Da quell'ora Gesu' comincio' a dichiarare ai suoi discepoli che doveva andare a Gerusalemme e soffrir molte cose dagli anziani, dai capi sacerdoti e dagli scribi, ed esser ucciso, e risuscitare il terzo giorno. Matteo 16:22 E Pietro, trattolo da parte, comincio' a rimproverarlo, dicendo: Tolga cio' Iddio, Signore; questo non ti avverra' mai. Matteo 16:23 Ma Gesu', rivoltosi, disse a Pietro: Vattene via da me, Satana; tu mi sei di scandalo. Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini. Della abnegazione cristiana (Marco 8:34-9:1; Luca 9:23-27) Matteo 16:24 Allora Gesu' disse ai suoi discepoli: Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua. Matteo 16:25 Perche' chi vorra' salvare la sua vita, la perdera'; ma chi avra' perduto la sua vita per amor mio, la trovera'. Matteo 16:26 E che giovera' egli a un uomo se, dopo aver guadagnato tutto il mondo, perde poi l'anima sua? O che dara' l'uomo in cambio dell'anima sua? Matteo 16:27 Perche' il Figliuol dell'uomo verra' nella gloria del Padre suo, con i suoi angeli, ed allora rendera' a ciascuno secondo l'opera sua. Matteo 16:28 In verita' io vi dico che alcuni di coloro che son qui presenti non gusteranno la morte, finche' non abbian visto il Figliuol dell'uomo venire nel suo regno. La trasfigurazione (Marco 9:2-13; Luca 9:28-36) Matteo 17:1 Sei giorni dopo, Gesu' prese seco Pietro, Giacomo e Giovanni suo fratello, e li condusse sopra un alto monte, in disparte. Matteo 17:2 E fu trasfigurato dinanzi a loro; la sua faccia risplende' come il sole, e i suoi vestiti divennero candidi come la luce. Matteo 17:3 Ed ecco apparvero loro Mose' ed Elia, che stavan conversando con lui. Matteo 17:4 E Pietro prese a dire a Gesu': Signore, egli e' bene che stiamo qui; se vuoi, faro' qui tre tende: una per te, una per Mose' ed una per Elia. Matteo 17:5 Mentr'egli parlava ancora, ecco una nuvola luminosa li coperse della sua ombra, ed ecco una voce dalla nuvola che diceva: Questo e' il mio diletto Figliuolo, nel quale mi sono compiaciuto; ascoltatelo. Matteo 17:6 E i discepoli, udito cio', caddero con la faccia a terra, e furon presi da gran timore. Matteo 17:7 Ma Gesu', accostatosi, li tocco' e disse: Levatevi, e non temete. Matteo 17:8 Ed essi, alzati gli occhi, non videro alcuno, se non Gesu' tutto solo. Matteo 17:9 Poi, mentre scendevano dal monte, Gesu' diede loro quest'ordine: Non parlate di questa visione ad alcuno, finche' il Figliuol dell'uomo sia risuscitato dai morti. Matteo 17:10 E i discepoli gli domandarono: Perche' dunque dicono gli scribi che prima deve venir Elia? Matteo 17:11 Ed egli, rispondendo, disse loro: Certo, Elia deve venire e ristabilire ogni cosa. Matteo 17:12 Ma io vi dico: Elia e' gia' venuto, e non l'hanno riconosciuto; anzi, gli hanno fatto tutto quello che hanno voluto; cosi anche il Figliuol dell'uomo ha da patire da loro. Matteo 17:13 Allora i discepoli intesero ch'era di Giovanni Battista ch'egli aveva loro parlato. Guarigione di un fanciullo lunatico (Marco 9:14-32; Luca 9:37-45) Matteo 17:14 E quando furon venuti alla moltitudine, un uomo gli s'accosto', gettandosi in ginocchio davanti a lui, Matteo 17:15 e dicendo: Signore, abbi pieta' del mio figliuolo, perche' e' lunatico e soffre molto; spesso, infatti, cade nel fuoco e spesso nell'acqua. Matteo 17:16 L'ho menato ai tuoi discepoli, e non l'hanno potuto guarire. Matteo 17:17 E Gesu', rispondendo, disse: O generazione incredula e perversa! Fino a quando saro' con voi? Fino a quando vi sopportero'? Menatemelo qua. Matteo 17:18 E Gesu' sgrido' l'indemoniato, e il demonio usci da lui; e da quell'ora il fanciullo fu guarito. Matteo 17:19 Allora i discepoli, accostatisi a Gesu' in disparte, gli chiesero: Perche' non l'abbiam potuto cacciar noi? Matteo 17:20 E Gesu' rispose loro: A cagion della vostra poca fede; perche' in verita' io vi dico: Se avete fede quanto un granel di senapa, potrete dire a questo monte: Passa di qua la', e passera'; e niente vi sara' impossibile. Matteo 17:21 ... Matteo 17:22 Or com'essi percorrevano insieme la Galilea, Gesu' disse loro: Il Figliuol dell'uomo sta per esser dato nelle mani degli uomini; Matteo 17:23 e l'uccideranno, e al terzo giorno risuscitera'. Ed essi ne furono grandemente contristati. Gesu' paga il tributo Matteo 17:24 E quando furon venuti a Capernaum, quelli che riscotevano le didramme si accostarono a Pietro e dissero: Il vostro maestro non paga egli le didramme? Matteo 17:25 Egli rispose: Si. E quando fu entrato in casa, Gesu' lo prevenne e gli disse: Che te ne pare, Simone? i re della terra da chi prendono i tributi o il censo? dai loro figliuoli o dagli stranieri? Matteo 17:26 Dagli stranieri, rispose Pietro. Gesu' gli disse: I figliuoli, dunque, ne sono esenti. Matteo 17:27 Ma, per non scandalizzarli, vattene al mare, getta l'amo e prendi il primo pesce che verra' su; e, apertagli la bocca, troverai uno state're. Prendilo, e da'llo loro per me e per te. La vera grandezza. Gli scandali (Marco 9:33 e seg.; Luca 9:46-48; 17:1-2; 15:4-7) Matteo 18:1 In quel mentre i discepoli s'accostarono a Gesu', dicendo: Chi e' dunque il maggiore nel regno dei cieli? Matteo 18:2 Ed egli, chiamato a se' un piccolo fanciullo, lo pose in mezzo a loro e disse: Matteo 18:3 In verita' io vi dico: Se non mutate e non diventate come i piccoli fanciulli, non entrerete punto nel regno dei cieli. Matteo 18:4 Chi pertanto si abbassera' come questo piccolo fanciullo, e' lui il maggiore nel regno de' cieli. Matteo 18:5 E chiunque riceve un cotal piccolo fanciullo nel nome mio, riceve me. Matteo 18:6 Ma chi avra' scandalizzato uno di questi piccoli che credono in me, meglio per lui sarebbe che gli fosse appesa al collo una macina da mulino e fosse sommerso nel fondo del mare. Matteo 18:7 Guai al mondo per gli scandali! Poiche', ben e' necessario che avvengan degli scandali; ma guai all'uomo per cui lo scandalo avviene! Matteo 18:8 Ora, se la tua mano od il tuo piede t'e' occasion di peccato, mozzali e gettali via da te; meglio e' per te l'entrar nella vita monco o zoppo, che l'aver due mani o due piedi ed esser gettato nel fuoco eterno. Matteo 18:9 E se l'occhio tuo t'e' occasion di peccato, cavalo e gettalo via da te; meglio e' per te l'entrar nella vita con un occhio solo, che l'aver due occhi ed esser gettato nella geenna del fuoco. Matteo 18:10 Guardatevi dal disprezzare alcuno di questi piccoli; perche' io vi dico che gli angeli loro, ne' cieli, vedono del continuo la faccia del Padre mio che e' ne' cieli. Matteo 18:11 ... Matteo 18:12 Che vi par egli? Se un uomo ha cento pecore e una di queste si smarrisce, non lascera' egli le novantanove sui monti per andare in cerca della smarrita? Matteo 18:13 E se gli riesce di ritrovarla, in verita' vi dico ch'ei si rallegra piu' di questa che delle novantanove che non si erano smarrite. Matteo 18:14 Cosi e' voler del Padre vostro che e' nei cieli, che neppure un solo di questi piccoli perisca. La riprensione fraterna. Il perdono. Parabola del servitore spietato (Cfr. Luca 17:3-4) Matteo 18:15 Se poi il tuo fratello ha peccato contro di te, va' e riprendilo fra te e lui solo. Se t'ascolta, avrai guadagnato il tuo fratello; Matteo 18:16 ma, se non t'ascolta, prendi teco ancora una o due persone, affinche' ogni parola sia confermata per bocca di due o tre testimoni. Matteo 18:17 E se rifiuta d'ascoltarli, dillo alla chiesa; e se rifiuta di ascoltare anche la chiesa, siati come il pagano e il pubblicano. Matteo 18:18 Io vi dico in verita' che tutte le cose che avrete legate sulla terra, saranno legate nel cielo; e tutte le cose che avrete sciolte sulla terra, saranno sciolte nel cielo. Matteo 18:19 Ed anche in verita' vi dico: Se due di voi sulla terra s'accordano a domandare una cosa qualsiasi, quella sara' loro concessa dal Padre mio che e' nei cieli. Matteo 18:20 Poiche' dovunque due o tre son raunati nel nome mio, quivi son io in mezzo a loro. Matteo 18:21 Allora Pietro, accostatosi, gli disse: Signore, quante volte, peccando il mio fratello contro di me, gli perdonero' io? fino a sette volte? Matteo 18:22 E Gesu' a lui: Io non ti dico fino a sette volte, ma fino a settanta volte sette. Matteo 18:23 Percio' il regno de' cieli e' simile ad un re che volle fare i conti coi suoi servitori. Matteo 18:24 E avendo cominciato a fare i conti, gli fu presentato uno, ch'era debitore di diecimila talenti. Matteo 18:25 E non avendo egli di che pagare, il suo signore comando' che fosse venduto lui con la moglie e i figliuoli e tutto quant'avea, e che il debito fosse pagato. Matteo 18:26 Onde il servitore, gettatosi a terra, gli si prostro' dinanzi, dicendo: Abbi pazienza con me, e ti paghero' tutto. Matteo 18:27 E il signore di quel servitore, mosso a compassione, lo lascio' andare, e gli rimise il debito. Matteo 18:28 Ma quel servitore, uscito, trovo' uno de' suoi conservi che gli dovea cento denari; e afferratolo, lo strangolava, dicendo: Paga quel che devi! Matteo 18:29 Onde il conservo, gettatosi a terra, lo pregava dicendo: Abbi pazienza con me, e ti paghero'. Matteo 18:30 Ma colui non volle; anzi ando' e lo caccio' in prigione, finche' avesse pagato il debito. Matteo 18:31 Or i suoi conservi, veduto il fatto, ne furono grandemente contristati, e andarono a riferire al loro signore tutto l'accaduto. Matteo 18:32 Allora il suo signore lo chiamo' a se' e gli disse: Malvagio servitore, io t'ho rimesso tutto quel debito, perche' tu me ne supplicasti; Matteo 18:33 non dovevi anche tu aver pieta' del tuo conservo, com'ebbi anch'io pieta' di te? Matteo 18:34 E il suo signore, adirato, lo diede in man degli aguzzini fino a tanto che avesse pagato tutto quel che gli doveva. Matteo 18:35 Cosi vi fara' anche il Padre mio celeste, se ognun di voi non perdona di cuore al proprio fratello. Il divorzio (Marco 10:1-12) Matteo 19:1 Or avvenne che quando Gesu' ebbe finiti questi ragionamenti, si parti dalla Galilea e se ne ando' sui confini della Giudea oltre il Giordano. Matteo 19:2 E molte turbe lo seguirono, e quivi guari i loro malati. Matteo 19:3 E de' Farisei s'accostarono a lui tentandolo, e dicendo: e' egli lecito di mandar via, per qualunque ragione, la propria moglie? Matteo 19:4 Ed egli, rispondendo, disse loro: Non avete voi letto che il Creatore da principio li creo' maschio e femmina, e disse: Matteo 19:5 Percio' l'uomo lascera' il padre e la madre e s'unira' con la sua moglie e i due saranno una sola carne? Matteo 19:6 Talche' non son piu' due, ma una sola carne; quello dunque che Iddio ha congiunto, l'uomo nol separi. Matteo 19:7 Essi gli dissero: Perche' dunque comando' Mose' di darle un atto di divorzio e mandarla via? Matteo 19:8 Gesu' disse loro: Fu per la durezza dei vostri cuori che Mose' vi permise di mandar via le vostre mogli; ma da principio non era cosi. Matteo 19:9 Ed io vi dico che chiunque manda via sua moglie, quando non sia per cagion di fornicazione, e ne sposa un'altra, commette adulterio. Matteo 19:10 I discepoli gli dissero: Se tale e' il caso dell'uomo rispetto alla donna, non conviene di prender moglie. Matteo 19:11 Ma egli rispose loro: Non tutti son capaci di praticare questa parola, ma quelli soltanto ai quali e' dato. Matteo 19:12 Poiche' vi son degli eunuchi, i quali son nati cosi dal seno della madre; vi son degli eunuchi, i quali sono stati fatti tali dagli uomini, e vi son degli eunuchi, i quali si son fatti eunuchi da se' a cagion del regno de' cieli. Chi e' in grado di farlo lo faccia. Gesu' benedice i bambini (Marco 10:13-16; Luca 18:15-17) Matteo 19:13 Allora gli furono presentati dei bambini perche' imponesse loro le mani e pregasse; ma i discepoli sgridarono coloro che glieli presentavano. Matteo 19:14 Gesu' pero' disse: Lasciate i piccoli fanciulli e non vietate loro di venire a me, perche' di tali e' il regno de' cieli. Matteo 19:15 E imposte loro le mani, si parti di la'. Il giovane ricco (Marco 10:17-31; Luca 18:18-30) Matteo 19:16 Ed ecco un tale, che gli s'accosto' e gli disse: Maestro, che faro' io di buono per aver la vita eterna? Matteo 19:17 E Gesu' gli rispose: Perche' m'interroghi tu intorno a cio' ch'e' buono? Uno solo e' il buono. Ma se vuoi entrar nella vita osserva i comandamenti. Matteo 19:18 Quali? gli chiese colui. E Gesu' rispose: Questi: Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dir falsa testimonianza; Matteo 19:19 onora tuo padre e tua madre, e ama il tuo prossimo come te stesso. Matteo 19:20 E il giovane a lui: Tutte queste cose le ho osservate; che mi manca ancora? Matteo 19:21 Gesu' gli disse: Se vuoi esser perfetto, va', vendi cio' che hai e da'llo ai poveri, ed avrai un tesoro nei cieli: poi, vieni e seguitami. Matteo 19:22 Ma il giovane, udita questa parola, se ne ando' contristato, perche' avea di gran beni. Matteo 19:23 E Gesu' disse ai suoi discepoli: Io vi dico in verita' che un ricco malagevolmente entrera' nel regno dei cieli. Matteo 19:24 E da capo vi dico: e' piu' facile a un cammello passare per la cruna d'un ago, che ad un ricco entrare nel regno di Dio. Matteo 19:25 I suoi discepoli, udito questo, sbigottirono forte e dicevano: Chi dunque puo' esser salvato? Matteo 19:26 E Gesu', riguardatili fisso, disse loro: Agli uomini questo e' impossibile; ma a Dio ogni cosa e' possibile. Matteo 19:27 Allora Pietro, replicando, gli disse: Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e t'abbiam seguitato; che ne avremo dunque? Matteo 19:28 E Gesu' disse loro: Io vi dico in verita' che nella nuova creazione, quando il Figliuol dell'uomo sedera' sul trono della sua gloria, anche voi che m'avete seguitato, sederete su dodici troni a giudicare le dodici tribu' d'Israele. Matteo 19:29 E chiunque avra' lasciato case, o fratelli, o sorelle, o padre, o madre, o figliuoli, o campi per amor del mio nome, ne ricevera' cento volte tanti, ed eredera' la vita eterna. Matteo 19:30 Ma molti primi saranno ultimi; e molti ultimi, primi. Parabola dei lavoratori delle diverse ore Matteo 20:1 Poiche' il regno de' cieli e' simile a un padron di casa, il quale, in sul far del giorno, usci a prender ad opra de' lavoratori per la sua vigna. Matteo 20:2 E avendo convenuto coi lavoratori per un denaro al giorno, li mando' nella sua vigna. Matteo 20:3 Ed uscito verso l'ora terza, ne vide degli altri che se ne stavano sulla piazza disoccupati, Matteo 20:4 e disse loro: Andate anche voi nella vigna, e vi daro' quel che sara' giusto. Ed essi andarono. Matteo 20:5 Poi, uscito ancora verso la sesta e la nona ora, fece lo stesso. Matteo 20:6 Ed uscito verso l'undicesima, ne trovo' degli altri in piazza e disse loro: Perche' ve ne state qui tutto il giorno inoperosi? Matteo 20:7 Essi gli dissero: Perche' nessuno ci ha presi a giornata. Egli disse loro: Andate anche voi nella vigna. Matteo 20:8 Poi, fattosi sera, il padron della vigna disse al suo fattore: Chiama i lavoratori e paga loro la mercede, cominciando dagli ultimi fino ai primi. Matteo 20:9 Allora, venuti quei dell'undicesima ora, ricevettero un denaro per uno. Matteo 20:10 E venuti i primi, pensavano di ricever di piu'; ma ricevettero anch'essi un denaro per uno. Matteo 20:11 E ricevutolo, mormoravano contro al padron di casa, dicendo: Matteo 20:12 Questi ultimi non han fatto che un'ora e tu li hai fatti pari a noi che abbiamo portato il peso della giornata e il caldo. Matteo 20:13 Ma egli, rispondendo a un di loro, disse: Amico, io non ti fo alcun torto; non convenisti meco per un denaro? Matteo 20:14 Prendi il tuo, e vattene; ma io voglio dare a quest'ultimo quanto a te. Matteo 20:15 Non m'e' lecito far del mio cio' che voglio? o vedi tu di mal occhio ch'io sia buono? Matteo 20:16 Cosi gli ultimi saranno primi, e i primi ultimi. Gesu' predice la sua passione (Marco 10:32-34; Luca 18:31-34) Matteo 20:17 Poi Gesu', stando per salire a Gerusalemme, trasse da parte i suoi dodici discepoli; e, cammin facendo, disse loro: Matteo 20:18 Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e il Figliuol dell'uomo sara' dato nelle mani de' capi sacerdoti e degli scribi; Matteo 20:19 ed essi lo condanneranno a morte, e lo metteranno nelle mani dei Gentili per essere schernito e flagellato e crocifisso; ma il terzo giorno risuscitera'. La domanda della madre dei figliuoli di Zebedeo (Marco 10:35-45; Cfr. Luca 22:25-26) Matteo 20:20 Allora la madre de' figliuoli di Zebedeo s'accosto' a lui co' suoi figliuoli, prostrandosi e chiedendogli qualche cosa. Matteo 20:21 Ed egli le domando': Che vuoi? Ella gli disse: Ordina che questi miei due figliuoli seggano l'uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra, nel tuo regno. Matteo 20:22 E Gesu', rispondendo, disse: Voi non sapete quel che chiedete. Potete voi bere il calice che io sto per bere? Essi gli dissero: Si, lo possiamo. Matteo 20:23 Egli disse loro: Voi certo berrete il mio calice; ma quant'e' al sedermi a destra o a sinistra non sta a me il darlo, ma e' per quelli a cui e' stato preparato dal Padre mio. Matteo 20:24 E i dieci, udito cio', furono indignati contro i due fratelli. Matteo 20:25 Ma Gesu', chiamatili a se', disse: Voi sapete che i principi delle nazioni le signoreggiano, e che i grandi usano potesta' sopra di esse. Matteo 20:26 Ma non e' cosi tra voi; anzi, chiunque vorra' esser grande fra voi, sara' vostro servitore; Matteo 20:27 chiunque fra voi vorra' esser primo, sara' vostro servitore; Matteo 20:28 appunto come il Figliuol dell'uomo non e' venuto per esser servito ma per servire, e per dar la vita sua come prezzo di riscatto per molti. I ciechi di Gerico (Marco 10:46-52; Luca 18:35-43) Matteo 20:29 E come uscivano da Gerico, una gran moltitudine lo segui. Matteo 20:30 Ed ecco che due ciechi, seduti presso la strada, avendo udito che Gesu' passava, si misero a gridare: Abbi pieta' di noi, Signore, figliuol di Davide! Matteo 20:31 Ma la moltitudine li sgridava, perche' tacessero; essi pero' gridavan piu' forte: Abbi pieta' di noi, Signore, figliuol di Davide! Matteo 20:32 E Gesu', fermatosi, li chiamo' e disse: Che volete ch'io vi faccia? Matteo 20:33 Ed essi: Signore, che s'aprano gli occhi nostri. Matteo 20:34 Allora Gesu', mosso a pieta', tocco' gli occhi loro, e in quell'istante ricuperarono la vista e lo seguirono. L'ingresso in Gerusalemme (Marco 11:1-10; Luca 19:29-44; Giovanni 12:12-19) Matteo 21:1 E quando furon vicini a Gerusalemme e furon giunti a Betfage, presso al monte degli Ulivi, Gesu' mando' due discepoli, Matteo 21:2 dicendo loro: Andate nella borgata che e' dirimpetto a voi; e subito troverete un'asina legata, e un puledro con essa; scioglieteli e menatemeli. Matteo 21:3 E se alcuno vi dice qualcosa, direte che il Signore ne ha bisogno, e subito li mandera'. Matteo 21:4 Or questo avvenne affinche' si adempisse la parola del profeta: Matteo 21:5 Dite alla figliuola di Sion: Ecco il tuo re viene a te, mansueto, e montato sopra un'asina, e un asinello, puledro d'asina. Matteo 21:6 E i discepoli andarono e fecero come Gesu' avea loro ordinato: Matteo 21:7 menarono l'asina e il puledro, vi misero sopra i loro mantelli, e Gesu' vi si pose a sedere. Matteo 21:8 E la maggior parte della folla stese i mantelli sulla via; e altri tagliavano de' rami dagli alberi e li stendeano sulla via. Matteo 21:9 E le turbe che precedevano e quelle che seguivano, gridavano: Osanna al Figliuolo di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nei luoghi altissimi! Matteo 21:10 Ed essendo egli entrato in Gerusalemme, tutta la citta' fu commossa e si diceva: Matteo 21:11 Chi e' costui? E le turbe dicevano: Questi e' Gesu', il profeta che e' da Nazaret di Galilea. La purificazione del tempio (Marco 11:15-18; Luca 19:45-48; Cfr. Giovanni 2:13-22) Matteo 21:12 E Gesu' entro' nel tempio e caccio' fuori tutti quelli che quivi vendevano e compravano; e rovescio' le tavole dei cambiamonete e le sedie de' venditori di colombi. Matteo 21:13 E disse loro: Egli e' scritto: La mia casa sara' chiamata casa d'orazione; ma voi ne fate una spelonca di ladroni. Matteo 21:14 Allora vennero a lui, nel tempio, de' ciechi e degli zoppi, ed egli li sano'. Matteo 21:15 Ma i capi sacerdoti e gli scribi, vedute le maraviglie che avea fatte, e i fanciulli che gridavano nel tempio: Osanna al figliuol di Davide, ne furono indignati, e gli dissero: Odi tu quel che dicono costoro? Matteo 21:16 E Gesu' disse loro: Si. Non avete mai letto: Dalla bocca dei fanciulli e de' lattanti hai tratto lode? Matteo 21:17 E, lasciatili, se ne ando' fuor della citta' a Betania, dove albergo'. Il fico seccato (Marco 11:12-14 e 19-24) Matteo 21:18 E la mattina, tornando in citta', ebbe fame. Matteo 21:19 E vedendo un fico sulla strada, gli si accosto', ma non vi trovo' altro che delle foglie; e gli disse: Mai piu' in eterno non nasca frutto da te. E subito il fico si secco'. Matteo 21:20 E i discepoli, veduto cio', si maravigliarono, dicendo: Come s'e' in un attimo seccato il fico? Matteo 21:21 E Gesu', rispondendo, disse loro: Io vi dico in verita': Se aveste fede e non dubitaste, non soltanto fareste quel ch'e' stato fatto al fico; ma se anche diceste a questo monte: Togliti di la' e gettati nel mare, sarebbe fatto. Matteo 21:22 E tutte le cose che domanderete nella preghiera, se avete fede, le otterrete. La questoine del battesimo di Giovanni (Marco 11:27-33; Luca 20:1-8) Matteo 21:23 E quando fu venuto nel tempio, i capi sacerdoti e gli anziani del popolo si accostarono a lui, mentr'egli insegnava, e gli dissero: Con quale autorita' fai tu queste cose? E chi t'ha data codesta autorita'? Matteo 21:24 E Gesu', rispondendo, disse loro: Anch'io vi domandero' una cosa: e se voi mi rispondete, anch'io vi diro' con quale autorita' faccio queste cose. Matteo 21:25 Il battesimo di Giovanni, d'onde veniva? dal cielo o dagli uomini? Ed essi ragionavan fra loro, dicendo: Se diciamo: Dal cielo, egli ci dira': Perche' dunque non gli credeste? Matteo 21:26 E se diciamo: Dagli uomini, temiamo la moltitudine, perche' tutti tengono Giovanni per profeta. Matteo 21:27 Risposero dunque a Gesu', dicendo: Non lo sappiamo. E anch'egli disse loro: E neppur io vi diro' con quale autorita' io fo queste cose. Parabola de' due figliuoli Matteo 21:28 Or che vi par egli? Un uomo avea due figliuoli. Accostatosi al primo disse: Figliuolo, va' oggi a lavorare nella vigna. Matteo 21:29 Ed egli, rispondendo, disse: Vado, signore; ma non vi ando'. Matteo 21:30 E accostatosi al secondo, gli disse lo stesso. Ma egli, rispondendo, disse: Non voglio; ma poi, pentitosi, v'ando'. Matteo 21:31 Qual de' due fece la volonta' del padre? Essi gli dissero: L'ultimo. E Gesu' a loro: Io vi dico in verita': I pubblicani e le meretrici vanno innanzi a voi nel regno di Dio. Matteo 21:32 Poiche' Giovanni e' venuto a voi per la via della giustizia, e voi non gli avete creduto; ma i pubblicani e le meretrici gli hanno creduto; e voi, che avete veduto questo, neppur poi vi siete pentiti per credere a lui. Parabola de' cattivi vignaiuoli (Marco 12:1-12; Luca 20:9-18) Matteo 21:33 Udite un'altra parabola: Vi era un padron di casa, il quale pianto' una vigna e le fece attorno una siepe, e vi scavo' un luogo da spremer l'uva, e vi edifico' una torre; poi l'allogo' a de' lavoratori, e se n'ando' in viaggio. Matteo 21:34 Or quando fu vicina la stagione de' frutti, mando' i suoi servitori dai lavoratori per ricevere i frutti della vigna. Matteo 21:35 Ma i lavoratori, presi i servitori, uno ne batterono, uno ne uccisero, e un altro ne lapidarono. Matteo 21:36 Da capo mando' degli altri servitori, in maggior numero de' primi; e coloro li trattarono nello stesso modo. Matteo 21:37 Finalmente, mando' loro il suo figliuolo, dicendo: Avranno rispetto al mio figliuolo. Matteo 21:38 Ma i lavoratori, veduto il figliuolo, dissero tra di loro: Costui e' l'erede; venite, uccidiamolo, e facciam nostra la sua eredita'. Matteo 21:39 E presolo, lo cacciaron fuori della vigna, e l'uccisero. Matteo 21:40 Quando dunque sara' venuto il padron della vigna, che fara' egli a quei lavoratori? Matteo 21:41 Essi gli risposero: Li fara' perir malamente, cotesti scellerati, e alloghera' la vigna ad altri lavoratori, i quali gliene renderanno il frutto a suo tempo. Matteo 21:42 Gesu' disse loro: Non avete mai letto nelle Scritture: La pietra che gli edificatori hanno riprovata e' quella ch'e' divenuta pietra angolare; cio' e' stato fatto dal Signore, ed e' cosa maravigliosa agli occhi nostri? Matteo 21:43 Percio' io vi dico che il Regno di Dio vi sara' tolto, e sara' dato ad una gente che ne faccia i frutti. Matteo 21:44 E chi cadra' su questa pietra sara' sfracellato; ed ella stritolera' colui sul quale cadra'. Matteo 21:45 E i capi sacerdoti e i Farisei, udite le sue parabole, si avvidero che parlava di loro; Matteo 21:46 e cercavano di pigliarlo, ma temettero le turbe che lo teneano per profeta. Parabola delle nozze (Luca 14:16-24) Matteo 22:1 E Gesu' prese di nuovo a parlar loro in parabole dicendo: Matteo 22:2 Il regno de' cieli e' simile ad un re, il quale fece le nozze del suo figliuolo. Matteo 22:3 E mando' i suoi servitori a chiamare gl'invitati alle nozze; ma questi non vollero venire. Matteo 22:4 Di nuovo mando' degli altri servitori, dicendo: Dite agli invitati: Ecco, io ho preparato il mio pranzo; i miei buoi ed i miei animali ingrassati sono ammazzati, e tutto e' pronto; venite alle nozze. Matteo 22:5 Ma quelli, non curandosene, se n'andarono, chi al suo campo, chi al suo traffico; Matteo 22:6 gli altri poi, presi i suoi servitori, li oltraggiarono e li uccisero. Matteo 22:7 Allora il re s'adiro', e mando' le sue truppe a sterminare quegli omicidi e ad ardere la loro citta'. Matteo 22:8 Quindi disse ai suoi servitori: Le nozze, si, sono pronte; ma gl'invitati non ne erano degni. Matteo 22:9 Andate dunque sui crocicchi delle strade e chiamate alle nozze quanti troverete. Matteo 22:10 E quei servitori, usciti per le strade, raunarono tutti quelli che trovarono, cattivi e buoni; e la sala delle nozze fu ripiena di commensali. Matteo 22:11 Or il re, entrato per vedere quelli che erano a tavola, noto' quivi un uomo che non vestiva l'abito di nozze. Matteo 22:12 E gli disse: Amico, come sei entrato qua senza aver un abito da nozze? E colui ebbe la bocca chiusa. Matteo 22:13 Allora il re disse ai servitori: Legatelo mani e piedi e gettatelo nelle tenebre di fuori. Ivi sara' il pianto e lo stridor de' denti. Matteo 22:14 Poiche' molti son chiamati, ma pochi eletti. La questione del tributo a Cesare (Marco 12:13-17; Luca 20:20-26) Matteo 22:15 Allora i Farisei, ritiratisi, tennero consiglio per veder di coglierlo in fallo nelle sue parole. Matteo 22:16 E gli mandarono i loro discepoli con gli Erodiani a dirgli: Maestro, noi sappiamo che sei verace e insegni la via di Dio secondo verita', e non ti curi d'alcuno, perche' non guardi all'apparenza delle persone. Matteo 22:17 Dicci dunque: Che te ne pare? e' egli lecito pagare il tributo a Cesare, o no? Matteo 22:18 Ma Gesu', conosciuta la loro malizia, disse: Perche' mi tentate, ipocriti? Matteo 22:19 Mostratemi la moneta del tributo. Ed essi gli porsero un denaro. Ed egli domando' loro: Matteo 22:20 Di chi e' questa effigie e questa iscrizione? Matteo 22:21 Gli risposero: Di Cesare. Allora egli disse loro: Rendete dunque a Cesare quel ch'e' di Cesare, e a Dio quel ch'e' di Dio. Matteo 22:22 Ed essi, udito cio', si maravigliarono; e, lasciatolo, se ne andarono. I Sadducei e la risurrezione (Marco 12:18-27; Luca 20:27-40) Matteo 22:23 In quell'istesso giorno vennero a lui de' Sadducei, i quali dicono che non v'e' risurrezione, e gli domandarono: Matteo 22:24 Maestro, Mose' ha detto: Se uno muore senza figliuoli, il fratel suo sposi la moglie di lui e susciti progenie al suo fratello. Matteo 22:25 Or v'erano fra di noi sette fratelli; e il primo, ammogliatosi, mori; e, non avendo prole, lascio' sua moglie al suo fratello. Matteo 22:26 Lo stesso fece pure il secondo, poi il terzo, fino al settimo. Matteo 22:27 Infine, dopo tutti, mori anche la donna. Matteo 22:28 Alla risurrezione, dunque, di quale dei sette sara' ella moglie? Poiche' tutti l'hanno avuta. Matteo 22:29 Ma Gesu', rispondendo, disse loro: Voi errate, perche' non conoscete le Scritture, ne' la potenza di Dio. Matteo 22:30 Perche' alla risurrezione ne' si prende ne' si da' moglie; ma i risorti son come angeli ne' cieli. Matteo 22:31 Quanto poi alla risurrezione dei morti, non avete voi letto quel che vi fu insegnato da Dio, Matteo 22:32 quando disse: Io sono l'Iddio di Abramo e l'Iddio d'Isacco e l'Iddio di Giacobbe? Egli non e' l'Iddio dei morti, ma de' viventi. Matteo 22:33 E le turbe, udite queste cose, stupivano della sua dottrina. Il gran comandamento (Marco 12:28-34; Cfr. Luca 10:25 e seg.) Matteo 22:34 Or i Farisei, udito ch'egli avea chiusa la bocca a' Sadducei, si raunarono insieme; Matteo 22:35 e uno di loro, dottor della legge, gli domando', per metterlo alla prova: Matteo 22:36 Maestro, qual e', nella legge, il gran comandamento? Matteo 22:37 E Gesu' gli disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua e con tutta la mente tua. Matteo 22:38 Questo e' il grande e il primo comandamento. Matteo 22:39 Il secondo, simile ad esso, e': Ama il tuo prossimo come te stesso. Matteo 22:40 Da questi due comandamenti dipendono tutta la legge ed i profeti. Il Cristo figliuolo di Davide (Marco 12:35-37; Luca 20:41-44) Matteo 22:41 Or essendo i Farisei raunati, Gesu' li interrogo', dicendo: Matteo 22:42 Che vi par egli del Cristo? di chi e' egli figliuolo? Essi gli risposero: Di Davide. Matteo 22:43 Ed egli a loro: Come dunque Davide, parlando per lo Spirito, lo chiama Signore, dicendo: Matteo 22:44 Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra finche' io abbia posto i tuoi nemici sotto i tuoi piedi? Matteo 22:45 Se dunque Davide lo chiama Signore, com'e' egli suo figliuolo? Matteo 22:46 E nessuno potea replicargli parola; e da quel giorno nessuno ardi piu' interrogarlo. Gesu' censura gli scribi e i Farisei (Marco 12:38-40; Luca 11:37-54; 20:45-47; 13:34-35) Matteo 23:1 Allora Gesu' parlo' alle turbe e ai suoi discepoli, Matteo 23:2 dicendo: Gli scribi e i Farisei seggono sulla cattedra di Mose'. Matteo 23:3 Fate dunque ed osservate tutte le cose che vi diranno, ma non fate secondo le opere loro; perche' dicono e non fanno. Matteo 23:4 Difatti, legano de' pesi gravi e li mettono sulle spalle della gente; ma loro non li voglion muovere neppur col dito. Matteo 23:5 Tutte le loro opere le fanno per essere osservati dagli uomini; difatti allargano le lor filatterie ed allungano le frange de' mantelli; Matteo 23:6 ed amano i primi posti ne' conviti e i primi seggi nelle sinagoghe Matteo 23:7 e i saluti nelle piazze e d'esser chiamati dalla gente: «Maestro!» Matteo 23:8 Ma voi non vi fate chiamar «Maestro»; perche' uno solo e' il vostro maestro, e voi siete tutti fratelli. Matteo 23:9 E non chiamate alcuno sulla terra vostro padre, perche' uno solo e' il Padre vostro, quello che e' ne' cieli. Matteo 23:10 E non vi fate chiamare guide, perche' una sola e' la vostra guida, il Cristo: Matteo 23:11 ma il maggiore fra voi sia vostro servitore. Matteo 23:12 Chiunque s'innalzera' sara' abbassato, e chiunque si abbassera' sara' innalzato. Matteo 23:13 Ma guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perche' serrate il regno de' cieli dinanzi alla gente, poiche' ne' vi entrate voi, ne' lasciate entrare quelli che cercano di entrare. Matteo 23:14 ... Matteo 23:15 Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perche' scorrete mare e terra per fare un proselito; e fatto che sia, lo rendete figliuol della geenna il doppio di voi. Matteo 23:16 Guai a voi, guide cieche, che dite: Se uno giura per il tempio, non e' nulla; ma se giura per l'oro del tempio, resta obbligato. Matteo 23:17 Stolti e ciechi, poiche' qual e' maggiore: l'oro, o il tempio che santifica l'oro? Matteo 23:18 E se uno, voi dite, giura per l'altare, non e' nulla; ma se giura per l'offerta che c'e' sopra, resta obbligato. Matteo 23:19 Ciechi, poiche' qual e' maggiore: l'offerta, o l'altare che santifica l'offerta? Matteo 23:20 Chi dunque giura per l'altare, giura per esso e per tutto quel che c'e' sopra; Matteo 23:21 e chi giura per il tempio, giura per esso e per Colui che l'abita; Matteo 23:22 e chi giura per il cielo, giura per il trono di Dio e per Colui che vi siede sopra. Matteo 23:23 Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perche' pagate la decima della menta e dell'aneto e del comino, e trascurate le cose piu' gravi della legge: il giudicio, e la misericordia, e la fede. Queste son le cose che bisognava fare, senza tralasciar le altre. Matteo 23:24 Guide cieche, che colate il moscerino e inghiottite il cammello. Matteo 23:25 Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perche' nettate il di fuori del calice e del piatto, mentre dentro son pieni di rapina e d'intemperanza. Matteo 23:26 Fariseo cieco, netta prima il di dentro del calice e del piatto, affinche' anche il di fuori diventi netto. Matteo 23:27 Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perche' siete simili a sepolcri imbiancati, che appaion belli di fuori, ma dentro son pieni d'ossa di morti e d'ogni immondizia. Matteo 23:28 Cosi anche voi, di fuori apparite giusti alla gente; ma dentro siete pieni d'ipocrisia e d'iniquita'. Matteo 23:29 Guai a voi, scribi e Farisei ipocriti, perche' edificate i sepolcri ai profeti, e adornate le tombe de' giusti e dite: Matteo 23:30 Se fossimo stati ai di de' nostri padri, non saremmo stati loro complici nello spargere il sangue dei profeti! Matteo 23:31 Talche' voi testimoniate contro voi stessi, che siete figliuoli di coloro che uccisero i profeti. Matteo 23:32 E voi, colmate pure la misura dei vostri padri! Matteo 23:33 Serpenti, razza di vipere, come scamperete al giudizio della geenna? Matteo 23:34 Percio', ecco, io vi mando de' profeti e de' savi e degli scribi; di questi, alcuni ne ucciderete e metterete in croce; altri ne flagellerete nelle vostre sinagoghe e li perseguiterete di citta' in citta', Matteo 23:35 affinche' venga su voi tutto il sangue giusto sparso sulla terra, dal sangue del giusto Abele, fino al sangue di Zaccaria, figliuol di Barachia, che voi uccideste fra il tempio e l'altare. Matteo 23:36 Io vi dico in verita' che tutte queste cose verranno su questa generazione. Matteo 23:37 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti sono mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto! Matteo 23:38 Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta. Matteo 23:39 Poiche' vi dico che d'ora innanzi non mi vedrete piu', finche' diciate: Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Il discorso profetico di Gesu' (Marco 13:1-37; Luca 21:5-38; 17:23-35; 21:35-46) Matteo 24:1 E come Gesu' usciva dal tempio e se n'andava, i suoi discepoli gli s'accostarono per fargli osservare gli edifizī del tempio. Matteo 24:2 Ma egli rispose loro: Le vedete tutte queste cose? Io vi dico in verita': Non sara' lasciata qui pietra sopra pietra che non sia diroccata. Matteo 24:3 E stando egli seduto sul monte degli Ulivi, i discepoli gli s'accostarono in disparte, dicendo: Dicci: Quando avverranno queste cose, e quale sara' il segno della tua venuta e della fine dell'eta' presente? Matteo 24:4 E Gesu', rispondendo, disse loro: Guardate che nessuno vi seduca. Matteo 24:5 Poiche' molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Io sono il Cristo, e ne sedurranno molti. Matteo 24:6 Or voi udirete parlar di guerre e di rumori di guerre; guardate di non turbarvi, perche' bisogna che questo avvenga, ma non sara' ancora la fine. Matteo 24:7 Poiche' si levera' nazione contro nazione e regno contro regno; ci saranno carestie e terremoti in varī luoghi; Matteo 24:8 ma tutto questo non sara' che principio di dolori. Matteo 24:9 Allora vi getteranno in tribolazione e v'uccideranno, e sarete odiati da tutte le genti a cagion del mio nome. Matteo 24:10 E allora molti si scandalizzeranno, e si tradiranno e si odieranno a vicenda. Matteo 24:11 E molti falsi profeti sorgeranno e sedurranno molti. Matteo 24:12 E perche' l'iniquita' sara' moltiplicata, la carita' dei piu' si raffreddera'. Matteo 24:13 Ma chi avra' perseverato sino alla fine sara' salvato. Matteo 24:14 E questo evangelo del Regno sara' predicato per tutto il mondo, onde ne sia resa testimonianza a tutte le genti; e allora verra' la fine. Matteo 24:15 Quando dunque avrete veduta l'abominazione della desolazione, della quale ha parlato il profeta Daniele, posta in luogo santo (chi legge pongavi mente), Matteo 24:16 allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti; Matteo 24:17 chi sara' sulla terrazza non scenda per toglier quello che e' in casa sua; Matteo 24:18 e chi sara' nel campo non torni indietro a prender la sua veste. Matteo 24:19 Or guai alle donne che saranno incinte, ed a quelle che allatteranno in que' giorni! Matteo 24:20 E pregate che la vostra fuga non avvenga d'inverno ne' di sabato; Matteo 24:21 perche' allora vi sara' una grande afflizione; tale, che non v'e' stata l'uguale dal principio del mondo fino ad ora, ne' mai piu' vi sara'. Matteo 24:22 E se quei giorni non fossero stati abbreviati, nessuno scamperebbe; ma, a cagion degli eletti, que' giorni saranno abbreviati. Matteo 24:23 Allora, se alcuno vi dice: 'Il Cristo eccolo qui, eccolo la'', non lo credete; Matteo 24:24 perche' sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno gran segni e prodigī da sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Matteo 24:25 Ecco, ve l'ho predetto. Se dunque vi dicono: Eccolo, e' nel deserto, non v'andate; Matteo 24:26 eccolo e' nelle stanze interne, non lo credete; Matteo 24:27 perche', come il lampo esce da levante e si vede fino a ponente, cosi sara' la venuta del Figliuol dell'uomo. Matteo 24:28 Dovunque sara' il carname, quivi si raduneranno le aquile. Matteo 24:29 Or subito dopo l'afflizione di que' giorni, il sole si oscurera', e la luna non dara' il suo splendore, e le stelle cadranno dal cielo, e le potenze de' cieli saranno scrollate. Matteo 24:30 E allora apparira' nel cielo il segno del Figliuol dell'uomo; ed allora tutte le tribu' della terra faranno cordoglio, e vedranno il Figliuol dell'uomo venir sulle nuvole del cielo con gran potenza e gloria. Matteo 24:31 E mandera' i suoi angeli con gran suono di tromba a radunare i suoi eletti dai quattro venti, dall'un capo all'altro de' cieli. Matteo 24:32 Or imparate dal fico questa similitudine: Quando gia' i suoi rami si fanno teneri e metton le foglie, voi sapete che l'estate e' vicina. Matteo 24:33 Cosi anche voi, quando vedrete tutte queste cose, sappiate che egli e' vicino, proprio alle porte. Matteo 24:34 Io vi dico in verita' che questa generazione non passera' prima che tutte queste cose siano avvenute. Matteo 24:35 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Matteo 24:36 Ma quant'e' a quel giorno ed a quell'ora nessuno li sa, neppure gli angeli dei cieli, neppure il Figliuolo, ma il Padre solo. Matteo 24:37 E come fu ai giorni di Noe', cosi sara' alla venuta del Figliuol dell'uomo. Matteo 24:38 Infatti, come ne' giorni innanzi al diluvio si mangiava e si beveva, si prendea moglie e s'andava a marito, sino al giorno che Noe' entro' nell'arca, Matteo 24:39 e di nulla si avvide la gente, finche' venne il diluvio che porto' via tutti quanti, cosi avverra' alla venuta del Figliuol dell'uomo. Matteo 24:40 Allora due saranno nel campo; l'uno sara' preso e l'altro lasciato; Matteo 24:41 due donne macineranno al mulino: l'una sara' presa e l'altra lasciata. Matteo 24:42 Vegliate, dunque, perche' non sapete in qual giorno il vostro Signore sia per venire. Matteo 24:43 Ma sappiate questo, che se il padron di casa sapesse a qual vigilia il ladro deve venire, veglierebbe e non lascerebbe forzar la sua casa. Matteo 24:44 Percio', anche voi siate pronti; perche', nell'ora che non pensate, il Figliuol dell'uomo verra'. Matteo 24:45 Qual e' mai il servitore fedele e prudente che il padrone abbia costituito sui domestici per dar loro il vitto a suo tempo? Matteo 24:46 Beato quel servitore che il padrone, arrivando, trovera' cosi occupato! Matteo 24:47 Io vi dico in verita' che lo costituira' su tutti i suoi beni. Matteo 24:48 Ma, s'egli e' un malvagio servitore che dica in cuor suo: Il mio padrone tarda a venire; Matteo 24:49 e comincia a battere i suoi conservi, e a mangiare e bere con gli ubriaconi, Matteo 24:50 il padrone di quel servitore verra' nel giorno che non se l'aspetta, e nell'ora che non sa; Matteo 24:51 e lo fara' lacerare a colpi di flagello, e gli assegnera' la sorte degl'ipocriti. Ivi sara' il pianto e lo stridor de' denti. La parabola delle dieci vergini Matteo 25:1 Allora il regno de' cieli sara' simile a dieci vergini le quali, prese le loro lampade, uscirono a incontrar lo sposo. Matteo 25:2 Or cinque d'esse erano stolte e cinque avvedute; Matteo 25:3 le stolte, nel prendere le loro lampade, non avean preso seco dell'olio; Matteo 25:4 mentre le avvedute, insieme con le loro lampade, avean preso dell'olio ne' vasi. Matteo 25:5 Or tardando lo sposo, tutte divennero sonnacchiose e si addormentarono. Matteo 25:6 E sulla mezzanotte si levo' un grido: Ecco lo sposo, uscitegli incontro! Matteo 25:7 Allora tutte quelle vergini si destarono e acconciaron le loro lampade. Matteo 25:8 E le stolte dissero alle avvedute: Dateci del vostro olio, perche' le nostre lampade si spengono. Matteo 25:9 Ma le avvedute risposero: No, che talora non basti per noi e per voi; andate piuttosto da' venditori e compratevene! Matteo 25:10 Ma, mentre quelle andavano a comprarne, arrivo' lo sposo; e quelle che eran pronte, entraron con lui nella sala delle nozze, e l'uscio fu chiuso. Matteo 25:11 All'ultimo vennero anche le altre vergini, dicendo: Signore, Signore, aprici! Matteo 25:12 Ma egli, rispondendo, disse: Io vi dico in verita': Non vi conosco. Matteo 25:13 Vegliate dunque, perche' non sapete ne' il giorno ne' l'ora. La parabola de' talenti (Cfr. Luca 19:11-27) Matteo 25:14 Poiche' avverra' come di un uomo il quale, partendo per un viaggio, chiamo' i suoi servitori e affido' loro i suoi beni; Matteo 25:15 e all'uno diede cinque talenti, a un altro due, e a un altro uno; a ciascuno secondo la sua capacita'; e parti. Matteo 25:16 Subito, colui che avea ricevuto i cinque talenti ando' a farli fruttare, e ne guadagno' altri cinque. Matteo 25:17 Parimente, quello de' due ne guadagno' altri due. Matteo 25:18 Ma colui che ne avea ricevuto uno, ando' e, fatta una buca in terra, vi nascose il danaro del suo padrone. Matteo 25:19 Or dopo molto tempo, ecco il padrone di que' servitori a fare i conti con loro. Matteo 25:20 E colui che avea ricevuto i cinque talenti, venne e presento' altri cinque talenti, dicendo: Signore, tu m'affidasti cinque talenti; ecco, ne ho guadagnati altri cinque. Matteo 25:21 E il suo padrone gli disse: Va bene, buono e fedel servitore; sei stato fedele in poca cosa, ti costituiro' sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore. Matteo 25:22 Poi, presentatosi anche quello de' due talenti, disse: Signore, tu m'affidasti due talenti; ecco, ne ho guadagnati altri due. Matteo 25:23 Il suo padrone gli disse: Va bene, buono e fedel servitore; sei stato fedele in poca cosa, ti costituiro' sopra molte cose; entra nella gioia del tuo Signore. Matteo 25:24 Poi, accostatosi anche quello che avea ricevuto un talento solo, disse: Signore, io sapevo che tu sei uomo duro, che mieti dove non hai seminato, e raccogli dove non hai sparso; Matteo 25:25 ebbi paura, e andai a nascondere il tuo talento sotterra; eccoti il tuo. Matteo 25:26 E il suo padrone, rispondendo, gli disse: Servo malvagio ed infingardo, tu sapevi ch'io mieto dove non ho seminato e raccolgo dove non ho sparso; Matteo 25:27 dovevi dunque portare il mio danaro dai banchieri; e al mio ritorno, avrei ritirato il mio con interesse. Matteo 25:28 Toglietegli dunque il talento, e datelo a colui che ha i dieci talenti. Matteo 25:29 Poiche' a chiunque ha sara' dato, ed egli sovrabbondera'; ma a chi non ha sara' tolto anche quello che ha. Matteo 25:30 E quel servitore disutile, gettatelo nelle tenebre di fuori. Ivi sara' il pianto e lo stridor dei denti. Il giudizio Matteo 25:31 Or quando il Figliuol dell'uomo sara' venuto nella sua gloria, avendo seco tutti gli angeli, allora sedera' sul trono della sua gloria. Matteo 25:32 E tutte le genti saranno radunate dinanzi a lui ed egli separera' gli uni dagli altri, come il pastore separa le pecore dai capri; Matteo 25:33 e mettera' le pecore alla sua destra e i capri alla sinistra. Matteo 25:34 Allora il Re dira' a quelli della sua destra: Venite, voi, i benedetti del Padre mio; eredate il regno che v'e' stato preparato sin dalla fondazione del mondo. Matteo 25:35 Perche' ebbi fame, e mi deste da mangiare; ebbi sete, e mi deste da bere; fui forestiere e m'accoglieste; Matteo 25:36 fui ignudo, e mi rivestiste; fui infermo, e mi visitaste; fui in prigione, e veniste a trovarmi. Matteo 25:37 Allora i giusti gli risponderanno: Signore, quando mai t'abbiam veduto aver fame e t'abbiam dato da mangiare? o aver sete e t'abbiam dato da bere? Matteo 25:38 Quando mai t'abbiam veduto forestiere e t'abbiamo accolto? o ignudo e t'abbiam rivestito? Matteo 25:39 Quando mai t'abbiam veduto infermo o in prigione e siam venuti a trovarti? Matteo 25:40 E il Re, rispondendo, dira' loro: In verita' vi dico che in quanto l'avete fatto ad uno di questi miei minimi fratelli, l'avete fatto a me. Matteo 25:41 Allora dira' anche a coloro dalla sinistra: Andate via da me, maledetti, nel fuoco eterno, preparato pel diavolo e per i suoi angeli! Matteo 25:42 Perche' ebbi fame e non mi deste da mangiare; ebbi sete e non mi deste da bere; Matteo 25:43 fui forestiere e non m'accoglieste; ignudo, e non mi rivestiste; infermo ed in prigione, e non mi visitaste. Matteo 25:44 Allora anche questi gli risponderanno, dicendo: Signore, quando t'abbiam veduto aver fame, o sete, o esser forestiere, o ignudo, o infermo, o in prigione, e non t'abbiamo assistito? Matteo 25:45 Allora rispondera' loro, dicendo: In verita' vi dico che in quanto non l'avete fatto ad uno di questi minimi, non l'avete fatto neppure a me. Matteo 25:46 E questi se ne andranno a punizione eterna; ma i giusti a vita eterna. La congiura dei sacerdoti (Marco 14:1,2; Luca 22:12,2; Giovanni 11:47-53) Matteo 26:1 Ed avvenne che quando Gesu' ebbe finiti tutti questi ragionamenti, disse ai suoi discepoli: Matteo 26:2 Voi sapete che fra due giorni e' la Pasqua, e il Figliuol dell'uomo sara' consegnato per esser crocifisso. Matteo 26:3 Allora i capi sacerdoti e gli anziani del popolo si raunarono nella corte del sommo sacerdote detto Caia'fa, Matteo 26:4 e deliberarono nel loro consiglio di pigliar Gesu' con inganno e di farlo morire. Matteo 26:5 Ma dicevano: Non durante la festa, perche' non accada tumulto nel popolo. Il convito di Betania (Marco 14:3-9; Giovanni 12:1-8) Matteo 26:6 Or essendo Gesu' in Betania, in casa di Simone il lebbroso, Matteo 26:7 venne a lui una donna che aveva un alabastro d'olio odorifero di gran prezzo, e lo verso' sul capo di lui che stava a tavola. Matteo 26:8 Veduto cio', i discepoli furono indignati e dissero: A che questa perdita? Matteo 26:9 Poiche' quest'olio si sarebbe potuto vender caro, e il denaro darlo ai poveri. Matteo 26:10 Ma Gesu', accortosene, disse loro: Perche' date noia a questa donna? Ella ha fatto un'azione buona verso di me. Matteo 26:11 Perche' i poveri li avete sempre con voi; ma me non mi avete sempre. Matteo 26:12 Poiche' costei, versando quest'olio sul mio corpo, l'ha fatto in vista della mia sepoltura. Matteo 26:13 In verita' vi dico che per tutto il mondo, dovunque sara' predicato questo evangelo, anche quello che costei ha fatto, sara' raccontato in memoria di lei. Il traditore (Marco 14:10; Luca 22:3-6) Matteo 26:14 Allora uno dei dodici, detto Giuda Iscariot, ando' dai capi sacerdoti e disse loro: Matteo 26:15 Che mi volete dare, e io ve lo consegnero'? Ed essi gli contarono trenta sicli d'argento. Matteo 26:16 E da quell'ora cercava il momento opportuno di tradirlo. L'ultima Pasqua. La Santa Cena (Marco 14:12-25; Luca 22:7-23; Cfr. Giovanni 13:21-30; 1Corinzī 11:23-29) Matteo 26:17 Or il primo giorno degli azzimi, i discepoli s'accostarono a Gesu' e gli dissero: Dove vuoi che ti prepariamo da mangiar la pasqua? Matteo 26:18 Ed egli disse: Andate in citta' dal tale, e ditegli: Il Maestro dice: Il mio tempo e' vicino; faro' la pasqua da te, co' miei discepoli. Matteo 26:19 E i discepoli fecero come Gesu' avea loro ordinato, e prepararono la pasqua. Matteo 26:20 E quando fu sera, si mise a tavola co' dodici discepoli. Matteo 26:21 E mentre mangiavano, disse: In verita' io vi dico: Uno di voi mi tradira'. Matteo 26:22 Ed essi, grandemente attristati, cominciarono a dirgli ad uno ad uno: Sono io quello, Signore? Matteo 26:23 Ma egli, rispondendo, disse: Colui che ha messo con me la mano nel piatto, quello mi tradira'. Matteo 26:24 Certo, il Figliuol dell'uomo se ne va, come e' scritto di lui; ma guai a quell'uomo per cui il Figliuol dell'uomo e' tradito! Meglio sarebbe per cotest'uomo, se non fosse mai nato. Matteo 26:25 E Giuda, che lo tradiva, prese a dire: Sono io quello, Maestro? E Gesu' a lui: L'hai detto. Matteo 26:26 Or mentre mangiavano, Gesu' prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe, e dandolo a' suoi discepoli, disse: Prendete, mangiate, questo e' il mio corpo. Matteo 26:27 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, dicendo: Matteo 26:28 Bevetene tutti, perche' questo e' il mio sangue, il sangue del patto, il quale e' sparso per molti per la remissione dei peccati. Matteo 26:29 Io vi dico che d'ora in poi non berro' piu' di questo frutto della vigna, fino al giorno che lo berro' nuovo con voi nel regno del Padre mio. Pietro avvisato (Marco 14:26-31; Luca 22:31-34; Giovanni 13:36-38) Matteo 26:30 E dopo ch'ebbero cantato l'inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi. Matteo 26:31 Allora Gesu' disse loro: Questa notte voi tutti avrete in me un'occasion di caduta; perche' e' scritto: Io percotero' il pastore, e le pecore della greggia saranno disperse. Matteo 26:32 Ma dopo che saro' risuscitato, vi precedero' in Galilea. Matteo 26:33 Ma Pietro, rispondendo, gli disse: Quand'anche tu fossi per tutti un'occasion di caduta, non lo sarai mai per me. Matteo 26:34 Gesu' gli disse: In verita' ti dico che questa stessa notte, prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte. Matteo 26:35 E Pietro a lui: Quand'anche mi convenisse morir teco, non pero' ti rinneghero'. E lo stesso dissero pure tutti i discepoli. Gesu' nel Getsemani (Marco 14:32-42; Luca 22:39-42; Giovanni 18:1) Matteo 26:36 Allora Gesu' venne con loro in un podere detto Getsemani, e disse ai discepoli: Sedete qui finche' io sia andato la' ed abbia orato. Matteo 26:37 E presi seco Pietro e i due figliuoli di Zebedeo, comincio' ad esser contristato ed angosciato. Matteo 26:38 Allora disse loro: L'anima mia e' oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate meco. Matteo 26:39 E andato un poco innanzi, si getto' con la faccia a terra, pregando, e dicendo: Padre mio, se e' possibile, passi oltre da me questo calice! Ma pure, non come voglio io, ma come tu vuoi. Matteo 26:40 Poi venne a' discepoli, e li trovo' che dormivano, e disse a Pietro: Cosi, non siete stati capaci di vegliar meco un'ora sola? Matteo 26:41 Vegliate ed orate, affinche' non cadiate in tentazione; ben e' lo spirito pronto, ma la carne e' debole. Matteo 26:42 Di nuovo, per la seconda volta, ando' e prego', dicendo: Padre mio, se non e' possibile che questo calice passi oltre da me, senza ch'io lo beva, sia fatta la tua volonta'. Matteo 26:43 E tornato, li trovo' che dormivano perche' gli occhi loro erano aggravati. Matteo 26:44 E lasciatili, ando' di nuovo e prego' per la terza volta, ripetendo le medesime parole. Matteo 26:45 Poi venne ai discepoli e disse loro: Dormite pure oramai, e riposatevi! Ecco, l'ora e' giunta, e il Figliuol dell'uomo e' dato nelle mani dei peccatori. Matteo 26:46 Levatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce e' vicino. L'arresto di Gesu' (Marco 14:43-50; Luca 22:47-53; Giovanni 18:2-11) Matteo 26:47 E mentre parlava ancora, ecco arrivar Giuda, uno dei dodici, e con lui una gran turba con spade e bastoni, da parte de' capi sacerdoti e degli anziani del popolo. Matteo 26:48 Or colui che lo tradiva, avea dato loro un segnale, dicendo: Quello che bacero', e' lui; pigliatelo. Matteo 26:49 E in quell'istante, accostatosi a Gesu', gli disse: Ti saluto, Maestro! e gli dette un lungo bacio. Matteo 26:50 Ma Gesu' gli disse: Amico, a far che sei tu qui? Allora, accostatisi, gli misero le mani addosso, e lo presero. Matteo 26:51 Ed ecco, uno di coloro ch'eran con lui, stesa la mano alla spada, la sfodero'; e percosso il servitore del sommo sacerdote, gli spicco' l'orecchio. Matteo 26:52 Allora Gesu' gli disse: Riponi la tua spada al suo posto, perche' tutti quelli che prendon la spada, periscon per la spada. Matteo 26:53 Credi tu forse ch'io non potrei pregare il Padre mio che mi manderebbe in quest'istante piu' di dodici legioni d'angeli? Matteo 26:54 Come dunque si adempirebbero le Scritture, secondo le quali bisogna che cosi avvenga? Matteo 26:55 In quel punto Gesu' disse alle turbe: Voi siete usciti con spade e bastoni come contro ad un ladrone, per pigliarmi. Ogni giorno sedevo nel tempio ad insegnare, e voi non m'avete preso; Matteo 26:56 ma tutto questo e' avvenuto affinche' si adempissero le scritture dei profeti. Allora tutti i discepoli, lasciatolo, se ne fuggirono. Gesu' davanti al Sinedrio (Marco 14:53-65; Luca 22:63-71; Giovanni 18:12-27) Matteo 26:57 Or quelli che aveano preso Gesu', lo menarono a Caia'fa, sommo sacerdote, presso il quale erano raunati gli scribi e gli anziani. Matteo 26:58 E Pietro lo seguiva da lontano, finche' giunsero alla corte del sommo sacerdote; ed entrato dentro, si pose a sedere con le guardie, per veder la fine. Matteo 26:59 Or i capi sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano qualche falsa testimonianza contro a Gesu' per farlo morire; Matteo 26:60 e non ne trovavano alcuna, benche' si fossero fatti avanti molti falsi testimoni. Matteo 26:61 Finalmente, se ne fecero avanti due che dissero: Costui ha detto: Io posso disfare il tempio di Dio e riedificarlo in tre giorni. Matteo 26:62 E il sommo sacerdote, levatosi in piedi, gli disse: Non rispondi tu nulla? Che testimoniano costoro contro a te? Ma Gesu' taceva. Matteo 26:63 E il sommo sacerdote gli disse: Ti scongiuro per l'Iddio vivente a dirci se tu se' il Cristo, il Figliuol di Dio. Matteo 26:64 Gesu' gli rispose: Tu l'hai detto; anzi vi dico che da ora innanzi vedrete il Figliuol dell'uomo sedere alla destra della Potenza, e venire su le nuvole del cielo. Matteo 26:65 Allora il sommo sacerdote si straccio' le vesti, dicendo: Egli ha bestemmiato; che bisogno abbiamo piu' di testimoni? Ecco, ora avete udito la sua bestemmia. Matteo 26:66 Che ve ne pare? Ed essi, rispondendo, dissero: e' reo di morte. Matteo 26:67 Allora gli sputarono in viso e gli diedero de' pugni; e altri lo schiaffeggiarono, Matteo 26:68 dicendo: O Cristo profeta, indovinaci: Chi t'ha percosso? Gesu' rinnegato da Pietro (Marco 14:66-72; Luca 22:54-62; Giovanni 18:15-18 e 25-27) Matteo 26:69 Pietro, intanto, stava seduto fuori nella corte; e una serva gli si accosto', dicendo: Anche tu eri con Gesu' il Galileo. Matteo 26:70 Ma egli lo nego' davanti a tutti, dicendo: Non so quel che tu dica. Matteo 26:71 E come fu uscito fuori nell'antiporto, un'altra lo vide e disse a coloro ch'eran quivi: Anche costui era con Gesu' Nazareno. Matteo 26:72 Ed egli daccapo lo nego' giurando: Non conosco quell'uomo. Matteo 26:73 Di li a poco, gli astanti, accostatisi, dissero a Pietro: Per certo tu pure sei di quelli, perche' anche la tua parlata ti da' a conoscere. Matteo 26:74 Allora egli comincio' ad imprecare ed a giurare: Non conosco quell'uomo! E in quell'istante il gallo canto'. Matteo 26:75 E Pietro si ricordo' della parola di Gesu' che gli aveva detto: Prima che il gallo canti, tu mi rinnegherai tre volte. E uscito fuori, pianse amaramente. Il suicidio di Giuda (Atti 1:16-19) Matteo 27:1 Poi, venuta la mattina, tutti i capi sacerdoti e gli anziani del popolo tennero consiglio contro a Gesu' per farlo morire. Matteo 27:2 E legatolo, lo menarono via e lo consegnarono a Pilato, il governatore. Matteo 27:3 Allora Giuda, che l'avea tradito, vedendo che Gesu' era stato condannato, si penti, e riporto' i trenta sicli d'argento ai capi sacerdoti ed agli anziani, Matteo 27:4 dicendo: Ho peccato, tradendo il sangue innocente. Ma essi dissero: Che c'importa? Matteo 27:5 Pensaci tu. Ed egli, lanciati i sicli nel tempio, s'allontano' e ando' ad impiccarsi. Matteo 27:6 Ma i capi sacerdoti, presi quei sicli, dissero: Non e' lecito metterli nel tesoro delle offerte, perche' son prezzo di sangue. Matteo 27:7 E tenuto consiglio, comprarono con quel danaro il campo del vasaio da servir di sepoltura ai forestieri. Matteo 27:8 Percio' quel campo, fino al di d'oggi, e' stato chiamato: Campo di sangue. Matteo 27:9 Allora s'adempi quel che fu detto dal profeta Geremia: E presero i trenta sicli d'argento, prezzo di colui ch'era stato messo a prezzo, messo a prezzo dai figliuoli d'Israele; Matteo 27:10 e li dettero per il campo del vasaio, come me l'avea ordinato il Signore. Gesu' davanti a Pilato (Marco 15:1-20; Luca 23:1-25; Giovanni 18:28-40; 19:1-16) Matteo 27:11 Or Gesu' comparve davanti al governatore; e il governatore lo interrogo', dicendo: Sei tu il re de' Giudei? E Gesu' gli disse: Si, lo sono. Matteo 27:12 E accusato da' capi sacerdoti e dagli anziani, non rispose nulla. Matteo 27:13 Allora Pilato gli disse: Non odi tu quante cose testimoniano contro di te? Matteo 27:14 Ma egli non gli rispose neppure una parola: talche' il governatore se ne maravigliava grandemente. Matteo 27:15 Or ogni festa di Pasqua il governatore soleva liberare alla folla un carcerato, qualunque ella volesse. Matteo 27:16 Avevano allora un carcerato famigerato, di nome Barabba. Matteo 27:17 Essendo dunque radunati, Pilato domando' loro: Chi volete che vi liberi, Barabba, o Gesu' detto Cristo? Matteo 27:18 Poiche' egli sapeva che glielo avevano consegnato per invidia. Matteo 27:19 Or mentre egli sedeva in tribunale, la moglie gli mando' a dire: Non aver nulla a che fare con quel giusto, perche' oggi ho sofferto molto in sogno a cagion di lui. Matteo 27:20 Ma i capi sacerdoti e gli anziani persuasero le turbe a chieder Barabba e far perire Gesu'. Matteo 27:21 E il governatore prese a dir loro: Qual de' due volete che vi liberi? E quelli dissero: Barabba. Matteo 27:22 E Pilato a loro: Che faro' dunque di Gesu' detto Cristo? Tutti risposero: Sia crocifisso. Matteo 27:23 Ma pure, riprese egli, che male ha fatto? Ma quelli vie piu' gridavano: Sia crocifisso! Matteo 27:24 E Pilato, vedendo che non riusciva a nulla, ma che si sollevava un tumulto, prese dell'acqua e si lavo' le mani in presenza della moltitudine, dicendo: Io sono innocente del sangue di questo giusto; pensateci voi. Matteo 27:25 E tutto il popolo, rispondendo, disse: Il suo sangue sia sopra noi e sopra i nostri figliuoli. Matteo 27:26 Allora egli libero' loro Barabba; e dopo aver fatto flagellare Gesu', lo consegno' perche' fosse crocifisso. Matteo 27:27 Allora i soldati del governatore, tratto Gesu' nel pretorio, radunarono attorno a lui tutta la coorte. Matteo 27:28 E spogliatolo, gli misero addosso un manto scarlatto; Matteo 27:29 e intrecciata una corona di spine, gliela misero sul capo, e una canna nella man destra; e inginocchiatisi dinanzi a lui, lo beffavano, dicendo: Salve, re dei Giudei! Matteo 27:30 E sputatogli addosso, presero la canna, e gli percotevano il capo. Matteo 27:31 E dopo averlo schernito, lo spogliarono del manto, e lo rivestirono delle sue vesti; poi lo menaron via per crocifiggerlo. La crocifissione di Gesu' (Marco 15:21-41; Luca 23:26-49; Giovanni 19:17-37) Matteo 27:32 Or nell'uscire trovarono un Cireneo chiamato Simone, e lo costrinsero a portar la croce di Gesu'. Matteo 27:33 E venuti ad un luogo detto Golgota, che vuol dire: Luogo del teschio, gli dettero a bere del vino mescolato con fiele; Matteo 27:34 ma Gesu', assaggiatolo, non volle berne. Matteo 27:35 Poi, dopo averlo crocifisso, spartirono i suoi vestimenti, tirando a sorte; Matteo 27:36 e postisi a sedere, gli facevan quivi la guardia. Matteo 27:37 E al disopra del capo gli posero scritto il motivo della condanna: QUESTO e' GESu', IL RE DE' GIUDEI. Matteo 27:38 Allora furon con lui crocifissi due ladroni, uno a destra e l'altro a sinistra. Matteo 27:39 E coloro che passavano di li, lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo: Matteo 27:40 Tu che disfai il tempio e in tre giorni lo riedifichi, salva te stesso, se tu sei Figliuol di Dio, e scendi giu' di croce! Matteo 27:41 Similmente, i capi sacerdoti con gli scribi e gli anziani, beffandosi, dicevano: Matteo 27:42 Ha salvato altri e non puo' salvar se stesso! Da che e' il re d'Israele, scenda ora giu' di croce, e noi crederemo in lui. Matteo 27:43 S'e' confidato in Dio; lo liberi ora, s'Ei lo gradisce, poiche' ha detto: Son Figliuol di Dio. Matteo 27:44 E nello stesso modo lo vituperavano anche i ladroni crocifissi con lui. Matteo 27:45 Or dall'ora sesta si fecero tenebre per tutto il paese, fino all'ora nona. Matteo 27:46 E verso l'ora nona, Gesu' grido' con gran voce: Eli, Eli, lama' sabactani? cioe': Dio mio, Dio mio, perche' mi hai abbandonato? Matteo 27:47 Ma alcuni degli astanti, udito cio', dicevano: Costui chiama Elia. Matteo 27:48 E subito uno di loro corse a prendere una spugna; e inzuppatala d'aceto e postala in cima ad una canna, gli die' da bere. Matteo 27:49 Ma gli altri dicevano: Lascia, vediamo se Elia viene a salvarlo. Matteo 27:50 E Gesu', avendo di nuovo gridato con gran voce, rende' lo spirito. Matteo 27:51 Ed ecco, la cortina del tempio si squarcio' in due, da cima a fondo, e la terra tremo', e le rocce si schiantarono, Matteo 27:52 e le tombe s'aprirono, e molti corpi de' santi che dormivano, risuscitarono; Matteo 27:53 ed usciti dai sepolcri dopo la risurrezione di lui, entrarono nella santa citta', ed apparvero a molti. Matteo 27:54 E il centurione e quelli che con lui facean la guardia a Gesu', visto il terremoto e le cose avvenute, temettero grandemente, dicendo: Veramente, costui era Figliuol di Dio. Matteo 27:55 Ora quivi erano molte donne che guardavano da lontano, le quali avean seguitato Gesu' dalla Galilea per assisterlo; Matteo 27:56 tra le quali erano Maria Maddalena, e Maria madre di Giacomo e di Jose, e la madre de' figliuoli di Zebedeo. Il seppellimento di Gesu' (Matteo 15:42-47; Luca 23:50-56; Giovanni 19:38-42) Matteo 27:57 Poi, fattosi sera, venne un uomo ricco di Arimatea, chiamato Giuseppe, il quale era divenuto anch'egli discepolo di Gesu'. Matteo 27:58 Questi, presentatosi a Pilato, chiese il corpo di Gesu'. Allora Pilato comando' che il corpo gli fosse rilasciato. Matteo 27:59 E Giuseppe, preso il corpo, lo involse in un panno lino netto, Matteo 27:60 e lo pose nella propria tomba nuova, che aveva fatta scavar nella roccia, e dopo aver rotolata una gran pietra contro l'apertura del sepolcro, se ne ando'. Matteo 27:61 Or Maria Maddalena e l'altra Maria eran quivi, sedute dirimpetto al sepolcro. Matteo 27:62 E l'indomani, che era il giorno successivo alla Preparazione, i capi sacerdoti ed i Farisei si radunarono presso Pilato, dicendo: Matteo 27:63 Signore, ci siamo ricordati che quel seduttore, mentre viveva ancora, disse: Dopo tre giorni, risuscitero'. Matteo 27:64 Ordina dunque che il sepolcro sia sicuramente custodito fino al terzo giorno; che talora i suoi discepoli non vengano a rubarlo e dicano al popolo: e' risuscitato dai morti; cosi l'ultimo inganno sarebbe peggiore del primo. Matteo 27:65 Pilato disse loro: Avete una guardia: andate, assicuratevi come credete. Matteo 27:66 Ed essi andarono ad assicurare il sepolcro, sigillando la pietra, e mettendovi la guardia. La risurrezione di Gesu' (Marco 16:1-9; Luca 24:1-12; Giovanni 20:1-18) Matteo 28:1 Or nella notte del sabato, quando gia' albeggiava, il primo giorno della settimana, Maria Maddalena e l'altra Maria vennero a visitare il sepolcro. Matteo 28:2 Ed ecco si fece un gran terremoto; perche' un angelo del Signore, sceso dal cielo, si accosto', rotolo' la pietra, e vi sedette sopra. Matteo 28:3 Il suo aspetto era come di folgore; e la sua veste, bianca come neve. Matteo 28:4 E per lo spavento che n'ebbero, le guardie tremarono e rimasero come morte. Matteo 28:5 Ma l'angelo prese a dire alle donne: Voi, non temete; perche' io so che cercate Gesu', che e' stato crocifisso. Matteo 28:6 Egli non e' qui, poiche' e' risuscitato come avea detto; venite a vedere il luogo dove giaceva. Matteo 28:7 E andate presto a dire a' suoi discepoli: Egli e' risuscitato da' morti, ed ecco, vi precede in Galilea; quivi lo vedrete. Ecco, ve l'ho detto. Matteo 28:8 E quelle, andatesene prestamente dal sepolcro con spavento ed allegrezza grande, corsero ad annunziar la cosa a' suoi discepoli. Matteo 28:9 Quand'ecco Gesu' si fece loro incontro, dicendo: Vi saluto! Ed esse, accostatesi, gli strinsero i piedi e l'adorarono. Matteo 28:10 Allora Gesu' disse loro: Non temete; andate ad annunziare a' miei fratelli che vadano in Galilea; la' mi vedranno. Le guardie subornate Matteo 28:11 Or mentre quelle andavano, ecco alcuni della guardia vennero in citta', e riferirono ai capi sacerdoti tutte le cose ch'erano avvenute. Matteo 28:12 Ed essi, radunatisi con gli anziani, e tenuto consiglio, dettero una forte somma di danaro a' soldati, dicendo: Matteo 28:13 Dite cosi: I suoi discepoli vennero di notte e lo rubarono mentre dormivamo. Matteo 28:14 E se mai questo viene alle orecchie del governatore, noi lo persuaderemo e vi metteremo fuor di pena. Matteo 28:15 Ed essi, preso il danaro, fecero secondo le istruzioni ricevute; e quel dire e' stato divulgato fra i Giudei, fino al di d'oggi. L'apparizione di Gesu' in Galilea (Cfr. Marco 16:15-18; 1Corinzī 15:6) Matteo 28:16 Quanto agli undici discepoli, essi andarono in Galilea sul monte che Gesu' avea loro designato. Matteo 28:17 E vedutolo, l'adorarono; alcuni pero' dubitarono. Matteo 28:18 E Gesu', accostatosi, parlo' loro, dicendo: Ogni potesta' m'e' stata data in cielo e sulla terra. Matteo 28:19 Andate dunque, ammaestrate tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figliuolo e dello Spirito Santo, Matteo 28:20 insegnando loro d'osservar tutte quante le cose che v'ho comandate. Ed ecco, io sono con voi tutti i giorni, sino alla fine dell'eta' presente.Marco 1:1-16:20 Giovanni Battista (Matteo 3:1-12 e parall.) Marco 1:1 Principio dell'evangelo di Gesu' Cristo, Figliuolo di Dio. Marco 1:2 Secondo ch'egli e' scritto nel profeta Isaia: Ecco, io mando davanti a te il mio messaggero a prepararti la via... Marco 1:3 V'e' una voce di uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri, Marco 1:4 apparve Giovanni il Battista nel deserto predicando un battesimo di ravvedimento per la remissione dei peccati. Marco 1:5 E tutto il paese della Giudea e tutti quei di Gerusalemme accorrevano a lui; ed erano da lui battezzati nel fiume Giordano, confessando i loro peccati. Marco 1:6 Or Giovanni era vestito di pel di cammello, con una cintura di cuoio intorno ai fianchi, e si nutriva di locuste e di miele selvatico. Marco 1:7 E predicava, dicendo: Dopo di me vien colui che e' piu' forte di me; al quale io non son degno di chinarmi a sciogliere il legaccio dei calzari. Marco 1:8 Io vi ho battezzati con acqua, ma lui vi battezzera' con lo Spirito Santo. Battesimo e tentazione di Gesa' (Matteo 3:13-4:11 e parall.) Marco 1:9 Ed avvenne in que' giorni che Gesu' venne da Nazaret di Galilea e fu battezzato da Giovanni nel Giordano. Marco 1:10 E ad un tratto, com'egli saliva fuori dell'acqua, vide fendersi i cieli, e lo Spirito scendere su di lui in somiglianza di colomba. Marco 1:11 E una voce venne dai cieli: Tu sei il mio diletto Figliuolo; in te mi sono compiaciuto. Marco 1:12 E subito dopo lo Spirito lo sospinse nel deserto; Marco 1:13 e nel deserto rimase per quaranta giorni, tentato da Satana; e stava tra le fiere e gli angeli lo servivano. Gesu' in Galilea: i primi discepoli (Matteo 4:12-22 e parall.) Marco 1:14 Dopo che Giovanni fu messo in prigione, Gesu' si reco' in Galilea, predicando l'evangelo di Dio e dicendo: Marco 1:15 Il tempo e' compiuto e il regno di Dio e' vicino; ravvedetevi e credete all'evangelo. Marco 1:16 Or passando lungo il mar della Galilea, egli vide Simone e Andrea, il fratello di Simone, che gettavano la rete in mare, perche' erano pescatori. E Gesu' disse loro: Marco 1:17 Seguitemi, ed io faro' di voi dei pescatori d'uomini. Marco 1:18 Ed essi, lasciate subito le reti, lo seguirono. Marco 1:19 Poi, spintosi un po' piu' oltre, vide Giacomo di Zebedeo e Giovanni suo fratello, che anch'essi in barca rassettavano le reti; Marco 1:20 e subito li chiamo'; ed essi, lasciato Zebedeo loro padre nella barca con gli operai, se n'andarono dietro a lui. Guarigione dell'indemoniato di Capernaum (Luca 4:31-37) Marco 1:21 E vennero in Capernaum; e subito, il sabato, Gesu', entrato nella sinagoga, insegnava. Marco 1:22 E la gente stupiva della sua dottrina, perch'egli li ammaestrava come avente autorita' e non come gli scribi. Marco 1:23 In quel mentre, si trovava nella loro sinagoga un uomo posseduto da uno spirito immondo, il quale prese a gridare: Marco 1:24 Che v'e' fra noi e te, o Gesu' Nazareno? Se' tu venuto per perderci? Io so chi tu sei: il Santo di Dio! Marco 1:25 E Gesu' lo sgrido', dicendo: Ammutolisci ed esci da costui! Marco 1:26 E lo spirito immondo, straziatolo e gridando forte, usci da lui. Marco 1:27 E tutti sbigottirono talche' si domandavano fra loro: Che cos'e' mai questo? e' una dottrina nuova! Egli comanda con autorita' perfino agli spiriti immondi, ed essi gli ubbidiscono! Marco 1:28 E la sua fama si divulgo' subito per ogni dove, in tutta la circostante contrada della Galilea. Guarigione della suocera di Pietro e di altri malati (Matteo 8:14-17 e parall.) Marco 1:29 Ed appena usciti dalla sinagoga, vennero con Giacomo e Giovanni in casa di Simone e d'Andrea. Marco 1:30 Or la suocera di Simone era a letto con la febbre; ed essi subito gliene parlarono; Marco 1:31 ed egli, accostatosi, la prese per la mano e la fece levare; e la febbre la lascio' ed ella si mise a servirli. Marco 1:32 Poi, fattosi sera, quando il sole fu tramontato, gli menarono tutti i malati e gl'indemoniati. Marco 1:33 E tutta la citta' era raunata all'uscio. Marco 1:34 Ed egli ne guari molti che soffrivan di diverse malattie, e caccio' molti demonī; e non permetteva ai demonī di parlare, poiche' sapevano chi egli era. Marco 1:35 Poi, la mattina, essendo ancora molto buio, Gesu', levatosi, usci e se ne ando' in un luogo deserto; e quivi pregava. Marco 1:36 Simone e quelli ch'eran con lui gli tennero dietro; Marco 1:37 e trovatolo, gli dissero: Tutti ti cercano. Marco 1:38 Ed egli disse loro: Andiamo altrove, per i villaggi vicini, ond'io predichi anche la'; poiche' e' per questo che io sono uscito. Marco 1:39 E ando' per tutta la Galilea, predicando nelle loro sinagoghe e cacciando i demonī. Guarigione d'un lebbroso (Matteo 8:1-4 e parall.) Marco 1:40 E un lebbroso venne a lui e buttandosi in ginocchio lo prego' dicendo: Se tu vuoi, tu puoi mondarmi! Marco 1:41 E Gesu', mosso a pieta', stese la mano, lo tocco' e gli disse: Lo voglio; sii mondato! Marco 1:42 E subito la lebbra spari da lui, e fu mondato. Marco 1:43 E Gesu', avendogli fatte severe ammonizioni, lo mando' subito via e gli disse: Marco 1:44 Gua'rdati dal farne parola ad alcuno; ma va', mostrati al sacerdote ed offri per la tua purificazione quel che Mose' ha prescritto; e questo serva loro di testimonianza. Marco 1:45 Ma colui, appena partito, si dette a proclamare e a divulgare il fatto; di modo che Gesu' non poteva piu' entrar palesemente in citta'; ma se ne stava fuori in luoghi deserti, e da ogni parte la gente accorreva a lui. Il paralitico di Capernaum (Matteo 9:1-8 e parall.) Marco 2:1 E dopo alcuni giorni, egli entro' di nuovo in Capernaum, e si seppe che era in casa; Marco 2:2 e si rauno' tanta gente che neppure lo spazio dinanzi alla porta la potea contenere. Ed egli annunziava loro la Parola. Marco 2:3 E vennero a lui alcuni che menavano un paralitico portato da quattro. Marco 2:4 E non potendolo far giungere fino a lui a motivo della calca, scoprirono il tetto dalla parte dov'era Gesu'; e fattavi un'apertura, calarono il lettuccio sul quale il paralitico giaceva. Marco 2:5 E Gesu', veduta la loro fede, disse al paralitico: Figliuolo, i tuoi peccati ti sono rimessi. Marco 2:6 Or alcuni degli scribi eran quivi seduti e cosi ragionavano in cuor loro: Marco 2:7 Perche' parla costui in questa maniera? Egli bestemmia! Chi puo' rimettere i peccati, se non un solo, cioe' Dio? Marco 2:8 E Gesu', avendo subito conosciuto nel suo spirito che ragionavano cosi dentro di se', disse loro: Perche' fate voi cotesti ragionamenti ne' vostri cuori? Marco 2:9 Che e' piu' agevole, dire al paralitico: I tuoi peccati ti sono rimessi, oppur dirgli: Le'vati, togli il tuo lettuccio e cammina? Marco 2:10 Ora, affinche' sappiate che il Figliuol dell'uomo ha potesta' in terra di rimettere i peccati: Marco 2:11 Io tel dico (disse al paralitico), le'vati, togli il tuo lettuccio, e vattene a casa tua. Marco 2:12 E colui s'alzo', e subito, preso il suo lettuccio, se ne ando' via in presenza di tutti; talche' tutti stupivano e glorificavano Iddio dicendo: Una cosa cosi non la vedemmo mai. La chiamata di Levi (Matteo 9:9-13 e parall.) Marco 2:13 E Gesu' usci di nuovo verso il mare; e tutta la moltitudine andava a lui, ed egli li ammaestrava. Marco 2:14 E passando, vide Levi d'Alfeo seduto al banco della gabella, e gli disse: Seguimi. Ed egli, alzatosi, lo segui. Marco 2:15 Ed avvenne che, mentre Gesu' era a tavola in casa di lui, molti pubblicani e peccatori erano anch'essi a tavola con lui e coi suoi discepoli; poiche' ve n'erano molti e lo seguivano. Marco 2:16 E gli scribi d'infra i Farisei vedutolo mangiar coi pubblicani e coi peccatori, dicevano ai suoi discepoli: Come mai mangia e beve coi pubblicani e i peccatori? Marco 2:17 E Gesu', udito cio', disse loro: Non sono i sani che hanno bisogno del medico, ma i malati. Io non son venuto a chiamar de' giusti, ma dei peccatori. Del digiuno (Matteo 9:14-17 e parall.) Marco 2:18 Or i discepoli di Giovanni e i Farisei solevano digiunare. E vennero a Gesu' e gli dissero: Perche' i discepoli di Giovanni e i discepoli dei Farisei digiunano, e i discepoli tuoi non digiunano? Marco 2:19 E Gesu' disse loro: Possono gli amici dello sposo digiunare, mentre lo sposo e' con loro? Finche' hanno con se' lo sposo, non possono digiunare. Marco 2:20 Ma verranno i giorni che lo sposo sara' loro tolto; ed allora, in quei giorni, digiuneranno. Marco 2:21 Niuno cuce un pezzo di stoffa nuova sopra un vestito vecchio; altrimenti la toppa nuova porta via del vecchio, e lo strappo si fa peggiore. Marco 2:22 E niuno mette del vin nuovo in otri vecchi; altrimenti il vino fa scoppiare gli otri, ed il vino si perde insieme con gli otri; ma il vin nuovo va messo in otri nuovi. Gesu' Signore del Sabato (Matteo 12:1-8 e parall.) Marco 2:23 Or avvenne che in un giorno di sabato egli passava per i seminati, e i suoi discepoli, cammin facendo, si misero a svellere delle spighe. Marco 2:24 E i Farisei gli dissero: Vedi! perche' fanno di sabato quel che non e' lecito? Marco 2:25 Ed egli disse loro: Non avete voi mai letto quel che fece Davide, quando fu nel bisogno ed ebbe fame, egli e coloro ch'eran con lui? Marco 2:26 Com'egli, sotto il sommo sacerdote Abiatar, entro' nella casa di Dio e mangio' i pani di presentazione, che a nessuno e' lecito mangiare se non ai sacerdoti, e ne diede anche a coloro che eran con lui? Marco 2:27 Poi disse loro: Il sabato e' stato fatto per l'uomo e non l'uomo per il sabato; Marco 2:28 percio' il Figliuol dell'uomo e' Signore anche del sabato. L'uomo dalla mano secca (Matteo 12:9-21 e parall.) Marco 3:1 Poi entro' di nuovo in una sinagoga; e quivi era un uomo che avea la mano secca. Marco 3:2 E l'osservavano per vedere se lo guarirebbe in giorno di sabato, per poterlo accusare. Marco 3:3 Ed egli disse all'uomo che avea la mano secca: Le'vati la' nel mezzo! Marco 3:4 Poi disse loro: e' egli lecito, in giorno di sabato, di far del bene o di far del male? di salvare una persona o di ucciderla? Ma quelli tacevano. Marco 3:5 Allora Gesu', guardatili tutt'intorno con indignazione, contristato per l'induramento del cuor loro, disse all'uomo: Stendi la mano! Egli la stese, e la sua mano torno' sana. Marco 3:6 E i Farisei, usciti, tennero subito consiglio con gli Erodiani contro di lui, con lo scopo di farlo morire. Marco 3:7 Poi Gesu' co' suoi discepoli si ritiro' verso il mare; e dalla Galilea gran moltitudine lo seguito'; Marco 3:8 e dalla Giudea e da Gerusalemme e dalla Idumea e da oltre il Giordano e dai dintorni di Tiro e di Sidone una gran folla, udendo quante cose egli facea, venne a lui. Marco 3:9 Ed egli disse ai suoi discepoli che gli tenessero sempre pronta una barchetta a motivo della calca, che talora non l'affollasse. Marco 3:10 Perche' egli ne aveva guariti molti; cosicche' tutti quelli che aveano qualche flagello gli si precipitavano addosso per toccarlo. Marco 3:11 E gli spiriti immondi, quando lo vedevano, si gittavano davanti a lui e gridavano: Tu sei il Figliuol di Dio! Marco 3:12 Ed egli li sgridava forte, affinche' non facessero conoscere chi egli era. Elezione dei dodici (Matteo 10:1-4 e parall.) Marco 3:13 Poi Gesu' sali sul monte e chiamo' a se' quei ch'egli stesso volle, ed essi andarono a lui. Marco 3:14 E ne costitui dodici per tenerli con se' Marco 3:15 e per mandarli a predicare con la potesta' di cacciare i demonī. Marco 3:16 Costitui dunque i dodici, cioe': Simone, al quale mise nome Pietro; Marco 3:17 e Giacomo di Zebedeo e Giovanni fratello di Giacomo, ai quali pose nome Boanerges, che vuol dire figliuoli del tuono; Marco 3:18 e Andrea e Filippo e Bartolommeo e Matteo e Toma e Giacomo di Alfeo e Taddeo e Simone il Cananeo Marco 3:19 e Giuda Iscariot, quello che poi lo tradi. La bestemmia contro lo Spirito Santo (Matteo 12:22-32 e parall.) Marco 3:20 Poi entro' in una casa, e la moltitudine si aduno' di nuovo, talche' egli ed i suoi non potevan neppur prender cibo. Marco 3:21 Or i suoi parenti, udito cio', vennero per impadronirsi di lui, perche' dicevano: Marco 3:22 e' fuori di se'. E gli scribi, ch'eran discesi da Gerusalemme, dicevano: Egli ha Beelzebub, ed e' per l'aiuto del principe dei demonī ch'ei caccia i demonī. Marco 3:23 Ma egli, chiamatili a se', diceva loro in parabole: Come puo' Satana cacciar Satana? Marco 3:24 E se un regno e' diviso in parti contrarie, quel regno non puo' durare. Marco 3:25 E se una casa e' divisa in parti contrarie, quella casa non potra' reggere. Marco 3:26 E se Satana insorge contro se stesso ed e' diviso, non puo' reggere, ma deve finire. Marco 3:27 Ed anzi niuno puo' entrar nella casa dell'uomo forte e rapirgli le sue masserizie, se prima non abbia legato l'uomo forte; allora soltanto gli predera' la casa. Marco 3:28 In verita' io vi dico: Ai figliuoli degli uomini saranno rimessi tutti i peccati e qualunque bestemmia avranno proferita; Marco 3:29 ma chiunque avra' bestemmiato contro lo Spirito Santo, non ha remissione in eterno, ma e' reo d'un peccato eterno. Marco 3:30 Or egli parlava cosi perche' dicevano: Ha uno spirito immondo. La famiglia di Gesu' (Matteo 12:46-50 e parall.) Marco 3:31 E giunsero sua madre ed i suoi fratelli; e fermatisi fuori, lo mandarono a chiamare. Marco 3:32 Una moltitudine gli stava seduta attorno, quando gli fu detto: Ecco tua madre, i tuoi fratelli e le tue sorelle la' fuori che ti cercano. Marco 3:33 Ed egli rispose loro: Chi e' mia madre? e chi sono i miei fratelli? Marco 3:34 E guardati in giro coloro che gli sedevano d'intorno, disse: Ecco mia madre e i miei fratelli! Marco 3:35 Chiunque avra' fatta la volonta' di Dio, mi e' fratello, sorella e madre. Parabola del seminatore (Matteo 13:1-23 e parall.) Marco 4:1 Gesu' prese di nuovo ad insegnare presso il mare: e una gran moltitudine si raduno' intorno a lui; talche' egli, montato in una barca, vi sedette stando in mare, mentre tutta la moltitudine era a terra sulla riva. Marco 4:2 Ed egli insegnava loro molte cose in parabole e diceva loro nel suo insegnamento: Marco 4:3 Udite: Ecco, il seminatore usci a seminare. Marco 4:4 Ed avvenne che mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada; e gli uccelli vennero e lo mangiarono. Marco 4:5 Ed un'altra cadde in un suolo roccioso ove non avea molta terra; e subito spunto', perche' non avea terreno profondo; Marco 4:6 ma quando il sole si levo', fu riarsa; e perche' non avea radice, si secco'. Marco 4:7 Ed un'altra cadde fra le spine; e le spine crebbero e l'affogarono e non fece frutto. Marco 4:8 Ed altre parti caddero nella buona terra; e portaron frutto che venne su e crebbe, e giunsero a dare qual trenta, qual sessanta e qual cento. Marco 4:9 Poi disse: Chi ha orecchi da udire oda. Marco 4:10 Quand'egli fu in disparte, quelli che gli stavano intorno coi dodici, lo interrogarono sulle parabole. Marco 4:11 Ed egli disse loro: A voi e' dato di conoscere il mistero del regno di Dio; ma a quelli che son di fuori, tutto e' presentato per via di parabole, affinche': Marco 4:12 vedendo, vedano si, ma non discernano; udendo, odano si, ma non intendano; che talora non si convertano, e i peccati non siano loro rimessi. Marco 4:13 Poi disse loro: Non intendete voi questa parabola? E come intenderete voi tutte le parabole? Marco 4:14 Il seminatore semina la Parola. Marco 4:15 Quelli che sono lungo la strada, sono coloro nei quali e' seminata la Parola; e quando l'hanno udita, subito viene Satana e porta via la Parola seminata in loro. Marco 4:16 E parimente quelli che ricevono la semenza in luoghi rocciosi sono coloro che, quando hanno udito la Parola, la ricevono subito con allegrezza; Marco 4:17 e non hanno in se' radice ma son di corta durata; e poi, quando venga tribolazione o persecuzione a cagion della Parola, son subito scandalizzati. Marco 4:18 Ed altri sono quelli che ricevono la semenza fra le spine; cioe' coloro che hanno udita la Parola; Marco 4:19 poi le cure mondane e l'inganno delle ricchezze e le cupidigie delle altre cose, penetrati in loro, affogano la Parola, e cosi riesce infruttuosa. Marco 4:20 Quelli poi che hanno ricevuto il seme in buona terra, sono coloro che odono la Parola e l'accolgono e fruttano qual trenta, qual sessanta e qual cento. La Parabola della lampada (Luca 8:16-18) Marco 4:21 Poi diceva ancora: Si reca forse la lampada per metterla sotto il moggio o sotto il letto? Non e' ella recata per esser messa sul candeliere? Marco 4:22 Poiche' non v'e' nulla che sia nascosto se non in vista d'esser manifestato; e nulla e' stato tenuto segreto, se non per esser messo in luce. Marco 4:23 Se uno ha orecchi da udire oda. Marco 4:24 Diceva loro ancora: Ponete mente a cio' che voi udite. Con la misura con la quale misurate, sara' misurato a voi; e a voi sara' data anche la giunta; Marco 4:25 poiche' a chi ha sara' dato, e a chi non ha, anche quello che ha gli sara' tolto. Parabola del seme che da se' germoglia e cresce Marco 4:26 Diceva ancora: Il regno di Dio e' come un uomo che getti il seme in terra, Marco 4:27 e dorma e si levi, la notte e il giorno; il seme intanto germoglia e cresce nel modo ch'egli stesso ignora. Marco 4:28 La terra da se stessa da' il suo frutto: prima l'erba; poi la spiga; poi, nella spiga, il grano ben formato. Marco 4:29 E quando il frutto e' maturo, subito e' vi mette la falce perche' la mietitura e' venuta. Parabola del granel di senapa (Matteo 13:31,32 e parall.) Marco 4:30 Diceva ancora: A che assomiglieremo il regno di Dio, o con qual parabola lo rappresenteremo? Marco 4:31 Esso e' simile ad un granello di senapa, il quale, quando lo si semina in terra, e' il piu' piccolo di tutti i semi che son sulla terra; Marco 4:32 ma quando e' seminato, cresce e diventa maggiore di tutti i legumi; e fa de' rami tanto grandi, che all'ombra sua possono ripararsi gli uccelli del cielo. Marco 4:33 E con molte cosiffatte parabole esponeva loro la Parola, secondo che potevano intendere; Marco 4:34 e non parlava loro senza parabola; ma in privato spiegava ogni cosa ai suoi discepoli. Gesu' acqueta la tempesta (Matteo 8:23-27 e parall.) Marco 4:35 In quel medesimo giorno, fattosi sera, Gesu' disse loro: Passiamo all'altra riva. Marco 4:36 E i discepoli, licenziata la moltitudine, lo presero, cosi com'era, nella barca. E vi erano delle altre barche con lui. Marco 4:37 Ed ecco levarsi un gran turbine di vento che cacciava le onde nella barca, talche' ella gia' si riempiva. Marco 4:38 Or egli stava a poppa, dormendo sul guanciale. I discepoli lo destano e gli dicono: Maestro, non ti curi tu che noi periamo? Marco 4:39 Ed egli, destatosi, sgrido' il vento e disse al mare: Taci, calmati! E il vento cesso', e si fece gran bonaccia. Marco 4:40 Ed egli disse loro: Perche' siete cosi paurosi? Come mai non avete voi fede? Marco 4:41 Ed essi furono presi da gran timore e si diceano gli uni agli altri: Chi e' dunque costui, che anche il vento ed il mare gli ubbidiscono? L'indemoniato di Gerasa (Matteo 8:28-34 e parall.) Marco 5:1 E giunsero all'altra riva del mare nel paese de' Geraseni. Marco 5:2 E come Gesu' fu smontato dalla barca, subito gli venne incontro dai sepolcri un uomo posseduto da uno spirito immondo, Marco 5:3 il quale nei sepolcri avea la sua dimora; e neppure con una catena poteva piu' alcuno tenerlo legato; Marco 5:4 poiche' spesso era stato legato con ceppi e con catene; e le catene erano state da lui rotte, ed i ceppi spezzati, e niuno avea forza da domarlo. Marco 5:5 E di continuo, notte e giorno, fra i sepolcri e su per i monti, andava urlando e percotendosi con delle pietre. Marco 5:6 Or quand'ebbe veduto Gesu' da lontano, corse e gli si prostro' dinanzi; Marco 5:7 e dato un gran grido, disse: Che v'e' fra me e te, o Gesu', Figliuolo dell'Iddio altissimo? Io ti scongiuro, in nome di Dio, di non tormentarmi; Marco 5:8 perche' Gesu' gli diceva: Spirito immondo, esci da quest'uomo! Marco 5:9 E Gesu' gli domando': Qual e' il tuo nome? Ed egli rispose: Il mio nome e' Legione perche' siamo molti. Marco 5:10 E lo pregava con insistenza che non li mandasse via dal paese. Marco 5:11 Or quivi pel monte stava a pascolare un gran branco di porci. Marco 5:12 E gli spiriti lo pregarono dicendo: Mandaci ne' porci, perche' entriamo in essi. Marco 5:13 Ed egli lo permise loro. E gli spiriti immondi, usciti, entrarono ne' porci, ed il branco si avvento' giu' a precipizio nel mare. Marco 5:14 Eran circa duemila ed affogarono nel mare. E quelli che li pasturavano fuggirono e portaron la notizia in citta' e per la campagna; e la gente ando' a vedere cio' che era avvenuto. Marco 5:15 E vennero a Gesu' e videro l'indemoniato seduto, vestito ed in buon senno, lui che aveva avuto la legione; e s'impaurirono. Marco 5:16 E quelli che aveano visto, raccontarono loro cio' che era avvenuto all'indemoniato e il fatto de' porci. Marco 5:17 Ed essi presero a pregar Gesu' che se ne andasse dai loro confini. Marco 5:18 E come egli montava nella barca, l'uomo ch'era stato indemoniato lo pregava di poter stare con lui. Marco 5:19 E Gesu' non glielo permise, ma gli disse: Va' a casa tua dai tuoi, e racconta loro le grandi cose che il Signore ti ha fatto, e come egli ha avuto pieta' di te. Marco 5:20 E quello se ne ando' e comincio' a pubblicare per la Decapoli le grandi cose che Gesu' avea fatto per lui. E tutti si maravigliavano. La donna dal flusso di sangue; la figlia di Iairo (Matteo 9:18-26; Luca 8:41-56) Marco 5:21 Ed essendo Gesu' passato di nuovo in barca all'altra riva, una gran moltitudine si raduno' attorno a lui; ed egli stava presso il mare. Marco 5:22 Ed ecco venire uno dei capi della sinagoga, chiamato Iairo, il quale, vedutolo, gli si getta ai piedi Marco 5:23 e lo prega instantemente, dicendo: La mia figliuolina e' agli estremi. Vieni a metter sopra lei le mani, affinche' sia salva e viva. Marco 5:24 E Gesu' ando' con lui, e gran moltitudine lo seguiva e l'affollava. Marco 5:25 Or una donna che avea un flusso di sangue da dodici anni, Marco 5:26 e molto avea sofferto da molti medici, ed avea speso tutto il suo senz'alcun giovamento, anzi era piuttosto peggiorata, Marco 5:27 avendo udito parlar di Gesu', venne per di dietro fra la calca e gli tocco' la veste, perche' diceva: Marco 5:28 Se riesco a toccare non foss'altro che le sue vesti, saro' salva. Marco 5:29 E in quell'istante il suo flusso ristagno'; ed ella senti nel corpo d'esser guarita di quel flagello. Marco 5:30 E subito Gesu', conscio della virtu' ch'era emanata da lui, voltosi indietro in quella calca, disse: Chi mi ha toccato le vesti? Marco 5:31 E i suoi discepoli gli dicevano: Tu vedi come la folla ti si serra addosso e dici: Chi mi ha toccato? Marco 5:32 Ed egli guardava attorno per vedere colei che avea cio' fatto. Marco 5:33 Ma la donna, paurosa e tremante, ben sapendo quel che era avvenuto in lei, venne e gli si getto' ai piedi, e gli disse tutta la verita'. Marco 5:34 Ma Gesu' le disse: Figliuola, la tua fede t'ha salvata; vattene in pace e sii guarita del tuo flagello. Marco 5:35 Mentr'egli parlava ancora, ecco arrivar gente da casa del capo della sinagoga, che gli dice: La tua figliuola e' morta; perche' incomodare piu' oltre il Maestro? Marco 5:36 Ma Gesu', inteso quel che si diceva, disse al capo della sinagoga: Non temere; solo abbi fede! Marco 5:37 E non permise ad alcuno di accompagnarlo, salvo che a Pietro, a Giacomo e a Giovanni, fratello di Giacomo. Marco 5:38 E giungono a casa del capo della sinagoga; ed egli vede del tumulto e gente che piange ed urla forte. Marco 5:39 Ed entrato, dice loro: Perche' fate tanto strepito e piangete? La fanciulla non e' morta, ma dorme. Marco 5:40 E si ridevano di lui. Ma egli, messili tutti fuori, prende seco il padre e la madre della fanciulla e quelli che eran con lui, ed entra la' dove era la fanciulla. Marco 5:41 E presala per la mano le dice: Talitha' cumi! che interpretato vuol dire: Giovinetta, io tel dico, le'vati! Marco 5:42 E tosto la giovinetta s'alzo' e camminava, perche' avea dodici anni. E furon subito presi da grande stupore; Marco 5:43 ed egli comando' loro molto strettamente che non lo risapesse alcuno: e disse che le fosse dato da mangiare. Gesu' a Nazaret (Matteo 13:53-58 e parall.) Marco 6:1 Poi si parti di la' e venne nel suo paese e i suoi discepoli lo seguitarono. Marco 6:2 E venuto il sabato, si mise ad insegnar nella sinagoga; e la maggior parte, udendolo, stupivano dicendo: Donde ha costui queste cose? e che sapienza e' questa che gli e' data? e che cosa sono cotali opere potenti fatte per mano sua? Marco 6:3 Non e' costui il falegname, il figliuol di Maria, e il fratello di Giacomo e di Giose', di Giuda e di Simone? E le sue sorelle non stanno qui da noi? E si scandalizzavano di lui. Marco 6:4 Ma Gesu' diceva loro: Niun profeta e' sprezzato se non nella sua patria e tra i suoi parenti e in casa sua. Marco 6:5 E non pote' far quivi alcun'opera potente, salvo che, imposte le mani ad alcuni pochi infermi, li guari. Marco 6:6 E si maravigliava della loro incredulita'. E andava attorno per i villaggi circostanti, insegnando. La missione dei dodici (Matteo 10:1-15 e parall.) Marco 6:7 Poi chiamo' a se' i dodici e comincio' a mandarli a due a due; e dette loro potesta' sugli spiriti immondi. Marco 6:8 E comando' loro di non prender nulla per viaggio, se non un bastone soltanto; non pane, non sacca, non danaro nella cintura: Marco 6:9 ma di calzarsi di sandali e di non portar tunica di ricambio. Marco 6:10 E diceva loro: Dovunque sarete entrati in una casa, trattenetevi quivi, finche' non ve ne andiate di la'; Marco 6:11 e se in qualche luogo non vi ricevono ne' v'ascoltano, andandovene di la', scotetevi la polvere di sotto ai piedi; e cio' serva loro di testimonianza. Marco 6:12 E partiti, predicavano che la gente si ravvedesse; Marco 6:13 cacciavano molti demonī, ungevano d'olio molti infermi e li guarivano. Martirio di Giovanni Battista (Matteo 14:1-12 e parall.) Marco 6:14 Ora il re Erode udi parlar di Gesu' (che' la sua rinomanza s'era sparsa), e diceva: Giovanni Battista e' risuscitato dai morti; ed e' per questo che agiscono in lui le potenze miracolose. Marco 6:15 Altri invece dicevano: e' Elia! Ed altri: e' un profeta come quelli di una volta. Marco 6:16 Ma Erode, udito cio', diceva: Quel Giovanni ch'io ho fatto decapitare, e' lui che e' risuscitato! Marco 6:17 Poiche' esso Erode avea fatto arrestare Giovanni e l'avea fatto incatenare in prigione a motivo di Erodiada, moglie di Filippo suo fratello, ch'egli, Erode, avea sposata. Marco 6:18 Giovanni infatti gli diceva: e' non t'e' lecito di tener la moglie di tuo fratello! Marco 6:19 Ed Erodiada gli serbava rancore e bramava di farlo morire, ma non poteva; Marco 6:20 perche' Erode avea soggezione di Giovanni, sapendolo uomo giusto e santo, e lo proteggeva; dopo averlo udito era molto perplesso, e l'ascoltava volentieri. Marco 6:21 Ma venuto un giorno opportuno che Erode, nel suo natalizio, fece un convito ai grandi della sua corte, ai capitani ed ai primi della Galilea, Marco 6:22 la figliuola della stessa Erodiada, essendo entrata, ballo' e piacque ad Erode ed ai commensali. E il re disse alla fanciulla: Chiedimi quello che vuoi e te lo daro'. Marco 6:23 E le giuro': Ti daro' quel che mi chiederai; fin la meta' del mio regno. Marco 6:24 Costei, uscita, domando' a sua madre: Che chiedero'? E quella le disse: La testa di Giovanni Battista. Marco 6:25 E rientrata subito frettolosamente dal re, gli fece cosi la domanda: Voglio che sul momento tu mi dia in un piatto la testa di Giovanni Battista. Marco 6:26 Il re ne fu grandemente attristato; ma a motivo de' giuramenti fatti e dei commensali, non volle dirle di no; Marco 6:27 e mando' subito una guardia con l'ordine di portargli la testa di lui. Marco 6:28 E quegli ando', lo decapito' nella prigione, e ne porto' la testa in un piatto, e la dette alla fanciulla, e la fanciulla la dette a sua madre. Marco 6:29 I discepoli di Giovanni, udita la cosa, andarono a prendere il suo corpo e lo deposero in un sepolcro. Prima moltiplicazione de' pani (Matteo 14:13-21 e parall.) Marco 6:30 Or gli apostoli, essendosi raccolti presso Gesu', gli riferirono tutto quello che avean fatto e insegnato. Marco 6:31 Ed egli disse loro: Venitevene ora in disparte, in luogo solitario, e riposatevi un po'. Difatti, era tanta la gente che andava e veniva, che essi non aveano neppur tempo di mangiare. Marco 6:32 Partirono dunque nella barca per andare in un luogo solitario in disparte. Marco 6:33 E molti li videro partire e li riconobbero; e da tutte le citta' accorsero la' a piedi e vi giunsero prima di loro. Marco 6:34 E come Gesu' fu sbarcato, vide una gran moltitudine e n'ebbe compassione, perche' erano come pecore che non hanno pastore; e si mise ad insegnar loro molte cose. Marco 6:35 Ed essendo gia' tardi, i discepoli gli s'accostarono e gli dissero: Questo luogo e' deserto ed e' gia' tardi; Marco 6:36 licenziali, affinche' vadano per le campagne e per i villaggi d'intorno a comprarsi qualcosa da mangiare. Marco 6:37 Ma egli rispose loro: Date lor voi da mangiare. Ed essi a lui: Andremo noi a comprare per dugento danari di pane e daremo loro da mangiare? Marco 6:38 Ed egli domando' loro: Quanti pani avete? andate a vedere. Ed essi, accertatisi, risposero: Cinque, e due pesci. Marco 6:39 Allora egli comando' loro di farli accomodar tutti a brigate sull'erba verde; Marco 6:40 e si assisero per gruppi di cento e di cinquanta. Marco 6:41 Poi Gesu' prese i cinque pani e i due pesci, e levati gli occhi al cielo, benedisse e spezzo' i pani, e li dava ai discepoli, affinche' li mettessero dinanzi alla gente; e i due pesci sparti pure fra tutti. Marco 6:42 E tutti mangiarono e furon sazī; Marco 6:43 e si portaron via dodici ceste piene di pezzi di pane, ed anche i resti dei pesci. Marco 6:44 E quelli che avean mangiato i pani erano cinquemila uomini. Gesu' cammina sul mare (Matteo 14:22-36 e parall.) Marco 6:45 Subito dopo Gesu' obbligo' i suoi discepoli a montar nella barca e a precederlo sull'altra riva, verso Betsaida, mentre egli licenzierebbe la moltitudine. Marco 6:46 E preso commiato, se ne ando' sul monte a pregare. Marco 6:47 E fattosi sera, la barca era in mezzo al mare ed egli era solo a terra. Marco 6:48 E vedendoli che si affannavano a remare perche' il vento era loro contrario, verso la quarta vigilia della notte, ando' alla loro volta, camminando sul mare; e voleva oltrepassarli; Marco 6:49 ma essi, vedutolo camminar sul mare, pensarono che fosse un fantasma e si dettero a gridare; Marco 6:50 perche' tutti lo videro e ne furono sconvolti. Ma egli subito parlo' loro e disse: State di buon cuore, son io; non temete! Marco 6:51 E monto' nella barca con loro, e il vento s'acqueto'; ed essi piu' che mai sbigottirono in loro stessi, Marco 6:52 perche' non avean capito il fatto de' pani, anzi il cuor loro era indurito. Marco 6:53 Passati all'altra riva, vennero a Gennesaret e vi presero terra. Marco 6:54 E come furon sbarcati, subito la gente, riconosciutolo, Marco 6:55 corse per tutto il paese e cominciarono a portare qua e la' i malati sui loro lettucci, dovunque sentivano dire ch'egli si trovasse. Marco 6:56 E da per tutto dov'egli entrava, ne' villaggi, nelle citta', e nelle campagne, posavano gl'infermi per le piazze e lo pregavano che li lasciasse toccare non foss'altro che il lembo del suo vestito. E tutti quelli che lo toccavano, erano guariti. I Farisei e la tradizione (Matteo 15:1-20 e parall.) Marco 7:1 Allora si radunarono presso di lui i Farisei ed alcuni degli scribi venuti da Gerusalemme. Marco 7:2 E videro che alcuni de' suoi discepoli prendevano cibo con mani impure, cioe' non lavate. Marco 7:3 Poiche' i Farisei e tutti i Giudei non mangiano se non si sono con gran cura lavate le mani, attenendosi alla tradizione degli antichi; Marco 7:4 e quando tornano dalla piazza non mangiano se non si sono purificati con delle aspersioni. E vi sono molte altre cose che ritengono per tradizione: lavature di calici, d'orciuoli e di vasi di rame. Marco 7:5 E i Farisei e gli scribi gli domandarono: Perche' i tuoi discepoli non seguono essi la tradizione degli antichi, ma prendon cibo con mani impure? Marco 7:6 Ma Gesu' disse loro: Ben profeto' Isaia di voi ipocriti, com'e' scritto: Questo popolo mi onora con le labbra, ma il cuor loro e' lontano da me. Marco 7:7 Ma invano mi rendono il loro culto insegnando dottrine che son precetti d'uomini. Marco 7:8 Voi, lasciato il comandamento di Dio, state attaccati alla tradizione degli uomini. Marco 7:9 E diceva loro ancora: Come ben sapete annullare il comandamento di Dio per osservare la tradizione vostra! Marco 7:10 Mose' infatti ha detto: Onora tuo padre e tua madre; e: Chi maledice padre o madre sia punito di morte; Marco 7:11 voi, invece, se uno dice a suo padre od a sua madre: Quello con cui potrei assisterti e' Corban, (vale a dire, offerta a Dio), Marco 7:12 non gli permettete piu' di far cosa alcuna a pro di suo padre o di sua madre; Marco 7:13 annullando cosi la parola di Dio con la tradizione che voi vi siete tramandata. E di cose consimili ne fate tante! Marco 7:14 Poi, chiamata a se' di nuovo la moltitudine, diceva loro: Ascoltatemi tutti ed intendete: Marco 7:15 Non v'e' nulla fuori dell'uomo che entrando in lui possa contaminarlo; ma son le cose che escon dall'uomo quelle che contaminano l'uomo. Marco 7:16 ... Marco 7:17 E quando, lasciata la moltitudine, fu entrato in casa, i suoi discepoli lo interrogarono intorno alla parabola. Marco 7:18 Ed egli disse loro: Siete anche voi cosi privi d'intendimento? Non capite voi che tutto cio' che dal di fuori entra nell'uomo non lo puo' contaminare, Marco 7:19 perche' gli entra non nel cuore ma nel ventre e se ne va nella latrina? Cosi dicendo, dichiarava puri tutti quanti i cibi. Marco 7:20 Diceva inoltre: e' quel che esce dall'uomo che contamina l'uomo; Marco 7:21 poiche' e' dal di dentro, dal cuore degli uomini, che escono cattivi pensieri, fornicazioni, furti, omicidī, Marco 7:22 adulterī, cupidigie, malvagita', frode, lascivia, sguardo maligno, calunnia, superbia, stoltezza. Marco 7:23 Tutte queste cose malvage escono dal di dentro e contaminano l'uomo. La donna sirofenicia (Matteo 15:21-28 e parall.) Marco 7:24 Poi, partitosi di la', se ne ando' verso i confini di Tiro. Ed entrato in una casa, non voleva che alcuno lo sapesse; ma non pote' restar nascosto, Marco 7:25 che' anzi, subito, una donna la cui figliuolina aveva uno spirito immondo, avendo udito parlar di lui, venne e gli si getto' ai piedi. Marco 7:26 Quella donna era pagana, di nazione sirofenicia; e lo pregava di cacciare il demonio dalla sua figliuola. Marco 7:27 Ma Gesu' le disse: Lascia che prima siano saziati i figliuoli; che' non e' bene prendere il pan dei figliuoli per buttarlo a' cagnolini. Marco 7:28 Ma ella gli rispose: Dici bene, Signore; e i cagnolini, sotto la tavola, mangiano de' minuzzoli dei figliuoli. Marco 7:29 E Gesu' le disse: Per cotesta parola, va'; il demonio e' uscito dalla tua figliuola. Marco 7:30 E la donna, tornata a casa sua, trovo' la figliuolina coricata sul letto e il demonio uscito di lei. Il sordomuto della Decapoli Marco 7:31 Partitosi di nuovo dai confini di Tiro, Gesu', passando per Sidone, torno' verso il mare di Galilea traversando il territorio della Decapoli. Marco 7:32 E gli menarono un sordo che parlava a stento; e lo pregarono che gl'imponesse la mano. Marco 7:33 Ed egli, trattolo in disparte fuor dalla folla, gli mise le dita negli orecchi e con la saliva gli tocco' la lingua; Marco 7:34 poi, levati gli occhi al cielo, sospiro' e gli disse: Effatha'! che vuol dire: Apriti! Marco 7:35 E gli si aprirono gli orecchi; e subito gli si sciolse lo scilinguagnolo e parlava bene. Marco 7:36 E Gesu' ordino' loro di non parlarne ad alcuno; ma piu' lo divietava loro e piu' lo divulgavano; Marco 7:37 e stupivano oltremodo, dicendo: Egli ha fatto ogni cosa bene; i sordi li fa udire, e i mutoli li fa parlare. Seconda moltiplicazione dei pani (Matteo 15:32-39 e parall.) Marco 8:1 In que' giorni, essendo di nuovo la folla grandissima, e non avendo ella da mangiare, Gesu', chiamati a se' i discepoli, disse loro: Marco 8:2 Io ho pieta' di questa moltitudine; poiche' gia' da tre giorni sta con me e non ha da mangiare. Marco 8:3 E se li rimando a casa digiuni, verranno meno per via; e ve n'hanno alcuni che son venuti da lontano. Marco 8:4 E i suoi discepoli gli risposero: Come si potrebbe mai saziarli di pane qui, in un deserto? Marco 8:5 Ed egli domando' loro: Quanti pani avete? Essi dissero: Sette. Marco 8:6 Ed egli ordino' alla folla di accomodarsi per terra; e presi i sette pani, dopo aver rese grazie, li spezzo' e diede ai discepoli perche' li ponessero dinanzi alla folla; ed essi li posero. Marco 8:7 Avevano anche alcuni pochi pescetti; ed egli, fatta la benedizione, comando' di porre anche quelli dinanzi a loro. Marco 8:8 E mangiarono e furon saziati; e de' pezzi avanzati si levarono sette panieri. Marco 8:9 Or erano circa quattromila persone. Poi Gesu' li licenzio'; Marco 8:10 e subito, montato nella barca co' suoi discepoli, ando' dalle parti di Dalmanuta. I Farisei domandano un segno dal cielo (Matteo 12:38; 16:1 e parall.) Marco 8:11 E i Farisei si recaron cola' e si misero a disputar con lui, chiedendogli, per metterlo alla prova, un segno dal cielo. Marco 8:12 Ma egli, dopo aver sospirato nel suo spirito, disse: Perche' questa generazione chiede ella un segno? In verita' io vi dico: Non sara' dato alcun segno a questa generazione. Marco 8:13 E lasciatili, monto' di nuovo nella barca e passo' all'altra riva. Il lievito de' Farisei (Matteo 16:5-12 e parall.) Marco 8:14 Or i discepoli aveano dimenticato di prendere dei pani, e non aveano seco nella barca che un pane solo. Marco 8:15 Ed egli dava loro de' precetti dicendo: Badate, guardatevi dal lievito de' Farisei e dal lievito d'Erode! Marco 8:16 Ed essi si dicevano gli uni agli altri: Egli e' perche' non abbiam pane. Marco 8:17 E Gesu', accortosene, disse loro: Perche' ragionate voi del non aver pane? Non riflettete e non capite voi ancora? Avete il cuore indurito? Marco 8:18 Avendo occhi non vedete? e avendo orecchie non udite? e non avete memoria alcuna? Marco 8:19 Quand'io spezzai i cinque pani per i cinquemila, quante ceste piene di pezzi levaste? Essi dissero: Dodici. Marco 8:20 E quando spezzai i sette pani per i quattromila, quanti panieri pieni di pezzi levaste? Marco 8:21 Ed essi risposero: Sette. E diceva loro: Non capite ancora? Guarigione del cieco di Betsaida Marco 8:22 E vennero in Betsaida; e gli fu menato un cieco, e lo pregarono che lo toccasse. Marco 8:23 Ed egli, preso il cieco per la mano, lo condusse fuor del villaggio; e sputatogli negli occhi e impostegli le mani, gli domando': Marco 8:24 Vedi tu qualche cosa? Ed egli, levati gli occhi, disse: Scorgo gli uomini, perche' li vedo camminare, e mi paion alberi. Marco 8:25 Poi Gesu' gli mise di nuovo le mani sugli occhi; ed egli riguardo' e fu guarito e vedeva ogni cosa chiaramente. Marco 8:26 E Gesu' lo rimando' a casa sua e gli disse: Non entrar neppure nel villaggio. La confessione di Pietro (Matteo 16:13-20 e parall.) Marco 8:27 Poi Gesu', co' suoi discepoli, se ne ando' verso le borgate di Cesarea di Filippo; e cammin facendo domando' ai suoi discepoli: Chi dice la gente ch'io sia? Marco 8:28 Ed essi risposero: Gli uni, Giovanni Battista: altri, Elia; ed altri, uno de' profeti. Marco 8:29 Ed egli domando' loro: E voi, chi dite ch'io sia? E Pietro gli rispose: Tu sei il Cristo. Marco 8:30 Ed egli vieto' loro severamente di dir cio' di lui ad alcuno. Primo annunzio della passione (Matteo 16:21-23 e parall.) Marco 8:31 Poi comincio' ad insegnar loro ch'era necessario che il Figliuol dell'uomo soffrisse molte cose, e fosse reietto dagli anziani e dai capi sacerdoti e dagli scribi, e fosse ucciso, e in capo a tre giorni risuscitasse. Marco 8:32 E diceva queste cose apertamente. E Pietro, trattolo da parte, prese a rimproverarlo. Marco 8:33 Ma egli, rivoltosi e guardati i suoi discepoli, rimprovero' Pietro dicendo: Vattene via da me, Satana! Tu non hai il senso delle cose di Dio, ma delle cose degli uomini. Del "prendere la propria croce" o dell'abnegazione cristiana (Matteo 16:24-28 e parall.) Marco 8:34 E chiamata a se' la folla coi suoi discepoli, disse loro: Se uno vuol venir dietro a me, rinunzi a se stesso e prenda la sua croce e mi segua. Marco 8:35 Perche' chi vorra' salvare la sua vita, la perdera'; ma chi perdera' la sua vita per amor di me e del Vangelo, la salvera'. Marco 8:36 E che giova egli all'uomo se guadagna tutto il mondo e perde l'anima sua? Marco 8:37 E infatti, che darebbe l'uomo in cambio dell'anima sua? Marco 8:38 Perche' se uno si sara' vergognato di me e delle mie parole in questa generazione adultera e peccatrice, anche il Figliuol dell'uomo si vergognera' di lui quando sara' venuto nella gloria del Padre suo Marco 9:1 coi santi angeli. E diceva loro: In verita' io vi dico che alcuni di coloro che son qui presenti non gusteranno la morte, finche' non abbian visto il regno di Dio venuto con potenza. La trasfigurazione (Matteo 17:1-13 e parall.) Marco 9:2 Sei giorni dopo, Gesu' prese seco Pietro e Giacomo e Giovanni e li condusse soli, in disparte, sopra un alto monte. Marco 9:3 E fu trasfigurato in presenza loro; e i suoi vestiti divennero sfolgoranti, candidissimi, di un tal candore che niun lavator di panni sulla terra puo' dare. Marco 9:4 Ed apparve loro Elia con Mose', i quali stavano conversando con Gesu'. Marco 9:5 E Pietro rivoltosi a Gesu': Maestro, disse, egli e' bene che stiamo qui; facciamo tre tende; una per te, una per Mose' ed una per Elia. Marco 9:6 Poiche' non sapeva che cosa dire, perche' erano stati presi da spavento. Marco 9:7 E venne una nuvola che li coperse della sua ombra; e dalla nuvola una voce: Questo e' il mio diletto figliuolo; ascoltatelo. Marco 9:8 E ad un tratto guardatisi attorno, non videro piu' alcuno con loro, se non Gesu' solo. Marco 9:9 Or come scendevano dal monte, egli ordino' loro di non raccontare ad alcuno le cose che aveano vedute, se non quando il Figliuol dell'uomo sarebbe risuscitato dai morti. Marco 9:10 Ed essi tennero in se' la cosa, domandandosi fra loro che cosa fosse quel risuscitare dai morti. Marco 9:11 Poi gli chiesero: Perche' dicono gli scribi che prima deve venire Elia? Marco 9:12 Ed egli disse loro: Elia deve venir prima e ristabilire ogni cosa; e come mai e' egli scritto del Figliuol dell'uomo che egli ha da patir molte cose e da essere sprezzato? Marco 9:13 Ma io vi dico che Elia e' gia' venuto, ed anche gli hanno fatto quello che hanno voluto, com'e' scritto di lui. Guarigione di un fanciullo epilettico (Matteo 17:14-21 e parall.) Marco 9:14 E venuti ai discepoli, videro intorno a loro una gran folla, e degli scribi che discutevan con loro. Marco 9:15 E subito tutta la folla, veduto Gesu', sbigotti e accorse a salutarlo. Marco 9:16 Ed egli domando' loro: Di che discutete voi con loro? Marco 9:17 E uno della folla gli rispose: Maestro, io t'ho menato il mio figliuolo che ha uno spirito mutolo; Marco 9:18 e dovunque esso lo prende, lo atterra; ed egli schiuma, stride dei denti e rimane stecchito. Ho detto a' tuoi discepoli che lo cacciassero, ma non hanno potuto. Marco 9:19 E Gesu', rispondendo, disse loro: O generazione incredula! Fino a quando saro' io con voi? Fino a quando vi sopportero'? Menatemelo. Marco 9:20 E glielo menarono; e come vide Gesu', subito lo spirito lo torse in convulsione; e caduto in terra, si rotolava schiumando. E Gesu' domando' al padre: Marco 9:21 Da quanto tempo gli avviene questo? Ed egli disse: Marco 9:22 Dalla sua infanzia e spesse volte l'ha gettato anche nel fuoco e nell'acqua per farlo perire; ma tu, se ci puoi qualcosa, abbi pieta' di noi ed aiutaci. Marco 9:23 E Gesu': Dici: Se puoi?! Ogni cosa e' possibile a chi crede. Marco 9:24 E subito il padre del fanciullo esclamo': Io credo; sovvieni alla mia incredulita'. Marco 9:25 E Gesu', vedendo che la folla accorreva, sgrido' lo spirito immondo, dicendogli: Spirito muto e sordo, io tel comando, esci da lui e non entrar piu' in lui. Marco 9:26 E lo spirito, gridando e straziandolo forte, usci; e il fanciullo rimase come morto; talche' quasi tutti dicevano: e' morto. Marco 9:27 Ma Gesu' lo sollevo', ed egli si rizzo' in pie'. Marco 9:28 E quando Gesu' fu entrato in casa, i suoi discepoli gli domandarono in privato: Perche' non abbiam potuto cacciarlo noi? Marco 9:29 Ed egli disse loro: Cotesta specie di spiriti non si puo' far uscire in altro modo che con la preghiera. Secondo annunzio della Passione; il maggiore nel regno de' cieli (Matteo 17:22,23; 18:1-14 e parall.) Marco 9:30 Poi, essendosi partiti di la', traversarono la Galilea; e Gesu' non voleva che alcuno lo sapesse. Marco 9:31 Poich'egli ammaestrava i suoi discepoli, e diceva loro: Il Figliuol dell'uomo sta per esser dato nelle mani degli uomini ed essi l'uccideranno; e tre giorni dopo essere stato ucciso, risuscitera'. Marco 9:32 Ma essi non intendevano il suo dire e temevano d'interrogarlo. Marco 9:33 E vennero a Capernaum; e quand'egli fu in casa, domando' loro: Di che discorrevate per via? Marco 9:34 Ed essi tacevano, perche' per via aveano questionato fra loro chi fosse il maggiore. Marco 9:35 Ed egli postosi a sedere, chiamo' i dodici e disse loro: Se alcuno vuol essere il primo, dovra' essere l'ultimo di tutti e il servitor di tutti. Marco 9:36 E preso un piccolo fanciullo, lo pose in mezzo a loro; e recatoselo in braccio, disse loro: Marco 9:37 Chiunque riceve uno di tali piccoli fanciulli nel nome mio, riceve me; e chiunque riceve me, non riceve me, ma colui che mi ha mandato. La tolleranza cristiana. Gli scandali (Luca 9:49,50; Matteo 18:6 e seg. e parall.) Marco 9:38 Giovanni gli disse: Maestro, noi abbiam veduto uno che cacciava i demonī nel nome tuo, il quale non ci seguita; e glielo abbiamo vietato perche' non ci seguitava. Marco 9:39 Ma Gesu' disse: Non glielo vietate, poiche' non v'e' alcuno che faccia qualche opera potente nel mio nome, e che subito dopo possa dir male di me. Marco 9:40 Poiche' chi non e' contro a noi, e' per noi. Marco 9:41 Perche' chiunque vi avra' dato a bere un bicchier d'acqua in nome mio perche' siete di Cristo, in verita' vi dico che non perdera' punto il suo premio. Marco 9:42 E chiunque avra' scandalizzato uno di questi piccoli che credono, meglio sarebbe per lui che gli fosse messa al collo una macina da mulino, e fosse gettato in mare. Marco 9:43 E se la tua mano ti fa intoppare, mozzala; meglio e' per te entrar monco nella vita, che aver due mani e andartene nella geenna, nel fuoco inestinguibile. Marco 9:44 ... Marco 9:45 E se il tuo piede ti fa intoppare, mozzalo; meglio e' per te entrar zoppo nella vita, che aver due piedi ed esser gittato nella geenna. Marco 9:46 ... Marco 9:47 E se l'occhio tuo ti fa intoppare, cavalo; meglio e' per te entrar con un occhio solo nel regno di Dio, che aver due occhi ed esser gittato nella geenna, Marco 9:48 dove il verme loro non muore ed il fuoco non si spegne. Marco 9:49 Poiche' ognuno sara' salato con fuoco. Marco 9:50 Il sale e' buono; ma se il sale diventa insipido, con che gli darete sapore? Marco 9:51 Abbiate del sale in voi stessi e state in pace gli uni con gli altri. Il divorzio (Matteo 19:1-12 e parall.) Marco 10:1 Poi, levatosi di la', se ne ando' sui confini della Giudea, ed oltre il Giordano; e di nuovo si raunarono presso a lui delle turbe; ed egli di nuovo, come soleva, le ammaestrava. Marco 10:2 E de' Farisei, accostatisi, gli domandarono, tentandolo: e' egli lecito ad un marito di mandar via la moglie? Marco 10:3 Ed egli rispose loro: Mose' che v'ha egli comandato? Marco 10:4 Ed essi dissero: Mose' permise di scrivere un atto di divorzio e di mandarla via. Marco 10:5 E Gesu' disse loro: e' per la durezza del vostro cuore ch'egli scrisse per voi quel precetto; Marco 10:6 ma al principio della creazione Iddio li fece maschio e femmina. Marco 10:7 Percio' l'uomo lascera' suo padre e sua madre, e i due saranno una sola carne. Marco 10:8 Talche' non sono piu' due, ma una stessa carne. Marco 10:9 Quello dunque che Iddio ha congiunto l'uomo non separi. Marco 10:10 E in casa i discepoli lo interrogarono di nuovo sullo stesso soggetto. Marco 10:11 Ed egli disse loro: Chiunque manda via sua moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio verso di lei; Marco 10:12 e se la moglie, ripudiato il marito, ne sposa un altro, commette adulterio. Gesu' benedice i bambini (Matteo 19:13-15 e parall.) Marco 10:13 Or gli presentavano dei bambini perche' li toccasse; ma i discepoli sgridavan coloro che glieli presentavano. Marco 10:14 E Gesu', veduto cio', s'indigno' e disse loro: Lasciate i piccoli fanciulli venire a me; non glielo vietate, perche' di tali e' il regno di Dio. Marco 10:15 In verita' io vi dico che chiunque non avra' ricevuto il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non entrera' punto in esso. Marco 10:16 E presili in braccio ed imposte loro le mani, li benediceva. Il giovane ricco (Matteo 19:16-30 e parall.) Marco 10:17 Or com'egli usciva per mettersi in cammino, un tale accorse e inginocchiatosi davanti a lui, gli domando': Maestro buono, che faro' io per ereditare la vita eterna? Marco 10:18 E Gesu' gli disse: Perche' mi chiami buono? Nessuno e' buono, tranne uno solo, cioe' Iddio. Marco 10:19 Tu sai i comandamenti: Non uccidere; non commettere adulterio; non rubare; non dir falsa testimonianza; non far torto ad alcuno; onora tuo padre e tua madre. Marco 10:20 Ed egli rispose: Maestro, tutte queste cose io le ho osservate fin dalla mia giovinezza. Marco 10:21 E Gesu', riguardatolo in viso, l'amo' e gli disse: Una cosa ti manca; va', vendi tutto cio' che hai, e da'llo ai poveri, e tu avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguimi. Marco 10:22 Ma egli, attristato da quella parola, se ne ando' dolente, perche' avea di gran beni. Marco 10:23 E Gesu', guardatosi attorno, disse ai suoi discepoli: Quanto malagevolmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio! Marco 10:24 E i discepoli sbigottirono a queste sue parole. E Gesu' da capo replico' loro: Figliuoli, quant'e' malagevole a coloro che si confidano nelle ricchezze entrare nel regno di Dio! Marco 10:25 e' piu' facile a un cammello passare per la cruna d'un ago, che ad un ricco entrare nel regno di Dio. Marco 10:26 Ed essi vie piu' stupivano, dicendo fra loro: Chi dunque puo' esser salvato? Marco 10:27 E Gesu', riguardatili, disse: Agli uomini e' impossibile, ma non a Dio; perche' tutto e' possibile a Dio. Marco 10:28 E Pietro prese a dirgli: Ecco, noi abbiamo lasciato ogni cosa e t'abbiam seguitato. Marco 10:29 E Gesu' rispose: Io vi dico in verita' che non v'e' alcuno che abbia lasciato casa, o fratelli, o sorelle, o madre, o padre, o figliuoli, o campi, per amor di me e per amor dell'evangelo, Marco 10:30 il quale ora, in questo tempo, non ne riceva cento volte tanto: case, fratelli, sorelle, madri, figliuoli, campi, insieme a persecuzioni; e nel secolo avvenire, la vita eterna. Marco 10:31 Ma molti primi saranno ultimi e molti ultimi, primi. La domanda di Giacomo e di Giovanni (Matteo 20:17-28 e parall.) Marco 10:32 Or erano per cammino salendo a Gerusalemme, e Gesu' andava innanzi a loro; ed essi erano sbigottiti; e quelli che lo seguivano eran presi da timore. Ed egli, tratti di nuovo da parte i dodici, prese a dir loro le cose che gli avverrebbero: Marco 10:33 Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e il Figliuol dell'uomo sara' dato nelle mani de' capi sacerdoti e degli scribi; ed essi lo condanneranno a morte e lo metteranno nelle mani dei Gentili; Marco 10:34 e lo scherniranno e gli sputeranno addosso e lo flagelleranno e l'uccideranno; e dopo tre giorni egli risuscitera'. Marco 10:35 E Giacomo e Giovanni, figliuoli di Zebedeo, si accostarono a lui, dicendogli: Maestro, desideriamo che tu ci faccia quello che ti chiederemo. Marco 10:36 Ed egli disse loro: Che volete ch'io vi faccia? Marco 10:37 Essi gli dissero: Concedici di sedere uno alla tua destra e l'altro alla tua sinistra nella tua gloria. Ma Gesu' disse loro: Marco 10:38 Voi non sapete quel che chiedete. Potete voi bere il calice ch'io bevo, o esser battezzati del battesimo del quale io son battezzato? Essi gli dissero: Si, lo possiamo. Marco 10:39 E Gesu' disse loro: Voi certo berrete il calice ch'io bevo e sarete battezzati del battesimo del quale io sono battezzato; Marco 10:40 ma quant'e' al sedermi a destra o a sinistra, non sta a me il darlo, ma e' per quelli cui e' stato preparato. Marco 10:41 E i dieci, udito cio', presero a indignarsi di Giacomo e di Giovanni. Marco 10:42 Ma Gesu', chiamatili a se', disse loro: Voi sapete che quelli che son reputati principi delle nazioni, le signoreggiano; e che i loro grandi usano potesta' sopra di esse. Marco 10:43 Ma non e' cosi tra voi; anzi chiunque vorra' esser grande fra voi, sara' vostro servitore; Marco 10:44 e chiunque fra voi vorra' esser primo, sara' servo di tutti. Marco 10:45 Poiche' anche il Figliuol dell'uomo non e' venuto per esser servito, ma per servire, e per dar la vita sua come prezzo di riscatto per molti. Il cieco di Gerico (Matteo 20:29-34 e parall.) Marco 10:46 Poi vennero in Gerico. E come egli usciva di Gerico coi suoi discepoli e con gran moltitudine, il figliuol di Timeo, Bartimeo, cieco mendicante, sedeva presso la strada. Marco 10:47 E udito che chi passava era Gesu' il Nazareno, prese a gridare e a dire: Gesu', Figliuol di Davide, abbi pieta' di me! Marco 10:48 E molti lo sgridavano perche' tacesse; ma quello gridava piu' forte: Figliuol di Davide, abbi pieta' di me! Marco 10:49 E Gesu', fermatosi, disse: Chiamatelo! E chiamarono il cieco, dicendogli: Sta' di buon cuore! Alzati! Egli ti chiama. Marco 10:50 E il cieco, gettato via il mantello, balzo' in piedi e venne a Gesu'. Marco 10:51 E Gesu', rivoltosi a lui, gli disse: Che vuoi tu ch'io ti faccia? E il cieco gli rispose: Rabbuni, ch'io ricuperi la vista. Marco 10:52 E Gesu' gli disse: Va', la tua fede ti ha salvato. E in quell'istante egli ricupero' la vista e seguiva Gesu' per la via. Ingresso di Gesu' in Gerusalemme (Matteo 21:1-11 e parall.) Marco 11:1 E quando furon giunti vicino a Gerusalemme, a Betfage e Betania, presso al monte degli Ulivi, Gesu' mando' due dei suoi discepoli, e disse loro: Marco 11:2 Andate nella borgata che e' dirimpetto a voi; e subito, appena entrati, troverete legato un puledro d'asino, sopra il quale non e' montato ancora alcuno; scioglietelo e menatemelo. Marco 11:3 E se qualcuno vi dice: Perche' fate questo? rispondete: Il Signore ne ha bisogno, e lo rimandera' subito qua. Marco 11:4 Ed essi andarono e trovarono un puledro legato ad una porta, fuori, sulla strada, e lo sciolsero. Marco 11:5 Ed alcuni di coloro ch'eran li presenti, dissero loro: Che fate, che sciogliete il puledro? Marco 11:6 Ed essi risposero come Gesu' aveva detto. E quelli li lasciaron fare. Marco 11:7 Ed essi menarono il puledro a Gesu', e gettarono su quello i loro mantelli, ed egli vi monto' sopra. Marco 11:8 E molti stendevano i loro mantelli sulla via; ed altri, delle fronde che avean tagliate nei campi. Marco 11:9 E coloro che andavano avanti e coloro che venivano dietro, gridavano: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Marco 11:10 Benedetto il regno che viene, il regno di Davide nostro padre! Osanna ne' luoghi altissimi! Marco 11:11 E Gesu' entro' in Gerusalemme, nel tempio; e avendo riguardata ogni cosa attorno attorno, essendo gia' l'ora tarda, usci per andare a Betania coi dodici. Il fico seccato. La purificazione del tempio (Matteo 21:12-22 e parall.) Marco 11:12 E il giorno seguente, quando furon usciti da Betania, egli ebbe fame. Marco 11:13 E veduto di lontano un fico che avea delle foglie, ando' a vedere se per caso vi trovasse qualche cosa; ma venuto al fico non vi trovo' nient'altro che foglie; perche' non era la stagion dei fichi. Marco 11:14 E Gesu' prese a dire al fico: Niuno mangi mai piu' in perpetuo frutto da te! E i suoi discepoli udirono. Marco 11:15 E vennero a Gerusalemme; e Gesu', entrato nel tempio, prese a cacciarne coloro che vendevano e che compravano nel tempio; e rovescio' le tavole de' cambiamonete e le sedie de' venditori di colombi; Marco 11:16 e non permetteva che alcuno portasse oggetti attraverso il tempio. Marco 11:17 Ed insegnava, dicendo loro: Non e' egli scritto: La mia casa sara' chiamata casa d'orazione per tutte le genti? ma voi ne avete fatta una spelonca di ladroni. Marco 11:18 Ed i capi sacerdoti e gli scribi udirono queste cose e cercavano il modo di farlo morire, perche' lo temevano; poiche' tutta la moltitudine era rapita in ammirazione della sua dottrina. Marco 11:19 E quando fu sera, uscirono dalla citta'. Marco 11:20 E la mattina, passando, videro il fico seccato fin dalle radici; Marco 11:21 e Pietro, ricordatosi, gli disse: Maestro, vedi, il fico che tu maledicesti, e' seccato. Marco 11:22 E Gesu', rispondendo, disse loro: Abbiate fede in Dio! Marco 11:23 In verita' io vi dico che chi dira' a questo monte: Togliti di la' e gettati nel mare, se non dubita in cuor suo, ma crede che quel che dice avverra', gli sara' fatto. Marco 11:24 Percio' vi dico: Tutte le cose che voi domanderete pregando, crediate che le avete ricevute, e voi le otterrete. Marco 11:25 E quando vi mettete a pregare, se avete qualcosa contro a qualcuno, perdonate; affinche' il Padre vostro che e' nei cieli, vi perdoni i vostri falli. Marco 11:26 ... La questione del battesimo di Giovanni (Matteo 21:23-27 e parall.) Marco 11:27 Poi vennero di nuovo in Gerusalemme; e mentr'egli passeggiava per il tempio, i capi sacerdoti e gli scribi e gli anziani s'accostarono a lui e gli dissero: Marco 11:28 Con quale autorita' fai tu queste cose? O chi ti ha data codesta autorita' di far queste cose? Marco 11:29 E Gesu' disse loro: Io vi domandero' una cosa; rispondetemi e vi diro' con quale autorita' io faccio queste cose. Marco 11:30 Il battesimo di Giovanni era esso dal cielo o dagli uomini? Rispondetemi. Marco 11:31 Ed essi ragionavan fra loro dicendo: Se diciamo: Dal cielo, egli dira': Perche' dunque non gli credeste? Marco 11:32 Diremo invece: Dagli uomini?... Essi temevano il popolo, perche' tutti stimavano che Giovanni fosse veramente profeta. Marco 11:33 E risposero a Gesu': Non lo sappiamo. E Gesu' disse loro: E neppur io vi dico con quale autorita' fo queste cose. Parabola de' cattivi vignaiuoli (Matteo 21:33-46 e parall.) Marco 12:1 E prese a dir loro in parabole: Un uomo pianto' una vigna e le fece attorno una siepe e vi scavo' un luogo da spremer l'uva e vi edifico' una torre; l'allogo' a de' lavoratori, e se ne ando' in viaggio. Marco 12:2 E a suo tempo mando' a que' lavoratori un servitore per ricevere da loro de' frutti della vigna. Marco 12:3 Ma essi, presolo, lo