Presentazione
Chiesa cristiana evangelica di Modena via Venturi

Siamo un gruppo di credenti evangelici che costituiscono la chiesa locale che si raduna a Modena. Siamo una chiesa del Signore nei termini stabiliti da Dio stesso nella Sua parola: "Voi siete il corpo di Cristo" I Corinzi 12:27. La chiesa, come un corpo, è anch'essa costituita da varie membra (i credenti); questi concorrono alla edificazione e alla crescita del corpo nella misura del loro vigore. Lo scopo della chiesa (corpo dei credenti) non è promuovere se stessa, ma realizzare e vivere la presenza del Signore in modo che Dio possa, attraverso la Sua chiesa, intrattenere relazioni con il mondo perduto e ad esso manifestare il Suo regno, la Sua volontà e la Sua santità.

Siamo consapevoli di essere dei peccatori come tutti gli uomini: "Tutti hanno peccato e sono privi della gloria di Dio" Romani 3:23. Lo Spirito Santo ci ha convinto di peccato e crediamo che senza la presenza e la guida del Signore non possiamo fare nulla che abbia valore agli occhi di Dio. Tutte le opere che l'uomo compie sotto il cielo sono come un panno sporco a causa del peccato che lo caratterizza. Il peccato ci impedisce di pensare e di operare per la sola gloria di Dio, mentre la presenza dello Spirito Santo nei nostri cuori ci rende capaci di comprendere la Sua parola e di praticarla per la sola gloria di Dio. Come peccatori, crediamo che né digiuni o pratiche religiose, né sacrifici o buone opere possano cancellare il nostro peccato ed attenuare l'ira di Dio verso l'uomo peccatore.

Crediamo in Gesù Cristo, Figlio di Dio, che quale vescovo, pastore e benefattore della nostra vita è morto ed è risuscitato per noi per riconciliarci con il Padre e donarci la vita eterna. Crediamo che solo la fede in Gesù Cristo, può purificare l'anima nostra da ogni peccato. Poiché Dio è santo, sappiamo che solo la santità di Gesù Cristo ci ha resi graditi a Dio e degni di appartenere alla famiglia dei santi di Dio. Poiché "Cristo è stato fatto da Dio per noi sapienza, giustizia, santificazione e redenzione" I Corinzi 1:29, come suoi figli, ci esortiamo a presentarci a Dio non sulla base delle nostre opere, ma sulla base della fede riposta nella giustizie e nella santità di Gesù Cristo. Alla base della salvezza delle nostre anime, non vi è il nostro impegno a piacere a Dio, ma la presenza in noi, per la fede, di Gesù Cristo, che, dimorando nei nostri cuori, produce in noi desideri, comportamenti ed opere conformi alla Sua volontà.

Crediamo che la Vita eterna è Gesù Cristo e che solo chi lo ha ricevuto nel proprio cuore, per mezzo dello Spirito Santo, passerà l'eternità nel Suo regno e nella Sua gioia. Crediamo che il cielo diventerebbe un inferno se un solo peccatore, che nella sua vita terrena ha disprezzato e rifiutato l'amore e la grazia di Dio, potesse abusivamente introdursi in questo luogo preparato per coloro che hanno amato ed accolto Gesù Cristo nei loro cuori. Poiché coloro che non permettono a Gesù Cristo di entrare nei loro cuori passeranno l'eternità nel dolore, nella sofferenza e nel tormento, esortiamo tutti gli uomini a ravvedersi, a pentirsi dei loro peccati e a riconciliarsi con Dio.

La nostra fede è stata generata dalla parola di Dio, la bibbia, ed è ad essa che facciamo riferimento, come un'ancora ferma per i nostri cuori, per discernere i fatti soggettivi ed oggettivi della vita. La bibbia non contiene la parola di Dio, ma essa è totalmente ed integralmente parola di Dio, scritta nel tempo e nella storia dagli uomini ai quali Dio stesso si è rivelato. Crediamo che "ogni scrittura è ispirata da Dio e utile ad insegnare, a riprendere, a correggere, a educare alla giustizia, affinché l'uomo di Dio sia compiuto, appieno fornito per ogni opera buona" I Timoteo 3:16-17. La parola di Dio non è come la parola degli uomini: essa "è vivente ed efficace e più affilata di qualunque spada a due tagli, penetra fino alla divisione dell'anima e dello spirito, delle giunture e delle midolle; e giudica i sentimenti ed i pensieri del cuore". Ebrei 4:12.

Il nostro bisogno di Dio, di essergli ubbidienti, di operare le opere che Lui compie in noi, non sono motivati dal tentativo di guadagnare la salvezza, ma bensì dal privilegio di essere suoi figli, di fare la Sua volontà e di godere delle benedizioni che solo la comunione e l'ubbidienza a Dio possono produrre. Alla base della nostra santificazione e consacrazione a Dio, non vi è un impegno stoico, ma il dono di noi stessi a colui che ci ha creato, che ci ama e che ci chiama alla comunione del Suo unigenito Figliuolo Gesù Cristo.

La nostra comunione con Dio non è il risultato di convinzioni teoriche o di un credo sterile, seppur fondato sulla parola di Dio, ma è il frutto di una intimità di fede che prende le sue mosse dall'invito di Gesù: "ma tu quando preghi entra nella tua cameretta e serratone l'uscio fai orazione al Padre tuo che è nel segreto; e il Padre tuo che vede nel segreto te ne darà la ricompensa" Matteo 6:6. L'Iddio che ci dona la vita, il fiato ed ogni cosa è nel Suo segreto e desidera che le sue creature lo cerchino, lo invochino e lo trovino, ma il prerequisito per trovarLo e per avere comunione con Lui è un cuore rotto, un reale bisogno di vita celeste e di comunione con Dio. L'adorazione, suscitata dallo Spirito Santo, ci conduce ad adorare Dio non solo quando come chiesa siamo alla Sua presenza, ma nei luoghi e nelle circostanze in cui come figli di Dio realizziamo il bisogno di invocarlo e di ringraziarlo per la Sua presenza benedetta.

Crediamo nel ritorno del Signore Gesù che dopo essere venuto una prima volta in carne, simile a carne di peccato, per donare la sua vita in sacrificio per il peccato dell'uomo, tornerà una seconda volta per giudicare gli uomini in base alle loro opere. Crediamo, secondo le scritture, che il ritorno del Signore sarà preceduto da tempi di sofferenza e di tribolazione prodotti dall'assenza della chiesa di Dio e che questi tempi serviranno per condurre a ravvedimento coloro che abiteranno sulla terra. Attendiamo di essere ricongiunti a colui che il nostro cuore ama e desidera, di dimorare con Cristo che ci ha dato il privilegio di diventare Figli di Dio e che non ci chiama suoi servi, ma suoi amici. "A Lui siano la benedizione, e l'onore, e la gloria, e l'imperio nei secoli dei secoli Amen" Apocalisse 5:13-14.