batterono e lo rimandarono a vuoto. Marco 12:4 Ed egli di nuovo mando' loro un altro servitore; e anche lui ferirono nel capo e vituperarono. Marco 12:5 Ed egli ne mando' un altro, e anche quello uccisero; e poi molti altri, de' quali alcuni batterono ed alcuni uccisero. Marco 12:6 Aveva ancora un unico figliuolo diletto; e quello mando' loro per ultimo, dicendo: Avranno rispetto al mio figliuolo. Marco 12:7 Ma que' lavoratori dissero fra loro: Costui e' l'erede; venite, uccidiamolo, e l'eredita' sara' nostra. Marco 12:8 E presolo, l'uccisero, e lo gettarono fuor della vigna. Marco 12:9 Che fara' dunque il padrone della vigna? Egli verra' e distruggera' que' lavoratori, e dara' la vigna ad altri. Marco 12:10 Non avete voi neppur letta questa scrittura: La pietra che gli edificatori hanno riprovata, e' quella che e' divenuta pietra angolare; Marco 12:11 cio' e' stato fatto dal Signore, ed e' cosa maravigliosa agli occhi nostri? Marco 12:12 Ed essi cercavano di pigliarlo, ma temettero la moltitudine; perche' si avvidero bene ch'egli avea detto quella parabola per loro. E lasciatolo, se ne andarono. La questione del tributo a Cesare (Matteo 22:15-22 e parall.) Marco 12:13 E gli mandarono alcuni dei Farisei e degli Erodiani per coglierlo in parole. Marco 12:14 Ed essi, venuti, gli dissero: Maestro, noi sappiamo che tu sei verace, e che non ti curi d'alcuno, perche' non guardi all'apparenza delle persone, ma insegni la via di Dio secondo verita'. e' egli lecito pagare il tributo a Cesare o no? Dobbiamo darlo o non darlo? Marco 12:15 Ma egli, conosciuta la loro ipocrisia, disse loro: Perche' mi tentate? Portatemi un denaro, ch'io lo vegga. Marco 12:16 Ed essi glielo portarono. Ed egli disse loro: Di chi e' questa effigie e questa iscrizione? Essi gli dissero: Marco 12:17 Di Cesare. Allora Gesu' disse loro: Rendete a Cesare quel ch'e' di Cesare, e a Dio quel ch'e' di Dio. Ed essi si maravigliarono di lui. I Sadducei e la risurrezione (Matteo 22:23-33 e parall.) Marco 12:18 Poi vennero a lui de' Sadducei, i quali dicono che non v'e' risurrezione, e gli domandarono: Marco 12:19 Maestro, Mose' ci lascio' scritto che se il fratello di uno muore e lascia moglie senza figliuoli, il fratello ne prenda la moglie e susciti progenie a suo fratello. Marco 12:20 Or v'erano sette fratelli. Il primo prese moglie; e morendo, non lascio' progenie. Marco 12:21 E il secondo la prese e mori senza lasciar progenie. Marco 12:22 Cosi il terzo. E i sette non lasciaron progenie. Infine, dopo tutti, mori anche la donna. Marco 12:23 Nella risurrezione, quando saranno risuscitati, di chi di loro sara' ella moglie? Poiche' tutti e sette l'hanno avuta per moglie. Marco 12:24 Gesu' disse loro: Non errate voi per questo, che non conoscete le Scritture ne' la potenza di Dio? Marco 12:25 Poiche' quando gli uomini risuscitano da' morti, ne' prendono ne' danno moglie, ma son come angeli ne' cieli. Marco 12:26 Quanto poi ai morti ed alla loro risurrezione, non avete voi letto nel libro di Mose', nel passo del «pruno», come Dio gli parlo' dicendo: Io sono l'Iddio d'Abramo e l'Iddio d'Isacco e l'Iddio di Giacobbe? Marco 12:27 Egli non e' un Dio di morti, ma di viventi. Voi errate grandemente. Il gran comandamento (Matteo 22:34-40 e parall.) Marco 12:28 Or uno degli scribi che li aveva uditi discutere, visto ch'egli avea loro ben risposto, si accosto' e gli domando': Qual e' il comandamento primo fra tutti? Marco 12:29 E Gesu' rispose: Il primo e': Ascolta, Israele: Il Signore Iddio nostro e' l'unico Signore: Marco 12:30 ama dunque il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore e con tutta l'anima tua e con tutta la mente tua e con tutta la forza tua. Marco 12:31 Il secondo e' questo: Ama il tuo prossimo come te stesso. Non v'e' alcun altro comandamento maggiore di questi. Marco 12:32 E lo scriba gli disse: Maestro, ben hai detto secondo verita' che v'e' un Dio solo e che fuor di lui non ve n'e' alcun altro; Marco 12:33 e che amarlo con tutto il cuore, con tutto l'intelletto e con tutta la forza e amare il prossimo come se stesso, e' assai piu' che tutti gli olocausti e i sacrifici. Marco 12:34 E Gesu', vedendo ch'egli avea risposto avvedutamente, gli disse: Tu non sei lontano dal regno di Dio. E niuno ardiva piu' interrogarlo. Il Cristo, figliuolo di Davide (Matteo 22:41-46 e parall.) Marco 12:35 E Gesu', insegnando nel tempio, prese a dire: Come dicono gli scribi che il Cristo e' figliuolo di Davide? Marco 12:36 Davide stesso ha detto, per lo Spirito Santo: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, finche' io abbia posto i tuoi nemici per sgabello dei tuoi piedi. Marco 12:37 Davide stesso lo chiama Signore; e onde viene ch'egli e' suo figliuolo? E la massa del popolo l'ascoltava con piacere. Censura degli scribi (Matteo 23:1 e seg. e parall.) Marco 12:38 E diceva nel suo insegnamento: Guardatevi dagli scribi, i quali amano passeggiare in lunghe vesti, ed esser salutati nelle piazze, Marco 12:39 ed avere i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti ne' conviti; Marco 12:40 essi che divorano le case delle vedove, e fanno per apparenza lunghe orazioni. Costoro riceveranno una maggior condanna. L'offerta della vedova (Luca 21:1-4) Marco 12:41 E postosi a sedere dirimpetto alla cassa delle offerte, stava guardando come la gente gettava danaro nella cassa; e molti ricchi ne gettavano assai. Marco 12:42 E venuta una povera vedova, vi getto' due spiccioli che fanno un quarto di soldo. Marco 12:43 E Gesu', chiamati a se' i suoi discepoli, disse loro: In verita' io vi dico che questa povera vedova ha gettato nella cassa delle offerte piu' di tutti gli altri; Marco 12:44 poiche' tutti han gettato del loro superfluo; ma costei, del suo necessario, vi ha gettato tutto cio' che possedeva, tutto quanto avea per vivere. Gesu' annunzia la rovina del tempio di Gerusalemme e la venuta del Figliuol dell'uomo (Matteo 24 e parall.) Marco 13:1 E com'egli usciva dal tempio uno de' suoi discepoli gli disse: Maestro, guarda che pietre e che edifizī! Marco 13:2 E Gesu' gli disse: Vedi tu questi grandi edifizī? Non sara' lasciata pietra sopra pietra che non sia diroccata. Marco 13:3 Poi sedendo egli sul monte degli Ulivi dirimpetto al tempio, Pietro e Giacomo e Giovanni e Andrea gli domandarono in disparte: Marco 13:4 Dicci, quando avverranno queste cose, e qual sara' il segno del tempo in cui tutte queste cose staranno per compiersi? Marco 13:5 E Gesu' prese a dir loro: Guardate che nessuno vi seduca! Marco 13:6 Molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Son io; e ne sedurranno molti. Marco 13:7 Or quando udrete guerre e rumori di guerre, non vi turbate; e' necessario che cio' avvenga, ma non sara' ancora la fine. Marco 13:8 Poiche' si levera' nazione contro nazione e regno contro regno: vi saranno terremoti in vari luoghi; vi saranno carestie. Questo non sara' che un principio di dolori. Marco 13:9 Or badate a voi stessi! Vi daranno in man dei tribunali e sarete battuti nelle sinagoghe e sarete fatti comparire davanti a governatori e re, per cagion mia, affinche' cio' serva loro di testimonianza. Marco 13:10 E prima convien che fra tutte le genti sia predicato l'evangelo. Marco 13:11 E quando vi meneranno per mettervi nelle loro mani, non state innanzi in sollecitudine di cio' che avrete a dire, ma dite quel che vi sara' dato in quell'ora; perche' non siete voi che parlate, ma lo Spirito Santo. Marco 13:12 E il fratello dara' il fratello alla morte, e il padre il figliuolo; e i figliuoli si leveranno contro i genitori e li faranno morire. Marco 13:13 E sarete odiati da tutti a cagion del mio nome; ma chi avra' sostenuto sino alla fine, sara' salvato. Marco 13:14 Quando poi avrete veduta l'abominazione della desolazione posta la' dove non si conviene (chi legge pongavi mente), allora quelli che saranno nella Giudea, fuggano ai monti; Marco 13:15 e chi sara' sulla terrazza non scenda e non entri in casa sua per toglierne cosa alcuna; Marco 13:16 e chi sara' nel campo non torni indietro a prender la sua veste. Marco 13:17 Or guai alle donne che saranno incinte ed a quelle che allatteranno in que' giorni! Marco 13:18 E pregate che cio' non avvenga d'inverno! Marco 13:19 Poiche' quelli saranno giorni di tale tribolazione, che non v'e' stata l'uguale dal principio del mondo che Dio ha creato, fino ad ora, ne' mai piu' vi sara'. Marco 13:20 E se il Signore non avesse abbreviato que' giorni, nessuno scamperebbe; ma a cagion dei suoi propri eletti, egli ha abbreviato que' giorni. Marco 13:21 E allora, se alcuno vi dice: «Il Cristo eccolo qui, eccolo la'», non lo credete; Marco 13:22 perche' sorgeranno falsi cristi e falsi profeti, e faranno segni e prodigi per sedurre, se fosse possibile, anche gli eletti. Marco 13:23 Ma voi, state attenti; io v'ho predetta ogni cosa. Marco 13:24 Ma in que' giorni, dopo quella tribolazione, il sole si oscurera' e la luna non dara' il suo splendore; Marco 13:25 e le stelle cadranno dal cielo e le potenze che son nei cieli saranno scrollate. Marco 13:26 E allora si vedra' il Figliuol dell'uomo venir sulle nuvole con gran potenza e gloria. Marco 13:27 Ed egli allora mandera' gli angeli e raccogliera' i suoi eletti dai quattro venti, dall'estremo della terra all'estremo del cielo. Marco 13:28 Or imparate dal fico questa similitudine: Quando gia' i suoi rami si fanno teneri e metton le foglie, voi sapete che l'estate e' vicina. Marco 13:29 Cosi anche voi, quando vedrete avvenir queste cose, sappiate che egli e' vicino, alle porte. Marco 13:30 In verita' io vi dico che questa generazione non passera' prima che tutte queste cose siano avvenute. Marco 13:31 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Marco 13:32 Ma quant'e' a quel giorno ed a quell'ora, nessuno li sa, neppur gli angeli nel cielo, ne' il Figliuolo, ma solo il padre. Marco 13:33 State in guardia, vegliate, poiche' non sapete quando sara' quel tempo. Marco 13:34 Egli e' come se un uomo, andando in viaggio, lasciasse la sua casa e ne desse la potesta' ai suoi servitori, a ciascuno il compito suo, e al portinaio comandasse di vegliare. Marco 13:35 Vegliate dunque perche' non sapete quando viene il padron di casa: se a sera, o a mezzanotte, o al cantar del gallo o la mattina; Marco 13:36 che talora, venendo egli all'improvviso, non vi trovi addormentati. Marco 13:37 Ora, quel che dico a voi, lo dico a tutti: Vegliate. La congiura de' sacerdoti (Matteo 26:1-5 e parall.) Marco 14:1 Ora, due giorni dopo, era la pasqua e gli azzimi; e i capi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di pigliar Gesu' con inganno ed ucciderlo; Marco 14:2 perche' dicevano: Non lo facciamo durante la festa, che talora non vi sia qualche tumulto del popolo. Il convito di Betania (Matteo 26:6-13 e parall.) Marco 14:3 Ed essendo egli in Betania, nella casa di Simone il lebbroso, mentre era a tavola, venne una donna che aveva un alabastro d'olio odorifero di nardo schietto, di gran prezzo; e rotto l'alabastro, glielo verso' sul capo. Marco 14:4 E alcuni, sdegnatisi, dicevano fra loro: Perche' s'e' fatta questa perdita dell'olio? Marco 14:5 Questo olio si sarebbe potuto vendere piu' di trecento danari e darli ai poveri. E fremevano contro a lei. Marco 14:6 Ma Gesu' disse: Lasciatela stare! Perche' le date noia? Ella ha fatto un'azione buona inverso me. Marco 14:7 Poiche' i poveri li avete sempre con voi; e quando vogliate, potete far loro del bene; ma me non mi avete sempre. Marco 14:8 Ella ha fatto cio' che per lei si poteva; ha anticipato d'ungere il mio corpo per la sepoltura. Marco 14:9 E in verita' io vi dico che per tutto il mondo, dovunque sara' predicato l'evangelo, anche quello che costei ha fatto sara' raccontato, in memoria di lei. Il patto di Giuda (Matteo 26:14-16 e parall.) Marco 14:10 E Giuda Iscariot, uno dei dodici, ando' dai capi sacerdoti per darglielo nelle mani. Marco 14:11 Ed essi, uditolo, si rallegrarono e promisero di dargli del danaro. Ed egli cercava il modo opportuno di tradirlo. L'ultima pasqua. La Santa Cena (Matteo 26:17-29 e parall.) Marco 14:12 E il primo giorno degli azzimi, quando si sacrificava la pasqua, i suoi discepoli gli dissero: Dove vuoi che andiamo ad apparecchiarti da mangiar la pasqua? Marco 14:13 Ed egli mando' due dei suoi discepoli, e disse loro: Andate nella citta', e vi verra' incontro un uomo che portera' una brocca d'acqua; seguitelo; Marco 14:14 e dove sara' entrato, dite al padron di casa: Il Maestro dice: Dov'e' la mia stanza da mangiarvi la pasqua coi miei discepoli? Marco 14:15 Ed egli vi mostrera' di sopra una gran sala ammobiliata e pronta; quivi apparecchiate per noi. Marco 14:16 E i discepoli andarono e giunsero nella citta' e trovarono come egli avea lor detto, e apparecchiarono la pasqua. Marco 14:17 E quando fu sera Gesu' venne co' dodici. Marco 14:18 E mentre erano a tavola e mangiavano, Gesu' disse: In verita' io vi dico che uno di voi, il quale mangia meco, mi tradira'. Marco 14:19 Essi cominciarono ad attristarsi e a dirgli ad uno ad uno: Sono io desso? Marco 14:20 Ed egli disse loro: e' uno dei dodici, che intinge meco nel piatto. Marco 14:21 Certo il Figliuol dell'uomo se ne va, com'e' scritto di lui; ma guai a quell'uomo per cui il Figliuol dell'uomo e' tradito! Ben sarebbe per quell'uomo di non esser nato! Marco 14:22 E mentre mangiavano, Gesu' prese del pane; e fatta la benedizione, lo ruppe e lo diede loro e disse: Prendete, questo e' il mio corpo. Marco 14:23 Poi, preso un calice e rese grazie, lo diede loro, e tutti ne bevvero. Marco 14:24 E disse loro: Questo e' il mio sangue, il sangue del patto, il quale e' sparso per molti. Marco 14:25 In verita' io vi dico che non berro' piu' del frutto della vigna fino a quel giorno che lo berro' nuovo nel regno di Dio. Pietro avvisato (Matteo 26:30-35 e parall.) Marco 14:26 E dopo ch'ebbero cantato l'inno, uscirono per andare al monte degli Ulivi. Marco 14:27 E Gesu' disse loro: Voi tutti sarete scandalizzati; perche' e' scritto: Io percotero' il pastore e le pecore saranno disperse. Marco 14:28 Ma dopo che saro' risuscitato, vi precedero' in Galilea. Marco 14:29 Ma Pietro gli disse: Quand'anche tutti fossero scandalizzati, io pero' non lo saro'. Marco 14:30 E Gesu' gli disse: In verita' io ti dico che tu, oggi, in questa stessa notte, avanti che il gallo abbia cantato due volte, mi rinnegherai tre volte. Marco 14:31 Ma egli vie piu' fermamente diceva: Quantunque mi convenisse morir teco non pero' ti rinneghero'. E lo stesso dicevano pure tutti gli altri. Gesu' nel Getsemani (Matteo 26:36-46 e parall.) Marco 14:32 Poi vennero in un podere detto Getsemani; ed egli disse ai suoi discepoli: Sedete qui finche' io abbia pregato. Marco 14:33 E prese seco Pietro e Giacomo e Giovanni e comincio' ad essere spaventato ed angosciato. Marco 14:34 E disse loro: L'anima mia e' oppressa da tristezza mortale; rimanete qui e vegliate. Marco 14:35 E andato un poco innanzi, si getto' a terra; e pregava che, se fosse possibile, quell'ora passasse oltre da lui. Marco 14:36 E diceva: Abba, Padre! ogni cosa ti e' possibile; allontana da me questo calice! Ma pure, non quello che io voglio, ma quello che tu vuoi. Marco 14:37 E venne, e li trovo' che dormivano, e disse a Pietro: Simone, dormi tu? non sei stato capace di vegliare un'ora sola? Marco 14:38 Vegliate e pregate, affinche' non cadiate in tentazione; ben e' lo spirito pronto, ma la carne e' debole. Marco 14:39 E di nuovo ando' e prego', dicendo le medesime parole. Marco 14:40 E tornato di nuovo, li trovo' che dormivano perche' gli occhi loro erano aggravati; e non sapevano che rispondergli. Marco 14:41 E venne la terza volta, e disse loro: Dormite pure oramai, e riposatevi! Basta! L'ora e' venuta: ecco, il Figliuol dell'uomo e' dato nelle mani dei peccatori. Marco 14:42 Levatevi, andiamo; ecco, colui che mi tradisce, e' vicino. L'arresto di Gesu' (Matteo 26:47-56 e parall.) Marco 14:43 E in quell'istante, mentr'egli parlava ancora, arrivo' Giuda, l'uno dei dodici, e con lui una gran turba con ispade e bastoni, da parte de' capi sacerdoti, degli scribi e degli anziani. Marco 14:44 Or colui che lo tradiva, avea dato loro un segnale, dicendo: Colui che bacero' e' desso; pigliatelo e menatelo via sicuramente. Marco 14:45 E come fu giunto, subito si accosto' a lui e disse: Maestro! e lo bacio'. Marco 14:46 Allora quelli gli misero le mani addosso e lo presero; Marco 14:47 ma uno di coloro ch'erano quivi presenti, tratta la spada, percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli spicco' l'orecchio. Marco 14:48 E Gesu', rivolto a loro, disse: Voi siete usciti con ispade e bastoni come contro ad un ladrone per pigliarmi. Marco 14:49 Ogni giorno ero fra voi insegnando nel tempio, e voi non mi avete preso; ma cio' e' avvenuto, affinche' le Scritture fossero adempiute. Marco 14:50 E tutti, lasciatolo, se ne fuggirono. Marco 14:51 Ed un certo giovane lo seguiva, avvolto in un panno lino sul nudo; e lo presero; Marco 14:52 ma egli, lasciando andare il panno lino, se ne fuggi ignudo. Gesu' davanti al Sinedrio (Matteo 26:57-58 e parall.) Marco 14:53 E menarono Gesu' al sommo sacerdote; e s'adunarono tutti i capi sacerdoti e gli anziani e gli scribi. Marco 14:54 E Pietro lo avea seguito da lungi, fin dentro la corte del sommo sacerdote, ove stava a sedere con le guardie e si scaldava al fuoco. Marco 14:55 Or i capi sacerdoti e tutto il Sinedrio cercavano qualche testimonianza contro a Gesu' per farlo morire; e non ne trovavano alcuna. Marco 14:56 Poiche' molti deponevano il falso contro a lui; ma le testimonianze non erano concordi. Marco 14:57 Ed alcuni, levatisi, testimoniarono falsamente contro a lui, dicendo: Marco 14:58 Noi l'abbiamo udito che diceva: Io disfaro' questo tempio fatto di man d'uomo, e in tre giorni ne riedifichero' un altro, che non sara' fatto di mano d'uomo. Marco 14:59 Ma neppur cosi la loro testimonianza era concorde. Marco 14:60 Allora il sommo sacerdote, levatosi in pie' quivi in mezzo, domando' a Gesu': Non rispondi tu nulla? Che testimoniano costoro contro a te? Marco 14:61 Ma egli tacque e non rispose nulla. Daccapo il sommo sacerdote lo interrogo' e gli disse: Sei tu il Cristo, il Figliuol del Benedetto? Marco 14:62 E Gesu' disse: Si, lo sono: e vedrete il Figliuol dell'uomo seduto alla destra della Potenza e venire sulle nuvole del cielo. Marco 14:63 Ed il sommo sacerdote, stracciatesi le vesti, disse: Che abbiam noi piu' bisogno di testimoni? Marco 14:64 Voi avete udita la bestemmia. Che ve ne pare? E tutti lo condannarono come reo di morte. Marco 14:65 Ed alcuni presero a sputargli addosso ed a velargli la faccia e a dargli dei pugni e a dirgli: Indovina, profeta! E le guardie presero a schiaffeggiarlo. Gesu' rinnegato da Pietro (Matteo 26:69-75 e parall.) Marco 14:66 Ed essendo Pietro giu' nella corte, venne una delle serve del sommo sacerdote; Marco 14:67 e veduto Pietro che si scaldava, lo riguardo' in viso e disse: Anche tu eri con Gesu' Nazareno. Marco 14:68 Ma egli lo nego', dicendo: Io non so, ne' capisco quel che tu ti dica. Ed usci fuori nell'antiporto, e il gallo canto'. Marco 14:69 E la serva, vedutolo, comincio' di nuovo a dire a quelli ch'eran quivi presenti: Costui e' di quelli. Ma egli daccapo lo nego'. Marco 14:70 E di nuovo, di li a poco, quelli ch'erano quivi, dicevano a Pietro: Per certo tu sei di quelli, perche' poi sei galileo. Marco 14:71 Ma egli prese ad imprecare ed a giurare: Non conosco quell'uomo che voi dite. Marco 14:72 E subito, per la seconda volta, il gallo canto'. E Pietro si ricordo' della parola che Gesu' gli aveva detta: Avanti che il gallo abbia cantato due volte, tu mi rinnegherai tre volte. Ed a questo pensiero si mise a piangere. Gesu' davanti a Pilato (Matteo 27:1,2,11-31 e parall.) Marco 15:1 E subito la mattina, i capi sacerdoti, con gli anziani e gli scribi e tutto il Sinedrio, tenuto consiglio, legarono Gesu' e lo menarono via e lo misero in man di Pilato. Marco 15:2 E Pilato gli domando': Sei tu il re dei Giudei? Ed egli, rispondendo, gli disse: Si, lo sono. Marco 15:3 E i capi sacerdoti l'accusavano di molte cose; Marco 15:4 e Pilato daccapo lo interrogo' dicendo: Non rispondi nulla? Vedi di quante cose ti accusano! Marco 15:5 Ma Gesu' non rispose piu' nulla; talche' Pilato se ne maravigliava. Marco 15:6 Or ogni festa di pasqua ei liberava loro un carcerato, qualunque chiedessero. Marco 15:7 C'era allora in prigione un tale chiamato Barabba, insieme a de' sediziosi, i quali, nella sedizione, avean commesso omicidio. Marco 15:8 E la moltitudine, venuta su, comincio' a domandare ch'e' facesse come sempre avea lor fatto. Marco 15:9 E Pilato rispose loro: Volete ch'io vi liberi il Re de' Giudei? Marco 15:10 Poiche' capiva bene che i capi sacerdoti glielo aveano consegnato per invidia. Marco 15:11 Ma i capi sacerdoti incitarono la moltitudine a chiedere che piuttosto liberasse loro Barabba. Marco 15:12 E Pilato, daccapo replicando, diceva loro: Che volete dunque ch'io faccia di colui che voi chiamate il Re de' Giudei? Marco 15:13 Ed essi di nuovo gridarono: Crocifiggilo! Marco 15:14 E Pilato diceva loro: Ma pure, che male ha egli fatto? Ma essi gridarono piu' forte che mai: Crocifiggilo! Marco 15:15 E Pilato, volendo soddisfare la moltitudine, libero' loro Barabba; e consegno' Gesu', dopo averlo flagellato, per esser crocifisso. Marco 15:16 Allora i soldati lo menarono dentro la corte che e' il pretorio, e radunarono tutta la coorte. Marco 15:17 E lo vestirono di porpora; e intrecciata una corona di spine, gliela misero intorno al capo, Marco 15:18 e cominciarono a salutarlo: Salve, Re de' Giudei! Marco 15:19 E gli percotevano il capo con una canna, e gli sputavano addosso, e postisi inginocchioni, si prostravano dinanzi a lui. Marco 15:20 E dopo che l'ebbero schernito, lo spogliarono della porpora e lo rivestirono dei suoi propri vestimenti. E lo menaron fuori per crocifiggerlo. La crocifissione di Gesu' (Matteo 27:32-56 e parall.) Marco 15:21 E costrinsero a portar la croce di lui un certo Simon cireneo, il padre di Alessandro e di Rufo, il quale passava di la', tornando dai campi. Marco 15:22 E menarono Gesu' al luogo detto Golgota; il che, interpretato, vuol dire luogo del teschio. Marco 15:23 E gli offersero da bere del vino mescolato con mirra; ma non ne prese. Marco 15:24 Poi lo crocifissero e si spartirono i suoi vestimenti, tirandoli a sorte per sapere quel che ne toccherebbe a ciascuno. Marco 15:25 Era l'ora terza quando lo crocifissero. Marco 15:26 E l'iscrizione indicante il motivo della condanna, diceva: IL RE DE' GIUDEI. Marco 15:27 E con lui crocifissero due ladroni, uno alla sua destra e l'altro alla sua sinistra. Marco 15:28 ... Marco 15:29 E quelli che passavano li presso lo ingiuriavano, scotendo il capo e dicendo: Eh, tu che disfai il tempio e lo riedifichi in tre giorni, Marco 15:30 salva te stesso e scendi giu' di croce! Marco 15:31 Parimente anche i capi sacerdoti con gli scribi, beffandosi, dicevano l'uno all'altro: Ha salvato altri e non puo' salvar se stesso! Marco 15:32 Il Cristo, il Re d'Israele, scenda ora giu' di croce, affinche' vediamo e crediamo! Anche quelli che erano stati crocifissi con lui, lo insultavano. Marco 15:33 E venuta l'ora sesta, si fecero tenebre per tutto il paese, fino all'ora nona. Marco 15:34 Ed all'ora nona, Gesu' grido' con gran voce: Eloi, Eloi, lama' sabactani? il che, interpretato, vuol dire: Dio mio, Dio mio, perche' mi hai abbandonato? Marco 15:35 E alcuni degli astanti, udito cio', dicevano: Ecco, chiama Elia! Marco 15:36 E uno di loro corse, e inzuppata d'aceto una spugna, e postala in cima ad una canna, gli die' da bere dicendo: Aspettate, vediamo se Elia viene a trarlo giu'. Marco 15:37 E Gesu', gettato un gran grido, rende' lo spirito. Marco 15:38 E la cortina del tempio si squarcio' in due, da cima a fondo. Marco 15:39 E il centurione ch'era quivi presente dirimpetto a Gesu', avendolo veduto spirare a quel modo, disse: Veramente, quest'uomo era Figliuol di Dio! Marco 15:40 Or v'erano anche delle donne, che guardavan da lontano; fra le quali era Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo il piccolo e di Iose, e Salome; Marco 15:41 le quali, quand'egli era in Galilea, lo seguivano e lo servivano; e molte altre, che eran salite con lui a Gerusalemme. Il seppellimento di Gesu' (Matteo 27:57-61 e parall.) Marco 15:42 Ed essendo gia' sera (poiche' era Preparazione, cioe' la vigilia del sabato), Marco 15:43 venne Giuseppe d'Arimatea, consigliere onorato, il quale aspettava anch'egli il Regno di Dio; e, preso ardire, si presento' a Pilato e domando' il corpo di Gesu'. Marco 15:44 Pilato si maraviglio' ch'egli fosse gia' morto; e chiamato a se' il centurione, gli domando' se era morto da molto tempo; Marco 15:45 e saputolo dal centurione, dono' il corpo a Giuseppe. Marco 15:46 E questi, comprato un panno lino e tratto Gesu' giu' di croce, l'involse nel panno e lo pose in una tomba scavata nella roccia, e rotolo' una pietra contro l'apertura del sepolcro. Marco 15:47 E Maria Maddalena e Maria madre di Iose stavano guardando dove veniva deposto. La risurrezione di Gesu' (Matteo 28:1-10 e parall.) Marco 16:1 E passato il sabato, Maria Maddalena e Maria madre di Giacomo e Salome comprarono degli aromi per andare a imbalsamar Gesu'. Marco 16:2 E la mattina del primo giorno della settimana, molto per tempo, vennero al sepolcro sul levar del sole. Marco 16:3 E dicevano tra loro: Chi ci rotolera' la pietra dall'apertura del sepolcro? Marco 16:4 E alzati gli occhi, videro che la pietra era stata rotolata; ed era pur molto grande. Marco 16:5 Ed essendo entrate nel sepolcro, videro un giovinetto, seduto a destra, vestito d'una veste bianca, e furono spaventate. Marco 16:6 Ma egli disse loro: Non vi spaventate! Voi cercate Gesu' il Nazareno che e' stato crocifisso; egli e' risuscitato; non e' qui; ecco il luogo dove l'aveano posto. Marco 16:7 Ma andate a dire ai suoi discepoli ed a Pietro, ch'egli vi precede in Galilea; quivi lo vedrete, come v'ha detto. Marco 16:8 Ed esse, uscite, fuggiron via dal sepolcro, perche' eran prese da tremito e da stupore, e non dissero nulla ad alcuno, perche' aveano paura. Apparizioni diverse di Gesu' risorto; l'Ascensione Marco 16:9 Or Gesu', essendo risuscitato la mattina del primo giorno della settimana, apparve prima a Maria Maddalena, dalla quale avea cacciato sette demonī. Marco 16:10 Costei ando' ad annunziarlo a coloro ch'erano stati con lui, i quali facean cordoglio e piangevano. Marco 16:11 Ed essi, udito ch'egli viveva ed era stato veduto da lei, non lo credettero. Marco 16:12 Or dopo questo, apparve in altra forma a due di loro ch'erano in cammino per andare ai campi; Marco 16:13 e questi andarono ad annunziarlo agli altri; ma neppure a quelli credettero. Marco 16:14 Di poi, apparve agli undici, mentre erano a tavola; e li rimprovero' della loro incredulita' e durezza di cuore, perche' non avean creduto a quelli che l'avean veduto risuscitato. Marco 16:15 E disse loro: Andate per tutto il mondo e predicate l'evangelo ad ogni creatura. Marco 16:16 Chi avra' creduto e sara' stato battezzato sara' salvato; ma chi non avra' creduto sara' condannato. Marco 16:17 Or questi sono i segni che accompagneranno coloro che avranno creduto: nel nome mio cacceranno i demonī; parleranno in lingue nuove; Marco 16:18 prenderanno in mano dei serpenti; e se pur bevessero alcunche' di mortifero, non ne avranno alcun male; imporranno le mani agl'infermi ed essi guariranno. Marco 16:19 Il Signor Gesu' dunque, dopo aver loro parlato, fu assunto nel cielo, e sedette alla destra di Dio. Marco 16:20 E quelli se ne andarono a predicare da per tutto, operando il Signore con essi e confermando la Parola coi segni che l'accompagnavano.Luca 1:1-24:53 Prefazione Luca 1:1 Poiche' molti hanno intrapreso ad ordinare una narrazione de' fatti che si son compiuti tra noi, Luca 1:2 secondo che ce li hanno tramandati quelli che da principio ne furono testimoni oculari e che divennero ministri della Parola, Luca 1:3 e' parso bene anche a me, dopo essermi accuratamente informato d'ogni cosa dall'origine, di scrivertene per ordine, o eccellentissimo Teofilo, Luca 1:4 affinche' tu riconosca la certezza delle cose che ti sono state insegnate. Annunzio della nascita di Giovanni Luca 1:5 Ai di d'Erode, re della Giudea, v'era un certo sacerdote di nome Zaccaria, della muta di Abia; e sua moglie era delle figliuole d'Aaronne e si chiamava Elisabetta. Luca 1:6 Or erano ambedue giusti nel cospetto di Dio, camminando irreprensibili in tutti i comandamenti e precetti del Signore. Luca 1:7 E non aveano figliuoli, perche' Elisabetta era sterile, ed erano ambedue avanzati in eta'. Luca 1:8 Or avvenne che esercitando Zaccaria il sacerdozio dinanzi a Dio nell'ordine della sua muta, Luca 1:9 secondo l'usanza del sacerdozio, gli tocco' a sorte d'entrar nel tempio del Signore per offrirvi il profumo; Luca 1:10 e tutta la moltitudine del popolo stava di fuori in preghiera nell'ora del profumo. Luca 1:11 E gli apparve un angelo del Signore, ritto alla destra dell'altare de' profumi. Luca 1:12 E Zaccaria, vedutolo, fu turbato e preso da spavento. Luca 1:13 Ma l'angelo gli disse: Non temere, Zaccaria, perche' la tua preghiera e' stata esaudita; e tua moglie Elisabetta ti partorira' un figliuolo al quale porrai nome Giovanni. Luca 1:14 E tu ne avrai gioia ed allegrezza, e molti si rallegreranno per la sua nascita. Luca 1:15 Poiche' sara' grande nel cospetto del Signore; non berra' ne' vino ne' cervogia, e sara' ripieno dello Spirito Santo fin dal seno di sua madre, Luca 1:16 e convertira' molti de' figliuoli d'Israele al Signore Iddio loro; Luca 1:17 ed egli andra' innanzi a lui con lo spirito e con la potenza d'Elia, per volgere i cuori de' padri ai figliuoli e i ribelli alla saviezza de' giusti, affin di preparare al Signore un popolo ben disposto. Luca 1:18 E Zaccaria disse all'angelo: A che conoscero' io questo? Perch'io son vecchio e mia moglie e' avanti nell'eta'. Luca 1:19 E l'angelo, rispondendo, gli disse: Io son Gabriele, che sto davanti a Dio; e sono stato mandato a parlarti e recarti questa buona notizia. Luca 1:20 Ed ecco, tu sarai muto, e non potrai parlare fino al giorno che queste cose avverranno, perche' non hai creduto alle mie parole che si adempiranno a suo tempo. Luca 1:21 Il popolo intanto stava aspettando Zaccaria, e si maravigliava che s'indugiasse tanto nel tempio. Luca 1:22 Ma quando fu uscito, non potea parlar loro; e capirono che avea avuto una visione nel tempio; ed egli faceva loro dei segni e rimase muto. Luca 1:23 E quando furon compiuti i giorni del suo ministerio, egli se ne ando' a casa sua. Luca 1:24 Or dopo que' giorni, Elisabetta sua moglie rimase incinta; e si tenne nascosta per cinque mesi, dicendo: Luca 1:25 Ecco quel che il Signore ha fatto per me ne' giorni nei quali ha rivolto a me lo sguardo per togliere il mio vituperio fra gli uomini. L'annunzio della nascita di Gesu' Luca 1:26 Al sesto mese l'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una citta' di Galilea detta Nazaret Luca 1:27 ad una vergine fidanzata ad un uomo chiamato Giuseppe, della casa di Davide; e il nome della vergine era Maria. Luca 1:28 E l'angelo, entrato da lei, disse: Ti saluto, o favorita dalla grazia; il Signore e' teco. Luca 1:29 Ed ella fu turbata a questa parola, e si domandava che cosa volesse dire un tal saluto. Luca 1:30 E l'angelo le disse: Non temere, Maria, perche' hai trovato grazia presso Dio. Luca 1:31 Ed ecco tu concepirai nel seno e partorirai un figliuolo e gli porrai nome Gesu'. Luca 1:32 Questi sara' grande, e sara' chiamato Figliuol dell'Altissimo, e il Signore Iddio gli dara' il trono di Davide suo padre, Luca 1:33 ed egli regnera' sulla casa di Giacobbe in eterno, e il suo regno non avra' mai fine. Luca 1:34 E Maria disse all'angelo: Come avverra' questo, poiche' non conosco uomo? Luca 1:35 E l'angelo rispondendo, le disse: Lo Spirito Santo verra' su di te e la potenza dell'Altissimo ti coprira' dell'ombra sua; percio' ancora il santo che nascera', sara' chiamato Figliuolo di Dio. Luca 1:36 Ed ecco, Elisabetta, tua parente, ha concepito anche lei un figliuolo nella sua vecchiaia; e questo e' il sesto mese per lei, ch'era chiamata sterile; Luca 1:37 poiche' nessuna parola di Dio rimarra' inefficace. Luca 1:38 E Maria disse: Ecco, io son l'ancella del Signore; siami fatto secondo la tua parola. E l'angelo si parti da lei. La visita di Maria ad Elisabetta. Il cantico di Maria Luca 1:39 In que' giorni Maria si levo' e se ne ando' in fretta nella regione montuosa, in una citta' di Giuda, Luca 1:40 ed entro' in casa di Zaccaria e saluto' Elisabetta. Luca 1:41 E avvenne che come Elisabetta ebbe udito il saluto di Maria, il bambino le balzo' nel seno; ed Elisabetta fu ripiena di Spirito Santo, Luca 1:42 e a gran voce esclamo': Benedetta sei tu fra le donne, e benedetto e' il frutto del tuo seno! Luca 1:43 E come mai m'e' dato che la madre del mio Signore venga da me? Luca 1:44 Poiche' ecco, non appena la voce del tuo saluto m'e' giunta agli orecchi, il bambino m'e' per giubilo balzato nel seno. Luca 1:45 E beata e' colei che ha creduto, perche' le cose dettele da parte del Signore avranno compimento. Luca 1:46 E Maria disse: «L'anima mia magnifica il Signore, Luca 1:47 e lo spirito mio esulta in Dio mio Salvatore, Luca 1:48 poich'egli ha riguardato alla bassezza della sua ancella. Perche' ecco, d'ora innanzi tutte le eta' mi chiameranno beata, Luca 1:49 poiche' il Potente mi ha fatto grandi cose. Santo e' il suo nome; Luca 1:50 e la sua misericordia e' d'eta' in eta' per quelli che lo temono. Luca 1:51 Egli ha operato potentemente col suo braccio; ha disperso quelli ch'eran superbi ne' pensieri del cuor loro; Luca 1:52 ha tratto giu' dai troni i potenti, ed ha innalzato gli umili; Luca 1:53 ha ricolmato di beni i famelici, e ha rimandati a vuoto i ricchi. Luca 1:54 Ha soccorso Israele, suo servitore, ricordandosi della misericordia Luca 1:55 di cui avea parlato ai nostri padri, verso Abramo e verso la sua progenie in perpetuo». Luca 1:56 E Maria rimase con Elisabetta circa tre mesi; poi se ne torno' a casa sua. Nascita di Giovanni Battista Luca 1:57 Or compiutosi per Elisabetta il tempo di partorire, die' alla luce un figliuolo. Luca 1:58 E i suoi vicini e i parenti udirono che il Signore avea magnificata la sua misericordia verso di lei, e se ne rallegravano con essa. Luca 1:59 Ed ecco che nell'ottavo giorno vennero a circoncidere il bambino, e lo chiamavano Zaccaria dal nome di suo padre. Luca 1:60 Allora sua madre prese a parlare e disse: No, sara' invece chiamato Giovanni. Luca 1:61 Ed essi le dissero: Non v'e' alcuno nel tuo parentado che porti questo nome. Luca 1:62 E per cenni domandavano al padre come voleva che fosse chiamato. Luca 1:63 Ed egli, chiesta una tavoletta, scrisse cosi: Il suo nome e' Giovanni. E tutti si maravigliarono. Luca 1:64 In quell'istante la sua bocca fu aperta e la sua lingua sciolta, ed egli parlava benedicendo Iddio. Luca 1:65 E tutti i lor vicini furon presi da timore; e tutte queste cose si divulgavano per tutta la regione montuosa della Giudea. Luca 1:66 E tutti quelli che le udirono, le serbarono in cuor loro e diceano: Che sara' mai questo bambino? Perche' la mano del Signore era con lui. Il cantico di Zaccaria Luca 1:67 E Zaccaria, suo padre, fu ripieno dello Spirito Santo, e profeto', dicendo: Luca 1:68 «Benedetto sia il Signore, l'Iddio d'Israele, perche' ha visitato e riscattato il suo popolo, Luca 1:69 e ci ha suscitato un potente salvatore nella casa di Davide suo servitore Luca 1:70 (come avea promesso ab antico per bocca de' suoi profeti); Luca 1:71 uno che ci salvera' da' nostri nemici e dalle mani di tutti quelli che ci odiano. Luca 1:72 Egli usa cosi misericordia verso i nostri padri e si ricorda del suo santo patto, Luca 1:73 del giuramento che fece ad Abramo nostro padre, Luca 1:74 affine di concederci che, liberati dalla mano dei nostri nemici, gli servissimo senza paura, Luca 1:75 in santita' e giustizia, nel suo cospetto, tutti i giorni della nostra vita. Luca 1:76 E tu, piccol fanciullo, sarai chiamato profeta dell'Altissimo, perche' andrai davanti alla faccia del Signore per preparar le sue vie, Luca 1:77 per dare al suo popolo conoscenza della salvezza mediante la remissione de' loro peccati, Luca 1:78 dovuta alle viscere di misericordia del nostro Dio, per le quali l'Aurora dall'alto ci visitera' Luca 1:79 per risplendere su quelli che giacciono in tenebre ed ombra di morte, per guidare i nostri passi verso la via della pace». Luca 1:80 Or il bambino cresceva e si fortificava in ispirito; e stette ne' deserti fino al giorno in cui dovea manifestarsi ad Israele. La nascita di Gesu' Luca 2:1 Or in que' di avvenne che un decreto usci da parte di Cesare Augusto, che si facesse un censimento di tutto l'impero. Luca 2:2 Questo censimento fu il primo fatto mentre Quirino governava la Siria. Luca 2:3 E tutti andavano a farsi registrare, ciascuno alla sua citta'. Luca 2:4 Or anche Giuseppe sali di Galilea, dalla citta' di Nazaret, in Giudea, alla citta' di Davide, chiamata Betleem, perche' era della casa e famiglia di Davide, Luca 2:5 a farsi registrare con Maria sua sposa, che era incinta. Luca 2:6 E avvenne che, mentre eran quivi, si compie' per lei il tempo del parto; Luca 2:7 ed ella die' alla luce il suo figliuolo primogenito, e lo fascio', e lo pose a giacere in una mangiatoia, perche' non v'era posto per loro nell'albergo. I pastori di Betleem Luca 2:8 Or in quella medesima contrada v'eran de' pastori che stavano ne' campi e facean di notte la guardia al loro gregge. Luca 2:9 E un angelo del Signore si presento' ad essi e la gloria del Signore risplende' intorno a loro, e temettero di gran timore. Luca 2:10 E l'angelo disse loro: Non temete, perche' ecco, vi reco il buon annunzio di una grande allegrezza che tutto il popolo avra': Luca 2:11 Oggi, nella citta' di Davide, v'e' nato un salvatore, che e' Cristo, il Signore. Luca 2:12 E questo vi servira' di segno: troverete un bambino fasciato e coricato in una mangiatoia. Luca 2:13 E ad un tratto vi fu con l'angelo una moltitudine dell'esercito celeste, che lodava Iddio e diceva: Luca 2:14 Gloria a Dio ne' luoghi altissimi, pace in terra fra gli uomini ch'Egli gradisce! Luca 2:15 E avvenne che quando gli angeli se ne furono andati da loro verso il cielo, i pastori presero a dire tra loro: Passiamo fino a Betleem e vediamo questo che e' avvenuto, e che il Signore ci ha fatto sapere. Luca 2:16 E andarono in fretta, e trovarono Maria e Giuseppe ed il bambino giacente nella mangiatoia; Luca 2:17 e vedutolo, divulgarono cio' ch'era loro stato detto di quel bambino. Luca 2:18 E tutti quelli che li udirono, si maravigliarono delle cose dette loro dai pastori. Luca 2:19 Or Maria serbava in se' tutte quelle cose, collegandole insieme in cuor suo. Luca 2:20 E i pastori se ne tornarono, glorificando e lodando Iddio per tutto quello che aveano udito e visto, com'era loro stato annunziato. Circoncisione e presentazione al tempio Luca 2:21 E quando furono compiuti gli otto giorni in capo ai quali e' doveva esser circonciso, gli fu posto il nome di Gesu', che gli era stato dato dall'angelo prima ch'ei fosse concepito nel seno. Luca 2:22 E quando furon compiuti i giorni della loro purificazione secondo la legge di Mose', portarono il bambino in Gerusalemme per presentarlo al Signore, Luca 2:23 com'e' scritto nella legge del Signore: Ogni maschio primogenito sara' chiamato santo al Signore, Luca 2:24 e per offrire il sacrificio di cui parla la legge del Signore, di un paio di tortore o di due giovani piccioni. Cantico di Simeone. Anna, la profetezza Luca 2:25 Ed ecco, v'era in Gerusalemme un uomo di nome Simeone; e quest'uomo era giusto e timorato di Dio, e aspettava la consolazione d'Israele; e lo Spirito Santo era sopra lui; Luca 2:26 e gli era stato rivelato dallo Spirito Santo che non vedrebbe la morte prima d'aver veduto il Cristo del Signore. Luca 2:27 Ed egli, mosso dallo Spirito, venne nel tempio; e come i genitori vi portavano il bambino Gesu' per adempiere a suo riguardo le prescrizioni della legge, Luca 2:28 se lo prese anch'egli nelle braccia, e benedisse Iddio e disse: Luca 2:29 «Ora, o mio Signore, tu lasci andare in pace il tuo servo, secondo la tua parola; Luca 2:30 poiche' gli occhi miei han veduto la tua salvezza, Luca 2:31 che hai preparata dinanzi a tutti i popoli Luca 2:32 per esser luce da illuminar le genti, e gloria del tuo popolo Israele». Luca 2:33 E il padre e la madre di Gesu' restavano maravigliati delle cose che dicevan di lui. Luca 2:34 E Simeone li benedisse, e disse a Maria, madre di lui: Ecco, questi e' posto a caduta ed a rialzamento di molti in Israele, e per segno a cui si contradira' Luca 2:35 (e a te stessa una spada trapassera' l'anima), affinche' i pensieri di molti cuori siano rivelati. Luca 2:36 V'era anche Anna, profetessa, figliuola di Fanuel, della tribu' di Aser, la quale era molto attempata. Dopo esser vissuta col marito sette anni dalla sua verginita', Luca 2:37 era rimasta vedova ed avea raggiunto gli ottantaquattro anni. Ella non si partiva mai dal tempio, servendo a Dio notte e giorno con digiuni ed orazioni. Luca 2:38 Sopraggiunta in quell'istessa ora, lodava anch'ella Iddio e parlava del bambino a tutti quelli che aspettavano la redenzione di Gerusalemme. Gesu' dodicenne Luca 2:39 E come ebbero adempiuto tutte le prescrizioni della legge del Signore, tornarono in Galilea, a Nazaret, loro citta'. Luca 2:40 E il bambino cresceva e si fortificava, essendo ripieno di sapienza; e la grazia di Dio era sopra lui. Luca 2:41 Or i suoi genitori andavano ogni anno a Gerusalemme per la festa di Pasqua. Luca 2:42 E quando egli fu giunto ai dodici anni, salirono a Gerusalemme, secondo l'usanza della festa; Luca 2:43 e passati i giorni della festa, come se ne tornavano, il fanciullo Gesu' rimase in Gerusalemme all'insaputa dei genitori; Luca 2:44 i quali, stimando ch'egli fosse nella comitiva, camminarono una giornata, e si misero a cercarlo fra i parenti e i conoscenti; Luca 2:45 e, non avendolo trovato, tornarono a Gerusalemme facendone ricerca. Luca 2:46 Ed avvenne che tre giorni dopo lo trovarono nel tempio, seduto in mezzo a' dottori, che li ascoltava e faceva loro delle domande; Luca 2:47 e tutti quelli che l'udivano, stupivano del suo senno e delle sue risposte. Luca 2:48 E, vedutolo, sbigottirono; e sua madre gli disse: Figliuolo, perche' ci hai fatto cosi? Ecco, tuo padre ed io ti cercavamo, stando in gran pena. Luca 2:49 Ed egli disse loro: Perche' mi cercavate? Non sapevate ch'io dovea trovarmi nella casa del Padre mio? Luca 2:50 Ed essi non intesero la parola ch'egli avea lor detta. Luca 2:51 E discese con loro, e venne a Nazaret, e stava loro sottomesso. E sua madre serbava tutte queste cose in cuor suo. Luca 2:52 E Gesu' cresceva in sapienza e in statura, e in grazia dinanzi a Dio e agli uomini. Predicazione di Giovanni Battista (Matteo 3:1-12; Marco 1:1-8) Luca 3:1 Or nell'anno decimoquinto dell'impero di Tiberio Cesare, essendo Ponzio Pilato governatore della Giudea, ed Erode tetrarca della Galilea, e Filippo, suo fratello, tetrarca dell'Iturea e della Traconitide, e Lisania tetrarca dell'Abilene, Luca 3:2 sotto i sommi sacerdoti Anna e Caia'fa, la parola di Dio fu diretta a Giovanni, figliuol di Zaccaria nel deserto. Luca 3:3 Ed egli ando' per tutta la contrada d'intorno al Giordano, predicando un battesimo di ravvedimento per la remissione de' peccati, Luca 3:4 secondo che e' scritto nel libro delle parole del profeta Isaia: V'e' una voce d'uno che grida nel deserto: Preparate la via del Signore, addirizzate i suoi sentieri. Luca 3:5 Ogni valle sara' colmata ed ogni monte ed ogni colle sara' abbassato; le vie tortuose saran fatte diritte e le scabre saranno appianate; Luca 3:6 ed ogni carne vedra' la salvezza di Dio. Luca 3:7 Giovanni dunque diceva alle turbe che uscivano per esser battezzate da lui: Razza di vipere, chi v'ha mostrato a fuggir dall'ira a venire? Luca 3:8 Fate dunque dei frutti degni del ravvedimento, e non vi mettete a dire in voi stessi: Noi abbiamo Abramo per padre! Perche' vi dico che Iddio puo' da queste pietre far sorgere dei figliuoli ad Abramo. Luca 3:9 E ormai e' anche posta la scure alla radice degli alberi; ogni albero dunque che non fa buon frutto, vien tagliato e gittato nel fuoco. Luca 3:10 E le turbe lo interrogavano, dicendo: E allora, che dobbiam fare? Luca 3:11 ed egli rispondeva loro: Chi ha due tuniche, ne faccia parte a chi non ne ha; e chi ha da mangiare, faccia altrettanto. Luca 3:12 Or vennero anche dei pubblicani per esser battezzati, e gli dissero: Maestro, che dobbiam fare? Luca 3:13 Ed egli rispose loro: Non riscotete nulla di piu' di quello che v'e' ordinato. Luca 3:14 Lo interrogaron pure de' soldati, dicendo: E noi, che dobbiamo fare? Ed egli a loro: Non fate estorsioni, ne' opprimete alcuno con false denunzie e contentatevi della vostra paga. Luca 3:15 Or stando il popolo in aspettazione e domandandosi tutti in cuor loro riguardo a Giovanni se talora non fosse lui il Cristo, Luca 3:16 Giovanni rispose, dicendo a tutti: Ben vi battezzo io con acqua; ma vien colui che e' piu' forte di me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio dei calzari. Egli vi battezzera' con lo Spirito Santo e col fuoco. Luca 3:17 Egli ha in mano il suo ventilabro per nettare interamente l'aia sua, e raccogliere il grano nel suo granaio; ma quant'e' alla pula la brucera' con fuoco inestinguibile. Luca 3:18 Cosi, con molte e varie esortazioni, evangelizzava il popolo; Luca 3:19 ma Erode, il tetrarca, essendo da lui ripreso riguardo ad Erodiada, moglie di suo fratello, e per tutte le malvagita' ch'esso Erode avea commesse, Luca 3:20 aggiunse a tutte le altre anche questa, di rinchiudere Giovanni in prigione. Battesimo di Gesu' (Matteo 3:13-17; Marco 1:9-11; Giovanni 1:32-33) Luca 3:21 Or avvenne che come tutto il popolo si faceva battezzare, essendo anche Gesu' stato battezzato, mentre stava pregando, s'apri il cielo, Luca 3:22 e lo Spirito Santo scese su lui in forma corporea a guisa di colomba; e venne una voce dal cielo: Tu sei il mio diletto Figliuolo; in te mi sono compiaciuto. Genealogia di Gesu' (Matteo 1:1-17) Luca 3:23 E Gesu', quando comincio' anch'egli ad insegnare, avea circa trent'anni ed era figliuolo, come credevasi, di Giuseppe, Luca 3:24 di Heli, di Matthat, di Levi, di Melchi, di Jannai, di Giuseppe, Luca 3:25 di Mattatia, di Amos, di Naum, di Esli, di Naggai, Luca 3:26 di Maath, di Mattatia, di Semein, di Josech, di Joda, Luca 3:27 di Joanan, di Rhesa, di Zorobabele, di Salatiel, di Neri, Luca 3:28 di Melchi, di Addi, di Cosam, di Elmadam, di Er, Luca 3:29 di Gesu', di Eliezer, di Jorim, di Matthat, Luca 3:30 di Levi, di Simeone, di Giuda, di Giuseppe, di Jonam, di Eliakim, Luca 3:31 di Melea, di Menna, di Mattatha, di Nathan, di Davide, Luca 3:32 di Jesse, di Jobed, di Boos, di Sala, di Naasson, Luca 3:33 di Aminadab, di Admin, di Arni, di Esrom, di Fares, di Giuda, Luca 3:34 di Giacobbe, d'Isacco, d'Abramo, di Tara, di Nachor, Luca 3:35 di Seruch, di Ragau, di Falek, di Eber, di Sala, Luca 3:36 di Cainam, di Arfacsad, di Sem, di Noe', Luca 3:37 di Lamech, di Mathusala, di Enoch, di Jaret, di Maleleel, Luca 3:38 di Cainam, di Enos, di Seth, di Adamo, di Dio. La tentazione (Matteo 4:1-11; Marco 1:12,13) Luca 4:1 Or Gesu', ripieno dello Spirito Santo, se ne ritorno' dal Giordano, e fu condotto dallo Spirito nel deserto per quaranta giorni, ed era tentato dal diavolo. Luca 4:2 E durante quei giorni non mangio' nulla; e dopo che quelli furon trascorsi, ebbe fame. Luca 4:3 E il diavolo gli disse: Se tu sei Figliuol di Dio, di' a questa pietra che diventi pane. Luca 4:4 E Gesu' gli rispose: Sta scritto: Non di pane soltanto vivra' l'uomo. Luca 4:5 E il diavolo, menatolo in alto, gli mostro' in un attimo tutti i regni del mondo e gli disse: Luca 4:6 Ti daro' tutta quanta questa potenza e la gloria di questi regni: perch'essa mi e' stata data, e la do a chi voglio. Luca 4:7 Se dunque tu ti prostri ad adorarmi, sara' tutta tua. Luca 4:8 E Gesu', rispondendo, gli disse: Sta scritto: Adora il Signore Iddio tuo, e a lui solo rendi il tuo culto. Luca 4:9 Poi lo meno' a Gerusalemme e lo pose sul pinnacolo del tempio e gli disse: Se tu sei Figliuolo di Dio, gettati giu' di qui; Luca 4:10 perche' sta scritto: Egli ordinera' ai suoi angeli intorno a te, che ti proteggano; Luca 4:11 ed essi ti porteranno sulle mani, che talora tu non urti col piede contro una pietra. Luca 4:12 E Gesu', rispondendo, gli disse: e' stato detto: Non tentare il Signore Iddio tuo. Luca 4:13 Allora il diavolo, finita che ebbe ogni sorta di tentazione, si parti da lui fino ad altra occasione. Gesu' predica a Nazaret ed e' scacciato Luca 4:14 E Gesu', nella potenza dello spirito, se ne torno' in Galilea; e la sua fama si sparse per tutta la contrada circonvicina. Luca 4:15 E insegnava nelle loro sinagoghe, glorificato da tutti. Luca 4:16 E venne a Nazaret, dov'era stato allevato; e com'era solito, entro' in giorno di sabato nella sinagoga, e alzatosi per leggere, Luca 4:17 gli fu dato il libro del profeta Isaia; e aperto il libro trovo' quel passo dov'era scritto: Luca 4:18 Lo Spirito del Signore e' sopra di me; per questo egli mi ha unto per evangelizzare i poveri; mi ha mandato a bandir liberazione a' prigionieri, ed ai ciechi ricupero della vista; a rimettere in liberta' gli oppressi, Luca 4:19 e a predicare l'anno accettevole del Signore. Luca 4:20 Poi, chiuso il libro e resolo all'inserviente, si pose a sedere; e gli occhi di tutti nella sinagoga erano fissi in lui. Luca 4:21 Ed egli prese a dir loro: Oggi, s'e' adempiuta questa scrittura, e voi l'udite. Luca 4:22 E tutti gli rendeano testimonianza, e si maravigliavano delle parole di grazia che uscivano dalla sua bocca, e dicevano: Non e' costui il figliuol di Giuseppe? Luca 4:23 Ed egli disse loro: Certo, voi mi citerete questo proverbio: medico, cura te stesso; fa' anche qui nella tua patria tutto quello che abbiamo udito essere avvenuto in Capernaum! Luca 4:24 Ma egli disse: In verita' vi dico che nessun profeta e' ben accetto nella sua patria. Luca 4:25 Anzi, vi dico in verita' che ai di d'Elia, quando il cielo fu serrato per tre anni e sei mesi e vi fu gran carestia in tutto il paese, c'eran molte vedove in Israele; Luca 4:26 eppure a nessuna di esse fu mandato Elia, ma fu mandato a una vedova in Sarepta di Sidon. Luca 4:27 E al tempo del profeta Eliseo, c'eran molti lebbrosi in Israele; eppure nessuno di loro fu mondato, ma lo fu Naaman il Siro. Luca 4:28 E tutti, nella sinagoga, furon ripieni d'ira all'udir queste cose. Luca 4:29 E levatisi, lo cacciaron fuori della citta', e lo menarono fin sul ciglio del monte sul quale era fabbricata la loro citta', per precipitarlo giu'. Luca 4:30 Ma egli, passando in mezzo a loro, se ne ando'. Guarigione dell'indemoniato di Capernaum (Marco 1:21-28) Luca 4:31 E scese a Capernaum, citta' di Galilea; e vi stava ammaestrando la gente nei giorni di sabato. Luca 4:32 Ed essi stupivano della sua dottrina perche' parlava con autorita'. Luca 4:33 Or nella sinagoga si trovava un uomo posseduto da uno spirito d'immondo demonio, il quale grido' con gran voce: Ahi! Luca 4:34 Che v'e' fra noi e te, o Gesu' Nazareno? Se' tu venuto per perderci? Io so chi tu sei: il Santo di Dio! Luca 4:35 E Gesu' lo sgrido', dicendo: Ammutolisci, ed esci da quest'uomo! E il demonio, gettatolo a terra in mezzo alla gente, usci da lui senza fargli alcun male. Luca 4:36 E tutti furon presi da sbigottimento e ragionavan fra loro, dicendo: Qual parola e' questa? Egli comanda con autorita' e potenza agli spiriti immondi, ed essi escono. Luca 4:37 E la sua fama si spargeva in ogni parte della circostante contrada. Guarigione della suocera di Pietro (Matteo 8:14-17; Marco 1:29-39) Luca 4:38 Poi, levatosi ed uscito dalla sinagoga, entro' in casa di Simone. Or la suocera di Simone era travagliata da una gran febbre; e lo pregarono per lei. Luca 4:39 Ed egli, chinatosi verso di lei, sgrido' la febbre, e la febbre la lascio'; ed ella, alzatasi prontamente, si mise a servirli. Luca 4:40 E sul tramontar del sole, tutti quelli che aveano degli infermi di varie malattie, li menavano a lui; ed egli li guariva, imponendo le mani a ciascuno. Luca 4:41 Anche i demonī uscivano da molti, gridando e dicendo: Tu sei il Figliuol di Dio! Ed egli li sgridava e non permetteva loro di parlare, perche' sapevano ch'egli era il Cristo. Luca 4:42 Poi, fattosi giorno, usci e ando' in un luogo deserto; e le turbe lo cercavano e giunsero fino a lui; e lo trattenevano perche' non si partisse da loro. Luca 4:43 Ma egli disse loro: Anche alle altre citta' bisogna ch'io evangelizzi il regno di Dio; poiche' per questo sono stato mandato. Luca 4:44 E andava predicando per le sinagoghe della Galilea. La pesca miracolosa. I primi discepoli (Matteo 4:18-22; Marco 1:16-20) Luca 5:1 Or avvenne che essendogli la moltitudine addosso per udir la parola di Dio, e stando egli in pie' sulla riva del lago di Gennesaret, Luca 5:2 vide due barche ferme a riva, dalle quali erano smontati i pescatori e lavavano le reti. Luca 5:3 E montato in una di quelle barche che era di Simone, lo prego' di scostarsi un po' da terra; poi, sedutosi, d'in sulla barca ammaestrava le turbe. Luca 5:4 E com'ebbe cessato di parlare, disse a Simone: Prendi il largo, e calate le reti per pescare. Luca 5:5 E Simone, rispondendo, disse: Maestro, tutta la notte ci siamo affaticati, e non abbiam preso nulla; pero', alla tua parola, calero' le reti. Luca 5:6 E fatto cosi, presero una tal quantita' di pesci, che le reti si rompevano. Luca 5:7 E fecero segno a' loro compagni dell'altra barca, di venire ad aiutarli. E quelli vennero, e riempirono ambedue le barche, talche' affondavano. Luca 5:8 Simon Pietro, veduto cio', si getto' a' ginocchi di Gesu', dicendo: Signore, dipa'rtiti da me, perche' son uomo peccatore. Luca 5:9 Poiche' spavento avea preso lui e tutti quelli ch'eran con lui, per la presa di pesci che avean fatta; Luca 5:10 e cosi pure Giacomo e Giovanni, figliuoli di Zebedeo, ch'eran soci di Simone. E Gesu' disse a Simone: Non temere: da ora innanzi sarai pescator d'uomini. Luca 5:11 Ed essi, tratte le barche a terra, lasciarono ogni cosa e lo seguirono. Guarigione d'un lebbroso (Matteo 8:1-4; Marco 1:40-45) Luca 5:12 Ed avvenne che, trovandosi egli in una di quelle citta', ecco un uomo pien di lebbra, il quale, veduto Gesu' e gettatosi con la faccia a terra, lo prego' dicendo: Signore, se tu vuoi, tu puoi mondarmi. Luca 5:13 Ed egli, stesa la mano, lo tocco' dicendo: Lo voglio, sii mondato. E in quell'istante la lebbra spari da lui. Luca 5:14 E Gesu' gli comando' di non dirlo a nessuno: Ma va', gli disse, mostrati al sacerdote ed offri per la tua purificazione quel che ha prescritto Mose'; e cio' serva loro di testimonianza. Luca 5:15 Pero' la fama di lui si spandeva sempre piu'; e molte turbe si adunavano per udirlo ed esser guarite delle loro infermita'. Luca 5:16 Ma egli si ritirava ne' luoghi deserti e pregava. Guarigione d'un paralitico (Matteo 9:1-8; Marco 2:1-12) Luca 5:17 Ed avvenne, in uno di que' giorni, ch'egli stava insegnando; ed eran quivi seduti de' Farisei e de' dottori della legge, venuti da tutte le borgate della Galilea, della Giudea e da Gerusalemme; e la potenza del Signore era con lui per compier delle guarigioni. Luca 5:18 Ed ecco degli uomini che portavano sopra un letto un paralitico, e cercavano di portarlo dentro e di metterlo davanti a lui. Luca 5:19 E non trovando modo d'introdurlo a motivo della calca, salirono sul tetto, e fatta un'apertura fra i tegoli, lo calaron giu' col suo lettuccio, in mezzo alla gente, davanti a Gesu'. Luca 5:20 Ed egli, veduta la loro fede, disse: O uomo, i tuoi peccati ti sono rimessi. Luca 5:21 Allora gli scribi e i Farisei cominciarono a ragionare, dicendo: Chi e' costui che pronunzia bestemmie? Chi puo' rimettere i peccati se non Dio solo? Luca 5:22 Ma Gesu', conosciuti i loro ragionamenti, prese a dir loro: Che ragionate nei vostri cuori? Luca 5:23 Che cosa e' piu' agevole dire: I tuoi peccati ti son rimessi, oppur dire: Le'vati e cammina? Luca 5:24 Ora, affinche' sappiate che il Figliuol dell'uomo ha sulla terra autorita' di rimettere i peccati: Io tel dico (disse al paralitico), le'vati, togli il tuo lettuccio, e vattene a casa tua. Luca 5:25 E in quell'istante, alzatosi in presenza loro e preso il suo giaciglio, se ne ando' a casa sua, glorificando Iddio. Luca 5:26 E tutti furon presi da stupore e glorificavano Iddio; e pieni di spavento, dicevano: Oggi abbiamo visto cose strane. Vocazione di Levi (Matteo 9:9-13; Marco 2:13-17) Luca 5:27 E dopo queste cose, egli usci e noto' un pubblicano, di nome Levi, che sedeva al banco della gabella, e gli disse: Seguimi. Luca 5:28 Ed egli, lasciata ogni cosa, si levo' e si mise a seguirlo. Luca 5:29 E Levi gli fece un gran convito in casa sua; e c'era gran folla di pubblicani e d'altri che erano a tavola con loro. Luca 5:30 E i Farisei ed i loro scribi mormoravano contro i discepoli di Gesu', dicendo: Perche' mangiate e bevete coi pubblicani e coi peccatori? Luca 5:31 E Gesu', rispondendo disse loro: I sani non hanno bisogno del medico, bensi i malati. Luca 5:32 Io non son venuto a chiamar de' giusti, ma de' peccatori a ravvedimento. Del digiuno (Matteo 9:14-17; Marco 2:18-22) Luca 5:33 Ed essi gli dissero: I discepoli di Giovanni digiunano spesso e fanno orazioni; cosi pure i discepoli de' Farisei; mentre i tuoi mangiano e bevono. Luca 5:34 E Gesu' disse loro: Potete voi far digiunare gli amici dello sposo, mentre lo sposo e' con loro? Luca 5:35 Ma verranno i giorni per questo; e quando lo sposo sara' loro tolto, allora, in que' giorni, digiuneranno. Luca 5:36 Disse loro anche una parabola: Nessuno strappa un pezzo da un vestito nuovo per metterlo ad un vestito vecchio; altrimenti strappa il nuovo, e il pezzo tolto dal nuovo non si adatta al vecchio. Luca 5:37 E nessuno mette vin nuovo in otri vecchi; altrimenti il vin nuovo rompe gli otri, il vino si spande, e gli otri vanno perduti. Luca 5:38 Ma il vin nuovo va messo in otri nuovi. E nessuno che abbia bevuto del vin vecchio, ne desidera del nuovo, perche' dice: Il vecchio e' buono. Gesu' Signore del sabato (Matteo 12:1-8; Marco 2:23-28) Luca 6:1 Or avvenne che in un giorno di sabato egli passava per i seminati; e i suoi discepoli svellevano delle spighe, e sfregandole con le mani, mangiavano. Luca 6:2 Ed alcuni de' Farisei dissero: Perche' fate quel che non e' lecito nel giorno del sabato? Luca 6:3 E Gesu', rispondendo, disse loro: Non avete letto neppure quel che fece Davide, quand'ebbe fame, egli e coloro ch'eran con lui? Luca 6:4 Com'entro' nella casa di Dio, e prese i pani di presentazione, e ne mangio' e ne diede anche a coloro che eran con lui, quantunque non sia lecito mangiarne se non ai soli sacerdoti? Luca 6:5 E diceva loro: Il Figliuol dell'uomo e' Signore del sabato. L'uomo dalla mano seccata (Matteo 12:9-14; Marco 3:1-6) Luca 6:6 Or avvenne in un altro sabato ch'egli entro' nella sinagoga, e si mise ad insegnare. E quivi era un uomo che avea la mano destra secca. Luca 6:7 Or gli scribi e i Farisei l'osservavano per vedere se farebbe una guarigione in giorno di sabato, per trovar di che accusarlo. Luca 6:8 Ma egli conosceva i loro pensieri, e disse all'uomo che avea la mano secca: Le'vati, e sta' su nel mezzo! Ed egli, alzatosi, stette su. Luca 6:9 Poi Gesu' disse loro: Io domando a voi: e' lecito, in giorno di sabato, di far del bene o di far del male? di salvare una persona o di ucciderla? Luca 6:10 E girato lo sguardo intorno su tutti loro, disse a quell'uomo: Stendi la mano! Egli fece cosi, e la sua mano torno' sana. Luca 6:11 Ed essi furon ripieni di furore e discorreano fra loro di quel che potrebbero fare a Gesu'. Elezione dei dodici (Matteo 10:1-4; Marco 3:13-19) Luca 6:12 Or avvenne in que' giorni ch'egli se ne ando' sul monte a pregare, e passo' la notte in orazione a Dio. Luca 6:13 E quando fu giorno, chiamo' a se' i suoi discepoli, e ne elesse dodici, ai quali dette anche il nome di apostoli: Luca 6:14 Simone, che nomino' anche Pietro, e Andrea, fratello di lui, e Giacomo e Giovanni, e Filippo e Bartolommeo, Luca 6:15 e Matteo e Toma, e Giacomo d'Alfeo e Simone chiamato Zelota, Luca 6:16 e Giuda di Giacomo, e Giuda Iscariot che divenne poi traditore. Il Sermone sul Monte (Matteo capitoli 5, 6 e 7) Luca 6:17 E sceso con loro, si fermo' sopra un ripiano, insieme con gran folla dei suoi discepoli e gran quantita' di popolo da tutta la Giudea e da Gerusalemme e dalla marina di Tiro e di Sidone, Luca 6:18 i quali eran venuti per udirlo e per esser guariti delle loro infermita'. Luca 6:19 E quelli che eran tormentati da spiriti immondi, erano guariti; e tutta la moltitudine cercava di toccarlo, perche' usciva da lui una virtu' che sanava tutti. Luca 6:20 Ed egli, alzati gli occhi verso i suoi discepoli, diceva: Beati voi che siete poveri, perche' il Regno di Dio e' vostro. Luca 6:21 Beati voi che ora avete fame, perche' sarete saziati. Beati voi che ora piangete, perche' riderete. Luca 6:22 Beati voi, quando gli uomini v'avranno odiati, e quando v'avranno sbanditi d'infra loro, e v'avranno vituperati ed avranno ripudiato il vostro nome come malvagio, per cagione del Figliuol dell'uomo. Luca 6:23 Rallegratevi in quel giorno e saltate di letizia, perche', ecco, il vostro premio e' grande ne' cieli; poiche' i padri loro facean lo stesso a' profeti. Luca 6:24 Ma guai a voi, ricchi, perche' avete gia' la vostra consolazione. Luca 6:25 Guai a voi che siete ora satolli, perche' avrete fame. Guai a voi che ora ridete, perche' farete cordoglio e piangerete. Luca 6:26 Guai a voi quando tutti gli uomini diran bene di voi, perche' i padri loro facean lo stesso coi falsi profeti. Luca 6:27 Ma a voi che ascoltate, io dico: Amate i vostri nemici; fate del bene a quelli che v'odiano; Luca 6:28 benedite quelli che vi maledicono, pregate per quelli che v'oltraggiano. Luca 6:29 A chi ti percuote su una guancia, porgigli anche l'altra; e a chi ti toglie il mantello non impedire di prenderti anche la tunica. Luca 6:30 Da' a chiunque ti chiede; e a chi ti toglie il tuo, non glielo ridomandare. Luca 6:31 E come volete che gli uomini facciano a voi, fate voi pure a loro. Luca 6:32 E se amate quelli che vi amano, qual grazia ve ne viene? Poiche' anche i peccatori amano quelli che li amano. Luca 6:33 E se fate del bene a quelli che vi fanno del bene, qual grazia ve ne viene? Anche i peccatori fanno lo stesso. Luca 6:34 E se prestate a quelli dai quali sperate ricevere, qual grazia ne avete? Anche i peccatori prestano ai peccatori per riceverne altrettanto. Luca 6:35 Ma amate i vostri nemici, e fate del bene e prestate senza sperarne alcun che, e il vostro premio sara' grande e sarete figliuoli dell'Altissimo; poich'Egli e' benigno verso gl'ingrati e malvagi. Luca 6:36 Siate misericordiosi com'e' misericordioso il Padre vostro. Luca 6:37 Non giudicate, e non sarete giudicati; non condannate, e non sarete condannati; perdonate, e vi sara' perdonato. Luca 6:38 Date, e vi sara' dato: vi sara' versata in seno buona misura, pigiata, scossa, traboccante; perche' con la misura onde misurate, sara' rimisurato a voi. Luca 6:39 Poi disse loro anche una parabola: Un cieco puo' egli guidare un cieco? Non cadranno tutti e due nella fossa? Luca 6:40 Un discepolo non e' da piu' del maestro; ma ogni discepolo perfetto sara' come il suo maestro. Luca 6:41 Or perche' guardi tu il bruscolo che e' nell'occhio del tuo fratello, mentre non iscorgi la trave che e' nell'occhio tuo proprio? Luca 6:42 Come puoi dire al tuo fratello: Fratello, lascia ch'io ti tragga il bruscolo che hai nell'occhio, mentre tu stesso non vedi la trave ch'e' nell'occhio tuo? Ipocrita, trai prima dall'occhio tuo la trave, e allora ci vedrai bene per trarre il bruscolo che e' nell'occhio del tuo fratello. Luca 6:43 Non v'e' infatti albero buono che faccia frutto cattivo, ne' v'e' albero cattivo che faccia frutto buono; Luca 6:44 poiche' ogni albero si riconosce dal suo proprio frutto; perche' non si colgon fichi dalle spine, ne' si vendemmia uva dal pruno. Luca 6:45 L'uomo buono dal buon tesoro del suo cuore reca fuori il bene; e l'uomo malvagio, dal malvagio tesoro reca fuori il male; poiche' dall'abbondanza del cuore parla la sua bocca. Luca 6:46 Perche' mi chiamate Signore, Signore, e non fate quel che dico? Luca 6:47 Chiunque viene a me ed ascolta le mie parole e le mette in pratica, io vi mostrero' a chi somiglia. Luca 6:48 Somiglia ad un uomo il quale, edificando una casa, ha scavato e scavato profondo, ed ha posto il fondamento sulla roccia; e venuta una piena, la fiumana ha investito quella casa e non ha potuto scrollarla perche' era stata edificata bene. Luca 6:49 Ma chi ha udito e non ha messo in pratica, somiglia ad un uomo che ha edificato una casa sulla terra, senza fondamento; la fiumana l'ha investita, e subito e' crollata; e la ruina di quella casa e' stata grande. Il centurione di Capernaum (Matteo 8:5-13) Luca 7:1 Dopo ch'egli ebbe finiti tutti i suoi ragionamenti al popolo che l'ascoltava, entro' in Capernaum. Luca 7:2 Or il servitore d'un certo centurione, che l'avea molto caro, era malato e stava per morire; Luca 7:3 e il centurione, avendo udito parlar di Gesu', gli mando' degli anziani de' Giudei per pregarlo che venisse a salvare il suo servitore. Luca 7:4 Ed essi, presentatisi a Gesu', lo pregavano istantemente, dicendo: Egli e' degno che tu gli conceda questo; Luca 7:5 perche' ama la nostra nazione, ed e' lui che ci ha edificata la sinagoga. Luca 7:6 E Gesu' s'incammino' con loro; e ormai non si trovava piu' molto lontano dalla casa, quando il centurione mando' degli amici a dirgli: Signore, non ti dare questo incomodo, perch'io non son degno che tu entri sotto il mio tetto; Luca 7:7 e percio' non mi son neppure reputato degno di venire da te; ma dillo con una parola, e sia guarito il mio servitore. Luca 7:8 Poiche' anch'io son uomo sottoposto alla potesta' altrui, ed ho sotto di me de' soldati; e dico ad uno: Va', ed egli va; e ad un altro: Vieni, ed egli viene; e al mio servitore: Fa' questo, ed egli lo fa. Luca 7:9 Udito questo, Gesu' resto' maravigliato di lui; e rivoltosi alla moltitudine che lo seguiva, disse: Io vi dico che neppure in Israele ho trovato una cotanta fede! Luca 7:10 E quando gl'inviati furon tornati a casa, trovarono il servitore guarito. Il figlio della vedova di Nain Luca 7:11 E avvenne in seguito, ch'egli s'avvio' ad una citta' chiamata Nain, e i suoi discepoli e una gran moltitudine andavano con lui. Luca 7:12 E come fu presso alla porta della citta', ecco che si portava a seppellire un morto, figliuolo unico di sua madre; e questa era vedova; e una gran moltitudine della citta' era con lei. Luca 7:13 E il Signore, vedutala, ebbe pieta' di lei e le disse: Non piangere! Luca 7:14 E accostatosi, tocco' la bara; i portatori si fermarono, ed egli disse: Giovinetto, io tel dico, le'vati! Luca 7:15 E il morto si levo' a sedere e comincio' a parlare. E Gesu' lo diede a sua madre. Luca 7:16 Tutti furon presi da timore, e glorificavano Iddio dicendo: Un gran profeta e' sorto fra noi; e: Dio ha visitato il suo popolo. Luca 7:17 E questo dire intorno a Gesu' si sparse per tutta la Giudea e per tutto il paese circonvicino. L'ambasciata di Giovanni Battista (Matteo 11:2-19) Luca 7:18 E i discepoli di Giovanni gli riferirono tutte queste cose. Luca 7:19 Ed egli, chiamati a se' due dei suoi discepoli, li mando' al Signore a dirgli: Sei tu colui che ha da venire o ne aspetteremo noi un altro? Luca 7:20 E quelli, presentatisi a Gesu', gli dissero: Giovanni Battista ci ha mandati da te a dirti: Sei tu colui che ha da venire, o ne aspetteremo noi un altro? Luca 7:21 In quella stessa ora, Gesu' guari molti di malattie, di flagelli e di spiriti maligni, e a molti ciechi dono' la vista. Luca 7:22 E, rispondendo, disse loro: Andate a riferire a Giovanni quel che avete veduto e udito: i ciechi ricuperano la vista, gli zoppi camminano, i lebbrosi sono mondati, i sordi odono, i morti risuscitano, l'Evangelo e' annunziato ai poveri. Luca 7:23 E beato colui che non si sara' scandalizzato di me! Luca 7:24 Quando i messi di Giovanni se ne furono andati, Gesu' prese a dire alle turbe intorno a Giovanni: che andaste a vedere nel deserto? Una canna dimenata dal vento? Luca 7:25 Ma che andaste a vedere? Un uomo avvolto in morbide vesti? Ecco, quelli che portano de' vestimenti magnifici e vivono in delizie, stanno nei palazzi dei re. Luca 7:26 Ma che andaste a vedere? Un profeta? Si, vi dico, e uno piu' che profeta. Luca 7:27 Egli e' colui del quale e' scritto: Ecco, io mando il mio messaggero davanti al tuo cospetto che preparera' la tua via dinanzi a te. Luca 7:28 Io ve lo dico: Fra i nati di donna non ve n'e' alcuno maggiore di Giovanni; pero', il minimo nel regno di Dio e' maggiore di lui. Luca 7:29 E tutto il popolo che l'ha udito, ed anche i pubblicani, hanno reso giustizia a Dio, facendosi battezzare del battesimo di Giovanni; Luca 7:30 ma i Farisei e i dottori della legge hanno reso vano per loro stessi il consiglio di Dio, non facendosi battezzare da lui. Luca 7:31 A chi dunque assomigliero' gli uomini di questa generazione? E a chi sono simili? Luca 7:32 Sono simili ai fanciulli che stanno a sedere in piazza, e gridano gli uni agli altri: Vi abbiam sonato il flauto e non avete ballato; abbiam cantato dei lamenti e non avete pianto. Luca 7:33 Difatti e' venuto Giovanni Battista non mangiando pane ne' bevendo vino, e voi dite: Ha un demonio. Luca 7:34 e' venuto il Figliuol dell'uomo mangiando e bevendo, e voi dite: Ecco un mangiatore ed un beone, un amico dei pubblicani e de' peccatori! Luca 7:35 Ma alla sapienza e' stata resa giustizia da tutti i suoi figliuoli. La peccatrice perdonata Luca 7:36 Or uno de' Farisei lo prego' di mangiare da lui; ed egli, entrato in casa del Fariseo, si mise a tavola. Luca 7:37 Ed ecco, una donna che era in quella citta', una peccatrice, saputo ch'egli era a tavola in casa del Fariseo, porto' un alabastro d'olio odorifero; Luca 7:38 e stando a' piedi di lui, di dietro, piangendo comincio' a rigargli di lagrime i piedi, e li asciugava coi capelli del suo capo; e gli baciava e ribaciava i piedi e li ungeva con l'olio. Luca 7:39 Il Fariseo che l'avea invitato, veduto cio', disse fra se': Costui, se fosse profeta, saprebbe chi e quale sia la donna che lo tocca; perche' e' una peccatrice. Luca 7:40 E Gesu', rispondendo, gli disse: Simone, ho qualcosa da dirti. Ed egli: Luca 7:41 Maestro, di' pure. - Un creditore avea due debitori; l'uno gli dovea cinquecento denari e l'altro cinquanta. Luca 7:42 E non avendo essi di che pagare, condono' il debito ad ambedue. Chi di loro dunque l'amera' di piu'? Luca 7:43 Simone, rispondendo, disse: Stimo sia colui al quale ha condonato di piu'. E Gesu' gli disse: Hai giudicato rettamente. Luca 7:44 E voltosi alla donna, disse a Simone: Vedi questa donna? Io sono entrato in casa tua, e tu non m'hai dato dell'acqua ai piedi; ma ella mi ha rigato i piedi di lagrime e li ha asciugati co' suoi capelli. Luca 7:45 Tu non m'hai dato alcun bacio; ma ella, da che sono entrato, non ha smesso di baciarmi i piedi. Luca 7:46 Tu non m'hai unto il capo d'olio; ma ella m'ha unto i piedi di profumo. Luca 7:47 Per la qual cosa, io ti dico: Le sono rimessi i suoi molti peccati, perche' ha molto amato; ma colui a cui poco e' rimesso, poco ama. Luca 7:48 Poi disse alla donna: I tuoi peccati ti sono rimessi. Luca 7:49 E quelli che erano a tavola con lui, cominciarono a dire dentro di se': Chi e' costui che rimette anche i peccati? Luca 7:50 Ma egli disse alla donna: La tua fede t'ha salvata; vattene in pace. Giro missionario in Galilea Luca 8:1 Ed avvenne in appresso che egli andava attorno di citta' in citta' e di villaggio in villaggio, predicando ed annunziando la buona novella del regno di Dio; Luca 8:2 e con lui erano i dodici e certe donne che erano state guarite da spiriti maligni e da infermita': Maria, detta Maddalena, dalla quale erano usciti sette demonī, Luca 8:3 e Giovanna, moglie di Cuza, amministratore di Erode, e Susanna ed altre molte che assistevano Gesu' ed i suoi coi loro beni. Parabola del seminatore (Matteo 13:1-23; Marco 4:1-23) Luca 8:4 Or come si raunava gran folla e la gente d'ogni citta' accorreva a lui, egli disse in parabola: Luca 8:5 Il seminatore usci a seminar la sua semenza; e mentre seminava, una parte del seme cadde lungo la strada, e fu calpestato e gli uccelli del cielo lo mangiarono. Luca 8:6 Ed un'altra cadde sulla roccia; e come fu nato secco' perche' non avea umore. Luca 8:7 Ed un'altra cadde in mezzo alle spine; e le spine, nate insieme col seme, lo soffocarono. Luca 8:8 Ed un'altra parte cadde nella buona terra; e nato che fu, frutto' il cento per uno. Dicendo queste cose, esclamava: Chi ha orecchi da udire, oda. Luca 8:9 E i suoi discepoli gli domandarono che volesse dir questa parabola. Luca 8:10 Ed egli disse: a voi e' dato di conoscere i misteri del regno di Dio; ma agli altri se ne parla in parabole, affinche' vedendo non veggano, e udendo non intendano. Luca 8:11 Or questo e' il senso della parabola: Il seme e' la parola di Dio. Luca 8:12 Quelli lungo la strada son coloro che hanno udito; ma poi viene il diavolo e porta via la parola dal cuor loro, affinche' non credano e non siano salvati. Luca 8:13 E quelli sulla roccia son coloro i quali, quando hanno udito la Parola, la ricevono con allegrezza; ma costoro non hanno radice, credono per un tempo, e quando viene la prova, si traggono indietro. Luca 8:14 E quel ch'e' caduto fra le spine, son coloro che hanno udito, ma se ne vanno e restan soffocati dalle cure e dalle ricchezze e dai piaceri della vita, e non arrivano a maturita'. Luca 8:15 E quel ch'e' in buona terra, son coloro i quali, dopo aver udita la Parola, la ritengono in cuore onesto e buono, e portan frutto con perseveranza. Parabola della lampada (Matteo 5:15; 10:26; Marco 4:21-25) Luca 8:16 Or niuno, accesa una lampada, la copre con un vaso, o la mette sotto il letto; anzi la mette sul candeliere, acciocche' chi entra vegga la luce. Luca 8:17 Poiche' non v'e' nulla di nascosto che non abbia a diventar manifesto, ne' di segreto che non abbia a sapersi ed a farsi palese. Luca 8:18 Badate dunque come ascoltate: perche' a chi ha sara' dato; ma a chi non ha, anche quel che pensa d'avere gli sara' tolto. La famiglia di Gesu' (Matteo 12:46-50; Marco 3:31-35) Luca 8:19 Or sua madre e i suoi fratelli vennero a lui; e non poteano avvicinarglisi a motivo della folla. Luca 8:20 E gli fu riferito: Tua madre e i tuoi fratelli son la' fuori, che ti voglion vedere. Luca 8:21 Ma egli, rispondendo, disse loro: Mia madre e miei fratelli son quelli che ascoltano la parola di Dio e la mettono in pratica. La tempesta sedata (Matteo 8:23-27; Marco 4:35-51) Luca 8:22 Or avvenne, in un di quei giorni, ch'egli entro' in una barca co' suoi discepoli, e disse loro: Passiamo all'altra riva del lago. E presero il largo. Luca 8:23 E mentre navigavano, egli si addormento'; e calo' sul lago un turbine di vento, talche' la barca s'empiva d'acqua, ed essi pericolavano. Luca 8:24 E accostatisi, lo svegliarono, dicendo: Maestro, Maestro, noi periamo! Ma egli, destatosi, sgrido' il vento e i flutti che s'acquetarono, e si fe' bonaccia. Luca 8:25 Poi disse loro: Dov'e' la fede vostra? Ma essi, impauriti e maravigliati, diceano l'uno all'altro: Chi e' mai costui che comanda anche ai venti ed all'acqua e gli ubbidiscono? L'indemoniato di Gerasa (Matteo 8:28-34; Marco 5:1-20) Luca 8:26 E navigarono verso il paese dei Geraseni che e' dirimpetto alla Galilea. Luca 8:27 E quando egli fu smontato a terra, gli si fece incontro un uomo della citta', il quale era posseduto da demonī, e da lungo tempo non indossava vestito, e non abitava casa ma stava ne' sepolcri. Luca 8:28 Or quando ebbe veduto Gesu', dato un gran grido, gli si prostro' dinanzi, e disse con gran voce: Che v'e' fra me e te, o Gesu', Figliuolo dell'Iddio altissimo? Ti prego, non mi tormentare. Luca 8:29 Poiche' Gesu' comandava allo spirito immondo d'uscir da quell'uomo; molte volte infatti esso se n'era impadronito; e benche' lo si fosse legato con catene e custodito in ceppi, avea spezzato i legami, ed era portato via dal demonio ne' deserti. Luca 8:30 E Gesu' gli domando': Qual e' il tuo nome? Ed egli rispose: Legione; perche' molti demonī erano entrati in lui. Luca 8:31 Ed essi lo pregavano che non comandasse loro d'andar nell'abisso. Luca 8:32 Or c'era quivi un branco numeroso di porci che pascolava pel monte; e que' demonī lo pregarono di permetter loro d'entrare in quelli. Ed egli lo permise loro. Luca 8:33 E i demonī, usciti da quell'uomo, entrarono ne' porci; e quel branco si avvento' a precipizio giu' nel lago ed affogo'. Luca 8:34 E quando quelli che li pasturavano videro cio' ch'era avvenuto, se ne fuggirono e portaron la notizia in citta' e per la campagna. Luca 8:35 E la gente usci fuori a veder l'accaduto; e venuta a Gesu', trovo' l'uomo, dal quale erano usciti i demonī, che sedeva a' piedi di Gesu', vestito ed in buon senno; e s'impaurirono. Luca 8:36 E quelli che aveano veduto, raccontarono loro come l'indemoniato era stato liberato. Luca 8:37 E l'intera popolazione della circostante regione de' Geraseni prego' Gesu' che se n'andasse da loro; perch'eran presi da grande spavento. Ed egli, montato nella barca, se ne torno' indietro. Luca 8:38 E l'uomo dal quale erano usciti i demonī, lo pregava di poter stare con lui, ma Gesu' lo licenzio', dicendo: Luca 8:39 Torna a casa tua, e racconta le grandi cose che Iddio ha fatte per te. Ed egli se ne ando' per tutta la citta', proclamando quanto grandi cose Gesu' avea fatte per lui. La donna dal flusso di sangue. La figlia di Iairo (Matteo 9:18-26; Marco 5:21-43) Luca 8:40 Al suo ritorno, Gesu' fu accolto dalla folla, perche' tutti lo stavano aspettando. Luca 8:41 Ed ecco venire un uomo, chiamato Iairo, che era capo della sinagoga; e gittatosi ai piedi di Gesu', lo pregava d'entrare in casa sua, Luca 8:42 perche' avea una figlia unica di circa dodici anni, e quella stava per morire. Or mentre Gesu' v'andava, la moltitudine l'affollava. Luca 8:43 E una donna che avea un flusso di sangue da dodici anni ed avea spesa ne' medici tutta la sua sostanza senza poter esser guarita da alcuno, Luca 8:44 accostatasi per di dietro, gli tocco' il lembo della veste; e in quell'istante il suo flusso ristagno'. Luca 8:45 E Gesu' domando': Chi m'ha toccato? E siccome tutti negavano, Pietro e quelli ch'eran con lui, risposero: Maestro, le turbe ti stringono e t'affollano. Luca 8:46 Ma Gesu' replico': Qualcuno m'ha toccato, perche' ho sentito che una virtu' e' uscita da me. Luca 8:47 E la donna, vedendo che non era rimasta inosservata, venne tutta tremante, e gittatasi a' suoi piedi, dichiaro', in presenza di tutto il popolo, per qual motivo l'avea toccato e com'era stata guarita in un istante. Luca 8:48 Ma egli le disse: Figliuola, la tua fede t'ha salvata; vattene in pace. Luca 8:49 Mentr'egli parlava ancora, venne uno da casa del capo della sinagoga, a dirgli: La tua figliuola e' morta; non incomodar piu' oltre il Maestro. Luca 8:50 Ma Gesu', udito cio', rispose a Iairo: Non temere; solo abbi fede, ed ella sara' salva. Luca 8:51 Ed arrivato alla casa, non permise ad alcuno d'entrarvi con lui, salvo che a Pietro, a Giovanni, a Giacomo e al padre e alla madre della fanciulla. Luca 8:52 Or tutti piangevano e facean cordoglio per lei. Ma egli disse: Non piangete; ella non e' morta, ma dorme. Luca 8:53 E si ridevano di lui, sapendo ch'era morta. Luca 8:54 Ma egli, presala per la mano, disse ad alta voce: Fanciulla, le'vati! Luca 8:55 E lo spirito di lei torno'; ella s'alzo' subito, ed egli comando' che le si desse da mangiare. Luca 8:56 E i genitori di lei sbigottirono; ma egli ordino' loro di non dire ad alcuno quel che era avvenuto. La missione dei dodici (Matteo 10:1,7,9-14; Marco 6:7-13) Luca 9:1 Ora Gesu', chiamati assieme i dodici, diede loro potesta' ed autorita' su tutti i demonī e di guarir le malattie. Luca 9:2 E li mando' a predicare il regno di Dio e a guarire gl'infermi. Luca 9:3 E disse loro: Non prendete nulla per viaggio: ne' bastone, ne' sacca, ne' pane, ne' danaro, e non abbiate tunica di ricambio. Luca 9:4 E in qualunque casa sarete entrati, in quella dimorate e da quella ripartite. Luca 9:5 E quant'e' a quelli che non vi riceveranno, uscendo dalla loro citta', scotete la polvere dai vostri piedi, in testimonianza contro a loro. Luca 9:6 Ed essi, partitisi, andavano attorno di villaggio in villaggio, evangelizzando e facendo guarigioni per ogni dove. Timori di Erode il tetrarca (Matteo 14:1,2; Marco 6:14-16) Luca 9:7 Ora, Erode il tetrarca udi parlare di tutti que' fatti; e n'era perplesso, perche' taluni dicevano: Giovanni e' risuscitato dai morti; Luca 9:8 altri dicevano: e' apparso Elia; ed altri: e' risuscitato uno degli antichi profeti. Luca 9:9 Ma Erode disse: Giovanni l'ho fatto decapitare; chi e' dunque costui del quale sento dir tali cose? E cercava di vederlo. Prima moltiplicazione de' pani (Matteo 14:13-21; Marco 6:30-44; Giovanni 6:1-15) Luca 9:10 E gli apostoli, essendo ritornati, raccontarono a Gesu' tutte le cose che aveano fatte; ed egli, presili seco, si ritiro' in disparte verso una citta' chiamata Betsaida. Luca 9:11 Ma le turbe, avendolo saputo, lo seguirono; ed egli, accoltele, parlava loro del regno di Dio, e guariva quelli che avean bisogno di guarigione. Luca 9:12 Or il giorno cominciava a declinare; e i dodici, accostatisi, gli dissero: Licenzia la moltitudine, affinche' se ne vada per i villaggi e per le campagne d'intorno per albergarvi e per trovarvi da mangiare, perche' qui siamo in un luogo deserto. Luca 9:13 Ma egli disse loro: Date lor voi da mangiare. Ed essi risposero: Noi non abbiamo altro che cinque pani e due pesci; se pur non andiamo noi a comprar dei viveri per tutto questo popolo. Luca 9:14 Poiche' v'eran cinquemila uomini. Ed egli disse ai suoi discepoli: Fateli accomodare a cerchi d'una cinquantina. Luca 9:15 E cosi li fecero accomodar tutti. Luca 9:16 Poi Gesu' prese i cinque pani e i due pesci; e levati gli occhi al cielo, li benedisse, li spezzo' e li dava ai suoi discepoli per metterli dinanzi alla gente. Luca 9:17 E tutti mangiarono e furon sazī; e de' pezzi loro avanzati si portaron via dodici ceste. La confessione di Pietro (Matteo 16:13-20; Marco 8:27-30) Luca 9:18 Or avvenne che mentr'egli stava pregando in disparte, i discepoli erano con lui; ed egli domando' loro: Chi dicono le turbe ch'io sia? Luca 9:19 E quelli risposero: Gli uni dicono Giovanni Battista; altri Elia; ed altri, uno dei profeti antichi risuscitato. Luca 9:20 Ed egli disse loro: E voi, chi dite ch'io sia? E Pietro, rispondendo, disse: Il Cristo di Dio. Luca 9:21 Ed egli vieto' loro severamente di dirlo ad alcuno, e aggiunse: Luca 9:22 Bisogna che il Figliuol dell'uomo soffra molte cose, e sia reietto dagli anziani e dai capi sacerdoti e dagli scribi, e sia ucciso, e risusciti il terzo giorno. Del prendere la propria croce (Matteo 16:24-28; Marco 8:34; 9:1) Luca 9:23 Diceva poi a tutti: Se uno vuol venire dietro a me, rinunzi a se stesso, prenda ogni giorno la sua croce e mi seguiti. Luca 9:24 Perche' chi vorra' salvare la sua vita, la perdera'; ma chi avra' perduto la propria vita per me, esso la salvera'. Luca 9:25 Infatti, che giova egli all'uomo l'aver guadagnato tutto il mondo, se poi ha perduto o rovinato se stesso? Luca 9:26 Perche' se uno ha vergogna di me e delle mie parole, il Figliuol dell'uomo avra' vergogna di lui, quando verra' nella gloria sua e del Padre e de' santi angeli. Luca 9:27 Or io vi dico in verita' che alcuni di coloro che son qui presenti non gusteranno la morte, finche' non abbian veduto il regno di Dio. La trasfigurazione (Matteo 17:1-13; Marco 9:2-13) Luca 9:28 Or avvenne che circa otto giorni dopo questi ragionamenti, Gesu' prese seco Pietro, Giovanni e Giacomo, e sali sul monte per pregare. Luca 9:29 E mentre pregava, l'aspetto del suo volto fu mutato, e la sua veste divenne candida sfolgorante. Luca 9:30 Ed ecco, due uomini conversavano con lui; ed erano Mose' ed Elia, Luca 9:31 i quali, appariti in gloria, parlavano della dipartenza ch'egli stava per compiere in Gerusalemme. Luca 9:32 Or Pietro e quelli ch'eran con lui, erano aggravati dal sonno; e quando si furono svegliati, videro la sua gloria e i due uomini che stavan con lui. Luca 9:33 E come questi si partivano da lui, Pietro disse a Gesu': Maestro, egli e' bene che stiamo qui; facciamo tre tende: una per te, una per Mose', ed una per Elia; non sapendo quel che si dicesse. Luca 9:34 E mentre diceva cosi, venne una nuvola che li coperse della sua ombra; e i discepoli temettero quando quelli entrarono nella nuvola. Luca 9:35 Ed una voce venne dalla nuvola, dicendo: Questo e' il mio figliuolo, l'eletto mio; ascoltatelo. Luca 9:36 E mentre si faceva quella voce, Gesu' si trovo' solo. Ed essi tacquero, e non riferirono in quei giorni ad alcuno nulla di quel che aveano veduto. Guarigione di un fanciullo epilettico (Matteo 17:14-21; Marco 9:14-29) Luca 9:37 Or avvenne il giorno seguente che essendo essi scesi dal monte, una gran moltitudine venne incontro a Gesu'. Luca 9:38 Ed ecco, un uomo dalla folla esclamo': Maestro, te ne prego, volgi lo sguardo al mio figliuolo; e' l'unico ch'io abbia; Luca 9:39 ed ecco uno spirito lo prende, e subito egli grida, e lo spirito lo getta in convulsione facendolo schiumare, e a fatica si diparte da lui, fiaccandolo tutto. Luca 9:40 Ed ho pregato i tuoi discepoli di cacciarlo, ma non hanno potuto. Luca 9:41 E Gesu', rispondendo, disse: O generazione incredula e perversa, fino a quando saro' io con voi e vi sopportero'? Luca 9:42 Mena qua il tuo figliuolo. E mentre il fanciullo si avvicinava, il demonio lo getto' per terra e lo torse in convulsione; ma Gesu' sgrido' lo spirito immondo, guari il fanciullo, e lo rese a suo padre. Luca 9:43 E tutti sbigottivano della grandezza di Dio. Gesu' predice la sua morte (Matteo 17:22,23; Marco 9:30-32) Luca 9:44 Ora, mentre tutti si maravigliavano di tutte le cose che Gesu' faceva, egli disse ai suoi discepoli: Voi, tenete bene a mente queste parole: Il Figliuol dell'uomo sta per esser dato nelle mani degli uomini. Luca 9:45 Ma essi non capivano quel detto ch'era per loro coperto d'un velo, per modo che non lo intendevano, e temevano d'interrogarlo circa quel detto. La vera grandezza (Matteo 18:1-14; Marco 9:33-37) Luca 9:46 Poi sorse fra loro una disputa sul chi di loro fosse il maggiore. Luca 9:47 Ma Gesu', conosciuto il pensiero del loro cuore, prese un piccolo fanciullo, se lo pose accanto, e disse loro: Luca 9:48 Chi riceve questo piccolo fanciullo nel nome mio, riceve me; e chi riceve me, riceve Colui che m'ha mandato. Poiche' chi e' il minimo fra tutti voi, quello e' grande. Luca 9:49 Or Giovanni prese a dirgli: Maestro, noi abbiam veduto un tale che cacciava i demonī nel tuo nome, e glielo abbiamo vietato perche' non ti segue con noi. Luca 9:50 Ma Gesu' gli disse: Non glielo vietate, perche' chi non e' contro voi e' per voi. Gesu' in Samaria Luca 9:51 Poi, come s'avvicinava il tempo della sua assunzione, Gesu' si mise risolutamente in via per andare a Gerusalemme. Luca 9:52 E mando' davanti a se' de' messi, i quali, partitisi, entrarono in un villaggio de' Samaritani per preparargli alloggio. Luca 9:53 Ma quelli non lo ricevettero perche' era diretto verso Gerusalemme. Luca 9:54 Veduto cio', i suoi discepoli Giacomo e Giovanni dissero: Signore, vuoi tu che diciamo che scenda fuoco dal cielo e li consumi? Luca 9:55 Ma egli, rivoltosi, li sgrido'. Luca 9:56 E se ne andarono in un altro villaggio. Del come seguitar Gesu' (Matteo 8:18-22) Luca 9:57 Or avvenne che mentre camminavano per la via, qualcuno gli disse: Io ti seguitero' dovunque tu andrai. Luca 9:58 E Gesu' gli rispose: Le volpi hanno delle tane e gli uccelli del cielo dei nidi, ma il Figliuol dell'uomo non ha dove posare il capo. Luca 9:59 E ad un altro disse: Seguitami. Ed egli rispose: Permettimi prima d'andare a seppellir mio padre. Luca 9:60 Ma Gesu' gli disse: Lascia i morti seppellire i loro morti; ma tu va' ad annunziare il regno di Dio. Luca 9:61 E un altro ancora gli disse: Ti seguitero', Signore, ma permettimi prima d'accomiatarmi da que' di casa mia. Luca 9:62 Ma Gesu' gli disse: Nessuno che abbia messo la mano all'aratro e poi riguardi indietro, e' adatto al regno di Dio. La missione dei settanta (Cfr. Matteo 9:37,38; 10:9-20; 11:21-24) Luca 10:1 Or dopo queste cose, il Signore designo' altri settanta discepoli, e li mando' a due a due dinanzi a se', in ogni citta' e luogo dove egli stesso era per andare. Luca 10:2 E diceva loro: Ben e' la me'sse grande, ma gli operai son pochi; pregate dunque il Signor della me'sse che spinga degli operai nella sua me'sse. Luca 10:3 Andate; ecco, io vi mando come agnelli in mezzo ai lupi. Luca 10:4 Non portate ne' borsa, ne' sacca, ne' calzari, e non salutate alcuno per via. Luca 10:5 In qualunque casa sarete entrati, dite prima: Pace a questa casa! Luca 10:6 E se v'e' quivi alcun figliuolo di pace, la vostra pace riposera' su lui; se no, ella tornera' a voi. Luca 10:7 Or dimorate in quella stessa casa, mangiando e bevendo di quello che hanno, perche' l'operaio e' degno della sua mercede. Non passate di casa in casa. Luca 10:8 E in qualunque citta' sarete entrati, se vi ricevono, mangiate di cio' che vi sara' messo dinanzi, Luca 10:9 guarite gl'infermi che saranno in essa, e dite loro: Il regno di Dio s'e' avvicinato a voi. Luca 10:10 Ma in qualunque citta' sarete entrati, se non vi ricevono, uscite sulle piazze e dite: Luca 10:11 Perfino la polvere che dalla vostra citta' s'e' attaccata a' nostri piedi, noi la scotiamo contro a voi; sappiate tuttavia questo, che il regno di Dio s'e' avvicinato a voi. Luca 10:12 Io vi dico che in quel giorno la sorte di Sodoma sara' piu' tollerabile della sorte di quella citta'. Luca 10:13 Guai a te, Corazin! Guai a te, Betsaida; perche' se in Tiro e in Sidone fossero state fatte le opere potenti compiute fra voi, gia' anticamente si sarebbero ravvedute, prendendo il cilicio, e sedendo nella cenere. Luca 10:14 E pero', nel giorno del giudicio, la sorte di Tiro e di Sidone sara' piu' tollerabile della vostra. Luca 10:15 E tu, o Capernaum, sarai tu forse innalzata fino al cielo? No, tu sarai abbassata fino nell'Ades! Luca 10:16 Chi ascolta voi ascolta me; chi sprezza voi sprezza me, e chi sprezza me sprezza Colui che mi ha mandato. Luca 10:17 Or i settanta tornarono con allegrezza, dicendo: Signore, anche i demonī ci sono sottoposti nel tuo nome. Luca 10:18 Ed egli disse loro: Io mirava Satana cader dal cielo a guisa di folgore. Luca 10:19 Ecco, io v'ho dato la potesta' di calcar serpenti e scorpioni, e tutta la potenza del nemico; e nulla potra' farvi del male. Luca 10:20 Pure, non vi rallegrate perche' gli spiriti vi son sottoposti, ma rallegratevi perche' i vostri nomi sono scritti ne' cieli. L'Evangelo rivelato ai piccoli (Matteo 11:25-30; 13:16,17) Luca 10:21 In quella stessa ora, Gesu' giubilo' per lo Spirito Santo, e disse: Io ti rendo lode, o Padre, Signore del cielo e della terra, perche' hai nascoste queste cose ai savi e agl'intelligenti, e le hai rivelate ai piccoli fanciulli! Si, o Padre, perche' cosi ti e' piaciuto. Luca 10:22 Ogni cosa m'e' stata data in mano dal Padre mio; e nessuno conosce chi e' il Figliuolo, se non il Padre; ne' chi e' il Padre, se non il Figliuolo e colui al quale il Figliuolo voglia rivelarlo. Luca 10:23 E rivoltosi a' suoi discepoli, disse loro in disparte: Beati gli occhi che veggono le cose che voi vedete! Luca 10:24 Poiche' vi dico che molti profeti e re han bramato di veder le cose che voi vedete, e non le hanno vedute; e di udir le cose che voi udite, e non le hanno udite. Parabola del buon Samaritano Luca 10:25 Ed ecco, un certo dottor della legge si levo' per metterlo alla prova, e gli disse: Maestro, che dovro' fare per eredar la vita eterna? Luca 10:26 Ed egli gli disse: Nella legge che sta scritto? Come leggi? Luca 10:27 E colui, rispondendo, disse: Ama il Signore Iddio tuo con tutto il tuo cuore, e con tutta l'anima tua, e con tutta la forza tua, e con tutta la mente tua, e il tuo prossimo come te stesso. Luca 10:28 E Gesu' gli disse: Tu hai risposto rettamente; fa' questo, e vivrai. Luca 10:29 Ma colui, volendo giustificarsi, disse a Gesu': E chi e' il mio prossimo? Luca 10:30 Gesu', replicando, disse: Un uomo scendeva da Gerusalemme a Gerico, e s'imbatte' in ladroni i quali, spogliatolo e feritolo, se ne andarono, lasciandolo mezzo morto. Luca 10:31 Or, per caso, un sacerdote scendeva per quella stessa via; e veduto colui, passo' oltre dal lato opposto. Luca 10:32 Cosi pure un levita, giunto a quel luogo e vedutolo, passo' oltre dal lato opposto. Luca 10:33 Ma un Samaritano che era in viaggio giunse presso a lui; e vedutolo, n'ebbe pieta'; Luca 10:34 e accostatosi, fascio' le sue piaghe, versandovi sopra dell'olio e del vino; poi lo mise sulla propria cavalcatura, lo meno' ad un albergo e si prese cura di lui. Luca 10:35 E il giorno dopo, tratti fuori due denari, li diede all'oste e gli disse: prenditi cura di lui; e tutto cio' che spenderai di piu', quando tornero' in su, te lo rendero'. Luca 10:36 Quale di questi tre ti pare essere stato il prossimo di colui che s'imbatte' ne' ladroni? Luca 10:37 E quello rispose: Colui che gli uso' misericordia. E Gesu' gli disse: Va', e fa' tu il simigliante. Marta e Maria Luca 10:38 Or mentre essi erano in cammino, egli entro' in un villaggio; e una certa donna, per nome Marta, lo ricevette in casa sua. Luca 10:39 Ell'avea una sorella chiamata Maria la quale, postasi a sedere a' piedi di Gesu', ascoltava la sua parola. Luca 10:40 Ma Marta era affaccendata intorno a molti servigi; e venne e disse: Signore, non t'importa che mia sorella m'abbia lasciata sola a servire? Dille dunque che m'aiuti. Luca 10:41 Ma il Signore, rispondendo, le disse: Marta, Marta, tu ti affanni e t'inquieti di molte cose, ma di una cosa sola fa bisogno. Luca 10:42 E Maria ha scelto la buona parte che non le sara' tolta. La preghiera (Matteo 6:7-13; 7:7-11) Luca 11:1 Ed avvenne che essendo egli in orazione in un certo luogo, com'ebbe finito, uno de' suoi discepoli gli disse: Signore, insegnaci a pregare come anche Giovanni ha insegnato ai suoi discepoli. Luca 11:2 Ed egli disse loro: Quando pregate, dite: Padre, sia santificato il tuo nome; venga il tuo regno; Luca 11:3 dacci di giorno in giorno il nostro pane cotidiano; Luca 11:4 e perdonaci i nostri peccati, poiche' anche noi perdoniamo ad ogni nostro debitore; e non ci esporre alla tentazione. Luca 11:5 Poi disse loro: Se uno d'infra voi ha un amico e va da lui a mezzanotte e gli dice: Amico, prestami tre pani, Luca 11:6 perche' m'e' giunto di viaggio in casa un amico, e non ho nulla da mettergli dinanzi; Luca 11:7 e se colui dal di dentro gli risponde: Non mi dar molestia; gia' e' serrata la porta, e i miei fanciulli son meco a letto, io non posso alzarmi per darteli, Luca 11:8 - io vi dico che quand'anche non s'alzasse a darglieli perche' gli e' amico, pure, per la importunita' sua, si levera' e gliene dara' quanti ne ha di bisogno. Luca 11:9 Io altresi vi dico: Chiedete, e vi sara' dato; cercate e troverete; picchiate, e vi sara' aperto. Luca 11:10 Poiche' chiunque chiede riceve, chi cerca trova, e sara' aperto a chi picchia. Luca 11:11 E chi e' quel padre tra voi che, se il figliuolo gli chiede un pane, gli dia una pietra? O se gli chiede un pesce, gli dia invece una serpe? Luca 11:12 Oppure anche se gli chiede un uovo, gli dia uno scorpione? Luca 11:13 Se voi dunque, che siete malvagi, sapete dare buoni doni ai vostri figliuoli, quanto piu' il vostro Padre celeste donera' lo Spirito Santo a coloro che glielo domandano! Guarigione di un indemoniato. Gesu' difende il suo ministero (Matteo 12:22-37; Marco 3:22-29) Luca 11:14 Or egli stava cacciando un demonio che era muto; ed avvenne che quando il demonio fu uscito, il muto parlo'; e le turbe si maravigliarono. Luca 11:15 Ma alcuni di loro dissero: e' per l'aiuto di Beelzebub, principe dei demonī, ch'egli caccia i demonī. Luca 11:16 Ed altri, per metterlo alla prova, chiedevano da lui un segno dal cielo. Luca 11:17 Ma egli, conoscendo i loro pensieri, disse loro: Ogni regno diviso in parti contrarie e' ridotto in deserto, e una casa divisa contro se stessa, rovina. Luca 11:18 Se dunque anche Satana e' diviso contro se stesso, come potra' reggere il suo regno? Poiche' voi dite che e' per l'aiuto di Beelzebub che io caccio i demonī. Luca 11:19 E se io caccio i demonī per l'aiuto di Beelzebub, i vostri figliuoli per l'aiuto di chi li caccian essi? Percio', essi stessi saranno i vostri giudici. Luca 11:20 Ma se e' per il dito di Dio che io caccio i demonī, e' dunque pervenuto fino a voi il regno di Dio. Luca 11:21 Quando l'uomo forte, ben armato, guarda l'ingresso della sua dimora, quel ch'e' possiede e' al sicuro; Luca 11:22 ma quando uno piu' forte di lui sopraggiunge e lo vince, gli toglie tutta l'armatura nella quale si confidava, e ne spartisce le spoglie. Luca 11:23 Chi non e' con me, e' contro di me; e chi non raccoglie con me, disperde. Luca 11:24 Quando lo spirito immondo e' uscito da un uomo, va attorno per luoghi aridi, cercando riposo; e non trovandone, dice: Ritornero' nella mia casa donde sono uscito; Luca 11:25 e giuntovi, la trova spazzata e adorna. Luca 11:26 Allora va e prende seco altri sette spiriti peggiori di lui, ed entrano ad abitarla; e l'ultima condizione di quell'uomo divien peggiore della prima. Luca 11:27 Or avvenne che, mentre egli diceva queste cose, una donna di fra la moltitudine alzo' la voce e gli disse: Beato il seno che ti porto' e le mammelle che tu poppasti! Ma egli disse: Luca 11:28 Beati piuttosto quelli che odono la parola di Dio e l'osservano! Il segno di Giona. La lampada del corpo (Matteo 12:38-42; 6:22,23) Luca 11:29 E affollandosi intorno a lui le turbe, egli prese a dire: Questa generazione e' una generazione malvagia; ella chiede un segno; e segno alcuno non le sara' dato, salvo il segno di Giona. Luca 11:30 Poiche' come Giona fu un segno per i Niniviti, cosi anche il Figliuol dell'uomo sara' per questa generazione. Luca 11:31 La regina del Mezzodi risuscitera' nel giudizio con gli uomini di questa generazione e li condannera'; perche' ella venne dalle estremita' della terra per udir la sapienza di Salomone; ed ecco qui v'e' piu' che Salomone. Luca 11:32 I Niniviti risusciteranno nel giudizio con questa generazione e la condanneranno; perche' essi si ravvidero alla predicazione di Giona; ed ecco qui v'e' piu' che Giona. Luca 11:33 Nessuno, quand'ha acceso una lampada, la mette in un luogo nascosto o sotto il moggio; anzi la mette sul candeliere, affinche' coloro che entrano veggano la luce. Luca 11:34 La lampada del tuo corpo e' l'occhio; se l'occhio tuo e' sano, anche tutto il tuo corpo e' illuminato; ma se e' viziato, anche il tuo corpo e' nelle tenebre. Luca 11:35 Guarda dunque che la luce che e' in te non sia tenebre. Luca 11:36 Se dunque tutto il tuo corpo e' illuminato, senz'aver parte alcuna tenebrosa, sara' tutto illuminato come quando la lampada t'illumina col suo splendore. Gesu' censura i Farisei (Cfr. Matteo 23:1-36) Luca 11:37 Or mentr'egli parlava, un Fariseo lo invito' a desinare da lui. Ed egli, entrato, si mise a tavola. Luca 11:38 E il Fariseo, veduto questo, si maraviglio' che non si fosse prima lavato, avanti il desinare. Luca 11:39 E il Signore gli disse: Voi altri Farisei nettate il di fuori della coppa e del piatto, ma l'interno vostro e' pieno di rapina e di malvagita'. Luca 11:40 Stolti, Colui che ha fatto il di fuori, non ha anche fatto il di dentro? Luca 11:41 Date piuttosto in elemosina quel ch'e' dentro al piatto; ed ecco, ogni cosa sara' netta per voi. Luca 11:42 Ma guai a voi, Farisei, poiche' pagate la decima della menta, della ruta e d'ogni erba, e trascurate la giustizia e l'amor di Dio! Queste son le cose che bisognava fare, senza tralasciar le altre. Luca 11:43 Guai a voi, Farisei, perche' amate i primi seggi nelle sinagoghe, e i saluti nelle piazze. Luca 11:44 Guai a voi, perche' siete come quei sepolcri che non si vedono, e chi vi cammina sopra non ne sa niente. Luca 11:45 Allora uno dei dottori della legge, rispondendo, gli disse: Maestro, parlando cosi, fai ingiuria anche a noi. Luca 11:46 Ed egli disse: Guai anche a voi, dottori della legge, perche' caricate le genti di pesi difficili a portare e voi non toccate quei pesi neppur con un dito! Luca 11:47 Guai a voi, perche' edificate i sepolcri de' profeti, e i vostri padri li uccisero. Luca 11:48 Voi dunque testimoniate delle opere de' vostri padri e le approvate: perche' essi li uccisero, e voi edificate loro de' sepolcri. Luca 11:49 E per questo la sapienza di Dio ha detto: Io mandero' loro dei profeti e degli apostoli; e ne uccideranno alcuni e ne perseguiteranno altri, Luca 11:50 affinche' il sangue di tutti i profeti sparso dalla fondazione del mondo sia ridomandato a questa generazione; Luca 11:51 dal sangue di Abele fino al sangue di Zaccaria che fu ucciso fra l'altare ed il tempio; si, vi dico, sara' ridomandato a questa generazione. Luca 11:52 Guai a voi, dottori della legge, poiche' avete tolta la chiave della scienza! Voi stessi non siete entrati, ed avete impedito quelli che entravano. Luca 11:53 E quando fu uscito di la', gli scribi e i Farisei cominciarono a incalzarlo fieramente ed a trargli di bocca risposte a molte cose; tendendogli de' lacci, Luca 11:54 per coglier qualche parola che gli uscisse di bocca. Il lievito de' Farisei (Cfr. Matteo 16:6-12; 10:28-33) Luca 12:1 Intanto, essendosi la moltitudine radunata a migliaia, cosi da calpestarsi gli uni gli altri, Gesu' comincio' prima di tutto a dire ai suoi discepoli: Guardatevi dal lievito de' Farisei, che e' ipocrisia. Luca 12:2 Ma non v'e' niente di coperto che non abbia ad essere scoperto, ne' di occulto che non abbia ad esser conosciuto. Luca 12:3 Percio' tutto quel che avete detto nelle tenebre, sara' udito nella luce; e quel che avete detto all'orecchio nelle stanze interne, sara' proclamato sui tetti. Luca 12:4 Ma a voi che siete miei amici, io dico: Non temete coloro che uccidono il corpo, e che dopo cio', non possono far nulla di piu'; Luca 12:5 ma io vi mostrero' chi dovete temere: Temete colui che, dopo aver ucciso, ha potesta' di gettar nella geenna. Si, vi dico, temete Lui. Luca 12:6 Cinque passeri non si vendon per due soldi? Eppure non uno d'essi e' dimenticato dinanzi a Dio; Luca 12:7 anzi, perfino i capelli del vostro capo son tutti contati. Non temete dunque; voi siete da piu' di molti passeri. Luca 12:8 Or io vi dico: Chiunque mi avra' riconosciuto davanti agli uomini, anche il Figliuol dell'uomo riconoscera' lui davanti agli angeli di Dio; Luca 12:9 ma chi mi avra' rinnegato davanti agli uomini, sara' rinnegato davanti agli angeli di Dio. Luca 12:10 E a chiunque avra' parlato contro il Figliuol dell'uomo, sara' perdonato; ma a chi avra' bestemmiato contro lo Spirito Santo, non sara' perdonato. Luca 12:11 Quando poi vi condurranno davanti alle sinagoghe e ai magistrati e alle autorita', non state in ansieta' del come o del che avrete a rispondere a vostra difesa, o di quel che avrete a dire; Luca 12:12 perche' lo Spirito Santo v'insegnera' in quell'ora stessa quel che dovrete dire. L'avarizia e il ricco stolto Luca 12:13 Or uno della folla gli disse: Maestro, di' a mio fratello che divida con me l'eredita'. Luca 12:14 Ma Gesu' gli rispose: O uomo, chi mi ha costituito su voi giudice o spartitore? Poi disse loro: Luca 12:15 Badate e guardatevi da ogni avarizia; perche' non e' dall'abbondanza de' beni che uno possiede, ch'egli ha la sua vita. Luca 12:16 E disse loro questa parabola: La campagna d'un certo uomo ricco frutto' copiosamente; Luca 12:17 ed egli ragionava cosi fra se medesimo: Che faro', poiche' non ho dove riporre i miei raccolti? E disse: Luca 12:18 Questo faro': demoliro' i miei granai e ne fabbrichero' dei piu' vasti, e vi raccogliero' tutto il mio grano e i miei beni, Luca 12:19 e diro' all'anima mia: Anima, tu hai molti beni riposti per molti anni; riposati, mangia, bevi, godi. Luca 12:20 Ma Dio gli disse: Stolto, questa notte stessa l'anima tua ti sara' ridomandata; e quel che hai preparato, di chi sara'? Luca 12:21 Cosi e' di chi tesoreggia per se', e non e' ricco in vista di Dio. Le sollecitudini ansiose (Matteo 6:25-34; 6:19-21) Luca 12:22 Poi disse ai suoi discepoli: Percio' vi dico: Non siate con ansieta' solleciti per la vita vostra di quel che mangerete; ne' per il corpo di che vi vestirete; Luca 12:23 poiche' la vita e' piu' del nutrimento, e il corpo e' piu' del vestito. Luca 12:24 Considerate i corvi: non seminano, non mietono; non hanno dispensa ne' granaio, eppure Dio li nutrisce. Di quanto non siete voi da piu' degli uccelli? Luca 12:25 E chi di voi puo' con la sua sollecitudine aggiungere alla sua statura pure un cubito? Luca 12:26 Se dunque non potete far nemmeno cio' ch'e' minimo, perche' siete in ansiosa sollecitudine del rimanente? Luca 12:27 Considerate i gigli, come crescono; non faticano e non filano; eppure io vi dico che Salomone stesso, con tutta la sua gloria, non fu vestito come uno di loro. Luca 12:28 Or se Dio riveste cosi l'erba che oggi e' nel campo e domani e' gettata nel forno, quanto piu' vestira' voi, o gente di poca fede? Luca 12:29 Anche voi non cercate che mangerete e che berrete, e non ne state in sospeso; Luca 12:30 poiche' tutte queste cose son le genti del mondo che le ricercano; ma il Padre vostro sa che ne avete bisogno. Luca 12:31 Cercate piuttosto il suo regno, e queste cose vi saranno sopraggiunte. Luca 12:32 Non temere, o piccol gregge; poiche' al Padre vostro e' piaciuto di darvi il regno. Luca 12:33 Vendete i vostri beni, e fatene elemosina; fatevi delle borse che non invecchiano, un tesoro che non venga meno ne' cieli, ove ladro non s'accosta e tignuola non guasta. Luca 12:34 Perche' dov'e' il vostro tesoro, quivi sara' anche il vostro cuore. Esortazione alla vigilanza (Matteo 24:42-51; 25:1-13) Luca 12:35 I vostri fianchi siano cinti, e le vostre lampade accese; Luca 12:36 e voi siate simili a quelli che aspettano il loro padrone quando tornera' dalle nozze, per aprirgli appena giungera' e picchiera'. Luca 12:37 Beati que' servitori che il padrone, arrivando, trovera' vigilanti! In verita' io vi dico che egli si cingera', li fara' mettere a tavola e passera' a servirli. Luca 12:38 E se giungera' alla seconda o alla terza vigilia e li trovera' cosi, beati loro! Luca 12:39 Or sappiate questo, che se il padron di casa sapesse a che ora verra' il ladro, veglierebbe e non si lascerebbe sconficcar la casa. Luca 12:40 Anche voi siate pronti, perche' nell'ora che non pensate, il Figliuol dell'uomo verra'. Luca 12:41 E Pietro disse: Signore, questa parabola la dici tu per noi, o anche per tutti? Luca 12:42 E il Signore rispose: E qual e' mai l'economo fedele e avveduto che il padrone costituira' sui suoi domestici per dar loro a suo tempo la loro misura di viveri? Luca 12:43 Beato quel servitore che il padrone, al suo arrivo, trovera' facendo cosi. Luca 12:44 In verita' io vi dico che lo costituira' su tutti i suoi beni. Luca 12:45 Ma se quel servitore dice in cuor suo: Il mio padrone mette indugio a venire; e comincia a battere i servi e le serve, e a mangiare e bere ed ubriacarsi, Luca 12:46 il padrone di quel servitore verra' nel giorno che non se l'aspetta e nell'ora che non sa; e lo fara' lacerare a colpi di flagello, e gli assegnera' la sorte degl'infedeli. Luca 12:47 Or quel servitore che ha conosciuto la volonta' del suo padrone e non ha preparato ne' fatto nulla per compiere la volonta' di lui, sara' battuto di molti colpi; Luca 12:48 ma colui che non l'ha conosciuta e ha fatto cose degne di castigo, sara' battuto di pochi colpi. E a chi molto e' stato dato, molto sara' ridomandato; e a chi molto e' stato affidato, tanto piu' si richiedera'. Il fuoco in terra. I segni dei tempi. Riconciliazione (Matteo 10:34,35; 16:1-3; 5:25,26) Luca 12:49 Io son venuto a gettare un fuoco sulla terra; e che mi resta a desiderare, se gia' e' acceso? Luca 12:50 Ma v'e' un battesimo del quale ho da esser battezzato; e come sono angustiato finche' non sia compiuto! Luca 12:51 Pensate voi ch'io sia venuto a metter pace in terra? No, vi dico; ma piuttosto divisione; Luca 12:52 perche', da ora innanzi, se vi sono cinque persone in una casa, saranno divise tre contro due, e due contro tre; Luca 12:53 saranno divisi il padre contro il figliuolo, e il figliuolo contro il padre; la madre contro la figliuola, e la figliuola contro la madre; la suocera contro la nuora, e la nuora contro la suocera. Luca 12:54 Diceva poi ancora alle turbe: Quando vedete una nuvola venir su da ponente, voi dite subito: Viene la pioggia; e cosi succede. Luca 12:55 E quando sentite soffiar lo scirocco, dite: Fara' caldo, e avviene cosi. Luca 12:56 Ipocriti, ben sapete discernere l'aspetto della terra e del cielo; e come mai non sapete discernere questo tempo? Luca 12:57 E perche' non giudicate da voi stessi cio' che e' giusto? Luca 12:58 Quando vai col tuo avversario davanti al magistrato, fa' di tutto, mentre sei per via, per liberarti da lui; che talora e' non ti tragga dinanzi al giudice, e il giudice ti dia in man dell'esecutore giudiziario, e l'esecutore ti cacci in prigione. Luca 12:59 Io ti dico che non uscirai di la', finche' tu non abbia pagato fino all'ultimo spicciolo. Necessita' del ravvedimento Luca 13:1 In quello stesso tempo vennero alcuni a riferirgli il fatto dei Galilei il cui sangue Pilato aveva mescolato coi loro sacrifici. Luca 13:2 E Gesu', rispondendo, disse loro: Pensate voi che quei Galilei fossero piu' peccatori di tutti i Galilei perche' hanno sofferto tali cose? Luca 13:3 No, vi dico; ma se non vi ravvedete, tutti similmente perirete. Luca 13:4 O quei diciotto sui quali cadde la torre in Siloe e li uccise, pensate voi che fossero piu' colpevoli di tutti gli abitanti di Gerusalemme? Luca 13:5 No, vi dico; ma se non vi ravvedete, tutti al par di loro perirete. La parabola del fico sterile Luca 13:6 Disse pure questa parabola: Un tale aveva un fico piantato nella sua vigna; e ando' a cercarvi del frutto, e non ne trovo'. Luca 13:7 Disse dunque al vignaiuolo: Ecco, sono ormai tre anni che vengo a cercar frutto da questo fico, e non ne trovo; taglialo; perche' sta li a rendere improduttivo anche il terreno? Luca 13:8 Ma l'altro, rispondendo, gli disse: Signore, lascialo ancora quest'anno, finch'io l'abbia scalzato e concimato; Luca 13:9 e forse dara' frutto in avvenire; se no, lo taglierai. Guarigione di una donna paralitica Luca 13:10 Or egli stava insegnando in una delle sinagoghe in giorno di sabato. Luca 13:11 Ed ecco una donna, che da diciotto anni aveva uno spirito d'infermita', ed era tutta curvata e incapace di raddrizzarsi in alcun modo. Luca 13:12 E Gesu', vedutala, la chiamo' a se' e le disse: Donna, tu sei liberata dalla tua infermita'. Luca 13:13 E pose le mani su lei, ed ella in quell'istante fu raddrizzata e glorificava Iddio. Luca 13:14 Or il capo della sinagoga, sdegnato che Gesu' avesse fatta una guarigione in giorno di sabato, prese a dire alla moltitudine: Ci son sei giorni ne' quali s'ha da lavorare; venite dunque in quelli a farvi guarire, e non in giorno di sabato. Luca 13:15 Ma il Signore gli rispose e disse: Ipocriti, non scioglie ciascun di voi, di sabato, il suo bue o il suo asino dalla mangiatoia per menarlo a bere? Luca 13:16 E costei, ch'e' figliuola d'Abramo, e che Satana avea tenuta legata per ben diciott'anni, non doveva esser sciolta da questo legame in giorno di sabato? Luca 13:17 E mentre diceva queste cose, tutti i suoi avversari erano confusi, e tutta la moltitudine si rallegrava di tutte le opere gloriose da lui compiute. Parabole del granel di senapa e del lievito (Matteo 13:31-33; Marco 4:30-32) Luca 13:18 Diceva dunque: A che e' simile il regno di Dio, e a che l'assomigliero' io? Luca 13:19 Esso e' simile ad un granel di senapa che un uomo ha preso e gettato nel suo orto; ed e' cresciuto ed e' divenuto albero; e gli uccelli del cielo si son riparati sui suoi rami. Luca 13:20 E di nuovo disse: A che assomigliero' il regno di Dio? Luca 13:21 Esso e' simile al lievito che una donna ha preso e nascosto in tre staia di farina, finche' tutta sia lievitata. La porta stretta (Matteo 7:13-23; 8:11,12) Luca 13:22 Ed egli attraversava man mano le citta' ed i villaggi, insegnando, e facendo cammino verso Gerusalemme. Luca 13:23 E un tale gli disse: Signore, son pochi i salvati? Luca 13:24 Ed egli disse loro: Sforzatevi d'entrare per la porta stretta, perche' io vi dico che molti cercheranno d'entrare e non potranno. Luca 13:25 Da che il padron di casa si sara' alzato ed avra' serrata la porta, e voi, stando di fuori, comincerete a picchiare alla porta, dicendo: Signore, aprici, egli, rispondendo, vi dira': Io non so d'onde voi siate. Luca 13:26 Allora comincerete a dire: Noi abbiam mangiato e bevuto in tua presenza, e tu hai insegnato nelle nostre piazze! Luca 13:27 Ed egli dira': Io vi dico che non so d'onde voi siate; dipartitevi da me voi tutti operatori d'iniquita'. Luca 13:28 Quivi sara' il pianto e lo stridor de' denti, quando vedrete Abramo e Isacco e Giacobbe e tutti i profeti nel regno di Dio, e che voi ne sarete cacciati fuori. Luca 13:29 E ne verranno d'oriente e d'occidente, e da settentrione e da mezzogiorno, che si porranno a mensa nel regno di Dio. Luca 13:30 Ed ecco, ve ne son degli ultimi che saranno primi, e de' primi che saranno ultimi. Erode vuol far morire Gesu' (Matteo 23:37-39) Luca 13:31 In quello stesso momento vennero alcuni Farisei a dirgli: Parti, e vattene di qui, perche' Erode ti vuol far morire. Luca 13:32 Ed egli disse loro: Andate a dire a quella volpe: Ecco, io caccio i demonī e compio guarigioni oggi e domani, e il terzo giorno giungo al mio termine. Luca 13:33 D'altronde, bisogna ch'io cammini oggi e domani e posdomani, perche' non puo' essere che un profeta muoia fuori di Gerusalemme. Luca 13:34 Gerusalemme, Gerusalemme, che uccidi i profeti e lapidi quelli che ti son mandati, quante volte ho voluto raccogliere i tuoi figliuoli, come la gallina raccoglie i suoi pulcini sotto le ali; e voi non avete voluto! Luca 13:35 Ecco, la vostra casa sta per esservi lasciata deserta. E io vi dico che non mi vedrete piu', finche' venga il giorno che diciate: Benedetto colui che viene nel nome del Signore! L'idropico guarito di sabato Luca 14:1 E avvenne che, essendo egli entrato in casa di uno de' principali Farisei in giorno di sabato per prender cibo, essi lo stavano osservando. Luca 14:2 Ed ecco, gli stava dinanzi un uomo idropico. Luca 14:3 E Gesu' prese a dire ai dottori della legge ed ai Farisei: e' egli lecito o no far guarigioni in giorno di sabato? Ma essi tacquero. Luca 14:4 Allora egli, presolo, lo guari e lo licenzio'. Luca 14:5 Poi disse loro: Chi di voi, se un figliuolo od un bue cade in un pozzo, non lo trae subito fuori in giorno di sabato? Luca 14:6 Ed essi non potevano risponder nulla in contrario. Lezioni di umilta' e di carita' Luca 14:7 Notando poi come gl'invitati sceglievano i primi posti, disse loro questa parabola: Luca 14:8 Quando sarai invitato a nozze da qualcuno, non ti mettere a tavola al primo posto, che talora non sia stato invitato da lui qualcuno piu' ragguardevole di te, Luca 14:9 e chi ha invitato te e lui non venga a dirti: Cedi il posto a questo! e tu debba con tua vergogna cominciare allora ad occupare l'ultimo posto. Luca 14:10 Ma quando sarai invitato, va a metterti all'ultimo posto, affinche' quando colui che t'ha invitato verra', ti dica: Amico, sali piu' in su. Allora ne avrai onore dinanzi a tutti quelli che saran teco a tavola. Luca 14:11 Poiche' chiunque s'innalza sara' abbassato e chi si abbassa sara' innalzato. Luca 14:12 E diceva pure a colui che lo aveva invitato: Quando fai un desinare o una cena, non chiamare i tuoi amici, ne' i tuoi fratelli, ne' i tuoi parenti, ne' i vicini ricchi; che talora anch'essi non t'invitino, e ti sia reso il contraccambio; Luca 14:13 ma quando fai un convito, chiama i poveri, gli storpi, gli zoppi, i ciechi; Luca 14:14 e sarai beato, perche' non hanno modo di rendertene il contraccambio; ma il contraccambio ti sara' reso alla risurrezione de' giusti. Parabola del gran convito (Cfr. Matteo 22:1-14) Luca 14:15 Or uno de' commensali, udite queste cose, gli disse: Beato chi mangera' del pane nel regno di Dio! Luca 14:16 Ma Gesu' gli disse: Un uomo fece una gran cena e invito' molti; Luca 14:17 e all'ora della cena, mando' il suo servitore a dire agl'invitati: Venite, perche' tutto e' gia' pronto. Luca 14:18 E tutti, ad una voce, cominciarono a scusarsi. Il primo gli disse: Ho comprato un campo e ho necessita' d'andarlo a vedere; ti prego, abbimi per iscusato. Luca 14:19 E un altro disse: Ho comprato cinque paia di buoi, e vado a provarli; ti prego, abbimi per iscusato. Luca 14:20 E un altro disse: Ho preso moglie, e percio' non posso venire. Luca 14:21 E il servitore, tornato, riferi queste cose al suo signore. Allora il padron di casa, adiratosi, disse al suo servitore: Va' presto per le piazze e per le vie della citta', e mena qua i poveri, gli storpi, i ciechi e gli zoppi. Luca 14:22 Poi il servitore disse: Signore, s'e' fatto come hai comandato, e ancora c'e' posto. Luca 14:23 E il signore disse al servitore: Va' fuori per le strade e lungo le siepi, e costringili ad entrare, affinche' la mia casa sia piena. Luca 14:24 Perche' io vi dico che nessuno di quegli uomini ch'erano stati invitati assaggera' la mia cena. Il vero discepolo di Gesu' (Matteo 10:37,38; 5:13; Marco 9:50) Luca 14:25 Or molte turbe andavano con lui; ed egli, rivoltosi, disse loro: Luca 14:26 Se uno viene a me e non odia suo padre, e sua madre, e la moglie, e i fratelli, e le sorelle, e finanche la sua propria vita, non puo' esser mio discepolo. Luca 14:27 E chi non porta la sua croce e non vien dietro a me, non puo' esser mio discepolo. Luca 14:28 Infatti chi e' fra voi colui che, volendo edificare una torre, non si metta prima a sedere e calcoli la spesa per vedere se ha da poterla finire? Luca 14:29 Che talora, quando ne abbia posto il fondamento e non la possa finire, tutti quelli che la vedranno prendano a beffarsi di lui, dicendo: Luca 14:30 Quest'uomo ha cominciato a edificare e non ha potuto finire. Luca 14:31 Ovvero, qual e' il re che, partendo per muover guerra ad un altro re, non si metta prima a sedere ed esamini se possa con diecimila uomini affrontare colui che gli vien contro con ventimila? Luca 14:32 Se no, mentre quello e' ancora lontano, gli manda un'ambasciata e chiede di trattar la pace. Luca 14:33 Cosi dunque ognun di voi che non rinunzi a tutto quello che ha, non puo' esser mio discepolo. Luca 14:34 Il sale, certo, e' buono; ma se anche il sale diventa insipido, con che gli si dara' sapore? Luca 14:35 Non serve ne' per terra, ne' per concime; lo si butta via. Chi ha orecchi da udire, oda. Parabole della pecora smarrita, della dramma perduta e del figliuol prodigo (Matteo 18:12-14) Luca 15:1 Or tutti i pubblicani e i peccatori s'accostavano a lui per udirlo. Luca 15:2 E cosi i Farisei come gli scribi mormoravano, dicendo: Costui accoglie i peccatori e mangia con loro. Luca 15:3 Ed egli disse loro questa parabola: Luca 15:4 Chi e' l'uomo fra voi, che, avendo cento pecore, se ne perde una, non lasci le novantanove nel deserto e non vada dietro alla perduta finche' non l'abbia ritrovata? Luca 15:5 E trovatala, tutto allegro se la mette sulle spalle; Luca 15:6 e giunto a casa, chiama assieme gli amici e i vicini, e dice loro: Rallegratevi meco, perche' ho ritrovato la mia pecora ch'era perduta. Luca 15:7 Io vi dico che cosi vi sara' in cielo piu' allegrezza per un solo peccatore che si ravvede, che per novantanove giusti i quali non han bisogno di ravvedimento. Luca 15:8 Ovvero, qual e' la donna che avendo dieci dramme, se ne perde una, non accenda un lume e non spazzi la casa e non cerchi con cura finche' non l'abbia ritrovata? Luca 15:9 E quando l'ha trovata, chiama assieme le amiche e le vicine, dicendo: Rallegratevi meco, perche' ho ritrovato la dramma che avevo perduta. Luca 15:10 Cosi, vi dico, v'e' allegrezza dinanzi agli angeli di Dio per un solo peccatore che si ravvede. Luca 15:11 Disse ancora: Un uomo avea due figliuoli; Luca 15:12 e il piu' giovane di loro disse al padre: Padre, dammi la parte de' beni che mi tocca. Ed egli sparti fra loro i beni. Luca 15:13 E di li a poco, il figliuolo piu' giovane, messa insieme ogni cosa, se ne parti per un paese lontano, e quivi dissipo' la sostanza, vivendo dissolutamente. Luca 15:14 E quand'ebbe speso ogni cosa, una gran carestia sopravvenne in quel paese, sicche' egli comincio' ad esser nel bisogno. Luca 15:15 E ando', e si mise con uno degli abitanti di quel paese, il quale lo mando' nei suoi campi, a pasturare i porci. Luca 15:16 Ed egli avrebbe bramato empirsi il corpo de' baccelli che i porci mangiavano, ma nessuno gliene dava. Luca 15:17 Ma rientrato in se', disse: Quanti servi di mio padre hanno pane in abbondanza, ed io qui mi muoio di fame! Luca 15:18 Io mi levero' e me n'andro' a mio padre, e gli diro': Padre, ho peccato contro il cielo e contro te: Luca 15:19 non son piu' degno d'esser chiamato tuo figliuolo; trattami come uno de' tuoi servi. Luca 15:20 Egli dunque si levo' e venne a suo padre; ma mentr'egli era ancora lontano, suo padre lo vide e fu mosso a compassione, e corse, e gli si getto' al collo, e lo bacio' e ribacio'. Luca 15:21 E il figliuolo gli disse: Padre, ho peccato contro il cielo e contro te; non son piu' degno d'esser chiamato tuo figliuolo. Luca 15:22 Ma il padre disse ai suoi servitori: Presto, portate qua la veste piu' bella e rivestitelo, e mettetegli un anello al dito e de' calzari a' piedi; Luca 15:23 e menate fuori il vitello ingrassato, ammazzatelo, e mangiamo e rallegriamoci, Luca 15:24 perche' questo mio figliuolo era morto, ed e' tornato a vita; era perduto, ed e' stato ritrovato. E si misero a far gran festa. Luca 15:25 Or il figliuolo maggiore era a' campi; e come tornando fu vicino alla casa, udi la musica e le danze. Luca 15:26 E chiamato a se' uno de' servitori, gli domando' che cosa cio' volesse dire. Luca 15:27 Quello gli disse: e' giunto tuo fratello, e tuo padre ha ammazzato il vitello ingrassato, perche' l'ha riavuto sano e salvo. Luca 15:28 Ma egli si adiro' e non volle entrare; onde suo padre usci fuori e lo pregava d'entrare. Luca 15:29 Ma egli, rispondendo, disse al padre: Ecco, da tanti anni ti servo, e non ho mai trasgredito un tuo comando; a me pero' non hai mai dato neppure un capretto da far festa con i miei amici; Luca 15:30 ma quando e' venuto questo tuo figliuolo che ha divorato i tuoi beni con le meretrici, tu hai ammazzato per lui il vitello ingrassato. Luca 15:31 E il padre gli disse: Figliuolo, tu sei sempre meco, ed ogni cosa mia e' tua; Luca 15:32 ma bisognava far festa e rallegrarsi, perche' questo tuo fratello era morto, ed e' tornato a vita; era perduto, ed e' stato ritrovato. Parabola del fattore infedele. Esortazioni diverse (Matteo 11:12-13; 6:24; 5:18,32) Luca 16:1 Gesu' diceva ancora ai suoi discepoli: V'era un uomo ricco che avea un fattore, il quale fu accusato dinanzi a lui di dissipare i suoi beni. Luca 16:2 Ed egli lo chiamo' e gli disse: Che cos'e' questo che odo di te? Rendi conto della tua amministrazione, perche' tu non puoi piu' esser mio fattore. Luca 16:3 E il fattore disse fra se': Che faro' io, dacche' il padrone mi toglie l'amministrazione? A zappare non son buono: a mendicare mi vergogno. Luca 16:4 So bene quel che faro', affinche', quando dovro' lasciare l'amministrazione, ci sia chi mi riceva in casa sua. Luca 16:5 Chiamati quindi a se' ad uno ad uno i debitori del suo padrone, disse al primo: Luca 16:6 Quanto devi al mio padrone? Quello rispose: Cento bati d'olio. Egli disse: Prendi la tua scritta, siedi, e scrivi presto: Cinquanta. Luca 16:7 Poi disse ad un altro: E tu, quanto devi? Quello rispose: Cento cori di grano. Egli disse: Prendi la tua scritta, e scrivi: Ottanta. Luca 16:8 E il padrone lodo' il fattore infedele perche' aveva operato con avvedutezza; poiche' i figliuoli di questo secolo, nelle relazioni con que' della loro generazione, sono piu' accorti dei figliuoli della luce. Luca 16:9 Ed io vi dico: Fatevi degli amici con le ricchezze ingiuste; affinche', quand'esse verranno meno, quelli vi ricevano ne' tabernacoli eterni. Luca 16:10 Chi e' fedele nelle cose minime, e' pur fedele nelle grandi; e chi e' ingiusto nelle cose minime, e' pure ingiusto nelle grandi. Luca 16:11 Se dunque non siete stati fedeli nelle ricchezze ingiuste, chi vi affidera' le vere? Luca 16:12 E se non siete stati fedeli nell'altrui, chi vi dara' il vostro? Luca 16:13 Nessun domestico puo' servire a due padroni: perche' o odiera' l'uno e amera' l'altro, o si atterra' all'uno e sprezzera' l'altro. Voi non potete servire a Dio ed a Mammona. Luca 16:14 Or i Farisei, che amavano il danaro, udivano tutte queste cose e si facean beffe di lui. Luca 16:15 Ed egli disse loro: Voi siete quelli che vi proclamate giusti dinanzi agli uomini; ma Dio conosce i vostri cuori; poiche' quel che e' eccelso fra gli uomini, e' abominazione dinanzi a Dio. Luca 16:16 La legge ed i profeti hanno durato fino a Giovanni; da quel tempo e' annunziata la buona novella del regno di Dio, ed ognuno v'entra a forza. Luca 16:17 Piu' facile e' che passino cielo e terra, che un apice solo della legge cada. Luca 16:18 Chiunque manda via la moglie e ne sposa un'altra, commette adulterio; e chiunque sposa una donna mandata via dal marito, commette adulterio. Il ricco e Lazzaro Luca 16:19 Or v'era un uomo ricco, il quale vestiva porpora e bisso, ed ogni giorno godeva splendidamente; Luca 16:20 e v'era un pover'uomo chiamato Lazzaro, che giaceva alla porta di lui, pieno d'ulceri, Luca 16:21 e bramoso di sfamarsi con le briciole che cadevano dalla tavola del ricco; anzi perfino venivano i cani a leccargli le ulceri. Luca 16:22 Or avvenne che il povero mori e fu portato dagli angeli nel seno d'Abramo; mori anche il ricco, e fu seppellito. Luca 16:23 E nell'Ades, essendo ne' tormenti, alzo' gli occhi e vide da lontano Abramo, e Lazzaro nel suo seno; Luca 16:24 ed esclamo': Padre Abramo, abbi pieta' di me, e manda Lazzaro a intingere la punta del dito nell'acqua per rinfrescarmi la lingua, perche' son tormentato in questa fiamma. Luca 16:25 Ma Abramo disse: Figliuolo, ricordati che tu ricevesti i tuoi beni in vita tua, e che Lazzaro similmente ricevette i mali; ma ora qui egli e' consolato, e tu sei tormentato. Luca 16:26 E oltre a tutto questo, fra noi e voi e' posta una gran voragine, perche' quelli che vorrebbero passar di qui a voi non possano, ne' di la' si passi da noi. Luca 16:27 Ed egli disse: Ti prego, dunque, o padre, che tu lo mandi a casa di mio padre, Luca 16:28 perche' ho cinque fratelli, affinche' attesti loro queste cose, onde non abbiano anch'essi a venire in questo luogo di tormento. Luca 16:29 Abramo disse: Hanno Mose' e i profeti; ascoltin quelli. Luca 16:30 Ed egli: No, padre Abramo; ma se uno va a loro dai morti, si ravvedranno. Luca 16:31 Ma Abramo rispose: Se non ascoltano Mose' e i profeti, non si lasceranno persuadere neppure se uno dei morti risuscitasse. Gli scandali; il perdono; la potenza della fede; i servi inutili (Matteo 18:6,7,15,21,22; 21:21) Luca 17:1 Disse poi ai suoi discepoli: e' impossibile che non avvengano scandali: ma guai a colui per cui avvengono! Luca 17:2 Meglio per lui sarebbe che una macina da mulino gli fosse messa al collo e fosse gettato nel mare, piuttosto che scandalizzare un solo di questi piccoli. Luca 17:3 Badate a voi stessi! Se il tuo fratello pecca, riprendilo; e se si pente, perdonagli. Luca 17:4 E se ha peccato contro te sette volte al giorno, e sette volte torna a te e ti dice: Mi pento, perdonagli. Luca 17:5 Allora gli apostoli dissero al Signore: Aumentaci la fede. Luca 17:6 E il Signore disse: Se aveste fede quant'e' un granel di senapa, potreste dire a questo moro: Sra'dicati e trapiantati nel mare, e vi ubbidirebbe. Luca 17:7 Or chi di voi, avendo un servo ad arare o pascere, quand'ei torna a casa dai campi, gli dira': Vieni presto a metterti a tavola? Luca 17:8 Non gli dira' invece: Preparami la cena, e cingiti a servirmi finch'io abbia mangiato e bevuto, e poi mangerai e berrai tu? Luca 17:9 Si ritiene egli forse obbligato al suo servo perche' ha fatto le cose comandategli? Luca 17:10 Cosi anche voi, quand'avrete fatto tutto cio' che v'e' comandato, dite: Noi siamo servi inutili; abbiam fatto quel ch'eravamo in obbligo di fare. I dieci lebbrosi Luca 17:11 Ed avvenne che, nel recarsi a Gerusalemme, egli passava sui confini della Samaria e della Galilea. Luca 17:12 E come entrava in un certo villaggio, gli si fecero incontro dieci uomini lebbrosi, i quali, fermatisi da lontano, Luca 17:13 alzaron la voce dicendo: Gesu', Maestro, abbi pieta' di noi! Luca 17:14 E, vedutili, egli disse loro: Andate a mostrarvi a' sacerdoti. E avvenne che, mentre andavano, furon mondati. Luca 17:15 E uno di loro, vedendo che era guarito, torno' indietro, glorificando Iddio ad alta voce; Luca 17:16 e si getto' ai suoi piedi con la faccia a terra, ringraziandolo; e questo era un Samaritano. Luca 17:17 Gesu', rispondendo, disse: I dieci non sono stati tutti mondati? E i nove altri dove sono? Luca 17:18 Non si e' trovato alcuno che sia tornato per dar gloria a Dio fuor che questo straniero? Luca 17:19 E gli disse: Le'vati e vattene: la tua fede t'ha salvato. Il regno di Dio e la sua venuta (Cfr. Matteo 24:15-44; 10:39) Luca 17:20 Interrogato poi dai Farisei sul quando verrebbe il regno di Dio, rispose loro dicendo: Il regno di Dio non viene in maniera da attirar gli sguardi; ne' si dira': Luca 17:21 Eccolo qui, o eccolo la'; perche' ecco, il regno di Dio e' dentro di voi. Luca 17:22 Disse pure ai suoi discepoli: Verranno giorni che desidererete vedere uno de' giorni del Figliuol dell'uomo, e non lo vedrete. Luca 17:23 E vi si dira': Eccolo la', eccolo qui; non andate, e non li seguite; Luca 17:24 perche' com'e' il lampo che balenando risplende da un'estremita' all'altra del cielo, cosi sara' il Figliuol dell'uomo nel suo giorno. Luca 17:25 Ma prima bisogna ch'e' soffra molte cose, e sia reietto da questa generazione. Luca 17:26 E come avvenne a' giorni di Noe', cosi pure avverra' a' giorni del Figliuol dell'uomo. Luca 17:27 Si mangiava, si beveva, si prendea moglie, s'andava a marito, fino al giorno che Noe' entro' nell'arca, e venne il diluvio che li fece tutti perire. Luca 17:28 Nello stesso modo che avvenne anche ai giorni di Lot; si mangiava, si beveva, si comprava, si vendeva, si piantava, si edificava; Luca 17:29 ma nel giorno che Lot usci di Sodoma piovve dal cielo fuoco e zolfo, che li fece tutti perire. Luca 17:30 Lo stesso avverra' nel giorno che il Figliuol dell'uomo sara' manifestato. Luca 17:31 In quel giorno, chi sara' sulla terrazza ed avra' la sua roba in casa, non scenda a prenderla; e parimente, chi sara' nei campi non torni indietro. Luca 17:32 Ricordatevi della moglie di Lot. Luca 17:33 Chi cerchera' di salvare la sua vita, la perdera'; ma chi la perdera', la preservera'. Luca 17:34 Io ve lo dico: In quella notte, due saranno in un letto; l'uno sara' preso, e l'altro lasciato. Luca 17:35 Due donne macineranno assieme; l'una sara' presa, e l'altra lasciata. Luca 17:36 ... Luca 17:37 I discepoli risposero: Dove sara', Signore? Ed egli disse loro: Dove sara' il corpo, ivi anche le aquile si raduneranno. Parabola del giudice iniquo Luca 18:1 Propose loro ancora questa parabola per mostrare che doveano del continuo pregare e non stancarsi. Luca 18:2 In una certa citta' v'era un giudice, che non temeva Iddio ne' avea rispetto per alcun uomo; Luca 18:3 e in quella citta' vi era una vedova, la quale andava da lui dicendo: Fammi giustizia del mio avversario. Luca 18:4 Ed egli per un tempo non volle farlo; ma poi disse fra se': benche' io non tema Iddio e non abbia rispetto per alcun uomo, Luca 18:5 pure, poiche' questa vedova mi da' molestia, le faro' giustizia, che talora, a forza di venire, non finisca col rompermi la testa. Luca 18:6 E il Signore disse: Ascoltate quel che dice il giudice iniquo. Luca 18:7 E Dio non fara' egli giustizia ai suoi eletti che giorno e notte gridano a lui, e sara' egli tardo per loro? Luca 18:8 Io vi dico che fara' loro prontamente giustizia. Ma quando il Figliuol dell'uomo verra', trovera' egli la fede sulla terra? Parabola del Fariseo e del pubblicano Luca 18:9 E disse ancora questa parabola per certuni che confidavano in se stessi di esser giusti e disprezzavano gli altri: Luca 18:10 Due uomini salirono al tempio per pregare; l'uno Fariseo, e l'altro pubblicano. Luca 18:11 Il Fariseo, stando in pie', pregava cosi dentro di se': O Dio, ti ringrazio ch'io non sono come gli altri uomini, rapaci, ingiusti, adulteri; ne' pure come quel pubblicano. Luca 18:12 Io digiuno due volte la settimana; pago la decima su tutto quel che posseggo. Luca 18:13 Ma il pubblicano, stando da lungi, non ardiva neppure alzar gli occhi al cielo; ma si batteva il petto, dicendo: O Dio, sii placato verso me peccatore! Luca 18:14 Io vi dico che questi scese a casa sua giustificato, piuttosto che quell'altro; perche' chiunque s'innalza sara' abbassato; ma chi si abbassa sara' innalzato. Gesu' e i bambini (Matteo 19:13-15; Marco 10:13-16) Luca 18:15 Or gli recavano anche i bambini, perche' li toccasse; ma i discepoli, veduto questo, sgridavano quelli che glieli recavano. Luca 18:16 Ma Gesu' chiamo' a se' i bambini, e disse: Lasciate i piccoli fanciulli venire a me, e non glielo vietate, perche' di tali e' il regno di Dio. Luca 18:17 In verita' io vi dico che chiunque non avra' ricevuto il regno di Dio come un piccolo fanciullo, non entrera' punto in esso. Il giovane ricco (Matteo 19:16-29; Marco 10:17-30) Luca 18:18 E uno dei principali lo interrogo', dicendo: Maestro buono, che faro' io per ereditare la vita eterna? Luca 18:19 E Gesu' gli disse: Perche' mi chiami buono? Nessuno e' buono, salvo uno solo, cioe' Iddio. Luca 18:20 Tu sai i comandamenti: Non commettere adulterio; non uccidere; non rubare; non dir falsa testimonianza; onora tuo padre e tua madre. Luca 18:21 Ed egli rispose: Tutte queste cose io le ho osservate fin dalla mia giovinezza. Luca 18:22 E Gesu', udito questo, gli disse: Una cosa ti manca ancora; vendi tutto cio' che hai, e distribuiscilo ai poveri, e tu avrai un tesoro nel cielo; poi vieni e seguitami. Luca 18:23 Ma egli, udite queste cose, ne fu grandemente attristato, perch'era molto ricco. Luca 18:24 E Gesu', vedendolo a quel modo, disse: Quanto malagevolmente coloro che hanno delle ricchezze entreranno nel regno di Dio! Luca 18:25 Poiche' e' piu' facile a un cammello passare per la cruna d'un ago, che ad un ricco entrare nel regno di Dio. Luca 18:26 E quelli che udirono questo dissero: Chi dunque puo' essere salvato? Luca 18:27 Ma egli rispose: Le cose impossibili agli uomini sono possibili a Dio. Luca 18:28 E Pietro disse: Ecco, noi abbiam lasciato le nostre case, e t'abbiam seguitato. Luca 18:29 Ed egli disse loro: Io vi dico in verita' che non v'e' alcuno che abbia lasciato casa, o moglie, o fratelli, o genitori, o figliuoli per amor del regno di Dio, Luca 18:30 il quale non ne riceva molte volte tanto in questo tempo, e nel secolo avvenire la vita eterna. Gesu' predice la sua passione (Matteo 20:17-19; Marco 10:32-34) Luca 18:31 Poi, presi seco i dodici, disse loro: Ecco, noi saliamo a Gerusalemme, e saranno adempiute rispetto al Figliuol dell'uomo tutte le cose scritte dai profeti; Luca 18:32 poiche' egli sara' dato in man de' Gentili, e sara' schernito ed oltraggiato e gli sputeranno addosso; Luca 18:33 e dopo averlo flagellato, l'uccideranno; ma il terzo giorno risuscitera'. Luca 18:34 Ed essi non capirono nulla di queste cose; quel parlare era per loro oscuro, e non intendevano le cose dette loro. Il cieco di Gerico (Matteo 20:29-34; Marco 10:46-52) Luca 18:35 Or avvenne che com'egli si avvicinava a Gerico, un certo cieco sedeva presso la strada, mendicando; Luca 18:36 e, udendo la folla che passava, domando' che cosa fosse. Luca 18:37 E gli fecero sapere che passava Gesu' il Nazareno. Luca 18:38 Allora egli grido': Gesu' figliuol di Davide, abbi pieta' di me! Luca 18:39 E quelli che precedevano lo sgridavano perche' tacesse; ma lui gridava piu' forte: Figliuol di Davide, abbi pieta' di me! Luca 18:40 E Gesu', fermatosi, comando' che gli fosse menato; e quando gli fu vicino, gli domando': Luca 18:41 Che vuoi tu ch'io ti faccia? Ed egli disse: Signore, ch'io ricuperi la vista. Luca 18:42 E Gesu' gli disse: Ricupera la vista; la tua fede t'ha salvato. Luca 18:43 E in quell'istante ricupero' la vista, e lo seguiva glorificando Iddio; e tutto il popolo, veduto cio', diede lode a Dio. Gesu' in casa di Zaccheo Luca 19:1 E Gesu', essendo entrato in Gerico, attraversava la citta'. Luca 19:2 Ed ecco, un uomo, chiamato per nome Zaccheo, il quale era capo dei pubblicani ed era ricco, Luca 19:3 cercava di veder chi era Gesu', ma non poteva a motivo della folla, perche' era piccolo di statura. Luca 19:4 Allora corse innanzi, e monto' sopra un sicomoro, per vederlo, perch'egli avea da passar per quella via. Luca 19:5 E come Gesu' fu giunto in quel luogo, alzati gli occhi, gli disse: Zaccheo, scendi presto, perche' oggi debbo albergare in casa tua. Luca 19:6 Ed egli s'affretto' a scendere e l'accolse con allegrezza. Luca 19:7 E veduto cio', tutti mormoravano, dicendo: e' andato ad albergare da un peccatore! Luca 19:8 Ma Zaccheo, presentatosi al Signore, gli disse: Ecco, Signore, la meta' de' miei beni la do ai poveri; e se ho frodato qualcuno di qualcosa gli rendo il quadruplo. Luca 19:9 E Gesu' gli disse: Oggi la salvezza e' entrata in questa casa, poiche' anche questo e' figliuolo d'Abramo: Luca 19:10 poiche' il Figliuol dell'uomo e' venuto per cercare e salvare cio' che era perito. La parabola delle mine (Cfr. Matteo 25:14-30) Luca 19:11 Or com'essi ascoltavano queste cose, Gesu' aggiunse una parabola, perche' era vicino a Gerusalemme ed essi pensavano che il regno di Dio stesse per esser manifestato immediatamente. Luca 19:12 Disse dunque: Un uomo nobile se n'ando' in un paese lontano per ricevere l'investitura d'un regno e poi tornare. Luca 19:13 E chiamati a se' dieci suoi servitori, diede loro dieci mine, e disse loro: Trafficate finch'io venga. Luca 19:14 Ma i suoi concittadini l'odiavano, e gli mandaron dietro un'ambasciata per dire: Non vogliamo che costui regni su noi. Luca 19:15 Ed avvenne, quand'e' fu tornato, dopo aver ricevuto l'investitura del regno, ch'egli fece venire quei servitori ai quali avea dato il danaro, per sapere quanto ognuno avesse guadagnato, trafficando. Luca 19:16 Si presento' il primo e disse: Signore, la tua mina ne ha fruttate altre dieci. Luca 19:17 Ed egli gli disse: Va bene, buon servitore; poiche' sei stato fedele in cosa minima, abbi potesta' su dieci citta'. Luca 19:18 Poi venne il secondo, dicendo: La tua mina, signore, ha fruttato cinque mine. Luca 19:19 Ed egli disse anche a questo: E tu sii sopra cinque citta'. Luca 19:20 Poi ne venne un altro che disse: Signore, ecco la tua mina che ho tenuta riposta in un fazzoletto, Luca 19:21 perche' ho avuto paura di te che sei uomo duro; tu prendi quel che non hai messo, e mieti quel che non hai seminato. Luca 19:22 E il padrone a lui: Dalle tue parole ti giudichero', servo malvagio! Tu sapevi ch'io sono un uomo duro, che prendo quel che non ho messo e mieto quel che non ho seminato; Luca 19:23 e perche' non hai messo il mio danaro alla banca, ed io, al mio ritorno, l'avrei riscosso con l'interesse? Luca 19:24 Poi disse a coloro ch'eran presenti: Toglietegli la mina, e datela a colui che ha le dieci mine: Luca 19:25 - Essi gli dissero: Signore, egli ha dieci mine. - Luca 19:26 Io vi dico che a chiunque ha sara' dato; ma a chi non ha sara' tolto anche quello che ha. Luca 19:27 Quanto poi a quei miei nemici che non volevano che io regnassi su loro, menateli qua e scannateli in mia presenza. L'ingresso in Gerusalemme (Matteo 21:1-11; Marco 11:1-10; Giovanni 12:12-19) Luca 19:28 E dette queste cose, Gesu' andava innanzi, salendo a Gerusalemme. Luca 19:29 E avvenne che come fu vicino a Betfage e a Betania presso al monte detto degli Ulivi, mando' due de' discepoli, dicendo: Luca 19:30 Andate nella borgata dirimpetto, nella quale entrando, troverete legato un puledro d'asino, sopra il quale non e' mai montato alcuno; scioglietelo e menatemelo. Luca 19:31 E se qualcuno vi domanda perche' lo sciogliete, direte cosi: Il Signore ne ha bisogno. Luca 19:32 E quelli ch'erano mandati, partirono e trovarono le cose com'egli avea lor detto. Luca 19:33 E com'essi scioglievano il puledro, i suoi padroni dissero loro: Perche' sciogliete il puledro? Luca 19:34 Essi risposero: Il Signore ne ha bisogno. Luca 19:35 E lo menarono a Gesu'; e gettati i loro mantelli sul puledro, vi fecero montar Gesu'. Luca 19:36 E mentre egli andava innanzi, stendevano i loro mantelli sulla via. Luca 19:37 E com'era gia' presso la citta', alla scesa del monte degli Ulivi, tutta la moltitudine dei discepoli comincio' con allegrezza a lodare Iddio a gran voce per tutte le opere potenti che aveano vedute, Luca 19:38 dicendo: Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria ne' luoghi altissimi! Luca 19:39 e alcuni de' Farisei di tra la folla gli dissero: Maestro, sgrida i tuoi discepoli! Luca 19:40 Ed egli, rispondendo, disse: Io vi dico che se costoro si tacciono, le pietre grideranno. Luca 19:41 E come si fu avvicinato, vedendo la citta', pianse su lei, dicendo: Luca 19:42 Oh se tu pure avessi conosciuto in questo giorno quel ch'e' per la tua pace! Ma ora e' nascosto agli occhi tuoi. Luca 19:43 Poiche' verranno su te de' giorni nei quali i tuoi nemici ti faranno attorno delle trincee, e ti circonderanno e ti stringeranno da ogni parte; Luca 19:44 e atterreranno te e i tuoi figliuoli dentro di te, e non lasceranno in te pietra sopra pietra, perche' tu non hai conosciuto il tempo nel quale sei stata visitata. La purificazione del tempio (Matteo 21:12-13; Marco 11:15-18. Cfr. Giovanni 2:13-17) Luca 19:45 Poi, entrato nel tempio, comincio' a cacciar quelli che in esso vendevano, Luca 19:46 dicendo loro: Egli e' scritto: La mia casa sara' una casa d'orazione, ma voi ne avete fatto una spelonca di ladroni. Luca 19:47 Ed ogni giorno insegnava nel tempio. Ma i capi sacerdoti e gli scribi e i primi fra il popolo cercavano di farlo morire; Luca 19:48 ma non sapevano come fare, perche' tutto il popolo, ascoltandolo, pendeva dalle sue labbra. La questione del battesimo di Giovanni (Matteo 21:23-27; Marco 11:27-33) Luca 20:1 E avvenne un di quei giorni, che mentre insegnava al popolo nel tempio ed evangelizzava, sopraggiunsero i capi sacerdoti e gli scribi con gli anziani, e gli parlaron cosi: Luca 20:2 Dicci con quale autorita' tu fai queste cose, e chi t'ha data codesta autorita'. Luca 20:3 Ed egli, rispondendo, disse loro: Anch'io vi domandero' una cosa: Luca 20:4 Il battesimo di Giovanni era dal cielo o dagli uomini? Luca 20:5 Ed essi ragionavan fra loro, dicendo: Se diciamo: Dal cielo, egli ci dira': Perche' non gli credeste? Luca 20:6 Ma se diciamo: Dagli uomini, tutto il popolo ci lapidera', perche' e' persuaso che Giovanni era un profeta. Luca 20:7 E risposero che non sapevano d'onde fosse. Luca 20:8 E Gesu' disse loro: Neppur io vi dico con quale autorita' fo queste cose. Parabola de' malvagi vignaiuoli (Matteo 21:33-46; Marco 12:1-12) Luca 20:9 Poi prese a dire al popolo questa parabola: Un uomo pianto' una vigna, l'allogo' a dei lavoratori, e se n'ando' in viaggio per lungo tempo. Luca 20:10 E nella stagione mando' a que' lavoratori un servitore perche' gli dessero del frutto della vigna; ma i lavoratori, battutolo, lo rimandarono a mani vuote. Luca 20:11 Ed egli di nuovo mando' un altro servitore; ma essi, dopo aver battuto e vituperato anche questo, lo rimandarono a mani vuote. Luca 20:12 Ed egli ne mando' ancora un terzo; ed essi, dopo aver ferito anche questo, lo scacciarono. Luca 20:13 Allora il padron della vigna disse: Che faro'? Mandero' il mio diletto figliuolo; forse a lui porteranno rispetto. Luca 20:14 Ma quando i lavoratori lo videro, fecero tra loro questo ragionamento: Costui e' l'erede; uccidiamolo, affinche' l'eredita' diventi nostra. Luca 20:15 E cacciatolo fuor dalla vigna, lo uccisero. Che fara' loro dunque il padron della vigna? Luca 20:16 Verra' e distruggera' que' lavoratori, e dara' la vigna ad altri. Ed essi, udito cio', dissero: Cosi non sia! Luca 20:17 Ma egli, guardatili in faccia, disse: Che vuol dir dunque questo che e' scritto: La pietra che gli edificatori hanno riprovata e' quella che e' diventata pietra angolare? Luca 20:18 Chiunque cadra' su quella pietra sara' sfracellato; ed ella stritolera' colui sul quale cadra'. Luca 20:19 E gli scribi e i capi sacerdoti cercarono di mettergli le mani addosso in quella stessa ora, ma temettero il popolo; poiche' si avvidero bene ch'egli avea detto quella parabola per loro. La questione del tributo a Cesare (Matteo 22:15-22; Marco 12:13-17) Luca 20:20 Ed essendosi messi ad osservarlo, gli mandarono delle spie che simulassero d'esser giusti per coglierlo in parole, affin di darlo in man dell'autorita' e del potere del governatore. Luca 20:21 E quelli gli fecero una domanda, dicendo: Maestro, noi sappiamo che tu parli e insegni dirittamente, e non hai riguardi personali, ma insegni la via di Dio secondo verita': Luca 20:22 e' egli lecito a noi pagare il tributo a Cesare o no? Luca 20:23 Ma egli avvedutosi della loro astuzia, disse loro: Luca 20:24 Mostratemi un denaro; di chi porta l'effigie e l'iscrizione? Ed essi dissero: Di Cesare. Luca 20:25 Ed egli a loro: Rendete dunque a Cesare quel ch'e' di Cesare, e a Dio quel ch'e' di Dio. Luca 20:26 Ed essi non poteron coglierlo in parole dinanzi al popolo; e maravigliati della sua risposta, si tacquero. I Sadducei e la risurrezione (Matteo 22:22-33,46; Marco 12:18-27) Luca 20:27 Poi, accostatisi alcuni dei Sadducei, i quali negano che ci sia risurrezione, lo interrogarono, dicendo: Luca 20:28 Maestro, Mose' ci ha scritto che se il fratello di uno muore avendo moglie ma senza figliuoli, il fratello ne prenda la moglie e susciti progenie a suo fratello. Luca 20:29 Or v'erano sette fratelli. Il primo prese moglie, e mori senza figliuoli. Luca 20:30 Il secondo pure la sposo'; Luca 20:31 poi il terzo; e cosi fu dei sette; non lasciaron figliuoli, e morirono. Luca 20:32 In ultimo, anche la donna mori. Luca 20:33 Nella risurrezione dunque, la donna, di chi di loro sara' moglie? Perche' i sette l'hanno avuta per moglie. Luca 20:34 E Gesu' disse loro: I figliuoli di questo secolo sposano e sono sposati; Luca 20:35 ma quelli che saranno reputati degni d'aver parte al secolo avvenire e alla risurrezione dai morti, non sposano e non sono sposati, Luca 20:36 perche' neanche possono piu' morire, giacche' son simili agli angeli e son figliuoli di Dio, essendo figliuoli della risurrezione. Luca 20:37 Che poi i morti risuscitino anche Mose' lo dichiaro' nel passo del «pruno», quando chiama il Signore l'Iddio d'Abramo, l'Iddio d'Isacco e l'Iddio di Giacobbe. Luca 20:38 Or Egli non e' un Dio di morti, ma di viventi; poiche' per lui vivono tutti. Luca 20:39 E alcuni degli scribi, rispondendo, dissero: Maestro, hai detto bene. Luca 20:40 E non ardivano piu' fargli alcuna domanda. Il Cristo, figliuolo di Davide (Matteo 22:41-45; Marco 12:35-37) Luca 20:41 Ed egli disse loro: Come dicono che il Cristo e' figliuolo di Davide? Luca 20:42 Poiche' Davide stesso, nel libro dei Salmi, dice: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, Luca 20:43 finche' io abbia posto i tuoi nemici per sgabello de' tuoi piedi. Luca 20:44 Davide dunque lo chiama Signore; e com'e' egli suo figliuolo? Gesu' censura gli scribi (Matteo 23:1,5-7,14; Marco 12:38-40) Luca 20:45 E udendolo tutto il popolo, egli disse a' suoi discepoli: Luca 20:46 Guardatevi dagli scribi, i quali passeggian volentieri in lunghe vesti ed amano le salutazioni nelle piazze e i primi seggi nelle sinagoghe e i primi posti nei conviti; Luca 20:47 essi che divorano le case delle vedove e fanno per apparenza lunghe orazioni. Costoro riceveranno maggior condanna. L'offerta della vedova (Marco 12:41-44) Luca 21:1 Poi, alzati gli occhi, Gesu' vide dei ricchi che gettavano i loro doni nella cassa delle offerte. Luca 21:2 Vide pure una vedova poveretta che vi gettava due spiccioli; Luca 21:3 e disse: In verita' vi dico che questa povera vedova ha gettato piu' di tutti; Luca 21:4 poiche' tutti costoro hanno gettato nelle offerte, del loro superfluo; ma costei, del suo necessario, v'ha gettato tutto quanto avea per vivere. Il discorso profetico di Gesu' (Matteo 24:1-51; Marco 13:1-37) Luca 21:5 E facendo alcuni notare come il tempio fosse adorno di belle pietre e di doni consacrati, egli disse: Luca 21:6 Quant'e' a queste cose che voi contemplate, verranno i giorni che non sara' lasciata pietra sopra pietra che non sia diroccata. Luca 21:7 Ed essi gli domandarono: Maestro, quando avverranno dunque queste cose? E quale sara' il segno del tempo in cui queste cose staranno per succedere? Luca 21:8 Ed egli disse: Guardate di non esser sedotti; perche' molti verranno sotto il mio nome, dicendo: Son io; e: Il tempo e' vicino; non andate dietro a loro. Luca 21:9 E quando udrete parlar di guerre e di sommosse, non siate spaventati; perche' bisogna che queste cose avvengano prima; ma la fine non verra' subito dopo. Luca 21:10 Allora disse loro: Si levera' nazione contro nazione e regno contro regno; Luca 21:11 vi saranno gran terremoti, e in diversi luoghi pestilenze e carestie; vi saranno fenomeni spaventevoli e gran segni dal cielo. Luca 21:12 Ma prima di tutte queste cose, vi metteranno le mani addosso e vi perseguiteranno, dandovi in man delle sinagoghe e mettendovi in prigione, traendovi dinanzi a re e governatori, a cagion del mio nome. Luca 21:13 Ma cio' vi dara' occasione di render testimonianza. Luca 21:14 Mettetevi dunque in cuore di non premeditar come rispondere a vostra difesa, Luca 21:15 perche' io vi daro' una parola e una sapienza alle quali tutti i vostri avversari non potranno contrastare ne' contraddire. Luca 21:16 Or voi sarete traditi perfino da genitori, da fratelli, da parenti e da amici; faranno morire parecchi di voi; Luca 21:17 e sarete odiati da tutti a cagion del mio nome; Luca 21:18 ma neppure un capello del vostro capo perira'. Luca 21:19 Con la vostra perseveranza guadagnerete le anime vostre. Luca 21:20 Quando vedrete Gerusalemme circondata d'eserciti, sappiate allora che la sua desolazione e' vicina. Luca 21:21 Allora quelli che sono in Giudea, fuggano ai monti; e quelli che sono nella citta', se ne partano; e quelli che sono per la campagna, non entrino in lei. Luca 21:22 Perche' quelli son giorni di vendetta, affinche' tutte le cose che sono scritte, siano adempite. Luca 21:23 Guai alle donne che saranno incinte, e a quelle che allatteranno in que' giorni! Perche' vi sara' gran distretta nel paese ed ira su questo popolo. Luca 21:24 E cadranno sotto il taglio della spada, e saran menati in cattivita' fra tutte le genti; e Gerusalemme sara' calpestata dai Gentili, finche' i tempi de' Gentili siano compiuti. Luca 21:25 E vi saranno de' segni nel sole, nella luna e nelle stelle; e sulla terra, angoscia delle nazioni, sbigottite dal rimbombo del mare e delle onde; Luca 21:26 gli uomini venendo meno per la paurosa aspettazione di quel che sara' per accadere al mondo; poiche' le potenze de' cieli saranno scrollate. Luca 21:27 E allora vedranno il Figliuol dell'uomo venir sopra le nuvole con potenza e gran gloria. Luca 21:28 Ma quando queste cose cominceranno ad avvenire, rialzatevi, levate il capo, perche' la vostra redenzione e' vicina. Luca 21:29 E disse loro una parabola: Guardate il fico e tutti gli alberi; Luca 21:30 quando cominciano a germogliare, voi, guardando, riconoscete da voi stessi che l'estate e' ormai vicina. Luca 21:31 Cosi anche voi quando vedrete avvenir queste cose, sappiate che il regno di Dio e' vicino. Luca 21:32 In verita' io vi dico che questa generazione non passera' prima che tutte queste cose siano avvenute. Luca 21:33 Il cielo e la terra passeranno, ma le mie parole non passeranno. Luca 21:34 Badate a voi stessi, che talora i vostri cuori non siano aggravati da crapula, da ubriachezza e dalle ansiose sollecitudini di questa vita, e che quel giorno non vi venga addosso all'improvviso come un laccio; Luca 21:35 perche' verra' sopra tutti quelli che abitano sulla faccia di tutta la terra. Luca 21:36 Vegliate dunque, pregando in ogni tempo, affinche' siate in grado di scampare a tutte queste cose che stanno per accadere, e di comparire dinanzi al Figliuol dell'uomo. Luca 21:37 Or di giorno egli insegnava nel tempio; e la notte usciva e la passava sul monte detto degli Ulivi. Luca 21:38 E tutto il popolo, la mattina di buon'ora, veniva a lui nel tempio per udirlo. La congiura dei sacerdoti (Matteo 26:1-5; Marco 14:1,2; Giovanni 11:47-54) Luca 22:1 Or la festa degli azzimi, detta la Pasqua, s'avvicinava; Luca 22:2 e i capi sacerdoti e gli scribi cercavano il modo di farlo morire, perche' temevano il popolo. Luca 22:3 E Satana entro' in Giuda, chiamato Iscariota, che era del numero de' dodici. Luca 22:4 Ed egli ando' a conferire coi capi sacerdoti e i capitani sul come lo darebbe loro nelle mani. Luca 22:5 Ed essi se ne rallegrarono e pattuirono di dargli del denaro. Luca 22:6 Ed egli prese l'impegno, e cercava l'opportunita' di farlo di nascosto alla folla. L'ultima pasqua. La Santa Cena (Matteo 26:17-29; Marco 14:12-25; Cfr. Giovanni 13:21-30) Luca 22:7 Or venne il giorno degli azzimi, nel quale si dovea sacrificar la pasqua. Luca 22:8 E Gesu' mando' Pietro e Giovanni, dicendo: Andate a prepararci la pasqua, affinche' la mangiamo. Luca 22:9 Ed essi gli dissero: Dove vuoi che la prepariamo? Luca 22:10 Ed egli disse loro: Ecco, quando sarete entrati nella citta', vi verra' incontro un uomo che portera' una brocca d'acqua; seguitelo nella casa dov'egli entrera'. Luca 22:11 E dite al padron di casa: Il Maestro ti manda a dire: Dov'e' la stanza nella quale mangero' la pasqua co' miei discepoli? Luca 22:12 Ed egli vi mostrera' di sopra una gran sala ammobiliata; quivi apparecchiate. Luca 22:13 Ed essi andarono e trovaron com'egli avea lor detto, e prepararon la pasqua. Luca 22:14 E quando l'ora fu venuta, egli si mise a tavola, e gli apostoli con lui. Luca 22:15 Ed egli disse loro: Ho grandemente desiderato di mangiar questa pasqua con voi, prima ch'io soffra; Luca 22:16 poiche' io vi dico che non la mangero' piu' finche' sia compiuta nel regno di Dio. Luca 22:17 E avendo preso un calice, rese grazie e disse: Prendete questo e distribuitelo fra voi; Luca 22:18 perche' io vi dico che oramai non berro' piu' del frutto della vigna, finche' sia venuto il regno di Dio. Luca 22:19 Poi, avendo preso del pane, rese grazie e lo ruppe e lo diede loro, dicendo: Questo e' il mio corpo il quale e' dato per voi: fate questo in memoria di me. Luca 22:20 Parimente ancora, dopo aver cenato, dette loro il calice dicendo: Questo calice e' il nuovo patto nel mio sangue, il quale e' sparso per voi. Luca 22:21 Del resto, ecco, la mano di colui che mi tradisce e' meco a tavola. Luca 22:22 Poiche' il Figliuol dell'uomo, certo, se ne va, secondo che e' determinato; ma guai a quell'uomo dal quale e' tradito! Luca 22:23 Ed essi cominciarono a domandarsi gli uni gli altri chi sarebbe mai quel di loro che farebbe questo. Chi sia il maggiore (Matteo 20:20-28; Marco 10:42-45) Luca 22:24 Nacque poi anche una contesa fra loro per sapere chi di loro fosse reputato il maggiore. Luca 22:25 Ma egli disse loro: I re delle nazioni le signoreggiano, e quelli che hanno autorita' su di esse son chiamati benefattori. Luca 22:26 Ma tra voi non ha da esser cosi; anzi, il maggiore fra voi sia come il minore, e chi governa come colui che serve. Luca 22:27 Poiche', chi e' maggiore, colui che e' a tavola oppur colui che serve? Non e' forse colui che e' a tavola? Ma io sono in mezzo a voi come colui che serve. Luca 22:28 Or voi siete quelli che avete perseverato meco nelle mie prove; Luca 22:29 e io dispongo che vi sia dato un regno, come il Padre mio ha disposto che fosse dato a me, Luca 22:30 affinche' mangiate e beviate alla mia tavola nel mio regno, e sediate sui troni, giudicando le dodici tribu' d'Israele. Pietro avvisato. Precauzioni per l'avvenire (Matteo 26:30-35; Marco 14:26-31; Giovanni 13:36-38) Luca 22:31 Simone, Simone, ecco, Satana ha chiesto di vagliarvi come si vaglia il grano; Luca 22:32 ma io ho pregato per te affinche' la tua fede non venga meno; e tu, quando sarai convertito, conferma i tuoi fratelli. Luca 22:33 Ma egli gli disse: Signore, con te son pronto ad andare e in prigione e alla morte. Luca 22:34 E Gesu': Pietro, io ti dico che oggi il gallo non cantera', prima che tu abbia negato tre volte di conoscermi. Luca 22:35 Poi disse loro: Quando vi mandai senza borsa, senza sacca da viaggio e senza calzari, vi manco' mai niente? Ed essi risposero: Niente. Ed egli disse loro: Luca 22:36 Ma ora, chi ha una borsa la prenda; e parimente una sacca; e chi non ha spada, venda il mantello e ne compri una. Luca 22:37 Poiche' io vi dico che questo che e' scritto deve esser adempito in me: Ed egli e' stato annoverato tra i malfattori. Infatti, le cose che si riferiscono a me stanno per compiersi. Luca 22:38 Ed essi dissero: Signore, ecco qui due spade! Ma egli disse loro: Basta! Gesu' nel Getsemani. Arresto di Gesu' (Matteo 26:36-56; Marco 14:32-52; Giovanni 18:1-11) Luca 22:39 Poi, essendo uscito, ando', secondo il suo solito, al monte degli Ulivi; e anche i discepoli lo seguirono. Luca 22:40 E giunto che fu sul luogo, disse loro: Pregate, chiedendo di non entrare in tentazione. Luca 22:41 Ed egli si stacco' da loro circa un tiro di sasso; e postosi in ginocchio pregava, dicendo: Luca 22:42 Padre, se tu vuoi, allontana da me questo calice! Pero', non la mia volonta', ma la tua sia fatta. Luca 22:43 E un angelo gli apparve dal cielo a confortarlo. Luca 22:44 Ed essendo in agonia, egli pregava vie piu' intensamente; e il suo sudore divenne come grosse gocce di sangue che cadeano in terra. Luca 22:45 E alzatosi dall'orazione, venne ai discepoli e li trovo' che dormivano di tristezza, Luca 22:46 e disse loro: Perche' dormite? Alzatevi e pregate, affinche' non entriate in tentazione. Luca 22:47 Mentre parlava ancora, ecco una turba; e colui che si chiamava Giuda, uno dei dodici, la precedeva, e si accosto' a Gesu' per baciarlo. Luca 22:48 Ma Gesu' gli disse: Giuda, tradisci tu il Figliuol dell'uomo con un bacio? Luca 22:49 E quelli ch'eran con lui, vedendo quel che stava per succedere, dissero: Signore, percoterem noi con la spada? Luca 22:50 E uno di loro percosse il servitore del sommo sacerdote, e gli spicco' l'orecchio destro. Luca 22:51 Ma Gesu' rivolse loro la parola e disse: Lasciate, basta! E toccato l'orecchio di colui, lo guari. Luca 22:52 E Gesu' disse ai capi sacerdoti e ai capitani del tempio e agli anziani che eran venuti contro a lui: Voi siete usciti con spade e bastoni, come contro a un ladrone; Luca 22:53 mentre ero ogni giorno con voi nel tempio, non mi avete mai messe le mani addosso; ma questa e' l'ora vostra e la potesta' delle tenebre. Gesu' rinnegato da Pietro (Matteo 26:57,58,69-75; Marco 14:53,54,66-72; Giovanni 18:15-27) Luca 22:54 E presolo, lo menaron via e lo condussero dentro la casa del sommo sacerdote; e Pietro seguiva da lontano. Luca 22:55 E avendo essi acceso un fuoco in mezzo alla corte ed essendosi posti a sedere insieme, Pietro si sedette in mezzo a loro. Luca 22:56 E una certa serva, vedutolo sedere presso il fuoco, e avendolo guardato fisso, disse: Anche costui era con lui. Luca 22:57 Ma egli nego', dicendo: Donna, io non lo conosco. Luca 22:58 E poco dopo, un altro, vedutolo, disse: Anche tu sei di quelli. Ma Pietro rispose: O uomo, non lo sono. Luca 22:59 E trascorsa circa un'ora, un altro affermava lo stesso, dicendo: Certo, anche costui era con lui, poich'egli e' Galileo. Luca 22:60 Ma Pietro disse: O uomo, io non so quel che tu ti dica. E subito, mentr'egli parlava ancora, il gallo canto'. Luca 22:61 E il Signore, voltatosi, riguardo' Pietro; e Pietro si ricordo' della parola del Signore com'ei gli avea detto: Prima che il gallo canti oggi, tu mi rinnegherai tre volte. Luca 22:62 E uscito fuori pianse amaramente. Gesu' davanti al Sinedrio (Matteo 26:57-68; Marco 14:53-65) Luca 22:63 E gli uomini che tenevano Gesu', lo schernivano percuotendolo; Luca 22:64 e avendolo bendato gli domandavano: Indovina, profeta, chi t'ha percosso? Luca 22:65 E molte altre cose dicevano contro a lui, bestemmiando. Luca 22:66 E come fu giorno, gli anziani del popolo, i capi sacerdoti e gli scribi si radunarono, e lo menarono nel loro Sinedrio, dicendo: Luca 22:67 Se tu sei il Cristo, diccelo. Ma egli disse loro: Se ve lo dicessi, non credereste; Luca 22:68 e se io vi facessi delle domande, non rispondereste. Luca 22:69 Ma da ora innanzi il Figliuol dell'uomo sara' seduto alla destra della potenza di Dio. Luca 22:70 E tutti dissero: Sei tu dunque il Figliuol di Dio? Ed egli rispose loro: Voi lo dite, poiche' io lo sono. Luca 22:71 E quelli dissero: Che bisogno abbiamo ancora di testimonianza? Noi stessi l'abbiamo udito dalla sua propria bocca. Gesu' davanti a Pilato e ad Erode (Matteo 27:1,2,11-31; Marco 15:1-20; Giovanni 18:28-40; 19:1-16) Luca 23:1 Poi, levatasi tutta l'assemblea, lo menarono a Pilato. Luca 23:2 E cominciarono ad accusarlo, dicendo: Abbiam trovato costui che sovvertiva la nostra nazione e che vietava di pagare i tributi a Cesare, e diceva d'esser lui il Cristo re. Luca 23:3 E Pilato lo interrogo', dicendo: Sei tu il re dei Giudei? Ed egli, rispondendo, gli disse: Si, lo sono. Luca 23:4 E Pilato disse ai capi sacerdoti e alle turbe: Io non trovo colpa alcuna in quest'uomo. Luca 23:5 Ma essi insistevano, dicendo: Egli solleva il popolo insegnando per tutta la Giudea; ha cominciato dalla Galilea ed e' giunto fin qui. Luca 23:6 Quando Pilato udi questo, domando' se quell'uomo fosse Galileo. Luca 23:7 E saputo ch'egli era della giurisdizione d'Erode, lo rimando' a Erode ch'era anch'egli a Gerusalemme in que' giorni. Luca 23:8 Erode, come vide Gesu', se ne rallegro' grandemente, perche' da lungo tempo desiderava vederlo, avendo sentito parlar di lui; e sperava di vedergli fare qualche miracolo. Luca 23:9 E gli rivolse molte domande, ma Gesu' non gli rispose nulla. Luca 23:10 Or i capi sacerdoti e gli scribi stavan la', accusandolo con veemenza. Luca 23:11 Ed Erode co' suoi soldati, dopo averlo vilipeso e schernito, lo vesti di un manto splendido, e lo rimando' a Pilato. Luca 23:12 E in quel giorno, Erode e Pilato divennero amici, perche' per l'addietro erano stati in inimicizia fra loro. Luca 23:13 E Pilato, chiamati assieme i capi sacerdoti e i magistrati e il popolo, disse loro: Luca 23:14 Voi mi avete fatto comparir dinanzi quest'uomo come sovvertitore del popolo; ed ecco, dopo averlo in presenza vostra esaminato, non ho trovato in lui alcuna delle colpe di cui l'accusate; Luca 23:15 e neppure Erode, poiche' egli l'ha rimandato a noi; ed ecco, egli non ha fatto nulla che sia degno di morte. Luca 23:16 Io dunque, dopo averlo castigato, lo liberero'. Luca 23:17 ... Luca 23:18 Ma essi gridarono tutti insieme: Fa' morir costui, e liberaci Barabba! Luca 23:19 (Barabba era stato messo in prigione a motivo di una sedizione avvenuta in citta' e di un omicidio). Luca 23:20 E Pilato da capo parlo' loro, desiderando liberar Gesu'; Luca 23:21 ma essi gridavano: Crocifiggilo, crocifiggilo! Luca 23:22 E per la terza volta egli disse loro: Ma che male ha egli fatto? Io non ho trovato nulla in lui, che meriti la morte. Io dunque, dopo averlo castigato, lo liberero'. Luca 23:23 Ma essi insistevano con gran grida, chiedendo che fosse crocifisso; e le loro grida finirono con avere il sopravvento. Luca 23:24 E Pilato sentenzio' che fosse fatto quello che domandavano. Luca 23:25 E libero' colui che era stato messo in prigione per sedizione ed omicidio, e che essi aveano richiesto; ma abbandono' Gesu' alla loro volonta'. La crocifissione di Gesu' (Matteo 27:32-56; Marco 15:21-41; Giovanni 19:17-37) Luca 23:26 E mentre lo menavan via, presero un certo Simon, cireneo, che veniva dalla campagna, e gli misero addosso la croce, perche' la portasse dietro a Gesu'. Luca 23:27 Or lo seguiva una gran moltitudine di popolo e di donne che facean cordoglio e lamento per lui. Luca 23:28 Ma Gesu', voltatosi verso di loro, disse: Figliuole di Gerusalemme, non piangete per me, ma piangete per voi stesse e per i vostri figliuoli. Luca 23:29 Perche' ecco, vengono i giorni nei quali si dira': Beate le sterili, e i seni che non han partorito, e le mammelle che non hanno allattato. Luca 23:30 Allora prenderanno a dire ai monti: Cadeteci addosso; ed ai colli: Copriteci. Luca 23:31 Poiche' se fan queste cose al legno verde, che sara' egli fatto al secco? Luca 23:32 Or due altri, due malfattori, eran menati con lui per esser fatti morire. Luca 23:33 E quando furon giunti al luogo detto «il Teschio», crocifissero quivi lui e i malfattori, l'uno a destra e l'altro a sinistra. Luca 23:34 E Gesu' diceva: Padre, perdona loro, perche' non sanno quello che fanno. Poi, fatte delle parti delle sue vesti, trassero a sorte. Luca 23:35 E il popolo stava a guardare. E anche i magistrati si facean beffe di lui, dicendo: Ha salvato altri, salvi se stesso, se e' il Cristo, l'Eletto di Dio! Luca 23:36 E i soldati pure lo schernivano, accostandosi, presentandogli dell'aceto e dicendo: Luca 23:37 Se tu sei il re de' Giudei, salva te stesso! Luca 23:38 E v'era anche questa iscrizione sopra il suo capo: QUESTO e' IL RE DEI GIUDEI. Luca 23:39 E uno de' malfattori appesi lo ingiuriava, dicendo: Non se' tu il Cristo? Salva te stesso e noi! Luca 23:40 Ma l'altro, rispondendo, lo sgridava e diceva: Non hai tu nemmeno timor di Dio, tu che ti trovi nel medesimo supplizio? Luca 23:41 E per noi e' cosa giusta, perche' riceviamo la condegna pena de' nostri fatti, ma questi non ha fatto nulla di male. Luca 23:42 E diceva: Gesu', ricordati di me quando sarai venuto nel tuo regno! Luca 23:43 E Gesu' gli disse: Io ti dico in verita' che oggi tu sarai meco in paradiso. Luca 23:44 Ora era circa l'ora sesta, e si fecero tenebre per tutto il paese, fino all'ora nona, essendosi oscurato il sole. Luca 23:45 La cortina del tempio si squarcio' pel mezzo. Luca 23:46 E Gesu', gridando con gran voce, disse: Padre, nelle tue mani rimetto lo spirito mio. E detto questo spiro'. Luca 23:47 E il centurione, veduto cio' che era accaduto, glorificava Iddio dicendo: Veramente, quest'uomo era giusto. Luca 23:48 E tutte le turbe che si erano raunate a questo spettacolo, vedute le cose che erano successe, se ne tornavano battendosi il petto. Luca 23:49 Ma tutti i suoi conoscenti e le donne che lo avevano accompagnato dalla Galilea, stavano a guardare queste cose da lontano. Il seppellimento di Gesu' (Matteo 27:57-61; Marco 15:42-47; Giovanni 19:38-42) Luca 23:50 Ed ecco un uomo per nome Giuseppe, che era consigliere, uomo dabbene e giusto, Luca 23:51 il quale non avea consentito alla deliberazione e all'operato degli altri, ed era da Arimatea, citta' de' Giudei, e aspettava il regno di Dio, Luca 23:52 venne a Pilato e chiese il corpo di Gesu'. Luca 23:53 E trattolo giu' di croce, lo involse in un panno lino e lo pose in una tomba scavata nella roccia, dove niuno era ancora stato posto. Luca 23:54 Era il giorno della Preparazione, e stava per cominciare il sabato. Luca 23:55 E le donne che eran venute con Gesu' dalla Galilea, avendo seguito Giuseppe, guardarono la tomba, e come v'era stato posto il corpo di Gesu'. Luca 23:56 Poi, essendosene tornate, prepararono aromi ed oli odoriferi. La risurrezione di Gesu' (Matteo 28:1-10; Marco 16:1-8; Giovanni 20:1-18) Luca 24:1 Durante il sabato si riposarono, secondo il comandamento; ma il primo giorno della settimana, la mattina molto per tempo, esse si recarono al sepolcro, portando gli aromi che aveano preparato. Luca 24:2 E trovarono la pietra rotolata dal sepolcro. Luca 24:3 Ma essendo entrate, non trovarono il corpo del Signor Gesu'. Luca 24:4 Ed avvenne che mentre se ne stavano perplesse di cio', ecco che apparvero dinanzi a loro due uomini in vesti sfolgoranti; Luca 24:5 ed essendo esse impaurite, e chinando il viso a terra, essi dissero loro: Perche' cercate il vivente fra i morti? Luca 24:6 Egli non e' qui, ma e' risuscitato; ricordatevi com'egli vi parlo' quand'era ancora in Galilea, Luca 24:7 dicendo che il Figliuol dell'uomo doveva esser dato nelle mani d'uomini peccatori ed esser crocifisso, e il terzo giorno risuscitare. Luca 24:8 Ed esse si ricordarono delle sue parole; Luca 24:9 e tornate dal sepolcro, annunziarono tutte queste cose agli undici e a tutti gli altri. Luca 24:10 Or quelle che dissero queste cose agli apostoli erano: Maria Maddalena, Giovanna, Maria madre di Giacomo, e le altre donne che eran con loro. Luca 24:11 E quelle parole parvero loro un vaneggiare, e non prestaron fede alle donne. Luca 24:12 Ma Pietro, levatosi, corse al sepolcro; ed essendosi chinato a guardare, vide le sole lenzuola; e se ne ando' maravigliandosi fra se stesso di quel che era avvenuto. I due discepoli sulla via di Emmaus (Marco 16:12,13) Luca 24:13 Ed ecco, due di loro se ne andavano in quello stesso giorno a un villaggio nominato Emmaus, distante da Gerusalemme sessanta stadi; Luca 24:14 e discorrevano tra loro di tutte le cose che erano accadute. Luca 24:15 Ed avvenne che mentre discorrevano e discutevano insieme, Gesu' stesso si accosto' e comincio' a camminare con loro. Luca 24:16 Ma gli occhi loro erano impediti cosi da non riconoscerlo. Luca 24:17 Ed egli domando' loro: Che discorsi son questi che tenete fra voi cammin facendo? Ed essi si fermarono tutti mesti. Luca 24:18 E l'un de' due, per nome Cleopa, rispondendo, gli disse: Tu solo, tra i forestieri, stando in Gerusalemme, non hai saputo le cose che sono in essa avvenute in questi giorni? Luca 24:19 Ed egli disse loro: Quali? Ed essi gli risposero: Il fatto di Gesu' Nazareno, che era un profeta potente in opere e in parole dinanzi a Dio e a tutto il popolo; Luca 24:20 e come i capi sacerdoti e i nostri magistrati l'hanno fatto condannare a morte, e l'hanno crocifisso. Luca 24:21 Or noi speravamo che fosse lui che avrebbe riscattato Israele; invece, con tutto cio', ecco il terzo giorno da che queste cose sono avvenute. Luca 24:22 Vero e' che certe donne d'infra noi ci hanno fatto stupire; essendo andate la mattina di buon'ora al sepolcro, Luca 24:23 e non avendo trovato il corpo di lui, son venute dicendo d'aver avuto anche una visione d'angeli, i quali dicono ch'egli vive. Luca 24:24 E alcuni de' nostri sono andati al sepolcro, e hanno trovato la cosa cosi come aveano detto le donne; ma lui non l'hanno veduto. Luca 24:25 Allora Gesu' disse loro: O insensati e tardi di cuore a credere a tutte le cose che i profeti hanno dette! Luca 24:26 Non bisognava egli che il Cristo soffrisse queste cose ed entrasse quindi nella sua gloria? Luca 24:27 E cominciando da Mose' e da tutti i profeti, spiego' loro in tutte le Scritture le cose che lo concernevano. Luca 24:28 E quando si furono avvicinati al villaggio dove andavano, egli fece come se volesse andar piu' oltre. Luca 24:29 Ed essi gli fecero forza, dicendo: Rimani con noi, perche' si fa sera e il giorno e' gia' declinato. Ed egli entro' per rimaner con loro. Luca 24:30 E quando si fu messo a tavola con loro, prese il pane, lo benedisse, e spezzatolo lo dette loro. Luca 24:31 E gli occhi loro furono aperti, e lo riconobbero; ma egli spari d'innanzi a loro. Luca 24:32 Ed essi dissero l'uno all'altro: Non ardeva il cuor nostro in noi mentr'egli ci parlava per la via, mentre ci spiegava le Scritture? Luca 24:33 E levatisi in quella stessa ora, tornarono a Gerusalemme e trovarono adunati gli undici e quelli ch'eran con loro, Luca 24:34 i quali dicevano: Il Signore e' veramente risuscitato ed e' apparso a Simone. Luca 24:35 Ed essi pure raccontarono le cose avvenute loro per la via, e come era stato da loro riconosciuto nello spezzare il pane. Apparizione di Gesu' agli undici (Marco 16:14; Giovanni 20:19-23) Luca 24:36 Or mentr'essi parlavano di queste cose, Gesu' stesso comparve in mezzo a loro, e disse: Pace a voi! Luca 24:37 Ma essi, smarriti e impauriti, pensavano di vedere uno spirito. Luca 24:38 Ed egli disse loro: Perche' siete turbati? E perche' vi sorgono in cuore tali pensieri? Luca 24:39 Guardate le mie mani ed i miei piedi, perche' son ben io; palpatemi e guardate; perche' uno spirito non ha carne e ossa come vedete che ho io. Luca 24:40 E detto questo, mostro' loro le mani e i piedi. Luca 24:41 Ma siccome per l'allegrezza non credevano ancora, e si stupivano, disse loro: Avete qui nulla da mangiare? Luca 24:42 Essi gli porsero un pezzo di pesce arrostito; Luca 24:43 ed egli lo prese, e mangio' in loro presenza. Luca 24:44 Poi disse loro: Queste son le cose che io vi dicevo quand'ero ancora con voi: che bisognava che tutte le cose scritte di me nella legge di Mose', ne' profeti e nei Salmi, fossero adempiute. Luca 24:45 Allora apri loro la mente per intendere le Scritture, e disse loro: Luca 24:46 Cosi e' scritto, che il Cristo soffrirebbe, e risusciterebbe dai morti il terzo giorno, Luca 24:47 e che nel suo nome si predicherebbe ravvedimento e remission dei peccati a tutte le genti, cominciando da Gerusalemme. Luca 24:48 Or voi siete testimoni di queste cose. Luca 24:49 Ed ecco, io mando su voi quello che il Padre mio ha promesso; quant'e' a voi, rimanete in questa citta', finche' dall'alto siate rivestiti di potenza. L'Ascensione di Gesu' (Marco 16:19; Atti 1:4-14) Luca 24:50 Poi li condusse fuori fino presso Betania; e levate in alto le mani, li benedisse. Luca 24:51 E avvenne che mentre li benediceva, si diparti da loro e fu portato su nel cielo. Luca 24:52 Ed essi, adoratolo, tornarono a Gerusalemme con grande allegrezza; Luca 24:53 ed erano del continuo nel tempio, benedicendo Iddio.Giovanni 1:1-21:25 Prologo Giovanni 1:1 Nel principio era la Parola, e la Parola era con Dio, e la Parola era Dio. Giovanni 1:2 Essa era nel principio con Dio. Giovanni 1:3 Ogni cosa e' stata fatta per mezzo di lei; e senza di lei neppure una delle cose fatte e' stata fatta. Giovanni 1:4 In lei era la vita; e la vita era la luce degli uomini; Giovanni 1:5 e la luce splende nelle tenebre, e le tenebre non l'hanno ricevuta. Giovanni 1:6 Vi fu un uomo mandato da Dio, il cui nome era Giovanni. Giovanni 1:7 Egli venne come testimone per render testimonianza alla luce, affinche' tutti credessero per mezzo di lui. Giovanni 1:8 Egli stesso non era la luce, ma venne per render testimonianza alla luce. Giovanni 1:9 La vera luce che illumina ogni uomo, era per venire nel mondo. Giovanni 1:10 Egli era nel mondo, e il mondo fu fatto per mezzo di lui, ma il mondo non l'ha conosciuto. Giovanni 1:11 e' venuto in casa sua, e i suoi non l'hanno ricevuto; Giovanni 1:12 ma a tutti quelli che l'hanno ricevuto egli ha dato il diritto di diventar figliuoli di Dio; a quelli, cioe', che credono nel suo nome; Giovanni 1:13 i quali non son nati da sangue, ne' da volonta' di carne, ne' da volonta' d'uomo, ma son nati da Dio. Giovanni 1:14 E la Parola e' stata fatta carne ed ha abitato per un tempo fra noi, piena di grazia e di verita'; e noi abbiam contemplata la sua gloria, gloria come quella dell'Unigenito venuto da presso al Padre. Giovanni 1:15 Giovanni gli ha resa testimonianza ed ha esclamato, dicendo: Era di questo che io dicevo: Colui che vien dietro a me mi ha preceduto, perche' era prima di me. Giovanni 1:16 Infatti, e' della sua pienezza che noi tutti abbiamo ricevuto, e grazia sopra grazia. Giovanni 1:17 Poiche' la legge e' stata data per mezzo di Mose'; la grazia e la verita' son venute per mezzo di Gesu' Cristo. Giovanni 1:18 Nessuno ha mai veduto Iddio; l'unigenito Figliuolo, che e' nel seno del Padre, e' quel che l'ha fatto conoscere. Testimonianza di Giovanni Battista (Cfr. Matteo 3:11-17; Marco 1:7-11; Luca 3:15-22) Giovanni 1:19 E questa e' la testimonianza di Giovanni, quando i Giudei mandarono da Gerusalemme de' sacerdoti e dei leviti per domandargli: Tu chi sei? Giovanni 1:20 Ed egli lo confesso' e non lo nego'; lo confesso' dicendo: Io non sono il Cristo. Giovanni 1:21 Ed essi gli domandarono: Che dunque? Sei Elia? Ed egli rispose: Non lo sono. Sei tu il profeta? Ed egli rispose: No. Giovanni 1:22 Essi dunque gli dissero: Chi sei? affinche' diamo una risposta a coloro che ci hanno mandato. Che dici tu di te stesso? Giovanni 1:23 Egli disse: Io son la voce d'uno che grida nel deserto: Addirizzate la via del Signore, come ha detto il profeta Isaia. Giovanni 1:24 Or quelli ch'erano stati mandati a lui erano de' Farisei: Giovanni 1:25 e gli domandarono: Perche' dunque battezzi se tu non sei il Cristo, ne' Elia, ne' il profeta? Giovanni 1:26 Giovanni rispose loro, dicendo: Io battezzo con acqua; nel mezzo di voi e' presente uno che voi non conoscete, Giovanni 1:27 colui che viene dietro a me, al quale io non son degno di sciogliere il legaccio de' calzari. Giovanni 1:28 Queste cose avvennero in Betania al di la' del Giordano, dove Giovanni stava battezzando. Giovanni 1:29 Il giorno seguente, Giovanni vide Gesu' che veniva a lui, e disse: Ecco l'Agnello di Dio, che toglie il peccato del mondo! Giovanni 1:30 Questi e' colui del quale dicevo: Dietro a me viene un uomo che mi ha preceduto, perche' egli era prima di me. Giovanni 1:31 E io non lo conoscevo; ma appunto perche' egli sia manifestato ad Israele, son io venuto a battezzar con acqua. Giovanni 1:32 E Giovanni rese la sua testimonianza, dicendo: Ho veduto lo Spirito scendere dal cielo a guisa di colomba, e fermarsi su di lui. Giovanni 1:33 E io non lo conoscevo; ma Colui che mi ha mandato a battezzare con acqua, mi ha detto: Colui sul quale vedrai lo Spirito scendere e fermarsi, e' quel che battezza con lo Spirito Santo. Giovanni 1:34 E io ho veduto e ho attestato che questi e' il Figliuol di Dio. I primi discepoli di Gesu' Giovanni 1:35 Il giorno seguente, Giovanni era di nuovo la' con due de' suoi discepoli; Giovanni 1:36 e avendo fissato lo sguardo su Gesu' che stava passando, disse: Ecco l'Agnello di Dio! Giovanni 1:37 E i suoi due discepoli, avendolo udito parlare, seguirono Gesu'. Giovanni 1:38 E Gesu', voltatosi, e osservando che lo seguivano, domando' loro: Che cercate? Ed essi gli dissero: Rabbi (che, interpretato, vuol dire: Maestro), ove dimori? Giovanni 1:39 Egli rispose loro: Venite e vedrete. Essi dunque andarono, e videro ove dimorava, e stettero con lui quel giorno. Era circa la decima ora. Giovanni 1:40 Andrea, il fratello di Simon Pietro, era uno dei due che aveano udito Giovanni ed avean seguito Gesu'. Giovanni 1:41 Egli pel primo trovo' il proprio fratello Simone e gli disse: Abbiam trovato il Messia (che, interpretato, vuol dire: Cristo); e lo meno' da Gesu'. Giovanni 1:42 E Gesu', fissato in lui lo sguardo, disse: Tu sei Simone, il figliuol di Giovanni; tu sarai chiamato Cefa (che significa Pietro). Giovanni 1:43 Il giorno seguente, Gesu' volle partire per la Galilea; trovo' Filippo, e gli disse: Seguimi. Giovanni 1:44 Or Filippo era di Betsaida, della citta' d'Andrea e di Pietro. Giovanni 1:45 Filippo trovo' Natanaele, e gli disse: Abbiam trovato colui del quale hanno scritto Mose' nella legge, ed i profeti: Gesu' figliuolo di Giuseppe, da Nazaret. Giovanni 1:46 E Natanaele gli disse: Puo' forse venir qualcosa di buono da Nazaret? Filippo gli rispose: Vieni a vedere. Giovanni 1:47 Gesu' vide Natanaele che gli veniva incontro, e disse di lui: Ecco un vero israelita in cui non c'e' frode. Giovanni 1:48 Natanaele gli chiese: Da che mi conosci? Gesu' gli rispose: Prima che Filippo ti chiamasse, quand'eri sotto il fico, io t'ho veduto. Giovanni 1:49 Natanaele gli rispose: Maestro, tu sei il Figliuol di Dio, tu sei il Re d'Israele. Giovanni 1:50 Gesu' rispose e gli disse: Perche' t'ho detto che t'avevo visto sotto il fico, tu credi? Tu vedrai cose maggiori di queste. Giovanni 1:51 Poi gli disse: In verita', in verita' vi dico che vedrete il cielo aperto e gli angeli di Dio salire e scendere sopra il Figliuol dell'uomo. Le nozze di Cana Giovanni 2:1 Tre giorni dopo, si fecero delle nozze in Cana di Galilea, e c'era la madre di Gesu'. Giovanni 2:2 E Gesu' pure fu invitato co' suoi discepoli alle nozze. Giovanni 2:3 E venuto a mancare il vino, la madre di Gesu' gli disse: Non han piu' vino. Giovanni 2:4 E Gesu' le disse: Che v'e' fra me e te, o donna? L'ora mia non e' ancora venuta. Giovanni 2:5 Sua madre disse ai servitori: Fate tutto quel che vi dira'. Giovanni 2:6 Or c'erano quivi sei pile di pietra, destinate alla purificazione de' Giudei, le quali contenevano ciascuna due o tre misure. Giovanni 2:7 Gesu' disse loro: Empite d'acqua le pile. Ed essi le empirono fino all'orlo. Giovanni 2:8 Poi disse loro: Ora attingete, e portatene al maestro di tavola. Ed essi gliene portarono. Giovanni 2:9 E quando il maestro di tavola ebbe assaggiata l'acqua ch'era diventata vino (or egli non sapea donde venisse, ma ben lo sapeano i servitori che aveano attinto l'acqua), chiamo' lo sposo e gli disse: Giovanni 2:10 Ognuno serve prima il vin buono; e quando si e' bevuto largamente, il men buono; tu, invece, hai serbato il vin buono fino ad ora. Giovanni 2:11 Gesu' fece questo primo de' suoi miracoli in Cana di Galilea, e manifesto' la sua gloria; e i suoi discepoli credettero in lui. Giovanni 2:12 Dopo questo, scese a Capernaum, egli con sua madre, co' suoi fratelli e i suoi discepoli; e stettero quivi non molti giorni. La purificazione del tempio (Cfr. Matteo 21:12-17; Marco 11:11-16; Luca 19:45,46) Giovanni 2:13 Or la Pasqua de' Giudei era vicina, e Gesu' sali a Gerusalemme. Giovanni 2:14 E trovo' nel tempio quelli che vendevano buoi e pecore e colombi, e i cambiamonete seduti. Giovanni 2:15 E fatta una sferza di cordicelle, scaccio' tutti fuori del tempio, pecore e buoi; e sparpaglio' il danaro dei cambiamonete, e rovescio' le tavole; Giovanni 2:16 e a quelli che vendeano i colombi, disse: Portate via di qui queste cose; non fate della casa del Padre mio una casa di mercato. Giovanni 2:17 E i suoi discepoli si ricordarono che sta scritto: Lo zelo della tua casa mi consuma. Giovanni 2:18 I Giudei allora presero a dirgli: Qual segno ci mostri tu che fai queste cose? Giovanni 2:19 Gesu' rispose loro: Disfate questo tempio, e in tre giorni lo faro' risorgere. Giovanni 2:20 Allora i Giudei dissero: Quarantasei anni e' durata la fabbrica di questo tempio e tu lo faresti risorgere in tre giorni? Giovanni 2:21 Ma egli parlava del tempio del suo corpo. Giovanni 2:22 Quando dunque fu risorto da' morti, i suoi discepoli si ricordarono ch'egli avea detto questo; e credettero alla Scrittura e alla parola che Gesu' avea detta. Giovanni 2:23 Mentr'egli era in Gerusalemme alla festa di Pasqua, molti credettero nel suo nome, vedendo i miracoli ch'egli faceva. Giovanni 2:24 Ma Gesu' non si fidava di loro, perche' conosceva tutti, Giovanni 2:25 e perche' non avea bisogno della testimonianza d'alcuno sull'uomo, poiche' egli stesso conosceva quello che era nell'uomo. Gesu' e Nicodemo Giovanni 3:1 Or v'era tra i Farisei un uomo, chiamato Nicodemo, un de' capi de' Giudei. Giovanni 3:2 Egli venne di notte a Gesu', e gli disse: Maestro, noi sappiamo che tu sei un dottore venuto da Dio; perche' nessuno puo' fare questi miracoli che tu fai, se Dio non e' con lui. Giovanni 3:3 Gesu' gli rispose dicendo: In verita', in verita' io ti dico che se uno non e' nato di nuovo, non puo' vedere il regno di Dio. Giovanni 3:4 Nicodemo gli disse: Come puo' un uomo nascere quand'e' vecchio? Puo' egli entrare una seconda volta nel seno di sua madre e nascere? Giovanni 3:5 Gesu' rispose: In verita', in verita' io ti dico che se uno non e' nato d'acqua e di Spirito, non puo' entrare nel regno di Dio. Giovanni 3:6 Quel che e' nato dalla carne, e' carne; e quel che e' nato dallo Spirito, e' spirito. Giovanni 3:7 Non ti maravigliare se t'ho detto: Bisogna che nasciate di nuovo. Giovanni 3:8 Il vento soffia dove vuole, e tu ne odi il rumore, ma non sai ne' d'onde viene ne' dove va; cosi e' di chiunque e' nato dallo Spirito. Giovanni 3:9 Nicodemo replico' e gli disse: Come possono avvenir queste cose? Giovanni 3:10 Gesu' gli rispose: Tu se' il dottor d'Israele e non sai queste cose? Giovanni 3:11 In verita', in verita' io ti dico che noi parliamo di quel che sappiamo, e testimoniamo di quel che abbiamo veduto; ma voi non ricevete la nostra testimonianza. Giovanni 3:12 Se vi ho parlato delle cose terrene e non credete, come crederete se vi parlero' delle cose celesti? Giovanni 3:13 E nessuno e' salito in cielo, se non colui che e' disceso dal cielo: il Figliuol dell'uomo che e' nel cielo. Giovanni 3:14 E come Mose' innalzo' il serpente nel deserto, cosi bisogna che il Figliuol dell'uomo sia innalzato, Giovanni 3:15 affinche' chiunque crede in lui abbia vita eterna. Giovanni 3:16 Poiche' Iddio ha tanto amato il mondo, che ha dato il suo unigenito Figliuolo, affinche' chiunque crede in lui non perisca, ma abbia vita eterna. Giovanni 3:17 Infatti Iddio non ha mandato il suo Figliuolo nel mondo per giudicare il mondo, ma perche' il mondo sia salvato per mezzo di lui. Giovanni 3:18 Chi crede in lui non e' giudicato; chi non crede e' gia' giudicato, perche' non ha creduto nel nome dell'unigenito Figliuol di Dio. Giovanni 3:19 E il giudizio e' questo: che la luce e' venuta nel mondo, e gli uomini hanno amato le tenebre piu' che la luce, perche' le loro opere erano malvage. Giovanni 3:20 Poiche' chiunque fa cose malvage odia la luce e non viene alla luce, perche' le sue opere non siano riprovate; Giovanni 3:21 ma chi mette in pratica la verita' viene alla luce, affinche' le opere sue siano manifestate, perche' son fatte in Dio. Nuova testimonianza del Battista Giovanni 3:22 Dopo queste cose, Gesu' venne co' suoi discepoli nelle campagne della Giudea; quivi si trattenne con loro, e battezzava. Giovanni 3:23 Or anche Giovanni stava battezzando a Enon, presso Salim, perche' c'era la' molt'acqua; e la gente veniva a farsi battezzare. Giovanni 3:24 Poiche' Giovanni non era ancora stato messo in prigione. Giovanni 3:25 Nacque dunque una discussione fra i discepoli di Giovanni e un Giudeo intorno alla purificazione. Giovanni 3:26 E vennero a Giovanni e gli dissero: Maestro, colui che era con te di la' dal Giordano, e al quale tu rendesti testimonianza, eccolo che battezza, e tutti vanno a lui. Giovanni 3:27 Giovanni rispose dicendo: L'uomo non puo' ricever cosa alcuna, se non gli e' data dal cielo. Giovanni 3:28 Voi stessi mi siete testimoni che ho detto: Io non sono il Cristo; ma son mandato davanti a lui. Giovanni 3:29 Colui che ha la sposa e' lo sposo; ma l'amico dello sposo, che e' presente e l'ascolta, si rallegra grandemente alla voce dello sposo; questa allegrezza che e' la mia e' percio' completa. Giovanni 3:30 Bisogna che egli cresca, e che io diminuisca. Giovanni 3:31 Colui che vien dall'alto e' sopra tutti; colui che vien dalla terra e' della terra e parla com'essendo della terra: colui che vien dal cielo e' sopra tutti. Giovanni 3:32 Egli rende testimonianza di quel che ha veduto e udito, ma nessuno riceve la sua testimonianza. Giovanni 3:33 Chi ha ricevuto la sua testimonianza ha confermato che Dio e' verace. Giovanni 3:34 Poiche' colui che Dio ha mandato, proferisce le parole di Dio; perche' Dio non gli da' lo Spirito con misura. Giovanni 3:35 Il Padre ama il Figliuolo, e gli ha dato ogni cosa in mano. Giovanni 3:36 Chi crede nel Figliuolo ha vita eterna; ma chi rifiuta di credere al Figliuolo non vedra' la vita, ma l'ira di Dio resta sopra lui. Gesu' e la Samaritana Giovanni 4:1 Quando dunque il Signore ebbe saputo che i Farisei aveano udito ch'egli faceva e battezzava piu' discepoli di Giovanni Giovanni 4:2 (quantunque non fosse Gesu' che battezzava, ma i suoi discepoli), Giovanni 4:3 lascio' la Giudea e se n'ando' di nuovo in Galilea. Giovanni 4:4 Or doveva passare per la Samaria. Giovanni 4:5 Giunse dunque a una citta' della Samaria, chiamata Sichar, vicina al podere che Giacobbe dette a Giuseppe, suo figliuolo; Giovanni 4:6 e quivi era la fonte di Giacobbe. Gesu' dunque, stanco del cammino, stava cosi a sedere presso la fonte. Era circa l'ora sesta. Giovanni 4:7 Una donna samaritana venne ad attingere l'acqua. Gesu' le disse: Dammi da bere. Giovanni 4:8 (Giacche' i suoi discepoli erano andati in citta' a comprar da mangiare). Giovanni 4:9 Onde la donna samaritana gli disse: Come mai tu che sei giudeo chiedi da bere a me che sono una donna samaritana? Infatti i Giudei non hanno relazioni co' Samaritani. Giovanni 4:10 Gesu' rispose e le disse: Se tu conoscessi il dono di Dio e chi e' che ti dice: Dammi da bere, tu stessa gliene avresti chiesto, ed egli t'avrebbe dato dell'acqua viva. Giovanni 4:11 La donna gli disse: Signore, tu non hai nulla per attingere, e il pozzo e' profondo; donde hai dunque cotest'acqua viva? Giovanni 4:12 Sei tu piu' grande di Giacobbe nostro padre che ci dette questo pozzo e ne bevve egli stesso co' suoi figliuoli e il suo bestiame? Giovanni 4:13 Gesu' rispose e le disse: Chiunque beve di quest'acqua avra' sete di nuovo; Giovanni 4:14 ma chi beve dell'acqua che io gli daro', non avra' mai piu' sete; anzi, l'acqua che io gli daro', diventera' in lui una fonte d'acqua che scaturisce in vita eterna. Giovanni 4:15 La donna gli disse: Signore, dammi di cotest'acqua, affinche' io non abbia piu' sete, e non venga piu' sin qua ad attingere. Giovanni 4:16 Gesu' le disse: Va' a chiamar tuo marito e vieni qua. Giovanni 4:17 La donna gli rispose: Non ho marito. E Gesu': Hai detto bene: Non ho marito; Giovanni 4:18 perche' hai avuto cinque mariti; e quello che hai ora, non e' tuo marito; in questo hai detto il vero. Giovanni 4:19 La donna gli disse: Signore, io vedo che tu sei un profeta. Giovanni 4:20 I nostri padri hanno adorato su questo monte, e voi dite che a Gerusalemme e' il luogo dove bisogna adorare. Giovanni 4:21 Gesu' le disse: Donna, credimi; l'ora viene che ne' su questo monte ne' a Gerusalemme adorerete il Padre. Giovanni 4:22 Voi adorate quel che non conoscete; noi adoriamo quel che conosciamo, perche' la salvazione vien da' Giudei. Giovanni 4:23 Ma l'ora viene, anzi e' gia' venuta, che i veri adoratori adoreranno il Padre in ispirito e verita'; poiche' tali sono gli adoratori che il Padre richiede. Giovanni 4:24 Iddio e' spirito; e quelli che l'adorano, bisogna che l'adorino in ispirito e verita'. Giovanni 4:25 La donna gli disse: Io so che il Messia (ch'e' chiamato Cristo) ha da venire; quando sara' venuto, ci annunziera' ogni cosa. Giovanni 4:26 Gesu' le disse: Io che ti parlo, son desso. Giovanni 4:27 In quel mentre giunsero i suoi discepoli, e si maravigliarono ch'egli parlasse con una donna; ma pur nessuno gli chiese: Che cerchi? o: Perche' discorri con lei? Giovanni 4:28 La donna lascio' dunque la sua secchia, se ne ando' in citta' e disse alla gente: Giovanni 4:29 Venite a vedere un uomo che m'ha detto tutto quello che ho fatto; non sarebb'egli il Cristo? Giovanni 4:30 La gente usci dalla citta' e veniva a lui. Giovanni 4:31 Intanto i discepoli lo pregavano, dicendo: Maestro, mangia. Giovanni 4:32 Ma egli disse loro: Io ho un cibo da mangiare che voi non sapete. Giovanni 4:33 Percio' i discepoli si dicevano l'uno all'altro: Forse qualcuno gli ha portato da mangiare? Giovanni 4:34 Gesu' disse loro: Il mio cibo e' di far la volonta' di Colui che mi ha mandato, e di compiere l'opera sua. Giovanni 4:35 Non dite voi che ci sono ancora quattro mesi e poi vien la mietitura? Ecco, io vi dico: Levate gli occhi e mirate le campagne come gia' son bianche da mietere. Giovanni 4:36 Il mietitore riceve premio e raccoglie frutto per la vita eterna, affinche' il seminatore e il mietitore si rallegrino assieme. Giovanni 4:37 Poiche' in questo e' vero il detto: L'uno semina e l'altro miete. Giovanni 4:38 Io v'ho mandati a mieter quello intorno a cui non avete faticato; altri hanno faticato, e voi siete entrati nella lor fatica. Giovanni 4:39 Or molti de' Samaritani di quella citta' credettero in lui a motivo della testimonianza resa da quella donna: Egli m'ha detto tutte le cose che ho fatte. Giovanni 4:40 Quando dunque i Samaritani furon venuti a lui, lo pregarono di trattenersi da loro; ed egli si trattenne quivi due giorni. Giovanni 4:41 E piu' assai credettero a motivo della sua parola; Giovanni 4:42 e dicevano alla donna: Non e' piu' a motivo di quel che tu ci hai detto, che crediamo; perche' abbiamo udito da noi, e sappiamo che questi e' veramente il Salvator del mondo. Guarigione del figliuolo dell'uffical reale Giovanni 4:43 Passati que' due giorni, egli parti di la' per andare in Galilea; Giovanni 4:44 poiche' Gesu' stesso aveva attestato che un profeta non e' onorato nella sua propria patria. Giovanni 4:45 Quando dunque, fu venuto in Galilea, fu accolto dai Galilei, perche' avean vedute tutte le cose ch'egli avea fatte in Gerusalemme alla festa; poiche' anch'essi erano andati alla festa. Giovanni 4:46 Gesu' dunque venne di nuovo a Cana di Galilea, dove avea cambiato l'acqua in vino. E v'era un certo ufficial reale, il cui figliuolo era infermo a Capernaum. Giovanni 4:47 Come egli ebbe udito che Gesu' era venuto dalla Giudea in Galilea, ando' a lui e lo prego' che scendesse e guarisse il suo figliuolo, perche' stava per morire. Giovanni 4:48 Percio' Gesu' gli disse: Se non vedete segni e miracoli, voi non crederete. Giovanni 4:49 L'ufficial reale gli disse: Signore, scendi prima che il mio bambino muoia. Giovanni 4:50 Gesu' gli disse: Va', il tuo figliuolo vive. Quell'uomo credette alla parola che Gesu' gli avea detta, e se ne ando'. Giovanni 4:51 E come gia' stava scendendo, i suoi servitori gli vennero incontro e gli dissero: Il tuo figliuolo vive. Giovanni 4:52 Allora egli domando' loro a che ora avesse cominciato a star meglio; ed essi gli risposero: Ieri, all'ora settima, la febbre lo lascio'. Giovanni 4:53 Cosi il padre conobbe che cio' era avvenuto nell'ora che Gesu' gli avea detto: Il tuo figliuolo vive; e credette lui con tutta la sua casa. Giovanni 4:54 Questo secondo miracolo fece di nuovo Gesu', tornando dalla Giudea in Galilea. Il paralitico di Betesda Giovanni 5:1 Dopo queste cose ci fu una festa de' Giudei, e Gesu' sali a Gerusalemme. Giovanni 5:2 Or a Gerusalemme, presso la porta delle Pecore, v'e' una vasca, chiamata in ebraico Betesda, che ha cinque portici. Giovanni 5:3 Sotto questi portici giaceva un gran numero d'infermi, di ciechi, di zoppi, di paralitici. Giovanni 5:4 ... Giovanni 5:5 E quivi era un uomo, che da trentott'anni era infermo. Giovanni 5:6 Gesu', vedutolo che giaceva e sapendo che gia' da gran tempo stava cosi, gli disse: Vuoi esser risanato? Giovanni 5:7 L'infermo gli rispose: Signore, io non ho alcuno che, quando l'acqua e' mossa, mi metta nella vasca, e mentre ci vengo io, un altro vi scende prima di me. Giovanni 5:8 Gesu' gli disse: Le'vati, prendi il tuo lettuccio, e cammina. Giovanni 5:9 E in quell'istante quell'uomo fu risanato; e preso il suo lettuccio, si mise a camminare. Giovanni 5:10 Or quel giorno era un sabato; percio' i Giudei dissero all'uomo guarito: e' sabato, e non ti e' lecito portare il tuo lettuccio. Giovanni 5:11 Ma egli rispose loro: e' colui che m'ha guarito, che m'ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina. Giovanni 5:12 Essi gli domandarono: Chi e' quell'uomo che t'ha detto: Prendi il tuo lettuccio e cammina? Giovanni 5:13 Ma colui ch'era stato guarito non sapeva chi fosse; perche' Gesu' era scomparso, essendovi in quel luogo molta gente. Giovanni 5:14 Di poi Gesu' lo trovo' nel tempio, e gli disse: Ecco, tu sei guarito; non peccar piu', che non t'accada di peggio. Giovanni 5:15 Quell'uomo se ne ando', e disse ai Giudei che Gesu' era quel che l'avea risanato. Giovanni 5:16 E per questo i Giudei perseguitavano Gesu' e cercavan d'ucciderlo; perche' facea quelle cose di sabato. Le cose che fa il Padre, le fa anche il Figlio Giovanni 5:17 Gesu' rispose loro: Il Padre mio opera fino ad ora, ed anche io opero. Giovanni 5:18 Percio' dunque i Giudei piu' che mai cercavan d'ucciderlo; perche' non soltanto violava il sabato, ma chiamava Dio suo Padre, facendosi uguale a Dio. Giovanni 5:19 Gesu' quindi rispose e disse loro: In verita', in verita' io vi dico che il Figliuolo non puo' da se stesso far cosa alcuna, se non la vede fare dal Padre; perche' le cose che il Padre fa, anche il Figlio le fa similmente. Giovanni 5:20 Poiche' il Padre ama il Figliuolo, e gli mostra tutto quello che Egli fa; e gli mostrera' delle opere maggiori di queste, affinche' ne restiate maravigliati. Giovanni 5:21 Difatti, come il Padre risuscita i morti e li vivifica, cosi anche il Figliuolo vivifica chi vuole. Giovanni 5:22 Oltre a cio', il Padre non giudica alcuno, ma ha dato tutto il giudicio al Figliuolo, Giovanni 5:23 affinche' tutti onorino il Figliuolo come onorano il Padre. Chi non onora il Figliuolo non onora il Padre che l'ha mandato. Giovanni 5:24 In verita', in verita' io vi dico: Chi ascolta la mia parola e crede a Colui che mi ha mandato, ha vita eterna; e non viene in giudizio, ma e' passato dalla morte alla vita. Giovanni 5:25 In verita', in verita' io vi dico: L'ora viene, anzi e' gia' venuta, che i morti udranno la voce del Figliuol di Dio; e quelli che l'avranno udita, vivranno. Giovanni 5:26 Perche' come il Padre ha vita in se stesso, cosi ha dato anche al Figliuolo d'aver vita in se stesso; Giovanni 5:27 e gli ha dato autorita' di giudicare, perche' e' il Figliuol dell'uomo. Giovanni 5:28 Non vi maravigliate di questo; perche' l'ora viene in cui tutti quelli che son nei sepolcri, udranno la sua voce e ne verranno fuori: Giovanni 5:29 quelli che hanno operato bene, in risurrezione di vita; e quelli che hanno operato male, in risurrezion di giudicio. Giovanni 5:30 Io non posso far nulla da me stesso; come odo, giudico; e il mio giudicio e' giusto, perche' cerco non la mia propria volonta', ma la volonta' di Colui che mi ha mandato. Giovanni 5:31 Se io rendo testimonianza di me stesso, la mia testimonianza non e' verace. Giovanni 5:32 V'e' un altro che rende testimonianza di me; e io so che la testimonianza ch'egli rende di me, e' verace. Giovanni 5:33 Voi avete mandato da Giovanni, ed egli ha reso testimonianza alla verita'. Giovanni 5:34 Io pero' la testimonianza non la prendo dall'uomo, ma dico questo affinche' voi siate salvati. Giovanni 5:35 Egli era la lampada ardente e splendente e voi avete voluto per breve ora godere alla sua luce. Giovanni 5:36 Ma io ho una testimonianza maggiore di quella di Giovanni; perche' le opere che il Padre mi ha dato a compiere, quelle opere stesse che io fo, testimoniano di me che il Padre mi ha mandato. Giovanni 5:37 E il Padre che mi ha mandato, ha Egli stesso reso testimonianza di me. La sua voce, voi non l'avete mai udita; il suo sembiante, non l'avete mai veduto; Giovanni 5:38 e la sua parola non l'avete dimorante in voi, perche' non credete in colui ch'Egli ha mandato. Giovanni 5:39 Voi investigate le Scritture, perche' pensate aver per mezzo d'esse vita eterna, ed esse son quelle che rendon testimonianza di me; Giovanni 5:40 eppure non volete venire a me per aver la vita! Giovanni 5:41 Io non prendo gloria dagli uomini; Giovanni 5:42 ma vi conosco, che non avete l'amor di Dio in voi. Giovanni 5:43 Io son venuto nel nome del Padre mio, e voi non mi ricevete; se un altro verra' nel suo proprio nome, voi lo riceverete. Giovanni 5:44 Come potete credere, voi che prendete gloria gli uni dagli altri e non cercate la gloria che vien da Dio solo? Giovanni 5:45 Non crediate che io sia colui che vi accusera' davanti al Padre; v'e' chi v'accusa, ed e' Mose', nel quale avete riposta la vostra speranza. Giovanni 5:46 Perche' se credeste a Mose', credereste anche a me; poiche' egli ha scritto di me. Giovanni 5:47 Ma se non credete agli scritti di lui, come crederete alle mie parole? La moltiplicazione dei pani (Matteo 14:13-21; Marco 6:30-44; Luca 9:10-17) Giovanni 6:1 Dopo queste cose, Gesu' se ne ando' all'altra riva del mar di Galilea, ch'e' il mar di Tiberiade. Giovanni 6:2 E una gran moltitudine lo seguiva, perche' vedeva i miracoli ch'egli faceva sugl'infermi. Giovanni 6:3 Ma Gesu' sali sul monte e quivi si pose a sedere co' suoi discepoli. Giovanni 6:4 Or la Pasqua, la festa dei Giudei, era vicina. Giovanni 6:5 Gesu' dunque, alzati gli occhi e vedendo che una gran folla veniva a lui, disse a Filippo: Dove comprerem noi del pane perche' questa gente abbia da mangiare? Giovanni 6:6 Diceva cosi per provarlo; perche' sapeva bene quel che stava per fare. Giovanni 6:7 Filippo gli rispose: Dugento denari di pane non bastano perche' ciascun di loro n'abbia un pezzetto. Giovanni 6:8 Uno de' suoi discepoli, Andrea, fratello di Simon Pietro, gli disse: Giovanni 6:9 V'e' qui un ragazzo che ha cinque pani d'orzo e due pesci; ma che cosa sono per tanta gente? Giovanni 6:10 Gesu' disse: Fateli sedere. Or v'era molt'erba in quel luogo. La gente dunque si sedette, ed eran circa cinquemila uomini. Giovanni 6:11 Gesu' quindi prese i pani; e dopo aver rese grazie, li distribui alla gente seduta; lo stesso fece de' pesci, quanto volevano. Giovanni 6:12 E quando furon saziati, disse ai suoi discepoli: Raccogliete i pezzi avanzati, che' nulla se ne perda. Giovanni 6:13 Essi quindi li raccolsero, ed empiron dodici ceste di pezzi che di que' cinque pani d'orzo erano avanzati a quelli che avean mangiato. Giovanni 6:14 La gente dunque, avendo veduto il miracolo che Gesu' avea fatto, disse: Questi e' certo il profeta che ha da venire al mondo. Giovanni 6:15 Gesu' quindi, sapendo che stavan per venire a rapirlo per farlo re, si ritiro' di nuovo sul monte, tutto solo. Gesu' cammina sul mare (Matteo 14:22-33; Marco 6:45-52) Giovanni 6:16 E quando fu sera, i suoi discepoli scesero al mare; Giovanni 6:17 e montati in una barca, si dirigevano all'altra riva, verso Capernaum. Gia' era buio, e Gesu' non era ancora venuto a loro. Giovanni 6:18 E il mare era agitato, perche' tirava un gran vento. Giovanni 6:19 Or com'ebbero vogato circa venticinque o trenta stadi, videro Gesu' che camminava sul mare e s'accostava alla barca; ed ebbero paura. Giovanni 6:20 Ma egli disse loro: Son io, non temete. Giovanni 6:21 Essi dunque lo vollero prendere nella barca, e subito la barca tocco' terra la' dove eran diretti. Gesu', pane della vita Giovanni 6:22 La folla che era rimasta all'altra riva del mare avea notato che non v'era quivi altro che una barca sola, e che Gesu' non v'era entrato co' suoi discepoli, ma che i discepoli eran partiti soli. Giovanni 6:23 Or altre barche eran giunte da Tiberiade, presso al luogo dove avean mangiato il pane dopo che il Signore avea reso grazie. Giovanni 6:24 La folla, dunque, quando l'indomani ebbe veduto che Gesu' non era quivi, ne' che v'erano i suoi discepoli, monto' in quelle barche, e venne a Capernaum in cerca di Gesu'. Giovanni 6:25 E trovatolo di la' dal mare, gli dissero: Maestro, quando se' giunto qua? Giovanni 6:26 Gesu' rispose loro e disse: In verita', in verita' vi dico che voi mi cercate, non perche' avete veduto dei miracoli, ma perche' avete mangiato de' pani e siete stati saziati. Giovanni 6:27 Adopratevi non per il cibo che perisce, ma per il cibo che dura in vita eterna, il quale il Figliuol dell'uomo vi dara'; poiche' su lui il Padre, cioe' Dio, ha apposto il proprio suggello. Giovanni 6:28 Essi dunque gli dissero: Che dobbiam fare per operare le opere di Dio? Giovanni 6:29 Gesu' rispose e disse loro: Questa e' l'opera di Dio: che crediate in colui che Egli ha mandato. Giovanni 6:30 Allora essi gli dissero: Qual segno fai tu dunque perche' lo vediamo e ti crediamo? Che operi? Giovanni 6:31 I nostri padri mangiaron la manna nel deserto, com'e' scritto: Egli die' loro da mangiare del pane venuto dal cielo. Giovanni 6:32 E Gesu' disse loro: In verita' vi dico che non Mose' vi ha dato il pane che vien dal cielo, ma il Padre mio vi da' il vero pane che viene dal cielo. Giovanni 6:33 Poiche' il pan di Dio e' quello che scende dal cielo, e da' vita al mondo. Essi quindi gli dissero: Giovanni 6:34 Signore, dacci sempre di codesto pane. Giovanni 6:35 Gesu' disse loro: Io sono il pan della vita; chi viene a me non avra' fame, e chi crede in me non avra' mai sete. Giovanni 6:36 Ma io ve l'ho detto: Voi m'avete veduto, eppur non credete! Giovanni 6:37 Tutto quel che il Padre mi da', verra' a me; e colui che viene a me, io non lo caccero' fuori; Giovanni 6:38 perche' son disceso dal cielo per fare non la mia volonta', ma la volonta' di Colui che mi ha mandato. Giovanni 6:39 E questa e' la volonta' di Colui che mi ha mandato: ch'io non perda nulla di tutto quel ch'Egli m'ha dato, ma che lo risusciti nell'ultimo giorno. Giovanni 6:40 Poiche' questa e' la volonta' del Padre mio: che chiunque contempla il Figliuolo e crede in lui, abbia vita eterna; e io lo risuscitero' nell'ultimo giorno. Giovanni 6:41 I Giudei percio' mormoravano di lui perche' avea detto: Io sono il pane che e' disceso dal cielo. Giovanni 6:42 E dicevano: Non e' costui Gesu', il figliuol di Giuseppe, del quale conosciamo il padre e la madre? Come mai dice egli ora: Io son disceso dal cielo? Giovanni 6:43 Gesu' rispose e disse loro: Non mormorate fra voi. Giovanni 6:44 Niuno puo' venire a me se non che il Padre, il quale mi ha mandato, lo attiri; e io lo risuscitero' nell'ultimo giorno. Giovanni 6:45 e' scritto nei profeti: E saranno tutti ammaestrati da Dio. Ogni uomo che ha udito il Padre ed ha imparato da lui, viene a me. Giovanni 6:46 Non che alcuno abbia veduto il Padre, se non colui che e' da Dio; egli ha veduto il Padre. Giovanni 6:47 In verita', in verita' io vi dico: Chi crede ha vita eterna. Giovanni 6:48 Io sono il pan della vita. Giovanni 6:49 I vostri padri mangiarono la manna nel deserto e morirono. Giovanni 6:50 Questo e' il pane che discende dal cielo, affinche' chi ne mangia non muoia. Giovanni 6:51 Io sono il pane vivente, che e' disceso dal cielo; se uno mangia di questo pane vivra' in eterno; e il pane che daro' e' la mia carne, che daro' per la vita del mondo. Giovanni 6:52 I Giudei dunque disputavano fra di loro, dicendo: Come mai puo' costui darci a mangiare la sua carne? Giovanni 6:53 Percio' Gesu' disse loro: In verita', in verita' io vi dico che se non mangiate la carne del Figliuol dell'uomo e non bevete il suo sangue, non avete la vita in voi. Giovanni 6:54 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue ha vita eterna; e io lo risuscitero' nell'ultimo giorno. Giovanni 6:55 Perche' la mia carne e' vero cibo e il mio sangue e' vera bevanda. Giovanni 6:56 Chi mangia la mia carne e beve il mio sangue dimora in me, ed io in lui. Giovanni 6:57 Come il vivente Padre mi ha mandato e io vivo a cagion del Padre, cosi chi mi mangia vivra' anch'egli a cagion di me. Giovanni 6:58 Questo e' il pane che e' disceso dal cielo; non qual era quello che i padri mangiarono e morirono; chi mangia di questo pane vivra' in eterno. Giovanni 6:59 Queste cose disse Gesu', insegnando nella sinagoga di Capernaum. Giovanni 6:60 Onde molti dei suoi discepoli, udite che l'ebbero, dissero: Questo parlare e' duro; chi lo puo' ascoltare? Giovanni 6:61 Ma Gesu', conoscendo in se stesso che i suoi discepoli mormoravan di cio', disse loro: Questo vi scandalizza? Giovanni 6:62 E che sarebbe se vedeste il Figliuol dell'uomo ascendere dov'era prima? Giovanni 6:63 e' lo spirito quel che vivifica; la carne non giova nulla; le parole che vi ho dette sono spirito e vita. Giovanni 6:64 Ma fra voi ve ne sono alcuni che non credono. Poiche' Gesu' sapeva fin da principio chi eran quelli che non credevano, e chi era colui che lo tradirebbe. Giovanni 6:65 E diceva: Per questo v'ho detto che niuno puo' venire a me, se non gli e' dato dal Padre. La Confessione di Pietro (Cfr. Matteo 16:13-16; Marco 8:27-30; Luca 9:18-20) Giovanni 6:66 D'allora molti de' suoi discepoli si ritrassero indietro e non andavan piu' con lui. Giovanni 6:67 Percio' Gesu' disse ai dodici: Non ve ne volete andare anche voi? Giovanni 6:68 Simon Pietro gli rispose: Signore, a chi ce ne andremmo noi? Tu hai parole di vita eterna; Giovanni 6:69 e noi abbiam creduto ed abbiam conosciuto che tu sei il Santo di Dio. Giovanni 6:70 Gesu' rispose loro: Non ho io scelto voi dodici? Eppure, uno di voi e' un diavolo. Giovanni 6:71 Or egli parlava di Giuda, figliuol di Simone Iscariota, perche' era lui, uno di quei dodici, che lo dovea tradire. Gesu' a Gerusalemme alla festa delle Capanne Giovanni 7:1 Dopo queste cose, Gesu' andava attorno per la Galilea; non voleva andare attorno per la Giudea perche' i Giudei cercavan d'ucciderlo. Giovanni 7:2 Or la festa de' Giudei, detta delle Capanne, era vicina. Giovanni 7:3 Percio' i suoi fratelli gli dissero: Partiti di qua e vattene in Giudea, affinche' i tuoi discepoli veggano anch'essi le opere che tu fai. Giovanni 7:4 Poiche' niuno fa cosa alcuna in segreto, quando cerca d'esser riconosciuto pubblicamente. Se tu fai codeste cose, palesati al mondo. Giovanni 7:5 Poiche' neppure i suoi fratelli credevano in lui. Giovanni 7:6 Gesu' quindi disse loro: Il mio tempo non e' ancora venuto; il vostro tempo, invece, e' sempre pronto. Giovanni 7:7 Il mondo non puo' odiar voi; ma odia me, perche' io testimonio di lui che le sue opere sono malvage. Giovanni 7:8 Salite voi alla festa; io non salgo ancora a questa festa, perche' il mio tempo non e' ancora compiuto. Giovanni 7:9 E dette loro queste cose, rimase in Galilea. Giovanni 7:10 Quando poi i suoi fratelli furono saliti alla festa, allora vi sali anche lui; non palesemente, ma come di nascosto. Giovanni 7:11 I Giudei dunque lo cercavano durante la festa, e dicevano: Dov'e' egli? Giovanni 7:12 E v'era fra le turbe gran mormorio intorno a lui. Gli uni dicevano: e' un uomo dabbene! Altri dicevano: No, anzi, travia la moltitudine! Giovanni 7:13 Nessuno pero' parlava di lui apertamente, per paura de' Giudei. Giovanni 7:14 Or quando s'era gia' a meta' della festa, Gesu' sali al tempio e si mise a insegnare. Giovanni 7:15 Onde i Giudei si maravigliavano e dicevano: Come mai s'intende costui di lettere, senz'aver fatto studi? Giovanni 7:16 E Gesu' rispose loro e disse: La mia dottrina non e' mia, ma di Colui che mi ha mandato. Giovanni 7:17 Se uno vuol fare la volonta' di lui, conoscera' se questa dottrina e' da Dio o se io parlo di mio. Giovanni 7:18 Chi parla di suo cerca la propria gloria; ma chi cerca la gloria di colui che l'ha mandato, egli e' verace e non v'e' ingiustizia in lui. Giovanni 7:19 Mose' non v'ha egli data la legge? Eppure nessun di voi mette ad effetto la legge! Perche' cercate d'uccidermi? Giovanni 7:20 La moltitudine rispose: Tu hai un demonio! Chi cerca di ucciderti? Giovanni 7:21 Gesu' rispose e disse loro: Un'opera sola ho fatto, e tutti ve ne maravigliate. Giovanni 7:22 Mose' v'ha dato la circoncisione (non che venga da Mose', ma viene dai padri); e voi circoncidete l'uomo in giorno di sabato. Giovanni 7:23 Se un uomo riceve la circoncisione di sabato affinche' la legge di Mose' non sia violata, vi adirate voi contro a me perche' in giorno di sabato ho guarito un uomo tutto intero? Giovanni 7:24 Non giudicate secondo l'apparenza, ma giudicate con giusto giudizio. Giovanni 7:25 Dicevano dunque alcuni di Gerusalemme: Non e' questi colui che cercano di uccidere? Giovanni 7:26 Eppure, ecco, egli parla liberamente, e non gli dicon nulla. Avrebbero mai i capi riconosciuto per davvero ch'egli e' il Cristo? Giovanni 7:27 Eppure, costui sappiamo donde sia; ma quando il Cristo verra', nessuno sapra' donde egli sia. Giovanni 7:28 Gesu' dunque, insegnando nel tempio, esclamo': Voi e mi conoscete e sapete di dove sono; pero' io non son venuto da me, ma Colui che mi ha mandato e' verita', e voi non lo conoscete. Giovanni 7:29 Io lo conosco, perche' vengo da lui, ed e' Lui che mi ha mandato. Giovanni 7:30 Cercavan percio' di pigliarlo, ma nessuno gli mise le mani addosso, perche' l'ora sua non era ancora venuta. Giovanni 7:31 Ma molti della folla credettero in lui, e dicevano: Quando il Cristo sara' venuto, fara' egli piu' miracoli che questi non abbia fatto? Giovanni 7:32 I Farisei udirono la moltitudine mormorare queste cose di lui; e i capi sacerdoti e i Farisei mandarono delle guardie a pigliarlo. Giovanni 7:33 Percio' Gesu' disse loro: Io sono ancora con voi per poco tempo; poi me ne vo a Colui che mi ha mandato. Giovanni 7:34 Voi mi cercherete e non mi troverete; e dove io saro', voi non potete venire. Giovanni 7:35 Percio' i Giudei dissero fra loro: Dove dunque andra' egli che noi non lo troveremo? Andra' forse a quelli che son dispersi fra i Greci, ad ammaestrare i Greci? Giovanni 7:36 Che significa questo suo dire: Voi mi cercherete e non mi troverete; e: Dove io saro' voi non potete venire? Giovanni 7:37 Or nell'ultimo giorno, il gran giorno della festa, Gesu' stando in pie', esclamo': Se alcuno ha sete, venga a me e beva. Giovanni 7:38 Chi crede in me, come ha detto la Scrittura, fiumi d'acqua viva sgorgheranno dal suo seno. Giovanni 7:39 Or disse questo dello Spirito, che doveano ricevere quelli che crederebbero in lui; poiche' lo Spirito non era ancora stato dato, perche' Gesu' non era ancora glorificato. Giovanni 7:40 Una parte dunque della moltitudine, udite quelle parole, diceva: Questi e' davvero il profeta. Giovanni 7:41 Altri dicevano: Questi e' il Cristo. Altri, invece, dicevano: Ma e' forse dalla Galilea che viene il Cristo? Giovanni 7:42 La Scrittura non ha ella detto che il Cristo viene dalla progenie di Davide e da Betleem, il villaggio dove stava Davide? Giovanni 7:43 Vi fu dunque dissenso fra la moltitudine, a motivo di lui; Giovanni 7:44 e alcuni di loro lo voleano pigliare, ma nessuno gli mise le mani addosso. Giovanni 7:45 Le guardie dunque tornarono dai capi sacerdoti e dai Farisei, i quali dissero loro: Perche' non l'avete condotto? Giovanni 7:46 Le guardie risposero: Nessun uomo parlo' mai come quest'uomo! Giovanni 7:47 Onde i Farisei replicaron loro: Siete stati sedotti anche voi? Giovanni 7:48 Ha qualcuno de' capi o de' Farisei creduto in lui? Giovanni 7:49 Ma questa plebe, che non conosce la legge, e' maledetta! Giovanni 7:50 Nicodemo (un di loro, quello che prima era venuto a lui) disse loro: Giovanni 7:51 La nostra legge giudica ella un uomo prima che sia stato udito e che si sappia quel che ha fatto? Giovanni 7:52 Essi gli risposero: Sei anche tu di Galilea? Investiga, e vedrai che dalla Galilea non sorge profeta. La donna adultera Giovanni 7:53 E ognuno se ne ando' a casa sua; Giovanni 8:1 ma Gesu' ando' al monte degli Ulivi. Giovanni 8:2 E sul far del giorno, torno' nel tempio, e tutto il popolo venne a lui; ed egli, postosi a sedere, li ammaestrava. Giovanni 8:3 Allora gli scribi e i Farisei gli menarono una donna co'lta in adulterio; e fattala stare in mezzo, Giovanni 8:4 gli dissero: Maestro, questa donna e' stata co'lta in flagrante adulterio. Giovanni 8:5 Or Mose', nella legge, ci ha comandato di lapidare queste tali; e tu che ne dici? Giovanni 8:6 Or dicean questo per metterlo alla prova, per poterlo accusare. Ma Gesu', chinatosi, si mise a scrivere col dito in terra. Giovanni 8:7 E siccome continuavano a interrogarlo, egli, rizzatosi, disse loro: Chi di voi e' senza peccato, scagli il primo la pietra contro di lei. Giovanni 8:8 E chinatosi di nuovo, scriveva in terra. Giovanni 8:9 Ed essi, udito cio', e ripresi dalla loro coscienza, si misero ad uscire ad uno ad uno, cominciando dai piu' vecchi fino agli ultimi; e Gesu' fu lasciato solo con la donna che stava la' in mezzo. Giovanni 8:10 E Gesu', rizzatosi e non vedendo altri che la donna, le disse: Donna, dove sono que' tuoi accusatori? Nessuno t'ha condannata? Giovanni 8:11 Ed ella rispose: Nessuno, Signore. E Gesu' le disse: Neppure io ti condanno; va' e non peccar piu'. Gesu' parla di nuovo ai Giudei della sua missione divina Giovanni 8:12 Or Gesu' parlo' loro di nuovo, dicendo: Io son la luce del mondo; chi mi seguita non camminera' nelle tenebre, ma avra' la luce della vita. Giovanni 8:13 Allora i Farisei gli dissero: Tu testimoni di te stesso; la tua testimonianza non e' verace. Giovanni 8:14 Gesu' rispose e disse loro: Quand'anche io testimoni di me stesso, la mia testimonianza e' verace, perche' so donde son venuto e dove vado; ma voi non sapete donde io vengo ne' dove vado. Giovanni 8:15 Voi giudicate secondo la carne; io non giudico alcuno. Giovanni 8:16 E anche se giudico, il mio giudizio e' verace, perche' non son solo, ma son io col Padre che mi ha mandato. Giovanni 8:17 D'altronde nella vostra legge e' scritto che la testimonianza di due uomini e' verace. Giovanni 8:18 Or son io a testimoniar di me stesso, e il Padre che mi ha mandato testimonia pur di me. Giovanni 8:19 Onde essi gli dissero: Dov'e' tuo padre? Gesu' rispose: Voi non conoscete ne' me ne' il Padre mio: se conosceste me, conoscereste anche il Padre mio. Giovanni 8:20 Queste parole disse Gesu' nel tesoro, insegnando nel tempio; e nessuno lo prese, perche' l'ora sua non era ancora venuta. Giovanni 8:21 Egli dunque disse loro di nuovo: Io me ne vado, e voi mi cercherete, e morrete nel vostro peccato; dove vado io, voi non potete venire. Giovanni 8:22 Percio' i Giudei dicevano: S'uccidera' egli forse, poiche' dice: Dove vado io voi non potete venire? Giovanni 8:23 Ed egli diceva loro: Voi siete di quaggiu'; io sono di lassu'; voi siete di questo mondo; io non sono di questo mondo. Giovanni 8:24 Percio' v'ho detto che morrete ne' vostri peccati; perche' se non credete che sono io (il Cristo), morrete nei vostri peccati. Giovanni 8:25 Allora gli domandarono: Chi sei tu? Gesu' rispose loro: Sono per l'appunto quel che vo dicendovi. Giovanni 8:26 Ho molte cose da dire e da giudicare sul conto vostro; ma Colui che mi ha mandato e' verace, e le cose che ho udito da lui, le dico al mondo. Giovanni 8:27 Essi non capirono ch'egli parlava loro del Padre. Giovanni 8:28 Gesu' dunque disse loro: Quando avrete innalzato il Figliuol dell'uomo, allora conoscerete che son io (il Cristo) e che non fo nulla da me, ma dico queste cose secondo che il Padre m'ha insegnato. Giovanni 8:29 E Colui che mi ha mandato e' meco; Egli non mi ha lasciato solo, perche' fo del continuo le cose che gli piacciono. Giovanni 8:30 Mentr'egli parlava cosi, molti credettero in lui. Giovanni 8:31 Gesu' allora prese a dire a que' Giudei che aveano creduto in lui: Se perseverate nella mia parola, siete veramente miei discepoli; Giovanni 8:32 e conoscerete la verita', e la verita' vi fara' liberi. Giovanni 8:33 Essi gli risposero: Noi siamo progenie d'Abramo, e non siamo mai stati schiavi di alcuno; come puoi tu dire: Voi diverrete liberi? Giovanni 8:34 Gesu' rispose loro: In verita', in verita' vi dico che chi commette il peccato e' schiavo del peccato. Giovanni 8:35 Or lo schiavo non dimora per sempre nella casa: il figliuolo vi dimora per sempre. Giovanni 8:36 Se dunque il Figliuolo vi fara' liberi, sarete veramente liberi. Giovanni 8:37 Io so che siete progenie d'Abramo; ma cercate d'uccidermi, perche' la mia parola non penetra in voi. Giovanni 8:38 Io dico quel che ho veduto presso il Padre mio; e voi pure fate le cose che avete udite dal padre vostro. Giovanni 8:39 Essi risposero e gli dissero: Il padre nostro e' Abramo. Gesu' disse loro: Se foste figliuoli d'Abramo, fareste le opere d'Abramo; Giovanni 8:40 ma ora cercate d'uccider me, uomo che v'ho detta la verita' che ho udita da Dio; cosi non fece Abramo. Giovanni 8:41 Voi fate le opere del padre vostro. Essi gli dissero: Noi non siam nati di fornicazione; abbiamo un solo Padre: Iddio. Giovanni 8:42 Gesu' disse loro: Se Dio fosse vostro Padre, amereste me, perche' io son proceduto e vengo da Dio, perche' io non son venuto da me, ma e' Lui che mi ha mandato. Giovanni 8:43 Perche' non comprendete il mio parlare? Perche' non potete dare ascolto alla mia parola. Giovanni 8:44 Voi siete progenie del diavolo, ch'e' vostro padre, e volete fare i desideri del padre vostro. Egli e' stato omicida fin dal principio e non si e' attenuto alla verita', perche' non c'e' verita' in lui. Quando parla il falso, parla del suo, perche' e' bugiardo e padre della menzogna. Giovanni 8:45 E a me, perche' dico la verita', voi non credete. Giovanni 8:46 Chi di voi mi convince di peccato? Se vi dico la verita', perche' non mi credete? Giovanni 8:47 Chi e' da Dio ascolta le parole di Dio. Per questo voi non le ascoltate; perche' non siete da Dio. Giovanni 8:48 I Giudei risposero e gli dissero: Non diciam noi bene che sei un Samaritano e che hai un demonio? Giovanni 8:49 Gesu' rispose: Io non ho un demonio, ma onoro il Padre mio e voi mi disonorate. Giovanni 8:50 Ma io non cerco la mia gloria; v'e' Uno che la cerca e che giudica. Giovanni 8:51 In verita', in verita' vi dico che se uno osserva la mia parola, non vedra' mai la morte. Giovanni 8:52 I Giudei gli dissero: Ora vediam bene che tu hai un demonio. Abramo e i profeti son morti, e tu dici: Se uno osserva la mia parola, non gustera' mai la morte. Giovanni 8:53 Sei tu forse maggiore del padre nostro Abramo, il quale e' morto? Anche i profeti son morti; chi pretendi d'essere? Giovanni 8:54 Gesu' rispose: S'io glorifico me stesso, la mia gloria e' un nulla; chi mi glorifica e' il Padre mio, che voi dite esser vostro Dio, Giovanni 8:55 e non l'avete conosciuto; ma io lo conosco, e se dicessi di non conoscerlo, sarei un bugiardo come voi; ma io lo conosco e osservo la sua parola. Giovanni 8:56 Abramo, vostro padre, ha giubilato nella speranza di vedere il mio giorno; e l'ha veduto, e se n'e' rallegrato. Giovanni 8:57 I Giudei gli dissero: Tu non hai ancora cinquant'anni e hai veduto Abramo? Giovanni 8:58 Gesu' disse loro: In verita', in verita' vi dico: Prima che Abramo fosse nato, io sono. Giovanni 8:59 Allora essi presero delle pietre per tirargliele; ma Gesu' si nascose ed usci dal tempio. Guarigione del cieco nato Giovanni 9:1 E passando vide un uomo ch'era cieco fin dalla nascita. Giovanni 9:2 E i suoi discepoli lo interrogarono, dicendo: Maestro, chi ha peccato, lui o i suoi genitori, perche' sia nato cieco? Giovanni 9:3 Gesu' rispose: Ne' lui pecco', ne' i suoi genitori; ma e' cosi, affinche' le opere di Dio siano manifestate in lui. Giovanni 9:4 Bisogna che io compia le opere di Colui che mi ha mandato, mentre e' giorno; la notte viene in cui nessuno puo' operare. Giovanni 9:5 Mentre sono nel mondo, io son la luce del mondo. Giovanni 9:6 Detto questo, sputo' in terra, fece del fango con la saliva e ne spalmo' gli occhi del cieco, Giovanni 9:7 e gli disse: Va', lavati nella vasca di Siloe (che significa: mandato). Egli dunque ando' e si lavo', e torno' che ci vedeva. Giovanni 9:8 Percio' i vicini e quelli che per l'innanzi l'avean veduto, perche' era mendicante, dicevano: Non e' egli quello che stava seduto a chieder l'elemosina? Giovanni 9:9 Gli uni dicevano: e' lui. Altri dicevano: No, ma gli somiglia. Egli diceva: Son io. Giovanni 9:10 Allora essi gli domandarono: Com'e' che ti sono stati aperti gli occhi? Giovanni 9:11 Egli rispose: Quell'uomo che si chiama Gesu' fece del fango, me ne spalmo' gli occhi e mi disse: Vattene a Siloe e lavati. Io quindi sono andato, e mi son lavato e ho ricuperato la vista. Giovanni 9:12 Ed essi gli dissero: Dov'e' costui? Egli rispose: Non so. Giovanni 9:13 Menarono a' Farisei colui ch'era stato cieco. Giovanni 9:14 Or era in giorno di sabato che Gesu' avea fatto il fango e gli avea aperto gli occhi. Giovanni 9:15 I Farisei dunque gli domandaron di nuovo anch'essi com'egli avesse ricuperata la vista. Ed egli disse loro: Egli mi ha messo del fango sugli occhi, mi son lavato, e ci veggo. Giovanni 9:16 Percio' alcuni dei Farisei dicevano: Quest'uomo non e' da Dio perche' non osserva il sabato. Ma altri dicevano: Come puo' un uomo peccatore far tali miracoli? E v'era disaccordo fra loro. Giovanni 9:17 Essi dunque dissero di nuovo al cieco: E tu, che dici di lui, dell'averti aperto gli occhi? Egli rispose: e' un profeta. Giovanni 9:18 I Giudei dunque non credettero di lui che fosse stato cieco e avesse ricuperata la vista, finche' non ebbero chiamato i genitori di colui che avea ricuperata la vista, Giovanni 9:19 e li ebbero interrogati cosi: e' questo il vostro figliuolo che dite esser nato cieco? Com'e' dunque che ora ci vede? Giovanni 9:20 I suoi genitori risposero: Sappiamo che questo e' nostro figliuolo, e che e' nato cieco; Giovanni 9:21 ma come ora ci veda, non sappiamo; ne' sappiamo chi gli abbia aperti gli occhi; domandatelo a lui; egli e' d'eta'; parlera' lui di se'. Giovanni 9:22 Questo dissero i suoi genitori perche' avean paura de' Giudei; poiche' i Giudei avean gia' stabilito che se uno riconoscesse Gesu' come Cristo, fosse espulso dalla sinagoga. Giovanni 9:23 Per questo dissero i suoi genitori: Egli e' d'eta', domandatelo a lui. Giovanni 9:24 Essi dunque chiamarono per la seconda volta l'uomo ch'era stato cieco, e gli dissero: Da' gloria a Dio! Noi sappiamo che quell'uomo e' un peccatore. Giovanni 9:25 Egli rispose: S'egli sia un peccatore, non so, una cosa so, che ero cieco e ora ci vedo. Giovanni 9:26 Essi allora gli dissero: Che ti fece egli? Come t'apri gli occhi? Giovanni 9:27 Egli rispose loro: Ve l'ho gia' detto e voi non avete ascoltato: perche' volete udirlo di nuovo? Volete forse anche voi diventar suoi discepoli? Giovanni 9:28 Essi l'ingiuriarono e dissero: Sei tu discepolo di costui; ma noi siam discepoli di Mose'. Giovanni 9:29 Noi sappiamo che a Mose' Dio ha parlato; ma quant'e' a costui, non sappiamo di dove sia. Giovanni 9:30 Quell'uomo rispose e disse loro: Questo poi e' strano: che voi non sappiate di dove sia; eppure, m'ha aperto gli occhi! Giovanni 9:31 Si sa che Dio non esaudisce i peccatori; ma se uno e' pio verso Dio e fa la sua volonta', quello egli esaudisce. Giovanni 9:32 Da che mondo e' mondo non s'e' mai udito che uno abbia aperto gli occhi ad un cieco nato. Giovanni 9:33 Se quest'uomo non fosse da Dio, non potrebbe far nulla. Giovanni 9:34 Essi risposero e gli dissero: Tu sei tutto quanto nato nel peccato e insegni a noi? E lo cacciaron fuori. Giovanni 9:35 Gesu' udi che l'avean cacciato fuori; e trovatolo gli disse: Credi tu nel Figliuol di Dio? Giovanni 9:36 Colui rispose: E chi e' egli, Signore, perche' io creda in lui? Giovanni 9:37 Gesu' gli disse: Tu l'hai gia' veduto; e quei che parla teco, e' lui. Giovanni 9:38 Ed egli disse: Signore, io credo. E gli si prostro' dinanzi. Ciechi veggenti e veggenti ciechi Giovanni 9:39 E Gesu' disse: Io son venuto in questo mondo per fare un giudizio, affinche' quelli che non vedono vedano, e quelli che vedono diventino ciechi. Giovanni 9:40 E quelli de' Farisei che eran con lui udirono queste cose e gli dissero: Siamo ciechi anche noi? Giovanni 9:41 Gesu' rispose loro: Se foste ciechi, non avreste alcun peccato; ma siccome dite: Noi vediamo, il vostro peccato rimane. I ladroni, i mercenari e il buon pastore Giovanni 10:1 In verita', in verita' io vi dico che chi non entra per la porta nell'ovile delle pecore, ma vi sale da un'altra parte, esso e' un ladro e un brigante. Giovanni 10:2 Ma colui che entra per la porta e' pastore delle pecore. Giovanni 10:3 A lui apre il portinaio, e le pecore ascoltano la sua voce, ed egli chiama le proprie pecore per nome e le mena fuori. Giovanni 10:4 Quando ha messo fuori tutte le sue pecore, va innanzi a loro, e le pecore lo seguono, perche' conoscono la sua voce. Giovanni 10:5 Ma un estraneo non lo seguiranno; anzi, fuggiranno via da lui perche' non conoscono la voce degli estranei. Giovanni 10:6 Questa similitudine disse loro Gesu'; ma essi non capirono di che cosa parlasse loro. Giovanni 10:7 Onde Gesu' di nuovo disse loro: In verita', in verita' vi dico: Io son la porta delle pecore. Giovanni 10:8 Tutti quelli che son venuti prima di me, sono stati ladri e briganti; ma le pecore non li hanno ascoltati. Giovanni 10:9 Io son la porta; se uno entra per me, sara' salvato, ed entrera' ed uscira', e trovera' pastura. Giovanni 10:10 Il ladro non viene se non per rubare e ammazzare e distruggere; io son venuto perche' abbian la vita e l'abbiano ad esuberanza. Giovanni 10:11 Io sono il buon pastore; il buon pastore mette la sua vita per le pecore. Giovanni 10:12 Il mercenario, che non e' pastore, a cui non appartengono le pecore, vede venire il lupo, abbandona le pecore e si da' alla fuga, e il lupo le rapisce e disperde. Giovanni 10:13 Il mercenario si da' alla fuga perche' e' mercenario e non si cura delle pecore. Giovanni 10:14 Io sono il buon pastore, e conosco le mie, e le mie mi conoscono, Giovanni 10:15 come il Padre mi conosce ed io conosco il Padre; e metto la mia vita per le pecore. Giovanni 10:16 Ho anche delle altre pecore, che non son di quest'ovile; anche quelle io devo raccogliere, ed esse ascolteranno la mia voce, e vi sara' un solo gregge, un solo pastore. Giovanni 10:17 Per questo mi ama il Padre; perche' io depongo la mia vita, per ripigliarla poi. Giovanni 10:18 Nessuno me la toglie, ma la depongo da me. Io ho potesta' di deporla e ho potesta' di ripigliarla. Quest'ordine ho ricevuto dal Padre mio. Giovanni 10:19 Nacque di nuovo un dissenso fra i Giudei a motivo di queste parole. Giovanni 10:20 E molti di loro dicevano: Egli ha un demonio ed e' fuor di se'; perche' l'ascoltate? Giovanni 10:21 Altri dicevano: Queste non son parole di un indemoniato. Puo' un demonio aprir gli occhi a' ciechi? Gesu' in Gerusalemme alla festa della Dedicazione Giovanni 10:22 In quel tempo ebbe luogo in Gerusalemme la festa della Dedicazione. Era d'inverno, Giovanni 10:23 e Gesu' passeggiava nel tempio, sotto il portico di Salomone. Giovanni 10:24 I Giudei dunque gli si fecero attorno e gli dissero: Fino a quando terrai sospeso l'animo nostro? Se tu sei il Cristo, diccelo apertamente. Giovanni 10:25 Gesu' rispose loro: Ve l'ho detto, e non lo credete; le opere che fo nel nome del Padre mio, son quelle che testimoniano di me; Giovanni 10:26 ma voi non credete, perche' non siete delle mie pecore. Giovanni 10:27 Le mie pecore ascoltano la mia voce, e io le conosco, ed esse mi seguono; Giovanni 10:28 e io do loro la vita eterna, e non periranno mai, e nessuno le rapira' dalla mia mano. Giovanni 10:29 Il Padre mio che me le ha date e' piu' grande di tutti; e nessuno puo' rapirle di mano al Padre. Giovanni 10:30 Io ed il Padre siamo uno. I Giudei vogliono lapidare Gesu', ed egli si ritira nella Perea Giovanni 10:31 I Giudei presero di nuovo delle pietre per lapidarlo. Giovanni 10:32 Gesu' disse loro: Molte buone opere v'ho mostrate da parte del Padre mio; per quale di queste opere mi lapidate voi? Giovanni 10:33 I Giudei gli risposero: Non ti lapidiamo per una buona opera, ma per bestemmia; e perche' tu, che sei uomo, ti fai Dio. Giovanni 10:34 Gesu' rispose loro: Non e' egli scritto nella vostra legge: Io ho detto: Voi siete de'i? Giovanni 10:35 Se chiama de'i coloro a' quali la parola di Dio e' stata diretta (e la Scrittura non puo' essere annullata), Giovanni 10:36 come mai dite voi a colui che il Padre ha santificato e mandato nel mondo, che bestemmia, perche' ho detto: Son Figliuolo di Dio? Giovanni 10:37 Se non faccio le opere del Padre mio, non mi credete; Giovanni 10:38 ma se le faccio, anche se non credete a me, credete alle opere, affinche' sappiate e riconosciate che il Padre e' in me e che io sono nel Padre. Giovanni 10:39 Essi cercavan di nuovo di pigliarlo; ma egli sfuggi loro dalle mani. Giovanni 10:40 E Gesu' se ne ando' di nuovo al di la' del Giordano, nel luogo dove Giovanni da principio stava battezzando; e quivi dimoro'. Giovanni 10:41 E molti vennero a lui, e dicevano: Giovanni, e' vero, non fece alcun miracolo; ma tutto quello che Giovanni disse di quest'uomo, era vero. Giovanni 10:42 E quivi molti credettero in lui. La risurrezione di Lazzaro Giovanni 11:1 Or v'era un ammalato, un certo Lazzaro di Betania, del villaggio di Maria e di Marta sua sorella. Giovanni 11:2 Maria era quella che unse il Signore d'olio odorifero e gli asciugo' i piedi co' suoi capelli; e Lazzaro, suo fratello, era malato. Giovanni 11:3 Le sorelle dunque mandarono a dire a Gesu': Signore, ecco, colui che tu ami e' malato. Giovanni 11:4 Gesu', udito cio', disse: Questa malattia non e' a morte, ma e' per la gloria di Dio, affinche' per mezzo d'essa il Figliuol di Dio sia glorificato. Giovanni 11:5 Or Gesu' amava Marta e sua sorella e Lazzaro. Giovanni 11:6 Come dunque ebbe udito ch'egli era malato, si trattenne ancora due giorni nel luogo dov'era; Giovanni 11:7 poi dopo, disse a' discepoli: Torniamo in Giudea! Giovanni 11:8 I discepoli gli dissero: Maestro, i Giudei cercavano or ora di lapidarti, e tu vuoi tornar la'? Giovanni 11:9 Gesu' rispose: Non vi son dodici ore nel giorno? Se uno cammina di giorno, non inciampa, perche' vede la luce di questo mondo; Giovanni 11:10 ma se uno cammina di notte, inciampa, perche' la luce non e' in lui. Giovanni 11:11 Cosi parlo'; e poi disse loro: Il nostro amico Lazzaro s'e' addormentato; ma io vado a svegliarlo. Giovanni 11:12 Percio' i discepoli gli dissero: Signore, s'egli dorme, sara' salvo. Giovanni 11:13 Or Gesu' avea parlato della morte di lui; ma essi pensarono che avesse parlato del dormir del sonno. Giovanni 11:14 Allora Gesu' disse loro apertamente: Lazzaro e' morto; Giovanni 11:15 e per voi mi rallegro di non essere stato la', affinche' crediate; ma ora, andiamo a lui! Giovanni 11:16 Allora Toma, detto Didimo, disse ai suoi condiscepoli: Andiamo anche noi, per morire con lui! Giovanni 11:17 Gesu' dunque, arrivato, trovo' che Lazzaro era gia' da quattro giorni nel sepolcro. Giovanni 11:18 Or Betania non distava da Gerusalemme che circa quindici stadī; Giovanni 11:19 e molti Giudei eran venuti da Marta e Maria per consolarle del loro fratello. Giovanni 11:20 Come dunque Marta ebbe udito che Gesu' veniva, gli ando' incontro; ma Maria stava seduta in casa. Giovanni 11:21 Marta dunque disse a Gesu': Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto; Giovanni 11:22 e anche adesso so che tutto quel che chiederai a Dio, Dio te lo dara'. Giovanni 11:23 Gesu' le disse: Tuo fratello risuscitera'. Giovanni 11:24 Marta gli disse: Lo so che risuscitera', nella risurrezione, nell'ultimo giorno. Giovanni 11:25 Gesu' le disse: Io son la risurrezione e la vita; chi crede in me, anche se muoia, vivra'; Giovanni 11:26 e chiunque vive e crede in me, non morra' mai. Credi tu questo? Giovanni 11:27 Ella gli disse: Si, o Signore, io credo che tu sei il Cristo, il Figliuol di Dio che dovea venire nel mondo. Giovanni 11:28 E detto questo, se ne ando', e chiamo' di nascosto Maria, sua sorella, dicendole: il Maestro e' qui, e ti chiama. Giovanni 11:29 Ed ella, udito questo, si alzo' in fretta e venne a lui. Giovanni 11:30 Or Gesu' non era ancora entrato nel villaggio, ma era sempre nel luogo dove Marta l'aveva incontrato. Giovanni 11:31 Quando dunque i Giudei ch'erano in casa con lei e la consolavano, videro che Maria s'era alzata in fretta ed era uscita, la seguirono, supponendo che si recasse al sepolcro a piangere. Giovanni 11:32 Appena Maria fu giunta dov'era Gesu' e l'ebbe veduto, gli si getto' a' piedi dicendogli: Signore, se tu fossi stato qui, mio fratello non sarebbe morto. Giovanni 11:33 E quando Gesu' la vide piangere, e vide i Giudei ch'eran venuti con lei piangere anch'essi, freme' nello spirito, si conturbo', e disse: Giovanni 11:34 Dove l'avete posto? Essi gli dissero: Signore, vieni a vedere! Giovanni 11:35 Gesu' pianse. Giovanni 11:36 Onde i Giudei dicevano: Guarda come l'amava! Giovanni 11:37 Ma alcuni di loro dicevano: Non poteva, lui che ha aperto gli occhi al cieco, fare anche che questi non morisse? Giovanni 11:38 Gesu' dunque, fremendo di nuovo in se stesso, venne al sepolcro. Era una grotta, e una pietra era posta all'apertura. Giovanni 11:39 Gesu' disse: Togliete via la pietra! Marta, la sorella del morto, gli disse: Signore, egli puzza gia', perche' siamo al quarto giorno. Giovanni 11:40 Gesu' le disse: Non t'ho io detto che se credi, tu vedrai la gloria di Dio? Giovanni 11:41 Tolsero dunque la pietra. E Gesu', alzati gli occhi in alto, disse: Padre, ti ringrazio che m'hai esaudito. Giovanni 11:42 Io ben sapevo che tu mi esaudisci sempre; ma ho detto questo a motivo della folla che mi circonda, affinche' credano che tu m'hai mandato. Giovanni 11:43 E detto questo, grido' con gran voce: Lazzaro vieni fuori! Giovanni 11:44 E il morto usci, avendo i piedi e le mani legati da fasce, e il viso coperto d'uno sciugatoio. Gesu' disse loro: Scioglietelo, e lasciatelo andare. Giovanni 11:45 Percio' molti dei Giudei che eran venuti da Maria e avean veduto le cose fatte da Gesu', credettero in lui. Giovanni 11:46 Ma alcuni di loro andarono dai Farisei e raccontaron loro quel che Gesu' avea fatto. Complotto contro Gesu' (Matteo 26:1-5; Marco 14:1,2; Luca 22:1,2) Giovanni 11:47 I capi sacerdoti quindi e i Farisei radunarono il Sinedrio e dicevano: Che facciamo? perche' quest'uomo fa molti miracoli. Giovanni 11:48 Se lo lasciamo fare, tutti crederanno in lui; e i Romani verranno e ci distruggeranno e citta' e nazione. Giovanni 11:49 E un di loro, Caia'fa, che era sommo sacerdote di quell'anno, disse loro: Voi non capite nulla; Giovanni 11:50 e non riflettete come vi torni conto che un uomo solo muoia per il popolo, e non perisca tutta la nazione. Giovanni 11:51 Or egli non disse questo di suo; ma siccome era sommo sacerdote di quell'anno, profeto' che Gesu' dovea morire per la nazione; Giovanni 11:52 e non soltanto per la nazione, ma anche per raccogliere in uno i figliuoli di Dio dispersi. Giovanni 11:53 Da quel giorno dunque deliberarono di farlo morire. Giovanni 11:54 Gesu' quindi non andava piu' apertamente fra i Giudei, ma si ritiro' di la' nella contrada vicina al deserto, in una citta' detta Efraim; e quivi si trattenne co' suoi discepoli. Giovanni 11:55 Or la Pasqua de' Giudei era vicina; e molti di quella contrada salirono a Gerusalemme prima della Pasqua per purificarsi. Giovanni 11:56 Cercavan dunque Gesu'; e stando nel tempio dicevano tra loro: Che ve ne pare? Che non abbia a venire alla festa? Giovanni 11:57 Or i capi sacerdoti e i Farisei avean dato ordine che se alcuno sapesse dove egli era, ne facesse denunzia perche' potessero pigliarlo. Gesu' a Betania. Maria unge di profumo i piedi di Gesu' (Matteo 26:6-13; Marco 14:3-9) Giovanni 12:1 Gesu' dunque, sei giorni avanti la Pasqua, venne a Betania dov'era Lazzaro ch'egli avea risuscitato dai morti. Giovanni 12:2 E quivi gli fecero una cena; Marta serviva, e Lazzaro era uno di quelli ch'erano a tavola con lui. Giovanni 12:3 Allora Maria, presa una libbra d'olio odorifero di nardo schietto, di gran prezzo, unse i piedi di Gesu' e glieli asciugo' co' suoi capelli; e la casa fu ripiena del profumo dell'olio. Giovanni 12:4 Ma Giuda Iscariot, uno dei suoi discepoli, che stava per tradirlo, disse: Giovanni 12:5 Perche' non s'e' venduto quest'olio per trecento denari e non si son dati ai poveri? Giovanni 12:6 Diceva cosi, non perche' si curasse de' poveri, ma perche' era ladro, e tenendo la borsa, ne portava via quel che vi si metteva dentro. Giovanni 12:7 Gesu' dunque disse: Lasciala stare; ella lo ha serbato per il giorno della mia sepoltura. Giovanni 12:8 Poiche' i poveri li avete sempre con voi; ma me non avete sempre. Giovanni 12:9 La gran folla dei Giudei seppe dunque ch'egli era quivi; e vennero non solo a motivo di Gesu', ma anche per vedere Lazzaro che egli avea risuscitato dai morti. Giovanni 12:10 Ma i capi sacerdoti deliberarono di far morire anche Lazzaro, Giovanni 12:11 perche', per cagion sua, molti de' Giudei andavano e credevano in Gesu'. L'ingresso di Gesu' in Gerusalemme (Matteo 21:1-11; Marco 11:1-10; Luca 19:29-44) Giovanni 12:12 Il giorno seguente, la gran folla che era venuta alla festa, udito che Gesu' veniva a Gerusalemme, Giovanni 12:13 prese de' rami di palme, e usci ad incontrarlo, e si mise a gridare: Osanna! Benedetto colui che viene nel nome del Signore, il Re d'Israele! Giovanni 12:14 E Gesu', trovato un asinello, vi monto' su, secondo ch'e' scritto: Giovanni 12:15 Non temere, o figliuola di Sion! Ecco, il tuo Re viene, montato sopra un puledro d'asina! Giovanni 12:16 Or i suoi discepoli non intesero da prima queste cose; ma quando Gesu' fu glorificato, allora si ricordarono che queste cose erano state scritte di lui, e che essi gliele aveano fatte. Giovanni 12:17 La folla dunque che era con lui quando avea chiamato Lazzaro fuor dal sepolcro e l'avea risuscitato dai morti, ne rendea testimonianza. Giovanni 12:18 E per questo la folla gli ando' incontro, perche' aveano udito ch'egli avea fatto quel miracolo. Giovanni 12:19 Onde i Farisei dicevano fra loro: Vedete che non guadagnate nulla? Ecco, il mondo gli corre dietro! Colloquio di Gesu' coi Greci. Gesu' parla loro della sua morte Giovanni 12:20 Or fra quelli che salivano alla festa per adorare, v'erano certi Greci. Giovanni 12:21 Questi dunque, accostatisi a Filippo, che era di Betsaida di Galilea, gli fecero questa richiesta: Signore, vorremmo veder Gesu'. Giovanni 12:22 Filippo lo venne a dire ad Andrea; e Andrea e Filippo vennero a dirlo a Gesu'. Giovanni 12:23 E Gesu' rispose loro dicendo: L'ora e' venuta, che il Figliuol dell'uomo ha da esser glorificato. Giovanni 12:24 In verita', in verita' io vi dico che se il granello di frumento caduto in terra non muore, riman solo; ma se muore, produce molto frutto. Giovanni 12:25 Chi ama la sua vita, la perde; e chi odia la sua vita in questo mondo, la conservera' in vita eterna. Giovanni 12:26 Se uno mi serve, mi segua; e la' dove son io, quivi sara' anche il mio servitore; se uno mi serve, il Padre l'onorera'. Giovanni 12:27 Ora e' turbata l'anima mia; e che diro'? Padre, salvami da quest'ora! Ma e' per questo che son venuto incontro a quest'ora. Giovanni 12:28 Padre, glorifica il tuo nome! Allora venne una voce dal cielo: E l'ho glorificato, e lo glorifichero' di nuovo! Giovanni 12:29 Onde la moltitudine ch'era quivi presente e aveva udito, diceva ch'era stato un tuono. Altri dicevano: Un angelo gli ha parlato. Giovanni 12:30 Gesu' rispose e disse: Questa voce non s'e' fatta per me, ma per voi. Giovanni 12:31 Ora avviene il giudizio di questo mondo; ora sara' cacciato fuori il principe di questo mondo; Giovanni 12:32 e io, quando saro' innalzato dalla terra, trarro' tutti a me. Giovanni 12:33 Cosi diceva per significare di qual morte dovea morire. Giovanni 12:34 La moltitudine quindi gli rispose: Noi abbiamo udito dalla legge che il Cristo dimora in eterno: come dunque dici tu che bisogna che il Figliuol dell'uomo sia innalzato? Chi e' questo Figliuol dell'uomo? Giovanni 12:35 Gesu' dunque disse loro: Ancora per poco la luce e' fra voi. Camminate mentre avete la luce, affinche' non vi colgano le tenebre; chi cammina nelle tenebre non sa dove vada. Giovanni 12:36 Mentre avete la luce, credete nella luce, affinche' diventiate figliuoli di luce. Incredulita' de' Giudei Queste cose disse Gesu', poi se ne ando' e si nascose da loro. Giovanni 12:37 E sebbene avesse fatto tanti miracoli in loro presenza, pure non credevano in lui; Giovanni 12:38 affinche' s'adempisse la parola detta dal profeta Isaia: Signore, chi ha creduto a quel che ci e' stato predicato? E a chi e' stato rivelato il braccio del Signore? Giovanni 12:39 Percio' non potevan credere, per la ragione detta ancora da Isaia: Giovanni 12:40 Egli ha accecato gli occhi loro e ha indurato i loro cuori, affinche' non veggano con gli occhi, e non intendano col cuore, e non si convertano, e io non li sani. Giovanni 12:41 Queste cose disse Isaia, perche' vide la gloria di lui e di lui parlo'. Giovanni 12:42 Pur nondimeno molti, anche fra i capi, credettero in lui; ma a cagione dei Farisei non lo confessavano, per non essere espulsi dalla sinagoga; Giovanni 12:43 perche' amarono la gloria degli uomini piu' della gloria di Dio. Giovanni 12:44 Ma Gesu' ad alta voce avea detto: Chi crede in me, crede non in me, ma in Colui che mi ha mandato; Giovanni 12:45 e chi vede me, vede Colui che mi ha mandato. Giovanni 12:46 Io son venuto come luce nel mondo, affinche' chiunque crede in me, non rimanga nelle tenebre. Giovanni 12:47 E se uno ode le mie parole e non le osserva, io non lo giudico; perche' io non son venuto a giudicare il mondo, ma a salvare il mondo. Giovanni 12:48 Chi mi respinge e non accetta le mie parole, ha chi lo giudica: la parola che ho annunziata e' quella che lo giudichera' nell'ultimo giorno. Giovanni 12:49 Perche' io non ho parlato di mio; ma il Padre che m'ha mandato, m'ha comandato lui quel che debbo dire e di che debbo ragionare; Giovanni 12:50 ed io so che il suo comandamento e' vita eterna. Le cose dunque che dico, cosi le dico, come il Padre me le ha dette. L'ultima cena. Gesu' lava i piedi a' suoi discepoli Giovanni 13:1 Or avanti la festa di Pasqua, Gesu', sapendo che era venuta per lui l'ora di passare da questo mondo al Padre, avendo amato i suoi che erano nel mondo, li amo' sino alla fine. Giovanni 13:2 E durante la cena, quando il diavolo avea gia' messo in cuore a Giuda Iscariot, figliuol di Simone, di tradirlo, Giovanni 13:3 Gesu', sapendo che il Padre gli avea dato tutto nelle mani e che era venuto da Dio e a Dio se ne tornava, Giovanni 13:4 si levo' da tavola, depose le sue vesti, e preso un asciugatoio, se ne cinse. Giovanni 13:5 Poi mise dell'acqua nel bacino, e comincio' a lavare i piedi a' discepoli, e ad asciugarli con l'asciugatoio del quale era cinto. Giovanni 13:6 Venne dunque a Simon Pietro, il quale gli disse: Tu, Signore, lavare i piedi a me? Giovanni 13:7 Gesu' gli rispose: Tu non sai ora quello che io fo, ma lo capirai dopo. Giovanni 13:8 Pietro gli disse: Tu non mi laverai mai i piedi! Gesu' gli rispose: Se non ti lavo, non hai meco parte alcuna. Giovanni 13:9 E Simon Pietro: Signore, non soltanto i piedi, ma anche le mani e il capo! Giovanni 13:10 Gesu' gli disse: Chi e' lavato tutto non ha bisogno che d'aver lavato i piedi; e' netto tutto quanto; e voi siete netti, ma non tutti. Giovanni 13:11 Perche' sapeva chi era colui che lo tradirebbe; per questo disse: Non tutti siete netti. Giovanni 13:12 Come dunque ebbe loro lavato i piedi ed ebbe ripreso le sue vesti, si mise di nuovo a tavola, e disse loro: Capite quel che v'ho fatto? Giovanni 13:13 Voi mi chiamate Maestro e Signore; e dite bene, perche' lo sono. Giovanni 13:14 Se dunque io, che sono il Signore e il Maestro, v'ho lavato i piedi, anche voi dovete lavare i piedi gli uni agli altri. Giovanni 13:15 Poiche' io v'ho dato un esempio, affinche' anche voi facciate come v'ho fatto io. Giovanni 13:16 In verita', in verita' vi dico che il servitore non e' maggiore del suo signore, ne' il messo e' maggiore di colui che l'ha mandato. Giovanni 13:17 Se sapete queste cose, siete beati se le fate. Giovanni 13:18 Io non parlo di voi tutti; io so quelli che ho scelti; ma, perche' sia adempita la Scrittura, colui che mangia il mio pane, ha levato contro di me il suo calcagno. Giovanni 13:19 Fin da ora ve lo dico, prima che accada; affinche', quando sia accaduto, voi crediate che sono io (il Cristo). Giovanni 13:20 In verita', in verita' vi dico: Chi riceve colui che io avro' mandato, riceve me; e chi riceve me, riceve Colui che mi ha mandato. Il traditore svelato (Cfr. Matteo 26:17-29; Marco 14:12-25; Luca 22:14-23) Giovanni 13:21 Dette queste cose, Gesu' fu turbato nello spirito, e cosi apertamente si espresse: In verita', in verita' vi dico che uno di voi mi tradira'. Giovanni 13:22 I discepoli si guardavano l'un l'altro, stando in dubbio di chi parlasse. Giovanni 13:23 Or, a tavola, inclinato sul seno di Gesu', stava uno de' discepoli, quello che Gesu' amava. Giovanni 13:24 Simon Pietro quindi gli fe' cenno e gli disse: Di', chi e' quello del quale parla? Giovanni 13:25 Ed egli, chinatosi cosi sul petto di Gesu', gli domando': Signore, chi e'? Gesu' rispose: Giovanni 13:26 e' quello al quale daro' il boccone dopo averlo intinto. E intinto un boccone, lo prese e lo diede a Giuda figlio di Simone Iscariota. Giovanni 13:27 E allora, dopo il boccone, Satana entro' in lui. Per cui Gesu' gli disse: Quel che fai, fallo presto. Giovanni 13:28 Ma nessuno de' commensali intese perche' gli avesse detto cosi. Giovanni 13:29 Difatti alcuni pensavano, siccome Giuda tenea la borsa, che Gesu' gli avesse detto: Compra quel che ci abbisogna per la festa; ovvero che desse qualcosa ai poveri. Giovanni 13:30 Egli dunque, preso il boccone, usci subito; ed era notte. Il nuovo comandamento. La domanda di Pietro (Matteo 26:30-35; Marco 14:26-31; Luca 22:31-34) Giovanni 13:31 Quand'egli fu uscito, Gesu' disse: Ora il Figliuol dell'uomo e' glorificato, e Dio e' glorificato in lui. Giovanni 13:32 Se Dio e' glorificato in lui, Dio lo glorifichera' anche in se stesso, e presto lo glorifichera'. Giovanni 13:33 Figliuoletti, e' per poco che sono ancora con voi. Voi mi cercherete; e, come ho detto ai Giudei: 'Dove vo io, voi non potete venire', cosi lo dico ora a voi. Giovanni 13:34 Io vi do un nuovo comandamento: che vi amiate gli uni gli altri. Com'io v'ho amati, anche voi amatevi gli uni gli altri. Giovanni 13:35 Da questo conosceranno tutti che siete miei discepoli, se avete amore gli uni per gli altri. Giovanni 13:36 Simon Pietro gli domando': Signore, dove vai? Gesu' rispose: Dove io vado, non puoi per ora seguirmi; ma mi seguirai piu' tardi. Giovanni 13:37 Pietro gli disse: Signore, perche' non posso seguirti ora? Mettero' la mia vita per te! Giovanni 13:38 Gesu' gli rispose: Metterai la tua vita per me? In verita', in verita' ti dico che il gallo non cantera' che gia' tu non m'abbia rinnegato tre volte. La casa del Padre. Gesu' promette lo Spirito Santo Giovanni 14:1 Il vostro cuore non sia turbato; abbiate fede in Dio, e abbiate fede anche in me! Giovanni 14:2 Nella casa del Padre mio ci son molte dimore; se no, ve l'avrei detto; io vo a prepararvi un luogo; Giovanni 14:3 e quando saro' andato e v'avro' preparato un luogo, tornero', e v'accogliero' presso di me, affinche' dove son io, siate anche voi; Giovanni 14:4 e del dove io vo sapete anche la via. Giovanni 14:5 Toma gli disse: Signore, non sappiamo dove vai; come possiamo saper la via? Giovanni 14:6 Gesu' gli disse: Io son la via, la verita' e la vita; nessuno viene al Padre se non per mezzo di me. Giovanni 14:7 Se m'aveste conosciuto, avreste conosciuto anche mio Padre; e fin da ora lo conoscete, e l'avete veduto. Giovanni 14:8 Filippo gli disse: Signore, mostraci il Padre, e ci basta. Giovanni 14:9 Gesu' gli disse: Da tanto tempo sono con voi e tu non m'hai conosciuto, Filippo? Chi ha veduto me, ha veduto il Padre; come mai dici tu: Mostraci il Padre? Giovanni 14:10 Non credi tu ch'io sono nel Padre e che il Padre e' in me? Le parole che io vi dico, non le dico di mio; ma il Padre che dimora in me, fa le opere sue. Giovanni 14:11 Credetemi che io sono nel Padre e che il Padre e' in me; se no, credete a cagion di quelle opere stesse. Giovanni 14:12 In verita', in verita' vi dico che chi crede in me fara' anch'egli le opere che fo io; e ne fara' di maggiori, perche' io me ne vo al Padre; Giovanni 14:13 e quel che chiederete nel mio nome, lo faro'; affinche' il Padre sia glorificato nel Figliuolo. Giovanni 14:14 Se chiederete qualche cosa nel mio nome, io la faro'. Giovanni 14:15 Se voi mi amate, osserverete i miei comandamenti. Giovanni 14:16 E io preghero' il Padre, ed Egli vi dara' un altro Consolatore, perche' stia con voi in perpetuo, Giovanni 14:17 lo Spirito della verita', che il mondo non puo' ricevere, perche' non lo vede e non lo conosce. Voi lo conoscete, perche' dimora con voi, e sara' in voi. Giovanni 14:18 Non vi lascero' orfani; tornero' a voi. Giovanni 14:19 Ancora un po', e il mondo non mi vedra' piu'; ma voi mi vedrete, perche' io vivo e voi vivrete. Giovanni 14:20 In quel giorno conoscerete che io sono nel Padre mio, e voi in me ed io in voi. Giovanni 14:21 Chi ha i miei comandamenti e li osserva, quello mi ama; e chi mi ama sara' amato dal Padre mio, e io l'amero' e mi manifestero' a lui. Giovanni 14:22 Giuda (non l'Iscariota) gli domando': Signore, come mai ti manifesterai a noi e non al mondo? Giovanni 14:23 Gesu' rispose e gli disse: Se uno mi ama, osservera' la mia parola; e il Padre mio l'amera', e noi verremo a lui e faremo dimora presso di lui. Giovanni 14:24 Chi non mi ama non osserva le mie parole; e la parola che voi udite non e' mia, ma e' del Padre che mi ha mandato. Giovanni 14:25 Queste cose v'ho detto, stando ancora con voi; Giovanni 14:26 ma il Consolatore, lo Spirito Santo che il Padre mandera' nel mio nome, egli v'insegnera' ogni cosa e vi rammentera' tutto quello che v'ho detto. Giovanni 14:27 Io vi lascio pace; vi do la mia pace. Io non vi do come il mondo da'. Il vostro cuore non sia turbato e non si sgomenti. Giovanni 14:28 Avete udito che v'ho detto: 'Io me ne vo, e torno a voi'; se voi m'amaste, vi rallegrereste ch'io vo al Padre, perche' il Padre e' maggiore di me. Giovanni 14:29 E ora ve l'ho detto prima che avvenga, affinche', quando sara' avvenuto, crediate. Giovanni 14:30 Io non parlero' piu' molto con voi, perche' viene il principe di questo mondo. Ed esso non ha nulla in me; Giovanni 14:31 ma cosi avviene affinche' il mondo conosca che amo il Padre, e opero come il Padre m'ha ordinato. Levatevi, andiamo via di qui. La vite e i tralci Giovanni 15:1 Io sono la vera vite, e il Padre mio e' il vignaiuolo. Ogni tralcio che in me non da' frutto, Giovanni 15:2 Egli lo toglie via; e ogni tralcio che da' frutto, lo rimonda affinche' ne dia di piu'. Giovanni 15:3 Voi siete gia' mondi a motivo della parola che v'ho annunziata. Giovanni 15:4 Dimorate in me, e io dimorero' in voi. Come il tralcio non puo' da se' dar frutto se non rimane nella vite, cosi neppur voi, se non dimorate in me. Giovanni 15:5 Io son la vite, voi siete i tralci. Colui che dimora in me e nel quale io dimoro, porta molto frutto; perche' senza di me non potete far nulla. Giovanni 15:6 Se uno non dimora in me, e' gettato via come il tralcio, e si secca; cotesti tralci si raccolgono, si gettano nel fuoco e si bruciano. Giovanni 15:7 Se dimorate in me e le mie parole dimorano in voi, domandate quel che volete e vi sara' fatto. Giovanni 15:8 In questo e' glorificato il Padre mio: che portiate molto frutto, e cosi sarete miei discepoli. Giovanni 15:9 Come il Padre mi ha amato, cosi anch'io ho amato voi; dimorate nel mio amore. Giovanni 15:10 Se osservate i miei comandamenti, dimorerete nel mio amore; com'io ho osservato i comandamenti del Padre mio, e dimoro nel suo amore. Giovanni 15:11 Queste cose vi ho detto, affinche' la mia allegrezza dimori in voi, e la vostra allegrezza sia resa completa. Giovanni 15:12 Questo e' il mio comandamento: che vi amiate gli uni gli altri, come io ho amato voi. Giovanni 15:13 Nessuno ha amore piu' grande che quello di dar la sua vita per i suoi amici. Giovanni 15:14 Voi siete miei amici, se fate le cose che io vi comando. Giovanni 15:15 Io non vi chiamo piu' servi; perche' il servo non sa quel che fa il suo signore; ma voi vi ho chiamati amici, perche' vi ho fatto conoscere tutte le cose che ho udite dal Padre mio. Giovanni 15:16 Non siete voi che avete scelto me, ma son io che ho scelto voi, e v'ho costituiti perche' andiate, e portiate frutto, e il vostro frutto sia permanente; affinche' tutto quel che chiederete al Padre nel mio nome, Egli ve lo dia. Giovanni 15:17 Questo vi comando: che vi amiate gli uni gli altri. L'odio del mondo Giovanni 15:18 Se il mondo vi odia, sapete bene che prima di voi ha odiato me. Giovanni 15:19 Se foste del mondo, il mondo amerebbe quel ch'e' suo; ma perche' non siete del mondo, ma io v'ho scelti di mezzo al mondo, percio' vi odia il mondo. Giovanni 15:20 Ricordatevi della parola che v'ho detta: Il servitore non e' da piu' del suo signore. Se hanno perseguitato me, perseguiteranno anche voi; se hanno osservato la mia parola, osserveranno anche la vostra. Giovanni 15:21 Ma tutto questo ve lo faranno a cagion del mio nome, perche' non conoscono Colui che m'ha mandato. Giovanni 15:22 S'io non fossi venuto e non avessi loro parlato, non avrebbero colpa; ma ora non hanno scusa del loro peccato. Giovanni 15:23 Chi odia me, odia anche il Padre mio. Giovanni 15:24 Se non avessi fatto tra loro le opere che nessun altro ha fatte mai, non avrebbero colpa; ma ora le hanno vedute, ed hanno odiato e me e il Padre mio. Giovanni 15:25 Ma quest'e' avvenuto affinche' sia adempita la parola scritta nella loro legge: Mi hanno odiato senza cagione. Giovanni 15:26 Ma quando sara' venuto il Consolatore che io vi mandero' da parte del Padre, lo Spirito della verita' che procede dal Padre, egli testimoniera' di me; Giovanni 15:27 e anche voi mi renderete testimonianza, perche' siete stati meco fin da principio. Il Consolatore. La tristezza nutata in letizia Giovanni 16:1 Io vi ho dette queste cose, affinche' non siate scandalizzati. Giovanni 16:2 Vi espelleranno dalle sinagoghe; anzi, l'ora viene che chiunque v'uccidera', credera' di offrir servigio a Dio. Giovanni 16:3 E questo faranno, perche' non hanno conosciuto ne' il Padre ne' me. Giovanni 16:4 Ma io v'ho dette queste cose, affinche' quando sia giunta l'ora in cui avverranno, vi ricordiate che ve l'ho dette. Non ve le dissi da principio, perche' ero con voi. Giovanni 16:5 Ma ora me ne vo a Colui che mi ha mandato; e niun di voi mi domanda: Dove vai? Giovanni 16:6 Invece, perche' v'ho detto queste cose, la tristezza v'ha riempito il cuore. Giovanni 16:7 Pure, io vi dico la verita', egli v'e' utile ch'io me ne vada; perche', se non me ne vo, non verra' a voi il Consolatore; ma se me ne vo, io ve lo mandero'. Giovanni 16:8 E quando sara' venuto, convincera' il mondo quanto al peccato, alla giustizia, e al giudizio. Giovanni 16:9 Quanto al peccato, perche' non credono in me; Giovanni 16:10 quanto alla giustizia, perche' me ne vo al Padre e non mi vedrete piu'; Giovanni 16:11 quanto al giudizio, perche' il principe di questo mondo e' stato giudicato. Giovanni 16:12 Molte cose ho ancora da dirvi; ma non sono per ora alla vostra portata; Giovanni 16:13 ma quando sia venuto lui, lo Spirito della verita', egli vi guidera' in tutta la verita', perche' non parlera' di suo, ma dira' tutto quello che avra' udito, e vi annunziera' le cose a venire. Giovanni 16:14 Egli mi glorifichera' perche' prendera' del mio e ve l'annunziera'. Giovanni 16:15 Tutte le cose che ha il Padre, son mie: per questo ho detto che prendera' del mio e ve l'annunziera'. Giovanni 16:16 Fra poco non mi vedrete piu'; e fra un altro poco mi vedrete, perche' me ne vo al Padre. Giovanni 16:17 Allora alcuni dei suoi discepoli dissero tra loro: Che cos'e' questo che ci dice: 'Fra poco non mi vedrete piu''; e 'Fra un altro poco mi vedrete'; e: 'Perche' me ne vo al Padre?' Giovanni 16:18 Dicevano dunque: Che cos'e' questo 'fra poco' che egli dice? Noi non sappiamo quello ch'egli voglia dire. Giovanni 16:19 Gesu' conobbe che lo volevano interrogare, e disse loro: Vi domandate voi l'un l'altro che significhi quel mio dire 'Fra poco non mi vedrete piu'', e 'fra un altro poco mi vedrete?' Giovanni 16:20 In verita', in verita' vi dico che voi piangerete e farete cordoglio, e il mondo si rallegrera'. Voi sarete contristati, ma la vostra tristezza sara' mutata in letizia. Giovanni 16:21 La donna, quando partorisce, e' in dolore, perche' e' venuta la sua ora; ma quando ha dato alla luce il bambino, non si ricorda piu' dell'angoscia, per l'allegrezza che sia nata al mondo una creatura umana. Giovanni 16:22 E cosi anche voi siete ora nel dolore; ma io vi vedro' di nuovo, e il vostro cuore si rallegrera' e nessuno vi torra' la vostra allegrezza. Giovanni 16:23 E in quel giorno non rivolgerete a me alcuna domanda. In verita', in verita' vi dico che quel che chiederete al Padre, Egli ve lo dara' nel nome mio. Giovanni 16:24 Fino ad ora non avete chiesto nulla nel nome mio; chiedete e riceverete, affinche' la vostra allegrezza sia completa. Giovanni 16:25 Queste cose v'ho dette in similitudini; l'ora viene che non vi parlero' piu' in similitudini, ma apertamente vi faro' conoscere il Padre. Giovanni 16:26 In quel giorno chiederete nel mio nome; e non vi dico che io preghero' il Padre per voi; Giovanni 16:27 poiche' il Padre stesso vi ama, perche' mi avete amato e avete creduto che son proceduto da Dio. Giovanni 16:28 Son proceduto dal Padre e son venuto nel mondo; ora lascio il mondo, e torno al Padre. Giovanni 16:29 I suoi discepoli gli dissero: Ecco, adesso tu parli apertamente e non usi similitudine. Giovanni 16:30 Ora sappiamo che sai ogni cosa, e non hai bisogno che alcuno t'interroghi; percio' crediamo che sei proceduto da Dio. Giovanni 16:31 Gesu' rispose loro: Adesso credete? Giovanni 16:32 Ecco, l'ora viene, anzi e' venuta, che sarete dispersi, ciascun dal canto suo, e mi lascerete solo; ma io non son solo, perche' il Padre e' meco. Giovanni 16:33 V'ho dette queste cose, affinche' abbiate pace in me. Nel mondo avrete tribolazione; ma fatevi animo, io ho vinto il mondo. La preghiera sacerdotale Giovanni 17:1 Queste cose disse Gesu'; poi levati gli occhi al cielo, disse: Padre, l'ora e' venuta; glorifica il tuo Figliuolo, affinche' il Figliuolo glorifichi te, Giovanni 17:2 poiche' gli hai data potesta' sopra ogni carne, onde egli dia vita eterna a tutti quelli che tu gli hai dato. Giovanni 17:3 E questa e' la vita eterna: che conoscano te, il solo vero Dio, e colui che tu hai mandato, Gesu' Cristo. Giovanni 17:4 Io ti ho glorificato sulla terra, avendo compiuto l'opera che tu m'hai data a fare. Giovanni 17:5 Ed ora, o Padre, glorificami tu presso te stesso della gloria che avevo presso di te avanti che il mondo fosse. Giovanni 17:6 Io ho manifestato il tuo nome agli uomini che tu m'hai dati dal mondo; erano tuoi, e tu me li hai dati; ed essi hanno osservato la tua parola. Giovanni 17:7 Ora hanno conosciuto che tutte le cose che tu m'hai date, vengon da te; Giovanni 17:8 poiche' le parole che tu mi hai date, le ho date a loro; ed essi le hanno ricevute, e hanno veramente conosciuto ch'io son proceduto da te, e hanno creduto che tu m'hai mandato. Giovanni 17:9 Io prego per loro; non prego per il mondo, ma per quelli che tu m'hai dato, perche' son tuoi; Giovanni 17:10 e tutte le cose mie son tue, e le cose tue son mie; ed io son glorificato in loro. Giovanni 17:11 E io non sono piu' nel mondo, ma essi sono nel mondo, e io vengo a te. Padre santo, conservali nel tuo nome, essi che tu m'hai dati, affinche' siano uno, come noi. Giovanni 17:12 Mentre io ero con loro, io li conservavo nel tuo nome; quelli che tu mi hai dati, li ho anche custoditi, e niuno di loro e' perito, tranne il figliuol di perdizione, affinche' la Scrittura fosse adempiuta. Giovanni 17:13 Ma ora io vengo a te; e dico queste cose nel mondo, affinche' abbiano compita in se stessi la mia allegrezza. Giovanni 17:14 Io ho dato loro la tua parola; e il mondo li ha odiati, perche' non sono del mondo, come io non sono del mondo. Giovanni 17:15 Io non ti prego che tu li tolga dal mondo, ma che tu li preservi dal maligno. Giovanni 17:16 Essi non sono del mondo, come io non sono del mondo. Giovanni 17:17 Santificali nella verita': la tua parola e' verita'. Giovanni 17:18 Come tu hai mandato me nel mondo, anch'io ho mandato loro nel mondo. Giovanni 17:19 E per loro io santifico me stesso, affinche' anch'essi siano santificati in verita'. Giovanni 17:20 Io non prego soltanto per questi, ma anche per quelli che credono in me per mezzo della loro parola: Giovanni 17:21 che siano tutti uno; che come tu, o Padre, sei in me, ed io sono in te, anch'essi siano in noi: affinche' il mondo creda che tu mi hai mandato. Giovanni 17:22 E io ho dato loro la gloria che tu hai dato a me, affinche' siano uno come noi siamo uno; Giovanni 17:23 io in loro, e tu in me; acciocche' siano perfetti nell'unita', e affinche' il mondo conosca che tu m'hai mandato, e che li ami come hai amato me. Giovanni 17:24 Padre, io voglio che dove son io, siano meco anche quelli che tu m'hai dati, affinche' veggano la mia gloria che tu m'hai data; poiche' tu m'hai amato avanti la fondazion del mondo. Giovanni 17:25 Padre giusto, il mondo non t'ha conosciuto, ma io t'ho conosciuto; e questi hanno conosciuto che tu mi hai mandato; Giovanni 17:26 ed io ho fatto loro conoscere il tuo nome, e lo faro' conoscere, affinche' l'amore del quale tu m'hai amato sia in loro, e io in loro. L'arresto di Gesu' nel Getsemani (Matteo 26:36-56; Marco 14:32-52; Luca 22:39-53) Giovanni 18:1 Dette queste cose, Gesu' usci coi suoi discepoli di la' dal torrente Chedron, dov'era un orto, nel quale egli entro' co' suoi discepoli. Giovanni 18:2 Or Giuda, che lo tradiva, conosceva anch'egli quel luogo, perche' Gesu' s'era molte volte ritrovato la' coi suoi discepoli. Giovanni 18:3 Giuda dunque, presa la coorte e delle guardie mandate dai capi sacerdoti e dai Farisei, venne la' con lanterne e torce ed armi. Giovanni 18:4 Onde Gesu', ben sapendo tutto quel che stava per accadergli, usci e chiese loro: Chi cercate? Giovanni 18:5 Gli risposero: Gesu' il Nazareno! Gesu' disse loro: Son io. E Giuda, che lo tradiva, era anch'egli la' con loro. Giovanni 18:6 Come dunque ebbe detto loro: 'Son io', indietreggiarono e caddero in terra. Giovanni 18:7 Egli dunque domando' loro di nuovo: Chi cercate? Ed essi dissero: Gesu' il Nazareno. Giovanni 18:8 Gesu' rispose: V'ho detto che son io; se dunque cercate me, lasciate andar questi. Giovanni 18:9 E cio' affinche' s'adempisse la parola ch'egli avea detta: Di quelli che tu m'hai dato, non ne ho perduto alcuno. Giovanni 18:10 Allora Simon Pietro, che avea una spada, la trasse, e percosse il servo del sommo sacerdote, e gli recise l'orecchio destro. Quel servo avea nome Malco. Giovanni 18:11 Per il che Gesu' disse a Pietro: Rimetti la spada nel fodero; non berro' io il calice che il Padre mi ha dato? Gesu' davanti al Sinedrio. Il rinnegamento di Pietro (Matteo 26:57-75; Marco 14:53-72; Luca 22:54-71) Giovanni 18:12 La coorte dunque e il tribuno e le guardie de' Giudei, presero Gesu' e lo legarono, Giovanni 18:13 e lo menaron prima da Anna, perche' era suocero di Caia'fa, il quale era sommo sacerdote di quell'anno. Giovanni 18:14 Or Caia'fa era quello che avea consigliato a' Giudei esser cosa utile che un uomo solo morisse per il popolo. Giovanni 18:15 Or Simon Pietro e un altro discepolo seguivano Gesu'; e quel discepolo era noto al sommo sacerdote, ed entro' con Gesu' nella corte del sommo sacerdote; Giovanni 18:16 ma Pietro stava di fuori, alla porta. Allora quell'altro discepolo che era noto al sommo sacerdote, usci, parlo' con la portinaia e fece entrar Pietro. Giovanni 18:17 La serva portinaia dunque disse a Pietro: Non sei anche tu de' discepoli di quest'uomo? Egli disse: Non lo sono. Giovanni 18:18 Or i servi e le guardie avevano acceso un fuoco, perche' faceva freddo, e stavan li a scaldarsi; e anche Pietro stava con loro e si scaldava. Giovanni 18:19 Il sommo sacerdote dunque interrogo' Gesu' intorno ai suoi discepoli e alla sua dottrina. Giovanni 18:20 Gesu' gli rispose: Io ho parlato apertamente al mondo; ho sempre insegnato nelle sinagoghe e nel tempio, dove tutti i Giudei si radunano; e non ho detto nulla in segreto. Perche' m'interroghi? Giovanni 18:21 Domanda a quelli che m'hanno udito, quel che ho detto loro; ecco, essi sanno le cose che ho detto. Giovanni 18:22 E com'ebbe detto questo, una delle guardie che gli stava vicino, dette uno schiaffo a Gesu', dicendo: Cosi rispondi tu al sommo sacerdote? Giovanni 18:23 Gesu' gli disse: Se ho parlato male, dimostra il male che ho detto; ma se ho parlato bene, perche' mi percuoti? Giovanni 18:24 Quindi Anna lo mando' legato a Caia'fa, sommo sacerdote. Giovanni 18:25 Or Simon Pietro stava quivi a scaldarsi; e gli dissero: Non sei anche tu dei suoi discepoli? Egli lo nego' e disse: Non lo sono. Giovanni 18:26 Uno de' servi del sommo sacerdote, parente di quello a cui Pietro avea tagliato l'orecchio, disse: Non t'ho io visto nell'orto con lui? Giovanni 18:27 E Pietro da capo lo nego', e subito il gallo canto'. Gesu' davanti a Pilato (Matteo 27:11-31; Marco 15:1-20; Luca 23:1-25) Giovanni 18:28 Poi, da Caia'fa, menarono Gesu' nel pretorio. Era mattina, ed essi non entrarono nel pretorio per non contaminarsi e cosi poter mangiare la pasqua. Giovanni 18:29 Pilato dunque usci fuori verso di loro, e domando': Quale accusa portate contro quest'uomo? Giovanni 18:30 Essi risposero e gli dissero: Se costui non fosse un malfattore, non te lo avremmo dato nelle mani. Giovanni 18:31 Pilato quindi disse loro: Pigliatelo voi, e giudicatelo secondo la vostra legge. I Giudei gli dissero: A noi non e' lecito far morire alcuno. Giovanni 18:32 E cio' affinche' si adempisse la parola che Gesu' aveva detta, significando di qual morte dovea morire. Giovanni 18:33 Pilato dunque rientro' nel pretorio; chiamo' Gesu' e gli disse: Sei tu il Re dei Giudei? Giovanni 18:34 Gesu' gli rispose: Dici tu questo di tuo, oppure altri te l'hanno detto di me? Giovanni 18:35 Pilato gli rispose: Son io forse giudeo? La tua nazione e i capi sacerdoti t'hanno messo nelle mie mani; che hai fatto? Giovanni 18:36 Gesu' rispose: il mio regno non e' di questo mondo; se il mio regno fosse di questo mondo, i miei servitori combatterebbero perch'io non fossi dato in man de' Giudei; ma ora il mio regno non e' di qui. Giovanni 18:37 Allora Pilato gli disse: Ma dunque, sei tu re? Gesu' rispose: Tu lo dici; io sono re; io son nato per questo, e per questo son venuto nel mondo, per testimoniare della verita'. Chiunque e' per la verita' ascolta la mia voce. Giovanni 18:38 Pilato gli disse: Che cos'e' verita'? E detto questo, usci di nuovo verso i Giudei, e disse loro: Io non trovo alcuna colpa in lui. Giovanni 18:39 Ma voi avete l'usanza ch'io vi liberi uno per la Pasqua; volete dunque che vi liberi il Re de' Giudei? Giovanni 18:40 Allora gridaron di nuovo: Non costui, ma Barabba! Or Barabba era un ladrone. Gesu' flagellato, schernito e dato da Pilato nelle mani dei Giudei Giovanni 19:1 Allora dunque Pilato prese Gesu' e lo fece flagellare. Giovanni 19:2 E i soldati, intrecciata una corona di spine, gliela posero sul capo, e gli misero addosso un manto di porpora; e s'accostavano a lui e dicevano: Giovanni 19:3 Salve, Re de' Giudei! e gli davan degli schiaffi. Giovanni 19:4 Pilato usci di nuovo, e disse loro: Ecco, ve lo meno fuori, affinche' sappiate che non trovo in lui alcuna colpa. Giovanni 19:5 Gesu' dunque usci, portando la corona di spine e il manto di porpora. E Pilato disse loro: Ecco l'uomo! Giovanni 19:6 Come dunque i capi sacerdoti e le guardie l'ebbero veduto, gridarono: Crocifiggilo, crocifiggilo! Pilato disse loro: Prendetelo voi e crocifiggetelo; perche' io non trovo in lui alcuna colpa. Giovanni 19:7 I Giudei gli risposero: Noi abbiamo una legge, e secondo questa legge egli deve morire, perche' egli s'e' fatto Figliuol di Dio. Giovanni 19:8 Quando Pilato ebbe udita questa parola, temette maggiormente; Giovanni 19:9 e rientrato nel pretorio, disse a Gesu': Donde sei tu? Ma Gesu' non gli diede alcuna risposta. Giovanni 19:10 Allora Pilato gli disse: Non mi parli? Non sai che ho potesta' di liberarti e potesta' di crocifiggerti? Giovanni 19:11 Gesu' gli rispose: Tu non avresti potesta' alcuna contro di me, se cio' non ti fosse stato dato da alto; percio' chi m'ha dato nelle tue mani, ha maggior colpa. Giovanni 19:12 Da quel momento Pilato cercava di liberarlo; ma i Giudei gridavano, dicendo: Se liberi costui, non sei amico di Cesare. Chiunque si fa re, si oppone a Cesare. Giovanni 19:13 Pilato dunque, udite queste parole, meno' fuori Gesu', e si assise al tribunale nel luogo detto Lastrico, e in ebraico Gabbata'. Giovanni 19:14 Era la preparazione della Pasqua, ed era circa l'ora sesta. Ed egli disse ai Giudei: Ecco il vostro Re! Giovanni 19:15 Allora essi gridarono: To'glilo, to'glilo di mezzo, crocifiggilo! Pilato disse loro: Crocifiggero' io il vostro Re? I capi sacerdoti risposero: Noi non abbiamo altro re che Cesare. Giovanni 19:16 Allora lo consegno' loro perche' fosse crocifisso. La crocifissoine di Gesu' (Matteo 27:32-56; Marco 15:21-41; Luca 23:26-49) Giovanni 19:17 Presero dunque Gesu'; ed egli, portando la sua croce, venne al luogo del Teschio, che in ebraico si chiama Golgota, Giovanni 19:18 dove lo crocifissero, assieme a due altri, uno di qua, l'altro di la', e Gesu' nel mezzo. Giovanni 19:19 E Pilato fece pure un'iscrizione, e la pose sulla croce. E v'era scritto: GESu' IL NAZARENO, IL RE DE' GIUDEI. Giovanni 19:20 Molti dunque dei Giudei lessero questa iscrizione, perche' il luogo dove Gesu' fu crocifisso era vicino alla citta'; e l'iscrizione era in ebraico, in latino e in greco. Giovanni 19:21 Percio' i capi sacerdoti dei Giudei dicevano a Pilato: Non scrivere: Il Re dei Giudei; ma che egli ha detto: Io sono il Re de' Giudei. Giovanni 19:22 Pilato rispose: Quel che ho scritto, ho scritto. Giovanni 19:23 I soldati dunque, quando ebbero crocifisso Gesu', presero le sue vesti, e ne fecero quattro parti, una parte per ciascun soldato e la tunica. Or la tunica era senza cuciture, tessuta per intero dall'alto in basso. Giovanni 19:24 Dissero dunque tra loro: Non la stracciamo, ma tiriamo a sorte a chi tocchi; affinche' si adempisse la Scrittura che dice: Hanno spartito fra loro le mie vesti, e han tirato la sorte sulla mia tunica. Questo dunque fecero i soldati. Giovanni 19:25 Or presso la croce di Gesu' stavano sua madre e la sorella di sua madre, Maria moglie di Cleopa, e Maria Maddalena. Giovanni 19:26 Gesu' dunque, vedendo sua madre e presso a lei il discepolo ch'egli amava, disse a sua madre: Donna, ecco il tuo figlio! Giovanni 19:27 Poi disse al discepolo: Ecco tua madre! E da quel momento, il discepolo la prese in casa sua. Giovanni 19:28 Dopo questo, Gesu', sapendo che ogni cosa era gia' compiuta, affinche' la Scrittura fosse adempiuta, disse: Ho sete. Giovanni 19:29 V'era quivi un vaso pieno d'aceto; i soldati dunque, posta in cima a un ramo d'issopo una spugna piena d'aceto, gliel'accostarono alla bocca. Giovanni 19:30 E quando Gesu' ebbe preso l'aceto, disse: e' compiuto! E chinato il capo, rese lo spirito. Giovanni 19:31 Allora i Giudei, perche' i corpi non rimanessero sulla croce durante il sabato (poiche' era la Preparazione, e quel giorno del sabato era un gran giorno), chiesero a Pilato che fossero loro fiaccate le gambe, e fossero tolti via. Giovanni 19:32 I soldati dunque vennero e fiaccarono le gambe al primo, e poi anche all'altro che era crocifisso con lui; Giovanni 19:33 ma venuti a Gesu', come lo videro gia' morto, non gli fiaccarono le gambe, Giovanni 19:34 ma uno de' soldati gli foro' il costato con una lancia, e subito ne usci sangue ed acqua. Giovanni 19:35 E colui che l'ha veduto, ne ha reso testimonianza, e la sua testimonianza e' verace, ed egli sa che dice il vero, affinche' anche voi crediate. Giovanni 19:36 Poiche' questo e' avvenuto affinche' si adempisse la Scrittura: Niun osso d'esso sara' fiaccato. Giovanni 19:37 E anche un'altra Scrittura dice: Volgeranno lo sguardo a colui che hanno trafitto. Il seppellimento di Gesu' (Matteo 27:57-61; Marco 15:42-47; Luca 23:50-56) Giovanni 19:38 Dopo queste cose, Giuseppe d'Arimatea, che era discepolo di Gesu', ma occulto per timore de' Giudei, chiese a Pilato di poter togliere il corpo di Gesu'; e Pilato glielo permise. Egli dunque venne e tolse il corpo di Gesu'. Giovanni 19:39 E Nicodemo, che da prima era venuto a Gesu' di notte, venne anche egli, portando una mistura di mirra e d'aloe di circa cento libbre. Giovanni 19:40 Essi dunque presero il corpo di Gesu' e lo avvolsero in pannilini con gli aromi, com'e' usanza di seppellire presso i Giudei. Giovanni 19:41 Or nel luogo dov'egli fu crocifisso c'era un orto; e in quell'orto un sepolcro nuovo, dove nessuno era ancora stato posto. Giovanni 19:42 Quivi dunque posero Gesu', a motivo della Preparazione dei Giudei, perche' il sepolcro era vicino. La risurrezione di Gesu' (Matteo 28:1-10; Marco 16:1-11; Luca 24:1-12) Giovanni 20:1 Or il primo giorno della settimana, la mattina per tempo, mentr'era ancora buio, Maria Maddalena venne al sepolcro, e vide la pietra tolta dal sepolcro. Giovanni 20:2 Allora corse e venne da Simon Pietro e dall'altro discepolo che Gesu' amava, e disse loro: Han tolto il Signore dal sepolcro, e non sappiamo dove l'abbiano posto. Giovanni 20:3 Pietro dunque e l'altro discepolo uscirono e si avviarono al sepolcro. Giovanni 20:4 Correvano ambedue assieme; ma l'altro discepolo corse innanzi piu' presto di Pietro, e giunse primo al sepolcro; Giovanni 20:5 e chinatosi, vide i pannilini giacenti, ma non entro'. Giovanni 20:6 Giunse intanto anche Simon Pietro che lo seguiva, ed entro' nel sepolcro, e vide i pannilini giacenti, Giovanni 20:7 e il sudario ch'era stato sul capo di Gesu', non giacente coi pannilini, ma rivoltato in un luogo a parte. Giovanni 20:8 Allora entro' anche l'altro discepolo che era giunto primo al sepolcro, e vide, e credette. Giovanni 20:9 Perche' non aveano ancora capito la Scrittura, secondo la quale egli dovea risuscitare dai morti. Giovanni 20:10 I discepoli dunque se ne tornarono a casa. Giovanni 20:11 Ma Maria se ne stava di fuori presso al sepolcro a piangere. E mentre piangeva, si chino' per guardar dentro al sepolcro, Giovanni 20:12 ed ecco, vide due angeli, vestiti di bianco, seduti uno a capo e l'altro ai piedi, la' dov'era giaciuto il corpo di Gesu'. Giovanni 20:13 Ed essi le dissero: Donna, perche' piangi? Ella disse loro: Perche' han tolto il mio Signore, e non so dove l'abbiano posto. Giovanni 20:14 Detto questo, si volto' indietro, e vide Gesu' in piedi; ma non sapeva che era Gesu'. Giovanni 20:15 Gesu' le disse: Donna, perche' piangi? Chi cerchi? Ella, pensando che fosse l'ortolano, gli disse: Signore, se tu l'hai portato via, dimmi dove l'hai posto, e io lo prendero'. Giovanni 20:16 Gesu' le disse: Maria! Ella, rivoltasi, gli disse in ebraico: Rabbuni! che vuol dire: Maestro! Giovanni 20:17 Gesu' le disse: Non mi toccare, perche' non sono ancora salito al Padre; ma va' dai miei fratelli, e di' loro: Io salgo al Padre mio e Padre vostro, all'Iddio mio e Iddio vostro. Giovanni 20:18 Maria Maddalena ando' ad annunziare ai discepoli che avea veduto il Signore, e ch'egli le avea dette queste cose. Apparizione di Gesu' ai discepoli (Marco 16:14-18; Luca 24:36-39) Giovanni 20:19 Or la sera di quello stesso giorno, ch'era il primo della settimana, ed essendo, per timor de' Giudei, serrate le porte del luogo dove si trovavano i discepoli, Gesu' venne e si presento' quivi in mezzo, e disse loro: Giovanni 20:20 Pace a voi! E detto questo, mostro' loro le mani ed il costato. I discepoli dunque, com'ebbero veduto il Signore, si rallegrarono. Giovanni 20:21 Allora Gesu' disse loro di nuovo: Pace a voi! Come il Padre mi ha mandato, anch'io mando voi. Giovanni 20:22 E detto questo, soffio' su loro e disse: Ricevete lo Spirito Santo. Giovanni 20:23 A chi rimetterete i peccati, saranno rimessi; a chi li riterrete, saranno ritenuti. Giovanni 20:24 Or Toma, detto Didimo, uno de' dodici, non era con loro quando venne Gesu'. Giovanni 20:25 Gli altri discepoli dunque gli dissero: Abbiam veduto il Signore! Ma egli disse loro: Se io non vedo nelle sue mani il segno de' chiodi, e se non metto il mio dito nel segno de' chiodi, e se non metto la mia mano nel suo costato, io non credero'. Giovanni 20:26 E otto giorni dopo, i suoi discepoli erano di nuovo in casa, e Toma era con loro. Venne Gesu', a porte chiuse, e si presento' in mezzo a loro, e disse: Pace a voi! Giovanni 20:27 Poi disse a Toma: Porgi qua il dito, e vedi le mie mani; e porgi la mano e mettila nel mio costato; e non essere incredulo, ma credente. Giovanni 20:28 Toma gli rispose e disse: Signor mio e Dio mio! Giovanni 20:29 Gesu' gli disse: Perche' m'hai veduto, tu hai creduto; beati quelli che non han veduto, e hanno creduto! Giovanni 20:30 Or Gesu' fece in presenza dei discepoli molti altri miracoli, che non sono scritti in questo libro; Giovanni 20:31 ma queste cose sono scritte, affinche' crediate che Gesu' e' il Cristo, il Figliuol di Dio, e affinche', credendo, abbiate vita nel suo nome. Apparizione di Gesu' presso il Mar di Tiberaide Giovanni 21:1 Dopo queste cose, Gesu' si fece veder di nuovo ai discepoli presso il mar di Tiberiade; e si fece vedere in questa maniera. Giovanni 21:2 Simon Pietro, Toma detto Didimo, Natanaele di Cana di Galilea, i figliuoli di Zebedeo e due altri de' suoi discepoli erano insieme. Giovanni 21:3 Simon Pietro disse loro: Io vado a pescare. Essi gli dissero: Anche noi veniamo con te. Uscirono, e montarono nella barca; e quella notte non presero nulla. Giovanni 21:4 Or essendo gia' mattina, Gesu' si presento' sulla riva; i discepoli pero' non sapevano che fosse Gesu'. Giovanni 21:5 Allora Gesu' disse loro: Figliuoli, avete voi del pesce? Essi gli risposero: No. Giovanni 21:6 Ed egli disse loro: Gettate la rete dal lato destro della barca, e ne troverete. Essi dunque la gettarono, e non potevano piu' tirarla su per il gran numero dei pesci. Giovanni 21:7 Allora il discepolo che Gesu' amava disse a Pietro: e' il Signore! E Simon Pietro, udito ch'era il Signore, si cinse il camiciotto, perche' era nudo, e si getto' nel mare. Giovanni 21:8 Ma gli altri discepoli vennero con la barca, perche' non erano molto distanti da terra (circa duecento cubiti), traendo la rete coi pesci. Giovanni 21:9 Come dunque furono smontati a terra, videro quivi della brace, e del pesce messovi su, e del pane. Giovanni 21:10 Gesu' disse loro: Portate qua de' pesci che avete presi ora. Giovanni 21:11 Simon Pietro quindi monto' nella barca, e tiro' a terra la rete piena di centocinquantatre grossi pesci; e benche' ce ne fossero tanti, la rete non si strappo'. Giovanni 21:12 Gesu' disse loro: Venite a far colazione. E niuno dei discepoli ardiva domandargli: Chi sei? sapendo che era il Signore. Giovanni 21:13 Gesu' venne, e prese il pane e lo diede loro; e il pesce similmente. Giovanni 21:14 Quest'era gia' la terza volta che Gesu' si faceva vedere ai suoi discepoli, dopo essere risuscitato da' morti. Riabilitazione di Pietro Giovanni 21:15 Or quand'ebbero fatto colazione, Gesu' disse a Simon Pietro: Simon di Giovanni, m'ami tu piu' di questi? Ei gli rispose: Si, Signore tu sai che io t'amo. Gesu' gli disse: Pasci i miei agnelli. Giovanni 21:16 Gli disse di nuovo una seconda volta: Simon di Giovanni, m'ami tu? Ei gli rispose: Si, Signore; tu sai che io t'amo. Gesu' gli disse: Pastura le mie pecorelle. Giovanni 21:17 Gli disse per la terza volta: Simon di Giovanni, mi ami tu? Pietro fu attristato ch'ei gli avesse detto per la terza volta: Mi ami tu? E gli rispose: Signore, tu sai ogni cosa; tu conosci che io t'amo. Gesu' gli disse: Pasci le mie pecore. Giovanni 21:18 In verita', in verita' ti dico che quand'eri piu' giovane, ti cingevi da te e andavi dove volevi; ma quando sarai vecchio, stenderai le tue mani, e un altro ti cingera' e ti condurra' dove non vorresti. Giovanni 21:19 Or disse questo per significare con qual morte egli glorificherebbe Iddio. E dopo aver cosi parlato, gli disse: Seguimi. Giovanni 21:20 Pietro, voltatosi, vide venirgli dietro il discepolo che Gesu' amava; quello stesso, che durante la cena stava inclinato sul seno di Gesu' e avea detto: Signore, chi e' che ti tradisce? Giovanni 21:21 Pietro dunque, vedutolo, disse a Gesu': Signore, e di lui che sara'? Giovanni 21:22 Gesu' gli rispose: Se voglio che rimanga finch'io venga, che t'importa? Tu, seguimi. Giovanni 21:23 Ond'e' che si sparse tra i fratelli la voce che quel discepolo non morrebbe; Gesu' pero' non gli avea detto che non morrebbe, ma: Se voglio che rimanga finch'io venga, che t'importa? Giovanni 21:24 Questo e' il discepolo che rende testimonianza di queste cose, e che ha scritto queste cose; e noi sappiamo che la sua testimonianza e' verace. Giovanni 21:25 Or vi sono ancora molte altre cose che Gesu' ha fatte, le quali se si scrivessero ad una ad una, credo che il mondo stesso non potrebbe contenere i libri che se ne scriverebbero.Atti 1:1-28:31 Introduzione. Ascensione di Gesu' (Luca 24:46-53) Atti 1:1 Nel mio primo libro, o Teofilo, parlai di tutto quel che Gesu' prese e a fare e ad insegnare, Atti 1:2 fino al giorno che fu assunto in cielo, dopo aver dato per lo Spirito Santo dei comandamenti agli apostoli che avea scelto. Atti 1:3 Ai quali anche, dopo ch'ebbe sofferto, si presento' vivente con molte prove, facendosi veder da loro per quaranta giorni, e ragionando delle cose relative al regno di Dio. Atti 1:4 E trovandosi con essi, ordino' loro di non dipartirsi da Gerusalemme, ma di aspettarvi il compimento della promessa del Padre, la quale, egli disse, avete udita da me. Atti 1:5 Poiche' Giovanni battezzo' si con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo tra non molti giorni. Atti 1:6 Quelli dunque che erano raunati, gli domandarono: Signore, e' egli in questo tempo che ristabilirai il regno ad Israele? Atti 1:7 Egli rispose loro: Non sta a voi di sapere i tempi o i momenti che il Padre ha riserbato alla sua propria autorita'. Atti 1:8 Ma voi riceverete potenza quando lo Spirito Santo verra' su voi, e mi sarete testimoni e in Gerusalemme, e in tutta la Giudea e Samaria, e fino all'estremita' della terra. Atti 1:9 E dette queste cose, mentr'essi guardavano, fu elevato; e una nuvola, accogliendolo, lo tolse d'innanzi agli occhi loro. Atti 1:10 E come essi aveano gli occhi fissi in cielo, mentr'egli se ne andava, ecco che due uomini in vesti bianche si presentarono loro e dissero: Atti 1:11 Uomini Galilei, perche' state a guardare verso il cielo? Questo Gesu' che e' stato tolto da voi ed assunto dal cielo, verra' nella medesima maniera che l'avete veduto andare in cielo. Atti 1:12 Allora essi tornarono a Gerusalemme dal monte chiamato dell'Uliveto, il quale e' vicino a Gerusalemme, non distandone che un cammin di sabato. Atti 1:13 E come furono entrati, salirono nella sala di sopra ove solevano trattenersi Pietro e Giovanni e Giacomo e Andrea, Filippo e Toma, Bartolomeo e Matteo, Giacomo d'Alfeo, e Simone lo Zelota, e Giuda di Giacomo. Atti 1:14 Tutti costoro perseveravano di pari consentimento nella preghiera, con le donne, e con Maria, madre di Gesu', e coi fratelli di lui. Mattia scelto al posto di Giuda Atti 1:15 E in que' giorni, Pietro, levatosi in mezzo ai fratelli (il numero delle persone adunate saliva a circa centoventi), disse: Atti 1:16 Fratelli, bisognava che si adempisse la profezia della Scrittura pronunziata dallo Spirito Santo per bocca di Davide intorno a Giuda, che fu la guida di quelli che arrestarono Gesu'. Atti 1:17 Poiche' egli era annoverato fra noi, e avea ricevuto la sua parte di questo ministerio. Atti 1:18 Costui dunque acquisto' un campo col prezzo della sua iniquita'; ed essendosi precipitato, gli si squarcio' il ventre, e tutte le sue interiora si sparsero. Atti 1:19 E cio' e' divenuto cosi noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, che quel campo e' stato chiamato nel loro proprio linguaggio Acheldama, cioe', Campo di sangue. Atti 1:20 Poiche' e' scritto nel libro dei Salmi: Divenga la sua dimora deserta, e non vi sia chi abiti in essa: e: L'ufficio suo lo prenda un altro. Atti 1:21 Bisogna dunque che fra gli uomini che sono stati in nostra compagnia tutto il tempo che il Signor Gesu' e' andato e venuto fra noi, Atti 1:22 a cominciare dal battesimo di Giovanni fino al giorno ch'egli, tolto da noi, e' stato assunto in cielo, uno sia fatto testimone con noi della risurrezione di lui. Atti 1:23 E ne presentarono due: Giuseppe, detto Barsabba, il quale era soprannominato Giusto, e Mattia. Atti 1:24 E, pregando, dissero: Tu, Signore, che conosci i cuori di tutti, mostra quale di questi due hai scelto Atti 1:25 per prendere in questo ministerio ed apostolato il posto che Giuda ha abbandonato per andarsene al suo luogo. Atti 1:26 E li trassero a sorte, e la sorte cadde su Mattia, che fu associato agli undici apostoli. La discesa dello Spirito Santo alla Pentecoste Atti 2:1 E come il giorno della Pentecoste fu giunto, tutti erano insieme nel medesimo luogo. Atti 2:2 E di subito si fece dal cielo un suono come di vento impetuoso che soffia, ed esso riempi tutta la casa dov'essi sedevano. Atti 2:3 E apparvero loro delle lingue come di fuoco che si dividevano, e se ne poso' una su ciascuno di loro. Atti 2:4 E tutti furon ripieni dello Spirito Santo, e cominciarono a parlare in altre lingue, secondo che lo Spirito dava loro d'esprimersi. Atti 2:5 Or in Gerusalemme si trovavan di soggiorno dei Giudei, uomini religiosi d'ogni nazione di sotto il cielo. Atti 2:6 Ed essendosi fatto quel suono, la moltitudine si raduno' e fu confusa, perche' ciascuno li udiva parlare nel suo proprio linguaggio. Atti 2:7 E tutti stupivano e si maravigliavano, dicendo: Ecco, tutti costoro che parlano non son eglino Galilei? Atti 2:8 E com'e' che li udiamo parlare ciascuno nel nostro proprio natio linguaggio? Atti 2:9 Noi Parti, Medi, Elamiti, abitanti della Mesopotamia, della Giudea e della Cappadocia, del Ponto e dell'Asia, Atti 2:10 della Frigia e della Panfilia, dell'Egitto e delle parti della Libia Cirenaica, e avventizī Romani, Atti 2:11 tanto Giudei che proseliti, Cretesi ed Arabi, li udiamo parlar delle cose grandi di Dio nelle nostre lingue. Atti 2:12 E tutti stupivano ed eran perplessi dicendosi l'uno all'altro: Che vuol esser questo? Atti 2:13 Ma altri, beffandosi, dicevano: Son pieni di vin dolce. Discorso di Pietro Atti 2:14 Ma Pietro, levatosi in pie' con gli undici, alzo' la voce e parlo' loro in questa maniera: Uomini giudei, e voi tutti che abitate in Gerusalemme, siavi noto questo, e prestate orecchio alle mie parole. Atti 2:15 Perche' costoro non sono ebbri, come voi supponete, poiche' non e' che la terza ora del giorno: Atti 2:16 ma questo e' quel che fu detto per mezzo del profeta Gioele: Atti 2:17 E avverra' negli ultimi giorni, dice Iddio, che io spandero' del mio Spirito sopra ogni carne; e i vostri figliuoli e le vostre figliuole profeteranno, e i vostri giovani vedranno delle visioni, e i vostri vecchi sogneranno dei sogni. Atti 2:18 E anche sui miei servi e sulle mie serventi, in quei giorni, spandero' del mio Spirito, e profeteranno. Atti 2:19 E faro' prodigi su nel cielo, e segni giu' sulla terra; sangue, e fuoco, e vapor di fumo. Atti 2:20 Il sole sara' mutato in tenebre, e la luna in sangue, prima che venga il grande e glorioso giorno, che e' il giorno del Signore. Atti 2:21 Ed avverra' che chiunque avra' invocato il nome del Signore sara' salvato. Atti 2:22 Uomini israeliti, udite queste parole: Gesu' il Nazareno, uomo che Dio ha accreditato fra voi mediante opere potenti e prodigī e segni che Dio fece per mezzo di lui fra voi, come voi stessi ben sapete, Atti 2:23 quest'uomo, allorche' vi fu dato nelle mani per il determinato consiglio e per la prescienza di Dio, voi, per man d'iniqui, inchiodandolo sulla croce, lo uccideste; Atti 2:24 ma Dio lo risuscito', avendo sciolto gli angosciosi legami della morte, perche' non era possibile ch'egli fosse da essa ritenuto. Atti 2:25 Poiche' Davide dice di lui: Io ho avuto del continuo il Signore davanti agli occhi, perche' egli e' alla mia destra, affinche' io non sia smosso. Atti 2:26 Percio' s'e' rallegrato il cuor mio, e ha giubilato la mia lingua, e anche la mia carne riposera' in isperanza; Atti 2:27 poiche' tu non lascerai l'anima mia nell'Ades, e non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione. Atti 2:28 Tu m'hai fatto conoscere le vie della vita; tu mi riempirai di letizia con la tua presenza. Atti 2:29 Uomini fratelli, ben puo' liberamente dirvisi intorno al patriarca Davide, ch'egli mori e fu sepolto; e la sua tomba e' ancora al di d'oggi fra noi. Atti 2:30 Egli dunque, essendo profeta e sapendo che Dio gli avea con giuramento promesso che sul suo trono avrebbe fatto sedere uno dei suoi discendenti, Atti 2:31 antivedendola, parlo' della risurrezione di Cristo, dicendo che non sarebbe stato lasciato nell'Ades, e che la sua carne non avrebbe veduto la corruzione. Atti 2:32 Questo Gesu', Iddio l'ha risuscitato; del che noi tutti siamo testimoni. Atti 2:33 Egli dunque, essendo stato esaltato dalla destra di Dio, e avendo ricevuto dal Padre lo Spirito Santo promesso, ha sparso quello che ora vedete e udite. Atti 2:34 Poiche' Davide non e' salito in cielo; anzi egli stesso dice: Il Signore ha detto al mio Signore: Siedi alla mia destra, Atti 2:35 finche' io abbia posto i tuoi nemici per sgabello de' tuoi piedi. Atti 2:36 Sappia dunque sicuramente tutta la casa d'Israele che Iddio ha fatto e Signore e Cristo quel Gesu' che voi avete crocifisso. I primi convertiti Atti 2:37 Or essi, udite queste cose, furon compunti nel cuore, e dissero a Pietro e agli altri apostoli: Fratelli, che dobbiam fare? Atti 2:38 E Pietro a loro: Ravvedetevi, e ciascun di voi sia battezzato nel nome di Gesu' Cristo, per la remission de' vostri peccati, e voi riceverete il dono dello Spirito Santo. Atti 2:39 Poiche' per voi e' la promessa, e per i vostri figliuoli, e per tutti quelli che son lontani, per quanti il Signore Iddio nostro ne chiamera'. Atti 2:40 E con molte altre parole li scongiurava e li esortava dicendo: Salvatevi da questa perversa generazione. Atti 2:41 Quelli dunque i quali accettarono la sua parola furon battezzati; e in quel giorno furono aggiunte a loro circa tremila persone. Atti 2:42 Ed erano perseveranti nell'attendere all'insegnamento degli apostoli, nella comunione fraterna, nel rompere il pane e nelle preghiere. Atti 2:43 E ogni anima era presa da timore; e molti prodigī e segni eran fatti dagli apostoli. Atti 2:44 E tutti quelli che credevano erano insieme, ed aveano ogni cosa in comune; Atti 2:45 e vendevano le possessioni ed i beni, e li distribuivano a tutti, secondo il bisogno di ciascuno. Atti 2:46 E tutti i giorni, essendo di pari consentimento assidui al tempio, e rompendo il pane nelle case, prendevano il loro cibo assieme con letizia e semplicita' di cuore, Atti 2:47 lodando Iddio, e avendo il favore di tutto il popolo. E il Signore aggiungeva ogni giorno alla loro comunita' quelli che erano sulla via della salvazione. Lo zoppo guarito. Discorso di Pietro nel tempio Atti 3:1 Or Pietro e Giovanni salivano al tempio per la preghiera dell'ora nona. Atti 3:2 E si portava un certo uomo, zoppo fin dalla nascita, che ogni giorno deponevano alla porta del tempio detta 'Bella', per chieder l'elemosina a coloro che entravano nel tempio. Atti 3:3 Costui, veduto Pietro e Giovanni che stavan per entrare nel tempio, domando' loro l'elemosina. Atti 3:4 E Pietro, con Giovanni, fissando gli occhi su lui, disse: Guarda noi! Atti 3:5 Ed egli li guardava intentamente, aspettando di ricever qualcosa da loro. Atti 3:6 Ma Pietro disse: Dell'argento e dell'oro io non ne ho; ma quello che ho te lo do: Nel nome di Gesu' Cristo il Nazareno; cammina! Atti 3:7 E presolo per la man destra, lo sollevo'; e in quell'istante le piante e le caviglie de' piedi gli si raffermarono. Atti 3:8 E d'un salto si rizzo' in pie' e comincio' a camminare; ed entro' con loro nel tempio, camminando, e saltando, e lodando Iddio. Atti 3:9 E tutto il popolo lo vide che camminava e lodava Iddio; Atti 3:10 e lo riconoscevano per quello che sedeva a chieder l'elemosina alla porta 'Bella' del tempio; e furono ripieni di sbigottimento e di stupore per quel che gli era avvenuto. Atti 3:11 E mentre colui teneva stretti a se' Pietro e Giovanni, tutto il popolo, attonito, accorse a loro al portico detto di Salomone. Atti 3:12 E Pietro, veduto cio', parlo' al popolo, dicendo: Uomini israeliti, perche' vi maravigliate di questo? O perche' fissate gli occhi su noi, come se per la nostra propria potenza o pieta' avessimo fatto camminar quest'uomo? Atti 3:13 L'Iddio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe, l'Iddio de' nostri padri ha glorificato il suo Servitore Gesu', che voi metteste in man di Pilato e rinnegaste dinanzi a lui, mentre egli avea giudicato di doverlo liberare. Atti 3:14 Ma voi rinnegaste il Santo ed il Giusto, e chiedeste che vi fosse concesso un omicida; Atti 3:15 e uccideste il Principe della vita, che Dio ha risuscitato dai morti; del che noi siamo testimoni. Atti 3:16 E per la fede nel suo nome, il suo nome ha raffermato quest'uomo che vedete e conoscete; ed e' la fede che si ha per mezzo di lui, che gli ha dato questa perfetta guarigione in presenza di voi tutti. Atti 3:17 Ed ora, fratelli, io so che lo faceste per ignoranza, al pari dei vostri rettori. Atti 3:18 Ma quello che Dio aveva preannunziato per bocca di tutti i profeti, cioe', che il suo Cristo soffrirebbe, Egli l'ha adempiuto in questa maniera. Atti 3:19 Ravvedetevi dunque e convertitevi, onde i vostri peccati siano cancellati, Atti 3:20 affinche' vengano dalla presenza del Signore dei tempi di rifrigerio e ch'Egli vi mandi il Cristo che v'e' stato destinato, Atti 3:21 cioe' Gesu', che il cielo deve tenere accolto fino ai tempi della restaurazione di tutte le cose; tempi dei quali Iddio parlo' per bocca dei suoi santi profeti, che sono stati fin dal principio. Atti 3:22 Mose', infatti, disse: Il Signore Iddio vi suscitera' di fra i vostri fratelli un profeta come me; ascoltatelo in tutte le cose che vi dira'. Atti 3:23 E avverra' che ogni anima la quale non avra' ascoltato codesto profeta, sara' del tutto distrutta di fra il popolo. Atti 3:24 E tutti i profeti, da Samuele in poi, quanti hanno parlato, hanno anch'essi annunziato questi giorni. Atti 3:25 Voi siete i figliuoli de' profeti, e del patto che Dio fece coi vostri padri, dicendo ad Abramo: E nella tua progenie tutte le nazioni della terra saranno benedette. Atti 3:26 A voi per i primi Iddio, dopo aver suscitato il suo Servitore, l'ha mandato per benedirvi, convertendo ciascun di voi dalle sue malvagita'. Pietro e Giovanni davanti al Sinedrio Atti 4:1 Or mentr'essi parlavano al popolo, i sacerdoti e il capitano del tempio e i Sadducei sopraggiunsero, Atti 4:2 essendo molto crucciati perche' ammaestravano il popolo e annunziavano in Gesu' la risurrezione dei morti. Atti 4:3 E misero loro le mani addosso, e li posero in prigione fino al giorno seguente, perche' gia' era sera. Atti 4:4 Ma molti di coloro che aveano udito la Parola credettero; e il numero degli uomini sali a circa cinquemila. Atti 4:5 E il di seguente, i loro capi, con gli anziani e gli scribi, si radunarono in Gerusalemme, Atti 4:6 con Anna, il sommo sacerdote, e Caia'fa, e Giovanni, e Alessandro e tutti quelli che erano della famiglia dei sommi sacerdoti. Atti 4:7 E fatti comparir quivi in mezzo Pietro e Giovanni, domandarono: Con qual potesta', o in nome di chi avete voi fatto questo? Atti 4:8 Allora Pietro, ripieno dello Spirito Santo, disse loro: Rettori del popolo ed anziani, Atti 4:9 se siamo oggi esaminati circa un beneficio fatto a un uomo infermo, per sapere com'e' che quest'uomo e' stato guarito, Atti 4:10 sia noto a tutti voi e a tutto il popolo d'Israele che cio' e' stato fatto nel nome di Gesu' Cristo il Nazareno, che voi avete crocifisso, e che Dio ha risuscitato dai morti; in virtu' d'esso quest'uomo comparisce guarito, in presenza vostra. Atti 4:11 Egli e' la pietra che e' stata da voi edificatori sprezzata, ed e' divenuta la pietra angolare. Atti 4:12 E in nessun altro e' la salvezza; poiche' non v'e' sotto il cielo alcun altro nome che sia stato dato agli uomini, per il quale noi abbiamo ad esser salvati. Atti 4:13 Or essi, veduta la franchezza di Pietro e di Giovanni, e avendo capito che erano popolani senza istruzione, si maravigliarono e riconoscevano che erano stati con Gesu'. Atti 4:14 E vedendo l'uomo, ch'era stato guarito, quivi presente con loro, non potevano dir nulla contro. Atti 4:15 Ma quand'ebbero comandato loro di uscire dal concistoro, conferiron fra loro dicendo: Atti 4:16 Che faremo a questi uomini? Che un evidente miracolo sia stato fatto per loro mezzo, e' noto a tutti gli abitanti di Gerusalemme, e noi non lo possiamo negare. Atti 4:17 Ma affinche' cio' non si sparga maggiormente fra il popolo, divietiam loro con minacce che non parlino piu' ad alcuno in questo nome. Atti 4:18 E avendoli chiamati, ingiunsero loro di non parlare ne' insegnare affatto nel nome di Gesu'. Atti 4:19 Ma Pietro e Giovanni, rispondendo, dissero loro: Giudicate voi se e' giusto nel cospetto di Dio, di ubbidire a voi anzi che a Dio. Atti 4:20 Poiche', quanto a noi, non possiamo non parlare delle cose che abbiam vedute e udite. Atti 4:21 Ed essi, minacciatili di nuovo, li lasciarono andare, non trovando nulla da poterli castigare, per cagion del popolo; perche' tutti glorificavano Iddio per quel ch'era stato fatto. Atti 4:22 Poiche' l'uomo, in cui questo miracolo della guarigione era stato compiuto, avea piu' di quarant'anni. Atti 4:23 Or essi, essendo stati rimandati, vennero ai loro, e riferirono tutte le cose che i capi sacerdoti e gli anziani aveano loro dette. Atti 4:24 Ed essi, uditele, alzaron di pari consentimento la voce a Dio, e dissero: Signore, tu sei Colui che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; Atti 4:25 Colui che mediante lo Spirito Santo, per bocca del padre nostro e tuo servitore Davide, ha detto: Perche' hanno fremuto le genti, e hanno i popoli divisate cose vane? Atti 4:26 I re della terra si son fatti avanti, e i principi si son raunati assieme contro al Signore, e contro al suo Unto. Atti 4:27 E invero in questa citta', contro al tuo santo Servitore Gesu' che tu hai unto, si sono raunati Erode e Ponzio Pilato, insiem coi Gentili e con tutto il popolo d'Israele, Atti 4:28 per far tutte le cose che la tua mano e il tuo consiglio aveano innanzi determinato che avvenissero. Atti 4:29 E adesso, Signore, considera le loro minacce, e concedi ai tuoi servitori di annunziar la tua parola con ogni franchezza, Atti 4:30 stendendo la tua mano per guarire, e perche' si faccian segni e prodigī mediante il nome del tuo santo Servitore Gesu'. Atti 4:31 E dopo ch'ebbero pregato, il luogo dov'erano raunati tremo'; e furon tutti ripieni dello Spirito Santo, e annunziavano la parola di Dio con franchezza. Comunanza volontaria de' beni. Anania e Saffira Atti 4:32 E la moltitudine di coloro che aveano creduto, era d'un sol cuore e d'un'anima sola; ne' v'era chi dicesse sua alcuna delle cose che possedeva, ma tutto era comune tra loro. Atti 4:33 E gli apostoli con gran potenza rendevan testimonianza della risurrezione del Signor Gesu'; e gran grazia era sopra tutti loro. Atti 4:34 Poiche' non v'era alcun bisognoso fra loro; perche' tutti coloro che possedevan poderi o case li vendevano, portavano il prezzo delle cose vendute, Atti 4:35 e lo mettevano ai piedi degli apostoli; poi, era distribuito a ciascuno, secondo il bisogno. Atti 4:36 Or Giuseppe, soprannominato dagli apostoli Barnaba (il che, interpretato, vuol dire: Figliuol di consolazione), levita, cipriota di nascita, Atti 4:37 avendo un campo, lo vende' e porto' i danari e li mise ai piedi degli apostoli. Atti 5:1 Ma un certo uomo, chiamato Anania, con Saffira sua moglie, vende' un possesso, Atti 5:2 e tenne per se' parte del prezzo, essendone consapevole anche la moglie; e portatane una parte, la pose ai piedi degli apostoli. Atti 5:3 Ma Pietro disse: Anania, perche' ha Satana cosi riempito il cuor tuo da farti mentire allo Spirito Santo e ritener parte del prezzo del podere? Atti 5:4 Se questo restava invenduto, non restava tuo? E una volta vendutolo, non ne era il prezzo in tuo potere? Perche' ti sei messa in cuore questa cosa? Tu non hai mentito agli uomini ma a Dio. Atti 5:5 E Anania, udendo queste parole, cadde e spiro'. E gran paura prese tutti coloro che udiron queste cose. Atti 5:6 E i giovani, levatisi, avvolsero il corpo, e portatolo fuori, lo seppellirono. Atti 5:7 Or avvenne, circa tre ore dopo, che la moglie di lui, non sapendo cio' che era avvenuto, entro'. Atti 5:8 E Pietro, rivolgendosi a lei: Dimmi, le disse, avete voi venduto il podere per tanto? Ed ella rispose: Si, per tanto. Atti 5:9 Ma Pietro a lei: Perche' vi siete accordati a tentare lo Spirito del Signore? Ecco, i piedi di quelli che hanno seppellito il tuo marito sono all'uscio e ti porteranno via. Atti 5:10 Ed ella in quell'istante cadde ai suoi piedi, e spiro'. E i giovani, entrati, la trovarono morta; e portatala via, la seppellirono presso al suo marito. Atti 5:11 E gran paura ne venne alla chiesa intera e a tutti coloro che udivano queste cose. Atti 5:12 E molti segni e prodigī eran fatti fra il popolo per le mani degli apostoli; e tutti di pari consentimento si ritrovavano sotto il portico di Salomone. Atti 5:13 Ma, degli altri, nessuno ardiva unirsi a loro; il popolo pero' li magnificava. Atti 5:14 E di piu' in piu' si aggiungevano al Signore dei credenti, uomini e donne, in gran numero; Atti 5:15 tanto che portavano perfino gli infermi per le piazze, e li mettevano su lettucci e giacigli, affinche', quando Pietro passava, l'ombra sua almeno ne adombrasse qualcuno. Atti 5:16 E anche la moltitudine accorreva dalle citta' vicine a Gerusalemme, portando dei malati e dei tormentati da spiriti immondi; e tutti quanti eran sanati. Liberazione degli apostoli dal carcere. Loro testimonianza dinanzi al Sinedrio. Consiglio di Gamaliele Atti 5:17 Or il sommo sacerdote e tutti quelli che eran con lui, cioe' la setta de' Sadducei, si levarono, pieni di invidia, Atti 5:18 e misero le mani sopra agli apostoli, e li gettarono nella prigione pubblica. Atti 5:19 Ma un angelo del Signore, nella notte, apri le porte della prigione; e condottili fuori, disse: Atti 5:20 Andate, presentatevi nel tempio e quivi annunziate al popolo tutte le parole di questa Vita. Atti 5:21 Ed essi, avendo cio' udito, entrarono sullo schiarir del giorno nel tempio, e insegnavano. Or il sommo sacerdote e coloro che eran con lui vennero, e convocarono il Sinedrio e tutti gli anziani dei figliuoli d'Israele, e mandarono alla prigione per far menare dinanzi a loro gli apostoli. Atti 5:22 Ma le guardie che vi andarono non li trovarono nella prigione; e tornate, fecero il loro rapporto dicendo: Atti 5:23 La prigione l'abbiam trovata serrata con ogni diligenza, e le guardie in pie' davanti alle porte; ma, avendo aperto, non abbiam trovato alcuno dentro. Atti 5:24 Quando il capitano del tempio e i capi sacerdoti udiron queste cose, erano perplessi sul conto loro, non sapendo che cosa cio' potesse essere. Atti 5:25 Ma sopraggiunse uno che disse loro: Ecco, gli uomini che voi metteste in prigione sono nel tempio, e stanno quivi ammaestrando il popolo. Atti 5:26 Allora il capitano del tempio, con le guardie, ando' e li meno' via, non pero' con violenza, perche' temevano d'esser lapidati dal popolo. Atti 5:27 E avendoli menati, li presentarono al Sinedrio; e il sommo sacerdote li interrogo', Atti 5:28 dicendo: Noi vi abbiamo del tutto vietato di insegnare in cotesto nome; ed ecco, avete riempita Gerusalemme della vostra dottrina, e volete trarci addosso il sangue di cotesto uomo. Atti 5:29 Ma Pietro e gli altri apostoli, rispondendo, dissero: Bisogna ubbidire a Dio anziche' agli uomini. Atti 5:30 L'Iddio de' nostri padri ha risuscitato Gesu', che voi uccideste appendendolo al legno. Atti 5:31 Esso ha Iddio esaltato con la sua destra, costituendolo Principe e Salvatore, per dare ravvedimento a Israele, e remission dei peccati. Atti 5:32 E noi siam testimoni di queste cose; e anche lo Spirito Santo, che Dio ha dato a coloro che gli ubbidiscono. Atti 5:33 Ma essi, udendo queste cose, fremevano d'ira, e facevan proposito d'ucciderli. Atti 5:34 Ma un certo Fariseo, chiamato per nome Gamaliele, dottor della legge, onorato da tutto il popolo, levatosi in pie' nel Sinedrio, comando' che gli apostoli fossero per un po' messi fuori. Atti 5:35 Poi disse loro: Uomini Israeliti, badate bene, circa questi uomini, a quel che state per fare. Atti 5:36 Poiche', prima d'ora, sorse Teuda, dicendosi esser qualche gran cosa; e presso a lui si raccolsero intorno a quattrocento uomini; ed egli fu ucciso; e tutti quelli che gli aveano prestata fede, furono sbandati e ridotti a nulla. Atti 5:37 Dopo costui, sorse Giuda il Galileo, a' di del censimento, e si trascino' dietro della gente; anch'egli peri, e tutti coloro che gli aveano prestata fede furon dispersi. Atti 5:38 E adesso io vi dico: Non vi occupate di questi uomini, e lasciateli stare; perche', se questo disegno o quest'opera e' dagli uomini, sara' distrutta; Atti 5:39 ma se e' da Dio, voi non li potrete distruggere, se non volete trovarvi a combattere anche contro Dio. Atti 5:40 Ed essi furon del suo parere; e chiamati agli apostoli, li batterono, e ordinarono loro di non parlare nel nome di Gesu', e li lasciarono andare. Atti 5:41 Ed essi se ne andarono dalla presenza del Sinedrio, rallegrandosi d'essere stati reputati degni di esser vituperati per il nome di Gesu'. Atti 5:42 E ogni giorno, nel tempio e per le case, non ristavano d'insegnare e di annunziare la buona novella che Gesu' e' il Cristo. Elezione dei sette diaconi Atti 6:1 Or in que' giorni, moltiplicandosi il numero dei discepoli, sorse un mormorio degli Ellenisti contro gli Ebrei, perche' le loro vedove erano trascurate nell'assistenza quotidiana. Atti 6:2 E i dodici, raunata la moltitudine dei discepoli, dissero: Non e' convenevole che noi lasciamo la parola di Dio per servire alle mense. Atti 6:3 Percio', fratelli, cercate di trovar fra voi sette uomini, de' quali si abbia buona testimonianza, pieni di Spirito e di sapienza, e che noi incaricheremo di quest'opera. Atti 6:4 Ma quant'e' a noi, continueremo a dedicarci alla preghiera e al ministerio della Parola. Atti 6:5 E questo ragionamento piacque a tutta la moltitudine; ed elessero Stefano, uomo pieno di fede e di Spirito Santo, Filippo, Procoro, Nicanore, Timone, Parmena e Nicola, proselito di Antiochia; Atti 6:6 e li presentarono agli apostoli, i quali, dopo aver pregato, imposero loro le mani. Atti 6:7 E la parola di Dio si diffondeva, e il numero dei discepoli si moltiplicava grandemente in Gerusalemme; e anche una gran quantita' di sacerdoti ubbidiva alla fede. Stefano, primo martire della fede Atti 6:8 Or Stefano, pieno di grazia e di potenza, faceva gran prodigī e segni fra il popolo. Atti 6:9 Ma alcuni della sinagoga detta dei Liberti, e de' Cirenei, e degli Alessandrini, e di quei di Cilicia e d'Asia, si levarono a disputare con Stefano; Atti 6:10 e non potevano resistere alla sapienza e allo Spirito con cui egli parlava. Atti 6:11 Allora subornarono degli uomini, che dissero: Noi l'abbiamo udito dir parole di bestemmia contro Mose' e contro Dio. Atti 6:12 E commossero il popolo e gli anziani e gli scribi; e venutigli addosso, lo afferrarono e lo menarono al Sinedrio; Atti 6:13 e presentarono dei falsi testimoni, che dicevano: Quest'uomo non cessa di proferir parole contro il luogo santo e contro la legge. Atti 6:14 Infatti gli abbiamo udito dire che quel Nazareno, Gesu', distruggera' questo luogo e mutera' gli usi che Mose' ci ha tramandati. Atti 6:15 E tutti coloro che sedevano nel Sinedrio, avendo fissati in lui gli occhi, videro la sua faccia simile alla faccia d'un angelo. Discorso di Stefano Atti 7:1 E il sommo sacerdote disse: Stanno queste cose proprio cosi? Atti 7:2 Ed egli disse: Fratelli e padri, ascoltate. L'Iddio della gloria apparve ad Abramo, nostro padre, mentr'egli era in Mesopotamia, prima che abitasse in Carran, Atti 7:3 e gli disse: Esci dal tuo paese e dal tuo parentado, e vieni nel paese che io ti mostrero'. Atti 7:4 Allora egli usci dal paese de' Caldei, e abito' in Carran; e di la', dopo che suo padre fu morto, Iddio lo fece venire in questo paese, che ora voi abitate. Atti 7:5 E non gli diede alcuna eredita' in esso, neppure un palmo di terra, ma gli promise di darne la possessione a lui e alla sua progenie dopo di lui, quand'egli non aveva ancora alcun figliuolo. Atti 7:6 E Dio parlo' cosi: La sua progenie soggiornera' in terra straniera, e sara' ridotta in servitu' e maltrattata per quattrocent'anni. Atti 7:7 Ma io giudichero' la nazione alla quale avranno servito, disse Iddio; e dopo questo essi partiranno e mi renderanno il loro culto in questo luogo. Atti 7:8 E gli dette il patto della circoncisione; e cosi Abramo genero' Isacco, e lo circoncise l'ottavo giorno; e Isacco genero' Giacobbe, e Giacobbe i dodici patriarchi. Atti 7:9 E i patriarchi, portando invidia a Giuseppe, lo venderono perche' fosse menato in Egitto; ma Dio era con lui, Atti 7:10 e lo libero' da tutte le sue distrette, e gli diede grazia e sapienza davanti a Faraone, re d'Egitto, che lo costitui governatore dell'Egitto e di tutta la sua casa. Atti 7:11 Or sopravvenne una carestia e una gran distretta in tutto l'Egitto e in Canaan; e i nostri padri non trovavano viveri. Atti 7:12 Ma avendo Giacobbe udito che in Egitto v'era del grano, vi mando' una prima volta i nostri padri. Atti 7:13 E la seconda volta, Giuseppe fu riconosciuto dai suoi fratelli, e Faraone conobbe di che stirpe fosse Giuseppe. Atti 7:14 E Giuseppe mando' a chiamare Giacobbe suo padre, e tutto il suo parentado, che era di settantacinque anime. Atti 7:15 E Giacobbe scese in Egitto, e morirono egli e i padri nostri, Atti 7:16 i quali furon trasportati a Sichem, e posti nel sepolcro che Abramo avea comprato a prezzo di danaro dai figliuoli di Emmor in Sichem. Atti 7:17 Ma come si avvicinava il tempo della promessa che Dio aveva fatta ad Abramo, il popolo crebbe e moltiplico' in Egitto, Atti 7:18 finche' sorse sull'Egitto un altro re, che non sapeva nulla di Giuseppe. Atti 7:19 Costui, procedendo con astuzia contro la nostra stirpe, tratto' male i nostri padri, li costrinse ad esporre i loro piccoli fanciulli perche' non vivessero. Atti 7:20 In quel tempo nacque Mose', ed era divinamente bello; e fu nutrito per tre mesi in casa di suo padre; Atti 7:21 e quando fu esposto, la figliuola di Faraone lo raccolse e se lo allevo' come figliuolo. Atti 7:22 E Mose' fu educato in tutta la sapienza degli Egizi ed era potente nelle sue parole ed opere. Atti 7:23 Ma quando fu pervenuto all'eta' di quarant'anni, gli venne in animo d'andare a visitare i suoi fratelli, i figliuoli d'Israele. Atti 7:24 E vedutone uno a cui era fatto torto, lo difese e vendico' l'oppresso, uccidendo l'Egizio. Atti 7:25 Or egli pensava che i suoi fratelli intenderebbero che Dio li voleva salvare per mano di lui; ma essi non l'intesero. Atti 7:26 E il giorno seguente egli comparve fra loro, mentre contendevano, e cercava di riconciliarli, dicendo: O uomini, voi siete fratelli, perche' fate torto gli uni agli altri? Atti 7:27 Ma colui che facea torto al suo prossimo lo respinse, dicendo: Chi ti ha costituito rettore e giudice su noi? Atti 7:28 Vuoi tu uccider me come ieri uccidesti l'Egizio? Atti 7:29 A questa parola Mose' fuggi, e dimoro' come forestiero nel paese di Madian, dove ebbe due figliuoli. Atti 7:30 E in capo a quarant'anni, un angelo gli apparve nel deserto del monte Sinai, nella fiamma d'un pruno ardente. Atti 7:31 E Mose', veduto cio', si maraviglio' della visione; e come si accostava per osservare, si fece udire questa voce del Signore: Atti 7:32 Io son l'Iddio de' tuoi padri, l'Iddio d'Abramo, d'Isacco e di Giacobbe. E Mose', tutto tremante, non ardiva osservare. Atti 7:33 E il Signore gli disse: Sciogliti i calzari dai piedi; perche' il luogo dove stai e' terra santa. Atti 7:34 Certo, io ho veduto l'afflizione del mio popolo che e' in Egitto, e ho udito i loro sospiri, e son disceso per liberarli; or dunque vieni; io ti mandero' in Egitto. Atti 7:35 Quel Mose' che aveano rinnegato dicendo: Chi ti ha costituito rettore e giudice? Iddio lo mando' loro come capo e come liberatore con l'aiuto dell'angelo che gli era apparito nel pruno. Atti 7:36 Egli li condusse fuori, avendo fatto prodigi e segni nel paese di Egitto, nel mar Rosso e nel deserto per quaranta anni. Atti 7:37 Questi e' il Mose' che disse ai figliuoli d'Israele: Il Signore Iddio vostro vi suscitera' un Profeta d'infra i vostri fratelli, come me. Atti 7:38 Questi e' colui che nell'assemblea del deserto fu con l'angelo che gli parlava sul monte Sinai, e co' padri nostri, e che ricevette rivelazioni viventi per darcele. Atti 7:39 A lui i nostri padri non vollero essere ubbidienti, ma lo ripudiarono, e rivolsero i loro cuori all'Egitto, Atti 7:40 dicendo ad Aaronne: Facci degl'iddii che vadano davanti a noi; perche' quant'e' a questo Mose' che ci ha condotti fuori del paese d'Egitto, noi non sappiamo quel che ne sia avvenuto. Atti 7:41 E in quei giorni fecero un vitello, e offersero un sacrificio all'idolo, e si rallegrarono delle opere delle loro mani. Atti 7:42 Ma Dio si rivolse da loro e li abbandono' al culto dell'esercito del cielo, com'e' scritto nel libro dei profeti: Casa d'Israele, mi offriste voi vittime e sacrificī durante quarant'anni nel deserto? Atti 7:43 Anzi, voi portaste la tenda di Moloc e la stella del dio Romfa'n, immagini che voi faceste per adorarle. Percio' io vi trasportero' al di la' di Babilonia. Atti 7:44 Il tabernacolo della testimonianza fu coi nostri padri nel deserto, come avea comandato Colui che avea detto a Mose' che lo facesse secondo il modello che avea veduto. Atti 7:45 E i nostri padri, guidati da Giosue', ricevutolo, lo introdussero nel paese posseduto dalle genti che Dio scaccio' d'innanzi ai nostri padri. Quivi rimase fino ai giorni di Davide, Atti 7:46 il quale trovo' grazia nel cospetto di Dio, e chiese di preparare una dimora all'Iddio di Giacobbe. Atti 7:47 Ma Salomone fu quello che gli edifico' una casa. Atti 7:48 L'Altissimo pero' non abita in templi fatti da man d'uomo, come dice il profeta: Atti 7:49 Il cielo e' il mio trono, e la terra lo sgabello de' miei piedi. Qual casa mi edificherete voi? dice il Signore; o qual sara' il luogo del mio riposo? Atti 7:50 Non ha la mia mano fatte tutte queste cose? Atti 7:51 Gente di collo duro e incirconcisa di cuore e d'orecchi, voi contrastate sempre allo Spirito Santo; come fecero i padri vostri; cosi fate anche voi. Atti 7:52 Qual dei profeti non perseguitarono i padri vostri? E uccisero quelli che preannunziavano la venuta del Giusto, del quale voi ora siete stati i traditori e gli uccisori; Atti 7:53 voi, che avete ricevuto la legge promulgata dagli angeli, e non l'avete osservata. Martirio di Stefano. Persecuzione della chiesa di Gerusalemme Atti 7:54 Essi, udendo queste cose, fremevan di rabbia ne' loro cuori e digrignavano i denti contro di lui. Atti 7:55 Ma egli, essendo pieno dello Spirito Santo, fissati gli occhi al cielo, vide la gloria di Dio e Gesu' che stava alla destra di Dio, Atti 7:56 e disse: Ecco, io vedo i cieli aperti, e il Figliuol dell'uomo in pie' alla destra di Dio. Atti 7:57 Ma essi, gettando di gran gridi, si turarono gli orecchi, e tutti insieme si avventarono sopra lui; Atti 7:58 e cacciatolo fuor della citta', si diedero a lapidarlo; e i testimoni deposero le loro vesti ai piedi di un giovane, chiamato Saulo. Atti 7:59 E lapidavano Stefano che invocava Gesu' e diceva: Signor Gesu', ricevi il mio spirito. Atti 7:60 Poi, postosi in ginocchio, grido' ad alta voce: Signore, non imputar loro questo peccato. E detto questo si addormento'. Atti 8:1 E Saulo era consenziente all'uccisione di lui. E vi fu in quel tempo una gran persecuzione contro la chiesa che era in Gerusalemme. Tutti furon dispersi per le contrade della Giudea e della Samaria, salvo gli apostoli. Atti 8:2 E degli uomini timorati seppellirono Stefano e fecero gran cordoglio di lui. Atti 8:3 Ma Saulo devastava la chiesa, entrando di casa in casa; e trattine uomini e donne, li metteva in prigione. L'Evangelo in Samaria Atti 8:4 Coloro dunque che erano stati dispersi se ne andarono di luogo in luogo, annunziando la Parola. Atti 8:5 E Filippo, disceso nella citta' di Samaria, vi predico' il Cristo. Atti 8:6 E le folle di pari consentimento prestavano attenzione alle cose dette da Filippo, udendo e vedendo i miracoli ch'egli faceva. Atti 8:7 Poiche' gli spiriti immondi uscivano da molti che li avevano, gridando con gran voce; e molti paralitici e molti zoppi erano guariti. Atti 8:8 E vi fu grande allegrezza in quella citta'. Atti 8:9 Or v'era un certo uomo, chiamato Simone, che gia' da tempo esercitava nella citta' le arti magiche, e facea stupire la gente di Samaria, dandosi per un qualcosa di grande. Atti 8:10 Tutti, dal piu' piccolo al piu' grande, gli davano ascolto, dicendo: Costui e' 'la potenza di Dio', che si chiama 'la Grande'. Atti 8:11 E gli davano ascolto, perche' gia' da lungo tempo li avea fatti stupire con le sue arti magiche. Atti 8:12 Ma quand'ebbero creduto a Filippo che annunziava loro la buona novella relativa al regno di Dio e al nome di Gesu' Cristo, furon battezzati, uomini e donne. Atti 8:13 E Simone credette anch'egli; ed essendo stato battezzato, stava sempre con Filippo; e vedendo i miracoli e le gran potenti opere ch'eran fatti, stupiva. Atti 8:14 Or gli apostoli ch'erano a Gerusalemme, avendo inteso che la Samaria avea ricevuto la parola di Dio, vi mandarono Pietro e Giovanni. Atti 8:15 I quali, essendo discesi la', pregarono per loro affinche' ricevessero lo Spirito Santo; Atti 8:16 poiche' non era ancora disceso sopra alcuno di loro, ma erano stati soltanto battezzati nel nome del Signor Gesu'. Atti 8:17 Allora imposero loro le mani, ed essi ricevettero lo Spirito Santo. Atti 8:18 Or Simone, vedendo che per l'imposizione delle mani degli apostoli era dato lo Spirito Santo, offerse loro del danaro, dicendo: Atti 8:19 Date anche a me questa potesta', che colui al quale io imponga le mani riceva lo Spirito Santo. Atti 8:20 Ma Pietro gli disse: Vada il tuo danaro teco in perdizione, poiche' hai stimato che il dono di Dio si acquisti con danaro. Atti 8:21 Tu, in questo, non hai parte ne' sorte alcuna; perche' il tuo cuore non e' retto dinanzi a Dio. Atti 8:22 Ravvediti dunque di questa tua malvagita'; e prega il Signore affinche', se e' possibile, ti sia perdonato il pensiero del tuo cuore. Atti 8:23 Poiche' io ti veggo in fiele amaro e in legami di iniquita'. Atti 8:24 E Simone, rispondendo, disse: Pregate voi il Signore per me affinche' nulla di cio' che avete detto mi venga addosso. Atti 8:25 Essi dunque, dopo aver reso testimonianza alla parola del Signore, ed averla annunziata, se ne tornarono a Gerusalemme, evangelizzando molti villaggi dei Samaritani. La conversione dell'Etiopo Atti 8:26 Or un angelo del Signore parlo' a Filippo, dicendo: Le'vati, e vattene dalla parte di mezzodi, sulla via che scende da Gerusalemme a Gaza. Ella e' una via deserta. Atti 8:27 Ed egli, levatosi, ando'. Ed ecco un Etiopo, un eunuco, ministro di Candace, regina degli Etiopi, il quale era sovrintendente di tutti i tesori di lei, era venuto a Gerusalemme per adorare Atti 8:28 e stava tornandosene, seduto sul suo carro, e leggeva il profeta Isaia. Atti 8:29 E lo Spirito disse a Filippo: Accostati, e raggiungi codesto carro. Atti 8:30 Filippo accorse, l'udi che leggeva il profeta Isaia e disse: Intendi tu le cose che leggi? Atti 8:31 Ed egli rispose: E come potrei intenderle, se alcuno non mi guida? E prego' Filippo che montasse e sedesse con lui. Atti 8:32 Or il passo della Scrittura ch'egli leggeva era questo: Egli e' stato menato all'uccisione come una pecora; e come un agnello che e' muto dinanzi a colui che lo tosa, cosi egli non ha aperto la bocca. Atti 8:33 Nel suo abbassamento fu tolta via la sua condanna; chi descrivera' la sua generazione? Poiche' la sua vita e' stata tolta dalla terra. Atti 8:34 E l'eunuco, rivolto a Filippo, gli disse: Di chi, ti prego, dice questo il profeta? Di se stesso, oppure d'un altro? Atti 8:35 E Filippo prese a parlare, e cominciando da questo passo della Scrittura gli annunzio' Gesu'. Atti 8:36 E cammin facendo, giunsero a una cert'acqua. E l'eunuco disse: Ecco dell'acqua; che impedisce che io sia battezzato? Atti 8:37 ... Atti 8:38 E comando' che il carro si fermasse; e discesero ambedue nell'acqua, Filippo e l'eunuco; e Filippo lo battezzo'. Atti 8:39 E quando furon saliti fuori dall'acqua, lo Spirito del Signore rapi Filippo; e l'eunuco, continuando il suo cammino tutto allegro, non lo vide piu'. Atti 8:40 Poi Filippo si ritrovo' in Azot; e, passando, evangelizzo' tutte le citta', finche' venne a Cesarea. La conversione di Saulo (Atti 22:1-16; 26:9-18) Atti 9:1 Or Saulo, tuttora spirante minaccia e strage contro i discepoli del Signore, venne al sommo sacerdote, Atti 9:2 e gli chiese delle lettere per le sinagoghe di Damasco, affinche', se ne trovasse di quelli che seguivano la nuova via, uomini e donne, li potesse menar legati a Gerusalemme. Atti 9:3 E mentre era in cammino, avvenne che, avvicinandosi a Damasco, di subito una luce dal cielo gli sfolgoro' d'intorno. Atti 9:4 Ed essendo caduto in terra, udi una voce che gli diceva: Saulo, Saulo, perche' mi perseguiti? Atti 9:5 Ed egli disse: Chi sei, Signore? E il Signore: Io son Gesu' che tu perseguiti; Atti 9:6 ma le'vati, entra nella citta' e ti sara' detto cio' che devi fare. Atti 9:7 Or gli uomini che faceano il viaggio con lui ristettero attoniti, udendo ben la voce, ma non vedendo alcuno. Atti 9:8 E Saulo si levo' da terra; ma quando apri gli occhi, non vedeva nulla; e quelli, menandolo per la mano, lo condussero a Damasco. Atti 9:9 E rimase tre giorni senza vedere, e non mangio' ne' bevve. Atti 9:10 Or in Damasco v'era un certo discepolo, chiamato Anania; e il Signore gli disse in visione: Anania! Ed egli rispose: Eccomi, Signore. Atti 9:11 E il Signore a lui: Le'vati, vattene nella strada detta Diritta e cerca, in casa di Giuda, un uomo chiamato Saulo, da Tarso; poiche' ecco, egli e' in preghiera, Atti 9:12 e ha veduto un uomo, chiamato Anania, entrare e imporgli le mani perche' ricuperi la vista. Atti 9:13 Ma Anania rispose: Signore, io ho udito dir da molti di quest'uomo, quanti mali abbia fatto ai tuoi santi in Gerusalemme. Atti 9:14 E qui ha potesta' dai capi sacerdoti d'incatenare tutti coloro che invocano il tuo nome. Atti 9:15 Ma il Signore gli disse: Va', perche' egli e' uno strumento che ho eletto per portare il mio nome davanti ai Gentili, ed ai re, ed ai figliuoli d'Israele; Atti 9:16 poiche' io gli mostrero' quante cose debba patire per il mio nome. Atti 9:17 E Anania se ne ando', ed entro' in quella casa; e avendogli imposte le mani, disse: Fratello Saulo, il Signore, cioe' Gesu', che ti e' apparso sulla via per la quale tu venivi, mi ha mandato perche' tu ricuperi la vista e sii ripieno dello Spirito Santo. Atti 9:18 E in quell'istante gli caddero dagli occhi come delle scaglie, e ricupero' la vista; poi, levatosi, fu battezzato. Atti 9:19 E avendo preso cibo, riacquisto' le forze. Il persecutore perseguitato E Saulo rimase alcuni giorni coi discepoli che erano a Damasco. Atti 9:20 E subito si mise a predicar nelle sinagoghe che Gesu' e' il Figliuol di Dio. Atti 9:21 E tutti coloro che l'udivano, stupivano e dicevano: Non e' costui quel che in Gerusalemme infieriva contro quelli che invocano questo nome ed e' venuto qui allo scopo di menarli incatenati ai capi sacerdoti? Atti 9:22 Ma Saulo vie piu' si fortificava e confondeva i Giudei che abitavano a Damasco, dimostrando che Gesu' e' il Cristo. Atti 9:23 E passati molti giorni, i Giudei si misero d'accordo per ucciderlo; Atti 9:24 ma il loro complotto venne a notizia di Saulo. Essi facevan perfino la guardia alle porte, giorno e notte, per ucciderlo; Atti 9:25 ma i discepoli, presolo di notte, lo calarono a basso giu' dal muro in una cesta. Atti 9:26 E quando fu giunto a Gerusalemme, tentava d'unirsi ai discepoli; ma tutti lo temevano, non credendo ch'egli fosse un discepolo. Atti 9:27 Ma Barnaba, presolo con se', lo meno' agli apostoli, e racconto' loro come per cammino avea veduto il Signore e il Signore gli avea parlato, e come in Damasco avea predicato con franchezza nel nome di Gesu'. Atti 9:28 Da allora, Saulo andava e veniva con loro in Gerusalemme, e predicava con franchezza nel nome del Signore; Atti 9:29 discorreva pure e discuteva con gli Ellenisti; ma questi cercavano d'ucciderlo. Atti 9:30 E i fratelli, avendolo saputo, lo condussero a Cesarea, e di la' lo mandarono a Tarso. Atti 9:31 Cosi la Chiesa, per tutta la Giudea, la Galilea e la Samaria avea pace, essendo edificata; e camminando nel timor del Signore e nella consolazione dello Spirito Santo, moltiplicava. Guarigione di Enea e risurrezione di Tabita Atti 9:32 Or avvenne che Pietro, andando qua e la' da tutti, venne anche ai santi che abitavano in Lidda. Atti 9:33 E quivi trovo' un uomo, chiamato Enea, che gia' da otto anni giaceva in un lettuccio, essendo paralitico. Atti 9:34 E Pietro gli disse: Enea, Gesu' Cristo ti sana; le'vati e rifatti il letto. Ed egli subito si levo'. Atti 9:35 E tutti gli abitanti di Lidda e del pian di Saron lo videro e si convertirono al Signore. Atti 9:36 Or in Ioppe v'era una certa discepola, chiamata Tabita, il che, interpretato, vuol dire Gazzella. Costei abbondava in buone opere e faceva molte elemosine. Atti 9:37 E avvenne in que' giorni ch'ella infermo' e mori. E dopo averla lavata, la posero in una sala di sopra. Atti 9:38 E perche' Lidda era vicina a Ioppe, i discepoli, udito che Pietro era la', gli mandarono due uomini per pregarlo che senza indugio venisse fino a loro. Atti 9:39 Pietro allora, levatosi, se ne venne con loro. E come fu giunto, lo menarono nella sala di sopra; e tutte le vedove si presentarono a lui piangendo, e mostrandogli tutte le tuniche e i vestiti che Gazzella faceva, mentr'era con loro. Atti 9:40 Ma Pietro, messi tutti fuori, si pose in ginocchio, e prego'; e voltatosi verso il corpo, disse: Tabita, le'vati. Ed ella apri gli occhi; e veduto Pietro, si mise a sedere. Atti 9:41 Ed egli le die' la mano, e la sollevo'; e chiamati i santi e le vedove, la presento' loro in vita. Atti 9:42 E cio' fu saputo per tutta Ioppe, e molti credettero nel Signore. Atti 9:43 E Pietro dimoro' molti giorni in Ioppe, da un certo Simone coiaio. La conversione del centurione Cornelio Atti 10:1 Or v'era in Cesarea un uomo, chiamato Cornelio, centurione della coorte detta l''Italica', Atti 10:2 il quale era pio e temente Iddio con tutta la sua casa, e faceva molte elemosine al popolo e pregava Dio del continuo. Atti 10:3 Egli vide chiaramente in visione, verso l'ora nona del giorno, un angelo di Dio che entro' da lui e gli disse: Cornelio! Atti 10:4 Ed egli, guardandolo fisso, e preso da spavento, rispose: Che v'e', Signore? E l'angelo gli disse: Le tue preghiere e le tue elemosine son salite come una ricordanza davanti a Dio. Atti 10:5 Ed ora, manda degli uomini a Ioppe, e fa' chiamare un certo Simone, che e' soprannominato Pietro. Atti 10:6 Egli alberga da un certo Simone coiaio, che ha la casa presso al mare. Atti 10:7 E come l'angelo che gli parlava se ne fu partito, Cornelio chiamo' due dei suoi domestici, e un soldato pio di quelli che si tenean del continuo presso di lui; Atti 10:8 e raccontata loro ogni cosa, li mando' a Ioppe. Atti 10:9 Or il giorno seguente, mentre quelli erano in viaggio e si avvicinavano alla citta', Pietro sali sul terrazzo della casa, verso l'ora sesta, per pregare. Atti 10:10 E avvenne ch'ebbe fame e desiderava prender cibo; e come gliene preparavano, fu rapito in estasi; Atti 10:11 e vide il cielo aperto, e scenderne una certa cosa, simile a un gran lenzuolo che, tenuto per i quattro capi, veniva calato in terra. Atti 10:12 In esso erano dei quadrupedi, dei rettili della terra e degli uccelli del cielo, di ogni specie. Atti 10:13 E una voce gli disse: Le'vati, Pietro; ammazza e mangia. Atti 10:14 Ma Pietro rispose: In niun modo, Signore, poiche' io non ho mai mangiato nulla d'immondo ne' di contaminato. Atti 10:15 E una voce gli disse di nuovo la seconda volta: Le cose che Dio ha purificate, non le far tu immonde. Atti 10:16 E questo avvenne per tre volte; e subito il lenzuolo fu ritirato in cielo. Atti 10:17 E come Pietro stava perplesso in se stesso sul significato della visione avuta, ecco gli uomini mandati da Cornelio, i quali, avendo domandato della casa di Simone, si fermarono alla porta. Atti 10:18 E avendo chiamato, domandarono se Simone, soprannominato Pietro, albergasse li. Atti 10:19 E come Pietro stava pensando alla visione, lo Spirito gli disse: Ecco tre uomini che ti cercano. Atti 10:20 Le'vati dunque, scendi, e va' con loro, senza fartene scrupolo, perche' sono io che li ho mandati. Atti 10:21 E Pietro, sceso verso quegli uomini, disse loro: Ecco, io son quello che cercate: qual e' la cagione per la quale siete qui? Atti 10:22 Ed essi risposero: Cornelio centurione, uomo giusto e temente Iddio, e del quale rende buona testimonianza tutta la nazion de' Giudei, e' stato divinamente avvertito da un santo angelo, di farti chiamare in casa sua e d'ascoltar quel che avrai da dirgli. Atti 10:23 Allora, fattili entrare, li albergo'. E il giorno seguente ando' con loro; e alcuni dei fratelli di Ioppe l'accompagnarono. Atti 10:24 E il giorno di poi entrarono in Cesarea. Or Cornelio li stava aspettando e avea chiamato i suoi parenti e i suoi intimi amici. Atti 10:25 E come Pietro entrava, Cornelio, fattoglisi incontro, gli si gitto' ai piedi, e l'adoro'. Atti 10:26 Ma Pietro lo rialzo', dicendo: Le'vati, anch'io sono uomo! Atti 10:27 E discorrendo con lui, entro' e trovo' molti radunati quivi. Atti 10:28 E disse loro: Voi sapete come non sia lecito ad un Giudeo di aver relazioni con uno straniero o d'entrare da lui; ma Dio mi ha mostrato che non debbo chiamare alcun uomo immondo o contaminato. Atti 10:29 e' per questo che, essendo stato chiamato, venni senza far obiezioni. Io vi domando dunque: Per qual cagione m'avete mandato a chiamare? Atti 10:30 E Cornelio disse: Sono appunto adesso quattro giorni che io stavo pregando, all'ora nona, in casa mia, quand'ecco un uomo mi si presento' davanti, in veste risplendente, Atti 10:31 e disse: Cornelio, la tua preghiera e' stata esaudita, e le tue elemosine sono state ricordate nel cospetto di Dio. Atti 10:32 Manda dunque a Ioppe a far chiamare Simone, soprannominato Pietro; egli alberga in casa di Simone coiaio, presso al mare. Atti 10:33 Percio', in quell'istante io mandai da te, e tu hai fatto bene a venire; ora dunque siamo tutti qui presenti davanti a Dio, per udir tutte le cose che ti sono state comandate dal Signore. Atti 10:34 Allora Pietro, prendendo a parlare, disse: In verita' io comprendo che Dio non ha riguardo alla qualita' delle persone; Atti 10:35 ma che in qualunque nazione, chi lo teme ed opera giustamente gli e' accettevole. Atti 10:36 E questa e' la parola ch'Egli ha diretta ai figliuoli d'Israele, annunziando pace per mezzo di Gesu' Cristo. Esso e' il Signore di tutti. Atti 10:37 Voi sapete quello che e' avvenuto per tutta la Giudea cominciando dalla Galilea, dopo il battesimo predicato da Giovanni: Atti 10:38 vale a dire, la storia di Gesu' di Nazaret; come Iddio l'ha unto di Spirito Santo e di potenza; e come egli e' andato attorno facendo del bene, e guarendo tutti coloro che erano sotto il dominio del diavolo, perche' Iddio era con lui. Atti 10:39 E noi siam testimoni di tutte le cose ch'egli ha fatte nel paese de' Giudei e in Gerusalemme; ed essi l'hanno ucciso, appendendolo ad un legno. Atti 10:40 Esso ha Iddio risuscitato il terzo giorno, e ha fatto si ch'egli si manifestasse Atti 10:41 non a tutto il popolo, ma ai testimoni ch'erano prima stati scelti da Dio; cioe' a noi, che abbiamo mangiato e bevuto con lui dopo la sua risurrezione dai morti. Atti 10:42 Ed egli ci ha comandato di predicare al popolo e di testimoniare ch'egli e' quello che da Dio e' stato costituito Giudice dei vivi e dei morti. Atti 10:43 Di lui attestano tutti i profeti che chiunque crede in lui riceve la remission de' peccati mediante il suo nome. Atti 10:44 Mentre Pietro parlava cosi, lo Spirito Santo cadde su tutti coloro che udivano la Parola. Atti 10:45 E tutti i credenti circoncisi che erano venuti con Pietro, rimasero stupiti che il dono dello Spirito Santo fosse sparso anche sui Gentili; Atti 10:46 poiche' li udivano parlare in altre lingue, e magnificare Iddio. Atti 10:47 Allora Pietro prese a dire: Puo' alcuno vietar l'acqua perche' non siano battezzati questi che hanno ricevuto lo Spirito Santo come noi stessi? Atti 10:48 E comando' che fossero battezzati nel nome di Gesu' Cristo. Allora essi lo pregarono di rimanere alcuni giorni con loro. Pietro si giustifica dell'aver fatto battezzare Cornelio Atti 11:1 Or gli apostoli e i fratelli che erano per la Giudea, intesero che i Gentili aveano anch'essi ricevuto la parola di Dio. Atti 11:2 E quando Pietro fu salito a Gerusalemme, quelli della circoncisione questionavano con lui, dicendo: Atti 11:3 Tu sei entrato da uomini incirconcisi, e hai mangiato con loro. Atti 11:4 Ma Pietro prese a raccontar loro le cose per ordine fin dal principio, dicendo: Atti 11:5 Io ero nella citta' di Ioppe in preghiera, ed in un'estasi, ebbi una visione; una certa cosa simile a un gran lenzuolo tenuto per i quattro capi, scendeva giu' dal cielo, e veniva fino a me; Atti 11:6 ed io fissatolo, lo considerai bene, e vidi i quadrupedi della terra, le fiere, i rettili, e gli uccelli del cielo. Atti 11:7 E udii anche una voce che mi diceva: Pietro, le'vati, ammazza e mangia. Atti 11:8 Ma io dissi: In niun modo, Signore; poiche' nulla d'immondo o di contaminato mi e' mai entrato in bocca. Atti 11:9 Ma una voce mi rispose per la seconda volta dal cielo: Le cose che Dio ha purificate, non le far tu immonde. Atti 11:10 E cio' avvenne per tre volte; poi ogni cosa fu ritirata in cielo. Atti 11:11 Ed ecco che in quell'istante tre uomini, mandatimi da Cesarea, si presentarono alla casa dov'eravamo. Atti 11:12 E lo Spirito mi disse che andassi con loro, senza farmene scrupolo. Or anche questi sei fratelli vennero meco, ed entrammo in casa di quell'uomo. Atti 11:13 Ed egli ci racconto' come avea veduto l'angelo che si era presentato in casa sua e gli avea detto: Manda a Ioppe, e fa' chiamare Simone, soprannominato Pietro; Atti 11:14 il quale ti parlera' di cose, per le quali sarai salvato tu e tutta la casa tua. Atti 11:15 E come avevo cominciato a parlare, lo Spirito Santo scese su loro, com'era sceso su noi da principio. Atti 11:16 Mi ricordai allora della parola del Signore, che diceva: 'Giovanni ha battezzato con acqua, ma voi sarete battezzati con lo Spirito Santo'. Atti 11:17 Se dunque Iddio ha dato a loro lo stesso dono che ha dato anche a noi che abbiam creduto nel Signor Gesu' Cristo, chi ero io da potermi opporre a Dio? Atti 11:18 Essi allora, udite queste cose, si acquetarono e glorificarono Iddio, dicendo: Iddio dunque ha dato il ravvedimento anche ai Gentili affinche' abbiano vita. Il Vangelo predicato ai Gentili in Antiochia Atti 11:19 Quelli dunque ch'erano stati dispersi dalla persecuzione avvenuta a motivo di Stefano, passarono fino in Fenicia, in Cipro e in Antiochia, non annunziando la Parola ad alcuno, se non ai Giudei soltanto. Atti 11:20 Ma alcuni di loro, che erano Ciprioti e Cirenei, venuti in Antiochia, si misero a parlare anche ai Greci, annunziando il Signor Gesu'. Atti 11:21 E la mano del Signore era con loro; e gran numero di gente, avendo creduto, si converti al Signore. Atti 11:22 E la notizia del fatto venne agli orecchi della chiesa ch'era in Gerusalemme; onde mandarono Barnaba fino ad Antiochia. Atti 11:23 Ed esso, giunto la' e veduta la grazia di Dio, si rallegro', e li esorto' tutti ad attenersi al Signore con fermo proponimento di cuore, Atti 11:24 poiche' egli era un uomo dabbene, e pieno di Spirito Santo e di fede. E gran moltitudine fu aggiunta al Signore. Atti 11:25 Poi Barnaba se ne ando' a Tarso, a cercar Saulo; e avendolo trovato, lo meno' ad Antiochia. Atti 11:26 E avvenne che per lo spazio d'un anno intero parteciparono alle raunanze della chiesa, ed ammaestrarono un gran popolo; e fu in Antiochia che per la prima volta i discepoli furon chiamati Cristiani. Atti 11:27 Or in que' giorni, scesero de' profeti da Gerusalemme ad Antiochia. Atti 11:28 E un di loro, chiamato per nome Agabo, levatosi, predisse per lo Spirito che ci sarebbe stata una gran carestia per tutta la terra; ed essa ci fu sotto Claudio. Atti 11:29 E i discepoli determinarono di mandare, ciascuno secondo le sue facolta', una sovvenzione ai fratelli che abitavano in Giudea, Atti 11:30 il che difatti fecero, mandandola agli anziani, per mano di Barnaba e di Saulo. Erode Agrippa fa uccidere Giacomo. Pietro liberato dal carcere. - Morte di Erode Atti 12:1 Or intorno a quel tempo, il re Erode mise mano a maltrattare alcuni della chiesa; Atti 12:2 e fece morir per la spada Giacomo, fratello di Giovanni. Atti 12:3 E vedendo che cio' era grato ai Giudei, continuo' e fece arrestare anche Pietro. Or erano i giorni degli azzimi. Atti 12:4 E presolo, lo mise in prigione, dandolo in guardia a quattro mute di soldati di quattro l'una; perche', dopo la Pasqua, voleva farlo comparire dinanzi al popolo. Atti 12:5 Pietro dunque era custodito nella prigione; ma fervide preghiere eran fatte dalla chiesa a Dio per lui. Atti 12:6 Or quando Erode stava per farlo comparire, la notte prima, Pietro stava dormendo in mezzo a due soldati, legato con due catene; e le guardie davanti alla porta custodivano la prigione. Atti 12:7 Ed ecco, un angelo del Signore sopraggiunse, e una luce risplende' nella cella; e l'angelo, percosso il fianco a Pietro, lo sveglio' dicendo: Le'vati prestamente. E le catene gli caddero dalle mani. Atti 12:8 E l'angelo disse: Cingiti, e le'gati i sandali. E Pietro fece cosi. Poi gli disse: Mettiti il mantello, e seguimi. Atti 12:9 Ed egli, uscito, lo seguiva, non sapendo che fosse vero quel che avveniva per mezzo dell'angelo, ma pensando di avere una visione. Atti 12:10 Or com'ebbero passata la prima e la seconda guardia, vennero alla porta di ferro che mette in citta', la quale si aperse loro da se'; ed essendo usciti, s'inoltrarono per una strada: e in quell'istante l'angelo si parti da lui. Atti 12:11 E Pietro, rientrato in se', disse: Ora conosco per certo che il Signore ha mandato il suo angelo e mi ha liberato dalla mano di Erode e da tutta l'aspettazione del popolo dei Giudei. Atti 12:12 E considerando la cosa, venne alla casa di Maria, madre di Giovanni soprannominato Marco, dove molti fratelli stavano raunati e pregavano. Atti 12:13 E avendo Pietro picchiato all'uscio del vestibolo, una serva, chiamata Rode, venne ad ascoltare; Atti 12:14 e riconosciuta la voce di Pietro, per l'allegrezza non apri l'uscio, ma corse dentro ad annunziare che Pietro stava davanti alla porta. Atti 12:15 E quelli le dissero: Tu sei pazza! Ma ella asseverava che era cosi. Ed essi dicevano: e' il suo angelo. Atti 12:16 Ma Pietro continuava a picchiare, e quand'ebbero aperto, lo videro e stupirono. Atti 12:17 Ma egli, fatto lor cenno con la mano che tacessero, racconto' loro in qual modo il Signore l'avea tratto fuor della prigione. Poi disse: Fate sapere queste cose a Giacomo ed ai fratelli. Ed essendo uscito, se ne ando' in un altro luogo. Atti 12:18 Or, fattosi giorno, vi fu non piccol turbamento fra i soldati, perche' non sapevano che cosa fosse avvenuto di Pietro. Atti 12:19 Ed Erode, cercatolo, e non avendolo trovato, esaminate le guardie, comando' che fosser menate al supplizio. Poi, sceso di Giudea a Cesarea, vi si trattenne. Atti 12:20 Or Erode era fortemente adirato contro i Tirī e i Sidonī; ma essi di pari consentimento si presentarono a lui; e guadagnato il favore di Blasto, ciambellano del re, chiesero pace, perche' il loro paese traeva i viveri dal paese del re. Atti 12:21 Nel giorno fissato, Erode, indossato l'abito reale, e postosi a sedere sul trono, li arringava pubblicamente. Atti 12:22 E il popolo si mise a gridare: Voce d'un dio, e non d'un uomo! Atti 12:23 In quell'istante, un angelo del Signore lo percosse, perche' non avea dato a Dio la gloria; e mori, roso dai vermi. Atti 12:24 Ma la parola di Dio progrediva e si spandeva di piu' in piu'. Atti 12:25 E Barnaba e Saulo, compiuta la loro missione, tornarono da Gerusalemme, prendendo seco Giovanni soprannominato Marco. Barnaba e Saulo mandati in missione. Il mago Bar-Gesu' Atti 13:1 Or nella chiesa d'Antiochia v'eran dei profeti e dei dottori: Barnaba, Simeone chiamato Niger, Lucio di Cirene, Manaen, fratello di latte di Erode il tetrarca, e Saulo. Atti 13:2 E mentre celebravano il culto del Signore e digiunavano, lo Spirito Santo disse: Mettetemi a parte Barnaba e Saulo per l'opera alla quale li ho chiamati. Atti 13:3 Allora, dopo aver digiunato e pregato, imposero loro le mani, e li accomiatarono. Atti 13:4 Essi dunque, mandati dallo Spirito Santo, scesero a Seleucia, e di la' navigarono verso Cipro. Atti 13:5 E giunti a Salamina, annunziarono la parola di Dio nelle sinagoghe de' Giudei: e aveano seco Giovanni come aiuto. Atti 13:6 Poi, traversata tutta l'isola fino a Pafo, trovarono un certo mago, un falso profeta giudeo, che avea nome Bar-Gesu', Atti 13:7 il quale era col proconsole Sergio Paolo, uomo intelligente. Questi, chiamati a se' Barnaba e Saulo, chiese d'udir la parola di Dio. Atti 13:8 Ma Elima, il mago (perche' cosi s'interpreta questo suo nome), resisteva loro, cercando di stornare il proconsole dalla fede. Atti 13:9 Ma Saulo, chiamato anche Paolo, pieno dello Spirito Santo, guardandolo fisso, gli disse: Atti 13:10 O pieno d'ogni frode e d'ogni furberia, figliuol del diavolo, nemico d'ogni giustizia, non cesserai tu di pervertir le diritte vie del Signore? Atti 13:11 Ed ora, ecco, la mano del Signore e' sopra te, e sarai cieco, senza vedere il sole, per un certo tempo. E in quell'istante, caligine e tenebre caddero su lui; e andando qua e la' cercava chi lo menasse per la mano. Atti 13:12 Allora il proconsole, visto quel che era accaduto, credette, essendo stupito della dottrina del Signore. Discorso di Paolo nella sinagoga di Antiochia di Pisidia Atti 13:13 Or Paolo e i suoi compagni, imbarcatisi a Pafo, arrivarono a Perga di Panfilia; ma Giovanni, separatosi da loro, ritorno' a Gerusalemme. Atti 13:14 Ed essi, passando oltre Perga, giunsero ad Antiochia di Pisidia; e recatisi il sabato nella sinagoga, si posero a sedere. Atti 13:15 E dopo la lettura della legge e dei profeti, i capi della sinagoga mandarono a dir loro: Fratelli, se avete qualche parola d'esortazione da rivolgere al popolo, ditela. Atti 13:16 Allora Paolo, alzatosi, e fatto cenno con la mano, disse: Uomini israeliti, e voi che temete Iddio, udite. Atti 13:17 L'Iddio di questo popolo d'Israele elesse i nostri padri, e fece grande il popolo durante la sua dimora nel paese di Egitto, e con braccio levato, ne lo trasse fuori. Atti 13:18 E per lo spazio di circa quarant'anni, sopporto' i loro modi nel deserto. Atti 13:19 Poi, dopo aver distrutte sette nazioni nel paese di Canaan, distribui loro come eredita' il paese di quelle. Atti 13:20 E dopo queste cose, per circa quattrocentocinquant'anni, diede loro de' giudici fino al profeta Samuele. Atti 13:21 Dopo chiesero un re; e Dio diede loro Saul, figliuolo di Chis, della tribu' di Beniamino, per lo spazio di quarant'anni. Atti 13:22 Poi, rimossolo, suscito' loro Davide per re, al quale rese anche questa testimonianza: Io ho trovato Davide, figliuolo di Iesse, un uomo secondo il mio cuore, che eseguira' ogni mio volere. Atti 13:23 Dalla progenie di lui Iddio, secondo la sua promessa, ha suscitato a Israele un Salvatore nella persona di Gesu', Atti 13:24 avendo Giovanni, prima della venuta di lui, predicato il battesimo del ravvedimento a tutto il popolo d'Israele. Atti 13:25 E come Giovanni terminava la sua carriera diceva: Che credete voi che io sia? Io non sono il Messia; ma ecco, dietro a me viene uno, del quale io non son degno di sciogliere i calzari. Atti 13:26 Fratelli miei, figliuoli della progenie d'Abramo, e voi tutti che temete Iddio, a noi e' stata mandata la parola di questa salvezza. Atti 13:27 Poiche' gli abitanti di Gerusalemme e i loro capi, avendo disconosciuto questo Gesu' e le dichiarazioni de' profeti che si leggono ogni sabato, le adempirono, condannandolo. Atti 13:28 E benche' non trovassero in lui nulla che fosse degno di morte, chiesero a Pilato che fosse fatto morire. Atti 13:29 E dopo ch'ebber compiute tutte le cose che erano scritte di lui, lo trassero giu' dal legno, e lo posero in un sepolcro. Atti 13:30 Ma Iddio lo risuscito' dai morti; Atti 13:31 e per molti giorni egli si fece vedere da coloro ch'eran con lui saliti dalla Galilea a Gerusalemme, i quali sono ora suoi testimoni presso il popolo. Atti 13:32 E noi vi rechiamo la buona novella che la promessa fatta ai padri, Atti 13:33 Iddio l'ha adempiuta per noi, loro figliuoli, risuscitando Gesu', siccome anche e' scritto nel salmo secondo: Tu sei il mio Figliuolo, oggi Io ti ho generato. Atti 13:34 E siccome lo ha risuscitato dai morti per non tornar piu' nella corruzione, Egli ha detto cosi: Io vi manterro' le sacre e fedeli promesse fatte a Davide. Atti 13:35 Difatti egli dice anche in un altro luogo: Tu non permetterai che il tuo Santo vegga la corruzione. Atti 13:36 Poiche' Davide, dopo aver servito al consiglio di Dio nella sua generazione, si e' addormentato, ed e' stato riunito coi suoi padri, e ha veduto la corruzione: Atti 13:37 ma colui che Dio ha risuscitato, non ha veduto la corruzione. Atti 13:38 Siavi dunque noto, fratelli, che per mezzo di lui v'e' annunziata la remissione dei peccati; Atti 13:39 e per mezzo di lui, chiunque crede e' giustificato di tutte le cose delle quali voi non avete potuto esser giustificati per la legge di Mose'. Atti 13:40 Guardate dunque che non venga su voi quello che e' detto nei profeti: Atti 13:41 Vedete, o sprezzatori, e maravigliatevi, e dileguatevi, perche' io fo un'opera ai di vostri, un'opera che voi non credereste, se qualcuno ve la narrasse. Atti 13:42 Or, mentre uscivano, furon pregati di parlar di quelle medesime cose al popolo il sabato seguente. Atti 13:43 E dopo che la raunanza si fu sciolta, molti de' Giudei e de' proseliti pii seguiron Paolo e Barnaba; i quali, parlando loro, li persuasero a perseverare nella grazia di Dio. Atti 13:44 E il sabato seguente, quasi tutta la citta' si raduno' per udir la parola di Dio. Atti 13:45 Ma i Giudei, vedendo le moltitudini, furon ripieni d'invidia, e bestemmiando contradicevano alle cose dette da Paolo. Atti 13:46 Ma Paolo e Barnaba dissero loro francamente: Era necessario che a voi per i primi si annunziasse la parola di Dio; ma poiche' la respingete e non vi giudicate degni della vita eterna, ecco, noi ci volgiamo ai Gentili. Atti 13:47 Perche' cosi ci ha ordinato il Signore, dicendo: Io ti ho posto per esser luce de' Gentili, affinche' tu sia strumento di salvezza fino alle estremita' della terra. Atti 13:48 E i Gentili, udendo queste cose, si rallegravano e glorificavano la parola di Dio; e tutti quelli che erano ordinati a vita eterna, credettero. Atti 13:49 E la parola del Signore si spandeva per tutto il paese. Atti 13:50 Ma i Giudei istigarono le donne pie e ragguardevoli e i principali uomini della citta', e suscitarono una persecuzione contro Paolo e Barnaba, e li scacciarono dai loro confini. Atti 13:51 Ma essi, scossa la polvere de' loro piedi contro loro, se ne vennero ad Iconio. Atti 13:52 E i discepoli eran pieni d'allegrezza e di Spirito Santo. L'Evangelo predicato in Iconio, Listra e Derba. Ritorno ad Antiochia di Siria Atti 14:1 Or avvenne che in Iconio pure Paolo e Barnaba entrarono nella sinagoga dei Giudei e parlarono in maniera che una gran moltitudine di Giudei e dei Greci credette. Atti 14:2 Ma i Giudei, rimasti disubbidienti, misero su e inasprirono gli animi dei Gentili contro i fratelli. Atti 14:3 Essi dunque dimoraron quivi molto tempo, predicando con franchezza, fidenti nel Signore, il quale rendeva testimonianza alla parola della sua grazia, concedendo che per le lor mani si facessero segni e prodigī. Atti 14:4 Ma la popolazione della citta' era divisa; gli uni tenevano per i Giudei, e gli altri per gli apostoli. Atti 14:5 Ma essendo scoppiato un moto dei Gentili e dei Giudei coi loro capi, per recare ingiuria agli apostoli e lapidarli, Atti 14:6 questi, conosciuta la cosa, se ne fuggirono nelle citta' di Licaonia, Listra e Derba e nel paese d'intorno; Atti 14:7 e quivi si misero ad evangelizzare. Atti 14:8 Or in Listra c'era un certo uomo, impotente nei piedi, che stava sempre a sedere, essendo zoppo dalla nascita, e non aveva mai camminato. Atti 14:9 Egli udi parlare Paolo, il quale, fissati in lui gli occhi, e vedendo che avea fede da esser sanato, Atti 14:10 disse ad alta voce: Le'vati ritto in pie'. Ed egli salto' su, e si mise a camminare. Atti 14:11 E le turbe, avendo veduto cio' che Paolo avea fatto, alzarono la voce, dicendo in lingua licaonica: Gli de'i hanno preso forma umana, e sono discesi fino a noi. Atti 14:12 E chiamavano Barnaba, Giove e Paolo, Mercurio, perche' era il primo a parlare. Atti 14:13 E il sacerdote di Giove, il cui tempio era all'entrata della citta', mando' dinanzi alle porte tori e ghirlande, e volea sacrificare con le turbe. Atti 14:14 Ma gli apostoli Barnaba e Paolo, udito cio', si stracciarono i vestimenti, e saltarono in mezzo alla moltitudine, esclamando: Atti 14:15 Uomini, perche' fate queste cose? Anche noi siamo uomini della stessa natura che voi; e vi predichiamo che da queste cose vane vi convertiate all'Iddio vivente, che ha fatto il cielo, la terra, il mare e tutte le cose che sono in essi; Atti 14:16 che nelle eta' passate ha lasciato camminare nelle loro vie tutte le nazioni, Atti 14:17 benche' non si sia lasciato senza testimonianza, facendo del bene, mandandovi dal cielo piogge e stagioni fruttifere, dandovi cibo in abbondanza, e letizia nei vostri cuori. Atti 14:18 E dicendo queste cose, a mala pena trattennero le turbe dal sacrificar loro. Atti 14:19 Or sopraggiunsero quivi de' Giudei da Antiochia e da Iconio; i quali, avendo persuaso le turbe, lapidarono Paolo e lo trascinarono fuori dalla citta', credendolo morto. Atti 14:20 Ma essendosi i discepoli raunati intorno a lui, egli si rialzo', ed entro' nella citta'; e il giorno seguente parti con Barnaba per Derba. Atti 14:21 E avendo evangelizzata quella citta' e fatti molti discepoli, se ne tornarono a Listra, a Iconio ed Antiochia, Atti 14:22 confermando gli animi dei discepoli, esortandoli a perseverare nella fede, e dicendo loro che dobbiamo entrare nel regno di Dio attraverso molte tribolazioni. Atti 14:23 E fatti eleggere per ciascuna chiesa degli anziani, dopo aver pregato e digiunato, raccomandarono i fratelli al Signore, nel quale aveano creduto. Atti 14:24 E traversata la Pisidia, vennero in Panfilia. Atti 14:25 E dopo aver annunziata la Parola in Perga, discesero ad Attalia; Atti 14:26 e di la' navigarono verso Antiochia, di dove erano stati raccomandati alla grazia di Dio per l'opera che aveano compiuta. Atti 14:27 Giunti cola' e raunata la chiesa, riferirono tutte le cose che Dio avea fatte per mezzo di loro, e come avea aperta la porta della fede ai Gentili. Atti 14:28 E stettero non poco tempo coi discepoli. La Conferenza di Gerusalemme Atti 15:1 Or alcuni, discesi dalla Giudea, insegnavano ai fratelli: Se voi non siete circoncisi secondo il rito di Mose', non potete esser salvati. Atti 15:2 Ed essendo nata una non piccola dissensione e controversia fra Paolo e Barnaba, e costoro, fu deciso che Paolo, Barnaba e alcuni altri dei fratelli salissero a Gerusalemme agli apostoli ed anziani per trattar questa questione. Atti 15:3 Essi dunque, accompagnati per un tratto dalla chiesa, traversarono la Fenicia e la Samaria, raccontando la conversione dei Gentili; e cagionavano grande allegrezza a tutti i fratelli. Atti 15:4 Poi, giunti a Gerusalemme, furono accolti dalla chiesa, dagli apostoli e dagli anziani, e riferirono quanto grandi cose Dio avea fatte con loro. Atti 15:5 Ma alcuni della setta de' Farisei che aveano creduto, si levarono dicendo: Bisogna circoncidere i Gentili, e comandar loro d'osservare la legge di Mose'. Atti 15:6 Allora gli apostoli e gli anziani si raunarono per esaminar la questione. Atti 15:7 Ed essendone nata una gran discussione, Pietro si levo' in pie', e disse loro: Fratelli, voi sapete che fin dai primi giorni Iddio scelse fra voi me, affinche' dalla bocca mia i Gentili udissero la parola del Vangelo e credessero. Atti 15:8 E Dio, conoscitore dei cuori, rese loro testimonianza, dando lo Spirito Santo a loro, come a noi; Atti 15:9 e non fece alcuna differenza fra noi e loro, purificando i cuori loro mediante la fede. Atti 15:10 Perche' dunque tentate adesso Iddio mettendo sul collo de' discepoli un giogo che ne' i padri nostri ne' noi abbiam potuto portare? Atti 15:11 Anzi, noi crediamo d'esser salvati per la grazia del Signore Gesu', nello stesso modo che loro. Atti 15:12 E tutta la moltitudine si tacque; e stavano ad ascoltar Barnaba e Paolo, che narravano quali segni e prodigī Iddio aveva fatto per mezzo di loro fra i Gentili. Atti 15:13 E quando si furon taciuti, Giacomo prese a dire: Atti 15:14 Fratelli, ascoltatemi. Simone ha narrato come Dio ha primieramente visitato i Gentili, per trarre da questi un popolo per il suo nome. Atti 15:15 E con cio' s'accordano le parole de' profeti, siccome e' scritto: Atti 15:16 Dopo queste cose io tornero' e edifichero' di nuovo la tenda di Davide, che e' caduta; e restaurero' le sue ruine, e la rimettero' in pie', Atti 15:17 affinche' il rimanente degli uomini e tutti i Gentili sui quali e' invocato il mio nome, Atti 15:18 cerchino il Signore, dice il Signore che fa queste cose, le quali a lui son note ab eterno. Atti 15:19 Per la qual cosa io giudico che non si dia molestia a quelli dei Gentili che si convertono a Dio; Atti 15:20 ma che si scriva loro di astenersi dalle cose contaminate nei sacrifizī agl'idoli, dalla fornicazione, dalle cose soffocate, e dal sangue. Atti 15:21 Poiche' Mose' fin dalle antiche generazioni ha chi lo predica in ogni citta', essendo letto nelle sinagoghe ogni sabato. Atti 15:22 Allora parve bene agli apostoli e agli anziani con tutta la chiesa, di mandare ad Antiochia con Paolo e Barnaba, certi uomini scelti fra loro, cioe': Giuda, soprannominato Barsabba, e Sila, uomini autorevoli tra i fratelli; Atti 15:23 e scrissero cosi per loro mezzo: Gli apostoli e i fratelli anziani, ai fratelli di fra i Gentili che sono in Antiochia, in Siria ed in Cilicia, salute. Atti 15:24 Poiche' abbiamo inteso che alcuni, partiti di fra noi, vi hanno turbato coi loro discorsi, sconvolgendo le anime vostre, benche' non avessimo dato loro mandato di sorta, Atti 15:25 e' parso bene a noi, riuniti di comune accordo, di scegliere degli uomini e di mandarveli assieme ai nostri cari Barnaba e Paolo, Atti 15:26 i quali hanno esposto la propria vita per il nome del Signor nostro Gesu' Cristo. Atti 15:27 Vi abbiam dunque mandato Giuda e Sila; anch'essi vi diranno a voce le medesime cose. Atti 15:28 Poiche' e' parso bene allo Spirito Santo ed a noi di non imporvi altro peso all'infuori di queste cose, che sono necessarie; Atti 15:29 cioe': che v'asteniate dalle cose sacrificate agl'idoli, dal sangue, dalle cose soffocate, e dalla fornicazione; dalle quali cose ben farete a guardarvi. State sani. Atti 15:30 Essi dunque, dopo essere stati accomiatati, scesero ad Antiochia; e radunata la moltitudine, consegnarono la lettera. Atti 15:31 E quando i fratelli l'ebbero letta, si rallegrarono della consolazione che recava. Atti 15:32 E Giuda e Sila, anch'essi, essendo profeti, con molte parole li esortarono e li confermarono. Atti 15:33 E dopo che furon dimorati quivi alquanto tempo, furon dai fratelli congedati in pace perche' se ne tornassero a quelli che li aveano inviati. Atti 15:34 ... Atti 15:35 Ma Paolo e Barnaba rimasero ad Antiochia insegnando ed evangelizzando, con molti altri ancora, la parola del Signore. Separazione di Paolo e Barnaba. Secondo viaggio missionario di Paolo con Sila e con Timoteo Atti 15:36 E dopo varī giorni, Paolo disse a Barnaba: Torniamo ora a visitare i fratelli in ogni citta' dove abbiamo annunziato la parola del Signore, per vedere come stanno. Atti 15:37 Barnaba voleva prender con loro anche Giovanni, detto Marco. Atti 15:38 Ma Paolo giudicava che non dovessero prendere a compagno colui che si era separato da loro fin dalla Panfilia, e che non era andato con loro all'opera. Atti 15:39 E ne nacque un'aspra contesa, tanto che si separarono; e Barnaba, preso seco Marco, navigo' verso Cipro; Atti 15:40 ma Paolo, sceltosi Sila, parti, raccomandato dai fratelli alla grazia del Signore. Atti 15:41 E percorse la Siria e la Cilicia, confermando le chiese. Atti 16:1 E venne anche a Derba e a Listra; ed ecco, quivi era un certo discepolo, di nome Timoteo, figliuolo di una donna giudea credente, ma di padre greco. Atti 16:2 Di lui rendevano buona testimonianza i fratelli che erano in Listra ed in Iconio. Atti 16:3 Paolo volle ch'egli partisse con lui; e presolo, lo circoncise a cagion de' Giudei che erano in quei luoghi; perche' tutti sapevano che il padre di lui era greco. Atti 16:4 E passando essi per le citta', trasmisero loro, perche' le osservassero, le decisioni prese dagli apostoli e dagli anziani che erano a Gerusalemme. Atti 16:5 Le chiese dunque erano confermate nella fede, e crescevano in numero di giorno in giorno. Paolo evangelizza la Frigia e la Galazia e passa in Macedonia Atti 16:6 Poi traversarono la Frigia e il paese della Galazia, avendo lo Spirito Santo vietato loro d'annunziar la Parola in Asia; Atti 16:7 e giunti sui confini della Misia, tentarono d'andare in Bitinia; ma lo Spirito di Gesu' non lo permise loro; Atti 16:8 e passata la Misia, discesero in Troas. Atti 16:9 E Paolo ebbe di notte una visione: Un uomo macedone gli stava dinanzi, e lo pregava dicendo: Passa in Macedonia e soccorrici. Atti 16:10 E com'egli ebbe avuta quella visione, cercammo subito di partire per la Macedonia, tenendo per certo che Dio ci avea chiamati la', ad annunziar loro l'Evangelo. Conversione di Lidia e del carceriere di Filippi Atti 16:11 Percio', salpando da Troas, tirammo diritto, verso Samotracia, e il giorno seguente verso Neapoli; Atti 16:12 e di la' ci recammo a Filippi, che e' citta' primaria di quella parte della Macedonia, ed e' colonia romana; e dimorammo in quella citta' alcuni giorni. Atti 16:13 E nel giorno di sabato andammo fuori della porta, presso al fiume, dove supponevamo fosse un luogo d'orazione; e postici a sedere, parlavamo alle donne ch'eran quivi radunate. Atti 16:14 E una certa donna, di nome Lidia, negoziante di porpora, della citta' di Tiatiri, che temeva Dio, ci stava ad ascoltare; e il Signore le apri il cuore, per renderla attenta alle cose dette da Paolo. Atti 16:15 E dopo che fu battezzata con quei di casa, ci prego' dicendo: Se mi avete giudicata fedele al Signore, entrate in casa mia, e dimoratevi. E ci fece forza. Atti 16:16 E avvenne, come andavamo al luogo d'orazione, che incontrammo una certa serva, che avea uno spirito indovino e con l'indovinare procacciava molto guadagno ai suoi padroni. Atti 16:17 Costei, messasi a seguir Paolo e noi, gridava: Questi uomini son servitori dell'Iddio altissimo, e vi annunziano la via della salvezza. Atti 16:18 Cosi fece per molti giorni; ma essendone Paolo annoiato, si volto' e disse allo spirito: Io ti comando, nel nome di Gesu' Cristo, che tu esca da costei. Ed esso usci in quell'istante. Atti 16:19 Ma i padroni di lei, vedendo che la speranza del loro guadagno era svanita, presero Paolo e Sila, e li trassero sulla pubblica piazza davanti ai magistrati, Atti 16:20 e presentatili ai pretori, dissero: Questi uomini, che son Giudei, perturbano la nostra citta', Atti 16:21 e predicano dei riti che non e' lecito a noi che siam Romani ne' di ricevere, ne' di osservare. Atti 16:22 E la folla si levo' tutta insieme contro a loro; e i pretori, strappate loro di dosso le vesti, comandarono che fossero battuti con le verghe. Atti 16:23 E dopo aver loro date molte battiture, li cacciarono in prigione, comandando al carceriere di custodirli sicuramente. Atti 16:24 Il quale, ricevuto un tal ordine, li caccio' nella prigione piu' interna, e serro' loro i piedi nei ceppi. Atti 16:25 Or sulla mezzanotte Paolo e Sila, pregando, cantavano inni a Dio; e i carcerati li ascoltavano. Atti 16:26 Ad un tratto si fece un gran terremoto, talche' la prigione fu scossa dalle fondamenta; e in quell'istante tutte le porte si apersero, e i legami di tutti si sciolsero. Atti 16:27 Il carceriere, destatosi, e vedute le porte della prigione aperte, tratta la spada, stava per uccidersi, pensando che i carcerati fossero fuggiti. Atti 16:28 Ma Paolo grido' ad alta voce: Non ti far male alcuno, perche' siam tutti qui. Atti 16:29 E quegli, chiesto un lume, salto' dentro, e tutto tremante si getto' ai piedi di Paolo e di Sila; Atti 16:30 e menatili fuori, disse: Signori, che debbo io fare per esser salvato? Atti 16:31 Ed essi risposero: Credi nel Signor Gesu', e sarai salvato tu e la casa tua. Atti 16:32 Poi annunziarono la parola del Signore a lui e a tutti coloro che erano in casa sua. Atti 16:33 Ed egli, presili in quell'istessa ora della notte, lavo' loro le piaghe; e subito fu battezzato lui con tutti i suoi. Atti 16:34 E menatili su in casa sua, apparecchio' loro la tavola, e giubilava con tutta la sua casa, perche' avea creduto in Dio. Atti 16:35 Or come fu giorno, i pretori mandarono i littori a dire: Lascia andar quegli uomini. Atti 16:36 E il carceriere riferi a Paolo queste parole, dicendo: I pretori hanno mandato a mettervi in liberta'; or dunque uscite, e andatevene in pace. Atti 16:37 Ma Paolo disse loro: Dopo averci pubblicamente battuti senza essere stati condannati, noi che siam cittadini romani, ci hanno cacciato in prigione; e ora ci mandan via celatamente? No davvero! Anzi, vengano essi stessi a menarci fuori. Atti 16:38 E i littori riferirono queste parole ai pretori; e questi ebbero paura quando intesero che eran Romani; Atti 16:39 e vennero, e li pregarono di scusarli; e menatili fuori, chiesero loro d'andarsene dalla citta'. Atti 16:40 Allora essi, usciti di prigione, entrarono in casa di Lidia; e veduti i fratelli, li confortarono, e si partirono. Paolo a Tessalonica e a Berea Atti 17:1 Ed essendo passati per Amfipoli e per Apollonia, vennero a Tessalonica, dov'era una sinagoga dei Giudei; Atti 17:2 e Paolo, secondo la sua usanza, entro' da loro, e per tre sabati tenne loro ragionamenti tratti dalle Scritture, Atti 17:3 spiegando e dimostrando ch'era stato necessario che il Cristo soffrisse e risuscitasse dai morti; e il Cristo, egli diceva, e' quel Gesu' che io v'annunzio. Atti 17:4 E alcuni di loro furon persuasi, e si unirono a Paolo e Sila; e cosi fecero una gran moltitudine di Greci pii, e non poche delle donne principali. Atti 17:5 Ma i Giudei, mossi da invidia, presero con loro certi uomini malvagi fra la gente di piazza; e raccolta una turba, misero in tumulto la citta'; e, assalita la casa di Giasone, cercavano di trar Paolo e Sila fuori al popolo. Atti 17:6 Ma non avendoli trovati, trascinarono Giasone e alcuni de' fratelli dinanzi ai magistrati della citta', gridando: Costoro che hanno messo sossopra il mondo, son venuti anche qua, Atti 17:7 e Giasone li ha accolti; ed essi tutti vanno contro agli statuti di Cesare, dicendo che c'e' un altro re, Gesu'. Atti 17:8 E misero sossopra la moltitudine e i magistrati della citta', che udivano queste cose. Atti 17:9 E questi, dopo che ebbero ricevuta una cauzione da Giasone e dagli altri, li lasciarono andare. Atti 17:10 E i fratelli, subito, di notte, fecero partire Paolo e Sila per Berea; ed essi, giuntivi, si recarono nella sinagoga de' Giudei. Atti 17:11 Or questi furono piu' generosi di quelli di Tessalonica, in quanto che ricevettero la Parola con ogni premura, esaminando tutti i giorni le Scritture per vedere se le cose stavan cosi. Atti 17:12 Molti di loro, dunque, credettero, e non piccol numero di nobildonne greche e d'uomini. Atti 17:13 Ma quando i Giudei di Tessalonica ebbero inteso che la parola di Dio era stata annunziata da Paolo anche in Berea, vennero anche la', agitando e mettendo sossopra le turbe. Atti 17:14 E i fratelli, allora, fecero partire immediatamente Paolo, conducendolo fino al mare; e Sila e Timoteo rimasero ancora quivi. Atti 17:15 Ma coloro che accompagnavano Paolo, lo condussero fino ad Atene; e ricevuto l'ordine di dire a Sila e a Timoteo che quanto prima venissero a lui, si partirono. Paolo ad Atene. Il discorso nell'Areopa'go Atti 17:16 Or mentre Paolo li aspettava in Atene, lo spirito gli s'inacerbiva dentro a veder la citta' piena d'idoli. Atti 17:17 Egli dunque ragionava nella sinagoga coi Giudei e con le persone pie; e sulla piazza, ogni giorno, con quelli che vi si trovavano. Atti 17:18 E anche certi filosofi epicurei e stoici conferivan con lui. E alcuni dicevano: Che vuol dire questo cianciatore? E altri: Egli pare essere un predicatore di divinita' straniere; perche' annunziava Gesu' e la risurrezione. Atti 17:19 E presolo con se', lo condussero su nell'Areopa'go, dicendo: Potremmo noi sapere qual sia questa nuova dottrina che tu proponi? Atti 17:20 Poiche' tu ci rechi agli orecchi delle cose strane. Noi vorremmo dunque sapere che cosa voglian dire queste cose. Atti 17:21 Or tutti gli Ateniesi e i forestieri che dimoravan quivi, non passavano il tempo in altro modo, che a dire o ad ascoltare quel che c'era di piu' nuovo. Atti 17:22 E Paolo, stando in pie' in mezzo all'Areopa'go, disse: Ateniesi, io veggo che siete in ogni cosa quasi troppo religiosi. Atti 17:23 Poiche', passando, e considerando gli oggetti del vostro culto, ho trovato anche un altare sul quale era scritto: AL DIO SCONOSCIUTO. Cio' dunque che voi adorate senza conoscerlo, io ve l'annunzio. Atti 17:24 L'Iddio che ha fatto il mondo e tutte le cose che sono in esso, essendo Signore del cielo e della terra, non abita in templi fatti d'opera di mano; Atti 17:25 e non e' servito da mani d'uomini; come se avesse bisogno di alcuna cosa; Egli, che da' a tutti la vita, il fiato ed ogni cosa. Atti 17:26 Egli ha tratto da un solo tutte le nazioni degli uomini perche' abitino su tutta la faccia della terra, avendo determinato le epoche loro assegnate, e i confini della loro abitazione, Atti 17:27 affinche' cerchino Dio, se mai giungano a trovarlo, come a tastoni, benche' Egli non sia lungi da ciascun di noi. Atti 17:28 Difatti, in lui viviamo, ci moviamo, e siamo, come anche alcuni de' vostri poeti han detto: 'Poiche' siamo anche sua progenie'. Atti 17:29 Essendo dunque progenie di Dio, non dobbiam credere che la Divinita' sia simile ad oro, ad argento, o a pietra scolpiti dall'arte e dall'immaginazione umana. Atti 17:30 Iddio dunque, passando sopra ai tempi dell'ignoranza, fa ora annunziare agli uomini che tutti, per ogni dove, abbiano a ravvedersi, Atti 17:31 perche' ha fissato un giorno, nel quale giudichera' il mondo con giustizia, per mezzo dell'uomo ch'Egli ha stabilito; del che ha fatto fede a tutti, avendolo risuscitato dai morti. Atti 17:32 Quando udiron mentovar la risurrezione de' morti, alcuni se ne facevano beffe; ed altri dicevano: Su questo noi ti sentiremo un'altra volta. Atti 17:33 Cosi Paolo usci dal mezzo di loro. Atti 17:34 Ma alcuni si unirono a lui e credettero, fra i quali anche Dionisio l'Areopagita, una donna chiamata Damaris, e altri con loro. Paolo a Corinto Atti 18:1 Dopo queste cose egli, partitosi da Atene, venne a Corinto. Atti 18:2 E trovato un certo Giudeo, per nome Aquila, oriundo del Ponto, venuto di recente dall'Italia insieme con Priscilla sua moglie, perche' Claudio avea comandato che tutti i Giudei se ne andassero da Roma, s'uni a loro. Atti 18:3 E siccome era del medesimo mestiere, dimorava con loro, e lavoravano; poiche' di mestiere, eran fabbricanti di tende. Atti 18:4 E ogni sabato discorreva nella sinagoga, e persuadeva Giudei e Greci. Atti 18:5 Ma quando Sila e Timoteo furon venuti dalla Macedonia, Paolo si die' tutto quanto alla predicazione, testimoniando ai Giudei che Gesu' era il Cristo. Atti 18:6 Pero', contrastando essi e bestemmiando, egli scosse le sue vesti e disse loro: Il vostro sangue ricada sul vostro capo; io ne son netto; da ora innanzi andro' ai Gentili. Atti 18:7 E partitosi di la', entro' in casa d'un tale, chiamato Tizio Giusto, il quale temeva Iddio, ed avea la casa contigua alla sinagoga. Atti 18:8 E Crispo, il capo della sinagoga, credette nel Signore con tutta la sua casa; e molti dei Corinzī, udendo Paolo, credevano, ed eran battezzati. Atti 18:9 E il Signore disse di notte in visione a Paolo: Non temere, ma parla e non tacere; Atti 18:10 perche' io son teco, e nessuno mettera' le mani su te per farti del male; poiche' io ho un gran popolo in questa citta'. Atti 18:11 Ed egli dimoro' quivi un anno e sei mesi, insegnando fra loro la parola di Dio. Atti 18:12 Poi, quando Gallione fu proconsole d'Acaia, i Giudei, tutti d'accordo, si levaron contro Paolo, e lo menarono dinanzi al tribunale, dicendo: Atti 18:13 Costui va persuadendo gli uomini ad adorare Iddio in modo contrario alla legge. Atti 18:14 E come Paolo stava per aprir bocca, Gallione disse ai Giudei: Se si trattasse di qualche ingiustizia o di qualche mala azione, o Giudei, io vi ascolterei pazientemente, come ragion vuole. Atti 18:15 Ma se si tratta di questioni intorno a parole, a nomi, e alla vostra legge, provvedeteci voi; io non voglio esser giudice di codeste cose. Atti 18:16 E li mando' via dal tribunale. Atti 18:17 Allora tutti, afferrato Soste'ne, il capo della sinagoga, lo battevano davanti al tribunale. E Gallione non si curava affatto di queste cose. Viaggio di Paolo a Gerusalemme. Apollo ad Efeso ed in Acaia Atti 18:18 Quanto a Paolo, ei rimase ancora molti giorni a Corinto; poi, preso commiato dai fratelli, navigo' verso la Siria, con Priscilla ed Aquila, dopo essersi fatto tosare il capo a Cencrea, perche' avea fatto un voto. Atti 18:19 Come furon giunti ad Efeso, Paolo li lascio' quivi; egli, intanto, entrato nella sinagoga, si pose a discorrere coi Giudei. Atti 18:20 E pregandolo essi di dimorare da loro piu' a lungo, non acconsenti; Atti 18:21 ma dopo aver preso commiato e aver detto che, Dio volendo, sarebbe tornato da loro un'altra volta, salpo' da Efeso. Atti 18:22 E sbarcato a Cesarea, sali a Gerusalemme, e salutata la chiesa, scese ad Antiochia. Atti 18:23 Ed essendosi fermato quivi alquanto tempo, si parti, percorrendo di luogo in luogo il paese della Galazia e la Frigia, confermando tutti i discepoli. Atti 18:24 Or un certo Giudeo, per nome Apollo, oriundo d'Alessandria, uomo eloquente e potente nelle Scritture, arrivo' ad Efeso. Atti 18:25 Egli era stato ammaestrato nella via del Signore; ed essendo fervente di spirito, parlava e insegnava accuratamente le cose relative a Gesu', benche' avesse conoscenza soltanto del battesimo di Giovanni. Atti 18:26 Egli comincio' pure a parlar francamente nella sinagoga. Ma Priscilla ed Aquila, uditolo, lo presero seco e gli esposero piu' appieno la via di Dio. Atti 18:27 Poi, volendo egli passare in Acaia, i fratelli ve lo confortarono, e scrissero ai discepoli che l'accogliessero. Giunto la', egli fu di grande aiuto a quelli che avevan creduto mediante la grazia; Atti 18:28 perche' con gran vigore confutava pubblicamente i Giudei, dimostrando per le Scritture che Gesu' e' il Cristo. Terzo viaggio missionario di Paolo. Il Vangelo in Efeso Atti 19:1 Or avvenne, mentre Apollo era a Corinto, che Paolo, avendo traversato la parte alta del paese, venne ad Efeso; e vi trovo' alcuni discepoli, ai quali disse: Atti 19:2 Riceveste voi lo Spirito Santo quando credeste? Ed essi a lui: Non abbiamo neppur sentito dire che ci sia lo Spirito Santo. Atti 19:3 Ed egli disse loro: Di che battesimo siete dunque stati battezzati? Ed essi risposero: Del battesimo di Giovanni. Atti 19:4 E Paolo disse: Giovanni battezzo' col battesimo di ravvedimento, dicendo al popolo che credesse in colui che veniva dopo di lui, cioe', in Gesu'. Atti 19:5 Udito questo, furon battezzati nel nome del Signor Gesu'; Atti 19:6 e dopo che Paolo ebbe loro imposto le mani, lo Spirito Santo scese su loro, e parlavano in altre lingue, e profetizzavano. Atti 19:7 Erano, in tutto, circa dodici uomini. Atti 19:8 Poi entro' nella sinagoga, e quivi seguito' a parlare francamente per lo spazio di tre mesi, discorrendo con parole persuasive delle cose relative al regno di Dio. Atti 19:9 Ma siccome alcuni s'indurivano e rifiutavano di credere, dicendo male della nuova Via dinanzi alla moltitudine, egli, ritiratosi da loro, separo' i discepoli, discorrendo ogni giorno nella scuola di Tiranno. Atti 19:10 E questo continuo' due anni; talche' tutti coloro che abitavano nell'Asia, Giudei e Greci, udirono la parola del Signore. Atti 19:11 E Iddio faceva de' miracoli straordinari per le mani di Paolo; Atti 19:12 al punto che si portavano sui malati degli asciugatoi e de' grembiuli che erano stati sul suo corpo, e le malattie si partivano da loro, e gli spiriti maligni se ne uscivano. Atti 19:13 Or alcuni degli esorcisti giudei che andavano attorno, tentarono anch'essi d'invocare il nome del Signor Gesu' su quelli che aveano degli spiriti maligni, dicendo: Io vi scongiuro, per quel Gesu' che Paolo predica. Atti 19:14 E quelli che facevan questo, eran sette figliuoli di un certo Sceva, Giudeo, capo sacerdote. Atti 19:15 E lo spirito maligno, rispondendo, disse loro: Gesu', lo conosco, e Paolo so chi e'; ma voi chi siete? Atti 19:16 E l'uomo che avea lo spirito maligno si avvento' su due di loro; li sopraffece, e fe' loro tal violenza, che se ne fuggirono da quella casa, nudi e feriti. Atti 19:17 E questo venne a notizia di tutti, Giudei e Greci, che abitavano in Efeso; e tutti furon presi da spavento, e il nome del Signor Gesu' era magnificato. Atti 19:18 E molti di coloro che aveano creduto, venivano a confessare e a dichiarare le cose che aveano fatte. Atti 19:19 E buon numero di quelli che aveano esercitato le arti magiche, portarono i loro libri assieme, e li arsero in presenza di tutti; e calcolatone il prezzo, trovarono che ascendeva a cinquantamila dramme d'argento. Atti 19:20 Cosi la parola di Dio cresceva potentemente e si rafforzava. Atti 19:21 Compiute che furon queste cose, Paolo si mise in animo d'andare a Gerusalemme, passando per la Macedonia e per l'Acaia. Dopo che saro' stato la', diceva, bisogna ch'io veda anche Roma. Atti 19:22 E mandati in Macedonia due di quelli che lo aiutavano, Timoteo ed Erasto, egli si trattenne ancora in Asia per qualche tempo. Il tumulto di Efeso Atti 19:23 Or in quel tempo nacque non piccol tumulto a proposito della nuova Via. Atti 19:24 Poiche' un tale, chiamato Demetrio, orefice, che faceva de' tempietti di Diana in argento, procurava non poco guadagno agli artigiani. Atti 19:25 Raunati questi e gli altri che lavoravan di cotali cose, disse: Uomini, voi sapete che dall'esercizio di quest'arte viene la nostra prosperita'. Atti 19:26 E voi vedete e udite che questo Paolo ha persuaso e sviato gran moltitudine non solo in Efeso, ma quasi in tutta l'Asia, dicendo che quelli fatti con le mani non sono de'i. Atti 19:27 E non solo v'e' pericolo che questo ramo della nostra arte cada in discredito, ma che anche il tempio della gran dea Diana sia reputato per nulla, e che sia perfino spogliata della sua maesta' colei, che tutta l'Asia e il mondo adorano. Atti 19:28 Ed essi, udite queste cose, accesi di sdegno, si misero a gridare: Grande e' la Diana degli Efesini! Atti 19:29 E tutta la citta' fu ripiena di confusione; e traendo seco a forza Gaio e Aristarco, Macedoni, compagni di viaggio di Paolo, si precipitaron tutti d'accordo verso il teatro. Atti 19:30 Paolo voleva presentarsi al popolo, ma i discepoli non glielo permisero. Atti 19:31 E anche alcuni de' magistrati dell'Asia che gli erano amici, mandarono a pregarlo che non s'arrischiasse a venire nel teatro. Atti 19:32 Gli uni dunque gridavano una cosa, e gli altri un'altra, perche' l'assemblea era una confusione; e i piu' non sapevano per qual cagione si fossero raunati. Atti 19:33 E di fra la moltitudine trassero Alessandro, che i Giudei spingevano innanzi. E Alessandro, fatto cenno con la mano, voleva arringare il popolo a loro difesa. Atti 19:34 Ma quando ebbero riconosciuto che era Giudeo, tutti, ad una voce, per circa due ore, si posero a gridare: Grande e' la Diana degli Efesini! Atti 19:35 Ma il segretario, avendo acquetata la turba, disse: Uomini di Efeso, chi e' che non sappia che la citta' degli Efesini e' la guardiana del tempio della gran Diana e dell'immagine caduta da Giove? Atti 19:36 Essendo dunque queste cose fuor di contestazione, voi dovete acquetarvi e non far nulla di precipitato; Atti 19:37 poiche' avete menato qua questi uomini, i quali non sono ne' sacrileghi, ne' bestemmiatori della nostra dea. Atti 19:38 Se dunque Demetrio e gli artigiani che son con lui hanno qualcosa contro qualcuno, ci sono i tribunali, e ci sono i proconsoli; si facciano citare gli uni e gli altri. Atti 19:39 Se poi volete ottenere qualcosa intorno ad altri affari, la questione si risolvera' in un'assemblea legale. Atti 19:40 Perche' noi siamo in pericolo d'essere accusati di sedizione per la raunata d'oggi, non essendovi ragione alcuna con la quale noi possiamo giustificare questo assembramento. Atti 19:41 E dette queste cose, sciolse l'adunanza. Paolo visita di nuovo la Macedonia e la Grecia; poi torna in Asia Atti 20:1 Or dopo che fu cessato il tumulto, Paolo, fatti chiamare i discepoli ed esortatili, li abbraccio' e si parti per andare in Macedonia. Atti 20:2 E dopo aver traversato quelle parti, e averli con molte parole esortati, venne in Grecia. Atti 20:3 Quivi si fermo' tre mesi; poi avendogli i Giudei teso delle insidie mentre stava per imbarcarsi per la Siria, decise di tornare per la Macedonia. Atti 20:4 E lo accompagnarono So'patro di Berea, figlio di Pirro, e i Tessalonicesi Aristarco e Secondo, e Gaio di Derba e Timoteo, e della provincia d'Asia Tichico e Trofimo. Atti 20:5 Costoro, andati innanzi, ci aspettarono a Troas. Atti 20:6 E noi, dopo i giorni degli azzimi, partimmo da Filippi, e in capo a cinque giorni li raggiungemmo a Troas, dove dimorammo sette giorni. Atti 20:7 E nel primo giorno della settimana, mentre eravamo radunati per rompere il pane, Paolo, dovendo partire il giorno seguente, si mise a ragionar con loro, e prolungo' il suo discorso fino a mezzanotte. Atti 20:8 Or nella sala di sopra, dove eravamo radunati, c'erano molte lampade; Atti 20:9 e un certo giovinetto, chiamato Eutico, che stava seduto sul davanzale della finestra, fu preso da profondo sonno; e come Paolo tirava in lungo il suo dire, sopraffatto dal sonno, cadde giu' dal terzo piano, e fu levato morto. Atti 20:10 Ma Paolo, sceso a basso, si butto' su di lui, e abbracciatolo, disse: Non fate tanto strepito, perche' l'anima sua e' in lui. Atti 20:11 Ed essendo risalito, ruppe il pane e prese cibo; e dopo aver ragionato lungamente sino all'alba, senz'altro si parti. Atti 20:12 Il ragazzo poi fu ricondotto vivo, ed essi ne furono oltre modo consolati. Atti 20:13 Quanto a noi, andati innanzi a bordo, navigammo verso Asso, con intenzione di prender quivi Paolo con noi; poiche' egli avea fissato cosi, volendo fare quel tragitto per terra. Atti 20:14 E avendoci incontrati ad Asso, lo prendemmo con noi, e venimmo a Mitilene. Atti 20:15 E di la', navigando, arrivammo il giorno dopo dirimpetto a Chio; e il giorno seguente approdammo a Samo, e il giorno di poi giungemmo a Mileto. Atti 20:16 Poiche' Paolo avea deliberato di navigare oltre Efeso, per non aver a consumar tempo in Asia; giacche' si affrettava per trovarsi, se gli fosse possibile, a Gerusalemme il giorno della Pentecoste. Discorso di Paolo agli anziani di Efeso Atti 20:17 E da Mileto mando' ad Efeso a far chiamare gli anziani della chiesa. Atti 20:18 E quando furon venuti a lui, egli disse loro: Voi sapete in qual maniera, dal primo giorno che entrai nell'Asia, io mi son sempre comportato con voi, Atti 20:19 servendo al Signore con ogni umilta', e con lacrime, fra le prove venutemi dalle insidie dei Giudei; Atti 20:20 come io non mi son tratto indietro dall'annunziarvi e dall'insegnarvi in pubblico e per le case, cosa alcuna di quelle che vi fossero utili, Atti 20:21 scongiurando Giudei e Greci a ravvedersi dinanzi a Dio e a credere nel Signor nostro Gesu' Cristo. Atti 20:22 Ed ora, ecco, vincolato nel mio spirito, io vo a Gerusalemme, non sapendo le cose che quivi mi avverranno; Atti 20:23 salvo che lo Spirito Santo mi attesta in ogni citta' che legami ed afflizioni m'aspettano. Atti 20:24 Ma io non fo alcun conto della vita, quasi mi fosse cara, pur di compiere il mio corso e il ministerio che ho ricevuto dal Signor Gesu', che e' di testimoniare dell'Evangelo della grazia di Dio. Atti 20:25 Ed ora, ecco, io so che voi tutti fra i quali sono passato predicando il Regno, non vedrete piu' la mia faccia. Atti 20:26 Percio' io vi protesto quest'oggi che son netto del sangue di tutti; Atti 20:27 perche' io non mi son tratto indietro dall'annunziarvi tutto il consiglio di Dio. Atti 20:28 Badate a voi stessi e a tutto il gregge, in mezzo al quale lo Spirito Santo vi ha costituiti vescovi, per pascere la chiesa di Dio, la quale egli ha acquistata col proprio sangue. Atti 20:29 Io so che dopo la mia partenza entreranno fra voi de' lupi rapaci, i quali non risparmieranno il gregge; Atti 20:30 e di fra voi stessi sorgeranno uomini che insegneranno cose perverse per trarre i discepoli dietro a se'. Atti 20:31 Percio' vegliate, ricordandovi che per lo spazio di tre anni, notte e giorno, non ho cessato d'ammonire ciascuno con lacrime. Atti 20:32 E ora, io vi raccomando a Dio e alla parola della sua grazia; a lui che puo' edificarvi e darvi l'eredita' con tutti i santificati. Atti 20:33 Io non ho bramato ne' l'argento, ne' l'oro, ne' il vestito d'alcuno. Atti 20:34 Voi stessi sapete che queste mani hanno provveduto ai bisogni miei e di coloro che eran meco. Atti 20:35 In ogni cosa vi ho mostrato ch'egli e' con l'affaticarsi cosi, che bisogna venire in aiuto ai deboli, e ricordarsi delle parole del Signor Gesu', il quale disse egli stesso: Piu' felice cosa e' il dare che il ricevere. Atti 20:36 Quando ebbe dette queste cose, si pose in ginocchio e prego' con tutti loro. Atti 20:37 E si fece da tutti un gran piangere; e gettatisi al collo di Paolo, lo baciavano, Atti 20:38 dolenti sopra tutto per la parola che avea detta, che non vedrebbero piu' la sua faccia. E l'accompagnarono alla nave. Paolo, tornato a Gerusalemme, e' arrestato nel tempio Atti 21:1 Or dopo che ci fummo staccati da loro, salpammo, e per diritto corso giungemmo a Cos, e il giorno seguente a Rodi, e di la' a Patara; Atti 21:2 e trovata una nave che passava in Fenicia, vi montammo su, e facemmo vela. Atti 21:3 Giunti in vista di Cipro, e lasciatala a sinistra, navigammo verso la Siria, e approdammo a Tiro, perche' quivi si dovea scaricar la nave. Atti 21:4 E trovati i discepoli, dimorammo quivi sette giorni. Essi, mossi dallo Spirito, dicevano a Paolo di non metter piede in Gerusalemme; Atti 21:5 quando pero' fummo al termine di quei giorni, partimmo per continuare il viaggio, accompagnati da tutti loro, con le mogli e i figliuoli, fin fuori della citta'; e postici in ginocchio sul lido, facemmo orazione e ci dicemmo addio; Atti 21:6 poi montammo sulla nave, e quelli se ne tornarono alle case loro. Atti 21:7 E noi, terminando la navigazione, da Tiro arrivammo a Tolemaide; e salutati i fratelli, dimorammo un giorno con loro. Atti 21:8 E partiti l'indomani, giungemmo a Cesarea; ed entrati in casa di Filippo l'evangelista, ch'era uno dei sette, dimorammo con lui. Atti 21:9 Or egli avea quattro figliuole non maritate, le quali profetizzavano. Atti 21:10 Eravamo quivi da molti giorni, quando scese dalla Giudea un certo profeta, di nome Agabo, Atti 21:11 il quale, venuto da noi, prese la cintura di Paolo, se ne lego' i piedi e le mani, e disse: Questo dice lo Spirito Santo: Cosi legheranno i Giudei a Gerusalemme l'uomo di cui e' questa cintura, e lo metteranno nelle mani dei Gentili. Atti 21:12 Quando udimmo queste cose, tanto noi che quei del luogo lo pregavamo di non salire a Gerusalemme. Atti 21:13 Paolo allora rispose: Che fate voi, piangendo e spezzandomi il cuore? Poiche' io son pronto non solo ad esser legato, ma anche a morire a Gerusalemme per il nome del Signor Gesu'. Atti 21:14 E non lasciandosi egli persuadere, ci acquetammo, dicendo: Sia fatta la volonta' del Signore. Atti 21:15 Dopo que' giorni, fatti i nostri preparativi, salimmo a Gerusalemme. Atti 21:16 E vennero con noi anche alcuni de' discepoli di Cesarea, menando seco un certo Mnasone di Cipro, antico discepolo, presso il quale dovevamo albergare. Atti 21:17 Quando fummo giunti a Gerusalemme, i fratelli ci accolsero lietamente. Atti 21:18 E il giorno seguente, Paolo si reco' con noi da Giacomo; e vi si trovarono tutti gli anziani. Atti 21:19 Dopo averli salutati, Paolo si mise a raccontare ad una ad una le cose che Dio avea fatte fra i Gentili, per mezzo del suo ministerio. Atti 21:20 Ed essi, uditele, glorificavano Iddio. Poi, dissero a Paolo: Fratello, tu vedi quante migliaia di Giudei ci sono che hanno creduto; e tutti sono zelanti per la legge. Atti 21:21 Or sono stati informati di te, che tu insegni a tutti i Giudei che sono fra i Gentili, ad abbandonare Mose', dicendo loro di non circoncidere i figliuoli, e di non conformarsi ai riti. Atti 21:22 Che devesi dunque fare? e' inevitabile che una moltitudine di loro si raduni, perche' udranno che tu se' venuto. Atti 21:23 Fa' dunque questo che ti diciamo: Noi abbiamo quattro uomini che hanno fatto un voto; Atti 21:24 prendili teco, e purificati con loro, e paga le spese per loro, onde possano radersi il capo; cosi tutti conosceranno che non c'e' nulla di vero nelle informazioni che hanno ricevute di te; ma che tu pure ti comporti da osservatore della legge. Atti 21:25 Quanto ai Gentili che hanno creduto, noi abbiamo loro scritto, avendo deciso che debbano astenersi dalle cose sacrificate agl'idoli, dal sangue, dalle cose soffocate, e dalla fornicazione. Atti 21:26 Allora Paolo, il giorno seguente, prese seco quegli uomini, e dopo essersi con loro purificato, entro' nel tempio, annunziando di voler compiere i giorni della purificazione, fino alla presentazione dell'offerta per ciascun di loro. Atti 21:27 Or come i sette giorni eran presso che compiuti, i Giudei dell'Asia, vedutolo nel tempio, sollevarono tutta la moltitudine, e gli misero le mani addosso, gridando: Atti 21:28 Uomini Israeliti, venite al soccorso; questo e' l'uomo che va predicando a tutti e da per tutto contro il popolo, contro la legge, e contro questo luogo; e oltre a cio', ha menato anche de' Greci nel tempio, e ha profanato questo santo luogo. Atti 21:29 Infatti, aveano veduto prima Trofimo d'Efeso in citta' con Paolo, e pensavano ch'egli l'avesse menato nel tempio. Atti 21:30 Tutta la citta' fu commossa, e si fece un concorso di popolo; e preso Paolo, lo trassero fuori del tempio; e subito le porte furon serrate. Atti 21:31 Or com'essi cercavan d'ucciderlo, arrivo' su al tribuno della coorte la voce che tutta Gerusalemme era sossopra. Atti 21:32 Ed egli immediatamente prese con se' de' soldati e de' centurioni, e corse giu' ai Giudei, i quali, veduto il tribuno e i soldati, cessarono di batter Paolo. Atti 21:33 Allora il tribuno, accostatosi, lo prese, e comando' che fosse legato con due catene; poi domando' chi egli fosse, e che cosa avesse fatto. Atti 21:34 E nella folla gli uni gridavano una cosa, e gli altri un'altra; onde, non potendo saper nulla di certo a cagion del tumulto, comando' ch'egli fosse menato nella fortezza. Atti 21:35 Quando Paolo arrivo' alla gradinata dovette, per la violenza della folla, esser portato dai soldati, Atti 21:36 perche' il popolo in gran folla lo seguiva, gridando: Toglilo di mezzo! Discorso di Paolo ai Giudei Atti 21:37 Or come Paolo stava per esser introdotto nella fortezza, disse al tribuno: Mi e' egli lecito dirti qualcosa? Quegli rispose: Sai tu il greco? Atti 21:38 Non sei tu dunque quell'Egiziano che tempo fa sollevo' e meno' nel deserto que' quattromila briganti? Atti 21:39 Ma Paolo disse: Io sono un Giudeo, di Tarso, cittadino di quella non oscura citta' di Cilicia; e ti prego che tu mi permetta di parlare al popolo. Atti 21:40 E avendolo egli permesso, Paolo, stando in pie' sulla gradinata, fece cenno con la mano al popolo. E fattosi gran silenzio, parlo' in lingua ebraica, dicendo: Atti 22:1 Fratelli e padri, ascoltate cio' che ora vi dico a mia difesa. Atti 22:2 E quand'ebbero udito ch'egli parlava loro in lingua ebraica, tanto piu' fecero silenzio. Poi disse: Atti 22:3 Io sono un Giudeo, nato a Tarso di Cilicia, ma allevato in questa citta', ai piedi di Gamaliele, educato nella rigida osservanza della legge dei padri, e fui zelante per la causa di Dio, come voi tutti siete oggi; Atti 22:4 e perseguitai a morte questa Via, legando e mettendo in prigione uomini e donne, Atti 22:5 come me ne son testimoni il sommo sacerdote e tutto il concistoro degli anziani, dai quali avendo pure ricevuto lettere per i fratelli, mi recavo a Damasco per menare legati a Gerusalemme anche quelli ch'eran quivi, perche' fossero puniti. Atti 22:6 Or avvenne che mentre ero in cammino e mi avvicinavo a Damasco, sul mezzogiorno, di subito dal cielo mi folgoreggio' d'intorno una gran luce. Atti 22:7 Caddi in terra, e udii una voce che mi disse: Saulo, Saulo, perche' mi perseguiti? Atti 22:8 E io risposi: Chi sei, Signore? Ed egli mi disse: Io sono Gesu' il Nazareno, che tu perseguiti. Atti 22:9 Or coloro ch'erano meco, videro ben la luce, ma non udirono la voce di colui che mi parlava. Atti 22:10 E io dissi: Signore, che debbo fare? E il Signore mi disse: Le'vati, va' a Damasco, e quivi ti saranno dette tutte le cose che t'e' ordinato di fare. Atti 22:11 E siccome io non ci vedevo piu' per il fulgore di quella luce, fui menato per mano da coloro che eran meco, e cosi venni a Damasco. Atti 22:12 Or un certo Anania, uomo pio secondo la legge, al quale tutti i Giudei che abitavan quivi rendean buona testimonianza, venne a me; Atti 22:13 e standomi vicino, mi disse: Fratello Saulo, ricupera la vista. Ed io in quell'istante ricuperai la vista, e lo guardai. Atti 22:14 Ed egli disse: L'Iddio de' nostri padri ti ha destinato a conoscer la sua volonta', e a vedere il Giusto, e a udire una voce dalla sua bocca. Atti 22:15 Poiche' tu gli sarai presso tutti gli uomini un testimone delle cose che hai vedute e udite. Atti 22:16 Ed ora, che indugi? Le'vati, e sii battezzato, e lavato dei tuoi peccati, invocando il suo nome. Atti 22:17 Or avvenne, dopo ch'io fui tornato a Gerusalemme, che mentre pregavo nel tempio fui rapito in estasi, Atti 22:18 e vidi Gesu' che mi diceva: Affrettati, ed esci prestamente da Gerusalemme, perche' essi non riceveranno la tua testimonianza intorno a me. Atti 22:19 E io dissi: Signore, eglino stessi sanno che io incarceravo e battevo nelle sinagoghe quelli che credevano in te; Atti 22:20 e quando si spandeva il sangue di Stefano tuo testimone, anch'io ero presente e approvavo, e custodivo le vesti di coloro che l'uccidevano. Atti 22:21 Ed egli mi disse: Va', perche' io ti mandero' lontano, ai Gentili. Atti 22:22 L'ascoltarono fino a questa parola; e poi alzarono la voce, dicendo: Togli via un tal uomo dal mondo; perche' non e' degno di vivere. Atti 22:23 Com'essi gridavano e gettavan via le loro vesti e lanciavano la polvere in aria, Atti 22:24 il tribuno comando' ch'egli fosse menato dentro la fortezza e inquisito mediante i flagelli, affin di sapere per qual cagione gridassero cosi contro a lui. Atti 22:25 E come l'ebbero disteso e legato con le cinghie, Paolo disse al centurione che era presente: V'e' egli lecito flagellare un uomo che e' cittadino romano, e non e' stato condannato? Atti 22:26 E il centurione, udito questo, venne a riferirlo al tribuno, dicendo: Che stai per fare? perche' quest'uomo e' Romano. Atti 22:27 Il tribuno venne a Paolo, e gli chiese: Dimmi, sei tu Romano? Atti 22:28 Ed egli rispose: Si. E il tribuno replico': Io ho acquistato questa cittadinanza per gran somma di denaro. E Paolo disse: Io, invece, l'ho di nascita. Atti 22:29 Allora quelli che stavan per inquisirlo, si ritrassero subito da lui; e anche il tribuno ebbe paura, quand'ebbe saputo che egli era Romano; perche' l'avea fatto legare. Paolo dinanzi al Sinedrio Atti 22:30 E il giorno seguente, volendo saper con certezza di che cosa egli fosse accusato dai Giudei, lo sciolse, e comando' ai capi sacerdoti e a tutto il Sinedrio di radunarsi; e menato giu' Paolo, lo fe' comparire dinanzi a loro. Atti 23:1 E Paolo, fissati gli occhi nel Sinedrio, disse: Fratelli, fino a questo giorno, mi son condotto dinanzi a Dio in tutta buona coscienza. Atti 23:2 E il sommo sacerdote Anania comando' a coloro ch'erano presso a lui di percuoterlo sulla bocca. Atti 23:3 Allora Paolo gli disse: Iddio percotera' te, parete scialbata; tu siedi per giudicarmi secondo la legge, e violando la legge comandi che io sia percosso? Atti 23:4 E coloro ch'eran quivi presenti, dissero: Ingiurii tu il sommo sacerdote di Dio? Atti 23:5 E Paolo disse: Fratelli, io non sapevo che fosse sommo sacerdote; perche' sta scritto: 'Non dirai male del principe del tuo popolo'. Atti 23:6 Or Paolo, sapendo che una parte eran Sadducei e l'altra Farisei, esclamo' nel Sinedrio: Fratelli, io son Fariseo, figliuol di Farisei; ed e' a motivo della speranza e della risurrezione dei morti, che son chiamato in giudizio. Atti 23:7 E com'ebbe detto questo, nacque contesa tra i Farisei e i Sadducei, e l'assemblea fu divisa. Atti 23:8 Poiche' i Sadducei dicono che non v'e' risurrezione, ne' angelo, ne' spirito; mentre i Farisei affermano l'una e l'altra cosa. Atti 23:9 E si fece un gridar grande; e alcuni degli scribi del partito de' Farisei, levatisi, cominciarono a disputare, dicendo: Noi non troviamo male alcuno in quest'uomo; e se gli avesse parlato uno spirito o un angelo? Atti 23:10 E facendosi forte la contesa, il tribuno, temendo che Paolo non fosse da loro fatto a pezzi, comando' ai soldati di scendere giu', e di portarlo via dal mezzo di loro, e di menarlo nella fortezza. Atti 23:11 E la notte seguente il Signore si presento' a Paolo, e gli disse: Sta' di buon cuore; perche' come hai reso testimonianza di me a Gerusalemme, cosi bisogna che tu la renda anche a Roma. Congiura de' Giudei. Paolo a Cesarea Atti 23:12 E quando fu giorno, i Giudei s'adunarono, e con imprecazioni contro se stessi fecer voto di non mangiare ne' bere finche' non avessero ucciso Paolo. Atti 23:13 Or coloro che avean fatta questa congiura eran piu' di quaranta. Atti 23:14 E vennero ai capi sacerdoti e agli anziani, e dissero: Noi abbiam fatto voto con imprecazione contro noi stessi, di non mangiare cosa alcuna, finche' non abbiam ucciso Paolo. Atti 23:15 Or dunque voi col Sinedrio presentatevi al tribuno per chiedergli di menarlo giu' da voi, come se voleste conoscer piu' esattamente il fatto suo; e noi, innanzi ch'ei giunga, siam pronti ad ucciderlo. Atti 23:16 Ma il figliuolo della sorella di Paolo, udite queste insidie, venne; ed entrato nella fortezza, riferi la cosa a Paolo. Atti 23:17 E Paolo, chiamato a se' uno dei centurioni, disse: Mena questo giovane al tribuno, perche' ha qualcosa da riferirgli. Atti 23:18 Egli dunque, presolo, lo meno' al tribuno, e disse: Paolo, il prigione, mi ha chiamato e m'ha pregato che ti meni questo giovane, il quale ha qualcosa da dirti. Atti 23:19 E il tribuno, presolo per la mano e ritiratosi in disparte, gli domando': Che cos'hai da riferirmi? Atti 23:20 Ed egli rispose: I Giudei si son messi d'accordo per pregarti che domani tu meni giu' Paolo nel Sinedrio, come se volessero informarsi piu' appieno del fatto suo; Atti 23:21 ma tu non dar loro retta, perche' piu' di quaranta uomini di loro gli tendono insidie e con imprecazioni contro se stessi han fatto voto di non mangiare ne' bere, finche' non l'abbiano ucciso; ed ora son pronti, aspettando la tua promessa. Atti 23:22 Il tribuno dunque licenzio' il giovane, ordinandogli di non palesare ad alcuno che gli avesse fatto saper queste cose. Atti 23:23 E chiamati due de' centurioni, disse loro: Tenete pronti fino dalla terza ora della notte duecento soldati, settanta cavalieri e duecento lancieri, per andar fino a Cesarea; Atti 23:24 e abbiate pronte delle cavalcature per farvi montar su Paolo e condurlo sano e salvo al governatore Felice. Atti 23:25 E scrisse una lettera del seguente tenore: Atti 23:26 Claudio Lisia, all'eccellentissimo governatore Felice, salute. Atti 23:27 Quest'uomo era stato preso dai Giudei, ed era sul punto d'esser da loro ucciso, quand'io son sopraggiunto coi soldati e l'ho sottratto dalle loro mani, avendo inteso che era Romano. Atti 23:28 E volendo sapere di che l'accusavano, l'ho menato nel loro Sinedrio. Atti 23:29 E ho trovato che era accusato intorno a questioni della loro legge, ma che non era incolpato di nulla che fosse degno di morte o di prigione. Atti 23:30 Essendomi pero' stato riferito che si tenderebbe un agguato contro quest'uomo, l'ho subito mandato a te, ordinando anche ai suoi accusatori di dir davanti a te quello che hanno contro di lui. Atti 23:31 I soldati dunque, secondo ch'era loro stato ordinato, presero Paolo e lo condussero di notte ad Antipatrida. Atti 23:32 E il giorno seguente, lasciati partire i cavalieri con lui, tornarono alla fortezza. Atti 23:33 E quelli, giunti a Cesarea e consegnata la lettera al governatore, gli presentarono anche Paolo. Atti 23:34 Ed egli avendo letta la lettera e domandato a Paolo di qual provincia fosse, e inteso che era di Cilicia, gli disse: Atti 23:35 Io ti udiro' meglio quando saranno arrivati anche i tuoi accusatori. E comando' che fosse custodito nel palazzo d'Erode. Paolo dinanzi al governatore Felice Atti 24:1 Cinque giorni dopo, il sommo sacerdote Anania discese con alcuni anziani e con un certo Tertullo, oratore; e si presentarono al governatore per accusar Paolo. Atti 24:2 Questi essendo stato chiamato, Tertullo comincio' ad accusarlo, dicendo: Atti 24:3 Siccome in grazia tua godiamo molta pace, e per la tua previdenza sono state fatte delle riforme a pro di questa nazione, noi in tutto e per tutto lo riconosciamo, o eccellentissimo Felice, con ogni gratitudine. Atti 24:4 Ora, per non trattenerti troppo a lungo, ti prego che, secondo la tua condiscendenza, tu ascolti quel che abbiamo a dirti in breve. Atti 24:5 Abbiam dunque trovato che quest'uomo e' una peste, che eccita sedizioni fra tutti i Giudei del mondo, ed e' capo della setta de' Nazarei. Atti 24:6 Egli ha perfino tentato di profanare il tempio; onde noi l'abbiamo preso; Atti 24:7 ... Atti 24:8 e da lui, esaminandolo, potrai tu stesso aver piena conoscenza di tutte le cose, delle quali noi l'accusiamo. Atti 24:9 I Giudei si unirono anch'essi nelle accuse, affermando che le cose stavan cosi. Atti 24:10 E Paolo, dopo che il governatore gli ebbe fatto cenno che parlasse, rispose: Sapendo che gia' da molti anni tu sei giudice di questa nazione, parlo con piu' coraggio a mia difesa. Atti 24:11 Poiche' tu puoi accertarti che non son piu' di dodici giorni ch'io salii a Gerusalemme per adorare; Atti 24:12 ed essi non mi hanno trovato nel tempio, ne' nelle sinagoghe, ne' in citta' a discutere con alcuno, ne' a far adunata di popolo; Atti 24:13 e non posson provarti le cose delle quali ora m'accusano. Atti 24:14 Ma questo ti confesso, che secondo la Via ch'essi chiamano setta, io adoro l'Iddio dei padri, credendo tutte le cose che sono scritte nella legge e nei profeti; Atti 24:15 avendo in Dio la speranza che nutrono anche costoro che ci sara' una risurrezione de' giusti e degli ingiusti. Atti 24:16 Per questo anch'io m'esercito ad aver del continuo una coscienza pura dinanzi a Dio e dinanzi agli uomini. Atti 24:17 Or dopo molti anni, io son venuto a portar elemosine alla mia nazione e a presentar offerte. Atti 24:18 Mentre io stavo facendo questo, mi hanno trovato purificato nel tempio, senza assembramento e senza tumulto; Atti 24:19 ed erano alcuni Giudei dell'Asia; questi avrebbero dovuto comparire dinanzi a te ed accusarmi, se avevano cosa alcuna contro a me. Atti 24:20 D'altronde dicano costoro qual misfatto hanno trovato in me, quando mi presentai dinanzi al Sinedrio; Atti 24:21 se pur non si tratti di quest'unica parola che gridai, quando comparvi dinanzi a loro: e' a motivo della risurrezione de' morti, che io son oggi giudicato da voi. Atti 24:22 Or Felice, che ben conosceva quel che concerneva questa Via, li rimando' a un'altra volta, dicendo: Quando sara' sceso il tribuno Lisia, esaminero' il fatto vostro. Atti 24:23 E ordino' al centurione che Paolo fosse custodito, ma lasciandogli una qualche liberta', e non vietando ad alcuno de' suoi di rendergli de' servigi. Atti 24:24 Or alcuni giorni dopo, Felice, venuto con Drusilla sua moglie, che era giudea, mando' a chiamar Paolo, e l'ascolto' circa la fede in Cristo Gesu'. Atti 24:25 Ma ragionando Paolo di giustizia, di temperanza e del giudizio a venire, Felice, tutto spaventato, replico': Per ora, vattene; e quando ne trovero' l'opportunita', ti mandero' a chiamare. Atti 24:26 Egli sperava, in pari tempo, che da Paolo gli sarebbe dato del denaro; per questo lo mandava spesso a chiamare e discorreva con lui. Atti 24:27 Or in capo a due anni, Felice ebbe per successore Porcio Festo; e Felice, volendo far cosa grata ai Giudei, lascio' Paolo in prigione. Paolo dinanzi a Festo Atti 25:1 Festo dunque, essendo giunto nella sua provincia, tre giorni dopo sali da Cesarea a Gerusalemme. Atti 25:2 E i capi sacerdoti e i principali dei Giudei gli presentarono le loro accuse contro a Paolo; Atti 25:3 e lo pregavano, chiedendo per favore contro a lui, che lo facesse venire a Gerusalemme. Essi intanto avrebbero posto insidie per ucciderlo per via. Atti 25:4 Festo allora rispose che Paolo era custodito a Cesarea, e che egli stesso dovea partir presto. Atti 25:5 Quelli dunque di voi, diss'egli, che possono, scendano meco; e se v'e' in quest'uomo qualche colpa, lo accusino. Atti 25:6 Rimasto presso di loro non piu' di otto o dieci giorni, discese in Cesarea; e il giorno seguente, postosi a sedere in tribunale, comando' che Paolo gli fosse menato dinanzi. Atti 25:7 E com'egli fu giunto, i Giudei che eran discesi da Gerusalemme gli furono attorno, portando contro lui molte e gravi accuse, che non potevano provare; mentre Paolo diceva a sua difesa: Atti 25:8 Io non ho peccato ne' contro la legge de' Giudei, ne' contro il tempio, ne' contro Cesare. Atti 25:9 Ma Festo, volendo far cosa grata ai Giudei, disse a Paolo: Vuoi tu salire a Gerusalemme ed esser quivi giudicato davanti a me intorno a queste cose? Atti 25:10 Ma Paolo rispose: Io sto qui dinanzi al tribunale di Cesare, ove debbo esser giudicato; io non ho fatto torto alcuno ai Giudei, come anche tu sai molto bene. Atti 25:11 Se dunque sono colpevole e ho commesso cosa degna di morte, non ricuso di morire; ma se nelle cose delle quali costoro mi accusano non c'e' nulla di vero, nessuno mi puo' consegnare per favore nelle loro mani. Io mi appello a Cesare. Atti 25:12 Allora Festo, dopo aver conferito col consiglio, rispose: Tu ti sei appellato a Cesare; a Cesare andrai. Paolo dinanzi ad Agrippa Atti 25:13 E dopo alquanti giorni il re Agrippa e Berenice arrivarono a Cesarea, per salutar Festo. Atti 25:14 E trattenendosi essi quivi per molti giorni, Festo racconto' al re il caso di Paolo, dicendo: V'e' qui un uomo che e' stato lasciato prigione da Felice, contro il quale, Atti 25:15 quando fui a Gerusalemme, i capi sacerdoti e gli anziani de' Giudei mi sporsero querela, chiedendomi di condannarlo. Atti 25:16 Risposi loro che non e' usanza de' Romani di consegnare alcuno, prima che l'accusato abbia avuto gli accusatori a faccia, e gli sia stato dato modo di difendersi dall'accusa. Atti 25:17 Essendo eglino dunque venuti qua, io senza indugio, il giorno seguente, sedetti in tribunale, e comandai che quell'uomo mi fosse menato dinanzi. Atti 25:18 I suoi accusatori pero', presentatisi, non gli imputavano alcuna delle male azioni che io supponevo; Atti 25:19 ma aveano contro lui certe questioni intorno alla propria religione e intorno a un certo Gesu' morto, che Paolo affermava esser vivente. Atti 25:20 Ed io, stando in dubbio sul come procedere in queste cose, gli dissi se voleva andare a Gerusalemme, e quivi esser giudicato intorno a queste cose. Atti 25:21 Ma avendo Paolo interposto appello per esser riserbato al giudizio dell'imperatore, io comandai che fosse custodito, finche' lo mandassi a Cesare. Atti 25:22 E Agrippa disse a Festo: Anch'io vorrei udir cotesto uomo. Ed egli rispose: Domani l'udrai. Atti 25:23 Il giorno seguente dunque, essendo venuti Agrippa e Berenice con molta pompa, ed entrati nella sala d'udienza coi tribuni e coi principali della citta', Paolo, per ordine di Festo, fu menato quivi. Atti 25:24 E Festo disse: Re Agrippa, e voi tutti che siete qui presenti con noi, voi vedete quest'uomo, a proposito del quale tutta la moltitudine de' Giudei s'e' rivolta a me, in Gerusalemme e qui, gridando che non deve viver piu' oltre. Atti 25:25 Io pero' non ho trovato che avesse fatto cosa alcuna degna di morte, ed essendosi egli stesso appellato all'imperatore, ho deliberato di mandarglielo. Atti 25:26 E siccome non ho nulla di certo da scriverne al mio signore, l'ho menato qui davanti a voi, e principalmente davanti a te, o re Agrippa, affinche', dopo esame, io abbia qualcosa da scrivere. Atti 25:27 Perche' non mi par cosa ragionevole mandare un prigioniero, senza notificar le accuse che gli son mosse contro. Atti 26:1 E Agrippa disse a Paolo: T'e' permesso parlare a tua difesa. Allora Paolo, distesa la mano, disse a sua difesa: Atti 26:2 Re Agrippa, io mi reputo felice di dovermi oggi scolpare dinanzi a te di tutte le cose delle quali sono accusato dai Giudei, Atti 26:3 principalmente perche' tu hai conoscenza di tutti i riti e di tutte le questioni che son fra i Giudei, percio' ti prego di ascoltarmi pazientemente. Atti 26:4 Quale sia stato il mio modo di vivere dalla mia giovinezza, fin dal principio trascorsa in mezzo alla mia nazione e in Gerusalemme, tutti i Giudei lo sanno, Atti 26:5 poiche' mi hanno conosciuto fin d'allora e sanno, se pur vogliono renderne testimonianza, che, secondo la piu' rigida setta della nostra religione, son vissuto Fariseo. Atti 26:6 E ora son chiamato in giudizio per la speranza della promessa fatta da Dio ai nostri padri; Atti 26:7 della qual promessa le nostre dodici tribu', che servono con fervore a Dio notte e giorno, sperano di vedere il compimento. E per questa speranza, o re, io sono accusato dai Giudei! Atti 26:8 Perche' mai si giudica da voi cosa incredibile che Dio risusciti i morti? Atti 26:9 Quant'e' a me, avevo si pensato anch'io di dover fare molte cose contro il nome di Gesu' il Nazareno. Atti 26:10 E questo difatti feci a Gerusalemme; e avutane facolta' dai capi sacerdoti serrai nelle prigioni molti de' santi; e quando erano messi a morte, io detti il mio voto. Atti 26:11 E spesse volte, per tutte le sinagoghe li costrinsi con pene a bestemmiare; e infuriato oltremodo contro di loro, li perseguitai fino nelle citta' straniere. Atti 26:12 Il che facendo, come andavo a Damasco con potere e commissione de' capi sacerdoti, Atti 26:13 io vidi, o re, per cammino a mezzo giorno, una luce dal cielo, piu' risplendente del sole, la quale lampeggio' intorno a me ed a coloro che viaggiavan meco. Atti 26:14 Ed essendo noi tutti caduti in terra, udii una voce che mi disse in lingua ebraica: Saulo, Saulo, perche' mi perseguiti? Ei t'e' duro di ricalcitrar contro gli stimoli. Atti 26:15 E io dissi: Chi sei tu, Signore? E il Signore rispose: Io son Gesu', che tu perseguiti. Atti 26:16 Ma le'vati, e sta' in pie'; perche' per questo ti sono apparito: per stabilirti ministro e testimone delle cose che tu hai vedute, e di quelle per le quali ti appariro' ancora, Atti 26:17 liberandoti da questo popolo e dai Gentili, ai quali io ti mando Atti 26:18 per aprir loro gli occhi, onde si convertano dalle tenebre alla luce e dalla potesta' di Satana a Dio, e ricevano, per la fede in me, la remissione dei peccati e la loro parte d'eredita' fra i santificati. Atti 26:19 Percio', o re Agrippa, io non sono stato disubbidiente alla celeste visione; Atti 26:20 ma, prima a que' di Damasco, poi a Gerusalemme e per tutto il paese della Giudea e ai Gentili, ho annunziato che si ravveggano e si convertano a Dio, facendo opere degne del ravvedimento. Atti 26:21 Per questo i Giudei, avendomi preso nel tempio, tentavano d'uccidermi. Atti 26:22 Ma per l'aiuto che vien da Dio, son durato fino a questo giorno, rendendo testimonianza a piccoli e a grandi, non dicendo nulla all'infuori di quello che i profeti e Mose' hanno detto dover avvenire, cioe': Atti 26:23 che il Cristo soffrirebbe, e che egli, il primo a risuscitar dai morti, annunzierebbe la luce al popolo ed ai Gentili. Atti 26:24 Or mentre ei diceva queste cose a sua difesa, Festo disse ad alta voce: Paolo, tu vaneggi; la molta dottrina ti mette fuor di senno. Atti 26:25 Ma Paolo disse: Io non vaneggio, eccellentissimo Festo; ma pronunzio parole di verita', e di buon senno. Atti 26:26 Poiche' il re, al quale io parlo con franchezza, conosce queste cose; perche' son persuaso che nessuna di esse gli e' occulta; poiche' questo non e' stato fatto in un cantuccio. Atti 26:27 O re Agrippa, credi tu ai profeti? Io so che tu ci credi. Atti 26:28 E Agrippa disse a Paolo: Per poco non mi persuadi a diventar cristiano. Atti 26:29 E Paolo: Piacesse a Dio che per poco o per molto, non solamente tu, ma anche tutti quelli che oggi m'ascoltano, diventaste tali, quale sono io, all'infuori di questi legami. Atti 26:30 Allora il re si alzo', e con lui il governatore, Berenice, e quanti sedevano con loro; Atti 26:31 e ritiratisi in disparte, parlavano gli uni agli altri, dicendo: Quest'uomo non fa nulla che meriti morte o prigione. Atti 26:32 E Agrippa disse a Festo: Quest'uomo poteva esser liberato, se non si fosse appellato a Cesare. Paolo in viaggio alla volta d'Italia. Tempesta. Naufragio Atti 27:1 Or quando fu determinato che faremmo vela per l'Italia, Paolo e certi altri prigionieri furon consegnati a un centurione, per nome Giulio, della coorte Augusta. Atti 27:2 E montati sopra una nave adramittina, che doveva toccare i porti della costa d'Asia, salpammo, avendo con noi Aristarco, Macedone di Tessalonica. Atti 27:3 Il giorno seguente arrivammo a Sidone; e Giulio, usando umanita' verso Paolo, gli permise d'andare dai suoi amici per ricevere le loro cure. Atti 27:4 Poi, essendo partiti di la', navigammo sotto Cipro, perche' i venti erano contrari. Atti 27:5 E passato il mar di Cilicia e di Panfilia, arrivammo a Mira di Licia. Atti 27:6 E il centurione, trovata quivi una nave alessandrina che facea vela per l'Italia, ci fe' montare su quella. Atti 27:7 E navigando per molti giorni lentamente, e pervenuti a fatica, per l'impedimento del vento, di faccia a Gnido, veleggiammo sotto Creta, di rincontro a Salmone; Atti 27:8 e costeggiandola con difficolta', venimmo a un certo luogo, detto Beiporti, vicino al quale era la citta' di Lasea. Atti 27:9 Or essendo trascorso molto tempo, ed essendo la navigazione ormai pericolosa, poiche' anche il Digiuno era gia' passato, Paolo li ammoni dicendo loro: Atti 27:10 Uomini, io veggo che la navigazione si fara' con pericolo e grave danno, non solo del carico e della nave, ma anche delle nostre persone. Atti 27:11 Ma il centurione prestava piu' fede al pilota e al padron della nave che alle cose dette da Paolo. Atti 27:12 E siccome quel porto non era adatto a svernare, i piu' furono di parere di partir di la' per cercare d'arrivare a Fenice, porto di Creta che guarda a Libeccio e a Maestro, e di passarvi l'inverno. Atti 27:13 Essendosi intanto levato un leggero scirocco, e credendo essi d'esser venuti a capo del loro proposito, levate le a'ncore, si misero a costeggiare l'isola di Creta piu' da presso. Atti 27:14 Ma poco dopo si scateno' giu' dall'isola un vento turbinoso, che si chiama Euraquilone; Atti 27:15 ed essendo la nave portata via e non potendo reggere al vento, la lasciammo andare, ed eravamo portati alla deriva. Atti 27:16 E passati rapidamente sotto un'isoletta chiamata Clauda, a stento potemmo avere in nostro potere la scialuppa. Atti 27:17 E quando l'ebbero tirata su, ricorsero a ripari, cingendo la nave di sotto; e temendo di esser gettati sulla Sirti, calarono le vele, ed eran cosi portati via. Atti 27:18 E siccome eravamo fieramente sbattuti dalla tempesta, il giorno dopo cominciarono a far getto del carico. Atti 27:19 E il terzo giorno, con le loro proprie mani, buttarono in mare gli arredi della nave. Atti 27:20 E non apparendo ne' sole ne' stelle gia' da molti giorni, ed essendoci sopra non piccola tempesta, era ormai tolta ogni speranza di scampare. Atti 27:21 Or dopo che furono stati lungamente senza prender cibo, Paolo si levo' in mezzo a loro, e disse: Uomini, bisognava darmi ascolto, non partire da Creta, e risparmiar cosi questo pericolo e questa perdita. Atti 27:22 Ora pero' vi esorto a star di buon cuore, perche' non vi sara' perdita della vita d'alcun di voi ma solo della nave. Atti 27:23 Poiche' un angelo dell'Iddio, al quale appartengo e ch'io servo, m'e' apparso questa notte, Atti 27:24 dicendo: Paolo, non temere; bisogna che tu comparisca dinanzi a Cesare ed ecco, Iddio ti ha donato tutti coloro che navigano teco. Atti 27:25 Percio', o uomini, state di buon cuore, perche' ho fede in Dio che avverra' come mi e' stato detto. Atti 27:26 Ma dobbiamo esser gettati sopra un'isola. Atti 27:27 E la quattordicesima notte da che eravamo portati qua e la' per l'Adriatico, verso la mezzanotte i marinai sospettavano d'esser vicini a terra; Atti 27:28 e calato lo scandaglio, trovarono venti braccia; poi, passati un po' piu' oltre e scandagliato di nuovo, trovarono quindici braccia. Atti 27:29 Temendo allora di percuotere in luoghi scogliosi, gettarono da poppa quattro a'ncore, aspettando ansiosamente che facesse giorno. Atti 27:30 Or cercando i marinai di fuggir dalla nave, e avendo calato la scialuppa in mare col pretesto di voler calare le a'ncore dalla prua, Atti 27:31 Paolo disse al centurione ed ai soldati: Se costoro non restano nella nave, voi non potete scampare. Atti 27:32 Allora i soldati tagliaron le funi della scialuppa, e la lasciaron cadere. Atti 27:33 E mentre si aspettava che facesse giorno, Paolo esortava tutti a prender cibo, dicendo: Oggi son quattordici giorni che state aspettando, sempre digiuni, senza prender nulla. Atti 27:34 Percio', io v'esorto a prender cibo, perche' questo contribuira' alla vostra salvezza; poiche' non perira' neppure un capello del capo d'alcun di voi. Atti 27:35 Detto questo, preso del pane, rese grazie a Dio, in presenza di tutti; poi, rottolo, comincio' a mangiare. Atti 27:36 E tutti, fatto animo, presero anch'essi del cibo. Atti 27:37 Or eravamo sulla nave, fra tutti, dugentosettantasei persone. Atti 27:38 E saziati che furono, alleggerirono la nave, gettando il frumento in mare. Atti 27:39 Quando fu giorno, non riconoscevano il paese; ma sco'rsero una certa baia che aveva una spiaggia, e deliberarono, se fosse loro possibile, di spingervi la nave. Atti 27:40 E staccate le a'ncore, le lasciarono andare in mare; sciolsero al tempo stesso i legami dei timoni, e alzato l'artimone al vento, traevano al lido. Atti 27:41 Ma essendo incorsi in un luogo che avea il mare d'ambo i lati, vi fecero arrenar la nave; e mentre la prua, incagliata, rimaneva immobile, la poppa si sfasciava per la violenza delle onde. Atti 27:42 Or il parere de' soldati era d'uccidere i prigionieri, perche' nessuno fuggisse a nuoto. Atti 27:43 Ma il centurione, volendo salvar Paolo, li distolse da quel proposito, e comando' che quelli che sapevan nuotare si gettassero in mare per andarsene i primi a terra, Atti 27:44 e gli altri vi arrivassero, chi sopra tavole, e chi sopra altri pezzi della nave. E cosi avvenne che tutti giunsero salvi a terra. Paolo a Malta Atti 28:1 E dopo che fummo scampati, riconoscemmo che l'isola si chiamava Malta. Atti 28:2 E i barbari usarono verso noi umanita' non comune; poiche', acceso un gran fuoco, ci accolsero tutti, a motivo della pioggia che cadeva, e del freddo. Atti 28:3 Or Paolo, avendo raccolto una quantita' di legna secche e avendole poste sul fuoco, una vipera, sentito il caldo, usci fuori, e gli si attacco' alla mano. Atti 28:4 E quando i barbari videro la bestia che gli pendeva dalla mano, dissero fra loro: Certo, quest'uomo e' un omicida, perche' essendo scampato dal mare, pur la Giustizia divina non lo lascia vivere. Atti 28:5 Ma Paolo, scossa la bestia nel fuoco, non ne risenti male alcuno. Atti 28:6 Or essi si aspettavano ch'egli enfierebbe o cadrebbe di subito morto; ma dopo aver lungamente aspettato, veduto che non gliene avveniva alcun male, mutarono parere, e cominciarono a dire ch'egli era un dio. Atti 28:7 Or ne' dintorni di quel luogo v'erano dei poderi dell'uomo principale dell'isola, chiamato Publio, il quale ci accolse, e ci albergo' tre giorni amichevolmente. Atti 28:8 E accadde che il padre di Publio giacea malato di febbre e di dissenteria. Paolo ando' a trovarlo; e dopo aver pregato, gl'impose le mani e lo guari. Atti 28:9 Avvenuto questo, anche gli altri che aveano delle infermita' nell'isola, vennero, e furono guariti; Atti 28:10 ed essi ci fecero grandi onori; e quando salpammo, ci portarono a bordo le cose necessarie. Paolo a Roma Atti 28:11 Tre mesi dopo, partimmo sopra una nave alessandrina che avea per insegna Castore e Polluce, e che avea svernato nell'isola. Atti 28:12 E arrivati a Siracusa, vi restammo tre giorni. Atti 28:13 E di la', costeggiando, arrivammo a Reggio. E dopo un giorno, levatosi un vento di scirocco, in due giorni arrivammo a Pozzuoli. Atti 28:14 E avendo quivi trovato de' fratelli, fummo pregati di rimanere presso di loro sette giorni. E cosi venimmo a Roma. Atti 28:15 Or i fratelli, avute nostre notizie, di la' ci vennero incontro sino al Foro Appio e alle Tre Taverne; e Paolo quando li ebbe veduti, rese grazie a Dio e prese animo. Atti 28:16 E giunti che fummo a Roma, a Paolo fu concesso d'abitar da se' col soldato che lo custodiva. Atti 28:17 E tre giorni dopo, Paolo convoco' i principali fra i Giudei; e quando furon raunati, disse loro: Fratelli, senza aver fatto nulla contro il popolo ne' contro i riti dei padri, io fui arrestato in Gerusalemme, e di la' dato in man de' Romani. Atti 28:18 I quali, avendomi esaminato, volevano rilasciarmi perche' non era in me colpa degna di morte. Atti 28:19 Ma opponendovisi i Giudei, fui costretto ad appellarmi a Cesare, senza pero' aver in animo di portare alcuna accusa contro la mia nazione. Atti 28:20 Per questa ragione dunque vi ho chiamati per vedervi e per parlarvi; perche' egli e' a causa della speranza d'Israele ch'io sono stretto da questa catena. Atti 28:21 Ma essi gli dissero: Noi non abbiamo ricevuto lettere dalla Giudea intorno a te, ne' e' venuto qui alcuno de' fratelli a riferire o a dir male di te. Atti 28:22 Ben vorremmo pero' sentir da te quel che tu pensi; perche', quant'e' a cotesta setta, ci e' noto che da per tutto essa incontra opposizione. Atti 28:23 E avendogli fissato un giorno, vennero a lui nel suo alloggio in gran numero; ed egli da mane a sera esponeva loro le cose, testimoniando del regno di Dio e persuadendoli di quel che concerne Gesu', con la legge di Mose' e coi profeti. Atti 28:24 E alcuni restaron persuasi delle cose dette; altri invece non credettero. Atti 28:25 E non essendo d'accordo fra loro, si ritirarono, dopo che Paolo ebbe detta quest'unica parola: Ben parlo' lo Spirito Santo ai vostri padri per mezzo del profeta Isaia dicendo: Atti 28:26 Va' a questo popolo e di': Voi udrete coi vostri orecchi e non intenderete; guarderete coi vostri occhi, e non vedrete; Atti 28:27 perche' il cuore di questo popolo s'e' fatto insensibile, son divenuti duri di orecchi, e hanno chiuso gli occhi, che talora non veggano con gli occhi, e non odano con gli orecchi, e non intendano col cuore, e non si convertano, ed io non li guarisca. Atti 28:28 Sappiate dunque che questa salvazione di Dio e' mandata ai Gentili; ed essi presteranno ascolto. Atti 28:29 ... Atti 28:30 E Paolo dimoro' due anni interi in una casa da lui presa a fitto, e riceveva tutti coloro che venivano a trovarlo, Atti 28:31 predicando il regno di Dio, e insegnando le cose relative al Signor Gesu' Cristo con tutta franchezza e senza che alcuno glielo impedisse.Romani 1:1-16:27 Soprascritta e saluto Romani 1:1 Paolo, servo di Cristo Gesu', chiamato ad essere apostolo, appartato per l'Evangelo di Dio, Romani 1:2 ch'Egli avea gia' promesso per mezzo de' suoi profeti nelle sante Scritture Romani 1:3 e che concerne il suo Figliuolo, Romani 1:4 nato dal seme di Davide secondo la carne, dichiarato Figliuol di Dio con potenza secondo lo spirito di santita' mediante la sua risurrezione dai morti; cioe' Gesu' Cristo nostro Signore, Romani 1:5 per mezzo del quale noi abbiam ricevuto grazia e apostolato per trarre all'ubbidienza della fede tutti i Gentili, per amor del suo nome - Romani 1:6 fra i quali Gentili siete voi pure, chiamati da Gesu' Cristo - Romani 1:7 a quanti sono in Roma, amati da Dio, chiamati ad esser santi, grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signor Gesu' Cristo. La fede dei Romani. La salvazione mediante la fede Romani 1:8 Prima di tutto io rendo grazie all'Iddio mio per mezzo di Gesu' Cristo per tutti voi perche' la vostra fede e' pubblicata per tutto il mondo. Romani 1:9 Poiche' Iddio, al quale servo nello spirito mio annunziando l'Evangelo del suo Figliuolo, mi e' testimone ch'io non resto dal far menzione di voi in tutte le mie preghiere, Romani 1:10 chiedendo che in qualche modo mi sia porta finalmente, per la volonta' di Dio, l'occasione propizia di venire a voi. Romani 1:11 Poiche' desidero vivamente di vedervi per comunicarvi qualche dono spirituale affinche' siate fortificati; Romani 1:12 o meglio, perche' quando saro' tra voi ci confortiamo a vicenda mediante la fede che abbiamo in comune, voi ed io. Romani 1:13 Or, fratelli, non voglio che ignoriate che molte volte mi son proposto di recarmi da voi (ma finora ne sono stato impedito) per avere qualche frutto anche fra voi come fra il resto dei Gentili. Romani 1:14 Io son debitore tanto ai Greci quanto ai Barbari, tanto ai savī quanto agli ignoranti; Romani 1:15 ond'e' che, per quanto sta in me, io son pronto ad annunziar l'Evangelo anche a voi che siete in Roma. Romani 1:16 Poiche' io non mi vergogno dell'Evangelo; perche' esso e' potenza di Dio per la salvezza d'ogni credente; del Giudeo prima e poi del Greco; Romani 1:17 poiche' in esso la giustizia di Dio e' rivelata da fede a fede, secondo che e' scritto: Ma il giusto vivra' per fede. Il peccato de' Gentili e la loro condanna Romani 1:18 Poiche' l'ira di Dio si rivela dal cielo contro ogni empieta' ed ingiustizia degli uomini che soffocano la verita' con l'ingiustizia; Romani 1:19 infatti quel che si puo' conoscer di Dio e' manifesto in loro, avendolo Iddio loro manifestato; Romani 1:20 poiche' le perfezioni invisibili di lui, la sua eterna potenza e divinita', si vedon chiaramente sin dalla creazione del mondo, essendo intese per mezzo delle opere sue; Romani 1:21 ond'e' che essi sono inescusabili, perche', pur avendo conosciuto Iddio, non l'hanno glorificato come Dio, ne' l'hanno ringraziato; ma si son dati a vani ragionamenti, e l'insensato loro cuore s'e' ottenebrato. Romani 1:22 Dicendosi savī, son divenuti stolti, Romani 1:23 e hanno mutato la gloria dell'incorruttibile Iddio in immagini simili a quelle dell'uomo corruttibile, e d'uccelli e di quadrupedi e di rettili. Romani 1:24 Per questo, Iddio li ha abbandonati, nelle concupiscenze de' loro cuori, alla impurita', perche' vituperassero fra loro i loro corpi; Romani 1:25 essi, che hanno mutato la verita' di Dio in menzogna, e hanno adorato e servito la creatura invece del Creatore, che e' benedetto in eterno. Amen. Romani 1:26 Percio' Iddio li ha abbandonati a passioni infami: poiche' le loro femmine hanno mutato l'uso naturale in quello che e' contro natura, Romani 1:27 e similmente anche i maschi, lasciando l'uso naturale della donna, si sono infiammati nella loro libidine gli uni per gli altri, commettendo uomini con uomini cose turpi, e ricevendo in loro stessi la condegna mercede del proprio traviamento. Romani 1:28 E siccome non si son curati di ritenere la conoscenza di Dio, Iddio li ha abbandonati ad una mente reproba, perche' facessero le cose che sono sconvenienti, Romani 1:29 essendo essi ricolmi d'ogni ingiustizia, malvagita', cupidigia, malizia; pieni d'invidia, d'omicidio, di contesa, di frode, di malignita'; Romani 1:30 delatori, maldicenti, abominevoli a Dio, insolenti, superbi, vanagloriosi, inventori di mali, disubbidienti ai genitori, Romani 1:31 insensati, senza fede nei patti, senza affezione naturale, spietati; Romani 1:32 i quali, pur conoscendo che secondo il giudizio di Dio quelli che fanno codeste cose son degni di morte, non soltanto le fanno, ma anche approvano chi le commette. Impenitenza dei Giudei. Il giusto giudizio di Dio Romani 2:1 Percio', o uomo, chiunque tu sii che giudichi, sei inescusabile; poiche' nel giudicare gli altri, tu condanni te stesso; perche' tu che giudichi, fai le medesime cose. Romani 2:2 Or noi sappiamo che il giudizio di Dio su quelli che fanno tali cose e' conforme a verita'. Romani 2:3 E pensi tu, o uomo che giudichi quelli che fanno tali cose e le fai tu stesso, di scampare al giudizio di Dio? Romani 2:4 Ovvero sprezzi tu le ricchezze della sua benignita', della sua pazienza e della sua longanimita', non riconoscendo che la benignita' di Dio ti trae a ravvedimento? Romani 2:5 Tu invece, seguendo la tua durezza e il tuo cuore impenitente, t'accumuli un tesoro d'ira, per il giorno dell'ira e della rivelazione del giusto giudizio di Dio, Romani 2:6 il quale rendera' a ciascuno secondo le sue opere: Romani 2:7 vita eterna a quelli che con la perseveranza nel bene oprare cercano gloria e onore e immortalita'; Romani 2:8 ma a quelli che son contenziosi e non ubbidiscono alla verita' ma ubbidiscono alla ingiustizia, ira e indignazione. Romani 2:9 Tribolazione e angoscia sopra ogni anima d'uomo che fa il male; del Giudeo prima, e poi del Greco; Romani 2:10 ma gloria e onore e pace a chiunque opera bene; al Giudeo prima e poi al Greco; Romani 2:11 poiche' dinanzi a Dio non c'e' riguardo a persone. Romani 2:12 Infatti, tutti coloro che hanno peccato senza legge, periranno pure senza legge; e tutti coloro che hanno peccato avendo legge, saranno giudicati con quella legge; Romani 2:13 poiche' non quelli che ascoltano la legge son giusti dinanzi a Dio, ma quelli che l'osservano saranno giustificati. Romani 2:14 Infatti, quando i Gentili che non hanno legge, adempiono per natura le cose della legge, essi, che non hanno legge, son legge a se stessi; Romani 2:15 essi mostrano che quel che la legge comanda e' scritto nei loro cuori per la testimonianza che rende loro la coscienza, e perche' i loro pensieri si accusano od anche si scusano a vicenda. Romani 2:16 Tutto cio' si vedra' nel giorno in cui Dio giudichera' i segreti degli uomini per mezzo di Gesu' Cristo, secondo il mio Evangelo. Nullita' del vanto del Giudeo. La vera circoncisione Romani 2:17 Or se tu ti chiami Giudeo, e ti riposi sulla legge, e ti glorii in Dio, Romani 2:18 e conosci la sua volonta', e discerni la differenza delle cose essendo ammaestrato dalla legge, Romani 2:19 e ti persuadi d'esser guida de' ciechi, luce di quelli che sono nelle tenebre, Romani 2:20 educatore degli scempī, maestro dei fanciulli, perche' hai nella legge la formula della conoscenza e della verita', Romani 2:21 come mai, dunque, tu che insegni agli altri non insegni a te stesso? Tu che predichi che non si deve rubare, rubi? Romani 2:22 Tu che dici che non si deve commettere adulterio, commetti adulterio? Tu che hai in abominio gl'idoli, saccheggi i templi? Romani 2:23 Tu che meni vanto della legge, disonori Dio trasgredendo la legge? Romani 2:24 Poiche', siccome e' scritto, il nome di Dio, per cagion vostra, e' bestemmiato fra i Gentili. Romani 2:25 Infatti ben giova la circoncisione se tu osservi la legge; ma se tu sei trasgressore della legge, la tua circoncisione diventa incirconcisione. Romani 2:26 E se l'incirconciso osserva i precetti della legge, la sua incirconcisione non sara' essa reputata circoncisione? Romani 2:27 E cosi colui che e' per natura incirconciso, se adempie la legge, giudichera' te, che con la lettera e la circoncisione sei un trasgressore della legge. Romani 2:28 Poiche' Giudeo non e' colui che e' tale all'esterno; ne' e' circoncisione quella che e' esterna, nella carne; Romani 2:29 ma Giudeo e' colui che lo e' interiormente; e la circoncisione e' quella del cuore, in ispirito, non in lettera; d'un tal Giudeo la lode procede non dagli uomini, ma da Dio. Il vantaggio dei Giudei. La fedelta' e la giustizia di Dio Romani 3:1 Qual e' dunque il vantaggio del Giudeo? O qual e' la utilita' della circoncisione? Romani 3:2 Grande per ogni maniera; prima di tutto, perche' a loro furono affidati gli oracoli di Dio. Romani 3:3 Poiche' che vuol dire se alcuni sono stati increduli? Annullera' la loro incredulita' la fedelta' di Dio? Romani 3:4 Cosi non sia; anzi, sia Dio riconosciuto verace, ma ogni uomo bugiardo, siccome e' scritto: Affinche' tu sia riconosciuto giusto nelle tue parole, e resti vincitore quando sei giudicato. Romani 3:5 Ma se la nostra ingiustizia fa risaltare la giustizia di Dio, che diremo noi? Iddio e' egli ingiusto quando da' corso alla sua ira? (Io parlo umanamente). Romani 3:6 Cosi non sia; perche', altrimenti, come giudichera' egli il mondo? Romani 3:7 Ma se per la mia menzogna la verita' di Dio e' abbondata a sua gloria, perche' son io ancora giudicato come peccatore? Romani 3:8 E perche' (secondo la calunnia che ci e' lanciata e la massima che taluni ci attribuiscono), perche' non «facciamo il male affinche' ne venga il bene?» La condanna di quei tali e' giusta. Universalita' del peccato Romani 3:9 Che dunque? Abbiam noi qualche superiorita'? Affatto; perche' abbiamo dianzi provato che tutti, Giudei e Greci, sono sotto il peccato, Romani 3:10 siccome e' scritto: Non v'e' alcun giusto, neppure uno. Romani 3:11 Non v'e' alcuno che abbia intendimento, non v'e' alcuno che ricerchi Dio. Romani 3:12 Tutti si sono sviati, tutti quanti son divenuti inutili. Non v'e' alcuno che pratichi la bonta', no, neppur uno. Romani 3:13 La loro gola e' un sepolcro aperto; con le loro lingue hanno usato frode; v'e' un veleno di aspidi sotto le loro labbra. Romani 3:14 La loro bocca e' piena di maledizione e d'amarezza. Romani 3:15 I loro piedi son veloci a spargere il sangue. Romani 3:16 Sulle lor vie e' rovina e calamita', Romani 3:17 e non hanno conosciuto la via della pace. Romani 3:18 Non c'e' timor di Dio dinanzi agli occhi loro. Romani 3:19 Or noi sappiamo che tutto quel che la legge dice, lo dice a quelli che son sotto la legge, affinche' ogni bocca sia turata, e tutto il mondo sia sottoposto al giudizio di Dio; Romani 3:20 poiche' per le opere della legge nessuno sara' giustificato al suo cospetto; giacche' mediante la legge e' data la conoscenza del peccato. Il perdono mediante la fede in Cristo Romani 3:21 Ora, pero', indipendentemente dalla legge, e' stata manifestata una giustizia di Dio, attestata dalla legge e dai profeti: Romani 3:22 vale a dire la giustizia di Dio mediante la fede in Gesu' Cristo, per tutti i credenti; poiche' non v'e' distinzione, Romani 3:23 difatti, tutti hanno peccato e son privi della gloria di Dio, Romani 3:24 e son giustificati gratuitamente per la sua grazia, mediante la redenzione che e' in Cristo Gesu', Romani 3:25 il quale Iddio ha prestabilito come propiziazione mediante la fede nel sangue d'esso, per dimostrare la sua giustizia, avendo Egli usato tolleranza verso i peccati commessi in passato, al tempo della sua divina pazienza; Romani 3:26 per dimostrare, dico, la sua giustizia nel tempo presente; ond'Egli sia giusto e giustificante colui che ha fede in Gesu'. Romani 3:27 Dov'e' dunque il vanto? Esso e' escluso. Per qual legge? Delle opere? No, ma per la legge della fede; Romani 3:28 poiche' noi riteniamo che l'uomo e' giustificato mediante la fede, senza le opere della legge. Romani 3:29 Iddio e' Egli forse soltanto l'Iddio de' Giudei? Non e' Egli anche l'Iddio de' Gentili? Certo lo e' anche de' Gentili, Romani 3:30 poiche' v'e' un Dio solo, il quale giustifichera' il circonciso per fede, e l'incirconciso parimente mediante la fede. Romani 3:31 Annulliamo noi dunque la legge mediante la fede? Cosi non sia; anzi, stabiliamo la legge. Abramo giustificato per fede Romani 4:1 Che diremo dunque che l'antenato nostro Abramo abbia ottenuto secondo la carne? Romani 4:2 Poiche' se Abramo e' stato giustificato per le opere, egli avrebbe di che gloriarsi; ma dinanzi a Dio egli non ha di che gloriarsi; infatti, che dice la Scrittura? Romani 4:3 Or Abramo credette a Dio, e cio' gli fu messo in conto di giustizia. Romani 4:4 Or a chi opera, la mercede non e' messa in conto di grazia, ma di debito; Romani 4:5 mentre a chi non opera ma crede in colui che giustifica l'empio, la sua fede gli e' messa in conto di giustizia. Romani 4:6 Cosi pure Davide proclama la beatitudine dell'uomo al quale Iddio imputa la giustizia senz'opere, dicendo: Romani 4:7 Beati quelli le cui iniquita' son perdonate, e i cui peccati sono coperti. Romani 4:8 Beato l'uomo al quale il Signore non imputa il peccato. Romani 4:9 Questa beatitudine e' ella soltanto per i circoncisi o anche per gli incirconcisi? Poiche' noi diciamo che la fede fu ad Abramo messa in conto di giustizia. Romani 4:10 In che modo dunque gli fu messa in conto? Quand'era circonciso, o quand'era incirconciso? Non quand'era circonciso, ma quand'era incirconciso; Romani 4:11 poi ricevette il segno della circoncisione, qual suggello della giustizia ottenuta per la fede che avea quand'era incirconciso, affinche' fosse il padre di tutti quelli che credono essendo incirconcisi, onde anche a loro sia messa in conto la giustizia; Romani 4:12 e il padre dei circoncisi, di quelli, cioe', che non solo sono circoncisi, ma seguono anche le orme della fede del nostro padre Abramo quand'era ancora incirconciso. Romani 4:13 Poiche' la promessa d'esser erede del mondo non fu fatta ad Abramo o alla sua progenie in base alla legge, ma in base alla giustizia che vien dalla fede. Romani 4:14 Perche', se quelli che son della legge sono eredi, la fede e' resa vana, e la promessa e' annullata; Romani 4:15 poiche' la legge genera ira; ma dove non c'e' legge, non c'e' neppur trasgressione. Romani 4:16 Percio' l'eredita' e' per fede, affinche' sia per grazia; onde la promessa sia sicura per tutta la progenie; non soltanto per quella che e' sotto la legge, ma anche per quella che ha la fede d'Abramo, il quale e' padre di noi tutti Romani 4:17 (secondo che e' scritto: Io ti ho costituito padre di molte nazioni) dinanzi al Dio a cui egli credette, il quale fa rivivere i morti, e chiama le cose che non sono, come se fossero. Romani 4:18 Egli, sperando contro speranza, credette, per diventar padre di molte nazioni, secondo quel che gli era stato detto: Cosi sara' la tua progenie. Romani 4:19 E senza venir meno nella fede, egli vide bensi che il suo corpo era svigorito (avea quasi cent'anni), e che Sara non era piu' in grado d'esser madre; Romani 4:20 ma, dinanzi alla promessa di Dio, non vacillo' per incredulita', ma fu fortificato per la sua fede dando gloria a Dio Romani 4:21 ed essendo pienamente convinto che cio' che avea promesso, Egli era anche potente da effettuarlo. Romani 4:22 Ond'e' che cio' gli fu messo in conto di giustizia. Romani 4:23 Or non per lui soltanto sta scritto che questo gli fu messo in conto di giustizia, Romani 4:24 ma anche per noi ai quali sara' cosi messo in conto; per noi che crediamo in Colui che ha risuscitato dai morti Gesu', nostro Signore, Romani 4:25 il quale e' stato dato a cagione delle nostre offese, ed e' risuscitato a cagione della nostra giustificazione. Gli effetti della giustificazione per fede Romani 5:1 Giustificati dunque per fede, abbiam pace con Dio per mezzo di Gesu' Cristo, nostro Signore, Romani 5:2 mediante il quale abbiamo anche avuto, per la fede, l'accesso a questa grazia nella quale stiamo saldi; e ci gloriamo nella speranza della gloria di Dio; Romani 5:3 e non soltanto questo, ma ci gloriamo anche nelle afflizioni, sapendo che l'afflizione produce pazienza, la pazienza esperienza, Romani 5:4 e la esperienza speranza. Romani 5:5 Or la speranza non rende confusi, perche' l'amor di Dio e' stato sparso nei nostri cuori per lo Spirito Santo che ci e' stato dato. Romani 5:6 Perche', mentre eravamo ancora senza forza, Cristo, a suo tempo, e' morto per gli empī. Romani 5:7 Poiche' a mala pena uno muore per un giusto; ma forse per un uomo dabbene qualcuno ardirebbe morire; Romani 5:8 ma Iddio mostra la grandezza del proprio amore per noi, in quanto che, mentre eravamo ancora peccatori, Cristo e' morto per noi. Romani 5:9 Tanto piu' dunque, essendo ora giustificati per il suo sangue, sarem per mezzo di lui salvati dall'ira. Romani 5:10 Perche', se mentre eravamo nemici siamo stati riconciliati con Dio mediante la morte del suo Figliuolo, tanto piu' ora, essendo riconciliati, saremo salvati mediante la sua vita. Romani 5:11 E non soltanto questo, ma anche ci gloriamo in Dio per mezzo del nostro Signor Gesu' Cristo, per il quale abbiamo ora ottenuto la riconciliazione. Il peccato e la grazia. I due Adami Romani 5:12 Percio', siccome per mezzo d'un sol uomo il peccato e' entrato nel mondo, e per mezzo del peccato v'e' entrata la morte, e in questo modo la morte e' passata su tutti gli uomini, perche' tutti hanno peccato... Romani 5:13 Poiche', fino alla legge, il peccato era nel mondo; ma il peccato non e' imputato quando non v'e' legge. Romani 5:14 Eppure, la morte regno', da Adamo fino a Mose', anche su quelli che non avean peccato con una trasgressione simile a quella d'Adamo, il quale e' il tipo di colui che dovea venire. Romani 5:15 Pero', la grazia non e' come il fallo. Perche' se per il fallo di quell'uno i molti sono morti, molto piu' la grazia di Dio e il dono fattoci dalla grazia dell'unico uomo Gesu' Cristo, hanno abbondato verso i molti. Romani 5:16 E riguardo al dono non avviene quel che e' avvenuto nel caso dell'uno che ha peccato; poiche' il giudizio da un unico fallo ha fatto capo alla condanna; mentre la grazia, da molti falli, ha fatto capo alla giustificazione. Romani 5:17 Perche', se per il fallo di quell'uno la morte ha regnato mediante quell'uno, tanto piu' quelli che ricevono l'abbondanza della grazia e del dono della giustizia, regneranno nella vita per mezzo di quell'uno che e' Gesu' Cristo. Romani 5:18 - Come dunque con un sol fallo la condanna si e' estesa a tutti gli uomini, cosi, con un solo atto di giustizia la giustificazione che da' vita s'e' estesa a tutti gli uomini. Romani 5:19 Poiche', siccome per la disubbidienza di un solo uomo i molti sono stati costituiti peccatori, cosi anche per l'ubbidienza d'un solo, i molti saran costituiti giusti. Romani 5:20 Or la legge e' intervenuta affinche' il fallo abbondasse; ma dove il peccato e' abbondato, la grazia e' sovrabbondata, Romani 5:21 affinche', come il peccato regno' nella morte, cosi anche la grazia regni, mediante la giustizia, a vita eterna, per mezzo di Gesu' Cristo, nostro Signore. La grazia non giustifica il peccato, ma libera l'uomo dal dominio del peccato Romani 6:1 Che direm dunque? Rimarremo noi nel peccato onde la grazia abbondi? Romani 6:2 Cosi non sia. Noi che siam morti al peccato, come vivremmo ancora in esso? Romani 6:3 O ignorate voi che quanti siamo stati battezzati in Cristo Gesu', siamo stati battezzati nella sua morte? Romani 6:4 Noi siam dunque stati con lui seppelliti mediante il battesimo nella sua morte, affinche', come Cristo e' risuscitato dai morti mediante la gloria del Padre, cosi anche noi camminassimo in novita' di vita. Romani 6:5 Perche', se siamo divenuti una stessa cosa con lui per una morte somigliante alla sua, lo saremo anche per una risurrezione simile alla sua, sapendo questo: Romani 6:6 che il nostro vecchio uomo e' stato crocifisso con lui, affinche' il corpo del peccato fosse annullato, onde noi non serviamo piu' al peccato; Romani 6:7 poiche' colui che e' morto, e' affrancato dal peccato. Romani 6:8 Ora, se siamo morti con Cristo, noi crediamo che altresi vivremo con lui, Romani 6:9 sapendo che Cristo, essendo risuscitato dai morti, non muore piu'; la morte non lo signoreggia piu'. Romani 6:10 Poiche' il suo morire fu un morire al peccato, una volta per sempre; ma il suo vivere e' un vivere a Dio. Romani 6:11 Cosi anche voi fate conto d'esser morti al peccato, ma viventi a Dio, in Cristo Gesu'. Romani 6:12 Non regni dunque il peccato nel vostro corpo mortale per ubbidirgli nelle sue concupiscenze; Romani 6:13 e non prestate le vostre membra come strumenti d'iniquita' al peccato; ma presentate voi stessi a Dio come di morti fatti viventi, e le vostre membra come strumenti di giustizia a Dio; Romani 6:14 perche' il peccato non vi signoreggera', poiche' non siete sotto la legge, ma sotto la grazia. Romani 6:15 Che dunque? Peccheremo noi perche' non siamo sotto la legge ma sotto la grazia? Cosi non sia. Romani 6:16 Non sapete voi che se vi date a uno come servi per ubbidirgli, siete servi di colui a cui ubbidite: o del peccato che mena alla morte o dell'ubbidienza che mena alla giustizia? Romani 6:17 Ma sia ringraziato Iddio che eravate bensi servi del peccato, ma avete di cuore ubbidito a quel tenore d'insegnamento che v'e' stato trasmesso; Romani 6:18 ed essendo stati affrancati dal peccato, siete divenuti servi della giustizia. Romani 6:19 Io parlo alla maniera degli uomini, per la debolezza della vostra carne; poiche', come gia' prestaste le vostre membra a servizio della impurita' e della iniquita' per commettere l'iniquita', cosi prestate ora le vostre membra a servizio della giustizia per la vostra santificazione. Romani 6:20 Poiche', quando eravate servi del peccato, eravate liberi riguardo alla giustizia. Romani 6:21 Qual frutto dunque avevate allora delle cose delle quali oggi vi vergognate? poiche' la fine loro e' la morte. Romani 6:22 Ma ora, essendo stati affrancati dal peccato e fatti servi a Dio, voi avete per frutto la vostra santificazione, e per fine la vita eterna: Romani 6:23 poiche' il salario del peccato e' la morte; ma il dono di Dio e' la vita eterna in Cristo Gesu', nostro Signore. L'affrancamento del cristiano dalla legge Romani 7:1 O ignorate voi, fratelli (poiche' io parlo a persone che hanno conoscenza della legge), che la legge signoreggia l'uomo per tutto il tempo ch'egli vive? Romani 7:2 Infatti la donna maritata e' per la legge legata al marito mentre egli vive; ma se il marito muore, ella e' sciolta dalla legge che la lega al marito. Romani 7:3 Ond'e' che se mentre vive il marito ella passa ad un altro uomo, sara' chiamata adultera; ma se il marito muore, ella e' libera di fronte a quella legge; in guisa che non e' adultera se divien moglie d'un altro uomo. Romani 7:4 Cosi, fratelli miei, anche voi siete divenuti morti alla legge mediante il corpo di Cristo, per appartenere ad un altro, cioe' a colui che e' risuscitato dai morti, e questo affinche' portiamo del frutto a Dio. Romani 7:5 Poiche', mentre eravamo nella carne, le passioni peccaminose, destate dalla legge, agivano nelle nostre membra per portar del frutto per la morte; Romani 7:6 ma ora siamo stati sciolti dai legami della legge, essendo morti a quella che ci teneva soggetti, talche' serviamo in novita' di spirito, e non in vecchiezza di lettera. La legge e il peccato nell'uomo Romani 7:7 Che diremo dunque? La legge e' essa peccato? Cosi non sia; anzi io non avrei conosciuto il peccato, se non per mezzo della legge; poiche' io non avrei conosciuto la concupiscenza, se la legge non avesse detto: Non concupire. Romani 7:8 Ma il peccato, co'lta l'occasione, per mezzo del comandamento, produsse in me ogni concupiscenza; perche' senza la legge il peccato e' morto. Romani 7:9 E ci fu un tempo, nel quale, senza legge, vivevo; ma, venuto il comandamento, il peccato prese vita, ed io morii; Romani 7:10 e il comandamento ch'era inteso a darmi vita, risulto' che mi dava morte. Romani 7:11 Perche' il peccato, co'lta l'occasione, per mezzo del comandamento, mi trasse in inganno; e, per mezzo d'esso, m'uccise. Romani 7:12 Talche' la legge e' santa, e il comandamento e' santo e giusto e buono. Romani 7:13 Cio' che e' buono divento' dunque morte per me? Cosi non sia; ma e' il peccato che m'e' divenuto morte, onde si palesasse come peccato, cagionandomi la morte mediante cio' che e' buono; affinche', per mezzo del comandamento, il peccato diventasse estremamente peccante. Romani 7:14 Noi sappiamo infatti che la legge e' spirituale; ma io son carnale, venduto schiavo al peccato. Romani 7:15 Perche' io non approvo quello che faccio; poiche' non faccio quel che voglio, ma faccio quello che odio. Romani 7:16 Ora, se faccio quello che non voglio, io ammetto che la legge e' buona; Romani 7:17 e allora non son piu' io che lo faccio; ma e' il peccato che abita in me. Romani 7:18 Difatti, io so che in me, vale a dire nella mia carne, non abita alcun bene; poiche' ben trovasi in me il volere, ma il modo di compiere il bene, no. Romani 7:19 Perche' il bene che voglio, non lo fo; ma il male che non voglio, quello fo. Romani 7:20 Ora, se cio' che non voglio e' quello che fo, non son piu' io che lo compio, ma e' il peccato che abita in me. Romani 7:21 Io mi trovo dunque sotto questa legge: che volendo io fare il bene, il male si trova in me. Romani 7:22 Poiche' io mi diletto nella legge di Dio, secondo l'uomo interno; Romani 7:23 ma veggo un'altra legge nelle mie membra, che combatte contro la legge della mia mente, e mi rende prigione della legge del peccato che e' nelle mie membra. Romani 7:24 Misero me uomo! chi mi trarra' da questo corpo di morte? Romani 7:25 Grazie siano rese a Dio per mezzo di Gesu' Cristo, nostro Signore. Cosi dunque, io stesso con la mente servo alla legge di Dio, ma con la carne alla legge del peccato. La vita nuova sotto la grazia. L'opera dello Spirito Romani 8:1 Non v'e' dunque ora alcuna condanna per quelli che sono in Cristo Gesu'; Romani 8:2 perche' la legge dello Spirito della vita in Cristo Gesu' mi ha affrancato dalla legge del peccato e della morte. Romani 8:3 Poiche' quel che era impossibile alla legge, perche' la carne la rendeva debole, Iddio l'ha fatto; mandando il suo proprio Figliuolo in carne simile a carne di peccato e a motivo del peccato, ha condannato il peccato nella carne, Romani 8:4 affinche' il comandamento della legge fosse adempiuto in noi, che camminiamo non secondo la carne, ma secondo lo spirito. Romani 8:5 Poiche' quelli che son secondo la carne, hanno l'animo alle cose della carne; ma quelli che son secondo lo spirito, hanno l'animo alle cose dello spirito. Romani 8:6 Perche' cio' a cui la carne ha l'animo e' morte, ma cio' a cui lo spirito ha l'animo, e' vita e pace; Romani 8:7 poiche' cio' a cui la carne ha l'animo e' inimicizia contro Dio, perche' non e' sottomesso alla legge di Dio, e neppure puo' esserlo; Romani 8:8 e quelli che sono nella carne, non possono piacere a Dio. Romani 8:9 Or voi non siete nella carne ma nello spirito, se pur lo Spirito di Dio abita in voi; ma se uno non ha lo Spirito di Cristo, egli non e' di lui. Romani 8:10 E se Cristo e' in voi, ben e' il corpo morto a cagion del peccato; ma lo spirito e' la vita a cagion della giustizia. Romani 8:11 E se lo Spirito di colui che ha risuscitato Gesu' dai morti abita in voi, Colui che ha risuscitato Cristo Gesu' dai morti vivifichera' anche i vostri corpi mortali per mezzo del suo Spirito che abita in voi. Romani 8:12 Cosi dunque, fratelli, noi siam debitori non alla carne per viver secondo la carne; Romani 8:13 perche' se vivete secondo la carne, voi morrete; ma se mediante lo Spirito mortificate gli atti del corpo, voi vivrete; Romani 8:14 poiche' tutti quelli che son condotti dallo Spirito di Dio, son figliuoli di Dio. Romani 8:15 Poiche' voi non avete ricevuto lo spirito di servitu' per ricader nella paura; ma avete ricevuto lo spirito d'adozione, per il quale gridiamo: Abba! Padre! Romani 8:16 Lo Spirito stesso attesta insieme col nostro spirito, che siamo figliuoli di Dio; Romani 8:17 e se siamo figliuoli, siamo anche eredi; eredi di Dio e coeredi di Cristo, se pur soffriamo con lui, affinche' siamo anche glorificati con lui. Conforto di gloriosa speranza dei figliuoli di Dio Romani 8:18 Perche' io stimo che le sofferenze del tempo presente non siano punto da paragonare con la gloria che ha da essere manifestata a nostro riguardo. Romani 8:19 Poiche' la creazione con brama intensa aspetta la manifestazione dei figliuoli di Dio; Romani 8:20 perche' la creazione e' stata sottoposta alla vanita', non di sua propria volonta', ma a cagion di colui che ve l'ha sottoposta, Romani 8:21 non senza speranza pero' che la creazione stessa sara' anch'ella liberata dalla servitu' della corruzione, per entrare nella liberta' della gloria dei figliuoli di Dio. Romani 8:22 Poiche' sappiamo che fino ad ora tutta la creazione geme insieme ed e' in travaglio; Romani 8:23 non solo essa, ma anche noi, che abbiamo le primizie dello Spirito, anche noi stessi gemiamo in noi medesimi, aspettando l'adozione, la redenzione del nostro corpo. Romani 8:24 Poiche' noi siamo stati salvati in isperanza. Or la speranza di quel che si vede, non e' speranza; difatti, quello che uno vede, perche' lo spererebbe egli ancora? Romani 8:25 Ma se speriamo quel che non vediamo, noi l'aspettiamo con pazienza. Romani 8:26 Parimente ancora, lo Spirito sovviene alla nostra debolezza; perche' noi non sappiamo pregare come si conviene; ma lo Spirito intercede egli stesso per noi con sospiri ineffabili; Romani 8:27 e Colui che investiga i cuori conosce qual sia il sentimento dello Spirito, perche' esso intercede per i santi secondo Iddio. Romani 8:28 Or noi sappiamo che tutte le cose cooperano al bene di quelli che amano Dio, i quali son chiamati secondo il suo proponimento. Romani 8:29 Perche' quelli che Egli ha preconosciuti, li ha pure predestinati ad esser conformi all'immagine del suo Figliuolo, ond'egli sia il primogenito fra molti fratelli; Romani 8:30 e quelli che ha predestinati, li ha pure chiamati; e quelli che ha chiamati, li ha pure giustificati; e quelli che ha giustificati, li ha pure glorificati. L'inno di vittoria dei credenti Romani 8:31 Che diremo dunque a queste cose? Se Dio e' per noi, chi sara' contro di noi? Romani 8:32 Colui che non ha risparmiato il suo proprio Figliuolo, ma l'ha dato per tutti noi, come non ci donera' egli anche tutte le cose con lui? Romani 8:33 Chi accusera' gli eletti di Dio? Iddio e' quel che li giustifica. Romani 8:34 Chi sara' quel che li condanni? Cristo Gesu' e' quel che e' morto; e, piu' che questo, e' risuscitato; ed e' alla destra di Dio; ed anche intercede per noi. Romani 8:35 Chi ci separera' dall'amore di Cristo? Sara' forse la tribolazione, o la distretta, o la persecuzione, o la fame, o la nudita', o il pericolo, o la spada? Romani 8:36 Come e' scritto: Per amor di te noi siamo tutto il giorno messi a morte; siamo stati considerati come pecore da macello. Romani 8:37 Anzi, in tutte queste cose, noi siam piu' che vincitori, in virtu' di colui che ci ha amati. Romani 8:38 Poiche' io son persuaso che ne' morte, ne' vita, ne' angeli, ne' principati, ne' cose presenti, ne' cose future, Romani 8:39 ne' potesta', ne' altezza, ne' profondita', ne' alcun'altra creatura potranno separarci dall'amore di Dio, che e' in Cristo Gesu', nostro Signore. Il problema della reiezione d'Israele Romani 9:1 Io dico la verita' in Cristo, non mento, la mia coscienza me lo attesta per lo Spirito Santo: Romani 9:2 io ho una grande tristezza e un continuo dolore nel cuor mio; Romani 9:3 perche' vorrei essere io stesso anatema, separato da Cristo, per amor dei miei fratelli, miei parenti secondo la carne, Romani 9:4 che sono Israeliti, ai quali appartengono l'adozione e la gloria e i patti e la legislazione e il culto e le promesse; Romani 9:5 dei quali sono i padri, e dai quali e' venuto, secondo la carne, il Cristo, che e' sopra tutte le cose Dio benedetto in eterno. Amen. Romani 9:6 Pero' non e' che la parola di Dio sia caduta a terra; perche' non tutti i discendenti da Israele sono Israele; Romani 9:7 ne' per il fatto che son progenie d'Abramo, son tutti figliuoli d'Abramo; anzi: In Isacco ti sara' nominata una progenie. Romani 9:8 Cioe', non i figliuoli della carne sono figliuoli di Dio: ma i figliuoli della promessa son considerati come progenie. Romani 9:9 Poiche' questa e' una parola di promessa: In questa stagione io verro', e Sara avra' un figliuolo. Romani 9:10 Non solo; ma anche a Rebecca avvenne la medesima cosa quand'ebbe concepito da uno stesso uomo, vale a dire Isacco nostro padre, due gemelli; Romani 9:11 poiche', prima che fossero nati e che avessero fatto alcun che di bene o di male, affinche' rimanesse fermo il proponimento dell'elezione di Dio, che dipende non dalle opere ma dalla volonta' di colui che chiama, Romani 9:12 le fu detto: Il maggiore servira' al minore; Romani 9:13 secondo che e' scritto: Ho amato Giacobbe, ma ho odiato Esau'. Romani 9:14 Che diremo dunque? V'e' forse ingiustizia in Dio? Cosi non sia. Romani 9:15 Poiche' Egli dice a Mose': Io avro' merce' di chi avro' merce', e avro' compassione di chi avro' compassione. Romani 9:16 Non dipende dunque ne' da chi vuole ne' da chi corre, ma da Dio che fa misericordia. Romani 9:17 Poiche' la Scrittura dice a Faraone: Appunto per questo io t'ho suscitato: per mostrare in te la mia potenza, e perche' il mio nome sia pubblicato per tutta la terra. Romani 9:18 Cosi dunque Egli fa misericordia a chi vuole, e indura chi vuole. Romani 9:19 Tu allora mi dirai: Perche' si lagna Egli ancora? Poiche' chi puo' resistere alla sua volonta'? Romani 9:20 Piuttosto, o uomo, chi sei tu che replichi a Dio? La cosa formata dira' essa a colui che la formo': Perche' mi facesti cosi? Romani 9:21 Il vasaio non ha egli potesta' sull'argilla, da trarre dalla stessa massa un vaso per uso nobile, e un altro per uso ignobile? Romani 9:22 E che v'e' mai da replicare se Dio, volendo mostrare la sua ira e far conoscere la sua potenza, ha sopportato con molta longanimita' de' vasi d'ira preparati per la perdizione, Romani 9:23 e se, per far conoscere le ricchezze della sua gloria verso de' vasi di misericordia che avea gia' innanzi preparati per la gloria, Romani 9:24 li ha anche chiamati (parlo di noi) non soltanto fra i Giudei ma anche di fra i Gentili? Romani 9:25 Cosi Egli dice anche in Osea: Io chiamero' mio popolo quello che non era mio popolo, e 'amata' quella che non era amata; Romani 9:26 e avverra' che nel luogo ov'era loro stato detto: 'Voi non siete mio popolo', quivi saran chiamati figliuoli dell'Iddio vivente. Romani 9:27 E Isaia esclama riguardo a Israele: Quand'anche il numero dei figliuoli d'Israele fosse come la rena del mare, il rimanente solo sara' salvato; Romani 9:28 perche' il Signore eseguira' la sua parola sulla terra, in modo definitivo e reciso. Romani 9:29 E come Isaia avea gia' detto prima: Se il Signor degli eserciti non ci avesse lasciato un seme, saremmo divenuti come Sodoma e saremmo stati simili a Gomorra. Romani 9:30 Che diremo dunque? Diremo che i Gentili, i quali non cercavano la giustizia, hanno conseguito la giustizia, ma la giustizia che vien dalla fede; Romani 9:31 mentre Israele, che cercava la legge della giustizia, non ha conseguito la legge della giustizia. Romani 9:32 Perche'? Perche' l'ha cercata non per fede, ma per opere. Essi hanno urtato nella pietra d'intoppo, Romani 9:33 siccome e' scritto: Ecco, io pongo in Sion una pietra d'intoppo e una roccia d'inciampo; ma chi crede in lui non sara' svergognato. La giustizia di Dio respinta dei Giudei Romani 10:1 Fratelli, il desiderio del mio cuore e la mia preghiera a Dio per loro e' che siano salvati. Romani 10:2 Poiche' io rendo loro testimonianza che hanno zelo per le cose di Dio, ma zelo senza conoscenza. Romani 10:3 Perche', ignorando la giustizia di Dio, e cercando di stabilir la loro propria, non si son sottoposti alla giustizia di Dio; Romani 10:4 poiche' il termine della legge e' Cristo, per esser giustizia ad ognuno che crede. Romani 10:5 Infatti Mose' descrive cosi la giustizia che vien dalla legge: L'uomo che fara' quelle cose, vivra' per esse. Romani 10:6 Ma la giustizia che vien dalla fede dice cosi: Non dire in cuor tuo: Chi salira' in cielo? (questo e' un farne scendere Cristo) ne': Romani 10:7 Chi scendera' nell'abisso? (questo e' un far risalire Cristo d'infra i morti). Romani 10:8 Ma che dice ella? La parola e' presso di te, nella tua bocca e nel tuo cuore; questa e' la parola della fede che noi predichiamo; Romani 10:9 perche', se con la bocca avrai confessato Gesu' come Signore, e avrai creduto col cuore che Dio l'ha risuscitato dai morti, sarai salvato; Romani 10:10 infatti col cuore si crede per ottener la giustizia e con la bocca si fa confessione per esser salvati. Romani 10:11 Difatti la Scrittura dice: Chiunque crede in lui, non sara' svergognato. Romani 10:12 Poiche' non v'e' distinzione fra Giudeo e Greco; perche' lo stesso Signore e' Signore di tutti, ricco verso tutti quelli che lo invocano; Romani 10:13 poiche' chiunque avra' invocato il nome del Signore, sara' salvato. Romani 10:14 Come dunque invocheranno colui nel quale non hanno creduto? E come crederanno in colui del quale non hanno udito parlare? E come udiranno, se non v'e' chi predichi? Romani 10:15 E come predicheranno se non son mandati? Siccome e' scritto: Quanto son belli i piedi di quelli che annunziano buone novelle! Romani 10:16 Ma tutti non hanno ubbidito alla Buona Novella; perche' Isaia dice: Signore, chi ha creduto alla nostra predicazione? Romani 10:17 Cosi la fede vien dall'udire e l'udire si ha per mezzo della parola di Cristo. Romani 10:18 Ma io dico: Non hanno essi udito? Anzi, la loro voce e' andata per tutta la terra, e le loro parole fino agli estremi confini del mondo. Romani 10:19 Ma io dico: Israele non ha egli compreso? Mose' pel primo dice: Io vi movero' a gelosia di una nazione che non e' nazione; contro una nazione senza intelletto provochero' il vostro sdegno. Romani 10:20 E Isaia si fa ardito e dice: Sono stato trovato da quelli che non mi cercavano; sono stato chiaramente conosciuto da quelli che non chiedevan di me. Romani 10:21 Ma riguardo a Israele dice: Tutto il giorno ho teso le mani verso un popolo disubbidiente e contradicente. L'avvenire d'Israele Romani 11:1 Io dico dunque: Iddio ha egli reietto il suo popolo? Cosi non sia; perche' anch'io sono Israelita, della progenie d'Abramo, della tribu' di Beniamino. Romani 11:2 Iddio non ha reietto il suo popolo, che ha preconosciuto. Non sapete voi quel che la Scrittura dice, nella storia d'Elia? Com'egli ricorre a Dio contro Israele, dicendo: Romani 11:3 Signore, hanno ucciso i tuoi profeti, hanno demoliti i tuoi altari, e io son rimasto solo, e cercano la mia vita? Romani 11:4 Ma che gli rispose la voce divina? Mi son riserbato settemila uomini, che non han piegato il ginocchio davanti a Baal. Romani 11:5 E cosi anche nel tempo presente, v'e' un residuo secondo l'elezione della grazia. Romani 11:6 Ma se e' per grazia, non e' piu' per opere; altrimenti, grazia non e' piu' grazia. Romani 11:7 Che dunque? Quel che Israele cerca, non l'ha ottenuto; mentre il residuo eletto l'ha ottenuto; Romani 11:8 e gli altri sono stati indurati, secondo che e' scritto: Iddio ha dato loro uno spirito di stordimento, degli occhi per non vedere e degli orecchi per non udire, fino a questo giorno. Romani 11:9 E Davide dice: La loro mensa sia per loro un laccio, una rete, un inciampo, e una retribuzione. Romani 11:10 Siano gli occhi loro oscurati in guisa che non veggano, e piega loro del continuo la schiena. Romani 11:11 Io dico dunque: Hanno essi cosi inciampato da cadere? Cosi non sia; ma per la loro caduta la salvezza e' giunta ai Gentili per provocar loro a gelosia. Romani 11:12 Ora se la loro caduta e' la ricchezza del mondo e la loro diminuzione la ricchezza de' Gentili, quanto piu' lo sara' la loro pienezza! Romani 11:13 Ma io parlo a voi, o Gentili: In quanto io sono apostolo dei Gentili, glorifico il mio ministerio, Romani 11:14 per veder di provocare a gelosia quelli del mio sangue e di salvarne alcuni. Romani 11:15 Poiche', se la loro reiezione e' la riconciliazione del mondo, che sara' la loro riammissione, se non una vita d'infra i morti? Romani 11:16 E se la primizia e' santa, anche la massa e' santa; e se la radice e' santa, anche i rami son santi. Romani 11:17 E se pure alcuni de' rami sono stati troncati, e tu, che sei olivastro, sei stato innestato in luogo loro e sei divenuto partecipe della radice e della grassezza dell'ulivo, Romani 11:18 non t'insuperbire contro ai rami; ma, se t'insuperbisci, sappi che non sei tu che porti la radice, ma la radice che porta te. Romani 11:19 Allora tu dirai: Sono stati troncati dei rami perche' io fossi innestato. Romani 11:20 Bene: sono stati troncati per la loro incredulita', e tu sussisti per la fede; non t'insuperbire, ma temi. Romani 11:21 Perche' se Dio non ha risparmiato i rami naturali, non risparmiera' neppur te. Romani 11:22 Vedi dunque la benignita' e la severita' di Dio; la severita' verso quelli che son caduti; ma verso te la benignita' di Dio, se pur tu perseveri nella sua benignita'; altrimenti, anche tu sarai reciso. Romani 11:23 Ed anche quelli, se non perseverano nella loro incredulita', saranno innestati; perche' Dio e' potente da innestarli di nuovo. Romani 11:24 Poiche' se tu sei stato tagliato dall'ulivo per sua natura selvatico, e sei stato contro natura innestato nell'ulivo domestico, quanto piu' essi, che son dei rami naturali, saranno innestati nel loro proprio ulivo? Romani 11:25 Perche', fratelli, non voglio che ignorate questo mistero, affinche' non siate presuntuosi; che cioe', un induramento parziale s'e' prodotto in Israele, finche' sia entrata la pienezza dei Gentili; Romani 11:26 e cosi tutto Israele sara' salvato, secondo che e' scritto: Il liberatore verra' da Sion; Romani 11:27 Egli allontanera' da Giacobbe l'empieta'; e questo sara' il mio patto con loro, quand'io torro' via i loro peccati. Romani 11:28 Per quanto concerne l'Evangelo, essi sono nemici per via di voi; ma per quanto concerne l'elezione, sono amati per via dei loro padri; Romani 11:29 perche' i doni e la vocazione di Dio sono senza pentimento. Romani 11:30 Poiche', siccome voi siete stati in passato disubbidienti a Dio ma ora avete ottenuto misericordia per la loro disubbidienza, Romani 11:31 cosi anch'essi sono stati ora disubbidienti, onde, per la misericordia a voi usata, ottengano essi pure misericordia. Romani 11:32 Poiche' Dio ha rinchiuso tutti nella disubbidienza per far misericordia a tutti. Romani 11:33 O profondita' della ricchezza e della sapienza e della conoscenza di Dio! Quanto inscrutabili sono i suoi giudizī, e incomprensibili le sue vie! Romani 11:34 Poiche': Chi ha conosciuto il pensiero del Signore? O chi e' stato il suo consigliere? Romani 11:35 O chi gli ha dato per il primo, e gli sara' contraccambiato? Romani 11:36 Poiche' da lui, per mezzo di lui e per lui son tutte le cose. A lui sia la gloria in eterno. Amen. La consacrazione a Dio. Umilta' e fedelta' nell'uso dei suoi doni Romani 12:1 Io vi esorto dunque, fratelli, per le compassioni di Dio, a presentare i vostri corpi in sacrificio vivente, santo, accettevole a Dio; il che e' il vostro culto spirituale. Romani 12:2 E non vi conformate a questo secolo, ma siate trasformati mediante il rinnovamento della vostra mente, affinche' conosciate per esperienza qual sia la volonta' di Dio, la buona, accettevole e perfetta volonta'. Romani 12:3 Per la grazia che m'e' stata data, io dico quindi a ciascuno fra voi che non abbia di se' un concetto piu' alto di quel che deve avere, ma abbia di se' un concetto sobrio, secondo la misura della fede che Dio ha assegnata a ciascuno. Romani 12:4 Poiche', siccome in un solo corpo abbiamo molte membra e tutte le membra non hanno un medesimo ufficio, Romani 12:5 cosi noi, che siamo molti, siamo un solo corpo in Cristo, e, individualmente, siamo membra l'uno dell'altro. Romani 12:6 E siccome abbiamo dei doni differenti secondo la grazia che ci e' stata data, se abbiamo dono di profezia, profetizziamo secondo la proporzione della nostra fede; Romani 12:7 se di ministerio, attendiamo al ministerio; se d'insegnamento, all'insegnare; Romani 12:8 se di esortazione, all'esortare; chi da', dia con semplicita'; chi presiede, lo faccia con diligenza; chi fa opere pietose, le faccia con allegrezza. Romani 12:9 L'amore sia senza ipocrisia. Aborrite il male, e attenetevi fermamente al bene. Romani 12:10 Quanto all'amor fraterno, siate pieni d'affezione gli uni per gli altri; quanto all'onore, prevenitevi gli uni gli altri; Romani 12:11 quanto allo zelo, non siate pigri; siate ferventi nello spirito, servite il Signore; Romani 12:12 siate allegri nella speranza, pazienti nell'afflizione, perseveranti nella preghiera; Romani 12:13 provvedete alle necessita' dei santi, esercitate con premura l'ospitalita'. Romani 12:14 Benedite quelli che vi perseguitano; benedite e non maledite. Romani 12:15 Rallegratevi con quelli che sono allegri; piangete con quelli che piangono. Romani 12:16 Abbiate fra voi un medesimo sentimento; non abbiate l'animo alle cose alte, ma lasciatevi attirare dalle umili. Non vi stimate savī da voi stessi. Romani 12:17 Non rendete ad alcuno male per male. Applicatevi alle cose che sono oneste, nel cospetto di tutti gli uomini. Romani 12:18 Se e' possibile, per quanto dipende da voi, vivete in pace con tutti gli uomini. Romani 12:19 Non fate le vostre vendette, cari miei, ma cedete il posto all'ira di Dio; poiche' sta scritto: A me la vendetta; io daro' la retribuzione, dice il Signore. Romani 12:20 Anzi, se il tuo nemico ha fame, dagli da mangiare; se ha sete, dagli da bere; poiche', facendo cosi, tu raunerai dei carboni accesi sul suo capo. Romani 12:21 Non esser vinto dal male, ma vinci il male col bene. La sottomissione alle autorita' Romani 13:1 Ogni persona sia sottoposta alle autorita' superiori; perche' non v'e' autorita' se non da Dio; e le autorita' che esistono, sono ordinate da Dio; Romani 13:2 talche' chi resiste all'autorita', si oppone all'ordine di Dio; e quelli che vi si oppongono, si attireranno addosso una pena; Romani 13:3 poiche' i magistrati non son di spavento alle opere buone, ma alle cattive. Vuoi tu non aver paura dell'autorita'? Fa' quel ch'e' bene, e avrai lode da essa; Romani 13:4 perche' il magistrato e' un ministro di Dio per il tuo bene; ma se fai quel ch'e' male, temi, perche' egli non porta la spada invano; poich'egli e' un ministro di Dio, per infliggere una giusta punizione contro colui che fa il male. Romani 13:5 Percio' e' necessario star soggetti non soltanto a motivo della punizione, ma anche per motivo di coscienza. Romani 13:6 Poiche' e' anche per questa ragione che voi pagate i tributi; perche' si tratta di ministri di Dio, i quali attendono del continuo a quest'ufficio. Romani 13:7 Rendete a tutti quel che dovete loro: il tributo a chi dovete il tributo; la gabella a chi la gabella; il timore a chi il timore; l'onore a chi l'onore. Amor del prossimo, vigilanza, purita' Romani 13:8 Non abbiate altro debito con alcuno se non d'amarvi gli uni gli altri; perche' chi ama il prossimo ha adempiuto la legge. Romani 13:9 Infatti il non commettere adulterio, non uccidere, non rubare, non concupire e qualsiasi altro comandamento si riassumono in questa parola: Ama il tuo prossimo come te stesso. Romani 13:10 L'amore non fa male alcuno al prossimo; l'amore, quindi, e' l'adempimento della legge. Romani 13:11 E questo tanto piu' dovete fare, conoscendo il tempo nel quale siamo; poiche' e' ora ormai che vi svegliate dal sonno; perche' la salvezza ci e' adesso piu' vicina di quando credemmo. Romani 13:12 La notte e' avanzata, il giorno e' vicino; gettiam dunque via le opere delle tenebre, e indossiamo le armi della luce. Romani 13:13 Camminiamo onestamente, come di giorno; non in gozzoviglie ed ebbrezze; non in lussuria e lascivie; non in contese ed invidie; Romani 13:14 ma rivestitevi del Signor Gesu' Cristo, e non abbiate cura della carne per soddisfarne le concupiscenze. Dei riguardi che si debbono ai deboli nella fede Romani 14:1 Quanto a colui che e' debole nella fede, accoglietelo, ma non per discutere opinioni. Romani 14:2 L'uno crede di poter mangiare di tutto, mentre l'altro, che e' debole, mangia legumi. Romani 14:3 Colui che mangia di tutto, non sprezzi colui che non mangia di tutto; e colui che non mangia di tutto, non giudichi colui che mangia di tutto; perche' Dio l'ha accolto. Romani 14:4 Chi sei tu che giudichi il domestico altrui? Se sta in piedi o se cade e' cosa che riguarda il suo padrone; ma egli sara' tenuto in pie', perche' il Signore e' potente da farlo stare in pie'. Romani 14:5 L'uno stima un giorno piu' d'un altro; l'altro stima tutti i giorni uguali; sia ciascuno pienamente convinto nella propria mente. Romani 14:6 Chi ha riguardo al giorno, lo fa per il Signore; e chi mangia di tutto, lo fa per il Signore, poiche' rende grazie a Dio; e chi non mangia di tutto fa cosi per il Signore, e rende grazie a Dio. Romani 14:7 Poiche' nessuno di noi vive per se stesso, e nessuno muore per se stesso; Romani 14:8 perche', se viviamo, viviamo per il Signore; e se moriamo, moriamo per il Signore; sia dunque che viviamo o che moriamo, noi siamo del Signore. Romani 14:9 Poiche' a questo fine Cristo e' morto ed e' tornato in vita: per essere il Signore e de' morti e de' viventi. Romani 14:10 Ma tu, perche' giudichi il tuo fratello? E anche tu perche' disprezzi il tuo fratello? Poiche' tutti compariremo davanti al tribunale di Dio; Romani 14:11 infatti sta scritto: Com'io vivo, dice il Signore, ogni ginocchio si pieghera' davanti a me, ed ogni lingua dara' gloria a Dio. Romani 14:12 Cosi dunque ciascun di noi rendera' conto di se stesso a Dio. Liberta' e carita' Romani 14:13 Non ci giudichiamo dunque piu' gli uni gli altri, ma giudicate piuttosto che non dovete porre pietra d'inciampo sulla via del fratello, ne' essergli occasion di caduta. Romani 14:14 Io so e son persuaso nel Signor Gesu' che nessuna cosa e' impura in se stessa; pero' se uno stima che una cosa e' impura, per lui e' impura. Romani 14:15 Ora, se a motivo di un cibo il tuo fratello e' contristato, tu non procedi piu' secondo carita'. Non perdere, col tuo cibo, colui per il quale Cristo e' morto! Romani 14:16 Il privilegio che avete, non sia dunque oggetto di biasimo; Romani 14:17 perche' il regno di Dio non consiste in vivanda ne' in bevanda, ma e' giustizia, pace ed allegrezza nello Spirito Santo. Romani 14:18 Poiche' chi serve in questo a Cristo, e' gradito a Dio e approvato dagli uomini. Romani 14:19 Cerchiamo dunque le cose che contribuiscono alla pace e alla mutua edificazione. Romani 14:20 Non disfare, per un cibo, l'opera di Dio. Certo, tutte le cose son pure ma e' male quand'uno mangia dando intoppo. Romani 14:21 e' bene non mangiar carne, ne' bever vino, ne' far cosa alcuna che possa esser d'intoppo al fratello. Romani 14:22 Tu, la convinzione che hai, serbala per te stesso dinanzi a Dio. Beato colui che non condanna se stesso in quello che approva. Romani 14:23 Ma colui che sta in dubbio, se mangia e' condannato, perche' non mangia con convinzione; e tutto quello che non vien da convinzione e' peccato. Cristo esempio di abnegazione Romani 15:1 Or noi che siam forti, dobbiam sopportare le debolezze de' deboli e non compiacere a noi stessi. Romani 15:2 Ciascun di noi compiaccia al prossimo nel bene, a scopo di edificazione. Romani 15:3 Poiche' anche Cristo non compiacque a se stesso; ma, com'e' scritto: Gli oltraggi di quelli che ti oltraggiano son caduti sopra di me. Romani 15:4 Perche' tutto quello che fu scritto per l'addietro, fu scritto per nostro ammaestramento, affinche' mediante la pazienza e mediante la consolazione delle Scritture, noi riteniamo la speranza. Romani 15:5 Or l'Iddio della pazienza e della consolazione vi dia d'aver fra voi un medesimo sentimento secondo Cristo Gesu', Romani 15:6 affinche' d'un solo animo e d'una stessa bocca glorifichiate Iddio, il Padre del nostro Signor Gesu' Cristo. Romani 15:7 Percio' accoglietevi gli uni gli altri, siccome anche Cristo ha accolto noi per la gloria di Dio; Romani 15:8 poiche' io dico che Cristo e' stato fatto ministro de' circoncisi, a dimostrazione della veracita' di Dio, per confermare le promesse fatte ai padri; Romani 15:9 mentre i Gentili hanno da glorificare Iddio per la sua misericordia, secondo che e' scritto: Per questo ti celebrero' fra i Gentili e salmeggero' al tuo nome. Romani 15:10 Ed e' detto ancora: Rallegratevi, o Gentili, col suo popolo. Romani 15:11 E altrove: Gentili, lodate tutti il Signore, e tutti i popoli lo celebrino. Romani 15:12 E di nuovo Isaia dice: Vi sara' la radice di Iesse, e Colui che sorgera' a governare i Gentili; in lui spereranno i Gentili. Romani 15:13 Or l'Iddio della speranza vi riempia d'ogni allegrezza e d'ogni pace nel vostro credere, onde abbondiate nella speranza, mediante la potenza dello Spirito Santo. L'apostolato di Paolo. Progetti dell'apostolo Romani 15:14 Ora, fratelli miei, sono io pure persuaso, a riguardo vostro, che anche voi siete pieni di bonta', ricolmi d'ogni conoscenza, capaci anche d'ammonirvi a vicenda. Romani 15:15 Ma vi ho scritto alquanto arditamente, come per ricordarvi quel che gia' sapete, a motivo della grazia che mi e' stata fatta da Dio, Romani 15:16 d'esser ministro di Cristo Gesu' per i Gentili, esercitando il sacro servigio del Vangelo di Dio, affinche' l'offerta de' Gentili sia accettevole, essendo santificata dallo Spirito Santo. Romani 15:17 Io ho dunque di che gloriarmi in Cristo Gesu', per quel che concerne le cose di Dio; Romani 15:18 perche' io non ardirei dir cosa che Cristo non abbia operata per mio mezzo, in vista dell'ubbidienza de' Gentili, in parola e in opera, Romani 15:19 con potenza di segni e di miracoli, con potenza dello Spirito Santo. Cosi da Gerusalemme e dai luoghi intorno fino all'Illiria, ho predicato dovunque l'Evangelo di Cristo, Romani 15:20 avendo l'ambizione di predicare l'Evangelo la' dove Cristo non fosse gia' stato nominato, per non edificare sul fondamento altrui; Romani 15:21 come e' scritto: Coloro ai quali nulla era stato annunziato di lui, lo vedranno; e coloro che non ne avevano udito parlare, intenderanno. Romani 15:22 Per questa ragione appunto sono stato le tante volte impedito di venire a voi; Romani 15:23 ma ora, non avendo piu' campo da lavorare in queste contrade, e avendo gia' da molti anni gran desiderio di recarmi da voi, Romani 15:24 quando andro' in Ispagna, spero, passando, di vedervi e d'esser da voi aiutato nel mio viaggio a quella volta, dopo che mi saro' in parte saziato di voi. Romani 15:25 Ma per ora vado a Gerusalemme a portarvi una sovvenzione per i santi; Romani 15:26 perche' la Macedonia e l'Acaia si son compiaciute di raccogliere una contribuzione a pro dei poveri fra i santi che sono in Gerusalemme. Romani 15:27 Si sono compiaciute, dico; ed e' anche un debito ch'esse hanno verso di loro; perche' se i Gentili sono stati fatti partecipi dei loro beni spirituali, sono anche in obbligo di sovvenir loro con i beni materiali. Romani 15:28 Quando dunque avro' compiuto questo servizio e consegnato questo frutto, andro' in Ispagna passando da voi; Romani 15:29 e so che, recandomi da voi, verro' con la pienezza delle benedizioni di Cristo. Romani 15:30 Ora, fratelli, io v'esorto per il Signor nostro Gesu' Cristo e per la carita' dello Spirito, a combatter meco nelle vostre preghiere a Dio per me, Romani 15:31 affinche' io sia liberato dai disubbidienti di Giudea, e la sovvenzione che porto a Gerusalemme sia accettevole ai santi, Romani 15:32 in modo che, se piace a Dio, io possa recarmi da voi con allegrezza e possa con voi ricrearmi. Romani 15:33 Or l'Iddio della pace sia con tutti voi. Amen. Raccomandazioni, saluti e voti Romani 16:1 Vi raccomando Febe, nostra sorella, che e' diaconessa della chiesa di Cencrea, Romani 16:2 perche' la riceviate nel Signore, in modo degno dei santi, e le prestiate assistenza, in qualunque cosa ella possa aver bisogno di voi; poiche' ella pure ha prestato assistenza a molti e anche a me stesso. Romani 16:3 Salutate Prisca ed Aquila, miei compagni d'opera in Cristo Gesu', Romani 16:4 i quali per la vita mia hanno esposto il loro proprio collo; ai quali non io solo ma anche tutte le chiese dei Gentili rendono grazie. Romani 16:5 Salutate anche la chiesa che e' in casa loro. Salutate il mio caro Epeneto, che e' la primizia dell'Asia per Cristo. Romani 16:6 Salutate Maria, che si e' molto affaticata per voi. Romani 16:7 Salutate Andronico e Giunio, miei parenti e compagni di prigione, i quali sono segnalati fra gli apostoli, e anche sono stati in Cristo prima di me. Romani 16:8 Salutate Ampliato, il mio diletto nel Signore. Romani 16:9 Salutate Urbano, nostro compagno d'opera in Cristo, e il mio caro Stachi. Romani 16:10 Salutate Apelle, che ha fatto le sue prove in Cristo. Salutate que' di casa di Aristobulo. Romani 16:11 Salutate Erodione, mio parente. Salutate que' di casa di Narcisso che sono nel Signore. Romani 16:12 Salutate Trifena e Trifosa, che si affaticano nel Signore. Salutate la cara Perside che si e' molto affaticata nel Signore. Romani 16:13 Salutate Rufo, l'eletto nel Signore, e sua madre che e' pur mia. Romani 16:14 Salutate Asincrito, Flegonte, Erme, Patroba, Erma, e i fratelli che son con loro. Romani 16:15 Salutate Filologo e Giulia, Nereo e sua sorella, e Olimpia, e tutti i santi che son con loro. Romani 16:16 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. Tutte le chiese di Cristo vi salutano. Romani 16:17 Or io v'esorto, fratelli, tenete d'occhio quelli che fomentano le dissensioni e gli scandali contro l'insegnamento che avete ricevuto, e ritiratevi da loro. Romani 16:18 Poiche' quei tali non servono al nostro Signor Gesu' Cristo, ma al proprio ventre; e con dolce e lusinghiero parlare seducono il cuore de' semplici. Romani 16:19 Quanto a voi, la vostra ubbidienza e' giunta a conoscenza di tutti. Io dunque mi rallegro per voi, ma desidero che siate savī nel bene e semplici per quel che concerne il male. Romani 16:20 E l'Iddio della pace tritera' tosto Satana sotto ai vostri piedi. La grazia del Signor nostro Gesu' Cristo sia con voi. Romani 16:21 Timoteo, mio compagno d'opera, vi saluta, e vi salutano pure Lucio, Giasone e Sosipatro, miei parenti. Romani 16:22 Io, Terzio, che ho scritto l'epistola, vi saluto nel Signore. Romani 16:23 Gaio, che ospita me e tutta la chiesa, vi saluta. Erasto, il tesoriere della citta', e il fratello Quarto vi salutano. Romani 16:24 ... Romani 16:25 Or a Colui che vi puo' fortificare secondo il mio Evangelo e la predicazione di Gesu' Cristo, conformemente alla rivelazione del mistero che fu tenuto occulto fin dai tempi piu' remoti Romani 16:26 ma e' ora manifestato, e, mediante le Scritture profetiche, secondo l'ordine dell'eterno Iddio, e' fatto conoscere a tutte le nazioni per addurle all'ubbidienza della fede, Romani 16:27 a Dio solo savio, per mezzo di Gesu' Cristo, sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen.Tito 1:1-3:15 1Corinzi 1:1-16:24 Soprascritta, saluti, rendimento di grazie 1Corinzi 1:1 Paolo, chiamato ad essere apostolo di Cristo Gesu' per la volonta' di Dio, e il fratello Sostene, 1Corinzi 1:2 alla chiesa di Dio che e' in Corinto, ai santificati in Cristo Gesu', chiamati ad esser santi, con tutti quelli che in ogni luogo invocano il nome del Signor nostro Gesu' Cristo, Signor loro e nostro, 1Corinzi 1:3 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signor Cristo. 1Corinzi 1:4 Io rendo del continuo grazie all'Iddio mio per voi della grazia di Dio che vi e' stata data in Cristo Gesu'; 1Corinzi 1:5 perche' in lui siete stati arricchiti in ogni cosa, in ogni dono di parola e in ogni conoscenza, 1Corinzi 1:6 essendo stata la testimonianza di Cristo confermata tra voi; 1Corinzi 1:7 in guisa che non difettate d'alcun dono, mentre aspettate la manifestazione del Signor nostro Gesu' Cristo, 1Corinzi 1:8 il quale anche vi confermera' sino alla fine, onde siate irreprensibili nel giorno del nostro Signore Gesu' Cristo. 1Corinzi 1:9 Fedele e' l'Iddio dal quale siete stati chiamati alla comunione del suo Figliuolo Gesu' Cristo, nostro Signore. I partiti nella chiesa di Corinto 1Corinzi 1:10 Ora, fratelli, io v'esorto, per il nome del nostro Signor Gesu' Cristo, ad aver tutti un medesimo parlare, e a non aver divisioni fra voi, ma a stare perfettamente uniti in una medesima mente e in un medesimo sentire. 1Corinzi 1:11 Perche', fratelli miei, m'e' stato riferito intorno a voi da quei di casa Cloe, che vi son fra voi delle contese. 1Corinzi 1:12 Voglio dire che ciascun di voi dice: Io son di Paolo; e io d'Apollo; e io di Cefa; e io di Cristo. 1Corinzi 1:13 Cristo e' egli diviso? Paolo e' egli stato crocifisso per voi? O siete voi stati battezzati nel nome di Paolo? 1Corinzi 1:14 Io ringrazio Dio che non ho battezzato alcun di voi, salvo Crispo e Gaio; 1Corinzi 1:15 cosicche' nessuno puo' dire che foste battezzati nel mio nome. 1Corinzi 1:16 Ho battezzato anche la famiglia di Stefana; del resto non so se ho battezzato alcun altro. 1Corinzi 1:17 Perche' Cristo non mi ha mandato a battezzare ma ad evangelizzare; non con sapienza di parola, affinche' la croce di Cristo non sia resa vana. 1Corinzi 1:18 Poiche' la parola della croce e' pazzia per quelli che periscono; ma per noi che siam sulla via della salvazione, e' la potenza di Dio; poich'egli e' scritto: 1Corinzi 1:19 Io faro' perire la sapienza dei savī, e annientero' l'intelligenza degli intelligenti. 1Corinzi 1:20 Dov'e' il savio? Dov'e' lo scriba? Dov'e' il disputatore di questo secolo? Iddio non ha egli resa pazza la sapienza di questo mondo? 1Corinzi 1:21 Poiche', visto che nella sapienza di Dio il mondo non ha conosciuto Dio con la propria sapienza, e' piaciuto a Dio di salvare i credenti mediante la pazzia della predicazione. 1Corinzi 1:22 Poiche' i Giudei chiedon de' miracoli, e i Greci cercan sapienza; 1Corinzi 1:23 ma noi predichiamo Cristo crocifisso, che per i Giudei e' scandalo, e per i Gentili, pazzia; 1Corinzi 1:24 ma per quelli i quali son chiamati, tanto Giudei quanto Greci, predichiamo Cristo, potenza di Dio e sapienza di Dio; 1Corinzi 1:25 poiche' la pazzia di Dio e' piu' savia degli uomini, e la debolezza di Dio e' piu' forte degli uomini. 1Corinzi 1:26 Infatti, fratelli, guardate la vostra vocazione: non ci son tra voi molti savī secondo la carne, non molti potenti, non molti nobili; 1Corinzi 1:27 ma Dio ha scelto le cose pazze del mondo per svergognare i savī; e Dio ha scelto le cose deboli del mondo per svergognare le forti; 1Corinzi 1:28 e Dio ha scelto le cose ignobili del mondo, e le cose sprezzate, anzi le cose che non sono, per ridurre al niente le cose che sono, 1Corinzi 1:29 affinche' nessuna carne si glorī nel cospetto di Dio. 1Corinzi 1:30 E a lui voi dovete d'essere in Cristo Gesu', il quale ci e' stato fatto da Dio sapienza, e giustizia, e santificazione, e redenzione, 1Corinzi 1:31 affinche', com'e' scritto: Chi si gloria, si glorī nel Signore. La predicazione di Paolo a Corinto 1Corinzi 2:1 Quant'e' a me, fratelli, quando venni a voi, non venni ad annunziarvi la testimonianza di Dio con eccellenza di parola o di sapienza; 1Corinzi 2:2 poiche' mi proposi di non saper altro fra voi, fuorche' Gesu' Cristo e lui crocifisso. 1Corinzi 2:3 Ed io sono stato presso di voi con debolezza, e con timore, e con gran tremore; 1Corinzi 2:4 e la mia parola e la mia predicazione non hanno consistito in discorsi persuasivi di sapienza umana, ma in dimostrazione di Spirito e di potenza, 1Corinzi 2:5 affinche' la vostra fede fosse fondata non sulla sapienza degli uomini, ma sulla potenza di Dio. 1Corinzi 2:6 Nondimeno fra quelli che son maturi noi esponiamo una sapienza, una sapienza pero' non di questo secolo ne' de' principi di questo secolo che stan per essere annientati, 1Corinzi 2:7 ma esponiamo la sapienza di Dio misteriosa ed occulta che Dio avea innanzi i secoli predestinata a nostra gloria, 1Corinzi 2:8 e che nessuno de' principi di questo mondo ha conosciuta; perche', se l'avessero conosciuta, non avrebbero crocifisso il Signor della gloria. 1Corinzi 2:9 Ma, com'e' scritto: Le cose che occhio non ha vedute, e che orecchio non ha udite e che non son salite in cuor d'uomo, son quelle che Dio ha preparate per coloro che l'amano. 1Corinzi 2:10 Ma a noi Dio le ha rivelate per mezzo dello Spirito; perche' lo spirito investiga ogni cosa, anche le cose profonde di Dio. 1Corinzi 2:11 Infatti, chi, fra gli uomini, conosce le cose dell'uomo se non lo spirito dell'uomo che e' in lui? E cosi' nessuno conosce le cose di Dio, se non lo Spirito di Dio. 1Corinzi 2:12 Or noi abbiam ricevuto non lo spirito del mondo, ma lo Spirito che vien da Dio, affinche' conosciamo le cose che ci sono state donate da Dio; 1Corinzi 2:13 e noi ne parliamo non con parole insegnate dalla sapienza umana, ma insegnate dallo Spirito, adattando parole spirituali a cose spirituali. 1Corinzi 2:14 Or l'uomo naturale non riceve le cose dello Spirito di Dio, perche' gli sono pazzia; e non le puo' conoscere, perche' le si giudicano spiritualmente. 1Corinzi 2:15 Ma l'uomo spirituale giudica d'ogni cosa, ed egli stesso non e' giudicato da alcuno. 1Corinzi 2:16 Poiche' chi ha conosciuto la mente del Signore da poterlo ammaestrare? Ma noi abbiamo la mente di Cristo. Ufficio dei ministri e loro responsabilita' 1Corinzi 3:1 Ed io, fratelli, non ho potuto parlarvi come a spirituali, ma ho dovuto parlarvi come a carnali, come a bambini in Cristo. 1Corinzi 3:2 V'ho nutriti di latte, non di cibo solido, perche' non eravate ancora da tanto; anzi, non lo siete neppure adesso, perche' siete ancora carnali. 1Corinzi 3:3 Infatti, poiche' v'e' tra voi gelosia e contesa, non siete voi carnali, e non camminate voi secondo l'uomo? 1Corinzi 3:4 Quando uno dice: Io son di Paolo; e un altro: Io son d'Apollo; non siete voi uomini carnali? 1Corinzi 3:5 Che cos'e' dunque Apollo? E che cos'e' Paolo? Son dei ministri, per mezzo dei quali voi avete creduto; e lo sono secondo che il Signore ha dato a ciascun di loro. 1Corinzi 3:6 Io ho piantato, Apollo ha annaffiato, ma e' Dio che ha fatto crescere; 1Corinzi 3:7 talche' ne' colui che pianta ne' colui che annaffia sono alcun che, ma Iddio che fa crescere, e' tutto. 1Corinzi 3:8 Ora, colui che pianta e colui che annaffia sono una medesima cosa, ma ciascuno ricevera' il proprio premio secondo la propria fatica. 1Corinzi 3:9 Poiche' noi siamo collaboratori di Dio, voi siete il campo di Dio, l'edificio di Dio. 1Corinzi 3:10 Io, secondo la grazia di Dio che m'e' stata data, come savio architetto, ho posto il fondamento; altri vi edifica sopra. Ma badi ciascuno com'egli vi edifica sopra; 1Corinzi 3:11 poiche' nessuno puo' porre altro fondamento che quello gia' posto, cioe' Cristo Gesu'. 1Corinzi 3:12 Ora, se uno edifica su questo fondamento oro, argento, pietre di valore, legno, fieno, paglia, 1Corinzi 3:13 l'opera d'ognuno sara' manifestata, perche' il giorno di Cristo la palesera'; poiche' quel giorno ha da apparire qual fuoco; e il fuoco fara' la prova di quel che sia l'opera di ciascuno. 1Corinzi 3:14 Se l'opera che uno ha edificata sul fondamento sussiste, ei ne ricevera' ricompensa; 1Corinzi 3:15 se l'opera sua sara' arsa, ei ne avra' il danno; ma egli stesso sara' salvo, pero' come attraverso il fuoco. 1Corinzi 3:16 Non sapete voi che siete il tempio di Dio, e che lo Spirito di Dio abita in voi? 1Corinzi 3:17 Se uno guasta il tempio di Dio, Iddio guastera' lui; poiche' il tempio di Dio e' santo; e questo tempio siete voi. 1Corinzi 3:18 Nessuno s'inganni. Se qualcuno fra voi s'immagina d'esser savio in questo secolo, diventi pazzo affinche' diventi savio; 1Corinzi 3:19 perche' la sapienza di questo mondo e' pazzia presso Dio. Infatti e' scritto: Egli prende i savī nella loro astuzia; 1Corinzi 3:20 e altrove: Il Signore conosce i pensieri dei savī, e sa che sono vani. 1Corinzi 3:21 Nessuno dunque si glorī degli uomini, perche' ogni cosa e' vostra: 1Corinzi 3:22 e Paolo, e Apollo, e Cefa, e il mondo, e la vita, e la morte, e le cose presenti, e le cose future, tutto e' vostro; 1Corinzi 3:23 e voi siete di Cristo, e Cristo e' di Dio. Il Signore unico giudice de' suoi ministri 1Corinzi 4:1 Cosi' ci stimi ognuno come dei ministri di Cristo e degli amministratori de' misteri di Dio. 1Corinzi 4:2 Del resto quel che si richiede dagli amministratori, e' che ciascuno sia trovato fedele. 1Corinzi 4:3 A me poi pochissimo importa d'esser giudicato da voi o da un tribunale umano; anzi, non mi giudico neppur da me stesso. 1Corinzi 4:4 Poiche' non ho coscienza di colpa alcuna; non per questo pero' sono giustificato; ma colui che mi giudica, e' il Signore. 1Corinzi 4:5 Cosicche' non giudicate di nulla prima del tempo, finche' sia venuto il Signore, il quale mettera' in luce le cose occulte delle tenebre, e manifestera' i consigli de' cuori; e allora ciascuno avra' la sua lode da Dio. Vanagloria de' Corinzī. Vita di umiliazione dell'apostolo 1Corinzi 4:6 Or, fratelli, queste cose le ho per amor vostro applicate a me stesso e ad Apollo, onde per nostro mezzo impariate a praticare il 'non oltre quel che e' scritto'; affinche' non vi gonfiate d'orgoglio esaltando l'uno a danno dell'altro. 1Corinzi 4:7 Infatti chi ti distingue dagli altri? E che hai tu che non l'abbia ricevuto? E se pur l'hai ricevuto, perche' ti glorī come se tu non l'avessi ricevuto? 1Corinzi 4:8 Gia' siete saziati, gia' siete arricchiti, senza di noi siete giunti a regnare! E fosse pure che voi foste giunti a regnare, affinche' anche noi potessimo regnare con voi! 1Corinzi 4:9 Poiche' io stimo che Dio abbia messi in mostra noi, gli apostoli, ultimi fra tutti, come uomini condannati a morte; poiche' siamo divenuti uno spettacolo al mondo, e agli angeli, e agli uomini. 1Corinzi 4:10 Noi siamo pazzi a cagion di Cristo, ma voi siete savī in Cristo; noi siamo deboli, ma voi siete forti; voi siete gloriosi, ma noi siamo sprezzati. 1Corinzi 4:11 Fino a questa stessa ora, noi abbiamo e fame e sete; noi siamo ignudi, e siamo schiaffeggiati, e non abbiamo stanza ferma, 1Corinzi 4:12 e ci affatichiamo lavorando con le nostre proprie mani; ingiuriati, benediciamo; perseguitati, sopportiamo; diffamati, esortiamo; 1Corinzi 4:13 siamo diventati e siam tuttora come la spazzatura del mondo, come il rifiuto di tutti. 1Corinzi 4:14 Io vi scrivo queste cose non per farvi vergogna, ma per ammonirvi come miei cari figliuoli. 1Corinzi 4:15 Poiche' quand'anche aveste diecimila pedagoghi in Cristo, non avete pero' molti padri; perche' son io che vi ho generati in Cristo Gesu', mediante l'Evangelo. 1Corinzi 4:16 Io vi esorto dunque: Siate miei imitatori. 1Corinzi 4:17 Appunto per questo vi ho mandato Timoteo, che e' mio figliuolo diletto e fedele nel Signore; egli vi ricordera' quali siano le mie vie in Cristo Gesu', com'io insegni da per tutto, in ogni chiesa. 1Corinzi 4:18 Or alcuni si sono gonfiati come se io non dovessi recarmi da voi; 1Corinzi 4:19 ma, se il Signore vorra', mi rechero' presto da voi, e conoscero' non il parlare ma la potenza di coloro che si son gonfiati; 1Corinzi 4:20 perche' il regno di Dio non consiste in parlare, ma in potenza. 1Corinzi 4:21 Che volete? Che venga da voi con la verga, o con amore e con spirito di mansuetudine? Lo scandalo di Corinto, e la riprensione dell'apostolo 1Corinzi 5:1 Si ode addirittura affermare che v'e' tra voi fornicazione; e tale fornicazione, che non si trova neppure fra i Gentili; al punto che uno di voi si tiene la moglie di suo padre. 1Corinzi 5:2 E siete gonfi, e non avete invece fatto cordoglio perche' colui che ha commesso quell'azione fosse tolto di mezzo a voi! 1Corinzi 5:3 Quanto a me, assente di persona ma presente in ispirito, ho gia' giudicato, come se fossi presente, colui che ha perpetrato un tale atto. 1Corinzi 5:4 Nel nome del Signore Gesu', essendo insieme adunati voi e lo spirito mio, con la potesta' del Signor nostro Gesu', 1Corinzi 5:5 ho deciso che quel tale sia dato in man di Satana, a perdizione della carne, onde lo spirito sia salvo nel giorno del Signor Gesu'. 1Corinzi 5:6 Il vostro vantarvi non e' buono. Non sapete voi che un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta? 1Corinzi 5:7 Purificatevi dal vecchio lievito, affinche' siate una nuova pasta, come gia' siete senza lievito. Poiche' anche la nostra pasqua, cioe' Cristo, e' stata immolata. 1Corinzi 5:8 Celebriamo dunque la festa, non con vecchio lievito, ne' con lievito di malizia e di malvagita', ma con gli azzimi della sincerita' e della verita'. 1Corinzi 5:9 V'ho scritto nella mia epistola di non mischiarvi coi fornicatori; 1Corinzi 5:10 non del tutto pero' coi fornicatori di questo mondo, o con gli avari e i rapaci, e con gl'idolatri; perche' altrimenti dovreste uscire dal mondo; 1Corinzi 5:11 ma quel che v'ho scritto e' di non mischiarvi con alcuno che, chiamandosi fratello, sia un fornicatore, o un avaro, o un idolatra, o un oltraggiatore, o un ubriacone, o un rapace; con un tale non dovete neppur mangiare. 1Corinzi 5:12 Poiche', ho io forse da giudicar que' di fuori? Non giudicate voi quelli di dentro? 1Corinzi 5:13 Que' di fuori li giudica Iddio. Togliete il malvagio di mezzo a voi stessi. Delle liti tra fratelli portate dinanzi ai tribunali 1Corinzi 6:1 Ardisce alcun di voi, quando ha una lite con un altro, chiamarlo in giudizio dinanzi agli ingiusti, anziche' dinanzi ai santi? 1Corinzi 6:2 Non sapete voi che i santi giudicheranno il mondo? E se il mondo e' giudicato da voi, siete voi indegni di giudicar delle cose minime? 1Corinzi 6:3 Non sapete voi che giudicheremo gli angeli? Quanto piu' possiamo giudicare delle cose di questa vita! 1Corinzi 6:4 Quando dunque avete da giudicar di cose di questa vita, costituitene giudici quelli che sono i meno stimati nella chiesa. 1Corinzi 6:5 Io dico questo per farvi vergogna. Cosi' non v'e' egli tra voi neppure un savio che sia capace di pronunziare un giudizio fra un fratello e l'altro? 1Corinzi 6:6 Ma il fratello processa il fratello, e lo fa dinanzi agl'infedeli. 1Corinzi 6:7 Certo e' gia' in ogni modo un vostro difetto l'aver fra voi dei processi. Perche' non patite piuttosto qualche torto? Perche' non patite piuttosto qualche danno? 1Corinzi 6:8 Invece, siete voi che fate torto e danno; e cio' a dei fratelli. 1Corinzi 6:9 Non sapete voi che gli ingiusti non erederanno il regno di Dio? Non v'illudete; ne' i fornicatori, ne' gl'idolatri, ne' gli adulteri, ne' gli effeminati, ne' i sodomiti, 1Corinzi 6:10 ne' i ladri, ne' gli avari, ne' gli ubriachi, ne' gli oltraggiatori, ne' i rapaci erederanno il regno di Dio. 1Corinzi 6:11 E tali eravate alcuni; ma siete stati lavati, ma siete stati santificati, ma siete stati giustificati nel nome del Signor Gesu' Cristo, e mediante lo Spirito dell'Iddio nostro. La santita' del corpo 1Corinzi 6:12 Ogni cosa m'e' lecita, ma non ogni cosa e' utile. Ogni cosa m'e' lecita, ma io non mi lascero' dominare da cosa alcuna. 1Corinzi 6:13 Le vivande son per il ventre, e il ventre e' per le vivande; ma Iddio distruggera' e queste e quello. Il corpo pero' non e' per la fornicazione, ma e' per il Signore, e il Signore e' per il corpo; 1Corinzi 6:14 e Dio, come ha risuscitato il Signore, cosi' risuscitera' anche noi mediante la sua potenza. 1Corinzi 6:15 Non sapete voi che i vostri corpi sono membra di Cristo? Torro' io dunque le membra di Cristo per farne membra d'una meretrice? Cosi' non sia. 1Corinzi 6:16 Non sapete voi che chi si unisce a una meretrice e' un corpo solo con lei? Poiche', dice Iddio, i due diventeranno una sola carne. 1Corinzi 6:17 Ma chi si unisce al Signore e' uno spirito solo con lui. 1Corinzi 6:18 Fuggite la fornicazione. Ogni altro peccato che l'uomo commetta e' fuori del corpo; ma il fornicatore pecca contro il proprio corpo. 1Corinzi 6:19 E non sapete voi che il vostro corpo e' il tempio dello Spirito Santo che e' in voi, il quale avete da Dio, e che non appartenete a voi stessi? 1Corinzi 6:20 Poiche' foste comprati a prezzo; glorificate dunque Dio nel vostro corpo. Del matrimonio 1Corinzi 7:1 Or quant'e' alle cose delle quali m'avete scritto, e' bene per l'uomo di non toccar donna; 1Corinzi 7:2 ma, per evitar le fornicazioni, ogni uomo abbia la propria moglie, e ogni donna il proprio marito. 1Corinzi 7:3 Il marito renda alla moglie quel che le e' dovuto; e lo stesso faccia la moglie verso il marito. 1Corinzi 7:4 La moglie non ha potesta' sul proprio corpo, ma il marito; e nello stesso modo il marito non ha potesta' sul proprio corpo, ma la moglie. 1Corinzi 7:5 Non vi private l'un dell'altro, se non di comun consenso, per un tempo, affin di darvi alla preghiera; e poi ritornate assieme, onde Satana non vi tenti a motivo della vostra incontinenza. 1Corinzi 7:6 Ma questo dico per concessione, non per comando; 1Corinzi 7:7 perche' io vorrei che tutti gli uomini fossero come son io; ma ciascuno ha il suo proprio dono da Dio; l'uno in un modo, l'altro in un altro. 1Corinzi 7:8 Ai celibi e alle vedove, pero', dico che e' bene per loro che se ne stiano come sto anch'io. 1Corinzi 7:9 Ma se non si contengono, sposino; perche' e' meglio sposarsi che ardere. 1Corinzi 7:10 Ma ai coniugi ordino non io ma il Signore, che la moglie non si separi dal marito, 1Corinzi 7:11 (e se mai si separa, rimanga senza maritarsi o si riconcilī col marito); e che il marito non lasci la moglie. 1Corinzi 7:12 Ma agli altri dico io, non il Signore: Se un fratello ha una moglie non credente ed ella e' contenta di abitar con lui, non la lasci; 1Corinzi 7:13 e la donna che ha un marito non credente, s'egli consente ad abitar con lei, non lasci il marito; 1Corinzi 7:14 perche' il marito non credente e' santificato nella moglie, e la moglie non credente e' santificata nel marito credente; altrimenti i vostri figliuoli sarebbero impuri, mentre ora sono santi. 1Corinzi 7:15 Pero', se il non credente si separa, si separi pure; in tali casi, il fratello o la sorella non sono vincolati; ma Dio ci ha chiamati a vivere in pace; 1Corinzi 7:16 perche', o moglie, che sai tu se salverai il marito? Ovvero tu, marito, che sai tu se salverai la moglie? 1Corinzi 7:17 Del resto, ciascuno seguiti a vivere nella condizione assegnatagli dal Signore, e nella quale si trovava quando Iddio lo chiamo'. E cosi' ordino in tutte le chiese. 1Corinzi 7:18 e' stato alcuno chiamato essendo circonciso? Non faccia sparir la sua circoncisione. e' stato alcuno chiamato essendo incirconciso? Non si faccia circoncidere. 1Corinzi 7:19 La circoncisione e' nulla e la incirconcisione e' nulla ma l'osservanza de' comandamenti di Dio e' tutto. 1Corinzi 7:20 Ognuno rimanga nella condizione in cui era quando fu chiamato. 1Corinzi 7:21 Sei tu stato chiamato essendo schiavo? Non curartene, ma se puoi divenir libero e' meglio valerti dell'opportunita'. 1Corinzi 7:22 Poiche' colui che e' stato chiamato nel Signore, essendo schiavo, e' un affrancato del Signore; parimente colui che e' stato chiamato essendo libero, e' schiavo di Cristo. 1Corinzi 7:23 Voi siete stati riscattati a prezzo; non diventate schiavi degli uomini. 1Corinzi 7:24 Fratelli, ognuno rimanga dinanzi a Dio nella condizione nella quale si trovava quando fu chiamato. 1Corinzi 7:25 Or quanto alle vergini, io non ho comandamento dal Signore; ma do il mio parere, come avendo ricevuto dal Signore la grazia d'esser fedele. 1Corinzi 7:26 Io stimo dunque che a motivo della imminente distretta sia bene per loro di restar come sono; poiche' per l'uomo in genere e' bene di starsene cosi'. 1Corinzi 7:27 Sei tu legato a una moglie? Non cercare d'esserne sciolto. Sei tu sciolto da moglie? Non cercar moglie. 1Corinzi 7:28 Se pero' prendi moglie non pecchi; e se una vergine si marita, non pecca; ma tali persone avranno tribolazione nella carne, e io vorrei risparmiarvela. 1Corinzi 7:29 Ma questo io dichiaro, fratelli, che il tempo e' ormai abbreviato; talche' d'ora innanzi, anche quelli che hanno moglie, siano come se non l'avessero; 1Corinzi 7:30 e quelli che piangono, come se non piangessero; e quelli che si rallegrano, come se non si rallegrassero; e quelli che comprano, come se non possedessero; 1Corinzi 7:31 e quelli che usano di questo mondo, come se non ne usassero, perche' la figura di questo mondo passa. 1Corinzi 7:32 Or io vorrei che foste senza sollecitudine. Chi non e' ammogliato ha cura delle cose del Signore, del come potrebbe piacere al Signore; 1Corinzi 7:33 ma colui che e' ammogliato, ha cura delle cose del mondo, del come potrebbe piacere alla moglie. 1Corinzi 7:34 E v'e' anche una differenza tra la donna maritata e la vergine: la non maritata ha cura delle cose del Signore, affin d'esser santa di corpo e di Spirito; ma la maritata ha cura delle cose del mondo, del come potrebbe piacere al marito. 1Corinzi 7:35 Or questo dico per l'utile vostro proprio; non per tendervi un laccio, ma in vista di cio' che e' decoroso e affinche' possiate consacrarvi al Signore senza distrazione. 1Corinzi 7:36 Ma se alcuno crede far cosa indecorosa verso la propria figliuola nubile s'ella passi il fior dell'eta', e se cosi' bisogna fare, faccia quello che vuole; egli non pecca; la dia a marito. 1Corinzi 7:37 Ma chi sta fermo in cuor suo, e non e' stretto da necessita' ma e' padrone della sua volonta', e ha determinato in cuor suo di serbar vergine la sua figliuola, fa bene. 1Corinzi 7:38 Percio', chi da' la sua figliuola a marito fa bene, e chi non la da' a marito fa meglio. 1Corinzi 7:39 La moglie e' vincolata per tutto il tempo che vive suo marito; ma, se il marito muore, ella e' libera di maritarsi a chi vuole, purche' sia nel Signore. 1Corinzi 7:40 Nondimeno ella e' piu' felice, a parer mio, se rimane com'e'; e credo d'aver anch'io lo Spirito di Dio. Delle carni sacrificate agl'idoli 1Corinzi 8:1 Quanto alle carni sacrificate agl'idoli, noi sappiamo che tutti abbiamo conoscenza. La conoscenza gonfia, ma la carita' edifica. 1Corinzi 8:2 Se alcuno si pensa di conoscer qualcosa, egli non conosce ancora come si deve conoscere; 1Corinzi 8:3 ma se alcuno ama Dio, esso e' conosciuto da lui. 1Corinzi 8:4 Quanto dunque, al mangiar delle carni sacrificate agl'idoli, noi sappiamo che l'idolo non e' nulla nel mondo, e che non c'e' alcun Dio fuori d'un solo. 1Corinzi 8:5 Poiche', sebbene vi siano de' cosiddetti de'i tanto in cielo che in terra, come infatti ci sono molti de'i e molti signori, 1Corinzi 8:6 nondimeno, per noi c'e' un Dio solo, il Padre, dal quale sono tutte le cose, e noi per la gloria sua, e un solo Signore, Gesu' Cristo, mediante il quale sono tutte le cose, e mediante il quale siam noi. 1Corinzi 8:7 Ma non in tutti e' la conoscenza; anzi, alcuni, abituati finora all'idolo, mangiano di quelle carni, com'essendo cosa sacrificata a un idolo; e la loro coscienza, essendo debole, ne e' contaminata. 1Corinzi 8:8 Ora non e' un cibo che ci fara' graditi a Dio; se non mangiamo, non abbiamo nulla di meno; e se mangiamo, non abbiamo nulla di piu'. 1Corinzi 8:9 Ma badate che questo vostro diritto non diventi un intoppo per i deboli. 1Corinzi 8:10 Perche' se alcuno vede te, che hai conoscenza, seduto a tavola in un tempio d'idoli, la sua coscienza, s'egli e' debole, non sara' ella incoraggiata a mangiar delle carni sacrificate agl'idoli? 1Corinzi 8:11 E cosi', per la tua conoscenza, perisce il debole, il fratello per il quale Cristo e' morto. 1Corinzi 8:12 Ora, peccando in tal modo contro i fratelli, e ferendo la loro coscienza che e' debole, voi peccate contro Cristo. 1Corinzi 8:13 Percio', se un cibo scandalizza il mio fratello, io non mangero' mai piu' carne, per non scandalizzare il mio fratello. Liberta' e diritti dell'apostolo 1Corinzi 9:1 Non sono io libero? Non sono io apostolo? Non ho io veduto Gesu', il Signor nostro? Non siete voi l'opera mia nel Signore? 1Corinzi 9:2 Se per altri non sono apostolo lo sono almeno per voi; perche' il suggello del mio apostolato siete voi, nel Signore. 1Corinzi 9:3 Questa e' la mia difesa di fronte a quelli che mi sottopongono ad inchiesta. 1Corinzi 9:4 Non abbiam noi il diritto di mangiare e di bere? 1Corinzi 9:5 Non abbiamo noi il diritto di condurre attorno con noi una moglie, sorella in fede, siccome fanno anche gli altri apostoli e i fratelli del Signore e Cefa? 1Corinzi 9:6 O siamo soltanto io e Barnaba a non avere il diritto di non lavorare? 1Corinzi 9:7 Chi e' mai che fa il soldato a sue proprie spese? Chi e' che pianta una vigna e non ne mangia del frutto? O chi e' che pasce un gregge e non si ciba del latte del gregge? 1Corinzi 9:8 Dico io queste cose secondo l'uomo? Non le dice anche la legge? 1Corinzi 9:9 Difatti, nella legge di Mose' e' scritto: Non metter la musoliera al bue che trebbia il grano. Forse che Dio si da' pensiero dei buoi? 1Corinzi 9:10 O non dice Egli cosi' proprio per noi? Certo, per noi fu scritto cosi'; perche' chi ara deve arare con speranza; e chi trebbia il grano deve trebbiarlo colla speranza d'averne la sua parte. 1Corinzi 9:11 Se abbiam seminato per voi i beni spirituali, e' egli gran che se mietiam i vostri beni materiali? 1Corinzi 9:12 Se altri hanno questo diritto su voi, non l'abbiamo noi molto piu'? Ma noi non abbiamo fatto uso di questo diritto; anzi sopportiamo ogni cosa, per non creare alcun ostacolo all'Evangelo di Cristo. 1Corinzi 9:13 Non sapete voi che quelli i quali fanno il servigio sacro mangiano di quel che e' offerto nel tempio? e che coloro i quali attendono all'altare, hanno parte all'altare? 1Corinzi 9:14 Cosi' ancora, il Signore ha ordinato che coloro i quali annunziano l'Evangelo vivano dell'Evangelo. Disinteresse e vanto di Paolo 1Corinzi 9:15 Io pero' non ho fatto uso d'alcuno di questi diritti, e non ho scritto questo perche' si faccia cosi' a mio riguardo; poiche' preferirei morire, anziche' veder qualcuno render vano il mio vanto. 1Corinzi 9:16 Perche' se io evangelizzo, non ho da trarne vanto, poiche' necessita' me n'e' imposta; e guai a me, se non evangelizzo! 1Corinzi 9:17 Se lo faccio volenterosamente, ne ho ricompensa; ma se non lo faccio volenterosamente e' pur sempre un'amministrazione che m'e' affidata. 1Corinzi 9:18 Qual e' dunque la mia ricompensa? Questa: che annunziando l'Evangelo, io offra l'Evangelo gratuitamente, senza valermi del mio diritto nell'Evangelo. 1Corinzi 9:19 Poiche', pur essendo libero da tutti, mi son fatto servo a tutti, per guadagnarne il maggior numero; 1Corinzi 9:20 e coi Giudei, mi son fatto Giudeo, per guadagnare i Giudei; con quelli che son sotto la legge, mi son fatto come uno sotto la legge (benche' io stesso non sia sottoposto alla legge), per guadagnare quelli che son sotto la legge; 1Corinzi 9:21 con quelli che son senza legge, mi son fatto come se fossi senza legge (benche' io non sia senza legge riguardo a Dio, ma sotto la legge di Cristo), per guadagnare quelli che son senza legge. 1Corinzi 9:22 Coi deboli mi son fatto debole, per guadagnare i deboli; mi faccio ogni cosa a tutti, per salvarne ad ogni modo alcuni. 1Corinzi 9:23 E tutto fo a motivo dell'Evangelo, affin d'esserne partecipe anch'io. 1Corinzi 9:24 Non sapete voi che coloro i quali corrono nello stadio, corrono ben tutti, ma uno solo ottiene il premio? Correte in modo da riportarlo. 1Corinzi 9:25 Chiunque fa l'atleta e' temperato in ogni cosa; e quelli lo fanno per ricevere una corona corruttibile; ma noi, una incorruttibile. 1Corinzi 9:26 Io quindi corro ma non in modo incerto, lotto al pugilato, ma non come chi batte l'aria; 1Corinzi 9:27 anzi, tratto duramente il mio corpo e lo riduco in schiavitu', che talora, dopo aver predicato agli altri, io stesso non sia riprovato. L'esempio d'Israele nel deserto 1Corinzi 10:1 Perche', fratelli, non voglio che ignoriate che i nostri padri furon tutti sotto la nuvola, e tutti passarono attraverso il mare, 1Corinzi 10:2 e tutti furon battezzati, nella nuvola e nel mare, per esser di Mose', 1Corinzi 10:3 e tutti mangiarono lo stesso cibo spirituale, 1Corinzi 10:4 e tutti bevvero la stessa bevanda spirituale, perche' beveano alla roccia spirituale che li seguiva; e la roccia era Cristo. 1Corinzi 10:5 Ma della maggior parte di loro Iddio non si compiacque, poiche' furono atterrati nel deserto. 1Corinzi 10:6 Or queste cose avvennero per servir d'esempio a noi, onde non siam bramosi di cose malvage, come coloro ne furon bramosi; 1Corinzi 10:7 onde non diventiate idolatri come alcuni di loro, secondo che e' scritto: Il popolo si sedette per mangiare e per bere, poi s'alzo' per divertirsi; 1Corinzi 10:8 onde non fornichiamo come taluni di loro fornicarono, e ne caddero, in un giorno solo, ventitremila; 1Corinzi 10:9 onde non tentiamo il Signore, come alcuni di loro lo tentarono, e perirono morsi dai serpenti. 1Corinzi 10:10 E non mormorate come alcuni di loro mormorarono, e perirono colpiti dal distruttore. 1Corinzi 10:11 Or queste cose avvennero loro per servire d'esempio, e sono state scritte per ammonizione di noi, che ci troviamo agli ultimi termini dei tempi. 1Corinzi 10:12 Percio', chi si pensa di stare ritto, guardi di non cadere. 1Corinzi 10:13 Niuna tentazione vi ha co'lti, che non sia stata umana; or Iddio e' fedele e non permettera' che siate tentati al di la' delle vostre forze; ma con la tentazione vi dara' anche la via d'uscirne, onde la possiate sopportare. Del fuggir l'idolatria 1Corinzi 10:14 Percio', cari miei, fuggite l'idolatria. 1Corinzi 10:15 Io parlo come a persone intelligenti; giudicate voi di quello che dico. 1Corinzi 10:16 Il calice della benedizione che noi benediciamo, non e' egli la comunione col sangue di Cristo? Il pane, che noi rompiamo, non e' egli la comunione col corpo di Cristo? 1Corinzi 10:17 Siccome v'e' un unico pane, noi, che siam molti, siamo un corpo unico, perche' partecipiamo tutti a quell'unico pane. 1Corinzi 10:18 Guardate l'Israele secondo la carne; quelli che mangiano i sacrificī non hanno essi comunione con l'altare? 1Corinzi 10:19 Che dico io dunque? Che la carne sacrificata agl'idoli sia qualcosa? Che un idolo sia qualcosa? 1Corinzi 10:20 Tutt'altro; io dico che le carni che i Gentili sacrificano, le sacrificano ai demonī e non a Dio; or io non voglio che abbiate comunione coi demonī. 1Corinzi 10:21 Voi non potete bere il calice del Signore e il calice dei demonī; voi non potete partecipare alla mensa del Signore e alla mensa dei demonī. 1Corinzi 10:22 O vogliam noi provocare il Signore a gelosia? Siamo noi piu' forti di lui? La liberta' cristiana e l'amor fraterno 1Corinzi 10:23 Ogni cosa e' lecita ma non ogni cosa e' utile; ogni cosa e' lecita ma non ogni cosa edifica. 1Corinzi 10:24 Nessuno cerchi il proprio vantaggio, ma ciascuno cerchi l'altrui. 1Corinzi 10:25 Mangiate di tutto quello che si vende al macello senza fare inchieste per motivo di coscienza; 1Corinzi 10:26 perche' al Signore appartiene la terra e tutto quello ch'essa contiene. 1Corinzi 10:27 Se qualcuno de' non credenti v'invita, e voi volete andarci, mangiate di tutto quello che vi e' posto davanti, senza fare inchieste per motivo di coscienza. 1Corinzi 10:28 Ma se qualcuno vi dice: Questa e' cosa di sacrificī, non ne mangiate per riguardo a colui che v'ha avvertito, e per riguardo alla coscienza; 1Corinzi 10:29 alla coscienza, dico, non tua, ma di quell'altro; infatti, perche' la mia liberta' sarebb'ella giudicata dalla coscienza altrui? 1Corinzi 10:30 E se io mangio di una cosa con rendimento di grazie, perche' sarei biasimato per quello di cui io rendo grazie? 1Corinzi 10:31 Sia dunque che mangiate, sia che beviate, sia che facciate alcun'altra cosa, fate tutto alla gloria di Dio. 1Corinzi 10:32 Non siate d'intoppo ne' ai Giudei, ne' ai Greci, ne' alla Chiesa di Dio: 1Corinzi 10:33 si' come anch'io compiaccio a tutti in ogni cosa, non cercando l'utile mio proprio, ma quello de' molti, affinche' siano salvati. 1Corinzi 11:1 Siate miei imitatori, come anch'io lo sono di Cristo. Contegno delle donne nelle adunanze 1Corinzi 11:2 Or io vi lodo perche' vi ricordate di me in ogni cosa, e ritenete i miei insegnamenti quali ve li ho trasmessi. 1Corinzi 11:3 Ma io voglio che sappiate che il capo d'ogni uomo e' Cristo, che il capo della donna e' l'uomo, e che il capo di Cristo e' Dio. 1Corinzi 11:4 Ogni uomo che prega o profetizza a capo coperto, fa disonore al suo capo; 1Corinzi 11:5 ma ogni donna che prega o profetizza senz'avere il capo coperto da un velo, fa disonore al suo capo, perche' e' lo stesso che se fosse rasa. 1Corinzi 11:6 Perche' se la donna non si mette il velo, si faccia anche tagliare i capelli! Ma se e' cosa vergognosa per una donna il farsi tagliare i capelli o radere il capo, si metta un velo. 1Corinzi 11:7 Poiche', quanto all'uomo, egli non deve velarsi il capo, essendo immagine e gloria di Dio; ma la donna e' la gloria dell'uomo; 1Corinzi 11:8 perche' l'uomo non viene dalla donna, ma la donna dall'uomo; 1Corinzi 11:9 e l'uomo non fu creato a motivo della donna, ma la donna a motivo dell'uomo. 1Corinzi 11:10 Percio' la donna deve, a motivo degli angeli, aver sul capo un segno dell'autorita' da cui dipende. 1Corinzi 11:11 D'altronde, nel Signore, ne' la donna e' senza l'uomo, ne' l'uomo senza la donna. 1Corinzi 11:12 Poiche', siccome la donna viene dall'uomo, cosi' anche l'uomo esiste per mezzo della donna, e ogni cosa e' da Dio. 1Corinzi 11:13 Giudicatene voi stessi: e' egli conveniente che una donna preghi Iddio senz'esser velata? 1Corinzi 11:14 La natura stessa non v'insegna ella che se l'uomo porta la chioma, cio' e' per lui un disonore? 1Corinzi 11:15 Mentre se una donna porta la chioma, cio' e' per lei un onore; perche' la chioma le e' data a guisa di velo. 1Corinzi 11:16 Se poi ad alcuno piace d'esser contenzioso, noi non abbiamo tale usanza; e neppur le chiese di Dio. Disordini nelle Agapi. La Santa Cena 1Corinzi 11:17 Mentre io vi do queste istruzioni, io non vi lodo del fatto che vi radunate non per il meglio ma per il peggio. 1Corinzi 11:18 Poiche', prima di tutto, sento che quando v'adunate in assemblea, ci son fra voi delle divisioni; e in parte lo credo; 1Corinzi 11:19 perche' bisogna che ci sian fra voi anche delle se'tte, affinche' quelli che sono approvati, siano manifesti fra voi. 1Corinzi 11:20 Quando poi vi radunate assieme, quel che fate, non e' mangiar la Cena del Signore; 1Corinzi 11:21 poiche', al pasto comune, ciascuno prende prima la propria cena; e mentre l'uno ha fame, l'altro e' ubriaco. 1Corinzi 11:22 Non avete voi delle case per mangiare e bere? O disprezzate voi la chiesa di Dio e fate vergogna a quelli che non hanno nulla? Che vi diro'? Vi lodero' io? In questo io non vi lodo. 1Corinzi 11:23 Poiche' ho ricevuto dal Signore quello che anche v'ho trasmesso; cioe', che il Signor Gesu', nella notte che fu tradito, prese del pane; 1Corinzi 11:24 e dopo aver rese grazie, lo ruppe e disse: Questo e' il mio corpo che e' dato per voi; fate questo in memoria di me. 1Corinzi 11:25 Parimente, dopo aver cenato, prese anche il calice, dicendo: Questo calice e' il nuovo patto nel mio sangue; fate questo, ogni volta che ne berrete, in memoria di me. 1Corinzi 11:26 Poiche' ogni volta che voi mangiate questo pane e bevete di questo calice, voi annunziate la morte del Signore, finch'egli venga. 1Corinzi 11:27 Percio', chiunque mangera' il pane o berra' del calice del Signore indegnamente, sara' colpevole verso il corpo ed il sangue del Signore. 1Corinzi 11:28 Or provi l'uomo se stesso, e cosi' mangi del pane e beva del calice; 1Corinzi 11:29 poiche' chi mangia e beve, mangia e beve un giudicio su se stesso, se non discerne il corpo del Signore. 1Corinzi 11:30 Per questa cagione molti fra voi sono infermi e malati, e parecchi muoiono. 1Corinzi 11:31 Ora, se esaminassimo noi stessi, non saremmo giudicati; 1Corinzi 11:32 ma quando siamo giudicati, siam corretti dal Signore, affinche' non siam condannati col mondo. 1Corinzi 11:33 Quando dunque, fratelli miei, v'adunate per mangiare, aspettatevi gli uni gli altri. 1Corinzi 11:34 Se qualcuno ha fame, mangi a casa, onde non vi aduniate per attirar su voi un giudicio. Le altre cose regolero' quando verro'. Varieta' dei doni spirituali 1Corinzi 12:1 Circa i doni spirituali, fratelli, non voglio che siate nell'ignoranza. 1Corinzi 12:2 Voi sapete che quando eravate Gentili eravate trascinati dietro agl'idoli muti, secondo che vi si menava. 1Corinzi 12:3 Percio' vi fo sapere che nessuno, parlando per lo Spirito di Dio, dice: Gesu' e' anatema! e nessuno puo' dire: Gesu' e' il Signore! se non per lo Spirito Santo. 1Corinzi 12:4 Or vi e' diversita' di doni, ma v'e' un medesimo Spirito. 1Corinzi 12:5 E vi e' diversita' di ministerī, ma non v'e' che un medesimo Signore. 1Corinzi 12:6 E vi e' varieta' di operazioni, ma non v'e' che un medesimo Iddio, il quale opera tutte le cose in tutti. 1Corinzi 12:7 Or a ciascuno e' data la manifestazione dello Spirito per l'utile comune. 1Corinzi 12:8 Infatti, a uno e' data mediante lo Spirito parola di sapienza; a un altro, parola di conoscenza, secondo il medesimo Spirito; 1Corinzi 12:9 a un altro, fede, mediante il medesimo Spirito; a un altro, doni di guarigioni, per mezzo del medesimo Spirito; a un altro, potenza d'operar miracoli; 1Corinzi 12:10 a un altro, profezia; a un altro, il discernimento degli spiriti; a un altro, diversita' di lingue, e ad un altro, la interpretazione delle lingue; 1Corinzi 12:11 ma tutte queste cose le opera quell'uno e medesimo Spirito, distribuendo i suoi doni a ciascuno in particolare come Egli vuole. L'unita' del corpo e la varieta' delle sue membra 1Corinzi 12:12 Poiche', siccome il corpo e' uno ed ha molte membra, e tutte le membra del corpo, benche' siano molte, formano un unico corpo, cosi' ancora e' di Cristo. 1Corinzi 12:13 Infatti noi tutti abbiam ricevuto il battesimo di un unico Spirito per formare un unico corpo, e Giudei e Greci, e schiavi e liberi; e tutti siamo stati abbeverati di un unico Spirito. 1Corinzi 12:14 E infatti il corpo non si compone di un membro solo, ma di molte membra. 1Corinzi 12:15 Se il pie' dicesse: Siccome io non sono mano, non son del corpo, non per questo non sarebbe del corpo. 1Corinzi 12:16 E se l'orecchio dicesse: Siccome io non son occhio, non son del corpo, non per questo non sarebbe del corpo. 1Corinzi 12:17 Se tutto il corpo fosse occhio, dove sarebbe l'udito? Se tutto fosse udito, dove sarebbe l'odorato? 1Corinzi 12:18 Ma ora Iddio ha collocato ciascun membro nel corpo, come ha voluto. 1Corinzi 12:19 E se tutte le membra fossero un unico membro, dove sarebbe il corpo? 1Corinzi 12:20 Ma ora ci son molte membra, ma c'e' un unico corpo; 1Corinzi 12:21 e l'occhio non puo' dire alla mano: Io non ho bisogno di te; ne' il capo puo' dire ai piedi: Non ho bisogno di voi. 1Corinzi 12:22 Al contrario, le membra del corpo che paiono essere piu' deboli, sono invece necessarie; 1Corinzi 12:23 e quelle parti del corpo che noi stimiamo esser le meno onorevoli, noi le circondiamo di maggior onore; e le parti nostre meno decorose son fatte segno di maggior decoro, 1Corinzi 12:24 mentre le parti nostre decorose non ne hanno bisogno; ma Dio ha costrutto il corpo in modo da dare maggior onore alla parte che ne mancava, 1Corinzi 12:25 affinche' non ci fosse divisione nel corpo, ma le membra avessero la medesima cura le une per le altre. 1Corinzi 12:26 E se un membro soffre, tutte le membra soffrono con lui; e se un membro e' onorato, tutte le membra ne gioiscono con lui. 1Corinzi 12:27 Or voi siete il corpo di Cristo, e membra d'esso, ciascuno per parte sua. 1Corinzi 12:28 E Dio ha costituito nella Chiesa primieramente degli apostoli; in secondo luogo dei profeti; in terzo luogo de' dottori; poi, i miracoli; poi i doni di guarigione, le assistenze, i doni di governo, la diversita' delle lingue. 1Corinzi 12:29 Tutti sono eglino apostoli? Son forse tutti profeti? Son forse tutti dottori? Fan tutti de' miracoli? 1Corinzi 12:30 Tutti hanno eglino i doni delle guarigioni? Parlan tutti in altre lingue? Interpretano tutti? 1Corinzi 12:31 Ma desiderate ardentemente i doni maggiori. E ora vi mostrero' una via, che e' la via per eccellenza. Sovrana eccellenza della carita' 1Corinzi 13:1 Quand'io parlassi le lingue degli uomini e degli angeli, se non ho carita', divento un rame risonante o uno squillante cembalo. 1Corinzi 13:2 E quando avessi il dono di profezia e conoscessi tutti i misteri e tutta la scienza, e avessi tutta la fede in modo da trasportare i monti, se non ho carita', non son nulla. 1Corinzi 13:3 E quando distribuissi tutte le mie facolta' per nutrire i poveri, e quando dessi il mio corpo ad essere arso, se non ho carita', cio' niente mi giova. 1Corinzi 13:4 La carita' e' paziente, e' benigna; la carita' non invidia; la carita' non si vanta, non si gonfia, 1Corinzi 13:5 non si comporta in modo sconveniente, non cerca il proprio interesse, non s'inasprisce, non sospetta il male, 1Corinzi 13:6 non gode dell'ingiustizia, ma gioisce con la verita'; 1Corinzi 13:7 soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. 1Corinzi 13:8 La carita' non verra' mai meno. Quanto alle profezie, esse verranno abolite; quanto alle lingue, esse cesseranno; quanto alla conoscenza, essa verra' abolita; 1Corinzi 13:9 poiche' noi conosciamo in parte, e in parte profetizziamo; 1Corinzi 13:10 ma quando la perfezione sara' venuta, quello che e' solo in parte, sara' abolito. 1Corinzi 13:11 Quand'ero fanciullo, parlavo da fanciullo, pensavo da fanciullo, ragionavo da fanciullo; ma quando son diventato uomo, ho smesso le cose da fanciullo. 1Corinzi 13:12 Poiche' ora vediamo come in uno specchio, in modo oscuro; ma allora vedremo faccia a faccia: ora conosco in parte; ma allora conoscero' appieno, come anche sono stato appieno conosciuto. 1Corinzi 13:13 Or dunque queste tre cose durano: fede, speranza, carita'; ma la piu' grande di esse e' la carita'. Superiorita' del dono di profezia su quello delle lingue 1Corinzi 14:1 Procacciate la carita', non lasciando pero' di ricercare i doni spirituali, e principalmente il dono di profezia. 1Corinzi 14:2 Perche' chi parla in altra lingua non parla agli uomini, ma a Dio; poiche' nessuno l'intende, ma in ispirito proferisce misteri. 1Corinzi 14:3 Chi profetizza, invece, parla agli uomini un linguaggio di edificazione, di esortazione e di consolazione. 1Corinzi 14:4 Chi parla in altra lingua edifica se stesso; ma chi profetizza edifica la chiesa. 1Corinzi 14:5 Or io ben vorrei che tutti parlaste in altre lingue; ma molto piu' che profetaste; chi profetizza e' superiore a chi parla in altre lingue, a meno ch'egli interpreti, affinche' la chiesa ne riceva edificazione. 1Corinzi 14:6 Infatti, fratelli, s'io venissi a voi parlando in altre lingue, che vi gioverei se la mia parola non vi recasse qualche rivelazione, o qualche conoscenza, o qualche profezia, o qualche insegnamento? 1Corinzi 14:7 Perfino le cose inanimate che da'nno suono, quali il flauto o la cetra, se non da'nno distinzione di suoni, come si conoscera' quel ch'e' suonato col flauto o con la cetra? 1Corinzi 14:8 E se la tromba da' un suono sconosciuto, chi si preparera' alla battaglia? 1Corinzi 14:9 Cosi' anche voi, se per il vostro dono di lingue non proferite un parlare intelligibile, come si capira' quel che dite? Parlerete in aria. 1Corinzi 14:10 Ci sono nel mondo tante e tante specie di parlari, e niun parlare e' senza significato. 1Corinzi 14:11 Se quindi io non intendo il significato del parlare, saro' un barbaro per chi parla, e chi parla sara' un barbaro per me. 1Corinzi 14:12 Cosi' anche voi, poiche' siete bramosi dei doni spirituali, cercate di abbondarne per l'edificazione della chiesa. 1Corinzi 14:13 Percio', chi parla in altra lingua preghi di poter interpretare; 1Corinzi 14:14 poiche', se prego in altra lingua, ben prega lo spirito mio, ma la mia intelligenza rimane infruttuosa. 1Corinzi 14:15 Che dunque? Io preghero' con lo spirito, ma preghero' anche con l'intelligenza; salmeggero' con lo spirito, ma salmeggero' anche con l'intelligenza. 1Corinzi 14:16 Altrimenti, se tu benedici Iddio soltanto con lo spirito, come potra' colui che occupa il posto del semplice uditore dire 'Amen' al tuo rendimento di grazie, poiche' non sa quel che tu dici? 1Corinzi 14:17 Quanto a te, certo, tu fai un bel ringraziamento; ma l'altro non e' edificato. 1Corinzi 14:18 Io ringrazio Dio che parlo in altre lingue piu' di tutti voi; 1Corinzi 14:19 ma nella chiesa preferisco dir cinque parole intelligibili per istruire anche gli altri, che dirne diecimila in altra lingua. 1Corinzi 14:20 Fratelli, non siate fanciulli per senno; siate pur bambini quanto a malizia, ma quanto a senno, siate uomini fatti. 1Corinzi 14:21 Egli e' scritto nella legge: Io parlero' a questo popolo per mezzo di gente d'altra lingua, e per mezzo di labbra straniere; e neppur cosi' mi ascolteranno, dice il Signore. 1Corinzi 14:22 Pertanto le lingue servono di segno, non per i credenti, ma per i non credenti: la profezia, invece, serve di segno non per i non credenti, ma per i credenti. 1Corinzi 14:23 Quando dunque tutta la chiesa si raduna assieme, se tutti parlano in altre lingue, ed entrano degli estranei o dei non credenti, non diranno essi che siete pazzi? 1Corinzi 14:24 Ma se tutti profetizzano, ed entra qualche non credente o qualche estraneo, egli e' convinto da tutti, 1Corinzi 14:25 e' scrutato da tutti, i segreti del suo cuore son palesati; e cosi', gettandosi giu' con la faccia a terra, adorera' Dio, proclamando che Dio e' veramente fra voi. Dell'ordine nel culto 1Corinzi 14:26 Che dunque, fratelli? Quando vi radunate, avendo ciascun di voi un salmo, o un insegnamento, o una rivelazione, o un parlare in altra lingua, o una interpretazione, facciasi ogni cosa per l'edificazione. 1Corinzi 14:27 Se c'e' chi parla in altra lingua, siano due o tre al piu', a farlo; e l'un dopo l'altro; e uno interpreti; 1Corinzi 14:28 e se non v'e' chi interpreti, si tacciano nella chiesa e parlino a se stessi e a Dio. 1Corinzi 14:29 Parlino due o tre profeti, e gli altri giudichino; 1Corinzi 14:30 e se una rivelazione e' data a uno di quelli che stanno seduti, il precedente si taccia. 1Corinzi 14:31 Poiche' tutti, uno ad uno, potete profetare; affinche' tutti imparino e tutti sian consolati; 1Corinzi 14:32 e gli spiriti de' profeti son sottoposti a' profeti, 1Corinzi 14:33 perche' Dio non e' un Dio di confusione, ma di pace. 1Corinzi 14:34 Come si fa in tutte le chiese de' santi, tacciansi le donne nelle assemblee, perche' non e' loro permesso di parlare, ma debbono star soggette, come dice anche la legge. 1Corinzi 14:35 E se vogliono imparar qualcosa, interroghino i loro mariti a casa; perche' e' cosa indecorosa per una donna parlare in assemblea. 1Corinzi 14:36 La parola di Dio e' forse proceduta da voi? O e' dessa forse pervenuta a voi soli? 1Corinzi 14:37 Se qualcuno si stima esser profeta o spirituale, riconosca che le cose che io vi scrivo sono comandamenti del Signore. 1Corinzi 14:38 E se qualcuno lo vuole ignorare, lo ignori. 1Corinzi 14:39 Pertanto, fratelli, bramate il profetare, e non impedite il parlare in altre lingue; 1Corinzi 14:40 ma ogni cosa sia fatta con decoro e con ordine. La risurrezione 1Corinzi 15:1 Fratelli, io vi rammento l'Evangelo che v'ho annunziato, che voi ancora avete ricevuto, nel quale ancora state saldi, e mediante il quale siete salvati, 1Corinzi 15:2 se pur lo ritenete quale ve l'ho annunziato; a meno che non abbiate creduto invano. 1Corinzi 15:3 Poiche' io v'ho prima di tutto trasmesso, come l'ho ricevuto anch'io, che Cristo e' morto per i nostri peccati, secondo le Scritture; 1Corinzi 15:4 che fu seppellito; che risuscito' il terzo giorno, secondo le Scritture; 1Corinzi 15:5 che apparve a Cefa, poi ai Dodici. 1Corinzi 15:6 Poi apparve a piu' di cinquecento fratelli in una volta, dei quali la maggior parte rimane ancora in vita e alcuni sono morti. 1Corinzi 15:7 Poi apparve a Giacomo; poi a tutti gli Apostoli; 1Corinzi 15:8 e, ultimo di tutti, apparve anche a me, come all'aborto; 1Corinzi 15:9 perche' io sono il minimo degli apostoli; e non son degno d'esser chiamato apostolo, perche' ho perseguitato la Chiesa di Dio. 1Corinzi 15:10 Ma per la grazia di Dio io sono quello che sono; e la grazia sua verso di me non e' stata vana; anzi, ho faticato piu' di loro tutti; non gia' io, pero', ma la grazia di Dio che e' con me. 1Corinzi 15:11 Sia dunque io o siano loro, cosi' noi predichiamo, e cosi' voi avete creduto. 1Corinzi 15:12 Or se si predica che Cristo e' risuscitato dai morti, come mai alcuni fra voi dicono che non v'e' risurrezione de' morti? 1Corinzi 15:13 Ma se non v'e' risurrezione dei morti, neppur Cristo e' risuscitato; 1Corinzi 15:14 e se Cristo non e' risuscitato, vana dunque e' la nostra predicazione, e vana pure e' la vostra fede. 1Corinzi 15:15 E noi siamo anche trovati falsi testimoni di Dio, poiche' abbiam testimoniato di Dio, ch'Egli ha risuscitato il Cristo; il quale Egli non ha risuscitato, se e' vero che i morti non risuscitano. 1Corinzi 15:16 Difatti, se i morti non risuscitano, neppur Cristo e' risuscitato; 1Corinzi 15:17 e se Cristo non e' risuscitato, vana e' la vostra fede; voi siete ancora nei vostri peccati. 1Corinzi 15:18 Anche quelli che dormono in Cristo, son dunque periti. 1Corinzi 15:19 Se abbiamo sperato in Cristo per questa vita soltanto, noi siamo i piu' miserabili di tutti gli uomini. 1Corinzi 15:20 Ma ora Cristo e' risuscitato dai morti, primizia di quelli che dormono. 1Corinzi 15:21 Infatti, poiche' per mezzo d'un uomo e' venuta la morte, cosi' anche per mezzo d'un uomo e' venuta la risurrezione dei morti. 1Corinzi 15:22 Poiche', come tutti muoiono in Adamo, cosi' anche in Cristo saran tutti vivificati; 1Corinzi 15:23 ma ciascuno nel suo proprio ordine: Cristo, la primizia; poi quelli che son di Cristo, alla sua venuta; 1Corinzi 15:24 poi verra' la fine, quand'egli avra' rimesso il regno nelle mani di Dio Padre, dopo che avra' ridotto al nulla ogni principato, ogni potesta' ed ogni potenza. 1Corinzi 15:25 Poiche' bisogna ch'egli regni finche' abbia messo tutti i suoi nemici sotto i suoi piedi. 1Corinzi 15:26 L'ultimo nemico che sara' distrutto, sara' la morte. 1Corinzi 15:27 Difatti, Iddio ha posto ogni cosa sotto i piedi di esso; ma quando dice che ogni cosa gli e' sottoposta, e' chiaro che Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, ne e' eccettuato. 1Corinzi 15:28 E quando ogni cosa gli sara' sottoposta, allora anche il Figlio stesso sara' sottoposto a Colui che gli ha sottoposto ogni cosa, affinche' Dio sia tutto in tutti. 1Corinzi 15:29 Altrimenti, che faranno quelli che son battezzati per i morti? Se i morti non risuscitano affatto, perche' dunque son essi battezzati per loro? 1Corinzi 15:30 E perche' anche noi siamo ogni momento in pericolo? 1Corinzi 15:31 Ogni giorno sono esposto alla morte; si', fratelli, com'e' vero ch'io mi glorio di voi, in Cristo Gesu', nostro Signore. 1Corinzi 15:32 Se soltanto per fini umani ho lottato con le fiere ad Efeso, che utile ne ho io? Se i morti non risuscitano, mangiamo e beviamo, perche' domani morremo. 1Corinzi 15:33 Non v'ingannate: Le cattive compagnie corrompono i buoni costumi. 1Corinzi 15:34 Svegliatevi a vita di giustizia, e non peccate; perche' alcuni non hanno conoscenza di Dio; lo dico a vostra vergogna. 1Corinzi 15:35 Ma qualcuno dira': Come risuscitano i morti? E con qual corpo tornano essi? 1Corinzi 15:36 Insensato, quel che tu semini non e' vivificato, se prima non muore; 1Corinzi 15:37 e quanto a quel che tu semini, non semini il corpo che ha da nascere, ma un granello ignudo, come capita, di frumento, o di qualche altro seme; 1Corinzi 15:38 e Dio gli da' un corpo secondo che l'ha stabilito; e ad ogni seme, il proprio corpo. 1Corinzi 15:39 Non ogni carne e' la stessa carne; ma altra e' la carne degli uomini, altra la carne delle bestie, altra quella degli uccelli, altra quella de' pesci. 1Corinzi 15:40 Ci sono anche de' corpi celesti, e de' corpi terrestri; ma altra e' la gloria de' celesti, e altra quella de' terrestri. 1Corinzi 15:41 Altra e' la gloria del sole, altra la gloria della luna, e altra la gloria delle stelle; perche' un astro e' differente dall'altro in gloria. 1Corinzi 15:42 Cosi' pure della risurrezione de' morti. Il corpo e' seminato corruttibile, e risuscita incorruttibile; 1Corinzi 15:43 e' seminato ignobile, e risuscita glorioso; e' seminato debole, e risuscita potente; 1Corinzi 15:44 e' seminato corpo naturale, e risuscita corpo spirituale. Se c'e' un corpo naturale, c'e' anche un corpo spirituale. 1Corinzi 15:45 Cosi' anche sta scritto: Il primo uomo, Adamo, fu fatto anima vivente; l'ultimo Adamo e' spirito vivificante. 1Corinzi 15:46 Pero', cio' che e' spirituale non vien prima; ma prima, cio' che e' naturale; poi vien cio' che e' spirituale. 1Corinzi 15:47 Il primo uomo, tratto dalla terra, e' terreno; il secondo uomo e' dal cielo. 1Corinzi 15:48 Quale e' il terreno, tali sono anche i terreni; e quale e' il celeste, tali saranno anche i celesti. 1Corinzi 15:49 E come abbiam portato l'immagine del terreno, cosi' porteremo anche l'immagine del celeste. 1Corinzi 15:50 Or questo dico, fratelli, che carne e sangue non possono eredare il regno di Dio; ne' la corruzione puo' eredare la incorruttibilita'. 1Corinzi 15:51 Ecco, io vi dico un mistero: Non tutti morremo, ma tutti saremo mutati, 1Corinzi 15:52 in un momento, in un batter d'occhio, al suon dell'ultima tromba. Perche' la tromba sonera', e i morti risusciteranno incorruttibili, e noi saremo mutati. 1Corinzi 15:53 Poiche' bisogna che questo corruttibile rivesta incorruttibilita', e che questo mortale rivesta immortalita'. 1Corinzi 15:54 E quando questo corruttibile avra' rivestito incorruttibilita', e questo mortale avra' rivestito immortalita', allora sara' adempiuta la parola che e' scritta: La morte e' stata sommersa nella vittoria. 1Corinzi 15:55 O morte, dov'e' la tua vittoria? O morte, dov'e' il tuo dardo? 1Corinzi 15:56 Or il dardo della morte e' il peccato, e la forza del peccato e' la legge; 1Corinzi 15:57 ma ringraziato sia Dio, che ci da' la vittoria per mezzo del Signor nostro Gesu' Cristo. 1Corinzi 15:58 Percio' fratelli miei diletti, state saldi, incrollabili, abbondanti sempre nell'opera del Signore, sapendo che la vostra fatica non e' vana nel Signore. La colletta per i fratelli poveri di Gerusalemme 1Corinzi 16:1 Or quanto alla colletta per i santi, come ho ordinato alle chiese di Galazia, cosi' fate anche voi. 1Corinzi 16:2 Ogni primo giorno della settimana ciascun di voi metta da parte a casa quel che potra' secondo la prosperita' concessagli, affinche', quando verro', non ci sian piu' collette da fare. 1Corinzi 16:3 E quando saro' giunto, quelli che avrete approvati, io li mandero' con lettere a portare la vostra liberalita' a Gerusalemme; 1Corinzi 16:4 e se converra' che ci vada anch'io, essi verranno meco. Progetti, raccomandazioni, saluti 1Corinzi 16:5 Io poi mi rechero' da voi, quando saro' passato per la Macedonia; 1Corinzi 16:6 perche' passero' per la Macedonia; ma da voi forse mi fermero' alquanto, ovvero anche passero' l'inverno, affinche' voi mi facciate proseguire per dove mi rechero'. 1Corinzi 16:7 Perche', questa volta, io non voglio vedervi di passaggio; poiche' spero di fermarmi qualche tempo da voi, se il Signore lo permette. 1Corinzi 16:8 Ma mi fermero' in Efeso fino alla Pentecoste, 1Corinzi 16:9 perche' una larga porta mi e' qui aperta ad un lavoro efficace, e vi son molti avversarī. 1Corinzi 16:10 Or se viene Timoteo, guardate che stia fra voi senza timore; perch'egli lavora nell'opera del Signore, come faccio anch'io. 1Corinzi 16:11 Nessuno dunque lo sprezzi; ma fatelo proseguire in pace, affinche' venga da me; poiche' io l'aspetto coi fratelli. 1Corinzi 16:12 Quanto al fratello Apollo, io l'ho molto esortato a recarsi da voi coi fratelli; ma egli assolutamente non ha avuto volonta' di farlo adesso; andra' pero' quando ne avra' l'opportunita'. 1Corinzi 16:13 Vegliate, state fermi nella fede, portatevi virilmente, fortificatevi. 1Corinzi 16:14 Tutte le cose vostre sian fatte con carita'. 1Corinzi 16:15 Or, fratelli, voi conoscete la famiglia di Stefana; sapete che e' la primizia dell'Acaia, e che si e' dedicata al servizio dei santi; 1Corinzi 16:16 io v'esorto a sottomettervi anche voi a cotali persone, e a chiunque lavora e fatica nell'opera comune. 1Corinzi 16:17 E io mi rallegro della venuta di Stefana, di Fortunato e d'Acaico, perche' essi hanno riempito il vuoto prodotto dalla vostra assenza; 1Corinzi 16:18 poiche' hanno ricreato lo spirito mio ed il vostro; sappiate apprezzare cotali persone. 1Corinzi 16:19 Le chiese dell'Asia vi salutano. Aquila e Priscilla, con la chiesa che e' in casa loro, vi salutano molto nel Signore. 1Corinzi 16:20 Tutti i fratelli vi salutano. Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. 1Corinzi 16:21 Il saluto, di mia propria mano: di me, Paolo. 1Corinzi 16:22 Se qualcuno non ama il Signore, sia anatema. Mara'n-ata'. 1Corinzi 16:23 La grazia del Signor Gesu' sia con voi. 1Corinzi 16:24 L'amor mio e' con tutti voi in Cristo Gesu'. Soprascritta e saluti 2Corinzi 1:1 Paolo, apostolo di Cristo Gesu' per la volonta' di Dio, e il fratello Timoteo, alla chiesa di Dio che e' in Corinto, con tutti i santi che sono in tutta l'Acaia, 2Corinzi 1:2 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signor Gesu' Cristo. Rendimento di grazie. Il conforto di Paolo nelle sue afflizioni 2Corinzi 1:3 Benedetto sia Iddio, il Padre del nostro Signore Gesu' Cristo, il Padre delle misericordie e l'Iddio d'ogni consolazione, 2Corinzi 1:4 il quale ci consola in ogni nostra afflizione, affinche', mediante la consolazione onde noi stessi siam da Dio consolati, possiam consolare quelli che si trovano in qualunque afflizione. 2Corinzi 1:5 Perche', come abbondano in noi le sofferenze di Cristo, cosi', per mezzo di Cristo, abbonda anche la nostra consolazione. 2Corinzi 1:6 Talche' se siamo afflitti, e' per la vostra consolazione e salvezza; e se siamo consolati, e' per la vostra consolazione, la quale opera efficacemente nel farvi capaci di sopportare le stesse sofferenze che anche noi patiamo. 2Corinzi 1:7 E la nostra speranza di voi e' ferma, sapendo che come siete partecipi delle sofferenze siete anche partecipi della consolazione. 2Corinzi 1:8 Poiche', fratelli, non vogliamo che ignoriate, circa l'afflizione che ci colse in Asia, che siamo stati oltremodo aggravati, al di la' delle nostre forze, tanto che stavamo in gran dubbio anche della vita. 2Corinzi 1:9 Anzi, avevamo gia' noi stessi pronunciata la nostra sentenza di morte, affinche' non ci confidassimo in noi medesimi, ma in Dio che risuscita i morti, 2Corinzi 1:10 il quale ci ha liberati e ci liberera' da un cosi' gran pericolo di morte, e nel quale abbiamo la speranza che ci liberera' ancora; 2Corinzi 1:11 aiutandoci anche voi con le vostre supplicazioni, affinche' del favore ottenutoci per mezzo di tante persone, grazie siano rese per noi da molti. Perche' Paolo non e' andato a Corinto 2Corinzi 1:12 Questo, infatti, e' il nostro vanto: la testimonianza della nostra coscienza, che ci siam condotti nel mondo, e piu' che mai verso voi, con santita' e sincerita' di Dio, non con sapienza carnale, ma con la grazia di Dio. 2Corinzi 1:13 Poiche' noi non vi scriviamo altro se non quel che leggete o anche riconoscete; 2Corinzi 1:14 e spero che sino alla fine riconoscerete, come in parte avete gia' riconosciuto, che noi siamo il vostro vanto, come anche voi sarete il nostro nel giorno del nostro Signore, Gesu'. 2Corinzi 1:15 E in questa fiducia, per procurarvi un duplice beneficio, io volevo venire prima da voi, 2Corinzi 1:16 e, passando da voi, volevo andare in Macedonia; e poi dalla Macedonia venir di nuovo a voi, e da voi esser fatto proseguire per la Giudea. 2Corinzi 1:17 Prendendo dunque questa decisione ho io agito con leggerezza? Ovvero, le cose che delibero, le delibero io secondo la carne, talche' un momento io dica 'Si', si'' e l'altro 'No, no?' 2Corinzi 1:18 Or com'e' vero che Dio e' fedele, la parola che vi abbiam rivolta non e' 'si'' e 'no'. 2Corinzi 1:19 Perche' il Figliuol di Dio, Cristo Gesu', che e' stato da noi predicato fra voi, cioe' da me, da Silvano e da Timoteo, non e' stato 'si'' e 'no'; ma e' 'si'' in lui. 2Corinzi 1:20 Poiche' quante sono le promesse di Dio, tutte hanno in lui il loro 'si''; percio' pure per mezzo di lui si pronunzia l'Amen alla gloria di Dio, in grazia del nostro ministerio. 2Corinzi 1:21 Or Colui che con voi ci rende fermi in Cristo e che ci ha unti, e' Dio, 2Corinzi 1:22 il quale ci ha pur segnati col proprio sigillo, e ci ha data la caparra dello Spirito nei nostri cuori. 2Corinzi 1:23 Or io chiamo Iddio a testimone sull'anima mia ch'egli e' per risparmiarvi ch'io non son piu' venuto a Corinto. 2Corinzi 1:24 Non gia' che signoreggiamo sulla vostra fede, ma siamo aiutatori della vostra allegrezza; poiche' nella fede voi state saldi. 2Corinzi 2:1 Io avevo dunque meco stesso determinato di non venire a voi per rattristarvi una seconda volta. 2Corinzi 2:2 Perche', se io vi contristo, chi sara' dunque colui che mi rallegrera', se non colui che sara' stato da me contristato? 2Corinzi 2:3 E vi ho scritto a quel modo onde, al mio arrivo, io non abbia tristezza da coloro dai quali dovrei aver allegrezza; avendo di voi tutti fiducia che la mia allegrezza e' l'allegrezza di tutti voi. 2Corinzi 2:4 Poiche' in grande afflizione ed in angoscia di cuore vi scrissi con molte lagrime, non gia' perche' foste contristati, ma perche' conosceste l'amore che nutro abbondantissimo per voi. Il caso disciplinare 2Corinzi 2:5 Or se qualcuno ha cagionato tristezza, egli non ha contristato me, ma, in parte, per non esagerare, voi tutti. 2Corinzi 2:6 Basta a quel tale la riprensione inflittagli dalla maggioranza; 2Corinzi 2:7 onde ora, al contrario, dovreste piuttosto perdonarlo e confortarlo, che talora non abbia a rimaner sommerso da soverchia tristezza. 2Corinzi 2:8 Percio' vi prego di confermargli l'amor vostro; 2Corinzi 2:9 poiche' anche per questo vi ho scritto: per conoscere alla prova se siete ubbidienti in ogni cosa. 2Corinzi 2:10 Or a chi voi perdonate qualcosa, perdono anch'io; poiche' anch'io quel che ho perdonato, se ho perdonato qualcosa, l'ho fatto per amor vostro, nel cospetto di Cristo, 2Corinzi 2:11 affinche' non siamo soverchiati da Satana, giacche' non ignoriamo le sue macchinazioni. I trionfi concessi al ministerio di Paolo 2Corinzi 2:12 Or essendo venuto a Troas per l'Evangelo di Cristo ed essendomi aperta una porta nel Signore, 2Corinzi 2:13 non ebbi requie nel mio spirito perche' non vi trovai Tito, mio fratello; cosi', accomiatatomi da loro, partii per la Macedonia. 2Corinzi 2:14 Ma grazie siano rese a Dio che sempre ci conduce in trionfo in Cristo, e che per mezzo nostro spande da per tutto il profumo della sua conoscenza. 2Corinzi 2:15 Poiche' noi siamo dinanzi a Dio il buon odore di Cristo fra quelli che son sulla via della salvezza e fra quelli che son sulla via della perdizione: 2Corinzi 2:16 a questi, un odore di morte, a morte; a quelli, un odore di vita, a vita. E chi e' sufficiente a queste cose? 2Corinzi 2:17 Poiche' noi non siamo come quei molti che adulterano la parola di Dio; ma parliamo mossi da sincerita', da parte di Dio, in presenza di Dio, in Cristo. Il ministerio del Vangelo, superiore a quello della Legge 2Corinzi 3:1 Cominciamo noi di nuovo a raccomandar noi stessi? O abbiam noi bisogno, come alcuni, di lettere di raccomandazione presso di voi o da voi? 2Corinzi 3:2 Siete voi la nostra lettera, scritta nei nostri cuori, conosciuta e letta da tutti gli uomini; 2Corinzi 3:3 essendo manifesto che voi siete una lettera di Cristo, scritta mediante il nostro ministerio, scritta non con inchiostro, ma con lo Spirito dell'Iddio vivente; non su tavole di pietra, ma su tavole che son cuori di carne. 2Corinzi 3:4 E una tal confidanza noi l'abbiamo per mezzo di Cristo presso Dio. 2Corinzi 3:5 Non gia' che siam di per noi stessi capaci di pensare alcun che, come venendo da noi; 2Corinzi 3:6 ma la nostra capacita' viene da Dio, che ci ha anche resi capaci d'esser ministri di un nuovo patto, non di lettera, ma di spirito; perche' la lettera uccide, ma lo spirito vivifica. 2Corinzi 3:7 Ora se il ministerio della morte scolpito in lettere su pietre fu circondato di gloria, talche' i figliuoli d'Israele non poteano fissar lo sguardo nel volto di Mose' a motivo della gloria, che pur svaniva, del volto di lui, 2Corinzi 3:8 non sara' il ministerio dello Spirito circondato di molto maggior gloria? 2Corinzi 3:9 Se, infatti, il ministerio della condanna fu con gloria, molto piu' abbonda in gloria il ministerio della giustizia. 2Corinzi 3:10 Anzi, quel che nel primo fu reso glorioso, non fu reso veramente glorioso, quando lo si confronti colla gloria di tanto superiore del secondo; 2Corinzi 3:11 perche', se cio' che aveva da sparire fu circondato di gloria, molto piu' ha da esser glorioso cio' che ha da durare. La franchezza di Paolo nel ministero evangelico 2Corinzi 3:12 Avendo dunque una tale speranza, noi usiamo grande franchezza, 2Corinzi 3:13 e non facciamo come Mose', che si metteva un velo sulla faccia, perche' i figliuoli d'Israele non fissassero lo sguardo nella fine di cio' che doveva sparire. 2Corinzi 3:14 Ma le loro menti furon rese ottuse; infatti, sino al di' d'oggi, quando fanno la lettura dell'antico patto, lo stesso velo rimane, senz'essere rimosso, perche' e' in Cristo ch'esso e' abolito. 2Corinzi 3:15 Ma fino ad oggi, quando si legge Mose', un velo rimane steso sul cuor loro; 2Corinzi 3:16 quando pero' si saranno convertiti al Signore, il velo sara' rimosso. 2Corinzi 3:17 Ora, il Signore e' lo Spirito; e dov'e' lo Spirito del Signore, quivi e' liberta'. 2Corinzi 3:18 E noi tutti contemplando a viso scoperto, come in uno specchio, la gloria del Signore, siamo trasformati nell'istessa immagine di lui, di gloria in gloria, secondo che opera il Signore, che e' Spirito. 2Corinzi 4:1 Percio', avendo questo ministerio in virtu' della misericordia che ci e' stata fatta, noi non veniam meno nell'animo, 2Corinzi 4:2 ma abbiam rinunziato alle cose nascoste e vergognose, non procedendo con astuzia ne' falsificando la parola di Dio, ma mediante la manifestazione della verita' raccomandando noi stessi alla coscienza di ogni uomo nel cospetto di Dio. 2Corinzi 4:3 E se il nostro vangelo e' ancora velato, e' velato per quelli che son sulla via della perdizione, 2Corinzi 4:4 per gl'increduli, dei quali l'iddio di questo secolo ha accecato le menti, affinche' la luce dell'evangelo della gloria di Cristo, che e' l'immagine di Dio, non risplenda loro. 2Corinzi 4:5 Poiche' noi non predichiamo noi stessi, ma Cristo Gesu' qual Signore, e quanto a noi ci dichiariamo vostri servitori per amor di Gesu'; 2Corinzi 4:6 perche' l'Iddio che disse: Splenda la luce fra le tenebre, e' quel che risplende' ne' nostri cuori affinche' noi facessimo brillare la luce della conoscenza della gloria di Dio che rifulge nel volto di Gesu' Cristo. Il tesoro nei vasi di terra 2Corinzi 4:7 Ma noi abbiamo questo tesoro in vasi di terra, affinche' l'eccellenza di questa potenza sia di Dio e non da noi. 2Corinzi 4:8 Noi siamo tribolati, in ogni maniera, ma non ridotti all'estremo; perplessi, ma non disperati; 2Corinzi 4:9 perseguitati, ma non abbandonati; atterrati, ma non uccisi; 2Corinzi 4:10 portiam sempre nel nostro corpo la morte di Gesu', perche' anche la vita di Gesu' si manifesti nel nostro corpo; 2Corinzi 4:11 poiche' noi che viviamo, siam sempre esposti alla morte per amor di Gesu', onde anche la vita di Gesu' sia manifestata nella nostra carne mortale. 2Corinzi 4:12 Talche' la morte opera in noi, ma la vita in voi. 2Corinzi 4:13 Ma siccome abbiam lo stesso spirito di fede, ch'e' in quella parola della Scrittura: Ho creduto, percio' ho parlato, anche noi crediamo, e percio' anche parliamo, 2Corinzi 4:14 sapendo che Colui che risuscito' il Signor Gesu', risuscitera' anche noi con Gesu', e ci fara' comparir con voi alla sua presenza. 2Corinzi 4:15 Poiche' tutte queste cose avvengono per voi, affinche' la grazia essendo abbondata, faccia si' che sovrabbondi per bocca di un gran numero il ringraziamento alla gloria di Dio. Le speranze che sostengono il coraggio dell'apostolo 2Corinzi 4:16 Percio' noi non veniamo meno nell'animo; ma quantunque il nostro uomo esterno si disfaccia, pure il nostro uomo interno si rinnova di giorno in giorno. 2Corinzi 4:17 Perche' la nostra momentanea, leggera afflizione ci produce un sempre piu' grande, smisurato peso eterno di gloria, 2Corinzi 4:18 mentre abbiamo lo sguardo intento non alle cose che si vedono, ma a quelle che non si vedono; poiche' le cose che si vedono son solo per un tempo, ma quelle che non si vedono sono eterne. 2Corinzi 5:1 Noi sappiamo infatti che se questa tenda ch'e' la nostra dimora terrena viene disfatta, noi abbiamo da Dio un edificio, una casa non fatta da mano d'uomo, eterna, nei cieli. 2Corinzi 5:2 Poiche' in questa tenda noi gemiamo, bramando di esser sopravvestiti della nostra abitazione che e' celeste, 2Corinzi 5:3 se pur sarem trovati vestiti e non ignudi. 2Corinzi 5:4 Poiche' noi che siamo in questa tenda, gemiamo, aggravati; e percio' desideriamo non gia' d'esser spogliati, ma d'essere sopravvestiti, onde cio' che e' mortale sia assorbito dalla vita. 2Corinzi 5:5 Or Colui che ci ha formati per questo stesso e' Dio, il quale ci ha dato la caparra dello Spirito. 2Corinzi 5:6 Noi siamo dunque sempre pieni di fiducia, e sappiamo che mentre abitiamo nel corpo, siamo assenti dal Signore 2Corinzi 5:7 (poiche' camminiamo per fede e non per visione); 2Corinzi 5:8 ma siamo pieni di fiducia e abbiamo molto piu' caro di partire dal corpo e d'abitare col Signore. 2Corinzi 5:9 Ed e' percio' che ci studiamo d'essergli grati, sia che abitiamo nel corpo, sia che ne partiamo. 2Corinzi 5:10 Poiche' dobbiamo tutti comparire davanti al tribunale di Cristo, affinche' ciascuno riceva la retribuzione delle cose fatte quand'era nel corpo, secondo quel che avra' operato, o bene, o male. Il ministerio della riconciliazione esercitato in modo irreprensibile 2Corinzi 5:11 Sapendo dunque il timor che si deve avere del Signore, noi persuadiamo gli uomini; e Dio ci conosce a fondo, e spero che nelle vostre coscienze anche voi ci conoscete. 2Corinzi 5:12 Noi non ci raccomandiamo di nuovo a voi, ma vi diamo l'occasione di gloriarvi di noi, affinche' abbiate di che rispondere a quelli che si gloriano di cio' che e' apparenza e non di cio' che e' nel cuore. 2Corinzi 5:13 Perche', se siamo fuor di senno, lo siamo a gloria di Dio e se siamo di buon senno lo siamo per voi; 2Corinzi 5:14 poiche' l'amore di Cristo ci costringe; perche' siamo giunti a questa conclusione: che uno solo mori' per tutti, quindi tutti morirono; 2Corinzi 5:15 e ch'egli mori' per tutti, affinche' quelli che vivono non vivano piu' per loro stessi, ma per colui che e' morto e risuscitato per loro. 2Corinzi 5:16 Talche', da ora in poi, noi non conosciamo piu' alcuno secondo la carne; e se anche abbiam conosciuto Cristo secondo la carne, ora pero' non lo conosciamo piu' cosi'. 2Corinzi 5:17 Se dunque uno e' in Cristo, egli e' una nuova creatura; le cose vecchie son passate: ecco, son diventate nuove. 2Corinzi 5:18 E tutto questo vien da Dio che ci ha riconciliati con se' per mezzo di Cristo e ha dato a noi il ministerio della riconciliazione; 2Corinzi 5:19 in quanto che Iddio riconciliava con se' il mondo in Cristo non imputando agli uomini i loro falli, ed ha posta in noi la parola della riconciliazione. 2Corinzi 5:20 Noi dunque facciamo da ambasciatori per Cristo, come se Dio esortasse per mezzo nostro; vi supplichiamo nel nome di Cristo: Siate riconciliati con Dio. 2Corinzi 5:21 Colui che non ha conosciuto peccato, Egli l'ha fatto esser peccato per noi, affinche' noi diventassimo giustizia di Dio in lui. 2Corinzi 6:1 Come collaboratori di Dio, noi v'esortiamo pure a far si' che non abbiate ricevuta la grazia di Dio invano; 2Corinzi 6:2 poiche' egli dice: T'ho esaudito nel tempo accettevole, e t'ho soccorso nel giorno della salvezza. Eccolo ora il tempo accettevole; eccolo ora il giorno della salvezza! 2Corinzi 6:3 Noi non diamo motivo di scandalo in cosa alcuna, onde il ministerio non sia vituperato; 2Corinzi 6:4 ma in ogni cosa ci raccomandiamo come ministri di Dio per una grande costanza, per afflizioni, necessita', angustie, 2Corinzi 6:5 battiture, prigionie, sommosse, fatiche, veglie, digiuni, 2Corinzi 6:6 per purita', conoscenza, longanimita', benignita', per lo Spirito Santo, per carita' non finta; 2Corinzi 6:7 per la parola di verita', per la potenza di Dio; per le armi di giustizia a destra e a sinistra, 2Corinzi 6:8 in mezzo alla gloria e all'ignominia, in mezzo alla buona ed alla cattiva riputazione; tenuti per seduttori, eppur veraci; 2Corinzi 6:9 sconosciuti, eppur ben conosciuti moribondi, eppur eccoci viventi castigati, eppur non messi a morte; 2Corinzi 6:10 contristati, eppur sempre allegri; poveri, eppure arricchenti molti; non avendo nulla, eppur possedenti ogni cosa! Paolo esorta i Corinzī a contraccambiare il suo affetto e ad esser santi 2Corinzi 6:11 La nostra bocca vi ha parlato apertamente, o Corinzī; il nostro cuore s'e' allargato. 2Corinzi 6:12 Voi non siete allo stretto in noi, ma e' il vostro cuore che si e' ristretto. 2Corinzi 6:13 Ora, per renderci il contraccambio (parlo come a figliuoli), allargate il cuore anche voi! 2Corinzi 6:14 Non vi mettete con gl'infedeli sotto un giogo che non e' per voi; perche' qual comunanza v'e' egli fra la giustizia e l'iniquita'? O qual comunione fra la luce e le tenebre? 2Corinzi 6:15 E quale armonia fra Cristo e Beliar? O che v'e' di comune tra il fedele e l'infedele? 2Corinzi 6:16 E quale accordo fra il tempio di Dio e gl'idoli? Poiche' noi siamo il tempio dell'Iddio vivente, come disse Iddio: Io abitero' in mezzo a loro e camminero' fra loro; e saro' loro Dio, ed essi saranno mio popolo. 2Corinzi 6:17 Percio' Uscite di mezzo a loro e separatevene, dice il Signore, e non toccate nulla d'immondo; ed io v'accogliero', 2Corinzi 6:18 e vi saro' per Padre e voi mi sarete per figliuoli e per figliuole, dice il Signore onnipotente. 2Corinzi 7:1 Poiche' dunque abbiam queste promesse, diletti, purifichiamoci d'ogni contaminazione di carne e di spirito, compiendo la nostra santificazione nel timor di Dio. Paolo consolato dalla venuta di Tito e dalle notizie di Corinto 2Corinzi 7:2 Fateci posto nei vostri cuori! Noi non abbiam fatto torto ad alcuno, non abbiam nociuto ad alcuno, non abbiamo sfruttato alcuno. 2Corinzi 7:3 Non lo dico per condannarvi, perche' ho gia' detto prima che voi siete nei nostri cuori per la morte e per la vita. 2Corinzi 7:4 Grande e' la franchezza che uso con voi; molto ho da gloriarmi di voi; son ripieno di consolazione, io trabocco d'allegrezza in tutta la nostra afflizione. 2Corinzi 7:5 Poiche', anche dopo che fummo giunti in Macedonia, la nostra carne non ha avuto requie alcuna, ma siamo stati afflitti in ogni maniera; combattimenti di fuori, di dentro timori. 2Corinzi 7:6 Ma Iddio che consola gli abbattuti, ci consolo' con la venuta di Tito; 2Corinzi 7:7 e non soltanto con la venuta di lui, ma anche con la consolazione da lui provata a vostro riguardo. Egli ci ha raccontato la vostra bramosia di noi, il vostro pianto, il vostro zelo per me; ond'io mi sono piu' che mai rallegrato. 2Corinzi 7:8 Poiche', quand'anche io v'abbia contristati con la mia epistola, non me ne rincresce; e se pur ne ho provato rincrescimento (poiche' vedo che quella epistola, quantunque per un breve tempo, vi ha contristati), 2Corinzi 7:9 ora mi rallegro, non perche' siete stati contristati, ma perche' siete stati contristati a ravvedimento; poiche' siete stati contristati secondo Iddio, onde non aveste a ricever alcun danno da noi. 2Corinzi 7:10 Poiche', la tristezza secondo Dio produce un ravvedimento che mena alla salvezza, e del quale non c'e' mai da pentirsi; ma la tristezza del mondo produce la morte. 2Corinzi 7:11 Infatti, questo essere stati contristati secondo Iddio, vedete quanta premura ha prodotto in voi! Anzi, quanta giustificazione, quanto sdegno, quanto timore, quanta bramosia, quanto zelo, qual punizione! In ogni maniera avete dimostrato d'esser puri in quest'affare. 2Corinzi 7:12 Sebbene dunque io v'abbia scritto non e' a motivo di chi ha fatto l'ingiuria ne' a motivo di chi l'ha patita, ma perche' la premura che avete per noi fosse manifestata presso di voi nel cospetto di Dio. 2Corinzi 7:13 Percio' siamo stati consolati; e oltre a questa nostra consolazione ci siamo piu' che mai rallegrati per l'allegrezza di Tito, perche' il suo spirito e' stato ricreato da voi tutti. 2Corinzi 7:14 Che se mi sono in qualcosa gloriato di voi con lui, non sono stato confuso; ma come v'abbiam detto in ogni cosa la verita', cosi' anche il nostro vanto di voi con Tito e' risultato verita'. 2Corinzi 7:15 Ed egli vi ama piu' che mai svisceratamente, quando si ricorda dell'ubbidienza di voi tutti, e come l'avete ricevuto con timore e tremore. 2Corinzi 7:16 Io mi rallegro che in ogni cosa posso aver fiducia in voi. La colletta per i cristiani bisognosi della Giudea 2Corinzi 8:1 Or, fratelli, vogliamo farvi sapere la grazia da Dio concessa alle chiese di Macedonia. 2Corinzi 8:2 In mezzo alle molte afflizioni con le quali esse sono provate, l'abbondanza della loro allegrezza e la loro profonda poverta' hanno abbondato nelle ricchezze della loro liberalita'. 2Corinzi 8:3 Poiche', io ne rendo testimonianza, secondo il poter loro, anzi al di la' del poter loro, hanno dato volonterosi, 2Corinzi 8:4 chiedendoci con molte istanze la grazia di contribuire a questa sovvenzione destinata ai santi. 2Corinzi 8:5 E l'hanno fatto non solo come avevamo sperato; ma prima si sono dati loro stessi al Signore, e poi a noi, per la volonta' di Dio. 2Corinzi 8:6 Talche' abbiamo esortato Tito che, come l'ha gia' cominciata, cosi' porti a compimento fra voi anche quest'opera di carita'. 2Corinzi 8:7 Ma siccome voi abbondate in ogni cosa, in fede, in parola, in conoscenza, in ogni zelo e nell'amore che avete per noi, vedete d'abbondare anche in quest'opera di carita'. 2Corinzi 8:8 Non lo dico per darvi un ordine, ma per mettere alla prova, con l'esempio dell'altrui premura, anche la schiettezza del vostro amore. 2Corinzi 8:9 Perche' voi conoscete la carita' del Signor nostro Gesu' Cristo il quale, essendo ricco, s'e' fatto povero per amor vostro, onde, mediante la sua poverta', voi poteste diventar ricchi. 2Corinzi 8:10 E qui vi do un consiglio; il che conviene a voi i quali fin dall'anno passato avete per i primi cominciato non solo a fare ma anche a volere: 2Corinzi 8:11 Portate ora a compimento anche il fare; onde, come ci fu la prontezza del volere, cosi' ci sia anche il compiere secondo i vostri mezzi. 2Corinzi 8:12 Poiche', se c'e' la prontezza dell'animo, essa e' gradita in ragione di quello che uno ha, e non di quello che non ha. 2Corinzi 8:13 Poiche' questo non si fa per recar sollievo ad altri ed aggravio a voi, ma per principio di uguaglianza; 2Corinzi 8:14 nelle attuali circostanze, la vostra abbondanza serve a supplire al loro bisogno, onde la loro abbondanza supplisca altresi' al bisogno vostro, affinche' ci sia uguaglianza, secondo che e' scritto: 2Corinzi 8:15 Chi avea raccolto molto non n'ebbe di soverchio, e chi avea raccolto poco, non n'ebbe mancanza. La seconda missione di Tito 2Corinzi 8:16 Or ringraziato sia Iddio che ha messo in cuore a Tito lo stesso zelo per voi; 2Corinzi 8:17 poiche' non solo egli ha accettata la nostra esortazione, ma mosso da zelo anche maggiore si e' spontaneamente posto in cammino per venire da voi. 2Corinzi 8:18 E assieme a lui abbiam mandato questo fratello, la cui lode nella predicazione dell'Evangelo e' sparsa per tutte le chiese; 2Corinzi 8:19 non solo, ma egli e' stato anche eletto dalle chiese a viaggiare con noi per quest'opera di carita', da noi amministrata per la gloria del Signore stesso e per dimostrare la prontezza dell'animo nostro. 2Corinzi 8:20 Evitiamo cosi' che qualcuno abbia a biasimarci circa quest'abbondante colletta che e' da noi amministrata; 2Corinzi 8:21 perche' ci preoccupiamo d'agire onestamente non solo nel cospetto del Signore, ma anche nel cospetto degli uomini. 2Corinzi 8:22 E con loro abbiamo mandato quel nostro fratello del quale spesse volte e in molte cose abbiamo sperimentato lo zelo, e che ora e' piu' zelante che mai per la gran fiducia che ha in voi. 2Corinzi 8:23 Quanto a Tito, egli e' mio compagno e collaboratore in mezzo a voi; quanto ai nostri fratelli, essi sono gli inviati delle chiese, e gloria di Cristo. 2Corinzi 8:24 Date loro dunque, nel cospetto delle chiese, la prova del vostro amore e mostrate loro che abbiamo ragione di gloriarci di voi. La ricompensa della liberalita' cristiana 2Corinzi 9:1 Quanto alla sovvenzione destinata ai santi, e' superfluo ch'io ve ne scriva, 2Corinzi 9:2 perche' conosco la prontezza dell'animo vostro, per la quale mi glorio di voi presso i Macedoni, dicendo che l'Acaia e' pronta fin dall'anno passato; e il vostro zelo ne ha stimolati moltissimi. 2Corinzi 9:3 Ma ho mandato i fratelli onde il nostro gloriarci di voi non riesca vano per questo rispetto; affinche', come dissi, siate pronti; 2Corinzi 9:4 che talora, se venissero meco dei Macedoni e vi trovassero non preparati, noi (per non dir voi) non avessimo ad essere svergognati per questa nostra fiducia. 2Corinzi 9:5 Percio' ho reputato necessario esortare i fratelli a venire a voi prima di me e preparare la vostra gia' promessa liberalita', ond'essa sia pronta come atto di liberalita' e non d'avarizia. 2Corinzi 9:6 Or questo io dico: chi semina scarsamente mietera' altresi' scarsamente; e chi semina liberalmente mietera' altresi' liberalmente. 2Corinzi 9:7 Dia ciascuno secondo che ha deliberato in cuor suo; non di mala voglia, ne' per forza perche' Iddio ama un donatore allegro. 2Corinzi 9:8 E Dio e' potente da far abbondare su di voi ogni grazia, affinche', avendo sempre in ogni cosa tutto quel che vi e' necessario, abbondiate in ogni opera buona; 2Corinzi 9:9 siccome e' scritto: Egli ha sparso, egli ha dato ai poveri, la sua giustizia dimora in eterno. 2Corinzi 9:10 Or Colui che fornisce al seminatore la semenza, e il pane da mangiare, fornira' e moltiplichera' la semenza vostra e accrescera' i frutti della vostra giustizia. 2Corinzi 9:11 Sarete cosi' arricchiti in ogni cosa onde potere esercitare una larga liberalita', la quale produrra' per nostro mezzo rendimento di grazie a Dio. 2Corinzi 9:12 Poiche' la prestazione di questo servigio sacro non solo supplisce ai bisogni dei santi ma piu' ancora produce abbondanza di ringraziamenti a Dio; 2Corinzi 9:13 in quanto che la prova pratica fornita da questa sovvenzione li porta a glorificare Iddio per l'ubbidienza con cui professate il Vangelo di Cristo, e per la liberalita' con cui partecipate ai bisogni loro e di tutti. 2Corinzi 9:14 E con le loro preghiere a pro vostro essi mostrano d'esser mossi da vivo affetto per voi a motivo della sovrabbondante grazia di Dio che e' sopra voi. 2Corinzi 9:15 Ringraziato sia Dio del suo dono ineffabile! Paolo difende la propria autorita' apostolica 2Corinzi 10:1 Io poi, Paolo, vi esorto per la mansuetudine e la mitezza di Cristo, io che quando sono presente fra voi son umile, ma quando sono assente sono ardito verso voi, 2Corinzi 10:2 vi prego di non obbligarmi, quando saro' presente, a procedere arditamente con quella sicurezza onde fo conto d'essere audace contro taluni che ci stimano come se camminassimo secondo la carne. 2Corinzi 10:3 Perche' sebbene camminiamo nella carne, non combattiamo secondo la carne; 2Corinzi 10:4 infatti le armi della nostra guerra non sono carnali, ma potenti nel cospetto di Dio a distruggere le fortezze; 2Corinzi 10:5 poiche' distruggiamo i ragionamenti ed ogni altezza che si eleva contro alla conoscenza di Dio, e facciam prigione ogni pensiero traendolo all'ubbidienza di Cristo; 2Corinzi 10:6 e siam pronti a punire ogni disubbidienza, quando la vostra ubbidienza sara' completa. 2Corinzi 10:7 Voi guardate all'apparenza delle cose. Se uno confida dentro di se' d'esser di Cristo, consideri anche questo dentro di se': che com'egli e' di Cristo, cosi' siamo anche noi. 2Corinzi 10:8 Poiche', quand'anche io mi gloriassi un po' di piu' dell'autorita' che il Signore ci ha data per la edificazione vostra e non per la vostra rovina, non ne sarei svergognato. 2Corinzi 10:9 Dico questo perche' non paia ch'io cerchi di spaventarvi con le mie lettere. 2Corinzi 10:10 Difatti, dice taluno, ben sono le sue lettere gravi e forti; ma la sua presenza personale e' debole, e la sua parola e' cosa da nulla. 2Corinzi 10:11 Quel tale tenga questo per certo: che quali siamo a parole, per via di lettere, quando siamo assenti, tali saremo anche a fatti quando saremo presenti. 2Corinzi 10:12 Poiche' noi non osiamo annoverarci o paragonarci con certuni che si raccomandano da se'; i quali pero', misurandosi alla propria stregua e paragonando se' con se stessi, sono senza giudizio. 2Corinzi 10:13 Noi, invece, non ci glorieremo oltre misura, ma entro la misura del campo di attivita' di cui Dio ci ha segnato i limiti, dandoci di giungere anche fino a voi. 2Corinzi 10:14 Poiche' non ci estendiamo oltre il dovuto, quasi che non fossimo giunti fino a voi; perche' fino a voi siamo realmente giunti col Vangelo di Cristo. 2Corinzi 10:15 E non ci gloriamo oltre misura di fatiche altrui, ma nutriamo speranza che, crescendo la fede vostra, noi, senza uscire dai nostri limiti, saremo fra voi ampiamente ingranditi 2Corinzi 10:16 in guisa da poter evangelizzare anche i paesi che sono al di la' del vostro, e da non gloriarci, entrando nel campo altrui, di cose bell'e preparate. 2Corinzi 10:17 Ma chi si gloria, si glorī nel Signore. 2Corinzi 10:18 Poiche' non colui che raccomanda se stesso e' approvato, ma colui che il Signore raccomanda. I falsi apostoli 2Corinzi 11:1 Oh quanto desidererei che voi sopportaste da parte mia un po' di follia! Ma pure, sopportatemi! 2Corinzi 11:2 Poiche' io son geloso di voi d'una gelosia di Dio, perche' v'ho fidanzati ad un unico sposo, per presentarvi come una casta vergine a Cristo. 2Corinzi 11:3 Ma temo che come il serpente sedusse Eva con la sua astuzia, cosi' le vostre menti siano corrotte e sviate dalla semplicita' e dalla purita' rispetto a Cristo. 2Corinzi 11:4 Infatti, se uno viene a predicarvi un altro Gesu', diverso da quello che abbiamo predicato noi, o se si tratta di ricevere uno Spirito diverso da quello che avete ricevuto, o un Vangelo diverso da quello che avete accettato, voi ben lo sopportate! 2Corinzi 11:5 Ora io stimo di non essere stato in nulla da meno di cotesti sommi apostoli. 2Corinzi 11:6 Che se pur sono rozzo nel parlare, tale non sono nella conoscenza; e l'abbiamo dimostrato fra voi, per ogni rispetto e in ogni cosa. 2Corinzi 11:7 Ho io commesso peccato quando, abbassando me stesso perche' voi foste innalzati, v'ho annunziato l'evangelo di Dio gratuitamente? 2Corinzi 11:8 Ho spogliato altre chiese, prendendo da loro uno stipendio, per poter servir voi; 2Corinzi 11:9 e quando, durante il mio soggiorno fra voi, mi trovai nel bisogno, non fui d'aggravio a nessuno, perche' i fratelli, venuti dalla Macedonia, supplirono al mio bisogno; e in ogni cosa mi sono astenuto e m'asterro' ancora dall'esservi d'aggravio. 2Corinzi 11:10 Com'e' vero che la verita' di Cristo e' in me, questo vanto non mi sara' tolto nelle contrade dell'Acaia. 2Corinzi 11:11 Perche'? Forse perche' non v'amo? Lo sa Iddio. 2Corinzi 11:12 Ma quel che fo lo faro' ancora per togliere ogni occasione a coloro che desiderano un'occasione; affinche' in quello di cui si vantano siano trovati uguali a noi. 2Corinzi 11:13 Poiche' cotesti tali sono dei falsi apostoli, degli operai fraudolenti, che si travestono da apostoli di Cristo. 2Corinzi 11:14 E non c'e' da maravigliarsene, perche' anche Satana si traveste da angelo di luce. 2Corinzi 11:15 Non e' dunque gran che se anche i suoi ministri si travestono da ministri di giustizia; la fine loro sara' secondo le loro opere. I lavori e i patimenti dell'apostolo 2Corinzi 11:16 Lo dico di nuovo: Nessuno mi prenda per pazzo; o se no, anche come pazzo accettatemi, onde anch'io possa gloriarmi un poco. 2Corinzi 11:17 Quello che dico, quando mi vanto con tanta fiducia, non lo dico secondo il Signore, ma come in pazzia. 2Corinzi 11:18 Dacche' molti si gloriano secondo la carne, anch'io mi gloriero'. 2Corinzi 11:19 Difatti, voi, che siete assennati, li sopportate volentieri i pazzi. 2Corinzi 11:20 Che se uno vi riduce in schiavitu', se uno vi divora, se uno vi prende il vostro, se uno s'innalza sopra voi, se uno vi percuote in faccia, voi lo sopportate. 2Corinzi 11:21 Lo dico a nostra vergogna, come se noi fossimo stati deboli; eppure, in qualunque cosa uno possa essere baldanzoso (parlo da pazzo), sono baldanzoso anch'io. 2Corinzi 11:22 Son dessi Ebrei? Lo sono anch'io. Son dessi Israeliti? Lo sono anch'io. Son dessi progenie d'Abramo? Lo sono anch'io. 2Corinzi 11:23 Son dessi ministri di Cristo? (Parlo come uno fuor di se'), io lo sono piu' di loro; piu' di loro per le fatiche, piu' di loro per le carcerazioni, assai piu' di loro per le battiture sofferte. Sono spesso stato in pericolo di morte. 2Corinzi 11:24 Dai Giudei cinque volte ho ricevuto quaranta colpi meno uno: 2Corinzi 11:25 tre volte sono stato battuto con le verghe; una volta sono stato lapidato; tre volte ho fatto naufragio; ho passato un giorno e una notte sull'abisso. 2Corinzi 11:26 Spesse volte in viaggio, in pericoli sui fiumi, in pericoli di ladroni, in pericoli per parte de' miei connazionali, in pericoli per parte dei Gentili, in pericoli in citta', in pericoli nei deserti, in pericoli sul mare, in pericoli tra falsi fratelli; 2Corinzi 11:27 in fatiche ed in pene; spesse volte in veglie, nella fame e nella sete, spesse volte nei digiuni, nel freddo e nella nudita'. 2Corinzi 11:28 E per non parlar d'altro, c'e' quel che m'assale tutti i giorni, l'ansieta' per tutte le chiese. 2Corinzi 11:29 Chi e' debole ch'io non sia debole? Chi e' scandalizzato, che io non arda? 2Corinzi 11:30 Se bisogna gloriarsi, io mi gloriero' delle cose che concernono la mia debolezza. 2Corinzi 11:31 L'Iddio e Padre del nostro Signor Gesu' che e' benedetto in eterno, sa ch'io non mento. 2Corinzi 11:32 A Damasco, il governatore del re Areta avea posto delle guardie alla citta' dei Damasceni per pigliarmi; 2Corinzi 11:33 e da una finestra fui calato, in una cesta, lungo il muro, e scampai dalle sue mani. Visioni sublimi e infermita' umilianti 2Corinzi 12:1 Bisogna gloriarmi: non e' cosa giovevole, ma pure, verro' alle visioni e alle rivelazioni del Signore. 2Corinzi 12:2 Io conosco un uomo in Cristo, che quattordici anni fa (se fu col corpo non so, ne' so se fu senza il corpo; Iddio lo sa), fu rapito fino al terzo cielo. 2Corinzi 12:3 E so che quel tale (se fu col corpo o senza il corpo non so; 2Corinzi 12:4 Iddio lo sa) fu rapito in paradiso, e udi' parole ineffabili che non e' lecito all'uomo di proferire. 2Corinzi 12:5 Di quel tale io mi gloriero'; ma di me stesso non mi gloriero' se non nelle mie debolezze. 2Corinzi 12:6 Che se pur volessi gloriarmi, non sarei un pazzo, perche' direi la verita'; ma me ne astengo, perche' nessuno mi stimi al di la' di quel che mi vede essere, ovvero ode da me. 2Corinzi 12:7 E perche' io non avessi ad insuperbire a motivo della eccellenza delle rivelazioni, m'e' stata messa una scheggia nella carne, un angelo di Satana, per schiaffeggiarmi ond'io non insuperbisca. 2Corinzi 12:8 Tre volte ho pregato il Signore perche' l'allontanasse da me; 2Corinzi 12:9 ed egli mi ha detto: La mia grazia ti basta, perche' la mia potenza si dimostra perfetta nella debolezza. Percio' molto volentieri mi gloriero' piuttosto delle mie debolezze, onde la potenza di Cristo riposi su me. 2Corinzi 12:10 Per questo io mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessita', in persecuzioni, in angustie per amor di Cristo; perche', quando son debole, allora sono forte. Abnegazione di Paolo 2Corinzi 12:11 Son diventato pazzo; siete voi che mi ci avete costretto; poiche' io avrei dovuto esser da voi raccomandato; perche' in nulla sono stato da meno di cotesti sommi apostoli, benche' io non sia nulla. 2Corinzi 12:12 Certo, i segni dell'apostolo sono stati manifestati in atto fra voi nella perseveranza a tutta prova, nei miracoli, nei prodigī ed opere potenti. 2Corinzi 12:13 In che siete voi stati da meno delle altre chiese se non nel fatto che io stesso non vi sono stato d'aggravio? Perdonatemi questo torto. 2Corinzi 12:14 Ecco, questa e' la terza volta che son pronto a recarmi da voi; e non vi saro' d'aggravio, poiche' io non cerco i vostri beni, ma voi; perche' non sono i figliuoli che debbono far tesoro per i genitori, ma i genitori per i figliuoli. 2Corinzi 12:15 E io molto volentieri spendero' e saro' speso per le anime vostre. Se io v'amo tanto, devo esser da voi amato meno? 2Corinzi 12:16 Ma sia pure cosi', ch'io non vi sia stato d'aggravio; ma, forse, da uomo astuto, v'ho presi con inganno. 2Corinzi 12:17 Mi son io approfittato di voi per mezzo di qualcuno di quelli ch'io v'ho mandato? 2Corinzi 12:18 Ho pregato Tito di venire da voi, e ho mandato quell'altro fratello con lui. Tito si e' forse approfittato di voi? Non abbiam noi camminato col medesimo spirito e seguito le medesime orme? 2Corinzi 12:19 Da tempo voi v'immaginate che noi ci difendiamo dinanzi a voi. Egli e' nel cospetto di Dio, in Cristo, che noi parliamo; e tutto questo, diletti, per la vostra edificazione. 2Corinzi 12:20 Poiche' io temo, quando verro', di trovarvi non quali vorrei, e d'essere io stesso da voi trovato quale non mi vorreste; temo che vi siano tra voi contese, gelosie, ire, rivalita', maldicenze, insinuazioni, superbie, tumulti; 2Corinzi 12:21 e che al mio arrivo l'Iddio mio abbia di nuovo ad umiliarmi dinanzi a voi, ed io abbia a pianger molti di quelli che hanno per lo innanzi peccato, e non si sono ravveduti della impurita', della fornicazione e della dissolutezza a cui si erano dati. Ultime esortazioni ai Corintī. Saluti 2Corinzi 13:1 Questa e' la terza volta ch'io vengo da voi. Ogni parola sara' confermata dalla bocca di due o di tre testimoni. 2Corinzi 13:2 Ho avvertito quand'ero presente fra voi la seconda volta, e avverto, ora che sono assente, tanto quelli che hanno peccato per l'innanzi, quanto tutti gli altri, che, se tornero' da voi, non usero' indulgenza; 2Corinzi 13:3 giacche' cercate la prova che Cristo parla in me: Cristo che verso voi non e' debole, ma e' potente in voi. 2Corinzi 13:4 Poiche' egli fu crocifisso per la sua debolezza; ma vive per la potenza di Dio; e anche noi siam deboli in lui, ma vivremo con lui per la potenza di Dio, nel nostro procedere verso di voi. 2Corinzi 13:5 Esaminate voi stessi per vedere se siete nella fede; provate voi stessi. Non riconoscete voi medesimi che Gesu' Cristo e' in voi? A meno che proprio siate riprovati. 2Corinzi 13:6 Ma io spero che riconoscerete che noi non siamo riprovati. 2Corinzi 13:7 Or noi preghiamo Iddio che non facciate alcun male; non gia' per apparir noi approvati, ma perche' voi facciate quello che e' bene, anche se noi abbiam da passare per riprovati. 2Corinzi 13:8 Perche' noi non possiamo nulla contro la verita'; quel che possiamo e' per la verita'. 2Corinzi 13:9 Poiche' noi ci rallegriamo quando siamo deboli e voi siete forti; e i nostri voti sono per il vostro perfezionamento. 2Corinzi 13:10 Percio' vi scrivo queste cose mentre sono assente, affinche', quando saro' presente, io non abbia a procedere rigorosamente secondo l'autorita' che il Signore mi ha data per edificare, e non per distruggere. 2Corinzi 13:11 Del resto, fratelli, rallegratevi, procacciate la perfezione, siate consolati, abbiate un medesimo sentimento, vivete in pace; e l'Iddio dell'amore e della pace sara' con voi. 2Corinzi 13:12 Salutatevi gli uni gli altri con un santo bacio. Tutti i santi vi salutano. 2Corinzi 13:13 La grazia del Signor Gesu' Cristo e l'amore di Dio e la comunione dello Spirito Santo siano con tutti voi. Soprascritta e saluti Galati 1:1 Paolo, apostolo (non dagli uomini ne' per mezzo d'alcun uomo, ma per mezzo di Gesu' Cristo e di Dio Padre che l'ha risuscitato dai morti), Galati 1:2 e tutti i fratelli che sono meco, alle chiese della Galazia; Galati 1:3 grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signor nostro Gesu' Cristo, Galati 1:4 che ha dato se stesso per i nostri peccati affin di strapparci al presente secolo malvagio, secondo la volonta' del nostro Dio e Padre, Galati 1:5 al quale sia la gloria ne' secoli dei secoli. Amen. L'apostolo deluso per la incostanza dei Galati Galati 1:6 Io mi maraviglio che cosi' presto voi passiate da Colui che vi ha chiamati mediante la grazia di Cristo, a un altro vangelo. Galati 1:7 Il quale poi non e' un altro vangelo; ma ci sono alcuni che vi turbano e vogliono sovvertire l'Evangelo di Cristo. Galati 1:8 Ma quand'anche noi, quand'anche un angelo del cielo vi annunziasse un vangelo diverso da quello che v'abbiamo annunziato, sia egli anatema. Galati 1:9 Come l'abbiamo detto prima d'ora, torno a ripeterlo anche adesso: Se alcuno vi annunzia un vangelo diverso da quello che avete ricevuto, sia anatema. Galati 1:10 Vado io forse cercando di conciliarmi il favore degli uomini, ovvero quello di Dio? O cerco io di piacere agli uomini? Se cercassi ancora di piacere agli uomini, non sarei servitore di Cristo. Legittimita' e indipendenza dell'apostolato di Paolo Galati 1:11 E invero, fratelli, io vi dichiaro che l'Evangelo da me annunziato non e' secondo l'uomo; Galati 1:12 poiche' io stesso non l'ho ricevuto ne' l'ho imparato da alcun uomo, ma l'ho ricevuto per rivelazione di Gesu' Cristo. Galati 1:13 Difatti voi avete udito quale sia stata la mia condotta nel passato, quando ero nel giudaismo; come perseguitavo a tutto potere la Chiesa di Dio e la devastavo, Galati 1:14 e mi segnalavo nel giudaismo piu' di molti della mia eta' fra i miei connazionali, essendo estremamente zelante delle tradizioni dei miei padri. Galati 1:15 Ma quando Iddio, che m'aveva appartato fin dal seno di mia madre e m'ha chiamato mediante la sua grazia, si compiacque Galati 1:16 di rivelare in me il suo Figliuolo perch'io lo annunziassi fra i Gentili, io non mi consigliai con carne e sangue, Galati 1:17 e non salii a Gerusalemme da quelli che erano stati apostoli prima di me, ma subito me ne andai in Arabia; quindi tornai di nuovo a Damasco. Galati 1:18 Di poi, in capo a tre anni, salii a Gerusalemme per visitar Cefa, e stetti da lui quindici giorni; Galati 1:19 e non vidi alcun altro degli apostoli; ma solo Giacomo, il fratello del Signore. Galati 1:20 Ora, circa le cose che vi scrivo, ecco, nel cospetto di Dio vi dichiaro che non mentisco. Galati 1:21 Poi venni nelle contrade della Siria e della Cilicia; Galati 1:22 ma ero sconosciuto, di persona, alle chiese della Giudea, che sono in Cristo; Galati 1:23 esse sentivan soltanto dire: Colui che gia' ci perseguitava, ora predica la fede, che altra volta cercava di distruggere. Galati 1:24 E per causa mia glorificavano Iddio. La vocazione divina di Paolo riconosciuta a Gerusalemme Galati 2:1 Poi, passati quattordici anni, salii di nuovo a Gerusalemme con Barnaba, prendendo anche Tito con me. Galati 2:2 E vi salii in seguito ad una rivelazione, ed esposi loro l'Evangelo che io predico fra i Gentili, ma lo esposi privatamente ai piu' ragguardevoli, onde io non corressi o non avessi corso in vano. Galati 2:3 Ma neppur Tito, che era con me, ed era greco, fu costretto a farsi circoncidere; Galati 2:4 e questo a cagione dei falsi fratelli, introdottisi di soppiatto, i quali s'erano insinuati fra noi per spiare la liberta' che abbiamo in Cristo Gesu', col fine di ridurci in servitu'. Galati 2:5 Alle imposizioni di costoro noi non cedemmo neppur per un momento, affinche' la verita' del Vangelo rimanesse ferma tra voi. Galati 2:6 Ma quelli che godono di particolare considerazione (quali gia' siano stati a me non importa; Iddio non ha riguardi personali), quelli dico, che godono maggior considerazione non m'imposero nulla di piu'; Galati 2:7 anzi, quando videro che a me era stata affidata la evangelizzazione degli incirconcisi, come a Pietro quella de' circoncisi Galati 2:8 (poiche' Colui che avea operato in Pietro per farlo apostolo della circoncisione aveva anche operato in me per farmi apostolo de' Gentili), Galati 2:9 e quando conobbero la grazia che m'era stata accordata, Giacomo e Cefa e Giovanni, che son reputati colonne, dettero a me ed a Barnaba la mano d'associazione perche' noi andassimo ai Gentili, ed essi ai circoncisi; Galati 2:10 soltanto ci raccomandarono di ricordarci dei poveri; e questo mi sono studiato di farlo. Pietro ripreso pubblicamente da Paolo Galati 2:11 Ma quando Cefa fu venuto ad Antiochia, io gli resistei in faccia perch'egli era da condannare. Galati 2:12 Difatti, prima che fossero venuti certuni provenienti da Giacomo, egli mangiava coi Gentili; ma quando costoro furono arrivati, egli prese a ritrarsi e a separarsi per timor di quelli della circoncisione. Galati 2:13 E gli altri Giudei si misero a simulare anch'essi con lui; talche' perfino Barnaba fu trascinato dalla loro simulazione. Galati 2:14 Ma quando vidi che non procedevano con dirittura rispetto alla verita' del Vangelo, io dissi a Cefa in presenza di tutti: Se tu, che sei Giudeo, vivi alla Gentile e non alla giudaica, come mai costringi i Gentili a giudaizzare? Galati 2:15 Noi che siam Giudei di nascita e non peccatori di fra i Gentili, Galati 2:16 avendo pur nondimeno riconosciuto che l'uomo non e' giustificato per le opere della legge ma lo e' soltanto per mezzo della fede in Cristo Gesu', abbiamo anche noi creduto in Cristo Gesu' affin d'esser giustificati per la fede in Cristo e non per le opere della legge, poiche' per le opere della legge nessuna carne sara' giustificata. Galati 2:17 Ma se nel cercare d'esser giustificati in Cristo, siamo anche noi trovati peccatori, Cristo e' egli un ministro di peccato? Cosi' non sia. Galati 2:18 Perche' se io riedifico le cose che ho distrutte, mi dimostro trasgressore. Galati 2:19 Poiche' per mezzo della legge io son morto alla legge per vivere a Dio. Galati 2:20 Sono stato crocifisso con Cristo, e non son piu' io che vivo, ma e' Cristo che vive in me; e la vita che vivo ora nella carne, la vivo nella fede nel Figliuol di Dio il quale m'ha amato, e ha dato se stesso per me. Galati 2:21 Io non annullo la grazia di Dio; perche' se la giustizia si ottiene per mezzo della legge, Cristo e' dunque morto inutilmente. La legge e' impotente a salvare, ma conduce a Cristo e alla fede Galati 3:1 O Galati insensati, chi v'ha ammaliati, voi, dinanzi agli occhi dei quali Gesu' Cristo crocifisso e' stato ritratto al vivo? Galati 3:2 Questo soltanto desidero saper da voi: Avete voi ricevuto lo Spirito per la via delle opere della legge o per la predicazione della fede? Galati 3:3 Siete voi cosi' insensati? Dopo aver cominciato con lo Spirito, volete ora raggiungere la perfezione con la carne? Galati 3:4 Avete voi sofferto tante cose invano? se pure e' proprio invano. Galati 3:5 Colui dunque che vi somministra lo Spirito ed opera fra voi de' miracoli, lo fa Egli per la via delle opere della legge o per la predicazione della fede? Galati 3:6 Siccome Abramo credette a Dio e cio' gli fu messo in conto di giustizia, Galati 3:7 riconoscete anche voi che coloro i quali hanno la fede, son figliuoli d'Abramo. Galati 3:8 E la Scrittura, prevedendo che Dio giustificherebbe i Gentili per la fede, preannunzio' ad Abramo questa buona novella: In te saranno benedette tutte le genti. Galati 3:9 Talche' coloro che hanno la fede, sono benedetti col credente Abramo. Galati 3:10 Poiche' tutti coloro che si basano sulle opere della legge sono sotto maledizione; perche' e' scritto: Maledetto chiunque non persevera in tutte le cose scritte nel libro della legge per metterle in pratica! Galati 3:11 Or che nessuno sia giustificato per la legge dinanzi a Dio, e' manifesto perche' il giusto vivra' per fede. Galati 3:12 Ma la legge non si basa sulla fede; anzi essa dice: Chi avra' messe in pratica queste cose, vivra' per via di esse. Galati 3:13 Cristo ci ha riscattati dalla maledizione della legge, essendo divenuto maledizione per noi (poiche' sta scritto: Maledetto chiunque e' appeso al legno), Galati 3:14 affinche' la benedizione d'Abramo venisse sui Gentili in Cristo Gesu', affinche' ricevessimo, per mezzo della fede, lo Spirito promesso. Galati 3:15 Fratelli, io parlo secondo le usanze degli uomini: Un patto che sia stato validamente concluso, sia pur soltanto un patto d'uomo, nessuno l'annulla o vi aggiunge alcun che. Galati 3:16 Or le promesse furon fatte ad Abramo e alla sua progenie. Non dice: «E alle progenie», come se si trattasse di molte; ma come parlando di una sola, dice: «E alla tua progenie», ch'e' Cristo. Galati 3:17 Or io dico: Un patto gia' prima debitamente stabilito da Dio, la legge, che venne quattrocentotrent'anni dopo, non lo invalida in guisa da annullare la promessa. Galati 3:18 Perche', se l'eredita' viene dalla legge, essa non viene piu' dalla promessa; ora ad Abramo Dio l'ha donata per via di promessa. Galati 3:19 Che cos'e' dunque la legge? Essa fu aggiunta a motivo delle trasgressioni, finche' venisse la progenie alla quale era stata fatta la promessa; e fu promulgata per mezzo d'angeli, per mano d'un mediatore. Galati 3:20 Ora, un mediatore non e' mediatore d'uno solo; Dio, invece, e' uno solo. Galati 3:21 La legge e' essa dunque contraria alle promesse di Dio? Cosi' non sia; perche' se fosse stata data una legge capace di produrre la vita, allora si', la giustizia sarebbe venuta dalla legge; Galati 3:22 ma la Scrittura ha rinchiuso ogni cosa sotto peccato, affinche' i beni promessi alla fede in Gesu' Cristo fossero dati ai credenti. Galati 3:23 Ma prima che venisse la fede eravamo tenuti rinchiusi in custodia sotto la legge, in attesa della fede che doveva esser rivelata. Galati 3:24 Talche' la legge e' stata il nostro pedagogo per condurci a Cristo, affinche' fossimo giustificati per fede. Galati 3:25 Ma ora che la fede e' venuta, noi non siamo piu' sotto pedagogo; Galati 3:26 perche' siete tutti figliuoli di Dio, per la fede in Cristo Gesu'. Galati 3:27 Poiche' voi tutti che siete stati battezzati in Cristo vi siete rivestiti di Cristo. Galati 3:28 Non c'e' qui ne' Giudeo ne' Greco; non c'e' ne' schiavo ne' libero; non c'e' ne' maschio ne' femmina; poiche' voi tutti siete uno in Cristo Gesu'. Galati 3:29 E se siete di Cristo, siete dunque progenie d'Abramo; eredi, secondo la promessa. Il Vangelo affranca dal giogo della legge Galati 4:1 Or io dico: Fin tanto che l'erede e' fanciullo, non differisce in nulla dal servo, benche' sia padrone di tutto; Galati 4:2 ma e' sotto tutori e curatori fino al tempo prestabilito dal padre. Galati 4:3 Cosi' anche noi, quando eravamo fanciulli, eravamo tenuti in servitu' sotto gli elementi del mondo; Galati 4:4 ma quando giunse la pienezza de' tempi, Iddio mando' il suo Figliuolo, nato di donna, nato sotto la legge, Galati 4:5 per riscattare quelli che erano sotto la legge, affinche' noi ricevessimo l'adozione di figliuoli. Galati 4:6 E perche' siete figliuoli, Dio ha mandato lo Spirito del suo Figliuolo nei nostri cuori, che grida: Abba, Padre. Galati 4:7 Talche' tu non sei piu' servo, ma figliuolo; e se sei figliuolo, sei anche erede per grazia di Dio. Galati 4:8 In quel tempo, e' vero, non avendo conoscenza di Dio, voi avete servito a quelli che per natura non sono de'i; Galati 4:9 ma ora che avete conosciuto Dio, o piuttosto che siete stati conosciuti da Dio, come mai vi rivolgete di nuovo ai deboli e poveri elementi, ai quali volete di bel nuovo ricominciare a servire? Galati 4:10 Voi osservate giorni e mesi e stagioni ed anni. Galati 4:11 Io temo, quanto a voi, d'essermi invano affaticato per voi. Galati 4:12 Siate come son io, fratelli, ve ne prego, perche' anch'io sono come voi. Galati 4:13 Voi non mi faceste alcun torto; anzi sapete bene che fu a motivo di una infermita' della carne che vi evangelizzai la prima volta; Galati 4:14 e quella mia infermita' corporale che era per voi una prova, voi non la sprezzaste ne' l'aveste a schifo; al contrario, mi accoglieste come un angelo di Dio. Come Cristo Gesu' stesso. Galati 4:15 Dove son dunque le vostre proteste di gioia? Poiche' io vi rendo questa testimonianza: che, se fosse stato possibile, vi sareste cavati gli occhi e me li avreste dati. Galati 4:16 Son io dunque divenuto vostro nemico dicendovi la verita'? Galati 4:17 Costoro son zelanti di voi, ma non per fini onesti; anzi vi vogliono staccare da noi perche' il vostro zelo si volga a loro. Galati 4:18 Or e' una bella cosa essere oggetto dello zelo altrui nel bene, in ogni tempo, e non solo quando son presente fra voi. Galati 4:19 Figliuoletti miei, per i quali io son di nuovo in doglie finche' Cristo sia formato in voi, Galati 4:20 oh come vorrei essere ora presente fra voi e cambiar tono perche' son perplesso riguardo a voi! Agar e Sara, o la legge e l'Evangelo Galati 4:21 Ditemi: Voi che volete esser sotto la legge, non ascoltate voi la legge? Galati 4:22 Poiche' sta scritto che Abramo ebbe due figliuoli: uno dalla schiava, e uno dalla donna libera; Galati 4:23 ma quello dalla schiava nacque secondo la carne; mentre quello dalla libera nacque in virtu' della promessa. Galati 4:24 Le quali cose hanno un senso allegorico; poiche' queste donne sono due patti, l'uno, del monte Sinai, genera per la schiavitu', ed e' Agar. Galati 4:25 Infatti Agar e' il monte Sinai in Arabia, e corrisponde alla Gerusalemme del tempo presente, la quale e' schiava coi suoi figliuoli. Galati 4:26 Ma la Gerusalemme di sopra e' libera, ed essa e' nostra madre. Galati 4:27 Poich'egli e' scritto: Rallegrati, o sterile che non partorivi! Prorompi in grida, tu che non avevi sentito doglie di parto! Poiche' i figliuoli dell'abbandonata saranno piu' numerosi di quelli di colei che aveva il marito. Galati 4:28 Ora voi, fratelli, siete figliuoli della promessa alla maniera d'Isacco. Galati 4:29 Ma come allora colui ch'era nato secondo la carne perseguitava il nato secondo lo Spirito, cosi' succede anche ora. Galati 4:30 Ma che dice la Scrittura? Caccia via la schiava e il suo figliuolo; perche' il figliuolo della schiava non sara' erede col figliuolo della libera. Galati 4:31 Percio', fratelli, noi non siam figliuoli della schiava, ma della libera. Esortazione a perseverare nella liberta' cristiana Galati 5:1 Cristo ci ha affrancati perche' fossimo liberi; state dunque saldi, e non vi lasciate di nuovo porre sotto il giogo della schiavitu'! Galati 5:2 Ecco, io, Paolo, vi dichiaro che, se vi fate circoncidere, Cristo non vi giovera' nulla. Galati 5:3 E da capo protesto ad ogni uomo che si fa circoncidere, ch'egli e' obbligato ad osservare tutta quanta la legge. Galati 5:4 Voi che volete esser giustificati per la legge, avete rinunziato a Cristo; siete scaduti dalla grazia. Galati 5:5 Poiche', quanto a noi, e' in ispirito, per fede, che aspettiamo la speranza della giustizia. Galati 5:6 Infatti, in Cristo Gesu', ne' la circoncisione ne' l'incirconcisione hanno valore alcuno; quel che vale e' la fede operante per mezzo dell'amore. Galati 5:7 Voi correvate bene; chi vi ha fermati perche' non ubbidiate alla verita'? Galati 5:8 Una tal persuasione non viene da Colui che vi chiama. Galati 5:9 Un po' di lievito fa lievitare tutta la pasta. Galati 5:10 Riguardo a voi, io ho questa fiducia nel Signore, che non la penserete diversamente; ma colui che vi conturba ne portera' la pena, chiunque egli sia. Galati 5:11 Quanto a me, fratelli, s'io predico ancora la circoncisione, perche' sono ancora perseguitato? Lo scandalo della croce sarebbe allora tolto via. Galati 5:12 Si facessero pur anche evirare quelli che vi mettono sottosopra! La vita nella liberta' ha per norma suprema l'amore Galati 5:13 Perche', fratelli, voi siete stati chiamati a liberta'; soltanto non fate della liberta' un'occasione alla carne, ma per mezzo dell'amore servite gli uni gli altri; Galati 5:14 poiche' tutta la legge e' adempiuta in quest'unica parola: Ama il tuo prossimo come te stesso. Galati 5:15 Ma se vi mordete e divorate gli uni gli altri, guardate di non esser consumati gli uni dagli altri. La vita nella liberta' e' creata e retta dallo Spirito Galati 5:16 Or io dico: Camminate per lo Spirito e non adempirete i desiderī della carne. Galati 5:17 Perche' la carne ha desiderī contrarī allo Spirito, e lo Spirito ha desiderī contrarī alla carne; sono cose opposte fra loro; in guisa che non potete fare quel che vorreste. Galati 5:18 Ma se siete condotti dallo Spirito, voi non siete sotto la legge. Galati 5:19 Or le opere della carne sono manifeste, e sono: fornicazione, impurita', dissolutezza, Galati 5:20 idolatria, stregoneria, inimicizie, discordia, gelosia, ire, contese, divisioni, Galati 5:21 se'tte, invidie, ubriachezze, gozzoviglie, e altre simili cose; circa le quali io vi prevengo, come anche v'ho gia' prevenuti, che quelli che fanno tali cose non erederanno il regno di Dio. Galati 5:22 Il frutto dello Spirito, invece, e' amore, allegrezza, pace, longanimita', benignita', bonta', fedelta', dolcezza, temperanza; Galati 5:23 contro tali cose non c'e' legge. Galati 5:24 E quelli che son di Cristo hanno crocifisso la carne con le sue passioni e le sue concupiscenze. Galati 5:25 Se viviamo per lo Spirito, camminiamo altresi' per lo Spirito. Galati 5:26 Non siamo vanagloriosi, provocandoci e invidiandoci gli uni gli altri. Esortazioni finali e saluti Galati 6:1 Fratelli, quand'anche uno sia stato co'lto in qualche fallo, voi, che siete spirituali, rialzatelo con spirito di mansuetudine. E bada bene a te stesso, che talora anche tu non sii tentato. Galati 6:2 Portate i pesi gli uni degli altri, e cosi' adempirete la legge di Cristo. Galati 6:3 Poiche' se alcuno si stima esser qualcosa pur non essendo nulla, egli inganna se stesso. Galati 6:4 Ciascuno esamini invece l'opera propria; e allora avra' motivo di gloriarsi rispetto a se stesso soltanto, e non rispetto ad altri. Galati 6:5 Poiche' ciascuno portera' il suo proprio carico. Galati 6:6 Colui che viene ammaestrato nella Parola faccia parte di tutti i suoi beni a chi l'ammaestra. Galati 6:7 Non v'ingannate; non si puo' beffarsi di Dio; poiche' quello che l'uomo avra' seminato, quello pure mietera'. Galati 6:8 Perche' chi semina per la propria carne, mietera' dalla carne corruzione; ma chi semina per lo Spirito, mietera' dallo Spirito vita eterna. Galati 6:9 E non ci scoraggiamo nel far il bene; perche', se non ci stanchiamo, mieteremo a suo tempo. Galati 6:10 Cosi' dunque, secondo che ne abbiamo l'opportunita', facciam del bene a tutti; ma specialmente a quei della famiglia dei credenti. Galati 6:11 Guardate con che grosso carattere v'ho scritto, di mia propria mano. Galati 6:12 Tutti coloro che vogliono far bella figura nella carne, vi costringono a farvi circoncidere, e cio' al solo fine di non esser perseguitati per la croce di Cristo. Galati 6:13 Poiche' neppur quelli stessi che son circoncisi, osservano la legge; ma vogliono che siate circoncisi per potersi gloriare della vostra carne. Galati 6:14 Ma quanto a me, non sia mai ch'io mi glorī d'altro che della croce del Signor nostro Gesu' Cristo, mediante la quale il mondo, per me, e' stato crocifisso, e io sono stato crocifisso per il mondo. Galati 6:15 Poiche' tanto la circoncisione che l'incirconcisione non son nulla; quel che importa e' l'essere una nuova creatura. Galati 6:16 E su quanti cammineranno secondo questa regola siano pace e misericordia, e cosi' siano sull'Israele di Dio. Galati 6:17 Da ora in poi nessuno mi dia molestia, perche' io porto nel mio corpo le stimmate di Gesu'. Galati 6:18 La grazia del Signore nostro Gesu' Cristo sia col vostro spirito, fratelli. Amen.L'autore, l'indirizzo ed il salto Efesini 1:1 Paolo, apostolo di Cristo Gesu' per volonta' di Dio, ai santi che sono in Efeso ed ai fedeli in Cristo Gesu'. Efesini 1:2 Grazia a voi e pace da Dio, Padre nostro, e dal Signor Gesu' Cristo. Benedizioni di Dio in Gesu' Cristo, autore della nostra redenzione e capo della Chiesa Efesini 1:3 Benedetto sia l'Iddio e Padre del nostro Signor Gesu' Cristo, il quale ci ha benedetti d'ogni benedizione spirituale ne' luoghi celesti in Cristo, Efesini 1:4 siccome in lui ci ha eletti, prima della fondazione del mondo, affinche' fossimo santi ed irreprensibili dinanzi a lui nell'amore, Efesini 1:5 avendoci predestinati ad essere adottati, per mezzo di Gesu' Cristo, come suoi figliuoli, secondo il beneplacito della sua volonta': Efesini 1:6 a lode della gloria della sua grazia, la quale Egli ci ha largita nell'amato suo. Efesini 1:7 Poiche' in lui noi abbiamo la redenzione mediante il suo sangue, la remissione de' peccati, secondo le ricchezze della sua grazia; Efesini 1:8 della quale Egli e' stato abbondante in verso noi, dandoci ogni sorta di sapienza e di intelligenza, Efesini 1:9 col farci conoscere il mistero della sua volonta', giusta il disegno benevolo ch'Egli avea gia' prima in se stesso formato, Efesini 1:10 per tradurlo in atto nella pienezza dei tempi, e che consiste nel raccogliere sotto un sol capo, in Cristo, tutte le cose: tanto quelle che son nei cieli, quanto quelle che son sopra la terra. Efesini 1:11 In lui, dico, nel quale siamo pur stati fatti eredi, a cio' predestinati conforme al proposito di Colui che opera tutte le cose secondo il consiglio della propria volonta', Efesini 1:12 affinche' fossimo a lode della sua gloria, noi, che per i primi abbiamo sperato in Cristo. Efesini 1:13 In lui voi pure, dopo aver udito la parola della verita', l'evangelo della vostra salvazione, in lui avendo creduto, avete ricevuto il suggello dello Spirito Santo che era stato promesso, Efesini 1:14 il quale e' pegno della nostra eredita' fino alla piena redenzione di quelli che Dio s'e' acquistati, a lode della sua gloria. Efesini 1:15 Percio' anch'io, avendo udito parlare della fede vostra nel Signor Gesu' e del vostro amore per tutti i santi, Efesini 1:16 non resto mai dal render grazie per voi, facendo di voi menzione nelle mie orazioni, Efesini 1:17 affinche' l'Iddio del Signor nostro Gesu' Cristo, il Padre della gloria, vi dia uno spirito di sapienza e di rivelazione per la piena conoscenza di lui, Efesini 1:18 ed illumini gli occhi del vostro cuore, affinche' sappiate a quale speranza Egli v'abbia chiamati, qual sia la ricchezza della gloria della sua eredita' nei santi, Efesini 1:19 e qual sia verso noi che crediamo, l'immensita' della sua potenza. Efesini 1:20 La qual potente efficacia della sua forza Egli ha spiegata in Cristo, quando lo risuscito' dai morti, e lo fece sedere alla propria destra ne' luoghi celesti, Efesini 1:21 al di sopra di ogni principato e autorita' e potesta' e signoria, e d'ogni altro nome che si nomina non solo in questo mondo, ma anche in quello a venire. Efesini 1:22 Ogni cosa Ei gli ha posta sotto ai piedi, e l'ha dato per capo supremo alla Chiesa, Efesini 1:23 che e' il corpo di lui, il compimento di colui che porta a compimento ogni cosa in tutti. La potenza di Dio che, dopo essersi dimostrata nella risurrezione di Cristo, si dimostra anche nel fatto della risurrezoine spirituale dei morti ne' falli e ne' peccati Efesini 2:1 E voi pure ha vivificati, voi ch'eravate morti ne' vostri falli e ne' vostri peccati, Efesini 2:2 ai quali un tempo vi abbandonaste seguendo l'andazzo di questo mondo, seguendo il principe della potesta' dell'aria, di quello spirito che opera al presente negli uomini ribelli; Efesini 2:3 nel numero dei quali noi tutti pure, immersi nelle nostre concupiscenze carnali, siamo vissuti altra volta ubbidendo alle voglie della carne e dei pensieri, ed eravamo per natura figliuoli d'ira, come gli altri. Efesini 2:4 Ma Dio, che e' ricco in misericordia, per il grande amore del quale ci ha amati, Efesini 2:5 anche quand'eravamo morti nei falli, ci ha vivificati con Cristo (egli e' per grazia che siete stati salvati), Efesini 2:6 e ci ha risuscitati con lui e con lui ci ha fatti sedere ne' luoghi celesti in Cristo Gesu', Efesini 2:7 per mostrare nelle eta' a venire l'immensa ricchezza della sua grazia, nella benignita' ch'Egli ha avuta per noi in Cristo Gesu'. Efesini 2:8 Poiche' gli e' per grazia che voi siete stati salvati, mediante la fede; e cio' non vien da voi; e' il dono di Dio. Efesini 2:9 Non e' in virtu' d'opere, affinche' niuno si glorī; Efesini 2:10 perche' noi siamo fattura di lui, essendo stati creati in Cristo Gesu' per le buone opere, le quali Iddio ha innanzi preparate affinche' le pratichiamo. I Gentili ed i Giudei riconciliati fra loro e con Dio mediante la croce di Cristo Efesini 2:11 Percio', ricordatevi che un tempo voi, Gentili di nascita, chiamati i non circoncisi da quelli che si dicono i circoncisi, perche' tali sono nella carne per mano d'uomo, voi, dico, ricordatevi che Efesini 2:12 in quel tempo eravate senza Cristo, esclusi dalla cittadinanza d'Israele ed estranei ai patti della promessa, non avendo speranza, ed essendo senza Dio nel mondo. Efesini 2:13 Ma ora, in Cristo Gesu', voi che gia' eravate lontani, siete stati avvicinati mediante il sangue di Cristo. Efesini 2:14 Poiche' e' lui ch'e' la nostra pace; lui che dei due popoli ne ha fatto un solo ed ha abbattuto il muro di separazione Efesini 2:15 con l'abolire nella sua carne la causa dell'inimicizia, la legge fatta di comandamenti in forma di precetti, affin di creare in se stesso dei due un solo uomo nuovo, facendo la pace; Efesini 2:16 ed affin di riconciliarli ambedue in un corpo unico con Dio, mediante la sua croce, sulla quale fece morire l'inimicizia loro. Efesini 2:17 E con la sua venuta ha annunziato la buona novella della pace a voi che eravate lontani, e della pace a quelli che eran vicini. Efesini 2:18 Poiche' per mezzo di lui e gli uni e gli altri abbiamo accesso al Padre in un medesimo Spirito. Efesini 2:19 Voi dunque non siete piu' ne' forestieri ne' avventizī; ma siete concittadini dei santi e membri della famiglia di Dio, Efesini 2:20 essendo stati edificati sul fondamento degli apostoli e de' profeti, essendo Cristo Gesu' stesso la pietra angolare, Efesini 2:21 sulla quale l'edificio intero, ben collegato insieme, si va innalzando per essere un tempio santo nel Signore. Efesini 2:22 Ed in lui voi pure entrate a far parte dell'edificio, che ha da servire di dimora a Dio per lo Spirito. La vocazione dei Gentili e l'apostolato di Paolo. Preghiera di Paolo per gli Efesini Efesini 3:1 Per questa cagione io, Paolo, il carcerato di Cristo Gesu' per voi, o Gentili... Efesini 3:2 (Poiche' senza dubbio avete udito di quale grazia Iddio m'abbia fatto dispensatore per voi; Efesini 3:3 come per rivelazione mi sia stato fatto conoscere il mistero, di cui piu' sopra vi ho scritto in poche parole; Efesini 3:4 le quali leggendo, potete capire la intelligenza che io ho del mistero di Cristo. Efesini 3:5 Il qual mistero, nelle altre eta', non fu dato a conoscere ai figliuoli degli uomini nel modo che ora, per mezzo dello Spirito, e' stato rivelato ai santi apostoli e profeti di Lui; Efesini 3:6 vale a dire, che i Gentili sono eredi con noi, membra con noi d'un medesimo corpo e con noi partecipi della promessa fatta in Cristo Gesu' mediante l'Evangelo, Efesini 3:7 del quale io sono stato fatto ministro, in virtu' del dono della grazia di Dio largitami secondo la virtu' della sua potenza. Efesini 3:8 A me, dico, che son da meno del minimo di tutti i santi, e' stata data questa grazia di recare ai Gentili il buon annunzio delle non investigabili ricchezze di Cristo, Efesini 3:9 e di manifestare a tutti quale sia il piano seguito da Dio riguardo al mistero che e' stato fin dalle piu' remote eta' nascosto in Dio, il Creatore di tutte le cose, Efesini 3:10 affinche' nel tempo presente, ai principati ed alle potesta', ne' luoghi celesti, sia data a conoscere, per mezzo della Chiesa, la infinitamente varia sapienza di Dio, Efesini 3:11 conforme al proponimento eterno ch'Egli ha mandato ad effetto nel nostro Signore, Cristo Gesu'; Efesini 3:12 nel quale abbiamo la liberta' d'accostarci a Dio, con piena fiducia, mediante la fede in lui. Efesini 3:13 Percio' io vi chieggo che non veniate meno nell'animo a motivo delle tribolazioni ch'io patisco per voi, poiche' esse sono la vostra gloria). Efesini 3:14 ...Per questa cagione, dico, io piego le ginocchia dinanzi al Padre, Efesini 3:15 dal quale ogni famiglia ne' cieli e sulla terra prende nome, Efesini 3:16 perch'Egli vi dia, secondo le ricchezze della sua gloria, d'esser potentemente fortificati mediante lo Spirito suo, nell'uomo interiore, Efesini 3:17 e faccia si che Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori, Efesini 3:18 affinche', essendo radicati e fondati nell'amore, siate resi capaci di abbracciare con tutti i santi qual sia la larghezza, la lunghezza, l'altezza e la profondita' dell'amore di Cristo, Efesini 3:19 e di conoscere questo amore che sorpassa ogni conoscenza, affinche' giungiate ad esser ripieni di tutta la pienezza di Dio. Efesini 3:20 Or a Colui che puo', mediante la potenza che opera in noi, fare infinitamente al di la' di quel che domandiamo o pensiamo, Efesini 3:21 a Lui sia la gloria nella Chiesa e in Cristo Gesu', per tutte le eta', ne' secoli de' secoli. Amen. L'unita' dello Spirito e la varieta' dei doni Efesini 4:1 Io dunque, il carcerato nel Signore, vi esorto a condurvi in modo degno della vocazione che vi e' stata rivolta, Efesini 4:2 con ogni umilta' e mansuetudine, con longanimita', sopportandovi gli uni gli altri con amore, Efesini 4:3 studiandovi di conservare l'unita' dello Spirito col vincolo della pace. Efesini 4:4 V'e' un corpo unico ed un unico Spirito, come pure siete stati chiamati ad un'unica speranza, quella della vostra vocazione. Efesini 4:5 V'e' un solo Signore, una sola fede, un solo battesimo, Efesini 4:6 un Dio unico e Padre di tutti, che e' sopra tutti, fra tutti ed in tutti. Efesini 4:7 Ma a ciascun di noi la grazia e' stata data secondo la misura del dono largito da Cristo. Efesini 4:8 Egli e' per questo che e' detto: Salito in alto, egli ha menato in cattivita' un gran numero di prigioni ed ha fatto dei doni agli uomini. Efesini 4:9 Or questo e' salito che cosa vuol dire se non che egli era anche disceso nelle parti piu' basse della terra? Efesini 4:10 Colui che e' disceso, e' lo stesso che e' salito al disopra di tutti i cieli, affinche' riempisse ogni cosa. Efesini 4:11 Ed e' lui che ha dato gli uni, come apostoli; gli altri, come profeti; gli altri, come evangelisti; gli altri, come pastori e dottori, Efesini 4:12 per il perfezionamento dei santi, per l'opera del ministerio, per la edificazione del corpo di Cristo, Efesini 4:13 finche' tutti siamo arrivati all'unita' della fede e della piena conoscenza del Figliuol di Dio, allo stato d'uomini fatti, all'altezza della statura perfetta di Cristo; Efesini 4:14 affinche' non siamo piu' de' bambini, sballottati e portati qua e la' da ogni vento di dottrina, per la frode degli uomini, per l'astuzia loro nelle arti seduttrici dell'errore, Efesini 4:15 ma che, seguitando verita' in carita', noi cresciamo in ogni cosa verso colui che e' il capo, cioe' Cristo. Efesini 4:16 Da lui tutto il corpo ben collegato e ben connesso mediante l'aiuto fornito da tutte le giunture, trae il proprio sviluppo nella misura del vigore d'ogni singola parte, per edificar se stesso nell'amore. La santita' cristiana contrapposta ai costumi corrotti de' pagani Efesini 4:17 Questo dunque io dico ed attesto nel Signore, che non vi conduciate piu' come si conducono i pagani nella vanita' de' loro pensieri, Efesini 4:18 con l'intelligenza ottenebrata, estranei alla vita di Dio, a motivo della ignoranza che e' in loro, a motivo dell'induramento del cuor loro. Efesini 4:19 Essi, avendo perduto ogni sentimento, si sono abbandonati alla dissolutezza fino a commettere ogni sorta di impurita' con insaziabile avidita'. Efesini 4:20 Ma quant'e' a voi, non e' cosi che avete imparato a conoscer Cristo. Efesini 4:21 Se pur l'avete udito ed in lui siete stati ammaestrati secondo la verita' che e' in Gesu', Efesini 4:22 avete imparato, per quanto concerne la vostra condotta di prima, a spogliarvi del vecchio uomo che si corrompe seguendo le passioni ingannatrici; Efesini 4:23 ad essere invece rinnovati nello spirito della vostra mente, Efesini 4:24 e a rivestire l'uomo nuovo che e' creato all'immagine di Dio nella giustizia e nella santita' che procedono dalla verita'. Efesini 4:25 Percio', bandita la menzogna, ognuno dica la verita' al suo prossimo perche' siamo membra gli uni degli altri. Efesini 4:26 Adiratevi e non peccate; il sole non tramonti sopra il vostro cruccio Efesini 4:27 e non fate posto al diavolo. Efesini 4:28 Chi rubava non rubi piu', ma s'affatichi piuttosto a lavorare onestamente con le proprie mani, onde abbia di che far parte a colui che ha bisogno. Efesini 4:29 Niuna mala parola esca dalla vostra bocca; ma se ne avete alcuna buona che edifichi, secondo il bisogno, ditela, affinche' conferisca grazia a chi l'ascolta. Efesini 4:30 E non contristate lo Spirito Santo di Dio col quale siete stati suggellati per il giorno della redenzione. Efesini 4:31 Sia tolta via da voi ogni amarezza, ogni cruccio ed ira e clamore e parola offensiva con ogni sorta di malignita'. Efesini 4:32 Siate invece gli uni verso gli altri benigni, misericordiosi, perdonandovi a vicenda, come anche Dio vi ha perdonati in Cristo. Efesini 5:1 Siate dunque imitatori di Dio, come figliuoli suoi diletti; Efesini 5:2 camminate nell'amore come anche Cristo vi ha amati e ha dato se stesso per noi in offerta e sacrificio a Dio, qual profumo d'odor soave. Efesini 5:3 Ma come si conviene a dei santi, ne' fornicazione, ne' alcuna impurita', ne' avarizia, sia neppur nominata fra voi; Efesini 5:4 ne' disonesta', ne' buffonerie, ne' facezie scurrili, che son cose sconvenienti; ma piuttosto, rendimento di grazie. Efesini 5:5 Poiche' voi sapete molto bene che niun fornicatore o impuro, o avaro (che e' un idolatra), ha eredita' nel regno di Cristo e di Dio. Efesini 5:6 Niuno vi seduca con vani ragionamenti; poiche' e' per queste cose che l'ira di Dio viene sugli uomini ribelli. Efesini 5:7 Non siate dunque loro compagni; Efesini 5:8 perche' gia' eravate tenebre, ma ora siete luce nel Signore. Conducetevi come figliuoli di luce Efesini 5:9 (poiche' il frutto della luce consiste in tutto cio' che e' bonta' e giustizia e verita'), Efesini 5:10 esaminando che cosa sia accetto al Signore. Efesini 5:11 E non partecipate alle opere infruttuose delle tenebre; anzi, piuttosto riprendetele; Efesini 5:12 poiche' egli e' disonesto pur di dire le cose che si fanno da costoro in occulto. Efesini 5:13 Ma tutte le cose, quando sono riprese dalla luce, diventano manifeste; poiche' tutto cio' che e' manifesto, e' luce. Efesini 5:14 Percio' dice: Risvegliati, o tu che dormi, e risorgi da' morti, e Cristo t'inondera' di luce. Efesini 5:15 Guardate dunque con diligenza come vi conducete; non da stolti, ma da savī; Efesini 5:16 approfittando delle occasioni, perche' i giorni sono malvagi. Efesini 5:17 Percio' non siate disavveduti, ma intendete bene quale sia la volonta' del Signore. Efesini 5:18 E non v'inebriate di vino; esso porta alla dissolutezza; ma siate ripieni dello Spirito, Efesini 5:19 parlandovi con salmi ed inni e canzoni spirituali, cantando e salmeggiando col cuor vostro al Signore; Efesini 5:20 rendendo del continuo grazie d'ogni cosa a Dio e Padre, nel nome del Signor nostro Gesu' Cristo; Efesini 5:21 sottoponendovi gli uni agli altri nel timore di Cristo. La vita cristiana nella famiglia Efesini 5:22 Mogli, siate soggette ai vostri mariti, come al Signore; Efesini 5:23 poiche' il marito e' capo della moglie, come anche Cristo e' capo della Chiesa, egli, che e' il Salvatore del corpo. Efesini 5:24 Ma come la Chiesa e' soggetta a Cristo, cosi debbono anche le mogli esser soggette a' loro mariti in ogni cosa. Efesini 5:25 Mariti, amate le vostre mogli, come anche Cristo ha amato la Chiesa e ha dato se stesso per lei, Efesini 5:26 affin di santificarla, dopo averla purificata col lavacro dell'acqua mediante la Parola, Efesini 5:27 affin di far egli stesso comparire dinanzi a se' questa Chiesa, gloriosa, senza macchia, senza ruga o cosa alcun simile, ma santa ed irreprensibile. Efesini 5:28 Allo stesso modo anche i mariti debbono amare le loro mogli, come i loro proprī corpi. Chi ama sua moglie ama se stesso. Efesini 5:29 Poiche' niuno ebbe mai in odio la sua carne; anzi la nutre e la cura teneramente, come anche Cristo fa per la Chiesa, Efesini 5:30 poiche' noi siamo membra del suo corpo. Efesini 5:31 Percio' l'uomo lascera' suo padre e sua madre e s'unira' a sua moglie, e i due diverranno una stessa carne. Efesini 5:32 Questo mistero e' grande; dico questo, riguardo a Cristo ed alla Chiesa. Efesini 5:33 Ma d'altronde, anche fra voi, ciascuno individualmente cosi ami sua moglie, come ama se stesso; e altresi la moglie rispetti il marito. Efesini 6:1 Figliuoli, ubbidite nel Signore ai vostri genitori, poiche' cio' e' giusto. Efesini 6:2 Onora tuo padre e tua madre (e' questo il primo comandamento con promessa) Efesini 6:3 affinche' ti sia bene e tu abbia lunga vita sulla terra. Efesini 6:4 E voi, padri, non provocate ad ira i vostri figliuoli, ma allevateli in disciplina e in ammonizione del Signore. Efesini 6:5 Servi, ubbidite ai vostri signori secondo la carne, con timore e tremore, nella semplicita' del cuor vostro, come a Cristo, Efesini 6:6 non servendo all'occhio come per piacere agli uomini, ma, come servi di Cristo, facendo il voler di Dio d'animo; Efesini 6:7 servendo con benevolenza, come se serviste il Signore e non gli uomini; Efesini 6:8 sapendo che ognuno, quand'abbia fatto qualche bene, ne ricevera' la retribuzione dal Signore, servo o libero che sia. Efesini 6:9 E voi, signori, fate altrettanto rispetto a loro; astenendovi dalle minacce, sapendo che il Signor vostro e loro e' nel cielo, e che dinanzi a lui non v'e' riguardo a qualita' di persone. L'armatura di Dio Efesini 6:10 Del rimanente, fortificatevi nel Signore e nella forza della sua possanza. Efesini 6:11 Rivestitevi della completa armatura di Dio, onde possiate star saldi contro le insidie del diavolo; Efesini 6:12 poiche' il combattimento nostro non e' contro sangue e carne, ma contro i principati, contro le potesta', contro i dominatori di questo mondo di tenebre, contro le forze spirituali della malvagita', che sono ne' luoghi celesti. Efesini 6:13 Percio', prendete la completa armatura di Dio, affinche' possiate resistere nel giorno malvagio, e dopo aver compiuto tutto il dover vostro, restare in pie'. Efesini 6:14 State dunque saldi, avendo presa la verita' a cintura dei fianchi, essendovi rivestiti della corazza della giustizia Efesini 6:15 e calzati i piedi della prontezza che da' l'Evangelo della pace; Efesini 6:16 prendendo oltre a tutto cio' lo scudo della fede, col quale potrete spegnere tutti i dardi infocati del maligno. Efesini 6:17 Prendete anche l'elmo della salvezza e la spada dello Spirito, che e' la Parola di Dio; Efesini 6:18 orando in ogni tempo, per lo Spirito, con ogni sorta di preghiere e di supplicazioni; ed a questo vegliando con ogni perseveranza e supplicazione per tutti i santi, Efesini 6:19 ed anche per me, acciocche' mi sia dato di parlare apertamente per far conoscere con franchezza il mistero dell'Evangelo, Efesini 6:20 per il quale io sono ambasciatore in catena; affinche' io l'annunzī francamente, come convien ch'io ne parli. Tichico latore dell'epistola. Saluti finali Efesini 6:21 Or acciocche' anche voi sappiate lo stato mio e quello ch'io fo, Tichico, il caro fratello e fedel ministro del Signore, vi fara' saper tutto. Efesini 6:22 Ve l'ho mandato apposta affinche' abbiate conoscenza dello stato nostro ed ei consoli i vostri cuori. Efesini 6:23 Pace a' fratelli e amore con fede, da Dio Padre e dal Signor Gesu' Cristo. Efesini 6:24 La grazia sia con tutti quelli che amano il Signor nostro Gesu' Cristo con purita' incorrotta.Filippesi 1:1-4:23 Indirizzo e saluti Filippesi 1:1 Paolo e Timoteo, servitori di Cristo Gesu', a tutti i santi in Cristo Gesu' che sono in Filippi, coi vescovi e coi diaconi, Filippesi 1:2 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signor Gesu' Cristo. Affetto di Paolo per i Filippesi a motivo della loro fedelta' cristiana Filippesi 1:3 Io rendo grazie all'Iddio mio di tutto il ricordo che ho di voi; Filippesi 1:4 e sempre, in ogni mia preghiera, prego per voi tutti con allegrezza Filippesi 1:5 a cagion della vostra partecipazione al progresso del Vangelo, dal primo giorno fino ad ora; Filippesi 1:6 avendo fiducia in questo: che Colui che ha cominciato in voi un'opera buona, la condurra' a compimento fino al giorno di Cristo Gesu'. Filippesi 1:7 Ed e' ben giusto ch'io senta cosi di tutti voi; perche' io vi ho nel cuore, voi tutti che, tanto nelle mie catene quanto nella difesa e nella conferma del Vangelo, siete partecipi con me della grazia. Filippesi 1:8 Poiche' Iddio mi e' testimone com'io sospiri per voi tutti con affetto sviscerato in Cristo Gesu'. Filippesi 1:9 E la mia preghiera e' che il vostro amore sempre piu' abbondi in conoscenza e in ogni discernimento, Filippesi 1:10 onde possiate distinguere fra il bene ed il male, affinche' siate sinceri e irreprensibili per il giorno di Cristo, Filippesi 1:11 ripieni di frutti di giustizia che si hanno per mezzo di Gesu' Cristo, a gloria e lode di Dio. La prigionia di Paolo contribuisce al progresso del Vangelo Filippesi 1:12 Or, fratelli, io voglio che sappiate che le cose mie son riuscite piuttosto al progresso del Vangelo; Filippesi 1:13 tanto che a tutta la guardia pretoriana e a tutti gli altri e' divenuto notorio che io sono in catene per Cristo; Filippesi 1:14 e la maggior parte de' fratelli nel Signore, incoraggiati dai miei legami, hanno preso vie maggiore ardire nell'annunziare senza paura la Parola di Dio. Filippesi 1:15 Vero e' che alcuni predicano Cristo anche per invidia e per contenzione; ma ce ne sono anche altri che lo predicano di buon animo. Filippesi 1:16 Questi lo fanno per amore, sapendo che sono incaricato della difesa del Vangelo; Filippesi 1:17 ma quelli annunziano Cristo con spirito di parte, non sinceramente, credendo cagionarmi afflizione nelle mie catene. Filippesi 1:18 Che importa? Comunque sia, o per pretesto o in sincerita', Cristo e' annunziato; e io di questo mi rallegro, e mi rallegrero' ancora, Filippesi 1:19 perche' so che cio' tornera' a mia salvezza, mediante le vostre supplicazioni e l'assistenza dello Spirito di Gesu' Cristo, Filippesi 1:20 secondo la mia viva aspettazione e la mia speranza di non essere svergognato in cosa alcuna; ma che con ogni franchezza, ora come sempre Cristo sara' magnificato nel mio corpo, sia con la vita, sia con la morte. Filippesi 1:21 Poiche' per me il vivere e' Cristo, e il morire guadagno. Filippesi 1:22 Ma se il continuatore a vivere nella carne rechi frutto all'opera mia e quel ch'io debba preferire, non saprei dire. Filippesi 1:23 Io sono stretto dai due lati: ho il desiderio di partire e d'esser con Cristo; perche' e' cosa di gran lunga migliore; Filippesi 1:24 ma il mio rimanere nella carne e' piu' necessario per voi. Filippesi 1:25 Ed ho questa ferma fiducia ch'io rimarro' e dimorero' con tutti voi per il vostro progresso e per la gioia della vostra fede; Filippesi 1:26 onde il vostro gloriarvi abbondi in Cristo Gesu' a motivo di me, per la mia presenza di nuovo in mezzo a voi. Esortazione a stare uniti Filippesi 1:27 Soltanto, conducetevi in modo degno del Vangelo di Cristo, affinche', o che io venga a vedervi o che sia assente, oda di voi che state fermi in uno stesso spirito, combattendo assieme d'un medesimo animo per la fede del Vangelo, Filippesi 1:28 e non essendo per nulla spaventati dagli avversarī: il che per loro e' una prova evidente di perdizione; ma per voi, di salvezza; e cio' da parte di Dio. Filippesi 1:29 Poiche' a voi e' stato dato, rispetto a Cristo, non soltanto di credere in lui, ma anche di soffrire per lui, Filippesi 1:30 sostenendo voi la stessa lotta che mi avete veduto sostenere, e nella quale ora udite ch'io mi trovo. L'umilta' e l'abnegazione, basi delll'unione. L'esempio di Cristo Filippesi 2:1 Se dunque v'e' qualche consolazione in Cristo, se v'e' qualche conforto d'amore, se v'e' qualche comunione di Spirito, se v'e' qualche tenerezza d'affetto e qualche compassione, Filippesi 2:2 rendete perfetta la mia allegrezza, avendo un medesimo sentimento, un medesimo amore, essendo d'un animo, di un unico sentire; Filippesi 2:3 non facendo nulla per spirito di parte o per vanagloria, ma ciascun di voi, con umilta', stimando altrui da piu' di se stesso, Filippesi 2:4 avendo ciascun di voi riguardo non alle cose proprie, ma anche a quelle degli altri. Filippesi 2:5 Abbiate in voi lo stesso sentimento che e' stato in Cristo Gesu'; Filippesi 2:6 il quale, essendo in forma di Dio non riputo' rapina l'essere uguale a Dio, Filippesi 2:7 ma annichili se stesso, prendendo forma di servo e divenendo simile agli uomini; Filippesi 2:8 ed essendo trovato nell'esteriore come un uomo, abbasso' se stesso, facendosi ubbidiente fino alla morte, e alla morte della croce. Filippesi 2:9 Ed e' percio' che Dio lo ha sovranamente innalzato e gli ha dato il nome che e' al disopra d'ogni nome, Filippesi 2:10 affinche' nel nome di Gesu' si pieghi ogni ginocchio nei cieli, sulla terra e sotto la terra, Filippesi 2:11 e ogni lingua confessi che Gesu' Cristo e' il Signore, alla gloria di Dio Padre. Esortazione alla fedelta' nella condotta Filippesi 2:12 Cosi, miei cari, come sempre siete stati ubbidienti, non solo come s'io fossi presente, ma molto piu' adesso che sono assente, compiete la vostra salvezza con timore e tremore; Filippesi 2:13 poiche' Dio e' quel che opera in voi il volere e l'operare, per la sua benevolenza. Filippesi 2:14 Fate ogni cosa senza mormorii e senza dispute, Filippesi 2:15 affinche' siate irreprensibili e schietti, figliuoli di Dio senza biasimo in mezzo a una generazione storta e perversa, nella quale voi risplendete come luminari nel mondo, tenendo alta la Parola della vita, Filippesi 2:16 onde nel giorno di Cristo io abbia da gloriarmi di non aver corso invano, ne' invano faticato. Filippesi 2:17 E se anche io debba essere offerto a mo' di libazione sul sacrificio e sul servigio della vostra fede, io ne gioisco e me ne rallegro con tutti voi; Filippesi 2:18 e nello stesso modo gioitene anche voi e rallegratevene meco. Paolo elogia Timoteo ed Epafro'dito suoi messaggeri presso i Filippesi Filippesi 2:19 Or io spero nel Signor Gesu' di mandarvi tosto Timoteo affinche' io pure sia incoraggiato, ricevendo notizie dello stato vostro. Filippesi 2:20 Perche' non ho alcuno d'animo pari al suo, che abbia sinceramente a cuore quel che vi concerne. Filippesi 2:21 Poiche' tutti cercano il loro proprio; non cio' che e' di Cristo Gesu'. Filippesi 2:22 Ma voi lo conoscete per prova, poiche' nella maniera che un figliuolo serve al padre egli ha servito meco nella causa del Vangelo. Filippesi 2:23 Spero dunque di mandarvelo, appena avro' veduto come andranno i fatti miei; Filippesi 2:24 ma ho fiducia nel Signore che io pure verro' presto. Filippesi 2:25 Pero' ho stimato necessario di mandarvi Epafro'dito, mio fratello, mio collaboratore e commilitone, inviatomi da voi per supplire ai miei bisogni, Filippesi 2:26 giacche' egli avea gran brama di vedervi tutti ed era angosciato perche' avevate udito ch'egli era stato infermo. Filippesi 2:27 E difatti e' stato infermo, e ben vicino alla morte; ma Iddio ha avuto pieta' di lui; e non soltanto di lui, ma anche di me, perch'io non avessi tristezza sopra tristezza. Filippesi 2:28 Percio' ve l'ho mandato con tanta maggior premura, affinche', vedendolo di nuovo, vi rallegriate, e anch'io sia men rattristato. Filippesi 2:29 Accoglietelo dunque nel Signore con ogni allegrezza, e abbiate stima di uomini cosiffatti; Filippesi 2:30 perche', per l'opera di Cristo egli e' stato vicino alla morte, avendo arrischiata la propria vita per supplire ai servizī che non potevate rendermi voi stessi. Paolo esorta i lettori a guardarsi dai falsi dottori e ad attenersi a Cristo. L'esempio dell'apostolo Filippesi 3:1 Del resto, fratelli miei, rallegratevi nel Signore. A me certo non e' grave lo scrivervi le medesime cose, e per voi e' sicuro. Filippesi 3:2 Guardatevi dai cani, guardatevi dai cattivi operai, guardatevi da quei della mutilazione; Filippesi 3:3 poiche' i veri circoncisi siamo noi, che offriamo il nostro culto per mezzo dello Spirito di Dio, che ci gloriamo in Cristo Gesu', e non ci confidiamo nella carne; Filippesi 3:4 benche' anche nella carne io avessi di che confidarmi. Se qualcun altro pensa aver di che confidarsi nella carne, io posso farlo molto di piu'; Filippesi 3:5 io, circonciso l'ottavo giorno, della razza d'Israele, della tribu' di Beniamino, ebreo d'ebrei; quanto alla legge, Fariseo; Filippesi 3:6 quanto allo zelo, persecutore della Chiesa; quanto alla giustizia che e' nella legge, irreprensibile. Filippesi 3:7 Ma le cose che m'eran guadagni, io le ho reputate danno a cagion di Cristo. Filippesi 3:8 Anzi, a dir vero, io reputo anche ogni cosa essere un danno di fronte alla eccellenza della conoscenza di Cristo Gesu', mio Signore, per il quale rinunziai a tutte codeste cose e le reputo tanta spazzatura affin di guadagnare Cristo, Filippesi 3:9 e d'esser trovato in lui avendo non una giustizia mia, derivante dalla legge, ma quella che si ha mediante la fede in Cristo; la giustizia che vien da Dio, basata sulla fede; Filippesi 3:10 in guisa ch'io possa conoscere esso Cristo, e la potenza della sua risurrezione, e la comunione delle sue sofferenze, essendo reso conforme a lui nella sua morte, Filippesi 3:11 per giungere in qualche modo alla risurrezione dei morti. Filippesi 3:12 Non ch'io abbia gia' ottenuto il premio o che sia gia' arrivato alla perfezione; ma proseguo il corso se mai io possa afferrare il premio; poiche' anch'io sono stato afferrato da Cristo Gesu'. Filippesi 3:13 Fratelli, io non reputo d'avere ancora ottenuto il premio; ma una cosa fo: dimenticando le cose che stanno dietro e protendendomi verso quelle che stanno dinanzi, Filippesi 3:14 proseguo il corso verso la me'ta per ottenere il premio della superna vocazione di Dio in Cristo Gesu'. Filippesi 3:15 Sia questo dunque il sentimento di quanti siamo maturi; e se in alcuna cosa voi sentite altrimenti, Iddio vi rivelera' anche quella. Filippesi 3:16 Soltanto, dal punto al quale siamo arrivati, continuiamo a camminare per la stessa via. Filippesi 3:17 Siate miei imitatori, fratelli, e riguardate a coloro che camminano secondo l'esempio che avete in noi. Filippesi 3:18 Perche' molti camminano (ve l'ho detto spesso e ve lo dico anche ora piangendo), da nemici della croce di Cristo; Filippesi 3:19 la fine de' quali e' la perdizione, il cui dio e' il ventre, e la cui gloria e' in quel che torna a loro vergogna; gente che ha l'animo alle cose della terra. Filippesi 3:20 Quanto a noi, la nostra cittadinanza e' ne' cieli, d'onde anche aspettiamo come Salvatore il Signor Gesu' Cristo, Filippesi 3:21 il quale trasformera' il corpo della nostra umiliazione rendendolo conforme al corpo della sua gloria, in virtu' della potenza per la quale egli puo' anche sottoporsi ogni cosa. Esortazioni diverse Filippesi 4:1 Percio', fratelli miei cari e desideratissimi, allegrezza e corona mia, state in questa maniera fermi nel Signore, o diletti. Filippesi 4:2 Io esorto Evodia ed esorto Sintiche ad avere un medesimo sentimento nel Signore. Filippesi 4:3 Si, io prego te pure, mio vero collega, vieni in aiuto a queste donne, le quali hanno lottato meco per l'Evangelo, assieme con Clemente e gli altri miei collaboratori, i cui nomi sono nel libro della vita. Filippesi 4:4 Rallegratevi del continuo nel Signore. Da capo dico: Rallegratevi. Filippesi 4:5 La vostra mansuetudine sia nota a tutti gli uomini. Filippesi 4:6 Il Signore e' vicino. Non siate con ansieta' solleciti di cosa alcuna; ma in ogni cosa siano le vostre richieste rese note a Dio in preghiera e supplicazione con azioni di grazie. Filippesi 4:7 E la pace di Dio che sopravanza ogni intelligenza, guardera' i vostri cuori e i vostri pensieri in Cristo Gesu'. Filippesi 4:8 Del rimanente, fratelli, tutte le cose vere, tutte le cose onorevoli, tutte le cose giuste, tutte le cose pure, tutte le cose amabili, tutte le cose di buona fama, quelle in cui e' qualche virtu' e qualche lode, siano oggetto dei vostri pensieri. Filippesi 4:9 Le cose che avete imparate, ricevute, udite da me e vedute in me, fatele; e l'Iddio della pace sara' con voi. Liberalita' dei Filippesi e disinteresse di Paolo. Saluti finali Filippesi 4:10 Or io mi sono grandemente rallegrato nel Signore che finalmente avete fatto rinverdire le vostre cure per me; ci pensavate si, ma vi mancava l'opportunita'. Filippesi 4:11 Non lo dico perche' io mi trovi in bisogno; giacche' ho imparato ad esser contento nello stato in cui mi trovo. Filippesi 4:12 Io so essere abbassato e so anche abbondare; in tutto e per tutto sono stato ammaestrato ad esser saziato e ad aver fame; ad esser nell'abbondanza e ad esser nella penuria. Filippesi 4:13 Io posso ogni cosa in Colui che mi fortifica. Filippesi 4:14 Nondimeno avete fatto bene a prender parte alla mia afflizione. Filippesi 4:15 Anche voi sapete, o Filippesi, che quando cominciai a predicar l'Evangelo, dopo aver lasciata la Macedonia, nessuna chiesa mi fece parte di nulla per quanto concerne il dare e l'avere, se non voi soli; Filippesi 4:16 poiche' anche a Tessalonica m'avete mandato una prima e poi una seconda volta di che sovvenire al mio bisogno. Filippesi 4:17 Non gia' ch'io ricerchi i doni; ricerco piuttosto il frutto che abbondi a conto vostro. Filippesi 4:18 Or io ho ricevuto ogni cosa e abbondo. Sono pienamente provvisto, avendo ricevuto da Epafro'dito quel che m'avete mandato, e che e' un profumo d'odor soave, un sacrificio accettevole, gradito a Dio. Filippesi 4:19 E l'Iddio mio supplira' ad ogni vostro bisogno secondo le sue ricchezze e con gloria, in Cristo Gesu'. Filippesi 4:20 Or all'Iddio e Padre nostro sia la gloria nei secoli dei secoli. Amen. Filippesi 4:21 Salutate ognuno de' santi in Cristo Gesu'. Filippesi 4:22 I fratelli che sono meco vi salutano. Tutti i santi vi salutano, e specialmente quelli della casa di Cesare. Filippesi 4:23 La grazia del Signor Gesu' Cristo sia con lo spirito vostro.Colossesi 1:1-4:18 L'indirizzo e i saluti Colossesi 1:1 Paolo, apostolo di Cristo Gesu' per volonta' di Dio, e il fratello Timoteo, Colossesi 1:2 ai santi e fedeli fratelli in Cristo che sono in Colosse, grazia a voi e pace da Dio nostro Padre. Fede e amore dei Colossesi. Preghiera dell'apostolo per loro Colossesi 1:3 Noi rendiamo grazie a Dio, Padre del Signor nostro Gesu' Cristo, nelle continue preghiere che facciamo per voi, Colossesi 1:4 avendo udito parlare della vostra fede in Cristo Gesu' e dell'amore che avete per tutti i santi, Colossesi 1:5 a motivo della speranza che vi e' riposta nei cieli; speranza che avete da tempo conosciuta mediante la predicazione della verita' del Vangelo Colossesi 1:6 che e' pervenuto sino a voi, come sta portando frutto e crescendo in tutto il mondo nel modo che fa pure tra voi dal giorno che udiste e conosceste la grazia di Dio in verita', Colossesi 1:7 secondo quel che avete imparato da Epafra, il nostro caro compagno di servizio, che e' fedel ministro di Cristo per voi, Colossesi 1:8 e che ci ha anche fatto conoscere il vostro amore nello Spirito. Colossesi 1:9 Percio' anche noi, dal giorno che abbiamo cio' udito, non cessiamo di pregare per voi, e di domandare che siate ripieni della profonda conoscenza della volonta' di Dio in ogni sapienza e intelligenza spirituale, Colossesi 1:10 affinche' camminiate in modo degno del Signore per piacergli in ogni cosa, portando frutto in ogni opera buona e crescendo nella conoscenza di Dio; Colossesi 1:11 essendo fortificati in ogni forza secondo la potenza della sua gloria, onde possiate essere in tutto pazienti e longanimi; Colossesi 1:12 e rendendo grazie con allegrezza al Padre che vi ha messi in grado di partecipare alla sorte dei santi nella luce. Il primato di Cristo. La riconciliazione Colossesi 1:13 Egli ci ha riscossi dalla potesta' delle tenebre e ci ha trasportati nel regno del suo amato Figliuolo, Colossesi 1:14 nel quale abbiamo la redenzione, la remissione dei peccati; Colossesi 1:15 il quale e' l'immagine dell'invisibile Iddio, il primogenito d'ogni creatura; Colossesi 1:16 poiche' in lui sono state create tutte le cose, che sono nei cieli e sulla terra; le visibili e le invisibili; siano troni, siano signorie, siano principati, siano potesta'; tutte le cose sono state create per mezzo di lui e in vista di lui; Colossesi 1:17 ed egli e' avanti ogni cosa, e tutte le cose sussistono in lui. Colossesi 1:18 Ed egli e' il capo del corpo, cioe' della Chiesa; egli che e' il principio, il primogenito dai morti, onde in ogni cosa abbia il primato. Colossesi 1:19 Poiche' in lui si compiacque il Padre di far abitare tutta la pienezza Colossesi 1:20 e di riconciliare con se' tutte le cose per mezzo di lui, avendo fatto la pace mediante il sangue della croce d'esso; per mezzo di lui, dico, tanto le cose che sono sulla terra, quanto quelle che sono nei cieli. Colossesi 1:21 E voi, che gia' eravate estranei e nemici nella vostra mente e nelle vostre opere malvage, Colossesi 1:22 ora Iddio vi ha riconciliati nel corpo della carne di lui, per mezzo della morte d'esso, per farvi comparire davanti a se' santi e immacolati e irreprensibili, Colossesi 1:23 se pur perseverate nella fede, fondati e saldi, e non essendo smossi dalla speranza dell'Evangelo che avete udito, che fu predicato in tutta la creazione sotto il cielo, e del quale io, Paolo, sono stato fatto ministro. Fatiche e lotte apostoliche di Paolo Colossesi 1:24 Ora mi rallegro nelle mie sofferenze per voi; e quel che manca alle afflizioni di Cristo lo compio nella mia carne a pro del corpo di lui che e' la Chiesa; Colossesi 1:25 della quale io sono stato fatto ministro, secondo l'ufficio datomi da Dio per voi di annunziare nella sua pienezza la parola di Dio, Colossesi 1:26 cioe', il mistero, che e' stato occulto da tutti i secoli e da tutte le generazioni, ma che ora e' stato manifestato ai santi di lui; Colossesi 1:27 ai quali Iddio ha voluto far conoscere qual sia la ricchezza della gloria di questo mistero fra i Gentili, che e' Cristo in voi, speranza della gloria; Colossesi 1:28 il quale noi proclamiamo, ammonendo ciascun uomo e ciascun uomo ammaestrando in ogni sapienza, affinche' presentiamo ogni uomo, perfetto in Cristo. Colossesi 1:29 A questo fine io m'affatico, combattendo secondo l'energia sua, che opera in me con potenza. Colossesi 2:1 Poiche' desidero che sappiate qual arduo combattimento io sostengo per voi e per quelli di Laodicea e per tutti quelli che non hanno veduto la mia faccia; Colossesi 2:2 affinche' siano confortati nei loro cuori essendo stretti insieme dall'amore, mirando a tutte le ricchezze della piena certezza dell'intelligenza, per giungere alla completa conoscenza del mistero di Dio: Colossesi 2:3 cioe' di Cristo, nel quale tutti i tesori della sapienza e della conoscenza sono nascosti. Paolo esorta a star fermi nella fede e a guardarsi dai falsi dottori Colossesi 2:4 Questo io dico affinche' nessuno v'inganni con parole seducenti, Colossesi 2:5 perche', sebbene sia assente di persona, pure son con voi in ispirito, rallegrandomi e mirando il vostro ordine e la fermezza della vostra fede in Cristo. Colossesi 2:6 Come dunque avete ricevuto Cristo Gesu' il Signore, cosi camminate uniti a lui, Colossesi 2:7 essendo radicati ed edificati in lui e confermati nella fede, come v'e' stato insegnato, e abbondando in azioni di grazie. Colossesi 2:8 Guardate che non vi sia alcuno che faccia di voi sua preda con la filosofia e con vanita' ingannatrice secondo la tradizione degli uomini, gli elementi del mondo, e non secondo Cristo; Colossesi 2:9 poiche' in lui abita corporalmente tutta la pienezza della Deita', Colossesi 2:10 e in lui voi avete tutto pienamente. Egli e' il capo d'ogni principato e d'ogni potesta'; Colossesi 2:11 in lui voi siete anche stati circoncisi d'una circoncisione non fatta da mano d'uomo, ma della circoncisione di Cristo, che consiste nello spogliamento del corpo della carne: Colossesi 2:12 essendo stati con lui sepolti nel battesimo, nel quale siete anche stati risuscitati con lui mediante la fede nella potenza di Dio che ha risuscitato lui dai morti. Colossesi 2:13 E voi, che eravate morti ne' falli e nella incirconcisione della vostra carne, voi, dico, Egli ha vivificati con lui, avendoci perdonato tutti i falli, Colossesi 2:14 avendo cancellato l'atto accusatore scritto in precetti, il quale ci era contrario; e quell'atto ha tolto di mezzo, inchiodandolo sulla croce; Colossesi 2:15 e avendo spogliato i principati e le potesta' ne ha fatto un pubblico spettacolo, trionfando su di loro per mezzo della croce. Colossesi 2:16 Nessuno dunque vi giudichi quanto al mangiare o al bere, o rispetto a feste, o a novilunī o a sabati, Colossesi 2:17 che sono l'ombra di cose che doveano avvenire; ma il corpo e' di Cristo. Colossesi 2:18 Nessuno a suo talento vi defraudi del vostro premio per via d'umilta' e di culto degli angeli affidandosi alle proprie visioni, gonfiato di vanita' dalla sua mente carnale, Colossesi 2:19 e non attenendosi al Capo, dal quale tutto il corpo, ben fornito e congiunto insieme per via delle giunture e articolazioni, prende l'accrescimento che viene da Dio. Colossesi 2:20 Se siete morti con Cristo agli elementi del mondo, perche', come se viveste nel mondo, vi lasciate imporre de' precetti, quali: Colossesi 2:21 Non toccare, non assaggiare, non maneggiare Colossesi 2:22 (cose tutte destinate a perire con l'uso), secondo i comandamenti e le dottrine degli uomini? Colossesi 2:23 Quelle cose hanno, e' vero, riputazione di sapienza per quel tanto che e' in esse di culto volontario, di umilta', e di austerita' nel trattare il corpo; ma non hanno alcun valore e servon solo a soddisfare la carne. La vita nuova in Cristo Colossesi 3:1 Se dunque voi siete stati risuscitati con Cristo, cercate le cose di sopra dove Cristo e' seduto alla destra di Dio. Colossesi 3:2 Abbiate l'animo alle cose di sopra, non a quelle che son sulla terra; Colossesi 3:3 poiche' voi moriste, e la vita vostra e' nascosta con Cristo in Dio. Colossesi 3:4 Quando Cristo, la vita nostra, sara' manifestato, allora anche voi sarete con lui manifestati in gloria. Colossesi 3:5 Fate dunque morire le vostre membra che son sulla terra: fornicazione, impurita', lussuria, mala concupiscenza e cupidigia, la quale e' idolatria. Colossesi 3:6 Per queste cose viene l'ira di Dio sui figliuoli della disubbidienza; Colossesi 3:7 e in quelle camminaste un tempo anche voi, quando vivevate in esse. Colossesi 3:8 Ma ora deponete anche voi tutte queste cose: ira, collera, malignita', maldicenza, e non vi escano di bocca parole disoneste. Colossesi 3:9 Non mentite gli uni agli altri, Colossesi 3:10 giacche' avete svestito l'uomo vecchio coi suoi atti e rivestito il nuovo, che si va rinnovando in conoscenza ad immagine di Colui che l'ha creato. Colossesi 3:11 Qui non c'e' Greco e Giudeo, circoncisione e incirconcisione, barbaro, Scita, schiavo, libero, ma Cristo e' ogni cosa e in tutti. Colossesi 3:12 Vestitevi dunque, come eletti di Dio, santi ed amati, di tenera compassione, di benignita', di umilta', di dolcezza, di longanimita'; Colossesi 3:13 sopportandovi gli uni gli altri e perdonandovi a vicenda, se uno ha di che dolersi d'un altro. Come il Signore vi ha perdonati, cosi fate anche voi. Colossesi 3:14 E sopra tutte queste cose vestitevi della carita' che e' il vincolo della perfezione. Colossesi 3:15 E la pace di Cristo, alla quale siete stati chiamati per essere un sol corpo, regni nei vostri cuori; e siate riconoscenti. Colossesi 3:16 La parola di Cristo abiti in voi doviziosamente; ammaestrandovi ed ammonendovi gli uni gli altri con ogni sapienza, cantando di cuore a Dio, sotto l'impulso della grazia, salmi, inni, e cantici spirituali. Colossesi 3:17 E qualunque cosa facciate, in parola o in opera, fate ogni cosa nel nome del Signor Gesu', rendendo grazie a Dio Padre per mezzo di lui. Doveri cristiani nella famiglia Colossesi 3:18 Mogli, siate soggette ai vostri mariti, come si conviene nel Signore. Colossesi 3:19 Mariti, amate le vostre mogli, e non v'inasprite contro a loro. Colossesi 3:20 Figliuoli, ubbidite ai vostri genitori in ogni cosa, poiche' questo e' accettevole al Signore. Colossesi 3:21 Padri, non irritate i vostri figliuoli, affinche' non si scoraggino. Colossesi 3:22 Servi, ubbidite in ogni cosa ai vostri padroni secondo la carne; non servendoli soltanto quando vi vedono come per piacere agli uomini, ma con semplicita' di cuore, temendo il Signore. Colossesi 3:23 Qualunque cosa facciate, operate di buon animo, come per il Signore e non per gli uomini; Colossesi 3:24 sapendo che dal Signore riceverete per ricompensa l'eredita'. Colossesi 3:25 Servite a Cristo il Signore! Poiche' chi fa torto ricevera' la retribuzione del torto che avra' fatto; e non ci son riguardi personali. Colossesi 4:1 Padroni, date ai vostri servi cio' che e' giusto ed equo, sapendo che anche voi avete un Padrone nel cielo. Preghiera, condotta, conversazione Colossesi 4:2 Perseverate nella preghiera, vegliando in essa con rendimento di grazie; Colossesi 4:3 pregando in pari tempo anche per noi, affinche' Iddio ci apra una porta per la Parola onde possiamo annunziare il mistero di Cristo, a cagion del quale io mi trovo anche prigione; Colossesi 4:4 e che io lo faccia conoscere, parlandone come debbo. Colossesi 4:5 Conducetevi con saviezza verso quelli di fuori, approfittando delle opportunita'. Colossesi 4:6 Il vostro parlare sia sempre con grazia, condito con sale, per sapere come dovete rispondere a ciascuno. Invio di Tichio e di Onesimo. Saluti finali Colossesi 4:7 Tutte le cose mie ve le fara' sapere Tichico, il caro fratello e fedel ministro e mio compagno di servizio nel Signore. Colossesi 4:8 Ve l'ho mandato appunto per questo: affinche' sappiate lo stato nostro ed egli consoli i vostri cuori; Colossesi 4:9 e con lui ho mandato il fedele e caro fratello Onesimo, che e' dei vostri. Essi vi faranno sapere tutte le cose di qua. Colossesi 4:10 Vi salutano Aristarco, il mio compagno di prigione, e Marco, il cugino di Barnaba (intorno al quale avete ricevuto degli ordini; se viene da voi, accoglietelo), e Gesu', detto Giusto, i quali sono della circoncisione; Colossesi 4:11 e fra questi sono i soli miei collaboratori per il regno di Dio, che mi siano stati di conforto. Colossesi 4:12 Epafra, che e' dei vostri e servo di Cristo Gesu', vi saluta. Egli lotta sempre per voi nelle sue preghiere affinche' perfetti e pienamente accertati stiate fermi in tutta la volonta' di Dio. Colossesi 4:13 Poiche' io gli rendo questa testimonianza ch'egli si da' molta pena per voi e per quelli di Laodicea e per quelli di Jerapoli. Colossesi 4:14 Luca, il medico diletto, e Dema vi salutano. Colossesi 4:15 Salutate i fratelli che sono in Laodicea, e Ninfa e la chiesa che e' in casa sua. Colossesi 4:16 E quando questa epistola sara' stata letta fra voi, fate che sia letta anche nella chiesa dei Laodicesi, e che anche voi leggiate quella che vi sara' mandata da Laodicea. Colossesi 4:17 E dite ad Archippo: Bada al ministerio che hai ricevuto nel Signore, per adempierlo. Colossesi 4:18 Il saluto e' di mia propria mano, di me, Paolo. Ricordatevi delle mie catene. La grazia sia con voi.1Tessalonicesi 1:1-5:28 Indirizzo e saluti 1Tessalonicesi 1:1 Paolo, Silvano e Timoteo alla chiesa dei Tessalonicesi che e' in Dio Padre e nel Signor Gesu' Cristo, grazia a voi e pace. Rendimenti di grazie per la vita spirituale della chiesa 1Tessalonicesi 1:2 Noi rendiamo del continuo grazie a Dio per voi tutti, facendo di voi menzione nelle nostre preghiere, 1Tessalonicesi 1:3 ricordandoci del continuo nel cospetto del nostro Dio e Padre, dell'opera della vostra fede, delle fatiche del vostro amore e della costanza della vostra speranza nel nostro Signor Gesu' Cristo; 1Tessalonicesi 1:4 conoscendo, fratelli amati da Dio, la vostra elezione. 1Tessalonicesi 1:5 Poiche' il nostro Evangelo non vi e' stato annunziato soltanto con parole, ma anche con potenza, con lo Spirito Santo e con gran pienezza di convinzione; e infatti voi sapete quel che siamo stati fra voi per amor vostro. 1Tessalonicesi 1:6 E voi siete divenuti imitatori nostri e del Signore, avendo ricevuto la Parola in mezzo a molte afflizioni, con allegrezza dello Spirito Santo; 1Tessalonicesi 1:7 talche' siete diventati un esempio a tutti i credenti della Macedonia e dell'Acaia. 1Tessalonicesi 1:8 Poiche' da voi la parola del Signore ha echeggiato non soltanto nella Macedonia e nell'Acaia, ma la fama della fede che avete in Dio si e' sparsa in ogni luogo; talche' non abbiam bisogno di parlarne; 1Tessalonicesi 1:9 perche' eglino stessi raccontano di noi quale sia stata la nostra venuta tra voi, e come vi siete convertiti dagl'idoli a Dio per servire all'Iddio vivente e vero, e per aspettare dai cieli il suo Figliuolo, 1Tessalonicesi 1:10 il quale Egli ha risuscitato dai morti: cioe', Gesu' che ci libera dall'ira a venire. L'apostolato di Paolo in Tessalonica 1Tessalonicesi 2:1 Voi stessi, fratelli, sapete che la nostra venuta tra voi non e' stata invano; 1Tessalonicesi 2:2 anzi, sebbene avessimo prima patito e fossimo stati oltraggiati, come sapete, a Filippi, pur ci siamo rinfrancati nell'Iddio nostro, per annunziarvi l'Evangelo di Dio in mezzo a molte lotte. 1Tessalonicesi 2:3 Poiche' la nostra esortazione non procede da impostura, ne' da motivi impuri, ne' e' fatta con frode; 1Tessalonicesi 2:4 ma siccome siamo stati approvati da Dio che ci ha stimati tali da poterci affidare l'Evangelo, parliamo in modo da piacere non agli uomini, ma a Dio che prova i nostri cuori. 1Tessalonicesi 2:5 Difatti, non abbiamo mai usato un parlar lusinghevole, come ben sapete, ne' pretesti ispirati da cupidigia; Iddio ne e' testimone. 1Tessalonicesi 2:6 E non abbiam cercato gloria dagli uomini, ne' da voi, ne' da altri, quantunque, come apostoli di Cristo, avessimo potuto far valere la nostra autorita'; 1Tessalonicesi 2:7 invece, siamo stati mansueti in mezzo a voi, come una nutrice che cura teneramente i proprī figliuoli. 1Tessalonicesi 2:8 Cosi, nel nostro grande affetto per voi, eravamo disposti a darvi non soltanto l'Evangelo di Dio, ma anche le nostre proprie vite, tanto ci eravate divenuti cari. 1Tessalonicesi 2:9 Perche', fratelli, voi la ricordate la nostra fatica e la nostra pena; egli e' lavorando notte e giorno per non essere d'aggravio ad alcuno di voi, che v'abbiam predicato l'Evangelo di Dio. 1Tessalonicesi 2:10 Voi siete testimoni, e Dio lo e' pure, del modo santo, giusto e irreprensibile con cui ci siamo comportati verso voi che credete; 1Tessalonicesi 2:11 e sapete pure che, come fa un padre coi suoi figliuoli, noi abbiamo esortato, 1Tessalonicesi 2:12 confortato e scongiurato ciascun di voi a condursi in modo degno di Dio, che vi chiama al suo regno e alla sua gloria. 1Tessalonicesi 2:13 E per questa ragione anche noi rendiamo del continuo grazie a Dio: perche' quando riceveste da noi la parola della predicazione, cioe' la parola di Dio, voi l'accettaste non come parola d'uomini, ma, quale essa e' veramente, come parola di Dio, la quale opera efficacemente in voi che credete. 1Tessalonicesi 2:14 Poiche', fratelli, voi siete divenuti imitatori delle chiese di Dio che sono in Cristo Gesu' nella Giudea; in quanto che anche voi avete sofferto dai vostri connazionali le stesse cose che quelle chiese hanno sofferto dai Giudei, 1Tessalonicesi 2:15 i quali hanno ucciso e il Signor Gesu' e i profeti, hanno cacciato noi, e non piacciono a Dio, e sono avversi a tutti gli uomini, 1Tessalonicesi 2:16 divietandoci di parlare ai Gentili perche' sieno salvati. Essi vengono cosi colmando senza posa la misura dei loro peccati; ma ormai li ha raggiunti l'ira finale. Paolo desidera rivedere i Tessalonicesi 1Tessalonicesi 2:17 Quant'e' a noi, fratelli, orbati di voi per breve tempo, di persona, non di cuore, abbiamo tanto maggiormente cercato, con gran desiderio, di veder la vostra faccia. 1Tessalonicesi 2:18 Perche' abbiam voluto, io Paolo almeno, non una ma due volte, venir a voi; ma Satana ce lo ha impedito. 1Tessalonicesi 2:19 Qual e' infatti la nostra speranza, o la nostra allegrezza, o la corona di cui ci gloriamo? Non siete forse voi, nel cospetto del nostro Signor Gesu' quand'egli verra'? 1Tessalonicesi 2:20 Si, certo, la nostra gloria e la nostra allegrezza siete voi. Gioia dell'apostolo per le notizie recategli da Timoteo 1Tessalonicesi 3:1 Percio', non potendo piu' reggere, stimammo bene di esser lasciati soli ad Atene; 1Tessalonicesi 3:2 e mandammo Timoteo, nostro fratello e ministro di Dio nella propagazione del Vangelo di Cristo, per confermarvi e confortarvi nella vostra fede, 1Tessalonicesi 3:3 affinche' nessuno fosse scosso in mezzo a queste afflizioni; poiche' voi stessi sapete che a questo siamo destinati. 1Tessalonicesi 3:4 Perche' anche quando eravamo fra voi, vi predicevamo che saremmo afflitti; come anche e' avvenuto, e voi lo sapete. 1Tessalonicesi 3:5 Percio' anch'io, non potendo piu' resistere, mandai ad informarmi della vostra fede, per tema che il tentatore vi avesse tentati, e la nostra fatica fosse riuscita vana. 1Tessalonicesi 3:6 Ma ora che Timoteo e' giunto qui da presso a voi e ci ha recato liete notizie della vostra fede e del vostro amore, e ci ha detto che serbate del continuo buona ricordanza di noi bramando di vederci, come anche noi bramiamo vedervi, 1Tessalonicesi 3:7 per questa ragione, fratelli, siamo stati consolati a vostro riguardo, in mezzo a tutte le nostre distrette e afflizioni, mediante la vostra fede; 1Tessalonicesi 3:8 perche' ora viviamo, se voi state saldi nel Signore. 1Tessalonicesi 3:9 Poiche' quali grazie possiam noi rendere a Dio, a vostro riguardo, per tutta l'allegrezza della quale ci rallegriamo a cagion di voi nel cospetto dell'Iddio nostro, 1Tessalonicesi 3:10 mentre notte e giorno preghiamo intensamente di poter vedere la vostra faccia e supplire alle lacune della vostra fede? 1Tessalonicesi 3:11 Ora Iddio stesso, nostro Padre, e il Signor nostro Gesu' ci appianino la via per venir da voi; 1Tessalonicesi 3:12 e quant'e' a voi, il Signore vi accresca e vi faccia abbondare in amore gli uni verso gli altri e verso tutti, come anche noi abbondiamo verso voi, 1Tessalonicesi 3:13 per confermare i vostri cuori, onde siano irreprensibili in santita' nel cospetto di Dio nostro Padre, quando il Signor nostro Gesu' verra' con tutti i suoi santi. Esortazioni alla santita', all'amor fraterno, al lavoro 1Tessalonicesi 4:1 Del rimanente, fratelli, come avete imparato da noi il modo in cui vi dovete condurre e piacere a Dio (ed e' cosi che gia' vi conducete), vi preghiamo e vi esortiamo nel Signor Gesu' a vie piu' progredire. 1Tessalonicesi 4:2 Poiche' sapete quali comandamenti vi abbiamo dati per la grazia del Signor Gesu'. 1Tessalonicesi 4:3 Perche' questa e' la volonta' di Dio: che vi santifichiate, che v'asteniate dalla fornicazione, 1Tessalonicesi 4:4 che ciascun di voi sappia possedere il proprio corpo in santita' ed onore, 1Tessalonicesi 4:5 non dandosi a passioni di concupiscenza come fanno i pagani i quali non conoscono Iddio; 1Tessalonicesi 4:6 e che nessuno soverchi il fratello ne' lo sfrutti negli affari; perche' il Signore e' un vendicatore in tutte queste cose, siccome anche v'abbiamo innanzi detto e protestato. 1Tessalonicesi 4:7 Poiche' Iddio ci ha chiamati non a impurita', ma a santificazione. 1Tessalonicesi 4:8 Chi dunque sprezza questi precetti, non sprezza un uomo, ma quell'Iddio, il quale anche vi comunica il dono del suo Santo Spirito. 1Tessalonicesi 4:9 Or quanto all'amor fraterno non avete bisogno che io ve ne scriva, giacche' voi stessi siete stati ammaestrati da Dio ad amarvi gli uni gli altri; 1Tessalonicesi 4:10 e invero voi lo fate verso tutti i fratelli che sono nell'intera Macedonia. Ma v'esortiamo, fratelli, che vie piu' abbondiate in questo, e vi studiate di vivere in quiete, 1Tessalonicesi 4:11 di fare i fatti vostri e di lavorare con le vostre mani, come v'abbiamo ordinato di fare, 1Tessalonicesi 4:12 onde camminiate onestamente verso quelli di fuori, e non abbiate bisogno di nessuno. I fedeli morti prima del ritorno di Cristo 1Tessalonicesi 4:13 Or, fratelli, non vogliamo che siate in ignoranza circa quelli che dormono, affinche' non siate contristati come gli altri che non hanno speranza. 1Tessalonicesi 4:14 Poiche', se crediamo che Gesu' mori e risuscito', cosi pure, quelli che si sono addormentati, Iddio, per mezzo di Gesu', li ricondurra' con esso lui. 1Tessalonicesi 4:15 Poiche' questo vi diciamo per parola del Signore: che noi viventi, i quali saremo rimasti fino alla venuta del Signore, non precederemo quelli che si sono addormentati; 1Tessalonicesi 4:16 perche' il Signore stesso, con potente grido, con voce d'arcangelo e con la tromba di Dio, scendera' dal cielo, e i morti in Cristo risusciteranno i primi; 1Tessalonicesi 4:17 poi noi viventi, che saremo rimasti, verremo insieme con loro rapiti sulle nuvole, a incontrare il Signore nell'aria; e cosi saremo sempre col Signore. 1Tessalonicesi 4:18 Consolatevi dunque gli uni gli altri con queste parole. Il tempo del ritorno di Cristo e come prepararvisi 1Tessalonicesi 5:1 Or quanto ai tempi ed ai momenti, fratelli, non avete bisogno che vi se ne scriva; 1Tessalonicesi 5:2 perche' voi stessi sapete molto bene che il giorno del Signore verra' come viene un ladro nella notte. 1Tessalonicesi 5:3 Quando diranno: Pace e sicurezza, allora di subito una improvvisa ruina verra' loro addosso, come le doglie alla donna incinta; e non scamperanno affatto. 1Tessalonicesi 5:4 Ma voi, fratelli, non siete nelle tenebre, si che quel giorno abbia a cogliervi a guisa di ladro; 1Tessalonicesi 5:5 poiche' voi tutti siete figliuoli di luce e figliuoli del giorno; noi non siamo della notte ne' delle tenebre; 1Tessalonicesi 5:6 non dormiamo dunque come gli altri; ma vegliamo e siamo sobrī. 1Tessalonicesi 5:7 Poiche' quelli che dormono, dormono di notte; e quelli che s'inebriano, s'inebriano di notte; 1Tessalonicesi 5:8 ma noi, che siamo del giorno, siamo sobrī, avendo rivestito la corazza della fede e dell'amore, e preso per elmo la speranza della salvezza. 1Tessalonicesi 5:9 Poiche' Iddio non ci ha destinati ad ira, ma ad ottener salvezza per mezzo del Signor nostro Gesu' Cristo, 1Tessalonicesi 5:10 il quale e' morto per noi affinche', sia che vegliamo sia che dormiamo, viviamo insieme con lui. 1Tessalonicesi 5:11 Percio', consolatevi gli uni gli altri, ed edificatevi l'un l'altro, come d'altronde gia' fate. Precetti varī e saluti 1Tessalonicesi 5:12 Or, fratelli, vi preghiamo di avere in considerazione coloro che faticano fra voi, che vi son preposti nel Signore e vi ammoniscono, 1Tessalonicesi 5:13 e di tenerli in grande stima ed amarli a motivo dell'opera loro. Vivete in pace fra voi. 1Tessalonicesi 5:14 V'esortiamo, fratelli, ad ammonire i disordinati, a confortare gli scoraggiati, a sostenere i deboli, ad esser longanimi verso tutti. 1Tessalonicesi 5:15 Guardate che nessuno renda ad alcuno male per male; anzi procacciate sempre il bene gli uni degli altri, e quello di tutti. 1Tessalonicesi 5:16 Siate sempre allegri; 1Tessalonicesi 5:17 non cessate mai di pregare; 1Tessalonicesi 5:18 in ogni cosa rendete grazie, poiche' tale e' la volonta' di Dio in Cristo Gesu' verso di voi. 1Tessalonicesi 5:19 Non spegnete lo Spirito; 1Tessalonicesi 5:20 non disprezzate le profezie; 1Tessalonicesi 5:21 ma esaminate ogni cosa e ritenete il bene; 1Tessalonicesi 5:22 astenetevi da ogni specie di male. 1Tessalonicesi 5:23 Or l'Iddio della pace vi santifichi Egli stesso completamente; e l'intero essere vostro, lo spirito, l'anima ed il corpo, sia conservato irreprensibile, per la venuta del Signor nostro Gesu' Cristo. 1Tessalonicesi 5:24 Fedele e' Colui che vi chiama, ed Egli fara' anche questo. 1Tessalonicesi 5:25 Fratelli, pregate per noi. 1Tessalonicesi 5:26 Salutate tutti i fratelli con un santo bacio. 1Tessalonicesi 5:27 Io vi scongiuro per il Signore a far si che questa epistola sia letta a tutti i fratelli. 1Tessalonicesi 5:28 La grazia del Signor nostro Gesu' Cristo sia con voi.2Tessalonicesi 1:1-3:18 Indirizzo e saluti 2Tessalonicesi 1:1 Paolo, Silvano e Timoteo, alla chiesa dei Tessalonicesi, che e' in Dio nostro Padre e nel Signor Gesu' Cristo, 2Tessalonicesi 1:2 grazia a voi e pace da Dio Padre e dal Signor Gesu' Cristo. Costanza dei Tessalonicesi nelle persecuzioni. Giudicio di Dio 2Tessalonicesi 1:3 Noi siamo in obbligo di render sempre grazie a Dio per voi, fratelli, com'e' ben giusto che facciamo, perche' cresce sommamente la vostra fede, e abbonda vie piu' l'amore di ciascun di voi tutti per gli altri; 2Tessalonicesi 1:4 in guisa che noi stessi ci gloriamo di voi nelle chiese di Dio, a motivo della vostra costanza e fede in tutte le vostre persecuzioni e nelle afflizioni che voi sostenete. 2Tessalonicesi 1:5 Questa e' una prova del giusto giudicio di Dio, affinche' siate riconosciuti degni del regno di Dio, per il quale anche patite. 2Tessalonicesi 1:6 Poiche' e' cosa giusta presso Dio il rendere a quelli che vi affliggono, afflizione; 2Tessalonicesi 1:7 e a voi che siete afflitti, requie con noi, quando il Signor Gesu' apparira' dal cielo con gli angeli della sua potenza, 2Tessalonicesi 1:8 in un fuoco fiammeggiante, per far vendetta di coloro che non conoscono Iddio, e di coloro che non ubbidiscono al Vangelo del nostro Signor Gesu'. 2Tessalonicesi 1:9 I quali saranno puniti di eterna distruzione, respinti dalla presenza del Signore e dalla gloria della sua potenza, 2Tessalonicesi 1:10 quando verra' per essere in quel giorno glorificato nei suoi santi e ammirato in tutti quelli che hanno creduto, e in voi pure, poiche' avete creduto alla nostra testimonianza dinanzi a voi. 2Tessalonicesi 1:11 Ed e' a quel fine che preghiamo anche del continuo per voi affinche' l'Iddio nostro vi reputi degni di una tal vocazione e compia con potenza ogni vostro buon desiderio e l'opera della vostra fede, 2Tessalonicesi 1:12 onde il nome del nostro Signor Gesu' sia glorificato in voi, e voi in lui, secondo la grazia dell'Iddio nostro e del Signor Gesu' Cristo. Il ritorno del Signore e gli eventi che hanno da precederlo 2Tessalonicesi 2:1 Or, fratelli, circa la venuta del Signor nostro Gesu' Cristo e il nostro adunamento con lui, 2Tessalonicesi 2:2 vi preghiamo di non lasciarvi cosi presto travolgere la mente, ne' turbare sia da ispirazioni, sia da discorsi, sia da qualche epistola data come nostra, quasi che il giorno del Signore fosse imminente. 2Tessalonicesi 2:3 Nessuno vi tragga in errore in alcuna maniera; poiche' quel giorno non verra' se prima non sia venuta l'apostasia e non sia stato manifestato l'uomo del peccato, il figliuolo della perdizione, 2Tessalonicesi 2:4 l'avversario, colui che s'innalza sopra tutto quello che e' chiamato Dio od oggetto di culto; fino al punto da porsi a sedere nel tempio di Dio, mostrando se stesso e dicendo ch'egli e' Dio. 2Tessalonicesi 2:5 Non vi ricordate che quand'ero ancora presso di voi io vi dicevo queste cose? 2Tessalonicesi 2:6 E ora voi sapete quel che lo ritiene ond'egli sia manifestato a suo tempo. 2Tessalonicesi 2:7 Poiche' il mistero dell'empieta' e' gia' all'opra: soltanto v'e' chi ora lo ritiene e lo riterra' finche' sia tolto di mezzo. 2Tessalonicesi 2:8 E allora sara' manifestato l'empio, che il Signor Gesu' distruggera' col soffio della sua bocca, e annientera' con l'apparizione della sua venuta. 2Tessalonicesi 2:9 La venuta di quell'empio avra' luogo, per l'azione efficace di Satana, con ogni sorta di opere potenti, di segni e di prodigī bugiardi; 2Tessalonicesi 2:10 e con ogni sorta d'inganno d'iniquita' a danno di quelli che periscono perche' non hanno aperto il cuore all'amor della verita' per esser salvati. 2Tessalonicesi 2:11 E percio' Iddio manda loro efficacia d'errore onde credano alla menzogna; 2Tessalonicesi 2:12 affinche' tutti quelli che non han creduto alla verita', ma si son compiaciuti nell'iniquita', siano giudicati. 2Tessalonicesi 2:13 Ma noi siamo in obbligo di render del continuo grazie di voi a Dio, fratelli amati dal Signore, perche' Iddio fin dal principio vi ha eletti a salvezza mediante la santificazione nello Spirito e la fede nella verita'. 2Tessalonicesi 2:14 A questo Egli vi ha pure chiamati per mezzo del nostro Evangelo, onde giungiate a ottenere la gloria del Signor nostro Gesu' Cristo. 2Tessalonicesi 2:15 Cosi dunque, fratelli, state saldi e ritenete gli insegnamenti che vi abbiam trasmessi sia con la parola, sia con una nostra epistola. 2Tessalonicesi 2:16 Or lo stesso Signor nostro Gesu' Cristo e Iddio nostro Padre che ci ha amati e ci ha dato per la sua grazia una consolazione eterna e una buona speranza, 2Tessalonicesi 2:17 consoli i vostri cuori e vi confermi in ogni opera buona e in ogni buona parola. Esortazione alla preghiera e al lavoro 2Tessalonicesi 3:1 Del rimanente, fratelli, pregate per noi perche' la parola del Signore si spanda e sia glorificata com'e' tra voi, 2Tessalonicesi 3:2 e perche' noi siamo liberati dagli uomini molesti e malvagi, poiche' non tutti hanno la fede. 2Tessalonicesi 3:3 Ma il Signore e' fedele, ed egli vi rendera' saldi e vi guardera' dal maligno. 2Tessalonicesi 3:4 E noi abbiam di voi questa fiducia nel Signore, che fate e farete le cose che vi ordiniamo. 2Tessalonicesi 3:5 E il Signore diriga i vostri cuori all'amor di Dio e alla paziente aspettazione di Cristo. 2Tessalonicesi 3:6 Or, fratelli, noi v'ordiniamo nel nome del Signor nostro Gesu' Cristo che vi ritiriate da ogni fratello che si conduce disordinatamente e non secondo l'insegnamento che avete ricevuto da noi. 2Tessalonicesi 3:7 Poiche' voi stessi sapete com'e' che ci dovete imitare: perche' noi non ci siamo condotti disordinatamente fra voi; 2Tessalonicesi 3:8 ne' abbiam mangiato gratuitamente il pane d'alcuno, ma con fatica e con pena abbiam lavorato notte e giorno per non esser d'aggravio ad alcun di voi. 2Tessalonicesi 3:9 Non gia' che non abbiamo il diritto di farlo, ma abbiam voluto darvi noi stessi ad esempio, perche' c'imitaste. 2Tessalonicesi 3:10 E invero quand'eravamo con voi, vi comandavamo questo: che se alcuno non vuol lavorare, neppur deve mangiare. 2Tessalonicesi 3:11 Perche' sentiamo che alcuni si conducono fra voi disordinatamente, non lavorando affatto, ma affaccendandosi in cose vane. 2Tessalonicesi 3:12 A quei tali noi ordiniamo e li esortiamo nel Signor Gesu' Cristo che mangino il loro proprio pane, quietamente lavorando. 2Tessalonicesi 3:13 Quanto a voi, fratelli, non vi stancate di fare il bene. 2Tessalonicesi 3:14 E se qualcuno non ubbidisce a quel che diciamo in questa epistola, notatelo quel tale, e non abbiate relazione con lui, affinche' si vergogni. 2Tessalonicesi 3:15 Pero' non lo tenete per nemico, ma ammonitelo come fratello. 2Tessalonicesi 3:16 Or il Signore della pace vi dia egli stesso del continuo la pace in ogni maniera. Il Signore sia con tutti voi. 2Tessalonicesi 3:17 Il saluto e' di mia propria mano; di me, Paolo; questo serve di segno in ogni mia epistola; scrivo cosi. 2Tessalonicesi 3:18 La grazia del Signor nostro Gesu' Cristo sia con tutti voi.1Timoteo 1:1-6:21 L'indirizzo e i saluti 1Timoteo 1:1 Paolo, apostolo di Cristo Gesu' per comandamento di Dio nostro Salvatore e di Cristo Gesu' nostra speranza, 1Timoteo 1:2 a Timoteo mio vero figliuolo in fede, grazia, misericordia, pace, da Dio Padre e da Cristo Gesu' nostro Signore. Le false dottrine e l'evangelo della grazia 1Timoteo 1:3 Ti ripeto l'esortazione che ti feci quando andavo in Macedonia, di rimanere ad Efeso per ordinare a certuni che non insegnino dottrina diversa 1Timoteo 1:4 ne' si occupino di favole e di genealogie senza fine, le quali producono questioni, anziche' promuovere la dispensazione di Dio, che e' in fede. 1Timoteo 1:5 Ma il fine di quest'incarico e' l'amore procedente da un cuor puro, da una buona coscienza e da fede non finta; 1Timoteo 1:6 dalle quali cose certuni avendo deviato, si sono rivolti a un vano parlare, 1Timoteo 1:7 volendo esser dottori della legge, quantunque non intendano quello che dicono, ne' quello che danno per certo. 1Timoteo 1:8 Or noi sappiamo che la legge e' buona, se uno l'usa legittimamente, 1Timoteo 1:9 riconoscendo che la legge e' fatta non per il giusto, ma per gl'iniqui e i ribelli, per gli empī e i peccatori, per gli scellerati e gl'irreligiosi, per i percuotitori di padre e madre, 1Timoteo 1:10 per gli omicidi, per i fornicatori, per i sodomiti, per i ladri d'uomini, per i bugiardi, per gli spergiuri e per ogni altra cosa contraria alla sana dottrina, 1Timoteo 1:11 secondo l'evangelo della gloria del beato Iddio, che m'e' stato affidato. 1Timoteo 1:12 Io rendo grazie a colui che mi ha reso forte, a Cristo Gesu', nostro Signore, dell'avermi egli reputato degno della sua fiducia, ponendo al ministerio me, 1Timoteo 1:13 che prima ero un bestemmiatore, un persecutore e un oltraggiatore; ma misericordia mi e' stata fatta, perche' lo feci ignorantemente nella mia incredulita'; 1Timoteo 1:14 e la grazia del Signor nostro e' sovrabbondata con la fede e con l'amore che e' in Cristo Gesu'. 1Timoteo 1:15 Certa e' questa parola e degna d'essere pienamente accettata: che Cristo Gesu' e' venuto nel mondo per salvare i peccatori, dei quali io sono il primo. 1Timoteo 1:16 Ma per questo mi e' stata fatta misericordia, affinche' Gesu' Cristo dimostrasse in me per il primo tutta la sua longanimita', e io servissi d'esempio a quelli che per l'avvenire crederebbero in lui per aver la vita eterna. 1Timoteo 1:17 Or al re dei secoli, immortale, invisibile, solo Dio, siano onore e gloria ne' secoli de' secoli. Amen. 1Timoteo 1:18 Io t'affido quest'incarico, o figliuol mio Timoteo, in armonia con le profezie che sono state innanzi fatte a tuo riguardo, affinche' tu guerreggi in virtu' d'esse la buona guerra, 1Timoteo 1:19 avendo fede e buona coscienza; della quale alcuni avendo fatto getto, hanno naufragato quanto alla fede. 1Timoteo 1:20 Fra questi sono Imeneo ed Alessandro, i quali ho dati in man di Satana affinche' imparino a non bestemmiare. La preghiera per tutti gli uomini. La donna cristiana 1Timoteo 2:1 Io esorto dunque, prima d'ogni altra cosa, che si facciano supplicazioni, preghiere, intercessioni, ringraziamenti per tutti gli uomini, 1Timoteo 2:2 per i re e per tutti quelli che sono in autorita', affinche' possiamo menare una vita tranquilla e quieta, in ogni pieta' e onesta'. 1Timoteo 2:3 Questo e' buono e accettevole nel cospetto di Dio, nostro Salvatore, 1Timoteo 2:4 il quale vuole che tutti gli uomini siano salvati e vengano alla conoscenza della verita'. 1Timoteo 2:5 Poiche' v'e' un solo Dio ed anche un solo mediatore fra Dio e gli uomini, Cristo Gesu' uomo, 1Timoteo 2:6 il quale diede se stesso qual prezzo di riscatto per tutti; fatto che doveva essere attestato a suo tempo, 1Timoteo 2:7 e per attestare il quale io fui costituito banditore ed apostolo (io dico il vero, non mentisco), dottore dei Gentili in fede e in verita'. 1Timoteo 2:8 Io voglio dunque che gli uomini faccian orazione in ogni luogo, alzando mani pure, senz'ira e senza dispute. 1Timoteo 2:9 Similmente che le donne si adornino d'abito convenevole, con verecondia e modestia: non di trecce e d'oro o di perle o di vesti sontuose, 1Timoteo 2:10 ma d'opere buone, come s'addice a donne che fanno professione di pieta'. 1Timoteo 2:11 La donna impari in silenzio con ogni sottomissione. 1Timoteo 2:12 Poiche' non permetto alla donna d'insegnare, ne' d'usare autorita' sul marito, ma stia in silenzio. 1Timoteo 2:13 Perche' Adamo fu formato il primo, e poi Eva; 1Timoteo 2:14 e Adamo non fu sedotto; ma la donna, essendo stata sedotta, cadde in trasgressione 1Timoteo 2:15 nondimeno sara' salvata partorendo figliuoli, se perseverera' nella fede, nell'amore e nella santificazione con modestia. Dei vescovi e dei diaconi 1Timoteo 3:1 Certa e' questa parola: Se uno aspira all'ufficio di vescovo, desidera un'opera buona. 1Timoteo 3:2 Bisogna dunque che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola moglie, sobrio, assennato, costumato, ospitale, atto ad insegnare, 1Timoteo 3:3 non dedito al vino ne' violento, ma sia mite, non litigioso, non amante del danaro 1Timoteo 3:4 che governi bene la propria famiglia e tenga i figliuoli in sottomissione e in tutta riverenza 1Timoteo 3:5 (che se uno non sa governare la propria famiglia, come potra' aver cura della chiesa di Dio?), 1Timoteo 3:6 che non sia novizio, affinche', divenuto gonfio d'orgoglio, non cada nella condanna del diavolo. 1Timoteo 3:7 Bisogna inoltre che abbia una buona testimonianza da quelli di fuori, affinche' non cada in vituperio e nel laccio del diavolo. 1Timoteo 3:8 Parimente i diaconi debbono esser dignitosi, non doppi in parole, non proclivi a troppo vino, non avidi di illeciti guadagni; 1Timoteo 3:9 uomini che ritengano il mistero della fede in pura coscienza. 1Timoteo 3:10 E anche questi siano prima provati; poi assumano l'ufficio di diaconi se sono irreprensibili. 1Timoteo 3:11 Parimente siano le donne dignitose, non maldicenti, sobrie, fedeli in ogni cosa. 1Timoteo 3:12 I diaconi siano mariti di una sola moglie, e governino bene i loro figliuoli e le loro famiglie. 1Timoteo 3:13 Perche' quelli che hanno ben fatto l'ufficio di diaconi, si acquistano un buon grado e una gran franchezza nella fede che e' in Cristo Gesu'. La Chiesa dell'Iddio vivente. I falsi dottori e le apostasie a venire 1Timoteo 3:14 Io ti scrivo queste cose sperando di venir tosto da te; 1Timoteo 3:15 e, se mai tardo, affinche' tu sappia come bisogna comportarsi nella casa di Dio, che e' la Chiesa dell'Iddio vivente, colonna e base della verita'. 1Timoteo 3:16 E, senza contraddizione, grande e' il mistero della pieta': Colui che e' stato manifestato in carne, e' stato giustificato nello spirito, e' apparso agli angeli, e' stato predicato fra i Gentili, e' stato creduto nel mondo, e' stato elevato in gloria. 1Timoteo 4:1 Ma lo Spirito dice espressamente che nei tempi a venire alcuni apostateranno dalla fede, dando retta a spiriti seduttori, e a dottrine di demonī 1Timoteo 4:2 per via della ipocrisia di uomini che proferiranno menzogna, segnati di un marchio nella loro propria coscienza; 1Timoteo 4:3 i quali vieteranno il matrimonio e ordineranno l'astensione da cibi che Dio ha creati affinche' quelli che credono e hanno ben conosciuta la verita', ne usino con rendimento di grazie. 1Timoteo 4:4 Poiche' tutto quel che Dio ha creato e' buono; e nulla e' da riprovare, se usato con rendimento di grazie; 1Timoteo 4:5 perche' e' santificato dalla parola di Dio e dalla preghiera. Come Timoteo debbe esercitare il suo ministero con fedelta' e diligenza 1Timoteo 4:6 Rappresentando queste cose ai fratelli, tu sarai un buon ministro di Cristo Gesu', nutrito delle parole della fede e della buona dottrina che hai seguita da presso. 1Timoteo 4:7 Ma schiva le favole profane e da vecchie; ese'rcitati invece alla pieta'; 1Timoteo 4:8 perche' l'esercizio corporale e' utile a poca cosa, mentre la pieta' e' utile ad ogni cosa, avendo la promessa della vita presente e di quella a venire. 1Timoteo 4:9 Certa e' questa parola, e degna d'esser pienamente accettata. 1Timoteo 4:10 Poiche' per questo noi fatichiamo e lottiamo: perche' abbiamo posto la nostra speranza nell'Iddio vivente, che e' il Salvatore di tutti gli uomini, principalmente dei credenti. 1Timoteo 4:11 Ordina queste cose e insegnale. Nessuno sprezzi la tua giovinezza; 1Timoteo 4:12 ma sii d'esempio ai credenti, nel parlare, nella condotta, nell'amore, nella fede, nella castita'. 1Timoteo 4:13 Attendi finche' io torni, alla lettura, all'esortazione, all'insegnamento. 1Timoteo 4:14 Non trascurare il dono che e' in te, il quale ti fu dato per profezia quando ti furono imposte le mani dal collegio degli anziani. 1Timoteo 4:15 Cura queste cose e datti ad esse interamente, affinche' il tuo progresso sia manifesto a tutti. 1Timoteo 4:16 Bada a te stesso e all'insegnamento; persevera in queste cose, perche', facendo cosi, salverai te stesso e quelli che ti ascoltano. Del modo d'esortare. Le vedove nella chiesa 1Timoteo 5:1 Non riprendere aspramente l'uomo anziano, ma esortalo come un padre; 1Timoteo 5:2 i giovani, come fratelli; le donne anziane, come madri; le giovani, come sorelle, con ogni castita'. 1Timoteo 5:3 Onora le vedove che son veramente vedove. 1Timoteo 5:4 Ma se una vedova ha dei figliuoli o de' nipoti, imparino essi prima a mostrarsi pii verso la propria famiglia e a rendere il contraccambio ai loro genitori, perche' questo e' accettevole nel cospetto di Dio. 1Timoteo 5:5 Or la vedova che e' veramente tale e sola al mondo, ha posto la sua speranza in Dio, e persevera in supplicazioni e preghiere notte e giorno; 1Timoteo 5:6 ma quella che si da' ai piaceri, benche' viva, e' morta. 1Timoteo 5:7 Anche queste cose ordina, onde siano irreprensibili. 1Timoteo 5:8 Che se uno non provvede ai suoi, e principalmente a quelli di casa sua, ha rinnegato la fede, ed e' peggiore dell'incredulo. 1Timoteo 5:9 Sia la vedova iscritta nel catalogo quando non abbia meno di sessant'anni: quando sia stata moglie d'un marito solo, 1Timoteo 5:10 quando sia conosciuta per le sue buone opere: per avere allevato figliuoli, esercitato l'ospitalita', lavato i piedi ai santi, soccorso gli afflitti, concorso ad ogni opera buona. 1Timoteo 5:11 Ma rifiuta le vedove piu' giovani, perche', dopo aver lussureggiato contro Cristo, vogliono maritarsi, 1Timoteo 5:12 e sono colpevoli perche' hanno rotta la prima fede; 1Timoteo 5:13 ed oltre a cio' imparano anche ad essere oziose, andando attorno per le case; e non soltanto ad esser oziose, ma anche cianciatrici e curiose, parlando di cose delle quali non si deve parlare. 1Timoteo 5:14 Io voglio dunque che le vedove giovani si maritino, abbiano figliuoli, governino la casa, non diano agli avversari alcuna occasione di maldicenza, 1Timoteo 5:15 poiche' gia' alcune si sono sviate per andar dietro a Satana. 1Timoteo 5:16 Se qualche credente ha delle vedove, le soccorra, e la chiesa non ne sia gravata, onde possa soccorrer quelle che son veramente vedove. Dei diritti degli anziani. Precetti varī 1Timoteo 5:17 Gli anziani che tengon bene la presidenza, siano reputati degni di doppio onore, specialmente quelli che faticano nella predicazione e nell'insegnamento; 1Timoteo 5:18 poiche' la Scrittura dice: Non metter la museruola al bue che trebbia; e l'operaio e' degno della sua mercede. 1Timoteo 5:19 Non ricevere accusa contro un anziano, se non sulla deposizione di due o tre testimoni. 1Timoteo 5:20 Quelli che peccano, riprendili in presenza di tutti, onde anche gli altri abbian timore. 1Timoteo 5:21 Io ti scongiuro, dinanzi a Dio, dinanzi a Cristo Gesu' e agli angeli eletti, che tu osservi queste cose senza prevenzione, non facendo nulla con parzialita'. 1Timoteo 5:22 Non imporre con precipitazione le mani ad alcuno, e non partecipare ai peccati altrui; conservati puro. 1Timoteo 5:23 Non continuare a bere acqua soltanto, ma prendi un poco di vino a motivo del tuo stomaco e delle tue frequenti infermita'. 1Timoteo 5:24 I peccati d'alcuni uomini sono manifesti e vanno innanzi a loro al giudizio; ad altri uomini, invece, essi tengono dietro. 1Timoteo 5:25 Similmente, anche le opere buone sono manifeste; e quelle che non lo sono, non possono rimanere occulte. Doveri dei servi. Esortazioni e raccomandazioni generali 1Timoteo 6:1 Tutti coloro che sono sotto il giogo della servitu', reputino i loro padroni come degni d'ogni onore, affinche' il nome di Dio e la dottrina non vengano biasimati. 1Timoteo 6:2 E quelli che hanno padroni credenti non li disprezzino perche' son fratelli, ma tanto piu' li servano, perche' quelli che ricevono il beneficio del loro servizio sono fedeli e diletti. Queste cose insegna e ad esse esorta. 1Timoteo 6:3 Se qualcuno insegna una dottrina diversa e non s'attiene alle sane parole del Signor nostro Gesu' Cristo e alla dottrina che e' secondo pieta', 1Timoteo 6:4 esso e' gonfio e non sa nulla; ma langue intorno a questioni e dispute di parole, dalle quali nascono invidia, contenzione, maldicenza, cattivi sospetti, 1Timoteo 6:5 acerbe discussioni d'uomini corrotti di mente e privati della verita', i quali stimano la pieta' esser fonte di guadagno. 1Timoteo 6:6 Or la pieta' con animo contento del proprio stato, e' un gran guadagno; 1Timoteo 6:7 poiche' non abbiam portato nulla nel mondo, perche' non ne possiamo neanche portar via nulla; 1Timoteo 6:8 ma avendo di che nutrirci e di che coprirci, saremo di questo contenti. 1Timoteo 6:9 Ma quelli che vogliono arricchire cadono in tentazione, in laccio, e in molte insensate e funeste concupiscenze, che affondano gli uomini nella distruzione e nella perdizione. 1Timoteo 6:10 Poiche' l'amor del danaro e' radice d'ogni sorta di mali; e alcuni che vi si sono dati, si sono sviati dalla fede e si son trafitti di molti dolori. 1Timoteo 6:11 Ma tu, o uomo di Dio, fuggi queste cose, e procaccia giustizia, pieta', fede, amore, costanza, dolcezza. 1Timoteo 6:12 Combatti il buon combattimento della fede, afferra la vita eterna alla quale sei stato chiamato e in vista della quale facesti quella bella confessione in presenza di molti testimoni. 1Timoteo 6:13 Nel cospetto di Dio che vivifica tutte le cose, e di Cristo Gesu' che rese testimonianza dinanzi a Ponzio Pilato con quella bella confessione, 1Timoteo 6:14 io t'ingiungo d'osservare il comandamento divino da uomo immacolato, irreprensibile, fino all'apparizione del nostro Signor Gesu' Cristo, 1Timoteo 6:15 la quale sara' a suo tempo manifestata dal beato e unico Sovrano, il Re dei re e Signor dei signori, 1Timoteo 6:16 il quale solo possiede l'immortalita' ed abita una luce inaccessibile; il quale nessun uomo ha veduto ne' puo' vedere; al quale siano onore e potenza eterna. Amen. 1Timoteo 6:17 A quelli che son ricchi in questo mondo ordina che non siano d'animo altero, che non ripongano la loro speranza nell'incertezza delle ricchezze, ma in Dio, il quale ci somministra copiosamente ogni cosa perche' ne godiamo; 1Timoteo 6:18 che facciano del bene, che siano ricchi in buone opere, pronti a dare, a far parte dei loro averi, 1Timoteo 6:19 in modo da farsi un tesoro ben fondato per l'avvenire, a fin di conseguire la vera vita. 1Timoteo 6:20 O Timoteo, custodisci il deposito, schivando le profane vacuita' di parole e le opposizioni di quella che falsamente si chiama scienza, 1Timoteo 6:21 della quale alcuni facendo professione, si sono sviati dalla fede. La grazia sia con voi.2Timoteo 1:1-4:22 Indirizzo e saluto 2Timoteo 1:1 Paolo, apostolo di Cristo Gesu' per volonta' di Dio, secondo la promessa della vita che e' in Cristo Gesu', 2Timoteo 1:2 a Timoteo, mio diletto figliuolo, grazia, misericordia, pace da Dio Padre e da Cristo Gesu' nostro Signore. Affetto di Paolo per Timoteo. Esortazione alla fermezza nella fede e alla costanza nel ministerio 2Timoteo 1:3 Io rendo grazie a Dio, il quale servo con pura coscienza, come l'han servito i miei antenati, ricordandomi sempre di te nelle mie preghiere giorno e notte, 2Timoteo 1:4 bramando, memore come sono delle tue lacrime, di vederti per esser ricolmo d'allegrezza. 2Timoteo 1:5 Io ricordo infatti la fede non finta che e' in te, la quale abito' prima nella tua nonna Loide e nella tua madre Eunice, e, son persuaso, abita in te pure. 2Timoteo 1:6 Per questa ragione ti ricordo di ravvivare il dono di Dio che e' in te per la imposizione delle mie mani. 2Timoteo 1:7 Poiche' Iddio ci ha dato uno spirito non di timidita', ma di forza e d'amore e di correzione. 2Timoteo 1:8 Non aver dunque vergogna della testimonianza del Signor nostro, ne' di me che sono in catene per lui; ma soffri anche tu per l'Evangelo, sorretto dalla potenza di Dio; 2Timoteo 1:9 il quale ci ha salvati e ci ha rivolto una santa chiamata, non secondo le nostre opere, ma secondo il proprio proponimento e la grazia che ci e' stata fatta in Cristo Gesu' avanti i secoli, 2Timoteo 1:10 ma che e' stata ora manifestata coll'apparizione del Salvator nostro Cristo Gesu', il quale ha distrutto la morte e ha prodotto in luce la vita e l'immortalita' mediante l'Evangelo, 2Timoteo 1:11 in vista del quale io sono stato costituito banditore e apostolo e dottore. 2Timoteo 1:12 Ed e' pure per questa cagione che soffro queste cose; ma non me ne vergogno, perche' so in chi ho creduto, e son persuaso ch'egli e' potente da custodire il mio deposito fino a quel giorno. 2Timoteo 1:13 Attienti con fede e con l'amore che e' in Cristo Gesu' al modello delle sane parole che udisti da me. 2Timoteo 1:14 Custodisci il buon deposito per mezzo dello Spirito Santo che abita in noi. 2Timoteo 1:15 Tu sai questo: che tutti quelli che sono in Asia mi hanno abbandonato; fra i quali, Figello ed Ermogene. 2Timoteo 1:16 Conceda il Signore misericordia alla famiglia d'Onesiforo, poiche' egli m'ha spesse volte confortato e non si e' vergognato della mia catena; 2Timoteo 1:17 anzi, quando e' venuto a Roma, mi ha cercato premurosamente e m'ha trovato. 2Timoteo 1:18 Gli conceda il Signore di trovar misericordia presso il Signore in quel giorno; e quanti servigī egli abbia reso in Efeso tu sai molto bene. 2Timoteo 2:1 Tu dunque, figliuol mio, fortificati nella grazia che e' in Cristo Gesu', 2Timoteo 2:2 e le cose che hai udite da me in presenza di molti testimoni, affidale ad uomini fedeli, i quali siano capaci d'insegnarle anche ad altri. 2Timoteo 2:3 Sopporta anche tu le sofferenze, come un buon soldato di Cristo Gesu'. 2Timoteo 2:4 Uno che va alla guerra non s'impaccia delle faccende della vita; e cio', affin di piacere a colui che l'ha arruolato. 2Timoteo 2:5 Parimente se uno lotta come atleta non e' coronato, se non ha lottato secondo le leggi. 2Timoteo 2:6 Il lavoratore che fatica dev'essere il primo ad aver la sua parte de' frutti. 2Timoteo 2:7 Considera quello che dico, poiche' il Signore ti dara' intelligenza in ogni cosa. 2Timoteo 2:8 Ricordati di Gesu' Cristo, risorto d'infra i morti, progenie di Davide, secondo il mio Vangelo; 2Timoteo 2:9 per il quale io soffro afflizione fino ad essere incatenato come un malfattore, ma la parola di Dio non e' incatenata. 2Timoteo 2:10 Percio' io sopporto ogni cosa per amor degli eletti, affinche' anch'essi conseguano la salvezza che e' in Cristo Gesu' con gloria eterna. 2Timoteo 2:11 Certa e' questa parola: che se muoiamo con lui, con lui anche vivremo; 2Timoteo 2:12 se abbiam costanza nella prova, con lui altresi regneremo; 2Timoteo 2:13 se lo rinnegheremo, anch'egli ci rinneghera'; se siamo infedeli, egli rimane fedele, perche' non puo' rinnegare se stesso. Come condursi con chi si allontana dalla fede e dalla purita' cristiana 2Timoteo 2:14 Ricorda loro queste cose, scongiurandoli nel cospetto di Dio che non faccian dispute di parole, che a nulla giovano e sovvertono chi le ascolta. 2Timoteo 2:15 Studiati di presentar te stesso approvato dinanzi a Dio: operaio che non abbia ad esser confuso, che tagli rettamente la parola della verita'. 2Timoteo 2:16 Ma schiva le profane ciance, perche' quelli che vi si danno progrediranno nella empieta' 2Timoteo 2:17 e la loro parola andra' rodendo come fa la cancrena; fra i quali sono Imeneo e Fileto; 2Timoteo 2:18 uomini che si sono sviati dalla verita', dicendo che la risurrezione e' gia' avvenuta, e sovvertono la fede di alcuni. 2Timoteo 2:19 Ma pure il solido fondamento di Dio rimane fermo, portando questo sigillo: 'Il Signore conosce quelli che son suoi', e: 'Ritraggasi dall'iniquita' chiunque nomina il nome del Signore'. 2Timoteo 2:20 Or in una gran casa non ci son soltanto dei vasi d'oro e d'argento, ma anche dei vasi di legno e di terra; e gli uni son destinati a un uso nobile e gli altri ad un uso ignobile. 2Timoteo 2:21 Se dunque uno si serba puro da quelle cose, sara' un vaso nobile, santificato, atto al servigio del padrone, preparato per ogni opera buona. 2Timoteo 2:22 Ma fuggi gli appetiti giovanili e procaccia giustizia, fede, amore, pace con quelli che di cuor puro invocano il Signore. 2Timoteo 2:23 Ma schiva le quistioni stolte e scempie, sapendo che generano contese. 2Timoteo 2:24 Or il servitore del Signore non deve contendere, ma dev'essere mite inverso tutti, atto ad insegnare, paziente, 2Timoteo 2:25 correggendo con dolcezza quelli che contradicono, se mai avvenga che Dio conceda loro di ravvedersi per riconoscere la verita'; 2Timoteo 2:26 in guisa che, tornati in se', escano dal laccio del diavolo, che li avea presi prigionieri perche' facessero la sua volonta'. Corruzione estrema degli ultimi tempi 2Timoteo 3:1 Or sappi questo, che negli ultimi giorni verranno dei tempi difficili; 2Timoteo 3:2 perche' gli uomini saranno egoisti, amanti del danaro, vanagloriosi, superbi, bestemmiatori, disubbidienti ai genitori, ingrati, irreligiosi, 2Timoteo 3:3 senz'affezione naturale, mancatori di fede, calunniatori, intemperanti, spietati, senza amore per il bene, 2Timoteo 3:4 traditori, temerarī, gonfi, amanti del piacere anziche' di Dio, 2Timoteo 3:5 aventi le forme della pieta', ma avendone rinnegata la potenza. 2Timoteo 3:6 Anche costoro schiva! Poiche' del numero di costoro son quelli che s'insinuano nelle case e cattivano donnicciuole cariche di peccati, agitate da varie cupidigie, 2Timoteo 3:7 che imparan sempre e non possono mai pervenire alla conoscenza della verita'. 2Timoteo 3:8 E come Janne' e Iambre' contrastarono a Mose', cosi anche costoro contrastano alla verita': uomini corrotti di mente, riprovati quanto alla fede. 2Timoteo 3:9 Ma non andranno piu' oltre, perche' la loro stoltezza sara' manifesta a tutti, come fu quella di quegli uomini. Esortazione a perseverare nela conoscenza e nell'insegnamento della sana dottrina 2Timoteo 3:10 Quanto a te, tu hai tenuto dietro al mio insegnamento, alla mia condotta, a' miei propositi, alla mia fede, alla mia pazienza, al mio amore, alla mia costanza, 2Timoteo 3:11 alle mie persecuzioni, alle mie sofferenze, a quel che mi avvenne ad Antiochia, ad Iconio ed a Listra. Sai quali persecuzioni ho sopportato; e il Signore mi ha liberato da tutte. 2Timoteo 3:12 E d'altronde tutti quelli che voglion vivere piamente in Cristo Gesu' saranno perseguitati; 2Timoteo 3:13 mentre i malvagi e gli impostori andranno di male in peggio, seducendo ed essendo sedotti. 2Timoteo 3:14 Ma tu persevera nelle cose che hai imparate e delle quali sei stato accertato, sapendo da chi le hai imparate, 2Timoteo 3:15 e che fin da fanciullo hai avuto conoscenza degli Scritti sacri, i quali possono renderti savio a salute mediante la fede che e' in Cristo Gesu'. 2Timoteo 3:16 Ogni Scrittura e' ispirata da Dio e utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, 2Timoteo 3:17 affinche' l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona. 2Timoteo 4:1 Io te ne scongiuro nel cospetto di Dio e di Cristo Gesu' che ha da giudicare i vivi e i morti, e per la sua apparizione e per il suo regno: 2Timoteo 4:2 Predica la Parola, insisti a tempo e fuor di tempo, riprendi, sgrida, esorta con grande pazienza e sempre istruendo. 2Timoteo 4:3 Perche' verra' il tempo che non sopporteranno la sana dottrina; ma per prurito d'udire si accumuleranno dottori secondo le loro proprie voglie 2Timoteo 4:4 e distoglieranno le orecchie dalla verita' e si volgeranno alle favole. 2Timoteo 4:5 Ma tu sii vigilante in ogni cosa, soffri afflizioni, fa' l'opera d'evangelista, compi tutti i doveri del tuo ministerio. L'apostolo prevede la sua prossima fine e chiama Timoteo a se'. Notizie personali e saluti 2Timoteo 4:6 Quanto a me io sto per esser offerto a mo' di libazione, e il tempo della mia dipartenza e' giunto. 2Timoteo 4:7 Io ho combattuto il buon combattimento, ho finito la corsa, ho serbata la fede; 2Timoteo 4:8 del rimanente mi e' riservata la corona di giustizia che il Signore, il giusto giudice, mi assegnera' in quel giorno; e non solo a me, ma anche a tutti quelli che avranno amato la sua apparizione. 2Timoteo 4:9 Studiati di venir tosto da me; 2Timoteo 4:10 poiche' Dema, avendo amato il presente secolo, mi ha lasciato e se n'e' andato a Tessalonica. Crescente e' andato in Galazia, Tito in Dalmazia. Luca solo e' meco. 2Timoteo 4:11 Prendi Marco e menalo teco; poich'egli mi e' molto utile per il ministerio. 2Timoteo 4:12 Quanto a Tichico l'ho mandato ad Efeso. 2Timoteo 4:13 Quando verrai porta il mantello che ho lasciato a Troas da Carpo, e i libri, specialmente le pergamene. 2Timoteo 4:14 Alessandro, il ramaio, mi ha fatto del male assai. Il Signore gli rendera' secondo le sue opere. 2Timoteo 4:15 Da lui guardati anche tu, poiche' egli ha fortemente contrastato alle nostre parole. 2Timoteo 4:16 Nella mia prima difesa nessuno s'e' trovato al mio fianco, ma tutti mi hanno abbandonato; non sia loro imputato! 2Timoteo 4:17 Ma il Signore e' stato meco e m'ha fortificato, affinche' il Vangelo fosse per mezzo mio pienamente proclamato e tutti i Gentili l'udissero; e sono stato liberato dalla gola del leone. 2Timoteo 4:18 Il Signore mi liberera' da ogni mala azione e mi salvera' nel suo regno celeste. A lui sia la gloria ne' secoli dei secoli. Amen. 2Timoteo 4:19 Saluta Prisca ed Aquila e la famiglia d'Onesiforo. 2Timoteo 4:20 Erasto e' rimasto a Corinto; e Trofimo l'ho lasciato infermo a Mileto. 2Timoteo 4:21 Studiati di venire prima dell'inverno. Ti salutano Eubulo e Pudente e Lino e Claudia ed i fratelli tutti. 2Timoteo 4:22 Il Signore sia col tuo spirito. La grazia sia con voi.Tito 1:1-3:15 Indirizzo e saluto Tito 1:1 Paolo, servitor di Dio e apostolo di Gesu' Cristo per la fede degli eletti di Dio e la conoscenza della verita' che e' secondo pieta', Tito 1:2 nella speranza della vita eterna la quale Iddio, che non puo' mentire, promise avanti i secoli, Tito 1:3 manifestando poi nei suoi proprī tempi la sua parola mediante la predicazione che e' stata a me affidata per mandato di Dio, nostro Salvatore, Tito 1:4 a Tito, mio vero figliuolo secondo la fede che ci e' comune, grazia e pace da Dio Padre e da Cristo Gesu', nostro Salvatore. Tito incaricato di dar ordine alle chiese di Creta. Della scelta degli anziani Tito 1:5 Per questa ragione t'ho lasciato in Creta: perche' tu dia ordine alle cose che rimangono a fare, e costituisca degli anziani per ogni citta', come t'ho ordinato; Tito 1:6 quando si trovi chi sia irreprensibile, marito d'una sola moglie, avente figliuoli fedeli, che non siano accusati di dissolutezza ne' insubordinati. Tito 1:7 Poiche' il vescovo bisogna che sia irreprensibile, come economo di Dio; non arrogante, non iracondo, non dedito al vino, non manesco, non cupido di disonesto guadagno, Tito 1:8 ma ospitale, amante del bene, assennato, giusto, santo, temperante, Tito 1:9 attaccato alla fedel Parola quale gli e' stata insegnata, onde sia capace d'esortare nella sana dottrina e di convincere i contradittori. Tito 1:10 Poiche' vi son molti ribelli, cianciatori e seduttori di menti, specialmente fra quelli della circoncisione, ai quali bisogna turar la bocca; Tito 1:11 uomini che sovvertono le case intere, insegnando cose che non dovrebbero, per amor di disonesto guadagno. Tito 1:12 Uno dei loro, un loro proprio profeta, disse: 'I Cretesi son sempre bugiardi, male bestie, ventri pigri'. Tito 1:13 Questa testimonianza e' verace. Riprendili percio' severamente, affinche' siano sani nella fede, Tito 1:14 non dando retta a favole giudaiche ne' a comandamenti d'uomini che voltan le spalle alla verita'. Tito 1:15 Tutto e' puro per quelli che son puri; ma per i contaminati ed increduli niente e' puro; anzi, tanto la mente che la coscienza loro son contaminate. Tito 1:16 Fanno professione di conoscere Iddio; ma lo rinnegano con le loro opere, essendo abominevoli, e ribelli, e incapaci di qualsiasi opera buona. Del come esortare i vecchi, le donne, i giovani, i servi Tito 2:1 Ma tu esponi le cose che si convengono alla sana dottrina: Tito 2:2 Che i vecchi siano sobrī, gravi, assennati, sani nella fede, nell'amore, nella pazienza: Tito 2:3 che le donne attempate abbiano parimente un portamento convenevole a santita', non siano maldicenti ne' dedite a molto vino, siano maestre di cio' che e' buono; Tito 2:4 onde insegnino alle giovani ad amare i mariti, ad amare i figliuoli, Tito 2:5 ad esser assennate, caste, date ai lavori domestici, buone, soggette ai loro mariti, affinche' la Parola di Dio non sia bestemmiata. Tito 2:6 Esorta parimente i giovani ad essere assennati, Tito 2:7 dando te stesso in ogni cosa come esempio di opere buone; mostrando nell'insegnamento purita' incorrotta, gravita', Tito 2:8 parlar sano, irreprensibile, onde l'avversario resti confuso, non avendo nulla di male da dire di noi. Tito 2:9 Esorta i servi ad esser sottomessi ai loro padroni, a compiacerli in ogni cosa, a non contradirli, Tito 2:10 a non frodarli, ma a mostrar sempre lealta' perfetta, onde onorino la dottrina di Dio, nostro Salvatore, in ogni cosa. Tito 2:11 Poiche' la grazia di Dio, salutare per tutti gli uomini, e' apparsa Tito 2:12 e ci ammaestra a rinunziare all'empieta' e alle mondane concupiscenze, per vivere in questo mondo temperatamente, giustamente e piamente, Tito 2:13 aspettando la beata speranza e l'apparizione della gloria del nostro grande Iddio e Salvatore, Cristo Gesu'; Tito 2:14 il quale ha dato se stesso per noi affin di riscattarci da ogni iniquita' e di purificarsi un popolo suo proprio, zelante nelle opere buone. Tito 2:15 Insegna queste cose, ed esorta e riprendi con ogni autorita'. Niuno ti sprezzi. Ubbidienza ai magistrati. La salvazione e le buone opere. Notizie personali Tito 3:1 Ricorda loro che stiano soggetti ai magistrati e alle autorita', che siano ubbidienti, pronti a fare ogni opera buona, Tito 3:2 che non dicano male d'alcuno, che non siano contenziosi, che siano benigni, mostrando ogni mansuetudine verso tutti gli uomini. Tito 3:3 Perche' anche noi eravamo una volta insensati, ribelli, traviati, servi di varie concupiscenze e volutta', menanti la vita in malizia ed invidia, odiosi e odiantici gli uni gli altri. Tito 3:4 Ma quando la benignita' di Dio, nostro Salvatore, e il suo amore verso gli uomini sono stati manifestati, Tito 3:5 Egli ci ha salvati non per opere giuste che noi avessimo fatte, ma secondo la sua misericordia, mediante il lavacro della rigenerazione e il rinnovamento dello Spirito Santo, Tito 3:6 ch'Egli ha copiosamente sparso su noi per mezzo di Gesu' Cristo, nostro Salvatore, Tito 3:7 affinche', giustificati per la sua grazia, noi fossimo fatti eredi secondo la speranza della vita eterna. Tito 3:8 Certa e' questa parola, e queste cose voglio che tu affermi con forza, affinche' quelli che han creduto a Dio abbiano cura d'attendere a buone opere. Queste cose sono buone ed utili agli uomini. Tito 3:9 Ma quanto alle quistioni stolte, alle genealogie, alle contese, e alle dispute intorno alla legge, stattene lontano, perche' sono inutili e vane. Tito 3:10 L'uomo settario, dopo una prima e una seconda ammonizione, schivalo, Tito 3:11 sapendo che un tal uomo e' pervertito e pecca, condannandosi da se'. Raccomandazioni varie. Saluti Tito 3:12 Quando t'avro' mandato Artemas o Tichico, studiati di venir da me a Nicopoli, perche' ho deciso di passar quivi l'inverno. Tito 3:13 Provvedi con cura al viaggio di Zena, il legista, e d'Apollo, affinche' nulla manchi loro. Tito 3:14 Ed imparino anche i nostri ad attendere a buone opere per provvedere alle necessita', onde non stiano senza portar frutto. Tito 3:15 Tutti quelli che son meco ti salutano. Saluta quelli che ci amano in fede. La grazia sia con tutti voi!Filemone 1-25 Indirizzo, saluti e rendimento di grazie Filemone 1 Paolo, prigione di Cristo Gesu', e il fratello Timoteo, a Filemone, nostro diletto e compagno d'opera, Filemone 2 e alla sorella Apfia, e ad Archippo, nostro compagno d'armi, e alla chiesa che e' in casa tua, Filemone 3 grazia a voi e pace da Dio nostro Padre e dal Signor Gesu' Cristo. Filemone 4 Io rendo sempre grazie all'Iddio mio, facendo menzione di te nelle mie preghiere, Filemone 5 giacche' odo parlare dell'amore e della fede che hai nel Signor Gesu' e verso tutti i santi, Filemone 6 e domando che la nostra comunione di fede sia efficace nel farti riconoscere ogni bene che si compia in noi, alla gloria di Cristo. Filemone 7 Poiche' ho provato una grande allegrezza e consolazione pel tuo amore, perche' il cuore dei santi e' stato ricreato per mezzo tuo, o fratello. Paolo intercede per lo schiavo convertito Onesimo, fuggito dal suo padre Filemone 8 Percio', benche' io abbia molta liberta' in Cristo di comandarti quel che convien fare, Filemone 9 preferisco fare appello alla tua carita', semplicemente come Paolo, vecchio, e adesso anche prigione di Cristo Gesu'; Filemone 10 ti prego per il mio figliuolo che ho generato nelle mie catene, Filemone 11 per Onesimo che altra volta ti fu disutile, ma che ora e' utile a te ed a me. Filemone 12 Io te l'ho rimandato, lui, ch'e' quanto dire, le viscere mie. Filemone 13 Avrei voluto tenerlo presso di me, affinche' in vece tua mi servisse nelle catene che porto a motivo del Vangelo; Filemone 14 ma, senza il tuo parere, non ho voluto far nulla, affinche' il tuo beneficio non fosse come forzato, ma volontario. Filemone 15 Infatti, per questo, forse, egli e' stato per breve tempo separato da te, perche' tu lo ricuperassi per sempre; Filemone 16 non piu' come uno schiavo, ma come da piu' di uno schiavo, come un fratello caro specialmente a me, ma ora quanto piu' a te, e nella carne e nel Signore! Filemone 17 Se dunque tu mi tieni per un consocio, ricevilo come faresti di me. Filemone 18 Che se t'ha fatto alcun torto o ti deve qualcosa, addebitalo a me. Filemone 19 Io, Paolo, lo scrivo di mio proprio pugno: Io lo paghero'; per non dirti che tu mi sei debitore perfino di te stesso. Filemone 20 Si, fratello, io vorrei da te un qualche utile nel Signore; deh, ricrea il mio cuore in Cristo. Filemone 21 Ti scrivo confidando nella tua ubbidienza, sapendo che tu farai anche al di la' di quel che dico. Filemone 22 Preparami al tempo stesso un alloggio, perche' spero che, per le vostre preghiere, io vi saro' donato. Filemone 23 Epafra, mio compagno di prigione in Cristo Gesu', ti saluta. Filemone 24 Cosi fanno Marco, Aristarco, Dema, Luca, miei compagni d'opera. Filemone 25 La grazia del Signor Gesu' Cristo sia con lo spirito vostro.Ebrei 1:1-13:25 Cristo superiore agli angeli, qual Figliuolo di Dio Ebrei 1:1 Iddio, dopo aver in molte volte e in molte maniere parlato anticamente ai padri per mezzo de' profeti, Ebrei 1:2 in questi ultimi giorni ha parlato a noi mediante il suo Figliuolo, ch'Egli ha costituito erede di tutte le cose, mediante il quale pure ha creato i mondi; Ebrei 1:3 il quale, essendo lo splendore della sua gloria e l'impronta della sua essenza e sostenendo tutte le cose con la parola della sua potenza, quand'ebbe fatta la purificazione dei peccati, si pose a sedere alla destra della Maesta' ne' luoghi altissimi, Ebrei 1:4 diventato cosi di tanto superiore agli angeli, di quanto il nome che ha eredato e' piu' eccellente del loro. Ebrei 1:5 Infatti, a qual degli angeli diss'Egli mai: Tu sei il mio Figliuolo, oggi ti ho generato? e di nuovo: Io gli saro' Padre ed egli mi sara' Figliuolo? Ebrei 1:6 E quando di nuovo introduce il Primogenito nel mondo, dice: Tutti gli angeli di Dio l'adorino! Ebrei 1:7 E mentre degli angeli dice: Dei suoi angeli Ei fa dei venti, e dei suoi ministri fiamme di fuoco, Ebrei 1:8 dice del Figliuolo: Il tuo trono, o Dio, e' ne' secoli dei secoli, e lo scettro di rettitudine e' lo scettro del tuo regno. Ebrei 1:9 Tu hai amata la giustizia e hai odiata l'iniquita'; percio' Dio, l'Iddio tuo, ha unto te d'olio di letizia, a preferenza dei tuoi compagni. Ebrei 1:10 E ancora: Tu, Signore, nel principio, fondasti la terra, e i cieli son opera delle tue mani. Ebrei 1:11 Essi periranno, ma tu dimori; invecchieranno tutti come un vestito, Ebrei 1:12 e li avvolgerai come un mantello, e saranno mutati; ma tu rimani lo stesso, e i tuoi anni non verranno meno. Ebrei 1:13 Ed a qual degli angeli diss'Egli mai: Siedi alla mia destra finche' abbia fatto dei tuoi nemici lo sgabello dei tuoi piedi? Ebrei 1:14 Non sono eglino tutti spiriti ministratori, mandati a servire a pro di quelli che hanno da eredare la salvezza? Ebrei 2:1 Percio' bisogna che ci atteniamo vie piu' alle cose udite, che talora non siam portati via lungi da esse. Ebrei 2:2 Perche', se la parola pronunziata per mezzo d'angeli si dimostro' ferma, e ogni trasgressione e disubbidienza ricevette una giusta retribuzione, Ebrei 2:3 come scamperemo noi se trascuriamo una cosi grande salvezza? La quale, dopo essere stata prima annunziata dal Signore, ci e' stata confermata da quelli che l'aveano udita, Ebrei 2:4 mentre Dio stesso aggiungeva la sua testimonianza alla loro, con de' segni e de' prodigi, con opere potenti svariate, e con doni dello Spirito Santo distribuiti secondo la sua volonta'. Cristo superiore agli angeli, qual Figliuolo dell'uomo Ebrei 2:5 Difatti, non e' ad angeli ch'Egli ha sottoposto il mondo a venire del quale parliamo; Ebrei 2:6 anzi, qualcuno ha in un certo luogo attestato dicendo: Che cos'e' l'uomo che tu ti ricordi di lui o il figliuol dell'uomo che tu ti curi di lui? Ebrei 2:7 Tu l'hai fatto di poco inferiore agli angeli; l'hai coronato di gloria e d'onore; Ebrei 2:8 tu gli hai posto ogni cosa sotto i piedi. Col sottoporgli tutte le cose, Egli non ha lasciato nulla che non gli sia sottoposto. Ma al presente non vediamo ancora che tutte le cose gli siano sottoposte; Ebrei 2:9 ben vediamo pero' colui che e' stato fatto di poco inferiore agli angeli, cioe' Gesu', coronato di gloria e d'onore a motivo della morte che ha patita, onde, per la grazia di Dio, gustasse la morte per tutti. Ebrei 2:10 Infatti, per condurre molti figliuoli alla gloria, ben s'addiceva a Colui per cagion del quale son tutte le cose e per mezzo del quale son tutte le cose, di rendere perfetto, per via di sofferenze, il duce della loro salvezza. Ebrei 2:11 Poiche' e colui che santifica e quelli che son santificati, provengon tutti da uno; per la qual ragione egli non si vergogna di chiamarli fratelli, Ebrei 2:12 dicendo: Annunziero' il tuo nome ai miei fratelli; in mezzo alla raunanza cantero' la tua lode. Ebrei 2:13 E di nuovo: Io mettero' la mia fiducia in Lui. E di nuovo: Ecco me e i figliuoli che Dio mi ha dati. Ebrei 2:14 Poiche' dunque i figliuoli partecipano del sangue e della carne, anch'egli vi ha similmente partecipato, affinche', mediante la morte, distruggesse colui che avea l'impero della morte, cioe' il diavolo, Ebrei 2:15 e liberasse tutti quelli che per il timor della morte erano per tutta la vita soggetti a schiavitu'. Ebrei 2:16 Poiche', certo, egli non viene in aiuto ad angeli, ma viene in aiuto alla progenie d'Abramo. Ebrei 2:17 Laonde egli doveva esser fatto in ogni cosa simile ai suoi fratelli, affinche' diventasse un misericordioso e fedel sommo sacerdote nelle cose appartenenti a Dio, per compiere l'espiazione dei peccati del popolo. Ebrei 2:18 Poiche', in quanto egli stesso ha sofferto essendo tentato, puo' soccorrere quelli che son tentati. Cristo superiore a Mose' Ebrei 3:1 Percio', fratelli santi, che siete partecipi d'una celeste vocazione, considerate Gesu', l'Apostolo e il Sommo Sacerdote della nostra professione di fede, Ebrei 3:2 il quale e' fedele a Colui che l'ha costituito, come anche lo fu Mose' in tutta la casa di Dio. Ebrei 3:3 Poiche' egli e' stato reputato degno di tanta maggior gloria che Mose', di quanto e' maggiore l'onore di Colui che fabbrica la casa, in confronto di quello della casa stessa. Ebrei 3:4 Poiche' ogni casa e' fabbricata da qualcuno; ma chi ha fabbricato tutte le cose e' Dio. Ebrei 3:5 E Mose' fu bensi fedele in tutta la casa di Dio come servitore per testimoniar delle cose che dovevano esser dette; Ebrei 3:6 ma Cristo lo e' come Figlio, sopra la sua casa; e la sua casa siamo noi se riteniam ferma sino alla fine la nostra franchezza e il vanto della nostra speranza. Pericoli della incredulita' e della disubbidienza Ebrei 3:7 Percio', come dice lo Spirito Santo, Oggi, se udite la sua voce, Ebrei 3:8 non indurate i vostri cuori, come nel di della provocazione, come nel di della tentazione nel deserto Ebrei 3:9 dove i vostri padri mi tentarono mettendomi alla prova, e videro le mie opere per quarant'anni! Ebrei 3:10 Percio' mi disgustai di quella generazione, e dissi: Sempre erra il cuor loro; ed essi non han conosciuto le mie vie, Ebrei 3:11 talche' giurai nell'ira mia: Non entreranno nel mio riposo! Ebrei 3:12 Guardate, fratelli, che talora non si trovi in alcuno di voi un malvagio cuore incredulo, che vi porti a ritrarvi dall'Iddio vivente; Ebrei 3:13 ma esortatevi gli uni gli altri tutti i giorni, finche' si puo' dire: 'Oggi', onde nessuno di voi sia indurato per inganno del peccato; Ebrei 3:14 poiche' siam diventati partecipi di Cristo, a condizione che riteniam ferma sino alla fine la fiducia che avevamo da principio, Ebrei 3:15 mentre ci vien detto: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori, come nel di della provocazione. Ebrei 3:16 Infatti, chi furon quelli che dopo averlo udito lo provocarono? Non furon forse tutti quelli ch'erano usciti dall'Egitto, condotti da Mose'? Ebrei 3:17 E chi furon quelli di cui si disgusto' durante quarant'anni? Non furon essi quelli che peccarono, i cui cadaveri caddero nel deserto? Ebrei 3:18 E a chi giuro' Egli che non entrerebbero nel suo riposo, se non a quelli che furon disubbidienti? Ebrei 3:19 E noi vediamo che non vi poterono entrare a motivo dell'incredulita'. Ebrei 4:1 Temiamo dunque che talora, rimanendo una promessa d'entrare nel suo riposo, alcuno di voi non appaia esser rimasto indietro. Ebrei 4:2 Poiche' a noi come a loro e' stata annunziata una buona novella; ma la parola udita non giovo' loro nulla non essendo stata assimilata per fede da quelli che l'avevano udita. Ebrei 4:3 Poiche' noi che abbiam creduto entriamo in quel riposo, siccome Egli ha detto: Talche' giurai nella mia ira: Non entreranno nel mio riposo! e cosi disse, benche' le sue opere fossero terminate fin dalla fondazione del mondo. Ebrei 4:4 Perche' in qualche luogo, a proposito del settimo giorno, e' detto cosi: E Dio si riposo' il settimo giorno da tutte le sue opere; Ebrei 4:5 e in questo passo di nuovo: Non entreranno nel mio riposo! Ebrei 4:6 Poiche' dunque e' riserbato ad alcuni d'entrarvi e quelli ai quali la buona novella fu prima annunziata non v'entrarono a motivo della loro disubbidienza, Ebrei 4:7 Egli determina di nuovo un giorno "Oggi" dicendo nei Salmi, dopo lungo tempo, come s'e' detto dianzi: Oggi, se udite la sua voce, non indurate i vostri cuori! Ebrei 4:8 Infatti, se Giosue' avesse dato loro il riposo, Iddio non avrebbe di poi parlato d'un altro giorno. Ebrei 4:9 Resta dunque un riposo di sabato per il popolo di Dio; Ebrei 4:10 poiche' chi entra nel riposo di Lui si riposa anch'egli dalle opere proprie, come Dio si riposo' dalle sue. Ebrei 4:11 Studiamoci dunque d'entrare in quel riposo, onde nessuno cada seguendo lo stesso esempio di disubbidienza. Ebrei 4:12 Perche' la parola di Dio e' vivente ed efficace, e piu' affilata di qualunque spada a due tagli, e penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolle; e giudica i sentimenti ed i pensieri del cuore. Ebrei 4:13 E non v'e' creatura alcuna che sia occulta davanti a lui; ma tutte le cose sono nude e scoperte dinanzi agli occhi di Colui al quale abbiam da render ragione. Cristo superioreai sommi sacerdoti dell'Antico Patto Ebrei 4:14 Avendo noi dunque un gran Sommo Sacerdote che e' passato attraverso i cieli, Gesu', il Figliuol di Dio, riteniamo fermamente la professione della nostra fede. Ebrei 4:15 Perche' non abbiamo un Sommo Sacerdote che non possa simpatizzare con noi nelle nostre infermita'; ma ne abbiamo uno che in ogni cosa e' stato tentato come noi, pero' senza peccare. Ebrei 4:16 Accostiamoci dunque con piena fiducia al trono della grazia, affinche' otteniamo misericordia e troviamo grazia per esser soccorsi al momento opportuno. Ebrei 5:1 Poiche' ogni sommo sacerdote, preso di fra gli uomini, e' costituito a pro degli uomini, nelle cose concernenti Dio, affinche' offra doni e sacrificī per i peccati; Ebrei 5:2 e puo' aver convenevole compassione verso gl'ignoranti e gli erranti, perche' anch'egli e' circondato da infermita'; Ebrei 5:3 ed e' a cagion di questa ch'egli e' obbligato ad offrir dei sacrificī per i peccati, tanto per se stesso quanto per il popolo. Ebrei 5:4 E nessuno si prende da se' quell'onore; ma lo prende quando sia chiamato da Dio, come nel caso d'Aronne. Ebrei 5:5 Cosi anche Cristo non si prese da se' la gloria d'esser fatto Sommo Sacerdote; ma l'ebbe da Colui che gli disse: Tu sei il mio Figliuolo; oggi t'ho generato; Ebrei 5:6 come anche in altro luogo Egli dice: Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec. Ebrei 5:7 Il quale, ne' giorni della sua carne, avendo con gran grida e con lagrime offerto preghiere e supplicazioni a Colui che lo potea salvar dalla morte, ed avendo ottenuto d'esser liberato dal timore, Ebrei 5:8 benche' fosse figliuolo, imparo' l'ubbidienza dalle cose che soffri; Ebrei 5:9 ed essendo stato reso perfetto, divenne per tutti quelli che gli ubbidiscono, Ebrei 5:10 autore d'una salvezza eterna, essendo da Dio proclamato Sommo Sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec. Ebrei 5:11 Del quale abbiamo a dir cose assai, e malagevoli a spiegare, perche' siete diventati duri d'orecchi. Ebrei 5:12 Poiche', mentre per ragion di tempo dovreste esser maestri, avete di nuovo bisogno che vi s'insegnino i primi elementi degli oracoli di Dio; e siete giunti a tale che avete bisogno di latte e non di cibo sodo. Ebrei 5:13 Perche' chiunque usa il latte non ha esperienza della parola della giustizia, poiche' e' bambino; Ebrei 5:14 ma il cibo sodo e' per uomini fatti; per quelli, cioe', che per via dell'uso hanno i sensi esercitati a discernere il bene e il male. Grave ammonimento a chi abbandona la verita' che ha conosciuta Ebrei 6:1 Percio', lasciando l'insegnamento elementare intorno a Cristo, tendiamo a quello perfetto, e non stiamo a porre di nuovo il fondamento del ravvedimento dalle opere morte e della fede in Dio, Ebrei 6:2 della dottrina dei battesimi e della imposizione delle mani, della risurrezione de' morti e del giudizio eterno. Ebrei 6:3 E cosi faremo, se pur Dio lo permette. Ebrei 6:4 Perche' quelli che sono stati una volta illuminati e hanno gustato il dono celeste e sono stati fatti partecipi dello Spirito Santo Ebrei 6:5 e hanno gustato la buona parola di Dio e le potenze del mondo a venire, Ebrei 6:6 se cadono, e' impossibile rinnovarli da capo a ravvedimento, poiche' crocifiggono di nuovo per conto loro il Figliuol di Dio, e lo espongono ad infamia. Ebrei 6:7 Infatti, la terra che beve la pioggia che viene spesse volte su lei, e produce erbe utili a quelli per i quali e' coltivata, riceve benedizione da Dio; Ebrei 6:8 ma se porta spine e triboli, e' riprovata e vicina ad esser maledetta; e la sua fine e' d'esser arsa. Ebrei 6:9 Peraltro, diletti, quantunque parliamo cosi, siamo persuasi, riguardo a voi, di cose migliori e attinenti alla salvezza; Ebrei 6:10 poiche' Dio non e' ingiusto da dimenticare l'opera vostra e l'amore che avete mostrato verso il suo nome coi servizī che avete reso e che rendete tuttora ai santi. Ebrei 6:11 Ma desideriamo che ciascun di voi dimostri fino alla fine il medesimo zelo per giungere alla pienezza della speranza, Ebrei 6:12 onde non diventiate indolenti ma siate imitatori di quelli che per fede e pazienza eredano le promesse. Ebrei 6:13 Poiche', quando Iddio fece la promessa ad Abramo, siccome non potea giurare per alcuno maggiore di lui, giuro' per se stesso, Ebrei 6:14 dicendo: Certo, ti benediro' e ti moltiplichero' grandemente. Ebrei 6:15 E cosi, avendo aspettato con pazienza, Abramo ottenne la promessa. Ebrei 6:16 Perche' gli uomini giurano per qualcuno maggiore di loro; e per essi il giuramento e' la conferma che pone fine ad ogni contestazione. Ebrei 6:17 Cosi, volendo Iddio mostrare vie meglio agli eredi della promessa la immutabilita' del suo consiglio, intervenne con un giuramento, Ebrei 6:18 affinche', mediante due cose immutabili, nelle quali e' impossibile che Dio abbia mentito, troviamo una potente consolazione noi, che abbiam cercato il nostro rifugio nell'afferrar saldamente la speranza che ci era posta dinanzi, Ebrei 6:19 la quale noi teniamo qual a'ncora dell'anima, sicura e ferma e penetrante di la' dalla cortina, Ebrei 6:20 dove Gesu' e' entrato per noi qual precursore, essendo divenuto Sommo Sacerdote in eterno, secondo l'ordine di Melchisedec. Melchisedec e Gesu' Ebrei 7:1 Poiche' questo Melchisedec, re di Salem, sacerdote dell'Iddio altissimo, che ando' incontro ad Abramo quand'egli tornava dalla sconfitta dei re e lo benedisse, Ebrei 7:2 a cui Abramo diede anche la decima d'ogni cosa, il quale in prima, secondo la interpretazione del suo nome, e' Re di giustizia, e poi anche Re di Salem, vale a dire Re di pace, Ebrei 7:3 senza padre, senza madre, senza genealogia, senza principio di giorni ne' fin di vita, ma rassomigliato al Figliuol di Dio, questo Melchisedec rimane sacerdote in perpetuo. Ebrei 7:4 Or considerate quanto grande fosse colui al quale Abramo, il patriarca, dette la decima del meglio della preda. Ebrei 7:5 Or quelli d'infra i figliuoli di Levi che ricevono il sacerdozio, hanno bensi ordine, secondo la legge, di prender le decime dal popolo, cioe' dai loro fratelli, benche' questi siano usciti dai lombi d'Abramo; Ebrei 7:6 quello, invece, che non e' della loro stirpe, prese la decima da Abramo e benedisse colui che avea le promesse! Ebrei 7:7 Ora, senza contraddizione, l'inferiore e' benedetto dal superiore; Ebrei 7:8 e poi, qui, quelli che prendon le decime son degli uomini mortali; ma la' le prende uno di cui si attesta che vive. Ebrei 7:9 E, per cosi dire, nella persona d'Abramo, Levi stesso, che prende le decime, fu sottoposto alla decima; Ebrei 7:10 perch'egli era ancora ne' lombi di suo padre, quando Melchisedec incontro' Abramo. Il sacerdozio di Cristo superiore a quello d'Aaronne Ebrei 7:11 Ora, se la perfezione fosse stata possibile per mezzo del sacerdozio levitico (perche' su quello e' basata la legge data al popolo), che bisogno c'era ancora che sorgesse un altro sacerdote secondo l'ordine di Melchisedec e non scelto secondo l'ordine d'Aronne? Ebrei 7:12 Poiche', mutato il sacerdozio, avviene per necessita' anche un mutamento di legge. Ebrei 7:13 Difatti, colui a proposito del quale queste parole son dette, ha appartenuto a un'altra tribu', della quale nessuno s'e' accostato all'altare; Ebrei 7:14 perche' e' ben noto che il nostro Signore e' sorto dalla tribu' di Giuda, circa la quale Mose' non disse nulla che concernesse il sacerdozio. Ebrei 7:15 E la cosa e' ancora vie piu' evidente se sorge, a somiglianza di Melchisedec, Ebrei 7:16 un altro sacerdote che e' stato fatto tale non a tenore di una legge dalle prescrizioni carnali, ma in virtu' della potenza di una vita indissolubile; Ebrei 7:17 poiche' gli e' resa questa testimonianza: Tu sei sacerdote in eterno secondo l'ordine di Melchisedec. Ebrei 7:18 Giacche' qui v'e' bensi l'abrogazione del comandamento precedente a motivo della sua debolezza e inutilita' Ebrei 7:19 (poiche' la legge non ha condotto nulla a compimento), ma v'e' altresi l'introduzione d'una migliore speranza, mediante la quale ci accostiamo a Dio. Ebrei 7:20 E in quanto cio' non e' avvenuto senza giuramento (poiche' quelli sono stati fatti sacerdoti senza giuramento, Ebrei 7:21 ma egli lo e' con giuramento, per opera di Colui che ha detto: Il Signore l'ha giurato e non si pentira': tu sei sacerdote in eterno), Ebrei 7:22 e' di tanto piu' eccellente del primo il patto del quale Gesu' e' divenuto garante. Ebrei 7:23 Inoltre, quelli sono stati fatti sacerdoti in gran numero, perche' per la morte erano impediti di durare; Ebrei 7:24 ma questi, perche' dimora in eterno, ha un sacerdozio che non si trasmette; Ebrei 7:25 ond'e' che puo' anche salvar appieno quelli che per mezzo di lui si accostano a Dio, vivendo egli sempre per intercedere per loro. Ebrei 7:26 E infatti a noi conveniva un sacerdote come quello, santo, innocente, immacolato, separato dai peccatori ed elevato al disopra de' cieli; Ebrei 7:27 il quale non ha ogni giorno bisogno, come gli altri sommi sacerdoti, d'offrir de' sacrificī prima per i proprī peccati e poi per quelli del popolo; perche' questo egli ha fatto una volta per sempre, quando ha offerto se stesso. Ebrei 7:28 La legge infatti costituisce sommi sacerdoti uomini soggetti a infermita'; ma la parola del giuramento fatto dopo la legge costituisce il Figliuolo, che e' stato reso perfetto per sempre. Superiorita' del Nuovo sull'Antico Patto. Cristo nostro celeste Sommo Sacerdote e mediatore del Nuovo Patto Ebrei 8:1 Ora, il punto capitale delle cose che stiamo dicendo, e' questo: che abbiamo un tal Sommo Sacerdote, che si e' posto a sedere alla destra del trono della Maesta' nei cieli, Ebrei 8:2 ministro del santuario e del vero tabernacolo, che il Signore, e non un uomo, ha eretto. Ebrei 8:3 Poiche' ogni sommo sacerdote e' costituito per offrir doni e sacrificī; ond'e' necessario che anche questo Sommo Sacerdote abbia qualcosa da offrire. Ebrei 8:4 Or, se fosse sulla terra, egli non sarebbe neppur sacerdote, perche' ci son quelli che offrono i doni secondo la legge, Ebrei 8:5 i quali ministrano in quel che e' figura e ombra delle cose celesti, secondo che fu detto da Dio a Mose' quando questi stava per costruire il tabernacolo: Guarda, Egli disse, di fare ogni cosa secondo il modello che ti e' stato mostrato sul monte. Ebrei 8:6 Ma ora egli ha ottenuto un ministerio di tanto piu' eccellente, ch'egli e' mediatore d'un patto anch'esso migliore, fondato su migliori promesse. Ebrei 8:7 Poiche' se quel primo patto fosse stato senza difetto, non si sarebbe cercato luogo per un secondo. Ebrei 8:8 Difatti, Iddio, biasimando il popolo, dice: Ecco i giorni vengono, dice il Signore, che io concludero' con la casa d'Israele e con la casa di Giuda, un patto nuovo; Ebrei 8:9 non un patto come quello che feci coi loro padri nel giorno che li presi per la mano per trarli fuori dal paese d'Egitto; perche' essi non han perseverato nel mio patto, ed io alla mia volta non mi son curato di loro, dice il Signore. Ebrei 8:10 E questo e' il patto che faro' con la casa d'Israele dopo quei giorni, dice il Signore: Io porro' le mie leggi nelle loro menti, e le scrivero' sui loro cuori; e saro' il loro Dio, ed essi saranno il mio popolo. Ebrei 8:11 E non istruiranno piu' ciascuno il proprio concittadino e ciascuno il proprio fratello, dicendo: Conosci il Signore! Perche' tutti mi conosceranno, dal minore al maggiore di loro, Ebrei 8:12 poiche' avro' misericordia delle loro iniquita', e non mi ricordero' piu' dei loro peccati. Ebrei 8:13 Dicendo: Un nuovo patto, Egli ha dichiarato antico il primo. Ora, quel che diventa antico e invecchia e' vicino a sparire. I ripetuti sacrificī del santuario e l'unico sacrificio di Cristo Ebrei 9:1 Or anche il primo patto avea delle norme per il culto e un santuario terreno. Ebrei 9:2 Infatti fu preparato un primo tabernacolo, nel quale si trovavano il candeliere, la tavola, e la presentazione de' pani; e questo si chiamava il Luogo santo. Ebrei 9:3 E dietro la seconda cortina v'era il tabernacolo detto il Luogo santissimo, Ebrei 9:4 contenente un turibolo d'oro, e l'arca del patto, tutta ricoperta d'oro, nella quale si trovavano un vaso d'oro contenente la manna, la verga d'Aronne che avea fiorito, e le tavole del patto. Ebrei 9:5 E sopra l'arca, i cherubini della gloria, che adombravano il propiziatorio. Delle quali cose non possiamo ora parlare partitamente. Ebrei 9:6 Or essendo le cose cosi disposte, i sacerdoti entrano bensi continuamente nel primo tabernacolo per compiervi gli atti del culto; Ebrei 9:7 ma nel secondo, entra una volta solamente all'anno il solo sommo sacerdote, e non senza sangue, il quale egli offre per se stesso e per gli errori del popolo. Ebrei 9:8 Lo Spirito Santo volea con questo significare che la via al santuario non era ancora manifestata finche' sussisteva ancora il primo tabernacolo. Ebrei 9:9 Esso e' una figura per il tempo attuale, conformemente alla quale s'offron doni e sacrificī che non possono, quanto alla coscienza, render perfetto colui che offre il culto, Ebrei 9:10 poiche' si tratta solo di cibi, di bevande e di varie abluzioni, insomma, di regole carnali imposte fino al tempo della riforma. Ebrei 9:11 Ma venuto Cristo, Sommo Sacerdote dei futuri beni, egli, attraverso il tabernacolo piu' grande e piu' perfetto, non fatto con mano, vale a dire non di questa creazione, Ebrei 9:12 e non mediante il sangue di becchi e di vitelli, ma mediante il proprio sangue, e' entrato una volta per sempre nel santuario, avendo acquistata una redenzione eterna. Ebrei 9:13 Perche', se il sangue di becchi e di tori e la cenere d'una giovenca sparsa su quelli che son contaminati santificano in modo da dar la purita' della carne, Ebrei 9:14 quanto piu' il sangue di Cristo che mediante lo Spirito eterno ha offerto se stesso puro d'ogni colpa a Dio, purifichera' la vostra coscienza dalle opere morte per servire all'Iddio vivente? Ebrei 9:15 Ed e' per questa ragione che egli e' mediatore d'un nuovo patto, affinche', avvenuta la sua morte per la redenzione delle trasgressioni commesse sotto il primo patto, i chiamati ricevano l'eterna eredita' promessa. Ebrei 9:16 Infatti, dove c'e' un testamento, bisogna che sia accertata la morte del testatore. Ebrei 9:17 Perche' un testamento e' valido quand'e' avvenuta la morte; poiche' non ha valore finche' vive il testatore. Ebrei 9:18 Ond'e' che anche il primo patto non e' stato inaugurato senza sangue. Ebrei 9:19 Difatti, quando tutti i comandamenti furono secondo la legge proclamati da Mose' a tutto il popolo, egli prese il sangue de' vitelli e de' becchi con acqua, lana scarlatta ed issopo, e ne asperse il libro stesso e tutto il popolo, Ebrei 9:20 dicendo: Questo e' il sangue del patto che Dio ha ordinato sia fatto con voi. Ebrei 9:21 E parimente asperse di sangue il tabernacolo e tutti gli arredi del culto. Ebrei 9:22 E secondo la legge, quasi ogni cosa e' purificata con sangue; e senza spargimento di sangue non c'e' remissione. Ebrei 9:23 Era dunque necessario che le cose raffiguranti quelle nei cieli fossero purificate con questi mezzi, ma le cose celesti stesse doveano esserlo con sacrificī piu' eccellenti di questi. Ebrei 9:24 Poiche' Cristo non e' entrato in un santuario fatto con mano, figura del vero; ma nel cielo stesso, per comparire ora, al cospetto di Dio, per noi; Ebrei 9:25 e non per offrir se stesso piu' volte, come il sommo sacerdote, che entra ogni anno nel santuario con sangue non suo; Ebrei 9:26 che', in questo caso, avrebbe dovuto soffrir piu' volte dalla fondazione del mondo; ma ora, una volta sola, alla fine de' secoli, e' stato manifestato, per annullare il peccato col suo sacrificio. Ebrei 9:27 E come e' stabilito che gli uomini muoiano una volta sola, dopo di che viene il giudizio, Ebrei 9:28 cosi anche Cristo, dopo essere stato offerto una volta sola, per portare i peccati di molti, apparira' una seconda volta, senza peccato, a quelli che l'aspettano per la loro salvezza. Il valore relativo dei sacrificī della Legge. Il perfetto e unico sacrificio di Cristo Ebrei 10:1 Poiche' la legge, avendo un'ombra dei futuri beni, non la realta' stessa delle cose, non puo' mai con quegli stessi sacrificī, che sono offerti continuamente, anno dopo anno, render perfetti quelli che s'accostano a Dio. Ebrei 10:2 Altrimenti non si sarebb'egli cessato d'offrirli, non avendo piu' gli adoratori, una volta purificati, alcuna coscienza di peccati? Ebrei 10:3 Invece in quei sacrificī e' rinnovato ogni anno il ricordo dei peccati; Ebrei 10:4 perche' e' impossibile che il sangue di tori e di becchi tolga i peccati. Ebrei 10:5 Percio', entrando nel mondo, egli dice: Tu non hai voluto ne' sacrificio ne' offerta, ma mi hai preparato un corpo; Ebrei 10:6 non hai gradito ne' olocausti ne' sacrificī per il peccato. Ebrei 10:7 Allora ho detto: Ecco, io vengo (nel rotolo del libro e' scritto di me) per fare, o Dio, la tua volonta'. Ebrei 10:8 Dopo aver detto prima: Tu non hai voluto e non hai gradito ne' sacrificī, ne' offerte, ne' olocausti, ne' sacrificī per il peccato (i quali sono offerti secondo la legge), egli dice poi: Ebrei 10:9 Ecco, io vengo per fare la tua volonta'. Egli toglie via il primo per stabilire il secondo. Ebrei 10:10 In virtu' di questa «volonta'» noi siamo stati santificati, mediante l'offerta del corpo di Gesu' Cristo fatta una volta per sempre. Ebrei 10:11 E mentre ogni sacerdote e' in pie' ogni giorno ministrando e offrendo spesse volte gli stessi sacrificī che non possono mai togliere i peccati, Ebrei 10:12 questi, dopo aver offerto un unico sacrificio per i peccati, e per sempre, si e' posto a sedere alla destra di Dio, Ebrei 10:13 aspettando solo piu' che i suoi nemici sian ridotti ad essere lo sgabello dei suoi piedi. Ebrei 10:14 Perche' con un'unica offerta egli ha per sempre resi perfetti quelli che son santificati. Ebrei 10:15 E anche lo Spirito Santo ce ne rende testimonianza. Infatti, dopo aver detto: Ebrei 10:16 Questo e' il patto che faro' con loro dopo que' giorni, dice il Signore: Io mettero' le mie leggi ne' loro cuori, e le scrivero' nelle loro menti, egli aggiunge: Ebrei 10:17 E non mi ricordero' piu' de' loro peccati e delle loro iniquita'. Ebrei 10:18 Ora, dov'e' remissione di queste cose, non c'e' piu' luogo a offerta per il peccato. Esortazione a perseverar nella fede Ebrei 10:19 Avendo dunque, fratelli, liberta' d'entrare nel santuario in virtu' del sangue di Gesu', Ebrei 10:20 per quella via recente e vivente che egli ha inaugurata per noi attraverso la cortina, vale a dire la sua carne, Ebrei 10:21 e avendo noi un gran Sacerdote sopra la casa di Dio, Ebrei 10:22 accostiamoci di vero cuore, con piena certezza di fede, avendo i cuori aspersi di quell'aspersione che li purifica dalla mala coscienza, e il corpo lavato d'acqua pura. Ebrei 10:23 Riteniam fermamente la confessione della nostra speranza, senza vacillare; perche' fedele e' Colui che ha fatte le promesse. Ebrei 10:24 E facciamo attenzione gli uni agli altri per incitarci a carita' e a buone opere, Ebrei 10:25 non abbandonando la nostra comune adunanza come alcuni son usi di fare, ma esortandoci a vicenda; e tanto piu', che vedete avvicinarsi il gran giorno. Ebrei 10:26 Perche', se pecchiamo volontariamente dopo aver ricevuto la conoscenza della verita', non resta piu' alcun sacrificio per i peccati; Ebrei 10:27 rimangono una terribile attesa del giudizio e l'ardor d'un fuoco che divorera' gli avversarī. Ebrei 10:28 Uno che abbia violato la legge di Mose', muore senza misericordia sulla parola di due o tre testimoni. Ebrei 10:29 Di qual peggior castigo stimate voi che sara' giudicato degno colui che avra' calpestato il Figliuol di Dio e avra' tenuto per profano il sangue del patto col quale e' stato santificato, e avra' oltraggiato lo Spirito della grazia? Ebrei 10:30 Poiche' noi sappiamo chi e' Colui che ha detto: A me appartiene la vendetta! Io daro' la retribuzione! E ancora: Il Signore giudichera' il suo popolo. Ebrei 10:31 e' cosa spaventevole cadere nelle mani dell'Iddio vivente. Ebrei 10:32 Ma ricordatevi dei giorni di prima, quando, dopo essere stati illuminati, voi sosteneste una cosi gran lotta di patimenti: Ebrei 10:33 sia coll'essere esposti a vituperio e ad afflizioni, sia coll'esser partecipi della sorte di quelli che eran cosi trattati. Ebrei 10:34 Infatti, voi simpatizzaste coi carcerati, e accettaste con allegrezza la ruberia de' vostri beni, sapendo d'aver per voi una sostanza migliore e permanente. Ebrei 10:35 Non gettate dunque via la vostra franchezza la quale ha una grande ricompensa! Ebrei 10:36 Poiche' voi avete bisogno di costanza, affinche', avendo fatta la volonta' di Dio, otteniate quel che v'e' promesso. Perche': Ebrei 10:37 Ancora un brevissimo tempo, e colui che ha da venire verra' e non tardera'; Ebrei 10:38 ma il mio giusto vivra' per fede; e se si trae indietro, l'anima mia non lo gradisce. Ebrei 10:39 Ma noi non siamo di quelli che si traggono indietro a loro perdizione, ma di quelli che hanno fede per salvar l'anima. Natura della fede. Esempi di fede nell'Antico Testamento Ebrei 11:1 Or la fede e' certezza di cose che si sperano, dimostrazione di cose che non si vedono. Ebrei 11:2 Infatti, per essa fu resa buona testimonianza agli antichi. Ebrei 11:3 Per fede intendiamo che i mondi sono stati formati dalla parola di Dio; cosicche' le cose che si vedono non sono state tratte da cose apparenti. Ebrei 11:4 Per fede Abele offerse a Dio un sacrificio piu' eccellente di quello di Caino; per mezzo d'essa gli fu resa testimonianza ch'egli era giusto, quando Dio attesto' di gradire le sue offerte; e per mezzo d'essa, benche' morto, egli parla ancora. Ebrei 11:5 Per fede Enoc fu trasportato perche' non vedesse la morte; e non fu piu' trovato, perche' Dio l'avea trasportato; poiche' avanti che fosse trasportato fu di lui testimoniato ch'egli era piaciuto a Dio. Ebrei 11:6 Or senza fede e' impossibile piacergli; poiche' chi s'accosta a Dio deve credere ch'Egli e', e che e' il rimuneratore di quelli che lo cercano. Ebrei 11:7 Per fede Noe', divinamente avvertito di cose che non si vedevano ancora, mosso da pio timore, preparo' un'arca per la salvezza della propria famiglia; e per essa fede condanno' il mondo e fu fatto erede della giustizia che si ha mediante la fede. Ebrei 11:8 Per fede Abramo, essendo chiamato, ubbidi, per andarsene in un luogo ch'egli avea da ricevere in eredita'; e parti senza sapere dove andava. Ebrei 11:9 Per fede soggiorno' nella terra promessa, come in terra straniera, abitando in tende con Isacco e Giacobbe, eredi con lui della stessa promessa, Ebrei 11:10 perche' aspettava la citta' che ha i veri fondamenti e il cui architetto e costruttore e' Dio. Ebrei 11:11 Per fede Sara anch'ella benche' fuori d'eta', ricevette forza di concepire, perche' reputo' fedele Colui che avea fatto la promessa. Ebrei 11:12 E percio', da uno solo, e gia' svigorito, e' nata una discendenza numerosa come le stelle del cielo, come la rena lungo la riva del mare che non si puo' contare. Ebrei 11:13 In fede moriron tutti costoro, senz'aver ricevuto le cose promesse, ma avendole vedute e salutate da lontano, e avendo confessato che erano forestieri e pellegrini sulla terra. Ebrei 11:14 Poiche' quelli che dicon tali cose dimostrano che cercano una patria. Ebrei 11:15 E se pur si ricordavano di quella ond'erano usciti, certo avean tempo di ritornarvi. Ebrei 11:16 Ma ora ne desiderano una migliore, cioe' una celeste; percio' Iddio non si vergogna d'esser chiamato il loro Dio, poiche' ha preparato loro una citta'. Ebrei 11:17 Per fede Abramo, quando fu provato, offerse Isacco; ed egli, che avea ricevuto le promesse, offerse il suo unigenito: egli, a cui era stato detto: Ebrei 11:18 e' in Isacco che ti sara' chiamata una progenie, Ebrei 11:19 ritenendo che Dio e' potente anche da far risuscitare dai morti; ond'e' che lo riebbe per una specie di risurrezione. Ebrei 11:20 Per fede Isacco diede a Giacobbe e ad Esau' una benedizione concernente cose future. Ebrei 11:21 Per fede Giacobbe, morente, benedisse ciascuno dei figliuoli di Giuseppe, e adoro' appoggiato in cima al suo bastone. Ebrei 11:22 Per fede Giuseppe, quando stava per morire, fece menzione dell'e'sodo de' figliuoli d'Israele, e diede ordini intorno alle sue ossa. Ebrei 11:23 Per fede Mose', quando nacque, fu tenuto nascosto per tre mesi dai suoi genitori, perche' vedevano che il bambino era bello; e non temettero il comandamento del re. Ebrei 11:24 Per fede Mose', divenuto grande, rifiuto' d'esser chiamato figliuolo della figliuola di Faraone, Ebrei 11:25 scegliendo piuttosto d'esser maltrattato col popolo di Dio, che di godere per breve tempo i piaceri del peccato; Ebrei 11:26 stimando egli il vituperio di Cristo ricchezza maggiore de' tesori d'Egitto, perche' riguardava alla rimunerazione. Ebrei 11:27 Per fede abbandono' l'Egitto, non temendo l'ira del re, perche' stette costante, come vedendo Colui che e' invisibile. Ebrei 11:28 Per fede celebro' la Pasqua e fece lo spruzzamento del sangue affinche' lo sterminatore dei primogeniti non toccasse quelli degli Israeliti. Ebrei 11:29 Per fede passarono il Mar Rosso come per l'asciutto; il che tentando di fare gli Egizī, furono inabissati. Ebrei 11:30 Per fede caddero le mura di Gerico, dopo essere state circuite per sette giorni. Ebrei 11:31 Per fede Raab, la meretrice, non peri coi disubbidienti, avendo accolto le spie in pace. Ebrei 11:32 E che diro' di piu'? poiche' il tempo mi verrebbe meno se narrassi di Gedeone, di Barac, di Sansone, di Jefte, di Davide, di Samuele e dei profeti, Ebrei 11:33 i quali per fede vinsero regni, operarono giustizia, ottennero adempimento di promesse, turaron le gole di leoni, Ebrei 11:34 spensero la violenza del fuoco, scamparono al taglio della spada, guarirono da infermita', divennero forti in guerra, misero in fuga eserciti stranieri. Ebrei 11:35 Le donne ricuperarono per risurrezione i loro morti; e altri furon martirizzati non avendo accettata la loro liberazione affin di ottenere una risurrezione migliore; Ebrei 11:36 altri patirono scherni e flagelli, e anche catene e prigione. Ebrei 11:37 Furon lapidati, furon segati, furono uccisi di spada; andarono attorno coperti di pelli di pecora e di capra; bisognosi, afflitti, Ebrei 11:38 maltrattati (di loro il mondo non era degno), vaganti per deserti e monti e spelonche e per le grotte della terra. Ebrei 11:39 E tutti costoro, pur avendo avuta buona testimonianza per la loro fede, non ottennero quello ch'era stato promesso, Ebrei 11:40 perche' Iddio aveva in vista per noi qualcosa di meglio, ond'essi non giungessero alla perfezione senza di noi. Ebrei 12:1 Anche noi, dunque, poiche' siam circondati da si gran nuvolo di testimoni, deposto ogni peso e il peccato che cosi facilmente ci avvolge, corriamo con perseveranza l'arringo che ci sta dinanzi, riguardando a Gesu', Ebrei 12:2 duce e perfetto esempio di fede, il quale per la gioia che gli era posta dinanzi sopporto' la croce sprezzando il vituperio, e s'e' posto a sedere alla destra del trono di Dio. Ebrei 12:3 Poiche', considerate colui che sostenne una tale opposizione dei peccatori contro a se', onde non abbiate a stancarvi, perdendovi d'animo. Esortazione a perseverare nella prova Ebrei 12:4 Voi non avete ancora resistito fino al sangue, lottando contro il peccato; Ebrei 12:5 e avete dimenticata l'esortazione a voi rivolta come a figliuoli: Figliuol mio, non far poca stima della disciplina del Signore, e non ti perder d'animo quando sei da lui ripreso; Ebrei 12:6 perche' il Signore corregge colui ch'Egli ama, e flagella ogni figliuolo ch'Egli gradisce. Ebrei 12:7 e' a scopo di disciplina che avete a sopportar queste cose. Iddio vi tratta come figliuoli; poiche' qual e' il figliuolo che il padre non corregga? Ebrei 12:8 Che se siete senza quella disciplina della quale tutti hanno avuto la loro parte, siete dunque bastardi, e non figliuoli. Ebrei 12:9 Inoltre, abbiamo avuto per correttori i padri della nostra carne, eppur li abbiamo riveriti; non ci sottoporremo noi molto piu' al Padre degli spiriti per aver vita? Ebrei 12:10 Quelli, infatti, per pochi giorni, come parea loro, ci correggevano; ma Egli lo fa per l'util nostro, affinche' siamo partecipi della sua santita'. Ebrei 12:11 Or ogni disciplina sembra, e' vero, per il presente non esser causa d'allegrezza, ma di tristizia; pero' rende poi un pacifico frutto di giustizia a quelli che sono stati per essa esercitati. Ebrei 12:12 Percio', rinfrancate le mani cadenti e le ginocchia vacillanti; Ebrei 12:13 e fate de' sentieri diritti per i vostri passi, affinche' quel che e' zoppo non esca fuor di strada, ma sia piuttosto guarito. Ebrei 12:14 Procacciate pace con tutti e la santificazione senza la quale nessuno vedra' il Signore; Ebrei 12:15 badando bene che nessuno resti privo della grazia di Dio; che nessuna radice velenosa venga fuori a darvi molestia si che molti di voi restino infetti; Ebrei 12:16 che nessuno sia fornicatore, o profano, come Esau' che per una sola pietanza vendette la sua primogenitura. Ebrei 12:17 Poiche' voi sapete che anche quando piu' tardi volle eredare la benedizione fu respinto, perche' non trovo' luogo a pentimento, sebbene la richiedesse con lagrime. Contrasto fra il Sinai e il monte di Sion Ebrei 12:18 Poiche' voi non siete venuti al monte che si toccava con la mano, avvolto nel fuoco, ne' alla caligine, ne' alla tenebria, ne' alla tempesta, Ebrei 12:19 ne' al suono della tromba, ne' alla voce che parlava in modo che quelli che la udirono richiesero che niuna parola fosse loro piu' rivolta Ebrei 12:20 perche' non poteano sopportar l'ordine: Se anche una bestia tocchi il monte sia lapidata; Ebrei 12:21 e tanto spaventevole era lo spettacolo, che Mose' disse: Io son tutto spaventato e tremante; Ebrei 12:22 ma voi siete venuti al monte di Sion, e alla citta' dell'Iddio vivente, che e' la Gerusalemme celeste, e alla festante assemblea delle miriadi degli angeli, Ebrei 12:23 e alla Chiesa de' primogeniti che sono scritti nei cieli, e a Dio, il Giudice di tutti, e agli spiriti de' giusti resi perfetti, Ebrei 12:24 e a Gesu', il mediatore del nuovo patto, e al sangue dell'aspersione che parla meglio di quello d'Abele. Ebrei 12:25 Guardate di non rifiutare Colui che parla; perche', se quelli non scamparono quando rifiutarono Colui che rivelava loro in terra la sua volonta', molto meno scamperemo noi se voltiam le spalle a Colui che parla dal cielo; Ebrei 12:26 la cui voce scosse allora la terra, ma che adesso ha fatto questa promessa: Ancora una volta faro' tremare non solo la terra, ma anche il cielo. Ebrei 12:27 Or questo 'ancora una volta' indica la remozione delle cose scosse, come di cose fatte, onde sussistan ferme quelle che non sono scosse. Ebrei 12:28 Percio', ricevendo un regno che non puo' essere scosso, siamo riconoscenti, e offriamo cosi a Dio un culto accettevole, con riverenza e timore! Ebrei 12:29 Perche' il nostro Dio e' anche un fuoco consumante. Esortazioni. Saluti Ebrei 13:1 L'amor fraterno continui fra voi. Non dimenticate l'ospitalita'; Ebrei 13:2 perche', praticandola, alcuni, senza saperlo, hanno albergato degli angeli. Ebrei 13:3 Ricordatevi de' carcerati, come se foste in carcere con loro; di quelli che sono maltrattati, ricordando che anche voi siete nel corpo. Ebrei 13:4 Sia il matrimonio tenuto in onore da tutti, e sia il talamo incontaminato; poiche' Iddio giudichera' i fornicatori e gli adulteri. Ebrei 13:5 Non siate amanti del danaro, siate contenti delle cose che avete; poiche' Egli stesso ha detto: Io non ti lascero', e non ti abbandonero'. Ebrei 13:6 Talche' possiam dire con piena fiducia: Il Signore e' il mio aiuto; non temero'. Che mi potra' far l'uomo? Ebrei 13:7 Ricordatevi dei vostri conduttori, i quali v'hanno annunziato la parola di Dio; e considerando com'hanno finito la loro carriera, imitate la loro fede. Ebrei 13:8 Gesu' Cristo e' lo stesso ieri, oggi, e in eterno. Ebrei 13:9 Non siate trasportati qua e la' da diverse e strane dottrine; poiche' e' bene che il cuore sia reso saldo dalla grazia, e non da pratiche relative a vivande, dalle quali non ritrassero alcun giovamento quelli che le osservarono. Ebrei 13:10 Noi abbiamo un altare del quale non hanno diritto di mangiare quelli che servono il tabernacolo. Ebrei 13:11 Poiche' i corpi degli animali il cui sangue e' portato dal sommo sacerdote nel santuario come un'offerta per il peccato, sono arsi fuori del campo. Ebrei 13:12 Percio' anche Gesu', per santificare il popolo col proprio sangue, soffri fuor della porta. Ebrei 13:13 Usciamo quindi fuori del campo e andiamo a lui, portando il suo vituperio. Ebrei 13:14 Poiche' non abbiam qui una citta' stabile, ma cerchiamo quella futura. Ebrei 13:15 Per mezzo di lui, dunque, offriam del continuo a Dio un sacrificio di lode: cioe', il frutto di labbra confessanti il suo nome! Ebrei 13:16 E non dimenticate di esercitar la beneficenza e di far parte agli altri de' vostri beni; perche' e' di tali sacrificī che Dio si compiace. Ebrei 13:17 Ubbidite ai vostri conduttori e sottomettetevi a loro, perche' essi vegliano per le vostre anime, come chi ha da renderne conto; affinche' facciano questo con allegrezza e non sospirando; perche' cio' non vi sarebbe d'alcun utile. Ebrei 13:18 Pregate per noi, perche' siam persuasi d'aver una buona coscienza, desiderando di condurci onestamente in ogni cosa. Ebrei 13:19 E vie piu' v'esorto a farlo, onde io vi sia piu' presto restituito. Ebrei 13:20 Or l'Iddio della pace che in virtu' del sangue del patto eterno ha tratto dai morti il gran Pastore delle pecore, Gesu' nostro Signore, Ebrei 13:21 vi renda compiuti in ogni bene, onde facciate la sua volonta', operando in voi quel che e' gradito nel suo cospetto, per mezzo di Gesu' Cristo; a Lui sia la gloria ne' secoli dei secoli. Amen. Ebrei 13:22 Or, fratelli, comportate, vi prego, la mia parola d'esortazione; perche' v'ho scritto brevemente. Ebrei 13:23 Sappiate che il nostro fratello Timoteo e' stato messo in liberta'; con lui, se vien presto, io vi vedro'. Ebrei 13:24 Salutate tutti i vostri conduttori e tutti i santi. Quei d'Italia vi salutano. Ebrei 13:25 La grazia sia con tutti voi. Amen.Giacomo 1:1-5:20 Indirizzo e saluti Giacomo 1:1 Giacomo, servitore di Dio e del Signor Gesu' Cristo, alle dodici tribu' che sono nella dispersione, salute. Delle prove e delle tentazioni Giacomo 1:2 Fratelli miei, considerate come argomento di completa allegrezza le prove svariate in cui venite a trovarvi, Giacomo 1:3 sapendo che la prova della vostra fede produce costanza. Giacomo 1:4 E la costanza compia appieno l'opera sua in voi, onde siate perfetti e completi, di nulla mancanti. Giacomo 1:5 Che se alcuno di voi manca di sapienza, la chiegga a Dio che dona a tutti liberalmente senza rinfacciare, e gli sara' donata. Giacomo 1:6 Ma chiegga con fede, senza star punto in dubbio; perche' chi dubita e' simile a un'onda di mare, agitata dal vento e spinta qua e la'. Giacomo 1:7 Non pensi gia' quel tale di ricever nulla dal Signore, Giacomo 1:8 essendo uomo d'animo doppio, instabile in tutte le sue vie. Giacomo 1:9 Or il fratello d'umil condizione si glorī della sua elevazione; Giacomo 1:10 e il ricco, della sua umiliazione, perche' passera' come fior d'erba. Giacomo 1:11 Il sole si leva col suo calore ardente e fa seccare l'erba, e il fiore d'essa cade, e la bellezza della sua apparenza perisce; cosi anche il ricco appassira' nelle sue imprese. Giacomo 1:12 Beato l'uomo che sostiene la prova; perche', essendosi reso approvato, ricevera' la corona della vita, che il Signore ha promessa a quelli che l'amano. Giacomo 1:13 Nessuno, quand'e' tentato, dica: Io son tentato da Dio; perche' Dio non puo' esser tentato dal male, ne' Egli stesso tenta alcuno; Giacomo 1:14 ma ognuno e' tentato dalla propria concupiscenza che lo attrae e lo adesca. Giacomo 1:15 Poi la concupiscenza avendo concepito partorisce il peccato; e il peccato, quand'e' compiuto, produce la morte. Giacomo 1:16 Non errate, fratelli miei diletti; Giacomo 1:17 ogni donazione buona e ogni dono perfetto vengon dall'alto, discendendo dal Padre degli astri luminosi presso il quale non c'e' variazione ne' ombra prodotta da rivolgimento. Giacomo 1:18 Egli ci ha di sua volonta' generati mediante la parola di verita', affinche' siamo in certo modo le primizie delle sue creature. Del mettere in pratica la parola di Dio Giacomo 1:19 Questo lo sapete, fratelli miei diletti; ma sia ogni uomo pronto ad ascoltare, tardo al parlare, lento all'ira; Giacomo 1:20 perche' l'ira dell'uomo non mette in opra la giustizia di Dio. Giacomo 1:21 Percio', deposta ogni lordura e resto di malizia, ricevete con mansuetudine la Parola che e' stata piantata in voi, e che puo' salvare le anime vostre. Giacomo 1:22 Ma siate facitori della Parola e non soltanto uditori, illudendo voi stessi. Giacomo 1:23 Perche', se uno e' uditore della Parola e non facitore, e' simile a un uomo che mira la sua natural faccia in uno specchio; Giacomo 1:24 e quando s'e' mirato se ne va, e subito dimentica qual era. Giacomo 1:25 Ma chi riguarda bene addentro nella legge perfetta, che e' la legge della liberta', e persevera, questi, non essendo un uditore dimentichevole ma facitore dell'opera, sara' beato nel suo operare. Giacomo 1:26 Se uno pensa d'esser religioso, e non tiene a freno la sua lingua ma seduce il cuor suo, la religione di quel tale e' vana. Giacomo 1:27 La religione pura e immacolata dinanzi a Dio e Padre e' questa: visitar gli orfani e le vedove nelle loro afflizioni, e conservarsi puri dal mondo. Riguardi personali biasimevoli Giacomo 2:1 Fratelli miei, la vostra fede nel nostro Signor Gesu' Cristo, il Signor della gloria, sia scevra da riguardi personali. Giacomo 2:2 Perche', se nella vostra raunanza entra un uomo con l'anello d'oro, vestito splendidamente, e v'entra pure un povero vestito malamente, Giacomo 2:3 e voi avete riguardo a quello che veste splendidamente e gli dite: Tu, siedi qui in un posto onorevole; e al povero dite: Tu, stattene la' in pie', o siedi appie' del mio sgabello, Giacomo 2:4 non fate voi una differenza nella vostra mente, e non diventate giudici dai pensieri malvagi? Giacomo 2:5 Ascoltate, fratelli miei diletti: Iddio non ha egli scelto quei che sono poveri secondo il mondo perche' siano ricchi in fede ed eredi del Regno che ha promesso a coloro che l'amano? Giacomo 2:6 Ma voi avete disprezzato il povero! Non son forse i ricchi quelli che vi opprimono e che vi traggono ai tribunali? Giacomo 2:7 Non sono essi quelli che bestemmiano il buon nome che e' stato invocato su di voi? Giacomo 2:8 Certo, se adempite la legge reale, secondo che dice la Scrittura: Ama il tuo prossimo come te stesso, fate bene; Giacomo 2:9 ma se avete dei riguardi personali, voi commettete un peccato essendo dalla legge convinti quali trasgressori. Giacomo 2:10 Poiche' chiunque avra' osservato tutta la legge, e avra' fallito in un sol punto, si rende colpevole su tutti i punti. Giacomo 2:11 Poiche' Colui che ha detto: Non commettere adulterio, ha detto anche: Non uccidere. Ora, se tu non commetti adulterio ma uccidi, sei diventato trasgressore della legge. Giacomo 2:12 Parlate e operate come dovendo esser giudicati da una legge di liberta'. Giacomo 2:13 Perche' il giudicio e' senza misericordia per colui che non ha usato misericordia: la misericordia trionfa del giudicio. La fede e le opere Giacomo 2:14 Che giova, fratelli miei, se uno dice d'aver fede ma non ha opere? Puo' la fede salvarlo? Giacomo 2:15 Se un fratello o una sorella son nudi e mancanti del cibo quotidiano, Giacomo 2:16 e un di voi dice loro: Andatevene in pace, scaldatevi e satollatevi; ma non date loro le cose necessarie al corpo, che giova? Giacomo 2:17 Cosi e' della fede; se non ha opere, e' per se stessa morta. Giacomo 2:18 Anzi uno piuttosto dira': Tu hai la fede, ed io ho le opere; mostrami la tua fede senza le tue opere, e io con le mie opere ti mostrero' la mia fede. Giacomo 2:19 Tu credi che v'e' un sol Dio, e fai bene; anche i demonī lo credono e tremano. Giacomo 2:20 Ma vuoi tu, o uomo vano, conoscere che la fede senza le opere non ha valore? Giacomo 2:21 Abramo, nostro padre, non fu egli giustificato per le opere quando offri il suo figliuolo Isacco sull'altare? Giacomo 2:22 Tu vedi che la fede operava insieme con le opere di lui, e che per le opere la sua fede fu resa compiuta; Giacomo 2:23 e cosi fu adempiuta la Scrittura che dice: E Abramo credette a Dio, e cio' gli fu messo in conto di giustizia; e fu chiamato amico di Dio. Giacomo 2:24 Voi vedete che l'uomo e' giustificato per opere, e non per fede soltanto. Giacomo 2:25 Parimente, Raab, la meretrice, non fu anch'ella giustificata per le opere quando accolse i messi e li mando' via per un altro cammino? Giacomo 2:26 Infatti, come il corpo senza lo spirito e' morto, cosi anche la fede senza le opere e' morta. Del tenere a freno la lingua Giacomo 3:1 Fratelli miei, non siate molti a far da maestri, sapendo che ne riceveremo un piu' severo giudicio. Giacomo 3:2 Poiche' tutti falliamo in molte cose. Se uno non falla nel parlare, esso e' un uomo perfetto, capace di tenere a freno anche tutto il corpo. Giacomo 3:3 Se mettiamo il freno in bocca ai cavalli perche' ci ubbidiscano, noi guidiamo anche tutto quanto il loro corpo. Giacomo 3:4 Ecco, anche le navi, benche' siano cosi grandi e sian sospinte da fieri venti, son dirette da un piccolissimo timone, dovunque vuole l'impulso di chi le governa. Giacomo 3:5 Cosi anche la lingua e' un piccol membro, e si vanta di gran cose. Vedete un piccol fuoco, che gran foresta incendia! Giacomo 3:6 Anche la lingua e' un fuoco, e' il mondo dell'iniquita'. Posta com'e' fra le nostre membra, contamina tutto il corpo e infiamma la ruota della vita, ed e' infiammata dalla geenna. Giacomo 3:7 Ogni sorta di fiere e d'uccelli, di rettili e di animali marini si doma, ed e' stata domata dalla razza umana; Giacomo 3:8 ma la lingua, nessun uomo la puo' domare; e' un male senza posa, e' piena di mortifero veleno. Giacomo 3:9 Con essa benediciamo il Signore e Padre; e con essa malediciamo gli uomini che son fatti a somiglianza di Dio. Giacomo 3:10 Dalla medesima bocca procede benedizione e maledizione. Giacomo 3:11 Fratelli miei, non dev'essere cosi. La fonte getta essa dalla medesima apertura il dolce e l'amaro? Giacomo 3:12 Puo', fratelli miei, un fico fare ulive, o una vite fichi? Neppure puo' una fonte salata dare acqua dolce. La sapienza che viene dall'alto Giacomo 3:13 Chi e' savio e intelligente fra voi? Mostri con la buona condotta le sue opere in mansuetudine di sapienza. Giacomo 3:14 Ma se avete nel cuor vostro dell'invidia amara e uno spirito di contenzione, non vi gloriate e non mentite contro la verita'. Giacomo 3:15 Questa non e' la sapienza che scende dall'alto, anzi ella e' terrena, carnale, diabolica. Giacomo 3:16 Poiche' dove sono invidia e contenzione, quivi e' disordine ed ogni mala azione. Giacomo 3:17 Ma la sapienza che e' da alto, prima e' pura; poi pacifica, mite, arrendevole, piena di misericordia e di buoni frutti, senza parzialita', senza ipocrisia. Giacomo 3:18 Or il frutto della giustizia si semina nella pace per quelli che s'adoprano alla pace. Del resistere alle passioni Giacomo 4:1 Donde vengon le guerre e le contese fra voi? Non e' egli da questo: cioe' dalle vostre volutta' che guerreggiano nelle vostre membra? Giacomo 4:2 Voi bramate e non avete; voi uccidete ed invidiate e non potete ottenere; voi contendete e guerreggiate; non avete, perche' non domandate; Giacomo 4:3 domandate e non ricevete, perche' domandate male per spendere ne' vostri piaceri. Giacomo 4:4 O gente adultera, non sapete voi che l'amicizia del mondo e' inimicizia contro Dio? Chi dunque vuol essere amico del mondo si rende nemico di Dio. Giacomo 4:5 Ovvero pensate voi che la Scrittura dichiari invano che lo Spirito ch'Egli ha fatto abitare in noi ci brama fino alla gelosia? Giacomo 4:6 Ma Egli da' maggior grazia; percio' la Scrittura dice: Giacomo 4:7 Iddio resiste ai superbi e da' grazia agli umili. Sottomettetevi dunque a Dio; ma resistete al diavolo, ed egli fuggira' da voi. Giacomo 4:8 Appressatevi a Dio, ed Egli si appressera' a voi. Nettate le vostre mani, o peccatori; e purificate i vostri cuori, o doppi d'animo! Giacomo 4:9 Siate afflitti e fate cordoglio e piangete! Sia il vostro riso convertito in lutto, e la vostra allegrezza in mestizia! Giacomo 4:10 Umiliatevi nel cospetto del Signore, ed Egli vi innalzera'. Della maldicenza. Dell'incertezza della vita Giacomo 4:11 Non parlate gli uni contro gli altri, fratelli. Chi parla contro un fratello, o giudica il suo fratello, parla contro la legge e giudica la legge. Ora, se tu giudichi la legge, non sei un osservatore della legge, ma un giudice. Giacomo 4:12 Uno soltanto e' il legislatore e il giudice, Colui che puo' salvare e perdere; ma tu chi sei, che giudichi il tuo prossimo? Giacomo 4:13 Ed ora a voi che dite: Oggi o domani andremo nella tal citta' e vi staremo un anno, e trafficheremo, e guadagneremo; Giacomo 4:14 mentre non sapete quel che avverra' domani! Che cos'e' la vita vostra? Poiche' siete un vapore che appare per un po' di tempo e poi svanisce. Giacomo 4:15 Invece di dire: Se piace al Signore, saremo in vita e faremo questo o quest'altro. Giacomo 4:16 Ma ora vi vantate con le vostre millanterie. Ogni cotal vanto e' cattivo. Giacomo 4:17 Colui dunque che sa fare il bene, e non lo fa, commette peccato. Condanna dei ricchi oppressori Giacomo 5:1 A voi ora, o ricchi; piangete e urlate per calamita' che stanno per venirvi addosso! Giacomo 5:2 Le vostre ricchezze son marcite, e le vostre vesti son rōse dalle tignuole. Giacomo 5:3 Il vostro oro e il vostro argento sono arrugginiti, e la loro ruggine sara' una testimonianza contro a voi, e divorera' le vostre carni a guisa di fuoco. Avete accumulato tesori negli ultimi giorni. Giacomo 5:4 Ecco, il salario dei lavoratori che han mietuto i vostri campi, e del quale li avete frodati, grida; e le grida di quelli che han mietuto sono giunte alle orecchie del Signor degli eserciti. Giacomo 5:5 Voi siete vissuti sulla terra nelle delizie e vi siete dati ai piaceri; avete pasciuto i vostri cuori in giorno di strage. Giacomo 5:6 Avete condannato, avete ucciso il giusto; egli non vi resiste. Esortazione alla pazienza. Il giuramento. La preghiera Giacomo 5:7 Siate dunque pazienti, fratelli, fino alla venuta del Signore. Ecco, l'agricoltore aspetta il prezioso frutto della terra pazientando, finche' esso abbia ricevuto la pioggia della prima e dell'ultima stagione. Giacomo 5:8 Siate anche voi pazienti; rinfrancate i vostri cuori, perche' la venuta del Signore e' vicina. Giacomo 5:9 Fratelli, non mormorate gli uni contro gli altri, onde non siate giudicati; ecco, il Giudice e' alla porta. Giacomo 5:10 Prendete, fratelli, per esempio di sofferenza e di pazienza i profeti che han parlato nel nome del Signore. Giacomo 5:11 Ecco, noi chiamiam beati quelli che hanno sofferto con costanza. Avete udito parlare della costanza di Giobbe, e avete veduto la fine riserbatagli dal Signore, perche' il Signore e' pieno di compassione e misericordioso. Giacomo 5:12 Ma, innanzi tutto, fratelli miei, non giurate ne' per il cielo, ne' per la terra, ne' con altro giuramento; ma sia il vostro si, si, e il vostro no, no, affinche' non cadiate sotto giudicio. Giacomo 5:13 C'e' fra voi qualcuno che soffre? Preghi. C'e' qualcuno d'animo lieto? Salmeggi. Giacomo 5:14 C'e' qualcuno fra voi infermo? Chiami gli anziani della chiesa, e preghino essi su lui, ungendolo d'olio nel nome del Signore; Giacomo 5:15 e la preghiera della fede salvera' il malato, e il Signore lo ristabilira'; e s'egli ha commesso dei peccati, gli saranno rimessi. Giacomo 5:16 Confessate dunque i falli gli uni agli altri, e pregate gli uni per gli altri onde siate guariti; molto puo' la supplicazione del giusto, fatta con efficacia. Giacomo 5:17 Elia era un uomo sottoposto alle stesse passioni che noi, e prego' ardentemente che non piovesse, e non piovve sulla terra per tre anni e sei mesi. Giacomo 5:18 Prego' di nuovo, e il cielo diede la pioggia, e la terra produsse il suo frutto. Giacomo 5:19 Fratelli miei, se qualcuno fra voi si svia dalla verita' e uno lo converte, Giacomo 5:20 sappia colui che chi converte un peccatore dall'error della sua via salvera' l'anima di lui dalla morte e coprira' moltitudine di peccati.1Pietro 1:1-5:14 Indirizzo e saluti 1Pietro 1:1 Pietro, apostolo di Gesu' Cristo, agli eletti che vivono come forestieri nella dispersione del Ponto, della Galazia, della Cappadocia, dell'Asia e della Bitinia, 1Pietro 1:2 eletti secondo la prescienza di Dio Padre, mediante la santificazione dello Spirito, ad ubbidire e ad esser cosparsi del sangue di Gesu' Cristo: grazia e pace vi siano moltiplicate. Azioni di grazia per la sicura speranza della salvezza 1Pietro 1:3 Benedetto sia l'Iddio e Padre del Signor nostro Gesu' Cristo, il quale nella sua gran misericordia ci ha fatti rinascere, mediante la risurrezione di Gesu' Cristo dai morti, 1Pietro 1:4 ad una speranza viva in vista di una eredita' incorruttibile, immacolata ed immarcescibile, conservata ne' cieli per voi, 1Pietro 1:5 che dalla potenza di Dio, mediante la fede, siete custoditi per la salvazione che sta per esser rivelata negli ultimi tempi. 1Pietro 1:6 Nel che voi esultate, sebbene ora, per un po' di tempo, se cosi bisogna, siate afflitti da svariate prove, 1Pietro 1:7 affinche' la prova della vostra fede, molto piu' preziosa dell'oro che perisce, eppure e' provato col fuoco, risulti a vostra lode, gloria ed onore alla rivelazione di Gesu' Cristo: 1Pietro 1:8 il quale, benche' non l'abbiate veduto, voi amate; nel quale credendo, benche' ora non lo vediate, voi gioite d'un'allegrezza ineffabile e gloriosa, 1Pietro 1:9 ottenendo il fine della fede: la salvezza delle anime. 1Pietro 1:10 Questa salvezza e' stata l'oggetto delle ricerche e delle investigazioni dei profeti che profetizzarono della grazia a voi destinata. 1Pietro 1:11 Essi indagavano qual fosse il tempo e quali le circostanze a cui lo Spirito di Cristo che era in loro accennava, quando anticipatamente testimoniava delle sofferenze di Cristo, e delle glorie che dovevano seguire. 1Pietro 1:12 E fu loro rivelato che non per se stessi ma per voi ministravano quelle cose che ora vi sono state annunziate da coloro che vi hanno evangelizzato per mezzo dello Spirito Santo mandato dal cielo; nelle quali cose gli angeli desiderano riguardare bene addentro. Esortazione a santita' di vita 1Pietro 1:13 Percio', avendo cinti i fianchi della vostra mente, e stando sobrī, abbiate piena speranza nella grazia che vi sara' recata nella rivelazione di Gesu' Cristo; 1Pietro 1:14 e, come figliuoli d'ubbidienza, non vi conformate alle concupiscenze del tempo passato quand'eravate nell'ignoranza; 1Pietro 1:15 ma come Colui che vi ha chiamati e' santo, anche voi siate santi in tutta la vostra condotta; 1Pietro 1:16 poiche' sta scritto: Siate santi, perche' io son santo. 1Pietro 1:17 E se invocate come Padre Colui che senza riguardi personali giudica secondo l'opera di ciascuno, conducetevi con timore durante il tempo del vostro pellegrinaggio; 1Pietro 1:18 sapendo che non con cose corruttibili, con argento o con oro, siete stati riscattati dal vano modo di vivere tramandatovi dai padri, 1Pietro 1:19 ma col prezioso sangue di Cristo, come d'agnello senza difetto ne' macchia, 1Pietro 1:20 ben preordinato prima della fondazione del mondo, ma manifestato negli ultimi tempi per voi, 1Pietro 1:21 i quali per mezzo di lui credete in Dio che l'ha risuscitato dai morti e gli ha dato gloria, onde la vostra fede e la vostra speranza fossero in Dio. 1Pietro 1:22 Avendo purificate le anime vostre coll'ubbidienza alla verita' per arrivare a un amor fraterno non finto, amatevi l'un l'altro di cuore, intensamente, 1Pietro 1:23 poiche' siete stati rigenerati non da seme corruttibile, ma incorruttibile, mediante la parola di Dio vivente e permanente. 1Pietro 1:24 Poiche' Ogni carne e' com'erba, e ogni sua gloria come il fior dell'erba. L'erba si secca, e il fiore cade; 1Pietro 1:25 ma la parola del Signore permane in eterno. E questa e' la Parola della Buona Novella che vi e' stata annunziata. 1Pietro 2:1 Gettando dunque lungi da voi ogni malizia, e ogni frode, e le ipocrisie, e le invidie, ed ogni sorta di maldicenze, come bambini pur ora nati, 1Pietro 2:2 appetite il puro latte spirituale, onde per esso cresciate per la salvezza, 1Pietro 2:3 se pure avete gustato che il Signore e' buono. 1Pietro 2:4 Accostandovi a lui, pietra vivente, riprovata bensi dagli uomini ma innanzi a Dio eletta e preziosa, anche voi, 1Pietro 2:5 come pietre viventi, siete edificati qual casa spirituale, per esser un sacerdozio santo per offrire sacrificī spirituali, accettevoli a Dio per mezzo di Gesu' Cristo. 1Pietro 2:6 Poiche' si legge nella Scrittura: Ecco, io pongo in Sion una pietra angolare, eletta, preziosa; e chiunque crede in lui non sara' confuso. 1Pietro 2:7 Per voi dunque che credete ell'e' preziosa; ma per gl'increduli la pietra che gli edificatori hanno riprovata e' quella ch'e' divenuta la pietra angolare, e una pietra d'inciampo, e un sasso d'intoppo: 1Pietro 2:8 essi, infatti, essendo disubbidienti, intoppano nella Parola; ed a questo sono stati anche destinati. 1Pietro 2:9 Ma voi siete una generazione eletta, un real sacerdozio, una gente santa, un popolo che Dio s'e' acquistato, affinche' proclamiate le virtu' di Colui che vi ha chiamati dalle tenebre alla sua maravigliosa luce; 1Pietro 2:10 voi, che gia' non eravate un popolo, ma ora siete il popolo di Dio; voi che non avevate ottenuto misericordia, ma ora avete ottenuto misericordia. Buona condotta di fronte ai pagani. Sottomissione alle autorita' 1Pietro 2:11 Diletti, io v'esorto come stranieri e pellegrini ad astenervi dalle carnali concupiscenze, che guerreggiano contro l'anima, 1Pietro 2:12 avendo una buona condotta fra i Gentili; affinche' laddove sparlano di voi come di malfattori, essi, per le vostre buone opere che avranno osservate, glorifichino Iddio nel giorno ch'Egli li visitera'. 1Pietro 2:13 Siate soggetti, per amor del Signore, ad ogni autorita' creata dagli uomini: al re, come al sovrano; 1Pietro 2:14 ai governatori, come mandati da lui per punire i malfattori e per dar lode a quelli che fanno il bene. 1Pietro 2:15 Poiche' questa e' la volonta' di Dio: che, facendo il bene, turiate la bocca alla ignoranza degli uomini stolti; 1Pietro 2:16 come liberi, ma non usando gia' della liberta' qual manto che copra la malizia, ma come servi di Dio. 1Pietro 2:17 Onorate tutti. Amate la fratellanza. Temete Iddio. Rendete onore al re. Doveri dei servi cristiani 1Pietro 2:18 Domestici, siate con ogni timore soggetti ai vostri padroni; non solo ai buoni e moderati, ma anche a quelli che son difficili. 1Pietro 2:19 Poiche' questo e' accettevole: se alcuno, per motivo di coscienza davanti a Dio, sopporta afflizioni, patendo ingiustamente. 1Pietro 2:20 Infatti, che vanto c'e' se, peccando ed essendo malmenati, voi sopportate pazientemente? Ma se facendo il bene, eppur patendo, voi sopportate pazientemente, questa e' cosa grata a Dio. 1Pietro 2:21 Perche' a questo siete stati chiamati: poiche' anche Cristo ha patito per voi, lasciandovi un esempio, onde seguiate le sue orme; 1Pietro 2:22 egli, che non commise peccato, e nella cui bocca non fu trovata alcuna frode; 1Pietro 2:23 che, oltraggiato, non rendeva gli oltraggi; che, soffrendo, non minacciava, ma si rimetteva nelle mani di Colui che giudica giustamente; 1Pietro 2:24 egli, che ha portato egli stesso i nostri peccati nel suo corpo, sul legno, affinche', morti al peccato, vivessimo per la giustizia, e mediante le cui lividure siete stati sanati. 1Pietro 2:25 Poiche' eravate erranti come pecore; ma ora siete tornati al Pastore e Vescovo delle anime vostre. Doveri coniugali 1Pietro 3:1 Parimente voi, mogli, siate soggette ai vostri mariti, affinche', se anche ve ne sono che non ubbidiscono alla Parola, siano guadagnati senza parola dalla condotta delle loro mogli, 1Pietro 3:2 quand'avranno considerato la vostra condotta casta e rispettosa. 1Pietro 3:3 Il vostro ornamento non sia l'esteriore che consiste nell'intrecciatura dei capelli, nel mettersi attorno dei gioielli d'oro, nell'indossar vesti sontuose 1Pietro 3:4 ma l'essere occulto del cuore fregiato dell'ornamento incorruttibile dello spirito benigno e pacifico, che agli occhi di Dio e' di gran prezzo. 1Pietro 3:5 E cosi infatti si adornavano una volta le sante donne speranti in Dio, stando soggette ai loro mariti, 1Pietro 3:6 come Sara che ubbidiva ad Abramo, chiamandolo signore; della quale voi siete ora figliuole, se fate il bene e non vi lasciate turbare da spavento alcuno. 1Pietro 3:7 Parimente, voi, mariti, convivete con esse colla discrezione dovuta al vaso piu' debole ch'e' il femminile. Portate loro onore, poiche' sono anch'esse eredi con voi della grazia della vita, onde le vostre preghiere non siano impedite. Esortazione a carita' fraterna, a pazienza nell'afflizione ad esempio di Cristo 1Pietro 3:8 Infine, siate tutti concordi, compassionevoli, pieni d'amor fraterno, pietosi, umili; 1Pietro 3:9 non rendendo male per male, od oltraggio per oltraggio, ma, al contrario, benedicendo; poiche' a questo siete stati chiamati onde ereditiate la benedizione. 1Pietro 3:10 Perche': Chi vuol amar la vita e veder buoni giorni, rattenga la sua lingua dal male e le sue labbra dal parlar con frode; 1Pietro 3:11 si ritragga dal male e faccia il bene; cerchi la pace e la procacci; 1Pietro 3:12 perche' gli occhi del Signore sono sui giusti e i suoi orecchi sono attenti alle loro supplicazioni; ma la faccia del Signore e' contro quelli che fanno il male. 1Pietro 3:13 E chi e' colui che vi fara' del male, se siete zelanti del bene? 1Pietro 3:14 Ma anche se aveste a soffrire per cagion di giustizia, beati voi! E non vi sgomenti la paura che incutono e non vi conturbate; 1Pietro 3:15 anzi abbiate nei vostri cuori un santo timore di Cristo il Signore, pronti sempre a rispondere a vostra difesa a chiunque vi domanda ragione della speranza che e' in voi, ma con dolcezza e rispetto; avendo una buona coscienza; 1Pietro 3:16 onde laddove sparlano di voi, siano svergognati quelli che calunniano la vostra buona condotta in Cristo. 1Pietro 3:17 Perche' e' meglio, se pur tale e' la volonta' di Dio, che soffriate facendo il bene, anziche' facendo il male. 1Pietro 3:18 Poiche' anche Cristo ha sofferto una volta per i peccati, egli giusto per gl'ingiusti, per condurci a Dio; essendo stato messo a morte, quanto alla carne, ma vivificato quanto allo spirito; 1Pietro 3:19 e in esso ando' anche a predicare agli spiriti ritenuti in carcere, 1Pietro 3:20 i quali un tempo furon ribelli, quando la pazienza di Dio aspettava, ai giorni di Noe', mentre si preparava l'arca; nella quale poche anime, cioe' otto, furon salvate tra mezzo all'acqua. 1Pietro 3:21 Alla qual figura corrisponde il battesimo (non il nettamento delle sozzure della carne ma la richiesta di una buona coscienza fatta a Dio), il quale ora salva anche voi, mediante la risurrezione di Gesu' Cristo, 1Pietro 3:22 che, essendo andato in cielo, e' alla destra di Dio, dove angeli, principati e potenze gli son sottoposti. Esortazione a santita' di vita, alla sobrieta', alla vigilanza, ad essere allegri nelle afflizioni 1Pietro 4:1 Poiche' dunque Cristo ha sofferto nella carne, anche voi armatevi di questo stesso pensiero, che, cioe', colui che ha sofferto nella carne ha cessato dal peccato, 1Pietro 4:2 per consacrare il tempo che resta da passare nella carne, non piu' alle concupiscenze degli uomini, ma alla volonta' di Dio. 1Pietro 4:3 Poiche' basta l'aver dato il vostro passato a fare la volonta' de' Gentili col vivere nelle lascivie, nelle concupiscenze, nelle ubriachezze, nelle gozzoviglie, negli sbevazzamenti, e nelle nefande idolatrie. 1Pietro 4:4 Per la qual cosa trovano strano che voi non corriate con loro agli stessi eccessi di dissolutezza, e dicon male di voi. 1Pietro 4:5 Essi renderanno ragione a colui ch'e' pronto a giudicare i vivi ed i morti. 1Pietro 4:6 Poiche' per questo e' stato annunziato l'Evangelo anche ai morti; onde fossero bensi giudicati secondo gli uomini quanto alla carne, ma vivessero secondo Dio quanto allo spirito. 1Pietro 4:7 Or la fine d'ogni cosa e' vicina; siate dunque temperati e vigilanti alle orazioni. 1Pietro 4:8 Soprattutto, abbiate amore intenso gli uni per gli altri, perche' l'amore copre moltitudine di peccati. 1Pietro 4:9 Siate ospitali gli uni verso gli altri senza mormorare. 1Pietro 4:10 Come buoni amministratori della svariata grazia di Dio, ciascuno, secondo il dono che ha ricevuto, lo faccia valere al servizio degli altri. 1Pietro 4:11 Se uno parla, lo faccia come annunziando oracoli di Dio; se uno esercita un ministerio, lo faccia come con la forza che Dio fornisce, onde in ogni cosa sia glorificato Iddio per mezzo di Gesu' Cristo, al quale appartengono la gloria e l'imperio nei secoli de' secoli. Amen. 1Pietro 4:12 Diletti, non vi stupite della fornace accesa in mezzo a voi per provarvi, quasiche' vi avvenisse qualcosa di strano. 1Pietro 4:13 Anzi in quanto partecipate alle sofferenze di Cristo, rallegratevene, affinche' anche alla rivelazione della sua gloria possiate rallegrarvi giubilando. 1Pietro 4:14 Se siete vituperati per il nome di Cristo, beati voi! perche' lo Spirito di gloria, lo Spirito di Dio, riposa su voi. 1Pietro 4:15 Nessun di voi patisca come omicida, o ladro, o malfattore, o come ingerentesi nei fatti altrui; 1Pietro 4:16 ma se uno patisce come Cristiano, non se ne vergogni, ma glorifichi Iddio portando questo nome. 1Pietro 4:17 Poiche' e' giunto il tempo in cui il giudicio ha da cominciare dalla casa di Dio; e se comincia prima da noi, qual sara' la fine di quelli che non ubbidiscono al Vangelo di Dio? 1Pietro 4:18 E se il giusto e' appena salvato, dove comparira' l'empio e il peccatore? 1Pietro 4:19 Percio' anche quelli che soffrono secondo la volonta' di Dio, raccomandino le anime loro al fedel Creatore, facendo il bene. Doveri degli anziani e dei giovani. Esortazioni all'umilta' e alla vigilanza 1Pietro 5:1 Io esorto dunque gli anziani che sono fra voi, io che sono anziano con loro e testimone delle sofferenze di Cristo e che saro' pure partecipe della gloria che ha da essere manifestata: 1Pietro 5:2 Pascete il gregge di Dio che e' fra voi, non forzatamente, ma volonterosamente secondo Dio; non per un vil guadagno, ma di buon animo; 1Pietro 5:3 e non come signoreggiando quelli che vi son toccati in sorte, ma essendo gli esempi del gregge. 1Pietro 5:4 E quando sara' apparito il sommo Pastore, otterrete la corona della gloria che non appassisce. 1Pietro 5:5 Parimente, voi piu' giovani, siate soggetti agli anziani. E tutti rivestitevi d'umilta' gli uni verso gli altri, perche' Dio resiste ai superbi ma da' grazia agli umili. 1Pietro 5:6 Umiliatevi dunque sotto la potente mano di Dio, affinche' Egli v'innalzi a suo tempo, 1Pietro 5:7 gettando su lui ogni vostra sollecitudine, perch'Egli ha cura di voi. 1Pietro 5:8 Siate sobrī, vegliate; il vostro avversario, il diavolo, va attorno a guisa di leon ruggente cercando chi possa divorare. 1Pietro 5:9 Resistetegli stando fermi nella fede, sapendo che le medesime sofferenze si compiono nella vostra fratellanza sparsa per il mondo. Voti e saluti finali 1Pietro 5:10 Or l'Iddio d'ogni grazia, il quale vi ha chiamati alla sua eterna gloria in Cristo, dopo che avrete sofferto per breve tempo, vi perfezionera' Egli stesso, vi rendera' saldi, vi fortifichera'. 1Pietro 5:11 A lui sia l'imperio, nei secoli dei secoli. Amen. 1Pietro 5:12 Per mezzo di Silvano, nostro fedel fratello, com'io lo stimo, v'ho scritto brevemente esortandovi, e attestando che questa e' la vera grazia di Dio; in essa state saldi. 1Pietro 5:13 La chiesa che e' in Babilonia eletta come voi, vi saluta; e cosi fa Marco, il mio figliuolo. 1Pietro 5:14 Salutatevi gli uni gli altri con un bacio d'amore. Pace a voi tutti che siete in Cristo.2Pietro 1:1-3:18 Indirizzo e saluti 2Pietro 1:1 Simon Pietro, servitore e apostolo di Gesu' Cristo, a quelli che hanno ottenuto una fede preziosa quanto la nostra nella giustizia del nostro Dio e Salvatore Gesu' Cristo: 2Pietro 1:2 grazia e pace vi siano moltiplicate nella conoscenza di Dio e di Gesu' nostro Signore. Esortazione a praticar le virtu' cristiane 2Pietro 1:3 Poiche' la sua potenza divina ci ha donate tutte le cose che appartengono alla vita e alla pieta' mediante la conoscenza di Colui che ci ha chiamati merce' la propria gloria e virtu', 2Pietro 1:4 per le quali Egli ci ha largito le sue preziose e grandissime promesse onde per loro mezzo voi foste fatti partecipi della natura divina dopo esser fuggiti dalla corruzione che e' nel mondo per via della concupiscenza, 2Pietro 1:5 voi, per questa stessa ragione, mettendo in cio' dal canto vostro ogni premura, aggiungete alla fede vostra la virtu'; alla virtu' la conoscenza; 2Pietro 1:6 alla conoscenza la continenza; alla continenza la pazienza; alla pazienza la pieta'; alla pieta' l'amor fraterno; 2Pietro 1:7 e all'amor fraterno la carita'. 2Pietro 1:8 Perche' se queste cose si trovano e abbondano in voi, non vi renderanno ne' oziosi ne' sterili nella conoscenza del Signor nostro Gesu' Cristo. 2Pietro 1:9 Poiche' colui nel quale queste cose non si trovano, e' cieco, ha la vista corta avendo dimenticato il purgamento dei suoi vecchi peccati. 2Pietro 1:10 Percio', fratelli, vie piu' studiatevi di render sicura la vostra vocazione ed elezione; perche', facendo queste cose, non inciamperete giammai, 2Pietro 1:11 poiche' cosi vi sara' largamente provveduta l'entrata nel regno eterno del nostro Signore e Salvatore Gesu' Cristo. 2Pietro 1:12 Percio' avro' cura di ricordarvi del continuo queste cose, benche' le conosciate, e siate stabiliti nella verita' che vi e' stata recata. 2Pietro 1:13 E stimo cosa giusta finche' io sono in questa tenda, di risvegliarvi ricordandovele, 2Pietro 1:14 perche' so che presto dovro' lasciare questa mia tenda, come il Signore nostro Gesu' Cristo me lo ha dichiarato. 2Pietro 1:15 Ma mi studiero' di far si che dopo la mia dipartenza abbiate sempre modo di ricordarvi di queste cose. 2Pietro 1:16 Poiche' non e' coll'andar dietro a favole artificiosamente composte che vi abbiamo fatto conoscere la potenza e la venuta del nostro Signor Gesu' Cristo, ma perche' siamo stati testimoni oculari della sua maesta'. 2Pietro 1:17 Poiche' egli ricevette da Dio Padre onore e gloria quando giunse a lui quella voce dalla magnifica gloria: Questo e' il mio diletto Figliuolo, nel quale mi son compiaciuto. 2Pietro 1:18 E noi stessi udimmo quella voce che veniva dal cielo, quand'eravamo con lui sul monte santo. 2Pietro 1:19 Abbiamo pure la parola profetica, piu' ferma, alla quale fate bene di prestare attenzione, come a una lampada splendente in luogo oscuro, finche' spunti il giorno e la stella mattutina sorga ne' vostri cuori; 2Pietro 1:20 sapendo prima di tutto questo: che nessuna profezia della Scrittura procede da vedute particolari; 2Pietro 1:21 poiche' non e' dalla volonta' dell'uomo che venne mai alcuna profezia, ma degli uomini hanno parlato da parte di Dio, perche' sospinti dallo Spirito Santo. I falsi dottori 2Pietro 2:1 Ma sorsero anche falsi profeti fra il popolo, come ci saranno anche fra voi falsi dottori che introdurranno di soppiatto eresie di perdizione, e, rinnegando il Signore che li ha riscattati, si trarranno addosso subita rovina. 2Pietro 2:2 E molti seguiranno le loro lascivie; e a cagion loro la via della verita' sara' diffamata. 2Pietro 2:3 Nella loro cupidigia vi sfrutteranno con parole finte; il loro giudicio gia' da tempo e' all'opera, e la loro ruina non sonnecchia. 2Pietro 2:4 Perche' se Dio non risparmio' gli angeli che aveano peccato, ma li inabisso', confinandoli in antri tenebrosi per esservi custoditi pel giudizio; 2Pietro 2:5 e se non risparmio' il mondo antico ma salvo' Noe' predicator di giustizia, con sette altri, quando fece venire il diluvio sul mondo degli empi; 2Pietro 2:6 e se, riducendo in cenere le citta' di Sodoma e Gomorra, le condanno' alla distruzione perche' servissero d'esempio a quelli che in avvenire vivrebbero empiamente; 2Pietro 2:7 e se salvo' il giusto Lot che era contristato dalla lasciva condotta degli scellerati 2Pietro 2:8 (perche' quel giusto, che abitava fra loro, per quanto vedeva e udiva si tormentava ogni giorno l'anima giusta a motivo delle loro inique opere), 2Pietro 2:9 il Signore sa trarre i pii dalla tentazione e riserbare gli ingiusti ad esser puniti nel giorno del giudizio; 2Pietro 2:10 e massimamente quelli che van dietro alla carne nelle immonde concupiscenze, e sprezzano l'autorita'. Audaci, arroganti, non hanno orrore di dir male delle dignita'; 2Pietro 2:11 mentre gli angeli, benche' maggiori di loro per forza e potenza, non portano contro ad esse, dinanzi al Signore, alcun giudizio maldicente. 2Pietro 2:12 Ma costoro, come bruti senza ragione, nati alla vita animale per esser presi e distrutti, dicendo male di quel che ignorano, periranno per la loro propria corruzione, ricevendo il salario della loro iniquita'. 2Pietro 2:13 Essi trovano il loro piacere nel gozzovigliare in pieno giorno; son macchie e vergogne, godendo dei loro inganni mentre partecipano ai vostri conviti; 2Pietro 2:14 hanno occhi pieni d'adulterio e che non possono smetter di peccare; adescano le anime instabili; hanno il cuore esercitato alla cupidigia; son figliuoli di maledizione. 2Pietro 2:15 Lasciata la diritta strada, si sono smarriti, seguendo la via di Balaam, figliuolo di Beor, che amo' il salario d'iniquita', 2Pietro 2:16 ma fu ripreso per la sua prevaricazione: un'asina muta, parlando con voce umana, represse la follia del profeta. 2Pietro 2:17 Costoro son fonti senz'acqua, e nuvole sospinte dal turbine; a loro e' riserbata la caligine delle tenebre. 2Pietro 2:18 Perche', con discorsi pomposi e vacui, adescano con le concupiscenze carnali e le lascivie quelli che si erano gia' un poco allontanati da coloro che vivono nell'errore, 2Pietro 2:19 promettendo loro la liberta', mentre essi stessi sono schiavi della corruzione; giacche' uno diventa schiavo di cio' che l'ha vinto. 2Pietro 2:20 Poiche', se dopo esser fuggiti dalle contaminazioni del mondo mediante la conoscenza del Signore e Salvatore Gesu' Cristo, si lascian di nuovo avviluppare in quelle e vincere, la loro condizione ultima diventa peggiore della prima. 2Pietro 2:21 Perche' meglio sarebbe stato per loro non aver conosciuta la via della giustizia, che, dopo averla conosciuta, voltar le spalle al santo comandamento ch'era loro stato dato. 2Pietro 2:22 e' avvenuto di loro quel che dice con verita' il proverbio: Il cane e' tornato al suo vomito, e: La troia lavata e' tornata a voltolarsi nel fango. La venuta del Signore 2Pietro 3:1 Diletti, questa e' gia' la seconda epistola che vi scrivo; e in ambedue io tengo desta la vostra mente sincera facendo appello alla vostra memoria, 2Pietro 3:2 onde vi ricordiate delle parole dette gia' dai santi profeti, e del comandamento del Signore e Salvatore, trasmessovi dai vostri apostoli; 2Pietro 3:3 sapendo questo, prima di tutto: che negli ultimi giorni verranno degli schernitori coi loro scherni i quali si condurranno secondo le loro concupiscenze 2Pietro 3:4 e diranno: Dov'e' la promessa della sua venuta? perche' dal giorno in cui i padri si sono addormentati, tutte le cose continuano nel medesimo stato come dal principio della creazione. 2Pietro 3:5 Poiche' costoro dimenticano questo volontariamente: che ab antico, per effetto della parola di Dio, esistettero de' cieli e una terra tratta dall'acqua e sussistente in mezzo all'acqua; 2Pietro 3:6 per i quali mezzi il mondo d'allora, sommerso dall'acqua, peri; 2Pietro 3:7 mentre i cieli d'adesso e la terra, per la medesima Parola son custoditi, essendo riservati al fuoco per il giorno del giudizio e della distruzione degli uomini empī. 2Pietro 3:8 Ma voi, diletti, non dimenticate quest'unica cosa, che per il Signore, un giorno e' come mille anni, e mille anni son come un giorno. 2Pietro 3:9 Il Signore non ritarda l'adempimento della sua promessa, come alcuni reputano che faccia; ma egli e' paziente verso voi, non volendo che alcuni periscano, ma che tutti giungano a ravvedersi. 2Pietro 3:10 Ma il giorno del Signore verra' come un ladro; in esso i cieli passeranno stridendo, e gli elementi infiammati si dissolveranno, e la terra e le opere che sono in essa saranno arse. 2Pietro 3:11 Poiche' dunque tutte queste cose hanno da dissolversi, quali non dovete voi essere, per santita' di condotta e per pieta', 2Pietro 3:12 aspettando e affrettando la venuta del giorno di Dio, a cagion del quale i cieli infocati si dissolveranno e gli elementi infiammati si struggeranno? 2Pietro 3:13 Ma, secondo la sua promessa, noi aspettiamo nuovi cieli e nuova terra, ne' quali abiti la giustizia. 2Pietro 3:14 Percio', diletti, aspettando queste cose, studiatevi d'esser trovati, agli occhi suoi, immacolati e irreprensibili nella pace; 2Pietro 3:15 e ritenete che la pazienza del Signor nostro e' per la vostra salvezza, come anche il nostro caro fratello Paolo ve l'ha scritto, secondo la sapienza che gli e' stata data; 2Pietro 3:16 e questo egli fa in tutte le sue epistole, parlando in esse di questi argomenti; nelle quali epistole sono alcune cose difficili a capire, che gli uomini ignoranti e instabili torcono, come anche le altre Scritture, a loro propria perdizione. 2Pietro 3:17 Voi dunque, diletti, sapendo queste cose innanzi, state in guardia, che talora, trascinati anche voi dall'errore degli scellerati, non iscadiate dalla vostra fermezza; 2Pietro 3:18 ma crescete nella grazia e nella conoscenza del nostro Signore e Salvatore Gesu' Cristo. A lui sia la gloria, ora e in sempiterno. Amen.1Giovanni 1:1-5:21 La parola della vita manifestata in carne 1Giovanni 1:1 Quel che era dal principio, quel che abbiamo udito, quel che abbiam veduto con gli occhi nostri, quel che abbiamo contemplato e che le nostre mani hanno toccato della Parola della vita 1Giovanni 1:2 (e la vita e' stata manifestata e noi l'abbiam veduta e ne rendiamo testimonianza, e vi annunziamo la vita eterna che era presso il Padre e che ci fu manifestata), 1Giovanni 1:3 quello, dico, che abbiam veduto e udito, noi l'annunziamo anche a voi, affinche' voi pure abbiate comunione con noi, e la nostra comunione e' col Padre e col suo Figliuolo, Gesu' Cristo. 1Giovanni 1:4 E noi vi scriviamo queste cose affinche' la nostra allegrezza sia compiuta. Iddio e' luce; del camminare nella luce per aver comunione con Lui 1Giovanni 1:5 Or questo e' il messaggio che abbiamo udito da lui e che vi annunziamo: che Dio e' luce; e che in Lui non vi son tenebre alcune. 1Giovanni 1:6 Se diciamo che abbiam comunione con lui e camminiamo nelle tenebre, noi mentiamo e non mettiamo in pratica la verita'; 1Giovanni 1:7 ma se camminiamo nella luce, com'Egli e' nella luce, abbiam comunione l'uno con l'altro, e il sangue di Gesu', suo Figliuolo, ci purifica da ogni peccato. 1Giovanni 1:8 Se diciamo d'esser senza peccato, inganniamo noi stessi, e la verita' non e' in noi. 1Giovanni 1:9 Se confessiamo i nostri peccati, Egli e' fedele e giusto da rimetterci i peccati e purificarci da ogni iniquita'. 1Giovanni 1:10 Se diciamo di non aver peccato, lo facciamo bugiardo, e la sua parola non e' in noi. 1Giovanni 2:1 Figliuoletti miei, io vi scrivo queste cose affinche' non pecchiate; e se alcuno ha peccato, noi abbiamo un avvocato presso il Padre, cioe' Gesu' Cristo, il giusto; 1Giovanni 2:2 ed egli e' la propiziazione per i nostri peccati; e non soltanto per i nostri, ma anche per quelli di tutto il mondo. L'osservanza dei comandamenti, l'amor fraterno, il distacco dal mondo 1Giovanni 2:3 E da questo sappiamo che l'abbiam conosciuto: se osserviamo i suoi comandamenti. 1Giovanni 2:4 Chi dice: Io l'ho conosciuto e non osserva i suoi comandamenti, e' bugiardo, e la verita' non e' in lui; 1Giovanni 2:5 ma chi osserva la sua parola, l'amor di Dio e' in lui veramente compiuto. 1Giovanni 2:6 Da questo conosciamo che siamo in lui: chi dice di dimorare in lui, deve, nel modo ch'egli cammino', camminare anch'esso. 1Giovanni 2:7 Diletti, non e' un nuovo comandamento ch'io vi scrivo, ma un comandamento vecchio, che aveste dal principio: il comandamento vecchio e' la Parola che avete udita. 1Giovanni 2:8 E pero' e' un comandamento nuovo ch'io vi scrivo; il che e' vero in lui ed in voi; perche' le tenebre stanno passando, e la vera luce gia' risplende. 1Giovanni 2:9 Chi dice d'esser nella luce e odia il suo fratello, e' tuttora nelle tenebre. 1Giovanni 2:10 Chi ama il suo fratello dimora nella luce e non v'e' in lui nulla che lo faccia inciampare. 1Giovanni 2:11 Ma chi odia il suo fratello e' nelle tenebre e cammina nelle tenebre e non sa ov'egli vada, perche' le tenebre gli hanno accecato gli occhi. 1Giovanni 2:12 Figliuoletti, io vi scrivo perche' i vostri peccati vi sono rimessi per il suo nome. 1Giovanni 2:13 Padri, vi scrivo perche' avete conosciuto Colui che e' dal principio. Giovani, vi scrivo perche' avete vinto il maligno. 1Giovanni 2:14 Figliuoletti, v'ho scritto perche' avete conosciuto il Padre. Padri, v'ho scritto perche' avete conosciuto Colui che e' dal principio. Giovani, v'ho scritto perche' siete forti, e la parola di Dio dimora in voi, e avete vinto il maligno. 1Giovanni 2:15 Non amate il mondo ne' le cose che sono nel mondo. Se uno ama il mondo, l'amor del Padre non e' in lui. 1Giovanni 2:16 Poiche' tutto quello che e' nel mondo: la concupiscenza della carne, la concupiscenza degli occhi e la superbia della vita non e' dal Padre, ma e' dal mondo. 1Giovanni 2:17 E il mondo passa via con la sua concupiscenza; ma chi fa la volonta' di Dio dimora in eterno. Gli anticristi 1Giovanni 2:18 Figliuoletti, e' l'ultima ora; e come avete udito che l'anticristo deve venire, fin da ora sono sorti molti anticristi; onde conosciamo che e' l'ultima ora. 1Giovanni 2:19 Sono usciti di fra noi, ma non eran de' nostri; perche', se fossero stati de' nostri, sarebbero rimasti con noi; ma sono usciti affinche' fossero manifestati e si vedesse che non tutti sono dei nostri. 1Giovanni 2:20 Quanto a voi, avete l'unzione dal Santo, e conoscete ogni cosa. 1Giovanni 2:21 Io vi ho scritto non perche' non conoscete la verita', ma perche' la conoscete, e perche' tutto quel ch'e' menzogna non ha che fare colla verita'. 1Giovanni 2:22 Chi e' il mendace se non colui che nega che Gesu' e' il Cristo? Esso e' l'anticristo, che nega il Padre e il Figliuolo. 1Giovanni 2:23 Chiunque nega il Figliuolo, non ha neppure il Padre; chi confessa il Figliuolo ha anche il Padre. 1Giovanni 2:24 Quant'e' a voi, dimori in voi quel che avete udito dal principio. Se quel che avete udito dal principio dimora in voi, anche voi dimorerete nel Figliuolo e nel Padre. 1Giovanni 2:25 E questa e' la promessa ch'egli ci ha fatta: cioe' la vita eterna. 1Giovanni 2:26 Vi ho scritto queste cose intorno a quelli che cercano di sedurvi. 1Giovanni 2:27 Ma quant'e' a voi, l'unzione che avete ricevuta da lui dimora in voi, e non avete bisogno che alcuno v'insegni; ma siccome l'unzione sua v'insegna ogni cosa, ed e' verace, e non e' menzogna, dimorate in lui come essa vi ha insegnato. 1Giovanni 2:28 Ed ora, figliuoletti, dimorate in lui, affinche', quando egli apparira', abbiam confidanza e alla sua venuta non abbiam da ritrarci da lui, coperti di vergogna. 1Giovanni 2:29 Se sapete che egli e' giusto, sappiate che anche tutti quelli che praticano la giustizia son nati da lui. I figliuoli di Dio. I loro privilegi e i loro doveri 1Giovanni 3:1 Vedete di quale amore ci e' stato largo il Padre, dandoci d'esser chiamati figliuoli di Dio! E tali siamo. Per questo non ci conosce il mondo: perche' non ha conosciuto lui. 1Giovanni 3:2 Diletti, ora siam figliuoli di Dio, e non e' ancora reso manifesto quel che saremo. Sappiamo che quand'egli sara' manifestato saremo simili a lui, perche' lo vedremo com'egli e'. 1Giovanni 3:3 E chiunque ha questa speranza in lui, si purifica com'esso e' puro. 1Giovanni 3:4 Chi fa il peccato commette una violazione della legge; e il peccato e' la violazione della legge. 1Giovanni 3:5 E voi sapete ch'egli e' stato manifestato per togliere i peccati; e in lui non c'e' peccato. 1Giovanni 3:6 Chiunque dimora in lui non pecca; chiunque pecca non l'ha veduto, ne' l'ha conosciuto. 1Giovanni 3:7 Figliuoletti, nessuno vi seduca. Chi opera la giustizia e' giusto, come egli e' giusto. 1Giovanni 3:8 Chi commette il peccato e' dal diavolo, perche' il diavolo pecca dal principio. Per questo il Figliuol di Dio e' stato manifestato: per distruggere le opere del diavolo. 1Giovanni 3:9 Chiunque e' nato da Dio non commette peccato, perche' il seme d'Esso dimora in lui; e non puo' peccare perche' e' nato da Dio. 1Giovanni 3:10 Da questo sono manifesti i figliuoli di Dio e i figliuoli del diavolo: chiunque non opera la giustizia non e' da Dio; e cosi pure chi non ama il suo fratello. 1Giovanni 3:11 Poiche' questo e' il messaggio che avete udito dal principio: 1Giovanni 3:12 che ci amiamo gli uni gli altri, e non facciamo come Caino, che era dal maligno, e uccise il suo fratello. E perche' l'uccise? Perche' le sue opere erano malvage, e quelle del suo fratello erano giuste. 1Giovanni 3:13 Non vi maravigliate, fratelli, se il mondo vi odia. 1Giovanni 3:14 Noi sappiamo che siam passati dalla morte alla vita, perche' amiamo i fratelli. Chi non ama rimane nella morte. 1Giovanni 3:15 Chiunque odia il suo fratello e' omicida; e voi sapete che nessun omicida ha la vita eterna dimorante in se stesso. 1Giovanni 3:16 Noi abbiamo conosciuto l'amore da questo: che Egli ha data la sua vita per noi; noi pure dobbiam dare la nostra vita per i fratelli. 1Giovanni 3:17 Ma se uno ha dei beni di questo mondo, e vede il suo fratello nel bisogno, e gli chiude le proprie viscere, come dimora l'amor di Dio in lui? 1Giovanni 3:18 Figliuoletti, non amiamo a parole e con la lingua, ma a fatti e in verita'. 1Giovanni 3:19 Da questo conosceremo che siam della verita' e renderem sicuri i nostri cuori dinanzi a Lui. 1Giovanni 3:20 Poiche' se il cuor nostro ci condanna, Dio e' piu' grande del cuor nostro, e conosce ogni cosa. 1Giovanni 3:21 Diletti, se il cuor nostro non ci condanna, noi abbiam confidanza dinanzi a Dio; 1Giovanni 3:22 e qualunque cosa chiediamo la riceviamo da Lui, perche' osserviamo i suoi comandamenti e facciam le cose che gli son grate. 1Giovanni 3:23 E questo e' il suo comandamento: che crediamo nel nome del suo Figliuolo Gesu' Cristo, e ci amiamo gli uni gli altri, com'Egli ce ne ha dato il comandamento. 1Giovanni 3:24 E chi osserva i suoi comandamenti dimora in Lui, ed Egli in esso. E da questo conosciamo ch'Egli dimora in noi: dallo Spirito ch'Egli ci ha dato. I falsi profeti 1Giovanni 4:1 Diletti, non crediate ad ogni spirito, ma provate gli spiriti per sapere se son da Dio; perche' molti falsi profeti sono usciti fuori nel mondo. 1Giovanni 4:2 Da questo conoscete lo Spirito di Dio: ogni spirito che confessa Gesu' Cristo venuto in carne, e' da Dio; 1Giovanni 4:3 e ogni spirito che non confessa Gesu', non e' da Dio, e quello e' lo spirito dell'anticristo, del quale avete udito che deve venire; ed ora e' gia' nel mondo. 1Giovanni 4:4 Voi siete da Dio, figliuoletti, e li avete vinti; perche' Colui che e' in voi e' piu' grande di colui che e' nel mondo. 1Giovanni 4:5 Costoro sono del mondo; percio' parlano come chi e' del mondo, e il mondo li ascolta. 1Giovanni 4:6 Noi siamo da Dio; chi conosce Iddio ci ascolta; chi non e' da Dio non ci ascolta. Da questo conosciamo lo spirito della verita' e lo spirito dell'errore. Dell'amor di Dio e dell'amor fraterno 1Giovanni 4:7 Diletti, amiamoci gli uni gli altri; perche' l'amore e' da Dio, e chiunque ama e' nato da Dio e conosce Iddio. 1Giovanni 4:8 Chi non ama non ha conosciuto Iddio; perche' Dio e' amore. 1Giovanni 4:9 In questo s'e' manifestato per noi l'amor di Dio: che Dio ha mandato il suo unigenito Figliuolo nel mondo, affinche', per mezzo di lui, vivessimo. 1Giovanni 4:10 In questo e' l'amore: non che noi abbiamo amato Iddio, ma che Egli ha amato noi, e ha mandato il suo Figliuolo per essere la propiziazione per i nostri peccati. 1Giovanni 4:11 Diletti, se Dio ci ha cosi amati, anche noi dobbiamo amarci gli uni gli altri. 1Giovanni 4:12 Nessuno vide giammai Iddio; se ci amiamo gli uni gli altri, Iddio dimora in noi, e l'amor di Lui diventa perfetto in noi. 1Giovanni 4:13 Da questo conosciamo che dimoriamo in lui ed Egli in noi: ch'Egli ci ha dato del suo Spirito. 1Giovanni 4:14 E noi abbiamo veduto e testimoniamo che il Padre ha mandato il Figliuolo per essere il Salvatore del mondo. 1Giovanni 4:15 Chi confessa che Gesu' e' il Figliuol di Dio, Iddio dimora in lui, ed egli in Dio. 1Giovanni 4:16 E noi abbiam conosciuto l'amore che Dio ha per noi, e vi abbiam creduto. Dio e' amore; e chi dimora nell'amore dimora in Dio, e Dio dimora in lui. 1Giovanni 4:17 In questo l'amore e' reso perfetto in noi, affinche' abbiamo confidanza nel giorno del giudizio: che quale egli e', tali siamo anche noi in questo mondo. 1Giovanni 4:18 Nell'amore non c'e' paura; anzi, l'amor perfetto caccia via la paura; perche' la paura implica apprensione di castigo; e chi ha paura non e' perfetto nell'amore. 1Giovanni 4:19 Noi amiamo perche' Egli ci ha amati il primo. 1Giovanni 4:20 Se uno dice: Io amo Dio, e odia il suo fratello, e' bugiardo; perche' chi non ama il suo fratello che ha veduto, non puo' amar Dio che non ha veduto. 1Giovanni 4:21 E questo e' il comandamento che abbiam da lui: che chi ama Dio ami anche il suo fratello. La fede in Gesu' e le sue conseguenze 1Giovanni 5:1 Chiunque crede che Gesu' e' il Cristo, e' nato da Dio; e chiunque ama Colui che ha generato, ama anche chi e' stato da lui generato. 1Giovanni 5:2 Da questo conosciamo che amiamo i figliuoli di Dio: quando amiamo Dio e osserviamo i suoi comandamenti. 1Giovanni 5:3 Perche' questo e' l'amor di Dio: che osserviamo i suoi comandamenti; e i suoi comandamenti non sono gravosi. 1Giovanni 5:4 Poiche' tutto quello che e' nato da Dio vince il mondo; e questa e' la vittoria che ha vinto il mondo: la nostra fede. 1Giovanni 5:5 Chi e' colui che vince il mondo, se non colui che crede che Gesu' e' il Figliuol di Dio? 1Giovanni 5:6 Questi e' colui che e' venuto con acqua e con sangue, cioe', Gesu' Cristo; non con l'acqua soltanto, ma con l'acqua e col sangue. Ed e' lo Spirito che ne rende testimonianza, perche' lo Spirito e' la verita'. 1Giovanni 5:7 Poiche' tre son quelli che rendon testimonianza: 1Giovanni 5:8 lo Spirito, l'acqua ed il sangue, e i tre sono concordi. 1Giovanni 5:9 Se accettiamo la testimonianza degli uomini, maggiore e' la testimonianza di Dio; e la testimonianza di Dio e' quella ch'Egli ha resa circa il suo Figliuolo. 1Giovanni 5:10 Chi crede nel Figliuol di Dio ha quella testimonianza in se'; chi non crede a Dio l'ha fatto bugiardo, perche' non ha creduto alla testimonianza che Dio ha resa circa il proprio Figliuolo. 1Giovanni 5:11 E la testimonianza e' questa: Iddio ci ha data la vita eterna, e questa vita e' nel suo Figliuolo. 1Giovanni 5:12 Chi ha il Figliuolo ha la vita; chi non ha il Figliuolo di Dio, non ha la vita. 1Giovanni 5:13 Io v'ho scritto queste cose affinche' sappiate che avete la vita eterna, voi che credete nel nome del Figliuol di Dio. 1Giovanni 5:14 E questa e' la confidanza che abbiamo in lui: che se domandiamo qualcosa secondo la sua volonta', Egli ci esaudisce; 1Giovanni 5:15 e se sappiamo ch'Egli ci esaudisce in quel che gli chiediamo, noi sappiamo di aver le cose che gli abbiamo domandate. 1Giovanni 5:16 Se uno vede il suo fratello commettere un peccato che non mena a morte, preghera', e Dio gli dara' la vita: a quelli, cioe', che commettono peccato che non meni a morte. V'e' un peccato che mena a morte; non e' per quello che dico di pregare. 1Giovanni 5:17 Ogni iniquita' e' peccato; e v'e' un peccato che non mena a morte. 1Giovanni 5:18 Noi sappiamo che chiunque e' nato da Dio non pecca; ma colui che nacque da Dio lo preserva, e il maligno non lo tocca. 1Giovanni 5:19 Noi sappiamo che siam da Dio, e che tutto il mondo giace nel maligno; 1Giovanni 5:20 ma sappiamo che il Figliuol di Dio e' venuto e ci ha dato intendimento per conoscere Colui che e' il vero; e noi siamo in Colui che e' il vero Dio, nel suo Figliuolo Gesu' Cristo. Quello e' il vero Dio e la vita eterna. 1Giovanni 5:21 Figliuoletti, guardatevi dagl'idoli.2Giovanni 1-13 Indirizzo e saluti 2Giovanni 1 L'anziano alla signora eletta e ai suoi figliuoli che io amo in verita' (e non io soltanto ma anche tutti quelli che hanno conosciuto la verita'), 2Giovanni 2 a cagione della verita' che dimora in noi e sara' con noi in eterno: 2Giovanni 3 grazia, misericordia, pace saran con noi da Dio Padre e da Gesu' Cristo, il Figliuolo del Padre, in verita' e in carita'. Amor fraterno. I falsi dottori 2Giovanni 4 Mi sono grandemente rallegrato d'aver trovato dei tuoi figliuoli che camminano nella verita', come ne abbiamo ricevuto comandamento dal Padre. 2Giovanni 5 Ed ora ti prego, signora, non come se ti scrivessi un comandamento nuovo, ma quello che abbiamo avuto dal principio: Amiamoci gli uni gli altri! 2Giovanni 6 E questo e' l'amore: che camminiamo secondo i suoi comandamenti. Questo e' il comandamento che avete udito fin dal principio onde camminiate in esso. 2Giovanni 7 Poiche' molti seduttori sono usciti per il mondo i quali non confessano Gesu' Cristo esser venuto in carne. Quello e' il seduttore e l'anticristo. 2Giovanni 8 Badate a voi stessi affinche' non perdiate il frutto delle opere compiute, ma riceviate piena ricompensa. 2Giovanni 9 Chi passa oltre e non dimora nella dottrina di Cristo, non ha Iddio. Chi dimora nella dottrina ha il Padre e il Figliuolo. 2Giovanni 10 Se qualcuno viene a voi e non reca questa dottrina, non lo ricevete in casa, e non lo salutate; 2Giovanni 11 perche' chi lo saluta partecipa alle malvage opere di lui. 2Giovanni 12 Pur avendo molte cose da scrivervi, non ho voluto farlo per mezzo di carta e d'inchiostro; ma spero di venire da voi e di parlarvi a voce, affinche' la vostra allegrezza sia compiuta. 2Giovanni 13 I figliuoli della tua sorella eletta ti salutano.3Giovanni 1-15 L'indirizzo. Elogio di Gaio 3Giovanni 1 L'anziano al diletto Gaio, che io amo nella verita'. 3Giovanni 2 Diletto, io faccio voti che tu prosperi in ogni cosa e stii sano, come prospera l'anima tua. 3Giovanni 3 Perche' mi sono grandemente rallegrato quando son venuti dei fratelli che hanno reso testimonianza della tua verita', del modo nel quale tu cammini in verita'. 3Giovanni 4 Io non ho maggiore allegrezza di questa, d'udire che i miei figliuoli camminano nella verita'. 3Giovanni 5 Diletto, tu operi fedelmente in quel che fai a pro dei fratelli che sono, per di piu', forestieri. 3Giovanni 6 Essi hanno reso testimonianza del tuo amore, dinanzi alla chiesa; e farai bene a provvedere al loro viaggio in modo degno di Dio; 3Giovanni 7 perche' sono partiti per amor del nome di Cristo, senza prendere alcun che dai pagani. 3Giovanni 8 Noi dunque dobbiamo accogliere tali uomini, per essere cooperatori con la verita'. 3Giovanni 9 Ho scritto qualcosa alla chiesa; ma Diotrefe che cerca d'avere il primato fra loro, non ci riceve. 3Giovanni 10 Percio', se vengo, io ricordero' le opere che fa, cianciando contro di noi con male parole; e non contento di questo, non solo non riceve egli stesso i fratelli, ma a quelli che vorrebbero riceverli impedisce di farlo, e li caccia fuor della chiesa. 3Giovanni 11 Diletto non imitare il male, ma il bene. Chi fa il bene e' da Dio; chi fa il male non ha veduto Iddio. 3Giovanni 12 A Demetrio e' resa testimonianza da tutti e dalla verita' stessa; e anche noi ne testimoniamo; e tu sai che la nostra testimonianza e' vera. 3Giovanni 13 Avevo molte cose da scriverti, ma non voglio scrivertele con inchiostro e penna. 3Giovanni 14 Ma spero vederti tosto, e ci parleremo a voce. 3Giovanni 15 La pace sia teco. Gli amici ti salutano. Saluta gli amici ad uno ad uno.Giuda 1-25 Indirizzo e saluti Giuda 1 Giuda, servitore di Gesu' Cristo e fratello di Giacomo, ai chiamati che sono amati in Dio Padre e custoditi da Gesu' Cristo, Giuda 2 misericordia e pace e carita' vi sian moltiplicate. Contro gli empī e falsi dottori Giuda 3 Diletti, ponendo io ogni studio nello scrivervi della nostra comune salvazione, mi sono trovato costretto a scrivervi per esortarvi a combattere strenuamente per la fede, che e' stata una volta per sempre tramandata ai santi. Giuda 4 Poiche' si sono intrusi fra noi certi uomini, (per i quali gia' ab-antico e' scritta questa condanna), empī che volgon in dissolutezza la grazia del nostro Dio e negano il nostro unico Padrone e Signore Gesu' Cristo. Giuda 5 Or voglio ricordare a voi che avete da tempo conosciuto tutto questo, che il Signore, dopo aver tratto in salvo il popolo dal paese di Egitto, fece in seguito perire quelli che non credettero, Giuda 6 e che Egli ha serbato in catene eterne, nelle tenebre, per il giudicio del gran giorno, gli angeli che non serbarono la loro dignita' primiera, ma lasciarono la loro propria dimora. Giuda 7 Nello stesso modo Sodoma e Gomorra e le citta' circonvicine, essendosi abbandonate alla fornicazione nella stessa maniera di costoro ed essendo andate dietro a vizī contro natura, sono poste come un esempio, portando la pena d'un fuoco eterno. Giuda 8 E cio' nonostante, anche costoro, nello stesso modo, trasognati, mentre contaminano la carne, disprezzano l'autorita' e dicon male della dignita'. Giuda 9 Invece, l'arcangelo Michele quando, contendendo col diavolo, disputava circa il corpo di Mose', non ardi lanciare contro a lui un giudizio ingiurioso, ma disse: Ti sgridi il Signore! Giuda 10 Ma costoro dicon male di tutte le cose che non sanno; e in quelle che sanno per natura, come le bestie senza ragione, si corrompono. Giuda 11 Guai a loro! Perche' si sono incamminati per la via di Caino, e per amor di lucro si son gettati nei traviamenti di Balaam, e son periti per la ribellione di Core. Giuda 12 Costoro son delle macchie nelle vostre agapi quando banchettano con voi senza ritegno, pascendo se stessi; nuvole senz'acqua, portate qua e la' dai venti; alberi d'autunno senza frutti, due volte morti, sradicati; Giuda 13 furiose onde del mare, schiumanti la lor bruttura; stelle erranti, a cui e' riserbata la caligine delle tenebre in eterno. Giuda 14 Per loro pure profetizzo' Enoc, il settimo da Adamo, dicendo: Ecco, il Signore e' venuto con le sue sante miriadi per far giudicio contro tutti, Giuda 15 e per convincere tutti gli empī di tutte le opere d'empieta' che hanno empiamente commesse, e di tutti gli insulti che gli empī peccatori hanno proferiti contro di lui. Giuda 16 Costoro son mormoratori, querimoniosi; camminano secondo le loro concupiscenze; la loro bocca proferisce cose sopra modo gonfie, e circondano d'ammirazione le persone per motivi interessati. Giuda 17 Ma voi, diletti, ricordatevi delle parole dette innanzi dagli apostoli del Signor nostro Gesu' Cristo; Giuda 18 com'essi vi dicevano: Nell'ultimo tempo vi saranno degli schernitori che cammineranno secondo le loro empie concupiscenze. Giuda 19 Costoro son quelli che provocano le divisioni, gente sensuale, che non ha lo Spirito. Giuda 20 Ma voi, diletti, edificando voi stessi sulla vostra santissima fede, pregando mediante lo Spirito Santo, Giuda 21 conservatevi nell'amor di Dio, aspettando la misericordia del Signor nostro Gesu' Cristo per aver la vita eterna. Giuda 22 E abbiate pieta' degli uni che sono nel dubbio; Giuda 23 salvateli, strappandoli dal fuoco; e degli altri abbiate pieta' mista a timore, odiando perfino la veste macchiata dalla carne. Giuda 24 Or a Colui che e' potente da preservarvi da ogni caduta e da farvi comparire davanti alla sua gloria irreprensibili, con giubilo, Giuda 25 all'Iddio unico, Salvator nostro per mezzo di Gesu' Cristo nostro Signore, siano gloria, maesta', forza e potesta', da ogni eternita', ora e per tutti i secoli. Amen.Apocalisse 1:1-22:21 Titolo e argomento del libro Apocalisse 1:1 La rivelazione di Gesu' Cristo, che Dio gli ha data per mostrare ai suoi servitori le cose che debbono avvenire in breve; ed egli l'ha fatta conoscere mandandola per mezzo del suo angelo al suo servitore Giovanni, Apocalisse 1:2 il quale ha attestato la parola di Dio e la testimonianza di Gesu' Cristo, tutto cio' ch'egli ha veduto. Apocalisse 1:3 Beato chi legge e beati coloro che ascoltano le parole di questa profezia e serbano le cose che sono scritte in essa, poiche' il tempo e' vicino! Dedica alle sette chiese dell'Asia Apocalisse 1:4 Giovanni alle sette chiese che sono nell'Asia: Grazia a voi e pace da Colui che e', che era e che viene, e dai sette Spiriti che son davanti al suo trono, Apocalisse 1:5 e da Gesu' Cristo, il fedel testimone, il primogenito dei morti e il principe dei re della terra. A lui che ci ama, e ci ha liberati dai nostri peccati col suo sangue, Apocalisse 1:6 e ci ha fatti essere un regno e sacerdoti all'Iddio e Padre suo, a lui siano la gloria e l'imperio nei secoli dei secoli. Amen. Apocalisse 1:7 Ecco, egli viene colle nuvole; ed ogni occhio lo vedra'; lo vedranno anche quelli che lo trafissero, e tutte le tribu' della terra faranno cordoglio per lui. Si, Amen. Apocalisse 1:8 Io son l'Alfa e l'Omega, dice il Signore Iddio che e', che era e che viene, l'Onnipotente. Visione di Giovanni. Ordine che Giovanni riceve da Gesu' Apocalisse 1:9 Io, Giovanni, vostro fratello e partecipe con voi della tribolazione, del regno e della costanza in Gesu', ero nell'isola chiamata Patmo a motivo della parola di Dio e della testimonianza di Gesu'. Apocalisse 1:10 Fui rapito in Ispirito nel giorno di Domenica, e udii dietro a me una gran voce, come d'una tromba, che diceva: Apocalisse 1:11 Quel che tu vedi, scrivilo in un libro e mandalo alle sette chiese: a Efeso, a Smirne, a Pergamo, a Tiatiri, a Sardi, a Filadelfia e a Laodicea. Apocalisse 1:12 E io mi voltai per veder la voce che mi parlava; e come mi fui voltato, vidi sette candelabri d'oro; Apocalisse 1:13 e in mezzo ai candelabri Uno somigliante a un figliuol d'uomo, vestito d'una veste lunga fino ai piedi, e cinto d'una cintura d'oro all'altezza del petto. Apocalisse 1:14 E il suo capo e i suoi capelli erano bianchi come candida lana, come neve; e i suoi occhi erano come una fiamma di fuoco; Apocalisse 1:15 e i suoi piedi eran simili a terso rame, arroventato in una fornace; e la sua voce era come la voce di molte acque. Apocalisse 1:16 Ed egli teneva nella sua man destra sette stelle; e dalla sua bocca usciva una spada a due tagli, acuta, e il suo volto era come il sole quando splende nella sua forza. Apocalisse 1:17 E quando l'ebbi veduto, caddi ai suoi piedi come morto; ed egli mise la sua man destra su di me, dicendo: Non temere; Apocalisse 1:18 io sono il primo e l'ultimo, e il Vivente; e fui morto, ma ecco son vivente per i secoli dei secoli, e tengo le chiavi della morte e dell'Ades. Apocalisse 1:19 Scrivi dunque le cose che hai vedute, quelle che sono e quelle che devono avvenire in appresso, Apocalisse 1:20 il mistero delle sette stelle che hai vedute nella mia destra, e dei sette candelabri d'oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri sono le sette chiese. Lettera alla chiesa di Efeso Apocalisse 2:1 All'angelo della chiesa d'Efeso scrivi: Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra, e che cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro: Apocalisse 2:2 Io conosco le tue opere e la tua fatica e la tua costanza e che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli e non lo sono, e li hai trovati mendaci; Apocalisse 2:3 e hai costanza e hai sopportato molte cose per amor del mio nome, e non ti sei stancato. Apocalisse 2:4 Ma ho questo contro di te: che hai lasciato il tuo primo amore. Apocalisse 2:5 Ricordati dunque donde sei caduto, e ravvediti, e fa' le opere di prima; se no, verro' a te, e rimovero' il tuo candelabro dal suo posto, se tu non ti ravvedi. Apocalisse 2:6 Ma tu hai questo: che odii le opere dei Nicolaiti, le quali odio anch'io. Apocalisse 2:7 Chi ha orecchio ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io daro' a mangiare dell'albero della vita, che sta nel paradiso di Dio. Lettera alla chiesa di Smirne Apocalisse 2:8 E all'angelo della chiesa di Smirne scrivi: Queste cose dice il primo e l'ultimo, che fu morto e torno' in vita: Apocalisse 2:9 Io conosco la tua tribolazione e la tua poverta' (ma pur sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono d'esser Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana. Apocalisse 2:10 Non temere quel che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, perche' siate provati: e avrete una tribolazione di dieci giorni. Sii fedele fino alla morte, e io ti daro' la corona della vita. Apocalisse 2:11 Chi ha orecchio ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sara' punto offeso dalla morte seconda. Lettera alla chiesa di Pergamo Apocalisse 2:12 E all'angelo della chiesa di Pergamo scrivi: Queste cose dice colui che ha la spada acuta a due tagli: Apocalisse 2:13 Io conosco dove tu abiti, cioe' la' dov'e' il trono di Satana; eppur tu ritieni fermamente il mio nome, e non rinnegasti la mia fede, neppur nei giorni in cui Antipa, il mio fedel testimone, fu ucciso fra voi, dove abita Satana. Apocalisse 2:14 Ma ho alcune poche cose contro di te: cioe', che tu hai quivi di quelli che professano la dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balac a porre un intoppo davanti ai figliuoli d'Israele, inducendoli a mangiare delle cose sacrificate agli idoli e a fornicare. Apocalisse 2:15 Cosi hai anche tu di quelli che in simil guisa professano la dottrina dei Nicolaiti. Apocalisse 2:16 Ravvediti dunque; se no, verro' tosto a te, e combattero' contro a loro con la spada della mia bocca. Apocalisse 2:17 Chi ha orecchio ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io daro' della manna nascosta, e gli daro' una pietruzza bianca, e sulla pietruzza scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo riceve. Lettera alla chiesa di Tiatiri Apocalisse 2:18 E all'angelo della chiesa di Tiatiri scrivi: Queste cose dice il Figliuol di Dio, che ha gli occhi come fiamma di fuoco, e i cui piedi son come terso rame: Apocalisse 2:19 Io conosco le tue opere e il tuo amore e la tua fede e il tuo ministerio e la tua costanza, e che le tue opere ultime sono piu' abbondanti delle prime. Apocalisse 2:20 Ma ho questo contro a te: che tu tolleri quella donna Jezabel, che si dice profetessa e insegna e seduce i miei servitori perche' commettano fornicazione e mangino cose sacrificate agl'idoli. Apocalisse 2:21 E io le ho dato tempo per ravvedersi, ed ella non vuol ravvedersi della sua fornicazione. Apocalisse 2:22 Ecco, io getto lei sopra un letto di dolore, e quelli che commettono adulterio con lei in una gran tribolazione, se non si ravvedono delle opere d'essa. Apocalisse 2:23 E mettero' a morte i suoi figliuoli; e tutte le chiese conosceranno che io son colui che investigo le reni ed i cuori; e daro' a ciascun di voi secondo le opere vostre. Apocalisse 2:24 Ma agli altri di voi in Tiatiri che non professate questa dottrina e non avete conosciuto le profondita' di Satana (come le chiaman loro), io dico: Io non v'impongo altro peso. Apocalisse 2:25 Soltanto, quel che avete tenetelo fermamente finche' io venga. Apocalisse 2:26 E a chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine io daro' potesta' sulle nazioni, Apocalisse 2:27 ed egli le reggera' con una verga di ferro frantumandole a mo' di vasi d'argilla; come anch'io ho ricevuto potesta' dal Padre mio. Apocalisse 2:28 E gli daro' la stella mattutina. Apocalisse 2:29 Chi ha orecchio ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese. Lettera alla chiesa di Sardi Apocalisse 3:1 E all'angelo della chiesa di Sardi scrivi: Queste cose dice colui che ha i sette Spiriti di Dio e le sette stelle: Io conosco le tue opere: tu hai nome di vivere e sei morto. Apocalisse 3:2 Sii vigilante e rafferma il resto che sta per morire; poiche' non ho trovato le opere tue compiute nel cospetto del mio Dio. Apocalisse 3:3 Ricordati dunque di quanto hai ricevuto e udito; e serbalo, e ravvediti. Che se tu non vegli, io verro' come un ladro, e tu non saprai a quale ora verro' su di te. Apocalisse 3:4 Ma tu hai alcuni pochi in Sardi che non hanno contaminato le loro vesti; essi cammineranno meco in vesti bianche, perche' ne son degni. Apocalisse 3:5 Chi vince sara' cosi vestito di vesti bianche, ed io non cancellero' il suo nome dal libro della vita, e confessero' il suo nome nel cospetto del Padre mio e nel cospetto dei suoi angeli. Apocalisse 3:6 Chi ha orecchio ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese. Lettera alla chiesa di Filadelfia Apocalisse 3:7 E all'angelo della chiesa di Filadelfia scrivi: Queste cose dice il santo, il verace, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, colui che chiude e nessuno apre: Apocalisse 3:8 Io conosco le tue opere. Ecco, io ti ho posta dinanzi una porta aperta, che nessuno puo' chiudere, perche', pur avendo poca forza, hai serbata la mia parola, e non hai rinnegato il mio nome. Apocalisse 3:9 Ecco, io ti do di quelli della sinagoga di Satana, i quali dicono d'esser Giudei e non lo sono, ma mentiscono; ecco, io li faro' venire a prostrarsi dinanzi ai tuoi piedi, e conosceranno ch'io t'ho amato. Apocalisse 3:10 Perche' tu hai serbata la parola della mia costanza, anch'io ti guardero' dall'ora del cimento che ha da venire su tutto il mondo, per mettere alla prova quelli che abitano sulla terra. Apocalisse 3:11 Io vengo tosto; tieni fermamente quello che hai, affinche' nessuno ti tolga la tua corona. Apocalisse 3:12 Chi vince io lo faro' una colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscira' mai piu'; e scrivero' su lui il nome del mio Dio e il nome della citta' del mio Dio, della nuova Gerusalemme che scende dal cielo d'appresso all'Iddio mio, ed il mio nuovo nome. Apocalisse 3:13 Chi ha orecchio ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese. Lettera alla chiesa di Laodicea Apocalisse 3:14 E all'angelo della chiesa di Laodicea scrivi: Queste cose dice l'Amen, il testimone fedele e verace, il principio della creazione di Dio: Apocalisse 3:15 Io conosco le tue opere: tu non sei ne' freddo ne' fervente. Oh fossi tu pur freddo o fervente! Apocalisse 3:16 Cosi, perche' sei tiepido, e non sei ne' freddo, ne' fervente, io ti vomitero' dalla mia bocca. Apocalisse 3:17 Poiche' tu dici: Io son ricco, e mi sono arricchito, e non ho bisogno di nulla, e non sai che tu sei infelice fra tutti, e miserabile e povero e cieco e nudo, Apocalisse 3:18 io ti consiglio di comprare da me dell'oro affinato col fuoco, affinche' tu arricchisca; e delle vesti bianche, affinche' tu ti vesta e non apparisca la vergogna della tua nudita'; e del collirio per ungertene gli occhi, affinche' tu vegga. Apocalisse 3:19 Tutti quelli che amo, io li riprendo e li castigo; abbi dunque zelo e ravvediti. Apocalisse 3:20 Ecco, io sto alla porta e picchio: se uno ode la mia voce ed apre la porta, io entrero' da lui e cenero' con lui ed egli meco. Apocalisse 3:21 A chi vince io daro' di seder meco sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi son posto a sedere col Padre mio sul suo trono. Apocalisse 3:22 Chi ha orecchio ascolti cio' che lo Spirito dice alle chiese. La visione di Dio sul suo trono Apocalisse 4:1 Dopo queste cose io vidi, ed ecco una porta aperta nel cielo, e la prima voce che avevo udita parlante meco a guisa di tromba, mi disse: Sali qua, e io ti mostrero' le cose che debbono avvenire da ora innanzi. Apocalisse 4:2 E subito fui rapito in ispirito; ed ecco un trono era posto nel cielo, e sul trono v'era uno a sedere. Apocalisse 4:3 E Colui che sedeva era nell'aspetto simile a una pietra di diaspro e di sardo'nico; e attorno al trono c'era un arcobaleno che, a vederlo, somigliava a uno smeraldo. Apocalisse 4:4 E attorno al trono c'erano ventiquattro troni; e sui troni sedevano ventiquattro anziani, vestiti di bianche vesti, e aveano sui loro capi delle corone d'oro. Apocalisse 4:5 E dal trono procedevano lampi e voci e tuoni; e davanti al trono c'erano sette lampade ardenti, che sono i sette Spiriti di Dio; Apocalisse 4:6 e davanti al trono c'era come un mare di vetro, simile al cristallo; e in mezzo al trono e attorno al trono, quattro creature viventi, piene d'occhi davanti e di dietro. Apocalisse 4:7 E la prima creatura vivente era simile a un leone, e la seconda simile a un vitello, e la terza avea la faccia come d'un uomo, e la quarta era simile a un'aquila volante. Apocalisse 4:8 E le quattro creature viventi avevano ognuna sei ali, ed eran piene d'occhi all'intorno e di dentro, e non restavan mai, giorno e notte, di dire: Santo, santo, santo e' il Signore Iddio, l'Onnipotente, che era, che e', e che viene. Apocalisse 4:9 E ogni volta che le creature viventi rendon gloria e onore e grazie a Colui che siede sul trono, a Colui che vive nei secoli dei secoli, Apocalisse 4:10 i ventiquattro anziani si prostrano davanti a Colui che siede sul trono e adorano Colui che vive ne' secoli dei secoli e gettano le loro corone davanti al trono, dicendo: Apocalisse 4:11 Degno sei, o Signore, e Iddio nostro, di ricever la gloria e l'onore e la potenza: poiche' tu creasti tutte le cose, e per la tua volonta' esistettero e furon create. Il libro dell'avvenire sigillato. L'Agnello solo e' degno d'aprirlo Apocalisse 5:1 E vidi nella destra di Colui che sedeva sul trono, un libro scritto di dentro e di fuori, sigillato con sette suggelli. Apocalisse 5:2 E vidi un angelo potente che bandiva con gran voce: Chi e' degno d'aprire il libro e di romperne i suggelli? Apocalisse 5:3 E nessuno, ne' in cielo, ne' sulla terra, ne' sotto la terra, poteva aprire il libro, o guardarlo. Apocalisse 5:4 E io piangevo forte perche' non s'era trovato nessuno che fosse degno d'aprire il libro, o di guardarlo. Apocalisse 5:5 E uno degli anziani mi disse: Non piangere; ecco, il Leone che e' della tribu' di Giuda, il Rampollo di Davide, ha vinto per aprire il libro e i suoi sette suggelli. Apocalisse 5:6 Poi vidi, in mezzo al trono e alle quattro creature viventi e in mezzo agli anziani, un Agnello in piedi, che pareva essere stato immolato, ed avea sette corna e sette occhi che sono i sette Spiriti di Dio, mandati per tutta la terra. Apocalisse 5:7 Ed esso venne e prese il libro dalla destra di Colui che sedeva sul trono. Apocalisse 5:8 E quando ebbe preso il libro, le quattro creature viventi e i ventiquattro anziani si prostrarono davanti all'Agnello, avendo ciascuno una cetra e delle coppe d'oro piene di profumi, che sono le preghiere dei santi. Apocalisse 5:9 E cantavano un nuovo cantico, dicendo: Tu sei degno di prendere il libro e d'aprirne i suggelli, perche' sei stato immolato e hai comprato a Dio, col tuo sangue, gente d'ogni tribu' e lingua e popolo e nazione, Apocalisse 5:10 e ne hai fatto per il nostro Dio un regno e de' sacerdoti; e regneranno sulla terra. Apocalisse 5:11 E vidi, e udii una voce di molti angeli attorno al trono e alle creature viventi e agli anziani; e il numero loro era di miriadi di miriadi, e di migliaia di migliaia, Apocalisse 5:12 che dicevano con gran voce: Degno e' l'Agnello che e' stato immolato di ricever la potenza e le ricchezze e la sapienza e la forza e l'onore e la gloria e la benedizione. Apocalisse 5:13 E tutte le creature che sono nel cielo e sulla terra e sotto la terra e sul mare e tutte le cose che sono in essi, le udii che dicevano: A Colui che siede sul trono e all'Agnello siano la benedizione e l'onore e la gloria e l'imperio, nei secoli dei secoli. Apocalisse 5:14 E le quattro creature viventi dicevano: Amen! E gli anziani si prostrarono e adorarono. L'apertura dei primi sei suggelli Apocalisse 6:1 Poi vidi quando l'Agnello ebbe aperto uno dei sette suggelli; e udii una delle quattro creature viventi, che diceva con voce come di tuono: Vieni. Apocalisse 6:2 E vidi, ed ecco un cavallo bianco; e colui che lo cavalcava aveva un arco; e gli fu data una corona, ed egli usci fuori da vincitore, e per vincere. Apocalisse 6:3 E quando ebbe aperto il secondo suggello, io udii la seconda creatura vivente che diceva: Vieni. Apocalisse 6:4 E usci fuori un altro cavallo, rosso; e a colui che lo cavalcava fu dato di toglier la pace dalla terra affinche' gli uomini si uccidessero gli uni gli altri, e gli fu data una grande spada. Apocalisse 6:5 E quando ebbe aperto il terzo suggello, io udii la terza creatura vivente che diceva: Vieni. Ed io vidi, ed ecco un cavallo nero; e colui che lo cavalcava aveva una bilancia in mano. Apocalisse 6:6 E udii come una voce in mezzo alle quattro creature viventi che diceva: Una che'nice di frumento per un denaro e tre che'nici d'orzo per un denaro; e non danneggiare ne' l'olio ne' il vino. Apocalisse 6:7 E quando ebbe aperto il quarto suggello, io udii la voce della quarta creatura vivente che diceva: Vieni. Apocalisse 6:8 E io vidi, ed ecco un cavallo giallastro; e colui che lo cavalcava avea nome la Morte; e gli teneva dietro l'Ades. E fu loro data potesta' sopra la quarta parte della terra di uccidere con la spada, con la fame, con la mortalita' e con le fiere della terra. Apocalisse 6:9 E quando ebbe aperto il quinto suggello, io vidi sotto l'altare le anime di quelli ch'erano stati uccisi per la parola di Dio e per la testimonianza che aveano resa; Apocalisse 6:10 e gridarono con gran voce, dicendo: Fino a quando, o nostro Signore che sei santo e verace, non fai tu giudicio e non vendichi il nostro sangue su quelli che abitano sopra la terra? Apocalisse 6:11 E a ciascun d'essi fu data una veste bianca e fu loro detto che si riposassero ancora un po' di tempo, finche' fosse completo il numero dei loro conservi e dei loro fratelli, che hanno ad essere uccisi come loro. Apocalisse 6:12 Poi vidi quand'ebbe aperto il sesto suggello: e si fece un gran terremoto; e il sole divenne nero come un cilicio di crine, e tutta la luna divento' come sangue; Apocalisse 6:13 e le stelle del cielo caddero sulla terra come quando un fico scosso da un gran vento lascia cadere i suoi fichi immaturi. Apocalisse 6:14 E il cielo si ritrasse come una pergamena che si arrotola; e ogni montagna e ogni isola fu rimossa dal suo luogo. Apocalisse 6:15 E i re della terra e i grandi e i capitani e i ricchi e i potenti e ogni servo e ogni libero si nascosero nelle spelonche e nelle rocce dei monti; Apocalisse 6:16 e dicevano ai monti e alle rocce: Cadeteci addosso e nascondeteci dal cospetto di Colui che siede sul trono e dall'ira dell'Agnello; Apocalisse 6:17 perche' e' venuto il gran giorno della sua ira, e chi puo' reggere in pie'? I servi di Dio segnati in fronte Apocalisse 7:1 Dopo questo, io vidi quattro angeli che stavano in pie' ai quattro canti della terra, ritenendo i quattro venti della terra affinche' non soffiasse vento alcuno sulla terra, ne' sopra il mare, ne' sopra alcun albero. Apocalisse 7:2 E vidi un altro angelo che saliva dal sol levante, il quale aveva il suggello dell'Iddio vivente; ed egli grido' con gran voce ai quattro angeli ai quali era dato di danneggiare la terra e il mare, dicendo: Apocalisse 7:3 Non danneggiate la terra, ne' il mare, ne' gli alberi, finche' abbiam segnato in fronte col suggello i servitori dell'Iddio nostro. Apocalisse 7:4 E udii il numero dei segnati: centoquarantaquattromila segnati di tutte le tribu' dei figliuoli d'Israele: Apocalisse 7:5 Della tribu' di Giuda dodicimila segnati, della tribu' di Ruben dodicimila, della tribu' di Gad dodicimila, Apocalisse 7:6 della tribu' di Aser dodicimila, della tribu' di Neftali dodicimila, della tribu' di Manasse dodicimila, Apocalisse 7:7 della tribu' di Simeone dodicimila, della tribu' di Levi dodicimila, della tribu' di Issacar dodicimila, Apocalisse 7:8 della tribu' di Zabulon dodicimila, della tribu' di Giuseppe dodicimila, della tribu' di Beniamino dodicimila segnati. Visione dei martiri nella gloria Apocalisse 7:9 Dopo queste cose vidi, ed ecco una gran folla che nessun uomo poteva noverare, di tutte le nazioni e tribu' e popoli e lingue, che stava in pie' davanti al trono e davanti all'Agnello, vestiti di vesti bianche e con delle palme in mano. Apocalisse 7:10 E gridavano con gran voce dicendo: La salvezza appartiene all'Iddio nostro il quale siede sul trono, ed all'Agnello. Apocalisse 7:11 E tutti gli angeli stavano in pie' attorno al trono e agli anziani e alle quattro creature viventi; e si prostrarono sulle loro facce davanti al trono, e adorarono Iddio dicendo: Apocalisse 7:12 Amen! All'Iddio nostro la benedizione e la gloria e la sapienza e le azioni di grazie e l'onore e la potenza e la forza, nei secoli dei secoli! Amen. Apocalisse 7:13 E uno degli anziani mi rivolse la parola dicendomi: Questi che son vestiti di vesti bianche chi son dessi, e donde son venuti? Apocalisse 7:14 Io gli risposi: Signor mio, tu lo sai. Ed egli mi disse: Essi son quelli che vengono dalla gran tribolazione, e hanno lavato le loro vesti, e le hanno imbiancate nel sangue dell'Agnello. Apocalisse 7:15 Percio' son davanti al trono di Dio, e gli servono giorno e notte nel suo tempio; e Colui che siede sul trono spieghera' su loro la sua tenda. Apocalisse 7:16 Non avranno piu' fame e non avranno piu' sete, non li colpira' piu' il sole ne' alcuna arsura; Apocalisse 7:17 perche' l'Agnello che e' in mezzo al trono li pasturera' e li guidera' alle sorgenti delle acque della vita; e Iddio asciughera' ogni lagrima dagli occhi loro. Apertura del settimo suggello. Le quattro prime trombe Apocalisse 8:1 E quando l'Agnello ebbe aperto il settimo suggello, si fece silenzio nel cielo per circa lo spazio di mezz'ora. Apocalisse 8:2 E io vidi i sette angeli che stanno in pie' davanti a Dio, e furon date loro sette trombe. Apocalisse 8:3 E un altro angelo venne e si fermo' presso l'altare, avendo un turibolo d'oro; e gli furon dati molti profumi affinche' li unisse alle preghiere di tutti i santi sull'altare d'oro che era davanti al trono. Apocalisse 8:4 E il fumo dei profumi, unendosi alle preghiere dei santi, sali dalla mano dell'angelo al cospetto di Dio. Apocalisse 8:5 Poi l'angelo prese il turibolo e l'empi del fuoco dell'altare e lo getto' sulla terra; e ne seguirono tuoni e voci e lampi e un terremoto. Apocalisse 8:6 E i sette angeli che avean le sette trombe si prepararono a sonare. Apocalisse 8:7 E il primo sono', e vi fu grandine e fuoco, mescolati con sangue, che furon gettati sulla terra; e la terza parte della terra fu arsa, e la terza parte degli alberi fu arsa, ed ogni erba verde fu arsa. Apocalisse 8:8 Poi sono' il secondo angelo, e una massa simile ad una gran montagna ardente fu gettata nel mare; e la terza parte del mare divenne sangue, Apocalisse 8:9 e la terza parte delle creature viventi che erano nel mare mori, e la terza parte delle navi peri. Apocalisse 8:10 Poi sono' il terzo angelo, e cadde dal cielo una grande stella, ardente come una torcia; e cadde sulla terza parte dei fiumi e sulle fonti delle acque. Apocalisse 8:11 Il nome della stella e' Assenzio; e la terza parte delle acque divenne assenzio; e molti uomini morirono a cagione di quelle acque, perche' eran divenute amare. Apocalisse 8:12 Poi sono' il quarto angelo, e la terza parte del sole fu colpita e la terza parte della luna e la terza parte delle stelle affinche' la loro terza parte si oscurasse e il giorno non risplendesse per la sua terza parte e lo stesso avvenisse della notte. Apocalisse 8:13 E guardai e udii un'aquila che volava in mezzo al cielo e diceva con gran voce: Guai, guai, guai a quelli che abitano sulla terra, a cagione degli altri suoni di tromba dei tre angeli che debbono ancora sonare! La quinta tromba, ossia il primo guaio Apocalisse 9:1 Poi sono' il quinto angelo, e io vidi una stella caduta dal cielo sulla terra; e ad esso fu data la chiave del pozzo dell'abisso. Apocalisse 9:2 Ed egli apri il pozzo dell'abisso; e dal pozzo sali un fumo simile al fumo di una gran fornace; e il sole e l'aria furono oscurati dal fumo del pozzo. Apocalisse 9:3 E dal fumo uscirono sulla terra delle locuste; e fu dato loro un potere pari al potere che hanno gli scorpioni della terra. Apocalisse 9:4 E fu loro detto di non danneggiare l'erba della terra, ne' alcuna verdura, ne' albero alcuno, ma soltanto gli uomini che non aveano il suggello di Dio in fronte. Apocalisse 9:5 E fu loro dato, non di ucciderli, ma di tormentarli per cinque mesi; e il tormento che cagionavano era come quello prodotto da uno scorpione quando ferisce un uomo. Apocalisse 9:6 E in quei giorni gli uomini cercheranno la morte e non la troveranno, e desidereranno di morire, e la morte fuggira' da loro. Apocalisse 9:7 E nella forma le locuste eran simili a cavalli pronti alla guerra; e sulle teste aveano come delle corone simili ad oro e le loro facce eran come facce d'uomini. Apocalisse 9:8 E aveano dei capelli come capelli di donne, e i denti eran come denti di leoni. Apocalisse 9:9 E aveano degli usberghi come usberghi di ferro; e il rumore delle loro ali era come il rumore di carri, tirati da molti cavalli correnti alla battaglia. Apocalisse 9:10 E aveano delle code come quelle degli scorpioni, e degli aculei; e nelle code stava il loro potere di danneggiare gli uomini per cinque mesi. Apocalisse 9:11 E aveano come re sopra di loro l'angelo dell'abisso, il cui nome in ebraico e' Abaddon, e in greco Apollion. Apocalisse 9:12 Il primo guaio e' passato: ecco, vengono ancora due guai dopo queste cose. La sesta tromba, ossia il secondo guaio Apocalisse 9:13 Poi il sesto angelo sono', e io udii una voce dalle quattro corna dell'altare d'oro che era davanti a Dio, Apocalisse 9:14 la quale diceva al sesto angelo che avea la tromba: Sciogli i quattro angeli che son legati sul gran fiume Eufrate. Apocalisse 9:15 E furono sciolti i quattro angeli che erano stati preparati per quell'ora, per quel giorno e mese e anno, per uccidere la terza parte degli uomini. Apocalisse 9:16 E il numero degli eserciti della cavalleria era di venti migliaia di decine di migliaia; io udii il loro numero. Apocalisse 9:17 Ed ecco come mi apparvero nella visione i cavalli e quelli che li cavalcavano: aveano degli usberghi di fuoco, di giacinto e di zolfo; e le teste dei cavalli erano come teste di leoni; e dalle loro bocche usciva fuoco e fumo e zolfo. Apocalisse 9:18 Da queste tre piaghe: dal fuoco, dal fumo e dallo zolfo che usciva dalle loro bocche fu uccisa la terza parte degli uomini. Apocalisse 9:19 Perche' il potere dei cavalli era nella loro bocca e nelle loro code; poiche' le loro code eran simili a serpenti e aveano delle teste, e con esse danneggiavano. Apocalisse 9:20 E il resto degli uomini che non furono uccisi da queste piaghe, non si ravvidero delle opere delle loro mani si da non adorar piu' i demonī e gl'idoli d'oro e d'argento e di rame e di pietra e di legno, i quali non possono ne' vedere, ne' udire, ne' camminare; Apocalisse 9:21 e non si ravvidero dei loro omicidī, ne' delle loro malie, ne' della loro fornicazione, ne' dei loro furti. Il libro recato dal cielo e divorato da Giovani Apocalisse 10:1 Poi vidi un altro angelo potente che scendeva dal cielo, avvolto in una nuvola; sopra il suo capo era l'arcobaleno; la sua faccia era come il sole, e i suoi piedi come colonne di fuoco; Apocalisse 10:2 e aveva in mano un libretto aperto; ed egli poso' il suo pie' destro sul mare e il sinistro sulla terra; Apocalisse 10:3 e grido' con gran voce, nel modo che rugge il leone; e quando ebbe gridato, i sette tuoni fecero udire le loro voci. Apocalisse 10:4 E quando i sette tuoni ebbero fatto udire le loro voci, io stavo per scrivere; ma udii una voce dal cielo che mi disse: Suggella le cose che i sette tuoni hanno proferite, e non le scrivere. Apocalisse 10:5 E l'angelo che io avea veduto stare in pie' sul mare e sulla terra, Apocalisse 10:6 levo' la man destra al cielo e giuro' per Colui che vive nei secoli dei secoli, il quale ha creato il cielo e le cose che sono in esso e la terra e le cose che sono in essa e il mare e le cose che sono in esso, che non ci sarebbe piu' indugio; Apocalisse 10:7 ma che nei giorni della voce del settimo angelo, quand'egli sonerebbe, si compirebbe il mistero di Dio, secondo ch'Egli ha annunziato ai suoi servitori, i profeti. Apocalisse 10:8 E la voce che io avevo udita dal cielo mi parlo' di nuovo e disse: Va', prendi il libro che e' aperto in mano all'angelo che sta in pie' sul mare e sulla terra. Apocalisse 10:9 E io andai dall'angelo, dicendogli di darmi il libretto. Ed egli mi disse: Prendilo, e divoralo: esso sara' amaro alle tue viscere, ma in bocca ti sara' dolce come miele. Apocalisse 10:10 Presi il libretto di mano all'angelo, e lo divorai; e mi fu dolce in bocca, come miele; ma quando l'ebbi divorato, le mie viscere sentirono amarezza. Apocalisse 10:11 E mi fu detto: Bisogna che tu profetizzi di nuovo sopra molti popoli e nazioni e lingue e re. I due testimoni Apocalisse 11:1 Poi mi fu data una canna simile a una verga; e mi fu detto: Le'vati e misura il tempio di Dio e l'altare e novera quelli che vi adorano; Apocalisse 11:2 ma tralascia il cortile che e' fuori del tempio, e non lo misurare, perche' esso e' stato dato ai Gentili, e questi calpesteranno la santa citta' per quarantadue mesi. Apocalisse 11:3 E io daro' ai miei due testimoni di profetare, ed essi profeteranno per milleduecentosessanta giorni, vestiti di cilicio. Apocalisse 11:4 Questi sono i due olivi e i due candelabri che stanno nel cospetto del Signor della terra. Apocalisse 11:5 E se alcuno li vuole offendere, esce dalla lor bocca un fuoco che divora i loro nemici; e se alcuno li vuole offendere bisogna ch'ei sia ucciso in questa maniera. Apocalisse 11:6 Essi hanno il potere di chiudere il cielo onde non cada pioggia durante i giorni della loro profezia; e hanno potesta' sulle acque di convertirle in sangue, potesta' di percuotere la terra di qualunque piaga, quante volte vorranno. Apocalisse 11:7 E quando avranno compiuta la loro testimonianza, la bestia che sale dall'abisso movera' loro guerra e li vincera' e li uccidera'. Apocalisse 11:8 E i loro corpi morti giaceranno sulla piazza della gran citta', che spiritualmente si chiama Sodoma ed Egitto, dove anche il Signor loro e' stato crocifisso. Apocalisse 11:9 E gli uomini dei varī popoli e tribu' e lingue e nazioni vedranno i loro corpi morti per tre giorni e mezzo, e non lasceranno che i loro corpi morti siano posti in un sepolcro. Apocalisse 11:10 E gli abitanti della terra si rallegreranno di loro e faranno festa e si manderanno regali gli uni agli altri, perche' questi due profeti avranno tormentati gli abitanti della terra. Apocalisse 11:11 E in capo ai tre giorni e mezzo uno spirito di vita procedente da Dio entro' in loro, ed essi si drizzarono in pie' e grande spavento cadde su quelli che li videro. Apocalisse 11:12 Ed essi udirono una gran voce dal cielo che diceva loro: Salite qua. Ed essi salirono al cielo nella nuvola, e i loro nemici li videro. Apocalisse 11:13 E in quell'ora si fece un gran terremoto, e la decima parte della citta' cadde, e settemila persone furono uccise nel terremoto; e il rimanente fu spaventato e dette gloria all'Iddio del cielo. Apocalisse 11:14 Il secondo guaio e' passato; ed ecco, il terzo guaio verra' tosto. La settimana tromba Apocalisse 11:15 Ed il settimo angelo sono', e si fecero gran voci nel cielo, che dicevano: Il regno del mondo e' venuto ad essere del Signor nostro e del suo Cristo; ed egli regnera' ne' secoli dei secoli. Apocalisse 11:16 E i ventiquattro anziani seduti nel cospetto di Dio sui loro troni si gettaron giu' sulle loro facce e adorarono Iddio, dicendo: Apocalisse 11:17 Noi ti ringraziamo, o Signore Iddio onnipotente che sei e che eri, perche' hai preso in mano il tuo gran potere, ed hai assunto il regno. Apocalisse 11:18 Le nazioni s'erano adirate, ma l'ira tua e' giunta, ed e' giunto il tempo di giudicare i morti, di dare il loro premio ai tuoi servitori, i profeti, ed ai santi e a quelli che temono il tuo nome, e piccoli e grandi, e di distruggere quelli che distruggon la terra. Apocalisse 11:19 E il tempio di Dio che e' nel cielo fu aperto, e si vide nel suo tempio l'arca del suo patto, e vi furono lampi e voci e tuoni e un terremoto ed una forte gragnuola. La donna e il dragone Apocalisse 12:1 Poi apparve un gran segno nel cielo: una donna rivestita del sole con la luna sotto i piedi, e sul capo una corona di dodici stelle. Apocalisse 12:2 Ella era incinta, e gridava nelle doglie tormentose del parto. Apocalisse 12:3 E apparve un altro segno nel cielo; ed ecco un gran dragone rosso che aveva sette teste e dieci corna e sulle teste sette diademi. Apocalisse 12:4 E la sua coda trascinava la terza parte delle stelle del cielo e le getto' sulla terra. E il dragone si fermo' davanti alla donna che stava per partorire, affin di divorarne il figliuolo, quando l'avrebbe partorito. Apocalisse 12:5 Ed ella partori un figliuolo maschio, che ha da reggere tutte le nazioni con verga di ferro; e il figliuolo di lei fu rapito presso a Dio ed al suo trono. Apocalisse 12:6 E la donna fuggi nel deserto, dove ha un luogo preparato da Dio, affinche' vi sia nutrita per milleduecentosessanta giorni. Apocalisse 12:7 E vi fu battaglia in cielo: Michele e i suoi angeli combatterono col dragone, e il dragone e i suoi angeli combatterono, Apocalisse 12:8 ma non vinsero, e il luogo loro non fu piu' trovato nel cielo. Apocalisse 12:9 E il gran dragone, il serpente antico, che e' chiamato Diavolo e Satana, il seduttore di tutto il mondo, fu gettato giu'; fu gettato sulla terra, e con lui furon gettati gli angeli suoi. Apocalisse 12:10 Ed io udii una gran voce nel cielo che diceva: Ora e' venuta la salvezza e la potenza ed il regno dell'Iddio nostro, e la potesta' del suo Cristo, perche' e' stato gettato giu' l'accusatore dei nostri fratelli, che li accusava dinanzi all'Iddio nostro, giorno e notte. Apocalisse 12:11 Ma essi l'hanno vinto a cagion del sangue dell'Agnello e a cagion della parola della loro testimonianza; e non hanno amata la loro vita, anzi l'hanno esposta alla morte. Apocalisse 12:12 Percio' rallegratevi, o cieli, e voi che abitate in essi. Guai a voi, o terra, o mare! Perche' il diavolo e' disceso a voi con gran furore, sapendo di non aver che breve tempo. Apocalisse 12:13 E quando il dragone si vide gettato sulla terra, perseguito' la donna che avea partorito il figliuolo maschio. Apocalisse 12:14 Ma alla donna furon date le due ali della grande aquila affinche' se ne volasse nel deserto, nel suo luogo, dove e' nutrita un tempo, dei tempi e la meta' d'un tempo, lungi dalla presenza del serpente. Apocalisse 12:15 E il serpente getto' dalla sua bocca, dietro alla donna, dell'acqua a guisa di fiume, per farla portar via dalla fiumana. Apocalisse 12:16 Ma la terra soccorse la donna; e la terra apri la sua bocca e inghiotti il fiume che il dragone avea gettato fuori dalla propria bocca. Apocalisse 12:17 E il dragone si adiro' contro la donna e ando' a far guerra col rimanente della progenie d'essa, che serba i comandamenti di Dio e ritiene la testimonianza di Gesu'. Apocalisse 12:18 E si fermo' sulla riva del mare. La bestia che sale dal mare Apocalisse 13:1 E vidi salir dal mare una bestia che aveva dieci corna e sette teste, e sulle corna dieci diademi, e sulle teste nomi di bestemmia. Apocalisse 13:2 E la bestia ch'io vidi era simile a un leopardo, e i suoi piedi erano come di orso, e la sua bocca come bocca di leone; e il dragone le diede la propria potenza e il proprio trono e grande potesta'. Apocalisse 13:3 E io vidi una delle sue teste come ferita a morte; e la sua piaga mortale fu sanata; e tutta la terra maravigliata ando' dietro alla bestia; Apocalisse 13:4 e adorarono il dragone perche' avea dato il potere alla bestia; e adorarono la bestia dicendo: Chi e' simile alla bestia? e chi puo' guerreggiare con lei? Apocalisse 13:5 E le fu data una bocca che proferiva parole arroganti e bestemmie e le fu data potesta' di agire per quarantadue mesi. Apocalisse 13:6 Ed essa apri la bocca per bestemmiare contro Dio, per bestemmiare il suo nome e il suo tabernacolo e quelli che abitano nel cielo. Apocalisse 13:7 E le fu dato di far guerra ai santi e di vincerli; e le fu data potesta' sopra ogni tribu' e popolo e lingua e nazione. Apocalisse 13:8 E tutti gli abitanti della terra i cui nomi non sono scritti fin dalla fondazione del mondo nel libro della vita dell'Agnello che e' stato immolato, l'adoreranno. Apocalisse 13:9 Se uno ha orecchio, ascolti. Se uno mena in cattivita' andra' in cattivita', Apocalisse 13:10 se uno uccide con la spada, bisogna che sia ucciso con la spada. Qui sta la costanza e la fede dei santi. La bestia che sale dalla terra Apocalisse 13:11 Poi vidi un'altra bestia, che saliva dalla terra, ed avea due corna come quelle d'un agnello, ma parlava come un dragone. Apocalisse 13:12 Ed esercitava tutta la potesta' della prima bestia, alla sua presenza; e facea si che la terra e quelli che abitano in essa adorassero la prima bestia la cui piaga mortale era stata sanata. Apocalisse 13:13 E operava grandi segni, fino a far scendere del fuoco dal cielo sulla terra in presenza degli uomini. Apocalisse 13:14 E seduceva quelli che abitavano sulla terra coi segni che le era dato di fare in presenza della bestia, dicendo agli abitanti della terra di fare un'immagine della bestia che avea ricevuta la ferita della spada ed era tornata in vita. Apocalisse 13:15 E le fu concesso di dare uno spirito all'immagine della bestia, onde l'immagine della bestia parlasse e facesse si che tutti quelli che non adorassero l'immagine della bestia fossero uccisi. Apocalisse 13:16 E faceva si che a tutti, piccoli e grandi, ricchi e poveri, liberi e servi, fosse posto un marchio sulla mano destra o sulla fronte; Apocalisse 13:17 e che nessuno potesse comprare o vendere se non chi avesse il marchio, cioe' il nome della bestia o il numero del suo nome. Apocalisse 13:18 Qui sta la sapienza. Chi ha intendimento conti il numero della bestia, poiche' e' numero d'uomo; e il suo numero e' 666. L'Agnello e i suoi redenti sul monte di Sion Apocalisse 14:1 Poi vidi, ed ecco l'Agnello che stava in pie' sul monte Sion, e con lui erano centoquarantaquattromila persone che aveano il suo nome e il nome di suo Padre scritto sulle loro fronti. Apocalisse 14:2 E udii una voce dal cielo come rumore di molte acque e come rumore di gran tuono; e la voce che udii era come il suono prodotto da arpisti che suonano le loro arpe. Apocalisse 14:3 E cantavano un cantico nuovo davanti al trono e davanti alle quattro creature viventi ed agli anziani; e nessuno poteva imparare il cantico se non quei centoquarantaquattromila, i quali sono stati riscattati dalla terra. Apocalisse 14:4 Essi son quelli che non si sono contaminati con donne, poiche' son vergini. Essi son quelli che seguono l'Agnello dovunque vada. Essi sono stati riscattati di fra gli uomini per esser primizie a Dio ed all'Agnello. Apocalisse 14:5 E nella bocca loro non e' stata trovata menzogna: sono irreprensibili. Tre angeli proclamano i giudizi di Dio Apocalisse 14:6 Poi vidi un altro angelo che volava in mezzo al cielo, recante l'evangelo eterno per annunziarlo a quelli che abitano sulla terra, e ad ogni nazione e tribu' e lingua e popolo; Apocalisse 14:7 e diceva con gran voce: Temete Iddio e dategli gloria poiche' l'ora del suo giudizio e' venuta; e adorate Colui che ha fatto il cielo e la terra e il mare e le fonti delle acque. Apocalisse 14:8 Poi un altro, un secondo angelo, segui dicendo: Caduta, caduta e' Babilonia la grande, che ha fatto bere a tutte le nazioni del vino dell'ira della sua fornicazione. Apocalisse 14:9 E un altro, un terzo angelo, tenne dietro a quelli, dicendo con gran voce: Se qualcuno adora la bestia e la sua immagine e ne prende il marchio sulla fronte o sulla mano, Apocalisse 14:10 bevera' anch'egli del vino dell'ira di Dio mesciuto puro nel calice della sua ira: e sara' tormentato con fuoco e zolfo nel cospetto dei santi angeli e nel cospetto dell'Agnello. Apocalisse 14:11 E il fumo del loro tormento sale ne' secoli dei secoli; e non hanno requie ne' giorno ne' notte quelli che adorano la bestia e la sua immagine e chiunque prende il marchio del suo nome. Apocalisse 14:12 Qui e' la costanza dei santi che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesu'. Apocalisse 14:13 E udii una voce dal cielo che diceva: Scrivi: Beati i morti che da ora innanzi muoiono nel Signore. Si, dice lo Spirito, essendo che si riposano dalle loro fatiche, poiche' le loro opere li seguono. La mietitura e la vendemmia Apocalisse 14:14 E vidi ed ecco una nuvola bianca; e sulla nuvola assiso uno simile a un figliuol d'uomo, che avea sul capo una corona d'oro, e in mano una falce tagliente. Apocalisse 14:15 E un altro angelo usci dal tempio, gridando con gran voce a colui che sedeva sulla nuvola: Metti mano alla tua falce e mieti; poiche' l'ora di mietere e' giunta, perche' la me'sse della terra e' ben matura. Apocalisse 14:16 E colui che sedeva sulla nuvola lancio' la sua falce sulla terra e la terra fu mietuta. Apocalisse 14:17 E un altro angelo usci dal tempio che e' nel cielo, avendo anch'egli una falce tagliente. Apocalisse 14:18 E un altro angelo, che avea potesta' sul fuoco, usci dall'altare, e grido' con gran voce a quello che avea la falce tagliente, dicendo: Metti mano alla tua falce tagliente, e vendemmia i grappoli della vigna della terra, perche' le sue uve sono mature. Apocalisse 14:19 E l'angelo lancio' la sua falce sulla terra e getto' le uve nel gran tino dell'ira di Dio. Apocalisse 14:20 E il tino fu calcato fuori della citta', e dal tino usci del sangue che giungeva sino ai freni dei cavalli per una distesa di milleseicento stadī. I sette angeli e le sette coppe, o le sette ultime piaghe Apocalisse 15:1 Poi vidi nel cielo un altro segno grande e maraviglioso: sette angeli che aveano sette piaghe, le ultime; poiche' con esse si compie l'ira di Dio. Apocalisse 15:2 E vidi come un mare di vetro e di fuoco e quelli che aveano ottenuta vittoria sulla bestia e sulla sua immagine e sul numero del suo nome, i quali stavano in pie' sul mare di vetro avendo delle arpe di Dio. Apocalisse 15:3 E cantavano il cantico di Mose', servitore di Dio, e il cantico dell'Agnello, dicendo: Grandi e maravigliose sono le tue opere, o Signore Iddio onnipotente; giuste e veraci sono le tue vie, o Re delle nazioni. Apocalisse 15:4 Chi non temera', o Signore, e chi non glorifichera' il tuo nome? Poiche' tu solo sei santo; e tutte le nazioni verranno e adoreranno nel tuo cospetto, poiche' i tuoi giudicī sono stati manifestati. Apocalisse 15:5 E dopo queste cose vidi, e il tempio del tabernacolo della testimonianza fu aperto nel cielo; Apocalisse 15:6 e i sette angeli che recavano le sette piaghe usciron dal tempio, vestiti di lino puro e risplendente, e col petto cinto di cinture d'oro. Apocalisse 15:7 E una delle quattro creature viventi diede ai sette angeli sette coppe d'oro piene dell'ira di Dio, il quale vive nei secoli dei secoli. Apocalisse 15:8 E il tempio fu ripieno di fumo a cagione della gloria di Dio e della sua potenza; e nessuno poteva entrare nel tempio finche' fosser compiute le sette piaghe dei sette angeli. Apocalisse 16:1 E udii una gran voce dal tempio che diceva ai sette angeli: Andate e versate sulla terra le sette coppe dell'ira di Dio. Apocalisse 16:2 E il primo ando' e verso' la sua coppa sulla terra; e un'ulcera maligna e dolorosa colpi gli uomini che aveano il marchio della bestia e che adoravano la sua immagine. Apocalisse 16:3 Poi il secondo angelo verso' la sua coppa nel mare; ed esso divenne sangue come di morto; ed ogni essere vivente che si trovava nel mare mori. Apocalisse 16:4 Poi il terzo angelo verso' la sua coppa nei fiumi e nelle fonti delle acque; e le acque diventarono sangue. Apocalisse 16:5 E udii l'angelo delle acque che diceva: Sei giusto, tu che sei e che eri, tu, il Santo, per aver cosi giudicato. Apocalisse 16:6 Hanno sparso il sangue dei santi e dei profeti, e tu hai dato loro a bere del sangue; essi ne son degni! Apocalisse 16:7 E udii l'altare che diceva: Si, o Signore Iddio onnipotente, i tuoi giudicī sono veraci e giusti. Apocalisse 16:8 Poi il quarto angelo verso' la sua coppa sul sole; e al sole fu dato di bruciare gli uomini col fuoco. Apocalisse 16:9 E gli uomini furon arsi dal gran calore; e bestemmiarono il nome di Dio che ha la potesta' su queste piaghe, e non si ravvidero per dargli gloria. Apocalisse 16:10 Poi il quinto angelo verso' la sua coppa sul trono della bestia; e il regno d'essa divenne tenebroso, e gli uomini si mordevano la lingua per il dolore, Apocalisse 16:11 e bestemmiarono l'Iddio del cielo a motivo de' loro dolori e delle loro ulceri; e non si ravvidero delle loro opere. Apocalisse 16:12 Poi il sesto angelo verso' la sua coppa sul gran fiume Eufrate, e l'acqua ne fu asciugata affinche' fosse preparata la via ai re che vengono dal levante. Apocalisse 16:13 E vidi uscir dalla bocca del dragone e dalla bocca della bestia e dalla bocca del falso profeta tre spiriti immondi simili a rane; Apocalisse 16:14 perche' sono spiriti di demonī che fan de' segni e si recano dai re di tutto il mondo per radunarli per la battaglia del gran giorno dell'Iddio Onnipotente. Apocalisse 16:15 (Ecco, io vengo come un ladro; beato colui che veglia e serba le sue vesti onde non cammini ignudo e non si veggano le sue vergogne). Apocalisse 16:16 Ed essi li radunarono nel luogo che si chiama in ebraico Harmaghedon. Apocalisse 16:17 Poi il settimo angelo verso' la sua coppa nell'aria; e una gran voce usci dal tempio, dal trono, dicendo: e' fatto. Apocalisse 16:18 E si fecero lampi e voci e tuoni; e ci fu un gran terremoto, tale, che da quando gli uomini sono stati sulla terra, non si ebbe mai terremoto cosi grande e cosi forte. Apocalisse 16:19 E la gran citta' fu divisa in tre parti, e le citta' delle nazioni caddero; e Dio si ricordo' di Babilonia la grande per darle il calice del vino del furor dell'ira sua. Apocalisse 16:20 Ed ogni isola fuggi e i monti non furon piu' trovati. Apocalisse 16:21 E cadde dal cielo sugli uomini una gragnuola grossa del peso di circa un talento; e gli uomini bestemmiarono Iddio a motivo della piaga della gragnuola; perche' la piaga d'essa era grandissima. Visione della meretrice seduta sulla bestia Apocalisse 17:1 E uno dei sette angeli che aveano le sette coppe venne, e mi parlo' dicendo: Vieni; io ti mostrero' il giudicio della gran meretrice, che siede su molte acque Apocalisse 17:2 e con la quale hanno fornicato i re della terra; e gli abitanti della terra sono stati inebriati del vino della sua fornicazione. Apocalisse 17:3 Ed egli, nello Spirito, mi trasporto' in un deserto; e io vidi una donna che sedeva sopra una bestia di colore scarlatto, piena di nomi di bestemmia e avente sette teste e dieci corna. Apocalisse 17:4 E la donna era vestita di porpora e di scarlatto, adorna d'oro, di pietre preziose e di perle; aveva in mano un calice d'oro pieno di abominazioni e delle immondizie della sua fornicazione, Apocalisse 17:5 e sulla fronte avea scritto un nome: Mistero, Babilonia la grande, la madre delle meretrici e delle abominazioni della terra. Apocalisse 17:6 E vidi la donna ebbra del sangue dei santi e del sangue dei martiri di Gesu'. E quando l'ebbi veduta, mi maravigliai di gran maraviglia. Apocalisse 17:7 E l'angelo mi disse: Perche' ti maravigli? Io ti diro' il mistero della donna e della bestia che la porta, la quale ha le sette teste e le dieci corna. Apocalisse 17:8 La bestia che hai veduta era, e non e', e deve salire dall'abisso e andare in perdizione. E quelli che abitano sulla terra i cui nomi non sono stati scritti nel libro della vita fin dalla fondazione del mondo, si maraviglieranno vedendo che la bestia era, e non e', e verra' di nuovo. Apocalisse 17:9 Qui sta la mente che ha sapienza. Le sette teste sono sette monti sui quali la donna siede; Apocalisse 17:10 e sono anche sette re: cinque son caduti, uno e', e l'altro non e' ancora venuto; e quando sara' venuto, ha da durar poco. Apocalisse 17:11 E la bestia che era, e non e', e' anch'essa un ottavo re, e viene dai sette, e se ne va in perdizione. Apocalisse 17:12 E le dieci corna che hai vedute sono dieci re, che non hanno ancora ricevuto regno; ma riceveranno potesta', come re, assieme alla bestia, per un'ora. Apocalisse 17:13 Costoro hanno uno stesso pensiero e daranno la loro potenza e la loro autorita' alla bestia. Apocalisse 17:14 Costoro guerreggeranno contro l'Agnello, e l'Agnello li vincera', perche' egli e' il Signor dei signori e il Re dei re; e vinceranno anche quelli che sono con lui, i chiamati, gli eletti e fedeli. Apocalisse 17:15 Poi mi disse: Le acque che hai vedute e sulle quali siede la meretrice, son popoli e moltitudini e nazioni e lingue. Apocalisse 17:16 E le dieci corna che hai vedute e la bestia odieranno la meretrice e la renderanno desolata e nuda, e mangeranno le sue carni e la consumeranno col fuoco. Apocalisse 17:17 Poiche' Iddio ha messo in cuor loro di eseguire il suo disegno e di avere un medesimo pensiero e di dare il loro regno alla bestia finche' le parole di Dio siano adempite. Apocalisse 17:18 E la donna che hai veduta e' la gran citta' che impera sui re della terra. Caduta di Babilonia. Lamenti della terra su di lei Apocalisse 18:1 E dopo queste cose vidi un altro angelo che scendeva dal cielo, il quale aveva gran potesta'; e la terra fu illuminata dalla sua gloria. Apocalisse 18:2 Ed egli grido' con voce potente, dicendo: Caduta, caduta e' Babilonia la grande, ed e' divenuta albergo di demonī e ricetto d'ogni spirito immondo e ricetto d'ogni uccello immondo e abominevole. Apocalisse 18:3 Poiche' tutte le nazioni han bevuto del vino dell'ira della sua fornicazione, e i re della terra han fornicato con lei, e i mercanti della terra si sono arricchiti con la sua sfrenata lussuria. Apocalisse 18:4 Poi udii un'altra voce dal cielo che diceva: Uscite da essa, o popolo mio, affinche' non siate partecipi de' suoi peccati e non abbiate parte alle sue piaghe; Apocalisse 18:5 poiche' i suoi peccati si sono accumulati fino al cielo e Dio si e' ricordato delle iniquita' di lei. Apocalisse 18:6 Rendetele il contraccambio di quello ch'ella vi ha fatto, e rendetele al doppio la retribuzione delle sue opere; nel calice in cui ha mesciuto ad altri, mescetele il doppio. Apocalisse 18:7 Quanto ella ha glorificato se stessa ed ha lussureggiato, tanto datele di tormento e di cordoglio. Poiche' ella dice in cuor suo: Io seggo regina e non son vedova e non vedro' mai cordoglio; Apocalisse 18:8 percio' in uno stesso giorno verranno le sue piaghe, mortalita' e cordoglio e fame, e sara' consumata dal fuoco; poiche' potente e' il Signore Iddio che l'ha giudicata. Apocalisse 18:9 E i re della terra che fornicavano e lussureggiavan con lei la piangeranno e faran cordoglio per lei quando vedranno il fumo del suo incendio; Apocalisse 18:10 e standosene da lungi per tema del suo tormento diranno: Ahi! ahi! Babilonia, la gran citta', la potente citta'! Il tuo giudicio e' venuto in un momento! Apocalisse 18:11 I mercanti della terra piangeranno e faranno cordoglio per lei, perche' nessuno compera piu' le loro mercanzie: Apocalisse 18:12 mercanzie d'oro, d'argento, di pietre preziose, di perle, di lino fino, di porpora, di seta, di scarlatto; e ogni sorta di legno odoroso, e ogni sorta d'oggetti d'avorio e ogni sorta d'oggetti di legno preziosissimo e di rame, di ferro e di marmo, Apocalisse 18:13 e la cannella e le essenze, e i profumi, e gli unguenti, e l'incenso, e il vino, e l'olio, e il fior di farina, e il grano, e i buoi, e le pecore, e i cavalli, e i carri, e i corpi e le anime d'uomini. Apocalisse 18:14 E i frutti che l'anima tua appetiva se ne sono andati lungi da te; e tutte le cose delicate e sontuose son perdute per te e non si troveranno mai piu'. Apocalisse 18:15 I mercanti di queste cose che sono stati arricchiti da lei se ne staranno da lungi per tema del suo tormento, piangendo e facendo cordoglio, e dicendo: Apocalisse 18:16 Ahi! ahi! La gran citta' ch'era vestita di lino fino e di porpora e di scarlatto, e adorna d'oro e di pietre preziose e di perle! Una cotanta ricchezza e' stata devastata in un momento. Apocalisse 18:17 E tutti i piloti e tutti i naviganti e i marinari e quanti trafficano sul mare se ne staranno da lungi; Apocalisse 18:18 e vedendo il fumo dell'incendio d'essa esclameranno dicendo: Qual citta' era simile a questa gran citta'? Apocalisse 18:19 E si getteranno della polvere sul capo e grideranno, piangendo e facendo cordoglio e dicendo: Ahi! ahi! La gran citta' nella quale tutti coloro che aveano navi in mare si erano arricchiti con la sua magnificenza! In un momento ella e' stata ridotta in un deserto. Apocalisse 18:20 Ralle'grati d'essa, o cielo, e voi santi, ed apostoli e profeti, rallegratevi poiche' Dio, giudicandola, vi ha reso giustizia. Apocalisse 18:21 Poi un potente angelo sollevo' una pietra grossa come una gran macina, e la getto' nel mare dicendo: Cosi sara' con impeto precipitata Babilonia, la gran citta', e non sara' piu' ritrovata. Apocalisse 18:22 E in te non sara' piu' udito suono di arpisti ne' di musici ne' di flautisti ne' di sonatori di tromba; ne' sara' piu' trovato in te artefice alcuno d'arte qualsiasi, ne' s'udra' piu' in te rumor di macina. Apocalisse 18:23 E non rilucera' piu' in te lume di lampada e non s'udra' piu' in te voce di sposo e di sposa; perche' i tuoi mercanti erano i principi della terra, perche' tutte le nazioni sono state sedotte dalle tue malie, Apocalisse 18:24 e in lei e' stato trovato il sangue dei profeti e dei santi e di tutti quelli che sono stati uccisi sopra la terra. Caduta di Babilonia. Gioia e trionfo nei cieli Apocalisse 19:1 Dopo queste cose udii come una gran voce d'una immensa moltitudine nel cielo, che diceva: Alleluia! La salvazione e la gloria e la potenza appartengono al nostro Dio; Apocalisse 19:2 perche' veraci e giusti sono i suoi giudicī; poiche' Egli ha giudicata la gran meretrice che corrompeva la terra con la sua fornicazione e ha vendicato il sangue de' suoi servitori, ridomandandolo dalla mano di lei. Apocalisse 19:3 E dissero una seconda volta: Alleluia! Il suo fumo sale per i secoli dei secoli. Apocalisse 19:4 E i ventiquattro anziani e le quattro creature viventi si gettarono giu' e adorarono Iddio che siede sul trono, dicendo: Amen! Alleluia! Apocalisse 19:5 E una voce parti dal trono dicendo: Lodate il nostro Dio, voi tutti suoi servitori, voi che lo temete, piccoli e grandi. Apocalisse 19:6 Poi udii come la voce di una gran moltitudine e come il suono di molte acque e come il rumore di forti tuoni, che diceva: Alleluia! poiche' il Signore Iddio nostro, l'Onnipotente, ha preso a regnare. Apocalisse 19:7 Rallegriamoci e giubiliamo e diamo a lui la gloria, poiche' son giunte le nozze dell'Agnello, e la sua sposa s'e' preparata; Apocalisse 19:8 e le e' stato dato di vestirsi di lino fino, risplendente e puro; poiche' il lino fino son le opere giuste dei santi. Apocalisse 19:9 E l'angelo mi disse: Scrivi: Beati quelli che sono invitati alla cena delle nozze dell'Agnello. E mi disse: Queste sono le veraci parole di Dio. Apocalisse 19:10 E io mi prostrai ai suoi piedi per adorarlo. Ed egli mi disse: Gua'rdati dal farlo; io sono tuo conservo e de' tuoi fratelli che serbano la testimonianza di Gesu'; adora Iddio! Perche' la testimonianza di Gesu' e' lo spirito della profezia. Vittoria di Cristo sulla bestia e sul falso profeta Apocalisse 19:11 Poi vidi il cielo aperto, ed ecco un cavallo bianco; e colui che lo cavalcava si chiama il Fedele e il Verace; ed egli giudica e guerreggia con giustizia. Apocalisse 19:12 E i suoi occhi erano una fiamma di fuoco, e sul suo capo v'eran molti diademi; e portava scritto un nome che nessuno conosce fuorche' lui. Apocalisse 19:13 Era vestito d'una veste tinta di sangue, e il suo nome e': la Parola di Dio. Apocalisse 19:14 Gli eserciti che sono nel cielo lo seguivano sopra cavalli bianchi, ed eran vestiti di lino fino bianco e puro. Apocalisse 19:15 E dalla bocca gli usciva una spada affilata per percuoter con essa le nazioni; ed egli le reggera' con una verga di ferro, e calchera' il tino del vino dell'ardente ira dell'Onnipotente Iddio. Apocalisse 19:16 E sulla veste e sulla coscia porta scritto questo nome: RE DEI RE, SIGNOR DEI SIGNORI. Apocalisse 19:17 Poi vidi un angelo che stava in pie' nel sole, ed egli grido' con gran voce, dicendo a tutti gli uccelli che volano in mezzo al cielo: Apocalisse 19:18 Venite, adunatevi per il gran convito di Dio, per mangiar carni di re e carni di capitani e carni di prodi e carni di cavalli e di cavalieri, e carni d'ogni sorta d'uomini liberi e schiavi, piccoli e grandi. Apocalisse 19:19 E vidi la bestia e i re della terra e i loro eserciti radunati per muover guerra a colui che cavalcava il cavallo e all'esercito suo. Apocalisse 19:20 E la bestia fu presa, e con lei fu preso il falso profeta che avea fatto i miracoli davanti a lei, coi quali aveva sedotto quelli che aveano preso il marchio della bestia e quelli che adoravano la sua immagine. Ambedue furon gettati vivi nello stagno ardente di fuoco e di zolfo. Apocalisse 19:21 E il rimanente fu ucciso con la spada che usciva dalla bocca di colui che cavalcava il cavallo; e tutti gli uccelli si satollarono delle loro carni. Satana legato per mille anni. I fedeli regnano con Cristo Apocalisse 20:1 Poi vidi un angelo che scendeva dal cielo e avea la chiave dell'abisso e una gran catena in mano. Apocalisse 20:2 Ed egli afferro' il dragone, il serpente antico, che e' il Diavolo e Satana, e lo lego' per mille anni, Apocalisse 20:3 lo getto' nell'abisso che chiuse e suggello' sopra di lui onde non seducesse piu' le nazioni finche' fossero compiti i mille anni; dopo di che egli ha da essere sciolto per un po' di tempo. Apocalisse 20:4 Poi vidi dei troni; e a coloro che vi si sedettero fu dato il potere di giudicare. E vidi le anime di quelli che erano stati decollati per la testimonianza di Gesu' e per la parola di Dio, e di quelli che non aveano adorata la bestia ne' la sua immagine, e non aveano preso il marchio sulla loro fronte e sulla loro mano; ed essi tornarono in vita, e regnarono con Cristo mille anni. Apocalisse 20:5 Il rimanente dei morti non torno' in vita prima che fosser compiti i mille anni. Questa e' la prima risurrezione. Apocalisse 20:6 Beato e santo e' colui che partecipa alla prima risurrezione. Su loro non ha potesta' la morte seconda, ma saranno sacerdoti di Dio e di Cristo e regneranno con lui quei mille anni. Satana sciolto, e vinto per sempre Apocalisse 20:7 E quando i mille anni saranno compiti, Satana sara' sciolto dalla sua prigione Apocalisse 20:8 e uscira' per sedurre le nazioni che sono ai quattro canti della terra, Gog e Magog, per adunarle per la battaglia; il loro numero e' come la rena del mare. Apocalisse 20:9 E salirono sulla distesa della terra e attorniarono il campo dei santi e la citta' diletta; ma dal cielo discese del fuoco e le divoro'. Apocalisse 20:10 E il diavolo che le avea sedotte fu gettato nello stagno di fuoco e di zolfo, dove sono anche la bestia e il falso profeta; e saran tormentati giorno e notte, nei secoli dei secoli. Il giudizio finale Apocalisse 20:11 Poi vidi un gran trono bianco e Colui che vi sedeva sopra, dalla cui presenza fuggiron terra e cielo; e non fu piu' trovato posto per loro. Apocalisse 20:12 E vidi i morti, grandi e piccoli, che stavan ritti davanti al trono; ed i libri furono aperti; e un altro libro fu aperto, che e' il libro della vita; e i morti furon giudicati dalle cose scritte nei libri, secondo le opere loro. Apocalisse 20:13 E il mare rese i morti ch'erano in esso; e la morte e l'Ades resero i loro morti, ed essi furon giudicati, ciascuno secondo le sue opere. Apocalisse 20:14 E la morte e l'Ades furon gettati nello stagno di fuoco. Questa e' la morte seconda, cioe', lo stagno di fuoco. Apocalisse 20:15 E se qualcuno non fu trovato scritto nel libro della vita, fu gettato nello stagno di fuoco. I nuovi cieli e la nuova terra Apocalisse 21:1 Poi vidi un nuovo cielo e una nuova terra, perche' il primo cielo e la prima terra erano passati, e il mare non era piu'. Apocalisse 21:2 E vidi la santa citta', la nuova Gerusalemme, scender giu' dal cielo d'appresso a Dio, pronta come una sposa adorna per il suo sposo. Apocalisse 21:3 E udii una gran voce dal trono, che diceva: Ecco il tabernacolo di Dio con gli uomini; ed Egli abitera' con loro, ed essi saranno suoi popoli, e Dio stesso sara' con loro e sara' loro Dio; Apocalisse 21:4 e asciughera' ogni lagrima dagli occhi loro e la morte non sara' piu'; ne' ci saran piu' cordoglio, ne' grido, ne' dolore, poiche' le cose di prima sono passate. Apocalisse 21:5 E Colui che siede sul trono disse: Ecco, io fo ogni cosa nuova, ed aggiunse: Scrivi, perche' queste parole sono fedeli e veraci. Apocalisse 21:6 Poi mi disse: e' compiuto. Io son l'Alfa e l'Omega, il principio e la fine. A chi ha sete io daro' gratuitamente della fonte dell'acqua della vita. Apocalisse 21:7 Chi vince ereditera' queste cose; e io gli saro' Dio, ed egli mi sara' figliuolo; Apocalisse 21:8 ma quanto ai codardi, agl'increduli, agli abominevoli, agli omicidi, ai fornicatori, agli stregoni, agli idolatri e a tutti i bugiardi, la loro parte sara' nello stagno ardente di fuoco e di zolfo, che e' la morte seconda. La nuova Gerusalemme Apocalisse 21:9 E venne uno dei sette angeli che aveano le sette coppe piene delle sette ultime piaghe; e parlo' meco, dicendo: Vieni e ti mostrero' la sposa, la moglie dell'Agnello. Apocalisse 21:10 E mi trasporto' in ispirito su di una grande ed alta montagna, e mi mostro' la santa citta', Gerusalemme, che scendeva dal cielo d'appresso a Dio, avendo la gloria di Dio. Apocalisse 21:11 Il suo luminare era simile a una pietra preziosissima, a guisa d'una pietra di diaspro cristallino. Apocalisse 21:12 Avea un muro grande ed alto; avea dodici porte, e alle porte dodici angeli, e sulle porte erano scritti dei nomi, che sono quelli delle dodici tribu' dei figliuoli d'Israele. Apocalisse 21:13 A oriente c'eran tre porte; a settentrione tre porte; a mezzogiorno tre porte, e ad occidente tre porte. Apocalisse 21:14 E il muro della citta' avea dodici fondamenti, e su quelli stavano i dodici nomi dei dodici apostoli dell'Agnello. Apocalisse 21:15 E colui che parlava meco aveva una misura, una canna d'oro, per misurare la citta', le sue porte e il suo muro. Apocalisse 21:16 E la citta' era quadrangolare, e la sua lunghezza era uguale alla larghezza; egli misuro' la citta' con la canna, ed era dodicimila stadi; la sua lunghezza, la sua larghezza e la sua altezza erano uguali. Apocalisse 21:17 Ne misuro' anche il muro, ed era di centoquarantaquattro cubiti, a misura d'uomo, cioe' d'angelo. Apocalisse 21:18 Il muro era costruito di diaspro e la citta' era d'oro puro, simile a vetro puro. Apocalisse 21:19 I fondamenti del muro della citta' erano adorni d'ogni maniera di pietre preziose. Il primo fondamento era di diaspro; il secondo di zaffiro; il terzo di calcedonio; il quarto di smeraldo; Apocalisse 21:20 il quinto di sardonico; il sesto di sardio; il settimo di crisolito; l'ottavo di berillo; il nono di topazio; il decimo di crisopazio; l'undecimo di giacinto; il dodicesimo di ametista. Apocalisse 21:21 E le dodici porte eran dodici perle, e ognuna delle porte era fatta d'una perla; e la piazza della citta' era d'oro puro simile a vetro trasparente. Apocalisse 21:22 E non vidi in essa alcun tempio, perche' il Signore Iddio, l'Onnipotente, e l'Agnello sono il suo tempio. Apocalisse 21:23 E la citta' non ha bisogno di sole, ne' di luna che risplendano in lei, perche' la illumina la gloria di Dio, e l'Agnello e' il suo luminare. Apocalisse 21:24 E le nazioni cammineranno alla sua luce; e i re della terra vi porteranno la loro gloria. Apocalisse 21:25 E le sue porte non saranno mai chiuse di giorno (la notte quivi non sara' piu'); Apocalisse 21:26 e in lei si portera' la gloria e l'onore delle nazioni. Apocalisse 21:27 E niente d'immondo e nessuno che commetta abominazione o falsita', v'entreranno; ma quelli soltanto che sono scritti nel libro della vita dell'Agnello. Apocalisse 22:1 Poi mi mostro' il fiume dell'acqua della vita, limpido come cristallo, che procedeva dal trono di Dio e dell'Agnello. Apocalisse 22:2 In mezzo alla piazza della citta' e d'ambo i lati del fiume stava l'albero della vita che da' dodici raccolti, e porta il suo frutto ogni mese; e le foglie dell'albero sono per la guarigione delle nazioni. Apocalisse 22:3 E non ci sara' piu' alcuna cosa maledetta; e in essa sara' il trono di Dio e dell'Agnello; Apocalisse 22:4 i suoi servitori gli serviranno ed essi vedranno la sua faccia e avranno in fronte il suo nome. Apocalisse 22:5 E non ci sara' piu' notte; ed essi non avranno bisogno di luce di lampada, ne' di luce di sole, perche' li illuminera' il Signore Iddio, ed essi regneranno nei secoli dei secoli. Apocalisse 22:6 Poi mi disse: Queste parole sono fedeli e veraci; e il Signore, l'Iddio degli spiriti dei profeti, ha mandato il suo angelo per mostrare ai suoi servitori le cose che debbono avvenire in breve. Apocalisse 22:7 Ecco, io vengo tosto. Beato chi serba le parole della profezia di questo libro. Apocalisse 22:8 E io, Giovanni, son quello che udii e vidi queste cose. E quando le ebbi udite e vedute, mi prostrai per adorare ai piedi dell'angelo che mi avea mostrate queste cose. Apocalisse 22:9 Ma egli mi disse: Gua'rdati dal farlo; io sono tuo conservo e de' tuoi fratelli, i profeti, e di quelli che serbano le parole di questo libro. Adora Iddio. Ammonimenti e promesse finali. Conclusione Apocalisse 22:10 Poi mi disse: Non suggellare le parole della profezia di questo libro, perche' il tempo e' vicino. Apocalisse 22:11 Chi e' ingiusto sia ingiusto ancora; chi e' contaminato si contamini ancora; e chi e' giusto pratichi ancora la giustizia e chi e' santo si santifichi ancora. Apocalisse 22:12 Ecco, io vengo tosto, e il mio premio e' meco per rendere a ciascuno secondo che sara' l'opera sua. Apocalisse 22:13 Io son l'Alfa e l'Omega, il primo e l'ultimo, il principio e la fine. Apocalisse 22:14 Beati coloro che lavano le loro vesti per aver diritto all'albero della vita e per entrare per le porte nella citta'! Apocalisse 22:15 Fuori i cani, gli stregoni, i fornicatori, gli omicidi, gli idolatri e chiunque ama e pratica la menzogna. Apocalisse 22:16 Io Gesu' ho mandato il mio angelo per attestarvi queste cose in seno alle chiese. Io son la radice e la progenie di Davide, la lucente stella mattutina. Apocalisse 22:17 E lo Spirito e la sposa dicono: Vieni. E chi ode dica: Vieni. E chi ha sete venga: chi vuole, prenda in dono dell'acqua della vita. Apocalisse 22:18 Io lo dichiaro a ognuno che ode le parole della profezia di questo libro: Se alcuno vi aggiunge qualcosa, Dio aggiungera' ai suoi mali le piaghe descritte in questo libro; Apocalisse 22:19 e se alcuno toglie qualcosa dalle parole del libro di questa profezia, Iddio gli torra' la sua parte dell'albero della vita e della citta' santa, delle cose scritte in questo libro. Apocalisse 22:20 Colui che attesta queste cose, dice: Si; vengo tosto! Amen! Vieni, Signor Gesu'! Apocalisse 22:21 La grazia del Signor Gesu' sia con tutti.